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BasketItaly.it è un sito d’informazione sul basket italiano. Il nostro obiettivo è quello di seguire le vicende delle squadre partecipanti ai campionato professionistici con uno sguardo sempre attento a ciò che accade nelle competizioni Europee e agli Italiani impegnati oltreoceano. Ecco le persone che compongono la nostra redazione e che ogni giorno ci aiutano, con il loro immenso lavoro, a crescere sempre più. Direttore Responsabile: Cristian Andrisani Direzione: Enrico De Pompeis, Livio Cavezza Serie A - Responsabile e Coordinatore: Livio Cavezza Dinamo Sassari Responsabile: Nicola Cascioni Juve Caserta Responsabile: Livio Cavezza Facebook.com/BasketItaly.it Twitter.com/BasketItalyit Mens Sana Siena Responsabile: Annacarla Tredici Olimpia Milano Responsabile: Dario Destri Pallacanestro Cantù Responsabile: Stefano Mocerino Fotografo: Filippo Tagliabue Scandone Avellino Responsabile: Livio Cavezza Sutor Montegranaro Responsabile: Alessio Angelini Vanoli Cremona Responsabile: Massimo Rossi Virtus Roma Responsabile: Eugenio Nardone LegaDue - Responsabile e Coordinatore: Enrico De Pompeis Barcellona Basket Responsabile: Francesco Barca FulgorLibertas Forlì Responsabile: Alessandro Bartolini Nuovo Basket Napoli Responsabile: Enrico De Pompeis Fotografa: Stefania Furbatto Orlandina Basket Responsabile: Sergio Librizzi Scafati Basket Responsabile: Cristian Andrisani NBA - Responsabile e Coordinatore: Eugenio Nardone Collaboratori NBA: Stefano Mocerino Mikhail Laurenza 1 Altri Collaboratori e Jolly: Alessandro Lucci Anna Colonnese Stefano D'Angelo (Responsabile creazione di immagini) Andrea Baratto Mariano Santoro CHI ME L'HA FATTO FARE! MA LO RIFAREI ANCORA ... Dopo oltre un mese intenso di lavoro, apro con orgoglio il primo Magazine targato dalla redazione di BasketItaly.it. Mi piace pensare che nel tempo, e con l’appoggio di tanti piccoli sponsor, possa diventare una piacevole abitudine raccogliendo l’eredità lasciata da altri giornali che hanno scritto la storia della pallacanestro italiana. La mia passione per il basket nasce poco meno di dieci anni fa ammirando le gesta del vecchio Basket Napoli, squadra della mia città. Grazie alle mie capacità informatiche sono riuscito a far esplodere questa mia passione con la creazione di un portale d’informazione sul basket a Napoli (PallacanestroNapoli.it). Il mio sogno, però, era quello di poter dirigere un giorno un portale d’informazione e grazie all’incontro con persone straordinarie e capaci come gli amici Cristian Andrisani e Livio Cavezza ciò è stato possibile. Abbiamo dato vita a BasketItaly.it che un giorno, sono sicuro, potrà diventare un punto di riferimento per i tanti appassionati di basket italiani. A meno di un anno dalla nascita BasketItaly.it, l’idea di lanciare questo Magazine che potesse concretizzare lo splendido lavoro svolto durante tutta l’estate a suon di anteprime di mercato e interviste esclusive. La creazione dello stesso ha portato via molto più tempo e lavoro di quanto potessi immaginare e le notti passate a lavorare alla grafica e alla stesura degli articoli ne sono una prova. Ma, ancora una volta, ne è valsa la pena! dott. Enrico De Pompeis Depompeis@msn.com Marco Bonamico, presidente della LegaDue dal 2009. Alla scoperta della carriera e il bilancio di questi anni LIVIO CAVEZZA Marco Bonamico nasce il 18 Gennaio 1957 a Genova, ed inizia la sua carriera da giocatore di pallacanestro ad alto livello da giovanissimo. All'età di diciotto anni fa il suo esordio nella stagione 1975-1976 con la Virtus Bologna, e subito con le V-Nere si mette in mostra (realizzando 183 punti in 36 partite) contribuendo alla conquista dello scudetto. Nei successivi quattro anni il giovane Bonamico cambierà per quattro volte consecutive la propria canotta, nel 1976-1977 passa sull'altra sponda bolognese la Fortitudo per poi ritornare dall'altra parte dopo appena una stagione. Il ritorno alla Virtus è felice con le cifre realizzative del buon Marco che sfiorano i 10 punti di media. Successivamente ha una esperienza nella città del palio Siena, ed infine nel 1979-80 veste anche la gloriosa maglia delle scarpette rosse dell'Olimpia Milano. Nella stagione 1980-1981 il “Marine”, così soprannominato nell'ambiente cestistico per il suo modo battagliero di stare in campo, torna alla Virtus Bologna, e fino alla stagione 1985-1986 vivrà la parentesi più importante della sua carriera agonista. Infatti in questo periodo il giocatore Bonamico vince uno scudetto nel 1983-84 da protagonista (dopo quello del 1975-76), ed una Coppa Italia sempre nello stesso anno. Dai successi nazionali alle delusioni europee. La più cocente di queste fu sicuramente la sconfitta nella finale di Coppa dei Campioni a Strasburgo nella stagione 1980/81 contro il Maccabi Tel-Aviv, partita persa 80-79 nella quale il “marine” fu il migliore realizzatore dell'incontro. Delusione della sconfitta in finale della massima competizione continentale per club, che è stata mitigata con i grandi successi raggiunti con la nazionale italiana del ct Sandro Gamba. Nel periodo aureo per la nostra rappresentativa nazionale Bonamico conquista l'argento Olimpico a Mosca nel 1980, e l'oro ai campionati Europei di Nantes con la vittoria in finale sulle furie rosse spagnole nel 1983. Il bilancio finale della sua carriera in azzurro parla di 154 partite totali con 754 punti realizzati. Nel biennio 1986-1988 si trasferisce a Napoli e con la squadra partenopea del presidente De Piano conquista nel 1988 la promozione in massima serie, poi nella stagione 1988-89 l'ennesimo ritorno alla Virtus con la quale conquista la sua seconda Coppa Italia in carriera. Dal 1989 al 1993 si trasferisce nella vicina Forlì, con la quale, nella stagione 1991/1992, conquista un'altra promozione in serie A1. Infine dal 1993 al 1995, anno del suo ritiro agonistico, chiude veste la maglia di Udine. Conclusa la carriera da giocatore per Bonamico incomincia una nuova da dirigente e personaggio di spicco della pallacanestro italiana. Infatti tra la fine del vecchio millennio e l'inizio del nuovo millennio Bonamico diviene presidente della Giba, il sindacato dei giocatori italiani di basket, ed accompagna in numerose telecronache in Rai la voce del basket italiano Franco Lauro. Dal 19 Febbraio 2009 viene eletto e prende il posto di Valentino Renzi come presidente del campionato di LegaDue, la seconda lega professionistica del basket italiano, e per Bonamico si apre una nuova affascinante avventura professionale. All'alba della stagione 2012/13, la quarta da numero uno della Numero uno della LegaDue. Un campionato sempre bello, che riesce a regalare tantissime emozioni di stagione in stagione, e che svolge un importantissimo ruolo di formazione e di vetrina per i giovani, ma che da qualche anno a questa parte è purtroppo protagonista (come tutto il movimento cestistico d'altronde) di sparizioni, rinunce e fallimenti. Il movimento cestistico è messo in ginocchio dalla crisi economica ma la LegaDue, al termine dell'ennesima turbolenta estate, si è mossa per cercare di rendere meno oneroso il campionato abbassando le tasse gara e proponendo, addirittura, l'impiego dei due arbitri invece di tre. Tralasciando per un attimo questi aspetti, adesso c'è un campionato da iniziare e il presidente Bonamico, intervenuto ai nostri microfoni, si dice ottimista sulla riuscita del prossimo campionato e soddisfatto sulla geografia che ha assunto: “Sono sicuro che anche il prossimo campionato di LegaDue sarà entusiasmante ed equilibratissimo. Ci sono tante nuove realtà come Trento, Trieste, Capo D'Orlando, Ferentino, Napoli, che con l'entusiasmo delle loro piazze aumenteranno di certo l'interesse sul campionato. Poi la cosa che noto con grande piacere è il particolare che dal punto di vista geografico come squadre in campo la Legadue copre l'intera penisola italiana. Infatti partiamo dal nord ovest con Casale, a nord est ci sono Trento e 2 e Trieste, in Emilia Romagna abbiamo Bologna e Forlì, al centro abbiamo Pistoia, Jesi, Ferentino, Veroli, al sud Napoli e Scafati, ed infine all'estremo sud le realtà siciliane di Capo d'Orlando e Barcellona Pozzo di Gotto, insomma dal punto di vista geografico per la diffusione del campionato in tutta la penisola non si poteva avere di meglio”. Precedentemente abbiamo nominato la città di Napoli cosa pensa del ritorno al professionismo di una piazza storica come quella partenopea; “Sicuramente per tutta la Legadue sarà un valore aggiunto avere una grande metropoli come Napoli tra le protagoniste in campo, per il discorso che ho fatto prima perché è importante avere realtà del sud, ed inoltre non dispiace avere il tocco della passionalità e simpatia dei napoletani. Emblematico che abbiamo scelto di fare la presentazione del campionato proprio nella città partenopea nello splendido scenario del Castel del Ovo, fammi sottolineare veramente un teatro stupendo per presentare il campionato, ed inoltre voglio rinnovare il ringraziamento alle istituzioni della città per la loro accoglienza e disponibilità offertami sin dal primo momento”. Presidente, infine, vorremmo tracciare un bilancio sui suoi quattro anni da presidente della LegaDue, ed un pensiero sul prossimo campionato quello che potremmo etichettare come l'ultimo prima della riforma: “Su questo argomento voglio essere quanto il più chiaro possibile, il problema non è stabilire se il campionato di Legadue dal 2013/14 sarà professionistico o dilettantistico, ma è stabilire se saranno rispettati i parametri imposti dalla Legge 91. Però posso dire che la Legadue rimarrà il secondo campionato cestistico italiano con ben 32 squadre protagoniste in campo, e quindi ci sarà ancora maggiore interesse per le tante piazze coinvolte e, ancor di più, l 3 a maggiore possibilità di vedere tanti italiani in campo, mentre in serie A i nostri giocatori italiani hanno uno spazio ridottissimo. Proprio in ragione di ciò il mio bilancio in questi quattro anni di presidenza è molto positivo perché la LegaDue ha dato e continuerà a dare spazio ai giocatori italiani, che altrimenti in altre realtà e campionati non avrebbero ne la propria chance di mettersi in mostra, e nemmeno la possibilità di crearsi un buon bagaglio tecnico e professionale come è dato loro dall'alto livello di gioco del campionato di Legadue”. Stelle dovranno diventarlo, ad oggi chiamateli ROOKIE Ben trenta giocatori alla prima esperienza in un campionato italiano. Scopriamoli insieme ENRICO DE POMPEIS Siamo ormai ai nastri di partenza, l'edizione 2012/13 del campionato EuroBet LegaDue è pronta ad entrare nel vivo. La crisi economica che ha messo in ginocchio la quasi totalità dei club italiani, costringendo alcuni addirittura ad abbandonare ancor prima di cominciare, ha dovuto rivoluzionarsi e fare le capriole per cercare di costruire squadre capaci di tenere alto il livello e piacevole che la LegaDue ha offerto in questi anni. A beneficiarne sono stati soprattutto i cosiddetti rookie, giovani (in alcuni casi giovanissimi) giocatori alla loro prima esperienza in un campionato italiano. Conti alla mano i rookie della prossima stagione dovrebbero essere almeno una trentina, dato che assume ancora più valore se si pensa al fatto che probabilmente sarà l'ultima volta che così tanti stranieri popoleranno il nostro campionato di LegaDue, vista l'imminente riforma dei campionati. Con un pedigree più o meno importante tutti i prossimi rookie metteranno in campo tutto nella speranza di affermarsi nel nostro campionato e, per i più capaci, magari, strappare la possibilità di tornare negli States ma da grandi. Ce ne sono per tutti i gusti, con caratteristiche e ambizioni differenti ma c'è chi parte già con i favori del pronostico. Andiamoli a dividere in tre fasce. 1 Sono almeno sette i giocatori che vanno ad inserirsi in prima fascia, un po' per completezza del proprio curriculum e un po' per ambizioni delle squadre nelle quali militano. Un gradino sopra di tutti troviamo due giocatori che daranno sicuro spettacolo e saranno protagonisti per la corsa alla promozione con le loro ambiziosissime squadre, il primo è il Barcellonese Taurean Green mentre il secondo è lo Scaligero Charlie Westbrook, ai quali si affianca anche il Bresciano Gay Giddens. Il primo, chiamato a sostituire Marcus Walker (altro Ipezzo da novanta), è un play americano dotato di passaporto comunitario. Il venticinquenne è in uscita da una positiva stagione con la maglia del Tofas Bursa (lega turca) ma a far rumore sono le due vittorie nel campionato di NCAA (2006 e 2007), nel quale è stato grande protagonista, e le due esperienze in NBA con i Portland Blazers e con i Denver Nuggets. Il ventunenne Charlie Westbrook sarà invece la guardia della Tezenis Verona. Direttamente in uscita dal college del South Dakota Charlie, a differenza di Green, non arriva in Europa con un curriculum ingombrante ma con delle qualità tecniche, arresto e tiro su tutte, che hanno davvero impressionato tanti scout. Occhi puntati su di lui. Non prenderà probabilmente parte al prossima lotta per la promozione ma Gay Giddens (Brescia) arriva nel nostro campionato con credenziali di tutto rispetto. Ala piccola dotata di grande esplosivitàè uno dei più “vecchietti” tra i rookie (classe 1985) ha la possibilità di potersi vantare del fatto di essere stato scelto al primo giro in un Draft NBA (2008) dai Boston Celtics. Dopo alcune apparizioni anche con la maglia dei NY Knicks è sbarco nel vecchio continente vestendo le importanti casacche del Prokom, Valencia e (nella scorsa stagione) del Paok Salonicco. Immediatamente al di sotto di questo trio troviamo gli altri quattro membri della “nostra” prima fascia. Il primo è il play statunitense, della Prima Veroli, Erwing Walker. Fortemente ricercato e voluto da coach Franco Marcelletti, Walker è un giocatore che richiama molto le caratteristiche Dell'ex Ostuni, e altro pupillo del professore, Aaron Johnson. Classe '90, Erwing è in uscita dal Florida Gators College, è un giocatore capace di grandissime accelerazioni in fase di impostazioni e che fa della visione di gioco il suo punto di forza. A seguire Rodney Green, guardia (classe '88) della Junior Casale Monferrato. Cresciuto nel college di La Salle University, Rodney ha lasciato il continente americano per approdare in Israele con la maglia dell'Hapoel Gilboa. Lo scorso anno, invece, ha giocato in ucraina per i Mykolaiv. Capace di ricoprire più che bene i tre ruoli perimetrali, Rodney è un giocatore che ama trattare la palla e, infatti, per le sue mani passeranno la maggioranza dei possessi del team di coach Griccioli. Chiamata a sostituire un positivissimo Jeffrey Brooks, l'Aurora Basket Jesi si è affidata ad un altro “animale” da canestro, l'ala forte (207cm per 96kg) americana Eric Griffin. Il suo punto forte è il grande atletismo e presenza fisica ma può vantare anche un discreto tiro dalla media, Eric ha disputato la Summer League di Las Vegas con la prestigiosa maglia dei LA Lakers. Chiude la prima fascia, ancora, l'americano della neo-promossa Capo d'Orlando, Alex Young. Esterno mancino, capace di clamorose infiammate, è in uscita dal College 4 (IUPUI) nel quale è andato anche oltre i 20 punti e 6 rimbalzi di media. 2 Ad aprire la seconda fascia sono le guardie americane (manco a dirlo) Antonio Graves (Pistoia) e Muhammad El Amin (Ferentino). A lungo corteggiato da squadre Europee che prenderanno parte alla prossima Eurolega il classe '85 avrà l'arduo compito di non far rimpiangere Dwight Hardy ai tifosi pistoiesi. L'arresto e tiro ed esecuzione del pick &roll sono i suoi marchi di fabbrica, Antonio ha alle sue spalle una carriera di tutto rispetto in Europa (Pau Orthez, Galatasaray, Cibona alcune delle sue squadre) . Prelevato direttamente dall'esperto Betti, invece, l'americano Muhammad El Amin (classe '87) ha sulle spalle il peso di essere il primo americano della storia della FMC Ferentino. Amante, principalmente, della fase offensiva del gioco ha un gran talento ed è in grado di trovare la via del canestro in differenti modi. Non disdegna, comunque, il mettere in moto in compagni. Lo scorso anno con la maglia dell'Albacomp (Ungheria) ha ben figurato mettendo a referto sempre 17.1 punti a partita conditi da 3.7 rimbalzi e 3.4 assist. L'ala forte della FulgorLibertas Forlì, Miroslav Todic, è il primo non americano di questa rassegna. Il bosniaco classe '85 è un giocatore di grande carisma, capace di lasciare sempre il segno nelle tifoserie, è un giocatore forte fisicamente ma che ha dalla sua anche un più che discreto tiro dalla media. Lo scorso anno per lui una stagione di luci e ombre con gli ucraini del Polyteknika Halychyna. Altro rookie ma già con esperienze in Europa sarà la guardia statunitense di Capo d'Orlando Talor Battle. Sebbene le caratteristiche fisiche, e una certa 5 Predisposizione al palleggio, lo identifichino come un play Talor mette in campo energia ed un gioco da guardia pura.Insieme al già citato Young completa il reparto di una Capo d'Orlando che darà del filo da torcere a tanti. Altra guardia da prendere assolutamente con le molle sarà Keddric Mays. Coach Gennaro Di Carlo lo ha voluto nella sua Scafati per rimpiazzare il più che positivo Marigney della scorsa stagione. Il contropiede e la giocata in velocità sono le due doti predilette ma eccelle particolarmente nel tiro da tre punti. Altri tre playmaker da tenere d'occhio (possibili crack) sono l'americano della Junior Casale Casper Ware, il portoricano di Napoli Denis Clemente e il Jesino Jesse Sanders. Ware, ventiduenne anni, è in uscita dalla Long Beach state University ed è stato grandissimo protagonista della scorsa stagione contribuendo in modo significativo, con 17.4 punti e 3.4 assist, al ritorno della sua squadra nel torneo NCAA. Nel suo curriculum da considerare anche i premi ricevuti come MVP e miglior difensore della Big West Conference nel 2011. Il secondo è il classico geniosregolatezza. Nato nel 1986, Clemente è un playmaker imprevedibile dotato di grandissima velocità e un formidabile tiro mancino che esce direttamente dal palleggio. E' lui il giocatore adatto per riaccendere l'entusiasmo dei tifosi napoletani, al ritorno nel campionato di LegaDue. Nell'ultima stagione ha vestito la maglia del Nitra (squadra della prima divisione slovacca) contribuendo al raggiungimento delle semifinali playoff e alla vittoria della coppa nazionale con 17.9 punti e 3.7 assist di media.Jesse Sanders, infine, è il play chiamato a raccogliere l'eredità lasciata dal connazionale (e pari ruolo) McConnell. Classe '89, in uscita dalla Liberty University è alla prima esperienza in Europa e ovrà necessariamente riuscire a superare la fase di adattamento alla pallacanestro nostrana.La tecnica è dalla sua. Chiudiamo la rassegna dei giocatori di seconda fascia con quattro lunghi. Shane Lawal, il più intrigante tra questi Tra questi, sarà il pivot titolare (206 cm) della Tezenis Verona. Classe '86 e proveniente dal campionato spagnolo, Shane è un ottimo difensore e un gran rimbalzista. Sono tre stagioni, infatti, che non scende sotto la doppia cifra di rimbalzi conquistati a partita. A seguire William Mosley, centro di 202cm e titolare di Bologna. L'esplosività e atletismo fatta persona, si presenta al basket europeo con credenziali invidiabili. Nel 2010/11, infatti, ha vinto la classifica delle stoppate NCAA con una media di 4.9 a gara, premio che, prima di lui, è stato conquistato da mostri sacri come Zo Mourning e Shaq. Parlando di atletismo ecco che la FMC risponde con l'ex D-League Delroy James.Per lui una buona esperienza anche in Israele con la maglia del Bnei Hasharon con la quale ha racimolato 16.1 punti di media. Il tiro non è la sua arma migliore ma compensando con il fisico può trovare la giusta dimensione in Italia. Chiudiamo con il lungo di Brescia, Nikos Barlos. Non più giovanissimo, è nato nel 1979, è però un giocatore di grande esperienza in Europa, maturata nel campionato greco in maglia Panionios. Non un sopraffine a livello tecnico è però dotato di un gran tiro dalla lunga distanza. 3 Nella terza fascia del nostro editoriale andiamo a collocare tutti quei giocatori che, un po' per limiti tecnici un po' per eccessiva inesperienza, vanno ad inserirsi al di sotto dei sopra citati giocatori in termini di possibile impatto con il campionato di LegaDue. Attendiamo ovviamente smentite dagli stessi. Andando per ruolo, iniziamo parlando del gioiellino classe '90 di Brescia, e di proprietà dell'Olimpia Milano, Juan Fernandez. Sul talento non si discute, ottima visione di gioco e buon tiro da tre punti, ma quello che può limitarlo è il suo fisico un po' “leggerino”. In LegaDue Bo Spencer, play titolare di Forlì, è un giocatore che probabilmente avremmo potuto inserire al piano di sopra considerato il peso che è chiamato a sostenere. A lui, classe '89 in uscita dalla Nebraska University, il compito di dettare i tempi di una Forlì affamata dopo la retrocessione buscata nella scorsa stagione. Darnley Gay farà il suo debutto in Italia, invece, con la maglia di Imola. Le ultime esperienze Europee non state da incorniciare, con l'ultima piuttosto deludente in Slovenia. Passando al reparto guardie andiamo ecco Michael Jenkis (Brescia) e Michael Umeh (Trento). Il primo è un classe '86, proveniente da campionato Belga non si presenta con il massimo delle credenziali ma è capace e molto dotato tecnicamente, può fare bene. Stessa situazione anche per Umeh. Lo scorso anno ha vestito la maglia dei Phantoms Braunschweig (serie A tedesca ) risultando discontinuo nel rendimento. Fisico non irresistibile, il tiro da è la sua principale arma.Andrew Warren sarà l'ala piccola di Napoli. Giocatore molto dinamico e duttile (capace anche di portar palla) alle spalle ha un buon percorso al College ma ancora inesperto della pallacanestro europea. Il suo primo anno da professionista, infatti, lo ha disputato in Australia (Taipans Cairns) dove comunque ha ben figurato. Stessa situazione del bielorusso Nikita Mescheriakov, ala piccola della Pall. Trieste. Classe '88 e di formazione Wake Forest University ha tutte le carte in regola per fare bene, superata la fase di adattamento al gioco Europeo.Passando sotto canestro chiudiamo il nostro editoriale con l'analisi degli ultimi tre rookie del campionato EuroBet LegaDue 2012/13. Il primo è l'ala forte della BiancoBlù Bologna, Djordje Drenovac. Classe '92, Drenovac ha debuttato nel basket professionistico all'età di 16 anni con la maglia dell'Arkadia Traiskirchen (Serie A austriaca). Lo scorso anno la definitiva esplosione con ben 23 punti, 4.6 rimbalzi e 2 assist di media. Povilas Butkevicius sarà, invece, il giocatore che chiude il quintetto di Casale. Lituano è alla sua prima esperienza al di fuori del campionato della sua nazione, lo scorso anno con la maglia del Prienai ha chiuso con 11.5 punti e 6.5 rimbalzi di media. Direttamente dalla A2 spagnola (Clavijo) il pivot dell'Andrea Costa Imola: Sasa Zagorac. Duttile e tecnico, con buona precisione dall'arco nell'ultima stagione le sue cifre non sono state certo irresistibili: 7,9 punti di media e circa 3 carambole a gara in 19 minuti di utilizzo. Conclusa l'analisi di tutti prossimi rookie c'è poco da aggiungere, che le danze abbiano inizio! 6 Al via il Campionato EuroBet LegaDue 2012-2013 La Guida al Campionato di BasketItaly.it, tutti i roster aggiornati, interviste e curiosità LIVIO CAVEZZA Il Campionato di Legadue dalla stagione 2001/02 è diventato una delle più solide realtà del panorama cestistico italiano, e per la prossima annata 2012/13 si appresta a vivere il dodicesimo campionato consecutivo della sua storia. La seconda lega professionistica del basket italiano, presieduta dal Febbraio del 2009 da Marco Bonamico, è sempre stato motivo di grande interesse e spettacolo per tutti gli appassionati che nel corso degli anni hanno imparato a conoscerla ed apprezzarla. Oltre per lo spettacolo offerto in campo dalle squadre protagoniste, il ruolo fondamentale della LegaDue in questi anni è stato quello di essere un serbatoio inesauribile per il basket italiano. Infatti grazie all'ottimo livello tecnico ed organizzativo delle compagini in competizione, il campionato permette a molti giocatori ed allenatori italiani, che non troverebbero spazio in serie A, di ampliare il proprio bagaglio di esperienze, e di spiccare il volo successivamente verso la categoria superiore. Non solo i giocatori ed i tecnici italiani trovano giovamento per le proprie carriere nel disputare il campionato di Legadue, ma anche molti giocatori stranieri, che hanno trovato nella categoria la loro rampa di lancio ideale verso i lidi più alti del basket continentale. I due nomi di giocatori stranieri che viene più naturale da nominare, e che sono riusciti in questa impresa sono quelli di Terrel McIntyre e di Romain Sato. Il play Terrel McIntyre, arriva in Italia in Legadue nel 2003/04 a Ferrara, l'anno seguente centra la promozione in massima serie con Capo d'Orlando, e se ne va a giocare in massima serie a Reggio Emilia nel 2005/06. Dopo un buon campionato in A in Emilia, Simone Pianigiani gli affida le chiavi della sua Siena, dove il piccolo play vincerà quattro scudetti in fila, e diventerà 7 nel miglior quintetto votato dall'Eurolega in quegli anni. L'ala nigeriana Sato, arrivata all'Aurora Jesi nel 2005/06, domina la classifica dei cannonieri del campionato di Legadue, e l'anno seguente, come McIntyre, arriva a Siena vince quattro scudetti i fila, nel 2010/11 va al Panathinaikos Atene di Zelimir Obradovic e si laurea campione d'Europa, dove negli ultimi anni è diventato una delle più forti ali in circolazione. Mcintyre e Romain Sato sono solo le punte dell'iceberg denominato Legadue, un movimento in continua crescita anche come testimoniano i numeri. Infatti nella passata stagione 2011/12 sono stati più di mezzo milioni gli spettatori presenti alle partite del torneo (+3,5 % rispetto all'anno 2010/11), ed inoltre c'è stato un incremento degli incassi al botteghino del 6,1 % rispetto alla stagione precedente. Rispetto allo scorso campionato, inoltre, sono diverse le squadre che hanno salutato la categoria, ma molte allo stesso tempo sono le new entry, in un campionato che vedrà protagoniste 16 squadre, mentre l'anno passato, dopo il ripescaggio della Reyer Venezia in massima serie, le squadre in campo furono 15. Non ci sono più le beate Reggio Emilia (vincitrice della scorsa regular season) e Brindisi che hanno centrato la promozione in A, ma non ci sono neppure, purtroppo, le belle realtà di Ostuni e Piacenza che in estate a causa dei problemi economici non si son potute iscrivere al campionato, di ciò ne ha usufruito la FulgorLibertas Forlì, che dopo la retrocessione sul campo nell'ultima stagione è stata ripescata. Le new entry nel campionato saranno Trento, Ferentino, Trieste, Capo d'Orlando e Casale, retrocessa nell'ultimo campionato di A . Per due di queste quattro città Trento e Ferentino si tratterà del primo campionato professionistico, ma tutte queste cinque piazze approcceranno la categoria con grande entusiasmo, e saranno di sicuro un valore aggiunto per lo spettacolo del prossimo torneo. Un'altra new entry può essere considerata sicuramente la città di Napoli, dopo la fusione avvenuta tra la società di Sant'Antimo (l'anno passato in Legadue) e la società dei Napoli. L'entusiasmo ed il calore del capoluogo campano, abituato in passato al grande basket, saranno un ulteriore motivo d'interesse per la seconda lega. Come ogni anno sarà difficilissimo fare pronostici sulle squadre favorite alla vittoria finale, perché le costanti della Legadue negli anni sono sempre stati il grandissimo equilibrio, e la presenza di squadre sorpresa che facessero saltare in aria il banco dei pronostici estivi, vedi la Pistoia della scorsa stagione. Le riflessioni che alla vigilia di un campionato sono più semplici e naturali da fare, sono sulle formazioni che hanno operato meglio e con maggiori capitali da investire sul mercato. Sicuramente le squadre da inserire in questa fascia sono le formazioni di Barcellona, Verona, Scafati e Casale. La squadra siciliana del presidentissimo Bonina ha costruito una squadra dal quintetto che ha poco da invidiare a molte squadre di massima serie, potendo vantare gente del calibro di Taurean Green, Troy Bell e Alessandro Cittadini. Per quanto riguarda gli scaligeri di coach Ramagli, invece, sebbene il quintetto non sia al livello della Sigma la totalità del roster è sicuramente quella quantitativamente più attrezzata dell'intero campionato. Scafati dal canto suo è risuscita in Estate a portare alla propria corte un giocatore del calibro di Massimo Bulleri (medaglia d'argento alle Olimpiadi 2004), accostandoci gente del calibro di Massimo Bulleri (medaglia d'argento alle Olimpiadi 2004), accostandoci gente di valore come Tavernari, Baldassarre e Ron Slay. La Junior Casale, invece, ha tenuto a riconfermare tutto il suo gruppo di giocatori italiani per tentare il pronto ritorno in massima serie accostandoci Green e Casper Ware, due giocatori al debutto in LegaDue. Subito al di sotto di queste formazioni vanno a posizionarsi Pistoia, come accaduto la passata stagione, e la Veroli del prof Marcelletti, pronte a ricoprire il ruolo di possibili outsider. A seguire, un altro gruppone di dieci squadre che lotterà per i rimanenti posti play-off, e per evitare la retrocessione. Sarà molto interessante osservare la Forlì del g.m. Costa, il quale nel corso degli anni ha abituato ad operare bene con limitate risorse, mentre intrigano molto le matricole Trento, Ferentino e Capo d'Orlando, squadre intenzionate a non fare da comparsa nel campionato. Napoli, Brescia, Jesi, Trieste, Bologna e Imola sembrano destinate ad un campionato nelle retrovie, però ricordate quello che dicevamo in precedenza, nel campionato di Legadue le soprese sono sempre dietro l'angolo, e da un Domenica all'altra può succedere sempre tutto ed il contrario di tutto: buon divertimento. GUIDA - INDICE NoviPiù Casale Monferrato Giorgio Tesi Group Pistoia Givova Scafati Prima Veroli Sigma Barcellona Tezenis Verona Fileni BPA Jesi Aget Imola FMC Ferentino Pallacanestro Trieste Centrale Latte Brescia Nuovo Napoli Basket BiancoBlù Bologna Le Gamberi Food Forlì Aquila Basket Trento Upea Capo d’Orlando Pag. Pag. Pag. Pag. Pag. Pag. Pag. Pag. Pag. Pag. Pag. Pag. Pag. Pag. Pag. Pag. 9 11 13 15 17 19 21 23 25 27 29 31 35 35 37 39 Il Calendario Pag. 41 8 ! JUNIOR, DIMENTICARE IN FRETTA. SI RIPARTE DA COACH GRICCIOLI Retrocessa dal campionato di massima serie, la NoviPiù si rialza per affrontare con entusiasmo questa nuova LegaDue con una nocità in più EUGENIO NARDONE A.S. JUNIOR LIBERTAS PALLACANESTRO Anno Fondazione: 1956 Colori Sociali: Rosso - Blu Impianto: Pala Ferraris (3508 posti) Presidente: Giancarlo Cerutti Direttore Sportivo: Marco Martelli Team Manager: Giacomo Carrera Allenatore: Giulio Griccioli ROSTER QUINTETTO #22 #6 #5 #14 #9 Ware Casper Green Rodney Malaventura Matteo Martinoni Niccolò Butkevicius Povilas PANCHINA #13 #21 #10 #8 Monaldi Diego Giancarlo Ferrero Simone Pierich Riccardo Antonelli #7 #11 Di Prampero Federico Giovara Edoardo 9 Si sa, rialzarsi dopo una caduta è la cosa più difficile. E' questo però quello che dovrà fare Casale. I numeri della scorsa stagione parlano chiaro: ultimo posto in serie A, solo otto vittorie, peggior attacco e ben otto punti da quel penultimo posto che avrebbe assicurato ancora un altro anno in massima serie. A nulla sono valsi gli ingaggi a stagione inoltrata di giocatori come, Shakur e Minard. Recuperare il gap accumulato nelle fasi iniziali del campionato si è rivelata una missione impossibile e le numerose partite, forse troppe, perse in finali punto a punto hanno fatto il resto. E allora che Legadue sia. Coach Valentini, promosso capo allenatore a stagione in corso per sostituire Crespi, è tornato a coprire il ruolo di vice e come coach la dirigenza piemontese ha chiamato Giulio Griccioli, reduce da due ottime annate a Scafati. In Campania il 40enne toscano ha vissuto le prime esperienze da capo allenatore confermando quanto di buono fatto vedere nelle giovanili della Mensana Siena. Un buon sesto posto il primo anno, un ottimo quarto nella stagione scorsa sono un discreto biglietto da visita. Il roster è stato in gran parte rinnovato: in Piemonte sono rimasti solo Martinoni, Pierich, Malaventura e Ferrero che andranno a formare un buon nucleo di italiani. Per il resto tutto è nuovo: via i vari Shakur, Temple, Gentile, Hukic, Nnamaka, Chiotti, Janning e Minard, sono arrivati giocatori più funzionali alla Legadue. In regia opererà Casper Ware, americano classe '90 appena uscito da Long Beach State University. Nella stagione da senior ha segnato 17.4 punti e 3.4 assist e ha riportato i 49ers al Torneo Ncaa dopo ben cinque anni di assenza. Soprattutto all'inizio potrà pagare dazio nei confronti dei pari ruolo più esperti, ma le potenzialità ci sono. Per lo spot di guardia la dirigenza hai poi speso l'altro posto da extracomunitario. Sarà Rodney Green il “2” titolare, colui il quale dovrà tradurre in punti, tanti punti, il gioco del succitato Ware. Il 24enne americano, uscito dall'Università di LaSalle, nel 2010 è sbarcato per la prima volta in Europa atterrando in Israele per vestire prima la maglia dell'Ironi Ashkelon e poi quella del Galil Gilboa. Nel il 2011-12 invece ha militato nelle fila del Mbc Mikolaiv chiudendo la stagione a 16.9 punti, 5 rimbalzi e 3 assist di media. In precampionato ha fatto vedere buoni numeri, sicuramente è lui l'uomo a cui affidarsi nei momenti difficili. Il terzo e ultimo straniero della squadra sarà infine Povilas Butkevicius, ala-centro 24enne. La carriera del lituano parla fino ad oggi di tanta gavetta in patria o quasi: Zalgiris Kaunas, Tartu Rock, Nevezis, Kaunas Triobet e Rudupis Prienai chiudendo l'ultima stagione a 11.5 punti e 6.5 rimbalzi di media. Poi la chiamata dell'Italia e di Casale hanno convinto il ragazzo ad uscire fuori dai confini nazionali. Il quintetto presumibilmente sarà chiuso dai due italiani Malaventura e Martinoni. Il primo sarà l'ala piccola titolare e apporterà tanta esperienza e punti nei momenti caldi del match.Non è un caso che quella dell'ex Pesaro è stata una delle prime riconferme a Casale, città nella quale arrivò tre anni or sono, all'indomani della travagliata esperienza in Fortitudo chiusa dal memorabile canestro contro Forlì che permise ai suoi di vincere i playoff di A-Dilettanti. Il secondo invece può vantare sicuramente meno esperienza, ma nel suo palmares un campionato di Legadue lo ha già vinto, a Varese nel 2009 viaggiando a 7.7 punti di media. Proprio in quella Cimberio vittoriosa militava Riccardo Antonelli, lo scorso anno quasi comparsa a Cremona in A. Al 24enne varesino toccherà completare il settore lunghi e dovrà farlo dando un contributo non secondario, fatto magari non di punti ma di tanta sostanza. In panchina a completare la pattuglia degli esterni vedremo Diego Monaldi, Giancarlo Ferrero, Simone Pierich ed Edoardo Giovara. Il primo arriva in prestito da Siena che lo tesserò a soli 15 anni, nel 2008, e dove proprio con Griccioli, all'epoca allenatore delle giovanili mensanine, condivise esperienze rivelatisi formative per la sua carriera. Il secondo invece, è ormai uno di famiglia al “PalaFerraris”. Già dal 2003 in orbita prima squadra, ha negli anni fatto anche esperienze fuori dal Piemonte (prestiti alla Virtus Siena, Osimo e Biancoblu Bologna). E' ormai chiamato a confermarsi. Il sesto uomo di lusso sarà però Pierich, che con Ferrero e Malaventura è l'unico reduce della promozione in A. Per il friulano, che si appresta a disputare la settima stagione in maglia Junior, cifre sempre importanti che lo hanno reso, soprattutto negli anni passati Coach Giulio Griccioli: “Una grande sfida per me, sarà fondamentale l’apporto del pubblico” Coach Griccioli ha tutta la voglia di guadagnarsi da subito la fiducia di dirigenti: “Spero di lavorare bene e guadagnarmi la fiducia per allungare la mia esperienza. E' un'avventura in una realtà molto importante del basket italiano, una grande sfida dopo i sei anni di Marco Crespi”. Pubblico? “Al pubblico chiedo di starci molto vicino perché la squadra non mollerà mai di un centimetro, però ci vorrà pazienza. Sappiamo che ci saranno anche momenti molto duri. La squadra è in divenire, ci sono tanti giovani che nel corso della stagione avranno i loro momenti up and down e dobbiamo aspettarcelo. In quei momenti sarà davvero Alla guida di Casale Giulio Griccioli, coach emergente del basket italiano. importante l'abbraccio delle persone che ci stanno vicine e ci danno la carica”. E’ la prova del nove, l'occasione per E.N. fare il definitivo salto di qualità. uno degli italiani più ambiti della Legadue anche virtù della sua duttilità tattica. Chiude il roster il 19enne Edoardo Giovara, ala di 2 metri originaria di Chivasso. Dopo anni spesi nelle giovanili casalesi, la promozione in prima squadra, arrivata già lo scorso anno, è un giusto premio al lavoro svolto dal ragazzo e dai tecnici. L’ANALISI - L’OSSATURA ITALIANA PER RIPARTIRE Ripartire con una retrocessione sul groppone Green nella pre-season ha dimostrato di avere non è cosa facile. Casale però ha tutte le carte un enorme potenziale e si candida ad essere il in regola per riuscire a rialzare la testa anche vero go-to-guy. Punto debole di questa Casale se rispetto alle squadre più quotate come probabilmente la panchina: più corta rispetto Barcellona, Scafati e Verona (in rigoroso alle favorite e soprattutto un settore lunghi non ordine alfabetico) parte più indietro. I proprio completissimo. Antonelli, Martinoni, piemontesi potranno contare sul trio Butkevicius più eventualmente Pierich usato Malaventura-Pierich-Ferrero che in Legadue da “4” tattico sono forse troppo poco per può e deve fare la differenza. n più la dirigenza ambire al primo posto. In ogni caso, i play-off ha saputo pescare bene nel mercato a stelle e sono un traguardo alla portata. strisce: Casper Ware è giovane e va fatto crescere ma ha buoni numeri. E.N. 10 LA TESI GROUP PISTOIA HA ANCORA VOGLIA DI STUPIRE. LA GARANZIA SI CHIAMA PAOLO MORETTI Lo scorso anno è stato compiuto un vero miracolo e ne serve un altro per ripetersi. Via Hardy e Mathis, Pistoia riparte dalla scommessa Graves e dall’esperienza di Hicks LIVIO CAVEZZA A.S. PISTOIA BASKET 2000 Anno Fondazione: 2000 Colori Sociali: bianco rosso Impianto: PalaCarrara (5.556 posti) Presidente: Roberto Maltinti General Manager: Massimo Bulgarelli Direttore Sportivo: Giulio Iozzelli Team Manager: Stefano Della Rosa Allenatore: Paolo Moretti ROSTER QUINTETTO #6 #22 #11 #10 #8 Lorenzo Saccaggi Antonio Graves Michael Hicks Giacomo Galanda Fiorello Toppo PANCHINA #6 #7 #13 #9 11 Meini Guido Alibegovic Mirza Saccaggi Lorenzo Borra Jacopo Il prossimo campionato che la Pistoia Basket 2000 si appresterà a vivere in Legadue sarà il sesto consecutivo nella categoria. Come si evince dall'anno della denominazione sociale questa società è una delle più giovani in assoluto ma comunque Pistoia è da considerarsi una città dalla grande tradizione cestistica. Pistoia Basket 2000 può considerarsi la diretta continuazione dell'Olimpia Basket Pistoia, storica società Toscana e che nel 1999, dopo la retrocessione dalla A2 ai dilettanti, cedette il proprio titolo a Fabriano, scomparì. Quindi proprio con l'inizio del nuovo secolo comincia la storia della Pistoia Basket 2000 che nasceva sulla base di un'altra società pistoiese la Pistoia Basket, che si occupava prevalentemente del settore giovanile. La neonata società incominciò il proprio cammino nell'anno 1999/2000 dalla serie B2 arrivando fino alla promozione in Legadue, dopo aver vinto anche il titolo di campione d'Italia dilettanti nella stagione 2006/07. Dal 2007/08 ad oggi la società del presidente Roberto Maltinti è diventata una solida realtà della seconda lega italiana, sfiorando addirittura la promozione in massima serie l'anno scorso perdendo solo nella serie finale dei play-off contro l'Enel Brindisi di un superlativo Gibson. Per il quarto anno consecutivo la conduzione tecnica della squadra toscana sarà affidata ancora a coach Paolo Moretti. Moretti per una leucemia dovette abbandonare all'età di soli 29 anni la carriera di giocatore che lo ha visto vestire le prestigiose maglie di Virtus e Fortitudo Bologna. L'uomo Moretti riuscì a vincere la partita più difficiledella sua vita e così dal 2001 intraprese la carriera di allenatore. L'aretino incominciò a fare gavetta delle serie inferiori fino all'importante svolta della sua carriera con la chiamata nella stagione 2005-06 in massima serie a Livorno dove, nonostante le difficoltà Finanziarie del club, riuscì a raggiungere una tranquilla salvezza. Dall'anno successivo quello 2006/07 incomincia l'esperienza di Paolo in Legadue, prima a Reggio Calabria, poi a Brindisi, fino ad arrivare come già ricordato in precedenza nel 2009 a Pistoia. L'obiettivo dell'ambizioso coach toscano sarà quello di confermare Pistoia come sorpresa del campionato come accaduto la passata stagione, rispetto alla quale il tecnico dovrà rinunciare ai pezzi da novanta Dwight Hardy (miglior giocatore dello scorsa Legadue) e Bobby Jones. Coach Moretti quest'anno partirà con il seguente quintetto: il play Lorenzo Saccaggi , la guardia Antonio Graves, l'ala Michael Hicks ed i lunghi Fiorello Toppo e Giacomo Galanda. Il play Lorenzo Saccaggi, classe 1992, è da molti considerato uno dei talenti più puri della nostra pallacanestro. Il prossimo campionato per Lorenzo dovrà esse quello della definitiva consacrazione, dopo la positiva passata stagione con l'exploit dei playoff, nei quali il giovane ha viaggiato a 6,8 p. e 1,6 assist a partita. La guardia sarà l'esordiente in Italia Antonio Graves che avrà l'ingrato compito di non far rimpiangere l'ex idolo Dwight Hardy. Graves classe 1985 ha finora una carriera alle spalle di tutto rispetto in Europa (Pau Orthez, Galatasaray, Cibona alcune delle sue squadre) e la dirigenza toscana in sede di mercato estivo è riuscito a strapparlo alla concorrenza dei polacchi del Prokom squadra che giocherà la prossima Eurolega. L'ala panamense Michael Hicks può essere invece considerato un veterano dei nostri campionati . Classe 1976 arrivato in Italia nel 2001/02 in massima serie a Roseto il giocatore di Panama ha diviso La propria carriera italiana girovagando tra Lega A e Legadue. Probabilmente il biennio migliore della carriera di Hicks è stato tra il 2006-2008 con la maglia della Scavolini quando conquistò la promozione dalla Legadue e l'anno successivo vinse la classifica di miglior marcatore in Lega A (18,8 p. a partita). Dopo un biennio a Barcellona in Legadue tra molti alti bassi vorrà dimostrare a Pistoia di essere ancora un giocatore in grado di fare la differenza. Il capitano Fiorello Toppo, classe 1980 a Pistoia è una vera istituzione perché veste la maglia biancorossa dalla stagione 2002/03. Toppo è un giocatore del quale i tifosi apprezzano il grande cuore e grinta che mette in campo. L'altro lungo titolare della squadra pistoiese è Jack Galanda un pezzo di storia del basket italiano come recita il suo curriculum in nazionale (bronzo europei 2003, ed argento Olimpiade 2004) e nei club (Varese, Fortitudo Bologna, Milano). La prima esperienza in Legadue per il veterano Friuliano, classe 75, fu con la sua Cimberio Varese quando vinse il campionato nel 2008/09. Tornato nella seconda serie italiana l'anno passato a Pistoia, ha sfiorato nuovamente la promozione con un'ottima stagione personale da 10,2 p. 6 r. di media. La panchina invece è un mix di esperienza e gioventù composta dal play Guido Meini, dagli esterni Cortese e Alibegovic e dal lungo Jacopo Borra. Guido Meini, classe 1979, ha una lunga Paolo Moretti: “Non sarà facile ma vogliamo ripetere quanto fatto la scorsa stagione” Coach Moretti è un uomo che non si nasconde mai, e quest'anno sin dalla presentazione ha dichiarato che la sua Pistoia dovrà cercare di ripetere la fantastica scorsa stagione con sempre di fianco il proprio fantastico pubblico: “E' il mio terzo raduno qua, e ogni volta è bello ritrovare questo pubblico che si è sempre dimostrato il nostro sesto uomo in campo. Lo scorso anno dissi che il nostro obiettivo come squadra era quello di riuscire a migliorare l'ottavo posto della stagione precedente, e che anche l'obiettivo del pubblico doveva essere quello di crescere ulteriormente come affluenza al palazzetto che entrambi siamo riusciti a centrare largamente gli obiettivi che ci eravamo prefissati. Ovviamente anche per la prossima stagione partiamo con l'intento di ripeterci, ma non sarà facile ”. Uno dei giocatori fondamentali per la stagione pistoiese sarà la guardia americana Antonio Graves, che avrà il durissimo compito di non far rimpiangere l'Mvp dello scorso campionato Dwight Hardy: “Dopo Chevon Troutman in serie A a Livorno e Jerry McCullough qui a Pistoia, è il terzo giocatore che esce dall’Università di Pittsbourgh e che alleno. E' un bravo ragazzo, un realizzatore, senza dubbio, capace di trovare la via del canestro in molti modi, sia attaccandolo frontalmente che magari dall'arco, ma anche un elemento in grado di innescare i compagni e di mettersi a disposizione della squadra”. L.C. militanza nel campionato diLegadue per averci giocato tra il 2003 ed il 2007 a Montecatini, poi a Pavia e Veroli e poi, a partire dalla stagione 08/09, a Venezia dove, nella stagione 2010/11 ha raggiunto la promozione con discrete cifre personali (4,3 p. e 1 assist a partita). Riccardo Cortese, classe 1986, scuola Fortitudo è reduce dalle ultime due stagioni altalenanti. Infatti il ragazzo di Cento, cognato della stella Nba Carlos Delfino ha disputato una buona stagione nel 2010/11 ad Avellino in massima serie uscendo dalla panchina, mentre l’anno passato in maglia Prima Veroli non è riuscito a confermare le aspettative registrando solo 6.1 punti di media. Mirza Alibegovic, classe 1992, figlio del grande Teoman torna in Legadue a Pistoia dopo l'esordio nello stesso campionato nella squadra nella quale è cresciuto la Snaidero Udine nella stagione 2010/2011. Jacopo Borra, classe 1990 anch' egli scuola Fortitudo è un altro giovane dalle belle speranze. Limitato nella sua pur breve carriera da alcuni infortuni fisici, il pivot dall'altezza imponente (215 cm) è reduce da un eccellente campionato in Dna a Treviglio con 10,2 p. e 8 r. a partita. L’ANALISI - PISTOIA, ANCORA POSSIBILE OUTSIDER? Lo scorso anno la Tesi Group ha realizzato qualcosa Certo a guardare roster come quello di Verona, di veramente incredibile. Il talendo di Hardy, Mathis Barcellona, Scafati o Veroli sembra non esserci e Jones, messi insieme con il bel gioco di coach storia ma ripensandoci abbiamo detto e scritto le Moretti, è riuscito ad andare oltre la poca quantità stesse cose, riguardo le stesse squadre, anche del roster e alle rotazioni risicate al massimo rispetto nella scorsa stagione e guardate come è andata alla concorrenza. Anche per la stagione 2012/13 la a finire! Una clamorosa finale promozione dopo politica della società toscana non è mutata, il roster aver eliminato proprio Veroli e Scafati. è quello che è e (forse) ancor più corto e meno A coach Moretti l’arduo compito di mettere al talentuoso rispetto alla scorsa stagione. Lo staff posto giusto tutti i pezzi del puzzle in modo da tecnico della Tesi Group ha deciso di affidare le compiere una nuova impresa e presentarsi al chiavi del gioco al duo Saccaggi-Meini e affidandosi campionato ancora come l’outside. Una cosa è al talento dell’americano Antonio Graver e certa, la città vuole tornare in A. all’immensa esperienza di Michael Hicks. E.D.P. 12 SCAFATI CI CREDE, L’ADDIO DI BULLERI NON FRENA LE AMBIZIONI DEL CLUB CAMPANO Inizio di stagione a dir poco problematico per la formazione di coach Di Carlo costretti. Via McLean e Bulleri adesso si punta forte su Antonio Porta e Ron Slay CRISTIAN ANDRISANI BASKET SCAFATI Anno Fondazione: 1969 Colori Sociali: Giallo e Blu Impianto: PalaMangano (3.700 posti) Presidente: Alessandro Rossano Pres. Onorario: Nello Longobardi Direttore Sportivo: Gino Guastaferro Team Manager: Mario Corvo Allenatore: Gennaro Di Carlo ROSTER QUINTETTO #5 #4 #9 #11 #35 Porta Antonio Mays D'Wayne Tavernari Jonathan Baldassarre Patrick Slay Ronald PANCHINA #15 Sorrentino Gennaro #7 Bushati Franko #19 Ghiacci Andrea #16 Rosignoli Davide #8 Matrone Ferdinando #12 Izzo Luca #14 Pauciulo Pierluigi 13 La Givova Scafati può essere oramai considerata a pieno titolo una veterana del campionato di Legadue. La società di patron Longobardi, infatti, è protagonista sui campi della seconda lega di pallacanestro nazionale dalla stagione 2000/01. I campani solo per due stagioni la 2006/07 e nel 2007/08 non stati presenti nel campionato di Legadue, ma il biennio prima citato è stato una parentesi dolcissima per la formazione scafatese nel quale si sono disputati gli unici due campionati nella storia della società in massima serie. Massima serie, che rimane sempre nei sogni della piccola cittadina campana, e quest'anno, come negli anni precedenti d'altronde si è costruita una squadra che possa dare filo da torcere a chiunque. Sulla carta, probabilmente, le formazioni di Barcellona e Verona ai nastri di partenza sembrano essere superiori, ma se il lavoro del laboratorio scafatese su un gruppo quasi del tutto rinnovato darà i frutti sperati, il sogno promozione potrebbe non rivelarsi una chimera irraggiungibile. Lavoro del “laboratorio” gialloblù, che è stato affidato a coach Gennaro Di Carlo, che due stagioni prima era stato a Scafati il vice di Giulio Griccioli, quest'ultimo volato su al nord ad allenare Casale Monferrato, altra formazione che promette di essere protagonista nel campionato di Legadue. Per Gennaro Di Carlo quella passata è stata la prima stagione da capoallenatore alla guida dell'Igea Sant'Antimo. Il tecnico d'origine casertana, prima dell'esperienza dell'anno scorso come primo allenatore, si era fatto le ossa come vice allenatore di Nando Gentile, prima ad Imola e poi alla Virtus Roma, di Pillastrini a Montegranaro, e proprio a Scafati con Griccioli come abbiamo riferito in precedenza. Per la verità anche l'anno passato Di Carlo aveva cominciato la sua stagione a Sant'Antimo come vice di coach Manuel Scotto, ma dopo le prime cinque sconfitte consecutive il tecnico è subentrato al collega. S u b e n tr a to i n u n a s i tu a z i o n e difficilissima, aggravata ancor di più dalle prime due sconfitte consecutive all'esordio , si può dire che l'allenatore abbia compiuto un autentico miracolo nel salvare una formazione che tutti davano per spacciata, dopo l'inizio di campionato sportivamente drammatico con nessuna vittoria e sette sconfitte in fila sul groppone. Per il tecnico casertano ora cambiano gli obiettivi in una piazza esigente e competitiva come quella di Scafati, ma il materiale umano sul quale il tecnico dovrà lavorare appare di ottima qualità, ma ci saranno da superare i problemi del preseason. Infatti il precampionato di Scafati è stato condizionato dalle sostituzioni di MClean e Massimo Bulleri (il grande colpo del mercato estivo scafatese, ha abbandonato Scafati per motivi familiari dopo il turno d'andata di Coppa Italia contro Napoli) che sono stati avvicendati rispettivamente con Ron Slay e Antonio Porta). Partiamo dal quintetto dove ci saranno il play Antonio Porta, la guardia Keddric Mays, l'ala Andrea Ghiacci, l'ala forte Patrick Baldassarre, ed il lungo Ron Slay. Il play argentino, ma per le nuove regole ritenute passaportato italiano, Antonio Porta è una regista dalla grande esperienza nel nostro campionato per aver giocato sia in massima serie che in Legadue. Il giocatore d'origine argentina nelle ultime due stagioni ha giocato in Legadue in quel di Verona. La guardia Keddric Mays sarà un altro debuttante nel campionato di Legadue, infatti l'americano sbarca per la prima volta in Italia. Mays , classe 1984, è un giocatore dalla taglia fisica ridotta con i suoi 183 cm di altezza, e con le sue caratteristiche tecniche si può anche adattare a giocare anche nel ruolo di play. L'anno passato il tecnico Gennaro Di Carlo ed il g.m. Peppe Liguori al momento del taglio di David Teague avrebbero voluto portare il giocatore americano a Sant'Antimo, ma per alcuni intoppi la trattiva saltò. L'ala nel quintetto gialloblù sarà Andrea Ghiacci, arrivato via Barcellona Pozzo di Gotto la passata stagione a Scafati. Il figlio del noto g.m. Mario, è un giocatore dalla grande esperienza in Legadue, ed ha già vinto il campionato nel 2007/08 a qualche chilometro di distanza di Scafati in quel di Caserta. L'ala forte della Givova versione 2012/2103 sarà Patrick Baldassare, anche lui come il tecnico Gennaro Di Carlo di ritorno nel centro salernitano insieme al quale hanno condiviso l'esperienza nel campionato 2010/11. Probabilmente la stagione prima citata è da considerarsi quella della definitiva maturazione agonistica di Patrick, che giocò un sensazionale girone di ritorno in maglia gialloblù quando la società scafatese decise di far partire Andrea Chiacig per Reggio Emilia. Anche l'anno scorso Baldassare in maglia Biancoblù Bologna si è ripetuto su buoni standard di rendimento, e come Ghiacci ha già vinto il campionato di Legadue nella stagione 2009/10 a Sassari. Il quintetto campano sarà completato dal lungo americano, da molti anni in Italia Ron Slay, e nell'ultima stagione a qualche chilometro di Di Carlo: “Obiettivo? Sarà il nostro lavoro e impegno a dircelo. Difesa fondamentale” “Scafati è una piazza molto esigente, che è abituata a fare sempre campionati nelle prime posizioni nel campionato di Legadue. L'obiettivo che raggiungeremo in questo campionato lo dirà l'impegno ed il lavoro che faremo per crescere come squadra e come gruppo “. obiettivo dovrà passare attraverso la difesa: “La LegaDue ci insegna che le vittorie si ottengono soltanto con una grande dedizione difensiva. Credo che noi per tipo di squadra e per caratteristiche dei giocatori possiamo fare molto bene in difesa, e in altre parti del gioco”. Come Coach Gennaro Di Carlo è tornato ulteriore fiore all'occhiello del mercato scafatese è arrivato a Scafati dove due stagioni prima Ron Slay questa l'opinione del coach sul giocatore: “Ron era stato il vice di coach Griccioli, è un giocatore che seguivamo da tempo. Con lui siamo sentiamo qual è l’obiettivo del certi che la squadra sarà ancora piu' competitiva. Sono coach sulla prossima stagione. davvero molto contento del suo arrivo”. distanza in quel di Avellino. La panchina scafatese è una delle migliori della categoria ed è composta dal play Gennaro Sorrentino, dalla guardia Franco Bushati, dall'ala Jonathan Tavernari e dal lungo Rosignoli. Il regista di scorta Gennaro Sorrentino, è un napoletano purosangue classe 1985, che è cresciuto nel vivaio della Fortitudo Bologna. In Legadue Gennaro ha già giocato ad Imola nel 2008/09 ( al momento la migliore stagione numeri alla mano per il play in terra romagnola, dove giocava titolare), a Barcellona Pozzo di Gotto nel 2010/11, e l'anno scorso quando a Scafati faceva da riserva al capitano Mats Levin. La guardia Franco Bushati, classe 1985 di origine L’ANALISI - SLAY E PORTA PER IL DOPO BULLERI-McLEAN Scafati parte con l'obiettivo quest'anno di disputare Con uno rivoluzionato per due quinti. Il giovane un campionato di vertice, infatti alla viglia del lungo McLean non ha mai convinto a Scafati sin campionato il patron Nello Longobardi non si è dal suo arrivo, ed è stato sostituito dal veterano nascosto ed ha dichiarato che l'obiettivo della sua Ron Slay, che ha fatto il suo esordio nell'ottavo di squadra deve essere quello di migliorare la Coppa Italia contro Napoli, ma la rinuncia più semifinale play-off della passata stagione persa importante è stata quella a Massimo Bulleri. Il contro Pistoia. Il duro compito di rendere realtà i play di Cecina dopo il turno di andata di coppa sogni del patron dovrà essere svolto dall'allenatore Italia contro Napoli ha deciso di lasciare Scafati Gennaro Di Carlo, ma il compito per il tecnico non si per motivi personali. Ma la società del patron prospetta facile. Infatti il tecnico dopo aver lavorato Longobardi non si è persa d'animo, e si è nell'intero precampionato (buonissimo il preseason assicurata un altro pezzo da novanta per la dei campani con sette vittorie su otto) categoria come il regista Antonio Porta. su un quintetto, partirà all'inizio del nuovo campionato Qualsiasi C.A. C.A. albanese naturalizzato italiano, proviene dalla Leonessa Brescia, dove nella stagione 2010/11 si era laureato campione d'Italia in A dilettanti. Il giocatore scuola Stella Azzurra Roma, oltre al campionato scorso a Brescia, ha maturato nella sua carriera altre esperienze nel campionato di Legadue a Sassari e Veroli. L'ala di riserva sarà invece l'italo-brasiliano Jonathan Tavernari. Il giocatore, figlio della storica allenatrice brasiliana Thelma, è arrivato in Italia nel 2011 in massima serie a Biella. Nel passato campionato ad inizio 2012 si è trasferito a Pistoia, dove nella squadra toscana ha dimostrato tutto le sue doti di temperamento e di tiratore. Quest'anno il brasiliano vorrà completare l'opera della promozione che non gli è riuscita l'anno passato a Pistoia. Completa la panchina il lungo Davide Rosignoli al suo secondo anno in terra scafatese. Per il centro, classe 1988, formatosi nelle minors quello precedente era stato il campionato del debutto in Legadue. 14 IL PROFESSORE FRANCO MARCELLETTI PROVA A RILANCIARE L’AMBIZIOSA PRIMA VEROLI Le tante belle speranze della scorsa stagione sono rimaste, purtroppo per i ciociari, tali. Patron Zeppieri si affida nelle sapienti mani dell’ex campione d’Italia per ripartire da outsider LIVIO CAVEZZA BASKET VEROLI Anno Fondazione: 1967 Colori Sociali: Giallo e rosso Impianto: Palazzetto dello Sport "Città di Frosinone" (3.552 posti) Presidente: Leonardo Zeppieri General Manager: Ferenc Bartocci Allenatore: Franco Marcelletti Palmarès: 3 Coppa Italia LegaDue ROSTER QUINTETTO #11 #22 #8 #14 #10 Walker Erving Hunter Jimmy Lee Jurevicus Mareks Bruttini Davide Infante Luca PANCHINA #22 Berti Simone #20 Rossetti Marco #17 Carenza Giovanni #15 Rinaldi Tommaso 15 Per la Prima Veroli il prossimo campionato di Legadue sarà il quinto consecutivo dal 2007/08 nella seconda lega professionistica del basket italiano. Sono passati cinque anni dal 3 Giugno 2007 quando i ciociari guidati dall'allora tecnico Franco Gramenzi vinsero gara quattro dei play-off in quel di Fidenza e festeggiarono la prima storica promozione nel campionato di Legadue. In questi cinque anni la società dell'ambizioso presidente Zeppieri è diventata una solida realtà del secondo campionato professionistico italiano ed addirittura la squadra giallorossa è arrivata spesso ad un passo dalla storica promozione in particolare nella stagione 2009/10, quando ,allenata da coach Cancellieri ,nella finale promozione per la massima serie dovette arrendersi al Banco di Sardegna Sassari. La passata stagione è stata la più deludente dell'ultimo lustro di storia per i giallorossi laziali con l'esonero di coach Cavina sostituito in corsa da Ferdinando Gentile. La Prima, costruita per puntare alla promozione, all'inizio del girone di ritorno si trovò nei bassifondi della classifica in piena lotta retrocessione con Sant'Antimo, Bologna e la retrocessa Forlì. Nell'ultimissima parte della stagione gli uomini di Gentile riuscirono a risollevarsi con la conquista insperata dei play-off promozione uscendo pero' al primo turno contro la Giorgio Tesi Group Pistoia che sarebbe poi arrivata in finale. Veroli a differenza delle passate annate in questa stagione ha ridotto di moltissimo il proprio budget per costruire la squadra e non parte sicuramente con i favori del pronostico per la vittoria del campionato perché squadre come Barcellona, Verona, Casale sembrano francamente sulla carta superiori ma si propone come una delle outsider del campionato. Quest'anno la formazione laziale propone in panchina un altro coach casertano , quel Franco Marcelletti che nel 1991 si laureò campione d'Italia con la sua Phonola Caserta. Il professore Marcelletti è reduce dalla brillante salvezza raggiunta l'anno passata con l'Assi Ostuni (società brindisina che nel corso dell'estate ha dovuto dire addio alla Legadue per motivi economici), e proprio dalla sua ex squadra ha portato cinque elementi per infoltire il roster a sua disposizione: il lettone Jurevicuc, Rossetti, Berti, Carenza e Rinaldi. Il quintetto al quale si affiderà il coach campano sarà composto dal play Irving Walker, dalla guardia Jimmy Lee Hunter, dal lettone prima citato Mareks Jurevic, dall'ala forte Davide Bruttini e dal centro Luca Infante. Il regista americano Erving Walker, classe 1990, nativo di Brooklyn è la vera scommessa dello staff tecnico ciociaro infatti l'ex Florida Gators è l'unico giocatore debuttante nel campionato di Legadue nella rosa ciociara. Chi è pronto a scommettere su Walker è proprio Marcelletti che nel piccolo regista americano (soli 172 cm di altezza) rivede l'Aaron Jhonson (nel prossimo campionato a Cremona in massima serie) che ha allenato la passata stagione ad Ostuni. La guardia Jimmy Lee Hunter invece sarà al suo terzo anno nel campionato di Legadue anche se la sua prima esperienza nel secondo campionato italiano risale al 2005 con la Sebastiani Rieti. Finora gli appassionati italiani hanno osservato un Hunter dalle due facce: la prima quella di un giocatore in grado di fare la differenza come in quel di Scafati nel 2010/11, la seconda, quella di un giocatore discontinuo alle prese con tanti infortuni l'anno passato con l'Enel Brindisi. In quel di Veroli, ovviamente, si augurano di vedere il giocatore in versione dell’anno scafatese. L'ala invece sarà il lettone Mareks Jurevicus, un vero pretoriano di coach Marcelletti visto che è al terzo anno consecutivo con il coach che lo ha portato prima a Verona e poi ad Ostuni. Jurevicus in questi anni italiani si è sempre dimostrato giocatore di grande professionalità ed un tiratore micidiale piedi per terra. L'ala forte sarà Davide Bruttini l'anno scorso all'Aget Imola. Il giocatore reduce da una fugace esperienza in massima serie con la prestigiosa canotta della Fortitudo Bologna, nel corso degli anni si affermato nel campionato di Legadue e nei quattro anni imolesi il giocatore, classe 1987, ha continuamente migliorato le proprie cifre personali diventando un giocatore di sicuro affidamento per la categoria. Il quintetto della squadra laziale sarà completata dal centro Luca Infante, giocatore classe 1982, ma dalla grandissima esperienza nel campionato in quanto il prossimo per lui sarà il settimo campionato in Legadue dopo le annate vissute in Emila tra Reggio Emilia, Ferrara e Piacenza la passata stagione. Anche il centro di origine salernitane è da considerarsi un fedelissimo di coach Marcelletti ed i due hanno condiviso l'esperienza comune in quel di Reggio Emilia. La panchina di Veroli è una delle più profonde dell'intera categoria con giocatori del calibro di Simone Berti, Marco Rossetti, Giovanni Carenza e Tommaso Rinaldi. Simone Berti, Marcelletti: “Puntiamo a raggiungere i playoff. Difendere! L’attacco è di conseguenza” budget ed ambizioni ma al tecnico casertano non manca la proverbiale carica: “L'idea di portare con me un gruppo di giocatori con i quali ho lavorato già l'anno scorso nasce dal fatto che c'è tra di noi una conoscenza reciproca, si conoscono i metodi di allenamento e ciò ti può fare acquistare del tempo sulla tabella di marcia. Però va detto che comunque i 4/5 del quintetto è composto giocatori che per la prima volta giocano insieme quindi ci vorrà del tempo per trovare le giuste chimiche ed affiatamento in campo. Dal punto di vista del gioco la cosa fondamentale sarà Quest'anno al timone della partire da una difesa forte, poi il gioco in attacco verrà di formazione ciociara in panchina ci conseguenza. Obiettivi? E' sempre difficile fare pronostici. sarà il “professore” Franco Il budget è ridotto ma posso dire a priori che l'obiettivo che Marcelletti. Si troverà a lavorare in deve seguire la mia squadra è quello di raggiungere i playuna società che ha ridotto L.C. off”. playmaker classe 1985 prodotto del florido vivaio della Mens Sana Siena è giocatore già dalla discreta esperienza nella categoria, per le due stagioni vissute in quel di Pistoia e la seconda parte del campionato scorso ad Ostuni dove il toscano era arrivato dopo aver tentato di giocarsi le sue carte in massima serie con Casale Monferrato. La guardia ala Marco Rossetti già conosce molto bene la piazza di Veroli, con la quale si appresta a vivere la terza avventura nella sua carriera, dopo le stagioni 2007/08, e quella 2009/10 della promozione sfiorata. Rossetti come l'anno passato in quel di Ostuni dovrebbe essere l'agente speciale di coach Marcelletti in difesa L’ANALISI - IL MAESTRO PRENDE IL POSTO DELL’ALLIEVO Il saggio dice: “L’allievo supera il maestro”. I destini Nando che necessita, evidentemente, di del professore Franco Marcelletti e del suo pupillo giocatori al di sopra del target prefissato. E chi Nando Gentile tornano ad intrecciarsi ma questa meglio del professore Marcelletti, il quale con il volta, dalla stessa parte, lontano dal basket giocato minimo indispensabile riesce sempre a tirare Il professore, dopo un’esaltante stagione in quel di fuori dal cilindro quel qualcosa in più. Il “prof” ha Ostuni, va infatti a sedere sulla panchina che, fino a voluto con sei alcuni di quei giocatori che tanto qualche mese fa, era occupata da un altro dei bene hanno fatto la scorsa stagione ad Ostuni protagonisti del “Miracolo Casertano”. Con patron potendo così iniziare a lavorare su una base Zeppieri che ha deciso di ridimensionare il budget solida e già collaudata. da destinare alla campagna acquisti, considerato A completare il roster, giocatori di grandissima anche il momento economico, serviva un coach che effifacia come Bruttini, Infante, Hunte e la mettesse in campo una pallacanestro più semplice, scommessa Walker. Sia chiaro fin da subito, ma allo stesso tempo efficace, rispetto a quella di Veroli darà fastidio a molte. E.D.P. lavorando anche sui 4 avversari in alcuni frangenti. Anche l'ala forte Giovanni Carenza l'anno passato era in quel di Ostuni e per il giocatore pugliese, classe 1988, è stata la prima volta in un campionato professionistico dopo l'esperienza nelle minors a Perugia ed ancora prima in Ncaa. Carenza metterà a disposizione della squadra il suo spirito di combattente e la sua energia quando sarà chiamato in causa. Chiude il quadro degli ex Ostuni il pivot Tommaso Rinaldi. Anche il centro nativo di Rimini ,classe 1985, è da considerarsi un veterano per la categoria per gli anni giocati nella sua Rimini, Venezia, Udine ed infine ad Ostuni. Rinaldi, sicuramente sarà il giocatore tra i panchinari giallorossi che avrà maggiore spazio e minutaggio, in quest'ottica tra lui ed Infante la gerarchia iniziale di titolare e riserva potrebbe anche ribaltarsi. 16 BELL, GREEN, SANDERS, CALLAHAN E CITTADINI PARTE L’ASSALTO DI BARCELLONA ALLA A! L’idea era quella di ridimensionare ma il cuore del presidente Bonina ha prevalso ancora. Un roster da cinque stelle per la Sigma Barcellona sulle quali svetta quella di Troy Bell FRANCESCO BARCA BASKET BARCELLONA Anno Fondazione: 1976 Colori Sociali: Giallo e rosso Impianto: PalaAlberti (3.000 posti) Presidente: Immacolato Bonina General Manager: Donato Tommaso Allenatore: Giovanni Perdichizzi ROSTER QUINTETTO #00 #10 #00 #00 #5 Green Taurean Bell Troy Sanders Melvin Callahan Craig Cittadini Alessandro PANCHINA #00 Giuri Marco #00 Bucci Ryan #00 Coviello Riccardo #00 Eliantonio Giacomo #00 Mocavero Manuele 17 Per il Basket della città del Longano nella stagione 2012-13 è iniziata una nuova fase della sua storia sportiva, stessa società con identica struttura con a capo il patron Immacolato Bonina, nuova gestione tecnica con il ritorno di coach Giovanni Perdichizzi e del suo staff, quasi tutto figlio della terra barcellonese. Obiettivo sempre uguale: il sogno della serie A, che negli ultimi due anni si è fermato nelle semifinali di play-off, la prima stagione contro Casale e la seconda contro Brindisi, entrambi i team hanno poi fatto il salto di categoria vincendo le rispettive finali di postseason. La Sigma Barcellona, al terzo anno consecutivo nel torneo cadetto del basket italiano, nell'allestimentoselezione dell'innovativo ed interessante 'puzzle' del roster giallorosso si è affidata alla sagacia e all' esperienza di Perdichizzi, nella doppia veste di 'coachgeneral manager'. Nel giorno della sua presentazione ufficiale, esordì così un entusiasta e determinato 'Sceriffo', davanti ai giornalisti e ai tanti tifosi venuti a salutarlo e a fargli sentire il loro calore: “Ho il compito di riportare l'amore della città verso il basket. La scelta di ritornare è dovuta a l'affetto nei confronti della città e dei suoi tifosi e alla dirigenza che mi ha dato subito le carte in mano riguardo al nuovo progetto. Chi viene a Barcellona deve sapere di trovare una piazza calorosa e una società importante e deve avere la voglia e la determinazione per dare sempre il massimo”. Il 'flop cestistico' della precedente stagione al cospetto dei grandi sacrifici economici fatti dal presidente Bonina, aveva creato un po' di perplessità nell'ambiente ed anche nell'anima del patron Sigma, che ad inizio stagione aveva deciso di ridimensionare il budget di spesa ed anche gli obiettivi. Il cuore del presidente, invece, ha prevalso in modo così prepotente che il roster della stagione 2012/13 è addirittura qualitativamente migliore di quello della passata annata. Analizzando nel dettaglio il roster giallorosso vediamo che gli unici 'superstiti' riconfermati sono capitan Ryan Bucci ed Emanuele Mocavero, due importanti icone del basket barcellonese,entrambi sono presenti in pianta stabile nel roster dalla stagione 2009-10. Nel nuovo roster targato Perdichizzi, il 'capitano' e 'Moca', saranno i primi ad entrare dalla panchina, 'uomini'e cestisti di sicuro valore, il primo nel ruolo di guardia (11 punti di media con il 46% da tre), il secondo nel ruolo di pivot (6 punti con 3 rimbalzi di media a gara) stanno a i numeri della stagione precedente. La campagna acquisti della Sigma, come preannunciato in fase di presentazione alla stampa dal coach-general manager Perdichizzi doveva partire con la scelta dei due americani, detto fatto. Il primo ad essere stato ingaggiato, esattamente il 17 luglio, è stato il play Marcus Walker, proveniente dal campionato ucraino. Purtroppo, a causa di sopraggiunti problemi di natura cardiaca, non ha ottenuto l'idoneità sportiva dopo vari accertamenti e quindi con dispiacere di tutti è giunto il primo forzato 'taglio'. Nella sostituzione dello sfortunato Walker il club siciliano ha posato gli occhi su un altro enorme talento: Taurean Green. Il nuovo play americano, passaportato georgiano, ha 25 anni, ed è cresciuto all'Università della Florida. Negli States, si è aggiudicato per ben due anni consecutivi 2006 e 2007 il torneo Ncaa indossando la maglia della Florida University. Per lui, inoltre, anche esperienze in NBA con Portland e Denver. In europa invece, importanti trascorsi in Grecia con la maglia dell'Aek Atene e in Spagna al Saragoza e nel Gran Canaria, due anni importanti tra campionato ed EuroCup. Dal play 'colored' ci si attende tanto insieme all'ormai 'beniamino' dei tifosi Troy Bell. Classe 1980 proveniente da Sant'Antimo, considerato la vera stella del roster, una guardia di esperienza, dinamismo, talento e con tanti punti tra le mani. Bell ha militato in grandi club europei ed italiani, importante soprattutto l'anno che portò in Legadue Cremona. Su di lui sono stati concentrati i maggiori sforzi economici al fine di accapararselo, un giocatore che per le sue caratteristiche tecniche e di leadership può essere determinante per il salto di qualità della squadra e dare una mano rilevante nei momenti topici delle gare. 'King Troy' la passata stagione è stato l'artefice della salvezza di S.Antimo, arrivando a Metà stagione ha collezionato la media di oltre 23 punti e 6 rimbalzi a gara, un giocatore che già dalle prime uscite amichevoli ha fatto capire di che pasta è fatto, entusiasmando non poco il popolo del 'Palalberti'. Altro giocatore fondamentale per le sorti della Sigma, dovrà essere l'ala piccola Melvin Sanders, americano passaportato georgiano, veterano del basket europeo proviene da una buona stagione anche lui nella lega Turca, 13 punti e ben 9 rimbalzi di media a partita. Sanders insieme a Bell unisce esperienza e talento, vantando nel suo importante curriculum la militanza in NBA con la maglia dei San Antonio Spurs nel 2006, un altro cosiddetto 'fuori categoria' che può dare un fondamentale contributo alla causa giallorossa. Nel ruolo di ala grande, è stato scelto Craig Callahan, l'ex Enel Brindisi, con i suoi 12 punti e 5 rimbalzi a partita è stato uno dei veri protagonisti della cavalcata vincente dei pugliesi nella scorsa stagione in Legadue. Callahan risulta essere un lungo atipico, capace di giocare sia vicino che lontano dal canestro in quanto dotato di un buon tiro da tre. Come pivot titolare si è pensato ad Alessandro Cittadini che insieme a Bell l'anno scorso è stato determinante per la salvezza di Sant'Antimo, con i suoi 12 punti ed oltre 6 rimbalzi a gara. Un lungo che sotto canestro può far valere i suoi centimetri e la sua tecnica, potente e un professionista modello che conta nel suo 'cv' la convocazione in nazionale maggiore, (bronzo agli Europei del 2003 ed oro ai Giochi del Mediterraneo nel 2005). Per quanto riguarda gli under si è deciso di puntare su Eliantonio, Giuri e Coviello. Il primo è un lungo e a Barcellona ritrova i suoi due compagni di Sant'Antimo, Bell e Cittadini. Nell'esperienza napoletana ha dato il suo apporto partendo dalla panchina Bonina: “Ripartiamo più forti di prima. Non ho dubbi sull’allenatore. Felice per il derby ma...” centrare la promozione: “Ripartiamo più forti di prima . Per noi questo sarà un anno importante e la fiducia che la gente sta dimostrando spero si trasmetta anche alla squadra. Dobbiamo lottare per i piani alti della classifica. Non ho dubbi sull'allenatore Perdichizzi, quello che abbiamo fatto sul mercato è frutto di un lavoro capillare d'organizzazione. Avere un giocatore come Troy Bell in quintetto ci consentirà di sapere chi avrà la responsabilità di prendersi l'ultimo tiro. Il giocatore è quello che volevamo” Una piccola stoccatina finale per i rivali di Capo d'Orlando per mettere l presidente Immacolato Bonina a Barcellona Pozzo di Gotto è una vera istituzione per quello che è riuscito a costruire negli anni con la sua squadra di basket, ma ora per la Sigma è arrivato il momento di un po’ di pepe sui prossimi derby in stagione: “Sono contento della presenza di Capo D'Orlando, l'idea del derby ci stimola ulteriormente. Saranno due grandi giornate di sport, dove la sana rivalità sportiva garantirà uno spettacolo incredibile. Mi dispiace, ma con Capo d'Orlando faremo 4 punti” conquistandosi minutaggio e fiducia, per lui meno di 5 punti e 2 rimbalzi a partita. Il secondo Marco Giuri, dovrebbe essere il più esperto fra i 3 under del roster, l'ex Brindisi ha disputato un buon campionato la passata stagione con oltre 16 minuti di utilizzo: 6 punti di media con un buon tiro da fuori, in una squadra di prima fascia che tra i 'piccoli' aveva gente come Renfroe, Hunter e poi Gibson. Infine l'ultimo under ed anche l'ultimo giunto alla corte di coach Perdichizzi è Coviello, per lui si tratta di un ritorno in giallo-rosso, dopo l'esperienza alla Sigma nella stagione 2008-2009 conclusasi all'ottavo posto in DNA. . L'anno scorso è stato autore di una buona stagione nella Costa Volpino in DNB con 15 punti, 7 rimbazi e 2 assist di media a gara, per lui si prospettano dei 'minuti' importanti nel ruolo di ala piccola nel far rifiatare L.C. l’esperto Sanders. Insomma, carte alla mano la Sigma appare realmente la prima indiziata al salto di categoria con un quintetto (Green, Bell, Sanders, Callahan e Cittadini) che non sfigurerebbe anche al piano di sopra. Bisognerà valutare l’impatto ma soprattutto l’alchimia che si andrà a creare tra tanti leader in campo. Se sarà successo o no dipenderà da tanti fattori, ma ad oggi sono due le cose sulle quali si potrebbero mettere le mani sul fuoco: Uno che al PalAlberti ci sarà da divertirsi e due che è vietato sbagliare! L’ANALISI - ANCORA UNA MISSIONE PER “KING” TROY BELL Troy Bell è diventato ormai un big dei nostri (con oltre 15 punti di media) alla permanenza nella campionati considerate le innumerevoli gesta massima serie. Dopo una stagione in Francia, l'ex compiute. Con le sue giocate e con una personalità pugile americano torna nel bel paese per salvare mostruosa conquista tutti diventando, ben presto, ReggioEmilia da una clamorosa retrocessione, l'idolo delle tifoserie. Dopo la stagione con Biella da detto fatto! Rimasto negli States per tutto il seguente rookie accetta di scendere in LegaDue e sposa la inverno, preso dai suoi impegni discografici (è causa Cremona per aiutarla nella scalata alla Serie anche un cantante), Troy ha da compiere la A. In quella stagione Troy è mostruoso e riesce a missione più difficile di tutta la sua carriera, salvare portare i Lombardi nella massima categoria una spacciata S.Antimo con sole tre vittorie all'attivo realizzando 24 punti nella finale promozione contro al termine del girone d’andata. Bell si presenta in Sassari e laureandosi capocannoniere del uno stato di forma clamoroso e con 23.2 punti e 6 campionato.Con indosso la maglia della Vanoli, rimbalzi di media risveglia l'Igea e realizza un vero e Troy è ancora una volta protagonista contribuendo proprio miracolo diventando “King Troy”. 18 NUOVO CICLO PER VERONA. GIOVENTU', ESPERIENZA E TALENTO… QUESTA TEZENIS PUO' VOLARE ALTO Verona riparte e, con moderazione e programmazione, sogna un ritorno nell’olimpo del nosto basket. Nessun proclamo, solo l’intenzione di tornare ad infiammare il PalaOlimpia ENRICO DE POMPEIS SCALIGERA BASKET VERONA Anno Fondazione: 1957 (rif. 2007) Colori Sociali: Giallo e Blu Impianto: Pala Olimpia (5.350 posti) Presidente: Gianluigi Pedrollo General Manager: Alessandro Giuliani Allenatore: Alessandro Ramagli Albo d’Oro: 1 Coppa Italia (1991) 1 Supercoppa Italiana (1996) 1 Coppa Korac (1998) ROSTER QUINTETTO #32 #6 #15 #12 #9 McConnell Richard Westbrook Charlie Ganeto Gabriele Ghersetti Mario Abdul Lawal PANCHINA #10 De Nicolao Francesco #18 Chessa Massimo #11 Boscagin Giorgio #20 Da Ros Matteo #00 Renzi Andrea #16 Bozzetto Davide 19 La stagione 2012/13 sarà per la Scaligera Tezenis Verona la terza partecipazione consecutiva al campionato di LegaDue. Senza affanni, senza salti nel vuoto, programmazione attenta e precisa. Sono queste le carte che la dirigenza scaligera ha giocato in questi primi due anni di professionismo nei quali è riuscita a raggiungere sempre una salvezza tranquilla e che oggi le permetto, in un basket sempre più in crisi, di poter guardare al futuro con grande ottimismo. Al futuro si è pensato nell'immediato postcampionato con la separazione da Fadini e Martellossi e la scelta di virare su Alessandro Giuliani come General Manager e su Alessandro Ramagli come tecnico. Due figure professionalmente molto competenti ma che soprattutto vantano nel loro curriculum esperienze già vittoriose nell'ardua impresa di vincere il campionato cadetto. Il primo in veste di DS a Brindisi e il secondo, ovviamente, nel ruolo di coach nell'anno del ritorno tra le grandi della Scavolini Pesaro. Con Giuliani e Ramagli parte, dunque, un nuovo ciclo per la Scaligera Verona. «Ci saranno tre componenti nel nostro programma. Il primo - esordì Ramagli il giorno della sua presentazione - è la ricostruzione della struttura. Il secondo aspetto è il tentativo forte di fidelizzazione da parte del pubblico di Verona. Il terzo obiettivo è cercare di fare bene. La Tezenis viene da due campionati in cui si è fatto fatica, è necessario ora allestire una squadra con un forte livello motivazionale e che sappia interfacciarsi bene con la piazza e i tifosi». Un ciclo basato, ancora una volta, sulla programmazione e sull'oculatezza delle scelte. Il duo Giuliani-Ramagli si è messo subito a lavoro per costruire un gruppo giovane, che possa crescere insieme nel tempo per raggiungere grandi traguardi, ma che possa essere competitivo fin da subito. Infatti, il roster scaligero è uno dei più giovani dell'intero campionato con un'età media di poco superiore ai 24 anni ma, senza alcun dubbio, allo stesso tempo rappresenta quello quantitativamente più pronto ad affrontare un campionato impegnativo come quello di LegaDue con diverse alternative sia sugli esterni che sotto le plance. Rivoluzione totale. Gli unici superstiti della Tezenis edizione 2011/12 sono il giovane forte centro Andrea Renzi e il capitano Giorgio Boscagin. Non ci sono più i vari ed esperti Porta, Vukcevic, McGrath, DiGiuliomaria. L'obiettivo era la flessibilità e la rapidità di gioco, accompagnata da una certa dose di imprevedibilità che sono i giovani riescono a dare. Identikit che risponde perfettamente al nome del ventitreenne ex giocatore di Jesi Richard McConnel. Reduce da uno straordinario campionato con la maglia dell'Aurora con la quale ha chiuso la stagione con 17.6 punti a partita (ottavo in graduatoria) e con 3.4 assist, a Richard sarà affidato l'arduo compito di dettare i tempi i gioco della nuova Tezenis. A fargli compagnia sul perimetro ci saranno altri due “giovani vecchi”. Il primo di questi è la guardia a stelle e strisce Charlie Westbrook. Ventunenne guardia tiratrice da 195 cm, Charlie è appena uscito dal South Dakota e, in estate, ha partecipato al Portsmouth Invitational Tournament mettendosi in mostra con per il suo micidiale arresto e tiro e per la sua esplosività ed energia nel correre in contropiede. Secondo esterno da quintetto a disposizione della Tezenis è Gabriele Ganeto. Reduce da due stagioni in Serie A, la prima con la maglia dell'Olimpia Milano e l'ultima con quella della Cimberio Varese, il giocatore piemontese è stata un'esplicita richiesta di coach Ramagli avendolo già avuto e lanciato nel grande basket nel lontano 2003/04 con la maglia della Lauretana Biella. Due giovanissimi ed un “mezzo anziano” sono chiamati a dare rifiato al suddetto trio. Il play/guardia Marco Chessa sarà il primo indiziato a dare minuti di rifiato a McConnel (il quale ha chiuso la stagione passata con un minutaggio superiore ai 38 minuti). Arcigno difensore e dotato di una grande rapidità di esecuzione, Chessa è stato impiegato nelle ultime tre stagioni con regolarità dall'Angelico Biella dopo gli anni trascorsi in maglia Sassari, città della quale è nativo, in LegaDue nella quale ha debuttato a soli diciassette anni. Ricambio delle guardie sarà invece il capitano Giorgio Boscagin. Il ventinovenne capitano si appresta a vivere la stagione numero sei in LegaDue e la seconda in maglia Tezenis dopo il buon rendimento della scorsa annata che gli ha portato a registrare 9.6 punti di media. Il reparto “piccoli” viene, infine, completato dal giovanissimo (diciannove anni) playmaker Francesco De Nicolao lo scorso anno in maglia Morpho Piacenza. Un pacchetto esterni veramente molto competitivo ma il vero punto di forza della squadra di coach Ramagli potrà essere rappresentato da un reparto lunghi piuttosto accattivante e chiamato ad un ruolo di importantissima comunicazione con l'abile play McConnel. Il punto di partenza della nuova Tezenis sotto canestro non poteva essere non essere rappresentato dalla presenza da uno dei pivot di maggiore prospettiva dell'intero panorama cestistico italiano: Andrea Renzi. Classe '89, il giocatore ligure è reduce da una buona stagione nella quale ha fatto registrare 10 punti e 4.3 rimbalzi di media a partita. Tuttavia è da valutare l'impatto (finanche la presenza) nella prossima stagione per il giovane Andrea- Il DS Giuliani: “Vogliamo divertire. Puntiamo ai PlayOff e a riportare pubblico al PalaOlimpia” Isue impressioni alla vigilia della nuova stagione: “E' una crescita per la mia carriera, ero DS a Brindisi ed ora sono GM a Verona, una società sana in una città che ha fame di grande basket. La nostra sarà una squadra che proverà a divertire ed essere protagonista di una stagione vincente, siamo giovani e dobbiamo crescere durante la stagione. Non dobbiamo centrare per forza la promozione ma faremo di tutto per essere all'altezza di uno sponsor come Tezenis e di una proprietà così vicina. I playoff sono un nostro obiettivo, una volta lì tutto può succedere e lo Alessandro Giuliani, nuovo GM dimostra la grande avventura di Pistoia nella scorsa di Verona, si è subito messo a stagione. La nostra sarà una pallacanestro divertente, lavoro per costruire una squadra vogliamo riportare tante gente al PalaOlimpia”. solida e competitiva per un club dalle grandi ambizioni. Sentiamo le considerato il lungo stop derivante dall'operazione alla spalla che pare lo terrà fermo fino alla fine di ottobre. Con o senza Renzi la Tezenis ha comunque organizzato un quartetto lunghi niente male rispettando alla perfezione la perfetta equazione di gioventù ed esperienza. Il primo (ed il primo vero acquisto della dirigenza scaligera) è stato il giovane Matteo Da Ros. Ala ventitreenne di 205 cm, protagonista con la maglia della Sigma Barcellona con ben 11.3 punti e 4.6 rimbalzi di media, Matteo è chiamato alla stagione della definitiva consacrazione in quel di Verona. I veri colpi di mercato compiuti dal DS Giuliani, e chiamati a recitare ruolo nello starting L’ANALISI - PRIMA DI INIZIARE L’INFERMIERIA E’ GIA’ PIENA Il campionato ancora non è iniziato ma la Tezenis (tranne Renzi ovviamente) possano rientrare senza Verona è già alle prese con una situazioni infortuni problemi, questo stop ha certamente creato piuttosto preoccupante. problematiche alla squadra di coach Ramagli Oltre al già citato Andrea Renzi, che a causa complicando la preparazione e allungando i tempi dell’intervento alla spalla resterà fermo almeno fino necessari affinché tutti i giocatori possano alla fine del prossimo mese di ottobre, la sorte si è conoscersi al meglio. Per permettere comunque al schierata al punto di mandare al tappeto, quasi team di svolgere un regolare allenamento la società E.D.P. five almeno fino al rientro di Renzi, sono l'italo-argentino Mario Ghersetti e il nigeriano Shane Lawal. Per Ghersetti una grande stagione quella passata con la maglia della Leonessa Brescia con 14.7 punti e 6 rimbalzi di media negli oltre 28 minuti concessigli. Oltre alle buone doti tecniche Ghersetti è un grande uomospogliatoio e dotato di una personalità combattiva che lo rende uno di quei giocatori apprezzato dalle tifoserie e che tutti gli allenatori vorrebbero avere in squadra. Con 206 cm di altezza Shane Lawal si presenta come il pivot titolare della Tezenis Verona. Giocatore dotato di un'impressionante presenza sotto canestro, e proveniente dal Baloncesto Clavijo (LEB Oro), sono tre stagioni che Shane non scende sotto la doppia cifra di rimbalzi conquistati a partita. Il giovane pivot Davide Bozzetto (ventitré anni il prossimo 22 ottobre), la scorsa stagione in DNA con la maglia di Pavia, conclude il roster di questa prorompente Tezenis che si presenta al prossimo campionato di LegaDue come una delle squadre più accreditate al salto di categoria insieme alla Sigma Barcellona e alla NoviPiù Casale Monferrato. totalmente, il reparto esterni della squadra Scaligera ha provveduto ad inserire nel roster i Scaligera. Durante il precampionato, infatti, si sono giovani esterni Roberto Marulli (ultima stagione in fermati anche Charlie Westbrook e Gabriele DNA con Treviglio) e l’ex Reggio-Emilia Matteo Ganeto entrambi membri dello starting five Frassinetti. Per quest’ultimo la società ha previsto disegnato da coach Ramagli. Se per l’inizio del una sorta di contratto “a gettone” fino al rientro di Westbrook e Ganeto. E.D.P. campionato sembra che entrambi i giocatori 20 L'AURORA BASKET JESI E' SEMPRE QUI', CAPITAN MAGGIOLI A VITA Via McConnel e Brooks l’Aurora riparte da un gruppo di giovani e da due nuove scommesse del duo Manzotti-Cioppi ma, soprattutto, con la certezza del capitano Michele Maggioli ENRICO DE POMPEIS AURORA BASKET JESI Anno Fondazione: 1966 Colori Sociali: Blu e arancione Impianto: PalaTriccoli (4.000 posti) Presidente: Carlo Barchiesi Direttore Sportivo: Federico Manzotti Allenatore: Stefano Cioppi Albo d’Oro: 1 Coppa Italia LegaDue (2008) ROSTER QUINTETTO #25 #7 #33 #21 #5 Sanders Jesse Hoover Ryan Santiangeli Marco Griffin Eric Maggioli Michele PANCHINA #4 Colonnelli Simone #6 Battisti Matteo #8 Valentini Jacopo #12 Bargnesi Federico #16 Gaspardo Raphael #34 Dolic David 21 Che campionato sarebbe senza la veterana Aurora Basket Jesi. La squadra marchigiana, infatti, si prepara a prendere parte all'ottavo campionato consecutivo nella serie cadetta (e il quindicesimo in sedici anni) con le ambizioni di sempre: costruire una squadra, rispettando il bilancio, che sappia far divertire e che possa rappresentare un pericolo per ogni avversaria. Una stagione di grandi soddisfazioni, quella passata, per gli arancioni non tanto per il decimo posto conquistato in Regular Season ma per la finale di coppa Italia raggiunta e poi persa (di un soffio) contro Brindisi e per le importanti individualità messe in campo da giocatori come Maggioli, 18.5 punti di media e premiato come miglior Italiano del campionato, McConnell (17.6 punti di media) e Brooks (17.0). Trio che, purtroppo per i tifosi jesini, non sarà presente al PalaTriccoli a causa della dipartita dei due americani. Chi è restato, invece, giurando amore eterno alla Fileni BPA è il capitano Michele Maggioli che dopo aver condotto in maniera straordinaria la settimana stagione con la maglia cara a patron Barchiesi ha deciso di prolungare il suo contratto per due prossime stagioni e con opzione per quella 2014/15 candidandosi a raggiungere, così, il record di dieci campionati con la maglia dell'Aurora che appartiene ad Alberto Rossini. Sebbene quella di Maggioli sia la conferma più sperata e gradita, l'ossatura della Fileni edizione 2011/12 sarà presente anche in quella ventura in seguito alle conferme di coach Stefano Cioppi, di Ryan Hoover, Marco Santiangeli, Jacopo Valentini e il lungo David Dolic oltre alla nomina ufficiale di Federico Manzotti come nuovo direttore sportivo dopo anni nel ruolo di team manager. L'obiettivo fondamentale, una volta assicuratasi la presenza del pivot più forte dell'intero campionato, era quello di trovare due degni sostituti della coppia McConnell-Brooks. Dopo un'oculata e lunga ricerca la dirigenza dell'Aurora ho posato le sue attenzioni sull'americano Jesse Sanders come nuovo regista della squadra. Statunitense, ventitreenne, 191 cm per 91 kg, Jesse è un giocatore con delle caratteristiche leggermente differenti da quelle del suo predecessore. Meno punti nelle mani ma decisamente più altruista e dotato di una maggiore fisicità che lo rende una costante, nonostante il ruolo, alla cattura dei rimbalzi. Per Jesse, in uscita dalla Liberty University di Lynchburg (Virginia), sarà la prima esperienza italiana. Per il ruolo di ala grande il duo Cioppi-Manzotti ha deciso di optare per un altro Rookie, l'americano Eric Griffin. Presente alla Summer League di Las Vegas con la maglia dei Lakers, ala forte di 207 cm per 96 chilogrammi di peso (ventidue anni), Griffin è un giocatore di grande presenza sotto canestro e dotato di un discreto tiro dalla media che può rappresentare un'arma in più se sfruttata a dovere in coppia con Sanders. Con la scelta di optare per Sanders e Griffin, due giocatori alla prima esperienza in Italia, la dirigenza della Fileni BPA riprende esattamente quanto già fatto lo scorso anno e, considerate le grandi qualità di scouting di cui dispone il neo DS Manzotti i tifosi dell'Aurora possono ben sperare. Coach Cioppi è un coach di grande esperienza e sa bene le difficoltà che i suoi nuove giocatori dovranno affrontare per ambientarsi alla pallacanestro europea e predica calma: “Ci vorrà pazienza, c'è necessità di adeguarsi alla pallacanestro europea e in questo senso sono chiamati a lavorare molto fin dall'inizio”. A concludere il quintetto della Fileni, detto del play Sanders, dalla guardia Hoover (lo scorso anno per lui 11.3 punti, 2.1 assist e 3.1 rimbalzi di media), dell'ala forte Griffin e del pivot Maggioli, ci sarà ancora il giovane Marco Santiangeli. Marchigiano, Classe 1991, Santiangeli si appresta a vivere la quarta stagione in maglia Fileni e il suo impatto lievita stagione dopo stagione. Lo scorso anno per lui le cifre non sono state da incorniciare, con appena 5.4 punti a partita in 25 minuti di media, ma il suo apporto in termini di intensità difensiva e di coinvolgimento nella manovra d'attacco si fanno sentire sempre più. Fresco di convocazione con l a nazionale sperimentale quella 2012/13 potrebbe essere per i l giovane Marco l'anno della consacrazione nel grande basket. Per la panchina, forse ancora una volta il limite di questa Fileni, lo staff tecnico dell'Aurora ha deciso di affidarsi a dei giovanissimi. Il primo di questi, chiamato a dar man forte a Sanders nella fase di impostazione, è il play classe '91 Simone Colonelli. Il regista romano è reduce da tre stagioni con la Stella Azzurra Roma, partecipante al campionato di DNB, nelle quali è sempre riuscito a superare la doppia cifra di media in punti realizzati. Nell'ultima annata, nelle trentuno gare disputate, Simone è stato autentico protagonista con un una media punti di 19.5, ai quali si aggiungono i 3.5 rimbalzi e 2.2 assist a partita, negli oltre trenta minuti d'impiego. Secondo ricambio degli esterni sarà ancora una volta Jacopo Valentini. Il play guardia, nativo di Fano, è alla seconda stagione con la maglia di Jesi l'ultima delle quali ha chiuso con 3.1 punti in 16.5 minuti di media. Ultimo giocatore in rosa, per quanto riguarda il pacchetto esterni, è il diciassettenne play/guardia Federico Bargnesi. Giocatore dal grande talento è ritenuto il miglior elemento dell'intero settore giovanile dell'Aurora. Anche sotto canestro la situazione è la medesima, con coach Cioppi che avrà a disposizione come ricambi della coppia Griffin-Maggioli, i due giovanissimi Raphael Gaspardo e David Dolic. Il primo, diciannove anni, è alto 207 cm ed è in uscita dall'ormai “fu” Benetton Treviso con una presenza all'attivo nella stagione passata. Dolic, invece, è alla seconda stagione consecutiva con l'Aurora. Per lui, classe 1989, le cifre della scorsa stagione parlano di 1.5 punti e 1.3 rimbalzi in 8.2 minuti. Insomma, una panchina che, come la scorsa stagione, non rende per nulla merito alla qualità del quintetto Coach Cioppi: “Grandi motivazioni. Budget da salvezza ma vogliamo raggiungere i PlayOff” A comando dell'Aurora Jesi ci sarà ancora coach Stefano Cioppi, protagonista di una straordinaria stagione, culminata con il raggiungimento della finale di Coppa Italia di LegaDue, per poi perderla in favore di Brindisi. “Le motivazioni anche per questa stagione sono molto alte dichiara coach Cioppi alla vigilia della nuova stagione -. A parte Maggioli e Hoover, infatti, abbiamo un gruppo di ragazzi molto giovani e due giocatori che sono al debutto in Europa. Veniamo da una stagione positiva nella quale abbiamo sfiorato i playoff nonostante l'obiettivo fosse solo la salvezza. Anche per questa stagione, nonostante abbiamo costruito un roster per salvarci, cercheremo di raggiungere i playoff che mancano da tre anni”. L'intervento di coach Cioppi si conclude con una panoramica sul prossimo campionato di LegaDue: “Nonostante durante l'estate in tanti hanno pianto, dicendo che la crisi non permetteva loro di costruire roster competitivi, il prossimo campionato sarà molto competitivo con squadra, ad esempio Brescia, che avevano problemi ad iscriversi e poi hanno firmato un'ex prima scelta NBA. Ferentino e Trieste hanno roster molto importanti. Credo ben sei squadre potrebbero lottare per i playoff in A dove la crisi si è sentita sicuramente di più” . E.D.P. base. Stefano Cioppi sarà costretto nuovamente a spremere il suo starting five con minutaggi che superano i 35 minuti per non rischiare di “bruciare” gli ottimi ragazzi che siedono sulla panca ma in modo da abituarli gradualmente alla categoria. Jesi, dunque, continua nel suo lavoro di programmazione di formazione dei giovani e a dimostrarlo sono i contratti biennali offerti a molti dei giovani presenti nella rosa della Fileni. L'Aurora ci sarà ancora una volta, con l'obiettivo di svolgere un campionato tranquillo ma con l'intenzione di dare fastidio a tutti! L’ANALISI - IL PRESIDENTE: “MAGGIOLI PERSONA SPECIALE” Il rinnovo contrattuale del capitano Michele ma a sentire le sue dichiarazioni il rinnovo di Maggioli fino al 2013/14, con opzione per quella capitan Maggioli ha qualcosa di veramente 2014/15, gli dovrebbe permettere di eguagliare il speciale. “Il rinnovo di Maggioli è una delle notizie record di dieci stagioni con i colori arancioni, che ad più belle che si possano ricevere. Questo perché oggi appartiene ad un grande come Lupo Rossini, non considero Michele solo un valore aggiunto a ha riempito di gioia il cuore dei tifosi Jesini ma anche livello tecnico dove è ancora uno dei giocatori quello del presidente Carlo Barchiesi. Dal giorno italiani migliori in circolazione, bensì per come della fondazione della sua società nel lontano 1965, rappresenta il nostro Club a livello umano e insieme agli amici Giani Rossetti e Primo Novelli, il professionale. È una persona speciale e per noi p a t r o n m a r c h i g i a n o n e h a v i s s u t e d i essere rappresentati da un capitano di così emozioni.Come, ad esempio, la storica promozione grande spessore morale penso sia importante per nell'allora Serie A2 (conquistata nella stagione 97- tutto l'ambiente”. 98) o ancora quella in A1 (nella stagione 2003/2004) E.D.P. 22 L’ANDREA COSTA E’ PRONTA PER UNA NUOVA STAGIONE CON LA GRINTA DI COACH FUCA’ Con un budget ridotto l’Aget Imola, e condizionato dal “caso Whiting”, si prepara ad affrontare al maglio la stagione 2012/13. Si riparte da quanto bene ha fatto vedere il giovane allenatore ANDREA MICCHINELLI ANDREA COSTA IMOLA Anno Fondazione: 1967 Colori Sociali: Bianco e rosso Impianto: PalaCattani (5.000 posti) Presidente: Alberto Bordini General Manager: Renzo Vecchiato Allenatore: Federico Fucà ROSTER QUINTETTO #23 Gay Darnley #7 Maestrello Matteo #8 Valenti Rodolfo #16 Foiera Francesco #11 Zagorac Sasa PANCHINA #10 Masoni Filippo #20 Zanelli Fabio #12 Riga Michael #4 Turel Mirco #6 Chillo Matteo 23 Si riparte da quello che molti hanno definito l'anno zero per l'Andrea Costa, quello del ritorno nella propria città dopo 14 anni di esilio. La società di via Valeriani grazie all'abbassamento della capienza dei palasport a 2000 posti decisa in estate dalla Lega, si è messa al lavoro per riportare il basket in città, sia per far appassionare le nuove generazioni sia per far rivivere bei momenti ad una tifoseria ormai logorata dalla mediocrità e dai continui spostamenti a Faenza. I lavori al vecchio palasport Amedeo Ruggi sono iniziati a fine Agosto e l'amministrazione comunale conta di finirli entro il 14 ottobre ( esordio casalingo contro veroli ). I vecchi gradoni di cemento faranno spazio a tribune in legno che avranno un altezza e inclinazione diversa rispetto alle precedenti. La squadra romagnola si appresta ad affrontare il suo undicesimo campionato di Legadue consecutivo,e cancellare la deludente stagione passata compromessa da tanti infortuni, con alcune conferme quali allenatore della scorsa stagione Federico Fucà,il vice coach Vecchi, il capitano Filippo Masoni, il veterano Foiera e il giovane Turel. Molti i cambiamenti dal punto di vista societario, fra cui la figura del Direttore Sportivo passata da Gianni Zappi, all'ex nazionale italiana Renzo Vecchiato, lo scorso anno ad Ostuni. Il team manager è il giovane Marco Patuelli,che svolge anche il ruolo di addetto stampa,mentre nei prossimi mesi Giorgio Salvi,main sponsor anche il prossimo anno dovrebbe subentrare a Bordini, nel ruolo di presidente del club. La squadra allestita per la stagione 201213 è ancora in divenire con due stranieri in prova, e tutto non ruoterà più attorno al leader Trent Whiting che sia per motivi economici che di spogliatoio non è stato preso in considerazione per questa nuova avventura. Lo starting five dell'Aget parte in regia con Darnley Junior Gay ( in arte Dj Gay) 1.83 cm per 77 kg colui che dovrà essere il trascinatore della squadra, con estro e fantasia. Nato a Sun valley, California il 15 febbraio del 1989 ha frequentato la John H.Francis Polytechnic High School prima di passare a San Diego State dove nell'anno da Senior realizza 11.2 punti di media, con circa 3 assist a partita. Nella passata stagione come tanti americani prova la carriera europea e approda al Kk Helios Domzale in Slovenia dove gioca anche la Lega Adriatica confermandosi buon regista, con tiro dall'arco e realizzatore all'occorenza (12.7 punti a partita). Per lo spot di guardia si era inizialmente pensato all’americano Dominic Cheek. Dopo qualche settimana prova, però, il giocatore uscito da Villanova non sembra aver convinto pienamente la dirigenza dell’Andrea Costa ed ha così lasciato i compagni. Così, in attesa di ingaggiare una guardia americana piuttosto economica, considerata la situazione Whiting che tiene ancora banco, ci sarà Matteo Maestrello. Per lui si tratta di un ritorno in riva al Santerno, giocatore di categoria ,abituato a dare minuti importanti da arma tattica negli ultimi anni dove ha guadagnato due promozioni con Virtus Bologna e Brindisi. Il giocatore veneto di Jesolo,cresciuto nel vivaio della Benetton ha chiuso l'ultima stagione con 2,7 punti a partita in 14.5 minuti di utilizzo. L'altra ala è Rodolfo Valenti, atleta potente di 1.98 cm nato a Fabriano il 24 marzo del 1980, fresco di promozione con la Pallacanestro Reggiana ma da spettatore a causa dell'infortunio al tendine d'achille che l'ha tenuto fermo gran parte dell'anno. Per lui infatti solo 11 partite giocate con 8.5 punti di media. Il pivot titolare è un altro giocatore in prova: Sasa Zagorac, sloveno di 2.05 ormai da un mese a Imola nn sembra aver convinto ancora lo staff causa due piccoli infortuni muscolari che ne hanno limitato l'utilizzo nelle amichevoli. Duttile e tecnico, con buona precisione dall'arco viene da una stagione mediocre al Clavijio in seconda serie spagnola con 7,9 punti di media e circa 3 carambole a gara in 19 minuti di utilizzo. Tenendo sempre un occhio attento al bilancio, per la panchina Imola ha puntato forte su due giovani di belle speranze: Matteo Chillo, ala grande di 2.02 del 1993 cresciuto nel vivaio della Fortitudo Bologna, nel giro delle nazionali giovanili italiane è alla prima esperienza da senior. Il secondo è il goriziano Mirco Turel (1994), che dopo qualche sprazzo in campo lo scorso anno oltre al campionato Under 19 nazionale, potrà dare minuti importanti nello spot di guardia. Senza dubbio il sesto uomo designato sarà il capitano Filippo Masoni che dopo due stagioni da titolare dovrà cedere il posto al giovane Gay, ma sarà utile nel far crescere i tanti giovani e gestire il ritmo delle partite. L'atleta reggiano viene da una stagione altalenante con 7.5 punti di media ad allacciata di scarpa. Come quarto lungo troviamo Francesco Foiera,atleta trentasettenne cesenate già lo scorso anno in maglia biancorossa con cui nel lontano 1998 conquistò lo storico salto in A1. Tanto mestiere e buon tiro dall'arco possono ancora servire a coach Fucà. Aggregato alla squadra e in cerca di un contratto almeno mensile c’è l’esperto DJ Gay: “L’Italia uno step importante per la mia carriera. Imola ha un gran bel gruppo” suo il compito di infiammare la tifoseria biancorossa essendo il giocatore che, probabilmente, disporrà di maggiori palloni giocabili in attacco. Gay si presenta così ai suoi nuovi tifosi: “Sono a Imola per migliorare ancora come giocatore. L'esperienza in Italia è uno step importante nella mia carriera e lavorerò sodo per migliorare sempre di più. In Slovenia ho avuto modo di conoscere il basket europeo che a differenza di quello americano si basa molto su strategie e sistemi di gioco”. “L'altezza non è un limite per me prosegue Gay -. Lavoro sodo e cerco di superare Reduce da una stagione in questo aspetto dell'altezza sia con il miglioramento Slovenia non certo esaltante il play individuale che insieme ai miei compagni di squadra. Imola americano DJ Gay, cerca il rilancio ha un bel gruppo e un allenatore che vuole tanta intensità in in Italia con la maglia dell'Andrea campo permettendo ai giocatori di migliorare e di stare Costa Imola. Senza Whiting sarà bene insieme”. Fabio Zanelli, guardia romagnola che ha ben figurato in Dna la passata stagione. Chiudono le rotazioni i giovani imolesi Preti ( 1994) e Riga (1992). Salvezza difficile allo stato attuale per il club romagnolo che attende l'evolversi della vicenda Whiting, e aspetta la Coppa Italia per capire il reale gap con le avversarie. A differenza di alcuni suoi colleghi di reparto, tuttavia, la guardia italiana sta svolgendo un ottimo lavoro agli ordini di coach Fucà mettendo in scena anche ottime prestazioni in Coppa Italia. L'affare Whiting che sembra verso la risoluzione ha lasciato l'amaro in bocca a parecchi tifosi e al mormone in primis che alla conferenza stampa da lui richiesta ha E.D.P. Espresso le sue emozioni: "Sul mio rapporto con Federico sono state dette delle falsità. Mi sono sempre trovato bene con lui, ma a Forlì al termine della partita ero arrabbiato ed ho espresso il mio disappunto ma senza toccare nessuno. Il litigio è stato verbale ed è finito lì. Questi sono stati 3 anni bellissimi per me e la mia famiglia,sono rimasto un pò deluso per come sono stato trattato ma questa è la pallacanestro, la società e lo staff fanno delle scelte ed è giusto rispetterle. Quando sono arrivato quì per discutere del mio contratto mi sono sempre allenato con l'under 19, anche se una speranza di reintegro l'avevo, dato il mio contratto con il team." L’ANALISI - IL “CASO” WHITING L'Andrea Costa Imola parte per la prossima romagnola, quindi si è rivelato una vera zavorra per stagione del campionato di Legadue con l'obiettivo le strategie sul mercato dei romagnoli fino a quando di centrare la salvezza, un obiettivo che non sarà non si è trovata una soluzione. Rinunciare alla semplice da raggiungere dopo un estate a dir poco bandiera Whiting è stata una scelta del coach turbolenta animata dal “Caso Whiting”. La dirigenza Federico Fucà, e le mali lingue hanno detto che la imolese sapeva fin dall'inizio che sarebbe stato decisione dell'allenatore è arrivata dopo un violento difficile operare sul mercato a causa di un budget litigio tra i due nella partita di Forlì nel finale dello molto ridimensionato rispetto alla passata stagione, scorso campionato. Fucà, è sicuramente l'uomo ma la situazione si è complicata in maniera copertina della squadra imolese nella prossima inverosimile a causa della difficile trattativa di stagione, che dovrà avere la capacità di motivare i transazione del contratto della guardia americana suoi giocatori, di mettere in campo le idee di gioco Whiting. Il contratto del giocatore americano era il innovative, ed inoltre dovrà fare un grande lavoro più pesante nel registro contabile della società per far maturare in tempi rapidi i tanti giovani. L.C. 24 FMC FERENTINO, UNA MATRICOLA DALLE GRANDI AMBIZIONI Alla prima esperienza in un campionato professionistico la società di patron Ficchi vuol fare le cose nel modo giusto. Un GM esperto come Betti per lanciare una piccola realtà nel grande basket ENRICO DE POMPEIS BASKET FERENTINO Anno Fondazione: 1977 Colori Sociali: Bianco e amaranto Impianto: Palazzetto dello Sport "Ponte Grande" (2.010 posti) Presidente: Vittorio Ficchi General Manager: PierFrancesco Betti Allenatore: Francesco Gramenzi ROSTER QUINTETTO #4 Guarino Francesco #35 El Amin Muhammad #9 Righetti Alex #10 James Delroy #34 Experigin Laurence PANCHINA #7 Tomassini Giovanni #8 Gurini Giacomo #19 Carrizo Manuel #16 Pongetti Luca #14 Basei Francesco #5 Parrillo Salvatore 25 Anche per la FMC Ferentino la stagione 2012/13 sarà la prima volta in un campionato professionistico. Dopo un campionato di Divisione Nazionale A condotto ai massimi livelli durante tutta la stagione regolare e concluso con una storica promozione conquistata andando a battere prima la corsara e capolista dell'intero campionato, la Paffoni Omegna, e successivamente la Pallacanestro Trieste. Unico neo, se proprio vogliamo andare a cercare il pelo nell'uovo, è quello di non essere riusciti a conquistare lo “scudetto” prendendo la finalissima contro l'Aquila Trento ma poco in porta quando un posto in LegaDue era già assicurato. Con un impianto da portare a norma e realizzato a tempi di record, rendendolo disponibile già per i preliminari di Coppa Italia contro Veroli, Ferentino è ripartita da quanto di buono fatto nella scorsa annata e dagli uomini che, in termini diversi, hanno permesso di realizzare il sogno LegaDue. Il primo di questi è stato ovviamente coach Franco Gramenzi, uno dei più titolati coach delle leghe minori con ben dieci promozioni all'attivo ma anche esperto avendo disputato la LegaDue già con le panchine di Teramo (la quale ha condotto anche in Serie A) , Veroli e Barcellona. Dalla riconferma di coach Gramenzi ad uno degli innesti e dei ritorni più rumorosi del campionato di LegaDue, a giustificare l'intenzione di continuità del progetto di patron Ficchi: Pier Francesco Betti nel ruolo di General Manager. Le capacità organizzative del GM accumulate in tanti anni di basket vissuto vanno sicuramente a compensare l'inesperienza della società ciociara al primo anno di professionismo. Oltre che all'aspetto puramente organizzativo, e di rapporti con istituzioni e federazioni, l'ingaggio di Betti ha permesso di riformare con coach Gramenzi quel duo già visto qualche tempo fa a Teramo. Assicuratasi la conferma del coach il secondo passo è stato confermare il playmaker Francesco Guarino (classe 1979) e la guardia italo-argentina Manuel Carrizo. Per Guarino una conferma strameritata dopo il significativo apporto offerto nella scorsa stagione ai colori amaranto con ben 12.2 punti e 3.3 assist di media nei quasi trentuno minuti di impiego. Anche per la LegaDue sarà lui il motore della squadra e il primo indiziato a dettare i tempi per una squadra che esprime alla perfezione il concetto di “mix tra gioventù ed esperienza”. Alla guardia americana Muhammad El Amin (nato nel 1987) il peso di essere il primo giocatore americano della storia del Basket Ferentino. Per lui di, formazione al College di Stony Brook, si tratta della prima esperienza nel campionato italiano ma i tempi di adattamento alla pallacanestro nostrana non dovrebbero essere eccessivi avendo già avuto esperienza nella serie a del campionato ungherese, con la maglia dell'Albacomp, nella quale ha ben figurato mettendo a referto sempre 17.1 punti a partita conditi da 3.7 rimbalzi e 3.4 assist. A completare il reparto degli esterni uno dei colpi più importanti, al pari di Luca Garri (Trento) e di Massimo Bulleri (Scafati), dell'intenso mercato di LegaDue: Alex Righetti. Il giocatore trentacinquenne non ha certo bisogno di presentazione, a parlare per lui ci pensano le ben 625 presenze nel campionato di massima serie, raccolte continuativamente dal 1994 vincendo una Coppa Italia con Avellino (2008) e una EuroChallenge con la Virtus Bologna l'anno dopo, e le 114 con la casacca della Nazionale contribuendo alla conquista del bronzo agli Europei di Svezia nel 2003 e e allo splendido argento olimpico ad Atene 2004. Lo scorso anno in maglia JuveCaserta ha realizzato 9.7 punti di media. Queste le sue prime parole in maglia amaranto: “Ho tantissimo entusiasmo per questa nuova avventura, non gioco il campionato di LegaDue da molti anni e non vedo l'ora di iniziare”. Sotto canestro il duo Betti-Gramenzi ha deciso di puntare su due giovani dotati di importanti doti fisiche. Il primo è lo statunitense Delroy James. Ala-grande di 203cm Delroy è un centro che fa della fisicità e dell'atletismo il suo punto di forza andando a sopperire ad un tiro da fuori non irresistibile. Cresciuto nel college di Rhode Island nella scorsa stagione ha vissuto una duplice esperienza, la prima con la maglia del Bnei Hasharon (Serie A israeliana) con la quale ha racimolato 16.1 punti di media in 10 gare e poi in D-League in casacca dei Tulsa 66ers mettendo a referto, invece, 8.8 punti. Chiude il cerchio l'americano di New York City, di passaporto britannico, Laurence Ekperigin già visto in Italia con la maglia di Biella nel campionato 2010-11. Come per il suo compagno di reparto anche Laurence non fa del tiro il tiro la sua arma migliore ma la stazza fisica (201cm per 107 kg) e l'acuta presenza a rimbalzo sono un sufficiente biglietto da visita per il campionato di LegaDue. Lo scorso anno per lui esperienza in Spagna con il Gran Canaria. Al giovane “vecchio” Giovanni Tomassini il ruolo di portatore di palla nei minuti in cui Franco Guarino è in panca a godere di qualche minuto di riposo. Nonostante la giovane età, classe '88, Tomassini può vantare già una certa dimestichezza con ad un basket di certi livelli con un passato in LegaDue con la maglia di Pesaro e in Serie A, la scorsa stagione, con quella della Reyer Venezia. Altra alternativa a disposizione di coach Il Gm Betti: “A Ferentino la base giusta per costruire qualcosa di solido e duraturo” Dopo qualche anno di assenza è tornato nel suo ruolo di GM in una società di basket Pier Francesco Betti. L'ex Napoli e R.Emilia era in cerca di una società stabile sulla quale poter iniziare a lavorare con calma per poter costruire qualcosa di importante nel tempo. Quale miglior sfida di un club neopromosso e con le grandi ambizioni come la FMC Ferentino di patron Ficchi. Sentiamo direttamente le dichiarazioni del Gm Betti: “Ferentino rappresenta una tappa importante per la mia carriera. Ero in cerca di un club dove si potesse lavorare e costruire qualcosa di importante, ed ho trovato nel presidente Ficchi un imprenditore disposto ad effettuare questo passo. Si parla spesso di programmazione: credo che il potenziamento della struttura societaria, l'adeguamento in soli tre mesi del proprio campo da gioco, sono solo due esempi di come l'FMC si stia muovendo per realizzare qualcosa di duraturo nel tempo”. Che tipo di squadra vedremo in campo? “Una squadra intrigante, siamo partiti da una solida base italiana (tra conferme e arrivi) alla quale abbiamo aggiunto tre stranieri che sono sicuro sapranno dire la loro in questo campionato. Il campo ci dirà se siamo stati bravi”. Obiettivo? “La salvezza prima possibile. Assolto questo obbligo, faremo i conti e valuteremo se ci sono possibilità per sognare qualcosa di diverso”. E.D.P. Gramenzi è la guardia (capace anche di portare palla) Giacomo Gurini. Lo scorso anno ha dato il suo significativo apporto alla straordinaria stagione di Pistoia, arrivata fino alla finale promozione con Brindisi, con 9.8 punti a referto durante la stagione regolare e 8.5 nei playoff. L'argentino Manuel Carrizo chiude il pacchetto esterni. Lo scorso anno è stato tra i protagonisti per la FMC con 14.3 punti e 4.1 rimbalzi di media, una garanzia per il coach e per i suoi compagni di squadra. Spostando la lente sotto canestro troviamo il confermato, per la quinta stagione consecutiva, Luca Pongetti (classe 1990) e Francesco Basei, pivot di 205 cm classe 1983, protagonista nella nella scorsa stagione con la maglia di Ostuni è un giocatore che saprà dare un grande contributo alla sua nuova squadra considerata la grande esperienza di cui gode. Basei è, infatti, al suo sesto campionato nella serie cadetta. Chiude, infine, il roster del Basket Ferentino edizione 2012/13 il giovanissimo playmaker Salvatore Parrillo già da due anni in maglia amaranto ma solo da quest'anno divenuto di proprietà della squadra ciociara. Sarà anche solo una matricola, per questa stagione, ma il Basket Ferentino vuole consolidarsi nel basket che conta e diventare parte integrante dei campionati italiani di vertice. L’ANALISI - IL PALA PONTE-GRANDE PRONTO FIN DA SUBITO Di far giocare la FMC Ferentino lontana dal suo I supporters amaranto potranno seguire la loro pubblico, il presidente Vittorio Ficchi proprio non ne squadra del cuore al Pala Ponte-Grande già a ha voluto sapere. Il Palazzetto dello Sport della città partire dai preliminari di Coppa Italia contro Veroli, e di Ferentino, il Pala Ponte Grande, necessitava di di conseguenza anche per il debutto in campionato lavori di ampliamento per portare la capienza agli contro Casale alla seconda di campionato, indispensabili 2000 posti (dai 1400 che ne scongiurando l'ipotesi del temporaneo trasloco a conteneva) necessari per ottenere l'omologazione Frosinone (campo da gioco, tra l'altro, di Veroli). A da parte della Federazione. Dopo un'intera estate di rendere ufficiale l'ultimazione dei lavori lo stesso progetti e di lavoro asfissiante da parte della presidente Ficchi in sede di presentazione della massima dirigenza, per coinvolgere partner e squadra: “Siamo orgogliosi del lavoro svolto, istituzioni intenzionati a sostenere il progetto, ad ringrazio tutti. Abbiamo dato una casa alla nostra inizio del mese di settembre sono partiti i lavori con il squadra che non si è mai allenata lontana dal Pala completamento degli stessi in sole due settimane. Ponte-Grande”. E.D.P. 26 UN’ATTESA LUNGA MA FINALMENTE RIECCO LA PALLACANESTRO TRIESTE! Dal fallimento del 2003/04, otto stagioni nelle minors e poi finalmente il ritorno tra i professionisti. L’esperienza di Jobey Thomas e di Brandom Brown per infiammare il PalaTrieste CRISTIAN ANDRISANI PALLACANESTRO TRIESTE 2004 Anno Fondazione: 2004 Colori sociali: Bianco e rosso Impianto: PalaTrieste (6.943 posti) Presidente: Luigi Rovelli Team Manager: Sergio Dalla Costa Allenatore: Eugenio Dalmasson ROSTER QUINTETTO #10 Ruzzier Michele #12 Filloy Ariel #11 Thomas Jobey #15 Mescheriakov Nikita #5 Brown Brandon PANCHINA #14 Carra Marco #9 Mastrangelo Daniele #8 Ondo Mengue Bruno #20 Fall Abdel Kadel #7 Tonut Stefano #16 Doz Manuel 27 Il campionato di LegaDue 2012/13 sarà il primo campionato professionistico della storia della Pallacanestro Trieste 2004. Non si può dire altrettanto, però, della città di Trieste già abituata alla grande platea con la vecchia Pallacanestro Trieste fallita proprio nel 2004, anno in cui la società di patron Rovelli ha iniziato ad operare e può per questo essere considerata la sua naturale prosecuzione. Il pubblico triestino, infatti, ricorderà con grande piacere la stagione 1993/94 quando l'allora Stefanel allenata in panchina dal santone bosniaco Bogdan Tanjevic, e con in campo campioni del calibro di Bodiroga, Gentile, Fucka, Lampley riuscì ad arrivare alla finalissima di coppa Korac (NDR persa contro il Paok Salonicco di Zoran Savic e Walter Berry vecchia conoscenza del pubblico napoletano,) e alla semifinale scudetto persa dopo una rocambolesca gara tre al Viale dei Partigiani di Pesaro. Ormai di acqua sotto i ponti da quel lontano 1994 ne è passata con la città triestina che ha dovuto passare per l'inferno della B2 per poi iniziare la scalata che oggi la vede nuovamente tra l'elenco di società professionistiche della pallacanestro italiana. La svolta, per la nuova società, arriva il 22 Aprile 2011 con la richiesta per Wild Card per assicurarsi la partecipazione al campionato di DNA. Il pubblico ha lentamente riabbracciato la Pallacanestro Trieste con un'esaltante campionato di DNA conclusosi con la promozione in LegaDue ottenuta battendo Chieti in gara 5 nello spareggio playoff. La squadra, come nelle ultime due stagioni, (dall'Agosto 2010) sarà affidata al tecnico mestrino Eugenio Dalmasson. Il tecnico ha iniziato la sua attività nel lontano 1981 allenando le giovanili nella sua Mestre, dopo molti anni trascorsi nelle minors, Dalmasson arriva alla Legadue propria nella sua città alla Reyer Venezia, ma dopo aver vinto il campionato di B1 nella stagione 2007/08 il tecnico l'anno seguente fu esonerato e sostituito da Stefano Bizzozi. Dopo aver trascorso un anno alla guida della formazione della Reyer Venezia femminile in A1, nell'estate del 2010 il tecnico è arrivato nella vicina Trieste, e come già raccontato in precedenza nella passata stagione ha centrato la vittoria del campionato di Dna nei play-off. Dopo un lungo e oculato mercato la Pallacanestro Trieste è andata a costruire un roster di tutto rispetto capace di poter dire la sua in campionato guardando con un deciso ottimismo alla griglia playoff. Il quintetto dei bianco-rossi andrà così presentarsi: Michele Ruzzier, Ariel F i l l o y, J o b e y T h o m a s , N i k i t a Mescheriakov e Brandon Brown. Cervello della squadra sarà il play Michele Ruzzier, è un ragazzo triestino purosangue dal grande talento, e nonostante la giovanissima età (classe 1993) ed il giocatore sia al debutto tra i professionisti, coach Dalmasson ha ritenuto opportuno di affidargli tra le mani un compito così importante. Gli oltre 8 punti di media raccolti lo scorso anno in DNA hanno convinto il coach biancorosso a gettarlo subito nella mischia. Al suo fianco opererà Ariel Filloy (fratello di Demian, ala/pivot di Reggio Emilia). Ariel, classe 1987, cresciuto cestisticamente nelle giovanili della Crabs Rimini nella quale ha debuttato giovanissimo nella stagione 2005/06, è play-guardia argentina dotato di passaporto italiano. Nonostante il giocatore sia solo venticinquenne ha una grande esperienza nel campionato di Legadue avendoci già giocato a Rimini, Soresina, Scafati e nella stagione 2010/11 a Pistoia, che può essere considerata la migliore nella carriera del giocatore finora. L'anno passato, invece, Ariel ha fatto parte del prestigioso roster dell'Olimpia Milano, ma quest'anno ha scelto Trieste per tornare ad avere un ruolo da protagonista per poi rilanciarsi alla grande nel basket tricolore. Torna nel campionato di Legadue, che lo ha lanciato in Italia, dopo molti anni al piano di sopra Jobey Thomas. Il cannoniere di Charlotte classe 1980 ha giocato in Legadue a Ferrara tra il 2004 ed il 2006, per poi spiccare il volo in massima serie dalla stagione 2006/07 con la Montegranaro di coach Pillastrini. Dopo l'esperienza in terra marchigiana il forte tiratore americano ha giocato a Varese e l'anno scorso alla Benetton Treviso. L'ala/pivot Nikita Mescheriakov , invece, è un debuttante nel campionato italiano. Il giocatore bielorusso, nativo di Minsk classe 1988, è il fratello di Yegor che gli appassionati ricordano aver vestito in Italia le maglie della Scandone Avellino e dell'Aurora Jesi. Mescheriakov dal punto di vista cestistico si è formato negli Stati Uniti, dove è cresciuto tra le prestigiose università di Georgetown e Wake Forest, tra le cui fila nell'ultima annata ha giocato da titolare con 8 punti e 4 rimbalzi di media. La formazione triestina ha ingaggiato il bielorusso, quando quest'ultimo era già in Italia, e stava svolgendo la preparazione precampionato con l'Olimpia Milano. Il quintetto giuliano sarà chiuso da un altro veterano quale il pivot Brandon Brown. Il lungo americano, classe 1981, è arrivato per la prima volta in Italia nella lontana Coach Dalmasson: “Crediamo nei giovani. Brown e Thomas un lusso per la categoria” nella rosa: “Ad inizio stagione è sempre molto difficile fare pronostici, il primo obiettivo sarà quello di inserire i giovani nel roster e nella nuova categoria, ciò è un obiettivo molto importante da raggiungere. I nostri stranieri sono arrivati solo a fine agosto, per questo abbiamo preferito non disputare molte amichevoli con squadre di massima serie, piuttosto la nostra scelta è ricaduta nel affrontare squadre della vicina Slovenia, formazioni comunque di buon livello”. Punti di riferimento in campo per il coach mestrino saranno sicuramente i due Usa g i o v a n e i l p r i m o o b i e t t i v o esperienza e per il loro talento. Oltre alle doti, confido sul stagionale di coach Eugenio fatto che sapranno essede da esempio per i tanti nostri C.A. Dalmasson sarà quello di integrarli giovani. estate del 2005 per giocatore in massima serie con la Scandone Avellino. La stagione successiva va in Corea, ma l'anno seguente torna in Italia a Teramo dove giocherà tra il Febbraio 2007 ed il Maggio 2009. Poi nell'estate del 2009 va alla neopromossa in massima serie Cremona, e dopo un anno in Croazia allo Zadar, la passata stagione è nuovamente a Teramo, dove con la squadra abruzzese raggiunge un'insperata salvezza, ma nonostante ciò la società teramana in estate non è riuscita a sopravvivere a causa dei gravosi problemi economici societari. Per Brown, quindi, il prossimo sarà il campionato di esordio in Legadue, ma un giocatore dal suo grande L’ANALISI - ALL’INFERNO, ANDATA E RITORNO Finalmente il pubblico di Trieste torna ad Di restare in A la situazione economica ne risentì abbracciare il grande basket, quel professionismo fortemente. Eppure ne erano passati di anni da che manca dal 2003-2004, anno in cui la vecchia quando il pubblico gigliato era ai vertici assoluti nella Pallacanestro Trieste non riuscì più a tenere a bada pallacanestro italiana arrivando a vincere 5 scudetti la situazione debiti e, in seguito ad una triste dal 1930 al 1941. Dal giorno del fallimento, tornado retrocessione dalla A alla A2, decise di terminare la al “recente” 2004, la piazza friulana non ha perso un propria attività. I problemi economici di quella attimo e, capitanata da patron Rovelli, è riuscita a società erano iniziati già qualche anno prima gettare le basi per un lavoro che nel giro di qualche quando nel 2001 la società biancorossa fu costretta anno hanno permesso la risalita dalla B2 fino alla ad indebitarsi a causa dei costi sopravvenuti per LegaDue. Per il momento la LegaDue sta bene al permettere alla squadra di mantenere la categoria. pubblico Triestino che, però, sogna sempre di Se l'acquisto di giocatori importanti, come Dante tornare nell’Olimpo. Calabria e Milan Gurovic, permisero ai triestini di Brown e Thomas: Quest'anno l'Acegas Trieste ha “Thomas e Brandon Brown, sono un vero e proprio lusso costruito una squadra molto per la categoria e saranno fondamentali considerata la loro E.D.P. curriculum potrà essere da subito un fattore nella seconda lega. Al quintetto sopra analizzato va ad aggiungersi una panchina estremamente giovane e debuttante (in toto) in di LegaDue se non fosse per l'esperto play Marco Carra. Il giocatore reggiano, classe 1980, è alla sua quarta esperienza nel secondo campionato Nazionale avendoci già giocato con la maglia di ReggioEmilia (2008 e 2001) e Caserta (2004). Oltre Carra la panchina è composta da tanti giovani da far maturare come la Ondo Mengue e Fall che sono stati prelevati in estate dalla Stella Azzura Roma, squadra che milita nel campionato di DNB. Bruno Ondo Mengue è una guardia ala classe 1993, mentre Abdel Kader Pierre Fall, è un'ala di origine senegalese del 1991: entrambi i giocatori hanno grandissime qualità atletiche e grandi margini di miglioramento. Molti altri i giovani in panchina come il play-guardia Stafano Tonut classe 1993 e figlio dell'ex nazionale negli anni 80-90 Alberto, ed il lungo Manuel Doz classe 1994. 28 SI E’ TEMUTO IL PEGGIO, MA BRESCIA E’ ANCORA QUI PRONTA A RUGGIRE PIU’ DI PRIMA La crisi economica stava per mandare al tappeto anche Brescia. La dirigenza ha tenuto e con uno sforzo da parte di tutti è riuscita a mettere su una squadra molto competitiva. Brescia c’è! LIVIO CAVEZZA BRESCIA BASKET LEONESSA Anno Fondazione: 2009 Colori sociali: Bianco e blu Impianto: Pala San Filippo (3.500 posti) Presidente: Graziella Bragaglio Direttore Sportivo: Marco Abbiati Allenatore: Alberto Martelossi ROSTER QUINTETTO #6 Fernandez Juan #9 Jenkins Michael #19 Giddens Justin #12 Barlos Nikos #18 Brkic David PANCHINA #5 Stojkov Stevan #00 Truccolo Riccardo #16 Scanzi Andrea #14 Lombardi Eric #7 Loschi Federico 29 La Leonessa Brescia nel prossimo campionato 2012/13 militerà per la seconda volta consecutiva nella sua storia in Legadue. Storia della Leonessa Brescia, che inizia nell'estate del 2009 q u a n d o l a Vi r t u s B r e s c i a d e l l a presidentessa Graziella Bragaglio riceveva il titolo della Juvi Basket Cremona per giocare nel campionato di A Dilettanti. Dopo la stagione d'esordio 2009/10 chiusa al quinto posto in regular season ed eliminazione nei play-off al primo turno, nella stagione successiva la presidentessa Bragaglio si affida alla coppia composta dal g.m. Ario Costa e dall'allenatore Sandro Dell'Agnello. Con il triumvirato al comando formato da Bragaglio-Costa-Dell'Agnello, la società bresciana prima conquista la promozione in Legadue laureandosi campione d'Italia in A dilettanti nell'annata 2010/11, poi nella stagione successiva, la passata, disputa un eccellente campionato di Legadue da matricola concludendo la regular season al settimo posto. Dopo un campionato da favola l'estate più difficile che ha seriamente messo a repentaglio il futuro del basket a Brescia. Alle voci che volevano sempre più lontane dal campionato le piazze di Ostuni e Piacenza, purtroppo poi rivelatesi corrette, si aggiungeva al coro quella insistente che includeva anche la Leonessa. La presidentessa Bragaglio non sembrava intenzionata ad andare avanti e ad effettuare nuovi investimenti considerata la stasi totale del movimento e l'indifferenza dell'imprenditoria locale. Sull'orlo del baratro, però, grazie all'arrivo di alcune rassicurazioni piovute dalle istituzioni locali la squadra Bresciana è riuscita non solo ad iscriversi al campionato ma anche a costruire un roster di tutto rispetto su quali spiccano le individualità di giocatori come Jr Giddens, Nikos Barlos e David Brkic. . Una squadra costruita dal nuovo direttore sportivo, Marco Abbiati e dal coach Alberto Martelossi, in netto ritardo considerati i problemi economici palesati dalla società in fase di iscrizione. La coppia è andata, così, a sostituire il vuoto lasciato dall'addio del duo della passata stagione, CostaDell'Agnello, entrambi trasferitisi alla Fulgor Libertas Forlì. Conduzione tecnica della squadra che sarà quindi affidata all'udinese Alberto Martelossi. Il tecnico fruliano ha una grandissima esperienza nel campionato di Legadue per averci già allenato a Pavia, Imola, Ferrara, e l'anno passato a Verona, dove è subentrato in corsa dopo le prime giornate di regular season a Garelli. L'obiettivo che la società ha chiesto al “Martello” (il coach viene cosi soprannominato nell'ambiente per la sua grinta e determinazione) sarà quello di raggiungere la salvezza, e cercare di divertire il pubblico bresciano. Il quintetto a disposizione del l'allenatore sarà composto dal play Fernandez, dalla guardia Jenkins e dai già citati Jr Giddens, Barlos e Brkic. Il play argentino con passaporto italiano Juan Fernandez, classe 1990 al suo primo campionato professionistico, è un prodotto del glorioso college di Te m p l e e d a r r i v a i n p r e s t i t o dall'Olimpia Milano. Il d.s. Abbiati ha corteggiato a lungo quest'estate Fernandez, e non ha mollato la presa, neanche quando l'argentino era in prova alla Virtus Bologna e sembrava vicino alla firma con i bolognesi. Il ragazzo, dotato di un grandissimo talento, grazie ad un'importante visione di gioco e un tiro dalla lunga distanza niente male potrà sicuramente mettersi in mostra e dimostrare di meritare la maglia dell'Olimpia nelle stagioni che verranno. La guardia Michael Jenkins, classe 1986 per 191 cm, è alla sua prima esperienza nel campionato italiano, dopo aver girato negli ultimi anni per l'Europa tra Montenegro (Buducnost), Germania (Walters Tigers), e Belgio (Liegi e Gent). La stella del mercato, il pezzo più pregiato arrivato, in casa bresciana dovrebbe essere Jr Giddens. L'ala americana, anche lui al debutto nel nostro campionato, classe 1985 scuola New Mexico Lobos, è stato scelto nel 2008 al primo giro del draft Nba con il numero 30 dai Boston Celtics. Dopo alcune presenze tra il 2008 ed il 2010 con le maglie di Boston e New York in Nba, il giocatore è sbarcato in Europa vestendo maglie di grande blasone come quelle del Prokom, Valencia e l'anno passato Paok Salonicco. Un Jr Giddens a posto dal punto di vista fisico e mentale può essere giocatore molto difficile da contenere per le difese avversarie. Anche l'ala forte greca Nikos Barlos è alla sua prima volta in una squadra italiana, ma rispetto a Jenkins e Giddens è giocatore di grandissima esperienza. Ex nazionale greco (argento ai giochi del Mediterraneo 2005), Barlos ha vestito le prestigioso maglie di Olimpiakos, Aek Atene, Aris Salonicco, e quest'estate prima di arrivare in Lombardia si stava allenando con gli spagnoli del Caja Laboral. Chi dovrà fare da chioccia all'intero gruppo vista la grande esperienza nel campionato di LegaDue dovrà essere l’ala pivot David Brkic. Il prodotto del vivaio della Virtus, classe ‘82, ha già militato in numerose Il Ds Abbiati: “La salvezza il nostro obiettivo. Stelle? Se non c’è gruppo non si vince” Brescia riparte dopo il biennio targato Dell'Agnello-Costa ed il d.s. Marco Abbiati può essere soddisfatto per il lavoro fatto in sede di mercato e non solo. Il dirigente della Leonessa ai nostri taccuini parla degli obiettivi: Siamo contenti per la squadra allestita nonostante scontassimo una partenza in forte ritardo. Non ci montiamo la testa e non perdiamo il nostro obiettivo principale che è la salvezza poi se tutto funzionerà a dovere potremmo toglierci qualche soddisfazione". Un mercato quello bresciano basato su nomi di prestigio come Barlos, Giddens, Jenkins , Brkic e Fernandez ma Abbiati non vuole parlare di stelle: "Nel basket non vincono i nomi ma il gruppo e noi dobbiamo cementarlo. E' vero che abbiamo portato a Brescia atleti di grido e la qualità si vede ma se non ci sarà il sostegno di tutto il roster le vittorie non arriveranno". Passaggio sulla situazione societaria dopo gli appelli della presidentessa Graziella Bragaglio: "La nostra presidentessa è sempre brava a sollecitare la piazza e gli imprenditori, abbiamo lavorato bene e sto notando che c'è fermento nonostante il periodo non sia proprio dei migliori dal punto di vista economico. Vogliamo trovare partner che ci affianchino per rafforzare la base societaria ed avere una Brescia sempre più solida". C.A. formazioni di Legadue (Rimini, Imola, Pavia, Fabriano, Caserta, Udine, Veroli). Brkic, che tra l'altro ha anche vinto un campionato di Legadue a Caserta nel 2007/08, ha voglia di riscatto dopo le ultime due stagione a luci ed ombre a Veroli. La panchina composta da ragazzi molto giovani ed inesperti, appare il punto debole del sodalizio lombardo. Il play di scorta sarà Levan Stojkov, classe 1989 per 184 cm, è cresciuto anche lui nel vivaio della Virtus Bologna agli ordini e sotto la supervisione di coach Giordano Consolini. Non una grande stagione, quella scorsa, per lui avendo raccolto appena 1.9 punti e 1.4 assist nei soli 13.1 minuti di media. Riccardo Truccolo, L’ANALISI - TUTTA LA CITTA’ SI MOBILITA PER LA LEONESSA Brescia ha resistito ancora, non ne ha voluto sapere Michele Pelizzari, e del sindaco Adriano Paroli in di andare di nuovo al tappeto e di dare alla sua città sembra essersi risvegliato il calore e gente una delusione già ingoiata oltre un decennio l'attenzione degli anni '80. Adesso tocca ai tifosi fa. I numerosi appelli piovuti dalla presidentessa dimostrare il loro amore verso la Leonessa Brescia Graziella Bragaglio sono riusciti a risvegliare la rispondendo in maniera significativa ed importante sensibilità dell'imprenditoria locale verso la alla campagna popolare lanciata dalla società: “Ci pallacanestro. In tal senso è nata l'Associazione siamo prodigati - ha sostenuto Bragaglio - per “Un canestro per Brescia” che si pone come mission regalare ai tifosi una campagna abbonamenti con fondamentale quella di consolidare la città dei prezzi il più possibile vicino alle loro esigenze. bresciana nell'elite della pallacanestro italiano Ora spetta ai nostri tifosi dimostrarci la loro attraverso questo “contenitore” nel quale andranno vicinanza in un momento difficile per tutti e in cui a confluire alcuni tra i maggiori sponsor della abbiamo fatto enormi sforzi per mantenere Brescia Leonessa. A detta del presidente dell’associazione nella categoria che merita”. E.D.P. Guardia di 190 cm classe ‘89, da molt ritenuto un giovane dal sicuro avvenire, ma per alterne fortune la carriera del ragazzo non ha mai spiccato il volo. Ha già fatto esperienze nel campionato di Legadue nel 2006/07 a Pavia proprio con coach Martelossi, e successivamente alla Sanidero Udine, l'anno passato il ragazzo di Pordenone ha giocato in Dna a Perugia. Altra guardia di scorta sarà Andrea Scanzi, classe ‘88 per 190cm, al suo secondo anno in biancoblu dopo essere arrivato dalla formazione di Riva del Garda. Erik Lombardi, ala classe 1993, dalle grande potenzialità fisiche, ma dall'esperienza praticamente nulla , arriva in prestito dall'Angelico Biella, dove coach Cancellieri l'anno passato gli ha passato assaggiare per qualche minuto i parquet di massima serie. Infine Federico Loschi guardia ala trevigiana è un buon tiratore, dalle spiccate doti difensive ed arriva da Casalpusterlengo. 30 ECCO IL NUOVO BASKET NAPOLI. IL GRANDE BASKET E’ TORNATO AI PIEDI DEL VESUVIO Dalla fusione tra la Pall. S.Antimo e il Napoli Basketball nasce il Nuovo Basket Napoli che riporta ufficialmente il grande basket al PalaBarbuto. L’obiettivo è la salvezza ma questa squadra piace! ENRICO DE POMPEIS NUOVO NAPOLI BASKET Anno Fondazione: 2012 Colori sociali: Bianco e blu Impianto: PalaBarbuto (5.500 posti) Presidente: General Manager: Giuseppe Liguori Direttore Sportivo: Antonio Ambrosino Team Manager: Antonio Mirenghi Allenatore: Maurizio Bartocci ROSTER QUINTETTO #21 Clemente Denis #6 Casini Juan Marcos #24 Warren Andrew #7 Allegretti Marco #33 Hubalek Jiri PANCHINA #4 Ricci Antonello #5 Ceron Marco #9 Angelino Raffaele #12 Loncarevic David #77 Zacchetti Joel 31 Lo scorso 5 maggio l'Igea Sant'Antimo espugnava il parquet dell'Aget Service Imola, conquistando la permanenza in LegaDue rincorsa tutta una stagione, e il giorno dopo la BpMed Napoli vedeva portarsi via da Trento Gara 1 delle semifinali PlayOff di Divisione Nazionale A. Quello fu, forse, il primo momento in cui i destini delle due società napoletane si sono incrociati. Con la crisi economica che avanza e con tanti importanti club costretti ad abbandonare il basket professionistico anche all'ombra del Vesuvio era giunta, una volta per tutte, l'ora di guardare al futuro e di cancellare un recente passato macchiato da fallimenti e umiliazioni. Da un lato un Arch. Aniello Cesaro stanco di essere il solo imprenditore a portare avanti economicamente il sogno della pallacanestro a Sant'Antimo e che ha risentito del notevole esborso in stagione, a causa dell'extrabudget richiesto dagli acquisti di Moraschini, Bozovic, Bell e Kommatos, e dall'altro la dirigenza del Napoli Basketball delusa da un finale di stagione ingiusto, considerata la straordinaria regular season condotta, e alle prese con una piazza pretenziosa e affamata di grande basket. La situazione iniziava a farsi veramente difficile con le voci sempre più insistenti che volevano un Arch. Cesaro pronto a rinunciare alla partecipazione al campionato di LegaDue e della palese difficoltà riscontrata dal seppur voglioso team del Napoli Basketball nel reperire sponsor. Accade, però, quello non ti aspetti ma che tutti speravano che accadesse. L'a.d. del NB, Antonio Minopoli, piuttosto defilato durante tutta la stagione, scende prepotentemente in campo e in prima persona interviene per cercare di salvare, ancora una volta, il basket a Napoli. Dopo giorni intensi, di trattative e riunioni fiume fino a notte fonda, il 27 luglio arriva finalmente la notizia del raggiunto accordo tra la Pall. Sant'Antimo e il Napoli Basketball e, in tempi rapidi, il 3 agosto, in un'infuocata sala conferenze del PalaBarbuto, l'arch. Cesaro e il dott. Antonio Minopoli rendono noti i dettagli alla città. Il titolo sarà ancora quello di S.Antimo ma si torna a giocare al PalaBarbuto con i colori azzurri e con il nome della nuova società “Nuovo Napoli Basket”, e spostamento della sede in città, pronto a subentrare non appena i regolamenti federali lo permetteranno. “Non abbiamo tradito S.Antimo dichiarò patron Cesaro il giorno della presentazione del nuovo progetto -, ci siamo allargati per unire le forze in questo difficile momento economico. Sarà un anno di transizione per poi crescere nel tempo”. "Ho subito grandissime pressioni da istituzioni e partner, per compiere questo passo aggiunse Minopoli - e nonostante la mia grandissima demotivazione iniziale ho dovuto ricredermi”. Fatta eccezione per il ruolo di General Manager, affidato all'ex santantimese Peppe Liguori, lo staff tecnico e dirigenziale richiama quello del vecchio Napoli Basketball con Antonio Ambrosino, nel ruolo di direttore sportivo, e Antonio Mirenghi in quello di Team Manager. Il trio tutto napoletano si è subito messo a lavoro con il confermato coach Maurizio Bartocci per costruire un roster capace di divertire, guerrigliera e che sappia far tornare il pubblico delle grandi occasioni al PalaBarbuto con le giuste qualità per conquistare una salvezza tranquilla e, in corso d'opera, magari qualcosa di più. La scelta del playmaker, quella difficile e ponderata, è ricaduta sul giovane (classe 1986) ed estroso portoricano Denis Clemente. Cresciuto cestisticamente nei college di Miami-Florida, prima, e di Kansas State poi, Clemente è un giocatore molto rapido nella fase di costruzione, dotato di un ottimo tiro (sia da dentro che da fuori il perimetro) direttamente dal palleggio e che può rappresentare l'arma in più dei partenopei verso la lotta salvezza. Nell'ultima stagione ha vestito la maglia del Nitra (squadra della prima divisione slovacca) contribuendo al raggiungimento delle semifinali playoff e alla vittoria della coppa nazionale con 17.9 punti e 3.7 assist di media. Al suo fianco opererà l'argentino Juan Marcos Casini. L'ex Scafati (classe 1980) è un giocatore di categoria e dotato di un micidiale tiro mancino dall'arco da tre punti. Nella scorsa stagione partiva dalla panchina ma è comunque riuscito a dare il suo apporto alla squadra campana con 8 punti di media durante la stagione regolare e quasi 12 nei playoff con la percentuale al tiro da tre punti che è che è aumentata fino al 60%. L'americano Andrew Warren chiude il reparto degli esterni. La scelta del giocatore americano è stata l'ultima, cronologicamente parlando, ad essere effettuata dalla dirigenza azzurra che ha attentamente vagliato tutte le possibili alternative per meglio permettere a Bartocci di esprimere il suo gioco. Il tecnico casertano è sempre alla ricerca di giocatori duttili e che riescano a mettere in campo grandissima energia in entrambe la fasi del gioco. Warren, l'ultimo anno in Australia con la maglia dei Taipans Cairns (13 punti e 3 rimbalzi di media), ha infatti le caratteristiche del tipico “3”, buon tiro, agilità e velocità, ma all'occorrenza è in grado di portare anche palla. Al varesino Marco Allegretti (classe 1981) il ruolo di ala forte. Giocatore di grande esperienza, il giocatore nativo di Angera (VA) è reduce da due stagioni con la maglia della Reyer Venezia contribuendo alle buone prestazioni della squadra veneta, prima in LegaDue conquistando la promozione e poi in Serie A presentandosi come la vera rivelazione del campionato. A chiudere il quintetto, eccezion fatta per la scommessa Clemente, il vero colpo di mercato del Nuovo Napoli Basket: Jiri Hubalek. Il lungo ceco torna in Italia, dopo una stagione tra Iran e Libano, dopo le esperienze vissute prima a Rieti e poi a Sassari. Con i sardi, nella stagione 09/10, fu protagonista della cavalcata verso la promozione con 17.1 punti e 6 rimbalzi di media nei quasi 30 minuti d'impiego. Giocatore che se in forma è capace di fare la differenza potendo rendersi pericoloso sia dal pitturato che fuori l'arco da tre punti Per la panchina la triade LiguoriAmbrosino-Mirenghi ha puntato sulla gioventù di Ricci e Ceron e sull'esperienza di un giocatore come Zacchetti. Antonello Ricci, playmaker Il Gm Liguori: “Per noi e’ l’anno zero. Gettiamo le basi per riaprire un grande ciclo a Napoli” Il G.M. Peppe Liguori è stato chiaro fin dal giorno della presentazione per spazzare qualsiasi dubbio sull'obiettivo della Nuovo Basket Napoli: “L'obiettivo della nostra stagione deve essere la salvezza, che vogliamo raggiungere possibilmente senza grandi patemi. Questo per noi è l'anno zero, deve essere una stagione di consolidamento per fare in modo che si possa creare una solida base per aprire un lungo ciclo cestistico ad alti livelli nella città di Napoli”. Dopo la formazione della nuova società avete costruito in brevissimo tempo la squadra, una squadra che dovrà cercare di far rinnamorare alla pallacanestro il pubblico napoletano: “ Abbiamo costruito la squadra in brevissimo lasso di tempo, circa venti giorni,afferma il g.m. Liguori, secondo il mio parere abbiamo operato bene acquistando giocatori di sicuro valore come Clemente, Hubalek, Allegretti. Il nostro play Clemente ha fatto molto bene in questo campionato, ma sarà chiamato a ripetere quello fatto vedere in campo nelle amichevoli alla prova delle partite che contano, quelle che mettono in paio il pubblico. Mi auguro che il pubblico capisca gli sforzi che sono stati fatti, ed appoggi e sopporti con solito calore dei napoletani i giocatori. Da parte nostra abbiamo messo in atto una campagna abbonamenti con prezzi popolari, proprio per cercare di coinvolgere quanto più possibile il pubblico partenopeo”. L.C. classe '92, è alla prima esperienza nel campionato di LegaDue dopo due stagioni in Serie A con la maglia di Teramo il cui minutaggio è sempre stato in crescendo considerata la sua gran voglia di fare e di mettersi in mostra. Primo ricambio degli esterni sarà il giovane Marco Ceron (altro '92) reduce da una buonissima stagione in DNA con la maglia di Recanati con la quale ha messo a referto 11.6 punti e 3.7 rimbalzi di media. Alla seconda esperienza in LegaDue, la prima con la maglia di Venezia, Ceron, punto di riferimento della nazionale under 20, è sicuramente uno dei più interessanti e prospettici talenti del nostro basket. All'esperto (classe 1982) ma mai domo Joel Zacchetti sarà invece affidato il compito di dare minuti di rifiato alla coppia Allegretti-Hubalek. Lo scorso anno in maglia Castelletto Ticino (DNA), Joel è un L’ANALISI - UNA SQUADRA DA SALVEZZA, SIAMO SICURI? L’obiettivo dichiarato del NBN per la stagione come Allegretti e Hubalek, e che risultano sempre 2012/13 è la salvezza. Non poteva essere un lusso per la categoria. Ai quali si sono aggiunti diversamente con una società nata solo in estate in giocatori solidi ed esperti come Casini e Zacchetti, inoltrata dalla fusione di due società alle prese con due ragazzi di belle speranze come Ricci e Ceron, la difficoltà del momento economico. Con un budget e due sconosciuti, Clemente e Warren. Mentre il tra i più bassi del campionato, e con un tempo secondo sta lentamente entrando nel gioco limitato, c’era da costruire una squadra e che fosse Europeo, Denis ha da subito impressionato con le in grado di rendere onore al grande nome che porta sue qualità tecniche e con la facilità con la quale sulle maglie. In appena dieci giorni di lavoro il trio riesce a mettere la palla nel cesto (che sia da 2 o 3 Liguori-Ambrosino-Mirenghi è riuscita a portare alla non importa). Con i dovuti scongiuri ma se si corte di coach Bartocci giocatori ai quali altre riescono ad incastonare tutti i pezzi questa società nemmeno avevano pensato. Giocatori già squadra può ottenere molto dal suo campionato. protagonisti di cavalcate vincenti in LegaDue, Cosa? Lo dirà solo il campo! E.D.P. un giocatore con esperienza da vendere considerati gli otto campionati di Serie A disputati con la maglia della Snaidero Udine, ai quali si aggiungono quelli con Cantù e con Cremona (nel 2010/11). A chiudere il roster della nuova società napoletana i giovani Raffaele Angelino (guardia classe '88), lo scorso anno a ReggioCalabria (DNB) ha realizzato 16 punti di media, e David Loncarevic giovane pivot del ‘91. Non c’è che dire, la dirigenza azzura ha operato davvero in maniera impeccabile sul mercato riuscendo a costruire una squadra frizzante e che sarà in grado di giocarsela con tutti nonostante il budget fosse quello di una squadra che fa della salvezza il suo obiettivo principale. Nonostante un pre-campionato caratterizzato dai tanti (troppi) infortuni, che hanno minato la preparazione, questa Napoli ha tuttavia dimostrato di poter fare realmente bene in campo potendo guardare con deciso ottimismo alla stagione che verrà. Questa squadra ha bisogno del calore del pubblico di Napoli per sognare. Il basket a Napoli è tornato. 32 IN ATTESA DELL'AZIONARIATO POPOLARE LA BIANCOBLU’ BOLOGNA RIPARTE DAI GIOVANI Tanti giovani in campo agli ordini di coach Salieri. Il presidente Romagnoli apre la campagna abbonamenti come preludio dell’azionariato popolare che verrà e in attesa del nome Fortitudo ENRICO DE POMPEIS BIANCOBLU’ BASKET BOLOGNA Anno Fondazione: 2011 Colori sociali: Bianco e blu Impianto: PalaDozza (5.500 posti) Presidente: Giulio Romagnoli Team Manager: Domenico Zecca Allenatore: Stefano Salieri ROSTER QUINTETTO #8 Cournooh David #10 Pecile Andrea #19 Cutolo Donato #33 Drenovac Dorde #42 Mosley William PANCHINA #14 Montano Matteo #11 Gasparin Giovanni #20 Pini Giovanni #17 Diviach Marco #22 Infante Francesco 33 L'estate 2012 verrà ricordata dagli appassionati di basket bolognesi come una delle più calde dell'intera storia cestistica della città di Bologna. Il 14 luglio 2012 la FIP ufficializza la radiazione per la Fortitudo Pallacanestro, storica società fondata nel 1932 e vincitrice di due scudetti, una coppa Italia ed una Supercoppa italiana, e tra voci di possibili fusioni tra le restanti società, a rappresentare la Bologna dei canestri (sponda Fortitudina ovviamente) a livello nazionale e professionistico ci sarà ancora una volta la BiancoBlu Basket Bologna del presidente Giulio Romagnoli. “Sempre forza Fortitudo dichiarò il patron biancoblù il giorno del raduno -. Abbiamo un'istanza depositata verso la federazione che non è stata discussa nell'ultimo consiglio per limiti temporali. Ci auguriamo comunque che nel consiglio federale di settembre possa essere accolta la nostra richiesta di campo di denominazione”. Certo che con la scomparsa ufficiale della Fortitudo Bologna, la società di Giulio Romagnoli sembra poter avere qualche speranza in più di poter ricevere dalla federazione il benestare per l'utilizzo di un nome che in tanti aspettano e che impedisce ai numerosi scettici di sposare il progetto della BiancoBlù. Con o senza l'ok da parte della Federazione e in una totale stasi del movimenti pallacanestro, la dirigenza bolognese ha dovuto mettersi al lavoro per programmare la stagione 2012/13 dopo il finale a dir poco infiammato di quella precedente che ha tenuto Pecile e compagni a serio rischio retrocessione, insieme a S.Antimo e Forlì, fino alla penultima giornata di campionato. Dopo la risoluzione contrattuale con l'ex direttore generale, Roberto Nicolai, la BiancoBlù Bologna ha deciso di ripartire dai giovani, talentuosi e (come recita la campagna abbonamenti) che siano affamati di affermarsi sui grandi palcoscenici. In linea con tale pensiero, infatti, la dirigenza della effe scudata ha costruito un roster giovanissimo con un età media di soli 23 anni e che punterà tutto proprio sull'aggressività e sull'energia che ragazzi così giovani, e affamati, sono in grado di poter mettere in campo. Per gestire in maniera ottimale un gruppo composto da così tanti giovani la società emiliana ha deciso di affidarsi a Stefano Salieri. Considera la scelta societaria non poteva essere fatta scelta più azzeccata considerata la grande esperienza del coach al riguardo, sempre attento e predisposto a dare spazio ai giovani. Il punto di partenza della nuova BiancoBlù Bologna sono state le riconferme di Donato Cutolo e Matteo Montano alle quali si è aggiunta subito quella prestigiosa del capitano Andrea Pecile, per il resto (come si diceva) tutti giovani volti nuovi. All'indomani delle conferme di Cutolo e Montano, e con le ufficializzazioni di Diviach, Gasparin e Pini, il presidente Romagnoli dichiarò: “Questo è il primo nucleo di una squadra che avrà come DNA il dare il massimo, sudare ogni pallone e ogni partita. Dobbiamo riprendere questo spirito di lotta e passione perché il simbolo che portiamo sul petto significa voglia di combattere”. Società che ha operato nel massimo rispetto del budget, non elevatissimo, e che punta forte sull'apporto, motivazionale ed economico del suo pubblico, con una campagna abbonamenti mirata ad essere un preludio di quello che è uno degli obiettivi societari: il lancio dell'azionariato popolare. “Vogliamo lanciare un segnale di apertura dichiarò il patron bolognese -. Questa campagna abbonamenti è un primo passo verso l'azionariato popolare, che è in fase di realizzazione”. Passando all'aspetto puramente tecnico. Uno dei tanti giovani biglietti da visita della nuova Bologna è sicuramente il giovane playmaker (classe '90) David Cournooh. Dotato di grandi doti atletiche, grande difensore e in grado di gestire in maniera ottimale la transizione offensiva, David è uno di quei giocatori che incarna alla perfezione lo spirito che Salieri ricerca nei suoi ragazzi. Prodotto del settore giovanile del MontePaschi Siena, lo scorso anno in maglia Aget Service Imola ha ben figurato con 8.1 punti e 2.4 di media. Al capitano Andrea Pecile il compito di dare spessore ed esperienza al reparto esterni. Il Pec è chiamato a ripetere le ottime prestazioni della scorsa stagione che gli hanno permesso di chiudere con ben 13 punti punti e 2.5 assist di media. L'ultimo esterno, ma adattabile anche al ruolo di 4, del possibile starting five è un'altra conferma della Bologna della scorsa stagione, Donato Cutolo. Lo scorso anno per lui, in 14.1 minuti di impiego, le cifre hanno parlato di 4.1 punti e 2.2 rimbalzi di media a partita ma sono state soprattutto le sue doti agonistiche e motivazionali a garantirgli un posto in squadra anche per la stagione 2012/13. Il giovanissimo serbo Djordjie Drenovac (classe 1992 per 209cm ) sarà la nuova ala forte della Effe. Alla sua prima esperienza italiana, Drenovac ha debuttato nel basket professionistico all'età di 16 anni con la maglia dell'Arkadia Traiskirchen (Serie A austriaca). Lo scorso anno la definitiva esplosione con ben 23 punti, 4.6 rimbalzi e 2 assist di media. L'americano William Mosley chiude il cerchio. Pivot di 202cm, William (classe '89) è dotato di uno straordinario atletismo e si presenta al campionato italiano con delle credenziali di assoluto rispetto. Nel 2010/11 ha vinto la classifica delle stoppate NCAA con una media di 4.9 a gara, premio che, prima di lui, è stato conquistato da mostri sacri come Alnzo Mourning e Shaquille O'Neal.Dalla panchina pronto a sgusciare il giovanissimo Matteo Montano. Vent'anni per lui, Matteo, di formazione Fortitudo, è alla seconda stagione con la maglia della BiancoBlù dopo quella 2011/12 nella quale è stato chiamato in causa per 7.5 minuti a partita. Altro giovanissimo (classe 1991) ricambio per gli esterni sarà il vicentino Giovanni Gasparin il quale ha già avuto modo di confrontarsi con il campionato di LegaDue con la maglia di Rimini. Nella scorsa stagione, invece, ha preferito scendere di categoria approdando in maglia Crabs (DNB) così poter disporre di un maggior minutaggio. Per lui, 6.7 punti di media. Giovanni Pini Giulio Romagnoli: “Vogliamo onorare questa maglia e questo simbolo. La volontà c’è...” di se il pubblico felsineo, che il numero uno bolognese ha più volte chiamato alla raccolta per non far mancare il proprio sostegno: “Siamo la squadra più giovane del campionato e siamo affamati, non solo di vittoria, ma di far bene e onorare la maglia e questo simbolo. Vogliamo lanciare un segnale di apertura. Una squadra ha ragione di essere quando viene seguita da tanti tifosi. Il sacrificio c'è, speriamo che questa volontà venga raccolta”. Il progetto alla vigilia del mercato estivo del presidente della Biancoblù Bologna Giulio Romagnoli era quella di allestire una squadra giovane, che con il proprio spirito giovanile e sbarazzino potesse far innamorare Fiore all'occhiello del mercato dei bolognesi è stato lo slavo Djordje Drenovac, questa è l'opinione del presidente sul giovane proveniente dal campionato austriaco: “Per noi è un onore che un ragazzo proveniente da una scuola cestistica tra le più prolifiche del mondo abbia scelto di venire a completare il suo percorso di formazione presso di noi. Per la società si tratta di un investimento importante, su base pluriennale, e crediamo che Bologna saprà accogliere al meglio un talento come quello di Djordje, che da più parti viene descritto come uno dei migliori giovani d'Europa” L.C. e Marco Diviach, inoltre, saranno i ricambi dei lunghi. Il primo (classe '92), di proprietà della Trenkwalder ReggioEmilia (con un contratto fino al 2015), è un giovane di gran belle speranze che già ha avuto modo di avere a che fare con il campionato di LegaDue con la maglia di Reggio (2 punti nei soli 7.6 minuti di utilizzo). Il lungo Marco Diviach (203cm classe 1988) sarà un'alternativa interessante potendo giocare sia da tre che quattro. Per lui si tratta di un ritorno al PalaDozza avendo fatto parte nel settore giovanile della Fortitudo dove ha ben figurato al punto di debuttare in Serie A contro Biella. Chiude il roster Bolognese il pivot, classe '92, Francesco Infante. Monitorato con attenzione anche da grandi club è un giocatore sul quale il club di patron Rosignoli intende investire nel tempo avendo sottoscritto un accordo pluriennale.Si è messo in mostra a Corato, in DNB, nelle ultime due stagioni: aggregato alla prima squadra nel 2009/2010, nel 2010/2011 ha totalizzato 4.3 punti e 3.5 rimbalzi a partita. Lo scorso anno è partito da pivot titolare, totalizzando 7.5 punti e 5.3 rimbalzi di media, andando più volte sopra i 20 punti realizzati L’ANALISI - ROMAGNOLI SPERA NELLA FIP PER IL CAMPO DI DENOMINAZIONE ”Forza Fortitudo”! E’ il motto con il quale il starsene a casa oppure seguire gli Eagles, presidente della BiancoBlù Basket Bologna, Giulio squadra che attualmente milita nel campionato di Romagnoli, conclude gran parte dei suoi interventi. DNA e che utilizza (anch’essa) come marchio Il presidente bolognese è un Fortitudino vero e ogni l’Aquila. Romagnoli si batte affinché la volta che può ribadisce l’importanza di Federazione gli conceda la possibiltà di cambiare rappresentare il marchio con la Effe scudata e di la denominazione societaria in Fortitudo Bologna. giocare nel tempio in cui il basket bolognese ha Sebbene la richiesta gli fu respinta un anno fa con vissuto i tempi migliori e le gioie più grandi. la recente radiazione della storica Fortitudo la Nonostante le tante buone parole spese il numero dirigenza della BiancoBlù ha visto aprirsi uno uno biancoblù non riesce a far ancora presa spiraglio e, per questo, presentato nuovamente (complice anche la pochezza dei risultati ottenuti sul domanda al consiglio federale che la valuterà il campo) sui tanti tifosi fortitudini che, dalla mese prossimo. In caso di risposta positiva sarà scomparsa della vecchia Fortitudo, preferiscono interessante la reazione della tifoseria. E.D.P. 34 LA FULGORLIBERTAS E’ ANCORA QUI. LA COPPIA COSTA-DELL’AGNELLO PER RIPARTIRE Ha incassato la retrocessione sul campo la scorsa stagione ma la calda estate di LegaDue l’ha presto riportata trai i professionisti. Migliorata la base societaria si punta a consolidarsi LIVIO CAVEZZA FULGOR LIBERTAS FORLI' Anno Fondazione: 1949 Colori sociali: Bianco e rosso Impianto: PalaFiera (7.500 posti) Presidente: Giorgio Grazioso General Manager: Ario Costa Allenatore: Sandro Dell'Agnello ROSTER QUINTETTO #23 Spencer Bo #7 Borsato Stefano #15 Roderick Terrence #12 Todic Miroslav #32 Soloperto Mattia PANCHINA #5 Musso Bernardo #8 Natali Nicola #10 Simeoli Stefano #18 Tabbi Alessandro # Tessitori Amedeo 35 Per la Fulgor Libertas Forlì quello 2012/13 sarà il terzo anno in un campionato professionistico come la LegaDue. La piazza ed i tifosi romagnoli si augurano, però, che il prossimo campionato sarà molto meno sofferto rispetto agli ultimi due, soprattutto dell'ultimo. Due anni fa Forlì riuscì a centrare una insperata salvezza all'ultima giornata di campionato ai danni di Verona, con una sensazionale cavalcata di successi nelle ultime giornate di campionato, dopo che in panchina era subentrato il coach slavo Nenad Vucinic al posto dell'allenatore napoletano Di Lorenzo. Invece nella passata stagione, sempre con al timone coach Vucinic, Forlì non è riuscita a salvarsi sul campo, complice un disastroso girone di ritorno, dove hanno sicuramente influito la cessione del lungo americano Tony Easley a Sassari, ed l'infortunio alla guardia realizzatrice americana Austin Freeman, costretto dai problemi fisici a tornare anzi tempo negli Usa. Nel destino, nelle stelle della società romagnola, comunque vi era scritto che, nonostante la retrocessione sul campo la squadra anche in questo campionato dovesse far parte della Legadue, infatti la non iscrizione di Piacenza ed Ostuni ha portato al ripescaggio di Forlì. Quest'anno i romagnoli con un assetto societario che appare più stabile rispetto al recente passato, partiranno con il sicuro intento di cercare di lenire le sofferenze al proprio pubblico, uno dei più calorosi e numerosi degli ultimi due anni in Legadue. La società cercherà di perseguire questo intento affidandosi al duo CostaDell'Agnello, che tanto bene ha fatto nelle ultime due stagioni in quel di Brescia. Il direttore sportivo Ario Costa, colonna da giocatore della vicina e rivale Pesaro, può essere oramai considerato a tutto tondo uno dei migliori operatori sul mercato, vista la sua capacità di costruire discreti roster con risorse economiche limitate. Il dirigente, che ha ricoperto ruoli dirigenziali in massima serie a Roma, Napoli e Cremona, come già detto in precedenza a Brescia negli ultimi due anni ha centrato la promozione in Legadue, ed una tranquilla salvezza con un ottimo settimo posto in regular season. Sulla panchina bresciana sedeva proprio quel Sandro Dell'Agnello, che è stato il primo tassello sul quale il direttore sportivo ha puntato per costruire la Forlì 2012/13. Dell'Agnello, compagno di Costa anche da giocatore alla Scavolini Pesaro nel biennio 19941996, ha iniziato la sua carriera da allenatore nel 2006 in massima serie nella sua città d'origine Livorno, ma non riuscì, anche per le avverse condizioni economiche del club, a salvare la squadra. Dall'anno successivo comincia fino al 2008/09 l'esperienza di Dell'Agnello in Legadue con la stessa Livorno, poi nel 2009/10 si trasferisce in laguna in Venezia, ed il suo ciclo di campionati nella seconda serie si chiude con quello dell'anno scorso a Brescia. Il quintetto romagnolo agli ordini del tecnico livornese sarà composto da Bo Spencer, Bernardo Musso, Terrence Roderick, Miroslav Todic e Mattia Soloperto. Bo Spencer, regista americano classe 1989, è alla sua prima esperienza in Europa, dopo essere uscito dall'Università di Nebraska. Nell'ultima stagione al college ha viaggiato con 16 punti e 4 assist di media a partita. Al suo fianco opererà Stefano Borsato, il capitano, è uno dei leader spirituali del gruppo forlivese. Ragazzo trevigiano, classe 1986 cresciuto nel settore giovanile della Benetton Treviso, è al suo secondo anno a Forlì, dopo l'esperienza l'anno prima a Ferrara agli ordini di coach Martellossi. Il giocatore è un combo perché può giocare sia da play che da guardia indifferentemente. La stella della squadra e principale terminale offensivo sarà, però, Terrence Roderick, riconfermato in Romagna dopo l'ultimo mese disputato in biancorosso la passata stagione nel quale è stato grande protagonista con 22.5 punti e 3 assist di media nelle sei partite disputate. Roderick, guardia ala classe 1988, è arrivato in Italia nell'estate del 2010 a Rimini, dopo aver giocato in Austria con gli Arkadia Traiskirchen club dell'agente italiano Luciano Capicchioni. Agli ordini di Caja il giocatore di Philadelphia si dimostra uno dei migliori giocatori dell'intero campionato cadetto, ma quando l'allenatore a fine 2011 chiama il giocatore con se in massima serie a Cremona, l'americano stecca e viene tagliato. In Romagna sono sicuri che il Roderick visto a Rimini è giocatore capace di far la differenza e putano forte su di lui. Miroslav Todic, ala pivot bosniaca giramondo classe 1985, è il giocatore che va a chiudere il reperto degli esterni biancorossi ed alla sua prima esperienza in Italia. Todic, vero e proprio coniglio pescato dal cilindro da parte di Costa, è cresciuto nel vivaio del Krka Novo Mesto, l'anno passato ha giocato in Ucraina ad ottime cifre con 13 punti, 7 rimbalzi e 3 assist a partita. Forte fisicamente e dotato di un ottimo tiro dall'area può fare molto bene. Il quintetto sarà completato dall'esperto lungo Dell’Agnello: “Forlì piazza stimolante per lavorare. Obiettivi? Salvarci e consolidarci” Grande è stato l'entusiasmo del neo tecnico forlivese Sandro Dell'Agnello sin dal giorno della presentazione con la sua nuova squadra: “Sono orgoglioso di essere arrivato in una piazza molto calorosa e passionale come Forlì, fare il mio lavoro di allenatore in una piazza come questa è molto allettante e stimolante. La fiducia della tifoseria si conquista facendo le cose seriamente e con il massimo raziocinio, dimostrando giorno dopo giorno che si sta lavorando con il massimo dell'impegno e dedizione alla causa”. Il tecnico non si è mai nascosto e sin dalle prime dichiarazioni pubbliche ha chiarito perfettamente quale dovesse essere l'obiettivo stagionale delle sua squadra: “La società è stata molto chiara. Mi ha chiesto di salvarci, di consolidarci nel campionato di Legadue e possibilmente di farlo nel modo più tranquillamente possibile, e questo sarà l'obiettivo che cercheremo di raggiungere io ed il d.s. Ario Costa” . Allo stesso tempo il tecnico è stato chiaro su che tipo di giocatori predilige e punterà: “Per quanto riguarda la tipologia del gioco, io preferisco giocatori agili e veloci, piuttosto a giocatori grossi e statici, almeno che non siano fuoriclasse, come per esempio Sabonis, ma credo che i giocatori alti e statici nel basket moderno impallano il gioco della squadra”. L.C. Mattia Soloperto. Il classe 1980 è un giocatore di grande esperienza avendo alle sue spalle una lunga militanza nelle serie professionistiche (questo sarà il suo ottavo campionato di LegaDue). Lo scorso anno ha vestito la maglia della Sidigas Avellino (A) con la quale ricopriva l'ingrato ruolo di far rifiatare un giocatore del calibro di Linton Johnson. Dalla panchina, uscirà, invece il play guardia Bernardo Musso. Il giocatore argentino di passaporto italiano classe 1986, che ha avuto un'unica breve esperienza con Udine, è reduce da una straordinaria stagione con la maglia di Napoli in DNA. Di gran lunga il miglior giocatore dell'intero campionato, con i suoi 19.8 punti, 6.6 L’ANALISI - PERCHE’ FORLI’ E’ SEMPRE VICINA ALLA FULGOR Non importano i risultati sportivi, la maglia prima di Programma marketing invidiabile oppure tutto. Lo sanno bene i tifosi della FulgorLibertas semplicemente di un cuore che pulsa in maniera Forlì che nonostante un finale di stagione abbondante, fatto sta che tra le mille difficoltà che disastroso, conclusosi poi con la retrocessione le società italiane trovano, alcune di queste non buscata sul campo, hanno onorato al massimo la hanno neanche un mini-sponsor e sono costrette a propria squadra presentandosi sempre in numero presentare campagne abbonamenti a prezzi ultra- imponente alle partite dei loro beniamini. popolari, la FulgorLibertas si presenta ai nastri di Nonostante da molti la retrocessione fosse vista partenza con un nuovo Main Sponsor (Le Gamberi come una manna dal cielo per appianare una Foods) e con un più che incoraggiante numero di situazione debitoria non facile la massima dirigenza tessere sottoscritte. Adesso la palla è nelle mani di Forlivesa si è messa al lavoro e ottenuto il Roderick e compagni per non deludere ripescaggio in LegaDue è riuscita a rinforzare la sua nuovamente questa splendida piazza! situazione societaria. Merito di un programma E.D.P. rimbalzi e 4 assist di media, è stato il mattatore della grande stagione di Napoli conclusasi, per sua sfortuna, con l'eliminazione ai PlayOff in favore di Trento. Aveva la fila di club, in DNA, disposti ad avvalersi delle sue giocate ma Bernardo ha fortemente voluto la LegaDue. Altro giocatore pronto a scattare dalla panchina è la giovane (classe '88) ala Nicola Natali. Figlio del famoso dirigente Gino, Nicola è cresciuto nelle giovanili di Montecatini, squadra con la quale ha disputato già tre stagioni di LegaDue. Arrivato a Forlì la passata stagione (per lui poco più di 5 punti e 3.5 rimbalzi di media), è stato il primo giocatore riconfermato dalla dirigenza dopo la notizia del ripescaggio. L'ultimo acquisto, invece in ordine temporale, è stato quello del promettente giovane Amedeo Tessitori. Il centro, classe 1994, arriva in prestito dalla Dinamo Sassari, che è riuscita a strapparlo alla concorrenza di grandi club come l'Olimpia Milano, Virtus Bologna e la Pallacanesto Cantù. La panchina sarà completata dai giovanissimi Niccolò Basile, classe 199, già impiegato la scorsa stagione per qualche partita, e Alessandro Tabbi, classe '94, arrivato in prestito da Palestrina. 36 L’AQUILA E’ FINALMENTE IN LEGADUE MA IL VOLO E’ APPENA INIZIATO. GARRI PER INFIAMMARE! Al primo di LegaDue della sua storia l’Aquila Basket Trento ci arriva con lo scudetto conquistato in DNA la scorsa stagione. Trainotti e Buscaglia hanno allestito un roster di qualità ma la priorità è fare gruppo! ENRICO DE POMPEIS AQUILA BASKET TRENTO Anno Fondazione: 2009 Colori sociali: Bianco e nero Impianto: PalaTrento (4.200 posti) Presidente: Luigi Longhi General Manager: Salvatore Trainotti Allenatore: Maurizio Buscaglia ROSTER QUINTETTO #10 Forray Andres Pablo #5 Umeh Michael #20 Elder BJ #11 Dordei Luigi #15 Garri Luca PANCHINA #9 Spanghero Marco #41 Conte Luca #8 Muhlbach Leonardo #7 Pascolo Davide #19 Zaharie Alin #12 Basile Alessio 37 L'Aquila Basket Trento ha finalmente spiccato il volo approdando per la prima volta nella sua storia, e dell'intero Trentino-Alto Adige, nel campionato di LegaDue. La società di patron Longhi si presenta al secondo campionato nazionale con lo scudetto conquistato nel campionato di Divisione Nazionale A della scorsa edizione. Con coach Maurizio Buscaglia in panchina e l'esperienza di un giocatore come Toto Forray, Trento ha svolto un campionato di assoluto livello durante la stagione regolare per poi esplodere definitivamente nei playoff nei quali ha perso soltanto una delle nove partite giocate (in casa di Chiedi in semifinale) andando a battere prima Casalpusterlengo, l'accreditatissima Napoli, Chieti, appunto, e la FMC Ferentino. Per affrontare il primo anno di professionismo la società bianconera ha deciso di mantenere l'ossatura della Trento della scorsa stagione andando a confermare prima il giovane e bravo coach Buscaglia e, successivamente, e in accordo con il GM Trainotti, quattro giocatori importanti come Toto Forray, Marco Spanghero, Luca Conte e Davide Pascolo. “La riconferma di questi giocatori dichiarò il tecnico trentino ci permette di avere una base solida su cui costruire la squadra per la prossima stagione, questa era la nostra intenzione”. L'argentino Toto Forray, come si accennava, occuperà il suo posto in cabina di regia (e con la fascia di capitano) anche per la stagione che verrà. Nonostante qualche problema fisico, soprattutto nel finire di stagione, l'esperienza di Forray si è fatta sentire ed è stata di vitale importante per l'economia di tutta la squadra (11 punti, 4.6 rimbalzi e 2.7 assist sono le cifre raccolte in media nella scorsa stagione). Per lui si tratta di un ritorno in LegaDue dopo l'esperienza con Forlì nella stagione 2010/11. A dargli man forte sul perimetro ci saranno i due americani Michael Umeh e BJ Elder. Il primo (classe 1984) è una guardia statunitense cresciuto alla University Nevada Las Vegas. Dopo il college arriva il suo approdo in Europa con la maglia del Menorca e del Murcia (in Spagna ) e poi nella Bundesliga tedesca lo scorso dicembre dove si è messo in mostra con la maglia dei New York Phantoms mettendo a referto 12.2 punti di media a partita. La sua arma principale è il tiro dalla lunga distanza e se l'intesa con Forray dovesse essere buona, e dal precampionato sono emersi segnali incoraggianti in proposito, Trento potrà essere molto pericolosa dal perimetro. BJ Elder (1982) sarà invece l'ala piccola a servizio di coach Buscaglia. Già molto esperto della nostra pallacanestro, visti i suoi passati a Biella, Cantù e Veroli, BJ è un giocatore estremamente talentuoso che può creare problemi alle difese avversarie sia da fuori che da dentro il perimetro. Lo scorso anno Nando Gentile lo portò a Veroli nel tentativo di raddrizzare una stagione “storta” e l'americano ripagò la fiducia del coach casertano con 13 punti, 3.4 rimbalzi e 1.7 assist di media ma soprattutto dando al suo team un maggiore equilibrio. L'ex Barcellona Luigi Dordei ricoprirà il ruolo di 4. Ala/centro di 202cm (classe 19810) è all'ottava partecipazione al campionato di LegaDue (la prima risale al 2002 con la maglia di Ragusa) e sarà fondamentale l'esperienza che potrà dare ai giovani del gruppo. Giocatore estremamente versatile è, infatti, in grado di giocare sia vicino che lontano da canestro potendo contare su buoni fondamentali in avvicinamento e discreto tiro da tre punti. Quella scorsa una stagione più che positiva. I suoi 8 punti e 4 rimbalzi di media hanno, infatti, contributo all’ottima stagione condotta dalla Sigma Barcellona. Esperienza che, sicuramente, non potrà mancare in ogni movimento in campo dell'ultimo elemento del quintetto base trentino: Luca Garri. Un grande colpo quello messo a segno dal duo Trainotti-Buscaglia, riuscendo a strappare un contratto ad un giocatore che da ben undici stagioni milita nel campionato di Serie A. Lo scorso anno, in maglia Varese, ha messo a referto 4.3 punti e 3.1 rimbalzi nei 13' concessigli da coach Recalcati. “Non vedo l'ora di iniziare questa stagione dichiarò al suo arrivo Luca Garri -. Ho parlato con coach Buscaglia e ci siamo trovati subito sulla stessa lunghezza d'onda: so che avrò un ruolo importante. Ai tifosi posso dire di venire fiduciosi al PalaTrento perché saremo una squadra che darà l'anima in difesa e che cercherà di essere divertente: la nostra squadra partirà dalla difesa perché è lì che si possono costruire delle certezze”. Esperienza e sfrontatezza in cabina di regia dell'Aquila Trento. A dar man forte a Toto Forray, infatti, ci sarà il giovane (classe '91) Marco Spanghero. Anche lui, come il suo capitano, è alla seconda stagione consecutiva in maglia bianconera e viene da un anno importante e ricco di responsabilità in DNA. A completare la panchina trentina tutti giocatori “fatti in casa” o che comunque hanno preso parte alla scorsa stagione. Il primo di questi, e forse il più gradito dalla piazza, è il trentaduenne Luca Conte, alla terza stagione in maglia Trento. Guardia di 193 cm per il nativo di Correggio non è la prima esperienza in LegaDue avendoci già giocato per quattro stagioni. L'ultima volta nel 2006 quando vestiva i colori di Pavia. Lo scorso anno per lui una stagione più che positiva con 10.2 punti e 3 rimbalzi conquistati a partita ha scaldato più volte il pubblico del PalaTrento con giocate spettacolari. La giovane ala, Davide Pascolo, è un'altra interessante freccia per l'arco di coach Buscaglia. Lo scorso anno le sue giocate si sono rivelate spesso fondamentali, le sue cifre a campionato chiuso parlavano di 8.3 punti e 6 rimbalzi di media. Ricambio dei lunghi, reparto che forse necessiterebbe qualche rotazione maggiore, sarà Alessio Basile. Nato nel 1986 Alessio è un pivot di 207cm e reduce da due stagioni con la maglia di Scauri (DNB). Per lui si tratta di un posto Coach Buscaglia: “Sarà una sfida per tutti noi. L’obiettivo è costruire un’identità di squadra” Alla prima esperienza in LegaDue, l ' A q u i l a Tr e n t o r i p a r t e d a l condottiero che l'ha guidata fino a questo punto, coach Maurizio Buscaglia. Il giovane coach è consapevole della responsabilità che si porta sulle spalle ma si dice entusiasta della nuova stagione: “Per me si tratta di un ulteriore passo in avanti in questa magnifica professione, da vivere con umiltà e determinazione. Un bellissimo risultato che dà grandi responsabilità. Sarà una sfida per tutti noi, che nasce da una società solida. In questo senso l'entusiasmo contagia reciprocamente. Dal primo giorno lavoriamo per creare gruppo. Gruppo vuol dire stare insieme e accettazione reciproca di pregi e difetti. Così si diventa squadra, gruppo in campo, in difesa e in attacco, nei dettagli e nelle piccole cose di energia”. Parlando di obiettivi societari il tecnico bianconero ribadisce: “Abbiamo costruito una squadra giusta per noi, per il nostro momento storico e su che tipo di persone e giocatori volevamo, in base al nostro budget. L'obiettivo è costruire un'identità di squadra, una struttura tecnica e mentale. Poi c'è quello che è insito nell'essere neo-promossi e esordienti, cioè la salvezza, far conoscere questo campionato ai tifosi e alla città, e mettere in campo sempre uno spirito combattente. Il resto è lavoro”. E.D.P. in squadra lavorato e sudato allenamento dopo allenamento, considerato il periodo di prova per il quale era stato chiamato. I giovanissimi, infine, Giani Zaharie (ala di 200cm Classe '94) e Leonardo Muhlbach (guardia classe '93) chiudono il roster dell'Aquila 2012. Con una panchina più attrezzata questa squadra potrebbe realmente essere protagonista di un gran bel campionato. Già allo stato attuale, però, l'Aquila è attrezzata molto meglio di alcune sue dirette concorrenti per la salvezza. Se poi il buon Maurizio Buscaglia sarà bravo ad indurre nei suoi giocatori quella mentalità e quel bel gioco messo in scena la scorsa stagione allora questa squadra può diventare una mina vagante del campionato di LegaDue. L’ANALISI - CITTA’ IN FESTA, CHE ATTESA PER IL DERBY! Nessuno nella piccola cittadina siciliana credeva che nella stagione precedente aveva disputato il che avrebbe potuto riabbracciare tanto presto il campionato di Promozione chiudendo all'ultimo basket professionistico. In modo particolare in posto, viene ammessa nell'allora Serie C Dilettanti questa stagione se si pensa che il ritorno in grazie all'accoglimento della domanda di LegaDue è arrivato solo con un ripescaggio, resosi ripescaggio. Già a partire da quella stagione la necessario dopo le esclusioni di Ostuni e Piacenza, società cambia la denominazione in Orlandina conseguente alle rinunce di Torino e di Napoli. Capo Basket e il pubblico del PalaFantozzi può tornare a d'Orlando può, dunque, riabbracciare la platea del seguire la sua creatura. Capo d'Orlando è una città grande basket che manca dalla stagione 2008/09 in festa e l'attenzione torna finalmente alta verso la quando l'Upea Capo d'Orlando fu esclusa, dal propria squadra di pallacanestro. Ritorno in consiglio federale, dal campionato di Serie A. Dopo LegaDue che assume un gusto tutto particolare se un solo anno di completa assenza la pallacanestro si pensa al fatto che il pubblico potrà godere di uno della provincia messinese riparte grazie al titolo spettacolare derby tutto messinese tra l'Orlandina, appunto, e i cugini della Sigma Barcellona. E.D.P. della Pallacanestro Nebrodi, squadra di C.Orlando 38 CAPO D’ORLANDO TORNA AI PIANI ALTI CON LA VOGLIA DI STUPIRE Un pezzo di Sicilia torna tra i professionisti. Quattro anni dopo l’esclusione dalla Serie A, l’Orlandina torna in LegaDue. Squadra giovane e sfrontata, l’obiettivo è divertire SERGIO LIBRIZZI ORLANDINA BASKET Anno Fondazione: 1978 Colori sociali: Bianco e blu Impianto: PalaFantozzi (3.613 posti) Presidente: Enzo Sindoni General Manager: Francesco Venza Direttore Sportivo: Giuseppe Sindoni Allenatore: Massimo Bernardi ROSTER QUINTETTO #4 Passera Marco #14 Battle Talor #5 Young Alex #9 Benevelli Andrea #7 George Otis PANCHINA #12 Palermo Matteo #11 Portannese Marco #23 Rullo Roberto #8 Poletti Mitchell #6 Vignali Andrea #35 Caronna Giuseppe #44 Bontempo Fabio 39 Un ritorno inaspettato ma voluto, conquistato con speranza, ambizione e tenacia, tre doti che hanno spinto la società paladina a credere nel ripescaggio anche quest'estate, dopo due promozioni di fila ottenute sul campo dominando i campionati di DNC e DNB e dopo una stagione poco felice in DNA che ha lasciato parecchio amaro in bocca date le buone aspettative di inizio anno che poi si sono tramutate in delusioni durante il primo turno dei playoff passati. La voglia di riscatto è venuta fuori appena un giorno dopo dalla conclusione della stagione: i dirigenti si sono subito messi al lavoro per ricostruire una buona squadra di DNA affidata ancora una volta a coach Giovanni Perdichizzi che pochi giorni dopo, però, comunica la sua intenzione di ritornare ad allenare nella sua Barcellona. Il sostituto si chiama Massimo Bernardi, reduce da una discreta stagione a Sant'Arcangelo, il quale si ritrova anche lui catapultato un gradino più su (in Legadue, appunto) data l'inaspettata rinuncia di Torino e la fusione tra Sant'Antimo e Napoli. Capo d'Orlando diventa così la seconda ad ottenere il ripescaggio insieme alla retrocessa Forlì. Ma andiamo al roster, in particolare alle riconferme della passata stagione: Andrea Benevelli, nominato capitano, quarto per valutazione (20.6), sesto per rimbalzi totali (7.9) e senz'altro il migliore dei suoi. Viene riconfermato sia per le sue doti tecniche (tempismo a rimbalzo e punti facili in tap-in) che per le sue doti umane (uomo squadra e grande carattere). Andrea avrebbe fatto certamente il 4 titolare in DNA ma sarà in quintetto anche quest'anno in Legadue. Insieme a lui l'Orlandina decide di tenere anche Francesco Pellegrino, classe '91, pivot dalle enormi potenzialità, il quale ha incrementato il suo minutaggio partita dopo partita grazie alle sue prestazioni positive. Ciccio, così chiamato dai compagni, sarà uno dei due cambi dei lunghi. Nel quintetto base c'è un altro italiano, anche lui messo sotto contratto prima ancora della notizia del ripescaggio: Marco Passera. Playmaker esperto, conosce bene il campionato avendo giocato due anni a Piacenza. Sarà il vero trascinatore emotivo della squadra ed a lui saranno affidate le chiavi del gioco, sarà lui a dettare i ritmi della gara. Passera ha subito conquistato il pubblico grazie alla sua simpatia e potrà essere anche un importante uomo-spogliatoio. Nello spot di guardia, affiancato a Passera, ci sarà Talor Battle giovane guardia americana ('88) protagonista negli anni di college a Penn State e la passata stagione in Francia(Cholet) e Germania(Bonn). Battle ha grandi doti realizzative ed è una guardia molto veloce: grazie alla sua rapidità, infatti, ha la capacità di spaccare in due la difesa e di penetrare anche a difesa schierata. L'Orlandina ha poi scelto di puntare su un'ala americana, un altro giovane promettente ('89) alla sua prima esperienza in Europa dopo gli anni di Università (IUPUI). Tiratore mancino di striscia, Alex Young ha viaggiato a medie interessanti lo scorso anno (20.4 punti, 5.9 rimbalzi e 2.2 assist) ma nonostante tutto non è riuscito a strappare un contratto nella NBA. Capo d'Orlando sarà per lui un trampolino di lancio perché siamo certi che avrà una carriera ricca di soddisfazioni. Insieme a Battle forma una coppia di tiratori niente male ma molto dipenderà da come entrambi si caleranno in questa loro nuova esperienza in Italia, essendo ancora giovani con poca esperienza rispetto alle altre guardie americane su cui generalmente si punta in Legadue. L'ultimo membro dello starting five è Otis George: lo conoscono molto bene a Casale Monferrato e Venezia, ma George viene da due stagioni un po' in ombra. Nel 2009/2010, infatti, è stato fermo, mentre la passata stagione ha giocato in D-League. Nel precampionato è parso come uno dei più in forma e la società ha voluto dargli fiducia puntando sulla sua grande voglia di riscatto. Passera, Battle, Young, Benevelli e George formano un quintetto di tutto rispetto, ottimo per il modo di allenare di coach Bernardi, il quale punta molto sulla difesa alta e sul gioco rapido. La panchina dell'Orlandina ha due membri di spicco: il primo è Marco Portannese, uno dei giovani siciliani più promettenti e migliore guardia della DNA (16.4 punti, 7.2 rimbalzi, 2.7 recuperi di media). Non è la sua prima esperienza in questo campionato ma la stagione che ha trascorso a Scafati non è da ricordare tra le sue migliori. Lo scorso anno a Torino ha espresso tutto il suo valore e adesso è sicuramente pronto per fare il primo cambio degli esterni. Il secondo è Mitchell Poletti, in uscita da Forlì con il quale ha disputato soltanto metà anno (aveva cominciato il campionato con la casacca di Brindisi). Nonostante la sua giovane età, Poletti ha già grande esperienza e deve garantire minuti importanti da numero “4” essendo il primo cambio di Benevelli. Poi l'ultimo arrivato in casa Upea, Roberto Rullo, autentico talento delle giovanili della Benetton, preso con un contratto annuale con opzione di uscita dopo due mesi. Rullo è reduce da una buona stagione con la maglia di Veroli e approda a Capo d'Orlando per rimpiazzare Portannese (fuori per un mese a causa di un problema al ginocchio) ma siamo certi che se farà una buona impressione la società deciderà di tenerlo fino al termine della stagione. Completano il roster Matteo Palermo, play classe '90 fortemente voluto da coach Bernardi che lo ha allenato a Sant'Arcangelo (buone doti difensive e tanto impego), Andrea Vignali ('93) in uscita dalla Don Bosco Livorno con la quale ha disputato delle ottime finali nazionali, e infine due ragazzi del settore giovanile Giuseppe Caronna (lungo del '94) e Fabio Bontempo (play orlandino del 1993). E' una squadra giovane ed interessante e a tal proposito il direttore sportivo Giuseppe Sindoni ha così commentato: “Siamo la squadra con la media età più bassa (circa 24.5). Sono molto soddisfatto del gruppo che abbiamo creato e già dalle nostre prime trasferte ho avvertito la sensazione che i ragazzi sono uniti sia dentro che fuori dal campo: è un requisito molto importante per fare bene durante il campionato. Il nostro obiettivo è la Massimo Bernardi: “Orgoglioso di essere qui. I ragazzi daranno tutto per onorare la maglia” Al timone dell'Orlandina Capo d'Orlando, per il ritorno in LegaDue, ci sarà coach Massimo Bernardi, allenatore esperto e capace di far giocare bene tutte le sue squadre. Insieme alla società, coach Bernardi, ha costruito una squadra giovane e che ha lavorato benissimo durante tutto il pre-campionato dando indicazioni incoraggianti a tutta la piazza che anni attendeva il ritorno nel grande basket. "La squadra è giovane, ricca di entusiasmo e di talento, ma è inesperta e dunque bisogna sempre lavorare la massimo. Dobbiamo ancora migliorare tante cose e diverse situazioni, sia nell'organizzazione difensiva che in attacco. L'obiettivo stagionale principale è la salvezza, ma gli avversari devono sapere che per batterci dovranno sudare tantissimo e passare sul nostro cadavere, specialmente in casa al PalaFantozzi dove il pubblico è caldissimo". Ingaggiato quando il ripescaggio in LegaDue non era neanche nell'aria, per sostituire coach Perdichizzi, Massimo Bernardi ha da subito sposato il progetto Capo d'Orlando puntando l'accento sull'importanza della maglia che si veste e nel rispetto dei tifosi: “Sono orgoglioso di essere l'allenatore di Capo d'Orlando, sono felice di aver conosciuto la famiglia Sindoni, persone dai sani principi. I tifosi che verranno ad assisterci al PalaFantozzi dovranno vedere che gli atleti in campo daranno il massimo per onorare la maglia che indossano”. S.L. la salvezza che cercheremo di conquistare partita dopo partita puntando soprattutto sul supporto del nostro caloroso pubblico al Pala Fantozzi”. Capo d'Orlando può quindi riabbracciare una categoria che tanto è mancata alla gente e non solo. Quest'anno è ritornato il vero entusiasmo, grazie al fascino che rappresenta la Legadue ma soprattutto alla curiosità che c'è nel rivedere il primo derby ufficiale, da 30 anni a questa parte, contro la Sigma Barcellona degli ex Perdichizzi, Coppolino e Mills (nello staff tecnico 2011/2012). Obiettivo salvezza quindi, ma a Capo d'Orlando in tanti già sognano, segretamente, il ritorno sul gradino più alto della piramide. L’ANALISI - L’IMPRENDITORIA E’ CON L’ORLANDINA Come da copione, negli ultimi 15 anni l'Orlandina di Irritec che, nonostante gli obiettivi raggiunti Basket è stata sempre targata Upea, ad oramai a livello globale, testimonia ancora una eccezione dell'ultima stagione in Serie A in cui il volta un'identità di vedute con l'Orlandina di cui main sponsor fu Pierrel. Dopo la ripartenza dalla siamo orgogliosi e fieri”. Oltre ad Upea, Irritec e DNC, il marchio Upea torna ad essere il sostegno Despar, l'Orlandina Basket ha siglato un principale per la società paladina, la quale, col accordo importante con la YesWeCom, azienda ritorno tra i professionisti, può adesso contare su che opera nel campo della telefonia, e ha due importanti aziende come i supermercati confermato alcune sponsorizzazioni importanti Despar del Gruppo Fiorino e la Irritec, impresa che da sempre sostengono i colori importante nel settore dell'irrigazioni. A tal biancoazzurri, come la Nebrodi Gas, la Tuodì e proposito, il presidente Enzo Sindoni ha la Fip. espresso la propria soddisfazione: “Questo accordo rappresenta il forte legame col territorio S.L. 40 IL CALENDARIO 1.a GIORNATA (A. 07/10/2012 - R. 20/01/13) Bologna Ferentino Forlì Brescia Verona Barcellona Imola Scafati vs vs vs vs vs vs vs vs Casale Monf. Pistoia Veroli Jesi Napoli Trento Trieste Capo d’Orlando 4.a GIORNATA (A. 28/10/2012 - R. 17/02/13) Brescia vs Verona vs Bologna vs Imola vs Ferentino vs Trento vs Trieste vs Capo d'Orlando vs Casale Monf. Barcellona Pistoia Jesi Forlì Napoli Scafati Veroli 7.a GIORNATA (A. 18/11/2012 - R. 17/03/13) Pistoia Barcellona Veroli Jesi Verona Napoli Trento Trieste vs vs vs vs vs vs vs vs Scafati Imola Casale Monf. Capo d'Orlando Bologna Brescia Ferentino Forlì 10.a GIORNATA (A. 08/12/2012 - R. 07/04/13) Pistoia Scafati Barcellona Veroli Verona Napoli Imola Forlì vs vs vs vs vs vs vs vs Trento Casale Monf. Jesi Bologna Ferentino Trieste Brescia Capo d'Orlando 13.a GIORNATA (A. 30/12/2012 - R. 25/04/13) Pistoia Barcellona Verona Napoli Imola Ferentino Trento Forlì 41 vs vs vs vs vs vs vs vs Brescia Capo d'Orlando Trieste Veroli Casale Monf. Scafati Jesi Bologna 2.a GIORNATA (A. 14/10/2012 - R. 27/01/13) Scafati Barcellona Brescia Verona Bologna Imola Ferentino Forlì vs vs vs vs vs vs vs vs Trento Napoli Trieste Jesi Capo d’Orlando Veroli Casale Monf. Pistoia 5.a GIORNATA (A. 04/11/2012 - R. 24/02/13) Pistoia Barcellona Veroli Jesi Verona Napoli Trento Forlì vs vs vs vs vs vs vs vs Trieste Ferentino Brescia Casale Monf. Capo d'Orlando Bologna Imola Scafati 8.a GIORNATA (A. 25/11/2012 - R. 24/03/13) Casale Monf. vs Scafati vs Brescia vs Veroli vs Bologna vs Imola vs Forlì vs Capo d'Orlando vs Pistoia Jesi Ferentino Barcellona Trieste Verona Napoli Trento 11.a GIORNATA (A. 16/12/2012 - R. 14/04/13) Barcellona Brescia Verona Napoli Imola Ferentino Trento Trieste vs vs vs vs vs vs vs vs Pistoia Bologna Scafati Jesi Forlì Capo d'Orlando Casale Monf. Veroli 14.a GIORNATA (A. 06/01/2013 - R. 28/04/13) Casale Monf. vs Scafati vs Brescia vs Veroli vs Jesi vs Bologna vs Forlì vs Capo d'Orlando vs Trieste Napoli Barcellona Verona Ferentino Imola Trento Pistoia 3.a GIORNATA (A. 21/10/2012 - R. 10/02/13) Casale Monf. Pistoia Scafati Barcellona Veroli Jesi Napoli Trieste Vs vs vs vs vs vs vs vs Capo d’Orlando Verona Brescia Forlì Trento Bologna Imola Ferentino 6.a GIORNATA (A. 11/11/2012 - R. 10/03/13) Casale Monf. vs Scafati vs Brescia vs Bologna vs Imola vs Ferentino vs Forlì vs Capo d'Orlando vs Barcellona Veroli Verona Trento Pistoia Napoli Jesi Trieste 9.a GIORNATA (A. 02/12/2012 - R. 28/03/13) Casale Monf. vs Pistoia vs Jesi vs Bologna vs Ferentino vs Trento vs Trieste vs Capo d'Orlando vs Forlì Napoli Veroli Scafati Imola Verona Barcellona Brescia 12.a GIORNATA (A. 23/12/2012 - R. 21/04/13) Casale Monf. vs Scafati vs Brescia vs Veroli vs Jesi vs Bologna vs Trieste vs Capo d'Orlando vs Verona Imola Forlì Ferentino Pistoia Barcellona Trento Napoli 15.a GIORNATA (A. 13/01/2013 - R. 05/05/13) Pistoia Barcellona Verona Napoli Imola Ferentino Trento Trieste vs vs vs vs vs vs vs vs Veroli Scafati Forlì Casale Monf. Capo d'Orlando Bologna Brescia Jesi