Guida ai programmi dei Corsi di Laurea delle Professioni Sanitarie

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Guida ai programmi dei Corsi di Laurea delle Professioni Sanitarie
UNIVERSITÀ
DEGLI STUDI
DI UDINE
Guida ai programmi della Facoltà di
MEDICINA E CHIRURGIA 07 08
Corsi di laurea
delle professioni sanitarie
MEDICINA E CHIRURGIA
ordinamento degli studi
e programmi dei corsi di laurea
delle Professioni Sanitarie
anno accademico 2007•2008
redazione
Rita Calligaro
Antonella Kravanja
Debora Fantini
Carla Mularo
Caterina Cisotti
Marino Bonaventura
Roberta Grando
Carlo Vidotti
Alvisa Palese
Bruno Duratti
Ugo Moratti
Maurizio Paiero
Daniela Zavarise
Giovanna Cornelio
Carlo Bolzonello
coordinamento editoriale
Centro comunicazione e stampa
Forum, Editrice Universitaria Udinese
progetto di copertina
cdm/associati con Ekostudio
stampa
La Tipografica
Campoformido (Ud)
Settembre 2007
FORUM
Editrice Universitaria Udinese srl
via Palladio, 8 • 33100 Udine
0432 26001 vox e 0432 296756 fax
www.forumeditrice.it
3
sommario
5 Facoltà di Medicina e chirurgia
7 Uffici amministrativi
8
11
16
16
23
28
33
38
40
45
50
51
56
Ordinamento dei corsi di laurea delle Professioni Sanitarie
CORSI DI LAUREA ATTIVATI
PROGRAMMAZIONE DIDATTICA
Corso di laurea in Fisioterapia
Corso di laurea in Infermieristica (sede di Mestre)
Corso di laurea in Infermieristica (sede di Pordenone)
Corso di laurea in Infermieristica (sede di Udine)
Corso di laurea Specialistica interateneo in Scienze Infermieristiche ed Ostetriche
Corso di laurea in Ostetricia
Corso di laurea in Tecniche di Laboratorio Biomedico
Corso di laurea in Tecniche di Neurofisiopatologia
Corso di laurea in Tecniche di Radiologia medica, per Immagini e Radioterapia
Corso di laurea interateneo in Tecniche della Prevenzione nell’Ambiente e nei
Luoghi di Lavoro
62 CALENDARIO ESAMI DI PROFITTO
77 Programmi dei corsi di laurea delle Professioni Sanitarie
79
147
185
229
285
313
371
429
433
479
526
528
529
530
531
Corso di laurea in Fisioterapia
Corso di laurea in Infermieristica (sede di Mestre)
Corso di laurea in Infermieristica (sede di Pordenone)
Corso di laurea in Infermieristica (sede di Udine)
Corso di laurea specialistica interateneo in Scienze Infermieristiche
ed Ostetriche
Corso di laurea in Ostetricia
Corso di laurea in Tecniche di Laboratorio Biomedico
Corso di laurea in Tecniche di Neurofisiopatologia
Corso di laurea in Tecniche di Radiologia medica, per Immagini e Radioterapia
Corso di laurea interateneo in Tecniche della Prevenzione nell’Ambiente e nei Luoghi
di lavoro
Pianta della città di Udine
Pianta della città di Mestre
Pianta della città di Pordenone
Presidenze di Facoltà e Segreterie Studenti
Strutture, indirizzi e numeri di telefono
Questa pubblicazione è un documento interno
dell’Università degli Studi di Udine e non viene posta in commercio
5
la facoltà
FACOLTÀ DI MEDICINA E CHIRURGIA
Preside: Prof. Massimo Bazzocchi
Via Colugna, 50 - Tel. 0432 494905 - Fax 0432 494901
e-mail: preside.medicina@amm.uniud.it
OFFERTA DIDATTICA
Corsi di laurea specialistica
Medicina e chirurgia
Scienza dello sport
sede a Gemona del Friuli
Biotecnologie sanitarie
(Corso di laurea interfacoltà in collaborazione con la Facoltà di Medicina veterinaria)
Corsi di laurea
Fisioterapia
Infermieristica
sedi a Udine, Pordenone e Mestre
Ostetricia
Tecniche di neurofisiopatologia
Tecniche di laboratorio biomedico
Tecniche di radiologia medica, per immagini e radioterapia
Corsi di laurea interfacoltà
Scienze motorie
sede a Gemona del Friuli
(in collaborazione con la Facoltà di Scienze della formazione)
Educazione professionale
(in collaborazione con la Facoltà di Scienze della formazione)
Biotecnologie
(in collaborazione con le Facoltà di Agraria, Medicina veterinaria e Scienze MFN)
Corsi di laurea e laurea specialistica interateneo
Scienze infermieristiche ed ostetriche
(Corso di laurea specialistica interateneo in collaborazione con la Facoltà di Medicina
e chirurgia dell’Università di Trieste)
Scienze della riabilitazione
(Corso di laurea specialistica interateneo in collaborazione con la Facoltà di Medicina
e chirurgia dell’Università di Trieste)
Tecniche della prevenzione nell’ambiente e nei luoghi di lavoro
(Corso di laurea interateneo in collaborazione con la Facoltà di Medicina e chirurgia
dell’Università di Trieste)
7
uffici amministrativi
UFFICI AMMINISTRATIVI
SEGRETERIA STUDENTI
via Mantica, 3 - 33100 Udine
tel. 800 241433
fax 0432 556699
PRESIDENZA DELLA
FACOLTÀ DI MEDICINA E CHIRURGIA
via Colugna, 50 - 33100 Udine
tel. 0432 494905
fax 0432 494901
e-mail: preside.medicina@amm.uniud.it
CORSO DI LAUREA IN FISIOTERAPIA
via Gervasutta, 48 - 33100 Udine
tel. 0432 553334-5
fax 0432 553438
e-mail: dutdr@uniud.it
CORSO DI LAUREA IN INFERMIERISTICA
SEDE DI MESTRE
Piazzale L.Giustiniani 11/A - ULSS n.12 Veneziana
30174 Zelarino, Mestre (VE)
tel. 041 2607823
fax 041 2607869
e-mail: duip.ud@tin.it
CORSO DI LAUREA IN INFERMIERISTICA
SEDE DI PORDENONE
via Comina, 25 - 33170 Pordenone
tel. 0434 554669
fax 0434 554699
e-mail: laureainfpn@uniud.it
CORSO DI LAUREA IN INFERMIERISTICA
SEDE DI UDINE
viale Ungheria, 18 - 33100 Udine
tel. 0432 590911 - 590920
fax 0432 590918
e-mail: dumed@uniud.it
8
uffici amministrativi
CORSO DI LAUREA SPECIALISTICA INTERATENEO IN SCIENZE INFERMIERISTICHE
ED OSTETRICHE
tel. 0432 590926
fax 0432 590918
e-mail: segreteria.specialistica.famm@uniud.it
CORSO DI LAUREA IN OSTETRICIA
viale Ungheria, 18 - 33100 Udine
tel. 0432 590911 - 590960
fax 0432 590918
e-mail: dumed@uniud.it
CORSO DI LAUREA IN TECNICHE DI LABORATORIO BIOMEDICO
viale Ungheria, 18 - 33100 Udine
tel. 0432 590911 - 590940
fax 0432 590918
e-mail: dumed@uniud.it
CORSO DI LAUREA IN TECNICHE DI NEUROFISIOPATOLOGIA
viale Ungheria, 18 - 33100 Udine
tel. 0432 590911 - 590950
fax 0432 590918
e-mail: dumed@uniud.it
CORSO DI LAUREA IN TECNICHE DI RADIOLOGIA MEDICA,
PER IMMAGINI E RADIOTERAPIA
viale Ungheria, 18 - 33100 Udine
tel. 0432 590911 - 590970
fax 0432 590918
e-mail: dumed@uniud.it
CORSO DI LAUREA INTERATENEO IN TECNICHE DELLA PREVENZIONE
NELL’AMBIENTE E NEI LUOGHI DI LAVORO
viale Ungheria, 18 - 33100 Udine
tel. 0432 590911 - 590964
fax 0432 590918
e-mail: dumed@uniud.it
ordinamento
dei corsi di laurea
delle professioni sanitarie
parte generale e ordinamento
CORSI DI LAUREA
DELLE PROFESSIONI
SANITARIE
ATTIVATI PRESSO
LA FACOLTÀ DI
MEDICINA E CHIRURGIA
a.a. 2007/2008
Presso l’Università degli Studi di Udine
nell’a.a. 2007/08 sono attivati i seguenti
Corsi di Laurea:
1. Corso di Laurea in Fisioterapia (abilitante alla professione sanitaria di Fisioterapista).
2. Corso di Laurea in Infermieristica (abilitante alla professione sanitaria di Infermiere) con sede a Mestre.
3. Corso di Laurea in Infermieristica (abilitante alla professione sanitaria di Infermiere) con sede a Pordenone.
4. Corso di Laurea in Infermieristica (abilitante alla professione sanitaria di Infermiere) con sede a Udine.
5. Corso di Laurea Specialistica Interateneo in Scienze Infermieristiche ed Ostetriche.
6. Corso di Laurea in Ostetricia (abilitante alla professione sanitaria di Ostetrica/o).
7. Corso di Laurea in Tecniche di Laboratorio biomedico (abilitante alla professione sanitaria di Tecnico di laboratorio biomedico).
8. Corso di Laurea in Tecniche di Neurofisiopatologia (abilitante alla professione
sanitaria di Tecnico di neurofisiopatologia).
11
9. Corso di Laurea in Tecniche di Radiologia medica, per immagini e radioterapia (abilitante alla professione sanitaria di
Tecnico di radiologia medica).
10. Corso di Laurea in Educazione professionale (abilitante alla professione sanitaria di Educatore professionale).
11. Corso di Laurea Interateneo in Tecniche della Prevenzione nell’ambiente e nei
luoghi di lavoro (abilitante alla professione di Tecnico della Prevenzione
nell’ambiente e nei luoghi di lavoro).
Per le modalità di ammissione ai Corsi di
Laurea delle Professioni Sanitarie, per le
immatricolazioni, le iscrizioni, l’importo
delle tasse e dei contributi si fa rimando
al relativo Manifesto degli Studi e al
Manifesto delle Tasse, Contributi ed Esoneri disponibili presso la Segreteria Studenti, via Mantica 3, 33100 Udine aperta
dal lunedì al venerdì dalle ore 9.45 alle
11.45 (tel. 0432 55.66.80 oppure Numero
Verde 800 241433 oppure al sito internet:
www.uniud.it).
Il calendario delle attività didattiche e di
tirocinio verrà reso noto mediante affissione all’Albo presso le sedi dei rispettivi
Corsi di Laurea delle Professioni sanitarie.
I dati relativi alla programmazione didattica ed ai programmi del Corso di Laurea
in Educazione professionale in versione
cartacea sono pubblicati nella Guida del
Corso di laurea di Scienze della Formazione.
12
MINISTERO DELL’UNIVERSITÀ
E DELLA RICERCA SCIENTIFICA
E TECNOLOGICA
Decreto 2 aprile 2001
Determinazione delle classi delle lauree
universitarie delle professioni sanitarie
(pubblicato sul Supplemento ordinario
alla Gazzetta Ufficiale n. 128
del 05.06.2001 - Serie Generale)
Il Ministro dell’Università e della Ricerca
scientifica e tecnologica
di concerto con
il Ministro della Sanità
Vista la legge 9 maggio 1989, n. 168;
Visto l’articolo 17, comma 95, della legge
15 maggio 1997, n. 127 e successive modificazioni; Visto l’articolo 11, commi 1 e 2,
della legge 19 novembre 1990, n. 341;
Vista la legge 19 ottobre 1999, n. 370, e in
particolare l’articolo 6, commi 6 e 7;
Vista la legge 2 agosto 1999, n. 264, e in
particolare l’articolo 1, comma 1, lettera
a);
Visto il decreto ministeriale 3 novembre
1999, n. 509, e in particolare gli articoli 3,
4, 5 e 10;
Visti i decreti ministeriali 23 dicembre
1999 e 26 giugno 2000 concernenti la
rideterminazione dei settori scientificodisciplinari;
Visto il decreto ministeriale 4 ottobre
2000 concernente la declaratoria dei contenuti dei settori scientifico-disciplinari
come rideterminati dai precitati decreti
ministeriali;
Viste le direttive dell’Unione Europea
77/452/CEE, 77/453/CEE, 80/154/CEE,
80/155/CEE, e successive modificazioni,
concernenti il reciproco riconoscimento
dei diplomi e certificati, nonché il coordinamento delle disposizioni legislative e
regolamentari per le attività di infermiere
e di ostetrica/o;
Visto il decreto legislativo 27 gennaio
parte generale e ordinamento
1992, n. 115 concernente l’attuazione
della direttiva 89/48/CEE relativa ad un
sistema generale di riconoscimento dei
diplomi di istruzione superiore che sanzionano formazioni professionali di una
durata minima di tre anni;
Visto il decreto legislativo 26 maggio
2000, n. 187, concernente il recepimento
della direttiva 97/43 Euratom;
Visto l’articolo 6, comma 3, del decreto
legislativo 30 dicembre 1992, n. 502 e
successive modificazioni e integrazioni;
VISTI i decreti del Ministro della sanità
nn. 665, 666, 667, 668, 739, 740, 741,
742, 743, 744 del 14.09.1994, nn. 745,
746 del 26.09.1994, n. 183 del 15.03.1995,
nn. 56, 58, 69, 70, 136 del 17.01.1997, n.
316 del 27.07.1998, n. 520 dell’8.10.1998,
n. 137 del 15.03.1999 e del 29.03.2001,
adottati ai sensi dell’articolo 6, comma 3,
del predetto decreto legislativo n.
502/1992 e successive modificazioni;
Vista la legge 26 febbraio 1999, n. 42;
Vista la legge 10 agosto 2000, n. 251;
Visto il decreto legislativo 19 giugno
1999, n. 229;
Visto il decreto legislativo 21 dicembre
1999, n. 517;
Considerata l’esigenza di provvedere alla
rideterminazione dei percorsi della formazione universitaria per le professioni
sanitarie infermieristiche e ostetriche,
della riabilitazione, tecniche e della prevenzione nel quadro della disciplina
generale degli studi universitari recata dal
D.M. n. 509/1999 e dalla richiamata
legge n. 251/2000;
Visto il decreto del Ministro della sanità,
di concerto con il Ministro dell’Università
e della Ricerca scientifica e tecnologica,
29 marzo 2001, con il quale, in attuazione dell’articolo 6 della predetta legge
251/2000, sono state individuate e classificate le figure professionali sanitarie di
cui agli articoli 1, 2, 3, 4 della stessa legge;
Considerata la necessità di assicurare
l’omogeneità dell’articolazione delle clas-
parte generale e ordinamento
si alla ripartizione tra le professioni sanitarie infermieristiche e ostetriche, della
riabilitazione, tecniche e della prevenzione in conformità alle prescrizioni di cui
alla predetta legge 251/2000, e, in particolare, al predetto decreto di cui all’articolo 6;
Visto il parere del CUN, reso nell’adunanza dell’8 febbraio 2001;
Visto il parere del CNSU, reso nell’adunanza del 6 febbraio 2001;
Visto il parere del Consiglio superiore di
sanità - Sezione II -, reso nell’adunanza
del 5 febbraio 2001;
Acquisito il preliminare concerto del
Ministro della Sanità con nota del 23 febbraio 2001 (prot. n. 100/199.21/2108);
Visti i pareri della VII Commissione della
Camera dei Deputati, reso il 7 marzo
2001, e della VII Commissione del Senato della Repubblica, reso l’8 marzo 2001;
Decreta:
Art. 1
1. Il presente decreto definisce, ai sensi
dell’articolo 17, comma 95, della legge 15
maggio 1997, n. 127 e successive modificazioni, nonché dell’articolo 4, commi 1 e
2, del decreto ministeriale 3 novembre
1999, n. 509, le classi dei corsi di laurea
per le professioni sanitarie infermieristiche e ostetriche, della riabilitazione, tecniche e della prevenzione, di cui agli allegati da 1 a 4.
2. I corsi di laurea istituiti dalle università, ai sensi del presente provvedimento
e con le modalità previste dall’articolo 11,
comma 1, della legge n. 341/90, sono
finalizzati a formare laureati secondo gli
specifici profili professionali di cui ai
decreti adottati dal Ministro della sanità ai
sensi dell’articolo 6, comma 3, del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502 e
successive modificazioni.
3. Le università attribuiscono la denominazione al corso di laurea corrispondente
13
a quella della figura professionale di cui al
relativo decreto del Ministro della sanità,
adottato ai sensi dell’articolo 6, comma 3
del decreto legislativo n. 502/1992.
4. Le università adeguano gli ordinamenti didattici alle disposizioni del presente
decreto, entro 18 mesi dalla data di pubblicazione di quest’ultimo nella Gazzetta
Ufficiale della Repubblica Italiana.
5. Gli obiettivi formativi qualificanti, di
cui al presente decreto, e le denominazioni dei titoli finali rilasciati dalle università
sono ridefiniti con decreto del Ministro
dell’università e della ricerca scientifica e
tecnologica, di concerto con il Ministro
della sanità, in conformità con eventuali
riformulazioni determinate con i decreti
del Ministro della sanità adottati ai sensi
dell’articolo 6, comma 3, del decreto legislativo n. 502/1992 e successive modificazioni.
Art. 2
1. I corsi di laurea afferenti alle classi di
cui al presente decreto sono istituiti e attivati dalle facoltà di Medicina e Chirurgia
con il concorso, ove previsto dallo specifico profilo formativo, di altre facoltà. La
formazione prevista dai predetti corsi
avviene nelle Aziende ospedaliere, nelle
Aziende ospedaliero-universitarie, negli
Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico ovvero presso altre strutture del Servizio sanitario nazionale e istituzioni private accreditate a norma del decreto ministeriale 24 settembre 1997 e successive
modificazioni. A tal fine sono stipulati
appositi protocolli di intesa tra le regioni e
le università, a norma dell’articolo 6,
comma 3, del decreto legislativo n.
502/1992 e successive modificazioni.
2. I corsi di laurea finalizzati alla formazione del profilo dell’educatore professionale e del tecnico della prevenzione
nell’ambiente e nei luoghi di lavoro sono
istituiti e attivati dagli atenei con il concorso di più facoltà, tra le quali è comunque ricompresa la facoltà di Medicina e
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Chirurgia, sulla base di specifiche norme
del regolamento didattico di ateneo che
ne disciplinano il funzionamento.
Art. 3
1. Le competenti strutture didattiche
determinano, con il regolamento didattico del corso di laurea, l’elenco degli insegnamenti, da affidare di norma a personale del ruolo sanitario, e delle altre attività formative di cui all’articolo 12,
comma 2, del decreto ministeriale n.
509/1999, secondo criteri di stretta funzionalità con le figure professionali e i
relativi profili individuati dal Ministro
della Sanità ai sensi dell’articolo 6,
comma 3, del decreto legislativo n.
502/1992 e successive modificazioni.
2. I laureati al termine dei percorsi formativi determinati negli allegati al presente decreto devono acquisire le competenze professionali previste, per ciascuna
figura, dai decreti del Ministro della
sanità, adottati ai sensi dell’articolo 6,
comma 3, del decreto legislativo n.
502/1992, e successive modificazioni.
Art. 4
1. I regolamenti didattici di ateneo stabiliscono il numero di crediti da assegnare
agli ambiti disciplinari per i quali il
numero stesso non sia specificato
nell’allegato.
2. Limitatamente alle attività formative
caratterizzanti, qualora negli allegati
siano indicati più di tre ambiti disciplinari per ciascuno dei quali non sia stato specificato il numero minimo dei relativi crediti, i regolamenti didattici di ateneo individuano per ciascun corso di studio i settori scientifico-disciplinari afferenti ad
almeno tre ambiti, funzionali alla specificità del corso stesso, assegnando ai medesimi ambiti un numero adeguato di crediti. ” comunque riservato all’ambito specifico corrispondente alla figura professionale, cui è finalizzato il corso di laurea,
almeno il settanta per cento dei crediti.
3. I regolamenti didattici possono dispor-
parte generale e ordinamento
re l’impiego, tra le attività affini o integrative, degli ambiti disciplinari caratterizzanti non utilizzati, assicurando comunque il rispetto dei criteri di cui all’articolo
10, comma 1, lettera c), del decreto ministeriale n. 509/1999.
4. In considerazione dell’elevato contenuto pratico delle attività formative e delle
direttive comunitarie concernenti le professioni sanitarie di cui al presente decreto, la frazione dell’impegno orario complessivo riservata allo studio personale o
ad altre attività formative di tipo individuale non può essere superiore al trenta
per cento.
Art. 5
1. I crediti formativi universitari dei corsi
di laurea di cui al presente decreto corrispondono a 25 ore di lavoro per studente.
2. In deroga alle disposizioni di cui al
comma 1, i crediti formativi universitari
dei corsi di laurea per la formazione delle
figure professionali dell’infermiere,
dell’infermiere pediatrico e dell’ostetrica/o, di cui alle direttive dell’Unione
Europea citate in premessa, corrispondono a 30 ore di lavoro per studente.
Art. 6
1. Ai sensi dell’articolo 6, comma 3, del
decreto legislativo n. 502/1992 e successive modificazioni, la prova finale dei
corsi di laurea afferenti alle classi di cui al
presente decreto ha valore di esame di
Stato abilitante all’esercizio professionale.
2. La prova finale:
a) consiste nella redazione di un elaborato e nella dimostrazione di abilità pratiche;
b) è organizzata in due sessioni in periodi
definiti a livello nazionale, con decreto
del Ministro dell’Università e della ricerca scientifica e tecnologica di concerto
con il Ministro della Sanità;
c) la Commissione per la prova finale è
composta da non meno di 7 e non più di
11 membri, nominati dal Rettore su pro-
15
parte generale e ordinamento
posta del Consiglio di corso di laurea, e
comprende almeno 2 membri designati
dal Collegio professionale, ove esistente,
ovvero dalle Associazioni professionali
individuate con apposito decreto del
Ministro della sanità sulla base della rappresentatività a livello nazionale. Le date
delle sedute sono comunicate ai Ministeri dell’università e della ricerca scientifica
e tecnologica e della sanità che possono
inviare esperti, come loro rappresentanti,
alle singole sessioni. In caso di mancata
designazione dei predetti componenti, il
Rettore esercita il potere sostitutivo.
Art. 7
1. Le università rilasciano i titoli di laurea
con la denominazione del corso e della
classe di appartenenza.
Art. 8
1. Le università assicurano la conclusione
dei corsi di diploma universitario e il rilascio dei relativi titoli, secondo gli ordinamenti didattici vigenti, agli studenti già
iscritti ai corsi alla data del presente
decreto e disciplinano altresÏ la facoltà
per i medesimi studenti di optare per
l’iscrizione ai corsi di laurea di cui allo
stesso decreto. Ai fini dell’opzione le università valutano in termini di crediti formativi universitari le attività formative
svolte in conformità agli ordinamenti
didattici vigenti.
2. Con successivo provvedimento, adottato ai sensi dell’articolo 5 della legge n.
251/2000, saranno definiti i criteri per
disciplinare gli accessi ai corsi di laurea,
afferenti alle classi di cui al presente decre-
to, degli esercenti le professioni di cui agli
articoli 1, 2, 3 e 4 della medesima legge, in
possesso dei requisiti ivi previsti.
3. Modifiche alle classi di cui al presente
decreto e istituzioni di nuove classi, ai
sensi e per gli effetti dell’articolo 6,
comma 3, del decreto legislativo n.
502/1992, possono essere disposte con
decreto del Ministro dell’università e
della ricerca scientifica e tecnologica di
concerto con il Ministro della sanità, in
conformità alle disposizioni di cui all’articolo 4, comma 2, del decreto ministeriale
n. 509/1999.
NUMERAZIONE E DENOMINAZIONE DELLE
CLASSI DELLE LAUREE
N. classe 1 - Classe della lauree in professioni sanitarie infermieristiche e professione sanitaria ostetrica - Allegato 1.
N. classe 2 - Classe della lauree in professioni sanitarie della riabilitazione - Allegato 2.
N. classe 3 - Classe della lauree in professioni sanitarie tecniche - Allegato 3.
N. classe 4 - Classe della lauree in professioni sanitarie della prevenzione - Allegato 4.
Su questa Guida non vengono pubblicati
gli allegati di cui al Decreto 02.04.2001.
Per ulteriori informazioni può essere
consultata la Banca dati dell’offerta formativa del MIUR (www.miur.it/università/banca dati offerta formativa).
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parte generale e ordinamento
PROGRAMMAZIONE DIDATTICA
Corso di laurea in Fisioterapia
I anno
Corso integrato
Moduli
Fondamenti di fisica e
biofisica dei fenomeni
biologici e delle tecniche
fisioterapiche
Fisica applicata
Biofisica
Basi biologiche e
molecolari della vita
Propedeutica biochimica
e Biochimica (per la parte
di Biochimica metabolica)
Propedeutica biochimica
e Biochimica (per la
parte di Propedeutica
biochimica)
Biologia applicata
Genetica medica
Microbiologia e
microbiologia clinica
Basi morfologiche
del corpo umano
Anatomia umana
Neuroanatomia
Istologia
Metodologia generale
della riabilitazione e
basi di Igiene
Riabilitazione generale
e massoterapia
Basi di chinesiterapia
generale
Igiene generale e applicata
Basi psicopedagogiche
dell’intervento
riabilitativo
Pedagogia generale e sociale
Psicologia Sociale
Psicologia dello sviluppo
e psicologia dell’educazione
Psicologia generale
Settore
Periodo di
svolgimento
CFU
I ciclo didattico
(01.10.200701.02.2008)
3
50
Federico Fogolari
2
1
35
15
Federico Fogolari
Federico Fogolari
5
96
Irene Mavelli
BIO/10
2.5
24
Marina Comelli
BIO/13
MED/03
1
1
24
20
18
Irene Mavelli
Francesca Demarchi
Lucia Pellizzari
FIS/07
BIO/10
I ciclo didattico
(01.10.200701.02.2008)
MED/07
Unità
Presidente della commissione
didattiche Docente
0.5
10
Alessandra Arzese
6
120
Maurizio Marchini
3
1.5
1.5
60
30
30
Luciana Travan
Franco Mallardi
Maurizio Marchini
3
63
Carla Mularo
MED/48
1.5
28
Carla Mularo
MED/48
MED/42
1
0.5
25
10
Giovanni Saccavino
Roberto Romano
3
58
Renzo Mosanghini
M-PED/01
M-PSI/05
0.5
0.5
13
5
Roberto Albarea
Renzo Mosanghini
M-PSI/04
M-PSI/01
1
1
20
20
Renzo Mosanghini
Lucio Costantini
BIO/16
BIO/16
BIO/17
I ciclo didattico
(01.10.200701.02.2008)
I ciclo didattico
(01.10.200701.02.2008)
I ciclo didattico
(01.10.200701.02.2008)
17
parte generale e ordinamento
Fisiologia speciale
II ciclo didattico
del sistema nervoso
(03.03.2008Neurofisiologia (per la
11.07.2008)
parte di Neurofisiologia 1)
BIO/09
Neurofisiologia (per la parte
di Neurofisiologia 2)
Psicobiologia e psicologia
fisiologica
M-PSI/02
Basi funzionali,
fisiologiche e patologiche
dell’organismo
Fisiologia
Patologia generale
Fisiopatologia
II ciclo didattico
(03.03.200811.07.2008)
BIO/09
MED/04
MED/04
Chinesiologia, metodologia
generale della riabilitazione
motoria e fisioterapia strumentale
Fisioterapia strumentale
MED/34
Medicina Fisica e
Riabilitazione nelle
malattie dell’Apparato
Locomotore
MED/34
Valutazione Articolare,
Muscolare e Trattamento
dei tessuti molli (per la parte
di Trattamento dei tessuti
molli)
MED/48
Valutazione Articolare,
Muscolare e Trattamento
dei tessuti molli (per la parte
di Valutazione articolare
e muscolare)
Chinesiologia generale
MED/48
Chinesiologia speciale
(per la parte di Fisiologia
della locomozione e del gesto) MED/48
Chinesiologia speciale
(per la parte di Analisi
biomeccanica del movimento)
Attività formativa
professionalizzante e
di tirocinio clinico (AFP)
A scelta dello studente
Attività opzionali
II ciclo didattico
(03.03.200811.07.2008)
3
60
Mathew Ernest Diamond
1.5
15
Marta Maieron
15
Davide Anchisi
1.5
30
Mathew Ernest Diamond
4
88
Carlo Ennio Michele Pucillo
2
1
1
44
24
20
Guglielmo Antonutto
Carlo Ennio Michele Pucillo
Sonia Merluzzi
7
135
Giovanni Saccavino
0.5
12
Docente da designare
0.5
10
Vincenzo Rucco
3
20
Giovanni Saccavino
2
31
45
Caterina Cisotti
Marcello Comuzzi
1
10
Stefania Bernardis
7
10
MED/48
3
Seminari teorico-pratici
e Seminari di approfondimento
3
Prova di conoscenza
di lingua inglese
6
Totale CFU I anno
56
Caterina Cisotti
Coordinatore del corso
di laurea
18
parte generale e ordinamento
II anno
Corso integrato
Moduli
Neurologia e
neuroriabilitazione
Anatomia clinica del
sistema nervoso
Clinica del sistema
nervoso centrale
Clinica del sistema
nervoso periferico
Neurochirurgia
Riabilitazione Cognitiva
in Neurologia
Riabilitazione Cognitiva
di base
Riabilitazione
neuromotoria nell’adulto
Patologia e riabilitazione
dell’apparato locomotore
Ortopedia
Traumatologia
Ortesiologia e Protesiologia
Semeiotica delle patologie
dell’Apparato Locomotore
Riabilitazione in
Traumatologia
Riabilitazione in Ortopedia
Diagnostica per immagini
e radioterapia
Pediatria e riabilitazione
pediatrica
Pediatria
Patologia pediatrica di
interesse riabilitativo
Riabilitazione in età
infantile
Metodologia generale
della riabilitazione e
terapia manuale
Terapia manuale
Tecniche speciali in
Terapia Manuale
Massoterapia speciale
Medicina generale e
specialistica: clinica e
riabilitazione
Settore
Periodo di
svolgimento
CFU
I ciclo didattico
(01.10.200701.02.2008)
7
142
Fiorenzo Carta
MED/26
0.5
10
Paolo Bergonzi
MED/26
1.5
30
Mariarosaria Valente
MED/26
MED/27
1.5
1
30
20
Italo Pittaro Cadore
Fiorenzo Carta
MED/48
1
20
Loretta Paviotti
MED/48
0.5
12
Dario Filiputti
MED/48
Unità
Presidente della commissione
didattiche Docente
1
20
Maria Plaino
5
103
Chiara Zuiani
1
1.5
0.5
24
25
10
Alessandro Beltrame
Araldo Causero
Loredana Mastidoro
MED/16
0.5
12
Salvatore De Vita
MED/48
MED/48
0.5
0.5
11
11
Gian Paolo Tea
Domenico D’Erasmo
0.5
10
Chiara Zuiani
4
84
Monica Cazzagon
1
15
Mario Canciano Canciani
MED/38
2
44
Monica Cazzagon
MED/48
1
25
Maria Assunta Battel
3
73
Carmela Palmieri
MED/48
1.5
34
Lorenzo Copetti
MED/48
MED/48
0.5
1
14
25
Sergio Pascolo
Carmela Palmieri
5
82
Pierluigi Toniutto
MED/33
MED/33
MED/33
I ciclo didattico
(01.10.200701.02.2008)
MED/36
MED/38
I ciclo didattico
(01.10.200701.02.2008)
II ciclo didattico
(03.03.200811.07.2008)
II ciclo didattico
(03.03.200811.07.2008)
19
parte generale e ordinamento
Reumatologia
Medicina generale
Nefrologia
Geriatria
Metodologia riabilitativa
in geriatria
Farmacologia
Clinica e riabilitazione
dell’apparato cardiovascolare
e respiratorio
Clinica delle malattie
dell’apparato respiratorio
Fisiopatologia respiratoria
Metodologia riabilitativa
nelle affezioni croniche
dell’apparato respiratorio
Fisiochinesiterapia
respiratoria in fase acuta
Malattie dell’apparato
cardiovascolare
Clinica e riabilitazione
in psichiatria e
neuropsichiatria infantile
Neuropsichiatria infantile
Psichiatria
Terapia occupazionale
generale
Gli ausili in riabilitazione
Psicomotricità
MED/16
MED/09
MED/14
MED/09
1
0.5
0.5
1
18
7
8
15
Stefania Sacco
Pierluigi Toniutto
Giulio Romano
Pierluigi Toniutto
MED/48
BIO/14
1
1
19
15
Elena Costantini
Laura Perissin
5
90
Antonio Peratoner
MED/10
MED/10
1.5
0.5
25
10
Alessandro Cavarape
Antonio Peratoner
MED/48
1
18
Raffaele Simonella
MED/48
1
17
Gaetano Cogoi
II ciclo didattico
(03.03.200811.07.2008)
MED/11
1
20
Duilio Tuniz
3
60
Silvana Cremaschi
MED/39
MED/25
0.5
1
15
17
Silvana Cremaschi
Paolo Brambilla
MED/48
MED/48
MED/48
0.5
0.5
0.5
10
8
10
Mila Brollo
Elena De Paoli
Velda De Narda
1
1
15
15
Franca Maria Soldano
Franca Maria Soldano
II ciclo didattico
(03.03.200811.07.2008)
Modulo di Statistica di base
Statistica medica
MED/01
Attività formativa
professionalizzante e
di tirocinio clinico (AFP)
MED/48
A scelta dello studente
Attività opzionali
Seminari teorico-pratici
e Seminari di approfondimento
Prova di conoscenza
di informatica di base
Totale CFU II anno
I ciclo didattico
(02.10.200602.02.2007)
23
3
0.2
3
62.2
Coordinatore del corso
di laurea
20
parte generale e ordinamento
III anno
Corso integrato
Moduli
Fisiologia, clinica
e riabilitazione
neurolinguistica
Fisiologia e clinica dei
disturbi del linguaggio
Riabilitazione dei
disturbi del linguaggio
negli adulti
Riabilitazione dei
disturbi del linguaggio
in età evolutiva
Fisiologia, clinica
e riabilitazione
neuropsicologica
Neuropsicologia (per la
parte di Neuropsicologia 1)
Neuropsicologia (per la
parte di Neuropsicologia 2)
Metodologia riabilitativa
delle funzioni corticali
superiori
Metodologia riabilitativa
integrata delle funzioni
corticali superiori e motorie
Aspetti riabilitativi nel
Trauma Cranico-encefalico
Psicologia clinica applicata
alle tecniche della riabilitazione
neuropsicologica
Settore
Periodo di
svolgimento
CFU
I ciclo didattico
(01.10.200701.02.2008)
2
42
Lorenza Vorano
BIO/09
1
18
Andrea Marini
MED/48
0.5
14
Lorenza Vorano
MED/50
I ciclo didattico
(01.10.200701.02.2008)
M-PSI/02
Unità
Presidente della commissione
didattiche Docente
0.5
10
Roberta Francescatto
3
60
Nerina Fabbro
1
10
Alberta Lunardelli
10
Barbara Tomasino
MED/48
0.5
10
Lorenza Vorano
MED/48
0.5
10
Loretta Paviotti
MED/34
0.5
10
Silva Polentarutti
M-PSI/08
Metodiche riabilitative
e neuromotorie speciali
Chinesiologia speciale
(per la parte di Chinesiologia
speciale 1)
MED/34
Chinesiologia speciale
per la parte di Chinesiologia
speciale 2)
Clinica delle lesioni
midollari
MED/34
Riabilitazione funzionale
nelle lesioni midollari
(per la parte di Riabilitazione
funzionale nelle lesioni
midollari)
MED/48
I ciclo didattico
(01.10.200701.02.2008)
0.5
10
Nerina Fabbro
3
60
Emiliana Bizzarini
1
10
Emiliana Bizzarini
10
Cristina Malisan
0.5
10
Agostino Zampa
1
10
Manuela Maieron
21
parte generale e ordinamento
Riabilitazione funzionale
nelle lesioni midollari
(per la parte di Ausili nelle
lesioni midollari)
Tecniche di riabilitazione
neuromotoria speciale
Medicina e riabilitazione
materno-fetale
Problematiche cliniche
del bambino pretermine
Riabilitazione del bambino
pretermine
Neonatologia
Ginecologia e ostetricia
Riabilitazione delle
disabilità viscerali e
delle disabilità speciali
Oncologia medica
Aspetti psicologici di
disabilità conseguenti a
patologie oncologiche
Aspetti Riabilitativi in
Neuro-uro-ginecologia
(per la parte di Clinica e
Riabilitazione in Neurouro-ginecologia)
Tamara Zamparo
0.5
15
Docente da designare
5
106
Maria Assunta Battel
MED/48
MED/48
0.5
1
10
25
Patrizia Ursig
Massimo Colucci
MED/48
1
24
Elide De Luca
MED/48
1
20
Caterina Cisotti
MED/48
1
15
Mauro Gugliucciello
MED/48
Metodologia e tecniche
della riabilitazione motoria
Tecniche riabilitative delle
affezioni del rachide
Idrochinesiterapia
Protesiologia, ortesiologia
e riabilitazione dell’ustionato
Metodologie riabilitative
nei para/dismorfismi
del rachide
Tecniche riabilitative
in ambito sportivo
Riabilitazione in acqua
in età evolutiva
Aspetti organizzativogestionali e legali delle
scienze riabilitative
Economia applicata
Organizzazione della
professione
Medicina legale
Medicina del lavoro
Basi di Epidemiologia I
5
I ciclo didattico
(01.10.200701.02.2008)
MED/48
0.5
12
Maria Assunta Battel
3
59
Tamara Boschi
SECS-P/06
0.5
12
Valentina Bruni
MED/48
MED/43
MED/44
MED/42
1
0.5
0.5
0.5
15
12
10
10
Tamara Boschi
Carlo Moreschi
Massimo Sigon
Federica Edith Pisa
2
42
Fabia Squecco
MED/34
0.5
12
Valeria Chiandotto
MED/48
MED/38
MED/40
0.5
0.5
0.5
10
10
10
Fabia Squecco
Francesco Macagno
Maria Maddalena Petrovec
3
67
Piera Rossitti
MED/06
0.5
12
Fabio Puglisi
M-PSI/08
0.5
10
Maria Antonietta Annunziata
MED/34
0.5
15
Paolo Di Benedetto
II ciclo didattico
(03.03.200811.07.2008)
II ciclo didattico
(03.03.200811.07.2008)
II ciclo didattico
(03.03.200811.07.2008)
22
parte generale e ordinamento
Aspetti Riabilitativi in
Neuro-uro-ginecologia (per la
parte di Tecniche riabilitative
perineali)
Aspetti Riabilitativi delle
disfunzioni ano-rettali
MED/34
Metodologia riabilitativa
in uroginecologia
MED/48
Urologia
MED/24
Metodologia della
ricerca ed epidemiologia
Statistica sociale
Metodologia della
Ricerca in riabilitazione
Basi di Epidemiologia II
II ciclo didattico
(03.03.2008SECS-S/05
11.07.2008)
MED/48
MED/42
5
Cristina Delneri
0.5
8
Piera Rossitti
0.5
0.5
10
7
Luisa Cattarossi
Bruno Frea
3
52
Franca Maria Soldano
2
32
Franca Maria Soldano
0.5
0.5
10
10
Leo Iona
Federica Edith Pisa
Attività formativa
professionalizzante e di
tirocinio clinico (AFP)
27
A scelta dello studente
Attività opzionali
3
Seminari teorico-pratici
e Seminari di approfondimento
2.8
Totale CFU III anno
56.8
Preparazione prova finale
Totale CFU triennio
5
180
Nota: 1 Unità didattica corrisponde a 50 minuti di lezione frontale o esercitazione.
Coordinatore del corso
di laurea
23
parte generale e ordinamento
Corso di laurea in Infermieristica - sede di Mestre
I anno
Corso integrato
Moduli
Fondamenti di
infermieristica
Psicologia generale
Sociologia generale
Infermieristica generale
Settore
M-PSI/01
SPS/07
MED/45
Prevenzione e sicurezza
Igiene generale
Sicurezza nei luoghi
di lavoro
Infermieristica preventiva
MED/44
MED/45
Basi molecolari della vita
Biochimica
Biologia applicata
Genetica medica
BIO/10
BIO/13
MED/03
Basi morfo-strutturali
del corpo umano
Istologia
Anatomia umana
Basi funzionali del
corpo umano
Fisica applicata
Fisiologia
Basi di patologia
Patologia generale
Fisiopatologia
Immunologia
Microbiologia,
microbiologia clinica
MED/42
BIO/17
BIO/16
FIS/07
BIO/09
MED/04
MED/04
MED/04
CFU
I semestre
(01.10.200722.12.2007)
5
90
Annalisa Pennini
1
1
3
18
18
10
44
Francesco Lievore
Vallì Pelizzaro
Marino Bonaventura
Annalisa Pennini
4
1
72
18
Teresa Buzzulini
Giacomo Marchese
1
2
18
24
12
Andrea Lorusso
Teresa Buzzulini
Claudia Perelli
I semestre
(01.10.200721.12.2007)
4
2
1
1
72
36
18
18
Giuseppe Damante
Angela Risso
Antonio Carniato
Giuseppe Damante
I semestre
(01.10.200721.12.2007)
4
72
Fulvia Ortolani
1.5
2.5
27
45
Fulvia Ortolani
Enrico Crivellato
II semestre
(03.03.200817.05.2008)
4
72
Lorenzo Menegaldo
1
3
18
24
30
Alessandro Culatti
Lorenzo Menegaldo
Ernesto Rampin
II semestre
(03.03.200817.05.2008)
4
1
1
1
72
18
18
18
Carlo Ennio Michele Pucillo
Giuseppina Perrella
Annamaria Zambito
Carlo Ennio Michele Pucillo
1
18
Ubaldo Scardellato
II semestre
(03.03.200817.05.2008)
6
1
1
4
108
18
18
40
32
Mario Furlanut
Docente da designare
Mario Furlanut
Antonella Barizza
Chiara Rizzo
I semestre
(01.10.200721.12.2007)
MED/07
Infermieristica clinica
Patologia clinica
MED/05
Farmacologia
BIO/14
Metodologia clinica applicata MED/45
Attività formativa
professionalizzante e
di tirocinio clinico
Periodo di
svolgimento
MED/45
20
Unità
Presidente della commissione
didattiche Docente
Coordinatore del corso
di laurea
24
parte generale e ordinamento
Altre
Seminari, laboratori,
tirocini (tra cui Seminario
obbligatorio di radioprotezione)
2.5
A scelta dello studente
0.5
Seminari, corsi opzionali,
corsi e convegni
II anno
Corso integrato
Moduli
Infermieristica clinica
in area medico-chirurgica
Medicina interna
Chirurgia generale
Anatomia patologica
Farmacologia clinica
Scienze infermieristiche
generali, cliniche e pediatriche
Infermieristica in
sanità pubblica
Igiene generale e applicata
Igiene generale e applicata
(Statistica medica)
Malattie infettive
Scienze infermieristiche
generali, cliniche e pediatriche
Infermieristica clinica
negli ambiti psicologico
e psichiatrico
Psicologia clinica
Psichiatria
Scienze infermieristiche
generali, cliniche e
pediatriche (fondamenti)
Scienze infermieristiche
generali, cliniche e pediatriche
(area psichiatrica)
Infermieristica clinica
in medicina specialistica
Oncologia medica
Nefrologia
Settore
Periodo di
svolgimento
CFU
I semestre
(04.10.200716.02.2008)
9
208
Mario Furlanut
3
2.5
0.5
0.5
65
52
11
15
Antonio Maestri
Carla Cedolini
Pietro Maria Donisi
Mario Furlanut
2.5
30
35
Teresa Buzzulini
Chiara Rizzo
5
99
Carlo Brusegan
1.5
38
Carlo Brusegan
MED/42
MED/17
1
1
16
15
Anica Casetta
Enzo Raise
MED/45
1.5
30
Chiara Rizzo
5
99
Alberto Camuccio
M-PSI/08
MED/25
1
1
16
25
Maddalena Menotto
Francesco Cutrone
MED/45
1.5
30
Alberto Camuccio
MED/09
MED/18
MED/08
BIO/14
MED/45
MED/42
I semestre
(04.10.200716.02.2008)
I e II semestre
(04.10.200715.07.2008)
MED/45
MED/06
MED/14
II semestre
(03.03.200815.07.2008)
Unità
Presidente della commissione
didattiche Docente
1.5
28
Alberto Camuccio
6
111
Antonietta Basso
1
0.5
20
12
Lorenzo Menegaldo
Giulio Romano
25
parte generale e ordinamento
Malattie cutanee e veneree
Malattie del sangue
Psicologia clinica
Scienze infermieristiche
generali, cliniche e pediatriche
MED/35
MED/15
M-PSI/08
0.5
0.5
1
12
11
14
Vincenzo De Francesco
Francesco Zaja
Antonietta Basso
MED/45
2.5
30
12
Raffaella Dobrina
Barbara Michieli
5
103
Giovanni Montesanto
1
1
22
22
Giovanni Montesanto
Raffaele Cicciarella
MED/47
1
15
Giuliana Di Girolamo
MED/45
M-PSI/08
1.5
0.5
30
14
Anna Culaon
Enrico Contin
MED/45
20
600
MED/45
4
4
120
120
Altre
Seminari obbligatori
3
3
68
68
Totale CFU
57
Infermieristica clinica
in area materno-infantile
Pediatria
Ginecologia
Scienze infermieristiche
ostetrico-ginecologiche
Scienze infermieristiche
generali, cliniche e
pediatriche
Psicologia clinica
Attività formativa
professionalizzante e di
tirocinio clinico
A scelta dello studente
Tirocinio opzionale
MED/38
MED/40
II semestre
(03.03.200815.07.2008)
Coordinatore del corso
di laurea
III anno
Corso integrato
Moduli
Settore
Periodo di
svolgimento
CFU
I semestre
(04.10.200716.02.2008)
5
97
Roberto Brugiolo
0.5
0.5
0.5
1
10
10
15
10
10
Roberto Brugiolo
Lorenzo Hirschberg
Gianluigi Da Campo
Roberto Eleopra
Alberto Scarpa
MED/48
0.5
12
Chiara Colombini
MED/45
2
30
Docente da designare
Infermieristica clinica
in area geriatrica e delle
patologie disabilitanti
Geriatria
MED/09
Medicina fisica e riabilitativa MED/34
Malattie apparato locomotore MED/33
Neurologia
MED/26
Scienze infermieristiche
e tecniche neuropsichiatriche e riabilitative
Scienze infermieristiche
generali, cliniche e
pediatriche
Unità
Presidente della commissione
didattiche Docente
26
Infermieristica clinica
in area critica
Medicina d’urgenza
Chirurgia d’urgenza
Anestesiologia
Farmacologia
Psicologia clinica
Scienze infermieristiche
generali, cliniche e
pediatriche
parte generale e ordinamento
MED/09
MED/18
MED/41
BIO/14
M-PSI/08
MED/45
Infermieristica clinica
nelle patologie testa - collo
Malattie apparato visivo
Otorinolaringoiatria
Chirurgia maxillofacciale
Neurochirurgia
Scienze infermieristiche
generali, cliniche e
pediatriche
Aspetti giuridici della
professione
Medicina legale
Bioetica
Medicina del lavoro
Istituzioni di diritto pubblico
Diritto del lavoro
Scienze infermieristiche
generali, cliniche e
pediatriche
I semestre
(04.10.200716.02.2008)
MED/30
MED/31
MED/29
MED/27
MED/45
6
121
Pier Paolo Cagol
1
1
1.5
0.5
1
20
20
30
10
20
Giuseppe Marchese
Pier Paolo Cagol
Fabiano Turetta
Mario Furlanut
Antonietta Basso
1
21
Luisa Anna Rigon
3
46
Fiorenzo Carta
0.5
0.5
0.5
0.5
8
10
5
8
Elisabetta Bohm
Docente da designare
Massimo Robiony
Fiorenzo Carta
1
15
Stefano Monachesi
4
90
Lorenzo Desinan
1
0.5
1
0.5
0.5
22
10
18
10
10
Lorenzo Desinan
Giovanni Poles
Gian Paolo Destro
Mario Novarini
Mario Novarini
0.5
20
Adriana Negrisolo
4
85
Flora Sartorato
M-FIL/03
M-PED/01
0.5
1
14
22
Sara Tosi
Salvatore Porcelluzzi
M-PSI/04
1.5
24
Salvatore Porcelluzzi
MED/43
MED/43
MED/44
IUS/09
IUS/07
II semestre
(03.03.200815.07.2008)
MED/45
Infermieristica
comunitaria
Filosofia morale
Pedagogia generale e sociale
Psicologia dello sviluppo
e dell’educazione
Scienze infermieristiche
generali, cliniche e
pediatriche
I semestre
(04.10.200716.02.2008)
II semestre
(03.03.200815.07.2008)
MED/45
Metodologia di
organizzazione dei processi
assistenziali
Economia aziendale
SECS-P/07
Organizzazione aziendale SECS-P/10
Scienze infermieristiche
generali, cliniche e
pediatriche
MED/45
II semestre
(03.03.200815.07.2008)
1
25
Flora Sartorato
4
65
Marino Bonaventura
1
1
20
20
Gustavo Favero
Francesco Camisa
2
25
Marino Bonaventura
27
parte generale e ordinamento
Attività formativa
professionalizzante e di
tirocinio clinico
MED/45
Altre
Seminari obbligatori
A scelta dello studente
Tirocinio opzionale
MED/45
25
750
1
1
16
16
2
2
57
57
Totale CFU
54
Prova finale
5
Prova di conoscenza di lingua inglese
Prova informatica di base
Totale triennio
Coordinatore del corso
di laurea
6
3
180
Nota: i corsi integrati di Fondamenti di infermieristica clinica e psicologia clinica e di Infermieristica clinica in salute mentale e
area psichiatrica (attivati negli a.a. 2002-2003 e 2003-2004) sono confluiti dall’a.a. 2004-2005 in un unico Corso Integrato che è
stato denominato “Infermieristica clinica negli ambiti psicologico e psichiatrico”.
28
parte generale e ordinamento
Corso di laurea in Infermieristica - sede di Pordenone
I anno
Corso integrato
Moduli
Fondamenti di
infermieristica
Psicologia generale
Sociologia generale
Infermieristica generale
Settore
Periodo di
svolgimento
CFU
01.10.200711.01.2008
5
90
Roberta Grando
1
1
3
18
18
54
Antonio Loperfido
Maria Bonato
Roberta Grando
4
1
2
72
18
18
18
18
Giovanni Tasca
Salvatore Guarneri
Giovanni Tasca
Rosanna Brait
Cinzia Cozzi
M-PSI/01
SPS/07
MED/45
Unità
Presidente della commissione
didattiche Docente
Prevenzione e sicurezza
Igiene generale
MED/42
Sicurezza nei luoghi di lavoro MED/44
Infermieristica preventiva MED/45
19.11.200714.03.2008
Basi molecolari della vita
Biochimica
Biologia applicata
Genetica medica
01.10.200716.11.2007
4
2
1
1
72
36
18
18
Giovanni Tasca
Giovanni Tasca
Simonetta Bot
Giuseppe Damante
01.10.200721.12.2007
4
72
Marco Giordano
1.5
2.5
27
45
Marco Giordano
Samuele Massarut
4
72
Pietro Casarin
1
3
18
24
30
Walter Manzon
Pietro Casarin
Cesare Mazzero
17.12.200704.04.2008
4
1
1
1
72
18
18
18
Carlo Ennio Michele Pucillo
Carlo Ennio Michele Pucillo
Carlo Ennio Michele Pucillo
Carlo Ennio Michele Pucillo
1
18
Giancarlo Basaglia
17.12.200704.04.2008
6
1
1
4
108
18
18
36
26
10
Nadia Battistella
Lucio Dell’Anna
Laura Perissin
Nadia Battistella
Annalisa Morandin
Docente da designare
Basi morfo-strutturali
del corpo umano
Istologia
Anatomia umana
Basi funzionali del
corpo umano
Fisica applicata
Fisiologia
Basi di patologia
Patologia generale
Fisiopatologia
Immunologia
Microbiologia,
microbiologia clinica
BIO/10
BIO/13
MED/03
BIO/17
BIO/16
05.11.200707.03.2008
FIS/07
BIO/09
MED/04
MED/04
MED/04
MED/07
Infermieristica clinica
Patologia clinica
MED/05
Farmacologia
BIO/14
Metodologia clinica applicata MED/45
Attività formativa
professionalizzante e
di tirocinio clinico
MED/45
20
Altre
Seminari, laboratori,
tirocini (tra cui Seminario
obbligatorio di radioprotezione)
2.5
A scelta dello studente
Seminari, corsi opzionali, corsi e convegni
0.5
Coordinatore del
corso di laurea
29
parte generale e ordinamento
II anno
Corso integrato
Moduli
Infermieristica clinica
e scienze umane in area
medica
Medicina interna
applicata all’apparato renale
Medicina interna
Medicina interna in
ambito reumatologico
Medicina interna in
ambito metabolico endocrinologico
Malattie infettive
Pediatria generale e
specialistica
Oncologia medica
Farmacologia
Scienze tecniche dietetiche
applicate
Infermieristica clinica in
area medica I
Infermieristica clinica in
area medica II
Infermieristica clinica in
area oncologica e
infettivologica
Infermieristica clinica
in area pediatrica
Psicologia clinica
Settore
Periodo di
svolgimento
CFU
17.09.200720.12.2007
13
230
Giannina Viera
MED/09
MED/09
0.5
1
12
18
Giulio Romano
Pietro Casarin
MED/09
0.5
12
Emma Di Poi
MED/09
MED/17
1
1
18
16
Marino Cimitan
Marcello Tavio
MED/38
MED/06
BIO/14
0.5
1.5
1
10
20
16
Docente da designare
Valter Gattei
Laura Perissin
MED/49
1
14
Maria Rosaria Peri
MED/45
1.5
30
Giannina Viera
MED/45
1.5
22
Francesca Pilan
0.5
10
6
Annalisa Morandin
Raffaella Dobrina
0.5
1
10
16
Anna Nascimben
Maria Antonietta Annunziata
8
140
Stefano Bacchetti
1.5
1
0.5
20
20
10
Stefano Bacchetti
Giordano Chiara
Lino Del Pup
0.5
12
Franco Gherlinzoni
0.5
12
Francesca Colò
1.5
26
Doris Zamai
1.5
20
Elisa Lovisa
0.5
0.5
10
10
Docente da designare
Maria Antonietta Annunziata
MED/45
MED/45
M-PSI/08
Infermieristica clinica
e scienze umane in area
chirurgica
Chirurgia generale
MED/18
Chirurgia generale e toracica MED/18
Ginecologia
MED/40
Malattie apparato
locomotore
MED/33
Anestesia e terapia
del dolore
MED/41
Infermieristica clinica
in area chirurgica I
MED/45
Infermieristica clinica
in area chirurgica II
MED/45
Infermieristica clinica
in area ortopedica
MED/45
Psicologia clinica
M-PSI/08
14.01.200817.04.2008
Unità
Presidente della commissione
didattiche Docente
30
parte generale e ordinamento
Infermieristica riabilitativa e
scienze umane nella
cronicità/disabilità
Geriatria
MED/09
Neurologia
MED/26
Medicina fisica e riabilitativa MED/34
Infermieristica clinica
in area neurologica e
riabilitativa
MED/45
Infermieristica clinica in
area geriatrica
MED/45
Scienze infermieristiche
e tecniche neuro-psichiatriche
e riabilitative
MED/48
Psicologia clinica
M-PSI/08
14.01.200817.04.2008
Infermieristica clinica
in area psichiatrica
Salute mentale
Infermieristica clinica
in area psichiatrica I
Infermieristica clinica in
area psichiatrica II
17.09.200721.11.2007
Attività formativa
professionalizzante e
di tirocinio clinico
Tirocinio
Laboratorio
6
96
Antonio Loperfido
1
1
1
16
14
14
Lucia Fratino
Docente da designare
Fabio Sartor
0.5
14
Domitilla Santarossa
0.5
12
Cinzia Cozzi
1.5
0.5
12
14
Maria Cristina Orzes
Antonio Loperfido
2
42
Regina Zamarian
MED/25
1
16
Angelo Cassin
MED/45
0.5
12
Regina Zamarian
MED/45
0.5
14
Regina Zamarian
MED/45
26
Coordinatore del corso
di laurea
MED/45
MED/45
A scelta dello studente
Seminari multidisciplinari/
laboratori, Corsi, Convegni
4
III anno
Corso integrato
Moduli
Infermieristica clinica
in area critica e
dell’emergenza
Medicina d’urgenza
Chirurgia d’urgenza
Rianimazione e terapia
intensiva
Infermieristica clinica
in area critica I
Infermieristica clinica
in area critica II
Settore
Periodo di
svolgimento
CFU
Unità
Presidente della commissione
didattiche Docente
05.11.200714.02.2008
5
66
Francesca Colò
MED/09
MED/18
1
1
10
10
Francesco Moscariello
Giancarlo Tosolini
MED/41
1.5
20
Francesca Colo’
MED/45
1
14
Luca Peressoni
MED/45
0.5
12
Adriano Santarossa
31
parte generale e ordinamento
Infermieristica preventiva,
educativa e di comunità
Infermieristica educativa
e di comunità
Infermieristica di comunità
Psicologia clinica
Pedagogia generale e
sociale I
Pedagogia generale e
sociale II
Sociologia generale
05.11.200714.02.2008
4
68
Laura Claut
MED/45
MED/45
M-PSI/08
1
0.5
0.5
12
12
12
Laura Claut
Rosanna Finos
Barbara Muzzatti
M-PED/01
1
12
Gelindo Castellarin
M-PED/01
SPS/07
0.5
0.5
8
12
Giulia Ortez
Maria Bonato
8
130
Jerry Polesel
1
16
Michele Marchetto
1
16
Elizabeth Galiazzo
2
1
1.5
0.5
1
24
16
20
14
24
Cristina Tommasini
Katia Bianchet
Jerry Polesel
Paola Di Giacomo
Antonella Zucchetto
5
68
Roberto Paroni
1.5
1
16
14
Alessandra Saurin
Nicola Delli Quadri
1.5
26
Roberto Paroni
Fondamenti della disciplina
infermieristica e metodologia
della ricerca
Logica e filosofia della
scienza
M-FIL/02
Fondamenti della disciplina
infermieristica
MED/45
Metodologia della
ricerca applicata
MED/45
Psicologia generale
M-PSI/01
Statistica medica
MED/01
Informatica
INF/01
Igiene generale e applicata MED/42
01.10.200718.12.2007
Fondamenti per la
programmazione e
organizzazione sanitaria
Organizzazione aziendale SECS-P/10
Igiene generale e applicata MED/42
Fondamenti di
infermieristica
per l’organizzazione
sanitaria
MED/45
Fondamenti di infermieristica
per l’organizzazione
professionale
MED/45
01.10.200730.11.2007
Fondamenti di etica e
responsabilità
professionale
Diritto del lavoro
Medicina legale
Bioetica
Etica e deontologia
professionale
Fondamenti della disciplina
infermieristica
01.10.200718.12.2007
1
12
Alvisa Palese
5
78
Anna Amadio
IUS/07
MED/43
MED/02
1.5
1
1
20
20
14
Anna Amadio
Giovanni Del Ben
Margherita Brusa
MED/45
1
14
Nicoletta Suter
MED/45
0.5
10
Giulia Ortez
32
parte generale e ordinamento
Attività formativa
professionalizzante e
di tirocinio clinico
Tirocinio
Laboratorio
A scelta dello studente
MED/45
Tirocinio, Seminari
multidisciplinari/laboratori,
Corsi, Convegni *
27
Coordinatore del corso
di laurea
4
*Seminari multidisciplinari/
laboratori in comune tra
1°, 2° e 3° anno di corso:
Prova di conoscenza
di lingua inglese
6
Prova di conoscenza
di elementi di Informatica
3
Prova finale
5
Nota: la disciplina di Modelli organizzativi sanitari attivata negli aa.aa. 02-03 e 03-04 (24 ore, 1 CFU, Corso Integrato di Fondamenti della disciplina infermieristica e scienze umane, 1° anno di corso) è confluita, a decorrere dall’a.a. 04-05, nella disciplina di
Fondamenti di infermieristica per l’organizzazione sanitaria (Corso Integrato di Fondamenti per la programmazione e organizzazione sanitaria, 3° anno di corso) che, a regime nell’a.a. 06-07, viene attivata per 26 ore e 1.5 CFU. Gli studenti iscritti presso questa sede negli aa.aa. 02-03 e 03-04 hanno acquisito 1 CFU della disciplina in oggetto nell’ambito del C.I. di Fondamenti della disciplina infermieristica e scienze umane del 1° anno di corso.
La disciplina di Igiene generale e applicata collocata negli aa.aa. 02-03 e 03-04 nel C.I. di Infermieristica preventiva, educativa e di
comunità è stata collocata dall’a.a. 04-05 nel C.I. di Fondamenti della disciplina infermieristica e metodologia della ricerca.
33
parte generale e ordinamento
Corso di laurea in Infermieristica - sede di Udine
I anno
Corso integrato
Moduli
Fondamenti di
infermieristica
Psicologia generale
Sociologia generale
Infermieristica generale
Settore
M-PSI/01
SPS/07
MED/45
Periodo di
svolgimento
CFU
Unità
Presidente della commissione
didattiche Docente
I periodo
didattico
(01.10.200721.12.2007)
5
90
Alvisa Palese
1
1
3
18
18
54
Ermanno Moscatelli
Carla Londero
Alvisa Palese
Prevenzione e sicurezza
Igiene generale
MED/42
Sicurezza nei luoghi di lavoro MED/44
Infermieristica preventiva MED/45
I periodo
didattico
(01.10.200721.12.2007)
4
1
1
2
72
18
18
18
18
Rosanna Quattrin
Rosanna Quattrin
Ilaria Rosa
Carla Londero
Antonietta Zanini
Basi molecolari della vita
Biochimica
Biologia applicata
Genetica medica
BIO/10
BIO/13
MED/03
I periodo
didattico
(01.10.200721.12.2007)
4
2
1
1
72
36
18
18
Barbara Skerlavaj
Barbara Skerlavaj
Eleonora Di Centa
Dora Fabbro
4
72
Fulvia Ortolani
BIO/17
BIO/16
I periodo
didattico
(01.10.200721.12.2007)
1.5
2.5
27
45
Fulvia Ortolani
Luciana Travan
4
72
Stefano De Carli
FIS/07
BIO/09
II periodo
didattico
(14.01.200811.04.2008)
1
3
18
54
Alessandra Corazza
Stefano De Carli
II periodo
didattico
(14.01.200811.04.2008)
4
72
1
18
Basi morfo-strutturali
del corpo umano
Istologia
Anatomia umana
Basi funzionali del
corpo umano
Fisica applicata
Fisiologia
Basi di patologia
Patologia generale
MED/04
Fisiopatologia
MED/04
1
18
Immunologia
MED/04
Microbiologia, microbiologia
clinica
MED/07
1
18
Francesco Saverio Ambesi
Impiombato
Francesco Saverio Ambesi
Impiombato
Francesco Saverio Ambesi
Impiombato
Gaetano Vitale
1
18
Corrado Pipan
6
1
1
108
18
18
Carlo Vidotti
Edmondo Falleti
Mario Furlanut
4
18
18
36
Giampiera Bulfone
Stefano Fabris
Carlo Vidotti
Infermieristica clinica
Patologia clinica
Farmacologia
Metodologia clinica
applicata
MED/05
BIO/14
MED/45
II periodo
didattico
(14.01.200811.04.2008)
34
Attività formativa
professionalizzante
e di tirocinio clinico
parte generale e ordinamento
MED/45
14.04.200813.06.2008;
11.07.200831.07.2008;
08.09.200824.09.2008
20
Altre
Seminari, laboratori, tirocini
(tra cui Seminario obbligatorio
di radioprotezione)
2.5
A scelta dello studente
Seminari, corsi opzionali,
corsi e convegni
0.5
Coordinatore del corso
di laurea
II anno
Corso integrato
Moduli
Infermieristica clinica
in area medica
Medicina interna
Malattie infettive
Pediatria generale e
specialistica
Oncologia medica
Farmacologia
Infermieristica clinica
in area medica
Infermieristica clinica
pediatrica
Infermieristica clinica
nell’oncologia e nelle
malattie infettive
Scienze tecniche
dietetiche applicate
Settore
Periodo di
svolgimento
CFU
I periodo
didattico
(01.10.200714.12.2007)
11
202
Giorgio Soardo
2.5
1
40
14
Giorgio Soardo
Pierluigi Viale
MED/38
MED/06
BIO/14
MED/45
0.5
1.5
1
2
10
24
20
26
20
Paolo Pecile
Andrea Piga
Mario Furlanut
Stefania Zuliani
Loriana Degano
MED/45
0.5
10
Anna Culaon
MED/45
1.5
14
10
Maura Mesaglio
Isabella Garlatti
MED/49
0.5
14
Maria Rosaria Peri
7
138
Vittorio Bresadola
2
0.5
0.5
1
36
12
10
16
Vittorio Bresadola
Lorenza Driul
Cathryn Anne Scott
Vanni Cainero
0.5
10
Paolo Chiarandini
MED/09
MED/17
Infermieristica clinica
in area chirurgica
Chirurgia generale
MED/18
Ginecologia
MED/40
Anatomia patologica
MED/08
Malattie apparato locomotore MED/33
Anestesiologia per la
chirurgia e per la gestione
del dolore
MED/41
I periodo
didattico
(01.10.200714.12.2007)
Unità
Presidente della commissione
didattiche Docente
35
parte generale e ordinamento
Infermieristica clinica
in area chirurgica I
(generale)
MED/45
Infermieristica clinica
in area chirurgica II (clinica) MED/45
Metodologia della
relazione assistenziale
Discipline
demoetnoantropologiche
Psicologia clinica
Infermieristica nella
relazione assistenziale
Infermieristica nella
relazione di aiuto
Sociologia generale
1
24
Giampiera Bulfone
1.5
30
Giuliana Costaperaria
6
90
Nadia Urli
1.5
1
24
14
Donatella Cozzi
Elena Biasin
MED/45
1
16
Domenico Redigolo
MED/45
SPS/07
1.5
1
24
12
Nadia Urli
Maria Cristina Novelli
6
98
Leo Iona
1
1
1
1.5
16
16
16
20
10
10
Giorgio Soardo
Paolo Bergonzi
Leo Iona
Carla Papparotto
Olivia Rossi
Alessandra Picchinenna
M-DEA/01
M-PSI/08
Infermieristica
nella cronicità/disabilità
Medicina interna
MED/09
Neurologia
MED/26
Medicina fisica e riabilitativa MED/34
Infermieristica nella cronicità MED/45
II periodo
didattico
(18.03.200823.05.2008)
II periodo
didattico
(18.03.200823.05.2008)
Infermieristica nella disabilità MED/45
Scienze infermieristiche e
tecniche neuro-psichiatriche
e riabilitative
MED/48
Attività formativa
professionalizzante e
di tirocinio clinico
Tirocinio
Laboratorio
Laboratorio
Tutorato individuale
A scelta dello studente
Tirocinio opzionale
Seminari, Corsi opzionali,
Corsi, Convegni
MED/45
1
14.01.200808.02.2008;
15.02.200814.03.2008;
13.06.200825.07.2008;
02.09.200824.09.2008
0.5
10
Mila Brollo
24
720
Coordinatore del corso
di laurea
19
3
1
1
570
90
30
30
5
4
120
1
15
36
parte generale e ordinamento
III anno
Corso integrato
Moduli
Infermieristica clinica
nella criticità vitale
Medicina d’urgenza
Chirurgia d’urgenza
Anestesiologia nelle cure
intensive
Infermieristica nella
criticità vitale
Settore
Periodo di
svolgimento
Unità
Presidente della commissione
didattiche Docente
Periodo didattico
(01.10.2007MED/09
26.02.2008)
MED/18
5
66
Giorgio Della Rocca
1
1.5
14
16
Enrico Barboni
Vittorio Bresadola
MED/41
1
16
Giorgio Della Rocca
MED/45
1.5
12
8
Angelina Spampinato
Irene Comisso
5
70
Nadia Urli
1.5
1
20
20
Giuseppe Quartuccio
Matteo Balestrieri
2
20
Nadia Urli
0.5
10
Mila Brollo
6
103
Alvisa Palese
1.5
1
1
30
17
16
Miriam Isola
Renato Polo
Michele Marchetto
2.5
40
Alvisa Palese
7
110
Carlo Moreschi
1.5
1.5
1
1
24
16
16
24
Emanuele Menegatti
Olga Passera
Carlo Moreschi
Franco Gismano
2
20
10
Fabia Bassan
Carmen Fabbro
7
100
Docente da designare
1
16
Ilaria Rosa
Infermieristica clinica
Periodo didattico
nella salute mentale e
(01.10.2007in area psichiatrica
26.02.2008)
Psicologia clinica
M-PSI/08
Psichiatria
MED/25
Infermieristica nella salute
mentale e psichiatria
MED/45
Scienze infermieristiche
e tecniche neuropsichiatriche e riabilitative MED/48
Teorie dell’assistenza
Periodo didattico
infermieristica e evidenze
(01.10.2007per il nursing
26.02.2008)
Statistica medica
MED/01
Informatica
INF/01
Logica e filosofia della scienza M-FIL/02
Teorie dell’assistenza
ed evidenze scientifiche
nella infermieristica
MED/45
Metodologia di
Periodo didattico
organizzazione dei
(01.10.2007processi assistenziali
26.02.2008)
Diritto del lavoro
IUS/07
Management sanitario
SECS-P/10
Medicina legale
MED/43
Filosofia morale e bioetica M-FIL/03
Metodologia di
organizzazione dei
processi assistenziali
per l’infermieristica
MED/45
Infermieristica
preventiva e di
comunità
Medicina del lavoro
CFU
Periodo didattico
(01.10.200726.02.2008)
MED/44
37
parte generale e ordinamento
Infermieristica di comunità
Infermieristica preventiva
Epidemiologia
Pedagogia generale
e sociale
Attività formativa
professionalizzante e
di tirocinio clinico
Tirocinio
Laboratorio
Laboratorio
Tutorato individuale
A scelta dello studente
Tirocinio opzionale
Seminari, Corsi opzionali,
Corsi, Convegni
MED/45
MED/45
MED/42
1.5
1
1.5
20
20
20
Ranieri Zuttion
Claudia Tosolini
Laura Regattin
M-PED/01
2
24
Gelindo Castellarin
22
660
Coordinatore del corso di
laurea
17.5
3.5
0.5
0.5
525
105
15
15
3
1.5
45
1.5
25
MED/45
14.03.200820.06.2008;
04.07.200831.07.2008;
(08.09.200822.09.2008
per eventuali
recuperi o
approfondimenti)
Prova di conoscenza
di lingua inglese
6
Prova informatica di base
3
Prova finale
5
Nota: l’insegnamento di Anatomia patologica (10 ore, 0.5 CFU) dall’a.a. 2004-2005 è stato collocato al 2° anno di corso nell’ambito del Corso Integrato di Infermieristica clinica in area chirurgica. Gli studenti di questa sede che hanno frequentato l’insegnamento negli anni accademici 2002-2003 e 2003-2004 hanno acquisito il credito relativo alla suddetta disciplina nell’ambito del
Corso Integrato di Fondamenti di fisiopatologia per l’infermieristica (1° anno di corso).
38
parte generale e ordinamento
Corso di laurea specialistica interateneo in Scienze Infermieristiche ed Ostetriche
I anno
(attivato presso la sede di Udine)
Corso integrato
Moduli
Analisi della domanda
sanitaria, dell’evoluzione
dei servizi e del bisogno
di assistenza infermieristica
e ostetrica
Diritto pubblico e privato I
Informatica applicata I
Statistica medica
Epidemiologia I
Sociologia della salute
Sociologia dei processi
economici e del lavoro I
Analisi dei problemi etici
in sanità
Metodologia clinica
avanzata e teorie
dell’assistenza
Storia della professione
e della disciplina
infermieristica
Storia della professione
e della disciplina ostetrica
Settore
Periodo di
svolgimento
CFU
I periodo
didattico
(22.11.200715.03.2008)
14
50
Alvisa Palese
IUS/01
INF/01
MED/01
MED/42
SPS/07
1.5
1.5
2
1
2
15
10
20
10
20
Francesco Bilotta
Vincenzo Della Mea
Miriam Isola
Fabio Barbone
Laura Montina
SPS/09
1
10
Fulvia Vardabasso
M-FIL/03
1
10
Paolo Gregoretti
MED/45
1.5
15
Alvisa Palese
MED/45
1.5
15
Loredana Sasso
MED/47
Programmazione e
sviluppo dei servizi
sanitari, infermieristici
ed ostetrici
Economia aziendale
applicata alla sanità I
SECS-P/07
Programmazione sanitaria MED/42
Diritto del lavoro I
IUS/07
Sociologia dei processi
economici e del lavoro II
SPS/09
Medicina del lavoro I
MED/44
Sistema di elaborazione
delle informazioni
ING-INF/05
Metodologia della ricerca
infermieristica I
MED/45
Metodologia dell’Evidence
Based Nursing
MED/45
Metodologia della ricerca e
delle Evidenze in Midwifery MED/47
I periodo
didattico
(22.11.200715.03.2008)
Unità
Presidente della commissione
didattiche Docente
1
10
Daniela Zavarise
10
101
Silvio Brusaferro
1.5
0.5
1
15
6
10
Moreno Tivan
Silvio Brusaferro
Anna Zilli
1
1
10
10
Fulvia Vardabasso
Francesca Larese Filon
1
10
Lucio Ieronutti
1.5
15
Luisa Saiani
1.5
15
Paolo Chiari
1
10
Angelo Pio Morese
39
parte generale e ordinamento
Management applicato
ai contesti ad elevata
intensità assistenziale
Progressi in Medicina
interna
MED/09
Progressi in chirurgia
generale
MED/18
Progressi in anestesiologia MED/41
Progressi in ematologia
MED/15
Progressi in malattie infettive IMED/17
Management applicato
ai contesti ad elevata
intensità assistenziale
MED/45
Stage correlato al C.I.
Management applicato
ai contesti ad elevata
intensità assistenziale
Management applicato
alla salute pubblica
ed alla comunità
Progressi in oncologia
Progressi in prevenzione
cardiovascolare
Progressi in malattie
infettive II
Progressi in psichiatria
Progressi in neurologia
Modelli di gestione delle
cure nella comunità
Ginecologia preventiva
Sociologia delle reti di
comunità
Infermieristica di comunità
Ostetricia di comunità
7
72
Giorgio Della Rocca
1
10
Giorgio Soardo
1
1
0.5
0.5
10
10
6
6
Vittorio Bresadola
Giorgio Della Rocca
Renato Fanin
Pierluigi Viale
3
30
Daniele Salmaso
II periodo
didattico
7
II periodo
didattico
(27.03.200828.06.2008)
11.5
119
Diego Marchesoni
1
10
Ornella Belvedere
MED/11
0.5
6
Gianfranco Sinagra
MED/17
MED/25
MED/26
0.5
1
0.5
6
10
6
Pierluigi Viale
Matteo Balestrieri
Paolo Bergonzi
MED/42
MED/40
0.5
1
6
10
Silvio Brusaferro
Diego Marchesoni
SPS/08
MED/45
MED/47
2
2.5
2
20
25
20
Carlo Beraldo
Mara Pellizzari
Docente da designare
8.5
Alvisa Palese
Diego Marchesoni
Daniela Zavarise
20
20
Silva Del Zotto
Silva Del Zotto
MED/06
Stage correlato al C.I.
Management applicato
alla salute pubblica ed
alla comunità
Inglese
Inglese scientifico
II periodo
didattico
(27.03.200828.06.2008)
II periodo
didattico
L-LIN/12
I periodo
didattico
(22.11.200715.03.2008)
2
2
Alvisa Palese
Diego Marchesoni
Daniela Zavarise
40
parte generale e ordinamento
Corso di laurea in Ostetricia
I anno
Corso integrato
Moduli
Fisica, statistica e sistemi
di elaborazione delle
informazioni
Fisica applicata
Statistica medica
Sistemi di elaborazione
delle informazioni
Settore
Periodo di
svolgimento
CFU
I semestre
(08.10.200731.01.2008)
3
60
Franca Maria Soldano
1
1.5
20
30
Alessandra Corazza
Franca Maria Soldano
0.5
10
Marco Tommasi
5
90
Luigi Xodo
1
1.5
1
1.5
22
23
20
25
Luigi Xodo
Valentina Rapozzi
Eleonora Di Centa
Dora Fabbro
8
158
Enrico Crivellato
BIO/16
BIO/17
BIO/17
2.5
1
0.5
0.5
48
20
10
10
Enrico Crivellato
Paolo Govoni
Antonella Bonetti
Carla Pittini
MED/47
1
20
Daniela Zavarise
MED/47
MED/40
1
0.5
20
10
Paola Bonazzi
Monica Della Martina
MED/40
MED/40
0.5
0.5
10
10
Maria Maddalena Petrovec
Alberto Rossi
4
70
Francesco Curcio
1.5
1
1
0.5
20
20
20
10
Corrado Pipan
Francesco Curcio
Carlo Ennio Michele Pucillo
Anna Beltrame
7
155
Maria Pia Francescano
BIO/09
2
45
Maria Pia Francescato
BIO/09
0.5
10
Maria Pia Francescato
FIS/07
MED/01
ING-INF/05
Biochimica, biologia
e genetica medica
Biochimica
BIO/10
Biologia applicata
Genetica medica
BIO/13
MED/03
Anatomia, istologia, fisiologia
della riproduzione umana,
midwifery di base
Anatomia umana
Istologia
Embriologia
Organizzazione della
professione
Infermieristica speciale
ginecologica
Ginecologia e ostetricia
Fisiopatologia della
riproduzione umana
Ginecologia endocrinologica
I semestre
(08.10.200731.01.2008)
Fondamenti di microbiologia
medica, patologia generale
e malattie infettive
Microbiologia e
microbiologia clinica
Patologia generale
MED/07
MED/04
Malattie infettive
MED/17
Fisiologia, igiene,
scienze ostetriche,
principi di farmacologia
Fisiologia umana
Alimentazione e
nutrizione umana
I semestre
(08.10.200731.01.2008)
II semestre
(03.03.200830.06.2008)
II semestre
(03.03.200830.06.2008)
Unità
Presidente della commissione
didattiche Docente
41
parte generale e ordinamento
Igiene generale e applicata
Medicina dell’età prenatale
Ginecologia endocrinologica
Infermieristica speciale
ostetrica
Infermieristica speciale
ginecologica
Farmacologia
Scienze umane e
psicopedagogiche e
storia dell’ostetricia
Storia della medicina
Infermieristica speciale
ostetrica
Organizzazione della
professione
Psicologia generale
Psicologia clinica
Pedagogia generale
e sociale
Sociologia generale
Discipline
Demoetnoantropologiche
MED/42
MED/40
MED/40
0.5
0.5
0.5
10
10
10
Guerrina Virgili
Livio Bortotto
Monica Della Martina
MED/47
1.5
40
Maria Bruna Castelli
MED/47
BIO/14
1
0.5
20
10
Patrizia Milia
Federico Pea
9
155
Francesco Cavallo
MED/02
0.5
10
Francesco Cavallo
MED/47
2
40
Maria Luisa Del Frari
MED/47
M-PSI/01
M-PSI/08
2.5
1
0.5
40
15
10
Daniela Zavarise
Mario Gasparini
Dario Casadei
M-PED/01
SPS/07
1
1
15
15
Dario Casadei
Olga Passera
M-DEA/01
0.5
10
Donatella Cozzi
II semestre
(03.03.200830.06.2008)
A scelta dello studente
3
Altre (tirocini - seminari)
Tirocinio
1
MED/47
20
Totale
600
Coordinatore del corso
di laurea
60
II anno
Corso integrato
Moduli
Settore
Periodo di
svolgimento
CFU
Patologia clinica, biochimica
clinica, fisiopatologia della
riproduzione umana
Patologia clinica
MED/05
Biochimica clinica e biologia
molecolare clinica
BIO/12
Fisiopatologia della
riproduzione umana
MED/40
I semestre
(01.10.200731.01.2008)
2
40
Sabina Cauci
1
20
Giuliana Stel
0.5
10
Sabina Cauci
0.5
10
Giorgio Zaccagna
Medicina prenatale,
perinatale e patologia
della riproduzione
umana; neonatologia
Ginecologia e ostetricia
I semestre
(01.10.200731.01.2008)
6
120
Piergiorgio Driul
0.5
10
Fabio Springolo
MED/40
Unità
Presidente della commissione
didattiche Docente
42
Medicina dell’età prenatale
Pediatria generale e
specialistica
Igiene generale e applicata
Infermieristica speciale
ostetrica
Infermieristica speciale
ginecologica
parte generale e ordinamento
MED/40
0.5
10
Piergiorgio Driul
MED/38
MED/42
0.5
0.5
10
10
Francesco Macagno
Michele Chittaro
MED/47
2
40
Patrizia Milia
MED/47
2
40
Patrizia Di Giacomo
6
105
Bruno Frea
0.5
1
0.5
10
15
10
Carla Cedolini
Teresa Dogareschi
Alessandra Spasiano
2
1.5
0.5
40
20
10
Maria Luisa Del Frari
Bruno Frea
Bruno Vernotti
7
140
Enrico Motz
MED/47
1.5
40
Paola Bonazzi
MED/47
1
20
Cristina Piazzi
MED/47
MED/42
MED/35
MED/44
1
0.5
0.5
0.5
20
10
10
10
Maria Luisa Del Frari
Marco Scarbolo
Giuseppe Stinco
Pierluigi Esposito
MED/38
MED/13
0.5
1.5
10
20
Mario Casini
Enrico Motz
9
175
Andreina Rabasso
MED/40
MED/40
0.5
0.5
10
10
Tonino Menis
Andreina Rabasso
MED/38
0.5
10
Augusta Janes
MED/47
2.5
45
Rosa Rendoni
MED/47
2
40
Daniela Zavarise
MED/47
MED/49
2
1
40
20
Giovanna De Paoli
Marina Armellini
Scienze medico chirurgiche
e interdisciplinari cliniche
di interesse ostetricoginecologico e scienze ostetriche
Chirurgia generale
MED/18
Anestesiologia
MED/41
Scienze infermieristiche
ostetrico-ginecologiche
Urologia
Ginecologia e ostetricia
Medicina preventiva,
educazione sanitaria,
puericultura nell’ambito
della salute sessuale e
riproduttiva
Infermieristica speciale
ostetrica
Organizzazione della
professione
Scienze infermieristiche
ostertrico-ginecologiche
Igiene generale e applicata
Malattie cutanee e veneree
Medicina del lavoro
Pediatria generale e
specialistica
Endocrinologia
Assistenza al parto,
puericultura, fisiopatologia
del puerperio, pediatria
Ginecologia e ostetricia
Medicina dell’età prenatale
Pediatria generale e
specialistica
Infermieristica speciale
ostetrica
Infermieristica speciale
ginecologica
Organizzazione della
professione
Scienze tecniche e dietetiche
I semestre
(01.10.200731.01.2008)
MED/47
MED/24
MED/40
II semestre
(03.03.200830.06.2008)
II semestre
(03.03.200830.06.2008)
43
parte generale e ordinamento
Metodologia scientifica
e della ricerca applicata a
ginecologia e ostetricia
Scienze infermieristiche
ostetrico-ginecologiche
MED/47
Ginecologia ed ostetricia
MED/40
Statistica per la ricerca
sperimentale e tecnologica SECS-S/02
II semestre
(03.03.200830.06.2008)
A scelta dello studente
60
Lorenza Driul
2
0.5
40
10
Angelo Pio Morese
Lorenza Driul
0.5
10
Anica Casetta
5
Altre (tirocini - seminari)
Tirocinio
3
2
MED/47
20
Totale
600
Coordinatore del corso
di laurea
60
III anno
Corso integrato
Moduli
Patologia ostetrica e
ginecologica, primo
soccorso
Farmacologia
Pediatria generale e
specialistica
Chirurgia generale
Anestesiologia
Scienze infermieristiche
generali cliniche e pediatriche
Infermieristica speciale
ostetrica
Infermieristica speciale
ginecologica
Ginecologia e ostetricia
Settore
Periodo di
svolgimento
CFU
I semestre
(04.10.200731.01.2008)
5
105
Diego Marchesoni
BIO/14
0.5
15
Federico Pea
MED/38
MED/18
MED/41
0.5
0.5
0.5
10
10
10
Carla Romanello
Enricomaria Pasqual
Paolo Nadbath
MED/45
0.5
10
Silvia Cogoi
MED/47
1
20
Rosa Rendoni
MED/47
MED/40
1
0.5
20
10
Laura De Vitt
Diego Marchesoni
6
90
Carla Di Loreto
MED/06
MED/19
MED/08
1.5
1
0.5
20
10
10
Fabio Puglisi
Pier Camillo Parodi
Carla Di Loreto
MED/47
1.5
20
Jessica Fasan
MED/47
MED/40
1
0.5
20
10
Paola Bonazzi
Giuliano Fabiani
Principi di oncologia,
senologia e sessuologia
Oncologia medica
Chirurgia plastica
Anatomia patologica
Infermieristica speciale
ginecologica
Infermieristica speciale
ostetrica
Ginecologia oncologica
I semestre
(04.10.200731.01.2008)
Unità
Presidente della commissione
didattiche Docente
44
parte generale e ordinamento
Deontologia, etica
ed economia sanitaria
Igiene generale e applicata MED/42
Medicina legale
MED/43
Scienze infermieristiche
ostetrico-ginecologiche
MED/47
Economia aziendale
SECS-P/07
Bioetica
MED/02
I semestre
(04.10.200731.01.2008)
Metodologia
dell’organizzazione
sanitaria
Organizzazione aziendale SECS-P/10
Sociologia dei processi
economici e del lavoro
SPS/09
Igiene generale e applicata MED/42
Scienze infermieristiche
ostetrico-ginecologiche
MED/47
II semestre
(03.03.200830.06.2008)
Management sanitario
Istituzioni di diritto pubblico IUS/09
Psicologia del lavoro
e delle organizzazioni
M-PSI/06
Scienze infermieristiche
ostetrico-ginecologiche
MED/47
II semestre
(03.03.200830.06.2008)
Metodologia scientifica
e ricerca operativa
della midwifery
Infermieristica speciale
ostetrica
MED/47
Organizzazione della
professione
MED/47
Statistica per la ricerca
sperimentale e tecnologica SECS-S/02
II semestre
(03.03.200830.06.2008)
A scelta dello studente
3
60
Lorenzo Desinan
0.5
0.5
10
10
Rosanna Quattrin
Lorenzo Desinan
1
0.5
0.5
20
10
10
Daniela Zavarise
Docente da designare
Francesco Cavallo
3
55
Michele Chittaro
0.5
10
Federico Bianchi
1
0.5
15
10
Francesca De Luca
Michele Chittaro
1
20
Patrizia Di Giacomo
3
1
50
15
Adriano Saccomano
Adriano Saccomano
1
15
Livio Baracchini
1
20
Jessica Fasan
2
45
Anica Casetta
1
20
Angelo Pio Morese
0.5
15
Rosa Rendoni
0.5
10
Anica Casetta
1
Prova di conoscenza lingua inglese
6
Prova finale
5
Modulo di informatica
3
Modulo di comunicazione
1
Modulo di cultura d’impresa
1
Altre (tirocini - seminari)
1
Tirocinio
Totale
MED/47
20
60
600
Coordinatore del corso
di laurea
45
parte generale e ordinamento
Corso di laurea in Tecniche di Laboratorio Biomedico
I anno
Corso integrato
Moduli
Scienze propedeutiche
Fisica
Statistica medica
Misure elettriche ed
elettroniche
Sistemi di elaborazione
delle informazioni
Biologia e biologia
molecolare
Biologia applicata
Biologia molecolare
Chimica e propedeutica
biochimica
Chimica generale
Chimica organica
Scienze tecniche di base
Organizzazione di
laboratorio biomedico
Patologia clinica
Organizzazione di
laboratorio
Organizzazione aziendale
Psicologia del lavoro e
delle organizzazioni
Anatomia umana,
istologia e fisiologia
Anatomia umana
Istologia
Fisiologia
Biochimica e biochimica
clinica e genetica generale
Biochimica
Biochimica clinica
Genetica medica
Settore
FIS/07
MED/01
Periodo di
svolgimento
CFU
I periodo didattico
(01.10.200712.01.2008)
6
2
2
96
32
32
Miriam Isola
Alessandra Corazza
Miriam Isola
1
16
Ivan Ciani
ING-INF/07
ING-INF/05
1
16
Massimo Lapira
4
64
Claudio Brancolini
2
20
32
32
Claudio Brancolini
Franco Quadrifoglio
I periodo didattico
(01.10.200712.01.2008)
4
64
Franco Quadrifoglio
2
1
1
32
16
16
Franco Quadrifoglio
Irene Mavelli
Sandro Battistin
I periodo didattico
(01.10.200712.01.2008)
6
96
Maurizio Paiero
1.5
24
Edmondo Falleti
MED/46
SECS-P/10
1.5
1.5
24
24
Maurizio Paiero
Ornella Gonzato
M-PSI/06
1.5
24
Ermanno Moscatelli
5
80
Enrico Crivellato
1.5
2
1.5
24
32
24
Enrico Crivellato
Antonella Bonetti
Simonetta Fusi
6
96
Sabina Cauci
2
3
1
32
48
16
Marina Comelli
Sabina Cauci
Incoronata Lonigro
80
Gaetano Vitale
40
16
8
Arzese Alessandra
Barbara Frossi
Gaetano Vitale
BIO/13
BIO/11
BIO/10
BIO/10
MED/46
MED/05
BIO/16
BIO/17
BIO/09
BIO/10
BIO/12
MED/03
I periodo didattico
(01.10.200712.01.2008)
II periodo didattico
(14.01.200829.03.2008)
II periodo didattico
(14.01.200829.03.2008)
A scelta dello studente
1
Altre
1
Microbiologia,
immunologia e flogosi
Microbiologia generale
Immunochimica
Flogosi
Unità
Presidente della commissione
didattiche Docente
III periodo didattico 5
(31.03.2008MED/07
30.09.2008)
2.5
MED/04
1
MED/04
0.5
46
Scienze tecniche di
microbiologia
Patologia generale
Patologia generale
Patologia molecolare
Oncologia
Patologia cellulare
Scienze tecniche di
medicina di laboratorio
parte generale e ordinamento
MED/46
16
Stefania Zanini
III periodo didattico 5
MED/04
(31.03.20080.5
MED/04
30.09.2008)
1
MED/04
1
MED/04
1
1
80
8
16
16
16
Alberto Degrassi
Giorgia Gri
Francesco Curcio
Alberto Degrassi
Matteo Toller
MED/46
24
Nicola Cannarsa
300
Coordinatore del corso
di laurea
1.5
A scelta dello studente
2
Altre
2
Tirocinio
MED/46
12
Totale
59
II anno
Corso integrato
Moduli
Fisiopatologia generale
Elementi di fisiopatologia
Fisiopatologia endocrina
e del metabolismo
Oncologia medica
Malattie dell’apparato
cardiovascolare
Endocrinologia
Igiene generale ed
applicata, medicina legale
e norme di sicurezza
e radioprotezione
Igiene generale e applicata
Medicina del lavoro
Bioetica, deontologia e
d etica professionale
Storia della medicina
di laboratorio
Bioetica applicata
Educazione permanente
Economia aziendale
Microbiologia clinica
Microbiologia e
microbiologia clinica
Settore
Periodo di
svolgimento
CFU
I periodo didattico
(01.10.200720.11.2007)
5
1
80
16
Francesco Curcio
Anna Maria Zambito
MED/04
MED/06
1
1
16
16
Francesco Curcio
Giuseppe Aprile
MED/11
MED/13
1
1
16
16
Antonio Colatutto
Renato De Martini
3
48
Paolo Andrian
2
1
32
16
Paolo Andrian
Beppino Colle
3
48
Francesco Saverio Ambesi
Impiombato
MED/02
MED/02
0.5
0.5
8
8
M-PED/01
SECS-P/07
1
1
16
16
Sandro Battistin
Francesco Saverio Ambesi
Impiombato
Maurizio Paiero
Ornella Gonzato
6
96
Alessandra Arzese
1.5
24
Corrado Pipan
MED/04
I periodo didattico
(01.10.200720.11.2007)
MED/42
MED/44
I periodo didattico
(01.10.200720.11.2007)
MED/07
II periodo didattico
(21.11.200705.04.2008)
Unità
Presidente della commissione
didattiche Docente
47
parte generale e ordinamento
Microbiologia clinica
Analisi e diagnostica
microbiologica e virologica
Scienze tecniche di
microbiologia
Immunologia ed
immunoematologia
Immunologia
Immunoematologia e
medicina trasfusionale
Emostasi
Scienze tecniche di
immunologia
Metodologie in
immunometria
Scienze tecniche di
immunoematologia e
centro trasfusionale
MED/07
1.5
24
Giuseppe Botta
MED/07
1.5
24
Alessandra Arzese
MED/46
1.5
24
Angelo Michelutti
6
96
Carlo Ennio Michele Pucillo
1
16
Carlo Ennio Michele Pucillo
MED/05
MED/05
1.5
1
24
16
Cristina Rinaldi
Roberta Giacomello
MED/46
1
16
Marco De Carli
MED/05
1
16
Giuliana Stel
MED/46
0.5
8
Cristina Dreossi
6
96
Carlo Alberto Beltrami
2
2
32
32
Carlo Alberto Beltrami
Carla Di Loreto
1.5
0.5
12
12
8
Matteo De Luca
Denis Pivetta
Saverio Govoni
3
48
Daniela Damiani
1
16
Edmondo Falleti
1
1
16
16
Pierguido Sala
Daniela Damiani
4
1.5
1.5
64
24
24
Sabina Cauci
Giuliana Stel
Sabina Cauci
1
16
Piero Cappelletti
375
Coordinatore del corso
di laurea
MED/04
II periodo didattico
(21.11.200705.04.2008)
A scelta dello studente
1
Altre
1
Istopatologia e citopatologia
Anatomia ed istologia
patologica
MED/08
Citopatologia e colpocitologia MED/08
Scienze tecniche di
istopatologia e citopatologia MED/46
Scienze tecniche settorie
Patologia clinica
ed ematologia
Citopatologia ematologica
Tecniche immunologiche
avanzate
Malattie del sangue
III periodo didattico
(07.04.200830.09.2008)
MED/46
MED/05
III periodo didattico
(07.04.200830.09.2008)
MED/05
MED/15
Biochimica clinica
Analisi biochimico cliniche BIO/12
Biochimica clinica
BIO/12
Scienze tecniche di
biochimica clinica
MED/46
III periodo didattico
(07.04.200830.09.2008)
A scelta dello studente
2
Altre
2
Tirocinio
Totale
MED/46
15
57
48
parte generale e ordinamento
III anno
Corso integrato
Moduli
Tecniche diagnostiche
di microbiologia, virologia,
micologia e parassitologia
Microbiologia e
microbiologia clinica
Parassitologia degli
animali domestici
Gestione di laboratorio
Statistica per la ricerca
Sistemi di elaborazione
delle informazioni
Patologia clinica e
patologia molecolare
Patologia cellulare
diagnostica
Patologia molecolare
diagnostica
Scienze tecniche di
colture cellulari
Scienze tecniche in
microscopia clinica
Settore
Periodo di
svolgimento
CFU
I periodo didattico
(01.10.200721.11.2007)
2
32
Alessandra Arzese
MED/07
1
16
Alessandra Arzese
VET/06
1
16
Paola Beraldo
4
1.5
64
24
Miriam Isola
Miriam Isola
2.5
40
Vincenzo Della Mea
4
64
Edmondo Falleti
MED/05
1
16
Antonella Meli
MED/05
1
16
Edmondo Falleti
MED/46
1
16
Silvio Zamparo
MED/46
1
16
Nadia Bortolotti
6
96
Carla Di Loreto
MED/08
1.5
24
Laura Mariuzzi
MED/08
1.5
24
Carla Di Loreto
MED/08
1
16
Nicoletta Finato
MED/46
1
16
Marina Battistig
MED/46
1
16
Maura Pandolfi
4
64
Massimo Baraldo
1
16
Massimo Baraldo
SECS-S/02
I periodo didattico
(01.10.200721.11.2007)
ING-INF/05
I periodo didattico
(01.10.200721.11.2007)
A scelta dello studente
3
Altre
1
Tecniche diagnostiche
di citopatologia, istopatologia
ed anatomia patologica
Biologia molecolare
applicata ad anatomia
patologica
Istochimica ed
immunoistochimica
patologica
Patologia diagnostica
ultrastrutturale
Scienze tecniche di
indagine ultrastrutturale
Scienze tecniche di
istochimica ed
immunoistochimica
Farmacotossicologia
e galenica farmaceutica
Monitoraggio dei tossici
II periodo didattico
(22.11.200730.09.2008)
BIO/14
II periodo didattico
(22.11.200730.09.2008)
Unità
Presidente della commissione
didattiche Docente
49
parte generale e ordinamento
Galenica farmaceutica
Farmacologia
Scienze tecniche
di farmacotossicologia
Patologia genetica
e genetica medica
Patologia genetica
Citogenetica medica
Genetica medica molecolare
Biochimica clinica
BIO/14
BIO/14
1
1
MED/46
MED/04
MED/03
MED/03
BIO/12
Prova finale
II periodo didattico
(22.11.200730.09.2008)
1
16
Loretta Franceschi
64
Franco Quadrifoglio
1
1
1
1
16
16
16
16
Marina Giunta
Livio Bortotto
Incoronata Lonigro
Franco Quadrifoglio
5
Altre
Totale
Renzo Peressoni
Laura Perissin
4
Prova di conoscenza Lingua Inglese
Tirocinio
12
20
6
2
MED/46
23
64
575
Coordinatore del corso
di laurea
50
parte generale e ordinamento
Corso di laurea in Tecniche di Neurofisiopatologia
I anno
Corso integrato
Moduli
Scienze di base
Fisica medica
Biofisica
Calcolo matematico
Elettronica
Settore
FIS/07
FIS/07
MAT/05
ING-INF/07
Anatomia umana
Anatomia umana
Neuroanatomia
Istologia
BIO/16
BIO/16
BIO/17
Basi biologiche e molecolari della vita
Biologia generale
Chimica e biochimica
Genetica medica
BIO/13
BIO/10
MED/03
Filosofia della medicina,
diritto sanitario e bioetica generale
Storia della medicina
Bioetica
Diritto pubblico
Periodo di
svolgimento
CFU
Unità
didattiche
I semestre
(01.10.2007-31.01.2008)
5
1.5
1
1
1.5
100
35
15
20
30
I semestre
(01.10.2007-31.01.2008)
6
3
1.5
1.5
114
60
30
24
I semestre
(01.10.2007-31.01.2008)
4
1
2
1
88
20
48
20
I semestre
(01.10.2007-31.01.2008)
3
58
1
1
1
21
17
20
MED/02
MED/02
IUS/09
Modulo di informatica
3
Tutorato
1
Tirocinio
MED/48
Fisiologia
Fisiologia generale
Neurofisiologia
Psicologia generale
Neurofisiologia
BIO/09
BIO/09
M-PSI/01
M-PSI/02
Basi fisiopatologiche e di prevenzione
Patologia generale
Igiene generale e applicata
MED/04
MED/42
Neurologia
Anatomia clinica del S.N.
Fisiopatologia del S.N. centrale
Fisiopatologia del S.N. periferico
Tecniche di registrazione
di neurofisiopatologia
Elettroencefalografia
Elettroencefalografia
Tecniche di registrazione
di elettroencefalografia
MED/26
MED/26
MED/26
1
25
II semestre
(03.03.2008-06.06.2008)
7
2.5
1.5
1.5
1.5
134
44
30
30
30
II semestre
(03.03.2008-06.06.2008)
2
0.5
1.5
40
10
30
II semestre
(03.03.2008-06.06.2008)
6
1
2
2
120
20
40
40
1
20
II semestre
(03.03.2008-06.06.2008)
3
1.5
60
30
1.5
30
MED/48
MED/26
MED/48
20
Modulo di comunicazione
1
Tutorato
2
40
14
350
Tirocinio
Totale
MED/48
58
51
parte generale e ordinamento
Corso di laurea in Tecniche di Radiologia medica, per Immagini e Radioterapia
I anno
Corso integrato
Moduli
Settore
Matematica, fisica,
statistica ed informatica
Analisi Matematica
Statistica medica
Informatica
MAT/05
MED/01
INF/01
Fisica generale
Fisica generale
Fisica applicata
FIS/07
FIS/07
Anatomia umana
topografica sistematica
Anatomia umana
BIO/16
Anatomia umana topografica:
correlazioni radiologiche
BIO/16
Istologia
Chimica generale e
biochimica
Chimica generale e
biochimica
Biologia applicata
Biologia applicata
Igiene, igiene ambientale
e medicina del lavoro
Igiene generale e applicata
Medicina legale
Medicina del lavoro
Radioprotezione
Misure elettriche
ed elettronica
Misure elettriche ed
elettroniche
Anatomo-fisiologia
umana
Fisiologia umana
Neuroanatomia
70
Franca Maria Soldano
1
1
2
20
20
30
Carlo Luciano Cecchini
Franca Maria Soldano
Francesco Fabris
I semestre
(01.10.200725.01.2008)
3
1.5
1.5
50
25
25
Gennaro Esposito
Gennaro Esposito
Eugenia Moretti
I semestre
(01.10.200725.01.2008)
5
100
Luciana Travan
3
60
Luciana Travan
1
1
10
10
20
Giuseppe Como
Francesco Toso
Paolo Govoni
2
50
Franco Quadrifogli
o
2
50
Franco Quadrifoglio
I semestre
(01.10.200725.01.2008)
1
1
20
20
Claudio Brancolini
Claudio Brancolini
I semestre
(01.10.200725.01.2008)
5
100
Lorenzo Desinan
1.5
1
1.5
1
30
20
30
20
Roberto Cocconi
Lorenzo Desinan
Francesca Gubian
Annalisa Trianni
1
20
Ermanno Arcicasa
1
20
Ermanno Arcicasa
3
50
Franco Mallardi
2
1
30
20
Elena Tosoratti
Franco Mallardi
1
25
1
25
Francesco Saverio Ambesi
Impiombato
Ambesi Impiombato
Francesco Saverio
BIO/10
MED/42
MED/43
MED/44
MED/36
II semestre
(03.03.200827.06.2008)
ING-INF/07
BIO/09
BIO/16
MED/04
Unità
Presidente della commissione
didattiche Docente
4
I semestre
(01.10.200725.01.2008)
BIO/13
CFU
I semestre
(01.10.200725.01.2008)
BIO/17
Patologia generale
Patologia generale
Periodo di
svolgimento
II semestre
(03.03.200827.06.2008)
II semestre
(03.03.200827.06.2008)
52
Apparecchiature
dell’area radiologica
Apparecchiature
convenzionali
Apparecchiature RM
Apparecchiature
convenzionali
parte generale e ordinamento
II semestre
(03.03.200827.06.2008)
4
80
Massimo Bazzocchi
MED/36
MED/50
1
0.5
20
10
Viviana Londero
Renato Padovani
MED/50
1
0.5
10
10
10
Stefano Da Dalt
Benedetto Falcone
Massimo Bazzocchi
1
20
Bruno Duratti
2
30
Gabriele Puppis
2
30
Gabriele Puppis
3
60
Vittorio Bresadola
0.5
0.5
1
10
10
20
Paolo Cencin
Vittorio Bresadola
Francesca Colò
1
20
Giuseppe Como
10
120
Chiara Zuiani
6
4
60
60
Chiara Zuiani
Chiara Zuiani
16
400
Coordinatore del corso
di laurea
Apparecchiature ecografiche MED/50
Apparecchiature
radioterapiche
MED/50
Informatica ed
archiviazione
Informatica
Nozioni di primo soccorso
e metodologie sanitarie
Medicina interna
Chirurgia generale
Anestesiologia
Assistenza al paziente
in radiologia
INF/01
MED/09
MED/18
MED/41
II semestre
(03.03.200827.06.2008)
II semestre
(03.03.200827.06.2008)
MED/45
Tecniche di diagnostica
per immagini I
Anatomia radiologica
Tecnica radiologica
MED/36
MED/36
Tirocinio
MED/50
II semestre
(03.03.200827.06.2008)
Totale
60
II anno
Corso integrato
Moduli
Radiobiologia e
radioprotezione
Radioprotezione
Fisica applicata alla
strumentazione
radiodiagnostica e
radioterapia nucleare
e subnucleare
Radioprotezionistica
Tecniche di diagnostica
per immagini II
Settore
MED/36
Periodo di
svolgimento
I semestre
(01.10.200725.01.2008)
I semestre
(01.10.200725.01.2008)
FIS/07
I semestre
(01.10.200725.01.2008)
CFU
Unità
Presidente della commissione
didattiche Docente
1
20
Massimo Bazzocchi
1
20
Massimo Bazzocchi
1
20
Renato Padovani
1
20
Renato Padovani
10
140
Rossano Girometti
53
parte generale e ordinamento
Diagnostica per
immagini e radioterapia A
Diagnostica per
immagini e radioterapia B
Anatomia radiologica clinica
Anatomia radiologica
generale
Apparecchiature in
radioterapia
Apparecchiature in
medicina nucleare
Patologia clinica
e farmacologica
Patologia clinica
Diagnostica clinica
radioisotopica
Farmacologia dei mezzi
di contrasto
Tecniche di diagnostica
per immagini III, IV e
radiofarmaci
Attività assistenziale nel
campo della diagnostica
per immagini
Angiografia
T.C.
Radiologia digitale
R.M.
Avanzamenti
tecnologici T.C. – R.M.
MED/36
3
30
Rossano Girometti
MED/36
MED/37
3
1
30
20
Rossano Girometti
Francesca Iaiza
MED/37
1
20
Maria Cristina De Colle
MED/50
1
20
Bruno Duratti
MED/50
1
10
10
Povolato Michele
Andrea Cecotti
3
50
Massimo Baraldo
0.5
10
Gianni De Stasio
BIO/14
1.5
20
Roberto Spaziante
BIO/14
1
20
Massimo Baraldo
10
140
Massimo Bazzocchi
MED/36
MED/36
MED/36
MED/36
MED/36
1.5
1
2
3
2
30
20
25
30
25
Chiara Del Frate
Daniele Gasparini
Chiara Zuiani
Massimo Bazzocchi
Chiara Zuiani
MED/36
0.5
10
Mauro Gaetano Trovò
6
90
Franca Maria Soldano
2
30
Franca Maria Soldano
2
30
Marco Tommasi
2
30
Francesco De Luca
550
Coordinatore del corso
di laurea
MED/05
II semestre
(03.03.200827.06.2008)
Statistica per la ricerca
sperimentale e tecnologica
Statistica per la ricerca
sperimentale e tecnologica SECS-S/02
Sistema di elaborazione
delle informazioni per
controllo qualità nelle
applicazioni biomediche ING-INF/05
Elaborazione delle
informazioni e gestione
per l’utente
ING-INF/05
A scelta dello studente
Tirocinio
Totale
I semestre
(01.10.200725.01.2008)
II° semestre
(03.03.200827.06.2008)
7
MED/50
22
60
54
parte generale e ordinamento
III anno
Corso integrato
Moduli
Settore
Periodo di
svolgimento
Produzione e trattamento
delle immagini
diagnostiche
Anatomia radiologica clinica MED/36
Radiologia medica TAC
MED/36
I semestre
(01.10.200726.01.2008)
Tecniche in terapia
medico nucleare e
tecniche radioterapiche
Elaborazione piani di cura MED/36
Protezione dalle radiazioni MED/36
Tecniche in medicina nucleare MED/36
Tecniche in radioterapia
MED/36
Oncologia radioterapica
MED/36
Tecniche di laboratorio
di radioterapia
MED/36
Brachiterapia
MED/36
I semestre
(01.10.200726.01.2008)
Scienze del
management sanitario
Diritto del lavoro
IUS/07
Istituzioni di diritto pubblico IUS/09
Organizzazione aziendale SECS-P/10
Psicologia del lavoro e
delle organizzazioni
M-PSI/06
Psicologia sociale
M-PSI/05
Sociologia dei processi
economici e del lavoro
SPS/09
I semestre
(01.10.200726.01.2008)
Filosofia della medicina
e bioetica generale
Storia della medicina
Etica e organizzazione
della professione
I semestre
(01.10.200726.01.2008)
Discipline
clinico-oncologiche
Oncologia medica
Malattie dell’apparato
respiratorio
Malattie dell’apparato
cardiovascolare
Chirugia toracica
Medicina fisica e
riabilitativa
Anestesiologia
A scelta dello studente
CFU
Unità
Presidente della commissione
didattiche Docente
4
50
Massimo Bazzocchi
3
1
30
20
Massimo Bazzocchi
Stefano Meduri
10
200
Alberto Buffoli
1.5
1.5
1.5
2
1
30
30
30
40
20
Maria Rosa Malisan
Faustino Bonutti
Francesco Giacomuzzi
Marco Andrea Signor
Alberto Buffoli
1.5
1
30
20
Bruno Duratti
Sandro Fongione
6
60
Adriano Saccomano
1
1
1
10
10
10
Anna Zilli
Adriano Saccomano
Olga Passera
1
1
10
10
Anna Signor
Moreno Lirutti
1
10
Olga Passera
2
40
Bruno Duratti
0.5
10
Marco Bresadola
1.5
30
Bruno Duratti
4
70
Sergio De Marchi
1
20
Fabio Puglisi
MED/10
0.5
10
Sergio De Marchi
MED/11
MED/21
0.5
0.5
10
10
Sergio De Marchi
Carla Cedolini
MED/34
MED/41
0.5
1
2
10
10
Paolo Di Benedetto
Maria Gabriella Costa
MED/02
MED/02
MED/06
II semestre
(03.03.200827.06.2008)
55
parte generale e ordinamento
Tirocinio
MED/50
12
Prova di conoscenza lingua inglese
300
6
Prova finale
5
Modulo di informatica
3
Modulo di comunicazione
1
Modulo di cultura d’impresa
1
Altre (tirocini e seminari)
4
Totale
60
Coordinatore del corso
di laurea
56
parte generale e ordinamento
Corso di laurea interateneo in Tecniche della Prevenzione
nell’Ambiente e nei Luoghi di Lavoro
I anno
(attivato presso la sede di Trieste)
Corso integrato
Moduli
Settore
Periodo di
svolgimento
CFU
I semestre
6
105
Diego Dreossi
2
2
2
35
35
35
James Neil Hickey
Sara Drioli
Diego Dreossi
8
141
Fabio Barbone
MED/01
INF/01
2
2
35
35
Franca Maria Soldano
Vincenzo Della Mea
ING-INF/05
MED/42
1
3
18
53
Vincenzo Della Mea
Fabio Barbone
BIO/10
4
1.5
70
26
Claudio Brancolini
Gabriella Sandri
BIO/12
BIO/13
0.5
2
9
35
Fabio Dugulin
Claudio Brancolini
1
18
Silva Del Zotto
1
18
Silva Del Zotto
Scienze chimico-fisiche
Chimica generale e
inorganica
Chimica organica
Fisica applicata
Scienze statistiche,
informatiche ed
epidemiologiche
Statistica medica
Informatica
Sistemi di elaborazione
delle informazioni
Epidemiologia
CHIM/03
CHIM/06
FIS/07
I semestre
Scienze biochimiche
Biochimica
Biochimica clinica e
biologia molecolare
Biologia applicata
Lingua inglese
Lingua e traduzione Lingua inglese
I semestre
I semestre
L-LIN/12
A scelta dello studente
2
Tirocinio
Scienze biomediche I
Anatomia umana
Fisiologia
Scienze biomediche II e
malattie infettive
Microbiologia
Patologia generale
Malattie infettive
Scienze della prevenzione
nell’ambiente e
nei luoghi di lavoro
Igiene generale e applicata I
Igiene generale e applicata II
Igiene industriale I
Igiene industriale II
Unità
Presidente della commissione
didattiche Docente
6
II semestre
4
2
2
70
35
35
Francesca Rui
Renato Bareggi
Francesca Rui
II semestre
5
88
Enrico Angelo Tonin
2
2
1
35
35
18
Enrico Angelo Tonin
Maurizio Romano
Roberto Luttazzi
6
104
Giovanni Nedoclan
1.5
1.5
1.5
1.5
26
26
26
26
Cesare Campello
Giovanni Nedoclan
Antonio Fiorito
Massimo Bovenzi
BIO/16
BIO/09
MED/07
MED/04
MED/17
II semestre
MED/42
MED/42
MED/44
MED/44
57
parte generale e ordinamento
Lingua inglese
Lingua e traduzione Lingua inglese
II semestre
L-LIN/12
2
35
Silva Del Zotto
2
35
Silva Del Zotto
A scelta dello studente
1
Tirocinio
9
Totale
54
Coordinatore del corso
di laurea
II anno
(attivato presso la sede di Udine)
Corso integrato
Moduli
Settore
Periodo di
svolgimento
CFU
Unità
Presidente della commissione
didattiche Docente
Scienze umane
Psicologia generale e clinica M-PSI/01
Psicologia del lavoro e
delle organizzazioni
M-PSI/06
Organizzazione aziendale SECS-P/10
I semestre
(01.10.200715.12.2007)
3
1
54
18
Roberto Giummolè
Paolo Brambilla
1
1
18
18
Giantullio Perin
Roberto Giummolè
Scienze dell’ambiente
e ecosistemi
Botanica ambientale e
applicata - Mod. 1: Botanica
generale e sistematica
Botanica ambientale e
applicata - Mod. 2: Tecniche
di biomonitoraggio
ambientale
Chimica dell’ambiente
e dei beni culturali Mod. 1: Chimica
dell’atmosfera
Chimica dell’ambiente
e dei beni culturali Mod. 2: Tecniche analitiche
ambientali
Ecologia - Mod. 1: Ecologia
Ecologia - Mod. 2:
Intossicazione da
biotossine algali
Scienze tecniche
mediche e applicate Mod. 1: Prevenzione
dell’inquinamento
atmosferico
Scienze tecniche mediche
e applicate - Mod. 2:
Tecniche della prevenzione
I semestre
(01.10.200715.12.2007)
7.5
135
Ivan Ciani
BIO/03
1
18
Sonia Comin
BIO/03
1
18
Guido Incerti
CHIM/12
1
18
Pierluigi Barbieri
CHIM/12
BIO/07
1
1
18
18
Giampiero Adami
Stefano Martellos
BIO/07
0.5
9
Aurelia Tubaro
MED/50
1
18
Flavio Moimas
MED/50
1
18
Ivan Ciani
58
Farmacologia e tossicologia
Farmacologia - Mod. 1:
Farmacologia generale
Farmacologia - Mod. 2:
Rischi da fitosanitari
Chimica farmaceutica
tossicologica
Legislazione, controlli e
vigilanza di prodotti
cosmetici e erboristici
La contaminazione
chimica degli alimenti
Tossicologia industriale
Tossicologia forense e
delle sostanze tossiche
voluttarie
parte generale e ordinamento
7.5
134
Giovanna Cornelio
1
18
Laura Perissin
BIO/14
1
18
Massimo Baraldo
CHIM/08
1
18
Daniele Zampieri
CHIM/09
1
18
Guglielmo Zingone
MED/42
MED/44
1
1.5
18
26
Maria Parpinel
Giovanna Cornelio
1
18
Paolo Fattorini
9
159
Lanfranco Conte
2
2
35
35
Donatella Peressini
Lanfranco Conte
VET/04
2
35
Mara Lucia Stecchini
VET/04
1
18
Roberto Geroldi
MED/42
1
18
Cecilia Savonitto
MED/50
1
18
Carlo Bolzonello
4
70
Lucio Petronio
2
35
Francesca Valent
2
35
Lucio Petronio
6
107
Corrado Negro
2
35
Giorgio Berlot
1
18
Corrado Negro
BIO/14
I semestre
(01.10.200715.12.2007)
MED/43
A scelta dello studente
2
Tirocinio
Scienze dell’alimentazione
Scienze e tecnologie
alimentari
Chimica degli alimenti
Ispezione degli alimenti
di origine animale - Mod. 1:
Ispezione degli alimenti
di origine animale
Ispezione degli alimenti
di origine animale - Mod. 2:
Igiene delle produzioni
zootecniche
Igiene degli alimenti e
della nutrizione
Tecniche della prevenzione
nell’igiene degli alimenti
Organizzazione sanitaria
Servizi sanitari ed
epidemiologia ambientale
Principi e legislazione
della prevenzione negli
ambiti di lavoro
10
AGR/15
CHIM/10
MED/42
II semestre
(01.03.200815.05.2008)
II semestre
(01.03.200815.05.2008)
MED/44
Scienze interdisciplinari
cliniche I
Emergenze, catastrofi e
calamità ambientali e primo
intervento
MED/41
Medicina del lavoro - Mod. 1:
Pronto soccorso e primo
soccorso negli ambienti
di lavoro
MED/44
II semestre
(01.03.200815.05.2008)
59
parte generale e ordinamento
Medicina del lavoro - Mod. 2:
Intossicazioni professionali,
primo intervento e antidoti MED/44
Medicina del lavoro - Mod. 3:
Prevenzione degli infortuni e
delle malattie professionali MED/44
La prevenzione degli eventi
acuti
MED/44
A scelta dello studente
1
Tirocinio
10
Totale
60
1
18
Giovanna Cornelio
1
18
Carlo Venturini
1
18
Luigi Lorusso
Coordinatore del corso
di laurea
III anno
(attivato presso la sede di Trieste)
Corso integrato
Moduli
Settore
Periodo di
svolgimento
CFU
Scienze interdisciplinari
cliniche II
Malattie dell’apparato
respiratorio
MED/10
Malattie predisponesti ai
danni ambientali
occupazionali
MED/09
Malattie degli organi di senso
di origine professionale
MED/44
Tecniche della prevenzione
delle malattie professionali MED/50
Medicina fisica e riabilitativa MED/34
Malattie dell’apparato
cutaneo di origine
professionale
MED/44
Medicina del lavoro Mod. 1: Ergonomia
MED/44
Medicina del lavoro Mod. 2: Malattie lavoro-correlate MED/44
I semestre
9
161
Corrado Negro
1
18
Renata De Zotti
1
18
Sergio Minutillo
1
18
Corrado Negro
1
2
18
35
Paolo Toffanin
Antonietta Zadini
1
18
Francesca Larese Filon
1
18
Marco Placci
1
18
Corrado Negro
Scienze giuridiche
Diritto del lavoro
Diritto processuale penale
Diritto penale
I semestre
4
1
1.5
1.5
70
18
26
26
Paolo Pittaro
Roberta Nunin
Atonia Antonella Marandola
Paolo Pittaro
I semestre
7
124
Carla de Leitenburg
1
18
Concettina Giovani
IUS/07
IUS/16
IUS/17
Tecnologie ambientali e
sistemi di sicurezza
Fisica tecnica ambientale Mod. 1: Fisica tecnica
ambientale
ING-IND/11
Unità
Presidente della commissione
didattiche Docente
60
parte generale e ordinamento
Fisica tecnica ambientale Mod. 2: Inquinamento
e depurazione dell’aria
ING-IND/11
Fisica tecnica ambientale Mod. 3: Sicurezza e
protezione ambientale
ING-IND/11
Ingegneria sanitaria e
ambientale
ICAR/03
Campi elettromagnetici
ING-INF/02
Medicina del lavoro Mod. 1: Sorveglianza
fisica della radioprotezione MED/44
Medicina del lavoro Mod. 2: Sorveglianza
sanitaria della radioprotezione MED/44
1
18
Carla de Leitenburg
1
18
Stefano Grimaz
1.5
1.5
26
26
Daniele Goi
Massimiliano Benes
0.5
9
Francesco Muzzolon
0.5
9
Massimo Bovenzi
5
89
Gianluca Procino
MED/42
2
35
Marta Plazzotta
MED/42
1
18
Giorgio Ferigo
MED/44
1
18
Francesco Gibertini
A scelta dello studente
2
Tirocinio
10
Scienze della prevenzione
e dei servizi sanitari I
Igiene generale e applicata Mod. 1: Igiene del suolo e
dei siti inquinati; i rifiuti
Igiene generale e applicata Mod. 2: Igiene dell’indoor
e delgi insediamenti abitativi
Le buone pratiche per la
prevenzione nei luoghi
di lavoro
Processi produttivi
e rischi associati
Scienze della prevenzione
e dei servizi sanitari II
Igiene generale e applicata Mod. 1: Valutazioni,
decisioni e comunicazione
ambientale
Igiene generale e applicata Mod. 2: Le certificazioni
di qualità
Igiene generale e applicata Mod. 3: La comunicazione
del rischio
Informazione e formazione
nei luoghi di lavoro
Medicina legale
Medicina legale
II semestre
MED/50
1
18
Gianluca Procino
4
71
Fabiana Eva
MED/42
1
18
Fabiana Eva
MED/42
0.5
9
Vandamaria Forcella
MED/42
1
18
Giancarlo Sturloni
1.5
26
Donatella Ferrante
2
2
35
35
Carlo Scorretti
Carlo Scorretti
II semestre
MED/44
II semestre
MED/43
61
parte generale e ordinamento
A scelta dello studente
3
Altre attività
7
Tirocinio
5
Prova finale
8
Totale
66
Coordinatore del corso
di laurea
62
parte generale e ordinamento
CALENDARIO ESAMI DI PROFITTO
Corso di laurea in Fisioterapia
I anno
Corso Integrato
1° appello
2° appello
3° appello
4° appello
5° appello
Fondamenti di fisica e biofisica dei fenomeni
biologici e delle tecniche fisioterapiche
04.02.2008 29.02.2008 14.07.2008 01.09.2008 02.02.2009
Basi biologiche e molecolari della vita
08.02.2008 25.02.2008 15.07.2008 12.09.2008 06.02.2009
Basi morfologiche del corpo umano
13.02.2008 27.02.2008 18.07.2008 19.09.2008 09.02.2009
Metodologia generale della riabilitazione
e basi di Igiene
14.02.2008 22.02.2008 17.07.2008 22.09.2008 16.02.2009
Basi psicopedagogiche dell’intervento
riabilitativo
18.02.2008 28.02.2008 16.07.2008 30.09.2008 20.02.2009
Fisiologia speciale del sistema nervoso
21.07.2008 31.07.2008 05.09.2008 26.09.2008 27.02.2009
Basi funzionali, fisiologiche e patologiche
dell’organismo
25.07.2008 30.07.2008 15.09.2008 25.09.2008 27.02.2009
Chinesiologia, metodologia generale della
riabilitazione motoria e fisioterapia
strumentale
22.07.2008 28.07.2008 02.09.2008 18.09.2008 03.02.2009
Tirocinio
24.09.2008 22.01.2009
II anno
Corso Integrato
1° appello
2° appello
3° appello
4° appello
5° appello
Neurologia e neuroriabilitazione
04.02.2008 29.02.2008 14.07.2008 31.09.2008 09.02.2009
Patologia e riabilitazione dell’apparato
locomotore
08.02.2008 25.02.2008 18.07.2008 26.09.2008 13.02.2009
Pediatria e riabilitazione pediatrica
11.02.2008 22.02.2008 21.07.2008 05.09.2008 02.02.2009
Metodologia generale della riabilitazione
e terapia manuale
15.07.2008 25.07.2008 08.09.2008 19.09.2008 16.02.2009
Medicina generale e specialistica:
clinica e riabilitazione
22.07.2008 30.07.2008 15.09.2008 26.09.2008 20.02.2009
Clinica e riabilitazione dell’apparato
cardiovascolare e respiratorio
16.07.2008 28.07.2008 09.09.2008 18.09.2008 03.02.2009
Clinica e riabilitazione in psichiatria e
neuropsichiatria infantile
17.07.2008 29.07.2008 12.09.2008 17.09.2008 19.02.2009
Modulo di Statistica di base
15.02.2008 20.02.2008 29.07.2008 22.09.2008 11.02.2009
Tirocinio
30.09.2008 26.01.2009
63
parte generale e ordinamento
III anno
Corso Integrato
1° appello
2° appello
3° appello
4° appello
5° appello
Fisiologia, clinica e riabilitazione
neurolinguistica
04.02.2008 25.02.2008 14.07.2008 08.09.2008 02.02.2009
Fisiologia, clinica e riabilitazione
neuropsicologica
06.02.2008 27.02.2008 16.07.2008 10.09.2008 05.02.2009
Metodiche riabilitative e neuromotorie speciali 11.02.2008 28.02.2008 18.07.2008 12.09.2008 09.02.2009
Metodologia e tecniche della riabilitazione
motoria
18.02.2008 26.02.2008 21.07.2008 09.09.2008 12.02.2009
Aspetti organizzativo - gestionali e legali
delle scienze riabilitative
15.07.2008 25.07.2008 15.09.2008 19.09.2008 16.02.2009
Medicina e riabilitazione materno - fetale
17.07.2008 28.07.2008 11.09.2008 16.09.2008 19.02.2009
Riabilitazione delle disabilità viscerali e
delle disabilità speciali
22.07.2008 31.07.2008 17.09.2008 27.09.2008 23.02.2009
Metodologia della ricerca ed epidemiologia
23.07.2008 30.07.2008 18.09.2008 22.09.2008 26.02.2009
Tirocinio
26.09.2008 30.01.2009
64
parte generale e ordinamento
Corso di laurea in Infermieristica - sede di Mestre
I anno
Corso Integrato
Fondamenti di infermieristica
1° appello
2° appello
3° appello
4° appello
5° appello
09.01.2008 18.02.2008 24.07.2008 11.09.2008 16.02.2009
Prevenzione e sicurezza
10.01.2008 21.02.2008 28.07.2008 12.09.2008 20.02.2009
Basi molecolari della vita
07.01.2008 25.02.2008 21.07.2008 08 .09.2008 16.02.2009
Basi morfo-strutturali del corpo umano
08.01.2008 29.02.2008 22.07.2008 09.09.2008 17.02.2009
Basi funzionali del corpo umano
19.05.2008 23.07.2008 01.09.2008 15.09.2008 18.02.2009
Basi di patologia
21.05.2008 25.07.2008 03.09.2008 17.09.2008 19.02.2009
Infermieristica clinica
23.05.2008 29.07.2008 05.09.2008 19.09.2008 20.02.2009
Tirocinio
29.09.2008 28.01.2009
II anno
Corso Integrato
1° appello
2° appello
3° appello
4° appello
5° appello
Infermieristica clinica in area
medico - chirurgica
20.02.2008 27.02.2008 22.07.2008 02.09.2008 16.02.2009
Infermieristica in sanità pubblica
22.02.2008 29.02.2008 24.07.2008 03.09.2008 18.02.2009
Infermieristica clinica negli ambiti
psicologico e psichiatrico
21.07.2008 28.07.2008 01.09.2008 22.09.2008 17.02.2009
Infermieristica clinica in medicina specialistica 23.07.2008 29.07.2008 04.09.2008 24.09.2008 19.02.2009
Infermieristica clinica in area
materno – infantile
25.07.2008 30.07.2008 05.09.2008 26.09.2008 20.02.2009
Tirocinio
30.09.2008 29.01.2009
III anno
Corso Integrato
1° appello
2° appello
3° appello
4° appello
5° appello
Infermieristica clinica in area geriatrica
e delle patologie disabilitanti
18.02.2008 25.02.2008 22.07.2008 02.09.2008 16.02.2009
Infermieristica clinica in area critica
20.02.2008 27.02.2008 24.07.2008 03.09.2008 12.02.2009
Infermieristica clinica nelle patologie testa - collo
22.02.2008 29.02.2008 31.07.2008 04.09.2008 17.02.2009
Aspetti giuridici della professione
21.07.2008 28.07.2008 01.09.2008 24.09.2008 19.02.2009
Infermieristica comunitaria
23.07.2008 29.07.2008 04.09.2008 26.09.2008 20.02.2009
Metodologia di organizzazione dei
processi assistenziali
25.07.2008 30.07.2008 05.09.2008 22.09.2008 19.02.2009
Tirocinio
25.09.2008 29.01.2009
65
parte generale e ordinamento
Corso di laurea in Infermieristica - sede di Pordenone
I anno
Corso Integrato
1° appello
Fondamenti di infermieristica
13.02.2008 17.03.2008 21.04.2008 21.05.2008 da definire
2° appello
3° appello
4° appello
5° appello
Prevenzione e sicurezza
07.04.2008 23.05.2008 24.07.2008 11.09.2008 da definire
Basi molecolari della vita
04.12.2007 14.01.2008 12.02.2008 09.09.2008 da definire
Basi morfo-strutturali del corpo umano
15.01.2008 14.02.2008 27.03.2008 21.05.2008 da definire
Basi funzionali del corpo umano
28.03.2008 22.04.2008 22.05.2008 09.09.2008 da definire
Basi di patologia
23.04.2008 26.05.2008 23.07.2008 10.09.2008 da definire
Infermieristica clinica
28.04.2008 27.05.2008 25.07.2008 10.09.2008 da definire
Tirocinio
24-25da definire
26.09.2008
II anno
Corso Integrato
1° appello
2° appello
3° appello
4° appello
5° appello
Infermieristica clinica e scienze umane
in area medica
11.01.2008 15.02.2008 18.03.2008 18.04.2008 da definire
Infermieristica clinica e scienze umane
in area chirurgica
30.04.2008 20.06.2008 29.07.2008 01.09.2008 da definire
Infermieristica clinica in area psichiatrica
21.12.2007 07.01.2008 13.02.2008 17.03.2008 da definire
Infermieristica riabilitativa e scienze umane
nella cronicità/disabilità
02.05.2008 18.06.2008 25.07.2008 01.09.2008 da definire
Tirocinio
29-30.09.2008 da definire
III anno
Corso Integrato
1° appello
2° appello
3° appello
4° appello
5° appello
Fondamenti programmazione ed
organizzazione sanitaria
21.12.2007 08.01.2008 04.03.2008 31.07.2008 da definire
Fondamenti di etica e responsabilità
professionale
07.01.2008 04.03.2008 15.04.2008 02.09.2008 da definire
Infermieristica preventiva, educativa e
di comunità
05.03.2008 17.04.2008 29.07.2008 03.09.2008 da definire
06.03.2008 18.04.2008
Infermieristica clinica in area critica e
dell'emergenza
03.03.2008 16.04.2008 30.07.2008 02.09.2008 da definire
Fondamenti della disciplina infermieristica
e metodologia della ricerca
09.01.2008 29.02.2008 15.04.2008 29.07.2008 da definire
Tirocinio
31.07.2008 da definire
66
parte generale e ordinamento
Corso di laurea in Infermieristica - sede di Udine
I anno
Corso Integrato
1° appello
Fondamenti di infermieristica
11.01.2008 18.03.2008 11.04.2008 27.06.2008 Dicembre
2008
2° appello
3° appello
4° appello
5° appello
Prevenzione e sicurezza
12.02.2008 26.02.2008 28.03.2008 02.07.2008 Dicembre
2008
Basi molecolari della vita
07.01.2008 26.03.2008 09.04.2008 04.07.2008 Dicembre
2008
Basi morfo-strutturali del corpo umano
29.01.2008 11.03.2008 31.03.2008 25.06.2008 Dicembre
2008
Basi funzionali del corpo umano
19.06.2008 10.07.2008 01.09.2008 25.09.2008 Dicembre
2008
Basi di patologia
16.06.2008 30.06.2008 05.09.2008 30.09.2008 Dicembre
2008
Infermieristica clinica
23.06.2008 08.07.2008 03.09.2008 26.09.2008 Dicembre
2008
Tirocinio
29 -30.09.08 Gennaio
2009
II anno
Corso Integrato
1° appello
Infermieristica Clinica in area medica
11.01.2008 14.02.2008 01.04.2008 04.06.2008 Dicembre
2008
2° appello
3° appello
4° appello
5° appello
Infermieristica Clinica in area chirurgica
12.02.2008 17.03.2008 27.05.2008 12.06.2008 Dicembre
2008
Metodologia della relazione assistenziale
10.06.2008 04.07.2008 29.07.2008 26.09.2008 Dicembre
2008
Infermieristica nella cronicità e disabilità
30.05.2008 31.07.2008 01.09.2008 25.09.2008 Dicembre
2008
Tirocinio
29-30.09.08 Gennaio
2009
67
parte generale e ordinamento
III anno
Corso Integrato
1° appello
2° appello
3° appello
4° appello
5° appello
Infermieristica clinica nella criticità vitale
12.02.2008 11.03.2008 03.07.2008 18.09.2008
Ottobre
2008
Infermieristica clinica nella salute mentale
e nella psichiatria
14.02.2008 03.03.2008 01.07.2008 17.09.2008
Ottobre
2008
Teoria dell’assistenza Infermieristica
ed evidenze scientifiche
07.03.2008 23.06.2008 03.09.2008 19.09.2008 Ottobre
2008
Metodologia di organizzazione dei
processi assistenziali
05.03.2008 25.06.2008 01.09.2008 15.09.2008
Infermieristica preventiva e di comunità
28.02.2008 13.03.2008 27.06.2008 05.09.2008 Ottobre
2008
Tirocinio
23-24.09.08
Ottobre
2008
Ottobre
2008
68
parte generale e ordinamento
Corso di laurea specialistica interateneo
in Scienze Infermieristiche ed Ostetriche
I anno
Corso Integrato
1° appello
2° appello
3° appello
4° appello
5° appello
Analisi della domanda sanitaria, dell’evoluzione 17.03.2008 12.05.2008 23.06.2008 15.07.2008 da definire
e dei servizi e del bisogno di assistenza
infermieristica e ostetrica
Programmazione e sviluppo dei servizi
sanitari, infermieristici ed ostetrici
19.03.2008 14.05.2008 09.06.2008 18.07.2008 da definire
Management applicato ai contesti ad elevata
intensità assistenziale
11.06.2008 17.07.2008 02.09.2008 02.10.2008 da definire
Management applicato alla salute pubblica
ed alla comunità
30.06.2008 17.07.2008 04.09.2008 06.10.2008 da definire
Corso di Inglese
04.02.2008 17.03.2008 31.03.2008 10.06.2008 da definire
Stage correlato al C.I. Management applicato
ai contesti ad elevata intensità assistenziale
31.01.2009 20.02.2009
-
-
-
Stage correlato al C.I. Management applicato
alla salute pubblica ed alla comunità
31.01.2009 20.02.2009
-
-
-
Nota: le date di appello potranno subire variazioni per ragioni organizzative e correlate alla programmazione didattica. Gli studenti
saranno informati tempestivamente sugli eventuali cambiamenti.
69
parte generale e ordinamento
Corso di laurea in Ostetricia
I anno
Corso Integrato
1° appello
2° appello
3° appello
4° appello
5° appello
Fisica, statistica e sistemi di elaborazione
delle informazioni
19.02.08
29.02.08
14.07.08
23.09.08
18.02.09
Biochimica, biologia e genetica medica
20.02.08
15.07.08
01.09.08
24.09.08
20.02.09
Anatomia, istologia, fisiologia della
riproduzione umana, midwifery di base
21.02.08
16.07.08
02.09.08
25.09.08
27.02.09
Fondamenti di microbiologia medica,
patologia generale e malattie infettive
22.02.08
21.07.08
03.09.08
26.09.08
19.02.09
Fisiologia, igiene, scienze ostetriche,
principi di farmacologia
25.02.08
24.07.08
04.09.08
30.09.08
26.02.09
Scienze umane e psicopedagogiche e
storia dell’ostetricia
26.02.08
28.07.08
05.09.08
22.09.08
23.02.09
Tirocinio
22.09.08
29.09.08
11.12.08
18.12.08
II anno
Corso Integrato
1° appello
2° appello
3° appello
4° appello
5° appello
Patologia clinica, biochimica clinica,
fisiopatologia della riproduzione umana
19.02.08
29.02.08
14.07.08
24.09.08
18.02.09
Medicina prenatale, perinatale e patologia
della riproduzione umana; neonatologia
20.02.08
16.07.08
01.09.08
26.09.08
20.02.09
Scienze medico chirurgiche e interdisciplinari
cliniche di interesse ostetrico – ginecologico
e scienze ostetriche
21.02.08
18.07.08
02.09.08
29.09.08
23.02.09
Medicina preventiva, educazione sanitaria,
puericultura nell’ambito della salute sessuale
e riproduttiva
22.02.08
21.07.08
05.09.08
22.09.08
27.02.09
Assistenza al parto, puericultura, fisiopatologia
del puerperio, pediatria
26.02.08
23.07.08
03.09.08
25.09.08
26.02.09
Metodologia scientifica e della ricerca
applicata a ginecologia e ostetricia
27.02.08
28.07.08
04.09.08
23.09.08
25.02.09
Tirocinio
23.09.08
30.09.08
10.12.08
17.12.08
70
parte generale e ordinamento
III anno
Corso Integrato
1° appello
2° appello
3° appello
4° appello
5° appello
Patologia ostetrica e ginecologica, primo soccorso 19.02.08
25.07.08
03.09.08
30.09.08
19.02.09
Principi di oncologia, senologia e sessuologia
20.02.08
14.07.08
04.09.08
25.09.08
20.02.09
Deontologia, etica ed economia sanitaria
21.02.08
23.07.08
01.09.08
24.09.08
23.02.09
Metodologia dell’organizzazione sanitaria
22.02.08
28.07.08
02.09.08
26.09.08
24.02.09
Management sanitario
27.02.08
21.07.08
05.09.08
29.09.08
25.02.09
Metodologia scientifica e ricerca operativa
della midwifery
28.02.08
17.07.08
03.09.08
02.10.08
26.02.09
Tirocinio
24.09.08
03.10.08
18.02.09
27.02.09
71
parte generale e ordinamento
Corso di laurea in Tecniche di Laboratorio Biomedico
I anno
Corso Integrato
1° appello
Scienze propedeutiche
17.12.2007 08.01.2008 19.03.2008 23.07.2008 19.09.2008
2° appello
3° appello
4° appello
5° appello
Biologia e biologia molecolare
18.12.2007 10.01.2008 11.03.2008 18.07.2008 17.09.2008
Chimica e propedeutica biochimica
21.12.2007 07.01.2008 17.03.2008 31.07.2008 22.09.2008
Organizzazione di laboratorio biomedico
20.12.2007 11.01.2008 14.03.2008 25.07.2008 30.09.2008
Anatomia umana, istologia e fisiologia
13.03.2008 28.03.2008 26.05.2008 28.07.2008 29.09.2008
Biochimica e biochimica clinica e genetica
generale
10.03.2008 26.03.2008 23.05.2008 14.07.2008 24.09.2008
Microbiologia, immunologia e flogosi
30.05.2008 21.07.2008 15.09.2008
Patologia generale
20.05.2008 16.07.2008 16.09.2008
Tirocinio
26.09.2008
II anno
Corso Integrato
1° appello
Bioetica, deontologia ed etica professionale
09.11.2007 26.03.2008 01.07.2008 14.07.2008 15.09.2008
2° appello
3° appello
4° appello
5° appello
Igiene generale ed applicata, medicina legale
e norme di sicurezza e radioprotezione
12.11.2007 13.03.2008 03.07.2008 31.07.2008 26.09.2008
Fisiopatologia generale
20.11.2007 19.03.2008 04.07.2008 21.07.2008 22.09.2008
Microbiologia clinica
10.03.2008 07.07.2008 25.07.2008 24.09.2008
Immunologia ed immunoematologia
04.04.2008 11.07.2008 28.07.2008 19.09.2008
Biochimica clinica
Patologia clinica ed ematologia
Istopatologia e citopatologia
Tirocinio
09.07.2008 23.07.2008 26.09.2008
01.07.2008 17.07.2008 17.09.2008
02.07.2008 30.07.2008 15.09.2008 29.09.2008
30.09.2008
72
parte generale e ordinamento
III anno
Corso Integrato
1° appello
2° appello
3° appello
4° appello
5° appello
Tecniche diagnostiche di microbiologia,
virologia, micologia e parassitologia
12.11.2007 28.03.2008 28.07.2008 17.09.2008
Gestione di laboratorio
15.11.2007 01.04.2008 15.07.2008 19.09.2008
Patologia clinica e patologia molecolare
21.11.2007 19.03.2008 04.07.2008 24.09.2008
Farmacotossicologia e galenica farmaceutica
17.03.2008 07.07.2008 24.07.2008 22.09.2008
Patologia genetica e genetica medica
26.03.2008 11.07.2008 31.07.2008 15.09.2008
Tecniche diagnostiche di citopatologia,
istopatologia ed anatomia patologica
04.04.2008 01.07.2008 18.07.2008 26.09.2008
Tirocinio
29.09.2008
Corso di laurea in Tecniche di Neurofisiopatologia
I anno
Periodi di esami
Data inizio
Data fine
I anno
04.02.2008
09.06.2008
08.09.2008
29.02.2008
31.07.2008
30.09.2008
Valutazione annuale del tirocinio
Settembre 2008
73
parte generale e ordinamento
Corso di laurea in Tecniche di Radiologia medica, per Immagini e Radioterapia
I anno
Corso Integrato
1° appello
2° appello
3° appello
4° appello
5° appello
Matematica, fisica, statistica ed informatica
04.02.2008 25.02.2008 01.07.2008 22.07.2008. 22.09.2008
Fisica generale
06.02.2008 26.02.2008 03.07.2008 24.07.2008 24.09.2008
Anatomia umana topografica sistematica
08.02.2008 28.02.2008 04.07.2008 28.07.2008 26.09.2008
Chimica generale e biochimica
01.02.2008 19.02.2008 07.07.2008 30.07.2008 23.09.2008
Biologia applicata
07.02.2008 27.02.2008 08.07.2008 31.07.2008 18.09.2008
Igiene, igiene ambientale e medicina del lavoro 05.02.2008 20.02.2008 11.07.2008 25.07.2008 16.09.2008
Misure elettriche ed elettronica
02.07.2008 21.07.2008 01.09.2008 22.09.2008 02.02.2009
Anatomo-fisiologia umana
03.07.2008 22.07.2008 03.09.2008 23.09.2008 04.02.2009
Patologia generale
04.07.2008 25.07.2008 05.09.2008 24.09.2008 05.02.2009
Apparecchiature dell’area radiologica
07.07.2008 28.07.2008 08.09.2008 25.09.2008 06.02.2009
Informatica ed archiviazione
08.07.2008 29.07.2008 10.09.2008 26.09.2008 09.02.2009
Nozioni di primo soccorso e
metodologie sanitarie
09.07.2008 30.07.2008 11.09.2008 29.09.2008 10.02.2009
Tecniche di diagnostica per immagini I
11.07.2008 31.07.2008 12.09.2008 30.09.2008 11.02.2009
Tirocinio
16.09.2008
II anno
Corso Integrato
1° appello
2° appello
3° appello
4° appello
5° appello
Radiobiologia e radioprotezione
04.02.2008 25.02.2008 01.07.2008 22.07.2008 22.09.2008
Fisica applicata alla strumentazione
radiodiagnostica e radioterapia nucleare
e subnucleare
6.02.2008 26.02.2008 03.07.2008 24.07.2008 24.09.2008
Tecniche di diagnostica per immagini II
08.02.2008 28.02.2008 07.07.2008 30.07.2008 26.09.2008
Patologia clinica e farmacologia
01.02.2008 19.02.2008 09.07.2008 31.07.2008 23.09.2008
Tecniche di diagnostica per immagini III,
IV e radiofarmaci
02.07.2008 30.07.2008 04.09.2008 26.09.2008 04.02.2009
Statistica per la ricerca sperimentale
e tecnologica
04.07.2008 31.07.2008 08.09.2008 30.09.2008 02.02.2009
Tirocinio
17.09.2008
74
parte generale e ordinamento
III anno
Corso Integrato
1° appello
2° appello
3° appello
4° appello
5° appello
Produzione e trattamento delle immagini
diagnostiche
04.02.2008 25.02.2008 01.07.2008 22.07.2008 22.09.2008
Tecniche in terapia medico nucleare e
tecniche radioterapiche
06.02.2008 26.02.2008 03.07.2008 24.09.2008 24.09.2008
Scienze del management sanitario
08.02.2008 28.02.2008 07.07.2008 30.07.2008 26.09.2008
Filosofia della Medicina e bioetica generale
01.02.2008 19.02.2008 09.07.2008 31.07.2008 23.09.2008
Discipline clinico-oncologiche
04.07.2008 25.07.2008 04.09.2008 29.09.2008 22.02.2009
Tirocinio
18.09.2008
75
parte generale e ordinamento
Corso di laurea interateneo in
Tecniche della Prevenzione nell’Ambiente e nei Luoghi di Lavoro
I anno
(attivato presso la sede di Trieste)
Corso Integrato
1° appello
2° appello
3° appello
Scienze chimico-fisiche
Scienze statistiche, informatiche ed
epidemiologiche
Scienze biochimiche
4° appello
5° appello
27.12.2007
25.02.2008
18.07.2008
29.09.2008
02.02.2009
5.02.2008
26.02.2008
17.07.2008
29.09.2008
02.02.2009
6.02.2008
27.02.2008
18.07.2008
29.09.2008
02.02.2009
Scienze biomediche I
28.05.2008
21.07.2008
8.09.2008
29.09.2008
02.02.2009
Scienze biomediche II e Malattie infettive
29.05.2008
22.07.2008
9.09.2008
26.09.2008
02.02.2009
Scienze della prevenz. nell’ambiente e
nei luoghi di lavoro
30.05.2008
23.07.2008
10.09.2008
25.09.2008
02.02.2009
Lingua inglese
27.05.2008
24.07.2008
11.09.2008
25.09.2008
02.02.2009
Tirocinio
24.07.2008
12.08.2008
16.09.2008
29.09.2008
02.02.2009
4° appello
5° appello
II anno
(attivato presso la sede di Udine)
Corso Integrato
1° appello
Scienze umane
04.02.2008
25.02.2008 18.07.2008 29.09.2008 02.02.2009
2° appello
3° appello
Scienze dell’ambiente e ecosistemi
05.02.2008
26.02.2008 17.07.2008 29.09.2008 02.02.2009
Farmacologia e tossicologia
06.02.2008
27.02.2008 18.07.2008 29.09.2008 02.02.2009
Scienze dell’alimentazione
28.05.2008
21.07.2008 08.09.2008 29.09.2008 02.02.2009
Organizzazione sanitaria
29.05.2008
22.07.2008 09.09.2008 26.09.2008 02.02.2009
Scienze interdisciplinari cliniche I
30.05.2008
23.07.2008 10.09.2008 25.09.2008 02.02.2009
Tirocinio
24.07.2008
12.08.2008 16.09.2008 29.09.2008 02.02.2009
76
parte generale e ordinamento
III anno
(attivato presso la sede di Trieste)
Corso Integrato
Scienze interdisciplinari cliniche II°
1° appello
2° appello
3° appello
4° appello
5° appello
04.12.2007
25.02.2008 18.07.2008 29.09.2008 02.02.2009
Scienze giuridiche
5.02.2008
26.02.2008 17.07.2008 29.09.2008 02.02.2009
Tecnologie ambientali e sistemi
di sicurezza
6.02.2008
27.02.2008 18.07.2008 29.09.2008 02.02.2009
Scienze della prevenzione e dei
servizi sanitari 1°
28.05.2008
21.07.2008
8.09.2008 29.09.2008 02.02.2009
Scienze della prevenzione e dei
servizi sanitari 1I°
29.05.2008
22.07.2008
9.09.2008 26.09.2008 02.02.2009
Medicina Legale
30.05.2008
23.07.2008 10.09.2008 25.09.2008 02.02.2009
Tirocinio
24.07.2008
12.08.2008 16.09.2008 29.09.2008 02.02.2009
programmi
dei corsi di laurea
delle professioni sanitarie
corso di laurea
in fisioterapia
81
fisioterapia
I anno
CORSO INTEGRATO DI
FONDAMENTI DI FISICA E
BIOFISICA DEI FENOMENI
BIOLOGICI E DELLE TECNICHE
FISIOTERAPICHE
Settori scientifico-disciplinari: FIS/07
Fisica applicata, BIO/10 Biofisica
• Obiettivi generali del corso
Compito di ‘Fondamenti di fisica e biofisica dei fenomeni biologici e delle tecniche fisioterapiche’ è quello di fornire allo
studente alcuni elementi delle scienze
esatte che sono alla base dei processi biologici e che rivestono interesse per le
conoscenze biomediche specifiche nel
campo delle tecniche fisioterapiche.
Per la parte di Fisica, lo studente dovrà
conoscere e saper utilizzare i concetti e le
leggi fondamentali della Fisica (meccanica applicata ai corpi estesi, meccanica dei
fluidi, termodinamica, fenomeni elettrici
elementari e cenni sui fenomeni ondulatori). Conoscenze su argomenti di carattere biochimico-fisico (fenomeni di trasporto, membrane biologiche, potenziali
di membrana, cenni sulla radioattività),
vengono impartite nei modulo di Biofisica.
• Elementi conoscitivi richiesti allo studente
Lo studente deve possedere una basilare
conoscenza matematica che viene considerata acquisita e risulta necessarie per lo
sviluppo successivo; in particolare lo studente deve conoscere e sapere utilizzare
per semplici calcoli le equazioni matematiche di I e II grado, i logaritmi , le funzioni trigonometriche; lo studente deve
inoltre conoscere lo spazio cartesiano a
due e tre dimensioni, il concetto di funzione cartesiana, alcune delle funzioni
elementari dello spazio a due dimensioni
(retta, parabola, iperbole, circonferenza,
ellisse, esponenziale, logaritmica).
• Modalità di svolgimento
Il corso si articolerà in lezioni teoriche,
talvolta illustrabili con l’ausilio di materiale audiovisivo, ed esercitazioni numeriche sugli argomenti trattati.
• Programma e contenuti di insegnamento
Fisica applicata
Parte introduttiva
Vengono introdotti quindi alcuni elementi base di calcolo differenziale; lo studente deve apprendere il significato di
infinitesimo, serie, limite, derivata, integrale ed essere in grado di utilizzare semplici derivate ed integrali.
Successivamente vengono introdotti
alcuni concetti di base, in particolare lo
studente deve apprendere e sapere utilizzare i concetti di grandezza fisica e sue
dimensioni, sistema di unità di misura,
costante fondamentale, grandezza scalare, grandezza vettoriale.
Lo studente deve apprendere e sapere utilizzare gli elementi fondamentali del calcolo vettoriale: somma e differenza di vettori, prodotto scalare e prodotto vettoriale,
vettore gradiente, flusso di un vettore
attraverso una superficie.
Meccanica
Cinematica. Concetti di spazio, tempo,
velocità istantanea e velocità media, accelerazione istantanea e accelerazione
media. Applicazioni sulla legge oraria di
alcuni moti semplici quali moto rettilineo
uniforme, moto rettilineo uniformemente accelerato, moto circolare uniforme,
moto armonico.
Dinamica. Concetti di: massa, forza,
forza peso. I tre principi della dinamica,
quantità di moto, concetto di campo di
forza (campo gravitazionale), concetto di
pseudoforza o forza apparente, moto in
campo di forze elastiche. Concetti di lavoro, energia e loro unità di misura, principio di conservazione dell’energia, energia
cinetica, energia potenziale, sistemi con-
82
servativi, equilibrio stabile ed instabile,
potenza, rendimento, urto elastico ed
anelastico.
Statica. Concetti di corpo esteso, momento di una forza, equilibrio traslazionale,
equilibrio rotazionale, vincolo, leve (I, II e
III tipo), esempi di leve nel corpo umano,
baricentro.
Dinamica rotazionale. Concetti di
momento di inerzia, momento angolare,
velocità ed accelerazione angolare, energia cinetica rotazionale, principio di conservazione del momento angolare.
Meccanica dei fluidi
Equilibri nei fluidi. Moto dei fluidi. Fluidi
non viscosi. Teorema di Bernoulli. Fluidi
viscosi: moto laminare e moto turbolento.
Trasporto in regime viscoso. Circolazione
sanguigna.
Termologia e termodinamica
Concetti di sistema termodinamico, trasformazione termodinamica (reversibile
ed irreversibile), funzione di stato, variabile intensiva ed estensiva, equazione di
stato, temperatura e scale termometriche,
calore, capacità termiche, misure calorimetriche, lavoro, gas perfetti, gas reali,
tensione di vapore, umidità relativa ed
assoluta, energia interna, principio di
conservazione dell’energia, entalpia
(legge di Hess), II principio della termodinamica, rendimento di una macchina
termica, entropia come potenziale termodinamico, significato statistico dell’entropia, energia libera di Gibbs e di
Helmholtz, energia libera e lavoro massimo, potenziale chimico.
Elettricità e magnetismo
Elettrostatica. Carica elettrica, forza di
Coulomb, costante dielettrica, campo
elettrico (elettrostatico), linea di forza del
campo elettrico, energia potenziale elettrica, differenza di potenziale elettrico,
dipolo elettrico, conduttore, isolante e
semiconduttore, capacità elettrica, condensatore, condensatori in serie ed in
parallelo.
fisioterapia
Elettrodinamica. Corrente elettrica,
intensità di corrente elettrica, densità di
corrente, conducibilità elettrica, resistenza elettrica, legge di Ohm, conduttori elettrolitici e celle elettrolitiche, mobilità ionica, resistenze in serie ed in parallelo, carica e scarica del condensatore, effetto
Joule.
Magnetismo. Permeabilità magnetica,
forza di Lorentz, vettore induzione
magnetica e intensità magnetica, moto di
una particella carica in un campo magnetico, momento magnetico, concetto di
solenoide, proprietà magnetiche della
materia (diamagnetismo, paramagnetismo, ferromagnetismo), non conservatività del campo magnetico e teorema di
Ampere, induzione elettromagnetica e
legge di Faraday.
Cenni sui fenomeni ondulatori
Onde longitudinali e onde trasversali,
onde piane, onde sferiche, principio di
Huyghens, riflessione, rifrazione e riflessione totale, effetto Doppler.
Biofisica
Parte introduttiva
Richiami di termodinamica chimica.
Entropia ed energia libera di Gibbs.
Reversibilità e spontaneità. Energia
potenziale e trasformazioni chimico-fisiche. Forza come gradiente di potenziale.
Stati di riferimento di gas ideali, solventi
e soluti per la definizione di energia
potenziale chimica. Potenziale chimico.
Equilibrio chimico.
Fenomeni di trasporto
Fenomeni di trasporto. Flusso di soluto e
flusso globale. Diffusione libera e leggi
della diffusione. Coefficiente di diffusione. Diffusione attraverso membrane permeabili. Permeabilità di una membrana.
Diffusione attraverso membrana con gradiente di pressione idraulica. Portata e
coefficiente di filtrazione di una membrana. Diffusione attraverso membrane
semipermeabili. Pressione osmotica.
fisioterapia
Soluzioni isotoniche. Equilibri osmotici e
flussi nei capillari. Ipotesi di Starling.
Equilibri ionici e potenziali di membrana
Dissociazione elettrolitica e soluzioni
elettrolitiche. Lavoro di concentrazione.
Celle galvaniche. Equazione di Nernst.
Soluzioni elettrolitiche e membrane
semipermeabili. Energia libera elettrostatica e potenziale elettrochimico. Equilibri
ionici di membrana. Relazioni di Donnan-Gibbs. Equilibri ionici di membrane
biologiche. Potenziale di riposo. Pressione osmotica ed effetto Donnan. Trasporto
passivo e trasporto attivo in relazione al
potenziale elettrochimico. Esempi: cellule, eritrociti. Pompa sodio-potassio. Relazioni di Goldman-Hodgkin-Katz. Membrane eccitabili.
Cenni sulla radioattività
Tipi di radiazione. Effetti delle radiazioni
sugli organismi.
• Bibliografia
Testi adottati e consigliati:
F. Borsa, G.L. Introzzi, D. Scannicchio,
Elementi di Fisica, Edizioni Unicopli.
Dispense di lezione (a cura del docente).
D. Scannicchio, Esercizi e problemi di Fisica con indirizzo medico-biologico, Edizioni
Unicopli.
Testi suggeriti per la consultazione:
P.A. Tipler, Invito alla fisica, Bologna,
Zanichelli.
D. Eisenberg, D. Crothers, Physical Chemistry, The Benjamin Cummings Publ.
Co.
P.W. Atkins, Physical Chemistry, VI ed.,
Oxford University Press.
• Modalità d’esame
La valutazione di profitto verrà effettuata
mediante esame scritto che prevederà
risposte a scelta multipla, risposte sintetiche e risoluzione di semplici problemi di
fisica e biofisica.
83
CORSO INTEGRATO DI BASI
BIOLOGICHE E MOLECOLARI
DELLA VITA
Settori scientifico-disciplinari: BIO/10
Propedeutica Biochimica e Biochimica,
BIO/13 Biologia applicata, MED/03
Genetica medica, MED/07
Microbiologia e Microbiologia clinica
• Obiettivi generali del corso
Conoscere i meccanismi di base della biologia generale e cellulare, conoscere le
principali leggi alla base delle reazioni
chimiche di bio-elementi e bio-molecole.
Comprendere i fondamentali meccanismi biochimici alla base dei processi biologici e la loro integrazione nell’organismo. Conoscere gli elementi fondamentali della genetica in riferimento alla fisiopatologia e alla diagnostica delle malattie.
Conoscere la particolarità del mondo
microbico in relazione alla salute
dell’uomo ed agli stati di patologia. Inoltre, sono finalità del corso:
- Acquisire la conoscenza delle proprietà
strutturali e chimiche dei principali composti organici ed inorganici di specifico
interesse biologico-medico; comprendere
le principali proprietà strutturali e funzionali delle macromolecole di interesse biologico e la relazione struttura/funzione;
acquisire la conoscenza dei principali
processi metabolici e della loro integrazione nell’organismo.
- Acquisire la conoscenza dell’organizzazione della cellula eucariotica (in particolare della cellula muscolare, di cui si illustrano i principi di base del meccanismo
della contrazione).
- Conoscere i principi fondamentali della
genetica, le modalità di trasmissione ereditaria delle malattie monogeniche (con
capacità di disegnare ed interpretare gli
alberi genealogici); acquisire la capacità
di valutare il rischio di ricorrenza per i
membri di una famiglia con malattia
monogenica.
84
- Conoscere gli elementi di base della consulenza genetica, il ruolo della componente genetica nelle malattie multifattoriali e i concetti di cariotipo umano normale e patologico.
- Conoscere il mondo microbico nei suoi
componenti e peculiarità (batteri, virus,
miceti, protozoi, elminti) in relazione
all’ospite uomo, modalità di trasmissione
dei microorganismi, interazione microrganismo-ospite, principi clinico-diagnostici mirati alle infezioni osteoarticolari e
della cute, strategie di difesa contro le
infezioni.
• Programma e contenuti di insegnamento
Propedeutica biochimica e Biochimica
Propedeutica biochimica
L’acqua e le soluzioni
Importanza biologica. Proprietà fisiche e
chimico-fisiche dei liquidi ed in particolare dell’acqua. Le proprietà dell’acqua
come solvente verso biomolecole polari,
apolari e anfipatitiche. Grandezze caratteristiche delle soluzioni. Concentrazione e
densità. Le proprietà colligative delle
soluzioni con particolare riguardo alla
Pressione osmotica. I processi di diffusione, osmosi, dialisi e le loro applicazioni in
campo biomedico. Soluzioni acquose di
gas e legge di Henry: applicazioni in
campo biomedico.
Gli equilibri in soluzione acquosa.
Elementi di Cinetica chimica. Reazioni
chimiche ed equilibrio chimico. Concetto
di reversibilità. La legge dell’azione di
massa, la costante di equilibrio. Il quoziente di reazione, direzione di una reazione. Risposta dell’equilibrio chimico
alla variazione delle condizioni.
Cinetica delle reazioni chimiche. Velocità
e ordine di reazione. Le reazioni di collisione molecolare e l’energia cinetica delle
molecole. L’effetto della temperatura e
dei fattori sterici sulla velocità di reazione. Rilevanza in ambito sanitario: febbre,
ipotermia. I fattori sterici nelle interazio-
fisioterapia
ni di macromolecole biologiche. Concetto
di energia di attivazione e funzione dei
catalizzatori. Relazione tra gli aspetti
cinetici e gli aspetti termodinamici delle
reazioni chimiche.
Acidi e basi. Definizioni di Arrhenius,
Bronsted, Lewis. Elettroliti deboli e forti.
Elettroliti anfoteri. Acidi e basi coniugati.
Equivalenti e normalità. Equilibri acidobase. La costante del prodotto ionico
dell’acqua. La scala del pH. Costanti di
ionizzazione e calcolo del pH. I tamponi,
equazione di Henderson-Hasselbalch.
Acidi poliprotici: il tampone bicarbonato
e fosfato. Idrolisi dei sali. Titolazioni
acido-base.
Elementi di elettrochimica.
Numero di ossidazione di elementi in
composti diversi. Definizione di agenti
ossidanti e riducenti. Reazioni di ossidoriduzione. Potenziale di riduzione e
potenziale elettrochimico. Celle elettrochimiche e Equazione di Nernst.
La composizione chimica della materia
vivente
- I composti organici. Unicità delle proprietà del carbonio. Gruppi funzionali e
loro proprietà. Reattivi elettrofili e nucleofili. Intermedi di reazione. Il concetto di
isomeria e la sua importanza biomedica.
Isomeria di catena, di posizione, ottica,
cis-trans. Nomenclatura IUPAC. Proprietà strutturali, proprietà acido-base,
proprietà ossido-riduttive e reattività chimica delle principali classi di composti
organici di seguito nominati.
- Idrocarburi. Alcani lineari e ramificati:
conformazione sfalsata ed eclissata.
Cicloalcani: conformazioni a sedia. Reazioni di combustione. Alcheni: il doppio
legame. Alchini: il triplo legame. Idrocarburi aromatici: il benzene e le bio-molecole a struttura aromatica. Aromatici policlici. Composti eterociclici.
- Composti organici contenenti ossigeno.
Alcoli: reazioni di ossidazione, formazione di esteri. Glicoli ed alcoli polivalenti.
fisioterapia
Eteri. Epossidi. Eteri ciclici. Tioeteri.
Fenoli: reazioni di ossidazione. Aldeidi e
chetoni: reazioni di riduzione e ossidazione. Tautomeria cheto-enolica. Condensazione aldolica.
- Acidi carbossilici e derivati. Proprietà
acido-base. Reazioni di riduzione e di formazione dei derivati: esteri, anidridi, tioesteri e ammidi. Acidi dicarbossilici. Idrossiacidi. Chetoacidi.
- Ammine e derivati. Proprietà acidobase. Ammine eterocicliche: piridina e
pirrolo, pirimidina, purina, imidazolo.
Ammidi: caratteristiche strutturali del
gruppo funzionale ammidico. Aminoacidi: formule di struttura, curve di titolazione, zone tampone e punto isoelettrico.
Biochimica strutturale
- Struttura tridimensionale delle proteine.
Struttura secondaria: alfa-elica, beta-foglietto
e ripiegamento beta. Struttura terziaria e
quaternaria. Concetto di dominio.
- Proteine fibrose. Collageno: composizione aminoacidica, struttura a tripla
elica, biosintesi e assemblaggio. Scorbuto
e collagenopatie. Struttura e funzione
della elastina e a -cheratina.
- Proteine globulari. Strutture di mioglobina (Mb) e emoglobina (Hb). Emoglobina e trasporto dell’ossigeno. Curve di dissociazione ossigeno-Hb e ossigeno-Mb.
Effetto Bohr. Effetto del 2,3 bifosfoglicerato. Hb fetale. Emoglobinopatie: anemia
falciforme e talassemie.
- Carboidrati. Struttura, stereoisomeria e
forme anomeriche dei monosaccaridi
(glucosio e fruttosio). Legame O e N glicosidico. Struttura dei disaccaridi (saccarosio, lattosio, maltosio) e dei polisaccaridi (amido, glicogeno, cellulosa). Glicoproteine N-glicosilate e O-glicosilate. Proteoglicani e glucosoaminiglicani.
- Lipidi. Struttura, nomenclatura e proprietà funzionali di acidi grassi saturi ed
insaturi, trigliceridi, fosfolipidi e colesterolo. Struttura e proprietà funzionali dei
glicolipidi.
85
Biochimica funzionale e metabolica
- Membrane biologiche: struttura e trasporto membrana. Composizione chimica e struttura molecolare delle membrane. Proteine intrinseche ed estrinseche.
Sistemi di trasporto mediato passivo ed
attivo.
- Enzimi e loro regolazione. Concetto di
catalisi e di specificità. Classificazione
degli enzimi. Cinetica enzimatica: equazione di Michaelis Menten. Inibizione
degli enzimi. Regolazione allosterica
dell’attività enzimatica. Funzione dei
coenzimi.
- Cicli metabolici. Sistemi sequenziali di
enzimi. Vie cataboliche e vie anaboliche.
Bilanci energetici: ATP e conservazione
dell’energia. Regolazione delle vie metaboliche. Metodi di studio del metabolismo.
- Produzione mitocondriale di ATP.
Struttura e compartimentazione delle
membrane mitocondriali. Ciclo di Krebs:
reazioni e regolazione. Fosforilazione
ossidativa: trasporto degli elettroni attraverso i complessi della catena respiratoria
e sintesi di ATP ad opera di ATPsintasi.
Ipotesi chemiosmotica della trasduzione
energetica.
- Metabolismo dei carboidrati. Digestione
dei carboidrati alimentari. Metabolismo
del glicogeno. Glicolisi e gluconeogenesi:
reazioni e regolazione. Ciclo dei pentosofosfati: significato metabolico.
- Metabolismo dei lipidi. Digestione dei
trigliceridi alimentari. Composizione e
funzione delle lipoproteine plasmatiche.
b-ossidazione degli acidi grassi: reazioni
e regolazione. Sintesi e utilizzazione dei
corpi chetonici. Sintesi dei trigliceridi e
degli acidi grassi: reazioni e regolazione.
Cenni riguardanti le sintesi dei fosfolipidi e del colesterolo.
- Metabolismo dell’azoto. Digestione
delle proteine ed assorbimento degli aminoacidi. Aminoacidi essenziali e non
essenziali. Reazioni generali degli ami-
86
noacidi: transaminazione e deaminazione. Ciclo dell’urea: significato metabolico.
- Regolazione dell’attività cellulare. Meccanismi generali di azione degli ormoni.
Interazione recettore-ormone peptidico e
messaggeri intracellulari: ruolo delle proteine G, dell’AMP ciclico, dell’IP3 e delle
proteinchinasi A e C. Effetti metabolici di
insulina, glucagone e adrenalina. Cenni
riguardanti la biosintesi e la funzione di
ormoni steroidei, tiroidei e ipotalamoipofisari.
- Metabolismo del muscolo scheletrico.
Meccanismo della contrazione muscolare: interazione ciclica tra miosina e actina. Regolazione da parte degli ioni Ca2+
nel muscolo scheletrico e cardiaco. Combustibili metabolici del muscolo scheletrico e cardiaco: velocità d’intervento e
potenza.
Biologia applicata
• Obiettivi specifici
Obiettivo del corso di biologia è quello di
fornire allo studente le conoscenze di
base sull’organizzazione e sul funzionamento della materia vivente. Al termine
del corso lo studente deve dimostrare di
conoscere le macromolecole biologiche,
la struttura della cellula nonchè i meccanismi che controllano l’espressione e la
trasmissione del materiale genetico.
• Elementi conoscitivi richiesti allo studente
Gli elementi conoscitivi che lo studente
deve possedere per la comprensione del
Corso di Biologia sono le conoscenze di
base di chimica e biologia a livello liceale.
• Contenuti
- Struttura primaria, secondaria, terziaria
e quaternaria delle proteine.
- Gli acidi nucleici. Struttura del DNA. Gli
RNA: rRNA, tRNA, mRNA, snRNA,
scRNA.
- La replicazione del DNA. I meccanismi
fisioterapia
di base. La telomerasi. Replicazione ed
errori. Mutagenesi e carcinogenesi.
- Il ciclo cellulare, la morte cellulare
- I geni: concetto di gene. Organizzazione
del genoma negli eucarioti. Introni ed
esoni. Lo splicing. La trascrizione nei procarioti. I promotori. L’espressione di un
gene. Regolazione del Lacoperon. Esempi
di trascrizione regolata, l’arabinosio ed il
glucosio. Cenni sulla regolazione della
trascrizione negli eucarioti.
- Gli RNA: mRNA, rRNA e tRNA. Codice
genetico ed il meccanismo di traduzione
delle proteine. Meccanismo d’azione e
specificità degli antibiotici nella sintesi
proteica.
- Differenze tra procarioti ed eucarioti. La
cellula eucariotica: organizzazione interna, compartimentalizzazione. Gli organelli: reticolo endoplasmico, mitocondri,
Golgi, Nucleo e perossisomi. Cenni sulla
comunicazione tra cellule, le proteine di
membrana . Il trasporto
- Il citoscheletro della cellula. Actina
tubulina e filamenti intermedi.
Basi molecolari del movimento cellulare
specializzato e non specializzato.
Genetica medica
• Contenuti
Di cosa si occupa la Genetica.
Classificazione delle malattie a base
genetica.
Alberi genealogici.
Leggi di Mendel e applicazioni fondamentali di esse in medicina.
Rapporti mendeliani atipici.
Polimorfismi genetici.
Penetranza ed espressività.
Epistassi.
Mitosi e Meiosi.
Cromosomi ed analisi del cariotipo
nell’uomo.
Classificazione e principali malattie da
difetto cromosomico.
Diagnosi prenatale.
Acidi nucleici, espressione genica, mutazioni.
fisioterapia
Ereditarietà mitocondriale.
Ereditarietà legata al cromosoma X.
La determinazione del sesso.
Genetica delle principali malattie monofattoriali.
Associazione genica.
Cenni sulla genetica delle malattie multifattoriali.
Il counseling genetico.
• Bibliografia
Testo consigliato:
B. Dalla Piccola, G. Novelli, Genetica
medica essenziale, Edizioni Il Minotauro.
Microbiologia e microbiologia clinica
• Contenuti
Inquadramento generale dei microrganismi: batteri, virus, miceti, protozoi,
elminti.
Il microbiota residente nell’ospite uomo:
ruolo proteggente e potenziale di aggressione.
Modalità di trasmissione delle infezioni.
I principali gruppi di batteri di interesse
medico: Gram-positivi, Gram-negativi,
batteri aerobi ed anaerobi; fattori di virulenza, fondamenti di diagnostica. Principi clinico-diagnostici delle infezioni
osteo-articolari (osteomielite, artrite,
spondilodiscite), protesiche, chirurgiche,
ospedaliere.
Fondamenti di genetica batterica: significato dei meccanismi di variabilità e trasferimento dell’informazione genetica; i
plasmidi e la resistenza agli antibiotici.
Caratteristiche generali dei virus animali:
struttura ed inquadramento, schema di
Baltimore, ciclo di infezione e replicazione virale; virus oncogeni a DNA e RNA;
fondamenti di diagnostica – dalle colture
cellulari alla biologia molecolare-.
Inquadramento dei principali funghi di
interesse medico: lieviti, dermatofiti,
muffe dematiacee, ialine, funghi dimorfi;
patogenesi delle micosi, principi clinicodiagnostici.
87
Fondamenti di parassitologia medica:
protozoi, vermi, macroparassiti, principi
clinico-diagnostici.
Modalità di disinfezione e di sterilizzazione; basi molecolari dei vaccini; principali
classi di farmaci attivi contro i gruppi di
microrganismi patogeni.
• Bibliografia
Testi consigliati:
Dispense delle lezioni (a cura del docente).
A.M. Molina Romanzi et al., Microbiologia
Clinica, UTET.
P.R. Murray et al., Microbiologia, Edises.
Testo per consultazione, approfondimenti:
P:R. Murray, E.J. Baron et al., Manual of
Clinical Microbiology, VIII ed., ASM
Press, Washington, D.C.
CORSO INTEGRATO DI BASI
MORFOLOGICHE DEL CORPO
UMANO
Settori scientifico-disciplinari: BIO/16
Anatomia umana, BIO/16
Neuroanatomia, BIO/17 Istologia
• Obiettivi generali del corso
Lo studente deve dimostrare di conoscere
i principali connotati morfologici e l’organizzazione strutturale e ultrastrutturale
delle cellule e dei tessuti del corpo
umano, di comprendere le correlazioni
morfo-funzionali che ne conseguono e
maturare la conoscenza degli apparati e la
localizzazione topografica degli organi
per una visione finalizzata alla comprensione della fisiopatologia.
• Elementi conoscitivi richiesti allo studente
Conoscenze di base in ambito biologico
maturate durante il quinquennio della
scuola media superiore.
88
• Modalità di svolgimento
Il corso sarà articolato in una serie di
lezioni “ex-cathedra” compendiate da
esercitazioni pratiche.
• Programma e contenuti di insegnamento
Anatomia umana
Apparato locomotore
La colonna vertebrale: costituzione della
vertebra “tipo”, caratteristiche delle vertebre cervicali, toraciche, lombari, osso
sacro e coccige. Articolazioni del rachide.
La gabbia toracica: generalità. Le coste e
lo sterno. Articolazioni della gabbia toracica.
Il cingolo scapolare: clavicola, scapola.
Articolazioni sternoclavicolare e acromioclavicolare.
Lo scheletro dell’arto superiore: omero,
radio, ulna e ossa della mano. Articolazione gleno-omerale, il gomito, il polso e
articolazioni della mano.
L’osso dell’anca. Articolazione sacroiliaca, sacrococcigea e sinfisi pubica.
Lo scheletro dell’arto inferiore: femore
tibia, perone, patella, tarso, metatarso e
falangi. Articolazione coxofemorale, il
ginocchio, la caviglia, articolazioni del
piede.
Neurocranio e splancnocranio: generalità
e cenni sulle singole ossa.
Generalità sui muscoli.
Muscoli mimici.
I muscoli del collo: regione sopra e sottoioidea. Muscoli prevertebrali e muscoli
della regione laterale del collo.
Muscoli del dorso e muscoli estensori
della colonna.
Muscoli toracoappendicolari.
Muscoli intrinseci del torace.
Muscoli del cingolo scapolare.
Muscoli del braccio.
Muscoli dell’avambraccio.
Muscoli della mano.
Il diaframma.
Muscoli dell’addome, canale inguinale.
Muscoli della fossa iliaca e della regione
glutea.
fisioterapia
Muscoli del perineo.
Muscoli della regione anteriore, mediale
e posteriore della coscia.
Il triangolo dello Scarpa; il canale degli
adduttori.
Muscoli della regione anteriore, laterale e
posteriore della gamba.
Muscoli del piede.
Apparato cardiocircolatorio
Cuore: posizione, rapporti, configurazione esterna ed interna. Generalità sulla circolazione arteriosa; cenni sui principali
vasi arteriosi, con particolare riguardo
alla circolazione dell’arto superiore ed
inferiore. Generalità sulla circolazione
venosa e principali vasi venosi.
Apparato linfatico
Cenni sulla struttura e l’organizzazione.
Vasi linfatici e linfonodi dell’arto superiore ed inferiore.
Apparato digerente
Generalità.
Anatomia del cavo orale.
Ghiandole salivari maggiori.
Esofago: forma, posizione, rapporti,
conformazione interna, struttura.
Stomaco: forma, posizione, rapporti,
conformazione interna, struttura.
Intestino tenue: forma, posizione, rapporti, conformazione interna, struttura.
Intestino crasso: forma, posizione, rapporti, conformazione interna, struttura.
Fegato: forma, posizione, rapporti, organizzazione segmentaria, vie biliari.
Pancreas: forma, posizione, rapporti,
struttura, dotti escretori.
Apparato respiratorio
Generalità.
Il naso esterno, le cavità nasali ed i seni
paranasali.
La faringe: forma, posizione, rapporti,
configurazione interna, cenni sulla struttura.
La laringe: forma, posizione, rapporti,
configurazione interna.
Trachea e bronchi: forma, posizione, rapporti e struttura.
fisioterapia
I polmoni: forma, posizione, rapporti, le
zone polmonari, topografia toracopolmonare, conformazione interna, struttura.
Pleure, seni pleurali, struttura.
Apparato urinario
Generalità.
Reni: forma, posizione, rapporti, conformazione interna, struttura.
Vie urinarie: calici e pelvi renale, ureteri,
vescica, uretra maschile e femminile.
Apparato genitale femminile
Generalità.
Ovaie, utero, vagina e vulva.
Apparato genitale maschile
Generalità e organizzazione generale.
Apparato endocrino
Ipofisi, epifisi, tiroide, paratiroidi, pancreas endocrino, ghiandole surrenali:
forma, posizione, rapporti, conformazione interna, struttura.
Apparato tegumentario
La pelle e i suoi annessi.
Neuroanatomia
Cenni sullo sviluppo del SNC; anatomia
macroscopica e generalità sul cervello;
Vascolarizzazione del sistema nervoso
centrale: arteria carotide interna, arteria
vertebrale, tronco basilare, arterie cerebrali e poligono di Willys.
Midollo spinale: organizzazione della
sostanza bianca e grigia, nervi spinali; vie
di transito nel midollo: vie della sensibilità tattile epicritica, propriocettiva
cosciente, e vibratoria; vie spino-talamiche (tattile protopatica termica e dolorifica): vie propriocettive incoscienti. Riflessi
spinali e recettori muscolari (fusi neuromuscolari ed organi muscolotendinei del
Golgi. Cenni sulla genesi del dolore e sul
sistema limbico.
Alfa, beta e gamma motoneuroni; via
piramidale e vie extrapiramidali.
Via cortico-nucleare e nuclei del tronco
encefalico.
Cervelletto: vie archicerebellari e controllo dell’equilibrio, vie paleocerebellari e
89
postura, vie neocerebellari e controllo
automatico dei movimenti.
Sostanza reticolare del tronco encefalico,
vie reticolo-spinali. Nucleo rosso mesencefalico e nuclei del tronco encefalico.
Sistema dei Nuclei della base telencefalica (corpo striato, substantia nigra, globus
pallidus e subtalamo) circuiti e funzioni.
Corteccia cerebrale e controllo motorio
volontario; aree motorie, sensoriali, associative ed ideative.
Sistema nervoso periferico: costituzione
dettagliata dei plessi cervicale, brachiale,
lombosacrale. ed innervazione dell’apparato locomotore.
Cenni sui nervi cranici e sugli organi di
senso.
Sistema nervoso autonomo: simpatico e
parasimpatico.
Istologia
La materia vivente. La cellula come unità
morfofunzionale del protoplasma. Gli
organismi mono- e pluricellulari. Livelli
gerarchici di aggregazione: cellula, tessuto, organo, apparato e organismo. Cenni
su virus e batteriofagi. Le cellule procariotiche e le cellule eucariotiche. Generalità
sulle tecniche di microscopia. Le unità di
misura microscopica.
Caratteri strutturali e ultrastrutturali
della cellula e degli organuli cellulari.
Le giunzioni intercellulari.
Il ciclo vitale della cellula. La differenziazione cellulare.
Definizione e classificazione dei tessuti.
Tessuto nervoso: generalità; caratteristiche morfologiche, strutturali e ultrastrutturali del neurone; architettura ultrastrutturale dell’assone e della guaina mielinica
e cenni istofisiologici; le sinapsi nervose e
neuro-muscolari e cenni istofisiologici;
classificazione istologica e funzionale. Le
cellule della neuroglia. La sostanza bianca
e la sostanza grigia del nevrasse. La struttura dei nervi periferici. Istogenesi; rigenerabilità e invecchiamento tissutali.
90
- Tessuto muscolare: generalità; istogenesi.
a) Il tessuto muscolare striato scheletrico;
tipi cellulari; l’integrazione con il tessuto
connettivo; caratteri strutturali e ultrastrutturali della fibra muscolare striata
scheletrica; tipo di innervazione e cenni
istofisiologici; rigenerabilità e invecchiamento tissutali.
b) Il tessuto muscolare striato cardiaco;
caratteri ultrastrutturali della fibra
muscolare striata cardiaca; tipo di innervazione e cenni istofisiologici; rigenerabilità e invecchiamento tissutali.
c) Il tessuto muscolare liscio; caratteri
ultrastrutturali della fibrocellula; tipi di
innervazione e cenni istofisiologici; rigenerabilità e invecchiamento tissutali.
Tessuto connettivo: generalità; istogenesi; le componenti della matrice extracellulare (i collageni fibrillari, l’elastina, i proteglicani, le glicoproteine, i collageni
minori).
a) Il tessuto connettivo propriamente
detto: i tipi cellulari; la matrice extracellulare; classificazione, distribuzione anatomica dei diversi tipi; rigenerabilità e
invecchiamento tissutali.
b) Il tessuto cartilagineo: i tipi cellulari; la
matrice cartilaginea; classificazione e
distribuzione anatomica delle cartilagini;
la condrogenesi; rigenerabilità e invecchiamento tissutali.
c) Tessuto osseo: caratteristiche e distribuzione dell’osso compatto e dell’osso
trabecolare; i tipi cellulari; la matrice
ossea; i tipi di ossificazione; il rimaneggiamento e il rimodellamento osseo;
l’invecchiamento tissutale. Il callo osseo.
Le pseudoartrosi.
d) Sangue e linfa: le cellule circolanti; il
plasma; il siero; la emopoiesi e il tessuto
emopoietico; la linfopoiesi.
Modalità di integrazione dei diversi tipi di
tessuto connettivo nelle giunzioni articolari.
Tessuto epiteliale: generalità; istogenesi.
fisioterapia
a) Epiteli di rivestimento: classificazione
ed esempi di distribuzione anatomica;
caratteri citologici.
b) Epiteli ghiandolari: caratteri generali di
struttura delle ghiandole esocrine e di
quelle endocrine.
• Modalità d’esame
La prova d’esame complessiva consiste in
una prova scritta seguita da una prova
orale. Durante lo svolgimento potranno
avere luogo prove in itinere con verifica di
profitto.
• Propedeuticità consigliate
Nessuna.
• Bibliografia
Testi adottati e consigliati
L. Travan, F. Favaro, P. Rossetti, L. Iona,
Dall’anatomia al movimento, Poletto.
Khale, Leonhardt, Platzer, Atlante di Anatomia Umana, Editrice Ambrosiana.
L.C. Junqueira, J. Carneiro, R.O. Kelley,
Compendio di Istologia, Ed. Piccin.
Testi suggeriti per la consultazione
I.A. Kapandji, Fisiologia articolare, 3 voll.,
Marrapese.
S. Boccardi, A. Ruggerim, S. Guizzardi,
G. Sandrini, I muscoli, 3 voll., Masson.
Anatomia umana, Ermes per le facoltà di
Farmacia e di Scienze e per le scuole Biomediche dirette a fini speciali.
V. Monesi, M. Molinaro, C. Rizzoi, G.
Siracusa, M. Stefanini, Istologia, Piccin.
L. Weiss, R.O. Greep, Istologia, Zanichelli.
P. Rosati, Citologia istologia, Edi Ermes.
E. Casasco, Citologia Istologia, La Goliardica Pavese.
fisioterapia
CORSO INTEGRATO DI
METODOLOGIA GENERALE DELLA
RIABILITAZIONE E BASI DI IGIENE
Settori scientifico-disciplinari: MED/48
Riabilitazione generale e massoterapia,
MED/48 Basi di chinesiterapia generale,
MED/42 Igiene generale e applicata
• Obiettivi generali del corso
Il corso si propone di introdurre lo studente ai principali aspetti della Medicina
Riabilitativa, a partire dalle premesse storico-culturali, secondo le più recenti indicazioni dell’Organizzazione Mondiale
della Sanità. Analoga attenzione viene
riservata alla Riabilitazione come disciplina che tende a migliorare le qualità della
vita anche quando determinate funzioni
sono parzialmente o completamente
compromesse. Lo studente verrà guidato
ad apprendere le principali cause ambientali che influiscono sulla salute dell’uomo,
i meccanismi dei processi infettivi e le
loro modalità di trasmissione.
L’obiettivo generale degli insegnamenti è
che lo studente inizi ad acquisire conoscenze, abilità e atteggiamenti propri
della professione anche attraverso la sperimentazione delle tecniche di base e
acquisisca i primi elementi della pianificazione dell’intervento riabilitativo.
• Elementi conoscitivi richiesti allo studente
Lo studente deve avere iniziato lo studio
delle scienze di base, della biomeccanica,
dell’anatomia e fisiologia dell’apparato
osteoarticolare, muscolare e del sistema
nervoso.
• Modalità di svolgimento
Parte teorica: si svolge secondo il sistema
della Lezione frontale con l’impiego di
lucidi e altri sussidi e della lezione partecipata.
Parte pratica: consiste in esercitazioni a
piccoli gruppi.
91
• Programmi e contenuti di insegnamento
Riabilitazione generale e massoterapia
Introduzione e generalità sul massaggio:
etimo e storia.
Evoluzione e massaggio.
Classificazione: massaggio manuale e
strumentale.
Il massaggio come agente fisico: finalità.
Effetti biologici.
Effetti diretti ed indiretti: azione meccanica e riflessa.
La cute e i suoi annessi: richiami.
La preparazione al massaggio.
Analisi meccanica delle manovre.
Le tecniche del massaggio: sfioramento,
stroking, frizione.
Petrissage: manovre di impastamento,
sollevamento, torsione, rotolamento,
scuotimento.
Percussione: vibrazioni.
Il paziente: valutazione.
La scelta delle tecniche.
Il massaggio nelle varie regioni del corpo.
Effetti, indicazioni e controindicazioni
del massaggio.
Aspetti comportamentali e deontologici.
Basi di chinesiterapia generale
Collocazione del concetto di Riabilitazione in ambito biologico ed evolutivo.
Definizioni di Riabilitazione e Fisioterapia.
Il modello di riferimento: I.C.F. 2001:
Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute.
Differenti concetti di Riabilitazione in
relazione a differenti modelli sanitari.
La pianificazione dell’intervento riabilitativo (approccio orientato al problema).
a) Valutazione;
b) Programmazione;
c) Verifica.
L’approccio di èquipe: la globalità
dell’intervento rieducativo.
La patologia da immobilità.
Generalità sulla Chinesiterapia.
92
Nozioni fondamentali sulle tecniche di
mobilizzazione passiva, attiva e contro
resistenza.
Educazione del paziente al recupero
dell’autonomia.
Definizione di ausilio, ortesi e protesi.
Informazioni sugli strumenti di Terapia
Fisica.
L’ambiente di lavoro e l’operatore.
Cenni di ergonomia e movimentazione
dei carichi in ambito sanitario (rif. L.
626). L’esempio del malato colpito da
ictus.
• Modalità d’esame
Prova scritta e prova pratica delle tecniche
apprese.
• Propedeuticità consigliate
Nessuna.
• Bibliografia
Testi adottati, consigliati e suggeriti per la
consultazione
Formica, Trattato di Neurologia Riabilitativa, Marrapese Editore.
Trattato di Medicina Riabilitativa.
M. Hollis, Il massaggio come Terapia, Edizioni sbm, Noceto (Parma).
Hoffa, Goch, Storck, Lüdke, Tecnica del
massaggio, Ermes Medica Drommi.
Kohlrausch, Massaggio delle zone riflesse,
Marrapese Editore.
Genot, Neiger, Leroy, Cinesiterapia, 4
voll., Utet.
Di Feo, Fisiologia del massaggio, Verduci.
Basmajan, Kirbi, Riabilitazione medica,
Piccin.
Igiene generale e applicata
Fattori in grado di esercitare effetti sulla
salute umana.
L’ambiente e i suoi fattori.
Fattori attinenti l’ambiente fisico:
- L’aria atmosferica;
- L’aria confinata;
- Inquinamento; interventi di prevenzione attuabili;
fisioterapia
- Acque destinate al consumo umano;
- Reflui, rifiuti solidi.
Fattori attinenti l’ambiente biologico:
- Microorganismi, caratteristiche;
- Effetti dei microparassiti patogeni
sull’uomo.
Alimenti:
- Tossinfezioni alimentari;
- Intossicazioni alimentari;
- Prevenzione del rischio connesso agli
alimenti.
Nozioni generali di epidemiologia delle
malattie infettive.
Prevenzione delle malattie infettive:
- Misure di profilassi per esigenze di
sanità Pubblica;
- Prevenzione immunitaria;
- Precauzioni standard;
- Misure di decontaminazione e sanificazione;
- Infezioni trasmissibili per via ematica e
loro prevenzione. Norme comportamentali: Percorsi post-esposizione.
Prevenzione delle malattie infettive a prevalente diffusione aerea.
Prevenzione malattie a trasmissione orofecale.
I fattori di rischio nella piscina.
CORSO INTEGRATO DI BASI
PSICOPEDAGOGICHE
DELL’INTERVENTO RIABILITATIVO
Settori scientifico-disciplinari:
M-PED/01 Pedagogia generale e sociale,
M-PSI/05 Psicologia sociale, M-PSI/04
Psicologia dello sviluppo e Psicologia
dell’educazione, M-PSI/01 Psicologia
generale
• Obiettivi generali del corso
Le finalità generali riguardano:
a) l’acquisizione delle nozioni basilari
della moderna Psicologia scientifica;
b) l’acquisizione delle nozioni basilari
dell’interazione umana;
c) la complessità dell’intreccio psico-
fisioterapia
socio-somatico in tutte le fasi del ciclo
vitale;
d) i fondamenti dello sviluppo cognitivo
pajettiano e di quello della personalità
secondo l’ottica di Freud ed Erickson;
il concetto di misura in psicologia;
e) introduzione alla pedagogia e alle
scienze dell’educazione come disciplina
di studio e campo di ricerca e di riflessione attraverso la trattazione dei suoi concetti di base e delle principali problematiche educative oggi rilevanti, al fine di
saper instaurare relazioni interpersonali
valide nelle situazioni e nei processi formativi.
• Elementi conoscitivi richiesti allo studente
Nessuno.
• Modalità di svolgimento
Il corso si sviluppa attraverso “lezioni
frontali” con spazio finale per richieste di
chiarimenti o presentazione di esperienze di singoli corsisti; in alcune lezioni
verrà presento materiale testistico.
• Programmi e contenuti di insegnamento
Pedagogia generale e sociale
Il corso ha la finalità di introdurre alla
pedagogia generale come disciplina di
studio e come campo di riflessione e di
indagine attraverso la trattazione dei suoi
concetti base (lessico pedagogico a assunti epistemologici) e delle principali tematiche presenti nei contesti educativi formali, non formali ed informali: il paradigma della complessità applicato alla
società e all’educazione, la formazione
dell’identità, il valore della General Education (l’educazione di base), la sostenibilità come atteggiamento personale.
Verranno inoltre presi in considerazione
questioni fondamentali quali l’educabilità e la progettualità del soggetto, le caratteristiche delle fasi di vita (infanzia, fanciullezza, adolescenza, condizione adulta, terza età e senescenza), il valore della
93
relazione come momento di autoeducazione, con particolare riferimento alle
dinamiche interpersonali, alla dimensione comunicativa e formativa nei contesti
sanitari e dei servizi in genere.
Psicologia sociale
Il gruppo classe: rilevazione e commento
sulla varietà di alcune caratteristiche individuali.
L’eterogeneità:
- di risposte ad uno stimolo visivo ambiguo;
- di risposte emozionali alle ipotesi di
malattia.
Cenni alla struttura relazionale del gruppo.
Il circuito e gli assiomi della pragmatica
nella comunicazione.
Psicologia dello sviluppo e Psicologia
dell’educazione
Introduzione alla Psicologia dell’età evolutiva
Il concetto di sviluppo come prodotto
della filogenesi e della ontogenesi.
Multidimensionalità dello sviluppo.
Lo sviluppo emotivo-affettivo secondo la Psicologia dinamica
Lo sviluppo della personalità (S. Freud, E.
Erickson).
I meccanismi di difesa (A. Freud) nella
vita quotidiana e nella situazione di
malattia.
Lo sviluppo cognitivo secondo J. Piaget
Epistemologia del funzionamento mentale.
Successione degli stadi dell’attività cognitiva.
La comunicazione
Sviluppo del linguaggio verbale.
La pragmatica della comunicazione.
Transfert e controtransfert nelle relazioni
di aiuto.
Lo sviluppo sociale: dall’eteronomia alla
autonomia
I metodi di indagine in Psicologia
L’osservazione nel metodo sperimentale.
94
L’osservazione nel metodo clinico.
L’uso di test o reattivi mentali.
L’intervista semistrutturata.
Esercitazioni con i test grafici.
La questione della Normalità
I Test Psicologici
Definizione.
La standardizzazione delle norme di
somministrazione.
Validità, fedeltà, sensibilità.
L’Etica nell’uso dei Test.
Visione dei Test di maggiore uso
Psicologia generale
Definire la psicologia.
Le cento strade che portano alla conoscenza di se.
Prodromi e personaggi della prima psicologia in Europa e negli Stati Uniti D’America.
I tre pilastri della psicologia: Freud,
Adler, Jung.
Gli elementi fondamentali della concezione freudiana, adleriana e junghiana.
La psicologia della forma. Assunti principali e metodiche applicative. La psicologia umanistico-esistenziale.
Il pensiero logico (o verticale) e quello
creativo (o laterale).
Iper e ipo-dotazioni intellettive. Come
misurare l’intelligenza.
La personalità, ovvero alla ricerca del proprio Io.
L’affascinante mondo delle emozioni.
Al di là della “norma”: nevrosi e psicosi.
Che cosa sono e come affrontarle con
la/le psicopatie.
• Bibliografia
A. Canevaro, A. Chieregatti, La relazione
d’aiuto, Carocci, Roma, 1999, pp. 17-30;
53-93.
Testi adottati e consigliati
R. Canestrari, A. Godino, Manuale di Psicologia; Ed. CLUEB, Bologna, 1994.
R. Albarea, Educare nella società complessa,
dispensa.
fisioterapia
R. Albarea, Aspetti della complessità in educazione, Kappa Vu, Udine, 2000, capp. 13.
L’integrazione scolastica nei portatori di
handicap; Università degli studi di Udine,
dispensa.
R. Vianello. L’età senile (cap. 12), in Adolescenza, età adulta, età senile, Junior, Bergamo, 1999.
Testi suggeriti per la consultazione
L. Odorico, G. Pinto, R. Rumiati, R. Vianello, Psicologia dello sviluppo, Juvenilia.
A. Anastasi, I test psicologici, Franco Angeli, Milano.
• Modalità d’esame
La valutazione del profitto avverrà attraverso prova orale.
CORSO INTEGRATO DI FISIOLOGIA
SPECIALE DEL SISTEMA NERVOSO
Settori scientifico-disciplinari: BIO/09
Neurofisiologia, M-PSI/02 Psicobiologia
e Psicologia fisiologica
• Obiettivi generali del corso
Lo studente deve conoscere l’organizzazione morfofunzionale del Sistema nervoso centrale e periferico e dei suoi meccanismi fisiologici, dei sistemi sensoriali
e in particolare somatosensoriali, e degli
aspetti principali della organizzazione
della corteccia cerebrale e della sua plasticità.
Deve acquisire conoscenze dettagliate
sulla funzione dei circuiti neurali che
organizzano l’attività volontaria ed involontaria della muscolatura scheletrica ed
oculare, e nozioni di base sui meccanismi
del linguaggio, dell’attenzione, della
memoria e dell’apprendimento.
Deve inoltre comprendere i presupposti
teorici, i principi di funzionamento e le
modalità applicative delle principali tecniche di studio delle funzioni cerebrali.
95
fisioterapia
• Elementi conoscitivi richiesti allo studente
Principi di Neuroanatomia e Biofisica.
• Programma e contenuti di insegnamento
Neurofisiologia
Sistema motorio.
Organizzazione funzionale del sistema
motorio: generalità e concetto di sistema
gerarchico. Sinapsi neuromuscolare.
Unità motorie. Concetto di risposta
motoria riflessa e di integrazione sensorimotoria. Sistemi di controllo a feedback e a feedforward.
Riflessi spinali. Riflesso miotatico: fibre
afferenti, circuiti centrali e meccanismi
di regolazione. Ruolo funzionale dei
motoneuroni gamma. Controllo sovraspinale dei circuiti midollari. Riflesso
miotatico inverso e flessorio. Tono
muscolare e sua regolazione. Riflessi
posturali. Organizzazione funzionale dei
movimenti automatici: ruolo di strutture
spinali e sovraspinali.
Organizzazione funzionale del movimento volontario: generalità. Concetto di
organizzazione somatotopica. Concetto
di programma motorio: codifica delle
caratteristiche cinematiche e dinamiche
del movimento. Sistema corticospinale
crociato e diretto. Aree corticali motorie e
premotorie. Gangli della base: aspetti
neurochimici e funzionali. Contributo
del cervelletto all’organizzazione e al controllo del movimento volontario.
Organizzazione funzionale del sistema
oculomotore: generalità. Movimenti oculari di vergenza e di versione. Movimenti
oculari saccadici e di inseguimento lento.
Riflessi visivi mediati dalla muscolatura
estrinseca dell’occhio: riflessi ottico-cinetico.
Organizzazione del sistema uditivo:
generalita. Caratteristiche dei suoni e psicofisiologia acustica. Trasduzione del
segnale. Vie uditive centrali. Audiometria.
Organizzazione del sistema vestibolare:
generalita’. Organi recettoriali. Riflesso
vestibolo-oculare
Apparato della fonazione e meccanismi
periferici del linguaggio. Centri del linguaggio e concetto di specializzazione
emisferica.
Substrati neurali della memoria a breve
elungo termine.
Sistemi aspecifici di proiezione. Nuclei
serotonergici, dopaminergici, noradrenergici e colinergici. Concetto di attenzione localizzata e diffusa. Memoria implicita ed esplicita. Circuiti mnestici. Basi
neurali dell’apprendimento motorio.
Tecniche di studio e mappatura della funzionale cerebrale. Concetto di risoluzione
spaziale e temporale. Tecniche elettrofisiologiche: elettroencefalografia (EEG),
magnetoencefalografia (MEG) e stimolazione magnetica transcranica (TMS).
Accoppiamento tra attività neurale, flusso
e metabolismo distrettuale: possibili
meccanismi. Tecniche metaboliche:
tomografia ad emissione di singoli fotoni
(SPECT) e di positroni (PET), risonanza
magnetica funzionale per immagini
(fMRI). Concetto di atlante stereotassico.
Applicazione della risonanza magnetica
funzionale e della stimolazione magnetica transcranica allo studio del sistema
motorio.
• Modalità d’esame
Prova scritta con domande a scelta multipla ed aperte, esame orale.
• Propedeuticità consigliate
Neuroanatomia, Biofisica.
• Bibliografia
Testi adottati e consigliati:
J.G. Nicholls, R.A. Martin, B.G. Wallace,
Dai Neuroni al Cervello, Zanichelli, Bologna, 1997.
F. Baldissera, a cura di, Fisiologia e Biofisica medica, Poletto Editore, Milano, 2005.
Lettura consigliata:
96
M.F. Bear, B.W. Connors, M.A. Paradiso,
Neuroscienze. Esplorando il cervello, Masson.
M.S. Gazzaniga, R.B. Ivry., G.R. Mangun, Neuroscienze Cognitive, Zanichelli,
Bologna, 2005.
Psicobiologia e Psicologia fisiologica
Introduzione generale. Funzioni e principi generali di organizzazione del sistema
nervoso. Sei componenti principali del
SNC. La corteccia cerebrale nell’uomo e
negli animali superiori: localizzazione
delle funzioni e universalità dell’organizzazione corticale. Le mappe corticali. La
connettività corticale.
Classi di cellule del sistema nervoso: neuroni e glia. Caratteristiche funzionali
comuni dei neuroni: (i) ricezione (ii) integrazione (iii) conduzione (iv) trasmissione.
Potenziali di riposo, d’azione e postsinaptico. Meccanismi di mantenimento del
potenziale di riposo: gradienti chimici ed
elettrici alla membrana. L’equazione di
Nernst. La permeabilità selettiva. La
pompa Na+/K+. Caratteristiche e parametri dell’impulso. Soglia di attivazione.
Disturbo elettrotonico locale. Resistenza
longitudinale. Canali passivi e attivi.
Canali voltaggio-dipendenti. Correnti di
Na+ e di K+. Assoni non mielinizzati
(conduzione attiva continua) e mielinizzati (conduzione saltatoria).
Caratteristiche dei potenziali postsinaptici e loro trasmissione. Integrazione delle
correnti nei dendriti e nel soma. Modello
concettuale del neurone piramidale corticale.
Trasmissione e plasticità sinaptica. Terminazione dell’assone. Struttura della
sinapsi; sinapsi elettriche e chimiche.
Bottoni terminali e spine dendritiche.
Canali Ca ++ voltaggio-dipendenti nella
membrana del bottone. Vescicole sinaptiche e meccanismi di rilascio del mediatore. Neurotrasmettitori. Recettori post-
fisioterapia
sinaptici. Canali ionici attivati dai recettori. Eccitazione e inibizione postsinaptica.
Plasticità sinaptica. Il modello del recettore NMDA. Ingresso di Ca ++ : effetti a
lungo termine. L’ipotesi di Hebb. Modelli formali della plasticità sinaptica.
Introduzione ai sistemi sensoriali. Recettori esterocettivi, propriocettivi, enterocettivi. Forme di energia ambientale e
specializzazione dei recettori: la legge
dell’energia nervosa specifica. Modalità e
sottomodalità, o qualità, di un sistema
sensoriale.
Il potenziale di recettore. Meccanismi di
trasduzione e codifica. Principio del codice a frequenza. Concetto di campo recettivo. Sistema uditivo. Le onde acustiche ed
il campo di frequenze dello spettro udibile. L’orecchio esterno e medio e la sua
funzione. Struttura della coclea e sua
organizzazione tonotopica. Le cellule
ciliate interne ed esterne. Meccanismi di
amplificazione intracellulari e di rete. Il
nervo acustico e le vie centrali: tonotopia.
La corteccia uditiva. Meccanismi di percezione della frequenza, dell’intensità e
dell’origine di un suono. Cenni alle aree
del linguaggio.
Sistemi vestibolare, somatosensoriale e
cinestesico.
Organo vestibolare: macroanatomia. Cellule ciliate dell’epitelio vestibolare. Trasduzione. Sensibilità ad accelerazione
lineare e alla gravità: recettori della macula e del sacculo. Sensibilità all’accelerazione angolare: canali semicircolari.
Innervazione dell’organo vestibolare e vie
centrali. Proiezione ai centri motori.
Sottomodalità somatosensoriali: tattile,
dolorifica, termica, propriocettiva. Specializzazioni e campi ricettivi di vari recettori. Adattamento lento e rapido. Anatomia del midollo spinale: radici, dermatomeri e nervi. Vie centrali, e diametro delle
fibre afferenti. Talamo e corteccia somatosensoriali. Le fibre nocicettive.
Sensazioni propriocettive: recettori nei
fisioterapia
muscoli e nei tendini. Recettori nelle articolazioni. Vie centrali dei propriocettori.
Regioni corticali specifiche.
Plasticità della corteccia sensoriale.
Il superamento della concezione statica
della connettività corticale. Caratteristiche e limiti dei fenomeni di plasticità corticale. La plasticità dipendente dall’uso: il
caso dei suonatori di violino. Modelli al
calcolatore di autoorganizzazione delle
mappe corticali. Ruolo della plasticità
sinaptica associativa. Il caso dell’arto fantasma.
Sistemi olfattivo e gustativo.
Il naso. Fluidodinamica delle molecole
odoranti. I recettori olfattivi: funzioni,
turn-over e plasticità. Rigenerazione dei
contatti sinaptici con le cellule mitrali.
Organizzazione del bulbo olfattivo. Specificità nell’attivazione dei glomeruli e delle
cellule mitrali. Sinapsi dendro-dendritiche. Effetti di rete competitiva: accentuazione del contrasto. Le vie centrali. La corteccia piriforme.
La bocca. Organizzazione dei bottoni
gustativi e delle papille. Struttura dei
recettori. L’ipotesi dei sapori fondamentali. I meccanismi di trasduzione delle
qualità acida, salata, dolce e amara. Le vie
centrali. Le cortecce gustative primaria e
secondaria e l’affinamento progressivo
della selettività.
Sistema visivo. Struttura dell’occhio.
Fotorecettori: caratteristiche morfologiche e funzionali di coni e bastoncelli.
Fototrasduzione. La teoria tricromatica e i
pigmenti visivi nell’uomo e in altre specie. La rete sinaptica della retina. La fovea
e la macchia cieca. Le cellule gangliari e le
loro caratteristiche di risposta. Il corpo
genicolato laterale. L’effetto di lesioni alle
vie ottiche. Il collicolo superiore. L’organizzazione della corteccia visiva primaria.
Cellule semplici, complesse e ipercomplesse. Strisce di dominanza oculare.
Aree visive extrastriate: la via ventrale e la
via dorsale, loro organizzazione e modu-
97
larità. Mappe e colonne corticali. Rappresentazioni distribuite.
Sistemi di memoria. Modelli di reti di
memoria basati su rappresentazioni
distribuite, unità che operano somme
pesate e plasticità sinaptica associativa.
Caratterizzazione funzionale di reti
competitive, associative ed autoassociative.
Ipotesi sul ruolo evolutivo delle emozioni. La valenza emotiva e la teoria comportamentista del suo apprendimento.
L’analisi sperimentale delle sue basi neurali. Struttura e ruolo dell’amigdala. La
corteccia orbitofrontale. Cenni sulle neuropatologie frontali. La frammentazione
della funzione mnestica. La memoria episodica. La struttura dell’ippocampo e le
sue connessioni. Cenni sulla neuropsicologia dell’amnesia. Fisiologia delle reti
ippocampali e legami fra struttura e funzione nei roditori, nei primati e
nell’uomo.
CORSO INTEGRATO DI BASI
FUNZIONALI, FISIOLOGICHE E
PATOLOGICHE DELL’ORGANISMO
Settori scientifico-disciplinari: BIO/09
Fisiologia, MED/04 Patologia generale,
MED/04 Fisiopatologia
• Obiettivi generali del corso
Patologia Generale e Immunologia
Il corso intende chiarire i diversi elementi che concorrono a determinare lo stato
di salute e di malattia, nell’ambito
dell’omeostasi dell’organismo. Attraverso la conoscenza del fisiologico, la patologia generale individua: le cause del danno
e le organizza per effetto determinato
(eziologia), le leggi biologiche (la logica)
che regolano l’inizio, l’evoluzione e gli
effetti dei processi patologici elementari
fondamentali (patogenesi), mettendo in
evidenza la risposta reattiva ed i meccanismi di guarigione dell’organismo. Il
98
corso di Patologia Generale deve fornire i
criteri interpretativi per identificare,
interpretare e classificare i diversi processi morbosi e le loro diverse manifestazioni cliniche. Inoltre, lo studente dovrà
conoscere le generalità sui fenomeni
immunologici ed meccanismi protettivi e
conseguenze patologiche (ipersensibilità,
malattie autoimmuni, immunodeficienze) successici alla attivazione del sistema
immunitario.
Fisiologia e Fisiopatologia
Conoscere le modalità di funzionamento
dei diversi organi del corpo umano, la
loro integrazione dinamica in apparati e
sistemi, i meccanismi generali del controllo nervoso e ormonale delle funzioni
corporee. Conoscere i principali reperti
funzionali nell’uomo sano. Acquisire le
basi fisiologiche necessarie per la comprensione delle cause delle malattie
dell’uomo.
Inoltre, lo studente dovrà: Conoscere le
alterazioni funzionali dei diversi organi
ed apparati del nostro organismo, le
cause più frequenti, i meccanismi patogenetici e le manifestazioni cliniche più
tipiche di tali alterazioni. A partire dai
sintomi di malattia e dalle alterazioni dei
principali parametri clinici individuare le
alterazioni funzionali ed i possibili meccanismi eziopatogenetici che ne sono alla
base.
• Elementi conoscitivi richiesti allo studente
Nozioni di Biologia, Biochimica, Anatomia Umana.
• Modalità di svolgimento
Lezioni teoriche, seminari del tipo problem solving.
Fisiologia
• Obiettivi specifici
Comprendere e, ove possibile, dare una
descrizione quantitativa del funzionamento degli organi, degli apparati e dei
fisioterapia
sistemi integrati costituenti il corpo
umano. Conoscere i principali reperti
funzionali nell’uomo sano. Acquisire la
basi fisiologiche necessarie per la comprensione delle cause delle malattie
dell’uomo.
Comprendere e, ove possibile, dare una
descrizione quantitativa del funzionamento degli organi, degli apparati e dei
sistemi integrati costituenti il corpo
umano. Conoscere i principali reperti
funzionali nell’uomo sano. Acquisire la
basi fisiologiche necessarie per la comprensione delle cause delle malattie
dell’uomo.
• Contenuti
Fisiologia cellulare: Potenziale di Membrana a riposo. Potenziale d’azione: genesi e
meccanismi di propagazione. Sinapsi e
placca motrice.
Fisiologia del muscolo: Basi molecolari
della contrazione muscolare; l’organizzazione dei miofilamenti nel sarcomero. La
trasmissione neuromuscolare. Risposta
elettrica e meccanica: scossa, clono e tetano. Unità motorie e tipi di fibre; effetti
dell’allenamento e del dell’allenamento.
Curve forza-velocità e tensione-lunghezza. Metabolismo muscolare. Cenni sulle
caratteristiche specifiche del muscolo
liscio.
Sangue: Volume e composizione. Caratteristiche fisico - chimiche. Funzioni della
componente eritrocitaria; parametri di
Wintrobe. Meccanismi d’azione
dell’EPO. Anemie e poliglobulie (cenni),
La coagulazione del sangue.
Cuore e Circolazione: Organizzazione
generale del circolo. Attività elettrica e
meccanica del cuore. ECG con cenni delle
principali alterazioni del ritmo cardiaco.
Proprietà meccaniche del muscolo cardiaco. Legge di Frank – Starling e concetti di pre-carico e post-carico. Ciclo cardiaco, lavoro ed energetica cardiaci. Cenni
sui vizi valvolari: stenosi e insufficienze.
99
fisioterapia
Controllo nervoso della funzionalità cardiaca (attività simpatica e vagale).
Circolazione generale e polmonare. Peculiarità del Circolo arterioso e del circolo
venoso.
Emodinamica (pressione, flusso e resistenze). Gettata cardiaca, sua misura e
meccanismi di regolazione centrali e
periferici.
Pressione arteriosa, venosa, capillare e
loro regolazione.
Produzione e riassorbimento del liquido
interstiziale. Sistema linfatico. Fattori
determinanti il movimento di liquidi
attraverso la membrana capillare: ipotesi
di Starling e cenni sullo sviluppo
dell’edema.
Circolazione coronarica.
Controllo nervoso del sistema cardiocircolatorio (cenni).
Respirazione: Composizione e pressione
dell’atmosfera. Leggi dei gas. Vapor
acqueo. Volumi polmonari statici e dinamici. Meccanica respiratoria. Curva pressione volume del sistema toraco polmonare. Azione del surfactante. Resistenze
delle vie aeree. Ventilazione alveolare,
spazio morto anatomico. Ricambio gassoso. Trasporto dei gas nel sangue: curva
di dissociazione dell’emoglobina per
l’ossigeno. Ipossia: tipi ed effetti. Trasporto dell’anidride carbonica. Consumo
di ossigeno, produzione di anidride carbonica, quoziente respiratorio e rapporto
di scambio respiratorio. Rapporti ventilazione perfusione (cenni). Meccanismi
centrali e periferici di controllo della
respirazione (cenni).
Rene e Liquidi corporei: Volume e composizione dei compartimenti idrici. Distribuzione dell’acqua e degli elettroliti. Controllo del volume e dell’osmolarità dei
liquidi corporei Bilancio idrico. Circolo
renale. Funzione glomerulare. Funzione
tubulare. Riassorbimento obbligatorio e
facoltativo dell’acqua; sistema renina angiotensina, ADH. Diuretici (cenni).
Equilibrio acido - base ed alterazioni dello
stesso: pH fisiologico; equazione di Henderson – Hasselbalch. Concetti di acidosi
ed alcalosi (metaboliche e respiratorie).
Regolazione respiratoria del pH. Regolazione renale del pH.
Endocrinologia generale: Cenni sull’organizzazione funzionale del sistema endocrino. Asse endocrino: ipotalamo, ipofisi,
ghiandole bersaglio. Neuro-secrezione e
relazioni funzionali tra sistema endocrino e sistema nervoso autonomo.
Digerente e ghiandole annesse: Organizzazione funzionale del sistema digerente.
Fisiologia della digestione e dell’assorbimento delle sostanze nutritive. Funzioni
delle ghiandole salivari, dello stomaco,
dell’intestino, del fegato e del pancreas.
• Modalità di svolgimento
Lezioni.
• Modalità d’esame
Scritto con quesiti a riposta multipla e/o
quesiti a risposta aperta.
• Bibliografia
AA. VV., Fisiologia dell’Uomo, EdiErmes,
Milano, 2002.
W.F. Ganong: Fisiologia medica, Piccin,
2006.
Patologia generale
• Contenuti
Salute: omeostasi dell’organismo.
Eziologia: agenti lesivi che provocano la
lesione, il danno a carico dell’organismo
fattori endogeni: alterazioni genetiche
(malattie eredo-familiari) fattori esogeni:
biologici (malattie infettive , etc.) fisici
(ustioni, radiazioni ionizzanti, etc) chimici (tossici, veleni, acidi e basi forti, etc) alimentazione carenze (totali o parziali)
eccessi (totali e parziali)
Malattia: alterazione dell’omeostasi.
Patogenesi: vi concorrono:
Meccanismi molecolari, cellulari, tissuta-
100
li, d’organo e d’organismo determinati
dall’/dagli agente/i lesivo/i che alterano i
normali processi fisiologici e l’omeostasi
dell’organismo;
Meccanismi di risposta dell’organismo al
danno;
Processi degenerativi;
Risposta immunitaria;
Infiammazione (acuta e cronica);
Aterosclerosi;
Trasformazione neoplastica (tumori
benigni e maligni).
Guarigione: risoluzione, rigenerazione,
riparazione.
Guida Pratica per la preparazione: punti
fondamentali da considerare
La patologia generale;
Concetto biologico generale di Salute e
Malattia. Metodo di studio: epidemiologico e/o sperimentale;
Organismo e ambiente: fattori e malattia:
Eziologia: agenti causali, fattori predisponenti, fattori di rischio.
Patogenesi: meccanismi molecolari, cellulari, d’organo e d’organismo, fattori
endogeni ed esogeni
La patologia congenita ereditaria e non;
teratogenesi e mutagenesi; eziopatogenesi della patologia congenita.
Fattori patogeni esogeni
a) Fisici: patogenesi da radiazioni ionizzanti ed eccitanti; patogenesi da elettricità
continua ed alternata; patogenesi da temperatura (alte e basse) (locali o sistemica);
patogenesi da pressione atmosferica.
b) Chimici: patogenesi da variazioni del
pH, basi e acidi forti, solventi veleni intossicazioni.
c) Biologici: infezione e contagio fattori di
patogenicità e virulenza le difese naturali
dell’ospite batteri tossinogenesi (eso-,
endo-tossine) virus interazioni virusospite e diversi tipi di virus patogenesi
delle malattie virali (vie di penetrazione,
viremia, tropismo virale, la patogenicità e
fisioterapia
virulenza dei virus) evoluzione delle
malattie virali e risposta immune parassiti concetti generali sulle infezioni, patogenesi, principali malattie, prevenzione.
d) Alimentazione: carenze (totali e parziali), eccessi (totali e parziali).
Processi degenerativi-regressivi
Necrosi ed apoptosi; patologia da ischemia; steatosi; tesaurismosi; l’invecchiamento cellulare e dell’organismo.
La patologia della risposta immune
Significato della risposta immune; le cellule della risposta immune; tipi di risposta immune: B o T mediate, umorale o
cellulo mediata; le reazioni immunopatogene; la tolleranza, il self e le malattie
autoimmuni; le immunodeficienze.
La flogosi o infiammazione
Significato, definizione, segni cardinali.
Cellule e mediatori chimici della flogosi:
generalità.
a) Angioflogosi o infiammazione acuta:
definizione e significato; fenomeni fondamentali: modificazioni microcircolo;
formazione dell’essudato. Classificazione
essudati; evoluzione essudato purulento:
ascesso, empiema, flemmone. Ulcera
b) Istoflogosi o infiammazione cronica:
significato; classificazioni:
- morfologica: sistemica (interstiziale) o
circoscritta (granulomatosa);
- eziopatogenetica: non-immunologica o
immunologica.
Eziologia; granulomi: patogenesi, composizione, evoluzione.
Arteriosclerosi
Definizione; classificazione lesioni ed
evoluzione; struttura delle lesioni; teorie
eziopatogenetiche; fattori di rischio.
Processi di guarigione: riparazione o risoluzione e rigenerazione
Meccanismo della risoluzione e della
riparazione. Ferite: guarigione per prima
o seconda intenzione. Organizzazione.
Rigenerazione.
fisioterapia
Tumori
Definizione di tumore. Criteri classificativi (biologici e clinici). Epidemiologia dei
tumori. Caratteristiche della cellula
tumorale (alterazioni biochimiche, metaboliche, delle membrane, del ciclo cellulare, ecc.). Basi molecolari della trasformazione neoplastica (controllo genetico
della proliferazione e differenziamento
cellulare: oncogeni e geni oncosoppressori). Cancerogenesi chimica, fisica, biologica; fattori di rischio ambientali, professionali ed individuali: predisposizione,
familiarità ed ereditarietà. Invasività della
cellula neoplastica e metastasi. Sorveglianza immunologica. La cachessia neoplastica.
Fisiopatologia
• Obiettivi specifici
Il modulo di fisiopatologia si propone di
introdurre lo studente allo studio ed alla
comprensione delle funzioni alterate dei
principali organi ed apparati in seguito a
malattia; durante il corso verranno presentate le cause più frequenti, i meccanismi patogenetici e le manifestazioni cliniche più tipiche di tali alterazioni. A partire dai sintomi di malattia e dalle alterazioni dei principali parametri clinici, lo
studente dovrà individuare le alterazioni
funzionali ed i possibili meccanismi eziopatogenetici che ne sono alla base.
• Contenuti
Fisiopatologia osteoarticolare e muscolare
Malattie dell’osso: anomalie dello sviluppo, della deposizione e del rimodellamento osseo.
Malattie articolari: cenni sulla patogenesi
della osteoartrite, artrite reumatoide e
gotta.
Malattie del muscolo (alterazioni neurogene, della giunzione neuromuscolare e
101
miopatie; cenni sulla patogenesi dei principali tipi di distrofie).
Fisiopatologia della circolazione
Fisiopatologia dell’omeostasi dei fluidi:
edema, emorragia e shock.
Alterazioni emodinamiche e loro conseguenze: trombosi, embolia, ischemia e
infarto; ipertensione.
Fisiopatologia dei vasi: aterosclerosi e
vasculiti.
Principi di fisiopatologia cardiaca (insufficienza cardiaca, infarto del miocardio e
principali patologie cardiache).
Fisiopatologia del sangue: ematopoiesi,
anemie e gruppi sanguigni; coagulazione
ed emostasi (cenni sui disturbi dell’emostasi).
Fisiopatologia respiratoria
Scambi gassosi e regolazione dell’equilibrio acido-base; alcalosi e acidosi respiratoria.
Insufficienza respiratoria; malattie vascolari, ostruttive e restrittive del polmone.
Fisiopatologia della funzione renale
Funzioni endocrine del rene: alterazioni
del sistema renina-angiotensina aldosterone.
Funzioni esocrine del rene: alterazioni
della regolazione dell’equilibrio acidobase.
Malattie glomerulari, tubulari ed interstiziali del rene; sindrome nefrosica e sindrome nefritica; rene artificiale e trapianto renale.
Fisiopatologia dell’apparato digerente
Cenni sugli aspetti fisiopatologici delle
principali malattie dell’apparato digerente.
Fisiopatologia epatica
Epatopatia alcolica.
Epatite virale.
Insufficienza epatica.
Ittero, ipertensione portale e ascite.
Encefalopatia e coma epatico.
Fisiopatologia endocrina
102
Cenni sui meccanismi d’azione ormonale: ormoni peptidici e steroidei; concetto
di feedback nella regolazione ormonale.
Asse ipotalamo-ipofisario; alterazioni
dell’ADH e dell’ormone della crescita.
Ormoni del pancreas; azioni dell’insulina
e del glucagone; diabete e coma diabetico;
iperinsulinismo e coma ipoglicemico;
diabete mellito di tipo I e II.
Ormoni della midollare e corticale del
surrene: azioni degli ormoni glucocorticoidi e mineral corticoidi; azioni ormonali dell’adrenalina e noradrenalina.
Controllo ormonale dell’omeostasi minerale e fisiopatologia dell’osso.
Ormoni tiroidei: azioni degli ormoni
tiroidei e del TSH; patologia tiroidea,
autoimmunitaria e neoplastica; iper ed
ipotiroidismo.
• Modalità d’esame
Prove scritte con domande a risposte
multiple e a risposta sintetica. Prova orale
se lo studente desidera migliorare il voto
della prova scritta.
• Bibliografia
Testi adottati e consigliati
Ganong, Fisiologia medica, Piccin.
Fisiologia dell’uomo, Edi Ermes, Milano.
Rhoades, Pflanzer, Fisiologia Umana, Piccin.
Berne, Levy, Principi di Fisiologia, Editoriale Ambrosiana.
Woolf, Patologia Generale, Ed. Idelson.
G.M. Pontieri, Patologia e Fisiopatologia
generale per i corsi di laurea in professioni
sanitarie, Piccin.
fisioterapia
CORSO INTEGRATO DI
CHINESIOLOGIA, METODOLOGIA
GENERALE DELLA RIABILITAZIONE
MOTORIA E FISIOTERAPIA
STRUMENTALE
Settori scientifico-disciplinari: MED/34
Fisioterapia strumentale, MED/34
Medicina fisica e riabilitazione nelle
malattie dell’apparato locomotore,
MED/48 Valutazione articolare,
muscolare e trattamento dei tessuti
molli, MED/48 Chinesiologia generale,
MED/48 Chinesiologia speciale
• Obiettivi generali del corso
Apprendere i principi generali della chinesiologia in relazione alla gestualità di
base del movimento umano. Acquisire le
capacità di valutare l’ampiezza e la quantità dell’escursione articolare dei vari
distretti, la forza e la lunghezza muscolare. Guidare lo studente all’analisi delle
modificazioni indotte sull’organismo
dall’applicazione di energie fisiche a
scopo terapeutico. Acquisire conoscenze
sull’inquadramento e sulle terapie delle
lesioni minori dell’apparato osteo-articolare.
• Elementi conoscitivi richiesti allo studente
Principi di anatomia umana (in particolare dell’apparato muscolo-scheletrico e del
sistema nervoso periferico), principi di
istologia umana (tessuto osseo e muscolare) e principi di fisica.
• Modalità di svolgimento
Lezioni frontali ed esercitazioni pratiche.
• Programma di insegnamento e contenuti
Fisioterapia strumentale
Analisi teorica delle energie fisiche; energia termica, elettromagnetica, meccanica,
elettrica e degli effetti che la loro applicazione produce sui substrati biologici ed in
particolare sul corpo umano.
Studio degli effetti che possono essere
fisioterapia
terapeutici nelle varie patologie del corpo
umano: dosaggi, tempi di applicazione,
effetti collaterali. Indicazioni, controindicazioni.
Studio teorico e pratico degli strumenti di
produzione e applicazione dei vari tipi di
energie fisiche. Apprendimento delle tecniche di uso degli apparecchi e precauzioni correlate.
Analisi degli elementi di sicurezza per gli
operatori relativo all’uso degli strumenti
di terapia fisica.
Medicina fisica e riabilitazione nelle
malattie dell’apparato locomotore
1. Patologia dell’apparato tendineo e dei
suoi annessi: Anatomia, fisiologia e patologia dei tendini, delle borse sierose, delle
guaine tenosinoviali e fibrose, delle
pulegge di riflessione, delle ossa sesamoidi, dei foglietti peritendinei. Principi di
terapia.
2. Principali patologie dell’apparato tendineo e dei suoi annessi, classificate per
distretto corporeo (tendinopatie della
spalla, del gomito, del polso, della mano,
dell’anca, del ginocchio, della caviglia e
del piede). Principi di terapia.
3. Patologia degenerativa articolare:
Aspetti anatomici, radiologici e clinici
generali. Principali sedi di artrosi (artrosi
dell’anca, del ginocchio, della mano, del
rachide). Principi di terapia.
4. Dolore vertebrale: Anatomia e fisiologia dei recettori algogeni, loro distribuzione nelle strutture anatomiche vertebrali,
principali sindromi cliniche. Principi di
terapia.
5. Sindrome fibromialgica: classificazione, quadri clinici, problemi diagnostici,
principi terapeutici.
6. Principi generali di riabilitazione reumatologica: Livelli di valutazione, cenni
di storia della riabilitazione, attuali orientamenti, principali patologie reumatologiche di natura infiammatoria e loro conseguenze sulle articolazioni.
103
Valutazione articolare, muscolare e trattamento dei tessuti molli
La posizione neutra articolare. Il range di
movimento articolare e le sue alterazioni
(riduzione, aumento, spostamento, end
feel). Range attivo e passivo, fattori che
possono alterarlo.
Strumenti di misurazione del range di
movimento (goniometro, elettrogoniometro, fettuccia, incliometro). La misura
del range di movimento per ciascun
distretto corporeo.
La forza muscolare, bilancio tra forze
motrici e resistenti.
La scala della forza muscolare. Curva tensione-lunghezza: muscoli stirati e muscoli accorciati. Variazione di lunghezza anatomica e funzionale.
La valutazione della forza dei muscoli del
tronco e degli arti (test specifici per ciascun muscolo).
L’osservazione delle principali strategie
compensatorie.
Tecniche di applicazione dei principali
agenti fisici.
Le apparecchiature;
Precauzioni e possibili danni;
Il paziente;
L’operatore.
Tessuti contrattili, tessuti inerti, dolore
riferito, sue caratteristiche.
L’esame funzionale secondo Cyriax:
movimenti attivi, passivi, test isometrici,
arco doloroso.
La palpazione: sensazioni anomale, localizzazione della lesione.
Lesione di una struttura inerte.
Schema capsulare e schema non capsulare.
Lesione di una struttura contrattile.
Il massaggio trasversale profondo secondo Cyriax: effetti, indicazioni, controindicazioni, tecnica, durata, frequenza ed
applicazione ai vari distretti articolari.
104
Chinesiologia generale
Concetto di unità motoria. Rapporto di
innervazione. Unità rapide Fast-Glycolytic. Unità lente Slow-Oxidative. Muscoli
fasici e tonici. Muscoli mono e poli-articolari. Concetto di agonista e antagonista.
Muscoli sinergici. Visione d’insieme del
tronco e della colonna vertebrale. Vertebre di transizione. Caratteristiche generali della vertebra tipo. Rapporto tra due vertebre. Fisiologia del pilastro anteriore e
posteriore. Il meccanismo di autostabilizzazione. Piani e range di movimento in
rapporto all’orientamento delle faccette
articolari. Rachide sub-occipitale e cervicale inferiore: richiami di anatomia e
fisiologia articolare. Fisiologia articolare
del rachide dorsale. Articolazioni costovertebrali e costo-trasversarie: fisiologia
articolare. Cinesiologia della gabbia toracica. Muscoli della respirazione. Fisiologia articolare del rachide lombare. La cerniera lombo-sacrale. La funzione statica
nella sospensione del cingolo scapolare e
del torace: fisiologia muscolare. Mantenimento statico della lordosi cervicale.
Fisiologia muscolare del lungo del collo.
Equilibrio del capo e muscoli sub-occipitali. Mantenimento statico del tratto dorsale. I trasverso-spinosi dorsali. Cenni
sulla scoliosi. Mantenimento statico della
lordosi lombare. Statica della lordosi lombare in funzione dell’equilibrio del bacino. Componenti muscolari nel controllo
dell’equilibrio antero-posteriore del bacino. Fisiologia muscolare dei glutei,
piriformi, addominali, mm. del movimento pelvico, ischio-crurali. Funzione
dianamica nella apertura attiva delle
curve del rachide. Apertura della lordosi
cervicale. Fisiologia della componente
longitudinale mediana del lungo del
collo. Fisiologia dei muscoli erettori del
collo. Apertura della cifosi dorsale. Fisiologia dell’epispinoso.
Apertura della lordosi lombare. Antiversione e retroversione del bacino. Movimenti globali del tronco. Antiflessione:
fisioterapia
muscoli starter e catena muscolare. La
rotazione del tronco. Sistema crociato
anteriore e posteriore.
Il bacino: visione d’insieme e richiami
anatomici. Forze ascendenti e discendenti e loro distribuzione. Architettura trabecolare del bacino. Le articolazioni sacroiliache: strutture e funzione. Micro e
macro movimenti delle sacro-iliache.
Movimento ileo-sacrale e sacro-iliaco.
Sistema legamentoso e sua funzione nel
controllo dei movimenti sacro-iliaci.
Cenni sulle tecniche osteopatiche. Il
sacro: morfologia e funzione. La cerniera
lombo-sacrale: la lisi e la listesi. Nutazione e contronutazione del sacro. Movimenti del bacino durante il parto. Stretto
superiore ed inferiore. La sinfisi pubica.
Equilibrio del bacino: fisiologia muscolare: Equilibrio laterale del bacino in appoggio bipodalico e monopodalico. Fisiologia
muscolare del medio gluteo, tensore della
fascia lata e quadrato dei lombi.
L’articolazione coxo-femorale: richiami di
anatomia e fisiologia articolare. Assi di
movimento. Sistemi di travate della coxofemorale. Range di movimento della flessoestensione e rotazione. Fisiologia muscolare dei muscoli dell’anca. Il ruolo controverso dello psoasiliaco. Cenni sulla displasia
dell’anca. Il ginocchio: richiami anatomici
e fisiologia articolare. Mezzi di contenzione
e di stabilizzazione del ginocchio. Movimento di scivolamento e rotolamento nella
flesso-estensione. Ruolo dei menischi e dei
legamenti crociati. La rotazione automatica. Patomeccanica della lesioni più comuni
dei menischi e dei crociati. L’articolazione
femoro-rotulea: richiami anatomici e fisiologia articolare.
Forze di compressione patello-femorali.
Fisiologia muscolare della flesso-estensione del ginocchio.
Il piede: richiami anatomici. L’avampiede, il mesopiede e il retropiede. Articolazione tibio-astragalo-peroneale: fisiologia
articolare.
Sistema legamentoso. Fisiologia musco-
fisioterapia
lare. Articolazione sotto-astragalica: fisiologia articolare. Eversione ed inversione.
Articolazione medio-tarsica: fisiologia
articolare. Articolazioni tarso-metatarsali:
fisiologia articolare. Articolazioni intermetatarsali: fisiologia articolare. Articolazioni metatarso-falangee: fisiolgia articolare. Movimenti globali del piede. Flessoestensione e abduzione, prono-supinazione. Movimenti tibio-peroneali.
Aspetti funzionali del piede. La volta
plantare: architettura e funzione. Gli
archi plantari. L’equilibrio del piede.
Fisiologia muscolare. Mantenimento
della volta plantare. Movimenti del piede
nella meccanica del passo.
Le fasi del cammino. Periodo di doppio
appoggio. Oscillazione. Ricezione anteriore. Fase di slancio laterale. Fisiologia
muscolare. Spostamenti del carpo durante il cammino a livello pelvico e delle spalle. Cenni sulle alterazioni cliniche della
deambulazione. Il cingolo scapolare:
visione d’insieme. Il cingolo scapolo-clavicolare. L’articolazione scapolo-omerale:
richiami anatomici. Articolazione sternocosto-clavicolare: fisiologia articolare.
Articolazione acromion-clavicolare: fisiologia articolare. La scapola: struttura e
ruolo. Articolazioni vere e false del cincolo scapolare: fisiologia muscolare. L’articolazione scapolo-omerale: richiami anatomici e fisiologia articolare. Fisiologia
muscolare tonica della scapolo-omerale
nella sospensione dell’arto superiore.
Fisiologia muscolare dinamica della scapolo-omerale. Fisiologia della abduzione.
Ritmo scapolo-omerale di Codman.
Lesioni della cuffia dei rotatori di interesse riabilitativo.
Il gomito: richiami di anatomia. Fisiologia articolare della articolazione omeroulnare, omero radiale e radio-ulnare prossimale. Fisiologia muscolare della flessoestensione. Fisiologia muscolare della
prono-supianazione. Polso e mano: visione d’insieme.
Articolazione radio-carpica: fisiologia
105
articolare. Articolazione medio-carpica:
fisiologia articolare. Articolazioni intercarpiche: fisiologia articolare. Articolazione radio-carpica: fisiologia articolare.
Fisiologia muscolare della flesso-estensione, della adduzione e abduzione del
polso. Articolazioni metacarpali e metacarpo-falangee: fisiologia articolare.
Visione d’insieme della fisiologia muscolare del polso e della mano. Divaricazione
e chiusura delle dita. Esacavazione della
mano. La presa.
Appendice: il disco intervertebrale.
Aumenti di carico in rapporto al tipo di
movimento. La lombalgia. Excursus
sull’approccio al mal di schiena. Approccio attuale e scuole di pensiero. Ruolo del
fisioterapista.
• Bibliografia
Testi adottati e consigliati
I.A. Kapandij, Fisiologia articolare, 3 voll.,
M.E.D.
L. Daniels-Worthingam, Esame del sistema muscolare-Tecniche di esplorazione clinica, Verducci.
America Academy of Orthopedic Surgeon, Movimenti articolari-Metodo di
misurazione e Registrazione, Piccin.
J. Cyriax, Textbook of orthopedic medicine,
2 voll., Baillere Tindall.
C. Menarini, Manuale di terapia fisica,
Gaggi.
V. Rucco, Il dolore vertebrale, II ed., Verduci, Roma, 1999.
Postacchini, I tendini.
Testi suggeriti per la consultazione
L. Busquet, Le catene muscolari, Marrapese.
V. Pirola, Il movimento umano, Ermes.
M.W. Whittle, Gait analysis: normal and
pathological function, Ed. Slak Inc.
Kandel, Schwartz, Jersell, Principi di neuroscienze, Ed. Ambrosiana.
G.A. Cavagna, Muscolo e locomozione, Ed.
Raffaello Cortina.
O. e F. Kendall, Muscles testing and function with posture and pain.
106
• Modalità d’esame
Prove orali, prove pratiche delle tecniche
apprese prove scritte ad itinerem.
Chinesiologia speciale (Fisiologia della
locomozione e del gesto)
1. Il cammino:
1.1 Analisi cinematica del passo;
1.2 Analisi cinetica del passo.
2. Analisi del pattern di movimento nel
cammino patologico.
3. Il passaggio posturale dal decubito
supino alla posizione seduta e dalla posizione seduta alla stazione eretta.
4. Salire e scendere le scale.
5. Il sistema funzionale dell’arto superiore:
5.1 Il raggiungimento;
5.2 Il puntamento;
5.3 Le prese di forza e le prese di precisione;
5.4 La manipolazione di precisione.
• Bibliografia
Testi consigliati
M.W. Whittle, Gait Analysis: an Introduction, Ed. Butterworth – Heinemann.
J. Perry, Gait Analysis: Normal and Pathological Function, Ed. Slack Incorporated.
B.R. Durward, G.D. Baer, P.J. Rowe,
Functional Human Movement: Measurement and analysis, Ed. Butterworth - Heinemann.
E.R. Kandel, J.H. Schwartz, T.M. Jersell,
Principi di Neuroscienze, Editrice Ambrosiana.
G.A. Cavagna, Muscolo e Locomozione, Ed.
Raffaello Cortina.
Chinesiologia speciale (Analisi biomeccanica del movimento)
Introduzione allo studio della meccanica
del movimento umano.
Richiami di statica, cinematica e dinamica.
Pedana stabilometrica. Sistemi optocinetici. Dinamometro e piattaforma di forza.
Cenni all’EMG di superficie.
fisioterapia
II anno
CORSO INTEGRATO DI
NEUROLOGIA E
NEURORIABILITAZIONE
Settori scientifico-disciplinari: MED/26
Anatomia clinica del sistema nervoso,
MED/26 Clinica del sistema nervoso
centrale, MED/26 Clinica del sistema
nervoso periferico, MED/27
Neurochirurgia, MED/48 Riabilitazione
cognitiva in neurologia, MED/48
Riabilitazione cognitiva di base, MED/48
Riabilitazione neuromotoria nell’adulto
• Obiettivi generali del corso
Preparare gli studenti del corso di Laurea
in modo tale che alla fine siano in grado
di:
Riconoscere una patologia di natura neurologica ed identificare l’ambito e l’entità
del sistema nervoso coinvolto;
Valutare semeiologicamente e clinicamente gli aspetti di natura neurologica
attraverso l’esame obiettivo; conoscere le
nozioni fondamentali di traumatologia
del cranio e della colonna vertebrale;
Conoscere i principali meccanismi di
recupero delle funzioni dopo lesione;
Acquisire i principi teorici e pratici delle
diverse metodologie riabilitative e saperle
proporre e applicare dopo lesione del
SNC e nelle malattie neurologiche disabilitanti.
• Elementi conoscitivi richiesti allo studente
Vengono presupposte conoscenze sufficientemente approfondite nell’ambito
dell’anatomia e della fisiologia del sistema nervoso e della patologia generale.
• Modalità di svolgimento
Il corso si svolge attraverso lezioni accademiche tradizionali, attraverso esercitazioni in palestra fra gli studenti e con il
paziente, in reparto al letto del malato e
attraverso videoregistrazioni.
fisioterapia
• Programma e contenuti di insegnamento
Anatomia clinica del sistema nervoso
Le funzioni del Sistema Nervoso (funzioni somatiche, cognitive, psichiche). Il
concetto di: substrato biologico; nucleo
semeiologico fondamentale; diagnosi
localizzatoria; diagnosi di natura; tipi di
mobilità. Anatomia clinica della funzione
motoria (Sist. Piramidale, extrapiramidale,
cerebellare). Tipi di sensibilità. Anatomia
clinica dei sistemi della sensibilità. Il concetto di gerarchia nella organizzazione operativa delle funzioni nervose: funzioni semplici (es. mobilità o sensibilità) e funzioni
complesse (es. coscienza o memoria). La
corteccia, le funzioni corticali, localizzazione ed equi potenzialità corticali. Le funzioni cognitive. Le sindromi lobari (il punto di
vista della funzione e il punto di vista delle
strutture). Il punto di vista delle cause: le
sindromi eziopatogenetiche.
Clinica del sistema nervoso centrale
Anamnesi ed EON.
Il controllo del movimento. Alterazione
delle funzioni motorie in relazione alla
sede della lesione neurologica: lesioni
corticali, lesioni dei nuclei della base,
lesioni del tronco dell’encefalo, lesioni
del cervelletto, lesioni del midollo spinale. Diagnosi differenziale tra alterazioni
del movimento di origine centrale e periferica. Casi clinici a confronto. La riabilitazione delle funzioni motorie.
Alterazioni delle funzioni cognitive: afasie; aprassie; agnosie; memoria. La valutazione delle funzioni cognitive. La riabilitazione delle funzioni cognitive.
Le malattie cerebrovascolari: inquadramento clinico e riabilitativo.
Le malattie degenerative: a) demenza
(d.d. tra demenza degenerativa e demenza vascolare); b) malattia di Parkinson; c)
corea di Huntington; d) SLA. Casi clinici
a confronto. Il problema della opportunità dell’intervento riabilitativo nelle
malattie degenerative.
107
Le malattie demielinizzanti. Problemi
riabilitativi riguardanti la sclerosi multipla. Casi clinici.
Le malattie infettive: a) encefalite erpetica; b) i principali quadri neurologici nel
paziente affetto da HIV; c) le complicazioni neurologiche della lue terziaria.
Casi clinici. Problemi riabilitativi nei
pazienti con esiti di patologia infettiva del
SNC.
Le alterazioni della coscienza: a) anatomia clinica del coma; b) indicatori prognostici nel coma. La riabilitazione del
paziente con alterazioni dello stato di
coscienza.
L’epilessia. Le basi anatomo-fisiologiche
dell’epilessia l’EEG nell’epilessia.
Clinica del sistema nervoso periferico
1. La sensibilità corporea: l’organizzazione della sensibilità corporea o somestesica; la semeiologia analitica della sensibilità; le grandi sindromi sensitive.
2. Il movimento:
2.1 L’organizzazione dei sistemi che controllano il movimento.
2.2 L’unità motoria: a) il controllo segmentario dell’attivazione dell’unità motoria; b) il controllo del midollo ad opera del
tronco cerebrale; c) cenni del controllo del
movimento propositivo; d)il ruolo del cervelletto.
2.3 Serneiologia dell’unità motoria.
3. Clinica del Sistema Nervoso Periferico:
3.1 Degenerazione e rigenerazione delle
fibre nervose;
3.2 La valutazione elettrofisilogica della
lesione delle fibre nervose;
3.3 Le polineuropatie: caratteri generali;
principi di classificazione: a) Polineuropatie a demielinizzazione segmentaria:
poliradicoloneurite infiammatoria acuta
e cronica; b) Polineuropatie assonali:
neuropatia alcoolica; c) Polineuropatie
miste: neuropatia diabetica; d) Polineuropatie genetiche: malattia di CharcotMarie-Tooth.
108
3.4 Le amiotrofie spinali progressive:
forme genetiche; forme degenerative.
3.5 Lesioni radicolari: a) radicolopatie cervicali: mielopatia spondilogenetica; b)
radicolopatie lombari; c) Herpes zoster.
3.6 Lesioni di plesso: lesioni del plesso
brachiale.
3.7 Lesioni di nervi periferici:
a) n. ascellare;
b) n. muscolocutaneo;
c) n. radiale;
d) n. mediano;
e) n. ulnare;
f) n. femorale;
g) n. sciatico;
h) n. facciale.
4. Patologia della giunzione neuromuscolare: a) anatomia e fisiopatologia;
b) miastenia; c) botulismo.
5. Patologia del muscolo:
a) Semeiotica muscolare;
b) Le miositi; polimiosite;
c) Le miopatie dismetaboliche;
d) Le distrofie muscolari: Distrofia di
Duchenne; altre forme di distrofinopatia;
Distrofia miotonica.
e) Discussione di casi clinici all’interno.
Neurochirurgia
- Patologia tumorale del S.N. nell’adulto.
La sindrome da ipertensione endocranica.
I tumori del sistema nervoso (neuropatologia).
I tumori endocranici. Mezzi diagnostici
strumentali: EEG, Ecoencefalografia,
scintigrafia, angiografia, pneumoencefaolografia.
Classificazione e localizzazione preferenziale.
- Traumi cranio-encefalici.
Commozione, contusione e lacerazione
cerebrale.
Ematomi epidurali, sottodurali, intracerebrali, sequele tardive.
Assistenza e terapia del traumatismo cranio-encefalico.
fisioterapia
Sequele dei traumi cranio-encefalici.
Adenomi ipofisari.
- Patologia midollare.
Compressione midollare, ernie discali,
tumori endorachidei.
Mielopatie vascolari e spondiloartrosiche.
I traumi midollari.
La neurolue.
- Il dolore.
Fisiopatologia. Terapia medica e chirurgica.
Riabilitazione cognitiva in neurologia
I sistemi funzionali.
Il sistema funzionale della manipolazione e prensione e i suoi sottosistemi.
Valutazione e l’esercizio terapeutico
conoscitivo per l’arto superiore.
Il tronco: valutazione e proposte di riorganizzazione della posizione seduta.
Il sistema funzionale della deambulazione.
Proposte dell’ETC per l’arto inferiore e
per la riorganizzazione del passo.
Proposte riabilitative cognitive per il
paziente cerebellare.
Proposte riabilitative nella Sclerosi Multipla.
Proposte riabilitative cognitive nel Morbo
di Parkinson.
L’ETC nelle paralisi del nervo facciale.
Riabilitazione cognitiva di base
Le teorie della riabilitazione.
L’epistemologia e la riabilitazione (definizioni).
L’Esercizio Terapeutico Conoscitivo: definizione e concetti fondamentali.
Lo specifico patologico e il profilo del
paziente emiplegico adulto.
Gli esercizi di 1°, 2° e 3°.
L’immagine motoria.
La pianificazione del trattamento e la cartella riabilitativa.
Riabilitazione neuromotoria nell’adulto
Metodo Bobath per l’adulto.
fisioterapia
Introduzione al trattamento riabilitativo
di adulti che hanno subito una lesione
cerebrale in seguito a malattia o incidente.
Statistiche mediche e peso sociale del
trattamento rieducativi dei pazienti cerebrolesi.
Aspetti neurofisiologici.
Gli schemi di movimento normali.
Il normale meccanismo posturale riflesso.
Le reazioni di raddrizzamento e di equilibrio.
Schemi di movimento anormali nel
paziente emiplegico.
Persistenza di sinergie e movimenti di
massa primitivi.
Sinergia flessoria e sinergia estensoria
all’arto superiore. Sinergia flessoria e
sinergia estensoria all’arto inferiore.
Il tono muscolare anormale e gli schemi
tipici della spasticità.
Il placing.
I riflessi tonici attinenti e le reazioni associate.
Le posture a letto del paziente emiplegico.
La valutazione del paziente emiplegico è
un processo continuo.
Il trattamento del paziente emiplegico in
posizione supina.
Problemi associati alla perdita di attività
selettiva del tronco nell’emiplegico.
Possibili ragioni della perdita di forza
muscolare a livello dei muscoli addominali.
Difficoltà respiratorie nel paziente emiplegico.
Difficoltà osservate in posizione supina,
nel passaggio supino-seduto e rieducazione al passaggio supino-seduto.
Difficoltà osservate in posizione seduta e
rieducazione del paziente emiplegico in
posizione seduta, gli equilibri da seduto.
Difficoltà osservate nel passaggio sedutoin piedi nel paziente emiplegico e rieducazione al passaggio seduto-in piedi.
109
Difficoltà osservate nel paziente emiplegico in stazione eretta. Rieducazione alla
stazione eretta.
Gli equilibri da in piedi.
Difficoltà osservate nel paziente emiplegico nel cammino. Rieducazione alla fase
di carico e alla fase oscillante del cammino.
Rieducazione al cammino verso avanti.
Tapping facilitante e tapping inibente.
Rieducazione al cammino in dietro. Rieducazione al cammino di lato.
Rieducazione dell’arto superiore nel
paziente emiplegico.
Spunti di trattamento a tappeto.
La mobilizzazione del sistema nervoso.
• Bibliografia
Testi adottati e consigliati
P. Larizza, Manuale di Medicina Interna,
vol. IX, Malattie del Sistema nervoso, a
cura di G. Macchi, Piccin, 1981.
P. Bergonzi, A. Massaro, Trattato italiano
di Neurologia, Verducci, Roma, 1993.
M. Manfredi, Neurologia, Medicina interna, diretto da C. Zanussi, UTET, Torino.
P. Davies, Passo dopo passo, Springer Verlag, 1991.
P. Davies, Emiplegia, Springer Verlag.
P. Davies, Ricominciare, Springer Verlag,
1994.
B. Bobath, Emiplegia dell’adulto: valutazione e trattamento, Ghedini, Milano.
A. Andrè, La rieducazione neuromuscolare
dell’emiplegico adulto, il Pensiero Scientifico Editore.
B. Paeth, Experiencias con el concepto
Bobath, Editorial medica Panamericana.
C. Perfetti, La rieducazione motoria
dell’emiplegico, Ghedini, Milano, 1979.
C. Perfetti, Condotte terpeutiche per la rieducazione motoria dell’emiplegico, Ghedini, Milano, 1982.
C. Perfetti, F. Rossetto, Per una teoria
cognitiva della riabilitazione: analisi
dell’esercizio terapeutico, Riabilitazione e
Apprendimento, 3, 1997.
110
A. Pieroni, Dall’osservazione all’esercizio:
la pianificazione del trattamento riabilitativo, Idelson Napoli, Liviana, 1995.
P. Reggiani, L’immagine motoria come
strumento per l’esercizio terapeutico, Biblioteca A. R. Lurija, Forte dei Marmi
(LU),1999.
M.A. Veronese, L’emiplegico e gli esercizi,
Riabilitazione e Apprendimento, 1, 1994.
F. Pantè, L’utilizzo dell’immagine motoria
nel trattamento dell’emiplegico, Riabilitazione e Apprendimento, 2, 127-138, 1997.
Testi suggeriti per la consultazione
C. Perfetti, Uomini e macchine: riflessioni
sul sapere riabilitativo, Editrice Speciale
Riabilitazione, Milano.
C. Perfetti, Esercizi per una memoria riabilitativa, Idelson Liviana, Napoli, 1992.
R. Cogo, E. Crea, C. Rizzello, Il recupero
della motilità del tronco nell’emiplegico: il
trattamento in posizione seduta, Idelson,
Gnocchi.
• Modalità d’esame
Prova orale e pratica.
CORSO INTEGRATO DI PATOLOGIA
E RIABILITAZIONE DELL’APPARATO
LOCOMOTORE
Settori scientifico-disciplinari: MED/33
Ortopedia, MED/33 Traumatologia,
MED/33 Ortesiologia e Protesiologia,
MED/16 Semeiotica delle patologie
dell’apparato locomotore, MED/48
Riabilitazione in traumatologia,
MED/48 Riabilitazione in ortopedia,
MED/36 Diagnostica per immagini e
radioterapia
• Obiettivi generali del corso
Conoscere le basi fisiopatologiche, i sintomi e i segni delle principali patologie
reumatiche, ortopediche e traumatiche
dell’apparato locomotore nel bambino,
adulto e nell’anziano. Conoscere e riconoscere le patologie dell’apparato loco-
fisioterapia
motore suscettibili di trattamento chinesiterapico, individuando i bisogni preventivi e riabilitativi del soggetto attraverso la
valutazione dei dati clinici. Conoscere le
modalità terapeutiche più consone in
ambito ortopedico-reumatologico, imparare a progettare, pianificare ed eseguire
l’intervento riabilitativo individuandone
le modalità ed i tempi di applicazione in
considerazione delle relative indicazioni
e controindicazioni e nell’ottica di un
approccio globale e/o analitico, ma
comunque funzionale alla soluzione dei
problemi.
• Elementi conoscitivi richiesti allo studente
Elementi di anatomia funzionale
dell’apparato locomotore, meccanica articolare, fisiologia e patologia generale.
• Modalità di svolgimento
Lezioni frontali ampiamente corredate di
iconografia originale. Inoltre allo studente verrà data la possibilità di accedere alla
sala operatoria.
• Programma e contenuti di insegnamento
Ortopedia
Nozioni preliminari
Cenni storici.
Nozioni di anatomia funzionale articolare.
Semeiotica ortopedica.
Indagini strumentali.
Malformazioni congenite
Malformazioni vertebrali ed irregolarità
di differenziazione segmentaria.
Displasia congenita dell’anca.
Piede torto.
Torcicollo congenito
Alterazioni su base circolatoria
Osteonecrosi.
Algodistrofie.
Osteocondrosi.
Alterazioni metaboliche
Rachitismo e osteomalacia.
Osteoporosi.
111
fisioterapia
Neoplasie dell’apparato locomotore
Generalità sui tumori.
Osteopatie congenite
Osteopetrosi.
Osteogenesi imperfetta.
Alterazioni dell’accrescimento
Scoliosi.
Cifosi.
Piede piatto.
Epifisiolisi.
Alterazioni degenerative e reumatiche articolari,
tendinee e aponeurotiche
Artrosi.
Malattia di Dupuytren.
Alluce valgo.
Discopatie.
Patologia della cuffia dei rotatori
Instabilità della spalla
Patologia infettiva
Osteomielite.
Tubercolosi.
• Bibliografia
C Mancini, A Morlacchi, Clinica Ortopedica, Piccin editore.
Traumatologia
Generalità sulle fratture:
- definizione;
- clinica;
- diagnosi;
- guarigione;
- complicanze;
- trattamento;
- trattamento delle fratture esposte;
- trattamento riabilitativo.
Le fratture dei vari distretti osteo-articolari:
- fratture della scapola;
- fratture della clavicola;
- fratture dell’estremità prossimale
dell’omero;
- fratture della diafisi dell’omero;
- fratture del gomito;
- fratture dell’avambraccio;
- fratture del polso;
- cenni sulle fratture della mano;
- fratture del bacino;
- fratture dell’epifisi prossimale del femore;
- fratture della diafisi del femore;
- fratture del ginocchio;
- fratture della gamba;
- fratture e lesioni legamentose della caviglia;
- fratture dell’astragalo;
- fratture del calcagno;
- fratture vertebrali.
I distacchi epifisari:
- generalità e cenni sulle lesioni più frequenti.
Distorsioni:
- generalità;
- lesioni capsulo-legamentose del ginocchio;
- lesioni meniscali del ginocchio.
Le lussazioni traumatiche: localizzazioni
più frequenti:
- generalità;
- lussazioni della spalla;
- lussazioni acromion-claveare;
- lussazioni del gomito;
- lussazioni dell’anca;
- lussazioni del ginocchio;
- lussazioni vertebrali.
Lesioni traumatiche dei muscoli e dei
tendini:
- generalità;
- rotture sottocutanee del tendine di
Achille.
Ortesiologia e protesiologia
La scarpa.
Tutori arto inferiore.
Protesi esterne di arto superiore.
Protesi esterne di arto inferiore.
Plantari.
Busti e corsetti.
Semeiotica delle patologie dell’apparato
locomotore
Malattie dell’apparato locomotore: forme
isolate o associate a malattie sistemiche;
112
comorbidità; approccio integrato al
paziente.
Anamnesi nelle malattie dell’apparato
locomotore e dei connettivi.
Esame obbiettivo generale.
Esame obbiettivo dell’arto superiore.
Esame obbiettivo dell’arto inferiore.
Esame obbiettivo del rachide.
Esame obbiettivo per eventuali manifestazioni sistemiche.
Semeiotica di laboratorio.
Esami strumentali.
Esercitazioni pratiche: anamnesi ed
esame obbiettivo al letto del paziente;
esami di laboratorio,
esami strumentali, integrazione finale.
Riabilitazione in traumatologia
• Contenuti
Concetti generali di paziente traumatizzato e di trattamento riabilitativo nello
stesso.
Valutazione globale del paziente compresi altri traumi subiti, patologie concomitanti, interventi cruenti / incruenti subiti.
Complicazioni.
Principi generali per la stesura del piano
di trattamento.
Obiettivi da raggiungere utilizzando le
varie tecniche riabilitative nella fase acuta
e nella fase degli esiti.
In particolare illustrazione piani di trattamento in:
a) arto inferiore:
- fratture diafisarie di femore, tibia, perone.
- fratture articolari coxo femorale, condilo
femorale.
- fratture articolari di rotula, piatto tibiale,
tibio-tarsica.
- fratture di bacino.
b) arto superiore:
- fratture diafisarie clavicola, omero,
radio, ulna.
- fratture articolari scapolo-omerale,
gomito, polso.
c) traumi distorsivi:
fisioterapia
- caviglia, ginocchi, vertebrale.
d) distacchi tendinei.
e) lussazioni:
- spalla, gomito, ginocchio.
Riabilitazione in ortopedia
Artrosi: generalità, aspetti radiografici e
trattamento conservativo.
Artroprotesi d’anca.
Artroprotesi di ginocchio.
Condropatie femoro-rotulee.
Ricostruzioni legamentose di ginocchio.
Spalla: patologie periarticolari.
Ricostruzione della cuffia dei rotatori.
Artroprotesi.
Diagnostica per immagini e radioterapia
Principi fisici della radiologia convenzionale e della tomografia computerizzata e
semeiotica elementare.
Principi fisici della diagnostica ecografica
e semeiotica elementare.
Principi fisici della risonanza magnetica
e semeiotica elementare.
Principali indicazioni della diagnostica
per immagini nello studio dell’apparato
scheletrico.
Principali indicazioni della diagnostica
per immagini nello studio delle articolazioni.
Principali indicazioni della diagnostica
per immagini nello studio dei muscoli.
• Bibliografia
Testi adottati e consigliati
C. Morlacchi, A. Mancini, Clinica ortopedica, Patron editore.
K. Atkinson, F. Coutts, A.M. Hassenkamp, Trattamento riabilitativo in ortopedia, Verduci.
M. Campanacci, Clinica Ortopedica,
Patron Editore.
C. Morlacchi, Clinica Ortopedica, Piccin
Editore.
Passariello, Simonetti, Compendio di
radiologia, Idelson, Gnocchi.
Monetti, Ecografia muscolo scheletrica.
Imaging integrato, Idelson, Gnocchi.
fisioterapia
Testi suggeriti per la consultazione
B. Browner et al., Traumatologia dell’apparato muscolo scheletrico, Verduci.
Cruess Rennie, Ortopedia dell’adulto, 2
voll., Verduci.
• Modalità d’esame
Prova scritta (quiz a risposta multipla o
sintetica) con eventuale prova orale.
CORSO INTEGRATO DI PEDIATRIA E
RIABILITAZIONE PEDIATRICA
Settori scientifico-disciplinari: MED/38
Pediatria, MED/38 Patologia pediatrica
di interesse riabilitativo, MED/38
Riabilitazione in età infantile
• Obiettivi generali del corso
1. Introdurre l’allievo al complesso
mondo dell’infanzia con le sue peculiarità, legate allo sviluppo fisiologico delle
funzioni e fornire metodi di valutazione
delle stesse:
a) lo studente deve iniziare ad acquisire
una conoscenza dello sviluppo somatico.
b)conoscere lo sviluppo pre e postnatale
del SN;
c) approfondire la conoscenza del normale sviluppo neuromotorio e psicomotorio;
d) acquisire la semeiotica neurologica
infantile con i più noti orientamenti culturali.
2. Conoscere le problematiche legate alla
patologia in chiave evolutiva:
a) acquisire la conoscenza sistematica
delle più importanti patologie del sistema
nervoso centrale, periferico e dell’apparato locomotore.
3. Impostare il progetto e il programma
riabilitativo sull’interpretazione dei segni
che il danno ha provocato, della modificabilità adattiva dei disturbi e dei compensi
messi in atto dal paziente.
• Elementi conoscitivi richiesti allo studente
Lo studente per affrontare il corso deve
113
possedere elementi conoscitivi della
Fisiologia umana, della Genetica, della
Patologia Generale, della Chinesiologia,
della Metodologia generale della Riabilitazione e conoscere iniziali elementi
dello sviluppo psicomotorio del bambino.
• Modalità di svolgimento
Il corso è articolato in lezioni teoriche e
pratiche corredate di audiovisivi e frequenza presso le Unità di terapia (Clinica
Pediatrica Università di Udine, Centro di
Riabilitazione Infantile, Palestra Didattica, Istituto di Medicina Fisica e Riabilitazione, IRCCS “Eugenio Medea” Polo
Friuli Centro “La Nostra Famiglia”
Udine).
• Programma e contenuti di insegnamento
Auxologia, fisiologia, patologie dell’accrescimento e dello sviluppo puberale.
Embriologia del SN e patologie malformative congenite (genetiche e non).
Encefalopatie fisse ed evolutive, malattie
neuromuscolari, patologie congenite ed
acquisite del SNP. Strumenti di valutazione funzionale e principi di trattamento
riabilitativo nelle patologie di interesse
ortopedico e neurologico.
Pediatria
A. Generalità: lo sviluppo somatico e
puberale; la maturazione dello scheletro.
B. Patologie pediatriche con risvolti riabilitativi
1. Malattie genetiche:
1.1 Principi generali;
1.2 Anomalie degli autosomi: Trisomie:
21, 13, 18.
1.3 Anomalie cromosomiche sessuali:
1.3.1 Sindrome X-fragile;
1.3.2 Sindrome di Turner.
1.4 Sindromi di Imprinting o simil-cromosomiche:
1.4.1 Prader-Willi;
1.4.2 Angelman;
1.4.3 Associazione CHARGE;
114
1.4.5 Associazione VATER;
1.4.6 Sindrome Feto-alcolica;
2. Cardiologia:
2.1 Reperti fisici associati a sindromi
3. Il bambino maltrattato.
4. Reumatologia Pediatrica:
4.1 Artrite reumatoide giovanile;
4.2 Sindrome di Kawasaki;
5. Dermatologia Pediatrica:
5.1 Neurofibromatosi.
6 Malattie nutrizionali:
6.1 L’obesità.
7. Malattie infettive:
7.1 Acquisite: Morbillo, Scarlattina,
Meningite, Osteomielite, Artrite settica;
7.2 Congenite: Rosolia, Toxoplasmosi.
8. Malattie Toraciche e Respiratorie:
8.1 Funzionalità Respiratoria;
8.2 Fibrosi Cistica;
8.3 Anomalie della parete toracica.
9. Malattie dello scheletro / muscolo
scheletrico:
9.1 Rachitismo;
9.2 Osteogenesi Imperfetta;
9.3 Fratture;
9.4 Lussazioni;
9.5 Malattie della colonna vertebrale;
9.6 Malattie degli arti superiori;
9.7 Malattie degli arti inferiori.
Patologia pediatrica di interesse riabilitativo
1. La vita endouterina: accrescimento e
sviluppo prenatale; disturbi dell’accrescimento endouterino.
2. Teorie del controllo motorio e loro
applicazione in età evolutiva.
3. Ruolo delle informazioni sensitivo-sensoriali nel controllo del movimento:
- controllo posturale;
- locomozione;
- presa, manipolazione.
4. Sviluppo della funzione visiva, disturbi
della funzione visiva ed influenza sullo
sviluppo motorio e neuropsicologico.
5. Metodologie di valutazione della funzione motoria nel neonato e nell’infanzia:
fisioterapia
- valutazione reflessologica;
- valutazione motoscopica;
- valutazione comportamentista;
- approccio sistemico.
6. Concetto di ritardo di sviluppo e di
disturbo dello sviluppo.
7. Spina Bifida:
- Etipatogenesi;
- Quadri clinici di SB per livello lesionale;
- Patologie associate nella SB con particolare riferimento all’apparato locomotore e
al SNC;
- Principi riabilitativi e rieducativi;
- Ortesi, Ausili
8. Paralisi Cerebrale Infantile:
- etiologia, classificazione, valutazione
funzionale. Sequele a carico dell’apparato
locomotore e
- indicazioni terapeutiche.
- principi di trattamento riabilitativo.
9. Malattie della sostanza bianca.
10. Floppy Baby:
- Inquadramento clinico delle principali
forme di malattie neuromuscolari;
- Distrofinopatie;
- Miopatie;
- Miastenie;
- Neuropatie;
- Amiotrofie spinali;
- Encefalomiopatie;
- Chinesiologia speciale e principi di trattamento riabilitativo.
11. Paralisi ostetriche del plesso brachiale:
- Etiopatogenesi;
- Quadri clinici;
- Evoluzione e trattamento riabilitativo.
12. Protocolli riabilitativi di trattamento:
- del piede torto congenito;
- del torcicollo miogeno;
- dei vizi di postura da malposizione
intrauterina.
Riabilitazione in età infantile
Inquadramento storico e critica delle
metodiche neuromotorie rivolte al trattamento delle PCI e ad altre patologie
infantili.
fisioterapia
Evoluzione dell’approccio riabilitativo
delle patologie infantili dagli anni 50 ad
oggi:
1. Tecniche analitico-segmentarie.
2. Principi specifici e comuni delle metodiche neuromotorie più conosciute:
Tecnica Phelps;
Tecnica Temple-Fay;
Tecnica Kabat;
Tecnica Doman Delacato;
Tecnica Vojta;
Tecnica Bobath.
3. Tecniche conoscitive:
Peto;
Esercizio terapeutico conoscitivo.
4. Metodologia di trattamento dell’approccio Bobath delle PCI:
a) Basi neurofisiologiche del movimento;
b) Classificazione delle PCI;
c) Valutazione e ipotesi di trattamento
delle diverse forme di PCI.
5. Dalla osservazione-valutazione al piano
di trattamento nelle patologie infantili:
a) La Cartella fisioterapica;
b) Ipotesi e piano di trattamento riabilitativo in alcune patologie pediatriche individuando gli strumenti fisioterapici:
Piede torto congenito;
Torcicollo miogeno;
Vizi di postura;
Paralisi ostetrica del plesso brachiale;
Spina Bifida;
Forme di PCI.
Progettare l’autonomia:
6. Ortesi statiche, ortesi dinamiche, Ausili per l’igiene posturale, per la posizione
seduta, per la statica, per lo spostamento
esplorativo, per la deambulazione, per
l’alimentazione e per la comununicazione.
• Bibliografia
Testi adottati e consigliati
Towen, Lo sviluppo del bambino nel primo
anno di vita.
W.M. Fowler, La riabilitazione nelle malattie neuromuscolari, Sbm, 1994.
115
A. Pellegri, L’educazione al movimento.Muoversi per conoscere e comunicare nella normalità e nella patologia, Collana
di Riabilitazione, La Nostra Famiglia,
Conegliano Veneto.
F. Cioni, A. Ferrari, Le paralisi cerebrali
infantili, storia naturale e orientamenti riabilitativi, Del Cerro.
F. Cioni, A. Ferrari, Proposte riabilitative
nelle paralisi cerebrali infantili, Del Cerro.
F. Cioni, A. Ferrari, Le forme discinetiche
delle Paralisi cerebrali infantili, Del Cerro.
F. Cioni, A. Ferrari, Le atassie non progressive del bambino, Del Cerro.
GIPCI, La valutazione delle funzioni adattive nel bambino con Paralisi cerebrale,
Franco Angeli.
P.E. Eckersley, Fisioterapia Pediatrica,
UTET.
V. Dubowitz, Il lattante ipotonico, Piccin.
P. Giannoni, L. Zerbino, Fuori Schema,
Sprinter.
P. Puccini, C. Perfetti, L’intervento riabilitativo nel bambino affetto da paralisi cerebrale infantile, Sbm.
G. Sabbadini, La riabilitazione dei disturbi
visivi ed oculo-motori in età evolutiva: tecniche di indagine e strumenti di terapia, Marrapese.
Swaiman, Pediatric Neurology, Mosby.
De Negri, Neuropsichiatria infantile, Piccin.
Kandel, Schwartz, Principles of Neuroscience.
Bertozzi, Montanari, Architettura delle
funzioni. Lo sviluppo neuromotorio del
bambino fra normalità e patologia, Sprinter, Milano.
116
CORSO INTEGRATO DI
METODOLOGIA GENERALE DELLA
RIABILITAZIONE E TERAPIA
MANUALE
Settori scientifico-disciplinari: MED/48
Terapia manuale, MED/48 Tecniche
speciali in Terapia Manuale, MED/48
Massoterapia speciale
• Obiettivi generali del corso
Fornire le più recenti acquisizioni in
ambito biomeccanico e fisiopatologico
riguardo ai disordini neuro-muscoloscheletrici, nonché l’anatomofisiopatologia del sistema linfatico. Fornire un
approfondimento nel condurre un esame
posturale per l’individuazione di squilibri
mio-fasciali e articolari, dare gli elementi
teorico-pratici di alcune tecniche di terapia manuale e l’acquisizione delle manovre fondamentali e specifiche del linfodrenaggio e del massaggio connettivale
riflesso. Inoltre, lo studente alla fine avrà
affinato la sua capacità di osservazione ed
indagine per poter formulare un programma riabilitativo individualizzato e
sensibilizzato la sua manualità per poter
eseguire manovre estremamente delicate, precise e specifiche.
• Elementi conoscitivi richiesti allo studente
Sono richiesti elementi di Anatomia
Umana, Neuroanatomia, Istologia, Fisiologia, Fisiopatologia, Chinesiologia generale.
• Modalità di svolgimento
Lezioni teoriche frontali e lezioni pratiche.
• Programmi e contenuti di insegnamento
Terapia manuale
Cenni di anatomia e fisiologia delle fasce
osteo-muscolari e viscerali.
Richiamo di anatomia e fisiologia delle
articolazioni (macro e micromovimenti).
Esercitazioni pratiche nella percezione
dei micromovimenti articolari.
fisioterapia
Test per la valutazione di eventuali blocchi articolari.
Analisi posturale di alcuni soggetti per la
individuazione di squilibri mio-fasciali
e/o articolari.
Introduzione teorica e pratica alla Manipolazione della fascia secondo la tecnica
di Luigi Stecco:
a) Anatomia, fisiologia, patologia della
Unità Miofasciale (UMF);
b) Unità miofasciali e sequenze dell’arto
superiore;
c) Unità Miofasciali e sequenze dell’arto
inferiore;
d) Unità Miofasciali e sequenze del tronco e del capo;
e) Anatomia e fisiologia delle spirali (arto
superiore, arto inferiore, tronco e capo);
f) Trattamento (Raccolta dati, Verifica
motoria, Verifica palpatoria).
Cenni storici di alcune tecniche di Terapia Manuale: Rieducazione posturale globale (Ph. Souchard); Posturologia (B. Bricot); Tecniche osteopatiche (M. Bienfait).
Tecniche speciali in terapia manuale
Cenni storici.
Concetti base delle terapie manuali in
genere.
Definizione del campo di intervento della
terapia manuale quale medicina manuale
meccanica (concetto di meccanica estesa
anche ad altri organi ed apparati diversi
da quello scheletrico).
Definizione del concetto di terapia
manuale quale medicina disfunzionale e
non prettamente anatomo-patologica.
Definizione di terapia manuale come
medicina meccanica globale. Concetto di
globalità e interdipendenza tra sistemi.
Suddivisione delle branche classiche
della terapia manuale speciale e relativo
campo di competenza: a) strutturale, b)
viscerale, c) cranio-sacrale.
Le basi neurofisiologiche delle terapie
manuali in genere (da I. Korr).
Le linee di gravità di J. Littlejhon.
117
fisioterapia
Elementi del sistema posturale e dell’integrazione sensitivo-motoria. Afferenze al
sistema posturale: propriocettive, oculari,
labirintiche, podaliche, occlusiali e propriocetteve strutturali in generale. Elementi di posturologia e riprogrammazione posturale.
Branca strutturale: concetti di meccanica
articolare applicata alle lesioni osteopatiche strutturali. Teoria delle tecniche
strutturali e cenni pratici delle stesse.
Dimostrazione pratica in particolare
approfondimento teorico-pratico sul bacino (ritenuto settore chiave nella meccanica del corpo).
Branca viscerale: fisiologia base delle
pressioni intracavitarie concetto chiave
della cinetica viscerale. Relazioni viscerosomatiche e mappa delle disfunzioni articolari vertebrali di origine viscerale. Concetti base delle relazioni viscero-somatiche, somato-viscerali, viscero-viscerali,
viscero-vasomotorie, etc. Elementi di pratica: alcuni test per una valutazione viscerale osteopatica e dimostrazioni pratiche
di un trattamento viscerale. Elementi di
pratica sul problema delle cicatrici chirurgiche.
Branca cranio-sacrale: premesse anatomiche alla spiegazione del MRP (meccanismo respiratorio primario). Dimostrazione pratica a doppio cieco. Le 5 componenti dell’MRP. Ipotesi di spiegazione
fisiologiche dell’MRP. Disfunzioni craniche classiche. Trasmissioni meccaniche
durali e relazione tra le disfunzioni cranio-sacrali e il resto del corpo. Campi possibili di applicazione della cranio-sacrale:
a) pediatrico, in particolare trattamento
delle conseguenze dei traumi da parto. b)
traumatico, approccio osteopatico ai traumi nell’adulto.
Massoterapia speciale
Massaggio connettivale secondo T.
Leube.
Storia del M.C.R (cenni).
- Osservazione del dorso.
- Esame del dorso.
- Le zone del dorso.
- Reazioni della cute al massaggio.
- Reazioni neuroriflesse.
- Tecniche di trattamento:
a) superficiale;
b) profonda;
c) massè e rouler.
Tecniche specifiche di trattamento: amenorrea, ritardo mestruale, dismenorrea,
arteriopatia arti inferiori, ritardi di consolidamento dopo frattura, morbo di
Sudeck, asma, allergia.
Drenaggio linfatico manuale
Cenni di fisiologia del capillare sanguigno: diffusione, filtrazione, riassorbimento; osmosi, equilibrio di Starling.
Cenni di anatomia e fisiologia del sistema
vasale linfatico: capillare linfatico; precollettori; collettori; linfangione; ganglio.
Vie linfatiche dell’arto superiore. Vie linfatiche dell’arto inferiore. Vie linfatiche
del tronco. Le catene ganglionari. Gli
spartiacque linfatici.
L’edema:
- classificazione dell’edema secondo
Folti;
- cause dell’edema;
- evoluzione dell’edema;
- effetto del D.L.M. sugli edemi linfostatici.
Pratica di drenaggio linfatico: Modalità di
esecuzione delle manovre di D.L.M.:
- Riassorbimento o Drenaggio;
- Richiamo o Evacuazione;
- Manovre specifiche;
- Drenaggio delle catene ganglionali;
- Drenaggio testa e collo;
- Drenaggio arto superiore;
- Drenaggio inferiore;
- Drenaggio del tronco.
Indicazioni e controindicazioni del
D.L.M.
• Modalità d’esame
Esame orale e pratico.
118
• Bibliografia
Testi adottati e consigliati
Dispense fornite dai docenti.
M. Bienfait, Basi elementari tecniche della
terapia manuale e dell’osteopatia, Marrapese, Roma.
L. Stecco, La manipolazione della fascia,
Piccin.
A. Leduc, Il drenaggio linfatico. Teoria e
pratica, Masson.
A. Leduc, Coplan, Lievens, O. Leduc,
Traitement physique de l’oedème du bras,
Monographies de Bois-Larris.
O. Leduc, A. Leduc, S. Theys, Traitement
physique de la grosse jambe, Monographies
de Bois-Larris.
CORSO INTEGRATO DI MEDICINA
GENERALE E SPECIALISTICA:
CLINICA E RIABILITAZIONE
Settori scientifico-disciplinari: MED/16
Reumatologia, MED/09 Medicina
generale, MED/14 Nefrologia, MED/09
Geriatria, MED/48 Metodologia
riabilitativa in geriatria, BIO/14
Farmacologia
• Obiettivi generali del corso
Il corso integrato di “Medicina generale e
specialistica: clinica e riabilitazione” si
propone di trattare argomenti che direttamente o indirettamente sono oggetto
della pratica clinica del Fisioterapista
della Riabilitazione. Ciascun docente, in
relazione agli argomenti del programma
che gli sono propri (come indicato nella
guida dello studente), sviscererà tali argomenti partendo dalla fisiopatologia, percorrerà insieme agli studenti i principali
aspetti clinici di dette patologie e fornirà
cenni di terapia corredati dai più frequenti effetti collaterali evocati dalla terapia
stessa (per quanto attiene quest’ultimo
aspetto, infatti, al termine lo studente
sarà in grado di: descrivere e discutere sui
concetti generali di farmacologia e sulle
fisioterapia
relazioni tra farmaci e metabolismo e di
conoscere i principi fondamentali della
terapia farmacologica riferita ad alcune
tra le principali classi di farmaci, gli effetti principali, secondari e collaterali dei
farmaci stessi).
CiÚ contribuirà a individuare le principali malattie disabilitanti nelle varie fasce di
età e di organizzare un approccio terapeutico mediante un intervento riabilitativo specifico: singolo e/o di gruppo.
• Elementi conoscitivi richiesti allo studente
Lo studente dovrà conoscere l’eziologia,
la patogenesi, i principali quadri clinici e
le relative terapie delle entità morbose
affrontate durante il corso. Tale conoscenza dovrà essere finalizzata non solo
ad individuare un proprio ruolo nel trattamento delle patologie suddette, ma anche
a saper interpretare la documentazione
clinica di ciascun paziente per poter individualizzare i trattamenti fisioterapici
anche in relazione a patologie, che pur
non essendo il motivo diretto del trattamento fisioterapico in atto, potrebbero da
quest’ultimo (se non adeguatamente
impostato) riceverne danno.
• Modalità di svolgimento
Il corso sarà svolto dai vari docenti preposti attraverso lezioni frontali in aula ed
attività seminariale.
• Programmi e contenuti di insegnamento
Reumatologia
Cartilagine, sinovia, liquido sinoviale,
lubrificazione articolare, recettori del
dolore.
Classificazione malattie reumatiche:
l’artrite reumatoide. Clinica, diagnosi differenziale, decorso e prognosi.
La radiologia e le indagini strumentali
diagnostiche.
La terapia riabilitativa della artrite reumatoide.
Le spondiloartrite sieronegative.
fisioterapia
Diagnosi e terapia riabilitativa.
Il reumatismo articolare acuto (RAA). Le
artriti ricorrenti.
Le connettiviti.
Le artriti dell’anziano.
La polimialgia reumatica.
La gotta e la pseudogotta.
Le osteoporosi.
Le osteoporosi regionali.
Le basi biologiche ed i fattori predisponenti dell’osteoartrosi.
La diagnosi clinica e radiologica della
osteoartrosi.
La osteoartrosi primaria.
La coxartrosi e la gonartrosi.
La spondiloartrosi e la spondilopatia iperostante.
La terapia medica e riabilitativa
dell’osteoartrosi.
Medicina generale
Attività fisica e malattie croniche.
Valutazione dello stato nutrizionale, malnutrizione proteino-calorica.
Obesità.
Diabete mellito.
Ipertensione arteriosa.
Arteriosclerosi.
Alcolismo.
Tossicodipendenza.
Uso di sostanze dopanti.
Patologia dell’allettamento.
Trapianto di fegato.
Nefrologia
Ruolo della funzione renale nell’economia della gestione integrata dell’intero
organismo.
Principali quadri clinici di alterazione
della funzione renale: le nefropatie glomerulari e tubulari, le nefropatie vascolari, l’insufficienza renale acuta e cronica.
Le problematiche cliniche e biologiche
del paziente portatore di trapianto renale.
Il ruolo del fisioterapista nella terapia del
paziente uremico e nel paziente portatore
di trapianto renale.
119
Geriatria
Introduzione alla geriatria.
Incontinenza urinaria-fecale.
Diabete mellito: la fisiopatologia.
La farmacologia e la farmacoterapia.
Malattie dell’apparato respiratorio.
Diabete mellito: le complicanze.
La sindrome vertiginosa.
La patologia cerebrovascolare.
Le demenze e la malattia di Alzheimer.
La menopausa.
Metodologia riabilitativa in geriatria
1. L’approccio al paziente anziano.
2. Riabilitazione ed assistenza.
3. L’osservazione.
4. La cartella riabilitativa geriatrica.
5. La prevenzione in riabilitazione geriatrica.
6. Indicazioni in riabilitazione geriatrica.
7. L’affronto delle principali problematiche da parte del terapista:
L’anziano con problematiche osteo-articolari;
L’anziano con problematiche cardiocircolatorie;
L’anziano con problematiche respiratorie;
L’anziano con problematiche neurologiche;
L’anziano con problematiche neuro-psicologiche.
8. La riabilitazione come intervento specifico singolo e come intervento specifico
di gruppo.
9. Contenzione.
10. Ausilii.
11. Cenni sull’aspetto delle cure palliative
e della morte in relazione con il lavoro riabilitativo.
Farmacologia
• Obiettivi specifici
Al termine del corso lo studente sarà in
grado di:
- descrivere i concetti generali ed i principi che regolano la farmacocinetica e la farmacodinamica.
120
- spiegare la variabilità nelle risposte ai
farmaci e le loro possibili interazioni.
- conoscere i principi fondamentali della
terapia e descrivere gli effetti principali,
secondari e collaterali relativi all’impiego
di alcune classi di farmaci.
• Contenuti
Farmacologia generale
Presentazione degli obiettivi formativi e
del programma.
Introduzione e definizioni.
Barriere biologiche.
Meccanismi di trasporto.
Farmacocinetica: vie di somministrazione, assorbimento, distribuzione, eliminazione dei farmaci: biotrasformazione ed
escrezione. Tempo di emivita, clearance
ed accumulo. Biodisponibilità e bioequivalenza.
Farmacodinamica: recettori, interazione
farmaco-recettore, farmaci agonisti, antagonisti, agonisti parziali, agonisti/antagonisti.
Relazione dose effetto: dose, frequenza,
potenza, efficacia massima, indice terapeutico, margine di sicurezza.
Interazioni tra farmaci.
Effetti avversi dei farmaci.
Variabilità nella risposta ai farmaci: ipersensibilità, iposensibilità, idiosincrasia,
tolleranza, tachifilassi, resistenza, dipendenza.
Farmaci in condizioni fisiologiche e/o
parafisiologiche particolari: gravidanza
ed allattamento, età pediatrica, età geriatrica.
Farmacologia speciale
Analgesici: narcotici , FANS.
Corticosteroidi.
Anestetici generali e locali.
Bloccanti neuromuscolari ed anticolinesterasici.
Antiparkinsoniani.
Strategie nel trattamento della sclerosi
multipla.
Cardiovascolari: inotropi, antiipertensivi,
antianginosi, antiaritmici, diuretici.
fisioterapia
Anticoagulanti.
Neuropsicofarmaci: ipnotici, antiepilettici, neurolettici, ansiolitici, antidepressivi,
antipsicotici.
Ipoglicemizzanti.
• Modalità di svolgimento
Lezioni frontali.
• Bibliografia
H. Lullmann, K. Mohr, Farmacologia e
Tossicologia, Piccin, Padova, 2001.
Bibliografia di approfondimento:
A. Goodman Gilman, Le Basi Farmacologiche della Terapia, XI ed., L.L. Brunton,
J.S. Lazo, K.L. Parker Eds., McGraw-Hill
Milano -New York, 2006.
CORSO INTEGRATO DI CLINICA E
RIABILITAZIONE DELL’APPARATO
CARDIOVALSCOLARE E
RESPIRATORIO
Settori scientifico-disciplinari: MED/10
Clinica delle malattie dell’apparato
respiratorio, MED/10 Fisiopatologia
respiratoria, MED/48 Metodologia
riabilitativa nelle affezioni croniche
dell’apparato respiratorio, MED/48
Fisiochinesiterapia respiratoria in fase
acuta, MED/11 Malattie dell’apparato
cardiovascolare
• Obiettivi generali del corso
Lo studente dovrà conoscere le basi di
fisiopatologia e le manifestazioni cliniche
delle principali malattie dell’apparato
respiratorio e cardiovascolare, sapendone
valutare la funzione a riposo e sotto sforzo. Lo studente dovrà conoscere le indicazioni dell’intervento riabilitativo nelle
condizioni mediche nelle quali tale tipo
di intervento risulta indicato ed acquisire
i fondamenti delle principali metodologie
di riabilitazione respiratoria e cardiovascolare, riconoscere le situazioni dove è
necessario l’intervento o la supervisione
fisioterapia
del medico specialista, nonchè le problematiche inerenti al reinserimento sociale
del paziente. Inoltre le nozioni sulle
malattie respiratorie e cardiovascolari
dovranno consentirgli di riconoscere e
valutare i sintomi ed i segni guida elementari, da utilizzarsi opportunamente
nel trattamento di persone affette da patologie di vario tipo (osteo-articolare,
muscolo-tendineo, neurologico, ecc.) con
contestuale pneumopatia o cardiopatia.
Infine lo studente dovrà acquisire gli strumenti per essere una figura professionale
ed un interlocutore di riferimento per gli
interventi di tipo preventivo.
La finalità complessiva consiste
nell’acquisire la capacità di dialogare con
il paziente e con il personale medico al
fine di ottimizzare la terapia riabilitativa,
in grado di determinare, se applicata correttamente, un miglioramento della qualità della vita ed il recupero funzionale del
paziente.
• Elementi conoscitivi richiesti allo studente
Lo studente deve conoscere in maniera
dettagliata:
1. le principali malattie dell’apparato
respiratorio e cardiovascolare. Deve conoscerne i sintomi principali ed il meccanismo patogenetico. Deve conoscere gli
aspetti sistematici, fisiopatologici e sintomatologici relativi alle condizioni che
beneficiano e richiedono interventi fisioterapici e riabilitativi, la funzione meccanica del polmone e della parete toracica,
la fisiopatoogia dello scambio gassoso, la
fisiologia dei muscoli respiratori, il comportamento del sistema cardio-respiratorio sotto carico lavorativo, significato,
obiettivi e metodologia della riabilitazione respiratoria;
2. le principali malattie cardiovascolari e
la loro epidemiologia, la prevenzione primaria e secondaria della cardiopatia
ischemica, i sintomi e i segni guida cardiaci, la fisiopatologia e la clinica della
121
cardiopatia ischemica e dello scompenso
cardiaco, le basi dell’elettrocardiografia
per la comprensione delle aritmie ipocinetiche ed ipercinetiche, le basi teoriche e
pratiche della rianimazione cardiopolmonare e della riabilitazione del cardiopatico; infine la conoscenza delle indicazioni
e delle controindicazioni, degli obiettivi e
degli interventi focali (esercizio, educazione, counseling, interventi comportamentali).
• Modalità di svolgimento
L’attività di insegnamento viene condotta
mediante lezioni frontali in aula.
Per facilitare l’apprendimento, la parte
riguardante la patologia respiratoria prevede un insegnamento integrato dei
docenti, sulla base degli argomenti trattati e non secondo una logica di sequenza
di discipline.
• Programmi e contenuti di insegnamento
Clinica delle malattie dell’Apparato
Respiratorio.
Fisiopatologia respiratoria.
Metodologia riabilitativa nelle affezioni
croniche dell’apparato respiratorio.
Fisiochinesiterapia respiratoria in fase
acuta.
1. Semeiotica generale (Clin. mal. app.
resp.).
2. Uso del fonendoscopio per fisioterapisti (Fisioch. resp. fase acuta):
- caratteristiche dello strumento;
- punti di repere sul torace;
- modalità dell’auscultazione.
3. Imaging RX - Scintigrafia - Broncoscopia (Clin. mal. app. resp.).
4. L’esame funzionale respiratorio (Fisiopat. Resp.)
- spirometria di base;
- studio della meccanica.
5. CPET (Fisiopat. Resp.):
- fisiopatologia;
- interpretazione.
6. Emogasanalisi art. - Pulsossimetria -
122
Valutazione forza musc. resp. (Fisiopat.
Resp.).
7. Fisiopatologia delle Sindromi ostruttive (Fisiopat. Resp.):
- modelli di ostruzione bronchiale;
- tipologie funzionali;
- correlazioni clinico-funzionali.
8. Asma bronchiale (Clin. mal. app.
resp.):
- eziopatogenesi,
- manifestazioni cliniche;
- cenni di diagnostica.
9. Bronchite cronica (Clin. mal. app.
resp.):
- definizione ed eziopatogenesi;
- manifestazioni cliniche;
- cenni di diagnostica;
- cenni di terapia medica e profilassi.
10. Enfisema polmonare (Clin. mal. app.
resp.):
- definizione ed inquadramento anatomofunzionale;
- manifestazioni cliniche;
- cenni di terapia medica.
11. Bronchiectasie (Clin. mal. app. resp.).
12. Fibrosi cistica (Clin. mal. app. resp.).
13. Le sindromi respiratorie legate al
sonno (Clin. mal. app. resp.).
14. Aerosolterapia (Fisioch. resp. fase
acuta):
- aspetti educazionali;
- tipologia degli aereosolizzatori in commercio;
- modalità jet;
- modalità DPI;
- modalità MDI.
15. Presa in carico del paziente con malattia ostruttiva (Metodol. riabil. mal. cr.
app. resp.):
- selezione;
- valutazione iniziale;
- obiettivi.
16. Tecniche di desostruzione bronchiale
(Metodol. riabil. mal. cr. app. resp.):
- razionale, revisione critica, criteri di
scelta e limiti, modalità di somministrazione e utilizzo in ambiti specifici;
fisioterapia
- drenaggio posturale;
- percussioni e vibrazioni;
- tosse: modalità, caratteristiche ed assistenza;
- forced expiration technique: FET;
- active cycle of breathing techniques:
ACBT;
- espirazione lenta totale a glottide aperta
in decubito laterale: ELTGOL;
- espirazione lenta prolungata: ELPR;
- drenaggio autogeno: DA;
- tecniche che utilizzano la pressione
espiratoria positiva continua: PEP-mask;
- tecniche che utilizzano la pressione
espiratoria positiva oscillante: Flutter;
- esercizio a flusso inspiratorio controllato: EDIC;
- altre tecniche: IPV, HFCC, In-exsufflator.
17. Tecniche di coordinazione respiratoria (Metodol. riabil. mal. cr. app. resp.):
- razionale, revisione critica, indicazioni;
- respirazione diaframmatica;
- respirazione a labbra socchiuse;
- espirazione controllata;
- espirazione rilasciata;
- spirometria incentivata;
- tecniche di posizione e riespansione.
18. Riallenamento allo sforzo (Metodol.
riabil. mal. cr. app. resp.):
- razionale, indicazioni, modalità di somministrazione;
- programmi e modalità di riallenamento;
- forza e resistenza;
- continuo e intervallato;
- arti superiori e arti inferiori;
- sistemico e selettivo;
- strumenti e variabili determinanti;
- il riadattamento allo sforzo;
- programmi di mantenimento.
19. Rinforzo dei muscoli respiratori
(Metodol. riabil. mal. cr. app. resp.):
- razionale, indicazioni;
- selezione dei pazienti;
- strumenti e metodi di allenamento.
20. Valutazione dei risultati (Metodol.
riabil. mal. cr. app. resp.).
fisioterapia
21. Fisiopatologia delle Sindromi restrittive (Fisiopat. Resp.):
- in polmoni malati;
- in polmoni normali.
22. Sindromi restrittive - quadri clinici
(Clin. mal. app. resp.):
- definizione ed eziopatogenesi dei diversi quadri clinici;
- manifestazioni cliniche;
- cenni di diagnostica;
- cenni di terapia medica e prevenzione.
23. Malattie parenchimali (Clin. mal. app.
resp.):
- polmoniti batteriche;
- polmoniti atipiche;
- polmoniti da ipersensibilità;
- pneumopatie interstiziali;
- sarcoidosi toracica;
- fibrosi polmonari;
- pneumopatie professionali;
- tubercolosi polmonare;
24. Mal. vascolari polmonari (Clin. mal.
app. resp.).
25. Mal. della parete toracica (Clin. mal.
app. resp.):
- mal. della gabbia toracica;
- mal. della pleura;
- mal. del diaframma.
26. Neuromiopatie (Clin. mal. app.
resp.):
- distrofinopatie;
- tetraplegia;
- altre neuromiopatie di interesse respiratorio.
27. Presa in carico del paziente con malattia restrittiva (Metodol. riabil. mal. cr.
app. resp.):
- selezione;
- valutazione iniziale;
- obiettivi.
28. Riabilitazione respiratoria nel paziente con malattia restrittiva (Metodol. riabil.
mal. cr. app. resp.):
- programmi;
- valutazione finale.
29.Inquadramento generale dell’Insufficienza respiratoria (Clin. mal. app. resp.):
123
- inquadramento eziopatogenetico e clinico;
- insufficienza respiratoria acuta;
- insufficienza respiratoria cronica;
- inquadramento diagnostico e terapeutico.
30. Insufficienza dello scambiatore polmonare (Fisiopat. Resp.):
- fisiopatologia dell’I.R. dello scambio
gassoso;
- cause di ipossiemia.
31. Ossigenoterapia (Fisioch. resp. fase
acuta):
- sistemi di approvvigionamento dell’ossigeno terapeutico;
- sistemi di somministrazione in ospedale;
- sistemi di somministrazione al domicilio;
- principali norme igieniche e di manutenzione;
- principali norme di sicurezza.
32. Insufficienza della pompa respiratoria (Fisiopat. Resp.):
- fisiopatologia dell’I.R. ventilatoria;
- cause di ipercapnia.
33. Ventilazione meccanica (Fisioch.
resp. fase acuta):
- principi di ventilazione artificiale meccanica;
- tipologia caratteristiche tecniche dei
ventilatori artificiali;
- sistemi di ventilazione meccanica invasiva e non invasiva;
- interfacce paziente-ventilatore;
- modalità di ventilazione meccanica più
comuni;
- sistemi di umidificazione e riscaldamento;
- principali parametri di monitoraggio clinico-funzionale;
- tecniche di disostruzione bronchiale nei
pazienti ventilati mecc.;
- aereosolterapia in ventilazione meccanica;
- principi e modalità della ventiloterapia
domiciliare a lungo termine;
124
- l’addestramento del paziente e dei familiari per la VMDLT;
- norme igieniche e di sicurezza del
paziente ventilato.
34. Svezzamento dalla ventilazione meccanica (Fisiopat. Resp.):
- fisiopatologia dello svezzamento;
- protocolli di svezzamento.
35. Metodiche di svezzamento (Fisioch.
resp. fase acuta):
- metodica con tubo a T;
- lo sfruttamento delle performances del
ventilatore;
- fisioterapia respiratoria e svezzamento.
36. Fisioterapia respiratoria in Neonatologia (Fisioch. resp. fase acuta):
- indicazioni alla fisioterapia respiratoria,
revisione critica;
- manualità/metodiche fisioterapiche sul
neonato;
- aspetti educazionali domiciliari.
37. Riabilitazione respiratoria del paz. con
IRC.
38. Fisiopatologia del paziente chirurgico
(Fisiopat. Resp.):
- effetti dell’anestesia;
- effetti della chirurgia (durata, sede,
tipo);
- effetti dell’età, fumo, COPD;
- valutazione funzionale preoperatoria.
39. Chirurgia del torace e dell’addome
alto (Clin. mal. app. resp.).
40. Exeresi polmonare e Trapianto polmonare (Clin. mal. app. resp.).
41. Le neoplasie polmonari (Clin. mal.
app. resp.).
42. Fisioterapia respiratoria perioperatoria (Fisioch. resp. fase acuta):
- aspetti educazionali preoperatori;
- educazione alla postura corretta e variabile;
- educazione alla tosse efficace;
- modalità della spirometria incentiva;
- i drenaggi toracici.
43. Riabilitazione respiratoria perioperatoria (Metodol. riabil. mal. cr. app. resp.).
fisioterapia
Malattie dell’apparato cardiovascolare
1. Classificazione e Epidemiologia delle
malattie cardiovascolari.
2. Prevenzione primaria e secondaria
della cardiopatia ischemica.
3. Sintomi e segni guida, cenni di diagnostica cardiovascolare.
4. Scompenso cardiaco:
- fisiopatologia;
- quadri clinici e diagnosi;
- terapia.
5. Ischemia miocardica:
- fisiopatologia;
- quadri clinici e diagnosi;
- terapia (farmacologica, interventistica e
chirurgica).
6. Aritmie
- cenni di elettrofisiologia e di elettrocardiografia;
- classificazione;
- aspetti clinici e diagnostici;
- terapia (farmacologica e non farmacologica).
7. Rianimazione cardiopolmonare: basi
teoriche e pratiche
8 Riabilitazione del cardiopatico: basi teoriche e pratiche
• Bibliografia
Testi consigliati
Dispense a cura dei docenti.
L. Casali, Manuale di Malattie dell’Apparato Respiratorio, Masson, 2001.
G. Bonsignore, L. Bellia, Malattie
dell’Apparato Respiratorio, McGraw-Hill.
J.B. West, Fisiopatologia polmonare, V ed.,
McGraw-Hill 1999.
A. Bellone, Riabilitazione respiratoria.
Nuovi orientamenti, MIDIA, 1996.
A. Brivio, M Lazzeri, G. Oliva, A. Zampogna, La disostruzione bronchiale. Dalla teoria alla pratica, Masson, 2001.
Dispensa a cura del docente.
Harrison, Principi di Medicina Interna,
McGraw-Hill.
Testi suggeriti per consultazione
Harrison, Principi di Medicina Interna,
McGraw-Hill.
fisioterapia
J.B. Fink, G.E. Hunt, Clinical Pratictice in
Respiratory Care, Lippincott, 1999.
D. Girardo, Fisiopatologia dell’esercizio fisico nel BPCO: criteri di interpretazione del
test da sforzo cardiopolmonare. Tesi di
diploma A.A. 2000-2001. D.U. Fisioterapista. Facoltà di Medicina e Chirurgia,
Università di Udine.
• Modalità d’esame
Test a scelta multipla.
125
T.O: in età evolutiva; conoscere i principi
teorico-pratici di alcune metodiche riabilitative nelle patologie dell’età evolutiva in
riferimento agli aspetti neuro-motori,
sensopercettivi e neuropsicologici.
• Elementi conoscitivi richiesti allo studente
Nozioni di psicopatologia, di clinica, di
terapia e di riabilitazione psicosociale.
Conoscere le patologie neuromotorie
infantili; conoscere le fasi dello sviluppo
motorio, sensoriale, cognitivo ed affettivo
in età evolutiva.
CORSO INTEGRATO DI CLINICA E
RIABILITAZIONE IN PSICHIATRIA E
NEUROPSICHIATRIA INFANTIILE
Settori scientifico-disciplinari: MED/39
Neuropsichiatria infantile, MED/25
Psichiatria, MED/48 Terapia
occupazionale generale, MED/48
Terapia occupazionale in ambito
infantile, MED/48 Psicomotricità
• Modalità di svolgimento
Parte teorica: lezioni frontali, discussione, ricerca di soluzioni riabilitative, proiezioni video.
Parte pratica: laboratorio in piccoli gruppi; esperienza pratica di una o due attività
artigianali seguita da un’accurata analisi
dell’uso terapeutico.
• Obiettivi generali del corso
Acquisire le nozioni fondamentali dello
sviluppo emotivo, affettivo, relazionale
del bambino e dell’adolescente; apprendere gli elementi teorici e pratici relativi a
eziopatogenesi, diagnosi e clinica dei
disturbi psichiatrici nelle diverse età della
persona. Fornire i principi e i concetti di
psicomotricità, di patologia e valutazione
psicomotoria in ambito infantile. Conoscere il potenziale riabilitativo offerto
dalla terapia occupazionale in ambito
infantile ed adulto, valutare l’indicazione
della stessa nel singolo caso. Inoltre, sviluppare capacità di riconoscimento delle
maggiori patologie psichiatriche e conoscenza di base delle tecniche di riabilitazione psicosociale. Sono inoltre finalità:
- conoscere i principali obiettivi della
Terapia Occupazionale nei vari settori
d’intervento;
- riconoscere le problematiche specifiche
trattate in T.O;
- conoscere l’ambito dell’intervento della
• Programma e contenuti di insegnamento
Neuropsichiatria infantile
1.1 Metodo di lavoro in N.P.I.
- Equipe;
- Diagnosi longitudinale;
- Complessità e unitarietà del bambino.
1.2 Gravidanza e parto
- Nascita di una relazione;
- Competenze del bambino;
- Aspettative - sogni - atteggiamento relazionale dei genitori.
1.3 Fattori organici che possono portare a
patologie del neonato
- Genetici;
- Infettivi;
- Tossici;
- Ambientali;
- Relazionali.
2.1 Lo sviluppo del bambino nel 1° anno di
vita
- Bowly - Teorie dell’attaccamento;
- Precht, Brazelton - Le competenze del
neonato;
- Spitz - Lo sviluppo psicomotorio e rela-
126
zionale e la possibile patologia psicosomatica;
- Piaget - Le relazioni circolari e lo sviluppo cognitivo.
2.2 Le crisi fisiologiche evolutive
- 3 a.: Opposizione;
- 6 a.: logico morale;
- 10 a.: puberale;
- 15 a.: adolescenziale.
3. Lo sviluppo psicomotorio nell’età prescolare e scolare e i possibili problemi
correlati
- Lo sviluppo normale - tappe;
- Il ritardo di sviluppo globale e disarmonico;
- La maldestrezza - L’impaccio. I problemi di coordinazione;
- Il bambino instabile e iperattivo.
4. La terapia psicomotoria
- Vayer;
- Russo;
- Lapierre Aucouturier.
5. Lo sviluppo del linguaggio e i disturbi
- Balbuzie;
- Dislalie;
- Disfasie;
- Mutismo elettivo.
6. I disturbi cognitivi e i ritardi
- Insufficienza mentale;
- Disturbi di apprendimento: globali;
strumentali: scrittura, lettura, calcolo; su
base emotiva.
7.1 Turbe relazionali minori
- Disturbi del sonno (pavor, incubi, sonnambulismo);
- Disturbi dell’alimentazione (iperfagia,
bulimia, anoressia, selettività);
- Disturbi del controllo degli sfinteri (enuresi, encopresi).
7.2 Psicosi - Autismo
- L’autismo e gli autismi.
8. Turbe comportamentali
- Aggressività, acting out;
- Ansia da separazione, depressione.
9. L’adolescente
- Il vissuto del corpo in adolescenza.
10. L’epilessia e la crisi non epilettica
11. Cenni di psicofarmacologia
fisioterapia
Psichiatria
Psicopatologia descrittiva
Funzioni cognitive (memoria, attenzione, astrazione)
Percezioni e dispercezioni
Pensiero e Disturbi del pensiero e linguaggio
Umore
Fobie, Ansia, Ossessioni, Compulsioni
Il sé e l’immagine corporea
Diagnosi e clinica psichiatrica
Esame Obiettivo psichico
Modello diagnostico categoriale: DSM IV
(assi, organizzazione categoriale)
Meccanismi psicologici di difesa
Sindromi cerebrali organiche: delirium,
delirium tremens, demenze, traumi cranici, psicosi organiche, sindromi cerebrali acute e focali
Schizofrenia e Stati simil schizofrenici
(disturbo schizofreniforme, disturbo
schizoaffettivo, psicosi acuta, bouffè delirante, disturbo delirante)
Depressione
Disturbo bipolare
Disturbi d’ansia generalizzato, disturbo
post-traumatico da stress, disturbo da
attacchi di panico
Fobie
Disturbi alimentari: anoressia nervosa,
bulimia, binge-eating disorders
Disturbi di personalità
Principi di terapia
Antipsicotici
Antidepressivi
Stabilizzanti dell’umore
Benzodiazepine
Terapia occupazionale generale
a) Definizione, specificità d’intervento e
obiettivi della Terapia Occupazionale;
b) Principi terapeutici di base nei diversi
quadri clinici;
c) Mezzi terapeutici, tecniche e loro adattamenti.
Il programma prevede un’introduzione
dei principi riabilitativi nei seguenti quadri clinici:
fisioterapia
- Patologie degli arti superiori;
- Amputazioni;
- Malattie reumatiche;
- Traumi midollari;
- Traumi cranici;
- Emiplegia;
- Patologie in geriatria;
- Problematiche psichiatriche.
Gli ausili in riabilitazione
Concetti generali sugli ausili.
Gli ausili nel progetto di riabilitazione e
integrazione sociale.
Specificità d’intervento e obiettivi
dell’introduzione di ausili nei diversi quadri clinici.
Criteri e metodologie per la valutazione
tecnica e funzionale.
Prescrizione e fornitura ausili.
La mobilità e la postura seduta.
Ausili per la deambulazione.
Carrozzine manuali ed elettroniche:
caratteristiche e personalizzazioni.
Valutazione della postura seduta e relativi
ausili.
La casa e l’autonomia quotidiana.
Adattamento dell’ambiente domestico e
abbattimento barriere architettoniche.
AVQ: igiene e cura personale, alimentazione.
Passaggi posturali e trasferimenti: ausili
e strategie.
Ausili per la prevenzione delle lesioni da
decubito.
Ausili informatici.
Strumenti per la comunicazione.
Periferiche speciali del pc.
• Bibliografia
R. Andrich, Consigliare gli ausili, Fondazione Pro Juventute Don Carlo Gnocchi,
Milano, 1996.
R. Andrich, J. Johnson, C. Huriet, M. Ferrario, B. Wilhelmsson, Ausili per l’autonomia, Fondazione Pro Juventute Don
Carlo Gnocchi, Milano.
T. Radaelli, L. Valsecchi; Terapia occupa-
127
zionale: metodologie riabilitative e ausili,
Solei Press, Catania, 1996.
A. Dissoni, Nursing e riabilitazione,
Società Editrice Universo, Roma, 1992.
B. Engström, Ergonomics wheelchairs and
positioning, ETAC, Anderstorp – Sweden,
53-64, 65-81, 103-112.
A. Spagnolin, La carrozzina: scelta, personalizzazione ed uso, Ghedini Editore,
Milano, 17-26, 36-50, 68-70, 89-97, 119129.
Psicomotricità
- Evoluzione storica del concetto di psicomotricità.
- Il quadro storico metodologico e pedagogico della pratica psicomotoria (secondo l’orientamento di B.A.).
- I principi della pratica psicomotoria.
- Gli orientamenti della pratica: l’aiuto
educativo e terapeutico.
- I dispositivi della pratica psicomotoria:
lo spazio - il tempo,
la pedagogia dei luoghi,
la pedagogia dei materiali,
le fasi della seduta.
L’osservazione interattiva.
• Modalità d’esame
Prova orale, test a scelta multipla e a
risposta sintetica.
• Bibliografia
Testi consigliati
R. Negri, C. Musetti, Appunti di Neuropsichiatria Infantile, Cortina, Milano.
R.C. Russo, Diagnosi, setting e progetto in
terapia psicomotoria, Editrice Ambrosiana, Milano.
R. Spitz, Il primo anno di vita del bambino.
Lapierre, Auconturier, La terapia psicomotoria nel bambino.
D. Goldberg, S. Benjamin, F. Creed, Psichiatria nella Pratica medica, Il Pensiero
Scientifico Editore, Roma.
Liberman, La riabilitazione psichiatrica,
Cortina, Milano.
128
G. Invernizzi, Manuale di psichiatria e psicologia clinica, McGraw-Hill.
Liberman, La riabilitazione psichiatrica,
Cortina, Milano.
T. Redaelli, L. Valsecchi, Terapia Occupazionale - Metodologie riabilitative e ausili,
Solfi Press, 1996.
Mastrangelo, La terapia occupazionale in
età evolutiva, Ed. Scientifica.
Radaelli, Valsecchi, Terapia occupazionale, Soleil Presse.
Sabbadini, Manuale di neuropsicologia
dell’età evolutiva.
Sabbadini, La riabilitazione neuropsicologica in età evolutiva.
Puccini, Perfetti, L’intervento riabilitativo
nel bambino affetto da P.C.I., Marrapese,
Roma.
I docenti delle materie forniranno inoltre
appunti, schemi e altro materiale dattiloscritto.
Nel caso venga espresso il desiderio di
approfondire un argomento specifico, si
risponderà individualmente allo studente
con il suggerimento di testi inerenti ala
richiesta.
MODULO DI STATISTICA DI BASE
Settore scientifico-disciplinare: MED/01
Statistica medica
• Contenuti
Elementi di statistica descrittiva per distribuzioni uni-bivariate - La statistica nella
ricerca biologica. Il disegno sperimentale, il campionamento e l’inferenza. Tipi
di dati e scale di misurazione: variabili
continue, discrete, ordinali, nominali.
Serie statistiche e loro rappresentazioni
tabulari e grafiche. Seriazioni statistiche e
loro rappresentazioni tabulari e grafiche.
Centro di una distribuzione campionaria
(media, mediana e moda). Dispersione di
una distribuzione campionaria (range,
fisioterapia
devianza, varianza, deviazione standard,
coefficiente di variazione). Misure di
posizione: percentili della distribuzione
(quartili, terzili….). Distribuzione campionaria bivariata: codevianza, covarianza
e coefficiente di correlazione. Misure
d’errore: errore totale o inattendibilità,
errore sistematico o inaccuratezza, errore
casuale o imprecisione di una misura.
Stime di imprecisione e di inaccuratezza.
Indici di forma: simmetria e curtosi.
Elementi di probabilità - Probabilità e
inferenza statistica. Dalla frequenza relativa alla misura della probabilità di un
evento.
• Modalità di svolgimento
Lezioni frontali, verifiche di apprendimento guidate.
• Bibliografia
Wayne W. Daniel, Biostatistica, ed. EdiSES, 2000.
R.J. Freund, W.J. Wilson, Metodi statistici,
ed. Piccin, 2001.
A.Bossi, I.Cortinovis, Statistica Medica:
esercitazioni, II ed., Citta Studi, Milano,
1996.
129
fisioterapia
III anno
CORSO INTEGRATO DI FISIOLOGIA,
CLINICA E RIABILITAZIONE
NEUROLINGUISTICA
Settori scientifico-disciplinari: BIO/09
Fisiologia clinica e disturbi del
linguaggio, MED/48 Riabilitazione dei
disturbi del linguaggio negli adulti,
MED/50 Riabilitazione dei disturbi del
linguaggio in età evolutiva
• Obiettivi generali del corso
Il corso si propone di fornire una conoscenza approfondita dei processi cognitivi e delle strutture neuro-anatomiche alla
base della elaborazione del linguaggio
verbale. Verranno inoltre affrontate le
problematiche relative alla valutazione
dei disturbi del linguaggio e agli interventi necessari alla loro riabilitazione in
pazienti adulti o in età evolutiva.
• Modalità di svolgimento del corso
Il corso verrà svolto con lezioni frontali ed
esercitazioni.
• Programma e contenuti di insegnamento
L’elaborazione linguistica: strutture e
processi
L’obiettivo di questa parte introduttiva del
corso consiste nel fornire agli studenti
una conoscenza adeguata dei livelli di
analisi del linguaggio identificati dalla
Linguistica Generale (livello fonetico,
fonologico, morfo-fonologico, morfologico, morfosintattico, sintattico, semantico,
pragmatico, testuale/discorsivo) e dei
principali modelli del funzionamento del
linguaggio avanzati dalla Psicolinguistica
(modelli di elaborazione lessicale, frasale,
testuale/discorsiva).
Fisiologia e clinica dei disturbi del linguaggio
Dopo una breve introduzione alla storia
della neurolinguistica, l’attenzione verrà
focalizzata sui correlati neuroanatomici
dell’elaborazione linguistica. Verranno
discussi gli apporti forniti dalle tecniche
di neuroimmagine e dall’analisi delle prestazioni di pazienti con patologie del linguaggio di varia natura (afasie corticali e
sottocorticali nell’adulto, problemi linguistici e comunicativi conseguenti a lesioni
emisferiche destre, patologie del linguaggio in sindromi neuro-degenerative come
il morbo di Alzheimer, afasie acquisite
nel bambino, Disturbi Specifici del Linguaggio, problemi comunicativi e linguistici nell’autismo e nel ritardo mentale).
Verranno presentate alcune batterie utilizzate nella pratica clinica per valutare le
competenze linguistiche di pazienti con
patologie del linguaggio (MDB [Mental
Deterioration Battery]; A.A.T. [Aachener
Aphasie Test]; B.A.T. [Bilingual Aphasia
test]; NEPSY [Developmental Neuropsychological Assessment]; TCGB [Test di
Comprensione Grammaticale nel Bambino]; etc.).
Riabilitazione dei disturbi del linguaggio
negli adulti e in età evolutiva
Verranno fornite le nozioni di base della
riabilitazione linguistica in soggetti adulti ed in età evolutiva (riabilitazione dei
disturbi di scrittura e/o lettura; trattamento dei deficit fonologici; trattamento
dei deficit morfosintattici [agrammatismo; paragrammatismo]; trattamento dei
deficit semantico-lessicali; trattamento
dei deficit pragmatici).
• Modalità d’esame
La valutazione finale verrà effettuata con
una prova scritta seguita da un esame
orale.
• Bibliografia
Testi adottati
A. Marini, Elementi di Psicolinguistica
Generale, Springer, Milano, 2001.
A. Marini, U. Nocentini, Comunicazione
130
fisioterapia
verbale e emisfero destro, Springer, Milano,
2003.
Testi facoltativi
A. Marini, S. Carlomagno, Analisi del
discorso e patologia del linguaggio, Springer, Milano, 2004.
F. Fabbro, Il cervello bilingue, Astrolabio,
Roma, 1996.
G. Denes, L. Pizzamiglio, Manuale di neuropsicologia, Zanichelli, Bologna, 1996.
Conoscenze sulla comunicazione in
generale. Processi neuropsicologici
implicati nella ricezione e produzione del
messaggio verbale. Tappe dello sviluppo
normale del linguaggio del bambino.
CORSO INTEGRATO DI FISIOLOGIA,
CLINICA E RIABILITAZIONE
NEUROPSICOLOGICA
Settori scientifico-disciplinari: M-PSI/02
Neuropsicologia 1 e 2, MED/48
Metodologia riabilitativa delle funzioni
corticali superiori, MED/48 Metodologia
riabilitativa integrata delle funzioni
corticali superiori e motorie, MED/34
Aspetti riabilitativi nel trauma cranicoencefalico, M-PSI/08 Psicologia clinica
applicata alle tecniche della riabilitazione
neuropsicologica
• Programma e contenuti di insegnamento
Neuropsicologia 1 e 2
Introduzione alla Neuropsicologia
Concetti di base e metodi di studio.
Cos’è l’esame neuropsicologico
Obiettivi e metodologia clinica.
Normalità e patologia delle principali
funzioni cognitive
Attenzione e neglect.
Funzioni esecutive.
Apprendimento e memoria.
Aprassia.
• Obiettivi generali del corso
Saper riconoscere i principali disturbi
neuropsicologici e cognitivi nell’adulto e
nel bambino. Saper riconoscere le problematiche dei danni motori e neuropsicologici nel traumatizzato cranico. Valutare e
rieducare i disturbi della memoria,
dell’attenzione, delle prassie, di movimento complesso di pazienti neurolesi.
Riconoscere i bisogni psicologici dei
pazienti nelle diverse età, costruire relazioni d’aiuto che supportino la motivazione del paziente alla riabilitazione.
Metodologia riabilitativa delle funzioni
corticali superiori
1. Trattamento dei disturbi di Attenzione
. Attention Process Training (A.P.T.).
2. Trattamento dei disturbi della memoria. Memoria dichiarativa e memoria procedurale.
3. Trattamento delle Aprassie. Aprassia
ideomotoria. Aprassia ideativa.
4. Trattamento dell’eminattenzione spaziale. Procedure diagnostiche. Training
riabilitativo.
5. Trattamento dei traumatizzati cranici:
- Trattamento riabilitativo dell’attenzione
dopo TC;
- Esercizi per la rieducazione dell’attenzione;
- Disturbi della memoria secondaria a TC
e la loro riabilitazione;
- La riabilitazione degli amnesici globali;
- Disturbi post-traumatici del linguaggio;
• Elementi conoscitivi richiesti allo studente
L’approfondita conoscenza degli argomenti dei corsi di Neurologia e dei Fondamenti anatomo-fisiologici costituisce
un bagaglio preliminare indispensabile.
Conoscenze dello sviluppo normale del
bambino. Elementi fondamentali dello
sviluppo psicomotorio.
• Modalità di svolgimento
Il corso è articolato in lezioni teoriche e in
alcune parti pratiche, corredate di audiovisivi e in frequenza presso i servizi e
reparti di provenienza dei docenti.
fisioterapia
- Disturbi della pragmatica del linguaggio;
- Riabilitazione cognitiva del TCL.
Metodologia riabilitativa integrata delle
funzioni corticali superiori e motorie
Funzioni corticali superiori e movimento. Funzioni cognitive delle aree motorie.
Il ruolo delle funzioni corticali superiori e
il recupero dopo danno lesionale.
L’apprendimento motorio e ruolo della
riabilitazione.
Come l’esercizio terapeutico conoscitivo
tiene conto dell’esperienza cosciente del
paziente.
Organizzazione spaziale del movimento.
La coordinazione oculo-manuale e la riabilitazione dei disturbi spaziali nelle cerebrolesione.
La riabilitazione dell’aprassia con l’esercizio terapeutico conoscitivo.
Aspetti riabilitativi nel trauma cranicoencefalico
Lesioni cerebrali post-traumatiche e postanossiche: epidemiologia.
Patogenesi del danno cerebrale traumatico ed anossico.
Metodiche diagnostiche.
Classificazione, clinica e fattori prognostici in fase acuta.
Definizioni fasi temporali post-lesionali
ed organizzazione degli interventi riabilitativi nella fase acuta, post-acuta e negli
esiti.
Fase acuta: valutazione quadro clinico
motorio e cognitivo. Danni associati e
complicanze.
Fase post-acuta: possibili quadri di evoluzione dello stato comatoso. Stato vegetativo.
Valutazione globale del paziente.
Scale di valutazione.
Trattamento riabilitativo in fase postacuta.
Fase degli esiti: intervento riabilitativo e
valutazione dell’outcome.
131
Reinserimento familiare, sociale e lavorativo.
Psicologia clinica applicata alle tecniche
della riabilitazione neuropsicologica
1. Aspetti psicologici della relazione e
della comunicazione con il paziente con
bisogni riabilitativi. Riflessioni e spunti
operativi alla luce dell’esperienza di tirocinio pratico-formativo.
2. L’assessment psicologico nell’ambito
della valutazione neuropsicologica.
Modalità e strumenti di valutazione.
3. La valutazione neuropsicologica in età
evolutiva. Il percorso di assessment, la
restituzione ed il contratto terapeuticoriabilitativo. La presa in carico ed il lavoro
dell’equipe multidisciplinare.
4. Il trauma cranico in età evolutiva. La
valutazione delle sindromi neuropsicologiche. La valutazione ed il trattamento
delle problematiche emotivo-comportamentali. Aspetti familiari, sociali e scolastici del reinserimento.
5. I disturbi emotivo-comportamentali
nelle gravi cerebrolesioni acquisite. La valutazione ed il trattamento. Alcune strategie
cognitivo-comportamentali per l’acquisizione di nuove abilità e per la riduzione dei
comportamenti problematici.
• Bibliografia
P. Binetti, a cura di, Persona paziente cliente, Società Editrice Universo, Roma,
2000.
P. Boldrini, N. Basaglia, La riabilitazione
del grave traumatizzato cranio-encefalico,
Masson, 1994.
E. Castelli, A. Martinuzzi, Traumi cranici
in età evolutiva, Editore Ghedini Libraio,
Milano, 2001.
A. Mazzucchi, La riabilitazione neuropsicologica dei traumatizzati cranici, Masson,
1995.
A. Mazzucchi, La riabilitazione neurospicoligica. Premesse teoriche e applicazioni cliniche, Masson, 1999.
132
fisioterapia
A. Mazzucchi, La riabilitazione delle
amnesie, Masson, 1999.
• Modalità di svolgimento
Parte teorica e pratica svolta con l’utilizzo
delle strumentazioni di valutazione.
CORSO INTEGRATO DI METODICHE
RIABILITATIVE E NEUROMOTORIE
SPECIALI
Settori scientifico-disciplinari: MED/34
Chinesiologia speciale 1 e 2, MED/34
Clinica delle lesioni midollari, MED/48
Riabilitazione funzionale nelle lesioni
midollari, MED/48 Tecniche di
riabilitazione neuromotoria speciale
• Programma e contenuti di insegnamento
Chinesiologia speciale 1 e 2
Cinesiterapia strumentale
La metodica isocinetica.
Proprietà meccaniche del muscolo.
Energia per la contrazione muscolare vie
anaerobiche.
Energia per la contrazione muscolare via
aerobica.
Tipologia della fibra muscolare.
Gli eventi della contrazione.
Gli eventi successivi della contrazione.
Curva forza lunghezza del muscolo.
Curva forza velocità del muscolo.
Curva forza potenza.
La fatica muscolare.
La contrazione muscolare.
L’esercizio muscolare isometrico e isotonico.
Esercizio isotonico e resistenza.
Esercizio isocinetico.
La resistenza accomodante.
Differenze fra esercizio isocinetico ed
esercizio a velocità non controllata.
Esercizio isocinetico:
- accelerazione e decelerazione;
- artefatti da tamponamento.
Esercizio isocinetico:
- velocità e posizione di picco di momento di forza;
- errore gravitazionale;
- curva forza velocità;
- esercizio eccentrico.
L’apparecchio isocinetico:
- definizione delle grandezze fisiche;
- momento di forza;
- grandezze fisiche misurate nei sistemi
isocinetici;
- il dinamometro;
- il goniometro;
- il tachimetro.
Principi di funzionamento di sistemi isocinetici:
• Obiettivi generali del corso
Approfondire le tematiche inerenti il controllo del movimento e della postura nel
paziente affetto da patologie dell’apparato
osteo-articolare, del sistema nervoso centrale e del sistema nervoso periferico;
approfondire una conoscenza teoricopratica delle caratteristiche morfologiche
e funzionali del muscolo sano e paretico e
approfondire le tecniche di valutazione
strumentale della forza muscolare e del
movimento. Fornire conoscenze teoriche e
pratiche per valutare e affrontare dal punto
di vista riabilitativo i disturbi motori, sensitivi e viscerali delle lesioni midollari
dell’adulto e prevenirne le complicanze.
Saper predisporre ed attuare in equipe multidisciplinare un programma riabilitativo
individuale per il singolo paziente e saper
individuare gli ausilii e/o le ortesi per il raggiungimento della massima autonomia
possibile. Il corso si propone inoltre di identificare gli elementi costitutivi la semeiotica
strumentale per l’analisi del movimento
del soggetto disabile e di acquisire il dato
strumentale necessario per il monitoraggio del trattamento riabilitativo.
• Elementi conoscitivi richiesti allo studente
Sono richieste le conoscenze fondamentali della fisica, dell’anatomia umana normale, della fisiologia e della patologia del
SNC e SNP.
fisioterapia
- elementi di base;
- misurazione in tempo reale del braccio
di leva;
- limitazione dell’arco di movimento.
Introduzione al test isocinetico:
- analisi ed elaborazione dei dati;
- interpretazione dei dati.
Introduzione al test isocinetico:
- interpretazione dati;
- test in contrazione eccentrica.
Esercizio isocinetico in riabilitazione:
- indicazioni generali;
- tecnica.
Dimostrazione pratica.
Cinesiologia speciale
1. Il movimento: rapido, lento, i movimenti posturali anticipatori.
2. Il movimento dell’arto superiore.
3. Il passo.
4. La forza muscolare:
- alterazioni patologiche della forza
muscolare;
- paresi e plegia;
- ipertonia spastica;
- ipertonia extrapiramidale;
- ipotonia;
- fatica muscolare.
5. Tecniche di sviluppo della forza muscolare:
- isometria;
- isocinetica;
- isotonica;
- stimolazione elettrica funzionale;
- biofeedback.
6. Tecniche di misurazione strumentale
del movimento:
- elettromiografia di superficie;
- misure segmentarie di forza muscolare;
- piattaforme stabilometriche e baropodometriche;
- valutazione optocinetica;
- altri trasduttori.
Clinica delle lesioni midollari
1. Epidemiologia ed eziologia delle lesioni
midollari.
2. Emergenza: programmazione riabilitativa.
133
3. Fisiopatologia del midollo spinale:
- lesioni complete;
- lesioni incomplete;
- lesioni discomplete;
- criterio clinico di completezza.
4. Valutazione clinica:
- livello lesionale;
- livello motorio;
- livello sensitivo;
- livello dell’attività riflessa;
- sindrome lesionale;
- shock spinale;
- scale di valutazione.
5. Principali complicanze della para e
tetraplegia:
- piaghe da decubito;
- paraosteoartropatie;
- trombosi venosa profonda;
6. Prevenzione e terapie delle complicanze.
7. Sindrome disreflessica autonomica.
8. Programma riabilitativo della para e
tetraplegia:
- capacità funzionale.
9. Commento e discussione dopo visionato un filmato comprendente programmi di lavoro di èquipe riabilitativa per
para e tetraplegia.
10. Cenni sulla spasticità, sulla rieducazione vescico-sfinterica e sessuale e
dell’integrazione del nursing con i programmi riabilitativi.
Riabilitazione funzionale nelle lesioni
midollari
Fase acuta: posture, svezzamento dal
letto, carrozzina.
Fase sub-acuta: attività al tappeto, attività
di gruppo, verticalizzazione, idrokinesiterapia.
Deambulazione: tutori, indicazioni e controindicazioni, F.E.S., rieducazione al
cammino.
La carrozzina: scelta, personalizzazione
(postura e assetto), addestramento
all’autonomia in carrozzina.
Gli ausili in funzione dell’autonomia.
134
Tecniche di riabilitazione neuromotoria
speciale
Tecniche di base:
1. schema di movimento;
2. posizione terapista;
3. resistenza massimale;
4. stimolazione verbale;
5. coordinazione visiva;
6. trazione approssimazione;
7. stiramento o stretch.
Tecniche specifiche:
1. rafforzamento;
2. rilassamento;
3. ritmiche.
• Bibliografia
Testi adottati e consigliati
E.G. Walsh, Muscle, Masses & Motion,
Mac Keith Press, 1992.
S. Kumar, Biomechanics in Ergonomics,
Taylor & Francis Ltd, 1999.
G. Monari, Facilitazioni neuromuscolari
propriocettive PNF. Schemi, tecniche e
applicazione pratica, IBS Sud Roma.
P. Minaire, Paraplegia e tetraplegia, Masson.
P. Di Benedetto, La Riabilitazione dei
traumi vertebro-midollari, Edizioni Minerva Medica, Torino, 1994.
J.Bonavita, M. Menarini, P. Pillastrini, La
riabilitazione nelle mielolesioni, Masson,
Milano, 2004.
• Modalità d’esame
Prova orale e pratica.
fisioterapia
CORSO INTEGRATO DI
METODOLOGIA E TECNICHE DELLA
RIABILITAZIONE MOTORIA
Settori scientifico-disciplinari: MED/48
Tecniche riabilitative delle affezioni del
rachide, MED/48 Idrochinesiterapia,
MED/48 Protesiologia, Ortesiologia e
Riabilitazione dell’ustionato, MED/48
Metodologie riabilitative nei
para/dismorfismi del rachide, MED/48
Tecniche riabilitative in ambito sportivo,
MED/48 Riabilitazione in acqua in età
evolutiva.
• Obiettivi generali del corso
Il corso integrato di metodologia e tecniche della riabilitazione motoria è costituito dalle seguenti discipline: Tecniche riabilitative delle affezioni del rachide,
Metodologia riabilitativa nei para e
dimorfismi del rachide, Protesiologia,
Ortesiologia e Riabilitazione dell’ustionato, Idrochinesiterapia, Riabilitazione in
acqua in età evolutiva; Tecniche riabilitative: il Bendaggio Funzionale in traumatologia e nello sport.
Il corso si pone come obiettivo l’approfondimento della metodologia di tecniche
riabilitative rivolte alle patologie neurologiche, ortopediche e reumatologiche sia
per gli adulti che in età evolutiva.
Vengono trattati in modo dettagliato protocolli di riabilitazione delle affezioni del
rachide, di riabilitazione dei para e dimorfismi nell’adolescente, di riabilitazione
per gli amputati presentando i diversi tipi
di protesi, di riabilitazione dei traumatismi dell’arto superiore approfondendo
diverse modalità di confezionamento di
splint ed ortesi, di riabilitazione del
paziente ustionato, di idrochinesiterapia
per patologie neurologiche e ortopediche
in età adulta, di riabilitazione in acqua per
l’età evolutiva, di Tecniche riabilitative in
ambito sportivo approfondendo il Bendaggio funzionale.
fisioterapia
• Elementi conoscitivi richiesti allo studente
Lo studente per affrontare il corso integrato di Metodologia e tecniche della Riabilitazione motoria deve conoscere elementi di Anatomia, Fisica, Neurologia,
Ortopedia, Reumatologia, Pediatria,
Patologia Generale e Fisiopatologia.
• Modalità di svolgimento
Parte teorica: mediante proiezione video
e/o diapositive viene integrata la spiegazione della patologia e delle metodiche
riabilitative in uso.
Parte pratica: presso la Piscina ed il Servizio di Terapie Fisiche dell’IMFR Gervasutta; presso l’U.O. di Riabilitazione e
Rieducazione Funzionale dell’Azienda
Ospedaliera S. Maria della Misericordia
Udine; presso la Palestra Didattica di Laurea in Fisioterapia dell’Università di
Udine.
• Programma e contenuti di insegnamento
Tecniche riabilitative delle affezioni del
rachide
1. Il dolore lombare;
2. Classificazione delle principali sindromi algiche lombari;
3. Classificazione delle principali patologie del rachide lombare;
4. Iperlordosi, ipermobilità articolare e
relativo trattamento fisiochinesiterapico;
5. Spondilite anchilosante e trattamento
fisiochinesiterapico;
6. Patologia degenerativa: collasso discale, instabilità vertebrale;
7. Principi e obiettivi del trattamento
nella patologia degenerativa;
8. Dimostrazioni pratiche del trattamento
nelle varie patologie rachidee;
9. Osservazioni, discussione e confronto
sulle varie patologie e relativi trattamenti.
Idrochinesiterapia
1. Elementi di calcolo vettoriale: definizioni; operazioni con i vettori; equilibrio
delle forze - momento di una forza;
135
2. Principi fisici: massa, peso, peso specifico, densità, massa volumica;
3. Statica dei liquidi: legge di Pascal; legge
di Stivino; legge di Archimede: applicazione delle leggi dei fluidi; galleggiamenti: considerazioni;
4. Idrochinesiterapia: indicazioni; controindicazioni; caratteristiche degli
impianti; rischi degli impianti; prevenzione dei rischi;
5. Meccanismi fisiologici di adattamento
all’acqua calda;
6. Vantaggi e svantaggi del lavoro in
acqua;
7. Aspetti di biomeccanica in idrochinesiterapia;
8. Sequenza di adattamento all’acqua;
9. Lavoro in acqua per l’emiplegico:
aspetti generali; aspetti particolari; analisi
di due casi clinici (video);
10. Lavoro in acqua per il medulloleso;
aspetti generali; aspetti particolari; analisi
di casi clinici (video)
11. Lavoro in acqua per la sclerosi multipla: aspetti generali; aspetti particolari;
analisi di casi clinici (video);
12. Lavoro in acqua per la spondilite
anchilosante: attività individuali; attività
di gruppo (video).
Protesiologia, Ortesiologia e Riabilitazione dell’ustionato
Protesiologia ed Ortesiologia
1. Cause ed indicazioni d’amputazione;
2. Epidemiologia;
3. Modalità chirurgiche: livelli d’amputazione;
4. Patologia del moncone;
5. Problematiche psicologiche del paziente amputato;
6. Trattamento riabilitativo nella fase preprotesica;
7. Trattamento riabilitativo nella fase protesica;
8. Rieducazione alla deambulazione;
9. Apprendimento dei principi di confezionamento di ortesi e splint per diverse
patologie;
136
10. Esemplificazione delle principali
patologie e delle motivazioni che determinano l’indicazione all’uso delle ortesi.
Riabilitazione dell’ustionato
1. Definizione d’ustione;
2. Patogenesi dell’ustione;
3. Eziologia;
4. Classificazione;
5. Epidemiologia;
6. Valutazione della gravità;
7. Trattamento medico e /o chirurgico;
8. Trattamento riabilitativo in fase acuta,
sub-acuta e degli esiti.
Metodologie riabilitative nei para/dismorfismi del rachide
1. Introduzione al tema paramorfismi e
dismorfismi della colonna vertebrale;
2. Classificazione della scoliosi strutturata;
3. Problema eziologico;
4. Anatomia patologica della scoliosi;
5. Sintomatologia e valutazione del
paziente;
6. Quadro radiologico;
7. Prognosi delle alterazioni strutturali
del rachide;
8. Le misurazioni di superficie;
9. Il trattamento kinesiterapico: intervento globale o mirato;
10. Presentazione di protocolli riabilitativi da noi elaborati;
11. Le ortesi e loro campo di applicazione;
12. L’intervento chirurgico nelle scoliosi
maggiori;
13. Il dorso curvo paramorfico, dismorfico
e il morbo di Sheuermann;
14. Trattamento kinesiterapico del dorso
curvo;
15. Apparecchi gessati e ortesi per dorso
curvo.
Tecniche riabilitative in ambito sportivo
Il corso si sviluppa attraverso momenti
essenzialmente teorici, durante i quali
vengono fornite nozioni riguardanti le
fisioterapia
indicazioni al Bendaggio Funzionale e la
corretta valutazione clinico funzionale
riferite alle varie patologie di interesse
riabilitativo e momenti di esercitazione
pratica, durante i quali gli studenti acquisiscono i criteri di esecuzione del bendaggio e la manualità necessaria a realizzarlo.
1. Indicazioni del bendaggio funzionale.
Scelta dei materiali e criteri di esecuzione;
2. Biomeccanica -Traumatologia del
piede;
3. Dimostrazione bendaggio base della
caviglia e varianti;
4. Il Bendaggio post-traumatico. Obiettivi
e tecnica di applicazione;
5. Test di valutazione;
6. Bendaggio post-traumatico spalla;
7. Biomeccanica - Traumatologia del
ginocchio;
8. Dimostrazione Bendaggio base -Test di
valutazione;
9. Finalità del Bendaggio nei problemi
muscolari, fasciali e tendinei;
10. Dimostrazione Bendaggio problematiche muscolari - Test di valutazione;
11. Dimostrazione Bendaggio problematiche tendinee, problematiche fasciali;
12. Tecniche di bendaggio a livello di altre
articolazioni;
13. Il Bendaggio preventivo.Valutazione
statico-dinamica del paziente e dei fattori
predisponenti;
14. Tecniche di Bendaggio per l’arto superiore;
15. Il Bendaggio Funzionale dopo tossina
botulinica.
Riabilitazione in acqua in età evolutiva
1. Significato del trattamento riabilitativo
in acqua delle patologie in età evolutiva:
indicazioni e controindicazioni;
2. Protocolli di valutazione;
3. Approccio del trattamento secondo il
Metodo Halliwick;
4. Principi base del Metodo Halliwick;
fisioterapia
5. Proposte di trattamento individuale
(video);
6. Proposte di trattamento in gruppo
(video);
7. Il gioco in acqua;
8.Lavoro in acqua: lavoro individuale ed
in gruppo.
• Bibliografia:
Testi adottati e consigliati
Vanti, Ferrari, Pillastrini, La riabilitazione
integrata delle lombalgie, II ed., Masson.
Vanti, Ferrari, Riabilitazione integrata
nelle lombalgie, Masson.
Stagnara, Rieducazione della scoliosi, Ghedini.
Perdriolle, La scoliosi: uno studio tridimensionale, Ghedini.
J.H. Levame, La rieducazione del traumatizzato della mano, Marrapese, Roma.
Skinner, Thomson, La rieducazione in
acqua: Tecnica Duffield, Marrapese,
Roma.
Atti del corso La riabilitazione in acqua
nelle patologie Neuromotorie, Associazione
La Nostra Famiglia ONLUS.
P.M. Eckersley, Fisioterapia pediatrica,
UTET.
Frignani, I bendaggi funzionali, Piccin.
Hunter, Schneider, Mackin, Callaghan,
Rehabilitation of the hand: Surgery and
Therapy, C.V. Mosby Company, Philadelphia.
P.P. Borrelli, La riabilitazione della mano
traumatizzata con ortesi statiche e dinamiche, Marrapese, Roma.
Journal of the Hand, rivista trimestrale,
Hanley & Belfus, Inc. 210 South 13 th
Street, Philadelphia, Pa 19107 U.S.A.
Dispense fornite dai docenti.
• Modalità d’esame
Test a risposta sintetica, prova orale e pratica.
137
CORSO INTEGRATO DI ASPETTI
ORGANIZZATIVO-GESTIONALI E
LEGALI DELLE SCIENZE
RIABILITATIVE
Settori scientifico-disciplinari:
SECS-P/06 Economia applicata,
MED/48 Organizzazione della
professione, MED/43 Medicina legale,
MED/44 Medicina del lavoro,
MED/42 Basi di Epidemiologia I
• Obiettivi generali del corso
Conoscere gli elementi base della programmazione e dell’organizzazione sanitaria secondo gli obiettivi e le direttive
emanate dagli organi sanitari competenti, le norme legali che regolano l’esercizio
della professione, gli aspetti normativi
della medicina del lavoro, le norme di
sicurezza e prevenzione sui luoghi di
lavoro, gli elementi e i principi base per la
salvaguardia dei diritti alla salute e al
benessere del paziente in base alle direttive dell’OMS.
Inoltre, lo studente, ormai prossimo al
conseguimento della laurea e, quindi,
all’attività professionale, deve conoscere
tanto le norme legali che regolano l’esercizio della professione, quanto le leggi e i
regolamenti amministrativi che hanno
riferimento con l’attività sanitaria. Gli
verranno presentati gli aspetti pratici,
applicativi, della deontologia e della bioetica; inoltre, avrà nozioni in tema di
responsabilità professionale sia in ambito
penale che in ambito civile. Infine, saranno introdotte le norme e i principi fondamentali relativi alle assicurazioni e alle
previdenze sociali.
• Elementi conoscitivi richiesti allo studente
Pur non indicando delle precise propedeuticità, per le tematiche trattate durante il corso, è opportuno che lo studente sia
già a conoscenza dei vari aspetti dell’intero corso di laurea.
138
• Modalità di svolgimento
Lezioni teoriche frontali con partecipazione interattiva dei discenti.
Lezioni pratiche attraverso simulazioni,
verifiche.
• Programma e contenuti di insegnamento
Economia applicata
a) Sanità pubblica, prevenzione e medicina di comunità: definizioni, legami
nell’integrazione degli interventi. La classificazione internazionale della funzionalità, disabilità e salute. Impatto della disabilità sull’individuo e la comunità. Programmi di riabilitazione basati sulla
comunità. Servizi di prevenzione, cura e
riabilitazione. Servizi di supporto. Programmi per il miglioramento della consapevolezza dell’importanza della disabilità
per la comunità. Metodi per il miglioramento dell’efficacia in riabilitazione.
b) Aspetti pratici, applicativi, della deontologia e della bioetica, elementi inerenti
la responsabilità professionale sia in
ambito penale che in ambito civile, le
norme e i principi fondamentali relativi
alle assicurazioni e alle previdenze sociali.
c) Il concetto di azienda sanitaria.
Gli elementi del sistema aziendale.
Assetto istituzionale ed organizzazione
delle aziende sanitarie.
I diversi tipi di strutture organizzative
(punti di forza e debolezza).
La gestione: meccanismi operativi aziendali.
Sistemi di programmazione, controllo,
valutazione.
L’impiego delle informazioni economiche nelle decisioni.
I processi direzionali e gli stili di direzione.
Ruoli e prospettive delle professioni sanitarie non mediche nei processi direzionali.
Organizzazione della professione
Normativa di Riordino del Servizio Sanitario Regionale.
fisioterapia
Normativa relativa all’area professionale:
Profilo professionale, Referente aziendale, L. n. 42.
Il Codice deontologico.
Piano Sanitario Nazionale.
Linee Guida della Riabilitazione.
Organizzazione dei servizi di riabilitazione.
Coordinamento del personale di riabilitazione nelle strutture organizzative.
La gestione dei processi.
Lavorare per obiettivi in riabilitazione.
La professione del Fisioterapista e la Qualità.
Medicina legale
Introduzione alla materia;
Nozioni di diritto;
Concetti penalistici: il reato, l’imputabilità, i delitti di percosse e lesioni personali, omicidio e suicidio, infanticidio.
La responsabilità professionale del professionista sanitario: le basi giuridiche
della responsabilità professionale; l’informazione del paziente e il consenso
all’atto sanitario; lo stato di necessità; il
referto; l’omissione di soccorso; il segreto
professionale; l’esercizio abusivo della
professione; la cartella clinica.
Cenni di bioetica e suoi risvolti pratici;
I trattamenti sanitari obbligatori;
La legge sui trapianti;
L’infezione da HIV e problematiche correlate;
Medicina legale assicurativa: infortuni e
malattie professionali, l’INPS, gli invalidi
civili, la causa di servizio.
Medicina del lavoro
- Definizione di medicina del lavoro;
- Aspetti normativi;
- Concetto di infortunio sul lavoro e
malattie professionali;
- Rischio biologico;
- Rischio da movimentazione manuale
dei carichi;
- Rischio da utilizzo di VTD.
fisioterapia
Basi di epidemiologia I
Introduzione all’epidemiologia: definizione ed esempi di studi epidemiologici.
Epidemiologia e prevenzione.
Le misure epidemiologiche: misure di
frequenza di malattia, di effetto e di associazione. Misure stratificate e standardizzate.
Definizioni di caso e di popolazione sotto
sorveglianza. Sensibilità e specificità di
un test.
Tipi di studi epidemiologici: cross-sezionali, coorte e caso controllo. Precisione e
validità degli studi. L’errore negli studi
epidemiologici.
Fonti di dati per gli studi epidemiologici.
Strumenti per la raccolta dei dati. I questionari.
• Bibliografia
Testi adottati e consigliati
Dispense preparate dai docenti.
L. Benci, Aspetti giuridici della professione
infermieristica, McGraw-Hill, Milano,
1995.
M. Martini, Aspetti medico-legali nelle
scienze infermieristiche, UTET, Torino,
1992.
G. Terzuolo, La responsabilità giuridica e
professionale dell’infermiere, Sorbona,
Milano, 1992.
A. Ahlbom, S. Norell, Introduction to
modern epidemiology, Epidemiologic
Resources Inc, 1990.
KJ Rothman, S. Greenland, Modern Epidemiology, Lippincott – Raven, 1998.
R. Beaglehole, R Bonita, T Kjellstrom,
Epidemiologia di base, Fernando Folini,
1997.
• Modalità d’esame
Gli esami si terranno sotto forma di: colloquio; prova scritta.
139
CORSO INTEGRATO DI MEDICINA E
RIABILITAZIONE MATERNO-FETALE
Settori scientifico-disciplinari: MED/34
Problematiche cliniche del bambino
pretermine, MED/48 Riabilitazione del
bambino pretermine, MED/38
Neonatologia, MED/40 Ginecologia ed
ostetricia
• Obiettivi generali del corso
Il corso si prefigge di far conoscere allo
studente le principali situazioni che possono generare un danno neurologico nel
neonato ed in particolare nel nato prematuro; vengono quindi illustrati i quadri
clinici corrispondenti ai diversi tipi di
danno. Viene spiegato l’approccio terapeutico comunemente impiegato nell’abilitazione del grande prematuro e nella
riabilitazione rivolta a contenere il danno
secondario. Inoltre viene sviluppato
l’approccio terapeutico nelle patologie
dell’età evolutiva di interesse fisioterapico.
• Elementi conoscitivi richiesti allo studente
Gli elementi conoscitivi richiesti allo studente sono: le principali condizioni di
rischio neurologico che si verificano
durante la gravidanza, il parto; il decorso
post-natale (limitatamente ai primi mesi
di vita); sono richieste inoltre la conoscenza della fisiopatologia delle maggiori
cause di danno cerebrale, e informazioni
generali sulle risorse terapeutiche possibili: intervento abilitativo, cura posturale,
handling, infant massage, counseling,
intervento riabilitativo.
• Modalità di svolgimento
Parte teorica (lezioni con supporto di
materiale illustrativo).
Parte pratica:
- frequenza nel reparto di Terapia Intensiva Neonatale dell’Azienda Ospedaliera
SMM;
- osservazione dei trattamenti tenuti dai
140
terapisti sia nel reparto che negli ambulatori divisionali di Neonatologia;
- frequenza presso il Centro di Riabilitazione Infantile dell’IMFR.
• Programma e contenuti di insegnamento
Problematiche cliniche del bambino pretermine
Controlli in gravidanza del benessere
fetale, in particolare nelle situazioni a
rischio.
Cause della nascita pretermine.
Classificazione dei neonati in base al
peso ed all’età gestazionale.
Cenni di embriologia del SNC.
Complicanze della prematurità (con particolare riguardo agli esiti): respiratorie,
metaboliche, infettive.
Complicanze neurologiche della prematurità, con particolare riferimento
all’emorragia endocranica e alla leucomalacia periventricolare.
La retinopatia della prematurità.
Peculiarità dello sviluppo neuromotorio e
comportamentale del grande prematuro.
Confronto con il nato a termine.
Valutazione neuroevolutiva (pratica) del
pretermine.
Follow-up del nato pretermine: tipo e
quantizzazione degli esiti (casistica di
Udine con follow-up sistematico di tutti i
nati sotto i 1500 gr. dal 1983 e valutati a 2
e 7 anni).
Riabilitazione del bambino pretermine
Intervento abilitativo al neonato pretermine: obiettivi, modalità, developmental
care.
Cura posturale: analisi delle singole
posture.
Handling.
Infant massage: modalità e tecnica.
Promozione di esperienze relazionali e
sensoriali.
Intervento riabilitativo nelle patologie in
età evolutiva (sofferenza SNC, patologie
genetiche-cromosomiche, patologie neu-
fisioterapia
romuscolari, patologie ortopediche, deficit sensoriali).
Neonatologia
A. La vita endouterina
2. Accrescimento e sviluppo prenatale;
3. Disturbi dell’accrescimento endouterino;
4. Fattori del rischio perinatale;
B. La vita extrauterina
5. Adattamento neonatale: cardio-respiratorio, metabolico, neurologico e comportamentale;
6. Delle cure e dell’accudimento neonatale: i bisogni di diagnosi e di trattamento
del neonato; il ruolo dell’accudimento
sull’avvenire del neonato con problemi;
7. La sofferenza fetale acuta in corso di
travaglio e quella neonatale:
- Cause;
- Possibilità di prevenzione;
- Trattamenti;
- Prognosi e riabilitazione.
8. Patologie neuro-muscolo-scheletriche
correlate alla distocia;
9. La nascita pretermine: cause, patologie
correlate; prognosi e riabilitazione;
10. Esiti dei principali problemi metabolici neonatali: ittero neonatale; ipoglicemia; ipocalcemia e ipomagnesemia neonatale;
11. Assistenza neonatale al nato con anomalie malformative;
12. Interazioni tra neonatologo, infermiera/e, terapista della riabilitazione e genitori in corso di assistenza ospedaliera al
nato patologico.
Ginecologia ed ostetricia
Note di fisiologia della riproduzione femminile.
Meccanismi dell’ovulazione.
La fecondazione.
Prime fasi della gravidanza.
Embriogenesi e teratogenesi.
Monitoraggio della gravidanza fisiologica.
fisioterapia
L’ecografia ostetrica.
Le patologie della gravidanza.
I meccanismi del parto fisiologico.
Le indicazioni al parto cesareo.
Le patologie del parto e del post partum.
Il puerperio.
• Bibliografia
Testi adottati e consigliati
J.J. Volpe, Neurology of the newborn, III
ed., W.B. Saunders Company, 1995.
Mendicini, Neonatologia, Edizioni Verduci, 1999.
Il ruolo del fisioterapista e La cura posturale
in Terapia Intensiva Neonatale, del Gruppo di Studio sulla Care in Neonatologia,
1999.
Il massaggio del bambino, a cura della
Fisioterapista.
• Modalità d’esame
Prova scritta con test a risposta sintetica.
CORSO INTEGRATO DI
RIABILITAZIONE DELLE DISABILITÀ
VISCERALI E DELLE DISABILITÀ
SPECIALI
Settori scientifico-disciplinari: MED/06
Oncologia medica, M-PSI/08 Aspetti
psicologici di disabilità conseguenti a
patologie oncologiche, MED/34 Aspetti
riabilitativi in neuro-uro-ginecologia,
MED/34 Aspetti riabilitativi delle
disfunzioni ano-rettali, MED/48
Metodologia riabilitativa in
uroginecologia 1 e 2
• Obiettivi generali del corso
Conoscere le basi anatomo-fisio-patologiche del sistema vescico-sfintero-perineale. Acquisire capacità di attuare programmi valutativi e fisioterapici nelle disfunzioni vescico-sfintero-perineali e conoscere le più recenti tecniche riabilitative
in uro-ginecologia. Fornire basi conoscitive riguardanti le malattie neoplastiche e
141
le conseguenti disabilità fisiche e psicologiche per saper individuare il trattamento
riabilitativo e antalgico più adeguato al
paziente. Sono inoltre obiettivi:
- l’acquisizione delle conoscenze sui meccanismi biologici alla base delle malattie
neoplastiche.
- l’acquisizione delle conoscenze sulla
storia naturale dei tumori più frequenti.
- l’acquisizione delle conoscenze sulle
misure di prevenzione primaria e secondaria (screening) delle neoplasie.
- l’acquisizione delle conoscenze sull’iter
diagnostico-terapeutico delle principali
neoplasie con particolare enfasi alle problematiche riabilitative.
• Elementi conoscitivi richiesti allo studente
Inquadramento anatomo-fisio-patologico
e clinico delle patologie di maggiore interesse riabilitativo.
• Modalità di svolgimento
Ai diversi obiettivi sono adeguati metodi
didattici distinti: lezioni ed autoapprendimento; insegnamento tutoriale in
aula/ambulatorio/corsia.
• Programma e contenuti di insegnamento
Oncologia medica
Principi di Oncologia generale.
Biologia della cellula neoplastica (il
modello genetico, basi molecolari della
cancerogenesi multifasica, modalità di
diffusione dei tumori).
Epidemiologia dei tumori.
Screening e concetti di prevenzione.
Intenti ed obiettivi in oncologia.
Management del paziente oncologico.
Approccio diagnostico generale al paziente oncologico.
Classificazione dei tumori e generalità
sui fattori prognostici.
Approccio terapeutico al paziente oncologico: principi generali di chirurgia, chemioterapia, endocrinoterapia e radioterapia oncologica. Finalità e benefici
142
dell’approccio terapeutico multidisciplinare integrato.
Valutazione della risposta terapeutica agli
agenti anti-tumorali.
Principi di sperimentazione clinica.
Effetti collaterali della chemioterapia e
presidi di supporto.
Aspetti psicologici del paziente neoplastico.
Assistenza infermieristica in oncologia
medica.
Aspetti psicologici di disabilità conseguenti a patologie oncologiche
L’operatore sanitario di fronte alla morte:
acquisizione della coscienza della propria
mortalità.
Il paziente oncologico adulto: meccanismi di difesa e modalità di coping.
Aspetti psicologici nelle diverse fasi di
malattia.
Aspetti psicologici dei trattamenti.
La famiglia del malato oncologico: stili di
reazione e adattamento.
Il dolore nel malato oncologico.
La riabilitazione psicologica nelle diverse
patologie oncologiche e nelle diverse fasi
della malattia.
Aspetti riabilitativi in neuro-uro-ginecologia
Anatomia funzionale del sistema neuromuscolare, dei visceri pelvici e del piano
perineale.
Anatomia funzionale delle basse vie urinarie.
Anatomia funzionale del pavimento pelvico.
Funzione vescico-sfintero-perineale:
cenni di fisiopatologia.
Disfunzioni vescico-sfintero-perineali.
Disfunzione muscolare perineale.
Prolasso uro-genitale.
Incontinenza urinaria.
Dolore cronico perineale.
Valutazione clinica del pavimento pelvico.
fisioterapia
Tecniche di imaging nello studio del pavimento pelvico.
Studi urodinamici.
Esame muscolare perineale.
Fisioriabilitazione in uro-ginecologia.
Generalità.
Storia della riabilitazione perineale.
Protocolli riabilitativi in Uro-Ginecologia:
a) dopo il parto;
b) prima e dopo chirurgia pelvica;
c) nell’incontinenza urinaria: trattamento
ambulatoriale, trattamento domiciliareautotraining;
d) nel dolore cronico pelvico.
Disabilità ed handicap pelvico, qualità di
vita e riabilitazione.
Tecniche riabilitative perineali
Il biofeedback.
La stimolazione elettrica funzionale.
La chinesiterapia pelvi-perineale.
Coni ed altre tecniche non classiche.
Approccio terapeutico comportamentale
e psicoterapico.
Aspetti riabilitativi delle disfunzioni anorettali
Anatomia del pavimento pelvico.
Anatomia dell’intestino tenue, colon e
retto.
Anatomia della regione anale.
Fisiopatologia della motilità colica.
La continenza.
Fattori implicati nella continenza.
La defecazione.
Incontinenza fecale: definizione , classificazione, inquadramento eziopatogenetico, forme cliniche
Stipsi: definizione, classificazione, inquadramento eziopatogenetico, forme cliniche.
La valutazione clinica e strumentale.
Il rettocele: diagnosi e trattamento riabilitativo.
Le stomie temporanee: protocolli di trattamento.
La valutazione clinica e strumentale.
fisioterapia
143
La selezione del paziente da sottoporre a
trattamento riabilitativo
Il trattamento riabilitativo dell’incontinenza fecale e della stipsi: generalità.
Tecniche riabilitative: BFB, SEF e Kinesi.
Apparecchiature e sonde utilizzate nella
riabilitazione ano-rettale.
Casi clinici.
CORSO INTEGRATO DI
METODOLOGIA DELLA RICERCA ED
EPIDEMIOLOGIA
Settori scientifico-disciplinari:
SECS-S/05 Statistica sociale, MED/48
Metodologia della ricerca in
riabilitazione, MED/42 Basi di
epidemiologia II
Metodologia riabilitativa in uroginecologia 1
Tecniche chinesiterapiche perineali (classiche e non classiche).
• Obiettivi generali del corso
Introdurre lo studente alla metodologia
della ricerca applicata in ambito riabilitativo, formando capacità analitiche critiche e propositive. Fornire le nozioni di
base dell’epidemiologia , conoscere le
principali misure, tipi di studi e strumenti per la raccolta , la rappresentazione e
l’analisi dei dati.
Metodologia riabilitativa in uroginecologia 2
Biofeedback ed elettrostimoloterapia
nelle disfunzioni perineali.
• Bibliografia
Testi adottati e consigliati
Di Benedetto, Rossitti, Gattinoni, Riabilitazione colon-proctologica, P.B.R., Ed.
Goliardiche, Trieste, 1996.
P. Di Benedetto, Riabilitazione Uro-Ginecologica, Minerva Medica, Torino,1995.
B. Schüssler, J. Laycock, P. Norton, S.
Stanton, Pelvic Floor Re-education - Principles and Practice, Springer-Verlag, London, 1994.
Casciato-Lowitz, Manuale di oncologia clinica, Masson.
R.A. Gates, R.M. Fink, Oncology nursing
secrets. Questions and answers about caring
for patients with cancer, Hanley and Belfus, Inc.
Assistenza infermieristica al malato neoplastico, 3 voll., Medical Communications,
2000.
• Modalità d’esame
Prova scritta e orale.
• Elementi conoscitivi richiesti allo studente
Lo studente deve aver frequentato il
Corso di Informatica durante il secondo
anno.
• Modalità di svolgimento
Lezioni teoriche frontali ed esercitazioni
pratiche a piccoli gruppi.
Lezioni frontali, verifiche di apprendimento guidate.
• Programma e contenuti di insegnamento
Statistica sociale
Variabili casuali – distribuzioni e leggi di
probabilità: definizione, distribuzioni
discrete e continue di probabilità, valori
attesi di una variabile casuale. Distribuzione binomiale. Distribuzione normale
degli errori di misura. Distribuzione normale standardizzata.
Campionamento: Distribuzioni campionarie derivate dalla normale e utili per
l’inferenza. La distribuzione di una proporzione campionaria. La distribuzione
della media campionaria. La distribuzione delle varianze campionarie (Chi-quadrato). La distribuzione t di Student.
Inferenza statistica: Intervallo di confiden-
144
za e dimensione del campione. Il concetto di test di ipotesi: formulazione dell’ipotesi, criterio di decisione e errori di I e di
II tipo: calcolo della dimensione del campione. Le caratteristiche dei test non parametrici.
Inferenza su una o due medie con il test t
di student: Intervallo di confidenza e test di
ipotesi per una media e per il confronto tra
due medie nel caso di campioni indipendenti/dipendenti.
Inferenza su una o due medie con i test non
parametrici: Intervalli di confidenza e test
non parametrici per un campione e per il
confronto tra due campioni. Metodi non
parametrici di uso comune per due campioni appaiati. Metodi non parametrici di
uso comune per due campioni non
appaiati.
Inferenza su dati di tipo categorico: Confronti tra distribuzioni osservate e distribuzioni attese. Condizioni di validità del
Chi Quadrato e correzione di Yates. Analisi inferenziale di tabelle di contingenza.
Tabelle di contingenza per piccoli campioni: il metodo esatto di Fisher. Il Chi
Quadrato con il metodo di Mantel-Haenszel.
Inferenza su correlazione e regressione lineari: Valutazione di grandezze legate in
modo funzionale. Modello di correlazione
semplice. Condizioni di validità e di significatività di r. Modello di regressione lineare semplice. Stima dei parametri. Capacità
previsionali del modello.
Inferenza su correlazione e regressione con i
test non parametrici: Principali metodi
non parametrici per la misura della correlazione lineare. Cenni sulla regressione
lineare non parametrica.
fisioterapia
R.J. Freund, W.J. Wilson, Metodi statistici,
Piccin, 2001.
A. Bossi, I. Cortinovis, Statistica Medica:
esercitazioni, II ed., Città Studi, Milano,
1996.
Metodologia della ricerca in riabilitazione
Cos’è la metodologia della ricerca. Difficoltà della ricerca in riabilitazione.
Il problema della misura; scale di valutazione.
Metodologia di ricerca delle fonti.
Disegni sperimentali.
Variabili di interesse riabilitativo.
Come si scrive un lavoro scientifico.
Come si scrive una tesi di laurea.
Problemi etici e legali.
Esercitazione: lettura critica di lavori
scientifici.
Esercitazione: impostazione di uno studio.
• Modalità di svolgimento
Lezioni frontali, verifiche di apprendimento guidate.
Basi di Epidemiologia II
Metodi di valutazione dell’efficacia degli
interventi sanitari. Ruolo degli studi sulla
storia naturale della malattia. Efficacia e
tossicità terapeutica. Il metodo scientifico
per la valutazione del rapporto di causalità. Validità, precisione, bias e confondimento, generalizzabilità e fattibilità. Uso
di case reports e serie di casi. Disegno
degli studi randomizzati controllati. Disegno degli studi osservazionali caso-controllo e di coorte. Meta-analisi, analisi
delle decisioni e analisi di costo-efficacia. Validità diagnostica e programmi di
screening. Valutazione di articoli scientifici sugli interventi in fisioterapia per
il trattamento dell’incontinenza, del
dolore muscolo-scheletrico cronico,
della disfunzionalità motoria dopo
stroke e per la prevenzione delle cadute
negli anziani.
• Bibliografia
Wayne W. Daniel, Biostatistica, ed. EdiSES, 2000.
• Bibliografia
Testi adottati e consigliati
A. Bossi, I. Cortinovis, Statistica Medica:
145
fisioterapia
esercitazioni, II ed., Città Studi, Milano,
1996.
R.J. Freund, W.J. Wilson, Metodi statistici,
Piccin, 2001.
Wayne W. Daniel, Biostatistica, ed. EdiSES, 2000.
Dispense fornite dai docenti.
G. Pianosi, Fondamenti di Statistica con
introduzione all’Epidemiologia e alla Ricerca, Ed. Sorbona, Milano.
P. Poletti, Metodologia della Ricerca e Stati-
stica, Ed. Summa, Padova.
M. De Lucchi, V. Vecchi, Concetti di Statistica e Informatica, Casa Ed. Ambrosiana,
Milano.
Articoli sui numeri monografici del Giornale Italiano di Medicina Riabilitativa, 2 e
3 (giugno e settembre), 2004.
• Modalità d’esame
Prova scritta e orale.
corso di laurea
in infermieristica
sede di Mestre
infermieristica - sede di Mestre
I anno
CORSO INTEGRATO DI
FONDAMENTI DI INFERMIERISTICA
Settori scientifico-disciplinari: M-PSI/01
Psicologia generale, SPS/07 Sociologia
generale, MED/45 Infermieristica
generale
I programmi saranno comunicati dai
docenti del corso entro l’inizio delle lezioni.
CORSO INTEGRATO DI
PREVENZIONE E SICUREZZA
Settori scientifico-disciplinari: MED/42
Igiene generale, MED/44 Sicurezza nei
luoghi di lavoro, MED/45 Infermieristica
preventiva
I programmi saranno comunicati dai
docenti del corso entro l’inizio delle lezioni.
CORSO INTEGRATO DI BASI
MOLECOLARI DELLA VITA
Settori scientifico-disciplinari: BIO/10
Biochimica, BIO/13 Biologia applicata,
MED/03 Genetica medica
I programmi saranno comunicati dai
docenti del corso entro l’inizio delle lezioni.
CORSO INTEGRATO DI BASI
MORFO-STRUTTURALI DEL CORPO
UMANO
Settori scientifico-disciplinari: BIO/17
Istologia, BIO/16 Anatomia umana
I programmi saranno comunicati dai
docenti del corso entro l’inizio delle lezioni.
149
CORSO INTEGRATO DI BASI
FUNZIONALI DEL CORPO UMANO
Settori scientifico-disciplinari: FIS/07
Fisica applicata, BIO/09 Fisiologia
I programmi saranno comunicati dai
docenti del corso entro l’inizio delle lezioni.
CORSO INTEGRATO DI BASI DI
PATOLOGIA
Settori scientifico-disciplinari: MED/04
Patologia generale, MED/04
Fisiopatologia, MED/04 Immunologia,
MED/07 Microbiologia, microbiologia
clinica
I programmi saranno comunicati dai
docenti del corso entro l’inizio delle lezioni.
CORSO INTEGRATO DI
INFERMIERISTICA CLINICA
Settori scientifico-disciplinari: MED/05
Patologia clinica, BIO/14 Farmacologia,
MED/45 Metodologia clinica applicata
I programmi saranno comunicati dai
docenti del corso entro l’inizio delle lezioni.
150
infermieristica - sede di Mestre
II anno
CORSO INTEGRATO DI
INFERMIERISTICA CLINICA IN AREA
MEDICO CHIRURGICA
Settori scientifico-disciplinari: MED/09
Medicina interna, MED/18 Chirurgia
generale, MED/08 Anatomia patologica,
BIO/14 Farmacologia clinica, MED/45
Scienze infermieristiche generali,
cliniche e pediatriche
• Obiettivi generali del corso
Il corso integrato persegue l’obiettivo di
sviluppare competenze di pianificazione
e gestione dell’assistenza alle persone
con problemi correlati alle principali
manifestazioni cliniche nell’area medicochirurgica.
Al termine lo studente sarà in grado di:
Realizzare l’accertamento infermieristico
e definire i problemi assistenziali (presenti e potenziali) che l’infermiere può
gestire in autonomia o in interdipendenza ad altre figure professionali;
Pianificare e valutare l’assistenza alle persone con problemi respiratori, cardiologici, gastrointestinali, metabolici, di media
complessità;
Indicare i criteri di gestione della terapia
farmacologia e delle altre applicazioni
diagnostico-terapeutiche prescritte monitorando gli effetti e gli effetti collaterali;
Identificare le manifestazioni cliniche
delle fondamentali patologie di competenza della chirurgia generale;
Descrivere il razionale del trattamento
chirurgico, specificando la tipologia
(intervento terapeutico, palliativo, ricostruttivo, demolitivo);
Identificare le manifestazioni cliniche
delle principali complicanze che possono
comparire nella fase intra e postoperatoria ed i criteri di prevenzione;
Applicare la metodologia del processo di
nursing in casi dati, considerando la fase
pre e post operatoria;
Identificare le prestazioni infermieristiche da assicurare al paziente nella fase
preoperatoria e di recupero funzionale e
di riabilitazione;
Descrivere gli aspetti tecnici ed organizzativi sottostanti all’attività chirurgica (es.
day surgery, organizzazione del blocco
operatorio) ed il ruolo che l’infermiere
assume in tale ambito.
• Modalità d’esame
L’esame finale consisterà in una prova
scritta e orale.
Medicina interna
• Obiettivi specifici
Al termine lo studente dovrà:
Descrivere gli aspetti fondamentali concernenti la diagnosi, il trattamento e la
riabilitazione delle patologie internistiche
maggiormente riscontrabili nelle strutture sanitarie;
Aver acquisito la capacità di osservare e
descrivere i segni e i sintomi che il
paziente presenta;
Saper individuare nel colloquio con il
paziente i dati anamnestici utili ad orientare il lavoro diagnostico;
Definire il ruolo, le competenze e le specifiche responsabilità dell’infermiere
nell’attuazione del processo assistenziale,
in particolare quelle relative all’esecuzione di interventi assistenziali interdipendenti (attuazione di prescrizioni diagnostico-terapeutiche, assistenza ai procedimenti diagnostici…).
• Contenuti
Richiami generali sulle nozioni di patologia e fisiopatologia acquisite nel primo
anno di corso, con particolare riferimento
al significato della rilevazione dei parametri vitali e le principali manifestazioni
cliniche quali dispnea, cianosi, edema,
shock, dolore.
Apparato cardiovascolare.
Ipertensione arteriosa.
infermieristica - sede di Mestre
Valvulopatie.
Cardiopatia ischemica.
Aritmie (fibrillazione atriale e ventricolare, flutter atriale e ventricolare, blocco
atrio-ventricolare).
Insufficienza cardiaca, scompenso cardiaco, edema polmonare acuto.
Cuore Polmonare Cronico.
Apparato respiratorio.
Insufficienza respiratoria, asma bronchiale, bronchite cronica.
Malattia polmonare cronica ostruttiva.
Infezioni dell’apparato respiratorio (polmonite, bronchite).
Tromboembolia polmonare.
Apparato gastrointestinale.
Esofagite e reflusso gastroesofageo.
Gastrite.
Morbo di Crohn.
Colite ulcerosa.
Morbo celiaco.
Malattie del fegato e vie biliari.
Cirrosi epatica.
Ipertensione portale.
Encefalopatia epatica.
Malattie del sistema endocrino e del
metabolismo.
Gotta.
Diabete mellito.
Malattie della tiroide e paratiroidi
(iper/ipotiroidismo, iper/ipoparatiroidismo).
Malattie dei surreni (sindrome di
Cushing, aldosteronismo).
Malattie ipofisarie (gigantismo, acromegalia).
Malattie del tessuto connettivo e vasculiti.
Artrite reumatoide.
LES.
Poliarterite nodosa.
• Bibliografia
R. Massini, Medicina Interna, II ed.,
McGraw-Hill.
P. Moiraghi, La Nuova Patologia Medica e
Infermieristica clinica, Edizioni Medico
Scientifiche.
A. Antonaci, Medicina Clinica, Masson.
151
Chirurgia generale
• Obiettivi specifici
Al termine lo studente dovrà:
Descrivere le manifestazioni cliniche ed i
meccanismi fisiopatologici delle patologie di interesse chirurgico maggiormente
riscontrabili nelle strutture sanitarie;
Individuare le caratteristiche dell’assistenza al paziente chirurgico;
Definire il ruolo, le competenze e le specifiche responsabilità dell’infermiere
nell’attuazione del processo assistenziale,
durante la fase pre e post operatoria;
Evidenziare il ruolo educativo dell’infermiere soprattutto per quanto concerne
l’aspetto della riabilitazione post chirurgica e continuità assistenziale post dimissione.
• Contenuti
Trattazione sistematica: quadri patologici
e clinici, terapia chirurgica e complicanze.
Inquadramento paziente chirurgico.
chirurgia d’urgenza e d’elezione.
particolarità diagnostico-terapeutiche.
Apparato digerente.
Significato di addome acuto.
Significato di occlusione intestinale.
Esofago-stomaco-duodeno: malattia da
reflusso gastroesofageo, ulcere, tumori.
Colon-retto: diverticolosi rettocolite ulecerosa, Crohn, tumori, patologie benigne
del retto.
Fegato, vie biliari: colelitiasi, tumori.
Milza, pancreas: splenomegalie, pancreatiti.
Apparato respiratorio.
Pneumotorace.
Tumori.
Mammella.
Tumori.
Chirurgia ricostruttiva ed estetica.
Sistema endocrino.
Tiroide.
Ghiandole Surrenali.
Ernie e lesioni dei tessuti molli.
152
Ernia inguinale.
Ernia ombelicale.
Laparocele.
Quadri clinici particolari e chirurgia
vascolare.
Aneurisma aortico.
Trombosi venosa profonda.
Cenni di chirurgia dei trapianti.
• Bibliografia
Appunti delle lezioni.
V. Bresadola, Manuale di patologia chirurgica e assistenza infermieristica, EdiSES.
Anatomia patologica
• Obiettivi specifici
Lo studente dovrà essere in grado di
descrivere gli aspetti anatomo-patologici
delle principali patologie trattate nei corsi
di medicina
e chirurgia.
• Contenuti
Apparato cardiovascolare:
Cardiopatia ischemica e complicanze
Patologia valvolare
Apparato Respiratorio:
Tumori polmonari
Patologia pleura
Apparato digerente:
Gastriti, Esofagiti, Esofago di Barrett
Malattia infiammatoria cronica intestinale (morbo di Chron, colite ulcerativa)
Tumori gastroenterici, (compresi adenomi e polipi)
Mammella:
Patologie benigne comuni
Tumori
Apparato genito-urinario:
Patologie benigne e non a carico della
Prostata
Patologie benigne e non a carico della
Vescica
• Bibliografia
Appunti delle lezioni
Materiale fornito dal docente
infermieristica - sede di Mestre
Farmacologia clinica
• Obiettivi specifici
Al termine del corso lo studente sarà in
grado di:
riconoscere e definire il significato delle
principali reazioni indesiderate che si
verificano in seguito alla somministrazione di un
farmaco;
descrivere le interazioni tra farmaci;
conoscere i principi fondamentali della
terapia mediante l’impiego delle principali classi di farmaci.
• Contenuti
Elementi di farmacologia clinica.
Anestetici generali e locali.
Ansiolitici e ipnotici.
Antiepilettici.
Antiparkinsoniani.
Antipsicotici.
Antidepressivi.
Analgesici narcotici.
FANS.
Diuretici.
Antipertensivi.
Antiaritmici.
Isotropi.
Antitrombotici.
Anticoagulanti.
Ipolipemizzanti.
Antiulcera.
Lassativi e purganti.
Antiemetici.
Antitosse.
Antiasmatici.
Vitamine.
Corticosteroidei.
Steroidei sessuali.
Ormoni tiroidei e farmaci antitiroidei.
Antidiabetici.
Calcio, vitamina D, bifosfonati.
Antibatterici.
Antifungini.
Antiparassitari.
Antineoplastici.
infermieristica - sede di Mestre
153
• Modalità di svolgimento
Lezioni Frontali
Infermieristica clinica in medicina generale.
Per ciascuna unità didattica gli studenti,
saranno guidati nell’evidenziare le priorità assistenziali delle patologie considerate attraverso un approccio multidisciplinare che evidenzi le competenze di ciascun professionista all’interno dell’Èquipe assistenziale sia in ambito ospedaliero
che domiciliare.
Nell’ambito della pianificazione assistenziale, nella fase di individuazione degli
interventi infermieristici, verranno trasmesse le conoscenze relative a procedure e prestazioni tecniche di base peculiari,
con riferimento anche a terapie alternative. Tali contenuti saranno trasmessi
anche attraverso attività seminariali, di
laboratorio e di tirocinio.
Caratteristiche organizzative ed ambientali di un’U.O. di medicina generale.
Problemi assistenziali correlati a patologie dell’apparato cardiovascolare.
Diagnosi infermieristiche e Complicanze
Potenziali più frequenti nei pazienti
affetti da scompenso cardiaco, IMA e
ipertensione.
Problemi assistenziali correlati a patologie dell’apparato respiratorio.
Diagnosi infermieristiche e Complicanze
Potenziali più frequenti nei pazienti
affetti da BPCO, trombembolia polmonare.
Problemi assistenziali correlati a patologie del fegato e vie biliari.
Diagnosi infermieristiche e Complicanze
Potenziali più frequenti nei pazienti
affetti da cirrosi epatica.
Problemi assistenziali correlati a patologie del sistema endocrino e del metabolismo.
Diagnosi infermieristiche e Complicanze
Potenziali più frequenti nei pazienti
affetti da diabete mellito.
Problemi assistenziali correlati a patologie del tessuto connettivo.
Diagnosi infermieristiche e Complicanze
• Modalità d’esame
Scritto
• Bibliografia
M. Furlanut, Farmacologia generale e clinica per le lauree triennali seconda edizione,
Piccin Editore, Padova, 2007.
Scienze infermieristiche generali, cliniche e pediatriche
• Obiettivi specifici
Al termine gli studenti dovranno:
Richiamare ed approfondire gli elementi
che costituiscono la metodologia infermieristica;
Realizzare l’accertamento infermieristico
e definire i problemi assistenziali che
l’infermiere può gestire in autonomia o
interdipendenza ad altre figure professionali nell’ambito della medicina e chirurgia generale;
Pianificare, gestire e valutare l’assistenza
alle persone con patologie internistiche o
con patologie che necessitano di trattamento chirurgico, con particolare riguardo alla prevenzione e trattamento delle
complicanze più frequenti;
Evidenziare la natura educativo-relazionale dell’assistenza infermieristica
nell’ambito curativo e riabilitativo delle
principali patologie internistiche e chirurgiche;
Definire gli elementi organizzativi che
definiscono servizi di assistenza infermieristica per pazienti con patologie
internistiche e chirurgiche evidenziando
il ruolo dell’infermiere in tale ambito.
• Contenuti
Il processo di assistenza infermieristica
(richiami).
Il modello concettuale di M. Gordon e L.J.
Carpenito.
Ambiti di applicazione e strumenti informativi.
154
Potenziali più frequenti nei pazienti
affetti da artrite reumatoide e collagenopatie.
Infermieristica clinica in chirurgia generale.
Per ciascuna unità didattica gli studenti,
saranno guidati nell’evidenziare le priorità assistenziali delle patologie considerate attraverso un approccio multidisciplinare che evidenzi le competenze di ciascun professionista all’interno dell’Èquipe assistenziale sia in ambito ospedaliero
che domiciliare.
Nell’ambito della pianificazione assistenziale, nella fase di individuazione degli
interventi infermieristici, verranno trasmesse le conoscenze relative a procedure e prestazioni tecniche di base peculiari.
Tali contenuti saranno trasmessi attraverso attività seminariali, di laboratorio e di
tirocinio.
Richiami sulle norme igieniche (lavaggio
delle mani, asepsi, antisepsi).
Caratteristiche organizzative ed ambientali di un’U.O. di chirurgia generale.
Assistenza pre-operatoria motivazioni
scientifiche che sottendono l’esecuzione
delle principali procedure per una preparazione preoperatoria standard:
Informazione, preparazione intestinale,
preparazione cutanea, profilassi antibiotica, profilassi antitrombotica;
Assistenza intra-operatoria monitoraggio
emodinamico, stato di coscienza, posture, cenni sui vari tipi di anestesia;
Assistenza post-operatoria motivazioni
scientifiche che sottendono l’esecuzione
delle principali procedure per una preparazione postoperatoria standard:
monitoraggio emodinamico, gestione del
dolore, gestione delle ferite e drenaggi,
ripristino mobilizzazione, alimentazione, eliminazione, gestione delle stomie;
Progettazione piani di assistenza standard per pazienti sottoposti ad intervento
di:
chirurgia addominale;
infermieristica - sede di Mestre
chirurgia toracica;
mastectomia.
Contenuti presentati in laboratorio (esercitazioni)
Raccolta campioni: prelievo venoso, arterioso, capillare.
Punture esplorative.
Il cateterismo vescicale.
La somministrazione di sostanze.
L’infermiere di famiglia nella continuità
assistenziale per patologie quali BPCO,
scompenso cardiaco, ipertensione, diabete.
La gestione delle lesioni da decubito.
• Bibliografia
L.J. Carpenito, Diagnosi Infermieristiche –
Applicazione alla pratica medica, CEA.
L.J. Carpenito, Piani di Assistenza Infermieristica e documentazione, CEA.
R.F. Craven, C.J. Hirnle, Principi fondamentali dell’assistenza infermieristica, voll.
I e II, CEA.
V. Bresadola, Manuale di patologia chirurgica e assistenza infermieristica, EdiSES.
Selezione di letture sui principali contenuti, tratti principalmente da:
Assistenza Infermieristica e Ricerca, Il pensiero scientifico editore.
Nursing oggi, Lauri edizioni.
CORSO INTEGRATO DI
INFERMIERISTICA IN SANITÀ
PUBBLICA
Settori scientifico-disciplinari: MED/42
Igiene generale e applicata, MED/42
Igiene generale e applicata (Statistica
medica), MED/17 Malattie infettive,
MED/45 Scienze infermieristiche
generali, cliniche e pediatriche
• Obiettivi generali del corso
Il corso integrato persegue l’obiettivo di
sviluppare conoscenze rispetto agli elementi fondamentali di statistica descrittiva, rilevazione dati e metodi di elaborazione.
infermieristica - sede di Mestre
Al termine lo studente sarà in grado di:
definire i concetti di epidemiologia, incidenza e prevalenza;
individuare i fattori di rischio per la salute;
descrivere il ruolo della ricerca epidemiologica nella valutazione dello stato di salute della popolazione;
definire i concetti di evidenza scientifica
(EBM/EBN);
definire gli ambiti di applicazione della
metodologia della ricerca infermieristica;
descrivere gli aspetti peculiari di prevenzione e trattamento del malato con patologia infettiva.
• Modalità d’esame
L’esame finale consisterà in una prova
scritta (comprensiva delle 4 materie di
insegnamento) composta da domande a
risposta multipla e/o a breve risposta e/o
svolgimento di soluzione di problemi.
Possono essere programmate delle prove
in itinere orali o scritte, comunicate in
tempo utile agli studenti. Le valutazioni
espresse dai docenti avranno esclusivamente valore formativo.
Igiene generale e applicata
• Obiettivi specifici
Descrivere il ruolo dell’epidemiologia
nella valutazione dello stato di salute della
popolazione.
Descrivere il concetto di prevenzione e le
sue implicazioni nell’ambito del rapporto
causa-effetto dei vari stati morbosi.
Presentare le caratteristiche dell’approccio
epidemiologico ed evidenziarne il significato
in medicina e sanità pubblica.
Conoscere ed interpretare le misure fondamentali utilizzate in ambito epidemiologico.
Descrivere l’ambiente come sistema
dinamico con cui gli organismi viventi
sono in continuo interscambio, nonché
come potenziale fonte di rischio per la
salute, anche con specifico riferimento a
rischi professionali.
155
Definire le problematiche inerenti l’igiene dell’ambiente esterno e confinato.
Individuare fattori di rischio generali e
specifici dell’insorgenza delle infezioni
ospedaliere e le strategie di controllo.
• Contenuti
Concetti di epidemiologia.
Metodi e finalità dell’epidemiologia.
Caratteristiche dell’epidemiologia clinica.
Concetti generali di salute e malattia.
Definizione e storia naturale delle malattie.
Concetti generali di prevenzione.
Normativa di riferimento (PSN, D.lgs.
502/92.).
Igiene ambientale.
Caratteristiche aria atmosferica e influenza sulla salute dell’uomo.
Fonti di inquinamento degli ambienti
confinati con riferimento all’ambiente
ospedaliero (microclima, illuminazione,
temperatura, sistemi di trattamento
dell’aria).
Problematiche inerenti lo smaltimento
dei rifiuti.
Igiene degli alimenti: il rischio in ospedale, normativa di riferimento.
Igiene dell’operatore sanitario.
Rischio biologico, chimico, fisico.
Cenni sul D.lgs. 626/94.
Precauzioni standard.
Richiami sui concetti di disinfezione, sterilizzazione, sanificazione.
• Bibliografia
F. di Orio, Igiene, epidemiologia e statistica
medica, Masson.
S.D. Schaffer, Prevenzione delle infezioni e
sicurezza nelle procedure, Il pensiero scientifico editore.
F. Gobba, Rischi professionali in ambito
ospedaliero, Mc Graw-Hill, II ed.
G. Bressa, Il rischio biologico, Masson.
G. Bressa, Alimenti e salute, Masson.
J. Loken, C. Roggi, Ristorazione collettiva
sicura, Masson.
156
Igiene generale e applicata (Statistica
medica)
• Obiettivi specifici
Al termine lo studente dovrà:
comprendere i concetti di variabilità e
incertezza legata alla natura probabilistica delle scienze mediche; conoscere e utilizzare il linguaggio e la metodologia propria di alcuni fondamenti dell’inferenza
statistica; essere in grado di leggere la letteratura infermieristica, che sempre più
utilizza il linguaggio della metodologia
statistica; essere in grado di “partecipare”
a progetti di ricerca della organizzazione
di appartenenza.
• Contenuti
I test statistici: da dove nascono e quali sono
i più utili.
La verifica d’ipotesi.
Formulazione delle ipotesi.
Regione di accettazione e regione di rifiuto.
Errore α.
Test X2.
T test per campioni indipendenti e per
dati appaiati.
Stima intervallare: come si legge e come si
calcola un intervallo di confidenza.
Dalla stima puntuale alla stima intervallare.
Distribuzione Normale.
Distribuzione Binomiale.
Intervallo di confidenza per la media
campionaria e per una proporzione.
Esercizi ed esempi anche da letteratura
scientifica.
• Modalità di svolgimento
Lezioni frontali, esercitazioni
• Bibliografia
G. Pianosi, Fondamenti di Statistica con
introduzione all’Epidemiologia e alla Ricerca, Ed. Sorbona, Milano.
P. Poletti, Metodologia della ricerca e statistica, Ed. Summa, Padova.
infermieristica - sede di Mestre
Malattie infettive
• Obiettivi specifici
Al termine lo studente dovrà:
Conoscere i principali modelli epidemiologici di storia naturale delle malattie
infettive;
Conoscere i rapporti reciproci dei tre vertici del triangolo epidemiologico: agenteOspite-ambiente;
Descrivere le caratteristiche del ruolo
educativo dell’infermiere per la prevenzione e diffusione delle malattie infettive;
Identificare gli aspetti che nell’esercizio
della professione infermieristica possono
costituire fattori di rischio per l’operatore
stesso.
• Contenuti
Sistema immunitario.
Epidemiologia malattie infettive.
Modalità di trasmissione e diffusione:
concetto e modalità di isolamento.
AIDS.
Epatiti virali acute e croniche.
Meningiti.
TBC.
Malaria.
Botulismo.
Rabbia, tetano, toxoplasmosi.
Profilassi generale e specifica delle malattie infettive.
Rischi per la salute nella professione
infermieristica: rischio biologico, precauzioni standard.
Controllo e prevenzione delle I.O.
Sistemi di controllo e sorveglianza.
Normativa di riferimento (gestione rifiuti, alimenti…).
• Bibliografia
Appunti delle lezioni.
Materiale fornito dal docente.
Scienze infermieristiche generali, cliniche e pediatriche
• Obiettivi specifici
Per la professione infermieristica, la
infermieristica - sede di Mestre
ricerca costituisce una grande forza, in
quanto unisce la formazione teorica e la
pratica clinica, offrendo le basi per la diffusione di un sapere scientifico.
Le organizzazioni sanitarie, anche a fronte della riduzione delle risorse disponibili, devono sempre più ricondurre il proprio operato a criteri di efficacia ed efficienza.
I risultati della ricerca infermieristica rappresentano il fondamento per prendere
decisioni assistenziali fondate, per costruire protocolli assistenziali, migliorando così
i livelli di appropriatezza e qualità dell’assistenza erogata al cittadino.
Gli infermieri sono chiamati oggi a rivedere la propria attività professionale in
linea con la pratica basata sulle evidenze
(Evidence Based Nursing – EBN).
La ricerca bibliografica e la lettura critica
di articoli rappresentano un primo
approccio alla ricerca scientifica infermieristica e uno stimolo allo sviluppo
professionale.
Il corso si propone di introdurre gli studenti alla metodologia della ricerca, di
fornire metodi e strumenti per la ricerca
bibliografica, per l’utilizzo dei risultati di
ricerca attraverso la lettura di articoli
scientifici e di sensibilizzarli all’importanza di “fondare il proprio operato su
conoscenze validate e aggiornate” (Codice Deontologico dell’Infermiere – Federazione IPASVI 1999).
Al termine del corso lo studente sarà in grado di:
- Descrivere le fasi del processo di ricerca
infermieristica
- Definire la metodologia dell’Evidence
Based Nursing
- Effettuare una revisione della letteratura, utilizzando supporti informatici e
banche dati bio-mediche
- Adottare precisi criteri per selezionare le
fonti bibliografiche reperite
- Leggere criticamente un articolo scientifico
- Definire i concetti di linee guida, procedure e protocolli
157
- Collegare i concetti teorici appresi con
l’assistenza clinica e il proprio sviluppo
professionale
• Contenuti
Unità didattica 1
L’infermiere e la funzione di ricerca:
Concetti e definizioni nell’ambito della
ricerca scientifica
Considerazioni etiche e legali nella ricerca
Introduzione alla metodologia della ricerca infermieristica e alle sue fasi
Esercitazione
Unità didattica 2
L’individuazione di un problema di ricerca
Definizione dello scopo e degli obiettivi di
una ricerca
Il concetto di prova di efficacia nel nursing (Evidence Based Nursing-EBN)
Esercitazioni
Unità didattica 3
La revisione della letteratura
Tipi di fonti informative
Le banche dati biomediche e i siti di interesse infermieristico
Esercitazione
Unità didattica 4
Modalità per effettuare una revisione
della letteratura
La selezione delle fonti bibliografiche
Le citazioni bibliografiche
Esercitazione
Unità didattica 5
Ipotesi di ricerca
Il quesito di ricerca
Il metodo PICO
Esercitazione
Unità didattica 6
Ricerca quantitativa e qualitativa
Disegni di ricerca
Metodi, strumenti e procedure per la raccolta di dati
Esercitazione
Unità didattica 7
L’elaborazione dei dati
158
L’analisi e la discussione dei risultati
La comunicazione dei risultati
Esercitazione
Unità didattica 8
La lettura critica di un articolo di ricerca
L’abstract
Le norme redazionali per la pubblicazione di articoli
Esercitazione
Unità didattica 9
Linee guida
Procedure
Protocolli
Esercitazione
Unità didattica 10
Algoritmi
Le banche dati di linee guida
Concetto di Evidence e Grading
Esercitazione
• Modalità d’esame
Questionario a risposta multipla su tutti
gli argomenti trattati durante il corso.
Elaborato scritto, effettuando una recensione di letteratura infermieristica su una
area specifica di interesse.
• Bibliografia
P. Chiari, D. Mosci, E. Naldi e il Centro
Studi EBN, L’infermieristica basata su
prove di efficacia, McGraw Hill, Milano,
2006.
R.F. Craven, C.J. Hirnle, Principi fondamentali dell’assistenza infermieristica,
CEA, Milano, 1998: Cap. 5 Ricerca infermieristica
G. Lo Biondo-Wood, J. Haber, Metodologia della ricerca infermieristica, McGraw
Hill, Milano, 1997.
P. Poletti, F. Vian, Metodologia della ricerca e statistica, Summa Editrice, Padova,
1990.
F. Vezzosi, Internet per l’infermiere,
McGraw Hill, Milano, 1999.
Indicazioni bibliografiche mirate ed articoli di letteratura scientifica saranno forniti agli studenti durante lo svolgimento
delle lezioni.
infermieristica - sede di Mestre
CORSO INTEGRATO DI
FONDAMENTI DI INFERMIERISTICA
CLINICA NEGLI AMBITI
PSICOLOGICO E PSICHIATRICO
Settori scientifico-disciplinari: M-PSI/08
Psicologia clinica, MED/25 Psichiatria,
MED/45 Scienze infermieristiche
generali, cliniche e pediatriche
(Fondamenti e Area psichiatrica)
• Obiettivi generali del corso
Il corso integrato persegue l’obiettivo di sviluppare competenze relazionali necessarie
ad assistere la persona con problemi di
salute di carattere socio sanitario, con particolare riguardo a situazioni assistenziali
riscontrabili in ambito extraospedaliero.
Al termine lo studente sarà in grado di:
Descrivere la struttura e le dinamiche
della comunicazione umana;
Descrivere le diverse tipologie di relazione da utilizzare nel rapporto con l’assistito, la sua famiglia, il contesto di vita;
Utilizzare i modelli teorici della psicologia più funzionali a identificare i fattori
che influiscono nella relazione assistenziale;
Utilizzare i modelli teorici dell’infermieristica per connotare la relazione d’aiuto
nel contesto socio-sanitario per particolari situazioni assistenziali (patologie croniche/disabilitanti/handicap).
Il Corso integrato persegue l’obiettivo di
sviluppare competenze infermieristiche
volte ad identificare i principali problemi
assistenziali riscontrabili nel paziente
affetto da malattia mentale
Al termine lo studente sarà in grado di:
Definire le principali ricadute della malattia mentale nel contesto familiare e di vita
dei pazienti;
Descrivere le principali strategie di prevenzione ai problemi mentali emergenti
nel territorio;
Identificare le competenze e le responsabilità dell’infermiere nell’attuazione di
un progetto assistenziale.
infermieristica - sede di Mestre
• Modalità d’esame
L’esame finale consisterà in una prova
scritta e una prova orale.
Possono essere programmate delle prove
in itinere orali o scritte, comunicate in
tempo utile agli studenti. Le valutazioni
espresse dai docenti avranno esclusivamente valore formativo.
Psicologia clinica
• Obiettivi specifici
Acquisire maggiori capacità di riflessione
sulle proprie convinzioni in merito alle
teorie psicologiche in generale;
Utilizzare i modelli teorici di psicologia
più funzionali a identificare i fattori che
influiscono nella relazione assistenziale;
Definire i comportamenti più idonei nel
campo delle relazioni in generale ed assistenziale in particolare;
Identificare le peculiarità della relazione
d’aiuto nel contesto territoriale con particolare sensibilità alle problematiche
sociosanitarie.
• Contenuti
I. I fondamenti della psicologia clinica
I fondamenti teorici della psicologia clinica.
La psicologia della personalità nella prassi clinica.
Il modello sistemico: dalla terapia della
famiglia agli interventi in contesti complessi.
La terapia di gruppo: lo psicodramma.
II. Teoria dei meccanismi di difesa
Le istanze psichiche.
Le attività difensive dell’Io.
I meccanismi di difesa: aspetti teorici ed
semplificazione di alcune situazioni.
L’io e l’Es durante la pubertà.
III. Lavorare in èquipe
La definizione ed i confini del gruppo.
Gli obiettivi, il metodo, la leadership, la
comunicazione, il clima e lo sviluppo.
• Bibliografia
A. Freud, L’io e i meccanismi di difesa,
Martinelli, Firenze.
159
Quaglino, Casagrande, Castellano, Gruppo di lavoro, lavoro di gruppo, Ed. Cortina.
Verranno forniti copia di capitoli per i
punti I e II.
Psichiatria
• Obiettivi specifici
Al termine del corso lo studente sarà in
grado di:
- saper instaurare una relazione terapeutica con una persona affetta da un disturbo
psichiatrico
- riconoscere la psicopatologia e i principali quadri sindromici (disturbi affettivi,
disturbi dello spettro schizofrenico,
disturbi d’ansia, disturbi di personalità,
disturbi del comportamento alimentare,
disturbi d’abuso di sostanze, demenze,
insufficienza mentale).
- identificare i bisogni di assistenza della
persona affetta da una patologia psichiatrica in fase acuta e cronica riuscendo a
identificare le risorse offerte dal contesto
quale contributo nel lavoro d’equipe per
organizzare il progetto terapeutico.
- comprendere il ruolo e le funzioni del
lavoro d’equipe nel trattamento dei
disturbi mentali con grave compromissione dell’adattamento sociale.
- conoscere il sistema delle strutture
dell’assistenza psichiatrica con relative
funzioni
• Contenuti
La relazione terapeutica.
La psicopatologia (i principali sintomi
:delirio,allucinazioni, delirium, ansia,
euforia, depressione...).
Le sindromi psichiatriche nella pratica
quotidiana dei Servizi.
La violenza, il suicidio, il parasuicidio.
I trattamenti: le psicoterapie e la terapia
psicofarmacologica.
La riabilitazione.
Il ruolo dell’infermiere nel lavoro d’equipe (nelle strutture e nei progetti di trattamento).
160
Le strutture (CSM, SPDC, DH, Centro
sociale, le Comunità Terapeutiche Riabilitative Protette, le Comunità Alloggio).
La legislazione psichiatrica.
La responsabilità dell’infermiere.
Scienze infermieristiche generali, cliniche e pediatriche (fondamenti)
• Contenuti
Definizione di cultura secondo Geertz,
definizione di idealtipo secondo
M.Weber. Gli idealtipo del modello di
cura occidentale e quello orientale. la concezione della malattia nel tempo.
Il riconoscersi sani o malati; l’elaborazione del sintomo; le differenti percezioni
del dolore nelle varie culture, analisi di
vari studi: implicazioni nell’assistenza.
Definizione di rete sociale: implicazioni
per l’assistenza.
Elementi della teoria del self care secondo
D. Orem.
Presentazione e discussione di casi clinici.
Le malattie croniche.
La morte nelle varie culture: implicazioni
per l’assistenza.
La morte come processo; le fasi di percezioni della morte nelle differenti epoche.
Presentazione e discussione di casi clinici.
Il parto come costruzione sociale: evoluzione dell’assistenza. Implicazioni per
l’assistenza
Il modello drammaturgico secondo
E.Goffman.
Il modello di Carl Rogers e il nursing psicodinamico secondo H.Peplau.
La relazione d’aiuto.
I ruoli nella relazione terapeutica.
Il counselling come processo; il counselling:tecniche di comunicazione terapeutica.
Presentazione e discussione di casi clinici.
Le abilità di base della comunicazione
terapeutica: il modello di Egan.
Il “paziente difficile”: gli interventi per i
comportamenti di difesa attiva e di protezione passiva.
Presentazione e discussione di casi clinici.
infermieristica - sede di Mestre
• Bibliografia
M. Bucchi, F. Neresini, a cura di, Sociologia
della salute, Carocci editore, Roma, 2000.
Joy Duxbury, Il paziente difficile. Modalità
di comunicazione, McGraw-Hill, Milano,
2001.
Dispense del docente.
Attività di laboratorio.
Scienze infermieristiche generali, cliniche e pediatriche (area psichiatrica)
• Obiettivi specifici
Al termine lo studente sarà in grado di:
Identificare i bisogni di assistenza della
persona con patologia psichiatrica in fase
acuta e cronica;
Comprendere il significato e l’importanza del lavoro in équipe quale requisito
indispensabile per l’assistenza psichiatrica nei servizi;
Definire il ruolo dell’infermiere all’interno del progetto terapeutico;
Elencare i luoghi di cura per la persona
con patologia psichiatrica;
Acquisire elementi utili ad affinare la propria competenza relazionale nell’assistenza al la persona con patologia psichiatrica.
• Contenuti
Evoluzione dell’assistenza al paziente
psichiatrico:
L’assistenza all’interno dell’ospedale psichiatrico;
La legge 36\1904;
La legge 180\1978.
Successivi atti legislativi e regolamenti:
strutture e funzioni di un dipartimento di
psichiatria.
La necessità della relazione terapeutica
come elemento fondante del lavoro infermieristico in psichiatria.
Tipologie di relazione terapeutica.
Le relazioni disfunzionali.
Il nursing psichiatrico secondo H.
Peplau.
Elementi di farmacologia psichiatrica per
la corretta gestione infermieristica.
infermieristica - sede di Mestre
L’importanza della terapia e le sue difficoltà di gestione.
Presentazione di idealtipi di paziente psichiatrico secondo nursing psichiatrico:
Il paziente schizofrenico;
Il paziente paranoico;
Il paziente depresso;
Il paziente maniacale;
La violenza ed il rischio di suicidio.
Ruolo dell’infermiere nelle varie strutture psichiatriche:
In Spdc;
Nelle Comunità Terapeutiche;
Day Hospital e Centro Diurno;
In un Centro di Salute Mentale e sul Territorio.
• Bibliografia
R. Piccione, Manuale di Psichiatria, Bolzoni, Roma.
Betti, Di Fiorino, Psichiatria e Igiene Mentale, McGraw-Hill, Milano.
C. Ciambrello, Infermieristica clinica in
igiene mentale, CEA.
Attività di laboratorio (esercitazioni)
Pianificazione assistenziale su un caso
clinico.
CORSO INTEGRATO DI
INFERMIERISTICA CLINICA IN
MEDICINA SPECIALISTICA
Settori scientifico-disciplinari: MED/06
Oncologia medica, MED/14 Nefrologia,
MED/35 Malattie cutanee e veneree,
MED/15 Malattie del sangue, M-PSI/08
Psicologia clinica, MED/45 Scienze
infermieristiche generali, cliniche e
pediatriche
• Obiettivi generali del corso
Il corso integrato persegue l’obiettivo di
sviluppare competenze di gestione
dell’assistenza alla persona con problemi
oncologici, dermatologici, nefrologici e le
loro implicazioni psicologiche.
Al termine lo studente sarà in grado di:
Realizzare l’accertamento infermieristico
161
e definire i problemi assistenziali delle
persone affette da patologie di natura
oncologica, nefrologica, dermatologica,
compresa l’assistenza di natura palliativa;
Pianificare e valutare l’assistenza infermieristica;
Gestire la terapia farmacologia e le altre
implicazioni diagnostico-terapeutiche,
monitorando gli effetti e gli effetti collaterali;
Utilizzare i modelli teorici più funzionali
a identificare i fattori che influiscono
sulla comprensione accettazione della
malattia e sulle conseguenti reazioni
comportamentali dell’assistito.
• Modalità d’esame
L’esame finale consisterà in una prova
scritta con domande a scelta multipla
fatta eccezione che per i corsi di psicologia e scienze infermieristiche per i quali
la prova sarà orale.
Possono essere programmate delle prove
in itinere orali o scritte, comunicate in
tempo utile agli studenti. Le valutazioni
espresse dai docenti avranno esclusivamente valore formativo.
Oncologia medica
• Obiettivi specifici
Al termine lo studente dovrà:
definire la rilevanza epidemiologica delle
patologie trattate;
descrivere le fasi più importanti dell’iter
diagnostico-terapeutico;
identificare segni e sintomi delle principali patologie.
• Contenuti
Parte prima
Epidemiologia.
Oncogenesi.
Storia naturale dei tumori.
Diagnosi e stadiazione.
Terapia dei tumori, compresa terapia di
supporto e cenni di terapia palliativa.
Prevenzione e diagnosi precoce dei tumori.
Parte seconda
Nomenclatura dei tumori.
162
Tumori del capo-collo o cervico facciali.
Tumore della mammella.
Tumori del polmone.
Tumori del tubo digerente.
Tumori apparato genitale femminile.
Tumore della prostata.
Tumori dell’apparato urinario.
Parte terza
Cenni sul sistema immunitario e sulla crescita tumorale.
Fattori stimolanti la crescita cellulare.
Principi fondamentali della terapia del dolore e suo trattamento.
Principi di gestione globale del malato
oncologico in fase terminale (cure palliative).
• Bibliografia
L. Menegaldo, Oncologia per Infermieri,
Dispense
A. Basso, L. Menegaldo, Psicooncologia e
cure palliative.
A. Granito, Medicina Clinica Specialistica,
DUAS Società editrice Universo.
Nefrologia
• Obiettivi specifici
Al termine lo studente dovrà:
definire le caratteristiche dell’approccio
al malato nefropatico;
valutare i fattori che interferiscono nella
genesi, evoluzione e terapia delle nefropatie;
collaborare con altre figure professionali
per la somministrazione e monitoraggio
della terapia;
delineare la funzione educativa dell’infermiere nell’ambito della cura e riabilitazione delle patologie considerate;
identificare segni e sintomi delle principali patologie di interesse urologico;
descrivere le fasi più importanti dell’iter
diagnostico-terapeutico.
• Contenuti
Nefrologia.
Segni e sintomi delle malattie renali:
valutazione quantitativa e qualitativa
infermieristica - sede di Mestre
della diuresi ( e sue implicazioni), alterazioni dei parametri ematici relativi e
disfunzioni renali.
Cenni di Fisiologia dell’apparato urinario.
Le glomerulonefriti, le nefropatie tubointerstiziali, le infezioni delle vie urinarie.
L’insufficienza renale acuta e cronica.
La terapia sostitutiva dell’insufficienza
renale avanzata.
Le modificazioni della funzione renale in
gravidanza.
La gestosi gravidica.
Urologia.
Nefrolitiasi.
Le prostatiti.
Le uretriti.
L’incontinenza urinaria.
• Bibliografia
Appunti delle lezioni.
Materiale fornito dal docente.
Malattie cutanee e veneree
• Obiettivi specifici
Al termine lo studente dovrà:
Elencare le caratteristiche delle lesioni
elementari della cute e quadri clinici correlati;
Definire il ruolo dell’infermiere nel trattamento delle principali patologie;
Individuare le peculiarità dell’assistenza
infermieristica con particolare riguardo
all’aspetto educativo e di prevenzione
delle principali patologie trattate.
• Contenuti
Lesioni elementari della cute e quadri clinici correlati.
Psoriasi.
Dermatologia allergologica.
Dermatite da contatto irritativi ed allergica.
Orticaria.
Eruzioni cutanee da farmaci.
Malattie infettive in dermatologia.
Malattie da batteri.
Malattie da virus.
Malattie da miceti.
Neoplasie cutanee.
163
infermieristica - sede di Mestre
Precancerosi cutanee.
Epitelioma basocellulare.
Epitelioma spinocellulare.
Nevi melanocitari e melanoma.
Entomodermatosi.
Scabbia.
Ustioni cutanee.
Malattie veneree.
Sifilide.
Gonorrea.
Conditomi acuminati.
Terapia dermatologica.
Terapia medica. Terapia chirurgica. Terapia fisica.
• Bibliografia
A. Granito, Medicina clinica specialistica,
DUAS Società Editrice Universo.
A. Du Vivier, Testo Atlante di Dermatologia
clinica, UTET.
Malattie del sangue
• Obiettivi specifici
Al termine lo studente avrà acquisito le
conoscenze per:
Descrivere gli aspetti biologici e clinici
generali delle patologie ematologiche più
importanti;
Definire gli aspetti generali dell’approccio diagnostico terapeutico alla persona
con patologia ematologia;
Identificare il ruolo dell’infermiere
nell’assistenza al paziente ematologico,
nell’ambito di un team multidisciplinare;
Elencare i principi dell’educazione al
paziente ematologico.
• Contenuti
Richiami alle conoscenze sull’emopoiesi
normale.
Leucemie acute e subacute.
Sindromi mieloproliferative croniche.
Linfomi.
Gammopatie monoclonali.
Aspetti diagnostico-terapeutici.
Terapia trasfusionale.
• Bibliografia
Appunti delle lezioni.
Materiale fornito dal docente.
Psicologia clinica
• Contenuti
1. Gli indirizzi della psicologia - Epistemologia delle scienze delle terapie:
- Il tumore e la terapia psicooncologica;
- La specialità dell’approccio psicoterapeutico.
2. Cure palliative:
- Le vie del dolore;
- Teoria delle emozioni.
3. Il referral e i modelli di liaison psichiatrica/psicologica.
4. Il Counselling in Medicina specialistica.
• Bibliografia
A. Grossi, E. Toniolo, Psicooncologia: Lo
sviluppo dei trattamenti verso un approccio
integrato, Sapere.
F. De Falco, Psicologia in Oncologia, Edizioni scientifiche Cuzzolin.
C. Roberts, C. Cox et al., Influence of physician comunication on newly diagnoses breast patient’s psycological adjusment and decision making, Cancer, 1994, 74, 336-341.
F. Di Mola, Cure Palliative: approccio multidisciplinare alle malattie inguaribili, Masson, Milano, 1994.
D. Winnicott, Sviluppo affettivo ed ambiente, tr. it., Roma, Armando, 1970.
Dispensa dattiloscritta di A. Basso.
Scienze infermieristiche generali, cliniche e pediatriche
• Obiettivi specifici
Al termine lo studente sarà in grado di:
descrivere le peculiarità dell’assistenza in
generale de l’approccio in particolare alla
persona con patologia oncologica o cronica;
pianificare l’assistenza alla persona affetta
da patologia oncologica, ematologia e dializzata con particolare riferimento all’aspetto curativo, riabilitativo e palliativo;
evidenziare la competenza educativa e
164
relazionale che caratterizza l’attività
dell’infermiere che opera in tale ambito;
definire gli aspetti caratterizzanti l’attività
di un’équipe multidisciplinare impegnata nella gestione delle patologie considerate, anche a livello extraospedaliero;
Riconoscere e riflettere su alcuni quesiti
etici che potrebbero emergere durante
l’assistenza al malato con patologia cronica, ovvero in fase terminale;
comprendere le motivazioni di determinate scelte assistenziali frutto di una partecipazione attiva dell’assistito al progetto
di cura, compreso il ricorso a trattamenti
palliativi o alternativi alla medicina tradizionale;
identificare i modelli assistenziali più
idonei ad erogare un’assistenza infermieristica globale e personalizzata nel contesto considerato.
• Contenuti
Concetti generali: aspetti organizzativi
delle unità operative di oncologia-ematologia-nefrologia e modelli alternativi di
assistenza.
L’accertamento infermieristico e la pianificazione assistenziale standard:
per il malato oncologico in fase diagnostica e terminale;
per la persona dializzata.
Gestione di alcune problematiche assistenziali quali:
effetti collaterali chemio e radioterapia;
dolore globale;
fatigue;
alimentazione;
infezione dell’accesso vascolare nel
paziente dializzato;
infezioni nel paziente immunocompromesso.
Cenni di terapia alternative e di supporto
nella gestione delle problematiche assistenziali (musicoterapica, naturopatia).
L’èquipe multiprofessionale come strumento assistenziale.
Ruolo del volontariato.
Competenza tecnica e relazionale
infermieristica - sede di Mestre
dell’infermiere nell’ambito della medicina palliativa.
Attività di laboratorio (simulazione –
role- playing)
Discussione di un caso clinico in Èquipe
multidisciplinare.
• Bibliografia
L.J. Carpenito, Piani di Assistenza Infermieristica e documentazione, CEA.
Bonetti, Ruffato, Il dolore narrato: la comunicazione con il malato neoplastico grave,
Centro Scientifico editore.
M. Abiven, Accompagnare il malato terminale, Centro scientifico editore.
G. Lovera, Il malato tumorale, Edizioni
medico scientifiche.
Materiale fornito dal docente.
Selezione di letture sui principali argomenti selezionali da riviste scientifiche.
CORSO INTEGRATO DI
INFERMIERISTICA CLINICA IN AREA
MATERNO INFANTILE
Settori scientifico-disciplinari: MED/38
Pediatria, MED/40 Ginecologia,
MED/47 Scienze infermieristiche
ostetrico-ginecologiche, MED/45
Scienze infermieristiche generali,
cliniche e pediatriche, M-PSI/08
Psicologia clinica
• Obiettivi generali
Il corso integrato persegue l’obiettivo di
sviluppare competenze di pianificazione
e gestione dell’assistenza alla donna,
bambino, famiglia.
Al termine lo studente sarà in grado di:
Conoscere gli elementi essenziali della
gravidanza e del parto;
Conoscere le più frequenti patologie ostetrico-ginecologiche;
Saper pianificare ed effettuare interventi
preventivi, curativi e riabilitativi in relazione ai problemi infermieristici della
persona affetta da patologie ostetricoginecologiche in autonomia e collabora-
infermieristica - sede di Mestre
zione con altre figure professionali;
Definire le principali fasi dell’accrescimento e sviluppo cognitivo-relazionale
del bambino
definire le principali patologie in area
pediatrica;
Saper stabilire una relazione positiva con
il bambino e genitori, con particolare
attenzione alle madri in difficoltà dal
punto di vista psicologico o sociale;
Saper affrontare le problematiche dei
bambini extracomunitari;
Definire le principali implicazioni infermieristiche nella somministrazione della
terapia in età pediatrica;
Saper pianificare ed effettuare interventi
preventivi, curativi e riabilitativi in relazione ai problemi assistenziali più complessi riscontrabili in età pediatrica (es.
dolore, patologie croniche e oncologiche).
• Modalità d’esame
L’esame finale consisterà in una prova
scritta per la parte generale del programma e di una parte orale.
Possono essere programmate delle prove
in itinere orali o scritte, comunicate in
tempo utile agli studenti. Le valutazioni
espresse dai docenti avranno esclusivamente valore formativo.
Pediatria
• Obiettivi specifici
Al termine lo studente sarà in grado di:
definire il significato di neonato a termine e descrivere le principali patologie che
possono essere presenti alla nascita;
conoscere e saper valutare le tappe
dell’accrescimento staturo-ponderale e
psicomotorio del bambino;
elencare per le principali patologie
dell’età pediatrica, le caratteristiche fisiopatologiche ed epidemiogiche nonché gli
interventi diagnostico-terapeutici;
• Contenuti
Fasi dell’età evolutiva e pediatrica
Nozioni di puericultura: nascita, bilanci
di crescita e salute.
165
La nutrizione dell’età evolutiva.
Allattamento al seno e allattamento artificiale: vantaggi e svantaggi.
Il divezzamento.
Alimentazione del bambino e dell’adolescente, profilassi dell’obesità e dell’anemia sideropenica.
Il neonato
Adattamento neonatale alla vita extrauterina: respiratorio, cardiocircolatorio e metabolico (glucidico e termoregolazione).
Assistenza al neonato in sala parto: indice di
Apgar, osservazione e assistenza del neonato
nei primi giorni, attività profilattiche e di
screening, il contatto madre-neonato.
Gli itteri neonatali fisiopatologia, complicanze e trattamento.
Definizione e classificazione dei neonati
in base all’età gestazionale e al peso,
caratteristiche fisiche e neurologiche in
base all’età gestazionale.
Il bambino con malattie esantematiche:
scarlattina, varicella, mononucleosi, sesta
malattia e quinta malattia
Le vaccinazioni: vaccini attenuati e inattivati, calendario vaccinale.
Il bambino con alterazioni dell’apparato
respiratorio: segni e sintomi, in particolare la dispnea e i rumori respiratori. Laringite, bronchiolite, asma.
Il bambino con alterazioni del tratto
gastrointestinale: segni e sintomi. Le
enteriti acute, la celiachia
L’ipotiroidismo.
Le infezioni delle vie urinarie.
Le convulsioni febbrili, le crisi epilettiche
e le sincopi.
L’anemia sideropenica.
• Bibliografia
P. Badon, Cesaro, Manuale di Nursing
Pediatrico, CEA.
Materiale fornito dal docente.
Ginecologia
• Obiettivi specifici
Al termine lo studente sarà in grado di:
166
Descrivere gli elementi essenziali della
gravidanza e del parto;
Definire le più frequenti patologie ginecologiche ed ostetriche;
Riconoscere un’urgenza ginecologica ed
ostetrica.
• Contenuti
Richiami alle conoscenze di anatomia e
fisiologia dell’apparato genitale femminile.
Ciclo mestruale. Amenorrea.
Pubertà - patol. Ginec. Adolescenza Contraccezione.
Screening tumori ginecologici.
Menopausa.
Monitoraggio gravidanza.
Parto e puerperio.
Ginecologia Psicosomatica.
Endometriosi - Fibromi uterini.
• Bibliografia
Appunti delle lezioni.
Materiale fornito dal docente.
Scienze infermieristiche ostetrico-ginecologiche
• Obiettivi specifici
Al termine lo studente saprà:
definire gli elementi dell’area relazionale,
educativa e tecnica per l’assistenza alla
persona/coppia/famiglia che presentano
bisogni e problemi relativi alla sfera riproduttiva e sessuale;
pianificare l’assistenza infermieristica
alla donna con problemi ostetrico-ginecologici nelle realtà operative ospedaliere e
territoriali;
identificare le aree d’intervento dell’infermiere nell’ambito dell’équipe multidisciplinare con particolare riferimento alla
collaborazione con la figura ostetrica.
• Contenuti
L’assistenza ostetrica: cenni storici.
Assistenza infermieristica alla donna
durante la gravidanza:
aspetti biofisici e psicosociali della gravidanza fisiologica;
infermieristica - sede di Mestre
educazione sanitaria: igiene, alimentazione, lavoro;
metodiche di preparazione al parto e alla
nascita.
Assistenza infermieristica alla donna nel
parto fisiologico:
accoglimento della donna in sala parto;
ruolo dell’infermiere in sala travaglio e
sala parto;
assistenza alla donna durante il parto ed il
secondamento.
Assistenza infermieristica alla donna
durante il puerperio.
Modificazioni psicofisiche della donna
nel puerperio.
Principali complicanze cui può andare
incontro la puerpera.
Allattamento al seno, complicazioni e
interventi risolutivi.
Assistenza infermieristica alla donna con
gravidanza a rischio:
assistenza alla donna diabetica;
assistenza infermieristica alla donna con
gestosi;
assistenza alla donna con complicazioni
emorragiche.
Assistenza infermieristica alla donna e
alla coppia con problemi della funzione
riproduttiva:
assistenza alla donna con patologia neoplastica;
promozione alla salute.
IVG e consulenza.
Consulenza contraccettiva e in menopausa.
Richiami ai riferimenti legislativi, compreso documento del centro di Bioetica
sulla procreazione assistita.
Assistenza alla donna extracomunitaria.
La violenza nell’ambito familiare.
• Bibliografia
P. Di Giacomo, L.A. Rigon, Assistenza
Infermieristica e ostetrica in area materno
infantile, CEA.
G. Rocco, L. Fabriani, Infermieristica clinica in ostetricia- ginecologia, Mc Graw Hill.
Materiale fornito dal docente.
infermieristica - sede di Mestre
Scienze infermieristiche generali, cliniche e pediatriche
• Obiettivi specifici
Al termine lo studente dovrà:
- descrivere le caratteristiche logico-organizzativo-funzionali dell’ambiente pediatrico
- descrivere le peculiarità del processo
assistenziale in area materno-infantile
(riconoscere l’ importanza del ruolo genitoriale nel processo di cura e assistenza).
- descrivere l’assistenza infermieristica al
neonato a termine in sala parto e al nido.
- descrivere gli elementi generali per
l’assistenza infermieristica correlata ad
alterazioni fisiopatologiche dei diversi
sistemi e/o apparati.
- produrre un piano di assistenza personalizzato secondo il modello dato.
- attuare un approccio assistenziale per
problemi definendo obiettivi e criteri di
risultato misurabili.
- pianificare alcuni problemi collaborativi/complicanze potenziali delle patologie
trattate nel corso di pediatria.
• Contenuti
Caratteristiche strutturali e funzionali dei
reparti di pediatria: gli spazi, l’organizzazione (sicurezza ambientale, il gioco e la
scuola in ospedale)
Il ricovero del bambino: l’assistenza
orientata alla famiglia (principi di riferimento, approccio Brazelton, riferimenti
etico-legislativi)
osservazione ed assistenza al neonato nei
primi giorni di vita, la rianimazione neonatale, educazione alla salute madre-neonato
Elementi generali di assistenza al bambino con problemi fisiopatologici (accertamento, diagnosi infermieristiche, problemi collaborativi/complicanze potenziali)
a carico dei sistemi e/o apparati trattati
nel corso di pediatria.
L’assistenza infermieristica – metodi e
strumenti. Il processo di assistenza in
167
pediatria: l’accertamento e le ipotesi diagnostiche correlate alle alterazioni funzionali (Gordon). Definizione di obiettivi
con criteri di risultato, interventi e razionale scientifico.
Il bambino e il dolore: aspetti culturali e
clinici. Il monitoraggio (metodi di misurazione) e gestione (vie di somministrazione e farmaci). Assistenza al bambino
terminale e alla sua famiglia.
Autoapprendimento.
• Modalità di svolgimento
Saranno condotte attività di laboratorio
per l’implementazione delle abilità di pianificazione dell’assistenza in area materno-infantile su casi clinici. Le esercitazioni saranno svolte mediante metodologia
per piccolo gruppo con socializzazione
guidata dei risultati.
• Bibliografia
P. Badon, Manuale di Nursing Pediatrico,
CEA.
Psicologia clinica
• Obiettivi specifici
Al termine del corso lo studente sarà in
grado di:
avvicinare ed accogliere il bambino ospedalizzato decodificando i suoi principali
bisogni emotivi;
gestire l’ansia ed i comportamenti depressivi, conoscere le dinamiche della separazione e del lutto;
instaurare una comunicazione efficace
ed empatica con il piccolo ricoverato e la
sua famiglia;
riconoscere e gestire gli elementi di
rischio burn-out professionale.
• Contenuti
Aspetti psicologici e comportamentali del
bambino ricoverato. I vissuti di malattia, i
meccanismi di difesa, il concetto di sÈ e
l’immagine corporea: principali correlazioni.
168
La teoria dell’attaccamento primario e la
posizione anaclitica secondo Spitz. La
sofferenza depressiva nel bambino e gli
equivalenti depressivi: enuresi, eczema,
asma, obesità, condotte anoressiche.
La famiglia del bambino malato: reazioni
alla malattia e al ricovero, il ruolo attivo
del genitore nell’assistenza, le ripercussioni familiari.
Il concetto di morte nel bambino e i diversi aspetti dell’ansia di fronte alla morte.
Modalità di comunicazione tra bambino
e clinico: il gioco, il dialogo immaginario,
il disegno, il dialogo tradizionale.
Elementi di comunicazione rappresentativa: l’ascolto attivo, la riformulazione
empatica, l’espressione dei sentimenti.
• Bibliografia
Appunti delle lezioni.
Materiale fornito dal docente.
Testo fondamentale
P. Badon, S. Cesaro, Manuale di Nursing
Pediatrico, CEA.
Testo di approfondimento consigliato
D. Marcelli, Psicopatologia del bambino,
Masson.
infermieristica - sede di Mestre
III anno
CORSO INTEGRATO DI
INFERMIERISTICA CLINICA IN AREA
GERIATRICA E DELLE PATOLOGIE
DISABILI
Settori scientifico-disciplinari: MED/09
Geriatria, MED/34 Medicina fisica e
riabilitativa, MED/33 Malattie apparato
locomotore, MED/26 Neurologia,
MED/48 Scienze infermieristiche e
tecniche neuro-psichiatriche e
riabilitative, MED/45 Scienze
infermieristiche generali, cliniche e
pediatriche
• Obiettivi generali del corso
Il corso integrato persegue l’obiettivo di
sviluppare le competenze di gestione
della persona anziana con problemi cronici e disabilità permanenti.
Al termine lo studente sarà in grado di:
Valutare lo stato biopsicosociale dell’individuo anziano in strutture residenziali,
ospedaliere, al proprio domicilio;
Prevenire e trattare i problemi più frequenti della popolazione anziana;
Descrivere le più frequenti patologie
dell’apparato locomotore;
Proporre interventi di miglioramento
della qualità di vita dei pazienti con problemi cronico-degenerativi.
• Modalità d’esame
L’esame finale consisterà in una prova
orale e, solo per la parte di riabilitazione,
anche in una prova pratica.
Possono essere programmate delle prove
in itinere orali o scritte, comunicate in
tempo utile agli studenti. Le valutazioni
espresse dai docenti avranno esclusivamente valore formativo.
Geriatria
• Obiettivi specifici
Lo studente al termine dovrà:
Descrivere gli aspetti fondamentali con-
infermieristica - sede di Mestre
cernenti l’epidemiologia, la diagnosi, il
trattamento e la riabilitazione delle patologie di interesse geriatrico, maggiormente riscontrabili nelle strutture sanitarie;
Aver acquisito la capacità di osservare e
descrivere i segni e i sintomi che il
paziente presenta
saper individuare, nel colloquio con il
paziente, i dati anamnestici utili ad orientare il lavoro diagnostico.
• Contenuti
Definizione di geriatria, gerontologia e
geralgologia.
Fasi dell’invecchiamento: aspetti biologici e sociali.
L’andamento demografico.
Teorie dell’invecchiamento.
La valutazione funzionale multidimensionale.
Lo strumento della valutazione multidimensionale: scheda SVAMA.
Le sindromi demenziali e gli stati confusionali.
Sindrome da immobilizzazione.
La caduta.
L’osteoporosi.
Malattie cardiovascolari acute: TIA; infarto; emorragia.
Farmaci nell’anziano.
• Bibliografia
Materiale fornito dal docente.
Medicina fisica e riabilitativa
• Obiettivi specifici
Lo studente al termine dovrà:
Definire il ruolo dei vari professionisti
coinvolti nella riabilitazione, con particolare riferimento all’infermiere;
Definire le fasi più importanti dell’intervento riabilitativo per patologie acute e
croniche;
Evidenziare il ruolo dei vari professionisti
nella fase di reinserimento all’interno
della famiglia e della società.
169
• Contenuti
La medicina riabilitativa: definizione.
Menomazione disabilità handicap.
Programmazione attività di recupero.
Fasi dell’intervento riabilitativo.
La programmazione riabilitativa in fase
acuta.
Il paziente con danno neurologico.
Patologia neurologica acuta: posture e
vescica neurologica.
Il paziente ortopedico: problematiche
generali e terapia fisica.
Elementi di Chinesiologia.
• Bibliografia
R. L. Braddom, Medicina Fisica e Riabilitazione, Antonio Delfino Editore, 2005.
A disposizione per fornire articoli e slide
show in itinere agli studenti.
Malattie apparato locomotore
• Obiettivi specifici
Lo studente al termine dovrà:
Descrivere gli aspetti fondamentali concernenti l’epidemiologia, la diagnosi, il
trattamento e la riabilitazione delle patologie di interesse ortopedico, maggiormente riscontrabili nelle strutture sanitarie;
Aver acquisito la capacità di osservare e
descrivere e riferire i segni e i sintomi che
il paziente presenta;
Saper individuare le problematiche assistenziali nell’assistenza pre e post operatoria per le principali patologie trattate.
• Contenuti
Richiami di anatomia e fisiologia
dell’apparato locomotore.
Lesioni fondamentali del tessuto osseo.
Lesioni muscolari, tendinee e nervose di
interesse ortopedico.
Distorsioni lussazioni fratture e fratturelussazioni:
generalità e trattamento;
170
patologie ortopediche dell’infanzia ed età
evolutiva;
Tumori ossei.
• Bibliografia
Appunti delle lezioni.
Dispensa fornita dal docente.
Neurologia
• Obiettivi specifici
Lo studente al termine dovrà:
Descrivere le principali patologie di interesse neurologico il loro trattamento e le
implicazioni assistenziali.
• Contenuti
Approccio al malato neurologico.
La neurologia nell’ambito della medicina
interna.
Le funzioni somatiche (fisiologia e fisiopatologia).
Le funzioni psichiche.
Il substrato biologico (fisiologia e fisiopatologia).
Le sindromi corticali.
Le sindromi eziopatogenetiche.
Le indagini strumentali e di laboratorio:
EEG, EMG, esame del liquor, indagini
radiologiche.
Applicazioni ed esemplificazioni delle
sindromi eziopatogenetiche.
La clinica neurologica.
• Bibliografia
Materiale fornito dal docente.
Scienze infermieristiche e tecniche neuropsichiatriche e riabilitative
• Obiettivi specifici
Lo studente al termine dovrà:
Definire il ruolo dei vari professionisti
coinvolti nella riabilitazione, con particolare riferimento all’infermiere;
Definire le fasi più importanti dell’intervento riabilitativo per patologie acute e
croniche;
Evidenziare il ruolo dei vari professionisti
infermieristica - sede di Mestre
nella fase di reinserimento all’interno
della famiglia e della società.
• Contenuti
Programmazione attività di recupero.
Fasi dell’intervento riabilitativo.
Ruolo dell’infermiere nella continuità
dell’intervento riabilitativo per:
patologia geriatria, neurologica, traumatica.
Attività di laboratorio.
Tecniche di postura e movimentazione.
Esercitazioni.
• Bibliografia
Appunti delle lezioni.
Materiale fornito dal docente.
Scienze infermieristiche generali, cliniche e pediatriche
• Obiettivi specifici
Lo studente al termine dovrà:
Identificare i problemi assistenziali della
persona anziana;
Pianificare l’assistenza infermieristica
nei quadri clinici tipici;
Individuare gli effetti dell’ospedalizzazione e le strategie di prevenzione.
• Contenuti
Cambiamento psico-fisico-sociale
dell’anziano.
Principali quadri clinici:
stroke;
osteoporosi;
demenza;
carenza nutrizionale;
stipsi;
sindrome extrapiramidale;
perdita di autonomia.
Sindrome da sradicamento, perdita della
cognizione spazio-tempo.
Importanza del care-giver, ADI.
Rischio di lesioni da decubito, da caduta.
Contenzione fisica.
Delirio.
Danno da procedure, da farmaci.
171
infermieristica - sede di Mestre
Infezioni ospedaliere.
educazione all’assunzione dei farmaci al
paziente e parenti.
prevenzione nell’invecchiamento.
• Bibliografia
Harrison’s, Principles of Internazionale
Medicine, XV ed., New York, 2001.
Cavazzuti, Cremonini, Assistenza Geriatrica oggi, CEA, 1999.
Chin, Finocchiaro, Rosebrough, Rehabilitation Nursing Pratice, New York, 1998.
Fustaglia, Gerontologia geriatrica, MAEGA
UIL, 1994.
Hobstel, Manuale di geriatria, EDISES,
1993.
Martin, Manuale di gerontologia, 1985.
Basmaijan Kirby, Riabilitazione medica,
Padova, 1989.
Zanetti, La sfida della qualità nell’assistenza agli anziani, Trento, 1985.
CORSO INTEGRATO IN
INFERMIERISTICA CLINICA IN AREA
CRITICA
Settori scientifico-disciplinari: MED/09
Medicina d’urgenza, MED/18 Chirurgia
d’urgenza, MED/41 Anestesiologia,
BIO/14 Farmacologia, M-PSI/08
Psicologia clinica, MED/45 Scienze
infermieristiche generali, cliniche e
pediatriche
• Obiettivi generali del corso
Il corso integrato persegue l’obiettivo di
sviluppare competenze infermieristiche
nella gestione del paziente critico.
Al termine lo studente sarà in grado di:
Identificare le caratteristiche del paziente
critico ed i relativi criteri per il monitoraggio delle funzioni vitali;
Accertare e gestire, applicando prescrizioni diagnostico-terapeutiche, i principali sintomi e segni di insufficienza
d’organo o di sistema con particolare
attenzione a quelli riguardanti l’apparato
cardiovascolare, respiratorio e cerebrale;
Pianificare l’assistenza infermieristica e
gli interventi collaborativi nel paziente
con insufficienza d’organo od apparato
ed in particolare nel paziente con insufficienza respiratoria, cardiovascolare e
cerebrale;
Accertare e gestire i principali percorsi
diagnostico-terapeutici del paziente con
politrauma.
• Modalità d’esame
L’esame finale consisterà in una prova
scritta e orale su caso clinico.
Lo studente potrà sostenere l’esame solo
dopo aver effettuato il periodo di tirocinio
stabilito presso le Unità di area critica.
Possono essere programmate delle prove
in itinere orali o scritte, comunicate in
tempo utile agli studenti. Le valutazioni
espresse dai docenti avranno esclusivamente valore formativo.
Medicina d’urgenza
• Obiettivi specifici
Lo studente al termine dovrà:
Descrivere le principali patologie di
urgenza medica;
Riconoscere segni o parametri che identificano situazioni a rischio per il paziente;
Definire le priorità di intervento, identificando il ruolo dei vari professionisti;
Elencare le varie fasi dell’intervento
extraospedaliero analizzando gli intervento necessari durante il percorso dal
luogo di emergenza sino all’arrivo in
ospedale, compreso le situazioni di catastrofi e calamità naturali.
• Contenuti
Dolore toracico:
generalità;
fisiopatologia;
terapia.
Dispnea:
generalità;
fisiopatologia;
terapia.
172
Sincope e convulsione.
generalità;
fisiopatologia;
terapia.
Dolore addominale.
generalità;
fisiopatologia;
terapia.
Intossicazione alimentare.
Intossicazione da funghi.
Ingestione di sostanze caustiche.
Punture da imenotteri, rettili.
• Bibliografia
Appunti delle lezioni.
Materiale fornito dal docente.
Chirurgia d’urgenza
• Obiettivi specifici
Lo studente al termine dovrà:
Descrivere le principali patologie di
urgenza chirurgica;
Riconoscere segni o parametri che identificano situazioni a rischio per il paziente;
Definire le priorità di intervento identificando il ruolo dei vari professionisti.
• Contenuti
Politraumatizzato:
generalità;
lesioni toraciche (polmonari, bronchiali,
pleuriche);
lesioni addominali;
patologie da schiacciamento.
Maltrattamenti e violenze.
Ischemia acuta arti inferiori.
Trombosi venosa profonda.
Embolia polmonare.
Emorragia digestiva acuta.
Le più comuni patologie in età pediatrica:
atresia esofagea.
• Bibliografia
Appunti delle lezioni.
Materiale fornito dal docente.
infermieristica - sede di Mestre
Anestesiologia
• Obiettivi specifici
Lo studente al termine dovrà:
Riconoscere tempestivamente, attraverso
l’esame obiettivo o attrezzature appropriate segni che identificano situazioni a
rischio della vita del paziente in un contesto di area critica;
Definire i vari tipi di anestesia, loro indicazioni e monitoraggio del paziente.
• Contenuti
Intubazione tracheale.
Anestesia generale:
generalità;
preparazione preoperatoria del paziente;
preparazione sala operatoria e meccaniche di anestesia;
monitoraggio in anestesia;
tempi anestesiologici: induzione, mantenimento e risveglio;
posture in anestesia;
monitoraggio postoperatorio del paziente.
Anestesia subaracnoidea epidurale:
generalità e indicazioni;
preparazione e monitoraggio paziente;
problematiche intra e postoperatorie.
Rianimazione cardiopolmonare di base:
supporto di base funzioni vitali;
attacco cardiaco - morte improvvisa;
sequenza ABC;
ostruzioni vie aeree da corpo estraneo.
Insufficienza respiratoria:
generalità;
fisiopatologia clinica;
principi di trattamento e gestione;
ventilazione e modi di ventilazione.
Shock:
generalità e fisiopatologia,
clinica;
monitoraggio emodinamico invasivo;
principi di trattamento e gestione.
Disturbi della coscienza e coma:
generalità e fisiopatologia;
clinica;
principi di trattamento e gestione.
173
infermieristica - sede di Mestre
Nutrizione artificiale:
generalità;
valutazione dello stato di nutrizione;
principi di nutrizione parenterale totale;
principi di nutrizione entrale.
Principi di microbiologia in terapia intensiva:
generalità campioni microbiologici;
metodi di raccolta e conservazione.
Gestione cateteri e drenaggi.
Attività di laboratorio.
Tecnica di intubazione orotracheale.
Principi di tecnica subaracnoidea epidurale.
BLS.
• Bibliografia
Appunti delle lezioni.
Materiale fornito dal docente.
Farmacologia
• Obiettivi specifici
Lo studente al termine del corso dovrà:
Descrivere gli effetti tossici delle sostanze
chimiche sugli organismi viventi;
Conoscere meccanismi o condizioni
attraverso i quali tali effetti si producono.
• Contenuti
Avvelenamento: generalità.
Intossicazione da oppiacei.
Intossicazione da barbiturici e benzodiazepine.
Intossicazione da digitale, triciclici e anticolinergici.
Intossicazione da CO.
Tossicologia alimentare.
Tossicologia in età pediatrica.
Modalità di svolgimento.
Psicologia clinica
• Obiettivi specifici
Lo studente al termine sarà in grado di:
Aumentare le competenze assertive attraverso il controllo sulla vita emotiva, con
l’apprendimento di specifiche abilità
comunicative, capacità di esprimere i propri sentimenti, capacità di negoziazione;
Valutare e comprendere la situazione
acuta sia nell’urgenza chirurgica che in
quella determinata da eventi traumatici,
politraumatici, tentativi di suicidio o
rischio suicidarlo per ingestione di farmaci e altre sostanze.
• Contenuti
Shock traumatico:
individuazione;
sostegno;
superamento;
elaborazione.
Eventi destabilizzanti:
gestione degli stati emotivi per chi li subisce e per la ricaduta sui famigliari ed altri.
Comportamento aggressivo e violento in
psichiatria:
gestione.
Paziente mutagico:
caratteristiche;
gestione infermieristica.
Disturbo postraumatico da stress:
descrizione,
riconoscimento;
gestione.
Anamnesi del dolore:
elaborazione del dolore;
colloquio con il paziente e i familiari.
Lutto:
elaborazione anticipata.
Il silenzio del morire.
• Modalità di svolgimento
Lezioni frontali.
• Bibliografia
Appunti delle lezioni.
Materiale fornito dal docente.
• Bibliografia
M. Furlanut, Farmacologia generale e clinica per le lauree triennali, Padova, Piccin, 2003.
Scienze infermieristiche generali, cliniche e pediatriche
• Obiettivi specifici
Lo studente al termine dovrà:
174
Conoscere e descrivere gli ambiti e le
variabili organizzative del contesto operativo dell’area critica che possono condizionare l’efficacia e l’efficienza delle prestazioni assistenziali;
Identificare le responsabilità e le competenze delle figure professionali che operano in area critica;
Rilevare ed interpretare i bisogni di assistenza infermieristica della persona che
si trova in situazioni di precarietà vitale e
soggetta a continui e non sempre prevedibili mutamenti clinico assistenziali;
Conoscere ed attuare il procedimento diagnostico clinico infermieristico per la formulazione del progetto assistenziale e
delle principali prestazioni infermieristiche da assicurare alla persona in critiche
in ambito territoriale che ospedaliero, in
modo tempestivo, continuo, intensivo e
globale e con una attenta valutazione dei
risultati assistenziali;
Garantire il rispetto della dignità della
qualità della vita e della morte della persona e del diritto a mantenere i propri
legami significativi con il contesto familiare e sociale.
• Contenuti
Aspetti generali dell’area critica:
definizione di area critica;
definizione di persona in condizioni critiche;
definizione delle figure professionali
dell’équipe in area critica, responsabilità
e meccanismi di integrazione.
La relazione di aiuto con il silenzio indotto e la stimolazione sensoriale:
la relazione d’aiuto con la persona in condizioni critiche e con i familiari con particolare riferimento alle problematiche
relative al contesto socio culturale, organizzativo ed alla situazione clinica assistenziale (es. silenzio indotto, donazione
d’organo):
l’infermiere e la stimolazione sensoriale.
L’assistenza infermieristica in area critica
infermieristica - sede di Mestre
in ambito territoriale e ospedaliero:
algoritmo del soccorso sanitario 118 e
analisi della legislazione vigente;
variabili organizzative e fattori di complessità in area critica;
le strutture e il personale del soccorso
sanitario nell’emergenza in ambito territoriale;
l’assistenza infermieristica nell’emergenza in ambito territoriale;
gli strumenti operativi e il sistema informativo utilizzato;
le strutture e il personale in ambito ospedaliero in pronto soccorso e in terapia
intensiva;
l’assistenza infermieristica nell’emergenza in ambito ospedaliero: strumenti operativi e sistema informativo.
Percorsi assistenziali infermieristici sia
in ambito territoriale sia in ambito ospedaliero, riferiti a:
persona in condizioni critiche dovute a
problemi cardiocircolatori;
persona in condizioni critiche dovute a
problemi respiratori;
persona in condizioni critiche dovute a
problemi traumatici;
persona in condizioni critiche dovute a
ustioni;
persona in condizioni critiche dovute a
problemi neurologici;
la donazione d’organo: assistenza infermieristica alla persona in morte cerebrale, probabile donatore d’organo e al ricevente.
• Bibliografia
Appunti delle lezioni.
Materiale fornito dal docente.
175
infermieristica - sede di Mestre
CORSO INTEGRATO DI
INFERMIERISTICA CLINICA NELLE
PATOLOGIE TESTA-COLLO
Settori scientifico-disciplinari: MED/29
Chirurgia maxillofacciale, MED/27
Neurochirurgia, MED/30 Malattie
apparato visivo, MED/31
Otorinolaringoiatria, MED/45 Scienze
infermieristiche generali, cliniche e
pediatriche
• Obiettivi generali del corso
Il corso integrato persegue l’obiettivo di
fornire conoscenze di base.
Per l’assistenza al paziente con patologie
comuni della testa e del collo (es. traumi
cranici, fratture del massiccio facciale,
postumi di intervento su capo e collo,
gestione delle tracheotomie, problematiche relative all’assistenza delle prime vie
aeree e digestive) sia in ambito ospedaliero che territoriale.
Per l’interpretazione degli handicap neurosensoriali specifici e motori della sfera
testa e collo (ipoacusia, riduzione
dell’acuità visiva, alterazioni neuromuscolari correlate con masticazione, deglutizione e articolazione della parola) al fine
di un corretto rapporto infermierepaziente e dell’assistenza domiciliare.
• Modalità d’esame
L’esame finale consisterà in una prova
orale.
Possono essere programmate delle prove
in itinere orali o scritte, comunicate in
tempo utile agli studenti. Le valutazioni
espresse dai docenti avranno esclusivamente valore formativo.
Malattie apparato visivo
• Obiettivi specifici
Lo studente al termine dovrà:
Descrivere le principali patologie di interesse oculistico, il loro trattamento e le
implicazioni assistenziali.
• Contenuti
Anatomia e fisiologia.
Semeiotica strumentale.
Patologia delle palpebre: calazio.
Patologia del sistema lacrimale: dacriocistite dei neonati, dacriocistite acuta.
Patologia della congiuntiva: congiuntiviti
catarrali, congiuntiviti virali, congiuntiviti allergiche.
Patologia della cornea: ulcere corneali,
cheratite erpetica.
Patologie dell’uvea: iridociclite.
Patologie del cristallino: catarrata.
Patologie dell’entità retino-vitreale: occlusione dell’arteria centrale della retina,
occlusione della vena centrale della retina, degenerazioni maculari senili.
Glaucoma: acuto, cronico semplice.
Neuroftalmologia: papilla da stasi, neuriti ottiche, vie ottiche, vizi di refrazione.
Occhio e malattie generali: retinopatia
diabetica.
Farmacologia oculare.
• Bibliografia
Appunti delle lezioni.
Materiale fornito dal docente.
Otorinolaringoiatria
• Obiettivi specifici
Lo studente al termine dovrà:
descrivere le principali patologie di interesse otorinolaringoiatrico, il loro trattamento e le implicazioni assistenziali
• Contenuti
Otologia.
Cenni di anatomia e fisiologia.
Patologie dell’orecchio esterno.
Patologie orecchio medicio.
Patologie orecchio interno.
La sordità.
La vertigine.
Urgenze otologiche.
Rinologia.
Cenni di anatomia e fisiologia.
Patologie del naso.
176
Patologie dei seni paranasali.
Urgenze rinologiche.
Faringo-larinologia.
Cenni di anatomia e fisiologia.
Patologia della faringe.
Patologia della laringe.
Urgenze delle vie aeree inferiori e
dell’esofago.
• Bibliografia
Appunti delle lezioni.
Materiale fornito dal docente.
Chirurgia maxillofacciale
• Obiettivi specifici
Lo studente al termine dovrà:
Definire le priorità d’intervento nel
paziente con traumi del massiccio facciale;
Elencare le principali problematiche assistenziali pre e post intervento;
Evidenziare anche le possibili complicanze a breve e lungo termine.
• Contenuti
Traumi facciali.
Neoplasie cavo orale.
Problematiche del paziente sottoposto ad
intervento.
Principi di riabilitazione.
• Bibliografia
Appunti delle lezioni.
Materiale fornito dal docente.
Neurochirurgia
• Obiettivi specifici
Lo studente al termine dovrà:
definire le priorità d’intervento nel
paziente con trauma cranico;
elencare le principali problematiche assistenziali pre e post intervento;
evidenziare anche le possibili complicanze a breve e lungo termine.
• Contenuti
Trauma cranico.
infermieristica - sede di Mestre
Aneurisma.
Emorragie.
Tumori cerebrali.
Problematiche del paziente neurochirurgico.
• Bibliografia
Appunti delle lezioni.
Materiale fornito dal docente.
Scienze infermieristiche generali, cliniche e pediatriche
• Obiettivi specifici
Lo studente al termine dovrà:
conoscere e descrivere gli ambiti e le
variabili organizzative del contesto operativo dell’area dell’urgenza ed emergenza
territoriale ed ospedaliera che condizionano l’efficacia e l’efficienza delle prestazioni assistenziali in riferimento ai traumi testa-collo;
conoscere ed attuare il progetto assistenziale in modo da assicurare alla persona
in ambito extra ed intraospedaliero in
modo tempestivo, continuo e globale le
principali prestazioni infermieristiche;
definire il ruolo dell’infermiere nella riabilitazione del paziente con particolare
riferimento alle problematiche legate
all’alterazione del concetto di sé.
• Contenuti
Richiami alle conoscenze di: protocolli,
procedure, linee guida e percorsi diagnostico-terapeutici.
Pianificazione assistenziale pre e post
operatoria al paziente con:
trauma cranico;
aneurisma;
emorragia;
trauma facciale;
patologie degenerative.
Alterazione del concetto di sé.
Ruolo dell’infermiere all’interno
dell’équipe multiprofessionale.
177
infermieristica - sede di Mestre
CORSO INTEGRATO DI ASPETTI
GIURIDICI DELLA PROFESSIONE
Settori scientifico-disciplinari: MED/43
Medicina legale, MED/43 Bioetica,
MED/44 Medicina del lavoro, IUS/09
Istituzioni di diritto pubblico, IUS/07
Diritto del lavoro, MED/45 Scienze
infermieristiche generali, cliniche e
pediatriche
• Obiettivi generali del corso
Il corso integrato persegue l’obiettivo di
sviluppare competenze sulla responsabilità professionale e sui diritti della persona assistita.
Al termine lo studente dovrebbe essere in
grado di:
Indicare i principi del servizio sanitario
nazionale italiano, le norme e gli strumenti di programmazione sanitaria;
Definire gli scopi dei codici deontologici;
Conoscere la normativa che regola l’esercizio e la responsabilità professionale;
Descrivere le strategie di promozione
della salute e controllo dei rischi nel
luogo di lavoro;
Descrivere le leggi dell’ordinamento giuridico italiano che influiscono sulla professione infermieristica;
Applicare nella pratica professionale i
principi della bioetica maturati durante il
corso.
• Modalità d’esame
L’esame finale consisterà in una prova
scritta.
Possono essere programmate delle prove
in itinere orali o scritte, comunicate in
tempo utile agli studenti. Le valutazioni
espresse dai docenti avranno esclusivamente valore formativo.
Medicina legale
• Obiettivi specifici
Lo studente al termine sarà in grado di
conoscere le norme legali che regolano
l’esercizio della professione e le leggi e
regolamenti amministrativi che hanno
riferimento con l’attività sanitaria. Saprà
inoltre descrivere le responsabilità professionali in ambito penale e civile.
• Contenuti
Introduzione alla materia
Concetti penalistici
il reato;
l’imputabilità;
i delitti di percosse e lesioni personali;
omicidio e suicidio;
infanticidio.
La responsabilità professionale dell’operatore sanitario
le basi giuridiche della responsabilità professionale;
l’informazione del paziente e il consenso
all’atto sanitario,lo stato di necessità, il
referto, l’omissione di soccorso, il segreto
professionale, l’esercizio abusivo della
professione, la cartella clinica;
i trattamenti sanitari obbligatori;
la legge 194/78;
la legge sui trapianti;
la violenza sessuale;
l’infezione da HIV e problematiche correlate.
Medicina legale e assicurativa
elementi di polizia mortuaria e tanatologia.
• Bibliografia
Materiale fornito dal docente.
Bioetica
• Obiettivi specifici
Lo studente al termine avrà le conoscenze
di base per affrontare le principali questioni di bioetica nella pratica sanitaria.
• Contenuti
I modulo: bioetica nella pratica sanitaria.
Definizione.
Principi di etica biomedica.
Modelli relazionali.
Comitati di bioetica.
Consenso informato.
178
Direttive anticipate.
Descrizione della metodologia di analisi
etica dei casi clinici.
II modulo: Questioni bioetiche relative
all’inizio della vita umana.
Aborto e identità e stato dell’embrione
umano.
Diagnosi prenatale.
Fecondazione assistita.
III modulo questioni bioetiche relative
alla fine della vita umana.
Eutanasia.
Accanimento terapeutico.
Cure palliative.
• Bibliografia
Materiale fornito dal docente.
Medicina del lavoro
• Obiettivi specifici
Lo studente al termine dovrà conoscere le
attuali disposizioni di legge in materia di
infortuni sul lavoro e malattie professionali, elencare i principali fattori di rischio
nell’ambito lavorativo-sanitario.
• Contenuti
Aspetti normativi: evoluzione e attuali
disposizioni.
Fattori di rischio: classificazione.
Metodo di studio delle criticità in un
ambiente lavorativo.
Fattori di rischio in ambito sanitario.
Concetto di infortunio sul lavoro e malattia professionale.
Nuovi orientamenti normativi e giurisprudenziali: mobbing e patologie da
vibrazioni.
• Bibliografia
Materiale fornito dal docente.
Istituzioni di diritto pubblico
• Obiettivi specifici
Lo studente al termine dovrà conoscere le
principali norme del diritto pubblico e i
principi della costituzione italiana con
infermieristica - sede di Mestre
particolare riferimento all’ambito sanitario. Saprà inoltre evidenziare i principi
che sono stati il fondamento per la nascita ed evoluzione del servizio sanitario
nazionale.
• Contenuti
Elementi di diritto pubblico
corpo sociale e ordinamento giuridico;
norma giuridica e soggetti giuridici;
il sistema delle fonti del diritto;
diritto oggettivo e diritto soggettivo;
capacità giuridica e capacità di agire;
concetto di diritto pubblico e i suoi rami;
il diritto costituzionale;
concetto di stato e i suoi elementi;
forme di stato e forme di governo;
lo stato, la comunità internazionale,
l’unione europea;
la costituzione italiana: genesi struttura
caratteri;
organi costituzionali della repubblica italiana;
i diritti della personalità e le libertà fondamentali;
l’organizzazione generale dello stato;
il sistema vigente delle autonomie locali.
Profili di diritto e organizzazione sanitaria.
Cenni sull’evoluzione del diritto sanitario
quale branca del diritto pubblico.
Art. 32 costituzione sanitaria e il diritto
alla salute.
L’istituzione ed evoluzione del servizio
sanitario nazionale.
Il concetto di tutela alla salute e le fonti di
tali diritto.
L’organizzazione attuale del SSN.
Il principio dell’integrazione tra i servizio
sanitari e sociali.
Le strutture sanitarie private e loro integrazione nel SSN.
Le varie professioni sanitarie ieri e oggi.
• Bibliografia
Dispensa fornita dal docente.
infermieristica - sede di Mestre
179
Diritto del lavoro
• Obiettivi specifici
Lo studente al termine conoscerà le principali norme di diritto del lavoro, con particolare riferimento al contratto di lavoro
e relative responsabilità del professionista infermiere.
Questo corso ha la finalità di approfondire gli ambiti di competenza infermieristica con particolare riferimento agli aspetti
giuridico-legali in specifiche situazioni
operative, alla integrazione con le figure
di supporto e alla prevenzione del rischio
clinico.
• Contenuti
Elementi del diritto del lavoro
impresa e lavoro umano;
concetto di diritto del lavoro;
il rapporto di lavoro dipendente.
Origine, struttura e contenuto del rapporto di lavoro.
Doveri e diritti del datore di lavoro, in particolare la serrata.
Doveri e diritti del lavoratore, in particolare il diritto allo sciopero.
Evoluzione del diritto del lavoro.
La cessazione del rapporto di lavoro.
Rapporti particolari di lavoro.
Il rapporto di pubblico impiego.
Profili del rapporto di lavoro subordinato.
Principi sulla contrattazione collettiva di
lavoro.
Il contratto individuale di lavoro.
La contrattazione nel pubblico impiego.
Il personale del sistema sanitario nazionale.
Diritti doveri e responsabilità dell’infermiere.
• Contenuti
I Modulo (ore 4): L’esercizio professionale
infermieristico
Obiettivi:
Lo studente alla fine del modulo deve
essere in grado di:
- descrivere le norme che regolano l’esercizio professionale infermieristico;
- descrivere il significato di autonomia e
di responsabilità;
- individuare ambiti di autonomia e di
interdipendenza professionale e relative
responsabilità.
Contenuti:
Le normativa concernente l’esercizio professionale infermieristico.
Definizione di autonomia professionale.
Definizione di responsabilità professionale.
La funzione infermieristica e le aree di
integrazione e di collaborazione con le
altre figure sanitarie.
II Modulo (8 ore: Inserimento ed integrazione con le figure di supporto
Obiettivi:
- descrivere i compiti delle figure di supporto;
- descrivere le differenze esistenti tra il
concetto di delega e di assegnazione di un
compito.
Contenuti:
Profilo dell’ ASSS, OTAA/OAA, OSS,
OSS con formazione complementare;
Concetto di delega;
Concetto di attribuzione di un compito;
Criteri di complessità assistenziale in
base ai quali attribuire i compiti;
Aspetti medico-legali connessi alla attribuzione di compiti;
• Bibliografia
Dispensa fornita dal docente.
Scienze infermieristiche generali, cliniche e pediatriche
• Obiettivi specifici
Il D.M. 739 definisce l’infermiere un operatore responsabile dell’assistenza infermieristica. Da ciò consegue la necessità
di una preparazione tecnico scientifica
ampia ed approfondita, che ponga l’infermiere nella condizione di rispondere con
competenza alle sempre maggiori esigenze della società.
180
Modelli organizzativi a confronto: tradizionale e primary nurse.
III modulo (8 ore): Clinical risk management
Obiettivi:
- approfondire le conoscenze sulle caratteristiche e sull’epidemiologia del rischio
clinico;
- approfondire le conoscenze sulle implicazioni economiche e medico legali correlate agli errori in ambito clinico;
- sviluppare la capacità di prevenzione,
analisi e gestione del rischio clinico.
Contenuti:
Il rischio clinico: definizione
Il risk management: inquadramento e
riferimenti normativi;
L’ errore in medicina: caratteristiche, epidemiologia e classificazione degli errori;
I costi dell’ errore;
Imparare dall’ errore: approccio sistemico e cultura aziendale;
Aspetti etici e medico legali;
I processi organizzativi che favoriscono
l’errore;
Individuazione e segnalazione del rischio
clinico: i processi a rischio, incident
reporting;
Analisi del rischio clinico: audit clinici,
root cause analysis, Failure Mode and
Effect Analysis (F.M.E.A.);
La prevenzione del rischio clinico attraverso l’ implementazione di strumenti e
metodologie.
• Modalità di svolgimento
Lezione frontale
Analisi di casi
• Bibliografia
A. Negrisolo, Infermieristica generale e clinica di base, Mc Graw -Hill, Milano, 2001.
A. Cinotti, La gestione del rischio clinico,
Pensiero Scientifico, Milano, 2004.
Linee guida del ministero della salute, Risk
management in sanità: il problema degli
errori 2004 www.sanita.it
infermieristica - sede di Mestre
Articoli tratti da riviste infermieristiche e
giuridiche distribuiti dalla docente.
CORSO INTEGRATO DI
INFERMIERISTICA COMUNITARIA
Settori scientifico-disciplinari: M-FIL/03
Filosofia morale, M-PED/01 Pedagogia
generale e sociale, M-PSI/04 Psicologia
dello sviluppo dell’educazione, MED/45
Scienze infermieristiche generali,
cliniche e pediatriche
• Obiettivi generali del corso
Il corso integrato persegue l’obiettivo di
sviluppare competenze professionali preventive e di gestione di processi assistenziali nella comunità. Al termine lo studente sarà in grado di:
Approfondire i processi di apprendimento dell’adulto e le strategie di insegnamento efficaci;
Progettare un intervento di educazione
sanitaria;
Attivare le risorse della comunità e utilizzare strategie di presa in carico dell’utente a domicilio;
Definire il profilo di competenze
dell’infermiere di comunità.
• Modalità d’esame
L’esame finale consisterà in una prova
orale.
Possono essere programmate delle prove
in itinere orali o scritte, comunicate in
tempo utile agli studenti. Le valutazioni
espresse dai docenti avranno esclusivamente valore formativo.
Filosofia morale
• Obiettivi specifici
Lo studente al termine dovrà conoscere i
fondamenti della filosofia in generale e
della filosofia morale, in particolare; definire e comprendere termini e concetti;
usare un lessico specifico, riflettere sul
dibattito contemporaneo in relazione ai
temi emergenti della filosofia morale.
181
infermieristica - sede di Mestre
• Contenuti
La nascita della filosofia in Grecia.
La filosofia. Creazione originale dello spirito greco.
Le condizioni socio politiche.
La cultura prefilosofica.
Il rapporto tra mito e filosofia.
La filosofia come scienza rigorosa.
La specificità della filosofia rispetto alla
altre forme di sapere.
La filosofia come scienza e come saggezza.
Filosofia come scienza del fondamento.
Filosofia come sapere assoluto.
Filosofia come dottrina generale della
conoscenza.
I problemi indagati dalla filosofia.
La filosofia morale.
Etica e morale.
I due modelli dell’etica.
Dibattito contemporaneo.
I temi della filosofia morale.
Virt.
Libertà.
Responsabilità.
Bene.
Male.
Intersoggettività.
• Bibliografia
Rossi, Viano, Storia della filosofia, Laterza,
1993.
Vigna, a cura di, Introduzione all’etica,
Vita e pensiero, Milano, 1998.
Jonas, Il principio della responsabilità,
Einaudi, Torino, 1990.
Jonas, Tecnica medicina ed etica, Einaudi,
Torino, 1997.
Volpi, Dizionario delle opere filosofiche,
Mondatori, 2000.
Abbagnano, Dizionario di filosofia, UTET,
Torino, 1971.
Buber, Ich und Du Leipzig, 1923.
Materiale fornito dal docente.
Pedagogia generale e sociale
• Obiettivi specifici
Lo studente dovrà:
Definire il concetto di pedagogia e i rapporti con altre scienze umanistiche;
Definire il concetto di progettazione
didattica e gli ambiti di intervento infermieristici.
• Contenuti
Pedagogia in ambito infermieristico (funzione informativa ed educativa - centralità
della relazione operatore utente).
Exursus storico dello sviluppo e dei rapporti tra pedagogia-psicologia e società
(diverse correnti psicologiche: comportamentismo, fenomenologia, psicologia
genetica, dinamica e cognitivismo).
La programmazione dell’attività educativa.
Bisogni educativi della persona in situazioni di partenza.
Come determinare gli obiettivi educativi
generali o finali.
La progettazione degli obiettivi didattici o
intermedi.
Caratteristiche degli obiettivi didattici o
intermedi.
Rapporti con l’utente e obiettivi didattici.
I metodi.
Un metodo a misura di ciascuno.
I ruoli del rapporto educativo.
• Bibliografia
Appunti delle lezioni.
Materiale fornito dal docente.
Psicologia dello sviluppo e dell’educazione
• Obiettivi specifici
Lo studente al termine dovrà comprendere le dinamiche dei processi di apprendimento nelle varie età della persona al fine
di rendere più efficace la progettazione
delle attività infermieristiche.
• Contenuti
Concetti fondamentali della psicologia
dello sviluppo e dell’educazione.
Fasi evolutive, psicologiche e comportamentali della persona.
182
Struttura, organizzazione, funzionamento del gruppo.
Lavoro d’équipe in ambito sanitario.
Aspetti psicologici nella progettazione
delle attività infermieristiche.
• Bibliografia
Materiale fornito dal docente.
Scienze infermieristiche generali, cliniche e pediatriche
• Obiettivi specifici
Lo studente al termine dovrà definire i
concetti di educazione sanitaria e promozione della salute e individuare il ruolo
dell’infermiere nell’ambito della progettazione degli interventi educativi.
• Contenuti
Educazione sanitaria e promozione della
salute.
Finalità e funzioni.
Modelli di intervento, attività essenziali,
azioni strategiche.
Fattori che influenzano la salute e gli stili
di vita.
Educazione alla salute.
Apporti educativi.
Aree di influenza.
Scienze coinvolte.
Ruolo del SSN.
Ruolo degli infermieri.
La diagnosi di comunità.
Dati e informazioni di ordine demografico, sanitario, sociale, culturale, economico.
Indici e indicatori.
Metodologia di ricerca.
La progettazione dell’intervento educativo.
La riunione in un contesto di educazione
alla salute.
• Bibliografia
Materiale fornito dal docente.
infermieristica - sede di Mestre
CORSO INTEGRATO DI
METODOLOGIA DI
ORGANIZZAZIONE DEI PROCESSI
ASSISTENZIALI
Settori scientifico-disciplinari:
SECS-P/07 Economia aziendale,
SECS-P/10 Organizzazione aziendale,
MED/45 Scienze infermieristiche
generali, cliniche e pediatriche
• Obiettivi generali del corso
Il corso integrato persegue l’obiettivo di
fornire allo studente le conoscenze di
base sulla gestione dei servizi sanitari a
livello nazionale, regionale e locale. Al
termine lo studente sarà in grado di:
identificare il ruolo del SSN nel contesto
della società;
comprendere le principali modalità organizzative dei sistemi sanitari;
apprendere i principali concetti, strumenti e metodi dell’economia applicati
alla sanità;
apprendere i concetti di miglioramento
continuo della qualità e del controllo di
qualità in medicina.
• Modalità d’esame
L’esame finale consisterà in una prova
scritta.
Economia aziendale
• Obiettivi specifici
Lo studente al termine dovrà conoscere i
criteri guida della gestione delle aziende
sanitarie, conoscere i vari sistemi di
finanziamento e strumenti di programmazione delle aziende sanitarie.
• Contenuti
Il campo di studio dell’economia.
L’economia politica.
L’economia aziendale.
L’economia sanitaria.
Sistema di finanziamento (dal FSN al
FSR, al riparto delle aziende sanitarie).
La competizione tra aziende e il meccanismo della mobilità sanitaria.
183
infermieristica - sede di Mestre
Criteri guida applicati nella gestione delle
aziende sanitarie: efficacia, efficienza,
produttività, economicità.
Gli strumenti delle programmazione
sanitaria in base alla normativa vigente.
La metodica di budget.
Le dinamiche che determinano domanda-offerta di salute.
La definizione di “prodotto” in sanità.
La classificazione dei costi: costi diretti e
costi indiretti.
La misurazione nelle aziende sanitarie:
scopi e caratteristiche del DRG.
• Bibliografia
D’Innocenzo Marinella, Trippetti Stefano, Argomenti di economia per le professioni
sanitarie, Mc Graw-Hill, Milano, 2006
Materiale fornito dal docente.
Organizzazione aziendale
• Obiettivi specifici
Lo studente al termine dovrà conoscere le
diverse componenti l’organizzazione
macro e microeconomica, nonché gli
aspetti organizzativi del lavoro nell’ambito dei servizi sanitari e socio sanitari.
• Contenuti
Concetto economico di azienda sanitaria.
Organizzazione macroeconomia.
Il mercato dei servizi sanitari:
caratteristiche distintive;
i modelli organizzativo-economici dei
servizi sanitari e sociosanitari;
le diverse forme organizzative dei servizi
sanitari (SSN, mutualistico pubblico,
misti pubblico-privato);
confronto internazionale: i modelli inglese, tedesco, americano.
Le tendenze in atto.
Organizzazione microeconomica.
Fattori di complessità nel governo delle
aziende sanitarie e impatto sui processi
decisionali.
Le specificità decisionali, organizzative e
gestionali delle aziende sanitarie.
L’influenza delle dinamiche politico istituzionali e del sistema del pubblico
impiego sugli assetti organizzativo aziendali.
Le caratteristiche del contesto in cui operano le aziende sanitarie e il loro percorso
di sviluppo.
Organizzazione del lavoro.
La configurazione delle variabili organizzative.
L’organizzazione dell’area amministrativa.
La gestione del personale.
La valutazione del personale nel contesto
sanitario.
La libera professione come strumento di
gestione del personale.
Determinazione e verifica della compatibilità economica.
La programmazione e il controllo della
gestione delle aziende sanitarie.
La misurazione dei valori:
costi e decisione delle aziende sanitarie;
gli strumenti della gestione manageriale
(sistemi di valutazione della performance, l’activity based costing).
• Bibliografia
Materiale fornito dal docente.
Scienze infermieristiche generali, cliniche e pediatriche
• Obiettivi specifici
Lo studente al termine del corso dovrà
riconoscere i modelli organizzativi che
caratterizzano il Sistema Infermieristico,
individuare le attività proprie e da delegare, conoscere i concetti fondamentali
della qualità e gli strumenti di integrazione da applicare nei contesti operativi
• Contenuti
L’azienda sanitaria e il modello organizzativo aziendale: normativa, organi, l’atto
aziendale.
Analisi dell’organizzazione: l’organizzazione scientifica del lavoro (Frederick
184
Taylor); la scuola delle relazioni umane
(Elton Mayo); l’approccio sistemico:
variabili ambientali, tecniche, istituzionali, individuali, sociali, organizzative;
l’organigramma; risultati, prestazioni;
l’approccio secondo Henry Mintzberg: i
meccanismi di coordinamento, le configurazioni organizzative (struttura semplice, burocrazia meccanica, burocrazia
professionale, soluzione divisionale,
adhocrazia).
L’organizzazione della funzione infermieristica: servizio infermieristico, dirigenza e coordinamento.
Modalità di organizzazione dell’assistenza infermieristica: team nursing, primary
nursing, case management nursing,
functional nursing; l’oss e l’attribuzione
di attività infermieristiche.
Il governo clinico e l’evidence based nursing.
Gli strumenti per l’assistenza infermieristica: linee guida, protocolli, procedure,
audit clinico.
L’appropriatezza delle prestazioni infermieristiche: matrici di responsabilità, diagrammi di Gantt, diagrammi di flusso.
La qualità dell’assistenza infermieristica:
definizione, dimensioni; misura e analisi: indicatori (efficacia, efficienza, appropriatezza, competenza, continuità, accessibilità, umanizzazione, sicurezza);
miglioramento continuo della qualità.
infermieristica - sede di Mestre
Lavoro autogestito.
Analisi aziendale secondo Mintzberg.
Confronto di una linea guida/protocollo
applicato in una U.O. di tirocinio con la
linea guida internazionale.
• Modalità d’esame
Prova scritta.
• Bibliografia
A. Destrebecq, S. Terzoni, Management
Infermieristico, Carocci Faber, Roma,
2007.
M. D’Innocenzo, S. Trippetti, Argomenti
di economia per le professioni sanitarie,
McGraw-Hill, Milano, 2006.
Ch. Moiset, M. Vanzetta, La qualità
nell’assistenza infermieristica, McGrawHill, Milano, 2006.
Bibliografia di approfondimento:
A. Pignatto, C. Regazzo, Organizzazione e
qualità nei servizi socio-sanitari, Carocci
Faber, Roma, 2004.
G. Pontello, Il management infermieristico,
Masson, Milano, 2004.
P. Chiari, D. Mosci, E. Naldi, L’infermieristica basata su prove di efficacia, McGrawHill, Milano, 2006.
P. Chiari, A. Santullo, L’infermiere case
manager, McGraw-Hill, Milano, 2001.
E. Malinverno, La qualità dell’assistenza
infermieristica, Carocci Faber, Roma,
2005.
corso di laurea
in infermieristica
sede di Pordenone
infermieristica - sede di Pordenone
I anno
CORSO INTEGRATO DI BASI
MOLECOLARI DELLA VITA
Settori scientifico-disciplinari: BIO/10
Biochimica, BIO/13 Biologia applicata,
MED/03 Genetica medica
I programmi saranno comunicati dai
docenti del corso entro l’inizio delle lezioni.
CORSO INTEGRATO DI BASI
MORFO-STRUTTURALI DEL CORPO
UMANO
Settori scientifico-disciplinari: BIO/17
Istologia, BIO/16 Anatomia umana
I programmi saranno comunicati dai
docenti del corso entro l’inizio delle lezioni.
CORSO INTEGRATO DI
FONDAMENTI DI INFERMIERISTICA
Settori scientifico-disciplinari: M-PSI/01
Psicologia generale, SPS/07 Sociologia
generale, MED/45 Infermieristica
generale
I programmi saranno comunicati dai
docenti del corso entro l’inizio delle lezioni.
CORSO INTEGRATO DI
PREVENZIONE E SICUREZZA
Settori scientifico-disciplinari: MED/42
Igiene generale, MED/44 Sicurezza nei
luoghi di lavoro, MED/45 Infermieristica
preventiva
I programmi saranno comunicati dai
docenti del corso entro l’inizio delle lezioni.
187
CORSO INTEGRATO DI BASI
FUNZIONALI DEL CORPO UMANO
Settori scientifico-disciplinari: FIS/07
Fisica applicata, BIO/09 Fisiologia
I programmi saranno comunicati dai
docenti del corso entro l’inizio delle lezioni.
CORSO INTEGRATO DI BASI DI
PATOLOGIA
Settori scientifico-disciplinari: MED/04
Patologia generale, MED/04
Fisiopatologia, MED/04 Immunologia,
MED/07 Microbiologia, microbiologia
clinica
I programmi saranno comunicati dai
docenti del corso entro l’inizio delle lezioni.
CORSO INTEGRATO DI
INFERMIERISTICA CLINICA
Settori scientifico-disciplinari: MED/05
Patologia clinica, BIO/14 Farmacologia,
MED/45 Metodologia clinica applicata
I programmi saranno comunicati dai
docenti del corso entro l’inizio delle lezioni.
188
infermieristica - sede di Pordenone
II anno
CORSO INTEGRATO DI
INFERMIERISTICA CLINICA E
SCIENZE UMANE IN AREA MEDICA
Settori scientifico-disciplinari: MED/09
Medicina interna applicata all’apparato
Renale, MED/09 Medicina interna,
MED/09 Medicina interna in ambito
Reumatologico, MED/09 Medicina
interna in ambito Metabolico
Endocrinologico, MED/17 Malattie
Infettive, MED/38 Pediatria Generale e
Specialistica, MED/06 Oncologia
Medica, BIO/14 Farmacologia, MED/49
Scienze tecniche dietetiche applicate,
MED/45 Infermieristica Clinica in Area
Medica I e II, MED/45 Infermieristica
Clinica in Area Oncologica e
Infettivologica, MED/45 Infermieristica
clinica in area pediatrica, M-PSI/08
Psicologia Clinica
• Obiettivi generali del corso
Il corso integrato persegue l’obiettivo di
sviluppare le conoscenze dei meccanismi
fisiopatologici, le correlazioni sistemiche
tra gli organi ed apparati, i principi fondamentali della terapia farmacologia, i principi per la valutazione delle alterazioni
dello stato nutrizionale, le competenze
relazionali in ambito assistenziale.
Si propone inoltre di identificare le metodologie per la prevenzione, diagnosi precocce, cura e riabilitazione delle malattie
cronico degenerative, oncologiche, infettive e pediatriche.
Al termine del corso lo studente sarà in
grado di:
Descrivere e riconoscere le manifestazioni cliniche delle fondamentali patologie
di competenza della medicina interna,
dell’oncologia medica, dell’infettivologia
e della pediatria;
Descrivere e riconoscere i principali problemi assistenziali di gestione autonoma
e/o collaborativi con altri professionisti;
Descrivere e applicare i principi per la
gestione della terapia farmacologia, compreso il riscontro degli effetti desiderati e
le gestioni dei rischi ad essa correlati;
Definire il ruolo, le competenze e le specifiche responsabilità dell’infermiere
nella pianificazione dell’assistenza infermieristica, nelle diverse aree cliniche;
Definire il ruolo, le competenze e le specifiche responsabilità dell’infermiere
nell’attuazione di prescrizioni diagnostico terapeutiche e dietetiche;
Identificare almeno un modello teorico
utile per la gestione dell’assistenza infermieristica;
Descrivere ed applicare alcuni modelli
teorici della psicologia che influiscono sul
contesto della relazione assistenziale e la
relazione d’aiuto in ambiti specifici;
Descrivere e discutere situazioni a forte
impatto esistenziale e relazionale: la sofferenza, il vissuto di perdita d’autonomia
ed il lutto;
Progettare l’assistenza infermieristica
nelle specifiche aree utilizzando i principi
di evidenza scientifica e i principi metodologici della disciplina, in particolare il
problem-solving e il decision-making.
Ad integrazione del corso
Seminario/Laboratorio;
Assistenza infermieristica e cure palliative;
Il care infermieristico alla persona dializzata;
Semeiotica ed assistenza infermieristica.
Medicina interna applicata all’apparato
renale
• Contenuti
Segni e sintomi delle malattie renali:
valutazione quantitativa e qualitativa
della diuresi (e sue implicazioni), alterazione dei parametri ematici relativi a
disfunzioni renali.
Le glomerulonefriti, le nefropatie tubulointerstiziali, le infezioni delle vie urinarie.
L’insufficienza renale acuta e cronica.
infermieristica - sede di Pordenone
La terapia sostitutiva dell’insufficienza
renale avanzata.
• Bibliografia
La bibliografia sarà indicata dal docente
all’inizio delle lezioni.
Medicina interna
• Contenuti
Semeiotica medica:
Introduzione alla Semeiotica: il processo
diagnostico.
Sintomo e segno.
Anamnesi: concetti generali (familiare,
fisiologica e sociale, patologica remota,
patologica prossima).
L’esame obiettivo: concetti generali (ispezione, palpazione, percussione, auscultazione).
Esame obiettivo generale (alcuni aspetti).
Espressione del volto (facies).
Deambulazione, postura, decubito.
Psiche e sensorio. Valutazione dello stato
di coscienza.
Torace: divisione topografica.
Esame fisico del torace.
Le fasi respiratorie. Frequenza, profondità, ritmo, rapporto fra le fasi respiratorie.
Tipi di respiri patologici.
Il dolore toracico. I punti dolorosi del
torace (Valleix, frenici). Il dolore somatico, il dolore viscerale dolore riferito. Il
dolore cardiaco.
Addome. Divisione topografica. Ispezione.
Il dolore addominale. I punti dolorosi
dell’addome. Il dolore somatico, il dolore
viscerale dolore riferito.
Il sistema nervoso.. Cenni di anatomia del
sistema nervoso piramidale.
L’evento ictale. Semeiotica del sistema
piramidale (motilità volontaria): danno
del 1° motoneurone, danno del 2° motoneurone.
Le afasie.
Sindrome meningea.
189
Laboratorio di Semeiotica
Durata 4 ore a gruppi di 6 studenti (massimo) per 4 gruppi complessivi.
Sede: U.O. di Medicina Interna di Sacile.
Medicina Interna
Malattie croniche ostruttive del polmone
- Cenni di anatomia ed istologia delle vie
aeree e dell’interstizio polmonare, clearance mucociliare;
- Cenni d’immunologia dell’apparato
respiratorio.
Meccanismi della respirazione, scambi
gassosi, trasporto dei gas nel sangue,
curva di dissociazione dell’ossigeno,
volumi polmonari (le prove di funzionalità respiratoria), regolazione della respirazione.
L’insufficienza respiratoria:
- Broncopneumopatie cronica ostruttiva:
definizioni, cenni di epidemiologia;
- La bronchite cronica. Eziopatogenesi;
- Segni e sintomi della bronchite cronica.
La tosse;
- L’enfisema polmonare. Eziopatogenesi.
Quadri clinici (pink puffer, blue bloated).
Classificazione e diagnosi della BPCO
Il trattamento delle BPCO.
Le bronchiectasie. Eziopatogenesi, quadro clinico. Diagnosi. Terapia.
Lo scompenso cardiaco
Cenni di anatomia. Il flusso del sangue e
valvole cardiache. Cellule autoritmiche e
cellule contrattili. Struttura delle miofibrille;
Ceni di fisiologia: la contrazione della
fibra muscolare cardiaca, il potenziale
d’azione, la contrazione della fibra
muscolare cardiaca, graduazione della
contrazione, i potenziali d’azione delle
cellule miocardiche, potenziali d’azione
delle cellule contrattili miocardiche,
potenziali d’azione delle cellule miocardiche autoritmiche, conduzione elettrica e
contrazione cardiaca;
Frequenza dei pacemakers e frequenza
cardiaca;
Il ciclo cardiaco. Ciclo cardiaco e curva
pressione-volume;
190
Gittata sistolica e gittata cardiaca. Fattori
che regolano la gettata sistolica: muscolo
isolato;
Contrattilità, concetto di postcarico,
Legge di Starling, concetto di precarico,
legge di Laplace;
Attori che regolano la gittata sistolica: il
ventricolo in toto: fattori di adattamento
del cuore in toto ai fabbisogni;
Lo scompenso cardiaco: cenni di epidemiologia. Definizione. Scompenso cardiaco sistolico e diastolico. Altri termini
descrittivi di scompenso cardiaco;
Eziologia;
Meccanismi di adattamento e fisiopatologia: ipoperfusione periferica, congestione
venosa;
Principali disfunzioni di organi ed apparati;
La clinica dello scompenso cardiaco:
Approccio diagnostico non invasivo dello
scompenso cardiaco;
Elementi di trattamento dello scompenso
cardiaco;
Asma bronchiale
Definizione;
Eziologia: fattori causali e fattori scatenanti;
Patogenesi;
Anatomia Patologica;
Quadro clinico;
Diagnosi;
Cenni di terapia.
Elettrocardiogramma
Conduzione elettrica e contrazione cardiaca;
Frequenza dei pacemakers e frequenza
cardiaca;
L’elettrocardiogramma (ECG);
I potenziali d’azione delle cellule miocardiche;
Polarizzazione, depolarizzazione;
Concetto di vettore. Elettrodi esploranti;
I componenti dell’elettrocardiogramma;
Relazione attività elettrica-attività meccanica;
Piccolo lessico dell’onda elettrica;
infermieristica - sede di Pordenone
A proposito di carta ECGrafica;
Le derivazioni bipolari degli arti;
Le derivazioni unipolari degli arti;
Il sistema esassiale sul piano frontale;
Le derivazioni toraciche: ECG sul piano
orizzontale;
La morfologia del complesso QRS e la
depolarizzazione ventricolare;
Alcuni aspetti interpretativi dell’ECG
- Calcolo della frequenza cardiaca.
Alterazioni del ritmo
Ritmo variabile;
Aritmia sinusale;
Segnapassi migrante;
Fibrillazione atriale;
Extrasistoli;
Sistole atriale prematura;
Sistole prematura nodale AV;
Contrazione ventricolare prematura:
- Ritmi a frequenza elevata.
Tachicardia parossistica atriale;
Tachicardia parossistica nodale;
Tachicardia parossistica ventricolare;
Flutter (fluttuazione) atriale;
Flutter (fluttuazione) ventricolare;
Fibrillazione ventricolare:
- Blocchi cardiaci.
Blocco seno-atriale;
Blocchi atrioventricolari;
Blocchi di branca.
Modificazioni morfologiche:
- Ipertrofia.
Ipertrofia atriale destra;
Ipertrofia atriale sinistra;
Ipertrofia ventricolare destra;
Ipertrofia ventricolare sinistra:
- Infarto del miocardio.
Ischemia;
Lesione;
Necrosi;
Stadi evolutivi ECGrafici dell’IMA.
Medicina interna in ambito reumatologico
• Contenuti
Definizione e classificazione delle malattie reumatiche e ruolo della Reumatologia nella medicina clinica.
infermieristica - sede di Pordenone
La struttura e la funzione delle articolazioni: la membrana sinoviale, la capsula
articolare ed i legamenti, la cartilagine
articolare, l’osso subcondrale, il liquido
sinoviale.
La valutazione del malato reumatico:
principali sintomi e segni obiettivi nelle
malattie reumatiche, principali indagini
di laboratorio e strumentali.
Artrite Reumatoide: epidemiologia, clinica, anatomia patologica, patogenesi,
decorso clinico, diagnosi differenziale,
artrite reumatoide precoce ed aggressiva,
cenni di terapia con razionale biologico,
farmaci attualmente in uso e nuovi farmaci biologici, terapia riabilitativa.
Spondilortriti sieronegative (artrite psoriasica, spondilite anchilosante, sindrome di Reiter, artriti associate a malattia
infiammatoria cronica intestinale): epidemiologia, clinica, patogenesi, prognosi,
diagnosi differenziale, cenni di terapia.
Artriti infettive: cenni e diagnosi differenziale.
Gotta e Condrocalcinosi.
Osteoartrosi: cenni riguardo epidemiologia, clinica, anatomia patologica, patogenesi, decorso e prognosi, diagnosi, terapia, terapia fisica e riabilitativa.
Osteoporosi: cenni riguardo epidemiologia, clinica, patogenesi, indagini diagnostiche, prevenzione e terapia.
Connettivti sistemiche: cenni riguardo
l’epidemiologia, il quadro clinico, le indagini diagnostiche di laboratorio e strumentali, la patogenesi, la prognosi e la
terapia delle principali connettiviti.
Vasculiti: cenni riguardo l’epidemiologia,
il quadro clinico, le indagini diagnostiche
di laboratorio e strumentali, la patogenesi, la prognosi e la terapia delle principali
vasculiti sistemiche.
• Bibliografia
S. Todesco, P.F. Gambari, Reumatologia,
McGraw-Hill.
191
Medicina interna in ambito metabolicoendocrinologico
• Contenuti
Principali ghiandole endocrine
e relative sostanze ormonali.
Autoimmunità e malattie endocrine.
Fisiopatologia della tiroide.
Gozzo.
Ipertiroidismo.
Ipotiroidismo.
Carcinomi della tiroide.
Fisiopatologia delle paratiroidi
Adenomi ipofisari-prolattinomi.
Acromegalia.
Diabete insipido.
Ipersurrenalismo – s. di Cushing.
Iposurrenalismo – m. di Addison.
Ipertensione endocrina – s. di Conn, feocromocitoma)
Ciclo ovarico e regolazione ormonale.
Ipogonadismi-infertilità.
Cenni sul metabolismo e principali.
malattie metaboliche
Obesità.
Diabete mellito.
Epatopatie
• Bibliografia
La bibliografia sarà indicata dal docente.
all’inizio delle lezioni.
Malattie infettive
• Contenuti
Principi generali dell’approccio alle problematiche infettivologiche.
Il rischio infettivo per il paziente: le infez.
Nosocomiali.
Le infezioni a trasmissione parenterale
(epatiti virali ñ HIV).
Le infezioni a trasmissione aerogena
(TBC ñ mal esantematiche).
Le infezioni a trasmissione oro-fecale
(diarree infettive) e da contatto (scabbia).
Il rischio infettivo nel paziente gravemente immunodepresso.
Le principali patologie infettive di comunità.
Le patologie da emporiatria.
192
• Bibliografia
La bibliografia sarà indicata dal docente
all’inizio delle lezioni.
Pediatria generale e specialistica
• Contenuti
La salute del bambino.
Neonatologia
Il neonato sano.
La nutrizione (allattamento materno).
Il prematuro.
La rianimazione neonatale.
Le principali patologie neonatali.
Pediatria
Lo sviluppo psicomotorio.
Le urgenze/emergenze.
I grandi sintomi (febbre/tosse/dispnea/
disidratazione/disturbi della coscienza).
• Bibliografia
La bibliografia sarà indicata dal docente
all’inizio delle lezioni.
Oncologia medica
• Contenuti
Sindromi mieloproliferative (Leucemie
acute mieloidi e sindromi mielodisplastiche):
Concetto di emopoiesi normale e leucemica;
Concetto di mielodisplasia;
Emocromo e formula leucocitaria.
Sindromi mielodisplastiche: classificazione FAB (AR, AREB, AREB-t).
Leucemie mieloidi acute: classificazione
FAB (M0-M7).
Concetto di de novo LMA e LMA secondaria.
Sintomatologia delle LMA e SMD.
Segni e sintomi di anemia, leucopenia e
piastrinopenia.
La coagulazione intravascolare disseminata.
Sindromi linfoproliferative:
Concetti di linfopoiesi normale ed origine delle sindromi linfoproliferative.
Leucemia linfoblastica acuta; clinica e fattori prognostici.
infermieristica - sede di Pordenone
Linfomi non-Hodgkin.
Linfomi di Hodgkin, istotipi di linfoma di
Hodgkin.
Staging di Ann-Arbor dei linfomi.
La leucemia linfatica cronica (staging sec.
Rai e Binet).
Patologia delle plasmacellule: mieloma
multiplo e macroglobulinemia di Waldenstrom.
Staging del mieloma sec. Durie e Salomon.
Che mio/terapia antitumorale.
Classificazione dei farmaci antiblastici.
Ciclo cellulare e farmaci antiblastici.
Concetto di polichemioterapia.
Terapia di supporto.
Il trapianto di midollo (autotrapianto) ed
il concetto di terapia ad alte dosi con
rescue con cellule staminali autologhe.
Il trapianto di midollo (allotrapianto da
consanguineo o da estraneo).
Strategie terapeutiche alternative: la differenziazione cellulare, l’immunoterapia
attiva e passiva.
Tumori solidi:
Il carcinoma mammario (staging TNM);
Il carcinoma polmonare (staging TNM).
• Bibliografia
La bibliografia sarà indicata dal docente
all’inizio delle lezioni.
Farmacologia
• Obiettivi specifici
Al termine del corso lo studente sarà in
grado di:
conoscere i principi fondamentali della
terapia mediante l’impiego delle principali classi di farmaci;
riconoscere e descrivere gli effetti secondari e collaterali relativi all’impiego dei
farmaci trattati;
spiegare la variabilità nelle risposte ai farmaci e le loro possibili interazioni.
• Contenuti
Verranno trattate le classi di farmaci sotto
193
infermieristica - sede di Pordenone
elencate con particolare riferimento al
loro meccanismo d’azione, agli effetti farmacologici ed impieghi clinici, agli effetti
indesiderati ed alle loro possibili interazioni.
Farmaci per il trattamento dell’infiammazione e del dolore:
Antinfiammatori non steroidei (FANS);
Glucocorticoidi.
Farmaci per il controllo del dolore:
Narcotici: Oppiacei (Morfina, codeina) ed
antagonisti (naloxone);
Anestetici locali;
Antiemicranici.
Farmaci attivi sul Sistema Nervoso Centrale:
Anestetici generali;
Ipnotici;
Antiepilettici;
Ansiolitici;
Antidepressivi;
Neurolettici.
Farmaci attivi sul sistema cardiovascolare:
Inotropi positivi;
Antiaritmici;
Antianginosi;
Antipertensivi;
Diuretici.
Farmaci attivi sul sangue:
Trattamento delle anemie;
Antiaggreganti;
Anticoagulanti;
Fibrinolitici;
Antidislipidemici.
Farmaci per il trattamento delle malattie
infettive:
Antibatterici;
Antivirali;
Farmaci antineoplastici.
Farmaci attivi sulla muscolatura scheletrica:
Antiparkinsoniani;
Miorilassanti centrali;
Bloccanti della placca neuromuscolare.
Farmaci attivi sull’apparato gastrointestinale:
Antiacidi;
Inibitori della produzione di HCl;
Purganti;
Antidiarroici;
Farmaci attivi sul sistema endocrino;
Steroidi sessuali;
Insulina ed ipoglicemizzanti orali;
Ormoni ipotalamici e dell’ipofisi;
Ormoni tiroidei.
• Modalità di svolgimento
Lezioni frontali.
• Bibliografia
H. Lullmann, K. Mohr, Farmacologia e
Tossicologia, Piccin, Padova, 2001.
Bibliografia di approfondimento:
A. Goodman Gilman, Le Basi Farmacologiche della Terapia, XI ed., L..L. Brunton,
J.S. Lazo e K.L. Parker Eds. Graw-Hill,
Milano-New York, 2006.
Scienze tecniche dietetiche applicate
• Obiettivi specifici
Fornire una sintesi informativa sul significato dell’antropometria e sulle tecniche
antropometriche più comuni. Indicare i
dati antropometrici più utilizzati per la
valutazione dello stato nutrizionale.
Informare sulle metodologie per ottenere
variazioni nelle abitudini e nei comportamenti alimentari.
Descrivere la fisiologia dell’apparato digerente in rapporto alla nutrizione. Descrivere le principali patologie dell’apparato
gastroenterico in rapporto alle problematiche nutrizionali. Fornire soluzioni pratiche di intervento nutrizionale nei
disturbi dell’apparato gastroenterico.
Indicare gli accorgimenti dietoterapici
atti a rallentare la progressione e contenere l’accumulo di cataboliti e lo squilibrio
idroelettrico migliorando le condizioni di
vita dei pazienti nefropatici.
Descrivere le principali patologie cardiovascolarie e le implicazioni dietologiche.
Indicare le norme dietetiche da seguire
194
per migliorare l’andamento clinico delle
malattie cardiovascolari.
Conoscere gli elementi fondamentali
della dietoterapia del diabete.
Descrivere le norme alimentari consigliate per il trattamento del paziente dislipidemico.
Descrivere il metabolismo del tessuto adiposo, il peso ideale, lo stato di sovrappeso
e di obesità. Descrivere il razionale di una
dieta ipocalorica bilanciata, associata a un
programma di esercizio fisico regolare e
sottolineare l’importanza di una modificazione del comportamento alimentare.
Descrivere i rischi delle diete fortemente
ipocaloriche e di digiuno assoluto, da
impiegare solamente in casi ben selezionati e in regime ospedaliero.
Sottolineare l’importanza del mantenimento di una nutrizione ottimale, prima
e dopo l’intervento chirurgico, per ridurre
la morbilità e la mortalità. Indicare i principi della nutrizione pre e post operatoria.
Descrivere le tecniche e i prodotti per la
nutrizione enterale. Evidenziare i rischi e
le complicanze della nutrizione enterale
per prevenirli.
Fornire una sintesi informativa sulle
principali problematiche legate alle patologie in età geriatrica e sul rischio di malnutrizione. Fornire soluzioni tecniche
nell’approccio nutrizionale al paziente
geriatrico in fase post acuta.
Segnalare le principali reazioni avverse
agli alimenti, le manifestazioni cliniche e
le indicazioni dietetiche.
Fornire informazioni utili per un corretto
approccio nutrizionale nel paziente neoplastico.
• Contenuti
Valutazione dello stato nutrizionale:
- L’antropometria;
- Le misure antropometriche per la valutazione dello stato nutrizionale;
- Indici bioumorali per la valutazione
dello stato nutrizionale.
infermieristica - sede di Pordenone
Aspetti nutrizionali nelle patologie
dell’apparato digerente:
- reflusso esofageo;
- ulcera peptica;
- gastriti;
- morbo di crohn e colite ulcerosa;
- malattia celiaca;
- diarrea e stipsi;
- sindrome dell’intestino corto;
- malattie del fegato (cirrosi epatica, epatiti, colelitiasi);
- disfagia;
- pancreatine;
- la dieta nelle patologie renali;
- Insufficienza renale acuta e cronica;
- trattamento dietetico in dialisi;
- calcolosi renale.
Trattamento dietetico delle malattie cardiovascolari:
- Ipertensione arteriosa;
- Arteriosclerosi.
Aspetti nutrizionali nel diabete mellito.
Trattamento dietetico delle dislipidemie.
Trattamento dietetico dell’obesità.
indirizzi dietoterapici nel trattamento
della gotta.
indirizzi dietoterapici nel trattamento
dell’osteoporosi.
La nutrizione in chirurgia:
- nutrizione preoperatoria;
- nutrizione postoperatoria.
Nutrizione entrale:
- indicazione e scelta della via di accesso
per la nutrizione entrale:
- complicanze;
- prodotti per nutrizione entrale.
Dieta nelle patologie in età geratrica:
- malnutrizione e ulcere da decubito.
Le reazioni avverse agli alimenti.
Approccio nutrizionale nelle allergie e
intolleranze alimentari.
L’alimentazione del malato neoplastico:
- problemi e norme dietetiche del paziente neoplastico.
• Modalità di svolgimento
Lezioni frontali.
infermieristica - sede di Pordenone
• Bibliografia
Dispense dell’insegnante.
Infermieristica clinica in area medica I
• Contenuti
Gestire la somministrazione farmacologia
in sicurezza
Il ruolo collaborativo e la responsabilità
dell’infermiere nella gestione della farmacoterapia, secondo la normativa vigente.
Le modalità di somministrazione di agenti terapeutici in sicurezza.
La responsabilità e la farmacoterapia:
ruolo dei professionisti e delle figure di
supporto assistenziale.
I rischi e gli errori più rilevanti nella somministrazione farmacologica.
L’applicazione del processo di nursing
alla farmacoterapia.
Gestire l’assistenza infermieristica alla persona con aritmia cardiaca
Le strategie infermieristiche da intraprendere per eseguire l’elettrocardiogramma.
L’accertamento, le principali diagnosi
infermieristiche, i problemi collaborativi
e gli interventi assistenziali.
La gestione dei principali effetti collaterali degli antiaritmici, ruolo collaborativo
dell’infermiere.
Un piano assistenziale standard per la
persona con aritmia.
Gestire l’assistenza infermieristica alla persona ricoverata per insufficienza cardiaca
congestizia
I fattori scatenanti, l’accertamento clinico, il monitoraggio, le valutazioni diagnostiche e le implicazioni infermieristiche
per l’utente con lo scompenso cardiaco.
Le implicazioni per la gestione della salute: vivere con lo scompenso cardiaco.
La gestione degli effetti tossici della digitale: strategie ed educazione dell’utente al
riconoscimento di segni e sintomi di tossicità farmacologica.
La compliance al regime terapeutico e
195
l’evidenza scientifica dei trattamenti non
farmacologici.
Gli interventi infermieristici (autonomi/collaborativi) secondo evidence ed i
rischi per la persona sottoposta a cateterismo cardiaco e pericardiocentesi.
Un piano standard per la persona sottoposta a cateterismo cardiaco e pericardiocentesi.
Gli interventi infermieristici (autonomi/collaborativi) ed i rischi per la persona
sottoposta a coronarografia.
L’intolleranza all’attività ed i test ergometrici.
Il ruolo infermieristico nel fallow-up cardiologico per la persona sottoposta a: ecocardiografia, scintigrafia, tomografia ad
emissione di positroni.
Sviluppare competenze di self-care per la
persona con ipertensione arteriosa
Dati d’accertamento significativi per la
persona con ipertensione arteriosa.
Il silence-killer: complicanze potenziali,
monitoraggio continuo.
Le strategie per l’adesione al regime terapeutico: mutare gli stili di vita.
Gli effetti collaterali più frequentemente
riferiti di terapia antiipertensiva.
L’educazione terapeutica e l’evidence.
Un piano assistenziale standard per
l’iperteso.
Sviluppare competenze di self-care per la
persona con patologia respiratoria ostruttiva
e restrittiva: BPCO ed asma
L’accertamento iniziale e continuo, i principali strumenti per l’accertamento mirato (valutazione della dispnea).
L’intervento educativo infermieristico
per la gestione in sicurezza dell’ossigenoterapia.
Il ruolo collaborativo dell’infermiere nella
gestione della farmacoterapia, in particolare l’addestramento dell’utente all’uso
dei mininebulizzatori e al riconoscimento di segni e sintomi da tossicità farmacologica.
La liberazione inefficace delle vie aere ed
196
i trattamenti non farmacologici.
Le strategie per la gestione dell’ansia
nella fase dispnoica.
L’intolleranza all’attività ed i principali
test diagnostici.
I contenuti di un piano standard di assistenza infermieristica per la persona con
BPCO e con asma.
Gli interventi infermieristici autonomi/
collaborativi per la persona sottoposta a
broncoscopia e toracentesi.
• Bibliografia
L.J. Carpenito, Diagnosi infermieristiche,
applicazione alla pratica clinica, Ed. Sorbona, Milano, 1995.
Brunner Suddarth, S. Smeltzer, B. Bare,
Nursing medico chirurgico, II ed, vol. 1,
CEA, Milano, 2001.
L. Benci, Manuale giuridico professionale
per l’esercizio del Nursing, McGraw-Hill,
Milano, 1998.
O. Hl. Bing, ECG guida clinica, X ed., Il
Pensiero Scientifico, Roma, 2001.
M. Costantini, L’elettrocardiogramma capire ed interpretare l’ECG, McGraw-Hill,
Milano, 1995.
L.J. Carpenito, Piani di assistenza infermieristica e documentazione, CEA, Milano,
2000.
Ulteriore bibliografia sarà indicata dal
docente all’inizio delle lezioni.
Infermieristica clinica in area medica II
• Contenuti
Gestire l’assistenza infermieristica nella persona con epatopatia cronica - cirrosi
1. Individuare i dati più significativi da
raccogliere con l’accertamento infermieristico di 2° livello.
2. Individuare i problemi, i rischi, le complicanze potenziali.
3. Descrivere i fattori scatenanti uno
scompenso epatico.
4. Discutere un piano di assistenza standard.
5. Elaborare un bilancio idrico delle entrate/ uscite delle 24 ore.
infermieristica - sede di Pordenone
6. Indicare le strategie infermieristiche
da attivare per il paziente sottoposto a
paracentesi.
Gestire l’assistenza infermieristica per una
persona con nefropatia cronica
1. Descrivere i dati più significativi da raccogliere con l’accertamento di 2° livello
nella persona con nefropatia.
2. Individuare i problemi e i rischi più elevati per il paziente.
3. Indicare i contenuti di un piano di assistenza standard per la persona con nefropatia cronica.
4. Descrivere le strategie per gestire un
paziente esperto: share decision making.
Sviluppare competenze di self care nella persona con diabete tipo 1 e 2
1. Accertare e facilitare le fasi del processo
di adattamento nella persona diabetica.
2. Individuare, sulla base delle evidenze, i
rischi più rilevanti della persona con diabete e i criteri di monitoraggio.
3. Indicare i risultati perseguiti dagli
infermieri attraverso l’educazione terapeutica.
4. Elaborare un piano di educazione terapeutica basato sul contratto di sicurezza.
5. Sviluppare il self care di mantenimento
e terapeutico nel paziente diabetico.
Prendere in carico la persona con artrite reumatoide
1. Descrivere i dati più significativi da raccogliere nell’accertamento di 2° livello
nella persona con artrite reumatoide.
2. Riconoscere le correlazioni del dolore e
della ridotta funzionalità sulla qualità di
vita del paziente e sul tono dell’umore.
3. Descrivere strategie di misurazione
della qualità di vita in un paziente con
artrite reumatoide.
4. Individuare le strategie per ridurre gli
effetti avversi della terapia.
• Modalità di svolgimento
A. Lezione frontale.
B. Lavori di gruppo.
Lavoro di gruppo n. 1
infermieristica - sede di Pordenone
a. elaborare un piano di assistenza per
una persona con problemi di cirrosi;
b. discutere le scelte assistenziali sulla
base delle conoscenze fisiopatologiche
della malattia.
Lavoro di gruppo n. 2
Elaborare il bilancio idrico delle 24 ore
per un paziente con cirrosi discutendo a)
le modalità di valorizzazione dell’acqua
visibile e non visibile; b) l’ipotesi diagnostica più probabile sul bilancio elaborato,
i dati avvaloranti e mancanti.
Lavoro di gruppo n. 3
Intervistare un utente (con diabete tipo 1
e tipo 2) e identificare la diagnosi educativa; progettare e realizzare l’intervento
educativo al paziente intervistato; discutere la supervisione metodologica e di contenuto effettuata da: infermiere e medico
esperto, tutor, docente.
Lavoro di gruppo n. 4
Individuare, a partire da un profilo terapeutico tipico del paziente con artrite reumatoide, le strategie di monitoraggio e
prevenzione degli effetti avversi.
• Bibliografia
B. Brunner Suddarth, Nursing Medico chirurgico, Editrice Ambrosiana, Milano,
2002.
Black-Materassin-Jacobs, LuckmannSorensen’s, Il trattato completo del nursing,
Piccin, 1996.
L.J. Carpenito, Diagnosi infermieristiche,
Milano, Sorbona, 1995.
Ulteriore bibliografia sarà indicata dal
docente all’inizio delle lezioni.
Infermieristica clinica in area oncologica
e infettivologica
• Contenuti
Gestire l’assistenza infermieristica nella persona con tumore
La gestione della terapia antiblastica in
sicurezza.
Il ruolo infermieristico e l’assistenza alla
persona con tumore durante l’iter diagnostico.
197
La pianificazione assistenziale alla persona durante il trattamento antineoplastico,
definizione delle D.I. e P.C. e relativi
interventi.
Gestire l’assistenza infermieristica nella persona con malattia infettiva
Il ruolo infermieristico nella prevenzione
delle infezioni occupazionali.
L’assistenza alla persona con infezione
trasmissibile per via ematica, aerea, orofecale e per contatto.
Il ruolo infermieristico nella gestione dei
farmaci in infettivologia.
• Bibliografia
L.J. Carpenito, Diagnosi infermieristiche,
applicazione alla pratica clinica, Ed. Sorbona, Milano, 1995.
L.J. Carpenito, Piani di assistenza infermieristica e documentazione, CEA, Milano,
2000.
A. Richarson, Piani di assistenza in oncologia, Ed. Sorbona.
F. Di Anziani, Il Libro italiano dell’AIDS,
McGraw-Hill.
Ulteriore bibliografia sarà indicata dal
docente all’inizio delle lezioni.
Infermieristica clinica in area pediatrica
• Contenuti
Gli elementi per la classificazione del
neonato.
La pianificazione assistenziale infermieristica neonatale al nido o al rooming-in.
L’addestramento alla madre per affrontare l’allattamento al seno.
Le caratteristiche e le problematiche nella
relazione bambino-genitore.
Applicare il piano di Nursing nel soddisfacimento dei bisogni di base del bambino.
L’assistenza al bambino con:
trauma cranico, convulsione febbrile,
crisi asmatica, ingestione veleni e corpi
estranei;
dolori addominali, gastroenteriti, infezioni urinarie;
198
L’isolamento e le infezioni crociate.
La gestione della terapia farmacologia:
tecniche di somministrazione della terapia orale ed endovenosa, diluizioni e
dosaggi dei farmaci in età pediatrica.
Misure antropometriche: tecnica ed
importanza della rilevazione del peso,
statura, circonferenza cranica.
Tabella dei percentili.
• Bibliografia
P. Badon, S. Cesaro, Manuale di Nursing
pediatrico, CEA, Milano, 2002.
Ulteriore bibliografia sarà indicata dal
docente all’inizio delle lezioni.
Psicologia clinica
• Contenuti
Psicologia del malato
Reazioni psicologiche dell’adulto alla
malattia grave ed ai trattamenti.
Il concetto di crisi.
Reazioni psicologiche del bambino alla
malattia e ai trattamenti.
Il bambino oncologico.
Meccanismi di difesa, strategie di coping
e processo di adattamento.
Consapevolezza della malattia e aspetti
comunicativi.
Implicazioni psicosociali del rischio di
ammalarsi di cancro.
Lutto, perdita, morte.
La comunicazione di cattive notizie.
La relazione di aiuto.
• Bibliografia
C. De Bertolini, G. Ruolo, Psicologia medica, Editrice Ambrosiana.
P.B. Schneider, Psicologia Medica, Feltrinelli, Milano.
infermieristica - sede di Pordenone
CORSO INTEGRATO DI
INFERMIERISTICA CLINICA E
SCIENZE UMANE IN AREA
CHIRURGICA
Settori scientifico-disciplinari: MED/18
Chirurgia Generale, MED/18 Chirurgia
Generale e Toracica, MED/40
Ginecologia, MED/33 Malattie Apparato
Locomotore, MED/41 Anestesia e terapia
del dolore, MED/45 Infermieristica
Clinica in Area Chirurgica I, MED/45
Infermieristica Clinica in Area
Chirurgica II, MED/45 Infermieristica
Clinica in Area Ortopedica, M-PSI/08
Psicologia Clinica
• Obiettivi generali del corso
Il corso integrato persegue l’obiettivo di
sviluppare le conoscenze dei meccanismi
fisiopatologici, le correlazioni sistemiche
tra gli organi ed apparati, i principi di anestesia, i principi per la valutazione dello
stato nutrizionale e le competenze relazionali in ambito assistenziale.
Si propone inoltre di identificare le metodologie per la prevenzione e la diagnosi
precoce, cura e riabilitazione delle malattie chirurgiche, ginecologiche e dell’apparato locomotore.
Al termine del corso lo studente sarà in
grado di:
Descrivere e riconoscere le manifestazioni cliniche delle fondamentali patologie
di competenza della chirurgia generale,
della ginecologia e dell’apparato locomotore;
Descrivere e riconoscere i principali problemi assistenziali di gestione autonoma
e/o collaborativi con altri professionisti
nella fase peri-operatoria compresi gli
aspetti anestesiologici;
Definire il ruolo, le competenze, e le
responsabilità dell’infermiere nell’assistenza peri-operatoria e nel recupero funzionale/riabilitativo;
Definire il ruolo, le competenze, e le specifiche responsabilità dell’infermiere
199
infermieristica - sede di Pordenone
nell’attuazione di prescrizioni diagnostico-terapeutiche e dietetiche;
Identificare almeno un modello teorico
utile per la gestione dell’assistenza infermieristica;
Progettare l’assistenza infermieristica
nelle specifiche aree utilizzando i principi
di evidenza scientifica e i principi metodologici della disciplina, in particolare il
problem solving e il decision making.
Chirurgia generale
• Contenuti
Digerente:
richiami di anatomia del digerente;
vie e tipi di accesso chirurgico all’apparato digerente;
ulcere gastro-duodenali;
tumori gastrici;
chirurgia della regione gastroduodenale;
la chirurgia del tenue;
la chirurgia del colon-retto;
tumori del colon e del retto;
principali indagini strumentali, radiologiche ed endoscopiche;
chirurgia del colon e del retto.
Vascolare:
richiami di anatomia del sistema vascolare;
patologia arteriosa e patologia venosa.
Mammella:
richiami di anatomia della mammella,
parete toracica e cavo ascellare;
fisiopatologia della mammella e recettori
ormonali;
le lesioni mammarie benigne e maligne;
principali reperti all’esame obiettivo;
le principali metodiche strumentali;
chirurgia della mammella.
• Bibliografia
La bibliografia sarà indicata dal docente
all’inizio delle lezioni.
Chirurgia generale e toracica
• Contenuti
Cenni di Anatomia.
Semeiotica Chirurgica.
Fisiologia respiratoria ed indagini strumentali.
Traumi toracici.
Pneumotorace-emotorace.
Enfisema sottocutaneo e mediastinico.
Cancro del polmone e della pleura.
Fistole bronchiali post-exeresi.
Chirurgia esofagea e chilotorace.
Malattie del mediastino.
Ascesso polmonare.
Empieva pleurico.
Drenaggio del cavo pleurico con valvola
tipo Bulhau.
Neoplasia primitiva e secondaria del fegato.
Pancreatine acuta, pancreatine cronica e
patologia benigna del fegato e vie biliari.
Neoplasie primitive e secondarie del pancreas.
Patologia della milza neoplastica e
malformativa.
Trauma del fegato-pancreas-milza.
• Bibliografia
Netter, Atlante di Anatomia.
M. Lise, Chirurgia per infermieri, Piccin.
Ginecologia
• Contenuti della disciplina
Disturbi mestruali.
Alterazioni ormonali e menopausa.
Infezioni in ginecologia.
Algie pelviche e addome acuto.
Patologie della gravidanza.
Diabete gestazionale e gestosi.
Patologia ginecologica benigna.
Uroginecologia.
Prevenzione tumori femminili.
Oncologia ginecologica.
• Bibliografia
La bibliografia sarà indicata dal docente
all’inizio delle lezioni.
Malattie dell’apparato locomotore
• Contenuti
Malattie dell’apparato locomotore.
200
Contenuto della disciplina.
Ortopedia
Osteopatie e condrodisplasie genotipioche;
Malformazioni congenite;
Alterazioni dell’accrescimento;
Alterazioni degenerative e reumatiche
articolari e tendinee;
Ernia del disco;
Alterazioni infettive;
Malattia ossea di Paget;
Tumori e lesioni pseudotumorali.
Traumatologia
Generalità sulle fratture: definizione, clinica, diagnosi, guarigione, complicanze e
trattamento;
Fratture dell’arto superiore e fratture
dell’arto inferiore;
Fratture del bacino e fratture vertebrali;
Distacchi epifisari;
Lesioni capsulo-legamentose del ginocchio;
Lesioni meniscali;
Lussazioni.
• Bibliografia
Campanacci M., Clinica Ortopedica,
Patron Editore.
Appunti e materiale didattico delle lezioni.
Anestesia e terapia del dolore
• Contenuti
L’intubazione tracheale: indicazioni,
materiale, principi di tecnica.
Anestesia generale:
generalità;
farmaci ed anestesia generale;
preparazione preoperatoria del paziente;
preparazione della sala operatoria e macchine d’anestesia;
tempi anestesiologici: induzione, mantenimento, risveglio;
posture in anestesia;
monitoraggio postoperatorio del paziente.
Anestesia subaracnoidea-epidurale:
generalità e indicazioni;
infermieristica - sede di Pordenone
farmaci utilizzati in anestesia locoregionale;
preparazione e monitoraggio del paziente;
principi di tecnica subaracnoidea;
principi di tecnica epidurale;
problematiche intra e postoperatorie.
Terapia del dolore:
generalità e indicazioni;
farmaci;
scale per il monitoraggio del dolore;
dolore post-operatorio e dolore cronico.
Protocolli.
Cateterismo venoso centrale.
Posizionamento: sedi, tecniche.
Complicanze e gestione dei cateteri.
• Bibliografia
A. Gentile et al., Il paziente critico, Editrice
Ambrosiana, Milano, 1993.
E. Vincenti, Anestesia e Rianimazione,
Società editrice scientifica, 1991.
Infermieristica clinica in area chirurgica I
• Contenuti
Cenni sulla evoluzione tecnologico e
scientifica della chirurgia.
L’intervento chirurgico.
Generalità sulla tipologia e obiettivi degli
interventi chirurgici.
Criteri organizzativi e tecnici dell’attività
chirurgica infermieristica.
Il consenso all’intervento: aspetti medicolegali ed etici.
Il concetto di rischio perioperatorio.
Lo stress fisico-psichico in fase pre-intrapost-operatoria.
Fase preoperatoria.
Competenze e responsabilità specifiche
dell’infermiere nell’espletamento di procedimenti diagnostici.
Principi generali e preparazione del
paziente alle principali indagini diagnostiche.
(Diagnostica per immagini, endoscopia,
ultrasuoni, punture esplorative).
Significato dell’educazione in fase preo-
infermieristica - sede di Pordenone
peratoria Preparazione fisica e psicologica del paziente che deve sottoporsi ad
intervento chirurgico.
Pazienti a rischio di complicanze: valutazione e profilassi.
Le tecniche di risparmio del sangue.
Fase intraoperatoria.
Figure professionali presenti in S.O. e
peculiarità dell’assistenza infermieristica.
Rischi presenti in S.O.: valutazione e profilassi.
Strumenti di comunicazione tra S.O. e
Unità operativa di degenza.
Fase postoperatoria.
Monitoraggio del paziente nelle prime
24\48 ore postintervento e successivamente fino alla dimissione.
Recupero funzionale.
Dolore postoperatorio: valutazione e trattamento.
La ferita chirurgica.
Gestione delle ferite chirurgiche e loro
medicazione.
Drenaggi nel paziente operato: principali
tipi, scopo, indicazioni, sistemi di aspirazione.
Principali patologie chirurgiche: diagnosi
clinica e strumentale accertamento infermieristico e assistenza, principali.
Diagnosi infermieristiche e problemi collaborativi.
Emorragia digestiva.
Patologie Proctologiche.
Patologia benigna della colecisti, vie biliari, pancreas.
Patologia chirurgica della mammella.
• Bibliografia
Benedettini, S. Cardini, Assistenza al
paziente chirurgico, USES, 1989.
M. Lise, Chirurgia per infermieri, Piccin,
Padova, 1990.
Caroli, C. Cerone, N. De Simone, A. Simmini, Nursing perioperatorio, CEA, Milano, 1992.
N.M. Holloway, Piani di assistenza in
201
medicina e chirurgia, Ed. Sorbona, Milano,
1993.
G. Tonnarini, Patologia medica e chirurgica integrate, Nursing collana diretta da R.
Brignone e coll., UTET, Torino, 1995.
Black, Matassarin, Jacobs, Luckmann
Sorensen’s, Il trattato completo del nursing
con approccio fisiopatologico e psicologico,
voll. I-III, Piccin, Padova, 1996.
L.J. Carpenito, Piani di assistenza infermieristica e Documentazione, Diagnosi infermieristiche e Problemi collaborativi, CEA,
Milano, 2000.
G.A. Thibodeau, Anatomia e Fisiologia,
CEA, Milano, 1991.
De Wit Keane’s, L’essenziale del Nursing,
Piccin, Padova, 1996.
L.J. Carpenito, Diagnosi infermieristiche.
Applicazione alla pratica clinica, CEA,
Milano, 1996.
R.F. Craven, C.J. Hirnle, Principi fondamentali dell’assistenza infermieristica, vol.
I, CEA, Milano, 1998.
Guida all’esercizio professionale per il personale infermieristico, Edizioni Medico
Scientifiche, Torino, 1999.
L Gamberoni e coll., Linee guida per un
progetto di formazione di base dell’infermiere, Federazione Nazionale IPASVI,
Roma, 1999.
L. Benci, Manuale giuridico per l’esercizio
del nursing, Torino, 1999.
Brunner Suddarth, Nursing medico chirurgico, edizione italiana a cura di Giorgio
Nebuloni, voll. I-II, II ed., CEA, Milano,
2001.
Infermieristica clinica in area chirurgica II
• Contenuti
Il paziente con patologia urologica
Sintomatologia urologica e disturbi correlati.
Esami di laboratorio e indagini diagnostiche.
Preparazione ed assistenza infermieristica all’esecuzione dei principali esami
strumentali urologici.
202
Cateterizzazione urinaria e gestione del
catetere vescicale in ambito ospedaliero e
domiciliare.
Assistenza infermieristica pre e post operatoria al paziente sottoposto a trattamento chirurgico endoscopico e laparotomico
per patologie litiasiche, benigne e neoplastiche a carico dell’apparato urogenitale.
Il paziente con patologia gastro-intestinale
Sintomatologia gastrica e intestinale.
Problemi di assistenza infermieristica
nei pazienti con infiammazione del tratto
gastro- duodenale e patologie intestinali.
Assistenza infermieristica pre e post operatoria nel trattamento chirurgico della
patologia gastro-intestinale.
Il paziente portatore di urostomia e stomia
intestinale
Principali problemi infermieristici nella
fase pre e post operatoria del paziente che
deve essere sottoposto ad intervento chirurgico
con confezionamento di urostomia o stomia intestinale.
Educazione del paziente all’autogestione
della stomia.
Il paziente sottoposto a intervento chirurgico
al torace
Trattamento infermieristico preoperatorio e postoperatorio.
Drenaggio toracico e gestione dei sistemi
di drenaggio toracico.
Aspirazione nasotracheale.
• Bibliografia
Brunner-Suddarth, Nursing Medico-Chirurgico, Editrice Ambrosiana, Milano.
L.J. Carpenito, Diagnosi Infermieristiche,
Ed. Sorbona, Milano.
L.J. Carpenito, Piani di Assistenza Infermieristica e Documentazione, Ed. Sorbona,
Milano.
G.C. Vimercati, F. Catanzaro, Elementi di
Urologia per Infermieri Professionali, Ed.
Sorbona, Milano.
A. Meazza, M.T. Bergomi, N. Poma, G.
infermieristica - sede di Pordenone
Battipaglia, Assistenza Infermieristica in
Urologia, Mc Graw-Hill.
M. Lise, Chirurgia per Infermieri, III ed.,
Piccin, Padova.
Infermieristica clinica in area ortopedica
• Contenuti
Aree di bisogno più significative da considerare nell’assistenza al paziente ortopedico: circolazione, respirazione, mobilizzazione.
L’immobilizzazione come terapia:
i sistemi di immobilizzazione;
problemi e complicanze relative
all’immobilizzazione.
I sistemi di trazione: procedimento, complicanze, problemi collaborativi.
Problemi assistenziali e complicanze nei
pazienti portatori di frattura.
Assistenza infermieristica al paziente
ortopedico sottoposto ad intervento di:
fratture degli arti superiori e inferiori;
artroplastica totale dell’anca e del ginocchio.
• Bibliografia
G. Graziati, Nursing in ortopedia, Verona,
Nettuno.
G. Lanfranco, Elementi di ortopedia e traumatologia, Ed. Sorbona.
M. Campanacci, Clinica ortopedica,
Pàtron.
L’assistenza al paziente ortopedico, Collana
Photobook, Piccin.
L.J. Carpenito, Diagnosi infermieristiche.
A. Mancini, C. Morlacchi, Clinica ortopedica.
Psicologia clinica
• Contenuti
Psicologia del malato:
Reazioni psicologiche all’esperienza di
malattia.
Aspetti psicologici del trattamento chirurgico.
Il concetto di schema corporeo.
Il significato degli organi.
infermieristica - sede di Pordenone
La mutilazione.
Le fasi pre-operatoria e anestesiologica.
La fase post-operatoria.
La chirurgia oncologica (mammella,
colon-retto).
La sessualità dopo trattamento chirurgico.
La riabilitazione psicologica.
Aspetti psicologici in ostetricia.
La depressione post-partum.
• Bibliografia
C. de Bertolini, G. Rupolo, Psicologia
medica, Editrice Ambrosiana.
P.B. Schneider, Psicologia Medica, Feltrinelli, Milano.
CORSO INTEGRATO DI
INFERMIERISTICA RIABILITATIVA E
SCIENZE UMANE NELLA
CRONICITÀ/DISABILITÀ
Settori scientifico-disciplinari: MED/09
Geriatria, MED/26 Neurologia, MED/34
Medicina fisica e riabilitativa, MED/45
Infermieristica clinica in area
neurologica e riabilitativa, MED /45
Infermieristica clinica in area geriatrica,
MED/48 Scienze infermieristiche e
tecniche neuro-psichiatriche e
riabilitative, M-PSI/08 Psicologia clinica
• Obiettivi generali del corso
Il corso integrato persegue l’obiettivo di
sviluppare le conoscenze dei meccanismi
fisiopatologici, le correlazioni sistemiche
tra gli organi ed apparati, i fondamenti
educativi alla salute, e le competenze di
gestione della persona con problemi cronici e disabilità in ambito geriatrico, neurologico e della medicina fisico-riabilitativa.
Al termine del corso lo studente sarà in
grado di:
Definire ruolo, funzioni e competenze
dell’infermiere nell’area riabilitativa;
Descrivere e riconoscere le manifestazio-
203
ni cliniche delle fondamentali patologie
di competenza geriatria, neurologica e
fisica riabilitativa;
Analizzare e riconoscere i processi di
adattamento biofisico e psicosociale che
affronta la persona/famiglia con problemi cronico degenerativi;
Identificare almeno un modello teorico
utile per la gestione dell’assistenza infermieristica;
Progettare l’assistenza infermieristica e
realizzare interventi di adattamento della
persona/famiglia;
in relazione all’energia residua, sviluppando interventi di educazione terapeutica, addestramento all’autocura e riabilitazione;
Individuare alcuni interventi per il miglioramento della qualità di vita dei pazienti
con problemi cronico- degenerativi.
Ad integrazione del corso sono previsti i
seminari interdisciplinari e/o laboratori:
- obbligatori correlati al corso: Assistenza
infermieristica e tecniche di riabilitazione motoria;
-a scelta dello studente;
-altro.
Geriatria
• Obiettivi specifici
Al termine del corso lo studente sarà in
grado di definire, analizzare e valutare la
molteplicità e la complessità dei fattori
che connotano la persona come assistito
geriatrico; identificare l’invecchiamento
fisio-patologico dei vari organi e la presentazione clinica dei principali quadri
morbosi in età geriatria; identificare i
principali fattori di rischio della farmacoterapia in età geriatrica.
• Contenuti
I Unità: Identikit dell’Assistito Geriatrico ed
Applicazione del Modello Assistenziale
Geriatrico
Caratteristiche comuni all’assistito anziano e all’assistito geriatrico.
204
Caratteristiche peculiari dell’assistito
geriatrico: omeostenosi; specificità di
malattie e problemi; comorbilità e contemporaneità di problemi; variabilità clinico-problematica intrapersonale ed
interpersonale; presentazione clinicoproblematica atipica e/o stereotipica;
fenomeno iceberg; facilità delle complicanze a cascata e dei circoli viziosi; rischio
assistenziale e di soluzione inappropriata
dei problemi; barriere comunicative ed
atteggiamenti professionali dannosi;
interazione transdimensionale; rischio di
perdita dell’autosufficienza; bisogno di
precocità, intensività e continuità degli
interventi; opportunità di evitare interventi incongrui; necessità di valutazione
multidimensionale, pianificazione personalizzata ed erogazione transdisciplinare.
II Unità: Invecchiamento della Cute e degli
Annessi
Effetti clinici dell’invecchiamento anatomo-funzionale.
III Unità: Invecchiamento dell’Apparato
Locomotore
Invecchiamento fisio-patologico: modificazioni anatomo-funzionali; alterazioni posturali e della deambulazione, osteopenia.
IV Unità: Invecchiamento del Sistema Nervoso Centrale
Invecchiamento fisiologico: ridondanza e
neuroplasticità; alterazioni cognitive,
sensitive, motorie e neurovegetative.
Invecchiamento patologico: atipia clinica
di demenza e depressione.
V Unità: Invecchiamento degli Organi di
Senso
Effetti clinici dell’invecchiamento fisiopatologico di vista, udito, olfatto, gusto e
tatto; barriere comunicative correlate e
strategie operative conseguenti.
VI Unità: Invecchiamento del Sistema
Endocrino-Metabolico
Invecchiamento fisiologico: alterazioni
anatomiche, biochimiche e funzionali;
resistenza tissutale periferica all’insulina,
ipogonadismo relativo.
infermieristica - sede di Pordenone
Invecchiamento patologico: atipia clinica
di diabete mellito, ipertiroidismo, ipotiroidismo e discorticosurrenalismo.
VII Unità: Invecchiamento del Sistema
Immunitario
Invecchiamento fisiologico: modificazioni funzionali ed effetti clinici.
Invecchiamento patologico: presentazione e decorso clinico delle malattie infettive nell’anziano.
VIII Unità: Invecchiamento di altre Attività
Regolatorie
Cenni.
IX Unità: Invecchiamento dell’Apparato
Cardio-Vascolare
Invecchiamento fisiologico: alterazioni
anatomo-morfologiche, funzionali ed
elettriche; alterazioni della funzione diastolica ventricolare sinistra, discrepanza
tra apporto e fabbisogno di ossigeno,
riduzione della riserva miocardica.
Invecchiamento patologico: presentazioni atipiche della cardiopatia ischemica e
dello scompenso cardiaco.
X Unità: Invecchiamento del Sistema Emopoietico
Invecchiamento fisiologico: modificazioni istologiche e funzionali.
Invecchiamento patologico: quadro clinico peculiare di leucemie acute e croniche,
policitemia, linfomi maligni, plasmocitoma e macroglobulinemia di Waldenstrom.
XI Unità: Invecchiamento del Sistema di
Trasporto e Distribuzione
Cenni.
XII Unità: Invecchiamento dell’Apparato
Respiratorio
Invecchiamento fisiologico: caratteristiche del torace dell’anziano, alterazioni
funzionali e modificazioni immunologiche; iperinflazione senile, precarietà
dell’omeostasi respiratoria.
Invecchiamento patologico: atipia clinica
di polmoniti, broncopolmoniti, tubercolosi e carcinoma bronchiale in fase iniziale.
205
infermieristica - sede di Pordenone
XIII Unità: Invecchiamento dell’Apparato
Gastro-Enterico
Invecchiamento fisiologico: modificazioni anatomo-funzionali con particolare
riferimento alle alterazioni farmacocinetiche.
Invecchiamento patologico: presentazioni atipiche di ulcera peptica, carcinoma
gastrico ed appendicite acuta.
XIV Unità: Invecchiamento del Fegato, delle
Vie Biliari e del Pancreas
Invecchiamento fisiologico: alterazioni
anatomiche e funzionali con ripercussioni metaboliche.
XV Unità: Invecchiamento dell’Apparato
Urinario
Invecchiamento fisiologico: modificazioni anatomo-istologiche e funzionali
(emuntoria, equilibrio acido-base, omeostasi idro-elettrolitica, ricambio calciofosforo, controllo pressione arteriosa, eritropoiesi).
Invecchiamento patologico: presentazione atipica dei disturbi della minzione,
delle infezioni delle vie urinarie e
dell’insufficienza renale acuta funzionale.
XVI Unità: Farmaci e Anziani
Dimensioni del problema.
Alterazioni farmacocinetiche e modificazioni farmacodinamiche.
Rischio iatrogeno: frequenza elevata di
reazioni avverse da farmaci; alto rischio
di interazioni farmacologiche; riduzione
della compliance terapeutica.
• Modalità di svolgimento
Lezioni frontali partecipate con eventuali
lavori di gruppo.
• Bibliografia
D. Cucinotta, Curare l’anziano. Principi di
Gerontologia e Geriatria, Ed. Sorbona,
Milano, 1992.
F. Cavazzuti, Gerontologia e Geriatria.
Obiettivi e metodi assistenziali, Editrice
Ambrosiana, Milano, 1992.
F. Cavazzuti, G. Cremonini, Assistenza
geriatrica oggi, Editrice Ambrosiana, Milano, 1998.
Neurologia
• Contenuti
Richiamo di anatomia – fisiologia del
Sistema Nervoso Centrale, Periferico e
Vegetativo.
Introduzione sulla diagnostica neurologica e le sindromi focali.
Cefalea come sintomo di patologia primaria (Emicrania) e di patologia secondaria
(sindrome da ipertensione intracranica e
sindrome meningea).
I disturbi del movimento: paralisi (ictus),
movimento involontari (malattie extrapiramidali e Parkinson), disturbi neuromuscolari (2° motoneurone).
I nervi cranici.
I disturbi della sensibilità.
Vertigine, atassia e disturbo dell’equilibrio.
Disturbi cognitivi e neuropsicologici: afasia, agnosia, deterioramento mentale
(Alzhemer demenza).
Crisi epilettica ed epilessia.
Sclerosi multipla e problemi correlati alla
disabilità acuta e cronica.
• Bibliografia
Sterzi et al., Ed. Sorbona.
Da consultare:
Netter, vol. VII.
Medicina fisica e riabilitativa
• Contenuti
La medicina riabilitativa - Parte generale.
Strategie dell’intervento riabilitativo. Il
team riabilitativo.
Linee guida del Ministero per le attività di
riabilitazione. Stadi della riabilitazione.
Progetto riabilitativo individuale. Fasi e
tipologie dell’intervento riabilitativo
(intensivo/estensivo). Le strutture accreditate.
Cenni sui mezzi fisici e sulla chinesitera-
206
pia. Criteri di priorità clinica per gli accessi alle prestazioni fisio-riabilitative.
Lo stroke.
Cenni di fisiopatologia dell’emiplegia
cerebrale in rapporto allo sviluppo psicomotorio.
Cenni sulle possibilità di trattamento riabilitativo.
Riabilitazione dopo stroke: percorsi, indirizzi, normativa. La fase acuta. La fase
post-acuta. Misura del danno, della
menomazione e della disabilità. La scala
F.I.M. Accreditamento delle strutture per
la riabilitazione dell’ictus. Indici di dotazione organica. Requisiti minimi tecnologici e strutturali.
Le lesioni midollari e la paraplegia.
Cenni di fisiopatologia e clinica delle
lesioni vertebro-midollari.
Le principali complicanze in fase acuta.
Le rigidità articolari. Le paraosteoartropatie. Strategie preventive e terapeutiche.
Cenni sulla fase post-acuta e sul programma riabilitativo successivo.
La vescica neurologica. Il programma di
rieducazione vescicale. Cenni di anatomia funzionale. Le principali alterazioni
funzionali. Classificazione delle vesciche
neurologiche.
Le lombalgie.
Il razionale e lo specifico dell’approccio
riabilitativo alla lombalgia. Cenni di anatomia funzionale e di fisiopatologia clinica. Le sindromi algiche lombari. Possibilità di cura e prevenzione. Back-school e
ginnastica vertebrale. Norme ergonomiche per il paziente e per l’operatore. Principi di movimentazione dei gravi.
La riabilitazione respiratoria.
La meccanica ventilatoria. I mezzi rieducativi.
Principi di valutazione per il programma
riabilitativo del bpco.
La riabilitazione cardiologica.
Basi dell’esercizio fisico. Fasi e protocolli
di riabilitazione. Fase I (mobilizzazione
precoce). Fase II (riabilitazione controlla-
infermieristica - sede di Pordenone
ta). Fase III (mantenimento). Indicazioni
e controindicazioni.
Cenni sulla riabilitazione del paziente
arteriopatico.
Problematiche riabilitative nell’anziano.
Evoluzione del concetto di senescenza.
Obiettivi della riabilitazione geriatrica.
Fattori aggravanti l’handicap senile della
sindrome Vantaggi dell’esercizio fisico.
Tecniche riabilitative in geriatria.
La riabilitazione della donna operata al
seno.
Gli esercizi terapeutici ed i provvedimenti assistenziali nel post-operatorio. L’allineamento posturale e la corretta mobilizzazione. Le complicanze dell’intervento:
prevenzione e trattamento. Il programma
di mantenimento domiciliare.
L’approccio assistenziale e riabilitativo al
paziente operato di svuotamento laterocervicale.
Gli esercizi terapeutici nel post-operatorio. Le principali complicanze dell’intervento e possibilità di trattamento riabilitativo. Programma di mantenimento domiciliare.
La riabilitazione in traumatologia ed ortopedia.
Profilassi degli esiti sfavorevoli in corso
di distorsioni, lussazioni e fratture. Elementi generali di trattamento rieducativo
iniziale e definitivo in traumatologia ed
ortopedia. La riabilitazione dopo interventi di artroprotesi (di anca, ginocchio,
spalla).
• Bibliografia
L.R. Braddom, Medicina fisica e riabilitazione, voll. I-II, Delfino, Roma, 1999.
N. Basaglia, L’infermiere della riabilitazione, Del Porto, Noceto, 1998.
N. Basaglia, Trattato di medicina riabilitativa, Idelson, Gnocchi, 2000.
G.N. Valobra, Trattato di medicina fisica e
riabilitazione, UTET.
Encyclopédie médico-chirurgicale, Medicina
riabilitativa, Elsevier, Paris.
infermieristica - sede di Pordenone
Infermieristica clinica in area neurologica e riabilitativa
• Contenuti
Dimostrare capacità decisionali.
Capire la fase d’accertamento per scegliere le priorità di salute.
Pianificare e gestire l’assistenza specifica
nei casi di ictus, morbo di Parkinson,
malattia di Alzheimer’s, sclerosi multipla, meningite tramite l’utilizzo delle diagnosi infermieristiche.
Promuovere autonomia ed autocura della
persona e della famiglia.
Realizzare gli interventi tecniche, relazionali ed educativi per compiere nella fase
di malattia ed riabilitativo.
Concetti principali della riabilitazione
cardiologica e riabilitazione malattie
artrosi.
• Bibliografia
R. Sterzi, P. Versari, G. Bottini, Assistenza
Infermieristica in Neurologia e Neurochirurgia, Ed. Sorbona, Milano, 1995, parte
1, capp. 1-4.
Luckmann, Sorenson’s, I disordini Neurologici, Unità 6.
Il trattato completo del Nursing, vol. I,
Piccin, capp. 27-31, pp. 737-1005.
L.J. Carpenito, Piani di assistenza infermieristica e documentazione, Editrice Ambrosiana, pp. 264-297.
Ictus il ritorno alla coscienza, Aggiornamenti Professionali, L’Infermiere, gennaio-febbraio 1998, pp. 29-40.
Code Stroke: Using t-PA to prevent Ischemia
Brain Injury, Gail Kongable, AJN, novembre 1997, vol. 97, n. 11, pp. 16BB- 16HH.
NT Systems and Diseases, Nervous System
Parts 1 to 7, Nursing Times, vol. 96, nn.
35, 40, 44, 48.
Infermieristica clinica in area geriatrica
• Contenuti
La salute e la qualità di vita dell’anziano e
della sua famiglia con particolare riferimento ai problemi cronico degenerativi.
207
L’anziano in una casa di riposo: l’ingresso
e la vita nell’istituzione.
Richiamo del modello assistenziale del
self-care di D. Orem. Principali bisogni e
rischi dell’anziano: respirazione, alimentazione (idratazione), eliminazione,
mobilizzazione, equilibrio tra attività e
riposo e tra solitudine ed integrazione
sociale.
Scale di valutazione multidimensionale:
Valgraf. Vaor, Bina.
Piano assistenza integrata: responsabilità
e suddivisione delle attività assistenziali
nell’Èquipe multidisciplinare.
• Bibliografia
L.J. Carpenito, Diagnosi infermieristiche,
applicazione alla pratica clinica, Ed. Sorbona, Milano, 1996.
F. Cavazzuti, Gerontologia e Geriatria, Editrice Ambrosiana, Milano, 1992.
A. Cester, P. Piergentili, a cura di, La valutazione multidimensionale geriatrica ed il
lavoro di équipe, Vega, Treviso, 1999.
Scienze infermieristiche e tecniche neuropsichiatriche e riabilitative
• Obiettivi specifici
Attraverso la differenziazione delle principali patologie cronico-disabilitanti si mira a
far prendere coscienza all’infermiere del
suo ruolo assistenziale-riabilitativo.
Alla fine del corso lo studente sarà in
grado di analizzare ed applicare correttamente posture, mobilizzazioni, trasferimenti e assistenza alla deambulazione
nelle principali patologie cronico-disabilitanti.
• Contenuti
Concetti teorici. La chinesiolomminogia
del cammino nel soggetto sano, definizione, fasi principali, variabili biomeccaniche, fasi temporali, variabili spaziali,
sequenza, requisiti, principali cause
strutturali e neurologiche di andature
patologiche.
208
Lo stroke il morbo di Parkinson: inquadramento teorico e analisi delle posture
delle mobilizzazioni dei trasferimenti e
dell’assistenza durante il cammino.
Le patologie dell’apparato osteo-articolare
con particolare riguardo alla protesi
d’anca, alla protesi di ginocchio e
all’amputazione di arto inferiore: inquadramento teorico e analisi dell’approccio
assistenziale-riabilitativo.
Laboratorio: Gli studenti, con l’insegnante, si recano presso i reparti di Neurologia, Ortopedia e Medicina dove possono
applicare le tecniche di postura, mobilizzazione trasferimento e assistenza al
cammino direttamente sui pazienti con
patologie già trattate in aula.
• Bibliografia
Braddom, Medicina fisica r riabilitazione.
Basaglia, L’infermiere della riabilitazione.
Grossiord, Trattato di medicina riabilitativa.
Psicologia clinica
• Obiettivi specifici
La conoscenza della psicologia applicata
alle disabilità.
Utilizzare le teorie psicologiche come
chiavi di lettura del comportamento del
malato e dell’anziano.
Comprendere i vissuti psicologici delle
persone affette da malattie invalidanti e
cronicizzati; comprendere il carico soggettivo ed il carico oggettivo dei familiari.
Essere in grado di collaborare correttamente con i colleghi di lavoro, evitando
conflitti di competenze e comunicazioni
disfunzionali.
Essere in grado di formulare ipotesi di
lavoro in riferimento a programmi di
cura, riabilitazione e di assistenza.
• Contenuti
Gli effetti psicologici delle malattie invalidanti; lo stress del cambiamento (1 ora).
Principi generali della psicologia e della
infermieristica - sede di Pordenone
gerontologia. L’immagine della vecchiaia
dall’infanzia all’adolescenza (1 ora).
L’attività psichica dell’anziano (1 ora).
L’anziano di fronte alla malattia, alla riabilitazione ed alla morte (1 ora).
Le conseguenze psicologiche e di vita
nell’ammalato di Alzheimer.
Principali disturbi nella persona ammalata di Alzheimer: memoria, umore, disorientamento (4 ore).
Le difficoltà psicologiche ed i disturbi psicopatologici associati alla Sclerosi Multipla (4 ore).
I candidati al trapianto d’organi: criteri di
selezione (1 ore).
La motivazione al cambiamento.
Gli elementi della personalità che favoriscono un cambiamento e quelli che la
ostacolano ( 1 ora).
• Modalità di svolgimento
Lezioni frontali.
Visione e discussione di film e di casi.
• Bibliografia
Testi di approfondimento
M.A. Casacci, Psicogerontologia e ciclo di
vita, Mursia, Milano.
C.L. Cazzullo, A. Grezzi, M. Zaffaroni, A.
Zibetti, Sclerosi Multipla, Masson, Milano.
Manuale Alzheimer, Federazione Alzheimer Italia.
G. Pezzoli, S. Tesei, Guida alla malattia di
Parkinson, Associazione Italiana Parkinsoniani, Milano.
G. Ruolo, C. Poznanski, Psicologia e psichiatria del trapianto d’organi, Masson,
Milano.
G. Trabucco, M.C. Magagnotti, Emodialisi e bisogni psicologici, SES, Napoli.
M. Bernardi, A. Condolf, Psicologia per
l’operatore sociale, CLITT, Roma.
G.S. Bernstein, J.A. Halaszyn , Io, operatore sociale, Erickson, Trento.
209
infermieristica - sede di Pordenone
CORSO INTEGRATO DI
INFERMIERISTICA CLINICA IN AREA
PSICHIATRICA
Settori scientifico-disciplinari: MED/25
Salute mentale, MED/45 Infermieristica
clinica in area psichiatrica I, MED/45
Infermieristica clinica in area
psichiatrica II
• Obiettivi generali del corso
Il corso integrato persegue l’obiettivo di
fornire elementi conoscitivi di base per il
mantenimento della salute mentale e le
modalità di approccio assistenziale per la
persona/famiglia con problemi psichiatrici.
Al termine del corso lo studente sarà in
grado di:
Descrivere e riconoscere i principali quadri clinici di interesse psichiatrico ed il
relativo approccio clinico assistenziale;
Descrivere e riconoscere il ruolo, le
responsabilità e le competenze dell’infermiere nella progettazione assistenziale in
area psichiatrica, con particolare attenzione ai principali problemi assistenziali di
gestione autonoma e/o collaborativa con
altri professionisti;
Descrivere alcuni modelli teorici utili per
la gestione della relazione assistenziale
con la persona/famiglia con problemi
psichiatrici;
Descrivere le principali strategie di prevenzione per i problemi di salute mentale
emergenti nel territorio;
Descrivere l’organizzazione ed il funzionamento del dipartimento di salute mentale ed analizzare la normativa essenziale
di riferimento;
Progettare l’assistenza infermieristica
utilizzando i principi metodologici della
disciplina, in particolare per gli aspetti
relazionali;
Ad integrazione del corso sono previsti i
seminari interdisciplinari e/o laboratori:
- obbligatori correlati al corso: Role
playing di situazioni psichiatriche esemplificative;
- a scelta dello studente;
- altro.
Salute mentale
• Contenuti
I concetti di normalità/anormalità,
devianza, disagio, sofferenza.
Malattia mentale: modello medico, biologico, psicodinamico, sociale, modello
integrato vulnerabilità-stress.
Disturbo mentale e principi classificativi
attuali.
I concetti di salute ed igiene mentale.
Sviluppi della psichiatria dal manicomio
alla 180, dalla salvaguardia dell’ordine
pubblico alla salvaguardia dei diritti.
Organizzazione dei servizi di salute mentale: il Dipartimento di Salute Mentale, il
Centro di Salute Mentale; le funzioni
ricovero: il SODCP; le attività riabilitative:
i Centri Diurni, le Strutture Residenziali,
la formazione ed inserimento lavorativo.
Il lavoro di collegamento con l’ospedale e
con gli altri servizi del territorio.
La domanda e il committente.
I disturbi schizofrenici: inquadramento,
Epidemiologia, fattori eziopatogenetici,
personalità premorbosa, esordio, quadri
clinici, forme cliniche, diagnosi, decorso
ed esito, principi di trattamento.
Altre sindromi deliranti: paranoia, parafrenia, sindrome schizotipica, episodi
deliranti acuti, sindrome delirante indotta, psicosi schizoaffettive.
I disturbi dell’umore: psicopatologia
dell’episodio depressivo e maniacale; fattori eziopatogenetici, aspetti epidemiologici. I principali quadri clinici (Depressione Maggiore Ricorrente, disturbo bipolare, distimia e ciclotimia, depressione reattiva). La depressione nell’anziano. Principi di trattamento ed assistenza.
Le sindromi ansiose e somatoformi:
generalità sull’ansia, il Disturbo da Ansia
Generalizzata, il Disturbo da Attacchi di
Panico, le fobie, l’ipocondria, il Disturbo
da Somatizzazione, le sindromi da con-
210
versione e dissociative. Principi di trattamento ed assistenza.
I disturbi del comportamento alimentare.
I disturbi correlati all’abuso di sostanze.
Il ritardo mentale.
I Disturbi di Personalità.
Interventi sulla crisi, le condotte suicidarie.
Generalità sui trattamenti biologici, psicoterapici e socioambientali.
Principi di prevenzione. Il consenso
• Bibliografia
M. Betti, M. Di Fiorino, Psichiatria e igiene
mentale (ruolo e funzioni dell’infermiere),
McGraw-Hill, Milano, 1997.
C. Ciambrello, T. Cantelmi, A. Pasini,
Infermieristica clinica, in Igiene Mentale,
Editrice Ambrosiana, Milano, 2001.
Infermieristica clinica in area psichiatrica
I e II
• Obiettivi specifici
Il corso si propone di fornire allo studente gli strumenti conoscitivi per riconoscere i principali problemi assistenziali
riscontrabili nel settore della salute mentale.
Si prefigge inoltre, di definire il ruolo e le
competenze infermieristiche nell’attuazione di un progetto assistenziale, con
particolare riguardo alle responsabilità
indipendenti e interdipendenti.
Lo studente al termine del corso sarà in
grado:
Identificare il ruolo dell’infermiere che
opera nella salute mentale;
Descrivere i percorsi di cura che favoriscono la continuità assistenziale;
Identificare le leggi di tutela per il paziente portatore di disagio psichico;
Identificare i principali problemi psichici;
Identificare il ruolo e le competenze
dell’I.P. nella progettazione assistenziale
in area psichiatrica.
infermieristica - sede di Pordenone
• Contenuti
Storia della psichiatria e del manicomio.
La psichiatria prima e dopo la riforma.
Luoghi di cura e percorsi dell’utente dopo
la riforma; il modello dipartimentale in
psichiatria.
L’operatore psichiatrico: inquadramento
storico, culturale e normativo.
Il case management in psichiatria, l’infermiere come coordinatore di progetto.
Gli aspetti giuridici e normativi per la
tutela del paziente.
Disagio psichico e assistenza infermieristica.
• Modalità di svolgimento
Lezioni frontali a carattere interattivo, letture guidate, presentazione di casi.
• Modalità d’esame
Esame finale: scritto e orale su casi clinici
integrati da domande.
• Bibliografia
M. Tacchini, Professione infermiere nei servizi psichiatrici, Masson, Milano, 1998.
L. Benci, Manuale giuridico professionale
per l’esercizio del Nursing, II ed., McGrawHill, Milano, 2001.
M. Mercuel e coll., Colloquio e relazione
d’aiuto, Masson, Milano,2000 (ed. ital. a
cura di M. A. Tacchini, A. Tronconi).
A. Gaston, C.M. Gaston, Psichiatria e igiene mentale, Masson, Milano, 1997.
F. Giacanelli, E. G. Boriosi, Le parole della
psichiatria, Zanichelli, Bologna, 1986.
M.L. Drigo, L. Borzaga, A. Mercurio, E.
Satta, Clinica e Nursing in Psichiatria, Editrice Ambrosiana, Milano, 1993.
L.J. Carpenito, Diagnosi infermieristiche,
Ed. Sorbona, Milano, 1996.
P. Barelli, E. Spagnoli, Nursing di salute
mentale, Carocci Faber, Roma, 2004.
E. Armstrong, Guida alla salute mentale
per infermieri nella medicina di base, CIC
211
infermieristica - sede di Pordenone
Edizioni internazionali, Roma, 2003 (ed.
ital. a cura di E. Agrimi, C. Mencacci).
F. Giordano, S. Pallanti, Psichiatria elementare, Carocci, Roma, 1999.
Psichiatria, il ruolo dell’infermiere nell’area
della salute mentale: assistenza, legislazione
e nuovi percorsi, supplemento Rivista della
federazione nazionale collegi IPASVI, 4,
2002.
P. Chiari, A. Santullo, L’infermiere case
manager, McGraw-Hill, Milano, 2001.
III anno
CORSO INTEGRATO DI
INFERMIERISTICA CLINICA IN AREA
CRITICA E DELL’EMERGENZA
Settori scientifico-disciplinari: MED/09
Medicina d’urgenza, MED/18 Chirurgia
d’urgenza, MED/41 Rianimazione e
terapia intensiva, MED/45
Infermieristica clinica in area
critica I e II
• Obiettivi generali del corso
Il corso integrato persegue l’obiettivo di
fornire strumenti conoscitivi e metodologici essenziali per riconoscere ed
affrontare le principali situazioni di criticità ed emergenza, nei diversi ambiti
assistenziali, compreso quello domiciliare e di sviluppare competenze infermieristiche di base, cliniche ed organizzative, per la gestione del paziente critico e dell’urgenza.
Al termine del Corso lo studente sarà in
grado di:
identificare e descrivere i principali quadri clinici e i relativi trattamenti nell’area
della medicina e chirurgia d’urgenza,
pronto soccorso e rianimazione;
definire le priorità assistenziali in base alla
valutazione clinica iniziale e alla valutazione dinamica (monitoraggio continuo);
progettare l’assistenza infermieristica a
persone politraumatizzate, affette da problemi cardiocircolatori, respiratori, neurologici, utilizzando i principi scientifici e
metodologici della disciplina, in particolare, il pensiero critico e il triage;
descrivere gli interventi infermieristici e
collaborativi con altri professionisti per il
ripristino e il sostegno delle funzioni vitali e di primo soccorso;
descrivere le modalità di gestione della
terapia farmacologia in area critica, compreso il riscontro degli effetti desiderati, il
calcolo dei dosaggi e la gestione dei rischi
ad essa correlati;
212
descrivere almeno un modello teorico
utile per la gestione della relazione assistenziale con la persona/famiglia in area
critica;
descrivere i criteri organizzativi per la
gestione dell’urgenza/emergenza nei
diversi ambiti assistenziali e le caratteristiche organizzative di un sistema di
emergenza.
Medicina d’urgenza
• Contenuti
Quadro clinico, diagnostica e trattamento
delle principali urgenze/emergenze
internistiche:
le intossicazioni acute come paradigma
di approccio al paziente potenzialmente
instabile;
l’intossicazione da monossido di carbonio con discussione interattiva di un caso.
Il dolore toracico di origine cardiaca.
Processo di monitoraggio cardiaco comprese le modalità più consone di applicazioni degli elettrodi in rapporto alle situazioni diverse che si vogliono tenere sotto
controllo nelle varie situazioni critiche.
Discussione interattiva di casistica.
la malattia tromboembolica venosa.
Discussione interattiva di casistica.
Il trauma cranico minore.
L’attacco d’asma e l’edema polmonare
acuto.
• Bibliografia
Testi consigliati
V. Gai, Medicina d’Urgenza: pratica e progresso, Edizioni Medico-Scientifiche, Torino, 2001.
Manuale di ACLS (1997-1999 Emergency
Cardiovascular Care Program), Centro
Scientifico Editore, rist. 2000.
Linee Guida in Medicina d’Urgenza e Pronto Soccorso (Italian-American Joint Symposium) GIMUPS: suppl. al vol. 2, n. 2,
Giugno 2000.
Linee Guida per il medico dell’urgenza, Atti
del IV Convegno, Jesolo, Emergency,
2001.
infermieristica - sede di Pordenone
K.R. Olson, Intossicazioni acute, SprigerVerlag Italia, 1999.
Chirurgia d’urgenza
• Contenuti
Ischemie acute periferiche: quadro clinico, diagnosi, trattamento e prognosi.
Trombosi venose profonde ed embolia
polmonare:clinica,terapia e profilassi.
Traumi addominali e toracici: quadro clinico, diagnosi differenziale, priorità e
trattamento.
Ustioni: quadro clinico, priorità, trattamento e prognosi.
Emorragie digestive e alcuni aspetti di
addome acuto: quadro clinico, priorità,
diagnosi e trattamento.
• Bibliografia
D. Di Carlo, B. Androni, C. Staudacher,
Manuale di Chirurgia D’Urgenza e Terapia
Intensiva Chirurgica, Masson, Milano.
Ulteriori articoli saranno forniti durante
ciascuna unità didattica.
Rianimazione e terapia intensiva
• Contenuti
Quadri clinici di interesse rianimatorio
priorità diagnostiche e terapeutiche.
Politraumatizzato (ventilazione meccanica: principi fondamentali).
Shock: generalità, fisiopatologia e clinica
e il trattamento.
Insufficienze respiratorie (ARDS, Ö).
Disturbi della coscienza e comi (metabolici, Ö): generalità, fisiopatologia, clinica e
principi di trattamento.
La morte cerebrale.
Intossicazioni: principi generali e trattamento.
• Bibliografia
A. Gentili et al., Il Paziente critico, Editrice
Ambrosiana, Milano, 1993.
Ulteriori articoli saranno forniti durante
ciascuna unità didattica.
infermieristica - sede di Pordenone
Infermieristica clinica in area critica I e II
• Contenuti
Adult Basic Life Support: linee guida
ILCOR.
Valutazione iniziale e priorità assistenziali (triage).
Principali cause di compromissione delle
funzioni vitali.
Principali manovre d’urgenza: rianimazione cardiopolmonare, posture di sicurezza, defibrillazione elettrica.
Accertamento e gestione assistenziale del
paziente critico con:
disturbi circolatori (IMA - infarto miocardico acuto e alterazioni del ritmo);
alterazioni dello stato di coscienza
(coma);
politraumatismi.
Sistemi e modalità di monitoraggio del
paziente critico: criteri fondamentali
Scale di valutazione in area critica (Glasgow, Trauma score, Criticità).
Modelli assistenziali centrati sulla famiglia in un centro di terapia Intensiva.
Considerazioni relative alle terapie farmacologiche nei singoli quadri clinici:
criteri generali per la gestione dei farmaci
in area critica.
Competenze e responsabilità dell’infermiere:
DPR 27.03.1992 n. 76.
La catena della sopravvivenza e il sistema
di emergenza.
• Bibliografia
Testi consigliati
L.J. Carpenito, Piani di assistenza infermieristica e documentazione, Editrice Ambrosiana, Milano, 2000.
A. Gentili et al., Il Paziente critico, Editrice
Ambrosiana Milano,, 1993.
J.A. Handley, K.G. Monsieurs, L.L. Bossaert, European Resuscitation Council Guidelines 2000 for adult basic life support,
Resuscitation, 2001, 48, pp. 199-205.
J.A. Handley, K.G. Monsieurs, L.L. Bos-
213
saert, European Resuscitation Council Guidelines 2000 for automated external defibrillation, Resuscitation, 2001, 48, pp. 207209.
Italian Resuscitation Council, ALS Advanced Life Support, Milano, Masson, 2001.
- www.elsevier.com/locate/resuscitation
Siti Internet
www.americanheart.org/risk
www.cardiacrehabilitation.org.uk
www.nursing-standard.co.uk
www.nursearea.it
www.trauma.org
www.emergencynurseassociation.org
www.nurse-beat.com/advertise.htm
www.efccna.org/
Ulteriori articoli saranno forniti durante
ciascuna unità didattica
CORSO INTEGRATO DI
INFERMIERISTICA PREVENTIVA,
EDUCATIVA E DI COMUNITÀ
Settori scientifico-disciplinari: MED/45
Infermieristica educativa e di comunità,
MED/45 Infermieristica di comunità, MPSI/08 Psicologia clinica, M-PED/01
Pedagogia generale e sociale I e II,
SPS/07 Sociologia generale
• Obiettivi generali del corso
Il corso integrato persegue l’obiettivo di sviluppare competenze professionali, con particolare rilievo alla funzione preventiva ed educativa, per la gestione dei processi assistenziali, di base ed avanzati nella comunità
rispetto ai problemi prioritari di salute.
al termine del corso lo studente sarà in
grado di:
analizzare i bisogni di salute della comunità e tipologie di risposte;
identificare gli obiettivi e le strategie
dell’assistenza sanitaria di base e i riferimenti legislativi essenziali;
analizzare i modelli/sistemi sociali e le
modalità d’integrazione sociosanitaria
nei diversi ambiti assistenziali finalizzate
alla continuità assistenziale;
214
descrivere almeno un modello infermieristico per l’assistenza domiciliare e residenziale;
identificare la tipologia e l’articolazione
della rete dei servizi socio-sanitari e le
risorse attivabili;
descrivere i processi di apprendimento
dell’adulto e utilizzare metodi e strumenti per l’educazione sanitaria rivolti al singolo/famiglia per la prevenzione, la soluzione di problemi inerenti la salute compresa la cura delle malattie e delle lesioni
ricorrenti;
definire il ruolo, le responsabilità e gli
ambiti di competenza dell’infermiere nei
contesti dell’assistenza domiciliare, semiresidenziale e residenziale;
descrivere la funzione del case management, del percorso clinico assistenziale
(clinical pathways) ed organizzativo per
l’ottimizzazione delle risorse;
progettare un intervento di educazione
sanitaria nell’ambito della continuità
delle cure.
Ad integrazione del corso sono previsti 2
seminari interdisciplinari: Wound care e
infermieristica clinica; l’integrazione
socio sanitaria.
Infermieristica educativa e di comunità
• Contenuti
Promozione alla salute: il ruolo educativo
dell’infermiere finalizzato all’autocura/
adattamento della persona e della famiglia e alla prevenzione.
Nursing di Comunità e assistenza di
base: i fondamenti delle cure primarie
facendo riferimento ai principali documenti OMS, alle teorie dell’adattamento,
pedagogiche e del nursing.
Community Care: il ruolo educativo
dell’infermiere.
L’uomo al centro dell’attenzione infermieristica.
Principi, valori e motivazioni nell’educazione alla salute.
Le linee d’approccio.
infermieristica - sede di Pordenone
I fattori individuali e ambientali che
influenzano, positivamente o negativamente, la salute.
Analisi dei bisogni e delle priorità nel
campo dell’educazione alla salute.
La programmazione nell’educazione alla
salute.
Strategie per far compiere alla popolazione scelte di salute.
Il nursing di Comunità e l’assistenza di
base: il modello infermieristico della
Orem e della Roy.
L’Infermiere di Comunità: un ulteriore
passo avanti nell’autonomia e nella valorizzazione della professione.
Analisi di due progetti per l’inserimento
dell’Infermiere di Comunità: il progetto
Latisana.
Le teorie del nursing applicate alla Community Care.
• Bibliografia
L Tannini, a cura di, Salute, Malattia,
Franco Angeli, Milano, 2001.
R. Alvaro, D. Spotti, I teorici del Nursing e
le loro teorie, III ed., McGraw-Hill.
Infermieristica di Comunità
• Contenuti
Dlgs 229/99.
L.R. 10/1998.
Linee guida regionali.
Progetto obiettivo anziani.
DM 739/94.
La presa in carico dell’utente.
Legge 328/2000.
Gli strumenti dell’integrazione sociosanitaria.
I modelli organizzativi dell’Assistenza
Infermieristica domiciliare.
Ripresa concetti di geriatria.
Analisi dei bisogni dell’anziano: scale di
valutazione (Valgraf, VAOR, GEFI,
BINA, Karnowski).
Principali diagnosi infermieristiche: la
gestione efficace ed inefficace del regime
terapeutico della persona e della famiglia.
infermieristica - sede di Pordenone
Accenni ai diversi strumenti di valutazione.
Strutture residenziali per anziani.
Residenze polifunzionali.
Residenze Sanitarie Assistenziali.
Case di Riposo.
Case Alloggio.
Organizzazione di volontariato.
• Bibliografia
M. Alimenti et al., Linee guida per un progetto di formazione infermieristica complementare nelle aree previste dal D.M.
739/1994.
G. Amoretti, M.T. Ratti, Psicologia e terza
età. Prospettive psicologiche sul tema
dell’invecchiamento, Carocci (seconda
ristampa 2000).
A. Gavazzano, P.G. Taiti, Aspetti peculiari
del rapporto assistenziale con la persona
anziana.
M. Petrini, F. Caretta, L. Antico, R. Bernabei, L’assistenza alla persona anziana
aspetti teologici, etici, clinici, assistenziali,
pastorali, CEPSAG Università cattolica del
Sacro Cuore.
L.J. Carpenito, Diagnosi infermieristiche.
Applicazione alla pratica clinica, Editrice
Sorbona, Milano, 1996.
F. Cavazzutti, Gerontologia e Geriatria,
Editrice Ambrosiana, Milano, 1992.
A. Cavicchioli et al., Elementi di base
dell’assistenza infermieristica, Editrice
Ambrosiana, Milano, 1994.
M.A. Christ, F.J. Hohloch, Nursing gerontologico, Summa, Padova, 1993.
C.N.R., sottoprogetto 5 Invecchiamento
della popolazione: qualità della vita ed autosufficienza. Conferenza di consenso: L’integrazione dei servizi geriatrici, Ostuni, 11-12
aprile 1995.
D. Cucinotta, Curare l’anziano: principi di
gerontologia e geriatria, Ed. Sorbona, Milano, 1992.
Dlgs 229/99 Riordino e razionalizzazione
del Servizio Santario Nazionale.
D. Elhart, S.C. Firsich, S.H. Gragg, O.M.
215
Rees, Nursing - Principi scientifici, Editrice
Ambrosiana, Milano, 1980.
R. Finos, C. Zavaroni, La progettazione di
un servizio finalizzato all’aiuto delle persone e della risposta assistenziale ai bisogni
dell’utente, QA, 1996, 7, 3, pp. 151-157.
S. Fiocca, P. Franzini, Patologia Generale e
meccanismi fisiopatologici, Ed. Sorbona,
Milano, 1990.
A. Franci, M. Corsi, Validità ed affidabilità
delle scale di dipendenza di anziani e disabili, Summa, Padova, 1996.
Linee Guida progettuali del Servizio di Assistenza Domiciliare del gruppo di lavoro interistituzionale A.D.I. costituito da Amministrazione provinciale di PN, A.S.S. n. 6
Friuli Occidentale e Ambiti Socio-Assistenziali della Provincia di PN, 1996.
Legge 328/2000 Sistema integrato di interventi e servizi sociali.
L.R. 10/1998 Tutela della salute e promozione sociale della persona anziane.
Linee per la gestione del Servizio Sanitario Regionale.
R. Maggian, Appunti Corso per Responsabili
e Operatori di Servizi Pubblici La valutazione
dei bisogni e la programmazione degli interventi socio-sanitari integrati per le persone
anziane nel Friuli Venezia Giulia Giornata
di avvio, Trieste, 16 ottobre 1999.
Progetto obiettivo anziani, bozza 2001.
K.C. Sorensen, S. Luckman, Nursing di
base - Principi psicofisiologici, Editrice
Ambrosiana, Milano.
C. Zavaroni, R. Finos, L’assistenza domiciliare integrata una proposta di progetto, QA,
1996, 7, 3, pp. 159-170.
C. Zavaroni, con la collaborazione di R.
Finos, C. Tino, V. Bruno, M.A. Farendi,
Progetto Pilota A.D./A.D.I. - A.S.L. n. 7 di
Catanzaro.
Psicologia clinica
• Contenuti
Competenze ed ambiti di intervento della
psicologia clinica e della psicologia della
salute.
216
Il dolore come espressione di disagio psicologico.
I concetti di salute e di malattia, il modello biomedico e il modello biopsicosociale
della salute, i comportamenti di salute e
gli stili di vita.
La percezione del rischio e la presa di
decisione applicati alla salute.
Lo stress, gli stili di coping, il ruolo del sostegno sociale, del potere e del controllo.
La sindrome del Burnout: fattori facilitanti, strategie di gestione e di prevenzione.
I concetti di menomazione, disabilità ed
handicap e la ICF.
Uso e abuso di sostanze, le dipendenze.
La prevenzione della malattia, l’educazione alla e la promozione della salute, linee
guida per la progettazione di interventi.
• Bibliografia
B. Zani, E. Cicognani, Psicologia della
salute, Il Mulino, Bologna, 2000.
N. Rossi, Psicologia clinica per le professioni
sanitarie., Il Mulino, Bologna, 2004, cap.
1, 7 e 8.
S. Soresi, Psicologia dell’handicap e della
riabilitazione, Il Mulino, Bologna, 1998,
cap. 1.
Eventuali lucidi sugli argomenti non trattati dalla presente bibliografia messi a
disposizione dalla docente.
Pedagogia generale e sociale I e II
• Contenuti
Introduzione alla Pedagogia della salute.
Pedagogia e psicologia della salute.
L’educazione terapeutica.
Promozione della salute, educazione alla
salute, educazione sanitaria e terapeutica.
Il ruolo educativo dell’infermiere.
Stili di vita e protezione della salute.
Tecniche per un’azione educativa condivisa con il paziente.
Progettare l’Educazione alla Salute diretta a target mirati:
- la pianificazione degli interventi educativi di sviluppo salute;
infermieristica - sede di Pordenone
- l’identificazione dei bisogni e delle priorità;
- la costruzione dei contenuti e dei messaggi efficaci;
- l’utilizzazione di metodologie efficaci di
comunicazione;
- la valutazione dei risultati.
Ospedali per la promozione della salute
(HPH, dall’inglese Health Promoting
Hospital).
Esercitazioni pratiche di costruzione di
progetti efficaci di promozione della salute e di Educazione terapeutica.
• Bibliografia
L. Sasso, L. Gamberoni, A. Ferraresi, L.
Ribaldi, L’infermiere di famiglia- scenari
assistenziali e orientamenti futuri, McGrawHill, 2005.
L. Ewles, I. Simnett, Promozione della
salute, Ed. Sorbona, Milano.
S. Vallenga, Comunicazione per la salute.
Forme, modi, tecniche per operatori sanitari
e per aziende, Masson, Milano.
Glossario per la Promozione della Salute,
Organizzazione Mondiale della Sanità,
1998.
G.F. D’Ivernois, R. Gagnayre, Educare il
paziente, Edizioni Mediserve, Milano,
1998.
A.M. Ferraresi, R. Gaiani, M. Manfredini,
Educazione terapeutica-metodologie e applicazioni, Carocci Faber, 2004.
Sociologia generale
• Obiettivi specifici
Il corso propone la conoscenza delle normative, degli obiettivi e dei principi
dell’integrazione sociosanitaria, modalità
operativa fondamentale per intervenire
nell’ambito delle problematiche di salute
complesse. Affrontare i bisogni complessi, richiede unitarietà di intervento, progetti personalizzati, continuità assistenziale, valutazione multiprofessionale del
bisogno, condivisione degli obiettivi, pro-
infermieristica - sede di Pordenone
gettazione integrata delle risposte, valutazione partecipata degli esiti.
L’aumento delle situazioni connotate da
cronicità e da un progressivo aggravamento delle condizioni di non autosufficienza ha ampliato la rete dei servizi di
cura e di assistenza del territorio con una
presenza sempre più significativa di personale infermieristico. Nell’ottica di un
forte orientamento all’integrazione sociosanitarie delle risorse professionali del
territorio è opportuno valorizzare il ruolo
degli infermieri professionali, chiamati a
svolgere una funzione importante nella
valutazione multidimensionale del bisogno e nella logica della continuità assistenziale.
• Contenuti
Il contesto sociosanitario attuale e le problematiche della salute
- Le criticita’ attuali del sistema sanitario e
le nuove sfide;
- Il nuovo approccio ai problemi della
salute e l’evoluzione delle politiche di
welfare;
- Sussidiarietà e partecipazione;
- L’intervento sistemico e di rete;
- Le nuove modalità di organizzazione ed
erogazione dei servizi.
L’integrazione socio-sanitaria. La normativa. Le nuove modalita’ di organizzazione.
Le le nuove risorse
- Le normative nazionali e regionali in
materia di integrazione socio-sanitaria;
- Gli strumenti dell’integrazione sociosanitaria;
- Multidisciplinarietà e progetto personalizzato;
- Gli strumenti della programmazione
locale socio sanitaria: PAT/PDZ;
- La rete dei servizi sociosanitari del territorio;
- Il volontariato e l’auto muuto aiuto.
• Bibliografia
Costruire l’integrazione sociosanitaria.
217
Attori, strumenti, metodi, Carrocci, 2005.
Rivista delle politiche sociali n. 1/2007: Il
sistema sociosanitario in Italia.
F. Folgheraiter, La logica sociale dell’aiuto,
Erickson, Trento, 2007.
P.P. Donati, Manuale di sociologia della
famiglia, Laterza, 2005.
C. Borzaga, L. Fazzi, Del non profit sociosanitario, Angeli, Milano.
CORSO INTEGRATO DI
FONDAMENTI DELLA DISCIPLINA
INFERMIERISTICA E METODOLOGIA
DELLA RICERCA
Settori scientifico-disciplinari: M-FIL/02
Logica e filosofia della scienza, MED/45
Fondamenti delle disciplina
infermieristica, MED/45 Metodologia
della ricerca applicata, M-PSI/01
Psicologia generale, MED/01 Statistica
medica, INF/01 Informatica, MED/42
Igiene generale ed applicata
• Obiettivi generali del corso
Il corso integrato persegue l’obiettivo di
offrire elementi metodologici e di contenuto necessari per comprendere l’evoluzione culturale e la specificità disciplinare
infermieristica.
Si propone, inoltre, di fornire metodi e
criteri per l’analisi di una teoria scientifica e di alcuni sistemi di classificazione
dei pazienti ed elementi di metodologia
della ricerca.
Al termine del corso lo studente sarà in
grado di:
- descrivere ed utilizzare i più comuni
strumenti e tecniche epidemiologiche
per l’interpretazione dei fenomeni sanitari in ambito collettivo;
- escrivere il processo di evoluzione e costruzione di una teoria scientifica nel nursing;
analizzare il contributo delle teorie psicologiche per l’interpretazione dei fenomeni di interesse per l’infermieristica e per
lo sviluppo della ricerca;
218
- escrivere il processo di ricerca;
- identificare il contributo della ricerca
per lo sviluppo e il miglioramento
dell’assistenza infermieristica;
- effettuare una revisione critica della letteratura compresa l’interpretazione degli
aspetti metodologici statistici;
- organizzare, rappresentare e sintetizzare i dati per ricavare informazioni corrette sul fenomeno oggetto di studio.
Al corso è correlato un laboratorio di
ricerca bibliografica on line
Logica e filosofia della scienza
• Obiettivi specifici
Alla fine del corso di Logica e filosofia
della scienza lo studente dovrà essere in
grado di:
conoscere i termini fondamentali della
logica della ricerca scientifica;
comprendere il carattere storico
dell’impresa scientifica, con la consapevolezza che essa si colloca in un contesto
culturale complesso;
comprendere la rilevanza del tema
dell’evidenza nelle scienze mediche e
infermieristiche;
riconoscere i diversi modelli di ragionamento utilizzati nella ricerca scientifica;
valutare l’attendibilità dei metodi utilizzati dalla scienza;
distinguere proposizioni e teorie scientifiche da proposizioni e teorie pseudoscientifiche;
individuare gli elementi di evidenza nella
diagnosi clinica.
• Contenuti
L’evidenza:
- definizione,
- fondamenti dell’evidenza nel pensiero
antico e moderno,
- l’evidenza nel metodo scientifico,
- l’evidenza in medicina.
Il “mito” dell’osservazione nella scienza e
il razionalismo critico:
- limiti dell’induzione,
infermieristica - sede di Pordenone
- esperienza e protocolli,
- verificazionismo e falsificazionismo,
- la scienza su palafitte,
- epistemologia ed ermeneutica.
Scienza normale e paradigmi:
- i problemi della scienza normale,
- la crisi del paradigma,
- il passaggio ad un nuovo paradigma,
- i criteri per la scelta di un nuovo paradigma.
Epistemologia e teoria della diagnosi clinica:
- l’atto della diagnosi clinica,
- la medicina fra storia e tecnologia,
- conoscere e ri-conoscere,
- dr. Watson e Sherlock Holmes.
• Modalità di svolgimento
Lezione frontale, analisi di testi, discussione dei contenuti, sintesi guidate.
• Bibliografia
D. Antiseri, Epistemologia e teoria della
diagnosi clinica, in Teoria unificata del
metodo, Utet, Torino, 2001, pp. 69-126.
G. Federspil, R. Vettor, Teoria La “evidence-based medicine”: una riflessione critica
sul concetto di evidenza in medicina, “Ital
Heart J Suppl”, 2 (2001), pp. 614-623.
T. S. Kuhn, La struttura delle rivoluzioni
scientifiche, tr. it. di A: Carugo, Einaudi,
Torino, 1978, passi.
M. Marchetto, La scienza moderna. Le origini, il metodo, Sei, Torino, 1995, passi.
C. Mazzantini, A. Pieretti, Evidenza, in
Enciclopedia filosofica, IV, Bompiani,
Milano, 2006, pp. 3886-3892.
K. R. Popper, La scienza: congetture e confutazioni, in Congetture e confutazioni. Lo
sviluppo della conoscenza scientifica, tr. it.
di G. Pancaldi, Il Mulino, Bologna, 1972,
pp. 61-115.
Di utile consultazione:
G. Brianese, a cura di, “Congetture e confutazioni” di Popper e il dibattito epistemologico post-popperiano, Paravia, Torino, 1988.
D. Gillies, G. Giorello, La filosofia della
infermieristica - sede di Pordenone
scienza nel XX secolo, Laterza, Roma-Bari,
1995.
Fondamenti della disciplina infermieristica
• Obiettivi specifici
Analizzare i principali modelli assistenziali alla luce delle teorie dei maggiori
esponenti del Nursing.
Scegliere interventi infermieristici trasferendo le evidenze scientifiche e teoriche
nella pratica clinica.
• Contenuti
Evoluzione delle teorie infermieristiche.
Differenze filosofiche caratterizzanti la
concettualità del nursing moderno.
Teorie generali del Nursing moderno:
Henderson, Roy, Orem, Rogers, Peplau.
Approccio qualitativo, quantitativo e di
trasferimento dei concetti nella pratica
clinica nei diversi contesti lavorativi.
Conoscere, comprendere e ragionare in
modo critico all’interno dei modelli e dei
quadri di riferimento concettuali dei
diversi teorici.
• Modalità di svolgimento
Lezioni frontali ed interattive con uso di
lucidi e materiale per la discussione.
Lavori di gruppo, esposizione.
• Bibliografia
A. Marriner-Tomey, I teorici del Nursing e
loro teorie, McGraw-Hill, Milano.
R. Canotti, Filosofia e teoria del Nursing,
Summa, Padova, 2002.
Metodologia della ricerca applicata
• Contenuti
EBN e sviluppo di linee guida.
Evoluzione della concettualità del nursing moderno.
Strategie e processi nello sviluppo di teoria del nursing.
Il processo di ricerca:
219
la struttura teorica;
principali disegni di ricerca;
le fasi del processo di ricerca.
Elaborazione di un progetto individuale
di ricerca.
Cenni sulle fasi del processo di ricerca
con particolare riferimento alla definizione del problema di ricerca.
Riflessione critica e il processo di lettura
critica.
Strategie di lettura e riflessione critica.
Caratteristiche di un articolo di ricerca.
Fonti bibliografiche primarie e secondarie.
Fonti: biblioteche e banche dati computerizzate.
Fasi e criteri di critica di un articolo.
• Bibliografia
G. Lo Biondo-Wood, J. Haber, Metodologia della ricerca infermieristica, a cura di J.
Sansoni, I ed., McGraw-Hill, Milano,
1997 (ed. orig. col titolo Nursing Research:
Methods, Critical Appraisal, and Utilization, Mosby-Year Book, Inc., St. Louis,
Missouri, 1994).
D.F. Polit, B.P. Hungler, Nursing Research: Principles and Methods, VI ed., Lippincott, Philadelphia, 1999.
R. Zanotti, Filosofia e Teoria del Nursing,
Summa, Padova, 2002.
M. Casati, G. Lazzari, Evoluzione e rilevanza dell’evidence-based nursing: aspetti concettuali e metodologici, Scenario, 3, 2000,
pp. 4-13
J. Grimshaw, S. Wallace, I. Russel, Per
una base scientifica delle linee-Guida scientifiche, MEDIC, 2, 1994, pp. 109-119.
A. Liberati, Guida alla lettura critica di un
articolo sulla efficacia di un trattamento,
NAM, 2, 1986, pp. 341-350.
A. McKibbon, Ricercare le linee guida di
pratica clinica, 2001.
http://www.praticaclinica.it/lineeguida/s
crivere_fr.htlm
L. Raimondi, Citare il materiale informatico: nuove entità nelle referenze bibliografiche, Scenario, 17, 4, 2000, pp. 4-7.
220
G. Pomponio, I riassunti strutturati,
L’infermieristica basata sulle evidenze, 1, 0,
2000, pp. 7-8.
R. Zanotti, Leggere in modo critico un articolo o un report di ricerca: criteri per la valutazione del valore scientifico dello studio,
“Nursing Oggi”, 2, 1996.
Psicologia generale
• Contenuti
Teorie della personalità, con particolare
riferimento ai modelli:
- freudiano;
- umanistico-esistenziale (Maslow,
Rogers);
- dei tratti (Allport, Cattell e Eyseneck);
- socio-cognitivo (Kelly, Rotter);
- dell’apprendimento e del condizionamento (Skinner, Bandura).
Strumenti di valutazione e tecniche di
ricerca in questo ambito.
Stress:
- modelli teorici (con riferimenti al concetto di “adattamento” e “crisi”);
- fattori di stress e risposta allo stress;
- gestione dello stress.
Approcci generali alla ricerca psicologica.
• Bibliografia
J. M. Darley, S. Glucksberg, R.A. Kinchlea, Psicologia, vol. II (sviluppo, personalità, psicologia clinica e psicologia sociale), Il Mulino, Bologna.
Statistica medica
• Contenuti
I Unità: La rilevazione dei dati
Terminologia.
Scale di misura.
La raccolta dei dati.
Universo e campione.
II Unità: La rappresentazione dei dati: caso
univariato
Seriazioni e tabulazioni.
Rappresentazioni grafiche.
Distribuzione di frequenze.
infermieristica - sede di Pordenone
III Unità: L’analisi dei dati: caso univariato
Indici di posizione.
Indici di dispersione.
IV Unità: Descrizione e analisi dei dati:
caso bivariato
Tabelle a doppia entrata.
Rappresentazioni grafiche.
Associazione.
Covarianza.
Correlazione.
V Unità: Stima intervallare
Intervalli di confidenza.
Intervalli di confidenza per una proporzione.
Intervalli di confidenza per una media.
VI Unità: Verifica di ipotesi
Il test d’ipotesi.
Test chi-quadrato.
Test su una media.
Test su due medie.
Informatica
• Contenuti
Concetti di base della Tecnologia
dell’Informazione
Hardware/Software.
Tipi di computer.
Componenti di base di un personal computer: l’unità centrale di elaborazione
(CPU), l’hard disk, i più comuni dispositivi di input/output, i tipi di memoria, i
supporti rimovibili come dischetti, zip
disk, CD-ROM ecc.
Memoria interna: RAM, ROM, cache.
Prestazioni dei computer.
Tipi di software: software di sistema e
software applicativo.
Concetti di base del sistema operativo
Microsoft Windows
Il foglio elettronico Microsoft Excel.
La finestra di Excel.
Il foglio di lavoro.
Inserimento dei dati.
Modifica del contenuto di una cella.
Scrivere le formule.
Nominare le celle:
formato delle celle (data, percentuale,
infermieristica - sede di Pordenone
impostazione numero di cifre decimali,
etc.).
Formati personalizzati.
Copiare le formule.
Somma automatica.
Inserire le formule dal menu Inserisci
con l’opzione Incolla Funzione.
La funzione SE.
Inserire ed eliminare celle in un foglio.
Inserire ed eliminare colonne o righe in
un foglio.
Copiare e incollare celle, colonne o righe.
La formattazione condizionale.
alcune funzioni statistiche: Min, Max,
Media, Conta. Valori, Var. Pop.
Creare un grafico; copia/incolla di grafici
in MS Word.
Ordinamento.
Concetti di base del programma PowerPoint
Igiene generale e applicata
• Contenuti
Definizioni e cenni storici. Il concetto di
causa.
Misure di frequenza di malattia (incidenza, prevalenza).
Confronto fra misure di frequenza.
Tipi di studi epidemiologici:
- Studi osservazionali. Studi descrittivi
(ecologici, trasversali) e studi analitici
(coorte, caso-controllo).
Misurare l’associazione (rischio relativo,
odds ratio):
- Studi sperimentali (trial clinici ecc.)
Precisione e validità di uno studio.
Aleatorietà, bias, confondimento ed interazione.
Standardizzazione (diretta, indiretta).
Prevenzione. Test diagnostici (sensibilità, specificità). Screening.
Fonti di dati epidemiologici. Il questionario.
Lettura critica di un articolo scientifico.
221
CORSO INTEGRATO DI
FONDAMENTI PER LA
PROGRAMMAZIONE E
ORGANIZZAZIONE SANITARIA
Settori scientifico-disciplinari:
SECS-P/10 Organizzazione aziendale,
MED/42 Igiene generale e applicata,
MED/45 Fondamenti di infermieristica
per l’organizzazione sanitaria, MED/45
Fondamenti di infermieristica per
l’organizzazione professionale
• Obiettivi generali del corso
Il corso integrato persegue l’obiettivo di
approfondire le metodologie e gli strumenti di analisi delle problematiche organizzative sottostanti la tutela della salute e
all’erogazione dell’assistenza infermieristica.
Al termine del corso lo studente sarà in
grado di:
Descrivere ed utilizzare i modelli di analisi delle organizzazioni aziendali applicabili nei micro e macro sistemi sanitari identificandone gli elementi di criticità;
Descrivere i metodi e i criteri per la programmazione e la valutazione delle attività e dei servizi sanitari compresi i sistemi di finanziamento, di risk management, di accreditamento e di verifica e
revisione della qualità;
Identificare le modalità per coinvolgere il
cittadino per la riprogettazione e il
miglioramento dei servizi sanitari;
Identificare i criteri e gli strumenti per il
controllo di gestione in ambito sanitario;
Analizzare i processi assistenziali secondo i diversi modelli organizzativi identificando le specificità di ruolo, i rapporti
professionali tra ciascun operatore sanitario e le strategie di integrazione;
Identificare le modalità di determinazione del fabbisogno assistenziale per gruppi omogenei di pazienti da analizzare;
L’organizzazione e il funzionamento del
sistema sanitario anche attraverso la lettura critica delle norme essenziali di riferimento per la professione.
222
Organizzazione aziendale
• Contenuti
La riforma del Servizio Sanitario Nazionale
L’istituzione del S.S.N. (L. n. 833/78).
L’aziendalizzazione del S.S.N. (D.lgs. n.
502/92 e D.lgs. n. 229/99).
L’applicazione della riforma nei Servizi
Sanitari Regionali.
Caratteristiche organizzative delle Aziende Sanitarie Locali ed Ospedaliere.
Tipologie organizzative delle Aziende
sanitarie locali.
Caratteristiche organizzative delle Aziende ospedaliere.
La Direzione generale dell’Azienda.
I Dipartimenti.
Analisi comparativa delle organizzazioni
sanitarie.
Sistemi di Finanziamento in Sanità
Rappresentazione dei principali modelli
di finanziamento delle organizzazioni
sanitarie.
Finanziamento pro capite.
Finanziamento a prestazione.
Altri sistemi di finanziamento non prospettici.
Il processo di programmazione e controllo
Il budget in sanità.
Il processo di budget.
La negoziazione.
Il controllo di gestione e l’attività di reporting.
Metodologie per l’analisi dei processi
sanitari in rapporto agli obiettivi di attività.
La Valutazione in Sanità
Sistemi valutativi utilizzati nelle organizzazioni sanitarie.
Strumenti per la valutazione degli obiettivi negoziati.
Finalità della valutazione.
• Bibliografia
E. Borgonovi, Il controllo economico nelle
aziende sanitarie, EGEA, 1990.
Materiale predisposto per l’argomento in
discussione dal docente, in particolare,
infermieristica - sede di Pordenone
articoli tratti da Mecosan (Management
ed Economia Sanitaria).
Igiene generale e applicata
• Contenuti
Elementi di programmazione sanitaria
utilizzando la metodologia del problem
solving.
Programmazione regionale per progetti
di qualità nelle aziende sanitarie.
Programmazione degli interventi di revisione della qualità.
Elementi e metodi di valutazione dei
bisogni sanitari.
Accreditamento istituzionale e di eccellenza.
Dal rischio clinico alla performance.
• Bibliografia
Testi consigliati
N. Dirindin, P. Vineis, Elementi di economia sanitaria, Il Mulino, Bologna, 1999.
Materiale predisposto per l’argomento in
discussione dal docente.
Fondamenti di infermieristica per l’organizzazione sanitaria
• Contenuti
Informazioni generali sul metodo e suoi
scopi.
Brainstorming.
Richiamo di alcuni concetti già trattati.
Analisi di alcuni casi che richiamano
alcuni concetti già trattati su aspetti di
organizzazione professionale.
Alcuni possibili sviluppi professionali.
Richiamo ai principi generali.
Analisi delle implicazioni individuali e di
gruppo.
Descrizione di alcuni scenari possibili.
Ipotesi di attuazione di cambiamenti
auspicabili.
• Bibliografia
Pamploni Scarpa, M.G. Coner, Gestione
dei processi, Il Sole 24 ore.
infermieristica - sede di Pordenone
Fondamenti di infermieristica per l’organizzazione professionale
• Obiettivi specifici
Discutere il concetto di organizzazione del
lavoro infermieristico e i fattori che determinano la complessità organizzativa
Confrontare l’efficacia dei diversi modelli
di organizzazione dell’assistenza;
Individuare le logiche di pianificazione
del lavoro assistenziale per gruppi di
pazienti.
Descrivere il profilo di competenza degli
operatori impegnati nei processi di cura e
le modalità del lavoro multiprofessionale.
Decidere gli strumenti di pianificazione e
di documentazione dell’assistenza più
pertinenti alle esigenze dei pazienti e dei
contesti di presa in carico.
Delineare i livelli di sviluppo della professione infermieristica.
Ipotizzare strategie efficaci per realizzare
un inserimento efficace nei contesti di
lavoro.
• Contenuti
Modelli organizzativi
Dal metodo clinico a quello organizzativo: le difficoltà.
I modelli organizzativi per compiti, funzioni, settori, piccole equipes, primary
care, case manager: efficacia e livelli di
coerenza rispetto ai bisogni degli utenti,
operatori e servizi.
Dal progetto assistenziale alla pianificazione per gruppi di pazienti:
- criteri di classificazione dei pazienti e di
analisi della complessità assistenziale;
- concetto di complessità organizzativa assistenziale e fattori determinanti;
sistemi di classificazione dei pazienti di
terza-quarta generazione.
Infermieri e il lavoro in team
Il concetto di ruolo, funzione, attività,
responsabilità ed autonomia professionale.
Il personale di supporto: ambiti di attribuzione e nodi problematici.
223
Studi di efficacia sullo skill mix del personale di assistenza e sul lavoro multidisciplinare.
Il profilo degli altri operatori: fisioterapisti, ostetriche, tecnici di laboratorio e
radiologia medica, dietisti.
Dal piano personalizzato al progetto
Assistenza infermieristica standardizzata
e personalizzata: il decision making e i
criteri di selezione dei pazienti.
Gli strumenti di pianificazione: piano
personalizzato, standard, clinical
pathways, PDTA.
La pratica infermieristica di base, esperta ed
avanzata e i livelli del governo dei processi
assistenziali
I livelli della pratica infermieristica di
base, esperta ed avanzata.
La dirigenza infermieristica e i modelli
organizzativi di servizio infermieristico.
La dirigenza infermieristica nelle strutture dipartimentali, complesse e semplici.
Da studente a infermiere
Le strategie per un inserimento efficace
nell’organizzazione: progettare il proprio
inserimento e adattarsi alla vita in turno.
Perché gli infermieri sono in pochi? Alcuni criteri di analisi della carenza infermieristica e le possibili soluzioni.
• Modalità di svolgimento
Lezione di gruppo; lezione con intervista
a testimoni privilegiati; lezione con racconti a viva voce: neo infermiere dopo i
primi 6 mesi di lavoro (20’).
Discussione.
• Bibliografia
P. Barelli, G. Pallaoro, S. Perli, S. Strimmer, L. Zattoni, Modelli di organizzazione
dell’assistenza: sono efficaci?, Assistenza
Infermieristica e Ricerca 2006 (1): 35-42;
E. Allegrini, P. Maimeri, C. Ferrari et al.,
Sistemi di classificazione dei pazienti, Assistenza Infermieristica e Ricerca 2006;
25(1): 56-61;
R. Brolis, N. Postal, R. Povoli, Lavorare in
224
gruppo: la collaborazione medici-infermieri,
Assistenza Infermieristica e Ricerca,
2006(2): 84-88.
Appendice normativa
DM 14 settembre 1994 n. 1994;
Legge 42/99; Legge 10 agosto 2000 n.
251;
L. 8 gennaio 2002 n. 1;
DPR 225/74 tit V; funzioni dell’ausiliario,
dell’OTA, dell’OSS e dell’OSSS; declaratorie C e D CCNL 1998-2000.
Legge 43/2006
L. Benci, L’operatore socio sanitario: autonomia, rapporti con i professionisti e responsabilità giuridica, Rivista di Diritto delle
professioni sanitarie, 2001:4(3):219-234;
A. Palese, R. Cabarcas, R. Dotti, O. Riboli,
Documentazione scritta (consegne e piani di
assistenza), Assistenza Infermieristica e
Ricerca 2006; 25(2): 109-115;
C. Benaglio, L. Piffer, M. Sperotto, S. Vezzosi, E. Albanese et al,. Modelli innovativi
della continuità dell’assistenza: dalle consegne alla consegna al letto del malato, Assistenza Infermieristica e Ricerca, 2006(2):
105-109.
Opzionale
L. Saiani, A. Palese, Guida per pianificare
lo sviluppo professionale e documentare
le competenze, Assistenza Infermieristica e
Ricerca, 2002; 21(2): 3-45;
L. Cunico, P. Chinchiolo, S. Rigoni, E. Vallaperta, L’inserimento dei neolaureati nel
mondo del lavoro, Assistenza Infermieristica e Ricerca 2006(2): 88-92.
A. Baldissera, A. Palese et al., Il lavoro a
turno negli ospedali: modelli organizzativi a confronto, Assistenza Infermieristica e
Ricerca, 2001; 20 (4): 220-229;
infermieristica - sede di Pordenone
CORSO INTEGRATO DI
FONDAMENTI DI ETICA E
RESPONSABILITÀ PROFESSIONALE
Settori scientifico-disciplinari: IUS/07
Diritto del lavoro, MED/43 Medicina
legale, MED/02 Bioetica, MED/45 Etica
e deontologia professionale, MED/45
Fondamenti delle disciplina
infermieristica
• Obiettivi generali del corso
Il corso integrato persegue l’obiettivo di
fornire i fondamenti della deontologia
professionale, etica e bioetica per l’esercizio professionale necessari per affrontare
consapevolmente e attivamente i dilemmi etici.
Si propone inoltre di fornire strumenti
conoscitivi e metodologici per utilizzare
correttamente le fonti del diritto con particolare riferimento alla materia sanitaria,
alla tutela del lavoro e della medicina legale ai fini dell’esercizio della professione.
Al termine del corso lo studente sarà in
grado di:
Descrivere la storia dell’infermieristica
come processo di professionalizzazione
ed evoluzione del pensiero assistenziale;
Descrivere il ruolo del collegio professionale per la tutela del cittadino e la promozione della professione infermieristica;
Descrivere gli ambiti e le tipologie di
responsabilità, con particolare riferimento alla responsabilità professionale;
Analizzare i rapporti tra gli aspetti medico-assistenziali e quelli normativo-giuridici nel contesto sociosanitario in cui
viene svolto l’esercizio professionale, con
particolare riferimento agli aspetti di
medicina legale della previdenza e della
sicurezza sociale per il lavoratore e per il
cittadino;
Individuare gli aspetti normativi e di
responsabilità dell’attività libero professionale ed in regime di rapporto di lavoro
dipendente.
Ad integrazione del corso è previsto il
seminario interdisciplinari: Strategie alternative alla trasfusione di emoderivati.
infermieristica - sede di Pordenone
Diritto del lavoro
• Contenuti
Fonti del diritto.
Concetti essenziali. Principi costituzionali del diritto alla salute: art. 32 e art. 38.
Evoluzione legislativa del diritto sanitario.
La riforma del pubblico impiego.
Il nuovo rapporto di lavoro di diritto privato.
La riforma del Pubblico impiego alla luce
del D.lgs 29/93.
Le modifiche introdotte dal D.Lgs 30
marzo 2001 n. 165.
Il rapporto di lavoro del personale dipendente dal SSN.
Stato giuridico del personale dipendente.
Costituzione del rapporto di lavoro.
Diritti e doveri del dipendente.
La classificazione del personale.
Il personale convenzionato.
La contrattazione collettiva.
La dirigenza del ruolo sanitario.
L’attività libero-professionale e le incompatibilità.
La Responsabilità Giuridico-Professionale:
la responsabilità penale, civile e disciplinare.
L’assicurazione obbligatoria contro gli
infortuni sul lavoro e le malattie professionali (D.P.R. 1124/65 e Legge 38/2000).
L’assicurazione obbligatoria contro
l’invalidità pensionabile (INPS).
La causa di servizio nel pubblico impiego:
evento dannoso, fatti di servizio, rapporto
di causalità e con causalità.
Prestazioni e certificazione sanitaria.
L’invalidità civile.
La tutela della privacy:
nozioni e definizioni generali in materia
di diritto alla privacy.
• Bibliografia
Materiale fornito dal docente relativo ai
vari argomenti di volta in volta trattati.
225
Medicina legale
• Contenuti
De rebus medicis sub specie juris: ambiti
di interesse e partizione della medicina
legale.
Le conseguenze delle lesioni: menomazione, disabilità, handicap.
Rerum conoscere causas: natura, tipi,
mezzi lesivi, modalità e tempo di provocazione, ecc., delle lesioni traumatiche.
Nesso di causalità materiale.
Tanatologia (compresa la normativa sui
trapianti/espianti).
Reato. Definizioni, nozioni e fattispecie.
Il nesso di causalità giuridica. Imputabilità e capacità d’intendere e volere.
Reati di particolare interesse medicolegale: lesioni personali, segreto professionale e d’ufficio.
Normativa speciale d’interesse medicolegale: L. 194/1978; L. 675/1996.
Medicina legale in materia civilistica: elementi in tema di diritti della persona,
diritto di famiglia con particolare riguardo al matrimonio e alla filiazione. I negozi giuridici: validità del consenso.
L’errore professionale. La responsabilità
professionale per danno da errore professionale colpevole.
• Bibliografia
Qualsiasi testo universitario di medicina
legale e delle assicurazioni, edizione
recente per l’aspetto dell’aggiornamento
normativo.
Bioetica
• Obiettivi specifici
Al termine del Corso lo studente dovrà
essere in grado di:
- delineare i caratteri generali della bioetica e le principali concezioni bioetiche;
- individuare i termini essenziali dei principali problemi della bioetica medica;
- orientarsi nei dibattiti bioetica;
- individuare nei casi clinici gli elementi
etici ed impostarne l’analisi;
226
- analizzare ed argomentare i problemi
etici posti dal living will.
• Contenuti
Oggetto, caratteri, genesi storica della
bioetica.
Principali ambiti e problemi della bioetica medica.
Principali concezioni bioetiche e relativi
concetti e criteri.
Criteri per l’analisi etica dei casi clinici.
Il living will nel dibattito italiano.
• Modalità di svolgimento
Lezione frontale e dialogata.
Discussione di testi.
Analisi e discussione di casi clinici.
• Bibliografia
Testi base
Materiale didattico fornito durante il
corso.
S. Spinsanti, Bioetica e nursing. Pensare,
riflettere, agire, McGraw-Hill, Milano,
2001.
S. Privitera, S. Leone, a cura di, Nuovo
dizionario di bioetica, Città Nuova, Roma,
2004 (alcune voci).
E. Le caldano, a cura di, Dizionario di bioetica, Laterza, Roma, 2002 (alcune voci).
F. Turoldo, a cura di, Le dichiarazioni anticipate di trattamento. Un testamento per la
vita, Gregoriana, Padova 2006
Ulteriori indicazioni bibliografiche per
eventuali approfondimenti saranno fornite durante il corso.
Etica e deontologia professionale
• Obiettivi specifici
Alla fine del seminario i partecipanti
saranno in grado di:
- conoscere e analizzare i contenuti e le
tipologie della responsabilità professionale e i riferimenti per l’esercizio professionale;
- riconoscere i valori ed i principi che
sono alla base della professione infermie-
infermieristica - sede di Pordenone
ristica ed i loro rapporto con i diritti del
cittadino ammalato, del bambino ospedalizzato e del morente;
- conoscere i principi della deontologia
sanitaria ed le interazioni fra le seguenti
discipline: deontologia, etica, bioetica e
diritto positivo;
- conoscere la struttura e i principali contenuti del codice deontologico dell’infermiere del 1999;
- analizzare criticamente i contenuti del
codice deontologico;
- conoscere i metodi di ragionamento
applicabili alla pratica professionale per
affrontare problemi di carattere eticodeontologico;
- conoscere gli organi di rappresentanza
della professione: il Collegio IP.AS.VI e la
Federazione Nazionale Collegi, con i
cambiamenti prospettati dalla nuova normativa sugli Albi professionali.
• Contenuti
La responsabilità professionale e le
norme dell’esercizio professionale.
La deontologia ed i rapporti con l’etica, la
bioetica, il diritto positivo.
Le carte dei diritti del cittadino ammalato,
del morente, del bambino ospedalizzato.
Il rapporto tra principi e valori etici e
doveri del professionista.
Il codice deontologico dell’infermiere e il
patto infermiere cittadino: gli standards
assistenziali, identità e decoro professionali, il comportamento eticamente
responsabile.
Ruolo dell’infermiere, natura e paradigmi del nursing.
Lo sviluppo della competenza del professionista: formazione continua, consulenza e supervisione, La formazione degli
studenti, dei neo assunti, del personale di
supporto.
Il nucleo relazionale nelle professioni di
aiuto: il prendersi cura della persona,
l’empatia e il contatto emotivo; le competenze relazionali nel team: la comunica-
infermieristica - sede di Pordenone
zione professionale ed organizzativa.
I dilemmi etici all’inizio e alla fine della
vita: incertezze, valori e indirizzi deontologici.
Alla fine della vita: eutanasia, accanimento terapeutico, abbandono terapeutico o
cure di accompagnamento?
Il consenso informato: criticità o e
responsabilità dei professionisti.
Lo sviluppo e le caratteristiche della
coscienza etica: dai valori e principi
all’agire quotidiano.
Consapevolezza e competenza etica:
mappe e risorse per la resilienza del professionista.
• Bibliografia
S. Spinanti, Bioetica e Nursing, McGrawHill.
C. Calamandrei et al., Commentario al
nuovo codice deontologico dell’infermiere,
McGraw-Hill.
M. De Hennezel, La morte amica, Bur.
M. De Hennezel, La dolce morte.
P. Cattorini, Bioetica: metodo ed elementi
base per affrontare i problemi clinici, Masson.
D.Gracia, Fondamenti di bioetica, San
Paolo.
Spagnolo et al., Etica e giustizia in sanità,
McGraw-Hill.
Santosuosso, a cura di, Il consenso informato, Cortina ed.
Dir 4.4.2001 Parlamento Europeo Disposizioni…relative all’applicazione della
buona pratica clinica nell’esecuzione della
sperimentazione clinica di medicinali ad
uso umano.
AMM Dichiarazione di Helsinki / Dichiarazione di Oviedo.
Ministero Salute Attività Comitati Etici
Circ. Min. n.6 2 settembre 2002.
Per i singoli argomenti si fornirà una
indicazione bibliografica specifica da utilizzare durante il corso ed inoltre una
bibliografia generale facoltativa per i successivi approfondimenti.
227
Fondamenti della disciplina infermieristica
• Obiettivi specifici
Contribuire a costruire un’identità professionale dell’infermiere basata su fondamenti storico-disciplinari per l’acquisizione della competenza tecnica esclusiva
e dell’ideale di servizio all’uomo.
Collocare la storia dell’assistenza
nell’ambito della storia generale dell’umanità al fine di identificare i presupposti
storici della nascita dell’assistenza infermieristica.
Identificare la storia dell’assistenza infermieristica come cammino del processo di
professionalizzazione e come momento
evolutivo del pensiero assistenziale di
ordine specialistico.
• Contenuti
Storia dell’assistenza.
Accenni sulle civiltà antiche ed era precristiana.
L’essenza maschile e femminile nell’assistenza.
Cristianesimo: l’assistenza nella chiesa.
Medioevo e umanesimo: peste e povertà,
la riforma degli ordinamenti, i lazzaretti
mediterranei.
Età della riforma: l’assistenza ai poveri, le
confraternite: storia locale.
XVII-XVIII secolo: i riformatori dell’assistenza, il pensiero di Vincenzo de Paoli,
illuminismo e assistenza.
Storia dell’assistenza infermieristica.
Nascita dell’assistenza infermieristica,
del pensiero disciplinare e del corpus professionale.
Ottocento italiano ed europeo: Florence
Nightingale, H. Dunant e la nascita della
Croce Rossa.
Il novecento italiano: evoluzione dalla
nascita delle scuole convitto ai collegi professionali.
• Modalità di svolgimento
Lezioni frontali attive; lettura critica e
228
commentata di testi, documenti e cronache; visite guidate.
• Modalità d’esame
Esame orale, integrata con gli altri insegnamenti del Corso.
• Bibliografia
Per l’esame
E. Manzoni, Storia e filosofia dell’assistenza
infermieristica, Masson, Milano, 1996.
F. Nightingale, Lettere alle infermiere, Consociazione nazionale IPASVI, Roma.
Generale di approfondimento:
G. Bon, Abitare la linea del tempo: il Valore
della memoria per la professione infermieristica nella stagione del mutamento, Nursing
Oggi, 2001, 3, pp. 12-21.
V. Baldini, Il percorso di legittimazione storica e scientifica del gesto di cura: una rifles-
infermieristica - sede di Pordenone
sione sulla saga della professione infermieristica, Nursing Oggi, 2000, 3, pp. 12-19.
R. Castenetto, a cura di, La carità in un
borgo friulano tra medio evo ed età moderna,
Centro culturale A. Del Noce, Pordenone,
2002.
H. Dunant, Souvenir di Solferino, Roma,
C.R.I.
E. Lamboglia, Lo sviluppo storico e sociale
della conoscenza infermieristica in Italia,
Nursing Oggi 1999, 1, pp. 20-25.
O. Passera, Assistenza infermieristica, storia sociale, Editrice Ambrosiana, Milano,
1993.
N.E. Vanzan Marchini, a cura di, Venezia
e i lazzaretti mediterranei, Edizioni della
Laguna, 2004.
F. Nightingale, Notes on nursing. What it is
and what it is not, N.Y.D. Appleton and
Company, 1898.
corso di laurea
in infermieristica
sede di Udine
infermieristica - sede di Udine
I anno
CORSO INTEGRATO DI
FONDAMENTI DI INFERMIERISTICA
Settori scientifico-disciplinari: M-PSI/01
Psicologia generale, SPS/07 Sociologia
generale, MED/45 Infermieristica
generale
I programmi saranno comunicati dai
docenti del corso entro l’inizio delle lezioni.
CORSO INTEGRATO DI
PREVENZIONE E SICUREZZA
Settori scientifico-disciplinari: MED/42
Igiene generale, MED/44 Sicurezza nei
luoghi di lavoro, MED/45 Infermieristica
preventiva
I programmi saranno comunicati dai
docenti del corso entro l’inizio delle lezioni.
CORSO INTEGRATO DI BASI
MOLECOLARI DELLA VITA
Settori scientifico-disciplinari: BIO/10
Biochimica, BIO/13 Biologia applicata,
MED/03 Genetica medica
I programmi saranno comunicati dai
docenti del corso entro l’inizio delle lezioni.
CORSO INTEGRATO DI BASI
MORFO-STRUTTURALI DEL CORPO
UMANO
Settori scientifico-disciplinari: BIO/17
Istologia, BIO/16 Anatomia umana
I programmi saranno comunicati dai
docenti del corso entro l’inizio delle lezioni.
231
CORSO INTEGRATO DI BASI
FUNZIONALI DEL CORPO UMANO
Settori scientifico-disciplinari: FIS/07
Fisica applicata, BIO/09 Fisiologia
I programmi saranno comunicati dai
docenti del corso entro l’inizio delle lezioni.
CORSO INTEGRATO DI BASI DI
PATOLOGIA
Settori scientifico-disciplinari: MED/04
Patologia generale, MED/04
Fisiopatologia, MED/04 Immunologia,
MED/07 Microbiologia, microbiologia
clinica
I programmi saranno comunicati dai
docenti del corso entro l’inizio delle lezioni.
CORSO INTEGRATO DI
INFERMIERISTICA CLINICA
Settori scientifico-disciplinari: MED/05
Patologia clinica, BIO/14 Farmacologia,
MED/45 Metodologia clinica applicata
I programmi saranno comunicati dai
docenti del corso entro l’inizio delle lezioni.
232
infermieristica - sede di Udine
II anno
CORSO INTEGRATO DI
INFERMIERISTICA CLINICA IN AREA
MEDICA
Settori scientifico-disciplinari: MED/09
Medicina interna, MED/17 Malattie
infettive, MED/38 Pediatria generale e
specialistica, MED/06 Oncologia
medica, BIO/14 Farmacologia, MED/45
Infermieristica clinica in area medica,
MED/45 Infermieristica clinica
pediatrica, MED/45 Infermieristica
clinica nell’oncologia e nelle malattie
infettive, MED/49 Scienze tecniche
dietetiche applicate
• Obiettivi generali del corso
Sviluppare competenze di pianificazione
e gestione dell’assistenza alle persone
con problemi respiratori (restrittiviostruttivi, acuti e cronici, neoplasia), cardiocircolatori (scompenso cardiaco, cardiopatia ischemica, ipertensione),
gastrointestinali, nefropatici, metabolici,
oncologici, infettivi e la gestione dei problemi più frequenti dell’età pediatrica;
Al termine del corso lo studente sarà in
grado di:
Indicare i criteri per l’accertamento infermieristico e definire i problemi assistenziali che l’infermiere puÚ gestire in autonomia o in interdipendenza ad altre figure professionali;
Definire il piano di assistenza per le persone con problemi respiratori, cardiologici, cerebrovascolari, nefropatici, oncologici, metabolici, infettivi di media complessità;
Indicare i criteri di gestione della terapia
farmacologica (compresa la chemioterapia) e delle altre applicazioni diagnosticoterapeutiche prescritte, monitorando gli
effetti e gli effetti collaterali;
Definire i criteri per la gestione del fabbisogno dietetico necessario al paziente con
problema di salute media complessità,
anche in interdipendenza con altre figure
professionali, invidiando le strategie di
educazione alimentare;
Descrivere le evidenze sulla base delle
quali realizzare gli interventi tecnici di
competenza infermieristica;
Individuare il ruolo della nutrizione nel
recuperare una condizione di salute compromessa o nel rallentare l’evoluzione di
una patologia in atto e quello della dietoterapia negli interventi di prevenzione
secondaria e terziaria;
In particolare lo studente saprà:
Educare, motivare, sostenere il singolo e
la collettività a migliorare il proprio stato
di salute e la propria qualità di vita.
Medicina interna
• Obiettivi specifici
Descrivere gli aspetti fondamentali che
concernono l’epidemiologia, la diagnosi,
il trattamento e la riabilitazione delle
patologie internistiche maggiormente
rappresentative della nosologia osservabile nelle strutture sanitarie regionali.
Identificare le manifestazioni cliniche
delle patologie: cardiovascolari, respiratorie, dismetaboliche, gastrointestinali,
renali.
• Contenuti
Parametri vitali.
Polso arterioso: caratteristiche, sedi.
Pressione arteriosa e sua misurazione.
Temperatura corporea: febbre e tipi di
febbre.
Respirazione normale e tipi di respiro
patologico.
Manifestazioni cliniche generali.
Cianosi e tipi di cianosi.
Dispnea: definizione e tipi di dispnea.
Emottisi -ematemesi- melena.
Edema: cenni di fisiopatologia.
Shock: classificazione, fisiopatologia e
cenni di terapia.
infermieristica - sede di Udine
Sincope: classificazione e manifestazioni
cliniche e cenni di terapia.
Trasudati ed essudati.
Malattie dell’apparato cardiovascolare
Cardiopatie valvolari: cenni. Dolore toracico. Cardiopatia ischemica. Angina pectoris: caratteristiche, manifestazioni cliniche e terapia. Infarto miocardico: caratteristiche, manifestazioni cliniche e terapia. Scompenso cardiaco: classificazione,
fisiopatologia e cenni di terapia. Ipertensione arteriosa: meccanismi fisiopatologici, strategie clinico-diagnostiche e schemi di terapia. Cenni di Elettrocardiografia.
Malattie dell’apparato respiratorio
Bronchiti acute e croniche. Asma. Insufficienza respiratoria (cenni). Tromboembolia polmonare. Broncopneumopatie
ostruttive, croniche.
Malattie dismetaboliche
Diabete mellito: classificazione del diabete, manifestazioni cliniche, complicanze,
terapia.
Obesità. Ipo e ipertiroidismo.
Sindrome metabolica.
Malattie dell’apparato gastrointestinale
Epatiti virali acute e croniche: terapia
medica.
Itteri: classificazione, eziopatogenesi,
diagnosi e terapia.
Ascite: meccanismi patogenetici e terapia.
Encefalopatia epatica: classificazione,
gradi di coma epatico, cenni di fisiopatologia, terapia e gestione del paziente.
Epatopatie da farmaci.
Epatopatia da alcool.
Sindromi cliniche correlate all’abuso di
alcolici.
Epatocarcinoma.
Malattie dell’apparato urinario:
insufficienza renale acuta e cronica;
cenni sulle metodiche della dialisi.
• Modalità di svolgimento
Lezione.
233
• Bibliografia
Brunner Suddarth, Nursing medico e chirurgico, voll. 1-2, Editrice Ambrosiana,
Milano, 2000.
Malattie infettive
• Obiettivi specifici
Formare lo studente riguardo le problematiche infettivologiche di maggiore
valenza epidemiologica nella realtà nazionale.
In particolare istruire lo studente sulla
realtà del rischio infettivo in ambito
comunitario e nosocomiale, con cenni
sulle modalità di prevenzione.
• Contenuti
Principi generali dell’approccio alle problematiche infettivologiche.
Le patologie infettive a trasmissione
parenterale (epatiti virali - HIV).
Le patologie infettive a trasmissione aerogena (TBC - Malattie esantematiche.)
Le patologie infettive a trasmissione orofecale (diarree infettive).
Le patologie infettive a trasmissione per
contatto (il rischio infettivo nosocomiale).
Il rischio infettivo nel paziente gravemente immuno compromesso.
Le principali patologie infettive di comunità - le patologie da emporiatria.
Il rischio biologico per gli operatori sanitari.
• Modalità di svolgimento
Lezioni frontali.
Seminari interattivi su argomenti condivisi.
• Bibliografia
Materiale didattico fornito durante le
lezioni.
M. Moroni, R. Esposito, F. De Lalla,
Malattie Infettive, VI ed., Masson, Milano,
2004.
234
Pediatria generale e specialistica
• Obiettivi specifici
Conoscere l’accrescimento normale e
l’accrescimento patologico.
Riconoscere i gruppi sintomatologici più
comuni in età pediatrica ed essere in
grado di valutarli in rapporto alla gravità
ed alla età del bambino.
• Contenuti
L’accrescimento: fisiologia e patologia, lo
sviluppo neurologico e psicologico,
malattie infettive e vaccinazioni, tosse,
dispnea ed infezioni respiratorie, lo svezzamento; elementi di nutrizione in pediatria, vomito, diarrea; le gastroenteriti e la
celiachia, la febbre; le convulsioni febbrili; le meningiti, le infezioni urinarie;
l’anuria e l’ematuria, il dolore nel bambino, i tumori nel bambino.
• Modalità di svolgimento
Lezioni.
• Bibliografia
Fotocopie e dispense fornite dal docente.
Oncologia medica
• Obiettivi specifici
Acquisire conoscenze sulla epidemiologia e sulle misure di prevenzione primaria e secondaria (screening) delle neoplasie, sui meccanismi biologici alla base
delle malattie neoplastiche, sulla storia
naturale dei tumori più frequenti, sulla
presentazione clinica, sull’iter diagnostico-terapeutico delle principali neoplasie.
• Contenuti
Epidemiologia, eziologia e fattori di
rischio dei tumori. Aspetti clinici generali in oncologia. Caratteristiche della neoplasia. Vie di diffusione, stadiazione, fattori prognostici generali, il follow-up, la
prevenzione. I percorsi diagnostici e terapeutici. Le finalità della terapia. Chemioterapia, radioterapia; chirurgia. L’infor-
infermieristica - sede di Udine
mazione in oncologia. Le cure palliative e
l’assistenza al paziente terminale.
• Modalità di svolgimento
Lezioni.
• Bibliografia
Fotocopie, dispense, lezioni disponibili
online.
Farmacologia
• Obiettivi specifici
Descrivere e discutere sui concetti generali di farmacocinetica, farmacodinamica
e tossicologia in relazione alle problematiche d’uso dei farmaci nell’uomo.
Identificare e definire il significato degli
effetti dei farmaci nell’animale e
nell’uomo.
Descrivere le interazioni fra farmaci.
Spiegare la variabilità della risposta ai farmaci in relazione all’età, a condizioni
parafisiologiche e allo stato di salute.
Individuare i principi fondamentali della
terapia farmacologica riferita ai principali
gruppi di farmaci: indicazioni,controindicazioni, tossicità, modalità di somministrazione e di conservazione.
• Contenuti
Farmacocinetica
Assorbimento dei farmaci: meccanismi
di passaggio attraverso le membrane in
relazione alle caratteristiche chimico fisiche, alle forme farmaceutiche e al grado
di ionizzazione delle molecole. Vie di
somministrazione. Ricircolo enteroepatico.
Distribuzione dei farmaci: in relazione
alle loro caratteristiche chimico
fisiche,alla composizione tissutale, nonché ad altri fattori condizionanti quali
vascolarizzazione, legame farmaco-proteico e barriere anatomiche.
Biotrasformazione dei farmaci: ruolo
degli enzimi microsomiali, principali biotrasformazioni, inibitori ed induttori
enzimatici.
infermieristica - sede di Udine
Escrezione dei farmaci: latte, bile, urine,
aria espirata.
Interazioni farmacocinetiche.
Farmacodinamica
Interazione farmaco-recettori; farmaci
agonisti ed antagonisti competitivi e non
competitivi; effetto principale, effetti
secondari e collaterali; dose, frequenza,
modalità di somministrazione; interazioni farmacodinamiche; variabilità individuale alla risposta: iper- iporeattività, tolleranza, reazioni allergiche; sperimentazione preclinica e clinica dei farmaci; farmacovigilanza.
Farmaci in condizioni fisiologiche e/o
parafisiologiche peculiari.
Farmacologia prenatale, perinatale e
pediatrica, farmaci ed allattamento, farmacologia geriatria.
Nozioni di base relative ad azione, efficacia e tossicità delle principali classi di farmaci.
Analgesici: anestetici locali, anestetici
generali, narcotici e FANS.
Miorilassanti, colinergici e anticolinergici, sinpaticomimeticimemsimpaticolitici,
antistaminici; neuropsicofarmaci: anticolinesterasici; antiepilettici, ansiolitici,
antidepressivi antipsicotici, droghe
d’abuso.
Cardiovascolari: inotropi, antiipertensivi,
antianginosi, antiaritmici, diuretici.
Anticoagulanti, antiasmatici.
Gastrointestinali: antiemetici, antiulcera,
antidiarroici, purganti.
Insulina e ipoglicemizzanti orali.
Ormoni tiroidei e farmaci antitiroidei.
Corticosteroidi.
Immunospppressori.
Chemioterapici: antibiotici, antitubercolari, antineoplastici.
Interferoni.
Antidoti.
• Modalità di svolgimento
Lezioni frontali.
235
• Bibliografia
M. Furlanut, Farmacologia generale clinica
per le lauree triennali, Piccin, Padova,
2003.
Infermieristica clinica in area medica
• Obiettivi specifici
Descrivere la responsabilità dell’infermiere nella gestione e somministrazione
dei farmaci precisando: i criteri per una
gestione sicura delle prescrizioni terapeutiche; le strategie di accertamento e
monitoraggio degli effetti, degli effetti
avversi e dei rischi secondari alla somministrazione della terapia; le strategie educative per sviluppare l’aderenza alla terapia e l’autogestione.
Individuare gli effetti della malattia cronica sulla persona assistita.
Accertare, pianificare e valutare l’assistenza alle persone affette da problemi
cardiaci, respiratori, epatopatici, metabolici e renali (ipertensione arteriosa, scompenso cardiaco, asma, BPCO, epatopatia,
cirrosi epatica, diabete, insufficienza
renale cronica).
• Contenuti
La competenza dell’infermiere nell’applicazione delle prescrizioni diagnosticheterapeutiche (DM 739/94):
I concetti chiave per un approccio responsabile
Il concetto di prescrizione e le forme di
prescrizione.
La gestione della prescrizione e la responsabilità nella sicurezza dell’utente.
Diritti e responsabilità dell’utente che
riceve il farmaco.
Le fonti di informazione: la farmacopea
ufficiale, i modi di consultazione.
I contenuti della responsabilità infermieristica
La responsabilità professionale civile,
penale e disciplinare nella gestione della
terapia e nella conservazione dei farmaci.
La gestione degli errori di terapia, di som-
236
ministrazione, di conservazione.
Alcune situazioni particolari.
Tenuta farmaci indicazioni operative.
Gestione del registro stupefacenti.
Responsabilità deontologica ed etica nella
sperimentazione dei farmaci: il consenso
informato.
I contenuti dell’agire infermieristico
nell’applicazione delle prescrizioni terapeutiche
Misure di sicurezza per la somministrazione: regole generali, calcolo di dosaggi e
dei tempi di somministrazione.
L’accertamento iniziale e continuo come
strategia per monitorare gli effetti terapeutici e gli effetti avversi: osservazione,
anamnesi infermieristica, fattori fisiologici, fattori psicosociali, bisogni.
Lo sviluppo delle capacità di autoassistenza: l’educazione alla gestione autonoma
dei farmaci prescritti: compliance, aderenza terapeutica e inefficace adesione al
regime terapeutico.
Il contributo degli infermieri per le persone
affette da malattia cronica e acuta
Definizione, prevalenza, cause.
I concetti chiave della cronicità: coping,
autogestione - self care, risorse personali,
famigliari ed ambientali.
I problemi principali delle persone con
problemi cronici.
La specificità dei luoghi di cura: dall’ospedale al territorio, dalla gestione dei professionisti all’autoassistenza.
La persona con problemi di ipertensione
L’accertamento dei fattori di rischio e le
strategie di promozione della salute e di
educazione terapeutica: la difficoltà
dell’aderenza alle indicazioni terapeutiche nei problemi di salute senza sintomi.
La persona con scompenso cardiaco congestizio
L’accertamento infermieristico e le strategie di intervento nei principali problemi
della persona: intolleranza all’attività,
affaticamento, eccessivo volume di liquidi, astenia, impotenza.
infermieristica - sede di Udine
Le strategie di intervento in collaborazione ad altri operatori per la prevenzione
delle complicanze.
La persona con asma
L’accertamento d’urgenza e gli interventi
nell’asma acuto.
L’educazione terapeutica: il ruolo delle
strategie di coping, dell’autosomministrazione di farmaci e del controllo
dell’incertezza nella gestione della malattia: utilizzo inalatori, monitoraggio picco
di flusso.
La persona con BPCO
L’accertamento infermieristico e le strategie di gestione dei principali problemi
della persona: alterazione dello scambio
gassoso, inefficace modello di respirazione, liberazione inefficace vie aeree, intolleranza all’attività, deficit cura di sé,
coping inefficace, alterazione nutrizionale, alterazione del sonno.
La gestione dell’ossigenoterapia (nei
diversi metodi e strumenti) e delle procedure di aspirazione delle vie aeree superiori.
I criteri di monitoraggio dell’evoluzione
delle condizioni della persona.
La persona con cirrosi epatica
L’accertamento infermieristico e le strategie di intervento nei principali problemi
della persona: intolleranza all’attività,
malnutrizione,
compromissione
dell’integrità cutanea, rischio di lesioni e
sanguinamento alterazione del volume di
liquidi.
Criteri di monitoraggio e trattamento di
rischi o delle complicanze potenziali: sanguinamento, emorragia, encefalopatia,
sovraccarico di liquidi.
Le strategie assistenziali nelle procedure
particolari: biopsia epatica e nella paracentesi.
La persona con diabete
L’accertamento infermieristico e le strategie di intervento nella persona diabete
tipo 1 e 2: trattamento dietetico, il ruolo
dell’esercizio fisico, il monitoraggio dei
parametri significativi.
237
infermieristica - sede di Udine
L’educazione terapeutica alla persona con
diabete: la terapia farmacologia (insulinica ipoglicemizzanti orali), la cura del
piede, degli occhi, e il controllo fattori di
rischio per la prevenzione delle complicanze.
Le strategie di monitoraggio e di gestione
nelle principali complicanze nel: sovraccarico di liquidi, ipopotassiemia, iperglicemia e chetoacidosi, ipoglicemia.
La persona con insufficienza renale
L’accertamento e le strategie di intervento
nella persona nei principali problemi:
accumulo di liquidi, deficit nutrizionali,
intolleranza all’attività, insufficiente
conoscenza, diminuzione autostima.
Criteri di monitoraggio e trattamento di
rischi o delle complicanze potenziali.
• Modalità di svolgimento
Lezione frontale (sonfronto con esperto).
Discussione su situazioni cliniche strutturate.
Visione e commento di materiale audiovisivo.
Laboratorio (sperimentazione di competenze specifiche su situazioni simulate).
• Bibliografia
Palummeri, Molina, Cattabiani, Le basi
farmacologiche della pratica infermieristica,
Editrice Ambrosiana, Milano, 1991.
Codice deontologico italiano 27/02/99,
Federazione italiana collegi IPASVI.
DM n. 739 del 14 settembre 1994, profilo
professionale.
DM 3 agosto 2001, approvazione del registro di carico e scarico delle sostanze stupefacenti e psicotrope per le unità operative.
Brunner Suddarth, Nursing medico e chirurgico, voll. 1-2, Editrice Ambrosiana,
Milano, 2000.
Per consultazione
R.F. Craven, C.J. Hirnle, Principi fondamentali dell’assistenza infermieristica, voll.
1-2, Editrice Ambrosiana, Milano, 1998.
L.J. Carpenito, Piani di assistenza infermieristica e documentazione, Editrice Ambrosiana, Milano, 2000.
G.K. McFarland, E.A. McFarlane, Procedure diagnostiche per infermieri e protocolli,
McGraw-Hill, Milano, 1995.
S. Fucci, La responsabilità nella professione
infermieristica, Masson, Milano, 1998.
P. Frati, Diritto Sanitario, deontologia generale e bioetica applicata, Masson, Milano.
Infermieristica clinica pediatrica
• Obiettivi specifici
Al temine del corso lo studente sarà in
grado di:
osservare il bambino rispetto ad età patologia e contesto familiare;
formulare pieni di assistenza standard
riferiti ai quadri clinici più frequenti ed
applicare le tecniche infermieristiche più
comuni.
• Contenuti
I modelli organizzativi in area pediatrica,
le caratteristiche strutturali dei reparti di
pediatria
Il processo assistenziale in area pediatrica: adattamenti rispetto all’età del bambino, ruolo attivo dei genitori nell’assistenza
Prestazioni infermieristiche: osservazione, rilevazione dei parametri vitali, aspetti tecnici
I bisogni fondamentali in età pediatrica
Osservazione ed assistenza al neonato ed
alla madre nei primi giorni di vita
Pianificazione assistenziale correlata ad
alcune condizioni fisiopatologiche trattate nel corso di pediatria (con particolare
riferimento ai problemi di respirazione,
alimentazione, mantenimento della temperatura corporea).
• Modalità di svolgimento
Lezioni frontali partecipate.
• Bibliografia
Testi di riferimento (non obbligatori):
238
L.J. Carpenito, Diagnosi infermieristiche,
Ed. Sorbona, Milano, 1996.
P.Badon, S. Cesaro, Manuale di nursing
pediatrico, Editrice Ambrosiana, Milano,
2002.
C. Kenner, J. Wright Lott, Comprehensive
Neonatal Nursing, Saunders, 2003.
Infermieristica clinica nell’oncologia e
nelle malattie infettive
• Obiettivi specifici
Approfondire interventi di educazione
terapeutica rivolti alla persona e alla famiglia al fine di promuovere stili di vita sani
ed informare sui programmi di screening. Promuovere il processo di adattamento biofisico e psicosociale della persona con diagnosi di cancro nei diversi
stadi della malattia.
Identificare i problemi ed i bisogni correlati alle diverse patologie infettive acute,
sub-acute e croniche.
Identificare i problemi ed i bisogni correlati alle diverse patologie infettive ad elevata complessità gestionale.
Definire le priorità relative alla gestione
della terapia antimicrobica nelle patologie infettive acute e croniche.
Individuare le competenze specifiche ed i
corretti comportamenti per l’assistenza a
persone affette da patologie infettive a differente modalità di trasmissione (nello
specifico, trasmissione oro-fecale: diarree
infettive, epatite A; trasmissione aerogena: tubercolosi; trasmissione parenterale:
HIV ed epatiti virali; trasmissione da contatto: il rischio infettivo nosocomiale correlato ai comportamenti degli operatori
sanitari).
Identificare ed applicare le misure di protezione individuale ed ambientale nei
confronti del rischio biologico per gli operatori sanitari.
Identificare le strategie di prevenzione e
controllo delle infezioni correlate alle
organizzazioni sanitarie di competenza
infermieristica.
infermieristica - sede di Udine
• Contenuti
Fattori di rischio dei tumori. Misure di
promozione della salute.
Ruolo dell’infermiere nella partecipazione a programmi di screening e diagnosi
precoce per soggetti a rischio.
Impatto del tumore e della sua cura a
livello fisico, psicologico, sociale. Strategie di coping. Interventi per migliorare la
qualità di vita dei pazienti. Gestione infermieristica del lutto durante le fasi della
malattia. Elaborazione del lutto secondo
E. Kubler Ross.
Accertamento, attraverso l’uso di scale
specifiche, dei problemi più frequenti
quali:alterazione dell’immagine corporea.
Effetti della soppressione del midollo
osseo (anemia, neutropenia, piastrinopenia); alopecia, mucosite, nausea e vomito,
deficit nutrizionali, dolore, fatigue,alterazioni dell’eliminazione intestinale, tossicità renale; gestione dei sintomi e assistenza di sostegno. Identificazione,
secondo le priorità di intervento, di diagnosi infermieristiche e problemi collaborativi sulla base dei dati a disposizione
e delle peculiarità e condizioni della persona.
Linee guida generali relative alle modalità
comportamentali degli operatori sanitari
e precauzioni standard finalizzate a ridurre il rischio infettivo per operatori e
pazienti.
Le misure di isolamento in ospedale basate sulle vie di trasmissione delle infezioni.
Infezione da HIV: riferimenti normativi,
problematiche gestionali ed interventi
infermieristici: adesione regime terapeutico, rischio di isolamento sociale.
Tubercolosi: riferimenti normativi, problematiche gestionali ed interventi infermieristici: rispetto dell’isolamento restrittivo, adesione regime terapeutico, rischio
di isolamento sociale.
Problematiche gestionali ed interventi
infermieristica - sede di Udine
infermieristici inerenti la corretta gestione dei medical devices.
La gestione infermieristica delle patologie infettive ad elevata complessità: la fase
pre-analitica delle indagini microbiologiche, la gestione della terapia antimicrobica.
• Modalità di svolgimento
Lezioni frontale.
Seminari interattivi su argomenti condivisi.
Discussione di casi clinici.
Visione e commento di materiale audiovisivo.
• Bibliografia
Brunner, Suddarth, Nursing Medico Chirurgico, Editrice Ambrosiana, 2001.
G. Lovera, Il vissuto della malattia, in Il
malato tumorale, p. 188.
Cazzaniga, Psicologia sistemica in oncologia, p. 196.
M. De Hennezel, La morte amica, Rizzoli.
Staff Nurse, Nothern Ireland Hospice,
Belfast, Nurses’ Experiences of being present
with patient receiving a diagnosis of cancer,
Journal of Advaced Nursing, 32, 2000.
A. Brugnoli, F. Bresciani, F. Brugnara, V.
Miola, Percezione dell’astenia in persone
affette da cancro in trattamento chemioterapico, Assistenza Infermieristica e ricerca,
1999, 19, 3, 153-162.
C. Grillo, L. Camia, M. Ciceri, B. Grasso,
La “fatigue” correlata al cancro, Nursing
Oggi, 2001, 2 , 62-68.
F. Toscani, Il trattamento dei sintomi in
cure palliative, Assistenza Infermieristica
e ricerca, 2000, 187-191.
D: Da Col, Il dolore nella quotidianità assistenziale, Scenario, 2001, 18 (1), 19-27.
M. Marsullo, S. Tozzi, S. Biagini, L.
Rinaldi, Misurazione del grado di soddisfazione dei pazienti nel reparto di trapianto di
midollo osseo di Firenze, Assistenza Infermieristica e ricerca, 2000, 19, 2, 120-125.
G. Artioli, A. Davoli, E. Righini, Qualità di
239
vita percepita in persone con epatite cronica
di tipo C, Management Infermieristico,
2001, 3, 16-21.
Indagine conoscitiva sul rischio biologico in
ambito ospedaliero, Professioni Infermieristiche, 1998, 51, 4, 12-17.
A. Errico, L. Rasero, A. Bertelli, G. Tellarini, Indagine conoscitiva sulle misure adottate per la prevenzione delle infezioni nei centri di trapianto di midollo osseo, Assistenza
Infermieristica e ricerca, 199, 18, 2, 8085.
S.D. Schaffer, L.S. Garzon, D.L. Heroux,
D.M. Korniewicz, Prevenzione delle infezioni e sicurezza nelle procedure, Il pensiero scientifico.
C. Murdaugh, R.B. Russel, R. Sowell,
Using focus group to develop a cultually sensitive videotape intervention for HIV-positive women, Journal of Advanced Nursing,
2000, 32 (6), 1507-1513.
Materiale didattico fornito durante le
lezioni.
Dispense su problematiche specifiche
preparate dal personale della Clinica di
Malattie Infettive.
M. Moroni, R. Esposito, F. De Lalla,
Malattie Infettive, VI ed., Masson, Milano,
2004.
Scienze tecniche dietetiche applicate
• Obiettivi specifici
Fornire una sintesi informativa sul significato dell’antropometria e sulle tecniche
antropometriche più comuni.
Indicare i dati antropometrici più utilizzati per la valutazione dello stato nutrizionale.
Informare sulle metodologie per ottenere
variazioni nelle abitudini e nei comportamenti alimentari.
Descrivere la fisiologia dell’apparato digerente in rapporto alla nutrizione.
Descrivere le principali patologie
dell’apparato gastroenterico in rapporto
alle problematiche nutrizionali.
Fornire soluzioni pratiche di intervento
240
nutrizionale nei disturbi dell’apparato
gastroenterico.
Indicare gli accorgimenti dietoterapici
atti a rallentare la progressione e contenere l’accumulo di cataboliti e lo squilibrio
idroelettrico migliorando le condizioni di
vita dei pazienti nefropatici.
Descrivere le principali patologie cardiovascolarie e le implicazioni dietologiche.
Indicare le norme dietetiche da seguire
per migliorare l’andamento clinico delle
malattie cardiovascolari.
Conoscere gli elementi fondamentali
della dietoterapia del diabete.
Descrivere le norme alimentari consigliate per il trattamento del paziente dislipidemico.
Descrivere il metabolismo del tessuto adiposo, il peso ideale, lo stato di sovrappeso
e di obesità. Descrivere il razionale di una
dieta ipocalorica bilanciata, associata a un
programma di esercizio fisico regolare e
sottolineare l’importanza di una modificazione del comportamento alimentare.
Descrivere i rischi delle diete fortemente
ipocaloriche e di digiuno assoluto, da
impiegare solamente in casi ben selezionati e in regime ospedaliero.
Sottolineare l’importanza del mantenimento di una nutrizione ottimale, prima
e dopo l’intervento chirurgico, per ridurre
la morbilità e la mortalità.
Indicare i principi della nutrizione pre e
postoperatoria.
Descrivere le tecniche e i prodotti per la
nutrizione enterale.
Evidenziare i rischi e le complicanze della
nutrizione enterale per prevenirli.
Fornire una sintesi informativa sulle
principali problematiche legate alle patologie in età geriatrica e sul rischio di malnutrizione.
Fornire soluzioni tecniche nell’approccio
nutrizionale al paziente geriatrico in fase
post acuta.
Segnalare le principali reazioni avverse
agli alimenti, le manifestazioni cliniche e
le indicazioni dietetiche.
infermieristica - sede di Udine
Fornire informazioni utili per un corretto
approccio nutrizionale nel paziente neoplastico.
• Contenuti
Valutazione dello stato nutrizionale:
- l’antropometria;
- le misure antropometriche per la valutazione dello stato nutrizionale;
- indici bioumorali per la valutazione
dello stato nutrizionale.
Aspetti nutrizionali nelle patologie
dell’apparato digerente:
- reflusso esofageo;
- ulcera peptica;
- gastriti;
- morbo di crohn e colite ulcerosa;
- malattia celiaca;
- diarrea e stipsi;
- sindrome dell’intestino corto;
- malattie del fegato (cirrosi epatica, epatiti, colelitiasi);
- disfagia;
- pancreatite.
La dieta nelle patologie renali.
- insufficienza renale acuta e cronica;
- trattamento dietetico in dialisi;
- calcolosi renale.
Trattamento dietetico delle malattie cardiovascolari.
- ipertensione arteriosa;
- arteriosclerosi;
Aspetti nutrizionali nel diabete mellito.
Trattamento dietetico delle dislipidemie.
Trattamento dietetico dell’obesità.
Indirizzi dietoterapici nel trattamento
della gotta.
Indirizzi dietoterapici nel trattamento
dell’osteoporosi.
La nutrizione in chirurgia:
- nutrizione preoperatoria;
- nutrizione postoperatoria.
Nutrizione enterale:
- indicazione e scelta della via di accesso
per la nutrizione enterale;
- complicanze;
- prodotti per nutrizione enterale.
infermieristica - sede di Udine
Dieta nelle patologie in età geratrica:
- malnutrizione e ulcere da decubito.
Le reazioni avverse agli alimenti.
- approccio nutrizionale nelle allergie e
intolleranze alimentari.
L’alimentazione del malato neoplastico:
- problemi e norme dietetiche del paziente neoplastico.
• Modalità di svolgimento
Lezioni frontali.
• Bibliografia
Dispense dell’insegnante.
CORSO INTEGRATO DI
INFERMIERISTICA CLINICA IN AREA
CHIRURGICA
Settori scientifico-disciplinari: MED/40
Ginecologia, MED/08 Anatomia
patologica, MED/33 Malattie apparato
locomotore, MED/41 Anestesiologia per
la chirurgia e per la gestione del dolore,
MED/45 Infermieristica clinica in area
chirurgica I (generale, MED/45
Infermieristica clinica in area chirurgica
II (clinica)
• Obiettivi generali del corso
Il corso integrato persegue l’obiettivo di
sviluppare competenze di pianificazione
e gestione dell’assistenza alle persone
con problemi chirurgici nella fase pre
operatoria che post operatoria.
Al termine del corso lo studente sarà in
grado di:
identificare le manifestazioni cliniche
delle fondamentali patologie di competenza della chirurgia generale, ortopedica
e ginecologica;
descrivere il razionale del trattamento
chirurgico, specificandone la tipologia
(intervento terapeutico, palliativo, ricostruttivo, demolitivo, ecc.);
identificare le manifestazioni cliniche
delle principali complicanze che possono
241
comparire nella fase intra e postoperatoria ed i criteri di prevenzione;
applicare la metodologia del processo di
nursing in casi dati, considerando la fase
pre e postoperatoria;
identificare le prestazioni infermieristiche da assicurare al paziente nella fase
perioperatoria e di recupero funzionale e
di riabilitazione;
descrivere gli aspetti tecnici ed organizzativi sottostanti all’attività chirurgica (es.
day surgery, organizzazione del blocco
operatorio, ecc.) ed il ruolo che l’infermiere assume in tale ambito.
Chirurgia generale
• Obiettivi specifici
Al termine del corso lo studente dovrà
essere in grado di :
Riconoscere i principali segni e sintomi
clinici, i flussi diagnostici ed i rischi/complicanze dei pazienti con problemi prioritari di salute di interesse chirurgico;
Descrivere i principi e le tecniche della
terapia chirurgica;
Indicare i diversi ambienti in cui sono
erogate le cure chirurgiche, le loro peculiarità organizzative ed assistenziali;
Decidere, sulla base dei quadri clinici trattati, della terapia chirurgica, delle complicanze e rischi post operatori e del percorso terapeutico del paziente, le scelte assistenziali pertinenti.
• Contenuti
Introduzione alla chirurgia
Cenni di storia della chirurgia.
Organizzazione di un’unità chirurgica e
tipologia di percorsi (acuto/non acuto).
Le caratteristiche del paziente chirurgico.
La gestione del paziente chirurgico affetto da:
Addome acuto;Occlusione intestinale.
Polipi del colon;
Neoplasie del colon-retto;
Diverticoli del colon;
Appendicite acuta;
Neoplasie del tenue;
242
Infarto intestinale;
Malattie infiammatorie intestinali;
Ittero col estatico;
Litiasi biliare;
Neoplasie del fegato;
Ipertensione portale;
Pancreatite acuta e cronica;
Neoplasie del pancreas;
Pseudocisti pancreatiche;
Patologie proctologiche;
Neoplasie dell’esofago;
Malattie funzionali esofagee;
Diverticoli esofagei;
MRGE;
Complicanze dell’ulcera gastrica e duodenale;
Neoplasie gastriche;
Neoplasie della mammella;
Neoplasie del polmone;
Patologie del mestino;
Arteriopatie croniche.
Contesti organizzativi e trattamenti chirurgici: esempi specifici
La chirurgia ambulatoriale: le patologie
anali.
Il day surgery: le patologie linfo-venose.
L’unità multidisciplinare: le patologie
della mammella.
• Modalità di svolgimento
Lezioni frontali con possibile coinvolgimento diretto di altri docenti. Simulazione di casi clinici. Alla fine di ogni sezione
del programma verrà lasciata copia del
materiale didattico in forma di CD-ROM.
• Modalità d’esame
Prova scritta finale mediante test a scelta
multipla riguardante tutto il corso integrato
• Bibliografia
Bresaola, Chirurgica per le professioni sanitarie, EdiSES, Napoli, 2006.
Brunner Suddarth, Nursing Medico Chirurgico, vol. 1 e 2, II ed., Ambrosiana,
Milano, 2001.
infermieristica - sede di Udine
Ginecologia
• Contenuti
La differenziazione sessuale
Fisiologia.
Ermafroditismo vero, pseudoermafroditismi maschili e femminili. La pubertà:
fisiologia. Pubertà precoce, pseudopubertà precoce, pubertà ritardata.
Diagnostica ginecologica
Anamnesi, esame obiettivo
Ecografia, pap test, colposcopia e altre
indagini diagnostiche.
Fisiologia del ciclo mestruale
Patologia del ciclo mestruale
Amenorrea primitiva e secondaria,
dismenorrea, iper- e ipomenorrea; poli- e
oligomenorrea.
La contraccezione
Contraccezione ormonale: dispositivi
intrauterini, metodi di barriera, infezioni
del tratto genitale femminile.
Infezioni: candidasi, chlamidia, micoplasmi.
Patologie della cervice, condilomatosi e
infezione da HPV, displasia e neoplasia
del collo uterino, Patologie del corpo uterino, fibromatosi, iperplasia endometriale, neoplasia dell’endometrio, prolasso
utero-vaginale, patologie dell’ovaio, cisti
semplici, endometriosi, neoplasie ovariche.
La menopausa: generalità, cenni sui trattamenti ormonali sostitutivi.
Anatomia patologica
• Obiettivi specifici del corso
Al termine del corso lo studente dovrà:
Descrivere le caratteristiche anatomo-cliniche delle patologie neoplastiche di più
frequente riscontro (tratto gastro-enterico, fegato, regione bilio-pancreatica, polmone, mammella, apparato genitale femminile, prostata, rene e via escretrice urinaria).
Correlare le caratteristiche anatomo-patologiche delle lesioni neoplastiche al qua-
infermieristica - sede di Udine
dro clinico del paziente e al rischio e
modalità di diffusione.
Descrivere le condizioni e lesioni precancerose delle lesioni neoplastiche.
Descrivere due modelli di patologia
infiammatoria cronica (cirrosi epatica,
malattia infiammatoria cronica del
colon), le loro caratteristiche anatomo-cliniche ed evolutive.
Descrivere il contributo dei diversi tipi di
esame anatomo-patologico nell’iter diagnostico, terapeutico chirurgico e/o
medico e nel follow-up delle patologie
considerate.
• Contenuti
Introduzione all’Anatomia Patologica
Approccio anatomo-patologico alla diagnosi di lesione e malattia e tipo di informazione fornito utile alla gestione del
malato in fase diagnostica, terapeutica
chirurgica e/o medica, e di follow-up.
Tipi di prelievi citologici ed istologici sottoposti ad esame anatomo-patologico.
Cenni sui livelli di indagine morfologica e
tecniche ancillari nella valutazione di
campioni per esame anatomo-patologico.
Tipi di esame morfologico utilizzabili nei
singoli organi o visceri nell’iter diagnostico, sul campione operatorio definitivo e
nel follow-up clinico.
Compilazione della richiesta d’esame
anatomo-patologico.
Modalità d’invio dei campioni per esame
anatomo-patologico.
Patologie d’organo
Patologia esofagea
Carcinoma spinocellulare esofageo:
caratteristiche morfologiche determinanti il quadro clinico, condizioni e lesioni
precancerose, fattori morfologici di significato prognostico, modalità di progressione di malattia.
Adenocarcinoma esofageo: caratteristiche morfologiche determinanti il quadro
clinico, condizioni e lesioni precancerose,
fattori morfologici di significato progno-
243
stico, modalità di progressione di malattia.
Patologia gastrica
Adenocarcinoma del corpo e antro gastrico, caratteristiche morfologiche determinanti il quadro clinico, condizioni e lesioni precancerose, fattori morfologici di
significato prognostico, modalità di progressione di malattia.
Adenocarcinoma della giunzione esofago-gastrica e regione cardiale.
Cenni sui rapporti fra infezione da Helicobacter pylori e carcinoma e linfoma
gastrico.
Patologia del colon
Malattie infiammatorie croniche del
colon: caratteristiche morfologiche determinanti il quadro clinico, la progressione di malattia e le complicanze.
Polipi del colon, tipi morfologici e significato clinico.
Adenocarcinoma del colon, caratteristiche morfologiche determinanti il quadro
clinico, condizioni e lesioni precancerose,
fattori morfologici di significato prognostico, modalità di progressione di malattia.
Patologia epatica
Cirrosi: basi morfologiche e patogenetiche nello sviluppo della malattia in rapporto al quadro clinico.
Epatocarcinoma, condizioni e lesioni precancerose, fattori morfologici di significato prognostico, modalità di progressione
di malattia, confronto con le altre lesioni
nodulari epatiche primitive e metastasi.
Carcinomi della regione bilio-pancreatica
(ampolla, coledoco, pancreas e duodeno)
e delle vie biliari intra ed extraepatiche:
caratteristiche morfologiche determinanti il quadro clinico, condizioni e lesioni
precancerose, fattori morfologici di significato prognostico, modalità di progressione di malattia.
Patologia polmonare
Carcinoma polmonare: caratteristiche
morfologiche determinanti il quadro cli-
244
infermieristica - sede di Udine
nico, condizioni e lesioni precancerose,
fattori morfologici di significato prognostico, modalità di progressione di malattia.
Patologia mammaria
Carcinomi lobulari e duttali della mammella: caratteristiche morfologiche determinanti il quadro clinico, condizioni e
lesioni precancerose, fattori morfologici
di significato prognostico, modalità di
progressione di malattia.
Patologia dell’apparato genitale femminile
Neoplasie ovariche, carcinomi dell’endometrio, neoplasie del miometrio e carcinomi della cervice uterina: caratteristiche
morfologiche determinanti il quadro clinico, condizioni e lesioni precancerose,
fattori morfologici di significato prognostico, modalità di progressione di malattia.
Contributo dell’esame citologico nello
screening dei tumori della cervice uterina.
Patologia urologica
Carcinomi del rene: caratteristiche
morfologiche determinanti il quadro clinico, condizioni e lesioni precancerose,
fattori morfologici di significato prognostico, modalità di progressione di malattia.
Carcinomi della via escretrice urinaria:
caratteristiche morfologiche determinanti il quadro clinico, condizioni e lesioni
precancerose, fattori morfologici di significato prognostico, modalità di progressione di malattia.
Carcinoma della prostata: caratteristiche
morfologiche determinanti il quadro clinico, condizioni e lesioni precancerose,
fattori morfologici di significato prognostico, modalità di progressione di malattia.
ta copia del materiale didattico in forma
di CD-ROM.
Durante il periodo di tirocinio di infermieristica clinica in area chirurgica, gli
studenti a piccoli gruppi frequenteranno
una mattina il reparto di Anatomia Patologica per assistere ad un riscontro diagnostico e discutere i reperti osservati
confrontandoli coi dati reperiti in cartella
clinica.
• Modalità di svolgimento
Lezioni frontali con possibile coinvolgimento diretto di altri docenti. Alla fine di
ogni sezione del programma verrà lascia-
Anestesiologia per la chirurgia e per la
gestione del dolore
• Contenuti
Valutazione preoperatoria: dalla chirur-
• Modalità d’esame
Prova scritta finale mediante test a scelta
multipla riguardante tutto il corso integrato.
• Bibliografia
Robbins, Anatomia Patologica, VII ed.,
Edizioni Mediche Scientifiche Internazionali.
Malattie apparato locomotore
• Contenuti
Traumatologia
Generalità sulle fratture: definizione, clinica, diagnosi, guarigione, complicanze,
trattamento.
Fratture di arto superiore, di femore, di
gamba, di rotula, di caviglia. Distacchi
epifisari: generalità e cenni sulle lesioni
più frequenti. Distorsioni. Lesioni capsulo-legamentose del ginocchio. Lesioni
meniscali del ginocchio. Lussazioni traumatiche: generalità. Lesioni traumatiche
di muscoli e tendini.
Ortopedia
Malformazioni congenite. Displasia congenita dell’anca. Piede torto. Alterazioni
dell’accrescimento. Scoliosi. Cifosi. Alterazioni degenerative articolari. Artrosi:
generalità e cenni sulle localizzazioni
principali. Discopatie. Alterazioni metaboliche. Osteoporosi.
infermieristica - sede di Udine
gia ambulatoriale alla chirurgia maggiore.
Digiuno preoperatorio: nuove linee
guida.
Anestesia: starter, anestetici inalatori,
oppioidi, miorilassanti. Principali tecniche di anestesia generale (inalatoria ed
endovenosa) e loco-regionale (perdurale,
subaracnoidea, periferica). I ventilatori
per anestesia.
Monitoraggio intraoperatorio: ECG,
Capnometria, Pressione arteriosa non
invasiva ed altre tecniche non invasive.
Dolore: sintomo dolore in emergenza:
dolore toracico; dolore addominale; dolore post-operatorio e post-trauma, analgesia postoperatoria, sindromi dolorose croniche: dolore cronico; cure palliative,
parto-analgesia.
• Bibliografia
E. Romano, Anestesia - I Principi e le Tecniche, UTET.
P. Rosen, Emergency Medicine, voll. 1-2, II
ed., Mosby.
R.D. Miller, Anesthesia, III ed., Churchill
Livingstone.
J.M. Civetta, Critical Care, Lippincott,
Philadelphia, 1988.
Textbook of advanced cardiac life support, II
ed., American Heart Association.
Health Care Provider’s Manual for Basic
Life Support, American Heart Association.
F.S. Bongard, D.Y. Sue, Critical Care Diagnosis & Treatment, Lange Medical Book.
C.E. Saunders, M.T. Ho, Emergency Diagnosis & Treatment, Lange Medical Book.
Novelli et al., Anestesia, Rianimazione ed
Emergenze Medico-Chirurgiche, Gnocchi,
Napoli, 1995.
Infermieristica clinica in area chirurgica I
• Obiettivi specifici
Definire il concetto di area chirurgica.
Conoscere le caratteristiche strutturali ed
organizzazione dell’area chirurgica
245
(Unità Operativa di chirurgia generale,
specialistica, camera operatoria, one day
surgery, anestesia e terapia antalgica,
ambulatorio, servizi di endoscopia...).
Identificare gli scopi e i vari tipi di intervento chirurgico.
Identificare i principali problemi del
paziente nella fase preoperatoria.
Identificare i problemi principali del
paziente sottoposto a intervento chirurgico:
- alla laringe e alla trachea;
- all’intestino e all’apparato urinario
(colonstomia, ileostomia, urostomi);
- all’apparato riproduttivo;
- all’apparato scheletrico.
• Contenuti
Concetto di area chirurgica.
L’organizzazione di un dipartimento di
chirurgia (DH, one Day Surgery, Sala
Operatoria, Ambulatori, servizi diagnostici, …).
L’intervento chirurgico: finalità e scopi.
Significato di nursing preoperatorio.
Fase preoperatoria
L’impatto dell’intervento chirurgico sul
paziente.
L’accertamento fisico e psico-sociale
perioperatorio (età, stato di salute generale, farmaci, mobilità, stato nutrizionale,
equilibrio idroelettrolitico, stato respiratorio, cardiovascolare, funzionalità epatica e renale, endocrina ed immunologica,
supporti esistenti, reazioni all’ansia e
stress, condizioni psicosociali e fattori
correlati alla malattia);
Educazione preoperatoria ( esercizi di
respirazione profonda, tosse efficace,
esercizi agli arti, esercizi di mobilizzazione, esercizi di rilassamento, strategie
cognitive di coping per ridurre l’ansia,
rilassarsi e controllare il dolore);
Il consenso informato: implicazioni legali ed etiche;
Preparazione fisica del paziente (tricotomia, pulizia intestinale, preparazione
246
della cute, procedimenti diagnostici, farmaci preoperatori, accesso venoso);
Preparazione del paziente nel giorno
dell’intervento (cure igieniche, somministrazione preanestesia, documentazione
preoperatoria, l’emotrasfusione);
Preparazione della stanza per il postoperatorio;
Assistenza ai famigliari.
Fase intraoperatoria
L’asepsi chirurgica;
L’accesso degli operatori in Sala Operatoria ( la vestizione, il lavaggio chirurgico
delle mani, la vestizione asettica, il campo
sterile, il controllo del materiale utilizzato
durante la seduta operatoria);
Il paziente in anestesia generale e regionale (induzione, mantenimento e monitoraggio);
Il posizionamento del paziente;
La sicurezza in sala operatoria (il rischio
professionale, i rischi per il paziente);
I principali effetti collaterali della chirurgia e dell’anestesia come individuarli e/o
prevenirli;
Il risveglio dall’anestesia generale e regionale: accertamento del paziente (pervietà
delle vie aeree, la stabilità cardiovascolare,
la valutazione dell’ossigenazione/ventilazione…).
Fase postoperatoria
Il monitoraggio del paziente nell’immediato postoperatorio;
Le principali complicanze postoperatorie
(shock, TVP, infezioni della ferita chirurgica, ipotermia,..);
La valutazione e la gestione del dolore
postoperatorio;
Ripristino delle normali funzioni (respiratoria, circolatoria, nutrizionale con controllo e gestione della nutrizione artificiale NE ed NPT, intestinale e della mobilità
con prevenzione della sindrome da
immobilizzazione.
Chirurgia dell’apparato scheletrico
Principali problematiche del paziente con
problemi ortopedici con particolare
infermieristica - sede di Udine
riguardo all’intervento per protesi di
anca, DI e PC obiettivi ed interventi.
• Modalità di svolgimento
Lezioni frontali.
Esercitazioni: casi clinici strutturati e
discussione.
Intervento di infermiere esperto per
l’assistenza a specifiche patologie (si prevede l’intervento di infermiere esperto
del PUGD per la trattazione del nursing
ortopedico).
Laboratorio (5 ore).
• Bibliografia
Brunner, Suddart, Nursing medico-chirurgico, voll. 1-2, Editrice Ambrosiana, Milano, 2001.
C.M. Bonvento, C. Gagliano, Dizionario
tematico di infermieristica clinica in medicina e chirurgia, II ed., McGraw-Hill, Milano, 1998.
L.J. Carpenito, Piani di assistenza infermieristica e documentazione, Editrice Ambrosiana, Milano, 2001.
N.M. Holloway, Piani di assistenza in area
critica, Ed. Sorbona, Milano, 1992.
L.J. Carpenito, Diagnosi Infermieristiche,
Editrice Ambrosiana, Milano, 2001.
V.R. Bolander, Il nursing di base, Piccin,
Padova, 1995.
Rigon, Thiene, Assistenza infermieristica
in sala operatoria- linee guida e procedure,
Editrice Ambrosiana, Milano, 2003.
Per consultazione
Fase Preoperatoria
Karina et al., Different aspects of anxiety as
predictors of post-operative anxiety and physical complaints, PERSON. Individ. Diff.,
1996, 21, 6, 929-936.
Marcus, Anxiety and surgical recovery
Reinterpreting the literature, Journal of
Psychosomatic Research, 51, 2001, 589596.
Shuldham, A review of the impact of preoperative education on recovery from sur-
infermieristica - sede di Udine
gery, International Journal of Nursing
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Janey et al., A preoperative assessment and
education program: implementation and
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Pizzi et al., Procedures for obtaining Informed Consent, cap. 48 in Making Health
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Tosini et al., Farmaci a stomaco pieno e a
stomaco vuoto, Assistenza infermieristica
e ricerca, 2002, 21, 1.
Farmaci nel periodo preoperatorio. Parte 1:
sospenderli o continuarli?, Assistenza
infermieristica e ricerca, 2000, 19. 1.
Farmaci nel periodo preoperatorio. Parte 2:
corticosteroidi e terapia del diabete mellito,
Assistenza infermieristica e ricerca,
2000, 19, 1.
Palese et al., La variabilità della preparazione intestinale nei pazienti sottoposti a
intervento sullo stomaco, intestino, utero in 4
ospedali, Assistenza infermieristica e
ricerca, 2003, 22, 1.
L’assistenza al paziente nel pre e postoperatorio. Parte 1: l’assistenza nel preoperatorio,
Assitenza infermieristica e ricerca, 2000,
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Fase Intraoperatoria
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Islam et al., The impact of intraoperative
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Fase postoperatoria
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malnutrition in older persons, part 1: history,
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infermieristica - sede di Udine
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Infermieristica clinica in area chirurgica
II
• Obiettivi specifici
Al termine del corso lo studente dovrà
essere in grado di conoscere le procedure
assistenziali di pertinenza infermieristica
in ambito chirurgico.
• Contenuti
Assistenza pre- e post-operatoria ai
pazienti operati per:
- patologie maligne dello stomaco;
- patologie benigne e maligne dello stomaco;
- patologie maligne polmonari;
- gestione infermieristica del drenaggio
polmonare;
- patologie benigne e maligne del fegato;
- gestione infermieristica dei pazienti sottoposti ad alcolizzazione/embolizzazione
e radiofrequenza epatica;
- patologie benigne e maligne del pancreas;
- gestione infermieristica del drenaggio di
Kehr;
- patologie benigne e maligne dell’intestino;
- gestione infermieristica del paziente
stomizzato.
• Modalità di svolgimento
Lezioni frontali.
infermieristica - sede di Udine
• Bibliografia
Bresaola et al., Manuale di patologia chirurgica e assistenza infermieristica, Edises.
CORSO INTEGRATO DI
METODOLOGIA DELLA RELAZIONE
ASSISTENZIALE
Settori scientifico-disciplinari:
M-DEA/01 Disciplina
demoetnoantropologiche, M-PSI/08
Psicologia clinica, MED/45
Infermieristica nella relazione
assistenziale, MED/45 Infermieristica
nella relazione di aiuto, SPS/07
Sociologia generale
• Obiettivi generali del corso
Sviluppare le competenze relazionali
necessarie ad assistere la persona con
problemi di salute.
Al termine del corso lo studente sarà in
grado di:
Gestire la comunicazione con la persona
malata nelle diverse fasi evolutive;
Descrivere le diverse tipologie di relazione da utilizzare nel rapporto con l’assistito, la sua famiglia e il contesto di vita:
a) relazione di base;
b) relazione professionale;
c) relazione educativa;
d) relazione terapeutica.
Utilizzare modelli teorici della psicologia,
della sociologia e dell’antropologia culturale più funzionali a identificare i fattori
che influiscono nella relazione assistenziale;
Utilizzare i modelli teorici utili all’infermieristica per connotare la relazione di
aiuto in contesti specifici (pediatrico,
oncologico, geriatrico, riabilitativo ...);
Descrivere i principi della comunicazione
efficace;
Identificare gli ostacoli alla comunicazione efficace (inconsapevolezza de sé, del
contesto...) e gli approcci utili per superarli;
Sviluppare le capacità di osservazione
249
delle differenze culturali per fornire un
approccio infermieristico culturalmente
sensibile.
Sono correlate al Corso integrato esperienze di apprendimento in relazione di
aiuto e counselling.
Identificare la funzione della relazione
assistenziale, quale strumento imprescindibile per realizzare ogni tipo di attività infermieristica (di natura curativa,
educativa, riabilitativa, palliativa ed organizzativa);
Accedere ai riferimenti teorici più utili
alla comprensione dell’esperienza di
malattia dell’assistito, allo sviluppo della
relazione assistenziale e all’assunzione
del ruolo professionale;
Utilizzare le competenze cognitive e comportamentali necessarie per gestire la
relazione d’aiuto infermieristica con
pazienti (e famigliari) che vivono problemi di salute/malattia;
Identificare i fattori di natura culturale
che incidono sull’esperienza di malattia
del singolo e del gruppo di appartenenza
e sulla relazione assistenziale.
Laboratorio
• Obiettivi
a) Sperimentare le abilità di comunicazione trattate nel corso;
b) Individuare gli ambiti di integrazione e
di approfondimento delle proprie conoscenze e competenze acquisite durante il
corso, con gli standards europei previsti
dall’AICo (Associazione Italiana Counselling).
Metodologia:
Analisi dei casi (scelti e portati dagli studenti), approfondimento in gruppo dei
casi portati, simulate
Seminario sul Counselling.
Discipline demoetnoantropologiche
• Obiettivi specifici
Al termine del corso, lo studente, utilizzando i principali concetti dell’antropolo-
250
gia, ed in particolare dell’antropologia
medica, dovrà essere in grado di:
Valutare l’incidenza della dimensione
culturale in ogni evento che riguardi la
salute/malattia;
Sviluppare le capacità necessarie a riconoscere e comprendere le differenze culturali nell’ambito della salute/malattia,
per fornire un approccio infermieristico
culturalmente sensibile.
Riconoscere la dimensione culturale
implicita in ogni agire infermieristico.
• Contenuti
I Unità didattica: i concetti principali
Specificità dell’antropologia tra le scienze
umane: il concetto di cultura. Etnocentrismo, relativismo, l’approccio olistico in
antropologia.
Le dinamiche di trasmissione della cultura, con esempi dall’universo di cura della
salute; teorie della globalizzazione.
Fabrilità e segnicità: produrre oggetti e
produrre segni; variabilità culturale del
concetto di persona; il ciclo di vita in prospettiva antropologica.Antropologia e
nursing: convergenze e divergenze;
l’infermiere come mediatore culturale;
come introdurre l’etnografia nelle organizzazioni sanitarie.
II Unità didattica: salute/malattia in prospettiva antropologica
Il concetto di salute/malattia in prospettiva antropologica: esempi.
Comprendere la differenza di livello tra
disease, illness e sickness: presentazione
e discussione di casi; il concetto di Health
care system.
Comprendere come le rappresentazioni
della malattia, del corpo e dei suoi fluidi
abbiano ripercussioni sull’assistenza:
studio di casi.
Per una assistenza culturalmente sensibile: studio di casi sui modelli di cura,
guarigione e contagio.
III Unità didattica: dolore e comunicazione
Le componenti culturali del dolore.
infermieristica - sede di Udine
Il dolore del corpo tra cultura ed esperienza; gli approcci antropologici al
corpo.
Dolore, sintomo e cultura: studio di casi.
I codici culturali delle emozioni; per una
analisi multifattoriale delle situazioni di
mutamento: fattori di rischio psichico e
di protezione.
IV Unità didattica: etnografia nelle organizzazioni sanitarie
Il concetto di ruolo di malato nelle società
occidentali: i limiti storici del modello di
Parsons.
La persona ospedalizzata; il concetto di
stigma; modelli di lettura antropologica
per la gestione della persona con problemi (il dializzato, il corpo dello sfigurato;
la disabilità).
V Unità didattica: rito e simbolo nella pratica medica e nell’assistenza
Concetto di rito; i riti di passaggio; il simbolo nelle strutture sanitarie; i riti funebri
e il significato culturale della morte.
Preparazione alla discussione dei casi per
l’esame integrato.
• Modalità di svolgimento
Lezioni frontali, lavori singoli e di gruppo
su casi.
• Bibliografia
D. Cozzi, D. Nigris, Gesti di cura, Colibrì,
Milano, 1996 (capp.: introduzione, 1, 4-5,
7-9, 14-15, appendice) e materiali forniti
dalla docente.
Psicologia clinica
• Obiettivi specifici
Il corso si propone la finalità di fare acquisire agli studenti abilità di gestione della
relazione con la persona malata (e i suoi
familiari), nelle diverse fasi evolutive (età
evolutiva, adulto, anziano), nei diversi
aspetti e nelle diverse fasi delle patologie.
Utilizzando i modelli teorici della psicologia verranno descritti ed analizzati i processi mentali normali vs patologici del
infermieristica - sede di Udine
malato e dei familiari; questi aspetti
saranno affrontati attraverso modalità di
analisi che consentano di utilizzare e sviluppare competenze cognitive, emotive e
comportamentali utili a gestire la relazione d’aiuto.
• Contenuti
I Unità didattica:
Lo stress e le reazioni di adattamento.
Il coping e le difese.
II Unità didattica:
La malattia e le reazioni psicologiche
nelle diverse fasi della vita.
Le emozioni ed il disagio psicologico nel
malato.
III Unità didattica:
I familiari del paziente.
Le emozioni ed il disagio dei familiari
IV Unità didattica
La comunicazione in diversi contesti clinici:
le alterazioni dell’immagine corporea e
gli aspetti psicologici della menomazione, mutilazione, handicap
il morente
il lutto.
• Metodologia di svolgimento
Lezioni frontali a carattere interattivo.
• Bibliografia
M. Sommaruga, Comunicare con il paziente, Carrocci, 2005.
R. Cattellani, Elementi di psicologia clinica,
Carrocci , 2003.
Materiale fornito dal docente.
Testi di approfondimento e di consultazione consigliati a lezione.
Infermieristica nella relazione assistenziale
• Obiettivi specifici
Il corso persegue la finalità di far apprendere agli studenti:
- la funzione della relazione assistenziale,
quale strumento imprescindibile per rea-
251
lizzare ogni tipo di attività infermieristica
(di natura curativa, educativa, riabilitativa, palliativa ed organizzativa);
- i riferimenti teorici più utili alla comprensione dell’esperienza di malattia
dell’assistito, allo sviluppo della relazione
assistenziale e all’assunzione del ruolo
professionale;
- alcuni elementi operativi per la gestione
della relazione assistenziale in ambito clinico, anche mediante il processo di nursing.
Al termine del corso lo studente dovrà
essere in grado di:
descrivere la natura e la dinamica della
relazione interpersonale infermiere-assistito e le peculiarità che la connotano nei
contesti in cui l’assistenza infermieristica
può essere erogata;
descrivere le fasi attraverso le quali la relazione assistenziale si stabilisce, si sviluppa e si conclude;
identificare le connessioni e le implicazioni esistenti tra relazione assistenziale
e Processo di Nursing;
argomentare sul contributo di alcuni
modelli teorici per:
- la comprensione dell’esperienza di
malattia dell’assistito;
- l’adozione dell’approccio relazionale più
adatto alla gestione di una situazione assistenziale;
spiegare la funzione del linguaggio non
verbale nella relazione assistenziale.
• Contenuti
La natura e la dinamica della relazione assistenziale:
- cenni ai principali riferimenti normativi
e deontologici che motivano la necessità
di sviluppare una specifica competenza
relazionale.
La dinamica della relazione assistenziale
Riferimenti teorici di base per la lettura
del contesto della relazione assistenziale:
- il concetto di relazione d’aiuto, le sue
caratteristiche e le ricadute nel rapporto
252
terapeuta-assistito: il pensiero di C.
Rogers e di R. Carkhuff;
- gli atteggiamenti dell’helper professionista funzionali a gestire efficacemente la
relazione d’aiuto: trasparenza, accettazione positiva incondizionata, empatia;
- i macroprocessi costituenti la relazione
d’aiuto e le abilità fondamentali necessarie a gestirla;
- i principali modelli concettuali per leggere il processo della comunicazione
umana: cibernetico, interattivo, dialogico;
- primi due assiomi della comunicazione
umana (dal pensiero di P. Watzlawick).
Struttura e dinamica della relazione
infermiere-assistito:
- variabili implicate (processo morboso,
processo terapeutico-assistenziale e processo comunicativo), caratteristiche degli
attori e dei contesti;
- dal concetto di risposta professionale al
bisogno/problema di salute alla gestione
della relazione assistenziale;
- fasi dell’evoluzione della relazione assistenziale (fase di apertura, fase operativa
e fase di distacco) ed il contributo della
teoria infermieristica di I. King;
- la logica del contratto ed il concetto di
partnership;
- le connessioni tra Processo di Nursing e
Processo assistenziale;
- alcune delle variabili implicate nella
dinamica malattia/risposta individuale
alla condizione e comportamenti funzionali al ripristino della salute: autoefficacia, motivazione e aspettative di risultato.
Caratteristiche del linguaggio non verbale
che assumono particolare significato nella
relazione assistenziale
- il comportamento visivo;
- il comportamento spaziale (contatto corporeo, distanza interpersonale, postura);
- il paralinguaggio;
- l’uso del tempo.
• Modalità di svolgimento
Lezione frontale a carattere interat-tivo,
con utilizzo di materiale audio-visivo
infermieristica - sede di Udine
• Bibliografia
M. Sommaruga, Comunicare con il paziente, Carocci Faber, Roma, 2005.
D. Redigolo, K. Kaldor, R. Illica Magrini,
Il processo comunicativo nella relazione
d’aiuto, Rosini, Firenze. 1995, capp. 2, 3,
4, 6, 7.
Articoli della letteratura nazionale ed
internazionale forniti dal docente durante lo svolgimento del corso.
Testi di approfondimento:
G. Artioli, R. Montanari, A. Saffioti,
Counseling e professione infermieri-stica,
Carocci Faber, Roma, 2005.
R. Carkhuff, L’arte di aiutare, Erickson,
Trento, 1999.
R. Mucchielli, Apprendere il Counselling,
Erickson, Trento, 2006.
Infermieristica nella relazione d’aiuto
• Obiettivi specifici
Il corso persegue la finalità di far acquisire agli studenti le competenze cognitive e
comportamentali necessarie per avviare e
gestire una relazione d’aiuto professionale con pazienti (e famigliari) che vivono
problemi di salute/malattia.
Collegare i fondamenti teorici del colloquio di counselling al contesto della relazione infermiere – paziente.
Definire le modalità d’integrazione tra le
diverse figure professionali coinvolte
nella relazione d’aiuto, per valorizzare la
specificità professionale e ottimizzare
l’integrazione nel gruppo.
Elencare le modalità relazionali che assicurano la costruzione di una relazione
assertiva infermiere-paziente e infermiere-famiglia.
Identificare le capacità relazionali che
assicurano all’infermiere il riconoscimento dell’esperienza di salute/malattia,
nella persona e nel sistema famigliare.
Identificare gli strumenti relazionali che
potenziano le capacità d’ascolto e di risposta , necessarie per:
- supportare gli assistiti nelle fasi di
malattia;
infermieristica - sede di Udine
- motivare gli assistiti ad assumere comportamenti di salute vantaggiosi.
• Contenuti
Unità didattica 1
Il problem solving in ambito relazionale:
cenni degli approcci del counselling utili
nel campo della salute e contributi metodologici fruibili nel colloquio.
I paradigmi relazionali e loro ripercussioni nella relazione d’aiuto.
Unità didattica 2
(a integrazione del programma di Infermieristica delle relazione assistenziale)
Le caratteristiche della comunicazione in
ambito sanitario.
Le tipologie di rapporto e le rispettive
regole: le relazioni verticali e orizzontali
in campo professionale.
I rischi delle aspettative nell’interazione
infermiere-paziente e infermiere-équipe
Unità didattica 3
Le caratteristiche della comunicazione
assertiva: gli atteggiamenti dell’operatore
e i diritti comunicazionali nel colloquio
d’aiuto.
Il rapporto tra bisogni, aspettative e motivazioni nella relazionale interpersonale.
I cicli dell’esperienza umana.
Unità didattica 4
Gli episodi relazionali e le strategie di
risposta ai disagi più comuni riscontrabili nel settore della salute.
Le basi concettuali del colloquio assertivo
adattate alla professione.
Le basi concettuali del colloquio motivazionale adattate alla professione.
Gli aspetti metodologici del colloquio
d’aiuto e del colloquio motivazionale.
Le tecniche dell’intervista: l’agenda del
paziente.
Le resistenze al cambiamento, le situazioni difficili e le strategie d’intervento.
Unità didattica 5
Le abilità specifiche necessarie per:
- comprendere l’altrui disagio
- farsi comprendere in modo assertivo dal
paziente;
253
- gestire con modalità proattiva i conflitti
di esigenze, gusti, valori, opinioni;
- gestire le situazioni di cambiamento e di
crisi
- motivare alla proattività e al self-care
e rispettivi fondamenti neuro-psicologici.
• Modalità di svolgimento
Analisi di casi assistenziali.
Lezioni frontali a carattere interattivo.
Analisi di materiale bibliografico.
Lavori di gruppo.
Analisi di brani di colloquio.
Schede di autovalutazione.
• Bibliografia
Testo obbligatorio:
M. Sommaruga, Comunicare con il paziente, Carocci, Roma, 2005.
Testi di approfondimento e consultazione:
Artioli et al., Counselling e professione
infermieristica, Carocci.
M. Hough, Abilità di counselling, Erickson, Trento.
R. Edelman, Conflitti interpersonali nel
lavoro, Erickson, Trento, cap. 1, 2, 3, 4.
V.C. Lusso, Dinamiche e ostacoli della
comunicazione interpersonale, Erickson,
parte II.
W. Miller, S. Rollnick, Il colloquio di motivazione, Erickson, Trento, 1994, cap. I e
II parte (13-195).
R. Mucchielli, Apprendere il counselling,
Erickson, Trento, 1993.
B. Cannella, P. Cavaglia, F. Tartaglia,
L’infermiere e il suo paziente, CEA, Milano,
2000, capp. 1, 3.
V. Galvagni, Perché Aiutare, AIET, Udine,
1994.
R. Carkuff, L’arte di aiutare, Erickson,
Trento, 1988, voll. 1, 2.
Sociologia generale
• Obiettivi specifici
Far acquisire la consapevolezza delle relazioni che esistono tra gli individui e
l’ambiente sociale; in particolare come il
254
contesto storico-economico-culturale
influenza l’organizzazione sanitaria, le
pratiche assistenziali e gli stessi concetti
di salute e malattia.
• Contenuti
Una società come e perché cambia
Evoluzione del sistema di protezione
sociale nei paesi economicamente avanzati e il ruolo dell’assistenza sanitaria.
Forme, sviluppo e crisi dei sistemi di welfare state
I diritti (anche quello alla salute) sono storicamente dati
I determinanti della salute
Le istituzioni sanitarie e l’organizzazione
sociale della salute
Le opportunità della vita e la salute: ovvero le disuguaglianze di fronte alla malattia e alla morte.
Cenni di comunicazione sociale
La sindrome del topo ballerino nella professione infermieristica tra razionamento
allocativo, distributivo e garanzie di tutela
e di diritto alla salute.
Verso nuove pratiche/risorse sociali: il
ruolo del “capitale sociale” nella promozione della salute.
Le lezioni saranno accompagnate da
brani di letture scelte.
• Bibliografia
M. Bucchi, F. Neresini, a cura di, Sociologia della Salute, Carocci, Roma, 2002.
M. Ferrera, Le trappole del welfare, Il Mulino, 1998.
G. Cosmacini, R. Satolli, Lettera a un
medico sulla cura degli uomini, Laterza,
2001.
OMS: Per la promozione della salute:
dalla Carta di Ottawa alla Carta di Bangkok
(dispensa del docente).
Diapositive multimediali in formato
PowerPoint, lucidi, appunti forniti dal
docente.
infermieristica - sede di Udine
CORSO INTEGRATO DI
INFERMIERISTICA NELLA
CRONICITÀ/DISABILITÀ
Settori scientifico-disciplinari: MED/09
Medicina interna, MED/26 Neurologia,
MED/34 Medicina fisica e riabilitativa,
MED/45 Infermieristica nella cronicità,
MED/45 Infermieristica nella disabilità,
MED/48 Scienze infermieristiche e
tecniche neuro-psichiatriche e
riabilitative
• Obiettivi generali del corso
Il corso integrato persegue l’obiettivo di
sviluppare le competenze di gestione,
anche in fase acuta, della persona anziana
con problemi cronici e disabilità permanenti correlati a deficit cognitivi (ad es.
Alzheimer), problemi neurologici (crisi
convulsive, problemi cerebrovascolari TIA, ictus, confusione mentale, Parkinson), urologici (incontinenza), del movimento (artrite reumatoide, artrosi), o con
sintomi persistenti (dolore, disfagia,
vomito, ...) secondari a problemi oncologici o cronico-degenerativi.
Al termine del corso lo studente sarà in
grado di:
Descrivere le caratteristiche dell’assistito
con patologie cronico-degenerative e problemi di disabilità;
Descrivere alcuni fenomeni della cronicità come il dolore cronico e la sofferenza,
la paura, la perdita, la speranza, il significato attribuito alla morte;
Descrivere le presentazioni atipiche delle
principali malattie acute e croniche
dell’assistito disabile con particolare riferimento all’età geriatrica;
Pianificare ed attuare interventi di sviluppo delle capacità di adattamento della persona/famiglia in relazione all’energia
residua, sviluppando interventi di educazione terapeutica, addestramento all’autocura e riabilitazione;
Proporre interventi di miglioramento
della qualità della vita dei pazienti con
problema cronico-degenerativi e in fase
terminale;
infermieristica - sede di Udine
Descrivere lo sviluppo delle cure palliative nei diversi contesti di cura ospedalieri,
territoriali, domiciliari e di comunità;
Descrivere strategie per gestire la presa in
carico del paziente in fase terminale;
Sono correlate al corso integrato esperienze di apprendimento in:
- la gestione dei bisogni di assistenza
nelle persone con handicap;
- il paziente in fase terminale: accompagnamento al morente.
Medicina interna
• Obiettivi specifici
Al termine del corso lo studente sarà in
grado di definire, analizzare e valutare la
molteplicità e la complessità dei fattori
che connotano la persona come assistito
geriatrico; identificare l’invecchiamento
fisio-patologico dei vari organi e la presentazione clinica dei principali quadri
morbosi in età geriatrica; identificare i
principali fattori di rischio della farmacoterapia in età geriatrica.
• Contenuti
I Unità: Identikit dell’Assistito Geriatrico ed
Applicazione del Modello Assistenziale
Geriatrico
Caratteristiche comuni all’assistito anziano e all’assistito geriatrico.
Caratteristiche peculiari dell’assistito
geriatrico: omeostenosi; specificità di
malattie e problemi; comorbilità e contemporaneità di problemi; variabilità clinico-problematica intrapersonale ed
interpersonale; presentazione clinicoproblematica atipica e/o stereotipica;
fenomeno iceberg; facilità delle complicanze a cascata e dei circoli viziosi; rischio
assistenziale e di soluzione inappropriata
dei problemi; barriere comunicative ed
atteggiamenti professionali dannosi;
interazione transdimensionale; rischio di
perdita dell’autosufficienza; bisogno di
precocità, intensività e continuità degli
interventi; opportunità di evitare inter-
255
venti incongrui; necessità di valutazione
multidimensionale, pianificazione personalizzata ed erogazione transdisciplinare.
II Unità: Invecchiamento della Cute e degli
Annessi
Effetti clinici dell’invecchiamento anatomo-funzionale.
III Unità: Invecchiamento dell’Apparato
Locomotore
Invecchiamento fisio-patologico: modificazioni anatomo-funzionali; alterazioni
posturali e della deambulazione, osteopenia.
IV Unità: Invecchiamento del Sistema Nervoso Centrale
Invecchiamento fisiologico: ridondanza e
neuroplasticità; alterazioni cognitive,
sensitive, motorie e neurovegetative.
Invecchiamento patologico: atipia clinica
di demenza e depressione.
V Unità: Invecchiamento degli Organi di
Senso
Effetti clinici dell’invecchiamento fisiopatologico di vista, udito, olfatto, gusto e
tatto; barriere comunicative correlate e
strategie operative conseguenti.
VI Unità: Invecchiamento del Sistema
Endocrino-Metabolico
Invecchiamento fisiologico: alterazioni
anatomiche, biochimiche e funzionali;
resistenza tissutale periferica all’insulina,
ipogonadismo relativo;
Invecchiamento patologico: atipia clinica
di diabete mellito, ipertiroidismo, ipotiroidismo e discorticosurrenalismo.
VII Unità: Invecchiamento del Sistema
Immunitario
Invecchiamento fisiologico: modificazioni funzionali ed effetti clinici.
Invecchiamento patologico: presentazione e decorso clinico delle malattie infettive nell’anziano.
VIII Unità: Invecchiamento di altre Attività
Regolatorie
Cenni.
IX Unità: Invecchiamento dell’Apparato
Cardio-Vascolare
Invecchiamento fisiologico: alterazioni
256
anatomo-morfologiche, funzionali ed
elettriche; alterazioni della funzione diastolica ventricolare sinistra, discrepanza
tra apporto e fabbisogno di ossigeno,
riduzione della riserva miocardica.
Invecchiamento patologico: presentazioni atipiche della cardiopatia ischemica e
dello scompenso cardiaco.
X Unità: Invecchiamento del Sistema Emopoietico
Invecchiamento fisiologico: modificazioni istologiche e funzionali.
Invecchiamento patologico: quadro clinico peculiare di leucemie acute e croniche,
policitemia, linfomi maligni, plasmocitoma e macroglobulinemia di Waldenstrom.
XI Unità: Invecchiamento del Sistema di
Trasporto e Distribuzione
Cenni.
XII Unità: Invecchiamento dell’Apparato
Respiratorio
Invecchiamento fisiologico: caratteristiche del torace dell’anziano, alterazioni
funzionali e modificazioni immunologiche; iperinflazione senile, precarietà
dell’omeostasi respiratoria.
Invecchiamento patologico: atipia clinica
di polmoniti, broncopolmoniti, tubercolosi e carcinoma bronchiale in fase iniziale.
XIII Unità: Invecchiamento dell’Apparato
Gastro-Enterico
Invecchiamento fisiologico: modificazioni anatomo-funzionali con particolare
riferimento alle alterazioni farmacocinetiche.
Invecchiamento patologico: presentazioni atipiche di ulcera peptica, carcinoma
gastrico ed appendicite acuta.
XIV Unità: Invecchiamento del Fegato, delle
Vie Biliari e del Pancreas
Invecchiamento fisiologico: alterazioni
anatomiche e funzionali con ripercussioni metaboliche.
Invecchiamento patologico: atipia clinica
di colica biliare, flogosi acute delle vie
biliari e pancreatite acuta.
infermieristica - sede di Udine
XV Unità: Invecchiamento dell’Apparato
Urinario
Invecchiamento fisiologico: modificazioni anatomo-istologiche e funzionali
(emuntoria, equilibrio acido-base, omeostasi idro-elettrolitica, ricambio calciofosforo, controllo pressione arteriosa, eritropoiesi).
Invecchiamento patologico: presentazione atipica dei disturbi della minzione,
delle infezioni delle vie urinarie e
dell’insufficienza renale acuta funzionale.
XVI Unità: Farmaci e Anziani
Dimensioni del problema.
Alterazioni farmacocinetiche e modificazioni farmacodinamiche.
Rischio iatrogeno: frequenza elevata di
reazioni avverse da farmaci; alto rischio
di interazioni farmacologiche; riduzione
della compliance terapeutica.
• Modalità di svolgimento
Lezioni frontali partecipate.
con eventuali lavori di gruppo.
• Bibliografia
D. Cucinotta, Curare l’anziano. Principi di
Gerontologia e Geriatria, Ed. Sorbona,
Milano, 1992.
F. Cavazzuti, Gerontologia e Geriatria.
Obiettivi e metodi assistenziali, Editrice
Ambrosiana, Milano, 1992.
F. Cavazzuti, G. Cremonini, Assistenza
geriatrica oggi, Editrice Ambrosiana, Milano, 1998.
Neurologia
• Obiettivi specifici
Al termine del corso, lo studente sarà in
grado di:
Conoscere le funzioni del sistema nervoso; conoscere il significato di substrato
biologico; distinguere tra funzioni somatiche, funzioni cognitive e funzioni psichiche;
Conoscere, per grandi linee, le modalità
infermieristica - sede di Udine
patogenetiche e le manifestazioni cliniche delle malattie neurologiche, specie
croniche che traggano vantaggio
dall’intervento riabilitativo.
• Contenuti
La funzione motoria e la funzione sensitiva. Le fasie, le gnosie e le prassie. Coscienza, memoria, intelligenza, pensiero, affettività e volontà.
La malattia cerebro-vascolare; la demenza; le malattie demielinizzanti.
L’epilessia; le malattie extra-piramidali e
quelle cerebellari; gli esiti dei traumi cranici e midollari; le malattie muscolari e
del sistema nervoso periferico.
• Modalità di svolgimento
Lezioni frontali partecipate.
Medicina fisica e riabilitativa
• Contenuti
Definizione e scopi della Riabilitazione.
Aspetti etici
Il team riabilitativo.
Strategie di trattamento:
- prevenire e correggere disabilità aggiuntive;
- potenziare le strutture non lese;
- potenziare le capacità funzionali delle
strutture lese;
- protesi e ortesi;
- adattamenti ambientali;
- adattamenti sociali;
- adattamenti psicologici.
Dal concetto impairment, disability, handicap all’ICF
Aspetti medici.
Aspetti non medici.
Il concetto di presa in carico globale.
Aspetti non sanitari.
La valutazione in Riabilitazione
Valutazione clinica.
Valutazione funzionale.
Aspetti globali ed interdisciplinari.
Principali scale di valutazione.
Metodi di trattamento: terapie fisiche
Ultrasuoni, laser, ionoforesi.
257
Elettroterapie antalgiche.
L’elettrostimolazione.
Massaggio e manipolazione.
Il biofeedback.
Metodi di trattamento: terapie rieducative
La rieducazione come riapprendimento,
come apprendimento di nuove strategie,
come adattamento. La rieducazione funzionale.
La riabilitazione delle anomalie del tono
muscolare
La spasticità, l’ipotonia, altri disturbi.
La riabilitazione dell’immobilità
Effetti sulle strutture muscoloscheletriche, osteoporosi, aspetti cardiovascolari e
polmonari, aspetti gastrointestinali e
genitourinari, metabolismo e sistema
endocrino.
La riabilitazione del paziente anziano
Pregiudizi sull’invecchiamento, accumularsi di patologie, impatto funzionale,
invecchiare bene, invecchiare liberi,
invecchiare sereni.
La riabilitazione del paziente parkinsoniano
La gestione farmacologica: la collaborazione con il Neurologo, nursing.
Terapia riabilitativa, terapia occupazionale; aspetti psicologici e neuropsicologici.
La riabilitazione delle funzioni urinarie e
fecali (I)
Cenni di anatomo-fisiologia vescico-sfintero-perineale e della defecazione; la
mentalità urodinamica.
La riabilitazione delle funzioni urinarie e
fecali (II)
L’elettrostimolazione, la rieducazione, il
biofeedback, terapia comportamentale,
tecniche sperimentali.
Aspetti gestionali e di nursing: cateterismo uretrale intermittente, cateterismo a
dimora, sistemi assorbenti, cateteri esterni.
La riabilitazione del paziente colpito da
ictus
Le funzioni corticali superiori, deficit
motori e sensitivi, equilibrio, coordina-
258
zione e postura, importanza delle comorbilità sull’outcome, depressione ed outcome.
La riabilitazione del paziente con trauma
cranico
Danno primario e secondario, problemi
cognitivi, valutazione e previsione
dell’outcome, principi di trattamento riabilitativo.
La riabilitazione del paziente mieloleso
La valutazione; ASIA score, fase acuta,
subacuta e postacuta, i cambiamenti
parafisiologici nella mielolesione, problemi motori, problemi sfintero-sessuali,
problemi medici, problemi psicologici e
sociali.
La riabilitazione del paziente reumatologico
Patologie reumatiche maggiori, artrosi ed
osteoporosi.
Emergenze mediche in riabilitazione
Il mito della riabilitazione come reparto
tranquillo, disreflessia autonomia, malattia tromboembolica, complicazioni cardiovascolari (amputazione, ictus ...), ab
ingestis, emergenze psichiatriche.
Infermieristica nella cronicità
• Obiettivi specifici
Descrivere le principali condizioni di cronicità/disabilità;
Descrivere alcuni fenomeni della cronicità;
Utilizzare gli strumenti di valutazione
multidimensionale per la pianificazione
degli interventi;
Pianificare l’assistenza infermieristica
alla persona anziana con problemi cronici correlati a patologie neurologiche;
Pianificare l’assistenza infermieristica
alla persona anziana con problemi relativi allo stato nutrizionale;
Pianificare l’assistenza infermieristica
alla persona anziana con problemi cronici correlati a problemi urologici;
Pianificare l’assistenza infermieristica
alla persona anziana con problemi cronici correlati a patologie osteoarticolari.
infermieristica - sede di Udine
• Contenuti
Epidemiologia.
Condizioni che determinano disabilità:
- patologie somatiche acute e croniche;
- patologie non somatiche;
- altre condizioni.
Obiettivi nella gestione della cronicità.
Cambiamenti permanenti.
Paura, perdita, sofferenza.
Influenza sul sistema familiare.
Risposte della persona/famiglia alla cronicità.
Finalità della VMD.
Efficacia della VMD.
Principali strumenti per la valutazione
(ADL, IADL, MMSE, GDS, B.I.N.A., Valgraf).
Ictus cerebrale:
- quadro di riferimento epidemiologico;
- fattori di rischio;
- fasi del percorso assistenziale;
- accertamento iniziale;
- diagnosi infermieristiche e problemi
collaborativi con relativi interventi e criteri di risultato;
- piano di dimissione.
- aspetti organizzativi (stroke units, rete
dei servizi).
Morbo di Parkinson:
- epidemiologia;
- accertamento iniziale;
- diagnosi infermieristiche e problemi
collaborativi, interventi assistenziali, criteri di risultato.
Confusione mentale:
- accertamento iniziale;
- diagnosi infermieristiche e problemi
collaborativi, interventi assistenziali, criteri di risultato.
Demenza:
- quadro epidemiologico;
- livelli di espressione della patologia;
- accertamento iniziale;
- diagnosi infermieristiche e problemi
collaborativi, interventi assistenziali, criteri di risultato;
- interventi per la riduzione del ricorso
alla contenzione fisica;
infermieristica - sede di Udine
- la riabilitazione cognitiva;
- il carico assistenziale dei caregiver e le
strategie di supporto;
- aspetti organizzativi (rete dei servizi,
nuclei per persone affette da demenza).
Malnutrizione:
- epidemiologia;
- fattori di rischio;
- accertamento;
- interventi assistenziali.
Disidratazione:
- epidemiologia;
- fattori di rischio;
- accertamento;
- interventi assistenziali.
Incontinenza urinaria:
- accertamento iniziale;
- diagnosi infermieristiche e problemi
collaborativi, interventi assistenziali, criteri di risultato.
Artrosi
- epidemiologia;
- accertamento iniziale.
Diagnosi infermieristiche e problemi collaborativi, interventi assistenziali, criteri
di risultato.
Cadute:
- epidemiologia;
- fattori di rischio;
- accertamento iniziale;
- interventi per la prevenzione delle cadute.
• Modalità di svolgimento
Lezione
Lavoro di gruppo.
• Bibliografia
L.S. Brunner, D.S. Suddarth, Nursing
Medico Chirurgico, Editrice Ambrosiana,
Milano, 2001.
L.J. Carpenito, Diagnosi infermieristiche,
C.E.A., Milano, 1998.
F. Cavazzuti, G. Cremonini, Assistenza
geriatrica oggi, C.E.A., Milano, 1998.
Commissione Europea Alzheimer Europe, Federazione Alzheimer Italia, Manua-
259
le per prendersi cura del malato di Alzheimer, Milano, 1999.
S. Costantini, Test di valutazione multidimensionale geriatrica, C.E.S.I., Roma,
2003.
P. Ebersole, P. Hess, Toward healthy
aging, V ed., Mosby, USA, 1998.
Società italiana di neuroscienze, Malattia
di Alzheimer – Documento di consenso, Il
Pensiero Scientifico editore, 1999.
SPREAD, Ictus cerebrale: linee guida italiane, Health, Milano, 2001.
M. Trabucchi, Le demenze, UTET, Torino,
2002.
Articoli e linee guida forniti dal docente.
Infermieristica nella disabilità
• Obiettivi specifici
Pianificare ed attuare interventi di sviluppo delle capacità di adattamento della persona/famiglia in relazione all’energia
residua, sviluppando interventi di educazione terapeutica, addestramento all’autocura e riabilitazione;
Riconoscere gli elementi del rapporto fra
ambiente fisico e ambiente sociale nel
determinare lo stato di benessere;
Identificare concretamente il contributo
che l’infermiere offre per l’abbattimento
delle barriere alla vita indipendente;
Descrivere il ruolo dello Infermiere nel
garantire un ambiente di vita sicuro e
terapeutico;
Descrivere il ruolo dello Infermiere nel
superare i problemi di cooping della
famiglia.
• Contenuti
I Unità: Conseguenze della disabilità e della
cronicità nella gestione dello spazio vitale
Definizione di menomazione, disabilità
ed handicap.
Definizione di invalidità.
O.M.S codifica ICF – disabilità e salute implicazioni per gli infermieri.
Ambiente fisico e ambiente sociale: contributo dell’infermiere all’abbattimento
delle stesse:
260
accessibilità ai servizi, alle agevolazioni,
alle provvidenze, per una vita indipendente.
Contributo dell’infermiere alla costruzione di un ambiente di vita e di lavoro sicuro, terapeutico.
Barriere architettoniche: accessibilità,
visibilità e adattabilità.
Gli ausili per l’indipendenza.
La malattia di Alzheimer e la costruzione
di un ambiente protesico.
II Unità: abbattere le barriere della comunicazione
Caratteristiche della comunicazione efficace in presenza di deficit:
- cognitivi - le demenze;
- motori;
- sensoriali.
III Unità: Fornire supporto ai caregiver
Chi sono i caregiver?
Problemi di abuso.
Valutazioni delle capacità di cooping.
Valutazione del livello di stress dei C.G.
L’empowerment di chi si prende cura?
• Modalità di svolgimento
Lezioni frontali partecipate.
• Bibliografia
U. Senin, S. Cencetti, A. Cester, La valutazione multidimensionale geriatrica ed il
lavoro di equipe: Il coordinamento dell’assistenza all’anziano fra ospedale, sevizi territoriali e residenze, Atti Convegno omonimo, Perugia, dicembre 1998.
Ebersole, Hess, Toward healthy aging,
Mosby,Year Book, Inc. USA, 1998.
R. Andrich, a cura di, Ausili per l’autonomia, voll. 1-2, Fondazione Pro Juventute
don C. Gnocchi.
A. Schmerzler, J. Walsh, Nursing management of individuals with disabilities, Lippincott Nursing, 1999.
Ardella M. Fraley, Nursing and the disabled: across the life span, Jones and Bartlett
Publishers, 1992.
Reabilitation Institute of Chicago, Reabi-
infermieristica - sede di Udine
litation nursing: procedure manual, II ed.,
McGraw-Hill, 1999.
T. Redaelli, L. Valsecchi, Terapia occupazionale, metodologia riabilitativa e ausili,
Ed. Solei press, Milano, 1996.
N. Basaglia, L. Gamberoni, L’Infermiere
della Riabilitazione, Edi Ermes, Milano,
1998 o 2000.
A. Frustaglia, Gerontologia e Geriatria,
McGraw-Hill, 1994.
M. Nano, E. Ricci, Le piaghe da decubito
nel paziente anziano, Minerva Medica,
Torino, 1994.
M. Jones, GentleCare: changing the experience of Alzheimer’s disease in a positive
way, Burnaby, Moyra Jones Resources,
Canada, 1996.
OMS, ICDH - 2, Classificazione Internazionale del Funzionamento e delle disabilità
(Bozza Beta 2, Versione integrale), Erickson, 2000.
OMS, ICF - Classificazione Internazionale
del Funzionamento, della disabilità e della
salute, Erickson, 2001.
Istituto di Medicina Fisica e Riabilitazione - A.S.S. n° 4 Medio Friuli, La Casa di
Aldo, IMFR- A.S.S. n° 4 Medio Friuli,
dicembre 2003.
M. De Piero, Coord. Assistenza Protesica,
Strumenti normativi e modalità operative
per mantenere la persona fragile nella comunità, Corso Residenziale L’Infermieristica
nel nuovo concetto di Welfare, A.S.S. n° 4
Medio Friuli, Servizio Infermieristico
Aziendale, maggio 2005.
M. Vandelli, I fiori di saturno: le istituzioni
si interrogano sul vivere e il morire degli
anziani..., Artestampa, Modena, 1993.
C. Spairani, T. Lavalle, a cura di, Procedure, Protocolli e Linee guida di assistenza
infermieristica, Masson, 2000.
Gruppo Formazione Triage, Triage infermieristico, McGraw-Hill, 2000.
Scienze infermieristiche e tecniche
neuro-psichiatriche e riabilitative
• Obiettivi specifici
Identificare i principi della scienza riabili-
infermieristica - sede di Udine
tativa che permettono di stabilire collegamenti tra le scienze infermieristiche e le
metodologie riabilitative;
Descrivere gli interventi riabilitativi finalizzati all’attivazione dei pazienti affetti
da cronicità e disabilità e dei loro famigliari per il miglioramento della qualità di
vita;
Identificare le aree collaborative e autonome dell’infermiere e del riabilitatore.
• Contenuti
L’impatto della cronicità e della disabilità
sulla salute fisica, emozionale e mentale.
La riabilitazione psico-sociale e l’importanza della qualità di vita.
Le strategie riabilitative: il recupero delle
abilità e delle competenze; la relazione
intermediaria; la relazione con la famiglia, il gruppo e la comunità.
Concetti di andragogia e educazione terapeutica.
• Bibliografia
B. Saraceno, La fine dell’intrattenimento,
Milano, Etaslibri-RCS Medicina, 1995.
A. Scala, L’agire riabilitativo. Manuale
della riabilitazione psicosociale, Il Pensiero
scientifico Editore, 1998.
Tirocinio
• Obiettivi generali
Al termine dell’esperienza di tirocinio del
II anno, delle connesse attività di laboratorio e tutorato individuale, lo studente
sarà in grado di:
Accertare i bisogni di assistenza della persona con problemi di media complessità,
le sue risorse e la capacità di adattamento
alle limitazioni prodotte dalla malattia;
Sperimentare la responsabilità dell’assistenza clinica e di base alle persone con
problemi acuti/cronici/disabilità di
media complessità valorizzando le risorse individuali, famigliari, di altre persone
significative e del contesto: gestendo
261
l’assistenza infermieristica; attivando tecniche di relazione di aiuto; garantendo la
continuità dell’assistenza;
Monitorare i rischi del paziente correlati
al quadro clinico e ai bisogni compromessi ed attivare strategie di intervento preventive;
Applicare gli interventi diagnostico-terapeutici prescritti, gestendo la preparazione del paziente, l’esecuzione degli atti
sulla base delle evidenze, il monitoraggio
degli effetti attesi e di quelli indesiderati;
Applicare misure di protezione individuale ed ambientale nella gestione del
paziente, delle terapie e dei materiali biologici;
Gestire l’assistenza a gruppi di pazienti di
media complessità assistenziale sulla
base di priorità;
Integrare il proprio intervento con quello
di altri operatori presenti nel contesto di
cura sulla base dei diversi profili di competenza.
Gli studenti del II anno realizzano di
norma esperienze di apprendimento clinico in:
- medicina, chirurgia, neurologia, ortopedia e traumatologia, pediatria, oncologia,
ematologia, riabilitazione e recupero funzionale, residenze sanitarie assistenziali,
medicina fisica e riabilitativa, nefrologia,
centro diabetologico. Tra i tirocini opzionali potranno essere attivate altre sedi di
volta in volta accreditate.
Apprendimento con esercitazioni e laboratori per: sviluppare capacità di supporto
alle funzioni vitali; gestire la relazione
con il paziente, famigliari e caregivers;
monitorare gli effetti terapeutici ed avversi della terapia farmacologia, sviluppare
competenze tecniche (ad es.: gestione
della terapia orale, im, sc, ev, infusionale
e trasfusionale; gestione dei prelievi;
gestione del cateterismo vescicale intermittente e a permanenza; gestione del
bilancio idrico; gestione dell’ossigenoterapia, gestione della chemioterapia, valu-
262
infermieristica - sede di Udine
tazione fabbisogno nutrizionale, gestione
della nutrizione parenterale totale, gestione degli accessi venosi periferici e centrali, gestione dei drenaggi toracici, broncoaspirazione, gestione della tracheotomia,monitoraggio pressione venosa centrale, saturimetria).
Accompagnamento al morire e gestione
del lutto;
Educare il paziente all’autocura;
Pianificare la dimissione per garantire la
continuità assistenziale;
- di tutorato individuale.
III anno
• Attività a scelta dello studente
Durante il II anno gli studenti potranno
selezionare iniziative formative opzionali
tra quelle proposte dal corso di laurea o
richiedere il riconoscimento di esterne,
sia di tipo conoscitivo (1 CFU) che di tirocinio (4CFU) in relazione a personali
obiettivi di apprendimento.
CORSO INTEGRATO DI
INFERMIERISTICA CLINICA NELLA
CRITICITÀ VITALE
Settori scientifico-disciplinari: MED/09
Medicina d’urgenza, MED/18 Chirurgia
d’urgenza MED/41 Anestesiologia nelle
cure intensive, MED/45 Infermieristica
nella criticità vitale
• Obiettivi generali del corso
Sviluppare competenze infermieristiche
nella gestione del paziente in condizioni
critiche.
Al termine del corso lo studente sarà in
grado di:
Identificare le caratteristiche del paziente
in condizioni critiche ed i relativi criteri
per il monitoraggio delle funzioni vitali;
Accertare e gestire, applicando prescrizioni diagnostico-terapeutiche, i principali sintomi e segni di insufficienza
d’organo o di sistema con particolare
attenzione a quelli riguardanti l’apparato
cardiovascolare, respiratorio e cerebrale;
Descrivere le tecniche ed i criteri per supportare funzioni vitali attivando strategie
di intervento avanzate;
Pianificare l’assistenza infermieristica e
gli interventi collaborativi nel paziente
con insufficienza d’organo od apparato,
ed in particolare, nel paziente con insufficienza respiratoria, cardiovascolare e con
alterazione dello stato di coscienza.
Inoltre lo studente dovrà essere in grado
di accertare e gestire i principali percorsi
diagnostici-terapeutici del paziente con
politrauma.
Sono correlate al corso integrato esperienze di apprendimento in approfondimento sui problemi/criteri di gestione
del paziente critico in rianimazione/TI e
di presentazione del sistema di emergenza territoriale.
263
infermieristica - sede di Udine
Medicina d’urgenza
• Contenuti
Insufficienza respiratoria acuta. Inquadramento generale. Gestione non invasiva del paziente con insufficienza respiratoria acuta.
Anafilassi sistemica e Asma bronchiale
acuto.
La reazione allergica immediata, inquadramento generale e aspetti rilevanti
nella emergenza - urgenza. La gestione
del paziente con broncospasmo acuto.
Scompenso acuto di cuore.
Inquadramento generale dell’insufficienza cardiaca. Gestione del paziente con
insufficienza ventricolare sinistra in
Pronto Soccorso - Medicina d’Urgenza.
Droghe d’abuso in Pronto Soccorso Medicina d’Urgenza.
Inquadramento generale e gestione del
paziente con intossicazione-overdose.
Inquadramento generale e gestione delle
comuni sindromi da astinenza.
Intossicazioni da farmaci.
Inquadramento generale. Le sindromi
principali. Generalità sui metodi di
decontaminazione, depurazione, eliminazione.
Prendere Decisioni in Pronto Soccorso Medicina d’Urgenza.
L’Osservazione breve. Il Monitoraggio
non invasivo. La stabilità clinica. Il percorso clinico in Pronto Soccorso. Un
esempio: il paziente con sospetta-accertata Polmonite comunitaria.
Per ogni lezione viene fornita una dispensa con il testo completo dell’argomento.
Chirurgia d’urgenza
• Obiettivi specifici
Al termine del corso lo studente dovrà
essere in grado di :
Riconoscere i principali segni e sintomi
clinici, i flussi diagnostici ed i rischi/complicanze dei pazienti con problemi di
interesse chirurgico in regime d’urgenza;
Descrivere i principi e le tecniche della
terapia chirurgica;
Indicare le peculiarità organizzative ed
assistenziali in regime d’urgenza.
• Contenuti
Trauma
Percorso diagnostico e terapeutico del
paziente traumatizzato.
Trauma toracico:
- Fratture costali;
- Pneumotorace;
- Emotorace.
Trauma addominale:
- Emoperitoneo;
- Trauma epatico;
- Rottura della milza.
Trauma vascolare:
- Aneurismi;
- Ischemia acuta degli arti.
Dolore addominale
Emorragie digestive
Lesioni da caustici
Trapianto d’organo
- La rete organizzativa;
- Trapianto di fegato;
- Trapianto rene-pancreas.
• Modalità di svolgimento
Lezioni frontali.
• Modalità d’esame
Prova scritta finale mediante test a scelta
multipla riguardante tutto il corso integrato.
• Bibliografia
Bresaola, Chirurgica per le professioni sanitarie, EdiSES, Napoli, 2006.
Staudacher, Chirurgia d’urgenza, Masson,
Milano, 2005.
Anestesiologia nelle cure intensive
• Contenuti
Terapia Intensiva
Principi, organizzazione ed utilizzazione
delle tecniche di terapia intensiva (Ventilazione artificiale; Monitoraggio emodinamico; Tecniche di supporto extracorpo-
264
reo e respiratorio; Tecniche depurative
nell’insufficienza epatica; Terapia intensiva in alcune patologie virali...).
Emergenza
- Principi e tecniche (intubazione tracheale e bronchiale; fluidoterapia e terapie
emosostitutive; rianimazione cardiopolmonare avanzata...);
- Organizzazione dell’emergenza extraospedaliera;
- Sindromi polmonari acute da inalazione;
- Intossicazioni acute;
- Ipotermie ed ipertermie;
- Annegamento e folgorazione.
Cardio-Circolatorio
Arresto cardiaco; scompenso cardiaco
acuto, compreso EPA; insufficienza cardiaca media o moderata; angina; infarto e
complicanze; valvulopatie; tamponamento cardiaco/dissezione aortica; aritmie;
trapianto cardiaco e cardio-polmonare.
ABC/ ALS/accessi venosi/monitoraggi
(ECG, PA, PVC, SW, CO, SpO2, ETC02)/
metodiche di supporto (CEC, contropulsazione aortica).
Respiratorio
arresto respiratorio; insufficienza respiratoria acuta; ostruzione delle prime vie
aeree; broncospasmo; EPA non cardiogeno (ARDS); embolia polmonare; emottisi
massiva; pneumotorace; pneumomediastino; versamenti pleurici; insufficienza
respiratoria cronica (COPD)
Neurologico
Coma; ipertensione endocranica; crisi
convulsive/perdita di coscienza; sincopi;
stroke; shock spinale; delirio e stato confusionale; EPH gestosi; valutazione della
morte cerebrale e; problematiche del
donatore d’organo.
Rene, Equilibrio Idro-Elettrolitico e
Acido-Base
Insuff. renale acuta; iponatriemieipernatriemie; fluidoterapia; ipo- e iper-K; ipo- e
iper-Ca; ipo- e iper-Fosfatemia; ipo- e
iper-Mg; acidosi; alcalosi; trapianto di
rene.
infermieristica - sede di Udine
Patologia Infettiva
Shock settico; SIRS/MOF/SEPSI; infezioni nel paziente immunodepresso infezioni con febbre e rash infezioni in ICU
tetano; profilassi in chirurgia principi di
antibioticoterapia.
Patologia Traumatica
Approccio al paziente con trauma/trasporto; il politraumatizzato; crush syndrome; embolia grassosa; trauma cranico; trauma toracico; trauma addominale;
traumi vertebrali o spinali.
Ustioni, Ipotermie, Avvelenamenti,
Annegamenti, Allergie
L’ustionato; ipotermia/ipertermie; folgorazione; intossicazioni da farmaci; intossicazione da prodotti di uso domestico;
avvelenamenti…; annegamenti; embolia
gassosa; allergie e shock anafilattico.
• Bibliografia
E. Romano, Anestesia - I Principi e le Tecniche, UTET.
P. Rosen, Emergency Medicine, vol. 1-2, II
ed., Mosby.
R.D. Miller, Anesthesia, III ed., Churchill
Livingstone.
J.M. Civetta, Critical Care, J.B. Lippincott,
Philadelphia, 1988.
Textbook of advanced cardiac life support, II
ed., American Heart Association.
Health Care Provider’s Manual for Basic
Life Support, American Heart Association.
F.S. Bongard, D.Y. Sue, Critical Care Diagnosis & Treatment, Lange Medical Book.
C.E. Saunders, M.T. Ho, Emergency Diagnosis & Treatment, Lange Medical Book.
Novelli et al., Anestesia, Rianimazione ed
Emergenze Medico-Chirurgiche, Gnocchi,
Napoli, 1995.
Infermieristica nella criticità vitale
• Obiettivi specifici
Definire il concetto di area critica e di
paziente in fase critica;
Conoscere l’organizzazione del sistema
infermieristica - sede di Udine
emergenza nel contesto del Sistema Sanitario Nazionale e Regionale;
Identificare i criteri per l’accertamento
infermieristico secondo la metodologia
del triage;
Identificare i problemi principali del
paziente con alterazione della funzione
respiratoria, cardiovascolare, neurologica, renale e in alcuni quadri clinici specifici (politrauma, ustioni, patologia infettiva, trapianto d’organo).
• Contenuti
Concetto di area critica e di paziente in fase
critica
L’instabilità delle funzioni vitali come criterio di analisi della complessità assistenziale.
I livelli dell’intensità assistenziale per i
pazienti critici: i luoghi della presa in carico e le indicazioni normative.
La gestione del paziente in condizioni critiche come una competenza degli infermieri generali ma anche avanzata.
L’organizzazione del sistema regionale
dell’emergenza.
L’accertamento e la gestione immediata del
paziente critico
Criteri per l’accertamento d’urgenza: di
base, iniziale, mirato, continuo.
I problemi più frequenti del pazienti critico: diagnosi infermieristiche, problemi
collaborativi e complicanze potenziali.
Il concetto di priorità nella gestione dei
pazienti critici.
Il triage infermieristico.
La sicurezza del paziente critico
La gestione dei farmaci nelle situazioni
critiche: il fabbisogno di monitoraggio e
gli errori più frequenti.
La gestione del trasporto protetto intra ed
extraospedaliero.
La gestione della postura e della mobilizzazione: gli errori da evitare.
La gestione dei rischi infettivi nel paziente critico.
La gestione dei rischi correlati all’uso di
265
tecnologia, ad applicazioni elettriche,
all’autolesione.
Gli strumenti di pianificazione assistenziale
nei pazienti critici
Procedure, protocolli, linee guida.
Piani assistenziali standard e personalizzati.
Clinical pathways e percorsi critici.
La gestione infermieristica specifica in alcune situazioni e quadri clinici specifici
Il paziente con alterazione della funzione
respiratoria.
Il paziente con alterazione della funzione
cardiocircolatoria.
Il paziente con alterazione della funzione
neurologica.
Il paziente con alterazione della funzione
renale.
Il paziente politraumatizzato.
Il paziente ustionato.
Il paziente con patologia infettiva (Shock
settico, MOF …).
Il paziente trapiantato d’organo.
• Modalità di svolgimento
Lezioni frontali.
Esercitazioni: casi clinici strutturati e
discussione con l’infermiere esperto.
• Bibliografia
R. Baraiolo, Infermieristica in Area Critica,
McGraw-Hill, Milano, 1998.
Gentilini et al., Il Paziente Critico, Editrice
Ambrosiana, Milano, 1997.
D.P.R. 27/03/1992 Atti di indirizzo e coordinamento delle attività delle Regioni in
materia di Emergenza Sanitaria.
Emergency Nurses Association, Standard
del nursing nell’emergenza, Masson, Milano, 1995.
Theland et al., Critical Care Nursing - Diagnosis and management, III ed., Mosby.
Per consultazione
L.J. Carpenito, Piani di assistenza infermieristica e documentazione, Editrice Ambrosiana, Milano, 2001.
N.M. Holloway, Piani di assistenza in area
266
critica, Ed. Sorbona, Milano, 1992,
J.M. Wilkinson, Processo infermieristico e
pensiero critico, Editrice Ambrosiana,
Milano, 2003.
Brunner Suddarth, Nursing medico e chirurgico, voll. 1-2, Editrice Ambrosiana,
Milano, 2000.
Gruppo Formazione Triage, Triage infermieristico, McGraw-Hill, Milano, 2000.
L. Benci, Manuale giuridico professionale
per l’esercizio del nursing, McGraw-Hill,
Milano, 2002.
A. Owen, Il Monitoraggio in Area Critica,
McGraw-Hill, 1998.
L. Sasso et al., Infermieristica in Area Critica, McGraw-Hill, 2005.
CORSO INTEGRATO DI
INFERMIERISTICA CLINICA NELLA
SALUTE MENTALE E IN AREA
PSICHIATRICA
Settori scientifico-disciplinari: M-PSI/08
Psicologia clinica, MED/25 Psichiatria,
MED/45 Infermieristica nella salute
mentale e psichiatrica, MED/48 Scienze
infermieristiche e tecniche neuropsichiatriche e riabilitative
• Obiettivi generali del corso
Il corso integrato persegue l’obiettivo di
sviluppare competenze infermieristiche
nella salute mentale per:
Identificare le metodologie di sviluppo
delle capacità di autoassistenza delle persone;
Definire il significato di promozioni del
benessere psicosociale dei singolo e dei
gruppi;
Descrivere le principali strategie di prevenzione ai problemi mentali emergenti
nel territorio.
Sviluppare competenze di infermieristica
psichiatrica per:
Identificare i principali problemi di interesse infermieristico, riscontrabili nel
infermieristica - sede di Udine
paziente affetto da disturbi d’ansia,
dell’umore, di personalità e disturbi psicotici;
Descrivere le principali ricadute della
malattia mentale nel contesto famigliare
e di vita dei pazienti;
Utilizzare i modelli teorici umanistici e
cognitivo comportamentali per la relazione di aiuto nel contesto psichiatrico;
Identificare i criteri guida per avviare e
mantenere una relazione di aiuto terapeutica di 1° livello nei casi di disturbi
d’ansia, dell’umore e psicotici e avviare
una relazione terapeutica con i famigliari;
Identificare le competenze e le responsabilità dell’infermiere, con particolare riferimento alle attività autonome ed a quelle
collaborative;
Elencare i principi di tutela del paziente
portatore di disagio psichico contenuti
nella legislazione.
Sono correlate al corso integrato esperienze di apprendimento in:
- La relazione terapeutica;
- I metodi e gli strumenti per l’accertamento in psichiatria
- I segni del disagio psichico;
- I Gruppi A.M.A;
Il “mondo” dello psicotico”.
Laboratorio
• Obiettivi
Sperimentare le abilità di relazione trattate nel corso;
Approfondire i contenuti d’aula, applicandoli a casi scelti;
Sperimentare in un contesto protetto stili
di rapporto supportivo a livello informativo ed educativo.
• Metodologia
Analisi dei casi, simulate;
Seminari su “Il mondo dello psicotico”;
“Il paziente e la malattia: la comunicazione e i vissuti”; “I segni del disagio psichico: le condotte suicidarie”.
infermieristica - sede di Udine
Psicologia clinica
• Obiettivi specifici
Il corso persegue la finalità di far apprendere agli studenti come riconoscere le
diverse modalità con cui viene espresso il
disagio psichico e come elaborare strategie operative per la gestione del paziente
psichiatrico, valutando la qualità e l’efficacia degli interventi.
• Contenuti
I Unità didattica
Distorsione percettiva e realtà esterna.
Modelli percettivi.
La formazione e la deformazione
dell’immagine corporea.
Il corpo nella malattia e nella salute.
II Unità didattica
La comunicazione patologica.
Risvolti psicologici delle principali patologie psichiatriche.
Associazioni di condotte autolesive con il
disagio mentale.
L’IO e i meccanismi di difesa.
Ansia e angoscia.
Pregiudizi e stereotipie.
III Unità didattica
Paradigmi dell’intervento psicoterapeutico:
- psicoanalitico;
- comportamentale;
- cognitivo;
- umanistico;
- sistemico.
IV Unità didattica
Autocoscienza del sè.
Aspettative e frustrazioni.
Stress e adattamento.
Il burn-out.
Il lavoro d’equipe e di rete.
V Unità didattica
Influenza del farmaco sulla personalità.
L’effetto placebo.
• Metodologia di svolgimento
Lezioni a carattere interattivo, discussione, consultazione delle letture consiglia-
267
te, approfondimenti guidati, lavori di
gruppo.
• Bibliografia
Testi del corso:
R. Cattelani, Elementi di psicologia clinica,
Carocci Faber, 2003.
G. Invernizzi, Manuale di psichiatria e psicologia clinica, McGraw-Hill, 2002.
Dispense del corso a cura del docente.
Testi da consultazione:
Jannet, Psicologia Medica, Masson, 1994.
Morrison, Disturbi psichici e malattie organiche, McGraw-Hill, 1996.
G.C. Davison, Psicologia Clinica, Zanichelli, 1998.
D. Golberg, S. Benjamin, F. Creed, Psichiatria nella pratica medica, Il Pensiero
Scientifico, 1996.
AA.VV., Il rischio psicosociale nella professione di aiuto, Erickson, Trento, 2003.
Siti Internet:
www.amedeo.com
www.pol-it.org
Psichiatria
• Obiettivi specifici
Identificare le manifestazioni dei disturbi
psichici.
Collegare i diversi approcci della psichiatria al trattamento dei principali disturbi.
Descrivere i modelli organizzativi e operativi dei servizi psichiatrici.
• Contenuti
Elementi conoscitivi per affrontare il
corso: nozioni di neurofisiologia, di neurochimica e di psicologia generale.
Elementi di psicopatologia generale,
esame dello stato psichico, diagnosi e
classificazioni psichiatriche, delirium,
disturbo amnestico, disturbi menatali
dovuti a cause mediche generali, schizofrenia e disturbi psicotici, disturbi
dell’umore, disturbi d’ansia, disturbi
somatoformi e dissociativi, alcolismo,
268
disturbi del comportamento alimentare,
disturbi di personalità.
I trattamenti farmacologici.
Uso clinico e tollerabilità dei farmaci
ansiolitici/sedativi, antidepressivi, antipsicotici.
Le psicoterapie in ambito psichiatrico, la
riabilitazione psichiatrica. L’organizzazione dei servizi psichiatrici. La legislazione psichiatrica.
• Modalità di svolgimento
Lezione frontale.
• Bibliografia
Testo obbligatorio
G. Invernizzi, Manuale di psichiatria e psicologia clinica, McGraw-Hill, 2002.
Testi accessori
D. Golberg, S. Benjamin, F. Creed, Psichiatria nella pratica medica, Il Pensiero
Scientifico, Roma.
R.P. Liberman, La riabilitazione Psichiatrica, Ed. Cortina, Milano.
C. Ciambrello, T. Cantelmi, A. Pasini,
Infermieristica clinica in igiene mentale,
CEA, Milano, 2001.
Infermieristica nella salute mentale e psichiatrica
• Obiettivi specifici
Il corso persegue la finalità di far acquisire agli studenti le competenze cognitive e
comportamentali necessarie per:
- gestire la relazione d’aiuto infermieristica con persone ( e loro famigliari) che
vivono problemi di salute mentale
- effettuare la somministrazione terapeutica gli psicofarmaci.
Identificare gli strumenti conoscitivi utili
al riconoscimento dei principali problemi
di rilevanza assistenziale, presenti nel
settore della salute mentale e della psichiatria.
Definire il ruolo e le competenze infermieristiche nella costruzione di un progetto assistenziale, con particolare riferi-
infermieristica - sede di Udine
mento all’individuazione delle aree autonome e collaborative.
Descrivere le linee guida per la progettazione di interventi di natura preventiva,
curativa e riabilitativa utili nell’assistenza:
- alle persone portatrici di disagio psichico;
- alle persone affette da disturbi mentali e
rispettive famiglie.
Identificare le strategie d’intervento possibili con le famiglie ad elevata complessità assistenziale.
• Contenuti
Unità didattica 1 “I modelli di riferimento
della psichiatria occidentale”
La storia dell’infermieristica nel settore
psichiatrico.
Le leggi italiane e loro ricadute sull’infermieristica.
La struttura organizzativa dei Servizi di
Salute mentale.
Le questioni etiche in psichiatria: le contenzioni, la presa in carico, la qualità
dell’assistenza, le responsabilità
dell’infermiere nei trattamenti.
Unità didattica 2 “La professione infermieristica e il suo contributo nell’ èquipe multiprofessionale”
Le funzioni infermieristiche nel gruppo
multiprofessionale.
I modelli di riferimento per l’infermiere
nella pratica di base e avanzata.
Le componenti costitutive della relazione
terapeutica integrata.
Unità didattica 3 “Convivere con la malattia
mentale”
La Salute Mentale nelle società complesse e il contributo dell’etnopsichiatria.
L’ accoglienza, l’intervista e degli strumenti per l’ accertamento in psichiatria.
Problemi assistenziali, linee d’intervento
e gestione degli psicofarmaci nei:
- disturbi nevrotici;
- disturbi dell’umore;
- disturbi psicotici;
infermieristica - sede di Udine
- disturbi di personalità;
- dipendenze.
Unità didattica 4 “ Mondi pubblici e mondi
privati della malattia mentale”
Le tipologie famigliari e i rapporti con i
servizi:
- la famiglia disorganizzata;
- la famiglia rigida;
- la famiglia depressa;
- la famiglia ostile;
- la famiglia barricata.
Le tipologie di coping (funzionale e
disfunzionale) e le strategie d’intervento.
• Modalità di svolgimento
Lezioni frontali a carattere interattivo.
Analisi materiale bibliografico.
Analisi e commento alle principali diagnosi infermieristiche.
Analisi di brani di colloqui terapeutici.
• Bibliografia
Testo obbligatorio:
P. Barelli, E. Spagnoli, Infermieristica e
salute mentale, Masson, Milano.
Testi di consultazione a scelta dello studente:
E. Goffman , Asylums, Einaudi, Torino,
1961, cap. 2-.3-4.
E. Goffman, Stygma, Giuffrè, Varese,
1983, cap.2, 3.
AA.VV., La salute mentale nel mondo, Il
Mulino, Bologna, 1998.
AA.VV., Genitori psicotici, Bollati B., Torino 1999, cap. 9.
P. Coppo, Tra psiche e cultura, Bollati B.,
Torino, 2003.
C. Ciambrello, T. Cantelmi, A. Pasini,
Infermieristica clinica in igiene mentale,
CEA, Milano, 2001.
Scienze infermieristiche e tecniche
neuro-psichiatriche e riabilitative
• Obiettivi specifici
Identificare le conoscenze che permettono di stabilire collegamenti tra le scienze
infermieristiche e le metodologie riabilitative psicosociali-psichiatriche;
269
Individuare le funzioni riabilitative psicosociali-psichiatriche, con particolare riferimento alle possibili attività autonome
ed a quelle di collaborazione.
• Contenuti
La salute mentale
Che cosa si sa della sofferenza mentale.
Impatto sociale dei principali disturbi
mentali.
Fattori di rischio e fattori protettivi.
Cenni storici.
La riabilitazione psichiatrica e psicosociale
La disabilità.
La cronicità.
Definizione e modelli.
Le strategie della riabilitazione psicosociale e
psichiatrica
Il recupero delle abilità e delle competenze.
La relazione intermediaria.
Il paziente e i servizi.
Famiglia e riabilitazione.
Il gruppo e la comunità.
Cenni sulla valutazione della riabilitazione
• Bibliografia
E. Borgna, Le intermittenze del cuore, Feltrinelli, Milano, 2003.
E. Borgna, Il volto senza fine, Le Lettere,
Firenze, 2004.
B. Saraceno, La fine dell’intrattenimento.
Manuale di riabilitazione psichiatrica, Etaslibri-RCS Medicina, Milano, 1995.
M. Knowles, Quando l’adulto impara,
Angeli, Milano, 2002.
270
CORSO INTEGRATO DI TEORIE
DELL’ASSISTENZA
INFERMIERISTICA E EVIDENZE PER
IL NURSING
Settori scientifico-disciplinari: MED/01
Statistica medica, INF/01 Informatica,
M-FIL/02 Logica e filosofia della
scienza, MED/45 Teorie dell’assistenza
ed evidenze scientifiche nella
infermieristica
• Obiettivi generali del corso
Sviluppare nello studente competenze
per:
Identificare la relazione filosofia - scienza
e il problema dell’epistemologia del nursing;
Definire il concetto di teoria e di modello
concettuale dell’assistenza riconoscendo
i livelli di astrazione delle teorie di interesse infermieristico;
Comprendere il concetto di evidenza
scientifica nel nursing e le fonti dove
reperire le evidenze;
Effettuare l’analisi critica di un articolo di
ricerca con disegno descrittivo, qualitativo e quasi sperimentale;
Ricercare ed organizzare, per via telematica, informazioni atte ad analizzare la
teoretica dell’assistenza infermieristica;
Applicare la statistica nella lettura della
documentazione scientifica e per la elaborazione della tesi.
Statistica medica
• Obiettivi specifici
L’obiettivo del corso è quello di fornire
una conoscenza adeguata dei fondamenti
e delle metodologie di base della Statistica
utili per comprendere, descrivere ed
interpretare i fenomeni biomedici. Lo
studente dovrà acquisire la capacità di
organizzare dati in insiemi analizzabili e
clinicamente significativi, di rappresentarli graficamente e sintetizzarli, al fine di
ricavare la corretta informazione sul
fenomeno oggetto di studio. Dovrà in sintesi dimostrare di aver fatto suo il metodo
infermieristica - sede di Udine
statistico necessario a comprendere ed
interpretare la variabilità propria del dato
biologico, clinico e strumentale.
• Contenuti
Premessa
Variabilità, variabilità casuale, statistica.
Terminologia
Variabili e dati. Variabili continue, discrete, ordinali. Scale di misurazione: scala
nominale, ordinale, ad intervalli, di rapporti. Campione e Universo. Parametri e
stime. Frequenza: assoluta, relativa, percentuale e cumulata. Serie statistiche e
loro rappresentazioni tabulari e grafiche.
Seriazioni statistiche e loro rappresentazioni tabulari e grafiche. Rapporti e tassi:
prevalenza e incidenza.
Centro e dispersione
Centro di una distribuzione campionaria
(media aritmetica, mediana e moda);
media aritmetica per dati raggruppati in
classi.
Dispersione di una distribuzione campionaria: range, devianza, varianza, deviazione standard e coefficiente di variazione
(per dati singoli e per dati raggruppati).
Frattili di una distribuzione campionaria
(quartili, centili). Distribuzione campionaria congiunta di due variabili: codevianza, covarianza, e coefficiente di correlazione lineare.
Misure analitiche
Misure analitiche, errore totale, attendibilità.
Errori sistematici e accuratezza.
Errori casuali e precisione.
Stime di precisione e accuratezza.
Distribuzione degli errori di misura: la
distribuzione Gaussiana.
Distribuzione Gaussiana standart.
Probabilità
Quesiti anomali, probabilità e inferenza
statistica. Frequenza relativa, esiti possibili, eventi. Probabilità di un evento.
Unione di eventi, eventi incompatibili.
Eventi condizionati, intersezione di even-
infermieristica - sede di Udine
ti, eventi indipendenti. Sensibilità e specificità di un test diagnostico. Valore predittivo di un test diagnostico (teorema di
Bayes).
I modelli di studio
Studi osservazionali e studi sperimentali.
Studi descrittivi e studi analitici. Studi
trasversali o di prevalenza. Studi di coorte
o di incidenza. Studi caso-controllo. Studi
prospettici e retrospettivi.
• Modalità di svolgimento
Lezione frontale con la partecipazione
attiva degli studenti
nella risoluzione di esercizi e problemi di
calcolo, esercitazioni.
• Bibliografia
Testo adottato:
W. D. Wayne, Biostatistica, EdiSES.
Testo di approfondimento:
T. Colton, Statistica in Medicina, Piccin.
Informatica
• Obiettivo specifico
Saper utilizzare il foglio elettronico per
trattare dati. Le funzioni (ed in particolare
quelle statistiche) che Excel mette a
disposizione costituiscono un valido strumento per l’analisi e la visualizzazione di
dati. Le competenze acquisite attraverso
un modulo del tipo proposto costituiscono un valido strumento di supporto
all’attività lavorativa.
• Contenuti
Foglio elettronico: celle, righe, colonne,
foglio di calcolo; formule in Excel, riferimenti relativi ed assoluti; uso di funzioni
di Excel che permettono la ricerca mirata
su grandi quantità di dati: ordinare i dati,
usare le opzioni di ricerca/filtri, usare le
funzioni conta, contase, cerca orizzontale/verticale, DB.SOMMA, DB.MAX,
DB.MIN, DB.CONTA. Uso del foglio elettronico per analisi statistiche (analisi statistiche e matrici di dati, matrici di dati
271
con Excel, acquisizione dati, tabelle di frequenza, frequenza relativa, frequenza
percentuale, media aritmetica, indici di
posizione, indici di variabilità e loro calcolo con Excel)
Grafici con Excel: perchè creare un grafico, tipi di grafici, regole. Istogrammi, diagrammi a torta (per la rappresentazione
di frequenze) Costruzione di un grafico
con la creazione guidata. Modifica di un
grafico: modifica della formattazione
delle singole componenti, modifica del
tipo di grafico, dei dati, delle opzioni e
della posizione del grafico. Aggiungere
dati ad un grafico preesistente: inserimento di un grafico Excel in un documento Word.
• Metodologia
Dimostrazione in aula informatizzata.
Prova d’esame: TEST.
• Bibliografia
J. Kelly, Excel 2000, Editrice Apogeo.
Slide delle lezioni fornite agli studenti.
Logica e filosofia della scienza
• Obiettivi specifici
Alla fine del corso di Logica e filosofia
della scienza lo studente dovrà essere in
grado di
- conoscere i termini fondamentali della
logica della ricerca scientifica;
- comprendere il carattere storico
dell’impresa scientifica, con la consapevolezza che essa si colloca in un contesto
culturale complesso;
- comprendere la rilevanza del tema
dell’evidenza nelle scienze mediche e
infermieristiche;
- riconoscere i diversi modelli di ragionamento utilizzati nella ricerca scientifica;
- valutare l’attendibilità dei metodi utilizzati dalla scienza;
- distinguere proposizioni e teorie scientifiche da proposizioni e teorie pseudoscientifiche;
272
- individuare gli elementi di evidenza
nella diagnosi clinica.
• Contenuti
L’evidenza:
definizione,
fondamenti dell’evidenza nel pensiero
antico e moderno,
l’evidenza nel metodo scientifico,
l’evidenza in medicina.
Il “mito” dell’osservazione nella scienza e il
razionalismo critico:
limiti dell’induzione,
esperienza e protocolli,
verificazionismo e falsificazionismo,
la scienza su palafitte,
epistemologia ed ermeneutica.
Scienza normale e paradigmi:
i problemi della scienza normale,
la crisi del paradigma,
il passaggio ad un nuovo paradigma,
i criteri per la scelta di un nuovo paradigma.
Epistemologia e teoria della diagnosi clinica:
l’atto della diagnosi clinica,
la medicina fra storia e tecnologia,
conoscere e ri-conoscere,
dr. Watson e Sherlock Holmes.
• Modalità di svolgimento
Lezione frontale, analisi di testi, discussione dei contenuti, sintesi guidate.
• Bibliografia
D. Antiseri, Epistemologia e teoria della
diagnosi clinica, in Teoria unificata del
metodo, Utet, Torino, 2001, pp. 69-126.
G. Federspil, R. Vettor, Teoria La “evidence-based medicine”: una riflessione critica
sul concetto di evidenza in medicina, Ital
Heart J Suppl, 2, 2001, pp. 614-623.
T.S. Kuhn, La struttura delle rivoluzioni
scientifiche, tr. it. di A. Carugo, Einaudi,
Torino, 1978, passi.
M. Marchetto, La scienza moderna. Le origini, il metodo, Sei, Torino, 1995, passi.
C. Mazzantini, A. Pieretti, Evidenza, in
infermieristica - sede di Udine
Enciclopedia filosofica, IV, Bompiani,
Milano, 2006, pp. 3886-3892.
K.R. Popper, La scienza: congetture e confutazioni, in Congetture e confutazioni. Lo
sviluppo della conoscenza scientifica, tr. it.
di G. Pancaldi, Il Mulino, Bologna, 1972,
pp. 61-115.
Di utile consultazione:
G. Brianese, a cura di, “Congetture e confutazioni” di Popper e il dibattito epistemologico post-popperiano, Paravia, Torino, 1988.
D. Gillies, G. Giorello, La filosofia della
scienza nel XX secolo, Laterza, Roma-Bari,
1995.
Teorie dell’assistenza ed evidenze scientifiche nella infermieristica
• Contenuti
Teorie dell’assistenza
Definire il concetto di teoria e di modello
concettuale dell’assistenza indicando le
implicazioni per la pratica infermieristica.
Indicare le ragioni per cui, dall’enfasi
sulle Grand Theory e sui modelli concettuali, oggi l’infermieristica ricorre più frequente all’uso delle teorie a medio ed a
piccolo raggio.
Descrivere il rapporto tra teorie e processo di nursing.
Riconoscere, nelle proprie esperienze di
tirocinio clinico, i principi che ispirano
l’agire infermieristico ed a quali livelli di
teoria fanno riferimento.
Evidenze Scientifiche per il nursing
Dibattere, a partire dalle proprie esperienze di tirocinio, esempi di variabilità
della pratica infermieristiche e di gap teoria/ pratica individuando gli ambiti prioritari sui quali la professione infermieristica dovrebbe intervenire.
Definire il concetto di Evidence Based
Health Care, Evidence Based Nursing,
Evidence Based Medicine.
Discutere il significato di prova di efficacia e le modalità di costruzione di una
prova di efficacia.
infermieristica - sede di Udine
Ricercare autonomamente la letteratura
per affrontare un quesito clinico pertinente alla pratica infermieristica.
Leggere criticamente i risultati della revisione e discutere la loro applicazione nei
contesti clinici.
Ricercare e utilizzare gli strumenti delle
evidenze: metanalisi, revisioni sistematiche, linee guida descrivendone caratteristiche, opportunità e limiti per la pratica
infermieristica.
Discutere le barriere che ostacolano la diffusione della pratica infermieristica basata sulle evidenze indicando le possibili
strategie per superarle.
• Bibliografia
G. Pomponio, A. Colosso, EBM e metodologia della ricerca per le professioni sanitarie,
Edizioni Medico Scientifiche Torninese;
2004, capp. 2, 3, 4, 5.
A. Palese, Dove leggere le evidenze scientifiche per il nursing?, Assistenza Infermieristica e Ricerca, 2000, 19, 90-94.
A.J. Tierney, Nursing models: extant or
extinct?, Journal of Advanced Nursing,
1998, 18, 1, 77-85.
GRADE Working Group, Grading quality
of evidence and strength of recommendations, British Medical Journal, 2004, 328,
1490-1494.
CORSO INTEGRATO DI
METODOLOGIA DI
ORGANIZZAZIONE DEI PROCESSI
ASSISTENZIALI
Settori scientifico-disciplinari: IUS/07
diritto del lavoro, SECS-P/10
Management sanitario, MED/43
Medicina legale, M-FIL/03 Filosofia
morale e bioetica, MED/45 Metodologia
di organizzazione dei processi
assistenziali per l’infermieristica
• Obiettivi generali del corso
Sviluppare competenze nella gestione dei
processi di assistenza nei luoghi di cura.
273
Al termine del corso lo studente dovrebbe
essere in grado di:
Indicare i principi del servizio sanitario
nazionale italiano, le norme e gli strumenti di programmazione sanitaria;
Identificare le strategie che regolano una
efficace ed efficiente organizzazione, i
processi di pianificazione, budgeting e
reporting, i modelli di lettura dei punti di
forza e di debolezza di un sistema organizzativo;
Analizzare le norme che disciplinano
l’esercizio professionale e il rapporto di
lavoro dell’infermiere (in qualità di lavoratore dipendente, libero professionista);
Descrivere le norme di medicina legale
che disciplinano la responsabilità
dell’operatore sanitario e dell’infermiere
in particolare;
Descrivere i principi etici e le strategie per
l’assunzione delle decisioni nel conflitto/dilemma etico;
Identificare e motivare la propria posizione rispetto ai problemi etici in sanità e, in
particolare, quelli più frequenti nella
presa in carico dei pazienti;
Applicare il Codice deontologico
dell’infermiere individuando i valori focali della professione;
Applicare strategie di analisi della qualità
dell’assistenza ed elaborare proposte di
miglioramento;
Definire le caratteristiche dei modelli
organizzativi dell’assistenza che garantiscono cure personalizzate agli utenti.
Descrivere i profili professionali degli
operatori sanitari (medico, fisioterapista,
dietista, tecnico sanitario), le competenze
offerte da ciascuno e le strategie di integrazione organizzativa e professionale.
Diritto del lavoro
• Obiettivi specifici
Acquisire le conoscenze fondamentali
nel complesso quadro normativo che
disciplina la prestazione lavorativa, con
particolare attenzione al lavoro alle dipendenze di amministrazioni pubbliche.
274
• Contenuti
Principi costituzionali e fonti di diritto
del lavoro. La libertà e l’attività sindacale.
Lavoro subordinato e altre tipologie di
lavoro.
Il lavoro alle dipendenze delle pubbliche
amministrazioni.
Il contratto di lavoro: poteri del datore di
lavoro, obblighi del lavoratore, oggetto,
luogo e durata della prestazione, sicurezza del lavoro, potere di controllo, potere
disciplinare, divieti di discriminazione,
retribuzione, sospensioni del rapporto.
L’estinzione del rapporto di lavoro. I
modelli flessibili. La tutela dei diritti dei
lavoratori. Sicurezza, previdenza ed assistenza sociale.
• Modalità di svolgimento
Lezioni frontali ed interattive con uso di
lucidi e materiali per la discussione.
• Bibliografia
Memoria didattica e fonti normative
messe a disposizione dal docente.
A. Vallebona, Breviario di diritto del lavoro,
Giappichelli, Torino, 2003.
Ulteriori indicazioni bibliografiche sono
contenute nella memoria didattica curata
dal docente.
Management sanitario
• Obiettivi specifici
Acquisire una visione d’insieme della
struttura organizzativa delle Aziende
Sanitarie e delle dinamiche macroeconomiche ivi implicate;
Comprendere principi e significato dei
processi di programmazione e controllo
di gestione;
Analizzare diversi modelli organizzativi
possibili in sanità, identificandone punti
di forza e di caduta;
Identificare ruoli e funzioni dei diversi
professionisti della salute all’interno dei
contesti sopraccitati.
infermieristica - sede di Udine
• Contenuti
Elementi di legislazione sanitaria (nazionale e regionale) e altri documenti di programmazione.
Evoluzione della normativa sanitaria e
assistenziale di riferimento e implicazioni organizzative e procedurali sul piano
pratico del lavoro.
La struttura organizzativa e il finanziamento delle aziende: organigramma, funzionigramma, atto aziendale; dipartimenti, SO, UO.
I meccanismi di finanziamento delle
Aziende Sanitarie. Gli obiettivi aziendali
e la valutazione dei risultati, la difficoltà
di coniugare efficacia ed efficienza e il
ruolo dei professionisti, meccanismi premio-sanzione, il concetto di governo clinico.
I modelli di analisi delle organizzazioni:
organizzazioni burocratiche, professionali, adhocratiche, elementi costitutivi e
organizzativi del sistema aziendale, le
loro relazioni e le dinamiche interne,
l’azienda come sistema finalizzato di
azioni; i soggetti aziendali e l’ambiente in
cui opera l’azienda.
Il sistema aziendale: l’organizzazione
come processo e come struttura; il concetto di comportamento organizzativo, la
molteplicità degli aspetti gestionali, le
diverse funzioni aziendali e gli organi ad
esse preposti.
L’organizzazione del lavoro: il sistema
delle responsabilità, delle mansioni, delle
procedure e delle relazioni umane, il
sistema informativo aziendale integrato
come strumento di gestione e organizzazione.
I criteri di programmazione, valutazione,
monitoraggio e controllo delle attività
assistenziali e sanitarie, rapporti professionali verticali e orizzontali.
• Modalità di svolgimento
Lezione frontale, analisi di documenti,
visualizzazione siti Internet aziendali,
275
infermieristica - sede di Udine
analisi reportistica, presentazione di casi.
Lavoro di gruppo conclusivo: analisi organizzativa di una struttura.
• Bibliografia
Zanetti et al., Il medico e il management,
Accademia nazionale di medicina, Bologna, 1996.
Giannone, Il management nelle aziende
ospedaliere e nelle ASL, Cacucci, Bari,
1997.
R. Vaccani, Gli strumenti del management
sanitario: caposala, personale infermieristico e necessità gestionali, Carocci, Roma,
1998.
Boni, Grandi, La Rosa, La formazione del
management sanitario, Angeli, Milano,
1999.
Medicina legale
• Obiettivi specifici
Integrare le conoscenze mediche e dei
processi assistenziali con le nozioni del
Diritto.
Apprendere una metodologia per affrontare le problematiche giuridiche e sociali
poste dall’esercizio dell’Infermieristica,
nel contesto delle altre professioni sanitarie e nel rispetto delle specifiche competenze.
Sviluppare piena consapevolezza della
responsabilità giuridica sottesa ad ogni
prestazione od omissione professionale.
• Contenuti
Esercizio della Medicina e Professioni
Sanitarie. La professione infermieristica:
competenza e limiti.
Medicina legale penalistica.
Elementi di Diritto penale: il reato, l’elemento psicologico, le cause di non punibilità; l’imputabilità.
Qualifiche giuridiche del sanitario.
Esercizio abusivo di una professione.
Delitti contro la vita: omicidio, infanticidio. L’eutanasia nel Diritto.
Delitti contro l’incolumità individuale:
percosse e lesioni personali, maltrattamenti, delitti sessuali. L’abuso sul minore.
Medicina legale civilistica.
Capacità civile: interdizione e inabilitazione.
Risarcimento del danno alla persona:
danno biologico, patrimoniale, morale.
Doveri legali del sanitario.
Prestare soccorso: omissione, rifiuto di
atti d’ufficio.
Il consenso informato alle cure.
Cartella clinica.
Informare l’Autorità giudiziaria: referto e
denuncia.
Segreto professionale.
La responsabilità professionale dell’infermiere.
Cenni di patologia forense.
Traumatologia forense: traumi contusivi,
ferite da arma bianca e d’arma da fuoco.
Le asfissie meccaniche.
Normative specifiche di interesse sanitario.
Accertamenti e trattamenti sanitari obbligatori.
Interruzione volontaria della gravidanza.
Accertamento della morte e trapianti.
Tossicodipendenza.
Cenni di Medicina Legale previdenziale
ed assistenziale.
Assicurazioni sociali.
Invalidità civile ed handicap.
• Modalità di svolgimento
Lezioni frontali e interattive.
• Bibliografia
L. Benci, Aspetti giuridici della professione
infermieristica. elementi di legislazione sanitaria, II ed., McGraw-Hill, Milano.
Guida-dispensa schematica.
Filosofia morale e bioetica
• Obiettivi specifici
Definire la rilevanza dell’aspetto etico in
merito alle prestazioni di ruolo professionale.
276
Descrivere ed identificare i principali
approcci all’etica e le teorie etiche classiche.
Analizzare i fondamenti dei principi etici
per l’assunzione delle decisioni nel conflitto/dilemma etico.
Presentare l’attuale dibattito epistemologico in bioetica e le sue conseguenze
sullo statuto della vita umana nascente e
morente.
• Contenuti
Lo sviluppo dell’etica professionale infermieristica. La filosofia morale come:
ricerca sulla vita migliore da condurre;
sulla legge morale da osservare; sulle
regole per la collaborazione sociale; spiegazione del comportamento umano;
scienza per la produzione di un buon
stato di cose. Considerazioni critiche conclusive.
Persona e agire morale. Coscienza e
norma etica. Il valore morale ovvero la
libertà della persona. Dai principi universali alle norme di comportamento.
Le problematiche intorno all’ambito, al
punto di vista e al metodo in Bioetica.
Bioetica e discipline affini (etica medica
diritto). Antropologia e Bioetica.
Problematiche legate alla vita umana
nascente: la procreazione e lo statuto
dell’embrione umano.
Problematiche legate alla vita umana
morente: eutanasia e accanimento terapeutico.
Su richiesta degli studenti, potranno
essere affrontate specifiche problematiche cliniche e professionali.
• Modalità di svolgimento
Lezione, lavoro di gruppo, discussione di
casi.
• Bibliografia
S. Spinanti, a cura di, Bioetica nella professione infermieristica, EDISES, Milano,
2000.
infermieristica - sede di Udine
S. Leone, Un’etica per l’azienda sanitaria,
Istituto Siciliano di Bioetica, Armando
Editore, Roma, 1997.
Bibliografia di consultazione e approfondimento
L. Benci, Aspetti giuridici della professione
infermieristica. Elementi di legislazione
sanitaria, II ed., McGraw-Hill, Milano.
C. Cortese, A. Fedrigotti, Etica infermieristica, Sorbona, Milano.
Il volto umano dell’ospedale, Associazione
amici dell’ospedale Fatebenefratelli Isola
Tiberina, Roma, 1995.
A. De Toni, Salute Scienza Coscienza.
Orientamenti di etica e bioetica per i responsabili della salute, Rosini, Firenze, 1995.
C. Jandolo, Introduzione all’etica clinica,
Rosemberg.
Pour les droits de l’homme (histoire-imageparole), Erickson.
Seppilli, La salute ed i diritti dell’uomo,
Pensiero Scientifico, Napoli.
G. Perico, Problemi di etica sanitaria,
Ancora, Milano.
F. Bellino, I Fondamenti della Bioetica.
Aspetti antropologici, ontologici e morali,
Città Nuova Editrice, Roma.
P. L. Entralgo, Antropologia Medica, Ed.
Paoline, Cinisello Balsamo (Mi).
E. Sgreccia, A.G. Spagnolo, M.L. Di Pietro, Bioetica. Manuale per i Diplomi Universitari della Sanità, Vita e Pensiero Milano.
P. Cattorini, M. Reichlin, Bioetica della
generazione, SEI, Torino.
S. Leone, Bioetica Fede e Cultura, Istituto
Siciliano di Bioetica, Armando Editore,
Roma.
Metodologia di organizzazione dei processi assistenziali per l’infermieristica
• Obiettivi specifici
Discutere il concetto di organizzazione
del lavoro infermieristico e i fattori che
determinano la complessità organizzativa;
Confrontare l’efficacia dei diversi modelli
di organizzazione dell’assistenza;
277
infermieristica - sede di Udine
Individuare le logiche di pianificazione
del lavoro assistenziale per gruppi di
pazienti;
Descrivere il profilo di competenza degli
operatori impegnati nei processi di cura e
le modalità del lavoro multiprofessionale;
Decidere gli strumenti di pianificazione e
di documentazione dell’assistenza più
pertinenti rispetto alle esigenze dei
pazienti;
Delineare i livelli di sviluppo della professione infermieristica;
Ipotizzare strategie efficaci per realizzare
un inserimento efficace nei contesti di
lavoro;
Elaborare il proprio progetto di sviluppo
professionale e di inserimento lavorativo.
• Contenuti
Modelli organizzativi
Dal metodo clinico a quello organizzativo: le difficoltà.
I modelli organizzativi per compiti, funzioni, settori, piccole equipes, primary
care, case manager:
- efficacia e livelli di coerenza rispetto ai
bisogni degli utenti, operatori e servizi.
Dal progetto assistenziale alla pianificazione per gruppi di pazienti:
- criteri di classificazione dei pazienti e di
analisi della complessità assistenziale;
- concetto di complessità organizzativa assistenziale e fattori determinanti;
- sistemi di classificazione dei pazienti di
terza-quarta generazione.
Infermieri e il lavoro in team
Il concetto di ruolo, funzione, attività,
responsabilità ed autonomia professionale.
Il personale di supporto: ambiti di attribuzione e nodi problematici.
Studi di efficacia sullo skill mix del personale di assistenza e sul lavoro multidisciplinare.
Il profilo degli altri operatori: fisioterapisti, ostetriche, tecnici di laboratorio e
radiologia medica, dietisti.
Dal piano personalizzato al progetto
Assistenza infermieristica standardizzata
e personalizzata: il decision making e i
criteri di selezione dei pazienti.
Gli strumenti di pianificazione: piano
personalizzato, standard, clinical
pathways, PDTA.
Gli strumenti per garantire la continuità
dell’assistenza: documentazione scritta e
verbale, liason nurse.
Il gap teoria/pratica come occasione per
migliorare la pratica: il circolo del miglioramento della qualità.
La pratica infermieristica di base, esperta
ed avanzata e i livelli del governo dei processi assistenziali
I livelli della pratica infermieristica di
base, esperta ed avanzata.
Il concetto di governo clinico e di governo
dei processi assistenziali.
La dirigenza infermieristica e i modelli
organizzativi di servizio infermieristico.
La dirigenza infermieristica nelle strutture dipartimentali, complesse e semplici.
Da studente a infermiere
Le strategie per un inserimento efficace
nell’organizzazione: progettare il proprio
inserimento e adattarsi alla vita in turno.
Perchè gli infermieri sono in pochi? Alcuni criteri di analisi della carenza infermieristica e le possibili soluzioni.
Seminario
Entrare nella logica del professionale.
L’organizzazione della professione infermieristica.
Laboratorio.
Entrare nella logica del proprio sviluppo
professionale.
Come pianificare e gestire il proprio sviluppo professionale (Master, Laurea Specialistica, ECM).
Come documentare il proprio curriculum.
• Modalità di svolgimento
Lavoro di gruppo.
Lezione.
278
Intervista a testimoni privilegiati.
Racconti a viva voce: neo infermiere dopo
i primi 6 mesi di lavoro (20’).
Discussione.
Seminario.
Laboratorio.
• Bibliografia
Testi di riferimento obbligatori
A. Marriner, Management infermieristico.
Teoria e pratica, Sorbona, Milano, 1995,
Sistemi di assegnazione degli incarichi, cap.
14.
P. Di Giulio, Assistenza, modelli di efficacia. Il ruolo della presa in carico dell’utente,
L’infermiere, 2001, inserto.
P. Chiari, A. Santullo, L’infermiere case
manager, McGraw-Hill, Milano, 2001:
Ruolo e funzioni degli infermieri case manager, cap. 2.
R. Tappen, Leadership e management infermieristico, Rosini, Firenze, Sistemi di classificazione dei pazienti, pp. 203-211.
DM 14 settembre 1994 n. 1994; Legge
42/99; Legge 10 agosto 2000 n. 251; L. 8
gennaio 2002 n. 1; DPR 225/74 tit. V;
funzioni dell’ausiliario, dell’OTA,
dell’OSS e dell’OSSS; declaratorie C e D
CCNL 1998-2000.
Profili professionali di altri operatori
delle Classi di laurea Sanitarie.
L. Benci, L’operatore socio sanitario: autonomia, rapporti con i professionisti e responsabilità giuridica, Rivista di Diritto delle
professioni sanitarie, 2001, 4, 3, pp. 219234.
L. Saiani, M. Franceschini, Il dibattito usa
sulla delega delle attività degli infermieri,
Assistenza Infermieristica e Ricerca,
2000, 19, 2, pp. 91-96.
A. Palese, G. Pitacco, Essere infermiere
oggi. Alcuni nodi problematici di una professione che cresce, I Quaderni, 2004, Affrontare una evidenze contraddizione. Le spinte
alla standardizzazione e l’esigenza di personalizzazione, pp. 23-26.
A. Marriner, Management infermieristico.
infermieristica - sede di Udine
Teoria e Pratica, Sorbona, Milano, 1995,
Gestione del rischio e gestione della qualità,
cap. 28.
L. Saiani, A. Palese, Quali domande possono facilitare la costruzione del proprio progetto professionale? Una guida per costruire
il proprio percorso, Assistenza Infermieristica e Ricerca, 2002, 21, 2, pp.21-24.
L. Saiani, A. Palese, Guida per pianificare
lo sviluppo professionale e documentare le
competenze, Assistenza Infermieristica e
Ricerca, 2002, 21, 2, pp.3-45.
A. Baldissera, A Palese et al., Il lavoro a
turno negli ospedali: modelli organizzativi a
confronto, Assistenza Infermieristica e
Ricerca, 2001, 20, 4, pp. 220-229.
Per approfondire
M.E. Tiedeman, S. Lookinland, Traditional Models of Care Delivery, Journal Of
Nursing Administration, 2004, 34, 6, pp.
291-297.
J.A. Seago, Nurse staffing, models of care
delivery, and intervention, cap. 39, in
Making Health care Safer: a critical analysis of patient safety practices. Evidence report
Agency for healthcare Research and Quality,
2001.
S. Lundgren, K. Segesten, Nurse’s use of
time in a medical - surgical ward with allRN staffing, Journal of Nursing Management, 2001, 9, pp. 13-20.
J.A. Sandford, J. Tyndall, Written and verbal information versus verbal information
only for patients being discharged from acute
hospital settings to home, The Cochrane
Data base of Systematic Reviews, 2004.
L.H. Aiken, S.P. Clarke, R.B. Cheung et
al., Educational levels of Hospitals nurses
and surgical patient mortality, JAMA,
2003, 290, 12, pp. 1617-1623.
P.G. Zimmermmann, The nursing shortage: what can we do?, Journal of Emergency
Nursing, 2000, 26, pp. 579-582.
infermieristica - sede di Udine
CORSO INTEGRATO DI
INFERMIERISTICA PREVENTIVA E DI
COMUNITÀ
Settori scientifico-disciplinari: MED/44
Medicina del lavoro, MED/45
Infermieristica di comunità, MED/45
Infermieristica preventiva, MED/42
Epidemiologia, M-PED/01 Pedagogia
generale e sociale
• Obiettivi generali del corso
Sviluppare competenze professionali preventive e di gestione di processi assistenziali nella comunità.
Al termine del corso lo studente dovrà
essere in grado di:
Utilizzare i più comuni strumenti di lavoro dell’epidemiologia;
descrivere il ruolo della ricerca epidemiologica nella valutazione dello stato di salute della popolazione;
Riconoscere i fattori di rischio per la salute della collettività;
Descrivere le teorie per la promozione
della salute e della prevenzione delle
malattie;
Indicare gli obiettivi di sviluppo della
salute definiti dalla pianificazione sanitaria nazionale e dagli organismi internazionali (WHO);
Descrivere le strategie di promozione
della salute e controllo dei rischi nei luoghi di lavoro;
Approfondire i processi di apprendimento dell’adulto e le strategie di insegnamento efficaci, progettare un intervento
di educazione sanitaria;
Descrivere i criteri e le modalità per attivare le risorse della comunità e utilizzare
strategie di presa in carico dell’utente nei
contesti domiciliari, residenziali e territoriali;
Definire il profilo di competenza
dell’infermiere di comunità, le strategie
di lavoro di rete e i livelli di interdipendenza con altri servizi/operatori.
Sono correlate al Corso integrato esperienze di apprendimento in progettazione di un intervento educativo (educazione
279
sanitaria e terapeutica) e sulle dipendenze
(fenomenologia, fattori di rischio, epidemiologia, approcci preventivi e terapeutici).
Medicina del lavoro
• Obiettivi specifici
Conoscenza dei rischi professionali specifici.
Utilizzo delle buone norme di prevenzione e protezione.
Essere in grado di prevenire l’insorgere di
patologie legate all’attività lavorativa.
• Contenuti
Prevenzione e tutela della salute personale sanitario.
Prevenzione e tutela della salute del personale sanitario - aspetti legislativi: cenni
ai principali riferimenti normativi.
DL 626/94: parte generale: campo di
applicazione, definizioni, misure generali di tutela, ruolo e obblighi del ddl, di dirigenti e preposti, dei lavoratori, del spp e
suo responsabile, del medico competente, dei rappresentanti dei lavoratori.
Analisi dei principali fattori di rischio
specifici del personale sanitario e loro
valutazione alla luce delle vigenti normative.
Rischio biologico:
- aspetti normativi (titolo VIII DL
626/94);
- modalità di trasmissione delle infezioni
(parenterale, aerea, orofecale);
- prevenzione del rischio biologico: precauzioni standard, precauzioni aggiuntive. Vaccinazioni. Sorveglianza sanitaria.
Rischio chimico:
- farmaci: esposizione e potenziali rischi
connessi alla manipolazione di farmaci
con particolare riferimento ai farmaci
antiblastici (aspetti normativi, prevenzione e protezione, sorveglianza sanitaria);
- gas anestetici: principali anestetici per
inalazione, principali effetti biologici.
Prevenzione sorveglianza sanitaria.
Cenni di normativa.
Altre sostanze.
280
Patologia da guanti: dermatiti del personale sanitario. Patologia da lattice: tipi di
reazione, manifestazioni cliniche, prevenzione e protezione.
Infortuni e malattie professionali: aspetti
generali, rischio infortunistico in ambiente sanitario, comportamento da adottare
in caso d’infortunio.
Movimentazione manuale dei carichi,
aspetti normativi (titolo V DL 626/94),
rischio in ambiente sanitario, prevenzione e sorveglianza sanitaria.
Rischio fisico: radiazioni ionizzanti: aspetti
normativi, definizione, effetti sulla salute,
prevenzione e sorveglianza sanitaria.
Radiazioni non ionizzanti: definizioni,
effetti sulla salute, uso di attrezzature
munite di videoterminali: aspetti normativi, titolo VI (DL 629/94), rischi correlati all’uso di VDT, prevenzione e sorveglianza sanitaria.
• Modalità di svolgimento
Lezioni frontali interattive.
Infermieristica di comunità
• Obiettivi specifici
Riconoscere i comportamenti in atto nei
modelli di protezione sociale.
Descrivere i cambiamenti sociali che condizionano i temi della salute.
Riconoscere gli elementi essenziali delle
nuove politiche sociosanitarie.
Conoscere i problemi di salute e il bisogno del territorio.
Descrivere l’offerta dei servizi sociosanitari e le principali criticità.
Possedere strumenti di lettura della
comunità.
Utilizzare strumenti di integrazione operativa.
Proporre una rilettura critica dei modelli
di assistenza infermieristica esistenti
sulla base dei nuovi paradigmi della salute e della disabilità.
Conoscere gli elementi costitutivi del
modello di assistenza infermieristica
domiciliare “Infermiere di Comunità”.
infermieristica - sede di Udine
• Contenuti
Il Welfare: i modelli di protezione sociale
– passato, presente, futuro.
Il contesto di riferimento: lo scenario
demografico; i problemi di salute e l’evoluzione del bisogno; l’offerta dei servizi
sociosanitari territoriali (mappatura,
organizzazione e criticità).
Il contesto normativo di riferimento: legislazione nazionale, regionale, piano sanitario e sociosanitario regionale.
Il servizio infermieristico domiciliare: il
modello organizzativo “prestazionale”
(descrizione, caratteristiche, logica e criticità del modello), il modello organizzativo “relazionale” dell’Infermiere di Comunità (descrizione, caratteristiche, paradigma di riferimento e principi guida del
modello).
Esperienze a confronto: il progetto “Infermiere di Comunità”. Contesto e obiettivi
del progetto. Ruolo, attività e esperienze
raccontate da un’Infermiere di Comunità.
Case study- principali risultati degli studi:
valorizzare e sostenere i caregivers; orientamenti per le nuove domiciliarità; il lavoro di cura ed assistenza delle lavoratrici
immigrate.
Laboratorio (opzionale): il sistema di
valutazione multidimensionale (VMD)
Val.Graf e la pianificazione assistenziale.
Le dimensioni e gli strumenti della VDM.
Lo strumento Val.Graf (struttura generale della scheda e metodologia per la compilazione). Il software GENeSys (Grafic
Evaluation Network System).
• Modalità di svolgimento
Lezioni frontali interattive.
Lavoro di gruppo.
• Bibliografia
D.E. Orem, Nursing concetti e pratica professionale, SUMMA.
L. Maguire, Il lavoro sociale di rete, Erickson.
M. Bulmer, Le basi della community care,
Erickson.
infermieristica - sede di Udine
M. Marshall, Il lavoro sociale con l’anziano,
Erickson.
OMS ICF, Classificazione Internazionale
del Funzionamento, della Disabilità e della
Salute, Erickson.
Z. Bauman, Voglia di comunità, Laterza.
M. Barnes, Utenti, carer e cittadinanza
attiva, Erickson.
P. Chiari, A. Santullo, L’infermiere case
manager, McGraw-Hill.
G. Tamanza, Anziani rappresentazioni e
transizioni dell’ultima età della vita, Angeli.
S. Rosemary, Logiche di rete, Angeli.
E. Cioni, Solidarietà tra generazioni,
Anziani e famiglie in Italia, Angeli.
I. Colozzi, P. Donati, La sanità nonprofit,
Maggioli.
B. Andreoni, Assistenza Domiciliare integrata, Masson.
• Note
Possibilità di stage/tirocinio presso l’Area
per il Welfare Comunitario presso
l’Azienda per i Servizi Sanitari n°5 “Bassa
Friulana” per partecipare ai progetti di
ricerca e di sperimentazione.
Infermieristica preventiva
• Obiettivi specifici
Al termine del corso lo studente sarà in
grado di:
Descrivere le tappe storiche di evoluzione
del concetto di salute, educazione sanitaria e promozione della salute;
Spiegare il ruolo dell’infermiere
nell’ambito educativo e proporre un progetto di educazione alla salute;
Spiegare il contributo dell’infermiere
nella prevenzione delle malattie infettive
e delle malattie cronico-degenerative più
diffuse;
Spiegare il contributo dell’infermiere
nella prevenzione primaria, secondaria e
terziaria delle malattie.
• Contenuti
Cenni sui riferimenti normativi più
281
significativi nazionali ed internazionali
nel campo della salute.
La funzione educativa dell’infermiere.
Richiami sulle modalità di trasmissione
delle malattie infettive, l’approccio epidemiologico e la professionalità dell’infermiere.
Richiami sui fattori di rischio nelle malattie cronico degenerative: marcatori di
rischio ed indicatori di rischio rilevanza
per l’infermiere.
• Modalità di svolgimento
Lezioni frontali a carattere interattivo.
Elaborazione in gruppo di casi studio.
Consultazione di materiale bibliografico
ricerca internet.
• Bibliografia
F. Di Orio, Igiene, epidemiologia e statistica
medica, Masson.
A. Morabia, L’epidemilogia clinica, Il pensiero scientifico editore.
L. Checcacci, Igiene, Editrice Ambrosiana.
Articoli e altro materiale messo a disposizione del docente.
R.F. Craven ed al., Principi fondamentali
dell’assistenza infermieristica, vol. 1-2, Editrice Ambrosiana.
Epidemiologia
• Obiettivi specifici
Definire l’epidemiologia e comprenderne
il ruolo in sanità pubblica;
Definire alcuni concetti epidemiologici
basilari;
Riconoscere e calcolare le varie misure di
frequenza di malattia e le misure di associazione;
Identificare i principali disegni di studio
epidemiologico e valutarne i punti di
forza e di debolezza;
Esaminare e valutare studi epidemiologici pubblicati su riviste scientifiche.
• Contenuti
Definizione, origine e sviluppo dell’epidemiologia, ruolo dell’epidemiologia
282
nella sanità pubblica, concetti di causalità
e di associazione.
Misure epidemiologiche: misure di frequenza, misure di associazione, misure
di impatto. Disegni di studio epidemiologico: studi di prevalenza, studi caso-controllo, studi di coorte.
Ruolo del caso in studi epidemiologici.
Bias. Confondimento e interazione. Validità, precisione e generalizzabilità dei
risultati di uno studio.
Applicazione dell’epidemiologia alla
valutazione di programmi e alle politiche
sanitarie.
Lettura critica degli articoli scientifici.
• Modalità di svolgimento
Lezioni teoriche, discussione ed esercizi
in classe.
Modalità di esame: scritto, con domande
a risposta multipla.
• Bibliografia
Testo consigliato:
P.L. Lopalco, A.E. Tozzi, Epidemiologia
facile, I ed., Il Pensiero Scientifico, 2003.
Pedagogia generale e sociale
• Contenuti
Introduzione alla Pedagogia della salute.
Pedagogia e psicologia della salute.
L’educazione terapeutica.Promozione
della salute,educazione alla salute,educazione sanitaria e terapeutica. Il ruolo educativo dell’infermiere. Stili di vita e protezione della salute. Tecniche per un’azione educativa condivisa con il paziente.
Progettare l’Educazione alla Salute diretta a target mirati: la pianificazione degli
interventi educativi di sviluppo salute,
l’identificazione dei bisogni e delle priorità, la costruzione dei contenuti e dei
messaggi efficaci, l’utilizzazione di metodologie efficaci di comunicazione, la valutazione dei risultati. Ospedali per la promozione della salute (HPH, dall’inglese
Health Promoting Hospital). Esercitazioni pratiche di costruzione di progetti effi-
infermieristica - sede di Udine
caci di promozione della salute e di Educazione terapeutica.
• Modalità di svolgimento
Costruzione operativa (scritta) di un progetto di educazione alla salute e/o di Educazione Terapeutica individuale e famigliare.
• Bibliografia
L. Sasso, L. Gamberoni, A. Ferraresi, L.
Ribaldi, L’infermiere di famiglia. scenari
assistenziali e orientamenti futuri, McGrawHill, 2005.
L. Ewles, I. Simnett, Promozione della
salute, Sorbona, Milano.
S. Vallega, Comunicazione per la salute.
Forme, modi, tecniche per operatori sanitari
e per aziende, Masson,Milano.
Glossario per la promozione della salute,
Organizzazione Mondiale della Sanità,
1998.
G.F. D’Ivernois, R. Gagnayre, Educare il
paziente, Edizioni Mediserve, Milano,
1998.
Tirocinio
• Obiettivi generali
Al termine dell’esperienza di tirocinio del
III anno, delle connesse attività di laboratorio e tutorato individuale, lo studente
consolida le competenze acquisite nel II°
anno e perfeziona quelle previste dal profilo di competenza dell’infermiere laureato.
In particolare sarà in grado di:
Gestire e valutare, in collaborazione con
altri professionisti, persone in condizioni
critiche realizzando il monitoraggio delle
funzioni vitali ed applicando gli interventi infermieristici e collaborativi pertinenti;
Gestire e valutare le cure infermieristiche
nei contesti di vita delle persone identificandone le risorse, le modalità di attivazione dei servizi e le strategie atte a garantire la continuità dell’assistenza;
Attivare interventi di relazione terapeuti-
infermieristica - sede di Udine
ca nella presa in carico di persone con
problemi della salute psichica di media
complessità assistenziale, riconoscendo i
segni e i comportamenti che indicano la
presenza di un problema mentale (sia in
fase acuta che cronica);
Progettare un intervento di educazione
terapeutica ad una persona con problemi
di salute di media/elevata complessità
assistenziale;
Individuare le necessità della persona con
problemi psichiatrici in fase acuta, riconoscendo le strategie terapeutiche, applicando la terapia farmacologica prescritta
e monitorandone gli effetti e gli effetti
collaterali;
Sperimentare la responsabilità e l’autonomia nella gestione dei processi assistenziali per gruppi di pazienti integrando il proprio intervento con quello di altri
operatori;
Sperimentare le funzioni educative e di
supervisione di altri studenti appartenenti ad un livello formativo diverso;
Partecipare al dibattito sulle problematiche etiche in sanità;
Assumere decisioni conformi al Codice
deontologico dell’infermiere;
Sperimentare l’applicazione del pensiero
critico nella pratica assistenziale, ricercando nella letteratura le evidenze che la
supportano o la pongono in discussione;
Autovalutare le proprie competenze e
definire gli obiettivi da perseguire gestendo un piano di autoapprendimento.
Per contribuire al raggiungimento degli
obiettivi, al III anno gli studenti realizzano di norma esperienze:
di tirocinio:
- in ambito clinico nelle aree della medicina e chirurgia generale e specialistica,
della medicina intensiva e della psichiatria;
- in ambito territoriale/comunitario (aree
delle cure domiciliari, distrettuali, residenziali, della salute mentale e ospedale
di comunità).
283
esercitazioni:
Infermieristica nella criticità vitale:
Applicazione dei contenuti d’aula, a piccoli gruppi, su casi assegnati.
Infermieristica nella salute mentale e psichiatria:
Applicazione dei contenuti d’aula, a piccoli gruppi, su casi assegnati.
Teorie dell’assistenza ed evidenze scientifiche nell’infermieristica:
- sviluppo di un quesito assistenziale
attraverso la metodologia EBN (in un
ambito di tirocinio).
Diritto del lavoro:
- applicazione dei contenuti teorici trattati su situazioni assistenziali concrete.
Filosofia morale e bioetica:
- applicazione dei contenuti teorici trattati su situazioni assistenziali concrete.
Metodologia di organizzazione dei processi assistenziali per l’infermieristica:
- gestire il proprio inserimento nel contesto lavorativo;
- progettare lo sviluppo professionale e di
carriera (portfolio di competenza);
- scrivere il proprio Curriculum Vitae.
Infermieristica preventiva:
- descrivere gli elementi che caratterizzano le azioni per la prevenzione, tutela e
promozione della salute;
- principi per la promozione della salute;
azioni e strategie necessarie delineati
nella carta di Ottawa;
- progettare un piano di intervento personalizzato sul “modello di percezione e
gestione della salute”.
di tutorato individuale.
• Attività a scelta dello studente
Durante il III anno gli studenti potranno
selezionare iniziative formative opzionali
tra quelle proposte dal Corso di Laurea o
richiedere il riconoscimento di iniziative
esterne, sia di tipo conoscitivo (1,5 CFU)
che di tirocinio (1,5 CFU) in relazione a
personali obiettivi di apprendimento o
finalizzati alla tesi.
284
infermieristica - sede di Udine
Tabella 1
Modello
funzionale
della Salute
sec. Gordon
Sistemi corporei
Situazioni assistenziali
considerate:
la persona affetta da...
Trattamento
chirurgico implicato
Attività ed
esercizio
• Respiratorio
• Ca della laringe
• Ca polmonare
• Insufficienza arteriosa
e venosa, acuta
e cronica
• Laringectomia totale
• Resezione polmonare
• Interventi conservativi
della circolazione
arteriosa periferica
(rivascolarizzazione
mediante c. di Fogarty
e bypass vascolare)
• Interventi demolitivi
(amputazione d’arto)
• Osteosintesi delle ossa
lunghe (femore, tibia,
omero)
• Protesi d’anca e di
ginocchio
• Cardiovascolare
• Muscoloscheletrico
• Fratture
• Coxartrosi e gonartrosi
• ...
Nutrizione e
metabolismo
• Gastrointestinale • Patologie neoplastiche: •
Ca dell’esofago, dello
•
stomaco, delle vie
biliari, del pancreas
•
• Patologie infiammatorie •
acute e croniche: ulcera
peptica, colelitiasi,
•
pancreatite acuta e cronica
• ...
Eliminazione
intestinale
e urinaria
• Gastrointestinale • Patologie neoplastiche: • Resezione intestinale
Ca del colon-retto
• Ano praeternaturale
• Patologie infiammatorie
(ileostomia e
acute e croniche: addome colonstomia)
acuto, con particolare
riguardo all’occlusione e
all’infarto intestinale; m. di
Crohn, colite ulcerosa
• Cistectomia
• Genitourinario
• Patologie neoplastiche:
(urostomia)
Cancro della vescica
Esofagectomia
Gastrectomia parziale
e totale
Colecistectomia
Pancreasectomia
parziale e totale
...
Sessualità
• Riproduttivo
e riproduzione
• Cancro della cervice
• Isterectomia,
uterina, dell’utero e
ovariectomia
dell’ovaio
• Cancro della mammella • Mastectomia
Percezione
e concetto
di sé
• Sono comuni a tutti i quadri clinici citati ma
riguardano in particolare gli interventi a seguito dei
quali viene alterata o soppressa una funzione o una
parte anatomica
corso di laurea specialistica interateneo
in scienze infermieristiche ed ostetriche
sede di Udine
scienze infermieristiche ed ostetriche
I anno
CORSO INTEGRATO DI ANALISI
DELLA DOMANDA SANITARIA,
DELL’EVOLUZIONE DEI SERVIZI E
DEL BISOGNO DI ASSISTENZA
INFERMIERISTICA ED OSTETRICA
Settori scientifico-disciplinari: IUS/01
Diritto pubblico e privato I, INF/01
Informatica applicata I, MED/01
Statistica medica, MED/42
Epidemiologia I, SPS/07 Sociologia della
salute, SPS/09 Sociologia dei processi
economici e del lavoro I, M-FIL/03
Analisi dei problemi etici in sanità,
MED/45 Metodologia clinica avanzata e
teorie dell’assistenza, MED/45 Storia
della professione e della disciplina
infermieristica, MED/47 Storia della
professione e della disciplina ostetrica
• Obiettivi generali del corso
Comprendere, attraverso i metodi e gli
strumenti dell’epidemiologia valutativa, i
bisogni sanitari della comunità e i fattori
socio-culturali che li influenzano ai fini
della programmazione dei servizi.
Analizzare, applicando i metodi della statistica descrittiva e inferenziale, i fenomeni demografici e sanitari che hanno un
impatto sulla domanda di assistenza
infermieristica.
Analizzare i problemi etici nella pratica
infermieristica e ostetrica e le diversità
nella deontologia professionale.
Applicare le cognizioni fondamentali dei
valori etico deontologici del rapporto tra
persona, la malattia, le istituzioni sanitarie e gli operatori al fine di sviluppare le
capacità di giudizio etico e di assunzione
delle responsabilità.
Analizzare le tendenze internazionali utilizzando criticamente le banche dati per
soddisfare quesiti di ricerca organizzativa, professionale e clinica.
Censire i problemi prioritari della professione infermieristica e ostetrica e della
287
pratica professionale al fine di confrontarli con le tendenze internazionali.
Discutere i modelli di analisi organizzativa e le diverse teorie dell’organizzazione.
Analizzare l’evoluzione storica e normativa della professione infermieristica,
pediatrica ed ostetrica.
Analizzare criticamente l’evoluzione del
pensiero assistenziale ed ostetrico nei diversi
periodi storici e nelle diverse culture.
Analizzare criticamente modelli e teorie
infermieristiche ed ostetriche per individuare le potenzialità nella formazione,
nella pratica infermieristica e nello sviluppo della ricerca.
Discutere l’impatto di differenti modelli
teorici infermieristici ed ostetriche nelle
operatività assistenziali;
Riflettere criticamente sui sistemi di classificazione dei problemi, degli interventi
e dei risultati infermieristici ed ostetrici e
individuare le potenzialità per la pratica
professionale.
Approfondire i principi e le norme fondamentali del sistema giuridico, i procedimenti interpretativi, i criteri e metodi di
applicazione delle norme giuridiche nella
pratica professionale.
Diritto pubblico e privato I
• Contenuti
Obiettivo del corso è la conoscenza, da
parte degli studenti, dei concetti fondamentali del diritto privato, del diritto
costituzionale e del diritto amministrativo. Il programma prevede un’introduzione teorica ai principi fondamentali di
queste tre discipline.
A tal fine, dopo l’illustrazione delle nozioni indispensabili per acquisire il lessico
base del diritto - diritto oggettivo e diritto
soggettivo, fonti del diritto e loro interpretazione, situazioni e rapporti giuridici,
fatti e atti giuridici - il corso si concentrerà
sulle seguenti tematiche:
diritto pubblico, diritto privato: ambiti e
competenze nel settore sanitario;
288
i diritti inviolabili della persona, con particolare riferimento ai diritti del malato;
le pubbliche amministrazioni e la loro
attività di diritto pubblico e di diritto privato;
le sanzioni (civili, penali, amministrative)
nello svolgimento dell’attività in ambito
sanitario.
Ciascuna di queste tematiche sarà
approfonditamente articolata nel corso
delle lezioni.
• Modalità d’esame
L’esame consiste in una prova orale.
• Bibliografia
Per approfondire la materia è consigliata
la lettura del seguente testo:
P. Zatti, Diritto privato. Corso istituzionale
per 4/6 CFU, Cedam, 2005.
Lettura facoltativa
Per chi volesse approfondire la tematica relativa al consenso informato dei malati terminali:
P. Cendon, I malati terminali e i loro diritti, Giuffrè, 2003.
Saranno resi disponibili nel corso delle lezioni i testi normativi, di maggiore interesse.
Informatica applicata I
• Obiettivi specifici
Obiettivo del corso è quello di sviluppare
una conoscenza approfondita dell’informatica applicata.
• Contenuti
Introduzione al corso. Introduzione
all’informatica medica. La cartella clinica
elettronica. Terminologie e classificazioni. Medline. Sicurezza e privatezza nelle
comunicazioni. Introduzione alle possibili applicazioni delle tecnologie
dell’informazione e della comunicazione
in Medicina, in modo da fornire ai futuri
specialisti gli strumenti per scelte consapevoli in questo ambito.
Nozioni generali riguardanti cartelle cli-
scienze infermieristiche ed ostetriche
niche, terminologie e classificazioni,
ricerca di informazioni ondine.
Esemplificazione tramite attività pratiche.
• Bibliografia
Lucidi ed eventuali dispense disponibili
al sito del materiale didattico:
http://materialedidattico.uniud.it/
Link a siti medico-sanitari:
http://mitel.dimi.uniud.it/lavim/
Libri:
E. Coiera, Guida all’informatica medica, Il
pensiero Scientifico Editore, 1999.
E. Santoro, Internet in medicina, Il pensiero Scientifico Editore, 2000.
Statistica medica
• Contenuti
L’obiettivo del corso è di avanzare le conoscenze statistiche possedute dagli studenti.
Premessa: variabilità, variabilità casuale,
statistica.
Terminologia: universo e campione,
variabili e dati. Tipologia delle variabili e
loro scale di misura. Parametri e stime.
frequenza: assoluta, relativa, percentuale
e cumulata. Serie statistiche e loro rappresentazioni tabulari e grafiche. Seriazioni statistiche e loro rappresentazioni
tabulari e grafiche. Tabelle a doppia
entrata.
Centro e dispersione: Indici di posizione.
La media aritmetica, proprietà della
media aritmetica. La mediana, la mediana quando i dati sono organizzati in seriazioni. Determinazione grafica della
mediana utilizzando il grafico delle frequenze cumulate percentuali. La moda.
Simmetria e asimmetria di una distribuzione. Percentili di una distribuzione e
loro determinazione grafica. Quartili di
una distribuzione. Indici di dispersione:
campo di variazione e scarto interquartile. Il grafico a scatola e baffi. Devianza,
varianza e deviazione standard per dati
scienze infermieristiche ed ostetriche
singoli e per dati raggruppati. Varianza
della popolazione e varianza campionaria. Coefficiente di variazione.
Misure analitiche: Misure analitiche,
errore totale, attendibilità. Errori sistematici e accuratezza. Errori casuali e precisione. Stime di precisione e accuratezza.
Probabilità: Studio degli eventi aleatori:
perchè il calcolo delle probabilità. Frequenza relativa come misura di probabilità: definizione di Laplace e la legge
empirica del caso. Probabilità di un evento. Probabilità dell’unione di due eventi,
eventi incompatibili. Probabilità condizionata. Probabilità dell’intersezione di
eventi, eventi indipendenti. Teorema di
Bayes.
Test diagnostici: Test diagnostici per predire una malattia. Sensibilità e specificità
di un test diagnostico. Confronto fra test.
Valore predittivo positivo e negativo di un
test diagnostico. Valore predittivo in funzione di sensibilità, specificità e prevalenza. Accuratezza di un test diagnostico.
Test diagnostici basati su misure continue: la curva ROC.
Variabile casuale continua: Distribuzione
degli errori di misura e sue caratteristiche. La funzione di Gauss per descrivere
una variabili casuale continua. Proprietà
e caratteristiche della funzione di Gauss.
La deviata normale standardizzata. Uso
della tabella della deviata normale standardizzata. Stima della frequenza relativa
di eventi mediante la funzione di Gauss.
• Bibliografia
W.D. Wayne, Biostatistica, EdiSES.
M. Pagano, K. Gauvreau, Biostatistica,
Idelson-Gnocchi.
Epidemiologia I
• Contenuti
Definizioni, cenni storici, storia naturale
delle malattie, concetto di rischio e di prevenzione.
Fonti dei dati: dati correnti, registri di
patologia, indagini mirate.
289
Misure epidemiologiche: proporzioni e
tassi, incidenza.
Prevalenza, mortalità, letalità, misure di
associazione e impatto.
Standardizzazione.
Fonti e controllo degli errori nella valutazione di possibili relazioni causa-effetto
Studio dei fattori di confondimento e
interazione.
• Bibliografia
F. Faggiano, F. Donato, F. Barbone,
Manuale di epidemiologia per la sanità pubblica, Edizioni centro scientifico Torinese, 2006.
Sociologia della salute
• Contenuti
Meccanismi e dinamica della vita sociale
e dimensioni della salute/malattia.
La struttura sociale, ruolo, status, norme,
reti e relazioni sociali. Le principali scuole del pensiero sociologico.
Culture e concezioni storiche nella risposta ai problemi sanitari e alla domanda di
salute.
Modelli di salute, di risposta al bisogno e
loro evoluzione nel tempo, T. Parsone: la
lettura della complessità sociale a partire
dalla struttura sociale della medicina.
Salute e culture organizzative: le professioni della salute.
Cosa definisce una professione e le relazioni con la società, il sistema delle occupazioni sanitarie, la crisi del modello a
dominanza medica.
La comunicazione della salute.
Comunicare la salute e informazione
sanitaria (mass media e altre forme), efficacia e limiti della comunicazione in
materia di salute.
La ricerca sulla salute.
Gli indicatori di salute e le principali rilevazioni nazionali, cenni di metodologia
della ricerca.
La comunicazione interpersonale (Watzlavick: gli assiomi della comunicazione).
290
• Bibliografia
M. Bucchi, F. Neresini, a cura di, Sociologia della salute, Carocci, 2001.
SIS (Società italiana di sociologia), Salute
e società, anno III, 3, 2004, Angeli.
G. Delli Zotti, Introduzione alla ricerca
sociale Problemi e qualche soluzione, Angeli, 2004.
Bibliografia integrativa
C. Cipolla, a cura di, Trasformazione dei
sistemi sanitari e sapere sociologico, Angeli,
2002.
C. Cipolla, G. Girelli, I. Altieri, Valutare la
qualità in sanità, Angeli, 2002.
Sociologia dei processi economici e del
lavoro I
• Obiettivi specifici
Evidenziare i limiti dell’analisi della
conoscenza nelle più diffuse teorie
dell’organizzazione e valorizzare la dinamica di creazione della conoscenza.
Attivare un presidio strategico della
comunicazione e impiegare tecniche
manageriali adeguate a gestire programmi complessi di comunicazione.
Comprendere i bisogni socio-sanitari
della comunità e i fattori socio-culturali
che li determinano: oltre la prospettiva
del marketing.
• Contenuti
Come un’organizzazione crea conoscenza: i concetti e i modelli fondamentali,
condivisione delle esperienze implicite,
concettualizzazione.
Le componenti operative e le diverse
forme di comunicazione organizzativa.
Il circolo virtuoso della customer satisfaction: qualità relazionale, cliente interno e
fiducia.
• Bibliografia
G. Bonazzi, Come studiare le organizzazioni, Il Mulino, Bologna, 2002.
E. Mallarini, Fiducia in sanità, non solo
marketing, Egea, Milano, 2004.
scienze infermieristiche ed ostetriche
I. Nonaka, Come un’organizzazione crea
conoscenza, Economia&Management,
1994, 3, 31-48.
E. Invernizzi, La comunicazione organizzativa, in G.P. Fabris, a cura di, La comunicazione d’impresa, Sperling&Kupfer,
Milano, 2003.
G. Favretto, a cura di, Il cliente nella sanità,
Angeli, Milano, 2002.
G. Favretto, Organizzare la soddisfazione
in sanità, Angeli, Milano, 2007.
A. Pignatto, A. Bruno, a cura di, Comunicare in sanità, Carocci, Roma, 2004.
Analisi dei problemi etici in sanità
• Contenuti
Connotati dell’esperienza morale; analisi
linguistica.
La logica del comportamento morale; il
valore paradigmatico della comunicazione sincera.
Le dimensioni etiche della convivenza: la
persona e i beni; la compresenza di più
soggetti.
Le dimensioni etiche della convivenza:
livello della società.
I principi usualmente impiegati in “bioetica.
• Bibliografia
Viafora, Comitati Etici, Ed. Gregoriana,
Padova, 1995.
F. Turoldo, Bioetica e Reciprocità, II ed.,
Edizione Cittanova, 2003.
Foriero, Bioetica Cattolica e Bioetica Laica,
B. Mondatori, 2005.
Pessina, Bioetica. L’uomo sperimentale, B.
Mondatori, 1999.
Spaemann, La Differenza tra Qualcosa e
Qualcuno, Laterza, 2005.
A. Da Re, L’etica tra felicità e dovere.
A. Da Re, Il ritorno dell’etica nel pensiero
contemporaneo, Ed. Gregoriana.
A. Da Re, La saggezza possibile. Ragioni e
limiti dell’etica, Ed. Gregoriana.
G.B. Furnari, Il paziente il medico e l’arte
della cura, Ed. Rubertina.
scienze infermieristiche ed ostetriche
Articoli
A. Corradini, Fondamenti di bioetica e concezioni della persona, Per la filosofia, anno
9, 25, maggio-agosto 1992.
C. Vigna, Responsabilità e libertà.
P. Gregoretti, Comunicazione segreto e
responsabilità.
P. Gregoretti, Persona, beni e società. Un
modello.
Metodologia clinica avanzata e teorie
dell’assistenza
• Obiettivi
Processo di nursing/ragionamento diagnostico:
- dibattere il concetto di processo di nursing e di metodologia clinica infermieristica;
- descrivere le motivazioni per cui da un
ricco dibattito sul ragionamento diagnostico si sta sviluppando una elevata attenzione sul decision making;
- descrivere le ragioni per cui la disciplina
infermieristica può essere considerata
tale;
- distinguere le forme di ragionamento
clinico del novizio, esperto, o dell’infermiere con competenze avanzate;
- sintetizzare il dibattito su clinica e laurea
specialistica documentato in letteratura;
- riflettere sulle ricadute del dibattito
infermieristico sulla metodologia clinica
rispetto alla docenza, alla pratica ed
ll’organizzazione.
Tassonomie:
- dibattere le principali tappe di sviluppo
delle teorie /concettualità infermieristiche;
- descrivere il concetto di tassonomia
infermieristica;
- indicare le caratteristiche dei principali
sistemi di classificazione e discuterli alla
luce della loro applicazione pratica;
- supervisionare diagnosi infermieristiche/problemi collaborativi riportati nelle
cartelle infermieristiche degli studenti;
- sostenere uno studente o un infermiere
291
nella scelta della tassonomia più coerente
alla pratica infermieristica italiana motivando le scelte;
- argomentare le quali ragioni che mettono in crisi il sistema delle diagnosi infermieristiche.
Paradigma, Modelli, teorie:
- descrivere il concetto di paradigma del
nursing e chiarire per quali ragioni possiamo affermare che gli infermieri hanno
un paradigma;
- distinguere, facendo un esempio, le differenza tra paradigma e teoria, tra paradigma e modello facendo riferimento
anche alle diverse posizioni presenti in
letteratura;
- descrivere l’evoluzione dei paradigmi e
delle teorie negli ultimi anni;
- argomentare le motivazioni per cui, da
un ricco dibattito sulle teorie, negli ultimi
anni si e’ aperta una nuova prospettiva
rispetto a queste questioni;
- rilevare, intervistando in profondità un
infermiere, il suo paradigma di riferimento
e come utilizza nella pratica le suggestioni
che provengono dalle diverse teorie;
- distinguere teorie a piccolo, medio,
grande raggio e comprendere le ragioni
per cui da una rilevanza delle teorie a
grande raggio il dibattito è più orientato
sulle teorie a medio e piccolo raggio.
Strumenti:
- indicare gli strumenti di pianificazione
più pertinenti alle esigenze dei pazienti,
ai contesti assistenziali ed ai modelli professionali/concettuali della pratica clinica;
- chiarire le evidenze a supporto di ciascuno strumento, i vantaggi e gli svantaggi;
- discutere la differenza tra documentare
e pianificare e gli strumenti che assicurano l’una e l’altra funzione;
- rilevare i motivi per cui gli infermieri
fanno difficoltà a pianificare l’assistenza;
- riflettere criticamente sul percorso di
progettazione degli strumenti assistenziali a partire dagli outcomes.
292
• Bibliografia
P. Di Giulio, G. Renga, L. Saiani, C. Calamandrei, A. Palese et al. Modelli e metodologie o anche clinica nella Laurea Specialistica in scienze infermieristiche?, Assistenza Infermieristica e Ricerca, 2003; 1, 1926.
M. Johnson, G. Bulechek et al., Diagnosi
infermieristiche, risultati, interventi, CEA,
Milano, 2005, parte 1 Linguaggi ed applicazioni.
L. Carpenito, Diagnosi Infermieristiche,
Applicazioni alla pratica clinica, Ed. Sorbona, Milano, 2004, cap. 1, 2, 3, 4.
K. Lutzen, C. Tishelman, Nursing Diagnosis: a critical analysis of underlying assumptions, J Nurs Stud, 1996, 33, 190-200.
ICNP classification: materiale distribuito
in aula su ICNP.
S. Thorne et al., Nursing’s metaparadigm
concepts: disimpacting the debates, Journal
of Advanced Nursing, 1998, 27, 12571268.
C. Calamandrei, Riflessioni sull’infermieristica e sulla scienza infermieristica, Nursing Oggi, 2003, 3, 16-24.
R. Zanotti, Teorie del nursing, Edizione
Summa, Padova, 129-130, 169-171.
L. Carpenito, Diagnosi Infermieristiche,
Applicazioni alla pratica clinica, Edizione
Sorbona, Milano, 2004, cap. 5.
A. Palese, R. Cabarcas, R. Dotti, O. Riboli,
Documentazione scritta (consegne e piani di
assistenza), Assistenza Infermieristica e
Ricerca, 2006, 25, 2, 109-115.
L. De Bleser et al., Defining Clinical
Pathway, Journal of Nursing Management, 2006, 14, 553-563.
Una teorica a scelta dello studente.
Referenze per ulteriori approfondimenti
J. Greenwood, Establishing an international network on nurses’ clinical reasoning,
Journal of Advanced Nursing, 1998, 27,
843-847.
E.L. Bandman, B. Bandman, Critical
thinking in nursing. USA, Appleton and
Lange, 1988.
scienze infermieristiche ed ostetriche
G. Federspil, Logica clinica, McGraw-Hill,
Milano, 2004.
J.K. Wilkinson, Diagnosi infermieristiche
con NOC e NIC, Casa Editrice Ambrosiana, Milano, 2005.
H. Yura, M. Walsh, Il processo di nursing,
Edizioni Sorbona, Milano, 1992.
J. Higgs, M. Jones, Clinical Reasoning in
the Health Professions, Butterworth Heinemann, UK, 1995.
J.S. Carroll, J.E. Johnson, Decision Research -A Field Guide, Sage Publications,
1990.
P. Benner, L’eccellenza nella pratica clinica
dell’infermiere. L’apprendimento basato
sull’esperienza. McGraw-Hill, Milano,
2001.
D.L. Carnevali, M.D. Thomas, Diagnostic
Reasoning and Treatment Decision Making
in Nursing, Lippincott Company, Philadelphia, 1980.
A. Baumann, R. Deber, Decision Making
and Problem Solving in Nursing: An Overview and Analysis of Relevant Literature,
University of Toronto, 1989.
M. Good, A Middle-Range Theory of acute
pain management: use in research, Nursing
Outlook ,1998, 46, 3,120-124.
K. Kolkaba, Evolution of the Mid Range
Theory of Comfort for Outcome research,
Nursing Outlook, 2001, 49, 2, 86-92.
Storia della professione infermieristica
• Contenuti
Analizzare l’evoluzione storica e normativa della professione infermieristica
pediatrica e ostetrica.
Analizzare criticamente l’evoluzione del
pensiero assistenziale ed ostetrico nei
diversi periodi storici e nelle diverse culture.
Analizzare criticamente modelli e teorie
infermieristiche e ostetriche per individuarne la potenzialità nella formazione,
nella pratica infermieristica, nello sviluppo della ricerca.
Discutere l’impatto dei differenti modelli
293
scienze infermieristiche ed ostetriche
teorici infermieristici ed ostetrici nelle
operatività assistenziali.
Utilizzare il pensiero critico per la lettura
dei diversi modelli concettuali.
Descrivere l’importanza delle teorie
infermieristiche e ostetriche nell’attuale
sistema formativo ed organizzativo.
Implementare la conoscenza l’analisi e la
discussione dei modelli teorici infermieristici ed ostetrici nei confronti della qualità dell’assistenza, la formazione e l’organizzazione dei servizi.
Analizzare in modo critico l’evoluzione
normativa della professione infermieristica ed ostetrica.
• Bibliografia
Marriner-Tomey, I teorici del nursing e le
loro teorie, III ed., McGraw-Hill, Milano,
2005.
P.C. Motta, Introduzione alle scienze infermieristiche, Carocci Faber, 2002.
Benner, L’eccellenza nella pratica clinica
dell’infermiere, McGraw-Hill, 2003.
C. Scandellari, La diagnosi clinica. Principi
metodologici del procedimento decisionale,
Masson, 2004.
G. Federspil, Logica clinica, McGraw-Hill,
2003.
Cipolla Artioli, La professionalità del care
infermieristico, Angeli, Milano, 2003.
M.F. Colliere, Aiutare a vivere, Sorbona,
Milano, 1992.
Storia della professione ostetrica
• Contenuti
Il corso ha l’obiettivo di approfondire:
storia della ostetrica e dell’evoluzione del
significato di riproduzione umana;
la formazione dell’ostetrica nei secoli fino
all’attuale ordinamento didattico;
lo sviluppo delle docenze professionalizzanti;
la salute sessuale riproduttiva;
la responsabilità professionale dell’ostetrica;
midwifery: arte e scienza dell’ostetrica;
il profilo professionale dell’ostetrica;
il Codice deontologico;
i collegi e gli ordini.
• Bibliografia
F. Crainz, Il taglio cesareo nel mito e nella
leggenda, Janssen, 1986.
G. Cosmacini, Storia dell’Ostetrica, Progetto Editoriale INTRAMED COMMUNICATION, Milano-Roma-New-York,
dicembre 1989.
M. Guana, La valorizzazione della coppia
nell’assistenza alla gravidanza e al parto,
relazione al 72° Congresso S.I.G.O.,
Firenze, 1996.
E. Coppola, La professione di Ostetrica,
Federazione Nazionale dei Collegi delle
Ostetriche, Roma, 1997.
M. Guana, Agire per una midwifery di qualità, Atti del 29° Congresso Nazionale
delle Ostetriche, Cagliari, 30 settembre/4 ottobre 1998.
W. Tousijn, Il sistema delle occupazioni
sanitarie, Il Mulino, Bologna, 2000.
L.L. Sabbadini, Conciliazione dei tempi di
vita e denatalità, Ministero per le Pari
opportunità, Commissione per le pari
opportunità tra uomo e donna, Roma, 13
dicembre 2005.
M. Vicario, Giornate di studio. Confronto
dei curricula formativi del D.U. di ostetrica/o anno accademico 1997/98, Federazione Nazionale dei Collegi delle Ostetriche,
Roma, 1998.
M. Vicario, Le Ostetriche Coordinatrici
Didattiche: applicazione del DM del
24.07.96, Workshop Istituto Superiore di
Sanità, Roma 1-4 Marzo 1999.
Guida all’esercizio della professione di ostetrica, Edizioni medico-scientifiche, Torino, 2002.
M. Guana, Codice deontologico dell’ostetrica/o 2000 - Guida all’orientamento per
l’interpretazione del documento, Collegio
Ostetriche di Brescia, 2002.
D. Calistri, Midwifery - Il ruolo di sostegno
dell’ostetrica nel travaglio di parto , Atti del
294
Convegno Il Counserlling dell’ostetrica/o, Pavia 16/17 novembre 2001.
D. Rodriguez, Professione Ostetrica/o:
aspetti di medicina legale e responsabilità,
ELEDA, 2001.
D. Zavarise, Ruolo degli organi professionali (FNCO e Collegi) nei confronti dei Corsi
di Laurea, Atti del Convegno “Giornate
Algheresi di Ginecologia e Ostetricia”,
Alghero 22-24 maggio 2003.
A. Cinotti, Il sistema organizzativo e professionale, Edizioni PLAN, marzo 2004.
A. Cinotti, Lo studio delle professioni analisi storico evolutiva di due antiche occupazioni: il medico e l’ostetrica, Edizioni PLAN,
marzo 2004.
D. Zavarise, G. Monegato, Le docenze professionalizzanti nel percorso formativo di
Ostetrica, Atti del Convegno “Terze Giornate Algheresi di Ginecologia e Ostetricia”, Alghero, 25 -28 maggio 2005.
Riferimenti Legislativi
Regio Decreto del 10 febbraio 1876 Regolamento delle scuole di ostetricia per levatrici.
Regio Decreto Legge 15 ottobre 1936, n°
2128 convertito nella Legge 25 marzo
1937, n° 921.
Regio Decreto Legge 10 luglio 1937, n°
1520.
Regio Decreto Legge 24 luglio 1940, n°
1630.
D.L.C.P.S. n. 233 del 13/09/1943 Ricostruzione degli ordini e delle professioni sanitarie
per la disciplina dell’esercizio delle professioni stesse.
D.P.R. n.221 del 05/04/1950.
Legge n. 44/1953.
Legge n. 1252/1957.
D.M. 12 novembre 1958.
D.P.R. n. 1029 del 27 settembre 1980,
Recante un piano di studi redatto in considerazione della direttiva C.E.E. n° 154 del 21
gennaio 1980;
Legge n. 124 del 25 febbraio 1971.
D.P.R. n. 163 del 07/03/1975.
D.M.15 settembre 1975 Istruzioni per
l’esercizio professionale delle Ostetriche
modificato dal D.M. 15 giugno 1981.
scienze infermieristiche ed ostetriche
Legge n. 339/1976.
Legge n. 903/1977.
Direttiva 80/154/CEE, Direttiva
80/155/CEE, Direttiva 80/156/CEE.
D.P.R. n. 1029 del 27 settembre 1980.
Legge n. 341 del 1990 Riforma degli ordinamenti didattici universitari.
D. Legislativo n. 502 del 30 dicembre
1992.
D.M. 14 settembre 1994 n. 740 Regolamento concernente la individuazione della
figura e relativo profilo professionale dell’ostetrica/o.
D.M. Sanità 24 settembre 1997.
Legge n. 42 del 26 febbraio 1999 Disposizioni in materia sanitaria.
Codice deontologico dell’ostetrica/o
marzo 2000.
Decreti Ministero della Sanità 27 luglio
2000.
Disegno di Legge n. 402 del 2001.
Decreto Della Sanità 29 marzo 2001.
Legge n. 56 del 4 aprile 2002.
Direttiva Parlamento Europeo n. 2005/36/CE
Direttiva Zappalà del 07/09/2005 G.U.U.E.
30/09/2005 n. L 255/22.
CORSO INTEGRATO DI
PROGRAMMAZIONE E SVILUPPO
DEI SERVIZI SANITARI,
INFERMIERISTICI ED OSTETRICI
Settori scientifico-disciplinari:
SECS-P/07 Economia aziendale
applicata alla sanità I, MED/42
Programmazione sanitaria, IUS/07
Diritto del lavoro I, SPS/09 Sociologia
dei processi economici e del lavoro II,
MED/44 Medicina del lavoro I, INGINF/05 Sistema di elaborazione delle
informazioni, MED/45 Metodologia
della ricerca infermieristica I, MED/45
Metodologia dell’Evidence Based
Nursing, MED/47 Metodologia della
ricerca e delle Evidenze in Midwifery
• Obiettivi generali del corso
Discutere l’evoluzione e i cambiamenti
scienze infermieristiche ed ostetriche
dei sistemi sanitari, il loro impatto sulla
salute dei cittadini e derivare indicazioni
per lo sviluppo della pratica infermieristica ed ostetrica.
Discutere i modelli di programmazione
sanitaria ed individuare il contributo
della leadership infermieristica ed ostetrica.
Contribuire alle scelte di programmazione sanitaria.
Progettare servizi infermieristici ed ostetrici coerenti ai bisogni di sanitari della
popolazione, all’evoluzione dei servizi
sanitari ed alle indicazioni delle evidenze
scientifiche.
Elaborare progetti di cambiamento/miglioramento organizzativo
sulla base dei problemi prioritari dei servizi, di salute e della pratica professionale.
Progettare e gestire modelli organizzativi
assistenziali ed ostetrici basati sulle evidenze scientifiche.
Conoscere i principi dei sistemi di elaborazione delle informazioni applicati alla
sanità.
Progettare sistemi informativi pertinenti
alle funzioni del servizio infermieristico
ed ostetrico e alle esigenze della pratica
quotidiana.
Discutere i meccanismi economici di
un’azienda e i processi di razionalizzazione nell’uso delle risorse e nella gestione
dei servizi.
Utilizzare gli strumenti del controllo direzionale e partecipare allo sviluppo di
sistemi di controllo pertinenti alla pratica
infermieristica ed ostetrica.
Approfondire le norme del diritto del
lavoro che disciplinano la pratica infermieristica.
Individuare i rischi lavorativi della professione infermieristica ed ostetrica nei
diversi contesti organizzativi.
Progettare efficaci strategie di cambiamento, di gestione dei conflitti e di
apprendimento organizzativo.
295
Discutere criticamente report di ricerca
utilizzando criteri di analisi pertinenti ai
diversi disegni di studio.
Assumere decisioni organizzative sulla
base delle migliori evidenze scientifiche
disponibili.
Applicare i fondamenti metodologici
della ricerca scientifica e delle evidenze ai
problemi prioritari della pratica infermieristica ed ostetrica.
Economia aziendale applicata alla sanità I
• Contenuti
Lo sviluppo dell’economia sanitaria: i
contenuti della disciplina.
La logica economica come relazione utilità-sacrificio.
Il costo opportunità.
Introduzione alla valutazione economica
in sanità
Efficacia e limiti dell’utilizzo di modelli/strumenti economici in sanità.
Principali caratteristiche delle aziende
sanitarie pubbliche e loro conseguenze
sul controllo economico.
Le nozioni di efficacia, di appropriatezza,
di efficienza, produttiva ed allocativa, di
economicità.
La frontiera delle possibilità di produzione.
L’efficienza nei mercati concorrenziali ed
i fallimenti del mercato.
Principali caratteristiche del mercato
sanitario. La definizione del prezzo in
sanità ; la presenza del terzo pagante.
Il sistema di finanziamento a prestazione: significato ed obiettivi della remunerazione su base tariffaria.
Il concetto di costo. Classificazioni di
costo: costi fissi e variabili; diretti ed indiretti; speciali e comuni. Configurazioni di
costo. Costo medio e costo marginale.
Economie di scala e di gamma.
Analisi di costo: analisi del punto di
pareggio; analisi di sensibilità (sensitivity
analysis); analisi del margine di contribuzione.
296
La misurazione dei valori economici:
l’evoluzione dei sistemi di contabilità
analitica in sanità dopo il D.Lgs.502/92.
L’articolazione dei controlli interni sulla
base del D.Lgs.286/99.
Il controllo di gestione: significato ed
obiettivi.
Il sistema di budget e di reporting.
I centri di responsabilità CdR.:tipologie,
variabili di controllo e caratteristiche
principali.
• Bibliografia
N. Dirindin, L. Vineis, Elementi di economia sanitaria, Il Mulino, Bologna.
A. Brenna, Manuale di economia sanitaria,
Edizioni CIS.
E. Borgonovi, Il controllo economico nelle
aziende sanitarie, Edizioni EGEA.
Citoni, Garofano, Servizi sanitari, economia e management, Soc.Ed. Esculapi.
Bariletti, La valutazione economica in
sanità, Il Mulino, Bologna.
Programmazione sanitaria
• Contenuti
Alcune definizioni.
Management nelle aziende di servizi.
Il contesto sanitario.
Management nella complessità.
Cultura, regole semplici e compliance.
Il cambiamento: gli attrattori nei sistemi
complessi.
L’agire nella dimensione tempo.
Operare nei sistemi complessi.
I modelli assistenziali in ospedale, dipartimenti e modelli assistenziali.
• Bibliografia
De Toni, Pomello, Uomini e organizzazioni nella ragnatela della complessità: prede o
ragni?, In press, 2004.
S. Brusaferro, M. Casini, La scienza della
complessità: conoscerla aiuta a operare
meglio in sanità?, Rivista Dedalo, 1, 2003.
F. Forino, L’approccio sistemico alle organizzazioni sanitarie, Rivista Dedalo, 2,
2003.
scienze infermieristiche ed ostetriche
S. Brusaferro, M. Casini, Vivere ed operare
da manager nei sistemi adattativi complessi,
Rivista Dedalo, 2, 2003.
A.F. De Toni, L. Pomello, I principi della
complessità applicati al management, Rivista Dedalo, 1, 2004.
S.Brusaferro, M.Casini, M. Tessarin, Processi assistenziali e governo delle reti, Rivista
Dedalo, 2, 2004.
Diritto del lavoro I
• Contenuti
Introduzione: lavoro subordinato, lavoro
autonomo e lavoro parasubordinato.
Le fonti del diritto del lavoro.
La privatizzazione del pubblico impiego:
percorso storico-normativo e caratteristiche peculiari.
La contrattazione collettiva nel pubblico
impiego privatizzato: soggetti negoziali,
livelli (di comparto e integrativa), efficacia, procedura negoziale.
Lo sciopero nei servizi pubblici essenziali.
Alcuni aspetti del lavoro subordinato nel
comparto sanità: mansioni e progressioni
professionali; sanzioni disciplinari e procedimento disciplinare.
• Bibliografia
Carinci, De Luca Tamajo, Tosi, Treu, Il
diritto sindacale, Utet, Torino, 2006, limitatamente ai capp. 9, 10, 12.
Carinci, De Luca Tamajo, Tosi, Treu, Il
rapporto di lavoro subordinato, Utet, Torino, 2005, limitatamente ai capp. 1 e 12.
Carinci, diretto da, Diritto del lavoro. Commentario, vol. V, Il lavoro nelle pubbliche
amministrazioni, limitatamente ai capp.
3.1, 3.2, 3.3, 3.4, 3.5, 3.6, 3.7, 5.1, 5.2, 5.12.
Sociologia dei processi economici e del
lavoro II
• Obiettivi specifici
Utilizzare strumenti per comunicare nel
nuovo paradigma organizzativo della
learning organization.
scienze infermieristiche ed ostetriche
Elaborare progetti di cambiamento/miglioramento organizzativo promuovendo benessere organizzativo.
• Contenuti
Clima organizzativo, cultura organizzativa e prevenzione del disagio lavorativo.
Appartenere, integrarsi e comunicare
nell’organizzazione che cambia: comunicazione efficace, gestione dei conflitti,
leadership.
• Bibliografia
B. Bolognini, L’analisi del clima organizzativo, Carocci, Roma, 2006.
G. Del Mare, Prospettive per la comunicazione interna e il benessere organizzativo,
Angeli, Milano, 2005.
Siforp, Eutropia Rischi psicosociali e benessere organizzativo in ASL, Angeli, Milano,
2007.
P.G. Gabassi, D. Gregori, Indagini e valutazioni in sanità, Angeli, Milano, 2003.
A. De Santi, I.. Simeoni, I gruppi di lavoro
nella sanità, Carocci, Roma, 2003.
R. Misuraca, B., Fasolo, M. Cardaci, I processi decisionali, Il Mulino, Bologna, 2007.
D Malaguti, Fare squadra, Il Mulino,
Bologna, 2007.
G. P. Quaglino, Leadership, Cortina, Milano, 1999.
Medicina del lavoro I
• Obiettivi specifici
Conoscere la legislazione italiana vigente
in merito alla prevenzione degli infortuni
e delle malattie professionali con particolare riferimento ai D. Lgs 277 e D. Lgs
626.
Sapere con quale modalità deve essere
applicata la normativa sulla valutazione
dei rischi professionali con particolare
riferimento all’ambito sanitario.
Conoscere i dati scientifici sulla patologia
osteoarticolare professionale e sulle
modalità di prevenzione.
Conoscere i rischi associati all’uso di
297
sostanze sensibilizzanti in ospedale, le
patologie associate, la prevenzione possibile.
Conoscere il rischio biologico in ambito
sanitario ed extrasanitario e le modalità
preventive.
Conoscere la normativa relativa alla lavoratrice madre con particolare riferimento
alla sanità.
• Contenuti
La normativa italiana in materia di salute
e sicurezza nei locali di lavoro con particolare riferimento al rischio in ambito
sanitario. Il D.Lgs 626/94: punti principali.
Le figure professionali coinvolte nella
gestione della sicurezza: il datore di lavoro e i preposti, il Servizio di Prevenzione
e Protezione, il Medico Competente e il
Rappresentante dei Lavoratori per la
Sicurezza. La riunione periodica prevista
dall’art.11 e la visita ai locali di lavoro. Il
giudizio di idoneità alla mansione e la sua
interpretazione.
Il lavoro in turno e il lavoro notturno
La movimentazione manuale dei carichi
in ospedale: la normativa vigente, le
modalità di valutazione dei rischi, i problemi professionali e la loro prevenzione.
Il rischio biologico e il rischio allergico in
sanità: modalità preventive e criteri di
intervento.
La tutela della lavoratrice madre
• Bibliografia
Slides presentate a lezione.
F. Gobba, Rischi Professionali in Ambito
Ospedaliero, McGraw-Hill, 1991.
Per consultazione:
F. Gobbato, La medicina del Lavoro, Masson, 2002.
L. Ambrosi, V. Foà, Trattato di Medicina
del Lavoro, UTET, ed. ristampa del 2002.
Sistema di elaborazione delle informazioni
• Obiettivi specifici
Gli obiettivi formativi di questo modulo
298
sono di dare un inquadramento generale
riguardante le problematiche dei Sistemi
per l’elaborazione dell’informazione, con
particolare riguardo ai Sistemi Informativi Sanitari. Viene fornita una panoramica
della strutturazione dei sistemi operazionali ed informazionali. Nei primi viene
spiegata la modellazione dei dati e dei
processi, mentre nei secondi vengono
descritti lo schema organizzativo dei data
warehouse e le principali funzioni offerte
dal data mining.
scienze infermieristiche ed ostetriche
M.C. Weinstein, H.V. Fineberg, L’analisi
della decisione in medicina clinica, Angeli,
1984.
• Contenuti
Concetti generali sull’informatica. Definizione di Sistema Informativo. Impatto
dell’informatica sull’Organizzazione
Sanitaria. Il concetto di BPR.
Strumenti di supporto elaborative. I componenti hardware: processore, memoria
centrale e secondaria, periferiche. Cenni
sui sistemi distribuiti. I componenti
software: il sistema operativo, i tipi di
interazione, i programmi applicativi.
Struttura dell’organizzazione sanitaria e
del suo sistema informativo. L’esigenza
informativa. La strutturazione dei sistemi. I profili informativi. I sistemi Operazionali ed informazionali.
I Sistemi Operazionali. Le finalità.
L’organizzazione della conoscenza. La
rappresentazione della realtà. Il modello
ER di rappresentazione dei dati. Il modello DFD di rappresentazione dei processi.
I Sistemi Informazionali. I sistemi di
Data warehouse. Cenni sull’organizzazione e sulle primitive di analisi. I sistemi
di Data mining. Cenni sulle principali
funzioni di mining.
Metodologia della ricerca infermieristica
I
• Obiettivi specifici
Fare ricerca è una delle competenze
importanti nella formazione specialistica,
ed è una capacità trasversale sia per la formazione, che per l’assistenza, che per
l’organizzazione. Un laureato magistrale
deve essere in grado di analizzare criticamente le ricerche prodotte, per poterne
trasferire i risultati ai propri pazienti;
documentare con metodo i problemi
affrontati nel lavoro, valutare la qualità
dell’assistenza erogata individuando e
misurando gli indicatori, produrre nuove
conoscenze con la ricerca. Per questo
deve possedere conoscenze e competenze
dei diversi disegni degli studi, e delle
metodologie di ricerca sia quantitative
che qualitative. Date le implicazioni della
ricerca sulla qualità dell’assistenza ai
pazienti, deve essere anche in grado di
promuovere una cultura e la diffusione
della ricerca nel proprio contesto di lavoro.
Identificare problemi di ricerca che
necessitano di indagine e partecipare a
studi scientifici.
Conoscere gli elementi di base per scrivere un protocollo di ricerca.
Riconoscere le caratteristiche dei diversi
disegni di ricerca quantitativa.
Valutare criticamente un articolo di ricerca (sperimentale, epidemiologica).
• Bibliografia
Materiale didattico disponibile ondine.
E. Colera, Guida all’Informatica Medica –
Internet e telemedicina, Il Pensiero Scientifico Editore, 1999.
F. Pinciroli, C. Combi, G. Pozzi, Basi di
Dati per l’Informatica Medica, Patron Editore, 1988.
• Contenuti
Introduzione alla Ricerca, problemi e ipotesi di ricerca.
Disegni di ricerca sperimentali e quasi
sperimentali (analisi critica di un protocollo di uno studio clinico randomizzato
controllato. Approfondimento delle caratteristiche di uno studio sperimentale, dei
scienze infermieristiche ed ostetriche
concetti di randomizzazione, campionamento, controllo, cecità, follow up; differenza con gli studi quasi sperimentali).
Studi Descrittivi (Analisi critica di alcuni
studi trasversali, prospettici, retrospettivi
su fenomeni inerenti l’organizzazione
dell’assistenza con particolare approfondimento dei concetti di multicentricità,
controllo variabili confondenti, rappresentatività del campione).
Elementi di un protocollo di ricerca.
• Modalità di svolgimento
Lezioni frontali volte a fornire, con esemplificazioni tratte dalla realtà operativa
infermieristica le basi teoriche; accompagnate da discussioni di casi e lavori a piccoli gruppi.
Lettura ed analisi critica (con griglie di lettura fornite dal docente) di studi che evidenziano le diverse tipologie di disegno
di studio e di problemi di metodo.
Studio guidato: cioè attività che ogni partecipante svolge autonomamente con letture individuali, sia attingendo dalle indicazioni bibliografiche già indicate in corrispondenza dei diversi contenuti, sia singolarmente suggerite e concordate con il
docente.
• Bibliografia
Lo studente può completare la sua preparazione ed approfondire gli argomenti sui
seguenti testi:
J.A. Fain, La ricerca Infermieristica,
McGraw-Hill, Milano, 2004.
G. Wood-Lo Biondo, J. Haber, Metodologia della ricerca infermieristica, McGrawHill, Milano, 2003.
Durante il corso saranno suggerite letture
e siti per la consultazione.
Metodologia dell’Evidence Based Nursing
• Obiettivi specifici
L’avvento dei moderni metodi di diffusione delle informazioni hanno aumentato a
299
dismisura le possibilità di accesso alle
informazioni in ogni ambito, ed anche
quello sanitario ne è fortemente coinvolto. Poter accedere alle informazioni vuole
dire poter accedere agli studi primari ed
agli studi secondari che costituiscono i
mattoni per la costruzione di un sapere
basato su prove di efficacia. Questa grande disponibilità di informazioni richiede
metodologie, tecniche e strategie per ottimizzare la ricerca e non far perdere il
poco tempo a disposizione dei professionisti sanitari. Il programma del corso di
Infermieristica basata su prove di efficacia ha l’obiettivo di far apprendere allo
studente della laurea magistrale queste
metodiche, strumenti e strategie per
recuperare, da un lato, le evidenze scientifiche prodotte con disegni di ricerca
appropriati e con percorsi di buona qualità metodologica per modificare sulla
base di queste indicazioni la pratica professionale dell’infermiere e dell’ostetrica
e di ogni altro professionista della salute
e, dall’altro lato, di realizzare revisioni
della letteratura come base per percorsi di
ricerca primaria o secondaria.
• Contenuti
La metodologia Evidence-Based:
dall’approccio individuale all’approccio di
comunità.
La formulazione del quesito clinico a cui
si può tentare di fornire una risposta.
La ricerca degli studi primari: validità
interna, significatività clinica e applicabilità clinica.
La ricerca degli studi secondari: la sistematicità ed il consenso di esperti.
Elementi di un evidence report.
• Modalità di svolgimento
Lezioni frontali, esemplificazioni al computer e discussioni di casi e realizzazione
di abstract commentati realizzati da ogni
partecipante e/o in piccolo gruppo in
modo autonomo.
300
• Bibliografia
Lo studente può completare la sua preparazione ed approfondire gli argomenti sui
seguenti testi:
P. Chiari, D. Mosci, E. Naldi, L’infermieristica basata su prove di efficacia: guida operativa per l’Evidence-Based Nursing,
McGraw-Hill, Milano, 2006, capp. 1-4, 68.
Durante il corso saranno suggerite letture
e siti per la consultazione.
Metodologia della ricerca e delle Evidenze
in Midwifery
• Obiettivi specifici
La ricerca rappresenta uno degli strumenti più efficaci per incrementare le
conoscenze utili al miglioramento della
performance professionale, al miglioramento della qualità delle prestazioni erogate ed al miglioramento dello stato di
salute delle persone assistite.
Spesso le ipotesi di ricerca sono stimolate
dalla conoscenza del livello dello stato di
salute di una popolazione, dai dati che
emergono dalle attività sanitarie e dagli
audit delle prestazioni erogate, sia in termini di risultati che di esiti.
L’indagine e gli strumenti per la raccolta
dei dati possono sicuramente essere considerati utili mezzi per approfondire le
conoscenze in un determinato settore al
fine di definire con precisione quali e
quanti dati saranno necessari per la
nostra ricerca.
Lo studente alla fine del corso sarà in
grado pertanto di:
identificare lo strumento migliore ai fini
della raccolta dei dati utili;
conoscere i principi metodologici per
impostare un’indagine;
progettare un questionario;
conoscere i principi di analisi dei dati
quali e quantitativi.
• Contenuti
L’indagine come metodo della ricerca
non sperimentale:
scienze infermieristiche ed ostetriche
- Caratteristiche e impostazione;
- Le principali tecniche di indagine in uso
per condurre una rilevazione.
Aspetti metodologici per la stesura e somministrazione di un questionario:
- Definizione degli obiettivi e concettualizzazione;
- Redazione del questionario;
- Verifica del questionario.
La raccolta ed analisi dei dati:
- Precisione ed accuratezza;
- Quanti e quali dati e loro classificazione;
- Strumenti appropriati per la raccolta dei
dati.
• Modalità di svolgimento
Il corso si svolge secondo la metodologia
dell’apprendimento attivo come indicato
da J.J.Guilbert, responsabile per la formazione del personale sanitario dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, nel suo
testo “Guida pedagogica”.
Il programma quindi verrà sviluppato
attraverso lezioni frontali ed esercitazioni
guidate, e successivi lavori in piccoli
gruppi, finalizzati all’apprendimento ed
al confronto.
• Bibliografia
M. Bobbio, Trial clinici. Come interpretare
ed applicare i risultati di una ricerca scientifica, Centro Scientifico Editore, Torino,
1996.
M.J. Campbell, D. Machin, Statistica
medica, Centro Scientifico Editore, Torino, 2002.
Come valutare l’efficacia di un trattamento:
le sperimentazioni cliniche controllate e randomizzate. Introduzione alla Evidencebased Medicine, in La Medicina Basata
sulle Evidenze. Appunti di corso. Quaderni
Qualità 7, Agenzia Sanitaria Regionale
Emilia Romagna, Clueb, Bologna, 2000,
84-101.
E.R. Cluett, R. Bluff, Principles and practice of research in midwifery, Baillière Tindall, London, 2000.
scienze infermieristiche ed ostetriche
P. Corbetta, Metodologia e tecniche della
ricerca sociale, Il Mulino, Bologna, 1999.
Guida alla ricerca di informazioni clinicamente rilevanti, in La Medicina Basata sulle
Evidenze. Appunti di corso. Quaderni Qualità 7. Agenzia Sanitaria Regionale Emilia
Romagna, Clueb, Bologna, 2000, 63-83.
G. LoBiondo-Wood, J. Haber, Metodologia
della ricerca infermieristica, McGraw-Hill,
Milano, 1997.
A. Morese, Metodologia della ricerca, in M.
Guana, La disciplina ostetrica, McGrawHill, Milano, 2006.
S. Proctor, M. Renfrew, Linking research
and practice in midwifery, Baillière Tindall,
London, 2000.
S. Robinson, A.M. Thomson, Midwives,
research and childbirth, voll. 1-2-3, Chapman and Hall, London, 1989.
S. Silverman, Come fare ricerca qualitativa, Carocci, Roma, 2002.
C. Zoccali, Le basi statistiche ed epidemiologiche della medicina clinica, Accademia
Nazionale di Medicina, Genova, 1999.
CORSO INTEGRATO DI
MANAGEMENT APPLICATO AI
CONTESTI AD ELEVATA INTENSITÀ
ASSISTENZIALE
Settori scientifico-disciplinari: MED/09
Progressi in medicina interna, MED/18
Progressi in chirurgia generale, MED/41
Progressi in anestesiologia, MED/15
Progressi in ematologia, MED/17
Progressi in malattie infettive I, MED/45
Management applicato ai contesti ad
elevata attività assistenziale
• Obiettivi generali del corso
Approfondire gli sviluppi più attuali delle
discipline cliniche che hanno un impatto
nell’organizzazione dei servizi assistenziali ospedalieri.
Approfondire il dibattito sui diversi
modelli organizzativi ospedalieri discu-
301
tendo l’impatto per la pratica infermieristica ed ostetrica.
Approfondire le logiche della direzione
infermieristica nei contesti ad elevata
intensità assistenziale.
Rilevare e valutare criticamente i bisogni
di assistenza infermieristica ed ostetrica
rispetto a specifiche tipologie di utenze e
contesti.
Analizzare il fabbisogno di risorse infermieristiche ed ostetriche utilizzando
avanzati sistemi di classificazione dei
pazienti.
Discutere l’efficacia dei sistemi di valutazione dei carichi di lavoro in ospedale.
Discutere gli esiti assistenziali coerenti
all’assistenza infermieristica ed ostetrica
nei contesti ad elevata intensità assistenziale.
Discutere le metodologie di programmazione del budget infermieristico ed ostetrico nei contesti ad elevata intensità assistenziale.
Costruire, sulla base dell’analisi dei problemi di salute e dell’offerta dei servizi,
un sistema di standard assistenziali e di
competenza professionale.
Gestire gruppi di lavoro attivando strategie di integrazione multiprofessionale
per facilitare la gestione dei percorsi clinici dei pazienti.
Progettare sistemi di valorizzazione e differenziazione delle competenze infermieristiche nei contesti ad elevata intensità assistenziale.
Progettare processi di accreditamento
organizzativo, professionale e di eccellenza.
Supervisionare gli standard assistenziali
erogati e svolgere azioni di consulenza
professionale.
Progressi in medicina interna
• Contenuti
Cirrosi epatica: nuovi aspetti assistenziali
e terapeutici.
Epatiti virali acute e croniche; prevenzio-
302
ne, la nuova diagnostica e elementi di
terapia.
Alcuni aspetti sui nuovi farmaci antirigetto.
Progressi in chirurgia generale
• Obiettivi specifici
Negli ultimi 15 anni la generale razionalizzazione della spesa sanitaria e contemporaneamente la continua evoluzione
tecnica applicata alla disciplina chirurgica
sono stati tra i maggiori motivi di cambiamento della gestione del paziente chirurgico. La tendenza ad una assistenza con
ridotta ospedalizzazione e concentrata in
centri ad alta specializzazione hanno portato alla revisione dell’organizzazione
assistenziale. La rivoluzione tecnologica
nell’ambito dei materiali ad uso chirurgico ha promosso lo sviluppo di nuove tecniche meno invasive e probabilmente con
un migliore impatto sulla spesa sociale.
La finalità del corso è quella di evidenziare i nuovi orientamenti in ambito organizzativo e tecnico dell’assistenza al
paziente afferente ad una unità di chirurgia generale.
• Contenuti
Evoluzione della chirurgia
- Cenni di storia
- Attualità in ambito chirurgico
Organizzazione assistenziale in chirurgia:
il Day Surgery
- Caratteristiche di un’unità Day Surgery
- Possibile organizzazione assistenziale
Ospedali ad elevata intensità assistenziale
- Regionalizzazione della chirurgia maggiore: obbiettivi e risultati nel trattamento
di alcune patologie specifiche
- Organizzazione di un’unità multidisciplinare: l’unità senologica
- Trapianto d’organo*
- Il trauma center: organizzazione dal
punto di vista chirurgico
La sala operatoria: la chirurgia mini-invasiva
scienze infermieristiche ed ostetriche
- Evoluzione tecnologica: le nuove forme
di dieresi, emostasi e sintesi
- La chirurgia laparoscopica
* Dott. Adani (Unità trapianti, Univ. Di
Udine)
• Bibliografia
J.D. Birkmeyer, A.E. Siewers, E.V. Finlayson, T.A. Stukel, F.L. Lucas, I. Batista,
H.G. Welch, D.E. Wennberg, Hospital
volume and surgical mortality in the United
States, N Engl J Med, 2002 Apr, 11, 346,
15, 1128-37.
J.F. Calland, K. Tanaka, E. Foley, V.E.
Bovbjerg, D.W. Markey; S. Blome, J.S.
Minasi, J.B. Hanks, M.M. Moore, J.S.
Young, R.S. Jones, B.D. Schirmer, R.B.
Adams, Outpatient laparoscopic cholecystectomy: patient outcomes after implementation of a clinical pathway, Ann Surg.,
2001, May; 233, 5, 704-15.
M. Catarci, M. Carlini, P. Gentileschi, E.
Santoro, Major and minor injuries during
the creation of pneumoperitoneum. A multicenter study on 12,919 cases, Surg Endosc.,
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B.M. Flavin, P.A., Driscoll Organizing and
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reception of major trauma, Emergency
Medicine, 2000, 12, 112-115.
H. Lau, D.C. Brooks, Transitions in laparoscopic cholecystectomy: the impact of
ambulatory surgery, Surg Endosc, 2002,
Feb, 16, 2, 323-6.
E.J. MacKenzie, F.P. Rivara, G.J. Jurkovich, A.B. Nathens, K.P. Frey, B.L. Egleston, D.S. Salkever, D.O. Scharfstein, A
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2006, Jan, 26, 54, 4, 366-78.
M.S. Metcalfe, E.J. Mullin, G.J. Maddern,. Relaxation of the criteria for day surgery laparoscopic cholecystectomy, ANZ J
Surg., 2006, Mar, 76, 3, 142-4.
M.G. Patti, C.U. Corvera, R.E. Glasgow,
L.W. Way, A hospital’s annual rate of
esophagectomy influences the operative mor-
scienze infermieristiche ed ostetriche
tality rate, J Gastrointest Surg., 1998,
Mar-Apr, 2, 2, 186-92.
N.T. van Heek, K.F. Kuhlmann, R.J.
Scholten, S.M. de Castro, O.R. Busch,
T.M. van Gulik, H. Obertop, D.J. Gouma,
Hospital volume and mortality after pancreatic resection: a systematic review and an
evaluation of intervention in the Netherlands, Ann Surg., 2005, Dec, 242, 6, 7818.
A. Palese, C. Comuzzi, V. Bresadola, Global case management: the “nurse case
manager” model applied to day surgery in
Italy,
Lippincotts Case Manag., 2005, Mar-Apr,
10, 2, 83-92.
A. Palese, A. Venier, V. Bresaola, La
dimissione ospedaliera dal punto di vista dei
pazienti chirurgici: indagine descrittiva,
Nursing Oggi, 2005, 1, 20-26.
M. Schafer, M. Lauper, L. Krahenbuhl,
Trocar and Veress needle injuries during
laparoscopy, Surg Endosc., 2001, Mar, 15,
3, 275-80.
D.D. Trunkey, History and development of
trauma care in the United States, Clin
Orthop Relat Res., 2000, May, 374, 3646.
Documenti istituzionali
Conferenza Stato Regioni. Repertorio atti
n.1516 del 1° agosto 2002 Linee guida per
l’attività di day surgery.
Ministero della Sanità. Piano sanitario
2003-2005.
Approvazione linee guida sul sistema di
emergenza sanitaria. G.U. 114 del 17 maggio 1996.
Piano Sanitario regionale FVG 2006-08.
Piano sanitario regionale FVG 20022004.
Linee guida sulla gestione intraospedaliera
del paziente adulto politraumatizzato.
Linee guida politrauma 2001 A.O.S.
Maria della Misericordia – Udine.
Manuali
V. Pezzangora, Manuale di Day Surgery,
Piccin, Padova, 2005.
303
V. Bresaola, Manuale di chirurgia per le
professioni sanitarie, Edises, Napoli, 2006.
C. Staudacker, Chirurgia d’urgenza, Masson, Milano, 2005
ATLS manuale del corso 1997.
Progressi in anestesiologia
• Contenuti
Nuove prospettive nella gestione del
paziente critico.
Difficult airway.
Monitoraggio delle funzioni vitali in condizioni di diversa criticità.
Anestesia generale ed anestesia locoregionale nel terzo millennio.
La gestione del Dolore (inclusa la partoanalgesia).
Highlights in Terapia intensiva:
- stretto controllo glicemico;
- sepsi;
- VAM/NIV;
- IMA;
- Donor.
• Bibliografia
Romano (I e II) , Novelli, Harrison, Civetta,e soprattutto singoli Aggiornamenti on
line (Pubmed).
Progressi in ematologia
• Contenuti
Le problematiche gestionali di un reparto
di Ematologia.
Le problematiche cliniche-gestionali del
paziente ematologico.
La gestione del paziente neutropenico.
Attività, dotazione di risorse umane e di
strutture e criticità dell’attività ambulatoriale e di reparto.
I nuovi farmaci: dai farmaci bilogici alla
target therapy.
Esempi di farmaci biologici (anticorpi
monoclonali con o senza coniugati, farmaci molecolari). Nuove tossicità.
Le problematiche gestionali di una Unità
di Terapia Cellulare. Misure di isolamento.
304
Fonti di cellule staminali e tipi di condizionamento.
L’accreditamento di un centro trapianti
secondo la normativa europea (JACIE).
I trias clinici in Ematologia. Trias di fase
I,II,III. Metodologia di costruzione di un
trial clinico. Gli eventi avversi.
Progressi in malattie infettive I
• Contenuti
Il rischio infettivo nosocomiale. Epidemiologia clinica e microbiologica.
Le infezioni correlate a cateterismo vascolare. Epidemiologia, clinica e modalità
preventive.
Il ruolo dell’infermiere nell’approccio clinico alle infezioni gravi.
Management applicato ai contesti ad elevata intensità assistenziale
• Obiettivi specifici
Il Corso si pone l’obiettivo di aiutare lo
studente ad analizzare il ruolo e le funzioni dell’infermiere dirigente in ambito
di management sanitario, in particolare
per quanto concerne la comprensione
delle aree di attività, di responsabilità e di
risultato.
• Contenuti
Lo studente al termine del corso deve
saper:
Descrivere Il management , definizione e
principi.
Argomentare sul Servizio Infermieristico:
Le caratteristiche fondamentali presenti
in un servizio infermieristico;
Le funzioni, presenti in un servizio infermieristico, che possono differenziarlo
portando risultati più tangibili e in tempi
più brevi.
Descrivere l’organizzazione dipartimentale
Scopi che il legislatore ha identificato
nell’organizzazione dipartimentale.
Motivi che hanno tardato diversi decenni
l’avvio dei dipartimenti.
Le linee guida di Mastrilli.
scienze infermieristiche ed ostetriche
Argomentare sul Project Management
La fase di ideazione di un progetto.
Definire gli strumenti che si possono utilizzare nella fase di ideazione:
- brainstorming;
- voto semplice e voto ponderato;
- diagramma causa ed effetto.
La fase di pianificazione di un progetto.
Definire gli strumenti che possono essere
utilizzati nella fase di pianificazione:
- griglia delle azioni;
- reticolo di PERT;
- diagramma di Gantt.
La fase di esecuzione e controllo di un
progetto.
La fase di conclusione e valutazione di un
progetto.
Discutere sulla gestione delle Risorse Umane
Dibattere sul rapporto di lavoro.
Le tipologie di lavoro (lavoro autonomoassociato-subordinato).
Le caratteristiche fondamentali del lavoro
subordinato (l’obbligazione di fare-la
subordinazione-la collaborazione-onerosità della prestazione e continuità della
prestazione.
Tipi di accordo nella contrattazione collettiva del lavoro (accordi interfederaliCCNL-Acordo aziendale).
Discutere sul sistema di acquisizione delle
risorse umane
Argomentare sul sistema di valutazione
delle risorse umane.
Descrivere la tutela della liberta e dignità
del lavoratore:
- Le pari opportunità nel mondo del lavoro;
- Il mobbing.
Argomentare l’acquisizione delle risorse
umane
Il processo di pianificazione del personale.
Le principali caratteristiche nella valutazione di un curriculum.
La selezione centrata sul lavoro e la selezione centrata sulla persona.
Metodologia di selezione (il concorso- la
scienze infermieristiche ed ostetriche
selezione individuale- la selezione di
gruppo-la selezione di comitato).
Discutere il sistema di valutazione
La valutazione della posizione.
La valutazione della prestazione.
I Punti di forza dell’autovalutazione.
Dibattere sulla definizione della dotazione
del personale infermieristico
Inferire sulla correlazione tra dotazione
organica ed esiti sui pazienti (Staffing e
qualità delle cure).
Discutere le variabili che incidono nella
necessità di risorse umane per assicurare
i servizi.
Definire i criteri di riferimento per le
eventuali integrazioni agli organici di
base.
Argomentare sulle condizioni generali
per la turnistica di lavoro.
Descrivere ed applicare i riferimenti per
la determinazione del personale.
• Bibliografia
J. Magretta, Management scientifico, Egea,
Milano, 2004, capp. 1- 4.
M. Zanetti et al., Il medico e il managemnt,
Accademia della Medicina, Forum Service Ed. Modena, 1996, cap. 3.
C. Calamandrei, C. Orlandi, La dirigenza
infermieristica, McGraw-Hill, Milano,
1998, cap. 8.
M. Loiudice, La gestione del cambiamento
in sanità, Centro Scientifico Ed.
R. Vaccani, A. Dalponte, C. Ondoli, Gli
strumenti del management sanitario, Carocci, Roma, 1998, cap. 7.
E. Auteri, Management delle Risorse
Umane, Edizioni Guerini, Milano, 2004,
capp. 4- 7.
L. Benci, Manuale Giuridico professionale
per l’esercizio del nursing, McGraw-Hill,
Milano, 2001, cap. 28.
M. Padovan et al., Riorganizzazione degli
ospedali e riduzione dei posti letto, A.I.F.,
vol. 25, 1, 2006, 21-23.
G. Bulagarelli et al, Caratteristiche delle
organizzazioni sanitarie di successo. Gli
305
“Ospedali Magnete, A.I.F. vol. 25, 1, 2006,
29-34.
P. Barelli et al., Modelli di organizzazione
dell’assistenza: sono efficaci?, A.I.F. vol.
25, 1, 2006, 35-41.
W. Bonomi, et al., Il lavoro per turni in
ospedale. Alcune novità in letteratura,
A.I.F. vol. 25, 1, 2006, 42-45.
A. Brugnolli et al., Dotazione di personale
e qualità delle cure, A.I.F. vol. 25, 1, 2006,
51-55.
E. Allegrini, et al., Sistemi di classificazione dei pazienti, A.I.F. vol. 25, 1, 2006, 5660.
L.. Cunico et al., L’inserimento dei neolaureati nel mondo del lavoro, A.I.F. vol.
25, 2, 2006, 88-91.
CORSO INTEGRATO DI
MANAGEMENT APPLICATO ALLA
SALUTE PUBBLICA ED ALLA
COMUNITÀ
Settori scientifico-disciplinari: MED/06
Progressi in oncologia, MED/11
Progressi in prevenzione
cardiovascolare, MED/17 Progressi in
malattie infettive II, MED/25 Progressi
in psichiatria, MED/26 Progressi in
neurologia, MED/42 Modelli di gestione
delle cure nella comunità, MED/40
Ginecologia preventiva, SPS/08
Sociologia delle reti di comunità,
MED/45 Infermieristica di comunità,
MED/47 Ostetricia di comunità
• Obiettivi generali del corso
Approfondire le tendenze più attuali delle
discipline cliniche che hanno un impatto
nell’organizzazione dei servizi preventivi
ed alla comunità.
Approfondire le strategie di prevenzione
e sviluppo della salute di particolari gruppi a rischio.
Discutere il decentramento territoriale
dei servizi sanitari e confrontare i possibili modelli di welfare.
Individuare il ruolo della famiglia e delle
306
reti di solidarietà nello sviluppo delle cure
infermieristiche ed ostetriche comunitarie.
Discutere le strategie di raccordo tra competenze famigliari e professionali impegnate nelle cure di comunità.
Individuare le priorità e i problemi assistenziali/ostetrici e organizzativi nelle
cure infermieristiche ed ostetriche della
comunità suscettibili di miglioramento.
Discutere gli esiti assistenziali pertinenti
alla prevenzione ed alle cure a lungo termine.
Progettare modelli assistenziali innovativi basati sui risultati di ricerca per la prevenzione e gestione dei problemi prioritari di salute nella comunità.
Approfondire le logiche della direzione
infermieristica ed ostetrica nella prevenzione e nelle cure di comunità.
Discutere i modelli operativi delle cure
infermieristiche ed ostetriche di comunità.
Progettare strategie efficaci di continuità
assistenziale e presa in carico nella comunità.
Approfondire modelli e teorie che facilitano la modifica degli stili di vita nelle persone.
Individuare le possibili influenze culturali, sociali e psicologiche nei processi di
gestione della salute.
Promuovere strategie efficaci di sviluppo
delle competenze degli utenti nella
gestione dei propri problemi di salute
cronici.
Progettare e realizzare, in collaborazione
con altri professionisti, interventi di educazione e di sostegno del singolo e della
comunità per l’autogestione e il controllo
dei fattori di rischio e dei problemi di
salute.
Sviluppare condizioni organizzative facilitanti la funzione educativa nei confronti
di gruppi di utenti.
scienze infermieristiche ed ostetriche
Progressi in oncologia
• Contenuti
Ricerca traslazionale in oncologia: dal
laboratorio al letto del Paziente.
Metodologia clinica in oncologia.
Modalità assistenziali in oncologia: strutture ospedaliere.
Modalità assistenziali nelle fasi avanzate
del cancro: assistenza domiciliare e
hospice.Qualità della vita.
Nuovi farmaci a target molecolare.
Burn-out.
Ricerca clinica in oncologia.
Informatica in oncologia.
• Bibliografia
M. Antimi, V. Bellini, Valutazione del
Paziente neoplastico, Oncologia Medica
Pratica, Società Editrice Universo, Roma.
E. Cortesi, L. Moscetti, Assistenza domiciliare, Oncologia Medica Pratica, Società
Editrice Universo, Roma.
R. Speranza, L’equipe di cure palliative
domiciliare: integrazione di ruoli, Medicina
e cure palliative in oncologia, Masson.
N. Crotti, E. Duglio, Stress e burnout degli
operatori socio-assistenziali nella cura del
malato terminale, Medicina e cure palliative in oncologia, Masson.
P. Valagussa, G. Bonadonna, Principi di
sperimentazione clinica, Medicina oncologica, Masson.
F. Grossi, O. Belvedere, Internet in oncologia, Volume Educazionale, Congresso
Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM) Genova, 2000.
G. Nicolò, R. Sacile, La telepatologia, Volume Educazionale, Congresso Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM)
Genova, 2000.
D. Caramella, La teleradiologia, Volume
Educazionale, Congresso Associazione
Italiana di Oncologia Medica (AIOM)
Genova, 2000.
Siti internet:
Colonscopia virtuale
http://digestive.niddk.nih.gov/ddisea-
scienze infermieristiche ed ostetriche
ses/pubs/virtualcolonoscopy/index.htm
Colonscopia virtuale
http://www.med.nyu.edu/virtualcolonoscopy/virtualcolon/whatis.html
Tomografia ad emissione di positroni
(PET)
http://www.cc.nih.gov/pet/
Tomografia ad emissione di positroni
(PET)
http://interactive.snm.org/index.cfm?Pa
geID=972&RPID=10
Associazione Italiana Oncologia Medica
http://www.aiom.it
Dipartimenti in oncologia
http://www.aiom.it/it/Oncologiamedica/DocumentiAIOMScheda.asp?id_BoxContent=1204&SelectionMenu=-2&Submenu1=-1195&Submenu2=-1200
Società Italiana di Cure Palliative
www.sicp.it
Fondazione Floriani
www.fondazionefloriani.org
Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori
www.legatumori.it
International Association for Hospice
and Palliative Care
www.hospicecare.com
Quality of life - FACT
www.facit.org
Quality of life - EORTC
www.eortc.be/home/qol/
Osservatorio sulle Sperimentazioni Cliniche del Ministero della Salute.
http://oss-sper-clin.sanita.it
Progressi in prevenzione cardiovascolare
• Contenuti
Fattori di rischio per malattie cardiovascolari.
Prevenzione cardiovascolare applicata
alle coronaropatie, endocardite batterica e
scompenso cardiaco.
Carte di rischio cardiovascolare in prevenzione primaria e secondaria.
Prevenzione eventi cardiovascolari in gravidanza.
307
• Bibliografia
S.A. Achar, S. Kundu, Norcross W.A. Diagnosis of Acute Coronary Sindrome, American Family Physician 2005, Volume 72,
Number 1, 119-126.
G. A. Large, Contemporary management of
acute coronary syndrome, Postgrad Med J,
2005, 81, 217–222.
Lifestyle measures to reduce cardiovascular
risk. MeReC Briefing, Issue, no. 19, 1-8.
K. A. A. Fox, O. H. Dabbous, R. J. Goldberg, K. S. Pieper, K. A. Eagle, F. Van de
Werf, Á. Avezum, S. G. Goodman, M. D.
Flather, F. A. Jr Anderson, C. B.Granger,
for the Grace Investigators. Prediction of risk
of death and myocardial infarction in the six
months after presentation with acute coronary syndrome: prospective multinational
observational study (GRACE), BMJ, 10
October 2006.
The diagnosis and drug treatment of heart
failure. MeReC Briefing, Issue no. 15:1-8.
Progressi in malattie infettive II
• Contenuti
Il chronic care in infettivologia:
L’infezione da HIV
- Epidemiologia.
- Storia naturale.
- Management terapeutico.
- La gestione dell’aderenza alla terapia
antiretrovirale.
Le infezioni da virus epatotropi maggiori
- Epidemiologia.
- Principi di management terapeutico.
Il rischio infettivo di comunità
- l’evoluzione delle resistenze microbiche
nella medicina di comunità.
- epidemiologia del rischio infettivo in
comunità in rapporto all’espansione delle
categorie di soggetti a rischio.
- il ruolo clinico degli score di gravità per
la proposizione prognostica ed il management terapeutico.
Le patologie correlate all’emporiatria
la tubercolosi.
- Storia naturale della tubercoli e trend
epidemiologico.
308
- Immigrazione ed infezione tubercolare.
- Le problematiche cliniche dell’infezione
tubercolare.
- La diagnosi la gestione ospedaliera della
malattia tubercolare.
- La gestione della malattia tubercolare in
comunità.
Progressi in psichiatria
• Contenuti
Legislazione e organizzazione dei servizi.
Diagnosi e basi biologiche della Schizofrenia.
Farmaci antipsicotici.
Diagnosi dei Disturbi Affettivi.
Diagnosi dei Disturbi d’Ansia.
Progressi in neurologia
• Contenuti
Gestione del paziente vascolare acuto e
cronico in neurologia.
Gestione del paziente con decadimento
cognitivo nell’ambulatorio UVA.
Gestione in day hospital del paziente con
patologia demielinizzante.
Modelli di gestione delle cure nella comunità
• Contenuti
Evoluzione dell’assistenza: la domanda,
l’offerta e la dimensione economica.
Le reti: la connectedness e le relazioni
costruttive.
I percorsi assistenziali: il ruolo dell’edilizia.
I dipartimenti.
• Bibliografia
De Toni, Pomello, Uomini e organizzazioni nella ragnatela della complessità: prede o
ragni?, In press, 2004.
Articoli:
S. Brusaferro, M. Casini, La scienza della
complessità: conoscerla aiuta a operare
meglio in sanità?, Rivista Dedalo, 1, 2003.
F. Forino, L’approccio sistemico alle organizzazioni sanitarie, Rivista Dedalo, 2,
2003.
scienze infermieristiche ed ostetriche
S. Brusaferro, M. Casini, Vivere ed operare
da manager nei sistemi adattativi complessi,
Rivista Dedalo, 2, 2003.
A.F. De Toni, L. Pomello, I principi della
complessità applicati al management, Rivista Dedalo, 1, 2004.
S. Brusaferro, M. Casini, M. Tessarin,
Processi assistenziali e governo delle reti,
Rivista Dedalo 2, 2004.
Ginecologia preventiva
• Contenuti
Prevenzione oncologica.
Malattie sessualmente trasmesse.
Sterilità e infertilità.
Diagnostica prenatale.
Terapia ormonale sostitutiva: aspetti preventivi.
Sociologia delle reti di comunità
• Contenuti
La comunicazione come processo sociale.
Ruoli sociali e concetto di capitale sociale.
La relazione di cura entro un contesto
sociale.
I diversi sistemi di aiuto.
Concetto di community care.
Le diverse forme di responsabilizzazione
(presa in carico) sui problemi.
Definizione di rete sociale.
Elementi strutturali delle reti sociali.
Reti primarie e reti secondarie.
I servizi relazionali.
L’infermiere di comunità.
Esperienze di infermiere di comunità.
• Bibliografia
Nel corso dello svolgimento delle lezioni
verrà distribuito materiale didattico, a
cura del docente, sotto forma di dispense.
P. Di Nicola, L’uomo non è un’isola, Angeli, 1986.
S. Carpineta, La comunicazione infermierepaziente, NIS, 1993.
L. Maguire, Il lavoro sociale di rete, Erickson, 1987.
I. Mastropasqua, Architettura delle reti
sociali, Carocci, 2004.
scienze infermieristiche ed ostetriche
A. Vargiu, Il nodo mancante, Angeli,
2001.
P. Seed, Analisi delle reti sociali, Erickson,
2002.
F. Folgheraiter, La cura delle reti, Erickson, 2006.
D. Tartaglini, a cura, L’infermiere e la
comunità, Carocci, 2006.
Infermieristica di comunità
• Obiettivi specifici
Approfondire le logiche, i principi, la filosofia e le motivazioni di contesto sottesi
all’infermieristica di comunità.
Individuare le priorità e i problemi assistenziali e organizzativi delle cure di
comunità.
Discutere i modelli organizzativi delle
cure infermieristiche ed ostetriche di
comunità.
Approfondire e discutere sulle funzioni
distintive e peculiari dell’infermieristica
di comunità.
• Contenuti
Le logiche sottese al binomio sanità – salute
come premessa ai nuovi scenari del Welfare
Community
Gli scenari- sistemi salute e welfare.
Le politiche socio-sanitarie dopo la crisi
del Welfare State.
Dal Welfare State al Welfare Community.
I principi guida (community care, selfcare, modello organizzativo a rete), le
logiche, le ragioni sottese all’infermieristica di comunità
Modelli teorici e organizzativi dell’infermieristica di comunità
Teoria relazionale della società. Donati;
Folgheraiter L’utente che non c’è; Indicazioni OMS, sperimentazioni ed esperienze di infermieristica di comunità internazionali e nazionali.
Dal paradigma prestazionale al paradigma relazionale: analisi teorica e declinazione organizzativa.
Criteri di organizzazione delle cure di
309
infermieristica di comunità: i principi del
chronic care model Integrazione tra servizi sanitari e sociali: gli strumenti di programmazione socio-sanitaria regionali:
Piano Sanitario e Socio-Sanitario 20062008, PAT/PdZ.
Le funzioni chiave dell’infermieristica di
comunità.
La presa in carico e il progetto personalizzato: il processo di presa in carico integrata, fasi e livelli del processo. Progetto personalizzato, budget di cura. Le novità
gestionali a livello regionale.
Case – management: ruolo e funzioni. Il
case manager e la rete dei servizi: impatto
sui percorsi assistenziali. I nuovi strumenti di integrazione organizzativa :
unità di valutazione multiprofessionale,
punto unico d’accesso.
La continuità assistenziale: la presa in
carico in fase intensiva ed estensiva. Le
dimissioni ritardate, tempestive, precoci,
difficili. Criticità delle dimissioni. Dimissione pianificata e protetta. Le scale di
valutazione per lo screening delle dimissioni difficili. Evidenze di efficacia di una
buona dimissione pianificata. L’integrazione professionale nelle continuità assistenziale.
Presa in carico anticipata dei bisogni inespressi: i soggetti fragili all’interno della
comunità. La prevenzione della fragilità:
lo screening della popolazione, metodi e
strumenti. La valutazione multidimensionale.
• Bibliografia
Sasso, Infermiere di Famiglia.
Chiari, Santullo, Infermiere case manager.
Pellai, Educazione Sanitaria.
Piano socio-sanitario FVG 06-08 FVG.
PSSS 06-08 FVG capitolo 6.
Articolo sulla complessità. Di Stanislao.
Articolo sull’infermieristica di comunità.
Pellizzari.
Articolo Saiani - Palese Pianificazione
dimissioni Ospedaliere;
310
Articolo: Il rapporto medico paziente.
Articoli Salute e Territorio.
Ostetricia di comunità
• Contenuti
L’assistenza alla donna e alla coppia con
problemi della funzione riproduttiva:
- la consulenza genetica;
- la diagnosi prenatale;
- la sterilità e l’infertilità;
- la contraccezione;
- l’interruzione volontaria di gravidanza.
La promozione della salute nella donna:
- prevenzione delle malattie a trasmissione sessuale;
- prevenzione dei tumori ginecologici;
- percorsi assistenziali nella donna in
menopausa;
L’allattamento.
• Bibliografia
F. Maneschi, P. Benedetti Panici, Elementi di ginecologia e ostetricia, Società Editrice
Universo, 2002.
M. Guana, Cappadona, Di Paolo, Pellegrini, Piga, Vicario, La disciplina ostetrica –
Teoria, pratica e organizzazione della professione, McGraw-Hill, 2006.
G. C. Di Renzo, Ginecologia e ostetricia,
Verduci, 2006.
FNCO: Guida all’esercizio della professione
di ostetrica/o, C.G. Edizioni Medico Scientifiche 2002.
P. Di Giacomo, L. Rigoni, Assistenza infermieristica e ostetrica in area materno –
infantile.
• Modalità di svolgimento
Lezioni frontali.
Visione e discussione di film.
• Modalità d’esame
Prova scritta e/o orale.
scienze infermieristiche ed ostetriche
CORSO INTEGRATO D’INGLESE
Settore scientifico-disciplinare: L-LIN/12
Inglese scientifico
• Obiettivi generali del corso
Utilizzare il linguaggio scientifico specialistico al fine di comprendere la documentazione scientifica scritta in lingua
inglese e comunicare con altri professionisti a livello internazionale.
Inglese scientifico
• Obiettivi specifici
Acquisizione delle competenze linguistiche necessarie a comprendere ed analizzare un testo scientifico e, nello stesso
tempo, a sostenere la conversazione sugli
argomenti trattati e su quelli normalmente ricorrenti nell’attività professionale.
• Contenuti
Il corso di inglese scientifico, articolato in
un unico modulo di 20 ore per un totale
di 2 CFU, sarà elaborato in due fasi parallele:
- presentazione delle nozioni fondamentali di fonetica, morfologia, grammatica e
sintassi della lingua inglese. Con queste
lezioni, corredate da numerosi esempi
pratici nell’ambito dell’inglese infermieristico, si intendono sviluppare le attività
di comprensione e produzione, sia orale
sia scritta, finalizzate al conseguimento
della padronanza linguistica;
- lettura, traduzione e commento di testi
scientifici di carattere precipuamente
infermieristico con esposizione delle
varie specificità in lingua inglese al fine di
perfezionare le abilità linguistiche (listening, reading, writing, speaking).
• Modalità di svolgimento
Parte teorica
Nozioni di fonetica, morfologia, grammatica e sintassi della lingua inglese: the
present; the past; the present perfect; the
past perfect; the future; simple, continuous and perfect aspects of the verb;
scienze infermieristiche ed ostetriche
questions and answers; modals; sentence
structure; relative clauses; prepositions;
phrasal verbs; nouns, articles and quantifiers; adverbs and adjectives; gerunds and
infinitives; the passive; miscellaneous;
conditionals; direct and reported speech;
word formation; numbers; phonetics;
British English versus American English.
Parte pratica
E’ indirizzata verso l’approfondimento
della terminologia scientifica attraverso la
lettura, la traduzione, l’analisi ed il commento di testi scientifici, dedicando
un’attenzione particolare al lessico medico ed infermieristico.
Inoltre, durante le lezioni verranno svolte
delle listening comprehension, sempre
inerenti a brani di English for Nursing,
volte a migliorare la pronuncia e la comprensione di detta lingua straniera.
• Bibliografia
S. Del Zotto, English writing for nursing.
L’inglese infermieristico nella ricerca e nella
professione, con la presentazione di Fabio
Barbone e “Il corner dell’esperto” di Alvi-
311
sa Palese, Milano, McGraw-Hill, 2007.
Bibliografia consigliata
R.A. Bradley, English for nursing and
health care. A course in general and professional English, prefazione di L. Lochner e
W. Wallnöfer, Milano, McGraw-Hill,
2004, con CD-Rom.
S. Del Zotto, Intermediate Grammar for
the Study of Scientific English, in English for
Environmental Protection, presentazione
di G. Cornelio, Piccin, Padova, 2006, pp.
21-171.
T. Grice, Everyday English for Nursing, prefazione di D. Borley, Edinburgh, Elsevier,
2003.
F. Malaguti, I. Parini, R. Roberts, English
for nurses and healthcare providers, a cura
di A. Destrebecq, G. Ledonne, CEA, Milano, 2006, con CD-Rom.
L. Massari, M.J. Teriaca, English on duty.
A pleasant study of medical English for
health care professionals, Scienza Medica,
Torino, 2003.
J. Parkinson, C. Brooker, Everyday English
for International Nurses, Churchill Livingstone, Edinburgh, 2004.
corso di laurea
in ostetricia
315
ostetricia
I anno
CORSO INTEGRATO DI FISICA,
STATISTICA E SISTEMI DI
ELABORAZIONE DELLE
INFORMAZIONI
Settori scientifico-disciplinari: FIS/07
Fisica applicata, MED/01 Statistica
medica, ING-INF/05 Sistemi di
elaborazione delle informazioni
Fisica applicata
• Obiettivi specifici
Al termine del corso di Fisica lo studente
deve:
Utilizzare il corretto linguaggio scientifico;
Conoscere le principali leggi fisiche che
descrivono il comportamento della materia e dei campi elettromagnetici;
Risolvere semplici problemi a partire
dall’impostazione teorica fino al risultato
numerico espresso in unità dimensionali
corrette.
• Elementi conoscitivi per lo studente
Conoscenze di matematica e geometria,
quali il calcolo letterale, la risoluzione di
equazioni di primo e secondo grado,
misura degli angoli, ecc.
• Contenuti
Premesse.
Oggetto e metodo della Fisica sperimentale. Definizione operativa di grandezza.
Grandezze fondamentali e derivate.
Grandezze scalari e vettoriali: somma,
differenza, scomposizione prodotto scalare e prodotto vettoriale di vettori non
applicati. Il sistema di misura S.I.
Cinematica.
Definizione di moto, traiettoria, velocità e
accelerazione.
Moto rettilineo uniforme, moto rettilineo
uniformemente accelerato e loro rappresentazione grafica. Moto circolare uniforme, con definizione di frequenza, velocità
angolare e accelerazione centripeta.
Dinamica.
Definizione di massa inerziale e di forza.
I tre principi della dinamica. Sistemi di
riferimento inerziali. La forza peso.
Definizione di lavoro di una forza, energia cinetica, energia potenziale e potenza.
Forze conservative e non.
Teorema dell’energia cinetica e teorema
di conservazione dell’energia meccanica.
Statica.
Definizione di coppia di forze, momento
di una coppia di forze e di una forza.
I e II equazione cardinale della statica.
Reazioni vincolari: di un piano e di un
perno.
Le leve: di primo, secondo e terzo genere.
Statica dei fluidi
I tre stati della materia: solidi, liquidi, gas.
La densità.
Il concetto di pressione.
Pressione atmosferica e pressione relativa.
Legge di Pascal.
Misure di pressione: manometri e barometri.
Il galleggiamento e il principio di Archimede.
Dinamica dei fluidi.
Portata ed equazione di continuità.
L’equazione di Bernouilli.
Viscosità
Flusso nei tubi: il flusso sanguigno.
Misura della pressione sanguigna.
Il sistema circolatorio analizzato come un
esempio di fluidodinamica.
I distretti vascolari.
Resistenza dei vasi.
Termologia.
Il termometro. Scale termometriche.
Dilatazione termica: lineare e di volume.
Calorimetria.
Definizione di calore, relazione fondamentale della calorimetria. Calore specifico, grande e piccola caloria.
Propagazione del calore: per conduzione
(legge di Fouriere), per convenzione e per
irraggiamento.
Trasformazioni termodinamiche.
316
Definizione di pressione, densità e peso
specifico. Stato termodinamico di un
corpo. Definizione di gas perfetto. Equazione di stato dei gas perfetti.
Termodinamica
Lavoro in una trasformazione termodinamica. Significato della costante universale dei gas R. Trasformazioni reversibili e
irreversibili. Il primo e il secondo principio della termodinamica.
• Modalità di svolgimento
Parte teorica: Lezioni ex cathedra.
Parte pratica: Esercitazioni in classe di
soluzioni di problemi con la partecipazione degli studenti.
• Bibliografia
Dispense distribuite durante il corso.
F. Borsa, G.L. Introzzi, D. Scannicchio,
Elementi di Fisica per diplomi ad indirizzo
medico biologico, UNICOPLI.
Statistica medica
• Obiettivi specifici
L’obiettivo del corso è quello di fornire
una conoscenza adeguata dei fondamenti
e delle metodologie di base della Statistica
utili per comprendere, descrivere ed
interpretare i fenomeni biomedici. Lo
studente dovrà acquisire la capacità di
organizzare dati in insiemi analizzabili e
clinicamente significativi, di rappresentarli graficamente e sintetizzarli, al fine di
ricavare la corretta informazione sul
fenomeno oggetto di studio. Dovrà in sintesi dimostrare di aver fatto suo il metodo
statistico necessario a comprendere ed
interpretare la variabilità propria del dato
biologico, clinico e strumentale.
• Contenuti
Premessa
Variabilità, variabilità casuale, statistica.
Terminologia
Variabili e dati. Variabili continue, discrete, ordinali. Scale di misurazione: scala
ostetricia
nominale, ordinale, ad intervalli, di rapporti.
Campione e Universo. Parametri e stime.
Frequenza: assoluta, relativa, percentuale
e cumulata. Serie statistiche e loro rappresentazioni tabulari e grafiche. Seriazioni statistiche e loro rappresentazioni
tabulari e grafiche. Rapporti e tassi: prevalenza e incidenza.
Centro e dispersione
Centro di una distribuzione campionaria
(media aritmetica, mediana e moda);
media aritmetica per dati raggruppati in
classi. Dispersione di una distribuzione
campionaria: range, devianza, varianza,
deviazione standard e coefficiente di
variazione (per dati singoli e per dati raggruppati).
Frattili di una distribuzione campionaria
(quartili, centili). Distribuzione campionaria congiunta di due variabili: codevianza, covarianza, e coefficiente di correlazione lineare.
Misure analitiche
Misure analitiche, errore totale, attendibilità. Errori sistematici e accuratezza. Errori casuali e precisione. Stime di precisione e accuratezza. Distribuzione degli
errori di misura: la distribuzione Gaussiana. Distribuzione Gaussiana standart.
Probabilità
Quesiti anomali, probabilità e inferenza
statistica. Frequenza relativa, esiti possibili, eventi. Probabilità di un evento.
Unione di eventi, eventi incompatibili.
Eventi condizionati, intersezione di eventi, eventi indipendenti. Sensibilità e specificità di un test diagnostico. Valore predittivo di un test diagnostico (teorema di
Bayes).
Variabile casuale
Un esempio di esperimento casuale.
Creazione di una variabile casuale discreta. Definizione di variabile casuale. Variabile casuale binomiale. Media e varianza
di una variabile casuale.
317
ostetricia
Campionamento
Distribuzione di una proporzione campionaria: errore di una proporzione campionaria. Distribuzione della media campionaria: errore standard di una media
campionaria e intervallo di probabilità.
Teorema del limite centrale. Distribuzione delle varianze campionarie (Chi-quadrato).
Distribuzione t di Student.
Introduzione all’inferenza statistica
stima puntuale e stima intervallare. La
scelta di uno stimatore appropriato.
Popolazioni campionate e popolazioni di
riferimento. Campioni casuali e non
casuali.
I modelli fondamentali di studio
Relazioni tra variabili. Studi osservazionali e studi sperimentali. Studi descrittivi
e studi analitici. Studi trasversali o di prevalenza. Studi di coorte o di incidenza.
Studi caso-controllo. Studi prospettici e
retrospettivi.
• Modalità di svolgimento
Lezione frontale con la partecipazione
attiva degli studenti nella risoluzione di
esercizi e problemi di calcolo, esercitazioni.
• Bibliografia
A. Bossi, I. Cortinovis, P. Duca, E. Marubini, Introduzione alla statistica medica, La
nuova Italia scientifica.
Bibliografia di approfondimento
W. D. Wayne, Biostatistica, EdiSES.
T. Colton, Statistica in Medicina, Piccin.
Sistemi di elaborazione delle informazioni
• Obiettivi specifici
Fornire allo studente le conoscenze relative ai concetti fondamentali dell’informatica; introdurre all’utilizzo dei principali
programmi software di produzione individuale e di comunicazione.
• Contenuti
Hardware e software.
Reti di elaboratori.
Telematica.
Motori di ricerca.
Tecniche di ricerca in rete.
Uso di database medici.
• Modalità di svolgimento
Lezioni frontali, lavoro di gruppo.
• Modalità d’esame
Prova scritta: problemi con risoluzione
numerica e domande su argomenti teorici a risposta sintetica.
Prova pratica: utilizzo di Personal Computer con sistema operativo Windows 95
per videoscrittura con programma Word
e per l’utilizzo del foglio elettronico Excel.
Eventuale prova orale.
• Bibliografia
Appunti del docente.
A. Lorenzi, M. Govoni, Manuale per la
patente europea del computer, Atlas, Bergamo, 2002.
CORSO INTEGRATO DI
BIOCHIMICA, BIOLOGIA E
GENETICA MEDICA
Settori scientifico-disciplinari: BIO/10
Biochimica, BIO/13 Biologia applicata,
MED/03 Genetica medica
Biochimica
• Obiettivi specifici
Conoscenza di base delle leggi della chimica, della struttura e delle proprietà chimiche dei principali composti inorganici
ed organici di specifico interesse biologico-medico. Comprensione del rapporto
tra struttura ed attività delle macromolecole di interesse biologico; dei meccanismi fondamentali dei processi biologici a
livello molecolare, con particolare enfasi
ai processi metabolici e alla loro integrazione nel metabolismo.
318
• Contenuti
Propedeutica biochimica
Struttura della materia: atomi e ioni;
numero atomico e numero di massa;
Periodicità chimica e classificazione degli
elementi; Isotopi e radioattività.
Il legame chimico ionico, il legame covalente, il legame covalente coordinativo;
Formule e reazioni chimiche; il concetto
di mole e il numero di Avogadro.
Reazioni di ossido-riduzione: loro importanza in biochimica; Il comportamento
dei gas: relazioni tra volume, temperatura
e pressione.
Soluzioni, molarità e proprietà colligative; Acidi e basi e loro proprietà; l’acqua e
le sue proprietà; Definizione di pH e pK;
Soluzioni tamponi; Struttura atomica del
carbonio e capacità di legame; Idrocarburi saturi e insaturi; Alcoli, fenoli, eteri e
tioli Aldeidi e chetoni Glucidi, aminoacidi
e acidi grassi.
Chimica Biologica
Aminoacidi e peptidi
Struttura e proprietà degli alfa-aminoacidi proteici. Proprietà delle catene laterali
degli aminoacidi. Determinazione del
punto isoelettrico di un aminoacido.
Legame peptidici.
Struttura delle proteine
Proprietà e funzioni delle proteine. Livelli strutturali: primario, secondario, terziario, quaternario. ripiegamenti della catena polipetidica. Strutture terziarie e forze
che la stabilizzano. Proteine globulari,
proteine fibrose. Processo di strutturazione proteica. Chaperoni.
Proteine del tessuto connettivo
Struttura del protocollageno. Stabilità
dell’elica del collageno. Biosintesi del collageno
Emoglobina e trasporto dell’ossigeno
Strutture della mioglobina e emoglobina.
Gruppo eme. proprietà del legame ossigeno-eme e del legame ossigeno-CO.
Curve di dissociazione ossigeno-Hb e
ossigeno-Mb. Concetto di cooperatività e
ostetricia
allosterismo. Descrizione analitica delle
curve di dissociazione. Hb nella forma
tesa e rilassata. Effetto Bohr. Effetto del
2.3 DPG. Importanza fisiologica del 2.3
DPG. Trasporto isoidrico dell’anidride
carbonica dai tessuti ai polmoni. Proprietà chimiche del tampone bicarbonato. Alterazioni dell’equilibrio acido-base
del plasma:acidosi respiratoria/metabolica e alcalosi respiratoria/metabolica.
Meccanismi di compensazione. Emoglobina fetale. Emoglobinopatie: anemia falciforma e talassemie.
Enzimi e Cinetica enzimatica
Nomenclatura e classificazione degli
enzimi. Velocità di reazione. Concetto di
energia di attivazione e funzione di un
catalizzatore. Interazione enzima-substrato. Modello cinetico di MichaelisMenten. Significato fisiologica e termodinamico della costante Km. Velocità max e
numero di turnover. Diagramma dei
doppi reciproci. Inibitori competitivi, non
competitivi e incompetitivi.
Vitamine e coenzimi
Membrane e trasporto
Costituenti della membrana: acidi grassi
saturi e insaturi. Glicerofosfolipidi, sfingofosfolipidi, colesterolo. Modello a
mosaico fluido. Proteine periferiche e
integrali di membrana. Diffusione semplice e trasporto mediato da proteine.
Cinetiche di trasporto. Trasporto passivo
e attivo.
Bioenergetica e ossidazioni biologiche
Catabolismo e anabolismo. ATP: un composto ad alta energia. Le basi strutturali
delle differenze in energia libera. Altri
composti ad alta energia. Effetto dell’energia libera di idrolisi dell’ATP sulle reazioni metaboliche. Strategie molecolari per
la produzione di ATP. Reazioni chimiche
accoppiate. Ossidazioni e riduzioni.
Potenziale di riduzione. Carica energetica della cellula.
Metabolismo dei carboidrati
Digestione degli zuccheri. La glicolisi.
ostetricia
Resa in ATP della glicolisi. Destini metabolici del piruvato. Regolazione della glicolisi: PFK -2 e l’enzima chinasi-fosfatasi.
regolazione ormonale.
Complesso della piruvato deidrogenasi
Ciclo di Kreb
Proprietà anfiboliche del ciclo, regolazione e bilancio energetico.
Fosforilazione ossidativa
Struttura del mitocondrio. Sistemi navetta malato-aspartato e G-3P. Componenti
della catena di trasporto degli elettroni. I
trasportatori della catena respiratoria.
Caduta dei potenziali di ossidazione
lungo la catena di trasporto degli elettroni. Fosforilazione ossidativa ed efficienza. Il sistema enzimatico per la produzione di ATP. Il meccanismo della fosforilazione ossidativa: l’accoppiamento chemiosmotico. Inibitori e disaccoppianti
della fosforilazione ossidativa.
Gluconeogenesi e controllo del glucosio ematico
Significato metabolico e precursori non
glucidici della sintesi del glucosio, organi
nei quali la gluconeogenesi è attiva, localizzazione subcellulare degli enzimi. Reazioni e costo energetico della sintesi di
glucosio a partire dal piruvato, regolazione allosterica ed ormonale degli enzimi
regolatori. Significato della presenza
dell’enzima glucosio-6 fosfatasi nel fegato, meccanismo e significato metabolico
del ciclo muscolo-epatico di Cori e
dell’alanina.
Shunt dell’esoso monofosfato
Fase ossidativi e produzione di potere
riducente sotto forma di NADPH. La fase
non ossidativi di interconversione dei
pentoso fosfati. Bilancio e regolazione del
ciclo dei pentoso fosfati.
Metabolismo del glicogeno
Struttura chimica e distribuzione del glicogeno nell’organismo, e suo significato
metabolico in relazione alla elevata concentrazione epatica e muscolare; reazioni
ed enzimi della glicogenosintesi e della
319
glicogenolisi; regolazione ormonale ed
allosterica degli enzimi regolatori.
Metabolismo dei lipidi
Digestione e assorbimento dei lipidi della
dieta e loro trasporto in circolo. Chilomicroni, lipoproteine VLDL, IDL, LDL,
HDL. Funzione, localizzazione tissutale.
Lipolisi
Beta-ossidazione degli acidi grassi (saturi, insaturi a numero dispari di atomi di
C). Resa energetica. Sintesi epatica dei
corpi chetonici. Condizioni metaboliche
che favoriscono la chetogenesi. Regolazione ormonale della lipolisi.
Lipogenesi
Precursori e reazioni della biosintesi citoplasmatica degli acidi grassi. Sintesi dei
trigliceridi e fosfolipidi.
Metabolismo del colesterolo
Struttura chimica, caratteristiche chimico-fisiche del colesterolo. Sintesi del colesterolo. Sali biliari: caratteristiche strutturali, sito di sintesi, funzione biologica e
circolo entero-epatico dei Sali biliari.
Digestione delle proteine della dieta. Catabolismo degli amminoacidi
Destino catabolico del gruppo amminico
negli animali urotelici. Trasferimento del
gruppo amminico da alfa amminoacidi
ad alfa-chetoacidi. Deamminazione ossidativi del glutammato. Ciclo dell’urea e
bilancio energetico. Regolazione del ciclo
dell’urea. Destino metabolico dello scheletro carbonioso degli amminoacidi.
Accenno agli ormoni e meccanismo
d’azione.
• Bibliografia
A.L. Lehninger, D.L. Nelson, M.M. Cox,
Introduzione alla Biochimica, Zanichelli.
N. Siliprandi, G. Tettamanti, Biochimica
Medica, Piccin.
J.R. Amend, B.P. Mundy, M.T. Armold,
Chimica Generale, Organica & Biologica,
Piccin.
M. Samara, Corso di Biochimica per le Lauree Triennali, Piccin.
320
M. Stefani, N. Taddei, Chimica, Biochimica e Biologia Applicata, Zanichelli.
Biologia applicata
• Obiettivi specifici
Obiettivo del corso di biologia è quello di
fornire allo studente le conoscenze di
base sull’organizzazione della materia
vivente e sul suo funzionamento. Al termine del corso lo studente deve dimostrare di
conoscere le macromolecole biologiche, la
struttura e l’organizzazione delle cellule, le
differenze tra procarioti ed eucarioti ed i
meccanismi che controllano l’espressione
e la trasmissione dell’informazione genetica. Deve inoltre poter descrivere i principi
della biologia cellulare.
• Elementi conoscitivi richiesti allo studente
Gli elementi conoscitivi che lo studente
deve possedere per la comprensione del
corso di biologia sono le conoscenze di
base di chimica e biologia a livello liceale.
• Contenuti
Le basi chimiche delle macromolecole
biologiche. Gli zuccheri: struttura e funzione. Acidi grassi e fosfolipidi: struttura
e funzione. Gli aminoacidi: caratteristiche generali. Le proteine: struttura primaria, secondaria, terziaria e quaternaria.
Gli acidi nucleici: struttura del DNA e
dell’RNA.
Differenze tra procarioti ed eucarioti. La
cellula eucariotica: organizzazione interna. Struttura e funzione degli organuli
cellulari: reticolo endoplasmico, mitocondri, Golgi, nucleo e perossisomi. Il citoscheletro della cellula.
I geni: concetto di gene. Organizzazione
del genoma negli eucarioti.
La replicazione del DNA: i meccanismi di
base. La telomerasi. Meccanismi di riparo
del DNA. Mutagenesi. Rapporto tra
mutagenesi e carcinogenesi. Oncogeni
ed oncosoppressori.
Il processo di trascrizione e la sua regolazione.
ostetricia
Gli RNA: mRNA, rRNA e tRNA. Il Codice
genetico ed il meccanismo di traduzione
delle proteine. Meccanismo d’azione e specificità degli antibiotici nella sintesi proteica.
La membrana plasmatica. La comunicazione tra cellule e la trasduzione del
segnale all’interno della cellula.
Proliferazione e morte cellulare. Il ciclo
cellulare: le varie fasi e gli enzimi regolativi. Il processo apoptotico.
• Modalità di svolgimento
Lezioni accademiche.
• Bibliografia
AA. VV., Biologia e Genetica, III ed., Antonio Delfino Editore, 2001.
Cooper, La cellula, Zanichelli.
M. Stefani, N. Taddei, Chimica Biochimica e Biologia applicata, Zanichelli.
N.A. Campbell, J.B. Reece, Biologia La
chimica della vita e la cellula, Zanichelli.
N.A. Campbell, J.B. Reece, Biologia La
genetica, Zanichelli.
B. Alberts et al., L’essenziale di biologia
molecolare della cellula, Zanichelli.
Genetica medica
• Obiettivi specifici
Conoscenza dei principi fondamentali
della genetica.
Conoscenza delle modalità di trasmissione ereditaria delle malattie monogeniche.
Capacità di disegnare ed interpretare gli
alberi genealogici.
Capacità a valutare il rischio di ricorrenza
per i membri di una famiglia con malattia
monogenica.
Conoscenza degli elementi di base della
consulenza genetica.
Conoscenze generali del ruolo della componente genetica nelle malattie multifattoriali.
Conoscenza dei concetti di cariotipo
umano normale e patologico.
• Contenuti
Di cosa si occupa la Genetica.
ostetricia
Classificazione delle malattie a base
genetica.
Alberi genealogici.
Leggi di Mendel e applicazioni fondamentali di esse in medicina.
Rapporti mendeliani atipici.
Polimorfismi genetici.
Penetranza ed espressività.
Epistasi.
Mitosi e Meiosi.
Cromosomi ed analisi del cariotipo
nell’uomo.
Classificazione e principali malattie da
difetto cromosomico.
Diagnosi prenatale.
Acidi nucleici, espressione genica, mutazioni.
Ereditarietà mitocondriale.
Ereditarietà legata al cromosoma X.
La determinazione del sesso.
Genetica delle principali malattie monofattoriali.
Associazione genica.
Cenni sulla genetica delle malattie multifattoriali.
Il counseling genetico.
• Bibliografia
Dallapiccola Novelli, Genetica medica
essenziale, Phoenix editrice.
CORSO INTEGRATO DI ANATOMIA,
ISTOLOGIA, FISIOLOGIA DELLA
RIPRODUZIONE UMANA,
MIDWIFERY DI BASE
Settori scientifico-disciplinari: BIO/16
Anatomia umana, BIO/17 Istologia,
BIO/17 Embriologia, MED/47
Organizzazione della professione,
MED/47 Infermieristica speciale
ginecologica, MED/40 Ginecologia e
ostetricia, MED/40 Fisiopatologia della
riproduzione umana, MED/40
Ginecologia endrocrinologica
• Obiettivi del corso
L’obiettivo è conforme a quanto previsto
321
dalla Tabella XLI circa l’Area Propedeutica (Area A), di cui fa parte il corso integrato di Istologia e Anatomia umana: lo
studente deve quindi dimostrare di comprendere l’organizzazione strutturale del
corpo umano, dal livello macroscopico a
quello microscopico ed i meccanismi di
base attraverso i quali tale organizzazione
si realizza nel corso dello sviluppo; deve
altresì poter riconoscere le caratteristiche
morfologiche essenziali dei tessuti, delle
cellule, delle strutture subcellulari normali dell’organismo umano.
Anatomia umana
• Contenuti
Generalità sull’apparato osteoarticolare e
sulle articolazioni; piani di posizione e di
movimento. Rachide: vertebre dischi
intervertebrali e curve fisiologiche, nervi
spinali. Gabbia toracica e muscoli respiratori. Osso dell’anca, articolazioni del
bacino e legamenti. Architettura della
cintura pelvica, il bacino nei due sessi.
Principali diametri del bacino femminile.
Cenni sull’articolazione coxofemorale e
sui muscoli dell’anca. Cranio fetale e cranio dell’adulto. Cenni sul cervello.
Cenni sull’apparato circolatorio. Cuore e
circolo fetale. Cenni sull’apparato digerente, fegato e circolo portale. Cenni
sull’apparato respiratorio. Sistema escretore: reni, ureteri, vescica, uretra maschile e femminile. Anatomia topografica
della piccola pelvi ed arterie iliache interne. Arterie e nervi pudendi interni. Perineo e diaframma pelvico; genitali esterni
femminili. Apparato riproduttore maschile. Apparato riproduttore femminile:
utero, tube ed ovaie: anatomia macro e
microscopica; mezzi di fissità dell’utero e
dell’ovaio, vascolarizzazione, drenaggio
linfatico ed innervazione dell’apparato
genitale femminile. Ghiandola mammaria: anatomia e drenaggio linfatico. Sistema endocrino ed apparato genitale.
322
Istologia
• Contenuti
La cellula come unità morfofunzionale
del protoplasma. Gli organismi mono e
pluricellulari. Livelli gerarchici di aggregazione: cellula, tessuto, organo, apparato e organismo. Le cellule procariotiche e
le cellule eucariotiche.
Generalità sulle tecniche di microscopia.
Le unità di misura microscopica.
Caratteri strutturali e ultrastrutturali
della cellula e degli organuli cellulari; la
membrana plasmatica, il nucleo, i ribosomi, il sistema di membrane della cellula,
i mitocondri, il citoscheletro.
Le specializzazioni della superficie apicale e basale della cellula. Le giunzioni
intercellulari.
Il ciclo vitale della cellula. La differenziazione cellulare.
Definizione dei tessuti. Integrazione dei
tessuti negli organi. Organi cavi e organi
parenchimatosi. Le cavità del corpo. Le
mucose. Le sierose. La cute.
Tessuto epiteliale: caratteristiche generali
Epiteli di rivestimento: caratteri citologici; classificazione e distribuzione anatomica, epitelio pavimentoso semplice;
mesotelio, endotelio, epitelio cubico semplice, epitelio batiprismatico semplice,
epitelio batiprismatico pseudostratificato,
epiteli prismatico e batiprismatico composto, epitelio pavimentoso composto, la
epidermide, epitelio di transizione.
Epiteli ghiandolari: tipologia e caratterizzazione di ghiandole esocrine e ghiandole endocrine.
Le ghiandole esocrine: caratteri citologici,
classificazione e struttura; distribuzione
anatomica delle principali ghiandole esocrine; ghiandole unicellulari, ghiandole
tubulari semplici, ghiandole tubulari
ramificate, ghiandole alveolari ramificate, ghiandole tubulari composte, ghiandole alveolari composte, ghiandole tubulo-alveolari composte; i tipi di secrezione.
Il nefrone. Il lobulo epatico.
ostetricia
Le ghiandole endocrine: caratteri citologici, cenni su ormoni ed organi bersaglio,
organizzazione strutturale e riferimenti
anatomici; la ipofisi: neuroipofisi e adenoipofisi, connessioni con l’ipotalamo; le
ghiandole interstiziali del testicolo e
dell’ovaio, cenni su ovulazione, corpo
luteo e ciclo mestruale; l’epifisi; la tiroide,
le paratiroidi; le isole del Langerhans; le
ghiandole surrenali.
Tessuto connettivo: caratteristiche generali, funzioni; le componenti della matrice extracellulare, la componente cellulare.
Il tessuto connettivo propriamente detto:
i tipi cellulari; la matrice extracellulare;
classificazione, distribuzione anatomica
dei diversi tipi; rigenerabilità e invecchiamento tissutali.
Il tessuto cartilagineo: i tipi cellulari; la
matrice cartilaginea; classificazione e
distribuzione anatomica delle cartilagini.
Tessuto osseo: caratteristiche e distribuzione dell’osso compatto e dell’osso trabecolare; i tipi cellulari; la matrice ossea; i
tipi di ossificazione; il rimaneggiamento
e il rimodellamento osseo.
Sangue e linfa: le cellule circolanti; il plasma; il siero; origine degli elementi del
sangue, tessuto emopoietico; midollo
rosso e midollo giallo; i tessuti linfoidi,
con riferimenti anatomici.
Tessuto nervoso: generalità; caratteristiche morfologiche, strutturali e ultrastrutturali del neurone; architettura ultrastrutturale dell’assone e della guaina mielinica
e cenni istofisiologici; le sinapsi nervose e
neuro-muscolari e cenni istofisiologici;
classificazione istologica e funzionale dei
neuroni, con riferimenti anatomici. Le
cellule della neuroglia. La sostanza bianca
e la sostanza grigia del nevrasse. La struttura dei nervi periferici. Istogenesi; rigenerabilità e invecchiamento tissutali.
Tessuto muscolare: generalità
Il tessuto muscolare striato scheletrico;
tipi cellulari; caratteri strutturali e ultra-
ostetricia
strutturali della fibra muscolare striata
scheletrica; tipo di innervazione e cenni
istofisiologici; rigenerabilità e invecchiamento tissutali.
Il tessuto muscolare striato cardiaco;
caratteri ultrastrutturali della fibra
muscolare striata cardiaca; tipo di innervazione e cenni istofisiologici; rigenerabilità e invecchiamento tissutali.
Il tessuto muscolare liscio; caratteri ultrastrutturali della fibrocellula; tipi di innervazione e cenni istofisiologici; rigenerabilità e invecchiamento tissutali.
• Bibliografia
P. Covoni, Citologia e Istologia, Libreria
Universitaria Santa Croce, Parma, 2007.
R.A. Bergman, A.K. Afifi, P.M. Heidger
Jr, Istologia, EdiSES.
L.C. Junqueira, J. Carneiro, R.O. Kelley,
Compendio di Istologia, Piccin.
Embriologia
• Contenuti
Mitosi e meiosi; gametogenesi. Ovogenesi e spermatogenesi.
Attività secretiva e gametogenetica di
gonade maschile e femminile; vie genitali maschili e femminili.
Follicologenesi, ovulazione e corpo luteo.
Ciclo mestruale.
Riproduzione agamica e riproduzione
sessuata.
Fecondazione. Zigote.
Tappe fondamentali dello sviluppo e loro
cronologia.
Segmentazione e formazione della blastocisti. Impianto della blastocisti.
Gastrulazione. Significato dei foglietti
embrionali.
Neurulazione. Definizione dei sistemi
assili nell’uomo.
Annessi embrionali. Sacco vitellino;
amnios; corion; allantoide.
Cronologia del periodo embrionale e di
quello fetale.
Cenni sullo sviluppo del sistema nervoso.
323
Cenni sullo sviluppo dell’apparato cardiocircolatorio.
Placenta: genesi, struttura e classificazione dei diversi tipi.
Sviluppo dell’apparato urogenitale.
Cenni sullo sviluppo degli organi di derivazione branchiale.
Cenni sullo sviluppo dell’apparato digerente.
Cenni sullo sviluppo del celoma intraembrionale e sua evoluzione nelle cavità del
corpo.
Organizzazione della professione
• Obiettivi specifici
Al termine del Corso lo studente dovrà
conoscere la normativa inerente la formazione e la professione dell’ostetrica in Italia, in Europa e nel mondo e l’organizzazione della professione.
• Contenuti
Storia della formazione. Il nuovo ordinamento.
La formazione in Europa.
La professione di Ostetrica: leggi e regolamenti. Organizzazione della professione
in Italia. Le funzioni della professione di
ostetrica. Tipologia delle prestazioni
dell’ostetrica. La professione di ostetrica
in rapporto alle altre professioni sanitarie.
• Modalità di svolgimento
Lezione, esercitazioni e lavori di gruppo.
• Bibliografia
La professione di Ostetrica, F.N.C.O.
Estratti legislativi inerenti la professione.
Infermieristica speciale ginecologica
• Obiettivi specifici
Al termine del corso lo studente sarà in
grado di riconoscere i bisogni fondamentali dell’individuo e strutturare un primo
approccio assistenziale.
324
• Contenuti
L’uomo come sistema.
Le teorie dei bisogni.
La soddisfazione dei bisogni.
• Modalità di svolgimento
Lezione frontale.
• Bibliografia
Manuali di Nursing di base.
Ginecologia e ostetricia
• Contenuti
Anatomia della pelvi, dei genitali femminili e della placenta. Fisiologia del parto e
fenomeni del parto.
• Bibliografia
Netter, Atlante di anatomia umana.
Netter, Apparato riproduttivo.
G. Pescetto, Ginecologia e Ostetricia,
Società Editrice universo.
Enciclopedie Medico Chirurgicale.
Fisiopatologia della riproduzione umana
• Contenuti
La vita riproduttiva. I primi cicli mestruali. L’ovaio dal concepimento alla senescenza.
La ginecologia dell’infanzia.
La pubertà.
Fecondazione ed annidamento embrionale.
• Bibliografia
R. Benson, Manuale di Ostetricia e Ginecologia.
Ginecologia endocrinologica
• Contenuti
Metabolismo e meccanismo d’azione
degli ormoni. Anatomia e fisiologia
dell’asse ipotalamo-ipofisi-ovaio. Gli
ormoni della donna. Ciclo mestruale. Gli
iperandrogenismi e l’irsutismo.
ostetricia
CORSO INTEGRATO DI
FONDAMENTI DI MICROBIOLOGIA
MEDICA, PATOLOGIA GENERALE E
MALATTIE INFETTIVE
Settori scientifico-disciplinari: MED/07
Microbiologia e microbiologia clinica,
MED/04 Patologia generale, MED/17
Malattie infettive
Microbiologia e microbiologia clinica
• Obiettivi specifici
Fornire allo studente le conoscenze di
base relative alle particolarità del mondo
microbico in relazione agli stati di salute
e di malattia dell’uomo dando un particolare rilievo alle patologie di interesse ostetrico-ginecologico.
Tale obiettivo sarà perseguito mediante
l’apprendimento dei seguenti fondamenti:
- meccanismi mediante i quali i microorganismi causano la malattia;
- basi microbiologiche delle difese attive.
- l’iter diagnostico microbiologico e le corrette modalità di gestione dei campioni
clinici.
- i principali microorganismi coinvolti
etiologicamente in patologie infettive dei
principali organi ed apparati.
• Contenuti
Introduzione.
Il mondo microbico, Particolarità dei
microorganismi Relazione con la salutepatologia dell’uomo.
Batteriologia generale.
La cellula batterica, Cenni di fisiologia e
genetica batterica, I principali gruppi di
batteri di interesse medico.
Meccanismi di patogenicità.
Microbiota residente, i microorganismi
quali agenti di malattia, Vie di trasmissione delle infezioni. Virologia generale.
Caratteristiche generali dei virus, Inquadramento dei principali virus di interesse
medico.
Basi microbiologiche delle difese attive.
Pulizia, Disinfezione e Sterilizzazione,
ostetricia
Farmaci antibatterici ed anti virali, Sieri e
vaccini.
Il Laboratorio di Microbiologia.
Il campione clinico per la diagnostica
microbiologica, L’iter diagnostico microbiologico.
Agenti di infezione delle vie urinarie.
Agenti di infezioni a trasmissione sessuale.
Agenti di infezioni materno fetali.
Agenti di infezione di preminente interesse pediatrico.
Agenti di infezione delle vie respiratorie.
Agenti di infezione del tratto intestinale e
delle ghiandole annesse.
Agenti di infezione del sistema nervoso
centrale.
Agenti di infezione ospedaliere.
• Modalità di svolgimento
Lezioni ex-cathedra.
• Bibliografia
In corso di definizione.
Patologia generale
• Obiettivi specifici
Il corso vuole fornire una panoramica dei
dettagli molecolari e cellulari alla base
della risposta immunitaria e contemporaneamente della complessità della regolazione della risposta stessa a livello di
sistema. Lo scopo principale e’ permettere allo studente di intuire le problematiche relative alle interazioni tra l’ambiente
e il sistema immunitario
Il corso vuole fornire una panoramica dei
dettagli molecolari e cellulari alla base
della risposta immunitaria e contemporaneamente della complessità della regolazione della risposta stessa a livello di
sistema. Lo scopo principale e’ permettere allo studente di intuire le problematiche relative alle interazioni tra l’ambiente
e il sistema immunitario
325
• Contenuti
Etiologia generale
Concetto di stato morboso e di malattia.
Agenti chimici e fisici come causa di
malattia.
Agenti genetici come causa di malattia.
Agenti ambientali.
Infiammazione
Infiammazioni acute e croniche: definizione, classificazione, etiologia.
Patogenesi dell’infiammazione acuta
(angioflogosi).
Fisiopatologia delle cellule dell’infiammazione: granulociti neutrofili, granulociti eosinofili, granulociti basofili e mastcellule, monociti e macrofagi, piastrine.
Mediatori chimici: amine vasoattive, leucotrieni e prostaglandine, enzimi lisosomiali, linfochine, chinine vasoattive.
Fenomeni fondamentali: modificazione
del microcircolo, chemiotassi e fagocitosi, formazione dell’essudato.
Deficit primitivi e secondari della chemiotassi e della fagocitosi.
Infiammazione cronica (istoflogosi): etiologia e patogenesi, granulomi.
I fenomeni generali dell’infiammazione.
Patogenesi della febbre
Esiti dei fenomeni infiammatori: i processi riparativi.
Forme atipiche di infiammazione.
Patologia molecolare dei lisosomi
Malattie da alterata sintesi e trasporto
degli enzimi lisosomiali e difetto molecolare nella malattia a cellule con inclusi (Icell disease).
Patologia del metabolismo
Il metabolismo, concetti generali: le reti
metaboliche, coordinamento delle reti
metaboliche. Il mantenimento dell’equilibrio metabolico.
Fattori ambientali e fattori genetici.
Malattie causate da difetti di un singolo
gene ad eredità mendeliana.
Le basi biochimiche delle anomalie
monogenetiche.
Il concetto di pleiotropismo.
326
Il metabolismo proteico, considerazioni
generali sul metabolismo delle proteine.
Alterazioni del metabolismo di Amminoacidi specifici.
Metodi impiegati per la diagnosi e lo
screening della popolazione (screening
prenatale).
Alterazioni del trasporto degli amminoacidi.
Modelli di patologie molecolari delle proteine.
La patologia molecolare dell’emoglobina:
le emoglobinopatie: le varianti delle emoglobina nelle diverse forme, ereditarietà,
classificazione e caratteristiche morfologiche e funzionali degli eritrociti; le talassemie (classificazione, ereditarietà, caratteristiche molecolari delle differenti
forme.
La patologia molecolare dell’Alzheimer.
La patologia molecolare delle malattie da
prioni.
Il metabolismo dell’EME e le emocromatosi.
Alterazioni del metabolismo purinico e
pirimidinico.
La basi azotate puriniche. Generalità sul
metabolismo delle basi azotate puriniche
nell’uomo. La sintesi de novo.
La via di interconversione e recupero
delle basi puriniche. La regolazione nella
biosintesi e recupero delle basi puriniche.
Il ruolo della ipoxantina-guaninafosforibosiltransferasi.
Le iperuricemie. Patogenesi della iperuricemia.
La gotta. L’attacco acuto.
La sindrome di Lesch-Nyhan.
Le modalità di trasmissione genetica
delle iperuricemie.
Le basi azotate pirimidiniche. Generalità
sul metabolismo delle basi azotate pirimidiniche nell’uomo. La sintesi de novo.
La via di interconversione e riutilizzazione delle basi pirimidiniche.
I deficit enzimatici, i disordini metabolici
associati e le modalità di trasmissione
ostetricia
genetica. La oroticoaciduria ereditaria
tipo I e tipo II.
Alterazioni del metabolismo degli zuccheri. Concetti generali sul metabolismo
degli zuccheri.
Classificazione delle forme di alterata tolleranza al glucosio.
Il diabete mellito: classificazione.
Il diabete di tipo 1: eziologia e patogenesi.
Fenomeni autoimmuni nel diabete di
tipo 1.
Il diabete di tipo 2: eziologia e patogenesi.
L’insulino-resistenza: cause e meccanismi molecolari. La secrezione insulinica
nel diabete di tipo 2.
Patogenesi delle complicanze croniche
del diabete mellito. La retinopatia, la
nefropatia, la neuropatia, l’arteriosclerosi
accelerata.
Patogenesi delle complicanze acute del
diabete mellito. La chetoacidosi diabetica.
Il coma diabetico.
Patogenesi e significato fisiopatologico
dell’intolleranza al glucosio.
Sindromi genetiche di estrema insulinoresistenza.
L’insulino-resistenza in condizioni di
normotollerante; l’insulino-resistenza
nell’ipertensione arteriosa sistemica e
nell’obesità.
Il diabete sperimentale. Modelli animali
di diabete di tipo 1 e 2.
Alterazioni del metabolismo dei Lipidi e
delle Lipoproteine. Concetti generali:
Organizzazione strutturale, composizione e classificazione delle Lipoproteine del
plasma (Chilomicroni, VLDL, LDL,
HDL). Proprietà chimico-fisiche delle
classi principali di lipoproteine. Le apolipoproteine: Caratteristiche chimico-fisiche, distribuzione fra le lipoproteine, ed
attività biologica. Gli enzimi fondamentali per il trasporto ed il metabolismo dei
lipidi.
Metabolismo delle Lipoproteine: Biosintesi e catabolismo delle lipoproteine contenenti Apo B (origine e destino metabo-
ostetricia
lico dei chilomicroni e delle VLDL). Origine e maturazione delle lipoproteine ad
alta densità (HDL) e trasporto inverso del
colesterolo. Il complesso per il trasporto
degli esteri del colesterolo.
Definizione e classificazione delle iperlipidemie: iperlipidemie esogene, endogene e miste. Ipercolesterolemie semplici e
combinate. Iperlipidemie da remnants
(b-VLDL).
L’ipercolesterolemia familiare: La biosintesi del colesterolo ed il ruolo dell’enzima
3-idrossi-3-metilglutaril Coenzima A
(HMG CoA) riduttasi. Patogenesi a livello
cellulare: La via del recettore delle LDL e
gli effetti regolatori legati a questa via.
Tappe biochimiche e componenti sub cellulari. Struttura del recettore per le LDL.
Mutazioni del recettore per le LDL ed alterazioni strutturali e funzionali che ne
conseguono. Le basi molecolari della terapia.
Iperlipoproteinemia da lipoproteine
discoidali.
Alterazioni monogeniche delle lipoproteine: Alterazioni delle apolipoproteine
(apo A1, apo B, apo CII, apo E). Alterazioni enzimatiche (lipoproteina lipasi, lipasi
epatica, lecitina-colesterolo acil transferasi). Alterazioni dei recettori per le LDL.
Alterazioni della biosintesi e della secrezione delle lipoproteine contenenti
l’apoB: Identificazione di forme multiple
di apo B e descrizione dei meccanismi
molecolari che ne determinano l’origine.
L’abetalipoproteinemia e l’ipobetalipoproteinemia.
La lipoproteina Lp (a): caratteristiche
molecolari, distribuzione e rilevanza
nella cardiopatia ischemica.
Difetto congenito di lipoproteina lipasi ed
altre cause di iperchilomicronemia.
Struttura e funzione della lipoproteina
lipasi. Difetto di lipoproteina lipasi. Difetto di apolipoproteina CII.
Difetto congenito di lecitina colesterolo
acil trasferasi (LCAT).
327
Disbetalipoproteinemia (Tipo III): il
ruolo della apo E nel metabolismo delle
lipoproteine. Caratteristiche biochimiche: l’analisi elettroforetica ed all’ultracentrifuga (larga banda, accumulo di bVLDL). Genetica dell’apo E e rapporto
struttura funzione. Le basi molecolari del
polimorfismo dell’apo E.
Difetti congeniti del metabolismo delle
lipoproteine ad alta densità: Difetto di apo
A I. Mutazioni dell’apo A I (apo A I Milano, apo A I Marburg etc.). La malattia di
Tangier.
Le Patologie molecolari poligeniche e
multifattoriali: il modello dell’aterosclerosi.
Patogenesi dell’arteriosclerosi: Definizione e classificazione. I fattori di rischio:
sesso, ipertensione, ipercolesterolemia,
fumo di sigaretta, diabete. Aterosclerosi:
le lesioni e la genesi dell’ateroma. Risposta al danno cellulare ed aterogenesi. Le
cellule coinvolte: l’endotelio, i monociti/macrofagi, le cellule muscolari lisce, le
piastrine. Il ruolo dei fattori di crescita e
delle citochine. Le interazioni cellulari. I
macrofagi e l’ateroma; i recettori per le
lipoproteine ossidate: caratteristiche
strutturali dei due tipi descritti.
Modulo di Immunologia
Il sistema immunitario: immunità innata
e specifica.
Le principali cellule dell’immunità’ innata: macrofagi, neutrofili, cellule NK e cellule dendritiche.
I recettori di riconoscimento non-clonotipici: TLR PPR.
La connessione tra immunità innata e
l’immunità’ specifica.
Il sistema linfatico e gli organi linfoidi
primari e secondari.
Il recettore delle cellule B. Struttura e funzione degli anticorpi.
Meccanismi della generazione della
diversità anticorpale. Significato funzionale della diversità anticorpale nella difesa dai patogeni
328
I linfociti T ed il loro recettore.
Analogie e differenze tra TCR e BCR nei
meccanismi molecolari della generazione
della diversità.
Il complemento: molecole, vie di attivazione e funzioni.
Maturazione dei linfociti B.
Struttura e funzione delle molecole del
Complesso Maggior di Istocompatibilità.
Biochimica e chimica delle interazioni tra
molecole MHC e peptici.
Genetica del Complesso Maggiore di
Istocompatibilità: evoluzione e possibile
ruolo dei polimorfismi allelici.
Processazione e presentazione dell’antigene.
Maturazione dei linfociti T e Selezione
timica: selezione positiva e negativa e loro
ruolo nella tolleranza centrale.
Attivazione linfocitaria B e T.
Trasduzione del segnale: il caso del
segnale trasdotto dal TCR. Necessità del
secondo segnale nella regolazione
dell’attivazione linfocitaria.
L’apoptosi: aspetti morfologici, genetici e
biochimici della morte cellulare programmata. Ruolo dell’apoptosi nella fisiologia
umana e nella fisiologia del sistema
immunitario.
Cooperazione cellulare nella risposta
immunitaria.
Il network delle citochine.
Regolazione specifica ed aspecifica della
risposta immunitaria:
Immunità mucosale.
Classificazione delle reazioni di ipersensibilità.
Cenni di autoimmunità
La complessità del sistema immunitario
in relazione alla sua interazione con gli
altri sistemi della fisiologia umana
Immunologia.
Il sistema immunitario: immunità innata
e specifica.
Le principali cellule dell’immunità’ innata: macrofagi, neutrofili, cellule NK e cellule dendritiche.
I recettori di riconoscimento non-clonotipici: TLR PPR.
ostetricia
La connessione tra immunità innata e
l’immunità specifica.
Il sistema linfatico e gli organi linfoidi
primari e secondari.
Il recettore delle cellule B. Struttura e funzione degli anticorpi.
Meccanismi della generazione della
diversità anticorpale. Significato funzionale della diversità anticorpale nella difesa dai patogeni.
I linfociti T ed il loro recettore.
Analogie e differenze tra TCR e BCR nei
meccanismi molecolari della generazione
della diversità. Il complemento: molecole, vie di attivazione e funzioni.
Maturazione dei linfociti B.
Struttura e funzione delle molecole del
Complesso Maggior di Istocompatibilità.
Biochimica e chimica delle interazioni tra
molecole MHC e peptici.
Genetica del Complesso Maggiore di
Istocompatibilità: evoluzione e possibile
ruolo dei polimorfismi allelici.
Processazione e presentazione dell’antigene.
Maturazione dei linfociti T e Selezione
timica: selezione positiva e negativa e loro
ruolo nella tolleranza centrale.
Attivazione linfocitaria B e T.
Trasduzione del segnale: il caso del
segnale trasdotto dal TCR. Necessità del
secondo segnale nella regolazione
dell’attivazione linfocitaria.
L’apoptosi: aspetti morfologici, genetici e
biochimici della morte cellulare programmata. Ruolo dell’apoptosi nella fisiologia
umana e nella fisiologia del sistema
immunitario.
Cooperazione cellulare nella risposta
immunitaria.
Il network delle citochine.
Regolazione specifica ed aspecifica della
risposta immunitaria
Immunità mucosale.
Classificazione delle reazioni di ipersensibilità.
Cenni di autoimmunità.
La complessità del sistema immunitario
ostetricia
in relazione alla sua interazione con gli
altri sistemi della fisiologia umana.
• Bibliografia di riferimento
Abbas, Licthman, Fondamenti di Immunologia, Piccini.
Cossarizza, Pupillo, Immunologia per le
lauree triennali,. Idelson-Gnocchi.
Malattie infettive
• Contenuti
Infezioni acquisite per via alimentare:
generalità, epidemiologia e clinica.
Infezioni acquisite per via respiratoria:
generalità, epidemiologia e clinica.
Infezioni acquisite per via sessuale: generalità, epidemiologia e clinica.
Infezioni acquisite per via parenterale:
generalità, epidemiologia e clinica.
Infezioni a trasmissione materno-fetale
(complesso TORCH): generalità, epidemiologia e clinica.
Infezioni durante la gravidanza: infezioni
delle vie urinarie, la sepsi puerperale.
Infezioni nella gravida immigrata: generalità, epidemiologia e clinica.
Il rischio professionale negli operatori
sanitari. Modalità di prevenzione e di profilassi post-esposizione.
CORSO INTEGRATO DI FISIOLOGIA,
IGIENE, SCIENZE OSTETRICHE,
PRINCIPI DI FARMACOLOGIA
Settori scientifico-disciplinari: BIO/09
Fisiologia umana, BIO/09
Alimentazione e nutrizione umana,
MED/42 Igiene generale e applicata,
MED/40 Medicina dell’età prenatale,
MED/40 Ginecologia endocrinologia,
MED/47 Infermieristica speciale
ostetrica, MED/47 Infermieristica
speciale ginecologica, BIO/14
Farmacologia
Fisiologia umana
• Obiettivi specifici
Consentire allo studente di comprendere
329
e, ove possibile, dare una descrizione
quantitativa del funzionamento dei sistemi integrati dell’organismo in toto e dei
principi di neurofisiologia (in particolare
per quanto riguarda i sistemi motorio e
somato-sensoriale, il dolore, le vie visive e
uditive).
• Contenuti
Sangue
Volume e composizione. Caratteristiche
fisico-chimiche. Funzione eritrocitaria.
Emostasi. Cenni alla risposta immunitaria ed ai gruppi sanguigni.
Termoregolazione
Temperatura corporea. Produzione e
dispersione del calore. Centri termoregolatori. Febbre.
Apparato circolatorio
Organizzazione generale. Attività elettrica e meccanica del cuore. Cenni all’ECG.
Gettata cardiaca. Pressione arteriosa,
venosa e capillare. Cenni ai meccanismi
di regolazione della gettata e della pressione. Produzione e riassorbimento del
liquido interstiziale. Il sistema linfatico.
Apparato respiratorio
Composizione e pressione dell’atmosfera. Volumi polmonari statici e dinamici.
Meccanica respiratoria. Circolo polmonare. Ventilazione alveolare e ricambio gassoso. Trasporto dei gas nel sangue. Regolazione respiratoria del pH.
Apparato renale
Volume e composizione dei compartimenti idrici. Bilancio idrico. Circolo renale. Funzione glomerulare e funzione
tubulare. Il riassorbimento obbligatorio e
facoltativo dell’acqua. ADH. Regolazione
renale del pH.
Apparato digerente
Funzioni motorie ed secretorie. Fegato e
funzione biliare. Funzioni esocrina ed
endocrina del pancreas.
Sistema nervoso
Potenziale di membrana e potenziale
d’azione. Fibre nervose e meccanismi di
330
trasmissione sinaptica. EEG. Ciclo
sonno-veglia. Sistema motorio: organizzazione generale; riflessi spinali; controllo posturale; corteccia motoria primaria.
Sistema somestesico: recettori periferici e
vie centrali; corteccia somatosensoriale
primaria; Sistema nocicettivo: concetto di
sensibilizzazione e di iperalgesia; sistemi
antinocicettivi interni; analgesia nel
parto. Sistema visivo: mezzi ottici
dell’occhio; cenni sull’organizzazione
anatomo-funzionale delle vie visive.
Sistema uditivo: caratteristiche dei suoni;
cenni sulla struttura e funzione dell’orecchio medio e interno. Concetto di soglia e
relazione tra intensità di stimolazione e
intensità della percezione.
• Modalità di svolgimento
Lezioni ex-cathedra ed esercitazioni
numeriche di calcolo.
• Bibliografia
P.E. di Prampero, A. Veicsteinas, a cura
di, Fisiologia dell’Uomo, Edi-Ermes, Milano, 2002.
W.F. Ganong, Fisiologia Medica, Piccin,
1991.
A.C. Guyton, Trattato di Fisiologia Medica,
Piccin, 1995.
Alimentazione e nutrizione umana
• Obiettivi specifici
Al termine del corso lo studente dovrebbe
conoscere:
I principi alimentari ed il loro contenuto
negli alimenti;
L’importanza dell’alimentazione quale
strumento per mantenere lo stato di salute dell’individuo;
Qual’è l’adeguato apporto alimentare per
la donna nelle varie condizioni fisiologiche.
• Contenuti
Fabbisogno alimentare ed energetico.
Le proteine: generalità e diffusione in
ostetricia
natura; differenze tra proteine animali e
proteine vegetali; digestione e assorbimento; importanza nutrizionale e fabbisogno.
I lipidi: generalità e diffusione in natura;
acidi grassi saturi e insaturi; digestione e
assorbimento; funzioni e fabbisogno.
I glucidi: generalità e diffusione in natura; glucidi semplici e glucidi complessi;
digestione e assorbimento; funzioni
nell’alimentazione.
Le vitamine: definizione; vitamine idrosolubili e liposolubili; per ogni vitamina:
fonti in natura, azione fisiologica, effetti
da carenza, fabbisogno.
I sali minerali: definizione; funzioni;
fonti alimentari, danni provocati da
carenze; fabbisogno dei principali sali
minerali.
Acqua: importanza e funzioni per l’organismo umano; bilancio idrico.
Gli alimenti di origine animale: carni,
pesci e prodotti della pesca, latte e yogurt,
formaggi, burro, uova.
Gli alimenti di origine vegetale: cereali,
legumi, ortaggi, frutta.
Gli olii ed i grassi alimentari.
Le bevande alcoliche e gli alimenti nervini.
Criteri per un’alimentazione equilibrata.
• Modalità di svolgimento
Lezioni ex-cathedra ed esercitazioni
numeriche di calcolo.
• Bibliografia
M. Cecchetti, P. Milanesi, Scienza della
Alimentazione, Editrice Ambrosiana.
A. Raimondi, C. Lucas, Manuale di Scienza della Alimentazione e Dietetica, Piccin.
F. Fidanza, G. Liguori, Nutrizione Umana,
Idelson, Napoli.
F. Fidanza et al., Nutrizione Clinica e preventiva, Idelson, Napoli.
G. Andrè, Dietetica del bambino, Manuali
economici di medicina, Masson.
Ch. Thoulon-Page, ABC di dietologia in
gravidanza, Masson.
ostetricia
Igiene generale e applicata
• Obiettivi specifici
Fornire nozioni di base della disciplina
igienistica.
• Contenuti
Definizione di salute. Fattori in grado di
esercitare effetti sulla salute umana.Fattori causali di malattia e fattori di rischio.
Nozioni generali di Prevenzione. Definizione e livelli di intervento della prevenzione primaria. Educazione sanitaria.
Tipi di intervento educativo. Contenuti
della educazione sanitaria.
Principi di prevenzione delle Malattie
Infettive.
Prevenzione immunitaria. Le vaccinazioni obbligatorie e facoltative.
Il rischio: fattori di rischio ed eziologici.
Storia naturale della malattia.
Il modello generale delle malattie infettive.
Il modello generale delle malattie cronico-degenerative.
Indicatori di salute/malattia nella popolazione.
Epidemiologia generale delle malattiecronico-degenerative: malattie cardiovascolari e tumori.
Precauzioni standard e specifiche.
Epidemiologia e Prevenzione delle Malattie infettive a prevalente diffusione aerea.
Epidemiologia e Prevenzione delle Malattie infettive a trasmissione orofecale.
Epidemiologia e prevenzione malattie
trasmesse per contatto.
Le malattie sessualmente inoltrate.
Cenni di prevenzione degli infortuni ed
igiene del lavoro. Il rischio biologico.
• Modalità di svolgimento
Lezioni frontali.
• Bibliografia
L. Checcacci, C. Meloni, G. Pelissero,
Igiene, Ed. Ambrosiana.
S. Barbuti, E. Belelli, G.M. Fara, G. Giam-
331
manco, Igiene e medicina preventiva, Monduzzi.
Medicina dell’età prenatale
• Contenuti
Difetti Congeniti:
- m. geniche;
- m. cromosomiche;
- m. multifattoriali.
Deficit riproduttivi e ruolo delle anomalie
cromosomiche:
- errori della gametogenesi;
- errori della fecondazione;
- errori delle prime divisioni dell’uovo.
Malformazioni Congenite.
Prevenzione delle anomalie congenite:
- prevenzione primaria (epidemiologia
genetica e consulenza genetica);
- prevenzione secondaria (Diagnosi Prenatale).
Metodi di indagine del feto:
- invasivi;
- non-invasivi;
- screening biochimici.
Cenni di tecniche di laboratorio di diagnosi genetica prenatale.
Cenni di problematiche genetiche connesse alla Fecondazione assistita.
Ginecologia endocrinologica
• Contenuti
Fisiologia del ciclo mestruale.
La pubertà femminile e i suoi disordini.
Endocrinologia della gravidanza.
Amenorrea primaria e secondaria.
Anovulazione, irsutismo e ovaio policistico.
Disordini del ciclo mestruale (sindrome
premestruale, dismenorrea, oligo-polimenorrea, menometrorragie).
Contraccezione.
Sterilità.
Endometriosi.
Menopausa e accenni di terapia ormonale sostitutiva.
• Bibliografia
Y.J.-Barbieri, Endocrinologia della riprodu-
332
zione. Fisiologia, fisiopatologia e aspetti clinici, IV ed., Verduci Editore.
G.C. Di Renzo, Ginecologia e Ostetricia,
Verduci Editore.
Infermieristica speciale ostetrica
• Obiettivi
Lo studente deve apprendere le conoscenze relative alla prima fase del processo di
assistenza ostetrica nella gravidanza
fisiologica con particolare riferimento
alla fase di accertamento. Deve acquisire
le tecniche di assistenza ostetrica durante
l’esame cardiotocografico e apprendere le
nozioni di base necessarie per distinguere un tracciato cardiotocografico fisiologico da uno patologico.
• Contenuti
Il processo di assistenza ostetrica
Concetto di fisiologia.
Concetto di salute e di malattia.
Definizione di gravidanza fisiologica.
Definizione di assistenza ostetrica.
Concetto di salvaguardia, educazione e
potenziamento della salute.
Concetto di responsabilità personale e
lavoro d’équipe.
Fasi dell’assistenza ostetrica (accertamento e diagnosi, pianificazione, realizzazione, valutazione e revisione).
Nomenclatura relativa a gravidanza,
parità, parto, durata gravidanza, prodotto
concepimento in rapporto all’epoca gestazionale, puerperio, mestruazioni, climaterio.
Fase di accertamento dell’assistenza ostetrica della gravidanza fisiologica
Anamnesi (dati personali, anamnesi
fisiologica, anamnesi familiare, anamnesi patologica remota, Anamnesi ostetrica
remota, anamnesi ostetrica attuale).
Esame ostetrico (segni di presunzione, di
probabilità, di certezza).
Ispezione (rilievo segni probabilità,
osservazione fisica della donna).
Palpazione (manovre di Leopold, palpa-
ostetricia
zione prominenza cefalica, concetti di
situazione, presentazione, posizione,
atteggiamento).
Ascoltazione (uso dello stetoscopio, localizzazione del BCF in rapporto alla presentazione, doppler).
Esplorazione (esame con lo speculum,
aspetto cervice uterina, esame vaginale,
modificazioni forma volume e consistenza utero, segni di Piskaczec, HegarOsiander).
Diagnosi differenziale di gravidanza.
Valutazione di gravidanza in regolare
evoluzione o interrotta.
Diagnosi presuntiva di durata della gestazione.
Regola di Nägale per la determinazione
della data presunta del parto.
Misurazione parametri materno/fetali
(teoria e pratica della rilevazione della PA
e del polso, PA in Gravidanza, roll-over
test, sindrome da ipotensione supina
della gravida, altezza, peso, sinfisi/fondo
uterino, MAF).
Metodi di rilevazione dell’attività cardiaca
fetale e dell’attività uterina, nozioni fondamentali sull’interpretazione del tracciato cardiotocografico (fisiologico e patologico), assistenza ostetrica durante la
cardiotocografia, esempio di protocollo di
monitoraggio cardiotocografico in gravidanza
Esami di laboratorio in gravidanza fisiologica.
Strumenti tecnici in ostetricia (stetoscopio, ultrasuoni, cardiotocografo, ecografo, amnioscopio, speculum).
Confronto fra diversi protocolli di assistenza alla gravidanza fisiologica.
Consultazione e compilazione delle fonti
documentate.
Ruolo dell’ostetrica nella diagnosi prenatale.
Igiene della gravidanza.
• Modalità di svolgimento
Lezioni, esercitazioni e lavori di gruppo.
ostetricia
• Bibliografia
Pescetto, De Cecco, Pecorari, Manuale di
clinica ostetrica e ginecologica, SEU.
Reeder, Martin, Il nursing della maternità,
Piccin.
Oxorn, Foote, Il parto, Piccin.
Enkin, Keirse, Chalmers, L’efficacia delle
procedure di assistenza alla gravidanza e al
parto, L’altra medicina studio.
Infermieristica speciale ginecologica
• Obiettivi specifici
Al termine del corso lo studente deve
conoscere le regole fondamentali di etica
professionale applicabili all’assistenza
sanitaria diretta; le procedure di promozione della salute e di prevenzione della
malattia; l’esecuzione responsabile delle
tecniche sanitarie trattate e la gestione del
rischio biologico ad esse correlate, nel
pieno riconoscimento e rispetto dei bisogni fondamentali dell’uomo.
• Contenuti
Lo studente deve conoscere:
- quali sono compiti dell’ostetrica/o nella
promozione della salute, nella prevenzione della malattia e nella riabilitazione, sia
per la componente psicofisiologica che
relazionale e sociale;
- quali sono i protocolli di sicurezza in
ambito ospedaliero riferiti ai concetti fondamentali di sepsi, asepsi, antisepsi, e
quali sono le loro metodiche di attuazione
(vedi sterilizzazione, disinfezione e saniziting);
- quali sono i protocolli di sicurezza relativi alla preparazione, conservazione, somministrazione di farmaci e l’utilizzo di
materiali pericolosi (esplosivi, infiammabili, acidi, ecc.);
- quali sono le misure di protezione
dell’ambiente e le procedure di eliminazione dei materiali ospedalieri pericolosi
(rifiuti ospedalieri);
- quali sono i concetti generali riferibili al
rischio biologico per l’operatore sanitario
333
nell’esecuzione delle tecniche professionali, il corretto utilizzo dei Dispositivi di
Protezione Individuale (DPI), la gestione
degli incidenti a rischio biologico;
- quali sono le procedure per l’esecuzione
delle iniezioni (intramuscolari, intradermiche e sottocutanee) e della venipuntura; la tecnica, la gestione dei materiali, il
controllo e le complicanze;
- quali sono i concetti generali relativi alla
terapia infusiva, le tecniche di applicazione della terapia, il controllo e la prevenzione delle complicanze,
- qual è la corretta metodica per la misurazione della Pressione Venosa Centrale
(PVC);
- quali sono i criteri di attuazione dell’assistenza pre e post-operatoria;
quali sono i criteri di attuazione dell’isolamento preventivo e protettivo del paziente infetto e del paziente immunodepresso.
• Modalità di svolgimento
Le lezioni verranno svolte in aula, in
esposizione diretta con l’ausilio di diapositive. Verranno fornite dispense sugli
argomenti trattati. Sono previsti: laboratori dedicati a tematiche specifiche (le
iniezioni, la venipuntura, la terapia infusiva); eventuali attività di ricerca e
approfondimento individuale.
L’esame di valutazione al termine del
corso prevede: una prova scritta con test a
risposta multipla; un eventuale lavoro di
ricerca elaborato dallo studente, concordato con la docente.
La docente è sempre a disposizione per
colloqui individuali, previo accordo
telefonico.
Farmacologia
• Obiettivi specifici
Apprendimento dei principi su cui si basa
l’azione dei farmaci mediante valutazione
degli aspetti fondamentali della farmacocinetica e della farmacodinamica.
334
• Contenuti
Farmacocinetica
Assorbimento dei farmaci.
Meccanismi di attraversamento delle
membrane.
Grado di ionizzazione dei farmaci.
Vie di somministrazione.
Distribuzione dei farmaci
Liposolubilità.
Vascolarizzazione.
Legame farmaco-proteico.
Barriere anatomiche.
Circolo entero-epatico.
Metabolismo dei farmaci
Ruolo enzimi microsomiali.
Principali biotrasformazioni.
Inibitori ed induttori enzimatici.
Interazioni farmacocinetiche.
Escrezione dei farmaci
Latte.
Via biliare.
Via renale.
Farmacodinamica
Interazione chimico-fisica e con recettori.
Farmaci agonisti ed antagonisti competitivi e non competitivi.
Effetto principale, effetti secondari e collaterali.
Dose, frequenza e modalità di somministrazione.
Interazioni tra farmaci.
Reazioni allergiche.
Farmaci e gravidanza
Variazioni fisiologiche in gravidanza.
Effetti sul feto.
Importanza età gestazionale.
Farmaci e teratogenesi.
Farmaci ed allattamento
Fattori che condizionano il passaggio nel
latte.
Caratteristiche fisiologiche nel neonato.
• Modalità di svolgimento
Lezioni.
• Bibliografia
M. Furlanut, Farmacologia generale e clini-
ostetricia
ca per le lauree triennali, Piccin, Padova,
2004.
CORSO INTEGRATO DI SCIENZE
UMANE E PSICOPEDAGOGICHE E
STORIA DELL’OSTETRICIA
Settori scientifico-disciplinari: MED/02
Storia della medicina, MED/47
Infermieristica speciale ostetrica,
MED/47 Organizzazione della
professione, M-PSI/01 Psicologia
generale, M-PSI/08 Psicologia clinica,
M-PED/01 Pedagogia generale e sociale,
SPS/07 Sociologia generale, M-DEA/01
Discipline Demoetnoantropologiche
Storia della medicina
• Obiettivi specifici
L’obiettivo di fondo è la promozione
dell’attitudine che caratterizza lo stile
interdisciplinare, dialogico e argomentativi della Bioetica.
In tale prospettiva ampia, assumono
importante rilievo i seguenti orientamenti-obiettivi correlati:
Istruire il linguaggio bioetico in tutta la
sua estensione e, in particolare, nell’area
ostetrica, finalizzato all’arruolamento
della riflessione a tutela della persona
umana sin dall’inizio della vita;
Analizzare i problemi etici rapportati ai
progressi della biomedicina e della tecnologia avanzata sul fronte della vita nascente e della struttura genetica.
• Contenuti
Premesse e significato della bioetica.
Definizione, storia ed origini della bioetica.
Fondamenti, principi e regole morali.
Riflessione critica sull’identità della
Medicina.
Rapporto tra etica e diritto.
Rapporto tra etica e deontologia professionale.
Valutazione sul significato delle professioni sanitarie e obblighi deontologici.
ostetricia
Valenze etico, sociali, antropologiche
dell’attività sanitaria e dell’ostetrica in
particolare.
Riflessioni etiche sul significato della
vita.
Approfondimento sui diritti umani,
rispetto alla persona e alle fasce deboli.
Relazione tra operatore, paziente, famiglia.
L’informazione al cittadino sano o malato.
Il consenso informato a tutela del paziente.
Il consenso informato della gestante e
della coppia.
Comunicazione con il paziente nell’assistenza.
Progresso scientifico e tecnologia biomedica.
Significato della ricerca biomedica e della
sperimentazione umana.
Profilo etico-professionale dell’ostetrica.
• Modalità di svolgimento
Lezioni con supporto di videoproiezioni,
di schemi e mappe concettuali della Bioetica.
Presentazione di casi clinici significativi
in Ostetricia, correlati alle tematiche in
oggetto con metodologia di analisi, identificazione di quesiti etici e discussione
per il giudizio etico finale argomentativi.
Presentazione di documenti, direttive
etico-deontologiche-professionali, linee
guida e raccomandazioni di organizzazioni internazionali.
• Bibliografia
H.T. Engelhardt, Manuale di Bioetica, Il
Saggiatore.
E. Sgreccia, Manuale di Bioetica, Vita e
Pensiero.
Infermieristica speciale ostetrica
• Obiettivi specifici
Al termine del corso lo studente deve aver
appreso le leggi, regolamenti, linee guida
335
inerenti il controllo della gravidanza.
Conoscere i concetti relativi all’assistenza
al travaglio e parto fisiologico individuando precocemente i fattori di rischio.
Deve inoltre aver appreso atti e strumenti
relativi all’organizzazione dell’unità operativa e dell’equipe assistenziale.
• Contenuti
Linee guida per il controllo della gravidanza fisiologica nei tre trimestri.
Educazione sanitaria e raccomandazioni.
Consulenza genetica prenatale.
Accertamenti di laboratorio e di diagnostica prenatale.
Protocollo di sorveglianza della gravidanza fisiologica.
Legge sulla tutela della maternità e delle
lavoratrici madri
Informazione e consenso.
L’unità operativa. Le risorse umane:
ruolo, competenze e prestazioni.
La tipologia del cliente e le sue richieste.
Il comportamento dell’operatore sanitario nei confronti dell’utenza.
Atti e strumenti di lavoro.
Accettazione ospedaliera.
Cartella clinica, cartella ostetrica, schede,
grafici, consensi.
Cartella ostetrica computerizzata.
Fisiologia del parto: cause e fattori.
Fattori del parto: il canale osseo, le parti
molli, il feto e la forza.
Fenomeni materni, materno-fetali e fetali
del parto.
Evoluzione clinica del parto fisiologico.
Il secondamento e il post partum.
Attestazione di nascita.
Trasferimento, dimissione ospedaliera e
relativi compiti amministrativi.
L’equipe assistenziale: autonomia,
responsabilità e competenze professionali
Condivisione dell’informazione confidenziale. Il segreto professionale e la
tutela della riservatezza dei dati sanitari.
L’errore professionale.
336
Linee guida per lavorare in sicurezza.
Linee guida per la realizzazione di piani
sanitari sull’assistenza perinatale ospedaliera.
• Modalità di svolgimento
Lezioni, esercitazioni, lavori di gruppo,
analisi di casi clinici e sentenze della
magistratura.
• Bibliografia
E. Coppola, La professione di ostetrica,
F.N.C.O, Roma, 1997.
D. Rodriguez, Professione Ostetrica/o.
Aspetti di Medicina Legale e Responsabilità,
Eleda Edizioni, Milano, 2001.
Pescetto, De Cecco, Pecorari, Manuale di
clinica ostetrica e ginecologica, vol. II,
Società Editrice Universo, Roma.
R. Bennett, L. Brown, Manuale dell’ostetrica di Myles, Edi Ermes, Milano, 1995.
Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana. Leggi e linee guida ministeriali.
Agenzia Regionale della Sanità. Protocolli d’intesa Regionali
Organizzazione della professione
• Obiettivi specifici
Al termine del corso lo studente deve aver
appreso i concetti di “arte e scienza
dell’ostetrica” (midwifery), i principi
scientifici inerenti la relazione di aiuto
ostetrica/donna/coppia ed il ruolo della
maternità,della nascita e della professione di ostetrica/o nelle varie culture.
• Contenuti
Il significato di arte e scienza dell’ostetrica (midwifery). La relazione terapeutica.
L’ostetrica e la capacità di una comunicazione efficace. La funzione socio-educativa dell’ostetrica alla donna in relazione
allo sviluppo sessuale. Il ruolo della
maternità, della nascita, dell’ostetrica
nelle varie culture.
• Modalità di svolgimento
Lezioni interattive, lavori di gruppo.
ostetricia
• Bibliografia
R. Bennett, L. Brown, Manuale dell’ostetrica di Myles, Edi Ermes, Milano, 1995.
P. Di Giacomo, L. Rigon, Assistenza infermieristica e ostetrica in area materno infantile, CEA, Milano, 2002.
Martin, Reeder, Il nursing della maternità,
1987, XVI ed. americana, 1991, Piccin.
Psicologia generale
• Contenuti
Emozioni e motivazioni. Lo sviluppo psicoaffettivo e psicosessuale. La fisiologia
della risposta sessuale. Le disfunzioni
sessuali. La consulenza sessuale: nell’adolescenza, in gravidanza, in climaterio,
nell’infertilità. L’omosessualità. Deontologia e professionalità in sessuologia. La
prevenzione delle M T S: il counselling.
Casi clinici.
• Modalità di svolgimento
Lezioni interattive, lavori di gruppo.
• Bibliografia
R. Canestrai, A. Godino, Manuale di Psicologia, Clueb Edizioni, Bologna, 1998.
G. Ribelli, Sessuologia Clinica, Biblioteca
Medica, Masson, 1997.
Psicologia clinica
• Obiettivi specifici
Acquisire le nozioni principali della psicologia clinica.
Acquisire le metodiche essenziali per la
gestione psico-clinica dei disturbi correlati alla gravidanza ed al parto.
Acquisire una abilità relazionale finalizzata alla prevenzione dei disturbi clinici
psicologici in gravidanza e parto.
• Contenuti
Psicologia generale.
Psicologia clinica.
Inquadramento teorico della psicologia
clinica.
Le concezioni della normalità e della
patologia.
ostetricia
Modelli d’intervento per l’igiene mentale.
Il colloquio, la valutazione informale ed il
rapporto clinico.
Psicologia ospedaliera.
Psicologia applicata alla professione ostetrica.
Psicologia applicata alla medicina.
Neuropsicologia.
Psicologia fisiologica.
Psicofisiologia.
Principali sistemi o funzioni psicofisiologiche.
Psiconeuroendocrinologia.
L’asse psiconeuroendocrino in ostetricia,
in travaglio, nel parto.
Psicologia clinica della gravidanza.
Ansia in gravidanza.
Depressione pre-partum.
Depressione post-partum.
Psicosi gravidiche.
Negazione della gravidanza e I.V.G.
Psicofisiologia clinica.
Attivazione e rilassamento.
Note di biochimica del S.N.C.
L’approccio psicofisiologico alla gestazione.
L’intervento psicologico in ostetricia.
Modelli e protocolli operativi.
Modelli di relazione di aiuto.
In gravidanza.
In travaglio, parto.
Il supporto al dolore.
Il supporto alla sofferenza.
Il dolore in travaglio, parto.
Attività del S.A.E.
Aspetti psico-emotivi.
Aspetti neuro-ormonali.
• Modalità di svolgimento
Lezioni.
Lavoro di gruppo.
• Bibliografia
L. Stegagno, Psicofisiologia, Bollati Boringhieri, 1994.
P. Pancheri, Psiconeuroendocrinologia, Il
Pensiero Scientifico, 1993.
P. Watzlawick, Pragmatica della comunicazione umana, Astrolabio, 1994.
337
R. Plutchik, Psicologia e biologia delle emozioni, Bollati Boringhieri 1995
Fulton, Howell, Fisiologia del sistema nervoso, Società Editrice Universo, Roma,
1987, capp. 15-17-28.
J. Korchin Sheldom, Psicologia clinica
moderna, Borla, 1987.
G.A. Fava, Il trattamento delle fobie, Patron
Editore, Bologna, 1992.
G.B. Cassano, a cura di, Il disturbo da
attacchi di panico-agorafobia, Masson,
Milano, 1990.
P. Meazzini, A. Galeazzi, Paure e fobie,
Giunti, Firenze, 1990.
N.B: Ulteriori testi e dispense del docente
verranno consigliati o consegnate nel
corso delle lezioni.
Pedagogia generale e sociale
• Obiettivi specifici
Acquisire una corretta modalità relazionale con la donna gravida.
Attuare una relazione di aiuto finalizzata
sia al supporto del travaglio-parto che alla
realizzazione della genitorialità all’interno dell’intero percorso nascita.
Acquisire gli elementi di base della psicoprofilassi ostetrica.
• Contenuti
La psicologia pre-natale.
Il formarsi della genitorialità.
La relazione madre-bambino.
Le competenze psicologiche e neurosensoriali del feto.
La comunicazione.
La struttura della comunicazione.
La comunicazione interpersonale.
Le barriere nel comportamento comunicativo.
Fattori favorenti la comunicazione.
Comunicazione e relazione di aiuto.
La relazione ostetrica, gravida.
La relazione ostetrica, partoriente.
La gravidanza ed i suoi correlati psicofisiologici e dinamici.
Implicazioni psicologiche alla gravidanza.
La Psico Profilassi Ostetrica.
338
Metodologia.
Il Training Autogeno Respiratorio.
Esercitazioni pratiche.
Il travaglio-parto ed i loro correlati psicofisiologici.
La relazione di aiuto in travaglio-parto.
Protocolli psicologici di supporto in travaglio-parto.
Modelli operativi.
Il lavoro integrato psicologo, ostetrica,
medico.
• Modalità
Lezione, esercitazione.
• Bibliografia
R. Cerutti, La Psicoprofilassi Ostetrica Italiana, Cleup Editrice, Padova, 1989.
U. Piscicelli, Training Autogeno Respiratorio e Psicoprofilassi Ostetrica, Piccin, Padova, 1997.
P. Watzlawick, Pragmatica della comunicazione umana, Astrolabio, 1994.
P.L. Righetti, Non c’è due senza tre, Bollati
Boringhieri, 2000.
T. Blum, Prenatal perception: learning and
bonding, Leonardo Publishhers, Berlino,
1997.
R. Plutchik, Psicologia e biologia delle emozioni, Bollati Boringhieri, 1995.
Fulton, Howell, Fisiologia del sistema nervoso, Società Editrice Universo, Roma,
1987, capp. 15-17-28.
N.B: Ulteriori testi e dispense del docente
verranno consigliati o consegnate nel
corso delle lezioni.
Sociologia generale
• Obiettivi specifici
Riconoscere il campo d’azione della
sociologia e le aree di interesse comuni
con le professioni sanitarie.
Identificare i concetti fondamentali delle
principali teorie sociologiche, in relazione ai temi legati a: donna, famiglia, salute, malattia, vita, morte.
Riconoscere i contributi offerti dalla sociologia sanitaria alle professioni della salute.
ostetricia
Riconoscere i contributi offerti dalla
sociologia dell’organizzazione alle professioni della salute.
Identificare i principali metodi su cui si
fonda la ricerca sociologica.
• Contenuti
Sociologia pura e applicata.Vari ambiti
della sociologia.
Autori: Comte, Spencer, Durkheim,
Toennies, Marx, Weber, Pareto, Parson,
Luhmann, Goffmann.
Sociologia sanitaria: ambiti di interesse,
autori da “leggere ”, modelli di lettura
della realtà sanitaria.
Tipologie organizzative.Organizzazione
come sistema razionale, naturale, aperto.
La vita delle organizzazioni. L’efficacia
organizzativa. Le patologie organizzative.
Teorie e metodologie: osservazione,intervista, questionario, analisi documentaria,
storie di vita, analisi testuale.Studi quantitativi e studi qualitativi.
• Modalità
Lezione frontale, dibattito.
• Bibliografia
La bibliografia è molto vasta, si indicano i
principali:
Collins, Teorie sociologiche, Il Mulino,
Bologna, 1988.
Ardirù, Lineamenti di Sociologia Sanitaria,
Angeli, Milano, 2001.
Scott, Le Organizzazioni, Il Mulino, Bologna, 1985.
Passera et. al., Manuale per la ricerca infermieristica, Ambrosiana, Milano, 1995.
Discipline demoetnoantropologiche
• Obiettivi specifici
Attraverso i principali concetti dell’antropologia medica, sviluppare le capacità di
riconoscere e comprendere le differenze
culturali nell’ambito dell’assistenza al
parto, per fornire una assistenza culturalmente sensibile.
339
ostetricia
• Contenuti
I Unità: i concetti principali
Specificità dell’antropologia tra le scienze
umane: il concetto di cultura; le culture
del parto.
Etnocentrismo, relativismo, l’approccio
olistico in antropologia.
Le dinamiche di trasmissione della cultura,
con esempi dall’universo di cura della salute femminile; teorie della globalizzazione.
Il ciclo di vita in prospettiva antropologica; il concetto di antropopoiesi.
L’etnografia nelle organizzazioni sanitarie.
Comprendere come le rappresentazioni
della malattia, del corpo e dei suoi fluidi
abbiano ripercussioni sull’assistenza:
studio di casi (1 ora).
II Unità: dolore e comunicazione
Le componenti culturali del dolore.
Il dolore del corpo tra cultura ed esperienza; gli approcci antropologici al
corpo.
Il dolore del parto in prospettiva antropologica.
III Unità: Culture del parto e globalizzazione
La persona ospedalizzata; le strategie
comunicative; modelli di lettura antropologica per la gestione dei problemi interculturali della gestazione e del parto: studio di casi.
Concetto di rito; i riti di passaggio nel
ciclo di vita; il simbolo nelle strutture
sanitarie e in sala parto; i riti funebri e il
significato culturale della morte.
• Modalità di svolgimento
Lezioni frontali, lavori singoli e di gruppo
su casi.
• Bibliografia
D. Cozzi, D. Nigris, Gesti di cura, Colibrì,
Milano, 1996, capp. 1, 4, 6-8, 14; appendice; fotocopie fornite dal docente.
G. Colombo, F. Pizzini, A. Regalia, Mettere al mondo. La produzione sociale del parto,
Angeli, Milano, 1987.
F. Pizzini, Corpo medico e corpo femminile,
Angeli, 1999.
II anno
CORSO INTEGRATO DI PATOLOGIA
CLINICA, BIOCHIMICA CLINICA,
FISIOPATOLOGIA DELLA
RIPRODUZIONE UMANA
Settori scientifico-disciplinari: MED/05
Patologia clinica, BIO/12 Biochimica
clinica e biologia molecolare clinica,
MED/40 Fisiopatologia della
riproduzione umana
Patologia clinica
• Obiettivi specifici
Acquisizione di concetti di normalità e
patologia.
Apprendimento di alcune omeostasi e
patologie relative.
• Contenuti
Definizione e finalità della Patologia Clinica.
Preparazione del paziente e raccolta dei
materiali biologici (dieta e digiuno, postura e riposo, ritmi biologici, tipo di prelievo, strumenti per il prelievo, anticoagulanti).
Prelievo di altri materiali: liquido cefalorachidiano, sinoviale, pleurico, peritoneale, succo gastrico, feci, urine.
Esami di laboratorio: motivazioni per la
richiesta di un test di laboratorio.
Modalità richiesta analisi (analisi singole,
analisi multiple, profili, esami funzionali
etc., esami in urgenza, esami di screening).
Percorso informativo: identificazione del
paziente e del prelievo. Sistema informativo di laboratorio: dall’identificazione al
referto.
Fase preanalitica: errori preanalitici,
cause e possibili rimedi, criteri di non
accettabilità dei campioni biologici.
Qualità analitica: precisione, accuratezza,
errori di misura, valore predittivo, valori
di riferimento, valori soglia.
Accenni sulle tecniche maggiormente
impiegate per la determinazione dei vari
340
analiti. Metodi diretti ed indiretti.
La Patologia di Laboratorio in alcune
omeostasi.
Profilo idroelettrolitico, idrogenionicoequilibrio acidobase, coagulativo, metabolico glico-lipidico, plasma proteico,
epatico, renale.
• Modalità di svolgimento
Lezioni.
• Bibliografia
Covelli, Spandrio, Zatti, Medicina di Laboratorio, Ed. Sorbona.
Pontieri, Patologia Generale, Piccin.
Biochimica clinica e biologia molecolare
clinica
• Contenuti
Ruolo, limiti e finalità della Biochimica
Clinica. Aspetti analitico-metodologici e
aspetti clinico-diagnostici. Principi di
base della diagnostica di laboratorio. Perché e come usare i tests di laboratorio.
Principali test di funzionalità e per la
valutazione di stati fisiopatologici. Come
eseguire e conservare i prelievi. Principali errori di prelievo. Interpretazione del
referto di laboratorio. Qualità delle misure di laboratorio. Precisione ed accuratezza. Sensibilità e specificità. Intervalli di
riferimento.
Parametri fondamentali compresi
nell’emogramma. Definizione e modalità
di valutazione di: ematocrito, eritrociti,
emoglobina, MCV, MCH, MCHC, RDW
e conteggio reticolociti. Parametri di laboratorio per la diagnosi delle anemie. Parametri di valutazione del metabolismo del
ferro, ferritina, transferrina, sideremia.
Deficit del ferro in gravidanza.
Emodiluizione ed anemie in gravidanza.
Livelli delle diverse emoglobine
dall’embrione all’età adulta. Parametri
diagnostici delle emoglobinopatie. Anemia falciforme. Talassemie. Criteri diagnostici per differenziare il deficit di ferro
ostetricia
dalla talassemia. Parametri diagnostici
delle anemie emolitiche. Sferocitosi ereditaria. Alterazioni enzimi eritrocitari.
Anemie emolitiche immuni. Parametri
diagnostici delle anemie da ridotta produzione di eritrociti. Carenza di vitamina
B12 e folati in gravidanza.
Parametri di laboratorio per il monitoraggio del bilancio idro-elettrolitico. Bilancio
dell’acqua. Bilancio del sodio: ipo- e ipersodiemie. Bilancio del potassio: ipo- e
iperpotassiemie.
Parametri di laboratorio per il monitoraggio dell’equilibrio acido base. Acidosi ed
alcalosi metaboliche e respiratorie.
• Bibliografia
In aggiunta alle fotocopie dei lucidi delle
lezioni testo consigliato:
G. Federici, P. Cipriani, C. Cortese, A.
Fusco, P. Ialongo, C. Milani, Medicina di
Laboratorio, McGraw-Hill.
Fisiopatologia della riproduzione umana
• Obiettivi specifici
L’obiettivo specifico del corso è l’apprendimento dei principi generali della fisiopatologia e patologia della riproduzione
umana con particolare riferimento alle
alterazioni del ciclo mestruale.
• Contenuti
Anomalie della differenziazione sessuale.
Alterazioni mestruali.
Patologia ginecologica endocrina.
Controllo della fertilità.
Patologie del climaterio/menopausa.
Sessualità della donna e della coppia e
sue turbe.
Alimentazione in gravidanza.
ostetricia
CORSO INTEGRATO DI MEDICINA
PRENATALE, PERINATALE E
PATOLOGIA DELLA RIPRODUZIONE
UMANA; NEONATOLOGIA
Settori scientifico-disciplinari: MED/40
Ginecologia e ostetricia, MED/40
Medicina dell’età prenatale, MED/38
Pediatria generale e specialistica,
MED/42 Igiene generale e applicata,
MED/47 Infermieristica speciale
ostetrica, MED/47 Infermieristica
speciale ginecologica
Ginecologia e ostetricia
• Contenuti
Epidemiologia, etiologia e prevenzione
delle malformazioni congenite.
Infezioni in gravidanza.
Epidemiologia, etiologia e procedimenti
diagnostici.
Prelievo di sangue fetale.
Controllo biochimico.
I.V.G.
Terapie farmacologiche materne e fetali:
principi generali.
• Modalità di svolgimento
Lezioni, esercitazioni.
Medicina dell’età prenatale
• Obiettivi specifici
Lo studente, al termine del corso integrato deve aver appreso i principi della medicina prenatale con particolare riferimento
alla diagnosi prenatale e al controllo della
gravidanza a rischio.
• Contenuti
Diagnosi prenatale: clinica e tecniche diagnostiche invasive e non invasive.
Consuelling prenatale.
Incompatibilità materno-fetale.
Controllo della gravidanza:
- cardiotocografia e flussimetria doppler;
- controllo ecografico e profilo biofisico fetale.
• Modalità di svolgimento
Lezioni, esercitazioni.
341
Pediatria generale e specialistica
• Contenuti
Introduzione alla Neonatologia.
Valutazione dell’età gestazionale.
Aspetti demografici, sociali, sanitari, assistenziali dell’evento nascita.
Concetto di neonato a rischio elevato.
Classificazione delle patologie ad esordio
prenatale: malformazioni, disturbi congeniti del metabolismo, etc.
Adattamento cardio-respiratorio neonatale: punteggio di Apgar (interpretazione) e
di Silverman.
Emodinamica neonatale.
Ipossia fetale e Ipossia neonatale: cause
materno, gravidiche, fetali e neonatali.
Riconoscimento e trattamento immediato alla nascita del nato asfittico.
Comunicazione ai genitori della situazione di rischio alla nascita.
Il neonato che dopo la nascita necessita di
trasferimento in unità di terapia intensiva.
Postumi dell’ipossia feto-neonatale a
breve e lungo termine.
Convulsioni neonatali. Trattamento
immediato e riabilitazione.
La patologia della prematurità: malattia
della membrana ialina polmonare; persistenza della circolazione fetale.
Pervietà del dotto arterioso, ipoglicemia e
ipocalcemia neonatale. Problemi di nutrizione del nato.
Ittero neonatale: aspecifico, da isoimmunizzazione, da altre cause.
Malattia emorragica del neonato e anemia del nato a termine e di quello pretermine.
Patologia gastroenterica neonatale.
Patologia delle vie urinarie in età neonatale. Malformazioni urogenitali.
Sviluppo psicomotorio del lattante. Alimenti e diete particolari.
Le infezioni neonatali compresi gli stati
settici.
Malattie infettive perinatali neonatali:
varicella, herpes simplex, Toxo, citomegalovirus.
342
• Modalità di svolgimento
Lezioni, esercitazioni.
• Bibliografia
G. Bucci, G. Marzetti, M. Mendicini, Neonatologia, Il Pensiero Scientifico.
G. Mussa, Pediatria, Edizioni Minerva
Medica.
Igiene generale e applicata
• Contenuti
L’ambiente e i suoi fattori.
Fattori attinenti l’ambiente fisico. L’aria
atmosferica. Il clima. L’acqua.
Acque destinate al consumo umano.
Reflui. Rifiuti solidi. I rifiuti sanitari.
Radiazioni ionizzanti e non ionizzanti.
Fattori attinenti l’ambiente sociale.
Microclima. Inquinamento indoor.
Tossinfezioni alimentari. Le intossicazioni alimentari.
Prevenzione del rischio connesso agli alimenti.
Disinfezione. Sterilizzazione. Disinfestazione.
L’igiene delle mani.
• Modalità di svolgimento
Lezioni frontali.
• Bibliografia
Il materiale verrà distribuito di volta in
volta al termine dell’argomento trattato.
Infermieristica speciale ostetrica
• Obiettivi specifici
Lo studente deve apprendere i principi
generali della patologia della riproduzione umana, incluse l’infertilità e la sterilità
di coppia; deve essere in grado di conoscere le possibili problematiche che possono presentarsi durante e al momento
del parto di un neonato a termine, pretermine e “piccolo per l’epoca gestazionale”;
deve conoscere le linee guida aggiornate
per la diagnosi, il controllo e il trattamento della gravidanza a rischio, per quanto
di competenza ostetrica.
ostetricia
• Contenuti
Al termine del corso lo studente:
- deve essere in grado di riconoscere il
ruolo dell’ostetrica/o nel campo della
tutela della salute della famiglia e l’evoluzione che tale ruolo ha avuto nel tempo; a
quali servizi assistenziali e sociali può
attingere per salvaguardare questo
importo importante diritto;
- deve saper comprendere le funzioni
sociali della famiglia moderna e/o multietnica, le relazioni che si instaurano al
suo interno, i ruoli dei diversi componenti (padre, madre, bambino), le relazioni
sociali extrafamiliari, le modificazioni del
ruolo legate all’evento “nascita” (paternità, maternità), la funzione dell’ostetrica
in questo contesto;
- deve saper comprendere il significato
sociale e culturale della gravidanza, con
particolare riferimento alle motivazioni
che spingono alla gravidanza, ai fattori
sociodemografici, ai pregiudizi sociali e
di classe, all’appartenenza a particolari
gruppi etnici o aree geografiche, all’età;
- deve conoscere quali fattori socioambientali possono arrecare conseguenze al processo di riproduzione e/o essere
pregiudizievoli per la fisiologica evoluzione della gravidanza;
- deve conoscere i principi e i comportamenti psicofisiologici della sessualità
umana e le problematiche sessuali legate
alla riproduzione, all’evoluzione della
gravidanza, al puerperio;
- deve conoscere le modalità di gestione
della consulenza genetica e prenatale
(indicazioni, approccio multidisciplinare,
ecc.), individuare le tecniche utilizzate
per la diagnosi prenatale dei difetti congeniti; qual è il ruolo dell’ostetrica in questo tipo di consulenza;
- deve essere in grado di attuare una corretta valutazione del periodo prenatale,
con particolare riferimento agli aspetti
biofisici e psicosociali della gravidanza
fisiologica; riconoscere, valutare e attuare
ostetricia
le strategie assistenziali relative a patologie e complicanze della gravidanza;
- deve essere in grado di attivare un processo di assistenza ostetrica alla maternità (educazione sanitaria, assistenza prenatale, ecc.) attraverso le sue specifiche
fasi operative: valutazione, diagnosi, programmazione dell’intervento, revisione
degli obiettivi;
- deve essere in grado di supportare la
puerpera per quanto concerne l’avvio
dell’allattamento al seno; fornire indicazioni sulle corrette procedure da attuare
al fine di favorire il mantenimento di un
allattamento ottima le, in considerazione
di quelle che sono le indicazioni promulgate dall’OMS in questo senso;
deve conoscere gli aspetti psicofisiologici
del processo di “bonding” e della rilevanza dell’approccio psicotattile al neonato
(massaggio infantile) al fine di favorire la
relazione madre-bambino, la stimolazione di neonati pretermine, il supporto del
bambino con handicap.
• Modalità di svolgimento
Le lezioni verranno svolte in aula, in
esposizione diretta con l’ausilio di diapositive. Verranno fornite dispense sugli
argomenti trattati. Sono previsti: laboratori dedicati a tematiche specifiche (allattamento al seno, preparazione al parto,
massaggio infantile); attività di ricerca e
approfondimento individuale.
L’esame di valutazione al termine del
corso prevede: una prova orale sugli argomenti trattati (di cui uno a scelta del candidato) e un lavoro di ricerca (cartella di
assistenza ostetrica) elaborato dallo studente (facoltativo).
La docente è sempre a disposizione per
colloqui individuali, previo accordo
telefonico.
Infermieristica speciale ginecologica
• Obiettivi specifici
Alla fine del corso lo studente deve acquisire:
343
Le conoscenze relative ai contenuti del
C.I. rilette all’interno dello specifico della
midwifery;
Un modello teorico di riferimento e un
metodo per sviluppare l’assistenza ostetrica.
Deve, inoltre, essere in grado di:
Identificare gli ambiti di attività dell’ostetrica nella tutela della salute riproduttiva
della donna, della coppia, della famiglia;
Elaborare e utilizzare le conoscenze
dell’area relazionale educativa e tecnica
per l’assistenza ostetrica alla persona e
alla coppia nelle varie fasi della vita e dello
sviluppo della sfera sessuale e riproduttiva;
Pianificare, sviluppare e valutare, appropriate prestazioni assistenziali alla
donna, alla coppia e alla comunità
nell’ambito della prevenzione e della promozione della salute riproduttiva e sessuale;
Identificare i bisogni e i problemi della
donna /della coppia nell’ambito della
funzione riproduttiva in tutte le fasi della
vita e pianificare, sviluppare e valutare
l’assistenza alla donna e alla coppia che
presentano problemi della funzione
riproduttiva.
• Contenuti
I Modulo: La midwifery e la salute sessuale e
riproduttiva
Presentazione del Corso.
I Unità Didattica: L’assistenza ostetricaginecologica: modelli, metodi e strumenti
La midwifery.
Le funzioni dell’ostetrica nella tutela della
salute riproduttiva e sessuale e nell’assistenza alla donna, alla famiglia e i riferimenti normativi (profilo,ordinamenti,
codice deontologico)
L’area materno infantile.
Un modello per l’assistenza ostetrica: il
modello Nanda-Gordon-Carpetito e la
pianificazione dell’assistenza.
Il metodo scientifico e il processo di assi-
344
stenza ostetrica (Midwifery management).
II Unità Didattica: La tutela della salute
riproduttiva e sessuale
La promozione della salute sessuale.
Gli Obiettivi OMS riguardanti la salute
del genere femminile.
La tutela e la promozione della salute nel
Progetto obiettivo materno infantile.
Educazione alla salute.
III Unità Didattica: La sessualità
La sessualità umana e la funzione riproduttiva.
Lo sviluppo della sessualità umana.
Il modello funzionale della sessualità e
della riproduzione.
L’accertamento della funzionalità sessuale e riproduttiva.
Le problematiche assistenziali interculturali.
II Modulo: La promozione e la tutela della
salute sessuale e riproduttiva nella donna e
nella famiglia
IV Unità Didattica: La promozione della
salute nella donna in tutte le fasi della vita
Fisiologia della funzione riproduttiva e
bisogni assistenziali.
La pubertà:
- problematiche assistenziali;
- l’assistenza per la promozione e la tutela della salute nell’adolescente;
- piano di assistenza.
Il climaterio.
L’assistenza per la promozione e il mantenimento della salute della donna in
menopausa.
La famiglia e l’assistenza alla famiglia:
aspetti di interesse ostetrico.
V Unità Didattica: la tutela della salute sessuale e riproduttiva nella donna e nella famiglia
Le infezioni dell’apparato genitale, le
MST e la prevenzione delle Malattie sessualmente trasmesse.
La prevenzione delle neoplasie dell’apparato genitale femminile.
La violenza sessuale.
ostetricia
La funzione educativa e di promozione
della salute sessuale e riproduttiva
dell’ostetrica.
Riferimenti legislativi: Obiettivi OMS per
l’anno 2020; PSN, Progetto obiettivo
materno infantile.
III Modulo: L’assistenza alla donna e alla
coppia con problemi della funzione riproduttiva e sessuale
VI Unità Didattica: l’assistenza alla donna
e alla coppia con problemi della funzione sessuale
I problemi della funzione sessuale e
riproduttiva e la pianificazione dell’assistenza.
Il ciclo mestruale e le sue alterazioni:
aspetti assistenziali.
Piano di assistenza alla donna con Sindrome premestruale (PSM).
VII Unità Didattica: L’assistenza alla
donna, alla coppia e alla famiglia con problemi nell’ambito della sfera riproduttiva
Gli aspetti etici nell’assistenza ai problemi della sfera sessuale e riproduttiva.
Gli aspetti di interesse assistenziale nella
consulenza genetica e nella diagnosi prenatale.
L’assistenza alla donna, alla coppia con
feto che presenta patologia congenita e
che richiede la diagnosi prenatale precoce.
L’assistenza alla coppia infertile.
Piano di assistenza alla coppia infertile.
L’assistenza alla donna, alla coppia per la
contraccezione.
La contraccezione: aspetti clinici e assistenziali.
Piano di assistenza alla donna, alla coppia
che richiede una consulenza in merito
alla contraccezione
L’interruzione clinica della gravidanza:
Considerazioni etiche e assistenziali
L’assistenza nell’interruzione clinica
della gravidanza (art 4 e art 6) - Piano di
assistenza.
Riferimenti legislativi: Legge 194/78,
Legge 405/ 1975, Progetto obiettivo
materno infantile.
345
ostetricia
VIII Unità Didattica: I problemi della funzione riproduttiva e sessuale nell’assistenza
interculturale
L’assistenza interculturale.
La comunicazione.
Problematiche assistenziali.
• Modalità di svolgimento
Lezione partecipata:
- lavoro a piccoli gruppi su analisi di casi
con produzione di piani di assistenza e
approfondimento dei contenuti teorici in
plenaria;
- presentazione di problemi con seduta di
ragionamento diagnostico;
- lavoro individuale/di gruppo di ricerca
bibliografica e documentazione, con
discussione in aula;
- PBL.
• Bibliografia
P. Di Giacomo, L. Rigon, Assistenza infermieristica e ostetrica in area materno infantile, CEA, Milano, 2002.
J.M. Wilkinson, Diagnosi infermieristiche
con Nic e Noc, CEA, Milano, 2004.
M. Guana, F. Lucchini, Da Arte e scienza
della midwifery, CIC, Bologna, 1996,
capp. 11, 14.
Martin, Reeder, Il nursing della maternità,
1987, XVI ed. americana, 1991, Piccin,
Padova, capp. 4-5, 13-16.
Requisiti e raccomandazioni per l’assistenza
perinatale in Italia, a cura della Società Italiana di Medicina Perinatale, 1999,
Pescetto, Pecorari, De Cecco, Ragni,
Manuale di Ginecologia e Ostetricia, voll. 12, SEU, 2001.
www.gimbe.org
www.saperidoc.it
www.Carlobulletti.it
Un elenco bibliografico ragionato per
argomenti e ulteriore documentazione
bibliografica sarà fornito dalla docente
durante lo svolgimento del corso.
Bibliografia di approfondimento
Sarà fornita insieme al programma
all’inizio delle lezioni.
CORSO INTEGRATO DI SCIENZE
MEDICO CHIRURGICHE E
INTERDISCIPLINARI CLINICHE DI
INTERESSE OSTETRICOGINECOLOGICO E SCIENZE
OSTETRICHE
Settori scientifico-disciplinari: MED/18
Chirurgia generale, MED/41
Anestesiologia, MED/47 Scienze
infermieristiche ostetrico-ginecologiche,
MED/24 Urologia; MED/40 Ginecologia
e Ostetricia
Chirurgia generale
• Obiettivi specifici
Descrizione delle manifestazioni cliniche
e dei meccanismi fisiopatologici delle
patologie chirurgiche più frequenti nelle
strutture sanitarie.
Definizione delle caratteristiche dell’assistenza del paziente chirurgico e delle specifiche competenze e responsabilità del
personale non medico durante la fase pre
e postoperatoria.
• Contenuti
Il paziente chirurgico.
Semeiotica dell’addome.
Addome acuto.
Occlusione intestinale.
Appendicite acuta e sue diagnosi differenziali.
Argomenti di proctologia (Emorroidi,
ragadi anali, fistole ed ascessi perianali).
Tumori del retto e del colon.
Patologia venosa degli arti inferiori (varici essenziali e secondarie, trombosi venosa profonda, malattia tromboembolica).
Traumi chiusi e aperti dell’addome e del
torace.
Shock emorragico.
Ferite chirurgiche: gestione e complicanze (infezioni).
Drenaggi addominali e toracici.
(In corsivo le lezioni da integrare con
expertise infermieristiche).
• Modalità di svolgimento
Lezione.
346
Lezione integrata da personale infermieristico.
Esercitazioni in reparto chirurgico.
• Bibliografia
Testo consigliato
Manuale di patologia chirurgica e assistenza infermieristica, EdiSES.
Dispensa a cura del docente.
Anestesiologia
• Contenuti
Preparazione preoperatoria della paziente.
Preparazione sala operatoria e macchine
di anestesia. Monitoraggio in anestesia
invasivo e non-invasivo.
Anestesia generale.
Generalità. Farmaci e anestesia generale.
Posture in anestesia.
Intubazione tracheale: indicazioni, materiali, principi di tecnica.
Tempi anestesiologici: induzione, intubazione, mantenimento, risveglio, estubazione.
Complicanze dell’anestesia generale
intra e postoperatorie.
Anestesia locoregionale: anestesia subaracnoidea e epidurale.
Generalità, indicazioni, farmaci.
Principi di tecnica.
Complicanze anestesia locoregionale
intra e postoperatorie.
Monitoraggio postoperatorio e Terapia
antalgica.
Anestesia in gravidanza per chirurgia
non ostetrica.
Partoanalgesia.
Preparazione della paziente.
Principi e tecniche. Farmaci. Monitoraggio.
Problematiche in corso di partoanalgesia.
Rianimazione.
Principi di rianimazione cardiopolmonare e defibrillazione precoce in ostetricia.
Shock.
Generalità, fisiopatologia, clinica. Princi-
ostetricia
pi di trattamento e gestione delle principali cause di shock in ostetricia.
Insufficienza respiratoria.
Generalità, fisiopatologia, clinica. Monitoraggio. Trattamento delle principali
cause di insufficienza respiratoria in ostetricia.
Scienze infermieristiche ostetrico-ginecologiche
• Obiettivi specifici
Il corso intende fornire le competenze
comportamentali e decisionali utili a pianificare, gestire e valutare l’intervento
assistenziale nell’ambito della chirurgia
ostetrico-ginecologica e della prevenzione, rieducazione e riabilitazione del
piano perineale.
• Contenuti
Metodiche di sterilizzazione, agenti sterilizzanti, agenti disinfettanti.
Sistemi di sterilizzazione.
Meccanismi di azione ed uso dei principali antisettici e disinfettanti.
Preparazione e confezionamento del
materiale da sterilizzare.
Linee guida per la gestione del materiale
da sterilizzare.
Lo strumentario chirurgico: caratteristiche generali e tipi fondamentali di strumenti.
Linee guida per la manutenzione degli
strumenti chirurgici.
Il personale: protocolli comportamentali.
Preparazione del campo operatorio e
linee guida per la prevenzione del rischio
infettivo.
Assistenza preoperatoria al paziente sottoposto a intervento chirurgico.
Linee guida per l’assistenza in sala operatoria.
La scheda infermieristica.
La preparazione del paziente sottoposto a
intervento chirurgico.
Cura della ferita chirurgica.
Linee guida per la prevenzione delle infe-
347
ostetricia
zioni del sito chirurgico.
Protocollo per la gestione delle ferite chirurgiche.
Cura dei dispositivi intravascolari.
Linee guida per la gestione dei cateteri
venosi centrali e periferici.
Cenni delle principali indicazioni chirurgiche ostetriche e ginecologiche.
Assistenza alla paziente sottoposta ad
intervento chirurgico ginecologico ed
ostetrico.
Il pavimento pelvico e le sue funzioni.
Modificazioni fisiologiche indotte dalla
gravidanza e dal parto.
Valutazione clinica del perineo.
Educazione perineale in gravidanza.
Linee guida per la prevenzione delle problematiche uro-ginecologiche in travaglio
di parto.
Rieducazione perineale in puerperio e
protocolli di assistenza.
Ruolo dell’ostetrica nella promozione
della salute perineale della donna.
• Modalità di svolgimento
Lezioni ed esercitazioni.
Urologia
• Contenuti
Nozioni fondamentali di fisiopatologia
urologica di pertinenza ostetrico-ginecologica:
Anatomia dell’apparato urinario;
Segni e sintomi relativi a patologie
dell’apparato urinario;
Diagnostica per immagini di pertinenza
urologica;
Infezioni urinarie in gravidanza;
Urolitiasi in gravidanza;
Patologie ureterali (stenosi, reflusso);
Incontinenza urinaria;
Insufficienza renale acuta e cronica;
• Modalità di svolgimento
Lezioni ed esercitazioni.
• Bibliografia
E.A. Tanagho, J.W. McAninch, Smith’s
General Urology, XVI ed., Appleton &
Lange Publishers, Piccin (per l’Italia),
2003.
Ginecologia e ostetricia
• Obiettivi specifici
Al termine del corso lo studente deve
conoscere i concetti generali sulla problematica della sterilità di coppia con orientamenti sui livelli terapeutici.
• Contenuti
Sterilità di coppia. Fisiopatogenesi femminile e maschile. Iter diagnostico. Indirizzi terapeutici.
Metodiche di fecondazione assistita.
• Modalità di svolgimento
Lezioni e discussioni.
Bibliografia
C. Flamigni et al., La sterilità femminile, La
Nuova Italia Scientifica.
E. Cittadini et al., La sterilità maschile, La
Nuova Italia Scientifica.
A.R. Genazzani, F. Petraglia, Endocrinologia Ginecologica Clinica e Sterilità, Centro
Scientifico Internazionale.
Fisiopatologia della riproduzione umana e
tecnologie della riproduzione assistita,
Manuale dei Corsi Permanenti di Perfezionamento, edito da R. Palermo, E. Cefalù.
348
CORSO INTEGRATO DI MEDICINA
PREVENTIVA, EDUCAZIONE
SANITARIA, PUERICULTURA
NELL’AMBITO DELLA SALUTE
SESSUALE E RIPRODUTTIVA
Settori scientifico-disciplinari: MED/47
Infermieristica speciale ostetrica,
MED/47 Organizzazione della
professione, MED/42 Igiene generale e
applicata, MED/35 Malattie cutanee e
veneree, MED/44 Medicina del lavoro,
MED/38 Pediatria generale e
specialistica, MED/13 Endocrinologia
Infermieristica speciale ostetrica
• Contenuti
Lo stato di benessere bio-psico-sociale;
concetto di salute e di malattia; la prevenzione: primaria, secondaria, terziaria; la
pedagogia nella professione ostetrica; il
formatore, l’animatore ostetrica/o: le sue
caratteristiche; il processo di insegnamento/apprendimento applicato all’ostetricia, ginecologia e neonatologia; la valutazione nella formazione; metodi di
divulgazione (mezzi di informazione e
comunicazione); organizzazione dei
corsi di informazione/educazione per
l’utenza; La rete dei servizi ostetrici preposti all’educazione/prevenzione.
Organizzazione della professione
• Obiettivi specifici
Al termine del corso integrato lo studente
deve:
Conoscere le patologie infettive;
Saper usare i protocolli di prevenzione;
Gestire in autonomia le informazioni e le
istruzioni di Ed. San.;
Essere autonomo nella pratica dei protocolli preventivi di oncologia ginecologica.
• Contenuti
Promozione della salute: concetti, pratica
e applicazioni.
Protocolli di prevenzione per la gravida,
la coppia e il neonato: patologie infettive e
MST.
ostetricia
Ed. San. del singolo, della coppia, della
comunità.
Sceening ginecologici-oncologici: iter per
l’esecuzione del pap-test. Panoramiche.
• Modalità di svolgimento
Lezione con supporto di lucidi, diapositive, manifesti.
Lavori di gruppo su casi reali con brain
storming.
Utilizzo di strumenti (speculum, spatole,
vetrini, ...) per apprendere modalità di
lavoro.
Consegna dispense.
• Bibliografia
Guida all’esercizio della professione di Ostetrica/o, Ed. Medico Scientifiche, Torino.
J.J. Guilbert, Guida pedagogica per il personale sanitario, Ed. dal Sud, www.dalsud.it
Scienze infermieristiche ostetrico-ginecologiche
• Obiettivi specifici
Al termine del corso lo studente deve aver
acquisito le nozioni principali dell’ esame
ultrasonografico come eseguire correttamente una scansione della camera gestazionale, una biometria fetale individuando i punti di repere anatomici per ottenere informazioni sull’evoluzione della gravidanza.
Lettura ed interpretazione delle immagini ecografiche.
• Contenuti
Basi fisiche degli ultrasuoni.
Semeiotica ecografia nella fisiologia del
primo trimestre di gravidanza.
Anatomia e biometria ecografia dell’estremo cefalico, apparato gastro-enterico,
scheletrico e dei vari organi evidenziabili
ecograficamente nei tre trimestri di gravidanza.
Lettura ed interpretazione delle immagini ecografiche, dell’anatomia del feto e
degli annessi fetali.
ostetricia
Disposizione dati biometrici fetali sulle
curve di crescita e stima peso fetale.
L’utilizzo della tecnica ecografia per valutare la capacità pelvica e determinazione
dei rapporti feto-pelvici durante il travaglio.
Diagnosi di posizione della parte presentata
L’ecogragia trans-perineale per valutare
l’impegno, l’angolo di progressione della
parte presentata
e la rotazione interna durante il travaglio
di parto.
• Modalita di svolgimento
Lezioni, esercitazioni (con utilizzo di
apparecchio ecografico), analisi di casi clinici su proiezioni di immagini ecografiche.
• Bibliografia
F.A. Catione, A. Ianniruberto, Il feto per
immagini. Testo atlante di ecografia ostetrica, CIC Edizioni Internazionali, 1987.
Akmal, Tsoi, Howard et al., Investigation
of occiput posterior delivery by intrapartum
sonography, Ultrasound Obstet Gynecol,
2004, 24, 425-428.
Akmal, Tsoi, Kametas et al., Intrapartum
sonography to determine fetal head position,
The Journal of Maternal-Fetal and Neonatal Medicine, 2002, 12, 172-177
Arduini, Trattato di ecografia in ostetricia e
ginecologia, Paletto, 1997.
Arduini, Trattato di ecografia in ostetricia e
ginecologia, Paletto, 2002.
Igiene generale e applicata
• Obiettivi specifici
Raggiungere una buona conoscenza della
normativa di riferimento.
Raggiungere una buona conoscenza
dell’assetto organizzativo delle Aziende
sanitarie regionali.
Raggiungere una discreta conoscenza
degli strumenti di programmazione strategica.
349
Raggiungere una buona conoscenza della
terminologia e dei metodi della programmazione operativa.
• Contenuti
Il sistema sanitario italiano (nozioni).
Il sistema sanitario regionale: le leggi istitutive di riferimento, documenti di programmazione, criteri di finanziamento,
assetti organizzativi.
Aziende per i servizi sanitari.
Anatomia: strutture operative, dipartimenti, unità operative, servizi, ecc.
Fisiologia: i meccanismi operativi.
La programmazione strategica: il piano
sanitario nazionale, le leggi di programmazione regionale, il primo piano di
intervento a medio termine, i piani nazionali e regionali di settore.
La programmazione operativa: il sistema
di budget per responsabilizzare, per programmare, per gestire.
• Modalità di svolgimento
Lezioni e lavoro di gruppo.
Lezioni e laboratorio.
Simulazione della programmazione operativa di un’attività rivolta alla tutela della
salute della donna.
• Bibliografia
Quadro legislativo (Leggi nazionali, leggi
regionali, Decreti Presidenza Consiglio
dei Ministri, Delibere della Giunta Regionale del F.V.G.).
A. Donzelli, Sistemi Sanitari a confronto,
Franco Angeli, 1997.
P.O. Achard, Economia e organizzazione
delle imprese sanitarie, Franco Angeli.
1999.
Malattie cutanee e veneree
• Obiettivi specifici
Presentare una panoramica delle principali malattie dermatologiche e veneree,
focalizzando l’attenzione sulle dermatosi
della gravidanza.
350
• Contenuti
Anatomia e fisiologia della cute.
Semeiotica dermatologica.
Dermatiti da microrganismi.
Orticaria.
Acne.
Eczemi.
Psoriasi.
Patologie cutanee da farmaci.
Malattie bollose ed immunitarie.
Neoplasie cutanee.
Malattie veneree.
Genodermatosi.
Dermatosi della gravidanza.
• Modalità di svolgimento
Parte teorica: lezioni.
Parte pratica: frequenza della Clinica
Dermatologica.
• Bibliografia
T. Cainelli, A. Giannetti, A. Rebora,
Manuale di Dermatologia Medica e Chirurgica, I ed., McGraw-Hill, 1997.
R.H. Champion, J.L. Burton, D.A. Burns,
S.M. Breathnach, Textbook of Dermatology, VI ed., Blackwell Scientific Publications, 1998.
ostetricia
ri, Ed. Sorbona.
L. Ambrosi,V. Foà, Trattato di Medicina
del Lavoro, UTET.
G. Chiappino, M. Tomasini, Medicina del
Lavoro, Ed. Cortina.
E. Sartorelli, Medicina del Lavoro, Piccin.
G. Scansetti, P.G. Piolatto, G. Perrelli,
Medicina del Lavoro, Ed. Minerva Medica.
A. Sertoli, Dermatologia Allergologica Professionale, Il Pensiero Scientifico E.
R. Binetti, I. Marcello, G. Zapponi, Le
Sostanze Cancerogene nell’Ambiente di
Lavoro, Ed. EPC.
C. Marmo, A. Di Agostino, C. Melino, I
Tumori Professionali, Ed. SEU
Pediatria generale e specialistica
• Obiettivi specifici
Sviluppare conoscenze teoriche e abilità
pratiche nella prevenzione/educazione
alla salute nell’area materno-infantile.
• Contenuti
L’evoluzione del concetto di salute e la
tutela della salute come impegno a valenza strategica del Servizio Sanitario. La
salute come sistema complesso. Le tecniche di promozione della salute. La pediatria di comunità. La prevenzione della
malattia. La prevenzione del disagio relazionale. Stato dell’arte e nuove frontiere
della prevenzione.
Medicina del lavoro
• Contenuti
Igiene del lavoro: origine e sviluppo storico.
Soluzioni legislative in Medicina del lavoro.
Fattori di rischio: classificazione.
Metodo di studio della nocività di un
ambiente di lavoro.
Fattori di rischio in ambito sanitario
(rischi chimici, fisici, biologici, ergonomici, psichici).
• Bibliografia
G. Biasini, La pediatria di comunità.
Rutter, Rutter, L’arco della vita.
Scabini, L’organizzazione famiglia tra crisi
e sviluppo.
• Bibliografia
Appunti dalle lezioni.
F. Gobba, D. Sali, Rischi professionali in
ambito ospedaliero, McGraw-Hill.
P. Di Giulio, G. Pianosi, I rischi ospedalie-
Endocrinologia
• Obiettivi specifici
Alla fine del corso lo studente dovrebbe
essere in grado di:
capire il ruolo ed i principali meccanismi
• Modalità di svolgimento
Lezione frontale e lavoro di gruppo.
351
ostetricia
fisiologici dei sistemi di controllo endocrino;
conoscere la fisiopatologia e le manifestazioni patologiche dei principali disordini
endocrino-metabolici, in particolare quelli correlati alla gravidanza e al puerperio;
comprendere le tecniche diagnostiche e
terapeutiche applicate alla patologia
endocrina in gravidanza.
• Contenuti
principi di endocrinologia
l’ipotalamo e l’ipofisi; controllo ipofisario
di gonadi, corticosurrene, tiroide;
il diabete mellito; diabete e gravidanza;
la tiroide; tiroide e gravidanza;
fisiologia e patologia delle ghiandole surrenali e delle paratiroidi; ipertensione di
origine endocrina, iperprolattinemia.
• Modalità di svolgimento
Prevalenza di lezioni frontali; esercitazioni su casi clinici simulati.
• Bibliografia
Pescetto et al., Manuale di Clinica ostetrica
e ginecologica, Soc. Ed. Universo.
G. Faglia, Malattie del sistema endocrino e
del metabolismo, McGraw-Hill.
CORSO INTEGRATO DI ASSISTENZA
AL PARTO, PUERICULTURA,
FISIOPATOLOGIA DEL PUERPERIO,
PEDIATRIA
Settori scientifico-disciplinari: MED/40
Ginecologia e ostetricia, MED/40
Medicina dell’età prenatale, MED/38
Pediatria generale e specialistica,
MED/47 Infermieristica speciale
ostetrica, MED/47 Infermieristica
speciale ginecologica, MED/47
Organizzazione della professione,
MED/49 Scienze tecniche e dietetiche
Ginecologia e ostetricia
• Obiettivi specifici
Al termine del corso lo studente deve:
acquisire capacità diagnostiche circa
l’evento parto; acquisire metodologie e
tecnologie per la gestione del parto ed il
controllo del benessere fetale.
• Contenuti
Fisiologia del parto: cause e fattori del
parto.
fenomeni del parto.
Evoluzione clinica del travaglio e del
parto fisiologici: pretravaglio, periodo
prodromico.
Travaglio.
Parto.
Diagnostica nel travaglio di parto.
Secondamento e post-partum.
Metodologia di controllo del benessere
fetale nel travaglio e nel parto.
Patologia del parto: distocie del canale del
parto.
Distocie dinamiche.
Distocie fetali.
Patologia del secondamento e del postpartum.
• Modalità di svolgimento
Lezioni ed esercitazioni.
• Bibliografia
Pescetto et al., Manuale di Clinica ostetrica
e ginecologica, Soc. Ed. Universo.
Medicina dell’età prenatale
• Obiettivi specifici
Al termine del corso lo studente deve aver
acquisito conoscenze circa la fisiopatologia del puerperio e dei principali parametri di valutazione.
• Contenuti
Puerperio e lattazione: generalità.
Fenomeni locali del puerperio.
Fenomeni generali del puerperio.
Endocrinologia del puerperio.
Biologia e clinica della lattazione.
Patologia del puerperio e dell’allattamento:generalità.
352
Patologia puerperale traumatica.
Patologia puerperale infettiva.
Metrorragia del puerperio.
Malattie tromboemboliche in puerperio.
Altre malattie in puerperio.
• Modalità di svolgimento
Lezioni ed esercitazioni
• Bibliografia
Candiani, Danesino, Gastaldi, La Clinica
Ostetrica e Ginecologica, Masson.
Pediatria generale e specialistica
• Contenuti
Il momento della nascita. Incontro del
bambino sognato con i genitori. La “cura”
dei genitori. Comunicazione con i genitori di bambini con problemi. Assistenza in
sala parto. Bouding con la madre. Punteggio di Apgar.
Igiene della cute del neonato. Riscaldamento del pretermine. Piccoli problemi
della pelle. Detergenti per la cute. Eritema da pannolino. Feci del neonato.
Esame obiettivo del neonato al nido.
Valutazione della età gestazionale clinica.
Esame neurologico. Cefaloematoma.
Criteri morfologici e neurologici per la
valutazione dell’età gestazionale. Esame
obiettivo del neonato.
Spina bifida. Traumatismi ostetrici. Paralisi del plesso brachiale. Latte materno:
composizione. Variazioni nell’arco della
poppata e della giornata.
Comunicazione con la madre che allatta
al seno. Valutazione della poppata.
Modalità dell’attaccamento al seno. Il
bambino che non cresce. Effetti negativi
dell’ingorgo. Mastite. Differenze tra
Mastite e ingorgo e loro terapia. Massaggio ossitocinico. Spremitura e conservazione del latte materno.
• Modalità di svolgimento
Lezioni ed esercitazioni.
ostetricia
Infermieristica speciale ostetrica
• Obiettivi specifici
A conclusione dell’iter didattico del presente settore scientifico disciplinare lo
studente deve aver appreso la nomenclatura ostetrica ed il suo significato.
Deve aver approfondito, inoltre, i concetti
relativi al processo di assistenza ostetrica
al travaglio e parto fisiologici; deve aver
appreso le competenze dell’ostetrica
nell’assistenza al travaglio e parto fisiologici che garantiscano il benessere fetale e
riconoscere i fattori di rischio.
• Contenuti
La nomenclatura ostetrica, la centralità
della donna nel parto, il processo di assistenza ostetrica al travaglio fisiologico:
fase di accertamento (accoglienza della
gravida, raccolta dati, diagnosi di travaglio, rilevazione dei bisogni della partoriente, del feto e della coppia), fase di pianificazione e realizzazione (soddisfare i
bisogni della sfera fisica, soddisfare i
bisogni della sfera psico-sociale, la registrazione dei dati rilevati e l’uso della cartella ostetrica, il partogramma, la rilevazione precoce di anomalie materno/fetali, analisi delle procedure abituali dell’assistenza in sala parto, il dolore, la predisposizione dell’unità travaglio, parto) il processo di assistenza ostetrica nei vari
periodi del parto (il periodo prodromico,
il periodo dilatante, il periodo di transizione, il periodo espulsivo), l’episiotomia,
le lacerazioni del canale molle del parto,
prime cure al neonato, periodo del secondamento, periodo del post-partum, fase
di valutazione.
• Modalità di svolgimento
Lezioni, esercitazioni, lavori di gruppo e
laboratorio.
• Bibliografia
H.Oxorn, W.R. Foote, Il Parto, Piccin.
F. Forgiane, A.G. Pecoraio, Guida pratica
ostetricia
all’ecografia in ostetricia e ginecologia, Edizioni Ulisse.
Manuale dell’ostetrica di Myles, Edi Ermes,
Milano, 1995.
Martin, Reeder, Il nursing della maternità,
XVI ed. americana, 1987, Piccin, Padova,
1991.
A. Robertson, L’ostetrica e l’arte del sostegno durante il parto, McGraw-Hill
E.R. Buckley, La qualità nell’assistenza
ostetrica, McGraw-Hill.
J. Balaskos, Manuale del parto attivo, Edizioni Red.
Infermieristica speciale ginecologica
• Obiettivi specifici
Al termine del corso integrato lo studente
deve aver acquisito le conoscenze per la
gestione del parto anche in luoghi diversi
da quelli tradizionali e le norme giuridiche che salvaguardano la partoriente.
• Contenuti
La nascita e l’assistenza alternativa: orientamenti internazionali, europei, italiani e
regionali.
Normative nazionali e regionali sulla
maternità.
I luoghi del parto, la medicalizzazione
dell’evento nascita, l’umanizzazione
dell’evento nascita Parto naturale, Parto
attivo, Parto spontaneo, l’assistenza
dell’ostetrica a domicilio e nella casa da
parto, la gestione degli strumenti operativi nell’assistenza al parto, le scritturazioni dell’ostetrica.
• Modalità di svolgimento
Lezioni, esercitazioni e lavori di gruppo.
• Bibliografia
R. Bennet, L. Brown, Manuale dell’ostetrica di Myles, Edi Ermes Editore.
Estratti legislativi inerenti la professione.
Organizzazione della professione
• Contenuti
Strumenti di organizzazione della profes-
353
sione: progettazione, elaborazione, applicazione nelle realtà operative e revisione.
Segni e sintomi della gravidanza.
Visite:
- prenatali;
- del I, II, III trimestre.
Gravidanza oltre il termine.
Travaglio prolungato.
Strumenti chirurgici.
Preparazione del tavolo operatorio e del
tavolo-servitore (parto/sutura).
Laboratorio di esercitazione pratica.
Puerperio.
Assistenza alla madre ed al neonato.
Dolore perineale.
Allattamento al seno.
Sintomi mammari in donne che non
allattano.
Assistenza alla donna dopo un evento luttuoso.
Quando finisce la competenza ostetrica.
• Bibliografia
G. Santoni, L. Sgariboldi, Ostetricia e
Ginecologia, Ed. Sorbona, Milano.
A. Allegra, Ostetricia e Ginecologia,
McGraw-Hill.
M. Enkin et al, Assistenza alla Gravidanza
e al Parto, Ed. Red.
Reeder, Martin, Nursing della maternità,
Piccin.
Myles, Manuale dell’ostetrica, Edi Ermes
Editore.
Scienze tecniche e dietetiche
• Contenuti
Linee guida per la pianificazione dell’alimentazione e la promozione della salute.
Linee guida per una sana alimentazione
italiana
- Direttive emanate dall’Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione assieme al Ministero delle Politiche
Agricole e Forestali.
Livelli di assunzione raccomandati di
energia e nutrienti.
- Fabbisogno di energia, proteine, lipidi,
354
glucidi, fibre, vitamine e sali minerali.
Etichettatura degli alimenti:
- Come leggere e interpretare le etichette
alimentari.
La nutrizione nel ciclo della vita.
Alimentazione della donna in gravidanza:
- Gravidanza normale;
- Gravidanza con diabete tipo 1 e diabete
gestazionale;
- Gravidanza nell’adolescente e nell’obesa.
Alimentazione della donna nell’allattamento.
Alimentazione della donna in menopausa.
Alimentazione nel divezzamento:
- Caratteristiche e fabbisogni nutrizionali.
Alimentazione del bambino da 1-3 anni:
- Caratteristiche e fabbisogni nutrizionali.
Alimentazione del bambino da 4-10 anni:
- Caratteristiche e fabbisogni nutrizionali.
Alimentazione dell’adolescente:
- Caratteristiche e fabbisogni nutrizionali.
Situazioni particolari.
Intolleranze alimentari:
- Intolleranza al lattosio;
- Intolleranza al glutine.
• Bibliografia
Dietologia: il manuale della Mayo Clinic,
Centro Scientifico Editore.
Linee guida per una sana alimentazione
Italiana, revisione 1997, Istituto Nazionale della nutrizione.
Linee guida dell’American Diabetes Association, 2003.
Conoscenze attuali in Nutrizione, Piccin
Nuova Libraria.
Tabelle di composizione degli alimenti,
aggiornamento 2000, Istituto Nazionale
di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione.
F. Fidanza, Valutazione dello stato di nutri-
ostetricia
zione e rilevamento dei consumi alimentari,
Gnocchi Ed.
Livelli di Assunzione Raccomandati di
Energia e Nutrienti per la Popolazione Italiana, revisione 1996.
CORSO INTEGRATO DI
METODOLOGIA SCIENTIFICA E
DELLA RICERCA APPLICATA A
GINECOLOGIA E OSTETRICIA
Settori scientifico-disciplinari: MED/47
Scienze infermieristiche ostetricoginecologiche, MED/40 Ginecologia ed
ostetricia, SECS-S/02 Statistica per la
ricerca sperimentale e tecnologica
Scienze infermieristiche ostetrico-ginecologiche
• Obiettivi specifici
Saper utilizzare la metodologia per la
ricerca.
Saper impostare un progetto di ricerca.
Saper valutare i risultati di una ricerca.
Saper implementare i risultati di una
ricerca.
Saper ricercare dati, revisioni, bibliografie, risultati in rete.
• Contenuti
Approccio scientifico al processo di ricerca.
Il progetto di ricerca.
Il processo di ricerca.
Metodi per la raccolta ed analisi dei dati.
La valutazione dei risultati.
Qualità della ricerca e ricerca per il
miglioramento della qualità.
Med-line, banche dati, ricerca bibliografica.
• Modalità di svolgimento
Lezioni, lavori di gruppo ed esercitazioni.
• Bibliografia
G. LoBiondo, J Haber, Metodologia della
ricerca infermieristica, McGraw-Hill.
355
ostetricia
E. Cluett, R. Bluff, Research in midwifery,
Baillière Tindaal Editor.
R. Bennet, L. Brown, Manuale dell’ostetrica di Myles, Edi Ermes Editore.
Ginecologia ed ostetricia
• Obiettivi specifici
Identificazione di una metodologia scientifica applicata alla patologia ostetrica.
• Contenuti
Parto pretermine.
Preeclampsia.
Travaglio di parto.
Metrorragia del 3° trimestre.
• Modalità di svolgimento
Lezione teorica, lavoro di gruppo.
• Bibliografia
Willimans Obstetrics.
Riviste internazionali di ostetricia e ginecologia.
Materiale didattico fornito dal docente.
Statistica per la ricerca sperimentale e tecnologica
• Obiettivi specifici
Fornire allo studente strumenti per gestire la variabilità e l’incertezza legata alla
natura probabilistica delle scienze mediche.
Sviluppare la capacità di comprendere e
valutare criticamente la letteratura medica ed epidemiologica nei suoi aspetti
metodologico-statistici.
• Contenuti
Concetto di inferenza.
Concetto di campione.
Variabile causale.
Distribuzione Normale.
Distribuzione Binomiale.
Stima dei parametri. Stima intervallare.
Intervalli di confidenza
Statistica z e statistica t.
Intervallo di confidenza per la media
campionaria.
Intervallo di confidenza per una proporzione.
Verifica d’ipotesi
Formulazione delle ipotesi.
Regione di accettazione e regione di rifiuto.
Test a 1 o 2 code.
Il p-value.
T test.
Test X2.
• Modalità di svolgimento
Lezioni frontali, esercitazioni
• Bibliografia
Bossi, Cortinovis, Duca, Ma rubini, Introduzione alla Statistica Medica, La Nuova
Italia Scientifica.
Colton, Statistica in Medicina, Piccin.
356
ostetricia
III anno
CORSO INTEGRATO DI PATOLOGIA
OSTETRICA E GINECOLOGICA,
PRIMO SOCCORSO
Settori scientifico-disciplinari: BIO/14
Farmacologia, MED/38 Pediatria
generale e specialistica, MED/18
Chirurgia generale, MED/41
Anestesiologia, MED/45 Scienze
infermieristiche generali cliniche e
pediatriche, MED/47 Infermieristica
speciale ostetrica, MED/47
Infermieristica speciale ginecologica,
MED/40 Ginecologia e ostetricia
Farmacologia
• Obiettivi specifici
Apprendimento delle nozioni fondamentali relative a meccanismo d’azione, efficacia, tossicità, impiego clinico e controindicazioni delle principali classi di
farmaci, con particolare riferimento ai
farmaci di pertinenza ostetrico-ginecologica.
• Contenuti
Ossitocici (ossitocina, prostaglandine,
alcaloidi della segale cornuta).
Tocolitici (agonisti beta-2 adrenergici).
Gonadotropine ipofisarie e corionica.
Estrogeni e progestinici.
Analgesici (narcotici e FANS).
Antiasmatici.
Anticolinergici.
Antiistaminici (anti H1).
Apparato cardiovascolare (inotropi, antipertensivi, antianginosi, antiaritmici,
anticoagulanti, antitrombotici, diuretici).
Apparato gastroenterico (antiemetici,
antiulcera, antidiarroici, purganti).
Chemioterapia (antibiotici, antitubercolari, antifungini, antineoplastici).
Endocrinofarmacologia (insulina, antidiabetici orali, ormoni tiroidei, aldosterone, corticosteroidi).
Farmaci contro le malattie metaboliche
(antigottosi, antianemici).
Farmaci antidislipidemici (statine, fibrati, resine).
Interferoni.
Neuropsicofarmaci (antiepilettici, ansiolitici, antidepressivi, antipsicotici, antiparkinsoniani).
• Modalità di svolgimento
Lezioni.
• Bibliografia
M. Furlanut, Farmacologia generale e clinica per le lauree triennali, Piccin, Padova,
2004.
Pediatria generale e specialistica
• Obiettivi specifici
Trasmettere conoscenze sullo sviluppo e
crescita del bambino, sulla patologia
pediatrica e sulle misure di prevenzione.
• Contenuti
Alimentazione, allergia alimentare e
respiratoria, infezioni respiratorie, ipertrofia adenoidea e tonsillare, malattie
esantematiche, vaccinazioni, infezioni
urinarie e reflusso vescico-ureterale, sviluppo neurologico e psicomotorio, convulsioni febbrili ed epilessia, meningiti,
encefaliti, diarrea acuta e cronica, malattia celiaca, colon irritabile, stipsi, vomito,
stenosi ipertrofica del piloro, reflusso
gastro-esofageo.
• Modalità di svolgimento
Lezioni, esercitazioni pratiche di metodiche diagnostiche semplici e comuni.
Esercitazione iconografica sulle malattie
esantematiche.
• Bibliografia
E. Cacciari, F. Panizon, Principi e pratica
di pediatria, Monduzzi.
L. Vito, Mamma e lattante, Silvona.
Chirurgia generale
• Contenuti
Malattia di Crohn.
ostetricia
Rettocolite Ulcerosa.
Megacolon tossico.
Dolore addominale cronico.
Neoplasie del colon.
Emorragie del tratto gastroenterico.
Neoplasie polmonari.
• Modalità di svolgimento
Lezioni.
• Bibliografia
Fegiz, Manuale di Chirurgia generale.
Gallone, Manuale di fisiopatologia chirurgica.
Anestesiologia
• Contenuti
Preeclampsia grave.
Fisiopatologia. Diagnosi. Monitoraggio e
trattamento.
Complicanze: crisi eclamptica, crisi ipertensiva, sindrome HELLP, insufficienza
renale, CID.
Disturbi della coscienza e coma.
Fisiopatologia. Clinica. Diagnosi differenziale. Principi di trattamento e gestione.
Scienze infermieristiche generali cliniche e pediatriche
• Contenuti
Primo soccorso, definizioni e differenze
con pronto soccorso.
Servizi e strutture che offrono il servizio.
Triage.
Gestione ed interventi di primo soccorso
per grossi capitoli:
- emorragie;
- patologia cardiaca;
- patologia respiratoria.
Eventuali situazioni particolari.
Gestione e responsabilità del carrello per
le emergenze.
Infermieristica speciale ostetrica
• Obiettivi specifici
Lo studente alla fine del Corso deve:
357
Aver chiari i concetti di urgenza ed emergenza;
Conoscere gli aspetti clinici delle complicanze del travaglio, del parto e del puerperio;
Saper diagnosticare le situazioni di
urgenza ed emergenza in ambito ostetrico e neonatale.
• Contenuti
Definizione di urgenza e di emergenza.
Concetto di priorità.
Le emergenze ed urgenze nel terzo trimestre di gravidanza.
Le possibili complicanze del parto.
Assistenza alla donna ed assistenza al
neonato.
Distocia di spalla.
Prolasso di funicolo.
Le emergenze ed urgenze durante il
puerperio.
Shock ostetrico.
Protocolli di assistenza.
• Modalità di svolgimento
Lezione, esercitazione e lavoro di gruppo.
• Bibliografia
Reeder, Martin, Il nursing della maternità,
Piccin.
S. Badiali, A. Zappi, Organizzazione
dell’emergenza, Marson.
G. Radeschi, B. Rocca, L’emergenza sanitaria al telefono, Edizioni Minerva Medica.
H.D. Grant et al., Pronto soccorso e interventi di emergenza, McGraw-Hill.
Infermieristica speciale ginecologica
• Contenuti
L’ostetrica in sala operatoria: competenze
e responsabilità.
Organizzazione strutturale e tecnologica
del blocco operatorio.
Norme igienico-comportamentali per
l’accesso degli operatori al reparto operatorio.
Precauzioni standard.
358
“Chi fa che cosa” - Competenze specifiche di sala operatoria.
Misure igienico sanitarie nel blocco operatorio.
Procedure relative alla decontaminazione, detersione, confezionamento, sterilizzazione e conservazione degli strumenti
chirurgici.
L’accoglimento, la valutazione, il posizionamento della paziente sul letto operatorio, la preparazione all’anestesia e l’assistenza post-operatoria.
Preparazione della S.O. prima della seduta.
Il lavaggio chirurgico e la vestizione della
ferrista e dei chirurghi.
Strumentario chirurgico.
Taglio cesareo: tempi chirurgici, strumentario e materiali di sutura.
RU, cerchiaggio, IVG, Isteroscopia.
Prevenzione delle infezioni chirurgiche.
• Modalità di svolgimento
Lezione.
• Modalità dell’esame
Scritta.
• Bibliografia
Materiale fornito dal docente.
Ginecologia e ostetricia
• Obiettivi specifici
L’acquisizione delle conoscenze fondamentali di patologia ostetrica atte a determinare le necessità dell’intervento medico.
• Contenuti
Fattori di rischio non legati alla gravidanza.
Malattie in gravidanza e malattie favorite
dalla gravidanza.
Malattie dismetaboliche.
Malattie disendrocrine.
Epilessia.
Malattie autoimmuni
ostetricia
Nefropatie.
Ipertensione arteriosa.
Ipertensione gravidanza indotta, preeclampsia, eclampsia.
Neoplasie e gravidanza.
Patologie del trofoblasto.
Emorragie del terzo trimestre di gravidanza.
Difetti della crescita fetale.
Aborto.
Parto pretermine, gravidanza protratta.
Gravidanza ectopica.
Operazioni ostetriche e terapie mediche:
- tera pia medica a chirurgica dell’aborto;
- cerchiaggio cervicale;
- induzione del travaglio e parto;
- operazioni di estrazione fetale e placentare;
-operazioni di riparazione ed operazioni
complementari.
• Modalità di svolgimento
Lezioni ed esercitazioni.
CORSO INTEGRATO DI PRINCIPI DI
ONCOLOGIA, SENOLOGIA E
SESSUOLOGIA
Settori scientifico-disciplinari: MED/06
Oncologia medica, MED/19 Chirurgia
plastica, MED/08 Anatomia patologica,
MED/47 Infermieristica speciale
ginecologica, MED/47 Infemieristica
speciale ostetrica, MED/40 Ginecologia
oncologica
Oncologia medica
• Obiettivi specifici
Acquisizione delle conoscenze sui meccanismi biologici alla base delle malattie
neoplastiche.
Acquisizione delle conoscenze sulla storia naturale dei tumori più frequenti con
particolare enfasi sulle neoplasie del
sesso femminile.
Acquisizione delle conoscenze sulle
misure di prevenzione primaria e secondaria (screening) delle neoplasie.
ostetricia
359
Acquisizione delle conoscenze sull’iter
diagnostico-terapeutico delle principali
neoplasie.
Assistenza infermieristica al malato neoplastico, Medical Communications, vol. IIII., ed. 2000.
• Contenuti
Principi di Oncologia generale.
Biologia della cellula neoplastica (il
modello genetico, basi molecolari della
cancerogenesi multifasica, modalità di
diffusione dei tumori).
Epidemiologia dei tumori.
Screening e concetti di prevenzione.
Intenti ed obiettivi in oncologia.
Management del paziente oncologico.
Approccio diagnostico generale al paziente oncologico.
Classificazione dei tumori e generalità
sui fattori prognostici.
Approccio terapeutico al paziente oncologico: principi generali di chirurgia, chemioterapia, endocrinoterapia e radioterapia oncologica. Finalità e benefici
dell’approccio terapeutico multidisciplinare integrato.
Effetti collaterali della chemioterapia e
presidi di supporto.
Aspetti psicologici del paziente neoplastico.
Assistenza infermieristica in oncologia
medica.
Gravidanza e tumori.
Trattamenti oncologici in gravidanza.
Chirurgia plastica
• Obiettivi specifici
Il corso si propone di presentare i principali argomenti di pertinenza della chirurgia plastica, fornendo una visione di
insieme della disciplina e focalizzando,
con maggiore interesse, le problematiche
che coinvolgono la donna nelle differenti
fasi della propria vita.
Particolare attenzione sarà posta nei confronti delle patologie malformative congenite, sia dal punto di vista della loro
eziopatogenesi, sia in riferimento alle
possibilità offerte dalle tecniche chirurgiche e di riabilitazione.
• Modalità di svolgimento
Ai diversi obiettivi sono adeguati metodi
didattici distinti:
lezioni ed autoapprendimento;
insegnamento tutoriale in aula, ambulatorio, corsia.
• Contenuti
Definizione e campi di applicazione della
Chirurgia Plastica, della Chirurgia Ricostruttiva e della Chirurgia Estetica. La
cute: biologia e fisiologia. Nozioni di tecnica chirurgica di base in chirurgia plastica. La patologia mammaria benigna ed
oncologica: possibilità ricostruttive. Patologia oncologica cutanea: i carcinomi epiteliali ed il melanoma. Le malformazioni
congenite dell’estremo cefalico e degli
arti: nozioni generali. Angiomi: classificazione e trattamento. Aspetti psicologici
in chirurgia Plastica. I transessualismi.
Espansione cutanea e sue applicazioni
cliniche. La Chirurgia Estetica. Lesioni da
raggi e da decubito. Le tecniche ricostruttive nella patologia oncologica dell’apparato genitale femminile. Malattia da
ustione. Principi di microchirurgia.
• Bibliografia
Casciato-Lowitz, Manuale di oncologia clinica, Masson.
R.A. Gates, R.M. Fink, Oncology nursing
secrets. Questions and answers about caring
for patients with cancer, Hanley and Belfus, Inc.
• Modalità di svolgimento
Il corso è composto di un numero di
lezioni teoriche sui vari argomenti in programma. La parte pratica si svolge suddividendo gli studenti in piccoli gruppi,
dalle 9.00 alle 12.00 in reparto, ambulatorio ed in sala operatoria.
360
• Bibliografia
N. Scuderi, Chirurgia plastica, Piccin.
Anatomia patologica
• Obiettivi specifici
Fornire allo studente gli elementi principali per il trattamento di un esame citologico cervico-vaginale e per l’interpretazione del referto.
Fornire allo studente gli elementi di base
per la comprensione delle malattie neoplastiche della placente e della mammella.
• Contenuti
Lesioni infiammatorie, preneoplastiche e
neoplastiche della cervice uterina.
Il Pap test: diagnosi delle lesioni cervicali
e programmi di screening.
Il Pap test: prelievo, trattamento del materiale e compilazione della richiesta di
esame citologico.
Refertazione del Pap test e interpretazione della diagnosi.
Malattie proliferative della placenta: mola
vescicolare, tumore del sito di impianto,
coriocarcinoma.
Il carcinoma della mammella: caratteri
anatomo-patologici e diagnosi.
• Modalità di svolgimento
Lezioni ed esercitazioni.
• Bibliografia
R.S. Cotran, V. Kumar, S.L. Robbins,
Robbins le basi patologiche delle malattie,
vol I-II, VI ed., Piccin, 1999.
Infemieristica speciale ginecologica
• Obiettivi specifici
Lo studente deve conoscere gli elementi
essenziali (organizzativi, strutturali e tecnici) riguardanti l’ambiente chirurgico e
l’attività che vi si svolge.
Dovrà esser in grado di operare e collaborare fattivamente nell’ambito dell’equipe
multidisciplinare.
ostetricia
• Contenuti
L’ostetrica in sala operatoria: competenze
e responsabilità;
Organizzazione strutturale e tecnologica
del blocco operatorio;
Norme igienico – comportamentali per
l’accesso degli operatori al reparto operatorio;
Precauzioni standard;
“Chi fa che cosa” – Competenze specifiche di sala operatoria;
Misure igienico sanitarie nel blocco operatorio;
Procedure relative alla decontaminazione, detersione, confezionamemento, sterilizzazione e conservazione degli strumenti chirurgici;
L’accoglimento, la valutazione, il posizionamento della paziente sul letto operatorio, la preparazione all’anestesia e l’assistenza post-operatoria;
Preparazione della S.O. prima della seduta;
Il lavaggio chirurgico e la vestizione della
ferrista e dei chirurghi;
Strumentario chirurgico;
Taglio cesareo: tempi chirurgici, strumentario e materiali di sutura;
RU, cerchiaggio, IVG, Isteroscopia;
Prevenzione delle infezioni chirurgiche;
• Modalità di svolgimento
Lezione.
• Bibliografia
Materiale fornito dal docente
Infermieristica speciale ostetrica
• Obiettivi specifici
Al termine del corso integrato lo studente
deve:
Conoscere linee guida aggiornate e protocolli di oncologia ginecologica;
Acquisire conoscenze e competenze di
patologie oncologiche;
Saper individuare problematiche della
sfera sessuale.
361
ostetricia
• Contenuti
Promozione della salute: concetti, pratica
e applicazioni.
Protocolli di prevenzione per le problematiche della sfera sessuale femminile.
Protocolli di oncologia ginecologica.
Modalità per un’adeguata gestione di
patologie oncologiche e disendocrinopatie.
• Modalità di svolgimento
Lezione con supporto di lucidi, diapositive, manifesti.
Lavori di gruppo su casi reali con brain
storming.
Utilizzo di strumenti (speculum, spatole,
vetrini, ...) per apprendere modalità di
lavoro.
Consegna dispense.
• Bibliografia
Guida all’esercizio della professione di Ostetrica/o, Edizioni Medico scientifiche,
Torino.
J.J. Guilbert, Guida pedagogica per il personale sanitario, Ed. dal Sud. www.dalsud.it
Ginecologia oncologica
• Obiettivi specifici
L’acquisizione dei principi generali di
patologia ginecologica con particolare
riferimento all’approccio clinico diagnostico.
• Contenuti
Ginecologia dell’adolescenza.
Patologia ginecologica benigna.
Flogosi dell’apparato genitale femminile.
Fibromatosi uterina.
Endometriosi.
Patologia annessiale benigna.
Distrofie vulvari.
Patologia ginecologica maligna.
Diagnosi precoce dei tumori dell’apparato genitale femminile.
Patologia del supporto pelvico.
Incontinenza urinaria.
Approccio clinico-diagnostico alla patologia ginecologia.
• Modalità di svolgimento
Lezioni ed esercitazioni.
CORSO INTEGRATO DI
DEONTOLOGIA, ETICA ED
ECONOMIA SANITARIA
Settori scientifico-disciplinari: MED/42
Igiene generale e applicata, MED/43
Medicina legale, MED/47 Scienze
infermieristiche ostetrico-ginecologiche,
SECS-P/07 Economia aziendale,
MED/02 Bioetica
Igiene generale e applicata
• Obiettivi specifici
Conoscere i principi bioetici e deontologici generali ed approfondire alcuni problemi di bioetica emergenti.
Far comprendere il ruolo di supporto
della valutazione economica in sanità,
non come fine, ma come mezzo per arrivare a determinare il valore economico di
una terapia.
• Contenuti
Il consenso informato, la terapia del dolore e l’etica della sofferenza, morte cerebrale e trapianto di organi, il malato terminale, la procreazione assistita, la sperimentazione clinica, l’AIDS, i comitati di
bioetica in ospedale, il tribunale per i
diritti del malato.
La Carta dei Servizi Sanitari. Codice di
comportamento per i pubblici dipendenti.
Il codice deontologico dell’ostetrica/o.
Il ruolo della valutazione economica in
Sanità.
Il concetto di costo: costi diretti e costi
indiretti. Tecniche di analisi economica
in sanità: minimizzazione dei costi,
costo-beneficio, costo-efficacia, costo-utilità.
362
ostetricia
• Modalità di svolgimento
Lezioni.
eventi inerenti la specificità propria del
profilo professionale.
• Bibliografia
Il materiale verrà distribuito di volta in
volta al termine dell’argomento trattato.
• Contenuti
Raccomandazioni riferite ad eventi
materni e perinatali.
Principali denunce di interesse perinatale.
Le difficoltà degli operatori: l’importanza
del lavoro in equipe.
La collaborazione interdisciplinare.
Il coinvolgimento legale dell’ostetrica.
Caratteristiche e requisiti dei presidi per
le cure alla gestante e alla partoriente.
Punto nascita di I, II e III livello.
Indicatori di qualità di assistenza al parto.
Le strutture sanitarie pubbliche, consultori, consultori pediatrici.
Medicina legale
• Obiettivi specifici
Fornire agli studenti gli elementi essenziali sull’esercizio professionale dell’ostetrica/o, sulle connesse responsabilità e
problematiche medico-legali.
• Contenuti
Aspetti medico-legali dello scenario normativo di riferimento fino all’abrogazione del cosiddetto mansionario.
Nuovo inquadramento delle competenze,
dell’attività e della responsabilità dell’ostetrica.
L’esercizio professionale.
L’informazione ed il consenso.
La documentazione dell’attività professionale: la cartella ostetrica.
Dichiarazioni, certificazioni e denunce
obbligatorie.
Segreto professionale e tutela della riservatezza dei dati sanitari.
L’interruzione volontaria della gravidanza.
• Modalità di svolgimento
Lezioni, discussioni interattive, commento di leggi.
• Bibliografia
D. Rodriguez, Professione Ostetrica/o.
Aspetti di Medicina Legale e Responsabilità,
Eleda Edizioni, Milano, 2001.
Scienze infermieristiche ostetrico-ginecologiche
• Obiettivi specifici
Al termine del corso lo studente deve aver
appreso gli aspetti deontologici della professione di ostetrica in relazione agli
• Modalità di svolgimento
Lezioni, esercitazioni.
• Bibliografia
La Professione di Ostetrica, F.N.C.O.
Professione Ostetrica/o.
D. Rodriguez, Aspetti di Medicina Legale
e Responsabilità, Eleda Edizioni.
Estratti legislativi inerenti la professione.
Economia aziendale
• Obiettivi specifici
Il corso si propone di far conoscere allo
studente una terminologia economica
adeguata in relazione ai processi di cambiamento che hanno caratterizzato il servizio sanitario nazionale. In particolare si
approfondiranno le tematiche relative ai
sistemi di finanziamento (nazionale e
regionale), alla tariffazione ed alle principali tecniche di analisi economica dei
costi.
• Contenuti
Introduzione ai concetti di base dell’economia aziendale (azienda, impresa, economia sanitaria, prezzo, tariffa, costo,
ricavo, ecc.).
ostetricia
I meccanismi di finanziamento delle
Aziende (i contratti interaziendali, gli
accordi di area vasta, committenti/erogatori).
Le principali tecniche di analisi economica (costi/benefici; costi/utilità ecc.).
• Modalità di svolgimento
Lezioni frontali a carattere interattivo.
Esercitazioni pratiche in piccoli gruppi.
• Bibliografia
Dispensa.
D. Lgs.229/99.
Bioetica
• Obiettivi specifici
Il corso deve presentare le diverse prospettive etiche impegnate nel dibattito
bioetico attuale, sottolineando i principi
della Bioetica e le opzioni antropologiche
connesse; promuovere un modello e una
cultura bioetica di articolazione in una
società pluralistica con il necessario riferimento al principio e al rispetto della
dignità umana a partire dalle fasi iniziali
della vita; organizzare l’analisi etica di
casi clinici per il giudizio bioetico, al fine
di una consapevole ed adeguata formazione etica e bioetica e verificare, alla fine del
corso, i livelli di attenzione e riflessione ai
vari e complessi quesiti che la cultura
bioetica pone al percorso professionale
dell’ostetrica/o.
• Contenuti
Bioetica speciale: temi specifici attivanti
la riflessione bioetica.
Inizio della vita; Statuto dell’embrione.
Tutela della gestante e del nascituro.
Umanizzazione del parto.
Tecniche di procreazione assistita. Diagnosi prenatale. Interruzione della gravidanza.
Ingegneria genetica: requisiti etici per
una corretta sperimentazione scientifica;
protocolli di sperimentazione.
363
Economia sanitaria e allocazione etica
delle risorse.
Tutela della salute (ambiente e prevenzione).
Problematiche su: eutanasia, accanimento terapeutico, dolore, sofferenza; testamento di vita; trapianti di organo.
• Modalità di svolgimento
Lezioni con supporto di video-proiezioni,
di schemi e mappe concettuali della Bioetica.
Presentazione di casi clinici significativi
in Ostetricia, correlati alle tematiche in
oggetto con metodologia di analisi, identificazione di quesiti etici e discussione
per il giudizio etico finale argomentativo.
Presentazione di documenti, direttive
etico-deontologiche-professionali, linee
guida e raccomandazioni di organizzazioni internazionali.
• Bibliografia
H.T. Engelhardt, Manuale di Bioetica, Il
Saggiatore.
E. Sgreccia, Manuale di Bioetica, Ed. Vita e
Pensiero.
T.I. Beauchamp, J.F. Childress, Principi
di Etica Biomedica, Le lettere.
CORSO INTEGRATO DI
METODOLOGIA
DELL’ORGANIZZAZIONE SANITARIA
Settori scientifico-disciplinari: SECSP/10 Organizzazione aziendale, SPS/09
Sociologia dei processi economici e del
lavoro, MED/42 Igiene generale e
applicata, MED/47 Scienze
infermieristiche ostetrico-ginecologiche
Organizzazione aziendale
• Obiettivi specifici
Il modulo si propone di fornire allo studente gli strumenti per comprendere il
contesto istituzionale e organizzativo
delle aziende sanitarie e ospedaliere, non-
364
ché per analizzare i principali processi in
cui si troveranno coinvolti.
• Contenuti
Definizione e caratteristiche di strutture
organizzative.
Modelli di organizzazione.
Cenni ai criteri di programmazione, valutazione, monitoraggio e controllo delle
attività assistenziali e sanitarie.
Elementi di legislazione sanitaria (nazionale e regionale) e riferimenti ai principali documenti di programmazione e di
organizzazione.
• Bibliografia
Indicazioni bibliografiche per l’approfondimento
Documenti di programmazione e di organizzazione
Normativa regionale e nazionale
Sociologia dei processi economici e del
lavoro
• Obiettivi specifici
Il corso si propone di fornire allo studente gli strumenti per conoscere l’evoluzione storica della disciplina, soffermandosi
su alcuni concetti fondamentali quali lo
sviluppo della società industriale, il concetto di lavoro e le sue modificazioni, la
nascita delle organizzazioni e le tendenze
della post-modernità; si intende, inoltre,
fornire alcuni spunti per l’applicazione
dei modelli generali al sistema sanitario,
alle sue specificità, ai cambiamenti e alle
tendenze attuali. Ulteriori approfondimenti verranno svolti in relazione ai precedenti macroargomenti e alle necessità
evidenziate dal docente.
• Contenuti
Il lavoro nella storia.
La definizione di lavoro.
Il lavoro: implicazioni sociali (competenze materiali ed immateriali).
Tendenze e concetti chiave della modernità e della postmodernità.
ostetricia
Il lavoro nel contesto sanitario e le sue
implicazioni sociali.
Le relazioni e la comunicazione (interna,
esterna, di sistema).
Caratteristiche delle organizzazioni postmoderne.
• Modalità di svolgimento
Lezione frontale, dibattito, visione di
materiale multimediale ed approfondimenti di lettura.
• Bibliografia
Dispensa del docente.
Testi consigliati per la lettura:
Accornero, Il mondo della produzione, Il
Mulino, Bologna, 2002.
D. De Masi, A. Signorelli, a cura di, Sociologia del lavoro e dell’organizzazione, I ed.,
Angeli, Milano, 1984.
S. Negrelli, Sociologia del lavoro, Laterza,
2005.
A, Pignatto, C. Regazzo, Organizzazione e
qualità nei servizi socio – sanitari, collana
“Le professioni sanitarie/2”, Carrocci
Faber, novembre 2002.
C. Ruta, Sanità e Management – razionalizzazione strutturale e produttiva, controllo
dei costi e del finanziamento, umanizzazione e qualità totale, collana “Gestione
d’Impresa”, Etas Libri, Milano, 1997.
Vaccani, Gli strumenti del management
sanitario: caposala, personale infermieristico e necessità gestionali, Carrocci, Roma,
1998.
Altri testi di volta in volta individuati dal
docente.
Igiene generale e applicata
• Obiettivi specifici
Fornire nozioni di base su qualità in
sanità e strumenti applicativi.
Comprendere ed indicare le ricadute dei
sistemi di valutazione di tipo clinico/economico.
• Contenuti
La qualità in sanità.
ostetricia
Sistemi di monitoraggio del sistema sanitario.
La Carta dei Servizi Sanitari.
La morte cerebrale e trapianto di organi.
• Modalità di svolgimento
Lezioni.
• Bibliografia
Il materiale verrà distribuito di volta in
volta al termine dell’argomento trattato.
Scienze infermieristiche ostetrico-ginecologiche
• Obiettivi specifici
Fornire allo studente strumenti per l’analisi organizzativa con particolare riferimento ai principali processi di cambiamento.
Legger il contesto organizzativo in cui è
inserito e approfondire le tematiche inerenti le attuali modalità organizzative
basate prevalentemente sulla divisione
del lavoro rispetto a “nuove” modalità che
prevedono la centralità del paziente e
quindi, un diverso modo di operare e di
organizzare le attività assistenziali.
Descrivere i modelli organizzativi con cui
può essere progettata e gestita l’assistenza ostetrica.
Orientare i partecipanti sulle metodologie utilizzate per la determinazione e per
la gestione del lavoro ostetrico e del personale di supporto.
Indicare il profilo di competenza degli
operatori impegnati nei processi assistenziali e descrivere i rapporti interprofessionali (gerarchici, funzionali, direzione e
coordinamento).
Descrivere strategie di integrazione multiprofessionale e di miglioramento della
pratica assistenziale.
Delineare i livelli di sviluppo della professione infermieristica in un sistema organizzato.
Ipotizzare strategie efficaci per realizzare
un inserimento efficace nei contesti di
lavoro.
365
• Contenuti
Modulo 1 La responsabilità professionale
dell’ostetrica nell’organizzazione
UD 1 Il cambiamento dell’ esercizio professionale dell’ ostetrica : la responsabilità dei risultati dell’assistenza e la progettazione dell’assistenza incentrata sulla
persona.
UD 2 La responsabilità professionale
nelle organizzazioni e nel sistema salute
:logica e implicazioni rispetto ai processi
e ai risultati di lavoro.
Modulo 2 L’ organizzazione sanitaria
UD 3 L’organizzazione: principali caratteristiche.
Modelli tecnici e modelli professionali.
Strumenti per l’analisi organizzativa.
UD 4 La funzione manageriale e la
gestione di risorse umane.
Definizione di ruolo, funzioni, attività,
compiti secondo l’OMS e nei diversi
modelli organizzativi.
Il management, metodi e strumenti.
La pianificazione.
Il problem solving la presa di decisioni.
La direzione e il coordinamento.
La leadership e il gruppo di lavoro.
Gli strumenti organizzativi: piano di lavoro, piano delle attività.
Il sistema informativo.
UD 5 La gestione delle risorse umane.
UD 6 La valutazione del personale.
Modulo 3 il governo dei processi assistenziali
UD 7 Il governo dei processi assistenziali
nelle macrostrutture.
La Direzione Assistenziale: cornice normativa nazionale e regionale.
La dirigenza ostetrica e il governo dell’
assistenza ostetrica.
UD 8 I modelli di organizzazione
dell’assistenza, dal modello per compiti al
case management.
UD 9 La gestione dei processi di assistenza ostetrica: dal progetto assistenziale per
il singolo alla pianificazione per gruppi di
pazienti.
I Criteri di classificazione dei pazienti e di
366
analisi della complessità assistenziale.
Gli strumenti di gestione dei processi di
assistenza.
Gli strumenti di integrazione: dal governo dei processi assistenziale al governo
del progetto di cura: analisi di alcune possibili strategie (Pdta, clinical pathways,
linee guida).
L’organizzazione territoriale ed i percorsi
clinici-assistenziali
UD 10 L’integrazione nell’équipe assistenziale e il personale di supporto.
L’ equipe assistenziale e l’ inserimento
delle figure di supporto nel processo assistenziale.
Il personale di supporto nella gestione
dell’assistenza e dell’assistenza infermieristica: nodi problematici.
Ruoli e responsabilità nell’equipe multiprofessionale nella presa in carico della
persona assistita.
Tra attribuzione e delega: lavorare con gli
operatori di supporto.
UD 11 La valutazione della qualità assistenziale.
Modulo 4 Il progetto professionale e lo sviluppo della competenza professionale
UD 11 Le strategie efficaci per inserirsi
nell’organizzazione, progettare il proprio
inserimento e adattarsi alla vita in turno.
UD 12 Lo sviluppo della competenza professionale: la competenza clinica di base,
esperta ed avanzata.
La competenza e gli strumenti di certificazione.
Come pianificare e gestire il proprio sviluppo professionale tra offerta universitaria e ECM.
Come documentare il proprio curriculum.
• Modalità di svolgimento
Lezioni ex cattedra e laboratori. Lavoro di
gruppo, discussione ed esercitazioni.
La tesina conclusiva costituirà elemento
di valutazione.
ostetricia
• Bibliografia
P. Di Giacomo, Rigon, L Assistenza in area
materno infantile, Editrice Ambrosiana,
Milano, 2002.
AA. VV., Guida all’esercizio professionale
dell’OSTETRICA, Cespi, Torino, 2002.
A. Baldissera, A. Palese et al., Il lavoro a
turno negli ospedali: modelli organizzativi a
confronto, Assistenza Infermieristica e
Ricerca, 2001, 20, 4, 220-229.
L. Benci, L’operatore socio sanitario: autonomia, rapporti con i professionisti e responsabilità giuridica, Rivista di Diritto delle
professioni sanitarie, 2001, 4, 3, 219-234.
C. Calamandrei, C. Orlandi, La dirigenza
infermieristica, II ed., McGraw-Hill, Milano, 2002 Milano (i capitoli saranno indicati dalla docente nel corso delle lezioni).
M. Casati, La documentazione infermieristica, I ed., McGraw-Hill, 1999, capp.1, 2
(38-47), 5.
P. Chiari, A. Santullo, L’infermiere case
manager, McGraw-Hill, Milano, 2001,
cap. 2 Ruolo e funzioni degli infermieri case
manager.
P. Di Giulio, Assistenza, modelli di efficacia. Il ruolo della presa in carico dell’utente e
dei protocolli, L’infermiere, 200 81: inserto.
Dispensa.
DM 740/1994; Legge 42/99; Legge 10
agosto 2000 n. 251; L. 8 gennaio 2002 n.
1; Legge 43/2006 ;Declaratorie C e D
CCNL 1998-2000.
L. Gamberoni, A. Lolli, M. Lusignani, L.
Pattaro, Management infermieristico, Ed.
Utet, Firenze, pag. 89-97.
T. Lavalle, Dirigere le risorse umane, Carrocci, Roma, 2003, i capitoli saranno indicati dalla docente nel corso delle lezioni.
A. Marriner, Management infermieristico.
Teoria e pratica, Ed. Sorbona, Milano,
1995, Sistemi di assegnazione degli incarichi, cap.14;
G. Pontello, Il management infermieristico,
Masson (i capitoli saranno indicati dalla
docente nel corso delle lezioni).
367
ostetricia
L. Saiani, A. Palese, Guida per pianificare
lo sviluppo professionale e documentare le
competenze, Assistenza Infermieristica e
Ricerca, 2002; 21, 2, 3-45.
L. Saiani, A. Palese, Temi e problemi del
management infermieristico parte 1, Assistenza Infermieristica e Ricerca, 2006,
25, 1.
L. Spiani, M. Franceschini, Il dibattito usa
sulla delega delle attività degli infermieri,
Assistenza Infermieristica e Ricerca,
2000; 19, 2, 91-96.
A. Santullo, L’infermiere e le innovazioni in
sanità, II ed., McGraw-Hill, Milano,
2005, capp. 4. 9, 10.
A. Silvestro, Le attività delegabili ad altre
figure: la percezione degli infermieri, Assistenza Infermieristica e Ricerca, 2000,
19, 2, 100-107.
Sintesi curata dal docente.
R. Tappen, Leadership e management infermieristico, Rosini, Firenze, Sistemi di classificazione dei pazienti, 203-211.
R. Vaccani, La sanità incompiuta, NIS,
1991, capitolo 1.
R. Vaccani, Gli strumenti del management
sanitario : caposala, personale infermieristico e necessità gestionali, Carocci, Roma,
1998, (i capitoli saranno indicati dalla
docente nel corso delle lezioni).
CORSO INTEGRATO DI
MANAGEMENT SANITARIO
Settori scientifico-disciplinari: IUS/09
Istituzioni di diritto pubblico, M-PSI/06
Psicologia del lavoro e delle
organizzazioni, MED/47 Scienze
infermieristiche ostetrico-ginecologiche
Istituzioni di diritto pubblico
• Obiettivi specifici
Al termine del corso lo studente conoscerà i principali istituti del diritto pubblico e sarà in grado di applicare la normativa vigente alla propria attività professionale.
• Contenuti
Il diritto e le sue fonti. Lo Stato italiano e
la Costituzione. Diritti e doveri dei cittadini. L’organizzazione costituzionale della
Repubblica Italiana. La pubblica amministrazione. Il rapporto di lavoro con la pubblica amministrazione. La tutela giurisdizionale dei diritti.
• Modalità di svolgimento
Lezione frontale. Esercitazioni e lavori di
gruppo.
• Bibliografia
Dispensa e testi normativi.
Psicologia del lavoro e delle organizzazioni
• Obiettivi specifici
Acquisire conoscenze relative agli studi
psicologici sul mondo del lavoro e delle
organizzazioni ed alle applicazioni di tali
conoscenze volte sia a orientare il funzionamento dei sistemi sociali, economici,
produttivi, organizzativi, ergonomici, sia
a favorire la formazione, l’orientamento e
lo sviluppo di competenze e risorse individuali per tali ambiti.
• Contenuti
I significati del lavoro in diversi contesti
disciplinari.
Le aree di studio e di intervento della psicologia del lavoro e delle organizzazioni.
Il costrutto del ruolo professionale: definizioni, dimensioni.
Lo sviluppo del ruolo professionale: capacità tecniche e di socializzazione.
La sicurezza ed il rischio: conoscenze,
capacità, atteggiamenti personali e questioni organizzative.
La qualità della formazione alla sicurezza.
Il contributo dei metodi attivi per training
efficaci anche dal punto di vista psicologico.
• Modalità di svolgimento
Lezioni con presentazioni, discussioni
guidate, role playing formativo.
368
• Bibliografia
N. Chmiel, Tecnologia e lavoro, Il Mulino,
Bologna, 2000 (ed or. Jobs, technology and
people, Routledge, London, 1998).
L. Dotti, Forma e Azione. Metodi e tecniche
psicodrammatiche nella formazione e
nell’intervento sociale, II ed., Angeli, Milano, 2002.
A. Pedon, R. Maeran, Psicologia e Mondo
del Lavoro. Temi Introduttivi alla Psicologia
del Lavoro, LED edizioni, Milano, 2002.
G. P. Quaglino, La vita organizzativa,
Cortina, Milano, 2004.
G. Sarchielli, Psicologia del lavoro, Il Mulino, Bologna, 2004.
E. Spaltro, La forza di fare le cose. Fondamenti di psicologia del lavoro, Pendragon,
Bologna, 2003.
Scienze infermieristiche ostetrico-ginecologiche
• Contenuti
Organizzazione e metafore dell’organizzazione.
Le persone nell’organizzazione.
Le competenze per il benessere individuale e per lavorare con glia altri.
Lavorare in gruppo.
La leadership.
Linee guida per il leader in un processo di
decisione.
Governo Clinico.
Qualità di linee – guida per la pratica clinica.
Rischio clinico.
Scheda di segnalazione evento avverso audit clinico.
• Modalità di svolgimento
Lezione.
• Bibliografia
Materiale fornito dal docente.
ostetricia
CORSO INTEGRATO DI
METODOLOGIA SCIENTIFICA E
RICERCA OPERATIVA DELLA
MIDWIFERY
Settori scientifico-disciplinari: MED/47
Infermieristica speciale ostetrica,
MED/47 Organizzazione della
professione, SECS-S/02 Statistica per la
ricerca sperimentale e tecnologica
Infermieristica speciale ostetrica
• Obiettivi specifici
Saper valutare le criticità nel percorso
nascita.
Saper progettare una ricerca per il miglioramento.
Saper comunicare i risultati.
Saper leggere una revisione sistematica.
Saper ricercare dati, revisioni, bibliografie, risultati in rete.
• Contenuti
La ricerca nella pratica ostetrica.
Percorso nascita e ricerca.
Integrazione interprofessionale.
Elementi di lettura di una revisione sistematica.
Med-line, banche dati, ricerca bibliografica.
• Modalità di svolgimento
Lezioni, lavori di gruppo ed esercitazioni.
• Bibliografia
G. LoBiondo, J. Haber, Metodologia della
ricerca infermieristica, McGraw-Hill.
E. Cluett, R. Bluff, Research in midwifery,
Baillière Tindaal Editor.
R. Bennet, L. Brown, Manuale dell’ostetrica di Myles, Edi Ermes Editore.
S. Proctor, M. Renfrew, Linking research
and practice in midwifery, Baillière Tindall
Editor.
S. Robinson, A. Thomson, Midwives,
research and childbirth, Chapman & Hall
Editor.
369
ostetricia
Organizzazione della professione
• Obiettivi specifici
Lo studente al termine del Corso deve
conoscere la filosofia della ricerca, il processo e l’utilizzo della metodologia della
stessa.
Deve inoltre essere a conoscenza dei
risvolti etici e legali inerenti la ricerca.
• Contenuti
Ruolo della ricerca nell’assistenza ostetrica.
La ricerca come trait d’union tra teoria,
formazione e pratica.
Approccio scientifico al processo e filosofia della scienza.
Problemi etici e legali collegati ala ricerca.
• Modalità di svolgimento
Lezioni, esercitazioni, lavori di gruppo.
• Bibliografia
G. Lo Biondo Wodd, Metodologia della
ricerca infermieristica, McGraw-Hill.
E. Cluett, R. Bluff, Research in midwifery,
Baillière Tindaal Editor.
Statistica per la ricerca sperimentale e tecnologica
• Obiettivi specifici
Fornire allo studente strumenti per gesti-
re la variabilità e l’incertezza legata alla natura probabilistica delle scienze mediche.
Sviluppare la capacità di comprendere e
valutare criticamente la letteratura medica ed epidemiologica nei suoi aspetti
metodologico-statistici.
• Contenuti
Correlazione e Regressione lineare
Relazione statistica tra variabili.
Coefficiente di correlazione di Pearson.
Specificazione del modello di regressione
lineare semplice.
Stima puntuale dei coefficienti di regressione.
Decomposizione della varianza e coefficiente di determinazione.
Ricerca scientifica
Che cos’è?
Come si fa? Le fasi.
Come si legge e si scrive un testo scientifico?
• Modalità di svolgimento
Lezioni frontali, esercitazioni.
• Bibliografia
W. D. Wayne, Biostatistica, EdiSES.
Colton, Statistica in Medicina, Piccin.
corso di laurea
in tecniche di
laboratorio biomedico
tecniche di laboratorio biomedico
I anno
CORSO INTEGRATO DI SCIENZE
PROPEDEUTICHE
Settori scientifico-disciplinari: FIS/07
Fisica, MED/01 Statistica medica,
ING-INF/07 Misure elettriche ed
elettroniche, ING-INF/05 Sistemi di
elaborazione delle informazioni
Fisica
• Obiettivi specifici
Al termine del corso lo studente deve:
utilizzare il corretto linguaggio scientifico;
conoscere le principali leggi fisiche che
descrivono il comportamento della materia e dei campi gravitazionali, elettrici e
magnetici;
risolvere semplici problemi dall’impostazione teorica fino al risultato numerico
espresso in unità dimensionali corrette.
• Elementi conoscitivi richiesti allo studente
Conoscenze di matematica e geometria a
livello liceale: calcolo letterale, risoluzione di equazioni di primo e secondo grado,
misura degli angoli, funzioni trigonometriche, logaritmiche, esponenziali e loro
rappresentazione grafica.
• Contenuti
Premesse. Oggetto e metodo della Fisica
sperimentale. Definizione operativa di
grandezza. Grandezze fondamentali e
derivate. Grandezze scalari e vettoriali:
somma, differenza, scomposizione, prodotto scalare e prodotto vettoriale di vettori non applicati. Il sistema internazionale
di misura S.I.
Cinematica. Definizione di moto, traiettoria, velocità e accelerazione. Moto rettilineo uniforme, moto rettilineo uniformemente accelerato e moto circolare
uniforme.
Dinamica. Definizione di massa e di
forza. I tre principi della dinamica. Sistemi di riferimento inerziali. La forza peso.
Densità e peso specifico.
373
Statica. Condizioni di equilibrio. Definizione di coppia di forze, momento di una
coppia di forze e di una forza. I e II equazione cardinale della statica. Reazioni vincolari: di un piano e di un perno. Le leve:
di primo, di secondo e di terzo genere.
Lavoro, energia e quantità di moto. Definizione di lavoro compiuto da una forza,
energia cinetica, energia potenziale e
potenza. Forze conservative e non. Teorema dell’energia cinetica e della conservazione dell’energia meccanica. Il rendimento.
Termologia e Calorimetria. Il termometro. Dilatazione termica: lineare e di volume. Stati della materia. Definizione di
calore, relazione fondamentale della calorimetria. Calore specifico, grande e piccola caloria. Propagazione del calore: per
conduzione, per convezione e per irraggiamento.
Trasformazioni termodinamiche. Definizione di pressione. Stato termodinamico
di un corpo. Trasformazioni termodinamiche. Significato dello zero assoluto.
Definizione di gas perfetto. Equazione di
stato dei gas perfetti. Lavoro in una trasformazione termodinamica. Significato
della costante universale dei gas R. Trasformazioni reversibili e irreversibili. I e
II principio della termodinamica.
Elettrostatica. I fenomeni elettrici in
natura. Le cariche elettriche. Struttura
della materia: gli atomi e le particelle atomiche. Forza di Coulomb. Campo elettrico e linee di campo. Principio di conservazione della carica. Isolanti e conduttori
elettrici. Trasferimento di cariche elettrostatiche. Differenza di potenziale elettrostatico. Zone equipotenziali. Capacità
elettrica. Collegamento in serie e parallelo di condensatori. Dipoli elettrici. Polarizzazione dei dielettrici.
Corrente elettrica. Intensità di corrente e
resistenza elettrica. La I e la II legge di
Ohm. Collegamento in serie e in parallelo di resistenze. Generatori di tensione.
374
Effetto Joule. Prima legge di Kirchhoff.
Rappresentazione grafica degli elementi
circuitali.
Magnetismo. Esperienze fondamentali.
Sostanze magnetiche, dipoli magnetici.
La legge di Coulomb per il magnetismo.
Campo magnetico. Linee di campo
magnetico e flusso magnetico. Materiali
ferromagnetici, paramagnetici e diamagnetici.
Elettromagnetismo. Azioni magnetiche
della corrente elettrica: esperienza di Oersted. Campo magnetico prodotto da una
corrente (equazione di Biot-Savart).
Elettrodinamica. Relazione di Ampere.
La forza di Lorenz per un conduttore e
per una carica elettrica. Legge di FaradayNeumann e causa della f.e.m. indotta.
Conduttore in campo magnetico costante
in moto rettilineo uniforme: bilancio
energetico delle azioni dinamiche e legge
di Lenz. Campo elettrico concatenato a
un campo magnetico variabile.
Cenni di ottica geometrica: la propagazione della luce secondo il modello a raggi
Cenni sulla natura ondulatoria della luce.
• Modalità di svolgimento
Parte teorica: Lezioni ex cathedra.
Parte pratica: Esercitazioni di soluzioni di
problemi.
• Bibliografia
Dispense distribuite durante il corso.
F. Borsa, G.L. Introzzi, D. Scannicchio,
Elementi di Fisica per i diplomi di indirizzo
medico biologico, Edizioni Unicopli; Milano.
Statistica medica
• Obiettivi specifici
L’obiettivo del corso è quello di fornire
una conoscenza adeguata dei fondamenti
e delle metodologie di base della Statistica
utili per comprendere, descrivere ed
interpretare i fenomeni biomedici. Lo
studente dovrà acquisire la capacità di
tecniche di laboratorio biomedico
organizzare dati in insiemi analizzabili e
clinicamente significativi, di rappresentarli graficamente e sintetizzarli, al fine di
ricavare la corretta informazione sul
fenomeno oggetto di studio. Dovrà in sintesi dimostrare di aver fatto suo il metodo
statistico necessario a comprendere ed
interpretare la variabilità propria del dato
biologico, clinico e strumentale.
• Contenuti
Premessa
Variabilità, variabilità casuale, statistica.
Terminologia.
Variabili e dati. Variabili continue, discrete, ordinali. Scale di misurazione: scala
nominale, ordinale, ad intervalli, di rapporti.
Campione e Universo. Parametri e stime.
Frequenza: assoluta, relativa, percentuale
e cumulata. Serie statistiche e loro rappresentazioni tabulari e grafiche.
Seriazioni statistiche e loro rappresentazioni tabulari e grafiche.
Rapporti e tassi: prevalenza e incidenza.
Centro e dispersione.
Centro di una distribuzione campionaria
(media aritmetica, mediana e moda);
media aritmetica per dati raggruppati in
classi.
Dispersione di una distribuzione campionaria: range, devianza, varianza, deviazione standard e coefficiente di variazione
(per dati singoli e per dati raggruppati).
Frattili di una distribuzione campionaria
(quartili, centili).
Distribuzione campionaria congiunta di
due variabili: codevianza, covarianza, e
coefficiente di correlazione lineare.
Misure analitiche
Misure analitiche, errore totale, attendibilità.
Errori sistematici e accuratezza.
Errori casuali e precisione.
Stime di precisione e accuratezza.
Distribuzione degli errori di misura: la
distribuzione Gaussiana.
tecniche di laboratorio biomedico
Distribuzione Gaussiana standart.
Probabilità
Quesiti anomali, probabilità e inferenza
statistica. Frequenza relativa, esiti possibili, eventi. Probabilità di un evento.
Unione di eventi, eventi incompatibili.
Eventi condizionati, intersezione di eventi, eventi indipendenti. Sensibilità e specificità di un test diagnostico. Valore predittivo di un test diagnostico (teorema di
Bayes).
Variabile casuale
Un esempio di esperimento casuale.
Creazione di una variabile casuale discreta. Definizione di variabile casuale. Variabile casuale binomiale. Media e varianza
di una variabile casuale.
Campionamento
Distribuzione di una proporzione campionaria: errore di una proporzione campionaria. Distribuzione della media campionaria: errore standard di una media
campionaria e intervallo di probabilità.
Introduzione all’inferenza statistica.
Stima puntuale e stima intervallare. La
scelta di uno stimatore appropriato.
Popolazioni campionate e popolazioni di
riferimento. Campioni casuali e non
casuali. Dall’intervallo di probabilità
all’intervallo di confidenza.
• Modalità di svolgimento
Lezione frontale con la partecipazione
attiva degli studenti nella risoluzione di
esercizi e problemi di calcolo, esercitazioni.
• Bibliografia
Testo adottato:
W.D. Wayne, Biostatistica, Ed. EdiSES.
Testi di approfondimenti:
T. Colton, Statistica in Medicina, Piccin.
R.J. Freud, W.J.Wilson, Metodi statistici,
Piccin.
Misure elettriche ed elettroniche
• Obiettivi specifici
L’obiettivo del corso è quello di far com-
375
prendere i principi fondamentali su cui si
basa il funzionamento delle apparecchiature di misura nel Laboratorio Biomedico.
• Contenuti
Principi generali sulla misura: concetti
introduttivi; classificazione delle grandezze da misurare; espressione dei risultati; errori nella misura; misure dirette ed
indirette; metodi di misura.
Principi generali sugli strumenti di misura: classificazione: strumenti indicatori,
registratori e integratori; fasi per la realizzazione di uno strumento di misura;
struttura di uno strumento di misura;
parametri utili per la scelta di uno strumento di misura; visualizzatori della
misura.
Il segnale elettrico: principi ed applicazioni; Circuiti elettrici e componenti di base
per la strumentazione di laboratorio:
misura dell’intensità di corrente: amperometro, galvanometro; misura delle tensioni: voltmetro, potenziometro; misura
della resistenza: metodo diretto e ponte di
Wheatstone. Effetto Peltier. Strumentazione di tipo elettromeccanico e di tipo
elettronico. Conversione analogico-digitale e viceversa.
I trasduttori: Principi generali; classificazione dei trasduttori; fenomeni fisici
usati nei trasduttori con esempi applicativi.
Tecniche elettrochimiche di misura:
Potenziometria: elettrodi di misura e di
riferimento; tecniche polarografiche,
coulometriche, conduttimetriche; elettrodi specifici.
Strumenti analitici nel laboratorio biomedico: spettrofotometria in assorbimento
molecolare ed atomico: richiami, principi
e leggi fondamentali; spettrofotometro
monoraggio e doppio raggio: lampade,
monocromatori e rivelatori. Turbidimetria. Fluorimetria: la fluorescenza nelle
soluzioni, lo spettrofluorimetro. Nefelo-
376
metria. Cromatografia: fenomeni e principi fondamentali, cenno alle varie tecniche ed apparecchiature cromatografiche:
cromatografia in fase liquida e gassosa;
cenni di Spettrometria di Massa.
I sistemi di misura e automazione nel
laboratorio biomedico: introduzione.
Strumenti di misura automatici: schemi
e connessioni. Sistemi di misura: definizioni, funzioni e classificazioni, criteri di
scelta tra sistemi di misura automatici e
non automatici per un laboratorio, parti
che ne costituiscono la struttura. Sistemi
di misura monocanale e multicanale.
Analizzatori automatici: generalità, analizzatori a flusso continuo, discreti, centrifughi. Cenno sui metodi di analisi di
laboratorio.
• Bibliografia
Pasquinelli, Diagnostica e tecniche di laboratorio, vol. 1, Rosini.
Cozzi, Protti, Ruaro, Analisi Chimica
Moderni Metodi Strumentali, ed. ESU.
Armanini, Sesto, Elettrotecnica Pratica,
vol. 2, UTET.
Giometti, Frascari, Manuale per il laboratorio di misure elettroniche, Calderini.
Fagarazzi, Mialich, Sistemi automatici,
vol. 1, Calderini.
Sistemi di elaborazione delle informazioni
• Obiettivi specifici
Il corso mira a fornire le basi teoriche per
comprendere la codifica dell’informazione e il funzionamento di un elaboratore.
• Contenuti
Codifica dell’informazione.
Architettura dell’elaboratore.
Sistemi operativi e programmi applicativi.
Reti di calcolatori.
Utilizzo del calcolatore: sistema operativo
e programmi applicativi.
tecniche di laboratorio biomedico
• Modalità di svolgimento
Lezioni e laboratori.
• Bibliografia
P. Tosoratti, Introduzione all’informatica,
Editrice Ambrosiana, 1998.
S. Ceri, D. Mandrioli, L. Sbattella, Istituzioni di informatica, McGraw-Hill, 1993.
CORSO INTEGRATO DI BIOLOGIA E
BIOLOGIA MOLECOLARE
Settori scientifico-disciplinari: BIO/13
Biologia applicata, BIO/11 Biologia
molecolare
Biologia applica
• Obiettivi specifici
Obiettivo del corso di Biologia è quello di
fornire allo studente le conoscenze di
base sull’organizzazione della materia
vivente e sul suo funzionamento. Al termine del corso lo studente dovrà dimostrare di conoscere:
L’organizzazione delle membrane cellulari, l’organizzazione della cellula eucariotica e la biogenesi dell’organizzazione
compartimentale.
I vari sistemi di trasporto e scambio attraverso la plasmamembrana all’interno
come all’esterno.
L’organizzazione strutturale e funzionale
del citoscheletro cellulare quale sistema
dinamico in relazione all’organizzazione
della matrice cellulare ed ai vari stimoli
ambientali.
Gli elementi di base del controllo del ciclo
di divisione e del ciclo di crescita cellulare.
I segnali esterni ed i sistemi di transduzione dei segnali che regolano i vari destini (ciclo di crescita/differenziamento/
morte programmata).
• Elementi conoscitivi richiesti allo studente
Gli elementi conoscitivi che lo studente
deve possedere per la comprensione del
tecniche di laboratorio biomedico
Corso di Biologia sono le conoscenze di
base di chimica e biologia a livello liceale.
• Contenuti
L’organizzazione della cellula.
Differenze tra procarioti ed eucarioti. La
cellula eucariotica: organizzazione interna, compartimentalizzazione. Gli organelli: reticolo endoplasmico, mitocondri,
Golgi, nucleo, lisosomi e perossisomi.
L’indirizzamento delle proteine nei diversi compartimenti cellulari. La comunicazione tra i diversi compartimenti.La
membrana plasmatica descrizione ed
organizzazione. Il trasporto attraverso la
membrana plasmatica. Endocitosi ed esocitosi.
L’ambiente extracellulare ed il rapporto
con la cellula.
La cellule e l’ambiente esterno. Recettori
per i segnali extracellulari ed i recettori
per l’adesione. La comunicazione tra cellule. L’ adesione cellula-cellula e l’adesione cellula matrice. I recettori dell’adesione:le integrine e le caderne struttura, funzione e segnalazione, I fattori di crescita e
la trasduzione del segnale mitogenico.
La crescita cellulare.
La divisione cellulare, il ciclo cellulare e le
sue varie fasi. Gli enzimi che controllano
il ciclo. Il controllo della transizione
G2/M e G1/S. La mitosi ed i microtubuli.
La meiosi e la ricombinazione genica
nella riproduzione sessuale. I circuiti
molecolari che controllano la crescita
delle celllule. Oncogeni ed oncosoppressori. La proliferazione cellulare. Geni e
tumori, ereditarietà del rischio tumorale
p53 ed Rb. La trasformazione cellulare
cellule primarie, immortalizzazione e
telomerasi. La cooperazione oncogenica.
Geni e tumori, ereditarietà del rischio
tumorale. Il controllo della morte cellulare. I diversi tipi di morte cellulare. Gli
enzimi dell’apoptosi la via mitocondriale
e la via recettoriale nel controllo dell’apoptosi.
377
• Modalità di svolgimento
Il corso di Biologia consiste di 32 ore di
lezioni accademiche.
• Modalità d’esame
La valutazione del profitto sarà effettuata
mediante dei test a risposta sintetica
seguiti da un eventuale prova orale (a
discrezione dello studente).
• Bibliografia
AA. VV., Biologia e Genetica, III ed., Antonio Delfino, 2001.
Cooper, La cellula, Piccin.
Alberts et al., Biologia Molecolare della Cellula, Zanichelli.
Biologia molecolare
• Contenuti
Struttura degli acidi nucleici. La struttura
primaria degli acidi nucleici e la nomenclatura. Polimorfismi strutturali del
DNA. Le caratteristiche della struttura B.
Stabilità del DNA: denaturazione e rinaturazione. Ibridizzazione degli acidi
nucleici. Meccanismo dell’interazione
DNA-proteine. Le proprietà topologiche
dei DNA chiusi. Le topoisomerasi e il loro
funzionamento in vivo. Sequenziamento
del DNA. Enzimi di restrizione e loro uso.
Metodi sperimentali per la separazione
degli acidi nucleici: elettroforesi e centrifugazione. Organizzazione dei cromosomi. Le sequenze ripetute nei cromosomi
di mammiferi. La organizzazione strutturale dei cromosomi: la cromatina e la sua
costituzione. Eucromatina ed eterocromatina.
Replicazione del DNA. Le proprietà delle
DNA polimerasi procariotiche ed eucariotiche. Inizi di replicazione e componenti
dell’apparato di replicazione. Fedeltà
della replicazione. Asimmetria della
replicazione. I telomeri e le telomerasi.
Lesioni e riparazione del DNA. Le principali lesioni del DNA e i relativi meccanismi
di riparazione: mismatch repair, NER e
378
BER. Riparazione post-replicazione.
Ricombinazione. Ricombinazione omologa: meccanismo e conseguenze genetiche. Ricombinazione sito-specifica: trasposizione e riarrangiamento dei geni
delle immunoglobuline.
La trascrizione. RNApolimerasi procariotiche ed eucariotiche. Il meccanismo
della trascrizione nei procarioti e negli
eucarioti. Fattori di trascrizione. Geni
monocistronici e policistronici. Attivatori
e repressori nella trascrizione. I promotori nei procarioti e negli eucarioti. I vari
tipi di controllo nella trascrizione dei procarioti e degli eucarioti. Il ruolo del segnale nella trascrizione. Il controllo globale
nella trascrizione dei procarioti e degli
eucarioti. Il ruolo della cromatina nel
controllo della trascrizione degli eucarioti. I rimodellatori della cromatina. La
modifica degli istoni: HAT e HDAC. La
metilazione del DNA. Eucromatina ed
eterocromatina. Gli isolatori. L’epigenetica. L’imprinting.
Maturazione e turn-over dell’RNA. Cenni
sulla maturazione degli r-RNA e dei tRNA. Maturazione degli m-RNA eucariotici: incappucciamento, splicing e poliadenilazione. Il cDNA. Editing dell’mRNA. Turn-over dell’m-RNA.
Sintesi proteica. Il codice genetico. Struttura e funzione dei t-RNA. Struttura e
funzione dei ribosomi. Il meccanismo di
sintesi proteica. La regolazione della sintesi proteica. L’energetica della sintesi
proteica. Il turn-over delle proteine.
Approccio globale all’analisi dell’espressione
genica. La trascrittomica (microarrays) e
la proteomica: tecniche, uso, vantaggi e
limiti. La metabonomica.
Amplificazione del DNA. La clonazione. La
tecnica PCR e le sue applicazioni in medicina. La PCR quantitativa.
I successi e gli insuccessi della terapia genica.
Trasfezione con vettori virali. Ribozimi. I
microRNA e l’RNA interference.
tecniche di laboratorio biomedico
• Modalità di svolgimento
Lezioni in classe.
• Modalità d’esame
Prova scritta con domande aperte.
• Bibliografia
J. Watson et al., Biologia molecolare del
gene, Zanichelli.
B. Alberts et al., Biologia molecolare della
cellula, Zanichelli.
Qualsiasi altro testo di Biologia molecolare aggiornato.
CORSO INTEGRATO DI CHIMICA E
PROPEDEUTICA BIOCHIMICA
Settori scientifico-disciplinari: BIO/10
Chimica generale, BIO/10 Chimica
organica, MED/46 Scienze tecniche di
base
Chimica generale
• Obiettivi specifici
Fornire agli studenti le conoscenze necessarie per la comprensione delle proprietà
strutturali fisiche e chimiche dei principali
elementi e composti inorganici; delle proprietà della materia nei suoi stati fondamentali liquido, solido e gassoso; delle leggi
che governano le trasformazioni chimiche;
delle proprietà delle soluzioni.
• Contenuti
Le grandezze fisiche usate nella chimica e
la loro misura. Proprietà fisiche e stati
della materia. Gli elementi chimici e la
tavola periodica. Struttura dell’atomo. Gli
orbitali atomici. La quantizzazione
dell’energia. Il legame chimico. Orbitali
molecolari. Forma e polarità delle molecole. La conformazione delle molecole e
delle macromolecole: importanza dei
legami deboli. Formule ed equazioni chimiche. Trasformazioni e reazioni. La stechiometria delle reazioni chimiche. Reazioni di scambio e reazioni redox. Come
379
tecniche di laboratorio biomedico
bilanciare una reazione redox. Il comportamento dei gas. Gas ideali e gas reali.
Soluzioni, colloidi e sospensioni. Misura
delle concentrazioni nelle soluzioni. Le
soluzioni di elettroliti forti e deboli. Pressione di vapore. Proprietà colligative e
loro dipendenza dalla dissociazione. La
termodinamica delle trasformazioni chimiche. Costanti di equilibrio. Acidi e basi.
Calcolo e misura del pH. Soluzioni tampone. I tamponi biologici. Le pile. Chimica nucleare.
• Modalità di svolgimento
Lezioni con esercitazioni scritte in classe.
• Modalità d’esame
Prova scritta con domande aperte ed esercizi numerici.
• Bibliografia
J.R. Amend, B.P. Mundy, M.T. Armold,
Chimica generale, organica e biologica, Piccin.
Chimica organica
• Obiettivi specifici
Fornire agli studenti le conoscenze
necessarie per la comprensione: della
natura, formazione e reattività di alcuni
composti organici che interessano la
materia vivente.
• Contenuti
I principi fondamentali alla base delle
proprietà strutturali fisiche, chimiche e
biologiche dei composti organici e delle
biomolecole.
Unicità delle proprietà del carbonio.
Gruppi funzionali e loro proprietà. Reattivi elettrofili e nucleofili. Intermedi di reazione Carbocationi e Radicali liberi. Il
concetto di isomeria. Stereoisomeria.
L’atomo di carbonio asimmetrico. I centri
chirali nelle biomolecole. Configurazioni
D-L, R-S. Solubilità in acqua e Stati di
aggregazione.
Le principali classi di composti organici.
Idrocarburi alifatici saturi e insaturi. Reazione di combustione. Ossidazioni biologiche: rendimento energetico e stato di
ossidazione del carbonio nei composti
organici e nelle biomolecole. Doppi legami isolati e coniugati. Dieni. Polieni.
Catene polieniche isoprenoidi in Pigmenti e in Vitamine.
Idrocarburi aromatici. Struttura del benzene e sua energia di risonanza. Composti aromatici di interesse biologico. omociclici, policiclici e contenenti anelli eterociclici ad azoto, ad ossigeno ed a zolfo.
Delocalizzazione di elettroni e colore:
importanza analitica e biochimica.
Alcoli, Fenoli, Tioli, Eteri e Tioeteri.
Aldeidi e Chetoni. Chinoni e Idrochinini.
Acidi carbossilici e derivati. Acidi grassi
ed esteri del glicerolo; i principali acidi
grassi di interesse biologico; gli acidi
grassi poliinsaturi. Acidi difunzionali.
Ammine e Composti azotati. Poliammine. Immine. Ammine eterocicliche. Le
proprietà basiche di pirrolo, piridina, imidazolo e pirimidina. Le basi azotate puriniche e pirimidiniche. Ammidi. Urea.
Aminoacidi e proteine.
Zuccheri e polisaccaridi.
Lipidi e fosfolipidi.
Nucleotidi e acidi nucleici.
• Modalità di svolgimento
Lezioni con esercitazioni in classe.
• Bibliografia
J.R. Amend, B.P. Mundy, M.T. Armold,
Chimica generale, organica e biologica, Piccin.
Scienze tecniche di base
• Obiettivi specifici
Fornire allo studente una conoscenza di
base dei materiali e degli strumenti più
comunemente utilizzati in un laboratorio
biomedico. Far acquisire capacità di riconoscere ed utilizzare in modo consapevo-
380
le e corretto materiali e strumentazione
nel rispetto delle principali norme di sicurezza.
• Contenuti
Introduzione alla materia.
Norme di comportamento all’interno del
laboratorio.
Vetreria: nomenclatura e attrezzature di
base.
Vetreria distinzione in classi, uso della
vetreria appropriata per l’esame da svolgere, utilizzo delle pipette, preparazione
ed uso delle burette.
Controllo della taratura dei recipienti
volumetrici.
Taratura di una pipetta. Svuotamento di
una pipetta.
Controllo della riproducibilità delle pipette e micropipette per pesata. Taratura
micropipette.
Tecniche su cambiamento di stato.
Metodi di separazione di sistemi eterogenei: filtrazione, separazione di sostanze
liquide non miscibili, centrifugazione.
Apparecchi termici: termostati, stufette,
bunsen ed apparecchi per il raffreddamento: frigoriferi, congelatori.
Bilance: tecniche, analitiche ed elettroniche. Uso delle bilance. Pesate di materiali, controllo delle pesate, valutazione statistica del controllo delle pesate.
Distillazione. Vari tipi di acqua.
Preparazione di soluzioni con sali, acidi e
basi. Soluzioni tampone.
Determinazione del pH delle soluzioni
con indicatori e pHmetri.
Microscopio ottico: struttura, utilizzo,
manutenzione.
• Modalità di svolgimento
Lezioni frontali con l’utilizzo di tecniche
interattive, integrate con esercitazioni e
l’utilizzo del laboratorio didattico.
• Bibliografia
F. Pasquinelli, Diagnostica e tecniche di
tecniche di laboratorio biomedico
laboratorio, vol. 1: Chimica Clinica, Rosini, Firenze, 1988.
L. Spandrio, Trattato italiano di Medicina
di Laboratorio, vol. 1: Biochimica Clinica
Generale, Piccin, Padova, 1993.
CORSO INTEGRATO DI ANATOMIA
UMANA, ISTOLOGIA E FISIOLOGIA
Settori scientifico-disciplinari: BIO/16
Anatomia umana, BIO/17 Istologia,
BIO/09 Fisiologia
Anatomia umana e istologia
• Obiettivi specifici
Finalità del corso sono:
L’acquisizione da parte dello studente di
conoscenza e comprensione dell’organizzazione strutturale del corpo umano, dal
livello macroscopico a quello microscopico e ultrastrutturale;
La capacità di utilizzare le nozioni morfologiche e di struttura per le interpretazioni morfo-funzionali fondamentali;
L’acquisizione di una conoscenza critica
delle principali metodiche di visualizzazione ed osservazione dei campioni biologici in microscopia ottica ed elettronica,
anche fondata sugli opportuni principi
fisici e chimici;
L’acquisizione della padronanza per un
corretto uso del microscopio ottico, la
capacità di effettuare osservazioni ragionate dei preparati istologici, di essere in
grado di riconoscere agevolmente e classificare i diversi tessuti e saper discriminare le modalità di integrazione dei tessuti nei principali organi.
• Modalità di svolgimento
Parte Teorica
Le lezioni, svolte in aula, riguardano la
morfologia, la struttura e l’ultrastruttura
delle cellule, della matrice extracellulare e
dei tessuti nei diversi indirizzi differenziativi, la forma e i rapporti degli organi e
la costituzione degli apparati dell’organismo umano.
tecniche di laboratorio biomedico
Le lezioni comprendono fasi di apprendimento passivo e fasi di apprendimento
attivo che prevedono un coinvolgimento
degli studenti nell’interpretazione dei
quadri strutturali proiettati su schermo e
nell’osservazione di modelli anatomici.
Parte Pratica
È prevista una serie di esercitazioni pratiche.
Preliminarmente lo studente apprende
fasi e modalità di preparazione dei campioni per l’osservazione al microscopio
ottico ed al microscopio elettronico e
come utilizzare opportunamente il
microscopio ottico. Nelle esercitazioni
successive, lo studente impara ad analizzare al microscopio, secondo un corretto
approccio procedurale ed interpretativo, i
caratteri istologici dei diversi tessuti e le
modalità di integrazione tissutale in
diversi organi.
• Modalità d’esame
Gli esami delle discipline del corso integrato, si svolgono contestualmente alla
fine del semestre ed entro la sessione
regolare o nel corso delle successive sessioni regolari.
I docenti responsabili delle discipline del
corso integrato compongono la commissione d’esame.
La prova d’esame complessiva comprende una parte scritta, una parte orale ed
una parte pratica (verifica delle conoscenze su modelli anatomici e interpretazione
di preparati istologici mediante l’uso del
microscopio ottico).
La valutazione sarà riportata a verbale con
voto unico, riferito all’intero corso integrato di Anatomia ed Istologia.
Durante lo svolgimento del corso potranno avere luogo prove in itinere con verifica di profitto.
• Bibliografia
Testi consigliati
L.C. Junqueira, J. Carneiro, Compendio di
Istologia, Piccin.
381
R.M.H. Mc Minn, P. Gaddum-Rosse,
R.T. Hutchings, B.M. Logan, Anatomia
funzionale e clinica, UTET.
Atlante di Istologia segnalato (per consultazione).
Sobotta, Hammersen, Istologia, Ed.
USES.
Altri testi segnalati (per consultazione):
D.W. Fawcett, Bloom, Fawcett, Trattato di
Istologia, McGraw-Hill.
E. Casasco, Citologia Istologia, La Goliardica Pavese.
L. Weiss, R.O. Greep, Istologia, Zanichelli.
V. Monesi, M. Molinaro, C. Rizzoli, G.
Siracusa, M. Stefanini, Istologia, Piccin.
P. Rosati, Citologia Istologia, Ed. Edi
Ermes.
Netter, Atlante di Anatomia Umana, Cida
Geigy.
F. Martini, Fondamenti di Anatomia e
Fisiologia, EdiSES.
Anatomia Umana, Ed. Edi Ermes (per le
Facoltà di Farmacia e Scienze e per le
Scuole Biomediche dirette a fini speciali).
I docenti del corso sono a disposizione
per dare consigli in merito al testo consigliato o a testi alternativi che gli studenti
intendessero adottare.
Anatomia umana
• Contenuti
Apparato locomotore
Lo scheletro: tessuto osseo, tessuto cartilagineo. Funzioni dello scheletro. Forma
delle ossa. Termini di posizione e di
movimento.
Generalità e classificazione delle articolazioni. La colonna vertebrale. La gabbia
toracica: generalità. Cenni sulla meccanica respiratoria e sui muscoli respiratori. Il
cingolo scapolare e lo scheletro dell’arto
superiore. Articolazione glenoomerale,
articolazione del gomito. Cenni sull’anatomia funzionale e sui muscoli dell’arto
superiore.
Il bacino nel suo insieme; il bacino nel
382
sesso femminile, articolazione coxofemorale, articolazione del ginocchio. Cenni
sull’anatomia funzionale e sui muscoli
dell’arto inferiore. Neurocranio e splancnocranio: generalità sul cranio e cenni
sulle singole ossa.
Cuore e apparato circolatorio
Cuore: posizione, rapporti, configurazione esterna ed interna. Generalità sulla circolazione arteriosa; cenni sui principali
vasi arteriosi. Generalità sulla circolazione venosa e principali vasi venosi.
Apparato respiratorio
Cavità nasali e seni paranasali. Laringe:
forma, posizione, rapporti, configurazione interna. Trachea e bronchi: forma,
posizione, rapporti e struttura. I polmoni:
forma, posizione, rapporti, conformazione interna. Pleure.
Apparato digerente
Cavo orale, faringe, esofago, stomaco,
duodeno, intestino tenue, colon, sigma,
retto, cenni morfologici e funzionali.
Pancreas. Fegato e sistema della vena
porta.
Apparato urinario
Reni: forma, posizione, rapporti, conformazione interna, struttura. Vie urinarie:
ureteri, vescica, uretra maschile e femminile.
Apparato linfatico
Cenni sulla struttura e l’organizzazione.
Apparato endocrino
Tiroide, surrene, ipofisi cenni anatomici
e funzionali.
Apparato riproduttore maschile
Testicolo e vie spermatiche.
Apparato riproduttore femminile
Ovaio, tube, utero e cenni di endocrinologia.
Cenni sullo sviluppo del SNC; anatomia
macroscopica e generalità sul cervello;
emisferi e funzioni, midollo spinale e
nervi periferici. Cenni sui nervi cranici.
Istologia
• Contenuti
La cellula come unità morfofunzionale
tecniche di laboratorio biomedico
del protoplasma. Gli organismi mono- e
pluricellulari. Livelli gerarchici di aggregazione: cellula, tessuto, organo, apparato e organismo. Le cellule procariotiche e
le cellule eucariotiche.
Le unità di misura microscopica. Immagine e limiti di risoluzione di: occhio,
microscopio ottico, microscopio elettronico. I diversi tipi di microscopio ottico e
di microscopio elettronico.
Le fasi di allestimento del vetrino in
microscopia ottica. Le fasi di preparazione del retino in microscopia elettronica.
Interpretazione delle sezioni in microscopia ottica ed in microscopia elettronica. I
coloranti istologici e i mezzi di contrasto
per microscopia elettronica. L’immagine
tridimensionale in microscopia elettronica a scansione e in microscopia elettronica a trasmissione dopo crio-frattura e
replica. L’istochimica. La istoautoradiografia. La istochimica enzimatica. La
immunoistochimica. La ibridazione in
situ.
Caratteri strutturali e ultrastrutturali
della cellula e degli organuli cellulari; la
membrana plasmatica, il nucleo, i ribosomi, il sistema di membrane della cellula,
i mitocondri, il citoscheletro.
Le specializzazione della superficie apicale e basale della cellula. Le giunzioni
intercellulari.
Il ciclo vitale della cellula. La differenziazione cellulare.
Definizione e classificazione dei tessuti.
Integrazione dei tessuti negli organi.
Organi cavi e organi parenchimatosi. Le
cavità del corpo. Le mucose. Le sierose. La
cute.
Tessuto epiteliale: caratteristiche generali.
Epiteli di rivestimento: caratteri citologici; classificazione e distribuzione anatomica, epitelio pavimentoso semplice,
mesotelio, endotelio, epitelio cubico semplice, epitelio batiprismatico semplice,
epitelio batiprismatico pseudostratificato,
epiteli prismatico e batiprismatico com-
tecniche di laboratorio biomedico
posto, epitelio pavimentoso composto, la
epidermide, epitelio di transizione.
Epiteli ghiandolari: tipologia e caratterizzazione di ghiandole esocrine e ghiandole endocrine.
Le ghiandole esocrine: caratteri citologici,
classificazione e struttura; distribuzione
anatomica delle principali ghiandole esocrine; ghiandole unicellulari, ghiandole
tubulari semplici, ghiandole tubulari
ramificate, ghiandole alveolari ramificate, ghiandole tubulari composte, ghiandole alveolari composte, ghiandole tubulo-alveolari composte; i tipi di secrezione.
Il nefrone. Il lobulo epatico.
Le ghiandole endocrine: caratteri citologici, cenni su ormoni ed organi bersaglio,
organizzazione strutturale e riferimenti
anatomici; la ipofisi: neuroipofisi e adenoipofisi, connessioni con l’ipotalamo; le
ghiandole interstiziali del testicolo e
dell’ovaio, cenni su ovulazione, corpo
luteo e ciclo mestruale; l’epifisi; la tiroide,
le paratiroidi; le isole del Langerhans; le
ghiandole surrenali.
Tessuto connettivo: caratteristiche generali, funzioni; le componenti della matrice
extracellulare, la componente cellulare.
Il tessuto connettivo propriamente detto:
i tipi cellulari; la matrice extracellulare;
classificazione, distribuzione anatomica
dei diversi tipi; rigenerabilità e invecchiamento tissutali.
Il tessuto cartilagineo: i tipi cellulari; la
matrice cartilaginea; classificazione e
distribuzione anatomica delle cartilagini.
Tessuto osseo: caratteristiche e distribuzione dell’osso compatto e dell’osso trabecolare; i tipi cellulari; la matrice ossea; i
tipi di ossificazione; il rimaneggiamento
e il rimodellamento osseo. Sangue e linfa:
le cellule circolanti; il plasma; il siero; origine degli elementi del sangue, tessuto
emopoietico; midollo rosso e midollo
giallo; i tessuti linfoidi, con riferimenti
anatomici.
Tessuto nervoso: generalità; caratteristiche
383
morfologiche, strutturali e ultrastrutturali del neurone; architettura ultrastrutturale dell’assone e della guaina mielinica e
cenni istofisiologici; le sinapsi nervose e
neuro-muscolari e cenni istofisiologici;
classificazione istologica e funzionale dei
neuroni, con riferimenti anatomici. Le
cellule della neuroglia. La sostanza bianca
e la sostanza grigia del nevrasse. La struttura dei nervi periferici. Istogenesi; rigenerabilità e invecchiamento tissutali.
Tessuto muscolare: generalità, istogenesi;
Il tessuto muscolare striato scheletrico;
tipi cellulari; caratteri strutturali e ultrastrutturali della fibra muscolare striata
scheletrica; tipo di innervazione e cenni
istofisiologici; rigenerabilità e invecchiamento tissutali.
Il tessuto muscolare striato cardiaco;
caratteri ultrastrutturali della fibra
muscolare striata cardiaca; tipo di innervazione e cenni istofisiologici; rigenerabilità e invecchiamento tissutali.
Il tessuto muscolare liscio; caratteri ultrastrutturali della fibrocellula; tipi di innervazione e cenni istofisiologici; rigenerabilità e invecchiamento tissutali.
Fisiologia
• Obiettivi specifici
Dare allo studente una visione d’insieme
del funzionamento dei sistemi integrati
dell’organismo e dei principi di neurofisiologia.
• Elementi conoscitivi richiesti allo studente
Buona conoscenza di Statistica medica,
Fisica e Biofisica medica, Chimica e Propedeutica biochimica, Istologia e Anatomia umana, secondo i programmi dei
relativi corsi.
• Contenuti
Introduzione generale.
Sangue: volume e composizione; caratteristiche fisico chimiche; funzione eritrocitaria.
384
Cuore e circolazione: organizzazione
generale del circolo; attività elettrica e
meccanica del cuore; ECG (cenni); gettata
cardiaca; pressione arteriosa, venosa,
capillare; meccanismi di regolazione di
gettata e pressione (cenni); produzione e
riassorbimento del liquido interstiziale;
sistema linfatico; circolazione fetale; controllo nervoso del sistema cardiocircolatorio (cenni).
Respirazione: composizione e pressione
dell’atmosfera; volumi polmonari statici
e dinamici; meccanica respiratoria; circolo polmonare; ventilazione alveolare;
ricambio gassoso; trasporto dei gas nel
sangue.
Respirazione: regolazione respiratoria
del pH; meccanismi centrali e periferici
di controllo della respirazione (cenni).
Rene e liquidi corporei: volume e composizione dei compartimenti idrici; bilancio
idrico; circolo renale; funzione glomerulare; funzione tubulare; riassorbimento
obbligatorio e facoltativo dell’acqua;
ADH; regolazione renale del pH.
Termoregolazione: temperatura corporea; produzione e dispersione del calore;
centri termoregolatori; febbre.
Muscolo e lavoro muscolare: contrazione
muscolare; fonti energetiche del lavoro
muscolare; massimo consumo energetico.
Sistema nervoso e organi di senso: potenziale di membrana e potenziale d’azione;
meccanismi della trasmissione sinaptica
chimica; sistema somestesico: recettori
periferici e vie centrali; corteccia somatosensoriale primaria. Dolore e sistema
nocicettivo: meccanismi periferici e vie
centrali; sistemi antinocicettivi endogeni.
Sistema visivo: mezzi ottici dell’occhio;
vie e riflessi visivi; corteccia visiva primaria. Sistema uditivo: caratteristiche dei
suoni; struttura e funzione dell’orecchio
interno; vie uditive centrali. Organizzazione anatomo-funzionale dei sistemi
motori: generalità; riflessi spinali; mecca-
tecniche di laboratorio biomedico
nismi di controllo posturale; corteccia
motoria primaria; centri del linguaggio;
EEG; ciclo sonno-sveglia.
• Modalità di svolgimento
Lezioni ex cathedra.
• Bibliografia
G. Alloatti, G. Antonutto, R. Bottinelli, A.
Cevese, F. Conti et al., Fisiologia dell’uomo,
Edi Ermes.
CORSO INTEGRATO DI BIOCHIMICA
E BIOCHIMICA CLINICA E
GENETICA GENERALE
Settori scientifico-disciplinari: BIO/10
Biochimica, BIO/12 Biochimica clinica,
MED/03 Genetica Medica
Biochimica
• Obiettivi specifici
Comprensione del rapporto tra struttura
e attività delle macromolecole di interesse
biologico-medico e dei meccanismi fondamentali dei processi biologici a livello
molecolare, con particolare riguardo ai
processi metabolici e alla loro integrazione nell’organismo, nonché alla loro rilevanza clinica.
• Contenuti
Biochimica Strutturale
Le proteine: proprietà principali (solubilità, idrolisi, ecc).
Organizzazione strutturale (struttura primaria, secondaria, terziaria, quaternaria).
Le proteine globulari.
Le proteine fibrose: es. collagene.
Mioglobina ed Emoglobina.
Gli enzimi. Catalisi enzimatica. Cinetica
enzimatica.
Biochimica Metabolica
Concetti introduttivi sui cicli metabolici.
Bilancio energetico. Le reazioni di ossido
riduzione (i coenzimi, NADH e NADPH,
acido folico).
tecniche di laboratorio biomedico
Metabolismo dei Glucidi
Glicolisi.
Gluconeogenesi.
Ciclo di Krebs. Ciclo dei pentoso fosfati.
Metabolismo del glicogeno: glicogenosintesi e glicogenolisi, regolazione della glicemia (cenni sulla insulino resistenza e
diabete). Metabolismo dell’acido glucuronico, fruttosio, galattosio.
Metabolismo dei Lipidi
Lipoproteine plasmatiche.
Beta-ossidazione degli acidi grassi.
Metabolismo dei corpi chetonici. Metabolismo dei trigliceridi e del colesterolo.
Biosintesi degli acidi grassi (lipogenesi e
biosintesi de novo).
Metabolismo degli Ammono Acidi
Catabolismo degli ammino acidi. Ciclo
dell’urea.
Metabolismo dei singoli ammino acidi
(in particolare fenilalanina e tirosina vedi
associazione con difetti congeniti, triptofano, creatina e fosfocreatina)
Metabolismo dei Nucleotidi
Biosintesi dei nucleotidi
Catabolismo dei nucleotidi. Alterazioni
del metabolismo dell’acido urico.
• Bibliografia
N. Siliprandi e G. Tettamanti, Biochimica
Medica, Piccin.
Bibliografia di consultazione:
A. L. Lehninger, D. L. Nelson, M. M. Cox,
Introduzione alla Biochimica, Zanichelli.
L. Stryer, Biochimica, Zanichelli.
Biochimica clinica
• Obiettivi specifici
Obiettivo del corso di Biochimica Clinica
è quello di fornire allo studente le conoscenze necessarie per riconoscere le alterazioni biochimiche e gli esami di laboratorio associati ai disordini ematologici,
nutrizionali, di equilibrio idro-elettrolitico ed acido-base.
• Elementi conoscitivi richiesti allo studente
Gli elementi conoscitivi che lo studente
385
deve possedere per la comprensione del
corso di Biochimica Clinica sono le conoscenze di chimica e biologia del I semestre.
• Contenuti
Ruolo, limiti e finalità della Biochimica
Clinica. Aspetti analitico-metodologici e
aspetti clinico-diagnostici. Principi di
base della diagnostica di laboratorio. Perché e come usare i tests di laboratorio.
Principali test di funzionalità e per la
valutazione di stati fisiopatologici. Esami
biochimici più comuni. Attività enzimatiche nel siero. Albumina e frazione globulinica. Come eseguire e conservare i prelievi. Principali errori di prelievo. Interpretazione del referto di laboratorio. Qualità delle misure di laboratorio. Precisione ed accuratezza. Sensibilità e specificità. Intervalli di riferimento.
Parametri fondamentali compresi
nell’emogramma. Definizione e modalità
di valutazione di: ematocrito, numero di
eritrociti, emoglobina, MCV, MCH,
MCHC, RDW e conteggio reticolociti.
Come si calcolano MCH ed MCHC.
Intervalli di riferimento. Parametri di
laboratorio per le anemie. Anemie micro, macro-, e normocitiche. Anormalità
morfologiche dei globuli rossi.
Distribuzione e funzione del ferro
nell’organismo. Necessità di ferro a
seconda del sesso, età, gravidanza ed
allattamento, diversità dei valori di riferimento. Parametri di valutazione della
carenza di ferro, modalità di analisi ed
intervalli di riferimento di: sideremia,
transferrina, ferritina, recettore solubile
della transferrina, protoporfine libere.
Casi clinici es. parametri biochimici
prima e dopo terapia.
Valori di riferimento dei livelli delle diverse emoglobine dall’embrione all’età adulta.
Parametri diagnostici delle emoglobinopatie qualitative e quantitative. Mutazioni
386
puntiformi HbS, HbC, HbD e HbE.
Corpi di Heinz. Talassemie. Criteri diagnostici per le alfa e beta talassemie.
HbH e Hb di Bart. Reperti di laboratorio
delle beta talassemie negli omozigoti e
negli eterozigoti. Come differenziare il
deficit di ferro dalle talassemie. Casi clinici di anemie microcitiche. Analisi elettroforetiche a diversi pH delle emoglobine a scopo diagnostico.
Parametri diagnostici delle anemie emolitiche. Anemie emolitiche da difetti della
membrana eritrocitaria: sferocitosi ed
ellittocitosi ereditaria. Test di fragilità
osmotica. Anemie da alterazioni di enzimi eritrocitari: deficit di PK e G6PD. Test
di autoemolisi. Test diagnostici specifici
per il deficit di G6PD. Deficit di glutatione. Indicatori sierici di emolisi intravascolare: emoglobina libera, deplezione di
aptoglobina e di emopessina, presenza di
mataemalbumina, isoenzimi di LDH.
Criteri diagnostici per distinguere l’ittero
dovuto a emolisi.
Parametri diagnostici delle anemie da
ridotta produzione di eritrociti. Anemie
macrocitiche e megaloblastiche. Carenza
di vitamina B12 e folati specialmente in
gravidanza.
Schema riassuntivo dei vari tipi di anemia e casi clinici.
Parametri di laboratorio per il monitoraggio del bilancio idro-elettrolitico. Compartimenti di fluido corporeo. Bilancio
dell’acqua. Produzione di ormone antidiuretico. Bilancio del sodio: ipo- e ipersodiemie. Ruolo dell’aldosterone. Determinazione del sodio nel siero, intervalli
di riferimento e di allarme. Reazioni
dell’organismo alla deplezione di sodio e
acqua. Uso dei parametri del laboratorio
biomedico per la valutazione della iponatremia con o senza variazioni del volume
del fluido extracellulare. Gap osmolale:
differenza fra osmolalità misurata e calcolata. Differenza fra osmolalità e tonicità, come valutare il rischio di edema o
tecniche di laboratorio biomedico
raggrinzimento cerebrale. Tonicità delle
principali soluzioni endovena.
Formule per il calcolo della quantità delle
soluzioni endovenose da impiegare per
correggere la iponatremia. Uso dei parametri del laboratorio biomedico per la
valutazione della iponatremia con o
senza ipotonicità. Casi clinici di iponatremia, valutazione del rischio di edema
cerebrale. Metodi diagnostici e cause di
ipernatremia. Valutazione della efficacia
del trattamento endovena di soluzioni
ipotoniche. Casi clinici di ipernatremia,
valutazione del rischio di raggrinzimento
cerebrale.
Bilancio del potassio: ipo- e iperpotassiemie. Determinazione della concentrazione di potassio, modalità di prelievo del
siero o plasma, possibili errori preanalitici, intervalli di riferimento e di allarme.
Parametri di laboratorio per il monitoraggio dell’equilibrio acido-base. Concentrazioni normali e di allarme dello ione H+.
Il tampone bicarbonato nel siero. Come
si ricava l’espressione [H + ] = K
PCO2/[HCO3-]. Come prevedere le modalità di compensazione renale e respiratoria dei disordini acido-base. Acidosi, alcalosi, acidemia e alcalemia. Definizione di
acidosi ed alcalosi metaboliche e respiratorie. Intervalli di normalità e di allarme
per [H+], PCO2 e [HCO3-]. Acidosi metaboliche ad alto e basso anion gap. Esempi
di profili biochimici nel sangue venoso ed
arterioso di pazienti con acidosi metaboliche. Alcalosi metaboliche responsive e
resistenti alla salina. Ipokaliemia da redistribuzione associata alla alcalosi metabolica. Formule per valutare l’appropriatezza dei meccanismi di compensazione
respiratoria. Trattamento della deplezione in volume. Casi clinici di disordini
acido-base metabolici. Disordini acidobase respiratori. Acidosi respiratoria
acuta e cronica. Alcalosi respiratoria
acuta e cronica. Compensazione renale
dei disordini acido-base respiratori. Casi
tecniche di laboratorio biomedico
clinici di disordini acido-base respiratori.
Casi clinici di disordini idro-elettrolitici
ed acido-base.
• Modalità di svolgimento
Lezioni accademiche ed esercizi in aula.
• Bibliografia
G. Federici, P. Cipriani, C. Cortese, A.
Fusco, P. Ialongo, C. Milani, Medicina di
Laboratorio, McGraw-Hill.
Alla fine del corso saranno messe a disposizione degli studenti le fotocopie dei
lucidi relativi alle lezioni.
Genetica Medica
• Obiettivi specifici
Obiettivo del corso di Genetica Medica è
quello di fornire allo studente le conoscenze
di base della Genetica generale ed in particolare le sue applicazioni allo studio dei caratteri ereditari nell’uomo in campo Biomedico.
• Contenuti
Fenotipo e Genotipo. Teoria cromosomica dell’ereditarietà. Struttura dei cromosomi. Organismi apolidi e diploidi. Cellule somatiche e germinali. Mitosi e Meiosi.
Leggi di Mendel. Reincrocio. Test di complementazione.
Rapporti mendeliani atipici:
- codominanza;
- dominanza incompleta;
- epistasi.
Organizzazione del genoma umano e
struttura della cromatina.
Il Gene:
- struttura e funzione;
- alleli multipli e polimorfismi;
- dominanza e recessività;
- associazione e ricombinazione genica;
- mappe genetiche, mappe fisiche e loro
potere di risoluzione;
- tecniche di localizzazione di un gene su
di un cromosoma;
- tecniche di assegnazione dell’ordine dei
geni su di un cromosoma;
- geni X- linked;
387
- inattivazione del cromosoma X.
Mutazioni cromosomiche:
- alterazione del numero di autosomi e
cromosomi sessuali. Meccanismi e fenotipi patologici dell’uomo;
- inversioni, traslocazioni, delezioni e
riarrangiamenti cromosomici nell’uomo.
Mutazioni geniche:
- tipi di mutazione di un singolo gene e
loro effetti quantitativi e qualitativi sul
prodotto proteico finale.
Tecniche di analisi delle mutazioni cromosomiche (cenni).
Tecniche di analisi delle mutazioni geniche (cenni).
Alberi genealogici:
- eredità autosomica dominante ed autosomica recessiva;
- eredità X-linked dominante ed X-linked
recessiva;
- interpretazione degli alberi genealogici.
Analisi di linkage (cenni).
Diagnosi prenatale.
Genetica di popolazioni (cenni).
• Bibliografia
B. Alberts, L’essenziale di biologia molecolare della cellula, Zanichelli.
Cooper, La cellula. Un approccio molecolare, Zanichelli.
Kaplan, Delpech, Biologia molecolare e
medicina, Gnocchi.
B. Dallapiccola, G. Novelli, Genetica medica essenziale, Phoenix editrice.
CORSO INTEGRATO DI
MICROBIOLOGIA, IMMUNOLOGIA E
FLOGOSI
Settori scientifico-disciplinari: MED/07
Microbiologia generale, MED/04
Immunochimica, MED/04 Flogosi,
MED/46 Scienze tecniche di
microbiologia
• Obiettivi generali del corso
Il corso si propone di fornire allo studen-
388
te una visione integrata dei fenomeni biologici alla base delle interazioni tra
microrganismi patogeni e l’uomo. Le
interazioni ospite – parassita costituiscono un importante capitolo di studio nella
formazione del personale sanitario, sia
per la conoscenza dei meccanismi del
processo infettivo, sia per le loro implicazioni sullo stato di salute dell’uomo. La
natura reciproca di queste interazioni
richiede lo studio combinato delle caratteristiche dei microrganismi, delle tecniche
utilizzate per il loro isolamento ed identificazione a fini diagnostici e delle difese
dell’ospite.
Microbiologia generale
• Obiettivi specifici
Fornire allo studente:
- le basi culturali per la comprensione del
mondo microbico (batteri, virus, miceti,
protozoi, elminti, macroparassiti, prioni)
e le relazioni ospite/uomo – microorganismo;
- l’inquadramento generale aggiornato
dei principali microrganismi di interesse
medico, con particolare approfondimento del settore batteriologia;
- le competenze tecniche ed operative specifiche della microbiologia diagnostica
dall’idoneità di prelievo, principi e modalità di indagine laboratoristiche, interpretazione dei risultati, controlli di qualità,
sino all’elaborazione del referto clinico;
approfondimento del settore batteriologia (Batteriologia sistematica e diagnostica);
- la conoscenza delle basi microbiologiche, principi e metodi di prevenzione e
difesa contro le infezioni (disinfezione,
sterilizzazione, antibiotici) e meccanismi
di resistenza dei microrganismi.
• Contenuti
Il microbiota residente nell’ospite uomo:
composizione, ruolo proteggente e potenziale di aggressione.
tecniche di laboratorio biomedico
Modalità di trasmissione delle infezioni:
via aerea, alimentare, oro-fecale, sessuale,
materno-fetale, transcutanea, infezioni di
origine endogena, infezioni ospedaliere.
Batteriologia sistematica - i principali
gruppi di batteri di interesse medico:
Gram-positivi, Gram-negativi, batteri
aerobi ed anaerobi, micoplasmi, Chlamydiae, Rickettsiae, micobatteri, spirochete;
caratteristiche strutturali, biochimiche e
nutrizionali.
Fondamenti di genetica batterica: significato dei meccanismi di variabilità e trasferimento dell’informazione genetica; i
plasmidi e la resistenza agli antibiotici.
Caratteristiche generali dei virus animali:
inquadramento, principali gruppi/famiglie, ciclo di infezione e di replicazione
virale, virus oncogeni a RNA e DNA.
I principali gruppi di virus animali di
interesse medico: virus pneumotropi,
neurotropi, epatotropi, Herpesiviridae,
Papillomavirus, virus a tropismo enterico,
virus di interesse pediatrico e maternofetale.
Interazioni microrganismo-ospite: principali fattori di patogenicità/virulenza ed
evoluzione a malattia infettiva ad etiologia batterica e virale.
Principi e metodologie di diagnostica batteriologica di tipo diretto, indiretto, biologia molecolare.
Principi e metodologie applicati all’iter di
microbiologia diagnostica: modalità di
prelievo, criteri di idoneità del campione
clinico, applicazione di tecniche adeguate
al quadro/quesito clinico, criteri di refertazione.
Modalità di disinfezione e di sterilizzazione, principali classi di farmaci attivi contro i gruppi di microrganismi patogeni:
molecole ad attività anti-batterica ed antivirale.
Principi e metodi di esecuzione e refertazione di antibiogramma, e di antivirogramma.
tecniche di laboratorio biomedico
Scienze tecniche di microbiologia
• Obiettivi specifici
Fornire allo studente:
- le conoscenze per orientarsi in un laboratorio di microbiologia e per lavorare in
sicurezza utilizzando correttamente la
strumentazione di base;
- la capacità di distinguere i diversi materiali biologici e di verificarne l’idoneità,
nonché di utilizzare correttamente i principali terreni di coltura;
- la conoscenza delle principali procedure
di indagine microbiologica e del significato del referto risultante.
• Contenuti
Introduzione al laboratorio di Microbiologia.
Lavorare in sicurezza in Microbiologia.
Strumenti di uso quotidiano ed apparecchiature in Microbiologia.
Pulizia, disinfezione e sterilizzazione.
Il microscopio in Microbiologia. Colorazioni in generale. Colorazione di Gram e
di Ziehl Neelsen.
Terreni di coltura: generalità, componenti, preparazione, conservazione, tecniche
di semina.
Procedure di indagine microbiologica su
diversi materiali: flora respiratoria, urine
e feci, sangue e liquor, materiali vari.
Prove biochimiche e altre tecniche di
identificazione batterica.
Tecniche di esecuzione dell’Antibiogramma e sua importanza.
Immunochimica
• Obiettivi specifici
Fornire allo studente le basi per la comprensione dell’organizzazione del sistema immunitario, delle componenti cellulari e molecolari che caratterizzano il riconoscimento dell’antigene e la risposta
immune.
• Contenuti
Caratteristiche del sistema immunitario e
sue componenti.
389
Immunità innata e immunità acquisita.
Caratteristiche della risposta immunitaria: risposte umorali e cellulo-mediate.
Riconoscimento dei markers molecolari
dei microrganismi patogeni.
Generazione delle diversità e specificità
linfocitaria B e T. Generazione di cellule
memoria e differenza tra risposte primarie e secondarie.
Concetti generali di immunoprofilassi.
Formula leucocitaria ed emopoiesi.
Morfologia, marcatori fenotipici e caratteristiche funzionali delle: i) cellule
dell’immunità aspecifica: granulociti e
macrofagi; ii) cellule della immunità specifica: linfociti T e B e loro sottopopolazioni.
Gli organi linfoidi primari (midollo osseo
e timo) e secondari: milza, linfonodi,
organi linfoidi associati alle mucose, altri
tessuti linfatici.
Citochine e chemochine.
Ricircolo e distribuzione delle cellule
immunitarie. Descrizione delle HEV. Le
molecole di adesione e il loro ruolo nel
processo di stravaso dei leucociti. Homing
linfocitario.
Antigeni ed immunogeni. Apteni e adiuvanti. Caratteristiche degli antigeni e loro
classificazione Epitopi T e B.
Struttura e funzione degli anticorpi. Definizione di isotipo, allotipo e idiotipo. Interazioni antigene/anticorpo: reazioni di
precipitazione, agglutinazione e crossreattivtà.
Organizzazione dei geni delle immunoglobuline. Ricombinazione somatica e
generazione della diversità anticorpale.
Maturazione dei linfociti B.
Il complemento.
Flogosi
• Obiettivi specifici
Fornire allo studente:
le conoscenze sulle cause del processo
infiammatorio e le sue principali conseguenze per la salute dell’uomo;
390
le basi per la comprensione dei meccanismi cellulari e molecolari dell’infiammazione;
le basi per la comprensione del ruolo protettivo, di innesco della risposta immunitaria e dei processi di riparo dell’infiammazione.
• Contenuti
La flogosi le difese dalle infezioni: generalità, fenomenologia ed effetti clinici.
Meccanismi di innesco del processi
infiammatorio: ruolo del danno e delle
molecole di origine microbica (PAMPS
microbici).
L’infiammazione acuta: fenomeni vascolari (il microcircolo e la formazione
dell’essudato); eventi cellulari (i tipi cellulari dell’infiammazione acuta, meccanismi di richiamo al sito infiammatorio,
attivazione cellulare e funzioni effettrici).
Mediatori chimici dell’infiammazione:
sintesi, natura, effetti locali e sistemici;
ruolo delle tossine batteriche nell’infiammazione.
Esiti dell’infiammazione acuta: risoluzione completa; la ferita e la guarigione per
sostituzione; formazione di un ascesso.
Infiammazione cronica: caratteristiche,
evoluzione e meccanismi tissutali; la tubercolosi e la formazione del granuloma.
Fenomeni centrali dell’infiammazione:
termogenesi, termodispersione e termoregolazione; la febbre (ruolo e meccanismi di azione dei pirogeni endogeni ed
esogeni; trattamenti farmacologici); lo
shock settico.
• Bibliografia
Abbas, Lichtman, Pober, Immunologia
cellulare e molecolare, IV ed., Piccin, Padova.
Mims, Playfair, Roitt, Wakelin, Williams,
Medical Microbiology, Mosby Intl., London, UK.
Murray, Rosenthal, Kobayashi, Pfaller,
Microbiologia, Ed. Edises.
tecniche di laboratorio biomedico
Robbins, Cotran, Le basi patologiche delle
malattie, VI ed., Piccin, Padova, solo cap.
3 – Infiammazione acuta e cronica.
Schaechter, Medoff, Eisenstein, Microbiologia medica, Ed. Ambrosiana.
Per la parte di Microbiologia, le dispense
delle lezioni a cura del docente.
Testi per consultazione
Isenberg, Clinical Microbiology Procedures Handbook, Ed. American Society of
Microbiology , USA.
Murray, Baron et al., Manual of Clinical
Microbiology , VIII ed, ASM Press,
Washington, D.C., USA.
CORSO INTEGRATO DI PATOLOGIA
GENERALE
Settori scientifico-disciplinari: MED/04
Patologia generale, MED/04 Patologia
molecolare, MED/04 Oncologia,
MED/04 Patologia cellulare, MED/46
Scienze tecniche di medicina di
laboratorio
Patologia generale
• Obiettivi specifici
Comprensione delle alterazioni indotte
negli organismi viventi dagli stimoli lesivi e delle risposte dell’organismo al
danno.
• Contenuti
Introduzione allo studio della Patologia
generale; studio del processo patologico:
eziologia e patogenesi. Principali agenti
eziologici nella patologia umana.
Danno da radiazioni: natura delle radiazioni e unità di misura della dose; effetti
biologici delle radiazioni ionizzanti a
livello molecolare, cellulare e dell’intero
organismo.
Danno da agenti fisici: elettricità e calore;
ustioni, effetti locali e sistemici; congelamento.
Danno da agenti chimici: relazione doserisposta; dose letale 50; esposizione,
tecniche di laboratorio biomedico
assorbimento distribuzione metabolismo
ed escrezione degli agenti chimici.
Risposte da stress al danno: degenerazione idropica e grassa; adattamenti cellulari
della crescita e differenziamento (atrofia,
ipertrofia, iperplasia, metaplasia) e necrosi cellulare.
Fenomeni vascolari associati al danno ai
tessuti: edema, iperemia e congestione,
emorragia, trombosi, embolia, infarto e
shock (collasso cardiocircolatorio).
Patologia genetica: i fattori genetici della
malattia. Alterazioni cromosomiche,
malattie monogeniche ed eredità multifattoriale.
Nutrizione e patologia: apporto calorico e
nutrizionale della dieta; oligoelementi,
vitamine e patologie da carenza; malnutrizione (marasma e Kwashiorkor) ed
obesità.
• Bibliografia
G.M. Pontieri, Patologia e Fisiopatologia
Generale. Per i corsi di laurea in professioni
sanitarie, Piccin.
R.S. Cotran, V. Kumar, S.L. Robbins, Le
basi patologiche delle malattie, vol. I-II, Piccin.
Patologia molecolare
• Contenuti
Patologia molecolare dei lisosomi; malattie da alterata sintesi e trasporto degli
enzimi lisosomiali e difetto molecolare
nella malattia a cellule con inclusi (I-cell
disease).
Patologia del metabolismo.
Il metabolismo, concetti generali: le reti
metaboliche, coordinamento delle reti
metaboliche. Il mantenimento dell’equilibrio metabolico.
Fattori ambientali e fattori genetici.
Malattie causate da difetti di un singolo
gene ad eredità mendeliana.
Le basi biochimiche delle anomalie
monogenetiche.
Il concetto di pleiotropismo.
391
Il metabolismo proteico, considerazioni
generali sul metabolismo delle proteine.
Alterazioni del metabolismo di Amminoacidi specifici.
Metodi impiegati per la diagnosi e lo
screening della popolazione (screening
prenatale).
Alterazioni del trasporto degli amminoacidi.
Modelli di patologie molecolari delle proteine.
La patologia molecolare dell’emoglobina:
le emoglobinopatie: le varianti delle emoglobina nelle diverse forme, ereditarietà,
classificazione e caratteristiche morfologiche e funzionali degli eritrociti; le talassemie (classificazione, ereditarietà, caratteristiche molecolari delle differenti
forme).
La patologia molecolare dell’Alzheimer.
La patologia molecolare delle malattie da
prioni.
Il metabolismo dell’EME e le emocromatosi.
Alterazioni del metabolismo purinico e
pirimidinico.
La basi azotate puriniche. Generalità sul
metabolismo delle basi azotate puriniche
nell’uomo. La sintesi de novo.
La via di interconversione e recupero
delle basi puriniche. La regolazione nella
biosintesi e recupero delle basi puriniche.
Il ruolo della ipoxantina-guaninafosforibosiltransferasi.
Le iperuricemie. Patogenesi della iperuricemia.
La gotta. L’attacco acuto.
La sindrome di Lesch-Nyhan.
Le modalità di trasmissione genetica
delle iperuricemie.
Le basi azotate pirimidiniche. Generalità
sul metabolismo delle basi azotate pirimidiniche nell’uomo. La sintesi de novo.
La via di interconversione e riutilizzazione delle basi pirimidiniche.
I deficit enzimatici, i disordini metabolici
associati e le modalità di trasmissione
392
genetica. La oroticoaciduria ereditaria
tipo 1 e tipo 2.
Alterazioni del metabolismo degli zuccheri. Concetti generali sul metabolismo
degli zuccheri.
classificazione delle forme di alterata tolleranza al glucosio.
Il diabete mellito. Classificazione:
- il diabete di tipo 1: eziologia e patogenesi. Fenomei autoimmuni nel diabete di
tipo 1.
- il diabete di tipo 2: eziologia e patogenesi. L’insulino-resistenza: cause e meccanismi molecolari. La secrezione insulinica nel diabete di tipo 2.
- patogenesi delle complicanze croniche
del diabete mellito. La retinopatia, la
nefropatia, la neuropatia, l’arteriosclerosi
accelerata;
- patogenesi delle complicanze acute del
diabete mellito. La chetoacidosi diabetica.
Il coma diabetico;
- patogenesi e significato fisiopatologico
dell’intolleranza al glucosio;
- sindromi genetiche di estrema insulinoresistenza;
- l’insulino-resistenza in condizioni di
normotollerante; l’insulino-resistenza
nell’ipertensione arteriosa sistemica e
nell’obesità;
- il diabete sperimentale. Modelli animali
di diabete di tipo 1 e 2.
Alterazioni del metabolismo dei Lipidi e
delle Lipoproteine. Concetti generali:
Organizzazione strutturale, composizione e classificazione delle Lipoproteine del
plasma (Chilomicroni, VLDL, LDL,
HDL). Proprietà chimico-fisiche delle
classi principali di lipoproteine. Le apolipoproteine: Caratteristiche chimico-fisiche, distribuzione fra le lipoproteine, ed
attivita biologica. Gli enzimi fondamentali per il trasporto ed il metabolismo dei
lipidi.
Metabolismo delle Lipoproteine: biosintesi e catabolismo delle lipoproteine contenenti Apo B (origine e destino metabo-
tecniche di laboratorio biomedico
lico dei chilomicroni e delle VLDL). Origine e maturazione delle lipoproteine ad
alta densità (HDL) e trasporto inverso del
colesterolo. Il complesso per il trasporto
degli esteri del colesterolo.
Definizione e classificazione delle iperlipidemie: iperlipidemie esogene, endogene e miste. Ipercolesterolemie semplici e
combinate. Iperlipidemie da remnants
(b-VLDL).
L’ipercolesterolemia familiare: La biosintesi del colesterolo ed il ruolo dell’enzima
3-idrossi-3-metilglutaril Coenzima A
(HMG CoA) riduttasi. Patogenesi a livello
cellulare: La via del recettore delle LDL e
gli effetti regolatori legati a questa via.
Tappe biochimiche e componenti sub cellulari. Struttura del recettore per le LDL.
Mutazioni del recettore per le LDL ed alterazioni strutturali e funzionali che ne
conseguono. Le basi molecolari della terapia.
Iperlipoproteinemia da lipoproteine
discoidali.
Alterazioni monogeniche delle lipoproteine: alterazioni delle apolipoproteine
(Apo A1, Apo B, Apo CII, Apo E). Alterazioni enzimatiche (lipoproteina lipasi,
lipasi epatica, lecitina-colesterolo acil
transferasi). Alterazioni dei recettori per
le LDL.
Alterazioni della biosintesi e della secrezione delle lipoproteine contenenti l’Apo
B: Identificazione di forme multiple di
Apo B e descrizione dei meccanismi
molecolari che ne determinano l’origine.
L’abetalipoproteinemia e l’ipobetalipoproteinemia.
La lipoproteina Lp(a): caratteristiche
molecolari, distribuzione e rilevanza
nella cardiopatia ischemica.
Difetto congenito di lipoproteina lipasi ed
altre cause di iperchilomicronemia.
Struttura e funzione della lipoproteina
lipasi. Difetto di lipoproteina lipasi. Difetto di apolipoproteina CII.
Difetto congenito di lecitina colesterolo
acil trasferasi (LCAT).
393
tecniche di laboratorio biomedico
Disbetalipoproteinemia (Tipo III): il
ruolo della Apo E nel metabolismo delle
lipoproteine. Caratteristiche biochimiche: l’analisi elettroforetica ed all’ultracentrifuga (larga banda, accumulo di bVLDL). Genetica dell’Apo E e rapporto
struttura funzione. Le basi molecolari del
polimorfismo dell’Apo E.
Difetti congeniti del metabolismo delle
lipoproteine ad alta densità: difetto di Apo
A I. Mutazioni dell’Apo A I (Apo A I Milano, Apo A I Marburg etc.). La malattia di
Tangier.
Le Patologie molecolari poligeniche e
multifattoriali: il modello dell’aterosclerosi. Patogenesi dell’arteriosclerosi: definizione e classificazione. I fattori di
rischio: sesso, ipertensione, ipercolesterolemia, fumo di sigaretta, diabete. Aterosclerosi: le lesioni e la genesi dell’ateroma. Risposta al danno cellulare ed aterogenesi. Le cellule coinvolte: l’endotelio, i
monociti/macrofagi, le cellule muscolari
lisce, le piastrine. Il ruolo dei fattori di
crescita e delle citochine. Le interazioni
cellulari. I macrofagi e l’ateroma; i recettori per le lipoproteine ossidate: caratteristiche strutturali dei due tipi descritti.
Oncologia
• Obiettivi specifici
Fornire allo studente gli elementi conoscitivi di base che lo rendano capace di
comprendere in maniera critica i meccanismi patogenetici della crescita neoplastica.
• Contenuti
Proliferazione cellulare normale e patologica. Il concetto di trasformazione cellulare.
Classificazione e nomenclatura delle neoplasie.
La progressione tumorale e la formazione
delle metastasi.
Biologia molecolare delle neoplasie: il
genotipo neoplastico.
Fenotipo neoplastico: concetti generali e
principi di citometria a flusso.
Principi di immunologia delle neoplasie
e immunoterapia.
Diffusione dei tumori, invasività e metastatizzazione.
• Modalità di svolgimento
Lezioni ex cathedra.
• Bibliografia
R.S. Cotran, V. Kumar, S.L. Robbins, Le
basi patologiche delle malattie, vol I-II, Piccin.
Patologia cellulare
• Contenuti
Introduzione alla Patologia Cellulare.
Adattamento cellulare fisiologico e patologico: terminologia ed esempi; rigenerazione, ipertrofia, iperplasia, ipotrofia,
atrofia, metaplasia, modulazione, attivazione.
Accumuli intracellulari: liquidi, lipidi, glicogeno, pigmenti.
Patologia degli organelli: membrane,
mitocondri, reticolo, Golgi, lisosomi,
perossisomi, citoscheletro, nucleo.
Patologie della matrice extracellulare e
difetti proteici (collageno, elastina, amiloide).
Cenni di calcificazione patologica.
Meccanismi del danno cellulare (ROS,
ischemia, riperfusione, Heat-shock), processi degenerativi cellulari, invecchiamento, apoptosi e morte.
• Bibliografia
Majano, Joris, Cellule, tessuti e malattia,
Editrice Ambrosiana.
Pontieri, Russo, Frati, Patologia generale,
Piccin.
Scienze tecniche di medicina di laboratorio
• Obiettivi specifici
Scopo del Corso è fare acquisire allo stu-
394
dente le conoscenze delle tecniche e delle
tecnologie strumentali di uso corrente
nel laboratorio di Patologia Generale,
inoltre lo studente dovrà essere in grado
di identificazione i principali test analitici.
• Contenuti
Principi delle tecniche analitiche impiegate in laboratorio:
- tecniche Spettroscopiche (Turbidimetria, Nefelometria, Fotometria, Fluorimetria, Spettroscopia, Fotometria, Luminescenza, Rifrattometria);
- tecniche di Separazione (Cromatografia,
Elettroforesi, cenni sulle tecniche di separazione più avanzate);
- tecniche Elettrochimiche;
- tecniche Immunochimiche;
- tecniche e metodi Radioimmunologici;
- tecniche Ematologiche.
Aspetti generali di automazione di laboratorio dal campionamento alla fase di
refertazione:
- automazione a Flusso continuo: sistemi
a flusso continuo;
- automazione a Flusso discreto (discontinuo): sistemi centrifughi;
- automazione contemporanea: aut. Preanalitica, aut. Analitica di Chimica clinica,
Ematologia, Analisi urine, dosaggi
Immunologici, Elettroforesi, etc.;
- P.O.C.T.
tecniche di laboratorio biomedico
di Laboratorio, vol. I Biochimica Clinica
Generale, Piccin, Padova, 1993.
L. Spandrio, Biochimica Clinica, Ed. Sorbona, Milano, 1989.
CORSO INTEGRATO DI
ORGANIZZAZIONE DI
LABORATORIO
Settori scientifico-disciplinari: MED/05
Patologia clinica, MED/46
Organizzazione di laboratorio,
SECS-P/10 Organizzazione aziendale,
M-PSI/06 Psicologia del lavoro e delle
organizzazioni
Patologia clinica
• Contenuti
Finalità e modalità di richiesta delle indagini di laboratorio.
Il referto di laboratorio. Variabilità della
misura, variabilità analitica e biologica,
traguardi analitici, variabilità preanalitica.
Valori di riferimento, valore diagnostico
degli esami di laboratorio: sensibilità,
specificità, valore predittivo.
Automazione analitica e gestionale.
Organizzazione del laboratorio: laboratorio centrale, laboratorio d’urgenza,
decentralizzazione. Controlli di qualità
intra ed interlaboratorio.
• Modalità di svolgimento
Il corso sarà tenuto sottoforma di lezioni
accademiche con l’ausilio di tecniche
interattive ed esercitazioni usufruendo
anche del Laboratorio Didattico situato
presso la sede del corso di laurea.
Organizzazione di laboratorio
• Obiettivi specifici
Il corso di organizzazione di laboratorio è
finalizzato a far acquisire allo studente le
conoscenze su: l’organizzazione dei laboratori analisi, i flussi lavorativi ed i ruoli
del personale sanitario, sul comportamento da tenere in laboratorio.
• Bibliografia
F. Pasquinelli, Diagnostica e tecniche di
Laboratorio, vol. I: Chimica Clinica, parte
I-II, Rosini, Firenze, 1988.
L. Spandrio, Trattato Italiano di Medicina
• Contenuti
Il laboratorio: cenni storici, tipologie,
struttura, impianti, caratteristiche.
La professione del tecnico di laboratorio: le
competenze del TLB, compiti e funzioni.
tecniche di laboratorio biomedico
L’equipe lavorativa: organico ed organigramma.
Comportamento in laboratorio: la sicurezza, rischi e pericoli.
I materiali biologici: caratteristiche, conservazione.
Il processo analitico: le fasi del processo
analitico, iter diagnostico, trasporto.
Il controllo di qualità: sieri di controllo,
carte di controllo, errori.
• Modalità di svolgimento
Lezioni frontali integrate da lavori di
gruppo e discussioni in plenaria.
Organizzazione aziendale
• Obiettivi specifici
Il corso mira a fornire una visione d’insieme sul nuovo assetto organizzativo dei
servizi sanitari, introdotto dalla normativa nazionale a partire dagli anni 90, focalizzandosi in particolare sul processo di
regionalizzazione, aziendalizzazione,
dipartimentalizzazione delle attività sanitarie Vengono definiti preliminarmente i
concetti di organizzazione, di organizzazione di servizi, di configurazione organizzative, di assetto e variabili organizzative ed illustrati i principali strumenti per
l ‘analisi organizzativa. Particolare attenzione viene posta sulla conoscenza come
base della performance nelle organizzazioni di servizi e sulle organizzazioni per
processi, nonché sul valore strategico
della qualità organizzativa.
• Contenuti
L’organizzazione: definizioni. La vision,
la mission, i valori , la cultura organizzativa. Principali teorie organizzative.
La natura delle attività di servizio e le specificità dell’organizzazione di servizi.
Learning e knowledge organization. La
spirale della conoscenza organizzativa: il
modello di Nonaka e Takeuchi. L’ospedale come organizzazione knowledgeintensive.
395
Ruoli e funzioni dell’organizzazione.
L’assetto organizzativo: struttura, meccanismi operativi, potere organizzativo.
Modalità e strumenti di coordinamento
ed integrazione organizzativa. Strumenti
per l’analisi organizzativa: organigramma, funzionigramma, matrice delle
responsabilità, diagrammi di flusso, procedure.
Le configurazioni base dell’ organizzazione: il modello di Mintzberg. Le organizzazioni professionali.
L’organizzazione e gestione per processi:
principali caratteristiche e finalità. L’analisi di processo.
L’evoluzione istituzionale ed organizzativa del sistema sanitario. Principali finalità e caratteristiche del nuovo assetto del
SSN e del SSR, avviato dal D.lgs.502/92.
Il modello aziendale in sanità. L’organizzazione dipartimentale.
La qualità organizzativa. Autorizzazione,
accreditamento, certificazione in sanità:
principali caratteristiche e finalità.
• Bibliografia
Mintzberg, La progettazione dell’organizzazione aziendale, Il Mulino, 1985.
Zanetti, Montagutti, Il medico ed il management, Acc.Naz. di Medicina, 1997.
Negri, Pomposini, Azienda sanitaria e
qualità del servizi, Collana Prometeo.
Cinotti, Prandi, Il miglioramento continuo
nelle aziende sanitarie, Centro scientifico
editore, 1999.
Drucker, Il management, l’individuo, la
società, Angeli, Milano, 2002.
Ruta, Turati, Organizzare il knowledge
management, Egea, Milano, 2002.
Tonchia, Turchini,Tramontano, Gestione
per processi e knowledge management, Il
Sole 24ore, 2003.
Normativa vigente, nazionale e regionale.
Psicologia del lavoro e delle organizzazioni
• Obiettivi specifici
Il corso di Psicologia del lavoro e delle
396
organizzazioni intende fornire agli studenti gli strumenti conoscitivi di base
utili alla comprensione delle dinamiche
che tendono a caratterizzare una situazione lavorativa di laboratorio; tanto a livello
di rapporti interpersonali, quanto a livello
organizzativo e di rapporto lavoratoreorganizzazione. L’approccio teorico è del
tipo ergonomico-sistemico anche se verranno presentati modelli interpretativi
alternativi. ” prevista la possibilità di
simulazioni e role-playing in classe.
• Contenuti
Definizioni.
Ergonomia: definizione e finalità. Rapporto con la psicologia del lavoro e delle
organizzazioni.
Il concetto di sistema: sistemi umani,
sistemi tecnici e sistemi misti.
Efficacia ed efficienza, affidabilità ed
errore.
L’errore umano.
Le cause, le regole e le soluzioni.
La memoria di lavoro.
Attivazione e fonti di errore.
I modelli operativi: Rasmussen e Reason.
La classificazione degli errori.
Il riconoscimento dell’errore; il modello
di Hollnagel; il modello di Rizzo-Ferrante-Bagnara.
La gestione degli errori.
Il lavoro di gruppo.
Elementi di dinamica di gruppo.
Le conoscenze condivise e la comunicazione.
La comunicazione efficace.
Organizzazione e lavoro.
Leaders e gregari: stili e modelli.
L’organigramma formale ed informale.
L’organizzazione percepita.
Organizzazione.
Le organizzazioni funzionali.
Le organizzazioni disfunzionali.
Le organizzazioni a transizione nevrotica,
tecniche di laboratorio biomedico
psicotica e schizofrenica.
Esercizi di sopravvivenza.
• Bibliografia
La bibliografia sotto riportata ha un valore
solamente propositivo, potrà essere cambiata dallo studente previo accordo con il
docente.
G. Mantovani, a cura di, Ergonomia: lavoro, sicurezza e nuove tecnologie, Il Mulino,
2000.
M.F.R. Kets de Vries, D. Miller, L`organizzazione nevrotica. Una diagnosi in profondità dei disturbi e delle patologie del comportamento organizzativo, Ed. Cortina, 1992.
Testi consigliati
I.L. Mangham, M.A. Overington, Organizzazione come teatro L’analisi dei comportamenti di lavoro attraverso la metafora
teatrale, Ed. Cortina, 1993.
O.F. Kernberg, Le relazioni nei gruppi
Ideologia, conflitto e leadership, Ed. Cortina, 1993.
tecniche di laboratorio biomedico
II anno
CORSO INTEGRATO DI
FISIOPATOLOGIA GENERALE
Settori scientifico-disciplinari: MED/04
Elementi di fisiopatologia, MED/04
Fisiopatologia endocrina e del
metabolismo, MED/06 Oncologia
medica, MED/11 Malattie dell’apparato
cardiovascolare, MED/13 Endocrinologia
Elementi di fisiopatologia
• Contenuti
Fisiopatologia del sangue: composizione
e funzioni del plasma, caratteristiche,
struttura e funzioni delle proteine plasmatiche; metodi di separazione delle
proteine plasmatiche; alterazioni delle
albumine; apoproteine; lipoproteine;
struttura delle lipoproteine; metodi di
separazione delle lipoproteine.
Fisiopatologia del metabolismo lipoproteico: funzione delle lipoproteine; trasporto dei lipidi endogeni; trasporto dei
lipidi esogeni; trasporto inverso del colesterolo; iperlipoproteinemie: ipercolesterolemie, ipertrigliceridemie, iperlipemia
familiare combinata; iperlipoproteinemia
di tipo III; dislipidemie secondarie.
Fisiopatologia degli eritrociti: struttura e
funzione degli eritrociti; eritropoiesi;
regolazione dell’eritropoiesi; metabolismo del ferro: assorbimento, captazione,
trasporto, utilizzazione, deposito; metabolismo della vit. B12: assorbimento, trasporto, utilizzazione; metabolismo acido
folico; modificazioni morfologiche degli
eritrociti; Anemie: struttura funzione e
sintesi della emoglobina; metemoglobina
e carbossiemoglobina; emocataresi; anemia sideropenica, anemia megaloblastica, anemia sideroblastica.
Fisiopatologia del metabolismo purinico
e pirimidinico: gotta e iperuricemie; sindrome di Lesch-Nyhan; oroticoaciduria.
Fisiopatologia dell’apparato Gastro-Intestinale: ormoni gastro-intestinali; assor-
397
bimento intestinale; sindromi da malassorbimento: forme primarie, secondarie;
malassorbimento globale, selettivo;
morbo celiaco, sprue tropicale, sindrome
Zollinger-Ellison.
Fisiopatologia del fegato: struttura, organizzazione e vascolarizzazione del fegato;
composizione della bile, biligenesi; circolo entero-epatico dei sali biliari; funzioni
dei sali biliari; regolazione del metabolismo lipidico, protidico, omeostasi glicemica, funzione detossificante del fegato;
esplorazione funzionale; lesioni epatiche
forme primarie e secondarie; processi
degenerativi; necrosi; rigenerazione;
fibrosi; morbo di Wilson; aceruloplasminemia congenita; cirrosi.
Fisiopatologia endocrina e del metabolismo
• Contenuti
Fisiopatologia del sistema endocrino.
Il sistema endocrino.
Meccanismi di controllo e di regolazione
delle ghiandole endocrine.
Definizione, caratteristiche e classificazione degli ormoni.
Rapporti tra struttura e funzione degli
ormoni: gli effetti ormonali.
Biosintesi.
Trasporto, catabolismo ed escrezione
degli ormoni.
Basi molecolari dell’azione ormonale.
Struttura e caratteristiche dei recettori
presenti sulla membrana plasmatica
(recettore di tipo adrenergico, tirosinochinasico, dei fattori di crescita).
Meccanismi di trasduzione dell’azione
ormonale: attivazione delle chinasi (le G
proteine e gli inositolo fosfati), fosforilazione di substrati specifici.
Coperatività positiva e negativa; concetto
di down regulation e di spill over.
struttura dei recettori nucleari: caratteristiche dei recettori per gli ormoni steroidei e dei recettori per gli ormoni tiroidei;
Meccanismi di regolazione della trascri-
398
zione ad opera degli ormoni steroidei e
tiroidei.
Definizione, classificazione, caratteristiche ed esempi delle sindromi da resistenza ormonale.
Etiologia delle alterazioni del sistema
endocrino.
Infiammazioni acute e croniche (da
virus, batteri o miceti).
Patologie autoimmunitarie.
Tumori benigni (adenomi - feocromocitoma) e maligni (adenocarcinomi).
Patogenesi, epidemiologia e caratteristiche delle sindromi polighiandolari
(MEN-1 e MEN-2).
Il sistema neuroendocrino.
I neurotrasmettitori: classificazione,
regolazione della sintesi e secrezione.
Controllo della sintesi degli ormoni ipofisari: azione stimolante (releasing factors)
o inibente.
Gli ormoni della neuroipofisi.
Sede di sintesi, vie di trasporto diencefalo-ipofisi.
Classificazione, struttura, funzioni.
La vasopressina: meccanismi di regolazione della sintesi e secrezione (ruolo
della ipovolemia e del volume plasmatico).
Recettori, meccanismo d’azione effetti a
livello renale e cardiaco.
Classificazione ed etiopatogenesi delle
alterazioni del metabolismo idrico-salino.
Diabete insipido vasopressina sensibile e
forma vasopressina resistente o nefrogenico.
Caratteristiche della sindrome da inappropiata secrezione di vasopressina.
Meccanismo d’azione ed effetti dell’ossitocina.
L’adenoipofisi.
Classificazione e caratterizzazione istologica ed istochimica delle cellule dell’adenoipofisi.
Gli ormoni sintetizzati e secreti dalla adenoipofisi: classificazione.
Rapporti tra struttura e funzione degli
tecniche di laboratorio biomedico
ormoni glicoproteici (TSH, FSH, LH).
Regolazione della sintesi dell’ormone
della crescita (GH).
Rapporti tra struttura e funzione del GH:
effetti diretti ed indiretti.
Cause genetiche (mutazioni del gene del
GH o del gene dei fattori di trascrizione)
o acquisite che Danno luogo ad una mancata o alterata sintesi di Gh: il nanismo
ipofisario.
Resistenza all’azione del GH: difetto del
recettore del GH, alterata sintesi delle
somatomedine (IGF 1), difetto del recettore dell’IGF 1.
Etiopatogenesi del gigantismo e dell’acromegalia: alterazioni metaboliche e scheletriche.
La prolattina: struttura, funzione, sistemi
di controllo della sintesi e della secrezione.
I prolattinomi: classificazione, caratteristiche ed alterazioni funzionali.
Fisiopatologia della ghiandola tiroide.
Meccanismi di controllo: a) il fattore rilasciante la tireotropina (TRH): struttura e
meccanismo d’azione; b) sostanze inibenti la sintesi di TSH: feedback ipotalamico ed ipofisario.
L’ormone tireotropo (TSH): struttura,
azione ed effetti sulla cellula tiroidea.
La struttura del recettore del TSH e le
modificazioni strutturali dovute alle
mutazioni del gene.
Struttura e sintesi degli ormoni tiroidei:
ciclo dello iodio extra ed intratiroideo (la
pompa degli ioduri, la formazione dello
iodio organico).
Biosintesi, iodazione, struttura, meccanismi di deposito e di degradazione della
tireoglobulina.
Concentrazione sierica degli ormoni liberi e legati: i sistemi di trasporto degli
ormoni tiroidei, Alterazioni qualitative e
quantitative delle proteine di trasporto.
Gli effetti degli ormoni tiroidei: sulla crescita, sullo sviluppo del sistema nervoso,
sul trofismo cellulare, sui sistemi cardio-
tecniche di laboratorio biomedico
circolatorio, gastrointestinale, sul metabolismo proteico e lipidico ed energetico.
Struttura del recettore dell’ormone tiroideo e meccanismo d’azione.
Meccanismi di desiodazione periferica
della tiroxina: caratteristiche, sedi di sintesi e sindromi da alterata azione delle
desiodasi.
Le sindromi di resistenza agli ormoni
tiroidei: classificazione etiopatogenetica e
conseguenze funzionali.
Ipotiroidismo primario o congenito:
difetti dell’ormonogenesi da alterata sintesi della tireoglobulina, da difetto della
perossidasi o delle desiodasi.
Ipotiroidismo secondario (gozzo endemico) da difetto di iodio ambientale: cause,
epidemiologia, manifestazioni patologiche.
Ipertiroidismo primario: classificazione
ed etiopatogenesi delle forme.
Ipertiroidismo secondario:
- da alterato controllo dell’asse ipotalamoipofisi-tiroide;
- da produzione di autoanticorpi (l’autoimmunità tiroidea: classificazione e meccanismo d’azione degli anticorpi antitiroide) - il morbo di Graves o di Flajani-Basedow.
Patogenesi e caratteristiche dell’esoftalmo, della tireotossicosi e del gozzo.
Etiopatogenesi, caratteristiche istologiche e alterazioni funzionali delle tiroiditi.
Classificazione, cancerogenesi dei tumori tiroidei.
Fisiopatologia della corticale del surrene.
Meccanismi di controllo della sintesi
degli ormoni della corticale del surrene: a
- fattori ipotalamici che regolano la secrezione della corticotropina (ACTH).
Meccanismi che controllano la sintesi
dell’aldosterone: il sistema renina-angiotensina, sintesi ed effetti delle angiotensine.
Il precursore e le tappe della biosintesi
degli ormoni steroidei.
Classificazione, ereditarietà, incidenza e
399
caratteristiche delle sindromi adiposogenitali.
Gli ormoni mineraloattivi: struttura e
funzione.
Trasporto e catabolismo dell’aldosterone.
Effetti dell’aldosterone: la regolazione
dell’equilibrio idrico-salino.
Etiopatogenesi dell’iperaldosteronismo
primario (morbo di Conn).
Classificazione etiopatogenetica dell’iperaldosteronismo secondario: le alterazioni dell’equilibrio idrico-salino.
L’ipertensione da eccessiva produzione di
renina.
L’ormone corticotropo (ACTH) struttura,
azione ed effetti sulla cellula bersaglio.
Gli ormoni glicoattivi: struttura e funzione.
Trasporto, semivita biologica, organi bersaglio e catabolismo.
Effetti: regolazione del metabolismo glicidico, proteico e lipidico.
Etiologia dell’ipercorticosurrenalismo
primario (morbo di Cushing).
Patogenesi delle alterazioni metaboliche.
Etiopatologia dell’ipercorticosurrenalismo secondario.
Variazioni dei parametri endocrini e
metabolici nella forma primaria e/o
secondaria.
Sindromi da cortisolo resistenza.
L’ipocorticosurrenalismo: etiologia della
forma cronica (morbo di Addison) e patogenesi delle Alterazioni metaboliche ed
endocrine.
Etiopatogenesi dell’insufficienza corticosurrenele acuta (morbo di WaterhouseFriderichsen) e caratteristiche.
Fisiopatologia della midollare del surrene
Tappe della biosintesi delle cate-colamine.
L’adrenalina e la nor-adrenalina: struttura e funzione.
Meccanismi di controllo della secrezione
dei due ormoni.
Meccanismo d’azione dell’adrenalina: i
recettori alfa e beta.
400
Trasporto e catabolismo delle catecolamine.
Effetti delle catecolamine: sul metabolismo glicidico, su organi ed apparati (cardiocircolatorio, gastrointestinale, respiratorio, ecc.).
Etiopatogenesi dell’alterata secrezione di
catecolamine: lo shock.
Iperproduzione delle catecolamine: i
tumori ipersecernenti (il feocromocitoma), variazioni funzionali e metaboliche.
Fisiopatologia della funzione gonadica.
Le gonadotropine: classificazione, controllo ipotalamico della sintesi, meccanismo d’azione ed effetti dell’ormone follicolostimolante e luteinizzante.
Gli ormoni gonadici maschili: testosterone, deidrotestosterone ed estradiolo.
Meccanismi che controllano la sintesi
degli ormoni gonadici maschili: ipotalamici (l’ormone rilasciante la gonadotropina GnRH), ipofisari (LH e FSH), del testicolo (inibina, testosterone, deidrotestorone e estradiolo).
Etiopatogenesi e caratteristiche dell’ipogonadismo maschile primario: anorchia
bilaterale, criptorchidismo, aplasia delle
cellule del Leydig, Sindrome di Klinefelter, sindrome di Noonan (Turner), blocco
della sintesi di ormoni steroidei.
Etiopatogenesi e caratteristiche dell’ipogonadismo maschile secondario - dovuto
ad un alterazione dell’asse ipotalamo-ipofisi-gonadi: panipopitituarismo, deficiente secrezione del solo LH o di LH ed
anche FSH, atassia cerebellare, ecc.
Correlato ad un difetto dell’azione degli
ormoni androgeni. Deficienza di 5-alfa
reduttasi, resistenza agli androgeni, ecc.
Definizione ed etiologia dell’impotenza e
dell’infertilità.
Classificazione e caratteristiche dei tumori del testicolo.
Gli ormoni dell’ovaio: meccanismo di
regolazione della sintesi,effetti; e metabolismo.
Controllo del ciclo mestruale: etiopatogenesi dei disordini del ciclo.
tecniche di laboratorio biomedico
etiopatogenesi e caratteristiche dell’ipogonadismo femminile primario: agenesia dell’ovaio, Disgenesia delle gonadi
(sindrome di Turner), difetto di 17-alfa
idrossilasi, alterata maturazione sessuale.
Etiopatogenesi e caratteristiche dell’ipogonadismo femminile secondario: difetto
di gonadotropine, tumori del diencefalo,
tumori ipofisari (prolattinomi).
Etiopatogenesi delle alterazioni correlate
ad eccessiva produzione di androgeni:
sindrome dell’ovaio policistico, l’irsutismo.
Classificazione e caratteristiche dei tumori ovarici: delle cellule germinali (germinomi, teratomi, gonadoblastomi), mesenchimali (della granulosa, arrenoblastomi
e androblastomi, ecc.).
Classificazione, etiopatogenesi e caratteristiche delle principali alterazioni della
differenziazione sessuale.
Fisiopatologia degli ormoni pancreatici.
Le cellule che sintetizzano gli ormoni
pancreatici.
gli ormoni pancreatici: sintesi, meccanismi di controllo della secrezione, rapporti
tra struttura e funzione.
Meccanismi di secrezione dell’insulina e
del glucagone.
Le proteine trasportatrici il glucosio
(GLUT): classificazione caratteristiche e
funzioni.
Meccanismo d’azione dell’insulina, del
glucagone e della somatostatina.
Effetti dell’insulina e del glucagone sul
metabolismo dei substrati energetici: carboidrati, lipidi, aminoacidi.
Gli ormoni iperglicemizzanti: ruolo e
meccanismo d’azione dei fattori di crescita insulino simili, delle catecolamine,
dell’ormone della crescita e degli ormoni
corticosurrenali glicoattivi nel controllo
del metabolismo energetico.
Fisiopatologia del metabolismo.
Fisiopatologia del metabolismo energetico.
Fisiopatologia dell’utilizzazione dei prin-
tecniche di laboratorio biomedico
cipi energetici (carboidrati, proteine e
grassi).
Modificazioni metaboliche in corso di
digiuno e durante la gravidanza.
Le ipoglicemie: classificazione e meccanismi patogenetici.
La tolleranza al glucosio e l’iperglicemia.
Classificazione delle forme di alterata tolleranza al glucosio.
Il diabete mellito: classificazione.
Il diabete di tipo 1: eziologia e patogenesi.
Fenomei autoimmuni nel diabete di tipo
1.
Il diabete di tipo 2: eziologia e patogenesi.
L’insulino-resistenza: cause e meccanismi molecolari. La secrezione insulinica
nel diabete di tipo 2.
Patogenesi delle complicanze croniche
del diabete mellito. La retinopatia, la
nefropatia, la neuropatia, l’arteriosclerosi
accelerata.
Patogenesi delle complicanze acute del
diabete mellito. La chetoacidosi diabetica.
Il coma diabetico.
Patogenesi e significato fisiopatologico
dell’intolleranza al glucosio e del diabete
gestazionale.
sindromi genetiche di estrema insulinoresistenza.
L’insulino-resistenza in condizioni di
normotollerante; l’insulino-resistenza
nell’ipertensione arteriosa sistemica e
nell’obesità.
Il diabete sperimentale. Modelli animali
di diabete di tipo 1 e 2.
Fisiopatologia del metabolismo dei Lipidi.
Dislipidemie.
L’obesità: definizione e patogenesi.
Modelli animali per lo studio dell’obesità.
L’aterosclerosi.
Oncologia medica
• Obiettivi specifici
Acquisizione delle conoscenze sui meccanismi biologici alla base delle malattie
neoplastiche.
401
Acquisizione delle conoscenze sulla storia naturale dei tumori più frequenti.
Acquisizione delle conoscenze sulle
misure di prevenzione primaria e secondaria (screening) delle neoplasie.
Acquisizione delle conoscenze sull’iter
diagnostico-terapeutico delle principali
neoplasie.
• Contenuti
Principi di Oncologia generale.
Biologia della cellula neoplastica (il
modello genetico, basi molecolari della
cancerogenesi multifasica, modalità di
diffusione dei tumori).
Epidemiologia dei tumori.
Screening e concetti di prevenzione.
Intenti ed obiettivi in oncologia.
Management del paziente oncologico.
Approccio diagnostico generale al paziente oncologico.
Classificazione dei tumori e generalità
sui fattori prognostici.
Approccio terapeutico al paziente oncologico: principi generali di chirurgia, chemioterapia, endocrinoterapia e radioterapia oncologica. Finalità e benefici
dell’approccio terapeutico multidisciplinare integrato.
Valutazione della risposta terapeutica agli
agenti anti-tumorali.
Principi di sperimentazione clinica.
Effetti collaterali della chemioterapia e
presidi di supporto.
Aspetti psicologici del paziente neoplastico.
Assistenza infermieristica in oncologia
medica.
• Modalità di svolgimento
Ai diversi obiettivi sono adeguati metodi
didattici distinti:
- lezioni ed autoapprendimento;
- insegnamento tutoriale in aula/ambulatorio/corsia.
• Bibliografia
Casciato, Lowitz, Manuale di oncologia clinica, Masson.
402
Malattie dell’apparato cardiovascolare
• Obiettivi specifici
L’obiettivo del corso è quello di fornire i
mezzi per una adeguata conoscenza dei
meccanismi fisiopatologici dei più comuni quadri di patologia cardiovascolare. Lo
studio di tale patologia è il presupposto
fondamentale per comprendere il razionale degli esami che vengono quotidianamente eseguiti dal Laboratorio di Analisi
Chimico-Cliniche.
• Contenuti
Cenni di Anatomia macro e microscopica
e di fisiologia del cuore.
Arteriosclerosi, aterosclerosi.
Ipertensione arteriosa (primitiva e secondaria).
Cardiopatia ischemica (IMA, Angina pectoris): con particolare approfondimento
sui nuovi marcatori di danno cardiaco).
Insufficienza cardiaca, Marcatori per la
diagnosi di laboratorio di Scompenso cardiaco. Edema polmonare acuto.
Trapianto cardiaco (con particolare
riguardo alle problematiche di laboratorio
nel follow-up), shock.
Tromboembolia della polmonare (TEP),
cenni sulla metodica di analisi del monitoraggio dell’Equilibrio acido-Base.
Mal. reumatica, valvulopatie (cenni),
endocarditi.
Mal. del miocardio e del pericardio.
(cenni)
Dei suddetti quadri patologici lo studente
deve conoscere l’eziologia e la fisiopatologia, con particolare attenzione alle problematiche inerenti agli esami di Laboratorio.
• Modalità di svolgimento
Lezione.
• Bibliografia
Pontieri, Russo, Frati, Patologia Generale,
III ed., Piccin, 2005: II vol., capp. 49-51.
Robbins, Cotran, The Pathologic Basis of
Disease, 2004 (solo per consultazione,
tecniche di laboratorio biomedico
capitoli sulla patologia cardiovascolare:
capp. 4, 11-12).
Appunti e diapositive dalle Lezioni.
Endocrinologia
• Contenuti
Fisiopatologia degli ormoni.
Principi indagini di Laboratorio e relative
metodiche.
Uso e significato in Medicina delle determinazioni analitiche.
Diagnostica Differenziale e cenni di Clinica nei seguenti Organi o Sistemi o
Patologie:
- Ormoni del Sistema Ipotalamo – Ipofisario (cenni);
- Ormoni della Tiroide;
- Ormoni delle Paratiroidi e metabolismo
osseo;
- Ormoni del Corticosurrene (glucocorticoidi e androgeni surrenalici);
- Ormoni della Midollare del Surrene
(catecolamine);
- Ormoni e Ipertensione endocrina
(mineralcorticoidi, renina, etc.);
- Ormoni della Crescita (cenni);
- Ormoni del Sistema Riproduttivo e della
Gravidanza (cenni);
• Bibliografia
Greenspan, Strewler, Endocrinologia generale e clinica, Piccin, Padova.
Faglia, Malattie del sistema endocrino e del
metabolismo, McGraw-Hill, Milano.
Pontieri, Fisiopatologia Generale, Piccin,
Padova.
CORSO INTEGRATO DI IGIENE
GENERALE ED APPLICATA,
MEDICINA LEGALE E NORME DI
SICUREZZA E RADIOPROTEZIONE
Settori scientifico-disciplinari: MED/42
Igiene generale ed applicata, MED/44
Medicina del lavoro
Igiene generale e applicata
• Contenuti
Epidemiologia.
tecniche di laboratorio biomedico
Concetti generali.
Tassi, proporzioni, rischio, prevalenza,
incidenza.
Rischio relativo e odds ratio.
Standardizzazione diretta e indiretta.
Fonti dei dati.
Tipi di studio (sorveglianza epidemiologica, di coorte, caso-controllo).
Test di screening (sensibilità, specificità,
VPP, VPN).
Concetti generali di prevenzione: primaria, secondaria, terziaria.
Prevenzione e malattie infettive.
Meccanismi di trasmissione e sistemi di
controllo delle stesse.
Infezioni ospedaliere.
Epidemiologia.
Fattori di rischio.
Sistemi di sorveglianza epidemiologica.
Sistemi di prevenzione.
Vaccinazioni.
Immunoprofilassi attiva e passiva.
Tipologie di vaccini.
Schedule vaccinali.
Approccio alla vaccinazione dal punto di
vista della sanità pubblica.
Prevenzione e alimentazione.
La corretta nutrizione.
Le tossinfezioni alimentari.
La ristorazione in ospedale.
Organizzazione sanitaria.
SSN attuale organizzazione ed evoluzione storica.
Classificazione delle malattie.
Flussi informativi obbligatori.
Cenni ai sistemi di misura dei prodotti
sanitari.
Qualità dell’assistenza.
Aspetti generali della qualità in ambito
sanitario.
Accreditamento.
Medicina del lavoro
• Contenuti
Infortuni e Malattie Professionali: definizioni, quadro epidemiologico e statistico.
Il Rischio in Sanità: rischio di incidente,
403
di infortunio, di malattia professionale, di
evento avverso (definizioni ed esempi).
La Prevenzione del Rischio nella normativa attuale.
I doveri del datore di lavoro. I diritti e i
doveri del dipendente nel campo della
prevenzione infortuni e malattie professionali.
Il sistema assicurativo nazionale e i comportamenti in caso di infortunio o malattia professionale.
I rischi in ambiente ospedaliero.
I rischi in laboratorio.
Il rischio biologico.
Il rischio chimico.
Il documento di valutazione dei rischi.
I dispositivi di prevenzione collettiva e
individuale.
CORSO INTEGRATO DI BIOETICA,
DEONTOLOGIA ED ETICA
PROFESSIONALE
Settori scientifico-disciplinari: MED/02
Storia della Medicina di laboratorio,
MED/02 Bioetica applicata, M-PED/01
Educazione permanente,
SECS-P/07 Economia aziendale
Storia della medicina di laboratorio
• Obiettivi specifici
Fornire allo studente un quadro organico
dell’iter storico della medicina di laboratorio. Far acquisire consapevolezza
dell’importanza dei laboratori medici con
particolare riguardo alla figura del tecnico
di Laboratorio Biomedico. Far comprendere l’importanza delle indagini di laboratorio per la formulazione di diagnosi
mediche.
• Contenuti
Introduzione alla materia.
Percorso storico della biologia: da Talete
all’era moderna.
La nascita dei primi laboratori.
L’evoluzione dei laboratori, del personale
e della strumentazione.
404
I laboratori nell’era moderna.
Rilevanti scoperte in ambito scientifico e
tecnologico e loro applicazioni in laboratorio.
Responsabilità degli operatori in laboratorio.
L’istituzione del Servizio sanitario nazionale, confronto con altri servizi sanitari
esteri.
• Modalità di svolgimento
Lezioni frontali con l’utilizzo di tecniche
interattive.
• Bibliografia
A. Sereni, Il Servizio sanitario nazionale,
Edizione Sanitaria, Firenze.
W.R. Trevathan et al., Evolutionary Medicine, University Press, Oxford.
Bioetica applicata
• Contenuti
Storia e concetto di Bioetica.
Bioetica e qualità della vita.
Diagnosi prenatale e diagnosi genetiche.
Il controllo di fertilità.
Il consenso informato e il diritto alla
verità.
I trapianti d’organo, di tessuto e di cellule.
Le biotecnologie in Medicina.
I problemi dell’anziano.
L’eutanasia.
Educazione permanente
• Obiettivi specifici
Il corso ha lo scopo di fornire allo studente i concetti di base sulla formazione degli
adulti, sulle modalità di apprendimento,
sui processi di cambiamento, su come
coltivare l’apprendimento nell’intero arco
della vita e come diventare formatori di se
stessi.
• Modalità di svolgimento
Lezioni frontali con lavori di gruppo
tecniche di laboratorio biomedico
Economia aziendale
• Obiettivi specifici
Il corso mira a fornire le conoscenze di
base circa le finalità e le caratteristiche dei
sistemi di controllo economico in organizzazioni di servizi ad elevata complessità. In particolare, vengono approfonditi
i concetti di responsabilità economica e
responsabilità professionale, secondo
una cultura organizzativa orientata al
risultato. Vengono quindi analizzati i
principali strumenti metodologici e tecnici per il controllo di gestione, con riferimento al quadro normativo vigente.
• Contenuti
Introduzione alle discipline economiche.
La logica economica. L’attività economica
organizzata in aziende di servizi. Il
modello “azienda” in sanità. Il ruolo dei
fattori economici nelle riforme del SSN.
Criteri di efficienza, efficacia, economicità, equità, appropriatezza. Introduzione
ai sistemi di programmazione e controllo. Tipologie di controllo. L’articolazione
dei controlli interni. Il controllo di gestione. Gli strumenti del controllo di gestione. Correlazione tra responsabilità economiche ed organizzative. Centri di responsabilità e di costo. Il concetto di costo.
Configurazioni e tipologie di costo. Criticità nell’adozione di sistemi di controllo
nelle aziende sanitarie. Evoluzione dei
sistemi di controllo.
• Bibliografia
Articoli tratti da libri e riviste del settore.
Articoli da: Zanetti, Montagutti, Il medico
ed il management.
E. Borgonovi, Il controllo economico nelle
aziende sanitarie, EGEA.
N. Dirindin, Elementi di economia sanitaria, Il Mulino.
G. Mooney, Problemi chiave dell’economia
sanitaria, Il Pensiero Scientifico.
Normativa vigente.
tecniche di laboratorio biomedico
CORSO INTEGRATO DI
MICROBIOLOGIA CLINICA
Settori scientifico-disciplinari: MED/07
Microbiologia e microbiologia clinica,
MED/07 Microbiologia clinica, MED/07
Analisi e diagnostica microbiologica e
virologica, MED/46 Scienze tecniche di
microbiologia
• Obiettivi generali del corso
Fornire allo studente, ad integrazione di
quanto già svolto al 1° anno:
- le basi culturali per la comprensione del
mondo microbico (batteri, virus, miceti,
protozoi, elminti, macroparassiti, prioni)
e le relazioni ospite uomo – microorganismo;
- l’inquadramento generale aggiornato
dei principali microrganismi di interesse
medico, per organo o apparato, correlazione con quadri clinici, con particolare
approfondimento dei settori virologia,
micologia, protozoologia;
- principi e competenze tecniche ed operative specifiche della microbiologia diagnostica dall’idoneità di prelievo, principi
e modalità di indagine laboratoristiche,
interpretazione dei risultati, controlli di
qualità, sino all’elaborazione del referto
clinico; approfondimento del settore diagnostico di virologia, micologia, parassitologia;
- la conoscenza delle basi microbiologiche, principi e metodi di prevenzione
(basi microbiologiche dei vaccini) e difesa
contro le infezioni (antivirali, antimicotici), e meccanismi di resistenza dei
microrganismi.
• Contenuti
Virologia medica: eziopatogenesi delle
infezioni virali.
Principi e metodi di diagnosi di infezione
virale: virologia diagnostica colturale,
diretta, indiretta, tecniche di biologia
molecolare, determinazione della viremia, nuovi approcci diagnostici-strumentali.
405
Inquadramento dei principali funghi di
interesse medico: “a practical working
taxonomy” - lieviti, dermatofiti, muffe
dematiacee, ialine, funghi dimorfi.
Modalità di trasmissione ed eziopatogenesi delle micosi: micosi esogene, endogene, superficiali, cutanee, sottocutanee,
disseminate.
Principi e metodi di micologia diagnostica: protocolli di indagine per diagnosi di
micosi, metodi colturali, diretti, indiretti,
algoritmo diagnostico generale.
Basi microbiologiche dei vaccini.
Principi e metodi per esecuzione di antimicogramma, antivirogramma: metodi
tradizionali colturali ed avanzati di biologia molecolare.
Fondamenti di parassitologia medica:
protozoi, vermi, macroparassiti.
Modalità di trasmissione delle parassitosi, concetti di vettore, serbatoio, habitat,
ospite intermedio, ospite definitivo, cicli
biologici esemplificativi, epidemiologia.
La malaria ed altre parassitosi ematiche:
agenti, ciclo biologico, epidemiologia,
inquadramento clinico, principi e metodologie per la diagnosi.
Inquadramento riassuntivo e correlazione con quadri clinici per i principali agenti di infezione per organo/apparato : cute
ed annessi, apparato respiratorio, digerente, genito-urinario, sistema nervoso
centrale, materno-fetali, agenti di infezione di interesse pediatrico.
Algoritmi diagnostici esemplificativi
degli agenti di infezione del SNC, virus
epatotropi, HIV, Treponema pallidum,
HPV, ed agenti correlati con complesso
TORCH .
Approfondimento e protocolli specifici di
tecniche tradizionali ed avanzate di caratterizzazione e tipizzazione di patogeni
noti ed emergenti; controlli di qualità
standardizzazione delle pratiche di laboratorio.
406
• Bibliografia
Dispense delle lezioni (a cura del docente).
Protocolli e dispense proposte da AMCLI,
disponibili su rivista “Microbiologia
Medica” e sul sito www.amcli.it
P.R. Murray et al., Microbiologia, Edises.
Mims et al., Medical Microbiology, Mosby ed..
Schaechter, Medoff, Eisenstein, Microbiologia Medica, Ed. Ambrosiana.
Testo per consultazione:
P.R. Murray, E.J.Baron et al., Manual of
Clinical Microbiology, VIII ed., ASM
Press, Washington, D.C., USA.
H.D. Isenberg, Clinical Microbiology Procedures Handbook, ASM Press, Washington, D.C., USA.
CORSO INTEGRATO DI
IMMUNOLOGIA ED
IMMUNOEMATOLOGIA
Settori scientifico-disciplinari: MED/04
Immunologia, MED/05
Immunoematologia e medicina
trasfusionale, MED/05 Emostasi,
MED/46 Scienze tecniche di
immunologia, MED/05 Metodologie in
immunometria, MED/46 Scienze
tecniche di immunoematologia e centro
trasfusionale
Immunologia
• Contenuti
Le reazioni di ipersensibilità.
Tipo I, II, III, IV.
Reazioni di inibizione. Reazioni di stimolazione.
Meccanismi, principali manifestazioni,
metodi di valutazione.
La tolleranza e l’autoimmunità.
Tolleranza naturale e tolleranza indotta.
Meccanismi cellulari e molecolari della
tolleranza dei linfociti T e B.
Perdita della tolleranza: eziologia, patogenesi e genetica dei fenomeni autoimmunitari.
tecniche di laboratorio biomedico
Fondamenti di immunoematologia.
Aspetti genetici, biochimici e immunologici dei sistemi gruppo-ematici eritrocitari, leucocitari e piastrinici.
La trasfusione di sangue. Le aferesi.
Immunologia dei trapianti.
Tipizzazione degli antigeni d’istocompatibilità.
Meccanismi di rigetto.
Meccanismi di elusione della reattività
immunitaria.
L’immunità verso i microrganismi.
Meccanismi di difesa naturali ed acquisiti.
Immunità verso i virus, i batteri, i funghi,
i protozoi ed i vermi.
Vaccini naturali e sintetici.
Principi di sieroterapia e sieroprofilassi.
Meccanismi di elusione della reattività
immunitaria.
Immunologia dei tumori.
Gli antigeni tumore-associati.
Meccanismi naturali ed acquisiti di
immunosorveglianza e di risposta immunitaria.
Meccanismi di inibizione della risposta
immunitaria anti-tumorale.
Tentativi di immmunoterapia. Aspetti
metodologici.
Immunodeficienze congenite ed acquisite.
Concetti fondamentali sulla patologia
immunoproliferativa.
Metodiche di labratorio per la ricerca di
antigeni tumorali
Tecniche di analisi della risposta immunitaria nel corso di processi infettivi
Tecniche di analisi della risposta immunitaria nel corso di patologie autoimmunitarie.
• Bibliografia
Qualsiasi testo che tratti gli argomenti del
corso e che non sia antecedente al 1995
può essere utilizzato. I testi indicati di
seguito sono tutti ugualmente validi:
G. Doria, L. Adorini, Immunologia Generale, Piccin, 1998.
tecniche di laboratorio biomedico
Roitt, Immunologia, McGraw-Hill, 1997
(copre i concetti fondamentali di riconoscimento antigenico, attivazione e funzione del sistema immunitario in condizioni fisiologiche e patologiche. Sua
caratteristica È di utilizzare un elevato
numero di illustrazioni per esemplificare
concetti complessi).
A.E. Abbas, A.H. Lichtman, J.S. Poter,
Cellular and Molecular Immunology, Piccin, 1997 (eccellente testo introduttivo.
Molto adatto allo studio dell’immunologia per la chiarezza dell’esposizione. Sufficientemente aggiornato e completo).
Immunoematologia e medicina trasfusionale
• Contenuti
Test di Coombs (diretto e indiretto): principi, reagenti, applicazioni.
Sistemi gruppoematici eritrocitari.
Genetica, biochimica, determinazione
(Ag ed Ab), criteri di trasfondibilità dei
sistemi: AB0, Rh, Kell, Duffy, Kidd.
Cenni su altri gruppi sanguigni clinicamente rilevanti e su Ag eritrocitari ad alta
frequenza.
Anticorpi antieritrocitari clinicamente
significativi: Ab naturali, isoAb, autoAb..
Caratteristiche biologiche, ricerca ed
identificazione della specificità.
Malattia emolitica del neonato (MEN).
Immunoematologia piastrinica.
L’impatto della compatibilità HLA in
campo trapiantologico.
La legislazione inerente la donazione e la
trasfusione di sangue (L. 107/90 e successivi Decreti Ministeriali).
Il donatore di sangue: la raccolta di sangue intero, plasma, piastrine e multicomponenti.
Emocomponenti (conc. eritrocitari, conc.
piastrinici, plasma fresco congelato, colla
di fibrina, gel di piastrine): preparazione
e conservazione (cenni), indicazioni trasfusionali (il buon uso del sangue).
Emoderivati (albumina, antitrombina III,
407
Immunoglobuline e.v., Immunoglobuline anti-D, fattori della coagulaione ):
cenni sulle indicazioni terapeutiche.
Cellule staminali emopoietiche da sangue periferico e da sangue cordonale: raccolta, manipolazione, conservazione e
infusione.
Indagini pretrasfusionali.
- richiesta trasfusionale
- campioni di sangue
Indagini sierologiche: prova di compatibilità crociata, Type and Screen, Immediate Spin, computer crossmatch.
Assegnazione e distribuzione del sangue
(emocomponenti/emoderivati).
La terapia trasfusionale nei neonati e nei
pazienti immunoincompetenti.
Complicanze trasfusionali ed Emovigilanza.
La responsabilità professionale del personale operante in una struttura trasfusionale.
• Bibliografia
Technical Manual, XII ed., American
Association of Blood Banks.
Emostasi
• Contenuti
La bilancia emostatica.
Caratteristiche dell’endotelio: attività
anticoagulamte e procoagulante.
Studio della risposta endoteliale: tempo
di emorragia.
Studio delle piastrine: struttura e loro
funzionalità.
Cenni sulle patologie legate alla risposta
piastrinica: piastrinopenie, piastrinosi,
piastrinopatie.
Test per lo studio piastrinico: conta piastrinica, test di adesività, aggregazione
piastrinica, cenni per Lo studio di altri
test (anticorpiantipiastrine, retrazione del
coagulo, PF4, betatromboglobulina).
Cascata coagulativa: via estrinseca e via
intrinseca; caratteristiche dei fattori della
coagulazione tra questi in particolare la
408
struttura del fibinogeno e ruolo della
trombina.
Fattori vitamina K dipendenti, meccanismo della vitamina K ed azione degli anicoagulanti orali.
Cenni su patologie emmoragiche per
deficit di fattori e patologie acquisite.
Meccanismi di controllo della cascata coagulativa: inibitori della coagulazione
(antitrombina, proteina C e proteina S) e
sistema fibrinolitico, cenni su coagulopatie ereditarie ed acquisite.
Trombosi: patogenesi ed evoluzione del
trombo.
Cenni sulla Coagulazione Intravasale
Disseminata.
Modalità del prelievo del sangue per lo
studio dell’emostasi in laboratorio: anticoagulante specifico, centrifugazione,
temperatura, conservazione del campione. (variabili preanalitiche).
Variabili biologiche correlate ai test per lo
studio dei meccanismi della coagulazione.
Diversi tipi di coagulometri: foto-ottici e
meccanici.
Tipi di dosaggi: coagulativi, cromogenici
ed immunologici (agglutinazione al lattice, immunodifusione radiale, ELISA).
Studio della via estrinseca della coagulazione: tempo di protombina (PT), uso di
diverse tromboplastine ñ ISI; modalità di
espressione dei risultati ñ INR; cenni sul
monitoraggio della terapia anticoagulanti
orali.
Studio del dosaggio del fibrinogeno:
metodiche PT derivato, dosaggio di fibrinogeno di Clauss.
Studio della via entrinseca della coagulazione: tempo di tromboplastina parziale
attivato (APTT), uso di relativi diversi
(acido ellagico, silice Ö).
Cenni per i dosaggi dei singoli fattori.
Modalità per i dosaggi specifici degli inibitori: antitrombina, proteina C, proteina
S ed APC resistance.
Cenni per i dosaggi specifici dello studio
tecniche di laboratorio biomedico
della fibrinolisi: in particolare t-PA, PAI-1
e Dimero ñ D.
Cenni su alcuni marcatori di ipercoagulabilità: frammento 1+2, complesso TAT,
FPA, presenza di anticoagulante lupico.
Cenni per la valutazione del controllo di
qualità in coagulazione.
Scienze tecniche di immunologia
• Obiettivi specifici
Obiettivo del corso è quello di fornire allo
studente un’adeguata conoscenza sulle
tecniche diagnostiche nelle diagnosi di
ipersensibilità e nelle malattie autoimmuni.
• Modalità di svolgimento
Lezioni frontali con lettura critica di articoli scientifici con discussione.
Metodologie in immunometria
• Obiettivi specifici
Apprendimento delle principali tecniche
immunometriche.
• Contenuti
Uso della reazione antigene-anticorpo
per determinazione di analiti.
Grado di legame degli anticorpi e degli
antigeni in funzione della loro quantità
relativa.
Curva di Heidelberger e Kendall.
Amplificazione della reazione tramite
particelle e loro caratteristiche.
Tecnica dell’immunonodiffusione radiale semplice.
Dosaggi immunometrici in fase liquida:principi generali, distribuzione della
luce diffusa(secondo Rayleigh-Debye e
secondo Mie), parametri per la misurazione della quantità degli analiti.
Turbidimetria:principi generali,esecuzione, fattori di disturbo e limiti del metodo.
Nefelometria:principi generali,esecuzione, fattori di disturbo.
Dosaggi immunometrici in fase solida.
Dosaggio Radioimmunometrico (RIA):
409
tecniche di laboratorio biomedico
principi generali, dosaggio di tipo competitivo, dosaggio di tipo non competitivo,
fasi operative, caratteristiche del tracciante, vantaggi e svantaggi del metodo.
Dosaggi Immunoenzimatici (EIA): principi generali, tecniche di rilevazione della
misura finale dell’attività enzimatica,
curve di calibrazione, vantaggi e inconvenienti dell’uso di enzimi, immunodosaggio enzimatico eterogeneo di tipo competitivo e non competitivo.
Esempio di tecnica: dosaggio immunoenzimatico a cattura di microparticelle
(MEIA), immunodosaggio enzimatico
omogeneo di tipo competitivo e non competitivo, caratteristiche del tracciante
ideale.
Esempi di tecniche EIA: immunodosaggio dell’enzima moltiplicato(EMIT),
immunodosaggio con substrato marcato
in fluorescenza (SLFIA), immunodosaggio con donatore di enzima clonato
(CEDIA), immunodosaggio omogeneo
ad inibizione enzimatica (EIHIA).
Immunodosaggio in Fluorescenza (FIA):
principi generali, tecniche di tipo eterogenee (tipo indiretto-competitivo-sandwich
indiretto-fluoroimmunometrico) e omogenee (dosaggio a smorzamento diretto,
dosaggio a smorzamento indiretto,
dosaggio immunologico con luce polarizzata (FPIA)).
Immunodosaggio in Chemiluminescenza: principi generali, componenti essenziali di un luminometro, esempio di tecnica (immunodosaggio con esteri di acridinio come marcatori).
Criteri di valutazione di un Kit immunodiagnostico.
• Modalità di svolgimento
Lezioni accademiche.
• Bibliografia
Saranno fornite agli studenti copie dei
lucidi.
Testo di riferimento
Covelli, Spandrio, Zatti, Medicina di Laboratorio, Sorbona.
Scienze tecniche di immunoematologia e
centro trasfusionale
• Obiettivi specifici
Obiettivo del corso è quello di orientare lo
studente sull’organizzazione di un centro
trasfusionale e dei suoi laboratori afferenti, fornendo le conoscenze di base sulle
tecniche trasfusionali e immunoematologiche applicate.
• Contenuti
Metodi di raccolta, separazione e conservazione di emocomponenti ed emoderivati.
Indagini pre-trasfusionali.
Prove di compatibilità crociata e T&S.
Modalità utilizzate per la distribuzione
del sangue.
Tecniche per la determinazione dei gruppi sanguigni.
Test di Coombs Diretto ed Indiretto.
Test utilizzati per la ricerca degli anticorpi irregolari.
Tecniche immunoenzimatiche virus specifiche.
Tecniche di biologia molecolare.
Tecniche di esecuzione NAT.
• Modalità di svolgimento
Lezioni accademiche.
• Modalità d’esame
Il profitto sarà ottenuto tramite prova
scritta nell’ambito di una valutazione
complessiva del corso integrato.
• Bibliografia
R. Sacher, R. McPherson, Interpretazione
dei dati clinici di laboratorio.
Compendio di scienze del laboratorio clinico, Verducci Editore.
Technical Manual (American Association
of Blood Banks, edizione italiana a cura
della Ortho Diagnostic Systems).
410
CORSO INTEGRATO DI
ISTOPATOLOGIA E CITOPATOLOGIA
Settori scientifico-disciplinari: MED/08
Anatomia ed istologia patologica,
MED/08 Citopatologia e colpocitologia,
MED/46 Scienze tecniche di
istopatologia e citopatologia, MED/46
Scienze tecniche settorie
Anatomia ed istologia patologica
• Contenuti
Anatomia Patologica.
Storia, scopi, significato formativo e professionale, limiti, utilità attuale e linee di
sviluppo.
Introduzione: istologia e citologia. Uso di
tecniche “ancillari”.
Principi diagnostici elementari di patologia cellulare: degenerazione e morte cellulare, flogosi, rigenerazione, tesaurizzazione, iperplasia, atrofia, ipertrofia, lesioni preneoplastiche e neoplasie.
Anatomia ed Istologia patologia dell’apparato respiratorio: flogosi polmonari acute
e croniche, neoplasie del polmone e della
pleura.
Anatomia ed Istologia patologica
dell’apparato gastroenterico: carcinoma
esofageo, gastriti ed ulcera gastrica, neoplasie gastriche e processi infiammatori
cronici dell’intestino.
Anatomia ed Istologia patologica del fegato: epatiti acute, epatiti croniche, cirrosi
epatica, neoplasie del fegato e delle vie
biliari.
Anatomia ed Istologia patologica
dell’apparato urinario: neoplasie del rene
e del tratto urinario.
Anatomia ed Istologia patologica
dell’apparato cardiocircolatorio: arteriosclerosi, malattia ischemica del cuore,
ipertensione.
Anatomia ed Istologia patologica
dell’apparato genitale femminile: neoplasia della cervice uterina, carcinoma
dell’endometrio, carcinoma della mammella.
Anatomia ed Istologia patologica della
tecniche di laboratorio biomedico
cute: carcinoma squamocellulare, epitelioma basocellulare, nevi, melanoma.
Anatomia ed Istologia patologica della
tiroide: tiroiditi, tumori.
Citopatologia e colpocitologia
• Obiettivi specifici
Fornire allo studente gli elementi principali per la comprensione delle alterazioni
cellulari.
Far acquisire la capacità di trattare autonomamente un prelievo citologico, di scegliere il metodo più idoneo di allestimento e di applicare controlli adeguati.
Fornire allo studente gli elementi per
riconoscere le alterazioni cellulari principali in ambito patologico.
• Contenuti
Fitopatologia.
Struttura della cellula al microscopio ottico; divisione cellulare e differenziazione.
Matrice cellulare.
Alterazioni della cellula: proplasia, retroplasia e neoplasia. Atipia citologica,
displasia e criteri di malignita.
La citologia nella diagnostica clinica e nei
programmi di screening.
Valutazione del prelievo cellulare.
Organizzazione del laboratorio di citopatologia, carichi di lavoro, controllo di qualità.
Tipi di prelievo citologico: citologia esfoliativa (citologia cervicale, espettorato,
broncoaspirato, brushing); citologia dei
liquidi (urine, liquidi sierosi, liquor, liquidi di lavaggio, sangue e midollo); citologia
agoaspirativa.
Tecniche ancillari in citologia (M.E.,
immunoistochimica, citometria a flusso);
Citopatologia del tratto respiratorio.
Citopatologia del tratto urinario.
Citopatologia in citologia agoaspirativa
(tiroide, mammella, linfonodi, ghiandole
salivari, fegato e pancreas).
Citopatologia dei fluidi sierosi.
Colpocitologia
tecniche di laboratorio biomedico
Anatomia e istologia dell’utero e della
vagina.
Citologia cervico-vaginale normale: cellule squamose, cellule squamose metaplastiche, cellule squamose atrofiche, cellule
endocervicali.
Nomenclatura per la citologia cervicovaginale: classificazione di Papanicolau,
displasia-CIS, CIN, il sistema di Bethesda.
Malattie della cervice uterina: infiammazioni, reazioni benigne proliferative, atipia citologica, lesioni intraepiteliali squamose, carcinoma squamocellulare, infezione da Papillomavirus.
Lesioni dell’epitelio ghiandolare endocervicale e endometriale.
Citologia ormonale.
Lesioni della vagina e della vulva.
• Bibliografia
J.D. Bancroft, M. Gamble, Theory and
practice of histological techniques, V ed.,
Churchill, Livingstone, 2002.
R. DeMay, Pactical principles of cytopathology, ASCP Press, 1999.
Scienze tecniche di istopatologia e citopatologia
• Obiettivi specifici
Apprendimento delle tecniche e dei processi di allestimento di un preparato istopatologico.
Conoscere le varie fasi dell’esame citologico, saper adottare le tecniche citologiche più appropriate in base alla natura del
materiale da trattare ed essere in grado di
valutare la qualità dei preparati allestiti
• Contenuti
Introduzione.
Tutta la parte di attività preanalitica, l’allestimento del materiale diagnostico è
determinante per l’esame al microscopio
ottico. Le tecniche adottate portano ad
ottenere dei preparati ben preservati, di
spessore di 3-5 micron, con le strutture
411
messe in evidenza per l’esame al microscopio ottico. La valenza qualitativa della
diagnosi finale è direttamente proporzionale alla corretta applicazione delle tecniche isto-patologiche.
Contenuti:
Il percorso del materiale biologico (campione) dal prelievo al preparato allestito.
Accettazione: identificazione, registrazione, codificazione.
Campionamento: prelievo bioptico e chirurgico, descrizione macroscopica, foglio
di lavoro.
La fissazione e fissativi: classificazione,
tecniche, meccanismi.
Decalcificazione: fisici, chimici, procedure.
Conservazione del materiale biologico:
tecniche di congelamento, fissazione chimica, mezzi i inclusione conservativi.
La processazione e l’inclusione: tecniche,
apparecchiature, procedure.
Il taglio delle sezioni: tecniche, apparecchiature, procedure più comuni.
Colorazione e coloranti in istopatologia:
principi generali e classificazione istomorfologica ed istochimica.
Colorazioni istomorfologiche di routine:
ematossilina/eosina, procedure, apparecchiature.
Principi colorazioni e