1, ottobre 2007 - Liceo Porporato
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1, ottobre 2007 - Liceo Porporato
ONDA D’URTO Periodico degli studenti del Liceo ‘Porporato’ di Pinerolo - Anno X, n.1, ottobre 2007 www.liceoporporato.it/studenti/onda/onda_d'urto.htm Un a am gli Sa Indice: Gioia e malinconia La regola del porco Inchiostro avvelenato Una farfalla può urlare pag. 2 pag. 2 pag. 2 pag. 3 Epoca delle. passioni tristi pag. 3 Studenti/insegnanti… pag. 4 Intervista alla Preside pag. 6 Vademecum del sorriso pag. 7 Lasciamoci rapire... pag. 8 a e tt ba t 7 in condotta Don Lorenzo Milani Artisti e campioni Splash L’enigma 1 ro 7 o2 ss e ap /10 , pag. 9 pag. 10 pag. 11 p. 12 pag. 13 rl P al ib al or ert po ins. resp. antonio denanni e àd to ra ll a , tu t B irm o ti c nl Incontro con Alessandra P pg.14 Nascondersi dal sole pag.14 Film Forum pag.15 La musica non si ferma... pg.16 Sono fuori a… pag.16 an a ia g ma l ie tt o ar ssa La giornata più bella pg.17 Chi trova un amico... pag.17 Tutti gli studenti pag.18/19 Lettere alla redazione pag.20 Non imbrattiamo pag.21 Gioia e malinconia Apriamo il primo numero di Onda d’urto 2007/08 con il mondo dei sentimenti e delle emozioni, nel loro risvolto positivo e negativo, di carica distruttiva e rigenerante. Abbiamo incominciato con la malinconia, quel sentimento che ci prende soprattutto all’inizio dell’anno scolastico quando pensiamo alle vacanze finite, al tempo libero perduto, alla bella stagione che finisce, ai giorni carichi di studio e di fatica che ci aspettano. Abbiamo voluto vangare quel sottile sentimento, quella tristezza interiore che ci prende quando una bella esperienza finisce e ci rimangono solo più i ricordi e appunto quel filo di tristezza e di nostalgia, che il pierrot della copertina ci sembra esprima molto bene. Ma a questa abbiamo legato la gioia della vita, raffigurata dal clown, che è sinonimo di risate, di divertimento, di vita che continua… È la gioia per lo stare insieme, per un’amicizia ritrovata, per un obiettivo raggiunto… È la gioia che nonostante le fatiche speriamo ci accompagni per tutto l’anno scolastico. Intorno a questo tema sono nati i vari articoli di apertura: “Vivere il tempo”, “L’epoca delle passioni tristi”, “Gli insegnanti - studenti sono tristi?”, sondaggi vari e citazioni. Ci sono poi le solite rubriche e l’intervista alla nuova Preside, che vi invitiamo a leggere e a commentare. Cogliamo l’occasione per farle gli auguri di benvenuta al Porporato, che estendiamo anche ai nuovi insegnanti e a tutti i primini. La Redazione Inchiostro avvelenato «Una stampa cinica e mercenaria prima o poi crerà un pubblico ignobile» Joseph Pulitzer Arma strategica «La terza guerra mondiale sarà una guerriglia dell’informazione, alla quale parteciperanno militari e civili senza alcuna distinzione » Marshall McLuhan Quarto potere 1 «La vera libertà di stampa è dire alla gente ciò che non vorrebbe sentirsi dire» George Orwell Quarto potere 2 «Nel tempo dell’inganno universale, dire la verità è rivoluzionario» George Orwell Quarto e quinto potere «Il vero potere risiede nelle mani di chi ha in mano i mass media» Licio Gielli Un Presidente ai giornalisti «...è importante che abbiate sempre dritta la vostra spina dorsale» Carlo Azelio Ciampi Per un’informazione onesta «Onesto è colui che cambia il proprio pensiero per accordarlo alla verità. Disonesto è colui che cambia la verità per accordarla al proprio pensiero» Anonimo arabo Responsabilità dei singoli «Quello che accade, accade non tanto perché una minoranza vuole che accada, quanto piuttosto perché la gran parte dei cittadini ha rinunciato alle sue responsabilità e ha lasciato che le cose accadessero» Antonio Gramsci Beppe Severgnini Scrivere secondo la regola del “porco” Dalla “Festa dei maturandi” sono avanzati € 250, che abbiamo versato all’UGI Onlus, a favore dei bambini malati di cancro Scrivere un buon articolo (o tema) è molto facile, basta seguire le regole del “porco”: non nel senso di suino, ovviamente. La sigla sta per Pensare, Organizzare, Rigettare, Correggere, Omettere. 1) Pensare a quello che ci è stato chiesto e che si vuole scrivere. 2) Organizzare: buttare giù uno schemino in 56 punti, dove è chiaro dove si parte e dove si vuole arrivare. 3) Rigettare: scrivere di getto, senza pensarci molto. 4) Correggere: revisionare, levigare. 5) Omettere: qualsiasi testo una volta corretto va asciugato. Tutto quello che non è strettamente indispensabile (congiunzione, avverbi, aggettivi) è dannoso, quindi da togliere: «Se costringi il lettore a rileggere hai perso». Beppe Severgni, L’italiano. Lezioni semiserie, Rizzoli Intervista di Beppe Severgnini su www.liceoporporato.it/didattica/Beppe_Severgnini16.mov Blue e La Musica delle Parole La malinconia mi ha presa per mano e non vuole lasciarmi andare; mi stringe in un abbraccio, un nodo che vela la luce e i colori e che riempie il cuore di inquietudine togliendomi energia. È come un grido che non vuole uscire, che rimane chiuso nell’anima, silenzioso eppure intenso. Un mantello che avvolge ma non scalda. Una lacrima che appare improvvisa. Mi ascolto e cerco di ritrovare la luce, la mia luce. In silenzio. (colonna sonora del post: "Blue Skies" di Eva Cassidy) 2 tta ma g lie a l n o c ania t u t ti 27/10, i n B ir m Sabato er la libertà p rossa Vivere il tempo “Anche una farfalla, se l’ascolti, può urlare” Il trascorrere sempre uguale delle giornate alla ricerca di qualche interesse Silenzio. Affacciandoti alla finestra vedi che il cielo sta per imbrunire: anche se con lo scarto di qualche minuto, dovuto forse a qualche nuvola o alla volontà di qualcuno lassù, esso tramonta alla stessa ora di ieri e, con tutta probabilità, di domani. Sforzati di ascoltare i rumori che vengono da fuori: stesso rombare di motori, e le nuove Panda della Fiat, e i soliti GTT, Cavourese e Sapav. E se provi ad ascoltare i rumori provenienti dalle altre stanze, ti accorgerai di sentire le stesse persone che seguono lo stesso programma di ogni giorno sulla stessa tv. E poi ti ritrovi a fermarti sul tuo letto, in un silenzio illusorio, a pensare alla tua impotenza di fronte alla ripetitività di ogni giornata, a questo scorrere inesorabile del tempo, seppur sempre forse eccessivamente simile nel suo proseguire. Ti rendi conto di come in fondo questa sorta di grande “routine” globalizzata sia un conforto per tutti e tutto, sia una delle poche vere certezze rimaste, seppur fonte forse di frenesia e di ottimizzazione del tempo e quindi anche di eliminazione (quantomeno per la mente) del tempo “libero”, o dedito a pensare. E ti accorgi anche che sia io che scrivo di questo che tu che pensi a questo stiamo uscendo, evadendo dalla routine, infrangendo la grande legge del ripetersi sempre uguale di ogni cosa. Intanto che te ne stai a pensare, nel tuo stereo parte una canzone del 1978 di un tale di Zocca, che canta “E intanto tu continui ad invecchiare, sempre convinto che gli anni migliori debbano ancora venire!” E capisci che quel tale della canzone non vivrà mai i suoi anni migliori, totalmente privato di autonomia da questa Routine devastante che da soli ci costruiamo. Ed intanto hai trovato nel tuo riflettere, nell’analizzare le cose, il tempo ed il suo scorrere inesorabile, una novità. Questa novità ti stupisce, ti lascia perplesso e ulteriormente meditabondo. Ma intanto per oggi ti ha salvato dalla routine. Ed intanto ti accorgi che da quando hai iniziato a pensare è passata almeno mezz’ora ed il sole ancora non è tramontato. E tra te e te pensi che il domani non riesci ad immaginartelo minimamente, che sarà una sorpresa che soltanto viverla renderà straordinaria, e l’immaginarsela prima forse addirittura la banalizza. E così te ne esci per strada a sentire il vento soffiare e ti accorgi che non ci avevi mai fatto caso, ma che anche una farfalla, se l’ascolti, può urlare. E pensi “Che sorpresa continua è questa vita…”. Carlo Guassone I C/Classico L’epoca delle passioni tristi Un libro letto in molte classi del Porporato Uno dei libri che ultimamente ha coinvolto e stimolato la riflessione di molti studenti del Porporato è L'epoca delle passioni tristi, di due psichiatri francesi (Miguel Benasayag e Gerard Schmit). Una delle idee portanti del libro (ispirato nel titolo ad una frase del filosofo Spinoza) è la costatazione di come l’orizzonte temporale e sociale di questi ultimi decenni da futuro-promessa si sia trasformato sempre più in futuro-minaccia. È uno dei mutamenti epocali, di cui la nostra cultura pare non abbia colto il segno e la gravità: ogni «visione ottimistica è crollata. Dio è davvero morto e i suoi eredi (scienza, utopia e rivoluzione) hanno mancato la promessa. Inquinamenti di ogni tipo, disuguaglianze sociali, disastri economici, comparsa di nuove malattie, esplosione di violenza, forme di intolleranza, radicamento di egoismi, pratica abituale della guerra hanno fatto precipitare il futuro dall’estrema positività della tradizione giudaico-cristiana all’estrema negatività», ha detto in un suo commento al libro Umberto Galimberti. L’attuale contesto storicoculturale del mondo globalizzato dallo sviluppo capitalistico è dominato da un potere e un pensiero unico – fondati sull’utile economico – rispetto al quale ogni ipotesi elaborata dal pensiero sistematico occidentale, religioso o laico che sia, appare incapace di costruire alternative. La stessa scienza produce continue e contraddittorie proliferazioni teoriche, di cui resta il trionfo tecnologico che mangia se stesso e noi in una incessante frenesia innovatrice. Ma il libro non si limita a fare un catalogo apocalittico. Gli autori passano alla ricerca di ipotesi di prassi alternative, per resistere alla “tentazione” di “farsi sedurre dal canto delle sirene della disperazione, del lasciarsi avvolgere dalla notte apocalittica”. Di qui le proposte, non tanto di soluzioni, ma 3 di direzioni verso cui procedere, indicazioni pratiche più che teoriche, a livello singolo e collettivo. […] Gli autori sono psichiatri, che però non puntano a scorciatoie in pillole della felicità (Valium) o dell’ubbidienza (Ritalin) per normalilizzare o ridurre il disturbo. La scelta che propongono implica muoversi verso una clinica del legame, nella convinzione che “lo schiavo è colui che non ha legami”, che non ha un suo posto, che si può utilizzare dappertutto e in diversi modi. L’uomo libero è invece colui che ha molti legami… verso la città e verso il luogo in cui vive”. Il legame implica un concetto di libertà e autonomia della persona, opposto a quello fondato “sul dominio”, per il quale “libero è colui che domina”. Non possono che derivarne solitudini armate, paure, tristezze e deliri di onnipotenza. La direzione opposta sta in relazioni che rifondino il senso di una comunità, in cui il rispetto e l’ascolto, il fare disinteressato siano reali e non solo declamati o strumentali alla propria affermazione individualistica. Sono tali relazioni che resistono alle tendenze disgreganti e generano pratiche gioiose e rinnovata energia umana. È nelle relazioni capaci di tale ri-creazione che si trova la base delle “passioni gioiose” (come diceva ancora Spinoza) e dello sviluppo delle “mille e una potenzialità di ognuno di noi”. Miguel Benasayag-Gérard Schmit, L'epoca delle passioni tristi, Feltrinelli, 2004 Le iene al Porporato Gli insegnanti - studenti sono tristi? Rispondono il Prof. Dominique Guillot e Francesco Grimaldi, 5AL NOME: Dominique COGNOME: Guillot Professore di francese NOME: Francesco COGNOME: Grimaldi Studente della 5^ A Linguistico 1. Provi/a ad abbinare alla gioia: - Un oggetto - Un colore - Un libro G. - Un bel piatto di frutta - Il giallo - “Io speriamo che me la cavo” F: - Un orsetto di peluche - Il giallo - Più che gioia divertimento, direi il libro “ Clochemerle”, e come titolo italiano “Io speriamo che me la cavo”. 2. Ora alla malinconia. G: - I fiori - Il grigio - “L’amico ritrovato” F: - Un peluche - Il viola - Non ho mai letto libri particolarmente malinconici 3. Provi a spiegare il vero significato di malinconia. G: La malinconia è un certo rimpianto, la mancanza di qualcosa. F: La malinconia è una forma di tristezza… E’ una serie di cose tristi, inevitabili… 4. Natale: malinconia o gioia? G: Può essere tutti e due, dipende dal singolo Natale. F: Eh gioia ovvio… I regali fanno sempre piacere! 5. Quale esperienza della sua/tua vita rivivrebbe/rivivresti volentieri? G: Altri cambiamenti radicali. / F: I Mondiali 2006. 6. Qual è per lei/ te il periodo più malinconico dell’anno? E quello più gioioso? G: Non posso dire un periodo più malinconico e uno più gioioso, non saprei, sono tutti abbastanza uguali. F: Il più malinconico è senza ombra di dubbio l’inizio di settembre (capirete perché…!). Il più gioioso è ovviamente la fine della scuola. 7. Abbini/a un sentimento ad ogni età della vita: - Infanzia - Adolescenza - Età adulta - Vecchiaia G: - Tenerezza - Rivolta - Tranquillità - …ve lo dirò fra 30 anni!! F: - Ingenuità (diciamo totale rimbecillimento!!!) - Incoscienza - Nervosismo - Pacatezza 8. Come si/ti descrive/i in 2 aggettivi? G: Molto riservato e poi… beh, tranquillo. F: Educato e generoso. 9. Quale cibo le/ti ispira pura gioia? E quale lo/ti rende un po’ malinconico? G: Un cibo??Allora a me piace molto la testa di vitello, “la tête de veau vinaigrette”, ecco un piatto gioia e malinconia! I ceci invece non mi piacciono proprio!!! F: Beh… Le lasagne sicuramente… Ed anche la torta Sacher!! I broccoli invece mi mettono un po’ di tristezza… 10. Il suo/tuo rimedio contro la malinconia? G: Mah, io non ho mai sofferto di malinconia, comunque come rimedio potrei dire che è inutile dare troppo peso alle cose, 4 bisogna quindi saper valutare la relatività delle cose. F: Quattro chiacchiere con gli amici o una partita alla Play Station! 11. Mondiali 2006: gioia o malinconia??? G. Preferirei parlare del Mondiale 98 oppure degli Europei 2000. F. Ah… che gioia!!!! Alla faccia di Zidane… mi spiace per l’altro “collega” intervistato…! 12. Cosa le/ti serve al mattino per iniziare bene la giornata? G: Un bel caffè. F: Qualcosa di dolce e stare almeno mezz’ora nel letto a guardare il vuoto. 13. Il suo/tuo film preferito? G: Mi sono piaciuti molti film, non ne ho uno preferito, dipende dai periodi, se volete un titolo “Arrivederci ragazzi”. F: “L’ultimo samurai”. 14. Qual è il momento più felice della giornata? G: La sera. F: Le 12.40 15. La musica e l’arte sono due metodi di espressione dei sentimenti, quale musica e quale arte esprimono al meglio il suo/ tuo essere? G: Come musica direi il jazz e come arte gli impressionisti. F: Allora… Adoro la musica caraibica (salsa, bachata…). In campo artistico… I graffiti metropolitani. 16. Preferirebbe/preferiresti essere ricco, ma infelice o molto povero, ma felice? G. Togli molto, metti non troppo povero e siamo a posto così! F: Molto ricco e molto felice, anche se i soldi non fanno la felicità… ma aiutano! 17. Lei/tu da solo su un’isola deserta, ma meravigliosa cosa farebbe/ faresti? G: Io da solo su un’isola deserta? Beh, aspetterei altre persone! F: Porterei un po’ di gente, sennò sai che pizza da solo!!! 18. Un tale diceva che “la malinconia è la gioia di esser tristi”, cosa ne pensa/i? G: Sì, non ha tutti i torti. F: Cosa aveva bevuto!?! 19. Il concetto di viaggio è da sempre paragonato al tema della gioia, ma soprattutto della malinconia, quando lei/tu viaggia/i quale sentimento predomina? G: Quando viaggio direi che predomina la gioia, la soddisfazione. F: La gioia, perché quando parti sai che andrai a divertirti in vacanza e quando torni rivedrai i tuoi amici. 20. Cos’è più fastidioso, un lancinante mal di testa o un profondo senso di malinconia? G: Non ho quasi mai mal di testa e non soffro di malinconia, quindi non potrei dire. F: Un profondo senso di malinconia. 21. Il primo proverbio che le/ti passa per la testa. G: Più che il primo che mi passa per la testa, vi lascio quello che preferisco :”Quando ciascuno fa il suo mestiere, ogni cosa va a dovere”. F: A lavare la testa dell’asino si perde l’acqua ed il sapone. 22- In quale epoca storica vorrebbe/vorresti vivere? G: Ma mi va benissimo la seconda parte del XX secolo! F: Nel Medioevo, mi piacerebbe diventare un cavaliere che parte per una crociata contro gli infedeli. Segue a pag. 5 Sondaggio... “Cosa fate nelle giornate tristi per risollevarvi il morale?” Ecco la risposta di alcuni ragazzi del nostro Liceo... * Non si può dire...! No scherzo, sicuramente la musica è la miglior soluzione... Quindi canto fino a rimanere afona! * Ascolto musica... Esclusivamente punk!!! * Mangio cioccolata fondente all’arancia. Garantito antidepressivo =) * Chiamo un’amica o ascolto musica * Affogo tutto nella Nutella!! * Dormo, dormo... e dormo ancora! * Nanna, peluche e tante lacrime * ... Ecco, ditemelo voi! Comunque, ascolto musica o parlo al telefono con un’amica o con il mio boy... * Prendo lo scooter e vado in piazza dal mio tipo... Cos’altro? * Metto le mie canzoni preferite a palla... E in casa tutti sanno che mi devono lasciare in pace!! * Dormo e gioco alla play * Boh... Di solito si esce con gli amici, quelli veri... E poi si ascolta musica che ti fa scoppiare la testa... Se no mi arrabbio a morte con qualcuno... In modo da avere una ragione nella giornata... Se no si chiama Micaela... * Corro fino a crollare con l’mp3 a palla nelle orecchie * Vado in palestra a fare spinning mentre ascolto musica a palla (e magari butto un occhio a quel tipo troppo bello che c’è in sala ;-P) * Vado in cerca di coccole, di sorrisi, di abbracci e soprattutto di risate! * Ascolto musica (es, Mr Brightside... è stupendo!); esco con il gruppo che mi tira su il morale (azz se me lo tira su); oppure mi rileggo le milioni di frasi sulla vita che ho scritte in camera (azz quante ne so); mi sfogo giocando a basket; chiamo le persone a cui voglio più bene, mi basta sentire la loro voce allegra e tutto va meglio; per ultimo mi mangio una tonnellata di “Rise Krispies”!!! Stra-buoni!! E poi per ogni giornata c’è il suo rimedio...! * Io ovviamente gioco a pallavolo fino a quando stramazzo a terra e se non posso vado a farmi un giro in collina con il mio cane!! Se piove è bellissimo camminare sotto la pioggia! Oppure cucino muffin o una cena superLe iene… segue da pag.4 buona per i miei!! 23. Dovesse/i recitare in un musical, Non so perché ma io trovo che nei quale sceglierebbe/sceglieresti? momenti più tristi G: Penso “Grease”. F: … “Notre Dame de Paris”, è l’unico la cosa migliore è stare soli... Poi c’è che conosco! chi cerca amici o 24. Frasi a completamento. cos’altro... Basta - Carpe… - Cogito… - Mens sana che alla fine funin… - Trentatre trentini… zioni no??! G: - Diciamo diem. - Donc je suis. - * Ogni volta che sono triste vorrei Corpore sano. - Questa non la so, però se me la scrive- farmi una passegte ve la posso leggere e voi mi registrate giata con il mio cane... Peccato che almeno vi faccio ridere di sicuro! F: - Diem. - Ergo sum. - Corpore non ho un caneeee! Uffa! Ecco ora sosano. - Entrarono in Trento tutti e trentatré no triste!! E cosa faccio?? Non so! trotterellando. Mi chiudo ad a25. Studenti: gioia o malinconia? scoltare la prof...!! G: Gioia. Comunque quando sono triste di solito 26- Insegnanti: gioia o malinconia? sto in camera mia a F: Un bel misto diciamo. Beatrice 4BL piangere ascoltan5 Bagno do alcune canzoni tristissime che mi di fanno ancora stare più male!! Sono un Nutella po’ masochista!! Eh eh! Ma così almeno mi sfogo del tutto!! * Cosa faccio in una giornata triste?... Bella domanda! Non so bene cosa faccio quando sono triste... (a posto siamo!!) Beh, credo dipenda dalle volte. A volte anch’io faccio la Masochista, mi metto le cuffie nelle orecchie e alzo al massimo il volume di “Sere Nere”!! Ma solitamente cerco di non dare a vedere che sono triste e mi circondo dei miei amici. E poi W la cioccolata fondente!! Oviusly!! * Gigi D’Alessio vi dice qualcosa? Ecco se sono triste non evito di stare peggio! Che furba! Credo che sia normale... Tante lacrime poi ti prende lo scazzo e ad un certo punto eh... Beh, io vado in piazza dai miei amici che sono talmente idioti che a quel punto la tristezza ti vien per quello! Magari una birra e una siga? No, tanto passa! * È uno strano destino quello della malin* Beh... Quando conia. Prende anche se hai tutto. Il viso non sono triste... ehm... mostra segni di sofferenza: è meglio una Mumble, mumble... febbre che costringe a rimanere a letto maAllora, all’inizio sto per ore in silenzio lati. Se sei triste e stai soffrendo, dentro, sul mio letto a guar- nessuno capisce, nessuno ti crede; tutti pendare in un punto sano che sia un posa, uno strano modo di fisso senza pensare mettersi in mostra. (Romano Battaglia) * La malinconia dagli oscuri occhi, triste a niente... Poi ascolto canzoni tristissi- compagna. (William Shakespeare) * La malinconia è la felicità di essere me per sfogarmi del tutto, rileggendo i triste. (Victor Hugo) messaggi più belli * La malinconia, sempre inseparabile dal delle persone più sentimento del bello. (Charles Baudelaire) care e poi alla fine * Un desiderio di desideri: la malinconia. faccio la solita tele- (Lev Nikolaevic Tolstoj) fonata di un’ora alle * Il lato diabolico della malinconia è amiche più amiche quello non solo di far ammalare le sue vittiche si possono ave- me, ma anche di renderle presuntuose e re... Loro sanno miopi, addirittura quasi superbe. Si crede di sempre come tirarti essere come Atlante che da solo deve regsu il morale!!! * Quando sono tri- gere sulle proprie spalle tutti i dolori e gli ste devo stare alme- enigmi del mondo, come se mille altri non no per un po’ da sopportassero gli stessi dolori e non vagassola, così mi depri- sero nello stesso labirinto. (Hermann Hesse) mo ancora di più... Proverbi italiani [modifica] Tipo ascoltando * Cento ore di malinconia non cacciano musica da tagliarsi un quattrino di debito. le vene, e pensando * Letizia grande e gran malinconia, conai più bei momenti con gli amici o con finano ambedue con la pazzia. * Malinconia non paga debito. le persone che mi * Meglio povero e allegro, che ricco e vogliono bene e a cui tengo molto... malinconico. Non riesco a tirarmi * Né di tempo, né di signoria, non ti dar su il morale, dopo malinconia. un po’ la tristezza * Nella buona compagnia, non ci sta mapassa da sola. O se linconia. no chiamo un’ami* Para via la malinconia, e quel che ha ca e sto con lei al da essere convien che sia. telefono per otto * Val più un'ora di allegria che cento di ore...! malinconia. GAB Citazioni e proverbi sulla malinconia RATO PORPO NEWS Intervista alla nuova Dirigente Scolastica La Prof. Maria F. Amico, nuova preside del ns. Liceo, ci parla di sé, ci espone i suoi obiettivi ed iniziative. Ci racconti di sé e della sua vita nel mondo della scuola. È una lunga storia che inizia con gli studi magistrali e il diploma di maestra, prosegue con l’iscrizione all’Università di Palermo (allora io abitavo ad Agrigento). Ma l’avventura vera e propria comincia con un concorso magistrale a Torino, che ho vinto e mi ha introdotto nella scuola come docente. Ho incominciato a insegnare nei primi anni ‘70 in una scuola elementare alle Vallette di Torino, dove ho fatto un’esperienza molto bella e ricca sperimentando le nuove teorie educative che mi hanno fatto capire che cosa significa insegnare e rendere lo studente protagonista. Nel frattempo mi sono laureata, ho fatto ancora per alcuni anni la maestra, con tanti corsi di aggiornamento e sperimentazioni didattiche. Ho sostenuto il concorso direttivo che ho vinto e da lì ho cominciato con il primo incarico direttivo alla scuola di Paesana, poi sono stata trasferita a Rivalta-Tetti Francesi, a Villar Perosa per 13 anni all’Istituto Comprensivo e infine il Liceo Porporato. Una carriera lunga, con tante esperienze diverse, tante scuole, tanti insegnanti, tanti studenti. Come è stato il passaggio dalla scuola elementare e media a questa nuova realtà delle superiori? È interessante vedere lo sviluppo educativo di una persona dai 3 anni fino ai 19 anni. È bello vedere uno studente che tu hai conosciuto a 3 anni, ritrovarlo a 15/16 e seguirlo fino alla maturità. Al Porporato ho incontrato tanti ex studenti della materna, dell’elementare e delle medie di Villar quindi mi sembra di continuare un percorso iniziato alcuni anni fa. Un percorso di continuità umana, di apprendimento e professionale che mostra la ricchezza dello sviluppo della persona. Che impressione ha avuto del Porporato? È una gran bella scuola, molto interessante nei percorsi di apprendimento, nei curricoli. È una scuola accogliente, dove si respira un buon clima umano e professionale. È anche una scuola complessa, ma l’aspetto positivo della complessità sta proprio nell’avere al suo interno tante risorse e tante possibilità. Quali obiettivi si pone per la sua dirigenza? Gli obiettivi non possono essere solo miei perché un dirigente scolastico lavora sempre in squadra. In parte sono gli obiettivi che l’istituzione stessa porta avanti come finalità: quindi il compito primario è quello di fare una buona scuola, di guidare i ragazzi a raggiungere i loro obiettivi di maturazione, di apprendimento e di sviluppo. È molto importante che gli obiettivi della scuola siano condivisi. Per questo la prima scommessa è quella di definire insieme al gruppo dei docenti, del personale amministrativo, degli studenti stessi e dei loro genitori quelli che sono gli obiettivi di tutti, gli obiettivi condivisi. Inoltre, la mia idea di scuola (come d’altronde nella vita) è che si possono sempre trovare dei margini di miglioramento. Quindi un’idea migliorativa di 6 quello che già esiste, che è già buono. Legato a questo discorso, ha già individuato qualcosa che non va e che vorrebbe cambiare o comunque migliorare? Cambiare no, ma migliorare sicuramente sì. Per esempio a me interesserebbe migliorare tutto il percorso dei recuperi degli apprendimenti, mi piacerebbe che i recuperi fossero utili a migliorare la situazione individuale dei ragazzi e che i debiti fossero colmati per davvero. Ovviamente questo lo si può fare lavorando insieme, insegnanti e studenti. I ragazzi hanno un ruolo molto importante nel recupero dei loro debiti formativi. Sono loro i soggetti del recupero. Qualche sogno nel cassetto? Potrei dire la pensione (ride), visto che sono molti anni che lavoro nella scuola e penso di meritarla. Il mio sogno nel cassetto è in realtà, dal punto di vista professionale, quello di fare una scuola vera, autentica che faccia entrare le persone in relazione e le metta in movimento, permettendo dei percorsi di crescita personale a coloro che la vivono. In realtà sono stata così fortunata che in parte queste cose le ho realizzate e quindi non sono più solo un sogno. Lei ha fama di preside esigente e anche un po’ fiscale. Che cosa ci dice in proposito? La stessa serietà che si chiede agli altri prima di tutto bisogna chiederla a se stessi. È la stessa serietà che ci dev’essere nell’assumere i propri impegni di lavoro o di studio, la responsabilità e la professionalità rispetto al proprio ruolo, in qualsiasi ambito della società. Credo che sia un requisito indispensabile. Né si può far finta di essere bravi cittadini, bravi studenti, bisogna esserlo per davvero, è una questione di coerenza personale. Il mio lavoro consiste, in parte, nell’attuazione di norme e le norme limitano e tutelano allo stesso tempo. Un’abitudine alla legalità è una buona formazione per tutti, un buon esempio e un buon modello anche per i ragazzi, perché se noi non rispettassimo le regole per primi che esempio daremmo? La nostra è tra le poche scuole superiori di Pinerolo che non fa il ponte dei santi, che cosa ci dice in proposito? Non saprei dire esattamente i termini di questa questione e del perché alcune scuole hanno deliberato cose diverse. È una situazione ereditata, che ho trovato al 1° settembre. Prometto solennemente che l’anno prossimo ci coordineremo con le altre scuole per un calendario comune a tutti gli istituti del territorio. Per finire… come le sembra il nostro giornale scolastico? È molto interessante e carino. Spero veramente che questa esperienza continui perché è ricca e viva. È molto bella. Sara Perro 5B L L’intervista alla Preside è anche on line all’indirizzo http:// www.liceoporporato.it/didattica/video_interviste.htm Vademecum del sorriso☺ Ricordatevi… 1) Un sorriso può valere molto più di 1000 parole! Quindi se qualcuno vi sorride non dovete fare altro che sorridergli anche voi; 2) La giornata vi sembra triste? Datele un tocco di colore usando abiti colorati. Vi sentirete meglio; 3) Quando siete travolti da una catastrofe, innanzitutto accertatevi che sia realmente tale, ponendovi la seguente domanda: “Ma è davvero importante?” Nel 95% dei casi, la risposta sarà no, perciò non fatevi rovinare l’umore da pensieri inutili! Nel caso la risposta fosse sì, non dovete assolutamente cedere al panico: affrontate la situazione di petto e guardate il lato bello o quello buffo. Se le due cose non funzionano, beh allora mi dispiace dirvelo ma ve la siete proprio cercata!!! 4) Se proprio non avete voglia di sentire “ciarlare” la prof, incollate sul diario le foto che ricordano i bei momenti, oppure le frasi di libri e film che più vi hanno colpiti, o le barzellette sui carabinieri, che vanno ancora di moda e non stufano mai; o ancora gli ingredienti della cassata siciliana (bbbuona!!) mangiata quell’estate in Sicilia, con nonna dietro che vi minacciava col cucchiaio dicendovi “Mangiachetifabbene!!”, ma per colpa della quale avete preso 5 chili in 2 giorni... Insomma, il diario è fatto per essere “farcito” di ricordi che vi aiuteranno a far passare più in fretta la scuola; 5) Se anche oggi non avete voglia di alzarvi dal letto per andare a scuola, pensate alla paninara: cosa ne farà di tutti quei panini, focacce, pizze e merendine, che solo a guardarle ci riempiamo di ciccia e brufoli, ma che stuzzicano da impazzire??! Lei aspetta solo voi!! 6) Se siete tristi e malinconici, assolutamente non circondatevi di ricordi tristi e malinconici!!! Per favore, non fatelo!!! Potreste stare decisamente peggio!! E non date retta a chi dice che ascoltare canzoni tristi e malinconiche in questi casi fa bene: piuttosto, se non riuscite a fare a meno di ascoltare qualcosa, concentratevi su cantanti spiritosi e vitali... Capito??!?!! Spiritosi e vitali!!! Non malinconici!! Spiritosi e vitali!!! 7) Ricordatevi: il cibo (a patto che sia buono) fa bene alla salute! E all’umore!! Non abbiate paura di ingrassare. Se mangiate con moderazione (e responsabilmente) appagherete lo spirito e non vi spaventerete di fronte alla bilancia; 8) La tv vi annoia? Cambiate canale! Oppure (professori, lo sto facendo per voi!!!) leggete un libro. Avete mai pensato alla “Divina Commedia”? NO, la “Divina Commedia” NOOO!!! Non fatevi ingannare dal titolo! (Scusate professori ma sto cercando di far passare la malinconia, non di provocarne altra!!) Quindi cercate un libro divertente e brillante; 9) Vostro fratello/sorella è una peste? Sorridete! Pensate a quei poveri animatori che si “spupazzano” bambini dolci e gentili come lui/lei per tutta l’estate. Fate un’opera di bene: risparmiate questo supplizio a quei poveri (e sottolineo poveri!) animatori!!! 10) Se dopo tanti sorrisi (almeno spero...!) continuate a sentirvi tristi, le possibilità sono due: o non avete letto bene, quindi necessitate di una visita oculistica urgente; oppure avete seriamente bisogno di un amico!! E se un amico solo non vi sembra sufficiente, allora avete bisogno di due amici. E se neanche due amici vi sembrano abbastanza, cercatene un terzo. Ma se neanche tre vi bastano, forse dovreste provare a pensare un po’ di meno a voi stessi e un po’ di più a chi vi circonda, a chi per esempio di amici non ne ha nemmeno uno. Magari dopo riuscirete ad apprezzare di più la vita! E soprattutto a sentirvi meno tristi!!! Alla prossima, e tanti sorrisi a tutti ☺ Gabriella, 4BL Grazie Mamma! Alcuni ringraziamenti del blog graziemamma Grazie Mamma, Perché hai lasciato la lavatrice accesa con l'oblò aperto e ora in camera mia c'è Sampei che pesca le trote.. (inviato da Chiara). Grazie Mamma, Perché ti preoccupi per me che devo partire per il Giappone,.. Tanto da triturarmi i cosiddetti sempre con le stesse identiche domande da due mesi a questa parte (tipo: ma riuscirai a cucinarti? Ma in Giappone esìstono i dolci? Ma in Giappone i supermercati esistono? Ma i giapponesi hanno il bagno in casa? Ma 350 magliette ti basteranno per 6 mesi?) (inviato da esiliogiapponese) Grazie Mamma, Perché fa domenica mattina decidi di pulire camera mia... Ma non potresti aspettare che mi svegli prima dì passare l'aspirapolvere? (inviato da FeroX) Grazie Mamma, Per avermi fatto diventare tutte le mutande rosa, se riuscissi anche a fargli apparire la scritta "Roberto Cavalli" potrei farti un regalo, ..(inviato da kilt) Grazie Mamma, Perché ogni volta che entriamo in un negozio per comprare qualcosa per me, con la commessa ci parli tu, decidi tu cosa mi piace e cosa no, che cosa mi sta bene e cosa no. E alla fine aggiungi anche un "Su tesoro, ringrazia la signorina che è stata così gentile". Mi commuove il senso di protezione che provi per me, la tua bambina, anche se sono sposata da 5 anni e ho un figlio di 2. .. (inviato da anonima) Grazie Mamma, Perché a 26 anni ho ancora il terrore che, in caso di incidente stradale, i paramedici prima di curarmi mi controllino le mutande e, se sono sporche, mi lascino morire dissanguato sul ciglio della strada, facendo ironici commenti su come mi hai allevato... (inviato da crazy borse) A cura di Beatrice, 3A Soc 7 Lasciamoci rapire dai sogni nel cassetto In un numero di “Onda d’urto” uscito negli ultimi anni il tema affrontato è stata l’utopia. Come detto allora il termine deriva dal greco e uno dei possibili significati è “luogo bello”. L’utopia è quindi un luogo, diverso per ciascuno di noi, in cui ci sentiamo bene perché tutto è conforme ai nostri desideri e ai nostri sentimenti. Nella vita, molto spesso, ci troviamo immersi in una malinconia che ci impedisce anche solo di sorridere. In queste situazioni la via d’uscita è solo il chiudere gli occhi e spalancare le porte del mondo perfetto che vive in ognuno di noi. C’è chi lo chiama utopia e chi sogno nel cassetto, chi lo vive solo come un mondo fantastico e iperuranico e chi invece come una passione reale. C’è chi vola sulle ali della fantasia e chi sulle note di Tchaikowsky, chi imprime le sue emozioni su infiniti fogli, chi su note. Quando non sei più su questa terra, quando la malinconia è dimenticata, allora tutto va per il verso giusto, tutto è come vorremmo che fosse. Nulla può impedirci di sognare, di aprire il cassetto dell’anima in cui sono celati i nostri desideri e quindi nulla ci può dare lo stesso conforto. Trovo che il posto della nostra gioia sia interno a noi, nel nostro cuore; quando, dunque, il mondo sembra un quadro dalle tinte fosche e sopente, quando il cuore è gonfio di tristezza, di noia, di tutto ciò che vorremmo non dover provare, allora bisogna aprire il magico cassetto e la- sciarci rapire. Allora tutto ci apparirà di nuovo bello e gaio, come se una pioggia leggera cancellasse il grigio, la coltre di nubi e il sole tornasse a splendere su un mondo dai fulgidi colori. Il periodo in cui viviamo, l’adolescenza, è una trappola di stress e malinconia. Il dolore diventa consueto e non si ha più il coraggio e la forza di a prire il viso in un sorriso. È questo però il periodo delle più grandi gioie e dei più grandi sogni. Neanche quando tutto sarà nero e opaco dovremo smettere di sognare perché è ciò che ci rende vivi e che ci dà il coraggio di andare avanti e di non cedere davanti alla vita. Sogniamo, ognuno a modo suo, ognuno nel modo giusto di farlo e viviamo delle nostre emozioni e sensazioni, viviamo della voglia di trasformare la tristezza in gioia, la noia in riso e il sogno in realtà. Gaia De Marchi II B classico La ricchezza nella povertà Un bambino, la miseria attorno a lui, la semplicità di una vecchia casa, ma il calore nel suo cuore, la gioia di vivere testimoniata da quel sorriso che ha sulle labbra… Rievocando questa semplice, ma significativa immagine veniamo a trattare temi molto più profondi e ai nostri giorni sempre più eminenti: la povertà abbinata alla gioia, contrapposta a uno sviluppo caratterizzato da un senso di insoddisfazione e tristezza. Sembra un’utopia, sembra che queste descrizioni siano state scambiate, invece la realtà è questa. La società occidentale, sempre più chiusa in se stessa, riceve con stupore immagini provenienti dai Paesi più poveri del mondo, in cui vediamo ritratte persone, famiglie, ma soprattutto bambini che, pur non avendo niente, hanno in realtà molto: sono felici, amano la vita, gioiscono per le cose più semplici, conoscono il vero valore di ogni gesto e sono in grado di guardare oltre le apparenze. Proprio perché in queste società vi è la mancanza di beni materiali, di oggetti inutili, di lusso sfrenato, le persone riescono ad apprezzare di più la semplicità e le cose più umili, che per il mondo occidentale sono banali e scontate; nei Paesi meno sviluppati non si dà niente per 8 scontato, neanche il significato della vita è scontato. La civiltà sviluppata invece si ferma all’apparenza, ha ogni cosa, eppure non è niente. E’ possibile comunicare in tempo reale con tutti in tutto il mondo, ma si rischia di perdere e dimenticare i gesti più semplici: un saluto, un abbraccio, un sorriso… Si può addirittura cercare la propria anima gemella su internet, ma l’amore, il vero amore dov’è? Si possono comunicare i propri sentimenti online, ma alla fine ci si scorda di metterli in pratica e di viverli veramente. Ma perché si sta giungendo a questa situazione? Non ce ne rendiamo neanche conto, ma quello che abbiamo non ci basta mai, non sappiamo più accontentarci. Ecco allora che si sviluppa un senso di tristezza, di vuoto o semplicemente di indifferenza verso la vita, verso ciò che ci circonda, rimaniamo quasi chiusi in noi stessi, nel nostro mondo. Abbiamo tutto, però vogliamo di più! E una volta che avremo raggiunto quel di più, saremo soddisfatti? O si ricomincerà da capo? Viene spontaneo allora chiedersi cosa significhi davvero essere felici: gioire del poco che si ha o cercare di avere sempre di più? Chi ha dunque la vera ricchezza? Noi o quel bambino? Bea 4^B/L 7 in condotta “7 in condotta”, la rubrica che raccoglie le imprese scolastiche degli studenti e le note dei professori che le hanno descritte. Pubblichiamo solo le migliori!!! Naturalmente le note sono “autentiche”. Sono riprese dal blog http://www.notadisciplinare.it. Ridere con moderazione!!!! L'alunna C. R. dà fuoco al diario di una compagna durante l'ora di economia aziendale. Mi duole informarla che sua figlia A. B. oggi si è rivolta a me con aria di sfida, inoltre si rifiuta di riferire le assenze e di consegnare il libretto. Gradirei parlarle. La IV L s'è barricata in classe chiudendo la porta con cattedre e banchi, dopo di che hanno iniziato a giocare a freccette con le forbici usando come bersaglio la lavagna. Per la cronaca ha vinto L. M. Sospendo l'intera classe per una settimana. La Preside e il consiglio d'istituto. Sospendo l'alunna B. P. perché a San Valentino mi ha regalato una scatoletta di viagra. Gli alunni F. P. e L. M. esaltano il difetto della lunghezza del mio naso sostenendo che sono il fratello segreto di pinocchio. Chiedo provvedimenti. Ho sorpreso gli alunni K. C, G. D, G. D, L. F, D. F, M. G, L. M, L. M, M. M, F. P, A. R, A. S, J. W a giocare allo Strip Poker durante la ricreazione fumando come dei drogati e giocando a puntate di 100 euro. Chiedo provvedimento urgenti. Durante l'ora di artistica, mentre ero a fare delle fotocopie, alcuni alunni hanno imbrattato la lavagna, altri hanno messo a cuocere i pop-corn nel forno dell'argilla mentre altri si divertivano a tirarsi delle spugne con della tempera, chiedo seri provvedimenti per la classe. L'alunna G. D. arriva a scuola con cui si poteva intravedere il suo ben di Dio. una minigonna cortissima e un gilet attillato da Durante la lezione, M. B. entra in classe vesticantando ed offendendo in modo "burlesco" gli davano la mance, se ne è andato ringraziantroppo stordita da ciò che stava accadendo per to da giullare con relativo cappello e ballando, gli studenti della classe che lo applaudivano e domi per il tempo che gli avevo concesso, ero dirgli qualsiasi cosa. Poco prima della fine delle lezioni, durante lo scompiglio generale Francesco U. e M. B. sono sgattaiolati nell'ufficio del preside accendendo il microfono e urlando a tutta la scuola: "Popolo Italiano! Questa orrenda dittatura è finita ed adesso fuggite finché siete in tempo!". Purtroppo prima che qualcuno riuscisse a fermarli sono fuggiti dalla scuola con gli alunni che cantavano l'inno italiano in sottofondo. "Giustifico mio figlio V. Carlo per l'assenza fatta nel giorno 11/08/2007 per il seguente motivo: Non ha voluto venire a scuola perchè aveva un brufolo grosso quanto una ciliegia in fronte. Cordiali saluti." "Durante il cambio d'ora essere ascoltate su tutto il pia- T********a emette urla BESTIALI tali da no" "L'alunno M****** , durante schema tattico di una partita l'ora di italiano , preferisce studiare lo di calcio" A cura di Giacomo 1B Cl 9 SUPPLEMENTO D’ANIMA Dibattito sulla spiritualità (by Irene) Quarant’anni fa moriva un uomo che ha rivoluzionato la scuola italiana Don Lorenzo Milani: «I care» ti dicono: "Oh, il suo povero figliolo non può neanche andare al cinematografo o prender moglie o prendere il sole e deve avere delle buffissime gambe bianche” gli devi dire: “No, non è che non può. Non vuole. Non è libero di non volere?”». Nel 1943 entra in seminario e nel 1947 è ordinato sacerdote. Per 5 anni è Quarant’anni fa moriva un prete speprete in una parrocchia alla periferia di ciale, un prete che ha fatto molto parlaPrato. Da qui è però allontanato re di sé, don Lorenzo Milani. È quel dall’arcivescovo per punizione, per le prete attorniato dai ragazzi del manifesue idee progressiste. Barbiana è la misto della Provincia di Torino, affisso nuscola parrocchia di montagna dove nel corridoio d’ingresso del Liceo Porviene spedito. porato. Un prete che ha fatto innamoraQuando don Lorenzo ci arriva come re generazioni di insegnanti e di educanuovo priore, nel dicembre 1954, c'è tori per il libro “Lettera ad una professolo una scuola elementare: cinque soressa” e per il suo modo di fare scuoclassi in un'aula sola. I ragazzi escono la ai ragazzi poveri e di campagna, che dalla quinta semianalfabeti e vanno a ha rivoluzionato la scuola italiana nella lavorare. Timidi e disprezzati. denuncia di una scuola selettiva e clasUna grande vita anche a Don Lorenzo decide allora di spensista, proponendo in alternativa una scuola per tutti. Una scuola che fa ri- partire da un luogo sperduto dere la sua vita di parroco per la loro Don Lorenzo Milani saliva a Barbiana il 6 elevazione civile e non solo religiosa. cerca ed educa alla vita. dicembre 1954. Nel suo cuore c'era angoscia e Apre una scuola per i ragazzi del poLorenzo Milani nasce a Firenze il 27 polo che hanno finito le elementari. maggio 1923 in una famiglia della ric- speranza per la sua vita che ripartiva da zero. ca borghesia fiorentina. Suo padre, Al- Il giorno dopo il suo arrivo aveva già rag- Su una parete della scuola c'è scritto gruppato i pochi ragazzi delle famiglie contadibano Milani, è uno studioso dai molte- ne della zona e aveva cominciato a fare scuola. grande «I care». È il motto intraduciplici interessi (chimico, poeta, saggi- Aveva scelto la scuola come mezzo per esse- bile dei giovani americani migliori: sta); alla mamma, di origine ebrea, una re fedele al vangelo e come via di riscatto so- «Me ne importa, mi sta a cuore». È il donna di grande personalità e sensibili- ciale di questi ragazzi. Un modello di scuola, in contrario esatto del motto fascista tà, Lorenzo è affezionatissimo. un piccolo paese sperduto, che ha segnato la «Me ne frego». Sull'altra parete c'è scritto il breve Dalla sua famiglia Lorenzo ha tutto storia della scuola italiana. ciò che un ragazzo potrebbe desiderare: Il 28 dicembre 1954 scriveva alla mamma: componimento di un bambino cubadal pane alla cultura, dal prestigio al «La grandezza di una vita non si misura sulla no: «Yo escribo porqué me gusta egusto delle cose belle e poi ancora indi- grandezza del luogo in cui si è svolta, ma da studiar. El niño que no estudia no es tutt'altre cose. E neanche le possibilità di far buen revolucionario» («Io scrivo perpendenza di pensiero, rispetto... del bene si misurano sul numero dei parrocSi iscrive al liceo classico, ma è irre- chiani ». Alcuni anni dopo dirà: « Non esiste ché mi piace studiare. Il ragazzo che quieto, impaziente, vuole bruciare le un posto al mondo che io possa amare di più. È non studia non è un buon rivoluzionario»). tappe e si annoia a seguire anno per Dio che mi ha messo qui». La passione civile, l'impegno politianno le classi dei compagni, perciò, co, l'amore per le cose serie della dopo la prima liceo, si prepara da sé nteprima A per l'ammissione alla terza. All'esaLa redazione di Onda d’urto sta col- vita, lo schierarsi sempre, a qualsiasi costo, contro l'ingiustizia, sono lo me in molte materie fa fiasco, ma il tema è veramente buono; il professo- laborando con la Dirigente Scolastica « statuto » della scuola di Barbiana. per realizzare al Porporato un Tutto ciò senza metodi violenti, ma re è costretto ad ammettere: «È oricon un'arma nobile, pacifica, la più ginale, spiccato, geniale», così lo convegno su Don Milani dal titolo: rivoluzionaria: la parola. Il dominio promuovono all'ultimo anno. “Quale educazione oggi a 40 anni della parola è quel che manca a quei Lorenzo non è un «violino». A da Lettera a una professoressa” montanari, senza di essa i loro tesori scuola non brilla per i bei voti, ma la sono come murati dentro per semsua cultura è vasta e profonda, non manualistica: legge molto nella biblio- tenersela. Io per esempio mi sono preso pre. Per Don Lorenzo è solo la lingua teca di casa, parla e discute con gli a- tutte le libertà possibili immaginabili e che fa eguali. Eguale è chi sa esprimermici e i conoscenti che frequentano la poi mi sono accorto che c'era una gran- si e intende l’espressione altrui. Che sia de cosa (la più grande) che non potevo pove-ro o ricco importa molto meno. sua famiglia. In fondo Lorenzo ha già la strada fare. Prima di morire mi voglio prende- Per questo ideale spenderà la sua breve tracciata: finito il liceo studierà, all'uni- re anche questa libertà di dir Messa. Se vita! A.d. versità, diventerà assistente, poi professore..., un luminare della cultura come i suoi antenati e parenti. Lui però non la pensa così. «No, non è da me fare il professore in cattedra, meglio pittore». Allora giù a capofitto nell'arte, nella pittura, persino nell’arte sacra, che per lui è una novità. La sua famiglia non è credente; i genitori si sono sposati civilmente, lui è stato battezzato a sette anni per sottrarlo al sospetto di essere ebreo e sfuggire così alla persecuzione. Ma questa esperienza non l’appaga: si converte e decide di farsi prete. È «il suo modo di essere uomo e di dedicarsi agli altri uomini» afferma. Ne è così convinto che scrive alla mamma: «Quando uno liberamente regala la sua libertà è più libero di chi è costretto a 10 Artisti e campioni tra noi Ilaria Aruga, 4 A Scienze Sociali, campionessa di equitazione Da quanto tempo pratichi questo sport? Da quattro anni Hai mai fatto delle gare? Si, perché quando si affronta questo sport a livello agonistico, le gare vengono fatte quasi ogni domenica dividendosi in categorie che si basano sull’altezza In cosa sei specializzata? L’equitazione a livello agonistico si suddivide in: salto ad ostacoli, dressage e completo. La mia specialità è il salto ad ostacoli Sei mai arrivata prima? Se sì, quante volte? Dopo aver fatto un po’ di gare ho raggiunto un livello medio e sono riuscita ad arrivare cinque volte prima su cinquanta persone della mia categoria. Tra queste, due volte sono arrivata prima al Caprilli di Pinerolo Quanto tempo vi dedichi? Tutti i giorni tranne il lunedì, che è il giorno di chiusura del maneggio. Durante la settimana faccio allenamento e la domenica vado a fare le gare Trovi il tempo per studiare? Veramente poco! Studio la sera perché mi alleno tutto il giorno. Come ti sei appassionata a questo sport? Fin da quando ero piccola mi piacevano i cavalli, ma solo quattro anni fa, dopo aver stressato mia madre a lungo, sono riuscita a convincerla a farmi praticare questo sport. Poi tramite una sua amica sono riuscita ad iscrivermi Pensi di praticarlo ancora in futuro? Sì, mi piacerebbe entrare nell’aviazione come amazzone per continuare a fare delle gare e dei gran premi. Vengono ritenuti le categorie più importanti per ottenere successo Federica e Antonella 4 ° A S Gabriella Bruzzone, 4B Linguistico, pianista 1. Raccontaci qualche dettaglio sulla tua vita da pianista! Beh… Da circa otto anni prendo lezioni private a San Pietro. Al mercoledì per circa un’ora e mezza prendo lezioni di pianoforte e invece al lunedì e al venerdì mi dedico al solfeggio. Mi esercito dalle quattro alle sei ore alla settimana, senza contare le ore di lezione. 2. Come molto spesso accade molti genitori invogliano, o meglio “costringono” i propri figli (ancora troppo piccoli per decidere) a praticare uno sport o a suonare uno strumento. È stato così anche per te? Assolutamente no! I miei genitori mi hanno lasciata sempre molto libera e quando si è presentata l'occasione di iniziare a studiare il pianoforte, non hanno fatto altro che chiedermi se volevo provare. Risposi che mi sarebbe piaciuto e così è nato tutto. 3. Hai mai partecipato a qualche concorso musicale? E a qualche concerto? A parte il saggio di fine anno, no. Non voglio vedere lo studio del pianoforte come un modo per competere con gli altri; per me è semplicemente un passatempo e penso che dovrebbe esserlo anche per altre persone che invece si rovinano la vita mettendosi sempre in competizione! 4. Hai già composto qualche brano? No no, non ne sono in grado perché non studio composizione! E non ho neanche la vocazione...! 5. Cosa provi quando suoni? Tanta libertà, leggerezza e vedo il modo tutto rosa!! Sto scherzando...! In realtà le mie emozioni cambiano in base al mio stato d'animo, al tempo atmosferico e agli avvenimenti della giornata. 6. Non sempre coloro che sin da bambini si dedicano allo studio di uno strumento poi da grandi hanno intenzione di intraprendere una carriera musicale, come ad esempio entrare a far parte di una grande orchestra. Quali sono le tue aspettative per il futuro? Credi che questa semplice passione possa diventare qualcosa di più? Ho ben altri progetti in mente per il futuro! Quando ero più piccola mi aveva sfiorato l'idea di diventare maestra di pianoforte, ma l'ho subito accantonata perché in realtà ho capito che non faceva per me. E neanche la vita della concertista: si viaggia in continuazione e non si ha la possibilità di costruirsi una famiglia né di avere degli amici stabili in un posto. 7. Quali consigli puoi dare a tutti coloro che volessero intraprendere questo “arduo studio”? Come si dice sempre in questi casi, tanto impegno e tanta voglia. Non demoralizzatevi però da quello che vi dicono! È vero, è difficile studiare uno strumento, ma se uno ha la passione, il tempo e la voglia, allora nulla diventa impossibile! 8. Un'ultima domanda un po' più cattivella delle altre: ti reputi una brava pianista? Da uno a dieci saresti in grado di autovalutarti? Accantona la modestia e sii sincera! Ma sincera, sincera, sincera???! Dunque, diciamo che me la cavo... Chi mi sente suonare per la prima volta mi fa i complimenti, però io non mi reputo brava. Non è per modestia che evito di darmi un giudizio, ma per semplice oggettività: se fossi seriamente brava, di certo non esiterei ad autovalutarmi!! Federica 4^B Ling. 11 .. ro ff. ei p td ixi ips ed gli re e ca tu ca ri ate ci le an d M Tuttomarchisio Ovvero… insegnare con il sorriso • Il ciclo carolingio... cos’è, la bicicletta di Carlo Magno?? Andava forse in mountain bike sui Pirenei tra una crociata e l’altra??! • E buonanotte al secchio se c’era un secchio che voleva andare a dormire! • È scomodissimo andare a dormire con le galline! • Nel ‘400 non c’erano strade, quando si usciva dalle città ci si ritrovava in una selva oscura con il lupo e non c’erano neanche Cappuccetto Rosso o la nonna a cui portare la merenda... • Dante poteva anche vendere la Cibalgina nei supermercati, ma solo quelli di Firenze! Ipse Dixit (Sono un po’ stagionati, aspettiamo quelli freschi!) * Il bagno v'ispira sentimenti elevati… * L’Italia ha avuto un momento di friggitoria acuta. * Gli elementi “composti” sono formati da più atomi di sostanze diverse, in pratica sono una macedonia di metalli. * Prima le navi andavano a remi, poi è arrivato Marco "Pollo" e sono arrivate le vele. * Io faccio degli esempi da far scappar via un dinosauro. Detto: “Una giornata (a scuola, ndr) senza un sorriso è una giornata persa”. Papa Giovanni XXIII 12 L’enigma Test di cultura generale 4. In quale celebre film è pronunciata la frase: “ Neanche in paradiso avrai pace perché anche lì sarai perseguitato dagli angeli”? A. Il gladiatore B. Le crociate C. Il codice da Vinci 5. Gli attori che girano una scena in inverno, per non emettere vapore parlando, tengono in bocca: A. Scorza di limone B. Cubetti di ghiaccio C. Foglie di menta 6. Secondo la tradizione, quante opere compose Sofocle durante la sua vita? A. 121 B. 122 C. 123 7. Chi fu l’inventore del grammofono, il primo sistema per la registrazione di dischi di interesse pratico? A. Emile Berliner B. Thomas Edison C. Leon Scott de Martinville 8. Nell’ »Iliade », poema epico di Omero, chi è l’uccisore di Patroclo? A. Ettore B. Priamo C. Agamennone Indovinello!!!! ideato da Einstein e difficilissimo da risolvere? Ci sono 5 case di 5 colori differenti e in ogni casa vive una persona di diversa nazionalità. Queste 5 persone bevono una certa bibita, fumano una certa marca di sigarette e hanno un tipo di animale. Nessuno ha lo stesso animale, fuma le stesse sigarette o beve la stessa bibita. Sapendo che: L'inglese vive nella casa rossa. Lo svedese ha cani. Il danese beve tè. La casa verde è a immediatamente a sinistra della bianca. L'abitante della casa verde beve caffè. La persona che fuma Marlboro alleva uccelli. L'abitante della casa gialla fuma Dunhill. L'abitante della casa al centro beve latte. Il Norvegese vive nella prima casa. La persona che fuma Blend vive accanto a quella che ha gatti. La persona che ha cavalli vive accanto a quella che fuma Dunhill. La persona che fuma Camel beve birra. Il tedesco fuma Pall Mall. Il Norvegese vive accanto alla casa blu. La persona che fuma Blend ha un vicino che beve acqua. Sapreste dire con precisione chi ha i pesci? La soluzione: il tedesco che vive nella casa verde. 3. Che cos’è il FAST? A. Un osservatorio astrofisico B. Un satellite C. Un razzo 10. Nella copertina del disco “Abbey Road” dei Beatles, chi è il primo della fila? A. John Lennon B. Ringo Starr A cura di Silvia 3° A/l C. George Harrison Cfr http://it.answers.yahoo.com/question/index;_ylt=AnaGjP7nvWmaH7 qBLVppmoYnEAx.;_ylv=3?qid=20071006130204AAkuMsW 2. Con quale film, nel 1937, Totò esordì nel cinema? A. Fermo con le mani B. Animali pazzi C. San Giovanni decollato 9. Quando un soggetto si intenerisce, si perde in smancerie ed effusioni, si dice atto a : A. Siglarsi B. Sbaragliarsi C. Sdilinquirsi Soluzioni: 1a; 2a; 3b; 4c; 5b; 6c; 7a; 8a; 9c; 10a. 1. Nella cultura cinese, quale animale è simbolo di fortuna e felicità? A. Pipistrello B. Tartaruga C. Farfalla 13 Cosa fanno gli ex? Incontro con Alessandra Passerò Come frequentare Giurisprudenza e fare al contempo volontariato con il Servizio civile Alessandra Passerò, diplomatasi al classico cinque anni fa e ora frequentante la facoltà di Giurispudenza, ci parla della sua recente esperienza di volontaria al Servizio Civile. Puoi darci qualche informazione generale sul Servizio Civile? Il Servizio Civile è nato come alternativa al servizio militare, e anche ora che la leva è stata abolita è rimasto come possibilità di volontariato. Quello che faccio io presso l’ARCI, un’organizzazione non statale ma legata al Ministero della Solidarietà Sociale, dura un anno, prevede un contributo mensile (una sorta di rimborso spese) di 436 euro ed è aperto a tutti i giovani tra i 18 e i 28 anni che abbiano a cuore il tema della responsabilità e della responsabilizzazione civile e sociale. Impegna trenta ore settimanali, oltre a un corso propedeutico di formazione generale e uno di formazione specifica sull’attività che si andrà a svolgere. Si possono cambiare fino a tre volte il progetto e l’attività, e non ci sono obblighi: si può abbandonare tutto quando si vuole. Naturalmente abbandonare significa non aver compreso bene lo spirito della cosa. Come si entra nel S.C.? Ogni anno tra aprile e giugno viene emesso un bando pubblico con una serie di progetti in varie città d’Italia; si sceglie un progetto e si spedisce una domanda di partecipazione, dopodichè la richiesta è valutata con un colloquio in cui si verifica l’esistenza di un reale interesse. La “voglia di fare” è l’unica qualifica richiesta! E tuttavia, non è raro trovare gente che cerca solo di conseguire crediti universitari, o una soluzione temporanea in attesa di un lavoro vero e proprio. Parlaci della tua personale esperienza.. Ho lavorato a un progetto di sensibilizzazione sul tema dell’handicap, rivolto a bambini di quarta e quinta elementare qui nella zona del pinerolese. Per prima cosa si esortano i bambini a tirar fuori qualsiasi idea venga loro in mente riguardo al concetto di handicap per poi eliminare le convinzioni falsate e definire chiaramente questo termine; successivamente si pre- senta la legislazione vigente in materia, sottolineando come essa abbia l’obiettivo di riequilibrare lo svantaggio che penalizza gli handicappati (questa parola, nonostante gli abusi che ne sono stati fatti, resta la più corretta e neutra, certamente più di “disabile” o “diversamente abile”). In una seconda fase si esce nei dintorni della scuola, si va a caccia di barriere architettoniche e si lascia che i bambini propongano delle soluzioni. Ai bambini di quinta che hanno già fatto questo percorso si consegna un questionario da far compilare alle loro famiglie, r i guardante principalmente le emozioni e le sensazioni personali che suscita in ciascuno il problema dell’handicap. Si ragiona poi tutti insieme sui risultati, confrontandoli con le risposte ottenute in altri Paesi europei ed evidenziando differenze e somiglianze di percezione. I punti in comune in genere sono molti, ed è proprio da questa sorta di universalità del sentimento umano che si parte per discutere dell’approccio che ciascuno di noi deve dare alla questione. Cosa ti ha dato quest’esperienza? Qualche nota negativa? E’ un’esperienza che mi ha arricchito moltissimo, tant’è che, nonostante abbia finito il mio “turno”, sto ancora lavorando ad un progetto rivolto alla sensibilizzazione dei commercianti sul tema dell’handicap. Il S.C. amplia decisamente le vedute, ti fa conoscere ambiti che diversamente tenderebbero a restare estranei e permette una maggior profondità di analisi. Senza contare che l’esperienza che si fa può anche aprire le porte a un successivo mestiere vero e proprio. La critica che mi sento di muovere è che non sempre la descrizione che viene fatta inizialmente dei progetti corrisponde a verità, e in alcuni casi i giovani volontari finiscono per essere utilizzati un po’ come “manodopera a basso costo”.. Quindi è indispensabile informarsi bene prima di intraprendere quest’esperienza! Per chi fosse interessato, www.arci.it/serviziocivile Michele, ex-allievo dalla sua crisalide noi dobbiamo liberarci dalle nostre maschere e scoprire chi siamo veramente. Solo così potremo essere capiti e aiutati. Noi non siamo soli, ma siamo circondati da persone che ci vogliono bene, che ci stanno vicine e che ci fanno sentire speciali. Queste persone sono molto importanti nella nostra vita e non dobbiamo avere paura di chiedere il loro aiuto perché non rifiuteranno e faranno di tutto per renderci felici. Ognuno di noi è però responsabile del proprio benessere e se una persona rifiuta ogni aiuto e vede tutto con una visuale pessimista penserà che la vita gli abbia riservato solo sofferenza e dolore. Le persone come questa probabilmente si demoralizzeranno e non riusciranno a uscire da quel tunnel anzi; si inoltreranno sempre di più in esso. Sarebbe davvero un peccato, però, sprecare la nostra preziosa vita! Non lasciamo spazio alla disperazione, ma lottiamo per superarla. Non nascondiamoci dal sole, ma affrontiamo la vita con un sorriso. Lidia IV B Spp Nascondersi dal sole A volte, nella vita, incontriamo degli ostacoli che non sappiamo superare. Sembra così difficile andare avanti… quasi impossibile! Rischiamo di cadere nello sconforto, di entrare in un tunnel buio e senza uscita. Dobbiamo però renderci conto che noi SIAMO FORTI! Possiamo apparire deboli e fragili, ma, dentro di noi, abbiamo una grandissima forza che dobbiamo usare per reagire e superare le difficoltà. Spesso capita che ci creiamo delle maschere per paura di far vedere agli altri la nostra sofferenza o per timore di far capire come realmente siamo. Con queste maschere, però, la nostra felicità sarà solo un’ utopia… solo apparenza. La differenza tra ciò che siamo e ciò che vorremmo essere procura soltanto dolore, perciò come una farfalla si libera 14 Film Forum Riprende il Cineforum d’istituto Il viaggio nel cinema che proponiamo si snoda tra erotismo e analisi della società, sessualità e censura. Una retrospettiva di film anche molto diversi fra loro, per provare a dare una nuova chiave di lettura su arte, politica e sesso. Partendo dall’umorismo quasi giullaresco di Allen per arrivare alla lucida disperazione dell’ultimo Pisolini, passando per l’Almodovar della Mala Educacion e il Bertolucci sognatore di Ultimo tango. Ripartiamo da Woody appunto. Ricominciando proprio dal regista di “Match Point” facciamo un salto indietro fino a “Tutto quello che avreste voluto sapere sul sesso ma non avete mai osato chiedere”, datato 1972. Per presentarlo, preferiamo usare le parole del maestro Tullio Kezich: “Sull’onda di un’impertinente canzonetta scritta da Cole Porter nel 28 (il titolo, significativo, è Let’s Misbehave, cioè «Comportiamoci male»), Woody Allen distrugge allegramente un best seller della moderna sessuologia di massa. Nel titolo chilometrico del popolare trattato di David Reuben il comico del momento ha colto uno spunto di umorismo involontario: ne ha perciò illustrato, alla sua maniera, sette fra le domande più scottanti. Come sempre accade quando si infilano episodi, non tutto il film è allo stesso livello di divertimento; qualche volta anche Woody, non meno del buffone medioevale che impersona nel primo capitolo, «ha il frizzo stanco».” 3B Classico Le frasi dei film I film in uscita Cari amici cinefili vi siete divertiti in questo mese contrassegnato da grandi protagonisti? In primis va ricordato John Travolta, che, travestito da abbondante e tenerissima donna degli anni 60, ci ha fatto divertire con l’eccellente “Hairspray”, in cui recitava accanto a Micelle Pfeiffer, Christopher Walken e Zac Efron. E proprio quest’ultimo, dopo essere stato eletto ragazzo dell’anno, sarà protagonista assoluto di “Footlose”, remake del leggendario film sulla danza che ha lanciato Kevin Bacon. Sarà protagonista delle sale anche Antony Hopkins con il thriller “Il caso Thomas Crawford”, in cui lui, tanto per cambiare, interpreta un assassino. Ritorno di fiamma per Cate Blanchett, che ritorna a impersonare la regina Elisabetta nel sequel del film che le ha regalato una nomination all’Oscar. Bruce Willis, poi, ci farà assaporare un nuovo film d’azione: l’esplosivo “Die Hard,Vivere o Morire”. E anche l’Italia sarà protagonista del grande schermo, con il drammatico “Giorni e Nuvole” di Silvio Soldini; la commedia “22061” con Diego Abatantuono, Anna Maria Barbera e Jonathan Kashanian; e l’horror “La terza madre”, logicamente sfornato dall’agghiacciante Dario Argento e interpretato dalla figlia. Ma l’impronta italiana ci sarà anche in “Seta”, interpretato da Keira Knightley e Alfred Molina. Difatti il film è tratto dall’omonimo libro di Alessandro Baricco, che riapproda sul grande schermo dopo il leggendario “La leggenda del pianista sull’Oceano”. Insomma, i film in uscita sono per tutti i gusti, e non ci resta che dire……vi aspettiamo al cinema!!! Lara IVB Ginn 15 "Inghiotto, vomito, sputo e rutto, faccio porcate chiedetemi tutto!! Ma soprattutto ricordate che: SONO QUI PER VOI!!” Beetlejuice – Spiritello porcello "Ognuno deve morire, ma non tutte le morti hanno lo stesso significato". Buongiorno, notte "Hai aspettato molto?" "Tutta la vita" C’era una volta in America “Sono un ottimo ballerino, ricordi? Posso tenerti con me?” Casper Jennie: “Se sono veramente incinta? Si, lo sono...” Woof: “Almeno è quello che dice...” Jennie: “Quello che dico, è quello che so...” Woff: “Jennie, tu non sai niente..” Jennie: “So chi è il padre...” Bou: “Sai che scoperta.. se viene fuori tutto bianco e sdolcinato sapremo che Woff è il padre del bambino... Ma se viene tutto bello e color cioccolato allora il bambino è mio....” Hair “Gli aristogatti non si esercitano a fare a morsi e a unghiate: badate che è convenientissimo!” Gli aristogatti "Divento intelligente quando mi serve, ma al più degli uomini non piace! " Gli uomini preferiscono le bionde Homer Simpson canta: “Spider pork, spider pork, sul soffitto tu mi spork,,mi cammini sulla test, e mi sporchi tutto il rest!” The Simpson – Il film “Ma chi era costei che sorgeva davanti a me come l'aurora? Bella come la luna. Fulgida come il sole e terribile come un esercito spiegato in battaglia.” Il nome della rosa “Babbo Nachele!!!...Ma tu hai le mani.... Non hai le chele!!” The nightmare before Christmas Giulia, 3A soc Il mondo visto dal web Sono fuori . . . a comprare fragole Ho ricevuto questa e-mail, vedete un po': Un povero disoccupato presentò domanda di assunzione presso la Microsoft come pulitore di cessi. Il direttore del personale lo convocò e, dopo un rapido test attitudinale, gli disse:" Lei è assunto. Mi fornisca il suo e-mail perché io possa inviarle il contratto di lavoro ed il mansionario." Il poveretto, perplesso, rispose che non aveva il PC e che, quindi, era privo di e-mail. Il direttore del personale:" Allora mi dispiace: se lei non ha un e-mail virtualmente non esiste e, quindi, non posso assumerla..." Il poveraccio, disperato, uscì dalla sede della Microsoft, senza sapere cosa fare e con solo 10$ in tasca, si diresse verso un supermercato e lì comprò una cassa di 10Kg di fragole. In poche ore vendette tutte le fragole al dettaglio passando di porta in porta e duplicò il capitale iniziale entro mezzogiorno. Sorpreso ed entusiasta, ripeté l'operazione 3 volte e rientrò a casa con 60$. A quel punto si rese conto che quel sistema gli avrebbe permesso di sopravvivere e allora vi si applicò in via continuativa, uscendo sempre prima la mattina e rientrando sempre più tardi la sera. Così facendo, triplicò e quadruplicò il capitale ogni giorno. In poco tempo si comprò un carretto per aumentare il volume di lavoro e successivamente lo cambiò con un camioncino cosicché, in capo ad un anno, divenne il titolare di una piccola flotta di automezzi propri. Dopo 5 anni, era diventato il proprietario di una delle maggiori reti di distribuzione di derrate degli USA. A quel punto, pensando al futuro della famiglia, decise di assicurarsi sulla vita. Chiamò un broker per stipulare una polizza. Al termine della conversazione, il broker gli chiese l'indirizzo e-mail per inviargli il prospetto assicurativo. Il nostro uomo gli rispose che non lo aveva. "Che strano", commentò l'assicuratore: "Lei non ha un email ed è riuscito a costruirsi un impero, si figuri dove sarebbe ora, se lo avesse avuto!". L'uomo ci pensò su e poi rispose: "....A pulire cessi alla Microsoft!" Morale n °1: - Internet non risolve tutti i problemi della vita; Morale n °2: - Se non hai un e-mail ma lavori molto puoi diventare milionario lo stesso; Morale n °3: - Se hai ricevuto questo messaggio via e-mail ...sei più vicino a pulire cessi che a diventare un milionario. In tutti i casi, ti saluto e ti prego di non rispondere a questo messaggio: sono fuori . . . a comprare fragole. http://www.claudiocaprara.it/?id_blogdoc=1352086 La musica non si ferma mai! Ci ha fatto cantare tutta l’estate, e ci farà divertire anche con l’arrivo dell’inverno. La musica non si ferma mai!!! Come si fa a parlare dell’estate 2007 senza nominare i Tokyo Hotel, che con la loro “Monsoon” ci hanno fatto urlare con lo stereo nelle orecchie, o Avril Lavigne con la sua esplosiva “Girlfriend” e il piccante “The Best Damn Thing”, o i Negramaro, trionfatori del Festivalbar con “Parlami d’Amore”, per non parlare dell’Adrenalina fornitaci dai Finley, e tutti gli altri che hanno allietato i nostri bagni al mare e i compiti delle vacanze!! E molti ci faranno ancora compagnia durante questo anno scolastico. Andiamo ad esplorare le novità musicali che invaderanno le stazioni radiofoniche questo inverno. Per gli amanti dell’hip hop è tornato a farsi sentire il mitico 50 Cent, che duetta con Justin Timberlake in “Ayo Technology”, canzone che vanta la produzione di nientemeno che Timbaland. Ritorno sulla scena anche per i Sum 41, con “Underclass hero”, e si prevede per l’inverno anche l’uscita del prossimo album dei Coldplay. Continueranno a farci cantare i Negramaro di cui è imminente l’uscita del nuovo singolo: “L’Immenso”. Anche i Finley continueranno a farci compagnia: il 17 settembre infatti sono iniziate le riprese del video del nuovo singolo: “Domani”, canzone scritta dal batterista Dani per la sua ragazza, Alice. Le radio saranno ancora inondate da Irene Grandi e dalla sua “Bruci la Città”, o, probabilmente, dal prossimo singolo dell’artista toscana: “La Finestra”. Anche la potente voce di Elisa continuerà ad essere trasmessa via radio, il suo Greatest Hits, Abbiamo domandato ad alcuni alunni che dopo più di quaranta cosa fanno quando sono tristi e di malusettimane alla numero more: ecco a voi alcuni consigli preziosi! uno e mezzo milione di Prendo un pallone da pallavolo e continuo copie vendute ha mietu- a schiacciare contro il muro finché i miei to, e sta mietendo, un genitori non mi urlano di smettere. Anonisuccesso inaspettato. ma, 4B ginn Continueremo ancora a Mi deprimo ancora di più, pensando che sentire la voce del liba- più in basso non posso scendere: al massinese Mika, o il rock al- mo posso risalire! Eleonora, 3A soc ternativo dei 30 Seconds Se sono triste ascolto la musica, o se posso to Mars o il metal dei vado a fare una passeggiata a cavallo: mi Korn, il cui ultimo al- rilassa molto, ed è un momento di grande bum è uscito da poco. contatto con l’animale. Anonimo, 4B ginn Continueranno a tem- Metto un disco di musica latinoamericana pestarci di note le can- e comincio a ballare. Valentina, 2B cl zoni di Biagio Anto- Suono o mi butto dalla finestra (sono al nacci e degli Zero As- piano terra)!. Anonimo, 4B ginn Mangio “una carrettata” di gelato!. Anonisoluto tra gli altri. Ma la più frizzante no- mo, 4B ginn vità sarà sicuramente Rileggo i messaggi che mi ricordano i mo“High School Musical menti felici. Noemi, 3A soc 2”, che promette di e- Vado a scherma o da Jasmine, o se sono a lettrizzare le fan come casa la chiamo. Anonimo, 4B ginn Piango, così mi passa! E guardo il paesago più del primo. A rischio di sembrare gio, magari un bel tramonto. Giulia, 2B cl Mi faccio un bagno caldo, mi faccio bella banale: music is the e comincio a mangiare. Bea, 3A soc best way to live!!! Mangio il cioccolato, vado a scherma e mi Lara IV B Ginn. metto a testa in giù! Anonimo, 4B ginn Sondaggio: “cosa fai per allontanare la tristezza?” Giulia, Karin, Gaia e Lara 16 Qual è stata la giornata più bella della tua vita? Ecco a voi una serie di giornate meravigliose trascorse da alcuni studenti del Porporato; alcune risposte sono state censurate, per motivi che vi lasciamo immaginare…! * Il giorno in cui è nato mio fratello. Antonella, 4A soc conda voce dei Good Charlotte. Federica, 4A soc * Il mio primo spettacolo a teatro: all’inizio avevo molta * La prima vacanza da sola in Inghilterra. Federica, 2B paura, ma quando sono entrata in scena è stata un’emozione fantastica. Noemi, 3A soc * Quando ho organizzato la festa a sorpresa per i diciotto anni della mia migliore amica. Gabriella, 4B ling * Quando quest’estate siamo andati al rave party di Baudenasca,. Matteo e Pier, 3A soc * La prima volta che ho ascoltato la canzone “The end” dei Doors. Mauro, ex 5A ling * La prima volta che sono andato a votare. Ivan, ex 5A ling * La prima volta che ho vinto i campionati di danza sportiva a Foligno, in Umbria. Ilenia, 3A soc * Il giorno in cui ho partecipato al festival di Castrocaro Terme. Federica, 4B ling * Quando ho parlato a Benji Madden, il chitarrista e se- ling * Il giorno in cui sono andata a vedere la gara di bob alle Olimpiadi di Torino 2006 (mi spiace, ma non posso entrare nei dettagli…!). Karin, 3A soc * Quando ho conosciuto il mio migliore amico, che adesso è il mio ragazzo. Bea, 3A soc * La prima volta che sono andato in Argentina. Luigi, 2D soc * Quando io e il mio migliore amico siamo andati a Collegno a trovare una nostra amica. Giulia, 3A soc La prima volta che ho portato in scena il musical “Notre Dame de Paris” con la mia compagnia. Eleonora, 3A soc Giulia, Karin, Gaia e Lara ….Chi trova un amico/a trova un tesoro!! Un noto proverbio dice: chi trova un amico/a, trova un tesoro. In queste poche parole si rivela una grande verità. L'amicizia, infatti, quando è vera e disinteressata, si può considerare un tesoro dal valore inestimabile. Un dono prezioso, straordinario, che può cambiare la nostra vita. Ancora oggi c'è qualcuno che si ostina a non comprendere fino in fondo il grande valore dell'amicizia. C'è chi la considera, a torto, un sentimento “inferiore” rispetto a quello dell'amore. Per esempio. Un ragazzo cerca di corteggiare una sua amica, regalandole fiori e rivolgendosi a lei con parole affettuose. La ragazza, però, non prova lo stesso tipo di sentimento e gli risponde: “Mi dispiace. Io ti vedo soltanto come un amico”. Oppure: “E' meglio che restiamo soltanto amici”…“Soltanto” come un amico. Quel “soltanto” ci fa credere che l'amicizia sia, in un certo senso, un sentimento “al di sotto” dell'amore. Una valore meno rilevante, al quale manca qualcosa per raggiungere il gradino successivo. Purtroppo questo accade, oggigiorno, perché viviamo in un'epoca piuttosto materialista. L'amicizia non deve assolutamente considerarsi inferiore all'amore: tutt'altro. Una vera amicizia, con la A maiuscola, basata sulla stima reciproca, ha un valore infinitamente più considerevole di un amore superficiale, travolgente, ma che si regge soltanto sull'attrazione fisica e sulle banali passioni. L'amicizia ha un immenso valore. Bisogna imparare a comprendere il valore di questo straordinario tesoro. Se ci guardiamo intorno scopriamo che il mondo è pieno d'amici da incontrare, con cui passare insieme momenti unici. Ovviamente l'amicizia richiede sforzo ed impegno. Tutti noi ci preoccupiamo di cercare qualcuno che possa aiutarci e confortarci nei momenti di difficoltà. Ma poi, quando bisogna dare una mano al prossimo, non sempre siamo pronti. A volte ci abbandoniamo alla pigrizia e non vogliamo sforzarci. Un altro errore è quello di cercare soltanto amicizie interessate, che possano fruttare qualcosa. Certamente questo è comprensibile ed umano, ma l'amicizia non può essere solo questo: deve saper andare oltre. Non può fermarsi soltanto ad un “dare per ottenere”, altrimenti diventa uno squallido commercio di sentimenti ed emozioni. La vera amicizia è quella che ha la co17 stanza di resistere attraverso qualunque difficoltà. E’ come un colpo di fulmine: la vedi, la riconosci e, come un pezzo mancante, incontri l’altra parte di te! E’ l’amico la prima persona a cui si pensa quando si è in crisi, se si ha bisogno di un consiglio sincero o anche per condividere momenti sereni e divertenti. Ride, piange con te e per capire cosa provi gli basta solo un semplice sguardo. La classica “amica del cuore”, che non ti abbandona mai, perfino dopo un gran litigio. Soddisfa le tue esigenze e ti aiuta a valorizzare i tuoi punti migliori e a “curare” quelli peggiori. Rispecchia un tuo ideale, probabilmente anche l’altra te stessa….ma tu: ti sei mai chiesta che tipo di amica sei?? Antonella e Federica 4A/S TUTTI GLI STUDENTI DEL PORPORATO Anno Scolastico 2007-2008 Classico 4°A: Giulia, Ginevra, Chiara, Clara, Andrea, Giorgio, Vittorio, Ilaria, Alisa Sabina, Alberto, Alexa, Zoltan, Lucio, Martina, Maria Chiara, Elisa, Andrea, Luca, Lorenza, Cristina, Lucrezia, Veronica. 4°B: Laura, Nicola, Francesca, Cecilia, Federico, Alice, Lara, Martina, Rebecca, Matteo, Gloria, Pietro, Cecilia, Nicole, Filippo, Silvia Maria, Edoardo, Stefano, Eugenio, Nicolo'. 4°C: Chiara, Alice, Luca, Luigi, Serena, Sara, Jacopo, Claudiu Catalin, Serena, Marta, Alessia, Roberto, Alessandro, Chiara, Andrea Gio- vanni, Alessia, Graziella, Valentina, Cristina, Jessica, Margherita,Luca. 5°A: Martina, Isotta, Sara, Anna, Giulia, Nina, Valeria, Francesca, Marzio, Chiara, Adela Cristina, Valentina,Pietro, Giulia, Lucrezia, Matilde, Michela, Davide, Stefano, Valerio, Martina. 5°B: Guglielmo, Martina, Chiara, Francesca, Agnese, Cristina, Weiya, Federica, Silvia, Ilaria, Simone, Ramona, Cristina, Sara, Federica, Alessandro, Luca, Ilaria. 5°C: Fabio, Andrea, Andrea, Ludovica, Giulia, Giulia, Giulia, Nicla, Federica, Stefania, Michela, Nadia, Carlotta, Valentina, Erika, France- sca, Federica, Davide, Elena, Silvia. 1°A: Sara, Yousef, Marco, Sara, Giulia, Gianluca, Michela, Laura, Valentina, Vittoria, Matteo, Cristina, Ettore, Noemi, Carola, Dario, Fabiana, Vanessa, Chiara. 1°B: Martina, Andrea, Federica, Arianna, Laura, Eleonora, Giacomo, Vittorio Amedeo Carlo Maria, Massimiliano, Francesco, Filippo, Giulia, Elena, Natalia, Cristina, Emanuele, Federica, Emanuele, Sara, Marta, Stefano. 1° C: Carlotta, Arianna Carlotta, Arianna, Alessandro, Rachele, Francesca, Stefano, Beatrice, Carlotta, Alessandro, Enrico, Federica, Silvia, Carlo Alberto, Stella, Cristiano, Carola, Michela, Andrea, Simone, Fabio. 2°A: Riccardo, Ester, Debora, Cristian, Federica, Fanny Alexandra, Elisa, Umberto, Caterina, Micaela, Laura, Riccardo, Maria Margherita, Manuel, Silvia, Gaia, Valerio, Jessica, Isidora, Alessio, Giacomo Chiara, Nicolo' Silvestro, Gabriele, Francesca, Alessandro. 2°B: Alberto Martina Daniele Giulia Giulia Donata Gaia Alessandro Donatella Federica Sonia Valentina Matteo Monica Flavia Elisa Sofia Luana 3°A: Michele Andrea Daniele Elisa Giulia, Giuliano Enrico, Matteo Giorgia Gioia Valeria Giulia Gaia Carlotta Daniela, Maria Chiara, Fabrizio Elena Carla Luca Simone Federico Francesca Cristina Eleonora. 3°B: Maurizio Giorgia Silvia Eleonora Alice Francesco Federico Alessia Alessandro Carlotta Lisa Annalisa Mattia ,Piero Andrea, Lorenzo Lorenzo Gioachino Federica Martina Matteo Federica Cinzia Alberta. Sociopsicopedagogico 1°A: Elena, Liliana, Federica, Paola, Chiara, Priscilla, Lucrezia, Giusi, Luana, Ana Maria, Omar, Greta, Federica, Emanuela, Noemi, Micaela, Antonella, Vivien, Alessandra, Fabio, Vanessa, Francesca, Carlotta, Genny, Annalisa, Elisa. 1°B: Annalisa, Carlotta, Serena, Vanessa, Silvia, Giada, Naomi, Coraline, Laura, Carola, Cristina, Lucrezia, Claudia, Katia, Teresa, Chiara, Ilaria, Elisa, Tamara, Elisa, Jennifer, Martina, Andrea, Angela, Carlotta. 1°C: Giulia, Alice, Francesca, Johara, Alessia, Alice, Valeria, Sara, Stefania, Roberta, Sonia, Silvia, Erica, Samantha, Andrea, Carlotta, Samantha, Samanta, Federica, Francesca, Arianna, Marta, Martina, Jasmine, Cristina, Giulia, Ileana. 1°D: Serena, Irene, Alessia, Monica, Roberta, Veronica, Morena, Sara, Martina, Xhensila, Sara, Giulia, Stefania, Giulia, Elisa, Francesca, Beatrice, Simona, Beatrice, Alessia, Angela, Alessia, Elena, Serena, Gabriella, Tatiana. 2°A: Luana, Elena, Valentina, Giulia, Ambra, Alice, Chiara, Sara, Francesca Maria, Natale, Cristiana, Serena, Federica, Lisa, Marta, Bar- bara, Chiara, Giusy, Sabrina, Elisa, Alessandro, Irene, Eleonora, Alessia. 2°B: Valentina, Francesca, Ilenia, Adele, Martina, Elena, Veronica, Sara, Jessica, Ilaria, Federica, Simona, Silvia, Federica, Chiara, Eleonora Giorgia, Alessandra, Valentina, Valentina. 2°C: Giulia, Sara, Federica, Celeste, Desiree’, Francesca, Martina, Giulia, Alice, Chiara, Chiara, Monica, Erika, Elisa, Marta, Francesca, Michela, Denise, Linda, Erika, Oana Mihaela, Sarah, Anita, Ilaria. 3°A: Martina, Sonia, Gloria, Chiara, Simone, Alessia, Gloriana, Elena, Francesca, Luna, Sara, Marzia, Giulia, Karen, Federica, Martina, Valentina, Martina, Debora, Santina, Sofia, Elena, Barbara, Giulia, Cristina Florentina, Denise, Matteo. 3°B: Francesca, Francesca, Chiara, Claudia, Antonella, Francesca, Ylenia, Annalisa, Serena, Chiara, Silvia, Noemi, Luana, Federica, Martina, Maria, Francesca, Ambra, Carmela. 3°C: Serena, Erika, Francesca, Marta, Andrea Giuseppe, Emanuele, Jennifer, Martina, Andrea, Chiara, Davide, Jasmine, Denise, Raffaele, Michele, Letizia, Mikela, Elena, Sabina, Cinzia, Giada, Marta, Miriam, Francesco, Martina, Giulia. 4°A: Michela, Cristina, Valentina, Alessia, Sara, Nicolo', Amanda, Valeria, Maurizia, Marta, Chiara, Serena, Clorinda, Barbara, Eleonora, Luana, Valentina, Martina. 4°B: Federica, Francesca, Martina, Lidia, Jessica, Elisa, Angela, Ilaria, Martina, Chiara, Cristina, Elisabeth, Mattia, Mara, Gessica, Milena, Justine, 4°C: Federica, Sara, Sara, Marta, Giulia, Beatrice, Roberta, Enrica, Giada, Irina, Monica, Marta, Roraima, Sara, Maria, Rossella, Katia, Elena, Serena. 5°A: Marinella, Francesca, Giulia Bianca, Valentina, Serena, Erika Johana, Alice, Simona, Miriam, Lucrezia, Agnese, Tatiana, Alessandra, Ylenia, Giulia, Enrica, Cinzia, Denise, Francesca. 5°B: Valentina, Agnese, Ilaria, Monia, Beatrice, Anna, Tania, Valentina, Deborah, Valentina, Stefania, Irene, Melissa, Tatiana, Erika, Vittorio, Valeria. 5°C: Cristina, Annalisa, Susanna, Alessia, Silvia, Fabiana, Giuliana, Giulia, Noemi, Irene, Sara, Valentina, Ana Maria, Noemi, Susanna, Veronica, Simona, Viola, Sonia, Lucrezia, Lisa, Miriam, Chiara, Denise. 18 Scienze Sociali 1°A: Ilaria, Federica, Michela, Amandine, Evelyn, Elena, Ilaria, Elisa, Giulia, Alessia, Andreea, Alessia, Laura, Ylenia, Denise, Valentina, Arianna, Giulia, Alexandra, Alessia, Veronica, Anamaria, Letizia, Veronica, Chiara, Annalisa, Natascia, Tiziana, Marika, Ilaria. 1°B: Centaine, Miriam, Michaela,Valeria, Ilaria, Agostino, Miriana, Sara, Elisa, Giulia, Roberta, Monica, Anita, Federica, Elena, Arianna, Alexandra, Lucia, Cassandra, Francesca, Sonia, Chiara, Ilaria, Giulia, Barbara, Deborah, Martina, Elisa, Daniele, Gjylyana. 1°C: Melissa, Valentina, Simone, Ioana, Martin, Andrea, Simone, Ilaria, Cristina, Sarah, Elisabetta, Ilaria, Irene, Giorgia, Simona, Alessia, Samanta, Deborah, Cristina, Denise, Althea, Caterina, Jessica, Valentina, Alessia, Jessica, Valentina, Marika. 1°D: Marica, Federica, Stefania, Cristina, Valentina, Enrica, Daniela, Margherita, Brunilda, Jessica, Giulia, Sara, Debora, Anna, Giulia, Debora, Sonia, Emanuela, Andreea Ionela, Silvia, Naomi, Giulia, Alessia, Salvatrice, Johanna, Aurora, Giorgia, Lisa, Zijie. 2°A: Federica, Michele, Martina, Giulia, Giulia, Stefania, Martina, Stefania, Patrizia Assunta, Valentina, Elisa Valentina, Valentina, Luca, Lorenzo, Roberta, Andrea, Elisa, Giulia, Renato, Fulvio, Jennifer, Fabiola, Serena, Sara, Sara. 2°B: Alessandra, Iuliana Corina, Giulia, Michela, Alice, Federico, Tommaso, Luca, Sonia, Sabrina, Sandy, Camilla, Annalisa, Yongsuo, Elisa, Ilaria, Chiara, Patrizia, Mery, Serena, Simona. 2°C: Giada, Erika, Valentina, Erika, Gloria, Erika, Martina, Ilaria, Zuleika, Angela, Valentina, Giulia, Consuelo, Arianna, Martina, Sara, Maria Letizia, Martina, Alice, Barbara, Rocco, Annunziata, Alessandra, Giulia. 2°D: Alessandra, Elisa, Alice, Gloria, Letizia, Krissy, Giulia, Vanessa, Chiara, Luigi, Giulia, Laura, Jessica, Marzia, Cristina, Ilaria, Giulia, Alessia, Ilaria. 3°A: Giulia, Beatrice, Ilenia, Lucrezia, Joselito, Angelica, Eleonora, Serena, Karin, Serena, Mariangela, Giulia, Federica, Federico, Matteo, Noemi Maria, Maria Debora, Pierangelo, Giulia, Antonella. 3°B: Erica, Stefania, Valentina, Giorgia, Daniela, Valentina, Manuela, Ornela, Debora, Francesca, Maurizio, Michele, Lara, Fabiola, Eleonora, Nicolo', Paola, Sarah Jane, Ilenia, Sharon, Noemi, Lucrezia, Laura, Charlotte, Claudia, Valentina. 3°C: Noemi, Jessica, Serena, Sabrina, Erika, Anna, Domenica, Monica, Enrica, Luana, Alice, Melanie, Sara, Tamara, Veronica, Erica, Roberta, Michela. 3°D: Roberta, Federica, Irene, Eliana, Andre', Federica, Jessica, Raffaella, Fabrizio, Laura, Alice, Simone, Eleonora, Annalisa, Carola, Daria, Sonia, Manuela, Alessandra. 4°A: Horia, Jessica, Ilaria, Claudia, Roberta, Giada Maria, Serena, Mary, Luca, Mauro, Francesca, Noemi, Veronica, Andrea Federica, Serena, Ilaria, Lara, Francesca. 4°B: Katia, Elisa, Veronica, Sara, Maria Teresa, Cristina, Jessica, Monica, Veronica, Denyse, Ilenia, Stefania Madalina, Jessica, Andrea, Olga, Francesco, Chiara, Francesca,Elisa. 4°C: Simone, Martina, Alessandra Maria, Marianna, Sara, Aurora, Silvia, Simona, Daniele, Martina, Nadia, Ambra, Jessica, Sonia, Milena, Mariemediatrice, Chiara, Marta, Chiara, Greta, Federica, Alice, Nadia, Serena. 5°A: Stefano, Deborah, Marta, Francesca, Matteo, Ylenia, Luisella, Luca, Elisabetta, Irene, Francesco, Erica, Lidia, Andreea Mirabela, Gloria, Paola, Chiara, Federica. 5°B: Maddalena, Martina, Enrica, Alice, Verdiana, Eleonora, Enrica, Ilaria, Monica, Simona, Paolo, Federica Vittoria, Roberta, Giulia, Sara, Valeria, Roberta, Manuela Sara, Dedorah Alissia, Mounia, Giulia, Alessandra, Valeria, Ketty, Silvia, Martina, Chiara. 5°C: Silvia, Chiara, Valeria Vittoria, Maria Laura, Chiara, Arianna Margherita, Giulia, Teresa, Ilaria, Sara, Ambra, Gabriel, Alfred, Martina, Emanuele, Giorgia, Sonia, Martina. Linguistico 1°A: Irene, Andrea Valentina, Jessica Rachele, Moreno, Giulio, Alessandro, Chiara, Giada, Cristina, Yendry, Camilla , Lucrezia, Sara, Va- lentina, Letizia, Cinzia, Martina, Nicoleta, Giulia, Alessia, Beatrice, Alice, Francesca, Stefania, Cecilia, Oleksandra, Serena, Chiara, Beatrice 1°B: Alessandro, Alessandra, Christopher, Silvia, Fabiana Stella, Chiara, Stefania, Chiara, Giulia, Martina, Elena, Chiara, Sofia, Linda, Mariaserena, Chiara, Irene, Cristina, Alice, Silvia, Debora, Francesca, Miriam, Gloria, Marta, Lucrezia, Sharon, Ambra, Veronica, Valentina. 1°C: Jessica, Maria, Jean Marc, Noemi, Chiara, Marzia, Francesca, Raffaella, Viviana, Matteo Marco, Gabriela, Elena, Fabiola, Noemi, Debora, Anna, Giorgia, Rita, Carlotta, Federico, Giulia, Elisabeth, Valeria, Amalia Andreea, Karin, Myriam, Martin, Valentina, Sara, Alessandra. 2°A: Marta, Aurora, Paola, Chiara, Emily, Marta, Sabrina, Alessandra, Martina, Debora, Giuliana, Chiara, Simona, Luisa, Giulia Gabriella, Giuditta , Erika, Abdel Adim, Elena, Francesca, Silvia, Carolina, Angelica, Sara, Ritika, Elena, Valeria, Jennifer. 2°B: Roberta, Denise, Silvia, Giulia, Ilaria, Martina, Mirko, Emanuela, Eleonora, Ruth, Miriam, Viviana, Milena , Marzia, Federica, Federica, Andrea, Kevin, Alice, Francesca, Esra, Shanel , Mirjam, Marzia, Marta, Sara. 3°A: Angelica, Valentina, Gianluca, Elisa, Federica, Valerio, Veronica, Silvia, Silvia, Valentina, Chiara, Gaja, Lucia, Patrick, Ramona, Valeria, Renata, Gilda, Veronica, Alice. 3°B: Marta, Alessia, Valentina, Veronica, Serena, Ilaria, Cristina, Morena, Dalila, Isabella, Giulia, Marta, Giulia, Chiara, Adriana, Chiara, Elena, Elisa, Arianna, Stella, Michela. 3°C: Francesco, Vittoria, Alice, Anays, Arianna, Chiara, Valeria, Lorenzo, Serena, Eleonora, Roberta, Virginia, Martina, Jessica, Maddalena, Valeria, Karim, Federica, Sara, Stefania, Rossana, Jennifer. 4°A: Sara, Jodie, Roberta, Valeria, Giulia, Giorgia, Steve, Daniele, Giulia, Sarah, Andrea, Giulia, Fiammetta, Elena, Alice, Alessandro, Nadine, Chiara, Federica, Ilaria, Miriam, Annalisa. 4°B: Giulia, Jacopo, Gabriella, Davide, Patrizia, Federica, Jessica, Valentina, Cecilia, Chiara, Beatrice, Ilenia, Ilaria, Giulia, Michela, Sabina, Kassandra, Giulia, Sarah, Giulia, Elisa, Sarah, Adriano, Chiara, Giada. 5°A: Federica, Samantha, Mariasole, Elena, Anna, Ilaria, Elena, Giulia, Annalisa, Silvia, Francesco, Lucrezia, Elisa, Giulia, Michela, Ilaria, Cristina, Isabella, Giulia, Silvia, Myriam, Sonia. 5°B: Cinzia, Giulia, Nicole, Alessia, Nazarena, Roberta, Luca, Karen, Michele, Irene, Giorgia, Maria, Beatrice, Sara, Arianna, Elena, Cristina, Eleonora, Elisa, Margherita, Francesca, A cura di Federica Noardo, Roberta Bariosco, 2BL Silvia Garis 3AL 19 Lettere alla redazione Mamma… mi piacerebbe abbracciarti... sono qui sdraiata morente Dal Buniva ci scrivono Viaggio interculturale in Kenya Nel marzo 2007 quattro studenti dell’Istituto Michele Buniva, accompagnati dal preside Fulvio Gottero e dal vicepreside Bruno Marabotto, hanno preso parte a un viaggio con finalità interculturali in Kenya della durata di 10 giorni, organizzato dai missionari della Consolata. Tramite “Onda d’urto” hanno voluto rendere partecipi della loro esperienza anche agli studenti del Porporato. Quattro ragazzi, un viaggio e molte realtà diverse, che pensiamo già di conoscere attraverso giornali, riviste e televisione, questo è stato il nostro viaggio in Kenya. Nairobi, la capitale, è una città unica. Non solo per la drammatica miseria, ma per il contrasto che c’è fra questa miseria e la ricchezza. Centomila persone sono ricchissime, un milione e mezzo vivono nell’estrema povertà. In Kenya un bambino su quattro nasce malato di AIDS: questa malattia lo condanna all’ignoranza perché le scuole pubbliche non accettano bambini sieropositivi, eppure basterebbero solo 500 euro l’anno per mantenere e istruire un bambino malato di AIDS. Impossibile rimanere indifferenti davanti a una situazione del genere: per questo dopo aver avuto la fortuna di partecipare a un simile viaggio ci siamo sentiti in dovere di far conoscere ai nostri coetanei ciò che può trasmettere una simile esperienza, perché solo con un contatto diretto e reale ci si può rendere conto della drammatica situazione del Kenya, soprattutto della sua popolazione. Per questo abbiamo fatto numerosi incontri e realizzato un DVD che è a disposizione di chi lo vuole vedere. È stata un’esperienza che è da ripetere e da diffondere per educare i ragazzi ad aprire gli occhi sul mondo, non rimanendo chiusi nella propria sfera di cristallo, incoscienti di quello che ci capita attorno. È un modo formidabile per scoprire che tutti noi, dal primo all’ultimo, siamo dipendenti gli uni dagli altri. Per scoprire anche che siamo noi i benestanti, i ricchi, gli occidentali, la minoranza, che vivono sulla povertà di miliardi di persone. Tutti noi siamo cittadini del mondo ed è inutile far finta di nulla, chiudere gli occhi e pensare che tanto non si può far nulla. Non è così: ogni nostra piccola attività ha ripercussioni sul mondo, impercettibili e insignificanti da sole, ma enormi e importanti se accumulate tutte assieme. Francesco Cavallone 5°A/ ETA – Istituto Michele Buniva I nomi più diffusi al Porporato 65- Giulia 47- Chiara 40- Federica 38- Francesca 38- Martina 36- Valentina 34- Sara 29- Ilaria 25- Elisa 22- Elena 22- Alice 22- Serena 22- Cristina 22- Silvia 21-Alessia 20- Jessica 19- Andrea 18- Marta 15- Stefania 14- Valeria 13- Eleonora 13- Roberta 13- Veronica 12- Michela 12- Maria 12- Alessandra 11- Erika 11- Lucrezia 11- Arianna 11- Sonia 11- Alessandro 10- Irene 10- Beatrice 10- Luca 10- Carlotta Nomi unici Karen, Marika, Vittoria, Isabella, Fabiana, Samanta, Martin, Pochi giorni fa, una mia amica mi ha inviato questa email; il suo unico commento era: “Non sorprenderti se, leggendo queste parole, le lacrime inonderanno il tuo viso”. E così è stato. Ora voglio render partecipi tutti i ragazzi del Porporato, e spero di riuscirci grazie ad “Onda d’urto”. “Mamma, sono uscita con amici. Sono andata ad una festa e mi sono ricordata quello che mi avevi detto: di non bere alcolici. Mi hai chiesto di non bere visto che dovevo guidare, così ho bevuto una Sprite. Mi sono sentita orgogliosa di me stessa, anche per aver ascoltato il modo in cui, dolcemente, mi hai suggerito di non bere se dovevo guidare, al contrario di quello che mi dicono alcuni amici. Ho fatto una scelta sana e il tuo consiglio è stato giusto. Quando la festa è finita, la gente ha iniziato a guidare senza essere in condizioni di farlo. Io ho preso la macchina con la certezza che ero sobria. Non potevo immaginare, mamma, ciò che mi aspettava... Qualcosa di inaspettato! Ora sono qui sdraiata sull'asfalto e sento un poliziotto che dice: "il ragazzo che ha provocato l'incidente era ubriaco". Mamma, la sua voce sembra così lontana... Il mio sangue è sparso dappertutto e sto cercando, con tutte le mie forze, di non piangere. Posso sentire i medici che dicono: "questa ragazza non ce la farà". Sono certa che il ragazzo alla guida dell'altra macchina non se lo immaginava neanche, mentre andava a tutta velocità. Alla fine lui ha deciso di bere e io adesso devo morire… Perché le persone fanno tutto questo, mamma, sapendo che distruggeranno delle vite? Il dolore è come se mi pugnalasse con un centinaio di coltelli contemporaneamente. Dì a mia sorella di non spaventarsi, mamma, dì a papà di essere forte. Qualcuno doveva dire a quel ragazzo che non si deve bere e guidare... Forse, se i suoi glielo avessero detto, io adesso sarei viva... La mia respirazione si fa sempre più debole e incomincio ad avere veramente paura... Questi sono i miei ultimi momenti, e mi sento così disperata... Mi piacerebbe poterti abbracciare mamma, mentre sono sdraiata, qui, morente. Mi piacerebbe dirti che ti voglio bene per questo... Ti voglio bene e... Addio”. Queste parole sono state scritte da un giornalista che era presente all'incidente. La ragazza, mentre moriva, sussurrava queste parole e il giornalista scriveva... scioccato. Questo giornalista ha iniziato una campagna contro la guida in stato di ebbrezza. Se questo intervento è arrivato fino a te e lo cancelli... potresti perdere l'opportunità, anche se non bevi, di far capire a molte persone che la tua stessa vita è in pericolo. Questo piccolo gesto può fare la differenza, fallo girare: LA VITA E' PREZIOSA! Silvia, 3AL 20 Lettere alla redazione Appello Non imbrattiamo il Porporato!! In una settimana ben due episodi di maleducazione studentesca mi hanno colpito e ferito: il primo è stato il vedere il muro delle classi poste nella manica bassa delle ex scuderie imbrattato di cioccolata, l’altro è la scritta volgare, in inglese (sic!), comparsa sul muro del corridoio del piano terreno. Che passi il primo episodio, perché pare non sia stato volontario, ma dovuto a una spinta che ha avuto come conseguenza le comiche alla Paperissima e lo schizzo sul muro, ma il secondo è stato fatto a bell’apposta, studiato e realizzato di nascosto con l’intento di offendere e di deturpare. Se tutti facessero così che ne sarebbe del nostro bell’istituto? Lo stesso discorso vale per la carta igienica nei bagni, di cui abbiamo già parlato l’anno scorso. Evitiamo di sprecarla e di buttarla per terra. Altrimenti con quale faccia andiamo poi a lamentarci dalla Preside che manca la carta igienica nei gabinetti? Prima che queste cose ce le facciano notare gli insegnanti o la dirigente scolastica cerchiamo di darci un giro noi studenti. Incominciamo a rendere ecologica la scuola a partire dai nostri comportamenti, solo dopo potremo rivendicare una scuola meno stressante (e quindi meno inquinante!) da parte degli insegnanti… Adesso vi racconto… la mia prima esperienza al Porporato Il cambiamento tra scuola media e superiore è abbastanza notevole. Naturalmente, come in ogni scuola, ci sono i lati positivi e quelli negativi. Iniziamo con quelli positivi: questo istituto propone molte attività assai interessanti, sia sportive che di altro tipo; per esempio esiste la squadra di pallavolo dell’istituto, corsi sulla difesa personale, nuoto, corsa campestre (alla quale però sono tenuti a partecipare tutti gli allievi) calcetto…; un’altra attività è quella del giornale scolastico “Onda d’urto”, per il quale sto scrivendo questo articolo. Un’altra cosa davvero comoda sono le macchinette di bevande e di merendine; ma anche le paninare durante l’intervallo fanno un ottimo lavoro, offrendoci appunto bevande oppure svariati tipi di panini. È “lusso” che nella mia vecchia scuola non c’era. Ma non è finita qua. Un’altra cosa bellissima sono i viaggi all’estero che si incominciano a fare a partire dalla classe seconda (Francia, Inghilterra, Irlanda, Germania) per una settimana circa. Questa forse è una delle attività più belle! Ora però mi tocca svelare l’unica pecca, secondo me, di questa scuola: il sabato mattina alzarsi per andare a scuola è una cosa straziante! È ovvio che bisogna fare un tot. di ore settimanali e quindi bisogna anche andare a scuola il sabato. Ma sono solo all’inizio, quindi ben presto mi abituerò! Posso così concludere che come primina mi sono trovata bene in questo istituto, così penso anche i miei 29 compagni di classe (sono tanti eh?) e spero di trovarmi bene per altri quattro anni…e mezzo!! Carlotta 1C L 21 DIZIONARIO INGLESE-PIEMONTESE Care-ask = Comune di Cherasco (CN) Cartoon = Carro a trazione animale (fig.Veicolo in pessimo stato di manutenzione) Cent = Ascolta (es: Cent see, Cent been, Cent so see) Cheat = Piccolo (Been cheat = Molto piccolo) Chess = Gabinetto Choke = Diverbio (cfr. Call) Cigar-soon = Questi lavoranti (Cigar-soon soon fort / Questi lavoranti sono muscolosi) CNN = "Qui non c'é" Divertentismo Un minisondaggio un po’ intellettuale e un po’ ironico che è stato proposto ad alcuni ragazzi/e di un istituto di cui non precisiamo il nome. Riportiamo le risposte più “gettonate” e quelle più divertenti. ( E voi cosa….) Che significa BASITO? 44% sbalordito (risposta esatta). 30%non sa 8% piccolo bacio in spagnolo 3% una pianta 3% un verso che si fa con la bocca 2% un uomo basso ALTRE: una pietra, un uomo basato su principi perversi, un suono ben scandito. Il passato remoto del verbo NUOCERE 28% io nocqui (risposta esatta) 24% non sa 11% io nuossi 10% io nossi 8% io noqui 6% io nuocqui 4% io nuoqui 2% io nocetti 2% io nuocei 2% io nuocetti ALTRE: io noqqui, io nouocetti, io annoqqui. Barzellette divertentissime Cartellonistica da negozio…! Macelleria: Carne bovina ovina caprina suina pollina e coniglina Polleria: Si vendono uova fresche per bambini da succhiare Sfasciacarrozze: Qui si vendono automobili incidentate ma non rubate Negozio di fiori: Se mi cercate sono al cimitero... vivo Negozi di abbigliamento: Non andate altrove a farvi rubare, provate da noi; In questo negozio di quello che c'e' non manca niente; Al reparto bambini 3 al prezzo di 2; Si vendono impermeabili per bambini di gomma Autofficina: Venite una volta da noi e non andrete mai più da nessun'altra parte Derattizzatori: Qui ultima cena per topi Meccanico: Si riparano biciclette anche rotte Giulia, 3a soc 22