7, 8, 9 agosto 2009

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7, 8, 9 agosto 2009
GRUPPO
GRUPPO FOLKLORISTICO DI
COSTUMI STORICI CEMBRANI
A
ll’interno del cammino culturale dell’associazione corale ‘La Valle’,
nata nel 2003, si è originato il “Gruppo Costumi Storici Cembrani”.
Il sodalizio è nato per recuperare lo storico costume della Valle di
Cembra dopo quasi due secoli d’oblìo. Tra il 2003 e il 2005 lunghe e accurate
ricerche archivistiche seguite dal dott. Roberto Bazzanella su carte di dota,
antiche ricevute sartoriali ed altri documenti comunitari locali del periodo
fra il 1770 e il 1840, hanno permesso di determinare forme, colori e tessuti
dell’antico costume festivo locale. Il Gruppo perciò non indossa un costume
tradizionale o folclorico, ma un vero ‘costume storico’ che alla base ha una
vasta documentazione. Il ‘Gruppo Costumi Storici Cembrani – Coro La Valle’,
si propone come veicolo di promozione culturale delle ricchezze e peculiarità
culturali, corali, storiche e territoriali della Valle di Cembra, una valle nel passato giuridicamente frammentata e che cerca oggi di creare un filo d’unione
e le ragione di un essere comune. Il Gruppo ha già partecipato a parecchie
manifestazioni in provincia e in regioni vicine, ed ha inoltre organizzato vari
eventi atti al recupero delle tradizioni locali: ogni anno, la vigilia dell’Epifania,
anima la ‘Canta de la Stéla’. La ‘Canta de la Stéla’ è un antico rito di questua
che in diversi villaggi dell’alta val di Cembra ha avuto origine già nel XVIII
secolo, quando un curato di Grumes, don Giambattista Michi, raccolse e diffuse decine di canti sacri poi utilizzati dagli ‘stellari’. A Sover la tradizione fu
introdotta da don Michele Vettori circa nel 1680 e a Piscine storicamente risale
al ‘700, rafforzata da don Antonio Fadanelli nel 1822. Il Gruppo Costumi Storici Cembrani ha sostenuto e ravvivato la tradizione recuperando le forme e le
cadenze dell’antico rito, visitando in costume vie e piazze dei villaggi la vigilia
dell’Epifania, raccogliendo offerte e la ‘carità de la farina’, ed eseguendo le recuperate nove antiche laude del ‘600 e del ‘700. La tradizione è stata presentata
pure in due trasmissioni radiofoniche su RadioRai2 e in una diretta televisiva.
PIEVE TESINO
I
l Costume di Pieve Tesino affonda le proprie radici nella storia della
popolazione locale esattamente come una tradizione le cui origini si
perdono nel tempo; è un brano vivo nella pagina umana di questa gente.
Esso nasce con il gusto del bello e della sobrietà degli alpigiani, ne addolcisce le linee dure disegnate dalla fatica, comunica calore, viene tramandato
di generazione in generazione con la fierezza di chi conosce l’attaccamento
alla propria terra. Tra il 1928/1930 nasce l’istituzione del gruppo folk, il
quale raccolse l’antica usanza mantenendo e portando avanti nel tempo
caratteristiche e tradizioni. I costumi che porta risalgono al 1600 e vengono
considerati fra i più belli dell’arco alpino. E’ un’istituzione, questa, che
fin dalla nascita ha svolto una notevole attività, sia in campo culturale che
folkloristico, partecipando a numerose manifestazioni locali nazionali ed
estere. Nel 1997 è stato premiato come 1° gruppo italiano sia per i costumi
che per i balli. Dell’antico costume fanno parte anche gli originali balli
con la relativa musica. In totale il repertorio conta 12 balli tramandati
che ricordano in generale momenti di vita tesina del passato. Tuttavia,
assieme alle musiche delle nostre montagne, essi presentano anche ritmi
provenienti dalla cultura europea. Nel corso dell’ultimo anno il gruppo si
è totalmente rinnovato e conta al suo interno una trentina di componenti.
PROGRAMMA
FEDERAZIONE CIRCOLI
CULTURALI E RICREATIVI
DEL TRENTINO
Venerdì 7 agosto 2009 ore 20.30
Grumes (Valle di Cembra) - Piazza
Sabato 8 agosto 2009 ore 11.00
Trento - Piazza C. Battisti
Segreteria organizzativa
Fe.C.C.Ri.T. - Via Brennero, 52
38100 TRENTO
Tel./fax 0461 826758 - e-mail feccrit@libero.it
www.federcircoli.it
1ª EDIZIONE
il folk trentino incontra il folk italiano
Sabato 8 agosto 2009 ore 21.00
Pieve Tesino - Teatro tenda
Manifestazione realizzata
con il contributo della
Domenica 9 agosto 2009 ore 21.00
Cavalese - Palacongressi
GRUPPI OSPITI
Provincia Autonoma di Trento
GRUPPO FOLKLORISTICO “AMASTRA”
(Mistretta - Sicilia)
GRUPPO FOLK ARCOBALENO
(Pergine Valdarno - Toscana)
Regione Autonoma Trentino Alto Adige
Autonome Region Trentino-Sudtirol
GRUPPO FOLKLORISTICO “CITTÀ DEI TRULLI”
(Alberobello - Puglia)
GRUPPI TRENTINI
Gruppo Costumi Storici Cembrani - Coro “La Valle”
Gruppo Folkloristico “El Salvanel” di Cavalese
Gruppo Folkoristico di Pieve Tesino
7, 8, 9 agosto 2009
Sviluppo Turistico
Grumes
Comune di
Grumes
Comune di
Pieve Tesino
Comune di
Cavalese
Grumes, Pieve Tesino, Cavalese
GRUPPO FOLK
GRUPPO FOLKLORISTICO
ARCOBALENO
il folk trentino
incontra il folk italiano
I
l progetto “C’è folk e folk” è per la Federazione Circoli Culturali e Ricreativi del
Trentino una novità assoluta. Per la prima volta si propone infatti l’incontro
tra tre gruppi trentini e gruppi folkloristici di altre tre regioni italiane. Questo
tipo di manifestazione, che nel resto d’Italia è comunemente organizzata attraverso
la Federazione Italiana Tradizioni Popolari, in Trentino non ha mai trovato ospita­
lità, forse soprattutto a causa degli scarsi contatti tra le realtà folkloristiche locali
e le realtà delle altre regioni italiane.
L’affermazione è però valida solo per quella parte ufficiale rappresentata dall’As­
sociazione Gruppi Folkloristici del Trentino, perchè anche se non numerosi, come
già detto, ci sono, e ci sono stati anche in passato, contatti tra gruppo e gruppo che
hanno portato talvolta a dei veri e propri gemellaggi. Questi incontri tuttavia fino
ad oggi non sono stati condivisi con altri gruppi appartenenti all'Associazione.
La Federazione intende ovviare a questa situazione di “isolamento” istituzionale
mettendo in cantiere una manifestazione che sarà strutturata secondo una con­
solidata prassi adottata per altra manifestazione organizzata dalla Feccrit. La
differenza sta nei protagonisti che nel caso specifico sono italiani.
E’, come si diceva, un tentativo di far conoscere anche in Trentino le tradizioni di
altre regioni italiane espresse attraverso la musica e la danza. Se questa esperienza
sarà positiva e darà i risultati sperati, nel prossimo futuro potremmo ospitare altri
gruppi in rappresentanza di altre regioni di volta in volta diverse.
Per questa prima edizione, come illustrato nel prosieguo del pieghevole, saranno
nostri ospiti i rappresentanti della Sicilia, della Puglia e della Toscana.
E' quindi con grande piacere che la Federazione Circoli Culturali e Ricreativi del
Trentino e l’Associazione Gruppi Folkloristici del Trentino danno loro il benvenuto.
I
l Gruppo Folk Arcobaleno nasce nel 2003 in seno al comitato “Pergine
Villaggio Europeo della Cultura 2002” e ha come obiettivo, quello di
diffondere la cultura e le tradizioni popolari attraverso lo studio e la
diffusione di canti e danze tipici del territorio toscano.
Costituito con il patrocinio del Comune di Pergine Valdarno, il gruppo
“Arcobaleno” rappresenta alcuni canti e danze popolari che erano diffuse
nell’Italia Centrale e quindi anche in Toscana, nel XVIII° e XIX° secolo.
Ciò è stato possibile grazie alla collaborazione con il dott. Michele Gala,
ricercatore di Storia delle Tradizioni Popolari all’Università di Firenze.
Il gruppo, costituito da 8/12 coppie, una fisarmonica e una chitarra, esegue,
in costume tradizionale dell’epoca, canti e danze conosciute e diffuse in
Toscana tra la fine del ’700 e i primi del ’900. Tra queste, la “Manfrina”, un
ballo radicato in passato soprattutto nella zona di Arezzo e caratterizzato
da figure coreografiche diverse, che un tempo erano ballate distintamente;
il “Ballo dello Schiaffo”, “Povero Marì” e “Tacco e Punta”, una serie di brevi
danze costruite sul ritmo della Polka; la “Quadriglia”, un ballo di gruppo, diffuso in passato in tutta Europa, eseguito attraverso una sequenza
precisa di figure, comandate da un maestro di cerimonia; la “Veneziana”,
ballo tipico del versante bolognese dell’Appennino ma diffuso anche nella
montagna lucchese e pistoiese; il “Ballo Dei Gobbi” e il “Ballo del Morto”,
satira del carnevale morto rappresentata per martedì grasso, con talune
varianti, in tutti i paesi dell’Amiata.
GRUPPO FOLKLORISTICO
“AMASTRA”
I
l Centro Studi e Ricerche di Canti e Balli Popolari “Gruppo Folkloristico
Amastra” si è costituito il 13/07/1994 a Mistretta (ME) per iniziativa di
Angelo Scolaro e Patrizia De Caro con la finalità di far conoscere e possibilmente apprezzare le tradizioni della Sicilia e soprattutto le tradizioni
e i costumi del proprio paese
L’associazione è formata da c.ca 40 elementi adulti e c.ca 40 giovani tra i 12 e
i 16 anni ed è iscritta alla F.I.T.P. (Federazione Italiana Tradizioni Popolari).
Fin dalla sua fondazione, in maniera molto intensa, pur fra tante difficoltà,
ha cercato di porre la propria attività al centro di scambi culturali con altri
paesi ritenendo questo un elemento di arricchimento reciproco.
Oltre ai costumi, ai canti e alle danze porta con se attrezzi che venivano
utilizzati anticamente nel lavoro dei campi. Tale è la peculiarità di questi
oggetti che il gruppo stesso può definirsi un piccolo museo itinerante.
Il Gruppo è riuscito in pochi anni ad avvicinare decine di giovani facendo
capire loro l’importanza di tutto ciò che riguarda le tradizioni popolari,
incontrandoli nelle loro scuole e organizzando per loro delle piccole manifestazioni.
E’ stato vicino agli emigranti della Sicilia risvegliando loro emozioni, ricordi e quell’orgoglio di appartenenza alla terra di origine.
GRUPPO FOLKLORISTICO
“CITTÀ DEI TRULLI”
I
l Gruppo Folkloristico “Città dei Trulli” continuando il lavoro di Isabella
Sgobba, che già nel 1928, con un gruppo di contadini, aveva cominciato
a riscoprire usi, costumi, danze e canti alberobellesi dell’Ottocento, ha
conservato nel tempo la cultura e la tradizione popolare del luogo.
Riproduce la festa che, dopo la dura settimana lavorativa, si organizzava
nell’aia, durante il periodo della mietitura e della vendemmia. I canti ed
i balli, per lo più di autori ignoti, riconducono alle esperienze della civiltà
contadina, quando i giovani con stornelli e contrasti coglievano l’occasione
propizia per stringere i legami d’amore della loro vita.
Nel corso dei suoi settant’anni, il Gruppo Folldoristico si è esibito in diverse Nazioni, tra cui Stati Uniti, Libia, Francia, Spagna, Olanda, Germania,
Grecia, Lussemburgo, Belgio, Svizzera, Ex Jugoslavia e tantissime città
italiane. In queste occasioni numerosi sono stati i riconoscimenti ed i premi
assegnati alla nostra compagine.
Attualmente il Gruppo è composto da circa trenta ballerini e canterini,
accompagnati da fisarmoniche, chitarre, tamburelli e antichi strumenti
locali.
L’oganico è composto da un minimo di 15 a un massimo di 35 elementi di
ambo i sessi tra musicisti e ballerini. A partire dal 1983, nella prima decade
di agosto, il Gruppo organizza il Festival Folklorico Internazionale “Città
dei Trulli”.
“EL SALVANEL” di CAVALESE
I
l Gruppo Folkloristico “El Salvanel” di Cavalese è nato nel 1979, con il
deliberato scopo di promuovere tra i giovanissimi uno spirito di rispetto e di amore per la cultura popolare delle genti della Valle di Fiemme.
Attualmente, è formato da una trentina di giovani e da alcuni musicisti.
Negli anni scorsi, il gruppo ha portato il proprio spettacolo in tanti centri,
piccoli e grandi, in Italia e in Europa, con grazia e freschezza. Nel 2000 ha
fatto an'applaudita trasferta a New York.
“El Salvanel” opera in loco come animatore di vita culturale che lo vede
organizzatore di mostre a carattere etnografico, di visite guidate ai centri
storici e di rievocazioni storiche di grande spettacolarità.
Il repertorio comprende, tra le altre, la Danza di saluto che è il ballo d’ingresso del gruppo. Con il fazzoletto fiorato in mano e con il cappello dalla
piuma bianca, i giovani salutano e danno il loro benvenuto.
Vi è poi la Danza del falciatore che racconta a passo di danza un’antichissima leggenda legata alla Magnifica Comunità di Fiemme.
E per finire, la Pajris Polka e il Brindisi. Un fiaschetto, alcuni bicchieri, una
melodia inconfondibile... la “medicina” sarà miracolosa...!