UNo sU mIlle asics, anima poliedrica
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ANNO 2 - NUMERO 10 - 2013 Editore Sport Press S.r.l. - Corso della Resistenza, 23 - 20821 Meda (MB) Tel. +39 0362.600469 - Fax 0362.600616 - e-mail: redazione@runningmag.it - Direttore responsabile: Angelo Frigerio - Periodico mensile - Registrazione al Trib. di Milano n. 38 del 20 gennaio 2012 - Poste Italiane SpA Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 - conv. in Legge 46/2004 Art. 1 Comma 1 LO/MI - Stampa: Ingraph - Seregno (MB) - In caso di mancato recapito, inviare all’ufficio postale di Roserio per la restituzione al mittente che si impegna a pagare la relativa tariffa. PAGINe 10-11 A Milano lo scorso 4 ottobre il press meeting europeo. alla presenza dello staff italiano al gran completo e della guest star Stefano Baldini, IN SCENA INTERESSANTI NOVITà. TRA LE QUALI GEL SUPER J E LINEA MOTION MUSCLE SUPPORT asics, anima poliedrica focus shop PAGINa 16 iniziative & marketing runner del mese / Mariluz Vinas PAGINe 14-15 ultra trail in salsa caraibica PAGINa 22 PAGINa 18 PAGINa 19 Uno su mille L’insegna è un punto di riferimento per il running a Bologna e non solo fin dal 1976. le titolari Paola Barioni e Lorella Lucchi hanno portato Lucky Sport a distinguersi come una realtà tecnica di alto profilo. INtervista agenti / 5a puntata prosegue l’inchiesta sul mercato che coinvolge i principali operatori del settore running. PAGINa 8 breath thermo accende l’inverno (e il sell out) la scarpa del mese // ignite alle pagine centralI redazione@runningmag.it / www.runningmag.it La terra delle colline blu Tornati in Europa, con il nostro runner fotografo Dino Bonelli ci spingiamo verso Est per attraversare e immortalare gli inaspettati scorci della Crimea. prodotti fw 2013/14 PAGINe 20-21 RUNNING MAGAZINE editoriale di BENEDETTO SIRONI benedetto.sironi@tespi.net IN SHOE COUNT VERITAS. O NO? Quando un articolo contiene un’inesattezza o un errore, buona regola giornalistica vuole che si pubblichi sul numero successivo una rettifica o una cosiddetta “errata corrige”. Quasi sempre però la correzione trova spazio in un piccolo riquadro, non sempre evidente. In generale, si sa, è spesso la prima versione di una notizia a rimanere più impressa nella mente. Nella carta stampata sono pochi i casi nei quali la “correzione” della notizia ha la stessa evidenza della notizia precedentemente pubblicata. Rarissimo davvero che a una rettifica si dedichi addirittura lo spazio dell’editoriale. Come in questo caso. Andiamo per ordine: sullo scorso numero di Running Magazine - come tutti i mesi - abbiamo pubblicato uno shoe count, ossia una tabella che raccoglie i marchi di calzature indossate dai finisher di una gara. Una rubrica che fin dai primi numeri del nostro giornale ha suscitato tantissimo interesse e numerose discussioni. Del resto siamo stati i primi in Italia a pubblicare questi dati con continuità negli ultimi due anni, da quando è nato Running Magazine. Quali le fonti? Nessun segreto. Spesso le stesse aziende, presenti con il proprio personale sulla linea di arrivo delle principali gare italiane (in particolare maratone e mezze). I dati sono raccolti solitamente dallo staff dello sponsor tecnico, ma capita che in alcuni casi vi siano anche rappresentanti di altri brand che collaborano nella fatidica “conta” delle scarpe, condividendo poi i risultati. Lo shoe count del mese appena trascorso in particolare riguardava la Fisherman’s Friend StrongmanRun di Rovereto, andata in scena lo scorso 21 settembre. Una gara a dir la verità non così facile da monitorare, con l’arrivo comune di molti partecipanti e le scarpe quasi sempre imbrattate di fango. La tabella pubblicata (fornitaci come dicevamo dallo sponsor tecnico dell’evento, in quel caso Brooks) conteneva molte inesattezze. Su tutte spicca la percentuale attribuita a Saucony, all’1,31% (in settima posizione) su un totale indicato di 4.278 finisher. Un dato certamente errato, considerando come il marchio americano distribuito in Italia da Sportlab in tutti gli shoe count precedentemente pubblicati e da varie analisi di mercato risulti stabilmente tra i top brand con quote di mercato spesso in doppia cifra, oltretutto con un importante trend di crescita. Editore Sport Press Srl Direttore responsabile: ANGELO FRIGERIO Direttore editoriale: RICCARDO COLLETTI Redazione Italia: Corso della Resistenza, 23 20821 Meda (MB) - Tel. 0362.600469 - Fax 0362.600616 Email: redazione@runningmag.it Website: www.runningmag.it Stampa: Ingraph - Seregno (MB) Redazione USA: DNF Media, Inc 1956 Bohannon Drive - Santa Clara, CA 95050 Tel: 001.408.261.8809 NUMERO 10 - 2013 LETTERE ALLA REDAZIONE // Un consorzio di negozi tecnici Dopo essere andati in stampa abbiamo ricevuto altre statistiche che in effetti correggevano le varie percentuali, ma che consideravano un differente numero di runners. I marchi nelle prime 5 posizioni (Asics, Brooks, Mizuno, Nike e adidas) hanno in realtà in questo caso percentuali da abbassare. Da rivedere al rialzo, viceversa, Salomon, la già citata Saucony e New Balance. Per non generare ulteriore confusione e non creare alcun dubbio abbiamo quindi deciso di non pubblicare una tabella correttiva, in assenza di dati completi e attendibili al 100% su questo evento. Ci “limitiamo” (si badi bene alle virgolette) a questa doverosa rettifica chiedendo scusa ai lettori, alle aziende e in particolare a Saucony. Detto questo, vale la pena sottolineare che nelle svariate decine di shoe count pubblicati in questi due anni, mai ci sono stati errori conclamati o contestazioni (solo in un caso avevamo pubblicato un’altra errata corrige ma per variazioni minime). Questo denota di certo la SERIETà, la CORRETTEZZA e la TERZIETà del nostro giornale. Valori che tra l’altro hanno portato Running Magazine a essere - a detta di tutti - l’indiscusso punto di riferimento per gli operatori del mercato. Anche per questa ragione, confrontandoci con le aziende (come spesso facciamo), siamo giunti a un’amara ma riteniamo saggia decisione. Quella di sospendere la pubblicazione degli shoe count. Vedremo se temporaneamente o meno. Di certo un’idea potrebbe essere quella di affidare questo genere di rilevazioni a una società terza e autorevole, che monitori ed elabori i dati per conto delle aziende. Che mancanze o inesattezze siano in agguato, specie in condizioni di particolare affollamento o di condizioni atmosferiche proibitive, lo abbiamo verificato dedicandoci in prima persona a uno shoe count come quello dell’UTMB 2012 (vedi Running Magazine 10/2012). Ma poiché dati come gli shoe count possono influenzare il lavoro di un’azienda o di un negozio, è necessario che siano approcciati con metodo oseremmo dire “scientifico”, riducendo a zero le possibilità di errore. Per poter verificare così il reale responso del mercato e poter affermare serenamente, reinterpretando in maniera più “sobria” un noto detto latino, che “In Shoe Count Veritas”. Anno 2 - N.10- 2013 Periodico mensile - Registrazione al Trib. di Milano n.38 del 20 gennaio 2012. Poste Italiane SpA - Spedizione in abbonamento postale D.L. 353/2003 - conv. in L. 46/2004 Art.1 Comma 1 - LO/MI. Una copia 1.00 euro. L’editore garantisce la massima riservatezza dei dati in suo possesso. Tali dati saranno utilizzati per la gestione degli abbonamenti e per l’invio di informazioni commerciali. In base all’Art. 13 della Legge n° 196/2003, i dati potranno essere rettificati o cancellati in qualsiasi momento scrivendo a: Edizioni Turbo S.r.l. - Responsabile dati: Riccardo Colletti. Questo numero è stato chiuso in redazione il 11 novembre 2013 2 Tra i numerosi interventi e spunti che quasi quotidianamente la nostra redazione riceve, eccone uno che abbiamo deciso di pubblicare di seguito. Considerando anche che si tratta di una proposta concreta e diretta rivolta a una parte decisamente importante dei lettori di Running Magazine: i negozi specializzati. Proposta avanzata peraltro proprio dal titolare di uno di questi punti vendita, che abbiamo già avuto modo di descrivere nei mesi passati in uno dei nostri Focus Shop. Se volete partecipare alla discussione scriveteci anche alla mail: redazione@runningmag.it “Qualche giorno fa mi visita un rappresentante. Discutiamo della crisi, come spesso capita in questo periodo. Lui conclude dicendo: ‘Che possiamo fare? Bisogna andare avanti!’. No, dico io, bisogna andare avanti, ma aggiustando la direzione. La crisi attuale sta esaltando (negativamente) alcune criticità del settore che esistono da molti e molti anni: solo che prima c’era più ‘trippa per gatti’ e nessuno (aziende, agenti, rivenditori, riviste) se ne è mai curato seriamente. Nonostante l’incremento del numero di praticanti, fattori quali la crisi economica, la maggior concorrenza su tutti i fronti e altre problematiche stanno mettendo a dura prova molti negozi e l’equilibrio di un settore che rischia di diventare (laddove non lo è già) una giungla in cui vige una legge spietata del ‘tutti contro tutti’. Spesso la prima domanda che un cliente fa è ‘Che prezzo mi fai?’ e non ‘Cosa mi consigli?’. Questo è uno dei segnali che il settore ha dei problemi. Sono convinto che chi crede nella competenza tecnica debba fare in modo di tutelare chi lavora in modo professionale e specializzato per incrementare una cultura specialistica del prodotto e della vendita. L’obiettivo comune dovrebbe essere quello di vendere meglio, non solo vendere di più o a un prezzo più basso. Considerando che ci sarà sempre qualcuno che potrà vendere a un prezzo più basso, ma quasi sempre senza offrire al proprio cliente quel servizio a valore aggiunto. Sono sempre più convinto che le sinergie e una maggior collaborazione aiuterebbero a evidenziare e valorizzare la competenza tecnica dei punti vendita, soprattutto quelli medio-piccoli. “Mettersi insieme” con una logica di “consorzio” non solo per avere più voce in capitolo in fase di acquisto ma soprattutto per creare e alimentare una cultura più sana, lungimirante, tecnica… Occorre far comprendere all’utente finale e al negoziante meno tecnico che l’acquisto di una scarpa non può ridursi a un’operazione banale basata solo sul prezzo; bisogna fargli capire che - anche se è un praticante ormai da tanti anni - forse persone più preparate di lui possono ancora insegnargli qualcosa che lo aiuti a stare meglio. Bisognerebbe investire sulla formazione e sull’aggiornamento costante del personale, sul dialogo con le grandi aziende e i loro esperti tecnici. Ma cosa determina che un negozio possa essere chiamato tecnico? Lungi da me voler creare delle categorie discriminatorie. Ma secondo il mio modesto parere un negozio che vende scarpe top di gamma appena uscite sul mercato a più del 20% di sconto non dovrebbe essere chiamato ‘tecnico’ perché non fa il bene del mercato. Anche se magari è da molti anni nel settore, è gestito da personale esperto o ha un tapis roulant in negozio. I miei personali criteri per definire un negozio tecnico, credo condivisibili da molti, sono: gestione da parte di sportivi praticanti; mix di marchi famosi e di nicchia; valorizzazione del prodotto, senza ridimensionare il prezzo come principale argomento di vendita; ricco calendario di attività, organizzazione di iniziative, eventi, incontri; vendita supportata da strumenti di analisi della corsa. E voi cosa ne pensate? Invito tutti i negozi tecnici (ma anche gli altri operatori del settore) a riflettere e a contattarmi per manifestare i loro dubbi e perplessità o magari per esprimere il loro consenso sulle mie considerazioni e sulla mia proposta”. Gabriele Bonuomo, titolare OUTDOOR CUNEO outdoorweb.it@gmail.com - www.outdoorweb.it NEWS running, turismo & tradizioni // Al Brooks Motor Duathlon il running incontra le quattro ruote Percorso “enogastronomico” doc al Valtellina Wine Trial costituito da un paio di calze Compressport personalizzate, una bottiglia di vino Rosso di Valtellina Docg “Insieme”, un pezzo di formaggio, una confezione di bresaola, una scatola di pizzoccheri, mela della Valtellina, integratori FitLine e un barattolo di marmellata Vis. All’arrivo infine verrà offerto ai partecipanti un pranzo tipico a base di pizzoccheri e chiscioi, bresaola e vino doc della regione. valtellinawinetrail.com Ultra Series: annunciate la top 100 men e la top 50 women // La stagione 2013 di skyrunning si è finalmente conclusa con l’elezione dei vincitori e delle vincitrici per ognuna delle tre discipline che rappresentano questa specialità. Come sempre al termine di un percorso arriva il momento di fare il bilancio. In particolare quello da poco redatto dalla Isf riguarda la classificazione delle principali gare che compongono il circuito internazionale e dei maggiori atleti che vi partecipano. Sono 54 (24 Ultra, 20 Sky e 10 Vertical) le competizioni che sono state catalogate al fine offrire un resoconto sintetico e immediato delle caratteristiche del tracciato e dei tempi di percorrenza. Sul fronte ultra runner sono state invece annunciate la top 100 maschile e la top 50 femminile. Kilian Jornet, Luis Alberto Hernando e Sage Canaday sono i primi tre uomini. Emelie Forsberg, Nuria Picas e Nathalie Mauclair le prime tre donne Torna in Friuli il Cretroi Run, cancellato dopo il terremoto del ‘76 // Un trail scomparso da quasi 40 anni e che quest’anno ha celebrato un grande ritorno. Si tratta del Cretroi Run, corsa campestre friulana che non è più stata organizzata dopo il tragico terremoto del 1976. A pensare a porre fine a questa sua assenza è stato Claudio Kegozzi, originario proprio di quei luoghi una volta interessati dall’evento. “Ho ancora il ricordo della marcia delle rose che si correva nei primi anni ’70 durante la sagra paesana. L’intento è proprio quello di riportare alla luce questa tradizionale corsa locale”. L’evento è stato organizzato a Sequals (PN) il 15 settem- bre scorso con il contributo della Società Operata e del Gruppo Sportivo Sequals. Tre i percorsi previsti (di 7, 13 e 18 km). Nonostante il maltempo, sono accorsi ben 350 iscritti. Un numero inatteso che ha spinto Claudio a confermare l’organizzazione della corsa anche per il prossimo settembre. “Ho in mente un nuovo itinerario che oltre a percorrere i sentieri della nostra collina toccherà nuovi scenari. Tra essi il greto del torrente Meduna e le nostre strade di campagna”. Un tracciato che riflette in toto il significato del termine friulano Cretroi, in grado di amalgamare la roccia (cret) e i sentieri (troi). alla manifestazione. Vincitore della competitiva di 8 km è stato Francesco Olivieri, che ha preceduto di soli due secondi Stefano Merella. Terzo classificato è stato Stefano Torelli. Il podio della categoria femminile è stato invece composto da Elisabetta (Francesca Canepa è al quinto posto). Il ranking è stato elaborato sulla base delle partecipazioni e dei risultati ottenuti alle manifestazioni selezionate dalla federazione in tutto il mondo e in futuro verrà presentato anche per le categorie Vertical e Sky. I singoli punteggi sono stati calcolati sulla base di uno specifico algoritmo sviluppato appositamente per la corsa in montagna, che tenesse conto per i primi 30 arrivati nella categoria maschile Killian Jornet alla Transvulcania e le prime 15 nella Foto: Jordi Saragozza femminile di ogni gara selezionata della posizione raggiunta, del margine di tempo rispetto al vincitore e del numero di atleti elite giunti prima o dopo di lui o di lei. L’obiettivo della Isf resta comunque quello di portare a compimento nel 2015 un calcolo che si basi sui risultati raccolti nel corso di tre stagioni a partire dal 2013. www.skyrunning.com In provincia di Milano il triathlon solidale di Fondazione Laureus // Può sembrare strano, ma anche nel triathlon si può fare gioco di squadra. Soprattutto se la sfida che si sta giocando ha uno scopo benefico. Così è accaduto in occasione dello svolgimento del Laureus Triathlon “Be Strong, Be a Triathlete”, proprio come aveva previsto il direttore di Fondazione Laureus Italia Silvana de Giovanni alla presentazione dell’evento: “Solo un gioco di squadra tra il pubblico e il privato poteva permettere la realizzazione di una manifestazione così ambiziosa dal punto di vista logistico ed economico, e che sarà una grande festa della solidarietà e dello sport”. La gara si è svolta lo scorso 20 ottobre fra i comuni di Settimo Milanese, Rho, Pero e Cornaredo, in provincia di Milano. Nata per sostenere il progetto educativo Midnight Basketball di Fondazione Laureus Sport for Good, ha riunito in un solo giorno grandi campioni della triplice disciplina come Michele Ferrarin (campione del mondo di paratriathlon), Alessandro Fabian, Anna Maria Mazzetti, Daniel Fontana, assieme ad Alex Zanardi (campione paraolimpico di handbike), Fabrizio Macchi (ciclista paraolimpico), Gianni Motta (Campione Giro d’Italia 1966), Manuela Della Valle (ex nuotatrice), Giacomo Agostini (motociclista) e Paolo Savoldelli (Campione Giro d’Italia nel 2002 e Urban Trail Night Race di Cagliari: buona la prima // Riscoprire i quartieri storici e i siti più suggestivi della città di Cagliari attraverso una corsa in notturna. Lo scorso 12 ottobre si è svolta la prima edizione dell’Urban Trail Night Race, un evento appena nato eppure già in grado di attirare l’attenzione di molti appassionati. La gara ha offerto la possibilità di attraversare una delle località più belle del nostro Paese percorrendo alcuni passaggi poco noti al pubblico ma senza dubbio affascinanti, come quello quasi segreto che dai Giardini Pubblici di Terrapieno conduce al viale Buoncammino. Ben 700 partecipanti si sono presentati da tutta la Sardegna e non solo per prendere il via zione che si svolgerò sull’asfalto dell’Autodromo Internazionale del Mugello. Sabato 25 gennaio infatti i protagonisti dell’evento si sfideranno all’interno dell’impianto kart presente all’interno della struttura per gareggiare a tutta velocità sulle vetture messe a loro disposizione. Il giorno successivo si passerà poi al running, con due giri di percorrenza del tracciato Ferrari per un totale di 10.490 m. La classifica finale terrà conto della somma dei punteggi ottenuti in entrambe le prove. Mosso, Gabriella Cappai e Manuela Musu. L’organizzazione è stata curata da Good Looking Entertainment Sport con il patrocinio del Comune di Cagliari e della Provincia. Fra i partner anche Hoka One One. www.urbantrailcagliari.com 4 Foto: Alice J. Redaelli // Quando si arriva in Valtellina è impossibile trascurare le eccellenze in fatto di gastronomia che questa terra può offrire, nemmeno quando il motivo della propria visita è la partecipazione a una corsa. Valtellina Wine Trail nasce proprio per promuovere la bellezza autentica di questo territorio e la qualità dei suoi prodotti attraverso un evento sportivo unico nel suo genere. La gara si svolgerà il prossimo 24 novembre con partenza da Chiuro e Tirano, rispettivamente per il percorso breve da 20 km e per quello lungo da 44 km, con arrivo a Sondrio. Il tracciato è stato disegnato per attraversare i luoghi principali dove si svolgono le varie fasi del processo di filiera del vino, dalla coltivazione delle viti all’imbottigliamento. Il pacco gara davvero esclusivo conterrà, oltre all’omaggio tecnico // Dopo essersi imposta come uno dei principali protagonisti nel triathlon, Brooks non si ferma e tenta una nuova strada: quella del duathlon. Tenendo fede al proprio motto Run Happy, per il prossimo gennaio il marchio ha in programma di dar vita a un evento unico nel suo genere, e che verrà proposto come occasione di festa e di sport davvero particolare. Dopo aver già tentato l’esperimento nel 2007 con un’edizione zero, nel 2014 running e karting andranno a comporre le due anime della manifesta- 2005). In totale sono stati 320 i partecipanti. Grazie all’impegno delle realtà coinvolte, oltre 15.000 euro in donazioni: “A vincere è stata la forza di volontà, il coraggio e la determinazione”, ha commentato il direttore Silvana de Giovanni al momento dell’estrazione dei premi finali offerti dalle aziende che hanno partecipato all’iniziativa: Maglificio Santini, Garmin, Enervit, Brooks Running, Tyr, Yalla Yalla, Mercedes Benz e Triathlete. Vincitori per la specialità Sprint (750 m nuoto, 20 km bici, 5 km corsa) sono stati Anna Maria Mazzetti e Alessandro Fabian. Per la Super Sprint (400 m nuoto, 10 km bici, 2,5 km corsa), sono stati Carlotta Missaglia e Marco Geremia, entrambi nella categoria Youth A. Primi classificati nel Paratriathlon sono stati Michele Ferrarin, Maria Cristina Luisani e Giorgio Vanerio. Il secondo Sport Nutrition Course con Enervit RUNNING MAGAZINE NUMERO 10 - 2013 Garmin risponde all’aumento dell’Iva e non cambia il suo listino // La notizia dell’aumento dell’Iva era attesa da diverso tempo con giustificata preoccupazione da parte dei consumatori. Ma se dal 1° ottobre è entrata in vigore la nuova imposta, è importante segnalare che alcuni dei protagonisti del nostro mercato hanno scelto di schierarsi in prima linea per andare incontro alle necessità dei loro clienti. Fra questi c’è chi come Garmin Italia ha deciso di mantenere invariato il proprio listino prezzi, facendosi interamente carico della copertura della variazione nell’aliquota. Il provvedimento preso rappresenta un modo per sostenere il proprio pubblico in un momento di difficoltà e contrazione del mercato, evitando il calo dei consumi a beneficio di tutto il settore. Da 24 anni l’azienda opera con una politica attenta allo sviluppo di prodotti ad alto livello tecnologico e allo stesso tempo alla proposta di un prezzo proporzionato alle esigenze dei suoi utenti. // Cosa, quando e come mangiamo, quali sostanze integriamo quando facciamo attività sportiva: secondo gli esperti di “sport nutrition” sono questi i fattori da considerare quando si vuole misurare un incremento della propria performance. Per tornare a trattare di questi argomenti con il contributo di alcuni dei maggiori esperti sul tema della nutrizione, lo scorso 14 settembre si è tenuto all’Hotel Hilton di Firenze un incontro al quale è intervenuta la Equipe Enervit. La seconda edizione dello Sport Nutrition Course è stato organizzato come un vero e proprio corso di formazione che ha permesso di approfondire temi importanti quali il rapporto tra la prestazione atletica e il proprio peso forma o quali sono le ultime novità sulle strategie nutrizionali. Chi è intervenuto ha illustrato i più recenti progressi compiuti dalla ricerca in questo campo negli ultimi anni, grazie anche al contributo degli atleti e alla sperimentazione sul campo di prodotti specifici. Il professor Enrico Arcelli, dietologo e medico dello sport, in particolare ha Regione Lombardia e Soul Running creano la guida Run The Top // Correre in montagna attraverso alcuni dei più bei luoghi della Lombardia e della Svizzera, seguendo gli itinerari scelti da sei grandi esperti di trail running. Sono Filippo Canetta, Mario Poletti, Marco De Gasperi, Massimiliano Mercuriali, Franco Bani e Alberto Bresciani le guide d’eccezione che hanno partecipato al progetto promosso in collaborazione da Soul Running e dalla Regione Lombardia con la partecipazione di Assorifugi. Nel mese di agosto gli atleti hanno raggiunto 52 rifugi, georeferenziando e documentando i percorsi effettuati attraverso foto, recensioni e informazioni utili. I contributi così raccolti sono in seguito stati utilizzati per realizzare una guida digitale scaricabile gratuitamente attraverso il web. I contenuti di Run The Top sono disponibili in tre lingue: in italiano, inglese e tedesco. Oltre a essere consultabili online dai tre siti di riferimento, possono anche essere integrate con la visualizzazione della traccia gps dei singoli tracciati da seguire. www.rifugi.lombardia.it www.regione.lombardia.it www.distanceplus.com 5 spiegato quali sono le modalità e i tempi ideali per assumere aminoacidi e proteine, come ottimizzare le fasi di recupero dagli infortuni muscolari e qual è il ruolo dei fattori pro-infiammatori (radicali liberi) nella riduzione dei livelli di performance. Per finire ha espresso il proprio giudizio sull’attività dei carboidrati a basso indice glicemico ai fini della prestazione sportiva. Tra gli altri relatori che hanno partecipato si citano il dottor Luca Mondazzi (medico chirurgo, specialista in Scienza dell’Alimentazione e responsabile del Servizio di Nutrizione nello Sport di Mapei Sport), il professor Giuliano Fontani (docente in Fisiologia Umana all’Università di Siena), il dottor Carmine Orlandi (consulente nutrizionale Nazionali Italiane Judo-Lotta, Pesistica, Pugilato). A condurre la tavola rotonda è stato Giovanni Scapagnini, professore associato di biochimica all’Università del Molise nonché massimo esperto di nutraceutica, assieme a Davide Cassani, ex professionista di ciclismo, oggi commentatore tv per la Rai. NEWS news from web // La app Nike+ Running si evolve e diventa più social // È da poco uscito un nuovo aggiornamento per l’applicazione Nike + Running, che ora consente ai propri utenti di condividere le immagini delle proprie corse. L’utilizzo è ancora più semplice e divertente: gli utenti infatti possono mostrare agli amici le foto prima, durante e dopo la loro corsa tramite Facebook, Twitter, Instagram e Path. Tre perciò sono le tipologie di condivisione. Pre-run, ovvero le foto di preparazione prima della partenza, con la possibilità di ricevere incoraggiamenti su Facebook grazie ai like che avviano applausi audio in tempo reale. Durante la corsa invece la nuova modalità Auto-Pause consente di mettere in pausa l’allenamento, scattare una foto da postare e riprendere a correre. Per i runner che si allenano in un percorso con semafori frequenti, ad esempio, Auto-Pause aiuta a non conteggiare il tempo in cui si è fermi, ma solo quello in cui effettivamente si corre. Post-Run: dopo la corsa i runner possono condividere un collage personalizzato fatto di foto scattate prima, durante e dopo l’allenamento. Il messaggio inoltre è sempre personalizzabile con l’aggiunta di adesivi che riportino NikeFuel, distanza, velocità, itinerario e mappa. Why Sport si presenta online in una nuova veste // Why Sport, il marchio di proprietà di Biovita srl, azienda che propone prodotti di prima qualità adatti alle esigenze degli atleti con particolare riferimento a coloro che praticano il fitness, ha da poco rinnovato il portale sul web. La nuova veste grafica presenta anche una sezione di news a aggiornamenti relativi all’azienda. Grazie al menu in alto a tendina è possibile avere informazioni sui prodotti, i negozi e le sponsorship. È infine presente una photogallery. www.whysport.it Attivo da ottobre il sito italiano ufficiale di 2XU // È uno dei marchi emergenti più attivi in questo momento nel nostro Paese e, a conferma di ciò, lo scorso ottobre ha lanciato il nuovo sito italiano dedicato all’azienda. 2XU (Two Times You), brand australiano specializzato nella realizzazione di apparel tecnico a compressione per le attività endurance, ha infatti presentato un nuovo portale attraverso il quale sarà possibile accedere in lingua nostrana alle schede informative relative alla gamma di abbigliamento distribuita in Italia. Fra i prodotti in evidenza, ampio spazio e approfondimento è riservato ai capi della collezione Compression, che rappresenta il segmento di punta per il marchio in questa stagione. Sarà dunque possibile accedere a video e presentazioni tecniche che illustreranno quali sono i benefici che possono derivare quando si sfruttano i concetti della compressione graduata durante l’attività fisica e il recupero. Costantemente aggiornata sarà anche la sezione dedicata alle news e alle sponsorizzazioni di atleti e team, ambito nel quale, grazie anche al suo distributore Nutrilife, si sta distinguendo con particolare evidenza nel promuovere il proprio prodotto all’interno dei nostri confini. Alcuni dei più forti atleti del panorama azzurro di triathlon vestono mute e abbigliamento 2XU durante gli allenamenti e le gare, come Anna Maria Mazzetti, Alberto Casadei, Martina Dogana ed Edith Niederfriniger. www.2xu.it 2XU, Gu e Per4m in Sardegna alla prima del Forte Village Triathlon // È stata una prima edizione ricca di ospiti, in grado di coinvolgere alcuni dei più grandi atleti del panorama nazionale attuale. Il Forte Village Triathlon ha debuttato all’interno del calendario eventi italiano lo scorso 27 ottobre. Oltre 420 iscritti si sono dati appuntamento all’interno del resort da cui prende il nome la gara, sito all’interno di una delle location più belle della Sardegna, alle porte di Cagliari. I triatleti si sono sfidati sui due format di gara previsti: la distanza sprint, suddivisa in 750 metri di nuoto, 20 km in bici e 5 km di corsa, e quella media composta da 1,9 km a nuoto, 90 km in bici e 21,097 km di corsa (mezza maratona). Vincitori nella categoria più breve sono stati Manuele Canuto e Veronica Signorini, mentre in quella middle sono stati Alessandro Degasperi e Sara Tavecchio. L’evento è stato supportato da Nutrilife attraverso i marchi 2XU, Gu e Per4m. “La gara si presentava come uno degli eventi maggiori del panorama nazionale e quindi ci tenevamo a essere presenti in Sardegna: è stata davvero una grande prima”, ha commentato Matteo Cantieri, responsabile marketing dell’azienda specializzata nella distribuzione di integratori e prodotti per lo sport. “Il triathlon è uno sport che negli ultimi anni ha avuto una crescita di interesse sbalorditiva”, ha proseguito Lorenzo Giannuzzi, managing director Forte Village. “È una disciplina che richiede uno sforzo fisico e mentale che coniuga resistenza, velocità e tecnica, requisiti indispensabili e chiavi di successo per riuscire in qualsiasi attività”. Al Commerce Centre di Hong Kong la finale del Vertical Wolrd Circuit // Un grattacielo alto 484 metri e con 2.120 scalini da salire per andare dal livello del terreno a una delle cime create dall’uomo più panoramiche di Hong Kong. Si tratta dell’International Commerce Centre ed è l’edificio più alto fra quelli selezionati all’interno del Vertical World Circuit. Gli atleti elite di specialità si sfideranno qui il prossimo 1° dicembre per aggiudicarsi il titolo di campione mondiale. I detentori del titolo, Thomas Dold dalla Germania e Suzy Walsham dall’Australia, saranno impegnati dunque per difendere il primato conquistato lo scorso anno. La finale rappresenterà l’ottavo appuntamento della stagione e al momento leader in classifica sono Mark Bourne fra gli uomini e proprio Suzy Walsham fra le donne. La nostra porta bandiera Valentina Bellotti è invece terza nel ranking attuale. Il circuito venne presentato per la prima volta nel 2009 e ha rappresentato fin da subito uno sport in grado di diffondere una nuova cultura per l’attività fisica da praticare in città attraverso i luoghi simbolo dell’urbanizzazione. Ricerche scientifiche avviate nel 2007 dalla Isf hanno comprovato che, camminando su una superficie inclinata, si possono consumare fino a dieci volte tanto che non facendo lo stesso esercizio su un piano. La scalinata del monumentale palazzo di Hong Kong, con pendenza dal 51% al 53%, rappresenta in questo senso una prova assolutamente probante ma allo stesso tempo attuabile da persone di tutte le età. www.verticalrunning.org/vertical-fitness L’evoluzione del fitness secondo Reebok e Les Mills // La rinascita del mondo del fitness oggi passa anche attraverso l’omaggio che due brand di riferimento hanno voluto tributare ai primi anni gloriosi di questa disciplina. Fin dagli anni ’80 e ’90 del secolo scorso, Reebok è stata fra i maggiori artefici della diffusione alle masse delle discipline studio. Les Mills è fra i leader nel campo della creazione di corsi fitness, dance & aerobics e affidandosi a oltre 100.000 istruttori ha saputo proporre agli appassionati di tutto il mondo una serie di programmi come bodypump, bodycombat e Les Mills Grit, la cui efficacia è stata scientificamente provata. I due marchi hanno dunque realizzato e diffuso in partnership un cortometraggio dedicato a queste discipline e 6 ideato per ritrarre la loro evoluzione dagli anni ’80 a oggi. Dal titolo quanto mai ispirato, Revolution si apre con il boom dell’aerobica nell’epoca della disco music e mostra un gruppo di ragazze che indossano scaldamuscoli e ballano al rito di quella celebre musica. La colonna sonora della clip è proprio il filo conduttore che permette di descrivere in maniera coinvolgente e contestualizzata la storia del fitness, dall’introduzione dello step negli anni ’90 alla moda dello spinning portata dall’inizio del nuovo millennio, per finire con gli ultimi movimenti introdotti da Les Mills come il bodypump. Il video è stato realizzato dalla casa di produzione Partizan ed è stato diretto da Warren Fu. corsa e solidarietà // RUNNING MAGAZINE Il mondo unito corre per la ricerca // Corri per chi non può. L’invito è rivolto a tutto il mondo da parte della fondazione Wings For Life, che a partire da ottobre ha ufficialmente dato il via a una grande operazione per coinvolgere il maggior numero di persone in tutti e cinque i continenti nel suo progetto umanitario a sostegno della ricerca sulle lesioni al midollo spinale. Per domenica 4 maggio 2014 infatti è stato organizzato un grandissimo evento che vedrà partire all’unisono migliaia di persone da oltre 40 piste collocate in giro per il globo. E così come nella ricerca la strada da percorrere è lunga e l’obiettivo non può che essere quello di tentare di andare il più lontano possibile un passo dopo l’altro, così anche la World Run è stata ideata senza che esista alcuna distanza limite da percorrere. Il traguardo finale non esiste. I runner di tutto il mondo inizieranno a correre nello stesso istante. Mezz’ora dopo lo start una “catcher car” partirà a sua volta a una velocità stabilità, che aumenterà gradualmente. Chi verrà raggiunto verrà eliminato dalla corsa, fino a che non saranno rimasti l’ultima donna e l’ultimo uomo che verranno decretati vincitori della gara. Si Anita Gerhardter insieme a David Coulthard e a un chiama Wings For Life World Run e nel nostro Paese si svolgerà a Verona, testimonial Wings For Life con partenza in programma alle ore 12. “L’idea di correre per tutti coloro che non possono farlo, per tutti coloro che sono su una sedia a rotelle ci ha subito entusiasmati” ha spiegato Anita Gerhardter, ceo di Wings For Life. “Questa è una grande opportunità sia per raccogliere fondi, sia per sensibilizzare il mondo intero alla nostra causa. Lo sviluppo della ricerca è affidato soprattutto a iniziative private. Attraverso questo progetto ci impegniamo a devolvere il 100% dell’incasso ottenuto alla ricerca per le lesioni midollari, che in tutto il mondo riguardano circa 3 milioni di persone”. NUMERO 10 - 2013 New Balance apre a Bologna un nuovo flagship store // Dalla East Coast americana al Bel Paese. New Balance allarga la sua colonia di flagship store in Italia con l’apertura del nuovo punto vendita di Bologna. L’inaugurazione del negozio, situato sull’angolo fra via dei Toschi e via Clavature, è avvenuta il 12 ottobre. Gli ambienti interni sono stati allestiti su ispirazione degli edifici bostoniani per richiamare le radici del brand. L’elegante design si caratterizza per il rivestimento in legno pregiato e per le pareti con mattone a vista sulle quali sono state di- Fabrizio Bernabei, direttore commerciale Gartner Sports Srl, distributore esclusivo New Balance Italia, insieme all’atleta Anton Krupicka sposte alcune stampe della storia dell’azienda. Al piano terra sono presentate le linee moda da uomo e da bambino e la collezione lifestyle, mentre nel soppalcato che si affaccia sull’ingresso sono esposti i modelli del segmento performance uomo, donna e bambino e quelli da donna per il lifestyle. Il nuovo New Balance Experience Store nella città felsinea va così ad aggiungersi ai monomarca di Roma, Lecce, Bolzano e Bergamo e agli outlet di Vicolungo (Novara) e Noventa di Piave (Venezia). In programma per il futuro ci sono le aperture di due flagship store a Milano e Verona. Il nuovo progetto in Tanzania per il CortoCircuito Solidale 2014 // Un anno fa è nato un progetto ideato per sostenere le missioni umanitarie dell’associazione Find The Cure. Si chiama CortoCircuito Solidale e il suo nome è stato coniato per trasmettere immediatamente l’idea che lo ha ispirato. Se con cortocircuito si intende la connessione di un circuito elettrico che provoca un eccessivo passaggio di corrente, questa iniziativa avrebbe dovuto generare un “eccesso” di energia per mezzo di uno speciale canale: la corsa. Attraverso lo svolgimento di alcune gare di trail che si svolgono nel nostro Paese e che hanno composto il calendario 2013 del circuito, sono stati raccolti 20.000 euro www.newbalance.it A Ispo Munich 2014 il debutto in Europa di Altra Footwear // Nel Vecchio Continente non è ancora un marchio particolarmente conosciuto, ma oltreoceano ha registrato un fatturato annuale di circa 10 milioni di dollari soltanto negli Stati Uniti. Altra Footwear è uno dei brand che sta dimostrando la crescita più rapida nel settore running. Basti pensare che, pur essendo stato fondato soltanto 28 mesi fa, è già entrato a far parte della top 10 statunitense dei bestseller nel segmento running footwear. Sulla scia di queste performance, inevitabile l’approdo in Europa di un prodotto che, con ogni probabilità, saprà dimostrarsi competitivo anche in questo mercato in tempi brevi. Ad avere assunto la sua gestione a livello continentale in qualità di brand manager è stato il precedente sales & marketing director per Saucony Emea Frank Warnars. La prima presentazione avverrà in occasione dell’edizione 2014 di Ispo Munich il prossimo gennaio. A caratterizzare gli oltre venti modelli in collezione per Altra sono concetti e tecnologie pensate per favorire un appoggio e una corsa di tipo naturale in combinazione con un’efficace azione ammortizzante. L’ampia superficie della suola e la conformazione dell’avampiede disegnata per assecondare l’anatomia del piede, unitamente allo zero drop dell’intersuola, sono ideati per ridurre al minimo il rischio di infortuni. Lo scorso ottobre la calzatura LonePeak 1.5 è stata premiata in America con l’assegnazione del prestigioso Runnerworld Editor’s Choice. Della distribuzione all’interno del nostro Paese, così come in Spagna e Francia, si occuperà l’ufficio europeo stanziato a Parigi di Icon Health & Fitness. La tecnologia adidas più avanzata nel nuovo miCoach Smart Run // Anche se la presentazione al pubblico è caduta a distanza di un giorno rispetto a quella che Nike ha dedicato al nuovo Fuel Band SE, il lancio sul mercato di adidas miCoach Smart Run precederà quello del suo competitor. A partire da novembre l’ultima novità in campo tecnologico sviluppata dagli esperti del brand delle tre strisce renderà disponibile anche per il nostro Paese il più avanzato modello di running watch finora presente all’interno delle sue collezioni. Le sue caratteristiche sono state illustrate in anteprima al GigaOm’s Mobilize di San Francisco. Si tratta di un dispositivo dotato di tecnologia ottica in grado di rilevare il battito cardia- co direttamente dal polso. L’accelerometro integrato conta ogni passo consentendo di monitorare la falcata. Il ricevitore satellitare traccia velocità, distanza e distanza percorsa, mentre il lettore mp3 con auricolari Bluetooth wireless permette di ascoltare la musica o la voce del proprio personal trainer. “Unendo le ultime innovazioni come Mio Wrist Based Continuous Heart Rate Technology al design e alla facilità d’uso, abbiamo rotto ogni barriera in questo campo” ha commentato Simon Drabble, adidas miCoach director. “Ma non è solo questo che ci differenzia: il miCoach Smart Run è in grado di aiutare i runner a dare il meglio durante i loro allenamenti con programmi di training semplici e accessibili. Che si sia appena iniziato un nuovo programma di allenamento, ci si stia preparando per una 10k o per una nuova maratona, renderà il training più efficiente così da ottenere i risultati desiderati”. 7 successivamente impiegati per la realizzazione di pozzi in due villaggi nel Mali. Anche quest’anno un nuovo obiettivo umanitario è stato scelto dai medici e volontari di Find The Cure, che si occuperanno di seguire sul luogo la sua attuazione. Si correrà per la costruzione di una scuola elementare a Msolowa Ujamaa in Tanzania. Dal punto di vista del piano gare, per il 2014 si è deciso di tenere aperta l’agenda degli eventi al fine di poter coinvolgere in ogni momento nuove realtà che vorranno aderire al programma, che si tratti di gare già affermate o alla prima edizione, italiane o straniere, trail o corsa su strada. inchiesta RUNNING MAGAZINE prosegue l’inchiesta sul mercato che coinvolge i principali operatori del settore running, in particolare aziende, negozianti e rappresentanti 5a puntata NUMERO 10 - 2013 la voce degli agenti 1. Dealer, consumatori, iniziative: come si caratterizza la tua area di competenza rispetto al resto d’Italia? 2. Negli ultimi anni come è cambiata la distribuzione? Prospettive future? Le vetrine running sono aumentate o diminuite? 3. Quali sono gli aspetti sui quali punti nel rapporto con i dealer? 4. Sotto quali aspetti l’azienda ti supporta meglio e cosa invece potrebbe fare di più? 5. Il marchio con cui stai lavorando meglio? Il tuo prodotto best seller nel 2013? Le tendenze che stai riscontrando? 6. Lavori anche in altri settori? Cosa caratterizza più positivamente il mercato running? Cosa meno? 5 Saucony, anche perché corro da ALESSANDRO MORO Agente Saucony, Calvin Klein Jeans, Norway, T-Shoes – Triveneto Opera in questo mercato da: 17 anni 1 La mia zona di competenza è sicuramente una tra le più importanti in Italia, se si valutano le stime del reddito pro capite, il numero di abitanti e soprattutto la percentuale degli sportivi. Il Trentino Alto Adige e buona parte del Veneto sono una vera e propria palestra a cielo aperto. In questo contesto praticato da rivenditori e consumatori finali sempre più informati, ci viene richiesto un costante aggiornamento, la partecipazione a clinic formativi e l’organizzazione di iniziative per il punto vendita che contribuiscano a mantenerne elevato il valore tecnico. Competenza e servizi sono i due asset fondamentali per essere protagonisti sul mercato. 2 Il running sta diventando un fenomeno di massa e anche molti negozi multi sport hanno cominciato a dedicare nuovi spazi interamente dedicati a questa categoria, a volte perché interessati a recuperare una parte del fatturato perso con altre discipline. Certo noi dobbiamo essere attenti a servire solo quei punti vendita che possono garantire competenza e assistenza e comunque il nostro canale distributivo privilegiato è e rimane lo specialista. 3 Su tutto la fiducia reciproca. Poi sempre e ho pure un mio team. È un’azienda che ancora non smette di stupirmi. Ha sempre dimostrato di saper fare scelte coraggiose e spesso in controtendenza rispetto al mercato e in più di un’occasione proprio per questo è stata premiata. La campagna vendite per la stagione estiva 2014 è stata per me la migliore di sempre. Lo stesso vale per i miei colleghi. Lo testimoniano i sette best seller vinti nel 2013. Il mio prodotto più venduto è il modello Jazz, ma non vanno meno bene Triumph e Ride. Più che di tendenze, parlerei di conferme: quella del differenziale da 8 mm, quella del peso ridotto mantenendo le stesse caratteristiche di ammortizzamento e bilanciamento, quella della grande reattività. Ride 6 6 La nostra agenzia lavora anche con aziende nel settore dell’abbigliamento e calzaturiero sportivo. La situazione non è certo facile per nessuno. Soprattutto perché in questo campo le vendite sono basate sulla moda, che è più volubile rispetto al valore tecnico, e sul prezzo. L’aspetto più positivo del running è la sua crescente popolarità nel mercato di massa. Quello negativo è rappresentato dagli sconti eccessivi praticati da certi negozianti e da alcuni brand. Credo che le quote di mercato vadano conquistate, non comprate. Il settore della corsa può solo crescere: è un peccato comprometterne lo sviluppo con politiche commerciali troppo aggressive che rischiano di diventare pericolose a medio/lungo termine. sono altrettanto importanti il dialogo e il confronto continuativo con il negoziante, oltre al servizio post vendita. Stefano Nori Agente Saucony, Schiavi Sport, Spenco-Ironman, Lytos – Marche, Umbria, Abruzzo, Molise Opera in questo settore da 20 anni 4 Con il tempo tutte le aziende si 1 Direi che la mia area di compe- sono strutturate per supportare al meglio la forza vendita, sotto tutti gli aspetti. Tutto questo accade anche in Saucony, dove possiamo dire di essere davvero un team affiatato e attento come pochi alla qualità del servizio. tenza non si differenzia molto dal resto del Paese. I dealer sono sempre più attenti ai loro investimenti, a curare la marginalità e i numeri di sell out. I consumatori sono sempre più informati sui prodotti e le novità grazie anche a internet. 5 Da diverse stagioni Saucony è un marchio che mi sta dando molte soddisfazioni. I prodotti best seller nel 2013 sono stati i modelli Jazz 16 e Triumph 10, sia per uomo che per donna. Le tendenze attuali di mercato, forse anche a causa della congiuntura economica, riguardano tutte quelle attività che si possono praticare con una spesa relativamente minima: come appunto running, trail running, jogging e walking. Gel Roctane 1 Considerando che i marchi che trattiamo sono nuovi per il mercato italiano, in questo momento ci stiamo concentrando sui rivenditori specializzati che normalmente sono più attenti alle novità e alle innovazioni. 2 Molto importanti sono gli eventi e le iniziative locali di supporto ai brand. A tal proposito ho avuto modo di constatare un grande interesse per i Saucony Day, intere e intense giornate in cui un esperto dell’azienda presente all’interno del punto vendita offre al runner un servizio unico un Italia: l’esame impedenziometrico, ovvero l’analisi della massa corporea e dell’idratazione intra-cellulare ed extra-cellulare. Fin qui hanno registrato un vero successo. 2 La distribuzione nel settore sportivo negli ultimi anni è cambiata, andando definendosi verso una maggiore specializzazione. Inoltre alcune catene regionali e nazionali hanno condizionato il mercato proponendo un’offerta sempre più ampia, pur riuscendo a garantire comunque un servizio di parziale vendita assistita. Le vetrine e gli spazi dedicati al running/jogging sono in sensibile aumento. 3 Professionalità, competenza, organizzazione, metodo di lavoro, disponibilità e servizio costante: sono gli aspetti fondamentali e indispensabili per costruire un rapporto di reciproca soddisfazione. Con questi presupposti è facile lavorare bene con tutti. Progrid Jazz 16 6 Lavoro anche in altri settori che soffrono la crisi, come le attrezzature da calcio, basket, volley, fitness. Molto bene vanno invece le solette e i plantari, che rappresentano una categoria legata alla corsa e alla camminata. Non vedo comunque sostanziali differenze: l’universo sportivo segue grosso modo le stesse dinamiche indipendentemente dalla specifica disciplina di cui si tratta. L’aspetto positivo del mercato running è la crescita costante del numero di praticanti, soprattutto donne. È di fatto un cambiamento culturale perché sempre più persone hanno metabolizzato che un’attività motoria come la corsa migliora lo stato mentale e fisico, ed è propedeutica a tutti gli altri sport. Al momento non vedo nulla di negativo. Matteo Cantieri Sales & marketing manager Nutrilife Opera in questo settore da 9 anni Sicuramente i negozi specializzati running stanno iniziando a trattare con sempre maggiore continuità anche l’integrazione sportiva. Questo è un segnale importante di come il settore si sia evoluto nell’ultimo periodo. Forse il numero di vetrine è leggermente calato ma c’è più cura nella specializzazione. 3 L’obiettivo in questa fase di crescita è creare legami solidi con chi ci dà fiducia. Oltre a lavorare sulla visibilità all’interno dei punti vendita cerchiamo anche di essere presenti agli eventi che i rivenditori organizzano, così da far testare sul campo i prodotti (in particolar modo i gel di GU). 4 La nostra azienda è molto attiva per offrire un supporto a 360° ai punti vendita: dalla visibilità del prodotto all’interno del negozio, alla diffusione su internet e sulle riviste specializzate. 5 In questo momento sono due i marchi che registrano la crescita più importante. 2XU per il settore dell’abbigliamento a compressione. E GU, l’azienda americana che ha inventato il gel energetico. 4 Il vantaggio maggiore per un agente nel mercato di oggi è di collaborare con aziende la cui politica è costantemente volta a sostenere il cliente e a cercare una soluzione ai problemi che si incontrano che soddisfi tutte le parti in causa. Mi ritengo molto fortunato proprio perché i marchi con cui opero sono completamente a mia disposizione e a fianco della clientela, considerata un bene prezioso e un valore aggiunto da supportare e proteggere. 8 2XU Compression shorts 6 Siamo attivi anche all’interno del mercato bike e dell’integrazione sportiva. Sicuramente una nota positiva nel settore running è l’alta specializzazione dei rivenditori. Quello negativo è che, a differenza degli altri Paesi, in Italia non esistono grandi store specializzati in grado di offrire il massimo della scelta. cover story L’ultima campagna lanciata dal brand fondato a Kobe nel 1949 vuole ispirare un modo di correre che sia sempre più vario e differenziato. Seguendo lo spot “Mix Up Your Running”, sono state presentate la calzatura Gel Super J (new entry della linea 33) e la collezione di abbigliamento con tecnologia Motion Muscle Support. Al Visionnaire di Milano, il press meeting europeo curato dalla sede italiana, con la presenza dello staff al gran completo e della guest star Stefano Baldini Stefano Baldini mostra la Gel Super J, scarpa minimal per iper pronatori Lo stacchetto coreografica al termine della presentazione ASICS, anima poliedrica • dai nostri inviati DAVIDE CORROCHER e benedetto sironi Il 19 e 20 ottobre a Torino // A poco meno di un anno dall’ultimo evento di Berlino, ASICS ha nuovamente invitato la stampa specializzata di tutto il Vecchio Continente per presentare le novità più importanti della prossima stagione legate al running. Questa volta è stato il nostro Paese a ospitare il press meeting europeo. Lo scorso 4 ottobre circa 100 giornalisti sono stati accolti al palazzo Visionnaire di Milano dallo staff dirigenziale della sede italiana e dal testimonial d’eccezione Stefano Baldini. La manifestazione è stata condotta attraverso l’intervento di diversi relatori per illustrare il particolare leit motiv che caratterizzerà le attività del brand nei mesi futuri. Mix Up Your Running recita il claim della campagna istituzionale che è stata lanciata in anteprima in occasione di questo incontro e Rik Geus illustra le caratteristiche della tecnologia Motion Muscle Support con l’aiuto di un modello Andrew Kastor che vi avevamo anticipato nell’editoriale dello scorso numero. Varia la tua corsa. Un concetto che suggerisce di accostarsi alla corsa in maniera continuamente rinnovata, differenziando l’approccio, il contesto, lo stile. Mix Up Your Running - È stata l’autorevole voce di Andrew Kastor, Il primo Camp Run&Walk Molto apprezzati i contributi tecnici del professor Fulvio Massini e dell’esperto Asics Giorgio Garello, oltre alle prove su strada con i top atleti del marchio. coaching director ASICS L. A. Marathon & head coach Mammoth Track Club, a illustrare in maniera tecnica il concetto che sta alla base del messaggio Mix Up Your Running. Per migliorare le prestazioni e ottenere il massimo dei benefici in termini di benessere è importante non ripetere sempre gli stessi allenamenti. Una maggiore varietà da questo punto di vista, ponendosi sempre nuove sfide da superare consente di lavorare su tutto il fisico rinforzando muscoli differenti e di ottenere una reazione più positiva sull’umore rendendo la corsa più divertente. Road, Speed, Trail e Natural sono i quattro stili individuati per raggiungere uno stato di preparazione più completo. Alternando queste attività si riducono i rischi di infortunio evitando di sottoporre il corpo a stress eccessivi. Correre a diverse velocità e su superfici differenti aumenta la resistenza, perché richiede un lavoro specifico su più gruppi muscolari. L’ultima fra le categorie individuate è nello specifico quella che più aiuta a rinforzare tutta la pianta del piede perché agevola un contatto più diretto con il terreno. Scarpe e capi di abbigliamento più leggeri diventano fondamentali per accostarsi alla corsa di ispirazione natural. Ed è proprio in questo ambito che si inseriscono le novità prodotto presentate al palazzo Visionnaire. // Incontri e testimonianze, test prodotto e uscite su strada hanno differenziato il programma della prima edizione di ASICS Camp Run&Walk. L’evento si è svolto sabato 19 e domenica 20 ottobre al Parco del Valentino di Torino. Nel corso delle due giornate molti appassionati hanno potuto assistere alle lezioni tecniche tenute dagli importanti ospiti che hanno aderito all’iniziativa o i suggerimenti offerti da specialisti ASICS in diversi campi di interesse legati all’attività della corsa e della camminata, dall’alimentazione all’allenamento e allo stile. Degne di nota sono state infatti le sedute tenute dal professor Fulvio Massini, allenatore di fama nazionale e autore di numerosi libri sulla corsa, e da Giorgio Garello, istruttore di fitwal- 10 La nuova Gel Super J33 - All’evento di Berlino di un anno fa erano stati i modelli Gel Excel, Gel Hyper e Gel Lyte a essere presentati in anteprima alla stampa. Per l’occasione gli esperti di ASICS avevano illustrato l’innovativa tecnologia FluidAxis che sta alla base della linea 33. Il numero 33 del nome sta a indicare i 33 muscoli presenti nel piede e il concetto di natural running proposto king e tecnica shoe advisor per il brand nipponico. I partecipanti hanno potuto provare gratuitamente alcuni degli ultimi modelli di calzature ASICS dedicate al mondo della corsa e della camminata. Particolarmente apprezzate sono state le sessioni pratiche guidate da alcuni dei più grandi atleti azzurri degli ultimi anni, come il campione olimpico di maratona e tecnico federale Stefano Baldini, il campione mondiale e olimpico di marcia Maurizio Damilano, l’azzurra di marcia vincitrice del bronzo olimpico a Pechino 2008 Elisa Rigaudo, l’ex campione italiano di mezzofondo Domenico Ricatti, il membro della nazionale di ultramaratona Paolo Rovera, e l’ex azzurro due volte vincitore della maratona di Torino Walter Durbano. Il prof Fulvio Massini insieme a Giorgio Garello RUNNING MAGAZINE celebrati i 20 anni dal lancio della prima asics Gel Kayano // NUMERO 10 - 2013 Da sinistra, Rik Geus (fisioterapista), Andrew Kastor, Stefano Baldini, Rene Zandbergen (product manager EU), Luca Bacherotti (general manager Italia), Max Keen (mkt manager EU) e Robert Rambow (product manager EU) Qui a fianco la prova su strada al parco Indro Montanelli. Sotto t-shirt e pants della linea Motion Muscle Support dal brand giapponese punta su un modo di correre che permetta di riscoprire la funzionalità del piede, pur senza rinunciare alla protezione. Per fare ciò è necessaria una “seconda scarpa”. Lo scorso ottobre è stata dunque la volta della calzatura per iperpronatori Gel Super J, nella quale il FluidAxis è stato adattato per correggere questa tendenza (sul prossimo numero tutti i dettagli di questo modello nella rubrica Scarpa del mese). Proprio con quest’ultima importante new entry la collezione che si colloca all’interno del segmento minimalistapuò ora offrire una più ampia possibilità di scelta per i podisti: basti pensare che quasi il 50% dei runner ha una pronazione accentuata. Motion Muscle Support - La seconda importante novità della giornata è stata rappresentata dall’abbigliamento con tecnologia Motion Muscle Support, frutto di un pro- getto di sviluppo operato dall’istituto di Ricerca di Scienza Sportiva di ASICS con sede a Kobe. La collezione è composta da capi realizzati con pannelli a compressione graduati in corrispondenza di alcune specifiche zone del fisico: schiena, quadricipiti, polpacci e altre aree strategiche in questo modo vengono sostenute senza che venga esercitata nessuna costrizione. Migliorano dunque la postura e la circolazione del sangue, riducendo l’affaticamento e i tempi necessari per il recupero. Anche da questo punto di vista il brand ha dimostrato di poter offrire una soluzione molto valida a quelle che sono le necessità degli sportivi. Se l’obiettivo infatti non è soltanto quello di correre di più, ma di correre in modi diversi, diventa necessario un abbigliamento che offra una combinazione il più possibile efficace in termini di leggerezza e sostegno. Tutto questo senza che si riduca la libertà di movimento. Venti…di novità (e di tradizione) Sulla scia di una storia gloriosa segnata da numerosi successi e riconoscimenti, per la nuova stagione viene proposta una versione celebrativa di uno dei modelli più rappresentativi in assoluto nel running. // È diventato uno dei modelli più rappresentativi di sempre nel mondo del running, al punto che a vent’anni di distanza dalla sua prima edizione viene ora riproposto in una versione a un tempo celebrativa e all’avanguardia. Gel Kayano 20 è in assoluto uno dei prodotti di punta che l’azienda fondata nel 1949 dal signor Onitsuka propone sul mercato per la prossima stagione. “Con questa scarpa crediamo di aver compiuto un altro passo in avanti nel processo di continuo sviluppo e miglioramento di una delle nostre scarpe al top di gamma” ha commentato Jurian Elstegeest, ASICS Europe bv director performance footwear. “Da quando mister Kayano ideò la serie nel 1993 sono passati vent’anni, nel corso dei quali siamo giunti a creare un modello che si è imposto fra i leader nelle calzature da running strutturate e si è guadagnato lo status di icona tra i podisti di tutto il mondo”. Pillole di storia - La prima versione di questa scarpa venne sviluppata in occorrenza di un periodo storico decisivo per l’azienda, quando al fine di poter garantire un’offerta in grado di soddisfare le esigenze dei mercati più grandi come gli Stati Uniti e l’Europa si decise di implementare il sistema produttivo. Nata dall’idea di uno dei membri del team di progettazione e sviluppo, Gel Kayano Trainer venne lanciata nel 1993 con 48.000 paia di scarpe. Da allora sono stati realizzati oltre 18 milioni di paia in tutto il mondo fino all’edizione numero 19. Nel 2008 e nel 2009 le qualità di questa calzatura sono state riconosciute anche dalla rivista Runner’s World che per due volte le ha assegnato il premio Shoe of the Year. In particolare il numero 15 della serie è stata la prima ad avere introdotto il sistema Gender Specific Technology. La novità si è rivelata apprezzata a tal punto da portare alla realizzazione di 1.520.000 di paia di scarpe e alla vendita di 824.000 di modelli per l’uomo e di 696.000 per la donna. L’edizione numero 20 - Dal punto di vista delle caratteristiche tecniche, Gel Kayano 20 è una scarpa dedicata a chi corre con un grado di pronazione lieve o moderata. All’interno dell’intersuola è inserita l’ultima evoluzione del FluidRide, sviluppata per offrire ammortizzazione elevata e buona reattività. La speciale mescola in SpEva 55 e l’inserto Clutch Counter situato nella zona del tallone migliorano precisione di passo e stabilità. Altra innovazione degna di nota è rappresentata dalla costruzione FluidFit che caratterizza la tomaia in mesh, migliorando il comfort della calzata e assicurando un fit preciso. Confermati invece dalle precedenti edizioni il sistema ammortizzante Gel inserito sia nella parte posteriore sia in quella anteriore della suola e l’Impact Guidance System estesa a tutta la lunghezza della pianta, così come il supporto Dynamic Duomax nell’intersuola. Disponibile anche in versione femminile, in quest’ultimo caso è stato introdotto un ulteriore differenziale di 3 mm per ridurre la tensione sul tendine d’Achille e migliorare l’efficienza in fase di appoggio e di spinta. alcune date da ricordare // 1993 2009 2008 2012 Un nuovo team guidato dall’ingegner Kayano crea la prima versione Trainer Gel Kayano. Il modello è la sintesi delle ultime tecnologie sviluppate all’interno dell’ASICS Institute of Sport Science di Kobe, in Giappone. Il successo presso il pubblico è immediato e la produzione viene portata oltre quota 47.000 esemplari, fra i quali si contano oltre 14.000 modelli da donna e più di 33.000 da uomo. Esce la versione numero 14 della serie. In questo momento la sua produzione raggiunge l’apice in termini di paia realizzate, con oltre 1.454.000 di esemplari presentati sul mercato. La qualità di questa scarpa è riconosciuta dalla rivista Runner’s World, che la nomina Shoe of the Year. 11 L’anno in cui esce Gel Kayano 15 porta con sé l’introduzione delle prime tecnologie differenziate in base al sesso. Fra queste si evidenziano il sistema Gender Specific Space Trusstic e l’inserto Forefoot Cushioning. Grazie alle sue innovative caratteristiche la produzione supera 1.518.000 di paia: più di 822.000 per la versione uomo e più di 696.000 per la donna. Per il secondo anno consecutivo, la calzatura riceve il premio Shoe of the Year dalla rivista Runner’s World. Con la diciottesima edizione della serie viene introdotto l’External Heel Counter. La produzione conta circa 1.404.000 unità. A queste si aggiungono 480.000 versioni fabbricate impiegando all’interno del mesh filati riciclati e con l’impiego dell’inserto ammortizzante Dynamic Duomax. // ignite Protettiva e ammortizzata, la new entry per la linea trail di Scarpa è dedicata a chi corre sulle lunghe e le ultra distanze. Massimo comfort nell’avampiede, grazie all’inserto rigido in Eva sotto l’intersuola. informazioni di base // PER / Uomo e Donna Collezione / SS 2014 DISCIPLINA / Trail running TARGET / Calzatura da race per le medie e lunghe distanze, trail e ultra trail. Nella versione WMN la struttura è differenziata con un profilo disegnato per seguire la figura del piede femminile I tre punti di forza 1 / Leggerezza, grazie alla tomaia in mesh tridimensionale e all’intersuola in Eva iniettata a media densità 2 / Ammortizzazione e reattività con la mescola in gomma Hdr della suola 3 / Protezione dagli impatti attraverso il design specifico del sistema della suola DIFFERENZIALE / 8 mm PESO / Uomo 305 gr, Donna 265 gr MISURE / Uomo 39-48 Eu (con mezze musure), Donna 37-42 Eu (con mezze misure) Colori / Uomo - blue / silver, green / silver; Donna – azure / silver, lime / silver PrezzO CONSIGLIATO alla vendita / 109 euro colori// la scarpa del mese uomo green / silver blue / silver puntalino // Realizzato in gomma spruzzata, protegge il piede da sassi e detriti e aumenta la durata della scarpa tomaia // Fabbricata con mesh tridimensionale, garantisce elevata traspirazione e leggerezza. Nella parte inferiore è applicato un inserto di supporto in micro-nubuck impermeabile exoskeleton // Scheletro esterno con sistema di fettucce cucite sul tessuto e sull’inserto, assicura un fit preciso e una calzata su misura adattabile a tutte le forme del piede. La tenuta è migliore con un elevato contenimento laterale fodera // Stretch Textile logo // In rilievo realizzato direttamente sullo stampo collarino // In mesh, permette maggiore contenimento del tallone e comfort fettuccia // Facilita l’operazione di calzata dalla minimalista alla strutturata // Il trail secondo Scarpa La nuova Ignite si inserisce fra i due modelli continuativi della collezione SS 2013. Ecco le ultime versioni di Minima e Enduro. La storia di Scarpa testimonia una presenza molto importante nel settore del mercato outdoor invernale. Sulla base della lunga esperienza maturata nello sviluppo e realizzazione di prodotti per lo sport in montagna e motivata dalla volontà di restare a fianco dei propri atleti che non si fermano con la bella stagione, con la SS 2013 l’azienda fondata dalla famiglia Parisotto ha realizzato la sua prima linea di calzature trail. Versatili e funzionali, si caratterizzano per l’impiego di soluzioni e tecnologie pensate per offrire comfort e sostegno. Per la SS 2014, oltre all’introduzione in collezione della nuova Ignite vengono riproposti i modelli Minima ed Enduro. 12 Minima - Per gare e corse sulle brevi distanze, la tomaia è realizzata con una struttura in microfibra termosaldata in mesh 3D. Indicata per utilizzo su sentiero e terreno non estremo, è flessibile, reattiva e leggera. L’intersuola è in Eva iniettata, con fenditure posteriori che offrono maggiore capacità di assorbimento degli impatti. Il differenziale di 6 mm rende l’appoggio più naturale. Il battistrada in gomma Vibram essenziale e leggero è disegnato per non trattenere fango e terriccio. uomo donna RUNNING MAGAZINE donna trail degli eroi - trofeo scarpa // Fra sport e memoria azure / silver lime / silver NUMERO 10 - 2013 inserto anatomico // Inserto in Eva rigida tra l’intersuola e il battistrada per un appoggio più stabile e preciso. È disegnato con una struttura che segue la conformazione anatomica dell’avampiede. In questo modo viene assistita la rullata fino al momento dello stacco e la corsa risulta più naturale e confortevole interSUOLA // In mescola di Eva iniettata a media densità, è molto leggera e reattiva. Grazie al particolare design dello stampo, permette di avere un’ottimale risposta in termini di assorbimento degli urti e ritorno di energia: in fase di appoggio e di spinta il materiale si adatta naturalmente allo stile di corsa e si deforma in maniera mirata solo nei punti necessari Da tre anni è l’evento di riferimento per Scarpa nel settore del trail, ovvero fin da quando l’azienda fondata dalla famiglia Parisotto ha cominciato a porre le basi per il suo ingresso in questo mondo. Sport e memoria sono le componenti che caratterizzano una competizione quale il Trail degli Eroi fin dalla sua nascita e come sottolineato da Sandro Parisotto, ceo Scarpa: “La storia ci aiuta a vivere il presente, ma è il punto di riferimento per il nostro futuro. Grazie a questa manifestazione diamo importanza al nostro territorio e non c’è modo migliore per fare riemergere il sentimento instillato nei nostri cuori dall’esperienza della Grande Guerra sul Monte Grappa che attraverso un momento di sport”. • Anticipando così di un anno la presentazione della prima collezione di calzature dedicata alla corsa off road, l’edizione di apertura di quello che è stato ribattezzato Trofeo Scarpa si è svolta nel 2011. Con partenza e arrivo a Semonzo del Grappa, sono stati 250 gli atleti che si sono sfidati nel corso di una gara emozionante soprattutto al momento del passaggio in Cima Grappa e nelle trincee. Primi a tagliare il traguardo in contemporanea sono stati Mirko Righele e Fabio Caverzan, mentre prima arrivata fra le donne è stata Alessandra Bastesin. SUOLA // Il battistrada è in mescola di gomma HDR, appositamente creata per esercitare un’azione di ammortizzamento dinamica e offrire un grip ottimale anche sui terreni più insidiosi la conformazione dei chiodi // Chiodi sotto l’avampiede con un design dalla conformazione specificatamente pensata per assicurare maggiore aderenza e ottimizzare la trazione Enduro - Pensata per chi corre sulle medie e lunghe distanze, è strutturata e protettiva per uso intensivo sui terreni accidentati. La tomaia è in microfibra e mesh 3D con un’applicazione protettiva in PU. La calzata risulta confortevole e fascia il piede senza costringerlo grazie alla costruzione Wrap Cage e alla ghettina interna. L’intersuola è costruita con due sezioni in Eva a diversa densità ed è dotata di un inserto stabilizzante in PU. Il battistrada è in gomma Vibram a doppia mescola (in foto sotto le quattro versioni in Gore-Tex). uomo donna Chiodi centrali a forma elicoidale asimmetrica, migliorano la stabilità nelle due fasi di appoggio e stacco. La spaziatura permette una facile eliminazione dei residui di terriccio Chiodi posteriori con sezione a forma trapezoidale. Il segmento obliquo offre attrito con il suolo e assistenza durante l’appoggio sul tallone, migliorando la frenata 13 • Dopo il riscontro più che positivo all’anno di debutto, il numero massimo di iscrizioni nel 2012 è stato aumentato a 400, con sold out registrato con diversi mesi di anticipo sullo svolgimento della competizione. Il vincitore della corsa è stato Nicola Giovanelli. Tra le donne è giunta prima Mariachiara Parigi. Un momento di intensa suggestione è stato quello dell’arrivo al traguardo in Cima Grappa accompagnato dai canti del coro degli Alpini Edelweiss. • L’ultima edizione in ordine di tempo del Trail degli Eroi si è svolta lo scorso 29 settembre, ancora una volta grazie all’organizzazione de I Lupi Team che per l’occasione ha deciso di ampliare ulteriormente il numero massimo di iscritti. Oltre 400 trail runner hanno percorso i 46 chilometri del tracciato. Particolarmente emozionante è stato l’attraversamento della scalinata dell’Ossario Militare. Nicola Golinelli è stato il vincitore maschile, mentre quella femminile è stata Lisa Borzani. Al momento delle premiazioni Sandro Parisotto ha così sintetizzato lo spirito di questa manifestazione: “Scarpa è entrata nel mondo del trail running perché crede nei valori di questa disciplina. I concorrenti vivono senza nessun filtro la natura e la montagna. Oggi abbiamo avuto prova della loro forza, dopo che in condizioni meteo quasi estreme tutti hanno tagliato il traguardo con il sorriso. Questo vale più di una vittoria”. Foto: Riccardo Selvatico runner del mese Mariluz Vinas, ultra trailer dominicana, davanti ai media del suo Paese per raccontare l’ultima esperienza al Grand to Grand in America ultra trail in salsa caraibica È stata la prima donna della repubblica dominicana ad aver tagliato il traguardo di una gara nel deserto. E dopo la 100 km del sahara dello scorso anno ha partecipato alla corsa che si svolge nel GRAND CANYON, giungendo prima nella categoria over 50 grazie anche ai consigli di Marco Olmo. • DINO BONELLI Cos’è che te lo fa fare? È la domanda più ricorrente che viene fatta a Mariluz Vinas. Dominicana di nascita ma ferrarese d’adozione, 50 anni portati da trentenne, è la prima atleta del suo Paese ad aver terminato un’ultra marathon come la Grand to Grand: 273 km di corsa in autonomia come la Marathon des Sable, sei tappe nel Grand Canyon americano. Appena rientrata a Santo Domingo dopo la grande fatica statunitense in cui si è classificata decima assoluta tra le donne e prima di categoria, i media se la sono contesa per approfondire molti temi riguardanti un movimento in forte crescita, quello del running dominicano. “ Ho tanta passione per la corsa, voglia di scoprire i miei limiti e spostare la famosa asticella oltre il limite mentale che spesso ci blocca. Ho iniziato a correre solo da sei anni e da subito le 10 km mi sembravano infernali. Poi sono passata alle 21 km e quindi alla maratona. Un giorno ho letto su una rivista specializzata della 100 Km del Sahara e senza pensarci troppo mi sono iscritta. Mi sono preparata in vista del mio obiettivo ma quando è arrivato il momento di andare in Tunisia la gara è stata annullata per ragioni di sicurezza, visto che il Paese era colpito da moti rivoluzionari. La vicenda mi ha un po’ depressa, ma al posto di abbattermi ho continuato ad allenarmi, a fare gare sempre più lunghe aspettando l’anno successivo e finalmente ho potuto correre la famosa gara del Sahara. Come nella corsa, anche nella vita i passi si susseguono uno dietro l’altro e dopo la 100 km a tappe è stata l’ora della 100 km no stop. Mariluz, con uno smagliante sorriso intagliato nella bronzea pelle caraibica, affascina tutti gli 14 interlocutori accorsi alla conferenza stampa prima e i conduttori dei vari talk show radiofonici e televisivi poi. Risponde a domande tecniche ma anche a quelle riguardanti qualche pettegolezzo personale. Per ESPN, nota televisione sportiva statunitense che in lingua ispanica copre anche tutto il Centro e Sud America, racconta proprio la sua ultima esperienza. “ L’allenamento è la parte più dura. Correre da soli per ore e ore, magari la mattina presto o la sera tardi per ovviare agli impegni di lavoro, fare lunghe trasferte per raggiungere le montagne e allenarsi in condizioni simili a quelle che si incontreranno in gara: è molto faticoso, soprattutto a livello mentale. E se non hai la testa, il corpo non ti segue. Se non hai la volontà di andare oltre l’impulso di fermarti a ogni ostacolo, ti blocchi e non vai da nessuna parte. Certe gare le puoi improvvisare, altre no. La Grand to Grand (G2G) è considerata una delle più dure al mondo e nulla deve essere lasciato al caso. Ho curato i minimi particolari grazie anche ai consigli di un super esperto come Marco Olmo. Mi ha spiegato cosa portare e cosa non portare nello zaino, che in una gara in autosufficienza diventa la tua casa per una settimana. Mi ha dato preziosi suggerimenti su cosa e quando mangiare, un’infinità di consigli riguardo a cose che non avevo neppure preso in considerazione e mi ha pure prestato il suo sacco a pelo. È un grande uomo. È stato un onore per me correre con il suo sacco arrotolato sotto il mio zainetto. Per diversi mesi ho fatto un certo carico di lavoro aumentando sempre più il chilometraggio dei miei allenamenti e ho abituato le mie gambe a stare in giro per ore, magari anche solo con lunghe camminate in montagna. Poi, 20 giorni prima della trasferta, sono andata a correre la Run Iceland, una bella gara a tappe di 100 km nel deserto lavico islandese. È molto meno dura della G2G e proprio per questo si è rivelata utile per la rifinitura. Qualcuno le chiede di raccontare un aneddoto interno alla gara. “ Avevo calcolato di spendere circa 2.800 calorie al giorno e in partenza, da regolamento, ne è richiesta una scorta minima di 14.000. Avevo considerato tutto: quanto ingerire durante la gara e quanto da preparare al campo. Tranne il fatto che le sei tappe si corrono in sette giorni, perché per il tappone di 85 km ci sono 48 ore a disposizione, con un tempo massimo per concluderlo di 36 RUNNING MAGAZINE Foto: Dino Bonelli e Pierluigi Benini (Mariluz ce ne ha messe 21, ndr). Avevo lasciato scoperto un giorno. Per fortuna mi sono accorta del problema a metà settimana e ho cominciato a elemosinare viveri tra gli altri concorrenti. Un brasiliano mi ha dato un pacchetto di riso bianco che era molto buono, un’americana una specie di budino alla cannella che non lo era per niente: ma il cibo è cibo e ho mangiato anche quello. Da un italiano ho ricevuto due bustine di zuppa con i noodles che mi hanno riscaldata. Una gara del genere unisce molto i concorrenti, lo spirito di cameratismo cresce giorno dopo giorno: quello che mi è accaduto ne è la bella conferma. Altri speaker, forse abituati alle velocità che si fanno correndo sull’asfalto, si stupiscono dei tempi così lunghi per percorrere certi chilometraggi. “ I tempi dipendono soprattutto dall’altimetria del percorso. Il resto lo fa il calpestio, che qui era quasi sempre di rocce friabili, ghiaioni e sabbia. In molti tratti sui sentieri c’erano anche grosse spine di cactus che avrebbero potuto perforare qualsiasi scarpa e quindi l’attenzione a dove mettere i piedi doveva essere totale, a discapito della velocità. Tantissime salite erano vere e proprie arrampicate in cui bisognava aiutarsi con le mani, e in un paio di casi anche con le corde. Oppure per superare alcune dune di sabbia era necessario mettersi carponi. E nel tappone la notte, molto più fredda di quello che si immaginava in uno scenario infuocato durante il giorno, con il suo buio assoluto ha ulteriormente rallentato tutto e tutti. Altre domande si susseguono per la curiosità di un pubblico che NUMERO 10 - 2013 vede e ascolta la sua connazionale che ha anticipato i tempi di uno sport, il trail running, appena sbarcato sull’isola e ora in pieno fermento. Altri contrattempi? “ Se si esclude che le basse temperature della notte non lasciavano dormire e quindi riposare bene, non ci sono stati grossi contrattempi. Almeno per me che non soffro di piaghe e vesciche ai piedi, il grande problema fisico di queste gare a tappe nella sabbia. Non ci sono animali pericolosi, anche se sentire il ronzio dei serpenti a sonagli a poca distanza dal sentiero, specie di notte, non è molto rassicurante. Ma, come ci è stato detto dagli organizzatori, i serpenti a sonagli ci sentono prima che noi sentiamo loro, e anche se si allertano scampanellando la coda si spostano dal tracciato e non attaccano assolutamente se non per difesa. Io ne ho visto uno, altri concorrenti mi hanno detto di averne visti parecchi. Poi abbiamo sentito l’ululare dei coyote, anche loro innocui lupoidi che temono l’uomo. Mariluz, che con gli occhiali rosa incastonati sui lunghi capelli corvini porta un tocco di femminilità in uno sport apparentemente molto maschile, incita i suoi connazionali a seguire le sue orme almeno nelle gare più corte. E con grande soddisfazione presenta il suo nuovo progetto, che per una volta non la vedrà tra i concorrenti ma nelle difficili vesti dell’organizzatrice: la 100 km del Caribe. Una gara che si svolgerà la terza settimana di marzo 2014 in quattro tappe di rara bellezza nella natura della sua Repubblica Dominicana, con l’amico Marco Olmo come testimonial e atleta da battere. La sfida è aperta e i giornali, le radio, le televisioni e gli sponsor, stregati dalla grande energia e dallo splendido sorriso dispensati da Mariluz, hanno già avviato il conto alla rovescia. 15 focus shop RUNNING MAGAZINE L’insegna è un punto di riferimento per il running a Bologna e non solo fin dal 1976 NUMERO 10 - 2013 scheda tecnica Da sinistra le due titolari Lorella Lucchi e Paola Barioni, insieme al preparatore atletico Fabio Villari Nome: Lucky Sport Sas Indirizzo: via Andrea Costa 176/A Bologna 40134 Telefono: 051.433398 Fax: 051.434795 E-mail: luckysport.snc@libero.it Sito: www.luckysportbologna.it Numero sedi: 1 Titolari: Paola Barioni e Lorella Lucchi Anno di nascita negozio: 1976 Numero del personale: 4 Mq quadrati totali: 150 Mq quadrati calzature: 75 Mq quadrati abbigliamento: 75 Incidenza percentuale running sul fatturato annuale: 80% Numero vetrine: 2 Discipline trattate: running, trail running, walking, triathlon Marchi calzature: ASICS, Mizuno, New Balance, Nike, Saucony Marchi abbigliamento: ASICS, Mizuno, Rohner, Sixs, X Bionic, 2XU Marchi attrezzatura: Polar Marchi accessori: Spenco, Xtenex Servizi offerti: esame posturale Uno su mille Attraverso un continuo aggiornamento nel campo dell’analisi posturale e dei servizi di consulenza, le titolari Paola Barioni e Lorella Lucchi hanno portato Lucky Sport a distinguersi come una realtà tecnica di alto profilo. Al punto da generare un vivace passaparola fra la clientela che è giunto fino alle orecchie di un appassionato d’eccezione come Gianni Morandi. • davide corrocher “Corri, la vita corre rapida e tu corri. La vita passa in fretta e quindi corri. La vita non ti aspetta e allora corri. Vai di corsa e non fermarti più”. Così cantava un giovanissimo Gianni Morandi in una delle sue prime canzoni dal titolo Corri Corri. Che la grande icona della musica italiana fosse legata in modo speciale al mondo della corsa non è certo un fatto ignoto, vista la sua consueta presenza a molti dei più importanti eventi podistici nel nostro Paese e non solo. Ma che la sua carriera da runner fosse, almeno in parte, legata anche a un bel negozio aperto nella sua Bologna forse in pochi lo sanno. Lucky Sport è attivo nella città felsinea fin dal 1976. Con il passare degli anni la realtà fondata da Rino Lucchi, Paola Barioni e Lorella Lucchi si è evoluta mantenendo il passo dei tempi che cambiano. Da punto vendita multi sport si è quindi progressivamente andato definendo come un centro specializzato running, con tanto di allestimento di strumentazione tecnologica per effettuare l’analisi della postura e la prova dell’appoggio sia in fase statica sia in fase dinamica. La prima epoca - Tra coloro che finora si sono rivolti per una consulenza a Paola e Lorella, le uniche due titolari rimaste dopo la scomparsa di Rino, c’è proprio il grande Gianni “nazionale”. La notizia della competenza dello staff del negozio è giunta fino a un appassionato tanto celebre grazie a una reputazione che è stata guadagnata con il tempo, dopo che nel corso degli anni ha scelto di intraprendere in maniera sempre più netta la strada della specializzazione. Come racconta Paola quando ricorda la storia dell’insegna: “All’inizio era un’altra epoca. Erano anni di espansione e il punto vendita che avevamo aperto in tre per assecondare la nostra grande passione per lo sport ben presto divenne un punto di ritrovo per tanti amici. Ricordo che per l’inaugurazione avevamo deciso di organizzare una corsa per coinvolgere tutti: e i grandi premi che avevamo messo in palio erano un maiale per il primo arrivato, un’anatra per il secondo e un coniglio per il terzo”. completo per aiutare chi corre a migliorare la propria tecnica e ottenere benefici fisici. la crescita del running - Fu a ca- Un occhio alle tendenze - I marchi vallo del nuovo millennio che l’impronta del negozio assunse una più marcata caratterizzazione di tipo specialistico. Alcune categorie sportive vennero abbandonate per dare sempre maggiore spazio al running e alle attività affini. La sede nel frattempo era stata spostata in un punto nevralgico della città, a fianco dello stadio Dall’Ara. La mentalità delle due socie divenne ben presto chiara: “Chi corre non necessariamente sa vendere scarpe da corsa. La passione e la pratica non bastano per fare questo mestiere. Bisogna approfondire le proprie conoscenze per valutare le differenze fra un cliente e l’altro”. Fu così che nel 2000 Paola decise di specializzarsi frequentando corsi che le hanno permesso di comprendere come effettuare misurazioni approfondite dell’appoggio e della postura, e di conseguenza di consigliare la scarpa più adatta sulla base degli obiettivi, del peso e delle necessità del podista. Uno specifico database viene inoltre costantemente aggiornato con il profilo di chi effettua una prova in negozio. Al suo fianco, oltre a Lorella c’è attualmente anche Fabio Villari. Grazie alla sua attività di preparatore atletico viene dunque offerto un servizio davvero presenti in scaffale vengono selezionati dopo un’attenta prova del prodotto. La preparazione delle due titolari è anzi riconosciuta a tal punto che con diverse aziende si è creato un rapporto di collaborazione a 360 gradi. Da una parte in negozio vengono organizzati una serie di eventi e di incontri con esperti e dall’altra importanti brand in molteplici occasioni richiedono un parere da esperti sui prodotti in fase di sviluppo. E anche quando si tratta di comporre un quadro del mondo del running attuale, Paola dimostra certamente di sapere il fatto suo: “Questo sport sta cambiando parecchio. 16 Prima tutti avevano come obiettivo la maratona, ora si cercano nuove esperienze più varie e magari anche un po’ più estreme. Il trail è senz’altro una delle pratiche che si consolideranno sempre di più in futuro, proprio perché ci si può muovere in ambienti sempre diversi, in qualsiasi momento e senza mai doversi preoccupare del cronometro”. Un’altra tendenza in crescita che Lucky Sport ha scelto di seguire è quella del triathlon. Lo dimostra l’ingresso recente fra gli altri di uno dei marchi emergenti più interessanti come 2XU. Quanto al minimalismo: “Difficilmente consiglio una scarpa di questo tipo. Per me un runner deve avere una calzatura per l’allenamento e una per la gara. A questo punto diventerebbe davvero difficile suggerire un terzo acquisto”. INIZIATIVE & marketing RUNNING MAGAZINE Per promuovere la sua linea di intimo tecnico, negli ultimi mesi del 2013 mizuno ha avviato una serie di iniziative che coinvolgono negozianti e consumatori NUMERO 10 - 2013 breath thermo accende l’inverno (e il sell out) staff e testimonial del marchio presenti ad alcuni degli eventi di riferimento per il mondo del running e degli sport invernali, come le maratone di Venezia, firenze e la fiera Skipass di Modena. Attività con i punti vendita, clinic e un’importante pianificazione di marketing attraverso stampa e web completano il ricco programma al cui centro c’è la tecnologia brevettata che “genera calore”. • Davide corrocher Nel 2005 venne presentata per la prima volta come una delle novità più interessanti nel segmento dell’apparel termico per la pratica sportiva. A distanza di qualche anno però la situazione in questo campo ha cominciato davvero a “scaldarsi”, viste le nuove proposte introdotte anche da altri mar- che è in grado di generare calore attraverso il vapore acqueo. Un prodotto che si rivela particolarmente interessante per chi corre all’aria aperta durante i mesi più freddi, perché in grado di favorire un aumento della temperatura corporea di circa 2-3 gradi e di garantire un potere calorifico tre volte maggiore rispetto alle fibre naturali come lana e piumino. Ovviamente tali caratteristiche si rivelano altrettanto importanti per tutte le attività che si svolgono in condizioni climatiche difficili e proprio per questo la strategia aziendale messa in atto dal managing del brand si estende su più fronti, sia a livello di presenza agli eventi sia di collaborazioni con insegne e atleti. Tra maratone e winter sport Focus Technology // chi. Mizuno comunque si è fatta trovare pronta a livello prodotto, con l’ultima evoluzione del suo esclusivo tessuto; e a livello di promozione e comunicazione, oltre che di attività con i dealer, per accompagnare il ritorno sul mercato dell’abbigliamento Breath Thermo all’inizio della nuova stagione invernale. Questi capi sono realizzati con un filato prodotto e brevettato dall’azienda nipponica Tra le attività di Mizuno che si sono concentrate in ottobre e che verranno replicate negli ultimi giorni di novembre, sono da ricordare le partecipazioni ad alcuni degli appuntamenti più importanti di questo periodo. Partendo dal mondo del running, nel weekend dal 25 al 27 ottobre lo staff del marchio ha presentato il prodotto al pubblico della maratona di Venezia. Per l’occasione è stato possibile effettuare prova e acquisto dei capi Breath Thermo. Il 22 e il 24 novembre l’iniziativa verrà riproposta all’Expo della maratona di Firenze, questa volta grazie anche a una collaborazione con Red Bull. Ma come si diceva, dal momento che la tecnologia di questo filato si adatta efficacemente a molteplici destinazioni di impiego, si può dire che il brand nipponico recentemente stia riscoprendo una nuova vocazione che lo ha portato all’interno del settore degli sport invernali. La fiera Skipass di Modena, svoltasi dal 31 ottobre al 3 novembre, è uno degli eventi di riferimento in questo senso ed è per questo che Mizuno non si è lasciata sfuggire l’occasione per promuovere Breath Thermo. Grazie anche alla collaborazione con l’insegna Parma Sport, circa 1.000 visitatori hanno potuto effettuare il test del filato o effettuare un acquisto, incentivati anche da hostess letteralmente vestite con finti cubi di ghiaccio che potevano essere indossati anche dai visitatori per una foto ricordo. Per finire, restando sulla neve, degna di nota è la partnership firmata con il celebre freeskier Dimitri Sartor. Attività con i dealer e marketing Sul piano delle attività con i negozianti, Mizuno ha invece programmato una serie di iniziative promozionali al fine di incentivare la vendita al consumatore. Queste attività si svolgeranno nei tre weekend prima di Natale presso 160 I capi BreathThermo sono realizzati con un esclusivo materiale termico che genera calore e fornisce un riscaldamento continuo a chi li indossa. Sviluppato per chi fa attività sportiva all’aria aperta durante la stagione invernale, grazie alla sua particolare composizione e struttura si attiva sfruttando l’umidità corporea prodotta con l’esercizio fisico. Più nello specifico, è un filato che è stato trattato in modo tale da non espandersi. Questa sua caratteristica fa in modo che il calore sia generato grazie all’energia che si crea quando le molecole di vapore acqueo trattenute all’interno della trama del tessuto entrano in frizione. Grazie alla ricerca termografica è stato inoltre realizzato un abbigliamento con caratteristiche specifiche per le diverse temperature che si generano nelle varie zone del corpo. Qui e in alto a sinistra due divertenti immagini scattate a Skipass con alcuni visitatori negozi selezionati. Per ogni acquisto di abbigliamento underwear Breath Thermo, con una spesa minima di 60 euro, il cliente avrà diritto all’omaggio di un marsupio e di una bottiglietta Red Bull. Dal punto di vista del merchandising invece, sempre nel mese di novembre, l’azienda metterà a disposizione dei dealer i propri specialisti per effettuare training al personale riguardante la tecnologia, verifica degli espositori e Dimitri del materiale POP Sartor per l’allestimento all’interno del punto vendita, controllo degli stock di prodotto e indicazioni per il riassortimento. Un ultimo accenno per descrivere l’impegno del brand nel corso di 1. Mantiene Neutro il pH dei capi 2. Traspirazione ottimale per prevenire la formazione di batteri e cattivi odori 3. Assorbe l’umidità e mantiene il fisico asciutto 4. Converte in calore il vapore acqueo generato dal corpo 18 questi primi mesi della stagione invernale va fatto alla pianificazione del marketing. Fino alla fine dell’anno la tecnologia Breath Thermo infatti continuerà a essere in grande visibilità anche attraverso la presentazione sui propri canali web e la campagna stampa che le verrà dedicata all’interno di alcune delle principali riviste sportive, come Correre, Sciare, Sky Style, Sci, Sport Week, 4 Skier e Outdoor Magazine. Virtual Body G1 High Neck Dotato di tecnologia DryLite, assicura ventilazione e asciugatura rapida. Per attività aerobiche come la corsa, è caratterizzato dal design anatomico Dynamotion Fit che garantisce vestibilità precisa e libertà di movimento. La costruzione con cuciture antiabrasione BlindStitch migliora il comfort. PRODOTTI FW 2013/14 Bryton / Cardio 40 // Dispositivo gps specifico per il running, è dotato di sistema satellitare ad alta sensibilità. Le sue principali funzioni sono state progettate per creare programmi di allenamento anche con opzioni di interval training, per raggiungere gli obiettivi prestabiliti e monitorare in maniera rapida i propri progressi. Le sessioni completate possono essere caricate sulla piattaforma www.brytonsport.com per essere analizzate a tavolino nel dettaglio. Il modello è inoltre equipaggiato con cardiofrequenzimetro Ant+ e sensore di andatura. La capacità della batteria arriva fino a 8 ore di durata in modalità training e fino a 14 giorni in modalità orologio semplice. DISTRIBUITO DA // Ciclo Promo Components 0423.1996363 / info@ciclopromo.com Le Coq Sportif/ Linea Cardio // Una collezione dedicata alle donne che cercano capi in grado di garantire elevati standard in termini di vestibilità. Ideali per l’allenamento e tutte le attività aerobiche, sono dotati di dettagli tecnici funzionali pensati per offrire comfort e aderenza, come le cuciture piatte e le bande in silicone morbido. La canotta è fabbricata con tessuto tecnico ed elastane e presenta un inserto in tessuto a rete traspirante. Il reggiseno è incorporato con cuciture piatte. Prezzo consigliato: 39 euro. DISTRIBUITO DA // www.lecoqsportif.com/it Mio Technology / Alpha // Vincitore di un Ispo Award come prodotto dell’anno nel 2013, questo modello è il primo orologio non a strappo ad alte prestazioni, pensato per la misurazione continua della frequenza cardiaca durante l’attività sportiva attraverso appositi sensori ottici. Le prestazioni del dispositivo sono state testate accuratamente nel corso di prove sul campo a velocità pari a 20 km/h. Grazie alla tecnologia Bluetooth Smart è possibile collegare il software al proprio smartphone per la visualizzazione dei dati o ad altri dispositivi per il fitness. È dotato di morbido cinturino in silicone, indicatori tri-color led e display Matrix Lcd. gore running wear / Linea Mythos // Collezione di abbigliamento invernale realizzata soprattutto per correre in condizioni di scarsa visibilità, specialmente nelle ore serali quando le giornate si accorciano. Elemento distintivo all’interno della scelta cromatica di questi capi è la variante colore del giallo neon, che aiuta a rendere più facilmente riconoscibile il runner anche a lunga distanza. Mythos Thermo Lady Maglia fabbricata con tessuto termico per proteggere il fisico dal freddo. Può essere indossata come ultimo strato durante la stagione autunnale o come mid layer sotto la giacca Mythos quando le condizioni climatiche diventano più rigide. Le cuciture piatte assicurano comfort sulla pelle perché evitano le irritazioni. Prezzo consigliato: 89,95 euro. Mythos So Lady Tights realizzati con membrana Windstopper Soft Shell, assicurano un’efficace azione antivento e allo stesso tempo una gestione ottimale della condizione climatica del fisico grazie all’elevata traspirabilità del tessuto. L’applicazione degli inserti in tinta giallo neon e dei dettagli riflettenti consentono di correre in sicurezza anche dopo il tramonto. Prezzo consigliato: 129,95 euro. DISTRIBUITO DA // W.L. Gore & Associates GmbH / 00800.45084508 / GoreConsumerProducts_I@wlgore.com Suunto / Core Brushed Steel // Modello di alta gamma nella famiglia di orologi Suunto, questa inedita versione viene proposta sul mercato a partire da questo autunno. Dedicato agli sportivi e a tutti coloro che praticano attività all’aria aperta, è realizzato con un’elegante cassa in acciaio satinato ed è caratterizzato da un design moderno minimalista e raffinato. Il quadrante presenta una grafica “in negativo” che consente di leggere facilmente le informazioni. Il cinturino piatto in silicone è confortevole sul polso e assicura una durata elevata. Con questa nuova variante si allarga la linea Core, finora disponibile nelle declinazioni Alu, Classic e Crush. Prezzo consigliato: 469,90 euro. Adidas / ClimaWarm+ // Collezione di abbigliamento sviluppata in collaborazione con il testimonial del brand David Beckham. È composta da capi realizzati con un particolare filato di fibre cave che incamerano l’aria per offrire un effetto di isolamento dal freddo e mantenere il corpo caldo e asciutto. La tecnologia ClimaWarm+ agevola la fuoriuscita rapida dell’umidità riducendo sensibilmente il tempo di asciugatura. Si tratta di un’innovazione che è stata accuratamente testata all’interno del Clima Lab, dove i prodotti vengono provati attraverso una serie di esami con temperature fino a -35°C. Grazie a questo tessuto inoltre, l’atleta ottiene benefici anche in termini di leggerezza. Con l’introduzione della fibra di Elastane infine i movimenti durante l’attività non vengono impediti in alcun modo, mentre la vestibilità è precisa e aderente. Energy Boost // L’esclusiva tecnologia ammortizzante Boost è stata sviluppata per offrire un elevato ritorno di energia in fase di spinta grazie alle microcapsule dell’intersuola. Le sue qualità sono state riconosciute anche attraverso prestigiosi premi come quelli assegnati da Runner’s World per il miglior lancio americano e per la miglior scelta in Italia. Dopo la prima apparizione all’interno dei modelli Energy, che a partire dalla stagione FW 2013/14 è disponibile in più varianti colore per uomo e donna, Boost sarà applicata anche all’interno delle calzature adistar e adizero. Per il 2015 si prevede che questa mescola sostituisca il tradizionale materiale Eva in tutti i modelli da running. Applicata in combinazione con la tecnologia Techfit in poliuretano altamente resistente ed elastico della tomaia, offre una calzatura molto confortevole e in grado di sostenere efficacemente il piede durante tutto il movimento. DISTRIBUITO DA // adidas Italia 039.27151 / customer.service@adidas.com Skins / Ry400 // Dedicata agli atleti di peso medio che corrono sulle lunghe distanze e necessitano di una calzatura in grado di offrire stabilità e protezione. La tomaia è fabbricata con struttura Fantom Fit ingegnerizzata ed è progettata per offrire un supporto in grado di sostenere il piede nonostante il peso molto contenuto. L’intersuola con Acteva Lite assicura leggerezza elevata e, grazie all’inserto mediale TBeam, offre grande protezione al momento dell’impatto con il suolo. Le tecnologie Abzorb su tutta la lunghezza della pianta e N2 nella zona del tallone garantiscono un’ottimale risposta in termini di ammortizzamento. Prezzo consigliato: 160 euro. // Cerotto per proteggere i capezzoli dalle irritazioni causate dallo sfregamento dei tessuti. Uno dei problemi diffusi per chi corre e per chi fa attività fisica è proprio l’infiammazione delle zone più sensibili della cute quando queste sono sottoposte a contatto diretto con il capo tecnico. Sviluppata da The-ma srl, questa soluzione è stata realizzata specificamente per i podisti. Si tratta di un tipo di applicazione più morbido e confortevole rispetto ai cerotti tradizionali. Assicura un fissaggio preciso, sicuro e che dura a lungo. Si rimuove facilmente senza danneggiare l’epidermide e senza provocare dolore. // Partendo dalla considerazione che il fabbisogno di ossigeno da parte del fisco varia mentre si sta facendo attività sportiva piuttosto che durante la fase di recupero. Gli esperti del brand hanno trovato 400 punti chiave per applicare la compressione necessaria a sostenere in maniera efficace il recupero, sulla base dei quali sono stati tagliati e sagomati i capi di questa collezione. Questi modelli sono fabbricati con tre tessuti tecnici. Fra questi, il tessuto Skins lavorato sull’ordito, che consente un controllo di compressione ottimale ed elevata durata nel tempo. Le applicazioni di materiale Memori, strategicamente posizionate, accompagnano i movimenti naturali del corpo. Questi prodotti aiutano a prevenire l’affaticamento muscolare, a ridurre l’indolenzimento muscolare a insorgenza ritardata (Doms) e a migliorare il recupero. Le cuciture sulle fasce elastiche sono realizzate per assicurare comfort sulla pelle evitando le irritazioni. DISTRIBUITO DA // Gartner Sport 0471-062313 / info@gartner-sport.com DISTRIBUITO DA // Joker s.r.l. 045.6717240 / joker@joker-sport.com DISTRIBUITO DA // ABC Distribution 0463.422401 /info@abcdistribution.it DISTRIBUITO DA // ABC Distribution 0463.422401 /info@abcdistribution.it new balance / 1260 DISTRIBUITO DA // Amer Sports 0422.5291 - amersports-italy@amersports.com The-ma / Runner Tape 20 RUNNING MAGAZINE Nike / NUMERO 10 - 2013 puma / Scott / Mobium elite // Grazie alla tecnologia Mobius Band, questa scarpa è molto reattiva in fase di spinta e lavora dinamicamente come i tendini. Il telaio è costruito per imitare l’effetto di espansione e contrazione del piede durante la corsa. L’esterno e l’interno della suola lavorano all’unisono con la tomaia per permettere un’andatura naturale. Le Expansion Pods sul battistrada si espandono e si contraggono con il movimento, offrendo migliore ammortizzazione, protezione e flessibilità del supporto. La struttura è stata disegnata dunque per stimolare chi corre ad atterrare sull’avampiede, piuttosto che sul tallone: il risultato sono maggiori fluidità ed efficienza e una riduzione al minimo dell’azione frenante. DISTRIBUITO DA // Puma Italia 02.8939111 / info-italia@puma.com Mizuno / Nakoa Trail Gtx // Correre durante i mesi invernali può costituire una sfida interessante per migliorare le proprie performance e per trovare un diversivo stimolante alla propria routine. Capi e calzature in grado di offrire traspirabilità e calore senza compromettere la leggerezza, materiali impermeabili e inserti riflettenti caratterizzano la collezione che il brand con lo swoosh ha realizzato per i runner che affrontano freddo, cambiamenti temporali improvvisi e oscurità, cercando comfort e sicurezza. Dri-FIT Wool Sayonara Airoon / Runner Speed // Capo interamente realizzato con filato Aquarius, in grado di garantire traspirabilità ottimale e di consentire una rapida espulsione del sudore per lasciare la pelle asciutta. Assicura una vestibilità confortevole grazie alle cuciture piatte all’altezza della vita e al bordo elastico anatomico. A livello dell’anca è inserita una applicazione di rinforzo in spugna, mentre nella zona del polpaccio è dotato di un sistema di compressione graduata che agevola la circolazione rendendo più rapido il trasporto al cuore del sangue venoso. Il piede è fabbricato con una struttura in lana merino, con rinforzi in Profilen Lenzing su punta e tallone che migliorano le capacità di durata del materiale. Gli inserti riflettenti rendono maggiormente visibile il runner durante le sessioni di corsa in condizioni di scarsa luminosità. Glycerin 11 La tecnologia Dri-Fit è stata sviluppata per mantenere il fisico asciutto e in una condizione di comfort elevato, agevolando la fuoriuscita rapida del sudore. Questa maglia è fabbricata con un tessuto misto di lana e poliestere per mantenere il corpo al caldo e garantire al contempo traspirabilità e libertà di movimento. Le cuciture piatte riducono le irritazioni causate dallo sfregamento del capo sulla cute. Disponibile nella versione long sleeve half zip per uomo, v-neck e long sleeve half zip per donna, può essere indossato sia come ultimo strato sia come outer layer. Nike Flash Pack Footwear Demon Sprint Ms // Calzatura dedicata a chi corre in montagna o su ogni tipo di percorso off road tecnico e cerca un modello in grado di offrire reattività e leggerezza. È dotata di una tomaia a due strati in Pu sintetico e mesh, che non presenta cuciture per migliorare il comfort di calzata. La suola è di tipo Trs Sprint Tecnigrip, con l’intersuola in Phylon Eva. Grazie alla placca di propulsione offre una risposta ottimale in termini di ritorno di energia. Il modello è provvisto di plantare anatomico in Eva. Differenziale: 8 mm. Misure: 6 – 12 ½ Uk. Peso: 350 gr. DISTRIBUITO DA // Tecnica 0422.8841 / info@tecnica.it // Novità assoluta presentata da Brooks per la stagione invernale. Questa scarpa è stata realizzata pensando a un prodotto in grado di adeguarsi efficacemente alle esigenze del runner, assicurando caratteristiche di comfort “di lusso” e morbidezza elevata a ogni passo. La tomaia è stata costruita utilizzando materiali innovativi 3D Fit Print, che sostengono la struttura e riducono il peso della calzatura. Per ottimizzare il feeling di contatto con il terreno è stato eliminato il supporto metatarsale, consentendo una transizione fluida e comoda allo stesso tempo. Un ulteriore punto di forza di questo modello è costituito infine dalla selezione di colori freschi ed elettrizzanti e dal suo design accattivante. Peso: 334 gr. Misure: 7-13, 14, 15. Prezzo consigliato alla vendita: 160 euro. DISTRIBUITO DA // Brooks Italia 050.804696 / info@brooksrunning.it Bv Sport / Nature 3R DISTRIBUITO DA // Sport & Tex Lab 030.963353 / www.sport-texlab.it Tecnica / DISTRIBUITO DA // Scott Italia 035.756144 / infosport@scott-sports.it brooks / // Calzatura con intersuola realizzata con l’esclusiva mescola U4ic, in grado di assicurare la stessa reattività e di assorbire efficacemente l’impatto pur essendo più leggera del 30% rispetto all’ap+. La capacità di risposta in fase di appoggio è migliorata dalla tecnologia Wave, disegnata per disperdere l’energia d’urto su una maggiore superficie. Il sistema Smothride della suola, grazie alla superficie maggiormente fluida, favorisce la transizione dal tallone all’avampiede in ogni fase della corsa. La tomaia con costruzione di tipo Dinamotion Fit asseconda il movimento del piede senza esercitare alcuna costrizione e riducendo i punti di stress per una corsa più confortevole. DISTRIBUITO DA // Mizuno Italia Srl / 011.3494811 / info@mizuno.it // È la prima calzatura Scott ad avere impiegato la membrana Gore Tex impermeabile e traspirante. È inoltre dotata di un sistema di allacciatura classica con linguetta a soffietto integrata nella tomaia e tecnologia fast system con blocco rapido. La suola è realizzata con una particolare mescola che la rende adatta ad affrontare diversi tipi di terreno, dallo sterrato alla roccia. Inoltre è caratterizzata da una nuova conformazione dell’inserto dell’intersuola con eRide, progettata per offrire una trazione più efficace e maggiore sicurezza in fase di discesa grazie al tallone più ampio e allungato. Il plantare è in Eva a struttura differenziata. La versione femminile della scarpa è disegnata per seguire la differente anatomia del piede della donna. Differenziale: 11 mm. Misure: uomo 7-13, donna 5-11. Peso: uomo 350 gr, donna 320 gr. Prezzo consigliato: 149 euro. Questa linea di calzature è caratterizzata dalla presenza di inserti riflettenti e di materiali impermeabili che mantengono il piede al riparo dagli elementi. La collezione comprende sei differenti tipi di scarpa: Nike LunarGlide 5 Shield, Nike Air Pegasus 30 Shield, Nike Free 5.0 Shield (in foto), Nike Lunar Eclipse 3 Shield, Nike Zoom Structure Triax 17 Shield e Nike Zoom Vomero 8 Shield. Ognuna di queste è dotata di una particolare stampa che durante il giorno è invisibile, ma quando la luminosità si riduce si accende per rendere il runner più visibile durante le sessioni in notturna. La tomaia è fabbricata con un mesh a tre strati che, pur essendo traspirante, non consente all’acqua di entrare all’interno della scarpa. La linguetta è in mesh leggero e confortevole, con finiture in materiale Dwr. La fodera e il collarino sono rivestiti in lana per offrire maggiore calore. DISTRIBUITO DA // Nike Italia / 051.6115511 / www.nike.com 21 // Questa nuova linea di abbigliamento tecnico è realizzata impiegando un particolare materiale, sviluppato attraverso elevati standard qualitativi per contenere il più possibile l’impatto ambientale del suo processo di fabbricazione. Si tratta dell’esclusiva microfibra Q-Nova di Fulgar, che in occasione dell’ultima edizione di Ispo Munich ha ottenuto il prestigioso riconoscimento di qualità Gold Award. Questo filato è ottenuto attraverso l’impiego di materie prime riciclate per mezzo di un procedimento ecosostenibile e l’intero ciclo di vita, dalla sua composizione alle ultime fasi di produzione, è stato sottoposto a severe procedure di controllo e tracciabilità. Dal punto di vista delle performance infine, i capi in Q-Nova assicurano un’elevata capacità di assorbimento del sudore e comfort ottimale sulla pelle. DISTRIBUITO DA // Bv Sport Italia / 045.8400943 www.bvsport.it RUNNING MAGAZINE Tornati in Europa, con il nostro runner fotografo Dino Bonelli ci spingiamo verso Est per attraversare e immortalare gli inaspettati scorci della Crimea NUMERO 10 - 2013 La terra delle colline blu Il significato del nome Koktebel, città turistica sulla costa orientale della penisola ucraina, sembrerebbe immotivato quando ci si trova a correre sulle ampie distese extraurbane. Eppure nonostante qui a dominare siano le tonalità del grigio, il paesaggio che si affaccia sul Mar Nero offre alla vista uno spettacolo unico e suggestivo. • Testo E FOTO: Dino Bonelli Non so il perché, ma il nome Crimea l’ho sempre associato a una guerra. Tuttavia non riuscendo a ricordare bene la vicenda in questione, prima di pianificare il mio viaggio estivo in quella contesa terra che appartiene all’attuale Ucraina ho voluto approfondire l’argomento. Nel 1854 il conte Cammillo Benso di Cavour, presidente del Consiglio del Regno di Sardegna, inviò un contingente piemontese sotto il comando del generale La Marmora per schierarsi a fianco di Francia, Gran Bretagna e Impero Ottomano (Turchia) sul fronte che le vedeva opporsi all’impero Russo nella guerra d’Oriente. Lo sviluppo del conflitto fu come sempre un misto di battaglie vinte e perse, un intreccio politico di imbrogli e favoritismi, un gioco a scacchi con pedine umane e pezzi d’artiglieria, e la solita inesorabile conta di pedine sacrificate. Al termine si contarono più di 400.000 morti tra tutti gli eserciti, di cui oltre la metà a causa del colera. Forse pur avendone persa un po’ la traccia nei meandri della mia memoria, l’episodio mi è rimasto particolarmente impresso per via del fatto che ha coinvolto i miei corregionali piemontesi. Almeno, questa è la motivazione che mi sembra più plausibile per giustificare la mia associazione di idee. buche sono percorse da pedoni di varie razze accomunati dalla mancanza di gusto nel vestire, da macchine preistoriche dalle linee squadrate, da cigolanti calessi trainati da cavalli e da rumorosi pulmini fumanti. In un ambiente del genere io e il mio compagno di viaggio Simone cerchiamo di allontanarci per andare a correre nella natura. Spesso prendiamo la stradina sul retro del nostro albergo, che si perde nella campagna e si suddivide in una serie di sentieri montani. Un’altra volta fiancheggiamo la carreggiata principale per qualche chilometro verso nord prima di imboccarne altre secondarie, meno trafficate e a volte del tutto deserte. Da qui superiamo un arco metallico che sorregge la scritta del paese prima di svoltare nel nulla. Incrociamo uno dei pochissimi runner sotto questo sole cocente. Una ragazza rossa di capelli, magra, ben abbigliata e sorridente. Più che correre sembra danzare. Passo dopo passo si perde nel tramonto alle nostre spalle. Fuori dal paese - Oggi la Crimea è un paradiso turistico per ucraini e russi, che condividono i piaceri della stagione estiva sulle coste bagnate dal Mar Nero. Un lungo peregrinare automobilistico ci porta da Kiev, capitale dell’Ucraina, a Koktebel nel nord est della penisola. Koktebel, come un po’ tutti i paesoni e le cittadine del Paese, è un po’ disordinato e decisamente caotico. Si riconosce una chiara impronta urbanistica stile soviet. Case di discreta fattura immerse in giardini fioriti sono circondate e asfissiate da enormi e cubici mostri grigi circondati da inferriate arrugginite. Strade disseminate di Il ritorno alla città - L’entroterra di Koktebel, un po’ come tutto quello della Crimea orientale e meridionale, è montuoso. È ricco di vegetazione e ha molte viti da uva nera con cui si produce un discreto vino rosso. La parte nord della penisola invece è una grossa piana, su cui si estende apparentemente senza fine quello che è sopranno- 22 minato il granaio d’Europa. Una giornata nuvolosa in un’estate tanto calda può essere l’invito non previsto per correre senza levatacce mattutine e senza dover rinunciare al relax da spiaggia nel tardo pomeriggio. Il cielo grigio incupisce un panorama già carico di tinte opache, ma il quadro che ne deriva è comunque molto bello e le temperature finalmente umane. Chilometri e chilometri di un running senza una destinazione precisa, fra strade che affiancano le tipiche chiese ortodosse dalle cupole d’oro e fra a sentieri serpeggianti che salgono e scendono sui vari versanti montuosi. Il mare, normalmente azzurro e vivace, senza sole diventa nero, come lo vorrebbe il suo nome, ma resta ugualmente piatto e inaspettatamente molto trasparente. Io corro, fotografo e sudando mi godo il momento. Simone corre anche lui, ma fatica a tenere il mio ritmo e mi impreca per le distanze fuori dalla sua normalità. Tragitti sui 15-20 km di saliscendi continui. Percorsi rurali che ci restituiscono al caos cittadino completamente stremati e fradici ma visibilmente soddisfatti. Le vie di Koktebel sono ora un continuo brulicare di anime tormentate che senza una spiaggia soleggiata su cui sdraiarsi vagano in pena tra i vicoli del centro e le bancarelle della passeggiata pedonale. E dopo la sera comincia la movida, uno dei motivi turistici di grande richiamo, dove la birra e la vodka scorrono a fiumi, le luci dei locali brillano e lampeggiano senza risparmiarsi e la musica fa da colonna sonora alle tante notti brave. Sul prossimo numero // Tra un mese la rubrica Run the world ritornerà nelle povere lande africane, in un Somaliland reduce da guerre e carestie, un paese ai più sconosciuto e non ancora ufficialmente riconosciuto dal resto del mondo, con un paio di corse ovviamente del tutto fuori dalla norma. www.runtheworld.it
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