“Ad opera d`arte” di Laura Turrini – Aprile 2011
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“Ad opera d`arte” di Laura Turrini – Aprile 2011
APRILE 2011 GUIDA ALL’ INVESTIMENTO L’ IMPRESA MODELLO AZIENDA AGRICOLA LISCHETO Ad opera d’arte La storia di una famiglia che dalla Sardegna si trasferisce in Toscana e realizza nel tempo un’azienda agricola esemplare. Con annessa galleria d’arte contemporanea… D osare in modo preciso gli ingredienti nel latte, calcolare il tempo della stagionatura delle forme, assimilare le differenze peculiari fra la pastorizia sarda e quella toscana, custodire e tramandare gli antichi segreti necessari all’ottenimento di sapori e profumi irripetibili. Questi gli elementi indispensabili che caratterizzano da alcuni anni le produzioni della Fattoria Lischeto, ubicata in Alta Val di Cecina, vicino a Volterra (Pi). La storia di quest’azienda, dapprima a indirizzo esclusivamente zootecnico e cerealicolo, comincia nel 1961, con l’arrivo della famiglia Cannas e delle sue greggi dalla Sardegna. Ma la trasformazione che porterà l’azienda Lischeto a divenire leader in Toscana nella produzione di formaggi di pecora biologici inizia solo negli anni ‘90, grazie all’indispensabile ruolo giocato da Giovanni Cannas, che decide di prendere in mano le sorti dell’impresa di famiglia e di tramutarla in una realtà imprenditoriale vera e propria. Giovanni, infatti, nel 1991 si mette in proprio, iniziando dapprima l’attività di trasformazione del latte, con la predisposizione del caseificio aziendale, e avviando in seguito le procedure di certificazione, completate in La scultura dell’artista contemporaneo Mauro Staccioli, presso la Fattoria Lischeto. 3 anni, per la conversione totale dell’azienda da convenzionale a biologica. Da qui l’inizio del successo, con la produzione continuativa di formaggi biologici di varia stagionatura (premiati in diverse occasioni) e di un pregiato olio extra vergine di oliva (che si è guadagnato l’ottavo posto a Biofach, la fiera mondiale dei prodotti biologici); e ancora la costruzione dell’agriturismo, premiato nel 2005 con il ne di uno sviluppo ecososteniMarchio di Qualità, la creaziobile dell’azienda a 360°, dall’utine di una linea cosmetica natu- Giovanni Cannas, titolare lizzo di energie rinnovabili alla rale certificata biologica a base dell’azienda agricola Fattoria differenziazione delle produziodi latte di pecora e la nomina di Lischeto. ni tipiche locali. L’energia eletFattoria didattica e Fattoria sotrica, ad esempio, è acquistata ciale, oltre alla partecipazione e alla realizzazio- da una società italiana che vende energia da fonne di eventi culturali in azienda legati all’arte e ti rinnovabili; nel 2009, inoltre,sono stati converalla notorietà anche fuori dal Belpaese. titi il riscaldamento e l’impianto dell’acqua calda da gas gpl a pellet, tramite una centrale termica Pecorini, pasta e olio bio a biomasse completamente interrata e adattabiOggi la Fattoria Lischeto conta 9 dipendenti a le anche a cippato, ed è stato predisposto un imtempo indeterminato e 5 a tempo determinato, pianto per gli scarichi dei bagni che utilizza tutta un agriturismo, una beauty farm, un uliveto di 5 l’acqua piovana, man mano raccolta in cisterne. ha, un caseificio e un pastificio aziendale, che ha L’azienda, infine, che presto vorrebbe approfonuna produttività di 60 kg/h di pasta fresca e uti- dire anche un discorso legato all’energia geoterlizza esclusivamente le farine biologiche di gra- mica, ha realizzato le ristrutturazioni degli stabili no duro “Senatore Cappelli” coltivate nella vicina seguendo le norme della bioedilizia e utilizzando Villamagna di Volterra (Pi). Con un giro d’affari vernici e mobili certificati biologici. di 2mln di euro l’anno e presente in maniera stabile in 6 Paesi esteri, l’azienda si estende su 250 Export ed arte contemporanea ha di terreno, in parte coltivati a cereali e in parte Nel punto vendita aziendale, la Fattoria Lischeto destinati al pascolo, e alleva allo stato semibrado garantisce un’offerta di prodotto straordinaria: oltre 800 pecore di razza sarda, alimentate con i oltre ai formaggi e all’olio bio, sono qui esposti propri foraggi. Venti sono i quintali di olio bio- anche altri prodotti, quali pasta fresca, salumi e logico prodotti annualmente, mentre 200.000 so- carni degli allevamenti aziendali, miele di acano i litri di latte lavorati dal caseificio in un anno, cia e millefiori, e qualche prodotto locale delle corrispondenti a circa 60-70.000 kg di formaggi e aziende vicine, come vino biologico, passata di pecorini di varia stagionatura, alcuni prodotti so- pomodoro, frutta e verdura. Ma è all’estero che lo con “latte crudo”, non trattato termicamente. l’azienda si fa valere maggiormente, con il 70% Ma il messaggio essenziale che la Fattoria Lische- della produzione esportata in molti Paesi euroto vuole dare è inequivocabile, e va nella direzio- pei, negli Stati Uniti, in Taiwan e in Giappone. Prossimi obiettivi? “Arabia Saudita – ci confida Giovanni –, con la quale abbiamo già collaborato in passato, e Russia, che per noi è un Paese emergente”. Viene spontaneo pensare che quest’impresa modello abbia già realizzato tutto il possibile in azienda… Ma Cannas precisa subito: “In questo momento stiamo lavorando a un progetto dedicato al miglioramento del benessere dei nostri animali, che prevede l’ampliamento delle stalle e la realizzazione di una zona dedicata alle cure veterinarie. Ci piacerebbe molto riuscire a concretizzare anche una piccola “agri-gelateria”, utilizzando ovviamente il nostro latte di pecora per la produzione del gelato. Un altro sogno che ho, infine, è quello di riuscire a creare una vera e propria galleria d’arte contemporanea all’aperto qui in azienda, un percorso che abbiamo intrapreso già tre anni fa: oggi siamo a quota 3 opere installate, la prima di un artista francese, la seconda dello scultore italiano Mauro Stacciali e la terza, in via di ultimazione e alta 12 m, di un’artista olandese vincitrice della Biennale di Arte contemporanea di Firenze nel 2009”. Potremmo quasi scommettere, tuttavia, che l’intraprendenza di questa vulcanica azienda toscana non si fermerà neppure dopo aver ultimato questi avvincenti progetti… f di Laura Turrini INFO&CONTATTI g www.agrilischeto.com AGRICOLTURA SOCIALE COSMETICI “Pecora nera” per la bellezza Una mano ai più deboli Da diversi anni un impegno per la reintegrazione sociale e lavorativa di persone appartenenti a categorie svantaggiate. Un’innovativa linea cosmetica naturale realizzata con l’esclusivo utilizzo di latte di pecora. È completamente naturale e biologica, ed è stata creata sfruttando in modo sapiente la sinergia fra i principi attivi del latte di pecora e quelli dell’olio di oliva, secondo una combinazione suggerita da secoli di tradizione contadina del Centro Italia e delle Isole. È l’esclusiva linea cosmetica “La Pecora Nera”, brevettata dalla Fattoria Lischeto e unica nel suo genere. Tre, per ora, sono i prodotti protagonisti di questa “gamma del benessere”: il soldo di sapone, la crema di latte corpo e lo shampo doccia, tutti caratterizzati da proprietà emollienti e rilassanti. Le proteine del latte, infatti, le cui peculiarità erano già note molto tempo fa, a contatto con la pelle si combinano con le cellule dello strato corneo dell’epidermide, mantenendo l’idratazione, fornendo un nutrimento peptidico alle cellule ipodermiche e donando una gradita impressione di morbidezza. Gli acidi grassi dell’olio di oliva poi, grazie alla loro alta insaturazione, forniscono una straordinaria emollienza e aiutano la penetrazione dei principi attivi nel corpo. Anche il latte integrale di riso, che si contraddistingue per il contenuto di polisaccaridi, idrata profondamente e mantiene protetta la pelle. La profumazione di questi prodotti cosmetici infine, assolutamente naturale, garantisce una larga tollerabilità anche da parte delle pelli più sensibili. Una nota distintiva? Per chi volesse godere appieno delle proprietà benefiche di questi prodotti e della Beauty Farm presente all’interno della Fattoria Lischeto, l’azienda offre la possibilità di effettuare “bagni-benessere” completamente immersi nel siero di latte o nel latte di pecora all’interno di vecchi tini. L’esclusiva linea cosmetica “La Pecora Nera”, realizzata utilizzando latte di pecora e olio di oliva extra vergine biologici. 19 “Il primo inserimento di un detenuto quale prestatore di lavoro nella nostra azienda è cominciato con un’unità nel 1994, per poi aumentare gradualmente negli anni fino a raggiungere il numero di 4 persone – racconta Giovanni Cannas –. Facendo un bilancio, possiamo dire che dal punto di vista sociale è sicuramente un’esperienza positiva: nel 60% dei casi i detenuti hanno dimostrato la volontà di reintegrarsi e di appropriarsi di una professionalità mai acquisita”.“C’è però qualche criticità – aggiunge poi –. Innanzitutto dallo Stato non ci viene riconosciuto il ruolo assistenziale che in realtà svolgiamo, e che dovrebbe esserci accreditato e valorizzato in un quadro generale di riforma del welfare locale. Una seconda criticità è data dai limiti della legge Smuraglia (L. 193/2000, “Norme per favorire l’attività lavorativa dei detenuti”): infatti, se da una parte la legge in questione riconosce i detenuti come soggetti svantaggiati e ne favorisce il reinserimento nel mondo del lavoro prevedendo agevolazioni sia fiscali sia contributive alle aziende che assumono tali tipologie di soggetti, dall’altra presenta grosse lacune. Dal punto di vista pratico per l’azienda, il problema più rilevante è che tali incentivi non sono previsti per i detenuti che godono del regime di semilibertà, ma solamente per quelli che rientrano nell’art. 21 dell’ordinamento penitenziario. Auspichiamo quindi che lo Stato, partendo da una comprensione effettiva dei bisogni delle aziende, riesca a colmare tali lacune, in modo da far venir meno qualsiasi forma di deterrente per uno sviluppo ancora più capillare dell’agricoltura sociale”. © RIPRODUZIONE RISERVATA