gabbia arancio - Italy-America Chamber of Commerce West
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EDITORIALE Negli USA l’imprenditoria è sempre più rosa Gli Stati Uniti vantano la più elevata quota di imprenditoria femminile al mondo. E i numeri continuano a crescere U na donna ha molte più chance di costituire una propria impresa negli Stati Uniti che in qualsiasi altra parte del mondo. Negli USA prosegue infatti costante la crescita delle imprese “rosa”: i dati al 2013 confermano la presenza di 8,6 milioni di aziende di proprietà di donne, che generano un fatturato annuo pari a 1,3 trilioni di dollari ed impiegano 7,8 milioni di persone. Dal 1997 ad oggi, il numero di aziende statunitensi è aumentato del 41%. Nello stesso periodo, l’imprenditoria femminile ha segnato una crescita del 59%, un aumento, questo, sensibilmente maggiore rispetto alla media generica. Se si considerano le 25 aree metropolitane più grandi del Paese, si riscontra – forse non a sorpresa – che il maggior numero di imprese al femminile si trova a New York (663.200), Los Angeles (432.300), Chicago (308.000), Miami (229.800) e Washington DC (209.700). Tali aziende operano nei settori più disparati: sanità e servizi sociali sono in cima alla classifica, seguiti da istruzione, supporto amministrativo, e persino gestione dei rifiuti. Diritti legali, istruzione e accesso a finanziamenti sono elementi chiave per lo sviluppo dell’imprenditoria femminile, spesso però frenata da aspetti socio-culturali. L’imprenditoria “rosa” giapponese, ad esempio, vanta un reddito pari a quello generato dalle imprese al femminile statunitensi. Paradossalmente, però, per fattori puramente culturali, la gestione delle imprese è raramente affidata alle donne: 9% rispetto al 43% degli USA. L’accesso ai finanziamenti e al capitale resta tuttavia difficoltoso anche nei Paesi più sviluppati. Negli Stati Uniti, ad esempio, solo il 3-5% dei finanziamenti alle imprese va ad aziende di proprietà di donne. Per aggirare l’ostacolo, negli ultimi anni le donne americane sono riuscite a lanciare le proprie imprese grazie al fenomeno dell’angel investments, ossia investitori non professionali che dispongono di capitale oltre che di un’esperienza gestionale. Gli angel investors impegnano il capitale e le proprie abilità personali per ottenere un 30-40% di ritorno sul capitale investito. Negli USA, circa due terzi delle imprenditrici che richiedono forme di investimenti di questo tipo lo ottengono. Sintomo forse dell’ingegnosità femminile. 66 èItalia Editoriale di WEST HOOKER-POLETTI Presidente della CCIE di Los Angeles President of the CCIE in Los Angeles In the US Companies Go ‘Pink’ The United States has the highest percentage of women-owned enterprises... and the numbers keep increasing woman has higher chances to establish a fully owned company in the United States than in any other country in the world. In 2013, womenowned companies, as statistics prove, have reached a record high of 8.6 million enterprises, generating a turnover of $ 1.3 trillion and employing approximately 7.8 million individuals. Today, the number of companies in the United States has increased by 41% since 1997. In the same period span, women-owned companies have experienced an outstanding 59% growth, slightly higher than the generally owned businesses trend. The analysis of the largest metropolitan areas in the country shows that the highest concentration of women-owned enterprises is to be found in New York City (663,200 companies), Los Angeles (432,300 companies), Chicago (308,000 companies), Miami (229,800 companies) and Washington DC (209,700 companies). Following a suitable diversification trend path, those companies operate in a variety of industries, ranging from health care and social services, to education, general services, administrative support and even waste management. Legal rights, education and easier access to financing play key roles in supporting the development of female entrepreneurship, usually obstructed by social and cultural barriers. In Japan, for instance, women-owned enterprises generate pretty much the same income of their US-based counterparts. Interestingly enough though, in Japan executive management positions are rarely held by women (9% against the 41% in the US). The main reasons are strictly connected to cultural beliefs. Access to financing and capital remains a big issue for women-owned enterprises worldwide. In the United States, despites the strong support that female entrepreneurship receives, only 3 to 5% of all financing goes to female-owned companies. In the last few years, in order to bypass this obstacle, American female entrepreneurs have been able to launch their own firms by relying on ‘angel investments,’ a growing pool of non-professional investors willing to invest both capital and their management skills for a 30-40% return on their investments. Studies show how in the United States about two thirds of female entrepreneurs who opted to raise capital through this type of financing, managed to obtain approval, perhaps thanks to the resourcefulness typical of women. A èItaliaforUSA CCIE LOS ANGELES promosso da Questo il tema del seminario educativo per l’imprenditoria locale organizzato dalla IACCW Valutazione aziendale e venture capital: istruzioni per l’uso N el suggestivo scenario dell’Istituto Italiano di Cultura, la Camera di Commercio Italiana di Los Angeles ha organizzato con successo un seminario formativo, incentrato su una tematica di vitale importanza per l’imprenditoria: “Come stimare il valore della propria azienda e trovare capitale”. Nel momento in cui si decide di vendere, rilevare o acquistare un’attività, saperla valutare correttamente può non essere un’operazione facile. Il rischio di concludere un investimento poco oculato è molto alto in un mercato altamente dinamico come quello californiano. Risulta quindi fondamentale saper stimare il valore della propria attività. Speaker d’eccezione, due esperti in valutazione finanziaria e venture capital, Christiano Manfré e Matt Thompson, che hanno sapientemente illustrato aspetti e passaggi-chiave del processo valutativo e della ricerca di capitale. L’intervento di Manfré – Managing Director di Bardi & Co. e professore associato presso la Loyola Marymount University – ha evidenziato come molto spesso l’errore di fondo sia quello di confondere il concetto di prezzo con quello di valore. Individuare questi due elementi è infatti il primo passo da compiere nel processo di valutazione di un’azienda. Manfré ha poi spiegato che esistono diverse tipologie di valutazione, dal metodo della somma delle parti a quello dell’attualizzazione dei flussi o dei comparables. Metodi che tengono conto anche di elementi non strettamente finanziari, ma che contribuiscono a delineare un profilo completo dell’azienda. La seconda parte del seminario, a cura di Thompson – Vice Presidente di Skyview Capital – ha invece illustrato alla platea di soci ed ospiti il florido mercato del private equity losangelino e degli angel investments, oggi intermediari imprescindibili per il finanziamento delle imprese e delle startup. Con lo sviluppo della “Silicon Beach”, che ITALY-AMERICA CHAMBER OF COMMERCE WEST, INC 10537 Santa Monica Blvd., Suite 210 Los Angeles, CA 90025 Tel. (310) 557-3017 – Fax: (310) 557-1217 info@iaccw.net – www.iaccw.net oggi conta oltre 5.000 aziende tech e startup, il mercato per venture capital ed angel investors è in forte espansione, secondo soltanto a quello newyorkese. Attraverso seminari educativi, la Camera si prefigge di offrire valore aggiunto ai propri soci, sensibilizzandoli su importanti tematiche di finanza, marketing e business, offrendo loro informazioni concrete di supporto alla conoscenza del mercato locale e delle strategie più efficaci per il successo della loro realtà imprenditoriale. How to Value Your Business and Raise Capital: Directions for Use An educational seminar for entrepreneurs organized by the IACCW t the scenic Italian Cultural Institute of Los Angeles, the Italy-America Chamber of Commerce West has successfully organized an educational seminar focused on one of the hottest topics of entrepreneurship: ‘How to value a business and raise capital.’ When it comes to selling, taking over or buying a business, valuing it correctly might not be as simple as it seems. The risk of getting into a bad deal is quite high in today’s volatile global market. Therefore, being able to get an accurate valuation, one that is as close as possible to the company’s real value, is critical for buyers and sellers alike. Featuring two high profile experts in financial valuation and venture capital, Prof. Christiano Manfre’ and Matt Thompson MBA, the seminar gave attendees a step by step analysis of the valuation and capital raising process. Christiano Manfré – Managing director at Bardi & Co. and Associate Professor at Loyola Marymount University – highlighted how the most frequently-made mistake in valuing a company is mixing up the concepts of value and the one of price. Understanding the difference between these two elements is the first step towards successfully completing the process. Business valuations can be performed following different approaches and methods as Manfré explained: the Asset Approach, the Income Approach and, last but not least, the Mar- A ket Approach. It goes without saying that results may vary depending on the approach selected. It also depends on lots of non-financial considerations which must be taken into account in every valuation process. Consumer perception of the brand is one of those unquantifiable elements that play into the final number. The second part of the seminar, held by Matt Thompson, Vice President at Skyview Capital, painted a quite thorough portrait of the flourishing Los Angeles venture capital and angel investments market. Both are crucial intermediaries in helping companies and startups obtaining financing which allows them to get off the ground or expand their operations. With the astounding growth of the so called ‘Silicon Beach,’ which today counts more than 5000 tech companies and startups in the Los Angeles metro area, the market for venture capital and angel investments is growing steadily and quickly, establishing itself as one of the top in the country, (second only after the New York one). Throughout these educational seminars, the Chamber aims to offer additional value to its members, by making them aware of important financial, marketing and business topics and issues, thus giving them tangible support, a better knowledge of the local market and more efficient strategies to succeed in the world of entrepreneurship. èItalia 67 CCIE LOS ANGELES I sapori di Imperia conquistano il Nord America Market-test e promozioni mirate per le produzioni agroalimentari del territorio ligure in Canada e California D a un sodalizio tra la Camera di Commercio Italiana in Canada, la Camera di Commercio di Imperia e la Camera di Commercio Italiana a Los Angeles ha preso vita un progetto di promozione delle produzioni agroalimentari del territorio di Imperia in Nord America. La lunga tradizione culinaria della provincia ligure è andata in scena in Canada, nelle città di Halifax e Ottawa, ed in California, ad Oakland e Berkley, per la gioia dei buongustai locali. Le promozioni sono state rese possibili grazie al coinvolgimento di due importatori alimentari, la Tribeca Imports per il Canada e la Manicaretti per la California. Entrambe specializzate nell’importazione di prodotti agroalimentari di nicchia, operano a stretto contatto con le più importanti realtà della grande distribuzione. Gli importatori hanno messo a disposizione il loro know-how e hanno identificato i prodotti più consoni ai rispettivi mercati e i punti vendita più adatti ad ospitare i market-test e le degustazioni. Esperti merchandiser ne hanno sapientemente gestito l’allestimento, creando invitanti corner promozionali. Per le promozioni in-store, il personale è stato istruito sulle caratteristiche e sulla tradizione di ciascun prodotto, in modo da poterne trasmettere alla clientela la tipicità ed unicità. In Canada, i market-test sono stati condotti presso Italian Market e Pete’s Frootique di Halifax e presso Il Negozio di Ottawa, riferimenti imprescindibili per gli amanti della buona cucina. La California ha spalancato le porte di due frequentatissime “boutique” alimentari: il Pasta Shop di Oakland e quello di Berkley. Tutte le iniziative sono state accolte con grande entusiasmo dalla clientela, consolidata ma anche nuova, dei negozi partecipanti. I punti vendita hanno fatto uso delle loro piattaforme di social media per creare una cassa di risonanza ed attrarre folle di consumatori nei giorni delle promozioni, ma anche nel periodo a seguire. Attività come questa hanno grande valore per le produzioni agroalimentari italiane, in quanto permettono di puntare i riflettori su tipicità e tradizioni regionali virtualmente sconosciute ai consumatori nordamericani. Oltre all’aspetto promozionale, consentono al contempo, alle aziende produttrici, di ottenere un riscontro pratico sulle preferenze di mercato e sulla vendibilità di ciascun prodotto, permettendo loro di approcciare il mercato in maniera strategica, efficiente ed efficace. Imperia’s Finest Foods Win Over North America Market tests and promotional efforts support Imperia’s food culture in Canada and California he partnership between the Italian Chamber of Commerce in Canada and the Imperia Chamber of Commerce, with the collaboration of the Italy-America Chamber of Commerce West led to a string of North Americabased promotional initiatives focused on Imperia’s culinary products. To the excitement of the local gourmands, Imperia’s long-standing food culture has taken center stage in the Canadian cities of Halifax and Ottawa, and in the towns of Oakland and Berkley, California. These promotional activities were made possible by the involvement of two food importing companies: Tribeca Imports for Canada and Manicaretti for California, both specialized in importing specialty food products, leveraging an ex- T 68 èItalia tensive network of wholesale and large distribution clients. In contributing to the project success, the importers have made their know-how available, in addition to helping identify the products which best fit each market and the most suitable retailers to host the market tests and tastings. Expert merchandisers managed the product set up, which resulted in beautifully appointed and tempting product displays. For the in-store promotions, the staff was trained on each product’s individual characteristics as to be able to communicate their history and uniqueness to the consumers. In Canada, market tests took place at the ‘Italian Market’ and ‘Pete’s Frootique’ stores in Halifax, and at the ‘Il Negozio’ in Ottawa, all not-tobe-missed destinations for those with a passion for fine cuisine. California has welcomed the promotions at two quaint and busy boutique gour- met stores, very popular among food lovers: ‘The Pasta Shop’ in Oakland and the one in Berkley. All the initiatives were received with large enthusiasm by their already established, but also new clientele. Through their Social Media platforms, before and after the in-store tastings, the retailers were able to reach and attract large crowds of consumers and followers. This type of Initiative boasts great value for Italian food companies since they manage to cast the limelight on Italy’s regional specialty products, mostly virtually unknown to the average North American consumer. In addition to promoting them, these activities allow companies to gather realistic and practical data on market preferences and consumer’s response to their products, along with an actual idea of their sellability which delivers a more efficient, strategic and effective market approach.