Gianni Morandi

Transcription

Gianni Morandi
Live concert
di
Gianni Morandi
ringrazia tutti
Riparte dai 3000 posti numerati
dell’itinerante “Teatro Tenda
Lotto” il tour “Grazie a tutti”.
Ricomincia così lo spettacolo
che tra aprile e maggio,
nel corso delle 25 repliche,
ha registrato oltre 70.000
spettatori ed ha visto
Gianni Morandi protagonista
assoluto di un “one man show”
di oltre 2 ore e mezza.
Prodotto e promosso da
Mormora Music e da Ballandi
Entertainment, il tour ha come
main sponsor il
“Gioco del Lotto”.
Alfio Morelli
A
bbiamo assistito alla
prima data di Perugia
dove, purtroppo, non
abbiamo potuto vedere nella sua interezza questa
particolare struttura: all’arrivo
della carovana di Morandi, infatti, lo spazio antistante lo stadio era occupato da un accampamento di giostrai, spostatosi
solo dopo quattro giorni! Il
responsabile di produzione,
Maurizio Fetoni, ci spiega che
a causa di questo contrattempo a Perugia non sono riusciti a
montare il foyer. La struttura di
questo teatro tenda è fornita
dalla ditta Triberti, famiglia di
provenienza circense ora convertita ai noleggi di tendoni e
strutture viaggianti. Si tratta di
un vero teatro, dalla capienza
di 3000 posti ed il palco centrale. Le sedute sono di due ordini: la platea, attorno al palco, e le tribune rialzate verso
l’esterno.
Perché un tendone, invece dei
palasport?
L’idea parte da Morandi e si ricollega ad un suo famoso tour
itinerante di 20 anni fa che aveva avuto un incredibile successo. L’idea è ovviamente molto
bella ed affascinante, anche se,
dal punto di vista della produzione, le cose sono molto cambiate: oggi per piantare una
tenda ed avere il nulla-osta dalla commissione occorre
districarsi in una burocrazia incredibile. Bisogna trovare
uno spazio libero di almeno 10.000 m2 solo per lo spazio
della tenda, a cui è da aggiungere lo spazio dell’hospitality, necessario per i vari camper, per gli uffici della produzione, il catering e la roulotte di Gianni. Inoltre per essere
in regola dobbiamo montare tutti i servizi semifissi – perché quelli chimici per una struttura del genere non sono
adatti – che necessitano di un allaccio alla fognatura ed
alla rete idrica oppure di due cisterne, una per lo spurgo
e una per l’acqua di servizio. E non è cosa facile. Come
energia, per i servizi di teatro ed hospitality abbiamo bisogno di un allaccio da 100 kW, al quale noi aggiungiamo
un nostro gruppo in parallelo, come riserva; inoltre per
l’audio e le luci abbiamo un bigruppo da 330 kW. Capisci
che solo per organizzare queste cose occorre un grosso
impegno, e solo dopo possono arrivare i sedici mezzi di
Triberti con i 60 uomini necessari a montare la tenda.
Quanti giorni ci vogliono per montare e smontare la
tenda?
Per montarla ci vogliono 4/5 giorni, mentre per smontarla
ne bastano due.
Quindi riuscite a fare una piazza alla settimana?
Esatto, proprio per questi tempi di produzione si cerca di
fare più date nella stessa piazza. Per esempio a Roma ne fa-
remo sette o più; a Torino ne abbiamo fatte quattro, tre a Udine...
comunque non meno di due.
In quanti mezzi e uomini girate?
La squadra di Triberti viaggia
con sedici mezzi e sessanta uomini, mentre il service Agorà,
che fornisce audio e luci, viaggia
con due bilici e quindici uomini.
Se aggiungiamo anche l’organizzazione, siamo una famiglia
di circa 100 persone.
L’Audio
Dal fonico Fabrizio Bagherini ci facciamo illustrare il set-up dell’audio.
“La gestione dell’audio, per
quanto possa sembrare semplice, è abbastanza complessa – ci
spiega –; sul palco c’è Gianni, con
un microfono ad archetto ed una
chitarra, e lo spettacolo è un mix
di canzoni, dialoghi e sketch. Nel
corso dello show io devo seguirlo
con le basi musicali, ma non posso
www.soundlite.it
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Live concert
1: Un rack di finali
sotto il palco.
1
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2: Il rack delle outboard
nella regia audio.
3: Dettaglio dei sub
posizionati intorno
al palco.
4: Dettaglio del
monitoraggio per
il palco, realizzato
con due diffusori per
angolo della serie
ARCS, montati in
americana.
5: Particolare dei
diffusori Proel
Edge posizionati
sul perimetro del
palco per coprire le
prime file.
Scheda Audio
P.A
64 sistemi dV‑DOSC
8 sub V‑DOSC 218
4 dV‑sub
8 ARCS
24 finali Lab.Gruppen 6400
10 finali Lab.Gruppen 4000
20 Proel Edge
2 finali Powersoft Digam Q4004
6 processori xta
3 BSS Soundweb
4 power box
F.o.H / mon
1 Midas Legend 24 ch (+ 4 stereo)
1 Modulo Midas XL‑42
1 comp. Summit DCL‑200
1 dbx 160SL
1 Bss DPR 402
1 Lexicon PCM 91
1 t.c. electronic M3000
1 interfaccia Pro Tools
2 computer Mac
2 sistemi Shure UR4
1 distributore antenna Shure
2 bodypack Shure UR1 x gtr
2 radio Shure Beta 58 palmari
2 headset Sennheiser HPS4
1 mic cavo Shure Beta 58
2 D.I. Radial JTD48
Wireless mic
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limitarmi ad un semplice ‘play/stop’ perché Gianni inizia tantissime canzoni accennando il pezzo con la sua chitarra, ed io
devo interpretare la sua volontà e capire quando entrare con
la base. Abbiamo una scaletta, ma in questo tipo di spettacolo
bisogna seguire gli eventi che sera per sera possono variare di
molto”.
Che tipo di apparecchiature usi per questo?
Ho scelto un sistema Pro Tools|HD3 perché abbiamo dovuto
prendere le basi da diversi periodi della carriera di Gianni e
questo sistema ci ha permesso di lavorarle e portarle tutte allo
stesso livello, così che suonassero in modo abbastanza simile.
Questo lavoro non è stato realizzato in un vero studio, ma lo
abbiamo fatto con le stesse macchine che usiamo per lo spettacolo. Per esempio, per far comprendere la versatilità di questo
sistema, la voce fuori campo l’abbiamo registrata a Milano sotto il tendone, durante una data. Uso l’HD3 anche perché ho la
possibilità di avere in uscita separatamente le basi, le voci fuori
e gli effetti, e di mixare il tutto con la voce di Morandi. Ho un
M-Box, sempre di Digidesign, che tengo come scorta.
Mentre la catena audio?
Come microfono per la voce, dopo varie prove, abbiamo optato per un Sennheiser HSP4, un headset cardioide a condensatore. Il microfono lo passo in un Summit e la chitarra in un
dbx 160.
Quale mixer e quale PA?
Il mixer è un Midas Legend 24 ch, abbastanza pieno per avere
ogni cosa sotto controllo, ed è già pronto per qualsiasi esigenza. Il disegno dell’impianto audio è progettato da Daniele
Tramontani e gestito in tour da Domenico Lettini. È realizzato
con due cluster da otto diffusori per lato di L‑Acoutics dV‑Dosc,
per un totale di 64 diffusori. Sotto il palco è posizionata tutta
la sezione sub, composta da quattro gruppi di due SB218 e,
in mezzo, un dV‑Sub. Inoltre, per poter servire bene in modo
uniforme anche le prime file, è stata montata una serie di diffusori Proel Edge, incassati attorno al palco.
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5
C
M
Y
CM
MY
CY
CMY
K
Live concert
6
6: Il Direttore di
produzione Maurizio
Fetoni infreddolito.
7: Da sinistra: Marcello
Di Lauro, operatore
luci; Fabrizio
Bagherini, fonico;
Domenico Lettini,
PA Man; Glauco
Mattei, assistente del
Lighting Designer
Mariano De Tassis
e Maurizietto
Magliocchi, tecnico
di palco.
8: In dettaglio il rig su
cui sono montati gli
impianti audio e luci,
sopra il palco.
9: I due Robe 7000 DT,
videoproiettori a testa
mobile utilizzati per
gli spot promozionali
prima dello
spettacolo.
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Le Luci
Per concludere il giro, facciamo una
chiacchierata con Marcello Di Lauro,
operatore luci.
Mi puoi spiegare qualcosa del progetto
luci?
Il disegno è di Mariano De Tassis, mentre io
sono l’operatore in tour. L’impianto luci è
composto da un rig su cui sono montate diverse testemobili wash Coemar e spot Robe,
per il colore e gli effetti. Internamente al
rig, invece, c’è una serie di PAR con alogene bianche per illuminare il palco. Inoltre
centralmente, a pioggia, è posto un faro
da 5 kW sempre con lampada alogena
bianca. Sulla stessa struttura centrale sono
montati due Robe 7000 DT, videoproiettori
a testa mobile utilizzati per mandare alcuni messaggi promozionali degli sponsor.
Infine esternamente, per colorare il tendone, sono state montate alcune barre LED
affiancate da una serie di lampade wood
che rimangono accese per tutta la durata
dello show. L’intero disegno luci è controllato da un mixer Compulite Spark 4D.
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Lo Spettacolo
Scheda Luci
Materiale Luci
16 Wood
24 Par
24 Barre LED Evolight Multicolor
12 Coemar iWash 575
12 Robe ColorSpot 575 AT
4 Coemar iSpot 1200MB
1 5000 alogeno
2 Robe Digital Spot 7000 DT
1 Seguipersona 1200
1 Macchina del fumo
4 Macchine spara coriandoli
1 Power box 400 A
3 Power box 63/16 A
1 Compulite Spark 4D
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Abbiamo assistito interamente allo show e dobbiamo riconoscere che il tempo è scorso via in un baleno. Si tratta infatti di uno spettacolo ben confezionato, gradevole non solo ai fan dell’artista, sebbene
creato su misura per il pubblico di Morandi che abbraccia un range che va dai 30 ai 60 anni.
La qualità dell’audio all’interno della struttura è
buona, con volumi gradevoli ed una diffusione
omogenea su tutto il perimetro del tendone. Nonostante la tipologia del microfono non sia qualitativamente l’optimum, il canto risulta sempre intelligibile e rotondo in tutte le situazioni.
Siamo infine rimasti favorevolmente colpiti dalle
luci: non era facile riuscire a realizzare un disegno
gradevole e non ripetitivo in una situazione del
genere, invece anche questa volta Mariano ha fatto un ottimo lavoro, ottenendo un risultato molto
caldo e piacevole, ricreando l’atmosfera di un vero
teatro.
“Noi pensiamo che OUTLINE BUTTERFLY garantisca una superba qualità audio pur restando
al contempo un sistema molto leggero. Questo aspetto lo rende utile in una situazione come
questa, nella quale la portata massima della struttura è già limitata a causa della quantità
di apparecchiature video e luci installate. Ancora oggi provo un immenso senso di orgoglio
quando vedo la nostra squadra di sound engineer offrire audio eccellente in alcuni dei progetti
più difficili al mondo: per esempio i concerti dei Foo Fighters e Live Earth allo Stadio di Wembley.
È un privilegio quello di poter lavorare su uno dei migliori impianti ‘hi-fi’ del pianeta”.
BRYAN GRANT
Managing Director, Britannia Row Productions