Responsible Care

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Responsible Care
Responsible Care
L'impegno dell'Industria Chimica
per la Sicurezza,
la Salute, l'Ambiente
Il S.E.T. è gestito da:
Via Giovanni da Procida 11
20149 Milano
Tel. +39 02 34565. 373
Fax +39 02 34565. 312
E-mail: p.manes@sviluppochimica.it
Il presente documento è stato pubblicato nel mese di marzo 2014.
Presentazione del “7° Rapporto S.E.T. – Anno 2013”.
Il S.E.T., Servizio Emergenze Trasporti è stato
costituito nel 1998 come Programma volontario
promosso da Federchimica, a cui aderiscono
Imprese ad essa associate e a cui partecipano
anche altre Imprese ed Associazioni, interessate
a cooperare con le Autorità Pubbliche per
prevenire e gestire eventuali incidenti derivanti dal
Trasporto dei prodotti chimici.
Quest’anno intendiamo presentare il “7° Rapporto
S.E.T.”, all’interno del quale sono contenute
informazioni sulla logistica chimica in Italia, l’incidentalità nel Trasporto e
l’attività del S.E.T.. Infatti, la raccolta dei dati, le analisi delle informazioni e la
valutazione delle decisioni assunte costituiscono la base razionale per
monitorare e prevenire le emergenze nei trasporti dei prodotti chimici nel nostro
Paese.
Come risulta dal “7° Rapporto S.E.T.”, l’Italia ha registrato ancora un’elevata
movimentazione di Merci su Strada e inevitabilmente tale fenomeno ha
comportato un elevato tasso di incidentalità: nel 2011 si sono verificati 205.638
incidenti su Strada, di cui 26.106 con veicoli commerciali dei quali 241
trasportanti Merci Pericolose. Il S.E.T. ha, però, ancora una copertura minima
del fenomeno: ricordiamo, infatti, che dal 1998 a fine 2012 il S.E.T. ha registrato
339 Interventi.
Il Lavoro delle Imprese che aderiscono al S.E.T. è stato comunque significativo,
anche nello scorso anno: complessivamente conta 46 Imprese, oltre a 2
Associazioni Imprenditoriali di Settore; 55 Squadre di Intervento; 12
Professionisti impegnati a Tempo Pieno Equivalente nel Centro di Risposta
Nazionale; oltre 90.000 Prodotti Chimici inseriti nella Banca Dati; 3 Simulazioni
internazionali effettuate con 17 Paesi dell’area europea.
L’interazione con le Autorità dei Vigili del Fuoco e con le altre Autorità Nazionali
preposte alla Prevenzione delle Emergenze dimostra lo spirito di cooperazione
delle competenze e delle esperienze che fanno del S.E.T. un caso di eccellenza
d’integrazione pubblico – privata, pur nel rispetto dei differenti ruoli e
competenze.
Sono convinto che questo “7° Rapporto SET – Anno 2013” possa contribuire
alla crescita delle sinergie professionali e allo sviluppo di nuove iniziative con i
Vigili del Fuoco, per una efficace politica di prevenzione e gestione delle
emergenze nel Trasporto di prodotti chimici, nell’interesse comune e con la
consapevolezza di offrire un Servizio sempre più qualificato e apprezzato a
vantaggio della sicurezza e della tutela del territorio.
Gerardo Stillo
Presidente
Commissione Direttiva
S.E.T. - Servizio Emergenze Trasporti
Il S.E.T., parte integrante del Programma Responsible Care.
Con grande piacere mi affianco al Presidente
della
Commissione
Direttiva
S.E.T.
nell’introdurre e illustrare il “7° Rapporto
S.E.T.”.
Già nella costruzione del “XIX Rapporto
Responsible Care”, come per le precedenti
edizioni, abbiamo utilizzato i dati e le
informazioni che le Imprese Aderenti al Servizio
Emergenze Trasporti ci hanno fornito.
Ciò è un segnale dell’integrazione dei valori e dei comportamenti responsabili
che questi Programmi hanno saputo creare e consolidare nel tempo,
coniugando le componenti della Sicurezza, Salute e Ambiente nei luoghi di
Lavoro con quelle specifiche della Distribuzione Fisica dei Prodotti, anche
interagendo con le attività istituzionali delle Autorità Pubbliche.
L’impegno mio, come Presidente della Commissione Direttiva Responsible
Care, e dei suoi Componenti è di contribuire a far aumentare l’adesione da
parte delle attuali 166 Imprese di Responsible Care al Servizio Emergenze
Trasporti (per ora limitata a 40 di esse nel 2014): sono convinto che, mano a
mano che il mondo pubblico da un lato e il mondo privato dall’altro
apprezzeranno maggiormente la responsabilità socio – ambientale delle
Imprese Chimiche, il ruolo del S.E.T. per la prevenzione e la gestione delle
emergenze nella distribuzione fisica dei prodotti chimici risulterà un fattore
strategico per lo sviluppo sostenibile dell’Industria Chimica nel nostro Paese.
Cosimo Franco
Presidente
Commissione Direttiva
Responsible Care
Federchimica
Forte correlazione tra PIL e Movimentazione .................................................. 3
Non solo Strada .............................................................................................. 4
I Trasporti in Italia: meglio dell’UE ................................................................... 5
Tipologie di movimentazione ........................................................................... 6
La sicurezza è in aumento .............................................................................. 7
Pochi incidenti con i Commerciali.................................................................... 8
Meno incidenti con Merci Pericolose ............................................................... 9
L’Autostrada è la via più sicura ..................................................................... 10
Conclusioni.................................................................................................... 11
Il trasporto stradale è il più inquinante........................................................... 13
Le emissioni nei trasporti: ridotte del 6,9 % in due anni ................................ 14
Conclusioni.................................................................................................... 14
Il Servizio S.E.T.: aumentata la richiesta ....................................................... 16
Le Sostanze Chimiche: sono il 4,5 % di quelle coinvolte .............................. 18
Operatività e potenzialità ............................................................................... 19
Il Servizio e il territorio ................................................................................... 20
Le attivazioni S.E.T. ...................................................................................... 21
Le Regioni a Rischio Ambientale utilizzano il S.E.T. ..................................... 22
Conclusioni.................................................................................................... 23
La struttura e i collegamenti .......................................................................... 24
Interventi ICE ................................................................................................ 25
Il confronto in termini di efficienza ................................................................. 26
Conclusioni.................................................................................................... 27
I Soggetti che hanno attivato il S.E.T. nel 2011-2012 ................................... 29
La bibliografia ................................................................................................ 30
Altre Informazioni ......................................................................................... 31
Il “7° Rapporto S.E.T.” raccoglie, analizza ed elabora dati ed informazioni da
molteplici Fonti, esterne ed interne al Servizio stesso. Nel dettaglio:
- Logistica dei Prodotti Chimici in Italia, in virtù della presenza di dati
diversificati e specifici. È necessario precisare che la pubblicazione dei
dati statistici si riferisce, quasi nella totalità dei casi, all’anno precedente
la stesura del “Rapporto S.E.T.”. In questa Edizione i dati di riferimento
sono aggiornati al 2012 oppure, in mancanza di una più recente battitura,
al 2011.
- Riscontro della frequenza e della tipologia degli Incidenti nel Trasporto
Commerciale, per il quale le fonti più attendibili e dettagliate risultano
essere l’ISTAT ed il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. In
riferimento al Trasporto di Merci Pericolose sono editati i dati
EUROSTAT e dei VV.F. poiché forniscono rapporti più particolareggiati
ed aggiornati.
- Dati ed informazioni sull’attività del Servizio S.E.T. e riguardanti i
collegamenti internazionali, sono di produzione propria del “Rapporto
S.E.T.”: rendono pertanto un’istantanea esatta del suo essere. La
Commissione Direttiva S.E.T. ritiene che il “Rapporto S.E.T.” stesso sia
uno strumento sufficientemente attendibile per l’analisi delle
problematiche logistiche in generale, altresì dei Chemicals in particolare.
Il “Rapporto S.E.T.” si pone inoltre come fine, oltre a quelli già sopracitati,
di essere un Sistema informativo razionale (il più completo possibile) per
le valutazioni da parte delle Imprese interessate all’implementazione
della gestione del rischio riguardo la catena del Valore aggiunto chimico,
in Italia.
Il “7° Rapporto S.E.T.” è costituito di 4 Parti e Allegati, oltre a contenere
informazioni riguardanti i Soggetti che aderiscono e partecipano al S.E.T..
Il S.E.T. fu costituito nel 1998 e dal 2005 ha iniziato a redigere il Rapporto sulle
attività che lo riguardano. La presente 7° edizione rappresenta una ulteriore
conferma del Valore dell’iniziativa e della sua solida realtà a cui le Imprese
possono fare riferimento.
1
di seguito è riportato il Glossario dei termini convenzionali e delle Classi di
Merci Pericolose utilizzati nel presente Rapporto.
Classi di Merci Pericolose:
Classe 1 Classe 2 Classe 3 Classe 4.1 Classe 4.2 Classe 4.3 Classe 5.1 Classe 5.2 Classe 6.1 Classe 6.2 Classe 7 Classe 8 Classe 9 -
Materie e oggetti esplosivi
Gas
Liquidi infiammabili
Solidi infiammabili, materie autoreattive ed esplosivi solidi
desensibilizzati
Materie soggette ad accensione spontanea
Materie che, a contatto con l’acqua, sviluppano gas infiammabili
Materie comburenti
Perossidi organici
Materie tossiche
Materie infettanti
Materiali radioattivi
Materie corrosive
Materie e oggetti pericolosi diversi
Termini convenzionali:
MP: Merci Pericolose
Incidente ferroviario: incidente che coinvolga almeno un veicolo ferroviario in
movimento. Sono esclusi gli incidenti nelle officine, nei magazzini o nei depositi.
Incidente ferroviario grave: qualsiasi incidente che, coinvolgendo almeno un
veicolo ferroviario in movimento, causa un decesso o un ferito grave, e/o danni
significativi a materiale, binari, altri impianti o all’ambiente (per un valore
superiore a 150.000 euro), e/o un’interruzione prolungata del traffico (maggiore
di sei ore o in cui i passeggeri siano stati trasferiti su un altro treno). Sono
esclusi gli incidenti nelle officine, nei magazzini o nei depositi.
Ferito grave: qualsiasi ferito ospedalizzato per più di 24 ore a causa di un
incidente. Sono esclusi i tentativi di suicidio.
Unità di misura:
tkm – tonnellate per kilometro.
t – tonnellate
2
Forte correlazione tra
PIL e Movimentazione
Come risulta da Tav. 1, esiste una forte correlazione tra la quantità di Merci
movimentate nel Paese rispetto il PIL. Tale condizione è verificata anche nel
2012: si registra, infatti, una diminuzione del 7,0% di Merci movimentate a
fronte di una variazione negativa del PIL pari al 2,4 %.
3
Non solo Strada
La Tav. 2 riporta, nel dettaglio, le modalità di trasporto per le 185 miliardi di tkm
(tonnellate per kilometro, n.d.r.) di merci trasportate in Italia nel 2012.
Si consolida in particolare l’utilizzo del trasporto stradale per una quota inferiore
al 60% del trasporto totale.
4
Il trasporti in Italia
meglio dell’UE
La Tav. 3 conferma come l’Italia attesti il trasporto su strada al di sotto del
valore medio europeo, dimostrando in tal modo il virtuosismo delle Imprese
Italiane. In particolare si nota come le Imprese aderenti al S.E.T. siano
dimostrazione di tale virtuosismo.
5
Tipologie di
movimentazione
La predominanza del trasporto stradale, anche se in diminuzione, è stata
oggetto di analisi in Tav. 4. Nel dettaglio sono riportate le tkm di merci
trasportate in Italia su strada, per un totale di 124 milioni di tkm annue,
mostrando una diminuzione per il 2012 di circa il 13 % rispetto al 2011.
L’analisi della tipologia di merci trasportate permessa dalla Tav. 4, su strada in
Italia, riporta come solo il 6,7 % (pari a 8,3 milioni di tkm) del totale siano Merci
Pericolose.
È stata analizzata anche la quota relativa ai soli Prodotti Chimici movimentati,
pari a 7,3 milioni di tkm del totale: di questi Prodotti Chimici, solo il 57,9 % (pari
a 4,2, milioni di tkm) è classificato come Prodotto Chimico Pericoloso dalle
Normative Internazionali, incidendo solo per il 3,5 % sulla movimentazione
totale.
Federchimica ha attivato il Servizio di Emergenza Trasporti S.E.T. per fornire
Assistenza alle Imprese Aderenti e alle Pubbliche Autorità nel caso di incidenti
stradali coinvolgenti Merci Pericolose.
6
La sicurezza
è in aumento
Nel 2011 (ultimi dati disponibili) il totale degli incidenti, verificatisi nel trasporto
in Italia, è in forte calo. Come si evince in Tav. 5 il 99,9 % (205.638 eventi
registrati) dei sinistri avviene su strada ma solo il 15 % risulta di gravità tale da
richiedere l’intervento dei Vigili del Fuoco.
7
Pochi incidenti con
i Commerciali
In Tav. 6 si nota che gli incidenti coinvolgenti Veicoli Commerciali sono pari al
12 % del totale. I Sinistri coinvolgenti Veicoli Commerciali trasportanti Merci
Pericolose, su strada, sono solo 241.
Inoltre, gli incidenti Ferroviari gravi, ovvero comportanti conseguenze fisiche per
personale addetto/passeggeri o interruzione del servizio per un periodo
superiore alle 4 ore, sono solo 122.
8
Meno incidenti con
Merci Pericolose
La Tav. 7 riporta il calo degli Incidenti Stradali coinvolgenti Merci Pericolose e
analizza le Classi coinvolte.
Si evince come dei soli 241 sinistri occorsi nel 2011, in calo del 20 % negli ultimi
5 anni, la quota riguardante i gas sia di circa il 40%.
Considerato che in Italia buona parte delle sostanze pericolose coinvolte negli
incidenti è rappresentato da “Gas”, Assogasliquidi ha stipulato un Accordo con il
Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco per la gestione delle emergenze GPL.
L’accordo prevede l’individuazione e l’adozione di attrezzature, di procedure
operative e di processi formativi unificati, al fine di costituire uno strumento per
realizzare, in tempi contenuti, interventi risolutivi in caso di incidente. Un
apposito gruppo di lavoro si occupa della selezione di attrezzature e della
definizione di Centri da attrezzare, sia privati che dei Vigili del Fuoco, in
aggiunta a quelli già esistenti.
9
L‘ Autostrada
è più sicura.
In Tav. 8 si riporta come gli incidenti verificatisi sulla Rete Autostradale siano
solo il 5,4 % del totale sinistri occorsi su strada. La Rete Autostradale con i suoi
6.668 km copre attualmente il 3,7 % della Rete totale stradale (pari a 179.024
km)1.
1
Il dato relativo all’estensione della rete stradale è relativo al 2011 ma, in virtù dell’aggiornamento della
designazione del tipo di strada introdotto con dell’assetto giuridico/amministrativo, disposto
dal Decreto Legislativo 31 marzo 1998 n. 112 che ha interessato la rete viaria nazionale, potrebbe subire
variazioni.
10
Conclusioni
L’analisi della Parte Prima del 7° Rapporto S.E.T. mette in evidenza che:
-
-
-
-
-
-
vi è forte correlazione tra PIL e movimentazione merci, infatti, come
mostrato in Tav.1 ad una contrazione del PIL pari a – 2,4 % segue un
calo del 7,0 % della movimentazione merci.
in Italia la movimentazione merci è distribuita meglio che in Europa, la
quota stradale è 55,5 % del totale e l’utilizzo delle vie d’acqua e
ferroviarie è maggiore che in Europa (come mostrato in Tav.2 e Tav.3).
In Tav.4 è mostrato come solo il 6,7 % (8,3 milioni di tkm) del totale
Merci movimentate siano Merci Pericolose.
la sicurezza dei trasporti aumenta (Tav.5); la quasi totalità degli incidenti
si verifica su strada e solo il 15 % è così grave da richiedere l’intervento
dei Vigili del Fuoco;
sono diminuiti gli incidenti stradali riguardanti le Merci Pericolose, 241
sinistri registrati (Tav.6), coinvolgendo per la maggior parte dei casi (84
%) gas, liquidi infiammabili e materie corrosive (Tav.7);
la Tav.8 mostra come l’Autostrada sia la via più sicura per trasportare le
merci su strada con solo il 5,4 % dei sinistri registrati rispetto al totale;
Gli incidenti nei trasporti in Italia sono in costante diminuzione; il 99,9 %
dei sinistri si verificano su strada e solo il 15 % di questi richiede
l’intervento dei Vigli del Fuoco.
I sinistri avvenuti in Autostrada sono circa il 5 % del totale. Rimane
gradita conferma il basso numero di sinistri registrati nel trasporto
ferroviario.
11
Il Database Europeo degli incidenti nel
trasporto dei chemicals.
Il Progetto LoSaMedChem (How could the logistics and the
safety of chemicals be improved in the Mediterranean
area), iniziato nel giugno del 2010, ha ormai concluso il suo
corso il 31 maggio del 2013, lasciando in mano ai Partner
del progetto una serie di utili strumenti come risultato del
lavoro degli ultimi tre anni.
Dapprima è stata realizzata l’analisi dei punti di forza e di debolezza, delle
opportunità e dei rischi (SWOT Analysis) delle realtà regionali dei Partners
coinvolti, con riferimento alla logistica e, più in particolare, al trasporto dei
prodotti chimici. Successivamente, i singoli Partners hanno elaborato, sulla
base delle indicazioni emerse, diversi studi di fattibilità, sviluppati per costituire
delle proposte di intervento volte al superamento di colli di bottiglia e criticità
rilevate durante la SWOT Analysis.
È stato infine sviluppato un Database degli Incidenti coinvolgenti sostanze
chimiche: lo scopo è di creare un “Know How” delle casistiche di incidentalità
chimiche. La Banca Dati Incidenti S.E.T. è stata scelta come base di lavoro, per
elaborazioni statistiche, a partire da un duplice motivo: si può usufruire della
struttura già consolidata e funzionante e, allo stesso tempo, si può arricchire il
Database con ulteriori incidenti soprattutto a livello internazionale.
Le informazioni inserite per descrivere gli incidenti sono state concordate tra i
Partner del progetto in modo da fornire tutte le indicazioni necessarie per
alimentare il “Know How” senza utilizzare alcun dato sensibile.
Il Database è consultabile al link http://losamedchem.sviluppochimica.it
12
Le Emissioni complessive di “Gas Serra”, riferite per l’Italia all’anno 2011, sono
diminuite del 5.8% rispetto al 1990. Si è ridotto su base annua (biennio 20102011) il Valore complessivo di Emissioni di un ulteriore 2.3%.
Il Trasporto stradale
è il più inquinante
Come mostrato in Tav.9, le emissioni totali sono in diminuzione anche se il PIL
è in calo (Tav.1). Il 24 % delle emissioni totali nel 2011 è dovuto ai trasporti e la
modalità stradale è stata responsabile dell’emissione di 117,8 Mt CO2 eq: di
questa quota solo 1/3 (pari a 39 Mt CO2 eq) è dovuta al trasporto di merci.
L’incidenza del trasporto di prodotti chimici, sul totale delle merci trasportate su
gomma (Tav.4) è del 5,8 % che corrisponde a sole 2,3 Mt CO2 eq. Questo dato
risalta il virtuosismo della Logistica chimica in Italia.
13
Le emissioni nei trasporti
ridotte del 6,9 % in due anni
In Tav.10 sono confrontate le emissioni (kt CO2 eq) di differenti tipi di “Gas
Serra”. I Gas di riferimento (CH4, N2O, CO2) sono diminuiti del 6.9% nel biennio
2011-2012. La diminuzione degli inquinanti specifici di riferimento, sempre
nell’ultimo decennio (2000-2011), è di rilevante quantità:
 il Gas metano (CH4) è stato ridotto del 56 %;
 il protossido di azoto (N2O) del 49 %;
 l’anidride carbonica (CO2) dell’8 %.
Conclusioni
L’analisi della Parte Seconda del 7° Rapporto S.E.T. mette in evidenza che:
-
-
la costante diminuzione dal 2005 ad oggi delle emissioni di CO2 è un
forte segnale positivo e di conferma dei provvedimenti adottati
il trasporto passeggeri su gomma è il metodo di movimentazione più
inquinante in termini di emissione di Gas Serra;
il trasporto di merci contribuisce solo al 33,6 % della quota totale di
emissioni dovute al trasporto su strada ma di questa quota meno del 6 %
è dovuta alla Logistica di prodotti chimici;
nei trasporti, le emissioni di Gas Serra sono state ridotte del 6,9 % in due
anni.
14
La Direttiva 2003/30/CE dell’8 Maggio 2003 richiede una visione economica,
circa la produzione di carburanti per autotrazione, improntata alla sostenibilità.
In Italia, un progetto firmato dal Gruppo Mossi&Ghisolfi permette di partire da
biomasse ligno-cellulosiche per produrre bioetanolo di II generazione. La
bioraffineria, situata a Crescentino (VC), è stata inaugurata il 9 ottobre 2013 e
produrrà circa 40.000 tonnellate annue di bioetanolo.
Per questa produzione si utilizza una nuova tecnologia chimica PRO.E.SA.TM.
(PROduzione di Etanolo da biomasSA) con cui si ottiene etanolo da biomassa,
combinata con gli enzimi che utilizzano gli zuccheri per ottenere alcol e
carburanti con minori emissioni di gas climalteranti. La biomassa utilizzata non
derivante da colture per alimentazione umana o animale, ma da residui agricoli,
si affianca all’utilizzo di una particolare specie di canna da zucchero (Arundo
Donax), coltivata nei terreni marginali a quelli destinati alla produzione
alimentare che assicura una significativa capacità di sequestro della CO 2
nell’area in cui viene cresciuta e riduce l’utilizzo di acqua e fertilizzanti grazie
all’elevata resa per ettaro.
Inoltre la componente lignea della biomassa non utilizzabile nel processo si
ricicla come combustibile per gli impianti di generazione elettrica: l’impianto è
così funzionante in totale autonomia energetica (13MW).
La realizzazione del progetto ha previsto anche la creazione di uno scalo
ferroviario dedicato, con le seguenti
caratteristiche:
- Linea: Alessandria – Casale –
Chivasso
- A binario semplice completamente
elettrificato
- Categoria: C3 – peso max per
asse: 20 ton.
- DCO: Alessandria; attrezzata con
CTC e BCA
- Posizionamento IBP: tra
Crescentino (3,2 Km) e Borgo
Revel (3,8 Km)
- Traffico corrente: 1 treno/ora per
ciascun senso di marcia
Lo scalo ferroviario permette di inviare 12 treni completi a settimana per circa 840
ton di prodotto con destinazione raffinerie
e siti di miscelazione.
La creazione dello scalo ferroviario consente di ridurre le emissioni di CO2 in
atmosfera, equivalenti a quelle prodotte da circa 40.000 utilitarie.
15
Nel 2012, il S.E.T., ha registrato un numero maggiore di attivazioni rispetto gli
anni precedenti. In particolare i Vigili del Fuoco hanno mostrato un più ampio
apprezzamento per il Servizio offerto.
Tra le Regioni a maggior “Rischio Ambientale” si registrano la Lombardia, il
Veneto e la Liguria,
Il Servizio S.E.T.
aumentata la richiesta
Nel 2012 il Servizio Emergenze Trasporti è stato attivato più che in passato,
tuttavia la capacità di risposta ed intervento del Servizio è di molto superiore
all’attuale richiesta.
Affinché si possa procedere nell’analisi dei dati sulle attività del S.E.T., occorre
sottolineare che:
gli “Interventi” sono le Richieste di Servizi per Incidenti nel
Trasporto;
le “Chiamate” sono le Richieste non legate a Incidenti nel
Trasporto;
le “Attivazioni” sono la somma di Interventi e di Chiamate.
E’ inoltre opportuno precisare che i quattro Livelli di Intervento forniti dal S.E.T.
nel 2012 sono:
- il Livello 1, che consiste nell'invio di informazioni sul prodotto coinvolto
nell'Incidente alle Autorità Pubbliche, supportate anche, preferibilmente,
da una lettura critica di queste informazioni e da commenti analitici;
- il Livello 2, che prevede l'individuazione di un Tecnico Qualificato che
possa essere mobilitato sul posto dell’Incidente su richiesta delle Autorità
Pubbliche;
- il Livello 3, che comporta l'individuazione di una Squadra di Intervento,
che possa essere mobilitata sul posto dell’Incidente su richiesta delle
Autorità Pubbliche;
- il livello 4, che fornisce informazioni sanitarie sui prodotti chimici dalla
lettura della Scheda di Sicurezza, con eventuale invio della stessa ad un
competente centro AntiVeleni.
16
Come si rileva in Tav.11, nel 2012 si è registrato un incremento del numero
delle Attivazioni del S.E.T. rispetto al 2011: in particolare, ha operato un totale
di 7 “Interventi”, la maggior parte riguardante la Modalità marittima, ed ha
risposto a 8 “Chiamate”.
17
Le Sostanze chimiche
Sono il 4,5 % di quelle coinvolte
Come mostrato in Tav.12, risulta che nel 2011 le Regioni con un più elevato
numero di incidenti coinvolgenti Merci Pericolose sono state Veneto, Emilia
Romagna e Lombardia. Soltanto il 4,6% degli incidenti con Merci Pericolose ha
visto il coinvolgimento di sostanze chimiche.
18
Operatività e
potenzialità
La Tav.13 riporta l’analisi dell’andamento degli “Interventi” da parte del S.E.T..
Si evidenzia come il Servizio sia intervenuto nel 4,6 % del totale degli Incidenti
coinvolgenti Merci Pericolose, nel 2011.
19
Il Servizio e
il territorio
La copertura territoriale delle Squadre S.E.T. è a livello Nazionale e avviene
con tempi di risposta contenuti.
Come evidenziato in Tav. 14, la distribuzione territoriale delle Squadre S.E.T. è
molto ben ripartita: sono in grado di coprire l’intero territorio Nazionale con
tempi di Intervento contenuti.
È bene precisare che ogniqualvolta si registra un Incidente che richieda un
Intervento di Livello 3, il Centro di Risposta Nazionale S.E.T. è in grado di
individuare il sito presso cui è disponibile una Squadra di Intervento
attrezzata per emergenze chimiche con personale adeguatamente
addestrato sulla base di criteri di:
- prossimità geografica;
- competenza per prodotto o classe di pericolo;
- disponibilità di attrezzature adeguate.
Sono inoltre forniti, alle Autorità Pubbliche competenti, i riferimenti del Punto
di Contatto Aziendale con cui collegarsi per mobilitare la Squadra.
20
Le attivazioni
S.E.T.
In Tav. 15 si nota come (in linea con l’aumento del numero di attivazioni del
S.E.T. nell’ultimo biennio) i Vigili del Fuoco siano più propensi alla sua
attivazione. Nell’ultimo anno si osserva anche l’attivazione da parte di due
Imprese Chimiche e di Castalia.
21
Le Regioni a Rischio Ambientale
utilizzano il S.E.T.
Ulteriore interessante analisi è resa in Tav.16: nel 2012 la terza tra le Regioni a
maggior “Rischio Ambientale” (Liguria) è stata quella che ha utilizzato
maggiormente il S.E.T..
La Tav.16 non considera, ovviamente, le chiamate internazionali.
Se confrontati, i dati della Tav. 12 (a pagina 18) e i dati della Tav. 16, mostrano
che il numero di incidenti coinvolgenti Merci Pericolose trova riscontro
nell’indice di “Rischio Ambientale” della Regione di riferimento.
22
Conclusioni
L’analisi della Parte Terza del 7° Rapporto S.E.T. mette in evidenza che:
-
è aumentata la Richiesta del Servizio S.E.T., tuttavia il Servizio ha la
capacità di gestire un numero ben più consistente di Attivazioni;
la copertura territoriale in Italia è pressoché totale con celeri tempi di
risposta;
solo il 4,5 % dei 241 sinistri registrati nel 2011, coinvolgenti Merci
Pericolose, ha coinvolto Prodotti Chimici Pericolosi.
Il Servizio Emergenze Trasporti è un valido e funzionale strumento a supporto
delle Autorità Pubbliche le cui potenzialità permettono ampi margini di
implementazione del suo utilizzo.
23
Per il 2012, il S.E.T., come emerge dal confronto con gli analoghi Servizi
Europei ICE per le emergenze nei trasporti di prodotti chimici, ha registrato nei
“test” di simulazione delle emergenze condotti a livello internazionale buone
performance di servizio. Questi risultati mostrano l’efficienza del S.E.T. nella
gestione degli Interventi richiesti.
La struttura
e collegamenti
Le simulazioni condotte annualmente coinvolgono tutti i Centri della rete ICE
per saggiarne il livello di affidabilità ove chiamati a intervenire. Alla creazione
della rete europea di Intervento ICE concorrono attualmente 18 Paesi (Tav. 17).
Il Programma europeo ICE, gestito dal CEFIC, nasce dall'esigenza di
supportare le Autorità Pubbliche nelle operazioni per la gestione delle
emergenze nel Trasporto di prodotti chimici, fornendo il contributo specialistico
del nostro settore per migliorare la qualità e la tempestività degli interventi.
24
Interventi
ICE
In Tav. 18 è riportato il numero di Interventi ICE registrati nei vari Paesi negli
ultimi 6 anni. Occorre precisare che per Germania e Olanda i dati riportati
comprendono anche Interventi per incidenti di sito, mentre per gli altri Paesi si
fa riferimento solo al Trasporto.
25
Il confronto
In termini di efficienza
Anche nel 2012, il S.E.T. è stato chiamato a confrontarsi con gli altri Operatori
ICE Europei per verificarne le capacità di intervento in termini di qualità dei
servizi e rapidità dei tempi di risposta. Sono stati eseguiti due tipi di
esercitazioni:
- “Test Sofisticato”: esercitazione fra il Centro di Risposta ICE di un Paese e
il Centro di Risposta ICE di un altro Paese, con richiesta di informazioni che
necessitano il coinvolgimento di un’Impresa Chimica;
- “Ring Test”: esercitazione in cui un Centro di Risposta ICE chiama tutti gli
altri Centri di Risposta ICE per verificare la correttezza delle procedure e dei
tempi di risposta.
In Tav. 19 sono indicati i tempi medi di risposta dei vari Paesi, rilevati dai 3
“Ring Tests” effettuati nel 2012.
Le performances di tutti i Centri di Risposta Nazionale sono peggiorate in
termini di tempi medi di risposta ai “Ring Tests” rispetto al Valore mediano: nel
2012 la media è di 32.4 minuti, mentre nel 2010 era di 25.1 minuti.
È comunque importante sottolineare che il S.E.T. ha sempre risposto con
informazioni di qualità eccellente in occasione dei Ring Tests e dei Tests
26
Sofisticati in cui è stato impegnato nelle simulazioni con i centri ICE degli altri
Paesi.
Conclusioni
Il S.E.T. è parte di una Rete europea più ampia ed articolata, la Rete ICE. Gli
standard di risposta e qualità devono soddisfare le severe richieste ICE e
il Servizio Emergenze Trasporti, anche nel biennio 2011-2012, ha dimostrato
una buona capacità nel gestire richieste di Intervento di Livello 1, che
costituiscono la parte prevalente degli Interventi effettuati, mediamente ogni
anno.
27
28
In Tav. 20 sono riportate le attivazioni del S.E.T. da parte degli Utilizzatori, per
incidenti nel Trasporto di prodotti chimici.
29




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






“Annuario Statistico del Corpo Nazionale Vigili del Fuoco, 2012”;
CEFIC;
Confetra
EUROSTAT”
FederTrasporto;
ITF;
Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco;
Federchimica: “18° Rapporto Responsible Care – Anno 2011”;
Federchimica: “19° Rapporto Responsible Care – Anno 2012”;
Federchimica: “S.E.T. – Obiettivi e Modalità Operative – 2012”;
Federchimica: “6° Rapporto S.E.T – 2011”;
ISTAT: “Il Trasporto Merci su Strada anni 2011-2012”;
ISTAT: “Il Trasporto Ferroviario anni 2004-2012”;
Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti: “Conto Nazionale delle
Infrastrutture e dei Trasporti, Anni 2010-2011”;
ISPRA: “Annuario dei dati Ambientali 2012”;
30
La Federazione Nazionale dell’Industria Chimica a cui aderiscono circa 1.400
Imprese per un totale di 90.000 Addetti. Per rappresentare nel modo migliore un
ambito così articolato e complesso, la Federazione è divisa in 17 Associazioni
di settore, suddivise in 40 Gruppi Merceologici. Gli obiettivi primari di
Federchimica sono il coordinamento e la tutela dell’Industria Chimica operante
in Italia e il supporto allo sviluppo sostenibile delle Imprese Associate.
Il S.E.T. – Servizio Emergenze Trasporti – è stato costituito nel 1998 da
Federchimica per fornire un supporto specialistico alle Autorità Pubbliche nella
gestione di emergenze nell’ambito del Trasporto di prodotti chimici su Strada,
per Ferrovia e nel Mare Mediterraneo.
Come riportato nella Tav. 21, il S.E.T. opera attraverso un Centro di Risposta
Nazionale a Cesano Maderno, attivato dalle Autorità Pubbliche, che agisce in
stretta collaborazione con i punti di contatto aziendali e con gli analoghi Centri
Europei ICE, per fornire quattro livelli di Intervento:




Livello 1: Informazioni sul prodotto coinvolto nell’Incidente;
Livello 2: Assistenza di un Tecnico Qualificato sul luogo dell’Incidente;
Livello 3: Assistenza di una Squadra di Intervento Aziendale, sul luogo
dell’Incidente;
Livello 4: Informazione e Interpretazione Sanitaria sui Prodotti Chimici da
lettura Scheda di Sicurezza e inoltro della stessa ad un competente Centro
AntiVeleni.
31
Il S.E.T. può essere attivato dai Soggetti Beneficiari mediante un numero
dedicato (800 180 990). In caso di Incidente il S.E.T. può essere allertato anche
dalle Imprese Aderenti tramite un apposita Linea Verde a loro dedicata.
Il S.E.T. nasce e si muove nel concetto di azione volontaria, coerentemente ai
principi del Programma Responsible Care, per dare concretezza al concetto di
“Sviluppo Sostenibile”, rivelandosi un utile strumento di dialogo fra pubblico e
privato nella gestione del territorio.
32
2
IMPRESE ADERENTI
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
10.
11.
12.
13.
14.
15.
16.
17.
18.
19.
20.
21.
22.
23.
24.
25.
26.
27.
28.
29.
30.
31.
32.
33.
34.
35.
36.
37.
38.
39.
40.
41.
42.
2
AIR LIQUIDE ITALIA S.p.A.
ARKEMA S.r.l.
AssICC
ASTRAZENECA S.p.A.
BASELL POLIOLEFINE ITALIA S.r.l.
BASF Italia S.p.A.
BAYER S.p.A.
BRACCO S.p.A.
CFS Europe S.p.A.
CLARIANT PRODOTTI (ITALIA ) S.p.A.
CRAY VALLEY ITALIA S.r.l.
DOW ITALIA S.r.l.
DSM COMPOSITE RESINS ITALIA S.r.l.
DU PONT DE NEMOURS ITALIANA S.r.l.
EDAM Soluzioni Ambientali S.r.l.
EIGENMANN & VERONELLI S.p.A.
ELANTAS Italia S.r.l.
ENDURA S.p.A.
ESSO ITALIANA S.r.l.
FEDERCHIMICA - ASSOGASLIQUIDI
HENKEL ITALIA S.p.A.
INFINEUM ITALIA S.r.l.
MAKHTESHIM AGAN ITALIA S.r.l.
MAPEI S.p.A.
Momentive Performance Materials Specialties S.r.l.
NUOVA SOLMINE S.p.A.
POLYNT S.p.A.
PPG INDUSTRIES ITALIA S.p.A.
Rail Cargo Italia S.r.l.
RIVOIRA S.p.A.
SANOFI - AVENTIS S.p.A.
SASOL ITALY S.p.A.
SBB Cargo Italia S.r.l.
SERFER Servizi Ferroviari S.r.l.
S.I.A.D. S.p.A.
S.I.P.C.A.M. - OXON S.p.A.
SOLVAY CHIMICA ITALIA S.p.A.
SOLVAY Specialty Polymers Italy S.p.A.
SYNDIAL S.p.A. Attività Diversificate
SYNGENTA Italia S.p.A.
TANK SERVICE S.r.l.
TAZZETTI S.p.A.
Dati aggiornati al 14/03/2014
33
43.
44.
45.
46.
Trenitalia S.p.A. – Divisione Cargo
Versalis S.p.A.
VINAVIL S.p.A.
YARA ITALIA S.p.A.
SOGGETTI SPECIALIZZATI
1.
2.
3.
4.
5.
AXSE S.r.l.
BELFOR Italia S.r.l.
RE.AL. Service S.p.A.
Sicurezza e Ambiente S.p.A.
Tecnoparco VBA
SOGGETTI QUALIFICATI
1. Castalia S.C.p.A.
ISTITUZIONI INTERNAZIONALI
1. REMPEC
34
3
PRESIDENTE
Gerardo Stillo – Versalis S.p.A.
VICE PRESIDENTE
Stefano Piccoli – Solvay Chimica Italia S.p.A.
COMPONENTI
ATZEI Ing. Fabio Giovanni
VERSALIS S.p.A.
BOMBARDI Ing. Furio
Trenitalia S.p.A. – Div. Cargo
CORVINO Ing. Antonio
HENKEL Italia S.p.A.
FERRO Dr. Andrea
INFINEUM ITALIA S.r.l.
GALBIATI Ing. Alessia
BRACCO S.p.A.
GIANI Sig. Fabio
BASF ITALIA S.p.A.
MAZZARELLO Dr. Paolo
ESSO ITALIANA S.r.l.
MEREGAGLIA Ing. Carlo
MAPEI S.p.A.
MEZZOGORI Ing. Giovanni
SBB CARGO Italia S.r.l.
MUSSINI Dr. Stefano
DOW ITALIA S.r.l.
SOFFIOTTO Ing. Gianfranco
SIPCAM OXON S.p.A.
TAGLIABUE P.Ch. Piero Luigi
SOLVAY Specialty Polymers Italy S.p.A.
TOMEI Dr. Edoardo
PPG INDUSTRIES ITALIA S.p.A.
INVITATI PERMANENTI
CARCIOTTO Ing. Francesco
DOW POLIURETANI ITALIA S.r.l.
CAROSELLI Ing. Rita
ASSOGASLIQUIDI
FRANCO Dr. Cosimo
ENDURA S.p.A.
MONACO Ing. Antonio
DIP. REGIONALE VV.F. Lombardia
3
Dati aggiornati al 14/03/2014
35
IMPRESE ADERENTI
Davide Italia
Air Liquide Italia S.p.A.
Arkema S.r.l.
4
Renato Porta
AssICC
Luigi Cremona
Assogasliquidi
Alessandra Scarazzini
Astrazeneca S.p.A.
Ernesto Sorghi
Basell Poliolefine Italia S.r.l.
Fabio Giani
Basf Italia S.p.A.
Virginio Sarto
Basf Italia S.p.A.
Joannis Tzovanas
Bayer S.p.A.
Alessia Galbiati
Bracco S.p.A.
Mario Tironi
CFS Europe S.p.A.
Maurizio Grandi
Clariant Prodotti (Italia ) S.p.A.
Francesco Cavallari
Cray Valley Italia S.r.l.
Stefano Mussini
Dow Italia S.r.l.
Stefano Bugada
DSM Composite Resins Italia S.r.l.
Marco Garutti
Du Pont De Nemours Italiana S.r.l.
Oliviero Bistoletti
EDAM Soluzioni Ambientali S.r.l.
Fulvio D’Ischia
Eigenmann & Veronelli S.p.A.
Michela Michelotti
Elantas Italia S.r.l.
Giovanni Prota
Endura S.p.A.
Anna Farolfi
Esso Italiana S.r.l.
Antonio Corvino
Henkel Italia S.p.A.
Andrea Ferro
Infineum Italia S.r.l.
Roberto Castiglioni
Makhteshim Agan Italia S.r.l.
Carlo Meregaglia
Mapei S.p.A.
Antonella Nucida
Momentive Performance Materials Specialties S.r.l.
Mauro Panichi
Nuova Solmine S.p.A.
Massimo Vitali
Polynt S.p.A.
Edoardo Tomei
PPG Industries Italia S.p.A.
Matteo Rinaldi
Rail Cargo Italia S.r.l.
Dati aggiornati al 14/03/2014
36
Rivoira S.p.A.
Riccardo Ghini
Sanofi - Aventis S.p.A.
Enrico Dallara
Sasol Italy S.p.A.
Giovanni Mezzogori
SBB Cargo Italia S.r.l.
Angelo Cantalupo
SERFER Servizi Ferroviari S.r.l.
Roberto Locatelli
S.I.A.D. S.p.A.
Gianfranco Soffiotto
S.I.P.C.A.M. - OXON S.p.A.
Edoardo Vanni
Solvay Chimica Italia S.p.A.
Piero Luigi Tagliabue
Solvay Specialty Polymers Italy S.p.A.
Maurizio Orsi
Syndial S.p.A. Attività Diversificate
Pietro Codazza
Syngenta Italia S.p.A.
Ivano Volpe
Tank Service S.r.l.
Maria Assunta Rossi Odello Tazzetti S.p.A.
Loredana Maiocco
Tazzetti S.p.A.
Giovanni Potì
Trenitalia S.p.A. – Divisione Cargo
Fabio Giovanni Atzei
Versalis S.p.A.
Francesco Ravandoni
Vinavil S.p.A.
Filippo Bezzi
Yara Italia S.p.A.
SOGGETTI SPECIALIZZATI
Serafino Barilani
AXSE S.r.l.
Nicola Veglia
Belfor Italia S.r.l.
Paolo Lettig
RE.AL. Service S.p.A.
Gianni Cossu
Sicurezza e Ambiente S.p.A.
Ercole Ruggeri
Tecnoparco VBA
SOGGETTI QUALIFICATI
Lorenzo Barone
Castalia S.C.p.A.
ISTITUZIONI INTERNAZIONALI
Gabino Gonzales
REMPEC
37
PAESE
SISTEMA
NAZIONALE
Austria
TUIS/ERS
Belgio
Belintra
Belgio
Belintra
Danimarca
PIBF/RVK
Francia
Transaid
Germania
TUIS
Gran Bretagna Chemsafe
Italia
SET
Norvegia
RVK
Olanda
TRC
Polonia
SPOT
Repubblica
Ceca
Repubblica
Slovacca
TRINS
DINS
Spagna
CERET
Svezia
KEMIAKUTEN
Svizzera
Scienceindustries
Ungheria
VERIK
RIFERIMENTO E
LUOGO
BASF
Ludwigshafen
BASF
Antwerpen
Solvay S.A. - N.V.
TELEFONO E FAX
T 49-6216043333
F 49-6216092664
T 32-3-5699232
F 32-35613232
T 32-71268264
F 32-71268444
Danish Emergency
Management
Agency
CEDRE
Brest
BASF
Ludwigshafen
T 45-45906000
F 45-45906060
NCEC
Harwell
T 44-8701906800
F 44-8701906613
BASF
Cesano Maderno
Norwegian Coastal
Administration
DCMR
Schiedam
T 800180990
F 39-0287152267
T 47-33034800
F 47-33034949
T 31-102468642
F 31-102468404
T +48 24 3657032
F +48 24 3655555
T 420-476709826
F 420-476164322
T 421-317754112
F 421-317754088
T 34-915373238
F 34-915628941
T 33-298331010
F 33-298449138
T 49-6216043333
F 49-6216092664
Unipetrol RPA
Litvinov
DUSLO
Sal’a
Civil Protection Unit
- Madrid
Swedish Poison
Information Centre - T 46-8337043
F 46-86100570
Stockholm
Industriefeuerwehr
Regio Basel AG
Stockholm
MOL
Szazhalombatta
T 41-614681000
F 41-614684584
T 36-23552205
F 36-23551909
Chemical Marine
REMPEC
T 356-9497978
UNEP/IMO (*) Incident in the
Malta
F 356-21339951
Mediterranean
(*) UNEP: United Nations Environment Programme/IMO: International Maritime
Organization
38
NOMINATIVO
INDIRIZZO
RIFERIMENTO
Francesca Belinghieri
Direzione Centrale TES
Area Logistica
(Responsabile)
Federchimica
Via Giovanni da Procida, 11
20149 Milano
Tel. 02-34565.253
Fax 02-34565.329
E-mail:
f.belinghieri@federchimica.it
Daniele Guidotti
Direzione Centrale TES
Area Logistica
Ufficio S.E.T. e Progetti
Logistici
Federchimica
Via Giovanni da Procida, 11
20149 Milano
Tel. 02-34565.378
Fax 02-34565.329
E-mail:
d.guidotti@federchimica.it
Immagini: © Fotolia e Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco
Stampato dal Centro Stampa Accademia S.p.A.
nel mese di marzo 2014
39
FEDERCHIMICA
CONFINDUSTRIA
20149 Milano
Via Giovanni Da Procida 11
Tel. +39.02.34565.1
Fax. +39.02.34565.310
federchimica@federchimica.it
00144 Roma
Viale Pasteur 10
Tel. +39.06.54273.1
Fax. +39.06.54273.240
ist@federchimica.it
1040 Bruxelles (Belgio)
1, Avenue de la Joyeuse Entrèe
Tel. +32.2.2861.232
Fax. +32.2.2306.908
delegazione@federchimica.eu
www.federchimica.it
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41