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LINGUAGGIO ASTRALE dal 1970 Pubblicazione Trimestrale del Centro Italiano di Astrologia ANNO XXXIII n. 130 Primavera 2003 2 Argomento SOMMARIO pag. 110 Ditelo con i simboli ........................................................................................................................................... 108 Jeanne Mozier: Urano nei Pesci, ingresso nell’immaginario ............................................................ 109 Cosa ne pensate… sull’ingresso di Urano in Pesci?.............................................................................. 3 6 14 CASA PRIMA: IL PERSONAGGIO 115 Candy Hillenbrand: L’eredità di Dane Rudhyar (1895-1985) .......................................................... 116 Claudio Cannistrà: Dane Rudhyar e l’astrologia umanistica .......................................................... 26 36 CASA XII: NOTTI ATTICHE 210 Fulvio Mocco: L’astrologia dei tre mondi ................................................................................................. 688 Lidia Fassio: Bulimia e anoressia tra compulsione e controllo ....................................................... 230 Grazia Mirti: Asterischi stellari..................................................................................................................... 48 57 68 CASA TERZA: LA DELEGAZIONE DI TRIESTE 331 Cinzia Ridolfi: Il primo incontro… ............................................................................................................. 301 Lidia Callegari: Trieste scorpionica? ........................................................................................................... 300 Lidia Callegari: Marcello Dudovich............................................................................................................. 348 Anna Savaré: Sissi ............................................................................................................................................. 75 80 85 98 CASA QUARTA: ASTROLOGIA CLASSICA 495 Andrea Malvagna: Due sistemi per valutare la forza dei pianeti in astrologia indiana: l’Ashtakavarga (parte prima) ......................................................................................................................... 426 Claudio Cannistrà: Recuperiamo il nostro passato ............................................................................ 427 Demetrio Santos: Proemio per il settimo libro dell’opera di Ali Aben Ragel............................. 104 James H. Holden: Il tema di fondazione di Baghdad .......................................................................... 105 Claudio Cannistrà: L’attuale repubblica irachena ................................................................................ 104 110 113 116 119 CASA QUINTA 514 Bruce Scofield: Saturno, Nettuno, Urano e la nascita del rock ’n’ roll......................................... 590 Mauro Sanavia: Il cinema per l’astrologia .............................................................................................. 123 135 CASA SESTA: LO STUDIO OPEROSO 627 Nadia Paggiaro: I recenti fenomeni dell’acqua alta a Venezia e i Cicli dei Saros ................... 634 Dante Valente: Primo incontro con l’astronomia................................................................................. 636 Lianella Livaldi Laun: Lilith in transito nelle case (X-XII) .................................................................. 670 Angelo Vigorelli: Trama planetaria dietro i lanci delle prime mongolfiere ................................ 142 144 149 154 CASA SETTIMA 690 Stefano Vanni: Astrologia della coppia (parte terza).......................................................................... 168 CASA DECIMA 1030 Questioni professionali .................................................................................................................................... 1050 VII Bando aperto di concorso per l’accesso all’Albo Professionale Nazionale Privato degli Astrologi ..................................................................................................................................................... 183 CASA NONA 940 Viaggio-studio a Creta, l’isola natale di Giove....................................................................................... 960 Ripassiamo il francese… con l’astrologia ................................................................................................. 927 Congressi mondiali............................................................................................................................................ 973 Claudio Cannistrà: Convegno regionale campano.............................................................................. 980 Elenco dei Delegati e Corrispondenti CIDA ............................................................................................ 188 191 195 196 200 180 Argomento 3 DITELO CON I SIMBOLI L.A. 130-100 E’ veramente curioso che proprio oggi, con l’esplosione dei mezzi di comunicazione, l’uomo trovi tanta difficoltà a comunicare! Forse perché oggi la “comunicazione” non è bidirezionale, bombardati come siamo dai messaggi: spesso comunicare significa solo rispondere a delle domande. Insomma, non emettiamo più nulla o quasi. Però, di mezzi di “comunicazione” ce ne sono parecchi: la parola, lo scritto sono mezzi utilissimi ai fini sociali, tuttavia sono assai limitati come penetranza: fiumi di parole sono stati sprecati per descrivere i sentimenti, e probabilmente siamo ancora lontani da una completezza: in fondo i grandi scrittori sono semplicemente quelli che meglio ci si sono avvicinati. In realtà un’immagine, uno sguardo, un gesto, un profumo, una melodia, possono trasmettere messaggi ben più profondi senza bisogno di epiteti o di dizionari, perché raggiungono livelli inaccessibili alla ragione. Purtroppo anche questi mezzi si stanno atrofizzando, forse più della stessa parola. In questo contesto cosa può fare l’Astrologia? Più di quanto si creda, in quanto è sia un sostituto della parola che un vasto contenitore del profondo: possiamo descrivere con un aspetto planetario la caratteristica di base di una persona, senza sprechi di parole; oppure allungare ad una persona pratica di Astrologia – di qualunque nazione – un biglietto con un semplice , più efficace di un invito a cena e tante collezioni di farfalle; oppure con indicare quanto poco vi fidiate di quello che vi propone. Si è cercato a lungo e inutilmente una lingua universale: eccola, finalmente e ancor più penetrante di una lingua comune! (Digamma) Nuova password per accedere alla banca dati natali del CIDA: CAPONE 4 Argomento … il dubbio è il compagno di ogni astrologo… …come un mantello di scurissima seta, la volta del cielo si è ispessita… … spazio e tempo sono solo “dimensioni percorribili” … …l’Apocalisse come spostamento violento dell’asse terrestre… … il nostro DNA stellare… … Urano in Pesci: “l’eruzione della psiche” … il tema natale di Bagdad presenta uno stellium in Cancro… Ecco un saggio delle frasi che costellano questo numero della Rivista, con tanti altri spunti di meditazione… Le immagini che fanno da Leitmotiv a questo numero riguardano Trieste e i celebri manifesti pubblicitari primo-Novecento di Marcello Dudovich, triestino, in omaggio ai Soci della DELEGAZIONE CIDA DI TRIESTE-VENEZIA GIULIA che hanno curato con diligenza la parte loro affidata. Un omaggio che proseguirà per le altre Delegazioni, che avranno modo di manifestare il fervore e l’utilità della loro vita associativa. Argomento 5 ANTEPRIME Dubitare! Nel senso di diffidare prima di emettere un giudizio, di accettare una conclusione, è un dovere primario di ogni uomo di scienza; altrettanto vale per l’Astrologo. Da applicare sulle tre tappe di ogni indagine: – la validità del principio di base – i procedimenti e le tecniche utilizzate – la validità del risultato Per esempio può essere valido il principio, ma non le tecniche impiegate per utilizzarlo; o una tecnica corretta può essere male interpretata nei risultati. Questa valutazione critica sarà l’oggetto, nel prossimo numero, di un intenso articolo di Garry Phillipson, che riporta anche interessanti giudizi di astrologi e di detrattori nei vari secoli. Il fattore emozionale e la parzialità di giudizio spesso influenzano il risultato tanto nell’Astrologia quanto nella scienza. … e se nella serie dei pianeti conosciuti noi inserissimo al giusto posto (astronomico) due pianeti già noti, ma trascurati? Alludiamo a Chirone (fra Saturno e Urano) e il grande «pianeta» che finì frantumato nella fascia degli asteroidi (situati fra Marte e Giove). Questa ipotesi affascinante, che porta a 12 anche i pianeti, una volta abbinati ai segni in successione astronomica, permette di trovare numerose concordanze e anche qualche apparente contraddizione… Ma troverete tutti i dettagli e gli approfondimenti nell’intrigante articolo di Renzo Baldini che per ragioni di spazio abbiamo dovuto rimandare al prossimo numero della Rivista! 6 Argomento JEANNE MOZIER URANO IN PESCI INGRESSO NELL’IMMAGINARIO TRADUZIONE DI ANGELA CASTELLO L.A. 130-108 Ciò che possiamo aspettarci dal passaggio del rivoluzionario Urano nel mistico segno dei Pesci. Le minacce nel campo dell’extrasensoriale, della droga, per la Chiesa; e i possibili rimedi. Predire il futuro dal punto di vista culturale e politico usando lo schema astrologico è sempre rischioso, perché ci sono troppi fattori mescolati nel destino delle nazioni, dell’umanità e del mondo. Il compito, tuttavia, è più sicuro quando il pianeta coinvolto è Urano. Le correnti energetiche simboleggiate dai movimenti di Urano sono prevedibili nella loro imprevedibilità, costituiscono la regola nella loro eccentricità, il quotidiano nella loro unicità. L’effetto di Urano è sempre ed attendibilmente rivoluzionario. Dopo tutto, esso dà corpo alla Legge dei Risultati Inattesi. Poiché Urano transita in un segno per sette anni, c’è molto tempo a disposizione perché le sue specifiche qualità in un segno riescano a fare presa e ad influenzare la società. Urano è particolarmente utile per segnalare tutto ciò che è nuovo e totalmente diverso in un determinato periodo. Urano in Capricorno ha visto il collasso del Comunismo - una vera rivoluzione nel mondo politico, che ha avuto un impatto molto più vasto di quello esercitato sulle nazioni che avevano abbracciato tale filosofia. Per sette anni, strutture di ogni genere furono rovesciate in modo da permettere a nuove forze di emergere. In seguito, nel 1996, Urano entrò in Aquario e la rivoluzione tecnologica mise il mondo sottosopra. Nel marzo del 2003, quando Urano inizierà il suo viaggio settennale attraverso i Pesci, entreremo nel periodo in cui gli aspetti più sacri e profondi della nostra vita verranno in collisione con le forze di un cambiamento drammatico ed inesorabile. Quale sarà l’essenza dell’epoca quando la studieremo retrospettivamente nel 2010, cioè in procinto di entrare nella sua fase finale? Una rivoluzione spirituale? L’alba di un’immaginazione senza limiti? Sarà caratterizzata da crescenti oceani o maree di Argomento 7 sensitività psichica (o entrambi?). Sarà l’Apocalisse, nel suo banale significato di fine del mondo o, secondo l’etimo greco, quello di sollevare il velo che separa il reale dall’irreale? Sarà il tempo in cui impiantare un chip psicologico nel cervello umano diventerà una moda globale, cambiando per sempre l’evoluzione della specie? Ci sarà il contatto con il divino o semplicemente con una coscienza aliena o con una zia Tillie morta tanto tempo fa? Le mie ricerche indicano la potenzialità di tutte le ipotesi fatte e di altre ancora. I Pesci non hanno limiti; l’ultimo dei segni contiene tutto in se stesso. Ed Urano per sua natura richiede l’inaspettato. Urano non è il solo ingrediente nella zuppa planetaria; anche Plutone in Sagittario e Nettuno in Aquario contribuiscono a formare le tendenze ed i modelli epocali. Con Nettuno ed Urano in mutua ricezione (1), possiamo aspettarci un’enfasi continua sulla tecnologia e, contemporaneamente, l’intensificarsi del misticismo e della spiritualità tipicamente pescine. La mistica col modem costituirà l’Ordine del tempo. Dio.com sarà il sito Web più consultato. Probabilmente si svilupperà una tecnologia per catturare le impressioni psichiche o per monitorare i sogni (o renderli lucidi). Il mondo fantastico della “realtà virtuale” diventerà l’habitat più frequentato da milioni di persone, su e giù per Internet. Ci troviamo nel decanato finale (gli ultimi dieci gradi) del transito di Plutone in Sagittario, cioè quando la trasformazione dei valori, degli ideali e dell’impulso religioso, codificata da tale passaggio, sta per entrare nella sua fase conclusiva. Eruzione della psiche La spiegazione che i manuali danno di Urano in Pesci è sicuramente quella di eruzione della psiche, la quale determinerà una rivoluzione completamente diversa da quella immaginata dai programmatori di war-games. Influenzando sogni, fantasie, immaginazione, poesia e regole musicali. La discriminazione scompare, infatti, non appena riconosciamo che tutto galleggia nello stesso oceano della psiche. Gli effetti sconvolgenti dell’accresciuta sensibilità modificano aree diverse, come i servizi sociali ed i diritti degli animali. Con tutta la gente ormai in grado di comunicare con delfini e cani e persino con mucche e polli, ci si può attendere una più grande diffusione della filosofia vegetariana: chi vorrebbe mangiare una creatura di cui si comprendono i pensieri? Fasce sempre più larghe di popolazione su scala planetaria eserciteranno pressioni per leggi più severe verso chi maltratta gli animali. Messaggi rapidissimi e comunicazione senza fili si tramuteranno in messaggi istantanei attraverso il contatto telepatico e la maggior parte della gente sarà in- 8 Argomento consapevole che è stato effettuato un passo gigantesco verso una direzione inimmaginabile. Chi sogna di scaricare informazioni durante il sonno non lo giustificherà più con il troppo tempo passato davanti al computer; ciò diventerà un metodo comune per raccogliere dati. Abbiamo bisogno di capire quanto la tecnologia continuerà ad essere importante, anche se quello che sembra irreale sarà sempre più riconosciuto come reale. Urano e Nettuno si scambiano i domicili: ognuno si trova nel segno governato dall’altro. Le incursioni nella creatività dell’inconscio, nel paesaggio dei sogni o dell’aldilà avverranno per il tramite di collegamenti tecnici e droghe di progettisti. Gli effetti spazieranno dalla rigenerazione dello spirito, dal collegamento con i sentimenti, dallo sviluppo psichico ed intuitivo fino alla fuga e alla tossicodipendenza. Adesso è il tempo di investire in realtà virtuale; che si farà strada dalle pagine di fantascienza fino ai quartieri suburbani. I centri di riabilitazione saranno un altro buon investimento e la disintossicazione diventerà un sistema di vita per larghe fasce della popolazione mondiale. Nel campo sanitario possiamo aspettarci cambiamenti spettacolari, specialmente in diagnostica in quanto lo schema eterico del corpo verrà compreso e manipolato e l’analisi dell’aura prenderà il suo giusto posto come strumento diagnostico a portata di mano. Alla fine del transito di Urano in Pesci potremmo a quel punto trovarci ai limiti del commercio delle aure come accessori di moda e renderle visibili come parti essenziali del gioco negli incontri amorosi. Le minacce sono grandi e imprevedibili come la stessa energia. Con Urano che introduce le realtà alternative come parte della sua routine giornaliera, dobbiamo guardarci dalle interpretazioni affrettate che inchiodano la sensibilità come pazzia o infermità mentale, passibile di farmaci e cure. C’è il grave pericolo che la psichiatria o le cure psicotrope (farmaci che agiscono sulla psiche) estinguano lo slancio rivoluzionario delle esperienze psichiche. Man mano che il velo diventa più sottile e addirittura lacerato in alcuni punti, forze invisibili si avvicineranno sempre più. Chi potrà definire con certezza ciò che è santo e ciò che è pazzia? Chi è impreparato al drammatico aumento della sensibilità psichica o ha imparato a bollare tali intuizioni esplorative come possessioni demoniache, certamente farà l’esperienza di una grande confusione. Sul globo terrestre dilagheranno epidemie di disturbi psichici, alimentate tanto dall’istintiva paura di un modo diverso di essere quanto dall’effettivo incremento di abilità come la chiaroveggenza e la telepatia. L’equilibrio si baserà sulla capacità individuale di sviluppare un certo grado di distacco, in modo da non essere continuamente spazzata dai maremoti delle emozioni e delle impressioni. Argomento 9 Coloro che hanno tenuto in esercizio i muscoli psichici per decenni, possono essere adesso ripagati. Quelli che entrano nel tunnel della psiche senza alcun allenamento o capacità di comprenderla potrebbero trasformarsi in gusci vuoti rinsecchiti. La preparazione risulta essenziale per proteggere gli utenti dell’energia non-fisica dall’essere vittime di impressioni negative, di forze astrali e della disperazione, che spingono qualcuno verso l’oblio. Chi per anni è stato alla ricerca di quest’energia psichica non cadrà in preda alle allucinazioni in seguito al suo intensificarsi; costoro possiedono gli occhiali da sole adatti a prevenire l’accecamento dovuto alla luce del divino. La legge dell’approccio spirituale Nello schema esoterico dell’universo tracciato da Alice Bailey nei suoi vari libri, l’eruzione della psiche finora descritta accadrà a livello eterico. L’anima che verifica, si ravviva e risplende concludendosi nei Pesci durante ogni ciclo, rimane ancora legata al livello umano. E’ lo spirito che la Bailey attribuisce al divino (2). Nei Pesci, troviamo le acque viventi dello spirito pronte a connettersi con l’anima dell’uomo. La percezione che ha l’anima di essere vicina allo spirito, conferisce ai Pesci la loro tipica aspirazione a liberarsi finalmente dalla dimensione terrestre per confondersi nel divino. Quando la connessione è completa e l’umanità sperimenta l’afflusso dello spirito, allora la gioia spazza via tutto, anche disperazione e delusioni. Questa connessione, che fa discendere lo spirito per poi diffonderlo nel mondo attraverso il veicolo dell’anima, è descritta nella Legge dell’Approccio Spirituale come viene definita dal Gruppo di meditazione della New Age ispirata alla Bailey (3) Ho sempre immaginato questa legge come un angolo di 90° con lo spirito che fluisce verticalmente nell’anima e viene mandato fuori orizzontalmente. La rivoluzionaria verità uraniana consiste nel mettere in contatto con il divino senza bisogno di intermediari. Infatti, ciò che molti argomentano è che la più grande evidenza del contatto divino con il mondo - la nascita di Gesù Cristo - si ebbe durante un più lontano transito di Urano nei Pesci. In questo periodo di giganteschi poteri burocratici della cristianità, mascherati da istituzioni spirituali, dimentichiamo quanto fosse rivoluzionario Gesù, che capovolse la nozione di sacerdozio e di pratica istituzionale religiosa. Il contatto divino, come viene significato da Urano in Pesci, promette di lacerare il velo e mostrare la verità interiore. Lo strano è che non si possono trovare tali verità in nessun canone delle chiese tradizionali. Durante il passaggio di Urano in Pesci, lo spirito si sta affrancando dai limiti di rigide credenze. Si sta preparando il rifiuto in massa della religione tradizionale; l’attuale agitazione nella venerabile Chiesa cattolica romana è soltanto un presagio. Per diversi anni, Plutone in Sagittario ha ammonito il mondo che il Titanic della religione ufficiale è prossimo ad affondare; Urano è l’iceberg. 10 Argomento Il legame ecumenico attraverso lo spirito porta la speranza a chi vive nel terrore di strutture politiche mondiali di tipo globale e della loro capacità di sradicare le differenze culturali. L’anima universale può inventarsi un governo globale e fare in modo che le persone sensibili possano trovarsi all’avanguardia di un movimento globale basato sull’unità di un obiettivo spirituale. Come per l’eruzione della psiche, c’è un serio pericolo insito nello sgretolarsi delle religioni tradizionali. Minacciano di dissolversi e sparire anche i confini da esse stabiliti per il comportamento umano. La gente con un chiaro e individualizzato percorso spirituale - chi ha lavorato per giungere alla diretta connessione con Dio che si presume fornita dalle religioni - non deve avere paura. Per gli altri, non ci sarà la possibilità di andare in nessun luogo. Chi si troverà sperduto nella nebbia, avrà bisogno del sostegno e della guida di coloro il cui allenamento spirituale permette di formulare la risposta. E qual è la risposta? E’ Urano in Pesci in mutua ricezione con Nettuno in Aquario; è la scienza spirituale, il sentiero della luce. Quello che ci racconta la storia Lo studio della natura intrinseca dei pianeti e dei segni zodiacali è un processo attendibile per prevedere, attraverso l’analisi di determinati transiti avvenuti in periodi precedenti, gli orientamenti e per dare forma e colore alle idee. Il più grande rifiuto della religione tradizionale e la sua sostituzione con la scienza, ha dato origine al più radicale rivolgimento storico - una rivoluzione che avvenne quando Urano transitava nei Pesci mentre Plutone si spostava in Sagittario: 1752-1760. Per molti storici, quel tempo segnò l’inizio della nostra età moderna. Astrologicamente, è l’ultima volta in cui i due pianeti si collocano in modo da sintonizzarsi con il periodo che sta per giungere. Tale rivoluzione ebbe il suo centro in Francia dove, nel 1748, il Barone di Montesquieu pubblicava la sua opera magna, Lo Spirito delle Leggi (4). L’ipotesi del libro per cui le forze meccaniche, piuttosto che l’ordine divino, governassero le azioni umane, rifletteva lo spostamento globale dell’Occidente dal mondo centrato su Dio a quello centrato sull’uomo. Il diritto divino, com’era interpretato dai re e dalla chiesa, venne bandito dalla ragione umana e questo fu l’inizio del metodo scientifico. La popolazione si spostò dalla campagna alle città, la società divenne sempre più secolarizzata e le vecchie superstizioni vennero spazzate alla luce della ragione. Mentre questo ciclo finisce e ricomincia, troviamo il mondo nella stretta mortale delle motivazioni materialistiche e dei rendiconti finali. La scienza è focalizzata quasi egualmente sulla produzione di armi distruttive di massa e sulla creazione della vita senza lo spirito (per es., clonazione). Plutone in Sagittario ci ricorda che questo è un problema etico. Urano nei Pesci ci promette sprazzi di luce che illumi- Argomento 11 nano un sentiero spirituale attraverso la nebbia e la confusione. L’aumento dell’intuizione e dell’unità dell’obiettivo spirituale può dare il benvenuto al ritorno del divino nella vita politica in un modo molto migliore di quel che fanno i terroristi odierni e gli estremisti di qualsiasi partito, i quali rivendicano Dio come giustificazione. Tendenze e mode Le fulminanti aspettative per cambiamenti profondi e rivoluzionari nel campo psichico ed in quello spirituale possono essere dominanti nel periodo di Urano in Pesci, ma è possibile predire altri orientamenti mondiali. Nel campo del lavoro possiamo attenderci delle aperture per i trainer spirituali come per terapeuti e guaritori di anime tormentate. I leader maggiormente apprezzati saranno quelli capaci di mettersi in contatto con modelli universali; possiamo soltanto pregare che si dimostrino spiritualmente equilibrati, non manipolatori di coscienze collettive. Abbonderanno i martiri e coloro che parleranno con i defunti. La dimensione ultraterrena guadagnerà popolarità durante questo transito; con il continuo predominio della tecnologia, possiamo essere quasi certi che i produttori di software tenteranno di competere con il paranormale televisivo nella comunicazione con l’Aldilà. Ne saranno influenzate la salute fisica e quella psicologica. I podologi potranno aspettarsi un grande interesse per i piedi e la riflessologia potrebbe diventare parte integrante del loro repertorio terapeutico. Il sistema linfatico, in qualità di controparte fisica della rete eterica, sarà molto studiato; molte malattie e le cure relative, si collegheranno all’equilibrio di questo fluido. La clonazione diventa maggiorenne man mano che l’accoppiata Urano-Nettuno presenta come ovvia l’idea che la vita richieda l’integrazione tra spirito e corpo. Urano in Pesci è sicuramente il lampo fulmineo che accende la vita nell’oceano primordiale. L’uso di alcol e droga aumenterà e diventerà una forma di schiavitù, dato che le persone sensibili si orientano verso la rinuncia e la fuga. Il più recente transito di Urano in Pesci nel 1920 ebbe come risultato il Proibizionismo, per cui possiamo prevedere un’altra crociata contro l’alcol simile a quella attuale contro il tabacco. Tuttavia, non si possono evitare le lezioni del passato, la nostra civiltà deve ricordare i costi del proibizionismo: la crescita del potere-ombra nel crimine organizzato. Il romanticismo esagerato e tormentate eroine potrebbero costituire la nuova tendenza hollywoodiana, insieme a fate e spiriti. Una sola cosa è certa: questo periodo non annuncia il ritorno dei cowboy. 12 Argomento L’astrologia va spesso presa alla lettera nei suoi effetti; possiamo prevedere l’innalzarsi di oceani che inonderanno di acqua le coste e non metaforicamente. L’acqua e tutti i luoghi in cui è contenuta si troveranno a fronteggiare disastri e sconvolgimenti. L’imperativo per l’acqua potabile porterà a guerre commerciali e politiche proprio come succede attualmente per il petrolio. Un altro buon investimento: puntate su società che trattano acque. Tutto ciò di cui abbiamo bisogno è amore Masse attonite ed impreparate. Paura, confusione, pazzia, visioni e voci. L’invisibile che sgocciola nel mondo tangibile attraverso i suoi confini porosi. Tutti gli attributi pescini hanno la capacità di risultare pericolosi ed è necessaria una guida ferma e decisa, per impedir loro di formare un diluvio di problemi. Come sempre, le risposte si trovano dove sorgono le domande: come allontanare la paura che sta per scatenarsi, cosa fare delle informazioni raccolte attraverso le visioni e le voci fantasma e delle miriadi di questioni da affrontare. L’attrazione pescina verso il sentiero spirituale è uno dei modi per gestire queste crisi potenziali. Un altro percorso è quello di seguire la più significativa caratteristica dei Pesci, specialmente nei primi tre anni di Urano nel segno, mentre Saturno transita nel Cancro: l’Amore, il compassionevole, trascendente, incondizionato amore che anela alla fusione completa, basato sul sentimento della comunione universale. Questo è l’unico unguento che può guarire le ferite inflitte a tutti gli ipersensibili. Rappresenta il cuore segreto dei prossimi sette anni, come viene espresso nelle parole della Grande Invocazione: “Che l’amore scorra nel cuore degli uomini.” (5) Conservate in frigo il numero del vostro preferito “medico di amore” perché diventerà il più richiesto, dopo i professionisti, durante questo soggiorno nell’epoca dei Pesci. Note e referenze 1 2 3 4 5 Urano è in Pesci, segno governato da Nettuno e Nettuno si trova in Aquario, segno governato da Urano. “L’eterico” è la rete elettrica che contiene i sistemi fisici e la forma dell’individuo; è la controparte del fisico. “L’anima” di una persona rappresenta la sua unità di consapevolezza, una manifestazione nel tempo e nello spazio. Lo “spirito” rappresenta il divino e risiede nell’anima; questa è il passaggio per legare il divino all’umanità. Vedi Alice Bailey, Psicologia esoterica I, New York: Lucis Trust, 1936. Gruppo di Meditazione per la New Age, Principi della legge: Corso di studio, Mention Mount, P.O.Box 566, Ojai, CA 9302 Baron Charles Louis de Secondat Montesquieu, Lo Spirito delle Leggi, trad. Thomas Sargent, London: Bell and Sons, 1914. La Grande Invocazione è disponibile presso la Trust, 113 University Place, 11th Floor, P.O. Box 722, Cooper Station, New York, NY 1027 Argomento 13 Jeanne Mozier è autrice di due libri e numerosi articoli. Vive nella storica città termale di Berkeley Springs, West Virginia e studia astrologia dal 1972. Le sue previsioni stellari settimanali per la vita quotidiana e l’analisi degli eventi attuali sono disponibili sul suo sito Web gratuito: www.starww.com/oracles. Può anche essere contattata all’indirizzo e-mail: starr@intrepid.net. (da THE MOUNTAIN ASTROLOGER, n°107, febbr./mar.2003) PESCI URANO NETTUNO Parentele grafiche e simboliche 14 Argomento COSA NE PENSATE… …sull’ingresso di Urano in Pesci? L.A. 130-109 Abbiamo chiesto l’opinione delle principali “menti” del CIDA. Vi riportiamo le risposte ricevute, con precedenza per quelle sintetiche, come richiesto. Da Sandra Zagatti - Forlì Paradossalmente, forse l’Era dei Pesci finirà proprio con il passaggio di Urano nel Segno, se riusciremo a sostituire la vecchia cultura della sofferenza con una nuova coscienza di partecipazione. Da Clara Negri - Napoli Se superiamo le ultime due tappe critiche di Urano in Acquario sino al 10 e Saturno in Gemelli sino al 4 giugno (tuttora dissonante con Plutone), credo che da luglio in poi potrà davvero iniziare la nuova e tanto attesa era acquariana, indicatrice d’una trasformazione positiva dell’umanità. Evviva… l’ottimismo Da Vittorio Ruata - Roma Urano in Pesci innesca questa metabolizzazione nettuniana avviando il rimescolamento di energie, quindi il cambiamento di valori, già messi in crisi con il suo transito in Acquario. È come se un’enorme centrifuga fosse stata avviata… in attesa di un nuovo prodotto destinato a prendere una nuova forma. Tutto potrà accadere, specie l’imprevedibile! Da Mary Olmeda - Roma Facendo tesoro delle esperienze che hanno mostrato l’orrore a cui può portare una visione unilaterale della politica, della religione, della scienza, della cultura, possiamo augurarci che il pianeta del rinnovamento nel segno della comunione faccia bene il suo lavoro. Argomento 15 Da Loredana Pennati - Milano Non è naturalmente un caso, che Urano entri nell’umanista segno dei Pesci nell’anno internazionale dedicato sia al suo elemento Acqua, che ai disabili, settori in cui si prevede l’inizio di importanti svolte. Da Maria Grazia La Rosa - Roma Penso ad una esplosione (Urano) di armi chimiche (Nettuno). Da Yves Lenoble - Parigi Nel segno nettuniano Urano prosegue l’opera iniziata con la congiunzione Urano-Nettuno del 1993. Significa unire personale e collettivo, “locale” e “globale”. Solo restando se stessi si potrà servire gli altri, cosi’ come con l’apertura verso gli altri ci si riconcilierà con se stessi. Uranus poursuit dans le signe neptunien des Poissons l’oeuvre commencée à la conjonction Uranus-Neptune de 1993. Il s’agit d’unir le personnel et le collectif, le “local” et le “global”. C’est en étant soi-même que l’on servira les autres. C’est en s’ouvrant aux autres que l’on se réconciliera avec soi-même Da Helia Ramos - Madrid Terminerà un ciclo sia personale che sociale. Si scopriranno cose mal fatte o occulte. Più solidarietà fra popoli per raggiungere la pace e sradicare il terrorismo. In internet aumento di virus, vermi e truffe. Data la mutua ricezione, le crisi saranno piu’ pronunciate. Nei prossimi anni stiamo per affrontare un cambiamento totale della nostra società. Urano en Piscis va a finalizar un ciclo tanto a nivel personal como social. Saldrán a la luz muchas cosas mal hechas o que estaban ocultas. Aumento de solidaridad entre los pueblos por alcanzar la paz y erradicar el terrorismo. Aumento de los virus, gusanos y estafas a traves de Internet. Debemos tener en cuenta que Urano en Piscis y Neptuno en Acuario estan en recepción mutua, por lo que las crisis serán muy fuertes. Vamos a vivir un cambio total de nuestra sociedad en los próximos años. Da Lidia Fassio - Torino In questo delicato momento storico Urano ci ricorda che una società sostenibile deve avere meccanismi molto sofisticati che consentano agli individui di cambiare e di aprirsi al nuovo e al diverso mantenendo inalterati i valori primari, il che corrisponde su un piano più piccolo, all’uomo sano che è in grado di mantenere la 16 Argomento propria integrità psichica nella crescita, nella perdita, nel successo e nel cambiamento. Da Marco Pesatori - Milano L’ingresso di Urano nei Pesci dà il via a un processo di aggravamento della crisi politica degli Stati Uniti d’America negli scenari mondiali, con una progressiva e pericolosa esposizione che toccherà il suo culmine tra la fine del 2007 e il 2010 (Saturno in Vergine), con forti rischi sia sotto il profilo strategico-militare, che sul piano economico. Ma è soprattutto l’immagine degli U.S.A. a segnalare una sempre più evidente caduta del “maskara” di difensore della democrazia nel mondo, rivelandone in maniera netta la natura di “impero”. Lo stesso Urano in Pesci è invece un’accelerazione – malgrado le difficoltà attuali – del processo di fortificazione dell’identità politica europea. Da Livio Montanaro - S. Stefano Belbo (Cn) Sulla terra sempre più globalizzata, Urano nei Pesci evidenzierà un momentaneo rifiuto di omogeneizzazione nelle differenzi culture. Cominciamo a renderci conto di quanto sia difficile l’integrazione, il vicino ora è in casa e comincia a pestarci i piedi. Urano-luce aiuta a discernere con attenzione le caratteristiche (vedi difetti) degli altri. I sotterfugi e i contratti (vedi “cartelli”) sottobanco fra le nazioni saranno meno tollerati e si tenderà a renderli pubblici. Da Fulvio Mocco - Torino Nostradamus avrebbe previsto: “Un fulmine colpirà l’oceano, risvegliandolo”, e la ribellione delle alghe ai nostri petroli è cosa malinconicamente già vecchia. Un Nautilus terrorista? Ne dubito: forse si tratta delle “acque superiori”, con novità dallo spazio che restano riservate. Nei cicli precedenti, guerra dell’oppio in Cina, anestesia (etere), proibizionismo: nuove “droghe di stato” per cantare la ninna nanna alle mandrie umane. Poi decadentismo letterario e fascismo: politica (nostalgica) e scienza (visionaria) chiudono sempre più in un angolo la religione, che tenta disperatamente d’irrigidirsi (Pio X, con Urano in Pesci natale, escluse ogni concordato). Gerusalemme e Bagdad, attribuite alla Vergine, hanno Urano di fronte per sette anni di vacche magre. Gli USA, uraniani in quanto “Nuovo Mondo”, ancora più attivi nelle “segrete cose” dei Pesci, sott’acqua. Alcune regioni governate dal segno, come la Libia o l’Anatolia, potrebbero “godere” degli imprevisti uraniani. Argomento 17 Da Nadia Paggiaro - Mestre I grafici dell’entrata di Urano nel segno dei Pesci, sia in marzo che in dicembre, non sarebbero molto tranquillizzanti. In entrambi c’è però una “strana” coincidenza (ed il caso, sappiamo, non esiste) che mi porta a pensare positivo: la congiunzione tra Venere e Nettuno (che per esaltazione e domicilio governano il segno dei Pesci). Insieme, i due pianeti, sembrano voler accompagnare dolcemente per mano Urano (il Cielo) nel proprio territorio. Volendo ignorare il lato meno favorevole, mi auguro che questo scambio di energie possa preludere ad un risveglio dell’uomo verso la spiritualità (perduta nella rincorsa spasmodica della conquista materiale) e ad una presa di coscienza che induca a preferire, o privilegiare, la realizzazione interiore a quella esteriore. Ancora, un invito ad una Fede più libera da dogmatismi, un richiamo all’Amore Universale (Venere/Nettuno), quell’Amore che non ha confini nè di razza, nè di religione, ma che è l’unico sentimento che può portare l’Uomo ad evolversi in una “vera civiltà”. Da Lidia Callegari - Trieste Più immaginazione e creatività che praticità, oppure la pratica si avvale di intuizioni e fantasie incredibili. Doti particolari di chiaroveggenza e intuizione: molti più medium e sensitivi. Grande evoluzione perché aumentano le doti di umanità e spiritualità. Cambiamenti nei comportamenti umani per presa di coscienza. Atteggiamento di libertà rispetto alle religioni codificate: cattolicesimo, protestantesimo, islamismo ecc. Venir alla luce di cose poco chiare, o nascoste perché diminuisce l’importanza del denaro (accoppiata Aria-Acqua). Pericolo di decisioni e scelte confuse. Creatività eccentrica che vuole distinguersi. Si estingueranno animali di grossa taglia. Vita economica, politica e sociale nelle mani di poteri occulti o nascosti? Uso del potere in campo globale. Cambiando gli schemi mentali l’individuo assume significato sul piano collettivo universale piuttosto che a livello personale. Ricerca di una realtà più vasta in sintonia con tutti gli altri esseri. La normalità sarà la diversità odierna? Da Arturo Zorzan - Treviso Urano-cielo accompagnato dalla congiunzione Venere-Nettuno (la speranza), si immerge nel mare-Pesci incontrando la congiunzione Luna-Marte, in un cattivo aspetto con Saturno e Sole, che secondo Gouchon vale come “diminuita resistenza 18 Argomento fisica – carattere poco socievole – posizione sociale acquisita attraverso lavoro duro e particolarmente instabile”. Potrebbe essere veramente un promemoria che il cielo ci invia, affinché la folla di Marte cominci a diventare folla di Venere. Insomma niente di nuovo sotto il cielo: sopra, non si sa. Da Gianna Mascis - Bolzano URANO IN PESCI E MEDICINA Le caratteristiche di forte innovazione tecnologica del pianeta Urano potrebbero accelerare la ricerca medica strumentale nella diagnostica e nelle tecniche chirurgiche poco invasive, specialmente quelle tecnologie che usano radiazioni e sorgenti energetiche ad alta frequenza, con alta energia a breve durata (radioterapia, laser). La velocità e capacità di trasformazione uraniana cambieranno il concetto di ospedale (Pesci), accorciando ulteriormente i tempi di degenza e spostando il concetto di luogo di cura verso confini meno chiusi e più liberi, sfruttando le capacità di socializzazione di Urano e mitigando il sentimento di tristezza pescina. Al contrario le malattie dell’ambito emozionale e mentale aumenteranno notevolmente per problemi di incomunicabilità della nostra società e per l’abuso di droghe e farmaci ad azione psicoattiva (antidepressivi, ecc). I Pesci sono legati intimamente all’acqua, in particolare modo al mare. Forse l’avventuriero Urano potrà esplorare e ricercare nuovi principi attivi degli organismi marini (alghe, batteri, ecc.), per fabbricare nuove medicine. Anche le tecniche mediche legate all’acqua avranno uno sviluppo favorevole. Inoltre, nonostante l’universalismo e l’olismo del segno dei Pesci, la razionalità e l’individualismo uraniano potrebbero accentuare la tendenza alla super-specializzazione medica. Urano e Nettuno saranno in “ricezione”: lo spirito anticonvenzionale di Urano potrebbe portare molti scienziati ad avvicinarsi alle tesi delle medicine tradizionali e persino spingere molti a ricercare delle possibili spiegazioni scientifiche a fenomeni finora confinati nel mondo esoterico e spirituale. Tutte le medicine che si basano sulle teorie dell’equilibrio nella circolazione dell’energia (Medicina Cinese Tradizionale, Ariuveda, radiestesia, ecc.) potrebbero diffondersi ulteriormente e i nuovi strumenti e scoperte uraniane in questo campo potrebbero renderle accessibili a più operatori sanitari, anche a quelli non in possesso di capacità “paranormali” pescine. Forse soltanto l’entrata di Nettuno nei Pesci potrà definitivamente mitigare la conflittualità attuale tra razionalismo e spiritualità, che forse sarà addirittura accentuata da Urano nei Pesci. Le simbologie uraniano-pescine potrebbero dare forza ai movimenti sociali mondiali che lottano per il diritto alla salute di tutti gli esseri umani. Riguardo alla problematiche dei brevetti sulle proprietà intellettuali l’inafferrabilità del segno dei Pesci potrebbe anche portare all’aumento dei segreti e degli intrighi nella ricerca, rendendo più difficile la divulgazione delle scoperte utili all’umanità. Argomento 19 Da Arianna Mendo - Palau (Sassari) In campo medico: penso ad uno sviluppo delle terapie vibrazionali e ad una maggiore attenzione alle energie sottili; prevedo anche una maggiore incidenza di problematiche psico-somatiche e di nevrosi con un aumento delle depressioni. In campo artistico: potranno emergere personalità molto originali, eccentriche, innovatrici e vi sarà un’espansione della creatività legata all’utilizzo delle tecnologie più avanzate nel cinema e in televisione così come in altre espressioni artistiche. In campo spirituale: prevedo una ricerca svolta su una base più individualistica. In campo ambientale: penso ad un’attenzione particolare verso l’elemento acqua sia come problema (inquinamento) sia per trovare delle soluzioni anche relative ai Paesi che ne hanno carenza. Ci sarà anche interesse per sviluppare le potenzialità insite nell’elemento acqua. Da Geneviève Jama Giammarino - Varese Sarà l’unione della natura ribelle di Urano con quella compassionevole dei Pesci senza dimenticare che Urano in Pesci sarà in mutua ricezione con Nettuno in Acquario. Campo astrologico: la ricerca astrologica (Urano) si occuperà più del lato spirituale (Pesci) che del lato materiale della persona. I significati più profondi dell’astrologia (Urano), andranno al di là (Pesci) delle semplici previsioni del futuro (Acquario) e l’Astrologia verrà valutata come uno strumento al servizio degli altri. Campo religioso: sviluppo di vari gruppi religiosi indipendenti. La Chiesa potrebbe “rivoltarsi” o reagire alla pressione e alle rivendicazioni degli estremisti religiosi. Campo tecnico-scientifico: sviluppo nell’ applicazione di nuove tecnologie legate all’acqua e al mondo marino. Città “galleggiante”, porti mobili. Campo medico: l’avanzata delle ricerche batteriologiche, biologiche e mediche potrebbe essere spettacolare. Visione più moderna e riorganizzazione degli ospedali o del mondo medico. Grossi progressi nella tecnica della clonazione. Sviluppo delle medicine cosiddette “dolci” o alternative. Campo cinematografico: evoluzione delle tecniche cinematografiche; gli attori “virtuali” prendono il posto degli attori in carne ed ossa. Sviluppo delle tecniche di “tele-trasporto”. Da Grazia Mirti - Torino Nell’approssimarsi del fatidico 10 marzo 2003 (nel mio caso più significativo perché la mia Luna di nascita si trova a 2° Pesci, e dunque in procinto di affrontare 20 Argomento un impegnativo rendez-vous con il primo dei transaturniani) ho ripreso in mano un volume acquistato a suo tempo (1988) dall’ottimo studioso francese Guy Launay, sfortunato precursore dell’astrologia applicata all’informatica (perì in un incidente in montagna poco tempo più tardi) . Il suo titolo è ‘Les thèmes du Millenaire’. Contiene gli spostamenti dei pianeti lenti dal 900 ai giorni nostri (2100). Andando indietro nel tempo è possibile così determinare con esattezza i periodi in cui Urano è transitato in Pesci, ad esempio: 1920-1927 1836-1843 1752-1759 1668-1675 1585-1592 1501-1508 Chi lo desidera può comunque verificare gli eventi storici accaduti durante i periodi indicati, per determinare possibili analogie con i prossimi 7 anni. Utilizzando la voce Ricerche nel software EXPLORER V (ultima creatura di Piercarlo Caratti, che ha superato se stesso con un autentico capolavoro!) ho potuto identificare personaggi significativi nati con Urano in Pesci. Eccone una piccola selezione: Gerolamo Cardano 1501(congiunzione Urano/Luna in Pesci (la fama con l’astrologia e il giunto cardanico) Nostradamus 1503 (Urano angolare all’Ascendente) Maria Antonietta 1755 (Urano al Medium Coeli) W.A.Mozart 1756 (Urano al Discendente) Friedrich Samuel Hahnemann 1755 (fondatore dell’Omeopatia: congiunzione Venere/Marte/Urano in Pesci in 3a casa) Principessa Sissi 1837 (Urano in Sesta Casa sestile al Sole) Virginia Oldoini contessa di Castiglione 1837(Urano congiunto a Mercurio e a Venere in Nona Casa) Carlotta imperatrice del Messico 1840 (opposizione Urano/Luna tra Sesta e Dodicesima Casa) Emile Zola 1840 (congiunzione Urano/Venere) Giovanni Giolitti 1842 (congiunzione Urano/Luna) Bernadette Soubirous 1844 (Marte accanto a Urano in Undicesima Casa) I personaggi nati tra il 1920 e il 1927 sono ancora presenti intorno a noi… più o meno famosi, in famiglia e fuori. La prima fase dell’ingresso di Urano in Pesci sarà accompagnata da un bel trigono con Saturno, con un semplice spostamento di segno da parte di entrambi i pianeti. Argomento 21 Ecco le conseguenze che mi paiono più evidenti a livello generale: 1) Nuovi metodi terapeutici e di cura 2) Eliminazione di cure antiquate e obsolete 3) Trasformazioni in campo religioso 4) Informatica creativa: il virtuale che prende il sopravvento sul reale 5) Nuovi metodi per ottenere acqua che scarseggia 6) Auto elettriche 7) Mentalità in cambiamento tra i lavoratori dipendenti 8) Trasformazione dei partiti di sinistra 9) Balli innovativi 10) Tecniche evolutive nella fabbricazione del vino 11) Innovazioni nei ricoveri ospedalieri e nelle carceri 12) Maggiore sfruttamento delle risorse marine 13) informatizzazione dei servizi 14) Ulteriore avanzamento dei cellulari verso effetti mirabolanti Sarà una bella avventura, che coinvolgerà ciascuno di noi nella parte pescina dell’oroscopo, sollecitandone aspetti e angolarità. Con effetti cinematografici per Pesci, Vergine, Gemelli, Sagittario. Da non trascurare Ariete e Bilancia, che ne avvertiranno l’effetto da Dodicesima e Sesta Casa. Varrà la pena di essere spettatori privilegiati attraverso la nostra finestra cosmica! Da Rino Maneo - Ravenna Nel mese di giugno 2003, ad Urano si affiancherà Marte nei Pesci, per circa sei mesi; nello stesso mese Saturno entrerà in Cancro … La presenza simultanea dei Pianeti che “reggono” il Capricorno, ai primissimi gradi di Elementi Acqua, mi fa pensare ad una sorta di regolamento di conti nei confronti di quanto, fino ad ora, per le più disparate motivazioni, non è stato possibile controllare. Mi riferisco naturalmente alla vasta schiera di operatori dell’occulto, che da decenni imperversano nel nostro Paese, alleggerendo sia i portafogli di ostinati creduloni, sia le entrate del fisco. Le vicende giudiziarie che portarono alla ribalta le “gesta” di “mamma” Ebe, di Wanna Marchi & Co., rappresentano la punta di un iceberg: penso che da giugno in poi, molte Procure (lo Stato-Capricorno) si daranno da fare per mettere ordine (Urano, Marte e Saturno) nel Kaos-Pesci della ciarlataneria (arti magiche) italiana. In questo senso sarà finalmente possibile pensare che accanto all’ “ordine dei medici” e all’ “ordine degli avvocati” trovi spazio l’Albo degli Astrologi (Saturno in Cancro). È altrettanto auspicabile che i “tre dell’Ave Maria” (Urano, Marte e Saturno) stabiliscano nuovi canoni atti a snellire le procedure dell’elefantiaca burocrazia no- 22 Argomento strana. È comunque altrettanto prevedibile (visto l’Elemento in cui i suddetti Pianeti si troveranno ad operare), che alcune fra tali manovre siano destinate a clamorosi “buchi nell’acqua”. Anche a livello mondiale si tenterà di operare in base ad un nuovo ordine di valori; occorrono più sicurezza a livello tecnologico (Urano) nella Rete informatica (Internet-Nettuno-Pesci) e nuove misure repressive atte a colpire (Marte) le trasgressioni, soprattutto quelle perpetrate nei confronti di minori o di soggetti cosiddetti deboli (lotta alla pedofilia). È quindi pensabile che molti loschi figuri della Rete, cadano nella rete della Giustizia. Saturno in Cancro consentirà di controllare gli esiti di tale campagna, e costituirà l’impegno severo dei genitori per la tutela dell’integrità fisica e morale dei bambini. Con l’ingresso di Urano nei Pesci, la Chiesa ha ufficializzato la sua posizione politica a livello mondiale; ha scelto la parte dei deboli, dei diseredati, dei non-allineati, secondo l’antica, ma sempre attuale, Parola di Cristo-Pesci; temo purtroppo che i moniti del Santo Padre rimarranno “lettera morta”, in quanto la configurazione astrale di metà giugno, porta a pensare ad una sorta di spirale universale (Pesci) della violenza (Urano-Marte), che condurrà verosimilmente a lasciare sul terreno, migliaia di vittime innocenti, di una parte e dell’altra. Da Matteo Pavesi – Milano È interessante e necessario fare un confronto con il passato, ma questo ingresso e’ veramente nuovo in tutti i sensi. Non abbiamo mai avuto il 2 nella numerazione del nostro tempo, non siamo mai stati nel terzo millennio e per questa ragione i simboli e gli eventi in arrivo saranno abbastanza incomprensibili. Tutti gli eventi che sono stati catalogati dagli astrologi provenivano da matrice 1. Uno come uomo, affermazione, sole, potere: adesso siamo nelle mani del due confronto, specchio, luna, donna. Credo quindi che per prima cosa Urano agira’ sul cervello-pesci per preparare (naturalmente chi lo vorra’) ad una rivoluzione dei cinque sensi, con la scoperta di un sesto forse. Sono infatti convinto che nei prossimi sette anni saranno sempre di piu’ le persone che avranno un rapporto “normale con l’altra dimensione”. La parte destra e la parte sinistra del cervello dovranno collaborare inseme, basta guerra quindi scienza categorica, leggi inique, viva la parità, l’eguaglianza fra uomini e donne, la fantasia, l’arte e l’astrologia etica! Il mondo e la specie umana scopriranno tutto questo e con il passaggio in Ariete si vivranno alla luce del sole nuove attitudini e nuove capacita’. Da Adriana Cavadini - Milano Urano, con la sua carica elettrica e rivoluzionaria durante il suo soggiorno in Pesci porterà con sé importanti progressi soprattutto nell’area delle scienze mate- Argomento 23 matiche, della tecnica, dell’astrofisica e della medicina, in particolare della psichiatria infantile e della psicoanalisi. I Pesci, infatti, governano la corteccia cerebrale e le funzioni più elevate del pensiero e quando un pianeta lento vi soggiorna, specialmente se supportato dal passaggio in Cancro o Scorpione di un altro lento, la scienza in ogni settore fa notevoli balzi in avanti. Nei prossimi sette anni possiamo aspettarci importanti progressi nelle aree della psichiatria e delle matematiche perché questi sono i settori che anche nei precedenti passaggi di Urano in Pesci hanno avuto maggiore sviluppo. Dal 1752 al 1759, periodo in cui anche Plutone si trovava in Sagittario, come ora, Beniamino Franklin inventò il parafulmine I. Kant espose la sua teoria sull’origine del sistema solare, G. Lagrange espose un metodo per determinare i massimi e i minimi delle integrali definite, G. B. Morgagni pubblicò un’opera fondamentale sull’origine delle malattie. Nello stesso periodo fiorirono molti studi e scoperte a uso dei naviganti. Dal 1835 al 1843 con Urano in Pesci e Nettuno in Acquario, come ora, le scienze matematiche ebbero un’impennata a opera di Graffe, Poisson, Gauss, Matteucci. E così la pedagogia; Friederich Frobel, e A.A. Necker de Saussure pubblicarono i loro importanti lavori sulla psicologia infantile. Si sperimentarono anche i primi anestetici, prima l’etere e poi il protossido d’azoto (Pesci, dodicesima, la sofferenza). Dal 1919 al 1927 ancora progressi nelle matematiche e nell’astrofisica a opera di Eddington, di Rutheford e altri, ma soprattutto grazie alla presenza di Plutone in Cancro, il segno lunare che rappresenta il mondo delle emozioni, la maternità e la famiglia, e di Nettuno in Leone che ha posto l’accento sui figli e la pedagogia, i sette anni di Urano in Pesci hanno fruttato una spinta poderosa degli studi psicologici e psicanalitici alla scoperta dei segreti della psiche; basterà a questo proposito ricordare l’americano J. Watson, l’austriaco Alfred Adler, S. Freud e C.G. Jung, e poi lo psichiatra tedesco Kretschemer che pubblica “struttura corporea e carattere” e quello svizzero H. Rorschach con il suo famoso test. Pavlov pubblica finalmente il frutto dei suoi studi sull’attività nervosa degli animali e J. Piaget un importante lavoro sulla psicologia dei fanciulli. W. Reich, psicoanalista austriaco pubblica “ la funzione dell’orgasmo”. Aspettiamoci quindi, come sempre, una rivoluzione uraniana, ma pescina, quindi non solo a vantaggio della scienza, bensì agita a livello della coscienza collettiva, e diretta sia a mitigare il dolore fisico, morale e psicologico dei singoli, sia a curare le ferite dell’umanità. 24 Argomento Il partner “alternativo” presenta spesso caratteristiche astrologiche simili a quelle del “primario”. Temi alla mano, Carla Pretto ce ne farà un dettagliato resoconto nel prossimo numero della Rivista. CASA PRIMA: il personaggio Candy Hillenbrand: L’eredità di Dane Rudhyar (1895-1985) Claudio Cannistrà: Dane Rudhyar e l’astrologia umanistica 26 Casa Prima: il personaggio Argomento CANDY HILLENBRAND L’EREDITÀ DI DANE RUDHYAR (1895-1985) TRADUZIONE DI GIUSEPPE RODANTE L.A. 130-115 La finalità essenziale dell’astrologia… non è tanto dirci che cosa incontreremo sul nostro cammino, quanto suggerire i modi e la ragione fondamentale di quell’incontro. Quale qualità in noi, quale tipo di forza è necessario per attraversare una specifica fase nel nostro totale manifestarci come individui.1 Mi considero davvero fortunata perché il mio primo insegnante d’astrologia, all’inizio degli anni ’80, m’indirizzò subito verso l’opera di Dane Rudhyar. Poco prima di incontrare l’astrologia, avevo vissuto la morte violenta ed improvvisa di un familiare. Come spesso accade, ciò mi aveva catapultato su un percorso di ricerca. Iniziai a cercare risposte alle vecchie domande che circondano il mistero della vita e della morte, delle tragiche fatalità e del destino. Cercavo di capire e, soprattutto, di trovare significato e finalità nella vita. Rudhyar rispose, in gran parte, a quel mio bisogno. Avevo trovato non soltanto uno strumento che aiutava a portare ordine nel caos apparentemente casuale della vita, ma anche una persona saggia che poneva l’astrologia in un contesto molto più ampio delle semplici tecniche o regole da manuale, o di scoperte empiriche ed aneddotiche. Ecco un’astrologia che abbracciava la psicologia junghiana, la storia, la filosofia, la saggezza dell’Oriente, la teosofia, la prospettiva olistica ed altro ancora. Fin dall’inizio, fui colpita ed ispirata dall’ampio approccio, sintetico e spirituale, che Rudhyar presentava. Ogni libro letto successivamente, mi offriva scarso sostegno od ispirazione in confronto a Rudhyar. E col passare del tempo, scoprii che la sua opera non era rimasta la stessa. Si era sviluppata, adattata, trasformata ed espansa nel corso di cinquant’anni, durante i quali egli scrisse circa 1.000 articoli e decine di pamphlet e libri sull’astrologia. Rudhyar fu più che semplicemente un astrologo. Era anche un acclamato musicista, poeta, artista e filosofo visionario. Nello spazio di poche pagine, posso semplicemente limitarmi agli aspetti più evidenti della sua vasta opera: per farne realmente un’esperienza piena, dev’essere letta. Mi sorprende e mi preoccupa che le nuove generazioni d’astrologi abbiano una scarsa conoscenza dell’importante influenza di Dane Rudhyar. In alcune scuole d’a- Casa Prima: il personaggio Argomento 27 strologia non si cita il suo nome, non si raccomandano i suoi libri e non gli si dà credito per le molte innovazioni che oggi diamo tanto per scontate. In diversi libri che attingono alle sue idee, non si fa riferimento a Rudhyar, né nella bibliografia, né nelle note. Similmente, all’interno dei gruppi di discussione in Internet, ho osservato ciò che sembra una generale ignoranza circa il contributo di Rudhyar all’astrologia, persino tra i nostri rappresentanti più eminenti. Durante un incontro con uno dei suoi studenti – che personalmente conosco - Rudhyar espresse, a quanto pare, il timore che il suo lavoro sarebbe andato perduto dopo la sua morte. In base a quanto si racconta, sembra che per tutta la vita egli fu convinto che la sua opera non fosse adeguatamente compresa, anche da coloro che si dedicarono più intensamente a studiarla. Oggi, a circa sedici anni dalla sua morte, vi è ancora chi dice che i suoi libri sono difficili da leggere – addirittura oscuri ed impenetrabili. In realtà, abbiamo a disposizione molti libri pieni zeppi di parole, spesso privi di un adeguato indice che permetta di accedere a piccole, ma interessanti informazioni, tanto importanti in qualsiasi opera di vaste dimensioni. Bisogna leggere Rudhyar da cima a fondo, ma nel frettoloso mondo moderno, molti di noi hanno poco tempo per concedersi un tale lusso. A prima vista, appare arduo accostarsi immediatamente all’opera di Rudhyar, tuttavia il suo messaggio può essere in qualche modo semplificato. Parafrasando (e mi scuso con Rudhyar), l’universo è un sistema nel quale una “totalità” s’inserisce in un’altra, che s’inserisce in un’altra ancora e via dicendo. Un essere umano, il nostro pianeta, il nostro sistema solare, la galassia – ognuno è una “totalità” che s’inserisce in una “totalità” maggiore. Tutti siamo nati con un compito: rispondere ad un bisogno fondamentale della “totalità” più grande. L’astrologia può aiutarci ad entrare in sintonia con quel fine, a diventare personalità più integrate, a realizzare le nostre potenzialità innate – contenute in forma di seme alla nascita, proprio come la ghianda contiene in sé il potenziale per diventare una quercia. In definitiva, il nostro scopo è realizzare il nostro legame con il “tutto” e dedicarci alla sua consacrazione, servire l‘umanità. Questa, ritengo, è la filosofia fondamentale che sta dietro l’opera di Rudhyar. Egli non soltanto fu responsabile dell’elaborazione di un nuovo “paradigma” per l’astrologia; a lui si deve anche la diffusione più ampia di quest’ultima dagli anni ’30 in poi, attraverso tanti articoli sulle riviste specializzate, in particolare American Astrology. Si crede, inoltre, che Rudhyar sia stato il pioniere degli oroscopi dei segni solari. Egli recuperò l’idea della ciclicità, diffuse e sviluppò i simboli sabiani ed introdusse l’uso del ciclo di lunazione. Fu l’iniziatore dell’astrologia umanistica, a lui si deve l’invenzione, addirittura negli anni ’20,2 del termine “transpersonale” e tanto altro ancora. Quasi non ci sorprende che il Sole natale di Rudhyar fosse nel primo grado dell’Ariete! 28 Casa Prima: il personaggio Argomento I primi anni della sua vita Daniel Chennevière nacque il 23 marzo 1895, alle 0.42 L.M.T. a Parigi, in Francia (vedi tema). Era un bambino di salute cagionevole e tali problemi avrebbero continuato ad affliggerlo durante tutta la sua vita. Dopo aver subito un grave intervento chirurgico all’età di dodici anni – gli furono asportati il rene sinistro e la surrenale –, il giovane Daniel cominciò a sviluppare le sue capacità mentali. A sedici anni, superò gli esami di baccalaureato alla Sorbona, specializzandosi in filosofia.3 Successivamente, frequentò gli ambienti artistici e musicali parigini e rimase fortemente influenzato dalle idee radicali di Friedrich Nietzsche. In questo periodo, poco dopo la morte del padre, Daniel ebbe un’esperienza “mistica” o una sorta di presa di coscienza: “Divenni intuitivamente consapevole della natura ciclica di tutta l’esistenza e del fatto che la civiltà occidentale stava per giungere ad una ‘autunnale’ conclusione”. Rudhyar in seguito scrisse di aver “cercato di ottenere una più chiara comprensione dei modelli ciclici e del significato essenziale dell’esistenza.”4 Secondo quanto scrive Leyla Raël, la quarta moglie di Rudhyar e sua partner al momento della morte, egli credeva che ogni persona, vivente durante tale periodo ‘autunnale’, è posta di fronte ad una scelta fondamentale: identificarsi con le foglie morte (ciò che termina) oppure con “i piccoli ed insignificanti semi che portano la Casa Prima: il personaggio Argomento 29 promessa di una nuova vita per la successiva ‘primavera’.”5 Daniel scelse consapevolmente la “condizione del seme” e nel 1916, all’età di ventun’anni, abbandonò la Francia per dirigersi verso il “Nuovo Mondo”, l’America, lasciandosi alle spalle la patria, il nome e tutti legami con la famiglia e la cultura d’origine. Fu allora che divenne Dane Rudhyar. Per lui, era di vitale importanza staccarsi dai condizionamenti del passato ed aprirsi ad una ‘mutazione’ radicale, per agire da “individuo-seme” nel corso di una nuova fase o ciclo storico. La necessità di una trasformazione totale della nostra civiltà era il suo ideale ed il cambiamento di nome ne fu il riflesso simbolico. Il nome Rudhyar deriva dal sanscrito rudra, “che indica l’azione dinamica e l’energia elettrica liberate durante le tempeste.” Nelle scritture vediche, il Dio Rudra è il Distruttore ed il Rigeneratore, “l’energia trasformativa, colui che rompe le vecchie forme ed il potere della volontà o forza vitale.”6 Rudhyar pensava di avere un suo ruolo in questo processo di cambiamento globale. In questo senso, aveva un forte senso del suo compito e del suo destino. Il cuore della sua opera astrologica consiste in una chiamata “agli individui che possiedano una visione olistica ed un approccio ‘umanistico,’ affinché operino per la fondazione di una società globale.”7 Rudhyar dovette attendere trent’anni prima di trovare, nei giovani americani degli anni ’60 e ’70, terreno fertile per seminare molte delle sue idee per un mondo nuovo e migliore. L’approccio umanistico all’astrologia In termini astrologici, lo sviluppo di quest’ideale prese il via con la pubblicazione del libro più importante di Rudhyar, L’Astrologia della Personalità, uscito inizialmente nel 1936. In quest’opera, tentò di reinterpretare l’astrologia tradizionale per porre l’accento sull’idea d’integrazione. Egli cercò di presentare l’astrologia come “una filosofia, vivente e pratica, per la realizzazione e l’integrazione psicologica.”8 Rudhyar fu uno dei primi astrologi ad evidenziare che nessuna posizione planetaria o aspetto sono, in se stessi, buoni o cattivi e che le crisi offrono opportunità di crescita; si trattava di una visione piuttosto radicale in quel periodo. Le basi teoriche di quest’opera essenziale si trovavano in diversi lavori d’argomento teosofico, psicologico e filosofico. La filosofia olistica fu mutuata da Holism and Evolution di Jan Smuts; la cosmologia da La Dottrina Segreta di Helena Blavatsky ed il “nuovo” approccio psicanalitico dalle opere, appena tradotte, di Carl Jung. I corsi ciclostilati d’astrologia di Marc Edmund Jones fecero intravedere a Rudhyar nuove possibilità per la disciplina, mentre le recenti teorie di Einstein “accesero nella sua mente l’idea di integrare l’astrologia con la psicologia del profondo, nei termini dell’approccio olistico che emergeva nella filosofia e nella fisica atomica.”9 Quando consideriamo che L’Astrologia della Personalità fu scritto nei primi anni ’30, ci rendiamo conto di che notevole tentativo fosse, non solo di operare una sintesi di diverse discipline, ma anche di formulare, partendo da ciò, un paradigma 30 Casa Prima: il personaggio Argomento totalmente nuovo per l’astrologia. Leggendo questo libro, è piuttosto chiaro che Rudhyar fosse più avanti rispetto ai tempi. In questa prima fase, egli definì il suo approccio “armonico”. Lo sviluppò ulteriormente attraverso molti altri libri, ma in seguito coniò l’espressione astrologia “umanistica” o “centrata sulla persona”, in linea con i paralleli sviluppi nell’ambito della psicologia umanistica. La definizione “centrata sulla persona” fu presa in prestito dallo psicologo di orientamento umanistico Carl Rogers, che aveva scritto La Terapia Centrata sul Cliente. Ciò costituiva un necessario sviluppo del comportamentismo e della psicologia freudiana verso un approccio che poneva il cliente al centro della relazione terapeutica. Tale teoria implica che il cliente - non il terapeuta - possegga le soluzioni ai propri problemi – ancora una volta un concetto rivoluzionario per molti astrologi assolutamente convinti nel fornire predizioni al cliente. Nell’“astrologia tradizionale”, a tutt’oggi ancora popolare, si ritiene che forze al di là del controllo umano agiscano sugli individui. Rudhyar, comunque, cercò di porre al centro la persona, riconoscendola come unica, autonoma e creativa – un individuo capace di crescita, libertà e trasformazione personale; capace di prendere decisioni da solo ed, infine, di operare per il cambiamento di sé, onorando una finalità superiore che si estende al di là del sé personale ed abbraccia “totalità” sempre più grandi. In tutta la sua opera, Rudhyar distingue tra ciò che indica come l’approccio tradizionale centrato sull’evento e quello umanistico. Afferma che tutte le tecniche predittive sono “una forma glorificata di predizione dell’avvenire”, scientifiche o meno che siano. Al contrario, l’astrologo umanistico “non cerca di scoprire ‘come funziona una persona’… Non tenta di ‘analizzare’ un cliente… Cerca, invece, di agire da intermediario, agente focalizzante ed interprete, la cui unica funzione è aiutare l’altro a realizzare se stesso in modo più pieno ed a diventare ‘una persona completa’, un individuo integrato e dai molteplici aspetti, capace di realizzare lo scopo essenziale del suo esser nato (il suo destino personale) in un particolare momento ed in un particolare ambiente social-planetario.”10 Secondo Rudhyar, questi due approcci di base all’astrologia manifestano una sostanziale differenza nell’atteggiamento e nella visione del mondo di chi la pratica. Rudhyar era più che consapevole del relativismo dell’astrologia, della natura legata al contesto, dell’interpretazione e della funzione che le diverse visioni del mondo svolgono nel determinare il tipo di astrologia che si usa. Tutto ciò è un tratto distintivo della prospettiva postmodernista, un approccio che appare poco diffuso in ambito astrologico ma piuttosto popolare nella maggior parte delle altre discipline accademiche. Nel suo libro del 1972, L’Astrologia Centrata sulla Persona, Rudhyar delinea in modo più ampio questo metodo. L’“Io” non è al di fuori del tema natale. Gli individui non sono oggetti, sui quali agiscono forze esterne, secondo la percezione dell’astrologia tradizionale, orientata sugli eventi. Essi sono, invece, “il soggetto di un Casa Prima: il personaggio Argomento 31 complesso gioco di energie che si manifesta, sulla terra, in un concreto campo di attività…” L’individuo è la totalità del tema e quella totalità è essenzialmente armonica – che si tratti di un tipo statico o dinamico di armonia – perché il tema natale rappresenta “l’intero universo concentrato in uno specifico punto nello spazio o nel tempo.” Poiché ogni persona rappresenta un aspetto particolare ed armonioso dell’intero universo, essa nasce come risposta al bisogno dell’umanità in quel momento: “E’ quello che è perché ciò è richiesto in quel preciso momento. Il suo tema natale rappresenta la soluzione di quel bisogno. E’ la formula esistenziale del suo essere totale – la sua ‘firma’… il suo nome sacro.”11 Rudhyar pone ripetutamente l’accento sul fatto che ogni tema natale è il migliore per lo scopo specifico dell’individuo al quale si riferisce, poiché “egli è, nella struttura e nella funzione, questo tema.”12 Non esistono temi buoni o cattivi (“Ogni cosa è buona al posto che le spetta e in relazione ad ogni altra”), non si possono fare valutazioni di fortuna o sfortuna. Al contrario, l’approccio umanistico è un “dire sì senza condizioni all’esistenza.”13 Il compito dell’astrologo umanistico – scrive Rudhyar – è “presentare alla coscienza del cliente un concreto quadro esistenziale di ciò che il tema significa – le tensioni da sciogliere ma anche le speciali capacità, i conflitti da armonizzare, le possibilità di disintegrazione da evitare e le opportunità che ci si può attendere di realizzazione individuale. In altre parole, egli cerca di assistere il cliente in ciò che Jung chiama ‘l’integrazione della personalità’ – come essere una persona completa.”14 Il ruolo dell’astrologo Un tema, al quale Rudhyar prestò particolare attenzione, fu la responsabilità ed il potere dell’astrologo. Egli ci ricorda che il nostro campo include il misterioso, l’incomprensibile e l’occulto e che la nostra conoscenza conferisce autorità. Come detentori di una conoscenza del “non ancora comprensibile”, dobbiamo accettare una forte responsabilità personale. Rudhyar ha scritto molto sui pericoli della predizione e sulla realtà della profezia che si auto-compie. Evidenzia il bisogno, cruciale per l’astrologo, di comprendere quanto il cliente riesca ad assimilare le informazioni fornite e la reale possibilità di innescarne i timori. Mette in dubbio – al contrario di quanto ritengono molti astrologi – che si debba rispondere a tutti i quesiti del cliente. Rudhyar chiede a tutti noi di domandarci se quanto diciamo ai nostri clienti aiuti il processo d’integrazione o aumenti la loro confusione. Lo scopo dell’astrologia Rudhyar riconosce che l’astrologia non fornisce una rapida scorciatoia verso l’integrazione. In realtà, si tratta di un processo graduale. Ogni fattore astrologico può contribuire all’integrazione od alla disintegrazione. Il compito dell’astrologia è sostenere il cliente nel raggiungimento di “un più alto grado di integrazione e salute 32 Casa Prima: il personaggio Argomento fisica e mentale,” e la responsabilità dell’astrologo sta nel modo in cui vengono presentati i fattori del tema. Secondo Rudhyar, la presentazione può gettare nuova luce sulle differenti componenti di una carta natale. Da questo punto di vista, il possessore del tema riesce a vedersi in modo più obiettivo; egli “può vedersi ridotto all’essenziale… Al di là della confusione della sua esistenza quotidiana, giunge a cogliere un modello di ordine. Tutte le tendenze conflittuali si rivelano come componenti complementari della sua personalità totale. Si vede completo, nella struttura e nella funzione.”15 Come tecnica per ottenere una maggiore integrazione e realizzare la propria totalità, l’astrologia umanistica di Rudhyar potrebbe forse essere definita “un percorso di guarigione”. In realtà, così egli descrisse la psicologia del profondo di Jung, Progoff e Assagioli che tanto influenzarono il suo lavoro. Nel corso della sua vita, Rudhyar tenne conferenze per tutti gli Stati Uniti. Era particolarmente sensibile alle istanze della gioventù americana; negli anni ’60, si rese conto che le giovani generazioni stavano cercando qualcosa di più dei loro predecessori, che l’approccio razionale e scientifico aveva scarse attrattive: “Cercavano un modo di vivere nel quale, alla loro relazione individuale con l’universo, sarebbe stato attribuito un significato costruttivo. Non volevano tanto conoscere il ‘come,’ quanto scoprire, in una prospettiva nuova e cosmica, il ‘perché’ della loro esistenza. Volevano che li si rendesse completi e trovare il modo migliore per raggiungere ciò.”16 Rudhyar vide che la natura, volta a un fine, della psicologia del profondo cercava di rispondere a questo bisogno; nel suo tentativo di “rivelare potenti archetipi” ed evocare una “funzione di riconciliazione” od un’“immagine di salvezza,” la psicologia del profondo era in essenza un “linguaggio di immagini ricche di significato simbolico.”17 Questo è esattamente il modo in cui Rudhyar percepiva lo scopo primario dell’astrologia – come linguaggio simbolico. Sebbene oggi ciò non sembri un’idea così originale, possiamo comprendere che, negli anni ’30, un tale orientamento rappresentasse un radicale allontanarsi dal tipo di astrologia diffusa in quel periodo. L’uso della predizione in astrologia Rudhyar non rifiutò l’uso di tecniche predittive, benché avesse molto da dire su come dovessero essere usate. Il tema natale è un simbolo o un mandala del nostro potenziale ed i transiti e le progressioni riflettono il manifestarsi di quest’ultimo nel corso del tempo. Rudhyar afferma chiaramente che transiti e progressioni non rivelano quanto dovrà accadere, in termini di eventi, “ma i passi sequenziali che sarebbe meglio per noi intraprendere al fine di realizzare il nostro potenziale innato e lo scopo definito dal nostro tema natale”.18 Rudhyar si riferisce all’astrologo orientato alla predizione degli eventi come ad un empirista. Sebbene molti astrologi ritengano che vi sia un abisso tra l’astrologia e la scienza, esiste anche un importante punto d’incontro tra i due ambiti. L’astrolo- Casa Prima: il personaggio Argomento 33 gia orientata sull’evento e le scienze empiriche sono entrambe fortemente interessate a predire “che cosa accadrà quando questo e quel fattore si incontreranno in determinate condizioni.” Tuttavia, Rudhyar fa notare che l’astrologo-empirista raramente riesce a predire l’esatta natura degli eventi ed in quali precise circostanze avverranno, in che modo influenzeranno la coscienza o la salute di una persona, o la sua modalità di risposta”.19 Secondo Rudhyar, ogni predizione deve tenere in considerazione l’intera vita della persona e contribuire al suo sviluppo, al senso d’interezza psicologica, alla salute ed al benessere essenziale. Afferma che, generalmente, la predizione degli eventi ha un effetto psicologicamente distruttivo – incoraggiando la dipendenza del cliente da consigli esterni, stimolando la tendenza alla fuga ed accondiscendendo alle sue paure ed insicurezze. “Gli eventi non accadono a noi, siamo noi che accadiamo agli eventi.” Questa è la frase di Rudhyar più spesso citata e vale la pena ricordarla. Egli elabora ulteriormente questo tema: “Se un mattone cade sulla testa di un uomo mentre cammina per strada, è responsabilità dell’uomo; era lui che camminava nel raggio d’azione del mattone. L’uomo è accaduto al mattone, perché è un individuo consapevole ed il mattone solo un pezzo della natura universale”.20 Inoltre, Rudhyar sostiene che quanto ci accade, deve accaderci. Ogni crisi è una sfida ed ogni transito o progressione presenta “un’opportunità di trasformazione, espansione e purificazione.” Il principale compito dell’astrologia – scrive Rudhyar – è “aiutarci ad accogliere sulla soglia ciò che viene verso di noi, non fantasticare su un remoto spalancarsi di porte che ancora non riusciamo a distinguere”.21 Il valore dell’astrologia consiste nell’aiutare il cliente ad accettare se stesso ed a comprendere che cosa succede, o è già successo, nella sua vita. E’ interessante che Rudhyar definisca il libero arbitrio “la volontà di non adeguarsi al passato”, 22 oppure “la misura della capacità di un uomo di essere ed agire come individuo”; il fato è “la misura della sua dipendenza dagli standard collettivi e generici, in quanto strutture determinanti”.23 Ognuno di noi ha la libertà di scegliere e prendere decisioni creative – è questo il nostro libero arbitrio. Rudhyar è uno dei pochissimi astrologi ad aver tenuto in considerazione ciò che chiama il “fattore di indeterminatezza,” simile al principio di incertezza di Heisenberg: ciò che non può essere determinato, non può essere predetto e perciò non conosciuto prima dell’evento. Questo fattore di indeterminatezza, dice Rudhyar, è la nostra “scintilla divina” ed è lì che si trova la nostra libertà. Possiamo scegliere come reagire ai fattori condizionanti dell’eredità genetica, dell’ambiente, della cultura, della religione e così via. Possiamo scegliere in che modo rispondere alle crisi nella nostra vita ed alle opportunità che ci sono offerte. In definitiva, Rudhyar sostiene che possiamo trasformare il nostro passato, la nostra natura, “attraverso l’introduzione di una visione nuova, una realizzazione od un obiettivo nuovi… Nessuno è assolutamente libero… ma tutti, nei momenti cruciali della decisione, possono trasformare fino a un certo punto le loro condizioni 34 Casa Prima: il personaggio Argomento naturali con una risposta creativa, non determinata ed essenzialmente imprevedibile fino a che non si sia manifestata”.24 Nei suoi ultimi libri, Rudhyar mosse da un approccio umanistico ad uno che definì “transpersonale” o “galattico”. The Sun is Also a Star, From Humanistic to Transpersonal Astrology e The Astrology of Transformation 25 delineano chiaramente il passaggio da un orientamento all’altro. Per Rudhyar, l’astrologia umanistica riguarda il concentrarsi sulla realizzazione di sé o sul diventare una personalità più integrata (l’obiettivo di molte scuole di psicologia umanistica), mentre l’astrologia transpersonale implica la dedizione di quel sé integrato ad una totalità più grande. Lo scopo dell’approccio transpersonale non è la felicità individuale. Rudhyar ritenne che il potenziale ultimo per l’individuo fosse quello di “agente di trasformazione”, veicolo d’“azione efficacemente concentrata” diretta verso un fine più collettivo/planetario/galattico. Ma questo è materiale per un altro articolo! “Individuazione” non dovrebbe soltanto significare esser divenuti una “persona completa,” secondo un certo stile di vita. Dovrebbe implicare la libertà dal Collettivo e da una schiavitù inconscia e compulsiva dei valori della propria cultura… Quando ciò è compreso, inizia ad accadere un cambiamento fondamentale; un riorientamento. Esso conduce prima o poi ad un nuovo approccio alla vita ed all’Astrologia. E’ un tale approccio che recentemente sono stata spinta a porre in evidenza…26 Dati e fonte del tema DANE RUDHYAR, 23 marzo 1895, 0:42 LMT (0:32:40 UT); Parigi, Francia (48°N52’, 02°E20’); dati accurati forniti dallo stesso Rudhyar che conferma l’Ascendente ed il Medio Cielo in An Astrological Mandala, p. 371. NOTE 1 2 3 4 5 6 7 8 Dane Rudhyar, Person Centered Astrology, Santa Fe, NM: Aurora Press, 1981, p.9. Tradotto in italiano con il titolo L’Astrologia Centrata sulla Persona, Roma: Astrolabio, 1989. John Rowan, Ordinary Ecstasy – Humanistic Psychology in Action, 2nd ed., Londra: Routledge, 1976, p. 142. Informazioni biografiche tratte da James R. Lewis, The Astrology Encyclopaedia, Detroit: Visibile Ink Press, 1994, p. 458; e da Leyla Raël, The Essential Rudhyar, Palo Alto, CA: Rudhyar Institute for Transpersonal Activity, 1983, p.1. Dane Rudhyar, The Rhythm of Human Fulfillment, Palo Alto, CA: The Seed Center, 1973, p. 8. Raël, The Essential Rudhyar, p. 1. Rudhyar, The Rhythm of Human Fulfillment, retro della copertina. Ibid. Dane Rudhyar, The Astrology of Personality, New York: Lucis Publishing Company, 1936, p. 6; Santa Fe, NM: Aurora Press, 1991. Tradotto in italiano con il titolo L’Astrologia della Personalità, Roma: Astrolabio, 1986. Casa Prima: il personaggio Argomento 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 35 Raël, The Essential Rudhyar, pp. 41-42. Dane Rudhyar, An Astrological Mandala, New York: Vintage Books, 1974, p. 364. Tutte le citazioni in questo paragrafo sono tratte da Rudhyar, Person Centered Astrology, pp. 40, 42-43. Ibid., p. 50 Ibid., pp. 49-50. Dane Rudhyar, From Humanistic to Transpersonal Astrology, Palo Alto, CA: The Seed Center, 1975, pp. 44-45. Dane Rudhyar, The Practice of Astrology, Baltimora, MD: Penguin Books, Inc., 1971, p. 14. Tradotto in italiano con il titolo La Pratica dell’Astrologia, Roma: Astrolabio, 1985. Rudhyar, Person Centered Astrology, p. 8. Ibid., pp. 8-9. Ibid., p. 65. Ibid., pp.72-75. Rudhyar, The Practice of Astrology, p. 26. Ibid., pp. 98-102. Dane Rudhyar, The Lunation Cycle, Berkeley e Londra: Shambhala, 1971, pp. 124-125; Santa Fe: Aurora Press, 1986. Tradotto in italiano con il titolo Il Ciclo di Lunazione, Roma: Astrolabio, 1985. Rudhyar, The Practice of Astrology, p. 16. Rudhyar, The Lunation Cycle, pp. 124-125. Dane Rudhyar, The Sun is Also a Star: The Galactic Dimension of Astrology, New York: E. P. Dutton & Co., Inc., 1975; From Humanistic to Transpersonal Astrology, op. cit.; The Astrology of Transformation: A Multileveled Approach, Wheaton, IL: Quest Books, 1980. Rudhyar, From Humanistic to Transpersonal Astrology, interno della copertina. Candy Hillenbrand è un’astrologa ed autrice australiana, particolarmente interessata ad un approccio all’astrologia che permetta la crescita della persona; pratica, inoltre, la floriterapia. E’ laureata in Scienze Sociali ed ha conseguito la Practitioners Qualification della Federazione degli Astrologi Australiani, vincendo nel 1997 la Medaglia d’Oro Allan Johnson, conferita dalla Federazione. E’ stata direttore ed editore del trimestrale internazionale, The Wholistic Astrologer, ed i suoi articoli appaiono regolarmente su parecchie pubblicazioni ed in Internet. Candy può essere contattata tramite posta: P.O. Box 1796, Macclesfield, S.A., 5153, Australia; o attraverso l’indirizzo e-mail: candy@aplaceinspace.net. I suoi siti web sono “A Place in Space” (www.aplaceinspace.net) e www.wholisticastrologer.com. 36 Casa Prima: il personaggio Argomento CLAUDIO CANNISTRÀ DANE RUDHYAR E L’ASTROLOGIA UMANISTICA L.A. 130-116 Riflessioni sulla vita e sull’opera di un “Moderno Uomo del Rinascimento”, stimolate dalla lettura dell’articolo di Candy Hillbrand. Il 1917 è un anno chiave non solo per la storia dell’Europa e del mondo intero, basti pensare allo scoppio della rivoluzione russa, ma anche per i destini della nostra amata astrologia. In quell’anno infatti, muore il famoso astrologo ed esoterista inglese Alan Leo e con lui giunge ad una fase critica la “event-oriented astrology”, ossia l’astrologia basata sulle tecniche previsionali. Proprio nel 1917, una sentenza del tribunale londinese, emessa contro lo stesso Leo, condanna le previsioni di eventi specifici, ammettendo solo predizioni legate alle tendenze psicologiche e caratteriali. Da li a poco, nel mondo anglosassone e in tutta Europa comincerà ad affermarsi l’analisi delle predisposizioni caratteriali, che sfocerà in breve nella cosiddetta astrologia psicologica; questa branca della nostra disciplina, grazie anche all’appoggio di eminenti studiosi come Carl Gustav Jung, in qualche modo finirà per essere la protagonista della seconda metà del XX secolo. Ma nello stesso tempo, il 1917 rappresenta un anno di svolta anche per un altro importante personaggio, in stretta relazione con questo genere di astrologia. Mi riferisco a Daniel Chennevière, ovvero Dane Rudhyar, che proprio in quell’anno inizia il suo soggiorno negli Stati Uniti, dove si è trasferito, dopo la decisione di abbandonare la Francia. La partenza dall’Europa era stata travagliata. A causa dell’attività dei sottomarini tedeschi nell’Atlantico, Daniel, in compagnia di una sua amica ballerina, aveva dovuto raggiungere la Spagna ed imbarcarsi per New York da un porto di quel paese. Era il mese di novembre del 1916. Ora proprio durante l’estate di quel 1917, appena giunto negli Stati Uniti, Daniel passa gran parte del suo tempo nella biblioteca di New York, leggendo testi di filosofia orientale, alchimia, musica, che sicuramente avrebbero avuto un forte impatto sulla sua formazione culturale. Ed alla fine del 1917 abbandona definitivamente i suoi amici francesi per raggiungere Toronto e Montreal in Canada, dove viene in contatto per la prima volta con gli insegnamenti teosofici della Blavatsky e Casa Prima: il personaggio Argomento 37 FIGURA 1 - Il giovane Dane Rudhyar all'età di 12 anni a Parigi nel 1907. inizia anche a collaborare con alcuni allievi del musicista Scriabin, di cui è un grande ammiratore. Anche la decisione di cambiare nome e di chiamarsi Rudhyar viene presa proprio in questo anno; e come giustamente afferma Candy Hillenbrand nel suo articolo, il simbolismo di questo nome, la cui radice sanscrita richiama il dio Rudra delle scritture vediche, indica un grande dinamismo e un bisogno di trasformazione. Aggiungerei, che ricorda anche il colore rosso (red in inglese) e si lega al fatto che il nostro Rudhyar era nato sotto il segno dell’Ariete, governato appunto dal pianeta rosso, Marte. Invece, il primo nome, Dane, verrà aggiunto solo più tardi nel 1926, quando Rudhyar diverrà legalmente e a tutti gli effetti, cittadino americano. Come si vede, il 1917 è un anno “chiave” per Rudhyar, in quanto pone i “semi” di molti dei temi della vita di questo poliedrico personaggio. Egli giunge in America come semplice compositore e scrittore di saggi sulla musica per iniziare un’avventura, che lo porterà a diventare uno dei più grandi astrologi del secolo passato e a dare vita a quella che sarà chiamata l’astrologia umanistica. Come giustamente molti l’hanno definito, Rudhyar incarna la figura del “Moderno Uomo del Rinascimento”, per via della sua capacità di esprimersi in vari campi, dalla musica alla pittura, dal teatro al mondo cinematografico, dalla poesia alla 38 Casa Prima: il personaggio Argomento filosofia. Questa creatività comincia a manifestarsi fin dalla giovinezza: a sette anni Daniel inizia a suonare il piano, a diciassette già compone e nel 1913, a soli diciotto anni, pubblica il suo primo libro “Claude Debussy et son oevre”, un saggio su questo musicista, tuttora disponibile nelle librerie francesi. Il volume, in origine, aveva un altro titolo, “Claude Debussy et le cycle de la civilisation musicale”, in quanto conteneva anche importanti riflessioni filosofiche sullo sviluppo della musica, sul tempo e soprattutto sui cicli, che rappresentavano “in nuce” il futuro pensiero astrologico del nostro autore. Purtroppo, tutte queste parti furono soppresse dall’editore, Durand, nonostante il manoscritto gli fosse stato donato da Rudhyar, provocando una grande delusione in Daniel, che cominciò a comprendere come l’individuo venisse utilizzato in funzione dei bisogni materiali della società. L’articolo dell’australiana Candy Hillenbrand analizza soprattutto il messaggio esoterico e filosofico di questo personaggio; pertanto, non mi soffermerò su questi punti, limitandomi a trattare alcune tappe, forse poco note, della sua vita personale e del suo percorso astrologico. La vita privata e i quattro matrimoni La vita privata di Dane Rudhyar è sicuramente molto interessante, marcata com’è da ben quattro matrimoni. Il tutto in relazione con una carta natale che presenta una potente Venere in Ariete, in sestile con Luna in Acquario e con Giove in Gemelli, ed una casa settima, che contiene proprio quattro pianeti: Plutone, Marte, Nettuno e Giove. Ogni compagna segna, infatti, un momento specifico nell’evoluzione di questo grande personaggio, sia per la crescita personale sia per lo sviluppo della sua opera. Malya Contento: allieva di Marc Edmund Jones Il primo matrimonio con Malya Contento è del giugno 1930; coincide con l’apertura di Rudhyar verso il mondo astrologico, in quanto gli permette di venire in contatto con l’astrologo ed occultista Marc Edmund Jones, di cui Malya frequenta i corsi. E’ vero che il primo incontro di Rudhyar con l’astrologia era avvenuto nel lontano 1920 presso la società teosofica di Los Angeles, dove un’amica, la tedesca Van Vliet, lo aveva spinto a frequentare i corsi gratuiti, che si tenevano presso la stessa società teosofica, ma a quel tempo egli non pensava che questa materia potesse essere realmente interessante, in quanto era tutto concentrato sulla sua attività di musicista, compositore e poeta. Nello stesso periodo Dane aveva incontrato anche la famosa Alice Bailey, che in seguito avrebbe fondato la Lucis Publishing Company, la casa editrice per la quale avrebbe pubblicato il suo primo libro, “l’astrologia della personalità”. Casa Prima: il personaggio Argomento 39 FIGURA 2 - Rudhyar e la sua prima moglie Malya Contento. E’ poco dopo il matrimonio con Malya, verso il 1932, che Rudhyar, venuto in contatto con le opere di Jung, comincia ad interessarsi veramente di astrologia e si rende conto come questa disciplina possa essere utilizzata in stretta connessione con la psicologia del profondo. Il destino lo aiuta, sia per l’incontro con Jones, sia perché Paul Clancy gli propone di scrivere per la rivista American Astrology, collaborazione che gli apre le porte del successo in campo astrologico. L’unione con Malya dura per circa 15 anni, concludendosi con un travagliato e sfibrante divorzio nell’aprile del 1945. Servirà a Dane anche per fargli comprendere le difficoltà esistenti nel rapporto “maestro-discepolo”, in quanto Malya appartiene fra l’altro al gruppo esoterico dell’Assemblea Sabiana. La danzatrice Eya Fechin Il secondo matrimonio con Eya Fechin, figlia di un pittore russo, sarà molto più felice del precedente, portando Rudhyar a trasferirsi nel Nuovo Messico e a sviluppare la sua creatività pittorica e letteraria. E’ questo il periodo più fecondo anche per la sua produzione astrologica, fatto di viaggi, conferenze, scritti. Eya conosce bene lo 40 Casa Prima: il personaggio Argomento psicodramma, essendo stata danzatrice ed utilizzando la danza nella psicoterapia. Questa sua attività la spingerà ad accettare l’offerta di creare un reparto di psicodramma nell’ospedale psichiatrico di Independence nello sperduto stato del Iowa. Dane l’accompagnerà, ma questo trasferimento segnerà la fine del loro rapporto, perché Eya si innamorerà di un suo assistente e chiederà il divorzio. Nel 1954, ritornato in California Rudhyar si ritrova solo e con scarsi mezzi economici. E’ questo un periodo molto difficile della sua vita, proprio perché deve superare la perdita di Eya. In questo momento Plutone è perfettamente opposto alla sua Luna in Acquario, Urano è in quadrato con Venere, mentre Saturno, dopo aver terminato l’opposizione con Venere natale in Ariete, sta chiudendo il suo secondo ciclo, avvicinandosi di nuovo al Saturno natale. Nel lavoro troverà l’aiuto di Virginia Seith, amica devota ed efficiente segretaria, ma dovremo aspettare alcuni anni prima che trovi un’altra compagna e si sposi nuovamente. La canadese Tania Tuttavia, Rudhyar ha ormai maturato una grandissima esperienza interiore, che potrà esprimere concretamente nelle sue opere della maturità; è pronto a ritornare alle sue “radici”, rimettendo piede in Europa, e a raccogliere i frutti del suo lavoro astrologico. Il destino gliene da l’opportunità alla fine degli anni ‘50, quando viene invitato per una serie di conferenze da una sua ammiratrice e corrispondente epistolare svizzera, la Signora Honegger. Dal 1958 al 1963 effettua ben tre viaggi nel vecchio continente, di questi soprattutto il secondo, negli anni 1961 e 1962, gli porta numerosi contatti, anche editoriali, oltre ad esperienze molto stimolanti. In Olanda incontra l’editore Verhulst, con il quale inizia una fruttuosa collaborazione, che permetterà la pubblicazione di ben nove titoli, alcuni addirittura mai pubblicati negli Stati Uniti, opere che lo faranno conoscere alle nuove generazioni europee. Le sue conferenze in Francia, Svizzera, Olanda, Inghilterra hanno un grande successo e lo spingono a scrivere un libro in francese “Existence, Rythme et Symbole”, che in seguito diverrà il nucleo centrale di un importante lavoro: “The Planetarization of Consciousness”. Quest’opera, pubblicata nel 1970, avrà un fortissimo impatto su migliaia di giovani in tutto il mondo di lingua inglese, che rimarranno affascinati dal suo messaggio. Durante il terzo di questi viaggi, nell’agosto 1963, si fermerà anche per un po’ di giorni lungo la costa italiana, cominciando a scrivere un’autobiografia, che però non verrà mai pubblicata, perché integrata in quella più ampia del 1983. E proprio nell’estate del 1963 inizia a corrispondere con una giovane canadese, di nome Tana, che pochi mesi più tardi, nel marzo 1964, diviene la sua terza moglie. Tana darà un nuovo impulso all’attività astrologica di Rudhyar, imparando, fra l’altro, una delle prime versioni IBM di desktop publishing, per ribattere numerosi vec- Casa Prima: il personaggio Argomento 41 chi manoscritti. Con il suo aiuto egli pubblicherà vari libri per la casa editrice Shambala di Berkeley, conoscerà personaggi come Jose Arguelles e Michael R. Meyer, sarà spinto a fondare l’International Committee for a Humanistic Astrology, proprio per diffondere un differente approccio verso l’astrologia in generale ed in particolare per modificare l’utilizzo pratico della carta natale. Per Rudhyar il tema personale viene ad assumere il significato di un mandala, che deve aiutarci ad entrare in armonia con la totalità. La sua popolarità crescerà a dismisura, soprattutto fra le giovani generazioni, che mostreranno di comprendere appieno questo messaggio, mentre in quegli anni assistiamo, nel mondo astrologico, ad un allargamento sempre maggiore del solco esistente fra i due approcci base alla nostra disciplina: “orientata sugli eventi” o “centrata sulla persona”. Leyla Rael: l’ultima compagna Infine, due potenti e lunghi transiti di Nettuno sull’Ascendente in Sagittario e di Plutone sul Medio-Cielo in Bilancia, preceduti qualche anno prima da un anello di sosta di Giove sulla Venere natale, fanno entrare Rudhyar nel periodo finale della FIGURA 3 - Rudhyar e la sua seconda moglie, Eya Fechin, nella loro casa in Nuovo Messico. 42 Casa Prima: il personaggio Argomento sua vita, caratterizzato dall’ultimo importante incontro affettivo, quello con Leyla Rael. Il quarto matrimonio avverrà solo il 31 marzo 1977, dopo il divorzio con Tana dell’anno precedente, ma Dane e Leyla si erano incontrati per la prima volta già nell’estate del 1974. Leyla gli sarà compagna devota fino alla morte, e in seguito sarà testimone nel mondo della sua opera. Fonderà fra l’altro il R.I.T.A. (Rudhyar Institute for Transpersonal Activity), centro destinato a raccogliere articoli, manoscritti, pitture, composizioni musicali, oltre a diffondere l’opera e le idee filosofiche del marito. Sarà inoltre in questo ultimo periodo, durante i primi anni ottanta, che, sempre con l’aiuto di Leyla, Rudhyar scriverà fra gli altri “The Rhythm of Wholeness”, che può essere considerato il suo testamento filosofico e spirituale. Guida bibliografica Tuttavia, come afferma giustamente Candy Hillenbrand, questo messaggio filosofico ed astrologico non sempre è stato ben compreso e diffuso; per lo meno in Italia, alcune delle opere più significative di questo grande personaggio scontano il difetto di una traduzione sommaria e criptica, che in alcuni passi ne ha perfino stravolto il significato. Mi riferisco in modo particolare a due volumi: lo “Studio astrologico dei complessi psicologici”, che è il primo libro pubblicato in Italia nel lontano 1983, ricco di preziose intuizioni su Mercurio e Venere retrogradi e il conosciutissimo “Ciclo di Lunazione”. Per fortuna, i volumi successivi, tradotti dalla bravissima Anna Pia Vallecchi, non presentano queste difficoltà nella lettura. Anche se, come vedremo più avanti, lo splendido “An Astrological Mandala” ha avuto il titolo parzialmente modificato nel “Ciclo delle Trasformazioni”. Consiglio, pertanto, quei soci, che conoscono l’inglese, di acquistare alcune delle opere di questo autore in lingua originale; anche perché si possono facilmente trovare a basso prezzo nelle collane economiche, paperback, americane. Infine credo che sia doveroso riportare una bibliografia dei testi di Rudhyar, che sono stati tradotti e pubblicati in lingua italiana, ripercorrendone un poco la storia, che poi non è altro che la storia dell’Astrologia Umanistica, a beneficio soprattutto dei nuovi soci o di chi si è avvicinato da poco alla nostra disciplina. Rispetto alla produzione astrologica di Rudhyar non molto è stato tradotto in italiano, in quanto i titoli reperibili in inglese sono oltre una cinquantina (!); mancano, ad esempio, volumi come The Planetarization of Consciousness, che ricevette anche gli apprezzamenti di Roberto Assagioli, ed il bellissimo The Astrology of America’s Destiny, che riporta, fra l’altro, uno studio sulla carta natale degli Stati Uniti d’America. Tuttavia, rispetto alle dimensioni del mercato italiano, non bisogna dimenticare che si tratta certamente dell’autore di cui sono a disposizione degli studiosi il maggior numero di lavori. Consiglio di leggere queste opere secondo l’ordine con il quale Rudhyar le ha scritte e non secondo quello, un poco bislacco, con cui sono state pubblicate in Ita- Casa Prima: il personaggio Argomento 43 lia, tutte dalla casa editrice Astrolabio. In questo elenco, ordinato temporalmente, ho tenuto conto di quando il volume è stato iniziato, in relazione allo sviluppo del pensiero del nostro autore e non delle numerose e successive ristampe e riedizioni. Ho, inoltre, aggiunto anche il titolo originale inglese, a volte differente da quello italiano. Tutto ciò proprio per favorire un approccio chiaro e sistematico, a chi desiderasse affrontarne lo studio. – L’Astrologia della personalità ovvero Astrology of Personality - Lucis Publishing Company, New York, 1936. Il primo libro di Rudhyar è anche il più famoso e il più completo, quello a cui bisogna fare riferimento per conoscere al meglio il suo pensiero. Nasce da una serie di articoli scritti per conto di Paul Clancy sulla rivista American Astrology, che intorno agli anni ‘30 ebbe un grande successo negli Stati Uniti. Contiene anche una breve sintesi dei simboli sabiani dei gradi dello zodiaco, ripresa dall’opera di Marc Edmund Jones, argomento che, come vedremo in seguito, è stato ampliato da Rudhyar in un apposito volume. Nasce con questo libro l’astrologia umanistica, che Rudhyar chiama con questo nome, da una parte per collegarla al movimento di psicologia umanistica, fondato da Abraham Maslow e Anthony Sutich, e dall’altra per distinguerla dall’astrologia predittiva della Tradizione, nonché da quella statistica, tesa a conquistare una rispettabilità scientifica. – I Segni Astrologici ovvero The pulse of life - David McKay, Philadelphia, 1943. Si tratta di uno studio sullo zodiaco come processo dinamico. Pubblicato per la prima volta nel 1943 a Filadelfia e ristampato nel 1970 e nel 1978, è la naturale introduzione, che permette di comprendere al meglio il famoso “Ciclo di Lunazione”. Si tratta di un volume di appena 116 pagine, che ci spiega il simbolismo dei dodici segni in relazione all’azione delle due forze di base: la forza del Giorno e la forza della Notte. Gli antichi concetti di Luce e Buio dell’astrologia classica vengono integrati con i concetti di flusso e riflusso della Vita universale (inspirazione ed espirazione di Brahma) e con il crescere e calare ciclico delle opposte polarità, Yang e Yin; il tutto rivisitato alla luce della moderna psicologia. L’energia della forza-Giorno personifica ed individualizza, mentre la Forza-Notte mette-insieme e permette l’integrazione a tutti i livelli, non ultimo quello sociale. – Il Ciclo di Lunazione ovvero The Moon: the Cycles and Fortunes of Life - David McKay, Philadelphia, 1946 (in seguito rieditato come The Lunation Cycle). L’opera ha avuto una gestazione un po’ travagliata. Iniziata durante l’inverno 1944-45, aveva come titolo la “Lunazione di Nascita” e voleva essere il seguito del volume precedente “The pulse of Life”, relativo al ciclo stagionale dell’anno. Riguardava uno studio del ciclo mensile, prodotto dalle congiunzioni e dalle opposizioni della Luna e del Sole. Venne pubblicato, ad insaputa di Rudhyar, con un titolo diffe- 44 Casa Prima: il personaggio Argomento rente (the Moon: the cycles and fortunes of life) per iniziativa autonoma dell’editore McKay di Filadelfia, che desiderava renderlo più commerciale e per questo vi aveva introdotto la frase ”fortunes of life”. In pochi mesi ne furono vendute un migliaio di copie ed andò esaurito, ma, nonostante ciò, nel 1951 l’editore, avendo deciso di sospendere la pubblicazione di tutti i libri di astrologia, non lo ristampò. Negli anni successivi fu integrato ed ampliato con la descrizione degli otto tipi di personalità soli-lunari e le altre tecniche lunari, come la “Luna Nuova Pre-natale” e la “Luna Nuova Progressa”. Il volume completo fu pubblicato per la prima volta nel 1967. – La pratica dell’astrologia ovvero The Practice of Astrology - Servire B.V., The Netherlands, 1968. Come il volume precedente, anche questo fu scritto quando Rudhyar risiedeva in Nuovo Messico con Eya Fechin, e pubblicato prima sotto forma di singoli articoli per le riviste Horoscope ed American Astrology intorno agli anni 1945-1948. Non a caso consta di tredici capitoli abbastanza autonomi, che rappresentano vere e proprie lezioni. In seguito, fu rivisto e ripubblicato come opera singola nel 1968 da un editore olandese, conosciuto da Rudhyar nel corso del suo secondo viaggio in Europa, ed ebbe anche la fortuna di essere inserito, nel 1971, nella collana americana a grande diffusione della Penguin books. – Studio astrologico dei complessi psicologici ovvero An Astrological Study of Psychological Complexes - Self-published, San Jacinto, 1966. Stampato in proprio nel 1966, rappresenta il tentativo di unire l’astrologia ad un moderno genere di psicologia. Come afferma Rudhyar: ”l’astrologia fornisce la struttura, la psicologia i contenuti”. Di grande fascino è la trattazione delle polarità planetarie Saturno-Luna, Giove-Mercurio, Venere-Marte. A questa si accompagna un’interessante analisi delle congiunzioni inferiori e superiori dei pianeti rapidi, che richiama in alcuni passi le basi strutturali dell’epiciclo, concetto proprio dell’astrologia classica. Il volume fu prima editato in Olanda nel 1973 per iniziativa di Carolus Verhulst e solo nel 1976 arrivò al grande pubblico degli Stati Uniti. – L’Astrologia centrata sulla persona ovvero Person-Centered Astrology - Aurora Press, New York, 1971. L’opera nasce da un’iniziativa presa durante la sera del 26 febbraio 1969, quando Rudhyar decise di dar vita al Comitato Internazionale di Astrologia Umanistica. E’ composta da sei piccoli saggi, che furono prima pubblicati in forma di opuscoli dal 1969 al 1971 con il titolo “Humanistic Astrology Series” e poi raccolti insieme. Vengono illustrati i due approcci base all’astrologia: “Event-oriented” (che abbiamo già visto in Alan Leo) e “Person-centered”. La nostra disciplina viene presentata come una sorta di yoga occidentale o meglio di psicosintesi, mentre la carta natale diventa, come abbiamo visto in precedenza, una sorta di “Mandala”, una formula di integrazione, che permette di comprendere la relazione con il tutto. Casa Prima: il personaggio Argomento 45 Il volume è rivolto alle nuove generazioni, che cercano nell’astrologia “a way of life”, cioè una maniera cosmica, universale di vivere, in cui al rapporto con l’universo può essere dato un significato costruttivo per comprendere i “perché” della propria esistenza. – Le case astrologiche ovvero The astrological houses - Doubleday, New York, 1972. Rudhyar termina questo volume nel 1971, quasi in contemporanea all’uscita del precedente. Ormai l’astrologia umanistica, centrata sulla persona, è ben definita. Le case vengono analizzate come categorie archetipiche dell’esperienza. Le case angolari hanno come carattere fondamentale l’essere, le succedenti l’usare e le cadenti il comprendere o trasformare. Ad ogni casa viene dedicato uno specifico capitolo, mentre il volume si conclude con un’analisi dei singoli pianeti nei vari campi. – Il Ciclo delle trasformazioni ovvero An Astrological Mandala - Random House, New York, 1973. Sempre nel 1971, Rudhyar inizia uno dei suoi lavori astrologici più significativi, che ha per titolo “An Astrological Mandala”; qui vengono discussi e riformulati i Simboli Sabiani psichicamente prodotti dalla medium Elsie Wheeler e pazientemente registrati e interpretati da Marc Edmund Jones nel 1925. Rudhyar incontra Jones nel 1930, ricevendo regolarmente da lui copia dei suoi corsi ciclostilati sull’astrologia, che Marc Edmund mandava ai membri dell’Assemblea Sabiana, dove vengono trattati anche i singoli gradi zodiacali. L’anno seguente, 1931, Jones pubblica il libro “Astrologia simbolica”. Nel volume vengono elencati e interpretati i simboli di ciascun grado dello zodiaco. Questi simboli destano un profondo interesse nel nostro autore, che comincia ad utilizzarli fino a pubblicarne una breve sintesi nel suo primo libro; in seguito, li riformulerà, dandone una nuova e completa interpretazione nel volume in questione. Si tratta di un’opera molto complessa, che non va letta affrettatamente: “Il materiale qui descritto deve essere usato, deve servire da catalizzatore per meditare profondamente sulle esperienze individuali e sui relativi significati essenziali”. Questo è quanto afferma Rudhyar nella prefazione al volume. A riguardo, ho dovuto a malincuore constatare, proprio a dimostrazione della grande disinformazione e confusione che esiste su quest’autore, come spesso sia questo uno dei primi volumi che molti neofiti acquistano per... avvicinarsi all’opera di Rudhyar. A volte, anche dietro consiglio di alcuni nostri “colleghi”! – L’Astrologia e la psiche moderna ovvero Astrology and the Modern Psyche CRCS Publications, Sebastopol, California, 1976. L’idea di integrare l’astrologia con la psicologia del profondo risale agli anni 1932-1933, ma il corpo centrale del presente volume nasce da una serie di articoli 46 Casa Prima: il personaggio Argomento pubblicati sulla rivista World Astrology a partire dal 1942. L’intento era quello di divulgare il pensiero dei padri della psicoanalisi con le caratteristiche delle loro carte natali; troviamo, pertanto, singoli capitoli dedicati all’analisi dei temi di Freud, Adler, Jung, Assagioli, Kunkel, Moreno. L’ultima parte del volume contiene, invece, articoli un poco più recenti pubblicati sulla rivista Horoscope, che riguardano in maniera specifica le prospettive astro-psicologiche, affrontando tematiche come, ad esempio, il ruolo dell’astrologo come consulente. Tutti questi articoli furono poi riveduti e controllati con l’aiuto di Leyla Rael, mentre la spinta a pubblicare il volume, raccogliendo e riaggiornando tutto questo materiale venne da Stephen Arroyo. – Ariete - Armenia, Mi, 1977. Ai volumi descritti in precedenza, tutti pubblicati dalla casa editrice Astrolabio, bisogna aggiungere una piccola “perla”, poco conosciuta. Si tratta di una breve monografia sul segno dell’Ariete, poco più di un centinaio di pagine, pubblicata nel 1977 dalla casa editrice Armenia, che faceva parte di una collana di tascabili, comprendente i dodici segni zodiacali. Purtroppo Rudhyar scrisse solo il volume relativo al suo segno. Un’ultima informazione bibliografica. Forse pochi sanno che per celebrare i cento anni dalla nascita di Dane Rudhyar, il 25 e 26 marzo 1995, si è svolto a Parigi un congresso, organizzato dal Réseau d’Astrologie Humaniste (R.A.H.) e dall’Association pour la Recerche des Rythmes Cosmiques (A.R.R.C.). Chi desiderasse reperire ulteriori informazioni sul pensiero e sulla vita di Dane Rudhyar, al di là dei volumi sopra citati, che sono stati tradotti in italiano, può richiedere gli atti di questa manifestazione alle rispettive associazioni francesi. Vorrei chiudere questo breve excursus con la frase con cui Rudhyar chiuse nel 1970 la sua prefazione alla terza edizione del suo primo libro e più famoso, l’Astrologia della personalità: “Il fine dell’astrologia è l’alchimia della personalità, è trasformare il caos nel cosmo, la natura umana collettiva nella personalità individuale e creativa”. BIBLIOGRAFIA Leyla Rael - The Essential Rudhyar - Palo Alto, CA: Rudhyar Institute for Transpersonal Activity, 1983. The Rudhyar Archival Project - Dane Rudhyar. An Illustrated Biographic Sketch R.I.T.A. CASA XII NOTTI ATTICHE Spunti di meditazione Fulvio Mocco: L’astrologia dei tre mondi Lidia Fassio: Bulimia e anoressia tra compulsione e controllo Grazia Mirti: Asterischi stellari 48 Casa Dodicesima: notti attiche FULVIO MOCCO L’ASTROLOGIA DEI TRE MONDI L.A. 130-210 La triplice natura dell’uomo è lo sfondo mitico su cui convergono astrologia, alchimia e religione, esprimendo l’occulto legame fra la terra e il cielo. La nostra attuale percezione del mondo, che ci permette di distinguere il passato dal futuro, l’io dal mondo, l’astrologo dall’oroscopo, può essere definita solarezodiacale. La luce del Sole “fisico” che illumina e riscalda il mondo, permette alle nostre percezioni di “costruirlo” e “ordinarlo” grazie all’emisfero sinistro del cervello. Questa luce, tuttavia, confina gli altri tipi di coscienza in un mondo parallelo variamente definito: un abisso da attraversare, una caverna nel cuore della terra, il regno delle ombre o delle fate, in cui la nostra “parte femminile” è attiva e governa. Dante ne ha accennato parlando, nel suo Inferno, della “Donna che qui regge”. Gli Egizi, invece, con felice sintesi fra metafisica e astrologia, ponevano questo regno dei morti fra le stelle. L’odierna emersione politica del “sesso debole” non è sintomo di un riaffiorare di quest’antica coscienza eterica, che come la Vergine prigioniera del Drago, o la bell’addormentata nel bosco, attende da secoli il principe azzurro. Al contrario, essa rientra nell’odierna identificazione con il fragile ma intelligente, piuttosto che con l’eroico. Perché mai la vittoria di Davide sul gigante Golia desta tanta simpatia? Gli uomini moderni sentono istintivamente d’essere diventati piccoli, rispetto agli antichi, che mitizzano come titani demoniaci, irrazionali e misteriosi. Rifiutando d’ammettere la propria decadenza spirituale, forse l’umanità preferisce identificarsi col debole e perseguitato, che sviluppando per compenso una multiforme astuzia, riesce persino a vincere i giganti. L’inganno del cavallo di Troia, il diavolo gabbato dal furbo contadino, il nano che atterra il gigante, sono alcune metafore rivelatrici di un’era che ha bisogno di sentirsi superiore a quelle precedenti, non per saggezza o nobiltà d’animo, ma grazie allo “spirito di Mercurio”, la scintilla della razionalità tecnologica, che crede solo a ciò che vede e tocca con mano. Le due colonne che Ercole ha posto ad occidente, racchiudono così le nostre percezioni in quel problema, come l’ha definito Shakespeare, dell’essere o non essere, adombrato anche nella divisione bicamerale, in due emisferi autonomi, del nostro cervello. I tre quadrati degli oroscopi antichi, la suddivisione ternaria dei segni in cardinali, mobili e fissi, e quella più empirica Sole, Luna, Ascendente, riflettono tutti i Tre Casa Dodicesima: notti attiche 49 Mondi della Tradizione Esoterica: spirituale, sottile, e fisico. Nella mitologia greca essi corrispondevano ai cieli, alle acque, e agli inferi, che furono assegnati ai tre figli della Grande Madre Rea: Zeus Asterios (Urano), Posidone (Nettuno) e Ade (Plutone). Sul piano materiale la presa di coscienza di questi regni corrisponde proprio alla scoperta dei tre pianeti “moderni”. L’emersione di un quarto livello, con l’avvistamento di un pianeta transplutonio, forse di materia oscura, di cui la nuova fascia d’asteroidi costituirebbe un relitto, romperà l’ordine precedente, riconducendolo ad un’unità superiore. La fine di un mondo è anche il principio di un altro. Nell’uomo, questi mondi si ritrovano nella distinzione spirito, anima e corpo, trasposti in zolfo, mercurio e sale dagli alchimisti, tre stati della stessa energia infuocata. Il taoismo ci presenta la triade cielo, uomo universale, terra. L’induismo sostituisce l’uomo con l’etere. Il Vedanta paragona gli stati di coscienza relativi a questi piani, rispettivamente ad una condizione di sonno profondo o estatico, allo stato di sogno, e a quello di veglia. I tre veicoli o corpi dell’uomo sono sensibili rispettivamente: il fisico alla radiazione solare, l’eterico a quella lunare-stellare, e l’astrale alla luce polare, cioè delle stelle circumpolari che non tramontano mai. La percezione del corpo astrale è totalmente impersonale ed ininterrotta, abbracciando tutte le esistenze passate, presenti e future, senza né inizio né fine (la Lux Perpetua cattolica). La percezione del mondo eterico, probabilmente tipica del paleolitico, è parzialmente personale e in parte collettiva. Spazio e tempo, in questo piano, sono soltanto “dimensioni percorribili”, come le ha definite a suo tempo Sergio Ghivarello. Questo corpo eterico può raccogliere la coscienza d’interi popoli, o strutture collettive sul tipo delle varie “comunioni” dei santi, dei martiri, dei fedeli, o dei membri d’organizzazioni iniziatiche. Queste strutture sono alimentate con riti, e in passato anche con sacrifici. Astrologicamente, questi mondi sono paragonabili quindi alle tre sfere celesti. La prima comprende le stelle circumpolari boreali, che non sorgono né tramontano mai, restando sempre visibili, come la coscienza ininterrotta del piano astrale. La seconda comprende la fascia delle costellazioni equatoriali e dei pianeti, che sorgono e tramontano, apparendo e scomparendo dal cielo nella solita dialettica d’opposti del mondo fisico. La terza sfera contiene le stelle circumpolari australi, che ruotano sempre al di sotto dell’orizzonte, risultando invisibili come il mondo sottile o sotterraneo. Il tipo di coscienza di quest’ultimo piano, che coinvolge i nostri prolungamenti extracorporei, riguarda anche gli stati apparentemente postumi, che dividiamo razionalmente in paradiso, purgatorio e inferno, quali riflessi mitici del ternario. I tantrici tibetani chiamano giustamente questo “mondo di mezzo” Bar-Do, cioè fra-due. Il morto rimane in questa “sala d’aspetto” per un tempo simbolico di 49 giorni, divisi in sette periodi. Anche nella Cina antica le offerte al defunto cessavano dopo 49 giorni. Secondo la Tradizione, il morto che non supera questa fase, per passare al mondo dello spirito, trasmigra in altri stadi d’esistenza non umani, in quanto la possibilità d’incarnarsi è stata “spesa”. Come dice Plutarco, seguendo Era- 50 Casa Dodicesima: notti attiche clito, non si può entrare due volte nello stesso fiume. La reincarnazione si rivela quindi solo metaforica. L’astrologia si sviluppò probabilmente proprio nel periodo cronologico dominato dal piano eterico. Fu dapprima lunare e stellare, con Venere e Sirio stelle per eccellenza. Gli astri agivano ancora in armonia col nostro corpo eterico e non viceversa, come adesso. Il Re-Sacerdote, che richiama i Re Magi, era allora il solo rappresentante vivente del corpo eterico. Era anche sovrano di una sorta di Celeste Impero o Santo regno, consacrato dalla Regina, in quanto il femminile conservava ancora il ruolo sacerdotale poi espulso da Ebrei e Cristiani. Gli ariani, discendendo da un polo con clima ancora mite (o, secondo le leggende, da un’apertura polare comunicante col mondo sotterraneo cui abbiamo accennato), introdussero gerarchie e individualismo virile, e l’astrologia assunse la forma solare attuale in India, in Mesopotamia e in Grecia. Paradossalmente, gli Ebrei, colla loro misoginia sacerdotale ed il loro Dio terribile, sembrano “più ariani degli ariani stessi”. Questo suggerisce che le loro persecuzioni, prima da parte di Filistei, Assiri, Egizi, poi di cristiani e mussulmani, fino ai pogrom russi e ai lager tedeschi, presero solo a pretesto il mito della razza e del sangue. Del resto, nel Vedanta, il termine Arya è un titolo, senza connotazioni razziali. L’inizio del terzo periodo, con la consapevolezza incentrata sul corpo fisico, non più sul sottile, coincide quindi con la nascita della storia, del pensiero razionale-deduttivo, basato su categorie d’opposti e sulla percezione del tempo quale successione di fasi. Pianeti e ciclo stagionale solare, allora, prevalgono. Quest’evento è mitizzato nelle fatiche d’Ercole che sbaraglia le amazzoni, alla cui regina sottrae la famosa “cintura di luce” e che uccide l’Idra dalle “sette teste”, in altri termini assimila le stelle in zodiaco e pianeti. L’eroe mette un’ipoteca sui tre mondi incatenando anche il “tricefalo” Cerbero. Il mito di Perseo, che uccide la Medusa e poi il mostro marino che insidia Andromeda, invece, non rappresenta la liberazione di quell’antica consapevolezza, ma al contrario il suo asservimento, perché l’eroe chiede in cambio d’avere in sposa la donna salvata. In astrologia, i luminari hanno queste corrispondenze sugli altri piani: FISICO SOTTILE SPIRITUALE Sole Marte Giove Luna Venere Mercurio SATURNO li compendia tutti. Un altro schema che tenga conto dei pianeti trans-saturnini è quello dantesco dei nove cori angelici o cieli: Luna, Mercurio, Venere, Sole, Marte, Giove, Saturno, Stelle fisse (Urano), Cristallino (Nettuno), più l’Empireo (Plutone). Come si può nota- Casa Dodicesima: notti attiche 51 re, sette, tre, nove, e dieci, sono i livelli su cui tendiamo spontaneamente ad ordinare le percezioni, e che poi “ritroviamo” nella realtà esterna. Gli elementi astrologici del piano fisico si trasferiscono, su quello eterico o sottile, secondo questo schema, valido soprattutto in astrologia magica: PIANO FISICO PIANO SOTTILE Acqua Terra (emergente) Aria Acqua (eterica) Fuoco Aria (essenze) Terra Fuoco (sotterraneo) Anche gli angeli sono stati assimilati ai pianeti, in quanto entrambi annunciano una realtà sovrasensibile. Le “sette luci” davanti al Trono divino, nell’Apocalisse, non sono altro che i pianeti tradizionali, e nello stesso tempo sono Arcangeli. In magia operativa si evocano “geni” planetari, che s’identificano anche con le famose tabelle delle ore magiche, che nella loro ciclicità impeccabile ci richiamano una sorta d’effemeride perpetua. I pianeti, quindi, in quanto messaggeri angelici, sono energie intelligenti. L’angelo esprime uno stato sovraindividuale e informale, dove il singolo s’identifica con l’intero mondo angelico. Ciò vale anche per la controparte demoniaca, infatti non è mai chiaro se il diavolo sia un’unica entità o se i demoni siano molti. Un demone, un angelo in negativo, nel Vangelo dice a Gesù: il mio nome è Legione, perché siamo in molti. Il Vedanta considera angeli (deva) e demoni (asura) entità della stessa sostanza, ma di cui si può distinguere la tipologia o gerarchia, come fa Dante, che assegna il governo delle sfere o cieli, a spiriti differenti, a partire dai mancanti fino ai contemplanti. Nella tradizione cattolica i cori angelici sono divisi in triadi. Nella prima gerarchia troviamo i Principati, gli Arcangeli e gli Angeli, nella seconda Dominazioni, Potenze e Potestà, nella terza Serafini, Cherubini e Troni. Queste gerarchie sono poste in ordine crescente in direzione della luce divina, e possiedono particolari virtù mistiche. Esiste un’analogia fra queste tre schiere angeliche e le situazioni planetarie, rispettivamente ESILIO, ESALTAZIONE, DOMICILIO, da inserire in uno schema. GERARCHIA VIRTÙ STATO CELESTE AZIONE I Purificazione Esilio Spirito II Illuminazione Esaltazione Sentimento III Perfezione Domicilio Materia 52 Casa Dodicesima: notti attiche Il domicilio corrisponde quindi al luogo in cui il pianeta utilizza meglio l’energia del Centro Solare (gli angeli della gerarchia più alta sono più vicini a Dio), comunicandola schiettamente. L’esilio indica il luogo in cui il pianeta tende ad agire sott’acqua, in maniera occulta e velata, influenzando gli altri in modo sottile, contorto, o a distanza. L’esaltazione vede il pianeta utilizzare le energie del piano intermedio (Anima o Psiche), ed influenzare gli altri in modo aperto, emotivo, percepibile. Nello schema manca la caduta, tuttavia Tolomeo parla in verità soltanto di Domicilio, Gioia e Trionfo, e neppure in modo chiaro. I Trionfi furono usati in epoca rinascimentale, e si riferivano ad una visuale più occulta dell’astrologia, caduta nell’ombra. I pianeti, oltre a corrispondere ad entità angeliche, sono gli equivalenti dei Chakra dello Yoga. Questi Chakra (ruote, loti, vortici) hanno simboli geometrici specifici (Yantra), nomi o suoni (Mantra) e aspetti divinizzati. Lo scopo dello Yoga è di aprirli (“l’apertura dei sigilli” del libro apocalittico), per utilizzarne l’energia che a sua volta è l’espressione dinamica dello stato o livello di coscienza racchiuso nel Chakra stesso. Nel sistema tantrico tibetano le forme di coscienza incluse nei suddetti “organi o plessi immaginali” sono ancora sette, come i pianeti tradizionali. L’apertura dei plessi avviene, mediante tecniche complesse. In quelle mantriche si pronunciano nomi o vibrazioni, di cui le salmodie sacre sono il corrispondente occidentale. In quelle respiratorie (pranayama) si deve far fluire negli organi il corrispondente “sottile” del respiro o soffio, cioè il prana. Esistono anche tecniche sessuali, dove il prana corrisponde al “seme sottile”, gestuali (mudra) o corporee (asana). La meditazione sui pianeti del proprio oroscopo appare, alla mentalità occidentale, più congeniale e priva di rischi, anche se un po’ all’acqua di rose. In India i centri presi in considerazione sono cinque (spariscono i numeri due e sei) cui corrisponde anche un fascio di “cinque veleni”, e “cinque saggezze risplendenti”. A volte entrano in gioco sei aggregati, regni del mondo o del samsara, di cui il sette esprime la totalità. Anche nel Tantrismo si parla di Veicoli o Corpi, generalmente in numero di cinque. Questa cifra ritorna nella teoria degli elementi, in cui è aggiunto l’Etere come quintessenza dei quattro classici, Fuoco, Aria, Acqua, Terra, cioè energia, spazio, tempo, materia, ma anche i quattro fiumi del paradiso o dell’oltretomba pagano, i destrieri dei cavalieri dell’Apocalisse, verdastro, rosso, bianco e nero, le razze umane, bianca, gialla, rossa e nera, e così via. Tali elementi, quattro più uno, equivalgono, nello Yoga, ai cinque “sensi interni”. In un sesto stadio (il manas) tutte queste facoltà si risolvono o dissolvono, nell’attesa di un ulteriore salto di coscienza sovraindividuale. Sembra tutto molto aggrovigliato, ma è essenziale ricordare che questi centri o chakra non sono organi fisiologici, e che la loro localizzazione è solo un puro omaggio alla necessità razionale di collocare gli oggetti nello spazio e nel tempo. Si tratta d’organi del corpo sottile, non percepibile con i normali sensi, percorso da una rete di canali, vene o raggi (nadi), che fanno da intermediari alle due correnti del prana, Casa Dodicesima: notti attiche 53 una solare e l’altra lunare. Le nadi scorrono lungo la colonna vertebrale di questo corpo invisibile, intersecandola attraverso i dodici meridiani, sei positivi e sei negativi, e tale spina dorsale rappresenta anche, simbolicamente, l’Asse del Mondo. I punti dell’agopuntura possono invece essere equiparati ai gradi monomeri, oppure alle stelle fisse. Tutta la figura ricalca il Caduceo greco, oltre all’albero sephirotico della Qabala. Le figure geometriche per la meditazione, mandala e yantra, possono essere ritrovate nel cerchio magico dell’Oroscopo, che nel suo complesso rappresenta proprio quel corpo invisibile, talvolta raffigurato come Uomo Cosmico, circondato dai dodici segni zodiacali che riunisce in sé. Le due correnti si rivedono nei concetti di Domicili diurni e notturni, di segni e pianeti positivi e negativi, maschili e femminili, nelle fasi soli-lunari, e così via. Non è possibile scendere troppo nei dettagli, in queste equivalenze che riguardano realtà iperfisiche, a volte estrapolate da culture differenti. Si deve scorgere l’unità sottostante le varie Tradizioni, anche attraverso le divergenze culturali fra quelle che sono solo analogie. Comunque, particolare importanza è sempre stata accordata a questo piano sottile che fa da intermediario, diviso in gusci o corpi, oppure in tappe che, come abbiamo accennato, il defunto dovrà percorrere nell’aldilà. Gli Egizi consideravano tre corpi sottili, che a volte diventavano sette o anche nove, ed erano rappresentati dai sarcofagi e sacelli che circondavano le salme. Ciascun corpo è riferibile, ovviamente, ad una sfera planetaria. Nella teologia cristiana i tre mondi corrispondono a paradiso, purgatorio ed inferno, oppure a spirito, sangue, acqua (1° Epist. Giov. V-7). Gli alchimisti erano e sono ancora ossessionati da quel fluido o fuoco serpentino che anima tale piano sottile, costituendo un quinto elemento da cui originano i quattro che conosciamo. Essi parlavano di “operazioni o distillazioni per ottenere sette serpi in altrettante caverne” (pianeti e loro metalli) e di “acqua di vita che uccide i vivi ma resuscita i morti”. Quest’acqua è la sostanza intermedia fra fisico e spirituale, e per questo, una volta materializzata in una sorta d’ectoplasma e trasformata, diventa la Pietra per eccellenza, il Rebis (res-bis, res bina, cosa duplice). E’ il fluido dell’Acquario, a volte paragonato all’acqua battesimale del Giordano, a quella del Gange, del Nilo, del Po celeste (Eridano), o dello Stige, nonché all’acqua di vita nella coppa smeraldina del Graal, ricercato dai dodici cavalieri zodiacali della Tavola Rotonda. Qui domina sempre quell’elemento femminile che nella liturgia cattolica appare come Stella del Mare (le “acque superiori”), con nicchie, fonti battesimali ed acquasantiere a forma di conchiglia venusiana. Sirio ed Orione erano i rappresentanti, astronomici e mitologici, di quest’etere e delle sue proprietà: acqua e fuoco, o, astrologicamente, anche umido e caldo. Sono l’acqua infuocata dello Scorpione, che nel mito ucciderà Orione, ed il fuoco sotterraneo d’Efesto e dei Ciclopi che aiuteranno Orione stesso accecato. Ricordiamo per l’ennesima volta, nella mitologia di popoli come i Bambara e i Dogon, i misteriosi “padroni dell’acqua”, creature “anfibie” provenienti dal buco nero presso Sirio, capaci forse di “nuotare” 54 Casa Dodicesima: notti attiche nelle correnti eteriche o, con termini più fantascientifici che esoterici, nell’iperspazio o in un anti-universo parallelo. Quest’acqua o meglio ancora questo “vapore infuocato”, nelle leggende è diventato “l’alito del drago”, e ciò non a caso, perché astrologicamente i misteriosi Nodi, devono avere una parte importante in questo processo. Si distinguono un Dragone Rosso o di fuoco, la cui Testa e la cui Coda sono individuati dall’asse Gemelli-Sagittario, corrispondente all’intersezione dell’eclittica col piano della galassia o Via Lattea, porta d’ingresso per l’Empireo (che significa “infuocato”). Un secondo Dragone, d’argento (o lunare, com’è noto in astrologia), indica i punti in cui la Luna raggiunge la massima elevazione, Nord o Sud, sull’eclittica. Si tratta delle porte che si spalancano sul mondo fisico. Un terzo ed ultimo Dragone, d’oro o solare, è definito dall’incontro fra equatore celeste e cammino solare sull’eclittica. Testa e Coda coincidono allora con gli equinozi, mentre i solstizi rappresentano le ali del Drago stesso. Questi momenti chiave dell’anno, com’è noto, infuenzano grandemente il calendario della liturgia cattolica. Il Dragone d’oro inquadra quindi le porte d’ingresso ed uscita per il mondo spirituale, quello che consentirebbe il mantenimento della coscienza individuale attraverso le correnti del tempo e della morte, potere che nell’induismo è attribuito al “terzo occhio”. Questo potere infuocato del Dragone, per i Druidi poteva essere diretto soprattutto nelle quattro ricorrenze magiche che i Celti avevano ereditato dai popoli dei tumuli, conoscenza che condivisero con gli Iberi, i Pelasgi e persino gli Etruschi. Si tratta delle notti che precedono il primo di Novembre, Febbraio, Maggio, Agosto. Nella prima, Ognissanti, i cattolici recitano il Rosario. Qui le acque infuocate dello Scorpione sono le stesse agitate dalla “stella del mattino” nella “porta del cielo”, per usare due voci delle litanie stesse. Il primo Febbraio, diventato Candelora il giorno seguente, si apriva un canale in cui fluiva quel vapore infuocato. Anche a Roma era filtrato qualcosa nella festa di Hera/Giunone purificata (februata = febbraio) dal fluido dell’Acquario. La dea tornava vergine dopo un bagno in una magica sorgente. Calendimaggio era invece la festa del dio Beleno, il cui fuoco “pentecostale” illuminava la mente, rendendola capace di scorgere il mondo invisibile. Presso i Sassoni, la festa degenerò in stregoneria, di cui era un esempio il selvaggio sabbah (notte di Walpurga) sul monte Brocken. Walpurga, abbadessa santificata da Leone III, secondo la leggenda, conduceva ogni anno le Walchirie sassoni ad un’invisibile battaglia contro le forze diaboliche. Il primo agosto, spostata dai cristiani al 15, nell’Assunta, si festeggiava la leggendaria sacerdotessa Velleda “vestita di sole e coronata di venusiana Verbena”. Questo vapore o alito del drago, non più controllato magicamente, si sarebbe pervertito, dando luogo al nostro inconscio e alla storia infinita del mondo, che del drago stesso sono soltanto una proiezione. Casa Dodicesima: notti attiche 55 Nelle leggende, infatti, prima della manifestazione nei tre mondi, Adamo ed Eva (e le controparti Lucifero e Lilith), vivevano fusi in un’unica sostanza o stato angelico. La “caduta” operò una scissione di questa materia prima, nei due termini di coscienza e mondo. Vari miti riflettono questo concetto come separazione del cielo dalla terra (Nut e Geb per gli Egizi, Urano e Gea per i Greci). Sul piano storico, questo corrisponde ad una sorta di cataclisma che spostò i poli, inclinò l’eclittica, fece “scoprire” lo Zodiaco in occidente e le 27 dimore lunari in oriente. Gli Egizi rivivevano l’evento nel rito che tentava un simbolico “raddrizzamento” del pilastro delle quattro ere, ormai inclinato. L’inclinazione aveva permesso al serpente del tempo profano, contenuto in un loto chiuso o placenta (nelle raffigurazioni di Denderah), di srotolarsi, per la frattura fra una coscienza “senza forma” e quella individualizzata che conosciamo noi. I tre mondi devono però essere intesi come incastrati l’uno nell’altro a formare un’unità senza tempo. Noi viviamo simultaneamente in questi tre piani, senza averne, in genere, coscienza. E’ un mondo Uno e Trino, e solo la mente razionale v’inserisce una necessità di passaggio e successione spazio-temporale. Per questo Dante scende all’inferno e dal suo punto più profondo riemerge nell’altro emisfero, per accedere al paradiso. Ricordiamo che il monte del purgatorio dantesco si è formato dalla materia espulsa dal centro della terra nell’emisfero australe, dopo che il “corpo” di Lucifero ha scavato, cadendo come un meteorite, l’immensa voragine infernale. Il demone di Venere e dell’astrologia resta così intrappolato nella ghiacciaia del nono cerchio. In Dante, infatti, i nove cieli hanno un rovescio nei cerchi infernali, mentre il purgatorio ha solo sette divisioni, e questo deve far riflettere. La caduta d’Adamo e quella di Lucifero, attraverso i tre mondi, s’identificano con quella dello smeraldo, futura coppa del Graal, intagliata in 144 sfaccettature, ma in origine primordiale “terzo occhio” dell’angelo. Ne abbiamo parlato, non a caso, a proposito della Testa e della Coda del Drago, infatti Lucifero è chiamato l’antico serpente o dragone. Abbiamo anche accennato all’apertura apocalittica dei sette sigilli, parlando dei chakra. Nessuno è ancora riuscito a concludere (con buona pace degli alchimisti e degli yogin) quel processo in un senso cosmologico che coinvolga il mondo. Gesù ne ha compiuto solo la fase sacrificale, rimandando l’altra, di vittima che si trasforma in giudice, alla fine dei tempi, quando il mondo tornerà alle condizioni anteriori alla caduta d’Adamo. Ricordiamo che, secondo Sergio Ghivarello, la battaglia finale dell’arcangelo Michele col Dragone, è anche un riferimento astronomico alla posizione che assumerà l’eclittica in un remoto futuro, quando il Sole ed i pianeti andranno ad interferire con la costellazione del Drago, creando i “nuovi cieli”, di cui parla l’Apocalisse, probabilmente attraverso un altro spostamento dell’asse terrestre e dei poli. 56 Casa Dodicesima: notti attiche Qualche profeta lungimirante deve aver intuito che la visione di tre mondi o corpi, che ruotano attraverso i quattro elementi astrologici, disegnando la figura del polo rotante o swastika, sarebbe un giorno diventata leggendaria e quasi antiastrologica. Che altro fare se non nascondere quest’affresco oscuro dietro una lotteria cosmica, a base di caratteri e destini, stelle e pianeti? Quell’ignoto antenato di Merlino, immaginò che, almeno questo velo iridescente, avrebbe continuato ad affascinarci, attraverso i percorsi degli astri e la musica delle sfere, per l’eterna promessa di fare luce sui nostri misteri personali, riflesso di quelli collettivi dell’umanità. L’astrologia, infatti, dice che il nostro DNA stellare è già un destino che si vorrebbe anticipare; eppure, sapere prima, non significherebbe cambiare il futuro e tornare ad una nuova ignoranza? Questo paradosso non è che uno dei tanti in cui si dibatte la nostra individualità separata dal tutto che ci circonda. In quest’ottica, il “corpo invisibile” che trasponiamo graficamente nell’oroscopo, fatto poeticamente d’oro, cinabro, giada, diamante, arcobaleno, è sia personale sia collettivo, e proprio per questo non ci deve stupire il sogno degli alchimisti di rigenerare il mondo intero attraverso la trasformazione di se stessi. Casa Dodicesima: notti attiche 57 LIDIA FASSIO BULIMIA E ANORESSIA TRA COMPULSIONE E CONTROLLO SIGNIFICATI PSICOLOGICI: COME INDIVIDUARNE LE RADICI NEL TEMA NATALE L.A. 130-688 Testo della Conferenza tenuta a Roma il 5 dicembre 2002 Un’analisi dei disturbi alimentari e delle loro radici psicologiche ed astrologiche: il rapporto con la madre e con il nutrimento del corpo e dell’anima; la scissione del femminile e la sua resa alle richieste della società patriarcale; la Luna e le lesioni di Saturno; Giove e Nettuno come alternative non integrate nella psiche. Prima di iniziare a parlare delle problematiche che riguardano il rapporto con il nutrimento e l’alimentazione e prima di individuarne le eventuali radici in un tema natale, desidero ricordare che l’astrologia presenta ancora un grande limite – probabilmente dovuto alla nostra incompletezza nell’interpretazione – poiché, mentre da una parte ci mostra con esattezza quelle che sono le potenzialità di base, dall’altra, proprio in virtù del libero arbitrio cui gli uomini fanno capo, non ci dice in che modo queste si esprimeranno e, ancor meno, con quale intensità... L’astrologia è un sistema d’interpretazione simbolica, ma noi tutti sappiamo che i simboli possono esprimersi a livelli molto diversi e con intensità molto diverse, ragion per cui, quando il tema natale rivela una potenzialità, non si possono fare in nessun caso previsioni, ma si può invece sottolineare il fatto che se la dinamica esiste richiederà un’elaborazione al fine di poterla vivere ad un livello costruttivo anziché distruttivo. Fatta questa premessa, devo anche dire che un 30-40% di persone che hanno una dinamica di tipo alimentare sono affette da problemi d’ordine fisico che riguardano il funzionamento metabolico del cervello e, in teoria, non dovrebbero entrare nei casi di cui andrò a parlare. Personalmente sono convinta che tutte le problematiche si esprimono sui due piani (fisico e psichico), anche se su uno con maggior intensità che sull’altro, comunque non voglio entrare nel merito di questa parte di soggetti anche perché non ne ho la competenza. In questa conferenza mi riferirò 58 Casa Dodicesima: notti attiche esclusivamente a quei casi in cui è esente la causa biologica, mentre è certa la radice psicologica. Per iniziare, ANORESSIA e BULIMIA sono manifestazioni sintomatiche di una problematica unica anche se solitamente si pensa che siano due diverse; è invece pensiero comune a livello di psicologia che quasi tutte le persone anoressiche siano anche bulimiche e che le bulimiche siano potenziali anoressiche o, meglio ancora, anoressiche mancate. In queste problematiche i confini tra normalità e patologia non sempre sono ben definiti, perché in questa precisa fase storica la magrezza – anche eccessiva – spesso viene mostrata come un modello di bellezza contemporanea e persino anche molto apprezzata. Nella bulimia, generalmente non è visibile alcun segno esterno: la donna, pur essendo ciclicamente preda di alimentazione compulsiva, riesce a mantenere il controllo esterno del peso grazie ad un rapporto molto singolare con il cibo; questa patologia può perdurare anche per molto tempo senza che il mondo esterno, i conoscenti o gli amici possano rendersene conto. Le bulimiche generalmente scelgono di vivere sole, in questo modo possono apparire assolutamente normali nel sociale ed al lavoro, perché vivono la loro “compulsione” in perfetta solitudine fra le mura domestiche. Le dinamiche alimentari – almeno inizialmente – si possono nascondere dietro alle diete, dietro al culto di un’immagine “di moda” e spesso anche dietro ad un ideale assolutamente falsato di “salute e fisicità” accettato ed ostentato da tutta la società occidentale. In effetti, uno dei grossi problemi della nostra epoca è quello di aver perso il senso del benessere del corpo, per cui molte persone si costringono ad andare in palestra, fanno footing in maniera esagerata, non mangiano, si privano praticamente di qualsiasi forma di gratificazione non per una questione di “salute”, ma per “immagine”; moltissime persone non pensano a “sentirsi in forma”, ma solo ad “apparire in forma”, ovviamente poi, l’ideale cui si ispirano è quello alla moda, quello delle modelle per intenderci, per cui vogliono un corpo magro, tonico, elastico e muscoloso, possibilmente compatto, in grado di muoversi a comando: in poche parole trattano il loro corpo come se fosse una macchina che deve rispondere ed eseguire ciò che la testa impone e, soprattutto, un corpo che non deve mostrare cedimenti o imperfezioni. Esempi limite li vediamo in quelli che praticano il body-building e che usano i pesi per sviluppare muscoli; è provato ormai che queste performances sono dannose alla salute sia fisica sia mentale, eppure non ci pensano: la muscolatura sviluppata fa apparire belli e in forma per cui, anche se è provato che nel tempo riduce la spontaneità e la vitalità del corpo fino ad interferire in maniera evidente e negativa sulla respirazione, chi pratica body-building sostiene che sono tutte illazioni che mettono in giro gli invidiosi, quelli che non hanno la “volontà” per sottoporsi alle ore di allenamento necessarie per avere un fisico perfetto… Ci sono anche testi che inneggiano all’addome piatto, che, guarda caso, si può ottenere esclusivamente a spese dei muscoli addominali che si devono tendere al Casa Dodicesima: notti attiche 59 punto tale da impedire sul piano fisico la respirazione e generando invece, sul piano psicologico, la contrazione ed il blocco dei sentimenti. Desidero precisare che sotto il nome latino di “anorexia nervosa” si trovano due sottocategorie di persone: – quelle affette da bulimie, che presentano iperfagie incontrollate, accompagnate da comportamenti tendenti a prevenire con mezzi assolutamente efficaci anche se dannosi, l’aumento di peso non voluto: tra questi il vomito provocato, l’uso di lassativi e diuretici e l’iperattività fisica; – quelle invece affette dal tipo restrittivo in cui non ci sono episodi di iperfagia né comportamenti compensatori, ma solo una continua e graduale rinuncia al cibo. Queste patologie sono in continuo aumento nei paesi occidentali, mentre sono praticamente assenti nei paesi del terzo mondo, in Asia ed in Sud America. Sembra dunque che da un lato, si inseriscano nelle patologie dei paesi in cui regna l’abbondanza; infatti, dove c’è carenza di cibo sono sconosciute; dall’altro, invece, è evidente che c’è qualcosa di perverso nei sistemi di vita di questi paesi, che grida attraverso queste sindromi. Un altro punto da sottolineare è che si tratta di malattie che non hanno cause organiche: nonostante i molteplici sforzi ed i più moderni strumenti di analisi, non si sono riscontrate alterazioni patogene né degenerazioni di tessuti o cellule: in pratica questo dà la certezza che l’anoressia e la bulimia sono malattie con cause psichiche in cui la personalità dei soggetti interessati, la loro interpretazione della realtà e la costellazione familiare giocano un ruolo decisivo nel portarli ad esprimersi attraverso questo sintomo. Per capire le ragioni dell’anoressia-bulimia bisogna quindi partire da una visione deformata della realtà: le future anoressiche continuano a stare a dieta anche quando l’obiettivo auspicato è già stato raggiunto e superato da tempo. Sono soggetti che vedono il loro corpo non come un insieme armonioso, ma come un ammasso di pezzi separati: si concentrano sulle cosce, sulla pancia, sui fianchi, ecc. Il loro limite non c’è, o meglio viene costantemente spostato per non raggiungerlo. C’è quindi alla radice un disturbo nell’immagine corporea che si consolida in una ricerca ossessiva di magrezza; questo disturbo è anche il più difficile da confutare in quanto assume il tono di una vera e propria ossessione. La parola ANORESSIA è però fuorviante nel suo termine, in quanto significa “mancanza di appetito”, mentre in realtà l’anoressica è una persona che soffre la fame, anche se non potrebbe mai accettare di affermarlo. La sua, infatti, è una vera e propria battaglia interna con il cibo, che è la cosa che desidera di più al mondo, pur negandoselo e di conseguenza rinunciando a nutrirsi. La cosa principale è che queste malattie richiedono una grandissima dose di energia e di volontà: chi è debole non potrebbe mai intraprendere questo tipo di “sintomo”, proprio perché richiede perseveranza e costanza oltre che grande investimento energetico per essere realizzato. Le ragioni per cui una ragazza sana deci- 60 Casa Dodicesima: notti attiche da ad un certo punto della sua vita di investire tanta energia nel disturbo alimentare possono e devono essere ricercate nella terapia individuale: infatti, solo durante il trattamento, potranno venire alla luce le cause iniziali che hanno motivato la scelta di questo tipo di sintomo attraverso cui comunicare al mondo il proprio disagio interiore; è chiaro che c’è qualcosa nella famiglia, nella madre, nel tipo di educazione e nello stile che è stato assunto per rapportarsi alla figlia. E’, altresì, ovvio che quando sono marcatamente sottopeso, questi soggetti presentano una serie di sintomi collaterali che vanno dalla depressione all’isolamento sociale, ai disturbi dell’umore, irritabilità ed insonnia, oltre a disturbi della sfera sessuale. Vediamo dunque di comprendere la personalità dell’anoressica Per prima cosa, anche se l’eziologia di questa sindrome non è ancora totalmente chiara e svelata, sembrerebbe esserci un comune denominatore rappresentato da un ruolo pressoché patogeno della figura materna che quasi sempre è troppo rigida e quindi incapace di fornire risposte adeguate. Proprio per la sua difficoltà a comprendere i veri bisogni della figlia, non ne premia in alcun modo lo svincolo e l’indipendenza, anzi, li blocca; spesso la madre, per usare un simbolo per noi comune, è “saturnina”, ovvero è una donna dedita al lavoro ed alla famiglia, al dovere soprattutto, risponde alle convenzioni ed alle norme sociali che assumono per lei un’importanza straordinaria. La Palazzoli Selvini ha definito spesso queste donne come troppo legate all’adeguamento esterno, piuttosto che alla ricerca dello sviluppo delle qualità individuali della figlia. Ciò implica naturalmente un ambiente familiare che, pur non essendo contrastato da grandi perturbazioni, mantiene però una costante tensione sotterranea, ben percepibile dalla figlia: una tendenza al malumore ed all’irritabilità e molte volte una depressione strisciante, mai esplicitata perché la madre non può contemplare l’idea di essere infelice. Spesso vi sono aggressività nascoste, non espresse, che però giacciono in attesa di un qualche tipo di sfogo e grandi difficoltà nell’espressione delle emozioni. La madre è solitamente la figura prevalente nella famiglia e questo comporta molto spesso un padre sminuito come figura oppure assente emotivamente, anche se idealizzato. Generalmente non vi è alcun riconoscimento dei reali bisogni emotivi ed affettivi, tutto in un certo senso è ritualizzato ed oggettivizzato (sono famiglie in genere con buone possibilità economiche in cui i regali ed il possesso hanno sostituito l’affetto e la disponibilità emotiva). E’ fin troppo chiaro, insomma, che dietro ad una persona anoressica vi sia un difficile rapporto con il “femminile”, cioè con quell’energia che dev’essere introiettata attraverso la figura materna e che ha come simboli il “contenere - proteggere - prendersi cura - nutrire fisicamente emotivamente e psicologicamente” fino a produrre quel sentirsi bene con sé stessi e nel proprio corpo che è l’unica vera modalità di vivere un femminile positivo, in cui “essere” si è in contatto con la vita e “imparare” s’impara a proteggersi da ciò che potrebbe essere distruttivo. Casa Dodicesima: notti attiche 61 Il rapporto CIBO-MADRE è un’equazione elementare nell’infanzia ed è qualcosa che permette ad ogni bambino di entrare in rapporto con il mondo esterno, potendo fidarsi di esso proprio in virtù di quel “filtro” che la madre ha operato, “pre-masticando” le esperienze, in modo da permetterne l’assimilazione e la digestione senza che il bambino ne risulti terrorizzato o distrutto. Nell’anoressica questo filtro è andato perduto insieme al piacere di nutrirsi ed ai fondamentali bisogni di sicurezza e di contenimento, per cui il suo mondo è fatto solo di forza di volontà e, in esso, non vi è posto per una comunicazione sana tra la maschera e l’essere. L’anoressica non riesce a crescere perché non può sentire il corpo adulto come proprio, in quanto troppo simile al corpo della madre da cui il suo Io tirannico vorrebbe in ogni modo trovare distinzione e separazione senza però riuscirci totalmente. La difesa che viene trovata da parte dell’Io consiste nel rinnegamento del corpo e del cibo-nutrimento, assumendo al suo posto un’immagine ideale di un corpo asessuato, senza forme e, dunque, infantile. La vita nell’anoressica perde ogni significato ed al suo posto, si fa luce un senso di esistenza che si affaccia sul nulla a livello affettivo ed emotivo. Dice Marion Woodman : “L’Io non possiede un suo sistema di valori. Non è padrone in casa sua. Per tutto il giorno la maschera, o Persona, recita con perfetta efficienza, ma quando il lavoro è stato svolto, questi ritmi frenetici ed estranei continuano a dominare il corpo e l’Essere. Non c’è un Io che dica basta, non c’è un Io forte e differenziato capace di scalare le marce per accordarsi su ritmi naturali”. Qui diventa estremamente interessante il tema natale che mostra quasi sempre un aspetto Luna-Saturno, affiancato da un Sole debole, che rappresenta – simbolicamente – la difficoltà di giungere ad un accordo tra il bisogno di dominare e controllare il tempo in senso lineare, saturnino, ed il bisogno lunare di mantenere un ritmo ciclico e circolare, il tutto non supportato da un Io forte che sappia prendere in mano le redini della vita. Nell’infanzia, questi soggetti sono stati spesso violentati nei loro ritmi naturali fino a perdere il senso del ritmo fisico-corporeo, che finisce per sottomettersi all’inflessibilità ed al controllo saturnino (Crono). Il loro Io non è autonomo e sembra posseduto da un qualche demone sul quale non hanno alcun controllo. Quel demone indossa la maschera della rispettabilità durante il giorno ma, di notte, mostra il suo vero volto. Esso chiede efficienza e perfezione: un mondo perfetto, una pulizia perfetta, un corpo perfetto, delle ossa perfette; ma poiché questi individui sono esseri umani e non pubblicità televisive, barcollano verso il caos perfetto e la morte perfetta. Il demone li annulla e, essendo annullati, finalmente si addormentano. E’ chiaro che quello che deve essere riequilibrato nella personalità di questi soggetti è il principio maschile (razionale, direzionato all’obiettivo), che dev’essere integrato da quello femminile che qui si presenta nella propria modalità “ombra”; in queste donne la parte maschile di animus negativo ha completamente ingoiato quella femminile e così la testa ha perduto il contatto con l’anima. Manca ovviamente un rapporto con l’interiorità psichica poiché è stato introiettato un modello 62 Casa Dodicesima: notti attiche superegoico, invadente, ipercritico e superefficiente, che non ammette repliche e, praticamente, non ammette vita. La Palazzoni Selvini dice che queste donne trapassano bruscamente dalla fase del lattante a quella della pubertà e dell’adolescenza dopo un lunghissimo periodo di latenza vuoto di esperienze proprie e privo di una consapevolezza di sé. In tal modo il ruolo di donna s’impone alla ragazza in pubertà in maniera improvvisa e scuotente, senza fasi intermedie e questo porta terrore ed angoscia. C’è quindi il vissuto di un corpo pesante, ingombrante e minaccioso, una specie di tiranno che deve essere affamato per impedirgli di diventare immenso, opprimente e pericoloso; a questo proposito sono molto interessanti i disegni che fanno le anoressiche in cui vi è un’esasperazione e dissacrazione delle “forme femminili” viste come qualcosa di demoniaco e di fagocitante. Nel periodo dell’adolescenza si presentano grandi difficoltà con il mondo esterno che richiede adeguamenti e nuova costruzione di identità. E’ allora che queste ragazze regrediscono somaticamente; il primo effetto è l’assenza di mestruazioni che fornisce loro la certezza di non dover affrontare la struttura di un’identità troppo instabile; secondariamente, questo consente di non affrontare le pulsioni sessuali ed i desideri che non saprebbero dirigere in alcun modo e che quindi devono essere “soppressi”. Il corpo diventa in pratica la parte cattiva materna e di conseguenza deve essere attaccato, perché altrimenti metterebbe in scacco l’Io troppo fragile della ragazza. Da un punto di vista psicosomatico, però, quest’aumento delle patologie alimentari nelle ragazze, lascia intendere che vi sia anche un preciso messaggio dell’inconscio collettivo attraverso cui prendono vita ansie, angosce, problemi che appartengono, con buona probabilità, a tutta la società occidentale. Questo messaggio ha sicuramente a che fare con l’enorme difficoltà che le donne oggi avvertono con la dimensione “fisica”: da un lato il loro corpo viene sopravvalutato a livello estetico e narcisistico, ma dall’altro viene svalutato totalmente da un punto di vista dell’espressione del “femminile” : è un corpo che sembra servire solo per essere esibito e che quindi diventa un oggetto virtuale, anziché un corpo concreto che deve trovare un’armonia con le componenti psichiche. La medicina psicosomatica individua nelle patologie alimentari il simbolo di sempre più crescenti problemi di relazione tra “genitori-figli” nonché “individuo-società” che non riescono più ad essere fonti di “buon nutrimento” reciproco, ma diventano espressione di esperienze negative che danno origine ad un’insaziabile fame psichica che diventa bulimia, oppure ad un rifiuto tradente ed aggressivo del cibo che diventa anoressia. Quello che è importante comprendere è che dietro ad ogni malattia si nasconde una saggezza del corpo che cerca disperatamente di condurci ad una consapevolezza altrimenti impossibile. Il dr. Frigoli fa notare che nell’anoressia grave le pazienti assumono solo cibo “frammentato e spezzettato” per cui vi è un rifiuto di assimilare forme complete e questo simbolicamente equivale alla frammentazio- Casa Dodicesima: notti attiche 63 ne che esse vivono con il mondo delle relazioni esterne. Un’ulteriore regressione avviene quando ingeriscono soltanto liquidi scegliendo via via sostanze senza più alcun contenuto calorico; qui, Frigoli vede nell’anoressica il bisogno di non confrontarsi con le forme che simboleggiano strutture formali e come tali difficili da assimilare, ma solo con parti di esse, per loro più abbordabili, meno paurose. Egli sostiene che a questo stadio della malattia, nell’anoressica risultano attive due componenti: – la necessità di introiettare e portare dentro un minimo di mondo esterno pur frammentato (perché se ne ha paura), il che significa che l’anoressica ha bisogno di mantenere le relazioni al limite della sopravvivenza; – un’incapacità a strutturare un rapporto oggettuale se non sulla base della “disorganizzazione” della forma esterna dell’oggetto, fino a renderlo omogeneo nella fase liquida. In questa malattia c’è un ritorno, una regressione psichica di ordine filogenetico, fino ai confini della vita vegetale. Già la Woodman aveva notato nell’anoressica un pressante bisogno di spiritualizzazione; del resto molte donne divenute sante avevano probabilmente una patologia anoressica, su tutte vale l’esempio di santa Teresa d’Avila. Addirittura l’immagine di nutrirsi di luce risulta molto frequente nelle anoressiche e questo rappresenta anche un desiderio di attuare il digiuno come una forma di catarsi e di purificazione. Vivere di aria e di luce come le piante, sembra ricorrere con frequenza nei pensieri di queste ragazze; al tempo stesso questa modalità sembrerebbe simboleggiare un arresto istintuale, un arresto del tempo, il non dover crescere poiché non ce n’è la forza, dato che manca la struttura di base. E’ interessante a questo punto una puntualizzazione da un punto di vista astrologico, poiché possiamo trovare nei simboli molte di queste tematiche. Innanzitutto le anoressiche hanno quasi sempre una Luna in segni di Terra, con maggior frequenza nel segno della Vergine o in casa sesta. La Luna in Vergine rappresenta un bisogno di integrità, un ritorno ad un senso di purezza che non può prescindere da un corpo funzionante ed assolutamente ritualizzato, che non ceda a bisogni forse un tempo non riconosciuti e che continuano a non essere riconosciuti. Hilde Bruch, un’autorità in questo campo, sostiene che nell’anoressica vi è un miscuglio indifferenziato di emozioni-sensazioni che sono rimaste senza discriminazione nell’infanzia. In effetti, in casa sesta, noi dobbiamo passare a discriminare tutto ciò che ci appartiene e lo facciamo proprio nel confronto con gli altri: in questo caso la ritualizzazione, lo sforzo fisico e la volontà – intesa qui come senso del dovere e della resistenza – compensano un impossibile rapporto armonioso tra corpo e mente; inoltre c’è quasi sempre uno stato di dipendenza ed un rifiuto della stessa, che non può renderci cosciente, come dimostrano i rapporti costanti di Luna-Saturno che rappresentano proprio questa dinamica ambivalente. La dinamica Luna Saturno rappresenta anche un’introiezione di un femminile razionale, asettico, distante e molto incentrato sull’efficienza e sull’autosufficienza, piuttosto che sulla parte contenitiva ed accogliente da un punto di vista emotivo. Quest’aspetto però indica anche che 64 Casa Dodicesima: notti attiche bisogna diventare autonomi: qualità che all’inizio non si possiede, per cui Saturno agisce come privazione di qualcosa di cui si ha un disperato bisogno. Generalmente, la madre – letta attraverso l’aspetto Luna Saturno – è una donna aggressivamente iperprotettiva, oppure rifiutante, in ogni caso incapace di concepire la figlia come una persona nel suo proprio diritto. Perché si manifesti una dinamica alimentare, nell’aspetto astrologico entra spesso anche Giove che si presenta come impossibilità di avere una gratificazione, dapprima nel rapporto con il nutrimento ed in seguito nel rapporto con il proprio corpo ed i propri bisogni di crescita, ma che poi rappresenta anche la difficoltà a sentirsi rassicurati dalla vita; nell’anoressica esiste un vero e proprio rifiuto di crescere, ma al tempo stesso anche un tentativo di “tenere lontano ciò di cui non si può fare a meno”. Il rifiuto del cibo rappresenta proprio una struttura difensiva contro la paura di un cedimento narcisistico ai bisogni. Queste donne sono poi “malate di perfezione”: infatti, le dinamiche alimentari s’incentrano su un continuo bisogno di perfezionismo che ha radici lontane e che può assumere l’atteggiamento di completo delirio; anche qui vediamo come Saturno tende a compensare con le sue modalità ciò che la Luna e Giove non sono in grado di fornire. Dietro a queste donne ci sono anni di tentativi di soddisfare appieno i desideri consci ed inconsci dei genitori, fin quasi a diventare mostri che continuano a richiedere di tutto al loro corpo in termini di performances efficaci e perfette. Ciò che conta per queste donne sono i principi superiori e la spina dorsale (in pratica il Saturno è sempre estremamente forte e rigido, rappresenta un Super Io inflessibile, come inflessibile era quello della madre – unica a portare i pantaloni in casa). Quando sono chiamate a diventare adulte possono fare solo due scelte: o essere esattamente come la madre o ribellarsi totalmente ed essere tutto ciò che lei è stata. Quella che sembra loro preclusa è la terza via, ovvero di portare fuori i valori personali; l’anoressica avverte che avere un corpo che sta cambiando e che esplode non è sufficiente per essere donna; tuttavia, vivere secondo i principi morali rigidi e inflessibili non vuol dire vivere la vita, soprattutto non vuol dire nutrire se stessa. Qui possiamo vedere rappresentata al massimo la problematica della Luna, in segni di Terra, lesa da Saturno: Saturno pretende di vivere secondo i principi morali poiché non vi è stato nutrimento, protezione ed accoglienza emotiva; il senso del dovere ha ingoiato ogni cosa e l’essere perfetti ha preso il posto della flessibilità e della capacità di orientarsi nei propri errori per crescere. I veri bisogni e sentimenti non sono stati mai riconosciuti e quindi tutto ciò è stato seppellito in cambio di approvazioni che arrivavano allorché si “faceva” il proprio dovere. Il FARE dunque ha preso pienamente il sopravvento sull’ESSERE. Tuttavia la struttura deve nascere dall’aver potuto affondare le radici della dipendenza nel nutrimento emotivo ed affettivo, mentre in questo caso tutto ciò non esiste: le radici sono affondate sull’asfalto, sul rigido e sul freddo, e quindi la ricerca di indipendenza, in realtà, non è nient’altro che il disperato tentativo di arginare con il controllo e l’inflessibilità la paura che si prova ed è solamente una maschera di rigidità e di volontà. Quando Saturno lede Casa Dodicesima: notti attiche 65 la Luna, infatti, mostra tutti i sintomi dell’impossibilità di essere accolti, mostra l’essere senza patria, senza appartenenza e dunque “senza radici”; e senza radici una pianta non può crescere, può solo tentare di sopravvivere in attesa di trovare humus da qualche parte all’esterno che restituisca la possibilità di “radicare”. Queste ragazze sono state vittima di un falso sistema di valori e sono imprigionate in aspettative che prima appartenevano alla madre e che poi sono diventate proprie. Il punto è che hanno raccolto appieno l’inconscio della madre e lo portano con sé cercando di soddisfarne le esigenze, anche quando sono distruttive. In questo caso il principio di relazione e nutrimento (Luna) è stato soppiantato dal dovere e dal potere di Saturno che, pur di avere il riconoscimento di cui ha bisogno per vivere, finisce per negare sempre più in profondità sé stesso. Tutta l’energia rimane imprigionata in questo complesso lacerante e non ne rimane a disposizione per scoprire di quale nutrimento si ha effettivamente bisogno. Più le prestazioni saranno “perfette ed all’altezza della situazione”, meno la donna sarà in rapporto con sé stessa. Al tempo stesso, i rapporti dinamici con Giove rappresentano anch’essi l’impossibilità di esprimere veramente se stessi: non si può essere creativi fino in fondo, non si può credere in se stessi e, dunque, l’anima non può che soffocare. L’io è troppo rigido ed impaurito per accettare di essere soverchiato da una creatività autentica e deve quindi controllarla, soffocarla ed impedirle di esprimersi se non nei termini di efficienza e di dovere, gli unici permessi dal Super Io. La gioia autentica, la libertà di esprimersi in modo spontaneo devono essere bandite, perché accrescerebbero l’individualità che la madre non può permettere di coltivare nella figlia, visto che non l’ha coltivata in sé stessa. C’è un’analogia nel rapporto Atena-Medusa, in cui la giovane e splendida fanciulla viene trasformata in una gorgone: in senso psicologico indica il bisogno di fermare il flusso vitale femminile, pietrificandolo. In altre parole, le emozioni vere devono arrestarsi, poiché nel rapporto con la madre i sentimenti che si provano sono assolutamente ambivalenti: da un lato, se ne ha bisogno e si sente l’incredibile fame e vuoto da colmare (Giove), dall’altro, la si odia e la si respinge (Saturno), poiché il suo nutrimento pietrifica e raggela e, quindi, lo si rifiuta. A questo punto per risolvere il conflitto, occorre rafforzare le difese, al fine di non permettere a nessuno di penetrare nell’anima, neppure alle emozioni. Così non vi sarà più debolezza, perché questa potrebbe minare la struttura rigida e portare alle lacrime ed al riconoscimento del bisogno. Il dramma di queste donne è che si prefiggono mete che non hanno nulla a che vedere con loro. Gli aspetti di Giove e di Saturno alla Luna impongono infatti un percorso difficile: sono immagini di bisogno di crescita e di realizzazione, in cui il libero fluire della vita stessa, della creatività e della fecondità, non vengono concretizzati nel simbolo, almeno fino a che non viene trovata una via di accesso. Nelle dinamiche alimentari, la madre non è riuscita a fornire un ancoraggio e da lì origina la paura di stare sulla Terra; paura che nasce dal non essersi radicati nel 66 Casa Dodicesima: notti attiche corpo materno, e di conseguenza nel proprio; così, al corpo non si permette nulla, o lo si fa diventare enorme (come nel caso dell’obesità) in cui viene vissuto come una voragine che sommerge lo spirito, oppure non gli si permette di essere un veicolo per la parte spirituale che viene sentita troppo pura per servirsi di un corpo... impuro. La figlia che non riesce ad avere una matrice vera a cui riferirsi, cercherà le proprie sicurezze nella mente, nella ragione, ma proprio per questo rimarrà dipendente a qualche livello perché avrà paura, in ogni momento, di essere abbandonata. In questo caso, la madre non compie il suo naturale percorso, non diventa la SOPHIA perché è troppo lontana dalla consapevolezza e quindi non diventa un legante tra corpo e psiche. Sarebbe proprio Giove a permettere questo passaggio “ri-legante” tra la X, corpo-terra-madre e NETTUNO, spirito-anima. In casa nona Sagittario, noi compiamo questo passo attraverso la madre che si eleva e passa dal fornire un nutrimento fisico a fornirne uno psichico-spirituale; senza questo legante che serve ad illuminare l’Ombra, essa rimane imprigionata nel corpo e quindi bisogna combatterla su quel terreno. Dice la Woodman che in quel caso la MATER si concretizza nella materia e tiene insieme con la carne ciò che invece dovrebbe essere tenuto insieme con l’amore. Così, lo spirito (MASCHILE) non può penetrare la materia (FEMMINILE) e non può dar vita ad un vero concepimento. Giove, che ha molto a che fare con l’essere, quando si trova invischiato con Saturno e con la Luna, diventa a volte il sintomo di una lacerazione tra la parte istintuale del femminile “donna-madre” e quella perfezionista psichico-spirituale della “Vergine Maria” ed è allora che il fare diventa l’unica cosa possibile. In questo caso il piacere può verificarsi solo quando ogni dovere è stato assolto, però per questa Luna non è facile distogliere lo sguardo dal dovere per andare incontro al piacere. Nel viaggio tra il matriarcato ed il patriarcato, il corpo ha perso dignità e, se una donna non ha un legame solido con la madre, non avrà terreno su cui radicarsi e si rifugerà nella testa, in una testa che opprime e rimuove l’istinto ed il sentimento. Ho spesso notato che le donne obese hanno in testa l’idea di essere seppellita dentro un corpo enorme, mentre l’anoressica ha la sensazione di aver liberato l’anima dal peso del corpo… Nell’anima deve accadere un processo alchemico come nella trasformazione in oro: se l’oro è troppo puro non può consolidarsi in una forma. Ecco allora che le sostanze che prima sembravano impurità (rame-argento) diventano invece un legante che renderà l’opus più bella e più raffinata: l’anima, di conseguenza, deve avere qualche impurità che servirà da legante tra la psiche e il corpo. Solo allora l’opus sarà un’armonia perfetta. Maria rappresenta un’anima troppo perfetta e senza scorie, perché è scollegata dalla Grande Madre a cui deve ritornare “perché” in quanto solo così l’anima si può servire della psiche per risanare l’istinto ferito. Casa Dodicesima: notti attiche 67 A volte nella dialettica si sostituisce Nettuno a Giove; anche Nettuno è simbolo di un desiderio di spiritualità contrabbandato da altri bisogni; quando Nettuno e Saturno si vengono a trovare legati da un qualsivoglia aspetto, riesplode il bisogno di trovare una conciliazione tra due Dei, uno che simboleggia l’ordine, la legge, la morale e la concretezza umana, l’altro che rappresenta un ordine superiore spesso incomprensibile per noi umani. Nettuno è il superamento dell’ordinaria realtà e dunque in lui perde importanza tutto ciò che per noi rappresenta la legge ed il collegamento normale con il mondo. Saturno sotto un certo profilo è la gnosi collettiva, mentre Nettuno è un’esperienza di conoscenza che forse da un lato è desiderata ma anche temuta, in quanto minaccerebbe l’ordine conosciuto. Forse, in queste donne la lotta simbolica si svolge dentro al loro corpo “diviso” in cui, una parte incarna Saturno ed il suo rigore e l’altra incarna Nettuno, il lasciarsi andare ed il vivere un’altra dimensione; il punto è vivere entrambe queste modalità in modo integrato e non escludente: infatti, Nettuno può essere raggiunto e compreso proprio passando attraverso la valutazione ed il giusto riconoscimento della dimensione fisica, elevando l’anima fino a permetterle di godere del contatto con l’Assoluto e l’Infinito, usufruendo di quella disciplina e di quell’integrità che solo Saturno può concedere. BIBLIOGRAFIA ■ H. BRUCH, La gabbia d’oro – l’enigma dell’anoressia mentale, FELTRINELLI, Milano, 1988 ■ M. SELVINI PALAZZONI, L’anoressia mentale – dalla terapia individuale alla terapia familiare, FELTRINELLI, Milano, 1989 ■ M. WOODMAN, Malate di Perfezione, RED EDIZIONI, Como, 1998 68 Casa Dodicesima: notti Argomento attiche GRAZIA MIRTI ASTERISCHI STELLARI L.A. 130-230 Dal millenario serbatoio di sapienza astrologica qualche spunto di meditazione per il lettore. Pubblicati su lo “SPECCHIO ”, supplemento del sabato de “LA STAMPA” di Torino Nel n. 1306 di TuttoLibri (sabato 13 aprile 2002) a pag. 4, Anacleto Verrecchia si diffonde a lungo e dottamente su Gerolamo Cardano, nel recensire l’edizione italiana della sua biografia ‘Il signore del tempo’ (per i tipi di Laterza) scritta dal docente americano Anthony Grafton. Rammaricandosi vivacemente che ne emerga soprattutto l’interprete di sogni e di oroscopi. Nulla da eccepire, specie considerando i meriti dovuti alla brillante mente scientifica di Cardano. Tuttavia, un dubbio si impone, analizzando il titolo originale dell’opera, Cardano’s Cosmos: si capisce che Grafton ha scelto volutamente di analizzare compiutamente gli aspetti esoterici, astrologici e di interpretazione dei sogni che hanno caratterizzato l’intensa (e sfortunata) vita dello scienziato. Che si descrive come ‘magus, incantator, religionis contemptor, turpi libidini deditus’ ed incline alla ‘cupiditas omnium occultarum artium’. Ed indica la data (esatta) della sua morte. * * * ‘Come un mantello di scurissima seta/ la volta del cielo si è ispessita / ed ecco, tutti i desideri s’illuminano in cielo/dominati dalla coppia planetaria del nostro destino’: sono versi di Gialal ad-Din Rumi e risalgono alla fine del IX secolo. Esprimono la teoria del pianeta dominante diffusa dalla Spagna in tutta Europa con il famoso testo magico del Picatrix. Misteriosi e affascinanti sono i nomi dei grandi astrologi arabi: al-Kindi, al-Qabisi, al-Battani, Masha’allah, fino al mitico Albumasar. Gli arabi seppero far progredire molto l’Astrologia, applicandola per primi ai principi dell’astronomia sferica, ancora primitiva presso i greci. Lo stesso Avicenna stabilisce le 12 tappe necessarie all’uomo per perfezionare la conoscenza intima di Dio, in perfetta analogia zodiacale. Ebbe soprattutto risonanza la Teoria delle Grandi Congiunzioni tra Saturno e Giove, destinata a segnalare i grandi mutamenti del mondo e la nascita di nuove religioni. * * * Casa Dodicesima: notti attiche Argomento 69 Scrive Torquato Tasso all’amico Luca Scalabrino: ‘Io m’ho fatto veder da tre astrologi la mia natività; i quali, non sapendo chi io mi fossi, tutti “uno ore” mi dipingono per un grand’uomo di lettere e mi promettono lunghissima vita ed altissima fortuna: e toccano così bene quelle perfezioni o imperfezioni de le quali io sono consapevole a me stesso, così ne la complessione come ne’ costumi, ch’io comincio a tener per certo d’avere ad essere un grand’uomo: e di già spaccio la grandezza come s’ella fosse in atto’. Nato a Sorrento il 21 marzo 1544, il grande poeta segue la sorte di tutti coloro che hanno visto la luce prima della riforma gregoriana (1582), cioè di vedere slittare di parecchi giorni la propria data di nascita, a causa delle imprecisioni del calendario. La posizione solare passa così da 1 a 10° in Ariete. Per Galileo mutava il segno zodiacale, dal supposto Acquario (15 febbraio 1564) ai Pesci effettivi, come risulta dall’oroscopo di sua mano. * * * Il Cielo dell’astrologo antico poneva al centro del suo universo un mondo quadrato, formato da quattro elementi: Fuoco, Terra, Aria, Acqua. Era il luogo abitabile, formato da animali, vegetali, minerali. Un regno imperfetto e mutevole, sottoposto alle influenze tiranniche delle celesti sfere della Luna, di Mercurio, Venere, Sole, Marte, Giove, e Saturno. Ancora oltre vi erano la fascia dello Zodiaco ed il cielo delle stelle fisse, immutabili. Fuori dalle sfere celesti i venti minacciosi e le nove schiere degli angeli con Dio Creatore. In una celebre raffigurazione della mistica Hildegarda di Bingen il Creatore (Dio) abbraccia la Creatura (il figlio divino) simbolo umano. Tra Dio e l’uomo, l’eterno ed il mortale, le Stelle costituivano una barriera invalicabile. Ancora oggi l’Astrologia considera l’uomo al centro dell’universo, ma non è più fatalista. Ha fatto saggiamente sua l’opinione di S. Tommaso: Astra inclinant sed non necessitant. * * * Nelle sue famose Lezioni Americane Italo Calvino confessa con lieve rincrescimento di sentirsi saturnino, in un brano intitolato Velocità …mercuriana: ‘Secondo l’opinione più diffusa il temperamento influenzato da Mercurio, portato agli scambi, ai commerci ed alla destrezza, si contrappone al temperamento influenzato da Saturno, malinconico, contemplativo, solitario. Dall’antichità si ritiene che il temperamento saturnino sia proprio degli artisti, dei poeti, dei fagocitatori…. Sono sempre stato anch’io un saturnino, qualsiasi maschera diversa abbia cercato di indossare. Il mio culto di Mercurio corrisponde forse solo ad un’aspirazione, ad un voler essere: sono un saturnino che sogna di essere mercuriale e tutto ciò che scrivo risente di queste due spinte. Ma se Saturno-Cronos esercita un suo potere su di me, è pur vero che non è mai stato una divinità di mia devozione; non ho mai nutrito per lui altro sentimento che un rispettoso timore’. * * * 70 Casa Dodicesima: notti Argomento attiche ‘Case, amori, universi’ (Mondadori) è il titolo della dilettevole autobiografia (700 fitte pagine) di Fosco Maraini, classe 1912, padre della famosa Dacia. Fiorentino, viaggiatore, etnologo dalla scrittura avvincente, racconta, tra l’altro, dell’emozione con la quale ammirò da ragazzo con un forte telescopio la nebulosa di Andromeda (‘un gran fiore tra le costellazioni, un piccolo lago ellittico di luce, una piuma del Creato’). Descrive il ‘pianetone’ Giove come una zucca gialla, accompagnato dai suoi satelliti medicei. Verso la fine del libro un accenno all’arte della seduzione, tipica del segno natale dell’autore, lo Scorpione. Chiamato da una bella signora nella sua camera per uccidere un esemplare di aracnide nero ed aggressivo, viene fulminato dalla di lei bellezza. Respinto con inattesa decisione conclude: ‘La porta si richiuse con un sonoro clock. Uno scorpione, vero, era stato ucciso, l’altro, zodiacale, fermamente disciplinato’. * * * Cresciuto sotto l’egida del Surrealismo, amore comune, il sodalizio tra André Breton e Paul Eluard prosegue fino al 1938. Nel momento in cui le loro strade si separano l’Acquario Breton utilizza in senso polemico l’oroscopo dell’ex amico Sagittario, da lui personalmente redatto in 5 pagine manoscritte, per mostrarne i molti pregi, ma gli altrettanto evidenti difetti. Tra le qualità elenca solidarietà, socievolezza, amore per la giustizia, bontà, inclinazione alle arti, ma non nomina (volutamente?) la letteratura. Gli consiglia il colore verde, il diamante ed il venerdì; ne coglie la debolezza polmonare e l’inclinazione per il bordello, incurante della recente fuga di Gala, la moglie di Eluard, che ha scelto come nuovo compagno Salvador Dalì. Non mostra di offendersi, l’ex amico. Nota che Breton ha sbagliato la sua ora di nascita e, nell’inviare il testo in lettura a Valentine, la figlia di Victor Hugo, le suggerisce di coglierne i ‘pallidi bagliori notturni’. * * * E’ ardita la tesi sulle origini dei Tarocchi illustrata da Rolando Fusi e Rosalynd Pio, nel loro ‘Tarocchi: un giallo storico’ (ed. Bonechi, Firenze). Bellissimi gli Arcani Maggiori dovuti alla grazia pittorica di Simone Martini, amico personale del Petrarca, cui lui stesso avrebbe affidato l’incarico rivoluzionario di illustrare in 78 Carte, vizi, virtù e personaggi, vera sintesi sociologica della sua epoca. Una meditata denuncia contro Papato ed Imperatore, espressa con ritratti mirati e luoghi riconoscibili negli Arcani, detti anche ‘trionfi’. Alla morte del pittore, il poeta, contro l’Inquisizione, volle che le Carte si limitassero al gioco, senza significati reconditi. Era scettico sull’astrologia, ma stimava Dionigi da Borgo San Sepolcro, astrologo alla corte di Napoli. Descrivendo una tempesta del 25 novembre 1343 scriveva a Giovanni Colonna: ‘ questo malanno imminente essendo stato annunziato da un pio vescovo studioso degli astri…’. * * * Casa Dodicesima: notti attiche Argomento 71 Le sorprese non finiscono mai. Dell’aggressiva antropologa bolognese Cecilia Gatto Trocchi conoscevamo polemiche urlate contro ogni forma di esoterismo. La ritroviamo da tempo sulle pagine dell’inserto Salute del quotidiano La Repubblica, in tutt’altra veste. Tiene una rubrica dedicata alla medicina delle stelle, dove osserva che ‘E’ del Toro l’istinto a generare’ e che ‘ai Gemelli, ‘segno di Mercurio si associano le cure della tosse e dell’asma’. Con contorno di osservazioni astrologiche (le stelle consigliano un decotto di fichi maturi; un filo invisibile di segrete corrispondenze legava l’uomo al cosmo ed al suo destino; il caduceo è il simbolo dell’equilibrio attraverso l’integrazione delle energie; essendo pianeta dell’aria, Mercurio mantiene l’equilibrio tra l’acqua ed il fuoco, e via discorrendo). Gli antichi dèi si vendicano costringendola a studiare l’astrologia, giusto castigo. A quando oroscopi a cura di Piero Angela o Margherita Hack? * * * Lo studioso tedesco Gunther Sachs ha fondato in Svizzera un istituto per lo studio empirico e matematico del possibile contenuto di verità dell’astrologia. Sono state analizzate le combinazioni astrali relative a 358.000 matrimoni, trovando rapporti statistici riconoscibili. Risultano propizie le unioni tra persone dello stesso segno, poco fortunate tra Toro e Acquario, Cancro e Ariete, Scorpione e Acquario. Favoriti i single Bilancia (uomini) e Toro (donne). Il francese Didier Castille è andato ben oltre, analizzando per l’INSEE (istituto francese di statistica) la bellezza di 6.498.658 matrimoni celebrati tra il 1976 ed il 1997, in base alla posizione solare di nascita. Riscontrando che il maggior numero di unioni coinvolge persone nate ad una media di 10 giorni di distanza l’una dall’altra (anche non nello stesso anno). Il che privilegerebbe partner nati nello stesso segno od in segni vicini. Le due ricerche sarebbero così affini nei risultati. * * * Girellando in Toscana gli stimoli artistici (e celestiali) non mancano. Ermete Trismegisto è raffigurato sul pavimento del duomo di Siena, mentre nella basilica Abbaziale di S. Miniato al Monte si può ammirare uno Zodiaco che risale al XIII secolo. Sebbene consumato è simile ad un gioiello, una trina, una filigrana d’argento. E’ raffigurato al contrario, con i segni in senso orario (e non antiorario, come di solito). Si riconoscono l’Ariete con le sue corna, preceduto dal Toro, a figura intera. Seguono i Gemelli (lui e lei), un bel Cancro, un Leone in posizione eretta. Vergine e Bilancia sono due figure femminili, disadorne; lo Scorpione è ben riconoscibile, il Sagittario reca arco e freccia, il Capricorno è incerto, l’Acquario reca la brocca sulla spalla, i Pesci sono robusti. I riferimenti stellari del luogo sono cospicui: Fred Gettings, studioso inglese, gli ha dedicato un ottimo lavoro di decifrazione astrologica, simbolica, archetipica. * * * 72 A.a.a. cercasi nominativo del Socio sollecito ma distratto che ha omesso il suo nominativo (da Milano, succursale 42, in data 8 febbraio 2003). E che non riceverà la Rivista… CASA TERZA La Delegazione di Trieste Cinzia Ridolfi: Il primo incontro… Triestini celebri Perché furono attirati da Trieste Lidia Callegari: Trieste scorpionica? Lidia Callegari: Marcello Dudovich Anna Savaré: Sissi 74 Argomento Casa Terza Presentazione La Delegazione CIDA Friuli-Venezia Giulia Istituita nel 1996, questa Delegazione è l’unica ad avere una propria sede stabile, con Computer e scanner, autofinanziata disciplinatamente dai Soci. Basterebbe definirla austro-ungarica, sotto la conduzione dell’Imperial-Regio Delegato Lidia Callegari. Gli incontri sono settimanali e i corsi didattici si svolgono a tre livelli. Anche le frequenti gite sociali fanno parte integrante dell’attività. È una riprova che spesso l’invocata “ostilità dell’ambiente” può essere ridotta o superata con l’efficienza dei delegati. Anche in altre Delegazioni abbiamo assistito a vistose risposte del pubblico su adeguata e specifica stimolazione. Prime da sinistra: Lidia Callegari e Licia Rainò, anche consigliere CIDA. Casa Terza Argomento 75 CINZIA RIDOLFI IL PRIMO INCONTRO… L.A. 130-331 Me ne stavo svogliatamente a sfogliare il quotidiano “Il Piccolo” di Trieste, senza aspettarmi nessuna notizia eclatante: cosa può succedere a fine estate nella nostra regione relativamente tranquilla? (Fortunatamente per noi e sfortunatamente per i nostri giornalisti!). Ad un certo punto qualcosa colpì la mia attenzione! Un piccolo inserto di un’Associazione che proponeva dei corsi di astrologia. Un attimo di incertezza, la fatidica domanda: sarà un Centro serio? Magari ci trovo streghe e maghi, personaggi che sfruttano la gente e propinano chissà che diavolerie. Ma l’astrologia mi piace troppo; che questo inserto sia un segno del destino? Non ci penso due volte e telefono: mi risponde una vocina pacata (la nostra Lidia) che mi invita a visitare il Centro un mercoledì pomeriggio quando sono soliti riunirsi. Un po’ emozionata e, per non smentire il mio Sole in Scorpione, abbastanza diffidente, mi precipito a cercare questa Sede in via Mazzini 30. Quattro piani con l’ascensore, ancora un piano su per una scaletta di legno, arrivo al corridoio dell’ultimo piano, giro a destra, come da istruzioni, e busso dove sento un allegro vociare. Vengo accolta a braccia aperte, non credo ai miei occhi: sono tutti sorridenti, senza cappelli da strega, candele e luci fioche; anzi, l’ambiente è luminoso, dalle finestre vedo le cupole azzurre della Chiesa serbo-ortodossa che si stagliano contro la parete del cielo. Mi fanno accomodare e subito mi trovo a mio agio; parliamo ed entro in uno stato di benessere, percepisco una buona energia positiva, quella che ancor oggi sento ogni qualvolta varco quella porta (color del cielo pure lei!). Sono felice, comincio le lezioni del primo corso: eh! qui fanno sul serio, mica scherzi! Conti di qua, calcoli di là. A titolo informativo la data di fondazione del Gruppo Astrologico Tergeste è 19/07/1996 alle ore 23.45 a Trieste (vedi grafico a colori a pagina ???). Mi è stato detto che all’inizio la vita della neo associazione è stata un po’ dura con Saturno in 12ª casa quadrato a Giove in Xª, non si riusciva a trovare una sede fissa, ma poi le cose si sono assestate quando Saturno è transitato in Iª casa. Anche certi aspetti su quel Marte isolato in 3ª in Gemelli hanno creato qualche problema: vari attacchi attraverso lettere ed e-mail, dispute che la saggezza delle nostre fondatrici ha neutralizzato. A distanza di più di due anni dal giorno in cui mi sono associata, apporto anch’io un piccolo contributo come segretario verbalizzante; sì, perché il 1° mercoledì 76 Argomento Casa Terza di ogni mese ci riuniamo in assemblea per valutare eventuali spese da fare, vagliare il lavoro fatto e i risultati ottenuti, comunicare date di varie manifestazioni come conferenze, congressi e notizie varie che ci pervengono da altre Regioni. E poi qui, non ci si annoia: le nostre Lidia e Licia preparano in anticipo i calendari semestrali degli incontri con altri astrologi, di solito una conferenza al mese e un mini-stage ogni secondo mese (sarà il nodo nord in 6ª casa in a 3° dal DS ad indicare che l’Associazione tiene conto degli altri, ed è aperta verso nuove conoscenze?). Non mancano gli incontri conviviali, i compleanni! (senz’altro quel Giove al MC trigono alla Luna in 6ª). Marina e Licia sono delle cuoche perfette! E ci viziano… La cultura è importante: mostre, incontri e libri vengono pubblicizzati. La mitica Evy ci traduce articoli di astrologia dal tedesco all’italiano, Alessandra ha la gestione della biblioteca (certo, abbiamo anche la nostra biblioteca e possiamo prendere in prestito i libri, tutti rigorosamente numerati, patrimonio comune dell’Associazione). In estate, dopo il pranzo di fine anno scolastico con consegna degli attestati di frequentazione e festeggiamenti, facciamo una pausa. Si prosegue però con le gite, i ritrovi, le grigliate (con un aquilone che stimola Urano in 11ª casa, Plutone in 8ª, Saturno in 12ª e Mercurio in 5ª la nostra non può essere un’Associazione statica). Qui nessuno dorme sugli allori, perché chi dorme non piglia pesci e noi abbiamo da pigliare in più ben altri 11 segni. Tutti partecipano alle attività della Sede, Grazia per esempio, il nostro contabile ufficiale, alla fine di dicembre compila il bilancio, e tutte partecipiamo al gioco della tombola astrologica durante le feste natalizie (dono di Giulia Rosa Bigazzi). Ormai è consuetudine che dopo il cenone di Capodanno (nella nostra bella sede addobbata per l’occasione) si va tutti in riva al mare a guardare lo spettacolo dei fuochi d’artificio. Le nostre insegnanti, Lidia e Licia, non sono retribuite, tutti gli introiti derivanti dalle quote mensili dei soci e dai corsi vengono totalmente versati sul conto comune per le spese correnti e per eventuali migliorie. Sarà per questo che siamo ben attrezzati: computer, stampante, proiettore per lucidi. Non cambierei quest’associazione con nessun’altra: per quello che imparo e per come mi viene insegnato, per la voglia di vivere che permea ogni centimetro cubo della stanza, per la “familiarità” che qui si è creata, per l’apertura mentale e per un sacco di altre cose… perché… perché Tergeste ti voglio bene!!! Casa Terza Argomento 77 TRIESTINI CELEBRI Terra di Santi (S. Giusto), navigatori (pochi), ma tanti eroi, allenatori, scrittori, sportivi e… astrologi (3)! Ora 0.00 se sconosciuta NOME GG Mese Anno Ora ANCONETANI ROMEO 27 10 1922 0,00 presidente squadra calcio AZIONE PREMUDA 23 12 1914 0,00 trasporti marittimi BALDAS FABIO 19 3 1949 19,30 193,48 BALESTRA RENATO 3 5 1924 17,30 204,3 BONAPARTE GEROLAMO 7 9 1822 BONAPARTE MATHILDE 27 5 1820 19,00 240,16 principessa mecenate BRANKO 22 6 1930 10,30 161,59 astrologo CAMBER IRENE 12 2 1926 12,00 77,25 CECCHELIN ANGELO 23 10 CERGOLY 20 9 1908 10,45 231,44 scrittore letterato italiano poeta CORAZZATA RADETSKY 3 7 1909 9,55 163,37 varo corazzata austriaca CROATTO BRUNO 7 4 1875 0,00 124,55 italiano-incisore DAUBLER THEODOR 17 8 1876 6,45 162,49 scrittore poeta DE MANICOR LUIGI 14 7 1910 0,00 195,14 oro olimpico vela 9 9 1925 4,00 147,15 scrittice e astrologa GENERALI ASSICURAZIONI 26 12 1831 0,00 7,46 GIOSEFFI DECIO 12 8 1919 0,00 205,16 GIOTTI VIRGILIO 15 1 1885 0,00 46,55 GIUSTOLISI LUCA 13 3 1970 6,30 353,33 GREZAR GIUSEPPE 25 11 1918 0,00 HUCKSTEP SUSANNA 10 6 FOGLIA SERENA 1894 ASC 0,00 creatore di moda stilista nipote Napoleone III 0,00 1969 21,45 arbitro calcio sport internazionale scherma oro 1952 helsinki attore comico - varieta di Trieste scrittore storico dell’ arte scrittore nazionale pallanuoto calciatore Grande Torino 272,28 moglie Cristiano De Andre miss Italia 1984 ILLY RICCARDO 24 9 1955 19,15 37,28 politico sindaco Trieste 78 NOME LAGORIO LELIO LOI DUILIO Argomento Casa Terza GG Mese Anno 9 11 19 4 Ora ASC 8,00 237,35 ministro politico Italia difesa 80 1929 16,40 184,35 sport pugilato welters junior 1925 campione del mondo 1955-1962 MAGRIS CLAUDIO 10 4 1939 0,00 senatore critico letterario MALDINI CESARE 5 2 1932 7,20 allenatore MARZANI MARIANO 4 6 1953 14,30 194,21 12 7 1926 23,45 28,32 sport pugilato campione europeo 2 4 1879 12,30 126,54 attore spettacolo-impres sionista 19 9 1941 0,00 deputato politico lega 1 2 1858 0,00 martire irredentista 13 1 1958 0,00 deputato politico 9 5 1838 0,00 assicurazioni RENO TEDDY 11 7 1926 11,30 187,29 ROCCO LYLA 18 1 1933 13,55 81,44 ROCCO NEREO 20 5 1912 RODE VEZIA 29 ROMAN FEDERICO EURO MITRI TIBERIO MOISSI ALEXANDER NICCOLINI GUADALBERTO OBERDAN GUGLIELMO PERTICARO SANTE RAS SPA attore foto spettacolo - marito di Rita Pavone moglie Alberto Lupo 0,00 allenatore 11 1942 10,53 astrologa 29 7 1952 12,45 9 3 1883 0,00 poeta - scrittore SLATAPER SCIPIONE 14 7 1888 0,00 scrittore medaglia d’oro militare STREHLER GIORGIO 14 8 1921 4,15 STUPARICH CARLO 3 7 1894 0,00 poeta scrittore STUPARICH GIOVANNI 4 4 1891 0,00 scrittore medaglia d’oro SVEVO ITALO 19 12 1861 0,00 scrittore italiano E. Schmitz TAMARO SUSANNA 12 12 1957 0,15 174,38 VOLLI UGO 27 11 1948 16,55 75,31 SABA UMBERTO 215,25 130,53 … oltre a GIOVANNA BOTTERI, classe 1957, inviata del TG3 a Baghdad! equitazione oro Mosca 1980 regista spettacolo scrittrice giornalista anti-astrologi Casa Terza Argomento 79 Perché furono attirati da Trieste… – Come mai James Joyce provò un amore irresistibile per Trieste? Forse perché vi passava la sua linea spazio-locale di Venere . – Il più clamoroso incidente accadde al grande archeologo tedesco Winckelmann, (Stendal, 9 dicembre 1717 ore 6.30; Sagittario Ascendente Scorpione con Luna Aquario) che di passaggio a Trieste, venne ucciso presso il suo albergo nel 1768 (l’8 giugno). Una fine imprevedibile, ma “giustificabile” da una linea di Urano. La violenza subita segnata dalla quadratura Marte-Ascendente e Plutone culminante, Maestro dell’Ascendente, quadrato al Sole Sagittario in prima. Interessante anche lo stretto rapporto di Mercurio-ASC con Antares, stella “violenta”. Inoltre la Parte dei viaggi (secondo Baldini AS +cuspide Nona - governatore Nona Casa) si trova a 5°18’ Ariete in esatta opposizione a Urano e quadra Mercurio dio dei viandanti/viaggiatori La sua Venere in mutua ricezione con Saturno legava il suo senso del bello/estetica al tempo/antichità. Chirone astro angolarissimo al Fondo Cielo è suggestivo per il fondatore dell’archeologia scientifica e del neoclassicismo. – Altro caso emblematico: proprio su Trieste passava la linea di Marte natale del Maresciallo Tito – Quanto a Massimiliano d’Asburgo, (fratello di Francesco Giuseppe) che scelse Trieste per costruire il famoso – e peculiare - castello di Miramare, nel tema spaziolocale presentava l’Istria inquadrata fra Nodo lunare e Urano. 80 Casa Terza LIDIA CALLEGARI TRIESTE SCORPIONICA? L.A. 130-301 Agglomerato umano sin dal paleolitico superiore, villaggio protostorico all’età del bronzo (i cosiddetti castellieri) le origini di Trieste si perdono nella notte dei tempi, anche nel mito degli Argonauti alla ricerca del Vello d’Oro troviamo episodi avvenuti nel nostro mare (famoso il quadro di Cesare dell’Acqua che si trova al castello di Miramare, raffigura l’arrivo degli Argonauti sui nostri lidi, lo spunto al pittore era stato suggerito da Pietro Kandler). Etimologicamente il suo nome potrebbe derivare dal fenicio “terg” mercato, oppure dal latino “ter gestum”, qui inizia il mistero scorpionico, perché tre volte compiuta? Rimarrà occulto? Tale indicazione la troviamo anche nel “Dittamondo” di Fazio degli Uberti, scritto nella metà del 1300, così si esprimeva il pisano: Vidi Trieste con la sua pendice E questo nome udii che li fu detto Perché tre volte ha tratto la radice Ritorneremo ad esaminare quest’ultima frase quando si parlerà delle prerogative di rinascita del segno. Trieste città marittima con golfo. Scorpione, segno d’acqua, e animale raffigurato con chele che si protendono ad afferrare, Trieste similmente si protende ad afferrare in un abbraccio il suo mare. Trieste è ricordata da tutti per la sua “bora”, forte vento con raffiche ad oltre 150 km l’ora, ma già Tolomeo nel suo Tetrabiblos riconduceva ad Ares-Marte Signore dello Scorpione il governo delle tempeste di vento. Pure nella Cabala al detto segno appartengono i venti settentrionali. L’insegna della città, l’alabarda, è prettamente strumento marziano. Passiamo al secondo Maestro del segno: Plutone, non governa il sottosuolo? Non sgorga da lì il petrolio che veniva inviato alla raffineria “Aquila” di Trieste? E per intenderci non è l’aquila l’altro simbolo dello Scorpione? Non abbiamo più la raffineria ma il petrolio arriva lo stesso per essere convogliato tramite oleodotto alla città bavarese di Ingolstadt. Dal petrolio alla benzina, Trieste, quale città di confine, usufruisce della benzina agevolata, vale a dire i suoi abitanti la pagano di meno. Il connubio tra Trieste e l’oro nero plutonico rimane. In Astrologia Psicologica Plutone viene associato all’inconscio ebbene il primo psicoanalista freudiano italiano non è stato il triestino Weiss? Il nero si addice allo Scorpione, è il colore del lutto e della morte, a proposito di morte: una morte avvenuta nel 1768 e rimasta celebre nei libri di storia, riguarda il famoso Winckelmann, archeologo e storico dell’arte che fu accoltellato (morte Casa Terza 81 marziana) in un albergo della città per rapina. Per commemorare Winckelmann è stato eretto un cenotafio indovinate dove? Presso il Museo di S. Giusto (che sorge al posto di un antico cimitero) “nell’Orto Lapidario” dove sono custodite le lapidi delle tombe romane e medioevali. A proposito di tombe, Trieste vanta probabilmente il più alto numero di cimiteri, rispetto alla sua popolazione. C’è quello cattolico s’intende ma anche quello ebraico, il greco-ortodosso e il serbo-ortodosso, quello mussulmano con tanto di mezza luna e quello evangelico, più un cimitero militare e un cimitero militare austro-ungarico alle porte della città; questo sta a significare che la sua popolazione è un agglomerato di etnie di provenienza diversa, aggregatesi in seguito agli editti di Carlo VI e di Maria Teresa che permettevano il libero commercio con l’istituzione del “Punto Franco” e la possibilità di professare la propria religione e i propri costumi. Anche ai galeotti era concesso asilo in quel periodo e la possibilità di ricominciare un’altra esistenza, rispettando ovviamente, le leggi della città (Scorpione come rinascita e trasformazione). La patente di conferimento del libero commercio di Maria Teresa è datata 29 novembre 1749, un ben aspettato Giove in Scorpione ci favoriva. Caso strano e forse unico in Italia, il giorno della commemorazione dei defunti, 2 novembre (segno Scorpione s’intende) a Trieste si può considerare quasi festivo in quanto si usa fare il ponte con la precedente festività di Ognissanti e la festa del patrono S. Giusto, che si celebra il giorno dopo, 3 novembre. Il Santo, secondo la tradizione, è stato annegato il 2 novembre del 303, mi sembra logico che qui si festeggi nel “giorno dei morti” fa parte della nostra realtà scorpionica. Un’altra indicazione sempre legata a questa festività riguarda i dolci triestini, famose da noi sono le fave dette anche “le fave dei morti” dolcetti fatti con farina di mandorle che si usano regalare in questo periodo. Se ben ricordo il mandorlo è associato a Marte in quanto dalle mandorle amare si ricava l’acido cianidrico, veleno mortale. San Giusto mi richiama alla memoria che la liberazione della città, come Trento, altra città che si suppone scorpionica (vedi “Linguaggio Astrale n. 86), avvenne il giorno 3 novembre del 1918 precisamente alle ore 16, la scritta sotto la meridiana di S. Giusto lo indica: Trieste ritornava alla Patria con il Proclama del Comando Supremo firmato da Diaz, (uno stellium in Scorpione, un Urano doppiamente libertario in Domicilio e nella propria Casa al vertice di una forma ad aquilone, più un ascendente in Ariete e, soprattutto, un novilunio stavano ad indicare un inizio di libertà). Se osserviamo con l’ottica delle case derivate: Trento e Trieste (Casa ottava) come figlie (Casa quinta) della Patria (Casa quarta). Altre date importanti nella storia di Trieste rimangono quelle del 4 novembre 1953 con le dimostrazioni contro il Governo Militare Alleato sedate nel sangue (Marte come violenza quadrava Giove in Gemelli: morivano studenti adolescenti per mano di truppe inglesi); e del 26 ottobre 1954 firma del Memorandum d’intesa di Londra che divideva la terra giuliana, tra l’Italia e l’ex Iugoslavia (uno stellium in Scorpione sanciva l’importanza dell’evento). Più vicina a noi la data del 10 novem- 82 Casa Terza bre 1975: con il Trattato di Osimo avveniva la definitiva perdita della zona B (già italiana) assegnata alla Iugoslavia. Quel giorno il Sole nello Scorpione era congiunto al Nodo Nord – fattore destinico – Mercurio congiunto ad Urano – pensieri di opportunità – Marte in Cancro quadrava Venere – la Patria ci feriva – Saturno in Leone trigono Nettuno in Sagittario – il Governo badava a migliorare i rapporti con il Paese estero – Giove Ariete trigono Nettuno – con leggi internazionali – Luna in Acquario – diplomatiche – Plutone e Venere in Bilancia con Venere sestile Saturno – i tempi favorivano ciò – Plutone isolato – venivano nascoste alcune clausole. Continuiamo con l’ottava, “Casa della morte” lo sapevate che a Trieste vi fu l’unico campo di sterminio d’Italia? La purtroppo famosa “Risiera di S. Sabba” non è un prodotto prettamente plutoniano? Morte su scala industriale potremmo chiamarla. Apportatore di morte, secondo la leggenda, pure il Castello di Miramare, infatti, morte per fucilazione (Marte) del suo primo illustre abitante Massimiliano d’Asburgo e tragica fine, in un campo di concentramento, del successivo Amedeo Duca d’Aosta. Abbiamo detto che Plutone è abbinato al sottosuolo, indovinate dove è situata la più grande grotta? In una frazione di Trieste, a Borgo Grotta Gigante la cavità è di 107 metri di altezza e ben 130 metri di larghezza, conterebbe tranquillamente una cattedrale, è stata inserita nel Guiness dei primati come “grotta turistica più grande del mondo”. Gli speleologi “vengono a nozze” a Trieste, l’ambiente carsico caratterizzato da rocce calcaree fessurate che favoriscono la penetrazione dell’acqua nel sottosuolo, è connotato da centinaia di grotte, doline (depressioni di forma più o meno circolare), e inghiottitoi (pozzi naturali che smaltiscono le acque superficiali). Interessante la leggenda della Grotta Nera dove anticamente venivano isolati gli ammalati di lebbra. Da ricordare pure le “foibe” grandi pozzi naturali dove si usava gettare i rifiuti, una in particolare, la Foiba di Basovizza è diventata Monumento Nazionale poiché tomba per moltissimi italiani infoibati dagli iugoslavi, durante l’occupazione dei 40 giorni, nel 1945. Abbiamo addirittura un fiume, il Timavo, che fluisce in una grotta, a pochi chilometri dalla città, a S. Canziano, e riemerge circa 40 km più a valle, a Duino, non conosciamo neanche il suo preciso percorso sotterraneo, è misterioso. Sempre il Marte scorpionico è stato complice delle battaglie sul Carso che hanno infuriato durante la Prima Guerra Mondiale, il Sacrario di Redipuglia commemora i ben 70.000 morti. Plutone nel mito, è il dio della ricchezza, ebbene dal 1766 sorsero a Trieste, in meno di settant’anni, ben 45 compagnie di assicurazioni delle quali le più famose le Assicurazioni Generali nel 1831, la RAS nel 1838 il Lloyd Triestino nel 1833. Numerose volte è stata elencata tra le città italiane che godono di maggior benessere. Trieste è una città di gente molto intelligente ed istruita (ricordiamo che Lisa Morpurgo, famosa astrologa italiana, assegna al segno dello Scorpione l’esaltazione di Mercurio) già nel 1863 esistevano: Ginnasio di Stato di lingua tedesca, Ginnasio comunale italiano, due Scuole Reali di indirizzo tecnico, due Istituti Magistrali, uno Casa Terza 83 In effetti in cima c’è l’aculeo… maschile e l’altro femminile, un seminario vescovile, la scuola comunale di ginnastica, varie scuole private e quelle delle comunità non cattoliche; inoltre società sportive di scherma, equitazione, canottaggio ecc. Oggigiorno oltre al Collegio del Mondo Unito che accoglie studenti provenienti da ogni dove, abbiamo la S.I.S.S.A. (Scuola Internazionale di Studi Superiori Avanzati), il Centro Internazionale di Fisica Teorica, importante insediamento scientifico al quale affluiscono studiosi da tutto il mondo, affidato per tanti anni al Premio Nobel Abdus Salam, l’Area di Ricerca (Science Park), il Centro Internazionale di Ingegneria Genetica e Biotecnologie, e la sede del Sincrotrone la macchina di luce ad energia nucleare, pure questa di marca plutoniana (per i seguaci della scuola Morpurgo: macchina di luce come esaltazione in trasparenza del Sole B?). Se esaminiamo l’asse seconda/ottava possiamo aggiungere che l’accumulo di grano (significativo della seconda casa), viene inviato nei Silos triestini per poi essere commerciato. Altrettanto dicasi per il caffè che lo rivendiamo a mezza Europa (Mercurio mercantile). Altre prerogative dello Scorpione possono essere un certo spirito ribelle, eversivo (Marte) che nel 1978 ha portato un partito denominato “Lista per Trieste” a raccogliere un suffragio di 65.000 voti su circa 220.000 abitanti per far sentire la propria voce di dissenso al governo allora in vigore, antesignana quindi dei partiti-leghe attuali. Questo spirito ribelle, soprattutto in passato, venne riconosciuto alle “mule” triestine, sempre più emancipate rispetto alla media nazionale (mule = ragazze). Un’altra caratteristica scorpionica che voglio ricordare è quella dell’umorismo nero, noi siamo famosi per i “Witz” così vengono chiamate le battute fulminanti che ci sono proprie; la parola tedesca ci deriva dall’elemento ebraico, scorpionico 84 Casa Terza come tutti i discendenti delle popolazioni abitanti la Palestina (abbiamo pure un museo della Comunità ebraica e la sinagoga più grande d’Europa). Il segno non va dimenticato è significatore della sessualità, è intuitivo che una città di mare abbondava di bordelli e case di tolleranza, ancora oggi il nome di una via (Cavana) è sinonimo di luogo legato alla prostituzione. Esaminando l’asse Toro-Scorpione cosa ci lega al Toro? Ma l’amore per l’arte, il canto, siamo i precursori della rinascita dell’operetta ad esempio, poi il fatto di essere allegri, amanti della natura e delle escursioni in comitiva sul Carso. In alternativa ai rovelli psicanalitici plutoniani amiamo vivere “alla va là po bon” con atteggiamento godereccio, molto venusiano direi. E perché non aggiungere quel senso di convivialità che ci porta nelle osmize a cantar “La mula de Parenzo”? Più taurino di così! Un cenno ai triestini famosi, ricorderemo innanzitutto i grandi scrittori del passato Umberto Saba (Umberto Poli) e Italo Svevo (Ettore Schmitz) ricordati per la loro scrittura dominata dall’indagine psicologica; li accomuna l’uso dello pseudonimo, come maschera? Un nascondersi scorpionico? E la morte avvenuta fuori Trieste, entrambi ebrei. Più vicini a noi possiamo elencare il regista teatrale Giorgio Strehler, il sarto Renato Balestra, gli sportivi Nereo Rocco e Cesare Maldini, l’avvocato costituzionalista Livio Paladin, il mercante d’arte Lucio Castelli, la scrittrice Susanna Tamaro, le astrologhe Serena Foglia e Vezia Rode; che cosa li accomuna? Che si sono tutti allontanati dalla città in maniera sagittariana, ma a ben vedere il Sagittario, come Casa derivata, risulta essere la seconda dell’ottava, che siano stati i motivi “economici” a portarli lontano? Dal 1753, favorevole il trigono Nettuno in Leone e Plutone in Sagittario, siamo pure sede di un osservatorio astronomico, ma lì non ci vedono di buon occhio perché dominio di Margherita Hack e di Steno Ferluga. Due astronomi sempre alla ribalta per fustigare gli astrologi. A questo punto vorrei aggiungere un’altra prerogativa del segno che stiamo trattando che è quella di “morte e rinascita” se è vero come ha scritto Fazio degli Uberti che già tre volte la città è risorta, forse adesso siamo sul punto di risorgere un’altra volta economicamente, infatti, il transito di Plutone in Scorpione ha scosso dalle fondamenta la politica delle nazioni vicine, con il passaggio dello stesso in Sagittario che per lo Scorpione risulta essere, come casa derivata il settore delle finanze, abbiamo la possibilità di ricevere denaro dall’estero perché il Sagittario è cosignificante del lontano. Denaro che probabilmente verrà investito “sull’acqua, sul mare” come vuole la simbologia del segno: che finalmente prenda il via la costruzione del porto turistico marittimo cui le popolazioni tedesco-danubiane tendono? Che sia la volta buona? Gli astri propendono per ciò. Infine posso aggiungere che siamo gli unici a godere di un fatto botanico specialissimo, da fine ottobre a novembre, le foglie di sommacco, che crescono spontanee su tutto il Carso triestino si tingono di un bellissimo rosso fiammeggiante: rosso marziano! A proposito la nostra alabarda garrisce in campo rosso. Casa Terza 85 LIDIA CALLEGARI MARCELLO DUDOVICH L.A. 130-300 Una analisi dettagliata - tematica e astrocartografica - sui principali eventi nella vita del piu’ famoso “cartellonista ” italiano. Marcello nasce a Trieste il primo giorno di primavera (21 marzo) del 1878 con i raggi del sole sul letto.1 Ovviamente nascita mattutina con Sole in Undicesima Casa o pomeridiana con il Sole alla fine della Settima/inizio Ottava, quando i raggi potevano entrare obliquamente nella stanza; l’indagine astrologica inizia da qui. FIGURA 1 - Tema Natale (rettificato). 86 Casa Terza FIGURA 2 - Spazio natale - nascita. Leggendo le note biografiche propendo subito per un Ascendente mercuriale che si concretizza nel segno della Vergine quando trovo scritto: … coerente con se stesso, con la propria inveterata modestia … acuta puntigliosa sensibilità … esigente con se stesso e incline al perfezionismo … (Fig. 1). Mi concentro sullo Spazio Locale per stabilire un’ora di nascita in cui le traiettorie planetarie si orientino su Milano, Bologna, Genova, Torino, città dove il destino o la volontà l’ha portato a soggiornare. Maggiormente indicativa una nascita alle 16.30: la linea di Venere (città più amata?) su Milano; l’opposizione Luna-Nettuno si concretizza su Bologna;2 la volitività solare su Genova; la linea di Urano passa su Torino dove sceglie di abitare durante la Prima Guerra Mondiale lavorando alla réclame per il cinema. (Fig. 2). Porto avanti quest’ipotesi di lavoro quando mi accorgo che al Medio Cielo svetta Aldebaran, il cui significato è di elevazione sociale mediante meriti personali. (Fig. 3). Ulteriori verifiche con transiti e rivoluzioni solari depongono ancor di più per l’ora di nascita scelta. Perché torna la curiosità, l’interesse e si riparla di un artista del passato? Basta dare un’occhiata ai transiti di fine novembre/dicembre 2002: il Nodo Nord congiunto al Medio Cielo radix ripropone i suoi successi, gli obiettivi realizzati; Urano, per circa un mese, allo stesso grado della Venere natale si oppone a se stesso. L’attiva- Casa Terza 87 FIGURA 3 - Aldebaran culminante - Urano congiunto a Regulus. zione di Venere, significatrice di arte, bellezza (in Acquario, Sesta Casa, congiunta al Nodo Nord), segnala che la sua produzione artistica innovativa, che fa parte del suo destino personale, come lavoro quotidiano, sarà improvvisamente in primo piano. In questa Venere troviamo la simbologia di quel lavoro particolare di cui è diventato maestro: il manifesto pubblicitario o com’era chiamato allora l’“avviso figurato”. Il ricordo dell’artista si è concretizzato in due mostre, la prima ha aperto i battenti ad Arezzo il 28 novembre scorso (terminerà il 9 febbraio), la seconda al Museo Revoltella di Trieste (dal 18.12.2002 al 30.4.2003). Purtroppo le biografie sono alquanto parche di date precise, egli non dava gran peso nel perpetuare le vicende personali, così non sono rimaste molte tracce della sua vita più privata, mancano anche molte recensioni e si sono perse completamente opere che hanno vinto premi a concorsi e mostre. Forse questo è dovuto anche alla sua sterminata produzione (vero Vergine all’Ascendente?), il lavoro assiduo non concedeva, evidentemente, il tempo per raccogliere ciò che in un futuro poteva maggiormente celebrarlo. Possiamo però ripercorrere alcuni eventi importanti della sua vita tramite le lettere che, da giovane, inviava ai genitori. In data 26.3.1897 (venerdì) esprime tutta la sua gioiosa sorpresa per essere arrivato a Milano durante la Fiera, l’ammirazione per la città in festa è grandissima, bighellonella per le strade partecipando al via vai di gente, velocipedi e tramvai 88 Casa Terza FIGURA 4 - Inizia a lavorare a Milano. elettrici, a vapore e cavalli (strade di fine ottocento), dichiara che il lunedì seguente inizierà a lavorare alle Officine Grafiche Ricordi. Il FIGURA inaugurale di lunedì 29 marzo 1897 ore 7,10 (Fig. 4) riporta un bell’Ascendente in Toro con Venere in Prima Casa in trigono al Medio Cielo che corrisponde alla Quinta dell’artista (presagio di facile riuscita). Il Sole congiunto a Mercurio sulla stessa congiunzione radix forma trigono alla congiunzione celeste Saturno-Urano (lavoro manuale con altri lontano da casa).3 Luna in Acquario tra Nodo Nord e Venere radix (l’emozione del primo impatto con l’ambiente lavorativo); anche il Nodo Nord di transito in trigono al Medio Cielo radix e congiunto alla Sesta. Marte, Nettuno, Plutone, i tre pianeti posizionati sin dalla nascita in Nona Casa sono ora tutti in Decima, pronti a realizzare una nuova nascita ispirata e autoaffermativa (sequenza Plutone, Nettuno, Marte). Molto istruttivo il grafico che denuncia un’improvvisa messe di ordinazioni, siamo al 30.7.1898 (Fig. 5), Venere si congiunge all’Ascendente e attira/attiva le valenze Seconda/quattrini (Casa che governa). Giove, il gran benefico, posato sulla cuspide della sua Seconda/guadagni lancia un trigono a se stesso radix; Marte al Medio Cielo in Gemelli, ancora congiunto a Marte radix, rinnova l’esattissimo trigono natale Marte-Giove (creatività nel settore della comunicazione che porta guadagno). Tutto felice, scrive che fioccano le ordinazioni e che sta guadagnando 30 Lire il giorno. Casa Terza 89 FIGURA 5 - Guadagni. Il 30 settembre 1900 (Fig. 6) la Luna transitante in Quarta e Mercurio trigono Venere radix, lo fanno confessare alla madre gli amori fugaci (iniziati poco prima con la congiunzione celeste Venere-Marte, in Leone, al trigono di Sole-Mercurio radix in Ariete, e finiti con Venere congiunta Urano radix). Il legame con la madre risulta essere molto forte (Luna in Scorpione sestile all’Ascendente). Scrive che analizza (AS Vergine) le donne che incontra ma che poi risultano essere “lontane ma tanto lontane dall’esempio materno” (l’opposizione Luna-Nettuno promuove l’idealizzazione). La congiunzione celeste Luna-Saturno lo fa sentire “un pulcino bisognoso di una chioccia che lo copra e lo difenda mentre dorme”. Altro transito deducibile da lettera: 12 ottobre 1905 (Fig. 7), Nodo Nord sopra Urano radix, opposto a Saturno che transita sopra Venere radix, il tutto convergente, per quadrato, al Mid-Point natale di Marte/Plutone in Nona Casa. Un’altra volta rompe un sodalizio e si allontana, gli diventa impellente lasciare Bologna per Genova. Giove di transito culmina, portandogli quella notorietà che fa scattare la richiesta da Genova di una sua collaborazione. L’entrata di Urano in Capricorno, rinforzato da Marte, produce un quadrato al luminare diurno natale e fa rompere il rapporto di lavoro con l’editore Chappuis. Per Marcello è facile immaginare un futuro, lontano dal posto in cui si trova (Urano-Marte trigoni Nettuno radix Nona), pieno di soddisfazioni pecuniarie (Nettuno in Toro e nello stesso tempo Sole-Mercurio transitanti in Seconda al trigono della Sesta). In realtà a Genova non si tratterà più di 90 Casa Terza FIGURA 6 - Amori. FIGURA 7 - Da Bologna a Genova. Casa Terza 91 pochi mesi, per ragioni ignote (ma noi astrologi possiamo ipotizzare un vissuto lavorativo molto pesante – Saturno sta percorrendo la Sesta - e Lilith sulla cuspide della Nona porta con sé ribellioni), riparte per Milano e ritorna a lavorare per le officine Grafiche Ricordi con uno stipendio molto buono di 710 Lire mensili. Perché piacciono tanto i suoi manifesti? Senz’altro perché sono dotati di una vitalissima comunicativa basata su sintetiche forme dinamiche, molto moderne per quei tempi, ma ancora oggi apprezzatissime. Ho visitato la Mostra di Trieste, già l’immagine del catalogo con quella donna, vestita di rosso, che veleggia contro vento trattenendo il cappello in testa, è indicativa della sua Luna in Terza. Luna intensa, scorpionica che sente e vede la donna forte, sportiva, con abiti senza fronzoli, dal passo svelto e sicuro. Quanti tocchi di rosso nelle sue opere, ma non poteva essere altrimenti con quella congiunzione Sole Mercurio all’inizio dell’Ariete. La feconda creatività è ben simboleggiata da Giove in Quinta, il cui governatore Urano, nella casa della sensibilità pescina, produce con foga e ambizione (Leone) un lavoro artistico ripetibile (opposizione a Venere acquariana in Sesta) che si concretizza in messaggi con valenze economiche su muri lontani (congiunzione Marte-Plutone in Nona apice dell’opposizione Urano-Venere). Urano favorito dall’unione alla Stella Fissa Regulus (Piccolo RE) lo aiuterà ad individualizzarsi con scelte originali sia nell’abbigliamento (famoso da giovane per certi “palamidoni”) sia nella grafica. Comunque non è stato solo un indiscusso maestro di manifesti, si è cimentato molte volte con la pittura ad olio ottenendo ottimi consensi e partecipando alle Biennali veneziane. Inoltre ha illustrato un folto numero di riviste, ha eseguito molte pitture parietali e ha collaborato alla creazione delle famose bambole Lenci ideando figurini appropriati. Proseguendo nell’indagine astrologica troviamo, nella rivoluzione solare del 1911 (Fig. 8), il Nodo Nord in Nona, indicazione che il destino lo porterà all’estero, infatti, Saturno annuale si posizione sopra Nettuno radix cuspidale alla Nona e concretizza il suo impegno lavorativo all’estero (trigono all’Ascendente). Il cambio di casa è indicato dalla Luna in Quarta, ma in Sagittario, in trigono a Nettuno in Nona. Giove congiunto alla Luna natale e Urano su Giove radix, in Quinta, palesano il matrimonio con la giornalista faentina Elisa Bucchi (Luna/moglie in 3ª/scritti/giornalismo!), e la nascita della figlia Adriana, che avviene a Monaco di Baviera, dove sta collaborando alla rivista satirica Simplicissimus. Sono gli anni più belli della sua vita, scorrazza per l’Europa come inviato speciale e nulla fa prevedere i futuri anni bui delle due guerre mondiali. Un’altra rivoluzione solare molto indicativa è quella del 1936 (Fig. 9) quando si trasferisce a Tripoli in Libia, ospite di una nipote. Fondo Cielo di nuovo in Sagittario congiunto a Giove di rivoluzione che nell’Astrocartografia e nello Spazio Locale troviamo nelle vicinanze di Tripoli. (Figg. 10 e 11). Pure nel 1951 quando ritorna in Libia, troviamo nella rivoluzione solare, Plutone (pianeta di Nona radix) su Tripoli nello Spazio Locale e sulla Libia nell’Astrocartografia. 92 Casa Terza FIGURA 8 - A Monaco, si sposa e nasce la figlia (Giove su Monaco nello spazio locale annuale). FIGURA 9 - Trasferimento in Libia (Bilancia), deserti (= Pesci) Urano entra in IX Radix. Casa Terza 93 FIGURA 10 - Giove presso Tripoli. FIGURA 11 - Giove prossimo a Tripoli. 94 Casa Terza Se la nascita è così importante da segnare l’intera vita, anche l’ultimo atto, la morte, dovrebbe essere molto ben segnalato, proviamo a verificarlo. 1. Rivoluzione solare 1962 (Fig. 12). Ascendente di rivoluzione in Quarta radix/fine di tutte le cose. Quarta di rivoluzione in 8ª/morte radix. Questa Quarta come l’Ottava radix è nel segno dell’Ariete, esamineremo perciò i due Marte. Quello radix si trova sulla cuspide della Sesta/malattia di rivoluzione e diventa apice di T-quadrato con Giove-Urano segnalando l’evento cruento che porterà la morte (emorragia cerebrale). Il Marte di rivoluzione, congiunto al governatore della Sesta/malattia, si oppone a Plutone e Lilith congiunti all’Ascendente di nascita. Urano ha concluso il suo ciclo. 2. Tema Progresso 1962 (Fig. 13). Urano in 84 giorni ha finito il suo periodo di retrogradazione, è tornato diretto ed ha raggiunto la posizione natale (26°10’ Leone). Mercurio, dispositore dell’Ottava Casa Progressa ha raggiunto al grado Marte radix (Maestro di Ottava radix) che governa la Sesta Progressa. Marte Progresso al sestile di Plutone. Nodo Nord congiunto alla Sesta radix. Venere radix sulla Quarta Progressa. Saturno Progresso su Sole-Mercurio radix. 3. Ultima rivoluzione lunare (24.3.1962 14.38 GMT) (Fig. 14). Ascendente di rivoluzione in Dodicesima in encadrement tra Urano e Plutone. Congiunzione solare in Ottava. Congiunzione lunare, naturalmente in Scorpione, ma altresì congiunta a Nettuno governatore dell’Ottava di rivoluzione lunare. Mercurio, Maestro dell’Ascendente di rivoluzione lunare, congiunto a Marte governatore lunare. Giove sta tramontando a riprova della scomparsa di un creativo Zeus. Plutone radix al Medio Cielo lunare: si realizza quanto promesso nel radix morte lontano dal luogo natio - (dispositori dell’Ottava in Nona). Muore a Milano nella notte tra il 31 marzo e il 1° aprile 1962 con la Luna che si congiunge al Nodo Nord radix e al Nodo Sud celeste. Curiosità: la sua lunga vita produttiva e tutto sommato soddisfacente, per gli antichi, poteva essere messa in relazione con i benevoli reggitori dell’anno di nascita – Venere – del mese di nascita – Sole – del giorno di nascita – Giove – dell’ora di nascita – Venere – La moirogenesi (Sepharial) attribuisce all’Ascendente un “Grado di Armonia” e un “Carattere tranquillo attratto dall’arte”; al Medio Cielo “Grado di dominio”, “Posizione importante”, “Incarico governativo4”, “Successo”. Casa Terza 95 FIGURA 12 - Ultima rivoluzione solare. FIGURA 13 - Tema progresso anno morte. 96 Casa Terza FIGURA 14 - Ultima rivoluzione lunare. BIBLIOGRAFIA ■ ROBERTO CURCI, Marcello Dudovich, Edizioni Lint Trieste (1976). ■ ROBERTO CURCI, Marcello Dudovich - Oltre il manifesto, Ed. Charta (catalogo della Mostra triestina 2002/2003). ■ SERGIO VATTA, Sul mare, Ed. Lint - (Grafica pubblicitaria e editoriale attraverso le copertine della rivista di viaggi del Lloyd Triestino). NOTE 1 Ricordo della madre (informazione dal videotape della mostra triestina). Da una lettera scritta a Bologna: - qui bisogna tessere amori dalle finestre, dai veroni altissimi chiusi dalle inferriate [senso di Quinta in Capricorno con Saturno in Pesci/isolamento] dove la luce discreta della Luna potrebbe illuminare un profilo sofferente [Nettuno] di artigianella [Luna sestile Ascendente Vergine] o di castellana innamorata [legame tra Nettuno e Quinta/regnanti o nobili] -. 3 Aveva diciannove anni e tra i suoi primi compiti vi era la riproduzione su lastra litografica di lavori altrui (da notare che Urano dispone della Sesta/lavoro e Saturno/pietra/líthos/litografia) . 4 Decorazione a fresco della sala mensa e del bar del Ministero dell’Aeronautica a Roma 2 Casa Terza 97 La versione inglese dell’articolo di Fulvio Mocco “Sogni di astrologo” (vedi L.A. n. 128) sarà pubblicata sul “THE MOUNTAIN ASTROLOGER” che è attualmente la più qualificata fra le riviste anglosassoni. Felicitazioni! Conservate sempre il foglio con il vostro indirizzo. Vale come attestato di iscrizione. In particolare la scritta “Scad. 129” significa che l’abbonamento è scaduto con il n. 129 (Scad. 133 per chi è in regola con il 2003, Scad. 137 per il 2004, ecc.). Permette di verificare altresì se il vostro abbonamento risulta pervenuto in Segreteria alla data di spedizione (pure indicata). 98 Argomento Casa Terza ANNA SAVARÉ SISSI L.A. 130-348 Elisabetta Wittelsbach più conosciuta con il soprannome di Sissi, è sicuramente un personaggio che ha infiammato l’immaginario romantico di molte donne grazie anche all’indimenticabile interpretazione cinematografica di Romy Schneider. Bellissima, molto intelligente, di carattere originale ed indipendente, Elisabetta offre ad un’analisi che ne approfondisce la personalità, spunti assai interessanti che la rendono figura straordinariamente attuale, sia per lo spirito anticonformista ante litteram, teso ad affermare le proprie istanze sui sacri obblighi a cui all’epoca il rango costringeva, sia per le numerose ossessioni che la caratterizzarono e che oggi possono essere chiarite alla luce delle conoscenze psicanalitiche. Noi potremo viceversa trarre importanti spunti dall’analisi astrologica del suo Tema Radix. Sissi nasce in Baviera la notte di Natale del 1837 in un’eccentrica e liberale famiglia, nonostante le auguste origini: tra le altre il nonno materno è il Re Massimiliano I° di Baviera. Trascorre la fanciullezza spensierata nel castello di Possenhofen con le sorelle ed il fratello; probabilmente l’ambito illuminato, progressista e originale in cui crebbe contribuì al suo spirito indipendente e anticonformista, pur riconoscendo anche una componente di capricciosità “regale”, che le procurò tanta ostilità nell’entourage esasperatamente conservatore della corte viennese. Giovanissima nel 1854 va sposa all’imperatore Francesco Giuseppe suo primo cugino (le rispettive madri Sofia e Ludovica erano sorelle), che abbagliato dalla sua bellezza acerba la preferì alla sorella Elena, in un primo tempo sua promessa sposa. Per Franz, uomo tutto d’un pezzo, tale “colpo di fulmine” sarà per sempre; Elisabetta, altrettanto infatuata, sarà emotivamente più vulnerabile, ma sostanzialmente fedele forse anche per le difficoltà a vivere l’aspetto fisico dell’amore. Nell’esaminare il Tema Natale notiamo che l’insieme è fortemente caratterizzato da Saturno; non solo per l’ovvietà di Sole, Marte e Mercurio (signore tra l’altro dell’Ascendente) in Capricorno, ma anche per la stretta congiunzione Luna \Saturno che unita alla quadratura Venere, Saturno lega i simboli della femminilità a tale pianeta. Il comportamento e lo stile di vita di Sissi saranno infatti sostanzialmente saturnini. Casa Terza Argomento 99 Ben sa chi pratica l’astrologia che l’ascetico e privativo Saturno, simboleggiante tra l’altro il Super Io, inclina alla disciplina e al rigore, ma come ogni pianeta leso porta ad esasperare le tendenze che qui divengono di carattere masochistico\ punitivo. Nel venire a contatto della Luna, tra l’altro il nutrimento primario, il pianeta in questione (che riceve inoltre una quadratura da Lilith) a sua volta espressione del divezzamento e di blocco dell’oralità, può scombinare l’alimentazione; moltissimi casi di rifiuto e denutrizione possono ricondursi a quest’aspetto. Elisabetta, che risulta essere la prima anoressica di cui si abbia documentazione certa grazie anche alla sua celebrità, ebbe sempre un rapporto disturbato con il cibo: si alimentava lo stretto indispensabile, ma più spesso digiunava mentre sottoponeva il suo esile fisico a prove durissime quali marce, anzi maratone di 40 km e cavalcate spossanti, ossessionata dalla forma fisica sia salutistica che estetica; come non vedere qui la quadratura Saturno/ Venere, quest’ultima in quinta, la casa della vitalità e degli eccessi? A tali prove erano costrette le dame del seguito e inutile dire che nessuna era… “all’altezza di Sua Altezza!“ evidenziando qui la resistenza e la tenacia tipica del segno. A sottolineare un atteggiamento ambivalente e ad incentivare comportamenti estremi, potrebbe contribuire la posizione di Giove (eccessi, proliferazione, vitalità) congiunto al grado all’Ascendente, una collocazione vitale per un oroscopo, trigono a Marte e Mercurio simboleggianti la fisicità primaria e un po’ bruta dell’Ariete e il dinamismo nervoso dei Gemelli; non va infatti dimenticato che Elisabetta viaggiava in continuazione in una sorta di perenne fuga… Si tratta di un aspetto che per importanza si colloca accanto alla dominante saturnina; si può inoltre osservare che l’Ascendente si trova inquadrato tra Giove e più largamente Saturno, tra l’eccesso e la privazione, a dire che Elisabetta oscillava fra la bulimia di attività fisiche, di cui non era mai sazia e l’anoressia di cibo e di affetti, le tendenze portate nella privazione come nell’esaltazione, alle estreme conseguenze. La congiunzione Luna-Saturno nella terza casa quella dei rapporti sociali, in quadratura a Venere potrebbe essere la spiegazione di un altro dei comportamenti fobici dell’imperatrice cioè l’ossessiva difesa della privacy, anche qui precorrendo i tempi! E’ noto infatti che celava il volto con pesanti velette agli estranei e aveva profondo orrore di tutte quelle apparizioni in pubblico e bagni di folla che gratificano i comuni mortali. Ora gli aspetti suddetti caratterizzano i soggetti misantropi, timidi, sulle difensive, anche per un significato di disvalore dell’Io, insito nella congiunzione; trattasi di soggetti che non si amano e si sottovalutano al di là della realtà oggettiva. Se aggiungiamo che la Luna ha tra i suoi significati quello della popolarità, ci spieghiamo come questa donna, su cui tutto il popolo fantasticava, fu in realtà profondamente impopolare nel suo paese, anche se a questo contribuì la sua palese 100 Argomento Casa Terza preferenza per l’Ungheria di cui appoggiò sempre le aspirazioni indipendentiste, patria d’adozione in cui soggiornò a lungo con la figlia minore. Il suo esasperato bisogno di negarsi alla vista fu sempre inteso dai suoi sudditi come un rifiuto. Sissi fu sempre riluttante ad ottemperare ai doveri che il rango imponeva, al contrario dello zelante marito, inimicandosi oltre alla corte l’influente suocera, in un atteggiamento controcorrente e ribelle spiegato forse dal sestile Sole/ Urano tra la quarta, l’ambito famigliare in cui avrebbe voluto rifugiarsi senza etichetta (Sole) e la sesta, il proprio dovere quotidiano, “il mestiere d’imperatrice”, per il quale anche se regale provò sempre repulsione, o vi si adeguò con originalità (Urano). Altrettanto problematica fu la sua vita affettiva. E’ ancora una volta il duro aspetto Luna/ Saturno al quadrato di Venere la spiegazione di quel triste e difficile rapporto che ebbe con i due figli maggiori Gisella e soprattutto Rodolfo, che le furono sottratti contro la sua volontà sin dalla più tenera età dalla suocera l’Arciduchessa Sofia, sua zia, che non la riteneva in grado di educare la prole ai doveri regali; la collocazione di Venere in quinta parla da sola: come tutti sanno è la casa dei figli e dell’educazione. Anche qui si divise tra eccessi e rigori perché se è vero che non riuscì più a recuperare alcuna tenerezza per quei figli che l’amarono sempre, sebbene lei fosse madre anafettiva, (congiunzione Luna /Saturno), rivolse per compensazione un affetto morboso alla più piccola Maria Valeria da cui non si separò mai. Allo stesso modo i rapporti con il consorte, dopo un iniziale entusiasmo, assunsero un aspetto formale e fu sostanzialmente refrattaria ai doveri coniugali sino al punto di assecondare più avanti negli anni, l’amante ufficiale dell’Imperatore. L’intensa Luna Scorpione raffreddata da Cronos, Marte uno dei due signori del segno a sua volta in Capricorno ( l’altro è in Ariete), l’algida e idealista Venere acquariana, doppiamente legata allo stesso pianeta per domicilio e per l’aspetto di quadratura e non ultima la componente di base Capricorno\Vergine pragmatica, non incline al romanticismo e alla manifestazione esteriore del proprio mondo interiore, possono ampiamente giustificare tali ritrosie. Per gli stessi valori fu sostanzialmente moglie fedele, legata al marito pur nelle lunghe assenze, perché le sue passioni erano riservate ai grandi ideali e se ebbe qualche infatuazione esse furono ispirate più da un’affinità elettiva, da una comunione di pensiero, da una condivisione di utopie, restando sempre poco incline all’espressione fisica dell’amore. Qualche anno orsono in un interessante articolo apparso sul Corriere della Sera Isabella Bossi Fedrigotti tracciava una suggestiva ipotesi: che i destini di Sissi e della sua interprete cinematografica Romy Schneider, nate a centouno anni di distanza, abbiano ripercorso lo stesso cammino. Entrambe bellissime, inquiete, infelici in amore, viennesi (d’adozione l’una e di nascita l’altra), entrambe colpite dalla perdita traumatica del primogenito e scomparse prematuramente per cause innaturali… ce n’è a sufficienza per essere intrigati… Lancio quindi un’ipotesi di lavoro a chi voles- Casa Terza Argomento 101 se cimentarsi in una sinastria dei due temi, le cui date di nascita sono già un programma, trascrivendo qui sotto i dati necessari: Elisabetta d’Austria Romy Schneider Possenhofen Vienna 24 12 1837 23 9 1938 h.22.45 h.21.45 BIBLIOGRAFIA BRIGITTE HAMANN, SISSI, Mondadori NICOLE AVRIL, SISSI, Vita e leggenda, Mondadori Dati nascita da “Dati nascita - sezioni speciali “ di Grazia Bordoni CASA QUARTA Astrologia classica Andrea Malvagna: Astrologia hindu C. Cannistrà e D. Santos: L’Astrologus summus James H. Holden: Il tema di fondazione di Baghdad Claudio Cannistrà: L’attuale repubblica irachena 104 Casa Quarta: astrologia Argomento classica ANDREA MALVAGNA DUE SISTEMI PER VALUTARE LA FORZA DEI PIANETI IN ASTROLOGIA INDIANA: L’ASHTAKAVARGA PRIMA PARTE L.A. 130-495 Nel presente articolo esporrò i principali fattori del sistema dell’Ashatakavarga, utilizzato in astrologia indiana per misurare la forza dei pianeti, la forza complessiva dei segni e delle case, e soprattutto per valutare l’efficacia, più o meno positiva, dei transiti. Il metodo è intricato e come la maggior parte delle tecniche, oggi in uso nell’astrologia Indiana, viene utilizzato da moltissimo tempo, fin dall’epoca dei Veda. Infatti il metodo è descritto in molti testi classici di astrologia indiana, a partire dalla Brihat Parashara Hora Shastra. Nel capitolo 66 e nel capitolo 70 di questo libro si indicano le zone dello zodiaco favorevoli a ciascun pianeta e alcuni campi di applicazione. Altri testi classici, dove si possono trovare descrizioni del metodo, sono la Jataka Parijata, il Phaladeepika e il Saravali del principe Kalyana Varna. “Ashtakavarga” significa divisione per otto; infatti, ogni segno è diviso in otto parti uguali, ciascuna delle quali è governata dai sette pianeti e dall’Ascendente in un ordine fisso per i pianeti, dal più lento (Saturno) al più veloce (Luna). L’ultima parte del segno è governata dall’Ascendente. Il principio base è che le dodici case possono essere contate a partire dal segno occupato dal pianeta(=ascendente) ; sono esclusi i Nodi Lunari. Ogni pianeta ottiene punti favorevoli solo in alcune parti del segno; in altre non ha alcun punteggio e ciò dipende generalmente dal rapporto che il singolo pianeta instaura con il pianeta che governa quella parte. La tabella riassuntiva per ogni pianeta è chiamata Bhinnashtakavarga e i punti distribuiti sono da 0 ad 8 per ciascun pianeta, nei dodici segni. Invece, la tabella riassuntiva del punteggio globale nei dodici segni è chiamata Samudaya Ashtakavarga. Essa consta di 337 punti (secondo il metodo più antico di Varamihira) oppure di 386 punti (secondo i metodi di altri autori), includendo i 49 punti dell’Ascendente. Questo sistema fornisce preziose indicazioni interpretative sulla forza dei dodici segni (che in astrologia indiana coincidono con le case) ed è usato nell’interpre- Casa Quarta: astrologia classica Argomento 105 tazione dei settori della carta natale, della navamsa (nona divisione di un segno). Inoltre, è utilizzato per valutare la forza del transito del pianeta in quel settore, in base ai punti ottenuti. Può anche essere utilizzato nella Muhurta (Astrologia elettiva) e nella Prasna (Astrologia oraria). Altre applicazioni del sistema sono le riduzioni delle matrici trikona e ekadipatiya e l’utilizzo delle nakshatra (dimore lunari), favorevoli e sfavorevoli. Un interessante esempio del metodo si può reperire al link www.howisyourdaytoday.com/SoniaRjv.htm, dove è analizzata la carta natale della vedova di Rajiv Gandhi, Sonia Maino, nata in provincia di Torino. Il tema che ho preso come esempio, riguarda una persona nata a Parigi il 24/10/1956 alle ore 11.20. Come si nota nelle Bhinnashtakavarga n°1 e n°2 dei pianeti e dell’Ascendente, a partire dal segno occupato, il pianeta considerato come Ascendente dà oppure no un punto nell’ottava parte del segno che, come detto sopra, è governata da un pianeta o dall’Ascendente in ordine fisso; tutti i dati formano le tabelle riassuntive, Sarvashtakavarga e Samudaya Ashtakavarga. 106 Casa Quarta: astrologia Argomento classica Consigli sull’utilizzo del metodo Una chiave interpretativa consiste nel determinare come ciascun pianeta contribuisce nell’insieme, cioè nella sua Bhinnashtakavarga, e come funziona in tutto il segno; a questo scopo si guarda il segno del pianeta nella carta natale (Rasi) e della nona divisione del segno (navamsa), tenuto conto dell’importanza che ha questa divisione in tutta l’interpretazione. Si noti che nelle tabelle i segni sono riportati in orizzontale come numero, es. 5 per Leone, 8 per Scorpione Nel tema in esempio Mercurio in Vergine (6) dà 7, oltre a 6 punti dalla tabella B riassuntiva navamsa (= Leone) un valore totale di 13 superiore alla media di 4,5 (54/12), mentre il Sole, che dà 3 punti nella Rasi, come nella navamsa, è sotto la media di 4 (48/12). La seconda chiave interpretativa, non meno importante della prima, consiste nel valutare il numero totale di punti di ciascun segno/casa. Nel tema in esempio la X casa in Leone ha 33 punti; si noti come, nelle rispettive tabelle, il Sole e Mercurio danno punti superiori alla media, e pertanto i loro periodi, i loro sottoperiodi e i lo- Casa Quarta: astrologia classica Argomento 107 ro transiti sono favorevoli alla carriera e a tutte le questioni legate alla X casa e a tutte le sue derivate. La casa VI in Ariete ha 31 punti, la Luna contribuisce con 7 punti nella carta natale e 5 punti nella navamsa, mentre il suo governatore Marte, che in Ariete ha il suo Moolatrikona (radice del trigono), da 5 punti nella carta natale e 2 in navamsa, dove è in domicilio; i periodi e i transiti della Luna nel settore saranno favorevoli, quelli di Marte non saranno sfavorevoli alle questioni legate alla VI casa, perché nella carta divisionale della salute Shastiamsa D6, il pianeta dà 5 punti nel segno occupato (il Leone). Se calcolato per le carte divisionali (varga) lo stesso metodo dà informazioni nell’ambito di applicazione delle varie varga. La valutazione complessiva della forza o della debolezza di un pianeta in astrologia indiana è spesso molto complessa, ma costituisce il fondamento dell’interpretazione. Quando un pianeta in transito attraversa un segno, i punti che dà nella carta natale e nella navamsa indicano la potenza o la debolezza del transito. Nel tema in esempio il transito di Saturno in Capricorno (6 punti) provocherà eventi favorevoli di natura saturnina, mentre il transito di Saturno in un segno dove il Sole dà un basso numero di punti, potrà provocare malattie del padre o essere associato ad altre attribuzioni del Sole (cuore, occhi) e a tutte le attribuzioni del Sole, come primo significatore. Richard Houck cita l’esempio di un suo cliente, libero professionista, che guadagnava molti soldi, ma non aveva mai potuto capire perché nel mese di febbraio le sue entrate subivano sempre un crollo; una rapida occhiata al suo tema mostrava il suo Sole in VIII casa che in quel mese attraversava sempre l’Acquario, segno con 0 punti. La rapidità del movimento della Luna consente, ad esempio, di seguire il corso di una malattia acuta; se Saturno attraversa un segno con 0 punti nella tabella di Marte, la persona potrà ammalarsi; la debolezza o la forza complessiva di Marte da- 108 Casa Quarta: astrologia Argomento classica ranno indicazioni sulla malattia; se Saturno attraversa un segno cui Mercurio dà un basso numero di punti, i significati associati a Mercurio daranno scarsi risultati. In astrologia elettiva (Muhurta) valgono le stesse regole esposte sopra. Ad esempio, in astrologia finanziaria per trovare buoni periodi per le speculazioni si cerchi il transito di Giove con un forte punteggio, nei dodici mesi, cercando per i giorni favorevoli quando Mercurio o Venere transitano in un segno con un forte punteggio; per le speculazioni si possono utilizzare anche i transiti della Luna, che indicano i giorni più favorevoli. Naturalmente le regole dell’Ashtakavarga, se sono integrate ed utilizzate con quelle dei periodi planetari indiani (Vimshottari, Yogini, Kalachakra ed altri), daranno risultati previsionali ancora migliori, rispetto a quelli in genere sempre buoni, che sono comuni in Astrologia Indiana. Altre regole di applicazione del metodo Se il totale dei punti del segno (Sarvashakavarga) occupato dal signore del dasa o del bhukti giunge a 40 o più punti, il periodo sarà molto favorevole; da 30 a 39 punti sarà favorevole; da 25 a 30 darà risultati modesti e sotto 25 punti darà risultati avversi. I punti ottenuti dai pianeti nei segni devono essere considerati nella valutazione del periodo o del transito. Notare la parte del segno (Kaksha 3°75’) in cui è posizionato il signore del dasa o del bhukti oppure i pianeti in transito per vedere se possono contribuire (aggiungendo punti oppure no) nel periodo esaminato o nella domanda di astrologia oraria. Nella seconda parte parlerò dello Shadbala (le sei forze), che è un altro sistema per valutare la forza di un pianeta. Ogni scambio di opinione è gradito, la mia e-mail è (kdg@libero.it). Casa Quarta: astrologia classica Argomento 109 PICCOLO GLOSSARIO Trikona: Case in Trigono 1-5-9 le più favorevoli Ekadipatiya: Riduzione delle matrici dell’Ashtakavarga dei pianeti con il doppio domicilio Varga: Divisione astrologica di un segno, usata generalmente per approfondire i significati delle case e delle sue derivate o in generale. Dasa: Periodo della vita umana governato da un pianeta, i periodi più conosciuti, i Vimshottari, sono basati sulle 27 divisioni dello zodiaco lunare indicate nei testi classici indiani. Indicano i periodi della vita umana in cui sono attivi i governatori delle case e i pianeti presenti nella casa. Bhukti: Primo sottoperiodo del Dasa, di durata proporzionale, con lo stesso ordine planetario. Il primo pianeta è quello che governa la divisione dello zodiaco lunare. TESTI CONSULTATI ■ R.G. KRISHNAN, Keys to use of the navamsa chart (Hindu Astrology Lessons, Groundswell Press 1997) ■ SUMEET CHUGH, Timing of Events, Sagar Publication, New Delhi, 1996 ■ V.K. Choudry, How to study divisional chart, Sagar Publication, New Delhi, 3° edizione 1998 ■ DENIS LABOURÈ, Ashtakavarga 1 & 2, Editeur IAT ■ RICHARD HOUCK, Digital Astrology, Groundswell Press - 1998 110 Casa Quarta: astrologia classica CLAUDIO CANNISTRÀ RECUPERIAMO IL NOSTRO PASSATO L.A. 130-426 Quei termini astrologici che per babilonesi ed arabi avevano uno specifico significato di natura tecnica e simbolica hanno perduto oggi le loro originali attribuzioni e vengono usati in maniera errata, creando confusioni e incomprensioni, quando si devono interpretare o tradurre i passi tratti dai volumi antichi. Un solo esempio può essere chiarificatore. Basti pensare alla parola “horoscopo”, che per gli antichi era sinonimo di Ascendente e che per noi moderni rappresenta la carta natale nella sua totalità. Ecco perché l’opera dei traduttori e di coloro che cercano di preservare ai posteri il patrimonio del passato risulta ancora più preziosa e impegnativa. Questa riflessione mi permette di far conoscere ai lettori lo splendido e monumentale lavoro di Ali Aben Ragel, “El Libro Conplido en los iudizios de las Estrellas”, la cui traduzione, l’unica completa esistente al mondo, è stata portata a termine, dopo un impegno decennale dall’Associazione Gracentro di Valencia. L’opera originale in arabo fa parte di quell’immenso patrimonio culturale, che fu recuperato e volgarizzato dalla Scuola dei Traduttori di Toledo, istituita per volere del re Alfonso X il Savio a partire dal 1243. Vi collaborarono traduttori di fede cristiana, mussulmana ed ebrea. Il gruppo era composto da non meno di 14 persone, fra cui spiccavano Abraham Mohammed al-Riqtí, Giovanni da Cremona, Egidio Tebaldi e il rabbi Jèhuda ben Moshe, che si occupò in particolare del “Libro Conplido” e del famoso Picatrix. L’opera di traduzione andò avanti fino al 1279, mentre sappiamo con certezza che la traduzione del lavoro di Aben Ragel fu iniziata il 12 marzo 1254, lo stesso anno della salita al trono di Alfonso X. Aben Ragel o meglio Alí ibn Abi-r-Rigjal è conosciuto nel nostro medioevo con il nome di Albohazen Haly. Egli è fra gli autori arabi più famosi nel mondo latino, in quanto dopo il recupero eseguito da Alfonso X, la sua opera fu tradotta in vari paesi cristiani. Non a caso quando viene citato nei vari testi, viene anche definito, come “Summus Astrologus” o “Ptolomaeus Alter”, ovvero il secondo Tolomeo. Ebbe anche altri soprannomi, come il “canuto” o il “notaio”. Nato intorno al 1016, visse per molti anni alla corte dell’emiro di Tunisi, Al-Mu’izz ibn Badis, che lo consultava anche per pronostici relativi ad avvenimenti politici. Il trattato in questione, che nella sua versione latina ha per titolo “De iudiciis astrorum”, fu composto intorno alla metà del XI secolo, non prima del 1037 e non dopo il 1062, che è probabilmente l’anno della morte del suo autore. Casa Quarta: astrologia classica 111 L’opera è di grande interesse, anche da un punto di vista storico, perché riporta citazioni di autori precedenti. In totale si tratta di otto volumi, che affrontano tutto lo scibile dell’epoca con tutti i capisaldi della nostra amata disciplina, così suddivisi: tre libri di astrologia oraria, due libri di astrologia genetliaca, 1 libro sulle rivoluzioni solari, 1 libro sulle elezioni e 1 libro sull’astrologia mondiale. Come si vede lo studioso o il semplice curioso vi troverà elementi di conoscenza teorica e pratica per ampliare il patrimonio personale. Chi desiderasse richiederla può rivolgersi a: Associazione GRACENTO c/o José Luis Carrion Plaza Santa Cruz, 9 46003 Valencia (Spagna). Email: (mailto: web@gracentro.com) Le poche pagine, che seguono, sono tratte dall’introduzione del settimo volume del “Libro Conplido”; vengono dalla penna di Demetrio Santos, personaggio che non ha certo bisogno di presentazioni. Decano degli astrologi spagnoli, Demetrio ha contribuito come pochi in Europa alla diffusione della cultura astrologica, tramite un’opera instancabile di ricerca, cominciata in gioventù, che lo ha portato alla traduzione di testi antichi e alla pubblicazione di vari libri. Fra questi voglio menzionare il bellissimo “Astrologia Teorica” ed il monumentale “Investigaciones sobre Astrología”, presentato su queste pagine alcuni numeri addietro, per non parlare del “Nomenclator Astrologico”, una sorta di dizionario universale bio-bibliografico di astrologi e trattati di astrologia. Ed è proprio per questi meriti, che Demetrio Santos è stato scelto da Gracentro per presentare il lavoro di Ali Aben Ragel, che in questo specifico volume affronta il delicato tema delle elezioni, cioè della scelta del momento propizio per iniziare un’impresa o qualsiasi altra cosa. Le prime righe di questo “proemio” sono particolarmente interessanti. Vengono spiegate, in sintesi, le ragioni storiche, che ci hanno fatto perdere gran parte delle conoscenze e delle tecniche astrologiche più comuni dell’antichità e le difficoltà che si incontrano nel cercare di recuperare nozioni e termini ormai dimenticati. Concludo con la frase, che è riportata sulla copertina di questo settimo volume. E’ tratta dal “Discorso in favore dell’Astrologia”, che il famoso astrologo e medico spagnolo, Miguel Servet, scopritore della circolazione polmonare, proprio grazie alle sue intuizioni astrologiche, pronunciò a Parigi nel lontano 1538, a dimostrazione dell’umiltà che richiede lo spinta verso la vera conoscenza: “Muchas conjecturas confluyen en nuestra formulación de la diagnosis y la predicción. De hecho, si pudiéramos preverlo todo, y con claridad, dioses seríamos, que no hombres. Concedanos Dios admirar la sabiduria, reconocer nuestra limitación, pero jamás por causa de ella renegar de la ciencia!” 112 Casa Quarta: astrologia classica Casa Quarta: astrologia classica 113 DEMETRIO SANTOS PROEMIO PER IL SETTIMO LIBRO DELL’OPERA DI ALI ABEN RAGEL L.A. 130-427 In tempi di crisi come lo sono stati la fine del ciclo greco e babilonese, o posteriormente la caduta dell’Impero Romano, alcuni uomini intuitivi hanno cercato di salvare, da quella cultura in fase di declino, il meglio che aveva espresso, quando il Sole la illuminava ancora nel suo mezzogiorno. Ma proprio una delle caratteristiche di una cultura è il suo legame interno, la sua unificazione attraverso il linguaggio: quando questo, che sia parlato, scritto, concettuale, simbolico, etc., cambia di significato, il nuovo uomo dopo la crisi, continua ad utilizzare le stesse parole, gli stessi fonemi, gli stessi simboli di prima; ma per lui non significano lo stesso, e non capisce la cultura anteriore. C’è bisogno dunque che, coloro che vivono a cavallo della crisi, cerchino di “tradurre” le antiche idee o le antiche costruzioni nel linguaggio del nuovo ciclo; ed ecco qui il grande compito dei traduttori, che per svolgerlo hanno bisogno di saper dominare bene i concetti e il linguaggio. Le grandi Scuole di traduzione, come lo furono Nìnive, Alessandria, Baghdad o Toledo, ed anche l’introduzione della stampa, la quale fece in modo che si riproducessero le antiche opere manoscritte, sono chiavi per conoscere e comprendere le culture che le precedettero. Alessandria tradusse con la nuova scrittura fonetica gli antichi testi cuneiformi sumerici e babilonesi, Baghdad li trascrisse in arabo, e Toledo li tramutò in latino e in castigliano. Oggi noi ci troviamo, anche se alcuni rifiutano di vederlo, in una crisi simile dell’Occidente, dove comincia il feudalesimo, non solo politico ma anche culturale, ed è necessario salvare quelle opere che furono il culmine di una specifica cultura: non si tratta solo della diversificazione regionale delle lingue, ma anche, il che è più grave, della perdita del “sostegno” materiale dell’informazione antica. Alcuni gioiscono davanti alla possibilità che in breve tempo tutto sarà “informatizzato”; si dimenticano che le biblioteche non hanno la capacità di censire tutti i libri nuovi che gli arrivano, e ancora meno hanno la capacità di aggiornare le proprie raccolte. Se 114 Casa Quarta: astrologia classica di alcune di queste raccolte non si conosce nemmeno l’esistenza, dunque non c’è nessuno che possa leggere tutti i libri in esse contenuti, sarà facile che nel cambiamento si perdano opere importanti, come già accadde nel passato. Per questo, dobbiamo ammirare coloro che hanno il coraggio di convertire nel linguaggio classico della stampa un opera antica e preziosa, com’è l’opera astrologica di Ben Ragel, che a sua volta riuscì a riunire testi arrivati fino al suo tempo, in gran parte provenienti da Alessandria e Babilonia, attraverso le traduzioni di Baghdad. Così dunque questa opera ci riporta dati e conoscenze, anche caldee, alcune forse prima del 2000 a.C. dato che ci sono tracce nel linguaggio scritto di parole tecniche di origine babilonese o sumerica. Senza dubbio qui non è stato facile il lavoro del traduttore dato che gli autori con nomi arabizzati differiscono molto dall’originale: ad esempio, Tufil, Noefil o Al Rumi, sono la versione araba di Teofilo di Edesa o Teofilo il Greco; questo senza contare che i nomi in arabo possono essere citati come primo, secondo o terzo appellativo, a loro volta confondibili con altri omonimi. Ed è così anche per i termini geografici; infatti, se l’identificazione delle regioni può essere portata a termine con una certa approssimazione, per le città ciò risulta più difficile, in quanto la precisione di un solo grado nelle coordinate delle stesse (vedi a questo proposito il capitolo 37 del libro VIII), lascia un ampio margine di errore, visto che molte di queste sono diventate semplici paesi o sono addirittura scomparse. Per quanto riguarda la materia astrologica trattata, per la sua ubicazione nell’insieme dell’opera di B. Ragel, ciò che occupa il culmine del testo sono le elezioni e le reggenze. Con questi argomenti si entra nella base concettuale dell’astrologia: E’ fatale l’azione dell’ambiente sull’individuo? Può l’individuo “scegliere” e modificare gli avvenimenti? La domanda proviene dai tempi antichi: già la si discute in Giobbe in forma drammatica, e gli astrologi la trattarono quasi dal principio: Ermete, Zoroastro, Tolomeo, Doroteo di Sidone, Vettio Valente, etc. La vita è una “scintilla”, un miracolo, qualitativamente diversa dall’energia inerte: l’azione dell’essere vivo differisce dalla Natura nel fatto che il risultato non è proporzionale all’azione. Non può esserci per lui proporzionalità tra causa e effetto, tra l’atto e la sua ricompensa o castigo: questa è la lezione delle antiche dottrine che finiscono sfociando nel cristianesimo, riassunto della cosmologia fisico-spirituale dell’antico Oriente. Le cose “stanno lì”, lo sono sempre state, ma c’è una “scintilla umana” che è la sua intelligenza, il suo spirito che, in versione moderna, diremmo funge da catalizzatore in quanto non-proporzionale. Il nativo che sceglie il momento per intraprendere un’azione naviga su un veliero: lui non guida l’imbarcazione, non avrebbe la forza per farlo, solamente modi- Casa Quarta: astrologia classica 115 fica l’angolo della vela e, se c’è vento, l’imbarcazione seguirà il sentiero segnato: supererà anche la velocità del vento che la spinge. L’energia è sempre stata lì, come lo è il “vento degli astri”, ma il navigatore, colui che sceglie, con la sua “scintilla” intelligente, riesce a trasformarla. L’energia del vento sta sempre lì, come gli atomi di uranio sempre sono stati nelle miniere, l’uomo li prende e “da loro forma”, e ne risulta la bomba atomica: l’incendio non è proporzionale alla “scintilla”. E’ naturale che, per navigare, sia necessario il vento, com’è naturale che per raggiungere qualcosa di importante ci deve essere un “vento” planetario, ma dentro di questo, il navigatore “elettore” può approfittare di una lieve brezza. Per quanto riguarda le reggenze il testo riprende la loro base: gli antichi le fondano su due elementi fondamentali, il “recettore” (ricevente) che è l’essere vivente, il gruppo umano o l’individuo, che a seconda della sua evoluzione può sintonizzare una o l’altra influenza esteriore, e così governa sopra razze, individui, popoli o città; e l’altro elemento, l’emittente, fondato sul tipo di radiazione o ambiente. Le reggenze qui, analogamente che per gli astri, avevano come base il cromatismo: si associavano i colori delle comete o delle stelle a quelli dei pianeti conosciuti e in questo modo si deducevano le loro influenze. Questa è un’osservazione molto antica, e l’episodio delle pecore di Labano (Gen. 30, 37-43, ca. 1600 a.C.) mostra la credenza nell’effetto cromatico ambientale sopra la concezione. Per finire vogliamo prevenire il lettore da ogni tipo di mitizzazione del testo: non c’è da divinizzare gli autori antichi; gli stessi peccati che noi commettiamo nell’osservazione dei fatti, li commisero anche loro, a meno che non smettessero di essere uomini per essere dei. Nell’astrologia, scienza arcaica, se ci sono, si sono sacralizzate molte regole che gli antichi stabilirono per osservazione e che senza dubbio hanno un fondo di verità, ma c’è sempre da vedere che grado di approssimazione hanno con la realtà, e pertanto la loro percentuale di errore. Questo si determina solamente con una logica rigorosa e non confondendo i desideri con le realtà, o le opinioni con la verità. La lettura di questo volume ci arricchirà di sicuro perché, fra le altre cose ci metterà in contatto con una Natura che non possiamo ricostruire oggi, oppressi come siamo dal bombardamento delle notizie televisive in un ambiente così angosciosamente urbano. Auguro al lettore che tutto questo gli serva per migliorare le sue conoscenze e per perfezionarsi mentalmente e spiritualmente. 116 Casa Quarta: astrologia classica JAMES H. HOLDEN, FAFA IL TEMA DI FONDAZIONE DI BAGHDAD TRADUZIONE DI GIUSEPPE RODANTE L.A. 130-104 Vista la delicata situazione internazionale che probabilmente condurrà ad una guerra contro l’Iraq, quel paese si trova ancora una volta al centro dell’attenzione dei media. Per valutare le prospettive politiche di una nazione, gli studiosi di astrologia mondiale tengono in considerazione i temi di ingresso del Sole nel segno dell’Ariete (o gli altri temi di solstizio ed equinozio), le eclissi e le congiunzioni (N.d.T.: si riferisce naturalmente a quelle dei pianeti lenti, ad es. Giove-Saturno, ecc.). Nel caso dell’Iraq, siamo fortunati poiché abbiamo a disposizione il tema di fondazione della sua capitale. Esaminando le direzioni primarie e secondarie su questo tema insieme ai transiti del periodo, possiamo gettar luce sulla situazione attuale e futura. Si tratta, inoltre, di un’insolita opportunità per mettere alla prova queste tecniche astrologiche, visto che sono disponibili pochi temi di fondazione di città importanti. In uno dei suoi libri, l’astronomo/astrologo/studioso dell’XI secolo al-Biruni ha tramandato il tema della città di Baghdad. Il Califfo al-Mansur (c.679-777) desiderava costruire una nuova capitale. Egli chiese, pertanto, all’astrologo di corte, Nawbakht il Persiano (c.679-777), di scegliere un momento favorevole per iniziare la costruzione. Nawbakht, con l’aiuto del giovane Masha’allah (c.740-c.815) ed altri famosi astrologi del tempo, scelse il primo pomeriggio del 4 Jumada I 145 A.H., corrispondente a sabato 31 luglio 762 del calendario giuliano. Il tema mostra il pianeta Giove in prima casa in Sagittario. Non sono forniti i gradi delle cuspidi, ma possiamo presumere che gli astrologi scelsero l’ora in cui Giove era congiunto al grado ascendente, vale a dire circa le 14:40 LMT del 31 luglio. Gli astrologi del tempo usavano uno zodiaco fisso con una differenza di circa 4 gradi rispetto allo zodiaco tropico. E’ possibile, inoltre, che usassero il sistema Segno-Casa o quello di Alcabizio. Il tema mostrato sopra riporta le longitudini dello zodiaco tropico ed è disegnato secondo il sistema Segno-Casa. Notate che Giove sorge in Sagittario, nei suoi termini e nel suo segno, e riceve un’opposizione da Marte in settima. Il Sole, nel segno del Leone – suo domicilio - e in nona, forma un trigono a Giove e un sestile a Marte, ma si allontana da un quadrato a Saturno in Casa Quarta: astrologia classica 117 172°17’ Baghdad, Iraq 33N14 44E22 31 July 762 2:40 PM LMT Si noti lo Stellium in Cancro sesta. Per molti anni dopo la sua fondazione, Baghdad fu un importante centro di attività culturali. Baghdad ha vissuto molti alti e bassi per quanto riguarda la sua prosperità e importanza politica. Ciò è chiaramente indicato dalla malefica influenza di Marte, nella casa dei nemici dichiarati, opposto a Giove, signore dell’Ascendente. Nel 1258 la città fu saccheggiata e la sua grande biblioteca rasa al suolo dai Mongoli, guidati da Hulagu Khan (1217-1265). Nel 1401 fu nuovamente saccheggiata e quasi distrutta dal mongolo Timur (1336-1405). Diverse volte nei secoli XV, XVI e XVII Baghdad fu devastata e la popolazione massacrata dalle fazioni politiche in lotta nella regione. Infine, dopo la I Guerra Mondiale, Baghdad entrò in un nuovo periodo di prosperità quando fu scelta come capitale del nuovo stato indipendente dell’Iraq. Ancora di recente, durante la Guerra del Golfo, ha subito lievi danni. Chi è interessato allo studio dell’astrologia mondiale gode adesso di una rara opportunità, quella di studiare le direzioni primarie e secondarie sul tema di un città importante lungo un arco temporale esteso. Dal 762, le primarie avranno 118 Casa Quarta: astrologia classica compiuto quasi tre giri e mezzo completi del tema, mentre le secondarie sono giunte ormai alla fine di dicembre 765, quando Saturno in settima casa nei Gemelli forma un’opposizione partile a Giove all’Ascendente del tema di fondazione. Riferimenti bibliografici ■ JAMES H. HOLDEN, A History of Horoscopic Astrology (Tempe: A.F.A., 1996), pp. 99100. ■ AL-BÎRÛNÎ, The Chronology of Ancient Kingdoms, trans. by C. Edward Sachau (London, 1879), pp. 262-263. Nota: Il Nallino, noto studioso del mondo arabo, fa corrispondere il 23 del mese di Tammuz dell’anno 1074 di Alessandro (25 rabi’ an-nisbah) al 24 luglio 762, ma le posizioni planetarie riportate da Al-Biruni si riferiscono al 31 luglio. La discrepanza potrebbe dipendere da un semplice errore di copiatura del testo, evento abbastanza comune in passato; è, infatti, difficile pensare che un astronomo così preciso come al-Biruni possa aver commesso errori nella stesura del tema. All’ingresso del Sole in Ariete per il 2003 lo spazio locale per Washington vede una linea di Marte passante per Baghdad, mentre lo spazio locale per Baghdad vede la linea di Marte passante per New York e Washington. (Segnalazione di Lidia Callegari) Casa Quarta: astrologia classica 119 CLAUDIO CANNISTRÀ L’ATTUALE REPUBBLICA IRACHENA L.A. 130-105 La nascita dell’attuale repubblica irachena è piuttosto travagliata, per cui le date da analizzare sarebbero numerose. Mi limiterò a prendere in considerazione gli eventi principali. Con la dissoluzione dell’impero turco, alla fine della prima guerra mondiale, il controllo della zona compresa fra il Tigri e l’Eufrate passa sotto l’amministrazione temporanea della Gran Bretagna. Gli inglesi creano il regno di Iraq, avente per capitale Baghdad, che viene formalmente proclamato qualche anno dopo, il 23 agosto 1921 alle ore 6:00, mentre la Turchia rinuncia ufficialmente alla sua sovranità sulla Mesopotamia con il trattato di Locarno nel 1923. Il mandato britannico termina nel 1932, mentre l’attuale repubblica irachena nasce da un colpo di stato militare, che avviene nella notte del 14 luglio 1958 a Baghdad; l’annuncio viene dato dalla radio francese alle ore 4:00 G.M.T., corrispondenti alle ore 7:00 irachene (vedi grafico). Il tema è caratterizzato da quattro elementi principali: Un Sole in casa dodicesima a 21° 13’ Cancro, che la dice lunga sulle sofferenze del paese e sul gran numero di abitanti tenuti in prigionia. Un Ascendente in Leone (14° 38’) che forma un encadrement con Urano (10° 39’) e Mercurio (14° 54’). Anche George Bush (6 luglio 1946, ore 7:26, a New Haven) presenta un Ascendente in Leone con Mercurio e Plutone, rispettivamente a 9° 49’ e a 10° 34’ del segno. Due strettissime e difficili opposizioni sull’asse undicesima/quinta (istituzioni parlamentari, natalità, economia) fra Luna (19° 01’) e Venere (20° 22’) in Gemelli e Saturno (20° 21’) in Sagittario; posizioni, che recentemente hanno subito il transito di Saturno e di Marte, mentre quello di Plutone non è ancora terminato. Un’opposizione fra Marte in Ariete in nona e Giove/Nodo in Bilancia in terza. Ricordo che quest’asse in astrologia mondiale rappresenta i rapporti internazionali, le mire espansionistiche verso i paesi confinanti, le possibilità di comunicazione. L’incastro amore-odio del paese con il tema di Saddam Hussein non si discute. Anche se l’ora di nascita del dittatore iracheno non è conosciuta con sicurezza (for- 120 Casa Quarta: astrologia classica se all’alba??), la data 28 aprile 1937 a Tikrit ci fornisce parecchi elementi. Ne cito solo due. – La Venere di Saddam (21° Ariete) è congiunta al Marte della repubblica irachena, ma perfettamente quadrata al Sole a 21° in Cancro del tema del paese. – La congiunzione Sole/Urano ai primi gradi Toro del tema del dittatore iracheno cade sul Medio Cielo a 8° Toro del tema del paese ed è in quadratura con Urano, Ascendente e Mercurio in Leone. Infine, credo possa essere utile un rapido confronto fra il tema della nascita di Baghdad, visto precedentemente, e quello dell’attuale repubblica irachena. I segni in gioco sono sempre gli stessi (valori Cancro ed asse Gemelli/Sagittario) ad indicare una sorta di continuità, mentre spicca una perfetta congiunzione fra la Luna del tema della capitale con il Nodo Lunare della repubblica, entrambi a 28° in Bilancia: un destino che si perpetua! Non dimentichiamo che George Bush ha Saturno a 26° 30’ nel segno del Cancro. Lascio ai lettori le altre considerazioni. BIBLIOGRAFIA ■ NICHOLAS CAMPION, The book of world horoscopes, Cinnabar, Bristol, 1995. CASA QUINTA Bruce Scofield: Saturno, Nettuno, Urano e la nascita del rock ’n’ roll Mauro Sanavia: Il cinema per l’astrologia 122 Casa Argomento Quinta Come tradurre in latino “Linguaggio Astrale”? – Stellae loquentes – Favella siderarum – Stellarum favella – …? Oppure prendendo spunto da Galileo, che alla fine… si è visto, fu uno dei nostri: – “Nuncius sidereus”! E per Linguaccia astrale? Evidentemente con… MALA SIDERA, anzi meglio con SIDERA MALIGNA!! Per questo numero, viste le ombre che gravano sul mondo, abbiamo preferito saltare la rubrica “Linguaccia Astrale”. Nella speranza che si possa di nuovo sorridere. Casa Quinta Argomento 123 BRUCE SCOFIELD SATURNO, NETTUNO, URANO E LA NASCITA DEL ROCK ‘N‘ ROLL TRADUZIONE DI ANGELA CASTELLO L.A. 130-514 I ritmi pionieristici ed eccitanti di una musica rivoluzionaria scanditi dalle lente ma incisive battute della musica celeste. Rock ‘n’ roll e pianeti esterni - Saturno/Frontiere, Urano/infrante, Nettuno/per essere ampliate - in sintonia come indici dell’evoluzione sociale e culturale di intere generazioni. Non riesco a ricordare se piansi Quando lessi della sua giovane sposa rimasta vedova. Ma qualcosa mi toccò profondamente Il giorno in cui morì la musica. Don McLean, da “American Pie” Ricordo ancora l’evento cui si riferisce Don McLean nelle righe immortali della sua superba ballata intrisa di giovinezza e rock’n’roll. Avevo dieci anni, all’inizio del 1959, quando il disastro aereo che uccise Buddy Holly, Richie Valens e Big Bopper colpì i teenager dell’epoca come una tonnellata di mattoni. Ho visto piangere ragazze più cresciute e adolescenti che ne parlavano in tono sommesso, e compresi che era accaduto qualcosa di importante. La tragica fine di questi promettenti musicisti di rock’n’roll simboleggiava la fine della prima stupefacente ondata dell’era rock - un’onda che raggiunse il suo picco verso la metà degli anni ‘50 dopo aver cambiato per sempre il volto della musica popolare. Questa “prima ondata” fu davvero un sorprendente, anche se breve, fenomeno musicale con importanti ramificazioni sociali e culturali. Il rock ‘n’ roll costituì il veicolo musicale attraverso cui furono ampliati i confini generazionalì e le divisioni razziali vennero incrinate. Sono stati scritti centinaia di libri e di articoli sulla nascita di questa musica. Esattamente quando, dove, e come essa iniziò è una domanda che ci porta verso ogni genere di direzioni, qualcuna tecnica e qualcuna sociologica. In questo articolo, voglio indagare su tale complesso argomento da una prospettiva astrologica. Prenderò in esame l’evoluzione di stile e di forma della nostra cultura come manifestazione di processi ciclici complessi modulati dai pianeti esterni - in questo caso, Saturno e Nettuno con un piccolo aiuto da parte di Urano. 124 Casa Argomento Quinta Per ricercare le origini del rock ‘n’ roll bisogna tornare indietro fino ai blues creati dagli afroamericani prima del 20° secolo - una musica vocale che agli inizi includeva il canto e il recitativo. La musica blues di 12-battute per solisti di chitarra come Robert Johnson, il quale vagabondò nel sud del Paese durante gli anni ‘20 e ‘30, probabilmente derivava lo schema della prima linea ripetuta dallo stile “domanda e risposta” delle cantilene afroamericane del 19° secolo. Sembra che questo stile si sia sviluppato nei campi di cotone del Sud - molto probabilmente nella regione del delta del Missisippi nord occidentale vicino a Clarksville, una località spesso considerata la patria dei blues. La maggior parte dei motivi rock ‘n’ roll erano basati sulla struttura di dodici battute, così non sorprende il fatto che il Delta sia molto vicino a Memphis nel Tennessee, forse il più importante tra i diversi “luoghi di nascita” attribuiti al rock’ n’ roll. Oltre i blues, altre tradizioni di musica folk, come quella country e bluegrass, gospel, jump-jazz, e boogie-woogie, dettero il loro impulso fecondo per creare il rock ‘n’ roll che conosciamo. Il rock’ n’ roll era in stato embrionale negli anni ‘40 e nei primi del ‘50 quando parecchi artisti di ritmi africani e blues (R&B) - inclusi Wynonie Harris, Joe Turner, Fats Domino, Lloyd Price, Ike Turner, i Drifters e i Dominoes- raggiungevano il top delle statistiche con la vendita di milioni di dischi. Per la maggior parte, essi erano al top degli R&B (incidevano quella che era chiamata “musica competitiva”), ma c’era anche qualche scambio significativo con le classifiche pop dominate dai bianchi. Uomini di affari come Sam Phillips del Sun Records a Memphis in Tennessee, avevano notato questa tendenza; dal 1953, si apriva la caccia agli artisti bianchi capaci di effettuare arrangiamenti, o cover 1 sulla base della vivacissima musica negra R&B per venderla ad un pubblico pop molto più vasto. Anche la musica Gospel era una delle radici del rock ‘n’ roll, come il mix della musica country e R&B chiamato “rockabilly”. Ecco come ebbe inizio in realtà il rock’ n’ roll: il contributo di molteplici stili. Imprenditori visionari e promotori presero il materiale grezzo esistente, sia dalla musica negra sia da quella bianca e lo confezionarono per una più ampia (e generalmente più bianca) audience. Durante tale processo, si verificarono notevoli cambiamenti sociali, ed alcune barriere razziali incominciarono ad incrinarsi. Nessuno sembra concordare sul primo disco rock, ma il 1954 rimane l’anno cardine. I Crew Cuts, un gruppo canadese bianco, ebbe il suo grande successo con “Sh-Boom,” un motivo inciso originariamente da un gruppo negro doo-wop chiamato i Chords. Lo stesso anno, il bianco Bill Haley ebbe un grande successo sulla traccia del dissoluto “Shake, Rattle and roll” di Big Joe Turner, certamente uno dei primi più classici rock ‘n’ roll. Ancora più importante fu la versione di “That’s All Right,” del cantante blues Big Boy Crudup del 1946, interpretata da un giovane camionista di Memphis chiamato Elvis Presley. Come la storia può testimoniare, dal 1954 ha inizio il Rock ‘n’ roll. Molti dei primi successi erano, come abbiamo già detto, versioni bianche di motivi negri R&B, ma molti artisti negri come Little Richard, Fats Domino, e Chuck Berry facevano ugualmente parte della corrente. Il rock ‘n’ roll aprì la porta alle classifiche pop Casa Quinta Argomento 125 per molti artisti negri che altrimenti non avrebbero mai potuto essere ascoltati ed apprezzati dal grande pubblico bianco americano. Ne potremmo discutere all’infinito, ma si può affermare che il 1954 rappresenti il punto d’inizio da cui il rock’ n’ roll decollò come forza culturale. Nel 1956, esso esplose oltre ogni aspettativa. Il Boogie planetario Spostiamo ora la nostra attenzione dal panorama esteriore della cultura popolare alla rete sotterranea di tubi e cavi costituiti dall’astrologia. Nell’ultimo periodo del 1952 - e alla metà del 1953 - Saturno e Nettuno si trovavano in congiunzione a 22° della Bilancia.2 Nel linguaggio simbolico dell’astrologia, Saturno rappresenta la forma e Nettuno l’immagine. O, potremmo dire, Saturno è un tipo di consapevolezza che lotta per mantenere i limiti e la concretizzazione mentre Nettuno è un genere di consapevolezza che non esprime facilmente il suo appello di unità con le parole e preferisce comunicarlo attraverso la musica e l’arte. Questa congiunzione suggerisce con forza una nuova forma di musica. Ma davvero la congiunzione Saturno-Nettuno è sinonimo di periodo formativo in musica? In un articolo precedente, avevo ipotizzato che gli sviluppi musicali significativi seguono storicamente le ritmiche battute planetarie di Saturno e Nettuno.3 Astronomicamente, Saturno si congiunge a Nettuno pressappoco ogni 36 anni; l’opposizione si ha circa 18 anni dopo la congiunzione. Ogni congiunzione si verifica approssimativamente ad 80° (grosso modo in tre segni) in avanti rispetto alla DIAGRAMMA 1 - Il grafico descrive il ciclo sinodico di Saturno-Nettuno nel 20° secolo (linea intera) e il ciclo sinodico Urano-Nettuno (linea spezzata). Sono indicati soltanto le congiunzioni, le opposizioni e i quadrati. La linea alta del grafico indica gli anni dei quadrati crescenti, e quella in basso gli anni dei quadrati calanti. Le congiunzioni e le opposizioni sono indicate dall’incontro delle linee planetarie con la riga centrale. La linea verticale punteggiata mette in risalto la coincidenza del quadrato crescente Urano-Nettuno con la congiunzione di Saturno e Nettuno rilevata attorno al 1954. 126 Casa Argomento Quinta congiunzione precedente. Per esempio, la congiunzione del 1917 fu a 5° del Leone; quella del 1953, a 23° della Bilancia; e quella del 1989, a 12° del Capricorno. Per comprendere meglio la correlazione tra questo fenomeno astronomico/astrologico e la storia della musica ho messo a confronto queste date con le informazioni storiche. Vedi a riguardo il diagramma 1. I risultati sintetizzati convalidano le mie ipotesi che gli eventi collegati alla musica tendono a raggiungere il picco nell’ambito degli anni tra le congiunzioni e le opposizioni dei pianeti stessi. (vedi Tavola). La storia della musica, incluse le maggiori tendenze sociali che fanno la storia, sembra concentrarsi esclusivamente in Europa fino all’ultima decade del XX° secolo - quando Nettuno e Plutone erano congiunti. Pressappoco nella stessa epoca, incominciarono a verificarsi degli importanti eventi negli Stati Uniti. Per esempio, si Aspetti Saturno-Nettuno nella storia della musica (Gli aspetti hanno avuto una durata maggiore degli anni proposti) 1738 Congiunzione (a 0° del Cancro): culmine del Barocco. J. S. Bach compone la Messa in B Minore, uno dei suoi più grandi capolavori. Nel 1741, Handel compone il suo Messia. 1756 Opposizione: nasce Mozart. Tre anni dopo, Haydn compone la sua prima sinfonia, una pietra miliare nella storia della musica classica. 1773 Congiunzione: il walzer diventa una moda a Vienna, Austria, il centro dell’attività musicale europea. 1773 Opposizione: muore Mozart (1791). Tra la congiunzione precedente e questa opposizione, Mozart produce tutte le sue opere maggiori. 1809 Congiunzione (in quadrato a Plutone): Haydn, il padre della musica classica, muore, e Mendelssohn nasce nello stesso anno. Chopin e Schumann nascono nel 1810, e Liszt nel 1811. Beethoven si trova al culmine della sua carriera e della sua creatività. 1828 Opposizione: nascita di Stephen Foster (nel 1826) e morte di Beethoven (nel 1827). 1846 Congiunzione (in Aquario): l’Opera di Parigi viene elettricamente illuminata per la prima volta. Adolphe Sax brevetta il sassofono, che aveva inventato pochi anni prima. 1863 Opposizione: nascono Debussy (1862) e Richard Strauss (1864), e muore Stephen Foster (1864). Vengono messe in catalogo le opere di Mozart. 1882 Congiunzione: muore Wagner (1883). Vengono presentate per la prima volta l’Overture 1812 di Tchaikovsky e Le Printemps di Debussy - due opere che sembrano essere immortali. Nel 1883 viene fondato a Londra il Royal College of Music. Casa Quinta Argomento 127 possono rintracciare in questo periodo le origini del blues e del ragtime. Nel 1900, quando Saturno e Nettuno erano in opposizione, nacquero il compositore Aaron Copland e il jazzista Louis Armstrong (1901) e, alcuni anni dopo, venivano alla luce le prime registrazioni musicali più importanti. Con la congiunzione Saturno-Nettuno del 1917 iniziò uno dei più significativi movimenti musicali del XX° secolo: nasceva il Jazz che si diffondeva rapidamente in tutto il Paese. Si può ribattere che il jazz era nato ben prima della congiunzione del 1917, ma da questa data in poi, le diverse anime del gospel, blues, ragtime, e musica bandistica si erano mescolate e avevano preso una forma definita. Nel 1917, veniva chiuso per ordine della municipalità (e a causa delle pressioni esercitate dalla Marina Militare) Storyville, il quartiere a luci rosse di Orleans dove imperversava il gioco d’azzardo. Questo fu un duro colpo per i musicisti che vi si esibivano; immediatamente, essi emigrarono verso altri luoghi (specialmente Chicago) portandosi dietro il loro genere musicale. Così, in pratica, il jazz nacque quando fu costretto ad espandersi fuori da New Orleans. Anche i primi dischi jazz furono registrati pressappoco nello stesso periodo, e Chicago divenne ben presto la capitale mondiale del jazz.4 Sempre intorno al 1917, qualcosa incominciava a muoversi anche nell’affermato mondo della musica classica. Nascevano Yehudi Menuhin (1916) e Leonard Bernstein (1918) mentre moriva Debussy (1918). Si scrivevano strane battute politonali e nel 1919, concerti di questa “nuova musica” vennero presentati per la prima volta a New York; lo stesso anno segna l’apertura della Sinfonia di Los Angeles. La donazione Julliard, la forza che sosteneva la famosa scuola musicale, fu creata alla morte di A. D. Julliard avvenuta nel 1919. Tornando al jazz, troviamo che incominciò a cambiare verso il 1936 con l’opposizione Saturno-Plutone. Il jazz diventò “swing,” che in qualche modo potrebbe essere definito jazz classico. Le grandi orchestre dirette da gente come Duke Ellington, Count Basie, Benny Goodman, e Lionel Hampton erano all’apice della celebrità. Nel 1935, inoltre, fu disponibile la chitarra elettrica. Nei primi anni ‘40, il bebop, un ritorno all’insieme-jazz pre-swing, stabilì una nuova tendenza molto intellettuale. Charlie “Bird” Parker, uno dei leader del movimento, morì nel 1955, proprio due anni dopo la congiunzione Saturno-Nettuno del 1953. Qualcuno afferma che il jazz come stile musicale aveva raggiunto la sua più grande espansione nella metà degli anni ‘50, e che dopo di allora aveva soltanto fatto elaborazioni su temi già consolidati. Era anche diventato più frammentario da un lato, e più tradizionale dall’altro. Urano si scontra col Party Potremmo puntualizzare che il jazz fu in pista tra le due congiunzioni Saturno-Nettuno e che la sua originaria spontaneità, creatività e vitalità fu all’apice durante le relative opposizioni. Per esempio, il primo “Newport Jazz Festival” fu tenuto nel 1953. Il jazz era forse diventato soltanto una forma di musica classica americana che aveva bisogno di speciali festival per mantenersi in vita? Una cosa si può dire 128 Casa Argomento Quinta con certezza: gli artisti jazz in classifica erano in numero di gran lunga inferiore negli anni ‘50 di quanto lo fossero nei ‘30 e ‘40. Ma c’era qualcosa di speciale che turbava la congiunzione Saturno -Nettuno del 1953. Il pianeta Urano vi era coinvolto per quadratura, e ciò simboleggiava lo sviluppo di una musica più dirompente di quanto si fosse mai visto prima. Ho suggerito che la congiunzione Saturno-Nettuno riesce a dare forma agli orientamenti artistici. In questo caso, tuttavia, Urano si trovava in Cancro (il segno della casa, della famiglia, e della patria), quadrato a Saturno nel 1952 e quadrato a Nettuno dal 1954 al 1956. Perciò, questo periodo di formazione nella storia della musica, alludeva alla mistura pericolosa di energie ribelli e socialmente preoccupanti. Quello che voglio dire è che la “carta natale” del rock ‘n’ roll mette in evidenza una congiunzione Saturno-Nettuno quadrata ad Urano - un miscuglio davvero volatile. Le instabili qualità di Urano appaiono chiaramente evidenti in alcune canzoni rock ‘n’ roll negli anni intorno al 1954. Bill Haley, il cui grande successo “Rock Around the Clock” è spesso considerato il primo hit di questo genere musicale (specialmente in Inghilterra), registrò nello stesso periodo anche “Rock the Joint” e “Shake, Rattle, and Roll”. Un po’ più tardi, Little Richard urlava “Rip It Up,” Jerry Lee Lewis cantava “Whole Lotta Shakin’ Going On,” Elvis incideva “All Shook Up,” e Buddy Holly “Rave On.” Lo stesso termine rock ‘n’ roll era controverso. Era un vecchio modo colloquiale usato dai musicisti blues per descrivere l’atto sessuale; nel 1954 venne definitivamente legato alla nuova musica in gran parte per merito del disk jockey Alan Freed. L’allusione al sesso di molti motivi popolari rock non passò inosservata alle generazioni più vecchie, che disprezzavano tutti gli aspetti di questa musica. Nel 1957, Frank Sinatra commentava: Il Rock ‘n’ roll ha odore di contraffazione e falsità. E’ prevalentemente cantato, suonato e scritto da babbei rincretiniti. . . e, attraverso le sue ripetizioni quasi imbecilli e testi maliziosi, volgari - in realtà semplicemente sporchi - fa in modo di essere la musica marziale di qualsiasi arrogante basettato delinquente che si trovi su questa terra. E’ la più brutale, brutta, disperata, viziosa forma di espressione che io abbia mai avuto la sfortuna di ascoltare.5 Una delle maggiori correnti della musica “roots” o folk che influenzò il rock ‘n’ roll fu la musica gospel. Quando esecutori come Sam Cooke e Ray Charles - affermati cantanti gospel che cantavano nelle chiese - passarono alla musica laica, molti lo giudicarono un atto vergognoso. E tale rottura si intensificò mentre Urano quadrava Saturno e Nettuno. Nei primi anni ‘50, Sam Cooke era il cantante di testa nel gruppo chiamato Soul Stirrers che aveva come hit “Jesus Gave Me Water.” Nel 1957, il classico di Cooke, “You Send Me” raggiunse la posizione # 1 sia sulla R&B sia sulle classifiche pop. Lo sdegno del suo pubblico gospel, che da qualche tempo si stava intensificando, esplose nell’amarezza. Nel 1954 e 1955, Ray Charles causò lo stesso tipo di turbamento nella sua audience quando trasformò un motivo gospel nella versione R&B di “I’ve Got a Woman.” Nella metà degli anni ‘50, molta della Casa Quinta Argomento 129 musica negra R&B si avvalse di testi suggestivi preparati sulla base di canti religiosi. L’esplosione di tale musica fu così sconvolgente per i fan negri del gospel come l’avvento della principale corrente rock lo fu per i genitori degli adolescenti di razza bianca. Un altro rilevante sviluppo d’impronta uraniana portato avanti dal rock ‘n’ roll fu il trionfo della chitarra elettrica, uno strumento che si affermò in pieno verso la metà degli anni ‘50. Buddy Holly rese popolare la Fender Stratocaster, un prodotto del 1954 che, più tardi, fu adottato da Jimi Hendrix e molti altri eroi del rock (e ancora va a ruba). L’ascendente e la forza della chitarra elettrica furono dimostrate in modo convincente da Link Wray e dai suoi Ray Men, un gruppo strumentale che protocollò la prima musica considerata poi da molti come il genere rock heavy metal. Il loro singolo, “Rumble”, venne alla luce nel 1954 e alla fine fu messo in vendita per un milione di copie. In questo rivoluzionario disco, la chitarra elettrica è spinta fino alla distorsione con l’uso anche di uno speciale effetto elettronico (tremolo), preannunziando l’uso estensivo dei gadget modificatori del suono che, da allora, sono diventati un ausilio standard nella musica rock. Dal 1954, solo un anno dopo la congiunzione Saturno-Nettuno e tra i quadrati Urano-Saturno ed Urano-Nettuno, c’erano ormai le basi per una forma di musica completamente nuova. C’erano irrequietezze sociali sotto forma di incroci razziali, ritmi rapidi ed emotivamente eccitanti, aperte ribellioni contro le regole e i regolamenti, messaggi sessuali disinibiti, strilli ed urla, tumulti religiosi - ed un singolo strumento in grado di competere con un’intera orchestra, per la sua amplificazione elettrica. Dalla metà del ‘54 alla metà del ‘55, Giove si trovava congiunto ad Urano in Cancro, ed entrambi quadravano Nettuno in Bilancia. Non solo si stava sviluppando una nuova forma di musica con elementi rivoluzionari come parte integrante del processo, ma c’era anche il nuovo fenomeno delle star del rock. Pensate soltanto ad Elvis. Sicuramente, Frank Sinatra aveva gli strilli delle sue ammiratrici, ma Elvis portò la moltitudine dei suoi fans ad uno stato persino più alto e totalmente estatico di consapevolezza. Altri cantanti rock avevano simili (seppure non così consistenti) effetti sul loro pubblico. Durante il breve periodo in cui Giove aggiunse la sua energia al quadrato Urano-Nettuno, alcuni motivi rock realmente grandi raggiunsero il successo nelle classifiche: “Rock Around the Clock,” “Earth Angel” (dei Penguins), “I’ve Got a Woman” (Ray Charles), e l’autointitolato “Bo Diddley.” Chuck Berry incise il suo primo grande successo “Maybellene” quando Giove era congiunto ad Urano ma il disco fu distribuito mentre Giove stava entrando in Leone qualche mese più tardi. Nel 1956, con la congiunzione Giove-Plutone, si scatenò l’inferno. Il rock ‘n’ roll era ormai ben saldo e stabile, una forza che doveva essere presa in considerazione - più grande di qualsiasi cosa il mondo musicale avesse visto da un pezzo. Tutta la violenza e la stravaganza della prima ondata del rock, dal 1954 al 1959, sembrò troppo persino per i professionisti guida di tale genere musicale. Esso realmente morì quando l’aereo di Buddy Holly si schiantò nel 1959 ma, quasi nello 130 Casa Argomento Quinta stesso periodo, anche gli altri fondatori di questo agitato genere musicale si trovavano ormai nella fase discendente. Elvis si arruolò nell’esercito (e dopo di allora le sue rappresentazioni divennero più sfumate), la popolarità di Jery Lee Lewis diminuì dopo il matrimonio con la sua tredicenne cugina, Little Richard scoprì la religione e divenne ministro di culto, e persino Chuck Berry ebbe i suoi problemi con la legge e finì in prigione. Dopo il 1959, il mondo commerciale si impadronì del rock e lo trasformò in un bene di largo consumo. Vennero riunite squadre di parolieri per mettere in moto la macchina del successo in favore delle società discografiche.6 I ritmi selvaggi del rock diventarono meno eccezionali, e queste ultime canzoni – scritte tra le 9.00 e le 17.00 dei giorni feriali – erano più melodiche e, pertanto, più vendibili ad un pubblico più vasto. Tra il 1959 e il 1963, altri stili musicali, inclusa la musica folk (Peter, Paul e Mary) ed un tipo di jazz morbido (Herb Alpert e il Tiquana Brass, e Stan Getz) incominciarono a salire nelle classifiche. Il gruppo vocale, The Four Seasons, ebbe il suo primo grande successo durante questo periodo. Il gruppo era certamente destinato a diventare popolare ma, per molti versi, non aggiunse nulla di nuovo al movimento rock. Il Rock ‘n’ roll “hit the rocks” raggiunse l’apice dl successo proprio quando Saturno colpì Nettuno con una forte quadratura in segni fissi. L’invasione britannica Nel 1963, tutto cambiò nuovamente. Una nuova linfa vitale, sotto forma dei Beatles ed altri gruppi inglesi, fu introdotta nelle classifiche e nelle sale da concerto. Lo spirito del rock venne riscattato dall’ondata dell’interpretazione britannica della musica originale americana – inclusi blues, R&B e rockabilly. Soprattutto i Beatles sbalordirono tutti quelli che si trovavano nel giro. Le loro melodie ed arrangiamenti erano sofisticati, i Beatles erano cantanti e strumentisti eccezionali, capaci di esprimere al massimo l’intero potenziale rock. Erano in grado di interpretare e migliorare gli stili di Carl Perkins, Chuck Berry, Buddy Holly e degli Everly Brothers – talvolta tutto nella stessa canzone! Scrivevano da soli i loro testi. Inoltre, portavano avanti la tradizione rock di ribellione sfoggiando capelli lunghi e facendo gli spiritosi con la stampa. Si coinvolsero anche con altre tendenze del momento che smuovevano l’involucro sociale, come le droghe, l’attivismo politico, e le religioni orientali. Insieme ai Beatles venne la “Invasione britannica” – i Rolling Stones, i Kinks, gli Animals, gli Yardbirds, ed altri gruppi inglesi che incorporavano il rock ‘n’roll e i blues della chitarra elettrica nei loro stili. Questi, ed altri complessi, ravvivarono e trasformarono la musica dei fondatori rock e la portarono alla maturità negli ultimi anni del ‘60 – appena prima che Saturno e Nettuno entrassero in opposizione. Ma proprio quando tutto sembrava perfetto e non c’era in previsione alcuna fine, si verificò il disastro. Nel 1970, i Beatles, il gruppo preminente dell’epoca e la forza più grande della musica popolare nei sette anni precedenti, si sciolse. Nel settembre del 1970, Jimi Hendrix (probabilmente il più grande chitarrista rock) morì Casa Quinta Argomento 131 per una overdose. Nell’ottobre di quell’anno, moriva anche Janis Joplin, la più grande star di San Francisco, e nove mesi più tardi accadeva lo stesso per Jim Morrison, l’eccezionale cantante guida dei Doors. Si trattava della morte di giganti, non di solisti di gruppi minori. La musica era di nuovo morta, “American Pie” era un motivo musicale di successo, e Saturno si trovava ancora una volta in opposizione a Nettuno. Per molti versi, la musica rock non aveva mai raggiunto il picco come adesso. Molta della musica registrata tra il 1960 e il 1971 rimane ancora vitale; e per molti ascoltatori la maggior parte di essa sembra migliore di quella attuale. Sebbene le tecniche di registrazione siano considerevolmente migliorate da allora e ci siano stati costanti progressi nella qualità dei solisti e della strumentazione, molte stazioni radio ancora oggi presentano regolarmente questo tipo di “rock classico”, quale testimonianza della sua immortale grandezza. Nel 1979, Saturno era nuovamente quadrato a Nettuno, e la musica rock continuava ad essere in depressione. La musica da discoteca, intesa soprattutto come musica da ballo, era stata dominante per diversi anni. Era un altro genere di musica collettiva, che rifiutava la tradizione ribelle ed aggressiva della musica rock. Era invece guidata dal conformismo e dalla “consapevolezza di branco.” Ma, sorprendentemente, proprio in questo periodo il rock dimostrò la sua capacità di recupero attraverso l’emergere della musica punk e New Wave, una moda che in seguito esplorò le radici profonde del rock e celebrò appassionatamente il diritto di essere individui - persino depravati! Molto materiale prodotto tra il 1977 e il 1982 esprimeva frustrazione, alienazione, e persino violenza in maniera tale da mettere probabilmente a disagio i fondatori del rock. I Sex Pistol, uno dei più popolari gruppi di questa corrente, si tagliavano e sanguinavano sul palco. I Ramones, la quintessenza della punk rock band, esaltavano i difetti personali e irridevano a qualsiasi cosa , incluse lobotomia e paura di scendere nel seminterrato.In ultima analisi, però, questo movimento - sebbene rimesso a nuovo - era ispirato dal passato. Iggy Pop e gli Stooges avevano fatto lo stesso dieci anni prima. I Ramones fissarono un genere musicale che innumerevoli complessi avevano fino ad allora copiato, ma la gran parte del loro stile derivava dalla musica surf degli anni ‘60.7 Nel 1989, Saturno e Nettuno si congiunsero di nuovo - questa volta in Capricorno. Anche il pianeta Urano era inserito nel quadro ma come parte integrante della congiunzione. Una triplice congiunzione del genere è molto rara; l’ultima si verificò nei primi anni del XIV° secolo (1316, in Scorpione) più o meno in sincronia con gli inizi dell’Ars Nova, un movimento che dette l’avvio ad una evoluzione musicale considerata, in genere, una linea di demarcazione tra l’antico e il moderno. Negli anni ‘90, io mi sforzavo di captare qualsiasi novità musicale interessante e ricordo di aver letto un articolo su una rivista, che riportava un insolito cambio della guardia tra i direttori delle maggiori orchestre mondiali. Un’altra tendenza che avevo individuato, e che si era sviluppata negli anni ‘80, era il revival della musica tradizionale e folk, e non soltanto di quella americana. Negli anni ‘90, il beat mondiale - proveniente dalle tradizioni musicali di tutto il mondo - era diventato una forza 132 Casa Argomento Quinta commerciale e culturale. Oggi, non è insolito ascoltare un clarinettista klezmer accoppiato con un suonatore country di banjo, sulla base di basso elettrico e tamburi elettronici.(In effetti, non molto tempo fa, ho ascoltato proprio questa combinazione ad un concerto dei Bela Fleck e i Flectones.) Durante questa recentissima congiunzione, il rock ‘n’ roll ha incamerato nuove prospettive di vitalità sotto forma di musica rap e grunge (“complessi musicali da garage”) Si osservi la salita relativamente improvvisa del rap nella classifica della musica pop. Questa ritmica “poesia” urbana è stata in circolazione per una decina di anni e anche più ma non è diveuta un prodotto importante se non quando ci fu questa congiunzione. Di solito, il Rap (che qualcuno crede sia un ossimoro, cioè la fusione di due termini contradditori in uno) esprime rabbia e sfida attraverso la polemica - diventando popolare soprattutto presso l’audience più giovane. Ma prendiamo in considerazione anche il grunge: nel 1992, i Nirvana, Alice in Chains, Smashing Pumpkins, Pearl Jams, ed altre bande ispirate ai principi di Seattle erano decisamente entrati nella corrente tradizionale con una nuova etichetta “alternativa.” Questi complessi, e molti altri, erano in realtà complessi rock (ed alcuni lo sono ancora), che portano la fiaccola dal 1954: essi sfidano le convenzioni con la musica e il comportamento suonando realmente forte, urlando testi espliciti, e generalmente facendo infuriare i genitori dei loro fans. Strutturalmente, la loro musica si basa in gran parte su forme create dalla seconda ondata dei rocchetari punk che, a loro volta, avevano preso lo spunto dai fondatori del rock ‘n’ roll. Così, sebbene non ci sia nulla di eccezionalmente originale in questo revival, la nuova musica alternativa ha dimostrato che “il rock è ancora vivo” L’addomesticamento del Rock ‘n’ Roll Nessuna forma di musica interamente originale, alla pari con il jazz o il rock, emerse dalla congiunzione Saturno-Nettuno-Urano tra gli ultimi anni ‘80 e i primi del ‘90, anche se il periodo sembrava indicare il risorgere e l’estendersi delle tradizioni. Quest’ultima congiunzione era avvenuta in Capricorno, il segno tradizionale per eccellenza. Il jazz è ancora presente, come il rock e la musica classica, senza contare la musica folk e quella country - ma adesso esse si stanno avvicinando l’una all’altra molto più di quanto abbiano fatto prima. Se non altro, il quadrato Saturno-Nettuno del 2000 sembra avere soltanto rinforzato questa miscela o addirittura creato una confusione di stili. Un’osservazione finale: Non dimentichiamo che il Capricorno è il segno degli affari; senza dubbio, ci sono stati anche sviluppi significativi nel commercio musicale in linea con questi aspetti. Stiamo attraversando un’epoca in cui star come Britney Spears e i Backstreet Boys sono più o meno creati e sostenuti da potenti strumenti corporativi. Ma Urano era profondamente coinvolto nell’ultima congiunzione Urano-Nettuno, e l’avvento di Internet e delle società di case discografiche indipendenti ha conservato il potenziale per un completo dominio collettivo della musica pop tenuta a freno.8 Casa Quinta Argomento 133 Le prime due congiunzioni Saturno-Nettuno del XX° secolo dettero forma a due tradizioni musicali tipicamente americane, il jazz e il rock ‘n’ roll. In entrambi i casi, diverse correnti del folk (o radici) americano si unirono per creare qualcosa di completamente nuovo. Con la seconda congiunzione, il jazz sembra aver completato il suo primo ciclo evolutivo; fino ad adesso e per molti anni, il jazz è stato una delle più importanti materie di studio presso le accademie e le scuole musicali. Alla terza congiunzione Saturno-Nettuno, il rock ‘n’ roll sembra aver raggiunto lo stesso grado di maturità senza passare attraverso mutamenti e sviluppi significativi. E’ forse morto? No, ma ha probabilmente completato il suo ciclo evolutivo. Ciò che possiamo prevedere nel futuro è una sua costante formalizzazione - valida anche per le produzioni diversificate della musica folk che hanno contribuito a crearlo - nei corsi accademici e nelle scuole specializzate. Circa 40 anni fa, Danny & the Juniors cantavano: “Il Rock ‘n’ roll è qui per restarci, e non morirà mai.” E’ ormai ovvio che la critica di questa musica durante la seconda metà del secolo scorso si è rivelata fallimentare nelle previsioni e ridicola nella condanna. Il Rock ‘n’ roll è stato così universalmente accettato che adesso si possono ascoltare in ascensore le versioni orchestrate dei motivi più vecchi. Gli stessi fondatori sopravvissuti sono ormai considerati dai loro successori come autorità quasi divine. Quei selvaggi pionieri musicali della metà degli anni ‘50 riuscirono ad inserire “a whole lotta Uranus” (il destino universale nelle mani di Urano) nel mondo dei bianchi dell’epoca e a rompere le barriere razziali in modo inaspettato. Con l’avvento dei Beatles, il rock incominciò l’ascesa verso le sofisticazioni musicali, le quali hanno portato ai complessi rock che si esibivano con le orchestre, ai musicisti rock che trascrivevano colonne sonore per i film di successo, e ad una quantità di complessi rock che celebravano il 50° anniversario di regno della Regina. Ma non dobbiamo andare troppo lontano per scoprire il rombo della rivoluzione uraniana nel rock contemporaneo - è sempre là, più disgustoso e sessuale che mai, ancora pronto ad incitare gli adolescenti alla ribellione, lasciando spalancati i rigidi confini generazionali e i limiti razziali Basta accendere la radio. Grazie al cielo, forse non tutto il rock è addomesticabile. Note e referenze In musica, “cover” significa registrare la propria versione desumendola dalla canzone originale di qualcun altro. 2 Si noti che questo allineamento cadeva grosso modo a 22°.5’ dei segni cardinali, una posizione considerata significativa in astrologia uraniana, in quanto collocata ad 1/16 del cerchio dagli stessi punti cardinali: 0° di Ariete, Cancro, Bilancia e Capricorno. Gli allineamenti che coinvolgono gli assi cardinali sono reputati in relazione più diretta con le attività che costruiscono la storia mondiale rispetto a quelli che avvengono in altre parti dello zodiaco. 3 BRUCE SCOFIELD, Music of the Spheres: How Planetary Cycles Dictate Popular Tastes, in American Astrology, Vol. 57, N° 6, Agosto 1989. 4 Il nome Jazz può avere avuto origine in questo modo: orgasmo jasm jass (forse anche il vezzeggiativo di Charles, un musicista negro) jazz. Il termine fu adottato verso il 1915. Vedi MERVYN COOKE, The Chronicle of jazz, New York: Abbeville Press, 1998. 1 134 5 6 7 8 Casa Argomento Quinta Citato da JOHN ROCKWELL in Sinatra: An american Classic, New York: Random House, 1984. Si trova anche in JAMES B. SIMPSON, ed., Simpson’s Contemporary Quotations: The Most Notable Quotes from 1950 to the Present, New York: Harper Collins, 1997. Carole King, Neil Sedaka, Cynthia Well, Barry Man, ed altri scrissero successi dopo successi per una scuderia di gruppi appartenenti a case discografiche residenti nel famoso Brill Building di New York. È risaputo che Joey Ramone (altrimenti conosciuto come Jeffrey Hyman) impiegava molte ore nello studio della chitarra e nel contrappunto di basso dei gruppi California surf degli anni ‘60, come i Beach Boys. Lo stile di Ramones era fondamentalmente una versione mandata su di giri delle tracce strumentali di motivi come “Little Honda.” Una prova di questa tesi si trova nelle loro incisioni di “Surfin’ Bird,” “Do You Wanna Dance,” “Rockaway Beach,” e “Surf City”. Si potrebbe argomentare che la metà e gli ultimi anni del ’60 abbiano prodotto la prima ondata dei gruppi-garage, inclusi Iggy Pop e gli Stooges, i Velvet Underground e gli MC5. Negli ultimi anni del ‘70, apparvero forse i più classici complessi punk, I Ramones, insieme ad una più vasta seconda ondata che includeva gruppi del tipo Sex Pistols, Talking Heads, Devo, e i B-52. Bruce Scofield, C.A, NCGR, è un astrologo professionista, conferenziere, ed autore di diversi testi astrologici. Il più recente libro di Bruce è The Circuitry of the Self: Astrology and the Developmental Model. Ha inoltre scritto tre libri sull’astrologia mesoamericana. Per maggiori informazioni su questo tipo di astrologia si visiti il suo sito Web, www.onereed.com. Può essere contattato al P.O. Box 561, Amherst, MA 010004, (413) 253-9450. (da The Mountain Astrologer, N° 105, Ott/Nov 2002) Casa Quinta Argomento 135 MAURO SANAVIA IL CINEMA PER L’ASTROLOGIA L.A. 130-590 Un modo originale di approfondire le interpretazioni astrologiche mediante la visione ed il commento di specifiche pellicole cinematografiche, con un breve commento esplicativo sul celebre film “L’attimo fuggente”. Studiando l’Astrologia mi sono convinto che meditando sul suo significato più profondo, possa prodursi una trasformazione della coscienza che ci permetta di percepire come ogni fatto della vita formi parte di un modello più ampio d’esperienza, e come gli scenari in cui si svolge la nostra esistenza siano specchi, dov’è possibile riconoscere una dimensione più profonda di noi stessi. Per favorire lo spirito d’osservazione sugli scenari, ho scoperto che la cinematografia può esserci di grande aiuto poiché in tanti film troviamo, nitidamente espresse, tutte le tematiche mitologiche e psicologiche cui ci riferiamo nell’interpretazione dei simboli astrologici. Per questo motivo mi sono interessato a quella che potremo definire “cineastrologia”, vale a dire all’utilizzo di specifiche pellicole cinematografiche per presentare e commentare alcune tematiche astrologiche che s’intendono approfondire. Grazie al supporto offerto dai film, ho ricavato un interessante modo espositivo, traendone dei vantaggi concreti: ● Si vedono, fattivamente, su di uno schermo le dinamiche in atto, proprio quelle che si leggono sui testi; ● Lo spettatore è doppiamente coinvolto: come osservatore astrologico - vedendo cosa e ciò che accade in modo distaccato - come persona emotivamente coinvolta - s’immedesima negli attori, riconoscendo e definendo la sua esperienza-. ● Si offre la possibilità di nuova comprensione: il tono emotivo consolida la presa di coscienza. ● Si allena bene il pensare astrologico. Considerato che la partecipazione è molto attiva, ho verificato che questo tipo di conferenza necessita almeno di quattro ore di lavoro per poterne godere a fondo, poiché il film mediamente è di due ore ed il resto del tempo serve per l’introduzione al tema e per il dialogo con il pubblico. Sostanzialmente sono due i modi per lavorare con i film: 136 Casa Argomento Quinta 1) La visione integrale della pellicola ed il successivo commento, in forma di dibattito, con il pubblico; 2) La visione commentata del film, in cui durante la proiezione ci si sofferma sui temi principali, offrendo e condividendo spunti di riflessione. Per l’esperienza fino ad oggi maturata, la modalità che preferisco è la seconda. Si può impostare la trattazione anche per un pubblico che non conosca bene l’astrologia, con preciso intento divulgativo. Fino ad ora ho analizzato i seguenti film: “L’attimo fuggente” per le tematiche d’Urano e Acquario, “Soldi sporchi” per le tematiche di Scorpione e casa VIII, “Il Gusto degli Altri” per le tematiche di Bilancia e Casa VII, “Shine” per il rapporto Saturno/Plutone. Il primo studio che ho fatto è stato sul film “L’Attimo Fuggente”, l’avvincente e commovente vicenda di un professore di lettere che insegna ai propri allievi a “cogliere l’attimo” ed a formarsi le proprie opinioni sui fatti talvolta dolorosi della vita. Quando vidi il film per la prima volta nel 1989 sull’onda del gran successo di pubblico e di critica, allora privo d’interessi astrologici, ne fui fortemente colpito, ma solo ad Agosto 2001, a seguito di una conversazione con un’amica astrologa argentina che mi citò il mitico professor Keating quale esempio di “fare con il cuore”, ebbi lo spunto che mi portò a rivedere il film con l’intento di prestare attenzione alle tematiche legate ad Urano ed al segno dell’Acquario, di grand’attualità anche oggi e magistralmente espresse nel film. Voglio pertanto offrire alcuni spunti, per invitare tutti a rivedere questo bellissimo ed istruttivo film. Siamo in un periodo in cui l’energia dell’Acquario ha un ruolo di spicco, ma sappiamo che, se è importante l’Acquario, sicuramente lo è anche l’energia complementare del Leone. Quindi non solo il tema della globalizzazione, ma anche la passione, il fuoco ed il cuore che mettiamo in ciò che facciamo, dato che coloro che compiono attività nelle quali non mettono il cuore, incontrano sempre maggiori difficoltà. La situazione e le attività nelle quali siamo impegnati per convenienza, per ottenere qualcosa in cambio, per la mera sicurezza, per mandato, possono provocarci la sensazione di un’impostura esistenziale, di non essere fedeli a ciò che sentiamo nella nostra natura più autentica. Il professor Keating, il protagonista del film, rappresenta un valido esempio di questo fare con il cuore ma ho trovato che ci permette anche una formidabile “osservazione energetica” di ciò che realmente accade di fronte ad un’irruzione d’energia uraniana. Ciò che possiamo analizzare con il film “L’attimo fuggente” è il fatto che, di fronte ad un’irruzione d’energia uraniana, ciò che realmente accade è l’attivazione di una dinamica che potremo riassumere in: DIFFERENZIAZIONE contro APPARTENENZA che non promuove la rincorsa alla libertà totale o alla creazione dell’ottava meravi- Casa Quinta Argomento 137 glia del mondo, ma il ritrovarsi a scoprire quali sono i nostri limiti. Quando si manifesta l’energia uraniana, ciò che scopro sono sempre i miei limiti, quelli reali. Grazie al film possiamo osservare i momenti in cui il nuovo penetra in noi. Per “nuovo” intendiamo ciò che inaspettatamente apre il nostro orizzonte di pensiero e d’esperienza, lo investe d’energia ed offre alla coscienza la possibilità di guardare al mondo con occhi purificati. Ma possiamo beneficiare di questo solo se abbiamo avuto il coraggio di operare un salto, o se abbiamo accolto, accettando il tempo stabilito per esserne pronti, ciò che ha richiesto ascolto in noi. Proprio perché ambientato in una scuola superiore, il film ci permette di analizzare Urano che attiva il tema della Differenziazione contro Appartenenza, polarizzandosi con Saturno e la Luna, con le figure genitoriali, creando un costante nucleo adolescenziale molto attivo, che i ragazzi del film hanno rappresentato perfettamente. Quest’intensità energetica adolescenziale (che non si esaurisce affatto dopo i 21 anni d’età), fatta d’entusiasmo e vitalità creativa, deve però confrontarsi con la psicologia che arriva da Saturno, con il limite e la conclusione, con ciò che chiude la scoperta. Il professor Keating rappresenta il portatore dell’Acquario, è l’artefice di un’irruzione uraniana in una struttura, il Collegio, in cui troviamo un forte Saturno ed una possente Luna, che si manifestano nella forte sensazione d’appartenenza, nei precetti, nello stendardo e nella tradizione. Il tema uraniano è sempre questo: l’irruzione di un’energia in una struttura ed il tipo di tolleranza che la stessa ha verso l’energia. Per questo il film è un esempio magistrale: il personaggio principale non è impegnato a cambiare la struttura ma arriva sino a dove può. Arriva sino ad un certo punto e poi esce dalla scena. Raffigura un’esplorazione del limite, propriamente uraniana. Arriva solo fino ad un certo punto, senza il desiderio di trasformare, poiché in questo caso parleremo di Plutone. Se il protagonista avesse avuto un piano per il quale avrebbe desiderato che gli alunni avessero fatto determinate cose ci saremmo trovati di fronte a Plutone od eventualmente ad un Urano rivoluzionario e quindi fortemente polarizzato. In questo senso la purezza del personaggio Keating è rara. Non deve dimostrare nulla a nessuno e questa è la chiave dell’uraniano: non dover dimostrare nulla a nessuno, seriamente, non dicendolo. Non siamo nel caso in cui si dice “non devo dimostrare nulla a nessuno”, però poi inizia lo show che riguarda proprio questo “non devo dimostrare”. Questo perché l’energia uraniana - questa è la parte più importante - è puramente innovatrice, non s’interessa di ciò che succede, non le interessa il risultato, non ha una meta precisa: arriva un’energia e va fino a dove può. Si produce ciò che possibile, punto e basta, nella consapevolezza che nessuno è Urano, ma tutti sono interessati dall’energia. Quindi, il prof. Keating non ha nessun piano di trasformazione: arriva fino a dove può arrivare, tocca il limite dell’elasticità e se ne va, senza pentimento. In realtà il ruolo del professor Keating è una figura che non esaurisce la sua espressione con Urano, ma è piuttosto un’ottima combinazione fra Giove e Urano, e 138 Casa Argomento Quinta questo è ben visibile per la modalità con cui invita i ragazzi a “succhiare il midollo della vita”. La parte di Giove è quella mostrata esplicitamente nella relazione Maestro/Discepolo, che non ci limita all’apprendimento solamente teorico o intellettuale ma ci porta all’approfondimento della relazione con la vita: come mi muovo nella struttura che possiedo, come sfrutto le mie possibilità. Questo significa la possibilità di darsi delle varianti, di sperimentare, di collegare elementi distinti e dispersi, confidando che questo movimento genera sintesi e ulteriori aperture, tra uno stretto rapporto fra l’esplorazione e l’espansione. Gli alunni del professor Keating mostrano, invece, le varie modalità d’espressione dell’irruzione dell’energia Uraniana; i diversi ragazzi davanti allo stesso Urano reagiscono in modo differente. Ciò che si rende evidente sono i limiti di ognuno. Se mi aggrego ad Urano questo mi porta ai miei limiti, dovendone essere ben consapevole. Alla luce di questo possiamo quindi delineare i contorni psicologici dei principali protagonisti. Neil, il caso più drammatico che sfocia nel suicidio, è l’esempio d’Urano che si polarizza prontamente, alimentando il Sole; questa è una caratteristica psicologica molto particolare e specifica, che rappresenta una direzione primaria dell’energia uraniana qualora non si accetti il tempo stabilito per accogliere il nuovo. Nella sua rappresentazione, Neil ci mostra il momento nel quale siamo chiamati alla prova nell’essere fedeli alla propria essenza, dichiarando che non è la legge del padre quella da seguire, ma la propria, la legge del proprio fuoco. Se lo compariamo con un altro dei ragazzi, Anderson, il rosso di capelli con cui condivide la stanza, la domanda potrebbe essere: perché uno muore mentre l’altro da una risposta più creativa? Vi ricordo che Anderson è colui che affronta l’autorità con la creatività: è quello che per primo sale in piedi sul banco quando il professore è in procinto di abbandonare la scuola. La risposta sta nel fatto che Neil cerca riconoscimento costantemente, quello del padre e degl’altri. Per questo è Attore: Neil, profondamente è una persona Solare. Ossia, la creatività lo trasforma in leonino. Questa è la sfida uraniana; la ricerca costante di riconoscimento. C’è un dialogo molto importante tra i due compagni di stanza, quando Neil vuole portare Anderson alla grotta ed egli gli risponde: “io sono diverso, io non sono come te che tutti ti cercano e ti seguono, io non interesso a nessuno”. Questo è un passaggio importante: l’energia di Neil è completamente esteriorizzata, è un Urano che rinforza il Sole e per questo genera l’estremizzazione; quanto più solare è una personalità più esso è pericoloso, perché uso la libertà e la creatività per darmi identità. Nel caso di Anderson le cose sono proprio diverse: questo è il ragazzo cui Keating sottrae la poesia. Non aveva mai desiderato scrivere grandi poesie ma connettendosi con Urano dall’interiorità, senza voler essere un gran poeta o volere qualcuno che lo applaudisse, ha prodotto qualcosa di sconosciuto con sua gran sorpresa. Questo è l’Urano creativo. Sicuramente il professore gli sferra un colpo basso che però è in grado di contenere, non essendo dipendente dalla situazione esterna. An- Casa Quinta Argomento 139 che se in Anderson è presente una svalutazione, in quanto ritiene impossibile ricevere una tale ispirazione, troviamo che in questo caso l’uraniano non è pericoloso. Possiamo vedere altri casi. C’e il caso del ragazzo traditore, quello odiato da tutta la platea, che in realtà non si è mai aggregato con Urano. Fece solo un cambio di Saturno/Luna, una sostituzione di struttura: al posto del Rettore e del Collegio ha messo Keating e la Società dei Poeti Estinti ed appena la cosa sfumò ritornò ai Saturno/Luna precedenti. In lui non vi è stata alcun’alterazione, non vi è stato nessun processo creativo. C’è poi Nuanda, l’adolescente uraniano con forti influenze marziane. E’ colui che si ribella davanti a tutto, colui che porta le ragazze alla grotta. E’ colui che ha la minore capacità di contenimento: trasgredisce lo stesso patto con la Società dei Poeti Estinti. Rompe la sua Luna, proprio perché l’energia è tanta e non la può contenere: è alla ricerca costante della sfida al limite con la quale scarica appunto l’energia uraniana, fino ad arrivare alle punizioni corporali per aver preso in giro il Preside del collegio. Per concludere, nel caso di Overstreet siamo di fronte ad una positiva aggregazione con Urano che si sviluppa attraverso Venere, poiché nella conquista della fidanzata mostra una risposta sana, poiché si confronta con un suo pari. Non si sta confrontando con qualcosa fuori del comune. L’Astrologia c’insegna a vedere, in tutto ciò che succede, la costante relazione tra la Terra ed il Cielo, invitandoci però a non cercare rifugio in uno o l’altro di questi poli. Anche i film contribuiscono a comprendere questa relazione, per evitare il ricorso al rifugio. 140 Casa Argomento Quinta MARCO GAMBASSI Studio astronomico-astrologico delle stelle fisse Edizioni Chiara Capone Uno dei rimproveri che la cultura ufficiale rivolge agli studiosi di astrologia è di non osservare a sufficienza quel Cielo che prendono come punto di riferimento per le loro analisi: vengono spesso considerati poco colti e raffinati, in certi casi primitivi. Una ragione in più per colmare le lacune, indagare ed evolvere lungo il cammino della Conoscenza. Al giorno d’oggi difficilmente Astronomia e Astrologia camminano sottobraccio, la separazione è sempre più netta. Il ricordo del tempo in cui nel Quadrivium (il secondo e più impegnativo percorso universitario) gli studenti studiavano congiuntamente Astronomia e Astrologia è sempre più lontano e sfocato. Distinguere Segni e Costellazioni e abituare l’orecchio ai nomi curiosi di stelle dal passato illustre fa parte dei doveri irrinunciabili di chi si inoltra nel cammino astrologico e ne ha superato i primi concetti mantenendo integra la passione.. Non ci sono molti testi capaci di accompagnarci in questa ricerca tra Regulus e Aldebaran, la fatidica Algol e la temibile Antares, passando per la luminosa Sirio… i testi di Astronomia si limitano ad elencare nomi di stelle, la loro magnitudine e fredde nozioni tecniche, non di rado utilizzando le moderne denominazioni di Alfa, Beta, Gamma per ogni stella: chi ama il Cielo se ne sente stringere il cuore. Di qui nasce il mio apprezzamento per un poeta astronomo-astrologo come il fiorentino Marco Gambassi, cui la giuria del premio nazionale Serena Foglia ha attribuito all’unanimità il riconoscimento di maggiore prestigio per l’anno 2000. Marco non è nuovo a ricevere plausi e apprezzamenti per la sua attività di attento ricercatore e scrittore, in Italia e all’estero. Questo saggio sulle stelle merita tutta la nostra attenzione, perché ci accompagna per mano in una seria e completa crociera celestiale. Dapprima diretta a visitare i segni zodiacali, e più tardi nelle costellazioni, per proseguire con le stelle che compaiono nella Carta del Cielo di ciascuno di noi. Approfondendo argomenti particolari come gli aspetti tra stelle, presentando un dettagliato atlante stellare, e suggerendo come utilizzare questi piccoli soli che solcano il nero velo della notte nella pratica astrologica. Argomento quest’ultimo assai poco chiaro se si vogliono approfondire testi antichi e/o recenti. La pubblicazione di quest’opera, che non dovrebbe mai mancare nella biblioteca di un astrologo che si rispetti, era nei progetti dell’editore Federico Capone, caro amico scomparso nel 2001. Sono lieta che essa veda ora la luce e ne raccomando la lettura a quanti desiderano approfondire le loro conoscenze in campo astrologico. Non solo come testo di studio, ma anche di consultazione nel momento in cui si desidera andare a fondo nell’interpretazione dei simboli astrologici di Carte del Cielo che ci stanno particolarmente a cuore. Propongo che questo volume sia adottato come testo nell’insegnamento dell’Astrologia e consigliato a chi desidera affrontare l’esame per l’Albo Professionale degli Astrologi patrocinato dal CIDA, come strumento di approfondimento e di ricerca. Grazia Mirti Può essere richiesto a: Chiara Capone - Tel. 011.836705 - e-mail: edizionifcapone@tiscalinet.ito all’Autore Marco Gambassi - Tel./Fax 055.221717 - e-mail: marcogambassi@libero.it CASA SESTA Lo studio operoso Nadia Paggiaro: I recenti fenomeni dell’acqua alta a Venezia e i cicli dei Saros Dante Valente: Didattica elementare: primo incontro con l’astronomia Lianella Livaldi Laun: Lilith in transito nelle case (X-XII) Angelo Vigorelli: Trama planetaria dietro i lanci delle prime mongolfiere 142 Casa Sesta: lo studio Argomento operoso NADIA PAGGIARO I RECENTI FENOMENI DELL’ACQUA ALTA A VENEZIA E I CICLI DEI SAROS L.A. 130-627 Lo scorso 17 novembre scorrevo gli ultimi appunti della mia ricerca sui Cicli dei SAROS e in contemporanea preparavo anche un articoletto per L.A. sulla caduta del Campanile di Venezia. Avevo perciò sottomano il Cielo di nascita della mia città ed era il giorno successivo all’eccezionale “acqua alta” del 16 novembre (quarta per altezza negli ultimi cento anni). Spontanea, se non ovvia, mi è quindi sorta la curiosità di andare a verificare in quale punto cadesse l’eclissi avvenuta prima di tale evento ed a quale serie di Saros appartenesse. Questo anche perché avevo subito notato che erano trascorsi 36 anni dalla “grande alluvione” che il 4 novembre 1966 sconvolse Venezia con una marea che raggiunse il metro e 94 cm., provocando una vera catastrofe di cui parlarono a lungo le cronache. I Saros, cicli relativi alle eclissi, hanno una durata ciclica di 18 anni e 10 giorni circa. Diventa così elementare il rilevare che 36 è multiplo di 18. Ebbene il punto di Saros, sia per l’eclissi del 1966 che per quella del 2002, cade al grado sulla congiunzione Nettuno/Luna del tema di nascita di Venezia (vedi grafico), congiunzione che astrologicamente si commenta da sé. Definisce ed incorona Venezia “regina del mare”, ma sottolinea anche che il mare è l’indiscusso “signore” di Venezia. Da sottolineare inoltre che tale congiunzione è governata da Mercurio nel segno dei Pesci (acqua) congiunto a Giove (espansione). La prima eclissi del 2002, il 10 giugno, si è formata a 19° nel segno dei Gemelli, il Saros relativo è situato a 11° nello stesso segno, come già accennato, su Nettuno/Luna di Venezia. Ricordo, proprio quella sera, di aver per la prima volta cenato, nel nostro ristorante abituale, indossando gli stivali per l’acqua alta, che arrivava fin sopra le caviglie. Divertente, ma anomalo tanto che i ristoratori non ricordavano, nei trent’anni della loro gestione, un evento di tale portata nel mese di giugno. Anche gli esperti hanno catalogato il fenomeno come ‘unico’ da quando esistono le registrazioni delle maree. Dopo una breve pausa estiva, a fine agosto è ricominciata l’”acqua alta” con sempre maggiore intensità, arrivando ad avere, in novembre, frequenza giornaliera con il picco, il giorno 16, di uno dei massimi livelli del secolo, pari a quota 1 metro e 47 cm. Casa Sesta: lo studio operoso Argomento 143 Da 16 anni, per due giorni la settimana, Arturo Zorzan ed io ci troviamo a Venezia, nel suo studio, per lavorare sulle iniziative relative al Gruppo Sirio ed al CIDA ed in tanti anni avremo adoperato gli stivali 2/3 volte in tutto. Dallo scorso novembre in poi ci siamo trovati a dover ricorrere ad essi ogni qualvolta si posa piede su quel delizioso labirinto di calli e campielli che è la “Serenissima”. Visto l’andamento delle cose, ho ritenuto di controllare dove sarebbe andata a collocarsi l’eclissi del vicino 4 dicembre. Ebbene, tale eclissi si formava a 11° del Sagittario, all’esatta opposizione della congiunzione Nettuno/Luna. Ahimè, ho pensato, qui non c’è scampo, tutto continua come prima, ma speravo di sbagliarmi. E invece no, Venezia era sott’acqua il giorno dell’eclissi ed è tuttora quotidianamente alle prese con l’alta marea (mentre scrivo è il 4 gennaio 2003) creando enormi disagi agli abitanti ed agli esercenti; un po’ meno ai turisti, loro si divertono. Il direttore del “Centro previsioni maree” ha comunicato, pochi giorni fa, che il 2002 è stato l’anno dei record. Per 111 volte, prevalentemente nel 2° semestre, la marea ha raggiunto e superato gli 80 cm., primo anno in oltre un secolo. Ma anche il 2003 pare intenzionato a voler entrare nel libro dei primati: quattro “acque alte” nei primi quattro giorni dell’anno. Non male come prospettiva futura, sulla quale incombe anche la prossima Eclissi Solare del 31 Maggio che cadrà a 9° Gemelli, sempre troppo vicina alla congiunzione Nettuno/Luna. Il Saros andrà invece su Marte in 4° casa. Speriamo che i nostri amministratori, anzichè litigare tra loro, decidano di agire, facendo qualcosa di concreto al più presto. Non vorrei, entro breve tempo, dover andare a Venezia corredata di tuta e bombole da immersione. 144 Casa Sesta: lo studio Argomento operoso DANTE VALENTE Didattica elementare PRIMO INCONTRO CON L’ASTRONOMIA L.A. 130-634 Per semplicità in questa fase le osservazioni riguardano solo l’emisfero nord e le nostre latitudini. Siamo abituati a definire le posizioni planetarie in base alla sola posizione zodiacale sull’eclittica (20 gradi Toro o 50 gradi di longitudine). Ai fini delle misurazioni, in realtà l’eclittica è scomoda, essendo un cerchio “irregolare”, che non è localizzabile facilmente nella volta stellata perché spunta in punti diversi dell’orizzonte e sale nel cielo ad altezze diverse. Gli antichi preferivano invece utilizzare un altro cerchio di riferimento, localizzabile nel cielo facilmente in quanto per lo stesso luogo non cambia mai con la rotazione terrestre: si tratta dell’equatore celeste, proiezione nel cielo del nostro equatore. Facilmente localizzabile nel cielo in quanto passa nei pressi di alcune stelle luminose di prima grandezza come Altair, Procione, Bellatrix, Rigel. Qual è il vantaggio? Che ogni stella, ogni punto del cielo può essere localizzato – come accade per la longitudine e latitudine terrestre – con due misurazioni (= due coordinate) una distanza verticale dalla stella all’equatore (analoga alla latitudine per la terra) e la distanza orizzontale lungo l’equatore, a partire da un punto di riferimento (l’equivalente celeste di Greenwich), che è il famoso punto gamma. Purtroppo sciaguratamente quelle che sulla terra si chiamano latitudine e longitudine, nel cielo si chiamano declinazione (distanza verticale) e Ascensione recta (orizzontale). In un punto qualsiasi della terra, in qualsiasi momento della giornata, l’equatore celeste è facilmente localizzabile perché spunta SEMPRE al punto est e tramonta SEMPRE al punto OVEST. Si tratta solo di sapere la sua inclinazione nel cielo, ossia di quanti gradi sale a metà fra Est e Ovest ossia nel punto SUD. A Milano per esempio vale 45 gradi, ossia proprio a metà fra orizzonte e zenit. Spostandoci in latitudine terrestre, la altezza massima dell’equatore celeste tende a decrescere, ad esempio ad Amburgo (53°lat) sarà di circa 90-53=37° finché al Polo Nord coincide con l’orizzonte. Viceversa a Quito, nell’Ecuador l’equatore celeste è verticale! Casa Sesta: lo studio operoso Argomento 145 Per le misurazioni sull’equatore celeste come già detto si usa come punto di partenza il punto gamma che è il punto in cui incrocia la famosa eclittica (che vedremo più avanti) proprio nel punto zero di Ariete. Si misura in gradi, oppure in ore/minuti, tenendo conto che 15 gradi corrispondono a 1 ora. L’astrologia antica usava le misurazioni e i calcoli prevalentemente sull’equatore celeste proprio per la regolarità del suo movimento e la sua agevole localizzazione nel cielo. Gli spostamenti temporali dell’equatore venivano trasformati in anni di eventi. Ora siderale, tempo siderale Si puo considerare il cielo come un immenso quadrante di orologio. La sua lancetta è il punto gamma (che è sovrapposto a zero Ariete) e le 24 ore sono disposte lungo l’equatore celeste. Quando il punto gamma passa “sul punto sud” di un luogo qualsiasi della terra, che corrisponde al MC, il tempo siderale è zero. Quindi chi nasce con 15 Ariete al MC avrà un tempo siderale di 15 gradi o di 1 ora. 3 ore e 5’ di ora siderale significano semplicemente che il primo grado dell’Ariete era passato a quel MC da 3 ore e 5 minuti. Siccome grosso modo ogni due ore il MC cambia di segno, in quel momento ci possiamo aspettare sul MC il Toro (e all’ascendente Leone) Da notare che il MC è lo stesso per i paesi posti lungo lo stesso meridiano terrestre, ad es. Istanbul e Johannesburg in Sudafrica. Se una stella, es. Antares ha una Ascensione retta di 16 ore noi dobbiamo aspettarcela sul MC 16 ore dopo che è passato O° di Ariete. Il Meridiano del luogo è il cerchio verticale che passa per il luogo di osservazione in direzione nord sud. Quindi nella parte sud taglia lo Zodiaco nel punto chiamato Medio o Mezzo cielo. Nella parte opposta (verso Nord) taglia lo Zodiaco al Fondo Cielo (o IV casa). Utilità di usare l’Equatore E’ importante notare che col moto apparente diurno qualsiasi pianeta sembra descrivere sempre nel cielo un arco parallelo all’equatore (avrete visto le foto delle stelle con obiettivo aperto a lungo). Si chiamano pertanto paralleli di declinazione due pianeti posti in punti diversi del cielo ma ad egual distanza dall’equatore, in quanto visti da un punto della terra percorrono giornalmente lo stesso sentiero nel cielo, seppure in momenti diversi. Già dall’antichità si attribuiva a questo fattore un importante significato di unione, una specie di congiunzione mistica, come per pellegrini che seguissero uno stesso itinerario. Un punto qualsiasi posto esattamente sull’equatore celeste (ad esempio lo stesso punto gamma, quindi con declinazione zero) impiega esattamente 12 ore per il suo percorso nel cielo visibile (e rispettivamente invisibile). E’ il caso del sole all’equinozio (nella fascia tropicale). 146 Casa Sesta: lo studio Argomento operoso Ovviamente se aumenta la distanza dall’equatore il pianeta percorre archi sempre più ampi e impiegherà più di 12 ore: è il caso limite del Sole o di qualsiasi pianeta situato a 1 grado del Cancro, che ha ca ben 23 gradi di declinazione. Supponiamo per semplicità che quest’arco sia di 15 ore. Si dirà allora che l’arco diurno è di 15 ore e il semiarco diurno (tempo impiegato per passare dall’ascendente al medio Cielo) sarà di 7 ore e 30’ (mentre con declinazione zero sono 6 ore). Quell’eccesso di 1 ora e mezza, è tecnicamente definita come differenza ascensionale, che quindi stranamente è riferita solo a metà del percorso (forse perché dopo il culmine anziché ascendere, discende…). Viceversa se nello stesso giorno un altro pianeta si trovasse a -23 gradi di declinazione, avrà un arco diurno di 12-3=9 ore e una differenza ascensionale negativa. Ma nell’arco notturno si recupererà lo svantaggio. Il Sole a +23 e quel pianeta a -23 saranno in tal caso antiparalleli di declinazione, simbolicamente opposti. Gli antichi dicevano poeticamente che i pianeti in parallelo, visto che percorrono la stessa strada “si vedono”, o vedono lo stesso cammino (videntes, bléponta) mentre quelli in antiparallelo “si sentono” (audientes, akoùonta) in analogia con le corde tese di una lira: nel primo caso sono eguali, nel secondo líarco diurno del primo pianeta risuona a distanza con la eguale lunghezza del notturno dell’altro. Si riferivano in particolare alle coppie di singoli gradi zodiacali Quante cose belle ci siamo perse! Che differenza c’è fra ascensione retta e tempo siderale? L’ascensione retta è una misura celeste, assoluta: la posizione di un corpo celeste rispetto al punto gamma, analoga alla longitudine terrestre. Il tempo siderale è una variabile terrestre: è il punto dell’equatore che passa al MC in quel momento. Eclittica, longitudine Tutti i sistemi per localizzare un corpo celeste si basano sulla perpendicolare dal corpo celeste ad un cerchio di riferimento. E si prendono due misure: una verticale e una orizzontale (lungo il cerchio di riferimento). Dei vari cerchi di riferimento rammentiamo i tre più utilizzati. Il primo, si è già visto, è l’equatore celeste, e le due misure sono declinazione e ascensione retta Un secondo cerchio può essere l’orizzonte del luogo di osservazione. Si misura in verticale l’altezza dell’astro, e in orizzontale l’angolo dal punto cardinale nord, in senso orario (azimuth). E’ il famoso spazio locale in cui si segna sul circolo dell’orizzonte solo la proiezione, l’ombra verticale dei pianeti sul cerchio dell’orizzonte. Ma le distanze fra i punti proiettati non corrispondono alle distanze originarie zodiacali, Casa Sesta: lo studio operoso Argomento 147 specie se la zona zodiacale è inclinata, per cui due pianeti in trigono possono dare due “ombre” fra di loro a 90°! Il terzo cerchio di riferimento, quello che oggi si usa correntemente, è l’eclittica: la misura verticale si chiama latitudine e quella orizzontale longitudine. (Purtroppo come già detto ciò può creare confusione in quanto a livello terrestre la latitudine e la longitudine sono riferite all’equatore!). Comunque la massima latitudine non supera i 7 gradi (salvo per Plutone). Quali sono le relazioni fra equatore ed eclittica? L’eclittica interseca l’equatore in due punti, per cui c’è una parte di eclittica più “sporgente” dell’equatore (e comprende i segni dall’Ariete alla Vergine) – e quindi con semiarchi diurni superiori a 6 ore – e una più rientrante (da Bilancia a Pesci). E’ come se l’eclittica fosse inchiodata all’Equatore in due punti (O° Ariete e O° Bilancia), per cui quando l’Equatore gira in modo circolare uniforme l’eclittica sbanda su e giù (come l’hoola-hop). Ne consegue che i punti sull’eclittica, pianeti ivi compresi, presentano grande varietà di archi diurni. Naturalmente ogni punto dell’eclittica, come qualsiasi punto celeste, avrà una sua ascensione retta e una sua declinazione di base. Ad esempio come già detto il primo grado dell’Ariete avrà ascensione retta =0 e declinazione =0. Il primo grado del Cancro ha ascensione retta di 6 ore (oppure 90°) e declinazione ca 23°. Se la Luna si trova a 1° Cancro e ha una latitudine di 4 gradi, vuol dire che oltre a sporgere di 23 gradi sopra l’equatore per la posizione eclittica, sporgerà di altri 4 aggiuntivi per la latitudine eclittica. Sporgendo così tanto, vivrà ancor più a lungo nell’arco del cielo. Quindi, di regola, sono pochi i pianeti che hanno lo stesso arco diurno esatto: non basta che siano in congiunzione eclittica: devono anche avere la stessa latitudine. Differenza fra MC e Ascendente Due pianeti si dicono in congiunzione quando passano al MC uno sopra l’altro in contemporanea. Ma possono essere distanti, in verticale, ad es. di 10 gradi! e spuntare all’Ascendente in momenti diversi! Ad esempio un pianeta posto 5 gradi sopra l’equatore, e quindi con un arco diurno superiore alle 12 ore, ovviamente spunterà (ascenderà) prima di un pianeta con egual longitudine ma situato sotto l’equatore. Il pianeta sarà spuntato in XII casa quando quello “da spuntare” è ancora in prima, sotto l’orizzonte. Anche se hanno la stessa ascensione retta. Viceversa, due pianeti che spuntano insieme all’orizzonte (paran, par-anatellonta, = che ascendono accoppiati) se hanno diverso arco diurno passeranno in momenti diversi al MC! In generale l’uso della sola longitudine non dà luogo ad errori apprezzabili in prossimità del MC, a differenza del punto Ascendente. 148 Casa Sesta: lo studio Argomento operoso Di fronte all’irregolarità dei punti dell’eclittica, la regolarità dell’Equatore, merita un riconoscimento. Ecco il motivo per cui la sua ascensione è detta in latino “recta”, ossia “diritta” o regolare. I francesi e gli inglesi l’hanno tradotto meglio con “droite” e “right”! In Italiano retta ha un significato… morale, che non c’entra! Le antiscie Come già detto, ogni punto dell’eclittica ha un diverso arco diurno, quindi nel suo ruotare giornaliero “sbilenco” l’eclittica spunta all’orizzonte verso est in punto diverso, che sarà perfettamente a Est quando spuntano O° Ariete o O° Bilancia (ecco il secondo punto in comune con l’equatore) e si sposterà verso Nord nella zona Ariete-Vergine e verso Sud nella zona Bilancia-Pesci. In particolare lo spostamento verso nord cresce da Ariete a Cancro, poi scende fino alla Bilancia. Per cui ci sono sempre due punti con lo stesso arco diurno, e sono i gradi equidistanti da 0 Cancro (uno nella fase crescente e uno in quella discendente) ad esempio 10 Cancro e 20 Gemelli, detti gradi in antiscia, che come già detto, si vedono, avendo lo stesso arco diurno. E ciò spiega perché gli antichi attribuivano loro tanta importanza. Analogamente le controantiscie si “sentono”. Antiscia significa ombra opposta. Ore temporali Se l’arco diurno di un astro è di 15 ore, dividendo 15 in dodici parti avremo 12 ore “lunghe”, dette ore temporali (ciascuna di 1h e 15’). In effetti in questo modo si contavano le ore del giorno fino al 1700 e anche oltre. Domificazioni principali Tranne l’aequalis tutte le domificazioni conservano lo stesso ASC e MC, che sono punti astronomici inoppugnabili. Si diversificano nella trisezione dei 4 settori. Placido: si calcolano le ore temporali del grado ascendente. Ogni ora diventa una cuspide. In pratica fra una cuspide e la successiva c’è uguale distanza oraria. Koch: il principio è quello di Placido, ma usa il semiarco del MC anziché dell’ASC, ed è più usato nei paesi nordici, in cui l’Ascendente varia troppo con la latitudine. Mentre Placido e Koch dividono il tempo successivo alla nascita (arco diurno), Campano: divide lo spazio celeste in dodici spicchi eguali, a mo’ di arancia, in direzione nord-sud, che intersecano il cerchio zodiacale in dodici punti. E’ forse la più corretta, ma ha lo svantaggio di dare spesso delle case troppo irregolari in ampiezza. Regiomontano: Divide in parti uguali l’equatore e la parte di Zodiaco ivi compresa. Case irregolari. Casa Sesta: lo studio operoso Argomento 149 LIANELLA LIVALDI LAUN LILITH IN TRANSITO NELLE CASE (X-XII) L.A. 130-636 Si conclude con questo numero l’analisi dei transiti di Lilith nelle case, estratto dal volume “Lilith in Transit” della nostra corrispondente per la Germania, pubblicato da Chiron Verlag in lingua tedesca. Gli articoli precedenti sono stati pubblicati sui numeri 126, 127 e 129 di Linguaggio Astrale. Lilith in transito in decima casa Con Lilith in transito in decima casa é il momento giusto per fare dei bilanci e chiedersi se ciò che abbiamo raggiunto socialmente fino a adesso rispecchia veramente le ambizioni che avevamo nutrito e se questo ci soddisfa realmente. Soprattutto é il momento di valutare se nella scalata al successo degli ultimi anni non abbiamo sacrificato valori e sogni più autentici ed importanti del successo fine a se stesso. È possibile che scopriamo con rammarico che in passato abbiamo rinunciato a rapporti con persone a noi care a quel tempo, solo perché esse non ci sarebbero servite al raggiungimento degli obiettivi prefissi. Se abbiamo agito in quel periodo contro i nostri sentimenti ci accorgiamo con il passaggio di Lilith in decima casa che la loro mancanza si fa sentire. Se per arrivare al successo e ad essere quello che siamo adesso, abbiamo in passato rinunciato a formarci una famiglia (la casa opposta alla decima é la quarta), risentiamo adesso la decisione presa circa quattro anni e mezzo prima. Potremmo ora costatare che al punto di come stanno le cose adesso non possiamo più fare marcia indietro. L’età raggiunta non é più quella adatta per formare una famiglia e ricominciare da capo. Se non é l’età sono forse i tanti impegni pubblici, lavorativi e sociali che non ci permettono di prenderci il tempo da dedicare alla vita domestica. E il constatare tutto ciò potrebbe rammaricarci e non farci più apprezzare il nostro status. Il successo raggiunto potrebbe avere un sapore amaro e la realizzazione apparire come una sconfitta. Le tante responsabilità che ci siamo caricati sulle spalle in tutti questi anni di lavoro potrebbero ora essere diventate un pesante fardello. I compiti e gli obblighi che abbiamo non colmano il vuoto interiore che avvertiamo in questo periodo, solo adesso comprendiamo che lavoro, successo ed il prestigio, se vissuti come unici scopi nella vita, non appagano e non scaldano il cuore. 150 Casa Sesta: lo studio Argomento operoso Se invece nella nostra vita abbiamo preso la svolta opposta, se abbiamo rinunciato alla carriera ed alle nostre aspirazioni per il bene della famiglia, dobbiamo confrontarci con l’insoddisfazione che sfocia dal rimpianto per quello che avrebbe potuto essere e non é stato. Con il transito di Lilith in decima si affaccia il bisogno di ritentare la scalata nel mondo del lavoro. Non é escluso che si presenti l’occasione di partecipare a dei concorsi per l’adempimento a cariche pubbliche. Con la Luna Nera in transito nella casa della carriera e della vocazione non ci sentiremo più appagati dal solo ruolo di madre o padre di famiglia. Se i figli sono in età per andare a scuola o stanno, ormai adolescenti, <prendendo>spiccando il volo, é il momento giusto per ritentare di rientrare nel mondo del lavoro o almeno di coltivare di nuovo interessi sociali o metterci a fare del volontariato. In questa fase potrebbero nascere degli aspri conflitti con le persone che detengono l’autorità. E’possibile che esse tentino qualsiasi cosa pur di soffocare qualsiasi iniziativa autonoma che vorremo intraprendere. Proprio da questi conflitti, se nati sul posto di lavoro, potrebbe nascere la decisione di mettersi in proprio. Lilith associata alla decima casa si trova nei radix di persone che hanno scelto un lavoro autonomo, per questo anche l’effetto del transito incoraggia a renderci professionalmente indipendenti. Se anche altri transiti favoriscono un nuovo inizio non é il momento di esitare a prendere una decisione che già da tempo meditavamo. Un altro effetto del transito in campo professionale potrebbe essere quello di subire delle ingiustizie. Molte persone che hanno subito del mobbing da parte dei colleghi di lavoro avevano Lilith in transito nella sesta o nella decima casa. Una mia cliente con il transito in decima della Luna Nera é caduta a causa di massive pressioni da parte del suo capo in una forte crisi depressiva, non riusciva più a dormire e dovette ricoverarsi per due mesi in una clinica per malattie nervose. Con l’aiuto delle terapie é riuscita non solo ad uscire dal tunnel della depressione, ma ha ritrovato l’energia per seguire una nuova strada, ha scoperto in Svizzera un nuovo orientamento professionale in via di sperimentazione. Con nuovo entusiasmo si é messa a seguire questa nuova strada ed il vecchio posto di lavoro é solo un remoto spiacevole ricordo. Lilith in transito in undicesima casa Con Lilith in undicesima si prospettano profondi mutamenti nel campo delle amicizie. Le energie che scaturiscono dall’influsso di Lilith saranno vissute nell’ambito dei rapporti d’amicizia. Alcuni di questi saranno sottoposti a mutare la loro natura, mentre altri non avranno più un futuro. Lilith, com’è noto, è un fattore legato all’erotismo ed alle esperienze trasgressive. Non succede affatto di rado che nell’ambito delle amicizie questo principio non porti scompiglio. Un amico o un’amica, compagno o compagna di tante avventure passate e caro/a confidente potrebbe cominciare a guardarci con occhi diversi o potremmo essere noi a sentirci attratti da que- Casa Sesta: lo studio operoso Argomento 151 sta persona in modo non più fraterno e amichevole. Sta però, di fatto, che non ci sentiamo innamorati: badate bene, Venere é il pianeta che ci confronta a livello erotico anche con i sentimenti, Lilith é puramente fisica. E fisico è anche l’interesse che proviamo. Per questa ragione é bene non fare confusione e vivere questo desiderio per quello che é. Naturalmente un cambiamento del genere può mettere in crisi un rapporto della cui natura eravamo sicuri. Se la persona finora amica starà al gioco e non pretende giuramenti d’amore, ma é disposta ad arricchire il rapporto con una nuova esperienza eccitante, non sorgeranno complicazioni, anzi, l’amicizia diviene intrigante e la nuova dimensione ci legherà a questa persona in modo ancora più profondo. Se invece la reazione dell’altro sarà di delusione nei nostri confronti o d’indignazione é possibile che l’amicizia cessi di esistere. Quella che é stata una sincera amicizia non reggerà il cambiamento. Questa esperienza potrebbe farci comprendere quanto sia difficile per i due sessi opposti coltivare un puro e platonico rapporto d’amicizia. Potrebbe disilluderci e rafforzare l’opinione corrente che non può esistere amicizia pura tra un uomo e una donna. Ma potrebbe anche accadere il contrario: Lilith é famosa per la sua capacità a rompere degli schemi fissi e smentire delle opinioni comuni. Questo transito potrebbe farci scoprire che il sesso non esclude l’amicizia, anzi l’arricchisce. Quello che era un rapporto amichevole, cameratesco può trasformarsi in un’amicizia amorosa. A questo proposito voglio citare un affermazione della brava Susanna Schimperna, autrice e astrologa, tratta dal suo libro “Le amicizie amorose“ edito dalla Mondadori: “Nell´amicizia amorosa il sesso non é un problema che ti pone di fronte a dei conflitti ed alle necessità di fare delle scelte. I conti non devono per forza quadrare, anzi, meglio se non quadrano. L’amicizia amorosa odia la figura geometrica del quadrato, le piace il cerchio, quel segno continuo che avvolge lo spazio e torna su se stesso, senza spigoli o vertici. E stiamo attenti: trattato in un certo modo il cerchio diventa un’ellisse, mentre ruotandolo in un altro, oplà , ecco il simbolo dell’infinito, ovvero le infinite possibilità...“ pagina 38. Sempre per quanto riguarda le amicizie questo transito potrebbe portare a spiacevoli litigi ed a rivalità. In questo caso i rapporti cesseranno lasciando però rancore e collera nei confronti di chi ci é stato amico/a. Ma una fine può essere provocata anche dalla partenza o dal trasloco in un luogo lontano o dalla morte di un amico o un’amica. Dato che l’undicesima casa é anche il settore che ci confronta con la nostra visione del futuro é possibile che sotto l’effetto di questo transito nutriamo una visione apocalittica degli anni a venire. Gli svolgimenti odierni ci fanno temere sul futuro del nostro pianeta. I transiti di Lilith in undicesima possono spingerci ad aderire a gruppi radicali o sette. Dato l’effetto della Luna Nera che spesso risulta problematico, dobbiamo <fare>prestare attenzione alle persone che frequentiamo in questo periodo e soprattutto evitare di lasciarci influenzare da idee che potrebbero invischiarci in situazioni di dipendenza psichica ed emotiva. 152 Casa Sesta: lo studio Argomento operoso Lilith in transito in dodicesima casa Il transito della Luna Nera in questa casa é paragonabile alla permanenza nel deserto, dove Lilith scacciata dal paradiso cerca di ritrovare se stessa. Questa fase é caratterizzata da un forte bisogno di ritirarsi in se stessi, di sfuggire dal caos, dallo stress, dalle relazioni difficili per confrontarci con noi stessi. Non si tratta di una fuga, ma di seguire un’esigenza intima. Se non abbiamo a disposizione una casa di campagna che possa servire da eremo, può servire un soggiorno di alcune settimane in un luogo non accessibile agli altri. La solitudine vissuta sotto gli effetti di Lilith non é una condanna o qualcosa che riempie di tristezza, ma un essenziale stato che permette di riallacciare il contatto, divenuto sporadico con il lato della nostra natura più autentica ed istintiva. Nel silenzio e nella pace saremo di nuovo in grado di percepire quella voce interiore, suggeritrice di tante saggezze che si era affievolita. In questo periodo non sono i successi mondani e le relazioni sociali ad interessarci, ricerchiamo qualcosa che era andato perso: il contatto con l’altro lato di noi stessi, quello autentico ed essenziale. Un professore turco che vive e lavora all’Università di Berlino ha fatto per tre mesi con tutta la sua famiglia un esperimento. Si sono ritirati per tre mesi in una cascina nella Foresta Nera ed hanno vissuto con l’essenziale come circa un secolo fa. Lontano dalla civiltà, senza i mezzi che abbiamo oggi e senza comunicare con il mondo esterno, hanno sperimentato la vita dei contadini di quell’epoca, vivendo di quel poco che la terra dava loro. Dopo l’esperimento ci sono state innumerevoli interviste. Ed i figli adolescenti, abituati come tutti i ragazzi al consumo, hanno tratto diverse lezioni da quel modo di vivere ed in tre mesi sono cresciuti interiormente e sono divenuti più riflessivi, dando tutto meno per scontato. Il viaggio nel profondo del nostro essere che intraprendiamo sotto il transito di Lilith in dodicesima casa potrebbe anche iniziare da uno stato depressivo. Le depressioni influenzate dalla Luna Nera possono farci toccare il fondo. In questi stati ci sentiamo abbandonati da Dio e dagli uomini, ci sentiamo diversi e per questo rifiutati. Un grande malessere ci spinge a ricercare aiuto, non é raro che in questo periodo iniziamo terapie. Terapie utili sotto l’effetto della Luna Nera sono la biodinamica, la terapia di regressione, il rolfing, lo psicodramma e la terapia familiare sistemica di Bert Hellinger. Nella dodicesima casa si nascondono traumi remoti legati alla vita embrionale, con le terapie di regressione e la terapia familiare sistemica di Hellinger é possibile risalire alla fonte di quei traumi che hanno turbato la nostra anima già dalla permanenza nel grembo materno. Un’altra manifestazione del transito può riguardare le faccende di cuore. In questo periodo si corre il rischio di incappare in persone già legate e di vivere una relazione segreta. Dipende dall’oroscopo in generale e dalle nostre attitudini: se siamo persone che amano la chiarezza, che non sopportiamo le situazioni clandestine, una situazione del genere ci peserà moltissimo. D’altra parte se qualcosa inizia sotto l’effetto di Lilith non promette gioie da gustare sotto gli occhi di tutti. Ho lavorato Casa Sesta: lo studio operoso Argomento 153 con oroscopi di coppia (Composit) nei quali Lilith si trovava situata in dodicesima. I sentimenti reciproci erano molto intensi durante il rapporto clandestino. I nativi si sono però così dati da fare per vivere alla luce del giorno la loro relazione che si sono separati dai coniugi e sono andati a vivere insieme. Ed il risultato per diversi di loro è stato che il rapporto è naufragato. Quello che provocava emozioni intense era il sapore del trasgressivo, del proibito. Per questo durante un transito di Lilith in dodicesima è bene non affrettare le cose con decisioni sbagliate, ma aspettare transiti più solidi per uscire dalla clandestinità. Sono pervenute già alcune iscrizioni per l’esame dell’Albo. Quando si raggiungerà la quota di 15 si comunicheranno le date di effettuazione dei Seminari di preparazione e dello scritto. Le norme sono state pubblicate a pagina 203. 154 Casa Sesta: lo studio Argomento operoso ANGELO VIGORELLI TRAMA PLANETARIA DIETRO I LANCI DELLE PRIME MONGOLFIERE L.A. 130-670 Colpimmi un fatto strano, Che vidi ieri sera: Fu una mongolfiera. Parea un eroplano, Ma da zavorra leso. (Riccardo Calesso, Il canzoniere, VI, 1-5) Sono stati analizzati gli oroscopi dei primi lanci di palloni aerostatici, cercandone le correlazioni più significative interpretate secondo l’astrologia classica e dialettica. Accanto alla più ricorrente ripartizione delle posizioni dei pianeti per case, segni ed aspetti tra pianeti è stata aggiunta l’analisi del nodo lunare ascendente e degli inquadramenti. Breve premessa storica Piacerà forse a tutti sapere che il primo ideatore d’un pallone capace di volare grazie alla spinta verso l’alto esercitata da un gas meno denso dell’aria in esso racchiuso fu un italiano, tale Francesco Lana, gesuita bresciano, autore dell’opera Prodromo dell’arte maestra del 1670. Bisogna però attendere l’8 agosto 1709 per vedere un pallone che si eleva in cielo a causa del riscaldamento dell’aria in esso contenuta. Ben più significativo per gli eventi in esame è l’anno 1783, con almeno quattro date storiche al riguardo: il 5 giugno, quando una mongolfiera vuota venne fatta innalzare sopra il cielo di Parigi; il 15 ottobre, con la prima presenza umana su una mongolfiera innalzatasi dal suolo, che vide protagonista François Piulatre De Rozier; il 21 novembre quando, sempre su Parigi, lo stesso De Roziers compì il primo vero volo umano della storia; il 19 dicembre, data della sperimentazione del primo pallone di Cavendish con sistemi di sicurezza già avanzati. Considerazioni preliminari astrologiche e di metodo Di queste cinque date è stato redatto l’oroscopo per il momento del passaggio del Sole al Medio Cielo. Certo si tratta di un’approssimazione non priva di conseguenze, Casa Sesta: lo studio operoso Argomento 155 ma dalla raccontata presenza massiccia all’evento di un elevato numero di persone, dall’ufficialità di questi esperimenti, dall’esame dell’iconografia trasmessaci dai contemporanei e dalla stessa natura di queste prove (chi avrebbe osato volare nel buio, ed a che pro?) pare indubbio anche che tali esperimenti si svolgessero in pieno giorno. L’incertezza dell’ora verrà quindi presa in esame per la posizione dei pianeti nelle case, oltretutto spesso cuspidali, mentre può essere trascurata per la posizione della Luna nei segni. In linea generale va subito ricordata la scoperta di Urano nel 1781. Sappiamo ormai anche da considerazioni cabalistiche che Urano è rappresentativo dello spazio, e tanto i primi esperimenti di volo, quanto la rivoluzione industriale in pieno svolgimento ci fanno pensare che un pianeta transaturniano del sistema solare diventa accessibile ai nostri strumenti di rilevazione proprio quando in parte significativa della Terra possono affermarsi le sue simbologie. Che dire, e soprattutto che fare, invece, per le posizioni di Nettuno e di Plutone, al tempo ignoti? In linea di principio il loro inserimento negli oroscopi mi sembra doveroso. La loro efficacia, in attesa di una legge astronomica che finalmente estingua il costante e fasullo dissenso tra l’astrologia e l’astronomia, è intanto attribuibile alla loro semplice esistenza, non al fatto che essa sia stata o no riconosciuta dall’uomo. Questo è un principio ricorrente in tutte le scienze della natura; ad esempio ogni reazione chimica da sempre si svolge secondo le sue specifiche leggi, anche da prima che l’uomo scoprisse l’esistenza degli atomi e delle molecole e formulasse i principi della termodinamica. Considerare dunque pienamente efficaci all’epoca anche Nettuno e Plutone comporta però il problema dell’esatta localizzazione di questi pianeti, per i quali i contemporanei non hanno potuto predisporre le relative effemeridi. Per Nettuno il problema in realtà praticamente non si pone grazie alla sua regolarissima orbita. Ogni quattordici anni il pianeta cambia segno zodiacale, senza mostrare accelerazioni o decelerazioni importanti in alcun punto dell’eclittica, ed un preciso programma di calcolo svolge adeguatamente il suo compito. Ben diverso è il comportamento di Plutone, il cui moto apparente osservato dalla Terra è caratterizzato da continue accelerazioni e decelerazioni nei vari punti dell’eclittica. La sua scoperta risale oltretutto a tempi tanto recenti da averci reso possibile la sua localizzazione diretta in neanche metà dell’eclittica. Per date antiche i programmi di calcolo in uso forniscono risultati piuttosto diversi tra loro, che per il diciottesimo secolo però differiscono per non più di nove gradi e dodici primi, pertanto ho ritenuto opportuno procedere così: ● calcolo della posizione media di Plutone con due diversi programmi di calcolo, riportati in bibliografia, per i quali è ignoto l’errore nella determinazione che pertanto ho presunto uguale; ● restrizione della tolleranza delle orbite degli aspetti con Plutone di quattro gradi e trentasei primi ciascuno, pari alla metà del citato scarto di nove gradi e dodici primi. 156 Casa Sesta: lo studio Argomento operoso È infatti facile verificare che, anche se la posizione vera di Plutone coincidesse con una delle due posizioni estreme calcolate dai due distinti programmi anziché con la media, un aspetto con orbita così ristretta rimarrebbe ugualmente efficace anche se valutato con tolleranza ordinaria (due gradi per il semisestile, quattro per il sestile, sei per la quadratura, otto per il trigono, dieci per la congiunzione e l’opposizione). Ma la posizione media non è di per sé vera; non conoscendo i margini di errore da cui sono affetti i calcoli dei due programmi non è neppure possibile calcolare l’errore dal quale è affetta tale posizione media. Dunque non ho potuto affermare con certezza l’esistenza di aspetti di semisestile, né di sestile coinvolgenti Plutone, mentre ho attribuito alla quadratura tolleranza di un grado e ventiquattro primi anziché di sei, di tre gradi e ventiquattro primi al trigono anziché di otto, di cinque gradi e ventiquattro primi alla congiunzione ed all’opposizione anziché di dieci. Soprattutto balza all’occhio l’enorme concentrazione di esperimenti, oltretutto i più importanti, di lancio della mongolfiera nel periodo 5 giugno - 19 dicembre 1783, nel quale è giusto ricercare le posizioni astrali capaci di imprimere una caratteristica precisa a quel periodo storico. Niente possiamo attenderci dai pianeti interni alla Terra; al contrario analizzando le effemeridi dei pianeti esterni per quel semestre, troviamo il passaggio di Marte dai Pesci all’Ariete in data 11 luglio, segno Casa Sesta: lo studio operoso Argomento 157 nel quale forma un anello di sosta; la retrogradazione di Giove dall’Aquario all’ultima decade del Capricorno, nel quale staziona dal 30 giugno al 29 novembre, mentre Urano permane stabilmente in Cancro, come Nettuno in Bilancia e Plutone in Aquario. Commenti alle citate posizioni frequenti o ricorrenti dei pianeti nei segni ● Sui segni in generale Si prendano in considerazione per un momento solo i tre pianeti che non hanno cambiato segno durante il semestre, e si noti come a due a due condividano la stagionalità (cardinale per Cancro e Bilancia) o l’elemento (Aria per Bilancia ed Aquario). Giove rafforza ora questo (quando è in Aquario), ora quella (quando è in Capricorno), e non occupa mai altre stagionalità o elementi. Marte invece, dopo una parentesi in segno mobile ed Acqua, permane per ben cinque mesi o anche più nel segno cardinale del suo domicilio diurno o primario. Pur dovendo ricordare una posizione di Marte in Pesci, è evidente in tale contesto la preminenza della stagionalità cardinale e dell’elemento Aria. In questo periodo non è tempo di tergiversare e di dedicarsi a speculazioni intellettuali, deve prevalere l’impulso in direzioni nuove (segni cardinali). Si noti la traduzione in pratica della prevalenza dell’elemento Aria 158 Casa Sesta: lo studio Argomento operoso nella conquista del cielo. Sappiamo però che i Pesci rappresentano una fase di gestazione, tanto che il primo esperimento di lancio senza uomini, avvenuto con Marte in Pesci, è effettivamente un preludio alla compiutezza degli esperimenti successivi. ● Marte in Ariete Ci ricorda l’estremo coraggio, sostenuto da una buona caparbietà, di chi ha voluto anche solo tentare una simile impresa. Solo quando Marte forma anello di sosta in Ariete l’uomo si imbarca nei palloni aerostatici ed affronta il grandissimo rischio di incidenti materiali e morali grazie al sovrano disprezzo del pericolo che questo passaggio di Marte nel suo domicilio diurno comporta. ● Giove in Aquario Porta sicuramente un atteggiamento psicologico di fiducia verso una dimensione senza confini quale l’atmosfera. Poco significativo dal punto di vista della ricchezza, sembra che tutto sommato le soddisfazioni di curiosità tecnica dei primi sperimentatori, ben rappresentate dal segno, siano state di gran lunga prevalenti su quelle economiche. Casa Sesta: lo studio operoso Argomento 159 ● Saturno in Capricorno Nella sua forte posizione di domicilio primario esprime un’obbiettività ed inflessibilità di giudizio e di comportamento tanto radicata da aver permesso agli ideatori ed esecutori di queste imprese una totale impermeabilità ai richiami dell’emozione. Spiega efficacemente il senso di potenza e dominio che i primi aeronaviganti devono aver provato scrutando dall’alto il pianeta Terra, dal quale così coraggiosamente avevano preso le distanze. ● Urano in Cancro Scuote il torpore di questo segno spesso abituato a riposare su placidi allori, e fa avvertire durante l’intero settennato del suo transito il disagio del passato, visto come ingombro da superare (si pensi anche, nella storia recente, agli anni Cinquanta del secolo scorso ed agli insopportabili ricordi di guerre e dittature, almeno nella storia occidentale). Appare probabile che l’innovazione tecnologica portata da questi esperimenti abbia acceso sentimenti di gloria nazionalistica; la successiva istituzione di un corpo militare di mongolfiere da parte del governo rivoluzionario francese potrebbe esserne conferma. 160 Casa Sesta: lo studio Argomento operoso ● Nettuno in Bilancia Durante questo transito (possiamo confermarlo confrontandolo con il periodo 1942 – 1956) gran parte degli uomini vuole liberarsi delle angustie che il precedente transito del pianeta in Vergine, dove è in esilio, ha portato. Lo spirito d’avventura viene finalizzato alla ricerca di una nuova equità tra tutti gli uomini ed il volo delle mongolfiere sembra qui aver assorbito anch’esso quella speranza di migliorare il mondo tipica della cultura illuministica del momento. Molti devono aver visto nella mongolfiera un nuovo potente mezzo di trasporto, capace anche di intensificare e migliorare le relazioni tra gli uomini. Il raccordo conflittuale tra questo cosmopolitismo con le valenze nazionalistiche portate da Urano in Cancro è evidente ed ancora più chiaro se si ricorda che i due pianeti sono in quadratura. Comune ad entrambe le posizioni è una generica ansia di rincorrere il futuro, come si vedrà meglio parlando degli aspetti. ● Plutone in Aquario La sfida al rischio si abbina alla curiosità verso la sperimentazione delle leggi della natura; se la conoscenza delle leggi naturali è un obbiettivo incessante dell’intelletto umano, non lo è la sperimentazione a rischio della vita. Con Plutone in Aquario la tensione verso i livelli più alti della conoscenza scientifica si accompagna Casa Sesta: lo studio operoso Argomento 161 alla plutonica predisposizione al rischio. Mongolfiere e palloni aerostatici possono finalmente prendere quota, accendendo brividi di paura e di curiosità. Commenti alle posizioni ricorrenti dei pianeti nelle case ● Sulle case in generale E’ questa la parte più opinabile dell’intera indagine a causa dell’incertezza dell’ora. Oltretutto la posizione convenzionalmente assunta del Sole al Medio Cielo rischia di rendere inutile un’analisi puntuale della posizione di altri pianeti nelle case. E’ però certo che Mercurio e Venere hanno seguito il Sole nel loro passaggio giornaliero al Medio Cielo, punto di culminazione in quel luogo, il 5 giugno ed il 15 ottobre 1783, mentre lo hanno preceduto il 21 novembre ed il 19 dicembre 1783. Sembra di poter individuare due momenti distinti, uno iniziale di forma (Venere) e concezione (Mercurio) ancora acerbe, incomplete, seguite da una fase in cui un’invenzione ormai concettualmente completa si avvia a diventare celebre ed eterna (Sole). Si tratta di un’interpretazione più creativa che rigorosa, ma in questo ambito non ne sono possibili altre. Commenti sugli aspetti tra i pianeti ● Sugli aspetti in generale Le dissonanze tra pianeti in segni cardinali, siano esse un’opposizione Ariete – Bilancia (8 agosto 1709), una quadratura Cancro – Bilancia, fino a formare una o più T (5 giugno, 15 ottobre e 21 novembre 1783) o addirittura una grande croce (19 dicembre 1793), sono sempre presenti. Sono tutte date di una certa tensione in avanti, che fortunatamente è stata convogliata in modo costruttivo. A tutti i costi, in altre parole, in queste date esisteva una spinta ad azioni molto irrazionali e molto coraggiose. Non a caso la perfezione di queste sperimentazioni di volo è stata raggiunta solo quando Marte, in anello di sosta nel segno, ha chiuso la T formata da Saturno, Urano e Nettuno. La dialettica zodiacale sviluppata da Lisa Morpurgo sulla scia dell’astrologia francese di Bodineau e di Barbault contiene due concetti utilissimi per questo studio: 1) il riordino delle esaltazioni tradizionali dei pianeti; 2) l’individuazione di zodiaci alternativi al nostro, denominato d’ora in poi A maschile, e caratterizzati da esaltazioni planetarie proprie. Per il punto 1) ricordo che nello zodiaco A maschile Nettuno è esaltato in Aquario, dove sono domiciliati Saturno (domicilio base) ed Urano (domicilio primario). La citata T tra questi tre pianeti crea una scissione di valori Aquario che in prima analisi poco si concilia con la gloriosa conquista dell’aria. Per il punto 2) invece ricordo che nello zodiaco B femminile Nettuno è esaltato in Bilancia e Plutone è esaltato in Aquario (convenzionalmente si dice che questi pianeti sono in trasparenza). Nel nostro caso, il potente trigono Nettuno – Plutone, successivamente esaminato nel dettaglio, si svolge proprio tra due pianeti in tra- 162 Casa Sesta: lo studio Argomento operoso sparenza. Ma non basta, perché il pianeta esaltato in Aquario A maschile si riscatta solo grazie al trigono con il pianeta esaltato in Aquario B femminile. La conquista dell’aria acquista dunque un significato particolare di rifiuto di un ordine delle cose tradizionale, collaudato nei millenni ed espresso dallo zodiaco A maschile, al quale l’idea di volare doveva essere estranea psicologicamente (si pensi all’infelice fine di Icaro) ancora prima che tecnicamente, e l’introduzione d’un nuovo ordine espresso nello zodiaco B femminile. Non è questa la sede per affrontare come e perché i due zodiaci possono coesistere, limitandomi a ricordare che il problema è aperto a soluzioni interessanti. Per concludere ricordo che la stessa Lisa Morpurgo attribuiva l’aeronautica al segno del Leone ed ad un ipotetico pianeta transplutoniano Y. Posizione che forse dovrebbe essere rivista alla luce di quanto sopra, ma comunque dopo uno studio sicuramente più ampio. Mi limito ad interpretare qui di seguito gli aspetti tra pianeti esterni alla Terra che più si ripresentano. ● Marte quadrato a Saturno Non possono mai essere perse di vista le configurazioni complesse (T, grande croce) descritte sopra e nel quale questo aspetto costantemente si inserisce. Potrebbe aver inasprito il conflitto volontà – ragione, con vittoria della prima sulla seconda, ed ispirato ritorsioni anche solo morali da parte di soggetti ostili a questi nuovi progetti. A mio avviso deve aver influito anche sull’uso militare pressoché immediato di questi oggetti volanti, snaturando le aspirazioni originarie dei ricercatori e degli aeronaviganti, ma non ho alcuna notizia certa in proposito. ● Marte opposto a Nettuno Parla d’irrequietudine mista ad ansia; mi fa venire in mente le titubanze che ogni esploratore può aver vissuto nel momento in cui doveva varcare per la prima volta le colonne d’Ercole o l’inesplorata foresta amazzonica. Il cielo era fino a quel momento inesplorato; come non capire i timori di questi primi coraggiosissimi aeronaviganti? La fortissima posizione di domicilio primario di Marte ha consentito di prevalere sulle vaghezze nettuniane e di passare all’azione. Lisa Morpurgo ha ipotizzato una corrispondenza Nettuno – idrogeno che qui sembra confermata dai fenomeni di combustione (Marte) di questo gas. Questa opposizione compare la prima volta proprio in occasione del primo volo con pallone ad idrogeno, che brucia ma tuttavia lascia incolumi i passeggeri (15 ottobre 1793). Da questa data fino al lancio del primo pallone di Cavendish (19 dicembre 1793) si assiste ad una continua lotta degli addetti ai lavori contro questi rischi attraverso la sperimentazione di sempre nuovi dispositivi di sicurezza, cui partecipò in modo rilevante anche il fisico Charles. Casa Sesta: lo studio operoso Argomento 163 ● Saturno opposto ad Urano Aspetto che più di tutti gli altri parla di frattura dell’assetto preesistente, in questi avvenimenti risulta proprio per significare che dopo la conquista dell’atmosfera niente sarebbe più stato come prima. Anch’esso non può essere sviscerato senza tener presente la T o la grande croce entro la quale si inserisce e della quale ho già parlato. ● Saturno quadrato a Nettuno Sotto questo aspetto le situazioni umane consolidate non infondono sicurezza e serenità, ma risultano insopportabilmente bloccate e stagnanti. Va strettamente correlato all’opposizione Saturno – Urano, con la quale condivide il desiderio di rapido e netto superamento di una realtà ritenuta costrittiva. Ormai l’uomo si è ingrandito, i confini terrestri gli vanno stretti e chiede al cosmo le chiavi di casa: se le prende compiendo questi primi voli. La contemporanea lesione di Saturno, Urano e Nettuno, che esprimono le tre dignità planetarie aquariane, spinge l’uomo ad un recupero senza mezzi termini dell’elemento aria e dello spazio, espresso proprio dal suo governatore Urano e dallo stesso segno dell’Aquario. ● Urano quadrato a Nettuno Intorno alle dissonanze Urano – Nettuno intravedo spesso un’aura di fanatismo e di fiducia immotivata ma sconfinata verso il futuro. Nel 1783 siamo in pieno Illuminismo, vasta corrente culturale che certo non ha disdegnato atteggiamenti persecutori verso forme di cultura antiche solo perché indifferenti alle meraviglie del Progresso. Si pensi inoltre alla massima tensione ideologica presente nei già citati anni Cinquanta. Ma come riferire tale tendenza ai primi voli dei palloni aerostatici? Collegando questo aspetto alla contemporanea dissonanza Marte – Saturno, ritengo che la lotta tra favorevoli e contrari a questi esperimenti debba essersi tinta d’aspra intolleranza da entrambe le parti a causa di presunti significati reconditi che inutilmente i contendenti volevano attribuire all’impresa. Forse qualcuno, in questa epoca atea, ha voluto vedere nella sfida al cielo la sfida a Dio. Veramente eccessivo e poco edificante, se davvero fosse così. ● Nettuno trigono a Plutone Legato alle grandi svolte della storia, fa accrescere in modo esponenziale il potere creativo dell’intelletto umano. Questo aspetto ha assorbito in modo mirabile il comune elemento Aria, e le manifestazioni di questo trigono, durato ininterrottamente per decenni, sono spesso aeree: oltre agli eventi presi in esame in questo articolo, si ricordino i vasti movimenti culturali che hanno portato l’intelletto (facoltà del pensiero espressa dall’elemento Aria) a manifestazioni fino a quel momento ritenute impensabili. L’eccezionalità e l’assoluta novità di queste prove di volo, come di moltissimi esperimenti avviati con successo in quegli anni, sono sicuramente effetto di questo poderoso trigono. 164 Casa Sesta: lo studio Argomento operoso Commenti sugli inquadramenti ● Sugli inquadramenti in generale La particolare comunicazione energetica tra pianeti inquadrati indica configurazioni significative anche nell’analisi di questi particolari eventi storici. Va notato per rigore d’analisi che alle date del 21 novembre e del 19 dicembre 1783, date degli eventi più importanti e più affini (voli umani su palloni di nuova concezione) l’intera sequenza planetaria era identica e così ordinata: Urano – Nettuno – Luna – Venere – Mercurio - Sole – Saturno – Giove – Plutone – Marte. Una coincidenza certo rara, considerato il non trascurabile intervallo di tempo intercorrente tra i due avvenimenti, e certo molto significativa, soprattutto se si considera la sua breve durata media (un giorno e qualche ora) a causa del veloce spostamento della Luna. L’interpretazione di questa sequenza risulta essere piuttosto complessa. Urano si presenta quale reggente della sequenza, alla quale dà il via. Questo perché il pianeta è domiciliato in Aquario, segno occupato da Giove e Plutone ed implicitamente richiamato, come si è visto, come zodiaco tanto A maschile quanto B femminile da numerosi aspetti planetari. Simboleggia lo spazio, materia di questa trattazione, e l’evoluzione tecnologica. Urano è seguito prima da Nettuno – avventura, poi dall’impatto direi sentimentale ed estetico sulle masse espresso dalla coppia Luna – Venere in Bilancia, dall’accelerazione degli spostamenti (Mercurio) e dalla celebrità – Sole. Sullo sfondo si vedono crudeli giochi di potere (Saturno, Giove e Plutone sono accomunati dalla simbologia di carica politica) che culminano in un uso totalmente diverso da quello inizialmente ipotizzato, ovvero quello militare già ricordato e simboleggiato da Marte, che chiude la sequenza. E’ doveroso inoltre chiarire che l’analisi classica (metodo Volguine, per intenderci) degli inquadramenti considera sempre tre pianeti in sequenza e non la sequenza per intero. Perciò anche questa interpretazione, relativa al ripetersi così raro e poco probabile di un evento assai preciso e circoscritto, è inevitabilmente creativa più che rigorosa e deduttiva. La posizione dei nodi lunari Il nodo lunare ascendente si trova nella totalità dei casi in Pesci. Volutamente considerato a parte rispetto alle posizioni dei pianeti per la sua natura di punto vuoto, è portatore di una tensione verso l’infinito, che i pianeti sono invitati a concretizzare nei modi più opportuni. Per chiarire, se l’elemento Aria non avesse avuto una simile prevalenza e fosse stato sostituito dall’elemento Acqua, si sarebbe avuta forse un’intensificazione dell’esplorazione degli oceani, o in caso dell’elemento Fuoco avrebbe forse avuto fortissimo impulso la vulcanologia. Casa Sesta: lo studio operoso Argomento 165 Conclusioni Emerge in tutta evidenza il problema dell’incertezza della misura nella determinazione delle posizioni di Plutone. Ciò ha comportato l’impossibilità di calcolare, oltre alla media aritmetica delle posizioni, anche l’errore dal quale è affetta tale media. Ciò risulta di fatto irrilevante quando si consideri la posizione di Plutone nei segni, nelle case (quando non cuspidale e fatto salvo tutto quanto detto a proposito dell’incertezza sull’ora), e negli inquadramenti, mentre ha portato incertezze nella determinazione dei suoi aspetti. Altrettanto è stato impossibile accertare se si siano anche solo temporaneamente formati una sontuosa congiunzione tra Plutone e Giove o un subdolo semisestile tra Plutone e Saturno, mentre è da ritenersi molto probabile la formazione nel semestre considerato di un potente sestile tra Plutone e Marte ma è impossibile la sua localizzazione esatta nel tempo. Lo studio dell’incertezza della misura nelle determinazioni di posizioni planetarie richiede naturalmente competenze molto specifiche. Ritengo tuttavia auspicabile che i programmi di calcolo forniscano questa informazione. Ringraziamenti Ringrazio per il valido aiuto la collega Cinzia Persichini, astrologa del CIDA, che mi ha reso accessibili le posizioni di Plutone calcolate dal programma Kairon, ed il collega chimico dott. Fabrizio Estini, che mi ha aiutato a ripassare le nozioni di teoria della probabilità studiate a suo tempo nei corsi universitari. Bibliografia e fonti d’informazione ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ LISA MORPURGO, Il convitato di pietra, Sperling & Kupfer, Milano 1979 LISA MORPURGO, Introduzione all’astrologia, Longanesi, Milano 1982. LISA MORPURGO, La natura dei pianeti, Longanesi, Milano 1989. LISA MORPURGO, La natura dei segni, Longanesi, Milano 1989. ALEXANDRE VOLGUINE, Il metodo astrologico degli encadrements, Nuovi Orizzonti, Milano 1990 PAOLO CRIMALDI, Iniziazione all’astrologia karmica, Mediterranee, Roma 1998 TRACY MARKS, L’arte d’interpretare il tema natale, Astrolabio, Roma 1998 http://www.flyballoon.it Enciclopedia Italiana dell’Istituto Treccani Lezioni di Esercitazioni di Fisica Sperimentale tenute dal prof. Carlo Paorici all’Università degli Studi di Parma, corsi di laurea in Chimica ed in Chimica Industriale, anno accademico 1986/87. Programma di calcolo Astroc 3.2 Programma di calcolo Kairon. CASA SETTIMA Stefano Vanni: Astrologia della coppia 168 Casa Argomento Settima STEFANO VANNI ASTROLOGIA DELLA COPPIA PARTE TERZA L’ATTEGGIAMENTO SATURNINO E LE INSICUREZZE AFFETTIVE L.A. 130-690 Argomenti trattati dall’Autore nelle parti precedenti I rapporti fra elementi psicologici e astrologici nella dinamica di coppia, L’importanza di una analisi attenta del tema natale del soggetto per comprendere le sue scelte affettive e i punti principali dell’oroscopo a cui è necessario prestare attenzione I condizionamenti nella scelta del partner derivanti dalle immagini genitoriale, Le forme di difesa dalle influenze edipiche, L’influenza di Nettuno sulla idealizzazione nella scelta del partner, L’innamoramento e la idealizzazione, Il passaggio dall’innamoramento all’amore, La gestione della aggressività durante il consolidamento del rapporto affettivo. * * * Studiando i diversi atteggiamenti nei confronti del legame di coppia ci troviamo talvolta di fronte a persone che temono il proprio coinvolgimento affettivo, che hanno la tendenza a un approccio sentimentale estremamente cauto, e che persino qualche volta, quando si sentono eccessivamente coinvolte in un legame cercano di rompere il rapporto. Questa “crisi da coinvolgimento”,o, per meglio dire, crisi da dipendenza affettiva, deriva da una profonda insicurezza del proprio io. Il soggetto interessato dalla crisi si sente troppo fragile per avventurarsi in una relazione che, coinvolgendolo potrebbe infine deluderlo. Si ha paura, cosi, di un impegno amoroso carico di emozioni e si può, di conseguenza, ricercare un partner simile instaurando il minimo di legame sufficiente dal punto di vista sociale per l’esistenza del rapporto. La psicanalisi fa risalire questa ansia nei confronti della dipendenza, che si manifesta attraverso innumerevoli situazioni, a un’ansia sperimentata da ognuno nella prima infanzia cioè la dipendenza dalla madre. Superata quella che si chiama fase di indifferenziazione, o simbiotica, nella quale il bambino ha la sensazione di forma- Casa Settima Argomento 169 re un tutto unico con la madre, si comincia poi a divenire sempre più consapevoli della propria individualità, e, in seguito e di conseguenza, della propria dipendenza: il bambino scopre che non sempre i suoi bisogni possono essere soddisfatti. La dipendenza dall’oggetto d’amore, a questo punto, viene sentita come pericolosa, perché comporta la possibilità di una privazione. Quando ci sono nell’infanzia vissuti con forti carenze affettive, la maturazione dei sentimenti diventa molto più complessa e difficile. In questi casi al può avere talora, per reazione, o una massiccia richiesta d’amore a ogni figura materno-sostitutiva, con una sorta di avidità amorosa inestinguibile, talora invece una reazione attraverso la quale si cerca di corazzarsi contro il ripetersi di tali esperienze. In quest’ultimo caso il soggetto si difende con un forte rifiuto di affezionarsi che lo porta a un atteggiamento pseudo-indifferente nei confronti del partner. Tutto ciò, naturalmente, nel casi in cui addirittura la carenza affettiva vissuta nell’infanzia non sia stata la premessa di risultati patologici (psicosi, caratteriopatie, ecc…). Ho associato questo tipo di comportamento con il pianeta saturno, e in particolare alle persone che sono caratterizzate da una forte influenza di questo pianeta. Le ragioni di questa associazione credo che siano comprensibili a tutti coloro che hanno un poco di pratica astrologica, voglio solo ricordare che anche il mito conforta questa scelta. A Saturno-Crono dopo avere evirato suo padre Urano ed avere sposato Rea l’oracolo predisse analoga fatale sorte subita dal padre. Saturno, che aveva avuto da Rea sei figli decise, per evitare che un figlio lo minacciasse, di divorare tutti i figli. E questo il caso dove si ha, come dice lo psicanalista Otto Fenichel, il «divoramento cannibalico» per mantenere o accrescere l’autostima. Senza dubbio alla base di questo comportamento ci sta la forte insicurezza di Saturno che in sostanza rinuncia ai figli e alla serenità coniugale, per mantenere intatto il proprio status. Come vedremo nel proseguo la rinuncia finisce per diventare un elemento di rassicurazione. Nel caso di Saturno-Crono si rende prevedibile una sofferenza ( la rinuncia ai figli), per escluderne una imprevedibile (quella conseguente alla detronizzazione). Nelle persone fortemente influenzate da Saturno troviamo quindi un modo di comportarsi di colui che,invece di impegnarsi in un legame affettivo tenero, da cui potrebbe sì trarre sicurezza e gratificazione, ma che in seguito potrebbe deluderlo, per proteggersi dalla sofferenza dovuta alla eventuale futura perdita d’amore, si priva di quel poco (o molto) affetto che potrebbe ottenere dalla relazione. Quello che, in un certo senso, pensano di fare individui di questo tipo è una sorta di assicurazione contro il “rischio d’amore”; nei casi estremi manca l’impegno affettivo, la relazione viene limitata allo stretto indispensabile: la persona appare fredda distaccata e scarsamente sensibile, talvolta anche egoista. Tuttavia anche queste persone hanno bisogno di operare un investimento affettivo; solo che questo viene spesso spostato dalle persone ad altri oggetti, a certe attività, cercando forme di compensazione nello studio, nella carriera, nei propri in- 170 Casa Argomento Settima teressi, compensazione che, nei casi estremi assume le tonalità di una vera e propria relazione affettiva, con sfumature di autentica avidità che qui il saturnino può permettersi, in quanto vive nella erronea certezza che questi «oggetti» non lo abbandoneranno mai. Talvolta si ricerca, nei casi con forte compensazione, relazioni che abbiano una principale componente intellettuale, in modo da limitare il coinvolgimento affettivo. Quando nel tema natale troviamo una forte influenza di Saturno con aspetti che coinvolgono Venere o il campo V, soprattutto in caso di aspetti stimolanti, possiamo riscontrare quegli atteggiamenti ora descritti dovuti a insicurezza affettiva. Il modo di comportarsi assomiglia molto a quello descritto dal sociologo Francesco Alberoni nel suo già citato libro «Innamoramento e Amore» dove parla delle prove di verità. Queste prove secondo il sociologo, avvengono nella fase di trasformazione dell’innamoramento in amore, fase che ogni rapporto affettivo è destinata a vivere, nella quale risorge l’ambivalenza di cui abbiamo già parlato; la persona insicura dal punto di vista affettivo ha naturalmente maggiori difficoltà a operare questa fase mantenendo in piedi il rapporto . Secondo le parole di Alberoni “in sostanza essere innamorato è anche resistere all’amore non volersi mettere completamente nelle mani dell’altro, cercare la persona amata ma avere o cercare anche la sicurezza di poterne fare a meno. Spesso nei momenti di felicità diciamo ; ecco, ora ho raggiunto il massimo che mai potrò ottenere, ora posso perderla posso tornare come ero portandone solo il ricordo». (In proposito voglio segnalare che nel tema natale di Alberoni c’è uno stelliun in Capricorno (Sole, Luna, Mercurio, Venere, Marte Saturno e Ascendente nel segno, con Saturno, guarda caso, in posizione dominante) Il ragionamento che viene fatto dal saturnino è spesso contorto. Si dice: ci si può abbandonare di più, tanto è l’ultima volta, quindi successivamente si cerca il distacco , ci si mette alla prova perché dopo il distacco aspettiamo di avere il desiderio di rivedere l’amato o l’amata. Ma il distacco-prova è vissuto in quel momento dal partner realmente come tale, quindi si innescano in lui meccanismi dovuti all’insicurezza affettiva, e può aversi un allontanamento graduale che conduce alla rottura del rapporto, soprattutto se queste prove vengono spesso ripetute. In qualche caso possono manifestarsi dei veri e propri elementi di masochismo affettivo Frequentemente le persone dotate di forte insicurezza affettiva, non realizzano coscientemente le strategie che mettono in atto per verificare il proprio grado di autonomia o dipendenza dal partner; di conseguenza, per realizzare il distacco ci si convince della validità di falsi motivi. Accade sovente che in questi casi si ricerchi nel partner dei segnali che motivino il suo atteggiamento, segnali, per esempio, da cui trarre la conclusione che non è veramente amato, o che non è ricambiato a sufficienza; a volte basta anche il solo dubbio che il partner possa un giorno smettere di amarlo. Casa Settima Argomento 171 In certi casi il saturnino rischia di restare insoddisfatto affettivamente perché spesso non chiede più affetto al partner per paura di lasciare vedere il proprio desiderio di essere amato. Astrologicamente si può rilevare come negli aspetti positivi di Saturno che coinvolgono Venere o il campo V, o nel caso di valenze positive o equilibrate di Saturno nell’oroscopo si può avere una limitazione degli slanci affettivi o dell’investimento nell’oggetto d’amore. Nello stesso tempo una maggiore razionalità nel campo del sentimento consente al soggetto dotato di un Saturno positivo di non cadere nel rischio di fare scelte poco valutate, e quindi determina per lo più rapporti di maggior stabilità, anche se una certa insicurezza affettiva permane. Negli angoli disarmonici il senso di insicurezza aumenta notevolmente, fino al blocco o al rifiuto affettivo, come avviene talvolta nel caso dell’opposizione di Saturno con Venere, nel quale si tende a non abbandonare le poche certezze che ci si è creati. Negli aspetti di Saturno con l’asse Ascendente-Discendente si possono ricercare rapporti basati prevalentemente sulla razionalità, e anche negli aspetti positivi c’è un fondo di pessimismo per quanto riguarda l’unione, che può portare a ritardarla come avviene spesso, per es. nei casi in cui Saturno sia presente nella settima casa. A volte il soggetto può attuare una sorta di parcellizzazione negli investimenti affettivi, con una diversificazione del proprio patrimonio sentimentale in più di una persona, come fa il piccolo risparmiatore che ha paura di vedere sfumare il proprio denaro e lo investe in più di un settore. In questo caso si ha la costruzione di una plurarità di relazioni che potremmo chiamare satelliti (rispetto ad una relazione che rimane centrale), le cui forme si collocano fra il legame passeggero o episodico e il flirt. In certi casi si può avere anche la relazione sentimentale prolungata , ma comunque sempre meno importante di quella centrale. Il soggetto che mette in atto queste dinamiche non solo trae il beneficio della diversificazione dell’investimento , che lo protegge dalla crisi della relazione principale, ma gli consente attraverso una abile strategia di trasferire una parte dell’insicurezza sul proprio partner, rafforzando così la dipendenza di quest’ultimo dal soggetto L’atteggiamento uraniano e l’angoscia di fronte alla non distinzione. Abbiamo già visto l’importanza, all’inizio della fase di innamoramento, di essere non soltanto capiti ma quasi indovinati dal partner, al punto di avere quasi la sensazione che i desideri possano essere d’incanto soddisfatti. Scoprire che un altro essere umano è in grado di esaudire con tempestività le nostre esigenze, non solo è fonte di intensa gratificazione ma anche di sorpresa che accentua gli stati euforici e aumenta la sensazione di onnipotenza. In questa fase c’è un riproporsi della fusione simbiotica onnipotente vissuta dal bambino nei confronti della madre, fase nella quale le diversità sembrano scomparire. Questo stato è gratificante solo nel caso in cui sia tollerato dagli individui. 172 Casa Argomento Settima Le persone che hanno una struttura dell’io non sufficientemente stabile non possono permettersi di correre il rischio di destabilizzarsi, devono in primo luogo rafforzarla. In questo caso la «fusione simbiotica» viene vista come minaccia di un virtuale assorbimento da parte dell’altro Ci sono infatti dei soggetti che difficilmente riescono a vivere bene questa fase perché sentono molto forte il pericolo della possibile perdita della propria identità, della propria diversità Questi individui non riescono a comprendere, la normalità e la temporaneità del vissuto simbiotico conseguente all’innamoramento e, quindi, a coglierne tutti gli aspetti positivi. In questo contesto quando accade, per esempio, a seguito del forte coinvolgimento emotivo, di avere la sensazione quasi di un contatto telepatico con il partner, in questi soggetti si produce una forte ansia per la preoccupante conferma di un ritorno verso l’indistinto, verso il non organizzato. Ho associato questo tipo di comportamento con Urano in quanto questo pianeta governa la fase di differenziazione. Dopo la fase simbiotica, che come abbiamo visto è presidiata da Nettuno, il bambino scopre di essere un oggetto separato dalla madre. Questo processo, che comporta contemporaneamente la percezione della dipendenza (vedi Saturno), determina, gradualmente nel bambino la comprensione della differenza fra i confini dell’io da quelli del non io. Questa evoluzione non è, per il neonato, né facile né scontata. Si possono manifestare angosce per un possibile ritorno all’indifferenziato che può, se la stabilità nella costituzione dell’io è fragile, non essere più percepito come un ritorno allo stato di benessere della fase simbiotica bensì come un processo che porta alla dissoluzione dell’infante perchè incorporato dalla madre. I soggetti che sono fortemente caratterizzati da Urano vivono il problema della individualità e delle differenziazione, con una forte intensità. Spesso, in queste persone, si hanno alcuni eccessi che danno poi luogo a quei comportamenti esasperatamente anticonformisti che sono ben evidenziati nella letteratura astrologica. Anche il mito conforta questa associazione fra Urano e la differenziazione. Urano, dio del cielo, aveva ogni notte con la sua sposa Gea (la Terra) un caldo amplesso e ogni notte la fecondava… Tutto questo si realizzò finché Crono non ferì il padre Urano, atrocemente, recidendogli il sesso e usurpando il potere del padre divenendo il signore del Cielo Dopo tale evento , terribile e sanguinoso, dice il mito, Urano si ritrasse e non si avvicinò più alla Terra. Dice Roberto Sicuteri in Astrologia e Mito: «In questo mito possiamo rintracciare la formazione dell’archetipo della separazione fra microcosmo e macrocosmo, l’allontanamento dell’immanenza e trascendenza fra uomo e Dio: la grande scissione dell’uno». Nelle persone che sono fortemente influenzate da Urano troveremo in molti casi la problematica della non distinzione. Questo aspetto, che come ho già evidenziato si può manifestare nel comportamento quotidiano della persona, assume il massimo rilievo nelle relazioni affettive, in particolare se sono coinvolti aspetti di Casa Settima Argomento 173 Urano con Venere , con il campo V o con l’asse Ascendente Discendente. La forza dell’aspetto, la collocazione nei segni, e l’influenza di altre configurazioni dell’oroscopo ci diranno se l’esigenza di autonomia e distintività sono esasperate o meno. In ogni caso quando si hanno aspetti «stimolanti» fra Urano e Venere si ritrovano, con molta frequenza, manovre difensive che il soggetto tende a mettere in atto per evitare il problema. Non è possibile elencare tutti i tentativi che queste persone fanno per preservarsi da un impegno affettivo troppo intenso, implicitamente vissuto come pericoloso per la loro identità, se ne possono evidenziare i principali La strategia che il soggetto uraniano adotta si avvarrà di diverse azioni, a secondo della fragilità del soggetto e della sua capacità di mantenere la propria unità e distintività all’interno di una relazione affettiva troppo intensa La prima forma di difesa è quella dell’evitamento del problema; in questo caso i soggetti sono costretti a rifiutare un certo tipo di partner, per accettare solo quelli con i quali sono in grado di mantenere un rapporto relativamente distante che non gli pongono questo rischio. In questo caso, il soggetto uraniano, come il saturnino, rischia di dovere rinunciare alle proprie capacità di amare e di essere amato, col pretesto che questa relazione rappresenta un pericolo che il soggetto non riesce a controllare. Un altro comportamento difensivo può essere messo in atto attraverso la costruzione di una relazione con un terzo. In questo caso quest’ultimo non deve coinvolgerlo completamente. Questa seconda relazione, che si colloca quasi al livello di una amicizia amorosa, ha il principale scopo di proteggere il soggetto contro «il sortilegio del primo oggetto d’amore» al fine di evitare di correre gli stessi rischi. E’ come se il soggetto attraverso la seconda relazione avesse una conferma della propria autonomia e delle propria individualità dimostrando , in questo modo, di non essere completamente assorbito e incorporato dalla prima relazione. In alcune persone, la reazione individuale di difesa contro l’invasione della coppia assume forme brusche, impulsive o drammatiche tanto più esplosive quanto più i soggetti si sentono fragili: il rifiuto, la rottura improvvisa e la fuga sono i comportamenti che vengono messi in atto per uscire da una situazione che mina la loro libertà e la loro diversità. Un‘altra forma di difesa è quella della precisa definizione dei confini. Si instaurano relazioni nelle quali è scartata ogni prospettiva temporale, al contrario del desiderio di eternità (Nettuno) che richiede all’inizio la spinta amorosa. Sono relazioni in cui non si fanno progetti a lungo termine, ci si protegge limitando gli aspetti della relazione, o la frequenza degli incontri; l’oggetto d’amore sarà scelto escludendo qualsiasi carattere di durata, quasi per affermare che il rapporto è annullabile in qualunque momento. Nei casi in cui la relazione si stabilizzi e prosegua nel tempo , pur con notevoli difficoltà, può subentrare anche il disgusto sessuale selettivo come tentativo di distanziamento. Disgusto che riguarda solo il partner principale che, tuttavia, rimane 174 Casa Argomento Settima oggetto di un affetto molto vivo. Il soggetto, in una relazione che considera incorporante, avviluppante o penetrante, non può sopportare il pericolo che comporta la sensazione di «dono totale», di fusione o la «piccola morte» nell’altro che si può avere nell’orgasmo; per queste ragioni evita di avere rapporti sessuali con il partner principale. Ci sono poi quei casi in cui la persona, che è fortemente segnata da Urano, va ricercando partner eccezionali, non comuni, non conformisti e per questo poco adatti ai legami duraturi. Quando Urano è in aspetto negativo con l’Ascendente possono determinarsi delle situazioni singolari. In questi casi Urano si può esprimere come una carenza, come il bisogno di trovare negli altri quei comportamenti che il soggetto non riesce a mettere in atto. Accade così che le persone siano paradossalmente attratte da quegli atteggiamenti di libertà, di autonomia e di anticonformismo del partner, di cui puntualmente finiscono per il lamentarsi appena il rapporto è consolidato. Infine ci sono alcuni aspetti che ritengo utile chiarire. Molto spesso troviamo nei testi astrologici l’attribuzione, alle persone che hanno aspetti forti fra Urano e Venere, di una predisposizione ai colpi di fulmine. E’ necessario non confondere i colpi di fulmine con l’innamoramento. Francesco Alberoni, nel suo recente libro dal titolo «I Misteri dell’Innamoramento» nel capitolo dedicato alla precisazione sul colpo di fulmine afferma «(questo è)… un errore frequentissimo che scambia l’attrazione improvvisa , la fascinazione , il cosiddetto colpo di fulmine, con l’innamoramento… L’innamoramento, invece è un processo. Mentre la fascinazione, il colpo di fulmine, l’attrazione improvvisa perfino l’impressione di una profonda affinità elettiva, sono solo una tappa dell’innamoramento … Però la semplice esperienza di fascinazione, la semplice esperienza del colpo di fulmine , da sola non basta a creare innamoramento … Ciò che caratterizza il vero innamoramento è la sua capacità di fondere sempre più profondamente due individui distinti». Questa precisazione è necessaria perché l’uraniano ha una forte predisposizione al colpo di fulmine, ad iniziare e rompere i rapporti affettivi in modo brusco e improvviso, ma mantiene tutte le difficoltà evidenziate a trasformare il colpo di fulmine in innamoramento. Qualche lettore si potrebbe domandare come mai le persone con una forte connotazione uraniana continuano a ripercorrere queste esperienze, che poi sono causa di problemi quando non di vere e proprie angosce. In sostanza perché l’uraniano ricerca l’innamoramento nonostante la sua angoscia della distinzione? Anche in questo caso posso ancora citare Alberoni che nel suo ultimo libro afferma: «Ogni individuo, vuole essere considerato unico e inconfondibile». E l’innamoramento è sicuramente una di queste condizioni. Ecco quindi la difficoltà dell’uraniano: diventare, per l’altro, un essere unico, prezioso e desiderabile, senza in cambio mettere in gioco la sua stabilità psicologica con la fusione simbiotica. Per queste ragioni, in certi casi, le persone fortemente influenzate da Urano possono scegliere di uscire Casa Settima Argomento 175 dalla massa per diventare Leader carismatici e farsi amare in quanto essere unico e irripetibile dai suoi seguaci. Il tema natale di questo soggetto può essere utile per comprendere meglio l’atteggiamento affettivo caratterizzato da una forte insicurezza. Nel tema troviamo il Sole nel segno del Leone congiunto a Plutone in casa IV la Luna si trova in Bilancia quadrata ad Urano; l’Ascendente é nel segno dei Gemelli e risente fortemente dell’influenza di Saturno che forma una quadratura esatta con la cuspide del primo campo. L’esigenza di manifestare sicurezza negli atteggiamenti esteriori, dovuta alla presenza del Sole nel segno del Leone, che a causa della congiunzione con Plutone avrebbe potuto colorarsi di ambizione e desiderio esasperato di affermare la propria personalità, viene invece frenata dalla collocazione del Sole in casa IV e dalla congiunzione di Plutone al Fondo Cielo. Nello stesso tempo viene limitata anche la spinta esibizionistica che avrebbe potuto svilupparsi grazie non solo alle valenze leonine ma anche all’Ascendente nei Gemelli a causa della presenza della Luna nel segno della Bilancia, che non consente gli eccessi, e soprattutto dell’inibizione dovuta alla quadratura di Saturno con l’Ascendente. 176 Casa Argomento Settima Va rilevato a questo proposito, che Saturno è in congiunzione con Mercurio che governa a sua volta il segno Ascendente. A un primo impatto il soggetto si dimostra aperto e cordiale, anche se non molto loquace (è un effetto della congiunzione di Saturno con Mercurio); appena la conoscenza si fa più approfondita, riemerge chiaramente l’atteggiamento saturnino, quindi le fondamentali caratteristiche di riservatezza e di pessimismo. E’ un individuo che preferisce evitare di parlare di sé, e che difficilmente confida í propri problemi anche agli amici più intimi. Da quel poco che sono riuscito a sapere della sua infanzia egli aveva della madre l’immagine di una donna raffinata, che amava curare molto la propria persona, un poco distaccata affettivamente ma dotata di una forte personalità; il padre era invece un uomo molto legato alla famiglia, al punto di essere soffocante; aveva un carattere conciliante ma anche indeciso. Notiamo, a questo proposito che il Sole del soggetto, che è il pianeta delegato a rappresentare il padre, si trova in casa IV, cosignificante del segno del Cancro, il cui governatore è la Luna che é situata in Bilancia. Il soggetto ha avuto una vita sessuale precoce (Marte è in Scorpione, quadrato a Venere e Plutone è congiunto al Sole) ma d’altra parte la presenza di Saturno congiunto a Mercurio in V casa, nel segno della Vergine, ha fatto si che fin dall’adolescenza egli abbia manifestato un atteggiamento di insicurezza cercando di controllare la propria affettività. Dopo una serie di esperienze affettive giovanili, poco prima di partire per il servizio militare, conosce una ragazza (che poi diverrà sua moglie) che si innamora di lui; ella gli scrive frequentemente, durante il periodo del servizio militare, comunicandogli per lettera il suo affetto (lui ha Venere in III casa). Egli risponde raramente e con lettere laconiche, ma la ragazza non si fa scoraggiare; ha capito, infatti, che a lui tutto questo fa piacere. Questo atteggiamento del soggetto, è il risultato dell’intreccio fra l’esigenze dovute alla la tonalità narcisistica dell’Ascendente nei Gemelli e l’insicurezza affettiva propria delle valenze saturnine. Durante le licenze í due i incontrano e quando lui termina il periodo di servizio militare, inizia la loro relazione. Dopo un certo tempo la ragazza comincia a parlare di matrimonio; lui a sua volta si domanda: perché no? E’ evidente che nella scelta prevale la parte razionale su quella affettiva; se analizziamo meglio il carattere della moglie, vediamo come questa sopperisca a un’esigenza di tipo protettivo nei confronti delle tendenze edipiche del soggetto; non dimentichiamo che egli ha la Luna collocata in V casa e in quadratura con Urano; il Sole è inoltre quadrato alla Luna nera. Questi aspetti ci indica non solo una difficoltà di integrazione della parte più sensibile e femminile, ma anche, come abbiamo, già detto, comporta la tendenza a ricercare un’immagine femminile completamente diversa da quella materna. Fatti la moglie, oltre ad avere caratteristiche molto mascoline, che soddisfano in parte alcune esigenze di integrazione della parte femminile di lui, è anche una Casa Settima Argomento 177 persona a sua volta insicura, poco curata nel vestirsi impulsiva, e presenta perciò molte caratteristiche che potrebbero essere interpretate come il rovescio del carattere della madre di lui. Il soggetto ha, come abbiamo già notato, Saturno che forma quadrato con l’asse Ascendente-Discendente e questa caratteristica, come ho già illustrato, lo porta a fare una scelta razionale verso un partner su cui trasferire parte della propria insicurezza; con queste premesse tuttavia, col passare del tempo il legame diventa difficile da portare avanti. Per sopperire alla mancanza di un importante scambio affettivo e per porre una barriera all’eventualità di un destabilizzarsi dell’unione i due decidono di fare un figlio; è la scelta tipica di chi cerca di ricompattare un legame, e, per il nostro soggetto, è anche una scelta che gli consente di recuperare l’immagine della moglie come donna-madre (Luna in V casa), e, nello stesso tempo, trovare nel figlio un oggetto d’amore. Nasce una bambina, alla quale in nostro soggetto si dedica completamente, rivivendo in questo modo la parte femminile rifiutata attraverso la quadratura della Luna con Urano e attraverso la quadratura del Sole con la Luna Nera. Il suo rapporto con la bambina diventa esclusivo, la madre capisce che il marito sta tentando di conquistare tutto per se l’affetto della figlia, e tenta di inserirei nel rapporto. Inizia cosi una gara tra padre e madre per accaparrarsi l’affetto della bambina, i cui riflessi psicologici, soprattutto sulla piccola saranno molto pesanti. Nel frattempo muore il padre del nostro soggetto, e si apre per lui un nuovo periodo di vita. Da una parte, infatti, la figlia è cresciuta, e lui sente che in lei aumenta l’esigenza di distacco e la indipendenza affettiva; dall’altra la morte del padre sembra stimolare una ripresa di istanze edipiche, perché il padre non rappresenta più un ostacolo o comunque non può più essere colui che punisce il soggetto per i propri desideri edipici. Il soggetto comincia a rivolgere la sua attenzione verso altre donne. Dopo una prima avventura con una compagna di lavoro, che, per la sua breve durata ha avuto probabilmente solo la funzione di fargli sperimentare l’adulterio, si innamora di un’altra donna. L’incontro avviene durante un viaggio, cosa che conferma, tra l’altro, le valenze astrologiche di una Venere in terza casa. Lei è del segno del Leone, con l’Ascendente perfettamente congiunto alla Luna di lui; inoltre ha forti tonalità bilancine, assomiglia molto all’immagine della madre: sicura di sé, con una particolare cura della propria persona con un forte senso dell’autonomia. Anche lei è sposata, e in questo modo consente a lui di rivivere la parte edipica. Dopo la prima fase di pseudo-innamoramento, nel soggetto le paure e le insicurezze tuttavia tornano a galla. Saturno, trovandosi in quadratura all’asse Ascendente-Discendente e congiunto alla cuspide della casa V, oltre a influenzare í rapporti col partner legalizzato, ha forti riflessi anche sulla vita amorosa in generale del soggetto. Egli, infatti, si affretta a dire all’amante che non lascerà mai la moglie per paura di perdere la bambina: rassicura sé stesso, perciò, “mettendo le mani 178 Casa Argomento Settima avanti”, chiarendo che il loro rapporto è senza prospettiva. (Saturno e Urano determinano un rapporto con limiti e confini) Comincia a farsi strada, inoltre, il senso di colpa; lui si accusa di avere rovinato il matrimonio di lei (quest’ultimo, ovviamente, era già in crisi); la invita quindi a verificare la possibilità di riprendere il rapporto col marito. Questo atteggiamento risponde a un duplice scopo: da una parte placare i sensi di colpa per la sensazione di aver guastato il rapporto di lei con suo marito, e nello stesso tempo innescare l’insicurezza anche nell’amante (in fondo dobbiamo lasciarci, è meglio per entrambi), proteggendosi così da un eccessivo coinvolgimento. E’ come se, in sostanza, dicesse al partner e, a sé stesso, che in ogni caso, anche se con sofferenza, può fare a meno del suo amore. Nello stesso tempo, per dimostrarle che le vuole bene e che tiene alla continuazione della loro relazione , si dimostra geloso nei confronti degli altri uomini che possano eventualmente interessarsi a lei. La manifestazione di gelosia, in lui, deriva anche, del resto dalla sensazione di insicurezza nella sua capacità di saper soddisfare sessualmente il partner, che, nel tema natale, è evidenziato dalla tensione presente nella quadratura fra Marte e Venere. Ma l’atteggiamento saturnino del soggetto non si ferma a questo elemento. Infatti dopo che l’amante, a causa della crisi formalizzata del proprio matrimonio ha acquisito maggior disponibilità di tempo, il soggetto utilizza il vincolo della propria moglie per rendere più difficile il fatto di vedersi e stare assieme. E come se attraverso queste difficoltà, egli cercasse di misurare la sua capacita di star lontano da lei, di poterne fare a meno , e nello stesso tempo, di verificare anche la misura dell’affetto di lei dalla sua capacità di sopportare una situazione di difficoltà e sofferenza. Vediamo chiaramente come, in questo soggetto, si intreccino le sensazioni di insicurezza e l’esigenza di scarso coinvolgimento affettivo dovute alla paura di soffrire al momento del distacco tipicamente saturnina, complicata inoltre da valenze uraniane (Urano quadrato alla Luna) e sadomasochistiche tipiche dei valori Scorpione (Marte é in Scorpione e Plutone è congiunto al Sole). Infatti in questo triangolo, soffrono tutti: la moglie di lui perché sospetta il tradimento, l’amante, perché non ha certezze di prospettive del loro rapporto, e per la scarsa disponibilità di tempo di lui a causa dei vincoli che gli pone il matrimonio, e infine lui stesso, perché sente di non riuscire a rendere felice la persona amata e per l’impossibilità di scegliere di stare con lei, che forse gli ricorda troppo l’immagine della madre che ha rimosso, e per la difficoltà di abbandonare la moglie e la figlia che sono comunque fonte, per lui, di sicurezza affettiva. CASA DECIMA 1030 – Questioni professionali Una novità importante! 1050 – VII Bando aperto di concorso per l’accesso all’Albo professionale nazionale privato degli Astrologi 180 Casa Argomento Decima QUESTIONI PROFESSIONALI L.A. 130-1030 Il CIDA, come è noto, è stato riconosciuto come rappresentativo della Categoria astrologi e frequentemente convocato da oltre dieci anni per regolamentare le professioni prive di Albo Professionale. Abbiamo ottenuto di inserire gli astrologi professionali fra arti e mestieri e non fra gli operatori dell’occulto. Un importante passo avanti è stato fatto dalla Commissione del CNEL che ha elaborato il disegno di legge, sotto riportato, da sottoporre agli organi legislativi. CNEL - Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro Disegno di legge sulle professioni non regolamentate RELAZIONE Da oltre dieci anni il CNEL, prima istituendo la Commissione per le nuove rappresentanze e successivamente la Consulta e l’Osservatorio sulla nuove professioni ha dedicato .la sua attenzione alle professioni non regolamentate/. Nella consapevolezza del progressivo sviluppo di questo importante settore del mercato del lavoro e al fine di garantire gli utenti delle prestazioni e al tempo stesso consentire ai prestatori forme più adeguate di presenza sul mercato del lavoro anche a livello di Unione europea e in conformità con quanto previsto dalla direttiva 92/51 CEE poi integrata con la direttiva 2001/19CE il CNEL ha svolto cpn continuità una attività di sollecitazione e di stimolo perché le associazioni liberamente costituitesi tra i prestatori di attività professionale nellesercizio della loro autonomia adottassero idonei statuti, cùrassero la formazione e l’aggiornamento professionale degli iscritti e garantissero il rispetto di regole deontologiche. All’esito di queste iniziative il CNEL ritiene opportuno “tirare le fila// dell’attività svolta, con la formu1azione di un disegno di legge nell’auspicio che Parlamento e Governo ne tengano conto nel quadro delle numerose iniziative volte a disciplinare sul piano generale il mondo delle professioni. In considerazione dell’attività svolta in questi anni e della maggiore legittimazione del CNEL a intervenire in questo settore del mercato del lavoro, la proposta ha Casa Decima Argomento 181 ad oggetto esclusivamente le professioni non regolamentate, ma il CNEL convinto della validità del sistema “duale” (Ordini ed Associazioni) ribadisce la piena disponibilità a collaborare alla realizzazione di un più generale intervento volto a disciplinare in forme più moderne attraverso l’enunciazione di principi generali e con doveroso riconoscimento dell’autonomia degli ordini e delle associazioni tutte le forme di esercizio delle attività professionali. Si tratta, del resto, di un intervento che non sembra possa essere ulteriormente differito se si tiene contol da un lato degli obblighi comunitari e, dall’altro del necessario coordinamento con il concorrente potere .legislativo in materia riconosciuto alle Regioni dalla legge costituzionale n.3 del 2001. In questa prospettiva, la proposta di legge ribadito il principio della libertà dell’esercizio delle attività professionali con i so1i limiti derivanti dalla tutela di interessi generali, (art. 1) al fine di consentire il rilascio dell’attestato di competenza previsto dalle direttive comunitarie (art. 3) prevede la possibilità che le libere associazioni di natura privata ottengano il riconoscimento con l’iscrizione in apposito registro istituito presso il Ministero della Giustizia (art. 4). La concreta determinazione dei requisiti e delle condizioni richiesti, rispettivamente, per il riconoscimento delle associazioni e per il rilascio ai singoli degli attestati di competenza è rimessa a decreti delegati da emanare dal Governo previa intesa con la Conferenza dei Presidenti delle Regioni (art.5). Questa soluzione che è sembrata preferibile a quella del rico(so ad uno o più decreti ministeriali che pure è stata motivata mente prospettata nell’ambito del CNEL, da un Iato appare rispettosa degli obblighi comunitari, e, dall’altro, tiene conto della ratio che ha ispìrato in materia la riforma del Titolo V della Costìtuzione e non sembra invadere la competenza delle Regioni se si considerai da un lato, che le disposizìoni di cui agli artt. 2222-2238 cod. civ. rientrano nella nozione di ordinamento civile e dall’altro, che il possesso dell’attestato non è condizione per l’esercizio dell’attività professionale e ampio spazio dì intervento rimane per quanto attiene ai la eventuale integrazione della disciplina (ad es. per quanto riguarda la formazione professionale). TESTO Art. 1 L’esercizio delle attività professionali è libero salvi i casi in cui la legge richieda, anche per lo svolgimento di singole attività,. l’iscrizione in appositi albi o elenchi ai sensi dell’art. 2229 c.c. Art. 2 Le associazioni costituite dagli esercenti attività professionali non rientranti nella previsione di CUI all’art. 2229 c.c., se in possesso dei requisiti e nel rispetto delle condizioni di cui al successivo art. 5, possono essere riconosciute. 182 Casa Argomento Decima Art. 3 Le associazioni riconosciute ai sensi del precedente art. 2 sono di natura privata, su base volontaria e possono rilasciare periodicamente agli iscritti, previe le necessarie verifiche, un attestato in ordine al possesso di requisiti professionali, all’aggiornamento professionale e al rispetto di regole di correttezza nello svolgimento dell’attività professionale. In ogni caso l’attestato non è requisito necessario per l’esercizio dell’attività professionale. Art. 4 Il riconoscimento delle associazioni ai sensi del precedente art. 2 è disposto, su conforme parere de! CNEL, dal Ministro della Giustizia con l’iscrizione in apposito registro istituito presso il Ministero. Art. 5 Il Governo è delegato ad emanare entro un anno dall’entrata in vigore della presente legge, previa intesa con la Conferenza dei Presidenti delle Regioni e previa consultazione delle parti sociali maggiormente rappresentative, uno o più decreti legislativi per precisare i requisiti richiesti alle associazioni per l’iscrizione nel registro e ai professionisti per l’ottenimento dell’attestato di cui ai precedenti articoli, nel rispetto dei seguenti principi e criteri direttivi: a) l’esistenza di uno statuto dell’associazione che garantisca un ordinamento interno a base democratica, escluda ogni fine di lucro, determini l’ambito dell’attività professionale, preveda l’elaborazione e l’adozione di un codice deontologico, nonché la stipulazione di adeguate forme di assicurazione per la responsabilità civile per danni arrecati nell’esercizio dell’attività professionale; b) la disponibilità da parte dell’associazione di adeguate strutture organizzative e tecnico-scientifiche per curare la determinazione dei livelli di qualificazione professionale, la verifica delle professionalità degli iscritti, il relativo aggiornamento professionale, nonché l’effettiva applicazione in sede disciplinare del codice deontologico; c) la previsione di un limite temporale di validità dell’attestato; d) l’affidamento al CNEL, prevedendo anche la costituzione di un Osservatorio sulle professioni non regolamentate con la partecipazione anche dei rappresentanti delle associazioni riconosciute, dell’attività istruttoria in ordine alle richieste di riconoscimento delle associazioni e di controllo e verifica sul loro operato, anche ai fini della formulazione di proposte di cancellazione dal registro. Casa Decima Argomento 183 VII BANDO APERTO DI CONCORSO per l’accesso all’ALBO PROFESSIONALE NAZIONALE PRIVATO DEGLI ASTROLOGI promosso dal CIDA e istituito a Torino con atto notarile del 15/12/1989 L.A. 130-1050 Il Bando Aperto consente l’iscrizione continua senza data di scadenza. Quando si superano i 15 iscritti si procede con la convocazione per l’esame scritto (con preavviso di almeno un mese) • Si indice il Bando Aperto di Concorso per titoli ed esami per l’accesso all’Albo Professionale Nazionale Privato degli Astrologi. • Tutte le prove si tengono in Lingua Italiana. I candidati sono tenuti a prendere visione del Codice Etico riportato in calce al presente Bando. • L’esame si compone di una prova scritta e di un colloquio orale. All’atto dell’iscrizione il Candidato dovrà segnalare la tecnica previsionale preferita, da utilizzare nel corso della prova orale, fra Rivoluzione Solare, Rivoluzione Lunare, Tema Progresso, Tema di Luna Nuova, Armonica, Transiti La prova scritta consiste in una serie di Test (quesiti a risposta multipla) ad argomento astrologico, di carattere tecnico ed interpretativo. Il candidato deve munirsi di Effemeridi giornaliere per il XX secolo, di una Tavola delle Case a scelta, di tabelle per l’interpolazione anche logaritmiche. Le notizie relative ai fusi orari e alle ore estive fanno parte integrante del tema di esame. E’ consentito l’uso di calcolatrici; sono vietati i sistemi computerizzati. Il possesso di materiale non esplicitamente consentito comporta l’esclusione dalla prova. Gli elaborati vengono svolti esclusivamente sui fogli e sui grafici consegnati e controfirmati dalla Commissione. • La prova scritta si terrà a Bologna. Il tempo a disposizione è di 5 ore. • Data e luogo delle prove orali saranno comunicati nel corso della prova scritta. L’ammissione sarà comunicata mediante A.R. almeno 30 giorni prima della prova orale. 184 Casa Argomento Decima • Le domande di iscrizione vanno inviate tramite raccomandata A.R. alla Segreteria Generale CIDA (c/o Claudio Cannistrà, via Vizzani, 74, 40138 Bologna - Tel: 051342445). • Le domande compilate su carta semplice devono contenere: a) generalità del Candidato; b) titolo di studio conseguito; c) professione svolta; d) eventuale appartenenza ad altri Albi Professionali o ad Associazioni Astrologiche; e) curriculum astrologico (corsi seguiti, pubblicazioni, partecipazioni a Congressi e Convegni, etc.); f) sintesi interpretativa del proprio tema natale con grafico redatto a mano. • Devono avere in allegato: a) ricevuta del versamento della tassa di esame di 250 € sul c/c postale n. 11905411, intestato al CIDA, indicando nella causale del versamento il Bando di Concorso. Per coloro che hanno partecipato ad uno dei concorsi precedenti con esito negativo la tassa è ridotta a 150 €. La quota dà diritto, oltre che alla partecipazione alle prove, al ricevimento a domicilio di almeno due testi specifici, alla partecipazione gratuita a due Seminari propedeutici e alla iscrizione annuale all’associazione. b) certificato di godimento dei diritti politici autocertificato; c) due fotografie a colori formato tessera; d) fotocopia di un documento di riconoscimento valido. • Chi è munito di titoli culturali, bibliografici ed è autore di serie pubblicazioni in campo astrologico di particolare rilevanza può richiedere l’esenzione dalla prova scritta. Essa sarà decisa dalla commissione esaminatrice con giudizio insindacabile. Il Candidato non può richiedere lo spostamento della data della prova scritta per nessun motivo. L’assenza del candidato alla suddetta prova ha valore di rinuncia. • Il Candidato che intenda ritirarsi deve darne comunicazione scritta almeno 60 giorni prima della data di inizio delle prove, in tal caso la quota di iscrizione sarà restituita detratte le spese di segreteria. Dopo tale data nulla sarà dovuto. I documenti allegati alla domanda di esame non vengono restituiti. • I risultati finali dell’esame saranno comunicati all’interessato a mezzo raccomandata A.R. entro 30 giorni dal termine degli esami anche in caso di esito negativo. I Candidati che desiderano conoscere il giudizio dell’esame devono farne richiesta scritta alla Segreteria entro 30 giorni dal ricevimento della comunicazione stessa. • I Candidati idonei saranno inseriti nell’Albo Professionale Nazionale degli Astrologi e saranno informati delle formalità relative per mantenere nel tempo tale inserimento. La tassa di esame si intende comprensiva dei Seminari propedeutici all’esame, dell’abbonamento alle due riviste del CIDA, Linguaggio Astrale e a Se- Casa Decima Argomento 185 stile, per un anno e della quota di iscrizione all’Albo per l’anno di svolgimento dell’esame. Anche coloro che non avranno superato la prova e che non saranno inseriti nell’Albo avranno diritto all’abbonamento alle due riviste del CIDA per un anno. • Facendone richiesta all’atto della domanda i Candidati che lo desiderano possono sottoporsi ad un test di autovalutazione circa i loro requisiti astrologico-culturali, allo scopo di verificare se sono sufficientemente preparati per affrontare l’esame. • Saranno organizzati due Seminari propedeutici di Tecnica e di Counseling, mirati al sostenimento dell’esame, riservati ai candidati iscritti, con modalità che saranno a suo tempo comunicate. CODICE ETICO L’Astrologo è tenuto ad operare nei limiti della sua competenza astrologica senza sconfinare in altre pratiche professionali. Nel caso indirizzerà il consultante agli specialisti opportuni. Egli deve onorare la sua professione e combattere decisamente ogni abuso dell’arte astrologica che possa nuocere alla sua immagine e all’immagine della disciplina esercitata. E’ tenuto ad osservare il segreto professionale. Deve impegnarsi a non fare un uso deterministico o intimidatorio della sua professione, e a non condizionare la facoltà decisionale del consultante. Deve avere per obiettivo l’approfondimento e l’aggiornamento costante della propria preparazione culturale, teorica e pratica. Deve rispettare la professionalità propria ed altrui ed è tenuto a collaborare con gli altri iscritti secondo le sue possibilità. Deve astenersi da forme pubblicitarie deteriori. Il mancato rispetto di queste norme comporta il deferimento ai probiviri con proposta di espulsione dall’Albo. * * * Oltre ai Seminari orientativi pre-esame, il CIDA non organizza né sponsorizza – per il momento – corsi specifici di prepazione all’esame. 186 Casa Decima 6, 7 y 8 de diciembre de 2003 VIII Jornadas Mundiales de Astrología Y Kabbalah 3ª Edicion PREMIOS MUNDIALES DE INVESTIGACIÓN ASTROLÓGICA Plaza de la Santa Cruz, 9 Valencia 46003 Tel. 96 391 14 33 - Fax 96 392 04 76 E.mail: web@gracentro.com www.gracentro.com www.astrocuantica.es.org www.astrologica.es.org www.forodyatessaron.es.org Universidad Internacional Menendez Pelayo CASA NONA Viaggio-studio a Creta l’isola natale di Giove Ripassiamo il francese… con l’astrologia Congressi mondiali Claudio Cannistrà: Convegno regionale campano 188 Argomento Casa Nona VIAGGIO-STUDIO A CRETA, L’ISOLA NATALE DI GIOVE DAL 20 AL 27 SETTEMBRE 2003 L.A. 130-940 Carissimi amici, come avete notato, per il prossimo viaggio-studio è variata la meta, dalle Canarie si è optato per l’isola di Creta, in quanto non potevamo farci sfuggire la possibilità di avere fra noi il grande André Barbault, amico ed estimatore del CIDA, oltre a condizioni economiche particolarmente favorevoli. La sede è situata nella parte meno nota dell’isola, ma oggi sempre più ricercata, ossia la parte nord-occidentale presso l’antica Candia dei Veneziani (Hanià attuale), ricca di suggestioni storiche. Non dimentichiamo poi che Giove, nato a Creta in una spettacolare grotta (qualcuno già l’ha potuta ammirare nel ciclo precedente) governa la casa IX, depositaria del sapere, della conoscenza, degli studi superiori, della fede, dell’estero ecc., tutti fattori che saranno punti di forza per bene iniziare questo nuovo ciclo. La linea didattica sarà tenuta oltre che da André – tradotto in simultanea dalla Dottoressa Horus, per gli amici Rosanna Zerilli, amica di Barbault e già nota ai nostri Soci per viaggi precedenti – anche da altri docenti, fra cui la stessa Rosanna, Dante Valente, Arturo Zorzan, Claudio Cannistrà, Nadia Paggiaro ed altri. Gli argomenti astrologici spazieranno ad ampio raggio. Si parlerà, tra l’altro, di: -“Interpretazione del tema natale” – “Stelle fisse” – “Marte e Venere: confronto tra maschile e femminile” - “Eclissi e Cicli di Saros” – “Saturno, signore del Tempo”. Dante Valente si occuperà, inoltre, di iniziare i “coniugi CIDA” ai segreti dell’Astrologia. Con questo viaggio si intende intraprendere un nuovo percorso iniziatico nella ricerca di una evoluzione, già intrapresa nel ciclo precedente, che ci ha arricchito di emozioni e aperto nuovi orizzonti. Su Creta Ci siamo già stati nel 1995, ma è talmente vasta che ne abbiamo visitato solo una minima parte. Come ricordano i nostri Soci, a fine settembre la temperatura è ideale. Casa Nona Argomento 189 Anche il paesaggio, ameno e mondano, di Aghios Nikolaus diventerà più “natural” nel nuovissimo villaggio dell’Hotel CHRISPY - 4 stelle e pensione completa di KOLYMPARI, sul golfo di HANIA’, con la possibilità di fare numerose escursioni nei dintorni. Ne citiamo solo alcune: Tra la valle del Messarà e il Monte Ida, si può visitare Festòs - con la scuola archeologica italiana - con i resti del palazzo di Radamante, fratello di Minosse, in cui sono state scoperte misteriose scritture su di un disco, che ora fa bella mostra di sé al museo di Iraklion, il capoluogo di Creta. Altra escursione vicina, per chi ha buone gambe, può essere l’avventuroso percorso delle Gole di Samarià, lunghe 18 km e circondate da uno scenario unico ed emozionante. Si parte dall’alto della montagna e si scende fino al mare. O ancora una gita in barca fino all’isola di Gavdos, supposta la mitica Ogigia di Calypso, o in altre isolette dei dintorni, circondate da acque splendide e trasparenti. Naturalmente organizzeremo le consuete carovane CIDA, noleggiando moto e auto scoperte, in cerca di emozioni supplementari. Per chi venisse per la prima volta a Creta è quasi obbligatoria l’escursione a Knossos per visitare il Palazzo supposto del Re Minosse, con il leggendario labirinto, e la visita alla profonda grotta, culla di Giove a Lassithi. In definitiva una settimana andrà un po’ stretta per tutte le occasioni offerte da quest’angolo dell’isola. Chi invece preferisce rilassarsi potrà godere di tutti i comfort che l’Hotel offre. Il pacchetto prevede il volo charter diretto , con partenza da Verona o da Milano/Malpensa . Per comodità dei partecipanti da Roma abbiamo richiesto il trasferimento a Creta con volo di linea, scalo ad Atene, ottenuto ad un prezzo speciale (comunque da Roma si sarebbe dovuto pagare un supplemento per arrivare a Verona o Milano). Quota individuale di partecipazione (all inclusive) Supplemento partenza da Roma Supplemento singola (posti limitati) Euro Euro Euro 740,00 100,00 100,00 La quota comprende: – Volo Charter diretto A/R da Verona o Milano-Malpensa su Iraklion (da Roma volo di linea con supplemento) – Trasferimenti da/per Hotel CHRISPY (4 stelle) e sistemazione in camera doppia – Tasse aeroportuali – Assistenza italiana in loco e in hotel – Assicurazione medico-bagaglio – Assicurazione annullamento viaggio – Trattamento all inclusive che comprende: pensione completa, bevande ai pasti; Snack Bar (dalle 12 alle 18), soft drink, acqua minerale, caffè, thè, cocktails, 190 Argomento Casa Nona gelati, dolcetti, sandwich. Al bar principale (dalle 18 alle 24) alcolici locali, caffè, cocktails; dalle 22 alle 24 anche snacks e sandwich. Cena Tipica settimanale. Ombrelloni e sdrai gratis presso le 2 piscine, con piccolo supplemento presso la spiaggia (3 Euro al giorno per 2 sdrai e 1 ombrellone). Surf e canoe gratis. Riteniamo ottima questa quotazione sulla base di ciò che ci viene offerto. Andando a rivedere il viaggio del 1995 abbiamo notato che allora la quota era di L.1.600.000 con trattamento di mezza pensione, escluse bevande. Iscrizioni Entro fine Aprile inviare acconto di Euro 200,00 – c/o la filiale di Venezia–Campo San Salvador– del Credito Italiano – ABI 2008 - CAB 2004 – C/C 4636353 – intestato ad Arturo Zorzan e Nadia Paggiaro. Oppure tramite posta agli indirizzi di Arturo Zorzan o Nadia Paggiaro (vedi sotto Delegazioni). Entro tale data inviare anche i dati di nascita personali, una foto tessera (facoltativa) e specificare l’Aeroporto di partenza. Come documento è sufficiente la Carta d’identità. Ulteriori dettagli, novità e orari dei voli vi verranno comunicati a fine Giugno. Per qualsiasi informazione potete contattare Arturo Zorzan – tel. 0422/22843 (ore pasti), cell. 347/4474877 – fax 0422/298378, o Nadia Paggiaro – tel/fax 041/5346047 – e.mail nadiarp@libero.it. In attesa di ritrovarci all’equinozio d’autunno, vi abbracciamo ed uniamo i nostri più affettuosi saluti. Arturo e Nadia P.S. Tra le altre mete del viaggio avevamo prospettato anche una crociera fluviale da Mosca a San Pietroburgo, molto affascinante, che abbiamo scartato per il prezzo elevato (circa il doppio del solito). Abbiamo ritenuto più utile prevedere un viaggio supplementare verso maggio/giugno del 2004 (nella stagione migliore) e discuterne a voce con gli interessati nel corso della vacanza. Casa Nona Argomento 191 Dante Valente RIPASSIAMO IL FRANCESE… CON L’ASTROLOGIA L.A. 130-960 Uniamo l’utile al dilettevole, affrontando nella lingua madre alcune parti di un lavoro in francese comparso sull’ultimo numero (II semestre 2002) de l’ “Astrologue”, la rivista diretta da André Barbault. Con qualche aiuto supplementare… La traduzione è il più possibile letterale e aderente alla parola originale; per cui per un italiano corretto andrebbe ritoccata. Ma ai nostri fini puo’ essere sufficiente per la comprensione. Anticipiamo una sintesi dei contenuti dell’articolo per comodità del lettore. L’Autore (Pierre Dalmas) ha cercato di sintetizzare, su 110 temi natali, le caratteristiche salienti di Astrologi illustri di oggi e del passato, di varie nazionalità. Secondo le sue ipotesi esistono tre fattori : 1) Una netta angolarità di Saturno in primo luogo, indi di Plutone o di Nettuno. Irrilevante l’importanza di Urano. Le altre case interessate sono la IV, VIII, IX, XII 2) Aspetti stretti delle serie quintilica (36, 72, 198, 144) analogo al ciclo SaturnoNettuno di 36 anni (Es. Keplero, Morin, Lisa Morpurgo); aspetti definiti dell’”invisibile” 3) Aspetti stretti di semiquadrato (esempio Galileo, Nostradamus) Molti astrologi presentano forme miste con due o piu’ di queste tipologie, e curiosamente vale per quasi tutti gli italiani inclusi nella serie, che sono Giuseppe Bezza, (Vergine), Grazia Bordoni (Toro), Federico Capone (Capricorno), Ciro Discepolo (Cancro), Grazia Mirti (Sagittario), Francesco Waldner (Gemelli) e Rosanna Zerilli (Bilancia). Oltre a Lisa Morpurgo (Toro) che sarebbe del tipo 2. L’articolo originale riporta anche le date relative e i temi natali. 192 Argomento Casa Nona PIERRE DELMAS SULLE CONFIGURAZIONI ASTROLOGICHE … DEGLI ASTROLOGI … Toute réalisation professionelle est toujours le fruit de traits ogni tratti psychologiques accompagnés de pulsions dynamiques. Elle peut donc se lire à travers une convergence de facteurs Essa può dunque leggersi astrologiques qui peuvent se rassembler dans une équation, celle-ci si possono radunare in “questa-qui” venant se connecter bien-sur par présence ou, à défault, par maìtrise, venendo a connettersi ben-sicuramente (ovviamente) in difetto, come maestro (signore) sur les secteurs relatifs au travail (VI) et à la profession (X). Je voudrais me livrer à une recherche sur les astrologues. Io vorrei mi cimentare Y a t-il des configurations spécifiques qui poussent certains individus à embrasser Vi sono spingono l’art d’Uranie ? Ce problème a déjà été évoqué mais n’a jamais trouvé, à ma connaissance, de réponse adéquate. C’est ainsi que, bien souvent, on E’ così che range les astrologues en deux catégories; les uraniens d’une part puisqu’ils dispongono sont sensés s’intéresser au monde céleste, les neptuniens d’autre part dont les di cui antennes captent les messages de l’invisible. On dit aussi des Scorpions ou des Si dice anche Poissons que ce sont deux signes prédisposés aux mystères et qu’ils sont par conséquent plus aptes que les autres à l’étude de l’astrologie. Pluton, avec son regard posé sur les choses souterraines, pourrait également avoir son mot suo sguardo sotterranee, potrebbe la sua parola à dire. Si ces caractéristiques sont justes d’une façon générale, elle ne le sont modo Casa Nona Argomento plus sur le plan individuel car il existe des neptuniens qui ont le regard bien tourné vers le visible, des uraniens qui se fichent royalement du cosmos et des se ne infischiano regalmente plutoniens indifférents à sonder les tréfonds de l’ame. Lorsque j’ ai mis au point mes équations astrologiques, il y en a deux qui m’ ont Quando ce ne sono due paru avoir de sérieuses affinités avec les tendances nécessaires à l’étude et à la sembrati vocation d’astrologue. Ces deux équations sont les suivantes: ÉQUATION DES ASPECTS DE L’INVISIBLE Elle fait la synthèse des correspondances existant entre les aspects de l’invisible: semi-quintile (36°), quintile (72°), tridécile (108°), et biquintile (144°), certains astres, Saturne-Neptune notamment, dont le cycle de récurrence est proche du Quintile, les signes sur di cui il ciclo di ritorno è prossimo al lesquels ils ont la maitrise (Sagittaire, Capricome, Verseau, signoria Poissons), et enfin les maisons: IV (naissance) IX (lointain, le ciel en l’occurrence) XII (les choses cachées). nascoste Cette équation doit ètre valorisée chez les astrologues dans la mesure presso où ils travaillent à partir d’ éléments intangibles - le symbolisme planétaire et zodiacal. ÉQUATION DU SEMI-CARRÉ (ASPECT DES PROFONDEURS) Aspetti delle profondità Il s’agit, dans ce cas, d’une convergence entre le semi-carré (45°), Si tratta les astres dont la récurrence cyclique est la plus proche di cui prossima de 45° (Saturne-Pluton), les signes sur lesquels ces astres ont la sui quali maìtrise (Capricome, Verseau, Scorpion) et enfin la maison la plus signoria 193 194 occulte entre toutes, la maison VIII. Cette équation est en affinité avec les problèmes de la fatalité du fait per il fatto qu’ elle est régie par Saturne et Pluton, deux astres dont la zone d’influence oriente vers l’idée que chacun est détenteur d’une destinée que l’on peut lire en sondant les mondes souterrains. Avec la che si può leggere maison VIII, c’est un certain gout des mystères et de l’occulte qui gusto anime les tendances de l’ individu. Il me faut préciser qu’ il n’est pas nécessaire de Mi occorre precisare trouver l’ ensemble de ces facteurs pour faire un astrologue. Les signes ne sont guère indispensables car ils forment le substratum affatto tempéramental et non les tendances psychologiques sur lesquelles le sujet va s’appuyer. Par contre il est impératif de retrouver, en «appoggiare» position de force, au moins un des trois astres, une des maisons, et surtout, un réseau d’aspects parmi ceux qui viennent d’ ètre cités car una rete entro coloro che sono stati testé citati ils sont les facteurs exécutifs du thème. Etc, etc. … e per oggi basta così… Argomento Casa Nona Casa Nona Argomento 195 CONGRESSI L.A. 130-927 La ISAR, Società internazionale per la ricerca astrologica, che aduna i gradi congressi mondiali, conterà prossimamemte tre Mega-congressi nel mondo, distanziate di tre mesi ciascuna, sul tema “Astrologia senza frontiere”. La prima è prevista a Los Angeles (7-12 ottobre 2003), la successiva a Melbourne ne gennaio 2004 e la terza a Basilea nell’aprile 2004. A Los Angeles, in una sede nei pressi di Disneyland, ci saranno oltre 100 sessioni con 60 relatori, molti dei quali già familiari ai nostri lettori: Nick Campion, Tad Mann, James Coleman, Ray Gillet, Linda Hill, Lee Lehman, Raymond Merriman, Alan Oken. Stavolta oltre ai soliti anglosassoni, sono stati invitati degli europei, fra cui 2 francesi, 1 bulgaro, 1 turco, 2 svizzeri e la nostra Grazia Mirti (su Lilith e A. finanziaria). E’ prevista almeno una presentazione in spagnolo per sessione, segno di una … straordinaria apertura per il non-english-world ! Iscrizione: 225 dollari (fino al 15 aprile). Per informazioni: www.isarastrology.com * * * Sabato 7 giugno si svolgerà il consueto Convegno torinese, quest’anno dedicato a VENERE, con la partecipazione di Maurice ed Anne Claude Charvet. Per dettagli ed informazioni contattare Grazia Mirti al n. tel. 011.4376192. 196 Argomento Casa Nona CLAUDIO CANNISTRÀ CONVEGNO REGIONALE CAMPANO L.A. 130-973 Prosegue con successo l’iniziativa dei Convegni regionali, creati per valorizzare le risorse locali delle varie Delegazioni e permettere la partecipazione a manifestazioni di un certo livello, ad un costo contenuto, anche ai soci, che non possono effettuare lunghi spostamenti. Dopo Roma, è stata la volta di Napoli, dove la delegazione campana, sotto l’egida di Clara Negri, e ben coadiuvata da Maria Vacca, ha organizzato un incontro, che ha visto la presenza di circa 80 partecipanti, alcuni addirittura provenienti dalla Sicilia e dalla Puglia, oltre al Presidente, al Segretario e al Delegato del Lazio Vittorio Ruata. La manifestazione si è svolta l’1 marzo presso l’istituto Goethe, situato lungo la bella e centralissima Riviera di Chiaia, a due passi dal lungomare partenopeo. Era dal 1988, ovvero dal famoso seminario Eysenck, che forse alcuni ancora ricordano, che non si teneva in Campania un convegno di un tale livello. “Astrologia: Arte, Scienza o Illusione?” era il titolo dell’incontro, che ha permesso ai relatori di spaziare in vari settori della nostra disciplina: un’animata kermesse, che ha visto le “voci nuove” del panorama astrologico campano, come Elda Fossi, Maria Carmela Raiola, Teresa Tauro, Maria Vacca, accanto ad alcuni importanti e ormai affermati personaggi, come Clara Negri, Maria Teresa Mazzoni, Paolo Crimaldi, Susy Grossi, Marco Pesatori. Oltre a Ciro Discepolo, gradito ospite. Una simpatica serata di gala presso i locali dell’esclusivo circolo nautico Posillipo ha concluso l’incontro in un atmosfera amichevole e gioiosa. Gli Atti del Convegno sono stati raccolti in un bel volume, in gran formato, per un totale di 131 pagine. Il loro costo, tenendo conto che si tratta di un volume ben rilegato, evento abbastanza raro per queste manifestazioni, è davvero molto contenuto: solo 20 Euro comprese le spese di spedizione. Possono essere richiesti direttamente alla Delegazione Campana, tramite contanti, assegno o vaglia postale intestato a: Clara Negri – Via Trinità degli Spagnoli, 33 – 80132 Napoli – Tel. 081-407550. Riporto dal volume i titoli delle singole relazioni, insieme ad alcune fra le frasi più significative di ogni intervento: Casa Nona Argomento 197 Clara Negri – Astrologia: arte, scienza o illusione? “Noi dimentichiamo che il Tutto è la somma di ogni sua parte e che la relazione che si stabilisce tra il Tutto e la singola parte è multidimensionale, quindi la previsione si può soltanto considerare come una semplice proposta, aperta anche a radicali modifiche, a causa delle interferenze suddette, ossia delle altre parti del Tutto...” Elda Fossi – Il cielo nella pietra. “Antichissimo è il riferimento al serpente come simbolo di sapere iniziatico, legato ai miti cosmogonici di tutte le culture. Serpente che è collegato all’altro simbolo sovrano di tutte le cosmogonie, il Sole... Serpente che, nel suo mutar pelle ed uscirne rigenerato, era simbolo del tempo e della rinascita, calendario vivente per i Maya, che leggevano lo scorrere del tempo nel camayate, il disegno a scacchi del crotalo, che si accresceva con cadenza annuale.” Maria Teresa Mazzoni – Astrologia: miti e culti religiosi. “La scomparsa della Luna durante i tre giorni di Novilunio era considerata una minaccia per la vita sulla Terra, mentre la sua ricomparsa, simile alla rinascita delle piante e della Natura, era un’ulteriore conferma del duplice potere del Femminile: la sua capacità di dare la vita era sempre accompagnata dalla possibilità di toglierla.” Paolo Crimaldi – Tempo Astrologico, Tempo Psicologico, Tempo Storico: ovvero la ricerca del senso della vita. “Il tempo astrologico si situa sicuramente nella dimensione ciclica, eterna, specie se prende in considerazione anche l’aspetto karmico-evolutivo dell’esistenza, pur però agendo sull’aspetto rettilineo, in quanto lo studio dei transiti e della stessa carta natale non è null’altro che una forma di segmentazione dell’altra dimensione temporale. In altre parole si possono considerare lo zodiaco e i pianeti come l’aspetto circolare del tempo, mentre l’oroscopo personale e la domificazione in particolare, come la dimensione rettilinea”. Maria Carmela Raiola – Saturno o Marte fra Nettuno e Plutone. “Ho dedicato la mia attenzione alle successioni Plutone-Saturno-Nettuno e Plutone-Marte-Nettuno... Avendo Plutone e Marte domicili negli stessi segni, Scorpione e Ariete, la loro vicinanza contribuisce ad amplificarne la forza, in positivo o in negativo, in uno scambio vicendevole la cui influenza si riversa su Nettuno. Discorso analogo è valido per Saturno, tenendo conto delle sue caratteristiche: disciplina, sacrificio, tenacia, serietà...” 198 Argomento Casa Nona Susy Grossi – Astrologia e Astronomia: due facce della stessa medaglia. “Un’altra conferma che stiamo parlando uno stesso linguaggio con l’Astronomia ci viene dal fatto che sono due pianeti ben specifici a presentare una macchia, che sappiamo senz’altro essere un’area di alta pressione... Essi sono Giove e, guarda caso, Nettuno, il compagno di cordata di Giove nel Sagittario e nei Pesci, con cui condivide i due domicili”. Teresa Tauro – I cicli della vita in Astrologia: I transiti come blocco o crescita. “Ci sono molte possibilità nel corso della vita per superare i propri limiti e per adempiere il nostro progetto di vita. Gli astri ci vengono continuamente in aiuto passando e ripassando sui punti sensibili del nostro Oroscopo proprio per stimolarci continuamente.” Ciro Discepolo – Quale Astrologia? “Dunque, seppure con tutti i limiti della statistica, io credo che dobbiamo rifiutare assolutamente atteggiamenti di disprezzo verso la scienza e non dobbiamo neanche fare “spallucce” verso quegli scienziati che vorrebbero metterci alla gogna; altro è la scienza e altro sono i cattivi scienziati.” Maria Vacca – Simbolismo, sogno, poesia nel libro di Kells. “Primo fra tutti i manoscritti di testi evangelici medioevali redatti in Irlanda è il Libro di Kells, definito per la ricchezza dei contenuti calligrafici e decorativi il Gioiello della Corona Irlandese... Secondo una leggenda il manoscritto sarebbe opera degli angeli, in realtà fu il frutto di un lavoro ispirato e magistrale di un gruppo di giovani artisti... Misterioso, surreale, ricchissimo di simboli, trae spunto dagli eventi più significativi del vangelo per trasportare il lettore in una dimensione quasi magica...” Marco Pesatori – La questione dell’empatia e dell’etica nella consultazione astrologica. “Il rispetto per l’individuo deve essere da parte dell’astrologo, rispetto per la sua unicità. E la sua unicità è “anche” la sua storia. La postura dell’astrologo è semplicemente quella dell’ascolto e l’ascolto presuppone una mente pulita, libera da idee, pensieri, proiezioni, sovrastrutture, problemi personali, desideri dell’ego, passioni. Libera anche da una sciocca e cieca fiducia su ciò che si crede di vedere troppo in fretta nel tema o nel disegno dei transiti”. Casa Nona 199 XX Congresso Iberico "Visiones de la Casa VIII" a Palma de Maiorca dal 19 al 22 giugno. Costo 75 Euro. Per informazioni e prenotazioni rivolgersi a: Delia Minguez e Frederic Suau C/. General Ricardo Ortega, 20 -1°- 07006 Palma de Mallorca (Spagna). Tel: 0034-871932936. E-mail: centrepalmira @ono.com. 200 Casa Argomento Decima ELENCO DEI DELEGATI E CORRISPONDENTI DEL CENTRO ITALIANO DI ASTROLOGIA L.A. 130-980 Presidente: DANTE VALENTE - Via Monzambano, 13 - 20159 Milano - Tel: 02-69005576 e-mail: davalente@fastwebnet.it Segretario: CLAUDIO CANNISTRÀ - Via Vizzani, 74 - 40138 Bologna - Tel: 051-342445 e-mail: canniclau@libero.it DELEGATI ABRUZZO BIA GATREN - Via dei Cimatori, 14/A - 00186 Roma - Tel:06-6877803 Via Silvino Croce, 11 - 66026 Ortona (Chieti) - Tel: 085–9065565 CAMPANIA CLARA NEGRI - Via Trinità degli Spagnoli,33 - 80132 Napoli - Tel: 081-407550 clara.negri@libero.it Collaboratore: MARIA VACCA - Via Manzoni 24 - 80046 S. Giorgio a C remano (Napoli). - Tel: 081-7711034 e-mail: mariavacca@libero.it EMILIA ARMANDO BILLI - Via Berengario da Carpi, 7 - 40141 Bologna - Cell: 348-8057972 e-mail: a.billi@libero.it Collaboratore: ANNA COLACICCO - Via Cracovia, 9- 40139 Bologna - Cell: 347-5600067. e-mail: anna_colacicco@virgilio.it FRIULI VENEZIA GIULIA LIDIA CALLEGARI - Via F. Bonazza, 61- 34149 Trieste - Tel. 040-941263 e-mail: lidiacallegari@yahoo.it Segreteria: LICIA RAINÒ - Via Junker, 6 - 34014 Grignano (Trieste) - Tel: 040-224647 Sede della Delegazione (gruppo ONLUS Tergeste): Via Mazzini, 30 - V piano – 34121 Trieste Casa Decima Argomento 201 LAZIO VITTORIO RUATA - Via Antonio Silvani, 108- 00139 Roma - Tel:06-88640922. e-mail: ruatabilotta@tiscalinet.it Consiglieri di Delegazione: MARIA GRAZIA LA ROSA - Piazza A. Righi, 8- 00146 Roma - Tel: 06-5572242 e-mail: giacki@tiscalinet.it MARY OLMEDA - Via Foglia, 3- 00199 Roma - Tel: 06-86200959 e-mail: m.olmeda@tin.it Collaboratore: ROSSELLA BILOTTA - Tel: 06-88640922 e-mail: ruatabilotta@tiscalinet.it LIGURIA TIZIANA BERTONE - Piazza A. Massena 5 int.11 - 16152 Genova - Tel: 010-6502617 - Cell: 3386258781 e-mail: tizianabertone @libero.it LOMBARDIA ANDREA ROGNONI - Via Berchet, 7- 20052 Monza (Milano) - Tel. 039-329577. Fax 039-365793. e-mail: ogma@libero.it Vicedelegato: LOREDANA PENNATI - Via Forze Armate 14 - 20146 Milano - Tel: 02-40090888 e-mail: l.pennati@libero.it PIEMONTE MARIA GRAZIA DASSETTO GRANAGLIA - Via Luisa del Carretto,17 - 10131 Torino - Tel. 011-8195021 TOSCANA RENZO BALDINI - Via di Cocco, 9 - 50145 Firenze - Tel: 055-315580 / 055-8468095 e-mail: renzobaldini@dada.it TRENTINO-ALTO ADIGE FRANCA RIGONI BERNARDI - Via Venezia, 25 - 38100 Trento - Tel: 0461-237068. e-mail: giosbernardi@inwind.it Collaboratore: ISABELLA LINDEGG PASQUALI - Via Ottaviano Rovereti, 4 - 38100 Trento - Tel: 0461-913591 VENETO ARTURO ZORZAN - Via S. Bona Nuova, 106 - 31100 Treviso - Tel: 0422-22843 - Cell: 347-4474877 a Venezia: Cannaregio, 6079 – Tel: 041-5226201 e-mail: nadiarp@libero.it Collaboratore: NADIA PAGGIARO - Via Adda, 5 - 30174 Mestre - Tel: 041-5346047. e-mail: aug3@libero.it CATANIA Vicedelegata: LILIANA COSENTINO - Viale Regina Margherita, 35 B - 95123 Catania - Tel:095-312251 e-mail: lcosentino@libero.it 202 Casa Argomento Decima ROMAGNA ATTILIO MATTIOLI - Via Papa Giovanni, 9 - 47034 Forlimpopoli (Forli) - Tel. 0543-741158 Collaboratore: RINO MANEO - Via dell’Aida, 5 –48100 Ravenna - Tel: 0544-270652 e-mail: rimaneo@libero.it RAGUSA PIPPO PALAZZOLO - Via Forlanini, 116 - 97100 Ragusa - Tel:0932-642619 e-mail: ermes22@katamail.com CORRISPONDENTI AGRIGENTO SEBASTIANO CATALANO - Piazza Metello, 3 - 92100 Agrigento - Tel:0922-595230 e-mail: sebastiano.catalano7@tin.it ALESSANDRIA ALDO VISENTIN - Via Testore, 5 A - 15100 Alessandria - Tel: 0131-236445 e-mail: visaldo@tin.it ASCOLI PICENO STEFANIA PARTINI CENCIARINI - Via M. Federici, 75 - 63100 Ascoli Piceno - Tel: 0736-252576 ASTI LIVIO MONTANARO - Via Stazione 18/A - 12058 Santo Stefano Belbo (Cuneo) - Tel: 0141-840868 e-mail: monliv@libero.it BIELLA LOREDANA BORTOLIN - Regione Valgrande, 4 - 13856 Vigliano Biellese (Biella) Tel. 0348-7490205 (dalle ore 14 alle ore 17 dei giorni feriali) e-mail: i.p.s.e.dipaoloorizzo1@tin.it BOLZANO GIANNA MASCIS - Via Mendola, 59/B - 39100 Bolzano - Tel: 0471-920015. e-mail: gianna.mascis@libero.it BRESCIA FULVIA ROVERE - Via Luzzatti, 6 - 25123 Brescia - Tel: 030-2090283 CASERTA PAOLO CRIMALDI - Viale Lincoln-Parco Aversano pal/E - 88100 Caserta - Tel. 06-4740910 e-mail: crim.paolo@virgilio.it CHIETI ONOFRIO CEROLI - Via A De Gasperi,18 - 66032 Castel Frentano (Chieti) - Tel: ab. 0872-569454 - Tel: uff. 0872-56862 CIVITAVECCHIA FABRIZIO CORRIAS - Via Monti Volsini, 4 - 00053 Civitavecchia (Roma) - Tel: 0766-542307 e-mail: CORRIASFABRIZIO@libero.it Casa Decima Argomento 203 CUNEO FIORELLA LUNATI - Via Bodina, 46B - 12100 Cuneo - Tel: 0171-65825 PARMA MARIA ELISA LEVATI MASINI - Via Ognibene, 22 - 43100 PARMA - Tel: 0521-964484 PIOMBINO LUCIO CANONICA - Località Germandine, 118 - 57028 Suvereto (Livorno) - Tel. 0565-829089 e-mail: lcanon@infol.it REGGIO EMILIA LAMBERTO GHERPELLI - Via Bisi,10 - 42100 Reggio Emilia - Tel:0522-513635 e-mail: lgherpe@tin.it SALERNO MASSIMO CIAGLIA - Via delle Querce, 95 - 84080 Capezzano (Salerno) - Tel: 338-6913555 e-mail: demiantau@yahoo.it SASSARI ARIANNA MENDO - Via del Faro - Residence della Marina, 3 - 07020 Palau (Sassari) Tel: 0789-708380 (dalle ore 18 alle 20,30) - Cell: 335-8165504 e-mail: arianna@uomoterra.it SIENA SUSANNA RINALDI - Via Chiantigiana, 105 - 53100 Siena - Tel: 335-7116003 (dalle ore 21 alle 22,30 ogni lunedi, martedi, mercoledi) e-mail: susanna.rinaldi@tin.it VARESE DANIELA GREGORI - Viale G.B. Vico, 34 - 21100 Varese - Tel: 0332-224875 e-mail: danygre@supereva.it VERONA CARLA PRETTO - Via G. Mameli, 116- 37126 Verona - Tel. e fax: 045-8344149 e-mail: ptcarla@tin.it VOGHERA MARINA REGNO - Via Carlo Longa, 3 - 27058 VOGHERA (Pavia) - Tel: 0383-49523 - Fax: 0383363609 - Cell: 338-7344877 e-mail: mregno@tiscalinet.it GRUPPI AFFILIATI PADOVA Gruppo Zodiaco presieduto da Ottavio Zanellato - Via Bagno, 29 - 35030 Cinto Euganeo (Pd) Tel: 049-94079 - Cell: 338-1452321 - e-mail: ottaviozanellato@virgilio.it Segreteria: FIORENZA RAMPIN - Tel: 049-8935396 - e-mail: ortolir@libero.it 204 Casa Argomento Decima CORRISPONDENTI ESTERI ARGENTINA PIO GOWLAND - Arenales, 1478 2”B” - 10161 Buenos Aires - Argentina - Tel: 54-18128768 AUSTRALIA ELIDA MARCHISONE - 6, Terry Road - Eastwood NSW2122 - Australia - Tel. 0061-02-8583265 CROAZIA SLAVEN SLOBODNJAK - 2, Kunc 1- HR 10000 Zagreb - Croatia - Tel: 0385-16159907 e-mail: Slaven Slobodnjak@public.srce.hr GERMANIA LIANELLA LIVALDI LAUN - 79540 Schlossgasse, 10 – Lorrach - Stetten - Tel: 0049-762112453 e-mail: lianella@freenet.de GRAN BRETAGNA e IRLANDA ROSEMARIE ADAMS - D.F.Astrol 262 B Kingsbury Road - Kingsburg - London - NW9 OBT Londra Tel: 0044-1817322717 - Dublino Tel: 00353-12601955 GRECIA THOMAS GAZIS - Franghiadon, 49 - 18537 Pireas - Grecia OLANDA GIOVANNI ZATTINI - Kromstevenwerf, 32 - 2317 DH Leiden - Holland - Tel: 0031-715214017 e-mail: giozatti@planet.nl REPUBBLICA CEKA RADMILA VALTROVA - Trojicka 2 - 12800 Praha 2 - Ceska Republika RUSSIA PTOLOMEI SVAROGICH - ap. 352, Kountsevskaia St.41 - 121351 Moscow - Russia - Tel. e Fax: 07-0914177332 e-mail: ptolomei@levante oppure e-mail: ptolomei@cida.net SLOVENIA BERN JURECIC - Jrastje, 21- 68310 Senjernej - Slovenija - Tel: 00386-6842906 - Fax: 0038668323091 (Krka - Novo Mesto) SPAGNA JOSÈ LUIS SAN MIGUEL DE PABLOS - Plaza de Matuta, 4 - 4°D - E28012 Madrid - Espana - Tel:003491-4281897 STATI UNITI JAMES H. HOLDEN - American Federation of Astrologers - P.O. Box 22040 - 6535 South Rural Road ad TEMPE - AZ 85285-2040 U.S.A. Argomento Tema di fondazione del Gruppo Tergeste a forma di un “tre alberi” da Barcolana… La Delegazione CIDA di Trieste, gruppo Tergeste, nelle consuete riunioni “fori portas”. I II Argomento Nei manifesti di Marcello Dudovich una Luna scorpionica opposta a un forte Nettuno si manifesta come geniale e raffinata trasfigurazione della realtà. Argomento III DAL CONVEGNO CAMPANO Ciro Discepolo (al centro) con Clara Negri e Dante Valente. Maria Vacca, Marco Pesatori e Clara Negri. La sala neoclassica dell’Istituto Gothe. IV Argomento Atti del Convegno Campano. Sabina Spierlein, l’amante di Jung, nacque a “Rostov-na-Donu”. Dove sarà mai? Col nuovo Explorer5 di Pier Carlo Caratti la risposta è immediata e visiva, insieme al regime orario relativo e tante altre nuove applicazioni (vedi terza di copertina).
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