aiutare i bambini NOTIZIE n. 41 - Fondazione Mission Bambini Onlus

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aiutare i bambini NOTIZIE n. 41 - Fondazione Mission Bambini Onlus
Fondazione “aiutare i bambini” Onlus
n. 41 - aprile 2010 - www.aiutareibambini.it
Lo sport li salverà
In Ecuador, a seguito di forti fenomeni di migrazione dalle campagne, le periferie
dei principali centri urbani sono diventate favelas di case sovraffollate e fatiscenti.
Ci vivono moltissimi bambini e sono tanti quelli che abbandonano la scuola, fanno
vita di strada, si danno alla delinquenza, alle droghe e all’alcool. A Quito, la capitale,
esiste un centro che attraverso lo sport ne ha recuperati allo studio e alla vita più
di 5.000. Un modello vincente, che sta per essere replicato a Santo Domingo
de los Tsàchilas, quarta città del Paese...
pagine 4-5
Più di 50.000
messaggi
ricevuti
per i bimbi
cardiopatici
pagina 6
DECENNALE
Ricominciare
dalle scuole
e con i
volontari
CUORE DI BIMBI
TERREMOTO HAITI
DC NT 00 41
Continua a pagina 3 »
La nostra
storia
raccontata in
dieci tappe
pagine 8-9
E D I TO R I A L E
Haiti: l’aiuto continua
Haiti: quante volte abbiamo sentito ripetere questo nome in tv
e alla radio, o lo abbiamo letto sui giornali nelle settimane successive al 12 gennaio, data del terribile terremoto. Il nome di
un Paese che forse non tutti conoscevano, pur essendo già prima della recente tragedia uno dei più poveri al mondo.
Poi pian piano i riflettori si sono spenti, il tema è uscito
dall’agenda dei grandi media e ora di Haiti si parla poco.
Anche delle grandi risorse raccolte grazie alla solidarietà di
tantissime persone, in tutto il mondo e in Italia, si parla e
si è parlato poco.
“aiutare i bambini” ad Haiti ha contribuito negli anni scorsi a costruire due scuole, nelle località di Hinche e
Gonaives. In seguito al terremoto, abbiamo ripreso a sostenerle perché entrambe, pur non avendo subito danni, si
sono trovate a fronteggiare un’emergenza. Hanno accolto
infatti tanti bambini fuggiti dalla capitale Port-au-Prince,
dando loro la possibilità di continuare a studiare. Abbiamo
ripreso e continuiamo a sostenerle perché crediamo che da
lì, dalle scuole, possa ricominciare la vita di questi bambini. Grazie alla possibilità di studiare che è data loro oggi,
potranno emanciparsi dalla miseria e vivere una vita dignitosa domani.
ASSEGNA IL TUO 5XMILLE A “AIUTARE
I BAMBINI”
Nella tua dichiarazione dei redditi individua il riquadro
dedicato al 5xmille, metti la tua firma nella casella
che identifica le Onlus e riporta il codice fiscale della
Fondazione “aiutare i bambini”: 13022270154
Alle pagine 4 e 5 del presente Notiziario potete trovare la
descrizione dettagliata di questi interventi. E potete leggere
anche le testimonianze di due volontari della Fondazione
che sono stati ad Haiti per portare aiuto ai bambini e alla
popolazione.
Chi ci ha dato fiducia e ha deciso di destinare ad “aiutare i
bambini” un contributo per Haiti, oggi sa che la sua solidarietà è stata tradotta in azioni concrete. E mi preme sottolineare che, come sempre, anche per Haiti prima di chiedere
donazioni abbiamo atteso il tempo necessario ad individuare progetti concreti da sostenere. Perché è giusto che
chi dona sappia già, prima di donare, a chi sarà destinato
il suo contributo. Come è giusto che poi, dopo aver donato,
venga informato sui progressi dei progetti che ha contribuito ad aiutare.
Grazie a chi ha voluto premiare questa nostra modalità di
operare, e a chi continuerà a farlo. Perché l’aiuto ad Haiti e
a tanti altri bambini in tutto il mondo, continua.
PER LE TUE CERIMONIE SCEGLI LE
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SOLIDALI DI “AIUTARE I BAMBINI”!
Puoi vedere le bomboniere e le partecipazioni solidali su
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al numero 02 70.60.35.30 o all’email:
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aiutare i bambini
Goffredo Modena
Fondatore e Presidente
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2 | aiutare i bambini
Notiziario della Fondazione “aiutare i bambini” Onlus (Organizzazione non Lucrativa di
Utilità Sociale), registrata in data 4/07/2001 al N. 40 del Registro delle persone giuridiche
della Prefettura di Milano.
Autorizzazione del Tribunale di Milano N. 711 del 10/11/2000
Spedizione A.P. art 2 comma 20/c Legge 662/96 - Milano
Editore: Fondazione “aiutare i bambini”, Via Ronchi 17, Milano,
telefono 02 70.60.35.30, E-mail: info@aiutareibambini.it
Sito: www.aiutareibambini.it
Direttore Editoriale: Goffredo Modena goffredo.modena@aiutareibambini.it
Direttore della Comunicazione: Chiara Parisi chiara.parisi@aiutareibambini.it
Redazione: Alessia Gilardo, Serena Zoli, Alex Gusella, Simona Brusamolino, Clara Lanzara
Progetto grafico: Michele Morganti
Impaginazione: Francesco Poroli
Stampa: IGEP srl, Cremona - Logistica: Fages sas - duscia@tin.it
Questo Notiziario è stampato su carta riciclata al 100%
Progetti nel mondo
Un posto “da sogno”
per i bambini di strada
A Santo Domingo de los Tsáchilas,
quarta città dell’Ecuador a 130 chilometri dalla capitale Quito, vivono
270.000 abitanti. Intorno alla città si
sono formati interi quartieri di
baracche dove bambini e ragazzi tra
i 7 e i 18 anni molto spesso oltre a
studiare lavorano, o abbandonano
del tutto la scuola facendo il primo
passo verso l’emarginazione e la vita
di strada.
A Santo Domingo operano da anni
Chiara Preti e Maria Marino, due giovani volontarie dell’associazione “Un
sogno per la strada”, con l’intento di
aprire un centro per i bambini di strada. “aiutare i bambini” ha favorito il
loro incontro con Padre Sereno
Cozza, direttore della Fondazione
“Su cambio por el cambio” che nella
capitale Quito ha creato il centro
“Fundeporte” e attraverso lo sport ha
recuperato in 15 anni più di 5.000
bambini di strada.
Nel Centro di Quito i giovani sono
organizzati in squadre e discipline
diverse, tra cui: calcio, tennis, pattinaggio, ciclismo, judo, atletica, ginnastica, basket. Attraverso lo sport praticato a livello agonistico recuperano
motivazione e autostima, rinforzano
il corpo e la mente. È il primo passo
per tornare alla vita. Oltre a praticare
sport, presso il Centro riprendono
infatti a studiare e hanno la possibilità di imparare un mestiere, grazie
anche alle aule di taglio e cucito realizzate con il contributo di “aiutare i
bambini” nel 2006.
Dall’incontro di Chiara e Maria con
Padre Sereno, e grazie all’affiancamento di “aiutare i bambini”, è nato
il progetto che presto darà anche ai
bambini e ai ragazzi di Santo
Domingo un’opportunità di riscatto
sociale. Il Centro “Soñando por el
cambio” (ovvero “sogno di un cambiamento”) coinvolgerà 150 giovani
dai 10 ai 18 anni e sarà composto da
un centro di riabilitazione per bambini e adolescenti di strada tossico-
Nelle periferie di Santo Domingo, in Ecuador, migliaia di bambini vivono in strada,
abbandonati a se stessi, in balia di droga e miseria.
dipendenti; un complesso educativo
con 14 aule per elementari e medie;
laboratori di avviamento professionale. In una seconda fase verranno
creati i complessi sportivi, per fare
dello sport il motore trainante della
rinascita dei bambini.
“aiutare i bambini” ha deciso di
contribuire al progetto sostenendo i
costi per la costruzione e l’allestimento della mensa: in tutto 77.500
euro, di cui 40.000 sono già stati
coperti grazie ad una donazione
della Fondazione Mediolanum. La
mensa sarà fondamentale per le attività dell’intero centro e assicurerà la
distribuzione quotidiana di quasi
200 pasti tra ragazzi ospitati, insegnanti e personale.
Della mensa sono state realizzate le
fondamenta e sono cominciati i
lavori di copertura per iniziare a
utilizzarla temporaneamente come
aula per attività ricreative. Una
volta terminate tutte le aule scolastiche (al momento solo sei sono complete, le altre saranno pronte entro la
fine del 2010) inizieranno presso il
Centro le attività scolastiche e la
mensa inizierà a sfornare pasti per i
giovani sportivi di Santo Domingo.
Nel Centro “Soñando por el cambio”
ci saranno campi da calcio, atletica,
tennis, un velodromo e una piscina.
Le fondamenta della mensa finanziata
da “aiutare i bambini” sono terminate
e presto la struttura sarà utilizzata.
Aiutaci anche tu!
Con 5 euro doni
un pallone
Con 10 euro doni formazione
a un educatore di strada
Con 50 euro doni
un banco o una sedia
aiutare i bambini |
3
Terremoto Haiti
Haiti: ricominciare dalle scuole
I bambini della scuola di Gonaives, sostenuta da “aiutare i bambini”, ringraziano per
l’aiuto che stanno ricevendo per i loro studi.
Il terribile terremoto che ha colpito
Haiti lo scorso 12 gennaio ha messo
in fuga dalla capitale Port-auPrince migliaia di persone, in cerca
di soccorso e di una casa nelle zone
dell’isola non colpite direttamente
dal sisma. Alcune famiglie si sono
trasferite
provvisoriamente
a
Hinche, capoluogo dell'altipiano
centrale, a nord della capitale. Altre
famiglie si sono spostate ancora più
su, a Gonaives, seconda città di
Haiti.
al momento della scossa era impegnato in una riunione nella sede centrale
di Port-au-Prince. È stato estratto dalle
macerie del palazzo, disidratato e con
una gamba fratturata, ma fortunatamente anche lui vivo.
In entrambe le località “aiutare i bambini” ha sostenuto negli anni scorsi
due scuole: a Hinche il Complesso
Educativo del Sacro Cuore, gestito
dalle Suore Salesiane Figlie di Maria
Ausiliatrice; a Gonaives la scuola del
quartiere Praville, realizzata con l’associazione S.O.S. Solidaritè.
Nei giorni successivi alla tragedia
abbiamo subito cercato di contattare i
due referenti locali, Suor Mariangela
Fogagnolo per Hinche e Richard
Feukeu per Gonaives. Nel giro di
poche ore ci è arrivata conferma che
Suor Mariangela era viva. Per Richard
è stata più dura: volontario dell’ONU,
Le due strutture di Hinche e Gonaives
hanno resistito al terremoto senza
subire danni. E “aiutare i bambini” ha
deciso di continuare a sostenerle: ad
entrambe le scuole infatti si sono
iscritti molti nuovi bambini, arrivati
da Port-au-Prince.
4 | aiutare i bambini
causa del terremoto. In tutto oggi
sono 98 i bambini che frequentano
la scuola. È possibile aiutarli attivando un’adozione a distanza di
gruppo: per avere tutte le informazioni su come aderire, rimandiamo
alla pagina 7 del presente Notiziario.
Anche a Gonaives, sono stati accolti
nella scuola 40 nuovi bambini provenienti dalla capitale. La maggior parte
di loro ha perso i genitori e si sono trasferiti a Gonaives per sfuggire alle continue scosse di Port-au-Prince. Questi
40 bambini si aggiungono ai 110 già
iscritti alla scuola.
Serve un aiuto per far fronte ai costi
che le attività scolastiche comportano: in particolare il materiale didattico, il servizio mensa ed un supporto psicologico. La Fondazione ha
deciso di sostenere questo progetto
di emergenza con 15.000 euro.
Contribuisci anche tu al progetto,
indicando nella tua donazione la
causale: “Emergenza Haiti”.
Presenti
ad Haiti da anni
Gonaives
“
Molti bambini fuggiti
dalla capitale hanno bisogno
di aiuto per continuare
a studiare
”
A Hinche in particolare anche i
genitori degli studenti già iscritti da
febbraio non sono più in grado di
pagare la retta dei propri figli. In
più ora la scuola è stata aperta a 50
bambini della capitale, per garantire
loro la possibilità di continuare il
percorso scolastico interrotto a
Hinche
Port-au-Prince
“aiutare i bambini” sostiene le due
scuole di Haiti da anni, e per
questo ha potuto programmare
insieme ai responsabili locali i
nuovi interventi a favore dei
bambini colpiti dal terremoto.
In particolare:
- scuola di Hinche: tra il 2005 e il
2007 “aiutare i bambini” ha finanziato la costruzione di 2 classi e
alcuni interventi di miglioramento
strutturale;
- scuola di Gonaives: nel 2006
“aiutare i bambini” ha finanziato i
lavori di costruzione della scuola,
composta da 4 classi.
Terremoto Haiti
Volontari per Haiti: grazie
“aiutare i bambini” porta aiuto ai
bambini e alle popolazioni colpite dal
terremoto di Haiti, non solo attraverso
il sostegno economico ai progetti, ma
anche attraverso la presenza sul
campo e la solidarietà dei volontari.
Il primo a partire è stato Luigi Monti,
a fine gennaio. Luigi, medico di
Priverno (in provincia di Latina) ha
fatto base presso l’asilo “Los amiguitos de Cristo” di Puerto Plata in
Repubblica Dominicana, che “aiutare
i bambini” sostiene dal 2007 e dove
lo stesso Luigi era già stato come
volontario della Fondazione. L’asilo
nei giorni successivi al terremoto ha
accolto più di 60 bambini feriti arrivati da Haiti.
Partendo da Puerto Plata, Luigi è
stato poi ad Haiti e con queste parole ci ha descritto la situazione di
“
Tanta disperazione:
la città è una immensa
tendopoli
”
Port-au-Prince: “Ho visitato la capitale e qualche luogo nelle vicinanze,
prendendo contatti con varie realtà
e portando aiuti in cibo e medicinali. Tutto molto tranquillo dal punto
di vista della sicurezza a dispetto di
quanto dicono i giornali. Solo tanta
disperazione, la città è diventata
una immensa tendopoli”.
A febbraio è partito il secondo volontario di “aiutare i bambini”, Paolo Lo
Cascio, anche lui di Priverno. Ha fatto
base sempre all’asilo di Puerto Plata, e
poi si è spostato ad Haiti proprio per
visitare le due scuole di Hinche e
Gonaives che la Fondazione ha ripreso
a sostenere. “Sono arrivato a
Gonaives - racconta Paolo - dopo 12
ore di viaggio. Gonaives è una cittadina spettrale. Non c’è né un albero né
un filo d’erba. Non esistono in città
strade asfaltate. Ho parlato con il rappresentante del progetto: i 40 bambini
fuggiti da Port-au-Prince abitano a
casa di parenti, perché sono gli stessi
bambini di Gonaives scappati nella
Luigi Monti è stato il primo volontario di “aiutare i bambini” a partire per Haiti
dopo il terremoto. Qui all’interno di un campo tende a Port-au-Prince.
capitale 2 anni fa a causa del tornado.
Frequentano la scuola e pranzano alla
scuola. Alla sera cenano presso le
famiglie che li ospitano con i viveri che
l’organizzazione porta”.
E continua: “Da Gonaives dopo un
viaggio di 6 ore sono arrivato a
Hinche che era notte fonda. Al mattino ho visitato il progetto di Suor
Mariangela. Mi ha mostrato le 5 aule
costruite con i fondi di “aiutare i
bambini” e utilizzando criteri occidentali. Pilastri in cemento armato
molto solidi che danno garanzia di
stabilità. Anche qui i 50 bambini pro-
venienti da Port-au-Prince sono
alloggiati presso parenti ed amici.
Nessuno è alloggiato nella struttura”.
A marzo è partita la volontaria
Marina Brolatti, di Bologna. Altri
seguiranno con regolarità, dandosi il
cambio e facendo sempre base in
Repubblica Dominicana, per assicurare tutta la vicinanza, la solidarietà e
l’appoggio possibili ai bambini colpiti
dal terremoto e ai responsabili dei
progetti di Puerto Plata, Hinche e
Gonaives. Un grazie ai nostri volontari per il loro grande impegno!
Attivi anche nella prima emergenza
Immediatamente dopo il terremoto, “aiutare i bambini” aveva aderito con un
contributo di 10.000 euro all’appello urgente lanciato dalla Fondazione
Francesca Rava – N.P.H. Italia, che gestisce nella capitale un ospedale pediatrico. Altri 10.000 euro erano stati stanziati per l’asilo “Los amiguitos de
Cristo” a Puerto Plata, in Repubblica Dominicana, dove nei giorni successivi al
terremoto sono arrivati da Haiti più di 60 bambini orfani o feriti. Grazie a
questo contributo eccezionale l’asilo è stato temporaneamente trasformato in
un piccolo centro di accoglienza e la responsabile Karen Padilla ha potuto dare
cure, medicine, cibo, acqua e vestiti ai bambini accolti. Gradualmente i bambini stanno rientrando in Haiti, quando possibile per essere ricongiunti con i
genitori. Karen inoltre ha organizzato due spedizioni via terra ad Haiti, per
portare aiuti alla popolazione. Grazie a tutti i sostenitori che dandoci subito
fiducia hanno reso possibili questi interventi!
aiutare i bambini |
5
Cuore di bimbi
SMS solidale: più di
50.000 messaggi ricevuti
Cameroun e altri Paesi ancora da definire) oltre che nuove operazioni che
verranno eseguite in strutture ospedaliere italiane (il Policlinico di San
Donato Milanese e l’ospedale
Malpighi di Bologna) e che salveranno la vita a 10 bambini provenienti da
Zambia e Zimbabwe.
Lunedì 1 marzo la campagna per
“Cuore di bimbi” si è conclusa con un
grande
evento:
il
Concerto
Straordinario al Teatro alla Scala di
Milano, promosso da “aiutare i bambini” e supportato da UniCredit
Group
quale
major
partner.
L’orchestra Filarmonica della Scala ha
suonato diretta dal Maestro finlande-
La campagna “Cuore di bimbi-2010”
si è conclusa il primo marzo con
il concerto straordinario
al Teatro alla Scala di Milano.
L’SMS solidale promosso da “aiutare
i bambini” a favore della campagna
“Cuore di bimbi” per salvare i bambini cardiopatici è stato un successo!
L’iniziativa, partita il 30 gennaio e terminata l’1 marzo, ha raccolto una
grande adesione: sono più di 50.000 i
messaggi e le telefonate arrivate al
numero 48543. Gli operatori telefonici non hanno ancora fornito i dati
definitivi, ma possiamo affermare con
certezza che l’obiettivo della raccolta
fondi, fissato a 100.000 euro, è stato
non solo raggiunto, ma ampiamente
superato.
I fondi raccolti serviranno a sostenere,
nel corso del 2010, nuove missioni di
medici italiani all’estero (in
“
Grazie ai fondi raccolti,
nel 2010 sarà possibile
salvare più di 240 bambini
cardiopatici
”
se Esa-Pekka Salonen, con la partecipazione eccezionale del violino solista Leonidas Kavakos. Lo spettacolo è
stato apprezzato dal pubblico, e in
particolare dagli intenditori di buona
musica. La serata inoltre è stata occasione per festeggiare insieme con tutte
le persone che in questi anni hanno
sostenuto le attività della Fondazione
a favore dei bambini di tutto il
mondo, ringraziandole per la loro
solidarietà.
Grazie a tutte le persone che hanno dato il loro contributo e ai media che hanno deciso
di dare gratuitamente visibilità all’SMS solidale per “Cuore di bimbi”:
- gli operatori telefonici che hanno concesso il numero: Tim,
Vodafone, Wind, 3, Telecom Italia;
- il Segretariato Sociale Rai, Mediafriends Onlus e le reti
televisive che hanno segnalato l'iniziativa: Rai Uno (con i programmi: “Ballando con le Stelle”, “Domenica In”, “L'Eredità”,
“Linea Verde Orizzonti”, “Unomattina”, “Unomattina Weekend”),
Rai Due (con “I Fatti Vostri”, “La Domenica Sportiva”, “Mattina
in Famiglia”, “Sereno Variabile”, “Stadio Sprint”), Rai Tre (con
“90° Minuto Serie B”, “Alle Falde del Kilimangiaro”, “Che tempo
che fa”, “Cominciamo Bene”, “Geo&Geo”), Canale 5 (con “Chi
vuol essere Milionario”, “Mattino 5”) e Italia 1 (con “Le Iene
Show”); Telelombardia (“TL Sera”), Bergamo Tv (“Incontri”);
6 | aiutare i bambini
- i diversi canali che hanno ospitato lo spot video: la pay
tv digitale SKY e numerose tv locali; i bus ATM; le metropolitane di Milano, Roma e 12 aeroporti nazionali attraverso il
Circuito Telesia; la web tv www.streamit.it;
- le radio nazionali (105 Classics Nazionale, Radio 105,
Radio 24, Radio Deejay, Radio Italia Anni 60, Radio
LatteMiele, RMC Radio Montecarlo, Virgin Radio) e le
numerose radio locali che hanno comunicato l'evento e/o
ospitato lo spot;
- i periodici, i quotidiani e i siti internet che hanno pubblicato la notizia e le concessionarie di pubblicità che hanno
ospitato l'annuncio stampa e il banner relativo all'iniziativa.
Adozione a distanza
Adotta una classe
di bambini haitiani!
Sta rubando il futuro di intere generazioni di bambini: il terremoto di
Haiti non è solo un brutto ricordo
che ha cancellato case, vite, speranze, ma il suo tragico effetto sta
distruggendo la cosa più preziosa
rimasta ai sopravvissuti, il loro futuro. E non si può parlare di futuro
senza pensare ai bambini che, in
questa situazione, rischiano di interrompere, forse per sempre, il loro
percorso scolastico e così la loro
possibilità di crescita.
Da febbraio i genitori degli studenti
iscritti alla scuola di Hinche, già
sostenuta da “aiutare i bambini”
prima del terremoto, non sono più
in grado di pagare la retta, perché si
trovano in condizioni economiche
difficili. Inoltre questa scuola ora
accoglie anche 50 bambini arrivati
da Port-au-Prince insieme alle fami-
glie che hanno perso
tutto. In tutto sono 98
i bambini che hanno
bisogno di un aiuto
per continuare a studiare. In particolare
servono risorse per
retribuire i maestri,
per i materiali scolastici e i testi, per le
divise e i pasti diurni.
Con
l’adozione
a
distanza di una classe è Una classe della scuola di Hinche da sostenere
possibile assicurare ciattraverso l’adozione a distanza
bo, cure e istruzione a
questi bambini colpiti
dal terremoto: attiva subito l’adozione busta chiusa a: Fondazione “aiutare
i bambini”, Via Ronchi 17, 20134
a distanza, fai anche tu la differenza!
Milano. Per maggiori informazioni
Compila e ritaglia la seguente sche- chiama lo 02 70.60.35.30 oppure
da di adesione e inviala per fax allo visita il sito:
02 70.60.52.44 oppure spediscila in www.aiutareibambini.it/adozioni.
Scheda di adesione adozione a distanza Haiti
Nome e Cognome
Cap
Indirizzo
Città
Telefono
Provincia
Cellulare
Email
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Ì Si
Ì No
DESIDERO SOSTENERE L’ADOZIONE A DISTANZA DEL GRUPPO DI BAMBINI DI HAITI:
Ì 25 euro al mese
Ì 75 euro al trimestre
Ì 150 euro al semestre
Ì 300 euro all’anno
CHE VERRANNO VERSATI CON:
Ì RID Bancario
Ì Bonifico Continuativo
Ì Carta di credito
Ì Bollettino Postale
Al ricevimento della scheda di adesione, “aiutare i bambini” ti invierà la documentazione sulla tua adozione a distanza
e i moduli di versamento necessari per far partire le tue donazioni.
I dati personali che vorrai fornire liberamente saranno utilizzati esclusivamente per finalità correlate agli scopi statutari della Fondazione “aiutare i bambini” Onlus, ovverosia per la divulgazione di materiali informativi, la raccolta
fondi e la rendicontazione riguardante l’attività di sostegno ai bambini in situazioni di difficoltà nel mondo e saranno trattati con strumenti informatici e non. Il titolare del trattamento è la Fondazione “aiutare i bambini” Onlus, con
sede in via Ronchi 17 - 20134 Milano – Tel. 02 70.60.35.30 - Fax 02 70.60.52.44 - E-mail: info@aiutareibambini.it, alla quale potrai rivolgerti per qualsiasi informazione o per chiedere l'integrazione, la rettifica o la cancellazione
dei tuoi dati personali. Prima di compilare il modulo ti invitiamo a visionare l’informativa completa sul nostro sito internet www.aiutareibambini.it/privacy.
Data
Firma
aiutare i bambini |
7
Brasile
Il 1° progetto sostenuto: un asilo
per 100 bambini nello stato del Parà
2000
2002
Madagascar
Enea Sansaro, il 1°
volontario di “aiutare i
bambini” all’estero, visita
la scuola del villaggio di
Sarodroa che la Fondazione
contribuirà a ristrutturare
l’anno seguente
2003
2001
Eritrea
Zimbabwe
Il 1° intervento a favore dei bambini
malati di AIDS: attrezzature mediche
e medicinali per l’ospedale di
Mutoko, in collaborazione con la
Dott.ssa Pesaresi
Il 1° progetto di adozione
a distanza, a favore di
una classe di 30 bambini
dell’asilo di Ghinda
2005
Italia - Kenya
2004
Cambogia
Inizia il sostegno al
centro “M’Lop Tapang”
di Sihanoukville per
dare accoglienza ai
bambini di strada e
vittime di sfruttamento
sessuale
Il 1° evento
nazionale “Babbo
Natale per un
giorno” coinvolge
500 volontari in
72 piazze.
Grazie ai fondi
raccolti sarà
costruita una
casa-famiglia per
20 bambini orfani
a Bomet, in Kenya
2006
Camerun
Viene potenziato
l’acquedotto di 20 km
costruito nel 2001
a Bambui con la
collaborazione di
Padre Umberto Paris,
per portare acqua
potabile a più di
6.000 bambini
Italia - India
Grazie al programma “Amore” condotto da Raffaella
Carrà su Rai Uno, centinaia di bambini che
lavoravano nelle cave d’ardesia di Markapur,
in India, vengono adottati a distanza e accolti presso
il Centro sostenuto in loco da “aiutare i bambini”
2007
Italia
Alla prima edizione del Laboratorio Nazionale
dedicato al volontariato partecipano più di 100
volontari da tutta Italia.
Continua l’attività di formazione iniziata nel 2005
con il primo corso IOvolontarIO
2009
Italia - Asia
La Fabbrica del Sorriso sostiene la
campagna “Cuore di bimbi” per
salvare la vita ai bambini
cardiopatici asiatici attraverso
missioni di medici volontari italiani
Italia
2008
Italia
Per la prima volta
i fondi destinati
all’Italia superano la soglia del 25%.
Aumenta l’impegno per l’apertura
di nuovi asili attraverso la campagna
“Un asilo nido per ogni bambino”
“aiutare i bambini” interviene
in Abruzzo iniziando la
realizzazione del centro
ricreativo “Kamael” per i
bambini e i ragazzi di
Gignano, frazione de L’Aquila
gravemente danneggiata
dal terremoto
dieci anni di attività abbiamo aiutato
più di 650.000 bambini in 67 Paesi. Ancora
molti bambini aspettano il nostro aiuto, la storia continua!
In
Italia
Crossing Bike, una
Abruzzo: continuano i lavori
opportunità di integrazione
A Gignano, frazione de L’Aquila
che conta 1200 abitanti ed è stata
duramente colpita dal terremoto
dello scorso anno, continuano i
lavori di realizzazione del centro
aggregativo “Kamael”, finanziato
da “aiutare i bambini”. Presto i
bambini e i ragazzi di Gignano
potranno avere uno spazio dedicato per attività di doposcuola,
musicali e ricreative dove passare
ore serene. Il centro sarà anche un
importante punto di riferimento
per l’intera comunità.
PrimaVeraFesta
Uno dei ragazzi del laboratorio per biciclette di Lecco sostenuto da “aiutare
i bambini” alle prese con una riparazione.
Non sono solo gli stormi di rondini a
fare primavera, ma anche i gruppi di
biciclette che, appena arriva la bella
stagione, iniziano a infilarsi tra le
vie di ogni città.
seconda generazione e di quella che
viene chiamata “generazione 1,5”,
cioè i ragazzi che arrivano in Italia già
adolescenti: questa attività è nata
infatti come occasione di integrazione nel tessuto sociale cittadino.
E non si sono lasciati trovare
impreparati i ragazzi del laboratorio
“Crossing Bike” di Lecco: hanno
avviato un’officina di riparazione e
autoriparazione di biciclette per
tutti i concittadini che stanno
rispolverando le loro due ruote
rimaste in letargo durante l’inverno.
Guidati da “maestri di bottega”, i
ragazzi sono pronti ad aggiustare,
regolare, pulire tutte le bici che
saranno portate al laboratorio.
“aiutare i bambini” con l’associazione “Comunità di via Gaggio” ha realizzato il laboratorio e ha contribuito
all’avvio di questo progetto, che rappresenta un ottimo esempio di come
le attività a favore dei minori possano
avere anche funzione di stimolo, di
proposta e di progettualità per la collettività intera, promuovendo un forte
spirito aggregativo.
Questi giovani animati da entusiasmo e voglia di rendersi utili alla cittadinanza, sono ragazzi stranieri di
Un buon sano giro in bicicletta a
tutti i lettori e un augurio di buona
fortuna ai ragazzi di “Crossing
Bike”!
10 | aiutare i bambini
Il 23 maggio a Milano e in tante
altre città di tutta Italia, i volontari di “aiutare i bambini” scendono in piazza per la
PrimaVeraFesta: l’evento organizzato per coinvolgere i più piccoli
in giochi, attività di “trucca
bimbo”, animazione e sensibilizzare gli adulti raccogliendo fondi
per la campagna “Un asilo nido
per ogni bambino”. I volontari che
vogliono proporsi per organizzare
un banchetto nella loro città possono contattare Ornella Ponzoni,
referente eventi: ornella.
ponzoni@aiutareibambini.it,
tel. 02 70.60.35.30.
Laboratorio Nazionale Volontari
Anche quest’anno torna l’incontro
annuale nazionale di tutti i volontari di “aiutare i bambini” all’insegna di partecipazione, confronto
e divertimento. L’appuntamento è
per l’11-12-13 giugno a Marina di
Massa. Per info e prenotazioni
scrivi un’e-mail a volontari@aiutareibambini.it o telefona allo 02
70.60.35.30.
AziendAmica
Michael Page e Page Personnel
diventano grandi
Michael Page, leader europeo nel
settore della ricerca e selezione specializzata, con 136 uffici in 28 Paesi
del mondo e Page Personnel, società
parte del gruppo, specializzata nel
lavoro temporaneo e nella ricerca e
selezione, hanno scelto di sostenere
“aiutare i bambini”. Da marzo 2010,
i dipendenti delle due società possono scegliere di versare una quota
della propria retribuzione mensile a favore delle attività di
aiuto ai bambini
e ai ragazzi promosse dalla Fondazione milanese. Questa modalità di sostegno,
chiamata “Payroll Giving”, rappresenta un innovativo strumento di raccolta fondi, molto
utilizzato
nei
Paesi anglosassoni e sempre
più presente anche in Italia. La
donazione viene trattenuta direttamente dalla busta paga e l’azienda
versa mensilmente tutti gli importi
raccolti direttamente all’ente non
profit con cui collabora.
Per la loro prima esperienza di
“Payroll Giving”, Michael Page e
Page Personnel Italia hanno scelto
“aiutare i bambini” e in particolare
la campagna “Diventare Grandi”,
che ha l’obiettivo di contrastare il
fenomeno dell'abbandono scolastico
in Italia.
La Direzione inoltre, per condividere l’obiettivo comune con i propri
dipendenti, raddoppierà mensilmente l’importo raccolto delle
donazioni dei dipendenti, realizzando il Matching Gift Program.
L’iniziativa durerà fino a fine anno,
con la possibilità di estensione nel
tempo e i contributi dei dipendenti
saranno destinati al sostegno di centri di aiuto allo studio e aggregazione giovanile nel nostro Paese.
Un’iniziativa importante che contribuirà in modo significativo ad aiutare tanti ragazzi, sostenendoli nello
studio per assicurare loro un futuro
fatto non di emarginazione sociale
ma di integrazione e piena realizzazione.
Grazie a Michael Page e a Page
Personnel per aver scelto “aiutare i
bambini” per l’avvio di questo
importante programma, e a tutti i
dipendenti che decideranno di aderire e sostenere il progetto!
Diventare grandi
In Italia sono quasi mezzo milione i
cosiddetti “dispersi” che la scuola
genera ogni anno. L’abbandono scolastico costituisce il primo anello della
catena che porta all’emarginazione
sociale: i giovani che in età scolare
rinunciano agli studi provano la solitudine di chi ha smarrito l'identità di
studente e non ne ha ancora individuato una nuova.
La Fondazione “aiutare i bambini” ha
deciso di dare un contributo per contrastare il fenomeno dell’abbandono
scolastico in Italia attraverso la cam-
pagna “Diventare grandi” che sostiene centri di aiuto allo studio, doposcuola, centri di aggregazione giovanile. In queste strutture vengono svolte e
coordinate attività educative, culturali, ricreative e sportive in favore di
ragazzi di età compresa tra i 6 ed i 18
anni che frequentano le scuole dell'obbligo e medie superiori.
Attraverso “Diventare grandi”, nel
2009 la Fondazione ha sostenuto 9 progetti, a beneficio di più di 1.000 ragazzi
nelle città di: Milano, Roma, Napoli,
Torino, Perugia, Catania e Lecco.
aiutare i bambini |
11
Fatti
e parole
IO VolontarIO
Ecopark, fattoria per bimbi
sottratti alla strada e al lavoro
dal diario di Ornella Solimene, volontaria in India
Ornella Solimene, volontaria di “aiutare i bambini”, insieme ai bambini di strada
accolti presso il centro sostenuto dalla Fondazione nella cittadina di Tirupur.
7 dicembre 2009
All’uscita dell’aeroporto Coimbatore
non c’è bisogno di cartello perché
Mary mi riconosca: sono l’unica
straniera. Incomincio subito a sommergerla di domande mentre andiamo verso Tirupur, negli uffici di
Save, l’organizzazione locale di cui
“aiutare i bambini” è partner. Lo
staff è al lavoro, ma Mary si accorge
che incomincio a perdere colpi
causa il lungo viaggio e mi porta a
Ecopark, la fattoria biologica che
accoglie bambini di strada e bambini
sottratti al lavoro minorile, una
piaga del luogo. Il posto mi sembra
subito molto bello, in aperta campagna. I bambini sono ancora a scuola.
Ho bisogno di dormire.
8 dicembre 2009
Ho capito che non è necessario mettere la sveglia. Alle 5.30 un centinaio di bambini, dai 4 ai 16 anni, si
12 | aiutare i bambini
svegliano, vanno a lavarsi passando
sotto il mio balcone, studiano per
due ore, fanno colazione e si preparano per andare a scuola. Mary arriva a prendermi alle 8.30 in moto,
quindici chilometri di buche e,
lasciata la campagna, di traffico caotico. Non so come, arriviamo nell’ufficio di Save, che, come apprendo, significa “Social Awareness and
Voluntary Education”, consapevolezza sociale ed educazione volontaria. Faccio una lunga chiacchierata con mister Aloysius, il fondatore
di Save, che mi piace immediatamente. Parla un inglese molto fluente, con una pronuncia molto indiana e in alcuni momenti faccio fatica
a capirlo.
Nel pomeriggio ancora in moto, questa volta con Pradeep, altro collaboratore, al centro commerciale. Ho
raccolto a Milano 200 euro per i
bambini di Ecopark e, su indicazio-
ne del personale del parco, dobbiamo comprare degli utensili per la
cucina: pentoloni per il riso, caraffe
per l’acqua ecc. La contrattazione
dura ore e alle 18 carichiamo tutto
su un autorisciò.
La sera è presente uno sponsor, che
festeggia l’anniversario del matrimonio
offrendo la cena ai bambini. Noi “grandi” mangiamo dopo di loro: seduti per
terra, riso, cipolle e curd servito su una
foglia di banano. Poi grande competizione di skipping (salto con la corda) e
alle 21.30 a dormire.
Le camerate sono quattro, due per i
maschi e due per le femmine.
Dormono su stuoie che stendono
alla sera e alla mattina riavvolgono. I
più grandi sono responsabili dei più
piccoli, mantengono la disciplina e
l’ordine. Una cuoca prepara il cibo,
ma sono gli stessi bambini che, a
turno, lo servono.
Responsabile della struttura è
“
Da quel saluto
non è passato giorno
che io non abbia
pensato a loro
”
Helen, una giovane donna che
insieme a sua madre, la cuoca, vive
a Ecopark. Da poco è stato assunto
Pradeep, Master of social Work. Il
suo compito è di contattare le centinaia di fabbriche di tessile che sorgono a Tirupur, cittadina del Tamil
Nadu definita “la capitale del tessile” indiana. Far conoscere Save
significa sensibilizzare contro il
lavoro minorile e raccogliere fondi
per Ecopark. Ho appreso che qui
ogni tanto la cena viene offerta da
sponsor, indù o cristiani, singoli
individui o coppie o gruppi di
amici, che in occasione di compleanni o anniversari di matrimonio
Fatti
e parole
IO VolontarIO
vengono a Ecopark e fanno una
buona azione.
9 dicembre 2009
Nel pomeriggio facciamo il giro di
tre scuole private, sempre allo scopo
di fare conoscere Save in modo più
capillare. Le scuole private sono
molto numerose e chiaramente
hanno una utenza che appartiene
alla media borghesia che si può permettere di pagare rette non certo
economiche. Nella scuola governativa purtroppo il livello di insegnamento è molto scadente: gli studenti
parlano solo tamil, non conoscono
l’hindi e non parlano inglese. Al di
fuori del loro stato, non hanno quindi possibilità di comunicazione.
Serata con i bambini: mi tocca raccontare Cenerentola, e via a interpretare tutti i ruoli, la fata, la matrigna e il principe. Vado a letto felice,
perché sembra che la mia fiaba sia
stata una delle cose più belle della
loro giornata!
10 dicembre 2009
Oggi è una giornata importante.
Save ha organizzato una “catena
umana“ per la giornata mondiale
della proclamazione dei diritti dell’uomo. La manifestazione dura tutta
la mattinata, tra l’indifferenza della
gente, e termina con un pranzo collettivo. Io però continuo con
Pradeep il mio giro delle fabbriche.
Pradeep mi dice che ci fanno entrare
solo perché inizialmente pensano
che io sia una buyer, una compratrice, altrimenti forse non ci aprirebbero la porta.
Sulla via del ritorno, nel traffico
infernale ci partono le luci della
moto, meccanico d’emergenza, le luci
ritornano, dopo un chilometro ripartono. È buio, strade sconnesse, buche
ovunque, in campagna non ci sono
lampioni, ma il mio simpatico
Pradeep sa sempre come cavarsela:
cellulare in bocca, la sua luce ci
guida per 10 chilometri fino a casa!
Devo dire che mi sto proprio divertendo.
Nell’Ecopark i bambini studiano per prepararsi a tornare a scuola e imparano diversi
lavori basati sul riciclo, come la creazione di borse e biglietti di carta riciclata.
14-15 dicembre 2009
Nell’ufficio di Save assisto a un convegno regionale di donne, chiaramente in lingua tamil. Sono centinaia e centinaia, tutte bellissime nei
loro sari colorati. Mi spiegano che
queste donne fanno parte del progetto di microcredito, e che sono generalmente abusate dalla famiglia e dai
mariti, cosa molto comune in India.
16-17 dicembre 2009
Chiedo ad Aloysius consiglio per il
regalo di Natale per i bambini. Mi
rimangono ancora 100 euro di quelli
raccolti in Italia tra gli amici. Sembra
che la cosa più utile e gradita sia l’acquisto di 100 secchi di metallo, uno a
testa, per lavarsi e lavare i panni.
18-19 dicembre 2009
È il mio penultimo giorno qui a
Ecopark, e già mi sento sola all’idea di
andarmene. Questa mattina mi hanno
svegliata portandomi una rosa in
camera. Io li guardo tutti e mi sento triste. Poi, un lampo: non c’è motivo che
me ne vada, passerò il Natale con loro!
È una festività che non ho mai sopportato, se non quando ero bambina
anch’io, ma qui Natale ha ancora un
senso. Comunico a Pradeep la mia
decisione e lui mi dice ridendo che
aspettava da giorni che io glielo dicessi. Adesso mi sento proprio meglio! I
bambini accolgono la notizia con un
boato di gioia: sembra quasi che anche
loro se l’aspettassero.
23 dicembre 2009
Solo oggi ho voluto sapere quali fossero i 50 piccoli adottati da “aiutare
i bambini”. Prima preferivo non
sapere per non rischiare di fare preferenze.
25 dicembre 2009
Finalmente è Natale. Giacinta,
un’insegnante che vive a Ecopark,
mi presta uno dei suoi sari. È il
momento dello spettacolo preparato
per una settimana con così tanta
cura, e della consegna, a uno a uno,
dei secchi con dipinti i loro nomi. I
volontari hanno anche portato il
pranzo di Natale, insieme a un
Babbo Natale che viene accolto con
urla di gioia. Intanto incominciano
ad arrivare, chi in autobus chi in
moto, i familiari di parte dei bambini che torneranno a casa per qualche
giorno: una madre, un padre, una
nonna. Chi rimane guarda con occhi
tristi i compagni che se ne vanno.
C’è silenzio questa sera..
26 dicembre 2009
Poche righe per questa giornata che
mi porterà a Bombay. Ho il cuore gonfio di pena. I bambini mi consegnano
un biglietto di Natale scritto da
Pradeep. Scoppio in lacrime e li stringo a me in un abbraccio universale. La
macchina si allontana lentamente
mentre le loro manine mi salutano. Da
quel saluto non è passato giorno che
non abbia pensato a loro.
Se vuoi visitare uno dei nostri progetti all’estero in qualità di volontario, iscriviti al corso di formazione “IO volontarIO”.
Per conoscere le date delle prossime edizioni di “IO volontarIO” nella sede di Milano visita il sito www.aiutareibambini.it
nella sezione “Volontariato” oppure scrivi a volontari@aiutareibambini.it o telefona al numero 02 70.60.35.30.
aiutare i bambini |
13
Fatti e Parole
13 marzo. Milano: “aiutare i bambini” entra in libreria
Un bellissimo gruppo di 15 bambini (dai 4 agli 8 anni) ha partecipato con entusiasmo a un pomeriggio divertente ed educativo aderendo a un’iniziativa del Progetto Scuole di “aiutare i bambini” presso
la Libreria Scaldapensieri di Milano. I bambini hanno creato dei disegni che verranno consegnati da due volontari in partenza per il
Madagascar ai bambini adottati a distanza ad Antananarivo e
Sarodroa; i bambini malgasci, a loro volta, creeranno dei disegni che,
al rientro dei volontari, saranno consegnati ai loro coetanei italiani.
Una bella occasione per sensibilizzare i più piccoli sui temi della solidarietà e della cooperazione. Grazie ai volontari che ci hanno aiutato durante l’incontro: Gianpiero Tanzi e Valeria Maringoni.
12-14 marzo. Anche
“aiutare i bambini” a
“Fa’ la cosa giusta!”
Terre di Mezzo ha organizzato a Milano anche
quest’anno “Fa’ la cosa
giusta”,
la
fiera
nazionale giunta alla
settima edizione che si
propone di diffondere
sul territorio nazionale
le “buone pratiche” di consumo e produzione. “aiutare i bambini”
è stata presente alla fiera del consumo critico e degli stili di vita
sostenibili nei giorni di venerdì 12, sabato 13 e domenica 14
marzo con uno stand presidiato da volontari pronti a fornire informazioni a tutte le persone interessate ai progetti della Fondazione
e ai diversi modi di fare volontariato. “aiutare i bambini” ha partecipato anche al Progetto Scuole di “Fa’ la cosa giusta”, inserendosi
nel percorso “Essere bambini nel mondo”, che prevedeva attività
divertenti e istruttive per bambini e ragazzi delle scuole elementari e medie.
24 febbraio. A Milano lezioni di solidarietà
Presso l’Istituto Comprensivo Locchi di Milano si è svolto dal 24
febbraio alla prima metà di marzo il Percorso di sensibilizzazione
“So, agisco, condivido” di “aiutare i bambini”: tre appuntamenti
con i ragazzi della scuola media per discutere e confrontarsi sui
temi della solidarietà e della cooperazione.
La geografia della povertà, i modi per aiutare, ma anche le favole
tipiche di Paesi lontani e gli usi e costumi diversi dai nostri:
insieme alle volontarie, i ragazzi si sono messi in gioco per entrare
nel mondo della solidarietà attraverso discussioni, letture,
proiezione di foto, video e recite. Grazie alle nostre volontarie e
alle Professoresse Formenti, Mascheroni e Uberti e alla Dirigente
Scolastica dell’Istituto Comprensivo Locchi.
12-13 febbraio.
Bisignano (CS):
“Smaschera la plastica”
Il Circolo Didattico S.
Umile di Bisignano in
provincia di Cosenza ha
colto l’occasione del
carnevale per organizzare una nuova iniziativa a sostegno del pro-
14 | aiutare i bambini
getto di “aiutare i bambini” in precedenza adottato dalla scuola: il
completamento e l'equipaggiamento di una scuola per bambini
sordomuti a Bamenda, in Camerun. Così il 12 e 13 febbraio, con il
sostegno dell'Assessorato provinciale all'Ambiente di Cosenza, la
scuola ha organizzato una grande festa di carnevale intitolata
“Smascheriamo la plastica”: si dovevano utilizzare maschere particolari perché costruite direttamente dai bambini utilizzando
l’Happy Mais, materiale ecologico totalmente biodegradabile con
colori alimentari atossici. Un grazie di cuore al gruppo
Destrutturante, alla Dirigente scolastica Loredana Giannicola e
all'Assessore provinciale Ferdinando Aiello.
9 febbraio.
Agrigento soccorre
“los amiguitos”
Gli alunni della 3°A del
corso dei Servizi Sociali
di Agrigento affiancati
dai volontari di “aiutare
i bambini” hanno dato
vita a un mercatino di
regali solidali nella
mattinata del 9 febbraio presso l’I.P.I.A. “Enrico Fermi”. Gli articoli proposti sono stati
quelli della nostra linea HelpStyle: quaderni, tazze, astucci e tanti
altri allegri e utili oggetti. I 525 euro raccolti sono stati destinati
al progetto di “aiutare i bambini” per offrire cibo, acqua, farmaci
e abiti ai bambini haitiani colpiti dal terremoto e assistiti nell'asilo “Los amiguitos de Cristo”, in Repubblica Dominicana, trasformato temporaneamente in piccolo centro di accoglienza. Il nostro
ringraziamento alla volontaria Maryline Leger e agli studenti
dell’I.P.I.A. “Enrico Fermi”.
8-15 febbraio. All’asta su eBay le magliette autografate
Dall’8 al 15 febbraio sono state messe all’asta su eBay le magliette autografate dagli Zero Assoluto e da Max Pisu a partire
dall’offerta di 1 euro. Lo scopo dell’asta era ovviamente benefico:
sostenere la campagna “Cuore di bimbi” della Fondazione per salvare in un anno 240 bambini cardiopatici di Africa o Est Europa.
6-27 febbraio. A Pianoro (BO) sabati Happy e solidali
Happy Bimbi di Pianoro, in provincia di Bologna, parco giochi al
coperto con scivoli gonfiabili, spazio ludico e sala per feste di
compleanno, ha deciso di promuovere febbraio come mese della
solidarietà a favore dei terremotati di Haiti. In particolare, ha
devoluto i contributi d’ingresso di tutti i sabati di febbraio, per un
totale di 200 euro, a favore dei progetti per l’emergenza Haiti attivati da “aiutare i bambini”.
5 febbraio. Parte il tour di cene
piemontesi al “gusto solidale”
In seguito al successo della serata “Babbo
Natale per una cena” che si è svolta a dicembre al ristorante Il
Canonico di Carignano (TO), il volontario Federico Baldizzone e il
gruppo di amici piemontesi che l’avevano promossa hanno deciso di
dar vita all’iniziativa “Gusto Solidale”, un tour di cene solidali a
favore di “aiutare i bambini”. L’iniziativa è partita il 5 febbraio col
primo appuntamento, realizzato in collaborazione con l’Unione
Italiana Ristoratori (U.I.R.), presso il ristorante “Il Grappolo” di
Fatti e Parole
Alessandria con una cena di cucina tipica piemontese. I fondi raccolti
in occasione delle gustose serate saranno destinati a sostenere 320
bambini del Ghana accolti presso il “Foster Family Community
Center”, garantendo loro assistenza medica. Grazie a Federico
Baldizzone, ai promotori delle cene, ai ristoranti che ospitano l'iniziativa e a tutti coloro che vi parteciperanno.
30-31 gennaio. A Milano “I giorni del
volontariato”
Sabato 30 e domenica 31 gennaio sono
stati “I giorni del volontariato” a Milano, presso il Palazzo delle
Stelline di corso Magenta 61. Ben duecento associazioni hanno
presentato la propria attività in singoli stand informativi e spiegato, tutte insieme, l'essenziale ruolo del volontariato nella società
attraverso dibattiti, incontri, seminari, proiezione di filmati.
Un’occasione unica per conoscere in modo diretto le infinite possibilità per “diventare volontari” nella realtà milanese. Era presente anche uno stand di “aiutare i bambini” per raccontare le
attività della Fondazione e le numerose opportunità di aiutare in
modo concreto i bambini in Italia e nel mondo.
16-17 gennaio. I progetti del Camerun su Rete4
L’appuntamento di sabato 16 gennaio di “Storie di confine” - la trasmissione di Rete4 che accende i riflettori sulle realtà più degradate del Terzo
Mondo e sui progetti di aiuto alle popolazioni bisognose promossi dalla
Onlus Mediafriends (creata da Mediaset, Medusa e Mondadori) - è stato
dedicato ai progetti di “aiutare i bambini” in Camerun. Il giornalista
Mimmo Lombezzi ha visitato recentemente con Elena Penco, responsabile dei progetti in Africa di “aiutare i bambini”, i progetti camerunensi
sostenuti dalla nostra Fondazione e da Mediafriends. Il primo è la
costruzione di un sistema di distribuzione dell'acqua nei distretti di
Masoh e Kumbo. Il secondo è la realizzazione di un impianto per rendere
potabile l’acqua e l'installazione di un generatore di elettricità presso il
centro cardiochirurgico di Shisong, inaugurato nell’ottobre del 2009 su
iniziativa delle suore Francescane di Bressanone, dell'Associazione Cuore
Fratello, del Policlinico di San Donato Milanese (MI) e dell’Associazione
Bambini Cardiopatici nel Mondo.
2 e 22 gennaio. “Our Village” in Cambogia raccontato in radio e tv
Giampaolo Musumeci, fotoreporter amico di “aiutare i bambini”,
è stato in visita al Centro “Our Village” in Cambogia lo scorso
ottobre, e ha voluto raccontare la sua esperienza ad un’ampia
platea il 2 gennaio dai microfoni di Radio24 e successivamente il
22 gennaio in diretta tv su Rainews24. Il Centro offre accoglienza
e cure a più di 150 bambini orfani sieropositivi e viene sostenuto
da “aiutare i bambini” grazie ai fondi raccolti con la quinta edizione di “Babbo Natale per un giorno”, svoltasi il 28 e 29 novembre scorso in tutta Italia. Il funzionamento del progetto, la condizione dei bambini che vengono accolti al Centro come in una
famiglia, la storia di John e Kathy Tucker che lo hanno fondato e
lo gestiscono: tutto questo ed altro ancora ha raccontato
Giampaolo. A lui il nostro caldo ringraziamento.
3-16 gennaio. Volontari cercansi: grazie Rai
Dal 3 al 16 gennaio le reti tv Rai hanno mandato in onda gratuitamente lo spot di “aiutare i bambini” per la ricerca di nuovi volontari: e le telefonate sono arrivate numerose! L’aiuto della Rai è
stato prezioso perché i volontari per “aiutare i bambini” sono
importantissimi e ce n’è sempre bisogno. Andando all’estero visitano i progetti, facendo un’esperienza di vicinanza e solidarietà
con i bambini e le comunità del posto, ma anche verificando l’avanzamento degli interventi sostenuti dalla Fondazione. In Italia
organizzano nella propria città eventi di sensibilizzazione e raccolta fondi, oppure partecipano agli eventi promossi dalla
Fondazione. Finiti gli spot, è sempre possibile offrirsi come volontari. Si può consultare la relativa pagina del sito, scrivere un’email a volontari@aiutareibambini.it oppure telefonare al numero
02 70.60.35.30.
La Posta
Stiamo aderendo da tempo all’iniziativa di adozione a distanza in particolare per Awet Tekie in Eritrea.
Abbiamo appreso dalla vostra ultima
comunicazione, che questo sarà l’ultimo anno in cui Awet rientrerà all’interno del progetto di adozione a
distanza per poi iniziare il servizio
militare. Questo ci dispiace, e ci risulta strano pensarlo già così grande...
ma siamo contenti di avere contribuito finora al suo sostentamento e a
garantirgli la possibilità di studiare e
rimanere in salute. Vorremmo confermare la nostra adesione a continuare
in altri progetti di adozioni a distanza
anche nel momento in cui non potremo più farlo per Awet.
Cordiali saluti.
Lia & Tony Gurrado
Permettere ai bambini di andare a
scuola, nei Paesi più poveri è l’unica via che garantisce loro la possibilità di uscire dalla miseria e acquistare dignità. Con l’adozione a
distanza, avete dato a Awet un futuro diverso, e lo stesso potrete fare
per altri bambini. Grazie del vostro
prezioso sostegno.
Goffredo Modena, Presidente
aiutare i bambini |
15
Parole vissute
GIANFRANCO BUCCI e ROBERTO MADOTTO
Volontari di “aiutare i bambini” a Santo Domingo de los Tsàchilas (Ecuador)
nell’ottobre 2009
“A Santo Domingo c’è una situazione sociale molto degradata.
Particolarmente grave è la condizione dei bambini di strada, che vivono in piccoli
gruppi, regolamentati dalla legge del più forte. Fondamentale è un centro
educativo, ricreativo e di recupero che si occupi di questi indifesi e gli dia una
prospettiva di vita differente da quella che hanno sotto gli occhi ogni giorno”.
Come puoi donare:
Come puoi aiutarci:
1. Conto corrente postale 17252206, intestato a: Fondazione “aiutare i bambini” Onlus
2. Carta di credito: telefona al n. 02 70.60.35.30 oppure online sul sito
www.aiutareibambini.it
3. Bonifico bancario: Banca Intesa Sanpaolo, IBAN: IT75 Y030 6909 4421 0000 0004 845
intestato a: Fondazione “aiutare i bambini” Onlus
4. 5xmille dell’Irpef: sulla tua dichiarazione dei redditi riporta il codice fiscale
13022270154 di “aiutare i bambini” e firma nella casella che identifica le Onlus
• CON UNA DONAZIONE A SOSTEGNO DI
UN PROGETTO
• CON L’ADOZIONE A DISTANZA
• DIVENTANDO VOLONTARIO
• CON UN LASCITO TESTAMENTARIO O UNA
DONAZIONE IN MEMORIA
• CON LE NOSTRE BOMBONIERE SOLIDALI
Fondazione “aiutare i bambini”, Via Ronchi 17, Milano. Telefono 02 70.60.35.30, E-mail: info@aiutareibambini.it, www.aiutareibambini.it