Svizzeri contrari al fumo ma senza esagerare
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Svizzeri contrari al fumo ma senza esagerare
Anno 43 N.10, ottobre 2012 Mensile degli Svizzeri in Italia con comunicazioni ufficiali delle Autorità svizzere e informazioni del Segretariato degli Svizzeri all’estero Internet: http://www.gazzettasvizzera.it Votazioni federali del 23 settembre Svizzeri contrari al fumo ma senza esagerare Il popolo e i cantoni svizzeri hanno chiaramente respinto (65,98% e 25 cantoni) l’iniziativa che voleva accentuare la protezione contro il fumo passivo. L’iniziativa lanciata dalla Lega polmonare proponeva di vietare il fumo in tutti gli spazi chiusi accessibili al pubblico. La legge federale concernente la protezione contro il fumo passivo e la sua ordinanza d’applicazione sono già in vigore dal 1º maggio 2010 e sono il frutto di un compromesso dopo parecchi anni di discussione. Il popolo svizzero, esprimendosi sull’iniziativa, ha chiaramente detto che la legge in vigore ha dato buone prove e non è necessario inasprirla. D’altro canto ben 15 cantoni hanno già adottato disposizioni restrittive, soprattutto nei bar e ristoranti. Uno degli altri due temi in votazione a livello federale concerneva un decreto federale sulla promozione della formazione musicale dei giovani, quale controprogetto all’iniziativa popolare “Gioventù + musica” che comunque era stata ritirata. Il progetto del Consiglio federale ha quindi raccolto il 72,68% di consensi e il sì di tutti i cantoni. La formazione musicale entra così nella Costituzione federale. Infine un’altra iniziativa era dedicata alla “sicurezza dell’alloggio per i pensionati” e chiedeva che i proprietari del proprio alloggio, in età pensionabile, avessero la possibilità di scegliere l’esenzione del valore locativo dall’imposta sul reddito. Chi abita in una casa propria viene infatti tassato per il valore presunto dell’appartamento occupato. Egli può però dedurre gli interessi sull’eventuale debito ipotecario e le spese di manutenzione. I pensionati che avessero scelto l’esenzione del reddito locativo non avrebbero più potuto dedurre le spese. Ancora una volta il popolo svizzero ha respinto (52,61% di no) anche questo tentativo di introdurre una facilitazione ai proprietari dell’alloggio in cui abitano. Forse perché dedicato agli anziani, il tema ha comunque raccolto un buon numero di consensi, così da lasciar pensare che qualche altro tentativo di compromesso possa essere fatto nei prossimi tempi. i.b. I risultati per cantone sono a pagina 5. Nuovo Circolo Svizzero a Reggio Calabria Si è costituito domenica 16 settembre il nuovo Circolo Svizzero, denominato “Magna Grecia”, con sede a Reggio Calabria. Alla cerimonia hanno presenziato il Console a Roma Mauro Gobbo, la presidente del Collegamento Irene Beutler-Fauguel, il neo presidente Claudio Coletta (da sin. nella foto) e il Console onorario di Svizzera in Calabria Renato Vitetta (servizio a pagina 16). ●pagina 2 Circolazione e contrabbando ●pagina 8 Il primo d’agosto a Milano ●pagina 14 Comunità Evangelica a Trieste da 230 anni ●pagina 20 La moltitudine di dialetti in Svizzera ●pagina 17 Votazioni e elezioni in alcuni cantoni ●pagina 27 Il riodino delle sedi consolari Un giornale unico al mondo Perché aiutare Gazzetta Svizzera Noi Svizzeri siamo conosciuti per la nostra puntualità, la nostra correttezza ed integrità. Si dice che noi conosciamo il nostro dovere e sempre ci comportiamo di conseguenza! Ottimo, penso che possiamo tutti essere orgogliosi di tanta positiva definizione. Siamo sicuri che questa bella frase sia anche sempre vera? Siamo sicuri che ci ricordiamo sempre di quanto sopra definito? Qualche dubbio mi viene, prima di tutto per me stesso! Cerco di usare sempre un comportamento corretto, gentile e rispettoso con i miei vicini. Ma devo ammettere, che ogni tanto inciampo, dimentico la mia buona educazione e faccio qualche errore. Sempre, non appena mi accorgo del mio misfatto, chiedo scusa e perdono. Credo sia il minimo che si debba fare in questi momenti. Attenzione: Solo una piccola parte dei nostri lettori ci manda un contributo e ci permette di mantenere viva la Gazzetta Svizzera. No, no, non desidero che tutti gli altri ci mandino adesso le loro scuse! Questo no! Meglio pagare subito un contributo volontario per la Gazzetta Svizzera! Spero che queste poche righe possano svegliare le nostre, le vostre virtù, quelle sopra descritte, per intenderci. La Gazzetta Svizzera ha dato a tutti ogni tanto un buon servizio. Noi della Gazzetta lavoriamo duramente tutto l’anno gratis, per tenere in vita un giornale unico in tutto il mondo: la Gazzetta Svizzera! Un giornale per gli Svizzeri in Italia. Magari anche coloro che ci hanno dimenticato fino adesso, si ricorderanno e provvederanno a versare un contributo alla Gazzetta Svizzera! Perché non farlo adesso, in questo momento? Grazie. Arwed G. Buechi Presidente Associazione Gazzetta Svizzera 2 N. 10, ottobre 2012 I rischi di un residente alla guida di auto con targa estera Circolazione di veicoli immatricolati all’estero e contrabbando Egregio Avvocato, sono un cittadino svizzero e mi sono laureato presso la Bocconi a Milano, dove ho trasferito la residenza. Da pochi mesi circa ho iniziato un rapporto di lavoro con un’impresa con sede in Piemonte, con la quale ho un contratto di collaborazione della durata iniziale di un biennio. Ovviamente non so se questo rapporto proseguirà anche oltre, e se la situazione economica dell’Italia mi farà restare qui, ma in ogni caso almeno per questo periodo di due anni ho deciso di provare. Per raggiungere il posto di lavoro uso quasi sempre la mia auto con targa svizzera, che però mi regalarono i miei alcuni anni fa. Inoltre mi capita di viaggiare per tornare in Svizzera a trovare i miei genitori. Mi è stato riferito – in realtà in modo un po’ vago – che l’utilizzo in Italia della mia auto svizzera dovrebbe essere registrato perché sono previsti il sequestro ed addirittura conseguenze penali. Ma registrato dove? E davvero rischio che mi sequestrino la macchina o un processo penale? Non mi è mai capitato niente e non vorrei si trattasse di uno scherzo. La prego, laddove leggesse questa lettera, di fornirmi qualche chiarimento al riguardo. La ringrazio e la saluto. P.W. (Milano) Risposta Caro Lettore, non si tratta di uno scherzo, purtroppo. Ma vediamo di capire bene. Nel corso dell’ultimo anno la stampa, sia italiana che svizzera, ha dato estremo risalto a notizie relative all’accertamento di violazioni, vere o presunte, delle disposizioni doganali relative alla circolazione di veicoli stranieri da parte di condu- centi che attraversano le frontiere. La disciplina in Italia della materia doganale, è dettata in primo luogo dal Testo Unico Leggi Doganali (T.U.L.D. - D.P.R. 23.1.1943, n. 73) e poi da varie Circolari in tema. Altre disposizioni in materia stradale sono contenute dal Codice della Strada (C.d.S.). Spesso, peraltro, la lettura combinata di queste varie norme induce in dubbio non solo i cittadini, ma anche le autorità. Malgrado le sempre più strette relazioni tra la Svizzera e l’Unione Europea, ed i vari processi di integrazione tra la prima e la seconda, la Svizzera ai fini doganali resta pur sempre un paese extracomunitario. Ne consegue che i veicoli elvetici, in quanto extracomunitari, per poter circolare all’interno del territorio italiano debbono, almeno in linea generale, assolvere tutti i relativi obblighi doganali. Fatta questa doverosa premessa, si possono fare in linea generale tre distinte ipotesi ossia: 1) la temporanea importazione, che consiste, nell’introduzione di un veicolo straniero sul territorio nazionale – come dice la parola – per un tempo piuttosto limitato; 2) l’importazione definitiva, ossia l’introduzione sullo stesso territorio nazionale di un veicolo straniero ma in modo duraturo; 3) gli Escursionisti Esteri, ossia il caso di veicoli, di italiani residenti all’estero ovvero stranieri di passaggio, che, in vista della loro riesportazione, possono permanere sul territorio italiano in modo più prolungato rispetto alla “temporanea importazione”. Temporanea importazione Sia l’Italia che la Svizzera hanno ratificato la Convenzione di New York del 4.6.1954 concernente la “temporanea importazione” dei veicoli stradali privati. Questa Convenzione, peraltro, è stata recepita a livello comunitario Rubrica legale dell’Avv. Markus W. Wiget (Dir. CE n. 83/182 del 28.3.1983). Dalla lettura dell’art. 2 della Convenzione di New York del 1954 e dell’art. 3 della Dir. CE 83/182 appena citata emerge che gli Stati contraenti, senza pagamento di imposte, debbono ammettere temporaneamente sul proprio territorio, i veicoli che abbiano determinati requisiti. Questi ultimi, infatti: – devono appartenere a persone che hanno la loro residenza normale fuori dal territorio dello Stato in cui il veicolo è temporaneamente introdotto; – devono essere stati importati ed utilizzati unicamente per uso privato (e non commerciale); – l’importazione sia occasionata da una visita temporanea, ossia di non oltre 6 mesi. In presenza di tali condizioni, si può utilizzare in Italia un’autovettura immatricolata all’estero senza che sia necessario assolvere ad alcun obbligo doganale. Importazione definitiva Caso diverso è quello della c.d. “importazione definitiva”, disciplinato dall’art. 132 C.d.S. italiano, il quale stabilisce che “gli autoveicoli, i motoveicoli e i rimorchi immatricolati in uno Stato estero e che abbiano già adempiuto alle formalità doganali (o a quelle sull’importazione di veicoli comunitari) se prescritte, sono ammessi a circolare in Italia per la durata massima di un anno, in base al certificato di immatricolazione dello Stato di origine. L’importazione definitiva si ha concretamente quando un residente all’estero (cittadino italiano o non) si trasferisce in Italia portando con sé il veicolo immatricolato all’estero, o anche quando un residente nel territorio doganale importi un veicolo acquistato all’estero. Mensile degli svizzeri in Italia. Fondata nel 1968. Internet: www.gazzettasvizzera.it Editore: Associazione Gazzetta Svizzera CH-6963 Cureggia Gazzetta svizzera viene pubblicata 11 volte all’anno. Tiratura media mensile 24’078 copie. Redazione: Dott. Ignazio Bonoli CP 146, CH-6932 Breganzona Tel. +41 91 966 44 14, Fax +41 91 950 98 45 E-mail: ibonoli@icc-ti.ch Gazzetta svizzera viene distribuita gratuitamente a tutti gli Svizzeri residenti in Italia a condizione che siano regolarmente immatricolati presso le rispettive rappresentanze consolari. Pubblicità: Mediavalue srl Via G. Biancardi, 2 – 20149 Milano (Italy) Tel. +39 028 945 97 63 – Fax +39 028 945 97 53 f.arpesani@mediavalue.it www.mediavalue.it Testi e foto da inviare per e-mail a: gazzettasvizzera@tbssa.ch Cambiamento di indirizzo: Per gli Svizzeri immatricolati in Italia comunicare il cambiamento dell’indirizzo esclusivamente al Consolato. Introiti: Contributi volontari, la cui entità viene lasciata alla discrezione dei lettori. 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L’Associazione Gazzetta Svizzera fa parte del Collegamento Svizzero in Italia (www.collegamentosvizzero.it). 3 N. 10, ottobre 2012 In tali casi il veicolo, assolti tutti i pagamenti di diritti doganali se proveniente da area extra U.E., o esperite le formalità doganali se in area comunitaria, può così circolare 1 anno con targa e documenti stranieri. La circolazione dei veicoli importati in maniera definitiva è ammessa sulla base del certificato di immatricolazione dello Stato di origine; tali veicoli hanno quindi documenti e targa del Paese di provenienza. L’art. 132 C.d.S. stabilisce che il mancato rispetto di questa disciplina comporta l’interdizione all’accesso sul territorio nazionale, nonché una sanzione amministrativa del pagamento di una somma da € 80 a € 318. Veicoli con targa E.E. Da ultimo, per completezza e curiosità, occorre ricordare l’ipotesi, prevista e disciplinata dagli articoli 134 C.d.S. e 340 del relativo Regolamento, di veicoli muniti in Italia di una particolare targa “E.E.”, che alcuni di Voi avranno visto e che significa “Escursionisti Esteri”. Si tratta precisamente di veicoli e rimorchi importati temporaneamente o nuovi di fabbrica acquistati per l’esportazione, che abbiano già adempiuto alle formalità doganali, se prescritte (ma non dovute per i veicoli UE), e che appartengano a cittadini italiani residenti all’estero o a stranieri che sono solo di passaggio. Queste categorie di veicoli che, come visto, debbono appartenere comunque a soggetti non residenti in Italia, oltre alla speciale targa di riconoscimento sono muniti di una carta di circolazione della durata massima di 1 anno, salvo eventuale proroga. Essi durante la permanenza in Italia restano assoggettati al regime doganale della temporanea importazione, in franchigia doganale. Contrabbando Da quanto visto, emerge che le disposizioni in tema di “temporanea importazione”, anche quelle ex art. 134 C.d.S. sugli Escursionisti Esteri, presuppongono sempre come condizione primaria la residenza fuori dal territorio doganale del proprietario del veicolo. L’auto, tuttavia, può essere guidata anche da soggetti diversi dal proprietario, purché il conducente sia anch’egli un non-residente e rientri nelle seguenti ipotesi riconosciute dalla giurisprudenza: parente del titolare entro il terzo grado (Cass. pen. Sez. III, 7.11.1990); persona diversa delegata alla guida (Cass. pen. Sez. III, 19.11.1985), anche se poi la delega non è necessaria se il proprietario si trova a bordo. Se, invece, il proprietario o il conducente risiedono in Italia e nel suo territorio guidano un’auto immatricolata all’estero, senza giustificato titolo, già solo per questo essi sono sanzionabili. Così come sono sanzionabili, laddove vengano meno le altre condizioni imposte dalla Convenzione di New York del 1954 (ad es. quando il veicolo sia adibito ad uso “non-privato” o la permanenza in Italia sia protratta per oltre 6 mesi). Ebbene, in tali casi si versa in una ipotesi di contrabbando prevista e punita dagli articoli 216, 282 e 292 T.U.L.D.. Il contrabbando era originariamente reato penale, mentre oggi, a seguito del D. Lgs. 507/1999 sono stati depenalizzati taluni illeciti doganali, tra cui, in linea generale, quelli in esame. La conseguenza di ciò è che, ai sensi degli artt. 282 e 292 T.U.L.D., se l’ammontare dei diritti di confine (imposte doganali) dovuti non supera euro 3.999,96 e non ricorre un’ipotesi di contrabbando aggravata ai sensi dell’art. 295-bis (ad es. associazione a delinquere o uso di armi), si applica solo una sanzione amministrativa pecuniaria, in una misura variabile tra le due e le dieci volte i diritti di confine dovuti. In aggiunta, però, è da tenere presente che ai sensi dell’art. 301 T.U.L.D. “nei casi di contrabbando è sempre ordinata la confisca delle cose che servirono o furono destinate a commettere il reato e delle cose che ne sono l’oggetto ovvero il prodotto o il profitto”. Unica eccezione all’applicazione dei questa sanzione accessoria è il caso di permanenza sul territorio con veicolo straniero oltre il periodo di sei mesi: situazione in cui, però, persiste pur sempre la fattispecie di contrabbando. Conclusioni In conclusione, caro lettore, mi pare di comprendere dalla Sua lettera che Lei, nel corso di tutto il periodo in cui ha vissuto in Italia e, soprattutto, dal momento in cui ha trasferito in questo Paese la residenza (comunque diverso tempo fa), abbia continuato a guidare la Sua vettura svizzera, senza aver mai provveduto ad alcun adempimento per la circolazione sul territorio italiano del Suo veicolo. Come immagino avrà capito, già solo il fatto di avere una residenza italiana preclude l’applicabilità dei benefici derivanti dalla c.d. temporanea importazione: questo semplice dato la espone alla contestazione da parte delle autorità doganali di una delle ipotesi di contrabbando previste e punite dagli articoli 282 e 292 dello stesso Testo Unico che, sebbene depenalizzate, sono sia una sanzione pecuniaria, sia la confisca del veicolo. A questa ipotesi di illecito, poi, si aggiunge la violazione dell’art. 134 C.d.S. che, sebbene più blanda in termini economici, è anch’essa aggravata dalla confisca dell’autoveicolo. Il mio consiglio, quindi, è di provvedere immediatamente a verificare presso l’Agenzia delle Dogane più vicina quali siano le formalità per regolarizzare la posizione del veicolo. Un’ipotesi è quella della c.d. nazionalizzazione dell’auto, ossia l’immatricolazione dell’auto come italiana. Per la procedura da seguire, sempre dopo aver adempiuto gli oneri doganali, occorre rivolgersi alla motorizzazione civile. Nel Suo caso si potrebbe anche verificare l’operatività della disciplina contenuta nel Reg. CE 1186/09, che consente alle persone che trasferiscono la residenza da un Paese fuori dall’U.E. all’interno di essa di poter ottenere l’autorizzazione alla franchigia doganale, con conseguente esonero dagli oneri di importazione. Questa disciplina vale solo per beni di carattere personale. In questo caso l’interessato è però tenuto a dimostrare: – che la residenza sul territorio extra U.E. (e quindi in Svizzera) prima del trasferimento si protraeva da almeno 12 mesi; – che i beni importati (qui l’auto) siano stati utilizzati nel precedente luogo di residenza (e prima del trasferimento) per un periodo di almeno 6 mesi. Sussistendo queste condizioni in fatto su richiesta dell’interessato, l’ufficio doganale competente territorialmente per il luogo di arrivo della merce, rilascia un’apposita autorizzazione alla franchigia. Sin qui è stato fortunato. Spero come sempre di avere fornito un minimo di indicazioni utili per il futuro. Avv. Markus W. Wiget Ai gentili lettori Oltre al lavoro di volontariato di tutto il comitato, il Signor Robert Engeler e l’Avvocato Markus Wiget offrono anche, nei settori di rispettiva competenza, un’importante consulenza mensile, pure assolutamente gratuita, a favore di molti lettori. Dato che i contributi che molti Svizzeri benemeriti versano volontariamente alla Gazzetta Svizzera bastano purtroppo soltanto per coprire i costi di stampa e di spedizione, ma non bastano certo per le altre numerose spese che devono essere sostenute, chiediamo a tutti i Lettori e, in particolare, a quelli che ricevono le suddette consulenze dai signori Engeler e Wiget, di utilizzare il bollettino allegato alla Gazzetta Svizzera e versare anch’essi un adeguato contributo. 4 N. 10, ottobre 2012 Come regolare la residenza e il versamento della pensione Mia mamma può trasferirsi da noi? AVS, fisco, cassa malattia Salve, sono una cittadina svizzera, sposata da 36 anni con un italiano e residente in Italia da 26 anni. Da un pò di tempo ho problemi con mia madre (cittadina svizzera), una signora di 86 anni, che vive a Ginevra. Non essendo più possibile per lei vivere sola, è nostra intenzione farla venire a vivere con noi qui in Italia. Non avendo idea dei passi da fare, chiedo gentilmente il vostro aiuto, indicandomi le procedure più veloci che dovrò effettuare per farle avere la residenza qui e di come farle arrivare qui la pensione AVS (devo aprirle un conto bancario ma poi lei dovrà fare la dichiarazione dei redditi vivendo a casa mia?). E non so neanche come comportarmi con l’assicurazione malattia (conviene continuare a pagare l’assicurazione svizzera? A quell’età comunque non la riporteremo in Svizzera nè in caso di ricovero nè in caso di decesso) Non so da che parte cominciare, grazie del vostro aiuto. Distinti saluti. C.R. Risposta Sua madre può trasferirsi semplicemente da Voi, dovrà recarsi al Vostro municipio e chiedere la residenza. Forse Vi chiederanno la prova dell’assicurazione malattia e che Sua madre sia in grado di sostenere la sua vita senza ricorrere all’assistenza sociale italiana. Siate pronti a rispondere con documenti. Per quanto riguarda l’AVS, basta che Sua madre apra un conto corrente presso una banca in loco o presso la Banca Posta, e una segnalazione alla Cassa di Compensazione che attualmente versa la rendita mensile, indicando il nuovo indirizzo, la Banca italiana scelta, l’IBAN e il BIC (ambedue ottenibili presso la Vostra banca se non già indicati sulla documentazione di apertura del conto). Sull’importo della rendita mensile verrà trattenuto il 5% come cedolare secca, cioè come pagamento definitivo delle imposte italiane. Se Sua madre non ha altri introiti e non possiede beni in Svizzera, non dovrà far AVS/AI Assicurazioni sociali di Robert Engeler nessuna dichiarazione fiscale in Italia. Per la cassa malattia, conviene mantenere la cassa malattia svizzera, a condizione che accetti di pagare le prestazioni fatte in Italia. Alcune casse malattia lo fanno, altre no, ma sempre con un aumento del premio. L’alternativa è la ricerca di un’altra cassa malattia svizzera o un’assicurazione privata in Italia, ma che non è facile ottenere vista l’età. Una volta residente per 5 anni in Italia, potrà chiedere l’adesione all’ASL, meno costosa. Se trova difficoltà su questo fronte, mi scriva ancora. Un aiuto Le può anche dare il presidente del Circolo Svizzero della Vostra zona, o altri membri del circolo. Siete già membri? A parte Vi specifico il Suo indirizzo; tutti gli indirizzi dei circoli svizzeri e delle altre istituzioni svizzere in Italia sono sotto www.collegamentosvizzero.it/istituzioni per provincia. Con cordiali saluti. Robert Engeler Grazie all’OSE e al Collegamento Svizzero in Italia 1200 km per la nuova carta d’identità? Qualche piccola facilitazione c’è Gentili signori, sono un cittadino svizzero che da una quindicina d’anni risiede in provincia di Lecce. La mia carta di identità è scaduta da anni e non è possibile rinnovarla. Debbo richiederne una nuova. Pensavo che fosse una formalità abbastanza semplice trattandosi, de facto, di rifare quella che ho sempre avuto. Sembra invece che io debba farmi 1200 e più km per ottenere il documento. In effetti, in Svizzera (dove mi reco annualmente) non mi viene rilasciata perché residente all’estero, in Italia debbo recarmi all’ambasciata svizzera a Roma. E ciò comporta un viaggio di oltre 1200 I km appunto. Vi sarei grato di farmi sapere se non esiste un’alternativa e gradirei pure avere il parere della “Gazzetta” in merito. Per me è assurdo ... Fosse per il rilascio di un passaporto biometrico, capirei ... ma per una carta di identità... Grazie e cordiali saluti. M. D. Risposta Caro lettore, Il problema delle maggiori complicazioni sorte con l’introduzione del passaporto biometrico deciso dal popolo svizzero, della succeeding successiva decisione del Consiglio Federale di rendere anche la carta d’identità biometrica e della contemporanea chiusura di molti Consolati di carriera ha dato molto filo da torcere agli svizzeri all’estero, alla Gazzetta Svizzera, al Collegamento Svizzero in Italia e all’Organizzazione degli Svizzeri all’Estero (OSE) a Berna. Dopo la decisione del Consiglio Federale di munire anche la carta d’identità con un chip con i dati biometrici l’OSE si è subito reso conto delle difficoltà che incontreranno i cittadini svizzeri all’estero residenti lontani da un Consolato Generale. Ha quindi chie- Dipl. Hôtelière-Restauratrice / Hôtelier-Restaurateur HF www.ilovessth.ch SSTH Swiss School of Tourism and Hospitality Comercialstrasse 19 ∙ 7007 Chur ∙ Switzerland ∙ Tel. +41 81 255 12 40 ∙ marketing@ssth.ch Bachelor in Hospitality Management 5 N. 10, ottobre 2012 sto con molta insistenza la reintroduzione della carte d’identità non biometrica nella convinzione che la sua emissione sarebbe stata resa più semplice. La carte d’identità non biometrica è stata introdotta di nuovo, ma la necessità di presentarsi al Consolato Generale (o all’Ambasciata) non era cambiata. Su questo punto diventava impossibile raggiungere una forma che evitava al cittadino svizzero di presentarsi al Consolato Gene- Le video-risposte di Robert Engeler sul sito: gazzettasvizzera.it Gazzetta Svizzera presenta i video di Robert Engeler con le risposte ad alcune delle domande più frequenti inviate dai lettori. rale. Né una certificazione del comune di residenza né quella di un consolo onorario era accettata. Nel corso della trattativa è comunque stato raggiunto un lieve miglioramento: non è più necessario presentarsi al proprio Consolato, ma ci si può presentare, per lasciare i propri dati, impronte ecc. a qualsiasi altro Consolato oppure ad un centro cantonale durante un viaggio in Svizzera. Il modo più semplice per prenotare il passaporto è farlo via Internet, con www.passaportosvizzero.ch. In fondo alla pagine appare la voce “Application procedure for Swiss nationals living abroad”. Scegliere sulla pagina seguente “Estero” e compilare man mano il modulo, indicando sotto le osservazioni il luogo e la data desiderata in un altro Consolato Generale di Svizzera oppure di un ufficio cantonale di passaporti (ogni cantone ne ha almeno uno, i cantoni più grandi 2 o 3. L’elenco degli uffici si trova sullo stesso sito). Il consolato di competenza prenderà contatto con il luogo prescelto e comuniche- rà successivamente al richiedente che la domanda è stata accettata e che il richiedente si può presentare nel luogo desiderato. Chi non dispone di Internet può concordare telefonicamente con il proprio Consolato con un congruo anticipo il luogo dove si intende lasciare i propri dati. Non è certo una soluzione ideale, ma visto che molti di noi ritornano in Svizzera per un periodo di vacanze o una visita ai parenti – oppure qualcuno può trovarsi più comodo recarsi a Milano piuttosto che a Roma – può essere una facilitazione. Anche questo è un esempio dell’utilità dei nostri circoli, della Gazzetta, del Collegamento e dell’OSE. Partecipate a queste attività nel Vostro interesse. Chissà se verrà il giorno nel quale la nostra amministrazione troverà un modo meno complicato e oneroso per rinnovare i nostri documenti. Con cordiali saluti . Robert Engeler Risultati della votazione per Cantone INIZIATIVA POPOLARE GIOVANI E MUSICA Cantone SÌ% SICUREZZA E ALLOGGIO NO% SÌ % FUMO PASSIVO NO % SÌ % NO %Part Zurigo 274.690 74.30 94.995 25.70 178.491 47.94 197.807 52.06 124.607 32.92 253.954 67.08 43.70 Berna 206.074 71.50 82.133 28.50 119.093 41.27 169.469 58.73 88.273 30.31 202.990 69.69 40.50 80.097 70.52 33.484 29.48 55.930 49.00 58.212 51.00 35.846 30.84 80.385 69.16 44.96 5.293 57.02 3.990 42.98 4.483 48.04 4.849 51.96 2.122 22.15 7.457 77.85 37.00 25.514 55.86 20.161 44.14 23.819 52.02 21.972 47.98 11.652 25.02 34.925 75.98 47.00 Obvaldo 6.930 62.13 4.224 37.87 5.120 45.49 6.135 54.51 3.205 27.94 8.265 72.06 46.00 Nidvaldo 7.876 56.85 5979 43.15 6.736 48.53 7.144 51.47 3.914 27.55 10.291 72.45 47.64 Glarona 5.739 65.35 3.043 34.65 4.870 55.36 3.927 44.64 3.132 34.94 5.833 65.06 35.10 Zugo 24.508 70.98 10.018 29.02 16.354 47.23 18.275 52.77 10.742 30.42 24.575 69.58 48.97 Friburgo 48.547 72.61 18.314 27.39 28.771 43.46 37.432 56.54 22.986 33.90 44.817 66.10 36.45 Soletta 52.018 74.19 18.098 28.81 36.562 52.14 33.563 47.86 20.560 28.97 50.431 71.03 40.69 Basilea Città 42.414 81.56 9.587 18.44 18.766 36.16 33.137 63.84 22.216 41.60 31.187 58.40 47.43 Basilea Campagna 51.255 75.70 16.453 24.30 34.137 49.44 34.905 50.56 27.719 39.44 42.563 60.56 38.28 Sciaffusa 19.891 69.24 8.836 30.76 16.045 55.86 12.680 44.14 8.663 28.93 21.282 71.07 61.40 Appenzello Esterno 10.739 62.63 6.408 37.37 8.767 51.02 8.416 48.98 5.504 31.47 11.983 68.53 46.50 Appenzello Interno 2.387 57.24 1.783 42.76 1.884 44.91 2.311 55.09 994 23.75 3.191 76.25 37.70 San Gallo 95.142 67.34 46.145 32.66 73.678 51.71 68.794 48.29 46.916 32.29 98.397 67.71 46.80 Grigioni 33.409 72.97 12.378 27.03 21.966 47.68 24.102 52.32 14.662 31.02 32.602 68.98 35.43 Argovia 115.295 74.53 39.396 25.47 85.271 54.85 70.202 45.15 47.254 29.84 111.113 70.16 39.65 Turgovia 57.111 68.93 25.738 31.07 44.722 53.66 38.629 46.34 28.243 32.97 57.422 67.03 54.00 Ticino 64.847 75.83 20.668 24.17 44.265 51.81 41.171 48.19 42.956 49.06 44.603 50.94 41.87 Vaud Lucerna Uri Svitto 119.262 75.43 38.847 24.57 56.543 35.89 101.009 64.11 61.032 38.33 98.209 61.67 39.29 Vallese 60.318 69.74 26.174 30.26 38.782 45.11 47.186 54.89 27.801 31.80 59.637 68.20 42.81 Neuchâtel 45.362 75.94 14.369 24.06 28.140 48.16 30.286 51.84 21.529 35.62 38.914 64.38 55.84 Ginevra 84.54482.47 17.97717.53 53.715 52.72 48.180 47.28 53.854 51.76 50.187 48.24 43.80 Giura 12.656 75.40 4.129 24.60 6.961 42.13 9.562 57.87 4.841 28.09 TOTALE 1.551.918 72.68 583.327 27.32 12.394 71.91 34.37 1.013.871 47.39 1.125.355 52.61 741.227 34.02 1.437.607 65.98 42.23 6 N. 10, ottobre 2012 «Chi sono cosa fanno» A cura di Annamaria Lorefice www. gazzettasvizzera.it Riccardo Hofmann ci racconta la sua fiducia nel futuro e l’affetto per la sua patria d’origine Puntare su sostenibilità e territorio servirebbe alla crisi dell’economia Milano – È una di quelle persone piene d’entusiasmo e in continuo movimento, Riccardo Hofmann, sempre in viaggio in Italia e all’estero, in virtù della sua attività di relazioni pubbliche. La sua passione è la socio-politica legata all’economia. È in Italia da una vita e la prima cosa che ricorda e ci racconta è... «... l’arrivo ogni mese della Gazzetta Svizzera a casa. Benché fossimo a Milano a due passi dal Ticino, ci faceva molto piacere questo giornale. Per me la Gazzetta Svizzera è stata da sempre, soprattutto prima di Internet, quasi l’unica finestra d’informazione sulla realtà del mio Paese e quindi le sono particolarmente affezionato». Oggi la riceve ancora volentieri? «Certo, perché apprezzo come è fatta, credo sia unica nel suo genere, ed è una base di notizie, di spunti, che poi, se si vuole, si possono approfondire con Internet». Quando è arrivato in Italia e come mai? «Mi sono trasferito da piccolo con i miei genitori. Mio padre aprì un’azienda di trasporti internazionali a Milano». Da bambino la sua educazione ha avuto anche influenze tipiche della cultura svizzera? «Si, l’importanza di conoscere più lingue, il praticare uno sport, il rapporto con la natura, il concetto di responsabilità, l’attaccamento a certi valori, fra cui penso, la libertà personale e di impresa, il concetto di bene comune, il rispetto dell’altro, la solidarietà...». Cosa apprezza di più del suo paese d’origine? «Apprezzo le cose semplici come il cibo (il pane, i dolci ed i latticini non hanno paragoni al mondo!) e la bellezza dei paesaggi ed apprezzo alcuni segni distintivi come la serietà, l’organizzazione, la fiducia, la qualità delle imprese, la pulizia, la libertà...». E cosa gradisce meno? «È difficile dire cosa non mi piace, forse e penso al Ticino si potrebbe puntare ancora di più sulla riscoperta e la valorizzazione dell’architettura, l’alimentazione, la cultura della tradizione locale, sia per l’importanza della sua storia, sia a fini turistici». Invece, come si trova in Italia, cosa apprezza di più? «In Italia mi sono formato negli studi superiori e la ringrazio perché mi ospita, apprezzo la cultura e l’arte, la voglia di fare, la creatività, che sono frutto di una storia antichissima. Forse non ne apprezzo l’eccessivo individua- Riccardo Hofmann È nato in Canton Ticino da madre milanese e padre zurighese. Laureato in Scienze Politiche indirizzo internazionale ed ha lavorato in questo ambito per varie organizzazioni e società. È stato Responsabile Ufficio Stampa del Consolato Generale di Israele. Ha avuto incarichi nel campo della Moda e delle Relazioni Pubbliche, Comunicazione e Marketing. È stato Responsabile delle Relazioni esterne di un gruppo con sede a Venezia che ha realizzato importanti progetti nazionali ed internazionali nel campo dell’Ingegneria e della riqualificazione ambientale e dello sviluppo sostenibile di territori, ed attivo nel mondo della cultura e della divulgazione scientifica. Ha partecipato a iniziative legate alle Biennali Arte ed Architettura, agli Expos ed ha rappresentato l’Azienda in Convegni nazionali ed internazionali. lismo, talvolta la mancanza di prospettiva per il futuro». Come si può sintetizzare il suo lavoro? «Sono un esperto di relazioni pubbliche, di immagine e branding... molto business oriented e molto attento ai contenuti. Per farlo bene occorre studiare molto, saper ascoltare e non sentirsi mai arrivati. Ho avuto una formazione lavorativa varia e stimolante, una formazione continua...» Lei ha talmente tante attività e partecipa a tanti eventi che è arduo raccontare tutto in questo piccolo spazio. L’ultimo è nel campo multimediale, di che si tratta? «Da quest’anno collaboro su progetti di marketing e relazioni esterne con un’importante azienda tecnologica nel campo della produzione editoriale di video giochi e contenuti multimediali. Fino a novembre saremo presenti con “Art (R)Evolution”, una mostra tematica al Museo della Scienza e della Tecnica di Milano». Di che si tratta? «È l’esposizione itinerante di Assassin’s Creed, dove si potranno ammirare numerose opere tra quadri, filmati, allestimenti, della celebre serie Ubisoft, che approfondisce il legame tra arte e videogioco». Lei svolge anche attività per le quali si occupa molto anche di socio-economia internazionale. Ci dica la sua opinione su alcuni punti. Perché il grande benessere vissuto fino ai primi anni ‘90 invece di coinvolgere sempre più parti di popolazione, via via si è concentrato nelle mani di pochi che diventano sempre più ricchi? «Domanda difficile. Mi sono occupato di questi temi sul versante politico-sociale e culturale, sia a livello professionale che come formazione e direi come passione. Ho compreso che forse il problema è nato con la novità e la velocità dell’affermarsi del mercato globale, che di per sé è positivo, al quale non sono corrisposti però sufficienti ed altrettanto veloci strumenti di regolazione». In cosa ha sbagliato la grande economia e perché? «La grande economia e l’economia in genere è fatta di persone in carne ed ossa e come tutti noi talvolta sbaglia, quasi sempre in buona fede perché siamo convinti della bontà delle nostre soluzioni. L’economia è una scienza sociale ed è legata a fattori umani e situazioni le cui conseguenze non sono sempre prevedibili. Periodi di recessione e di sviluppo ci sono sempre stati nella Storia...». Perché i guru della politica e della finanza affermavano che erano in corso 7 N. 10, ottobre 2012 varie crisi congiunturali e che tutto si sarebbe normalizzato adottando alcune specifiche strategie da parte dei singoli governi? «A me sembra che ora si parli di una crisi di sistema e le crisi implicano un cambiamento. Dalla civiltà del carbon fossile, stiamo passando alla civiltà dell’informazione e dell’interconnessione. I modelli legati alla sostenibilità (non ideologica) ed alla valorizzazione del territorio sembrano essere quelli più adeguati a portare alla risoluzione di alcuni problemi strutturali ed a garantire una crescita, grande o piccola che sia». I tagli dei vari paesi al welfare e ai costi del lavoro stanno portando benefici? «I tagli sono un fatto contabile e mirano al controllo di bilancio su cui si fonda la credibilità di un’azienda così come di uno stato. Tuttavia il fattore umano è un pilastro delle aziende e delle società, tanto più laddove non ci siano risorse naturali». Venendo al caso Italia: presenta elementi di diversità in positivo rispetto a Grecia e Spagna? «Non sono paragonabili. L’Italia ha importanti industrie multinazionali in settori strategici. L’Italia vende qualità all’estero in molti settori, l’Italia ha forse il più grande patrimonio storico-artistico Fino a Novembre sarà aperta la Mostra tematica al Museo della Scienza e della Tecnica di Milano, Assassin’s Creed, sul legame tra arte e videogioco, che esibisce numerose opere della celebre serie Ubisoft. al mondo. Poi ci sono tutte le criticità ovviamente». Quali sarebbero le soluzioni da adottare? E quali paesi stanno agendo adeguatamente? «Valorizzare gli asset che ciascun stato ha e che sono frutto della propria storia sociale, culturale ed imprenditoriale, internazionalizzarsi, investire nelle fonti rinnovabili, nella conservazione delle risorse (acque, suolo...), nella mobilità sostenibile, favorire gli accordi fra stati ed a livello multilaterale. Non mi permetterei mai di fare classifiche, molti a livello nazionale o locale vanno in questa direzione. Credo che la Svizzera sia molto attiva nella salvaguardia del territorio ed in campo ambientale, nella valorizzazione del suo patrimonio di competenze in vari ambiti, nella ricerca e nello sviluppo». Secondo lei, la situazione economica potrebbe riflettere e incentivare ancor di più un certo decadimento morale, dove predominano arroganza e cieca avidità da una parte e demoralizzazione e sfiducia dall’altra? «La fine di un ciclo spesso è stata accompagnata anche da varie forme di decadimento sociale, ma vorrei essere più positivo. Penso che il mondo sia per fortuna più consapevole che in passato e che saprà trovare attraverso gli strumenti della ragione e di civiltà faticosamente costruiti nei secoli, una soluzione equa e positiva agli attuali problemi economici. La paura porta all’estremismo ed alla povertà, a che serve»? Le piacerebbe lavorare in Svizzera? «Certo mi piacerebbe molto lavorare in Svizzera e portare il mio bagaglio di conoscenze e di esperienze acquisito in Italia e nel mondo a beneficio del mio Paese ed ovviamente acquisirne di nuove, perché la Svizzera è cambiata in tutti questi anni e secondo me in meglio». lorefice.annamaria@gmail.com 8 N. 10, ottobre 2012 La Festa Nazionale alla Società Svizzera di Milano “Il primo di agosto: una Landsgemeinde… senza fine” “….. e quando organizzarono di fare qualcosa assieme, passando dal Mythen, sul far della notte, raggiunsero un luogo chiamato Rütli. Qui si riunivano ed ognuno portava gente di cui si fidava. Questa usanza segreta durava da tanto tempo e per tutto questo tempo non si incontravano altro che al Rütli”.1 Hans Schribe: Das Weisse Buch von Sarnen Ecco i principi base del nostro essere Svizzeri: organizzare qualcosa, fra gente di cui ci si fida, trovandoci in uno stesso luogo, nel medesimo momento per decidere tutti assieme In ciò c’è tutta la Svizzera, la sua essenza, il suo essere: l’insieme di molti, nell’unicità di ciascuno, per il bene di tutti. Come al Rütli: ieri come oggi, oggi come domani e domani come sempre! Per questo il Rütli siamo noi! Ogni giorno, ogni volta, ovunque e sempre! Nessun Popolo, nessuna Nazione, nessuno Stato ha un “luogo simbolo”così sacro e così semplice! Al Rütli, non c’è niente: c’è il verde del prato, più sotto le tre sorgenti, una stalla e tutto intorno, il bleu del lago. Al centro del prato una bandiera e null’altro! Il Rütli è tutto qui! Semplice e pure suggestivo! Quanto deve e quindi molto! Molto e dunque tutto! A noi Svizzeri non serve altro: serve una bandiera per dirci dove dobbiamo incontrarci; serve un luogo dove trovarci con la gente di cui fidiamo per decidere o rinnovare i nostri patti e serve un prato perché siamo liberi: liberi e Svizzeri per l’appunto! Ed anche quest’anno, come tutti i precedenti, abbiamo rinnovato quel patto. Ci siamo ritrovati con i nostri amici, “abbiamo rinnovato nelle debite forme i patti di sicurezza e di pace e… considerando la malizia dei tempi, ci siamo (ri)fatti la promessa di prestarci reciproco aiuto, consiglio ed appoggio contro chiunque ci faccia violenza o ingiuria dentro e fuori le nostri valli”. Altro non dobbiamo dirci! Altro non ci serve! Così lo scorso 26 luglio alla Società Svizzera di Milano si è rinnovata l’eterna Landsgemeinde del Rütli e nelle debite forme, ci siamo ritrovati, abbiamo cenato e bevuto assieme, ci siamo divertiti, abbiamo ascoltato la piacevolissima musica della Bandella di Arogno e gli interessanti discorsi ufficiali, abbiamo piacevolmente partecipato all’estrazione dei premi ed abbiamo amabilmente chiacchierato fino a tardi… in compagnia di amici. Ed anche noi, come i padri dei nostri padri, la sera del 26 luglio, al calar della notte, eravamo magicamente sul Rütli. Eravamo il Rütli! Nelle parole del Presidente della Società Jean Pierre Hardegger, tutto l’orgoglio di essere Svizzeri, di essere uniti, di esserlo a contare dal quel primo agosto dell’anno di grazia 1291 e di essere ancora qui. Tutto passa: la democrazia ateniese, lo splendore di Roma, lo sfarzo di Bisanzio, il Medio Evo ed il Rinascimento e passerà anche… il futuro! Anche noi passeremo! È nella ragione delle cose! Ma ora ci siamo e siamo ben decisi a rimanerci. Siamo pochi e forse questa è la nostra fortuna. Siamo al centro di un’Europa che non ci appartiene e che al tempo stesso, ci desidera, ci blandisce, ma non ci ama. E siamo qui da 721 anni: nelle sfide, nelle lotte, nelle difficoltà e ci siamo… nonostante la malizia dei tempi! Anzi, ci siamo proprio per la malizia dei tempi e siamo più vivi e vitali che mai! E la Società Svizzera di Milano è la prova di questa vitalità, di questa volontà di andare avanti, di progredire, di esserci e di restare. Prova ne sono i nuovi soci, le sempre più inte- ressanti e stimolanti iniziative, le serate musicali e danzanti, le conferenze, le cenette nella stube, le serate dei birilli, quelle dei giovani e tutto ciò nel solco di una tradizione che dura, per il piacere di esserci oggi e per un sempre più stimolante domani. Dopo l’aperitivo e prima della cena, la Presidente della Sezione Giovani, Ing. Daniela Mannina, ha letto l’allocuzione della Presidente Federale per il primo d’agosto avente ad oggetto “la funzione” degli Svizzeri all’estero. Nel testo e fra le righe vi è stato un forte, fortissimo richiamo alla funzione degli Svizzeri all’estero non solo come “ambasciatori” della madrepatria, ma soprattutto come elementi di stimolo per chi in patria è rimasto e vive! Ha poi preso la parola il Console Generale di Milano Dott. Massimo Baggi il quale – a braccio come suo costume – ha intrattenuto gli invitati con la freschezza del suo eloquio, con la piacevolezza del suo porre i problemi e le relative soluzioni. Con il sorriso di chi, nella consapevolezza della difficoltà, ha la certezza del risultato e nella vastità delle sfide, ribadisce il raggiungimento del successo come frutto “… dell’impegno di tutti, nell’interesse ed a vantaggio comune in perpetuo, se il Signore lo consente”. Infine, prima dell’inno nazionale suonato dagli Alpenhorn, abbiamo avuto il piacere e l’onore di avere fra noi il Consigliere agli Stati, Filippo Lombardi, il quale con poche e (per fortuna) poco politiche parole, ha tracciato il quadro di una Svizzera che se sonnolenta su alcuni problemi, sa risvegliarsi e trasformare il certi assopimenti bernesi in vigili e fattive soluzioni. È così che il blocco delle rimesse dal Ticino verso l’Italia ha risvegliato l’oltre Gottardo riavviando i rapporti fra Berna, il Ticino e l’Italia. Perché il Ticino è veramente ancora terra di frontiera, schiacciato com’è fra Gottardo e Ceneri e fra questo, il Generoso e l’Alpe di Brusino. Bello – il Ticino – per il grandi Laghi, per gli imponenti monti, per le vaste pianure e per le splendide valli. Per l’Italia son monti che ci separano, per noi son valli che scendono al lago, alle terre straniere del sud. I problemi in Ticino son tanti e noi lo sappiamo da tempo: la frontiera, chi viene e chi va, la Stazione di Chiasso, le rimesse di chi in Ticino lavora, le banche, i controlli, il traffico grosso che sale al Gottardo… Un po’ meno lo sanno “i bernesi” e se a loro domandi d’Ascona, Locarno o Lugano, ti diranno di certo che s’affaccian sul lago fra Maggia e Verzasca, le valli e il Ceresio che la specchia da sempre. Sembra ancora d’andare al Gottardo sulle travi 9 N. 10, ottobre 2012 delle gole di Schöllenen, col traforo di là da venire. E così il Ticino appare ancor oggi cercar quella pace che vollero i padri per sé affacciati dal Rütli creando il baliaggio, fino a quando il piccolo Corso - mediando - ci tolse quel peso, ma lasciò di Parigi i colori in libera scelta di scelta già fatta. Ma il baliaggio è finito e più non ritorni! Ed oggi, tutti forti ed uniti nel Rütli, abbiamo di nuovo giurato… “per comune consenso e deliberazione comune, abbiamo promesso, statuito ed ordinato di non accogliere né riconoscere nelle nostre valli alcun giudice che non sia abitante delle nostre valli o membro delle nostre comunità” e così anche noi – oggi e sempre – saremo liberi e Svizzeri come scritto sul monumento di Piazza Indipendenza a Lugano. E Svizzeri sempre proprio perché liberi… dentro e fuori dalle nostre valli in perpetuo! Ed è in questo contesto che ha preso inizio la cena degna delle nostre valli e delle nostre tavole: un croccante e ben rosolato Rösti2 alla bernese punteggiato di saporito lardo e di piccoli lacerti di spalla di maiale che ben risaltava sul bel giallo delle patate con i suoi piccoli bocconi striati. A quello si accompagnava uno splendido Kalbsgeschnetzetes nach Züricher Art3 di raffinata fattura nel quale si esaltava il ben tagliato rognoncino che faceva da contrappunto al bianco del vitello in armonia con una vellutata salsa demie glacé che univa in abbraccio le carni appena appena rosolate nel tocco leggero del prezzemolo riccio. Per dessert poi un fondant al cioccolato con granita e pesca sciroppata in corona: molto apprezzata ed oggetto di bis. E poi adeguati vini bianchi ed il sempre gradito Lungarotti rosso. E così fra buone chiacchiere ed ancor migliori scambi di opinioni ed impressioni, si è giunti all’attesa estrazione dei premi che raccoglie un sempre ampio successo e una gradita attenzione di pubblico. Fra i premi : pregiate bottiglie di Fendant, rossi cappellini e visiere, tappetini per computer e gli ambiti biglietti delle Ferrovie Retiche. E’ così dunque che in una calda, ma piacevolissima serata di un luglio milanese, si è celebrata, con qualche giorno di anticipo, la nostra Festa Nazionale cui sono seguiti gli auguri ed i voti per le imminenti vacanze nonchè la promessa e l’impegno di vederci – di nuovo – il 24 settembre per la Festa di Fine Estate con i piacevoli resoconti delle rispettive esperienze estive. Allora son cominciati gli abbracci, i saluti e le ultime chiacchiere nello scender le scale. E poi – fuori – ancora un saluto a prolungar la serata portando “à la boutonnière”, il piccolo segno della ricorrenza: una Svizzera in sagoma con al centro una croce in traforo a mostrar di ciascuno il colore del cuore! E lì ci attendeva la notte trapunta di stelle: non passeggio di gente di fretta, non fracasso di auto in corsa, non rumori del giorno passato, solo un tenero palpito d’ali e voci sommesse di gioie trascorse che… “lontanando(si) morivan a poco a poco”4, chiamando tutti al riposo, al sonno d’occhi protetti da ciglia. Avv. Niccolò G. Ciseri ngc.avvocato@nephila.it Note: 1. Dal libro bianco di Sarnen “Das Weisse Buch von Sarnen” scritto da Hans Schriber Cancelliere di Obwald nell’anno del Signore 1474: è una raccolta di documenti dal XIII secolo al 1474 ed oltre, ad uso del Governo e delle Cancellerie di Svitto, Unterwalden e Obwald. 2. Berner rösti Ingredienti per 4 persone 1kg di patate bollite 1 cucchiaini di sale 2 cucchiai di burro fuso 2 cucchiai di lardo di maiale 50 g speck in cubetti 1-2 cucchiai di latte Preparazione: sbucciare le patate lesse, grattugiarle con la grattugia per rösti e mescolare con il sale. Scaldare il burro e lo strutto in una padella. Aggiungere i cubetti di lardo e spalla di maiale o speck e le patate e friggere leggermente girando più volte. Aggiungere il latte e cuocere coperto per circa 10 minuti. Formare una specie di torta e coprire. Schiacciare spianando con una forchetta. Cuocere a fiamma bassa per 20 minuti. Deve essere ben dorato d’ambo le parti, servire caldo e croccante . 3. Kalbsgeschnetzetes nach Züricher Art Ingredienti per 4 persone Sminuzzato 500 g scamone di vitello 200 g rognone di vitello 50 g burro 0,2 dl olio di semi quanto basta farina bianca quanto basta sale e pepe Salsa 1 cipolla 250 g champignons 20 g burro 2 dl vino bianco secco 2 dl panna fresca 1 ciuffo prezzemolo riccio quanto basta sale e pepe Rösti 4 patate farinose 50 g burro 0,5 dl olio di semi 100 g di lardo e spalla di maiale sale e pepe Preparazione Per la preparazione della carne: eliminare la parte di grasso da 200 g di rognone di vitello e tagliarlo a fettine da circa 5 mm di spessore. Tagliare 500 g di scamone di vitello a striscioline. Infarinare le carni e rosolarle per 2 minuti a fuoco vivo in una padella unitamente a 50 g di burro e 0,2 dl di olio di semi, insaporire con sale e pepe e conservarle. Per la preparazione della salsa: sbucciare ed affettare sottilmente 1 cipolla. Tagliare a fettine 250 g di champignons freschi.Nella stessa padella in cui si è cotta la carne aggiungere e far sciogliere 20 g di burro, unire la cipolla e gli champignons e rosolarli per 2 minuti, innaffiandoli con 2 dl di vino bianco secco. Continuare brevemente la cottura facendolo evaporare di ¾, unire 2 dl di panna fresca e farla ridurre della metà, regolare di sale e di pepe. Unire la carne conservata separatamente e spolverare il tutto con un poco di prezzemolo riccio tritato. Coprire e conservare al caldo. 4. G. Leopardi: “La sera del dì di festa” v. 43-46: “… ed alla tarda notte, un canto che s’udia per li sentieri lontanando morire a poco a poco, già similmente mi stringeva il core. Scuola Svizzera Milano e Cadorago (Como) Serate informative per genitori di bambini da 2 a 7 anni Milano, Via Appiani 21 (Piazza Repubblica MM3) Martedì 20 novembre 2012, ore 19.30 Iscriversi p.f. alla segreteria, tel. 02 655 57 23, dalle ore 8.30 alle ore 13.00 dal lunedì al venerdì oppure segreteria@scuolasvizzera.it Cadorago (Como), Via Plinio 2 Martedì 13 novembre 2012, ore 19.30 Lunedì 26 novembre 2012, ore 19.30 Inscriversi p.f. alla segreteria, tel 031 90 32 97, dalle ore 8.30 alle ore 13.00 dal lunedì al venerdì oppure caslino@scuolasvizzera.it La partecipazione non costituisce impegno. Non decidete sulla scuola prima di aver confrontato! 10 N. 10, ottobre 2012 Alla Società Svizzera di Milano Natale dei bambini sabato 15 dicembre 2012 Cari Amici della Comunità Svizzera, la ricorrenza che tutti i bambini attendono con più trepidazione si avvicina velocemente e anche quest’anno “Babbo Natale” ci ha promesso che verrà a festeggiare con noi il NATALE DEI BAMBINI, sabato 15 dicembre 2012 alle ore 15.00, presso la Società Svizzera, al terzo piano di Via Palestro 2 (Piazza Cavour), Milano. In attesa che arrivi “Babbo Natale” con il suo sacco colmo di doni, un gruppo di allievi della Scuola Svizzera di Milano ci allieterà con un programma natalizio. Con il prezioso contributo della Banca dello Stato del Cantone Ticino e con il sostegno della Camera di Commercio Svizzera in Italia, Vi invitiamo a partecipare a questa nostra tradizionale iniziativa che si estende a tutti i bambini, figli o nipoti di nostri Soci, ed a tutti i bambini di nazionalità svizzera, anche figli di non Soci della nostra Società, nati dal 2000 al 2009 ovvero tra i 3 ed i 12 anni. Tutti i bambini, debitamente iscritti riceveranno un regalo. Per le iscrizioni Vi preghiamo di compilare il modulo d’iscrizione che potete scaricare dal nostro sito internet www.societasvizzera.it Reformierte Gottesdienste in Mailand a Milano Culti Riformati Culti Riformati mensili alla casa di riposo svizzera Fondazione “La Residenza” Via Lazzari, 25 – 21046 Malnate tel. 0332 42 61 01 domenica 28 ottobre domenica 25 novembre domenica 23 dicembre ogni volta alle ore 17.00 (pomeriggio) inoltre il 25 novembre alle ore 16.00 (pomeriggio, prima del culto) piccola conferenza sulla storia protestante in Italia con il pastore Robert Maier Gita e nuovi appuntamenti e inviarlo entro lunedì 3 dicembre 2012 alla nostra segreteria societa.svizzera@fastwebnet.it e/o per posta alla Società Svizzera Via Palestro 2, 20121 Milano. Trascorsa tale data non sarà più possibile prendere in considerazione altre iscrizioni per ragioni organizzative. Per ulteriori informazioni: tel. 02 760 00 093; fax 02 454 73 511 dal lunedì al venerdì dalle 14.00 alle 19.00. Per l’acquisto dei doni contiamo molto sulla generosità dei nostri Soci e dei nostri Connazionali! Pur avendo o meno figli o nipoti iscritti alla festa, ci permetterete di renderla ancora più bella ed allegra con il Vostro contributo che potrete farci avere tramite bonifico bancario sul nostro conto corrente n. 10052,28 presso la Banca Monte dei Paschi di Siena, filiale di Milano ag. 62 di Piazza Cavour. Coordinate IBAN: IT 86 K 01030 01661 000001005228 BIC: PASCITM1645. Nell’esprimerVi anticipatamente la nostra viva gratitudine, Vi inviamo i nostri più cordiali saluti. Il Presidente J. P. Hardegger Chiesa Cristiana Protestante in Milano Sono invitati tutti i riformati a partecipare le prossime date sono le seguenti: Circolo Svizzero Sondrio e Alto Lario Die nächsten Termine/ le prossime date domenica 4 domenica 18 domenica 25 domenica 9 novembre novembre novembre dicembre ogni volta alle ore 10.00 di mattina Pastore riformato Robert Maier Piazzale Susa, 14 – 20133 Milano Tel. 02 73 37 51 – Cell. 339 146 62 68 E-mail: maier@chiesaluterana.it È stata una giornata all’insegna dell’allegria, quella che abbiamo trascorso domenica 16 settembre 2012 ai crotti di Villa di Chiavenna. Dopo un buon pranzo ci siamo trasferiti sotto i castagni dove il nostro DJ Mattia ci ha intrattenuti con la sua musica e una splendida esibizione di ballo latino-americano. Il nostro caloroso ringraziamento va a Mattia per il suo apprezzatissimo contributo. Nel corso del pomeriggio mentre alcuni di noi si cimentavano nelle danze, altri si intrattenevano in amabili conversazioni, altri ancora si sfidavano nelle gare di bocce. Grazie a tutti per la meravigliosa domenica! I prossimi appuntamenti sono previsti come di seguito: –10 novembre Pizzahock Morbegno, Pizzeria Eden dalle ore 19.30. –9 dicembre Chlaushock a San Cassiano Cà Vegia. Vi preghiamo di confermare per la pizza entro il 5.11.2012 e per il Chlaushock entro il 1.12.2012 contattando: –Margrit tel. 346 37 23 214 E-mail: margritbirrer@alice.it –Rita tel. 0344 32 840 (orari pasti). E-mail: ritacoccari@yahoo.it –Esther tel. 0343 49 178 (orari pasti). Ricordiamo che il circolo è sempre aperto ai nuovi soci. Un cordiale saluto. Il comitato 11 N. 10, ottobre 2012 Zweites Jahr an der Schweizer Schule in Caslino Endlich wieder Schule! Auch in diesem Jahr war der erste Schultag wieder besonders spannend, nicht nur für die neuen ABC-Schützen. Pünktlich um 8 Uhr starteten wir mit der 2. Klasse in unser 2. Schuljahr in Caslino. Die Wiedersehensfreude war riesig und es wurde viel von den Ferien erzählt. Schön, dass sich Kinder noch so auf den ersten Schultag nach den langen Sommerferien freuen. Eine Stunde später durften wir unsere neuen Klassenkameraden mit einer Sonnenblume begrüssen. Wie praktisch, dass wir genau 8 Kinder der 2. Klasse und 8 Erstklasskinder haben – so durfte jeder ein Kind über die bisher verborgene Treppe nach oben begleiten. Mancher war anfangs noch etwas skeptisch, doch inzwischen fühlen sich alle recht wohl in unserer jahrgangsgemischten Klasse. Wir wünschen allen Schülern und Eltern ein erfolgreiches Schuljahr. Wir hoffen, dass alle Erwachsenen sich so auf ihren ersten Arbeitstag nach dem Urlaub freuen, wie unsere Schüler auf den ersten Schultag! Ursula Leitenberger – Primarschule Der erste Kindergartentag am 3 septtember 2012 war für viele ein langersehntes Wiedersehen mit Freunden und Lehrerinnen. Für Einige war es aber auch der allererste Kindergartentag. Alles wurde erstmals inspeziert und aus den Schränken gezogen und natürlich auch probiert: die Wasserfarben am Mahltisch, Kaffeekochen in der Puppenecke; die Autos in der Bauecke und die tolle Rutsche im Garten. In einem grossen Stuhlkreis wurden dann alle mit einer kleinen Willkommensmedaille ganz herzlich begrüsst und zusammen gesungen… “ich warte schon, ich warte schon und freue mich auf Dich”! Ab Oktober, wenn alle Kinder gut eingewöhnt sind, startet der Kindergarten mit dem Thema – Wir sind Kinder einer Erde – eine Reise um die Welt! Mirjam Toteff – Kindergarten 12 N. 10, ottobre 2012 Circolo Svizzero e Rome Swiss Network Percorso formativo gratuito su Wordpress per studenti e membri del Circolo Svizzero È stato istituito per l’anno sociale 2012 – 2013 un percorso formativo gratuito su Wordpress rivolto agli studenti della Scuola Svizzera ed ai Soci del Circolo che vogliono apprendere nozioni per l’utilizzazione di una piattaforma sito web. È richiesta una competenza di base sull’utilizzo di Internet e di sistemi di videoscrittura. Il fine del corso Wordpress è quello di formare professionalità valide per l’utilizzo e l’aggiornamento di un portale (CMS Content Management Sistem) realizzato con Wordpress. Il percorso ha l’obbiettivo di trasferire le competenze di base per l’utilizzo di questa tecnologia, anche allo scopo di selezionare giovani studenti in grado di collaborare attivamente – ed in maniera competente – al portale dell’Associazione. I moduli verranno così articolati: 1) Scrivere e comporre, indicazioni di base sul linguaggio HTML; 2) Grafica, temi e fogli di stile; 3) Immagini, grafica; 4) Disegnare un percorso di lettura; 5) Analizzare le statistiche di un sito; 6) Funzioni avanzate (plugin); 7) Server, FTP; 8) password e aspetti relativi alla sicurezza; 9) Misurare, valutare, migliorare. Gli incontri si terranno con frequenza mensile ed avranno una durata di 1h e 30’. Non si tratterà tanto di lezioni frontali, quanto di momenti di coordinamento; le attività didattiche vere e proprie si svolgeranno on-line con l’utilizzo di risorse pubbliche e gratuite. I partecipanti debbono impegnarsi a portare a termine il corso ed a svolgere i compiti online che saranno assegnati. Al termine del corso ogni partecipante avrà costruito un piccolo portale. Una giuria valuterà i risultati ottenuti: i primi due studenti classificati saranno invitati a collaborare con il portale dell’Associazione a fronte della assegnazione di una borsa che comprenda un piccolo rimborso spese (€ 500 per un anno a persona). Gli interessati potranno annunciarsi alla e-mail: circolo@romeswiss.net – www.romeswiss.net Calendario degli incontri con l’articolazione dei moduli del corso che si svolgeranno presso la Scuola Svizzera di Roma in via Marcello Malpighi n. 14. Dalle ore 18.00 Alle ore 19.30: Giovedì 25 ottobre 2012 Scrivere e comporre, indicazioni di base sul linguaggio HTML; Giovedì 15 novembre 2012 Grafica, temi e fogli di stile; Giovedì 6 dicembre 2012 Immagini, grafica; Venerdì 18 gennaio 2013 Disegnare un percorso di lettura; Venerdì 8 febbraio 2013 Analizzare le statistiche di un sito; Nell’ambito di “Helvetia Salus” e del Circolo Svizzero Venerdì 8 marzo 2013 Funzioni avanzate (plugin); Venerdì 12 aprile 2013 Server, FTP; Venerdì 3 maggio 2013 password e aspetti relativi alla sicurezza; Venerdì 24 maggio 2013 Misurare, valutare, migliorare. Gli interessati potranno annunciarsi alla email: circolo@romeswiss.net Circolo Svizzero a Roma Verrà presentato a Roma Prossime il tariffario svizzero TARMED proposte L’idea progettuale lanciata dal Circolo Svizzero Roma di aggregare competenze e professionalità degli operatori sanitari svizzeri a Roma, sta diventando realtà. Dopo l’iniziale incontro del 29 febbraio u.s. si è costituito un comitato promotore che, ideato il nome “Helvetia Salus” e sviluppato il logo, si è interfacciato con la Cassa Medici in Svizzera per ottenere l’accreditamento diretto delle prestazioni sanitarie. A tale scopo, il 25 ottobre p.v. dalle 16 alle 20 verrà ospitato a Roma il responsabile della Regione Svizzera Italiana della Cassa Medici, che illustrerà dettagliatamente il tariffario ufficiale TARMED e le relative modalità di fatturazione tramite software dedicato. Il tariffario sarà lo strumento obbligatorio ed univoco che verrà utilizzato per le prestazioni erogate da ciascun sanitario aderente al pro- getto; da qui l’importanza per chi concretamente interessato di essere presente alla riunione. Al fine di organizzare al meglio l’incontro, invitiamo i Sanitari che vogliono aderire al progetto di annunciare la loro presenza entro il 15 ottobre alla e-mail circolo@romeswiss.net. In occasione della riunione del 25 ottobre p.v., sarà inoltre possibile perfezionare l’adesione al Circolo, che continuerà a patrocinare l’iniziativa. Comitato Promotore Cristiano CENSORI tel. 349 688 24 41 Gabriele QUIRICI tel. 339 276 29 37 Giovanni RISTORI tel. 338 742 83 70 Fabio TREBBI tel. 339 458 341 7 Irene VILLA SANTA tel. 338 524 07 03 Massimo ZALA tel. 328 542 11 91 www.helvetiasalus.it (per partecipare agli eventi è necessario essere Soci ed è gradito un cenno di prenotazione presso la Scuola Svizzera 06 440 21 09 oppure circolo@romeswiss.net): Mercoledì 24 ottobre ore 18.00 Conferenza: via Francigena Appuntamento alla Casa Svizzera di Roma – via Marcello Malpighi, n. 14. Adelaide Trezzini, fondatrice e Presidente dell’”Association Internationale via Francigena” per la valorizzazione culturale e turistica delle vie di pellegrinaggio per Roma, ci presenterà il suo “secondo quaderno Via Francigena”, recentemente pubblicato; ci parlerà della ricerca eseguita sul Borgo fortificato di Cesano, quale ultimo lembo nord della Città di Roma, sul percorso dei pellegrini della 13 N. 10, ottobre 2012 Cordoglio per la scomparsa di Jean-Léon Steinhauslin Via Francigena e della sua importanza tra il 1000 e 1400. Il Circolo Svizzero di Firenze riprende le proprie attività Mercoledì 24 ottobre ore 19.00 Assemblea Generale Appuntamento alla Casa Svizzera di Roma – via Marcello Malpighi, 14. Al termine dei lavori la serata del nuovo anno sociale, si concluderà con la tradizionale cena offerta ai soci. Per motivi organizzativi sarà gradito un cenno di prenotazione entro giovedì 18 ottobre 2012 allo 06 440 21 09 (Scuola Svizzera Roma) oppure e-mail: circolo@romeswiss.net Dopo la lunga pausa estiva è tempo per il Circolo Svizzero di Firenze di pianificare i primi appuntamenti della stagione 2012/2013. Il comitato si è riunito verso la metà di settembre per riprendere i contatti e per studiare nuove iniziative autunnali. Per il momento è in via di definizione un incontro col Circolo Svizzero di Roma, che dovrebbe venire a Firenze alla fine di ottobre per una visita alla basilica di Santa Croce. Quella potrebbe essere l’occasione per un incontro, abbastanza inedito e in ogni caso estremamente interessante, visto che iniziative di questo tipo non mancano mai di generare idee e spunti per le future attività. Ricordiamo come in un recente passato il Circolo Svizzero di Firenze abbia ripetutamente incontrato i soci del Circolo di Bologna, sia in territorio toscano sia in territorio emiliano. Ordine del giorno: Nomina del Segretario verbalizzante Nomina di due Scrutatori Relazione del Presidente sulla Gestione 2011/2012 Presentazione del conto economico e del bilancio dell’esercizio 2011/2012 Relazione dei Revisori dei Conti Elezioni del Presidente, del Comitato e dei Revisori dei Conti Presentazione del programma per l’anno sociale 2012/2013 Varie ed eventuali. Colonia Svizzera di Roma Le riunioni dell’Ouvroir per l’anno 2012 - 2013 Le Signore dell’Ouvroir si incontreranno nei locali della Scuola Svizzera di Roma, via Malpighi 14, dalle ore 16.30 alle ore 18.00 circa. Mercoledì 7 novembre 2012 Mercoledì 28 novembre 2012 Mercoledì 23 gennaio 2013 Mercoledì 20 febbraio 2013 Mercoledì 20 marzo 2013 Mercoledì 17 aprile 2013 Mercoledì 8 maggio 2013 Mercoledì 5 giugno 2013 Un cordiale arrivederci! Vi aspettiamo! Eveline Degli Abbati La scomparsa di Jean-Léon Steinhauslin Alla fine di luglio è mancato Jean-Léon Steinhauslin, figura importante ed esponente di una famiglia che a Firenze ha dato sempre molto (ricordiamo il fondamentale ruolo che suo padre Carlo ebbe durante gli anni del secondo conflitto mondiale). Per anni, JeanLéon Steinhauslin restò alla guida della banca di famiglia, una banca di grandi tradizioni a Firenze, prima che l’istituto passasse in altre mani. Jean-Léon Steinhauslin partecipò attivamente alle vicende di varie istituzioni svizzere a Firenze, dando un decisivo contributo di esperienza e di capacità gestionale. Alla famiglia Steinhauslin vanno le sincere condoglianze del Circolo Svizzero fiorentino. David Tarallo Assicurazione malattia e infortuni internazionale • Secondo il modello svizzero • Assicurazione privata per tutta la vita • Libera scelta dei medici e ospedali in tutto il mondo Offerta speciale per gli Svizzeri all‘estero: Possibilità di libera adesione senza nuovo esame dello stato di salute! In esclusiva per voi e solo da ASN Contattateci! Tel: +41 (0)43 399 89 89 www.asn.ch ASN AG Bederstrasse 51 CH-8027 Zurich info@asn.ch 14 N. 10, ottobre 2012 Grazie alla forza catalizzatrice del Porto franco La Comunità Evangelica di Confessione Elvetica da 230 anni nel cuore di Trieste Il 2012 è stato l’anno nel quale alcune comunità, etniche e religiose, hanno celebrato l’ anniversario della loro presenza in città. Questa concomitanza ha una comune origine nella proclamazione nel 1719 del Porto franco. Il fascino delle potenzialità di sviluppo in esenzione doganale, ha esercitato un’azione catalizzatrice, in quell’epoca e nella nostra città, su popolazioni di provenienze diverse come i greci, gli armeni, i serbi e, appunto, gli svizzeri. All’interno della comunità svizzera, da sempre esempio di convivenza di differenti religioni, erano ben rappresentati gli evangelici riformati di confessione elvetica. Il 7 gennaio 1782, grazie all’Editto di Tolleranza di Giuseppe II (1781), essi, ottenuta la personalità giuridica, si costituirono ufficialmente come Comunità Evangelica di Confessione Elvetica e poterono praticare pubblicamente il culto. Tre anni più tardi, tramite una colletta, la Comunità acquistò all’asta l’antica chiesa scon- Basilica di San Silvestro, del XII secolo. sacrata di San Silvestro “gioiello di grazia e umiltà” come la definì il professor Silvio Rutteri eminente studioso della cultura triestina. Wir bringen Sie mit einem Klick in die Schweiz. Informationen. News. Reportagen. Analysen. Aus der Schweiz, über die Schweiz. Multimedial, interaktiv und tagesaktuell in 9 Sprachen. Auf der unabhängigen Internetplattform swissinfo.ch Da duecentotrenta anni la nostra Comunità celebra il Culto nella stessa chiesa, pregando circondata dalla serena, silenziosa spiritualità della sua architettura romanica, nel cuore di Trieste. Quando nella sala Veruda di palazzo Costanzi finiva la vostra mostra “La comunità svizzera a Trieste dal ‘700 al ‘900” (1 marzo – 15 aprile 2012), che è anche il titolo dell’approfondito e curatissimo libro di Giulio A. Cattaneo, Anne Marie Graf Reina e Giuseppe Reina (Trieste, Edizioni Italo Svevo, 2012), sono iniziate le celebrazioni per portare all’attenzione della città i 230 anni di presenza a Trieste della Comunità Evangelica. In particolare ci fa piacere ricordare le iniziative a carattere culturale che sono state realizzate. La conferenza del professor Fulvio Ferrario docente di Teologia Sistematica presso la Facoltà Valdese di Teologia di Roma dal titolo Praedicatio verbi Dei est Verbum Dei (la predicazione della parola di Dio, cioè della Bibbia, è Parola di Dio). La conversazione a più voci con il professor Gianfranco Hofer, Segretario della Deputazione di Storia Patria per la Venezia Giulia, che ha presentato i volumi antichi custoditi nella nostra biblioteca, e dell’inserimento nel SBN (Servizio Bibliotecario Nazionale) della biblioteca stessa; l’intervento della professoressa Enrica Cozzi, grande studiosa degli affreschi della basilica, autrice tra l’altro dello studio “affreschi inediti del XIV secolo con storie di papa Silvestro e dell’imperatore Costantino nella chiesa di San Silvestro a Trieste” e le conclusioni del Pastore dottor Ruggero Marchetti che ha parlato del “presente della comunità elvetica”: la situazione attuale, la Convenzione che regola i rapporti tra la nostra Comunità e la Tavola Valdese, le attività che si svolgono in basilica. Gli incontri sono terminati con il seguitissimo concerto d’organo del maestro Zudini. Inoltre, iniziato nel mese di giugno, è stato organizzato al sabato mattina, un ciclo di visite guidate alla basilica, ad ingresso libero, che sta suscitando un notevole interesse in città. In occasione dell’importante anniversario sono stati infine realizzati, sulla storia della basilica e della Comunità, un dépliant illustrativo (da cui è tratta questa immagine) e quattro pannelli didattici che sono stati collocati in chiesa. Entro la fine di questo particolare anno per la nostra storia, abbiamo ancora un progetto, forse un po’ particolare per una realtà di chiesa, che è ancora in fase di realizzazione, per cui, se vi farà piacere, saremo lieti di raccontarvelo in uno dei prossimi numeri. Guia Toffoli 15 N. 10, ottobre 2012 Alla presenza del Console Svizzero di Roma Mauro Gobbo La Festa Nazionale celebrata al Circolo Svizzero Cosentino Il 28 luglio, baciati da una bellissima giornata estiva, ci siamo avviati verso Lorica in un pullman organizzato per l’occasione, cogliendo l’opportunità di visitare alcune rinomate località della Sila, tra le quali il villaggio di Silvana Mansio, ammirando un paesaggio ancora incontaminato con greggi di animali in libertà. Da Lorica ci portava una lunga seggiovia sulla vetta del Monte Botte Donato a 1928 m di altezza, da dove si gode di un panorama spettacolare su una gran parte dell’altopiano silano con i suoi boschi estesi e i laghi Arvo e Cecita. Questa giornata era per tutti particolarmente emozionante, in quanto aspettavamo l’arrivo del Console di Roma, Mauro Gobbo, accompagnato dal futuro Presidente del Circolo di Reggio Calabria, Claudio Coletta. Il pranzo si è svolto presso il Ristorante “Il Brillo Parlante” nella stupenda località di Lorica sul lago d’Arvo, dove siamo stati accolti dal Sindaco di Pedace, Dr. Stanislao Martire e dal Sindaco di Spezzano Piccolo, D.ssa Beatrice Il Console di Roma, Mauro Gobbo con la presidente e alcuni soci. Valente e consorte. L’accoglienza e la ristorazione così come il servizio sono stati ineccepibili. L’addobbo con bandierine, candele, lampioncini tipici e segnaposti è stato autorizzato con grande disponibilità da parte dei gestori del ristorante. Era quasi un momento solenne quando il Console di Roma insieme al Sindaco di Pedace hanno stappato e servito una bottiglia di Prosecco. Il Presidente della Provincia di Cosenza, On. Mario Oliviero e l’Assessore Provinciale, Pietro Lecce, hanno voluto esprimere la loro vicinanza attraverso la Sig.ra Lida Micieli che ha consegnato una targa alla Presidente Maja Domanico-Held ed alcuni elaborati fotografici delle Provincia di Cosenza al Console di Roma, Mauro Gobbo. Molto emozionante era il momento del canto di tutte le strofe dell’Inno Nazionale, tutti insieme, rigorosamente in piedi. La splendida giornata si è conclusa in un clima di grande cordialità Il Mensile con una tiraturacopie di 25.000ecopie Il Mensile che con unache tiratura di 25.000 fratellanza, come ha sottolineato il Console Mauro Gobbo nel suo raggiunge 49.000 svizzeri residenti in Italia. raggiunge 49.000 svizzeri residenti in Italia. discorso, brindando e cantando sottobraccio (“schunkelnd”), come è tradizione svizzera, intonando delle canzoni tipiche della nostra patria. una Azienda? nuova Azienda? Sei unaSei nuova nuovi Clienti? Cerchi Cerchi nuovi Clienti? FATTI “SPAZIO” FATTI “SPAZIO” SULLASULLA l’occasione, Cogli Cogli l’occasione, prenota prenota tuo spazio! il tuoilspazio! Maja Domanico-Held Presidente del Circolo Svizzero Cosentino Per informazioni e prenotazioni Per informazioni e prenotazioni UfficioMediavalue Pubblicità Mediavalue Ufficio Pubblicità via G. 2 - 20149 Milano via G. Biancardi, 2 -Biancardi, 20149 Milano Tel. +39 02- 8945 9763 - Fax +39 02 8945 9753 Tel. +39 02 8945 9763 Fax +39 02 8945 9753 f.arpesani@mediavalue.it - k.toledo@mediavalue.it f.arpesani@mediavalue.it - k.toledo@mediavalue.it www.mediavalue.it/gazzetta-svizzera www.mediavalue.it/gazzetta-svizzera Foto ricordo del gruppo che ha partecipato all’escursione. 16 N. 10, ottobre 2012 Presieduto da Claudio Coletta e sostenuto dal Console Renato Vitetta Costituito il nuovo Circolo Svizzero “Magna Grecia” a Reggio Calabria Domenica 16 settembre 2012, si è costituito il nuovo Circolo Svizzero “Magna Grecia” – Reggio Calabria. Oltre i tanti veri protagonisti della giornata, ovvero i nuovi soci – tra cui Renato Vitetta, Console Onorario di Svizzera in Calabria, il quale ha presieduto i lavori di presentazione della nuova iniziativa –, sono stati presenti Irène BeutlerFauguel, Presidente del Collegamento Svizzero in Italia, Mauro Gobbo, Console di Svizzera presso l’Ambasciata di Roma, i quali sono intervenuti – oltre che partecipando in maniera fattiva all’organizzazione della manifestazione personalmente ed attraverso il contributo dei rispettivi staff – spiegando prerogative e competenze delle organizzazioni che vengono da loro dirette e coordinate, e congratulandosi con tutti i soci per la creazione del neonato Circolo. Era inoltre presente e graditissima ospite, con una rappresentanza della propria Associazione, la signora Maja Domanico Held, Presidente del Circolo Svizzero Cosentino. Oltre alle Istituzioni Elvetiche, è stato presente il dottor Antonio Eroi, Presidente del Consiglio provinciale di Reggio Calabria, nonché rappresentante degli enti locali a livello nazionale, presso il Consiglio d’Europa a Strasburgo, il quale dopo essere rimasto piacevolmente impressionato, dalla compattezza del neonato gruppo di soci, ed aver condiviso pienamente i principi e valori fondanti l’Associazione, ha invitato subito il Presidente e tutto il Circolo, a collaborare su temi di comune interesse. La giornata, iniziata a metà mattinata in un clima gioviale e spumeggiante, è proseguita con la piena compartecipazione dei convenuti, circa 45 concittadini – oltre le istituzioni ed i rappresentati della stampa presenti – i quali, diretti con simpatia da Claudio Coletta, nuovo Presidente e promotore dell’Associazione, con il supporto del Console Onorario di Calabria Renato Vitetta da sempre sostenitore appassionato dell’iniziativa, hanno prima dato il proprio assenso all’idea di costituire il nuovo club, per poi partecipare personalmente alla nascita del Circolo, approvando lo Statuto, costituendo il primo Consiglio Direttivo ed, infine, sottoscrivendone l’Atto Costitutivo. Il tavolo presidenziale durante l’assemblea costitutiva del nuovo Circolo. Un aspetto di primaria importanza del nuovo Circolo, è l’eterogeneità delle generazioni di svizzeri aderenti ad esso, con una nutrita presenza di giovani e giovanissimi, a cui il Circolo presterà particolare attenzione, in qualità di futuri custodi delle tradizioni e della cultura svizzere. È infatti stato bello e ricco di significati, vedere seduti allo stesso tavolo vecchi e nuovi amici, bambini, giovani ed adulti che si confrontavano allegramente sulle proprie origini, sulle proprie idee, sulle proprie prospettive ed attese in merito al nuovo club. Tale eterogeneità costituisce la ricchezza dalla quale il Comitato Direttivo, ha già avuto la fortuna di attingere; infatti esso e’ composto da Consiglieri di tutte le fasce d’età. Lo stesso Presidente è appena divenuto trentottenne. Da sottolineare assolutamente è che il “membro aggiunto” del Comitato, l’Assemblea, ha già espresso la volontà di partecipare attivamente ai lavori del circolo: molti dei soci, seppur non facenti parte del Direttivo, hanno dato la loro disponibilità al Presidente a collaborare in prima persona a dei progetti, oltre ad averlo coadiuvato nell’organizzazione dei lavori del meeting costitutivo; insomma è nata una gran bella squadra, un vero team costituito da bellissime persone. Dopo tante emozioni, intervallate da qualche passeggiata sullo splendido lungomare di Reggio Calabria, culminate in un piacevole pranzo conviviale che ha permesso ai presenti di continuare assieme con spirito veramente festoso la giornata, ci si è salutati con un perentorio arrivederci a molto presto! Oltre i soci, che hanno dato sostanza con la loro presenza, alla progettualità fin qui realizzata, il Presidente ha voluto ringraziare in particolar modo tutte le istituzioni che in loco ed a livello centrale, hanno contribuito all’organizzazione dell’evento. Si ricorda che i concittadini interessati ad iscriversi al club, possono contattare Claudio Coletta, chiamando il numero telefonico 347 13 91 445, oppure inviando una e-mail all’indirizzo e-mail: circolosvizzeromagnagrecia@ gmail.com 17 N. 10, ottobre 2012 Votazioni cantonali del 23 settembre Anche Basilea Campagna decide di abolire i forfait fiscali Contrariamente a quanto votato da Basilea Campagna (il 61% dei cittadini ha rinunciato alle agevolazioni per ricchi stranieri), nel Canton Berna i benefici fiscali a favore dei circa 230 super-ricchi resteranno. Ma i criteri di ammissione si inaspriscono. Basilea Campagna invece ha deciso di abolire i forfait fiscali per i ricchi stranieri. L’iniziativa del PS è stata accolta con 39’861 voti contro 24’967. Il Governo e il Parlamento avevano proposto di mantenere l’imposta secondo il dispendio aumentando a 400mila franchi il reddito minimo e moltiplicando per sette, e non più per cinque, le spese di residenza. I cittadini però hanno bocciato l’idea con con 32’256 voti contro 30’094. L’esito della decisione non sorprende troppo: il Parlamento cantonale aveva sostenuto la proposta socialista con 42 voti contro 37. Solo il PLR e l’UDC si erano opposti. Inoltre nel Cantone solo 16 persone beneficiano di questo regime fiscale e pagano in totale 1,7 milioni di franchi di imposte. L’abolizione dei forfait ha quindi un impatto limitato, se si pensa che l’introito fiscale totale del Cantone per le persone fisiche ammonta a 986 milioni di franchi. Basilea Campagna è il quinto Cantone ad abolire i “privilegi fiscali” per ricchi stranieri dopo Zurigo (2009), Sciaffusa (2011), Appenzello esterno (2012) e Basilea Città (2012). In Svizzera sono circa 5mila i ricchi stranieri che non svolgono un’attività lucrativa e versano in totale poco meno di 700 milioni di imposte calcolate secondo il sistema dei forfait. Le Camere federali si sono pronunciate a favore del mantenimento del forfait, ma a condizioni inasprite. Berna mantiene i forfait A Berna l’elettorato ha respinto con il 66,5% dei voti l’iniziativa per l’abolizione lanciata dai partiti di sinistra, ma ha accettato con il 52,9% il controprogetto che inasprisce i criteri di ottenimento della cosiddetta “imposizione secondo il dispendio”. La proposta del Gran Consiglio prevede un raddoppio, a 400mila franchi, del reddito minimo imponibile per la concessione del forfait fiscale e porta la base di calcolo dal quintuplo al sestuplo delle spese abitative (pigione o del valore locativo). Secondo i dati forniti ai votanti nell’opuscolo informativo, si contavano nel 2009 215 persone soggette al regime dei forfait, le quali pagavano in tutto 22 milioni di franchi. L’iniziativa era osteggiata soprattutto nell’Oberland bernese, dove soggiornano – per lo più nella regione di Gstaad – i contribuenti privilegiati. A favorire il rigetto dell’iniziativa è certamente il fatto che non si limitava a colpire i ricchi stranieri, ma penalizzava buona parte dei contribuenti. Essa chiedeva infatti che fossero revocati gli sgravi generalizzati decisi nell’ambito della revisione 2011/2012 delle imposte cantonali. Avrebbe dunque comportato un aumento dell’imposta sul reddito per tutti i contribuenti senza figli, anche quelli a basso e medio reddito. In tutto circa 100mila persone avrebbero dovuto pagare più tasse. L’iniziativa proponeva inoltre un aumento da 7 a 8mila franchi della deduzione per i figli, che è stata inclusa nel controprogetto del Parlamento. Sì nei Grigioni, no a Neuchâtel In 13 Cantoni si è votato ieri su oggetti a carattere locale. Fra i risultati di spicco figurano il no al progetto ferroviario TransRun a Neuchâtel, il sì grigionese alla riforma territoriale, l’abolizione del referendum propositivo nel Canton Zurigo, l’introduzione della scuola dell’infanzia obbligatoria nel Canton Uri. Grosso smacco a Neuchâtel per le autorità cantonali: il megaprogetto ferroviario TransRun (costo: 919 milioni) è stato bocciato con appena 392 voti di scarto. Il capoluogo e La Chaux-de-Fonds non saranno così collegati in futuro da una linea più rapida che avrebbe consentito di dimezzare il tempo di viaggio. I grigionesi hanno accettato la riforma territoriale. I voti a favore sono stati 31’788 contro 9’410. La necessità della riforma, realizzata attraverso una revisione parziale della Costituzione, non era contestata. Gli attuali 11 distretti, le 14 corporazioni regionali, i 39 circoli e i circa 400 consorzi saranno sostituiti da nuove regio- ni. La nuova ripartizione riprende a grandi linee quella dei distretti. I compiti, le competenze e le strutture delle nuove regioni sono da definire. A Zurigo, a sei anni dalla sua introduzione, il referendum propositivo viene abolito: la modifica costituzionale, sostenuta dall’UDC, è stata approvata dal 59,6% dei votanti. Il referendum propositivo rimane così in vigore soltanto nel Canton Berna e a Nidvaldo. Tutti i piccoli urani dovranno in futuro frequentare la scuola dell’infanzia: l’elettorato ha approvato una modifica in tal senso della costituzione e della legge scolastica. I Grigioni rimangono così il solo Cantone a non prevedere l’obbligatorietà del ciclo prescolastico. Sì allo svincolo di Bellinzona Nel canton Ticino il popolo ha accettato di misura (50,84% di sì) un credito di progettazione di uno svincolo autostradale a Bellinzona, contro il quale i Verdi avevano lanciato il referendum. Il popolo ha invece respinto (60,72% di no) un’iniziativa della Lega dei ticinesi che voleva introdurre un sussidio cantonale per gli anziani che sono già al beneficio delle prestazioni complementari AVS. La grande maggioranza ha seguito le raccomandazioni del governo e del Parlamento cantonali che non ritenevano opportuna una simile misura. Infine è stato accettato (71,66% di sì) l’inserimento nella Costituzione cantonale l’incompatibilità tra le cariche di governo e delle autorità giudiziarie cantonali e federali. Elezioni in cantoni e comuni Perdite radicali a Sciaffusa Sinistra avanti a San Gallo Nel canton Sciaffusa, in occasione del rinnovo dei poteri cantonali, i radicali hanno perso tre seggi in Gran Consiglio. Un seggio è stato perso anche dai socialisti e uno dai Verdi liberali. L’UDC, il PDC, i giovani UDC e altri partiti minori hanno mantenuto le loro posizioni. Il grande vincitore delle elezioni cantonali risulta quindi la Lista Alternativa che guadagna due seggi e porta la sua rappresentanza a cinque mandati. Altri partiti minori guadagnano un seggio. Nel canton San Gallo, i socialisti hanno invece guadagnato tre seggi, portando la loro rappresentanza a 18, nel Consiglio comunale della capitale. Anche i Verdi hanno guadagnato un seggio e salgono a 6, mentre i Verdi liberali hanno mantenuto le loro posizioni a 4 seggi. La sinistra ecologista occupa così 28 dei 63 mandati nel Consiglio comunale. E si avvicina di molto alla tradizionale maggioranza borghese della città. Perdono infatti due seggi i liberali-radicali e l’UDC e un seggio il PDC, mentre guadagna un seggio il Partito borghese democratico che entra per la prima volta nel Parlamento cittadino. Il Partito evangelico (2 seggi) mantiene le posizioni, così come il Gruppo politico delle donne (1 seggio). 18 N. 10, ottobre 2012 Elenco sostenitori Gazzetta Svizzera del 1° Semestre 2012 E härzlich’s Danke Schön Uno dei più importanti doveri che ho, è il ringraziare i nostri sostenitori, coloro che ci aiutano con 50 Euro e più di contributo. Poter contare su questi lettori è una grande gioia per me, ma anche per tutti i miei colleghi che mi aiutano a mantenere viva la Gazzetta Svizzera. Ci da la motivazione, nonostante tutte le difficoltà, di andare avanti! Purtroppo abbiamo ricevuto da parte delle Poste Italiane circa il 30% di cedoli bollettini pagati in meno rispetto al risultato dei pagamenti sul conto postale. Cosi sappiamo già che l’elenco dei sostenitori non è completo. Me ne rammarico e chiedo scusa a chi è coinvolto in questo disguido. Magari mi comunicate via E-mail il vostro pagamento in modo che possiamo completare in modo corretto il primo elenco dell’anno prossimo. Arwed G. Buechi Presidente, Associazione Gazzetta Svizzera HURZELER WALTER 500 MARI GIOVANNI 400 FRAZZETTO VALENTINA FOLLONICA 300 VESCO CARLO 300 ARHIP CRISTI ADRIAN SAN MARTINO D/LUPARI 200 ASSOCIAZIOE UNIONE ELVETICA 200 FELDER HANS MANSUE 200 STEINHAEUSLIN JEAN LEON FIRENZE 200 MULLER-VITALI GIACOMINA 166 CISERI CESARE FIRENZE 150 Meyer - Garofalo Maria 150 VON ARX WALTER 150 WEBER GIOVANNI FIRENZE 150 LUFI HEINZ LUGAGNANO VAL D’ARDA 130 MANCINI-HOFER G. 125 DELLA CASA EMILIO MILANO 124 MANDURINO SYLVIE ANCONA 124 SALA PAOLO TORINO 124 SCHIFFERLE JEAN CAPANNOLI 120 MINATEL ELISABETH ORMELLE 118 AZARETTI BOLLA EMILIA VARESE 100 BIANCHI MARIAGRAZIA MILANO 100 BOERI LEONARDO SAN REMO 100 BULLONI SERRA CARLO PARMA 100 CHRISTEN GUILLERMO LONIGO 100 CORTESI DANIELE 100 CORTI ANTONIO MILANO 100 DE BELLIS THERESE MIRANO 100 DECIO JACQUELINE BERGAMO 100 DEFILLA LUCIANO FIRENZE 100 DEFINTI GIANFRANCO 100 ESCHER RODOLFO ROMA 100 FEDERICI PIO ROMA 100 GIUSTI ENZO 100 GIUSTI PARASILITI SABINA CATANIA 100 HOSPENTHAL ERWIN FERMO 100 HUBER JORG-MICHAEL 100 JUNOD ERSILIA VIGNONE 100 LEONE FERRUCCIO ROMA 100 LI VORSI MARIE LOUISE PALERMO 100 MEARINI EDITH 100 MERZ ROBERTO MILANO 100 MEYER ROETSCHI VIESTE 100 MEYER VON SC SIGISMONDO ROMA 100 NAPPI EDITH LIVERI 100 PALERMO NARCISO GIAVERA DEL MONTELLO 100 PAPETTI INDERBITZIN HELENA MILANO 100 PEDUZZI D./PAMPURI G. 100 PERUCCA GERTRUD MILANO 100 PIANI ARIANE LIVORNO 100 RAINONE DONATO CASTEL SAN GIORGIO 100 ROSSETTI BRUNO MONTEGROSSO D’ASTI ROTOLONI AGNES FOLIGNO SCHELLENBAUM FRANCO PINO TORINESE STALDER/FRIEDRIC GUERLET STUBER PIERA SUTTER ARTURO GENOVA VALTELLINA SANDRA PONTERANICA VENCO MARIA LUISA VARESE VILLA ALESSANDRO MILANO VOEGELE LILIANE TRIESTE WIGET MARKUS MILANO WISS NOORLANDER H. ZANONI MARIA CARLA ZAVARITT WILLI GORLE PENNA SONJA ROMA D’ORIA LAMBA ELENA MILANO GRINDA LORY SAN REMO BOLLI ELISABETH BONELLI EUGENIA MILANO COCO KATHARINA ROSETO CAPO SPULICO KRISMER THERESIA CABELLA LIGURE LEGLER GIAN CARLO BERGAMO ZANOTTA ALESSANDRO UGGIATE TREVANO BRENNER BRUNO VERNOLE BUHLER BARBARA FURRER PATRIZIA LAINATE RUSSENBERGER J.-M. ALBRECHT LUGLI ERNA CAVALLASCA BEUCHAT ANDRE’ ROMA CADALBERT CLAUDIO TRIESTE CAPRIOLI ANGELINA BASSANO DEL GRAPPA FONTANA DE AGOSTINI LILIANA ROMA KNECHTLE BERNHARD PALAIA MATHYS ELIA MIANE MEYER MICHELLE MIASINO RIZZI ANTONIO SAN QUIRINO SPINNLER MARIA TORINO VACCHIANI NADINE BUJA VIVARELLI SEVERINO PISTOIA BEUTLER B./FAUGUEL I. PAOLETTI MARCO FIRENZE SALVADORI DORA BONDO VIGANÒ VITTORIA PEDRINAZZI DORIS CUGLIATE FABIASCO BAZZANI MICHELINA GENOVA BETTIOLO SIMONE VENEZIA CARDINI FERNANDO ANTOINE FIRENZE CLIVAZ IRENE FORLI’ CORVI LUCA MILANO DEGLI ABBATI EVELINE ROMA FEHR PIETRO MILANO 100 100 100 100 100 100 100 100 100 100 100 100 100 100 98 84 84 83 80 80 80 80 80 75 75 75 75 74 74 74 74 74 74 74 74 74 74 74 74 70 70 70 67 64 60 60 60 60 60 60 60 KIPPELE ROBERT MILANO MARON MARCO PFERSICH MARIA CATERINA BORGOMANERO VESPA FRANZ CAGLIARI ZANARELLI RICCARDO MILANO SALVALAGGIO ALESSANDRA S.MARTINO DI LUPARI PALLOTTA LUIGI SPOLETO BERTOLDO PRISKA GENOVA MOLTENI ERMANNO SEAMON RANDOLPH ROMA CURCHOD DOMINIQUE ABRAMENT SHIMON MILANO AMORINO CRISTIAN PORPETTO ANGELETTI GIULIANA SAN DONA DI PIAVE ANSERMET JEAN MILANO ARMONE MARGARITHA VOLVERA ARTIBANI PATRIZIA ROMA BALDINI ELISBETH MOSCIANO SANT’ANGELO BAMONTE PIETRO BERGAMO BARBLAN MASSIMO FIRENZE BARIATTI GERMAINE GEMONIO BATELLO MARCO MILANO BAUERT PETER MILANO BERGOMI GIOVANNA SONDRIO BERLANDA ANSELMO TRENTO BERNARDINO BERTO CINO ODERZO BIANCHI EDWIN SAMARATE BIASUTTI ROBERTO FRASCATI BIAVASCHI DOMENICO GORDONA BIONDI A./VERI ‘ A. BLATTNER RETO BOENZLI PIETRO CARAMAGNA PIEMONTE BONER NELLO FIORANO MODENESE BONETTI ROBERTO MILANO BORELLI MARIE JEANNE PISA BRAENDLY SUSI LISELOTTE MONTE SAN SAVINO BRAGA AURELIO UGGIATE TREVANO BRAGA MARISA LEGNANO BRAGUGLIA LUCA ROMA BRAMBILLA LORENZO MILANO BRAZZOLA FLORIANO MILANO BREGA S./BAERTSCHI R. BROGGINI PUGLIESE MARA CASORATE SEMPIONE BUACHE ALDO GENOVA BUECHI PATRICE PORTOFERRAIO BUERGISSER GIUSEPPE MONTAIONE BUFFOLO FRANCESCO MONTESCUDO BULLIARD BRUNA CORREGGIO BULLONI SERRA CLEIDE PARMA BUOGO ADRIANA TORINO CAMERANO MARCO CASTELLANI RENGGLI GILBERTEBRUGHERIO CASTRI VITO MATINO CATTANEO CRISTINA MILANO CATTANEO GIOVANNA MILANO CATTANEO MARIA VITTORIA TORINO CAVADINI LUIGI VEDANO AL LAMBRO CERRI FRANCO MILANO CICCARELLI DORETTE FIRENZE CIOTTI AGNESE TORINO CODARIN CHARLOTTE RAPALLO COLTURI VITTORIO COMETTA MARCO MILANO CONTI BAKER CARLA CALVADESE D.RIVIERA CORRIERI YVONNE CAMPORGIANO CORSELLI GENEVIEVE PALERMO COSSALTER DORIS S.MICHELE TAGLIAMENT COSTAMAGNA GIORGIO COURT MARQUES DANIELE 60 60 60 60 60 58 55 54 54 54 52 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 19 N. 10, ottobre 2012 D’ANTICO VINCENZO PARABITALE DASOLI ALDO RODENGO SAIANO DE CHIARA VIOLETTE AVIANO DE MAS ADRIANA VARESE DE MOLO JACQUELINE MONTECATINI TERME DECASPER JOSEPH MODENA DELCHIAPPO HEDWING BORGO VAL DI TARO DELGROSSO PAOLA FIRENZE DELLA SPINA CLAUDIA CERNOBBIO DELLA VEDOVA SARA CUGGIONO DEMICHELI GIOVANNI DEMO ELISABETH VICENZA DESCLOUX MIRIAM PALAGIANELLO DI SEGNI LOUISE ROMA DOLCI SILVA TRADATE DOTTA FRANCESCO TREVISO EGLOFF ANGELALBERTO PADOVA EICHHOLZER CARLO PIASCO ELMIGER WALTER PIANENGO ERCOLI ALESSANDRO FIRENZE FANTIN LUCIANA POLCENIGO FERRI MICHELINE LORETO APRUTINO FINK RIGALI SILVIA VIGEVANO FLUECKIGER MACI ELENA CAMPI SALENTINA FOSSATI ACHILLE MILANO FOSSATI PAOLO MILANO FURRER A./RIZZOLI M. GANZ BERNARDO MONTELPARO GENEL NINO TRIESTE GHO AGNES NOVARA GIACCHINO GIUSEPPE MILANO GILARDI LORENZO GIULIETTI CLAUDIO FERMO GODIGNA CLAUDIA PONTASSIEVE GRAF KURT COMO GRAZIANI MARIA CHRISTINA SPELLO GRECO GEORGETTE TARANTO GRISOSTOMI EMIDIO FERMO GUERTLER FABIENNE CAMPIONE D’ITALIA GUGLIELMETTI A. GUIDARELLI ELEONORA FIRENZE GUIDI DUILIO GROSSETO HAAS PAOLA HAAS RENE’ CORTE FRANCA HACHEN ENRICO MILANO HAERRI JOCELYNE BIBBONA JEANMAIRET JOCELYNE S.AMBROGIO GARIGLIAN KAELLI LUISA BERGAMO KAPPELER HANS CHIAVARI KELLER PAUL GENOVA KENDA COSTANZA MILANO 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 KUNG DISTEFANO IRENE GRAMMICHELE LANDI ALESSANDRA BOCCA DI MAGRA LANDOLT MARGRIT CASSINA RIZZARDI LECHNER GIGLIOLA ARQUATA SCRIVIA LENZIN CHRISTIAN SCHIO LIBISZEWSKI JEAN SERGE AGAZZANO LOVATI MARCO MILANO LUDRINI ADRIANA SERIATE MALAVENDA MARIANNE CAMPO CALABRO MALTA DORIS CAPIAGO INTIMIANO MANERA SUSANNA POSSAGNO MARCATO SERGIO BESNATE MARCHESI ANNA BERGAMO MARCO CRA ALDENO MARIOTTI CHRISTINA LASTRA A SIGNA MARRONE ANDREA FIRENZE MARTELLI ANNA MARIA GALLIATE MASCHETTI MANFREDI ELENA PONZONE MENNA RODOLFO TRENTO MERCALDI E./MAGNI M. MERSON MIRELLA POZZO D’ADDA METZGER WALTER PONTE SAN PIETRO MIRAVAL UDO GAGGIO MONTANO MONTINI DONATA GENOVA MORGENEGG MORLINVISCONTI MARIA MOROSI ADELHEID FIRENZE MOSCA DENISE FIRENZE MUELLER BERTILLA MARIA S.ZENONE D.EZZELINI NIGGELER MICHELA BERGAMO PAGLIAI COLBY FIORENZA FIRENZE PALLIANI SILVIA CAMAIORE PAMPURO G./WEBER M. PARDUCCI VINCENZO FIRENZE PASSUELLO GINA SACILE PELFINI ALBINO MERGOZZO PERISSINOTTO LIDIA PINO TORINESE PETRONE ROSARIO S.DONATO MILANESE PETTERINI LISBETH ROMA PEZZOTTI JULIETTA ISEO PIANA CARMEN OMEGNA PILLOUD TORE JACQUELINE MONCALIERI PINI RENATO TRONTANO PIODA SPADOLINI ELENA PERUGIA PIZZI MARIO FIRENZE PLASMATI CLOT DORIS ELENA SEGRATE PONTANARI ALBERTO MILANO POPP OTHMAR MILANO PORTA VERENA VALVESTINO RATTI ROSMARIE BIELLA RE AMALIA NERVIANO 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 REGULA JENTGEN MONFORTE D’ALBA REINA ANNEMARIE TRIESTE RIJTANO ORNELLA ROBERTI GINETTE VASTO ROCH IRMA TEGLIO ROMANO MARIA CLOTILDE TORINO ROMEO EDITH MERATE ROMOLINI MARIA AREZZO ROTA ITALO RUETSCHE BRIGITTA LONDA RUTIGLIANO FRANCOISE ROMA SANTICOLI MARIA BERGAMO SANTORO V./INGOLD M. SAPUCCI MATTEO SARHANK FOUAD KAMAL VERONA SAVOIA BERTHE BARDOLINO SCHENKER ELISABETH BOLOGNETTA SCHERRER FRANCO SESTO SAN GIOVANNI SCHMID NORMA PERGOLA SCHNYDER R. SCHUBERT MIA VALERIA SCHWIZER THEODOR MILANO SCIALDONE/GANTENBEIN SCRUZZI MARGRIT CASSACCO SIMONETTO AIMEE CUASSO AL MONTE SISMONDI ELISA MILANO SORBO ANNEMARIE CASOREZZO SPAGNOL ANITA PIETRA LIGURE SUTTER ANTON TAMBUSSI SILVIA VOGHERA TE NUZZO LUIGI UGENTO THIEBAUD FRED LOUIS DIAMANTE THOMA ROMAN CHIOGGIA TODESCHINI IRENE LUINO TREICHLER GIULIANA REGGIO EMILIA TURELLI GISELLA LOVERE UGOLOTTI FREI EMILIA MILANO ULITIN INES SACILE ULLMANN PRISKA AGLIENTU UMIKER ROBERTO VERZAR CORAL MONIKA TRIESTE VON GUNTEN CHARLES VALEGGIO S/MINCIO VONRUFS ROLF MOZZO WAEGER AUGUST SCANSAN O WICKY MARIE LOUISE PIEDIMONTE MATESE ZAHNER HILDEGARD ZAMPINI GIANCARLO FIRENZE ZANONI VITTORINA CANTU’ ZIMMERMANN JUERG BERGAMO ZINI GERTRUD VARESE die hohe schule des weiterkommens Vorsorgen in Schweizer Franken. 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Ich ha es Rächd uf my Sprach uf my Redensart uf mys Word – won ich bruich wiä nä Hegel oder wie ne Zärtlichkäit won ich verwennä wiä nes Mäitli. Ich ha Sorg zuänerä wi zu me ne Bätti vo der Muätter sälig. Sägid was iär wend. Ich ha es Rächd uf my Sprach uf my Redensart uf mys Word. (Julian Dillier, Ds Rächt uf d Sprach, 1992. Texte: Emma Dillier, Basel) grigionesi, qualche “Schnitzelbänke” (sketch satirici) basilesi e aneddoti del Malcantone. Alcuni esempi qui sotto: da leggere possibilmente ad alta voce. sco’l vent ed il nvel tranter gnir e partir Spetgain ch’il tschiel ans regalia ses blau engulà (Clo Duri Bezzola, Poèmes, 2002. Texte: Gertrud Bezzola-Müller, Stäfa) Ora, mè, m’in vé prèlyi… Mè rèkemando ou Bon Diu, a Nouthra Dona, a Chin Dsojé, a me n’andze agrdyin.. dè mè touâdè le kroulyo… è indremidè mè... dè vouthra man. (Joseph Yerly, Le bon pauvre, Gruyère, 1964. Texte: archives des phonogrammes de l’Université de Zurich) I dialetti fanno parte integrante dell’identità svizzera. Nella Svizzera romanda i patois romands, praticamente tutti scomparsi, appartengono alla storia, ma in altre parti del paese sono un patrimonio culturale vivente. In alcuni posti sono anche fonti di conflitto: nei Grigioni, per esempio, il Rumantsch Grischun, 40 anni dopo la sua introduzione come lingua scritta comune ai cinque dialetti romanci, non è per nulla accettato come tale da tutti. In Svizzera tedesca si cerca di prevalere: attraverso sondaggi talvolta poco fondati, si designa il mundart più bello, il più apprezzato o il più attraente. Un’altra fonte di imbarazzo è la questione – sempre più frequente – a sapere se bisogna esigere il tedesco standard a partire dalla scuola dell’infanzia. E se sì fino a che punto. In ogni caso numerosi Svizzeri-tedeschi non parlano volentieri il buon tedesco, definito giustamente come lingua standard. La lingua standard è per contro percepita con molta più flessibilità nel Ticino. Si parla dialetto a casa e tra amici, ma a scuola, sul lavoro e nella vita pubblica l’italiano standard è – evidentemente – d’obbligo. Svizzeri-tedeschi: mentre il tedesco standard è riconosciuto come lingua scritta unica, nell’orale i dialetti hanno per così dire l’esclusiva. Dialetti che, d’altro canto, differiscono anche nella stessa Svizzera tedesca, al punto che talvolta si fatica a capirsi. Questa grande varietà in uno spazio così piccolo si spiega soprattutto per il fatto che, un secolo fa, gli spostamenti nelle Alpi erano limitati, impedendo così la formazione di vaste comunità linguistiche. Nel frattempo la mobilità crescente ha provocato un lento riaggiustamento. Nella parte francofona, quasi nessuno parla più il dialetto, il che non significa tuttavia che gli Svizzeri-romandi non contribuiscano per nulla alla questione dei dialetti. Sono numerosi coloro che sono delusi e frustrati di vedere che le conoscenze di tedesco acquisite a scuola non permettono loro di conversare con i loro compatrioti di lingua tedesca. Resta tuttavia il fatto che il Parlamento – a maggioranza germanofona – abbia respinto per principio la richiesta di politici romandi che chiedevano un aumento della lingua standard nella vita pubblica, in particolare nei programmi radio e TV tedeschi. Dialetti su piccola scala Nella nostra piccola Svizzera, nella quale coabitano quattro lingue nazionali e tre aree culturali, la comprensione non è sempre facile. Un problema che rafforza ancor di più la diglossia – coesistenza di due lingue – degli Ascoltare il vecchio e il nuovo L’esposizione “Sacredouble! Patois de Suisse” della Biblioteca nazionale fa capire e rivivere i dialetti. Sul muro di fronte all’entrata, citazioni di ieri e di oggi, tratte dalla stampa e dalla cultura, immergono i visitatori nel vivo del E vi altri se la nova sassofoníšta e la nova bassíšta? Sí sí… hé… mi a sum la Daafne e questa l’è la… hé… la Jósefine! He! Vegni deenta deenta, mi ma ciami «Zücar candí». Salve! «Zücar candíí»? Ho cambia nom, a ma ciamávi «Zúcchero Kandinski». Polacca? Sí! Sum nassüda in una famiglia da sonadò. La me mam l’eva pianišta e l’me pa il dirigeeva. Ah sì? Chell’urcheštra? No il dirigeeva il tráfic! (Teatro popolare della Svizzera Italiana, 2011. Doublage du film «Certains l’aiment chaud». Texte: archives des phonogrammes de l’Université de Zurich) soggetto. La sala d’esposizione invita a una passeggiata su una grande carta della Svizzera, sopra la quale sono sospesi gli apparecchi audio, che propongono venti registrazioni storiche e venti attuali, presentate nella guida dell’esposizione consegnata all’entrata. Guida certamente disponibile in tutte le lingue nazionali. Gli estratti più recenti – etnoletti e Lingue in Svizzera I risultati del censimento della popolazione del 2000 indicano tra l’altro in quali parti del paese e con quale frequenza gli Svizzeri utilizzano ancora un dialetto come lingua familiare: Svizzera tedesca 96,2% Svizzera francese 1,3% Ticino e Grigioni 44,6% La stessa inchiesta ha inoltre evidenziato la lingua “maggiormente in uso e nella quale si pensa”. Nell’ambito della popolazione svizzera, le principali lingue si suddividono come segue: Tedesco: 63,7% Francese: 20,4% Italiano: 6,5% Romancio: 0,5% Lingue allofone: 9% 21 N. 10, ottobre 2012 terminato con un 17mo volume nel 2022. Tutti gli articoli pubblicati possono già essere consultati su www.idiotikon.ch. Qui si trovano anche la definizione del titolo tedesco dell’esposizione “Sapperlot” (in francese Sacredouble): questo eufemismo del termine sacro “Sakramänt” (sacramento) esprime l’arrabbiatura, lo stupore, l’ammirazione. Sentimenti che si possono perfettamente sentire di fronte alla sconcertante molteplicità dei dialetti svizzeri. Miriam Hutter “Revue Suisse” socioletti – secondo Peter Erismann, curatore della mostra, provano una volontà “di non lasciarsi prendere dalla nostalgia”. Di esempi ce ne sono: tra gli altri questa discussione fra giovani Zurighesi a proposito dell’espressione giovanile del 2009: “Sbescht wos je hets gits” (“Il meglio che si possa trovare”). Registrazioni di canti e di letteratura in dialetto, nonché “spoken-word”, indicano che il dialetto è più presente che mai nella nostra cultura. Se, qualche decennio fa, il dialetto era riservato alla musica e alla letteratura popolare e bucolica, esso oggi viene usato anche nel pop, nel rock e nel rap. Perfino i poetry slams evocano in poesia la politica, lo sport e la società. La sezione dell’esposizione “Voce della Sviz- La cronaca romanda Mi riposo sulla terrazza del pub di Brienz. Nel tavolo accanto i conviviali conversano sulla settimana di ognuno in una serenità olimpica, questo venerdì sera. Io che sono un romando, a cavallo sulle due regioni linguistiche, faccio fatica a capire il radioso dialetto dell’Oberland bernese. Allora, mi ricordo… La scuola obbligatoria dove impariamo l’Hochdeutsch. La lingua di Goethe. Che bell’altruismo da parte dei sistemi educativi romandi. Ma allo scopo di riempire questi poveri allievi con una grammatica destinata a essere dimenticata? Dativo, genitivo, accusativo … accuso. Declinazioni soporifiche. E non un solo istante in questo oceano di germanistica, un professore ha ricordato i ponti con lo svizzero-tedesco. Un colmo per degli elvetici. E invece è così semplice. Abend – Abig, zusammen – zäme, ich habe – i ha. O ancora “i bi z’ Brienz gsi!“: ero a Brienz. Ho lasciato i banchi della scuola dell’inoculazione dello Schriftdeutsch a 18 anni. Oggi ne ho quasi il doppio e non è cambiato nulla. Lo statu quo. Lo statu quo? Sembra che i dirigenti dell’educazione cantonale si siano addormentati. “Perché si dovrebbe cambiare? Si è sempre fatto così!”. Ma allora i giovani romandi e svizzeri-tedeschi conversano in inglese. La mondializzazione, che altro. Pertanto la soluzione sembra semplice, così orale, così evolutiva. Sento spesso dire dai critici di un apprendimento dello svizzero-tedesco a scuola, che non si saprebbe quale svizzerotedesco insegnare fra tutti i dialetti cantonali. Una buona scusa. Il canton Zurigo conta oltre 1,2 milioni di abitanti. La risposta mi sembra già fatta. In fondo siamo qui di fronte a una vera e propria ingiustizia linguistica: i miei vicini dell’Oberland hanno imparato il francese a scuola, una lingua correntemente parlata in terra romanda, mentre i romandi non hanno imparato quella parlata correntemente oltre-Sarina. Di chi la colpa? Alain Wey A proposito dell’esposizione Il fonografo viennese del 1909 ha permesso la realizzazione di registrazioni sul disco di cera. zera 2012” permette ai visitatori in due piccoli studi, di registrare la loro propria voce e di ascoltare quella dei visitatori precedenti. Gli archivi dei fonogrammi dell’università di Zurigo utilizzeranno questo nuovo materiale a fini di ricerca. Un progetto che va del resto al di là dell’esposizione: ognuno può parteciparvi via Internet (vedi quadretta). Gli archivi dei fonogrammi, molto implicati nella realizzazione dell’esposizione, presentano anche nella sala principale registrazioni storiche e moderne. Dizionari e curiosità L’esposizione presenta anche i quattro grandi dizionari nazionali: il “Glossaire des patois de la Suisse romande”, lo “Schweizerisches Idiotikon”, il “Dicziunari Rumantsch Grischun” e il “Vocabolario dei dialetti della Svizzera italiana”, tutti creati tra il 1860 e il 1910 e non ancora completati oggi. L’”Idiotikon” (dal greco idios: particolare, speciale) sarà Quando: attualmente e fino al 25 agosto 2012, lu-ve dalle ore 9.00 alle ore 18.00, sa dalle ore 9.00 alle ore 16.00; dove: Biblioteca nazionale svizzera, Hallwyllstrasse 15, 3003 Berna; entrata: gratuita; www.nb.admin.ch/sapperlot Partecipare È anche possibile partecipare al progetto “Voci della Svizzera 2012” a distanza, via Internet. Sul sito web si possono registrare il proprio dialetto e ascoltare le registrazioni già effettuate. www.voix.uzh.ch (francese) www.stimmen.uzh.ch (tedesco) www.voci.uzh.ch (italiano) www.vuschs.uzh.ch (romancio) Ricerca Il sito http://dialects.from.ch permette, sulla base di dieci termini da tradurre dal tedesco standard in dialetto, di definire la regione da dove viene il parlatore. Pubblicazione Il panorama dei dialetti svizzeri, pubblicato con il titolo “Voci della patria” nel 1939 in occasione dell’Esposizione nazionale a Zurigo, è stato rieditato: “Voci della Svizzera”, edizioni Huber, Frauenfeld 2012. 2 CD audio + trascrizione fonetica. ISBN 978-3-280-1559-5. 22 N. 10, ottobre 2012 n ia, a der n «Auf böse Menschen ist Verlass, sie verändern sich nicht.» m «Weil Denken die schwerste Arbeit ist, die es gibt, beschäftigen sich henry Ford, (1862–1947), auch nur wenige damit.» n werden mit Sparsamkeit und Zurückhaltung.» andré kaminski, schweizer schriftsteller (1923–1991) N. 10, ottobre 2012 Notizie in breve dalla Svizzera «Katastrophen kennt allein der Mensch, sofern er sie überlebt; die Natur kennt keine Katastrophen.» max Frisch, schweizer schriftsteller (1911–1991) pensione dei dipendenti della Confederazione. Originario di Kleinlützel (SO), sposato e padre di due figli, era nato a Dornach (dove risiedeva tuttora). Il decesso è avvenuto nella casa per anziani del suo comune. Dottore in scienze politiche a Basilea, dopo un breve periodo di insegnamento, diventa capo del personale di Coop Svizzera e nel 1980 direttore supplente. In politica, nel partito socialista, è stato dapprima sindaco del suo comune e nel 1963 entra in Consiglio Nazionale, fino al 1983. ür 23 Gründer der Ford motor company el ei urz ei m t william Faulkner, amerikanischer schriftsteller und Nobelpreisträger (1897–1962) 940 milioni per il Gottardo es war der 7. Dezember 1983, otto stich wurde zum Bundesrat gewählt – mit nur einer La scomparsa di Otto Stich Il Consiglio federale chiede un credito di 940 stimme über dem absoluten mehr. Die sozialdemokraten, seine Partei, waren schockiert consigliere federale dall’84 al 1995 milioni per migliorare la capacità di trasporto und empört, ebenso die schweizer Frauen. Die Partei hatte liliane uchtenhagen als of13 settembre scorso è morto all’etàaufgestellt, di 85 doch diedella linea ferroviaria del San Gottardo. Il profizielleIlkandidatin für die Nachfolge von Bundesrat willy ritschard bürgerliche im Parlament wählte stich. Nur, otto stich wurdeOtto nicht der pfleanni,mehrheit l’ex-consigliere federale solettese getto prevede anche il finanziamento di lavori geleichte sP-vertreter, den sich die Bürgerlichen gewünscht hatten. er war ein äusserst Stich. Venne eletto, contro la candidata del suo da eseguire in Italia per 230 milioni. Oltre al sparsamer Finanzminister, scheute keine auseinandersetzung, war konsequent und partito, la socialista zurighese Lilian Uchtenhatrasporto di automezzi con una sagoma di camanchmal bärbeissig. am 30. august 1995 trat stich als Bundesrat zurück. Nun ist er, da2012, unaimmaggioranza borghese, ma seprico di 4 metri,i lavori permetteranno anche il am 13.gen, september alter von 85 Jahren gestorben. pe guadagnarsi la stima del popolo e dei suoi colleghi. A capo delle finanze della Confederazione, la sua opera maggiore fu l’introduzione dell’IVA, al posto della vecchia imposta sulla cifra d’affari. La sua maggiore macchia fu invece il buco miliardario che lasciò nella Cassa passaggio di vagoni passeggeri di due piani. Si dovranno ampliare parecchie gallerie sulla linea Basilea-Chiasso e anche su quella di Luino. La sagoma delle nuove gallerie di base del San Gottardo e del Monte Ceneri è invece già sufficiente. Segreto bancario tolto per tutti? Il Dipartimento federale delle finanze, insieme ai cantoni, sta preparando un progetto di legge che prevede per le autorità cantonali la possibilità di accedere a dati bancari di contribuenti anche in caso di evasione fiscale e non solo di frode, come finora. Tale misura era stata però già negata dalle Camere federali, per cui sono stati espressi parecchi timori sulla soppressione di una misura che protegge la privacy del cittadino svizzero. La distinzione è però già stata abolita nell’assistenza amministrativa internazionale, in base alle direttive OCSE. Sindaco “Pirata” a Eichberg (SG) Mentre il nuovo partito pirata svizzero non ha ottenuto seggi nel Consiglio comunale della città di San Gallo, nel comune di Eichberg (1’500 abitanti) è riuscito a ottenere l’elezione del sindaco, per la Arnold, 31 anni, informatico, che è pure presidente della sezione del Partito pirata di San Gallo e Appenzello. Proposto da una commissione interpartitica ha battuto nettamente i due UDC che volevano sostituire il dimissionario collega di partito. Benvenuti Welcome Bienvenue Willkommen Il VICTORIA albergo romano di PRIMISSIMA CLASSE • Costruito nel 1899 • Un angolo di quiete nel centro storico, affacciato sul Parco di Villa Borghese, a due passi da Via Veneto e dalle vie più famose per lo «shopping» • Con piacere Vi proponiamo l’atmosfera del nostro RISTORANTE BELISARIO la sua cucina classica italiana, le specialità romane • La CULTURA DEI VINI ITALIANI è espressa in una carta ben selezionata, composta soprattutto da «BEST BUYS» • Il VIC’S BAR , piacevole punto d’ incontro, il giardino pensile SOPRA I PINI, BAR E RISTORANTE, romantico ritrovo estivo, completano il vostro indimenticabile soggiorno a roma • R. H. Wirth H. Hunold (Gen. Mgr.) 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Geschichtlicher Hintergrund Die Idee wurde grosszügig von der Schweizer Gemeinschaft in Mailand unterstützt. Es wurde auch eine Spitalabteilung für Zahlungskräftige eröffnet. Die Nachfrage nach diesen Betten wuchs stetig, sie kam aus allen religiösen Lagern und von den unterschiedlichsten Staatsangehörigen. Im 1. Weltkrieg wurden die Betten, inzwischen 150, zur Verfügung des italienischen Roten Kreuzes gestellt. Während des 2. Weltkrieges liess das mehrheitlich aus Schweizern bestehende Spitalkomitee aus Angst vor den Deutschen und Faschisten die Klinik unter den Schutz der schweizerischen Eidgenossenschaft stellen. Dies ermöglichte es, dass das Spital während des ganzen Krieges grosse humanitäre Dienste leisten konnte. In der Nachkriegszeit führte jedoch der Druck, der vom italienischen Staat auf die privaten Spitäler ausgeübt wurde, zur Schliessung der Klinik. Der Erlös aus dem Verkauf floss aber in eine schweizerische Stiftung mit der Auflage, die 1875 begonnenen karitativen Arbeiten in der Lombardei, Mailand und der Schweiz in neuen Formen fortzusetzen. Das war der Grundstein für “La Residenza”, einem privaten Altersheim in Malnate. Ein hotelähnliches Gebäude im Chaletstil wurde erbaut, inmitten eines grosszügigen Gartens. Schon damals stand die herrschaftliche Buche, die zum Wahrzeichen wurde. 1971 sind die ersten Gäste aufgenommen worden. Waren sie in den Anfangszeiten mehrheitlich 60 – 65-jährig, ist heute die jüngste Bewohnerin 84, das älteste Mitglied 104. Niemand würde das allerdings vermuten, lauter stramme Spaziergänger sind heute im Garten und um das Haus herum unterwegs. Einige Pensionäre geniessen nach einem Marsch bereits den Sonnenschein auf einem Bänkli sitzend. Alberto Fossati, Präsident der Stiftung La Residenza, scherzt beim Rundgang da und dort mit einem Gast, gibt Anweisungen ans Personal und nimmt auch gleich eine Menuänderung einer Pensionärin entgegen. Schweizer haben Vorrang Der Eindruck eines Hotelbetriebes ist gewollt, eine Residenz sollte es sein für Betuchte. Auch Suiten stehen zur Verfügung. Insgesamt können 40 Personen aufgenommen werden, im Moment machen 34 davon ganzjährig Gebrauch. “Gerade in den Monaten Juni bis September haben wir eine grosse Nachfrage zur Übersommerung, wir könnten glattweg 20 Zimmer mehr gebrauchen”, kommentiert die Direktorin Antonella de Micheli dieses Phänomen. Die Leute geniessen hier in der Kühle die heissen Sommermonate. Oft wird der Aufenthalt zum Probewohnen genutzt oder als Erholungszeit nach einem Spitalaufenthalt. “Wenn es zu viele Anmeldungen gibt, haben Schweizer Bürger Vorrang”. Direktion und Stiftungsrat finden dieses Auswahlkriterium angesichts der schweizerischen Stiftung im Hintergrund angemessen. Übrigens wurden für das Generalkonsulat in Mailand als Dank für den konsularischen Schutz, der dem Spital in Mailand während der schwierigen Voraussetzungen für die Aufnahme Es können nur Personen aufgenommen werden, die keine ständige Pflege benötigen. “Die Strukturen erlauben nichts anderes”, erklärt die Direktorin Antonella. “Rund um die Uhr steht aber ein Krankenpflegeservice zur Verfügung”. In diesem Moment schiebt die Tochter einer Insassin die offenbar demenzkranke Mutter im Rollstuhl an uns vorbei. “Wir lassen niemanden hängen”, beantwortet Antonella meinen fragenden Blick. “Der Gesundheitszustand dieser Frau ist manchmal ganz gut, wir warten jetzt ab”. Sollte es dann doch nicht mehr gehen, kann auf die Dienste der “Fondazione Don Gnocchi” aus Malnate zurückgegriffen werden. Eine Konvention zwischen den beiden Instituten erlaubt es, dass Pflegefälle aus der Residenz in der Nähe platziert werden können. Soziale Öffnung Die Vereinbarung mit der “Fondazione Don Gnocchi” ist nur ein Ausdruck der sozialen Integration von La Residenza. “Über lange Zeit standen wir abseits von Malnate, schotteten uns von deren Bevölkerung ab. Social Network ist nun unser Ziel. Das äussert sich zum Beispiel an der Auswahl der Handwerker aus der Nachbarschaft oder an der Vermietung unseres Pförtnerhauses an in der Umgebung tätige soziale Institutionen”, kommentiert Alberto Fossati den eingeschlagenen Weg. Die Strategie scheint aufzugehen. Werden im Geschäftsbericht 2010 der Stiftung noch zu viele leere Betten beklagt, sind sie heute mehrheitlich belegt, nicht nur in den Sommermonaten. Geplant ist auch ein eigenes Pflegeheim auf dem Gelände. “4 Millionen Euro würde es kosten, ein Betrag, der im Moment noch nicht bereit steht”, erklärt Präsident Fossati. So fährt man vorerst mit den bereits begonnenen Renovationen in Haus und Garten fort. Die Anlage hat immerhin gut 40 Jahre auf dem Buckel. Marlies Knus Engeler da “Tessiner Zeitung” -----------------------------------Infobox: www.laresidenza.it Preis für ein normalgrosses Zimmer: ca. € 100.- (inkl. Vollpension, Einzelbelegung, kleinere krankenpflegerische Hilfeleistungen), Extrapreise für Kleiderreinigung, Badante, Medikamente. Distanz von Lugano: 40 Autominuten. 25 N. 10, ottobre 2012 Un salto nella storia delle conquiste delle cime svizzere Sempre più in alto, sempre più in fretta Quando gli uomini hanno cominciato a scalare le montagne? E perché in Svizzera? In compagnia dell’alpinista più rapido al mondo Ueli Steck e dell’autore Daniel Anker, vere enciclopedie della montagna, facciamo un salto nella storia della conquista delle cime elvetiche. La conquista delle montagne può essere confrontata con le più fantastiche odissee umane, come la traversata degli oceani o il primo passo dell’uomo nello spazio. Essa si avvicina alla quintessenza dell’essere umano: andare sempre più in alto e allontanare sempre più i propri limiti: anche quando tutte le cime sono state scalata, gli alpinisti hanno continuato ad affrontare l’ignoto, a trovare nuove forme di raggiungere le cime. Il bernese Ueli Steck ne è il più bell’esempio. Soprannominato al di là delle nostre frontiere “The Swiss Machine” ha fatto esplodere i primati delle ascensioni più difficili sulle facciate nord delle Alpi. Gli ci sono volute soltanto 2 ore e 47 minuti per scalare quella dell’Eiger in salita libera e solitaria. Questo eroe delle cime del XXIo secolo ha perfino rilanciato l’interesse del grande pubblico per i suoi successi. Ma quand’è che tutto è incominciato? L’uomo non si accanisce certo dalla notte dei tempi a scalare le montagne. No, l’epopea dell’alpinismo inizia nel XVIIIo secolo, come ci spiega Daniel Anker, autore e giornalista specializzato sulla montagna. La genesi “Prima che la scalata delle cime venisse raccontata, i montanari e i cacciatori di camosci avevano già alcuni picchi al loro attivo, rivela Daniel Anker. Ma non hanno lasciato nessuna traccia”. Nel luglio 1744, l’ascensione del Titlis (3238 metri, UR) da parte di quattro monaci del convento di Engelberg, segna la nascita dell’alpinismo in Svizzera come derivato e come prodezza autentica. La prima cima ricoperta da nevi eterne è stata la Schelsaplana (2965 metri, GR), vinta verso gli anni 1740. Si contano ancora il Mont-Vélan (3727 metri, VS) che è stato conquistato dai monaci del convento del Gran San Bernardo nel 1779. Il primo 4000 metri scalato in Svizzera è stata la Jungfrau (4158 metri) nel 1811. Poi è venuta l’epopea del Finsteraarhorn (4274 metri, BE), di cui si festeggiano quest’anno i 200 anni. Non si può tuttavia parlare di queste prodezze senza ricordare Horace Bénédict de Saussure, considerato come il padre dell’alpinismo. Questo naturalista e geologo ginevrino ha sponsorizzato la prima ascensione del Monte Bianco nel 1786 e scalato il Tetto dell’Europa un anno dopo. Dalla scienza allo sport La storia dell’alpinismo svizzero è stata anche marcata dai geologi come Louis Agassiz (1807-1873) che saliva a prendere misure per provare l’esistenza di età glaciali e comprendere la formazione delle Alpi. I topografi hanno anch’essi dovuto aspettare le scalate delle cime per realizzare la triangolazione della Svizzera. Il più conosciuto è il grigionese Johann Coaz. Nel 1850, la sua cordata ha fatto la prima del Piz Bernina (4048 metri, GR), la più alta cima delle Alpi orientali. “Coloro che hanno introdotto l’alpinismo come sport sono stati gli Inglesi, che hanno cominciato a fare scalate in Svizzera negli anni 1840”. La prima della più alta cima della Svizzera, la punta Dufour (4633 metri) è realizzata nel 1855. “E’ l’inizio dell’età d’oro dell’alpinismo, che terminerà nel 1865 con la prima ascensione del Cervino. Durante questi dieci anni, la maggior parte delle alte cime svizzere sono vinte”. Gli Inglesi hanno raccolto tutti gli allori, ma hanno sempre avuto guide svizzere che hanno aperto loro le vie. “Ciò viene dal fatto che le prime storie erano scritte in inglese. Si è quindi messo per primo il nome del cliente. Per il Cervino si parla dapprima di Edward Whymper, poi si menzionano le guide”. Quando tutte le cime sono state scalate si sono cercate nuove vie d’accesso, sempre più difficili. Poi si è deciso di fare ascensioni in inverno. In seguito è stata la volta delle signore e delle salite con gli sci. E, per finire, le ascensioni in solitaria. I “tre ultimi problemi delle Alpi”, la parete nord del Cervino (4478 metri), delle Grandes Jorasses (4208 metri) e dell’Eiger (3975 metri) sono scalate nel 1931, 1935 e 1938 da cordate europee. Fra i partecipanti si trova una delle leggende dell’alpinismo femminile, la ginevrina Loulou Boulaz (1908-1991). Il mondo, campo da gioco degli Svizzeri Gli scalatori svizzeri si sono subito interessati alle più alte cime di ogni continente. L’Everest (8848 metri), per esempio, vinto per primo da Edmund Hillary e Tensing Norgay nel 1953, era stato quasi raggiunto sei mesi prima da due cordate ginevrine, che sono state costrette a ritornare sui loro passi a soli 250 metri dalla vetta. Hillary non ha del resto iniziato il suo periplo senza prima aver raccolto le preziose informazioni riportate dagli Svizzeri. Nel 1956 Ernst Reiss e Fritz Luchsinger riescono la prima ascensione del Lhotse (8516 metri), la quarta vetta più alta del mondo. La prima dell’Aconcagua (6962 metri), punto culminante della Cordigliera delle Ande, viene realizzata dalla guida Matthias Su una parete ripida, ogni movimento dev’essere misurato. Zurbriggen nel 1896. Molti alpinisti elvetici hanno scalato le montagne del mondo e sarebbe necessario un intero libro e oltre per descrivere tanti viaggi. Si può ancora citare Lorenz Saladin (1896-1936) e le sue spedizioni nel Caucaso, Michel Piola e le nuove vie nel massiccio del Monte Bianco o ancora Michel Vaucher e le sue numerose prime, tra cui il Dhaulagiri (8172 metri), la settima vetta più alta del mondo nel 1960. La moglie Yvette diventerà del resto una delle grandi figure dell’alpinismo femminile. Citiamo ancora Erhard Loretan (1959-2011) che è stato il terzo alpinista che ha scalato le 14 vette al di sopra degli 8000 metri. L’Eiger glorificato Oggi, le punte dell’alpinismo svizzero sono rappresentate in particolare dai bernesi Ueli Steck e Stephan Siegrist, i tre fratelli Anthamatten, di Zermatt, il neocastellano Denis Burdet o la grigionese Nina Cabrez. “Questi giovani scalatori tracciano nuove vie molto difficili”, osserva Daniel Anker. Si potrebbe perciò parlare di alpinismo e di turismo alpino svizzero con quattro principali cime: il Rigi o il Titlis in Svizzera centrale, la Jungfrau (dove si vedono emergere il turismo e le ascensioni difficili), il Cervino e, certamente in quanto cima molto difficile, l’Eiger. Per l’Eiger la storia continua: si aprono sempre nuove vie per due motivi: la grandezza della facciata (1800 metri) e il riconoscimento che gli alpinisti ne ricavano. Non è la stessa cosa dire che si è scalata la facciata nord dell’Eiger o una qualunque altra facciata!”. Alain Wey des orateurs de pointe 26 In occasione Les deux interventions directement en lien avec le thème du congrès données par Kurt Wüthrich, Prixdegli Nobel deSvizzeri chimie (2002), et Elmar Mock,(OSE) inventeur de la Swatch, ont été Dall’Organizzazione all’estero particulièrement appréciées. Kurt Wüthrich a retracé ses expériences (indispensables) à N. 10, ottobre 2012 l’étranger. Elmar Mock a expliqué ce qu’il faut faire pour innover réellement et ne pas se contenter d’améliorer l’existant et a raconté la véritable histoire de l’invention de la del Congresso dal Swatch. 17 al Les 19deux agosto a sont Losanna discours disponibles sur www. revue.ch > OSE (menu de gauche). Incontro fra gli Svizzeri all’estero re vue s uis s e octobre 2012 / no 5 Photo: Philippe zinniker Il Congresso degli Svizzeri all’estero ha riunito quasi 400 Svizzeri e Svizzere all’estero per discutere del tema “Mobilità e innovazione: la Svizzera e le sfide internazionali”. Il congresso è stato contrassegnato da parecchi eventi maggiori. I partecipanti attendevano con impazienza la visita del nuovo ministro degli Affari esteri, il consigliere federale Didier Burkhalter. Nel suo intervento, egli ha presentato gli assi strategici della politica estera, decisi dal Consiglio federale per i prossimi anni, e ne ha ricordato le priorità:i rapporti con gli Stati vicini e l’Unione europea, nonché la stabilità in Europa. Ha inoltre aggiunto che il Consiglio federale vuole anche sostenere gli Svizzeri e le Svizzere all’estero. La Legge sugli Svizzeri all’estero, in via di elaborazione presso il Parlamento, ha qui un ruolo primordiale. Essa prevede che in futuro un ufficio dell’Amministrazione federale venga incaricato dell’insieme dei rapporti con i cittadini svizzeri all’estero. Il ministro ha anche spiegato che l’Organizzazione degli Svizzeri all’estero, con questa legge, otterrà lo “statuto d’interlocutrice privilegiata con la Confederazione”. Oratori di primo piano I due interventi direttamente collegati con il tema del congresso, quello di Kurt Wüthrich, premio Nobel per la chimica (2002), e di Elmar Mock, inventore dello Swatch, sono stati particolarmente apprezzati. Kurt Wüthrich ha ricordato le esperienze (indispensabili) Jacques Simon Eggly, presidente dell’OSE, consegna al consigliere federale Didier Burkhalter la petizione per il voto elettronico con oltre 15’000 firme. Jacques simon eggly, président de l’ose, remet au conseiller fédéral didier burkhalter la pétition all’estero. Elmar Mock ha spiegato ciò che raccontato la vera storia dell’invenzione pour le vote électronique avec plus de 15 000 signatures bisogna fare per innovare realmente e non accontentarsi di migliorare l’esistente e ha dello Swatch. I due discorsi sono disponibili su www.revue.ch>OSE Durante la seduta del Consiglio degli Svizzeri all’estero Le banche svizzere e gli Svizzeri all’estero Come ogni anno, il Consiglio degli Svizzeri all’estero (CSE) ha tenuto la sua seconda seduta annuale alla vigilia del congresso. Il comportamento delle banche svizzere, tema che preoccupa molto gli Svizzeri all’estero, ha di nuovo suscitato un serio dibattito. Negli ultimi mesi i membri del comitato e della direzione dell’OSE hanno avuto numerosi contatti con banche e istituzioni finanziarie (Associazione dei banchieri, Post-Finance, Raiffeisen, ecc.) e con il Dipartimento delle finanze e il sorvegliante dei prezzi. Quest’ultimo non può intervenire in favore degli Svizzeri all’estero poiché non esiste nessun accordo sui prezzi per i conti dei clienti svizzeri all’e- stero. La concorrenza fra le banche continua dunque a imporsi (vedi anche www.aso. ch>Consigli>Vivere all’estero>Banche). Nessuna delle banche contattate è oggi pronta a proporre un’offerta impegnativa con spese moderate per gli Svizzeri all’estero. Per contro, Post Finance è disposta a garantire a tutti gli Svizzeri all’estero, a certe condizioni, prestazioni di base in materia di pagamenti, tenuta del conto e eBanking. Il CSE conclude che la sola scelta che si offre oggi agli Svizzeri all’estero è quella di cercare una soluzione personale. È certo che i clienti devono quasi sempre presentarsi di persona in banca per aprire un conto. Come in occasione della seduta di marzo, l’ambasciatore Gerhard Brügger, direttore della Direzione consolare del DFAE, ha fornito alcune informazioni su “L’ottimizzazione del servizio consolare”. La nuova legge federale sull’istruzione degli Svizzeri all’estero (LISE) è pure stata esaminata dal CSE. Il Consiglio si è detto ampiamente soddisfatto dei progetti della Confederazione e ha sostenuto all’unanimità le posizioni dell’OSE nel quadro della consultazione. Infine, François Baur è stato eletto nuovo membro del CSE in sostituzione di Monika Notter, in rappresentanza di economiesuisse. au de ren s’im de l’é Au au de ge ass cer en eB ch de sol les sen un C l’a de de con de de am L l’ét été mo féd ma lta E me àt Dall’Organizzazione degli Svizzeri all’estero (OSE) 27 N. 10, ottobre 2012 o r g a n i s at i o n d e s s u i s s e s d e l’ é t r a n g e r I consigli dell’OSE Come far riconoscere un’associazione svizzera all’estero l’ose vous conseille elle dispose au minimum d’une assemblée des membres qui se réunit une fois par an et d’un comité renouvelé régulièrement; À la différence des associations suisses plei nement reconnues par l’OSE, les groupes as il existe des associations suisses à l’étran sociés ne peuvent pas participer à la désigna ger. certaines sont reconnues par l’ose et tion des délégués de leur pays au Conseil des n l’association est rattachée à l’organisation d’autres pas. comment fautil procéder Suisses de l’étranger mais bénéficient de tous faîtière du pays dans lequel elle se trouve s’il pour être une association reconnue par les autres avantages. y en a une (France, Italie, Granderinnovato; di un Allemagne, comitato regolarmente paese nelpar Consiglio Svizzeri all’estero, l’ose ? Esistono parecchie associazioni svizzeEn étant reconnus l’OSE,degli les asso Bretagne,■l’associazione EspagnePortugal, Autriche re all’estero. Alcune sono riconosciute fa parte dell’organizzazione ma beneficiano di tutti gli altri vantaggi. L’Organisation des Suisses de l’étranger ciations et groupes rejoignent le réseau dall’OSE e altre no. Come bisognaLiechtensteinSlovénie, promantello delPaysBas, paese nelCanada, quale essa si trova, Essendo riconosciuti dall’OSE, le associa(OSE) estcedere une fondation de droit privé qui a mondial deszioni associations institutions per diventare un’associazione se questa organizzazione esiste (Francia, e i gruppiet fanno parte della rete monArgentine) ; pour but riconosciuta de renforcer les liens qui unissent suisses à l’étranger. reçoivent en outre dall’OSE? Germania, Italia, Gran Bretagna, Spagnadiale diElles associazioni e istituzioni svizzere n elle s’engage expressément à tenir l’OSE les SuissesL’Organizzazione de l’étranger entre eux et avec la all’estero automatiquement les informations et news degli Svizzeri Portogallo, Austria-Liechtenstein-Slovenia, all’estero. Essi ricevono automaticamente si l’une desCanada, conditions ne devait è una leurs fondazione diritto che Olanda, Argentina); le informazioni le news-letters patrie, de (OSE) représenter intérêtsdien Suisseprivatoinformée letters de l’OSE et jouissent ed’une visibilité dell’OSE e plus être remplie. ha lo scopo di rinforzare i legami che unisco■ essa s’impegna in modo tassativo a tenere godono di una visibilità et de leur offrir une large palette de ser sur www.swisscommunity.org, le réseau no gli Svizzeri all’estero fra offres di loro e con la informata l’OSE se una delle condizioni su dewww.swisscommunity.org, il social vices (information, conseils juridiques, socialnon des Suisses l’étranger. De plus, elles patria, di rappresentare il loro interessi in fosse più soddisfatta. network degli Svizzeri all’estero. Essi rinpour les jeunes, etc.) renforcent le poids de l’OSE, et donc de la Les associations reconnues par l’OSE Svizzera e di offrire loro un ampio ventaglio forzano inoltre il peso dell’OSE, e quindi L’OSEdi se servizi compose des associations suisses ce qui aSvizzera, un impactcon dansunla impatto nella peuvent participer à la désignation des délé (informazioni, consigli giuridici, ofLe associazioni riconosciute dall’OSECinquième posso- Suisse, della Quinta à l’étranger qui per sonti reconnues par elle. Pour représentation des intérêts des de degli Svizzeri gués de leur au Conseil Suisses de dei delegati ferte giovani, ecc.). nopays partecipare allades designazione rappresentanza degliSuisses interessi pouvoir être reconnue par l’OSE, asso l’étranger. Ce Conseil, composé de délégués L’OSE si compone delleune associazioni svizdel loro paese nel Consiglio degli l’étranger. Svizzeri all’estero. zeredoit checumulativement sono da essarépondre riconosciute.des Per all’estero. Questo Consiglio,etcomposto di deLe associazioni interessate ciation suisse Les associations intéressées par la recon a un ricocommunautés suisses à l’étranger de poter suivantes essere riconosciuta dall’OSE, un’aslegati delle comunità svizzere all’estero e di parnoscimento da remplir parte ledell’OSE possono aux conditions : naissance l’OSE peuvent for membres de l’intérieur, comme par exemple sociazione svizzera deve cumulativamente membri dell’interno, per esempio parlamencompilare il formulario di domanda di ricomulaire de demande de reconnaissance des parlementaires fédéraux, représentant rispondere alle seguenti condizioni: tari federali, rappresenta istituzioni collegate noscimento da parte dell’OSE www.ose. qu’elles trouveront sur le site Internet de n le but de l’association consiste à renforcer des institutions en lien avec la Cinquième con la Quinta Svizzera e si riunisce due volte ch>«su di noi»>«associazioni svizzere l’OSE > « à notre propos »dell’OSE». > les liens des Suisses de l’étranger entre eux et Suisse, se réunit deux fois l’an pour discuter ■lo scopo dell’associazione consiste nel all’anno per discutere di problemi specificiwww.aso.ch all’estero»>«riconoscimento « clubs suisses à l’étranger » > « reconnais des sujets spécifiques auxall’estero. Suisses deLa l’étran avec leur patrie ; rinforzare i legami degli Svizzeri all’estero degli Svizzeri stampa definisce ger. Les médias parlent Conseil des par l’OSE ». tra di loro e con la loro patria; il Consiglio deglidu Svizzeri all’estero ilsance “ParlaSarah Mastantuoni, n plus de 50 % des membres actifs sont des ■ oltre il 50% dei membri attivi sono cittadidellacomme Quinta le Svizzera”. Le associazioni responsabile del servizio giuridico Suisses demento l’étranger «parlement citoyens suisses ; ni svizzeri; svizzereSuisse». riconosciute dall’OSE contribuiscono de la Cinquième Les associations sarah mastantuoni, responsable du ■ la du maggioranza è di nazionaquindi direttamente alla politica praticata servicenei juridique n la majorité Comité estdel deComitato nationalité suisses reconnues par l’OSE contribuent Il servizio giuridico dell’OSE fornisce inforlità svizzera; confronti degli Svizzeri all’estero. suisse ; donc directement à la politique à l’égard des mazioni generali sul diritto svizzero nei set■la presidenza è assunta da un cittadino Le associazioni che non soddisfano le tutte le service juridique de l’ose fournit des renseigneSuisses de condizioni l’étranger.precitate possono farsi riconoscere tori che suisse concernono in modo specifico gli ments généraux sur le droit dans les domaines n la présidence est occupée par un citoyen svizzero; qui touchent les suisses de l’étranger. ne remplissent Svizzeri all’estero. Esso non offre informa7 associations in quanto qui gruppo associato. Apas differenza delle spécifiquement suisse ; ■l’associazione è costituita da almenoLes il ne donne pas de renseignements sur le droit étrantoutes les associazioni conditions précitées peuvent se riconosciute cittadini svizzeri; svizzere pienamente suldes diritto esteroopposant e non interviene nei ger et n’intervientzioni pas dans contentieux n elle compte au moins sept suissesdei ; membri ■ essa dispone di citoyens un’assemblea dall’OSE gruppi non possono desparteparties privées. faire reconnaître eni tant queassociati groupe associé. contenziosi che oppongono parti private. n che si riunisce almeno una volta all’anno e cipare alla designazione dei delegati del loro projetProgetto pour la place deslasuisses de l’étranger per piazza degli Svizzeri all’estero Il progetto dell’artista le projet vain Gino queur Bühler de l’artisteche ha vinto ilgino concorso. bühler La fondation des Suisses de l’étranger a décidé au débutchiama de cette“Trampolino” sera orientée le Grütli et symbolisera égalementanche le tremplin dans La Place fondazione Piazza degli Svizzeri all’eed vers è stato realizzato simbolizzerà il trampolino verso il année d’organiser concours pourditrouver un symbole marquant le vaste monde. Les visiteurs pourront se déplacer le monument stero ha un deciso, all’inizio quest’anno, di da Gino Bühler, fotografo e grafico svizzero, vasto mondo.sur I visitatori potranno accedeorganizzare unde concorso trovare un residente a Düsseldorf. Il trampolino di Gino re al monumento una scala che pour la place des Suisses l’étrangerper à Brunnen. Lesimprojet vainqueur, en empruntant un escalier qui les conduira sur une attraverso plateforme bolo per52lapropositions, Piazza degli Svizzeri Bühler è» una surplombant struttura ondulata forma 12 di mètres li condurrà su financement una piattaforma sélectionné parsignificativo le jury parmi s’appelle « Tremplin le lac àinenviron de haut. Le de a circa 12 all’estero a Brunnen. Il progetto et vincitore, onda, che verrà nell’angolo sud-ovest et a été réalisé par Gino Bühler, photographe graphiste suisse établi cetteposta œuvre doit encore être clarifié. metri di altezza sul lago. Il finanziamento di selezionato dalla giuria fra 52 proposte, si della piazza. Verrà orientata verso il Grütli e questa opera d’arte non è ancora definito. à Düsseldorf. Le tremplin de Gino Bühler est une structure ondulée en forme de vague qui sera placée à l’angle sudouest de la place. Elle 28 Da Palazzo Federale N. 10, ottobre 2012 Uno sguardo sulle sue molteplici attività La Direzione consolare del DFAE: centro di competenze in campo internazionale In occasione del Congresso degli Svizzeri all’estero, in agosto a Losanna, il consigliere federale Didier Burkhalter ha ribadito che la Quinta Svizzera costituisce un campo d’azione importante per la politica estera del Consiglio federale ed è quindi al centro delle preoccupazioni del DFAE. Politica estera significa anche cooperazione interstatale. La direzione consolare del DFAE (in seguito: DC), incaricata di preparare gli strumenti e i procedimenti utili alle nostre rappresentanze, deve approfittare delle opportunità offerte dalla collaborazione internazionale, tanto nell’ambito delle prestazioni consolari, quanto nel campo dei visti. Ecco una panoramica delle sue attività. Basi operative in espansione 700’000 – 16’000’000 – 500’000: queste cifre costituiscono la base operativa delle attività consolari del DFAE. Sia che parliamo degli Svizzeri immatricolati presso i nostri cnsolati, sia del numero di viaggi all’estero compiuti ogni anno dai nostri concittadini o del volume di visti emessi dalle nostre rappresentanze, facciamo fronte a un aumento regolare della massa di dati da trattare, accompagnata da una complicazione e da una diversificazione delle situazioni. Considerata questa evoluzione, la DC si è vista affidare un mandato di per sé semplice: coordinare e ottimizzare la collaborazione con i partner internazionali di altri ministeri degli affari esteri e ciò in relazione con la nostra missione generale di fare in modo che le prestazioni consolari siano efficaci e rivolte verso la clientela. La maggior parte dei nostri partner europei si trova in situazioni simili e deve far fronte ad esercizi che portano nomi diversi, ma tendono a uno scopo comune. L’importante non è tanto sapere se le reti esterne si trovino in fase di riorganizzazione, di ristrutturazione, di ridimensionamento o di riorientamento, poiché si tratta per i nostri partner, come per noi, di vegliare a utilizzare le risorse limitate in modo efficace, pur mantenendo un livello e una qualità di servizi almeno costanti. La pro- Riorganizzazione della rete di ambasciate e di consolati Dopo le due prime tappe della riorganizzazione della rete delle rappresentanze svizzere, il cui oggetto era l’apertura all’inizio del 2011 di undici centri consolari regionali nel mondo intero, stiamo avviando oggi la terza tappa di questa riorganizzazione, che terminerà nel 2014. Questa terza ondata concerne di nuovo parecchie rappresentanze nel mondo intero, le cui divisioni consolari sono centralizzate. Le comunità degli Svizzeri all’estero interessate vengono informate direttamente dalla rappresentanza responsabile. Siamo coscienti dei disagi provocati da questa riorganizzazione per alcuni nostri concittadini e per questo proponiamo misure di accompagnamento, in particolare la possibilità di consegnare i dati biometrici per il passaporto svizzero in tutte le rappresentanze svizzere e in tutti gli uffici passaporti in Svizzera (in diretto rapporto con una richiesta di passaporto inoltrata presso la rappresentanza svizzera responsabile per l’interessato, nei sei mesi che seguono), la possibilità di utilizzare un apparecchio mobile di rilevamento dei dati biometrici e la Helpline DFAE, disponibile 24 ore su 24, dalla primavera 2012 (vedi pagina 30). Divisione consolare chiusa (Le rappresentanze interessate restano aperte per la difesa degli interessi in assenza di avvisi contrari) Nuovo centro consolare regionale responsabile Data Pianificazione del 1.09.2012 Guatemala (città) chiusura dell’Ambasciata non ancora fissata definitivamente; 31.01.2013 previsto: San José (Costarica) La Paz (Bolivia) Lima (Perù) 04/2013 Ankara (Turchia) Istambul (Turchia) 04/2013 Los Angeles responsabile per gli Stati AZ, CO, NM San Francisco07/2013 e per le contee californiane Los Angeles, San Bernardino, San Diego, Santa Barbara, Orange, Imperial, Ventura, Riverside, Kern Chicago chiusura del Consolato Generale responsabile New York07/2013 per gli Stati ND, SD, IL, ID, IA, KS, MI, MN, MO, NE, OH, WI per gli Stati ND, SD, MI, MN, OH, WI Washington per gli Stati IL, NE, KS, IA, MO, IN Maputo (Mozambico) Pretoria (Africa del sud) 07/2013 Toronto (Canada) chiusura del Consolato Generale responsabile Montréal (Canada) 07/2013 per gli Stati ON, MB, SK, NT Sarajevo (Bosnia) Vienna (Austria) 07/2013 Skopje (Macedonia) Pristina (Kossovo) 07/2013 Nicosia (CIpro) Atene (Grecia) 07/2013 Jedda (Arabia Saudita) chiusura del Consolato Generale responsabile Riad (Arabia Saudita) 2014 responsabile per Tabuk, Médina, La Mecca, Al Baha, Asir, Jizan et Najran Dubai (EAU) responsabile per Dubai, Charjah, Ajman, Abou Dhabi (EAU) 2014 Oumm Al Qaïwaïn, Ras el Khaïmah et Fujaïrah Da Palazzo Federale 29 N. 10, ottobre 2012 spettiva generale prevede di utilizzare la complementarietà delle reti delle rappresentanze degli Stati partner per garantire una copertura geografica ampia dei servizi offerti. Due settori in particolare sono di grande attualità. Passaporti e biometria Al centro delle discussioni si trova l’allestimento dei passaporti biometrici. Mentre molte prestazioni possono ormai essere ottenute “online”, la registrazione dei dati biometrici, per sua stessa natura, necessita di un contatto diretto tra il cittadino svizzero e uno dei nostri consolati. Se non siamo presenti in un determinato paese, o se la sua estensione geografica significa che la rappresentanza più vicina dista parecchie centinaia di chilometri, perché i nostri concittadini non potrebbero rivolgersi per esempio a un consolato tedesco per far registrare i loro dati? Questa interessante prospettiva si urta tuttavia con la complessità del quadro tecnologico. Architettura informatica – sicurezza dei dati – compatibilità dei sistemi: da un punto di vista biologico, un dito è un dito e le impronte digitali un elemento chiaramente identificabile. Da quando i bits e i bytes hanno sostituito l’inchiostro, la trasmissione di questi dati, nonché la loro registrazione nei nostri sistemi, necessitano di una compatibilità degli strumenti informatici che attualmente manca a livello internazionale. Un primo tentativo è tuttavia stato fatto, alcune modifiche sono attualmente in corso affinché i cittadini del Liechtenstein possano rivolgersi, come prima dell’introduzione dei passaporti biometrici, ai nostri consolati per inoltrare le loro domande, che verranno trasmesse a Vaduz per il trattamento. In ogni modo l’eventuale delega a partner stranieri di compiti nel settore del rilascio di passaporti svizzeri rimane una questione estremamente controversa. Per convincersene basti ricordare i dibattiti tempestosi sulla protezione dei dati personali in Svizzera, in occasione della votazione popolare per l’introduzione del passaporto biometrico, non dimenticando il risultato di questo scrutinio (accettazione al 50,1%!). Una collaborazione ben collaudata L’altro settore d’attualità è beninteso quello dei visti. In questo ambito la Svizzera partecipa attivamente allo sviluppo della filosofia Schengen di responsabilità condivisa, concludendo regolarmente accordi di rappresentanza che permettono di delegare a un altro Stato Schengen la concessione di visti, per principio di nostra competenza, quando la Svizzera non dispone di un servizio consolare in un determinato paese. Chiaramente il sistema funziona anche in senso opposto. Concretamente ciò significa che attualmente collaboriamo con dieci Stati Schengen, che rappresentano i loro interessi 17 volte, mentre noi approfittiamo oggi di farci rappresentare in 19 situazioni. attualizzazione e si sono già avute le prime discussioni in proposito con i nostri partner austriaci. Contatti in questo campo sono pure stati avviati con altri Stati europei, al fine di formalizzare una cooperazione effettiva. Una protezione internazionale La barriera dei 700’000 Svizzeri immatricolati all’estero, superata lo scorso anno, nonché la maggiore mobilità dei nostri concittadini, significano in particolare un regolare aumento dei casi di protezione consolare. D’altro canto la creazione di centri consolari regionali e la parallela chiusura di alcune sezioni consolari comportano una diminuzione della prossimità geografica dei nostri servizi. Anche in questo caso è prevista la possibilità di lavorare con partner europei, benché la Svizzera si trovi ancora una volta in una situazione particolare. Mentre le regole interne dell’Unione europea prevedono che ogni cittadino europeo possa rivolgersi a qualsiasi rappresentanza consolare di uno Stato membro, questa opportunità non è aperta alla Svizzera. Si tratta quindi di stabilire, su base bilaterale, se un sostegno puntuale può essere concesso ai cittadini svizzeri. Mentre esiste già oggi un’ampia collaborazione internazionale in situazioni di crisi (disordini, evacuazioni, ecc.), attualmente esiste a livello bilaterale una sola base formale di collaborazione. Un “vecchio” accordo concluso con Vienna nel 1979 prevede un’assistenza consolare ai cittadini di uno dei due paesi,quando soltanto uno dei due paesi è rappresentato in un determinato luogo. Tanto il contenuto dell’accordo, quanto i luoghi in cui una collaborazione è prevista sono ormai superati, per cui è prevista una loro Cooperazione internazionale e Public Private Partnership (PPP) Coscienti della necessità di garantire la coerenza fra le misure di promozione di Svizzera Turismo, in particolare nei grandi mercati emergenti, attraverso la creazione di strumenti utili ai viaggiatori che desiderano recarsi in Svizzera, la DC lavora in stretta collaborazione con partner del settore turistico, in particolare in India, in Cina e in Indonesia. Si tratta di garantire che i vari attori integrati nei processi – uffici viaggi locali, Svizzera Turismo, consolati – definiscano procedure concordate nel settore dei visti. Questa idea di PPP garantisce che ognuno sia cosciente delle proprie responsabilità, nonché dei bisogni e della realtà dei propri partner. Contatti internazionali Accanto ai colloqui con gli Stati europei, la Svizzera è in contatto anche con possibili paesi partner, sulla base di interessi convergenti o complementari. Si possono in particolare citare paesi come la Turchia, la Russia, il Brasile oppure la Cina. Con questi paesi si discute di protezione consolare, promozione turistica, integrazione delle rispettive diaspore o l’accesso alla Ginevra internazionale. Il lavoro deve proseguire Il cammino che ci ha finora portati a una cooperazione effettiva, istituzionalizzata e regolare è così tracciato: non si tratta di determinare se vi è un interesse presso i nostri partner esteri, ma piuttosto di stabilire quali azioni concrete possano o debbano essere fatte e in quali settori. Queste procedure ci accompagneranno durante i prossimi anni e la DC, che desidera compiere nel migliore dei modi la missione che le è stata affidata, proseguirà lo sviluppo dei suoi contatti internazionali. Gymnasium | Sekundarschule | Internat Zweisprachige Maturität (Deutsch/Englisch) International Baccalaureate (Candidate School) CH-6390 Engelberg | Telefon +41 (0)41 639 62 11 | Telefax +41 (0)41 639 62 13 | info@stiftsschule-engelberg.ch | www.stiftsschule-engelberg.ch össte gaend rhei- Die Volksinitiative sieht eine Änderung der schweizerischen Bundesverfassung vor. Ein neuer Artikel 128a soll festlegen, dass Kantone Da Palazzo Federale 30 und Gemeinden finanziell schwache Bevölkerungsschichten – wie N. 10, ottobre 2012 etwa kinderreiche Familien – schützen. Dies soll geschehen, indem sie Pubblicazioni laund vostra sicurezza Risiken und Folgen Arbeitslosigkeit Armut bekämpfen che zu prüfen. Diesevon Gangart wird Per uns in den Registrierenund Sie sichElezioni bei www.swissabroad. e votazioniGeneralkon Per laJahren pace, Annunciare nächsten begleiten durch und dieZuschüsse KD wirdsenken ch,oder um keine Mitteilung («Schweizer Revue», Telefon: au erdie Krankenkassenprämien aufheben. In occasione della seduta del 4 luglio internationale Vernetzung iml’indirizzo Rahmen usw.) Ihrer Vertretung zu ver au 2010 il Consiglio federale ha deciso di diritti dell’uomo e ileine proerna- iihre Für die Finanzierung dieser Massnahme soll derNewsletter Bund sottoporre a votazione, il prossimo 25 desla ihr sicurezza übertragenen Mandats mit Freude di passen. Die aktuellstenovembre der Schwei EMail: he 2012, i seguenti progetti: e telefono segressiv gestaltete Solidaritätsabgabenumero festlegen. Diese richtet sich nach Ausgabe zer Revue sowie die letzten Nummern kön und Interesse weiterpflegen und ausbauen. Skype: he 1)Modifica del 16 marzo 2012 della den jährlichen Einkommen von Privaten und den jährlichen ReingeLegge sulle epizoozie nen Sie jederzeit über 2) den «Revue»Link auf internaLegge federale sull’imposizione er winnen von Firmen. Der Ertrag dieser Abgabe soll nach einem vom Non dimenticate di den comunicare all’amba- der Schweizerischen zionale alla fonte del 15 giugno 2010 Webseiten Aus sciata o al consolato generale da cui di3) Decreto federale del 15 giugno 2012 ern, Bund festzulegenden Schlüssel auf pendete die Kantone werden. landsvertretungen odersull’approvazione direkt unterdell’accordo www. conil vostro verteilt indirizzo e-mail e il vostro numero di telefono cellulare attuale. cernente la cooperazione in materia nöDiese haben die Mittel zweckgebunden zu verwenden: So sollen sieund/oder revue.ch lesen ausdrucken. Die Iscrivetevi su www.swissabroad.ch per bedi fiscalità e di mercati finanziari tra la neficiare dell’insieme«Schweizer dei messaggiRevue» della e la Germania il protocollo wird Svizzera kostenlos sowohleals rte damit die Arbeitslosigkeit und Armut bekämpfen und diesen vorbeuvostra rappresentanza. Potete in ogni moper la modifica di questo accordo Druckausgabe als auch4)elektronisch (via mento leggere o stampare il numero attuale Decreto federale del 15 E giugno 2012 n gen, die Ausbildung der untersten Bevölkerungsschichten verbessern della “Gazzetta Svizzera”, nonché i numeri sull’approvazione dell’accordo conMail als iPadApp) allen Auslandschwei precedenti cliccando sul linkund della Gazzetta, cernente la cooperazione in materia und die Krankenkassenprämien senken. Diese Initiative können Sie sui siti web delle rappresentanze svizzere in fiscale tra laoder Svizzera e il Regno Unito zern, welche bei einer Botschaft einem Italia o direttamente su www.gazzettasvize dell’protocollo che modifica questo S noch bis zumFür28. September 2007 unterzeichnen. Frieden, Menschenzera.it. accordo rechte und Sicherheit Gazzetta Svizzera viene inviata gratuitamen5) Decreto federale del 15 giugno 2012 n für te, anche sotto forma elettronica, o per posull’accordo concernente la cooperasta a tutti gli SvizzeriWahlen in Italia registrati VOLKSINITIATIVEN zione in materia fiscale e di mercati undpresabstimmungen so l’ambasciata o un consolato generale. finanziari tra la Svizzera e l’Austria. Bundesrat hat beschlossen, die folgenden vorlagen am 25 Seit der letzten Ausgabe ist folgende VolksinitiativeDer lanciert worden: inI progetti da 2 a 5 saranno sottoposti al voto popolare soltanto se i referendum zu bringen: Tier- ■ «Prävention statt Abzockerei - Für eine Neuausrichtung der Tabakche li concernono riescono. Il termine referendario è spirato il 27 settembre steuer (Tabakinitiative)»; bis 12. Juni 2008 m2012, dopo la chiusura redazionale del 1. änderung vom 16. märz 2012 des tierseuchengesetzes; La Svizzera s’impegna nell’ambito della propresente numero di Gazzetta Svizzera. HELPLINE DFAE Seite n die priaUnter politicader estera per lawww.admin.ch/ch/d/pore/vi/vis_1_3_1_1.html pace, il rispetto dei 2. Bundesgesetz über die internationale quellenbesteuerung diritti dell’uomo e la protezione di profughi Prossime votazioni: publikationen Telefono können Sie die Unterschriftenbogen der hängigen Initiativen herun- vom tz e rifugiati. Il suo approccio, i punti cardine 3. Bundesbeschluss 15. Juni über 2013 die Genehmigung 3 marzo 20132012 – 9 giugno – 22 dalla Svizzera della sua politica, le prestazioni effettuate e settembre 2013 – 24 novembre 2013 terladen. n. 0800 24-7-365 schweiz und Deutschland über zusammenarbeit in den Bere für frieden, menschenrechte le sfide che deve affrontare sono illustratiund nel nuovo opuscolo per il pubblico. I lettori gabe conosceranno und des Protokolls zur änderung dieses abkommens; sicherheitinoltre mediatori di conflitti, Telefono dall’estero +41 800 24-7-365 Iniziative popolari osservatori elettorali e personesich che im s’im-Rahmen ihrer 4. Bundesbeschluss vom 15. Juni 2012 über die Genehmigung Die Schweiz engagiert URNENGANG ng pegnano per la pace e il rispetto dei diritti Dopo l’ultimokönigreich numero di Gazzetta Aussenpolitik für Frieden, diein Achtung der 2007 schweiz und dem vereinigten überSvizzedie zusammen La pubblicazione è disponibile Eidgenössische Volksabstimmung vomResponsabile 17. Juni r die dell’uomo. ra con le comunicazioni del DFAE e fino delle pagine italiano, tedesco, francese e inglese dal: Menschenrechte und den Schutz vonOktober Ver Protokolls zur änderung diesesredazionale abkommens; alla chiusura di questo nuDatum derfederale Nationalratswahlen 2007: 21. nter- Dipartimento ufficiali del DFAE: mero, sono state presentate le seguenti degli affari esteri DFAEFlüchtlingen. Wie sie dabei 5. Bundesbeschluss vom 15. Juni 2012 über die Genehmigung triebenen und iniziative popolari federali (termine per la Jean-François Lichtenstern, ach- Informazione / Pubblicazioni raccolta delle firme tra parentesi): schweiz und Österreich über die zusammenarbeit in den Be vorgeht, West wo sie Schwerpunkte setzt, welchecon gli Svizzeri Bundeshaus Relazioni all’estero, era■Per un reddito di base senza condizio3003 Berna Bundesgasse Leistungen sie erbringt und mit welchen He 32, CH-3003 Berna VERANT WORTLICH FÜR DIE OFFIZIELLEN EDA-INFORMATIONEN: ni (11.10. 2013) E-Mail: publikationen@eda.admin.ch Telefono: 24 7vorlagen 365 d ■Protezione la sessualizzazione Tel.: +41 31 322 31 53 sie konfrontiert ist, 2 – 5 gelangen nurcontro dann zur abstimmung, wen rausforderungen erfah+41 800 Die GABRIEL BRODBECK, AUSLsotto: ANDSCHWEIZERDIENST/EDA, CH-3003 BERN nella scuola dell’infanzia e nella scuola La versioneA Internet è reperibile www.eda.admin.ch/asd aga- www.eda.admin.ch/eda/it/home/doc/purenden zustande kommen. Die referendumsfrist lief nach red ren Sie in der neuen Broschüre. Zudem ler elementare (17.10.2013) e-mail: Helpline@eda.admin.ch hlchen er iogt in pen- Vom Engagement der Schweiz in der Welt bli/ppese.html Inserat nen Sie Menschen kennen, die in Konflikten vermitteln, Wahlen beobachten und sich für Frieden und die Einhaltung der Menschen rechte einsetzen. Die Publikation ist auf Deutsch, Französisch, Italienisch und Eng lisch erhältlich bei: Eidgenössisches Departement für auswärtige Angelegenheiten EDA Information / Publikationen Bundeshaus West la protezione dei grandi «schweizer revue» am■Per 27. september 2012 ab.predatori (siehe auch se (orso, lupo e lince) (19.12.2013) ■Protezione della salute contro il fumo passivo – Per una protezione kommende abstimmungstermine: veramente efficace e senza discriminazioni, secondo le norme2013 dell’OMS 3. märz 2013 – 9. Juni 2013 – 22. september – 24. Novem (19.12.2013) ■Per l’effettiva espulsione degli stranieri criminali (iniziativa di realizzazione) (24.01.2014) volksinitiativen La lista completa è disponibile sul sito web della Cancelleria federale www.bk.admin. seit der letzten «schweizer revue» und bis redaktionsschluss ch sotto la rubrica Attualità > Elezioni e votazioni > Iniziative in sospeso folgende eidgenössischen volksinitiativen lanciert worden (a sammlung in klammern): n Für ein bedingungsloses Grundeinkommen (11. 10. 2013) N. 10, ottobre 2012 A U S L A N D S C H W E I Z E R - O R G A N I S AT I O N «Die Internet-Plattform SwissCommunity vernetzt Schweizer weltweit» Ursula Deplazes Forscherin Bündnerin in Rom «Ein Netzwerk unter Auslandschweizern aufzubauen, spielt eine wichtige Rolle – sowohl privat wie auch beruflich.» Daniel Keller Manager Zürcher in Hanoi «Für mich als internationalen Berater sind die lokalen Erfahrungen von Schweizern sehr wertvoll.» Urs Steiner Direktor Schweizer Schule Berner in Peru «Andere Auslandschweizer kennenlernen, gute Adressen austauschen, mich über die Schweiz informieren – das kann ich alles auf SwissCommunity!» Vernetzen Sie sich mit anderen Auslandschweizern Bleiben Sie informiert über relevante News und Events Finden Sie eine Wohnung — oder das beste Fondue in der Stadt Entdecken Sie die Schweiz Jetzt gratis anmelden! www.swisscommunity.org SwissCommunity Partner 31 32 N. 10, ottobre 2012 ✂ Come rinunciare a ricevere «Gazzetta Svizzera» Modifiche rispetto all’elenco pubblicato in aprile 2012 Indirizzi delle rappresentanze Svizzere in Italia Ambasciata a Roma Via Barnaba Oriani 61 00197 ROMA Tel.: 06 809 571 (Centralino unico) Fax: 06 808 85 10 (Ambasciata) Fax: 06 808 08 71 (Consolato) Fax: 06 808 14 79 (Ufficio dell’ambasciatore) E-mail: rom.vertretung@eda.admin.ch Sito: www.eda.admin.ch/roma Circoscrizione consolare: Toscana, Umbria, Marche, Lazio, Abruzzo, Campania, Molise, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna nonché la Repubblica di San Marino e di Malta Consolato Generale a Milano via Palestro 2 20121 MILANO Tel.: 02 777 91 61 Fax: 02 7601 4296 E-mail: mil.vertretung@eda.admin.ch Sito internet: www.eda.admin.ch/milano Circondario consolare: Emilia Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lombardia, Trentino-Alto Adige, Veneto, Valle d’Aosta, Liguria e Piemonte Numerosi lettori ci scrivono o telefonano annunciando di voler rinunciare a ricevere uno o più esemplari per famiglia di “Gazzetta Svizzera”. Siamo molto contenti che ci aiutiate ad evitare sprechi. Prima di radiare il Suo nominativo dall’indirizzario, Le devo far presente che la Gazzetta Svizzera è l’unico mezzo di informazione svizzero che si riceve automaticamente e senza obbligo di pagamento non appena ci si immatricola presso la rappresentanza svizzera. Ogni cittadino svizzero ha diritto al Suo proprio esemplare. Difatti, in caso di contestazione, uno Svizzero all’estero non può far valere di non essere a conoscenza di un atto normativo o di una scadenza che lo concernono e che sono stati pubblicati nella Gazzetta Svizzera. Per questo motivo, il Suo nome può essere solamente radiato dall’indirizzario della Gazzetta Svizzera se lo richiede espressamente, personalmente e per iscritto. Se Lei quindi non desidera più ricevere la Gazzetta Svizzera, La invito a restituire alla Sua rappresentanza svizzera il tagliando allegato segnando con una crocetta una delle caselle sottostante, compilato in ogni sua parte, datato e munito della Sua firma. ❍ Confermo di aver preso conoscenza della comunicazione della rappresentanza svizzera circa l’invio della Gazzetta Svizzera e con cognizione di causa rinuncio a ricevere la pubblicazione. ❍ Confermo di aver preso conoscenza della comunicazione della rappresentanza svizzera circa l’invio della Gazzetta Svizzera e con cognizione di causa rinuncio a ricevere la pubblicazione a mio nome perché posso leggere la Gazzetta Svizzera di un mio familiare. Se dovessi cambiare idea potrò in qualsiasi momento comunicare la mia decisione alla rappresentanza svizzera dalla quale dipendo e ricevere di nuovo personalmente la Gazzetta Svizzera. Ringraziamo per la collaborazione. ___________________________________________________________________________ Al Consolato Svizzero di: ❍ Roma ❍ Milano ❍ Genova Rinuncio all’invio della Gazzetta Svizzera Consolato a FIRENZE Nuovo numero telefonico: Tel. 055 222 431 Incollare qui l’etichetta della «Gazzetta Svizzera» Consolato a NAPOLI con il proprio Nome e Indirizzo Nuovo indirizzo: Via Consalvo Carelli 7 80128 NAPOLI LUOGO: ___________________________________________________________________ Consolato a TORINO Nuovo indirizzo e-mail: E-mail: torino@honrep.ch DATA: ______________________________ FIRMA: ________________________________ Eccellenza, & Tradizione R istorante/Eventi Prelibata Contemporaneità. Affacciato sui giardini di Porta Venezia al quarto piano del Centro Svizzero, il ristorante La Terrazza di Via Palestro si contraddistingue per l’incontro dei più alti sapori della cucina italiana con una vista mozzafiato. 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