MINISTERO DELL`ISTRUZIONE, DELL`UNIVERSITÀ E DELLA
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MINISTERO DELL`ISTRUZIONE, DELL`UNIVERSITÀ E DELLA
MINISTERO DELL’ISTRUZIONE, DELL’UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO I.C. CENA Centro Risorse Territoriale Via Lepanto 2 – 04100 Latina 0773 695393 fax 0773 471618 Sito: www.scuolacenalt.eu ltic847002@istruzione.it ltic847002@pec.istruzione.ite.it C.F. 91124400598 Istituto Comprensivo ”Cena” Latina P.O.F. Piano dell'Offerta Formativa Anno Scolastico 2012/2013 INDICE CAP I CAP II CAP III CAP IV CAP V CAP VI CAP VII CAP VIII IDENTITÀ DELL’ISTITUTO COMPRENSIVO Premessa Scuola e territorio Vantaggi e valori dell’Istituto Le nostre sedi COMPOSIZIONE DELLA COMUNITÀ SCOLASTICA Collaboratori scolastici ed amministrativi Arricchimento offerta formativa Aule, laboratori, sussidi, strumenti AREA DIDATTICA Finalità del Piano offerta Formativa Linee guida Mete educative Principi metodologici Scelte metodologiche Mete educative Curricolo d’Istituto Articolazione dell’offerta formativa Il curricolo educativo e formativo verticale:obiettivi generali Le competenze disciplinari di fine ciclo :scuola primaria Le competenze disciplinari di fine ciclo:scuola secondaria Le competenze disciplinari di fine ciclo:scuola dell’Infanzia L’insegnamento della Religione Cattolica Integrazione alunni diversamente abili AREA DELLA VALUTAZIONE La valutazione nei tre ordini di scuola Che cosa si valuta, come si valuta. Criteri di valutazione Strumenti di valutazione Modalità di valutazione Griglia di valutazione degli apprendimenti:scuola primaria -scuola secondaria di 1° grado Area comportamentale:scuola primaria -scuola secondaria di 1° grado Strategie di intervento personalizzato: scuola primaria- scuola secondaria di primo grado Metodi – Soluzioni e strategie didattiche Valutazione alunni diversamente abili Criteri di valutazione per lo scrutinio finale degli alunni CARTA DEI SERVIZI SCOLASTICI E REGOLAMENTO D’ISTITUTO AREA DELLA RICERCA E SVILUPPO Progetti e laboratori Arricchimento offerta formativa AREA DELL’ORGANIZZAZIONE Piano annuale delle attività AREA DELLA VALUTAZIONE E DEL MONITORAGGIO 2 CAPITOLO I IDENTITÀ DELL’ISTITUTO COMPRENSIVO ”CENA” 3 IDENTITÀ DELL’ISTITUTO COMPRENSIVO “CENA” Denominazione legale………………… I.C.“Cena” . Codice meccanografico MPI ………… . LTIC847002 . Prof.ssa Emilia Carotenuto. Dirigente Scolastico…………………… Dr. Andrea Rustici . Direttore dei Servizi Gen. Amm.vi… Indirizzo Scuola Cena…………… . Telefono uffici…………………………. . . Fax ……………………………………… . E-mail …………………………………… Sito…………………………………… Via Lepanto n. 2/a - 04100 Latina . 0773 695393 . 0773 471618 ltic847002@istruzione.it . . www.scuolacenalt.eu . E-mail Centro Risorse………… corsiformazione@scuolacenalt.eu Coordinate IBAN………… IT 83 Y 01030 14700 000004381101 Codice Fiscale……………………… 91124400598 . Docenti…… 142 Assistenti Amministrativi …... 7 Classi…… 60 Alunni…… . 4 . . Collaboratori Scolastici...… 14 1352 Il Piano dell’Offerta Formativa 5 PREMESSA “Il Piano dell'Offerta Formativa (P.O.F.) è la carta d'identità della scuola: in esso vengono illustrate le linee distintive dell'Istituto, l'ispirazione culturale pedagogica che lo muove.” E’ il documento fondamentale che l’istituzione scolastica elabora nell’ambito dell’autonomia didattico-organizzativa; - costituisce l’identità culturale e progettuale della scuola; - si ispira ai principi costituzionali di uguaglianza, accoglienza e integrazione, obbligo scolastico, partecipazione, efficienza, trasparenza, libertà di insegnamento e di aggiornamento dei docenti. E’ il documento con il quale la scuola comunica ai genitori e al territorio la progettazione educativa e didattica e le ragioni pedagogiche che la sostengono. Il P.O.F. è frutto del concorso di tutto il personale della scuola, di enti e istituzioni che a vario titolo sono coinvolti nei processi formativi (famiglie, enti locali, servizi sociosanitari, associazioni culturali) Il piano analizza il contesto socio-culturale in cui la scuola opera, espone le caratteristiche principali dell’Istituto dal punto di vista culturale, educativo e pedagogico e delinea le macro-aree progettuali Il P.O.F. è dunque un documento dinamico: la sua funzione è quella di registrare la vitalità della scuola e orientare il cambiamento, trovando un punto di incontro con il territorio e le famiglie. L’Istituto Comprensivo “Cena”, viene molto incontro ai bisogni degli utenti, grazie al P.O.F. che è l’esplicazione dell’autonomia pedagogica-professionale, che ne costituisce la proposta programmatica finalizzata a rispondere finalmente ai bisogni degli alunni. Il livello tecnologico e l’organizzazione della nostra società sono diventati così complessi che, per inserirsi nel mondo del lavoro, sono necessarie conoscenze approfondite e specialistiche, ma nello stesso tempo grande flessibilità e fantasia. La scuola è il luogo dove ognuno di noi costruisce la propria cultura personale, dove si sta insieme con gli altri, compagni ed insegnati, dove si impara ad organizzarsi in modo autonomo, si assumono responsabilità, si esprimono i lati del proprio carattere. La scuola è cambiata moltissimo negli ultimi anni aprendosi alle altre culture europee. Da qualche anno sono costantemente in crescita gli studenti stranieri, immigrati con i loro genitori, oppure nati da famiglie straniere. Questi hanno portato nelle classi lingue diverse, culture nuove, modi diversi di mangiare, di vestirsi, di pregare, aiutando la comunità scolastica a conoscere meglio il mondo che la circonda. In particolare, sono nati programmi di educazione interculturale che hanno due obiettivi: il primo è quello di tutelare gli studenti stranieri, aiutandoli a inserirsi nella scuola senza perdere le caratteristiche della loro cultura; il secondo è quello di fare in modo che tutti i giovani acquisiscano una formazione, meno legata ai confini nazionali e più aperta al mondo, affinché siano capaci di avere rapporti positivi con persone di altre culture senza pregiudizi o paure, in una società ormai diventata multietnica e multiculturale, 6 Scuola e territorio CONTESTO SOCIALE, CULTURALE, ECONOMICO DEL TERRITORIO Dal 9 marzo 2012, secondo il piano di dimensionamento scolastico approvato con delibera di Giunta Regionale 42/12, la scuola media “Cena”, le scuole primarie “O.Montiani”, “Daniele” e “E. De Amicis” e le scuole dell’infanzia “M. Ventre”, “A. Manzi” e “Via Pasubio” sono state accorpate in un unico istituto denominato dall’anno scolastico 2012 - 2013 Istituto Comprensivo “Cena”, con una sola presidenza e una sola segreteria situata in Via Lepanto n.2. Il contesto socio culturale delle scuole è eterogeneo: settore operaio, agrario, commerciale, impiegatizio, sono rappresentate le professioni libere ed intellettuali. Le scuole sorgono poco distante l’uno dall’altra nel centro storico di Latina (comune con una popolazione di più di 100 mila abitanti). Questa interessante ubicazione permette di inserire nell’offerta scolastica visite alle librerie della città, alla biblioteca comunale,ai Musei,ecc..partecipazione a manifestazioni e ad attività teatrali I vari plessi hanno vissuto una storia, un'identità ed un percorso ben definiti sul territorio, quindi dopo l’accorpamento si è perseguito l’intento di realizzare linee metodologiche, didattiche ed educative comuni.. Un particolare rilevante : la scuola primaria “O. Montiani” è stata inaugurata nel 1932 insieme alla città di Latina che allora si chiamava Littoria e fino agli anni ’50 è stata l’unica scuola della città in seguito ha acquisito il plesso di via Legnano “Daniele” e le scuola dell’infanzia M.Ventre, A.Manzi; La Scuola Secondaria Cena è invece stata la prima scuola di Latina ad avere un corso ad indirizzo musicale. Fino all’anno scolastico 1999/2000 la dicitura esatta era “Corso sperimentale ad indirizzo musicale” e fino ad allora la Scuola Media Cena, aveva un’utenza di una classe sociale che non apparteneva di certo al territorio scolastico esistente, il corso di musica sperimentale contribuiva a selezionare l’utenza. Successivamente la scuola ha cercato di favorire anche i ragazzi con particolari bisogni e realizzare quelle valenze formative e terapeutiche della musica. Oggi la scuola offre una maggiore scelta nello studio dello strumento che va dal pianoforte alla chitarra classica,al violino, al flauto traverso,alla tromba,alle percussioni, al clarinetto, al violoncello; a questo proposito è una delle poche scuole di tutta Italia che ha il corso di violoncello 7 VANTAGGI DELL’ISTITUTO COMPRENSIVO L’Istituto Comprensivo inizia quest’anno il loro cammino cogliendo tutte le opportunità e i vantaggi che possono derivare da un’alleanza tra i tre ordini di scuola: - gli alunni vengono seguiti lungo tutto il percorso dell’età evolutiva legato alla scuola di base, con un’offerta formativa unitaria, progettata e valutata in sinergia tra i docenti dei tre ordini di scuola; - le famiglie usufruiscono di un rapporto con le stesse strutture e gli stessi operatori che a vario titolo lavorano nell’istituto; - i docenti e gli operatori della scuola vengono valorizzati nelle rispettive professionalità in quanto si pongono di fronte ad un più stretto legame con la comunità e quindi, ad una più forte attenzione verso gli alunni VALORI DELL’ISTITUTO COMPRENSIVO - l’Istituto Comprensivo si caratterizza come scuola di una comunità, di un territorio riconoscibile; promuove la qualità dell’educazione, contribuisce alla costruzione del senso di appartenenza e d’identità, favorisce i legami comunitari e l’assunzione di responsabilità nel rapporto tra generazioni; - l’Istituto Comprensivo può esprimere un progetto culturale educativo e curriculare in continuità tra i vari gradi d’istruzione; - l’Istituto Comprensivo è ambiente di vita, di relazioni e di apprendimenti. Gli interventi realizzati dai tre ordini scolastici promuovono lo sviluppo di competenze in tutti gli allievi - l’Istituto Comprensivo contribuisce a livello pedagogico -didattico alla realizzazione di un curricolo verticale integrato. 8 Le nostre sedi L’ISTITUTO COMPRENSIVO “CENA” SCUOLA DELL’INFANZIA Sc. Infanzia ”M.Ventre” piazza Dante Tel. 0773 693673 Sc. Infanzia ”A. Manzi” viale XVIII Dicembre Tel. 0773 660477 Sc. Infanzia via Pasubio Tel. 0773 488399 SCUOLA PRIMARIA Sc. Primaria “O. Montiani” piazza Dante Tel. 0773 693673 Sc. Primaria “Daniele” via Legnano Tel. 0773 486767 Sc. Primaria “E.de Amicis” piazza Col di Lana Tel.0773 693651 SCUOLA SECONDARIA di 1° grado “CENA” via Lepanto 2 TEL. 0773 695393 - FAX 0773 471618 SEDE CENTRALE presso la Scuola Secondaria “Cena” in via Lepanto 2 Latina TEL. 0773 695393 - FAX 0773 471618 695393 - FAX 0773 471618 9 CAPITOLO II COMUNITA’ SCOLASTICA 10 Dati alunni iscritti L’Istituto Comprensivo “Cena” accoglie un totale di 1380 alunni suddivisi secondo le tabelle di seguito riportate: Scuola dell’Infanzia Sedi di: “A. Manzi” “M. Ventre” “Via Pasubio” Numero alunni 129 89 91 Disabili 2 1 1 Stranieri 34 15 42 Scuola Primaria Sedi di: “O. Montiani” “Daniele” “E. De Amicis” Numero alunni 458 166 130 Disabili 17 12 9 Stranieri 42 39 63 Scuola Secondaria di 1° grado Scuola media “Cena” Numero alunni 317 Disabili 26 stranieri 78 TOT 1380 68 313 11 Staff dirigenziale Dirigente Scolastico: prof.ssa Emilia Carotenuto Collaboratore del Dirigente prof. Gaspare Morgante (Vicario) Collaboratore del Dirigente prof.ssa Caterina Squeglia Segretaria di Collegio: Patrizia Addari Direttore Serv. Gen. e Amm.vi: Dr. Andrea Rustici Presidente Consiglio d’Istituto: Carlo Tempera Composizione Consiglio di Istituto Cognome Nome Componete CAROTENUTO RUSTICI TEMPERA CAPOLINO COZZOLINO DI GIROLAMO FUSCO MANZOLLI PALISI SANTI CAPUTI CONTE FALCONE GASBARRO IPPOLITI MASELLA MORGANTE VASCA ROMANO ZEOLI EMILIA ANDREA CARLO ESTER MICHELE MARIAELISA MARIA CHIARA STEFANO MARZIA LOREDANA STEFANIA DEBORA PASQUALINA PATRIZIA ELISA MARINELLA BARBARA GASPARE ELEONORA ALMERINDA CONCETTINA Dirigente Scolastico DSGA Genitori Genitori Genitori Genitori Genitori Genitori Genitori Genitori Docenti Docenti Docenti Docenti Docenti Docenti Docenti Docenti ATA ATA Funzione Presidente Giunta Esecutiva Giunta Esecutiva Giunta Esecutiva Giunta Esecutiva Giunta esecutiva: Presidente prof.ssa Emilia Carotenuto Componente docenti: Gaspare Morgante Componente A.T.A.: Concettina Zeoli Componente genitori: Ester Capolino - Marzia Palisi (1) Il Dirigente Scolastico, in base alla vigente normativa, è componente di diritto sia del Consiglio di Istituto che della Giunta Esecutiva; (2) Il DSGA, in base alla vigente normativa, è componente di diritto della Giunta Esecutiva. 12 COMPOSIZIONE DELLA COMUNITA’ SCOLASTICA Funzioni Strumentali al Piano dell’Offerta Formativa Area 1 Gestione del Piano dell’Offerta Formativa prof.sse Addari Patrizia - Maria Tallerico - ins.Katia Segala Area 2 Sostegno al lavoro dei docenti prof.ssa Fontanella Rosalba Area 3 Continuità e Orientamento Magni Teresa (per il plesso Cena) – Rutigliani (primaria) Vasca (primaria) - Perrini (infanzia) Area 4 Maiozzi (manifestazioni / orchestra) - De Col - Galeotti – Rossi (area linguistica) Sostegno alunni diversamente abili e Figure B.E.S.(Bisogni educativi specifici): D’Andrea (coordinatrice) – Mazzucco (“Cena”) – Cilento (“O. Montiani”) Colaiacomo (“E. De Amicis” – Via Pasubio) – Masella (“Daniele” – “A. Manzi”) Sito web: Gasbarro Referenti vari plessi Caminati “O. MONTIANI” Falcone “DANIELE” Di Resta “E. DE AMICIS” Acquista “M. VENTRE” Migliozzi “ A. MANZI” Perrini VIA PASUBIO Commissioni Valutazione: Antonelli - Caporale - Canfora Tutor per le lingue: Ippoliti Orario: Fontanella – Squeglia – Caminati – Paolucci Di Resta - Masella Gruppo Lavoro Handicap: Coord. D’Andrea Docenti Sostegno, Coordinatori Classi con presenza alunni diversamente abili Formazione Classi: Caminati –Conte – Borzillo - Maiozzi Sicurezza: Morgante Ambientale: Fontanella Visite Istruzione: Conte - Borzillo - Antonelli - Paolucci 13 Attività teatrali e musicali: Maiozzi - Riposo Ed. stradale: Magni Ed. salute: Fontanella – Caporale Invalsi: Addari - Tallerico - Segala e i referenti dei vari plessi Vales: Addari - Tallerico - Segala Laboratori: Fontanella - Squeglia Coordinatori Dei Dipartimenti: Addari Patrizia Fontanella Rosalba Ippoliti Marinella Materie Letterarie Matematica/scienze Lingua Ceccarelli Maddalena Leggiero Cinzia Vasca M. Annunziata Grasso Adriana Rutigliani Patrizia (classi prime “O. Montiani”) (classi seconde “O. Montiani”) (classi terze “O. Montiani”) (classi quarte “O. Montiani”) (classi quinte “O. Montiani”) R.S.U. – IC CENA Cilento Cinelli Falcone Borzillo Enrica (plesso O.Montiani) Ida (plesso O.Montiani) Pasqualina (plesso Daniele) Giuseppina (plesso Cena) BIBLIOTECA Di Sessa 14 N° 142 Docenti Docenti Scuola Secondaria di I grado Cognome Nome Cognome Nome 1 ADDARI Patrizia 26 FONTANELLA Rosalba 2 ALESSANDRINI Angela Maria 27 FRANCI Franca 3 BENETELLO Antonio 28 GIANOLLA Andrea 4 BOLOGNA Salvatrice 29 GIUSTI Paolo Costantino 5 BORZILLO Giuseppina 30 ILLIANO Domenica 6 BRUSCHI Paola 31 IPPOLITI Marinella 7 CALANDRA Enrico 32 MAGNI Teresa 8 CANFORA Cristina 33 MAIOZZI Luigi 9 CAPASSO Paolo 34 MARCHIONNE Maria Grazia 10 CASCIANO Annunziata 35 MARTELLA Ferdinando 11 CATENACCI Anna 36 MAZZUCCO Jane 12 CAVARRETTA Maria 37 MELFI Domenica 13 CELLACCHI Gianfranco 38 MENICHINO Tiziana 14 CIPOLLINA Gabriella 39 MORGANTE Gaspare 15 CONTE Debora 40 MUSCATELLO Maria Rosa 16 D'ANDREA Rita 41 NARDELLI Maria 17 DE COL Lorena 42 ONNELLI Antonello 18 DI CESARE Marina Maria Rosaria 43 PAPPONE Gianni 19 DI MONACO Giovanna 44 RIPOSO Maria 20 DI RE Alessandra 45 SINNONA Maria Enza 21 DONADIO Aurora 46 SORRENTINO Pietro 22 ERRICO Anna 47 SQUEGLIA Caterina 23 ESPOSITO Raffaele 48 TALLERICO Maria Concetta 24 FEDRIZZI Giuseppe 49 VALLE Giovanna 25 FERRAJOLO Luciano 15 INSEGNANTI SCUOLA PRIMARIA O. MONTIANI Piazza Dante 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 Cognome Nome ALESSI ANNIBALI ANTONELLI BELLINI BIANCHI BRONGO BRUNOTTI CAMINATI CAPUTI CASTELLANA CECCARELLI CENTORE CILENTO CINELLI CONTENTO DI RIENZO DI VASTA FASULO GALEOTTI GASBARRO GRASSO LEGGIERO MALVASO PAOLUCCI PAPOTTO PARRELLA PRISCO ROCCO ROCCO ROCCO ROSSI RUTIGLIANI SCAUZILLO SEGALA TARALLO UCCELLO VASCA PATRIZIA FAUSTA MARIA GRAZIA FLAVIA LORENZA CIVITA RAFFAELLA CARLOTTA STEFANIA MARIA MADDALENA PASQUALINA ENRICA IDA MARIA ELEONORA ADALGISA ANNUNZIATA ALESSANDRA ROBERTA PATRIZIA ADRIANA CINZIA MARIA CATENA ANNA MIRELLA ANNA ANNA LUCIA ANNARITA MATTIA PASQUALINA MARINA PATRIZIA MARIA GRAZIA KATIA DORA MARIAROSARIA ELEONORA 16 “DANIELE” via Legnano 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 Cognome Nome CAPORALE CAPUTI CIMA D’ADDEO DAL DIN DE MARTINO DOLO ESPOSITO FALCONE GIACOMINI IOZZO MASELLA PAPPA PERNA PERRONE RIBACCHI TEGAZZINI VECCHIO ANNUNZIATA STEFANIA ENZA CATERINA STEFANIA ROSANNA GISELDA NAUSICA PASQUALINA ELENA VENUZZA ROSA BARBARA VALENTINA GIOVANNA ROSA ANNA MARIA LUISA ALESSANDRA LUCIA MARIA “DE AMICIS” 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 Cognome Nome CAVATERRA COLAIACOMO CUOMO DE BENEDETTIS DELLA VECCHIA DI RESTA ESPOSITO FRAGASSO FRAGASSO GAGLIARDI GNASSO LIBROJA RIBACCHI SADUTTO SEGALA AMBRA SIMONA ROSALIA PATRIZIA ELENA MARIA NAUSICA ASMIRA MARIA ROSARIA FRANCESCA ALFONSINA MARIA LUISA PASQUALINA KATIA 17 INSEGNANTI SCUOLA INFANZIA VIA PASUBIO COGNOME NOME 1 BALESTRA ANNA 2 CAPOGROSSO MARGHERITA 3 FASCINATO ROSANNA 4 MAGNARELLI FLORA 5 MONCADO ANGELA 6 NARDI IMMACOLATA 7 PERFETTO DOMENICA 8 PERRINI ANNA 9 SCIFO PATRIZIA 10 RIBAUDO SIMONE IRC H 12,30 SOSTEGNO EH MARIELE VENTRE - PIAZZA DANTE COGNOME NOME 1 ACQUISTA ASSUNTA MARIA 2 COSTI ELISA 3 PROCIDA RITA 4 MURA LOREDANA 5 NARDI IMMACOLATA 6 RICCIOTTI CLEMENTINA 7 MUNGO MARIA ALESSANDRA 18 IRC H 12,30 Sostegno EH A. MANZI -VIALE XVIII DICEMBRE COGNOME NOME 1 CENTRA LINA GIULIA 2 CENTRA STEFANIA 3 CEROTTO AMALIA 4 DI MARIO PATRIZIA 5 DI NARO VINCENZA AURELIA 6 GIORDANO MARIA VITTORIA 7 GUCCIARDI ROSA ANTONELLA 8 MADONNA ROSA 9 MIGLIOZZI FIORENZA 10 NAITANA GIOVANNA 11 NARDI IMMACOLATA 12 PAOLETTA FLORIANA 19 Sostegno EH IRC PLESSO CENA Docenti coordinatori CLASSE A B C ERRICO E F 1 CONTE FONTANELLA MUSCATELLO SQUEGLIA 2 CAVARRETTA TALLERICO BORZILLO MAGNI IPPOLITI 3 DI RE ADDARI SINNONA MELFI ILLIANO Docenti segretari CLASSE A B 1 DI MONACO 2 3 C DONADIO E F NARDELLI CALANDRA BOLOGNA MARCHIONNE CIPOLLINA RIPOSO VALLE GIUSTI PAPPONE DE COL CASCIANO CATENACCI BENETELLO Referenti vari plessi 1 2 3 4 5 6 P.ZA DANTE - “O. MONTIANI” VIA LEGNANO - “DANIELE” COL DI LANA “E. DE AMICIS” P.ZA DANTE – “M. VENTRE” VIALE XVIII DICEMBRE “A. MANZI” VIA PASUBIO CAMINATI FALCONE DI RESTA ACQUISTA MIGLIOZZI PERRINI 20 Direttore Servizi Amm.vi, Coordinatore personale ATA: Dr. Andrea Rustici COLLABORATORI SCOLASTICI SM Cena: Recano -Pepe -Porcelli -Romano -Rocco Primaria Piazza Dante: Proietti- Pasqualotto -Vocale-Turetta Plesso di O. Montiani (scuola dell’infanzia): Lungo (Pasqualotto il lunedì e Turetta il martedì ). Plesso di via Legnano (scuola primaria): Rocco Plesso Viale XVIII Dicembre (scuola dell’infanzia): Leggiero e Vitali Plesso di via Pasubio (scuola dell’infanzia): Dal Re con completamento da parte di Turetta e di Toselli Plesso De Amicis di via Col di Lana (scuola primaria) Toselli Benvenuto I SERVIZI AMMINISTRATIVI Gli uffici di segreteria dell’Istituto forniscono agli insegnanti supporto amministrativo per lo svolgimento di pratiche relative allo stato professionale. Forniscono ai genitori informazioni per l’espletamento delle pratiche relative alle iscrizioni, ai trasferimenti, ai passaggi da un grado scolastico all’altro, ai versamenti dei premi assicurativi, al conseguimento di borse di studio, a contributi per partecipazione ad attività didattiche. De Angelis-: Zorzetti -Mazzotta - Del Giudice E- -Del Giudice R- -Zeoli Baratta-Di Sessa (insegnante utilizzata) Limone Maria Antonietta (insegnante utilizzata) Si gestisce il ricevimento dell’utenza come segue: dal lunedì al venerdì dalle 10.30- alle 12.00. Il lunedì dalle ore 15 alle 16.30 l’ufficio del personale. Il giovedì dalle ore 14.00 alle ore 15.00 l’ufficio didattica scuola media. Il giovedì dalle ore 15.00 alle ore 16.00 l’ufficio didattica scuola primaria ed infanzia. Personale Esterno con contratto a termine (CT) Lettrice: Docente madrelingua inglese: Caroline Barber 21 RISORSE DELL’ISTITUTO COMPRENSIVO AULE - LABORATORI - SUSSIDI - STRUMENTI TECNOLOGICI E MULTIMEDIALI Aule di Informatica costituite da: postazione docente, PC multimediali collegati in rete, stampanti a getto d'inchiostro a colori, scanner, collegamento a Internet Computer portatili da utilizzare nelle aule Centro Risorse Territoriali per l’innovazione e la documentazione dotato di: laboratori multimediali con videoproiettore, P.C. multimediali, stampante,videoregistratore, TV con collegamento satellitare, lavagna luminosa, videocamera, collegamento INTERNET, aule conferenze, aule per le associazioni, aule per attività culturali. Centro di autoaggiornamento lingue straniere Laboratori di ceramica dotatI di forno Laboratori di cucina Laboratori per Arte ed immagine Laboratorio scientifico dotato di attrezzature idonee per la ricerca scientifica Laboratorio Linguistico Biblioteche con buona dotazione libraria Aule per attività teatrali e per conferenze Palestre attrezzate di strumentazione per praticare le attività sportive Strumenti musicali in dotazione alla Scuola per i corsisti Sala video, televisori con video-lettore e videoregistratore Classi dotate di LIM Fotocopiatrici 22 CAPITOLO III AREA DIDATTICA 23 FINALITÀ DEL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA DELL’I.C. “CENA” La scuola dell’infanzia, la scuola primaria e la scuola secondaria di primo grado costituiscono ambienti educativi e di apprendimento che operano in sinergia per il conseguimento delle seguenti finalità: - erogare il servizio scolastico a tutti gli alunni senza discriminazione di sesso, provenienza, lingua, religione, condizioni psicofisiche e socio ambientali; - realizzare una scuola più direttamente calata nella realtà sociale, culturale, produttiva del territorio, intesa quindi come Comunità in cui educare alla convivenza civile, alla solidarietà e alla legalità; - far crescere la persona in tutte le sue dimensioni; In modo particolare le scuole, oggi Istituto Comprensivo, si impegneranno a: - educare gli alunni alla cittadinanza attiva, alla solidarietà e alla legalità, a partire dalle prime esperienze di convivenza responsabile, - guidare il processo educativo centrato sull’orientamento per consentire ad ogni allievo di concludere la scuola di base con le abilità cognitive, operative, sociali necessarie alle successive tappe formative - aprire la scuola alla progettualità delle risorse operanti sul territorio per concordare percorsi funzionali alla formazione degli alunni - promuovere la didattica collaborativa, attraverso l’utilizzo delle opportune metodologie didattiche e delle tecnologie della comunicazione e dell’informazione Per ottenere questo risultato l’Istituto Comprensivo “Cena”si impegna a realizzare: · La condivisione delle scelte · Il lavoro collegiale dei docenti · La disponibilità del corpo docente a” pensare” la valutazione come modo per correggere l’intervento didattico piuttosto che come espressione di giudizi; · L’esistenza di” traguardi “ irrinunciabili comuni e definiti collegialmente; · Il raccordo interdisciplinare tra docenti, come strumento che garantisce l’unitarietà dell’insegnamento; · L’individuazione delle procedure di insegnamento; · L’attenzione alla diversità; · L’attivazione di percorsi interculturali; · Flessibilità organizzativa e l’utilizzo razionale degli spazi educativi; · La disponibilità dei docenti alla sperimentazione, all’innovazione didattica e all’aggiornamento professionale; · Il rapporto costante tra docenti e famiglie · Il miglioramento continuo del Sistema qualità e le precise responsabilità degli operatori La presenza di stranieri è aumentata progressivamente negli ultimi anni. Il fenomeno fino a qualche anno fa poco rilevante è diventato oggi significativo e pone in primo piano la necessità dell’integrazione e possibili azioni di accoglienza in collaborazione con l’ente locale e le associazioni del territorio. 16 Linee guida · Favorire l’acquisizione di un metodo di studio, di sperimentazione e di ricerca; · Accogliere e valorizzare le diversità; · Creare un ambiente educativo sereno di apprendimento ; · Educare a stili e contenuti democratici attraverso lo sviluppo di capacità sociali; · Favorire l’uso delle nuove tecnologie e la conoscenza delle lingue straniere. · Intervenire sulla dispersione scolastica. La scuola ha come punto di forza la continuità con la scuola primaria, guida il passaggio graduale ai processi di astrazione, cura la dimensione sistematica delle discipline e aiuta l’alunno ad orientarsi per la successiva scelta di istruzione e formazione. Si propone di : · Favorire la crescita delle capacità autonome di studio; · Favorire l’alfabetizzazione delle tecnologie informatiche,delle conoscenze e delle abilità in relazione alla tradizione culturale e all’evoluzione della realtà contemporanea; · Utilizzare linguaggi creativi · Prestare attenzione all’obbligo formativo Principi metodologici Nell’attività costruttiva l’allievo modifica ed elabora i suoi schemi di conoscenza. È fondamentale: contare sulle sue conoscenze come punto di partenza; perseguire costantemente la organicità e la coerenza nella trattazione dei contenuti culturali tra loro collegati sia pur nelle loro linee fondamentali. Sistemare progressivamente le conoscenze e la loro applicazione in diversi contesti ed applicazioni Gli alunni devono percepire l’utilità delle loro acquisizioni ed avere l’opportunità di mettere in pratica le nuove conoscenze per accentuare l’interesse e il carattere pratico dell’apprendimento. Scelte metodologiche ed organizzative: Il lavoro degli insegnanti dell’Istituto, nei limiti delle risorse umane ed economiche disponibili, si ispira alle seguenti scelte metodologiche e organizzative: - assunzione di incarichi e responsabilità nella gestione e nell’organizzazione scolastica; - attività di aggiornamento e formazione orientate al miglioramento delle competenze professionali; - utilizzo di strumenti, forme e modalità comuni e confrontabili di programmazione; - orientamento didattico alla progettualità e alle attività di laboratorio; - insegnamento della lingua inglese e della seconda lingua comunitaria; - attivazione di percorsi di accoglienza in diversi periodi dell’anno scolastico e verso differenti soggetti; - interventi sistematici sulle difficoltà di apprendimento e continuità educativa; - monitoraggio degli apprendimenti degli alunni; - valutazione del piano dell’offerta formativa 17 METE EDUCATIVE La Scuola si impegna a favorire l’accoglienza dei genitori e degli allievi, l’inserimento e l’integrazione di questi ultimi, con particolare riguardo alla fase d’ingresso alle classi iniziali e alle situazioni di rilevante necessità; per questo motivo e nell’ambito della continuità educativa, affermata negli Orientamenti della Scuola dell’Infanzia, nelle Indicazioni della Scuola Primaria e in quelle della Secondaria di I grado, l’Istituto riconosce e sottolinea il diritto di ogni bambino e di ogni ragazzo ad un percorso scolastico unitario, organico e completo,ponendosi come obiettivo attenuare le difficoltà che spesso si presentano nel passaggio tra i diversi ordini di scuola a cui si riconosce altresì la specificità e la pari dignità educativa di ogni grado scolastico. La scuola promuove l’istruzione, svolgendo un’opera di orientamento nei confronti degli allievi e curandone il recupero e il sostegno per sviluppare in loro un atteggiamento positivo verso l’istituzione scolastica, intesa non solo come luogo di formazione scolastica, ma anche come centro di crescita culturale e umana. AGGIORNAMENTO L’aggiornamento e la formazione assicurati con interventi organici e regolari, costituiscono un impegno per tutti gli insegnanti e un compito per l’amministrazione. Un programma aperto di ricerca teorica e metodologica permette di aggiornare costantemente i contenuti in relazione all’evolversi della letteratura internazionale e all’ esperienza concreta nel nostro contesto. RISPOSTA ALLA DISUGUAGLIANZA Particolare attenzione è prestata ai problemi proposti da particolari situazioni di emarginazione culturale o sociale,promuovendo interventi capaci di rimuoverle, anche nel quadro dell’educazione permanente, con attività scolastiche di integrazione a carattere interdisciplinare, organizzate per gruppi di alunni e iniziative individuali di sostegno. Sarà assicurato il principio di insegnamento-apprendimento non discriminante e un adeguato trattamento alla diversità e alle pari opportunità anche di genere. L’INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI Agli alunni diversamente abili viene offerta ogni possibile opportunità formativa; l’inserimento nelle classi è finalizzato alla piena integrazione di ognuno e al pieno sviluppo delle proprie potenzialità. Rappresentanti dei docenti e dei genitori dei tre ordini di scuola sono impegnati nell’organizzare e verificare l’integrazione degli alunni diversamente abili con sistematici incontri con i servizi sociali, l’Ente locale e associazioni; · ogni quadrimestre si riuniscono i G.L.H.O. · i Consigli di classe e il collegio docenti hanno cura di monitorare costantemente il percorso formativo. 18 OBBLIGO SCOLASTICO L’obbligo scolastico, il proseguimento degli studi superiori e la regolarità della frequenza sono assicurati con interventi di prevenzione e controllo dell’evasione e della dispersione scolastica. PARTECIPAZIONE Istituzioni, insegnanti, personale, genitori, alunni sono protagonisti responsabili dell’attuazione degli obiettivi, attraverso una gestione partecipata dell’istituto, nell’ambito degli organi e delle procedure vigenti. SOLIDARIETA’ Promuove la solidarietà partendo dall’attività quotidiana nell’alunno, per estenderla nell’insieme della comunità scolastica, ponendo l’accento sul beneficio collettivo, sulle semplicità e la cooperazione per la soluzione di problemi sociali. TOLLERANZA Educa al pluralismo, affermando il valore delle differenze e delle diversità di ogni soggetto, promuovendo attivamente l’uguaglianza, il dialogo, la flessibilità e l’adattamento civico ai cambiamenti e alle innovazioni. DEMOCRAZIA Promuove attività democratiche, favorendo la partecipazione nella comunità educativa a tutti i livelli e nei diversi organismi e attività; il rispetto e l’integrazione delle minoranze; l’informazione obiettiva basata sulla comunicazione libera, la trasparenza nei processi decisionali, stimola lo spirito civico ed emotivo. APERTURA ALL’AMBIENTE Promuove attitudini e iniziative dirette a conseguire la partecipazione progressiva della comunità in una società più giusta; analizza la realtà esterna per sollecitare esperienze che risultino positive ed educative; educa al rispetto dell’ambiente e affronta i problemi energetici. INTEGRAZIONE Accetta le diversità individuali e culturali, sollecita la cooperazione e la partecipazione del personale responsabile dei processi e di chi ha la responsabilità diretta verso gli alunni. LAICISMO Promuove un’educazione rispettosa ed indipendente dalle convinzioni di credo affermando la completa autonomia di scelta. ACCOGLIENZA Educa alla responsabilità e autonomia personale, ai rapporti cordiali, alla cura attenta di tutte le attrezzature Forma una coscienza per apprezzare il patrimonio culturale, artistico, scientifico e tecnologico per ottenere che siano mezzi di trasformazione e promozione della persona e della società. 19 EFFICIENZA-EFFICACIA Promuovere un’organizzazione e un funzionamento agile di tutti i livelli della comunità scolastica con l’impegno e la responsabilità di tutto il personale per riuscire ad avere il meglio nell’impegno delle risorse umane e materiali. FORMAZIONE INTEGRALE Educare allo sviluppo equilibrato e integrale della persona negli ambiti intellettuale, sociale, morale, affettivo e creativo per favorire la responsabile partecipazione nella società. SODDISFAZIONE Sollecitare il rispetto, l’autostima, la formazione e la gioia in tutte le fasi dell’apprendimento, integrando lo sforzo con attività ludiche e ricreative dentro e fuori dell’orario scolastico. INNOVAZIONI Promuove la ricerca, il metodo scientifico, riflessioni sulla pratica educativa favorendo tra i docenti e gli alunni l’adattamento alle innovazioni, sviluppando le potenzialità innovative della scuola e migliorando la progettualità al fine di incrementare la creatività della scuola. 20 : LE AZIONI FONDAMENTALI Obiettivi di apprendimento Articolazione dell’offerta formativa Il curricolo educativo e formativo verticale Le competenze disciplinari di fine ciclo L’insegnamento della Religione Cattolica Integrazione alunni diversamente abili 21 CURRICOLO L’Istituto comprensivo “Cena ”, al cui interno coesistono la Scuola dell’Infanzia, la Scuola Primaria e la Scuola secondaria di primo grado, sta affrontato, una serie di cambiamenti relativi all’organizzazione istituzionale -amministrativa oltre a problematiche didattico -educative associate, appunto, all’accorpamento di realtà scolastiche diverse L’Istituto sviluppa quindi una progettualità secondo un’ottica di verticalità e di continuità tra i vari ordini di scuola e fra la scuola e il contesto territoriale di appartenenza. In tale contesto, vengono predisposti percorsi formativi coerenti con le finalità dei singoli ordini scolastici, che confluiscano però in un unico progetto complessivo basato su idee e principi comuni e su linee educative condivise. Piano dell’Offerta Formativa: -Obiettivi generali: orientano i docenti e la scuola sulle scelte didattiche ed educative. -Obiettivi specifici di apprendimento (O.S.A.): linee guida che vengono date ai docenti. - Obiettivi formativi: sono delineati dai docenti prendendo in considerazione gli O.S.A. Unità d’insegnamento: percorsi realizzati su compiti di apprendimento curricolari partendo dagli obiettivi formativi in relazione ai bisogni della classe. Unità di apprendimento: percorsi realizzati per delineare le attività laboratoriali e le attività di recupero, realizzate partendo dalla valutazione iniziale, evidenziando per nuclei tematici attività, metodi, modalità di verifica. La scuola primaria deve pensare ad un curricolo di area disciplinare; diversamente dalle Indicazioni del 2004, il concetto di area disciplinare viene inteso come campo conoscitivo e concettuale, unitario e generale La progettazione educativo -didattica promuove: - l‟organizzazione degli apprendimenti in maniera progressivamente orientata ai saperi disciplinari; - la ricerca delle connessioni fra i saperi disciplinari e della collaborazione fra i docenti. Il raggruppamento delle discipline in aree indica una possibilità di interazione e collaborazione fra le discipline stesse in ottemperanza a una proficua trasversalità. OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO Gli Obiettivi di apprendimento sono definiti: - al termine del terzo anno della Scuola Primaria - al termine del quinto anno della Scuola Primaria - al termine del terzo anno della Scuola Secondaria di primo grado. Sono ritenuti strategici al fine di raggiungere i traguardi per lo sviluppo delle competenze previste dalle Indicazioni. TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE I traguardi per lo sviluppo delle competenze vengono individuati: - al termine della Scuola Primaria (classe quinta) - al termine della Scuola Secondaria di primo Grado (classe terza) I traguardi rappresentano riferimenti per gli insegnanti, indicano piste da percorrere e aiutano a finalizzare l‟azione educativa allo sviluppo integrale dell’alunno 22 ARTICOLAZIONE DELL’OFFERTA FORMATIVA Il curricolo educativo e formativo verticale Gli obiettivi generali, precisati dagli indicatori di padronanza, vengono qui di seguito sintetizzati. AREA AREA A F F E T T I V O R E L A Z I O N A L E OBIETTIVI INDICATORI OBIETTIVI Scuola dell’infanzia Scuola primaria Scuola secondaria di 1° grado Rispetta se stesso e gli altri -Cura della propria persona -Disponibilità all’ascolto -Disponibilità a comprendere i bisogni degli altri -Rispetto dei compagni -Rispetto dell’adulto (nel suo ruolo) -Accettazione dei richiami -Cura della propria persona -Ascolto dei consigli e dei richiami -Riconoscimento del ruolo dell’adulto -Interazione corretta con i compagni -Ordine nella persona e nella postura -Utilizzo di un abbigliamento adeguato -Disponibilità all’ascolto -Accettazione dei consigli e dei richiami -Riconoscimento del ruolo dell’adulto -Atteggiamento corretto verso i compagni Rispetta le attrezzature scolastiche e l’ambiente -Rapporto positivo con l’ambiente scolastico -Rispetto del materiale e degli spazi -Cura e organizzazione del proprio materiale -Utilizzo corretto del materiale e degli ambienti comuni -Rispetto del materiale scolastico -Rispetto e uso adeguato di ambienti e attrezzature -Partecipa alla vita scolastica rispettandone le regole -Rispetto delle regole della vita scolastica -Attenzione durante le attività -Disponibilità alle proposte di lavoro -Rispetto dell’orario -Controllo della propria motilità -Rispetto delle norme di convivenza -Attenzione durante le lezioni -Disponibilità alle proposte di lavoro Collabora con i compagni -Relazioni positive con i compagni -Riconoscimento del proprio gruppo classe -Disponibilità a lavorare con gli altri -Accettazione dell’aiuto degli altri -Disponibilità ad aiutare chi è in difficoltà -Richiesta di aiuto e chiarimenti -Rispetto dei tempi di lavoro -Assunzioni di semplici incarichi -Apporto personale per il lavoro didattico -Conoscenza di sé in relazione agli altri -Riconoscimento del proprio comportamento -Riconoscimento dei propri interessi -Gestione delle proprie emozioni - Riconoscimento degli spazi interni ed esterni -Rispetto dell’orario d’entrata -Frequenza regolare -Rispetto delle regole e delle scadenze fissate -Attenzione durante le lezioni -Disponibilità alle proposte di lavoro -Accettazione e rispetto di qualsiasi compagno -Disponibilità ai bisogni degli altri -Accettazione dell’aiuto degli Altri -Collaborazione nel piccolo e grande gruppo -Esecuzione di una consegna in modo adeguato -Rispetto dei tempi di lavoro -Assunzioni di semplici incarichi -Richiesta di chiarimenti e/o approfondimenti -Apporto personale al lavoro didattico -Organizzazione delle conoscenze apprese -Coordinamento dinamico generale -Conoscenza di sé in relazione agli altri -Positiva immagine di sé raggiunta -Conoscenza del proprio ambiente -Autonomia personale raggiunta -Controllo del proprio comportamento in situazioni ludiche e di lavoro. -Conoscenza di sé in relazione agli altri -Conoscenza del proprio ambiente -Valutazione del proprio comportamento -Valutazione dei propri lavori -Riconoscimento dei propri interessi e delle proprie attitudini -Capacità di operare scelte consapevoli Contribuisce attivamente al lavoro scolastico Conosce se stesso e il proprio ambiente 23 -Disponibilità a lavorare con gli altri -Accettazione dell’aiuto degli altri -Disponibilità ad aiutare chi è in difficoltà -Disponibilità a modificare il proprio punto di vista O R G A N I Z Z A T I V O M E T O D O L O G I C A C O G N I T I V A Porta e tiene ordinato il materiale -Autonomia nelle necessi- -Dotazione del materiale necessario allo volgimento delle lezioni -Uso adeguato del diario scolastico -Riconoscimento e uso del materiale attinente al lavoro scolastico -Non utilizzo di materiali superflui o di disturbo durante l’attività -Riordino di materiali di uso comune -Svolgimento del lavoro a scuola e a casa -Rispetto dei tempi di lavoro comuni -Dotazione dei materiali e strumenti necessari allo svolgimento delle lezioni -Uso corretto di materiali e strumenti -Uso corretto del diario e del libretto delle comunicazioni -Rispetta tempi, consegne e scadenze -Esecuzione di consegne date, secondo indicazioni -Conclusione del lavoro nel tempo stabilito Gestisce le procedure di lavoro -Autonomia nello -Autonomia rispetto alle attività scolastiche -Selezione del materiale didattico attinente all’attività -Individuazione delle fasi di lavoro a partire dalle consegne ricevute -Ricostruzione delle tappe di un’attività svolta Autonomia nello svolgimento delle attività -Individuazione dei sussidi didattici necessari all’attività -Analisi delle proprie modalità di studio -Ricostruzione delle tappe di un’attività svolta -Elaborazione di progetti Comprende messaggi verbali -Disponibilità all’ascolto -Attenzione verso chi parla senza interrompere -Decodifica di messaggi verbali di vario genere e di narrazioni -Rispetto del proprio turno per intervenire -Attenzione durante una comunicazione -Ascolto di indicazioni operative -Ascolto per l’intera durata di una conversazione -Individuazione del messaggio globale di una comunicazione -Attenzione verso chi parla -Ascolto di una comunicazione fino alla conclusione -Riconoscimento dello scopo di una comunicazione -Individuazione degli elementi essenziali di un messaggio Produce messaggi verbali -Racconto di esperienze personali (rispettando la sequenza temporale) -Comunicazione di idee, emozioni, stati d’animo -Utilizzo di strutture morfosintattiche adeguate all’età -Comunicazione delle proprie esperienze in modo semplice chiaro, e ordinato -Interventi ordinati e opportuni - Ripetizione e sintesi di quanto ascoltato e/o appreso Comunicazione adeguata attraversi i diversi codici -Utilizzo di strutture linguistiche corrette -Utilizzo di un lessico adeguato Comprende messaggi non verbali -Lettura di messaggi gestuali, mimici, grafici, pittorici -Conoscenza di tecniche e strumenti Decodifica di segni e simboli dei messaggi non verbali -Comprensione di messaggi di tipo diverso -Conoscenza di tecniche e strumenti -Individuazione degli elementi dei messaggi non verbali e loro riferimento al codice di appartenenza -Conoscenza di tecniche e strumenti propri dei linguaggi non verbali Produce messaggi non verbali -Utilizzo dei vari linguaggi grafico, pittorico, plastico, mimico, gestuale, corporeo per esprimere emozioni e sentimenti -Utilizzo di diversi tipi di linguaggi non verbali -Utilizzo di tecniche e strumenti diversi per comunicare -Uso dei codici di riferimento -Utilizzo di strumenti -Applicazione di tecniche tà quotidiane -Uso adeguato dei giochi e loro riordino -Uso corretto del proprio materiale (astuccio, sacchetta, ecc) svolgimento di un lavoro assegnato -Ricostruzione verbale e grafica dell’attività svolta 24 -Esecuzione del lavoro assegnato in classe e a casa -Rispetto dei tempi e delle consegne Possiede orientamento spaziotemporale -Orientamento temporale relativamente a: giornata scolastica, giorni, settimana, mesi, stagioni -Ricostruzione temporale, grafica e verbale, di storie ed esperienze -Orientamento spaziale secondo concetti topologici -Padronanza dei concetti topologici e temporali di base -Orientamento nello spazio fisico e grafico -Utilizzo di mezzi diversi di descrizione e di rappresentazione grafica dello spazio -Padronanza dei concetti topologici e temporali di base -Orientamento in una realtà rappresentata graficamente -Conoscenza e uso della suddivisione temporale convenzionale Sa osservare Osservazione della realtà, utilizzando i cinque sensi -Osservazione diretta della realtà -Individuazione e confronto di elementi della realtà secondo criteri diversi Sa stabilire relazioni -Individuazione di somiglianze e differenze -Associazione, seriazione, raggruppamento in base a criteri dati -Individuazione di somiglianze e differenze -Individuazione di criteri di classificazione -Classificazione in base a criteri assegnati -Individuazione degli elementi costitutivi di quanto visto o ascoltato -Individuazione di relazioni fra elementi osservati -Collocazione delle informazioni in un quadro organico -Individuazione di somiglianze e differenze -Individuazione di criteri di classificazione -Classificazione in base a criteri assegnati Possiede abilità operative -Utilizzo degli strumenti proposti -Rispetto della successione logica nell’esecuzione dei lavori -Utilizzo di diverse tecniche per la realizzazione di un lavoro - Utilizzo corretto del materiale strutturato -Individuazione delle diverse fasi di lavoro -Esecuzione di semplici istruzioni rispettando la sequenza logico-temporale -Utilizzo degli strumenti specifici -Esecuzione di operazioni concrete con i materiali disponibili -Esecuzione di istruzioni -Rispetto della successione logica nell’esecuzione -Individuazione di tecniche adeguate alla realizzazione di un elaborato Le competenze disciplinari di fine ciclo Scuola Primaria Al termine della Scuola Primaria (classe 5^), gli alunni saranno in possesso, nei vari ambiti disciplinari, di competenze generali definite in tre livelli: Indicatori per i livelli di accertamento e certificazione delle competenze programmati ELEVATO (1) In modo autonomo e consapevole, integrando le conoscenze e le abilità acquisite, in situazioni nuove. MEDIO in modo autonomo con una certa consapevolezza in situazioni note ESSENZIALE In modo non sempre autonomo, non sempre corretto e consapevole, in situazioni semplice 25 TRAGUARDI DI COMPETENZA Area dei linguaggi-Area storico geografica – Area matematico scientifico tecnologica DISCIPLINE ITALIANO INGLESE ARTE MUSICA MOTORIA STORIA GEOGRAFIA RELIGIONE MATEMATICA SCIENZE TECNOLOGIA E INFORMATICA COMPETENZE L'alunno: mantiene attenzione costante e coglie informazioni principali e secondarie. Si esprime in modo corretto e chiaro ponendosi in relazione con interlocutori diversi ed usa registri linguistici adeguati. Utilizza la lettura espressiva. Comprende un testo ricavando informazioni esplicite ed implicite. Produce testi coesi, corretti, coerenti usando un lessico progressivamente adeguato. Distingue, descrive le parti del discorso ed identificale principali espansioni. L'alunno: ascolta e comprende espressioni di vita quotidiana e semplici frasi. Interagisce in una conversazione rispondendo e formulando semplici domande. Comprende un breve e semplice testo letto ed è in grado di scrivere semplici messaggi. L'alunno: dimostra curiosità per un'opera d'arte e ne percepisce il valore. Rappresenta la realtà utilizzando tecniche diverse per realizzare elaborati creativi. L'alunno: valuta aspetti funzionali ed estetici in brani musicali di vario genere e stile. Esegue da solo o in gruppo, brani vocali e strumentali. Usa forme di notazione analogiche e codificate L'alunno: usa gli schemi motori. Comprende il significato della regola e della collaborazione. Interpreta ed esprime con il linguaggio del corpo stati d'animo e ruoli. Distribuisce le proprie energie e percepisce le sensazioni del corpo nei diversi contesti L'alunno: individua elementi di durata e contemporaneità e ne riconosce cause ed effetti. Ricava informazioni pertinenti da fonti diverse. Conosce ed utilizza i termini specifici del linguaggio disciplinare. Conosce e collega tra loro gli aspetti salienti delle civiltà studiate ed espone oralmente le conoscenze L'alunno: utilizza e costruisce rappresentazioni spaziali varie. Conosce ed utilizza le coordinate geografiche. Costruisce con precisione e completezza quadri rappresentativi di realtà geografiche. L'alunno: conosce i contenuti essenziali della Religione Cristiana Riconosce valori etici e religiosi nella storia dell'umanità. Si orienta nella ricerca e nella lettura di testi biblici L'alunno: effettua calcoli mentali e scritti con i numeri naturali e razionali. Comprende e risolve facili situazioni problematiche. Descrive, classifica e riproduce figure geometriche piane e le principali figure solide. Individua e rappresenta relazioni. Utilizza il sistema internazionale di misura e il sistema monetario europeo. Raccoglie, organizza e descrive dati. Stima la probabilità di un evento in un esperimento semplice L'alunno: osserva fenomeni, raccoglie dati e li mette in relazione, ricava regole generali. Riconosce, memorizza, usa i termini specifici della disciplina Conosce i contenuti, effettua collegamenti, trasferisce concetti. L’alunno:individua le parti di un oggetto e la loro funzione. Riconosce e utilizza materiali digitali per l'apprendimento. Utilizza le Tecnologie dell'Informazione e della Comunicazione nel proprio lavoro 26 Scuola secondaria di I grado Alla fine del percorso del Primo ciclo (classe 3a della scuola secondaria di I grado) gli alunni saranno in possesso , nelle varie discipline, di competenze generali espresse in voti e definite come segue: - LIVELLO AVANZATO (in decimi: 10/9): La competenza programmata è manifestata in modo eccellente con completa autonomia e responsabilità, piena consapevolezza e padronanza delle conoscenze e abilità connesse e buona integrazione dei diversi saperi. - LIVELLO MEDIO (in decimi: 8): La competenza programmata è manifestata in modo positivo con buona autonomia e responsabilità, buona consapevolezza e padronanza delle conoscenze e abilità connesse e adeguata integrazione dei diversi saperi. - LIVELLO MEDIO (in decimi: 7): La competenza programmata è manifestata in modo positivo con discreta autonomia e responsabilità, discreta consapevolezza e padronanza delle conoscenze e abilità connesse e parziale integrazione dei diversi saperi. - LIVELLO ESSENZIALE (in decimi: 6): La competenza programmata è manifestata in modo essenziale con relativa autonomia e sufficiente consapevolezza delle conoscenze e abilità connesse. - LIVELLO PARZIALE (in decimi: 5): La competenza programmata non è ancora acquisita o è in via di acquisizione. TRAGUARDI DI COMPETENZA Area linguaggi – Area storico geografica –Area matematica – Area scientifico-tecnologica DISCIPLINE ITALIANO INGLESE 2a LINGUA (Francese) ARTE E IMMAGINE MUSICA EDUCAZIONE FISICA STORIA E GEOGRAFIA RELIGIONE COMPETENZE Ascoltare e comprendere testi di diversa tipologia. Comunicare oralmente in contesti formali ed informali con chiarezza e pertinenza, utilizzando regole morfosintattiche. Leggere ed interpretare testi di vario tipo. Produrre testi scritti in forma adeguata allo scopo e al destinatario, utilizzando strutture morfosintattiche corrette. Riconoscere le strutture della lingua ed usare un lessico adeguato. Comprendere e produrre testi orali e scritti relativi ad argomenti di vita quotidiana, di interesse personale e sociale, utilizzando un lessico conosciuto, strutture e funzioni appropriate. Individuare gli aspetti significativi della cultura anglosassone e confrontarla con la propria. Comprendere semplici testi orali e scritti riguardanti la vita quotidiana. Interagire per soddisfare bisogni di tipo concreto. Produrre brevi testi scritti su argomenti familiari, utilizzando un lessico conosciuto. Riconoscere le differenze culturali veicolate dalla lingua materna e dalla lingua straniera Conoscere ed utilizzare diverse tecniche espressive. Produrre elaborati precisi, personali ed adeguati alla loro funzione comunicativa. Analizzare, descrivere, confrontare opere d’arte e mass -media Conoscere la notazione e l’ortografia musicale. Eseguire per lettura brani vocali e/o strumentali di media difficoltà, sia come solista che in formazione. Riconoscere gli aspetti contestuali e funzionali della musica. Saper collocare un brano nell’epoca e nello stile appropriato. Consolidare ed acquisire la coordinazione degli schemi motori, interagendo in situazioni combinate e simultanee. Sperimentare e conoscere la pratica sportiva, con i suoi valori e le sue regole Orientarsi e collocare nello spazio e nel tempo fatti e fenomeni, stabilendo confronti tra realtà storiche e geografiche diverse. Comprendere e conoscere eventi e trasformazioni nella storia locale, italiana, europea e mondiale, stabilendo rapporti di interdipendenza. Osservare, descrivere e confrontare gli ambienti fisici ed umani e le relazioni tra situazioni ambientali, culturali, sociopolitiche ed economiche. Comprendere le regole essenziali che governano l’economia e il mondo del lavoro, riconoscendone le caratteristiche principali. Conoscere gli elementi essenziali dell’organizzazione costituzionale ed amministrativa del nostro paese e gli ordinamenti comunitari ed internazionali. Organizzare i contenuti propri della disciplina. 27 MATEMATICA SCIENZE TECNOLOGIA INFORMATICA Confrontare alcuni valori apprezzandone la ricchezza per ogni uomo. Ricercare ed analizzare alcuni brani nelle fonti e nei documenti. Comprendere ed usare la terminologia specifica Applicare regole e procedimenti di calcolo aritmetico ed algebrico. Individuare la strategia risolutiva di una situazione problematica aritmetica e/o geometrica. Orientarsi nel piano e nello spazio, individuando le proprietà delle figure e cogliendo analogie e differenze. Usare il linguaggio specifico e simbolico Osservare la realtà e riconoscere fenomeni del mondo fisico e biologico. Individuare relazioni e operare collegamenti. Usare il linguaggio scientifico, schematizzare e rappresentare dati ed informazioni Osservare e rilevare proprietà dei materiali. Analizzare, mettere in relazione materiali, uomo, ambiente. Conoscere e descrivere materiali e processi produttivi. Usare linguaggi tecnologici, disegno, informatica Raccogliere, sistemare, ricostruire, presentare dati, testi La Scuola dell’Infanzia È scuola a tutti gli effetti con una forte valenza educativa . Concorre all’educazione e allo sviluppo affettivo, psico-motorio, cognitivo, morale e sociale dei bambini, promuovendone le potenzialità di relazione, autonomia, creatività, apprendimento. Le nostre Scuole dell’Infanzia assicurano eguaglianza delle opportunità educative e contribuiscono, con una serie di interventi organici, alla formazione dei bambini. L’apprendimento avviene esplorando tutti i campi dell’esperienza infantile che gli insegnanti intendono e utilizzano come luoghi del fare e dell’agire del bambino, introducendo così ciascun alunno alla comprensione dei sistemi simbolico - culturali. In particolare nella scuola dell’infanzia, le insegnanti per creare occasioni e possibilità di esperienze volte a favorire lo sviluppo della competenza globale e unitaria dei bambini, fanno riferimento ai traguardi per lo sviluppo delle competenze. TRAGUARDI DI COMPETENZA al termine della Scuola dell’Infanzia Il sé e l’altro -sviluppo del senso dell’identità personale -consapevolezza delle proprie esigenze e dei propri sentimenti -sviluppo del senso di appartenenza -sviluppo del senso morale -acquisizione e condivisione delle norme di comportamento in società -consapevolezza delle differenze e rispetto delle diversità Il corpo in movimento -raggiungimento di una autonomia personale nelle pratiche corrette di cura di sé,di igiene e di sana alimentazione -sviluppo delle abilità motorie attraverso attività sia guidate che libere -acquisizione di regole finalizzate a giochi individuali, di gruppo e all’utilizzo di attrezzi specifici -conoscenza e rappresentazione del proprio corpo in stasi e in movimento -sviluppo delle potenzialità espressive, comunicative, sensoriali, conoscitive, relazionali e ritmiche del corpo 28 Linguaggi, creatività, espressione -sviluppo dell’interesse per spettacoli di vario tipo, l’ascolto della musica, la fruizione e l’analisi delle opere d’arte -esprime emozioni e racconta di sé e del mondo attraverso forme di rappresentazione, drammatizzazione, pittura, disegno e altre attività manipolative e creative -formula piani di azione, individualmente ed in gruppo, sceglie con cura materiali e strumenti in relazione al progetto da realizzare -scopre e combina elementi musicali di base, utilizzando corpo, voce e oggetti producendo semplici sequenze sonoro-musicali -esplora le possibilità offerte dalle tecnologie per fruire delle diverse forme artistiche, per comunicare e per esprimersi attraverso di esse I discorsi e le parole -il bambino sviluppa la padronanza d’uso della lingua italiana e arricchisce e precisa il proprio lessico -sviluppa e fiducia e motivazione nell’esprimere e comunicare agli altri le proprie emozioni, le proprie domande, i propri ragionamenti e i propri pensieri attraverso il linguaggio verbale, utilizzandolo in modo differenziato e appropriato nelle diverse attività -racconta, inventa, ascolta e comprende le narrazioni e la lettura di storie, dialoga e discute, chiede spiegazioni e spiega, sviluppando un repertorio linguistico adeguato all’esperienza e agli apprendimenti compiuti nei vari campi di esperienza -riconosce, apprezza e sperimenta la pluralità linguistica e il linguaggio poetico -formula ipotesi sulla lingua scritta e sperimenta le prime forme di comunicazione attraverso la scrittura, anche utilizzando le tecnologie La conoscenza del mondo -raggruppa, compara, conta, ordina, orienta ed organizza le proprie esperienze attraverso l’esplorazione della realtà -formula correttamente riflessioni e considerazioni relative alla dimensione temporale -colloca correttamente se stesso, le persone e gli oggetti nello spazio -osserva i fenomeni naturali e gli organismi viventi, cogliendone le trasformazioni -è curioso, esplorativo, pone domande, discute, confronta ipotesi, spiegazioni, soluzioni e azioni. L’insegnamento della Religione Cattolica Viene assicurato secondo le motivazioni e le modalità enunciate nell’accordo di revisione del Concordato Lateranense (legge 121/1985) e definite nella successiva Intesa (DPR. N° 754/1985). L’insegnamento della Religione Cattolica nella scuola Materna L’insegnamento della Religione Cattolica si colloca nel quadro delle finalità della scuola materna, proponendosi quale obiettivo una educazione religiosa anche a carattere emotivo ed affettivo. Il messaggio è quello dell’amore, della fratellanza e della pace che viene presentato ai bambini come risposta ad un loro bisogno, nel rispetto delle esperienze che essi vivono nella scuola e in famiglia, pertanto la finalità dell’insegnamento della Religione Cattolica nella scuola materna non è quella di “dare la fede”, bensì quella di offrire una interpretazione mediata, consona all’età dei destinatari dei principali contenuti evangelici che aiutino i bambini nella reciproca accoglienza, nel superamento fiducioso delle difficoltà, nell’educazione all’esprimersi e al comunicare con parole e gesti. Le esigenze, gli interessi personali di ogni bambino costituiranno la base di partenza di ogni attività di insegnamento della Religione Cattolica 29 Le attività alternative all’insegnamento della Religione Cattolica. Per gli alunni che non si avvalgono dell’insegnamento della Religione Cattolica verranno programmate attività alternative previa acquisizione del parere delle famiglie; sarà data la possibilità di svolgere studio guidato con l’assistenza dell’insegnante o l’inserimento in classi parallele Verranno privilegiati i temi della fratellanza, dell’amicizia, della solidarietà, dei diritti dell’uomo e del cittadino, dell’educazione alla salute. La scelta è valida per l’intero anno scolastico. Integrazione alunni diversamente abili Il contesto normativo al quale la Scuola si deve attenere è quello della Legge n°104/1992, che indica le modalità operative e le collaborazioni interistituzionali indispensabili per programmare e realizzare l’integrazione degli alunni in situazione di handicap. Fondamentale è non confondere l'alunno con disabilità con l'alunno che presenta difficoltà di apprendimento e di adeguamento ai modi e ai ritmi del lavoro scolastico. Infatti alla distinzione fra handicap e svantaggio corrisponde la distinzione fra integrazione e recupero, concetti contigui che richiedono però interventi diversificati L'attivazione dell'intervento per l'alunno con disabilità è preceduta dalla certificazione. Tale attestazione clinica favorisce il contatto con la famiglia e con le strutture socio sanitarie presenti sul territorio. La scuola ha delle precise responsabilità formative verso tutti gli alunni, nel senso che ad ogni singolo alunno deve favorire il raggiungimento della massima autonomia possibile per essere un domani un cittadino capace di collocarsi nel mondo. Il presupposto da cui partire non è tanto quello di considerare gli alunni tutti uguali, negando i problemi, ma di considerare gli alunni come essere unici, ponendosi nell'ottica di valorizzare le differenze. La semplice accettazione da parte della scuola di un alunno con disabilità non è sufficiente ad integrarlo veramente, occorre intervenire con azioni concrete articolate nelle seguenti fasi Fase conoscitiva In questa fase si raccolgono tutti i dati e le informazioni utili per definire nel modo più completo possibile il rapporto dell'alunno con l'ambiente scolastico. Questa fase è fondamentale per definire il contesto educativo ed avviene solitamente fra il momento dell'iscrizione e l'inizio dell'anno scolastico. Fase di progettazione In questa fase tutti gli insegnanti coinvolti nel processo educativo elaborano il Piano educativo personalizzato definendo gli obiettivi a lungo e a medio termine che si intendono perseguire. Il PEP che definisce gli obiettivi in termini di competenze da far acquisire all'alunno, viene elaborato entro il mese di ottobre secondo i seguenti criteri: 1. Utilizzare le informazioni di tipo diagnostico fornite dai servizi in modo che siano definite le abilità possedute dall’alunno; 2. Servirsi degli studi scientifici più aggiornati, anche attraverso la consulenza di esperti, per programmare gli interventi; 3. Prevedere l’utilizzo di strumentazioni tecnologiche adatte al raggiungimento delle competenze. Fase operativa La fase operativa vede coinvolti tutti gli operatori sia i docenti, che le figure assistenziali, che il personale non docente. La fase operativa è continuamente monitorata nei consigli di classe o negli incontri di team. Fase della verifica e valutazione La fase della verifica e valutazione viene fatta con l'équipe due volte l'anno secondo il protocollo d'intesa. L’insegnante di sostegno L’insegnante di sostegno è nominato sulla classe nella quale è inserito l’alunno in situazione di handicap, assume la contitolarità nelle classi in cui opera ed è corresponsabile dell’andamento complessivo dell’attività didattica; integra la sua azione con gli insegnanti curricolari, opera come mediatore e facilitatore degli interventi e favorisce la costruzione di percorsi individualizzati. 30 Il docente di sostegno presta la sua attività in due o più classi a seconda della complessità e della compatibilità degli interventi. L’orario viene definito tenendo conto delle proposte dei Consigli di Classe, formulate all'inizio dell'anno, in base ai bisogni dei singoli alunni. L’integrazione degli alunni stranieri Allo scopo di favorire la frequenza e l’integrazione scolastica degli alunni stranieri, l’istituto si impegna a realizzare iniziative volte a: -promuovere la formazione di conoscenze ed atteggiamenti che inducano a stabilire rapporti dinamici tra le culture - favorire la comunicazione e la relazione interpersonale nella prospettiva di stimolare una relazione interculturale --instaurare uno spirito critico quale consapevolezza della relatività delle proprie identità particolari (religiose, nazionali, etniche, sociali, …) riconoscendo la loro specifica evoluzione spaziale e temporale -evidenziare l’importanza dell’Educazione Interculturale -creare un clima di accoglienza verso gli alunni non italofoni o neoarrivati e le loro famiglie, tale da ridurre al minimo il disagio dell’inserimento nel nuovo contesto anche grazie alla formazione in servizio di tutto il personale della scuola (anche del personale amministrativo) Accoglienza L'iscrizione degli alunni stranieri avviene generalmente nella classe corrispondente a quella già frequentata nel Paese di origine o a quella relativa all'età anagrafica, dopo la conoscenza dell’alunno attraverso i colloqui con la famiglia e una valutazione di competenze effettuata dalla Commissione Intercultura. Partecipazione Progetti rete TREVI: “Tanti mondi, una comunità” (2004-2005) per l’integrazione territoriale; e “ S.O.S. accoglienza orientamento” Piano di alfabetizzazione Primo livello: imparare l’italiano (l’italiano per comunicare) per gli alunni di recente provenienza Secondo livello: imparare in italiano (l’italiano per studiare) per gli alunni che già comunicano in italiano (che hanno già acquisito l’italiano orale nella dimensione quotidiana e funzionale delle interazioni di base), ma che all’interno dei differenti ambiti disciplinari devono essere supportati nella comprensione e nell’uso dei linguaggi specifici Durante la fase di primo livello gli alunni seguono un curricolo flessibile e vengono attivati laboratori linguistici per il conseguimento di un livello minimo di apprendimento dell’Italiano L2. In questa prima fase lo studio di quelle discipline (es. storia, geografia, scienze,…) che richiedono un’elaborazione linguistica complessa non vengono attivate e non sono fatte oggetto di valutazione. predisporre percorsi personali per gli alunni con conseguente adattamento della valutazione. Nella valutazione i consigli di classe tengono conto del percorso degli alunni, dei progressi, della motivazione e dell’impegno, oltre che delle potenzialità di apprendimento dimostrate attingere dal patrimonio letterario e artistico del paese, o dell'area di riferimento, per valorizzare le radici culturali. La presenza nella scuola di alunni stranieri rappresenta anche una occasione importante per favorire fra adulti e bambini la diffusione dei valori di tolleranza e solidarietà attraverso esperienze che conducano al confronto e all’ interazione fra diversi, nel comune obiettivo dell’uguaglianza delle opportunità per tutti gli individui e le comunità. I docenti, in particolare quelli coinvolti in esperienze di integrazione di alunni stranieri, si incontrano periodicamente (Commissione Intercultura dell’Istituto che predispone ogni anno il Progetto Intercultura) anche allo scopo di predisporre: - percorsi formativi rivolti non solo agli alunni, ma anche alle famiglie e alla cittadinanza che si avvalgono anche di agenzie esterne - interventi didattici comuni – dotazione sussidi e materiale scolastico 31 CAPITOLO IV La Valutazione La valutazione nei tre ordini di scuola Che cosa si valuta, come si valuta. Criteri di valutazione Strumenti di valutazione Modalità di valutazione Griglia di valutazione degli apprendimenti:scuola primaria -scuola secondaria di 1° grado Area comportamentale:scuola primaria -scuola secondaria di 1° grado Strategie di intervento personalizzato: scuola primaria- scuola secondaria di primo grado Metodi – Soluzioni e strategie didattiche Valutazione alunni diversamente abili Criteri di valutazione per lo scrutinio finale degli alunni 32 La valutazione è un momento formativo fondamentale dell'itinerario pedagogico/ didattico. Ha una valenza DIAGNOSTICA ed una funzione FORMATIVA. DIAGNOSTICA, in quanto analizza e descrive il processo di apprendimento (appunto fa una diagnosi) attraverso la raccolta di informazioni attendibili sul modo con il quale procede l'alunno nel suo itinerario scolastico; FORMATIVA, in quanto i dati conoscitivi emersi dalle procedure valutative consentono la conferma o la modifica dell'itinerario formativo da percorrere successivamente, l'avvio dell'alunno all'autovalutazione e ad una maggiore consapevolezza di sé La valutazione scolastica non si risolve nel semplice giudizio di merito attribuito all'alunno in base ai risultati conseguiti, in quanto non si prenderebbe in considerazione l'influsso esercitato dall'azione didattico -educativa della scuola e dagli altri fattori che interagiscono quali la personalità, gli interessi e le attitudini dell'alunno, l'ambiente socio-culturale e familiare in cui vive La valutazione nei tre ordini di scuola La valutazione nella scuola dell’infanzia significa conoscere e comprendere i livelli raggiunti da ciascun bambino, dai 3 ai 5 anni di età, in modo da poter identificare i processi da promuovere, sostenere e rafforzare per favorirne lo sviluppo e la maturazione. La valutazione nella scuola primaria, elemento pedagogico fondamentale e parte integrante della programmazione didattica, tende a seguire i progressi degli alunni dai 6 ai 10 anni di età e, contestualmente, consente di operare con flessibilità sul progetto educativo. Valutare, in riferimento alla funzione docente, nella scuola secondaria di primo grado,significa credere che sia possibile, per ogni alunno, un cammino di crescita e, quindi,impegnarsi nel controllare le dinamiche di trasformazione nella maturazione della persona. Valutare implica, per tutti i componenti della comunità professionale ed educativa, sviluppare livelli di condivisione su: cosa si valuta; a qual fine si valuta; come si rende la valutazione istituzionalmente fondata e, di conseguenza, comunicabile all’esterno. Il sistema della valutazione in un ISTITUTO COMPRENSIVO che prevede i tre ordini di scuola sopra citati, sarà coerente con gli obiettivi ed indicatori del curricolo verticale, in modo da garantire un effettivo processo di continuità. Che cosa si valuta. L'apprendimento - I progressi - La maturazione della personalità, l' evoluzione delle attitudini e l' acquisizione delle competenze, sempre in relazione alla situazione di partenza Come si valuta. Nella valutazione si tengono presenti i seguenti fattori: - il contesto socio-economico e culturale di provenienza - livello di partenza - impegno personale. interessi ed attitudini - capacità, interessi ed attitudini individuali - progresso/evoluzione delle capacità individuali, rilevato attraverso i dati forniti dalle osservazioni sistematiche delle varie discipline 33 Criteri di valutazione - continuità: tutti i momenti della vita scolastica sono soggetti a valutazione - ricorrenza: le verifiche sono in genere proposte al termine di un'unità di lavoro e sono riconsegnate in tempo didatticamente utile (non oltre i dieci giorni) - coerenza: la scelta e l'organizzazione degli strumenti di verifica sono coerenti con i criteri di valutazione, gli obiettivi programmati e l'itinerario di lavoro percorso - diversificazione: la valutazione utilizza strumenti diversificati e molteplici situazioni di osservazione e di verifica - comprensibilità: la valutazione, come linguaggio, è comprensibile per i destinatari (alunni e genitori) - efficacia: la valutazione deve aiutare l'allievo ad individuare le proprie attitudini/ capacità e a migliorare il processo di apprendimento, anche in prospettiva di scelte future. Strumenti di rilevamento dei progressi nell'apprendimento I progressi nell'apprendimento vengono rilevati attraverso diversi tipi di verifica, di attività e di osservazione: - osservazione sistematica in classe, nei gruppi, nell'esecuzione dei lavori proposti - interrogazioni orali formali ed informali (partecipazione alle lezioni dialogate, domande guidate, attività ecc.) - verifica "in itinere", durante lo svolgimento di una unità di apprendimento - verifica sommativa al termine di una unità di apprendimento Strumenti di valutazione in dettaglio - test o questionari vero/falso - questionari a scelta multipla - questionari a domanda aperta - quesiti ed esercizi applicativi - relazioni, componimenti, lettere, temi, ecc. - prove pratiche di tipo grafico, espressivo, manipolativo ed operativo in genere - interrogazioni orali - prove strutturate Modalità di valutazione e verifica La valutazione degli alunni e della classe è realizzata in vari momenti nel corso dell’anno e attraverso vari strumenti predisposti per favorire l’efficacia e la condivisione del processo valutativo, nonché la sua trasparenza: - valutazione iniziale: mediante prove d’ingresso, test e/o prove scritte, osservazioni, l’insegnante si accerta dei prerequisiti in possesso degli alunni - valutazione in itinere: ogni docente effettua osservazioni sistematiche e verifiche periodiche (scritte-orali-grafiche-pratiche), in relazione all’attività svolta, finalizzate sia ad accertare il livello dell’apprendimento (conoscenze – abilità - competenze), il metodo di lavoro, le capacità di esposizione scritta e orale, sia a rettificare eventualmente gli obiettivi della programmazione o la metodologia seguita con gli alunni e con la classe. -valutazione degli alunni in ordine agli obiettivi educativi (comportamento – impegno – metodo di lavoro….); -valutazione sommativa quadrimestrale e finale del processo di apprendimento, essa si articola in alcune voci: - eventuali osservazioni in merito a percorsi personalizzati/individualizzati seguiti dell’allievo, a progressi o difficoltà/lacune particolari evidenziate, con “annotazioni”. -valutazione del Comportamento: sulla base della nuova normativa nazionale e del Regolamento Alunni, il comportamento è riferito soprattutto alla qualità della relazione dell’alunno con i compagni, insegnanti e personale scolastico e della correttezza nella osservanza delle regole e nel rispetto dell’ambiente scolastico. 34 -valutazione delle Attività Facoltative: laboratoriale delle attività consente di rilevare comportamenti cognitivi, metacognitivi, motivazionali, di orientamento in forma diversa e talvolta più significativa rispetto alla attività curricolare. Valutazione INVALSI Il servizio nazionale per la valutazione effettua la rilevazione degli apprendimenti degli studenti. La misurazione degli apprendimenti va effettuata obbligatoriamente per tutti gli studenti delle classi coinvolte. Somministrazioni - prova di preliminare di lettura (decodifica strumentale) della durata di due minuti per la II primaria e prova di Italiano per la II e V primaria; - prova di Italiano, di Matematica e Questionario studente per la classe I della scuola secondaria di primo grado; - prova di Matematica per la II e V primaria e Questionario studente per la V primaria. Valutazione del comportamento Nella scuola primaria, la valutazione del comportamento è espressa tramite giudizi globali (ottimo – distinto – buono – sufficiente – non sufficiente). Nella scuola secondaria di primo grado, la valutazione del comportamento è invece espressa in decimi. Descrittori I descrittori (dieci/nove/otto/sette/sei/quattro/) definiscono il livello di conoscenza raggiunto e riguardano i contenuti e gli obiettivi. Tali descrittori si utilizzano soltanto nella valutazione periodica e non in quella quotidiana, dove si usano anche valori intermedi. Scuola dell’infanzia La valutazione nella scuola dell’infanzia si avvale principalmente dell’osservazione occasionale e sistematica dei bambini. Può essere condotta in generale sulle capacità trasversali quali autonomia, identità, capacità di relazione, oppure mirata su particolari competenze: linguaggio, capacità logiche, abilità motorie, capacità espressive, e condotta con strumenti specifici come griglie, indicatori ecc. avviene a diversi livelli individuali o di gruppo, e i dati confluiscono nella compilazione di un profilo individuale che prevede le seguenti voci: -inserimento e frequenza -autonomia comportamentale ed affettiva -rapporti scuola/famiglia, bambino/adulti,bambino/coetanei -attenzione, ascolto, comprensione, -partecipazione alla vita della classe e alle attività didattiche -produzione espressiva: linguaggio verbale, mimico gestuale, motorio, grafico-pittorico-musicale, logico-matematico, creativo Le informazioni che riguardano il processo formativo degli alunni vengono condivise con i genitori in colloqui individuali secondo il calendario stabilito dai docenti 35 GRIGLIA DI VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI Scuola primaria -Scuola Secondaria di 1° grado Descrittori Indicatori delle fasce di livello Voto 10 9 CONOSCENZE COMPETENZE ABILITA' - Conoscenza completa, approfondita, organica ed interdisciplinare degli argomenti. - Esposizione scorrevole, chiara ed autonoma tanto da padroneggiare lo strumento linguistico. - Efficace e personale la componente ideativa: uso appropriato e critico dei linguaggi specifici. - Interesse spiccato verso i saperi e positiva capacità di porsi di fronte a problemi e risolvere quelli nuovi. - Metodo di lavoro efficace, propositivo e con apporti di approfondimento personale ed autonomo, nonché di analisi critica. - Conoscenza approfondita ed organica dei contenuti anche in modo interdisciplinare. - Capacità di rielaborazione che valorizza l’acquisizione dei contenuti in situazioni diverse. - Stile espositivo personale e sicuro con utilizzo appropriato del linguaggio specifico. - Sa cogliere, nell’analizzare i temi, i collegamenti che sussistono con altri ambiti disciplinari e in diverse realtà, anche in modo problematico. - Metodo di lavoro personale, rigoroso e puntuale. - Conoscenza completa ed organizzata dei contenuti. - Sa riconoscere problematiche conoscenze per la soluzione di problemi. chiave degli argomenti propo- Capacità intuitive che si estrinsecano nella comsti. prensione organica degli argomenti. - Vi è padronanza di mezzi espressivi ed una efficace componente ideativa. - L’esposizione è sicura con uso appropriato del linguaggio specifico. - Conoscenza puntuale dei contenuti ed assimilazione dei concetti - Adesione alla traccia e corretta l’analisi. - Esposizione chiara con corretta utilizzazione del linguaggio specifico. - Applicazione guidata delle conoscenze acquisite nella soluzione dei problemi e nella deduzione logica. - Metodo di lavoro personale ed uso consapevole dei mezzi e delle tecniche specifiche realizzative. - Complessiva conoscenza dei contenuti ed applicazione elementare delle informazioni. - Esposizione abbastanza corretta ed uso accettabile della terminologia specifica. - Se guidato l’alunno riesce ad esprimere i concetti e ad evidenziare i più importanti. - Capacità adeguate di comprensione e di lettura degli elementi di studio. - Sufficienti capacità di analisi, confronto e sintesi anche se non autonome. - Utilizza ed applica le tecniche operative in modo adeguato, se pur poco personalizzato. - Conoscenze parziali e/o frammentarie dei contenuti. - Comprensione confusa dei concetti. Anche se guidato l’alunno ha difficoltà ad esprimere i concetti e ad evidenziare quelli più importanti. - Uso impreciso dei linguaggi nella loro specificità. - Modesta la componente ideativa. - Anche se guidato non riesce ad applicare i concetti teorici a situazioni pratiche. - Metodo di lavoro poco personale e pertanto poco efficace. - Applicazione parziale ed imprecisa delle informazioni. - I contenuti specifici delle discipline non sono stati recepiti. - Lacune nella preparazione di base. - Difficoltà ad utilizzare concetti e linguaggi specifici. - Esposizione imprecisa e confusa. - Difficoltà ad eseguire semplici procedimenti logici, a classificare ed ordinare con criterio. - Difficoltà ad applicare le informazioni. - Metodo, uso degli strumenti e delle tecniche inadeguati. 8 7 6 5 4 36 AREA COMPORTAMENTALE Scuola primaria Giudizio DESCRITTORI - INDICATORI DEL VOTO IN CONDOTTA AREA COMPORTAMENTALE OTTIMO L'alunno dimostra: • un comportamento partecipe e costruttivo all'interno della classe; • Un comportamento corretto, responsabile e rispettoso delle norme che regolano la vita scolastica e le relazioni interpersonali; • consapevolezza del proprio dovere, rispetto delle consegne, continuità dell'impegno L'alunno dimostra: • un comportamento rispettoso nella relazione interpersonale; • un comportamento corretto, responsabile e rispettoso delle norme che regolano la vita scolastica; • consapevolezza del proprio dovere e continuità nell'impegno DISTINTO BUONO SUFFICIENTE INSUFFICIENTE L'alunno dimostra: • rispetto del regolamento scolastico; • comportamento buono per responsabilità e collaborazione; • normale frequenza alle lezioni; • buon interesse e partecipazione attiva; • proficuo svolgimento, nel complesso delle consegne scolastiche L'alunno dimostra: • rispetto del regolamento scolastico; • comportamento accettabile per responsabilità e collaborazione; • normale frequenza alle lezioni; • discreto interesse e partecipazione alle lezioni; • sufficiente svolgimento delle consegne scolastiche Qualora l'alunno si sia reso protagonista di episodi di mancato rispetto. In particolare, se si verifica anche uno solo dei casi che seguono: • offese particolarmente gravi e ripetute alla persona e al ruolo professionale del personale della scuola; • gravi e ripetuti comportamenti e atti che offendano volutamente e gratuitamente gli altri alunni; • danni intenzionalmente apportati a locali, strutture, arredi palesemente riconducibili all'alunno; atti vandalici; • episodi che, turbano il regolare svolgimento della vita scolastica, possono anche configurare diverse tipologie di reato (minacce, lesioni, gravi atti vandalici) che comportino pericolo per l'incolumità delle persone che frequentano la scuola; • in casi di recidività e violenza grave; • sospensione dalle lezioni. N. B. Un comportamento corretto nel 2° quadrimestre porta al recupero 37 Scuola Secondaria di Primo grado VOTO 10 9 8 7 6 5 DESCRITTORI - INDICATORI DEL VOTO IN CONDOTTA • comportamento partecipe e costruttivo all'interno della classe; • comportamento corretto, responsabile e rispettoso delle norme che regolano la vita scolastica e le relazioni interpersonali; • consapevolezza del proprio dovere, rispetto delle consegne, continuità dell'impegno • comportamento corretto, responsabile e rispettoso delle norme che regolano la vita scolastica e le relazioni interpersonali; • consapevolezza del proprio dovere e continuità nell'impegno • rispetto del regolamento scolastico; • comportamento buono per responsabilità e collaborazione; • normale frequenza alle lezioni; • apprezzabile interesse e partecipazione attiva alle lezioni; • proficuo svolgimento delle consegne scolastiche • rispetto del regolamento scolastico; • comportamento accettabile per responsabilità e collaborazione; • normale frequenza alle lezioni; • buon interesse e partecipazione alle lezioni; • ripetuti ritardi alla prima ora di lezione; • frequenza irregolare alle lezioni • discontinuo svolgimento delle consegne scolastiche • comportamento irrispettoso per responsabilità e collaborazione con notifica alle famiglie; •;disturbo del regolare svolgimento delle lezioni tale da comportare note in condotta sul registro di classe • incostante interesse e partecipazione alle lezioni; Qualora l'alunno si sia reso protagonista di episodi di mancato rispetto dei doveri previsto dallo Statuto delle studentesse e degli studenti della Scuola secondaria. In particolare, se si verifica anche uno solo dei casi che seguono: • offese particolarmente gravi e ripetute alla persona e al ruolo professionale del personale della scuola (docenti,collaboratori,persone adulte presenti nel plesso scolastico); • gravi e ripetuti comportamenti che offendano volutamente gli altri alunni ( minacce, danni fisici, offese verbali, ecc…); • danni intenzionalmente apportati a locali, strutture, arredi,mediante atti vandalici; • in casi di recidività, di violenza grave o comunque connotati da una particolare gravità al punto di ingenerare allarme sociale e impossibilità di reinserimento dello studente in scuola durante l’anno scolastico ; • sospensione dalle lezioni N. B. Un comportamento corretto nel 2° quadrimestre porta al recupero Strategie di intervento personalizzato: scuola primaria- scuola secondaria di primo grado Per promuovere apprendimenti significativi sarà opportuno: • Avere attenzione della persona senza mai omologare o peggio demoralizzare. • Rispettare gli stili individuali di apprendimento. • Incoraggiare, motivare e orientare. • Creare fiducia, empatia, confidenza. • Correggere con autorevolezza, quando necessario. • Sostenere Il percorso formativo sarà sostenuto da strategie di intervento riguardanti sia l'aspetto comportamentale sia l'aspetto cognitivo e saranno diverse per ciascuna fascia di livello. Procedimenti di POTENZIAMENTO fascia alta ( 9 - 10 ) • Affidamento di incarichi, impegni di coordinamento. • Approfondimento, rielaborazione e problematizzazione dei contenuti. • Stimolo alla ricerca di soluzioni originali, anche in situazioni non note. 38 Procedimenti CONSOLIDAMENTO fascia medio-alta: ( 8 ) • Esercitazione di fissazione/automatizzazione delle conoscenze. • Assiduo controllo dell'apprendimento con frequenti verifiche e richiami. • Approfondimento, rielaborazione e problematizzazione dei contenuti. • Stimolo alla ricerca di soluzioni originali. Procedimenti di CONSOLIDAMENTO fascia media: ( 6 -7 ) • Esercitazione di fissazione/automatizzazione delle conoscenze. • Assiduo controllo dell'apprendimento con frequenti verifiche e richiami. • Attività guidate a crescente livello di difficoltà. Procedimenti di RECUPERO fascia bassa: ( 4-5 ) • Controllo sistematico dei lavori prodotti a casa e in classe. • Valorizzazione dei minimi progressi per accrescere l'autostima. • Potenziamento dei rapporti scuola - famiglia. • Allungamento dei tempi di acquisizione dei contenuti. • Esercitazione di fissazione/automatizzazione delle conoscenze. • Assiduo controllo dell'apprendimento con frequenti verifiche e richiami. • Percorsi didattici alternativi o personalizzati Al di fuori vi sono i casi particolari, alunni cioè che hanno bisogno di interventi educativi o didattici specifici a seguito di particolari problematiche Metodi – Soluzioni e strategie didattiche Ricerche e lavori di gruppi e individuali - Interviste - Drammatizzazione - Cori – Giochi Didattici - Corrispondenza con alcune scuole medie d’Italia e Paesi Europei – Uso dei sussidi audiovisivi: Lim,computer,lavagna, lavagna luminosa, registratore, proiettore, televisione, radio - Uso del materiale tecnico, scientifico, artistico, musicale, sportivo - Cineforum - Cinelettura - Uso della biblioteca - Iniziative di integrazione e sostegno - Gite e visite di studio a musei, stabilimenti industriali e commerciali, monumenti artistici o di valore storico - Intervento di persone esperte su specifici argomenti - Manifestazioni pubbliche - Incontri con l’Autore - Storia e famiglia nell’agro pontino - Percorsi didattici naturalistici - Cineforum – Campi Scuola Valutazione alunni diversamente abili La valutazione degli alunni con disabilità, viene effettuata congiuntamente da insegnanti curriculari, insegnanti di sostegno e assistenti educativi sulla base di quanto fissato nel profilo dinamico funzionale e nel piano educativo individualizzato. In quest’ultimo sono definiti i modi e i tempi della valutazione, specificati i relativi strumenti di verifica, evidenziati se per talune discipline siano stati adottati “ particolari criteri didattici” ed indicate le attività integrative o di sostegno svolte, anche in sostituzione dei contenuti parziali di alcune materie. Per la valutazione degli alunni che seguono una programmazione individualizzata (riconducibile ai programmi ministeriali) vengono adattati ai singoli casi gli indicatori di valutazione stabiliti nei vari Dipartimenti disciplinari. Per gli alunni con programmazione differenziata la valutazione, espressa con un giudizio al termine di ogni quadrimestre, tiene conto dei reali progressi compiuti rispetto ai livelli di partenza. Per quanto riguarda le prove d’esame, comprensive della prova nazionale, sono opportunamente adattate in modo di consentire di valutare il progresso dell’alunno in rapporto alle sue potenzialità ed ai livelli di apprendimento iniziale. Le prove differenziate, ai fini della valutazione, hanno valore equipollente alle prove ordinarie. Nel caso in cui fosse necessario sono utilizzati ausili dispensativi e compensativi per consentire all’alunno di svolgere adeguatamente il compito assegnato. 39 Criteri di valutazione per lo scrutinio finale degli alunni In sede di scrutinio finale i consigli di classe si atterranno ai seguenti criteri: 1. Valutazione del comportamento. La valutazione del comportamento con voto inferiore a sei decimi in sede di scrutinio intermedio o finale è decisa dal Consiglio di Classe nei confronti dell’alunno cui sia stata precedentemente irrogata una sanzione disciplinare ai sensi dell’art. 4, comma 1 del DPR n. 249/987 e successive modificazioni 2. Valutazione finale degli apprendimenti. La valutazione per le singole discipline è espressa con voto numerico in decimi che costituisce il momento finale del percorso di valutazione formativa che ha accompagnato il processo di insegnamento/apprendimento durante l’anno scolastico. Per assegnare tali valutazioni, il Consiglio di Classe prenderà in considerazione tutti gli elementi a disposizione Le proposte di voto sono formulate dai singoli docenti, utilizzando la scala di valutazione 3. Ammissione alla classe successiva. Ai fini della validità dell’anno scolastico e per la valutazione degli alunni è necessaria la frequenza i almeno tre quarti del monte ore annuale complessivo (tempo normale, tempo normale+strumento, tempo prolungato, tempo pieno). Motivate deroghe sono possibili nei seguenti casi eccezionali, a condizione che le assenze non pregiudichino di procedere alla valutazione: -Assenze per malattie pari e superiori a cinque giorni debitamente documentate con certificato medico che deve essere acquisito nel fascicolo personale dell’alunno; -Assenze per degenza ospedaliera; -Assenze per partecipazione ad attività sportive ed agonistiche di enti e associazioni riconosciute dal CONI; -Assenze dovute a gravi e comprovati motivi familiari documentati da enti o istituzioni di non più di cinque giorni. Tali circostanze sono oggetto di preliminare accertamento da parte del Consiglio di Classe e vanno debitamente verbalizzate in sede di scrutinio finale. L’impossibilità di accedere alla valutazione, anche di una sola disciplina, comporta la non ammissione alla classe successiva o all’esame finale del ciclo. Sono ammessi alla classe successiva gli studenti che hanno ottenuto, con decisione assunta a maggioranza del Consiglio di Classe, un voto non inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline. La deliberazione del Consiglio di Classe per l’assegnazione dei voti e l’ammissione o la non ammissione alla classe successiva dovrà essere motivata in relazione alla valutazione sufficiente o insufficiente degli apprendimenti e del comportamento. L’ammissione alla classe successiva può essere deliberata in presenza di carenze in una sola disciplina relativamente al raggiungimento degli obiettivi di apprendimento per criteri e scopi pedagogici. Qualora l’ammissione sia deliberata in presenza di carenze, la scuola provvede ad inserire una specifica nota al riguardo nel documento di valutazione e a trasmettere quest’ultimo alla famiglia dell’alunno. 4. Ammissione all’esame di licenza. L’ammissione all’esame di Stato è disposta, previo accertamento della prescritta frequenza ai fini della validità dell’anno scolastico, nei confronti dell’alunno che ha conseguito una votazione non inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline valutate con l’attribuzione di un voto unico secondo l’ordinamento vigente e un voto di comportamento non inferiore a sei decimi. Il giudizio di idoneità è espresso dal Consiglio di Classe in decimi, considerato il percorso scolastico compiuto dall’allievo nella scuola secondaria di 1° grado. Per l’assegnazione del giudizio di idoneità, i Consigli di Classe si atterranno ai seguenti criteri: media aritmetica di tutti i voti, compreso il voto del comportamento. 5. Certificazione delle competenze. Al termine della scuola secondaria di primo grado vanno descritte e certificate le competenze acquisite dagli alunni, accompagnate da valutazioni in decimi. Le competenze verranno certificate in sede di scrutinio finale secondo il modello approvato dal Collegio 40 CAPITOLO V CARTA DEI SERVIZI SCOLASTICI Premessa Principi fondamentali Area didattica :programmazione educativa-didattica- patto di corresponsabilità Organismi della partecipazione: Organi collegiali Standard minimi di sicurezza igiene accoglienza Procedura reclami Valutazione del servizio Indicatori di qualità Servizi amministrativi Informazione all’utente Collaboratori scolastici Controlli 41 LA CARTA DEI SERVIZI SCOLASTICI PREMESSA La carta dei servizi dell’Istituto Comprensivo di Scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di I Grado “G.Cena” ha come fonte di ispirazione gli articoli 3, 21, 33 e 34 della Costituzione italiana (*) e configura una scuola moderna, ma capace di conservare i valori della nostra tradizione; è il documento attraverso il quale ogni istituto scolastico rende pubblico il suo agire educativo e didattico, oltre che amministrativo, e che evidenzia, inoltre, le caratteristiche ambientali della scuola stessa. La Carta rappresenta uno strumento per informare e promuovere una fattiva collaborazione tra scuola, famiglia e territorio, nel rispetto delle specifiche funzioni e competenze. (*)Art. 3 Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. E' compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che, limitando di fatto la libertà e l'uguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese. (*)Art. 21 Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero…... (*)Art. 33 L'arte e la scienza sono libere e libero ne è l'insegnamento. (*)Art. 34 L'istruzione inferiore, impartita per almeno otto anni, è obbligatoria e gratuita. I capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi. La Repubblica rende effettivo questo diritto con borse di studio, assegni alle famiglie ed altre provvidenze, che devono essere attribuite per concorso. PRINCIPI FONDAMENTALI Art. 1 - Uguaglianza e imparzialità La nostra scuola offre un servizio scolastico senza nessuna discriminazione, previo accertamento della presenza di risorse materiali e umane e di strutture, per poter garantire un progetto educativo adatto ai bisogni di ognuno (alunni provenienti dall'estero privi di conoscenza della lingua ...). La pari opportunità formativa viene garantita attraverso l'adozione di: a) criteri collegiali nell'assegnazione degli alunni alle classi che tengano conto della necessità pedagogica di favorire il massimo della socializzazione possibile tra sessi, di integrazione culturale fra studenti di religione, lingua, razza, etnia diverse b) soluzioni organizzative dell'orario delle lezioni in grado di contemperare le esigenze di studenti di religioni diverse da quella cattolica c) provvedimenti atti a garantire la piena offerta formativa con fornitura gratuita di strumenti e materiali didattici, compatibilmente con le disponibilità finanziarie della scuola, degli studenti di condizioni socioeconomiche disagiate d) accordi di collaborazione con A.S.L. ed Enti locali allo scopo di garantire eventuale assistenza psicologica a soggetti in difficoltà, assistenza sanitaria ad alunni con handicap fisico, ausili pedagogici ad alunni con handicap sensoriale e) richiesta all'Ente competente di provvedimenti atti ad eliminare eventuali barriere architettoniche. 42 Art. 2 - Regolarità del servizio Il nostro Istituto garantisce la regolarità e la continuità del servizio e delle attività educative, nel rispetto dei principi e delle norme sanciti dalla legge e in applicazione delle disposizioni contrattuali vigenti. In presenza di conflitti sindacali la scuola garantisce: a) tempestiva informazione alle famiglie sulle modalità e sui tempi dell'agitazione b) i servizi minimi essenziali di custodia e vigilanza c) presenza attiva e vigilanza di tutti gli operatori della scuola in rapporto all'orario di lavoro e alle mansioni dei singoli dipendenti. Art. 3 - Accoglienza e integrazione La scuola si impegna a favorire l'accoglienza degli alunni e dei genitori attraverso: a) iniziative atte a far superare le situazioni di disagio e migliorare l’inserimento e la permanenza nel rispetto dei principi e delle norme sanciti dalla legge e in applicazione delle disposizioni contrattuali in materia; b) iniziative atte a far conoscere strutture, forme organizzative, regolamento di istituto, progetto di istituto a tutti gli alunni nuovi iscritti c) la regolarità, la continuità del servizio e delle attività educative con particolare riguardo alla fase di ingresso delle classi iniziali e alle situazioni problematiche relative agli studenti stranieri e ai portatori di handicap d) attività didattiche sui temi del disagio giovanile, della devianza, dell'educazione alla salute alla pace e alla mondialità. All’integrazione degli alunni in situazione di handicap e di quelli nomadi e stranieri il collegio dei docenti riserva una peculiare attenzione, elaborando appositi progetti Art. 4 - Diritto di scelta, obbligo scolastico e frequenza L’utente ha la facoltà di scegliere la nostra scuola tra le istituzioni che erogano il servizio scolastico. La libertà di scelta si esercita tra le istituzioni scolastiche dello stesso tipo, nei limiti della capienza obiettiva di ciascuno di esse. In caso di esubero rispetto alla recettività della scuola si terrà conto del criterio della territorialità (residenza, domicilio, sede di lavoro dei familiari ecc…) Resta salva in ogni caso la facoltà del Dirigente Scolastico di valutare casi particolari e riservati. Per quanto riguarda l'iscrizione alle sezioni ad indirizzo musicale e di bilinguismo essa avverrà su richiesta dei genitori; in caso di eccedenza delle domande rispetto ai posti disponibili, si procederà ad eventuali sorteggi, previo esame e costituzione di fasce di livello da parte di una Commissione di docenti per garantire eterogeneità di ogni gruppo classe. La nostra scuola collabora con tutte le istituzioni coinvolte riguardo all'obbligo scolastico, al proseguimento degli studi superiori e alla regolarità della frequenza. L'Istituto garantisce, a cura dei Consigli di classe, attività di socializzazione, orientamento, recupero, integrazione, potenziamento e strategie didattiche mirate per alunni in difficoltà. 43 Art. 5 - Partecipazione, efficienza e trasparenza Istituzioni, personale, genitori e alunni sono protagonisti responsabili dell’attuazione della “Carta”, attraverso una gestione partecipata della scuola, nell’ambito della collegialità prevista dalla legge. Al fine di promuovere ogni forma di partecipazione, la scuola si impegna a semplificare le procedure e dare un'informazione completa e trasparente In particolare garantisce: a) la collaborazione con le famiglie (illustrazione delle attività didattiche, educative e di orientamento, incontri mensili con gli insegnanti secondo un calendario predisposto e formulato per il minor disagio possibile per i genitori lavoratori, partecipazione ai Consigli di classe e al Consiglio di Istituto, scambio di risorse e competenze) b) la collaborazione con gli enti locali e con altre istituzioni culturali per favorire le attività extrascolastiche che realizzano la funzione della scuola come centro di promozione culturale,sociale e civile consentendo l’uso degli edifici e delle attrezzature fuori dell’orario scolastico su preciso progetto o richiesta in accordo con le Amministrazioni Comunali e nei limiti della normativa vigente c) la visionabilità di tutti i documenti scolastici (Il POF. Regolamento d'Istituto, Carta dei Servizi, POF, l'organigramma della Presidenza, il piano di evacuazione in caso di calamità e i più significativi progetti didattici) sul sito dell’istituzione scolastica d) una attività scolastica ed in particolare un orario di servizio di tutte le componenti basato su criteri di efficienza, efficacia, flessibilità nell’organizzazione dei servizi amministrativi, dell’attività didattica,dell’offerta formativa integrata. e) attività scolastiche programmate ad inizio d'anno secondo criteri di efficienza, di efficacia e di flessibilità (orario delle lezioni, calendario delle attività collegiali quali Consigli di classe - Collegio docenti - incontri per discipline - programmazioni curriculari - commissioni - incontri scuola-famiglia - orientamento - incarichi di ordinamento - attività di integrazione, recupero e sostegno - aggiornamento). La scuola garantisce ed organizza le modalità di aggiornamento del personale in collaborazione con istituzioni ed enti culturali., nell’ambito delle linee d’indirizzo e delle strategie di intervento definite dal M.I.U.R. e e illustrate nel Piano dell’Offerta, caratterizzante per ogni Istituto Art. 6 - Libertà di insegnamento e aggiornamento del personale La programmazione assicura il rispetto della libertà d’insegnamento dei docenti e garantisce la formazione dell’alunno, facilitandone le potenzialità evolutive e contribuendo allo sviluppo armonico della personalità: tale libertà si esercita nel rispetto degli obiettivi formativi nazionali e comunitari, generali e specifici, e degli ordinamenti vigenti. L'aggiornamento e la formazione costituiscono un impegno per tutto il personale scolastico, a garanzia dell’erogazione di un servizio efficiente ed efficace 44 L’ Istituto, con l’apporto delle competenze professionali del personale docente, con la collaborazione e il concorso delle famiglie e in proporzione alle risorse messe a disposizione dalle istituzioni dello stato e dalle associazioni locali, è responsabile della qualità e delle attività educative e si impegna a garantire l’adeguatezza alle esigenze culturali e formative degli alunni, nel rispetto di obiettivi educativi validi per il raggiungimento delle finalità istituzionali CONTINUITA’ La scuola individua ed elabora gli strumenti per garantire la continuità educativa tra i diversi ordini e gradi dell’istruzione, al fine di promuovere un armonico sviluppo della personalità degli alunni. LIBRI DI TESTO Nella scelta dei libri di testo e dei sussidi didattici, la scuola assume come criteri di riferimento la validità culturale, didattica, educativa, con particolare riguardo agli obiettivi educativi e la rispondenza alle esigenze degli alunni. Nella programmazione dell’azione educativa e didattica i docenti devono adottare, con il coinvolgimento delle famiglie, soluzioni idonee a rendere possibile l’equa distribuzione dei testi scolastici nell’arco della settimana, in modo da evitare, nella stessa giornata, un sovraccarico di materiali didattici da portare a scuola. COMPITI A CASA Nell’assegnazione dei compiti da svolgere a casa, i docenti operano in coerenza con la programmazione didattica di cui sono corresponsabili. A tal fine essi tengono presente la necessità di rispettare razionali tempi di studio degli alunni ed equivalenza nel carico di lavoro delle singole discipline, anche in modo da non escludere la possibilità per gli alunni di accedere ad altre esperienze a valenza formativa nel tempo extrascolastico. Tale possibilità va comunque considerata in subordine rispetto all’impegno nello studio che costituisce, oltre che diritto, dovere primario da parte degli alunni e responsabilità diretta delle famiglie. RISPETTO PER L’ALUNNO Nel rapporto con gli alunni il personale scolastico, docente e non docente, utilizza modalità improntate al rispetto della persona, interagendo in modo positivo e utilizzando il convincimento, pur secondo le varianti dei diversi stili relazionali personali. Per quanto riguarda rimproveri e sanzioni, i docenti, considerando innanzitutto la valenza formativa degli stessi, si ispirano a criteri di giustizia ed equità, in rapporto alla capacità di comprensione dell’alunno ed alla maturazione del suo senso di responsabilità di fronte alle regole della vita sociale. 45 L’Istituto Comprensivo garantisce l’elaborazione, l’adozione e la pubblicazione all’albo e nel sito della scuola del PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA e della “CARTA DEI SERVIZI SCOLASTICI E DEL REGOLAMENTO D’ISTITUTO”. PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA che contiene i criteri e le scelte educative,didattiche ed organizzative della scuola nell’ambito dell’autonomia e costituisce un impegno per l’intera comunità scolastica. Viene aggiornato ogni anno. S’integra in modo coerente con il Regolamento d’Istituto. La sua finalità è di raccordare le finalità istituzionali con i bisogni formativi degli alunni/e che vivono in una determinata realtà territoriale per garantire ad ognuno la possibilità di sviluppare al meglio le proprie potenzialità. Il Piano annuale delle attività è l’esplicitazione delle linee d’intervento definite nel Piano dell’Offerta Formativa soprattutto per quanto riguarda gli aspetti organizzativi e gestionali ed i progetti relativi ad ogni anno scolastico. Il POf viene redatto e approvato, definito e deliberato dal Collegio Docenti e dal Consiglio d’Istituto è disponibile sul sito della scuola. PROGRAMMAZIONE EDUCATIVO-DIDATTICA La programmazione educativo -didattica, elaborata dagli insegnanti della sezione e della classe, delinea i percorsi formativi degli alunni, gli aspetti organizzativi, i progetti che si intendono realizzare nel corso dell’anno scolastico, i criteri di valutazione, nel rispetto delle indicazioni delineate nel POF. La stessa è presentata al consiglio di intersezione, di interclasse e di classe per la verifica e la valutazione dei risultati al fine di adeguare l’azione didattica alle esigenze che emergono in itinere. La programmazione educativo -didattica viene di norma redatta entro la fine del mese di ottobre di ogni anno e una copia è depositata presso l’ufficio di segreteria e presso ogni sezione e classe. Gli interessati possono prenderne visione nelle sedi indicate. Programmazione di classe La programmazione di classe, contenuta nell’Agenda della programmazione, viene fatta dagli insegnanti di classe compilando la scheda di programmazione stabilita dal Collegio dei docenti. Programmazione per dipartimenti disciplinari La programmazione per dipartimenti disciplinari viene fatta a settembre prima dell’inizio delle lezioni ed aggiornata in corso d’anno. Programmazione individuale dell’insegnante La programmazione didattica individuale viene fatta da ciascun insegnante nel Giornale dell’insegnante secondo le seguenti modalità: 1. a settembre l’elaborazione della programmazione didattica annuale con: · la presentazione della classe; · la metodologia; · i criteri di valutazione. 2. ogni mese la programmazione delle unità di apprendimento per ciascuna materia; 3. ogni giorno la programmazione dell’attività di insegnamento. 46 L’insegnamento L’attività di insegnamento è svolta dagli insegnanti di classe secondo il principio costituzionalmente garantito della libertà di insegnamento. L’organizzazione dell’attività didattica fatta sia collegialmente sia individualmente prevede la progettazione di Unità di apprendimento adeguate alle caratteristiche psicologiche dell’età degli alunni, in modo da adeguare i contenuti delle discipline alle effettive conoscenze e abilità possedute dagli alunni. L’attività di insegnamento si qualifica motivando e coinvolgendo gli alunni ed avviene attraverso: - lezioni frontali strutturate dall’insegnante; - utilizzo di strumenti didattici e tecnologie multimediali adeguati all’unità di apprendimento; - attività di ricerca che partono dall’esperienza degli alunni; - attività di laboratorio. Alle classiche attività di insegnamento si aggiungono anche gite, uscite, visite guidate, cinema, teatro, interventi di esperti esterni, incontri con le Associazioni presenti sul territorio che contribuiscono alla formazione dell’alunno. Queste attività di gruppo-classe permettono all’alunno di imparare a stare insieme, a rispettare le idee degli altri ad assumersi responsabilità, a misurarsi con gli altri avendo la misura di sé. Le attività organizzate per gruppo di livello (apprendimento cooperativo per il recupero, il consolidamento e l’approfondimento) o addirittura per singoli alunni permettono un insegnamento individualizzato, finalizzato sia allo sviluppo e alla valorizzazione degli aspetti positivi di ciascun alunno, sia al recupero delle difficoltà di apprendimento. L’insieme delle Unità di Apprendimento effettivamente realizzate, con le eventuali differenziazioni che si fossero rese opportune per singoli alunni, dà origine al Piano di Studio Personalizzato, che resta a disposizione delle famiglie Il minipof è il Piano dell’Offerta Formativa in formato ridotto e viene preparato in occasione delle Giornate di Scuola Aperta. Il minipof viene distribuito su cartaceo a tutti i genitori degli alunni delle classi prime del successivo anno scolastico PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA’ All’inizio di ogni anno scolastico la scuola pone in essere iniziative di accoglienza nell’ambito delle quali si provvede alla presentazione e alla condivisione dello Statuto delle studentesse e degli studenti, del Piano dell'Offerta Formativa, del Regolamento di Istituto e del Patto Educativo di Corresponsabilità. Il progetto educativo dell’Istituto si realizza attraverso strategie programmate, concordate, trasparenti e verificabili; il patto educativo si esplicita con l’accettazione congiunta del progetto formativo che ha come conseguenza l’impegno per ciascun soggetto a contribuire realmente al perseguimento degli obiettivi fissati e delle finalità condivise. Il dialogo rappresenta la condizione necessaria per creare la possibilità di incontro, di crescita, di mediazione tra le componenti scuola – famiglia – territorio, ciascuna con propri specifici ambiti di competenza, con propri ruoli e responsabilità ma tutte tese a migliorare la qualità del processo formativo. Gli insegnanti si impegnano ad esplicitare le scelte educative e didattiche e chiedono la collaborazione costruttiva di tutti gli interessati al servizio scolastico (organi dell’Istituto, genitori, enti esterni preposti al servizio scolastico). Sulla base di tale patto educativo l’alunno, tenendo conto dell’età, deve: - conoscere gli obiettivi didattici ed educativi del suo curricolo;- conoscere il percorso per raggiungerli;- conoscere le fasi del suo curricolo; il docente deve: - comunicare la propria offerta formativa;- motivare il proprio intervento didattico; - esplicitare le strategie, gli strumenti di verifica, i criteri di valutazione; il genitore deve: - conoscere e condividere l’offerta formativa;- esprimere pareri e proposte;- collaborare nelle attività scolastiche.I genitori, responsabili diretti dell'educazione e dell'istruzione dei propri figli, hanno il dovere di condividere con la scuola tale importante compito e all’atto dell’iscrizione sono tenuti a sottoscrivere il Patto Educativo di Corresponsabilità. 47 PARTE PRIMA ORGANISMI DELLA PARTECIPAZIONE Gli Organi Collegiali sono organismi di governo e di gestione delle attività scolastiche a livello territoriale e di singolo istituto. Sono composti da rappresentanti delle varie componenti interessate e si dividono in organi collegiali territoriali e organi collegiali scolastici, hanno il fine di realizzare la partecipazione nella gestione della scuola, dando ad essa il carattere di comunità sociale, civile e democratica. A livello di Istituto, operano i seguenti organi collegiali: Consigli di Intersezione (per la Scuola dell'Infanzia) Consigli di Interclasse (per la Scuola Primaria) Consigli di Classe (per la Scuola secondaria di I grado) Collegio dei Docenti Consiglio di Istituto Giunta Esecutiva Comitato per la valutazione del servizio degli insegnanti Comitato dei genitori Convocazione degli organi collegiali La convocazione degli organi collegiali è disposta dal Presidente dell’organo stesso, per sua iniziativa oppure su richiesta di almeno un terzo dei componenti, con congruo preavviso, di massima non inferiore a cinque giorni, rispetto alla data della riunione. Per eccezionali motivi, gli organi collegiali possono essere convocati con un preavviso inferiore a quello previsto. - La convocazione deve essere effettuata con lettera o, previa autorizzazione, via e-mail, diretta ai membri dell'organo collegiale e mediante affissione di apposito avviso all'albo della singole scuole. - La lettera e l'avviso di convocazione devono indicare gli argomenti da trattare nella seduta dell'organo collegiale. - I punti inseriti fra "varie" non possono essere oggetto di delibera. Tuttavia il Presidente può chiedere, in apertura di seduta, l'inserimento nell'ordine del giorno di uno o più argomenti da trattare sui quali deliberare. - I componenti degli organismi collegiali possono fare richiesta scritta di inserimento di argomenti all’ordine del giorno. - Di ogni seduta dell'organo collegiale viene redatto processo verbale,firmato dal Presidente e dal Segretario, steso su apposito registro a pagine numerate. Il verbale sarà sottoposto all'organo collegiale nella successiva seduta per l'approvazione. Programmazione delle attività degli organi collegiali - Ciascuno degli organi collegiali programma le proprie attività nel tempo, in rapporto alle proprie competenze, allo scopo di realizzare un ordinato svolgimento delle attività stesse. - Gli organi collegiali, in cui è prevista la presenza dei genitori tra i componenti, concordano ad inizio delle attività il giorno settimanale e l’orario delle riunioni per facilitare la partecipazione di tutti i membri. - Alla convocazione verranno allegati, quando possibile, materiali e documentazione inerenti gli argomenti all'ordine dei giorno per meglio predisporre la discussione e il vaglio delle proposte. - Ciascun organo collegiale opera in forma coordinata con gli altri organi collegiali che esercitano competenze parallele, anche se con rilevanza diversa, in rapporto alle proprie specificità. 48 Validità delle sedute e delle deliberazioni – La seduta è valida quando è presente almeno la metà più uno dei componenti dell'organo collegiale: Consiglio di Istituto, Collegio dei Docenti, Giunta Esecutiva, Consiglio di Interclasse, Consiglio di Classe. Si richiede invece la presenza di tutti i membri (quorum Integrale) nella seduta dei Comitato per la valutazione del servizio degli insegnanti - Ai fini della validità, non è necessario che alla seduta siano presenti i rappresentanti di ogni componente. - Salvo diverse disposizioni di legge, le deliberazioni si considerano approvate quando abbiano ottenuto il voto favorevole della metà più uno dei votanti. - I componenti che si astengono, non si computano nel numero dei votanti, pure essendo computati nel numero dei presenti ai fini della validità dell'adunanza. - Surroga dei membri cessati: in caso di sostituzione dei membri eletti negli organi collegiali, si procede ai sensi dell'art. 22 del D. P. R. 416/74. - I membri impossibilitati a intervenire alla seduta devono giustificare al Presidente l’assenza, possibilmente prima della riunione, anche a mezzo telefono. Regolamento Ogni organo collegiale, nel rispetto di quanto stabilito nel regolamento dell’Istituto, può definire le norme per il proprio funzionamento interno. Consigli di classe, interclasse, intersezione Sono costituiti dai docenti della classe e dai rappresentanti dei genitori Elaborano e approvano la programmazione didattica in coerenza con i principi espressi dal POF d’Istituto. In particolare: - delineano il percorso formativo della classe e del singolo alunno, adeguando ad essi gli interventi operativi; - utilizzano il contributo delle varie aree disciplinari per il raggiungimento degli obiettivi e delle finalità educative indicate nel piano dell’offerta formativa; - operano sistematicamente momenti di verifica e di valutazione dei risultati, al fine di adeguare l’attività scolastica alle esigenze che emergono in itinere. Le programmazioni didattiche sono consultabili, su richiesta, previo accordo con i docenti coordinatori. Dipartimenti Per coordinare le attività didattiche vengono istituiti dei nuovi organismi, ai quali ogni docente partecipa a seconda delle sue competenze, chiamati Dipartimenti. I Dipartimenti attualmente individuati agiscono nei settori della didattica, , delle attività di recupero e potenziamento, dell'organizzazione e del funzionamento delle risorse COLLEGIO DEI DOCENTI Il Collegio dei Docenti è un’Assemblea a cui partecipano tutti i docenti dell’Istituto ed è presieduto dal Dirigente Scolastico. Esso delibera in merito alle linee di programmazione e al progetto didattico d’Istituto e ne verifica i risultati. In particolare, cura la programmazione della linea educativa anche al fine di adeguare, nell’ambito degli ordinamenti della scuola stabiliti dallo Stato, i programmi di insegnamento alle specifiche esigenze ambientali e di favorire il coordinamento interdisciplinare. Il Collegio Dei Docenti: - esercita tale potere nel rispetto della libertà di insegnamento garantita a ciascun insegnante; - formula proposte per la formazione e la composizione delle classi, per l’orario delle lezioni e per lo svolgimento delle altre attività scolastiche; - valuta periodicamente l’andamento complessivo dell’azione didattica; - provvede all’adozione dei libri di testo; - promuove iniziative di aggiornamento dei docenti dell’Istituto; - adotta e promuove, nell’ambito delle proprie competenze, iniziative di sperimentazione e ricerca educativa; - elegge i suoi rappresentanti nel Consiglio d’Istituto. Le riunioni del Collegio hanno luogo in ore non coincidenti con l’orario di lezione. Le funzioni di segretario del Collegio sono attribuite da Dirigente Scolastico a uno dei docenti collaboratori 49 CONSIGLIO D’ISTITUTO: È l’organo collegiale finalizzato alla concretizzazione di una gestione democratica, pluralistica e partecipativa della scuola. I membri del Consiglio di Istituto vengono nominati dal Dirigente scolastico ai sensi dell'O. M. n. 7 del 07 - 01 - 82. che formalizza i risultati delle elezioni che si tengono ogni tre anni Il Consiglio é presieduto da un genitore COMPETENZE DEL CONSIGLIO DI ISTITUTO Nell’assolvimento della propria funzione, il Consiglio d’Istituto: - elabora e adotta gli indirizzi generali della vita della scuola, si riunisce almeno una volta ogni due mesi. e determina le forme di autofinanziamento della scuola; - si esprime in merito alla partecipazione ad attività culturali, sportive, ricreative, nonché allo svolgimento di iniziative assistenziali; - delibera il bilancio preventivo e il conto consuntivo e dispone in ordine all’ impiego dei mezzi finanziari concernenti il funzionamento amministrativo e didattico; Fatte salve le competenze del Collegio dei docenti e dei Consigli di Intersezione, Interclasse e di Classe; - ha potere deliberante sull’organizzazione e la programmazione della vita e dell’attività della scuola, nei limiti della disponibilità di bilancio, per quanto riguarda i compiti e le funzioni che l’autonomia scolastica attribuisce alle scuole; - adotta il Piano dell’Offerta Formativa elaborato dal Collegio dei docenti; - indica i criteri generali relativi alla formazione delle classi e all’assegnazione dei docenti; - esprime parere sull’ adattamento del calendario scolastico, sull’andamento generale, didattico ed amministrativo dell’Istituto; - stabilisce i criteri per l’espletamento dei servizi amministrativi ed esercita le competenze in materia di uso delle attrezzature e degli edifici scolastici. Altre informazioni relative a strutture, organi e competenze sono reperibili attraverso il POF d’Istituto e i Regolamenti a esso connessi, visitando il sito Web Scuola GIUNTA ESECUTIVA La giunta esecutiva è composta dal responsabile amministrativo, da un rappresentante del personale A.T.A., da due genitori nominati dal Consiglio d’Istituto fra i suoi membri La Giunta esecutiva ha compiti istruttori ed esecutivi in relazione all’attività del Consiglio ed opera nell’ambito delle decisioni del Consiglio stesso. In particolare la Giunta: - esprime parere al Dirigente Scolastico in merito alla convocazione dell’assemblea dei genitori; - predispone in ordine ai lavori del Consiglio d’Istituto; - esegue le decisioni del Consiglio e cura l’esecuzione delle deliberazioni, tranne quelle di carattere esclusivamente contabili la cui competenza spetta al Responsabile amministrativo: - predispone il bilancio preventivo e le variazioni, nonché il conto consuntivo; - designa nel suo seno la persona che, unitamente al Dirigente Scolastico e al segretario dell’Istituto - firma gli ordini di incasso (reversali) e di pagamento (mandati); nei limiti di competenza previsti dalla legge, provvede ad infliggere le punizioni disciplinari agli alunni. 50 COMITATO PER LA VALUTAZIONE DEL SERVIZIO DEGLI INSEGNANTI Il Comitato per la valutazione del servizio degli insegnanti è eletto dal Collegio dei docenti. Il DS nomina il Comitato entro i cinque giorni successivi alla elezione dei suoi membri. L'atto di nomina dovrà indicare prima i membri effettivi e poi quelli supplenti, nell'ordine di elezione. Il Comitato è convocato dal Dirigente Scolastico: per la valutazione del servizio richiesta dai singoli interessati; alla conclusione dell'anno prescritto, agli effetti della valutazione del periodo di prova degli insegnanti; ogni qualvolta se ne presenti la n necessità. COMITATO DEI GENITORI DELL’ISTITUTO I rappresentanti dei genitori dei Consigli di intersezione, di interclasse, di classe e i genitori degli alunni dell’Istituto possono costituirsi in Comitato dei genitori dell'Istituto. Il Comitato dei genitori dell’istituto di durata annuale è formato da tutti i rappresentanti dei genitori eletti nei consigli di classe e dai membri della componente genitori del Consiglio di Istituto. Presiede il Comitato il presidente del C.d.I che attribuisce funzione di Segretario verbalizzante a persona scelta tra i convenuti. Il Comitato dei genitori ha funzione consultiva e può essere convocato quando gli argomenti posti o da porre all’ordine del giorno del Consiglio d’Istituto riguardino problematiche per le quali la componente genitori ritenga utile acquisire, preventivamente, il parere delle famiglie. E’ convocato su iniziativa del presidente del C.d.I o su richiesta sottoscritta di almeno tre consiglieri della componente genitori del C.d.I o su richiesta di almeno 12 Rappresentanti di Classe. Il Comitato dei Genitori si riunisce nei locali della scuola, previo accordo con il DS, in ore non coincidenti con l'orario di lezione, nei giorni in cui è prevista l'apertura della scuola su convocazione dei rappresentanti da far pervenire almeno cinque giorni prima della data fissata per l’adunanza. L’esito della seduta non è vincolante, ma rappresenta un orientamento utile per le decisioni da assumere in seno al C. di I. Il Comitato dei genitori, a maggioranza, può convocare l'assemblea d’Istituto dei genitori. LE ASSEMBLEE DEI GENITORI I genitori hanno diritto di riunirsi in Assemblea nei locali della scuola secondo le modalità previste dagli articoli 12 e 15 del Testo Unico del 16 aprile 1994, n. 297. Le assemblee si svolgono fuori dell’orario delle lezioni .L’Assemblea dei genitori può essere di classe, di sezione, di Istituto. Svolgimento delle assemblee In apertura dei lavori, i promotori dell'assemblea propongono la persona a cui affidare la presidenza della riunione che viene designata per acclamazione. Il Presidente designa tra i presenti il Segretario della riunione. E' impegno del Presidente e di tutti i presenti garantire il massimo di ordine e di correttezza allo svolgimento dei lavori, al dibattito, alle proposte da porre in votazione. E' impegno inoltre, del Presidente e del Segretario, trasmettere agli altri organi collegiali e alla Dirigenza le risoluzioni finali e l'estratto dei verbali che riguardino problemi o proposte sulla vita e sul funzionamento della scuola e che richiedano atti conseguenti 51 Commissioni di lavoro Il Collegio Docenti, al fine di rendere più agile e proficua la propria attività, delibera le nomine di speciali commissioni di lavoro e/o di studio. Delle commissioni nominate dal Collegio Docenti possono far parte i membri del Collegio stesso, altri rappresentanti delle varie componenti scolastiche ed eventuali esperti qualificati esterni alla scuola. Le commissioni eleggono un coordinatore. Le commissioni possono avanzare proposte relativamente all’oggetto per il quale sono state nominate, preparare materiali utili all’intervento sulle aree di intervento. Referenti e responsabili Il Collegio Docenti, al fine di rendere più agile e proficua la propria attività, nomina referenti e responsabili di alcuni settori o servizi dell’Istituto. Funzioni strumentali La Scuola dell’autonomia ha come obiettivo il successo formativo dei singoli alunni e vede impegnate tutte le sue componenti nel perseguimento di tale obiettivo. A tal fine ogni Istituzione Scolastica può avvalersi della collaborazione di particolari figure di sistema, le cosiddette funzioni strumentali, cioè di docenti che collaborando con il Dirigente Scolastico, gli altri docenti, gli allievi , le famiglie e le Istituzioni esterne consentono una migliore realizzazione del progetto formativo della Scuola. Esse si occupano di quei particolari settori dell'organizzazione scolastica per i quali si rende necessario razionalizzare e ottimizzare le risorse, monitorare la qualità dei servizi e favorire formazione e innovazione. Incarico Vicario Secondo collaboratore del D. S. Compiti • Svolge i compiti del D.S. in tutti i casi in cui questo stesso non sia fisicamnte presente; • Coordina le attività di vicepresidenza, nel rispetto dell’autonomia decisionale degli altri docenti da quello stesso delegati; • Svolge azioni di confronto e relazione, in nome e per conto del D.S., con l’utenza e con il personale per ogni questione inerente le attività scolastiche; • Controlla la regolarità dell’orario di lavoro del personale docente; • Autorizza l’uscita delle classi per visite didattiche o per altre esigenze straordinarie; • Modifica e riadatta temporaneamente l’orario delle lezioni, per far fronte ad ogni esigenza connessa alle primarie necessità di vigilanza sugli alunni e di erogazione, senza interruzione, del servizio scolastico; • Vigila sull’andamento generale del servizio. • Collabora con il D.S. ed il docente Vicario nelle sostituzioni giornaliere dei docenti assenti scuola primaria; • Controlla le firme dei docenti e la partecipazione alle attività collegiali programmate; • Controlla il rispetto del regolamento d’Istituto da parte degli alunni (ritardi, disciplina, uscite anticipate, ecc.); • Coordina i progetti POF scuola primaria; • Ha contatti con le famiglie; • Partecipa alle riunioni mensili di staff; • Supporta il lavoro del D.S. 52 Coordinatore di settore F.S. Area 1 Gestione del piano dell’offerta formativa F.S. Area 2 Sostegno al lavoro dei docenti F.S. Area 3 Continuità ed Orientamento • Predispone l’orario di classi e docenti e provvede alle eventuali sostituzioni giornaliere; • Collabora all’organizzazione logistica e burocratica inerente l’intera attività progettuale; • Verifica insieme ai referenti dei progetti e alle F.S. dell’area 1 l’avvenuta realizzazione degli stessi contribuendo alla valutazione finale • Coordina le attività del Piano, cura il suo aggiornamento e quello degli atti ad esso connessi (Carta dei Servizi, Regolamenti); • Coordina la progettazione curricolare,verifica l’aderenza delle proposte didattiche ai principi ispiratori del POF d’Istituto; • Collabora con referenti, commissioni e altre FS per l’effettiva attuazione dei progetti e delle attività • Mantiene i contatti con la scuola primaria; • Incontra le maestre per illustrare le attività della scuola secondaria e per scambiare informazioni sui futuri alunni delle classi prime; •Autovalutazione d’Istituto: organizza e gestisce indagini statistiche finalizzate a verificare la coerenza dell’offerta formativa d’Istituto con le esigenze dell’utenza . Per la somministrazione delle prove INVALSI : • raccoglie e trasmette i dati richiesti; • segue e applica il protocollo previsto per le varie prove; • informa i somministratori sulle modalità esecutive; • vigila sulla corretta somministrazione delle prove; • provvede all’invio dei dati e del materiale raccolto; • restituisce alle classi i dati elaborati • Cura, ordina e conserva in formato digitale la documentazione didattica; • Aggiorna il sito della scuola; • Favorisce la circolazione delle esperienze didattiche attraverso lo strumento informatico. • Favorisce un passaggio sereno da un ordine di scuola ad un altro • Realizza il riconoscimento e la collaborazione fra sistemi formativi diversi. • Condivide metodologie e strumenti operativi. • Coinvolge le famiglie in modo attivo e continuo nei vari momenti del processo formativo. • Favorisce, negli alunni, la presa di coscienza delle proprie competenze per operare scelte consapevoli e consone al proprio percorso formativo e alle proprie attitudini. • Informa sulle opportunità formative offerte dal territorio coinvolgendo l’utenza con varie iniziative •Coordina le iniziative per l’orientamento e organizza le attività specifiche:calendario degli incontri con le scuole, visite presso Istituti ecc 53 F.S. Area 4 Sostegno alunni diversamente alibi • Coordina gli interventi per la disabilità • Organizza e gestisce i progetti sul disagio; • Valuta i bisogni e e procede alla trasmissione di informazioni; • Organizza i docenti di sostegno e il personale esterno (educatori); • Si confronta con consigli di classe e docenti di sostegno; • Organizza,gestisce i GLH e GLHI; • Cura il disagio infanzia e primaria e il sostegno genitoriale • Coordinamento rapporti con gli enti e con il territorio. • Coordinamento attività extracurriculari, concorsi, gare disciplinari, premi e borse di studio. • Manifestazioni ed eventi. Rapporti con l’esterno Avvia e/o approfondisce lo studio di altre lingue comunitarie e non; Promuove e avvia attività progettuali e gemellaggi con scuole europee Sensibilizza gli alunni all’apprendimento di una o più lingue straniere co- Area linguistica munitarie ed extracomunitarie; Prepara le certificazioni europee delle micro competenze orali; Prepara le certificazioni europee per le lingue: Spagnolo e Francese ; Realizza uno stage linguistico in un paese di lingua inglese Area WEB Coordinamento e cura sito web della scuola. Coordinatore di classe Referente di progetto Commissione gite Responsabile • Presiede, su delega del D.S, i Consigli di classe, ad eccezione degli scrutini, e ne redige il verbale; • Convoca, se necessario, sedute straordinarie del Consiglio; • Gestisce rapporti sistematici con le famiglie per comunicazioni e informazioni sull’andamento didattico-disciplinare degli alunni; • Coordina l’organizzazione didattica e redige la programmazione di classe; • Svolge funzione di tutor sull’andamento didattico degli studenti • Elabora il piano di lavoro del progetto indicando finalità, obiettivi e modalità di realizzazione, accompagnato da scheda finanziaria. • Prende contatti con eventuali collaboratori/esperti esterni e con il personale ATA per l’organizzazione logistica interna. • Redige il calendario delle attività in collaborazione con il coordinatore di settore. • Distribuisce e raccoglie materiali inerenti eventuali quote e /o autorizzazioni raccordarsi con la commissione gite e viaggi per eventuali uscite o visite d’istruzione. • Cura l’aspetto finanziario raccordandosi con il DSGA. • Redige la relazione finale con eventuale consuntivo. • Predispone: ‐ le proposte di viaggio, ‐ il calendario delle uscite, ‐ l’organizzazione delle gite (agenzie di viaggio, mezzi di trasporto,esperti/guide ecc.). • Accoglie le richieste di viaggi e visite didattiche formulate dai docenti o dai consigli di classe tramite apposito modulo. • Distribuisce e raccoglie la documentazione ( autorizzazioni, programma, lettere d’incarico, elenchi alunni ecc. e relazioni finali). Cataloga e riordina il materiale cartaceo e miltimediale presente all’interno 54 Biblioteca Responsabile aula di informatica Referente aggiornamento docenti Commissione formazione classi Referente per la sicurezza della biblioteca scolastica. Organizza e gestisce il registro prestiti e consultazioni. Progetta attività di lettura e scrittura attraverso la fruizione della biblioteca scolastica • Predispone un registro di prenotazione. • Predispone un registro di presenza con: nome del docente, numero di alunni e postazione assegnata. • Vigila, compatibilmente con il proprio orario di servizio, sul corretto funzionamento delle attrezzature presenti nel laboratorio. • Verifica le eventuali segnalazioni dei problemi sul registro di presenza e di postazione. • Verifica la compilazione dei registri di presenza e di postazione. Quando richiesto, e in orario compatibile con le esigenze didattiche, assiste i docenti nell’utilizzo delle attrezzature. In caso di problemi, interviene presso il direttore amministrativo per l’affidamento e la riparazione ad una ditta designata. • Propone attività d’aggiornamento anche in base alle richieste dei docenti. • Organizza le attività tramite contatti con esperti. • Predispone il calendario degli incontri, gli spazi e l’eventuale strumentazione necessaria • Predispone gli incontri con i docenti delle classi finali di ogni ordine di scuola. • Cura la raccolta dei documenti di valutazione degli alunni. • Analizza il materiale pervenuto provvedendo alla suddivisione degli alunni in fasce di livello. • Procede alla formazione dei gruppi classe facendo riferimento ai criteri stabiliti dal Collegio dei docenti • Organizza attività di informazione inerenti ogni possibile aspetto collegato alla gestione del rischio. • Rileva e segnala eventuali situazioni o contesti che possano generare rischio o pericolo per alunni e personale. •Partecipa alla programmazione e organizzazione delle prove di evacuazione 55 PARTE SECONDA Standard minimi di sicurezza, igiene, accoglienza Le condizioni di igiene e di sicurezza dell’Istituto garantiscono una permanenza a scuola confortevole per alunni e personale. Il personale ausiliario si adopera, specie nella scuola dell’Infanzia e nella scuola Primaria, per mantenere la costante igiene dei locali. La scuola con il sostegno delle associazioni dei genitori, si impegna a sensibilizzare gli Enti Locali al fine di garantire agli alunni la sicurezza interna (strutture ed impianti tecnologici a norma di legge) ed esterna (servizio di vigilanza della polizia municipale). In tutti i plessi dell’Istituto, periodicamente, vengono effettuate esercitazioni relative alle procedure di sicurezza (Piano di Evacuazione). E’ stato nominato un insegnante referente per la sicurezza. L’Istituto espone in luogo ben visibile le planimetrie della scuola e il piano di evacuazione dell’edificio, previsto nel caso di calamità. L’Ente Locale è responsabile dei seguenti standard qualitativi ambientali in ordine a: - Adeguamento alle direttive CEE per la sicurezza sui luoghi di lavoro. - Eliminazione delle barriere architettoniche. - Sufficienza di aule necessarie per la realizzazione delle attività deliberate. - Vigilanza spazi adiacenti i plessi, durante l’ingresso a scuola e durante l’uscita. PARTE TERZA Procedura dei reclami I reclami possono essere espressi in forma orale, scritta, telefonica o via fax e devono contenere le generalità indirizzo e reperibilità del proponente e debbono essere sottoscrittiI reclami possono essere rivolti al Dirigente Scolastico, al Direttore amministrativo, al coordinatore didattico del Consiglio di classe, al singolo operatore docente e non docente Il Dirigente Scolastico, dopo aver esperito ogni possibile indagine in merito, risponde, sempre in forma scritta, entro il termine di 15 giorni dalla presentazione del reclamo,, attivandosi per rimuovere le cause che hanno provocato il reclamo. Il Capo d'Istituto curerà la raccolta annuale di tutti i reclami di cui avrà avuto notizia e delle soluzioni adottate e relazionerà annualmente al Consiglio di Istituto nel quadro della relazione generale sulle attività della scuola. Valutazione del servizio Allo scopo di raccogliere elementi utili alla valutazione del servizio, l’Istituto si impegna ad effettuare una rilevazione mediante questionari opportunamente tarati, rivolti agli studenti ed ai genitori I questionari, approvati dal Collegio Docenti e dal Consiglio d’Istituto, verteranno sugli aspetti organizzativi, didattici e amministrativi del servizio, prevedendo una graduazione delle valutazioni e la possibilità di formulare proposte. Verrà inoltre somministrato un questionario ai docenti ed al personale ATA per valutare il clima organizzativo. La scuola si propone il controllo dei seguenti fattori di qualità: a) grado di soddisfacimento delle aspettative dell'utenza sul piano amministrativo e didattico b) efficacia delle attività di recupero e sostegno c) efficacia delle iniziative di orientamento d) livello di soddisfacimento delle attività di aggiornamento e riqualificazione professionale del personale docente e) tassi di utilizzazione di impianti, attrezzature, laboratori, patrimonio librario f) livelli di rispondenza della programmazione d'Istituto e di classe e capacità degli organismi di adattamento in itinere alle eventuali nuove esigenze 56 Indicatori di qualità La valutazione si ispirerà (in ogni caso sugli aspetti didattici compete al Collegio dei Docenti) al principio dell'autodiagnosi ed avrà come finalità la programmazione. a) Gli elementi di valutazione del servizio riguarderanno i contesti, le strutture, i processi, gli organismi disciplinari, le competenze relazionali e gestionali. E' esclusa ogni valutazione delle persone fisiche. b) Le commissioni di lavoro elaboreranno questionari sul gradimento dei servizi organizzativi, amministrativi, didattici e delle strutture scolastiche, da sottoporre all'approvazione del Collegio dei Docenti e del Consiglio di Istituto prima della somministrazione. Le domande dei questionari prevederanno risposte graduate e possibilità di specifiche proposte. Destinatari dei questionari sono: personale docente e A.T.A. della scuola, genitori e alunni. c) La valutazione del prodotto riguarderà inoltre l'analisi del rapporto tra studenti in entrata e in uscita a fine ciclo, i risultati medi di profitto in uscita, i risultati ottenuti nel proseguimento degli studi superiori 57 PARTE QUARTA SERVIZI AMMINISTRATIVI I servizi amministrativi si ispirano ai seguenti fattori di qualità: - celerità nelle procedure - trasparenza - cortesia e disponibilità nei confronti dell'utenza - informazione degli atti amministrativi - tutela della privacy - informatizzazione dei sevizi di segreteria. La Dirigenza e gli uffici di segreteria hanno sede invia Lepanto,2, nei locali della Scuola Media Secondaria di primo grado. Le iscrizioni alla scuola dell’infanzia e alla classe prima della scuola primaria, nonché a qualsiasi classe per gli alunni provenienti da altri istituti, vengono accolte e registrate presso gli uffici di segreteria Iscrizione: le famiglie vengono avvisate in tempo utile sulla data di scadenza dei termini; l'iscrizione avviene al momento della richiesta. Lo svolgimento della procedura di iscrizione alle classi è immediatamente conseguente alla consegna della domanda..In caso di documentazione incompleta, la scuola si impegna a segnalare agli interessati quali documenti mancano per perfezionare l'iscrizione. La segreteria garantisce: - il rilascio, durante l'anno scolastico, di certificati degli alunni in seguito a richiesta (scritta) contenente i dati anagrafici, la classe frequentata e l'uso cui il certificato è destinato: a) entro tre giorni lavorativi dalla data di presentazione della richiesta per certificazioni di iscrizione e frequenza; b) a vista, a partire dal terzo giorno lavorativo successivo alla pubblicazione dei risultati finali, per gli attestati ed i diplomi originali I documenti di valutazione degli alunni riportanti votazioni o giudizi sono consegnati dal Capo d’Istituto o dai docenti incaricati, entro cinque giorni dal termine delle operazioni di scrutinio; A domanda saranno messi a disposizione gli atti secondo quanto previsto dalla legge 241/90. L’orario di apertura al pubblico degli Uffici di segreteria è il seguente: dal lunedì al venerdì dalle 10.30- alle 12.00. Il lunedì dalle ore 15 alle 16.30 l’ufficio del personale. Il giovedì dalle ore 14.00 alle ore 15.00 l’ufficio didattica scuola media. Il giovedì dalle ore 15.00 alle ore 16.00 l’ufficio didattica scuola primaria ed infanzia. IL DIRIGENTE SCOLASTICO riceve il pubblico previo appuntamento telefonico La scuola assicura all'utente la tempestività del contatto telefonico, stabilendo al proprio interno modalità di risposta che comprendano il nome dell'istituto, il nome e la qualifica di chi risponde, la persona o l'ufficio in grado di fornire le informazioni richieste. 58 PARTE QUINTA INFORMAZIONE ALL'UTENTE L’Istituto assicura, in ogni plesso, spazi ben visibili adibiti all’informazione, in particolare sono predisposti: - tabella dell’orario di lavoro del personale docente ed amministrativo (orario dei do centi; orario, funzioni e dislocazione del personale amministrativo, tecnico, ausiliario - A.T.A.) - composizione degli organi collegiali e delle commissioni di lavoro - organico del personale docente e A.T.A. - albi d’Istituto. Sono inoltre resi disponibili appositi spazi per: - comunicazioni sindacali; - comunicazioni dei genitori; - comunicazioni degli alunni. Presso l'ingresso e presso gli uffici sono presenti e riconoscibili operatori scolastici in grado di fornire all'utenza le prime informazioni per la fruizione del servizio 59 PARTE SESTA Collaboratori scolastici I collaboratori scolastici assolvono alle funzioni operative e di sorveglianza previste dal C.C.N.L. - Comparto Scuola, relative al loro specifico profilo professionale. La suddivisione dei settori affidati ad ogni collaboratore, il servizio di sorveglianza all'interno degli edifici e nei cortili, all'ingresso ed all'uscita degli alunni e durante la ricreazione, e le particolari operazioni giornaliere e periodiche di pulizia e di manutenzione dei locali e delle attrezzature vengono stabilite all'inizio di ogni anno scolastico. I collaboratori scolastici prestano servizio, di norma, per cinque giorni alla settimana dalle 8.00 alle 15.00; eventuali richieste di orario flessibile possono venire accolte, fatte salve le esigenze del servizio. Il servizio pomeridiano viene effettuato per turnazione dal personale a seconda delle particolari esigenze e con periodici ordini di servizio. Uno dei collaboratori presta servizio di portineria, per accogliere ed indirizzare il pubblico e per impedire l'accesso ad estranei. Controlli Il controllo relativo all'osservanza degli orari e delle presenze in servizio viene effettuato dal Dirigente Scolastico, per il tramite del responsabile amministrativo, per mezzo dei fogli giornalieri di presenza, delle richieste di permessi, di assenze e di ferie e attraverso la regolare tenuta dei registri delle assenze, delle ferie e dei permessi, anche al fine di poter effettuare eventuali recuperi nei tempi richiesti. 60 Premessa Orario e tempo scuola Inizio delle lezioni Vigilanza alunni Assenze –ingresso anticipato/posticipato –uscita anticipata- ritardi Regolamento accesso agli edifici scolastici Comunicazione scuola-famiglia Funzionamento laboratori ed altri spazi Uscite didattiche e viaggi di istruzione. Norme sulla sicurezza Norme sul comportamento degli adulti:genitori, docenti, -collaboratori scolastici -personale amministrativo Norme sul comportamento degli allievi Provvedimenti disciplinari: organo di garanzia Criteri di formazione delle classi 61 REGOLAMENTO D’ISTITUTO Premessa L’Istituto Comprensivo costituito dalla scuola dell’infanzia, primaria e secondaria, è un luogo di educazione e istruzione. I docenti, i genitori ed il personale non docente formano con gli alunni una comunità educante. Attraverso le attività didattiche e lo studio viene offerta una proposta educativa con lo scopo di formare personalità mature e responsabili che sappiano agire come futuri cittadini dell’Europa e del mondo. Le norme che seguono intendono assicurare il buon andamento dell’attività scolastica, nell’interesse di tutti e nella piena consapevolezza dei diritti e dei doveri, così come sanciti dalla Carta costituzionale e declinati nello Statuto delle Studentesse e degli Studenti, a cui si rimanda per quanto non viene esplicitamente previsto ORARIO DI INGRESSO E TEMPO SCUOLA Scuola dell’Infanzia La scuola dell’infanzia del plesso “M.Ventre” osserva il seguente orario: 1 sezione antimeridiana dalle ore 8.00 alle ore 13.00 1 sezione a tempo pieno dalle ore 8.00 alle ore 16.00 La scuola dell’infanzia del plesso “A.Manzi “osserva il seguente orario: 5° sezione a tempo pieno dalle ore 8,00 alle ore 16,00 La scuola dell’infanzia del plesso via Pasubio 4° sezione a tempo pieno dalle ore 8,00 alle ore 16,00 Scuola Primaria La scuola primaria del plesso “O. Montiano” osserva il seguente orario: dal lunedì al venerdì dalle ore 8,10 alle ore 13,40 -lunedì, rientro settimanale fino alle 16,10 per le classi 3°- 4° 5 -martedì, rientro settimanale fino alle 16,10 per le classi 1°- 2° La scuola primaria del plesso Daniele osserva il seguente orario: dal lunedì al venerdì dalle ore 8,10 alle ore 13,40 -lunedì, rientro settimanale fino alle 16,10 per tutte le classi La scuola primaria del plesso “ E.de Amicis”osserva il seguente orario: dal lunedì al venerdì dalle ore 8,10 alle ore 13,34 per la 1°-2°-3° per la classe 5°, l’orario è il seguente: dal lunedì al venerdì dalle ore 8,10 alle ore 13,40, -lunedì, rientro settimanale solo per la classe 5°fino alle 16,10 . La scuola secondaria di primo grado La scuola secondaria di primo grado del plesso “G. Cena” osserva il seguente orario: dal lunedì al venerdì dalle ore 8,15 alle ore 13,39 con un rientro settimanale fino alle 15,54 (lunedì rientrano le classi prime, il martedì le seconde ed il mercoledì le classi terze) Le classi ad indirizzo musicale osservano il seguente orario di rientro: Dal lunedì al giovedì dalle ore 14.06 alle 17.30, il venerdì dalle ore 14.06 alle 15.54 L’apertura e la chiusura dei plessi è affidata ai collaboratori scolastici 62 Inizio delle lezioni -Gli alunni dei vari plessi della scuola dell’infanzia sono accolti dall’insegnante del primo turno di ciascuna sezione. -Gli alunni dei vari plessi della scuola primaria, vigilati e controllati dai collaboratori scolastici in servizio, sono accolti dall’insegnante della prima unità di lezione. (I docenti sono tenuti a trovarsi nei relativi atri di servizio cinque minuti prima dell'inizio delle lezioni). Al suono della campanella, ciascun docente accompagna la propria classe in maniera ordinata in aula. Contestualmente all'entrata delle classi di scuola primaria, il collaboratore scolastico vigila il piano -Gli alunni della scuola secondaria di primo grado del plesso “Cena” si raccolgono nello spazio antistante il fabbricato della scuola, (che i collaboratori avranno avuto cura di tenere sgombro da auto e quant'altro possa intralciare il passaggio). Cinque minuti prima delle lezioni, al primo suono del campanello, gli alunni si recheranno nelle rispettive aule dove troveranno il docente ad accoglierli. - E’ vietato l’accesso nell’atrio interno alla scuola prima del suono della campana - Al secondo campanello hanno inizio le lezioni - Nel caso di assenza del Docente l’aula viene vigilata da un Collaboratore scolastico in attesa che il Dirigente Scolastico o il Docente incaricato dispongano la sostituzione - Non è consentito agli alunni sostare sulla porta dell’aula o nel corridoio in attesa dell’insegnante. - I genitori degli alunni possono accompagnare i propri figli fino all’ingresso della scuola, salvo situazioni particolari autorizzate dalla Presidenza VIGILANZA ALUNNI all’entrata dell’edificio scolastico Prima dell’orario d’ingresso, l’istituto non si assume responsabilità per quanto possa accadere agli alunni che si trovino all’esterno dei diversi plessi o all’interno del cortile (dove è consentito loro sostare). Solo in caso di condizioni meteorologiche avverse gli alunni potranno entrare, prima dell’orario di ingresso previsto, e sostare al coperto nell’atrio della scuola, sotto la sorveglianza dei collaboratori scolastici in attesa del suono della campanella. Nel plesso Cena, in caso di maltempo, gli alunni possono accedere all’androne della scuola, cinque minuti prima del suono della campanella nell’edificio scolastico -Durante l'entrata degli alunni, la permanenza a scuola, l'uscita dalla medesima, gli spostamenti all’interno dello stesso plesso e all’esterno, l'obbligo e la responsabilità della vigilanza viene assunta da tutti gli insegnanti in servizio e si riferisce alle proprie classi e a quelle dove sono previste occasionali supplenze. -Ciascun docente ha la responsabilità della vigilanza della classe fino all'arrivo del collega che lo sostituisce. In nessun caso la classe può essere lasciata senza sorveglianza. -Al momento del cambio dell’ora, l’insegnante uscente raggiungerà repentinamente la classe di destinazione -I docenti dell'ultima ora accompagneranno personalmente e ordinatamente i ragazzi alla fine delle lezioni fino all’uscita dell’edificio. -Nel caso in cui il docente durante le proprie ore di lezione, dovesse lasciare l'aula per eventuali urgenze improcrastinabili, la vigilanza sugli alunni, fino al suo rientro, sarà affidata dal docente stesso al personale ausiliario o ad altro insegnante. 63 - Nel caso di assenza del Docente la vigilanza degli alunni sarà garantita da un Collaboratore scolastico in attesa che il Dirigente Scolastico o il Docente incaricato dispongano la sostituzione oppure si provvederà alla suddivisione degli alunni nelle altre classi. -Gli insegnanti che accolgono nelle proprie aule gli alunni delle classi suddivise, provvederanno ad annotare sul registro le relative operazioni e l’elenco degli alunni ospitati. Tali operazioni saranno annotate anche sul registro della classe suddivisa. -I collaboratori scolastici, per favorire nelle classi il cambio di turno degli insegnanti e per intervenire in caso di eventuali necessità, sono tenuti a vigilare costantemente il piano di servizio assegnato vigilando sull’incolumità degli alunni. -In caso di sciopero e in caso di partecipazione alle assemblee sindacali del personale docente, la scuola si impegna ad avvertire le famiglie con dovuto anticipo delle modalità di sospensione del servizio. Gli alunni che non avranno provveduto a far firmare l’avviso ai genitori, saranno ospitati in altre classi. Nella gestione degli spazi interni ed esterni alle strutture scolastiche ciascun insegnante avrà cura che gli spostamenti necessari siano solleciti, che non venga arrecato disturbo ad altre classi. negli intervalli Gli intervalli e la ricreazione si effettuano sotto la vigilanza dei rispettivi insegnanti, si mantengono nei limiti di tempo stabiliti e si svolgono secondo le modalità previste per ogni plesso. La ricreazione è scandita dal suono della campana. La vigilanza sarà a carico del docente Gli alunni possono consumare la merenda e recarsi ai servizi sotto la sorveglianza del personale collaboratore che assiste al piano e che deve vigilare anche l’ingresso e l’uscita degli alunni nei corridoi. Al personale collaboratore non è consentito lasciare il proprio piano di servizio durante l’intervallo se non per situazioni di estrema urgenza. Gli alunni durante la ricreazione non devono correre per i corridoi, né urlare, né giocare con oggetti che possono danneggiare le strutture o essere pericolosi per le persone Gli utenti della mensa devono rispettare le seguenti regole: - si entra accompagnati dall’insegnante responsabile - i primi che terminano il pasto aspettano educatamente gli altri - si deve evitare chiasso o atteggiamenti scomposti, si può conversare come si conviene a pranzo, in compagnia all’uscita dall’edificio scolastico -I collaboratori in servizio al piano terra aprono la porta d’ingresso cinque minuti prima dell’orario di uscita. -Al termine delle lezioni (antimeridiane e pomeridiane), l'uscita degli alunni deve avvenire secondo l’orario previsto. -I docenti in servizio nell’ultima ora hanno la responsabilità di assistere le scolaresche all’uscita dall’aula. - Gli alunni usciranno disposti in fila per due. - Gli alunni della scuola dell’infanzia e della scuola primaria che sono prelevati direttamente dai genitori o da altri maggiorenni delegati dai primi, nel rispetto del patto di responsabilità, saranno accompagnati in fila fino al portone della scuola e affidati dai docenti ai genitori. - Il personale collaboratore scolastico in servizio assiste all'uscita coadiuvando opportunamente il personale docente. -L'uscita deve avvenire in modo ordinato secondo le modalità della “Dichiarazione di responsabilità in ordine alla riconsegna all’uscita da scuola” sottoscritta dai genitori. -Per la scuola dell’infanzia gli alunni devono essere prelevati dai genitori o dall’assistente dello scuolabus direttamente dalla sezione come da regolamento comunale. -In caso di ritardo o mancato prelevamento, gli alunni sono affidati ai collaboratori scolastici preposti che avvertono tempestivamente la famiglia con ogni mezzo. Qualora la famiglia sia irreperibile, il collaboratore lo segnalerà ai vigili urbani e continuerà a vigilare fino ad avvenuto prelievo. -In caso di pioggia i genitori potranno accedere 10 minuti prima del termine delle lezioni, per prelevare i propri figli. -Terminate le operazioni di uscita degli alunni, il collaboratore in servizio al piano terra, deve chiudere la porta d'ingresso. -Gli alunni i cui genitori tardano eccessivamente a prelevarli devono essere affidati dai docenti al collaboratore scolastico. 64 durante le visite guidate o i viaggi d’istruzione La vigilanza sugli alunni durante lo svolgimento di visite guidate o viaggi d’istruzione dovrà essere costantemente assicurata dai docenti accompagnatori, assegnati in tale compito nel rapporto di un docente ogni quindici alunni (C.M. n. 291/92), tranne eventuali deroghe stabilite dal DS. La vigilanza sui minori bisognosi di particolari attenzioni, nella fattispecie alunni portatori di handicap psicofisico grave o alunni particolarmente imprevedibili nelle loro azioni ed impossibilitati ad autoregolamentarsi, deve essere sempre assicurata dal docente di sostegno e dal docente di classe ed eventualmente coadiuvati, in caso di necessità, dall’assistente comunale (se presente) o da un collaboratore scolastico. In caso di partecipazione di uno o più alunni diversamente abili, sarà designato un accompagnatore fino a due alunni disabili. ASSENZE -Le famiglie sono tenute a rispettare il calendario scolastico e ad assicurare da parte del proprio figlio la frequenza a tutte le attività scolastiche, alle uscite didattiche, alle attività musicali -Le assenze, comprese quelle delle attività scolastiche pomeridiane, devono essere puntualmente annotate sul registro di classe anche per frazioni di ora. -Tutte le assenze devono essere obbligatoriamente giustificate dal genitore o da chi ne fa le veci il giorno del rientro. -Le assenze degli alunni della scuola dell’infanzia e primaria devono essere giustificate dal genitore o da chi ne fa le veci in forma orale -Dopo un’assenza l’alunno deve presentare all’insegnante della prima ora di lezione la giustificazione scritta sull’apposito libretto rilasciato dalla scuola -Sono giustificate solo le assenze per motivi di salute e di famiglia di cui i genitori si assumono piena responsabilità. -Per le assenze dovute a malattia pari e superiori ai cinque giorni le giustificazioni sul libretto dovranno essere accompagnate necessariamente da un certificato medico di riammissione. -Nel caso di assenze per motivi di salute, quando dall’ultimo giorno di frequenza a quello del rientro intercorrono più di cinque giorni, comprese le festività e le vacanze, un certificato medico deve essere allegato alla giustificazione In mancanza, il Docente valuterà l’opportunità di ammettere l’alunno in classe, richiedendo la consegna del certificato per il giorno successivo. -Le assenze degli alunni della secondaria devono essere giustificate dal genitore o da chi ne fa le veci sull’apposito libretto rilasciato dalla scuola, le giustifiche devono essere vistate dal docente della prima ora. -L’insegnante della prima ora deve annotare la giustifica sul registro di classe. -Nel caso in cui l’alunno dimentica la giustificazione, l’insegnante della prima ora deve ammetterlo in aula e annotare la dimenticanza sul registro di classe,in attesa di giustificazione da parte della famiglia. . -Se nei giorni successivi l’assenza non è stata ancora giustificata, l’Insegnante coordinatore della classe ne dà segnalazione al Dirigente Scolastico, sarà poi riammesso in classe solo se accompagnato dai genitori. Nel caso di assenze prolungate per motivi di famiglia, i genitori dovranno avvertire in precedenza il Coordinatore che annoterà la futura assenza sul registro di classe Per la scuola primaria gli che siano stati assenti dalle lezioni fino al quinto giorno compreso possono essere riammessi in classe anche se sprovvisti di certificato medico ; dal sesto giorno è obbligatorio il certificato Il bambino, al rientro a scuola, dovrà essere accompagnato da uno dei due genitori che provvederà a consegnare il suddetto certificato all’insegnante. Le numerose assenze saltuarie e le assenze prolungate devono essere segnalate dal coordinatore del C.d.C. al DS per gli opportuni interventi. L’abbandono deve essere segnalato alle autorità competenti. 65 Regolamento applicativo del limite delle assenze A decorrere dall’anno scolastico di entrata in vigore della riforma della scuola secondaria di secondo grado, ai fini della validità dell’anno scolastico, compreso quello relativo all’ultimo anno di corso, per procedere alla valutazione finale di ciascuno studente, è richiesta la frequenza di almeno tre quarti dell’orario annuale personalizzato. Le istituzioni scolastiche possono stabilire, per casi eccezionali, analogamente a quanto previsto per il primo ciclo, motivate e straordinarie deroghe al suddetto limite. Tale deroga è prevista per assenze documentate e continuative, a condizione, comunque, che tali assenze non pregiudichino, a giudizio del consiglio di classe, la possibilità di procedere alla valutazione degli alunni interessati. Il mancato conseguimento del limite minimo di frequenza, comprensivo delle deroghe riconosciute, comporta l’esclusione dallo scrutinio finale e la non ammissione alla classe successiva o all’esame finale del ciclo.” Ingresso anticipato / Ingresso posticipato -I collaboratori scolastici accolgono fino a 10 minuti prima dell’arrivo dei docenti gli alunni che usufruiscono del servizio scuolabus o gli alunni le cui famiglie ne fanno espressa richiesta scritta. -Per particolare necessità di salute o di famiglia, i genitori possono presentare al DS motivata richiesta scritta di ingresso posticipato impegnandosi ad accompagnare il figlio agli orari indicati. ingresso in ritardo -Gli alunni sono tenuti ad osservare scrupolosamente l’orario delle lezioni. -In caso di ritardo di pochi minuti, l’alunno verrà accompagnato in classe dal collaboratore scolastico, l'insegnante della prima ora ammetterà l'alunno alla lezione annotando il ritardo sul registro di classe -L'ingresso dopo la 1^ ora deve essere giustificato da uno dei genitori o da chi ne fa le veci. La famiglia verrà informata dei ritardi sistematici. Uscita anticipata -Gli alunni non possono lasciare la scuola prima della fine delle lezioni. -Le uscite anticipate devono essere autorizzate dal DS e consentite solo in presenza di una motivata richiesta scritta da parte del genitore. -Gli alunni possono lasciare anticipatamente la scuola, solo se prelevati da un genitore o da una persona maggiorenne, delegata o indicata dai genitori Il Docente, ricevuta l’autorizzazione debitamente firmata, segnalerà sul registro di classe l’ora precisa di uscita dell’allievo. - Le richieste di uscita anticipata degli alunni fatte dai genitori, avvengono solo ed esclusivamente sollevando la scuola da ogni responsabilità connessa e quindi con totale carico delle medesime da parte della famiglia richiedente. -In casi di temporanea indisposizione, l’insegnante può autorizzare l’uscita dalla classe del ragazzo ed affidarlo ad un operatore scolastico --Il DS potrà autorizzare l’entrata e l’uscita di alunni già segnalati ai servizi sociali o al tribunale dei minori in orari diversi da quelli previsti dal Regolamento per interventi di recupero dei suddetti alunni Variazione di orario -Ogni entrata posticipata o uscita anticipata necessaria per consentire lo svolgimento di assemblee sindacali, viene comunicata ai genitori degli alunni con il dovuto preavviso, mediante un comunicato dettato sul diario. I-l controllo che esista la firma del genitore sarà effettuato dall’insegnante della prima ora del giorno successivo, come per qualsiasi altro comunicato TUTELA DEGLI ALUNNI Malore o indisposizione -In caso di malore dell’alunno, sarà il DS o il docente di classe ad informare telefonicamente i genitori, a richiedere la loro presenza a scuola e a disporre il rientro a casa (per tale ragione, la famiglia rilascia alla scuola uno o più recapiti telefonici di certa reperibilità,con assoluta garanzia di privacy). -Per l’uscita anticipata dell’alunno è necessaria la presenza di un genitore o di chi ne esercita la patria potestà che compilerà richiesta scritta, su apposito modulo al fine di sollevare la scuola da ogni responsabilità. 66 - Se ricorrono condizioni di necessità ed urgenza, la scuola di propria iniziativa, al solo fine di tutelare e garantire l’incolumità fisica dell’alunno ed in osservanza delle responsabilità che le competono in ordine alla tutela dei minori, provvederà a far intervenire il servizio d’emergenza 118 avvertendo contemporaneamente la famiglia Non possono essere somministrati farmaci, salvo espressa richiesta scritta da parte della famiglia portata a conoscenza del Consiglio di classe Infortuni degli alunni -Nel caso un alunno subisca un infortunio durante le attività didattiche, l'insegnante, dopo aver prestato i primi soccorsi, deve tempestivamente avvertire i genitori e la segreteria. -Per situazioni più gravi si provvederà ad attivare assistenza tramite chiamata al 118- pronto intervento con contemporaneo avviso alla famiglia. - L'insegnante, in tali casi, deve redigere una relazione da inoltrare alla segreteria che contenga la descrizione dell'incidente, le generalità dell'alunno coinvolto e dei testimoni, il luogo, il giorno e l'ora dell'incidente. L’ufficio di segreteria attiverà la procedura di denuncia agli Enti competenti. Convenzione assicurativa La scuola stipula annualmente una polizza che assicura gli alunni per gli incidenti che possono accadere in itinere all’interno dei locali scolastici, nel corso delle lezioni di educazione motoria, durante le visite guidate e i viaggi d’istruzione. Tale assicurazione è volontaria e individuale, ma è assolutamente indispensabile per partecipare alle visite guidate, ai viaggi d’istruzione e a tutte le attività scolastiche che si svolgono al di fuori dei locali scolastici. Pulizia dei locali scolastici La scuola garantisce il diritto alla salubrità e sicurezza degli ambienti. La pulizia delle aule e l’aereazione devono essere effettuate tutti i giorni della settimana, compresi i pomeriggi in cui si effettuano i rientri. Durante la sospensione delle attività didattiche, con frequenza bisettimanale o mensile, la scuola provvede a pulizie più approfondite di locali, degli arredi e delle suppellettili. Sicurezza La scuola garantisce l’efficienza dei dispositivi di sicurezza e l’efficacia dei piani di sfollamento in caso di emergenza. Gli operatori incaricati hanno l’obbligo di: -verificare, in ogni turno di lavoro l’efficienza dei dispositivi di sicurezza, individuali e collettivi e la possibilità di utilizzarli con facilità; -controllare quotidianamente la percorribilità delle vie di uscita; -comunicare prontamente agli uffici eventuali situazioni di disagio, di disorganizzazione, di pericolo. Divieto di fumo A tutela della salute degli alunni, a chiunque è fatto divieto di fumare nei locali scolastici e negli spazi frequentati dagli alunni durante tutte le attività didattiche In ogni plesso sono affissi appositi cartelli con l’indicazione del divieto. Spetta al DS e ai responsabili della sicurezza nei plessi vigilare sull’osservanza del divieto di fumo. La mancata osservanza del divieto darà luogo all’applicazione delle sanzioni previste dalla normativa vigente. Se gli alunni saranno sorpresi a fumare saranno presi i provvedimenti del caso. Utilizzo di cellulari e altri dispositivi elettronici L'uso dei cellulari da parte degli alunni è vietato durante lo svolgimento delle attività didattiche e durante l’intervallo (D.P.R. n. 249/1998- Statuto delle studentesse e degli studenti - e D. M n.30 del 15/3/2007 “Linee di indirizzo ed indicazioni in materia di utilizzo di telefoni cellulari ed altri dispositivi elettronici durante l’attività didattica). La violazione delle regole comporterà il ritiro del cellulare, il deposito in presidenza (previa consegna all’alunno della SIM card) seguito da un’informazione alle famiglie, che personalmente saranno tenute a ritirare il telefono portatile. Anche ai docenti è fatto divieto di utilizzo dei cellulari in aula. La scuola garantisce, previa autorizzazione del DS, la possibilità di comunicazioni, per gravi e/o urgenti motivi tra alunni e famiglie e viceversa, mediante gli uffici di segreteria. La telefonata non deve essere effettuata dall’alunno, ma dal personale di segreteria. 67 Distribuzione dei materiali di propaganda Nessun tipo di propaganda politica può essere fatto nella scuola, salvo quanto previsto per le elezioni degli organi collegiali e la propaganda sindacale. Per quanto riguarda la distribuzione di volantini e stampati: - è permessa quella proveniente da enti pubblici che operano sul territorio con scopi culturali, educativi o informativi; - è vietata quella a scopi di lucro; - è data discrezionalità al Dirigente Scolastico nel decidere la distribuzione di stampati di interesse per la scuola Intervento di esperti/consulenti nella scuola E' resa possibile la presenza di esperti/consulenti nella scuola se espressamente indicati e richiesti all'interno di un progetto approvato dal Collegio dei Docenti e autorizzati dal D.S. La presenza di esperti/consulenti nella scuola deve assumere carattere di occasionalità e gratuità,in quanto l'intervento, assumendo carattere di consulenza, non può essere attuato sistematicamente, né solleva l'insegnante dalla responsabilità della conduzione delle attività promosse. Raccolta di denaro nella scuola È vietata la raccolta di denaro e di adesioni ad Enti ed Organizzazioni varie, che non siano state autorizzate dal DS. È vietata qualsiasi forma di vendita diretta da parte di rappresentanti durante le ore di lezione. Non è ammessa, in alcun caso, la gestione di somme di denaro fuori bilancio. Foto e riprese La scuola permette ai genitori di scattare fotografie o registrare filmati in occasione di feste o manifestazioni solo ed esclusivamente per uso personale. Ogni deroga dovrà essere autorizzata dal Dirigente Regolamentazione accesso agli edifici scolastici L'apertura e la chiusura degli edifici sono affidate alla responsabilità del personale ausiliario di turno; fuori dall'orario di servizio di tale personale esse sono a carico del responsabile autorizzato all'uso dei locali scolastici. Le modalità di accesso per il pubblico, l'apertura e la chiusura degli edifici scolastici sono regolamentati da appositi orari. La porta d'ingresso dei plessi deve essere sempre chiusa e vigilata, è vietata la permanenza di persone estranee all'istituzione scolastica a meno che non siano munite di regolare autorizzazione del DS. I genitori che accompagnano gli alunni non devono sostare all’interno nell’edificio scolastico per non interferire con il regolare inizio delle lezioni. L’ingresso agli edifici e agli uffici deve avvenire previo suono del campanello. I collaboratori scolastici in servizio devono consentire l’accesso ai docenti che hanno l'orario diversificato, alle persone dirette agli uffici, ai genitori negli orari di ricevimento dei docenti come da tabelle esposte all’albo, e previa autorizzazione del DS, ai genitori in caso di necessità, per uscita anticipata e ingresso in ritardo degli alunni e per attività regolarmente deliberate dagli Organi Collegiali, agli addetti alla manutenzione e alla riparazione degli impianti e/o delle attrezzature e dei sussidi scolastici. COMUNICAZIONE SCUOLA/FAMIGLIA La comunicazione scuola-famiglia avviene attraverso: assemblee - colloqui – incontri individuali. Le modalità di incontro e comunicazione scuola-famiglia vengono definite annualmente sulla base delle proposte specifiche formulate dal Collegio dei Docenti e dei criteri generali indicati dal Consiglio di Istituto. Le riunioni in assemblee La scuola convoca assemblee all’inizio dell’anno scolastico e ogni qualvolta è opportuno fornire informazioni e chiarimenti in merito a proposte educative e didattiche o per esigenze di dibattito,confronti o proposte culturali. I colloqui Nel rapporto scuola-famiglia si assume l'impegno di valorizzare, nel corso dell'anno scolastico, sia la dimensione collegiale (incontro del genitore con il Consiglio di classe/interclasse/intersezione),sia la dimensione individuale (incontro del genitore con il singolo docente). I colloqui permettono di conoscere meglio l’alunno e consentono alle famiglie di conoscere i livelli di apprendimento e di maturazione raggiunti dal proprio figlio. Sono previsti, nell'arco dell'anno scolastico, due colloqui con tutti i docenti e incontri mensili con i docenti Le comunicazioni di tali incontri avvengono tramite avvisi inviati alle famiglie per mezzo dei propri figli. 68 Ricevimento genitori Gli insegnanti della scuola primaria e secondaria sono a disposizione delle famiglie, per eventuali comunicazioni, durante l’orario di ricevimento di ciascun docente secondo la tabella oraria affissa all'albo. Nel caso di comunicazioni aventi carattere di urgenza, la convocazione avverrà tramite il libretto, il diario, con lettera o per telefono. In caso di necessità e urgenza, gli insegnanti si renderanno disponibili a ricevere i genitori anche in orario diverso da quello previsto e compatibilmente con l’orario di servizio. Il Dirigente Scolastico è disponibile a ricevere i genitori, per eventuali colloqui o comunicazioni previo appuntamento UTILIZZO: spazi, laboratori, aule speciali, biblioteche, palestre Per spazi si intendono tutte le aree esterne di pertinenza di ciascuna scuola. La fruibilità degli stessi per attività ludico-ricreative è regolata plesso per plesso, in modo che possano essere utilizzati da tutti i gruppi classe/sezione. Oltre all’obbligo della vigilanza, gli insegnanti porranno una particolare cura per far acquisire agli alunni comportamenti di convivenza civile e nell’uso della struttura e nel rispetto dell’ambiente. Conservazione delle strutture e delle dotazioni Ogni plesso scolastico avrà l’elenco delle dotazioni didattiche assegnate; esso verrà verificato dall’insegnante coordinatore di plesso. La responsabilità della conservazione delle strutture e delle relative dotazioni contenuti nei diversi laboratori, delle aule speciali attrezzate, delle biblioteche e delle palestre è affidata ai docenti responsabili delegati dal Collegio Docenti e individuati di anno in anno. Il DS nomina gli insegnanti a cui il DSGA affida la cura delle attrezzature, dei sussidi didattici e del materiale librario. Le classi possono accedere ai laboratori (scientifico, musicale, tecnologico,informatico), alle diverse aule attrezzate, alle biblioteche, alle palestre in base ad un orario concordato tra i responsabili e gli insegnanti interessati. Per garantire una buona organizzazione ed un corretto utilizzo di ciascun laboratorio, ogni responsabile deve provvedere a: - Regolamentare l’accesso da parte delle classi mediante compilazione di un prospetto orario affisso sulle porte d’ingresso di ciascun laboratorio, aula attrezzata, biblioteca o palestra. - Redigere un regolamento inerente l’uso corretto dei laboratori a cui tutti devono adeguarsi. - Vigilare affinché le regole del laboratorio siano rispettate. - Predisporre un “registro presenze” e controllarne periodicamente le annotazioni riguardanti eventuali guasti, disfunzioni, danneggiamenti o inconvenienti. - Prendere visione del materiale esistente. - Preventivare i bisogni dell’anno scolastico di riferimento nei tempi necessari al continuo ed efficiente funzionamento del laboratorio. Il responsabile dei servizi di biblioteca individua gli orari di apertura e le norme inerenti l’accesso ai prestiti, la consultazione, e la restituzione dei libri e del materiale didattico. La chiave di ciascun laboratorio deve essere chiesta al collaboratore scolastico impegnandosi a restituirla dopo l'uso. Ciascun laboratorio può essere utilizzato dai singoli docenti per attività di aggiornamento o altre attività connesse alla didattica (preparazione lezioni, ricerche, consultazione di CD-Rom…) e dagli alunni (classi, gruppi) soltanto se accompagnati da un docente. Chiunque utilizzi il laboratorio deve provvedere alla compilazione del registro delle presenze ubicato nel laboratorio medesimo. Eventuali guasti, disfunzioni, danneggiamenti o inconvenienti devono essere annotati sul “registro presenze” e segnalati tempestivamente al responsabile di laboratorio per gli opportuni interventi. 69 Il docente accompagnatore è tenuto alla sorveglianza di tutto quanto avviene nell’aula durante le ore di laboratorio. In casi di atti vandalici o furti, oltre ad avvertire la direzione, l’insegnante coordinatore di plesso (o altro insegnante) provvederà a far intervenire i Carabinieri o la Polizia di Stato per il dovuto sopralluogo, redigendo nel contempo un esposto-denuncia. E’ fatto obbligo ad ogni insegnante di prestare particolare attenzione affinché ogni alunno rispetti le regole d'uso del laboratorio e lasci la postazione di lavoro in perfetto ordine, e per quanto riguarda il laboratorio d’informatica, acceda a siti web che siano di valenza educativa, non usi dischetti/dispositivi di memoria esterni estranei alla dotazione scolastica, non modifichi impostazioni quali aspetto del desktop, screen saver, suoni, caratteri, ecc.. Ove non sono presenti laboratori specifici, si prendono in considerazione le aule e/o i locali attrezzati. Ciascun plesso provvederà a predisporre un orario di fruizione di quanto disponibile nel plesso, redigendo un apposito quadro-orario da affiggere all’albo della scuola, fermo restando il principio che tutte le classi hanno il diritto a beneficiarne. Hanno comunque la precedenza quelle classi o quei gruppi di alunni per i quali l’utilizzo di un determinato laboratorio costituisce il requisito per l’effettuazione dell’attività stessa, concordata e deliberata dal Collegio Docenti Regolamento aule d’informatica Le strumentazioni informatiche, la rete Internet e la posta elettronica devono essere utilizzati dai docenti e dagli alunni unicamente come strumenti di lavoro e di studio. Comportamento degli studenti Gli alunni sono tenuti a conoscere e seguire le regole del presente Regolamento, al fine di avere il laboratorio di informatica sempre efficiente e di durare nel tempo. Pertanto devono: A)- rispettare le consegne dell'insegnante sull'utilizzo del computer e delle reti; B)-far attenzione a non danneggiare attrezzature e oggetti, ostacolare o disturbare il lavoro altrui; C)-spegnere il proprio computer seguendo la giusta la procedura; D)- mantenere in ordine la propria postazione di lavoro; al termine della lezione mettere al loro posto cuffie, mouse, tappetino, tastiera, sedie e quant’altro utilizzato; E)-. segnalare eventuali anomalie o guasti all'insegnante presente. È assolutamente vietato da parte degli alunni usare la postazione del Docente. Nell'aula non è consentito: F)- il deposito di zaini e cappotti, salvo l’utilizzo alla prima o all’ultima ora di lezione; G)- dondolarsi sulle sedie, spostarsi con le stesse da una posta azione all'altra; H)- il consumo di cibo o bevande. Nell'eventualità della coincidenza con la ricreazione, gli alunni sono obbligati ad uscire dalla sala computer, consumare la propria merenda e rientrare a ricreazione ultimata sotto lo stretto controllo del Docente. Utilizzo di Internet L'accesso alla navigazione in Internet deve essere effettuato esclusivamente a mezzo della rete di istituto e solo per fini lavorativi o di studio. del docente. È vietato l'uso della stampante per usi privati. E’ vietato l'uso della rete internet (e-mail, forum, chat, blog, siti vari...) per scopi non legati ad attività didattica. Biblioteca I docenti hanno il compito di organizzare l’accesso delle proprie classi alla biblioteca, fermo restando il princi-pio che nessun allievo può accedere alla biblioteca senza la presenza di personale adulto addetto alla vigi-lanza. I libri scelti saranno segnati sull’ apposito registro dei prestiti. Il prestito non dovrebbe durare, in linea di massima, più di un mese. I docenti che firmano i fogli del prestito, sono responsabili dei libri registrati e devono curare che i propri allievi li restituiscano nel tempo concordato, controllarne lo stato di conservazione e farli ricollocare correttamente in base alla tipologia ed al numero d’ordine. 70 Palestra L’accesso alla palestra avviene nelle ore stabilite. Durante le lezioni gli allievi devono essere provvisti di abbigliamento idoneo. Per ragioni di sicurezza gli attrezzi di palestra devono essere usati secondo le modalità suggerite dall’insegnante e sotto il suo diretto controllo. La Palestra deve servire anzitutto agli alunni della Scuola, i quali avranno cura delle strutture e degli attrezzi. Il Consiglio d'Istituto esprimerà il proprio assenso all'uso della palestra da parte di organizzazioni sportive locali, purché queste si attengano alla normativa disposta da parte dell’Ufficio Scolastico Provinciale e dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca. Uso dei locali scolastici da parte di terzi I locali scolastici, gli spazi esterni e le palestre, previa delibera del Consiglio di Istituto e regolare permesso dell’Ente Comunale, possono essere utilizzati al di fuori dell'orario scolastico da gruppi, Enti e associazioni purché l'uso non sia di ostacolo all’attività didattica della scuola, non sia finalizzato a scopi di lucro e che le attività abbiano finalità culturali, sociali, educative, sportive o ricreative. Per l’uso della palestra, la Giunta deve valutare le richieste riguardanti attività sportive-ricreative previste per gli alunni interni della scuola o per gruppi e associazioni sportive che presentino dettagliato programma e finalità. L’autorizzazione sarà concessa solo se verranno rispettate da parte degli interessati le seguenti disposizioni: 1. indicazione di un responsabile; 2. pulizia dei locali dopo l’utilizzo (bagni e spogliatoi compresi nel caso di uso delle palestre); 3. rispetto dei locali, degli arredi e delle attrezzature presenti ed eventuale risarcimento in caso di danneggiamento. Il non rispetto delle disposizioni comporterà la revoca dell’autorizzazione. I rappresentanti dei genitori eletti negli organi collegiali possono richiedere l'uso dei locali per assemblee scolastiche, previa richiesta scritta al DS contenenti gli argomenti posti all'ordine del giorno Danni ai materiali La buona conservazione di materiali, strutture, suppellettili è affidata alla cura e all'educazione delle varie componenti scolastiche. Qualora si verifichino ammanchi o danneggiamenti, il personale docente e A.T.A. è tenuto a segnalarlo immediatamente alla Dirigenza. Affermato il principio che il rispetto dei beni comuni, e nel caso particolare dei locali della scuola, è dovere civico, si stabiliscono i seguenti principi di comportamento: -gli alunni all'interno dell'edificio ci si devono muovere con calma, senza correre (anche durante la ricreazione) e in silenzio (durante le lezioni) per non disturbare gli altri -gli alunni sono tenuti a collaborare e ad accogliere indicazioni di comportamento da parte di tutto il personale della scuola affinché le persone, le strutture, l'arredamento e i materiali non siano danneggiati. -chi viene riconosciuto responsabile dei danneggiamenti dei locali è tenuto a risarcire il danno;se il danno è riparabile, per esempio nel caso di scritte sui muri o sui banchi, gli alunni responsabili saranno obbligati a ripulire o comunque a porre rimedio con la propria opera e a proprie spese al danno causato. -nel caso in cui il responsabile non venga individuato sarà l’intero gruppo classe ad assumersi l'onere del risarcimento; - l'Istituto non risponde dei beni, preziosi o denaro, lasciati incustoditi 71 Visite guidate e viaggi di istruzione Tipologia viaggi a) VIAGGI D’ISTRUZIONE E VISITE GUIDATE : comportano lo spostamento in sede diversa da quello dove è ubicata la scuola e comprendono viaggi di più giorni, visite di una giornata presso aziende, mostre, teatri, musei, gallerie, località di interesse storico e artistico, parchi naturali, ecc...; b) USCITE DIDATTICHE: visite di mezza giornata e visite che comportano lo spostamento a piedi nell’ambito del Comune, durante l’orario delle lezioni, per visitare mostre o assistere a manifestazioni culturali e sportive. Sono proposte dal Consiglio di classe e autorizzate dal Dirigente Scolastico previo consenso scritto dei genitori. c) VIAGGI CONNESSI AD ATTIVITÀ SPORTIVE: sono finalizzati a proporre agli allievi esperienze differenziate di vita ed attività sportive ( rientra in tale categoria anche la partecipazione a manifestazioni sportive). d) SPOSTAMENTI DEGLI ALUNNI DA UN PLESSO ALL’ALTRO DELL’ISTITUTO: sono gli spostamenti delle classi o delle sezioni in occasione di incontri, esami o altre attività scolastiche. Le visite guidate e i viaggi d'istruzione devono essere parte integrante dell'attività didattica e, pertanto, nella loro programmazione, si devono tener presenti i fini di formazione generale, culturale e di orientamento per le scelte future, pur perseguendo, come scopo collaterale, una migliore conoscenza tra insegnanti ed alunni e degli alunni tra loro. Le visite e i viaggi saranno programmati secondo le indicazioni delle disposizioni ministeriali e le modalità stabilite dal Collegio dei docenti e dal Consiglio di Istituto nelle loro delibere iniziali, da adottarsi all'inizio di ogni anno scolastico. Trattandosi di un momento educativo, alle gite e alle visite dovrebbero partecipare tutti gli studenti. Gli eventuali assenti potranno essere giustificati da seri motivi di salute, di famiglia o da altre gravi ragioni, mentre eventuali difficoltà di ordine finanziario saranno affrontate, per quanto possibile, dagli organismi competenti. Gli alunni non impediti dalle suindicate ragioni saranno comunque tenuti a presentarsi a scuola. Per le visite d'istruzione di singole classi e al di fuori del Comune, il docente proponente dovrà preventivamente acquisire l'assenso del Consiglio di classe prima di richiedere l'autorizzazione al Consiglio di Istituto. È compito della commissione gite: - raccogliere le proposte formulate nei consigli di classe e interclasse, - compilare in ogni sua parte il «modello» fornito dall’ufficio. Nessun cambiamento sarà possibile una volta approvato dal Consiglio di Istituto, salvo i casi di oggettiva impossibilità. È compito dei docenti accompagnatori: - predisporre un programma dettagliato nelle modalità e nei tempi di effettuazione, - precisare le finalità educative e didattiche che si vogliono perseguire; - utilizzare, se possibile, guide turistiche autorizzate, anche se ciò non esonera gli insegnanti accompagnatori dal documentarsi, onde poter meglio interessare gli alunni con opportune sollecitazioni. Il programma così formulato sarà oggetto di formale deliberazione del Consiglio di classe. - riferire ad iniziativa conclusa al Consiglio di classe. Nelle richieste di autorizzazione devono essere precisati: classe, numero degli allievi della classe e numero dei partecipanti, programma dettagliato nelle mete e nei tempi, eventuale previsione di una guida turistica, insegnanti accompagnatori e previsione di eventuali supplenti subentrati in caso di legittimo impedimento degli insegnanti designati. In casi particolari, potrà essere incaricato della vigilanza, in aggiunta ai docenti, anche il personale ATA. 72 Non è consentito ai docenti ed ausiliari accompagnatori o comunque incaricati della vigilanza degli alunni condurre nelle gite propri familiari e congiunti. Al momento dell'adesione gli alunni dovranno versare l’intera quota. Se l’uscita è organizzata da un’Agenzia gli alunni verseranno l’acconto se richiesto. In caso di mancata partecipazione degli alunni per impedimento intervenuto successivamente alla stipula del contratto con agenzie, alberghi le quote saranno rimborsate nella misura riconosciuta dai suddetti contraenti. Per le uscite va richiesta l'autorizzazione scritta ai genitori. Durante le gite e le visite di istruzione gli alunni e gli accompagnatori saranno coperti, per eventuali infortuni e per la responsabilità civile, da apposita polizza che dovrà essere operante sin dall'inizio dell'anno scolastico. Tutti i partecipanti a viaggi o visite debbono essere in possesso di un documento di identificazione e debbono essere garantiti da polizza assicurativa contro gli infortuni . C.M. 291/92 ( 10.1 ; 10.2 ) . La scelta degli insegnanti accompagnatori è subordinata alla dichiarata disponibilità verbalizzata nei consigli di classe e interclasse. In caso di impossibilità a partecipare al viaggio da parte del docente, per gravi motivi, il Dirigente Scolastico lo sostituirà con un docente in servizio il giorno dell’uscita. Detto incarico comporta l’obbligo di un’attenta e assidua vigilanza degli alunni con l’assunzione delle responsabilità di cui all’art. 2047 del Codice Civile. La partecipazione degli alunni ai viaggi d’istruzione è obbligatoria in quanto completamento dell’attività didattica. Nessun viaggio può essere effettuato ove non sia assicurata la partecipazione della maggioranza degli alunni. Norme di comportamento generali in maniera di sicurezza Per i problemi relativi alla sicurezza delle scuole il DS provvederà a redigere il piano di azione in ottemperanza al Testo Unico in materia di Salute e Sicurezza (D.l. 9 aprile 2008 n. 81 e precedenti); in ogni caso tutti gli operatori della scuola e alunni sono tenuti a: - tenere un comportamento corretto astenendosi dal compiere atti che possano arrecare danno a sé e ad altre persone; - attenersi scrupolosamente alle disposizioni ricevute; - osservare scrupolosamente tutte le prescrizioni in materia di sicurezza ed igiene richiamate da specifici cartelli; - non usare apparecchiature, impianti ed attrezzature senza autorizzazione; - non eseguire operazioni o manovre non di propria competenza, o di cui non si è a perfetta conoscenza: in casi dubbi occorre rivolgersi al responsabile; - non rimuovere gli estintori dalla posizione segnalata; - depositare i materiali nelle zone prestabilite e comunque in modo da non ingombrare, ostacolare e/o impedire, anche solo parzialmente l’accesso alle vie di sicurezza, al transito sulle vie di fuga (corridoi, scale di sicurezza, ecc..), in prossimità di mezzi ed impianti atti ad intervenire sugli incendi, ed in generale la normale circolazione; - ogni contenitore deve riportare l’etichetta con l’indicazione ben leggibile del contenuto; - non utilizzare bottiglie di bevande per il contenimento di altri liquidi, né abbandonare nell’ambiente quelle vuote; - segnalare tempestivamente al Dirigente Scolastico a al DSGA ogni eventuale anomalia o condizione di pericolo rilevata; - in caso di infortunio, riferire al più presto ed esattamente al Dirigente Scolastico o al DSGA sulle circostanze dell’evento; - quando viene usato il materiale della cassetta di pronto soccorso provvedere a che si ripristini la scorta; - non accedere nelle zone o nei locali in cui vige il divieto di ingresso non autorizzato. Non circolare né sostare in detti locali o locali di sgombero degli edifici salvo giustificato motivo di lavoro e previa autorizzazione dei diretti superiori; - mantenere pulito ed in ordine il proprio ambiente; - disporre in modo ordinato, stabile e razionale gli attrezzi di uso comune; - adoperare gli attrezzi solamente per l’uso cui sono destinati e nel modo più idoneo evitando l’uso di attrezzi diversi da quelli predisposti o di apportare agli stessi modifiche di qualsiasi genere; - manipolare vetri o materiale acuminato alle persone addette e comunque con i guanti; 73 Uso dei computer Chi usa il computer, ricordi che: • deve mantenere i videoterminali nella posizione definita secondo i principi di ergonometria delle norme di legge e di buona tecnica. Qualsiasi variazione che si rendesse necessaria deve essere concordata con il proprio responsabile; • deve orientare il monitor in modo da evitare riflessi e abbagliamenti; • deve far sì che la distanza degli occhi dallo schermo sia tra i 60 e gli 80 cm e che deve tenere il centro del video a un livello inferiore a quello degli occhi; • deve variare di tanto in tanto la posizione del corpo ed evitare di tenere a lungo il capo inclinato in avanti o in indietro; • deve fare una pausa di un quarto d’ora dopo due ore di lavoro continuativo Regolamento di disciplina adulti Tutte le componenti adulte dell’Istituto devono curare le relazioni tra essi usando gentilezza,disponibilità, cortesia e discrezione Docenti L’Insegnante esercita la propria attività: - in piena autonomia ed indipendenza in modo da promuovere lo sviluppo umano, culturale, civile e professionale degli alunni, sulla base delle finalità e degli obiettivi previsti dagli ordinamenti scolastici. La funzione docente si esplica: - nelle attività individuali e collegiali - nella partecipazione alle attività di aggiornamento e di formazione in servizio. Rapporto con i colleghi: - comportamento ispirato a correttezza, lealtà e cooperazione per il principio dell’unitarietà dell’insegnamento e dell’interdisciplinarità necessaria per la formazione culturale degli alunni e per lo sviluppo dell’attività professionale; Rapporto con i genitori degli alunni: -correttezza, lealtà e trasparenza degli atti. Rapporto con gli alunni: -dialogo democratico, rispetto della pluralità delle idee, dignità nella diversità dei ruoli che garantiscano la realizzazione del diritto allo studio, formazione alla cittadinanza, valorizzazione dell’identità di genere, senso della responsabilità, autonomia individuale. Il docente deve: - illustrare e favorire la conoscenza ed il rispetto delle norme contemplate nel Regolamento di Istituto e nello Statuto delle Studentesse e degli Studenti, in modo da realizzare la maturazione del senso civico necessario all’armonica convivenza di tutti. -vigilare cinque minuti prima dell’inizio delle attività didattiche. Il ritardo sul posto di lavoro comporta gravi responsabilità civili e penali conseguenti all’omissione di vigilanza su minore. L’assenza per malattia o l’eventuale ritardo, deve essere tempestivamente comunicato all'istituto scolastico per permettere le dovute sostituzioni nelle classi. L'obbligo e la responsabilità della vigilanza vengono assunti da tutti gli insegnanti in servizio e si riferiscono alle proprie classi e a quelle dove sono previste occasionali supplenze per cui docenti avranno cura di non lasciare mai, per nessun motivo, gli alunni da soli. Ciascun docente ha la responsabilità della vigilanza della classe/sezione durante l'entrata degli alunni, la permanenza a scuola, l’uscita dalla medesima, gli spostamenti all’interno dello stesso plesso e all’esterno. 74 I docenti hanno l’obbligo di : - annotare sul registro di classe le assenze, l’orario dell’ingresso in ritardo o dell’ uscita in anticipo degli alunni, l’avvenuta o la mancata giustificazione delle assenze. - indicare sempre, sul registro di classe, gli argomenti svolti. I registri personali devono essere debitamente compilati in ogni loro parte e rimanere nel cassetto a disposizione della Dirigenza. I docenti che sono tenuti al completamento d’orario, non possono allontanarsi da scuola, ma devono rimanere a disposizione in sala professori per ogni evenienza. Al termine delle lezioni i docenti devono accertare che: - i locali utilizzati vengano lasciati in ordine e - il materiale utilizzato sia riposto negli appositi spazi. I docenti possono accedere agli Uffici di Segreteria per il disbrigo delle pratiche personali solo nelle ore in cui siano liberi dalle lezioni e negli orari previsti. I docenti devono prendere visione dei piani di sfollamento dei locali della scuola e devono sensibilizzare gli alunni sulle tematiche della sicurezza. I docenti, ove accertino situazioni di pericolo o danni alle strutture, devono prontamente comunicarlo al DS. I docenti incontrano i genitori per le comunicazioni scuola-famiglia nell’ottica di un rapporto scuola/famiglia trasparente e collaborativo in occasioni di assemblee, colloqui quadrimestrali e incontri individuali E’ fatto obbligo a tutti i docenti di leggere le comunicazioni destinate ad essi, alle famiglie, agli alunni e di apporre la propria firma per presa visione. In ogni caso tutte le circolari e gli avvisi affissi all’albo della scuola o inseriti nell’ apposito registro si intendono regolarmente notificati. E’ fatto assoluto divieto per tutti, nessuno escluso, di maneggiare danaro a scuola. In caso di raccolta fondi per scopi umanitari sarà opportuno coinvolgere i genitori del Consiglio di Istituto e/o dei consigli di classe, interclasse o intersezione, previa intesa con lo scrivente. Norme generali personale amministrativo Il ruolo del personale amministrativo è indispensabile non solo per il settore amministrativo ma anche per il supporto all’azione didattica dell’istituto pertanto ha il compito di: • garantire la qualità della relazione col pubblico e col personale, contribuire a determinare nella scuola un clima di accoglienza favorendo allo stesso tempo il processo comunicativo tra le diverse componenti che dentro o attorno alla scuola si muovono; • assolvere alle funzioni e ai compiti espressamente previsti nell’area di appartenenza e individuati dal CCNL e in particolare compiti inerenti la segreteria amministrativa, segreteria del personale e la segreteria didattica, • svolgere le proprie funzioni ed evadere le pratiche richieste con la massima sollecitudine ed efficienza con il coordinamento del Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi nel rispetto delle disposizioni in materia di privacy, trasparenza e di accesso alla documentazione amministrativa previsto dalla legge. 75 Collaboratori scolastici Supporto amministrativo e didattico L’azione dei collaboratori scolastici, prime persone con cui chiunque entri nella scuola viene a contatto, è indispensabile come supporto all’azione amministrativa e didattica. La loro azione,si esplica nei seguenti settori: vigilanza alunni, pulizia dei locali e dei cortili, risposta al telefono, attività di fotocopiatura, vigilanza nell’edificio e controllo del movimento delle persone, supporto e collaborazione, relazioni e comportamento Il personale assegnato al plesso di servizio, può essere utilizzato in caso di necessità in altri plessi. I collaboratori scolastici nell'ambito dei propri compiti, della propria sede e turno di servizio sono tenuti a: 1. collaborare al complessivo funzionamento amministrativo, didattico e formativo dell’Istituto. 2. firmare, per presa visione, le circolari e gli avvisi. 3. prendere visione del calendario delle riunioni degli Organi Collegiali, tenendosi aggiornati circa l’effettuazione del loro necessario servizio. In ogni caso tutte le comunicazioni affisse all’albo della scuola o inserite nel registro delle comunicazioni della scuola si intendono regolarmente notificate a tutto il personale in servizio. 4. dovranno, in maniera sinergica, assicurare la pulizia degli spazi scolastici e degli arredi, oltre all'accoglienza e alla sorveglianza nei confronti degli alunni, in modo particolare di quelli in situazione di handicap, e del pubblico, collaborando fattivamente con i docenti, qualora ce ne fosse bisogno. 5. curare la sorveglianza delle vie di accesso ai locali scolastici, evitando l'ingresso di persone estranee, se non autorizzate dal Dirigente Scolastico o da chi ne fa le veci, ma soprattutto evitando l'uscita di bambini temporaneamente non sotto il controllo degli insegnanti ( come, per esempio, quando si recano nei bagni). 6. Assicurare il costante mantenimento di idonee condizioni igieniche di tutti gli spazi scolastici, in particolare dei bagni che li collaboratori avranno cura di sorvegliare soprattutto durante la ricreazione degli alunni. 7. rispettare l'orario di servizio ,è assolutamente vietato abbandonare il proprio posto di lavoro senza essere preventivamente autorizzati. 8. Provvedere a qualsiasi compito interno connesso alla mansione funzionale, alle esigenze della scuola nel rispetto delle istruzioni emanate dal DS e dal DSGA. 9. Provvedere alla richiesta di fotocopie per uso amministrativo secondo le direttive del DSGA. 10. Provvedere all’ordinaria manutenzione del fotocopiatore, segnalando all’ufficio di segreteria eventuale sostituzione di toner, approvvigionamento carta, pulizia del vetro)e alla tempestiva segnalazione di anomalie nel funzionamento. 11. Non allontanarsi dal posto di servizio, tranne che per motivi autorizzati dal DSGA o dal DS. 12. Provvedere a compiti esterni necessari ed urgenti impartiti dal D.S. e dal DSGA connessi alla mansione (servizi e rapporti con l’ufficio postale, banca, altre scuole, ...). 13.Provvedere all'affissione di manifesti e alla consegna ai docenti di circolari e comunicazioni inviate dall'ufficio. 14.Provvedere a compiti di carattere materiale inerenti il servizio, compreso lo spostamento di suppellettili (banchi, sedie, ....) e sussidi 15. Prendere visione dell’orario di servizio dei singoli docenti e del piano supplenze orarie degli stessi. 16. Essere facilmente reperibili dai docenti per qualsiasi evenienza. non abbandonare mai, salvo casi assolutamente eccezionali, il piano o il reparto di competenza 17. Provvedere a coordinare le proprie attività con gli insegnanti che svolgono particolari funzioni in base alle specifiche istruzioni ricevute. 18. Collaborare con docenti e alunni nel mantenere con cura materiali, strumenti e ambienti scolastici. 19. Apertura, chiusura e sorveglianza dei locali 76 I collaboratori scolastici, nell'ambito dei propri compiti, della propria sede e turno di servizio, sono tenuti a: a) Provvedere con attenzione e diligenza, con assunzione di responsabilità diretta per inadempienza o omissione, all'apertura e alla chiusura dei diversi plessi e dei relativi cancelli secondo le disposizioni del DS. b) Provvedere al momento dell’ingresso degli alunni ad aprire le porte di accesso degli edifici scolastici (almeno due ante) cinque minuti prima dell’inizio delle attività didattiche (antimeridiane e pomeridiane) affinché gli alunni possano entrare ed essere accolti dai docenti della prima unità di lezione. c) Provvedere, completata l'entrata delle classi, a richiudere le porte d’ingresso e riprendere il servizio di propria pertinenza d) Provvedere a rimuovere I catenacci e le catene, posti a sbarrare l’apertura delle porte di emergenza, prima dell’inizio dell'attività didattica, salvo richiudere le porte al termine della giornata scolastica. e) Provvedere alla custodia e sorveglianza con servizio di portineria degli ingressi dei plessi. h) Provvedere al rispetto degli orari di segreteria e della regolamentazione di accesso agli edifici scolastici. i) Provvedere alla sorveglianza degli alunni nelle aule, nei laboratori, e negli spazi comuni, anche in occasione di momentanea assenza degli insegnanti; Compiti inerenti la vigilanza e l’incolumità degli alunni I collaboratori scolastici, nell'ambito dei propri compiti, della propria sede e turno di servizio, devono provvedere a vigilare: A. sulla sicurezza ed incolumità degli alunni durante l’entrata, l’uscita, gli spostamenti all’interno degli ambienti scolastici coadiuvando opportunamente il personale docente. B. sulla sicurezza ed incolumità degli alunni in caso di assenza del docente o di ritardo, in attesa che se ne disponga tempestivamente la sostituzione. C. sulla sicurezza ed incolumità degli alunni, in occasione del passaggio dell’insegnante da una classe all’altra al termine dell’ora di lezione, in caso di ritardo,assenza o allontanamento momentaneo del docente per necessità contingente ed urgente devono accogliere: D. all’interno della scuola gli alunni autorizzati all’entrata anticipata e gli alunni che usufruiscono del trasporto comunale garantendo l’adeguata sorveglianza prima dell'arrivo degli insegnanti. E. gli alunni che dovessero presentarsi in ritardo oltre l'ora d'ingresso, e previa autorizzazione del DS accompagnarli in classe. F. Collaborare con gli insegnanti nel prestare gli interventi di primo soccorso in caso di infortuni agli alunni (trattamento della zona contusa con ghiaccio, eventuali abrasioni con soluzione fisiologica e disinfettante). G. Avvertire la famiglia per il tramite degli uffici di segreteria e dietro indicazione dell’insegnante e dell’autorizzazione del D. S. di eventuali malori o indisposizioni degli alunni. H. Fornire ausilio materiale nelle attività finalizzate all’inserimento e all’integrazione degli alunni con disabilità (per esigenze di particolare disagio) e per le attività di cura alla persona e di ausilio materiale alle bambine e ai bambini della scuola dell’infanzia e primaria nell’uso dei servizi igienici e nella cura dell’igiene personale anche con incarichi aggiuntivi e specifici compensi. I. Non è prevista la sorveglianza dei bambini durante le assemblee e le riunioni dei genitori, questi, se presenti, dovranno essere sorvegliati dagli stessi genitori nel luogo della riunione. Compiti inerenti l’accesso al pubblico e alle famiglie I collaboratori scolastici, nell'ambito dei propri compiti, della propria sede e turno di servizio, sono tenuti a: - impedire a persone estranee, che non siano espressamente autorizzate dal DS, di entrare a scuola durante lo svolgimento delle lezioni; - gestire l’accesso agli uffici delle persone esterne, garantendo informazioni esaurienti sugli orari di apertura e sulla dislocazione degli uffici di presidenza o di segreteria; - consentire l’ingresso, previa autorizzazione del D.S. agli addetti alla sicurezza e agli operatori autorizzati ad eseguire interventi all'interno degli edificio o nei cortili interni; - fornire ai genitori informazioni esaurienti sui giorni e gli orari di ricevimento dei docenti; - consentire, previa autorizzazione del DS, l’ingresso a scuola dei genitori per: » la visione dei documenti all'Albo, per gli incontri con gli insegnanti nei giorni di ricevimento, per le attività istituzionali deliberate; » comunicazioni o necessità urgenti e straordinarie (Il collaboratore scolastico in servizio provvederà a informare il docente o l’alunno interessato); 77 » la richiesta di entrata ritardata o uscita anticipata dei propri figli, per particolari necessità di salute o di famiglia, (Il collaboratore porterà il permesso di entrata o di uscita, firmato dal DS al docente che provvederà all’annotazione sul Registro di classe); » portare ai propri figli, solo in casi eccezionali, il materiale scolastico che gli stessi hanno dimenticato a casa (Il collaboratore scolastico in servizio provvederà a recapitarlo all’alunno interessato). Compiti inerenti la sicurezza - piani di sfollamento I collaboratori scolastici nell'ambito della propria sede e turno di servizio, sono tenuti a: - prendere visione delle mappe di sfollamento dei locali; - comunicare prontamente al DS e all’ufficio di segreteria eventuali situazioni di disagio, di disorganizzazione e di pericolo; - verificare, in ogni turno di lavoro, l’efficienza dei dispositivi di sicurezza individuali e collettivi e la possibilità di utilizzarli con facilità. - controllare sempre la praticabilità e l’efficienza delle vie di fuga. Pulizia dei locali scolastici in assenza di impresa di pulizia esterna I collaboratori scolastici in servizio nei plessi non serviti da impresa di pulizia esterna, sulla base di un piano predisposto da apposito provvedimento del DSGA, concordato con il DS (che prevede le modalità e la ciclicità di pulizia di strutture scolastiche, aule, corridoi, bagni, scale), sono tenuti a: - svolgere le attività di pulizia quotidianamente, settimanalmente e mensilmente osservando i giusti criteri per quanto riguarda il ricambio dell'acqua di lavaggio e l'uso di prodotti di pulizia e sanificazione forniti dalla scuola. - avviare la pulizia dei bagni del piano di competenza dopo la ricreazione e mezzora prima della fine delle lezioni, in considerazione che non è consentito agli alunni l'uso dei servizi nell'ultima ora di lezione, salvo casi assolutamente eccezionali; - prestare particolare cura nel lavare e disinfettare i sanitari ed i locali dei bagni con idonei prodotti igienizzanti; - procedere, dopo l'uscita delle classi, alla pulizia degli ambienti, degli arredi e delle relative pertinenze ad essi assegnati; - provvedere alla custodia (chiuso a chiave in apposito armadio o locale) e alla gestione del materiale di pulizia secondo le istruzioni del DSGA e alla compilazione degli elenchi di materiale di pulizia da acquistare; - utilizzare in modo corretto i guanti in lattice monouso e i liquidi concentrati per la pulizia dei bagni, degli ambienti e delle suppellettili al fine di evitare sprechi; - rifornire i distributori o mettere a disposizione salviette e carta igienica nei bagni. Norme generali genitori I genitori sono i responsabili più diretti dell’educazione e dell’istruzione dei propri figli e pertanto hanno il dovere di condividere con la scuola tale importante compito; per tale scopo sarebbe opportuno che i genitori cercassero di: - trasmettere ai ragazzi il principio che la scuola è di fondamentale importanza per costruire il loro futuro e la loro formazione culturale; - stabilire rapporti corretti con gli insegnanti, collaborando a costruire un clima di reciproca fiducia e di fattivo sostegno; - controllare, leggere e firmare tempestivamente le comunicazioni sul libretto personale e sul diario; 78 - partecipare con regolarità alle riunioni previste, alle assemblee di classe ed ai colloqui individuali con i docenti nelle occasioni di ricevimento, allo scopo di mantenere vivo e proficuo il raccordo tra le famiglie e la scuola; - favorire la partecipazione dei figli a tutte le attività programmate dalla scuola; - osservare le modalità di giustificazione delle assenze, dei ritardi e delle uscite anticipate; - sostenere gli insegnanti controllando l’esecuzione dei compiti a casa. Regolamento di disciplina per le alunne e gli alunni dell'istituto Il presente “Regolamento” individua i comportamenti che gli alunni devono tenere e quelli che invece configurano mancanze disciplinari in riferimento ai doveri elencati nello “Statuto” delle Studentesse e degli Studenti”, (adottato per la Scuola Secondaria di 1° grado e per quanto compatibile anche per la Scuola Primaria) ,le relative sanzioni, gli organi competenti ad irrogarle e il relativo procedimento. Con i provvedimenti disciplinari la scuola persegue finalità educative e costruttive come l'educazione al senso di responsabilità e lo stabilirsi di rapporti corretti tra le persone. Le sanzioni disciplinari non influiscono sulla valutazione del profitto, ma costituiscono un elemento essenziale per la valutazione del comportamento dell’alunno. Le sanzioni sono temporanee, sono ispirate al principio della riparazione del danno e tendono a rafforzare la possibilità di recupero, per cui all'alunno è offerta la possibilità di convertirle con attività di natura sociale e culturale a favore della comunità scolastica. Contro le sanzioni disciplinari è ammesso il ricorso entro quindici giorni dalla comunicazione all’organismo di garanzia. Ove il fatto costituente violazione disciplinare sia anche qualificabile come reato in base all’ordinamento penale, si ricorda che il Dirigente Scolastico sarà tenuto alla presentazione di denuncia all’autorità giudiziaria penale in applicazione dell’art 361 c.p.. Diritti degli studenti - L’alunno ha diritto al rispetto della propria persona in tutti i momenti della vita scolastica. - L’alunno ha diritto ad una formazione culturale e professionale qualificata che rispetti e valorizzi, l'identità di ciascuno e che sia al contempo orientativa. - L’alunno ha diritto ad un ambiente favorevole alla crescita integrale della persona nel rispetto dell’identità di ogni alunno. - L’alunno ha diritto di esprimere la propria opinione, nel rispetto delle persone e delle opinioni degli interlocutori. - L’alunno ha diritto di conoscere gli obiettivi educativo- formativi del suo curricolo e il percorso individuato per raggiungerli - L’alunno ha diritto di conoscere in modo trasparente e tempestivo le valutazioni ottenute per operare una corretta autovalutazione e migliorare il proprio rendimento. - L’alunno ha diritto all’ascolto delle sue necessità: può formulare richieste, sviluppare temi liberamente scelti e realizzare iniziative autonome. - L’alunno ha diritto di fruire di iniziative per il recupero degli apprendimenti anche in situazioni di svantaggio sociale. - L’alunno ha diritto di scegliere fra le diverse offerte formative integrative promosse dall’istituto. - L’alunno ha diritto di fruire di servizi di sostegno e promozione della salute e di assistenza psicologica. - L’alunno ha diritto di essere informato sulle norme che regolano la vita della scuola - L’alunno ha diritto alla partecipazione attiva e responsabile alla vita della scuola. 79 - Gli studenti stranieri hanno diritto al rispetto della vita culturale e religiosa della comunità alla quale appartengono. La scuola promuove e favorisce iniziative volte all'accoglienza e alla tutela della loro lingua e cultura e alla realizzazione di attività interculturali. - L’alunno ha diritto alla tutela della propria riservatezza anche ai sensi del codice della privacy - L’alunno ha diritto alla sicurezza degli ambienti, che debbono essere facilmente fruibili anche dagli alunni disabili. - L’alunno ha diritto ad un'adeguata strumentazione tecnologica. Doveri degli alunni Gli alunni sono tenuti ad avere, nei confronti del DS, di tutto il personale scolastico e dei compagni, lo stesso rispetto, anche formale, che pretendono per sé: utilizzare adeguatamente formule di cortesia nel rivolgersi agli altri e sforzarsi di aumentare gradualmente la soglia di tolleranza delle interferenze altrui. LINGUAGGIO OFFENSIVO Gli alunni useranno sempre un linguaggio educato, corretto, rispettoso degli adulti e dei compagni, in classe, negli ambienti scolastici e in ogni altra forma di comunicazione compreso l’uso di strumenti elettronici. COMPORTAMENTI SCORRETTI Gli alunni non devono disturbare il regolare svolgimento delle lezioni o mettere in atto comportamenti scorretti quali ad esempio spintoni, sgambetti, giochi pericolosi Non saranno, in alcun modo, tollerati episodi di violenza che dovessero verificarsi tra gli alunni sia all’interno della scuola sia fuori. Tutti devono poter frequentare la scuola con serenità senza dover subire le prepotenze degli altri Ogni alunno è tenuto a: comportarsi, in ogni momento della vita scolastica, in modo adeguato alle circostanze, ai luoghi, alle persone, nel rispetto delle norme che regolano la vita dell’istituto e a vestire in modo rispettoso e consono all’ambiente. COMPORTAMENTI PREVARICATORI, MINACCIOSI, OPPRESSIVI, AGGRESSIVI O VIOLENTI Gli alunni non devono assumere comportamenti prevaricatori, oppressivi, minacciosi, aggressivi o violenti né si devono rendere responsabili di reati che violino la dignità e il rispetto della persona umana (ad es. violenza privata, minaccia, percosse, ingiurie, reati di natura sessuale etc.), oppure creare una concreta situazione di pericolo per l’incolumità delle persone (ad es. incendio o allagamento) ABBIGLIAMENTO Gli alunni devono presentarsi a scuola puliti e ordinati. Nelle scuole primaria e dell’infanzia i bambini e le bambine indosseranno l’apposita divisa (tuta o grembiule). Ogni alunno è tenuto a : 1)rispettare gli orari di ingresso della scuola. Gli alunni della scuola Secondaria di primo grado, in ritardo rispetto all’ora di ingresso, devono giustificare il ritardo al DS o ad uno dei suoi collaboratori con apposita giustifica scritta, fermo restando che risulteranno assenti per detta ora se l’appello è stato fatto all’atto dell’ingresso in classe. 2)a portare a scuola il materiale occorrente per le lezioni del giorno 3) ad avere cura dei propri oggetti personali. È vietato appropriarsi di oggetti, libri o materiali appartenenti ad altre persone o alla scuola. 4)a far visionare ai genitori e far loro firmare per presa visione le comunicazioni della scuola e le eventuali annotazioni degli insegnanti riconsegnandole con puntualità. 5) a frequentare regolarmente le lezioni, a favorirne lo svolgimento ed assolvere assiduamente gli impegni di studio evitando d’essere fonte di distrazione per i compagni e di disturbo per l’insegnante. Ogni alunno ha il dovere di: a) manifestare all’insegnante ogni difficoltà incontrata nel lavoro in classe e a casa, al fine di mettere a punto strategie opportune per superare l’ostacolo. b) occupare il posto in classe che gli è stato assegnato di norma dall'insegnante coordinatore; tale posto non potrà essere cambiato se non con il permesso dello stesso insegnante. c) rispettare il Regolamento di Istituto per quanto riguarda i permessi di uscita dall’aula, i permessi di entrata e uscita dall’istituto, i comportamenti negli ambienti scolastici. 80 Nessun alunno può allontanarsi dall'aula senza il permesso dell'insegnante. Durante la prima e l’ultima ora di lezione non sarà permesso di uscire dalla classe, se non in casi del tutto eccezionali e a discrezione del docente. Ogni alunno deve avere cura del libretto delle giustificazioni Le uscite anticipate per motivi straordinari familiari e/o di salute, saranno consentite previa compilazione da parte del genitore, di apposito modulo da ritirare presso i collaboratori scolastici. Tale modulo dovrà essere controfirmato dal docente di classe e autorizzato dal DS o, in sua assenza, da uno dei suoi collaboratori. Ogni alunno deve tenere comportamenti : - corretti , educati e responsabili e rispettare le indicazioni degli insegnanti in ogni momento dell’ attività scolastica: al momento dell’ingresso e dell’uscita, al momento del cambio di insegnante, durante gli intervalli, durante gli spostamenti in altri ambienti, nei laboratori, nella palestra, durante le uscite didattiche e i viaggi di istruzione, negli spostamenti da un’aula all’altra. Gli studenti sono tenuti a: - utilizzare correttamente le strutture, le apparecchiature e i sussidi didattici rispettando i regolamenti interni relativi all'uso dei laboratori, della palestra, della biblioteca e a comportarsi nella vita scolastica in modo da non arrecare danni al patrimonio della scuola. - utilizzare i servizi in modo corretto, rispettando le più elementari norme di igiene e pulizia. USO DI CELLULARI, VIDEOGIOCHI, CONSOLE. OGGETTI ESTRANEI Agli studenti è fatto divieto di: - utilizzare il telefono cellulare nelle aule, sia per comunicare, sia per scambiare SMS e MMS, sia per collegarsi ad internet, sia per scattare foto, sia per produrre filmati e registrazioni vocali. - di utilizzare qualsiasi altro dispositivo elettronico in grado di collegarsi ad Internet, di scattare foto, di produrre filmati e registrazioni vocali. - di tenere con sé, durante le sessioni d’esame di qualsiasi tipologia, anche spenti, telefoni cellulari e dispositivi trasmittenti collegabili ad internet o in grado di scattare foto, di filmare e di registrare. - di utilizzare durante le attività didattiche e di apprendimento, apparecchi riproduttori di musica. La scuola declina ogni responsabilità in caso di smarrimento, furto, rotture e danni causati da terzi. Coloro che scattano foto, filmano e producono registrazioni vocali per fini personali sono punibili con una sanzione amministrativa della cui applicazione è responsabile il Garante della privacy. L’ammenda prevista dall’art. 161 del Codice sulla privacy (Dlgs. N. 196/2003) . Gratificazioni Gli alunni che dimostrano comportamenti particolarmente collaborativi, responsabili, generosi, possono essere opportunamente gratificati secondo quanto stabilito dai consigli di classe,interclasse, intersezione. Norme disciplinari “I provvedimenti disciplinari hanno finalità educativa e tendono al rafforzamento del senso di responsabilità ed al ripristino di rapporti corretti all'interno della comunità scolastica, nonché al recupero dello studente attraverso attività di natura sociale, culturale ed in generale a vantaggio della comunità scolastica.” Le sanzioni disciplinari e gli ambiti di intervento sono riferiti ai doveri riportati anche nel “Patto educativo di corresponsabilità tra scuola e famiglia. Nessuna infrazione disciplinare connessa al comportamento può influire sulla valutazione del profitto. Nessuno può essere sottoposto a sanzioni disciplinari senza essere stato prima chiamato ad esporre le proprie ragioni. Le sanzioni si intendono applicabili per le stesse tipologie di comportamento quando avvengono all’interno dell’edificio scolastico e all’esterno, durante le attività curriculari, integrative, extracurriculari, uscite, visite guidate, viaggi d'istruzione e anche durante le sessioni di esame. Le sanzioni per le mancanze commesse durante le sessioni d’esame sono irrogate dalla commissione esaminatrice, che ha competenza anche nei riguardi dei candidati esterni. I provvedimenti disciplinari hanno finalità educativa e formativa e tendono al rafforzamento del senso di responsabilità, al ripristino dei rapporti corretti all'intento della comunità scolastica, alla crescita educativa data dalla presa di coscienza da parte dello studente dell'errore commesso e dell'impegno a non ripeterlo; Le sanzioni sono sempre temporanee, proporzionate all’infrazione disciplinare e ispirate, per quanto possibile, al principio della riparazione del danno; esse tengono conto della situazione personale dello studente al quale è offerta la possibilità di convertirle in attività in favore della comunità scolastica. 81 La volontarietà nella violazione disciplinare e il grado di colpa nell’inosservanza delle disposizioni organizzative e di sicurezza sono elementi che concorrono a determinare la gravità dell’infrazione e il tipo di sanzione da applicare. La reiterazione di un comportamento che ha già dato luogo all’applicazione di una sanzione disciplinare, comporta l’applicazione di una sanzione disciplinare più grave o di grado immediatamente superiore. Nel caso di danneggiamenti e atti di vandalismo è richiesta la riparazione per quanto possibile del danno. Le sanzioni che non comportano allontanamento dalla comunità scolastica sono erogate, di norma, dal DS. Le sanzioni e i provvedimenti che comportano allontanamenti dalla comunità scolastica sono disposte dal Consiglio di Classe con la presenza della componente genitori. Il temporaneo allontanamento dello studente dalla comunità scolastica può essere disposto solo in caso di gravi o reiterate infrazioni disciplinari, per periodi non superiori a 15 giorni. Ogni sanzione deve essere motivo di riflessione e crescita per tutto il gruppo classe che va sensibilizzato alla collaborazione con il singolo studente sanzionato. Allo studente viene data l’opportunità di convertire la sanzione con attività svolte a favore della comunità scolastica. La convocazione dei genitori, legata ad alcune sanzioni disciplinari, si deve configurare come mezzo d’informazione e di accordo per una concertata strategia di recupero. Nei periodi di allontanamento deve essere previsto un rapporto con lo studente e con i suoi genitori tale da preparare il rientro nella comunità scolastica. Mancanze disciplinari e relative sanzioni per gli alunni della scuola primaria Nella scuola primaria, in considerazione della tenera età degli alunni, si pone particolare attenzione al carattere educativo dei provvedimenti da adottare in modo da sviluppare nel bambino la consapevolezza dell’esistenza e del rispetto delle regole della comunità. I docenti, facendo riferimento ai comportamenti descritti nei precedenti commi, possono assumere le seguenti sanzioni: richiamo verbale, richiamo scritto, comunicazione telefonica ai genitori, convocazione dei genitori. Nei casi gravi o di recidiva, i docenti della classe con il Dirigente Scolastico, possono decidere la sospensione dell’alunno dalle uscite didattiche o visite di istruzione e l’allontanamento temporaneo dalla classe con obbligo di frequenza. In questo secondo caso viene prevista una formazione su tematiche di rilevanza etico-sociale e/o con impegno in attività socialmente utili a beneficio della comunità. In casi gravissimi il consiglio di interclasse e il Dirigente Scolastico possono ricorrere all’allontanamento dalla comunità scolastica. Procedimento Per le mancanze disciplinari di minore gravità, per le quali è prevista l'irrogazione di sanzioni fino alla convocazione dei genitori, il docente o il coordinatore di classe comminerà la sanzione solo dopo aver ascoltato le ragioni dell’alunno ed entro 7 giorni dall’avvenuta conoscenza del fatto. Per le infrazioni disciplinari di maggiore gravità che competono al consiglio di classe o al consiglio di istituto, il Dirigente Scolastico, prima della riunione del consiglio di classe o di istituto ed entro il termine di 10 giorni dal momento in cui viene a conoscenza del fatto, convoca l’alunno assistito dai genitori, per contestare le infrazioni e per ascoltare le ragioni a difesa dell’alunno. Il procedimento dovrà concludersi con la sanzione o con l’atto di archiviazione entro 30 giorni dalla contestazione. Il consiglio di classe convocato per assumere provvedimenti disciplinari si riunisce con la presenza dei rappresentanti dei genitori. Durante il periodo di allontanamento è previsto un rapporto con lo studente e con i suoi genitori al fine di preparare il rientro dello studente sanzionato nella comunità scolastica. Nei periodi di allontanamento superiori ai quindici giorni, in coordinamento con la famiglia e, ove necessario, anche con i servizi sociali e l'autorità giudiziaria, la scuola promuove un percorso di recupero educativo che miri all'inclusione, alla responsabilizzazione e al reintegro, ove possibile, nella comunità scolastica. La recidività è comunque motivo aggravante nell’adozione di provvedimenti disciplinari. I provvedimenti disciplinari sono comunicati alla famiglia per iscritto. Contro le sanzioni disciplinari è ammesso ricorso, da parte di chiunque vi abbia interesse, entro quindici giorni dalla comunicazione della loro irrogazione, all’organo di garanzia. 82 Organo di garanzia A norma dell’art. 5 dello Statuto modificato dal DPR n. 235 del 21/11/2007 viene istituito un Organo di Garanzia interno, che rimane in carica 3 anni scolastici così composto: Dirigente Scolastico 1 docente designato dal Consiglio di Istituto 2 rappresentanti eletti dai genitori, in occasione dell’elezione del Consiglio di Istituto Le decisioni sono assunte a maggioranza assoluta dei membri presenti. A parità di voti prevale il voto del Dirigente Scolastico. Nel caso di decadenza di un membro della componente genitori subentra il primo dei non eletti. Qualora faccia parte dell’Organo di Garanzia lo stesso soggetto che ha irrogato la sanzione, ad esclusione del Dirigente Scolastico o del suo delegato in quanto membro di diritto, questo verrà sostituito su indicazione del Consiglio di Istituto, scegliendo tra i membri della medesima componente all’interno del Consiglio di Istituto stesso. Nel caso in cui sia presente nell’organismo di garanzia il genitore dell’alunno sanzionato, il genitore non potrà partecipare alla votazione RAPPORTI TRA LA SCUOLA E LA FAMIGLIA Le modalità e i criteri per lo svolgimento dei rapporti con la famiglia sono stabiliti dal Consiglio di Istituto su proposta del Collegio dei docenti allo scopo di assicurare la completa accessibilità al servizio. Durante le ore di lezione non è possibile richiedere colloqui e informazioni ai docenti; per comunicazioni urgenti relative al proprio figlio i genitori si rivolgeranno al collaboratore scolastico che provvederà ad avvisare l’insegnante. Il rapporto scuola - famiglia si realizza attraverso: il funzionamento degli appositi organi collegiali incontri quadrimestrali, per l’illustrazione e la consegna dei documenti di valutazione degli alunni incontri periodici (ricevimento) incontri individuali su richiesta della famiglia o su convocazione da parte degli insegnanti (in quest’ultimo caso, il giorno e l’ora degli incontri saranno fissati dagli insegnanti). Per motivi di responsabilità e sicurezza e per evitare disturbo, i genitori sono invitati a lasciare a casa i propri figli in occasione dei colloqui e delle assemblee con i docenti; essi sono comunque responsabili dei propri figli che eventualmente fossero presenti nei locali scolastici in occasione dei colloqui stessi. Criteri per la formazione delle classi, l’assegnazione dei docenti, la scelta dei libri Iscrizioni Le iscrizioni alla scuola dell’infanzia, primaria e secondaria dell’Istituto saranno accettate garantendo l’equa distribuzione degli alunni nei plessi nei limiti previsti dalla legge e comunque cercando di evitare ogni riduzione di organico d’Istituto. 83 Viene riconosciuta al Dirigente Scolastico la facoltà di valutare, sulla base di esigenze documentate, casi particolari ed eccezionalmente urgenti, che verranno poi comunicati al Consiglio di Istituto. Le iscrizioni degli alunni si effettuano nei periodi e secondo le indicazioni previsti dalla circolare che viene annualmente emanata dal MIUR. Formazione e assegnazione delle classi e delle sezioni a) criteri per determinare il modello di tempo - scuola delle classi di nuova formazione sulla base degli indici di formazione delle classi stabiliti dalle norme e dai regolamenti vigenti e delle prevalenti richieste di tempo – scuola delle famiglie (infanzia: 25, 40, 50 ore settimanali; primaria: 24, 27, 30, 40 ore settimanali; secondaria: 30, 36 ore settimanali), si formano le classi che raggiungono il numero minimo di alunni previsto. Per la scuola dell’infanzia il numero minimo è 18, per la scuola primaria 15, per la scuola secondaria 18. b) criteri di ammissione alle classi da formare qualora le domande siano superiori al numero di posti disponibili L’utente ha la facoltà di scegliere la nostra scuola tra le istituzioni che erogano il servizio scolastico. Si garantiscono criteri oggettivi nella individuazione degli aventi diritto alla frequenza. In caso di eccedenza di domande hanno diritto di priorità i seguenti alunni: a) che abbiano fratelli frequentanti questa scuola b) che abbiano fratelli che nell’anno scolastico precedente a quello dell’iscrizione abbiano frequentato la classe terza presso questa scuola. L’ultima ipotesi riguarda il volontario cambiamento da parte della famiglia della scelta espressa nel modulo di iscrizione. Resta salva in ogni caso la facoltà del Dirigente Scolastico di valutare casi particolari e riservati. c) criteri per la formazione delle sezioni della scuola dell'infanzia Le classi della scuola dell'infanzia sono formate nel rispetto dei seguenti criteri: 1. equilibrio numerico tra le diverse sezioni 2. eterogeneità al loro interno, attraverso un'equa distribuzione degli alunni secondo le seguenti indicazioni: - maschi e femmine - periodo di nascita - fasce d'età - alunni diversamente abili - alunni stranieri 3. assegnazione di piccoli gruppi di bambini provenienti dall'asilo nido nella stessa sezione, distribuendoli equamente nelle classi e seguendo le indicazioni delle educatrici 4. assegnazione alla stessa sezione di bambini che già si frequentano nell'extrascuola (su richiesta della famiglia ) 5. assegnazione di fratelli o gemelli nella stessa sezione, dopo eventuale colloquio con la famiglia 6. assegnazione di un alunno con vincoli di parentela con un docente, in una sezione diversa da quella affidata al docente d) criteri e modalità per la formazione delle classi della scuola primaria Sulla base dei criteri indicati al comma successivo, viene definita da parte delle insegnanti della primaria una bozza dei gruppi-classe alla quale verranno allegate le eventuali osservazioni delle insegnanti della scuola dell’infanzia. Criteri di formazione delle classi prime: - equilibrio numerico - omogeneità tra le classi ed eterogeneità al loro interno, attraverso un’equa distribuzione degli alunni - elementi delle osservazioni - presenza equilibrata di: - femmine e maschi - alunni diversamente abili - alunni stranieri - assegnazione di piccoli gruppi di alunni provenienti dalla medesima sezione ad una stessa classe, per evitare l’isolamento - assegnazione di fratelli o gemelli alle classi, dopo eventuale colloquio richiesto dalle famiglie - assegnazione di alunni con vincoli di parentela con un docente in sezione diversa da quella affidata al docente Il Dirigente, infine, sentite le insegnanti, stabilisce i gruppi classe. 84 e) criteri per la formazione delle classi della scuola secondaria Le classi della scuola secondaria di primo grado saranno formate secondo i seguenti criteri: equilibrio numerico omogeneità tra le classi ed eterogeneità al loro interno, attraverso un’equa distribuzione degli alunni secondo le valutazioni indicate nel documento di valutazione e nelle relazioni dei docenti del ciclo precedente presenza equilibrata di: - femmine e maschi - alunni diversamente abili - alunni stranieri assegnazione di piccoli gruppi di alunni provenienti dalla stessa classe o dallo stesso Comune ad una stessa classe, per evitare l’isolamento assegnazione di fratelli o gemelli alle classi, dopo eventuale colloquio richiesto dalle famiglie assegnazione degli alunni che ripetono la classe, di norma, nella stessa sezione assegnazione di alunni con vincoli di parentela con un docente in sezione diversa da quella affidata al docente f) scelta dell'inglese potenziato e della seconda lingua per la scuola secondaria Si formeranno classi omogenee rispetto all’inglese potenziato e alla seconda lingua scelta. La scelta dell’inglese potenziato e della seconda lingua verrà presa in considerazione solo dopo aver soddisfatto i criteri di formazione delle classi stabiliti nel presente regolamento. Sdoppiamento di classe Nel caso di sdoppiamento di classe si applicheranno i seguenti criteri: a) suddivisione degli alunni in fasce di livello (suddivisione per maschi e femmine) sulla base delle valutazioni espresse dai docenti; b) eventuali altri spostamenti degli alunni saranno sempre possibili a discrezione del Dirigente Scolastico per particolari gravi casi. Lista d’attesa per la scuola dell’infanzia Il Consiglio di Istituto, una volta formato, stabilirà i criteri da adottare per inserire i nuovi iscritti alla scuola dell’infanzia. Criteri per l’assegnazione dei docenti alle classi Il Dirigente Scolastico dispone l'assegnazione dei docenti alle classi sulla base dei criteri generali stabiliti dal Consiglio di Istituto e di concrete proposte formulate dal Collegio dei Docenti: Scuola dell’infanzia -Anzianità di servizio -Disponibilità Scuola primaria e secondaria -Continuità (per le classi esistenti) -Anzianità di servizio (da graduatoria interna d’istituto) -Disponibilità 85 Criteri per la scelta dei libri di testo Nella scelta dei libri di testo, l’istituto comprensivo “Cena” si attiene alle norme che disciplinano la materia, e si ispira a criteri di validità culturale, funzionalità educativa e di rispondenza ai bisogni degli alunni, valutando l’adeguatezza del linguaggio alla fascia d’età degli alunni, nonché la praticità d’uso, l’economicità e il peso. Tale operazione vedrà coinvolta anche la componente genitori che avrà la possibilità di esaminare i testi e di esprimere il proprio giudizio. In merito alle adozioni, il Collegio Docenti stabilisce di limitare la scelta dei libri di testo di ciascuna disciplina per tutte le sezioni della scuola a un’unica adozione, al fine di dare unitarietà agli strumenti didattici. A conclusione della fase di scelta, il DS convoca il C.d.C. con i rappresentanti dei genitori affinché siano espressi pareri motivati sulle adozioni dei libri di testo deliberate dal collegio dei docenti. AUTOVALUTAZIONE D’ ISTITUTO Il nostro Istituto aderisce a Monitoraggi Nazionali promossi dal Ministero della Pubblica Istruzione, INDIRE, INVALSI e, inoltre, si è dotata di strumenti interni di autodiagnosi per misurare il livello di gradimento e la qualità percepita della sua organizzazione 86 CAPITOLO VI AREA RICERCA E SVILUPPO 87 Arricchimento dell’offerta formativa Attività curriculari Il plesso della Scuola secondaria “G. Cena” ha due corsi ad indirizzo musicale che si configurano come specifica offerta formativa e non vanno confusi con laboratori o attività musicali e strumenti di vario tipo. Questi ultimi costituiscono un apprezzabile e auspicabile ampliamento dell’offerta didattica di un Istituto nell’ambito dell’Educazione Musicale, ma sono organizzati con modalità e finalità diverse se pur collaterali. Il corso di musica sperimentale nasce nel 1976 per desiderio del Preside prof. Sebastiano Ripepi, e fa eco alla richiesta di quei tempi di cultura musicale. Infatti in quel periodo, sempre per l’interessamento del preside Ripepi si apre l’attuale conservatorio cittadino “O. Respighi.” Fino all’anno 1999/2000 la dicitura esatta era “corso sperimentale ad indirizzo musicale”, ma con il D.M. 201/99 i corsi sperimentali sono ricondotti ad ordinamento e quindi lo studio dello strumento musicale è equiparato alle altre materie curriculari. Dall’anno scolastico 2006/2007 le cattedre di strumento sono diventate otto: clarinetto, pianoforte, tromba, violino, violoncello, chitarra, flauto traverso e percussioni L’insegnamento dello strumento musicale si svolge durante le ore del pomeriggio e si articola in due lezioni individuali di ascolto-partecipativo settimanali e di due ore di laboratorio per la pratica orchestrale e di musica d’insieme a settimana L’orario di lezione è suddiviso in due momenti di ascolto, momenti di produzione musicale e lezione di teoria e solfeggio Le lezioni di strumento teoria e solfeggio e musica d’insieme vengono svolte presso la sede centrale “Cena” Per l’accesso al corso di strumento è prevista una apposita prova orientativo-attitudinale predisposta dalla Scuola per gli alunni che all’atto dell’iscrizione abbiano manifestato la volontà di frequentare i corsi: L’attivazione dell’indirizzo Musicale nella Scuola Secondaria di primo Grado costituirà il necessario raccordo tra la formazione musicale di base e l’alta formazione musicale infatti si dà vita ad un percorso che partendo dalla scuola di base potrebbe trovare la naturale conclusione nel conservatorio di musica presente nella nostra città 88 Gli alunni dopo un breve periodo di esplorazione vengono ripartiti in gruppi per l’insegnamento dei diversi strumenti musicali; gli strumenti presenti come materia di studio sono: violino, violoncello, pianoforte, clarinetto, tromba, chitarra, flauto traverso e percussioni Tutti i ragazzi che scelgono questa attività fanno esperienza di musica di insieme come componenti di vari gruppi musicali e formano l'Orchestra della scuola. Solisti, gruppi ed orchestra hanno l'opportunità di svolgere attività performative durante l'anno scolastico partecipando a concerti, saggi e concorsi musicali appositamente organizzati per gli studenti delle Scuole medie La materia “strumento musicale” diventa a tutti gli effetti curriculare e in sede di valutazione esprime un giudizio analitico sul livello di apprendimento raggiunto da ciascun alunno al fine della valutazione globale. In sede dell’esame di licenza viene verificata la competenza musicale raggiunta nel triennio sia sul versante della pratica esecutiva sia su quello teorico Obiettivi: - Sviluppare le attitudini ritmico-musicali già presenti nel ragazzo - Prendere possesso della scrittura e della simbologia musicale tradizionale - Sviluppare i concetti di durata, di dinamica e di agonica - Il dominio tecnico del proprio strumento al fine di produrre eventi musicali tratti dai repertori della tradizione scritta e orale con consapevolezza interpretativa, sia nella restituzione dei processi formali, sia nella capacità della attribuzione di senso - Capacità di produrre autonome elaborazioni di materiali sonori, pur all'interno di griglie predisposte - Un primo livello di capacità performativa con tutto ciò che ne consegue in ordine alle possibilità di controllo del proprio stato emotivo, in funzione dell'efficacia della comunicazione - Divertirsi insieme. Contenuti: - Ricerca di un corretto assetto psico-fisico: postura, percezione corporea, rilassamento, respirazione, equilibrio in situazioni dinamiche, coordinamento - Autonoma decodificazione allo strumento dei vari aspetti delle notazioni musicali: ritmico, metrico, drastico, agonico, dinamico timbrico armonico - Lettura ed esecuzione del testo musicale che dia conto, a livello interpretativo della comprensione e del riconoscimento dei suoi parametri costruttivi - Acquisizione da parte degli alunni di un metodo di studio basato sull'individuazione dell'errore della sua correzione - Promo della dimensione ludico-musicale attraverso la musica d'insieme e la conseguente interazione di gruppo. Metodologia: Oltre alla tecnica dello strumento, l'esperienza orchestrale si pone come strumento metodologico privilegiato. Infatti l'evento musicale prodotto da un insieme ed opportunamente progettato sulla base di differenziate capacità operativo strumentali consente, da parte degli alunni, la partecipazione all'evento stesso, anche a prescindere dal livello strumentale raggiunto. 89 Tennis Tavolo L’Istituto Comprensivo, per arricchire l’Offerta Formativa, ripropone per l’anno scolastico 2012/13 il progetto scolastico “Tennis tavolo” esteso agli alunni della scuola primaria e secondaria Tale progetto, nato nell’anno 2008/09 in maniera sperimentale come avviamento al tennis tavolo e supportato dall’Associazione sportiva A.S.D.T.T Sport Club Latina, è risultato estremamente proficuo e convincente, ha risposto alle domande del territorio, dell’ambiente, delle famiglie. Ha permesso agli alunni di confrontarsi con l’attività fisico-sportiva e con la cultura del movimento e dello sport, aumentando le opportunità educative del territorio e creando momenti di incontro finalizzati ad una corretta motricità e conoscenza di nuove attività sportive Principi e finalità: favorire l’aggregazione giovanile, contrastare l’abbandono scolastico, fornire sostegno ai disabili, offrire un piccolo sostentamento alle famiglie con disagi economici e favorire l’integrazione sociale con le numerose famiglie di extracomunitari circostanti. Obiettivi: recupero e/o sviluppo del coordinamento oculo-manuale; orientamento nello spazio; capacità di mettersi in gioco affrontando i propri limiti; sviluppo delle capacità motorie, razionalizzazione e integrazione per le disabilità, approfondimento e miglioramento delle conoscenze di base delle lingue. Destinatari: alunni dell’Istituto Metodologia: attività prevalentemente ludica, sviluppo di tecniche per il tennis da tavolo; integrazione delle attività motorie previste nel POF Durata: l’attività verrà sviluppata a cadenza giornaliera in alcune ore del mattino e nell’intero pomeriggio dal mese di gennaio al mese di giugno e da settembre al 31 dicembre 2010 utilizzando le palestre delle due scuole. Risorse umane: l’attività si avvale della collaborazione dell’associazione “Sport Club Latina” e precisamente di: Davorin Kvesic (allenatore di livello internazionale), Wei Jinkai (maestro e sparring cinese), Maria Teresa Pastore (allenatrice dell’associazione), Giovanna Giuntinelli (responsabile della comunicazione con le scuole), Gabriele Barbarito (promotore e coordinatore), e dal prof. Gaspare Morgante insegnante dell’Istituto e responsabile del progetto Modalità di monitoraggio e valutazione del progetto: Le modalità di monitoraggio sono concordate con gli istituti scolastici attraverso gli insegnanti. Il personale tecnico si confronta con il personale della scuola, costantemente presente, per decidere, tal volta insieme, le strategie didattiche più congeniali per i singoli individui. Il dirigente dell’associazione sportiva “sport club latina” si interfaccerà con il dirigente scolastico responsabile del progetto che ci segnalerà casi da monitorare e tenere in particolare attenzione 90 Elementi innovativi l’introduzione della pratica sportiva specializzata nelle scuole va proprio nella direzione che il Coni ha recentemente intrapreso promuovendo in via sperimentale lo sport specializzato nelle scuole Risultati attesi dall’impatto del progetto sui bisogni espressi dal territorio: I bisogni espressi dal territorio che trovano risposta attraverso il progetto sono: Favorire l’integrazione sociale tra ragazzi di nazionalità differente. Valorizzazione degli Istituti Scolastici coinvolti, attraverso i valori aggiunti derivanti dal progetto. Prestigio per la Provincia di Latina attraverso i risultati sportivi derivanti dalla pratica di uno sport, altamente specializzato, e inserito in un contesto di età così favorevole per l’apprendimento. LABORATORI DEL TEMPO PROLUNGATO Le attività di laboratorio si svolgono in orario pomeridiano per la durata di due ore settimanali. Esse espandono e intensificano il curricolo attraverso approfondimenti di contenuti e adozione di metodologie operative e progettuali. I ragazzi, mediante tali attività: -entrano in relazione con i docenti,esperti e tra di loro; -hanno l’opportunità di esprimersi attraverso la messa in gioco e l’acquisizione di competenze; -acquisiscono e consolidano le conoscenze (sapere); - mettono in pratica operazioni e procedure che attivano atti logici, pensiero e intelligenze (saper fare); -mettono in gioco e modificano i propri comportamenti (saper essere). La progettazione si sviluppa tenendo conto delle linee didattico -educative espresse dal POF: - soddisfazione dei bisogni espressi dagli studenti e dalle famiglie; - necessità di confrontarsi con la realtà esterna; - stimolare nuovi percorsi di ricerca e di sviluppo della formazione; - migliorare il benessere della persona, dal punto di vista della sicurezza e dello star bene con se stessa. Laboratori Scuola primaria Linguistico (poesia,espressione teatrale,animazione alla lettura,giochi linguistici) - Espressivo (artistico, manipolativo,origami..) - Logico-scientifico (giochi matematici,esperimenti scientifici..) - Storico (studio del territorio - Recupero e potenziamento - Linguaggi multimediali - Tennis tavolo 91 Attività di arricchimento dell’offerta formativa: Visite di istruzione: sul territorio, nell’ambito regionale,campi scuola Partecipazione a concorsi, progetti didattici, a spettacoli teatrali e cinematografici Laboratori Scuola Secondaria CLASSI PRIME (Lunedì 14.06-15.54) I quadrimestre 1 2 3 4 5 6 7 Laboratorio Linguistico Linguistico Inglese Spagnolo Pianoforte Animazione psico-motoria alla lettura Tennis tavolo II quadrimestre Docente Cavarretta Tallerico Ippoliti De Col Donadio 1 2 3 4 5 6 Bruschi Laboratorio Pianoforte Tennis tavolo Flauto Giochi logici Informatica Animazione psico-motoria alla lettura Docente Donadio Bologna Di Cesare Onnelli - Sorrentino Di Monaco Bruschi Bologna CLASSI SECONDE (Martedì 14.06-15.54) I quadrimestre 1 2 3 4 5 6 Laboratorio Cineforum Tennis tavolo Ed. Alimentare (Power Point) Artistico Nuoto (contributo 20 € al mese) Artistico II quadrimestre Docente Magni Conte Muscatello 1 2 3 Riposo Pappone 4 5 Valle 6 Laboratorio Tennis tavolo Cineforum Ed. Alimentare (Power Point) Flauto Nuoto (contributo 20 € al mese Docente Conte Borzillo Muscatello Catenacci Pappone CLASSI TERZE (Mercoledì 14.06-15.54) I quadrimestre 1 2 3 4 5 6 Laboratorio Teatro Teatro Cineforum Inglese Cineforum Tennis tavolo II quadrimestre Docente Addari Illiano Melfi Di Re Sinnona Doc.Sostegno 1 2 3 4 5 6 92 Laboratorio Teatro Teatro Cineforum Tennis tavolo Informatica Informatica Docente Addari Illiano Melfi Doc.Sostegno Fontanella Squeglia Progetti per l’offerta formativa Per arricchire l’offerta formativa e migliorare la qualità del servizio scolastico, i progetti didattici già sperimentati con esiti positivi gli scorsi anni, vengono riproposti ed integrati con nuovi percorsi formativi. Di seguito vengono sintetizzati i progetti, deliberati dai Collegi dei Docenti in seduta congiunta, che possono essere classificati in due tipologie: progetti che coinvolgono verticalmente tutte le scuole dell'Istituto e progetti specifici che valorizzano le caratteristiche dei singoli ordini di scuola: ATTIVITA’ AGGIUNTIVE ALL’INSEGNAMENTO TITOLO PROGETTO REFERENTE Insieme per fare musica Storia e monumenti della civiltà romana nel territorio pontino Animazione teatrale Il bosco e la palude Progetto motoria Lo studio del territorio pontino nella preistoria Happy English Prendiamoci per mano ALUNNI COINVOLTI Esperti esterni TIPO DI SCUOLA 8+6 1^ -4^A-B-C-D 1 Baldin Teodora Primaria “Montiani” 10 5^ A-B-C-D 4^ A-B-C-D 1 La Rosa Michelangelo Primaria “Montiani” 10 2^ A-B-C-D 1 Galeotti Donatella Primaria “Montiani” 10 2^ A-B-C-D 2 Primaria “Montiani” 37 Tutto il plesso Associazione MATTEI Primaria “Montiani” 9 3^ A-B-C-D 1 La Rosa Michelangelo Primaria “Montiani” Perrini 1 Classi 5 anni //////// Infanzia via Pasubio Classi 5 anni infanzia Classi 1^ primaria ///////// Perrini Docenti infanzia classi 5 anni + docenti primaria classi 1^ Tutto il plesso /////// Pennello d’autore Scuola delle 11 Progetto Creatività Imparo pasticciando DOCENTI COINVOLTI 8 Balestra Magnarelli CapogrossoMoncado 2 2 Classi 5 anni Classi 5 anni Sez. A -C 93 Infanzia + Primaria //////// /////// Infanzia via Pasubio Infanzia via Pasubio Infanzia via Pasubio Piccoli pittori crescono I Colori Il mondo non è grigio Di Naro vincenza Tutte le docenti del plesso Giochiamo con il corpo Morassi Eleonora 1 Calcio a 5 nelle scuole Caporale Annunziata 4 1^-2^-3^ ACCADEMIA SPORT Primaria plesso “Daniele” Non solo palude Perrone Rosa Anna 7 3^-4^-5^ 1 Prof. La Rosa Michelangelo Primaria Plesso “Daniele” Latina 80 :tra passato e presente*** HELLO ENGLISH ////// 11 5 Tutte le classi del plesso Tutte le classi del plesso ??? 2 Classi 5^ Galeotti Roberta 3 Alunni 5 anni Latina 80: tra passato e presente*** Cuomo Rosalia ?? Classi 5^ Comunicando…s’impara Esposito Nausica 14 Certificazione Ket Madrelingua inglese Certificazione DELE A1 Ippoliti Marinella Ippoliti Marinella Certificazione DELE A2 De Col Lorena 1 Madrelingua inglese Rossi Marina Orchestra e territorio Martella Ferdinando 8 Tutela diritti umani Magni Teresa 8 Riposo Maria Valle Giovanna Fontanella Infanzia piazza Dante Primaria Plesso “Daniele” Infanzia ///// 1 Addari Patrizia Infanzia piazza Dante /////// De Col Lorena Latina 80:tra passato e presente*** Mostre e non solo Olimpiadi Giochi matematici ///// ////// Falcone Fare storia con l’archeologia 1 +1 Primaria Tutte le classi del plesso Alunni che aderiscono Tutte le classi Alunni classi 2^-3^ 3 2 2 Classi 2^-3^ sez.E-F + classi 5^ primaria? Tutte le classi secondaria + classi 5^ primaria Classi 1^-2^ secondaria +classi 5^ primaria Classi Primaria Plesso “ Daniele” Secondaria 1 SECONDARIA SECONDARIA SECONDARIA Alunni classi 3^ Classi 4^-5^ 16? //////// Primaria De Amicis 1 Primaria //////////// Secondaria Secondaria + Primaria 1geologo + 2 associazioni Archeoclub e Archeosub ///////// Secondaria + Primaria Secondaria Classi ///// Secondaria Tutte le classi secondaria ////// Secondaria 94 UNPLUGGED Conte Debora Come maestro il cielo Squeglia Potenziamento Latino-Greco Tallerico Latino 6 12 3 Sinnona TITOLO PROGETTO Più forti per la prima CREAgiocaIMPARAincreta 1 Classi 2^ sez A-C-F Classi 3^secondaria +classi 5^ primaria Classi3^ secondaria Classi5^ primaria /////// Secondaria Associazione Pontina Astronomia Secondaria + Primaria ///////// Secondaria + Primaria Secondaria Classi 3^ secondaria ESPERTI ESTERNI/ ASSOCIAZIONI Dott. Logopediste: Belvisi, Colognesi, Montemaggiori, Mandarino ASSOCIAZIONE STELI -Raimondi ALUNNI COINVOLTI Alunni infanzia di 5 anni Primaria Piazza Dante Classi 1^ e 2^ della scuola Primaria Disturbi dell’apprendimento e della scrittura: come intervenire Dott. COLANGELO - GRANATA Laboratorio di pratica psicomotoria educativa e preventiva Dott. Battaglia-Fiordelisi Scuola Primaria Corso di lingua spagnola Madrelingua spagnola Prof.ssa Luduena Martha Cecilia (esaminatrice Istituto Cervantes) Infanzia- Primaria Secondaria DURATA 3 mesi Nov.Gen.Marzo Anno scolastico Da Gennaio a Maggio 3 mesi Arricchimento offerta formativa per innalzare il successo scolastico Lingue: Certificazioni europee Dele, Ket ECDL ( European Computer Driving Licence: Patente Europea del Computer) Attività Musicali Orchestra della scuola studio di: Pianoforte, clarinetto, tromba, violoncello, violino, flauto traverso, percussioni, chitarra. Corsi di informatica 95 Attività teatrali Laboratorio di Ceramica e artigianato Attività sportiva (Scherma, Calcetto, Basket, Tennis da tavolo) Visite guidate, campi scuola, settimana bianca Prevenzione del disagio (in collaborazione con ASL Centro Minori - Associazioni) Educazione alla legalità Astronomia Educazione ambientale Educazione stradale (patentino) Educazione alla salute Educazione alimentare Alfabetizzazione per alunni provenienti da altre nazioni (Progetto U.N.O.) Dispersione scolastica in rete(Progetto U.N.O.) Disturbi specifici di apprendimento in rete “Formiamoci insieme” Scuola digitale Corsi di ceramica, teatro, musica, informatica Attività organizzate e gestite in collaborazione con Enti e Associazioni Attività di recupero/sostegno e potenziamento ( Area Linguistica e Area Logica) Progetti vari (UNICEF) Progetti Speciali (Lettura, Biblioteca, etc.) Utilizzo di INTERNET da parte di docenti per proporre lezioni, aggiornamento, ricerca, per progetti europei, didattica (quasi tutte le classi utilizzano il collegamento). Servizio Biblioteca per consultazione e prestito libri Sportello Orientamento Accordi di programma con altre Istituzioni scolastiche, con ASL, Archivio di Stato, Enti locali, Università, Volontariato, Associazioni. 96 VALUTAZIONE DELLE ATTIVITA’ DEL PIANO AI FINI DEL SUCCESSO SCOLASTICO Oggetto: Controllo sistematico in termini di efficacia dell’azione formativa, dell’uso razionale delle risorse, della funzionalità delle scelte organizzate, della correttezza delle risorse gestionali, del raggiungimento degli esiti previsti.. Responsabili del Progetto: Prof.sse Tallerico - Addari Obiettivi: Valutare i risultati dell’azione progettuale in funzione degli obiettivi definiti – Creare sinergia con gli utilizzatori del servizio scolastico e con il contesto sociale Favorire lo scambio di esperienze all’interno della comunità professionale dell’Istituto Modalità: Governo dell’azione progettuale con il compito di monitorare in corso d’opera le fasi di realizzazione per predisporre eventuali azioni correttive; Garanzia di partecipazione di tutte le componenti professionali e collegiali della scuola favorendo l’apprendimento organizzativo Attivazione di processi di miglioramento dell’azione didattica organizzativa, gestionale individuando gli elementi critici e problematici del servizio e intervenendo per modificarli Strumenti: Funzioni stumentali – Dipartimento – Consigli di classe. Monitoraggio: Questionari agli studenti inerenti il grado di apprezzamento delle attività progettuali – Interviste a campione nei confronti dei genitori – Schede per i docenti – Riunioni periodiche Oggetto della valutazione: Risorse – Livello di conoscenza, motivazione e partecipazione degli studenti Insegnamento – apprendimento integrazione – Pianificazione, progettazione, innovazione – Livelli di competenza raggiunti dagli studenti, successo scolastico – Rapporti scuola-famiglia, rapporti comunità sociali Collegamenti con il P.O.F. e con le caratteristiche del contesto socio-economico: Il progetto è coerente con il POF e con le aspettative dell’utenza (genitori, alunni); promuove la trasparenza, verifica l’efficacia e l’efficienza dei processi, tende a rafforzare la credibilità e l’identità dell’Istituto. IMMAGINE Oggetto: Divulgazione delle iniziative realizzate dalla scuola Responsabile del Progetto: Prof.Morgante Obiettivi: Promuovere l’immagine della scuola – Rendere visibili le attività della scuola – Favorire le relazione con il territorio Modalità: Manifestazione sportiva a fine anno a conclusione delle attività sportive Esibizione musicale pubblica del gruppo orchestra – Esibizione teatrale – Mostra di ceramica a fine anno – Prove pratiche su strada per il conseguimento del patentino –Incontri con Esperti culturali, con scrittori ed autori- Visite alle librerie ed alla biblioteca comunale – Partecipazione a progetti e concorsi legati al territorio Strumenti: Consiglio di classe – Funzioni strumentali - Dipartimenti Monitoraggio: Collaborazioni esterne Collegamenti con il P.O.F. e con le caratteristiche del contesto socio-economico: L’attività oltre a rendere visibile le azioni e le iniziative sviluppate dalla scuola stimola gli alunni all’apprendimento ed alla qualità delle prestazioni. 97 CENTRO RISORSE TERRITORIALI Oggetto: Luogo fisico di incontro e di socializzazione delle esperienze dei docenti di lingue di tutta la provincia; ambiente con strutture per l’innovazione e la documentazione (C.M. 304/98 e 197/99). Attività in collaborazione con le associazioni culturali. Responsabile del Progetto: Dirigente Scolastico prof.ssa Emilia Carotenuto Obiettivi: Promozione e sviluppo professionale dei docenti - Diversificazione dell’offerta formativa - Documentazione dei processi attivati e delle competenze acquisite in formazione - Offerta di un supporto alle innovazioni introdotte dall’autonomia e dal progetto Lingue 2000 - Consulenza - Autoformazione - Formazione a distanza - Certificazione delle competenze. Modalità: Produzione di supporti operativi – Postazione Multimediale con Internet – Emeroteca con giornali della comunità Europea Uso software didattici - Sportello – Sito Web Strumenti: N°3 Formatrici seminari di formazione – N°1 Prof. Esperto informatico – N° 5 Docente Lingua – N° 1 personale ATA Monitoraggio: Riunioni e incontri periodici – Elaborazione dei dati Indicatori: Affluenza dei docenti – Materiali prodotti - Laboratori Collegamenti con il P.O.F. e con le caratteristiche del contesto socio-economico: L’Istituto comprensivo “Cenai” gestisce con proprio personale e personale esterno il Centro Risorse Territoriali per la provincia di Latina. La scuola è sede di esami del Trinity College London, come da Convenzione Ministeriale. Certifica sia per gli alunni della Scuola “Cena” che per gli alunni di altre scuole della provincia, il livello di competenza comunicativa e linguistica indicato nel Quadro Comune Europeo redatto dal Consiglio d’Europa. PROGETTO ACCOGLIENZA Responsabili del Progetto: Prof.ssa MagniRealizzato durante le prime settimane di scuola, si pone come finalità: -la creazione di omogeneità e consapevolezza nel lavoro dei docenti -la conoscenza da parte degli alunni delle informazioni fondamentali relative all’organizzazione scolastica -la conoscenza degli alunni fra loro e con gli insegnanti -il consolidamento e il recupero delle conoscenze -la creazione della consapevolezza della connessione tra i saperi già posseduti dagli alunni e isaperi che si vogliono promuovere, per rinforzare la motivazione ad apprendere e realizzare un inserimento attivo nel nuovo ambiente. Tali finalità vengono raggiunte attraverso l’organizzazione di specifiche attività di cui si fa carico il Consiglio di classe. 98 PROGETTO CONTINUITÀ - ORIENTAMENTO Responsabili del Progetto: Prof.ssa Magni Si realizza in parte all’inizio dell’anno scolastico con la realizzazione di attività formative di autoorientamento nelle classi prime e seconde e di informazione nelle classi terze; altri momenti sono collocati nel corso dell’anno scolastico e coinvolgono i genitori delle terze e gli alunni e i genitori degli alunni delle quinte elementari. Si pone come finalità di: guidare i ragazzi a conoscere le proprie caratteristiche personali e a prendere coscienza della necessità di progettare in maniera consapevole il proprio futuro evidenziare gli aspetti problematici legati alla transizione da un ordine di scuola all’altro promuovere la capacità di “leggere” il contesto economico, sociale e culturale per rapportarsi ad esso. Si articola in tre ambiti: 1. L’ambito educativo-formativo (azione orientativa implicita delle discipline e delle attività di laboratorio; organizzazione di attività specificamente mirate alla creazione di una mentalità orientata) 2. L’ambito educativo-informativo (incontri con alunni e genitori delle classi terze, incontri degli alunni con gli studenti delle Scuole superiori; somministrazione agli alunni di questionari psico-attitudinali e autoorientativi e di questionari conoscitivi ai genitori; consegna ai genitori del Consiglio orientativo 3. L’ambito di ricerca e verifica (raccolta e analisi dei dati relativi al successo/insuccesso scolastico degli alunni orientati l’anno precedente) PROGETTO ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI I Responsabile del Progetto: D’Andrea-Mazzucco L’inserimento degli alunni in situazioni di handicap è finalizzato alla piena integrazione di ognuno; attraverso l’offerta di ogni possibile opportunità formativa, la scuola si propone l’obiettivo di consentire a ciascuno il pieno sviluppo delle proprie potenzialità. Pertanto: vengono definiti i criteri guida per il loro inserimento nella scuola, in maniera da realizzare un passaggio “morbido” dalla Scuola elementare alla Media si stabilisce che la responsabilità nei riguardi degli alunni portatori d’handicap viene assunta da tutto il Consiglio di classe, tramite la condivisione della conoscenza specifica del caso e della realizzazione delle linee di intervento la contitolarità nel considerare l’alunno come parte integrante della classe e nel considerare l’insegnante di sostegno corresponsabile dell’azione educativa e didattica della classe stessa tutti gli insegnanti elaborano, relativamente alla propria disciplina, la programmazione individuale per l’alunno diversamente abile, in collaborazione con l’insegnante di sostegno, la famiglia e gli operatori sanitari l’individualizzazione dell’insegnamento si realizza attraverso la programmazione di particolari interventi che tengono conto delle specificità degli alunni, sia per favorire loro integrazione nel gruppoclasse sia per consentire l’acquisizione di competenze e conoscenze attraverso una didattica operativa. 99 PROGETTO INTEGRAZIONE ALUNNI STRANIERI Responsabile del Progetto: Addari Tallerico La scuola si fa carico dell’accoglienza e dell’alfabetizzazione degli alunni stranieri e si pone finalità educative e didattiche volte all’integrazione dell’alunno nel gruppo classe all’apprendimento della lingua italiana all’acquisizione dei nuclei concettuali delle discipline e di saperi utili alla realizzazione dell’integrazione Le aree di intervento sono: linguistica scientifica tecnico-pratica Il progetto si avvale della collaborazione degli operatori messi a disposizione dell’ente locale (mediatori culturali) PROGETTO SPORT A SCUOLA Responsabile del Progetto Prof. Pappone Si propone di offrire agli alunni una serie di iniziative che abbiano come denominatore comune lo sport e che siano coerenti con gli obiettivi formativi e con le scelte metodologiche della scuola. Il progetto si propone di offrire agli alunni della scuola una serie di iniziative che abbiano come comune denominatore lo SPORT, e che siano coerenti con gli obiettivi formativi e con le scelte metodologiche della scuola. Le attività proposte sono divise in: attività opzionali, ma in orario scolastico (i laboratori sportivi); attività opzionali, in orario extra scolastico, di preparazione ai Giochi Sportivi Studenteschi; attività opzionali, in orario extra scolastico, di ampliamento dell’offerta formativa; PROGETTO MONITORAGGIO E QUALITA’ “COORDINAMENTO TRA SCUOLE - RETE -” OBIETTIVI 1) Creare un coordinamento fra scuole per un sistema di monitoraggio nazionale 2) Partecipare ad un’azione di monitoraggio nazionale 3) Monitorare, coordinare e trasmettere dati on-line 4) Migliorare le conoscenze nell’uso delle tecnologie della comunicazione e dell’informazione RISULTATI ATTESI 1) Creare uno standard nazionale di valutazione 2) Creare un coordinamento on-line con le scuole del territorio nazionale e in particolare di latina 3) Formare i docenti per un uso delle tecnologie dell’informazione spendibile nella didattica applicata 4) Creare una rete di scuole impegnate nello studio, nella ricerca e nell’applicazione delle tecnologie dell’informazione 5) Verificare la capacità della nostra scuola di utilizzare le tecnologie informatiche per aggiornarsi, monitorare e trasmettere dati STRUMENTI E METOLOGIE 1) Contatti e riunioni con i docenti delle scuole coinvolte nei progetti 2) Raccolta e studio di materiale reperito on-line 3) Compilazione di schede e questionari on-line 4) Pubblicizzazione all’interno della scuola di informazioni inerenti i progetti 5) Organizzazione e distribuzione del materiale utile alle prove monitoraggio nazionale 6) Raccolta e invio prove agli uffici competenti 7) Frequenza corsi 8) Aggiornamento on-line 100 PROGETTO DIRITTI UMANI Responsabile del Progetto: Addari-Magni-Tallerico Si arti cola in due tipi di intervento 1. Attiva un percorso didattico per educare alla democrazia e si pone come finalità di: favorire la conquista della propria identità di fronte al contesto sociale e culturale educare alla democrazia attraverso il rispetto per l’altro, anche se diverso sviluppare il senso di responsabilità sociale e di solidarietà vivere la differenza come valore 2. Proposto per le classi prime, seconde e terze e con la finalità di promuovere la partecipazione alle Istituzioni comunali e di educare alla pace, prevede: la conoscenza delle leggi e della normativa comunale la conoscenza delle possibilità di svago e di socializzazione presenti sul Territorio una giornata dedicata alla memoria e alla pace 3. Realizzazione e vendita di manufatti con lo scopo di offrire il ricavato per progetti umanitari. Progetto Attività di formazione e aggiornamento per il personale scolastico Nel corso dell’anno, l’Istituto propone al personale scolastico varie attività di formazione e di aggiornamento. Le più rilevanti sono: Corso di formazione per i docenti tutor sul tema “Gli strumenti operativi del tutoring”, Corso di formazione per tutti i docenti EDUCAZIONE STRADALE Responsabile del Progetto: Prof.ssa Magni Oggetto: Il progetto riveste una notevole importanza per i ragazzi utenti della strada come pedoni, come ciclisti e guidatori di ciclomotori Esame per il conseguimento della Patente di guida per ciclomotori. Responsabile del Progetto Obiettivi: Conoscenza dei segnali stradali – Conoscenza delle norme comportamentali e segnali stradali Presa di coscienza di un comportamento civico per la sicurezza stradale – Capire l’importanza del casco – Rilascio del Patentino firmato dal Sindaco Modalità: Contatti con il Capo dei Vigili Urbani per programmare gli interventi – Monitoraggio e controllo Strumenti: Personale esterno: Vigili Urbani – Comune di Latina – Consigli di Classe – Autoscuola Durata: annuale. Monitoraggio: Esercitazioni nell’aula di informatica 101 CAPITOLO VII AREA DELL’ORGANIZZAZIONE 102 PIANO ANNUALE DELLE ATTIVITA’ All’inizio dell’anno scolastico il Direttore SGA formula una proposta di piano delle attività contenente la ripartizione delle mansioni tra il personale in organico , l’organizzazione dei turni e degli orari. Il Dirigente scolastico, verificatone la congruenza rispetto al POF, sentito il personale ATA, adotta il piano delle attività. L’attuazione dello stesso è affidata al Direttore SGA, il quale individua anche il personale a cui assegnare le mansioni, i turni e gli orari sulla base dei criteri indicati nel presente contratto e dispone l’organizzazione del lavoro comprendente gli impegni da svolgere per tutto l’anno scolastico. All’albo della scuola sarà esposto un prospetto analitico con l’indicazione di mansioni, turni ed orari, assegnati a ciascuna unità di personale, copia del prospetto sarà consegnato ai delegati sindacali che sottoscrivono il presente accordo. CALENDARIO INCONTRI a.s. 2012 – 2013 - Scuola Primaria LEGENDA Incontro Assemblea e/o colloqui con i genitori Dalle …alle… Interclasse tecnica Interclasse giuridica 15.00 – 16.00 15.30 – 18.30 note 17/10/12 16.00 – 17.00 Votazioni dalle 17.00 alle 19.00 19/06/13 10.00 – 12.00 08/05/13 15.00 – 16.00 16.00 – 18.00 16.00– 17.00 Programmazione 15.00 – 17.00 Programmazione 15.00 – 18.00 Scrutini Inizio/fine a.s. 15.00 – 17.00 Totale ore 12 1 Collegio Docenti + attività di inizio/fine anno Totale 40 h Obbligatorie Decide il collegio docenti fino a 40 h 4 Organizzazione plurisettimanale Organizzazione plurisettimanale 103 Funzione docente SETTEMBRE 2012 L M M G V OTTOBRE 2012 S D L M M G V S 1 2 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 17 19 20 21 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 15 16 18 22 23 24 25 26 27 28 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 NOVEMBRE 2012 D 29 30 31 L M M G V S D 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 DICEMBRE 2012 L M M G V S D 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 24 25 22 23 26 27 28 29 30 31 GENNAIO 2013 L 7 FEBBRAIO 2013 M M G V S 1 2 3 4 5 6 9 10 11 12 13 4 5 6 16 17 18 19 20 11 12 13 8 14 15 D L M M G MARZO 2013 V S 1 2 3 7 8 9 10 4 5 6 14 15 16 17 11 12 21 22 23 24 25 26 27 18 19 20 21 28 29 30 31 25 26 27 28 104 D 22 23 24 L M M G V S 1 2 3 7 8 9 10 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 D 31 APRILE 2013 GIUGNO 2013 MAGGIO 2013 M G V S 1 2 3 4 5 7 8 9 10 11 12 19 20 21 13 14 15 16 17 18 19 22 23 24 25 26 27 28 20 21 22 23 24 25 26 29 30 27 28 29 30 L M M G V S 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 L D 6 M L D M M G V S 1 3 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 ISTITUTO COMPRENSIVO “ Cena” GIORNO sabato 1 lunedì 3 martedì 4 mercoledì 5 SETTEMBRE giovedì 6 venerdì 7 martedì 11 giovedì 27 OTTOBRE NOVEMBRE DICEMBRE FEBBRAIO MARZO APRILE Lunedì 15 sez. A- F Martedì 16 sez. C- B Mercoledì 17 sez. E Giovedì 25 Lunedì 19 sez C-B Martedì 20 sez A-F Mercoledì 21 sez E ORARIO Dalle ore 9.00 10.30-12.30 9.00-12.00 9.00-12.00 9.00-12.00 9.00-12.00 10.30-12.30 15.30-17.30 classi1^ore16-17 classi 2^ ore17-18 classi 3^ore18-19 16.00-17.00 17.30-18.00 18.00-19.00 Classi3^ore16-17 classi 2^ ore17-18 classi 1^ore18-19 Giovedì 13 16.00-17.00 17.00-18.30 Lunedì 4 sez E Martedì 5 sez A-F Mercoledì 6 sez B-C Giovedì 21 classi1^ ore16-17 classi 3^ ore17-18 classi 2^ore18-19 Lunedì 15 sez B-C Martedì 16 sez A-F Mercoledì 17 sez E classi1^ ore16-17 classi 2^ ore17-18 classi 3^ore18-19 Giovedì 18 16.00-17.00 17.00-18.30 16.00-18.00 ATTIVITA’ Presa di servizio Collegio dei docenti (plesso Cena) Riunione di dipartimento Riunione docenti sostegno e FS CdC prime CdC seconde/terze Collegio dei docenti(plesso Cena) Collegio dei docenti (plesso Cena) Consigli di classe Collegio dei docenti Riunione genitori classi prime Elezioni rappresentanti dei genitori Consigli di classe primi 15’ rappresentanti dei genitori Ricevimento genitori Classi prime Classi seconde e terze SCRUTINI Collegio dei docenti Consigli di classe Primi 15’ rappresentanti dei genitori Ricevimento genitori Classi prime Classi seconde e terze 105 2 4 Piano annuale delle attività (PLESSO CENA) Anno scolastico 2012/2013 MESE D MAGGIO GIUGNO Giovedì 9 Mercoledì 15 16.30-17.30 16.00-18.00 Lunedì 20 sez E Martedì 21 sez C-B Mercoledì 22 sez A-F classi1^ ore16-17 classi 2^ ore17-18 classi 3^ore18-19 Lunedì 3 sez A--F Martedì 4 sez B-C-E Mercoledì 5 sez A-F Giovedì 6 sez B-C-E Giovedì 27 Ore15.00 Ore 15.00 Riunione per dipartimento Collegio dei docenti Consigli di classe (prescrutini) SCRUTINI CLASSI TERZE Classi 1^ 15-16 Classi 2^ 16-17 17.30-18.30 SCRUTINI CLASSI PRIME E SECONDE Collegio dei docenti 106 CAPITOLO VIII AREA DELLA VALUTAZIONE 107 L’AUTOVALUTAZIONE E IL MONITORAGGIO “Alle singole istituzioni scolastiche spetta la responsabilità dell’autovalutazione, che ha la funzione di introdurre modalità riflessive sull’intera organizzazione dell’offerta educativa e didattica della scuola, ai fini del suo continuo miglioramento, anche attraverso dati di rendicontazione sociale o dati che emergono da valutazioni esterne”. (Indicazioni per il Curricolo) Con l’autonomia, la scuola è tenuta a rendere conto delle proprie scelte e delle proprie azioni organizzative ed educative in rapporto al contesto sociale entro cui opera ed al sistema di istruzione di cui fa parte. Da ciò la necessità di un sistema di valutazione della propria progettualità formativa, per mezzo del quale la singola scuola assume le proprie responsabilità e rende conto del proprio lavoro e dei suoi esiti. Il momento autovalutativo, in quanto capacità di valutare criticamente il proprio operato e possibilità di apprendere dall’esperienza, diventa quindi la base di revisione delle proprie scelte. In particolare, la prassi autovalutativa può svolgere una serie di compiti, quali: Fornire una guida all’azione di sviluppo, nel raccordo fra momento valutativo ed azione migliorativa; Consentire un controllo sistematico dei risultati, occasione di verifica e revisione interna; Valorizzare l’identità della scuola: la scuola interroga se stessa e il suo funzionamento, riconoscendo le proprie peculiarità e i propri difetti; Legittimare l’autonomia della scuola: la scuola si fa carico dei risultati del proprio lavoro e ne “rende conto” ai soggetti interni ed esterni, potenziando in questo modo la sua natura professionale e la propria autonomia decisionale. L’autovalutazione si qualifica come primo passo di un processo di miglioramento della scuola: il processo di costante revisione delle proprie scelte e comportamenti è finalizzato a produrre un miglioramento, sia della consapevolezza professionale dei singoli individui operanti nella scuola, sia delle modalità di lavoro organizzativo e di progettazione collegiale, sia della qualità dei processi di insegnamento-apprendimento. Nel nostro Istituto, la valutazione del servizio offerto avviene attraverso la somministrazione alle famiglie e agli studenti, di un questionario relativo al funzionamento della scuola in generale, da un punto di vista logistico, delle relazioni fra le varie componenti, della didattica, della professionalità. La valutazione degli esiti ha fatto individuare priorità di interventi, nella prospettiva di cambiamenti e miglioramenti da mettere in atto. 108
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