Quando la scuola illumina l`impresa

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Quando la scuola illumina l`impresa
QUANDO
LA SCUOLA
ILLUMINA
L’IMPRESA
SETTIMA EDIZIONE
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con il tuo cellulare,
così possiamo
approfondire
la nostra conoscenza.
© 2014 by Unioncamere, Edizioni Sonda
Tutti i diritti riservati
Per informazioni:
www.premioscuola.unioncamere.it
Unioncamere
Piazza Sallustio 21
00187 Roma
Introduzione
L
’innovazione e la creatività sono il futuro del nostro Paese e dell’Europa, che per continuare ad avere una posizione di leadership e poter crescere, anche in una congiuntura
difficile come quella attuale, devono mantenere alta la competitività dei propri territori e
sistemi economico-sociali. E la competitività - come si sa - passa attraverso la capacità
di innovare e di innovarsi, ma anche e soprattutto di puntare sulla forza delle idee e sulla
qualità del capitale umano. Per questo le Camere di commercio, da tempo tenacemente
impegnate a sostenere lo sviluppo dei territori, investono sulla valorizzazione del fattore
umano: facendo da punto di congiunzione tra istituzioni scolastiche e mondo produttivo;
ascoltando le esigenze professionali degli operatori economici; rafforzando i percorsi di
alternanza scuola-lavoro e di diffusione di una «cultura dell’impresa e dell’innovazione»;
cooperando alla formazione di risorse umane adeguatamente preparate ad affrontare,
con le imprese e nell’interesse dell’intera collettività, le sfide dell’economia globale.
I
l premio Unioncamere «Scuola, Creatività e Innovazione» è un esempio, semplice
e concreto, dell’impegno del sistema camerale per sensibilizzare il mondo della scuola
sull’importanza della crescita sociale ed economica dei territori e del valore, per le nostre
aziende, dell’innovazione e della creatività. Non «idee innate», ma attitudini del pensiero
e dell’azione coltivate fin da giovani. In questo senso, il premio è un’opportunità per i giovani studenti ai quali si rivolge: per sviluppare la loro capacità di osservare, da più punti
di vista, i processi; per superare la continuità e la tradizione, trasformare un sogno e
un’idea in un progetto attuabile di cambiamento. In sintesi, per esercitarsi fin da giovani
a gettare lo sguardo oltre l’orizzonte, a osare con concretezza.
N
on più e non solo talenti individuali, ma competenze del gruppo di lavoro «allargato». Il premio, anche per questo aspetto, offre ai partecipanti un’opportunità in più per
sperimentare e dimostrare che le idee più creative e innovative si trasformano in progetti
grazie al contributo di molti diversi talenti di una comunità estesa, che include, insieme
a studenti e docenti, anche esperti e aziende, chiamati a collaborare, con il proprio contributo di esperienza e know-how, per raggiungere il miglior risultato. Last but not least: il
premio aiuta i partecipanti ad acquisire la consapevolezza che le idee e i sogni possono
trasformarsi in progetti di business e al contempo ad acquisire la capacità e la responsabilità di pensare al lavoro anche in un’ottica imprenditoriale.
P
er tutto questo confermiamo con entusiasmo e fiducia la nostra scommessa sull’innovazione e la creatività dei giovani.
Ferruccio Dardanello
Presidente Unioncamere
2
Come nasce un’idea
La creatività non è una dote innata, ma una capacità
da sviluppare, coltivare, far crescere. Come? Sfruttando le opportunità offerte dall’ambiente, osservando la
realtà da punti di vista differenti, guardando più avanti
in modo concreto e coraggioso. È il primo passo verso
l’innovazione che modifica, trasforma, rivoluziona l’esistente, grazie a sistemi o metodi nuovi (innovazione
radicale), applicati in modo innovativo (innovazione
incrementale), oppure importati da altri settori (innovazione di contesto).
Per farti venire un’idea, guardati intorno! Cerca le
esigenze «ancora nascoste», interpreta i gusti, anticipa
i desideri e le tendenze. Osserva abitudini, comportamenti, stili di vita e leggi i bisogni delle persone, delle
imprese, delle comunità. In breve, impara a conoscere
bene il tuo territorio per scovare esperienze, problemi
e soluzioni che stimoleranno la tua capacità creativa e
di innovazione. E non dimenticare Internet e giornali.
Per trovare una buona idea ci vuole innanzitutto un
metodo; te ne proponiamo tre, in sintesi, che prevedono un ruolo speciale, quello del coordinatore del gruppo di lavoro, che nel caso del premio potrebbe essere
il docente tutor.
Brainstorming («tempesta di cervelli»)
Nel brainstorming le idee si innescano l’una con l’altra. Il gruppo di lavoro definisce un obiettivo e sviluppa
idee individuali che vengono prima registrate e organizzate e poi valutate per cogliere quella migliore. Il metodo dunque prevede due fasi:
Divergente
Convergente
Chi conduce stimola
i partecipanti a proporre idee
a ruota libera, senza criticarle
o dare «giudizi».
Le idee vengono selezionate
e valutate, quindi
si sceglie quella ritenuta
più interessante in relazione
all’obiettivo da raggiungere.
L’unione fa l’idea
Il premio «Scuola, Creatività e Innovazione» ti
sembra complicato, da
solo pensi di non farcela? Non ti scoraggiare,
è il momento di cercare
compagni di viaggio...
Condividi la tua idea e
cerca altri studenti e insegnanti per trovare tutte le
capacità e le competenze
necessarie a realizzare
il migliore dei progetti
possibili.
Potrai contare anche sugli
studenti che frequentano
le scuole italiane all’estero!
Se vuoi ricorrere all’esperienza di esperti e
ricercatori per sviluppare
la tua idea, la Camera di
commercio ti può aiutare
verificando la presenza
sul territorio di centri di
ricerca e università disponibili a collaborare.
Infine, per testare il valore
della tua idea sul mercato, non c’è niente di
meglio che coinvolgere fin
da subito gli imprenditori.
Chiedi informazioni alla
tua Camera di commercio.
3
6 cappelli per pensare
Il metodo Six Thinking Hats richiede di indossare (a
turno) 6 cappelli di colore diverso: ciascuno «analizza», da un diverso punto di vista, un tema o problema
per trovare la soluzione migliore.
Siate coraggiosi!
Mettiti in gioco per realizzare un progetto in cui
credi davvero! Ma ricorda,
le idee riciclate, già viste
e riviste, hanno le gambe
corte.
Pensa a chi dovrà leggere
il tuo documento di progetto e ai criteri di valutazione:
creatività, innovazione,
funzionalità e fattibilità.
Pensa, scrivi e filma con
un’attenzione particolare:
a essere valutata è anche
la capacità di presentare
e comunicare l’idea in
modo chiaro, sintetico ed
efficace.
Cappello blu
Cappello verde
Cappello giallo
È il cappello
del moderatore,
di chi nei momenti
critici riassume
e sintetizza
i contenuti
della discussione
e cerca di far
ripartire
la valutazione
dell’idea.
Lo indossa
chi libera
la creatività
per produrre idee
e soluzioni
innovative.
Lo indossa
chi esprime
i lati positivi
di un’idea,
i benefici
e i vantaggi.
Cappello nero
Cappello rosso
Cappello bianco
È il cappello
di chi valuta
i motivi per cui
l’idea potrebbe
non funzionare.
È il cappello
di chi esprime
sensazioni
e sentimenti
che possono
nascere davanti
a una soluzione
e immagina
come le altre
persone
potrebbero
reagire.
Lo indossa
chi cerca,
raccoglie
e organizza
le informazioni
e i dati disponibili
che si possiedono
in merito
al problema
da risolvere.
Mappe mentali
Le mappe mentali sono utili per organizzare e comunicare le idee; strutturare le informazioni; sviluppare
piani; accompagnare il pensiero creativo, il problem
solving e le decisioni.
I concetti sono presentati graficamente attraverso
diagrammi: l’idea principale si trova al centro mentre
informazioni e dettagli di approfondimento vengono via
via ramificati verso l’esterno.
Si tratta di una struttura associativa delle informazioni che si avvale di elementi molto efficaci dal punto di
vista della percezione, come immagini e colori: facilitano il confronto tra le soluzioni pensate e proposte
e permettono di velocizzare il passaggio dall’ideazione
alla pianificazione.
4
Con l’idea in testa, il passo successivo è il documento di progetto che la spiega in modo chiaro, facile e
immediato, ma soprattutto convince chi legge che, di
quell’idea, non se ne può proprio fare a meno.
Ricorda, i tuoi potenziali lettori ti chiedono:
• Che cos’è? Un prodotto, un servizio o un oggetto di
design?
• Come funziona? Perché è creativo e in che cosa consiste la sua innovazione?
• Qual è il collegamento con il tuo ambiente, territorio o
mercato di riferimento?
• Chi saranno i tuoi clienti e perché lo sceglieranno?
• È coerente e adeguato all’utilizzo cui è destinato?
• Quali bisogni, generali o specifici, soddisfa?
• Modifica abitudini, comportamenti, stili di vita?
• Lanciato sul mercato, troverebbe clienti?
• Chi sono i potenziali competitori?
• È possibile metterlo in produzione? Come, con quale
impegno di mezzi economici e strumentali?
• Quali volumi di produzione si possono prevedere?
• Quanto costerebbe al cliente finale?
Quando scrivi un progetto, la regola d’oro è: «Dire
tanto, scrivere poco». Identifica i concetti chiave e utilizza parole semplici e dirette, a prova di errore per la
comprensione di chi legge. Bisogna essere originali e
dimostrare di aver pensato in grande, valorizzando pienamente le competenze e le capacità del gruppo di
lavoro. Ricorri infine a tutti gli strumenti a disposizione.
Girata l’ultima pagina del progetto, il tuo lettore farà
un’unica, fondamentale, domanda: «Vale proprio la
pena di realizzare questo progetto?».
Sulla risposta che si darà si gioca il futuro del tuo
progetto.
Allora, mentre lavori al progetto e ai video del premio
«Scuola, Creatività e Innovazione», ricordati di essere
tu il primo a rispondere a queste stesse domande.
Proteggi le tue idee
La titolarità di ogni progetto
presentato appartiene
ai soggetti che l’hanno
sviluppato.
è bene quindi sapere
come difendere la propria
idea. Ecco alcune risorse:
• Codice sulla proprietà
industriale (decreto
legislativo n. 30 del 10
febbraio 2005 e successive modificazioni).
• Protezione del diritto
di autore (legge n. 633
del 22 aprile, decreto
legislativo n. 140 del 16
marzo 2006 e successive modificazioni).
• Ufficio Italiano Marchi
e Brevetti della tua Camera di commercio.
• Proprietà industriale
e intellettuale in Italia:
- Ufficio Italiano Brevetti
e Marchi (www.uibm.
gov.it).
• Proprietà industriale in
Europa:
- Ufficio europeo dei
brevetti (www.epo.org);
- Ufficio per l’armonizzazione del mercato
interno (marchi, disegni
e modelli) (http://oami.
europa.eu);
- Creative commons
(www.creativecommons.
it).
5
I numeri del premio
Giunto alla settima edizione (la prima è stata avviata
nell’a.s. 2004-2005), il
premio «Scuola, Creatività
e Innovazione» di Unioncamere ha visto la partecipazione di oltre 1.233
istituti con 1.271 progetti
di qualità presentati.
Un’iniziativa consolidata
nel tempo; nell’ultima
edizione gli istituti iscritti
sono stati 138 con 209
progetti in gara (dei quali
22 provengono da scuole
italiane all’estero).
Hanno partecipato alla settima edizione del premio
1.198 studenti accompagnati da 218 docenti tutor.
Al premio hanno attivamente collaborato 71
Camere di commercio, a
cui si aggiunge il coinvolgimento del ministero degli
Affari esteri, della rete delle
scuole italiane all’estero e
delle Camere di commercio italiane all’estero.
Il premio Unioncamere
«Scuola, Creatività
e Innovazione»
Il premio «Scuola, Creatività e Innovazione» è una
competizione nazionale, promossa da Unioncamere,
che nelle sue sette edizioni ha saputo attrarre un numero sempre più crescente di istituti scolastici, studenti e docenti, in Italia come all’estero.
Il premio intende così:
• Promuovere e sviluppare nei ragazzi il pensiero creativo
e la propensione all’innovazione e al lavoro di gruppo.
• Stimolare l’ideazione di prodotti e servizi che potrebbero essere tradotti in business attraverso iniziative
imprenditoriali.
• Sensibilizzare il mondo della scuola sull’importanza
della crescita sociale ed economica dei territori e sulla
tutela della proprietà industriale e intellettuale.
In questo modo, le Camere di commercio forniscono
un contributo significativo al rilancio della competitività
del sistema Paese, focalizzando l’attenzione sul momento in cui gli studenti, guidati da un docente tutor,
elaborano un progetto innovativo, completo di modalità organizzativa, tempistica e strumenti tecnici e relazionali utilizzati nella sua realizzazione. Ecco come la
scuola può illuminare le imprese: con i suoi talenti e
grazie a idee fortemente innovative e competitive.
Selezionate da un Comitato tecnico scientifico di valutazione, esse mostrano tutto il potenziale di creatività
e intraprendenza dei giovani talenti di domani.
In questa particolare contingenza economica e sociale, il premio rafforza uno degli obiettivi peculiari del
sistema camerale: sensibilizzare le giovani generazioni e il mondo della scuola su ricerca e innovazione.
Per esercitarsi a osare con concretezza, anche con la
collaborazione, l’esperienza e il know-how di esperti e
imprese dei propri territori. Insieme, facendo squadra.
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Identikit
dei partecipanti
Il premio «Scuola, Creatività e Innovazione» di
Unioncamere consiste in una competizione nazionale,
rivolta agli studenti regolarmente iscritti agli istituti di
istruzione secondaria superiore, agli istituti tecnici superiori (Its) o ai corsi di istruzione e formazione tecnica
superiore (Ifts).
Gli studenti partecipanti devono essere organizzati
in gruppi, formati da almeno tre studenti di una o più
classi di uno stesso o più istituti, residenti sia sul territorio italiano che all’estero. Ciascun gruppo è guidato
da uno o più docenti tutor che svolgono attività di assistenza e coordinamento. Lo stesso docente non può
essere tutor di più gruppi.
Durante la preparazione dei progetti possono essere
coinvolti anche rappresentanti del mondo delle imprese, della ricerca e dell’università. Del resto, l’incontro
tra le diverse esperienze e competenze assicura maggiore ricchezza e completezza ai progetti e pone le basi
per risolvere e superare gran parte delle difficoltà che
si presentano nelle fasi di ideazione, preparazione e
realizzazione di un nuovo progetto.
In questa settima edizione, la parte del leone l’hanno
fatta gli istituti tecnici (il 37% dei partecipanti).
Seguono gli istituti di istruzione superiore e professionali (il 17%); significativa anche la presenza di licei
e istituti d’arte (il 12% ciascuno) e le scuole italiane
all’estero (il 10%). Dei 1.198 studenti partecipanti, il
37,6% sono ragazze e il 62,4% ragazzi.
Gli studenti stranieri sono 106: 47 dall’Europa (Italia
esclusa), 32 dall’Africa, 9 dall’Asia, 18 dall’America.
Il 43% delle idee progettuali completate è stato presentato da istituti con sede nel Nord Italia, il 23% da
istituti con sede nel Centro, il 27% si colloca nel Sud
e nelle Isole e un restante 7% è composto dai progetti
delle scuole italiane all’estero.
Da dove arrivano le idee
Alla settima edizione del
premio, 138 istituti scolastici di 71 province italiane
e le scuole italiane all’estero di 11 Paesi hanno
presentato 209 progetti:
• 78 istituti tecnici;
• 35 istituti di istruzione
superiore;
• 25 licei artistici;
• 25 istituti professionali;
• 22 scuole italiane
all’estero;
• 12 licei scientifici;
• 6 istituti tecnici
superiori;
• 4 altro;
• 2 licei musicali
e coreutici.
Regione che vai, idea
che trovi
Le regioni più «creative»
alla settima edizione del
premio sono state:
• Puglia: 23;
• Lombardia: 19;
• Toscana: 18;
• Veneto: 17;
• Basilicata: 13;
• Lazio: 12;
• Emilia-Romagna: 11;
• Piemonte: 11;
• Sicilia: 9.
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Modalità
di partecipazione
I requisiti
del progetto
Al premio si presenta un
progetto per una sola delle
2 sezioni:
•Prodotti / Servizi
Riguarda progetti di prodotti innovativi, rispetto
a quelli già presenti sui
mercati o nei settori di
riferimento, e di servizi innovativi nel soddisfare un
bisogno con un carattere
di novità rispetto allo stato
dei servizi offerti.
•Design
Riguarda i progetti di
design innovativo per
l’integrazione di forme,
funzioni, materiali.
I progetti devono rientrare
in una delle seguenti aree
tematiche:
•Energia e ambiente;
•Beni culturali e territorio;
•Salute e sicurezza.
I progetti devono essere
inediti.
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Il premio «Scuola, Creatività e Innovazione» di
Unioncamere prevede che ciascun gruppo di studenti
presenti una proposta progettuale.
Sul sito www.premioscuola.unioncamere.it è possibile scaricare il Regolamento e la Guida alla partecipazione, che forniscono le modalità di partecipazione.
In sintesi, le fasi di partecipazione al premio sono tre:
• Fase 1 - Registrazione on line e iscrizione
La registrazione, attraverso il sito www.premioscuola.
unioncamere.it, è compito del docente tutor che segue il gruppo di studenti. Si tratta di un’operazione
semplice: vengono richieste informazioni essenziali
come, per esempio, i dati dei partecipanti e del docente tutor che segue il progetto, i principali elementi
caratterizzanti dell’idea, una breve presentazione del
progetto che si intende realizzare.
• Fase 2 - Elaborazione del progetto
In questa fase l’idea progettuale deve tradursi in
progetto. Viene quindi richiesto ai partecipanti di
presentare il proprio gruppo di lavoro, seguendo le
specifiche descritte nella modulistica online. Inoltre,
bisogna redigere le linee di sviluppo della propria
idea progettuale, sempre utilizzando la specifica modulistica online, all’indirizzo del portale: www.premioscuola.unioncamere.it
• Fase 3 - Realizzazione e upload del video e della
presentazione del progetto
Viene chiesto di preparare un video della durata
massima di 5 minuti e una presentazione (in forma
di diapositive o slide, che non dovranno essere superiori a 10); l’obiettivo è evidenziare i caratteri innovativi che rendono appetibile il prodotto, servizio o
design a un potenziale investitore.
I termini di scadenza di ciascuna fase sono indicati
nel Regolamento.
La presentazione
del progetto
Le proposte devono essere formulate in questo modo:
1. Il team di progetto
Si presentano gli studenti del gruppo di lavoro e i ruoli
che ricoprono, le competenze specialistiche in funzione degli obiettivi da raggiungere, il metodo di lavoro
prescelto e le modalità organizzative, i tempi previsti e
gli strumenti tecnici e relazionali da utilizzare.
2. L’idea progetto in sintesi
Si definisce brevemente l’idea che si intende realizzare e si tracciano le principali linee che ne costituiscono l’elemento innovativo.
3. Il prodotto/servizio
Si spiega il prodotto da realizzare o il servizio che
si intende fornire, con la descrizione del contesto di
riferimento nel quale inserirlo e l’analisi dei «bisogni»
dei consumatori che si andranno a soddisfare.
4. Innovatività
Si spiega se l’idea ha caratteristiche di innovazione
radicale (cioè se non esistono prodotti o servizi a essa
paragonabili e si introduce qualcosa di totalmente
nuovo sul mercato), di innovazione incrementale
(cioè se si modifica qualcosa che già esiste) o di innovazione di contesto (cioè se si modifica il contesto
di utilizzo di qualcosa che già esiste).
5. Risultati attesi
Dopo avere definito il contesto di riferimento attuale
e le caratteristiche innovative del prodotto/servizio da
realizzare, si richiede l’individuazione dei risultati da
ottenere.
Innovation Social Club
Per tutta la durata del
premio è a disposizione
l’Innovation Social Club
(Isc), appositamente
progettato per i membri
della community, ovvero
gli studenti e i docenti
tutor registrati al premio:
si tratta di un servizio on
line che utilizza gli strumenti dei social network
per facilitare gli scambi
e le interazioni, anche
relazionali, tra i gruppi
partecipanti per:
• presentare e discutere
le varie idee progettuali;
• scambiarsi reciproca-
mente metodologie e
fonti informative;
•comunicare le fasi di
avanzamento dei progetti;
•richiedere informazioni
e assistenza tecnica;
•ricercare esperti
e specialisti;
•creare delle partnership.
6. Realizzazione
L’attenzione è puntata sugli aspetti operativi per passare dall’idea alla sua realizzazione, e per valutare
concretamente la cantierabilità, cioè la messa in pratica, dell’iniziativa.
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Il ruolo
del docente tutor
Il docente tutor è l’insegnante che registra e
iscrive il gruppo di studenti al premio; è inoltre
il referente principale del
proprio team di lavoro,
colui che lo accompagna,
guida, sollecita e sostiene.
Ognuno di loro può seguire
un solo gruppo di lavoro
iscritto al premio. Inoltre,
ha il compito di compilare
il form di registrazione on
line (www.premioscuola.
unioncamere.it).
Compiuta questa operazione, riceverà via e-mail
la conferma della registrazione: da questo momento
potrà procedere all’iscrizione al premio del proprio
gruppo di studenti.
Il form di iscrizione on line
richiede l’inserimento dei
dati dei partecipanti (il
gruppo degli studenti e i
docenti tutor del progetto)
e del progetto che si intende realizzare (titolo, anche
provvisorio, e descrizione
dei principali elementi
caratterizzanti). Uno stesso
progetto può essere seguito da più docenti tutor.
La valutazione
I premi
Il Comitato tecnico scientifico del premio «Scuola,
Creatività e Innovazione» di Unioncamere:
• Valuta i video e le presentazioni dei progetti.
• Segnala con una menzione d’onore fino a tre progetti.
• Segnala con una menzione speciale la partecipazione di eccellenza di una scuola italiana statale con
sede all’estero.
• Proclama i progetti vincitori per ciascuna sezione.
La settima edizione del premio «Scuola, Creatività e
Innovazione» di Unioncamere ha assegnato ai progetti
vincitori borse-premio per valorizzare il lavoro di gruppo degli studenti.
Le borse-premio vengono assegnate ai primi 13 migliori progetti della sezione Prodotti/Servizi e ai primi
7 migliori progetti della sezione Design.
Sono riconosciute, in parti uguali, agli istituti scolastici che le destinano e agli studenti che hanno realizzato
il progetto.
I criteri di valutazione dei progetti sono:
• Creatività
Valutazione dell’intuizione e del grado di inventiva degli studenti, anche con riferimento al metodo adottato
dal gruppo (se descritto) con cui si definisce l’idea.
• Innovatività
Descrizione delle caratteristiche inedite e/o soluzioni
innovative rispetto allo stato dell’arte che denota la
presenza di conoscenze tecniche applicate alla soluzione del bisogno descritto nel progetto presentato.
• Funzionalità
Capacità di rispondere alle esigenze di utilizzo per
cui il prodotto/servizio è stato creato.
• Realizzabilità
Valutazione della possibilità di realizzazione di un
prototipo dell’idea e della conseguente traduzione in
un prodotto concreto e utile alla collettività.
• Qualità della presentazione
• Dimensione internazionale
In riferimento alla composizione del partenariato, ai
contenuti o alle attività del progetto.
• Collaborazione/aggregazione
In riferimento al coinvolgimento di altre scuole e del
sistema produttivo e della ricerca.
I criteri e relativi punteggi contribuiscono fino all’80%
al voto finale. Il restante 20% è assegnato dal Comitato
tecnico scientifico in base alla qualità della partecipazione del gruppo all’Innovation Social Club (Isc).
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Per ognuna delle due sezioni del premio sono state
istituite borse-premio così ripartite:
Sezione Prodotti/Servizi
• Primo progetto classificato: euro 7.000,00.
• Dal secondo al quinto: euro 5.000,00 cadauno.
• Dal sesto al tredicesimo: euro 2.500,00 cadauno.
Sezione Design
• Primo progetto classificato: euro 7.000,00.
• Dal secondo al quinto: euro 5.000,00 cadauno.
• Dal sesto al settimo: euro 2.500,00 cadauno.
Ai docenti tutor di ciascun gruppo di studenti ammesso alla Fase 3 è stato riconosciuto complessivamente un compenso lordo di euro 1.500,00.
A ciascuno dei venti istituti scolastici dei gruppi di
studenti vincitori è stato erogato l’importo lordo di euro
1.000,00, a titolo di riconoscimento del risultato conseguito.
Il gruppo di studenti che ha realizzato il video di concept progettuale (per la fase 3) con il maggior numero
di voti dagli utenti online riceve una targa di merito in
occasione della cerimonia di premiazione dei progetti e una borsa-premio del valore complessivo di euro
500,00, da suddividersi in parti uguali tra gli studenti.
Premi e menzioni
Il Comitato tecnico scientifico della settima edizione del premio «Scuola,
Creatività e Innovazione» di
Unioncamere è stato presieduto dal Presidente della Camera di commercio di
Sassari ed è composto da
esperti del mondo accademico e imprenditoriale e da
rappresentanti dei ministeri
dell’Istruzione, degli Affari
Esteri, del Lavoro e dello
Sviluppo Economico.
Oltre a proclamare i progetti vincitori, ha conferito
anche una menzione al
progetto Sinpomic dell’Istituto tecnico industriale “E.
Fermi” di Fuscaldo (Cs),
per il valore scientifico
del progetto sviluppato
nel tempo e ampiamente
riconosciuto
a livello internazionale.
Il premio per il video che
ha ottenuto il maggior
numero di voti online va al
progetto EcoVillage presentato dagli studenti dell’istituto salesiano “Don bosco”
de Il Cairo (Egitto).
Nella settima edizione del
premio il Comitato tecnico
scientifico non ha ritenuto
di assegnare i premi per
l’XI-XIII posizione della
sezione Prodotti/Servizi e i
premi per la VI-VII posizione della sezione Design.
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Inoltre, ai docenti-tutor dei 20 progetti vincitori - fino
ad una massimo di 20 posizioni - è offerta l’opportunità
di partecipare durante il periodo estivo a un percorso di
formazione imprenditoriale in residenza full time, con
rilascio finale di un attestato di frequenza.
Il premio è sul web
Il calendario delle scadenze,
le modalità di partecipazione
e l’entità dei premi previsti
per la prossima edizione del
premio «Scuola, Creatività
e Innovazione» di Unioncamere sono sul sito www.
premioscuola.unioncamere.
it, da dove è possibile scaricare Bando, Regolamento
e Guida alla partecipazione
aggiornati, nonché procedere alla registrazione
on line.
Sempre più social
La settima edizione del premio ha incrementato l’utilizzo
degli strumenti di comunicazione e social network,
per animare la riflessione su
creatività, innovazione e fare
impresa.
Oltre all’Innovation Social
Club, gli studenti hanno a
disposizione:
• Facebook: www.facebook.
com/premioscuola
• Twitter: PremioScuola_UC
La cerimonia di premiazione si tiene generalmente presso Unioncamere, alla presenza del Presidente
Unioncamere e di autorevoli rappresentanti del ministero dell’Istruzione, ministero degli Affari esteri, ministero del Lavoro, ministero dell’Economia.
Entità dei premi e criteri di valutazione dei progetti
possono subire cambiamenti, per cui è bene consultare il sito www.premioscuola.unioncamere.it per avere
informazioni aggiornate sulle prossime edizioni.
PRODOTTI
e SERVIZI
Il ministero dell’Istruzione ha accreditato il premio «Scuola, Creatività e Innovazione» tra le iniziative che contribuiscono alla valorizzazione delle
eccellenze degli studenti delle istituzioni scolastiche di istruzione secondaria superiore, sia statali
che paritarie (decreto del Direttore generale per gli
Ordinamenti scolastici e per l’autonomia scolastica del 26 luglio 2013).
Il Premio «Scuola, Creatività e Innovazione»
partecipa al programma di Valorizzazione delle
Eccellenze del Miur. La VII edizione ha ricevuto
il patrocinio del ministero degli Affari esteri, dello
Sviluppo economico e dell’Associazione nazionale
comuni italiani (Anci).
Per ulteriori informazioni e chiarimenti è possibile
contattare la segreteria tecnica del Premio ai seguenti
recapiti:
tel. 06 47041 e 06 4782 2420
Skype: Premioscuola.unioncamere
e-mail: premioscuola@unioncamere.it
Facebook: www.facebook.com/premioscuola
Twitter: PremioScuola_UC
web: www.premioscuola.unioncamere.it
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Primo classificato
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Guarda
il video
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La divisione delle mansioni all’interno del nostro team di lavoro è avvenuta in base
alle competenze specifiche di ognuno di noi: Francesca D’Addario, Julieta Brugman
e Carolina Di Rocco si sono occupate dello sviluppo e dell’ideazione del progetto;
Diana Di Martino è stata impegnata nell’ideazione grafica; David Genchi ha realizzato il logo del progetto; Federico Tarantino si è occupato della realizzazione e montaggio del video, infine Andrea Febo ha realizzato la presentazione.
Le dinamiche del gruppo sono state equilibrate, nessun membro del team è stato
caricato di un’eccessiva responsabilità e la collaborazione è stata il collante di fondo
che ha permesso a ogni componente di proporre le proprie idee liberamente.
Scarica
il poster
del progetto
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Il progetto è nato dalla volontà d’intervenire su strutture in stato di abbandono, rinnovandole nell’aspetto e nella funzione, mantenendo un basso impatto ambientale.
Siamo partiti da una prima analisi del territorio abruzzese dalla quale è emersa la
necessità di riqualificare luoghi in disuso. Saranno installate coltivazioni innovative
all’interno delle aree urbane, che contribuiranno a trasformare le architetture industriali in serre. I metodi di agricoltura adottati senza l’utilizzo di terra diminuiranno
la produzione di rifiuti tossici. Siamo venuti a conoscenza del Premio Unioncamere
“Scuola, creatività e innovazione” grazie alla nostra docente di architettura e design
Annamaria Ragni, la quale ci ha guidato nell’iter progettuale.
Cosa hanno in comune un cementificio, una cartiera
Burgo, un zuccherificio e un mercato ortofrutticolo?
A unire questi luoghi di lavoro e produzione è lo stato
di abbandono e disuso che ha stimolato un gruppo di
studenti a realizzaree una proposta di riqualificazione.
Partendo da un’attenta analisi urbanistica di queste
quattro strutture, collegate dall’asse urbano PescaraChieti Scalo, nasce un progetto in cui degrado e incuria lasciano il posto a coltivazioni innovative a basso
impatto ambientale.
Studenti partecipanti
Julieta Brugman, Francesca D’Addario, Diana Di Martino, Carolina Di
Rocco, Andrea Febo, David Genchi,
Federico Tarantino.
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Riqualificare è meglio che smantellare
Un progetto di riqualificazione di quattro
zone industriali abbandonate
Tutor e materia
Prof.ssa Anna Maria Ragni,
Progettazione architettura e design
e-mail: anna.mariaragni@libero.it
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La parola ai protagonisti
Realtà dimenticate
Dirigente scolastico
Prof.ssa Matilde Tomassini
e-mail: matilde.tomassini@virgilio.it
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Scuola
Istituto di istruzione superiore
“Misticoni – Bellisario”
con sede a Pescara
viale J.F. Kennedy 137,
65129 Pescara
web: www.mibe.gov.it
e-mail: liceoart@tiscali.it
tel. 0854 712759,
fax 0854 712796-65129.
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Inoltre, sono stati attivati scambi formativi con aziende specifiche del settore:
«Aeroponica Industriale», la quale opera nello studio, nella progettazione e nella
realizzazione di impianti aeroponici. La Bioteck Engineering si occupa di agribusiness, affiancata dall’Università di Firenze che ha sperimentato la realizzazione di
serre aeroponiche (senza l’utilizzo di terra o di qualsiasi altro aggregato di sostegno)
e idroponiche (coltivazione fuori suolo: la terra è sostituita da un substrato inerte,
come per esempio l’argilla espansa). Per la realizzazione del progetto verrà coinvolta
la Regione Abruzzo per quanto riguarda i consensi e i crediti agrari. Qualora ci sia
necessità di ottenere ulteriori finanziamenti ci rivolgeremo alla Pac (Politica agricola
comune) dell’Unione europea. A livello nazionale ci siamo rivolti all’Istituto nazionale
di economia agraria (Inea).
Per attuare al meglio il nostro progetto ognuno di noi si è dovuto addentrare nelle
dinamiche pratiche dell’intero processo produttivo; così facendo ha potuto conoscere tutti i passaggi delle nuove tecniche di tipo aero-idroponico. Le conoscenze
acquisite potranno essere riutilizzate per futuri interventi grazie a una formazione
specifica nel settore agricolo-industriale.
Le tecniche produttive saranno divulgate in modo da permettere alle aziende interessate di innovarsi ed evolversi. Il progetto, completamente realizzabile, verrà diffuso tra le possibili aziende interessate a far crescere il loro metodo di produzione.
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Dirigente scolastico
Prof. Giulio Genti
e-mail: giulio.genti@its-ictpiemonte.it
Tutor e materia
Prof. Luca Troisi, Ergonomia
e progettazione interfacce grafiche
e-mail: troisi75@gmail.com
Studenti partecipanti
Fabio Cisotto, Andrea Dell’Olmo,
Simone Grech, Irene Padovan,
Elisa Rattalino.
Secondo classificato ex-aequo
Bead
Oggi il volontariato, o «Terzo settore», è un mondo ricco
e articolato con una funzione sociale molto importante.
Era solo questione di tempo prima che incontrasse il
mondo digitale, in un fruttuoso «matrimonio di convenienza».
Ci ha pensato un gruppo di ragazzi, con la creazione di una app che permette di facilitare l’incontro tra
domanda e offerta nel settore del volontariato, grazie
all’aggiornamento delle informazioni in tempo reale.
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Abbiamo avuto la possibilità di lavorare quasi tutti i giorni confrontandoci ogni tre
settimane con il tutor per la revisione del lavoro svolto di volta in volta. Ci siamo incontrati regolarmente all’interno dell’istituto scolastico e presso la sede dell’agenzia
«Enhancers, the Customer Experience Company».
L’istituto e l’agenzia hanno messo a disposizione risorse fondamentali per lo sviluppo del progetto, in particolare laboratori informatici e uffici per effettuare le interviste
per la ricerca qualitativa.
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Il team di progetto per lo sviluppo di Bead nasce all’interno dell’istituto Its Ict, in un
percorso di studi biennale (2012-2014) che forma tecnici superiori nel campo delle
tecnologie dell’informazione e della comunicazione.
L’idea di partecipare al premio è nata dal direttore scolastico Giulio Genti e dal
docente e tutor Luca Troisi, considerando il bando un ottimo banco di prova per gli
studenti. Questo ci ha consentito di poterci confrontare con un progetto reale e avere
la possibilità di verificare sul campo ciò che abbiamo appreso durante il corso.
Dopo avere elaborato l’idea del progetto insieme al tutor Luca Troisi, abbiamo organizzato un piano di lavoro. Siamo partiti dall’individuazione del problema per poi
effettuare una ricerca attraverso interviste a volontari per la definizione del concept.
In seguito sono state elaborate le funzionalità dell’applicazione e la veste grafica.
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del progetto
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del progetto
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Volontari in rete
Una app per il mondo del volontariato
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La parola ai protagonisti
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Scuola
Fondazione Its Ict Piemonte
con sede a Torino
via Durandi 10,
10144 Torino
web: www.its-ictpiemonte.it
e-mail: info@its-ictpiemonte.it
tel. 011 0371500 fax 011 0371505.
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Il progetto dell’istituto tecnico superiore vede inoltre la partecipazione di prestigiosi
soggetti del mondo dell’istruzione e della formazione. A questi partner «naturali»
vanno aggiunti soggetti più strettamente funzionali al progetto specifico, la società
«Enhancers, the Customer Experience Company», che collabora con l’Its al coordinamento tecnico del corso per lo sviluppo di applicazioni mobile e il Vssp - Volontariato, Sviluppo e Solidarietà in Piemonte, un’associazione fondata nel 1997.
Un centro servizi per il volontariato che si prefigge di essere uno strumento al
servizio di tutte le persone che, riunendosi in associazioni di volontariato, si mettono
gratuitamente a disposizione degli altri.
Al termine di questa esperienza resta la soddisfazione di aver portato avanti un
progetto importante e di aver vinto il secondo posto! Abbiamo inoltre imparato e
messo in pratica come si progetta una vera e propria applicazione, accrescendo il
nostro bagaglio esperienziale.
Non sappiamo ancora se il progetto avrà uno sviluppo futuro, ma stiamo lavorando
alla realizzazione di prototipi veri e propri per tutti i dispositivi mobili.
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Scuola
Ipsia “A. Ferrari”
con sede a Maranello (Mo)
via A. Ferrari 1,
41053 Maranello (Modena)
web: www.ipsiaferrari.mo.it
e-mail: info@ipsiaferrari.mo.it
tel. 0536 941233 fax 0536 940262.
Secondo classificato ex-aequo
Celerifero
Destreggiarsi tra il traffico cittadino, per il lavoro e il
tempo libero, a emissioni zero: è l’obiettivo di questo
ambizioso progetto per la realizzazione di un velocipede elettro-muscolare a tre ruote che si ispira ai tradizionali side-car.
Per una mobilità leggera che guarda lontano, verso
una start up di studenti e imprenditori in grado di conquistare il mercato delle city bike.
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Celerifero è un prototipo di velocipede elettro-muscolare a tre ruote che prende
spunto dai tradizionali side-car: mobilità leggera a zero emissioni, lavoro, tempo
libero e divertimento sono le cinque parole chiave del progetto. Sono stati davvero
numerosi gli studenti del team senzabenza che nel corso degli ultimi ventiquattro
mesi hanno dato vita alle tre versioni di Celeriferi sin qui realizzate.
Ci hanno guidati una grande unità di intenti, lo scambio di ruoli e passione e…la
curiosità! In sintesi, tutti gli studenti hanno lavorato alla progettazione di base (calcoli, disegni e reparti di lavorazione) delle diverse versioni di Celerifero
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del progetto
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Da oltre quindici anni, l’Iti/Ipsia A. Ferrari di Maranello svolge attività di studio,
formazione, ricerca, progettazione, sperimentazione e prototipazione di veicoli «Zev
- Zero Emission Vehicle». In questo contesto nascono, si sviluppano e prendono
forza il prodotto-servizio Celerifero e l’esperienza pilota con cui abbiamo deciso la
partecipazione al Premio di Unioncamere con finalità e tematiche comuni al nostro
percorso, che si ispira alla filosofia dei makers e degli startuppisti.
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Studenti partecipanti
Marco Bertelli, Michael Calamita,
Marco Cavallini, Xhuliano Gjuzi,
Lorenzo Grigorov, Pedro Espinoza
Leonardo, Marco Moretto, Francesco Pascale, Andrea Piolanti,
Domenico Rienzi, Domenico Zita.
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Tutor e materia
Prof. Filippo Sala, Coordinatore
Corso laboratorio prototipi
e-mail: filipposala@filipposala.it
Michael Calamita e Domenico Zita,
tecnici dei Sistemi energetici.
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Mobilità leggera a emissioni zero
Un side-bike elettrico per la mobilità del futuro
Dirigente scolastico
Prof.ssa Margherita Bazzani
e-mail: mbazzani@ipsiaferrari.mo.it
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La parola ai protagonisti
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Con il progetto Celerifero sono state individuate aziende specifiche che hanno
interesse a sviluppare questa tipologia di prodotto-servizio. La scuola assume il ruolo
di capo-fila della ricerca e sviluppo per la ditta che partecipa e collabora, gli alunni
prefigurano e si costruiscono un futuro lavorativo facendo esperienza e acquisendo
competenze nella realizzazione di questo manufatto in ambito industriale. Grazie alla
collaborazione degli enti partner - Comune di Formigine, Comune di Maranello e Autodromo di Modena - e al tutoraggio delle ditte Rcm spa, Andreoli & C., Grafite Compositi e Voltaide srl è stato possibile sviluppare la modularità del prototipo ideando
un mezzo da utilizzare per micropulizia urbana, cargo, trasporto, microsoccorso,
velocipede-carrello per la spesa e alcune soluzioni per il tempo libero.
Intendiamo partire dai prototipi di Celeriferi già realizzati (ora alla terza versione)
per riprogettare, ingegnerizzare, industrializzare il prototipo, in modalità collaborativa-sociale con ditte ed enti, omologarne le diverse versioni e, con una innovativa
formula scuola-impresa, che prende spunto dalla metodologia dell’alternanza scuola-lavoro, arrivare a creare una start up per produrre una flotta di Celeriferi grazie a
una struttura societaria composta da studenti e partner industriali, che sarà avviata
nell’anno scolastico 2015-2016.
Alla fine, salire sul podio del premio scuola di Unioncamere, oltre alla conferma
della bontà dell’idea, ci darà una bella spinta per il futuro con più entusiasmo, fiducia in noi stessi e visibilità del nostro prodotto.
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Scuola
Liceo musicale “Francesco Petrarca” in partnership con Istituto
tecnico industriale “Galileo Galilei”
con sede ad Arezzo ed in convenzione con l’Istituto superiore industrie
artistiche di Firenze
via Cavour 44, 52100 Arezzo
web: www.liceo-classico.arezzo.it
e-mail: arpc010002@istruzione.it
tel. 0575 22675 fax 0575 20397
Secondo classificato ex-aequo
Sound Enterprise
Gestire il suono e «manovrarlo» nei diversi ambienti,
per ottimizzare l’ascolto a costi contenuti.
È questo, in sostanza, l’obiettivo del progetto per la
realizzazione di un kit di correzione acustica concepito
per migliorare l’ambiente di ascolto indoor.
Il kit è composto da pannelli semovibili e modulari
di tipo fonoassorbente, risonante e riflettente, di ottimo
impatto visivo.
Tutor e materia
Prof. Roberto Kenofsky,
Tecnologie musicali
e-mail: tec.musicali.arezzo@gmail.com
Prof. Marco Blasi, Informatica,
elettrotecnica e sistemi,
Prof. Francesco Fumelli,
Multimedialità.
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Studenti partecipanti
Francesco Camporeale,
Andrea Fumelli, Eugenio Gatti,
Marco Landi, Alessandro Ricci,
Alberto Tirabosco.
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Da questo punto di vista, forse il momento più formativo è stato rappresentato dal
breve corso di imprenditorialità a cura del Centro servizi di Cavriglia, non tanto per la
formazione in sé ma per la felice mediazione tra scuola, mondo dell’impresa, impegno e ascolto. Il gruppo scolastico è stato guidato nel ricercare e proporre soluzioni
che riflettessero presenza emotiva e sociale tanto quanto alti standard qualitativi.
Alla fine della competizione, le competenze produttive e sociali del gruppo appaiono
mutate con un rafforzamento delle identità individuali e una semplificazione delle
sovrastrutture eccessivamente prevalenti o non proficue. Certamente ci saranno sviluppi futuri. Verrebbe da dire che il futuro è già qui, perché motivante e premiato,
quanto venduto senza alcuna svendita della classicità, della formazione o del bisogno di gioco.
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Il tutor inserisce l’esperienza del gruppo dei ragazzi all’interno di un percorso già
avviato di alternanza scuola lavoro. Nasce la denominazione di gruppo, la Sound
Enterprise che partecipa e si distingue al XXI Premio scuola lavoro della Camera di
commercio di Arezzo. La responsabile del premio informa il team dell’esistenza della
VII edizione del premio scuola Unioncamere. Ma il tutor, i suoi primi collaboratori e
i ragazzi non sono ancora molto determinati a cogliere l’opportunità. L’iscrizione al
premio avviene in sordina tra riserve e resistenze considerevoli.
Ma l’iscrizione al premio avviene anche nella determinazione di voler delineare
una migliore e diversa pratica: non solo eminentemente culturale, espressiva e musicale, ma anche e soprattutto imprenditoriale.
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del progetto
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L’idea si sviluppa a partire dal novembre del 2012, quando un gruppo di studenti del liceo musicale Petrarca di Arezzo, componenti di una band punk rock, i
Punk Lobotomy, vogliono migliorare l’acustica della saletta prove in cui si ritrovano
a suonare. Gli studenti riescono subito a coinvolgere il loro insegnante di tecnologie
musicali e il gestore stesso della sala prove, ottenendo così in breve un tutoraggio sia
tecnico-scientifico che logistico per sperimentare un primo intervento di correzione
acustica. Fu già d’allora che si accennò ad una vera e propria «linea» di pannelli
«semovibili» e «modulari», forse perché, a partire dal completamento del loro primo
intervento, il gruppo di lavoro, e molti degli utenti del Centro onda d’urto di Villa Severi, rimangono sorpresi dagli esiti visivi e acustici dei pannelli.
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del progetto
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Padroni della musica
Un kit di pannelli semovibili fonoassorbenti
Dirigente scolastico
Prof. Giampiero Giugnoli
e-mail: arpc010002@istruzione.it
Istituto tecnico industriale “G. Galilei”
via Dino Menci, 1, 52100 Arezzo
tel. 0575 3131 fax 313206
Prof.ssa Emanuela Caroti
e-mail: galilei@itis.arezzo.it
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La parola ai protagonisti
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Tutor e materia
Prof.ssa Saveria Sesto, Scienze
e-mail: sesto2004@tiscali.it
Prof.ssa Paola Nasti, Ecologia ed Estimo.
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Quel tesoro buttato da tutti
Il sughero è un materiale dalle proprietà eccellenti,
eppure finisce nella spazzatura, sotto forma di tappi.
Un paradosso, e uno spreco, che impone un cambio
di rotta. Perché non riutilizzarlo come materia prima
in bioedilizia? Nasce così un progetto «pilota» previsto
per la città di Lamezia Terme, estensibile a tutta la Calabria e al Sud.
L’idea del progetto prende spunto dal concorso enologico selezione del sindaco
- Città del vino 2012 di Lamezia Terme. Durante l’evento sono stati raccolti e differenziati 1.000 tappi di sughero utilizzati per la creazione artistica di Saveria Sesto,
docente del liceo scientifico di Lamezia Terme. L’emergenza rifiuti a Lamezia Terme che ha una discarica pubblica già esaurita, una raccolta differenziata ferma al 28%,
due cantine e attività enologiche nel contesto locale - induce a studiare come ridurre
lo spreco e come avviare un coinvolgente processo virtuoso che abbia anche risvolti
di salvaguardia ambientale per le sugherete. In Italia, 800 milioni di tappi all’anno
muoiono nella spazzatura, di cui 100 milioni per il solo Natale; marginale risulta il
recupero del prezioso materiale.
Come trasformare un brindisi in un mattone
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Studenti partecipanti
Anna Lilla Baglione, Eleonora
Cappello, Daniel Carchidi,
Benedetto Consolato, Riccardo
Gullo, Giuseppe Meduri,
Marianna Mendicino, Antonio
Quattrone, Daniele M. Quattrone,
Giovanna Ritorto, Benedetta
Rondinelli, Vincenzo Silva.
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La parola ai protagonisti
Sughero immondizia?
No, bioedilizia
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Queste emergenze hanno spinto la docente a creare un team di studio sul riciclo
e sulle peculiarità tecniche del sughero utilizzabile in bioedilizia. A tale scopo è stata
costruita una «casa prototipo» con materiali isolanti e sughero, dei quali, nel laboratorio di chimica-fisica del liceo, sono state valutate le specifiche proprietà. è stato
individuato come partner l’Iis. “Augusto Righi” e la prof.ssa Paola Nasti, docente di
Ecologia ed estimo che, per le specifiche competenze, ha rafforzato il progetto predisponendo un mattone, alleggerito con sughero, essiccato all’aria e a impatto zero.
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Dirigente scolastico
Prof.ssa Caterina Calabrese
e-mail: czps02000r@istruzione.it
Istituto di Istruzione Superiore
“Augusto Righi”
via Trabocchetto, II tronco
89126 Reggio Calabria (RC)
tel. 0965 25800 fax 499477
Prof. Francesco Praticò
e-mail: rctl010007@istruzione.it
Secondo classificato ex-aequo
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Scuola
Liceo scientifico statale “Galileo Galilei”
con sede a Lamezia Terme (CZ) in
partnership con Istituto di istruzione
superiore “Augusto Righi” con sede a
Reggio Calabria
via Leonardo da Vinci 24,
88046 Lamezia Terme (Catanzaro)
web: www.liceogalileilamezia.it
e-mail: czps02000r@istruzione.it
tel. 0968 23895 fax 0968 449740.
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Il team si è incontrato per pianificare il lavoro condividendo ogni azione via email/
skype. Le liceali hanno effettuato le determinazioni analitiche, verificato la sostenibilità, individuato la struttura organizzativa e stilato un protocollo d’intesa e un piano
di comunicazione con i partner. Lo studente di Reggio C. ha costruito, sperimentato
e testato il mattone con il supporto della ditta Archinà. Nel team il capogruppo Anna
Lilla Baglione ha coordinato le azioni dei due istituti, Eleonora Cappello ha svolto funzioni da segretario e Giuseppe Meduri ha curato gli aspetti tecnici. Gli altri studenti
sono stati coinvolti per la redazione del video. I partner coinvolti per le loro specifiche
competenze sono stati: l’associazione nazionale Città del vino, la facoltà di Architettura di Reggio Calabria, l’impresa Isoedil di Lamezia Terme, la Coop. Ciarapanì, la
Laterizi Archinà di Caulonia e il Consorzio di cantine EuVite di Cirò M.
Alla fine della competizione, ai ragazzi restano, come patrimonio di esperienza, le
competenze acquisite e le abilità di sperimentare, prevedere e relazionarsi.
Il marchio registrato presso la Camera di commercio di Catanzaro rappresenta il
primo step per un’idea imprenditoriale che può implementare la raccolta innovativa
dei tappi, con un diffuso coinvolgimento di cittadinanza/cantine/ristorazione, finalizzata a creare un indotto locale per la produzione di un mattone sostenibile.
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Scuola
Istituto di istruzione superiore
“Aldo Moro” di Fara Sabina (Ri)
in partnership con Istituto di istruzione
superiore “Luigi di Savoia” di Rieti
colle della Felce 30,
02032 Fara in Sabina, Rieti
web: www.polocorese.it
e-mail: riis001009@istruzione.it
tel. 0765 47911 fax 0765 479133.
Terzo classificato ex-aequo
Automazione&ambiente
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il video
del progetto
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Studenti partecipanti
Riccardo Antonini,
Simone Bellagamba, Angelo
Benvenuti, Lorenzo Bigi, Luca
Bonaventura, Federico Coccioloni,
Antonio Costarella, Luca Fasano,
Cristian Goth, Emiliano Laurenti,
Costantin Paul Marticaru, Fabio
Miconi, Federico Moccero, Christian
Pirri, Marco Santini, Francesco Serafini, Lorenzo Sestili, Andrea Zini.
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il poster
del progetto
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L’idea del progetto è nata in classe. Dopo una discussione su una delle tante notizie di cronaca riguardante i problemi della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti, ci
siamo chiesti come potevamo, in quanto istituto tecnico specializzato in automazione, dare il nostro contributo per trasformare i rifiuti da problema a risorsa.
L’idea di partecipare al premio è venuta alla tutor del team, informata dell’iniziativa
dal dirigente scolastico.
La raccolta e lo smaltimento dei rifiuti è un problema
che riempie periodicamente le pagine dei giornali?
Un team motivato e innovativo di ragazzi trasforma
un problema in risorsa, concretamente, coinvolgendo
chi si occupa della raccolta dei rifiuti sul territorio.
Tutor e materia
Prof.ssa Gabriella Pitoni, Sistemi
elettronici automatici
e-mail: gabriellapitoni@gmail.com
Prof.ssa Annamaria Di Gregorio,
Economia aziendale.
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L’automazione del rifiuto
Un sistema automatizzato di monitoraggio
e ottimizzazione della raccolta differenziata
Dirigente scolastico
Prof. Giovanni Luca Barbonetti
e-mail: riis001009@istruzione.it
Istituto di istruzione superiore
“Luigi di Savoia” di Rieti
viale Maraini 54, 02100 Rieti
tel. 0746 270870 fax 0746 270557
Prof.ssa Maria Rita Pitoni
e-mail: mariarita.pitoni@istruzione.it
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La parola ai protagonisti
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Al progetto hanno partecipato gli studenti di una classe quinta dell’Itt Aldo Moro di
Passo Corese e quelli della classe quinta del corso serale Ite Luigi di Savoia di Rieti.
I primi hanno implementato il progetto mentre i secondi hanno redatto i piani economici, organizzativi e produttivi. Per la comunicazione si è ricorso alla piattaforma
di e-learning della scuola pilota dove è stato implementato un forum di discussione
in cui ciascun componente del team ha potuto contribuire con le proprie idee. Inoltre, attraverso un repository è stato archiviato del materiale teorico-pratico di sussidio
a specifiche operazioni.
Grazie alla videoconferenza si sono tenuti incontri settimanali sullo stato di avanzamento del progetto. Attraverso un’analisi preventiva il team di progetto ha individuato
i moduli principali del piano di lavoro e successivamente ha distribuito i compiti agli
studenti divisi in gruppi. Per ogni istituto ha partecipato una classe.
Al progetto ha collaborato la ItalTelec spa, azienda specializzata nel Broadcast digitale. Il loro personale tecnico ha affiancato gli studenti nelle fasi di progettazione
e realizzazione del prodotto, mentre il personale amministrativo ha supportato gli
studenti nei piani produttivi, organizzativi e commerciali.
Per l’analisi della situazione del territorio ci si è avvalsi della consulenza dell’Azienda servizi municipale di Rieti che, in qualità di fruitrice del dispositivo, ha interesse a
far sua l’innovazione. Le docenti sono attualmente in contatto con le società preposte alla raccolta dei rifiuti nel territorio per realizzare l’idea.
Il progetto ha consentito agli studenti di realizzare un dispositivo complesso che
non sempre si riesce a conseguire tramite le attività didattiche tradizionali. I ragazzi
hanno sperimentato la tecnica di lavoro in team, il confronto reciproco, la discussione delle scelte da effettuare in modo che fossero condivise da tutti.
L’utilizzo di tecnologie online per l’aggiornamento sullo stato di avanzamento dei
vari moduli li ha spronati a migliorare la loro capacità espositiva soprattutto in termini
di chiarezza e di sintesi. La collaborazione con le società partner li ha portati a confrontarsi con modalità di lavoro aziendali aumentandone la professionalità. Inoltre, si
sono venuti a creare uno spirito di gruppo e una sana competizione tra i partecipanti.
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Scuola
Istituto Salesiano “Don Bosco”
con sede a Il Cairo (Egitto)
2 Abdel Quader Taha st. El Sahel
11241, Il Cairo (Egitto)
web: donboscocairo.edulife.eu
e-mail: presidedb@hotmail.com
tel 0020 224576794
fax 0020 224586207.
Terzo classificato ex-aequo
EcoVillage
Studenti partecipanti
Amr Ahmed, Mohamed Hassan,
Mustafa Samir.
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Ci siamo avvalsi della collaborazione dell’officina meccanica e del reparto di saldatura della scuola per la realizzazione del prototipo del motore stirling, unito al
supporto dell’azienda Abe srl di Marsala (Tp).
L’esperienza ci ha permesso di formare un teamwork compatto e coeso, oltre che
diventare più consapevoli della forza delle nostre idee. Per questo, alla fine, siamo
convinti che la nostra idea possa avere una realizzazione concreta soprattutto a opera di alcune onlus e/o Ong che operano nei Paesi in via di sviluppo.
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Individuato il gruppo di alunni e il tutor, la divisione dei compiti è stata concertata
dal team di progetto tenendo in debita considerazione le attitudini e le capacità dei
vari componenti. Il tutoraggio dei lavori è avvenuto attraverso meeting del team su
base mensile all’inizio del progetto e su base settimanale nella parte finale.
Gli studenti coinvolti appartengono tutti alla quinta meccanici dell’Itis “Don Bosco”
de Il Cairo (Egitto).
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Il tutor ing. Francesco Marchese ha fatto conoscere il bando di concorso e comunicato la scadenza agli alunni della classe quinta meccanici, riservandosi dopo
qualche giorno di effettuare un brainstorming al fine di selezionare le idee migliori.
L’idea dell’Ecovillage espressa dai tre alunni, che poi hanno realizzato il prototipo,
ha convinto il docente che si è impegnato a seguirli e a coordinare i lavori.
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il poster
del progetto
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il video
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La nostra scuola (Itis a indirizzo meccanico ed elettrotecnico) si trova in Egitto.
Qui, come in altri Paesi in via di sviluppo dell’Africa e del mondo, molti terreni incolti/
abbandonati si trovano nelle vicinanze del mare o di pozzi e falde salmastre.
Poter prelevare acqua, dissalarla e fornire un minimo di energia elettrica, permetterebbe a piccole comunità rurali, gruppi di agricoltori o singoli proprietari, di far
nascere una piccola attività artigianale o agricola/pastorale, con la quale cercare di
sopravvivere e sfuggire all’ammassamento nelle periferie dei grandi centri urbani.
L’idea di EcoVillage, un piccolo generatore che sfrutta l’energia del sole, è venuta
dopo un attento studio su internet e su alcuni libri delle tecnologie esistenti su questo settore di nicchia.
In molte parti del mondo poter prelevare acqua, dissalarla o utilizzarla per ricavarne energia elettrica, può
fare la differenza per lo sviluppo di piccole comunità
rurali, gruppi di agricoltori o singole famiglie.
Lo sa bene questo gruppo di studenti di una scuola italiana in Egitto che ha progettato un sistema che
estrae, dissala e trasporta acqua salmastra o salata
sfruttando solamente l’energia solare.
Tutor e materia
Prof. Francesco Marchese,
Meccanica e macchine
e-mail: f_marchese@virgilio.it
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Cavar acqua dal sole!
Un sistema di estrazione, dissalazione
e trasporto di acqua salata o salmastra
Dirigente scolastico
Prof. Don Morcos
e-mail: colombara@uninettunouniversity.net
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La parola ai protagonisti
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Scuola
Itcg “A. Oriani” con sede a Faenza
via Manzoni 6,
48018 Faenza (Ravenna)
web: www.itcgoriani.it
e-mail: itcoriani@provincia.ra.it
tel. 0546 21290 fax 0546 680261.
Terzo classificato ex-aequo
Conoscere e viaggiare nel tempo a Faenza
Guarda
il video
del progetto
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Suddivisi in gruppi di lavoro spontanei, gli studenti hanno ideato strade da percorrere alla scoperta dei tesori del nostro territorio: la strada delle ceramiche, quella dei
rioni, le strade dei paesaggi, delle sagre, dei musei, dei personaggi illustri e quella
dei vini e dei sapori, da percorrere con il supporto della augmented reality. Con
grande entusiasmo gli studenti hanno svolto ricerche di mercato e redatto il business
plan, sviluppato una app utilizzabile gratuitamente su qualsiasi dispositivo e creato
un sito web promozionale. L’obiettivo del progetto è ampliare l’offerta esistente e
incrementare notevolmente il flusso turistico collinare nel nostro territorio.
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il poster
del progetto
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Studenti partecipanti
Ilaria Balducci, Luca Bandini, Mattia
Brusa, Giulia Fabbri, Nicolò Farina,
Federico Fioravanti, Carlo Galeotti,
Dario Gherardini, Marco Hu, Lucia
Carla Matei, Michela Meluzzi, Artiom
Moiseev, Manuel Mondini, Giacomo
Montalti, Silvia Montanari, Federica
Nati, Francesk Pali, Thomas Prosperi, Antonio Taormina, Simone
Timpretti, Sara Uliva, Juan Sebastian
Verbeni, Sofia Vespignani.
Faenza e il suo territorio, nel cuore della Romagna, sono un luogo straordinario
per qualità della vita, bellezza del paesaggio, ricchezze culturali ed enogastronomia,
unite all’ospitalità, di cui gli abitanti sono fieri. Il premio Unioncamere ha offerto l’opportunità di sviluppare un progetto per valorizzare questo patrimonio, trasformando
la visita del nostro territorio in una esperienza indimenticabile.
Gli studenti della IV B, esperti in sistemi informativi aziendali, hanno infatti pensato
di creare un modello di visita turistica innovativo e stimolante sia per i giovani sia per
chi è interessato a vivere nuove esperienze. Nasce così una città virtuale, Faenza
3.0, sovrapposta a quella reale, fatta di immagini, video, percorsi da scoprire con
l’utilizzo di uno smartphone o di un tablet.
Un gruppo di studenti propone una versione virtuale
della loro città, Faenza.
Un’idea innovativa che si basa sulla realtà aumentata (in inglese augmented reality, abbreviato Ar), ovvero
l’arricchimento dell’esperienza sensoriale mediante informazioni che non sarebbero percepibili con i cinque
sensi, come video, audio o dati, in grado di far viaggiare il turista anche a ritroso nel tempo.
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Tutor e materia
Prof.ssa Cecilia Drei,
Economia aziendale
e-mail: ceciliadrei@libero.it
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Turismo innovativo
Città della realtà aumentata
Dirigente scolastico
Prof. Alberto Ragnetti
e-mail: itcoriani@provincia.ra.it
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La parola ai protagonisti
Faenza 3.0
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Gli studenti hanno pensato poi di internazionalizzare il progetto, creando una rete
di città della ceramica con le quali il nostro comune già collabora, come Limoges,
Stoke-on-Trent, Delft, Horh Grenzauseh, in cui esportare il modello di città della
realtà aumentata. L’idea è piaciuta molto sia alla direttrice del Museo internazionale
delle ceramiche di Faenza che all’assessore alla cultura del nostro Comune, con i
quali stiamo interagendo per trasformare questo progetto in una realizzazione pratica. Grande attenzione è stata rivolta alla comunicazione attraverso i social network,
per documentare ogni fase del lavoro su Twitter e Facebook.
Con questa bellissima esperienza i ragazzi hanno imparato a lavorare in gruppo e a
stabilire e rispettare tempi per raggiungere obiettivi, aiutati in ciò dall’intervento di un
coach aziendale che ha contribuito a motivarli e ad aumentarne l’autostima; inoltre,
hanno sperimentato la dinamicità dell’ambiente lavorativo.
La classe è diventata una squadra compatta e unita dalla condivisione di responsabilità e dall’entusiasmo come raramente capita durante le lezioni tradizionali, permettendo di scoprire capacità imprenditoriali inaspettate. Una vera lezione per noi
insegnanti su come ottimismo e voglia di fare degli studenti, attraverso esperienze
come questa, possano concretizzarsi in energie e idee per nuove imprese.
29
Scuola
Istituto tecnico industriale statale
“Tullio Buzzi” con sede a Prato
viale della Repubblica 9,
59100 Prato
web: www.itistulliobuzzi.it
e-mail: potf010003@istruzione.it
tel. 0574 58981 fax 0574 589830.
Terzo classificato ex-aequo
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il poster
del progetto
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Studenti partecipanti
Alessio Bacci, Alessandro Bagni,
Francesco Bellucci, Francesco Di
Corrado, Alberto Signorini.
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Non è facile scegliere di partecipare a un concorso per le scuole, in particolare per
un docente di Discipline tecniche in un istituto tecnico industriale, i cui orari sono
stati ridotti dalla recente riforma scolastica, lasciando tuttavia inalterati i programmi.
Il bando Unioncamere era però interessante, perché valorizza le novità e sviluppa le
capacità di fare impresa.
In quel periodo la classe era impegnata in un lavoro collettivo di analisi delle realtà
di un Paese africano, il Burkina Faso; era allo studio la possibilità di fornire un supporto a scuole locali per l’approvvigionamento idrico attraverso pompe sommerse
alimentate a energia fotovoltaica.
I fattori favorevoli per partecipare al premio sembravano dunque esserci già tutti:
l’idea per un prodotto innovativo, la possibilità di migliorare sensibilmente dispositivi già utilizzati in un contesto di bisogno, l’utilizzo di energie rinnovabili e, infine,
l’occasione di approfondire argomenti già presenti nella programmazione scolastica.
Decisamente ingegnoso questo sistema che, con il
minor dispendio possibile di energia, estrae l’acqua là
dove è una risorsa rara e per questo ancora più preziosa.
Di giorno una pompa, che porta l’acqua a un serbatoio sopraelevato, lavora grazie a un pannello fotovoltaico.
Di notte, la stessa acqua scorre in un condotto e
mette in moto una turbina che, alimentando la pompa,
ne prolunga il funzionamento.
Tutor e materia
Prof. Pietro Brogi,
Meccanica ed energia
e-mail: pietro.brogi@gmail.com
Prof. Alessandro Guastini,
Meccanica e impianti.
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Migliorare l’esistente
Estrarre dell’acqua con la sola energia del sole
Dirigenti scolastici
Prof. Erminio Mario Emilio Serniotti
e-mail: esernio@tiscali.it
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La parola ai protagonisti
Fotoidraulica
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Senza dimenticare l’adesione entusiastica di un giovane insegnante che poteva
dare un contributo significativo alla concretezza del progetto: si forma così un ristretto gruppo di studenti, disponibili a investire un congruo numero di ore, sottraendole
(senza compromettere il risultato scolastico) dalle attività di studio, sport, tempo
libero. La scelta è stata volontaria ma le candidature sono state vagliate per escludere eventuali casi a rischio insuccesso scolastico. è stato individuato un giorno della
settimana in cui il gruppo si riuniva.
L’idea di partenza è stata sottoposta a una prima valutazione comparativa per confrontare il soggetto iniziale con eventuali altre idee più meritevoli di attenzione. Poi,
confermata la scelta, sono seguite l’analisi di fattibilità e la suddivisione dei compiti,
che hanno valorizzato le singole capacità degli studenti. Abbiamo poi predisposto
un meccanismo di incentivazione delle presenze: l’eventuale premio sarebbe stato
suddiviso in base all’effettiva partecipazione.
Il lavoro, pur con i prevedibili intoppi, è andato avanti bene sia nelle prime due
fasi che nella terza, dove la realizzazione del video è stata integralmente gestita dagli
studenti.
L’idea è stata anche discussa con una impresa del settore che ne ha riconosciuto
l’originalità, pur avvisando che il contesto estremamente competitivo rendeva necessaria una significativa riduzione dei costi.
Alla fine della competizione, ci auguriamo che l’idea di poter partecipare come
imprenditori nella nostra società sia maturata negli studenti. Speriamo, magari con il
coinvolgimento di tutta la classe, di arrivare a un modello funzionante, e poi forse in
futuro allo sviluppo industriale insieme ad altre innovazioni.
31
Scuola
Istituto di istruzione “La Rosa Bianca”
di Cavalese e Predazzo (TN)
via Gandhi 1,
38033 Cavalese, Trento
web: www.scuolefiemme.tn.it
e-mail: segr.iicavalese@scuole.
provincia.tn.it
tel. 0462 341449 fax 0462 248071.
Terzo classificato ex-aequo
La tecnologia diventa sportiva
Occhiali multifunzione per chi
allo sport non sa rinunciare
Dirigente scolastico
Prof. Lorenzo Biasiori
e-mail: dir.iicavalese@scuole.
provincia.tn.it
Studenti partecipanti
Francesca Alzalamira, Ivan Campi,
Stefano Cavosi, Giovanni Deidda,
Leonardo Donati, Ivan Giacomuzzi,
Giacomo Goss, Alessandro Longo,
Gloria Nicastro.
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L’idea di partecipare al concorso Unioncamere è nata tra gli studenti di questa
terza liceo scientifico sulla scorta dell’entusiasmo condiviso con i loro compagni di
quinta, che, due anni fa, risultarono vincitori della sesta edizione con Mondial Pocket. L’esperienza proficua di collaborazione di due classi dello stesso indirizzo, in
sintonia con la loro insegnante di italiano e latino, la professoressa Alessandrucci, ha
favorito il clima di entusiasmo creativo che producono le sinergie virtuose.
Rispetto ai Google Glass gli Sportglass rappresentano un’innovazione di tipo «incrementale»: nuove funzionalità aggiuntive permettono infatti allo sportivo di monitorare i
propri parametri fisici (battito cardiaco, pressione arteriosa), direttamente nel proprio
campo visivo, senza limitarlo, al fine di ottenere i massimi risultati dall’allenamento
come se si trattasse di un personal trainer.
Nella primavera del 2013 si è costituito il team di lavoro, con adesione spontanea
da parte dei nove ragazzi, i quali si sono riuniti regolarmente nel pomeriggio per
elaborare il progetto, e, mentre prendeva forma, si sono attribuiti i diversi compiti e
ruoli, in base alle proprie competenze e interessi; la coordinatrice del gruppo è stata
Francesca Alzalamira, che con la sua disciplina metodologica acribica ha guidato
gli elementi più esuberanti e vivaci del team; il tutor, con discrezione, ha mediato le
situazioni di criticità dialettica che contraddistinguono il cooperative learning.
Ispirati a Google Glass, ma con un valore aggiunto in
più per gli amanti dello sport. Sono i Sport Glass, occhiali speciali arricchiti di nuove funzionalità, che permettono allo sportivo di monitorare i propri parametri fisici
(battito cardiaco, pressione arteriosa ecc.), direttamente
nel proprio campo visivo, senza tuttavia limitarlo.
Risultati al top durante gli allenamenti, come se
avessimo un personal trainer sempre al proprio fianco.
Tutor e materia
Prof. Michele Malfer, Irc-Religione
e-mail: michelemalf@hotmail.com
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La parola ai protagonisti
SportGlass
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Alla luce della complessità del progetto, il gruppo di lavoro ha recuperato molti dati
dal web e si è consultato con personalità competenti di vari ambiti, da quello medico
a quello del marketing e comunicazione, a quello sportivo professionistico.
Per la realizzazione del video i ragazzi si sono avvalsi della collaborazione del personale tecnico-informatico dell’istituto “La Rosa Bianca” di Cavalese.
La progettazione degli Sportglass - gli occhiali che permettono di allenarsi come
con un personal trainer - ha consentito di realizzare una proficua collaborazione con
La Sportiva, azienda leader di zona, sita a Ziano di Fiemme, nell’ambito delle attrezzature sportive di montagna. L’accoglienza riservata al prodotto, viste le sue molteplici funzionalità, è stata entusiastica e si sta pensando a una futura produzione su
piccola scala, al fine di promozionarlo attraverso testimonial del mondo sportivo della
zona e farlo conoscere quindi al grande pubblico.
Con questa esperienza formativa, i giovani studenti liceali hanno potuto sperimentare direttamente l’importanza del lavoro di gruppo per raggiungere risultati importanti;
la complessità della gestione di problematiche di alto profilo; la flessibilità e la mediazione nelle strategie comunicative e relazionali; in sintesi, hanno potuto cogliere i
caratteri distintivi del contesto produttivo e d’impresa rispetto a quello scolastico.
33
Tutte le idee
in concorso:
prodotti e servizi
• A spasso per Roma, Roma
• Cleaning land, Remedello (Brescia)
• Adottiamo la città, Terracina (Latina)
• Colto, cotto, gustato,
• Aircord, Pavia
Sarzana (La Spezia)
• Flyingpatrolsystem, Pavia
• Fotoidraulica, Prato
• Menu equilibrati,
Montecatini-Terme (Pistoia)
• Fuel cell, Termoli (Campobasso)
• Modo alla moda sos, Potenza
• Fuoco e fiamme, Verona
• Museo vivo, Torino
• Germogli benessere, Lodi
• N.a.o., Casablanca (Marocco)
• Giallo intelligente, Perugia
• New mediadidattica, Viterbo
• Giardini verticali, Tunisi (Tunisia)
• No energy=best cook, Mortara (Pavia)
• Green bike,
• Nomicosecittà, Potenza
San Giorgio del Sannio (Benevento)
• Obiettivo: ariapulita, Roma
• Compattatore pet&alu, Chieti
• Helpstudent, Bari
• Palermo dal mare, Palermo
San Giovanni la Punta (Catania)
• Consapevoli e sicuri, Torino
• Hidden help request, Pavia
• Pedaland,
• Aria&energia, Chioggia (Venezia)
• Countdown market, Ancona
• I luoghi delle Muse,
• Artake, Monza (Monza e Brianza)
• Dalla luce alla luce,
• Apps catania,
• Aspra Toscana, Siena
• Astro-suntracker,
San Giovanni Valdarno (Arezzo)
• Autochecklist (Acl) , Pavia
• Automazione&ambiente,
Fara in Sabina (Rieti)
• Bead, Torino
• Bicisolare, Arezzo
• Bike learning, Roma
• Bioalcol da biomasse, Catania
• Bustop e via, Cuneo
• Celerifero, Maranello (Modena)
• Cibo intelligente, Köln (Germania)
• Città Museo, Venezia
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Cammarata (Agrigento)
Montepulciano (Siena)
• Il bio fuori casa, Bari
Borgo San Lorenzo (Firenze)
• Percorsi dell’acqua,
San Benedetto del Tronto (Ascoli P.)
• Divino srl, Lanciano (Chieti)
• Innov. Baby stroller, Lanciano (Chieti)
• Pesci agricoltori, Elmas (Cagliari)
• Drylight, Venezia
• Interurbana, Udine
• Pharmatic, Acqui Terme (Alessandria)
• Eco-guida Uruguay,
• La legge del riciclo,
• Progettare in legno, Modena
Montevideo (Uruguay)
Forlì (Forlì-Cesena)
• Qrcode: Smart Tourism, Enna
• Ecovillage, Il Cairo (Egitto)
• La tavola del Bosco, Trino (Vercelli)
• Rain detector, Isernia
• Electric eraser,
• Lago energetico, Tunisi (Tunisia)
• Re.mo.t.a, Mondovì (Cuneo)
• L’approdo, Siracusa
• Realtà dimenticate, Pescara
• Elettricità acustica, Valparaiso (Cile)
• Le terme vespasianae, Rieti
• Ricarica l’estate, Bernalda (Matera)
• Energy fun park, Lecce
• LEO-liberiecoovunque,
• Riscrivere la città, Novara
Teheran (Repubblica Islamica dell’Iran)
• Engine-bag, Campobasso
Foligno (Perugia)
• Expo salento 2015, Lecce
• Lisa, Biella
• Faenza 3.0 «città della realtà aumentata»,
• Manzoni history view, Lecco
Faenza (Ravenna)
• Materapp, Matera
• Riutilizzo dell’olio,
La Plata (Argentina)
• Salvavita in un byte,
Terralba (Oristano)
• Sapori & sentieri, Agerola (Napoli)
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• Savona: Carpe diem!, Savona
• Supervisore auto, Lanciano (Chieti)
• Sinergia, Portogruaro (Venezia)
• Translation glass, Firenze
• Sinpomic, Fuscaldo (Cosenza)
• Turismo aziendale, Reggio nell’Emilia
• Sismografo in rete,
San Giovanni Valdarno (Arezzo)
• Up system, Camposampiero (Padova)
• Smart coach, Casablanca (Marocco)
• Smart school, Bari
• Smartfood, Cavalese (Trento)
• Smart-key,
San Giovanni Valdarno (Arezzo)
• Vacanze in Romagna,
Cesena (Forlì-Cesena)
• Valpo tour,
San Pietro in Cariano (Verona)
• Ventolax s.r.l., Lugo (Ravenna)
• Solidarity market, Macerata
• Viaggio in Italia,
Buenos Aires (Argentina)
• Sos call center,
Pomigliano d’Arco (Napoli)
• Villa Reale news,
Muggiò (Monza e Brianza)
• Sos stranieri, Firenze
• Wheelchair elettrica, Macerata
• Sound enterprise, Arezzo
• Wind of change, Bari
• Spazzofilo, Tolentino (Macerata)
• Wirelessgate, Pavia
DESIGN
• Sportglass, Cavalese (Trento)
• Sughero immondizia? No, bioedilizia,
Lamezia Terme (Catanzaro)
36
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Scuola
Istituto tecnico nautico
e per geometri “Ugo Tiberio”
con sede a Termoli (CB)
via Alcide De Gasperi 28/A,
86039 Termoli (Campobasso)
web: www.itngtiberio.it
e-mail: cbth02000g@istruzione.it
tel. 0875 84783 fax 0875 705626.
Primo classificato
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del progetto
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Studenti partecipanti
Marzia Birra, Sossio Capasso, Sabrina Valentina De Rosa, Franco Pipoli,
Nicola Pipoli, Vincenzo Romagnuolo.
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L’idea è nata cercando di proporre un oggetto di design non convenzionale. Essendo Termoli, sede dell’istituto “Tiberio”, una città balneare, si è pensato a un
oggetto che caratterizzasse il lungomare. La scelta si è orientata su una torretta
di salvataggio poiché oltre all’aspetto del design consentiva anche il miglioramento
della sicurezza dei bagnanti. Il docente titolare della cattedra di Progettazione della
sezione Geometri inizialmente ha proposto il tema del concorso come esercitazione
da fare svolgere agli alunni della classe III. Successivamente sono stati selezionati
i quattro alunni maggiormente interessati, affiancati da due alunni della classe IV i
quali avevano maggiori competenze nell’uso dei software di computer-grafica.
Quando il design si sposa con la sicurezza. Nasce così
una torretta di salvaguardia per aiutare i «baywatch» di
Termoli a svolgere al meglio le eventuali procedure di
avvistamento e soccorso dei bagnanti, grazie anche a
delle apparecchiature poste al suo interno.
Ma sarà inoltre un elemento qualificante e dall’estetica ricercata, grazie alla combinazione di colori, nomi
dei lidi, frasi e poesie.
Tutor e materia
Prof. Antonio Brunetti,
Progettazioni, costruzioni, impianti
e-mail: studiobrunetti@tin.it
Prof. Giancarlo Moscufo,
Laboratorio di costruzioni.
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Bella sicurezza
Una torretta di salvaguardia
del litorale di Termoli
Dirigente scolastico
Prof. Antonio Franzese
e-mail: cbth02000g@istruzione.it
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La parola ai protagonisti
Salvataggio e design
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Inizialmente gli alunni hanno lavorato autonomamente, si è fatta poi una sintesi
delle idee migliori e a quel punto il gruppo si è organizzato suddividendosi i compiti.
Il lavoro è stato svolto parallelamente dagli alunni, ma ci si è confrontati mediante
l’utilizzo di socialnetwork, creando una pagina privata su Facebook sulla quale si
condivideva tutto ciò che si stava realizzando. Tutte le attività di preparazione della
presentazione, di produzione del video, di confronto con l’azienda e con l’amministrazione comunale sono state svolte invece dagli allievi unitamente.
Gli studenti Nicola e Franco Pipoli, che nel periodo estivo svolgono attività di bagnino, hanno elaborato il progetto funzionale, analizzando le normative vigenti e
individuando le esigenze degli operatori. Le studentesse Birra e De Rosa hanno
elaborato il business plan e in particolare hanno prodotto le relazioni per la partecipazione al concorso. Gli alunni Romagnuolo e Capasso hanno elaborato il progetto
di design, provvedendo alla restituzione grafica.
La società Delta Impianti ha dato la propria disponibilità a realizzare il prototipo
della torretta: il confronto con l’azienda ha consentito di apportare miglioramenti al
prodotto in termini di durabilità dell’opera e abbattimento del costo di produzione.
L’operatore/regista Simone D’Angelo ha prodotto il video per la presentazione del
progetto. Il prof. Fratangelo ha curato le elaborazioni grafiche e la prof.ssa Santoro
la revisione delle relazioni.
Gli alunni hanno messo grande passione nella realizzazione del progetto e hanno affrontato per la prima volta un tema di progettazione confrontandosi con tutte
le problematiche del caso: rapporti con la pubblica amministrazione, realizzabilità
dell’opera ecc. Gli studenti sono orientati per il proseguimento degli studi in discipline progettuali e l’esperienza maturata sarà per loro di grande stimolo.
Il progetto pilota è stato presentato all’amministrazione comunale, che ha preso
l’impegno di finanziare la realizzazione del progetto, che ora è in fase di approvazione da parte degli organismi competenti.
39
Scuola
Istituto di istruzione superiore
“A. De Simoni” Sez. “M. Quadrio”
con sede a Sondrio
via Tonale 18, 23100 Sondrio
web: www.iisdesimoni.gov.it
e-mail: sois00400t@istruzione.it
tel.0342 514516 fax 0342 514798.
Secondo classificato ex-aequo
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il video
del progetto
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Lo scorso anno, la vincita del concorso che vedeva come tema la riprogettazione e
la riqualificazione dell’area «Campus scolastico», ci aveva dato molta soddisfazione
e fatto credere ancora di più nelle nostre capacità. Così, quando le nostre docenti,
l’architetto Paola Stefanelli e l’ingegnere Angela Fico, ci hanno prospettato di buttarci
in un’altra avventura, forse non lo abbiamo palesato, ma l’entusiasmo era presente
dentro di noi; ci è piaciuta l’idea di metterci ancora alla prova cercando di produrre
nuovamente qualcosa di interessante e utile. Ci siamo subito resi conto che era
un’opportunità interessante e qualificante per la scuola, ma anche per noi stessi che
avremmo potuto metterci in gioco per tirar fuori le nostre vere inclinazioni e capacità.
Il titolo era accattivante: «Creatività e innovazione», due parole stimolanti in quanto chiedono di sollecitare la fantasia e di applicarla alla realtà creando qualcosa di
innovativo, utile e funzionale.
è infatti nato Al caldo..., un ambiente polivalente, ben strutturato, dotato di comfort
e caratterizzato dall’utilizzo di materiali di qualità, da poter ubicare in luoghi diversi.
A noi è subito venuto in mente il nostro Campus, che non possiede un ambiente
adatto allo studio o ad altre attività. Da una semplice panchina è nata così l’idea di
questa struttura chiusa e confortevole.
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Studenti partecipanti
Giada Amonini, Gabriele Berbenni,
Pietropaolo Bussani, Luca Caelli,
Paola Del Dosso, Sara La Torre,
Martina Lazzeri, Antonio Longa,
Alessandro Meraviglia, Francesca Paganoni, Martina Polinelli,
Elisabetta Rizzi, Maria Elena Romeri,
Michela Scilironi.
Tutto è più semplice quando puoi farlo in un luogo
confortevole e immerso nel verde.
Lo sa bene questo gruppo di ragazzi, che ha progettato un’area, chiusa o aperta a seconda delle diverse
esigenze, da collocare in zone verdi, come parchi, giardini o campus scolastici, dove può diventare un luogo
di ritrovo o studio piacevole e funzionale.
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Tutor e materia
Prof.ssa Paola Stefanelli,
Disegno e progettazione
e-mail: stefanellipaola@yahoo.it
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Confortevolmente originali
Uno spazio di incontro o di studio
Dirigente scolastico
Prof. Nicolò Osvaldo Alquino
e-mail: sois00400t@istruzione.it
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La parola ai protagonisti
Al caldo…
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Inizialmente nel progetto è stata coinvolta tutta la classe, ma successivamente si
è individuato un team di lavoro che si è diviso i compiti a seconda delle capacità e
delle inclinazioni: chi si è occupato degli schizzi, chi del disegno vero e proprio, chi
ha fatto i calcoli e il progetto per il modellino in scala, chi ha montato il video, chi si
è occupato della parte burocratica, chi dei contatti in Internet…
Ognuno ha dato il proprio contributo. Confrontarci per cercare sempre un’idea
migliore di quella appena trovata è servito a discutere sui punti di vista, a mettere in
pratica i nostri apprendimenti, a modificare alcune nostre convinzioni errate, ma anche a costruire o saldare rapporti interpersonali, a conoscerci meglio e a misurarci.
Sicuramente, come tutte le esperienze pratiche che si svolgono a scuola, anche
questa resterà nei nostri ricordi futuri e magari potrà essere fonte di ispirazione per
il lavoro che svolgeremo. Senza dubbio, vedere realizzato nella realtà il nostro prodotto sarebbe la soddisfazione più grande. La studentessa Martina Polinelli dice del
lavoro: «Questa esperienza mi ha arricchito e soddisfatto perché mi ha permesso
di mettermi alla prova e capire quali sono le mie reali potenzialità, che sicuramente
dovranno essere sviluppate e perfezionate».
«Mettersi insieme è un inizio, rimanere insieme è un progresso, lavorare insieme
è un successo» Henri Ford.
41
Scuola
Ipsia di Brugnera (Pn)
via Galileo Galilei 7,
33070 Brugnera (Pn)
web: www.ipsiabrugnera.it
e-mail: pnri09000a@istruzione.it
tel. 0434 623857-608043
fax 0434 623074
Secondo classificato ex-aequo
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il poster
del progetto
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il video
del progetto
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Studenti partecipanti
Sara De Re, Lavinia Puiatti, Giulia
Stripani, Silvia Tomasi, Lina Vannelli,
Giulia Vannini, Sofia Vedovini,
Hataipatara Vinaiphat, Sofia Vinci,
Mirabell Weidensdorfer,
Alice Zumstein.
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L’idea del progetto presentato in concorso è nata dall’osservazione del contesto locale: l’esasperato tecnicismo e rigore geometrico del mobile contemporaneo, prodotto in particolare nella zona dell’Alto Livenza, richiede complementi in contrapposizione formale al rigore e minimalismo geometrico, per la reciproca esaltazione estetica.
Da qui la nostra risposta, basata su una linearità fluida indefinita e una funzionalità
alternativa che si declina in diverse modalità: dall’appendiabiti, paravento, espositore al germogliatore. Inoltre, abbiamo ricevuto una vera e propria sollecitazione e
stimolo da una azienda, la BM3 srl di Pordenone, che ci ha invitato a progettare
complementi d’arredo utilizzando i suoi sofisticati materiali di sfrido.
Like è un mobile innovativo, non solo perché si declina
in più tipologie funzionali, da appendiabiti, a paravento,
a scaffale. Come un germoglio, si dischiude per diventare un originalissimo complemento d’arredo modulare
che richiama le forme del grande artista Henri Matisse.
Ecco allora come il rigore geometrico del mobile contemporaneo è immediatamente superato a favore di una
linearità fluida e indefinita.
Tutor e materia
Prof. Marziantonio Borsetti,
Disegno e progettazione del mobile
e-mail: marziantonio.borsetti@gmail.com
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Arredamento fluido... e d’artista
Un complemento d’arredo multifunzione
a forma di lichene
Dirigente scolastico
Prof. Giovanni Dalla Torre
e-mail: preside@ipsiabrugnera.it
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La parola ai protagonisti
Like
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L’interessante iter progettuale proposto dal concorso è risultato particolarmente
stimolante per i ragazzi e i docenti/tutor, in perfetta coerenza con la programmazione
predisposta a inizio anno scolastico (l’istituto di Brugnera ha presentato, in questa
edizione, 3 progetti).
Tutte e quattro le ragazze coinvolte hanno partecipato attivamente, per obbligo
didattico programmato, allo sviluppo di tutte le fasi del progetto; ciò non ha escluso
che ognuna abbia approfondito in modo particolare un aspetto: commerciale, Sara,
strutturale e costruttivo, Lavinia; funzionale ed ergonomico, Giulia; e infine estetico
e compositivo, Silvia.
Come già sperimentato con la partecipazione alle edizioni precedenti del premio, i
diversi gruppi hanno lavorato in classe, simulando la realtà di un vero studio professionale di progettazione con il professore in veste di artdirector. Va detto che i restanti allievi non partecipanti hanno potuto vivere l’interessante esperienza (comunque
programmata).
Come già accennato, la ditta BM3 srl ha fornito tutta una serie di materiali e
campioni esemplificativi di possibili lavorazioni. Sostanziali collaborazioni ci sono
state con i professori e i tecnici di esercitazioni di laboratorio per la sperimentazione
e realizzazione di modelli e prototipi. Per la realizzazione delle slide e del filmato
determinante è stata la collaborazione dell’assistente dei laboratori di informatica.
La partecipazione al premio Unioncamere ci ha permesso di vivere un’esperienza
formativa importante, ovvero lavorare in aula come se fosse uno studio professionale
e progettare in équipe per rispondere in modo puntuale a una richiesta esterna, in
linea con gli obiettivi dell’istituto di Brugnera. Per il futuro… lo sviluppo più a breve
è l’utilizzo del materiale prodotto per presentarlo come argomento di apertura del
colloquio d’esame di Stato che le quattro ragazze sosterranno a giugno!
43
Scuola
Iiss “De Nittis - Pascali”
con sede a Bari
via Timavo 25, 70125 Bari
web: www.liceoartisticobari.it
e-mail: BAIS047005@istruzione.it
tel. 080 5563617 fax 080 5563632
Secondo classificato ex-aequo
Tutor e materia
Prof. Bruno Morabito,
Esercitazioni di laboratorio
di disegno industriale
e-mail: visart@libero.it
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Scarica
il poster
del progetto
Guarda
il video
del progetto
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L’idea del progetto è nata in seguito a una lezione sull’eco design, tenutasi a scuola, che ha trattato in particolare del riciclo meccanico di oggetti in plastica, raccolti
come scarto postconsumo, che possono diventare, insieme a scarti vegetali, materia
prima per la creazione di oggetti.
La proposta di partecipare al premio è venuta a tre studenti della classe quinta
dell’indirizzo Industrial design, che hanno voluto progettare una panchina, totalmente ecologica, che possa svolgere con il suo utilizzo una funzione di sensibilizzazione
nei confronti del riciclo.
L’arte del riciclaggio conosce solo i limiti dettati dalla
fantasia e dall’audacia, due ingredienti che i ragazzi di
oggi hanno in abbondanza.
Ecco allora come la sansa esausta delle olive può trasformarsi in un componente di arredo urbano.
Se poi il tutto nasce in un territorio famoso per il suo
olio d’oliva e per le ottime performance nella raccolta
differenziata, la quadratura del cerchio è perfetta!
Studenti partecipanti
Lucia Cascione, Francesco Ferlisi,
Deborah Intranò.
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Comodi ricicli
Arredo urbano da polipropilene post consumo
e sansa esausta
Dirigente scolastico
Prof.ssa Irma D’Ambrosio
e-mail: irma.dambrosio@istruzione.it
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La parola ai protagonisti
Panchina Diffy
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Gli obiettivi, il target, i vincoli e ogni elemento utile alla realizzazione del progetto
sono stati individuati in relazione alle esigenze del progetto e competenze dei singoli
componenti. Il team di lavoro si è incontrato, con cadenza settimanale e in orario extracurriculare, presso il laboratorio informatico di modellistica virtuale del liceo artistico “De Nittis”. Durante gli incontri, intesi a coniugare interdisciplinarmente saperi
teorici e competenze operative acquisite negli anni di studio, sono state sviluppate le
idee iniziali, sino a giungere al progetto definitivo.
All’interno del gruppo c’è chi si è occupato dell’indagine di mercato, svolgendo
ricerche in merito alle aziende che operano con la plastica post-consumo e la sansa,
chi ha formulato graficamente soluzioni progettuali semplici e innovative nel rispetto
dei vincoli di costo e chi ha elaborato mediante software Cad e prototipizzato l’ecopanchina.
Ci siamo avvalsi di esperti e aziende operanti nel settore legati al nostro progetto
(design, produzione di sansa esausta e riciclo di materie plastiche), per reperire
informazioni sulle caratteristiche tecniche e sui costi delle materie prime di cui la
panchina Diffy è costituita; per conoscere le fasi di riciclo della plastica come raccolta, separazione, triturazione, lavaggio, macinazione, essiccamento, granulazione;
per ricevere consigli sui macchinari del ciclo produttivo del nostro arredo urbano.
L’aver approfondito la relazione tra ecosostenibilità e design, settori spesso gestiti
separatamente all’interno degli Enti pubblici, che ne sono potenziali acquirenti, è ciò
che più resta di questa esperienza.
Per il futuro, si cercherà di proporre la produzione della panchina Diffy ad aziende
del territorio pugliese, poiché essa è legata a un elemento caratterizzante di questa
terra e ne potenzia l’identità divenendo espressione di tradizione e innovazione.
La panchina Diffy, infatti, utilizza la sansa che deriva dall’ulivo, pianta secolare che
da sempre caratterizza il paesaggio e l’economia pugliese.
45
Secondo classificato ex-aequo
Riutilizzo artistico con sapienza artigianale
Riciclo creativo di banner museali
Il progetto Ricicl’art è nato dall’idea di trasformare i banner in pvc che rendono
note le iniziative ospitate dal polo museale di Carpi, in prodotti di uso quotidiano,
come astucci, porta iPad, borse, creativi e innovativi: non solo pezzi unici, costruiti
artigianalmente da ragazzi che mettono passione nel lavoro che fanno, ma anche
opere d’arte contemporanea esposte negli ambienti museali che ospitavano le mostre pubblicizzate di cui portano memoria nel materiale di cui sono fatti.
La prof.ssa Roberta Righi, referente e coordinatrice del progetto, ha proposto di
fare concorrere il progetto Ricicl’art al premio Scuola, Creatività e Innovazione per
valorizzare quanto realizzato da studenti e docenti dell’istituto “Vallauri”, suscitando
l’approvazione unanime dei colleghi e della dirigente Margherita Zanasi.
Guarda
il video
del progetto
La progettazione di Ricicl’Art ha coinvolto, oltre alla prof.ssa Righi, referente del
progetto, le docenti di modello e disegno del corso moda e la dott.ssa Manuela Rossi, direttrice dei musei di Palazzo Pio di Carpi. Esse hanno provveduto a mantenere
i contatti tra scuola, aziende e Comune; a loro si riferivano i docenti disciplinari che
hanno collaborato alla realizzazione del progetto. La comunicazione all’interno del
team di progetto si è avvalsa dell’utilizzo di e-mail, telefono e riunioni a scadenze fisse per fare il punto della situazione nel progetto. Sono stati coinvolti tutti gli studenti
delle classi seconde dell’indirizzo moda, che hanno realizzato le opere durante le ore
curricolari sotto la supervisione dei docenti.
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Scarica
il poster
del progetto
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Studenti partecipanti
Eleonora Albieri, Debora Armillotta,
Giulia Barcellona, Debora Bellei,
Margherita Bertani, Giulia Calzolari,
Martina Capitani, Clarissa Coppola,
Anna Miano.
Vi siete mai chiesti dove vanno a finire i banner e i
teloni promozionali di mostre ed eventi appesi alle facciate dei musei?
In discarica, penseranno in molti. Invece no, almeno
a Carpi. Qui infatti un gruppo di studenti li trasforma in
oggetti di uso comune belli e resistenti.
In ballo non c’è solo il riutilizzo di un materiale ma
anche lo sviluppo di un nuovo sapere, l’acquisizione
di nuove abilità, la capacità di ricreare nuovi oggetti,
funzionali e artistici.
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Tutor e materia
Prof.ssa Roberta Righi, Matematica
e-mail: roberta.righi@vallauricarpi.it
Prof.ssa Desolina Capelli,
Laboratori tecnologici
Prof.ssa Giancarla Giovanardi,
Laboratori tecnologici
Prof.ssa Silvana Passarelli,
Tecnologie e tecniche
di rappresentazione grafica
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La parola ai protagonisti
Ricicl’art
Dirigente scolastico
Prof.ssa Margherita Zanasi
e-mail: preside@vallauricarpi.it
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Scuola
Ipsia “G. Vallauri”
con sede a Carpi (Mo)
via B. Peruzzi 13,
41012 Carpi (Mo)
web: www.vallauricarpi.it
e-mail: vallauri@vallauricarpi.it
tel. 059 691573 fax 059 642074
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Alla realizzazione del progetto hanno collaborato numerosi soggetti esterni alla
scuola, oltre ai musei di Palazzo Pio: il centro di formazione Ceas Carpi, specializzato
in educazione ambientale e sostenibilità, e le ditte Essent’ial, Color Service-Carpi,
Hydra, Tutto legno-Carpi; ciascuna ha dato un prezioso contributo, chi nell’ambito
della formazione degli studenti, chi come fornitura di materiali. Grazie alle numerose
collaborazioni attivate, la scuola ha instaurato un dialogo attivo con il territorio, per
diffondere una cultura che affonda le sue basi nella valorizzazione dell’istruzione,
della creatività, nel rispetto dell’ambiente e delle opere artistiche in esso inserite.
Il progetto Ricicl’art deriva infatti il suo nome dall’unione delle parole Riciclo e Arte,
proprio a evocare i suoi temi fondanti.
Questo progetto ha valorizzato le competenze e le capacità di ogni ragazzo e ha
dato vita a collaborazioni professionali che possono sfociare in successivi posti occupazionali; è stato altresì utile in termini di pubblicità per le aziende e gli enti locali.
Infine, grazie alla vendita degli oggetti effettuata nel bookshop del museo, ha dato
la possibilità alla scuola di ricavare profitti utili per realizzare nuovi progetti scolastici.
47
Tutte le idee
in concorso:
design
• 25x25, Corato (Bari)
• Like, Brugnera (Pordenone)
• Al caldo..., Sondrio
• Lucericiclo, San Gallo (Svizzera)
• Arreda ombrelli, Spoleto (Perugia)
• Maasai, Brugnera (Pordenone)
• Arte da mangiare,
Castelmassa (Rovigo)
• M’illumino da solo,
Sulmona (L’Aquila)
• Bech and table Xxl,
Ostiglia (Mantova)
• Nelson, Romagnano Sesia (Novara)
• Bello comodo, Corato (Bari)
• Panchina Diffy, Bari
• Casa circolare, Venezia (Venezia)
• Parcheggio robotico, Il Cairo (Egitto)
• Casablanca mod’s,
Casablanca (Marocco)
• Pistaciclabile, Chiavari (Genova)
• Chaise longue Luna, Bari
• Dce, Casablanca (Marocco)
• Easy door, Venezia
• Easy house, Bari
• Ecotavolo, Ostiglia (Mantova)
• Girabiti, Ostiglia (Mantova)
LA CAMERA DI
COMMERCIO PER
CRESCERE INSIEME
• Olfatel, Casablanca (Marocco)
• Puff, Venezia
• Ray car three, Bari
• Reonme, Treviso
• Ricicl’art, Carpi (Modena)
• Riscrivere la storia, Reggio nell’Emilia
• Rolling cds, Brugnera (Pordenone)
• Guitar house, Venezia
• Salvataggio e design,
Termoli (Campobasso)
• Hydria arredo urbano, Bari
• Split. Eco-cuccia, Brescia
• Ioamo Casteldelmonte, Corato (Bari)
• Sunflowers, Scafati (Salerno)
• Lampada Ninfeus, Bari
• Techco, Treviso
• Lampada Zefiro, Bari
• Trypod, Treviso
• Lettino fotovoltaico, Venezia
• Life, Bari
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49
Excelsior
Fiore all’occhiello delle
attività di orientamento
delle Camere di commercio è il Sistema informativo
Excelsior, un’indagine
annuale che, dal 1997,
Unioncamere con l’Unione
europea e il ministero del
Lavoro realizza effettuando
interviste a circa 100 mila
imprese private rappresentative del mercato del
lavoro italiano.
L’obiettivo è conoscere le
previsioni di assunzione
delle imprese, la difficoltà
di reperire figure professionali, le caratteristiche
richieste a ciascun profilo
(titolo di studio, esperienza, necessità di ulteriore
formazione, conoscenza
informatica e delle lingue
straniere su base nazionale, regionale o provinciale).
Ampio spazio è dedicato
alle competenze trasversali
(come la capacità di lavorare in gruppo, di essere
flessibili e autonomi ecc.)
richieste dalle imprese.
Excelsior analizza inoltre
le dimensioni e le caratteristiche degli investimenti
delle imprese in formazione continua e il numero di
tirocini complessivamente
attivati ogni anno.
50
La Camera
di commercio
è al tuo fianco
Il premio «Scuola, Creatività e Innovazione» di Unioncamere è un esempio, semplice e concreto, dell’impegno del sistema camerale per sensibilizzare il mondo
della scuola sull’importanza della crescita sociale ed
economica dei territori e del valore dell’innovazione e
della creatività.
Già da tempo le Camere di commercio hanno iniziato a investire ad ampio raggio nella valorizzazione del
capitale umano per sostenere lo sviluppo dei sistemi
produttivi.
Oggi raccolgono i frutti di un impegno costante e determinato, presentandosi come anello di congiunzione
tra scuola e impresa, a partire dalle esigenze professionali degli operatori economici.
Per questo si occupano di:
• orientamento alle scelte scolastiche
e professionali;
• percorsi di alternanza scuola-lavoro,
stage & tirocini;
• educazione all’imprenditorialità e cultura
dell’impresa;
• diffusione dell’innovazione.
Le Camere di commercio cooperano alla formazione
di persone preparate ad affrontare, con le imprese e
nell’interesse dell’intera collettività, le sfide dell’economia globale. Come?
• Aiutando i giovani a prendere coscienza di sé
e della realtà di riferimento per porsi obiettivi
professionali e di vita raggiungibili.
• Dando impulso a iniziative che riducono il divario tra sistemi formativi e lavoro in un’ottica di
sistema.
• Offrendo ai giovani opportunità di lavoro, formazione o strumenti per l’autoimpiego.
• Creando partenariati forti e aperti a tutti i soggetti, per migliorare l’offerta formativa e i percorsi di comunicazione, informazione e orientamento alla formazione e al lavoro.
Il ruolo delle Camere di commercio sui temi dello sviluppo del capitale umano e dell’imprenditorialità si è
progressivamente ampliato e rafforzato, anche grazie
a provvedimenti normativi che hanno riconosciuto al
sistema camerale specifiche competenze e funzioni.
• Alternanza Scuola lavoro: l’art. 4 della legge
n. 53/03 e il relativo decreto legislativo n. 77/05
hanno assegnato in quest’ambito un ruolo istituzionale alle Camere di commercio quali soggetti
da coinvolgere in sede di progettazione, attuazione e valutazione dei percorsi formativi.
• Servizi per il mercato del lavoro: l’art. 6 del decreto legislativo n. 276/03 attuativo della legge
n. 30/03 e le successive modifiche hanno inserito le Camere di commercio tra i soggetti pubblici e privati che possono operare, in «regime
particolare di autorizzazione», nelle attività di
intermediazione tra domanda e offerta di lavoro.
Universitas mercatorum
Sul fronte della formazione,
le Camere di commercio mettono in campo
Universitas Mercatorum
(www.unimercatorum.it),
l’ateneo telematico rivolto
a persone già occupate
che vogliano frequentare
corsi online: gestione delle
imprese, amministrazione
delle imprese ed export
dei territori.
L’offerta formativa 20132014 prevede:
• Corso di laurea triennale
(I livello) in Gestione di
impresa.
• Corso di laurea triennale
(I livello) in Scienze del
turismo.
• Corso di laurea magistrale (biennale) in
Management.
• Master su Relazioni
industriali e gestione delle
risorse umane nelle aziende del settore creditizio e
finanziario.
• Corso in Mediazione
civile e commerciale.
• Corsi di formazione e
aggiornamento professionale.
51
Avvio d’impresa
Le Camere di commercio
sono vicine alle imprese fin
dalla loro nascita.
Con la Comunicazione
unica, infatti, tutti gli
adempimenti possono
essere assolti rivolgendosi
a un solo polo telematico,
il Registro delle imprese,
che è l’unico soggetto a cui
inviare la pratica digitale
contenente le informazioni
per tutti gli enti.
Si avranno tempi certi e
veloci per i riscontri.
In pratica, la «regia»
delle comunicazioni viene
affidata alle Camere di
commercio, che diventano l’unico front office per
tutte le registrazioni ai fini
dell’attribuzione del codice
fiscale e/o della partita Iva e
per l’iscrizione al Registro
delle imprese, ma anche
ai fini previdenziali (Inps) e
assicurativi (Inail).
Tutte le informazioni su:
www.registroimprese.it/
comunica e www.impresainungiorno.gov.it
• Alternanza e orientamento al lavoro e alle professioni: in base all’art. 2, c. 2, lettera «n» del
decreto legislativo n. 23/10 di attuazione della
delega di cui all’art. 53 della legge n. 99/09, le
Camere di commercio sono chiamate a cooperare su queste materie con le istituzioni scolastiche e universitarie.
• Apprendimento permanente: l’art. 4, commi 5558, legge n. 92/2012 (Riforma del mercato del
lavoro) e il relativo decreto legislativo attuativo
n. 13/2013 includono le Camere di commercio, nelle loro funzioni relative all’erogazione
dei servizi destinati a promuovere la crescita
del sistema imprenditoriale e del territorio, che
comprendono la formazione, l’apprendimento e
la valorizzazione dell’esperienza professionale
acquisita dalle persone, tra i soggetti che concorrono alla realizzazione di reti territoriali per i
servizi integrati di istruzione, formazione e lavoro, nonché all’individuazione e validazione delle
competenze non formali e informali.
• Orientamento per gli studenti delle scuole secondarie: il decreto legge 12 settembre 2013,
n. 104 (convertito in legge 8 novembre 2013 n.
128), prevede il coinvolgimento attivo delle Camere di commercio nella progettazione, attuazione e valutazione dei percorsi orientativi (art.
2, co. 3, dl 104/2013, mod. art. 8, co. 1, punto
b, legge conv. 128/2013).
missione istituita presso il ministero del Lavoro e
delle Politiche sociali.
L’obiettivo è dare tempestiva ed efficace attuazione alla «Garanzia per i Giovani», nonché, ai
sensi dell’art. 8 dello stesso decreto, tra quelli
che concorrono alla costituzione della banca
dati delle politiche attive e passive, quale componente del sistema informativo lavoro e della
borsa continua nazionale del lavoro.
Concretamente, l’impegno delle Camere di commercio punta a rafforzare e rendere più stretto il raccordo
tra formazione e lavoro, dando vita a politiche per garantire:
• adeguata formazione in ingresso;
• aggiornamento e manutenzione delle competenze dei lavoratori (formazione continua e permanente);
• orientamento come processo che accompagna
ogni persona nella scelte formative e professionali da compiere lungo tutto l’arco della vita
(orientamento continuo e permanente).
Queste sono le precondizioni per offrire:
• alle imprese: maggiori possibilità di trovare le
persone, le professionalità e le competenze di
cui hanno bisogno per operare, competere, innovarsi e svilupparsi;
• Politiche per la formazione e l’occupazione
giovanile: le Camere di commercio, tramite
Unioncamere, sono tra gli organismi istituzionali che, in base all’art. 5 del decreto legge 28
giugno 2013, n. 76 (convertito in legge 9 agosto 2013, n. 99), fanno parte della Struttura di
• a chi studia e a chi cerca un lavoro, ma anche a chi è già occupato: maggiori opportunità
di sviluppare le conoscenze, le competenze e
le esperienze utili per migliorare la propria «occupabilità» e crescita personale e professionale.
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52
Movimprese
Monitorare e cogliere
tendenze e cambiamenti
del tessuto imprenditoriale
italiano è importante per
orientarsi e decidere.
Le Camere di commercio,
forti della loro presenza
capillare sul territorio,
svolgono anche questo importante compito
attraverso Movimprese,
l’analisi statistica trimestrale della nati-mortalità
delle imprese condotta
da InfoCamere, per conto
di Unioncamere, sugli
archivi di tutte le Camere
di commercio.
Scopriamo così che la
voglia di provarci resta
forte nei giovani alle prese
con la crisi. Delle quasi
300 mila imprese nate
tra gennaio e settembre
2013, infatti, oltre 100
mila (il 33,9%) hanno alla
guida uno o più giovani
con meno di 35 anni di
età. I settori in cui i giovani
sembrano individuare
le maggiori possibilità di
successo sono commercio
(20,5% delle neoimprese giovanili), costruzioni
(9,4%) e servizi di ristorazione (5,6%).
Tutti i dati su: www.infocamere.it/movimprese
53
Premio Giovani
innovatori d’impresa
Tra le iniziative di Unioncamere a sostegno delle
imprese innovative, c’è il
Premio Giovani innovatori
d’impresa, che promuove
il coraggio di giovani imprenditori e manager che
fanno innovazione dando
la possibilità di condividere
la propria storia e avere un
sostegno finanziario per
assumere nuove risorse in
azienda.
Il premio è destinato a
giovani imprenditori con
meno di 40 anni a cui
viene richiesto di:
• essersi distinti per aver
introdotto nuove idee
in grado di migliorare le
performance economiche
e produttive dell’azienda
o la qualità della vita delle
persone che ci lavorano;
• aver generato vantaggi
sul territorio e sul mercato
in cui l’impresa opera o
averli condivisi all’interno
di filiera e/o di una rete di
impresa.
Per maggiori informazioni,
visita il sito su: www.innovatoridimpresa.it.
L’impresa
come opportunità
per il tuo futuro
L’impresa diventa un’opportunità concreta di autoimpiego per i giovani grazie al network nazionale degli
Sportelli per l’imprenditorialità giovanile delle Camere di commercio, che queste ultime mettono a disposizione dei giovani: si tratta di un servizio gratuito
dedicato espressamente a quanti vogliono creare una
nuova impresa.
Il servizio delle Camere di commercio prevede un’offerta mirata e integrata di attività di orientamento, formazione, assistenza, accompagnamento e supporto
espressamente indirizzata a rispondere ai diversi bisogni dello start up e poststart up, facilitando anche
l’accesso a strumenti di credito e microcredito o agli
incentivi pubblici nazionali e regionali, per valorizzare
le opportunità occupazionali del lavoro indipendente.
Un’iniziativa particolarmente importante per fronteggiare una disoccupazione giovanile che ha superato
il 40% (ma che arriva al 50% nel Mezzogiorno) e per
dare un’opportunità al milione e mezzo di giovani Neet
(15-24enni, pari quasi a un quarto di questa fascia d’età, che non studiano né lavorano) e a tutti quelli che
abbandonano il proprio percorso scolastico-formativo.
Del resto, i dati raccolti negli ultimi anni da Unioncamere mettono in evidenza come l’impresa piaccia ai
giovani. Tra il 2012 e il 2013 sono infatti quasi 71 mila
in più le imprese guidate da giovani under 35, con
una crescita pari al 10,5%.
Il network degli Sportelli per il sostegno all’autoimprenditorialità giovanile delle Camere di commercio
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accoglierà i giovani che intendono aprire una nuova
impresa assicurando loro percorsi specialistici mirati.
è prevista la messa a disposizione gratuita di un modello di servizio e d’intervento comune, basato sull’adozione di standard omogenei, secondo declinazioni
e articolazioni territoriali differenziate sulla base delle
specificità locali (in termini di opportunità, collaborazioni, specializzazioni, risorse, attori e reti disponibili).
Si tratta, evidentemente, di un contributo concreto
e fattivo che Unioncamere e le Camere di commercio
italiane sono pronte a mettere a disposizione per il rilancio dell’occupazione giovanile.
Lunghissima, del resto, l’esperienza maturata sul
campo dalle Camere di commercio. Esse, infatti, da
tempo si sono dotate, per quanto concerne i servizi per
l’imprenditorialità, di un proprio «modello operativo»,
organizzato a rete e che coinvolge in modo pressoché
omogeneo tutte le realtà territoriali, conosciuto come
«Servizio nuove imprese» o «Punto nuova impresa».
Quest’ultimo si salda, nella maggior parte dei casi,
con l’impegno e le azioni specifiche delle Camere di
commercio di promozione dell’imprenditoria giovanile
che hanno interessato anche l’imprenditoria sociale,
quella femminile e quella immigrata.
Nel tempo l’attività a favore della creazione di impresa si è tradotta anche in una serie di azioni progettuali
in attuazione degli Accordi di programma tra Unioncamere e ministero dello Sviluppo economico, dirette
allo sviluppo di servizi integrati per l’imprenditorialità,
a favorire l’accesso agli strumenti del microcredito e al
sostegno all’occupazione.
We4Italy
C’è Unioncamere dietro la
community di chi ce l’ha
fatta. Parliamo di We4Italy:
innovatori d’impresa, la
piattaforma Web partecipativa per stimolare e
valorizzare la condivisione
di storie, esperienze e
progetti direttamente dalla
voce dei giovani imprenditori che, in questi anni
di crisi, hanno scelto di sfidare il mercato e mettersi
alla prova partendo da
un’idea di impresa.
Perché il racconto può
fornire indicazioni utili a
definire, partendo dalla
forza vitale di chi «ce l’ha
fatta», misure in grado di
promuovere e sostenere
la libera iniziativa da parte
dei giovani.
Vai su We4Italy:
www.we4italy.it
Inoltre, Unioncamere, a partire dal 2012, allo scopo
di mettere a sistema, integrare e diffondere le esperienze presenti sul territorio, le strategie e le modalità di
erogazione da parte delle varie strutture e di garantire
un adeguato livello d’offerta minima standardizzata di
servizi e strumenti condivisi, ha promosso e sostenuto
lo sviluppo di una rete di sportelli del sistema camerale
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Eccellenze in digitale
Con Eccellenze in digitale
Unioncamere, in partnership con Google, assegna
oltre 100 borse di studio
per digitalizzare le imprese
italiane.
Destinate a giovani
intraprendenti, le borse di
studio hanno lo scopo di
accompagnare nello stesso
tempo le piccole e medie
imprese alla scoperta delle
opportunità dell’economia
digitale. I giovani avranno
la possibilità, attraverso
le Camere di commercio
italiane, di contribuire
alla digitalizzazione delle
imprese territoriali e delle
filiere produttive del made
in Italy in un periodo complessivo di 25 settimane.
Vai su www.unioncamere.
gov.it e www.unimercatorum.it
per la formazione, l’imprenditorialità, il lavoro e l’orientamento.
Questa iniziativa ha portato anche alla creazione e
apertura del portale Filo (www.filo.unioncamere.it),
nel quale è presente un focus specifico diretto a chi
vuole mettersi in proprio.
Più precisamente, gli Sportelli camerali per l’autoimprenditorialità giovanile potranno operare in
partnership e in raccordo con gli altri soggetti delle reti
territoriali per i servizi d’istruzione, formazione e lavoro,
svolgendo la funzione di punti di servizio all’utenza nelle varie realtà territoriali.
La «Scuola
elevata al lavoro»
Ma come funziona questo nuovo servizio?
Nella pratica, qual è il percorso di informazione, assistenza e opportunità che viene offerto a un aspirante
imprenditore? Innanzitutto, l’obiettivo dello sportello è
l’inserimento del giovane in un percorso di sostegno
all’autoimprenditorialità, destinato a favorire la costituzione e l’avvio di nuove imprese giovanili.
Attraverso un servizio iniziale di informazione e orientamento rivolto a tutti coloro che si sono dichiarati motivati a intraprendere un percorso di creazione d’impresa, si raggiunge la consapevolezza della sussistenza (o
non sussistenza) delle condizioni necessarie per proseguire nella scelta del mettersi in proprio.
Per progetti più maturi e con maggiori possibilità di
successo, il percorso prosegue e i servizi diventano più
specifici e personalizzati.
«Scuola elevata al lavoro», promosso da Unioncamere e realizzato in collaborazione con quasi cinquanta Camere di commercio aderenti al progetto,
propone due interessanti «occasioni di conoscenza
del mondo del lavoro» che coinvolgono i ragazzi e una
specifica azione di aggiornamento e approfondimento
delle conoscenze del sistema produttivo e imprenditoriale dei territori per i docenti.
Non resta quindi che iniziare a mettere in cantiere
la tua impresa! Come prima cosa, consulta l’elenco
degli Sportelli per l’autoimprenditorialità giovanile delle Camere di commercio su
www.filo.unioncamere.it/giovani
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Anche nel 2014 continua il progetto «Scuola elevata al lavoro», l’iniziativa del sistema camerale italiano
che, giunto ormai alla terza edizione, offre agli studenti delle scuole superiori, universitari e degli istituti
tecnici superiori l’opportunità di fare delle vere esperienze sul campo per cogliere gli insegnamenti pratici
del mondo lavorativo e dell’impresa.
La prima occasione riguarda l’offerta di stage in
contesti internazionali che consentono agli studenti,
che conoscono l’inglese e hanno una mentalità internazionale, di fare significative esperienze in realtà
straniere o italiane che hanno contatti stabili con l’estero.
La seconda, invece, riguarda il JobDay (giornata del
lavoro), una formula innovativa in Italia, ma consolidata in Usa e Canada, basata sul metodo del jobshadowing.
Per un giorno, il JobDay appunto, i ragazzi affiancano un lavoratore (in imprese private o pubbliche,
negozi, locali, studi, accanto a singoli professionisti
o artigiani: dal commercialista alla guardia forestale,
dallo sviluppatore al regista, dal sarto al sindaco, dal
Il portale Filo
Nel 2012 è nato Filo, il
portale integrato di servizi
del sistema camerale per
la Formazione, imprenditorialità, lavoro, orientamento.
Filo svolge una puntuale e
continua attività di ricognizione e mappatura dei siti
e portali di tutto il sistema
camerale (Camere di commercio, Aziende speciali,
Unioncamere e agenzie
nazionali).
In questo modo rende
disponibile a utenti e operatori in modo organico
e aggregato - tramite un
unico punto d’accesso la vetrina pubblica di tutta
l’offerta di servizi, sportelli,
infopoint, strumenti, corsi,
bandi, progetti e iniziative promossi e realizzati
dall’intero sistema camerale relativamente alle aree
tematiche di formazione,
imprenditorialità, lavoro e
orientamento.
Dal 2013 Filo è sempre
più il network dei servizi
sui territori.
Un vero e proprio portale
tematico e piattaforma on
line, nonché una rete degli
sportelli territoriali della
formazione, imprenditorialità, lavoro e orientamento.
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«Scuola elevata al
lavoro»: le precedenti
edizioni
Nella prima edizione nel
2012, sono stati attuati
percorsi di alternanza con
stage aziendali in contesti
internazionali per 2.942
studenti di 188 scuole
superiori presso 758 aziende ospitanti (di cui 346 i
tirocini effettuati all’estero
e 2.596 quelli su territorio
nazionale, presso le sedi
d’imprese straniere, multinazionali e italiane attive
oltre confine e sui mercati internazionali); sono
state svolte esperienze
di JobDay per altri 1.847
studenti di 200 istituti
scolastici, in collaborazione
con 988 imprese.
Nel 2013 sono stati
attuati percorsi di alternanza con stage aziendali
in contesti internazionali
per 3.030 studenti di 204
scuole superiori e altri
enti formativi presso 639
aziende ospitanti (417 i
tirocini effettuati all’estero); sono state realizzate
esperienze di JobDay per
altri 1.765 studenti di 176
istituti scolastici, grazie alla
collaborazione di 1.053
imprese.
Vi aspettiamo all’edizione
2014!
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meccanico al fioraio), seguendone tutte le attività, per
«farsi un’idea di quel lavoro» e magari scoprire un
mestiere o una professione (che potrebbe poi essere il
loro lavoro di domani) mentre viene esercitato in una
normale giornata.
Mettendosi alla prova con stage e JobDay, i ragazzi
hanno l’opportunità di testare le proprie attitudini e
inclinazioni lavorative e, quindi, di cominciare a orientare le proprie scelte di studio e formazione in vista
del lavoro futuro.
Quest’anno debutta anche l’azione di stage per i
docenti, finalizzata a conoscere e approfondire in via
diretta i contenuti professionali, le relazioni interpersonali e gli aspetti organizzativi di realtà aziendali che
operano in contesti internazionali con sede in Italia o
all’estero e di sperimentare il confronto e l’integrazione tra percorso di studi e contesto lavorativo.
Il web che ti aiuta
Per partecipare al premio «Scuola, Creatività e Innovazione» di Unioncamere:
www.premioscuola.unioncamere.it
Sul portale Filo trovi tante altre informazioni e tutti
i dati delle precedenti edizioni di «Scuola elevata la
lavoro». Visita anche la pagina https://www.facebook.
com/progettoscuolalavoro
Per trovare tante informazioni aggiuntive che ti saranno utili prima, durante e dopo
la competizione: www.jobtel.it e www.filo.unioncamere.it
La redazione di Quando la scuola illumina l’impresa è curata da Stefano Casagrande,
Andrea Costanzo, Paola Costanzo, Marco Damiano, Antonio Monaco e Caterina Pampaloni.
Il progetto grafico e l’impaginazione sono di Sonia Lacerenza.
Illustrazioni di Valeria De Caterini. [Maggio 2014]
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