2 - B2B24 - Il Sole 24 Ore
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1 6 2011 www.gdoweek.it www.gdoweektv.it 9 maggio il futuro del retail disegnato in 10 trend Una mappa per orientarsi in un grande laboratorio di idee, di luoghi, di esperienze e soluzioni reali e di tecnologie virtuali intervista antonello sinigaglia pag. 14 universi petcare in evoluzione pag. 17 retail nuove frontiere della fedeltà pag. 30 retail • GDOWEEK 2011 • Settimanale • Il Sole 24 ORE S.p.A. – via Carlo Pisacane 1 – 20016 PERO (MILANO) • Poste Italiane S.p.A. - Sped. in A.P. - D.L. 353/2003 (Conv. in L. 27/02/2004 n. 46) - art. 1, Comma 1, DCB Milano la csr di target pag. 32 industria fonti di vinadio: benessere e ambiente pag. 42 servizi energie rinnovabili pag. 54 editoriale alla ripresa non serve la burocrazia, semmai l'artigianalità creativa na crescita stentata alla lunga "U spegne il talento innovativo di un'economia; deprime le aspirazioni; Cristina Lazzati, direttore di Gdoweek prelude al regresso; preoccupa particolarmente in un Paese come il nostro, su cui pesano un'evoluzione demografica sfavorevole e un alto debito pubblico". lo ha detto il Governatore della Banca d'Italia, Mario Draghi, secondo quanto riportato dal Il Sole 24 ORE, intervenendo al convegno "Europa 2020: quali riforme strutturali per l'Italia?". Con Draghi siamo tutti d'accordo. Eppure, proprio per questo, continuare a parlare di innovazione è importante, evidenziare le case history più interessanti, lasciar trasparire che una possibilità c'è e "loro ce l'hanno fatta" è fondamentale, per trovare la forza di continuare, per sostenere tutti coloro che nel cambiamento credono, così come nella possibilità che l'azienda Italia trovi di nuovo la strada della crescita. Osservare come piccole e grandi realtà si stiano evolvendo apre uno spiraglio di speranza, senza nasconderci che continuiamo ad essere circondati da un pernicioso spirito di "conservazione", prevediamo comunque che anche tale atteggiamento andrà a esaurirsi: sfugge, come sabbia tra le mani, lo status quo e chi sta cercando di mantenerlo, presto non avrà più nulla per le mani, solo un contenitore vuoto. Ma torniamo all'innovazione, nelle prossime pagine abbiamo dedicato un capitolo importante ai trend nel retail, un inserto staccabile che vivrà, prossimamente, anche online, arricchito dalla multimedialità, ormai tratto distintivo di Gdoweek. Dieci trend, tre "guide" doc, Paolo Lucchetta, Pietro Malaspina e la Cattid di Roma ci condurranno per le vie dell'innovazione, ancora più che di formato, innovazione di pensiero. A riprogettazioni urbane, infatti, si alternano micro realtà artigianali. Un giro del mondo, che vuole suggerire soluzioni possibili, pensieri che hanno preso forma, dando vita a nuovi business o rivisitando i classici in chiave innovativa. 5 Sfogliando le prossime pagine, possiamo notare come nel mondo (anche in Italia) il cambiamento abbia preso il suo corso, ovviamente stiamo entrando nella fase più delicata, quella, per l'appunto, che vede l'uscita dalla conservazione del sé, che sia il proprio business o il posto di lavoro, a quella della messa in campo del futuro. Proprio per questo motivo, abbiamo deciso di offrire una panoramica di quanto sta accadendo, segnali deboli e forti insieme, con alcuni trend in pista da qualche anno, mentre altri stanno facendo i primi passi. Prendiamo l'artigianalità. In Italia, il settore dovrebbe essere fortissimo e, invece, secondo i dati forniti da Confartigianato, soffre: uno dei problemi è la scarsità di operai specializzati. Questo perché l'artigianato qui definito è fatto da microimprese, che operano nel comparto industriale, volte all'inseguimento della grande industria (un mito tutto italiano). L'artigianato, quale messa in campo di professionalità sempre più rare, ma legate ai nostri a-tout: alimentare, abbigliamento, pelletteria, arredamento e oggettistica, dov'è? Non compare. La bottega artigiana è ormai ridotta a una parentesi poetica da libri di storia, o a un cammeo nei percorsi turistici, invece, l'artigianalità rivisitata e reinterpretata, secondo i canoni della modernità, potrebbe ridiventare una forza del nostro Paese. Certo, dovrebbero essere introdotte misure economiche che vadano ad incentivare il settore, bisognerebbe trasformare le abilitazioni in vere e proprie scuole artigiane, si dovrebbe andare a toccare l'artigianato multimediale, quello cioè delle micro imprese, a metà strada tra tecnologia e tradizione. Oggi, l'Italia soffre di elefantiasi: strutture troppo grandi, per numeri troppo piccoli. Organizzazioni burocratizzate che si muovono in base a regole e procedure. È tempo di invertire il trend. Buttate il Blackberry e ricominciate a parlare con le persone, chissà che non venga fuori un'idea nuova! GDOWEEK - 9 maggio 2011 www.gdoweek.it - www.gdoweekTV.it 14 s Intervista 16 P et-tail 30 N ectar 32 Target 42 S ant'Anna 1 6 2011 44 King's 52 E nergie green sommario 1 6 2011 www.gdoweek.it www.gdoweektv.it 9 MAGGIO il futuro del retail disegnato in 10 trend Una mappa per orientarsi in un grande laboratorio di idee, di luoghi, di esperienze e soluzioni reali e di tecnologie virtuali intervista antonello sinigaglia 48 candy, 50 anni sotto il segno dell’efficienza 50 materis: vernici al servizio del consumatore bricoleur 52 reputazione e visione guidano le strategie "verdi" aziendali 56 Martini legge il business con soluzioni Explan-Ibm 58 network Eures, mobilità dei lavoratori in Europa 60 la tassazione degli incentivi all'esodo: sgradita sorpresa 62 Un tempo, a Voghera decideva la casalinga ... 65 Icone della creatività italiana in mostra pag. 14 universi petcare in evoluzione pag. 17 servizi retail nuove frontiere della fedeltà pag. 30 retail la crs di target t(%08&&,t4FUUJNBOBMFt*M4PMF03&4Q"oWJB$BSMP1JTBDBOFo1&30.*-"/0 t pag. 32 industria fonti di vinadio: benessere e ambiente pag. 42 Etruria Sma, ottimizzazione logistica e sviluppo della rete con gli store a insegna Zampy retail 24 Maxi Zoo: plus segmentazione 27 Metamorfosi dei messaggi: il pet è sempre più umano 30 le nuove frontiere della fedeltà 31 comunicare retail senza sprechi 32 Target, relazioni virtuose con l'ambiente e le persone 34 Il circolo virtuoso di Diffusione Tessile 36 è in crescita il fast fashion firmato Cache Cache nia 18 retail & ità Dalla farmacia alla gdo: petcare in evoluzione ne 16 en sso _lu 07 al ro nt ce tm ar ep _d 06 re to ts ra universi po Antonello Sinigaglia: Simply firma nuove pl, benzine ed azionariato em 14 _t intervista ianalità Prezzi a confronto: Billa e Ld ma 12 culture od bce: all'Italia il primo posto europeo nel ricorso al cash web 8 04 alla ripresa non serve la burocrazia, semmai l'artigianalità creativa 05 osservatorio 5 01_morphing editoriale _fo opinioni 02_artig pag. 54 03_ energie rinnovabili 2.0 servizi ti rma vi fo nuo 08_ t bishmen 09_refur 10_interaction design VIAGGIO innovazione TRA I TREND EMERGENTI di Marina Bassi, Cristina Lazzati, Gino Pagliuca, Enrico Sacchi Un laboratorio di idee & Una mappa fatta di luoghi, segni e tecnologie, tra reale e virtuale & Un viaggio nel presente e nel futuro dell’innovazione del retail & sviluppo reti 38 industria 42 Fonti di Vinadio: attenzione al benessere e all’ambiente 44 king's ridisegna Prosciutteria 46 chanteclair si concentra su gamma & advertising 10 tappe da percorrere in lungo e in largo, in autorevole compagnia & Buon viaggio! Paolo Lucchetta, Presidente e fondatore dello studio di architettura RetailDesign Pietro Malaspina, Presidente Consiglio Nazionale Centri Commerciali Cattid "Sapienza" Università di Roma al centro del giornale speciale retail e innovazione 7 GDOWEEK - 9 maggio 2011 www.gdoweek.it - www.gdoweekTV.it osservatorio di G.Pagliuca Fonte: Istat PIL e debito pubblico -1,3 2008 -5,2 106,0% ' La borsa della spesa: Billa contro Ld Le vendite commerciali negli ultimi mesi Gennaio 10 0,2 Marzo 0,5 Aprile -0,3 Maggio -0,3 Giugno 0,5 Luglio 0,0 Agosto Settembre 0,2 -0,4 Ottobre Novembre 0,3 -0,3 Dicembre 0,2 Gennaio 11 -1,1 Febbraio 1,3 117,2% on è vero che gli italiani hanno N pochi soldi in tasca. In un certo senso, anzi, sono quelli che ne ne -0,5 Febbraio 114,8% 2010 1,1 2011 119% bce: all'italia il primo posto europeo nel ricorso al cash 2009 0 hanno di più in Europa. Il dato per la verità non ha una grande connotazione positiva lo si ricava da uno studio della Bce che dimostra come i nostri connazionali siano i più restii a usare mezzi elettronici di pagamento, dando la preferenza ai contanti. Se si può comprendere che il borsellino virtuale, per pagamenti di minima entità, non sia mai decollato (il 91% dei conti sotto i 20 euro viene regolato cash), ma meraviglia l’uso del contante anche per importi significativi: il 77% delle transazioni tra 20 e i 100 euro sono effettuate per contanti dagli italiani, a fronte del 15% dei francesi. Siamo all’ultimo posto anche nella graduatoria della frequenza dei prelievi agli sportelli Atm (bancomat): 46 persone su 100 lo fanno almeno una volta ogni due settimane, un terzo degli italiani non preleva mai e preferisce andare direttamente in banca. Secondo la Bce la colpa sarebbe anche delle commissioni spesso richieste dalle banche, che spingono gli italiani a fare meno prelievi con valore unitario più elevato. Resta da capire se la Bce ha, o avrebbe, anche compiti di indirizzo nei confronti delle banche. Infine, una curiosità: siamo ai vertici anche nella particolare classifica dei Paesi che usano più banconote da 500 euro. In Italia affermano di riceverne e utilizzarne soprattutto i lavoratori autonomi. Mettere in relazione questo dato con un altro primato europeo che deteniamo, quello, dell’evasione fiscale, forse non è improprio. Comunque, nell’uso dei 500 euro, il Lussemburgo ci batte. Probabilmente perché adoperano banconote di provenienza italiana … Il commercio - febbraio 2011 indice var % annua indice var % tend. Alimentari 87,6 +0,3 93,7 -0,6 Non alimentari 83,8 -0,1 ● a prevalenza food 89,8 -0,8 Abbigliamento 74,2 +0,1 ● ipermercati 85,0 -2,2 Calzature 64,1 +0,6 ● supermercati 90,1 -0,2 Arredamento 91,2 -1,0 112,3 +1,5 106,3 -1,9 108,4 0,0 Informatica e tecnologia 93,0 +0,4 Pdv specializzati 94,9 +1,7 Cura della persona 89,7 +0,6 Totale gdo 93,9 -0,3 Libri, giornali e riviste 69,7 -1,5 Totale 84,9 0,0 Fonte: Istat Elettrodomestici Pdv non specializzati ● discount A prevalenza non food 8 GDOWEEK - 9 maggio 2011 www.gdoweek.it - www.gdoweekTV.it PENSATO NOI! O M IA B B A CI O ST IO E AMICI... AL RE TU METTI GHIACC osservatorio I costi delle materie prime - febbraio 2010/2011 Generale Food Bevande Cereali Carni Energetici Non food 2-2010 153,6 118,9 100,7 107,2 129,0 180,5 140,3 3-2010 167,0 117,9 100,4 106,0 126,7 194,4 158,2 4-2010 179,1 117,8 100,4 106,7 125,8 209,4 171,7 5-2010 174,2 113,6 101,8 109,6 114,7 203,6 167,4 6-2010 173,0 110,5 102,9 112,7 107,0 204,1 165,3 7-2010 168,1 111,6 103,0 131,7 103,1 194,9 162,2 8-2010 170,4 117,3 102,6 150,5 105,5 198,2 162,5 9-2010 174,3 122,7 101,5 160,5 111,7 197,1 170,4 10-2010 174,8 126,0 100,9 157,0 117,4 197,8 169,8 11-2010 181,3 130,9 100,8 156,6 124,8 207,0 174,3 12-2010 195,5 140,3 104,2 167,4 135,8 228,2 183,8 1-2011 204,1 114,1 106,2 174,9 137,8 234,9 195,7 2-2011 210,5 145,6 107,7 182,4 137,8 248,4 197,2 Fonte: Camera di commercio di Milano Mese Sfiora il 75% l'incremento dei prezzi dei cereali registrato su base annua (dato febbraio 2011); si tratta della materia prima da cui dipende non genericamente l'economia, ma la pura e semplice sopravvivenza di oltre un miliardo di persone. Quanto siano drammatici gli aspetti di questa situazione lo dice la denuncia fatta da un compassato banchiere come Mario Draghi al recente summit della Banca Mondiale, osservando: "I prezzi degli alimentari sono in aumento dalla fine del 2010. Nonostante l'incertezza sulle radici del fenomeno, l'urgenza di gestire l'insicurezza alimentare e la malnutrizione chiede risposte rapide per rallentare la crescita dei prezzi e scongiurare una crisi alimentare che si proietterebbe sulla ripresa globale'' Prezzi var. annua Alimentari +2,3 Le città con più inflazione Alcol e tabacchi +2,1 Aosta +3,6% Abbigliamento +1,2 Bari +3,4% Abitazione +4,5 Reggio Calabria +2,9% Mobili +1,4 Roma +2,9% Spese per la salute +0,9 Milano +2,9% Trasporti +5,5 Trieste +2,6% -0,5 Perugia +2,5% Cultura +0,4 Bologna +2,5% Istruzione +2,5 Venezia +2,5% Turismo e fuori casa +2,4 Napoli +2,4% Altri beni e servizi +3,0 Comunicazioni Fonte: Istat Inflazione in netta ascesa: Fonte: Istat Fiducia consumatori imprese commerciali 01-2011 105,9 99,8 var. % annua A marzo, l'inflazione ha inanellato l'ulteriore record del post crisi: +2,5%. A preoccupare è il fatto che gli aumenti dei prodotti petroliferi si stanno riversando su tutto il sistema dei beni e dei servizi e l'aumento delle materie prime alimentari sta facendo salire l'inflazione food, che ormai è in media con il dato generale. Purtroppo, la salita dei prezzi non sta avvenendo per una crescita della domanda, ma deriva da inflazione importata. Lo dimostra il fatto che, a differenza di quanto è successo per anni, ora l'incremento di prezzo dei beni è superiore a quello dei servizi. E i listini industriali incombono: l'incremento su base annua è del 5,1%. 02-2011 106,3 100,9 10 GDOWEEK - 9 maggio 2011 www.gdoweek.it - www.gdoweekTV.it +2,5% a marzo 2011 03-2011 105,2 100,4 L’UNICO GARANTITO DAL CONSORZIO EMMENTALER SWITZERLAND zi a t à n ra u a l i a G iQ d Il bollino Emmentaler DOP garantisce elevati standard di qualità e il rispetto dei severi requisiti previsti dai rigorosi capitolati stabiliti del Governo Svizzero. Il Consorzio Emmentaler Switzerland effettua con regolarità test qualitativi, durante tutte le fasi della filiera: dalla produzione alla maturazione, dal trasporto fino al punto vendita, verificando le caratteristiche fisiche e batteriologiche del prodotto, al fine di garantire l’idoneità di ogni forma. Codice di tracciabilità L’ovale presente sulla crosta contiene il codice numerico corrispondente ad ogni caseificio di produzione. Per essere certi di aver acquistato un prodotto garantito dal Consorzio, basta collegarsi al sito www.emmentaler.ch, introdurre il codice e verificare che il numero corrisponda ad un caseificio membro del Consorzio. Qualora il numero non trovasse alcuna corrispondenza, tale prodotto proviene dai caseifici non controllati dal Consorzio Emmentaler Switzerland. osservatorio la borsa della spesa illa sta razionalizzando la linea della B marca privata; lo scopo è arrivare verso un’unica denominazione col brand dell’insegna, eliminando i precedenti marchi di fantasia, che resistono solo per alcuni prodotti; ad esempio, il marchio Clever è ancora presente nei primi prezzi, mentre altri marchi, adoperati in passato, non ci sono più o comunque non sono più utilizzati per i prodotti del nostro paniere. In sintesi, Billa mostra proprio un aumento per Pl e primi prezzi (+4,4% e +5,6% rispettivamente), mentre il costo complessivo delle marche primarie è rimasto pressoché invariato, grazie anche al sostegno delle iniziative promozionali. Si registrano prezzi in aumento anche per il competitor di questo confronto, il discount LD, ma in misura Lu.Ca abbastanza ridotta (+1,2%). Prodotto Marca latte UHT p.s. lt 1 yogur t frutta 125 g cad. mozzarella 125 g cad. formaggio grattugiato 100 g burro 250 g tor telloni ricotta e spinaci 250 g crackers 500 g pasta kg 1 riso arborio kg 1 pomodori pelati 400 g lordo passata di pomodoro bott. 700 g polpa di pomodoro 400 g cad. fagioli borlotti sc. 400 g lordo cad. piselli medi scat. 400 g lordo cad. tonno all'olio d'oliva 160 g olio extra vergine lt 1 olio di mais lt 1 olio di semi vari lt 1 biscotti frollini 800 g merendine croissant lisci 400 g cioccolato tavol. 100 g confettura albic. 400 g caffè miscela class. 250 g cad. minestrone surg. kg 1 spinaci in foglia surgelati kg 1 pizza margherita surg. 600 g acqua min. nat. lt 1,5 cola lt 1,5 succo arance lt 1 vino brik lt 1- 10° cibo per gatti 400 g cad. cibo per cani 1.250 g cad. candeggina lt 2,5 detersivo liquido lt 3 ammorbidente lt 2 detergente piatti conc. lt 1.250 detergente casa lt 1,5 car ta igienica x 10 rotoli asciugatutto x 4 rotoli pellicola metri 30 totale paniere differenza assoluta differenza % indice di convenienza (marca = 100) paniere 9/1/2010 differenza rispetto al 9/1/2010 Euro % numero prezzi diversi: +/-/= numero Offerte Speciali = nel 2010 Parmalat Yomo S. Lucia Biraghi Prealpi Rana Mulino Bianco Barilla Gallo Cirio Pummarò DeRica Valfrutta Cirio Rio Mare Carapelli Maya Olita Mulino Bianco Bauli Milka Santa Rosa Splendid Findus Orogel Bella Napoli Ferrarelle Coca Cola Santal Tavernello Kitekat Fido Ace Dixan Coccolino Svelto Aiax Scottex Scottex Domopak Euro Var. 1,19 0,73 1,25 1,39 2,35 2,90 1,27 1,49 3,19 1,00 0,87 0,90 0,99 1,19 2,00 5,34 2,40 2,49 2,99 3,25 1,25 2,27 2,25 2,72 2,69 4,03 0,41 0,97 1,10 1,41 0,93 1,69 1,99 4,79 2,35 1,99 2,93 2,55 3,40 2,29 83,18 t s s t s s t t t s t t n s s s s s s s s n s s s t n t t s n t s t t n s t s s Private Label Euro Var. 0,89 0,45 1,25 1,39 2,35 1,59 1,24 1,18 2,45 0,45 0,79 0,63 0,46 0,69 1,50 4,65 1,99 1,99 2,15 2,53 0,95 1,75 1,75 2,39 2,49 2,66 0,19 0,97 1,19 1,41 0,69 1,39 1,36 3,99 1,49 1,35 2,39 2,68 1,89 1,31 n n s s s n t n s t n n n n s n s s s s s s s t n t t s n s n n s n n s s s s n I prezzi sono riferiti ad unità di vendita dello stesso tipo, peso e multiplo, ove impossibile sono stati parametrati alle unità di misura del prodotto di base, è stato sempre rilevato il prezzo apparso più basso, indipendentemente da ogni considerazione qualitativa. s t n Indica che il prezzo è aumentato Indica che il prezzo è diminuito Indica che il prezzo è invariato Indica le offerte speciali Prezzo mancante (attribuito) Rilevazioni del 5/04/2011 presso il superstore Billa di viale Bezzi ed il discount Ld di via Rubens a Milano. Primo Prezzo Euro Var. 0,55 0,22 0,49 0,89 1,10 0,85 0,59 0,64 1,00 0,29 0,49 0,36 0,29 0,39 0,77 2,89 1,59 1,49 0,87 1,65 0,42 1,08 1,59 0,99 1,29 1,90 0,14 0,30 0,79 0,65 0,39 0,89 0,68 2,59 0,73 0,74 2,39 1,25 1,59 1,31 n s n s s s t n t n s n t s n t s s s s s s s n t t t n s t s t s s t s s s n n Euro Var. 0,55 0,20 0,55 0,77 0,99 0,85 0,79 0,55 1,19 0,35 0,49 0,35 0,29 0,39 1,00 2,89 1,29 1,19 0,92 1,49 0,45 1,02 0,75 1,49 1,29 2,00 0,13 0,29 0,89 0,59 0,39 0,99 0,61 3,11 0,95 0,79 0,89 1,55 1,26 0,59 100 64,91 18,27 21,96 78,04 39,12 44,06 52,96 47,04 37,13 46,05 55,36 44,64 83,51 62,20 37,05 36,70 -0,33 -0,4 21/14/5 5 7 2,71 4,4 19/ 5/16 2 0 2,07 5,6 20/ 10/ 10 0 0 0,43 1,2 10/ 5/ 25 1 0 12 GDOWEEK - 9 maggio 2011 www.gdoweek.it - www.gdoweekTV.it s n s t s n n t s n n n n s n n n s s n n n t n n n n t s n n n n s n n n s t n intervista di B. Trigari opo aver completato, nel 2010, la trasformazione e la D razionalizzazione della rete diretta con il brand Simply, presente in 274 pdv con i format di vicinato Punto Simply (lanciato lo scorso anno a Piacenza, la cui trasformazione degli 87 store sarà completata entro l’estate), i super Simply (141 pdv) e Ipersimply (46 pdv, che svolgono un ruolo di attrazione), Sma Spa punta a “creare valore lavorando sui fondamentali, proponendo, cioè, store moderni, puliti ed accoglienti, con assortimenti distintivi che soddisfino tutti i bisogni, con banchi freschi accattivanti, una politica commerciale che sa miscelare promozioni e convenienza, oltre a personale professionale e competente”, dichiara Antonello Sinigaglia, direttore generale di Sma Spa. simply firma nuove pl, benzine ed azionariato Oggi, basta lavorare sui fondamenti per creare distintività per un'insegna? Bisogna essere più bravi tutti i giorni, per i consumatori fedeli e infedeli. Sembra una risposta scontata, ma non lo è: significa lavorare su più fronti, rimettendo in discussione i bisogni, consolidando il posizionamento, razionalizzando i costi di gestione e comprando meglio a livello di gruppo. Simply sta trasformando il suo profilo? No. Proseguiamo un percorso: l’obiettivo è rendere Simply sempre più un luogo dove è piacevole e semplice fare la spesa. Vogliamo trasformarci in un facilitatore del momento della spesa, grazie a percorsi e a una cartellonistica innovativi, che pongano enfasi sui prodotti locali, sulle nuove tendenze -biologico, salute e benessere, celiachia, equo-solidali- e sulle nuove declinazioni dei piatti pronti Vogliamo essere i più bravi tutti i giorni, a cominciare da un'offerta forte di private label a firma Simply, declinata per settori e bisogni Antonello Sinigaglia, direttore generale Sma Spa 14 GDOWEEK - 9 maggio 2011 www.gdoweek.it - www.gdoweekTV.it intervista (ready-to-eat e ready-to-cook, apprezzati nei contesti urbani). Attenzione ulteriore viene posta su freschi e freschissimi, reparti nei quali un'insegna può fare la differenza rispetto ai competitor, lavorando sulla continua formazione del personale e proponendo una vasta gamma di prodotti. affidato la gestione dei pdv. Per la rimanente rete, al Sud come nel resto d'Italia, i nostri master franchisee continuano ad operare con buoni risultati, destinati a rafforzarsi nel 2011. Quest'anno, infatti, anche i nostri partner si adegueranno ai canoni della nuova insegna Simply e alle sue relative declinazioni . Simply, quindi, diventa anche firma delle private label? Un anno fa, è stato lanciato il programma di fidelizzazione Nectar con la relativa carta. Un primo bilancio? Esatto. Abbiamo obiettivi ambiziosi, nel presupposto che le Pl giochino un ruolo chiave per differenziarci. Come primo passo, abbiamo completamente rivisto le linee a marchio Simply, attuando una segmentazione dell'offerta, oltre che rinnovando la grafica. Così, accanto a Simply, che copre la fascia principale dell'offerta, Simply Basic firma i prodotti da primo prezzo, con circa 250 referenze che coprono i bisogni essenziali, mentre le 100 referenze di Passioni rappresentano il top di gamma. Per completezza, abbiamo inserito anche le linee speciali, come Simply Bio, per il biologico, che sarà seguita da gamme personalizzate per celiaci, bambini, sfuso e altre sulle quali stiamo lavorando per un totale di circa 200 referenze per linea per un complesso di quasi 3.000 referenze Pl. In questa logica di differenziazione, rientra anche la presenza recente di espositori con prodotti Eataly in alcune superette Punto a Milano? Si tratta di un tassello all’interno di un più ampio progetto destinato a rafforzare il legame con il territorio ed a differenziare i nostri formati. Nei nostri assortimenti, i prodotti locali hanno sempre avuto una numerica rilevante: ma, da due anni a questa parte, con la costituzione di un team di responsabili commerciali regionali (RCR), riusciamo a essere più duttili e veloci. L'espositore con prodotti Eataly è un test, partito a febbraio, ancora in fase di rodaggio, che coinvolge una decina di pdv proprio a Milano. Parliamo di sviluppo e delle sue priorità nel 2011. La crescita della rete prosegue con grande prudenza, selettività e organicità: privilegeremo i centri cittadini così come i Comuni nei quali non siamo presenti. Ma l'obiettivo principale è consolidare le posizioni acquisite, procedendo a grappolo, per vicinanza e secondo una logica che ha nella qualità della location il concetto principale. Finiti i tempi, in cui l'importante era aprire, aprire ... Per noi, non è mai stato così. In ogni caso, oggi, siamo consapevoli che i tempi sono cambiati ed è tassativo uno sviluppo qualitativo, che renda, visto che la sola crescita della rete non basta più a garantire fatturati aggiuntivi. Si tratta di un approccio che vale anche per la rete affiliata, con la quale miriamo a condividere i nostri valori e le politiche commerciali. Pensate anche di ampliare il numero dei partner? Siamo convinti che la strada delle partnership sia quella più corretta per modulare meglio il nostro mix ed essere più efficienti, soprattutto a Sud, dove le logiche commerciali sono diverse e la convenienza è un must. Per questo, in Sicilia, abbiamo sottoscritto un’alleanza con un operatore locale, creando una società ad hoc -la SCS Sma Cambria Sicilia-, a cui abbiamo 15 La scelta di aderire a Nectar è nata dalla volontà di realizzare qualcosa di diverso per l'Italia, per differenziare il posizionamento dell'insegna rispetto ai competitor. La partecipazione alla coalition Nectar ci ha aperto nuovi orizzonti nella conoscenza dei nostri clienti, indirizzando meglio i nostri investimenti: appartenere a questo circuito ci dà la possibilità non solo di conoscere meglio i nostri clienti, ma anche di parlare a chi non ci frequenta. Una strategia che funziona. Altre novità in vista? Prevediamo di aprire pompe di benzina nel format Ipersimply. Un progetto importante, con ancora qualche dettaglio in via di definizione. Tre anni fa, Simply ha aperto uno store verde a Botticino (Bs). Il progetto continua anche in tempi di magra? Certo che sì. Anche se i budget non consentono di realizzare sempre negozi “verdi” a 360° (costano dal 10 al 15% in più), parte delle soluzioni testate nei 10 pdv ecoattenti (di cui 2 in franchising) viene implementata nelle nuove aperture. Per dimostrare che l’attenzione all’ambiente è nel nostro dna, stiamo inserendo progressivamente lo sfuso nella rete (oggi sono 50 gli store con questa soluzione), oltre a dare un "tocco" più green anche nelle Pl, utilizzando pack in cartone e preferendo prodotti con ingredienti con minore impatto ambientale. Da poco, è partita anche la campagna nazionale per eliminare l'uso dei sacchetti biodegradabili a favore di borse riutilizzabili, realizzate in stoffa o altri materiali. È un altro modo per distinguerci come supermercato moderno, dove è piacevole e facile fare la spesa. È una strada, non l’unica, che percorriamo. Quali sono le altre? Mi riferisco ad operazioni più legate al sociale, come la devoluzione di prodotti non idonei alla vendita ad associazioni caritatevoli e la collaborazione con Telethon, un sodalizio che dura da dieci anni. Per l'occasione, abbiamo inserito il logo Telethon sulla maggior parte delle nostre Pl: così parte del ricavato sarà ancora devoluto alla Fondazione. Il 2011 è un anno ricco di appuntamenti: oltre a Telethon, Sma festeggia i 50 anni di attività in Italia e si celebra il compleanno del Gruppo Auchan, 50 anni dall'apertura del primo pdv il 6 luglio 1961. Date importanti. È la conferma della forza del radicamento sul territorio, essenziale anche per un gruppo internazionale. Un ulteriore tassello è il lancio, entro fine anno, dell’azionariato per i nostri collaboratori. Si tratta di un momento importante di partecipazione e condivisione, che sottolinea come i collaboratori, sui quali continuiamo a investire a livello di formazione, siano al centro delle nostre strategie di creazione del valore. GDOWEEK - 9 maggio 2011 www.gdoweek.it - www.gdoweekTV.it universi c 5% la crescita dell'intero mercato petcare In collaborazione con 16 GDOWEEK - 9 maggio 2011 www.gdoweek.it - www.gdoweekTV.it c universi vendite 2010 di medicinali per i pet il valore del segmento snack&treat 71,5 mio euro il tasso di crescita della gdo (at gennaio 2011) dalla farmacia alla gdo: petcare in evoluzione Carenza di affetto: da questo fenomeno, si genera uno degli aspetti sociali più rilevanti per la società moderna, che coinvolge persone e animali da compagnia. Le più recenti previsioni, infatti, parlano di un decremento della popolazione italiana, che passerà da 60 a 41 milioni nel 2050. Un'involuzione demografica causata sia da una maggiore longevità sia dalla contrazione delle nascite e dal consistente calo dei matrimoni. 18 19 21 23 24 27 Etruria Sma Dogdays Acqua&Sapone Arcaplanet Maxi Zoo Comunicazione 254 mio euro 6,3% Dinamiche sociali che incidono profondamente sullo stile di vita dell’uomo, oggi, più propenso a dedicare maggiore attenzione alla salute e al benessere del proprio animale e che determinano l’affermarsi del fenomeno di “umanizzazione degli animali”. Questi vengono trattati sempre più come persone e considerati parte integrante della famiglia. Considerando che circa una famiglia italiana su due convive con un animale da compagnia e il 40% con un cane o un gatto, è evidente come gli animali da compagnia stiano assumendo un ruolo sempre più importante e irrinun- ciabile all’interno delle famiglie italiane. Gli animali sono veri e propri “terapeuti”, apportano benefici per la salute psicofisica dell’uomo: passeggiare con il cane aiuta a rimanere in forma, mentre passare del tempo con il proprio gatto rilassa e a combatte lo stress; inoltre, essi assolvono un ruolo utile alla collettività, in particolare nei confronti dei soggetti più delicati della società, quali bambini, anziani, disabili; si pensi, ad esempio, al supporto dei cani guida, o a quelli delle unità di soccorso. Le cure e le attenzioni dei proprietari di animali, unite ai progressi della ricerca ottenuti dalle aziende produttrici, hanno contribuito ad aumentare notevolmente l’aspettativa di vita degli animali, raddoppiata negli ultimi 25 anni. il mercato continua a crescere Il mercato complessivo dei prodotti per piccoli animali ha generato vendite pari a 1.815 milioni di euro con un incremento del +5% nell’anno terminante gennaio 2011. Il segmento trainante è quello degli alimenti, che ha sviluppato vendite pari a 1.710 milioni di euro corrispondenti a 521 tonnellate. La tendenza positiva e influente nel consumo degli alimenti secchi, in particolare quelli del gatto, è del tutto confermata con una crescita a valore del +4,6%. In costante ascesa il segmento segue a pag. 18 17 GDOWEEK - 9 maggio 2011 www.gdoweek.it - www.gdoweekTV.it universi etruria sma ottimizzazione logistica e sviluppo della rete con gli store a insegna zampy Con la costituzione della newco Proxima Pet e l’acquisizione del ramo d’azienda relativo alla commercializzazione dei prodotti di Proxima, azienda specializzata nel petfood, Etruria Sma prosegue nel suo impegno sul mercato del petfood attraverso una strategia di razionalizzazione e nuova propulsione commerciale. Archiviata l’esperienza Zoè, insegna che contraddistingueva i 3 store specializzati già aperti dal retailer cooperativo -a Orbetello Scalo (Gr), Cecina (Li) e Bastia Umbra (Pg)- ora è l’insegna Zampy, detenuta nel portafoglio Proxima, a indicare gli 11 punti di vendita della rete, compresi gli 8 portati in dote da Proxima. “Il primo passo -dichiara Graziano Costantini, direttore generale di Etruria Sma- sarà di spostare il magazzino dei prodotti da Bientina (Pi) a Monteriggioni (Si), vicino alla nostra sede, per razionalizzare le risorse e le procedure logistiche. Allo stesso tempo, stiamo lavorando su un programma di nuove aperture, sia di negozi a gestione diretta della cooperativa, sia in franchising, che amplierà la presenza dell’insegna Zampy sul territorio. Con l’acquisizione di Proxima, abbiamo dato un impulso forte alla nostra crescita su questo mercato che rimane per noi un business di grande interesse”. Naturalmente, grande attenzione rimarrà puntata sul settore della distribuzione all’ingrosso di petfood e petcare: Proxima Pet continuerà a servire circa un migliaio di clienti tra allevatori professionali, petshop, grandi bazar, catene di bricolage e gdo, con la fornitura di prodotti e la realizzazione di pet corner completi, con i due marchi Zampy e Amix, quest’ultimo brand con il quale sono realizzati prodotti a marchio come mangimi e accessori per cani e gatti. “Il punto di forza di Proxima Pet -conclude Costantini- è l’innovativa tipologia di servizio, che offre ai propri clienti comprendente anche la fornitura di prodotti bulk (sfusi); la gestione dei prezzi al pubblico; la predisposizione di offerte periodiche; il monitoraggio della concorrenza; l'analisi di marginalità e fattibilità dei progetti; l’affiancamento di responsabili e manodopera aziendale per la consulenza e l’allestimento iniziale del punto di vendita; la fornitura di materiale pubblicitario e, infine, il supporto marketing. Inoltre, attraverso la preparazione e la consulenza commerciale e tecnica, prima, durante e dopo l’apertura, mediante corsi, manualistica e stage presso i punti di vendita già esistenti, i nostri clienti potranno permettersi di partire con il piede giusto”. Davide Bernieri segue da pag. 17 i canali di riferimento snack & treat, ormai arrivato a 71,5 milioni Da recenti ricerche effettuate da Focus di euro con una crescita del +10% rispetto Management sui proprietari di animali, è a gennaio 2010 (fonte AcNielsen). emerso che esiste una sempre maggiore Dal confronto tra i principali canali distribuattenzione all’alimentazione connessa alla tivi, emerge il primo dato interessante: per necessità di assicurare agli animali dei la prima volta, dopo almeno un decennio, prodotti “salutistici”, così come è avvenuto il sorpasso nel tasso avviene per la dieta degli stessi di crescita della gdo sul Petshop proprietari. Mauro Landini, vice(+6,3% vs +5,3%). Nel canale presidente di Conagit Giuntini, della distribuzione moderna, il afferma: “Il consumatore è più mercato degli alimenti per picattento e preparato di una volta, coli animali ha fatto registrare la ha acquisito consapevolezza di maggiore crescita: le vendite si una corretta alimentazione che sono attestate, a gennaio 2011, solo il cibo preconfezionato gli sui 966 milioni di euro, pari a può garantire.” 406 mila tonnellate, in aumento I canali di riferimento per l’acdel 2,7% rispetto all’inizio del Anche quisto degli alimenti sono gdo 2010 (fonte Assalco). Dai dati e Petshop, anche se legati ad diffusi da Aisa, risulta che nel in Italia esigenze di consumatori diversi, 2010 il segmento dei farmaci che si traducono in differenti per animali da compagnia sia si tende a esperienze di acquisto. cresciuto dell’8%. Di fatto, graI pet owner scelgono la gdo, luozie alle vendite di medicinali per umanizzare go di acquisto unico per prodotti cani, gatti, uccelli e altri piccoli legati sia al proprio benessere pet, il mercato dei farmaci ha gli animali sia a quello dei propri animali. raggiunto quota 254 milioni di Le motivazioni di selezione del Euro nel 2010, contro i circa 235 domestici canale possono essere sintetizmilioni del 2009. 18 GDOWEEK - 9 maggio 2011 www.gdoweek.it - www.gdoweekTV.it GDO Week 1-2 vert:Layout 1 10:20 GOLOSITÀ e IGIENE la novità che conviene LO SPECIALISTA DEGLI ACCESSORI PET Dogdays è un'insegna specializzata in petfood attiva a Tokyo, di fascia premium. Gli store della catena offrono non solo alimenti freschi bilanciati e dietetici per gli animali domestici, servizi di toilettura, la clinica veterinaria e la possibilità di acquistare gadget per il divertimento dei piccoli amici a quattro zampe. 18-04-2011 Dall’esperienza cinquantennale nel mercato del pet-care, Rinaldo Franco spa presenta... LE GOLOSITÀ: � Lo snack brevettato “8in1” con vera carne di pollo e l’82% di proteine. � Premium Dog: i sei piatti pronti della tradizione culinaria italiana, nel rispetto delle regole alimentari per i cani. Siamo presenti a ZOOMARK - Bologna 12-15 Maggio Pad. 22 Stand B81 zate in una maggiore ampiezza di assortimento rispetto al petshop sui prodotti di primo prezzo, oltre alla praticità, velocità e comodità d’acquisto (one-stop shopping). Il canale specializzato, invece, viene scelto per l’assortimento di prodotti nei segmenti igiene e bellezza, giochi ed altri accessori, oltre che per la profondità dell’assortimento nei prodotti di fascia premium e superpremium. Royal Canin sposa l’opinione dei consumatori, scegliendo le gss per la distribuzione dei suoi prodotti di alta gamma “(…) in quanto si connota per l’assortimento, il servizio e l’attenzione al cliente”, come sostiene il direttore marketing Matteo Vestri. L’esigenza di garantire benessere e cura ai propri animali a 360° non si esaurisce esclusivamente nella scelta di prodotti alimentari funzionali, ma occorrerebbe un assortimento più ampio per i prodotti legati alla cura dei piccoli animali (quali ad esempio dermatologici, antiparassitari, integratori specifici) presenti ma non particolarmente sviluppati nei canali menzionati. La scarsità di prodotti funzionali a risolvere le piccole patologie degli animali induce il proprietario a riconoscere nella farmacia il segue a pag. 21 L’IGIENE: � I nuovi tappetini per cani con polimeri superassorbenti AssorbiPiù, dotati anche di adesivi sugli angoli per una maggiore aderenza a terra. � Le lettiere Cat&Rina-LongLife in silicio a lunga durata e Cat&Rina-Catigienica in cellulosa superleggera, biodegradabile e smaltibile nel WC; la più apprezzata da proprietari di gatti e roditori. I prodotti innovativi e altri 1000 prodotti “pet ” di qualità sono visibili sul nuovo catalogo e sul sito Best Friend: www.best-friend.it Con la garanzia del servizio Best Friend al punto vendita RINALDO FRANCO SpA - Milano info@best-friend.it - www.best-friend.it Pagina universi acqua&sapone un reparto presente solo quando la superficie dello store lo rende possibile Nei punti di vendita Acqua&Sapone, dislocati su tutto il territorio nazionale, il petfood non si può definire un reparto strategico. “Siamo specializzati nei prodotti per la casa e per la persona, siamo la catena della bellezza e dell'igiene -spiega Roberto Marino, buyer dell’azienda- il settore dedicato agli animali per noi ricopre un ruolo marginale”. Quando è presente, questo reparto ha una semplice esposizione a scaffale senza particolari accorgimenti espositivi. Inoltre, non tutti i consorziati gli dedicano spazio e attenzione. Soltanto il 15% dei 660 punti di vendita Acqua&Sapone ha inserito in assortimento le referenze per il cibo per animali. “È una scelta libera dei nostri consorziati -aggiunge Marino-. Non abbiamo direttive a riguardo; l’inserimento di referenze di petfood spesso dipende anche dalla metratura dei negozi”. È il caso dei pdv gestiti da Leto, uno dei consorziati, con sede in Sicilia, nel nisseno. “I nostri negozi sono sviluppati su superfici piccole -spiega Laura Leto, titolare dell’azienda-. Questo non ci dà la possibilità di trattare referenze di petfood, quindi preferiamo puntare l’attenzione sul nostro core business, di igiene e bellezza”. Alessandra Bonaccorsi segue da pag. 19 canale abituale per l’acquisto di tali prodotti. La scelta del canale è, quindi, legata sia al background professionale del farmacista, che lo rende un interlocutore credibile, sia all’elevata fiducia nei suoi confronti, visto che ricopre un ruolo importante nel fornire ai clienti consigli funzionali rispetto alla loro salute ed a quella del proprio animale. Lo stesso veterinario preferisce suggerire l’acquisto nel canale farmacia, reputandolo professionale ed affidabile. Dal confronto tra i canali, emerge un chiaro orientamento della farmacia a soddisfare il bisogno di assistenza e consulenza su prodotti veterinari specifici ricercato dai proprietari, che, in tale contesto, non considerano la convenienza un driver di scelta prioritario. partnership possibili Ad oggi, i produttori si dividono principalmente in petfood oriented, attenti cioè allo sviluppo della categoria alimenti prevalente nei canali gdo e petshop, e petcare oriented, vale a dire coloro che privilegiano prodotti specifici di natura farmaceutica, area presidiata quasi esclusivamente dal canale farmacia. Le due differenti strategie sono state definite, anche in seguito ad investimenti e progetti effettuati dalle principali aziende farmaceutiche sui canali con- venience oriented, con esiti non particolarmente positivi, dovuti a barriere di natura economica (margini, livelli di sconto, termini di pagamento), logistica (rispetto di requisiti stringenti con riferimento a volumi degli ordini, tempi di consegna, standard relativi a imballaggi e formati), e di posizionamento (prodotti di fascia economy che non richiedono un'efficacia a livello di counselling tipica del canale professionale). Tuttavia, il canale gdo presenta due elementi distintivi: un ampio bacino di utenza che determina un alto traffico nei punti di vendita e un elevato livello di investimenti in attività di marketing e comunicazione, tali da incrementare la notorietà del brand delle aziende nel canale. Queste L’aspettativa operanti leve potrebbero garantire uno sviluppo incrementale dell’indi vita tera categoria veterinaria con degli animali riferimento, in particolare, ai segmenti dell’igiene e della cuè raddoppiata ra degli animali, in un canale in cui gli acquisti di impulso gionegli ultimi cano un ruolo determinante. venticinque anni strategie innovative In questo quadro, si profilano possibili evoluzioni di scenario. Si tratta di mutamenti portati avanti attraverso l’implementazione di accordi e progetti di partnership di canale che, da un lato, permetterebbero alla gdo di ampliare la categoria segue a pag. 23 21 GDOWEEK - 9 maggio 2011 www.gdoweek.it - www.gdoweekTV.it universi arcaplanet prezzi competitivi, vasto assortimento e un ampio programma di sviluppo Arcaplanet, catena specializzata in articoli per animali domestici in Italia, mira ad un’ulteriore espansione. Allo stato attuale opera con 42 punti di vendita dislocati in Liguria, Lombardia, Piemonte, Emilia Romagna, Marche ed Abruzzo, a cui si aggiungono 4 pdv ad insegna Lucky Dog in Lazio. “Il nostro obiettivo è quello di rafforzare la leadership di Arcaplanet sul mercato attraverso un aggressivo programma di sviluppo da realizzare nell’arco di 3-5 anni”, ha sottolineato Nigel McConnell, Managing Partner di Cognetas, società europea indipendente di private equity specializzata in operazioni di media dimensione, subito dopo l’accordo siglato di recente per l’acquisizione da Credem Venture Capital, fondo gestito da Credem Private Equity SGR (società del Gruppo Credem), di Arcaplanet. L’azienda, con sede a Chiavari, ha 230 dipendenti ed è presente nel Centro Nord della penisola con un format sviluppato su 400-500 mq. In media, l’assortimento varia da 5.000 a 6.000 di referenze tra cibo ed accessori. La “linea politica” di Arcaplanet è di mantenere prezzi competitivi “in un settore dove l’incidenza percentuale del canale specializzato è ancora molto limitata (30%) rispetto ad altri settori merceologici, essendo in gran parte ancora composto da piccoli negozi a gestione famigliare (circa 4.500)”. Nel 2010, Arcaplanet è cresciuta con un incremento annuo dei ricavi, a parità di perimetro, superiore al 14%, dovuto, in parte, al buon andamento del mercato, ma soprattutto all’erosione della quota di mercato rispetto dei piccoli negozi specializzati. Il mercato, che in Italia vale 2,2 miliardi di euro, a fronte di un consumo per singolo animale domestico mediamente inferiore rispetto ad altri Paesi europei, negli ultimi anni ha registrato un tasso di crescita annuale composto del 5%. L’obiettivo di Michele Foppiani, amministratore delegato di Arcaplanet, è di “sviluppare ulteriormente la posizione di leadership dell’azienda sul mercato domestico della distribuzione specializzata nel petfood e petcare.” Alessandra Bonaccorsi segue da pag. 21 veterinaria con un incremento generale del business e un miglioramento del livello di servizio ai clienti, mentre, dall’altro, consentirebbero alle aziende farmaceutiche di presidiare anche il canale della gdo, aggirando i rischi connessi ad un ingresso in tale canale, in modo da tutelare il proprio posizionamento e la vision aziendale. Le opportunità di sviluppo per entrambi i canali sono notevoli, ma richiedono uno sforzo concreto nel realizzare progetti innovativi volti a privilegiare la dimensione collaborativa rispetto a quella competitiva. possibili sviluppi Le soluzioni innovative da implementare potrebbero focalizzarsi su tre direttrici: category management, presidio del corner parafarmacia e private label. Il category management in un’ottica customer oriented, già sperimentato attraverso pilot test in farmacie sui prodotti di libera vendita, ha evidenziato interessanti opportunità di crescita di tutte le sub-categorie della veterinaria (antiparassitari, condroprotettori, dermatologici, integratori e così via) con una ripercussione positiva anche sui farmaci da prescrizione. Tale progetto potrebbe essere implementato nei corner parafarmacia, mantenendo le medesime logiche di costruzione adottate nel canale professionale o, in alternativa, nelle superfici della gdo attraverso una rivisitazione del progetto in funzione di logiche tipiche del canale di riferimento. Infine, una soluzione innovativa è rappresentata dalla realizzazione di private label su prodotti veterinari specifici: ciò consentirebbe, da un lato, di completare l’offerta della gdo e, dall’altro, di incrementare il fatturato per i produttori, come già sperimentato nella categoria petfood. Ad esempio, “Conagit ha conquistato quote di mercato interessanti. Attraverso un’offerta sempre più variegata (referenze di primo prezzo,standard e premium) l’azienda è stata apprezzata e scelta dai consumatori”, come afferma Landini. Vestri, a sua volta, sottolinea l’importanza di costruire relazioni stabili con il trade, attraverso la realizzazione di road show “finalizzati alla costruzione e al rafforzamento di relazioni durature ed efficaci. Sono momenti strategici e conviviali nei quali l’azienda beneficia dello scambio con il trade”. Se gli interessi dei vari stakeholder convergeranno verso una visione condivisa, focalizzata ad una maggiore attenzione, rispetto e cura degli animali e garantendo la soddisfazione dei bisogni degli stessi proprietari, si genereranno, quindi, inediti progetti di collaborazione tra industria e distribuzione. Questi potranno determinare uno scenario di lungo periodo orientato alla partnership di canale. Antonella De Giuseppe, Salvo Gurrisi 23 GDOWEEK - 9 maggio 2011 www.gdoweek.it - www.gdoweekTV.it universi Maxi Zoo è l'insegna utilizzata per i pdv di dimensione inferiore a 600 mq maxi zoo: plus segmentazione resente in Europa con 1.300 pdv, sviluppati su P tre format e insegne (Maxi Zoo per le superfici fino a 600 mq, XXL per quelle di 1.000-1.500 mq fondamentale, con una segmentazione che va dal primo prezzo, alla fascia premium, super premium, fino al biologico, per cani come per gatti. Non sono le uniche particolarità dell'assortimento, che affianca a questi prodotti anche quelli nutrizionali per ogni fase della crescita, senza dimenticare accessori per il gioco e per la casa. Nei nostri pdv -continua l’Ad- non manca un'area di servizio, presso la quale sono a disposizione cibo e acqua speciale”. format e assortimento Maxi Zoo, il cui claim è “Tutto per i miei animali” per personalizzare la shopping experience in Italia punta, al momento, sul format da 600-700 mq che, a differenza degli store con superfici più ampie, non prevede al suo interno la presenza di animali in vendita. L’assortimento per ogni pdv varia da 5.000 a 7.000 referenze circa, di cui 1.000-1.500 a marca privata. “Le Pl costituiscono il 60% della nostra offerta -spiega Marco Premoli, Ad di Maxi Zoo Italia- e giocano un ruolo lo sviluppo in italia Strategico lo sviluppo: oggi, la rete è composta da 9 pdv, concentrati in particolare, nel Triveneto Nord Est (Treviso, Curno/Bg, Brescia, San Donà di Piave (Ve), Bolzano e Marcon/Ve, aperti rispettivamente a settembre e ottobre 2010) e in Lombardia (Pero e Giussano, entrambi in provincia di Milano). "L'ultima apertura a Capriolo (Bs), lo scorso 7 aprile, è un altro importante passo verso il consolidamento degli obiettivi fissati”, precisa Premoli, che prevede l'apertura di oltre 100 nuovi petshop, nei prossimi 5 anni, coinvolgendo progressivamente altre regioni a partire dall'Emilia Alessandra Bonaccorsi Romagna. e Mega Zoo fino a 3.000 mq) il gruppo tedesco Fressnapf, è presente nel nostro Paese con la società Maxi Zoo Italia e la relativa insegna. I REPARTI BY GDOWEEK È una rubrica inaugurata a marzo con il reparto ittico del n° 9 di Gdoweek (per altro sfogliabile in forma digitale su Gdoweek.it), che continua con il presente n° 16, dove è stata la volta del reparto petfood e petcare. In più vi ricordiamo che sul sito Gdoweektv potete cliccare sui video del reparto pane, sponsorizzato da Pan&Co, dove si mettono a confronto le soluzioni per iper (Iper, Aspiag Interspar, Bennet, Coop, Auchan), super e superstore (Simply, Carrefour, Unes, Interspar, Esselunga) e estero (Eataly New York, Asda Wembley e Waitrose Westfield). 24 GDOWEEK - 9 maggio 2011 www.gdoweek.it - www.gdoweekTV.it metamorfosi dei messaggi: il pet è sempre più umano Gli animali domestici vengono raffigurati sempre più come persone negli spot, nella campagne d'informazione in-store e online ccuditi, vezzeggiati, viziati, gli animali da A compagnia hanno conquistato gli italiani: l’87,2% prova un sentimento positivo nei loro confronti e il 41,7% ne ha in casa uno (fonte Eurispes). Un amore ben tratteggiato anche dalle campagne pubblicitarie del petfood, curatissime nella fotografia, molto orientate all’emozionalità o al concetto del prendersi cura dei propri amici animali. “Ci sono due grandi filoni -rileva Marella Calbiani, account manager di Publicis, che segue Purina-. Le campagne razionali focalizzate sulle caratteristiche distintive di prodotto (gusto, qualità degli ingredienti), e su proprietà funzionali, ampiezza e specializzazione della gamma a seconda delle diverse esigenze di razza e fascia di età del pet. Il secondo filone è quello delle campagne emozionali che giocano sul legame affettivo/amoroso tra padrone e animale, spesso inscenando la loro relazione e rassicurando circa la qualità dell’offerta come miglior scelta per il proprio animale, che va a beneficio del rapporto”. Tra gli esempi più interessanti c'è Whiskas, seguito in Italia dall’agenzia TBWA\ Italia, che, pur lasciando al gatto il suo ruolo di segue a pag. 28 Pedigree un mese dedicato ai cani Con Pedigree Dentastix, snack che eliminano l’80% del tartaro, Mars Italia ripropone a maggio la seconda edizione de ‘Il mese dell’igiene orale del cane’, operazione di sensibilizzazione nazionale che prevede comunicazione al consumatore su riviste di settore e check-up dentali gratuiti. Nei punti di vendita delle maggiori città d’Italia, per tutto il mese un veterinario -individuato con la collaborazione delle associazioni veterinarie Siodov e Scivac- offre informazioni base in merito ai disturbi gengivali, le malattie infettive più comuni nei cani adulti. E a chi si accosta per una consulenza viene regalata la Guida Pedigree dedicata al Benessere del Cane, un kit informativo su diverse tematiche collegate alla salute psicofisica dell’animale. Previsti anche sample di prodotto. 27 nestlé/Purina campagna integrata realizzata in 400 store Purina One lo scorso ottobre ha lanciato una campagna integrata (stampa, materiale p.o.p e sito web) per comunicare l’iniziativa ‘Un nutrizionista al tuo fianco’. Promossa da novembre in 400 punti di vendita, il brand ha messo a disposizione esperti nutrizionali sull’alimentazione dei cani e dei gatti per offrire consulenza gratuita. Con Purina One Actilea, leader nell’alimentazione secca superpremium per gatti, è anche di recente tornato in onda sulle principali emittenti nazionali e satellitari con uno spot di Publicis incentrato sullo stato di salute e il buon funzionamento del sistema immunitario dei gatti. L’azienda ha anche arricchito di contenuti il sito www. purina.it, che, oltre ad annoverare consulenze online degli esperti Purina, oggi offre a chi vuole adottare un pet, ma non sa come sceglierlo, il servizio ‘Cerca Cucciolo’. GDOWEEK - 9 maggio 2011 www.gdoweek.it - www.gdoweekTV.it universi segue da pag. 27 felino, ha lanciato la saga televisiva delle interviste ai padroni di mici e gatte battezzati con nomi umani (Sophie, Ugo, Leo) come accade anche nella vita vera. Gourmet, brand super-premium di Purina, predilige invece atmosfere sofisticate: di recente ha presentato le ricette "A la Carte" con uno spot adattato dall’agenzia DDB Italia che ancora una volta ha acceso i riflettori sull’elegante persiano bianco, trattato al pari di una star. Ma la pubblicità da sola non basta più. “Il petfood è un mercato sempre più segmentato di conseguenza lo è anche la relativa comunicazione che vede i diversi brand (sul fronte above the line prevalentemente i leader) focalizzarsi ognuno su diversi e specifici bisogni -afferma Calbiani-. In questo, come in altri mercati, la leva pubblicitaria è sicuramente utile, ma non sufficiente: occorre affiancare anche altre iniziative, come le public relation, per la conquista di una considerazione favorevole dell’opinione pubblica sui propri prodotti e sul proprio operato”. Pienamente d’accordo Sara Ermoli, direttore creativo della sede di Milano di TBWA\Italia, l’agenzia che oltre a Whiskas si occupa anche delle strategie creative di Pedigree: “Nella mia esperienza; la scelta vincente è la comunicazione a 360 gradi: l’advertising funziona benissimo, ma è ancora meglio quando i formati televisivi e stampa sono integrati con comunicazioni instore e attività promozionali ad hoc. Negli ultimi anni, anche la prova prodotto è tornata centrale, soprattutto quando il prodotto è realmente innovativo, come nel caso di Pranzetti Whiskas. Il compito delle agenzie è ‘spingere a mille’ questa innovazione con le più efficaci leve di marketing”. Hill’s Pet Nutrition consulenti online e materiali in-store Da sei anni l’azienda del gruppo Colgate-Palmolive promuove, a marzo, la ‘Stagione della prevenzione’. Comunicata su stampa e radio dell’agenzia romana 3 Ways, che ha anche curato dei materiali espositivi instore, l’iniziativa realizzata dal brand insieme all’Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani (Anmvi), con il patrocinio della Federazione Nazionale Ordini Veterinari (Fnovi) offre la possibilità di far visitare ogni anno dal 1 al 31 marzo gratuitamente il proprio animale da un medico veterinario aderente. Cuore dell’operazione è il sito www.stagionedellaprevenzione.it. Il brand leader mondiale nella nutrizione di cani e gatti ha inoltre creato materiali concernenti specifiche problematiche della salute e del benessere animale, con la consulenza di cinque medici veterinari e due pediatri della "Pet obesity task-force". Almo Nature cambio di prospettiva by toscani La prima azienda al mondo a introdurre sul mercato l’alimento completamente naturale per cani e gatti, per la campagna aLmore lanciata nel 2010 ha optato per la stampa (quest’anno anche su Pets and the City, rivista in distribuzione controllata negli ambulatori veterinari e nei petshop) e l’outdoor affidandosi a Oliviero Toscani e alla sua struttura La Sterpaia Media. Fondata nel 2000 da Pier Giovanni Capellino, Almo Nature ha calato con delle maschere gli umani nei panni degli animali invitandoli a vedere il mondo dal loro punto di vista. La campagna è stata integrata in tutti i paesi europei dalla presenza di espositori, cartoline e brochure sul pdv. Inoltre, il 31 marzo si è conclusa la prima Almo Nature Love-Food, iniziativa solidale volta a fornire un aiuto concreto e immediato ai gatti e cani poveri. Lanciata in Italia, Germania e Inghilterra, l’iniziativa ha permesso ad Almo Nature di donare oltre un milione di pasti. 28 parallelismi col mondo umano Sempre più aziende del petfood, però, non si limitano a vendere prodotti alimentari, ma lanciano operazioni a tutto tondo soprattutto in campo salutistico. Lo confermano iniziative come "Il mese dell’igiene orale del cane" di Pedigree Dentastix o "Il mese della prevenzione" di Hill’s Pet Nutrition, palesemente ispirate ad analoghe azioni di prevenzione e cura in ambito umano. Anche lo stesso petfood non è più quello di una volta: oggi, è formulato per soddisfare i fabbisogni nutrizionali dei pet in base all’età, alla taglia e allo stile di vita”. “Negli ultimi due anni -rileva Ermoli-, la comunicazione sta cambiando i contenuti: si parla sempre meno di gusto e sempre più di benessere. I vari brand che storicamente si occupano dell’enjoyment hanno iniziato a lanciare linee di prodotto ad hoc”. Che i proprietari non cerchino più alimenti che sfamino i loro animali, ma che piuttosto li nutrano in modo sano e completo è una tendenza confermata dalla gran parte dei marchi. Basta vedere i consigli di nutrizione veicolati via web dai produttori o la scelta di Purina One, con la gamma Actilea, di avviare l’operazione "Un nutrizionista al tuo fianco". In un concetto più allargato di benessere, c’è chi ha sposato anche iniziative solidali con campagne affini a quelle sociali: con Whiskas, per esempio, quando ci si reca in un gattile e si adotta un micino si riceve una scatolona di prodotti in omaggio, come accade quando nasce un neonato, mentre Adoption di Pedigree è una campagna di sensibilizzazione per l’adozione di cani trovatelli che da anni funziona molto bene all’estero. Laura Brivio e Manuela Soressi GDOWEEK - 9 maggio 2011 www.gdoweek.it - www.gdoweekTV.it retail nectar e dunnhumby, analisi comparativa Chi crede che l’unione fa la forza e chi sceglie di fare da sé. Sull'argomento Gdoweek traccia un bilancio delle esperienze più innovative e particolari, sviluppate in Italia da alcuni dei più importanti specialisti mondiali della gestione della fedeltà Sette milioni di clienti attivi ad un anno dal suo ingresso in Italia: questo il biglietto da visita di Nectar (Groupe Aeroplan), che, con il suo programma di coalition loyalty -partecipato anche da Sainsbury- in patria detiene oltre il 50% del mercato. Da noi, siamo ancora lontani da questi dati, ma il bilancio è positivo, come suggerisce anche la disponibilità di nuovi partner (Welcome Travel, agenzia viaggi, Seat Pagine Gialle, assistenza clienti e Pirelli, pneumatici), che affiancano quelli storici. “Il nostro core business è comunicare con i consumatori -spiega Gerard Whelan, managing director di Nectar Italia-. Le aziende che partecipano ai nostri programmi hanno accesso ai dati dei propri clienti e, tramite noi, possono proporre le proprie offerte ai clienti fedeli di altre aziende attraverso una mailing, segmentata su profilo e comportamento d’acquisto". Quale è il plus del programma Nectar? "Indirizzare i consumatori a spendere in modo più consapevole, orientando gli acquisti verso le insegne che aderiscono al programma allo scopo di ottenere più benefici. La risposta degli italiani a Nectar è significativa: abbiamo constatato come anche i clienti tradizionalmente fedeli ad una sola insegna, partecipando ad un programma con più aziende, siano maggiormente propensi a sperimentare e cambiare le proprie abitudini di spesa per avere ulteriori vantaggi e offerte". PARLANO I SOCI STORICI DI NECTAR ITALIA POSITIVO IL BILANCIO DEI PRIMI PARTNER “Oltre il 65% delle nostre vendite sono riconducibili a clienti fedeli, ai quali offriamo promozioni personalizzate attraverso i nostri strumenti di marketing diretto”, spiega Marco Filipponi, direttore marketing Simply Sma che conta oggi tre milioni di affiliati al programma Nectar. “Quando decidemmo di entrare nel programma Nectar -aggiunge Marcello Ioppolo, direttore generale di IP- sapevamo di trovarci di fronte ad un programma di fidelizzazione rivoluzionario per il settore petrolifero, in grado di offrire ai nostri clienti un’opportunità innovativa, di semplice utilizzo e con partner di qualità”. “Abbiamo intrapreso questa strada per essere ancora più vicini alle esigenze dei nostri clienti, con offerte mirate e vantaggi per costruire con loro una relazione viva e duratura”, conclude Gianmarco Molinari, marketing & communication director DSGi Unieuro Italy. 30 Diverso l'approccio di dunnhumby, uno dei maggiori player internazionali nel segmento dell'analisi di mercato, che prevede un'integrazione esclusiva e stretta tra retailer ed azienda di raccolta e analisi dati, come dimostra la relazione con il Gruppo Pam. Il progetto di fidelity Per Te, che conta oggi 1 milione e 800mila card, nasce nel luglio 2008, parallelamente al lancio di un'unica card per le insegne del Gruppo (Pam e Panorama), in sostituzione della la decennale esperienza della carta Superpremi per i super Pam. “Nel programma Per Te, dunnhumby e Pam sono un unico soggetto: è stata creata dunnhumby Italia, joint venture con partecipazione paritetica -spiega Miriam Panico, Comm&Media manager di dunnhumby-. Questo comporta una simbiosi per quanto riguarda l'analisi del cliente e la sua profilazione, oltre alla targettizzazione delle offerte. Inoltre, ciò comporta una condivisione totale sui dati, con la designazione di linee strategiche stabilite di pari passo tra Gruppo Pam e il team dunnhumby". Quali i punti di forza di questa partnership? "dunnhumby ha una competenza specifica e molto L'ESPERIENZA CON DUNNHUMBY SECONDO GRUPPO PAM: PARLA ALEXIO FRANCHI, LOYALTY DIRECTOR GRUPPO PAM Quali sono le caratteristiche di carta Per Te? Il programma di fidelizzazione Per te è trasversale alle insegne del Gruppo Pam: in altre parole, funziona sia negli ipermercati Panorama sia nei super e superstore Pam. Il progetto è unico, con le carte che, ovviamente, si vestono in maniera personalizzata in funzione dei brand. Abbiamo, quindi, due carte differenti, che lavorano sulle due insegne in maniera uguale e sono utilizzabili trasversalmente nelle due insegne. Certo ci sono delle diversità: nei supermercati Pam esiste un catalogo premi nel quale si possono trovare premi e partner per la redenzione o lo scambio dei punti, mentre negli ipermercati Panorama, al momento, non sono presenti né attività di catalogo premi né partnership . Da cosa è nata questa differenza di strategia? Dalla diversità dei due contesti e dalla storia delle due insegne: da una parte, la presenza ventennale negli store Pam di un catalogo premi in essere che non potevamo eliminare e che abbiamo rinnovato per venire incontro al cliente. Dall'altra, negli ipermercati, GDOWEEK - 9 maggio 2011 www.gdoweek.it - www.gdoweekTV.it profonda nella comprensione del cliente. Questa raccolta di informazioni consente di impostare strategie di offerta meglio orientate ai propri clienti in aree come l’assortimento, la definizione dei prodotti a marchio e le promozioni. Nel 2010, la maggior parte delle categorie merceologiche di maggior penetrazione è stata sottoposta a una revisione importante in termini di offerta per inserire nuovi prodotti in funzione di bisogni latenti, effettuando razionalizzazioni laddove i dati di acquisto facevano vedere chiari segnali di affollamento e sostituibilità. Questo progetto è diventato ora un vero e proprio processo di revisione annuale dell’offerta a scaffale, partendo dalla valutazione della risposta dei clienti. Anche il rapporto con le aziende fornitrici sta cambiando. La conoscenza del cliente diventa un’area di confronto importante per individuare strategie congiunte più efficaci. Da questo punto di vista, comunicare in modo diretto con i clienti interessati a un certo prodotto è un’opportunità in più che Pam e dunnhumby offrono ai partner dell’idm per attivare una maggiore fedeltà anche nei confronti dei brand Silvia Sammarro industriali”. nei quali non esisteva una carta fedeltà né un catalogo premi, abbiamo solo la monetizzazione dei punti. Una scelta confermata dai dati, che mostra redemption estremamente importanti, forse anche per le difficoltà di questo momento socio-economico. In altre parole, gli sconti sulla spesa sono i più apprezzati? Dipende dal cliente: ogni tipologia ha una percezione diversa della monetizzazione e del valore del punto. Per un cliente up market, 5 euro non sono molto percepiti rispetto al premio del catalogo, quale una padella in ceramica o un decanter in cristallo. Al contrario, per un cliente price sensitive, cioè strettamente legato al prezzo, anche 0,50 euro sono molto importanti. La profilazione di dunnhumby è servita anche per orientare le scelte all’interno del catalogo e le relative strategie sulle partnership. La vostra scelta è caduta su un approccio opposto a quello della coalition. Quali i vantaggi nel restare da soli? La positività che vedo in un programma di coalition consiste nell’unione di più attori coinvolti in un’unica carta che lavora trasversalmente su più brand senza riempire i portafogli dei clienti di pezzi di plastica. Noi abbiamo seguito un altro ragionamento. Rispetto alla cultura del cliente italiano, oggi sempre più concentrato a raccogliere sconti e punti presso il suo punto di vendita di fiducia e di riferimento, stiamo focalizzando il massimo dei nostri sforzi sul marketing one-to-one, sulla targettizzazione e sulla conoscenza del nostro cliente. L'obiettivo di questa strategia quella di poter offrire sempre più promozioni create in relazione al profilo ed alle abitudini di acquisto di ogni nostro singolo cliente. segue a pag. 31 retail target, relazioni virtuose con l'ambiente e le persone L'impegno del retailer Usa è totale: dall’istruzione all’ambiente, dalla promozione dell’arte alla collaborazione con le comunità che operano nelle zone dove si trovano i suoi store 01 01 Gli store Target sono progettatti con l'obiettivo primario di risparmiare energia, migliorare l'efficienza e ridurre gli sprechi. 02 Dal 2007, è disponibile, sul sito della catena, il report annuale sulle attività di responsabilità sociale. di M. Palma na delle società più “etiche” U al mondo. Anche quest'anno, Target, gigante americano delle vendite al dettaglio, ha confermato il proprio posto nell’ambita lista stilata dall’autorevole associazione Ethisphere, che ha pubblicato la sua ricerca annuale. Un’analoga classifica, pubblicata ogni anno dalla rivista Forbes, ha piazzato nel 2010 Target al posto numero 22. Si tratta di riconoscimenti a un impegno concreto fatto di iniziative a 360 gradi che coprono tutti gli aspetti di responsabilità sociale. Un anti Walmart insomma, l’unico altro gigante del settore che, negli Stati Uniti, precede Target per dimensioni, spesso al centro di polemiche in tema di sostenibilità (che pure rientra negli obiettivi della società, soprattutto in relazione alla salvaguardia dell’ambiente) o rispetto dei lavoratori. legame con le comunità locali Lo scorso anno, ad esempio, Target ha aperto i battenti anche a Manhattan, con il nuovo punto di vendita di Harlem, quartiere simbolo di diritti civili ed integrazione culturale che, negli ultimi anni, ha vissuto una rapida gentrificazione, termine con il quale sono indicati i cambiamenti socio-culturali in un'area, derivanti dall'acquisto di beni immobili da parte di una fascia di popolazione benestante in una comunità meno ricca. Come negli altri casi, Target ha cercato di 32 02 approdare con il suo store senza scontrarsi con la comunità locale, ma provando piuttosto a creare opportunità, a partire dall’assunzione di circa 400 persone del quartiere. In realtà, Target era già presente da tempo ad Harlem con altre iniziative sempre nella cornice della responsabilità sociale, come la giornata di ingresso gratuito allo Studio Museum, che -una domenica al mese- si trasforma in un ritrovo per famiglie, con attività specifiche per bambini e adulti. D’altra parte, rendere l’arte accessibile a tutti è uno dei temi più cari al retailer, che ha avviato collaborazioni simili con altre istituzioni in tutto il Paese; inoltre, è uno dei più importanti sostenitori del Moma di New York, dove promuove l’accesso gratuito con apertura prolungata il venerdì pomeriggio. la politica verso l’ambiente Target si sta dimostrando sempre più sensibile anche verso la salvaguardia dell’ambiente. Così, tutti i nuovi store, come parte di quelli già attivi, adottano, in vario modo, misure di eco sostenibilità: sistemi per la raccolta e la filtrazione dell’acqua piovana, toilette a basso consumo idrico, un piano di raccolta differenziata per imballaggi e tutto il materiale di scarto prodotto dalle operazioni commerciali. Inoltre, in tutti i negozi sono presenti oasi di riciclaggio a disposizione della clientela con depositi per materiali per i quali la raccolta differenziata non è GDOWEEK - 9 maggio 2011 www.gdoweek.it - www.gdoweekTV.it retail solitamente disponibile nelle residenze, come batterie usate, cartucce per stampanti, apparecchi elettronici. È persino possibile “donare” i propri occhiali usati, che tuttavia non andranno riciclati, ma donati a chi ne bisogno. Nonostante Target non abbia ancora incluso prodotti ecologici nella sua gamma di Pl up&up (800 prodotti in 40 categorie per bisogni quotidiani, focalizzati su articoli per bambini e detersivi), sugli scaffali è disponibile un’ampia gamma di altri marchi ecosostenibili, quali detersivi biodegradabili, prodotti per l’igiene personale e una linea di arredamento in legno da casa e da giardino (prodotta da Target), proveniente da foreste ecosostenibili. lari a 125.000 scuole in tutti gli Stati Uniti, di cui 50 milioni solo tra il 2009 e il 2010 con il nuovo programma Take Charge of Education. Attraverso iniziative come questa, Target ha donato, a partire dalla sua nascita nel 1949, il 5% dei propri profitti a supporto delle comunità, percentuale che oggi ammonta a circa 3 milioni di dollari a settimana. Infine, ai riconoscimenti per la propria eticità, Target affianca anche quelli di una delle società con la maggiore integrazione sociale, “medaglia”, assegnatagli da un’autorità in materia, l’associazione DiversityInc, che nel 2010 l’ha posizionata al quarantesimo posto nella sua lista delle prime cinquanta. l’attenzione all’istruzione Altro fronte, sul quale Target ha deciso di investire fortemente, è quello dell’istruzione, impegnandosi a donare 500 milioni di dollari entro la fine del 2015, raddoppiando così il proprio sostegno attuale per un totale di circa un miliardo di dollari. Il contributo economico si è tradotto, fino ad oggi, nella costruzione di nuove biblioteche per scuole pubbliche in tutti gli Stati Uniti e nella donazione di 2 milioni di libri a bambini che vivono in situazioni di disagio. Dall’inizio del programma, nel 1997, ad oggi, la società ha donato quasi 300 milioni di dol- i piani di sviluppo Oltre che sulla responsabilità sociale, il dinamismo di Target è dimostrato dalla forte espansione: per il 2011 è prevista l’apertura di 21 nuovi negozi in 13 Stati, tra cui cinque in California, quattro nelle Hawaii e un SuperTarget nel suo Stato natale, il Minnesota, che si andranno ad aggiungere ad una rete complessiva di 1.742 già presenti in 49 Stati americani. A gennaio, è stata inoltre annunciata la prima espansione al di fuori dei confini Usa, con l’avvio di circa 100 negozi in Canada grazie all’acquisizione della catena Zellers. CITY 110 LITRI ITÀ V NO La spesa si fa green 03 retail all’interno o immediatamente fuori da factory outlet center, abbiamo colto l’occasione. Così sono nati due spazi nei pressi di factory outlet, a Soratte (Roma) e Barberino del Mugello (Fi), e altri due all’interno della struttura vera e propria, presso Vicolungo (No) e Noventa di Piave (Ve). A questa rete, si aggiungono i due punti di vendita storici in centro città, a Reggio Emilia e a Milano, quest’ultimo ristrutturato il mese scorso e sostenuto da una importante campagna pubblicitaria. L’insegna italiana, pioniera nel canale outlet con il brand Intrend, declina l'offerta sia attraverso la formula stand alone sia nei factory outlet. A proposito degli store cittadini, registrate differenze nell’andamento delle vendite tra questi pdv e quelli presenti all’interno o nelle vicinanze di factory outlet? diffusione tessile: pionieri dell'outlet Recuperare le rimanenze di tessuti e confezioni portandole al cliente finale in un percorso diretto e controllato “I l progetto è nato nel 1982 dall’esigenza del Gruppo Max Mara di S. Sammarro di creare un canale doc per smaltire le proprie eccedenze di tessuto. Negli Anni Novanta, questa stessa esigenza si è presentata per le confezioni ed è proseguita anticipando le tendenze in atto nel mondo del retail”, spiega Antonio Farini, Ad di Diffusione Tessile srl. Con l’apertura del primo store a Boretto (Re), aperto nel 1994, Diffusione Tessile diventa la prima insegna italiana ad operare nel canale del factory outlet, allora del tutto nuovo per il mercato italiano. “Sebbene fosse già una realtà abbastanza importante negli Stati Uniti, la formula outlet, all’epoca, non esisteva in Italia. Noi abbiamo deciso di introdurla e portarla avanti con una caratteristica che ancora oggi ci differenzia dagli altri competitor: togliere completamente i marchi originali dai capi, sui quali applichiamo una firma di cui abbiamo acquisito l'uso: Intrend”. Una scelta che si è rivelata vincente e distintiva. Come funziona il sistema di approvvigionamento della catena? A fine stagione, ritiriamo tutte le rimanenze, dalle aziende industriali, dai negozi di proprietà, dai partner che acquistano il prodotto del Gruppo. Successivamente, lo smarchiamo e lo portiamo nei negozi Diffusione Tessile. Il fine principale di questa operazione è quello di tutelare il brand, mantenere il suo valore nel tempo, oltre che differenziare la nostra offerta. Grazie a questo circolo virtuoso, nel 2010 Diffusione Tessile ha generato per le casse del Gruppo, solo col canale outlet, un fatturato lordo di 85 milioni di euro. Parliamo della rete di vendita. Quali i punti di forza? Con attuali 15 punti di vendita, cui si aggiungeranno entro l’anno due nuovi store in Campania e in Sicilia, la rete distributiva dell’insegna si è andata strutturando in location e con soluzioni eterogenee. Infatti, decliniamo la nostra offerta sia attraverso la formula stand alone sia nei factory outlet, a seconda delle opportunità fornite dal territorio. All’inizio, per considerazioni di costi, abbiamo preferito gli stand alone perché la nostra notorietà ci rendeva attraenti anche fuori dal centro. Successivamente, laddove abbiamo trovato location con rapporti qualità/prezzo accessibili, anche 34 GDOWEEK - 9 maggio 2011 No. Le performance tra le diverse location non registrano differenze apprezzabili. Quello che cambia piuttosto, molto, sono le velocità delle vendite: gli stand alone hanno una partenza meno veloce, ma, a conti fatti, registrano risultati uguali se non maggiori rispetto al resto della rete. L’esperienza di Diffusione Tessile è destinata a rimanere entro i confini nazionali o state pensando anche all’estero? Al momento, una nostra consociata gestisce un negozio in Ungheria, nato da una scommessa fatta tantissimi anni fa: avevamo uno spazio disponibile nei pressi di una nostra fabbrica e volevamo testare la formula di Diffusione Tessile anche nei mercati dell’Est. Adesso il negozio è stato completamente rinnovato e probabilmente ci sarà un’evoluzione di questa esperienza anche in altri Paesi. Oltre alla rete di vendita tradizionale, vi state anche muovendo nell’online. Quali i risultati e le potenzialità? Abbiamo aperto, molto prima di tutti gli altri nostri competitor, la prima vetrina virtuale italiana di moda, che oggi incide tra il 2% e il 3% sul giro d’affari ed è gestita totalmente in proprio. Si tratta di una scelta, che abbiamo effettuato tra la fine degli anni Novanta e il 2000, anno in cui abbiamo lanciato un sito B2C. Nel 2000 nessuno ci credeva: gli unici operatori eravamo noi e Yoox, che ha aperto qualche mese dopo. Per noi, si è trattato di una scelta vincente, che ci ha permesso di creare una maggiore notorietà del marchio Diffusione Tessile, oltre che di instaurare rapporti più stretti e proficui con le nostre clienti. www.gdoweek.it - www.gdoweekTV.it ianalità 03_ web 2.0 04 _fo od 05 ma _t nia em po ra ne ità 02_arti g 01_morphing tro & al st tm r pa de retail t en e or n ce _ 06 sso 0 lu 7_ nuo 08_ ati rm vi fo ment rbish 09_refu 10_interaction design VIAGGIO innovazione TRA I TREND EMERGENTI di Marina Bassi, Cristina Lazzati, Gino Pagliuca, Enrico Sacchi Un laboratorio di idee & Una mappa fatta di luoghi, segni e tecnologie, tra reale e virtuale & Un viaggio nel presente e nel futuro dell’innovazione del retail & 10 tappe da percorrere in lungo e in largo, in autorevole compagnia & Buon viaggio! Paolo Lucchetta, Presidente e fondatore dello studio di architettura RetailDesign Pietro Malaspina, Presidente Consiglio Nazionale Centri Commerciali Cattid "Sapienza" Università di Roma i trend 01_morphing r&i Non ha più senso distinguere per forme di aggregazione" Pietro Malaspina Simon, il più grande gruppo operante nel real estate negli Usa, ha deciso recentemente di sciogliere le due direzioni commerciali esistenti per gli shopping center e i factory outlet per dare vita a una sola. La motivazione non è tanto il risparmio dei costi quanto la constatazione che, ormai, non c’è una reale differenza tra formati. Esistono strutture commerciali aggregate, che si possono declinare in maniera diversa, ma ma la convergenza dei "formats" è un fenomeno irreversibile. Pensiamo che dove si posizionano gli outlet, prima o dopo, arriva anche un centro commerciale; lo sfasamento dei tempi è solo dovuto alle esigenze delle programmazione urbanistica, o, più semplicemente, al fatto che, di solito, il refurbishment dei vecchi centri apporta la nascita di spazi leisure. Oppure, infine, alle mega aggregazioni di centri che crescono con nuove àncore fisicamente staccate dalla struttura dove si trova l’ipermercato. In questo caso, la distinzione tra centro e parco commerciale è solo una questione nominalistica. Westgate shopping center Una formula non definibile Un parco divertimenti di 4.000 metri quadrati per i bambini, una pista di pattinaggio, un bowling, un parco per il passeggio e il relax delle famiglie, un casinò, ristoranti, una serie di flagship store di insegne di moda e di department store, una food court con ristorazione di alto profilo. Partendo da questo elenco, che riassume l’offerta del Westgate Shopping City di Zagabria, è difficile rispondere alla domanda: è un centro commerciale, un parco commerciale, un leisure centre? Perché in realtà si tratta di tutto questo. La struttura, la maggiore tra quelle presenti in Croazia, ha una gla di 100 mila metri che insistono su oltre 220mila metri, con 260 negozi: ampia la quantità di parcheggi, oltre 7.000, ma la struttura è anche servita da una stazione ferroviaria dedicata. Tra le insegne presenti Zara, Massimo Dutti, M&S, Coin Casa. 01 Recentemente inaugurato a Torino, il Palatino, progettato da Massimiliano Fuksas, prende il posto del vecchio Mercato dell'Abbigliamento. La struttura ospita negozi e ristoranti. 02 L'ampliamento del Fiordaliso a Rozzano (Mi) ha portato il complesso a trasformarsi in una sorta di mega parco commerciale. 03 Outlet e leisure centre: l'ibridazione è proposta da Premium Retail, che sta realizzando alle porte di Torino Fashion mall, ispirato all'architettura Feng shui. 01 2 GDOWEEK - 9 maggio 2011 www.gdoweek.it - www.gdoweekTV.it 02 03 i trend 01_morphing r&i "Le relazioni privilegiate tra quartieri storici e le idee innovative del retail Luoghi commerciali innovativi cercasi: sempre più spesso alcune città scelgono di distinguersi per la proposta di city district, eventi e spazi temporanei in un territorio misto tra arte, food, design, moda, interpretazione più accessibile per i talenti emergenti rispetto ai mall e più innovativa delle high streets. Il benchmark di riferimento è il Meatpacking District di New York, area dimessa e reinventata che ha nel rinnovato mercato delle carni il suo elemento distintivo: lungo la galleria si incontrano store di specialty (pesce, dolci, oli), laboratori artigianali per pane e gelato con annesse attività di ristorazione. In questa tendenza di concetti urbani alternativi, espressione originale possono essere considerate l’ormai affermata Zona Tortona e la più emergente area Ventura Lambrate, a Milano, scoperte grazie al Salone del Mobile, ma ormai spazi di attrazione durante tutto l’anno. E ancora aree post-industriali dove proliferano nuovi concept, non solo retail, ma di stili di vita possibili grazie alle intuizioni dei creativi emergenti. Guarda il video su Paolo Lucchetta Meatpacking district Quando il design è al servizio della comunità Un passaggio graduale, poi, esploso agli inizi del nuovo millenio: da area di dubbia fama, con i suoi famosi sex club (il famoso Hellfire, ndr), il Meatpacking district, un tempo sede della lavorazione della carne -all'inizio del 900 c'erano 350 macelli-, oggi ha vissuto una completa rivisitazione senza però, perdere il suo sapore un po' delabrè. Molto è stato fatto anche dalle associazioni di zona, che hanno salvaguardato e limitato l'espansione commerciale. Terminata anche la high line, il restauro della vecchia sopraelevata, oggi, trasformata in passeggiata con vista. Approvato anche il nuovo Whitney Museum of American Art (2015, a firma di Renzo Piano), il Meatpacking oggi accoglie la versione newyorchese della rive gauche: qui soggiornano alcune tra le migliori firme del panorama mondiale, da Diane von Furstenberg (vedi due foto in basso), a Christian Louboutin, Alexander McQueen e Stella McCartney. Più alcune firme trasversali, come gli store Apple e Adidas. Zona Ventura Lambrate Tra il colto e l'incolto Guarda il video su Storico quartiere industriale (ospitava gli stabilimenti Lambretta, Innocenti e Faema), oggi, Ventura Lambrate è la sede di gallerie d'arte, case editrici, studi di progettazione e soluzioni abitative di nuova concezione. Scoperto grazie a Organisation in Design, società olandese, che ha lanciato nel 2010 l'area con il Fuorisalone, il quartiere è ancora lontano anni luce dal Meatpacking district, ma proprio nell'essere "a singhiozzo", tra abbandono e design, risiede il suo fascino: gli spazi industriali hanno subito pochissime rielaborazioni e si aprono in straordinari palcoscenici per designer più o meno conosciuti, segnando la strada, a nostro parere vincente, tra design e artigianalità. GDOWEEK - 9 maggio 2011 www.gdoweek.it - www.gdoweekTV.it 3 r&i i trend 02_artigianalità Recuperare il piacere del saper fare bene le cose alla base di un nuovo senso del commercio" Paolo Lucchetta Il libro di Richard Sennet “L’uomo artigiano”, pubblicato qualche tempo fa, è stato il narratore di una tendenza che si sta attualizzando: non mi riferisco solo alla riscoperta dei piccoli formati di prossimità, oggi riletti in chiave più moderna, piuttosto che all’affermarsi di collezioni limitate, il cui valore è affidato al concetto di esclusività. Penso, soprattutto, al saper fare bene le cose per il proprio piacere, giovandosi della sinergia tra teoria e pratica, unendo conoscenza e abilità manuale. In senso lato, rispetto al retail e alle ambientazioni dei nuovi store, significa recuperare lavorazioni, più o meno dimenticate, e portarle in-store, come i laboratori per il pane e la cucina nei supermercati piuttosto che il recupero di materiali e di processi produttivi per il non food, spesso segnali di un legame profondo con il territorio che valorizzano i singoli distretti economici e produttivi. Il miglior esempio di saper fare moderno? Il gruppo che ha creato Linux, gli artigiani della moderna cattedrale informatica. Repetto L'arte della cendrillon Guarda il video su Nata più di 60 anni fa, la Repetto porta il nome di Rose madre di Roland Petit, ballerino e coreografo francese: è proprio per il figlio che Rose, milanese d'origine, crea le prime ballerine. Negli anni, i clienti titolati non sono mancati e quando Brigitte Bardot, allora signora Vadim, si rivolse a Rose Repetto per avere un paio di ballerine comode come quelle utilizzate per il ballo nacquero le "cendrillon" e la Repetto diventò produttrice delle più famose ballerine al mondo. Nelle boutique Repetto, l'atmosfera del grande teatro non manca, i tutù sono in bella mostra e sempre in vetrina, le scarpe disposte in circoli, cromaticamente accuratissimi. Le aperture si succedono continuamente, Repetto è presente in Francia, in Usa, in Uk e in Giappone con i suoi monomarca e con corner nei department store, da Selfridges alle Galeries Lafayette. Repetto, artigiano nell'anima, garantisce il su misura, pronto in tre settimane. Iris Hantverk Brushes Spazzole dal 1800 Compagnie de Provence I profumi di Grasse Ormai è da due secoli che, in Svezia, una piccola fabbrica di spazzole impiega non vedenti; oggi, un quarto dei dipendenti della Iris Hantverk AB è diversamente abile. Opera con uno store online che spedisce in tutto il mondo e due monomarca, uno dei quali nella città vecchia, Gamla Stan, di Stoccolma. Pennelli, spazzole, scopini sono disposti nel negozio, tutto in legno chiaro e decisamente eco, quasi fossero composizioni floreali. A completamento dell'offerta, teleria casa e oggettistica. Nata nel 1990, ad oggi, Compagnie de Provence possiede 6 monomarca di cui due a Parigi, poi a Marsiglia, Nizza e Aix-en-Provence. Packaging post industriale per prodotti garantiti nella loro naturalità (fino ad arrivare ad alcune referenze bio), la società predilige i fornitori locali e ha una politica di integrazione dei diversamente abili all'interno della sua struttura. I punti di vendita si discostano dallo stereotipo provenzale, privilegiando un sapore di genuina contemporaneità. Guarda il video su 4 GDOWEEK - 9 maggio 2011 www.gdoweek.it - www.gdoweekTV.it Buttero I cow-boy di Toscana Creata nel 1974, da un'idea di Mauro Sani prendendo a prestito il nome del pastore a cavallo tipico della Maremma, Buttero produce calzature dal sapore dei western all'italiana (tipo Giuliano Gemma ...). La loro artigianalità è dichiarata ovunque, dalle vetrofanie della boutique di corso Garibaldi 115, a Milano, alla suola delle scarpe. Altre due boutique in Giappone, a Osaka e Tokyo. i trend 03_web2.0 r&i "La carta vincente nel futuro è la contaminazione tra mondo fisico e virtuale, la capacità di comprenderne le relazioni La grande rivoluzione di questi anni si chiama web 2.0: la sua carica innovativa, per il retail come per altri settori, consiste nella capacità di essere generatore di comunità, aggregatore di valori. Il meccanismo di base prevede che se ti piace un elemento che ti accomuna a un certo gruppo di persone con le quali condividi dei valori, probabilmente sei disposto a condividere altri elementi, spazi, fisici o virtuali e strumenti come l’iPad accelerano questa circolazione di valori. Tutto ciò ha ispirato una straordinaria generazione di marchi e luoghi comunità, community store, in cui gli aspetti estetici reali convivono con quelli virtuali e relazionali. La crescita dell’e-commerce è un’ulteriore conferma che il mondo digitale porta all’affermazione di nuovi stili e nuovi linguaggi: Amazon, con i suoi nuovi paradigmi ed approcci, fornisce utili indicazioni che valgono sia per la Rete sia per i retailer tradizionali. Paolo Lucchetta Pepe Jeans Quando il brand diventa avvolgente Il sito web di Pepe Jeans combina applicazioni online innovative con strumenti di social networking, creando una full-immersion nel brand per la community di Pepe Jeans. Lookbook di prodotto e scatti della campagna sono combinati con riprese video backstage. 24 video clip, ognuno incentrato su un jeans icona per uomo e donna sostituiscono il classico portfolio immagini. Utilizzando un cursore si attivano hotspot, che forniscono informazioni più dettagliate e offrono la possibilità di acquistare oggetti direttamente tramite il negozio online Pepe Jeans; inoltre, è possibile condividere i propri commenti sui siti di social networking come Facebook, Twitter e YouTube. Infine la Room 2.0, che riunisce blog, post e commenti online dedicati a Pepe Jeans. 01 01 laFeltrinelli Sito di e-shopping importante e ben fatto, cui si sono aggiunte recentemente le app per iPhone e iPad. 02 B urberry Sfilate in tempo reale direttamente su iPad, l'ultima frontiera della moda: esserci senza muoversi da casa, esserci senza avere l'invito. Democratizzazione del lusso via web. 03 Oakley Lo scatenato marchio australiano ha annunciato l'apertura a New York in Times Square e ha riaperto a metà aprile O Store® al Covent Garden. La boutique si caratterizza, oltre per il dark mood (un angelo nero che pende dal soffitto), per la circolarità dell'offerta: web, sito e negozio si parlano e le novità, prodotte a getto continuo, rimbalzano da un medium all'altro. Senza dimenticare la stanza in 3D per provare gli occhiali di nuova generazione HDO-3DTM, appena lanciati. Guarda il video su 02 03 GDOWEEK - 9 maggio 2011 www.gdoweek.it - www.gdoweekTV.it 5 i trend 04_foodmania r&i La ristorazione aggiunge esperienza allo shopping e valorizzazione per il patrimonio enogastronomico locale" Paolo Lucchetta Il primo esempio che ha concretamente aperto il trend che ha valorizzato l’abbinamento mercato/ristorazione/degustazione è stato Eataly, che ha trovato questa modalità come veicolo privilegiato per valorizzare i prodotti del territorio e le filiere corte. Da allora, è cresciuto il numero delle esperienze di ristorazione in-store, in insegne sia con core business alimentare (dove viene considerato un’estensione complementare alla propria attività) sia non food, dove sono vissuti come spazi in grado di garantire relax, personalità e distinzione, tutti elementi che creano fidelizzazione. Il dado è tratto: si tratta per il non food di affinare la selezione dei partner a cui associare in progetti comuni il valore del proprio brand e, magari, aggiungere un pizzico di "gusto" in più; per l'alimentare, quello di amplificare l'experience, potenziandone la multisensorialità, intrigando il cliente con suggestioni e sapori che accrescano il valore della marca. Tsvetnoy Central Market, Mosca Una soluzione anche panoramica Guarda il video su Un department store di circa 5.000 mq, sviluppato su più piani a Mosca, dove tre piani sono dedicati al food e alla ristorazione, compreso un caffè sul tetto. La firma è dello studio Lifschutz Davidson Sandilands in collaborazione con il food consultant Ford McDonald, un binomio vincente, che ha firmato, tra gli altri, il settimo piano del laRinascente Duomo. Gli obiettivi dello sviluppatore, RGI International, erano di offrire, all'interno dello store, un'esperienza che fosse sofisticata, ma non dispendiosa; inoltre, il tratto architettonico avrebbe dovuto ricordare il mercato dei fiori che, originariamente, era ospitato nel palazzo. Il risultato è stato ottenuto avvolgendo internamente due livelli della struttura di acciaio inox, una superficie riflettente che, nel contempo, specchia l'attività sottostante e riflette la luce che entra dal lucernaio che guarda su Tsvetnoy Boulevard, un invito ad entrare e a proseguire. Al quinto piano, il market con frutta e verdura disposte con cura e una miriade di fiori a decorare la sala, omaggio alla storia del luogo; mentre, al sesto piano, un ristorante con terrazza offre la skyline moscovita agli avventori. Bond & Brook, Londra Fiore all'occhiello Il department store, Fenwick, è in via di ristrutturazione e una delle prime carte che ha giocato è stato il rifacimento dell'area ristorante con Bond & Brook, in collaborazione con d-raw. Il concept, creato da MadeThought, ha insieme un effetto mimetico e d'impatto. Non sfugge, infatti, il bancone in peltro del bar, ma, grazie ad alette rotanti e riflettenti, che pendono dal soffitto, si ottiene l'effetto scomparsa del ristorante a favore della vendita o viceversa, a seconda dell'ora o degli eventi in corso. Guarda il video su Galleria CenterCity, Corea Socialmente trendy Terminato nel 2010, il progetto CenterCity, firmato dagli olandesi di UNStudio, a Cheonan, pur mantenendo la spettacolarità tipica degli spazi commerciali del Sud Est Asiatico, con la sua architettura multilivello e la facciata in led all'esterno, sceglie una proposta che abbina cultura a lusso, con l'obiettivo di rendere il department store uno spazio dove socializzare, bere un drink, cenare o pranzare: in sintesi, la "locomotiva" è proprio la ristorazione, il resto è "vetrina". 6 GDOWEEK - 9 maggio 2011 www.gdoweek.it - www.gdoweekTV.it i trend 05_temporaneità r&i "Emozioni e desideri nascono dalla sorpresa, dal dépaysement di incontrare un luogo conosciuto in un contesto "altro" Il concetto di spazio e di ciclo di vita di uno store è in grande mutazione, e dall’idea di flagship si passa a soluzioni che vogliono intercettare nuovi mercati e bisogni. Tutto iniziò con Comme Des Garçons ed il Guerrilla Marketing; se cambia il concetto di tempo, si modifica anche quello del pdv, che deve mantenere freschezza e capacità di intercettare rapidamente le energie dei contesti e delle città, in contrapposizione all’idea dei format e dei flagship, che, perfezionati per essere una macchina replicabile, diventano inevitabilmente autoreferenziali, costosi e lenti a recepire l’innovazione. Questo significa indagare nuovi territori, come quelli esplorati da Louis Vuitton Underground nelle metropolitane, o Gucci Icon, pop-up luxury nei distretti delle capitali dell’arte o Fabergè (per il lancio della nuova linea di diamanti, Carnet de Bal, ndr), a Gstaad. Si passa da una situazione di status a una che privilegia la creatività amplificando la possibilità di immaginare nuovi incontri, nuove relazioni, nuovi luoghi per il retail del futuro. Il retail si conferma come il territorio del permanent learning. Paolo Lucchetta Sergio Rossi Uno spazio iconico Il concetto pop-up è stato utilizzato dal marchio del lusso Sergio Rossi per lanciare nel 2010 la sua linea di calzature maschili. Per farlo, ha scelto il Fuorisalone a Milano, in tandem con il mensile Wallpaper*. Lo store, aperto in zona Brera, è stato progettato da Antonio Cardillo, che si è ispirato alle linee architettoniche di Giò Ponti e della Torre Velasca di BBPR che ben sposavano l'immagine della nuova linea che si impernia su Sergio Rossi, l'uomo indipendente, libero pensatore, costantemente in viaggio alla scoperta del nuovo. Ne è risultata un'installazione temporanea custodita da un edificio permanente, un set teatrale dai tratti rigorosi, quasi monastici, ammorbidito dall'utilizzo del velluto fluttuante per le tende. Uno store "effimero", come è stato definito da Francesco Russo, direttore creativo della maison, che, nella sua temporaneità, si è mosso per un tour mondiali nelle principali capitali. 01 Temporary Future Show Tecnologia e innovazione i temi del pop-up Siemens, con concorso in partnership con Dixan. 02 ExtraOrdinary Design Temporanea mobilità per laRinascente, che ha allestito 4 Ape Piaggio in omaggio al design quotidiano giapponese. 03 Container pop-up store Per Witamine (nella foto) e Serafini un'occasione di raccontarsi in un contesto diverso. 01 02 Louis Vuitton alla Croisette Vicino al proprio target Vicino alla storica boutique di Cannes, per il Festival del Cinema il marchio di LVMH aprirà un temporary da maggio ad agosto 2011. Un omaggio al cinema, focalizzato sulla sua collezione di abiti da sera, diviso in tre temi: cocktail party, serata metropolitana e grand soir. Il layout si sviluppa in modo simile a quella che potrebbe essere una banchina da attracco per le barche o una passerella, un itinerario prefissato che conduce il visitatore (strano chiamarlo cliente, seppure tutto è in vendita ...) in un viaggio nel mondo Vuitton, un mix tra la riviera francese anni Sessanta e la Shangai degli anni Venti, anche grazie agli schermi integrati nelle pareti che materializzano una personalissima selezione dal film di Wong Kar Wai, In the Mood for Love. I colori? Ovviamente seppia e argento, un tributo cromatico al mondo del cinema. 03 GDOWEEK - 9 maggio 2011 www.gdoweek.it - www.gdoweekTV.it 7 i trend 06_ department store al centro r&i L'ipermercato non è sempre necessario, il department store può prendere il suo posto come àncora" Pietro Malaspina Il tema è stato spesso dibattuto, ma si tratta di una questione italiana, e parzialmente europea: è possibile un centro commerciale senza un’àncora alimentare? Con la concorrenza in crescita tra le strutture urbane, l’offerta alimentare di un ipermercato da sola non basta a convincere una famiglia a spostarsi per chilometri per andare a fare la spesa. Anche per questo la mia risposta è sì, se si guarda alle esperienze di oltreoceano, dove l’àncora spesso è costituita da un department store. I due grandi nomi italiani del settore sono riusciti entrambi a fare un lavoro magnifico per trasformare i loro grandi magazzini, cambiandone posizionamento. Per questo, penso che da questo punto di vista potrebbe avere un effetto importante sul mercato il nuovo format Excelsa di Coin, che tutti stiamo aspettando con grande interesse perché, stando alle premesse, potrebbe proporsi come un’àncora ideale per i centri di nuova generazione. Dubai Mall Il paradigma di un'offerta a 360° Guarda il video su Certamente è anche figlio della enorme bolla immobiliare che si preparava a deflagrare nell'Emirato, ma il Dubai Mall rimane il paradigma per le strutture commerciali aggregate. Lo è, innanzitutto, per la sua offerta a 360 gradi: ci sono strutture alberghiere extralusso, ristoranti, entertainment, benessere e l'offerta commerciale di circa 1.200 negozi, con una fashion street dedicata alle griffe della moda internazionale. Il tutto su una superficie di oltre un milione di metri quadrati, oggettivamente impensabile in una qualsiasi città italiana o europea. Su scala ridotta, però, il concept è probabilmente replicabile. I department store sono uno dei punti di forza del Mall: Bloomingdale's è presente con due location: il Main Store, di 13.800 metri quadrati, cui si aggiungono gli altri 5.000 dell'Home Store. Presente anche l'insegna Paris Gallery, del Gruppo Gcc, basato a Dubai e specializzato nella commercializzazione di marchi del lusso; Galeries Lafayette ripropone l'offerta del celebre store parigino con il ristorante e lo spazio Gourmet. Infine, c'è uno store dell'insegna inglese Debenhamns. 01 Macy's Funge spesso da àncora nei mall statunitensi: è presente in 13 centri sui 15 maggiori degli Usa. Nella foto, lo store di Mallofamerica, a Bloomington, nel Mìnnesota. 02 Il rendering di Excelsior, il formato di Coin che, nei prossimi mesi, vedrà la luce in Galleria del Corso a Milano. Verrà probabilmente riproposto nei centri commerciali. 03 La raffinata offerta dei department Nordstrom, al River Park Square di Spokane, nello Stato di Washington. 01 8 GDOWEEK - 9 maggio 2011 www.gdoweek.it - www.gdoweekTV.it 02 03 i trend 07_lusso r&i "Tenendo separati i flussi di clientela, lo shopping center può tenere insieme food e griffe Piazza San Babila a Milano, dal punto di vista commerciale, funge da spartiacque tra via Montenapoleone e corso Vittorio Emanuele: due flussi di clientela che non si mischiano. Il lusso può far parte dell’offerta di un centro commerciale a condizione che si replichi la situazione di piazza San Babila: prossimità senza commistione. Le griffe che affermano: “Nei centri commerciali mai”, in realtà, non vogliono negozi dove entrino clienti con il sacchetto dell’ipermercato. L’ingresso più incisivo nei centri, da parte dei department store, potrebbe operare a sua volta come fattore di democratizzazione del lusso. Torniamo al nostro esempio: il cliente che cerca la griffe prestigiosa in centro a Milano, per comprare lo stesso capo allo stesso prezzo, può andare a laRinascente, dove la griffe ha uno spazio dove si può accedere senza remore psicologiche e dove si possono guardare liberamente i prodotti, o può andare nello showroom del Quadrilatero. Westfield - Londra Bello e con due anime Pietro Malaspina Guarda il video su 01 Prada, Gucci, i diamanti De Beers, Tiffany: sono quattro insegne, oggi, “impossibili” per un centro commerciale italiano. Eppure, assieme ad altre 37 griffe altrettanto prestigiose, sono presenti a Westfield, una struttura commerciale che ormai, per londinesi e turisti, è diventato un polo dello shopping paragonabile a Bond Street e ad Oxford Street. Un centro così ampio e alto è, infatti, difficilmente replicabile nel tessuto urbano delle città italiane e potrebbe avere senso solo a Milano e, forse, a Roma, ma trovare una location adeguata (certo non una periferia sperduta) sarebbe davvero complicato. Quello che, invece, si può replicare, anche se in piccolo, è l’idea di fondo: creare una struttura ad hoc con flussi di pubblico differenziato; è quello che succede a The Village, una sorta di “luxury court”, dove le griffe trovano uno spazio esclusivo. 02 01 Scelte di design che danno il segno della raffinatezza dell'ambiente di Westfield. Michael Gabellini è la firma per The Village. 02 Tra i quattro department store, presenti all'interno della struttura, c'è anche un pdv M&S, con un piano intero dedicato a cibo e fiori e con quattro punti di ristorazione. 03 La presenza di Church's è stata voluta da Prada, che possiede il marchio. 04 House of Fraser, altro department store presente a Westfield, di fascia media. 05 Nel Village, c'è anche la gioielleria di Tiffany; oltre alla classica collezione di diamanti, presenta le proposte delle maggiori collezioni di oreficeria. 03 04 05 GDOWEEK - 9 maggio 2011 www.gdoweek.it - www.gdoweekTV.it 9 r&i i trend 08_nuovi formati La stazione deve avere strutture e location adeguate altrimenti il retail finisce su un binario morto" Pietro Malaspina I nuovi luoghi del commercio possono funzionare solo se rispondono alla regola fondamentale del retail: la location deve essere attrattiva per mercato, struttura e ubicazione. Una struttura organizzata in uno stadio, in una stazione, o in un ospedale funziona solo se si risponde alle esigenze del commercio. Confrontiamo ad esempio le strutture della Stazione Termini e della Centrale di Milano. A Roma, la stazione dispone di una struttura organizzata come un classico centro commerciale e si trova nel cuore della parte commerciale della città; a Milano, la Stazione è in una zona lontana dal centro del retail cittadino ed è anche organizzata, a causa della struttura dell’edificio, in maniera dispersiva. Può richiamare i viaggiatori, ma farà presumibilmente fatica a diventare un luogo di attrazione anche per i residenti. Da questo punto di vista, proprio perché organizzata, in piccolo, come Termini, funziona meglio la stazione di Porta Garibaldi. Un farmer market con una raffinata offerta di ristorazione in una stazione della metropolitana: è quanto offre il flagship store di Union Market, che presentiamo nella fotografia a destra. Lo store è parte del centro commerciale Fulhambroadway store. Creato nel 2002, all'interno della stazione ottocentesca della District line, nella Greater London (con i suoi 12 milioni di visitatori annui), costituisce un ottimo esempio di come una struttura commerciale, ubicata in un'area di passaggio frettoloso, da parte dei viaggiatori, possa trasformarsi in una struttura di attrazione per un intero quartiere. Quindici i pdv presenti, che si aggiungono a nove strutture di ristrutturazione e a quattro sale da gioco, oltre a una multisala con nove schermi e una spa, un'offerta selezionata e completa che potrebbe essere riproposta con successo a Milano o a Roma. Union Market L'eccellenza del food nel metrò Guarda il video su Stazione Termini Attrazione naturale Stazione Firenze Un ritorno alle origini La location è di quelle che garantiscono naturalmente il successo: si possono intercettare i flussi di una grande stazione ferroviaria, di una stazione della metropolitana e di un quartiere centrale densamente abitato e pieno di alberghi per turisti. Ai 50 negozi, che operano nello shopping center di Roma Termini, il business non manca di sicuro. Che si tratti di una struttura non riservata solo ai viaggiatori, lo dimostra la presenza di due supermercati, il formato drugstore di Conad e un Despar. Una rivisitazione che costituirà anche un ritorno all'antico. Il progetto di riqualificazione della stazione di Santa Maria Novella a Firenze, curato da Marco Tamino, prevede il rimodernamento dell'esterno, eliminando le aggiunte fatte nel corso degli anni al disegno originario. Le attività commerciali saranno spostate al piano inferiore. L'apertura è prevista per la fine del 2012. L'attrattività della location deriva da una semplice considerazione: la stazione è nel cuore di una delle città più turistiche del mondo. Grand Central Station Paradiso dei gourmand Al fascino ottocentesco della stazione ferroviaria con il maggior numero di binari al mondo, la Grand Central, di New York, aggiunge anche una prestigiosa offerta commerciale e di ristorazione: 68 tra negozi e punti di ristorazione, organizzati su più livelli. Tra questi il Cipriani Dolci e il celebre Oyster Bar. Una delizia per gourmet, che non ha nulla a che vedere con le soluzioni di ristorazione veloce delle nostre stazioni ferroviarie. 10 GDOWEEK - 9 maggio 2011 www.gdoweek.it - www.gdoweekTV.it i trend 09_refurbishment r&i "Dopo dieci anni non hai scelta: o ti rinnovi radicalmente o decadi I centri commerciali sono un prodotto ad elevato tasso di obsolescenza e questo è maggiormente vero dove la location è meno felice e più soggetta alla concorrenza. In ogni caso, ormai ovunque, un centro commerciale può aspettarsi senza grandi cambiamenti non più di dieci anni di vita, poi o si rinnova o decade. Per refurbishment non si intende solo un maquillage, ma un ripensamento radicale della struttura, degli impianti e, quando possibile, anche del marketing mix dell’offerta commerciale. Le difficoltà maggiori si verificano dove non è possibile usufruire di nuovi spazi; dove, invece, c’è disponibilità di aree, il centro può crescere e cambiare d’anima: un esempio è il Fiordaliso (Milano, ndr), che ha potuto ampliarsi gradualmente cambiando radicalmente. Lo stesso ha fatto a poca distanza di tempo Assago. Nonostante la distanza molto ridotta, in termini di bacino di utenza non sono strutture sovrapponibili, ma ognuna è stata indotta dall’altra al cambiamento. Médiacité, Liegi Come cambiare il volto di un'area e di una città Pietro Malaspina Guarda il video su I centri commerciali non solo possono (e devono) evolvere, ma possono anche trasformarsi nella chiave di volta del refurbishment urbanistico. Uno spettacolare esempio è il complesso di Médiacitè, a Liegi, in Belgio. Nato dal riutilizzo di un'area di 6,5 ettari, dove sorgeva un centro commerciale vetusto e a prevalente utilizzo industriale nel quartiere di Longdoz, sulla riva destra della Mosa. La realizzazione del complesso è stata promossa dall'immobiliare Wilhelm & Co, con un pool di importanti partner finanziari. Disegnato dall'archistar israeliana Ron Arad, insieme agli studi Chapman Taylor, RTKL e Jaspers-Eyers&Partners, il centro coniuga design d'avanguardia con l'attenzione ecologica, avendo ottenuto la menzione "very good" Breeam, una delle più rigorose metodologie di analisi dell'impatto ambientale. Tra gli aspetti significativi, da questo punto di vista, si possono segnalare la riduzione dei consumi energetici dei singoli store e la limitazione del fabbisogno energetico del complesso, grazie alle pareti realizzate con superfici riflettenti. La raccolta dell'acqua piovana riduce il fabbisogno idrico. Anche i clienti (7 milioni in un anno) sono stimolati al risparmio energetico, sia perché la struttura è facilmente raggiungibile senza auto, essendo ubicata a ridosso della stazione ferroviaria ed al terminal degli autobus; sia perché è incentivato l'uso delle auto elettriche, mediante l'installazione di colonnine per la ricarica. L'offerta commerciale è quella tipica dei centri urbani, con prevalenza di tessile. Sono 103 i pdv presenti, cui si aggiungono attività di entertainment come la pista di pattinaggio, una multisala e un hotel, che apriranno nel 2012 e andranno ad aggiungere altri 7.000 mq ai 160mila di Gla odierni, 45mila dei quali riservati al retail. Tra le insegne più significative Saturn, Primark, Delhaize, H&M e Charles Vogele. GDOWEEK - 9 maggio 2011 www.gdoweek.it - www.gdoweekTV.it 11 r&i i trend 10_interaction design L' esperienza è tutto. Lo stato dell’arte dell’innovazione in campo tecnologico dimostra una tensione al coinvolgimento dell’utente. Intervenendo sull’esperienza d’uso di una tecnologia è possibile differenziare il proprio prodotto attraverso un controllo accurato sulla qualità dell’interazione. Migliorare la user experience vuol dire progettare un sistema interattivo intorno all’utente, ascoltarlo, conoscerlo, stimolarlo, sorprenderlo, emozionarlo. In questo contesto, è fondamentale adottare un approccio nuovo all’ideazione di spazi e prodotti interattivi, che guardi all’interazione non come The Italian Mood. Qual è l’umore degli italiani e che colore ha un evento che si verifica tra una macchina e il suo utilizzatore, ma piuttosto come un fenomeno che coinvolge le persone, i prodotti e i contesti stessi in cui l’interazione avviene. Un simile metodo sposta il focus del processo di design sull’individuo e sul contesto in cui questo interagisce con tutti gli elementi in esso presenti e si incarna nell’approccio multidisciplinare proprio dell’Interaction Design. Nell’alveo delle ricerche e delle sperimentazioni condotte nel campo dell’Interaction Design all’interno dei laboratori del Cattid (Centro per le Applicazioni della Televisione e delle Tecniche di Ng Connect Program Styling personalizzato multicanale Tecnologie interattive uniscono realtà fisica e virtuale 12 GDOWEEK - 9 maggio 2011 www.gdoweek.it - www.gdoweekTV.it Trasformare il modo di fare shopping combinando esperienze d'acquisto online e in-store alla luce delle possibilità offerte dalle nuove reti IP a banda larga. È questo il punto di partenza dell'NG Connect Program, fondato da Alcatel-Lucent, che, in occasione del Ces di Las Vegas, ha presentato al mondo retail alcuni nuovi concept che evidenziano i benefici offerti dai network a banda larga. Le soluzioni integrano nuovi servizi, applicazioni e modelli di business resi possibili da reti e servizi Long Term Evolution basati sul cloud. I consumatori si aspettano di essere costantemente connessi ed avere accesso immediato alle informazioni necessarie, per prendere decisioni su viaggi, ristoranti e intrattenimento on-the-go. Perché l'esperienza di acquisto dovrebbe essere diversa? Il Virtual Personal Stylist, ad esempio, grazie all'augmented reality, offre alle consumatrici una consulenza di styling personalizzato basata sul profilo dello shopper online. Sia nel caso dell'acquisto via web sia in-store, il profilo online e l'avatar della cliente sono sempre recuperabili per fornire le misure accurate. i trend 10_interaction design Istruzione a Distanza) dell'Università degli Studi di al setaccio i profili pubblici di Facebook e provvede Roma "La Sapienza", prende le mosse The Italian all’acquisizione degli status, questi vengono Mood, un progetto innovativo che mira elaborati attraverso le tecnologie semantiche a rappresentare in maniera dinamica ed interattiva di Expert System e restituiti alla lettura degli l’umore degli italiani. utenti, attraverso una rappresentazione visiva ed Il progetto nasce in uno scenario segnato dalla interattiva. Ad ogni stato d’animo è stato associato crescente centralità della dimensione sociale un colore, affinché fosse possibile rappresentare in ed emotiva all’interno dei rinnovati scenari della modo semplice e immediato le infinite sfumature comunicazione digitalizzata, in cui social network delle nostre emozioni, dei nostri pensieri, del nostro e blog si configurano come nuovi spazi della umore. Filo conduttore di tutto il progetto è la socializzazione, deputati alla costruzione metafora individuata per rappresentare visivamente e diffusione del sé, ambienti in cui giovani e meno il database emotivo ottenuto. La scelta è caduta giovani mettono in vetrina le proprie individualità sull’infruttescenza del tarassaco, meglio conosciuta e si relazionano con quelle degli altri. come dente di leone o soffione, simbolo di The Italian Mood, promosso da Wired Italia leggerezza e volatilità, che si presta a rappresentare e realizzato dal Cattid Sapienza in collaborazione la dispersione in mille rivoli di un’idea, di un con Expert System, nasce con l’obiettivo desiderio, di un'emozione, ovvero del proprio self di raccogliere, analizzare e visualizzare, messo in rete e condiviso con il proprio network. automaticamente e in tempo reale, gli stati d’animo The Italian Mood è presente dal 17 marzo al 22 condivisi dagli italiani su Facebook, per tentare novembre nella mostra "Stazione Futuro, Qui si rifà di capire qual è l’umore del Paese. l’Italia" presso le ex Officine Grandi Riparazioni di Per raggiungere tale obiettivo, il team di ricercatori Torino, nell’ambito delle celebrazioni del 150esimo che ha lavorato a The Italian Mood ha progettato un anniversario dell’Unità d’Italia. È stata progettata sistema modulare, il cui funzionamento si articola in un’installazione interattiva che offre differenti tre fasi interdipendenti. L’acquisizione dei dati passa modi di “esperire” i risultati che il sistema, giorno r&i Nordstrom Quando la vetrina viene "dipinta" dai clienti Presentare ai clienti in un modo diverso dal solito le collezioni di primavera: è stata questa la molla che ha spinto il team creativo di Nordstrom a realizzare una vetrina interattiva nel flagship store di Seattle. Con l'ausilio della tecnologia a infrarossi del controller a mani libere Kinect per Microsoft XBox, Nordstrom ha creato una vetrina trasparente interattiva che chiunque dall'esterno può "dipingere" utilizzando solo il movimento delle mani davanti al vetro. Il Kinect rileva i movimenti della mano dell'utente, la gestualità delle persone viene trasformata in una sorta di pennellata che si proietta sulla vetrina; in questo modo è possibile scrivere o disegnare virtualmente sulla superficie. Sony Electronics Full immersion nelle tecnologie del futuro Il nuovo store aperto da Sony Electronics nel Century City Mall di Los Angeles è stato progettato per catturare immediatamente l'immaginazione dei clienti e coinvolgerli con tutto ciò che Sony ha da offrire -dall'hardware ai contenuti, ai servizi- in modo integrato, interattivo e stimolante. I consumatori possono girare video su una vasta gamma di telecamere, "perdersi" in un film in 3D di Sony Pictures, testare cuffie ecc. Lo store si propone anche come luogo per conoscere le tecnologie future ed emergenti e le innovazioni, come Sony RayModeler, un prototipo avveniristico di schermo a 360° che proietta un'immagine 3D visibile da ogni angolazione. GDOWEEK - 9 maggio 2011 www.gdoweek.it - www.gdoweekTV.it 13 r&i i trend 10_interaction design dopo giorno, restituisce. I dati acquisiti divengono materiale narrativo, da mettere in scena, per raccontare gli italiani, le loro emozioni, i loro sogni e le loro frustrazioni, immergendo il visitatore all’interno di un flusso emotivo che egli stesso contribuisce ad alimentare. Sono state allestite tre aree interattive che, passo dopo passo, conducono i visitatori verso una totale partecipazione al progetto. “Toccare” le emozioni degli altri e condividere le proprie diventa un’esperienza coinvolgente. La prima area è dedicata alla condivisione: attraverso estese superfici dotate di tecnologie touch-screen l’utente inserisce i propri dati per far crescere un soffione. Una volta completato l’inserimento del proprio status emotivo, è possibile soffiare sul microfono per liberare nell’aria i petali del fiore e condividere le proprie emozioni con gli altri visitatori dell’esposizione. Le altre due aree sono state, invece, dedicate alla lettura interattiva degli stati emotivi: una superfice touch consente ai visitatori di curiosare tra i mood degli italiani, leggere i loro status e scoprire, ad esempio, quanti di loro dichiarano di sentirsi tristi, felici, soddisfatti o delusi; Guarda il video su Cisco Combinare mondi reali e virtuali 14 GDOWEEK - 9 maggio 2011 www.gdoweek.it - www.gdoweekTV.it I retailer devono proporre ai consumatori esperienze d'acquisto combinate web-in-store, per sviluppare il business e aumentare la brand awareness. Si può sintetizzare in questi termini l'evidenza principale emersa dalla ricerca condotta da Cisco Internet Business Solutions e presentata all'ultimo convegno della National Retail Federation a New York. Questa nuova esperienza d'acquisto -definita "mashop", termine che deriva dall'unione (mash up) del me- glio dei mondi fisici e virtuali (shop)- permette ai consumatori di ricevere le informazioni e la convenienza di un'esperienza tipica del web e, allo stesso tempo, li mette in grado di toccare, vedere e "sentire" i prodotti che vogliono acquistare. La necessità di costruire esperienze mashop porterà i retailer- secondo la ricerca Cisco- a introdurre tecnologie come display digitali interattivi, video assistant, strumenti di social networking e reti wi-fi per consentire ai consumatori di rimanere connessi con la propria cerchia di amici e accedere alle informazioni mentre essi sono nel punto di vendita. Dallo studio emergono due gruppi distinti di consumatori esperti in tecnologia: i calcolatori e gli estremi. I primi (56% degli intervistati) usano il web per acquisire informazioni utili all'acquisto, gli "estremi" (11%) utilizzano Internet e gli smart phone per scoprire il prezzo più basso. L'aspetto singolare -si osserva nella ricerca- è che, mentre gli shopper estremi ricevono più attenzione da parte dei retailer, l'ampio gruppo degli shopper calcolatori è quello che incide maggiormente su margini e fatturati dei retailer. i trend 10_interaction design r&i quali sono le emoticon più utilizzate (vedi a lato) e cosa significano; in che modo il passare del tempo influenza l’umore degli italiani. L’ultima coinvolge il visitatore in maniera ancora più diretta, utilizzando le potenzialità della computer vision. Una serie di sagome umane “passeggia” su un pannello retroproiettato finché il sistema, attraverso una videocamera, riconosce i visitatori che si fermano di fronte ad esso. Una delle sagome si fermerà, andrà incontro al visitatore e attraverso un sistema audio direzionale leggerà una delle emozioni condivise pescandola casualmente dai dati acquisiti su Facebook oppure offerti direttamente dagli altri utenti di Stazione Futuro. L’installazione, nel suo insieme, diviene così un’esperienza collettiva prima ancora che interattiva che, alimentandosi attraverso una molteplicità di frammenti emotivi, offre una rappresentazione, in costante aggiornamento, dell’Italia e del suo stato d’animo. Non ci sono tastiere, non ci sono mouse, non bisogna sviluppare alcuna competenza specifica. Solo toccare, muoversi, curiosare. Prof. Carlo Maria Medaglia, Valerio De Cecio, Amedeo Perrone Transitions Optical Espositore innovativo per merchandising di lenti Guardare le lenti in un'ottica diversa: si potrebbe sintetizzare così l'idea alla base di The Wall, innovativo espositore per il merchandising delle lenti da vista ideato da Transitions Optical. Un progetto che nasce dall’esigenza di dare maggiore rilievo alle lenti, a cui oggi si dedica solamente il 10% di spazio nelle vetrine espositive dei negozi, nonostante rappresentino il 55% della redditività dei pdv rispetto al 35% ricavato dalle montature. L'obiettivo dell'espositore è quello di attirare l’attenzione dei consumatori su più livelli: display completamente a specchio dotato di un’illuminazione accattivante e di un sistema integrato di lampade UV che sono in grado di offrire indicazioni utili e presentare nel modo idoneo una vasta scelta di montature con lenti Transitions adattative. Real Future Store - Gruppo Metro Forte accento sul mobile shopping Il real Future Store (gruppo Metro) di Toenisvorst/Duesseldorf è il punto di vendita con la maggiore concentrazione al mondo di tecnologie interattive: rfid, robot, self-scanning, digital signage, chioschi interattivi, polisensorialità, pagamenti con impronte digitali. Ma non solo. Negli ultimi due anni, è stata sviluppata un'articolata strategia di integrazione tra canale fisico e virtuale con l'introduzione dei servizi di mobile shopping. Oltre all'app per iPhone, lanciata recentemente, sono state testate diverse applicazioni per i telefoni cellulari e per il mobile marketing. Fra queste, la possibilità di usare il cellulare per il self- scanning, per richiedere informazioni o pagare in modalità wireless. Guarda il video su GDOWEEK - 9 maggio 2011 www.gdoweek.it - www.gdoweekTV.it 15 In queste pagine Adidas Alcatel-Lucent Alexander McQueen Amazon Apple Arad Ron Bloomingdale’s Bond & Brook Breeam Burberry Buttero Cardillo Antonio Cattid Chapman Taylor Charles Vogele Christian Louboutin Church’s Cipriani Dolci Cisco Coin Compagnie de Provence Conad d-raw De Beers Delhaize Despar Diane von Furstenberg District line Dubai Mall Expert System Fabergé Fiordaliso Ford McDonald Fuksas Massimiliano Fulhambroadway Store 2 12 2 5 2 11 8 6 11 5 4 7 12 11 11 2 9 10 14 2-8 4 10 6 9 11 10 2 10 8 13 7 2-11 6 2 10 Gabellini Michael 9 Galeries Lafayette 4 Galleria CenterCity 6 Grand Central Station 10 Gruppo Gcc 8 Gucci 7-9 H&M 11 Henkel 7 Iris Hantverk 4 Jaspers-Eyers&Partners 11 La Feltrinelli 5 laRinascente 6-7-9 Lifschultz Davidson Sandilands 6 Louis Vuitton 7 Lucchetta Paolo 4 Lvhm 7 Macy’s 8 MadeThought 6 Malaspina Pietro 8 MallofAmerica 8 Marks&Spencer 2-9 Massimo Dutti 2 Meatpacking District 2 Mediacité 11 Metro 15 National Retail Federation 14 Nordstorm 8-13 Oakley 5 Organisation in Design 2 Oyster Bar 10 Palatino 2 Pepe Jeans 5 Petit Roland 4 Petit Rose 4 Piaggio 7 Sponsored by Piano Renzo Prada Premium Retail Primark Real Future Store Repetto RGI International RTKL Russo Francesco Sani Mauro Saturn Selfridges Sennet Richard Serafini Sergio Rossi Siemens Sony Electronics Stazione Santa Maria Novella Stazione Termini Stella McCartney Tamino Marco The Italian Mood The Village Tiffany Transition Optical Tsvetnoy Central Market Union Market UNStudio Ventura Lambrate Vitamine Westfield Wilhelm & Co Zara 2 9 2 11 15 4 6 11 7 4 11 4 4 7 7 7 13 10 10 2 10 12 9 9 15 6 10 6 3 7 9 11 2 retail è in crescita il fast fashion firmato cache cache La catena prosegue lo sviluppo in Italia puntando all'ampliamento della rete nel Centro- Sud. Entro l'anno dovrebbe aprire lo store numero 100 01 di N.Tadioli l modello di business è quello “I del fast fashion. Il target è una donna particolarmente attenta al- 02 le tendenze ed al merchandising, interessata alla moda, con una età compresa fra i 20 e i 35 anni. È curiosa, ha spesso voglia di cambiare, ma desidera prezzi accessibili, gli stessi che può trovare da Zara o da H&M”. A parlare è Sabino Ciavarelli, direttore d’insegna Cache Cache Italia. una rete nazionale Con l’ultima apertura all’interno del centro commerciale Parco Leonardo Fiumicino, la catena, presente in Italia dal 2007, ha ormai raggiunto i 91 pdv, equamente divisi fra centri commerciali e centri cittadini, sia in gestione diretta sia in franchising, con un bacino di utenza di almeno 50 mila persone. “Il primo anno non è stato facile -confida il manager-, ma come succede per tutte le start up, dopo un’analisi del giusto collocamento del brand, la strada è stata in discesa. Questo aggiustamento è stato necessario per adattarsi al mercato del nostro Paese, visto che la consumatrice italiana è particolarmente severa, esigente e selettiva, ma, allo stesso tempo, capace di premiarti. Questa estate contiamo di inaugurare il centesimo negozio. Siamo ormai presenti su tutto il territorio nazionale, anche se la maggior parte degli store si trova nel Nord, anche se il Sud, però, mostra trend di crescita elevati e costanti”. Per questo, le prossime aperture si concentreranno, infatti, in Puglia, Campania e Lazio, mentre non è prevista la presenza di shop-in-shop presso altre insegne. offerta e politica di prezzo L’assortimento comprende abbigliamento total look, anche se negli store di media superficie, fra gli 800 e i 1.000 metri quadrati, spesso sono esposti altri due marchi complementari del gruppo: Patrice Breal, più classico per donne più adulte, e Bonobo Jeans, casual e sportivo. “La particolarità del nostro approccio prevede una soluzione a metà strada fra il libero servizio e la vendita assistita, per dare spazio alle clienti, senza lasciarle completamente sole -conclude Ciavarelli-. Sconti e promozioni sono fondamentali per vendere. Non aspettiamo però i saldi, ma cerchiamo di creare iniziative tutto l’anno per creare flussi: nuove collezioni, sconti sul secondo articolo, ribassi su famiglie di prodotti”. 36 GDOWEEK - 9 maggio 2011 www.gdoweek.it - www.gdoweekTV.it 01 Cache Cache è il brand ammiraglio del gruppo francese Beaumanoir, che opera con 5 marchi in 40 Paesi diversi con una rete totale di 1.880 pdv (di cui 200 in Cina). 02 Il punto di vendita presente all'interno del centro commerciale Auchan-Nerviano. Re Lighting. The way we make light. Reggiani Re Lighting. Flessibilità, potenza, equilibrio. Re Lighting è il nuovo modo di fare luce di Reggiani. È l’approccio contemporaneo al progetto della luce. RE IOS, il rivoluzionario sistema di ottiche intercambiabili estremamente flessibile e con infinite combinazioni progettuali. RE LED Luce, i migliori LED che uniscono alta qualità di luce e straordinaria efficienza energetica. RE LINK, una selezione di prodotti nati dalla capacità di costruire profonde relazioni progettuali per offrire soluzioni rapide e su misura. Scarica Reggiani Re Lighting iPad App oppure visita: www.relighting-reggiani.net REGGIANI SPA ILLUMINAZIONE • contact@reggiani.net • www.reggiani.net LIGHTING RE-SOLUTIONS di A.Bonaccorsi *AREA NIELSEN *AREA NIELSEN 2 3 IPERMERCATI: 182 IPERMERCATI: 158 MQ 858.300 MQ 720.692 SUPERMERCATI: 1.817 SUPERMERCATI: 1.960 MQ 1.637.092 MQ 1.734.361 ALTRI: 3.973 ALTRI: 4.843 MQ 1.131.185 MQ 1.377.717 Supermercato Cash&carry DATA DI APERTURA DATA DI APERTURA LOCATION LOCATION CONCORRENZA CONCORRENZA Via Longhena 48 San Vendemiano (Tv) 2.000 mq Gruppo Unicomm (associato Selex) Marzo 2011 In zona periferica, ad angolo con via Palladio. A poche centinaia di metri è attivo un supermercato Eurospar. LAYOUT Segue le caratteristiche dell’insegna. Ampio spazio ai reparti pescheria che occupa 7 metri lineari, macelleria (15,6 metri più 10 di isole promozionali), gastronomia e latticini (20 metri), e spazio “sottozero”, con 26 metri di armadi riservati ai surgelati. OFFERTA In assortimento circa 8.000 referenze. In ogni reparto un’enfasi speciale è riservata ai prodotti tipici della gastronomia veneta. SERVIZI Orario: lun-sab 8,30-20,00. Il parcheggio è dotato di 131 posti auto. Strada statale 602 Villanova di Cepagatti (Pe) 7.000 mq Multicash spa (associato Interdis) 30 marzo 2011 È situato in periferia. Al chilometro 51,300. Nello stesso bacino di utenza sono attivi Metro, Migro e Grossisti tradizionali. LAYOUT Non si discosta dal tradizionale format dell’insegna. OFFERTA L’assortimento comprende 10.000 item di cui 5.000 per il non alimentare. SERVIZI Orario: lun-ven 7,00-19,00, sab-dom 7,00-12,00. Possibilità di parcheggio coperto per 80 automobili. ADDETTI E CASSE Il team di lavoro è composto da 50 addetti. Per i pagamenti 8 casse. ADDETTI E CASSE Il servizio è garantito da uno staff di 40 addetti. In barriera 12 casse di cui 4 rapide. Supermercato Via dei Cessati Spiriti 8 Roma * Dati delle aree da: Guida Nielsen Largo Consumo, edizione Gennaio 2011 sviluppo reti sviluppo reti Carrefour parcheggio con 50 posti auto. DATA DI APERTURA ADDETTI E CASSE 25 marzo 2011 Gli addetti sono 50. LOCATION ADDETTI E CASSE Ubicato in zona periferica. La via interseca via Appia Nuova. CONCORRENZA In zona insistono un supermercato Sma e un pdv In’s. LAYOUT Come da tradizione dell’insegna. OFFERTA Offre 15.000 referenze in assortimento tra food e non food. Ampio spazio ai prodotti a marchio Carrefour, Carrefour Discount, No Gluten (la linea dedicata ai celiaci), i prodotti di Filiera Carrefour Viversano, Carrefour InForma, Sélection, Terre d’Italia. SERVIZI Orario: lun-sab 8,00-20,00, domenica 9,00-20,00. A disposizione dei clienti un Orario: lun-sab 8,00-21,00, domenica 9,00-20,00. Possibilità di take away e consegna a domicilio. Supermercato Via Andrea Doria 44-46 Roma 500 mq Gruppo Tuo Simone Marchesani dirige un team di 5 addetti full time e 11 part time. Attive 4 casse. Supermercato LOCATION Via Caracciano 48 Airola (Bn) 1.500 mq Multicedi srl (associato Interdis) CONCORRENZA DATA DI APERTURA DATA DI APERTURA 24 marzo 2011 Situato in zona centrale, a 700 metri circa da Città del Vaticano. Attivo nella stessa area un pdv Carrefour Market. OFFERTA CONCORRENZA SERVIZI OFFERTA Oltre 8.000 item presenti in assortimento. SERVIZI Orario: lun-sab 8,00-20,00, domenica 8,30-13,30. Per gli automobilisti a disposizione 100 posti nel parcheggio scoperto. ADDETTI E CASSE Gli impiegati sono 20. La barriera casse è composta da 6 postazioni. LOCATION Ubicato in periferia, si trova a 2 chilometri circa dal centro cittadino. In vendita 4.950 articoli di cui 4.100 food e 850 non food. Si sviluppa su pianta rettangolare con ingresso sul box informazioni e reparto pet food e non food. 15 febbraio 2011 Rimane fedele al classico format dell’insegna. LAYOUT LAYOUT I principali concorrenti presenti nello stesso bacino di utenza sono Conad e Sisa. Supermercato Via Carroceto 50 Aprilia (Lt) 600 mq Prime srl DATA DI APERTURA 7 marzo 2011 sviluppo reti LOCATION È stato realizzato in zona periferica. Ha un bacino di utenza di circa 70.000 persone. CONCORRENZA In zona insistono In’s, Pam, Lidl. LAYOUT Si sviluppa su classico format dell’insegna. OFFERTA 7.000 articoli in vendita. SERVIZI Orario: lun-sab 8,00-13,30 e 16,30-20,00. Il parcheggio a raso privato comprende 7 posti auto, quello comunale ne ospita altri 7. ADDETTI E CASSE 10 addetti, 2 casse. NON FOOD Roma 1.400 mq Kiabi DATA DI APERTURA 26 marzo 2011 Via Enrico Ferri 43/A ADDETTI E CASSE Per i pagamenti attive 6 casse. LOCATION È in galleria al centro commerciale La Romanina. Raggiungibile anche in metropolitana, terminal Anagnina. CONCORRENZA Nello stesso centro operano Vero Moda, Sandro Ferrone, Motivi, Elena Mirò. LAYOUT Pianta rettangolare su classico format dell’insegna, distribuzione secondo i quattro reparti donna, uomo, bambino, baby. OFFERTA In vendita 10.000 referenze. SERVIZI Specializzato abbigliamento famiglia rimborsati entro 30 giorni dall’acquisto. Orario: lunedì 10,00-20,30, mart-sab 9,00-20,30, domenica 10,00-20,30. Servizio di ritocco dei capi acquistati e possibilità di cambiare la merce o essere SERVIZI Orario: lun–ven 9,30-13,00 e 16,00-20,00. Sabato 10,0013,00 e 16,00-20,00. ADDETTI E CASSE Nel pdv lavora un addetto. Per i pagamenti 1 cassa. Telefonia Via La Farina 42 b Messina 40 mq Tiscali Telefonia DATA DI APERTURA Via di Sangiuliano 265 Catania 70 mq Tiscali LOCATION DATA DI APERTURA Febbraio 2011 Si trova in zona centrale, ad angolo con via Torino. CONCORRENZA Nella stessa zona insistono pdv Tim,Vodafone, Fastweb, H3g. LAYOUT Si sviluppa su pianta quadrata e segue le caratteristiche dell’insegna. OFFERTA In vendita Apple, Nokia, Samsung, Bose, Sennheiser e Spalding. vativa o n in a t s o p lutine. g a z La ris n e s l e igenza d per ogni es Febbraio 2011 LOCATION In pieno centro cittadino, di fronte a piazza Manganelli. CONCORRENZA Nello stesso bacino di utenza sono attivi Tim,Vodafone, Fastweb, H3g. LAYOUT Sviluppato su pianta rettangolare e irregolare, segue le caratteristiche dell’insegna. lutine - senza g osio tt la za n - se - con olio ine ex traverg no - con gra saraceno lutine - senza g osio tt - senza la bra fi i d o cc ri no ra g n co o n ce ra sa DS – gluten free è il marchio giovane e innovativo del gruppo Dr. Schär, leader europeo sul mercato del senza glutine, presente in oltre venti paesi. Trent’anni di esperienza e di ricerca sono alla base della continua innovazione dei prodotti DS – gluten free che lanciano sfide sempre nuove all’intero settore dell’alimentazione senza glutine. www.ds4you.com Great food, great fun. sviluppo reti new pubb. G$/week 75x237mm 18/04/11 15.55 OFFERTA Numero referenze non disponibile. SERVIZI Orario: lun–ven 9,30-13,00 e 16,00-19,30. Sabato 10,0013,00 e 16,30-20,00. ADDETTI E CASSE Gli addetti sono 3. Attiva 1 cassa. Telefonia Corso di Porta Romana 80 Milano 35 mq Tiscali direzione Sondrio. CONCORRENZA Non ha diretti competitor nello stesso bacino di utenza. LAYOUT Si sviluppa su pianta irregolare e segue la tradizione dell’insegna. Lo store è il risultato di un’operazione di “resite” che ha portato all’ampliamento della superficie di vendita. OFFERTA Il punto di vendita offre un assortimento di 10.000 prodotti. SERVIZI DATA DI APERTURA Febbraio 2011 LOCATION Nella zona sud-est del capoluogo lombardo. La più vicina fermata della metro è Crocetta. CONCORRENZA Sono attivi nella stessa area pdv di Vodafone, H3g, Wind. Orario: lun-sab 9,00-21,00, domenica 9,00-20,00. Il parcheggio del centro comprende 1.500 posti auto gratuiti e per le bici presso gli ingressi principali. ADDETTI E CASSE Sono impiegati 15 consulenti alla vendita in tutti i reparti. LAYOUT Rimane fedele al format dell’insegna. OFFERTA Nd SERVIZI Orario: lunedì 15,00-19,00. Mart-ven 9,00-13,00 e 15,00-19,00. Sabato 10,0013,00 e 15,00-18.00. ADDETTI E CASSE Un impiegato. Una cassa. Elettronica di consumo Via La Rosa 354 Piantedo (So) 1.500 mq UniEuro spa DATA DI APERTURA 5 aprile 2011 LOCATION All’interno del centro commerciale Fuentes, collocato all’intersezione di tre importanti vie di passaggio che collegano le province di Lecco, Como e Sondrio, cioè rispettivamente la S.S. 36 direzione LeccoValchiavenna, la S.S. 340 direzione Como e la S.S. 38 Elettronica di consumo Via Predda Niedda Sassari 3.000 mq UniEuro spa DATA DI APERTURA 15 aprile 2011 LOCATION Il nuovo store si trova presso il nuovo centro commerciale Tanit. Ad angolo con via Caniga. CONCORRENZA Non ci sono concorrenti diretti nella stessa area. LAYOUT Si sviluppa come da tradizione dell’insegna. All’interno sono stati realizzati 5 shop in shop e 40 aree promozionali. OFFERTA Propone 25.000 articoli suddivisi nei vari reparti. SERVIZI Orario: lun-sab 9,00-21,00, domeniche a deroghe comunali 9,00-21,00. ADDETTI E CASSE A disposizione del cliente 50 consulenti alla vendita. industria fonti di vinadio: attenzione al benessere e all’ambiente Le sorgenti di Sant’Anna sono tra le più alte, nel cuore delle Alpi piemontesi: di qui la consapevolezza di avere un obbligo di responsabilità sociale nei confronti dell’ambiente si è aperto sotto i miglioIunalri2011 auspici per Fonti di Vinadio: crescita del 28% rispetto al gennaio 2010 in un mercato maturo che ha incassato un poco confortante -0,9%. “La crescita è dovuta principalmente a efficaci azioni promozionali, tese anche a introdurre nuovi formati: quello da 2 litri e, nel caso di Sant’Anna BioBottle, quelli da 1 litri e da 1,5 litri -spiega Alberto Bertone, presidente e Ad di Fonti di Vinadio-. Fondamentale è stata anche la riorganizzazione, nel secondo semestre del 2010, della rete di vendita che ci ha permesso di concentrarci meglio sui pdv e di sviluppare i diversi canali: gdo, horeca e vending". Forte dei risultati raggiunti in Italia, dove registra trend di crescita molto sostenuti al Sud, soprattutto in Sardegna, l'azienda ora si sta preparando allo sbarco sui mercati europei”. di N.Tadioli sviluppo etico Al trend positivo ha contribuito Sant'Anna BioBottle che, pur rappresentando ancora una nicchia, continua a crescere sensibil- mente in termini di vendite. Lanciata un paio d’anni fa, la bottiglia è realizzata con uno speciale biopolimero, sviluppato da Ingeo, che si ricava dalla fermentazione Nel giro di degli zuccheri delle piante. “La chiave di pochi anni, le volta per l’impennata nelle vendite -spiega Bertone- è stato il cambio di approccio tradizionali plastiche, derivate nella strategia di comunicazione. Prima facevamo leva solo sui benefici ambientali dal petrolio, (650 milioni di bio-bottiglie permettono un lasceranno spazio risparmio di 176.800 barili di petrolio), ma abbiamo scoperto che la gente apprezai biopolimeri za di più gli aspetti collegati alla propria salute e al benessere: un polimero come questo mantiene meglio le qualità organolettiche dell’acqua, per esempio non esistono cessioni indesiderate. E la nostra acqua è già conosciuta per essere particolarmente leggera, quella che ha il minor residuo fisso”. Alberto Bertone, presidente e Ad Fonti di Vinadio la politica di pricing Al buon andamento delle vendite ha contribuito una politica di pricing che ha mantenuto dei prezzi solo leggermente superiori a quelli medi. “Per garantire la redditività -puntualizza Bertone- sono necessari de- Rocco Bormioli mette al centro il consumatore La strategia si focalizza verso design e comunicazione. In apertura, a Milano, un flagship monomarca occo Bormioli, leader nel vetro per la casa, sta cambiando strategia in termini R di prodotti, posizionamento, canalizzazione e comunicazione. È stato rivisto, infatti, l'intero marketing mix ponendo al centro il consumatore e sfruttando al meglio l'elevata brand awareness. Chiamato a guidare il cambiamento mediante la direzione generale della Divisione Casa (che da sola rappresenta poco meno della metà del fatturato e che, non a caso, rappresenta anche l'area aziendale con i maggiori skill di marketing) è Giancarlo Masini. Scelto proprio per la lunga esperienza nel largo consumo food, si è posto l'obiettivo di mettere al centro della strategia il cliente. Un obiettivo che all'interno di una struttura di grandi dimensioni (oltre 500 milioni di fatturato, 3 stabilimenti, 1.200 dipendenti), significa una piccola rivoluzione copernicana. Eppure il risultato c'è stato da subito con una crescita divisionale dell'8%, che si punta di replicare anche nel 2011. "Far mutare rotta alla Bormioli verso un approccio marketing oriented è stato un obiettivo impegnativo, ma ragionevole -dice Masini-. Il personale, infatti, si è fatto coinvolgere in modo molto proattivo nel project marketing, cioè nella creazione di gruppi interdivisionali con cui verificare la bontà dei progetti delle novità, prima di farli arrivare sul mercato. Una cosa del tutto nuova per l'azienda." 42 GDOWEEK - 9 maggio 2011 Crescere negli altri canali Bormioli nel canale gdo ha un ruolo di assoluta leadership, non così è nell'horeca ove ha ampi margini di crescita. "Il nostro obiettivo principale è di mantenere le posizioni nel canale gdo grazie anche a prodotti di grande successo come Frigoverre e Quattrostagioni. Però vogliamo guadagnare quote negli altri canali, negozi tradizionali e ristoranti, per i quali abbiamo sviluppato la nuova linea specifica Electra che sarà disponibile da maggio e che è stata molto ben accolta nel corso della fiera Ambiente a Francoforte. Non intendiamo più essere percepiti come generalisti, ma come specialisti efficienti nel time to market e www.gdoweek.it - www.gdoweekTV.it industria 02 01 Prima e unica al mondo bottiglia ecosostenibile nel formato 1,5 l, Sant’Anna Bio Bottle si biodegrada completamente in 80 giorni negli appositi siti di compostaggio. 01 02 Lo stabilimento di Vinadio (Cuneo) si 03 sviluppa su 60.000 mq di superficie. Una rete di 400 km di tubazioni in acciaio inox incanala l’acqua dalla sorgente verso le dieci linee di imbottigliamento che consentono una capacità produttiva di 310 mila bottiglie all’ora (7,5 milioni al giorno). 03 terminati volumi che possano controbilanciare l’elevato prezzo della materia prima. I volumi potrebbero essere notevolmente più alti se la grande distribuzione fosse pronta ad accogliere questo genere di prodotti, comunicando al consumatore i pregi di un prodotto ecocompatibile”. L’attenzione dell’azienda per l’ambiente non si ferma al packaging, ma riguarda l'intero ciclo produttivo, dall’eliminazione dei saponi nell’impianto produttivo all’installazione di pannelli solari sulle sor- nella proposta di nuove collezioni ogni sei mesi. I buyer internazionali, cui attribuiamo una parte significativa delle prospettive di crescita, devono avere i tempi giusti per pianificare gli acquisti. Un solo dato: in mercati come Brasile, Russia e Iran, nel 2010 le vendite sono raddoppiate" La comunicazione: fattore chiave Una strategia di crescita che guardi non solo al mercato domestico, ma anche al mercato globale deve per forza puntare alla distintività in grado di valorizzare il plus del made in Italy. "Bormioli in Italia ha una brand awareness dell'86%, soprattutto legata a tradizione e affidabilità. Noi, invece, puntiamo a crescere negli ambiti in cui siamo meno riconosciuti e cioè creatività, stile e funzionalità, al fine di riposizionare la brand identity verso l'alto. Essendo Bormioli un brand internazionale occorre definire una comunicazione di taglio globale che sia vei- genti, all’utilizzo del calore prodotto dai macchinari agli impianti per climatizzare gli stabilimenti sino all’utilizzo di energia rinnovabile (idroelettrica). È però sul packaging che si gioca il futuro -conclude il manager- nel giro di pochi anni le tradizionali plastiche derivate dal petrolio lasceranno spazio a polimeri derivati dagli zuccheri delle piante, è in questa direzione che stanno andando le multinazionali americane e in cui ci muoviamo anche noi”. colabile anche in mercati esteri. In questo ambito ci avvaliamo di Armando Testa che, giocando sulla 'stella' che brilla nel nostro logo, ha puntato per i prodotti destinati alla gdo su un naming basato sul cielo stellato, con parole che hanno una riconoscibilità internazionale tipo Cometa e Nettuno. Non a caso il nostro stand ad Ambiente aveva un'area, che sembrava il planetario di Milano con proiezioni 3D, accanto ad un area con tavoli sottoilluminati (vedi foto). Sulla falsariga di cosmo-luce-trasparenzadesign, quest'anno raddoppieremo il nostro investimento in pubblicità su vari media. Compresa anche, fatto molto innovativo per l'immagine Bormioli, la realizzazione di un flagship monomarca in corso Garibaldi a Milano, dove prima si trovava una galleria d'arte: 180 mq disegnati da Costagroup con l'assortimento completo, retail gdo e horeca, e le novità 2011. L'apertura è prevista per fine maggio." Ugo Stella 43 GDOWEEK - 9 maggio 2011 www.gdoweek.it - www.gdoweekTV.it industria 01 02 03 05 04 king's ridisegna prosciutteria Presentato a Milano, in occasione del Salone del Mobile, il nuovo concept del marchio di punta dell'azienda veneta. Il progetto realizzato da un giovane designer veneto irma storica dell'alta saF lumeria made in Italy -nel 2007 l'azienda vicentina ha fe- di F. De Vincenzi steggiato i 100 anni di attivitàKing's ha scelto la settimana del Salone del Mobile di Milano per presentare il progetto di total design che ha interessato la linea d'alta gamma dedicata al banco taglio delle migliori salumerie d'Italia: Prosciutteria King's. Un progetto nato dall'incontro tra Vladimir Dukcevich, Ceo di Kipre Holding Spa (la società di famiglia che controlla anche Principe di San Daniele) e Luca Nichetto, designer veneziano di fama internazionale. Obiettivo condiviso: valorizzare in chiave moderna i valori di italianità e tradizione distintivi della marca e della sua linea d'eccellenza. immagine coordinata Il primo passo dell'operazione è stato il restyling del logo -creato da Nichetto in collaborazione con il graphic designer Roberto Bandiera- che richiama l'immagine stilizzata di alcuni elementi che caratterizzano il clas- sico cestello in vimini proposto da sempre da King's come confezione speciale dei suoi prosciutti. Un segno grafico distintivo, tutto giocato in bianco e nero, che contraddistinguerà il packaging delle specialità di salumeria (collarini, buste salvafreschezza), ma anche una vera e propria collezione di abbigliamento (grembiuli, cuffie ecc) e utensili (coltelli, pinze, realizzate in collaborazione con Coltelleria Berti) che l'azienda proporrà alla propria clientela selezionata. A coronamento dell'operazione, la King's Design House by Nichetto allestita a Milano in zona Tortona: un grande parallelepipedo nero (ubicato sul tetto del palazzo del Temporary museum for new design) composto da un'area espositiva dedicata alla nuova collezione e un'area lounge, impreziosita da arredi e complementi di design (Casamania, Emmegi, Fornasari, Kristalia alcune delle firme presenti), per relax e degustazioni. Quasi un concept per un locale Prosciutteria King's ... "È presto per pensarci -ha commentato Dukcevich-, ma non nascondo che l'idea non mi spiacerebbe affatto". 44 GDOWEEK - 9 maggio 2011 www.gdoweek.it - www.gdoweekTV.it mbientazione soft 01 A per il lounge della King's Design House allestita all'interno di Superstudio Più, in via Tortona a Milano. 02 Nato da una rivisitazione grafica dei motivi del classico cestello King's il nuovo logo è il fulcro della nuova collezione di abbigliamento e utensili per il pdv. 03 Etichette minimal e re04 ticelle total black per i salumi della linea Prosciutteria King's. 05 Il designer Luca Nichetto (a sinistra) con Vladimir Dukcevich (a destra). inalpi spa industria chanteclair si concentra su gamma & advertising Il vissuto di affidabilità che contraddistingue la marca e il continuo ampliamento dell'offerta sono sostenuti da Real Chimica da significativi investimenti pubblicitari di P. Pagani business vola per il “Gallo del Icelpulito”. Grazie alle performandei prodotti a marchio Chan- teclair -trainati dal celeberrimo sgrassatore universale- Real Chimica continua ad incrementare il proprio sell-out, +5,3% nell’anno appena concluso (fonte: ACNielsen totale Drug AT 01/11), in controtendenza rispetto al trend del mercato. “Nel 2010 il nostro fatturato ha registrato una crescita di 3 punti -dichiara Matteo Bettini, responsabile del trade marketingraggiungendo quota 108 milioni di euro, di cui circa l’80% realizzato in Italia. Si consideri che, nell’ultimo quinquennio, abbiamo rilevato una crescita complessivamente pari al 39% a valore”. Risultati che discendono da una strategia competitiva incentrata su due focus prioritari: la forza del brand in termini di prestazionalità ed affidabilità -che ha consentito il graduale allargamento dell’offerta a varie categorie della detergenza- e la comunicazione di prodotto divertente e colorata, dunque distinguibile e memorabile rispetto alle campagne dei competitor. Matteo Bettini, responsabile trade marketing Real Chimica +39 % l'incremento a valore messo a chi pulisce più di chanteclair? segno nell'ultimo “Chanteclair è oggi un marchio ombrello quinquennio riconosciuto ed apprezzato perché altamente affidabile ed identificativo di prodotti di qualità, tradizionali e insieme performanti -spiega Bettini-. Siamo entrati nelle famiglie con lo sgrassatore, che oggi fattura 40 milioni e detiene una market share del 50%, per poi estendere la gamma a tipologie merceologiche contigue, aumentandone progressivamente la penetrazione. Senza dimenticare che, ogni anno, investiamo ben il 7% del fatturato in campagne Atl e Btl”. Lo storico jingle e, pro- babilmente, anche la sua recente versione dedicata al detersivo lavatrice Econcentrato -“Chanteclair piccolo ma 4 volte più potente”- saranno presto di nuovo on air. Per il 2011, infatti, il piano media aziendale prevede l’ulteriore incremento dei flight tv ed intense attività radio; relativamente ai pdv, invece, sono in programma 5mila giornate-hostess, un concorso nazionale in comarketing più alcune iniziative per le singole insegne. “Queste azioni ci consentiranno di sostenere i nostri ultimi lanci -sottolinea Bettini- fra cui spiccano i nuovi ammorbidenti concentrati e i detersivi liquidi concentrati, prodotti ecosostenibili in quanto basati su formulazioni da 25 ml/ dose (e non 100 ml), che richiedono un minore impiego di materie prime ed acqua, una maggiore compattazione dei volumi, un contenimento dei costi d’imballo e di trasporto: il tutto con la garanzia di performance lavanti decisamente elevate, già nel 2009 Real Chimica ha varato il motto “qualità e responsabilità Chanteclair”. Accanto a questi progetti, abbiamo creato una nuova fragranza di sgrassatori (limone), puntiamo a sviluppare il segmento della cura capi bebè e stiamo lavorando su una linea completa di prodotti disinfettanti per grandi e piccole superfici”. ACQUISIZIONE CHLABE: LE SINERGIE DI QUASAR Real Chimica, attiva dal 1979, è specializzata nella produzione e distribuzione di prodotti per la detergenza casa (bucato e pulizia superfici lavabili). La svolta decisiva del business risale al 1996, con l’acquisizione del brand Chanteclair e l'esclusiva della produzione della fragranza di Sapone di Marsiglia ad esso legata. Due le intuizioni premianti: rilanciare l'uso del Marsiglia -noto per le proprietà lavanti e profumanti- ed investire nella ricerca di prodotti innovativi ed efficaci, come il detersivo liquido per lavatrice e lo sgrassatore universale. Nel 2011, l’azienda ha acquisito il 100% di Chlabe, impresa italiana operante nel settore dei detergenti per la pulizia della casa con il marchio Quasar: un brand che vanta una percezione di qualità intrinseca, efficacia professionale, distintività a scaffale e, quindi un’affinità elettiva con Chanteclair. L’obiettivo dichiarato è conquistare quote in alcuni segmenti dei pulitori per piccole superfici, come acciaio vetro e legno. 46 GDOWEEK - 9 maggio 2011 www.gdoweek.it - www.gdoweekTV.it industria Aldo Fumagalli, presidente e Ceo del gruppo brianzolo candy, 50 anni sotto il segno dell’efficienza Candy Hoover Group, a mezzo secolo dall’inaugurazione del primo sito produttivo di Brugherio (Mb), si concentra sulla riduzione dei consumi inquant’anni sono un traC guardo importante. Ancor più in un settore come quello de- gli elettrodomestici, in cui negli ultimi decenni si è assistito a un processo di delocalizzazione irreversibile. Candy Hoover Group ha festeggiato il cinquantesimo anno di attività dello stabilimento di Brugherio (Monza-Brianza), il primo della storia del gruppo, specializzato nella produzione di lavabiancheria. Accanto ai reparti produttivi, nel sito è presente una divisione dedicata alla R&S, oltre alle direzioni generale e commerciale dei quattro business sector, occupando complessivamente quasi 1.000 addetti. Si tratta di un patrimonio da mettere in risalto, che rappresenta un valore aggiunto per il gruppo. Le celebrazioni, svoltesi proprio nello stabilimento, hanno visto coinvolta la famiglia Fumagalli, fondatrice e ancora saldamente al comando del gruppo. Aldo Fumagalli, presidente operativo e Ceo, ha rimarcato l’importanza di questo sito per l’equilibrio dell’intero gruppo: “Qui creiamo delle lavatrici che crediamo rappresentino la migliore maniera di lavare al mondo. Vogliamo portare i nostri prodotti ovunque, un lavoro che abbiamo iniziato a svolgere nel lontano 1958 e che siamo sempre più intenzionati a continuare”. In effetti l’impronta internazionale è sempre più marcata nel gruppo, pur mantenendo “la testa” in Brianza. L’Italia rappresenta, infatti, soltanto il 21% del fatturato globale del gruppo, che nel 2010 è ammontato a 955 milioni di euro, con un incremento del 3,8% rispetto all’anno precedente, e una produzione di 6,4 milioni di unità (+4%) nei siti di Europa, Cina e Turchia. di R.Broch comunicazione in store I nuovi modelli si caratterizzano per l’efficienza energetica. L’impegno sul fronte della sostenibilità ambientale da parte di Candy Hoover Group si declina in modo particolare nella realizzazione di prodotti in grado di ridurre i consumi di energia, acqua e detersivi. Come la lavatrice Candy GrandO’ Evo, che lavando a 20°C con la stessa efficacia del precedente programma a 40°C, rende possibile l’utilizzo di un quantitativo minore di acqua calda. La campagna di supporto del lancio è articolata e include pianificazioni su stampa, tv e web, e attività in store, per un investimento complessivo di 6 milioni di euro. Particolare attenzione sarà dedicata alla comunicazione sul punto di vendita -sia in gdo sia in gss- anche perché tradizionalmente è proprio sul pdv che si forma la decisione d’acquisto ed è necessario comunicare con chiarezza i benefici concreti per il consumatore legati ai plus di prodotto. certificazioni impegno green a tutto campo Grazie alle caratteristiche dell’offerta e l’impegno nella salvaguardia ambientale, Candy Hoover Group ha ricevuto la certificazione ecologica di Carbon Footprint, ente indipendente inglese che certifica l’impronta ecologica di aziende e prodotti. La gamma Candy Green, ad esempio, il fiore all’occhiello in questa direzione, formata da cinque referenze da incasso, è stata certificata a due stelle da Carbon Footprint. Per quanto riguarda la riduzione dei consumi nella fase di realizzazione dei prodotti, il continuo aggiornamento degli impianti permette di raggiungere buoni risultati. Negli ultimi sette anni il gruppo ha diminuito del 29% le emissioni di anidride carbonica per unità prodotta, pari a 10,6 Kg. L’elettricità utilizzata per produrre ogni grande elettrodomestico è stata ridotta del 21% e ammonta a 38,4 kWh. Sempre negli ultimi sette anni, l’utilizzo di acqua per unità prodotta è stato ridotto del 43%, mentre la percentuale di rifiuti industriali riciclati è salita, negli stessi anni, dell’85%. 48 GDOWEEK - 9 maggio 2011 www.gdoweek.it - www.gdoweekTV.it ® piante sane ® vitamina per le piante Concime in pastiglie super crescita effervescenti 1 pastiglia = 2 litri di concime universale ecologico pratico inodore Disponibile in tre formulazioni: piante fiorite e gerani agrumi e acidofile le sostituiscebottiglie scomode e di concim Sandokan rivoluziona la concimazione delle piante verdi e fiorite: Basta con le scomode bottiglie di concime! Basta con i dosaggi errati che rischiano di nuocere alla pianta! La concimazione facile è solo con SANDOKAN CONCIME EFFERVESCENTE - Già predosato in comode pastiglie effervescenti. - Non è necessario maneggiare il concime o dosarlo con misurini o contenitori. - È sufficiente mettere una bustina di concime nell’innaffiatoio, versare 2 litri d’acqua non fredda e in pochi secondi, il concime è pronto per essere usato. - La pastiglia si scioglie a contatto con l’acqua e non lascia residui. - Risparmia tempo e salvaguarda l’ambiente: meno plastica, e meno sprechi. Rispettiamo le piante e l’ambiente! L’ottimo bilanciamento le formulazioni dedicate garantiscono crescita e fioriture rigogliose. Via del Lavoro, 3 - 40056 Crespellano - Bologna - Italia Tel. +39 051 734808 - info@sandokan.com - www.sandokan.com industria materis: vernici al servizio del consumatore bricoleur Mission: soddisfare sia utilizzatori alle prime armi sia quelli più creativi. La comunicazione riveste un ruolo centrale, dalla didattica mirata al recente co-marketing con Disney di P.Pagani ffrire un mix di prodotti verO nicianti al consumatore che intende rinnovare gli ambienti della propria casa, soddisfacendo i suoi bisogni basici ma soprattutto supportandolo opportunamente nei suoi approcci più “progettuali” alla pittura/decorazione. È la missione di Materis Paints Italia, leader di mercato nel settore delle pitture per l’edilizia, che -attraverso la divisione DIY (Do It Yourself)- si interfaccia con i distributori, sia tradizionali sia moderni, che si rivolgono agli utilizzatori privati: dal classico colorificio alla gdo e soprattutto i retailer specializzati nel bricolage. Canale, quest’ultimo, che negli ultimi anni risulta in costante progressione. tutti i colori della gamma Ebbene, nel mondo complesso della colorazione: “La gamma Materis punta a rispondere alle esigenze dei consumatori, che, di fronte alla necessità di tinteggiare le pareti di casa, evidenziano tre atteggiamenti diversi -spiega Marcel Masson, direttore della divisione DIY (Do It Yourself) -. A chi intende semplicemente dare un 'colpo di bianco' offriamo lavabili e traspiranti basici, tendenzialmente in formato convenience, mentre a coloro che avvertono un particolare proble- Materis Paints ha siglato di recente un accordo di co-branding con Disney, mettendo a punto Magic Mix Paint à Porter. Marcel Masson, direttore divisione DIY di Materis Paints Italia il gruppo materis Leader nella pittura Materis Paints Italia è la consociata nazionale di Materis Paints, divisione vernici del Gruppo Materis, colosso multinazionale attivo nel settore della chimica per l’edilizia prevalentemente nell’Europa mediterranea, che vanta un giro d’affari consolidato a quota 1.890 milioni di euro (di cui 816 milioni relativi a prodotti vernicianti). La filiale italiana -market leader della categoria pitture- si avvale di 4 stabilimenti e 450 dipendenti, sviluppando un fatturato di 125 milioni di euro. La sua business unit DIY (Do It Yourself), rivolta al dettaglio tradizionale e soprattutto alla gd (specializzata e non), opera attraverso brand molto noti, fra i quali spicca Max Meyer, vero e proprio marchio di riferimento nelle vernici per la casa. ma da risolvere proponiamo prodotti specifici, funzionali allo scopo perseguito quali, per esempio, anti-ruggine, anti-muffa e così via. Infine, gli utilizzatori che segnalano un atteggiamento più creativo e propositivo, una volontà di 'riarredare' l’ambiente casa a partire dalla tinteggiatura, rappresentano il target elettivo delle nostre linee a marchio IMax Home Color e Paint à Porter, che accolgono pitture, finiture, smalti declinati secondo specifiche suggestioni di colori e stili coordinati”. il tocco decisivo? nel pdv Qualità e innovazione corrono, dunque, sul filo dell’interior design … ed anche del marketing. Basti considerare che -sotto l’egida del marchio Paint à Porter- Materis Paints ha recentemente lanciato una linea frutto di un singolare co-branding con Disney: si tratta di Magic Mix Paint à Porter, serie di colori, decorazioni ed effetti speciali espressamente messi a punto per decorare la cameretta dei piccoli. “Si tratta della prima esperienza del genere in Italia, che va a creare nuovi fronti di dialogo con il consumatore -sottolinea Masson-. In effetti, nella nostra strategia competitiva la comunicazione ricopre un ruolo decisamente rilevante: accanto alle campagne advertising sulla stampa specializzata dedicate a progetti specifici, il nostro focus prioritario è puntato sul merchandising e sulle varie attività di supporto al punto di vendita, con l'obiettiuvo di aiutare il cliente a scegliere il prodotto. La latta posizionata sullo scaffale, infatti, non esercita un appeal particolare; sono la didattica mirata, i vari servizi e la vendita assistita a conferire un deciso impulso alle vendite”. In tale ottica, Max Meyer sta lanciando un nuovo sistema tintometrico, prodotti inediti (come i formati “tester” da 50 ml) e supporti aggiuntivi per garantire il massimo livello di servizio all’end-user. 50 GDOWEEK - 9 maggio 2011 www.gdoweek.it - www.gdoweekTV.it NON LA PASSIAMO SEMPRE LISCIA. A VOLTE E' ANCHE RUSTICA. www.areaitalia.com Così, di natura. Solo pomodoro coltivato in Italia dai nostri Soci Agricoltori. Ecco il segreto di due passate irresistibili. La Passata Berni è fatta solo con pomodori Berni: coltivati in Italia dai nostri soci agricoltori. Nelle referenze rustica o classica, porta sullo scaffale tutto il valore della filiera Italiana certificata, raccogliendo una tendenza del mercato “green” sempre più matura e pronta a dare i suoi frutti. Genuina, semplice e dal sapore vero, la Passata Berni passa a pieni voti ogni esame di gusto, corposità e valore di marca. www.berni.it presenti a: 1-G20 Pad 15 stand F1 servizi reputazione e visione guidano le strategie "verdi" aziendali Indagine della Fondazione Istud sulla cultura della sostenibilità nelle imprese italiane e come esse stiano reagendo alla sfida della politica climatica in atto a livelIdilloripensamento planetario sull''opportunità proseguire sulla strada del nucleare, a seguito del disastro della centrale atomica di Fukushima, ha riportato prepotentemente alla ribalta il tema della convenienza delle energie "verdi". Una problematica, quella dell'energia da fonti rinnovabili che, al di là dell'impatto emotivo suscitato dalla tragedia che ha colpito il Giappone, è da tempo nell'agenda internazionale grazie al "Pacchetto clima-energia 20-20-20", definito nel dicembre 2008 a Bruxelles dai capi di Stato della Ue. di E.Sacchi crescita economica e ambiente Tale accordo, che riguarda la stabilizzazione della concentrazione delle emissioni di gas serra in atmosfera, è solo parte di una sfida tecnologica che attende l'Italia nei prossimi anni, che ha l'obiettivo di conciliare la crescita economica e del benessere con la tutela dell'ambiente glo- bale. E proprio il tema della sostenibilità come nuovo modello di business è stato l'oggetto della ricerca "Imprese italiane, cambiamento del clima e impatto della 20-20-20" curata da Fondazione Istud e dal Centro Euro-Mediterraneo e presentata nel corso del workshop Green Italia Day tenutosi a Milano. La survey si basa sull’interrogazione volontaria di un panel di manager di aziende italiane e multinazionali che hanno frequentato nel passato i corsi di formazione della Fondazione Istud: completano il quadro dell'indagine i casi studio di Atm, Edison, Italcementi Group, Gruppo Sea e Tnt Express Italy. "La ricerca è stata condotta con lo scopo di rilevare come le imprese stiano reagendo alla sfida della politica climatica -spiega Marella Caramazza. direttore generale Fondazione Istud-. Una delle prime evidenze emerse indica come l’elemento reputazionale, collegato alla visione aziendale, sia tra le ragioni più rilevanti Impatto delle politiche climatiche e di sostenibilità sull'assetto produttivo Prodotto/processo Misura/azione Aspetto della 20-20-20 toccato l L inee di prodotto a valenza l Eco-design, adozione di materiali eco- lE fficienza energetica; riduzione emissioni ambientale e rispettosa del principio di sostenibilità l Processi produttivi modificati per ridurre l’impatto ambientale l Definizione di criteri di scelta sostenibili l Eco factory, meccanismi di efficientamento lE fficienza energetica; riduzione emissioni; rinnovabili energetico; utilizzo di energia rinnovabile; eco-building l Green Procurement lE fficienza energetica; riduzione emissioni; l Impatti sulla logistica aziendale l Eco-logistica l Riduzione emissioni l Screening ambientale sugli l Fondi verdi l Riduzione emissioni l Tutti lE fficienza energetica; riduzione emissioni; rinnovabili l Meccanismi di efficientamento energetico, lE fficienza energetica; riduzione emissioni per fornitori e supply chain investimenti Fonte: Fondazione Istud l Grado di diffusione interna all’organizzazione degli strumenti “verdi” l Innovazione tecnologica/ innovazione strutturale degli impianti eco-factory 52 GDOWEEK - 9 maggio 2011 www.gdoweek.it - www.gdoweekTV.it servizi per l’adozione di criteri di gestione sostenibile, fattore che depone a favore di una cultura della sostenibilità presente nelle aziende italiane. Ancora più significativo è che la regulation e le sanzioni compaiano come ultimi driver che potrebbero guidare un cambiamento dei comportamenti delle imprese. L’elemento dell’incentivazione è correttamente reputato un driver forte, poiché è strettamente connesso alla possibilità di affrontare investimenti in nuove tecnologie". dimensione regolatoria Complessivamente, il quadro restituito dalla survey mostra che i temi dell’efficienza energetica, del taglio alle emissioni e delle fonti energetiche da rinnovabili sono discretamente noti, anche se la conoscenza delle direttive e delle problematiche specifiche che esse presentano è attualmente diffusa solo in quei settori che operano all’interno dell’Emission Trading System. I casi analizzati nella ricerca hanno confermato le tendenze che si intravedono nello scenario globale. In primo luogo, l’importanza attribuita alla dimensione regolatoria e alla capacità di muoversi con anticipo rispetto a una mutata condizione di conformità alle normative- A questo si aggiunge l’emergere di una sen- sibilità sulle specifiche tematiche legate al cambiamento climatico che porta alla misurazione delle proprie performance in quest’ottica. Ancora più significativamente, emerge come le aziende si muovano cercando di coniugare la minimizzazione degli impatti ambientali dei propri processi con lo sviluppo di prodotti e servizi innovativi dal punto di vista ambientale. Cruciale, in questo senso, il tema delle competenze e della formazione in azienda, per consolidare il passaggio dalla innovazione al mercato. segue a pag. 53 Secondo il Global wind energy council, l’Italia è sesta a livello mondiale per la presenza di impianti eolici sul territorio. segue a pag. 54 servizi segue da pag. 53 Fonte: Istituto per Innovazioni Tecnologiche Bolzano Aree d'azione nel Corridoio Verde del Brennero TRENO STRADE INIZIATIVE REGIONALI Vecchia linea e nuova TEN-1 Autostrade, strade e l Trazione infrastrutture Risparmio energetico l Illuminazione l percorsi per biciclette l Ventilazione l Segnaletica l Ricupero energia l Uso energie rinnovabili locali l Stazioni: calore l E-mobility lC arburanti rinnovabili: (idrogeno) l rifornimenti l stazioni servizio l terminali treno/strada l CasaClima-logistica del traffico locale l traffico urbano l illuminazione notturna LED Attivazione energie rinnovabili locali l idroelettricità l fotovoltaico e solare l eolico-geotermia l nuovi concetti termici Green Corridor Brenner, progetto virtuoso di logistica sostenibile Tra gli interventi previsti, spostamento del trasporto merci da gomma a rotaia e promozione dell'utilizzo di combustibili ecologici un progetto virtuoso di mobilità e logistica sostenibile quelè lo che va sotto il nome di "Green Corridor Bolzano" e che riguarda il tratto autostradale che collega Modena a Monaco di Baviera, una piccola porzione dell’asse europeo che unisce le città di Palermo e Berlino. Per preservare le valli alpine, pesantemente penalizzate dalla portata del traffico di transito del Brennero, nei prossimi anni si apporteranno sostanziali modifiche tra cui lo spostamento del trasporto merci da gomma a rotaia e la promozione dell’utilizzo di combustibili ecologici. Sinergia tra 3 Paesi Il progetto è frutto di una sinergia tra i rappresentanti di Italia, Austria e Germania, le rispettive società di gestione delle reti ferroviarie nazionali (RFI, ÖBB, DB), le province di Bolzano, Trento, Verona, Baviera e Tirolo. I tre Paesi coinvolti mirano a rendere più sostenibile la mobilità attraverso le due grandi infrastrutture, ferrovia ed autostrada, per raggiungere l’ambizioso obiettivo di contribuire ad abbattere le emissioni di CO2: la previsione piuttosto realistica è di ridurle del 50% entro il 2030. Energie rinnovabili "L’intento è di risparmiare energia evitando sprechi, di aumentare l’efficienza energetica impiegando le più innovative tecnologie e attuando i più moderni progetti mirati a sostituire l’uso dell’energia convenzionale con l’impiego di energie rinnovabili -spiega a Gdoweek Walter Huber, presidente dell'Istituto per Innovazioni Tecnologiche Bolzano-. Sono stati individuati dall'apposito comitato quattro ambiti d’azione: il tracciato ferroviario, l’autostrada, il settore civile, la mobilità locale". Per quel che riguarda l’autostrada, si prevede di installare distri- butori di energie alternative per realizzare l’ambizioso progetto di una “autostrada all'idrogeno” tra Monaco di Baviera e Modena, con un distributore d’idrogeno ogni 100 km lungo i 600 di tutta la tratta; primo tassello del progetto l’impianto di produzione e distribuzione d’idrogeno da fonti energetiche rinnovabili già in fase di realizzazione a Bolzano. Il completamento del progetto è previsto intorno al 2015. Nel settore civile sarà necessario continuare il processo di ottimizzazione dell’efficienza energetica degli edifici e prevedere lungo il “corridoio verde” la realizzazione di impianti di teleriscaldamento a biomassa: in questo campo molte iniziative sono già a buon punto. Per quel che concerne la mobilità locale, sono al vaglio numerosi studi per: città CO2neutrali, parchi tecnologici e zone industriali autosufficienti sotto il profilo energetico. Enrico Sacchi a bolzano klimaenergy e klimamobility focus sulle energie rinnovabili per usi commerciali e pubblici Giunge quest’anno alla sua quarta edizione Klimaenergy, fiera internazionale delle energie rinnovabili per usi commerciali e pubblici. Entra nel calendario del polo fieristico altoatesino anche Klimamobility, il nuovo salone dedicato alla mobilità sostenibile che si terrà per la prima volta a Bolzano dal 22 al 24 settembre 2011 parallelamente a Klimaenergy. Prevista anche l'edizione 2011 del "Klimaenergy Award", sfida virtuosa tra Comuni e Province di tutta italia promossa da Fiera Bolzano e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Bolzano. 54 GDOWEEK - 9 maggio 2011 www.gdoweek.it - www.gdoweekTV.it Habitat Naturale STUDIOVERDE L’ambiente ideale per far crescere le vostre idee ® INTRAC S.p.A. - 45100 ROVIGO - Italy - Via A. Grandi, 24 Tel. +39 0425 363666 - Fax +39 0425 363600 www.intrac.it e-mail: info@intrac.it W O R L D W O R L D servizi martini legge il business con soluzioni explan-ibm L’implementazione di Pilot, software modulare verticale consente di elaborare e processare le informazioni al massimo dettaglio di E.Sacchi o sviluppo del business di L Martini, tra i maggiori player europei nella produzione e com- mercializzazione di articoli per la cura del corpo, è stata accompagnata negli anni da una sempre maggiore complessità gestionale. “La crescita e l’affermazione dell’azienda hanno richiesto interventi costanti sul fronte tecnologico -dice Novella Martini, responsabile IT di Martini spa-. L'azienda si è dotata di un’infrastruttura e di un parco applicativo in grado di supportare l’incremento delle informazioni, dei contatti e delle transazioni, allo scopo di ottimizzare i processi produttivi, decisionali, organizzativi e le relazioni con le reti di vendita, i canali distributivi e di riflesso i clienti”. un nuovo business model In questo scenario, i vertici di Martini sono stati aiutati ad orientare le proprie scelte strategiche da Explan Consulting, premier partner di IBM, dal 1986 system integrator dell’intero ambito IT dell’azienda. Alla fine del 2007, le dimensioni raggiunte richiedevano lo studio di un business model che permettesse alla direzione di monitorare l’andamento delle procedure e di analizzare la rispondenza tra i risultati raggiunti e gli obiettivi strategici di business, in particolar modo nell’area vendite. "Il parco applicativo di allora -ricorda Alessandro Villani, direttore R&S Explan- era costituito perlopiù da sistemi legacy o di tipo tradizionale, non più in grado di valorizzare le informazioni ed i dati aziendali, sia che fossero strutturati (Erp) che non strutturati derivanti da applicazioni di Crm. Era necessario raccogliere, aggregare e implementare tali dati in modo differente per poter mappare i processi, analizzare i flussi di lavoro e avere una visione sugli owner dei vari progetti. Vi era l’esigenza di rilevare le eventuali criticità in tempi brevi per ottimizzare il time-to-market e la marginalità sui vari prodotti". Il salto di qualità fu reso possibile dalla sinergia Explan Consulting-IBM, che ha dato vita a Pilot (vedi box), una soluzione modulare verticale studiata per elaborare e processare le informazioni al massimo dettaglio. I risultati, non hanno tardato a manifestarsi: nel 2008 l’indice Ros (Return on Sales) è migliorato di 4 punti percentuali con un margine operativo lordo in crescita a due cifre ed un miglioramento della rotazione del circolante e del magazzino. "Ulteriore elemento di valore -aggiunge Novella Martini- è stata la possibilità di personalizzare l’anagrafica dei clienti: per ognuno di essi, abbiamo definito la parte contrattualistica, i listini, le promozioni e le scale sconti". Inoltre, grazie all’integrazione con IBM WebSphere Portal, è stata introdotta la collaborazione via Web tra gli agenti, i subagenti e l’azienda: la gestione degli ordini, dei documenti e dei contenuti oggi avviene in maniera semplice ed immediata. implementazione avviata nel 2008 sistema integrato gestione aziendale "L’implementazione di Pilot -spiega Alessandro Villani- è avvenuta nel corso del 2008 ed oltre alla fase puramente tecnica di strutturazione e programmazione, ha richiesto una vera e propria attività di training Alessandro Villani, e condivisione degli obiettivi, che ha direttore R&S coinvolto gradualmente e parallelamente con l’implementazione della piattaforma, Explan le risorse di Martini a tutti i livelli, inclusa la direzione generale”. 56 Edoardo Maroni, direttore commerciale di Explan GDOWEEK - 9 maggio 2011 “Pilot è oggi diventato un sistema integrato per la gestione aziendale che va oltre la sola gestione commerciale e delle reti vendite -afferma Edoardo Maroni-. L’obiettivo di Pilot è quello di dare risposta a domande quali: come muta il mio margine se introduco o elimino una linea di prodotto? Qual è l’impatto sul margine di una razionalizzazione della rete vendite? E così via...”. www.gdoweek.it - www.gdoweekTV.it servizi network eures, mobilità dei lavoratori in europa Una selezione di proposte, alcune affascinanti, ma soprattutto utili, per un’esperienza di lavoro internazionale nelle aziende europee di L.Oliva ei campi di fragole della verN de Finlandia, o nei vignoble della Dordogna, nella ”movida” di Barcellona col ruolo di animatore, o addirittura in Islanda a occuparsi della protezione degli ovini, questi alcuni lavori stagionali del network Eures. Le proposte, alcune affascinanti, ma soprattutto utili, per un’esperienza di lavoro internazionale nelle aziende europee si trovano nella banca dati Eures, un’iniziativa della Commissione Europea, http://ec.europa.eu/ eures. L’European Employment Services è un servizio offerto gratuitamente alle imprese, per facilitare l’incontro tra domanda e offerta di lavoro all'interno dello Spazio Economico Europeo. La rete è costituita da oltre 500 euro-consiglieri che lavorano nei servizi all’impiego dei Paesi dell'Unione Europea (più Islanda, Norvegia, Liechtenstein e Svizzera). Sono numerose le qualifiche richieste che riguardano più da vicino il mondo delle imprese, dei servizi, delle vendite, del management. Disponibili, soprattutto nel Nord Europa e nel Belgio, opportunità di lavoro stagionale o temporaneo, fino a un anno, posti di assistenti alla vendita, alle reception degli alberghi, manager di reparto, professioni intermedie che possono interessare un diplomato, un laureato triennale, che vuole trascorrere un anno della sua vita in un Paese Ue, perfezionare una lingua straniera, e fare l’esperienza di vivere e lavorare in un altro Paese, in un differente ambiente culturale di lavoro. È una delle iniziative della Commissione degli Affari Sociali e dell'inclusione, con a capo László Andor, economista ungherese di prestigio internazionale. “Eures con altre iniziative sull’integrazione europea vuole migliorare le competenze dei lavoratori -sostiene il commissario Andor- abbattere le barriere burocratiche che ostacolano la mobilità, facilitare il trasferimento di contributi pensionistici, assistenza sanitaria e stabilire un legame diretto tra la formazione e il lavoro". Qualifiche e occupazioni più richieste attualmente nella rete Eures Qualifica Società 572 481 357 149 117 65 64 58 43 42 Lavoro all'estero, esperienza Gestione di progetti, esperienza Esperienza di supervisore Ricerca Telelavoro AutoCad, programma di disegno C++, linguaggio di programmazione Java, linguaggio di programmazione Cucina da ristorante, formazione extrascolastica Esperienza di negoziazione servizi EURES assistenza gratuita alle imprese e ai datori di lavoro Occupazione Società Analisti di sistemi e programmatori Cuochi Maître d'hotel, camerieri e baristi Ingegneri meccanici e tecnici meccanici Commessi e assimilati Altri tecnici informatici Direttore di reparto, vendite e marketing Ingegneri software Aiuti cuoco Saldatori e tagliatori a fiamma 721 679 626 507 493 453 441 402 398 379 Info al sito: http://ec.europa.eu/eures/home.jsp?lang=it Alle imprese e alle associazioni di datori di lavoro, Eures offre un servizio gratuito di assistenza che comprende: la promozione delle offerte attraverso la rete e i canali multimediali assistiti dai consulenti di contatto nei Paesi UE, la preselezione delle candidature, raccolta e invio delle stesse, e se necessario un aiuto nei colloqui di selezione. I datori di lavoro possono richiedere la consulenza per semplificare il trasferimento territoriale del personale selezionato, per l’applicazione della normativa e dei contratti che si applicano in ambito locale, lo svolgimento delle pratiche amministrative e burocratiche riguardo alle leggi che regolano permessi di soggiorno. Registrandosi al portale Eures dedicato ai datori di lavoro, è possibile vedere tutte le posizioni disponibili nei diversi Paesi e selezionarle in base a determinati parametri (codice della professione, sede di lavoro, lingue, qualifiche), si possono inserire in banca dati le opportunità lavorative a vocazione comunitaria e diffonderle in rete. 58 GDOWEEK - 9 maggio 2011 www.gdoweek.it - www.gdoweekTV.it NASCE IL MAGAZINE CHE PARLA Z - VY apri i video di gdoweektv 1 3 2011 1 1 a p r i l e per te con un click individua la pagina e vai all’argomento scelto auchan city, nuova firma per iper di prossimità 03 OSSERVATORIO CARTASI 15 05 AFFITTI COMMERCIALI IN LIEVE CALO 17 13 DA PAM I TESORI LA LINEA PREMIUM 19 RETAIL FARMACIA LA FENICIA 9 7 21 BRAUN, SILK-EPIL IUPPA, DÌETPUR M&A AWARDS, PREMIATA LUIGI LAVAZZA 25 MASTER IN GESTIONE IMMOBILIARE ALMAVERDE BIO; LA LINEA VERDE 27 COOP LIGURIA E SYNCO SVILUPPO RETI 11 FINANZA COIN: SI AVVICINA BC PARTNERS MARKETING GLADVERTISING BY 3M/GTG scopri le gallery e scorri il pdv 7 vivi gli articoli in un nuovo contesto 23 ascolta le interviste audio la voce dei protagonisti WWW.GDOWEEK.IT WWW.GDOWEEKTV.IT Il nuovo GDOWEEKm@il in formato sfogliabile, interattivo. Una versione ancora più multimediale, inviata via mail, da ascoltare, guardare, leggere, e anche stampare Clicca i pulsanti e accendi l’informazione www.gdoweek.it - www.gdoweekTV.it GDOWEEK il settimanale di retail, nella nuova versione multimediale alternata al magazine su carta. Due proposte diverse nei contenuti e nella fruibilità per assicurarti l’informazione aggiornata e costante sul mondo del retail e del largo consumo. opinioni la tassazione degli incentivi all'esodo: sgradita sorpresa Il Fisco effettua un duplice prelievo: il primo all'atto della risoluzione del rapporto e il secondo entro i tre anni successivi l termine "esodo" ben si attaglia al viaggio Idipendente verso l'ignoto che deve affrontare ogni che, per sua sfortuna, venga Aldo Calza, Partner DLA Piper, responsabile Practice Employment, Pensions and Benefits "incentivato" a rinunziare al proprio posto di lavoro a fronte di un riconoscimento di natura economica. Ad aggravare lo status dei nuovi "pellegrini" del lavoro ci pensa, tanto per cambiare, il nostro amato Fisco, con un regime di tassazione assai peggiore persino di quello utilizzato nel Medioevo per incentivare i pellegrini che si accingevano all'esodo verso Santiago de Compostela. la conchiglia di san giacomo qualificazione della somma come "netta" convenuta in sede di accordo di risoluzione, ecco arrivare il Fisco a battere nuovamente cassa. Questo meccanismo ha indotto i "pellegrini", soprattutto quelli che avevano ricevuto una somma qualificata come "netta", ad agire nei confronti delle aziende per farsi rimborsare il saldo richiesto, ex post, dal Fisco. a chi spetta il saldo La questione è stata recentemente affrontata dal Tribunale di Roma (sentenza n. 1482 del 28.1.2011) che ha correttamente chiarito che il saldo rimane a carico esclusivo dei "pellegrini", non essendovi ragione per attribuire il ruolo di sostituto di imposta alle aziende a rapporto di lavoro già concluso; e ciò anche laddove l'incentivo all'esodo sia stato espressamente qualificato come "netto" dalle parti. Tuttavia, per evitare sorprese, è meglio sempre indicare, negli accordi di risoluzione, l'equivalente lordo della somma corrisposta a titolo di incentivo all'esodo o, non potendolo fare, è quantomeno opportuno qualificare tale somma come "al netto delle detrazioni fiscali cui l'azienda è tenuta in qualità di sostituto di imposta", evitando di definire la somma, tout court, come "netta". La Conchiglia di San Giacomo è l'effigie che ricevevano i pellegrini al termine del cammino verso Santiago de Compostela; ottenuta la Conchiglia, molti pellegrini si spingevano oltre, verso la Finis Terrae, ossia dove la terra finiva e con lei i pensieri e le preoccupazioni dell'umana specie. Simbolo dei Pellegrini, la Conchiglia era dunque anche il simbolo della serenità terrena e, cosa non da poco, era anche il precursore delle politiche di incentivazione fiscale all'esodo: i pellegrini che la ottenevano, infatti, avevano diritto a rilevanti benefici fiscali e alla esenzione dai pedaggi sulla via del ritorno. Il nostro Fisco, noncurante degli insegnamenti che si possono trarre dalla tradizione sopra descritta, assoggetta a tas- si stava meglio nel medioevo sazione separata le somme corrisposte Rimane il disappunto per un sistema fiscale a titolo di incentivo all'esodo, effettuando che, invece di ispirarsi alla tradizione della oltretutto un duplice prelievo, il primo Conchiglia di San Giacomo introducendo all'atto della risoluzione del rapporto (cal- sgravi fiscali per agevolare il viaggio di ritorno al lavoro, mostra colato in via presuntiva) al contrario di non avere e il secondo entro i tre ricalcolo remore nell'invadere la anni successivi (il salL'incentivo all'esodo è tassato in via Finis Terrae raggiunta dai do, calcolato sulla base presuntiva all'atto dell'erogazione, salvo malcapitati "pellegrini". dei redditi effettivamensuccessivo conguaglio sulla base del redVorrà dire che i nostri te percepiti negli ultimi dito effettivo degli ultimi cinque anni moderni "pellegrini" la cinque anni del rapporto di lavoro. Conchiglia di San Giadi lavoro risolto; art. 19 como la useranno per TUIR). Insomma, quanL'erogazione di un incentivo all'esodo … coprirsi le "vergogne" do il "pellegrino" pensa qualificato come "netto" non comporta quando, tra perdita del di aver raggiunto la Finis l'onere per l'azienda di versare anche il lavoro, tasse ed esiguità Terrae (o meglio, la… saldo successivo al ricalcolo delle tasse, dei sistemi di welfare, fiFinis Aerarii), magari rafche rimane esclusivamente a carico del niranno anche i soldi per forzato nella propria erdipendente incentivato. comprarsi i vestiti! ronea convinzione dalla 60 GDOWEEK - 9 maggio 2011 www.gdoweek.it - www.gdoweekTV.it P&G Rinaldo Franco Si è conclusa con eccellenti risultati la campagna “Dash per UNICEF”, che ha visto il marchio Dash impegnato in prima linea al fianco di UNICEF per contribuire all’eliminazione del tetano materno e neonatale, malattia facilmente prevenibile ma che ancora oggi minaccia la vita di 170 milioni di donne e dei loro bambini nei paesi in via di sviluppo: aree difficili da raggiungere, dove l’assistenza sanitaria di base è una missione quasi impossibile. Grazie all’ampio sostegno degli italiani che hanno aderito alla campagna, Procter&Gamble ha donato ad UNICEF l’equivalente di 15.286.120 di vaccini, concorrendo significativamente a rispettare la tabella di marcia verso l’obiettivo dell’eliminazione completa della malattia entro il 2015. In virtù di questa campagna globale, ad ottobre 2010 il numero di paesi bisognosi di intervento urgente si era già ridotto da 58 a 40. Ancora in crescita per il 6° anno consecutivo. Grazie ai marchi Best Friend, Best Bone e Acquafriend , la Rinaldo Franco continua a distinguersi per le performance commerciali in gdo, che portano l'incidenza del canale al 44% del fatturato complessivo. I bestseller 2010 nel mass market sono stati i prodotti per l’igiene e antiparassitari, la linea Tetra di acquariologia, la lettiera in carta Cat&Rina Catigienica e quella in cristalli di silicio Cat&Rina Long Life e, infine, i tappetini assorbenti per cani Tapì e Assorbipiù. Nei piani di sviluppo per il 2011, l’azienda intende replicare i trend degli anni precedenti, ampliando la numerica dei clienti e inserendo alcune novità super-premium, fra cui gli ossi masticabili in pelle di bufalo Delights 8in1 e gli stick per uccellini e roditori Darwin’s. “Dash per UNICEF” dona oltre 15 milioni di vaccini Nel consuntivo 2010 : +9% il giro d’affari nel canale gdo Nutrition & Santé Fida Da oggi è più facile vivere senza lievito. All’interno della proposta a marchio Céréal -che dal 1951 offre prodotti naturali per i consumatori intenzionati a nutrirsi in modo equilibrato e salutistico- arriva la nuovissima linea Senza Lievito, espressamente pensata per chi intende seguire una dieta priva di lievito e/o agenti lievitanti senza, però, rinunciare a fantasia, gusto, praticità. Esistono vari tipi di intolleranze al lievito, anche se la più diffusa si riferisce al lievito di birra e al lievito naturale, entrambi composti da microrganismi in grado di provocare una fastidiosa fermentazione. Due le referenze della gamma: il Pane Integrale croccante Senza Lievito ed il Pane di Segale Senza Lievito, entrambi ottenuti da farina di segale, che -a differenza di quella convenzionale- conserva intatti tutti i componenti del germe e della crusca. Il doppio piacere di un gusto inconfondibile. Il brand Le Bonelle Gelées propone un nuova versione delle gelatine di frutta prodotte e commercializzate da oltre 30 anni dall’astigiana Fida. Si tratta delle Bonelle Cacao ai gusti di frutta, prodotto innovativo nato dall’intuizione di sposare la genuinità della frutta ed il sapore appagante del cacao, ingrediente, quest’ultimo, che da sempre è in testa nelle preferenze dei consumatori di tutte le età. La novità, offerta in un mix di 4 gusti, è presente da febbraio 2011 presso i negozi di prossimità e la gdo (in buste da 1 kg e da 160g) ed in tutti i migliori bar e tabacchi (in flow-pack da 40g). A livello di category, si posiziona al confine fra il mercato delle caramelle e quello del cioccolato, visto che i suoi momenti di consumo elettivi vanno dalla pausa golosa/energetica al dopo pasto gratificante. Propone una nuova linea di pani senza lievito Le Bonelle Gelées Cacao ai gusti di frutta Morando Presenta le novità 2011 per Migliorcane e Migliorgatto Restyling del pack e nuove ricette per le linee Migliorcane e Migliorgatto. A seguito di ricerche di mercato mirate, il packaging è stato completamente rivisitato in un’ottica di massima chiarezza e piena trasparenza nella presentazione dei prodotti: colori vivaci e belle foto di animali per ottenere un forte impatto a scaffale e, di conseguenza, accelerare le rotazioni. Inoltre, ora sulle confezioni vengono evidenziati alcuni plus rilevanti: l’italianità garantita del prodotto, la collaborazione con medici veterinari -che supportano i laboratori aziendali per perfezionare le formule sotto il profilo dell’appetibilità e degli apporti energetici- e la tutela degli animali, su cui non sono effettuate sperimentazioni nelle fasi di test. La gamma si è anche arricchita di nuove referenze. Nella linea Migliorcane debuttano le vaschette monoporzione da 150 g nei gusti carni bianche/ carote, agnello/riso e nella variante alla selvaggina da 300 g; arriva, inoltre, una ricetta inedita in lattina, un paté caratterizzato da un migliore apporto nutrizionale e da una maggiore appetibilità. Sul fronte della comunicazione, il piano di lancio delle novità prevede il supporto di importanti investimenti promopubblicitari, quali una capillare campagna stampa su testate specializzate e trade, importanti periodici e free press, alcuni folder di presentazione indirizzati ai professionisti del settore ed azioni specifiche sul pdv. L’apporto coordinato delle new entry e delle azioni comunicazionali pianificate -insieme al buon rapporto qualità-prezzo che da sempre caratterizza i prodotti Migliorcane e Migliorgatto- promette di suscitare un forte interesse da parte del mercato. PRODOTTI E IMPRESE Informazione commerciale opinioni un tempo, a voghera decideva la casalinga ... Famiglie ridefinite, giovani lavoratori conviventi, studenti fuori sede, single sempre fuori casa: chi è il responsabile d’acquisto? icordate la famiglia del Mulino Bianco? R Oppure, il celebre slogan: “che più bianco non si può”? La nonna che dispen- Roger Botti, direttore operativo RobilantAssociati sava consigli sulla candeggina per un risultato “senza STRAP”? Erano i tempi i cui i papà tornavano a pranzo, le mamme erano impeccabili organizzatrici della vita domestica e le marche avevano un target chiaro a cui rivolgersi: le donne e le responsabili d’acquisto. Le evoluzioni sociali in atto hanno generato modelli di vita urbana del tutto nuovi che hanno definitivamente modificato questo schema. E così, se da una parte rimangono le famiglie classiche, seppur profondamente rivoluzionate nelle dinamiche interne, dall'altro i single di qualsiasi età sono ogni giorno più numerosi e nuove strutture simil-familiari si vanno affermando: nuclei di persone che coabitano per motivi pratici, logistici, economici. In questi contesti, chi definisce la lista della spesa e secondo quali modalità? nienza, orari e stili di vita che possono non incontrarsi mai, ad eccezione di sporadici, brevissimi incroci nello spazio della condivisione di un tavolo da cucina. Insieme ai single, questa fascia di consumatori ha fatto crescere esponenzialmente il comparto dei consumi fuori casa. Tuttavia, la necessità di coniugare lavoro, gestione della casa e vita sociale fa nascere format distributivi ibridi, con l’apertura di punti di ristoro dentro i super, o di locali all’interno dei quali è possibile mangiare, ma anche comprare e portarsi a casa dei prodotti. nel segno della sperimentazione All’interno di tutti questi nuovi nuclei non c’è più un solo decisore d’acquisto, ma stili di vita e di consumo s’influenzano reciprocamente generando nuove modalità di scoperta, di sperimentazione e di scelta di marche e prodotti. La fedeltà del consumatore è un ricordo, ma difficilmente si tratta di un abbandono definitivo: la dispensa si la nuova famiglia apre alla convivenza di marche tradizionali Nelle famiglie in cui le donne lavorano e nuove, in un ciclo di ricambio continuo, e sono tutto il giorno fuori casa, cresce in cui alcuni brand sono apparizioni fugaci sensibilmente lo spazio di autonomia con- che sostano nelle case per il tempo di una cesso agli uomini, in casa e in cucina. promozione. Ma quelle che riescono a farsi Dentro le mura domestiche si assiste ad scegliere e a tornare sono le marche che un progressivo livellamento dei due sessi: da fornitori di un prodotto hanno saputo tracompiti e doveri sono equamente divisi in sformarsi in compagne di viaggio in un prouna dinamica in cui tutti sono responsabili gramma di quotidianità; universi di senso in di tutto e non ci sono compiti assegnati a grado di interpretare e offrire al consumatopriori. Anche i figli, che dai 10 anni in su re uno stile di vita, di consumo, di identità. spesso si ritrovano in casa da soli, sono Relazioni forti che si costruiscono con il una variabile determinante. Ciò che essi tempo e con strumenti diversi, ma che semconsumano e scelgono mentre gli adulti pre di più trovano la loro coronazione sul sono assenti diventa una voce fondamen- pdv stesso. Le cosiddette activation in store, tale della lista della spesa: cresce con loro entrando nello spazio decisionale dell’imil segmento dei “non responsabili d’acqui- mediato e bypassando gli strumenti della sto” fortemente coinvolti comunicazione mediata, nel processo decisionacostruiscono con ciascun ruoli e dinamiche le, sperimentatori curiosi consumatore una piattaNuovi modelli familiari urbani: chi va delle novità, con un proforma di relazione diretta, a fare la spesa non è più l’unico attoretagonismo totale nella educandoli al contempo decisore nel processo d’acquisto scelta della marca. al confronto con marche Nel secondo modello di capaci di “conversare”, Brand: non più solo provider di prodotti, nuova famiglia urbana non più e non soltanto ma interpreti di stili di vita e di consumo troviamo invece dai 2 ai sul tema del prodotto, ma 5 individui adulti, lavoanche su temi più traslati, La relazione con il consumatore spesso ratori, studenti, diversa metaforici che forniscono trova la sua coronazione nello spazio estrazione sociale e culmaggior valore alla prodell’immediato: l’activation in store turale, differente provepria offerta di senso. 62 GDOWEEK - 9 maggio 2011 www.gdoweek.it - www.gdoweekTV.it 1 4 2011 www.gdoweek.it www.gdoweektv.it 18 APRILE italia, è possibile rimettersi in moto Le proposte del retail e del largo consumo per rilanciare il nostro Paese, partono da consumi, donne, giovani e liberalizzazioni intervista lamberto biscarini, bcg pag. 12 osservatorio retailing le pl nei cosmetici pag. 22 retail novità da sephora intervista con l’ad pag. 27 retail t(%08&&,t4FUUJNBOBMFt*M4PMF03&4Q"oWJB$BSMP1JTBDBOFo1&30.*-"/0 t1PTUF*UBMJBOF4Q"4QFEJO"1%-$POWJO-O BSU$PNNB%$#.JMBOP esselunga sprona il non food con musicstore pag. 32 marketing i brand italiani celebrano i 150 anni pag. 40 e-commerce esplode l’acquisto di gruppo pag. 50 da oggi anche online Sfoglia Gdoweek in formato flip magazine direttamente sul tuo computer www.gdoweek.it culture a cura di G.Fucile icone della creatività italiana in mostra In visione, gli anni che hanno costruito il made in Italy, evidenziando anche aspetti meno noti, come la creatività tecnico-scientifica Copyright Italia. Marchi, brevetti, prodotti dal 1948 al 1970 Roma, Archivio Centrale dello Stato 25 marzo - 3 luglio uello compreso tra il 1948 e il 1970 è un Q periodo di grande cambiamento nella memoria storica degli italiani. Oltre vent’an- ni eccezionalmente vitali in cui si passa dal paese contadino alle metropoli industriali, dalla ghiacciaia al frigorifero. Ma, soprattutto, sono gli anni in cui la nazione prende forma come luogo di identità sociale e culturale attorno ai nuovi modelli della crescita e dello sviluppo economico e della società dei consumi, della diffusione della lingua e della creazione di un’immagine unitaria del Paese. Due decenni trascorsi all'insegna della velocità, dopo i quali nulla è stato più come prima. Ed è proprio il ritmo delle trasformazioni, della crescita conseguente e la profondità dei cambiamenti economici, sociali e culturali ciò che più colpisce di quegli anni, un’accelerazione che nessuna epoca storica aveva conosciuto e mai più verificatasi in seguito. La mostra Copyright Italia. Marchi, brevetti, prodotti dal 1948 al 1970, in occasione dei 150 anni dell’Unità d’Italia, ricostruisce proprio quegli anni di sviluppo economico, scientifico e racconta degli uomini e delle imprese che lo hanno determinato. Oltre 400 fra oggetti, disegni, pubblicità, immagini e brevetti originali in esposizione, da cui insieme emergono anche gli aspetti di creatività e innovazione che non hanno trovato compimento, come la ricerca attorno al nucleare civile e alle sue applicazioni di cui siamo stati precursori in Europa. Introdotta da due pannelli con i 12 articoli della Costituzione sulla libertà civile e d’impresa, l’intero percorso segue il filo conduttore dato dalle tre parole chiave che danno il titolo alla mostra: brevetti (ricerca, innovazione, creatività); marchi (comunicazione, identità, immagine); prodotti (dimensione sociale). Tematiche che vengono presentate attraverso quattordici oggettimadre emblematici dell’eccellenza italiana, a partire dai quali si sviluppa la narrazione degli aspetti più qualificanti della nostra creatività (dal polipropilene isotattico al calcolatore Elea 9003 della Olivetti e l’elettrotreno Etr 300 ai distributori automatici di caffè). storie tutte italiane Manufatti che rappresentano il copyright italiano, frutto della ricerca, dell’intuizione e della capacità imprenditoriale di singoli e di istituzioni del nostro Paese, che hanno fatto da volano al made in Italy in molteplici settori, dai trasporti alla misurazione del territorio, dal lavoro al tempo libero, dai nuovi consumi alla ricchezza del modo di vestire, di fare sport, di nutrirsi, di muoversi. E, con l’emergere della società nuova, prende forza anche il tema dell’immagine intesa come identità visiva delle aziende, di cui il marchio, grazie al suo ruolo chiave nel differenziare in maniera rilevante la singola offerta aziendale, determinandone il successo e la sostenibilità economica nel tempo, è soltanto il primo di un insieme di elementi che ne definiscono i caratteri. Un’identità visiva che prende sempre più piede grazie anche all’emergere della comunicazione, e soprattutto della televisione, che ha accompagnato i modi (e le mode) dello sviluppo dell’Italia di allora. Marinella Santoro 64 GDOWEEK - 9 maggio 2011 www.gdoweek.it - www.gdoweekTV.it Storia del caffè da sorseggiare con gusto pagina dopo pagina A metà strada tra l'enciclopedia e il reportage fotografico, alla ricerca delle origini del chicco del caffè. Un viaggio nei maggiori luoghi di produzione: Etiopia, India, Brasile e Colombia. Ancora, le storie e le tradizioni legate alla preparazione del caffè, i riti che ne caratterizzano il consumo dalla moka al filtro, dalla napoletana alla turca. Un racconto completo e competente che è valso all'autrice il premio di "Best Coffee Book” nell’ambito dell’edizione 2011 della Paris Cookbook Fair, svoltasi dal 3 al 6 marzo scorso. l'aroma del mondo di Elisabetta Illy Hoepli pagine 215 e 55,00 Le principali novità, punto per punto Diventa una fiera professionale e si propone agli operatori come il vero punto di incontro del mondo biologico e naturale Il Settore Alimentazione apre esclusivamente ai prodotti biologici certificati una Grande Bouffe parmense tra botteghe d'altri tempi Il titolo stesso lo suggerisce: il libro è un tuffo nel passato, nella memoria e nella cultura di un territorio, ricostruito "fetta dopo fetta" recuperando immagini, aneddoti, curiosità e usanze. Una mostra omonima si è svolta a Parma in occasione della manifestazione Cibus Tour, svoltasi lo scorso aprile. Il volume è distribuito dal 15 aprile in esclusiva in tutte le edicole di Parma e provincia, unitamente alla Gazzetta di Parma. I temi del bio fuori casa portano alla ribalta l’attualità dell’opzione biologica in ristoranti e bar e mettono sul piatto le opportunità per dargli slancio e vigore Una Commissione di controllo esterna ha il compito della verifica delle certificazioni L’Osservatorio sui consumi allarga il campo di indagine e si propone anche come strumento al servizio degli espositori Nascono i Sana-Award dedicati ai canali di distribuzione e alla comunicazione In collaborazione con Con il patrocinio di salumieri a cura di Gian Carlo Gonizzi Grafiche Step Editrici pagine 173 - e 9,90 (e 7,80 più il prezzo della Gazzetta di Parma) BolognaFiere spa Viale della Fiera, 20 - 40127 Bologna, Italia Tel. +39 051 282111 - Fax +39 051 6374004 segreteria.generale@bolognafiere.it Capitale sociale € 93.780.000,00 i.v. C. F. - P. IVA e Reg. Imp. BO 00312600372 REA BO367296 Show office Piazza Costituzione 6 40128 Bologna, Italy Ph. +39 051 282111 Fax +39 051 6374031 sana@bolognafiere.it nomi-gerenza numero 16 - 9 maggio 2011 www.gdoweek.it - www.gdoweektv.it GDOWEEK parla di... Direttore responsabile: Cristina Lazzati redazione: Ugo Stella (Caporedattore), Gennaro Fucile (Vicecaporedattore), Marina Bassi (Caposervizio), Fiorenza De Vincenzi (Caposervizio), Gino Pagliuca, Enrico Sacchi (Caposervizio) 3 Ways 28; Acqua&Sapone 21; Aisa 18; Altasfera 38; Andor Laszlo 58; Anmvi 28; ArcaPlanet 23; Assalco 18; Atm 52; Bandiera Roberto 44; BCE 8; Bertone Alberto 42; Bettini Matteo 46; Billa 12; Bormioli Rocco 42; Cache Cache Italia 36; Calbiani Marella 27; Camera di Commercio di Milano 10; Candy Hoover Group 48; Capellino Pier Giovanni 28; Caramazza Marella 52; Carrefour 38; Cassa di Risparmio di Bolzano 54; Centro EuroMediterraneo 52; Chlabe 46; Ciavarelli Sabino 36; Cognelas 23; Colgate-Palmolive 28; Coltelleria Berti 44; Conagit Giuntini 18; Costagroup 43; Costantini Graziano 18; DDB Italia 28; Despar 39; Diffusione Tessile 34; Disney 50; Diversityinc 33; DSGI Unieuro Italy 30; Dukcevich Vladimir 44; Edison 52; Ermoli Sara 28; Ethisphere 32; Eures 58; Eurispes 27; Explan Consulting 56; Famila 38; Farini Antonio 34; Fiera Bolzano 54; Filipponi Marco 30; Fnov 28; Fondazione Istud 52; Fonti di Vinadio 42; Foppiani MIchele 23; Franchi Alexio 31; Fressnapf 24; Fumagalli Aldo 48; Grafiche Syep Edizioni 65; Groupe Aeroplan 30; Gruppo Credem 23; Gruppo Max Mara 34; Gruppo Sea 52; Hoepli 65; Ibm 56; Ingeo 42; Ioppolo Marcello 30; IP 30; Istat 8-10; Istituto per Innovazioni Tecnologiche Bolzano 54; Italcementi Group 52; Kiabì 40; King’s 44; Kipre Holding 44; La Sterpaia Media 28; Landini Mauro 18; LD 12; Maers Italia 27; Marino Roberto 21; Maroni Edoardo 56; Martini 56; Martini Novella 56; Masini Giancarlo 42; Masson Marcel 50; Materis Paints Italia 50; Maxi Zoo Italia 24; Maxistore Decò 39; Maxizoo 24; McConnell NIgel 23; Molinari Gianmarco 30; Nestlé Purina 27; Nichetto Luca 44; Nielsen 18-46; Pam 30; Panico Miriam 30; Pirelli 30; Premoli Marco 24; Principe di San Daniele 44; Proxima Pet 18; Publicis 27; Real Chimica 46; Royal Canin 19; Sainsbury 30; Salone del Mobile 44; Scivac 27; Seat Pagine Gialle 30; Sigma 39; Simply 30; Sinigallia Antonello 14; Slodov 27; Sma 14-30; Target 32; TBWA Italia 27; Tiscali 40; Tnt Express Italy 52; Toscani Oliviero 28; Unieuro 41; Vestri Matteo 19; Villani Alessandro 56; Walmart 32; Welcome Travel 30; Whelan Gerard 30; Zellers 33 Segreteria di redazione: Tiziana Laffranchi tiziana.laffranchi@ilsole24ore.com Collaboratori: Davide Bernieri, Alessandra Bonaccorsi, Roger Botti (RobilantAssociati), Laura Brivio, Roberta Broch, Aldo Calza (DLA Piper), Loredana Oliva, Patrizia Pagani, Miriam Palma, Silvia Sammarro, Marinella Santoro, Manuela Soressi, Nadia Tadioli, Barbara Trigari ufficio Grafico: Walter Tinelli (Art director), Laura Itolli Progetto Grafico: Walter Tinelli Direttore Editoriale BUSINESS MEDIA: Mattia Losi Proprietario ed editore: Il Sole 24 ORE S.p.A. 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Stuffer conquista i consumatori con un ampio assortimento di prodotti freschi ed una qualità senza compromessi in tutte le sue linee − Stuffer, Crea..., Vivita e Cremolo. Perché per Stuffer la qualità è una tradizione di famiglia. Dal 1919. www.stuffer.it
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