luglio - settembre - Arcidiocesi di Messina Lipari S. Lucia del Mela
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luglio - settembre - Arcidiocesi di Messina Lipari S. Lucia del Mela
Coordinatore curatore Mons. GIACINTO TAVILLA In copertina: Duomo di Messina, Cristo Pantocratore BO LL E TTIN O E CC L E S I A S T I C O M E S S I NE S E «il ministero ordinato ha una radicale “forma comunitaria” e può essere assolto solo nella comunione dei presbiteri con il loro Vescovo» Dalla Lettera di Benedetto XVI per l’indizione dell’Anno Sacerdotale ANNO XCVIII - N. 3 - LUGLIO - SETTEMBRE 2009 Sommario SANTA SEDE Lettera Apostolica “Motu Proprio” Ecclesiæ unitatem del Sommo Pontefice Benedetto XVI a proposito della Commissione Ecclesia Dei . . . . . . p. 517 ANNO SACERDOTALE Videomessaggio del Santo Padre Benedetto XVI ai partecipanti al ritiro sacerdotale internazionale ad Ars . . . . . . » 529 . » 535 Decreto di Incardinazione del Sac. Vincenzo Otera . . . . . Verbale di Dedicazione della Chiesa “S. Maria Maggiore” in Gala di Barcellona Pozzo di Gotto . . . . . . . . Decreto dell’Arcivescovo di accoglienza nell’Arcidiocesi dell’Associazione “I Ricostruttori nella preghiera” e autorizzazione ad erigere la comunità religiosa. . . . . . Verbale di Dedicazione dell’Altare di “S. Lorenzo” in Malfa - Salina Messaggio dell’Arcivescovo sul significato religioso della Vara . . Omelia dell’Arcivescovo nella Solennità dell’Assunzione della Beata Vergine Maria in Cielo. . . . . . . . . » 543 » » » 545 546 547 VIAGGIO APOSTOLICO DEL SANTO PADRE BENEDETTO XVI NELLA REPUBBICA CECA Discorso del Santo Padre Benedetto XVI nella Celebrazione dei Vespri con sacerdoti, religiosi, religiose, seminaristi e movimenti laicali . . . . . . . . . . » 520 Discorso del Santo Padre Benedetto XVI in occasione dell’incontro con il mondo accademico . . . . » 523 Messaggio del Santo Padre Benedetto XVI ai giovani. . . . . » 527 CEI CONSIGLIO PERMANENTE (Roma, 21-24 settembre 2009) Comunicato Finale . . . . . . . . . . . . . ATTI ARCIVESCOVILI ANNO NOVANTOTTESIMO SOMMARIO » » 544 548 511 Discorso pronunciato dall’Arcivescovo al termine della Processione cittadina della Vara. . . . . . . . . . Telegramma di augurio dell’Arcivescovo per l’elezione di S. E. Mons. Vincenzo Manzella a Vescovo di Cefalù . . . Lettera dell’Arcivescovo all’Em.mo Cardinale Penitenziere Maggiore di richiesta dell’Indulgenza per l’Anno Vincenziano. . . . . Verbale di Dedicazione della Chiesa e dell’Altare della Chiesa di “S. Giuseppe” nella parrocchia di “S. Maria Assunta e S. Giuseppe” in Nizza di Sicilia. . . . Lettera dell’Arcivescovo all’Em.mo Cardinale Penitenziere Maggiore di richiesta per il rinnovo della concessione dell’Indulgenza al Santuario Parrocchia S. Maria Consolata (Don Orione) in Messina . . . . . . . . . . . . NOMINE ATTI DELLA CURIA - Vicari Foranei. . . . . . . . . . . - Parroci . . . . . . . . . . . . - Vice Rettore del Seminario Arcivescovile. . . - Direttore Spirituale del Seminario Arcivescovile. - Vicari Parrocchiali. . . . . . . . . . - Cappellani Ospedale . . . . . . . . . . . . . . PRESBITERIO Lettera dell’Arcivescovo di convocazione ai Membri del Consiglio Presbiterale . . . . . Lettera dell’Arcivescovo ai Sacerdoti e ai Diaconi per l’apertura dell’Anno Sacerdotale nell’Arcidiocesi e per l’Assemblea del Clero . . . . . . . . ANNO SACERDOTALE Messaggio dell’Arcivescovo per l’Apertura dell’Anno Sacerdotale nell’Arcidiocesi Apertura dell’Anno Sacerdotale nella Diocesi . . . . Comunitato Stampa per l’Apertura dell’anno Sacerdotale e Ordinazione Presbiterale di quattro diaconi del Seminario Arcivescovile. . . . . . . . 512 . » 552 . » 555 . » 556 . » 557 . » 554 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » » » » » » 561 561 563 563 563 563 . . . . » 567 . . . . » 568 . . . . . . . . » 573 » 576 . . . . » 578 ANNO NOVANTOTTESIMO BOLLETTINO ECCLESIASTICO MESSINESE Omelia dell’Arcivescovo per l’ordinazione Presbiterale dei Diaconi Danilo Amato, Francesco Cucinotta, Agostino Giacalone e Francesco La Camera . . . Preghiera per l’Anno Sacerdotale. . . . . . . . Galleria Fotografica . . . . . . . . . . . VITA DIOCESANA . . . . . . . . . . . . » 579 » 584 » 585 Comunicato Stampa per le celebrazioni in onore della Beata Vergine Maria Assunta in cielo. . . Offerta del cero votivo a S. Eustochia (da “La Scintilla”) . Pellegrinaggio Diocesano in Turchia (da “La Scintilla”). . . . . . . . . . . . . . . . . » 595 » 596 » 598 CARITAS DIOCESANA Attività e iniziative pastorali . . . . . » 603 . . . . . . . . UFFICIO DIOCESANO MIGRANTES L’Arcivescovo incontra la Comunità Filippina “S. Lorenzo Ruiz” . . . . . . . UFFICIO DIOCESANO BENI CULTURALI ECCLESIALISTICI STORICO DIOCESANO Attività svolte da luglio a settembre . . . . Orari di apertura dell’Ufficio Diocesano . . . E ARCHIVIO COMMISSIONE PER L’ESAME, LA VALUTAZIONE E L’APPROVAZIONE LITURGIA, ARTE SACRA E BENI CULTURALI Verbale della riunione del 20 luglio . . . . . . . . . DI PROGETTI IN MATERIA DI SERVIZIO PROMOZIONE SOSTEGNO ECONOMICO ALLA CHIESA Lettera dell’incaricato diocesano per organizzare la rete diocesana per il Sovvenire . . . Lettera di sollecito. . . . . . . . . . . . Invito al 1° Convegno Diocesano Sovvenire . . . . AZIONE CATTOLICA DIOCESANA Apertura dell’anno associativo 2009-2010 . Mese di Luglio . Mese di Agosto . Mese di Settembre . . . . . . RASSEGNA STAMPA . . DIARIO PASTORALE . . . . . . » 604 » 607 . » 608 . . . » 615 » 617 » 618 . . . . . . . . . » 601 » 620 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 625 » 627 » 630 . . . . . . . . . . . . . » 635 ANNO NOVANTOTTESIMO SOMMARIO 513 SANTA SE D E LETTERA APOSTOLICA “MOTU PROPRIO” ECCLESIAE UNITATEM DEL SOMMO PONTEFICE BENEDETTO XVI A PROPOSITO DELLA COMMISSIONE ECCLESIA DEI 1. Il compito di custodire l’unità della Chiesa, con la sollecitudine di offrire a tutti gli aiuti per rispondere nei modi opportuni a questa vocazione e grazia divina, spetta in modo particolare al Successore dell’Apostolo Pietro, il quale è il perpetuo e visibile principio e fondamento dell’unità sia dei Vescovi che dei fedeli1. La priorità suprema e fondamentale della Chiesa, in ogni tempo, di condurre gli uomini verso l’incontro con Dio deve essere favorita mediante l’impegno di giungere alla comune testimonianza di fede di tutti i cristiani. 2. Nella fedeltà a tale mandato, all’indomani dell’atto con cui l’Arcivescovo Marcel Lefebvre, il 30 giugno 1988, conferì illecitamente l’ordinazione episcopale a quattro sacerdoti, il Papa Giovanni Paolo II, di venerata memoria, istituì, il 2 luglio 1988, la Pontificia Commissione Ecclesia Dei “con il compito di collaborare con i Vescovi, con i Dicasteri della Curia Romana e con gli ambienti interessati, allo scopo di facilitare la piena comunione ecclesiale dei sacerdoti, seminaristi, comunità o singoli religiosi e religiose finora in vario modo legati alla Fraternità fondata da Mons. Lefebvre, che desiderino rimanere uniti al Successore di Pietro nella Chiesa Cattolica, conservando le loro tradizioni spirituali e liturgiche, alla luce del Protocollo firmato lo scorso 5 maggio dal Cardinale Ratzinger e da Mons. Lefebvre”2. 1 Cfr CONC. ECUM. VAT. II, Cost. dogm. sulla Chiesa Lumen Gentium, 23; CONC. ECUM. VAT. I, Cost. dogm. sulla Chiesa di Cristo Pastor aeternus, cap. 3: DS 3060. 2 GIOVANNI PAOLO II, Litt. Ap. Motu proprio datae Ecclesia Dei (2 luglio 1988), n. 6: AAS 80 (1988), 1498. ANNO NOVANTOTTESIMO SANTA SEDE 517 3. In questa linea, aderendo fedelmente al medesimo compito di servire la comunione universale della Chiesa nella sua manifestazione anche visibile e compiendo ogni sforzo perché a tutti quelli che hanno veramente il desiderio dell’unità sia reso possibile di rimanervi o di ritrovarla, ho voluto ampliare e aggiornare, con il Motu Proprio Summorum Pontificum, l’indicazione generale già contenuta nel Motu Proprio Ecclesia Dei circa la possibilità di usare il Missale Romanum del 1962, attraverso norme più precise e dettagliate3. 4. Nello stesso spirito e con il medesimo impegno di favorire il superamento di ogni frattura e divisione nella Chiesa e di guarire una ferita sentita in modo sempre più doloroso nel tessuto ecclesiale, ho voluto rimettere la scomunica ai quattro Vescovi ordinati illecitamente da Mons. Lefebvre. Con tale decisione, ho inteso togliere un impedimento che poteva pregiudicare l’apertura di una porta al dialogo e invitare così i Vescovi e la “Fraternità San Pio X” a ritrovare il cammino verso la piena comunione con la Chiesa. Come ho spiegato nella Lettera ai Vescovi cattolici del 10 marzo scorso, la remissione della scomunica è stata un provvedimento nell’ambito della disciplina ecclesiastica per liberare le persone dal peso di coscienza rappresentato dalla censura ecclesiastica più grave. Ma le questioni dottrinali, ovviamente, rimangono e, finché non saranno chiarite, la Fraternità non ha uno statuto canonico nella Chiesa e i suoi ministri non possono esercitare in modo legittimo alcun ministero. 5. Proprio perché i problemi che devono ora essere trattati con la Fraternità sono di natura essenzialmente dottrinale, ho deciso - a ventuno anni dal Motu Proprio Ecclesia Dei, e conformemente a quanto mi ero riservato di fare4 - di ripensare la struttura della Commissione Ecclesia Dei, collegandola in modo stretto con la Congregazione per la Dottrina della Fede. 6. La Pontificia Commissione Ecclesia Dei avrà, pertanto, la seguente configurazione: a) Il Presidente della Commissione è il Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede. 3 Cfr BENEDETTO XVI, Litt. Ap. Motu proprio datae Summorum Pontificum (7 luglio 2007): AAS 99 (2007), 777-781. 4 Cfr. ibid. art. 11, 781. 518 ANNO NOVANTOTTESIMO BOLLETTINO ECCLESIASTICO MESSINESE b) La Commissione ha una propria tabella organica composta dal Segretario e da Officiali. c) Sarà compito del Presidente, coadiuvato dal Segretario, sottoporre i principali casi e le questioni di carattere dottrinale allo studio e al discernimento delle istanze ordinarie della Congregazione per la Dottrina della Fede, nonché sottometterne le risultanze alle superiori disposizioni del Sommo Pontefice. 7. Con questa decisione ho voluto, in particolare, mostrare paterna sollecitudine verso la “Fraternità San Pio X” al fine di ritrovare la piena comunione con la Chiesa. Rivolgo a tutti un pressante invito a pregare senza sosta il Signore, per l’intercessione della Beata Vergine Maria, “ut unum sint”. Dato a Roma, presso San Pietro, il 2 luglio 2009, anno quinto del Nostro Pontificato. BENEDICTUS PP. XVI ANNO NOVANTOTTESIMO SANTA SEDE 519 VIAGGIO APOSTOLICO DEL SANTO PADRE BENEDETTO XVI NELLA REPUBBLICA CECA 26-28 Settembre 2009 CELEBRAZIONE DEI VESPRI CON SACERDOTI, RELIGIOSI, RELIGIOSE, SEMINARISTI E MOVIMENTI LAICALI DISCORSO DEL SANTO PADRE Cattedrale dei Santi Vito, Venceslao e Adalberto - Praga Sabato, 26 settembre 2009 Cari fratelli e sorelle! Rivolgo a tutti voi il saluto di san Paolo che abbiamo ascoltato nella lettura breve: Grazia a voi e pace da Dio, Padre nostro! Lo rivolgo in primo luogo al Cardinale Arcivescovo, che ringrazio per le sue cordiali parole. Estendo il mio saluto agli altri Cardinali e Presuli presenti, ai sacerdoti e ai diaconi, ai seminaristi, ai religiosi e alle religiose, ai catechisti e agli operatori pastorali, ai giovani e alle famiglie, alle associazioni e ai movimenti ecclesiali. Ci troviamo raccolti questa sera in un luogo a voi caro, che è segno visibile di quanto sia potente la grazia divina che agisce nel cuore dei credenti. La bellezza di questo tempio millenario è infatti testimonianza vivente della ricca storia di fede e di tradizione cristiana del vostro popolo; una storia illuminata, in particolare, dalla fedeltà di coloro che hanno sigillato la loro adesione a Cristo e alla Chiesa con il martirio. Penso alle figure dei santi Venceslao, Adalberto e Giovanni Nepomuceno, pietre miliari del cammino della vostra Chiesa, a cui si aggiungono gli esempi del giovane san Vito, che preferì il martirio piuttosto che tradire Cristo, del monaco san Procopio e di santa Ludmilla. Penso alle vicende di due Arcivescovi, nel secolo scorso, di questa Chiesa locale, i Cardinali Josef Beran e František Tomášek, e di tanti Vescovi, sacerdoti, religiosi, religiose e fedeli, che hanno resistito con eroica fermezza alla persecuzione comunista, giungendo persino al sacrificio della vita. Da dove hanno tratto forza questi coraggiosi amici di Cristo se non dal Vangelo? Sì! Essi si sono la- 520 ANNO NOVANTOTTESIMO BOLLETTINO ECCLESIASTICO MESSINESE sciati affascinare da Gesù che ha detto: “Se qualcuno vuole venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua” (Mt 16,24). Nell’ora della difficoltà hanno sentito risuonare nel cuore quest’altra sua considerazione: “Se hanno perseguitato me, perseguiteranno anche voi” (Gv 15, 20). L’eroismo dei testimoni della fede ricorda che solo dalla conoscenza personale e dal legame profondo con Cristo è possibile trarre l’energia spirituale per realizzare appieno la vocazione cristiana. Solo l’amore di Cristo rende efficace l’azione apostolica, soprattutto nei momenti della difficoltà e della prova. Amare Cristo e i fratelli deve essere la caratteristica di ogni battezzato e di ogni comunità. Negli Atti degli Apostoli leggiamo che “la moltitudine di coloro che erano diventati credenti aveva un cuore solo e un’anima sola” (At 4,32). E Tertulliano, un autore dei primi secoli, scriveva che i pagani rimanevano colpiti dall’amore che legava i cristiani tra di loro (cfr Apologeticum XXXIX). Cari fratelli e sorelle, imitate il divino Maestro che “non è venuto per farsi servire, ma per servire e dare la propria vita in riscatto per molti” (Mc 10,45). L’amore risplenda in ogni vostra parrocchia e comunità, nelle varie associazioni e movimenti. La vostra Chiesa, secondo l’immagine di san Paolo, sia un corpo ben strutturato che ha Cristo come Capo, e nel quale ogni membro agisce in armonia con il tutto. Alimentate l’amore di Cristo con la preghiera e l’ascolto della sua parola; nutritevi di Lui nell’Eucaristia, e siate, con la sua grazia, artefici di unità e di pace in ogni ambiente. Le vostre comunità cristiane, dopo il lungo inverno della dittatura comunista, 20 anni fa hanno ripreso ad esprimersi liberamente quando il vostro popolo, con gli eventi avviati dalla manifestazione studentesca del 17 novembre del 1989, ha riacquistato la propria libertà. Voi avvertite però che anche oggi non è facile vivere e testimoniare il Vangelo. La società reca ancora le ferite causate dall’ideologia atea ed è spesso affascinata dalla moderna mentalità del consumismo edonista, con una pericolosa crisi di valori umani e religiosi e la deriva di un dilagante relativismo etico e culturale. In questo contesto si rende urgente un rinnovato impegno da parte di tutte le componenti ecclesiali per rafforzare i valori spirituali e morali nella vita della società odierna. So che le vostre comunità sono già impegnate su molti fronti, in particolare nell’ambito caritativo con la Caritas. La vostra attività pastorale abbracci con particolare zelo il campo dell’educazione delle nuove generazioni. Le scuole cattoliche promuovano il rispetto dell’uomo; si dedichi attenzione alla pastorale giovanile anche fuori dell’ambito scolastico, senza trascurare le altre categorie di fedeli. Cristo è per tutti! Auspico di cuore una sempre crescente intesa con le altre istituzioni sia pubbliche che private. La Chiesa – è sempre utile ripeterlo – non domanda privilegi, ma solo di poter operare liberamente al servizio di tutti e con spirito evangelico. ANNO NOVANTOTTESIMO SANTA SEDE 521 Cari fratelli e sorelle, vi doni il Signore di essere come il sale di cui parla il Vangelo, quello che dona sapore alla vita, per essere fedeli operai nella vigna del Signore. Tocca, in primo luogo, a voi, cari Vescovi e sacerdoti, lavorare instancabilmente per il bene di quanti sono affidati alle vostre cure. Ispiratevi sempre all’immagine evangelica del Buon Pastore, che conosce le sue pecore, le chiama per nome, le conduce in luoghi sicuri, ed è disposto a dare se stesso per loro (cfr Gv 10,1-19). Care persone consacrate, con la professione dei consigli evangelici voi richiamate il primato che Dio deve avere nella vita di ogni essere umano, e, vivendo in fraternità, testimoniate quanto arricchente sia la pratica del comandamento dell’amore (cfr Gv 13,34). Fedeli a questa vocazione, aiuterete gli uomini e le donne del nostro tempo a lasciarsi affascinare da Dio e dal Vangelo del suo Figlio (cfr Vita consecrata, 104). E voi, cari giovani, che siete nei Seminari o nelle Case di formazione, preoccupatevi di acquisire una solida preparazione culturale, spirituale e pastorale. In questo Anno Sacerdotale, che ho indetto per commemorare il 150° anniversario della morte del Santo Curato d’Ars, vi sia di esempio la figura di questo Pastore totalmente dedito a Dio e alle anime, pienamente consapevole che proprio il suo ministero, animato dalla preghiera, era il suo cammino di santificazione. Cari fratelli e sorelle, varie ricorrenze ricordiamo quest’anno con animo grato al Signore: i 280 anni della canonizzazione di san Giovanni Nepomuceno, l’80° della dedicazione di questa Cattedrale intitolata a san Vito e il 20° anniversario della canonizzazione di sant’Agnese di Praga, evento che ha annunciato la liberazione del vostro Paese dall’oppressione atea. Tanti motivi per proseguire il cammino ecclesiale con gioia ed entusiasmo contando sulla materna intercessione di Maria, Madre di Dio, e di tutti i vostri Santi Protettori. Amen! BENEDICTUS PP. XVI 522 ANNO NOVANTOTTESIMO BOLLETTINO ECCLESIASTICO MESSINESE VIAGGIO APOSTOLICO DEL SANTO PADRE BENEDETTO XVI NELLA REPUBBLICA CECA 26-28 Settembre 2009 INCONTRO CON IL MONDO ACCADEMICO DISCORSO DEL SANTO PADRE Salone di Vladislav del Castello di Praga Domenica, 27 settembre 2009 Signor Presidente, Illustri Rettori e Professori, Cari Studenti ed Amici, L’incontro di questa sera mi offre la gradita opportunità di manifestare la mia stima per il ruolo indispensabile che svolgono nella società le università e gli istituti di studi accademici. Ringrazio lo studente che mi ha gentilmente salutato in vostro nome, i membri del coro universitario per la loro ottima interpretazione e l’illustre Rettore dell’Università Carlo, il Professor Václav Hampl, per le sue profonde parole. Il mondo accademico, sostenendo i valori culturali e spirituali della società e insieme offrendo ad essi il proprio contributo, svolge il prezioso servizio di arricchire il patrimonio intellettuale della nazione e di fortificare le fondamenta del suo futuro sviluppo. I grandi cambiamenti che venti anni fa trasformarono la società ceca furono causati, non da ultimo, dai movimenti di riforma che si originarono nelle università e nei circoli studenteschi. Quella ricerca di libertà ha continuato a guidare il lavoro degli studiosi: la loro diakonia alla verità è indispensabile al benessere di qualsiasi nazione. Chi vi parla è stato un professore, attento al diritto della libertà accademica e alla responsabilità per l’uso autentico della ragione, ed ora è il Papa che, nel suo ruolo di Pastore, è riconosciuto come voce autorevole per la riflessione etica dell’umanità. Se è vero che alcuni ritengono che le domande sollevate dalla religione, dalla fede e dall’etica non abbiano posto nell’ambito della ragione pubblica, tale visione non è per nulla evidente. La ANNO NOVANTOTTESIMO SANTA SEDE 523 libertà che è alla base dell’esercizio della ragione – in una università come nella Chiesa – ha uno scopo preciso: essa è diretta alla ricerca della verità, e come tale esprime una dimensione propria del Cristianesimo, che non per nulla ha portato alla nascita dell’università. In verità, la sete di conoscenza dell’uomo spinge ogni generazione ad ampliare il concetto di ragione e ad abbeverarsi alle fonti della fede. È stata proprio la ricca eredità della sapienza classica, assimilata e posta a servizio del Vangelo, che i primi missionari cristiani hanno portato in queste terre e stabilita come fondamento di un’unità spirituale e culturale che dura fino ad oggi. La medesima convinzione condusse il mio predecessore, Papa Clemente VI, ad istituire nel 1347 questa famosa Università Carlo, che continua ad offrire un importante contributo al più vasto mondo accademico, religioso e culturale europeo. L’autonomia propria di una università, anzi di qualsiasi istituzione scolastica, trova significato nella capacità di rendersi responsabile di fronte alla verità. Ciononostante, quell’autonomia può essere resa vana in diversi modi. La grande tradizione formativa, aperta al trascendente, che è all’origine delle università in tutta Europa, è stata sistematicamente sovvertita, qui in questa terra e altrove, dalla riduttiva ideologia del materialismo, dalla repressione della religione e dall’oppressione dello spirito umano. Nel 1989, tuttavia, il mondo è stato testimone in maniera drammatica del rovesciamento di una ideologia totalitaria fallita e del trionfo dello spirito umano. L’anelito per la libertà e la verità è parte inalienabile della nostra comune umanità. Esso non può mai essere eliminato e, come la storia ha dimostrato, può essere negato solo mettendo in pericolo l’umanità stessa. È a questo anelito che cercano di rispondere la fede religiosa, le varie arti, la filosofia, la teologia e le altre discipline scientifiche, ciascuna col proprio metodo, sia sul piano di un’attenta riflessione che su quello di una buona prassi. Illustri Rettori e Professori, assieme alla vostra ricerca c’è un ulteriore essenziale aspetto della missione dell’università in cui siete impegnati, vale a dire la responsabilità di illuminare le menti e i cuori dei giovani e delle giovani di oggi. Questo grave compito non è certamente nuovo. Sin dai tempi di Platone, l’istruzione non consiste nel mero accumulo di conoscenze o di abilità, bensì in una paideia, una formazione umana nelle ricchezze di una tradizione intellettuale finalizzata ad una vita virtuosa. Se è vero che le grandi università, che nel medioevo nascevano in tutta Europa, tendevano con fiducia all’ideale della sintesi di ogni sapere, ciò era sempre a servizio di un’autentica humanitas, ossia di una perfezione dell’individuo all’interno dell’unità di una società bene ordinata. Allo stesso modo oggi: una volta che la comprensione della pienezza e unità della verità 524 ANNO NOVANTOTTESIMO BOLLETTINO ECCLESIASTICO MESSINESE viene risvegliata nei giovani, essi provano il piacere di scoprire che la domanda su ciò che essi possono conoscere dispiega loro l’orizzonte della grande avventura su come debbano essere e cosa debbano compiere. Deve essere riguadagnata l’idea di una formazione integrale, basata sull’unità della conoscenza radicata nella verità. Ciò può contrastare la tendenza, così evidente nella società contemporanea, verso la frammentazione del sapere. Con la massiccia crescita dell’informazione e della tecnologia nasce la tentazione di separare la ragione dalla ricerca della verità. La ragione però, una volta separata dal fondamentale orientamento umano verso la verità, comincia a perdere la propria direzione. Essa finisce per inaridire o sotto la parvenza di modestia, quando si accontenta di ciò che è puramente parziale o provvisorio, oppure sotto l’apparenza di certezza, quando impone la resa alle richieste di quanti danno in maniera indiscriminata uguale valore praticamente a tutto. Il relativismo che ne deriva genera un camuffamento, dietro cui possono nascondersi nuove minacce all’autonomia delle istituzioni accademiche. Se per un verso è passato il periodo di ingerenza derivante dal totalitarismo politico, non è forse vero, dall’altro, che di frequente oggi nel mondo l’esercizio della ragione e la ricerca accademica sono costretti – in maniera sottile e a volte nemmeno tanto sottile – a piegarsi alle pressioni di gruppi di interesse ideologici e al richiamo di obiettivi utilitaristici a breve termine o solo pragmatici? Cosa potrà accadere se la nostra cultura dovesse costruire se stessa solamente su argomenti alla moda, con scarso riferimento ad una tradizione intellettuale storica genuina o sulle convinzioni che vengono promosse facendo molto rumore e che sono fortemente finanziate? Cosa potrà accadere se, nell’ansia di mantenere una secolarizzazione radicale, finisse per separarsi dalle radici che le danno vita? Le nostre società non diventeranno più ragionevoli o tolleranti o duttili, ma saranno piuttosto più fragili e meno inclusive, e dovranno faticare sempre di più per riconoscere quello che è vero, nobile e buono. Cari amici, desidero incoraggiarvi in tutto quello che fate per andare incontro all’idealismo e alla generosità dei giovani di oggi, non solo con programmi di studio che li aiutino ad eccellere, ma anche mediante l’esperienza di ideali condivisi e di aiuto reciproco nella grande impresa dell’apprendere. Le abilità di analisi e quelle richieste per formulare un’ipotesi scientifica, unite alla prudente arte del discernimento, offrono un antidoto efficace agli atteggiamenti di ripiegamento su se stessi, di disimpegno e persino di alienazione che talvolta si trovano nelle nostre società del benessere e che possono colpire soprattutto i giovani. In questo contesto di una visione eminentemente umanistica della missione dell’università, vorrei accennare brevemente al superamento di quella ANNO NOVANTOTTESIMO SANTA SEDE 525 frattura tra scienza e religione che fu una preoccupazione centrale del mio predecessore, il Papa Giovanni Paolo II. Egli, come sapete, ha promosso una più piena comprensione della relazione tra fede e ragione, intese come le due ali con le quali lo spirito umano è innalzato alla contemplazione della verità (cfr Fides et ratio, Proemio) L’una sostiene l’altra ed ognuna ha il suo proprio ambito di azione (cfr ibid., 17), nonostante vi siano ancora quelli che vorrebbero disgiungere l’una dall’altra. Coloro che propongono questa esclusione positivistica del divino dall’universalità della ragione non solo negano quella che è una delle più profonde convinzioni dei credenti: essi finiscono per contrastare proprio quel dialogo delle culture che loro stessi propongono. Una comprensione della ragione sorda al divino, che relega le religioni nel regno delle subculture, è incapace di entrare in quel dialogo delle culture di cui il nostro mondo ha così urgente bisogno. Alla fine, la “fedeltà all’uomo esige la fedeltà alla verità che, sola, è garanzia di libertà” (Caritas in veritate, 9). Questa fiducia nella capacità umana di cercare la verità, di trovare la verità e di vivere secondo la verità portò alla fondazione delle grandi università europee. Certamente noi dobbiamo riaffermare questo oggi per donare al mondo intellettuale il coraggio necessario per lo sviluppo di un futuro di autentico benessere, un futuro veramente degno dell’uomo. Con queste riflessioni, cari amici, formulo nella preghiera i migliori auspici per il vostro impegnativo lavoro. Prego affinché esso sia sempre ispirato e diretto da una sapienza umana che ricerca sinceramente la verità che ci rende liberi (cfr 8,28). Su di voi e sulle vostre famiglie invoco la benedizione della gioia e della pace di Dio. BENEDICTUS PP. XVI 526 ANNO NOVANTOTTESIMO BOLLETTINO ECCLESIASTICO MESSINESE VIAGGIO APOSTOLICO DEL SANTO PADRE BENEDETTO XVI NELLA REPUBBLICA CECA 26-28 Settembre 2009 MESSAGGIO AI GIOVANI DISCORSO DEL SANTO PADRE Spianata sulla Via di Melnik a Stará Boleslavo Lunedì, 28 settembre 2009 Cari giovani! Al termine di questa celebrazione, mi rivolgo direttamente a voi e innanzitutto vi saluto con affetto. Siete venuti numerosi da tutto il Paese e anche dai Paesi vicini; vi siete “accampati” qui ieri sera e avete pernottato nelle tende, facendo insieme un’esperienza di fede e di fraternità. Grazie per questa vostra presenza, che mi fa sentire l’entusiasmo e la generosità che sono propri della giovinezza. Con voi anche il Papa si sente giovane! Un ringraziamento particolare rivolgo al vostro rappresentante per le sue parole e per il meraviglioso dono. Cari amici, non è difficile costatare che in ogni giovane c’è un’aspirazione alla felicità, talvolta mescolata ad un senso di inquietudine; un’aspirazione che spesso però l’attuale società dei consumi sfrutta in modo falso e alienante. Occorre invece valutare seriamente l’anelito alla felicità che esige una risposta vera ed esaustiva. Nella vostra età infatti si compiono le prime grandi scelte, capaci di orientare la vita verso il bene o verso il male. Purtroppo non sono pochi i vostri coetanei che si lasciano attrarre da illusori miraggi di paradisi artificiali per ritrovarsi poi in una triste solitudine. Ci sono però anche tanti ragazzi e ragazze che vogliono trasformare, come ha detto il vostro portavoce, la dottrina nell’azione per dare un senso pieno alla loro vita. Vi invito tutti a guardare all’esperienza di sant’Agostino, il quale diceva che il cuore di ogni persona è inquieto fino a quando non trova ciò che veramente cerca. Ed egli scoprì che solo Gesù Cristo era la risposta soddisfacente al desiderio, suo e di ogni uomo, di una vita felice, piena di significato e di valore (cfr Confessioni I,1,1). Come ha fatto con lui, il Signore viene incontro a ciascuno di voi. Bussa alla porta della vostra libertà e chiede di essere accolto come amico. Vi ANNO NOVANTOTTESIMO SANTA SEDE 527 vuole rendere felici, riempirvi di umanità e di dignità. La fede cristiana è questo: l’incontro con Cristo, Persona viva che dà alla vita un nuovo orizzonte e con ciò la direzione decisiva. E quando il cuore di un giovane si apre ai suoi divini disegni, non fa troppa fatica a riconoscere e seguire la sua voce. Il Signore infatti chiama ciascuno per nome e ad ognuno vuole affidare una specifica missione nella Chiesa e nella società. Cari giovani, prendete consapevolezza che il Battesimo vi ha resi figli di Dio e membri del suo Corpo che è la Chiesa. Gesù vi rinnova costantemente l’invito ad essere suoi discepoli e suoi testimoni. Molti di voi li chiama al matrimonio e la preparazione a questo Sacramento costituisce un vero cammino vocazionale. Considerate allora seriamente la chiamata divina a costituire una famiglia cristiana e la vostra giovinezza sia il tempo in cui costruire con senso di responsabilità il vostro futuro. La società ha bisogno di famiglie cristiane, di famiglie sante! Se poi il Signore vi chiama a seguirlo nel sacerdozio ministeriale o nella vita consacrata, non esitate a rispondere al suo invito. In particolare, in quest’Anno Sacerdotale, mi appello a voi, giovani: siate attenti e disponibili alla chiamata di Gesù ad offrire la vita al servizio di Dio e del suo popolo. La Chiesa, anche in questo Paese, ha bisogno di numerosi e santi sacerdoti e di persone totalmente consacrate al servizio di Cristo, Speranza del mondo. La speranza! Questa parola, su cui torno spesso, si coniuga proprio con la giovinezza. Voi, cari giovani, siete la speranza della Chiesa! Essa attende che voi vi facciate messaggeri della speranza, com’è avvenuto l’anno scorso, in Australia, per la Giornata Mondiale della Gioventù, grande manifestazione di fede giovanile, che ho potuto vivere personalmente e alla quale alcuni di voi hanno preso parte. Molti di più potrete venire a Madrid, nell’agosto 2011. Vi invito fin da ora a questo grande raduno dei giovani con Cristo nella Chiesa. Cari amici, grazie ancora per la vostra presenza e grazie per il vostro dono: il libro con le foto che raccontano la vita dei giovani nelle vostre diocesi. Grazie anche per il segno della vostra solidarietà verso i giovani dell’Africa, che mi avete voluto consegnare. Il Papa vi chiede di vivere con gioia ed entusiasmo la vostra fede; di crescere nell’unità tra di voi e con Cristo; di pregare e di essere assidui nella pratica dei Sacramenti, in particolare dell’Eucaristia e della Confessione; di curare la vostra formazione cristiana rimanendo sempre docili agli insegnamenti dei vostri Pastori. Vi guidi su questo cammino san Venceslao con il suo esempio e la sua intercessione, e sempre vi protegga la Vergine Maria, Madre di Gesù e Madre nostra. Vi benedico tutti con affetto! BENEDICTUS PP. XVI 528 ANNO NOVANTOTTESIMO BOLLETTINO ECCLESIASTICO MESSINESE ANNO SACERDOTALE VIDEOMESSAGGIO DEL SANTO PADRE BENEDETTO XVI AI PARTECIPANTI AL RITIRO SACERDOTALE INTERNAZIONALE Ars, 27 Settembre - 3 Ottobre 2009 Cari fratelli nel sacerdozio, Come potete facilmente immaginare, sarei stato estremamente felice di potere essere con voi in questo ritiro sacerdotale internazionale sul tema: “La gioia del sacerdote consacrato per la salvezza del mondo”. Vi state partecipando in gran numero e state beneficiando degli insegnamenti del cardinale Christoph Schönborn. Saluto cordialmente anche gli altri predicatori e il vescovo di Belley-Ars, monsignor Guy-Marie Bagnard. Devo accontentarmi di rivolgervi questo video messaggio, ma credetemi, attraverso queste poche parole è a ognuno di voi che parlo nel modo più personale possibile, poiché, come dice san Paolo: “Vi porto nel cuore... voi con me siete tutti partecipi della grazia” (Fil 1,7). San Giovanni Maria Vianney sottolineava il ruolo indispensabile del sacerdote quando diceva: “Un buon pastore, un pastore secondo il cuore di Dio, è questo il tesoro più grande che il buon Dio può concedere a una parrocchia, e uno dei doni più preziosi della misericordia divina” (Il curato d’Ars, Pensieri, presentato dall’abate Bernard Nodet, Desclée de Brouwer, Foi Vivante, 2000, p. 101). In questo Anno sacerdotale siamo tutti chiamati a esplorare e a riscoprire la grandezza del sacramento che ci ha configurati per sempre a Cristo Sommo Sacerdote e che ci ha tutti “consacrati nella verità” (Gv 17, 19). Scelto fra gli uomini, il sacerdote resta uno di essi ed è chiamato a servirli donando loro la vita di Dio. È lui che “continua l’opera di redenzione sulla terra” (Nodet, p. 98). La nostra vocazione sacerdotale è un tesoro che conserviamo in vasi di creta (cfr 2 Cor 4, 7). San Paolo ha espresso felicemente l’infinita distanza che esiste fra la nostra vocazione e la povertà delle risposte che possiamo dare a Dio. Vi è, da questo punto di vista, un legame segreto che unisce l’Anno paolino e l’Anno sacerdotale. Noi udiamo ancora e conserviamo nell’intimo del nostro cuore la commovente e fiduciosa esclamazione dell’Apostolo che dice: “Quando sono debole, è allora che sono forte” (2 Cor 12, 10). La consapevolezza di questa debolezza apre al- ANNO NOVANTOTTESIMO SANTA SEDE 529 l’intimità di Dio che dà forza e gioia. Più il sacerdote persevererà nell’amicizia di Dio, più continuerà l’opera del Redentore sulla terra (cfr Nodet, p. 98). Il sacerdote non è per se stesso, ma per tutti (cfr Nodet, p. 100). È questa una delle sfide più grandi del nostro tempo. Il sacerdote, certamente uomo della Parola divina e del sacro, deve oggi più che mai essere uomo della gioia e della speranza. Agli uomini che non possono concepire che Dio sia puro amore, egli dirà sempre che la vita vale la pena di essere vissuta e che Cristo le dà tutto il suo senso perché Egli ama gli uomini, tutti gli uomini. La religione del Curato d’Ars è una religione della felicità, non una ricerca morbosa della mortificazione, come a volte si è creduto: “La nostra felicità è troppo grande; no, no, non lo capiremo mai” (Nodet, p. 110), diceva. O ancora: “Quando siamo in cammino e vediamo un campanile, questa visione deva far battere il nostro cuore come quella della casa dove dimora il suo amato fa battere il cuore della sposa” (Ibidem). Desidero qui salutare con un affetto particolare quelli fra voi che si prendono cura di molte chiese e che si prodigano senza limiti per mantenere la vita sacramentale nelle loro diverse comunità. La riconoscenza della Chiesa verso tutti voi è immensa! Non perdetevi d’animo, ma continuate a pregare e a far pregare affinché molti giovani accettino di rispondere alla chiamata di Cristo che non smette di volere fare crescere il numero dei suoi apostoli per mietere i suoi campi. Cari sacerdoti, pensate anche alla grande diversità dei ministeri che esercitate al servizio della Chiesa. Pensate al gran numero di messe che avete celebrato o che celebrerete, rendendo ogni volta Cristo realmente presente sull’altare. Pensate alle innumerevoli assoluzioni che avete dato e darete, permettendo a un peccatore di lasciarsi redimere. Percepite allora la fecondità infinita del sacramento dell’Ordine. Le vostre mani, le vostre labbra, sono divenute, per un istante, le mani e le labbra di Dio. Portate Cristo in voi; siete, per grazia, entrati nella Santissima Trinità. Come diceva il santo Curato: “Se si avesse la fede, si vedrebbe Dio nascosto nel sacerdote come una luce dietro un vetro, come un vino mescolato all’acqua” (Nodet, p 97). Questa considerazione deve portare ad armonizzare le relazioni fra sacerdoti al fine di realizzare quella comunità sacerdotale alla quale invitava san Pietro (cfr 1 Pt 2, 9) per costruire il corpo di Cristo e costruirvi nell’amore (cfr Ef 4, 11-16). Il sacerdote è l’uomo del futuro: è colui che ha preso sul serio le parole di Paolo: “Se dunque siete risorti in Cristo, cercate le cose di lassù” (Col 3, 1). Ciò che fa sulla terra fa parte dei mezzi ordinati al Fine ultimo. La messa è quel punto unico di congiunzione fra il mezzo e il Fine, poiché ci permette già di contemplare, sotto le umili specie del pane e del vino, il 530 ANNO NOVANTOTTESIMO BOLLETTINO ECCLESIASTICO MESSINESE Corpo e il Sangue di Colui che adoreremo per l’eternità. Le frasi semplici e intense del santo Curato sull’Eucaristia ci aiutano a percepire meglio la ricchezza di questo momento unico della giornata in cui viviamo un faccia a faccia vivificante per noi stessi e per ognuno dei fedeli. “La felicità che vi è nel dire la messa si comprenderà solo in cielo” scriveva (Nodet. p. 104). Vi incoraggio quindi a rafforzare la vostra fede e quella dei fedeli nel Sacramento che celebrate e che è la sorgente della vera gioia. Il santo d’Ars scriveva: “Il sacerdote deve provare la stessa gioia (degli apostoli) nel vedere Nostro Signore che tiene fra le mani” (Ibidem). Rendendo grazie per ciò che siete e ciò che fate, vi ripeto: “Niente rimpiazzerà mai il ministero dei sacerdoti nella vita della Chiesa!” (Omelia durante la messa del 13 settembre 2008 all’Esplanade des Invalides, Parigi). Testimoni viventi della potenza di Dio all’opera nella debolezza degli uomini, consacrati per la salvezza del mondo, siete, miei cari fratelli, stati scelti da Cristo stesso al fine di essere, grazie a Lui, sale della terra e luce del mondo. Che possiate, durante questo ritiro spirituale, sperimentare in modo profondo l’Intimo Indicibile (Sant’Agostino, Confessioni, iii, 6, 11, va 13, p. 383) per essere perfettamente uniti a Cristo al fine di annunciare il suo amore attorno a voi e di essere totalmente impegnati al servizio della santificazione di tutti i membri del popolo di Dio! Affidandovi alla Vergine Maria, Madre di Cristo e dei sacerdoti, imparto a tutti voi la mia Benedizione Apostolica. 28 settembre 2009 BENEDICTUS PP. XVI ANNO NOVANTOTTESIMO SANTA SEDE 531 C EI C O N FE R E N Z A E P I S C O P A L E I T A L I A N A CONSIGLIO PERMANENTE Roma, 21-24 settembre 2009 COMUNICATO FINALE Il Consiglio Episcopale Permanente della Conferenza Episcopale Italiana, presieduto dal Cardinale Angelo Bagnasco, Arcivescovo di Genova, si è riunito a Roma per la sessione autunnale dal 21 al 24 settembre 2009. Tutti i partecipanti hanno ringraziato il Cardinale Presidente per i contenuti e il tono della sua prolusione, che ha offerto una lettura lucida e serena del momento presente. In particolare è stata apprezzata la scelta di fare della recente enciclica papale Caritas in veritate la chiave interpretativa dell’attuale situazione economica e culturale, soggetta a veloci trasformazioni. Non è mancata l’attenzione all’Anno sacerdotale, indetto da Benedetto XVI, preziosa opportunità per approfondire il senso della figura del sacerdote, il cui profilo non cessa di attrarre e di creare aspettative proprio in una società anonima e segnata dal rarefarsi della prossimità e della gratuità. È stata esaminata una prima traccia degli Orientamenti pastorali per il decennio 2010-2020, che porranno al centro la questione educativa, perno di una rinnovata stagione di evangelizzazione. Non si tratterà di un semplice prontuario pedagogico a uso delle Chiese particolari, ma piuttosto di uno strumento che propizi una presa di coscienza plausibile e praticabile per reagire al diffuso nichilismo che pervade la vita di tanti, specie dei più giovani. Il Consiglio Permanente ha approvato l’ordine del giorno dell’Assemblea Generale, che si terrà ad Assisi dal 9 al 12 novembre, autorizzando l’invio a tutti i Vescovi della bozza di due documenti che dovranno essere vagliati in quella occasione. Il primo è la nuova edizione del Rito delle esequie; il secondo si concentra sulla presenza e l’azione della Chiesa nel Mezzogiorno. Specifica attenzione è stata dedicata anche all’approssimarsi della ricorrenza del centocinquantesimo dell’unità d’Italia. È stata autorizzata la preparazione di un vademecum per le parrocchie italiane, a cui sempre più spesso si accostano fedeli provenienti da Paesi dell’Est europeo e appartenenti all’ortodossia. È stata licenziata una Nota che recepisce le norme pubblicate dalla Santa Sede per gli Istituti superiori ANNO NOVANTOTTESIMO CEI 535 di scienze religiose e sono state assunte talune determinazioni in materia di sostentamento del clero. Infine, è stato approvato il Messaggio per la Giornata per la Vita del 2010. 1. La “grande finestra” da cui guardare il mondo “Non ci lasceremo guidare da qualche «piccola finestra» del dettaglio, del pregiudizio o dell’incertezza, «ma dalla grande finestra che Cristo ci ha aperto sull’intera verità, guardiamo il mondo e gli uomini e riconosciamo così che cosa conta veramente nella vita»”. Questa suggestiva immagine del Papa, posta all’inizio della prolusione, spiega la prospettiva di fondo dei lavori del Consiglio Permanente, dominati dalla fiducia, nonostante l’amarezza per l’allarmante degrado del vivere civile. Per questo tutti i Vescovi si sono ritrovati nella convinzione espressa dal Presidente, secondo cui “la Chiesa è in questo Paese una presenza costantemente leale e costruttiva che non può essere coartata né intimidita solo perché compie il proprio dovere”. Pensare in grande, senza lasciarsi rinchiudere in visioni anguste, è la prospettiva da tutti condivisa, che si fa appello alla comunità ecclesiale e civile, nella consapevolezza che solo quando il Vangelo diventa cultura, cioè si declina in comportamenti concreti, assolve al suo compito di offrire una speranza fondata a una società scettica e disorientata. 2. Anno sacerdotale: una preziosa opportunità In questo contesto, l’Anno sacerdotale indetto da Benedetto XVI al fine di “contribuire a promuovere l’impegno d’interiore rinnovamento di tutti i sacerdoti per una loro più forte ed incisiva testimonianza evangelica nel mondo di oggi” (Lettera di indizione, 16 giugno 2009), costituisce una risorsa non solo per la comunità ecclesiale, ma anche per la stessa società civile. A ben vedere, infatti, tutti abbiamo bisogno di testimoni credibili per superare la rassegnazione e il fatalismo. Come è stato osservato, la crisi odierna non si pone semplicemente sul piano delle idee, ma pervade i costumi e perciò non può essere affrontata limitandosi a enunciare principi e valori. Da questa inedita condizione il prete è decisamente sfidato, ma allo stesso tempo egli medesimo diventa una sfida agli occhi di tutti, se vive all’altezza della propria vocazione. Non si è taciuto il fatto che proprio il sacerdote rischi oggi – anche a motivo dell’accrescersi degli impegni – una preoccupante scissione tra la sfera personale e l’attività ministeriale, separando l’essere dall’agire. Occorre dunque affrontare la possibile deriva di una “professionalizzazione” riduttiva, incapace di rendere ragione di quel mistero di salvezza a cui il sacerdote deve attrarre con la propria persona, ancor prima che con le sue attività. Egli, infatti, riesce a educare effi- 536 ANNO NOVANTOTTESIMO BOLLETTINO ECCLESIASTICO MESSINESE cacemente soltanto se dietro al suo fare si colgono le tracce di un’esistenza di fede e dunque lieta, anche quando è segnata da fatiche e prove. Per questo, il Consiglio Permanente ha ribadito sincera gratitudine per la testimonianza di tantissimi preti che rendono presente la Chiesa nel Paese, senza sottrarsi alle dinamiche di un mondo che cambia e alle sollecitazioni del Vangelo che non muta. 3. Verso gli Orientamenti pastorali del decennio 2010-2020 La Chiesa intera è chiamata a generare nuovi credenti attraverso l’esperienza dell’educare. A questo tema – già affrontato nell’Assemblea Generale celebrata nel maggio scorso – è stata dedicata un’ampia riflessione nel contesto della presentazione della prima traccia degli Orientamenti pastorali del prossimo decennio. Come è noto, da tale traccia scaturirà il testo che, una volta approvato nell’Assemblea Generale prevista nel maggio 2010, costituirà l’asse portante della proposta della CEI per gli anni 2010-2020. Si è auspicato un documento unitario ed essenziale, che abbia la capacità di “trafiggere i cuori” per raccogliere l’emergenza dell’educazione nel nostro contesto liquido e plurale. Si è ribadito che la malattia mortale che rende tanto difficile il rapporto educativo è l’incapacità di rapportarsi con il reale, avendo smarrito il senso dell’oggettività. È emersa la necessità di focalizzare anche altre dimensioni fondamentali dell’esperienza umana, quali la libertà, la volontà, la ragione, l’amore, e – non ultima – la fede. La famiglia gioca un ruolo decisivo in questa traditio dell’arte di vivere, a condizione che sappia superare la tentazione iperprotettiva a risparmiare ai figli qualsiasi esperienza del limite e del sacrificio. Perché sia efficace, l’intervento educativo richiede l’apporto di tutti gli adulti e delle diverse agenzie sociali. Perché la domanda di educazione non resti un’aspirazione generica e confusa, deve penetrare in tutti gli ambiti di vita: la famiglia, la comunità ecclesiale, la scuola e il lavoro, ma anche il tempo libero, lo sport e la comunicazione sociale, come si ricava dallo stimolante rapporto-proposta La sfida educativa, appena pubblicato per iniziativa del Comitato per il progetto culturale. 4. La questione del Mezzogiorno Il convegno Chiesa del sud, Chiese nel sud, celebrato a Napoli nel febbraio scorso, ha posto i presupposti per riconsiderare i temi affrontati dai Vescovi vent’anni or sono nel documento Sviluppo nella solidarietà. Chiesa italiana e Mezzogiorno. A detta di molti, infatti, la questione meridionale rischia di essere oggi avvolta in un clamoroso silenzio, pur in presenza di preoccupanti segnali di crisi. Non tutto il Sud è povero – è stato sottolineato – ma patisce un impoverimento progressivo in al- ANNO NOVANTOTTESIMO CEI 537 cune macroaree. Tale situazione richiede non assoluzioni preventive né indebite colpevolizzazioni, ma una parola di responsabilità indirizzata alla gente del Sud e alla Chiesa che colà vive, capace nel contempo di rivolgersi al Paese intero, come voce di tutta la Chiesa che è in Italia. Per questo occorre fare appello a tutte le forze positive, declinando l’attenzione alle problematiche locali nella coscienza di appartenere a un’unica nazione. Il documento, che sarà esaminato nella versione definitiva dall’Assemblea Generale che si terrà ad Assisi dal 9 al 12 novembre, non si limiterà a denunciare i problemi con taglio sociologico, ma offrirà chiavi di lettura animate dalla speranza cristiana, virtù che non tace il peccato, ma sa far leva sulla responsabilità, sulla solidarietà e sulla sobrietà. 5. Nuovo Rito delle esequie, vademecum e adempimenti giuridici Il Consiglio Permanente, approvando l’ordine del giorno dell’Assemblea Generale di novembre, ha stabilito che in quella sede sia vagliato il testo del nuovo Rito delle esequie. Nell’attuale scenario socio-culturale questa frontiera della vita viene spesso censurata, mentre chiede di essere accompagnata alla luce della fede. È infatti quello della morte uno dei momenti in cui la prossimità della Chiesa si manifesta più chiaramente, esigendo una particolare attenzione alle persone. È stato anche approvato il progetto di demandare ai competenti uffici della CEI la preparazione di un vademecum pastorale, che aiuti i parroci e le parrocchie a rispondere in maniera giuridicamente corretta ed ecumenicamente rispettosa alle richieste circa l’amministrazione di sacramenti e la catechesi, che con sempre maggiore frequenza provengono da fedeli giunti da Paesi dell’Est europeo e appartenenti all’ortodossia. È stata licenziata la Nota di ricezione per l’Italia dell’Istruzione sugli istituti superiori di scienze religiose, recentemente pubblicata dalla Congregazione per l’educazione cattolica. Con questo adempimento giunge a compimento il processo di adeguamento degli istituti di formazione teologica, strumenti indispensabili per rispondere alla domanda di teologia da parte dei laici e per disporre di docenti di religione e di operatori pastorali in grado di fare fronte alle esigenze della comunità ecclesiale, inserendosi con competenza nel dibattito pubblico e nel mondo del lavoro. Per quanto concerne il sostentamento del clero, è stata ribadita la necessità di promuovere con rinnovato slancio una campagna per incrementare le cosiddette offerte deducibili. Sono state, inoltre, approvate le determinazioni che fissano il punteggio aggiuntivo a favore di docenti e officiali a tempo pieno delle Facoltà teologiche e degli Istituti su- 538 ANNO NOVANTOTTESIMO BOLLETTINO ECCLESIASTICO MESSINESE periori di scienze religiose e la quota minima della remunerazione dovuta dalle parrocchie personali ai parroci e ai vicari parrocchiali. Tenendo conto del modesto incremento del tasso di inflazione, si è deciso di mantenere invariato nel 2010 il valore del punto. Infine, è stato licenziato il testo del Messaggio per la 32a Giornata per la Vita, che si terrà domenica 7 febbraio 2010, ed è stato approvato lo statuto dell’Associazione Incontro matrimoniale. 6. Nomine Seguono le nomine fatte dal Consiglio Episcopale Permanente. Roma, 29 settembre 2009 ANNO NOVANTOTTESIMO CEI 539 ATTI A R C I V E SC O V I LI D EC R E T O D I I N C A R D I N A Z I O N E D E L S A C. V I N C E N ZO OT E R A Prot. n. 81/09/8 Accogliendo la richiesta di incardinazione nell’Arcidiocesi fatta dal Rev. Fr. Vincenzo Otera dell’Ordine dei Frati Minori, Visto l’Indulto di secolarizzazione “pure et simpliciter” della Congregazione per gli Istituti di vita consacrata e le Società di vita apostolica, prot. n. 40883/2009 del 9 Giugno 2009, a norma del can. 693 del Codice di Diritto Canonico, DECRETA che il REV. DON VINCENZO OTERA, nato a Rossano (CS) il 4 Aprile 1977, sia incardinato al servizio di questa Arcidiocesi di Messina - Lipari - S. Lucia del Mela. Dato in Messina, il 16 Luglio 2009 Mons. Salvatore Camarda Cancelliere Arcivescovile † CALOGERO LA PIANA Arcivescovo Metropolita ANNO NOVANTOTTESIMO ATTI ARCIVESCOVILI 543 V E R B A LE D I M A G G I OR E ” CHI ES A “ S. M A R I A B A R C E L LO N A P. G. D E D I C A Z I O N E D E L LA IN G A LA DI Prot. n. 85/09/P Oggi, domenica due Agosto 2009, S. E. Rev.ma Mons. Calogero La Piana, Arcivescovo Metropolita di Messina - Lipari - S. Lucia del Mela e Archimandrita del SS. Salvatore ha dedicato la chiesa di “S. Maria Maggiore” in Gala di Barcellona P. G. (ME) e consacrato l’altare della medesima chiesa. Il presente atto, sarà conservato a perpetua memoria, in questo Archivio parrocchiale e in quello della Curia Arcivescovile. Messina, 2 Agosto 2009 † CALOGERO LA PIANA Arcivescovo Metropolita 544 ANNO NOVANTOTTESIMO BOLLETTINO ECCLESIASTICO MESSINESE D EC R E TO D I A C C O G L I E N ZA D E L L’ A S S O C I A Z I O N E “ I R I C O S T R U T TO R I N E L L A PR EGH I E R A” Prot. n. 86/09/8 Accogliendo la richiesta del 18 febbraio 2008 formulata dal Responsabile Generale dell’Associazione pubblica di fedeli di diritto diocesano “I Ricostruttori nella preghiera” – eretta dal Vescovo di La Spezia - Sarzana Brugnato l’11 aprile 1993 e attualmente presente in numerose diocesi – rinnovata il 16 marzo 2009 dal nuovo Responsabile; consapevole della loro presenza in questa Chiesa dal 2005, ove hanno operato al fine di ricondurre alla vita interiore, per il recupero della fede quanti si erano allontanati, proponendo la preghiera e la meditazione profonda, radicata nell’antica tradizione dell’Esicasmo; apprezzando il carisma e le finalità della menzionata Associazione; con il presente decreto, a norma del can. 312 §2 del Codice di Diritto Canonico ACCOGLIE l’Associazione “I Ricostruttori nella preghiera” nell’Arcidiocesi di Messina - Lipari - S. Lucia del Mela e, secondo le norme canoniche, concede ufficialmente il consenso affinché sia eretta la comunità sita in Messina, Vico Lusitano - Via Palermo, 403, i cui membri svolgeranno le attività apostoliche in piena comunione con il cammino ecclesiale diocesano. Tanto si comunica per opportuna conoscenza, con l’augurio che questa nuova presenza possa contribuire all’edificazione di questa Chiesa. Dato in Messina, il 4 Agosto 2009 Mons. Salvatore Camarda Cancelliere Arcivescovile † CALOGERO LA PIANA Arcivescovo Metropolita ANNO NOVANTOTTESIMO ATTI ARCIVESCOVILI 545 V E R B A L E D I D E D I C A Z I O N E D E L L’ A LTA R E D E L L A C H I E S A D I “ S . LO R E N ZO” I N M A LFA - S A L I N A Prot. n. 91/09/P Oggi, lunedì dieci Agosto 2009, Festa di S. Lorenzo Diacono e Martire, Patrono della Comunità Parrocchiale, S. E. Rev.ma Mons. Calogero La Piana, Arcivescovo Metropolita di Messina - Lipari - S. Lucia del Mela e Archimandrita del SS. Salvatore ha dedicato l’altare della chiesa di “S. Lorenzo” in Malfa - Salina (ME). Il presente atto, sarà conservato a perpetua memoria, in questo Archivio parrocchiale e in quello della Curia Arcivescovile. Messina, 10 Agosto 2009 † CALOGERO LA PIANA Arcivescovo Metropolita 546 ANNO NOVANTOTTESIMO BOLLETTINO ECCLESIASTICO MESSINESE MESSAGGIO DELL’ARCIVESCOVO MONS. CALOGERO LA PIANA SUL SIGNIFICATO RELIGIOSO DELLA VARA Messina, 15 Agosto 2009 La festività dell’Assunzione della Beata Vergine Maria è uno dei momenti più attesi dall’intera cittadinanza che, nella secolare “processione” della Vara vede – nel contempo – l’esaltazione di Maria e il vanto del popolo messinese. Da un evento storico noto a tutti – la realizzazione della machina voluta per accogliere l’Imperatore Carlo V nel 1535 – che costituisce l’incipit della Vara, i messinesi hanno voluto onorare Maria, custodendo e rendendo sempre più viva questa tradizione, consegnandola alle future generazioni, quale elemento che caratterizza l’identità del messinese. È sotto lo sguardo di tutti l’amore che ogni messinese nutre verso la Vergine Maria. Ogni qual volta si invoca la Madre di Dio, celebrando in Lei le meraviglie operate da Dio, tutto il popolo accorre, rinnovando la certezza di quel patrocinio che mai ha abbandonato la nostra Messina. Basti pensare alla principale festa della Patrona, la Madonna della Lettera, alla quale tutti ci rivolgiamo con le parole: “O della Lettera Madre e Regina, salva Messina, salva Messina”! In questo singolare panorama di amore e devozione alla Vergine, si inserisce la tradizione della Vara, esaltante momento in cui tutti indistintamente – fedeli, cittadini, curiosi e quanti vengono da fuori per vivere il coinvolgimento di questo evento – si ritrovano nell’unico, spontaneo grido di “Viva Maria”, che fa vibrare il cuore. La fede, interiorizzata a vari livelli ed espressa anche nelle forme e nel linguaggio popolare, è la forza che anima le migliaia di devoti che – con i loro abiti bianchi e a piedi nudi – tirano la Vara, offrendo il loro sacrificio. È la fede – quella che abita nell’intimo del cuore dell’uomo nel quale solo Dio legge – che scandisce ogni passo del cammino, accompagnandolo con la gratitudine per una grazia ricevuta o per l’aver sperimentato e conosciuto l’intervento di Dio. È la fede che porta Maria tra le case della nostra gente e nel cuore della Città. …ma, ad uno sguardo che sa cogliere i segni della presenza di Dio, non sono in vero i tiratori, guidati dai vogatori e dai timonieri, che tirano la Vara di Maria; non è tanto la Città – rappresentata in quegli uomini e in quelle donne – che traina la machina della Vara, bensì è Maria che tira Messina e ciascuno di noi verso il futuro di speranza e di bene che conduce a Cristo. † CALOGERO LA PIANA Arcivescovo Metropolita ANNO NOVANTOTTESIMO ATTI ARCIVESCOVILI 547 S O LE N N I TÀ D E L L’ A S S U N Z I O N E B E A TA V E R G I N E M A R I A D E L LA I N C I E LO OMELIA DELL’ARCIVESCOVO METROPOLITA S. E. MONS. CALOGEO LA PIANA Messina, Basilica Cattedrale Protometropolitana, 15 agosto 2009 “ Beata colei che ha creduto nell’adempimento delle parole del Signore” (Lc 1,45) È l’espressione con cui la cugina Elisabetta saluta Maria. In questa esclamazione abbiamo una applicazione delle parole del Vangelo proclamato nella messa vigiliare che noi abbiamo celebrato ieri sera in Piazza Castronovo con grande partecipazione di fedeli. Alla lode entusiasta di una donna del popolo, che considerava beata Maria per essere stata colei che lo ha portato in grembo e che l’ha nutrito, Gesù risponde: “Beati piuttosto coloro che ascoltano la parola di Dio e la osservano” (Lc 11,28). Nell’odierna celebrazione abbiamo ascoltato, quale brano evangelico, il cantico del Magnificat. Un vero inno di esultanza intessuto di immagini tratte dalla Parola di Dio rivolta al popolo di Israele attraverso i Profeti, i Salmi, i sapienti. Maria magnifica il Signore, lo riconosce suo Salvatore. Loda le grandi cose operate in Lei dalla potenza divina, proclama la santità del suo nome e la sua fedeltà che si estende di generazione in generazione. Il ricordo dell’azione salvifica di Dio a favore degli umili, degli affamati e dei poveri, sulla bocca di Maria attesta quanto, Colei che l’angelo chiama “piena di grazia”, si nutriva abbondantemente delle sacre pagine. La parola divina è la sua parola per rico- 548 ANNO NOVANTOTTESIMO BOLLETTINO ECCLESIASTICO MESSINESE noscere l’intervento della grazia divina nella sua vita e lodare la bontà misericordiosa del Signore lungo la storia del popolo santo. La parola di Dio impregna abbondantemente il suo spirito: sentimenti, pensieri, affetti. Nutrita della Parola, di essa e per essa vive. Quando per mezzo dell’arcangelo Gabriele le giunse la proposta di diventare la Madre del Salvatore, convinta che Dio la chiamava a qualcosa di umanamente impossibile, dichiarò tuttavia con prontezza la sua piena disponibilità: “ Eccomi, sono la serva del Signore si compia in me secondo la tua parola”. È disponibile a fare ciò che Dio le chiede. Amante della Parola, la Vergine Maria era il grembo più adatto sulla terra per accogliere il Verbo di Dio che in Lei chiedeva di farsi uomo. Oggi, miei cari fratelli, celebrando l’Assunzione di Maria Vergine in cielo, noi contempliamo ciò che Dio ha operato in Lei per l’azione dello Spirito Santo e a motivo della sua generosa risposta. Oggi noi tutti contempliamo ciò che desideriamo avvenga per ciascuno di noi, l‘essere cioè trasformati dalla grazia divina per godere in eterno la gioia della comunione con Dio, Amore infinito. Le letture bibliche ascoltate in questa celebrazione ci presentano il percorso di fede compiuto da Maria e ce lo propongono quale modello: passare dall’ascolto alla pratica della Parola di Dio: “Beati coloro che ascoltano la parola di Dio e la vivono ogni giorno”. Il percorso che conduce alla felicità eterna passa attraverso l’accoglienza operosa della parola di Dio nella vita. In questa solennità della Beata Vergine Maria, la parola ascoltata ci ammonisce sulla vera felicità. Essa si raggiunge solo dopo un lungo cammino di ascolto e di accoglienza della Parola di Dio fino a lasciarsi trasformare dal praticarla. La gioia vera scaturisce dal lasciarsi trasformare dalla Parola; la vera felicità non viene da ciò che riusciamo ad operare, ma dall’essere trasformati da Colui che ci ha generati, salvati nella sua infinita libertà, liberati dalla corruzione del peccato e dalla stessa morte. Cristo, abbiamo ascoltato dalla lettura paolina, è risorto dai morti ... in Lui tutti riceveremo la vita. ANNO NOVANTOTTESIMO ATTI ARCIVESCOVILI 549 “Beati coloro che ascoltano la parola di Dio e la vivono ogni giorno”. Il cammino, che conduce dall’ascolto alla pratica quotidiana della Parola, ci ricorda lo stesso Gesù, nella parabola del seminatore, è faticoso ed impegnativo. Nella nostra esistenza percorriamo terreni diversi: fragili disponibilità verso Dio e i fratelli, troppe entusiastiche e a volte emotive adesioni di breve durata di qualche esperienza spirituale o di volontariato. Lo stesso Gesù ci avverte della presenza di un grande nemico, il diavolo, che semina la zizzania o ruba la Parola seminata in noi, facendola dimenticare o spegnendola nell’indifferenza e nell‘abitudine. Numerose sono, inoltre, le prove e le seducenti tentazioni. La stessa congenita fragilità umana ci induce a cedere. La perseveranza è messa a dura prova, tutto trama contro l’impegno fedele e coerente con quanto ascoltiamo. Occorre abilitarsi alla lotta contro il male ed invocare l’aiuto divino e la protezione di Maria. Il brano del libro dell’Apocalisse, la prima lettura di quest’oggi, parla di questa lotta che segna la vita del popolo santo di Dio e di ciascuno dei suoi membri. La donna vestita di sole combatte l’enorme drago rosso. Siamo così messi in guardia, occorre combattere e lottare per conservarsi nell‘amore di Dio. Corriamo, infatti, il rischio di rimanere schiavi delle cose di questo mondo, che attraggono e legano: denaro, potere, presunzione, orgoglio, ipocrisia, smaniosa voglia di successo, ecc. Troppi beni materiali confondono e attirano con il piacere che promettono, ma che troppo spesso producono solo amarezza, senso di colpa e vergogna nel cuore. Come non richiamare le tante sofferenze che si annidano nel cuore di numerosi fratelli e sorelle, sofferenze prodotte da scelte frettolose, promettenti facili successi e felicità a buon prezzo. La nostra fede è ancora debole, spesso infantile, incapace di condurci verso scelte autentiche e coerenti, di portarci a riconoscere il nostro peccato, i nostri compromessi, i nostri attaccamenti umani, per combatterli e amare il Signore con cuore libero. Ecco il percorso di fede che ci propone la Solennità 550 ANNO NOVANTOTTESIMO BOLLETTINO ECCLESIASTICO MESSINESE dell’Assunta: passare dall’ascolto della Parola di Dio alla sua interiorizzazione e all’osservanza, cioè all’obbedienza gioiosa della volontà di Dio: “Si compia in me secondo la tua parola”. L’assunzione della Beata Vergine Maria, il suo essere “coronata di gloria incomparabile”, il non avere conosciuto la corruzione del sepolcro, sono infatti strettamente legati all’accoglienza della Parola. In Lei il Verbo di Dio si è fatto carne. In Lei la Parola ha trovato accoglienza. Lei che ha condiviso la vita del Figlio, la sua umiliazione e il suo abbassamento fino alla morte di croce, non poteva non condividere tutto del Figlio, anche la sua risurrezione e la sua gloria. Se moriamo con Cristo risorgeremo a vita nuova con Lui. L‘esempio di Maria ci spinga ad ascoltare la Parola, a custodirla nel cuore, a lasciarci trasformare dalla sua potenza divina. Amen. † CALOGERO LA PIANA Arcivescovo Metropolita ANNO NOVANTOTTESIMO ATTI ARCIVESCOVILI 551 DISCORSO AL RIENTRO DELLA “VARA” Messina, 15 Agosto 2009 Fratelli carissimi, anche quest’anno la festa dell’Assunzione della Beata Vergine Maria in cielo ha registrato una folla immensa, cittadini e fedeli provenienti da ogni parte della Sicilia ed oltre, per rivivere la tradizionale “processione” della Vara al grido di “Viva Maria”. La Vara, vanto del popolo messinese, rappresenta l’espressione della riconoscenza e della gratitudine della Città e dei suoi cittadini a Maria Santissima, riconosciuta come Colei che da sempre guida, assiste e protegge Messina. La Vara, miei cari fratelli, per la sua imponenza, con naturalezza e spontaneità, spinge a guardare verso l’alto. Essa riproduce plasticamente l’invito che la liturgia di questa giornata ci rivolge, quello cioè di vivere con lo sguardo orientato verso i beni celesti ed eterni per condividere un giorno la stessa gloria della Beata Vergine e Madre Maria, Colei che, rivestita di gloria incomparabile, non ha conosciuto la corruzione del sepolcro perché ha generato lo stesso autore della vita, Cristo Gesù, Signore e Salvatore. La Vera, miei cari fratelli, ci ammonisce dunque a tenere lo sguardo rivolto verso il cielo, verso la libertà. Corriamo, infatti, il rischio, bombardati come siamo da allettanti propagande e da una cultura relativista ed edonista, di rimanere schiavi delle cose di questo mondo che ci attraggono e ci legano: attaccamento sfrenato al denaro e al potere; presunzione ed orgoglio, ipopcrisia e smaniosa voglia di successo, ecc. Troppi beni materiali ci confondono e ci attirano con il piacere che promettono, ma troppo spesso producono solo amarezza, senso di colpa e vergogna nel cuore. Dietro l’apparente serenità, sono invero tante le sofferenze che si annidano nel cuore di numerosi fratelli e sorelle, sofferenze prodotte da scelte frettolose, promettenti facili successi e felicità a buon prezzo. La Vara, miei cari fratelli, ci sollecita a puntare desisamente verso l’alto. E’ un chiaro monito per tutti, singoli cittadini, istituzioni di qualsiasi ordine e grado. La Vara ci richiama l’impegno di orientare la vita, personale e comunitaria, verso nuovi e ambiziosi programmi di crescita. Ci chiede di sollevarci da terra, di non lasciarci rinchiudere dentro 552 ANNO NOVANTOTTESIMO BOLLETTINO ECCLESIASTICO MESSINESE schemi, abitudini, consuetudini e quant’altro vorrebbe frenare o mortificare il desiderio e la voglia di crescita tanto nella sfera civile, materiale, morale e spirituale. Miei cari fratelli, abbiamo tutti un gran desiderio di bene, custodiamo tutti il sogno di una vita più umana e vivibile, di rapporti più sinceri e di relazioni più autentiche. Avvertiamo forte l’esigenza di essere rispettati per quello che siamo, per ciò in cui crediamo e per l’operato che esprimiamo, a motivo dei ruoli che ricopriamo nella Società e nella Chiesa. Abbiamo tutti una gran voglia di serenità e di sicurezza, di abitare una città e un territorio più sano sotto tutti i punti di vista. Coltiviamo dentro il bisogno di una vita accettabile e di sperimentare la fruizione di servizi che qualificano il nostro vivere in maniera adeguata alla dignità delle persone: per i bambini e per i giovani, per le famiglie e gli anziani, per i sani e per gli ammalati, per chi dispone di un lavoro e per chi lo cerca disperatamente, per chi necessita di un tetto e una casa da abitare, per chi è cittadino perché nato in questa terra e per chi di fatto lo è perché vive ed opera in questo ambiente alla cui crescita contribuisce fattivamente con il lavoro e il sacrificio di ogni giorno. Mi riferisco ai tanti immigrati che vivono in mezzo a noi da accogliere come persone e fratelli. Miei cari, orientando lo sguardo verso l’alto per ammirare l’Assunzione di Maria, chiediamo al Signore di lasciarci coinvolgere nella volontà e nell’azione, ognuno secondo la personale responsabilità che ricopre, per una crescita vera e fattiva di questa bella e amata Città di Messina, del suo territorio e dei suoi cittadini tutti. “Viva Maria”. † CALOGERO LA PIANA Arcivescovo Metropolita ANNO NOVANTOTTESIMO ATTI ARCIVESCOVILI 553 T E L EG R A M M A P E R L A N O M I N A A V E S C O V O D I M O N S . V I N C E N ZO M A N Z E L L A DI C E FA L Ù A Sua Eccellenza Mons. Vincenzo MANZELLA Vescovo eletto di Cefalù Vescovado - Piazza S. Francesco d’Assisi, 9 95041 CALTAGIRONE (CT) MI UNISCO AT GIOIA VOSTRA ECCELLENZA ET CHIESA CEFA- LUDENSE ESPRIMENDO VIVE CONGRATULAZIONI PER SUA NO- MINA AT VESCOVO DI CEFALÙ. ASSICURO MIA FRATERNA PREGHIERA MENTRE AUGURO NUOVO MINISTERO EPISCOPALE RICCO DI OGNI GRAZIA ET SPIRITUALE CONSOLAZIONE. † CALOGERO LA PIANA Arcivescovo Metropolita 554 ANNO NOVANTOTTESIMO BOLLETTINO ECCLESIASTICO MESSINESE LE T TE R A D E L L’ A R C I V E S C O V O A L P E N I T E N Z I E R E M A G G I OR E 3 5 0 ° A N N I V E R S A R I O D E L LA M O R T E S A N T I FO N D A TO R I D E L L A FA M I G L I A V I N C E N Z I A N A PER IL DEI Prot. n. 96/09/3 Messina, 21 Settembre 2009 Eminenza Reverendissima, l’approssimarsi della ricorrenza del 350° anniversario della morte dei Santi Fondatori della Famiglia Vincenziana, ci sollecita a rendere grazie al Signore Dio per il dono della carità vissuto e testimoniato dalla Congregazione di S. Vincenzo de’ Paoli, di cui anche questa Chiesa di Messina - Lipari - S. Lucia del Mela ne beneficia. Infatti, la benemerita istituzione ecclesiastica della Casa di Ospitalità “Collereale” di Messina, che ospita un centinaio di anziani ed ammalati, con un particolare settore riservato ai confratelli sacerdoti avanti negli anni ed ammalati, vede un prezioso servizio reso dalle Suore Figlie della Carità. Sapendo che codesta Penitenzieria Apostolica ha già concesso con apposito Rescritto la possibilità di accogliere l’Indulgenza nei giorni 15 marzo e 27 settembre, accogliendo l’istanza della Superiora della Comunità religiosa locale delle Suore Figlie della Carità, mi permetto chiedere che venga concessa in maniera speciale per la nostra Arcidiocesi legandola alla menzionata Casa del Collereale, quale espressione dell’amore per l’umanità fragile e sofferente. Inoltre, vivendo la grazia dell’Anno Sacerdotale, tale dono visiterebbe i confratelli ammalati e anziani che ivi dimorano, i quali per lunghi anni hanno servito la Chiesa. Fiducioso in un positivo riscontro, con i sentimenti del mio profondo ossequio, mi confermo dell’Eminenza Vostra Reverendissima devotissimo nel Signore † CALOGERO LA PIANA Arcivescovo Metropolita Con Allegato A Sua Eminenza Reverendissima Card. James Francis STAFFORD Penitenziere Maggiore Piazza della Cancelleria, 1 00186 ROMA ANNO NOVANTOTTESIMO ATTI ARCIVESCOVILI 555 V E R B A LE D I D E D I C A Z I O N E D E L L A C H I E S A “ S . G I U SE P P E ” I N N I Z Z A D I S I C I L I A DI Prot. n. 99/09/P Oggi, sabato ventisei Settembre 2009, S. E. Rev.ma Mons. Calogero La Piana, Arcivescovo Metropolita di Messina - Lipari - S. Lucia del Mela e Archimandrita del SS. Salvatore ha dedicato la chiesa di “S. Giuseppe” nel territorio della parrocchia di S. Maria Assunta e S. Giuseppe in Nizza di Sicilia e consacrato l’altare della medesima chiesa. Il presente atto, sarà conservato a perpetua memoria, in questo Archivio parrocchiale e in quello della Curia Arcivescovile. Messina, 26 Settembre 2009 556 † CALOGERO LA PIANA Arcivescovo Metropolita ANNO NOVANTOTTESIMO BOLLETTINO ECCLESIASTICO MESSINESE LE T TE R A D E L L’ A R C I V E S C OV O P E R R I CH I E D E R E I L R I N N O VO D E L LA C O N CE S S I O N E D E L L’ I N D U LG E N Z A A L S A N T U A R I O P A RR O C C H I A “ S . M . C O N S O L A TA ” ( D O N O R I O N E ) Messina, 29 Settembre 2009 Prot. n. 103/09/3 Eminenza Reverendissima, presento ed accompagno l’unita richiesta di Don Felice Bruno FdP, Rettore - Parroco del Santuario Parrocchia S. Maria Consolata in Messina, il quale chiede che benevolmente possa essere rinnovato il dono dell’Indulgenza concessa dai Sommi Pontefici precedenti al menzionato Santuario cittadino. Il Santuario Parrocchia S. Maria Consolata è per la nostra Chiesa diocesana e per la Città richiamo allo zelo pastorale svolto da S. Luigi Orione, nella sua permanenza a Messina durante il periodo storico travagliato del terremoto del 1908, che però vide il fiorire di figure sacerdotali sante, che spesero la loro vita per il bene umano, spirituale e sociale della nostra gente. Considerate le motivazioni addotte da Don Felice Bruno, il serio impegno da lui profuso nell’azione pastorale e volendo non privare i nostri fedeli di un prezioso dono a suo tempo concesso, mi rivolgo all’Eminenza Vostra Reverendissima, affinché voglia dare particolare considerazione alla presente istanza. Grato per la Sua attenzione, l’occasione mi è particolarmente gradita per esprimerLe i sentimenti del mio profondo ossequio e confermarmi Con Allegato dell’Eminenza Vostra Reverendissima devotissimo nel Signore † CALOGERO LA PIANA Arcivescovo Metropolita A Sua Eminenza Reverendissima Card. James Francis STAFFORD Penitenziere Maggiore Piazza della Cancelleria, 1 00186 ROMA ANNO NOVANTOTTESIMO ATTI ARCIVESCOVILI 557 DE LL A ATTI C UR I A N OMINE S. E. l’Arcivescovo ha proceduto alle seguenti nomine: Vicari Foranei 1 settembre 2009 - Vicario Foraneo di Messina Centro Mons. Mario DI PIETRO Vicario Foraneo di Messina Nord Don Roberto SCOLARO Vicario Foraneo di Messina Sud Don Salvatore ALESSANDRÀ Vicario Foraneo di Galati Don Nunzio TRIGLIA Vicario Foraneo di Faro Don Marcello PAVONE Vicario Foraneo di Roccalumera Don Giuseppe LA SPEME Vicario Foraneo di S. Teresa di Riva Don Gennaro CURRÒ Vicario Foraneo di Taormina Don Antonino TRICOMI Vicario Foraneo di Val d’Alcantara Don Vincenzo DI MURA Vicario Foraneo di Spadafora Don Giovanni SOTTILE Vicario Foraneo di Milazzo Mons. Gaetano MODESTO Vicario Foraneo di S. Lucia del Mela Can. Paolo IMPALÀ Vicario Foraneo di Barcellona P. G. Don Tindaro IANNELLO Vicario Foraneo di Novara di Sicilia Mons. Antonio SOFIA Vicario Foraneo di Montalbano Elicona Don Maurizio VACCARO Vicario Foraneo delle Isole Eolie Can. Alessandro LO NARDO Parroci 1 settembre 2009 - Parroco dei Santi Filippo e Giacomo e S. Maria Addolorata in S. Filippo del Mela Fr. Desiderio Diego LAURICELLA O.F.M. Conv. ANNO NOVANTOTTESIMO ATTI DELLA CURIA 561 5 settembre 2009 - Parroco di Maria Regina degli Apostoli in Gescal - Messina P. Ermano PEZZOTTA O.M.I. - Parroco del Cuore Immacolato di Maria in Contemplazione - Paradiso – Messina Don Fosco NICOLETTI 10 settembre 2009 - Parroco di S. Giovanni in S. Stefano Briga – Messina Don Giovanni LOMBARDO - Parroco di S. Maria dei Giardini in S. Stefano Medio – Messina Don Giovanni LOMBARDO 12 settembre 2009 - Parroco di S. Maria Annunziata in Merì Don Antonio SALVO 13 settembre 2009 - Parroco di S. Maria e S. Rocco in Nasari di Barcellona P. G. Don Giovanni SACCÀ - Parroco di S. Maria del Piliere in Acquaficara di Barcellona P. G. Don Giovanni SACCÀ 14 settembre 2009 - Parroco del Santuario Parrocchia S. Maria del Carmine in Messina P. Andrea Vito BUCCHERI O. Carm. 27 settembre 2009 - Parroco di S. Maria delle Grazie in Rodia – Messina Don Carlo OLIVIERI 562 ANNO NOVANTOTTESIMO BOLLETTINO ECCLESIASTICO MESSINESE Vice Rettore del Seminario Arcivescovile 10 settembre 2009 - Vice Rettore del Seminario Arcivescovile S. Pio X in Messina Don Giovanni PELLERITI Direttore Spirituale del Seminario Arcivescovile 10 settembre 2009 - Direttore Spirituale del Seminario Arcivescovile S. Pio X in Messina P. Giuseppe STEGAGNO C.G.S. Vicari Parrocchiali 1 settembre 2009 - Vicario Parrocchiale di S. Nicolò di Bari in Roccavaldina Don Nunzio LUCIANO - Vicario Parrocchiale di S. Pancrazio Marire in Valdina Don Nunzio LUCIANO - Vicario Parrocchiale di S. Matteo in Giostra - Messina Don Giuseppe CIGNA S.D.B. 5 settembre 2009 - Vicario Parrocchiale di Maria Regina degli Apostoli in Gescal – Messina P. Angelo CAPUANO O.M.I. Cappellani Ospedale 1 luglio 2009 - Cappellano del Presidio Ospedaliero di Taormina Don Angelo ISAJA - Cappellano del Presidio Ospedaliero di Barcellona P. G. Don Pietro BENENATI ANNO NOVANTOTTESIMO ATTI DELLA CURIA 563 P R E SB I T E R I O CO N VO CA Z I O N E D EL C O N S I G L I O P R E S B I T E R A LE Ai membri del Consiglio Presbiterale Diocesano Carissimo Confratello, ti comunico che per il 17 settembre 2009, dalle ore 10,00 alle 12,30, presso il Seminario, è convocato il Consiglio Presbiterale con il seguente Ordine del Giorno: 1. Preghiera dell’ora media e saluto dell’Arcivescovo. 2. Lettura ed approvazione del Verbale dell’incontro precedente. 3. Introduzione dell’Arcivescovo sulla trasmissione della Lettera pastorale alle comunità e nelle comunità (iniziative riguardanti temi, tempi, modi e strumenti…). Si tratta di vedere insieme come sensibilizzare le comunità perché siano davvero segno e strumento di attenzione e di servizio alla persona, cuore della pastorale. 3. Presentazione di proposte formative destinate a presbiteri e diaconi nell’anno sacerdotale. Interverrà un membro della Commissione diocesana per la formazione del clero. 4. Introduzione del tema della verifica sul cammino pastorale dell’arcidiocesi a partire dagli ultimi dieci anni. 5. Varie ed eventuali. Ti saluto cordialmente e ti benedico di tutto cuore. Messina, 3 settembre 2009 † CALOGERO LA PIANA Arcivescovo Metropolita ANNO NOVANTOTTESIMO PRESBITERIO 567 C O N VO C A Z I O N E P E R L’ A S SE M B L EA D E L C L E R O E P E R L’ A P E R T U R A D E L L’ A N N O S A C E RD OTA LE Prot. n. 92/09/S Messina, 4 Settembre 2009 Ai Reverendi Sacerdoti e Diaconi Carissimo confratello, ti comunico che per il 1° ottobre 2009 è convocata presso i locali del Seminario Arcivescovile, dalle ore 10.00 alle 13.00, l’Assemblea del Clero per iniziare insieme il cammino spirituale e pastorale per il nuovo anno 2009-2010. Questo l’Ordine del Giorno: 1. preghiera d’inizio 2. accoglienza dei sacerdoti novelli e di quanti svolgono servizio nella Diocesi, provenienti da altre realtà ecclesiali; 3. presentazione e consegna della Lettera Pastorale; 4. condivisione iniziative ed impegni circa l’Anno Sacerdotale; 5. pranzo (dando per tempo conferma al Seminario). Ti ricordo, inoltre, l’appuntamento gioioso di giovedì 24 settembre nella Basilica Cattedrale alle ore 18.30 per l‘APERTURA DELL’ANNO SACERDOTALE per accogliere il dono grande dell’ORDINAZIONE SACERDOTALE di Danilo Amato, Francesco Cucinotta, Agostino Giacalone e Francesco La Camera, che il Signore concede alla nostra amata Chiesa di Messina - Lipari - S. Lucia del Mela. Come più volte ricordato, chiedo la partecipazione di tutti alla concelebrazione, quale segno di fraternità presbiterale. In comunione di preghiera ti benedico di tutto cuore. † CALOGERO LA PIANA Arcivescovo Metropolita 568 ANNO NOVANTOTTESIMO BOLLETTINO ECCLESIASTICO MESSINESE ANNO SACERDOTALE M E S S A G G I O D E L L’ A R C I VE S C OV O P E R L’ A P E RT U R A D E L L’ A N N O S A CE R D OTA L E N E L L’ A R C I D I O C E S I Ricorrendo il 150° anniversario della morte di San Giovanni Maria Vianney, il Santo curato d’Ars, vero esempio di Pastore a servizio del gregge di Cristo, durante l’udienza alla plenaria della Congregazione per il Clero dello scorso 16 marzo, Papa Benedetto XVI ha comunicato la sua decisione di indire uno speciale “anno sacerdotale” a partire dal 19 giugno 2009 per concludersi il 19 giugno 2010. Scopo dell’Anno Sacerdotale, come lo stesso Benedetto XVI scrive nella lettera inviata ai sacerdoti per tale occasione, è favorire la tensione di ogni presbitero “verso la perfezione spirituale dalla quale soprattutto dipende l’efficacia del suo ministero”, e aiutare innanzitutto i sacerdoti, e con essi l’intero Popolo di Dio, a riscoprire e rinvigorire la coscienza dello straordinario ed indispensabile dono di Grazia che il ministero ordinato rappresenta per chi lo ha ricevuto, per la Chiesa e per il mondo intero. Lo spirito con cui accogliere e vivere l’anno sacerdotale, richiesto dal Papa, è dunque quello della santificazione dei sacerdoti: “La Chiesa ha bisogno di sacerdoti santi; di ministri che aiutino i fedeli a sperimentare l’amore misericordioso del Signore e ne siano convinti testimoni”. L’anno sacerdotale deve essere, in modo speciale, anzitutto un anno di preghiera dei sacerdoti, con i sacerdoti e per i sacerdoti, un anno di rinnovamento della spiritualità del presbiterio e dei singoli presbiteri. Il sacerdozio è dono di Dio alla Chiesa e all’umanità, per questo l’Anno sacerdotale non dovrà riguardare soltanto i sacerdoti, ma tutta la Chiesa. Ad essere coinvolto in quest’anno non sarà soltanto il clero. È interesse di tutti, infatti, che i sacerdoti vivano all’altezza della loro vocazione, “corrispondano”, cioè, e si comportino “in maniera degna della vocazione ricevuta”, secondo l’esortazione dell’apostolo Paolo nella Lettera indirizzata ai cristiani di Filippi. Il quotidiano servizio alla comunità, gli impegni di ogni giorno, la pastorale ordinaria dei sacerdoti deve essere sorretta, dunque, da grande ricchezza spirituale. Spiritualità che non va confusa con “chiusura in se stessi” né tradursi in puri e semplici atteggiamenti intimistici. Si tratta, piuttosto, di fondamentale ANNO NOVANTOTTESIMO ANNO SACERDOTALE 573 apertura a Dio e alla sua grazia, di costante invocazione dello Spirito e della sua forza per vivere in quella radicale disponinbità verso i fratelli e verso quanti il Signore pone sul loro cammino e affida alle loro cure pastorali. Ogni comunità ecclesiale e parrocchiale, ogni fedele, pertanto, si dovrà impegnare a promuovere la preghiera per sostenere i sacerdoti ed invocare da Dio il dono di numerosi e santi pastori poiché di tali uomini “toccati da Dio” ha bisogno la Chiesa e l’intera famiglia umana. Laici, religiosi, consacrati, in particolare gli ammalati offrano la loro preghiera e le loro sofferenze per la santificazione dei sacerdoti e perché tanti giovani accolgano con generosità la chiamata a seguire Cristo per servire i fratelli bisognosi di aiuto e di sostegno, di comprensione e di accompagnamento. L’urgenza prima non è, allora, quella di avere più sacerdoti, ma di avere sacerdoti santi, pienamente innamorati del Signore e totalmente votati al suo servizio, che è servizio dei fratelli affamati, asssetati, carcerati, ammalati, forestieri, ecc., come lo stesso Gesù ci dice: “ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere; ero forestiero e mi avete ospitato, nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, carcerato e siete venuti a trovarmi...Ogni volta, infatti, che avete fatto queste cose a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me” (Mt 25, 36-40). L’anno sacerdotale si propone di essere un anno positivo e propositivo, in cui la Chiesa vuole esprimere ai sacerdoti, ma anche a tutti i fedeli e alla stessa collettività sociale, la sua stima e il suo apprezzamento per il loro servizio generoso e sacrificato. La Chiesa desidera dire che è fiera dei suoi sacerdoti, li ama, li venera, li ammira e riconosce con gratitudine il loro lavoro pastorale e la loro testimonianza di vita. La Chiesa vuole ricordare a tutti che davvero i sacerdoti sono importanti non solo per ciò che fanno, ma anche per ciò che sono. Quest’anno sarà anche, per gli stessi sacerdoti e per tutti i cristiani, un periodo di intenso approfondimento dell’identità sacerdotale, della teologia del sacerdozio cattolico e del senso straordinario della vocazione e della missione dei sacerdoti nella Chiesa e nella società. Più volte il Papa è intervenuto, nelle udienze e nelle omelie, per sottolineare l’importanza del ministero sacerdotale. Sovente ritorna nei suoi interventi l’esortazione ai sacerdoti a farsi carico delle sofferenze e delle necessità della gente: “Il nostro popolo vuol sentire la vicinanza della sua Chiesa… il cuore di ogni sacerdote deve essere un cuore che si commuove davanti alle ferite e alle sofferenze spirituali, morali e corporali degli esseri umani e di ogni singolo uomo o donna, e, perciò, un cuore che riversa tutto il suo amore sull’umanità, ad esempio del Buon Pastore, Gesù”. 574 ANNO NOVANTOTTESIMO BOLLETTINO ECCLESIASTICO MESSINESE Chiedo a tutti, carissimi fratelli e amici, di accogliere quest’anno come un grande dono di Dio per la Chiesa e la stessa società su cui si riflette il lavoro dei sacerdoti, e di viverlo con intensità nella riflessione, nella preghiera, esprimendo anche forme di vicinanza e di comprensione ai sacerdoti perché, sostenuti dall’affetto e dall’aiuto dei fedeli, possano sempre più seguire Cristo, il Sommo ed eterno Sacerdote, così da poterlo imitarlo nella più completa donazione ai fratelli, soprattutto “i più bisognosi della divina misericordia”. † CALOGERO LA PIANA Arcivescovo Metropolita ANNO NOVANTOTTESIMO ANNO SACERDOTALE 575 A P E R T U R A D E L L’ A N N O S A C E RD OTA LE N E L LA D I O CE S I Lo scorso 19 giugno il Papa Benedetto XVI ha indetto uno speciale anno di grazia: l’Anno Sacerdotale. Nella ricorrenza del 150° anniversario della morte di S. Giovanni Maria Vianney – il Santo Curato d’Ars, Patrono di tutti i parroci del mondo – il Papa ha inteso aiutare l’intero popolo di Dio a riflettere sul dono grande del sacerdozio. Un anno in cui viene offerta ai sacerdoti e ai fedeli la ricchezza della testimonianza sempre attuale della vita e del ministero del Santo Curato d’Ars. Un anno sostenuto dalla gratitudine e dalla preghiera: gratitudine a Dio perché non abbandona il suo popolo, ma assicura pastori secondo il suo cuore; preghiera per la fedeltà dei sacerdoti, affinché il “Padrone della messe” mandi numerose e santi sacerdoti alla Chiesa. Oggi l’Arcivescovo Mons. Calogero La Piana – con la concelebrazione di tutto il clero – apre ufficialmente l’Anno Sacerdotale nell’arcidiocesi con un forte segno di speranza per questa Chiesa di Messina - Lipari - S. Lucia del Mela: l’ordinazione sacerdotale di quattro giovani diaconi del Seminario Arcivescovile: Danilo Amato, 26 anni, di Bisconte - Catarratti, Francesco Cucinotta, 30 anni, di Santo - Bordonaro, Agostino Giacalone, 32 anni, di S. Lucia sopra Contesse e Francesco La Camera, 33 anni, di Messina. La loro ordinazione sacerdotale è chiara espressione dell’amore di Dio che accompagna il cammino di questa Chiesa, ulteriore impulso all’opera dei sacerdoti che – come dice il Papa nella sua lettera di indizione dell’Anno Sacerdotale – “offrono l’umile e quotidiana proposta delle parole e dei gesti di Cristo, cercando di aderire a Lui con i pensieri, la volontà, i sentimenti e lo stile di tutta la propria esistenza” e spendono “le loro fatiche apostoliche e il loro servizio infaticabile e nascosto, la loro carità, la fedeltà coraggiosa di tanti sacerdoti che, pur tra difficoltà e incomprensioni restano fedeli alla loro vocazione”. La ricca ed articolata liturgia di oggi si concluderà con la preghiera per l’anno sacerdotale pregata coralmente dall’assemblea, cui seguirà il canto di un’antifona che richiama alla mente di ogni messinese la figura di S. Annibale Maria Di Francia, apostolo del Rogate e sacerdote figlio di Messina, al quale non si può non volgere lo sguardo, contemplando in lui l’amore per la Chiesa e per la Città, adoperandosi nella carità per il bene di tutti. 576 ANNO NOVANTOTTESIMO BOLLETTINO ECCLESIASTICO MESSINESE La Chiesa diocesana, lungo la sua storia, vanta sacerdoti di grande spessore, che con la loro vita hanno contribuito ad un’autentica crescita umana e spirituale del popolo, custodendo il dono della fede, che affonda le sue radici ai primi decenni dell’era cristiana, legandolo a quello che la tradizione ci consegna come il passaggio dell’apostolo Paolo. 250 parrocchie, 210 sacerdoti diocesani, 158 sacerdoti religiosi per un vasto territorio che accoglie più di 500.000 abitanti… In questo contesto i sacerdoti continuano l’opera di Cristo, attraverso un cammino di progressiva conformazione a Lui. Consapevoli delle proprie fragilità e custodendo il sacerdozio come “tesoro in vasi di creta” esercitano il ministero nelle varie comunità, anche lontane per il frastagliato territorio diocesano, annunziando la Parola di Dio e celebrando l’Eucaristia. Quanta ammirazione per i sacerdoti avanti negli anni che con lo stesso zelo continuano a donarsi nel ministero quotidiano! Quanta gratitudine per coloro che hanno la cura pastorale di più parrocchie e sono sempre sulla breccia per condurre i fratelli a Cristo! Come non restare edificati dall’entusiasmo dei giovani sacerdoti che si offrono nel servizio pastorale! Quanta comprensione per coloro che si lasciano sopraffare dalla fragilità umana! In questi settori il ministero del sacerdote è linfa che rinnova il cuore: nella preghiera, nella catechesi, tra i giovani, con le famiglie, nell’esercizio della carità incarnata in opere di promozione integrale dell’uomo, nel ministero della confessione, nella visita agli ammalati, nei piccoli grandi gesti della vita giornaliera, nell’essere e stare tra il popolo affidato, nel custodire l’edificio della chiesa – casa di Dio in mezzo alle case degli uomini, nell’essere punto di riferimento per tutti nel territorio, aiutando a leggere la storia con gli occhi di Dio e amarla con il suo cuore. Nella comunione tra sacerdoti e laici, l’anno che inizia possa promuovere negli uni “un impegno per una più forte ed incisiva testimonianza evangelica nel mondo di oggi” e negli altri la consapevolezza che “il prete non è prete per sé, lo è per voi”, così come diceva S. Giovanni Maria Vianney. Giò Tavilla ANNO NOVANTOTTESIMO ANNO SACERDOTALE 577 C O M U N I C A TO S TA M P A APERTURA DELL’ANNO SACERDOTALE NELL’ARCIDIOCESI L’ARCIVESCOVO ORDINA QUATTRO SACERDOTI DOMANI, Giovedì 24 Settembre alle 18,30 nella Basilica Cattedrale, con una concelebrazione a cui prenderà parte tutto il Clero, l’Arcivescovo Mons. Calogero LA PIANA, aprirà l’Anno Sacerdotale nell’Arcidiocesi, indetto da Papa Benedetto XVI per tutta la Chiesa universale lo scorso 19 giugno. In questa occasione ordinerà quattro sacerdoti del Seminario Arcivescovile: Don Danilo AMATO, Don Francesco CUCINOTTA, Don Agostino GIACALONE, Don Francesco LA CAMERA. A questo importante momento dell’Arcidiocesi, saranno presenti, in particolare, la Comunità del Seminario Arcivescovile, le parrocchie di origine degli ordinandi e quelle nelle quali hanno fatto già le prime esperienze di vita pastorale, unitamente a rappresentanze delle istituzioni che hanno curato la loro formazione. La partecipazione a questo evento offra a tutto il popolo di Dio l’occasione per rendere grazie del dono del ministero sacerdotale ed invocare dal Signore numerosi e santi sacerdoti alla Chiesa. Messina, 23 Settembre 2009 578 ANNO NOVANTOTTESIMO BOLLETTINO ECCLESIASTICO MESSINESE ORDINAZIONE SACERDOTALE di DANILO, FRANCESCO, AGOSTINO, FRANCESCO APERTURA DELL’ANNO SACERDOTALE NELL’ARCIDIOCESI Basilica Cattedrale Messina, 24 settembre 2009 Parole rivolte dall’Arcivescovo all’inizio della celebrazione: Stimatissimi confratelli nel sacerdozio, viviamo oggi una delle più liete ed importanti circostanze nella vita di una comunità diocesana: l’Ordinazione sacerdotale. Si tratta di quattro nostri diaconi: Danilo AMATO, Francesco CUCINOTTA, Agostino GIACALONE e Francesco LA CAMERA che saluto con affetto paterno, insieme ai genitori e familiari e a tutti voi fratelli e sorelle delle comunità di appartenenza e di servizio pastorale, qui intervenuti per gioire, ringraziare e lodare insieme il Signore Dio per un dono così grande che ci accingiamo ad accogliere con viva gratitudine e grande gioia. In questa felice circostanza la nostra comunità diocesana accoglie con la stessa gratitudine l’apertura dell’anno sacerdotale indetto da Papa Benedetto XVI per riscoprire e rinvigorire la coscienza dello straordinario ed indispensabile dono del ministero ordinato per la Chiesa e per il mondo intero. Disponiamoci ora, fratelli carissimi, all’accoglienza di così grandi doni divini chiedendo al Signore di rinnovare il nostro cuore e la nostra vita con la potenza del suo perdono e della sua misericordia. ANNO NOVANTOTTESIMO ANNO SACERDOTALE 579 OMELIA DELL’ARCIVESCOVO METROPOLITA S. E. MONS. CALOGERO LA PIANA Miei cari fratelli, oggi, ancora una volta, ci è dato di sperimentare la bontà e la misericordia del Signore, il compiersi cioè per la nostra Chiesa, nella persona di Danilo, Francesco, Agostino e Francesco, di un mistero, un’azione sacramentale in cui lo Spirito Santo consacra e abilita alla missione pastorale questi nostri fratelli. La Parola proclamata ed ascoltata e la ricchezza delle preghiere e dei segni liturgici della celebrazione, ci aiutano a cogliere in profondità il particolare momento di Grazia che stiamo vivendo. “Lo Spirito del Signore è su di me, perché il Signore mi ha consacrato con l’unzione; mi ha mandato a portare il lieto annunzio ai miseri, a fasciare le piaghe dei cuori spezzati, a proclamare la libertà degli schiavi… a consolare tutti gli afflitti”. Sono le parole del profeta Isaia, ricordate nella prima lettura, e che Gesù, all’inizio della sua vita pubblica applicò a sé quale compimento dell’annuncio profetico. Gesù, il Cristo è l’Unto per eccellenza, colui che “Dio ha consacrato in Spirito Santo e potenza” ed inviato per portare la consolazione e la salvezza del Padre ad ogni uomo. “Lo Spirito del Signore è su di me, perché il Signore mi ha consacrato e mi ha mandato”. In questa assemblea liturgica, queste stesse parole risuonano oggi con verità e fecondità per attestare la speciale effusione dello Spirito su Danilo, Francesco, Agostino e Francesco. Per l’imposizione delle mani del vescovo e la preghiera di ordinazione essi verranno, avvolti dalla potenza dello Spirito Santo, configurati a Cristo Gesù, sommo ed eterno Sacerdote del Padre. Si compie per loro e in loro qualcosa di straordinariamente grande e di molto superiore alla nostra umana comprensione: Cristo partecipa loro il suo sacerdozio ministeriale per continuare a donare lungo la storia la sua salvezza agli uomini. Questi nostri fratelli, infatti, come insegna l’apostolo Paolo, 580 ANNO NOVANTOTTESIMO BOLLETTINO ECCLESIASTICO MESSINESE vengono costituiti per essere annunciatori del Vangelo, ministri e dispensatori dei misteri di Dio. Miei cari fratelli e figli carissimi, Danilo, Francesco, Agostino e Francesco, la parola del Vangelo, da voi scelta per questa celebrazione di Ordinazione, ci pone dinanzi l’immagine di Gesù Buon Pastore che esprime il significato profondo del dono e della missione che caratterizzerà, a partire da questa sera, la vostra vita sacerdotale: “Io sono il buon pastore. Il buon pastore dà la propria vita per le pecore”. Così Gesù definisce se stesso e la sua missione. Egli è il buon pastore che “offre liberamente la sua vita affinché tutti gli uomini siano salvi e giungano alla conoscenza della verità”. Contemplando l’agire di Gesù ed ascoltando la sua parola: “Vi ho dato l’esempio, perché come ho fatto io, facciate anche voi”, comprendiamo cosa significa essere buon pastore. Il sacerdozio che ricevete esige l’offerta di voi stessi per i fratelli senza alcun interesse o calcolo umano, vi impegna a percorrere la stessa strada del Maestro fino al dono totale della vostra vita. Come Gesù, “Servo per amore”, vi viene chiesto di donarvi interamente nel servizio gioioso e amoroso dei fratelli. Dinanzi alla trascendenza della chiamata, pur avvertendo la vostra pochezza e inadeguatezza, vi siano di conforto e di incoraggiamento le parole di Gesù: “Io sono con voi”, “non abbiate paura”. Accogliete soprattutto il suo pressante invito a rimanere nel suo amore (cfr Gv. 15,9). Carissimi Danilo, Francesco, Agostino e Francesco, in questo momento particolarmente eccezionale per voi, la parola del Signore vi chiede di fare della personale e quotidiana relazione con Cristo l’impegno costante della vostra vita. L’intimità della vostra unione con Gesù sia la sola sorgente e la vera forza del vostro ministero. Rimanete nel suo amore. Rimanete in quell’amicizia con Lui e in quel legame che Egli in quest’ora di grazia vi offre. Carissimi fratelli e sorelle, Papa Benedetto XVI ha indetto nel marzo scorso ed inaugurato il 19 giugno l’anno sacerdotale. Abbiamo volutamente scelto di aprirlo nella nostra Chiesa, in questa circostanza del- ANNO NOVANTOTTESIMO ANNO SACERDOTALE 581 l’Ordinazione sacerdotale di Danilo, Francesco, Agostino e Francesco per sottolineare la dimensione del dono con cui vogliamo accogliere e vivere l’anno sacerdotale. Abbiamo scelto un giorno feriale per dare a tutti i sacerdoti la possibilità di essere presenti per accogliere nell’unico Presbiterio, nella grande e bella famiglia presbiterale, questi quattro fratelli. L’anno sacerdotale si propone, come lo stesso Benedetto XVI ha scritto nella lettera inviata ai sacerdoti per tale occasione, di favorire la tensione di ogni presbitero “verso la perfezione spirituale dalla quale soprattutto dipende l’efficacia del suo ministero”, e aiutare innanzitutto i sacerdoti, e con essi l’intero Popolo di Dio, a riscoprire e rinvigorire la coscienza dello straordinario ed indispensabile dono del ministero ordinato per la Chiesa e per il mondo intero. “La Chiesa, ci ha ricordato ancora il Papa, ha bisogno di sacerdoti santi; di ministri che aiutino i fedeli a sperimentare l’amore misericordioso del Signore e ne siano convinti testimoni”. L’urgenza prima non è, allora, quella di avere più sacerdoti, ma di avere sacerdoti santi, pienamente innamorati del Signore e totalmente votati al suo servizio, che è servizio dei fratelli affamati, asssetati, carcerati, ammalati, forestieri, ecc., come lo stesso Gesù ci dice: “ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere; ero forestiero e mi avete ospitato, nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, carcerato e siete venuti a trovarmi...Ogni volta, infatti, che avete fatto queste cose a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me” (Mt 25, 36-40). Il sacerdozio è dono di Dio alla Chiesa e all’umanità, per questo l’Anno sacerdotale non dovrà riguardare soltanto i sacerdoti, ma tutta la Chiesa. Ad essere coinvolto in quest’anno non sarà soltanto il clero. È interesse di tutti, infatti, che i sacerdoti vivano all’altezza della vocazione, “corrispondano”, cioè, e si comportino “in maniera degna della vocazione ricevuta”, secondo l’esortazione di San Paolo agli Efesini. Quest’anno sacerdotale sia, dunque, miei cari fratelli, 582 ANNO NOVANTOTTESIMO BOLLETTINO ECCLESIASTICO MESSINESE un anno di preghiera dei sacerdoti, con i sacerdoti e per i sacerdoti, per ottenere da Dio il dono di un profondo rinnovamento spirituale e pastorale del nostro presbiterio e dei singoli presbiteri. Papa Benedetto XVI, nelle udienze e nelle omelie, non si stanca di ricordare a noi sacerdoti: “Il nostro popolo vuol sentire la vicinanza della sua Chiesa… il cuore di ogni sacerdote deve essere un cuore che si commuove davanti alle ferite e alle sofferenze spirituali, morali e corporali degli esseri umani e di ogni singolo uomo o donna, e, perciò, un cuore che riversa tutto il suo amore sull’umanità, ad esempio del Buon Pastore, Gesù”. Chiedo a tutti, carissimi fratelli e amici, di vivere l’anno sacerdotale con intensità nella riflessione e nella preghiera, ma anche attraverso espressioni di vicinanza e di comprensione verso i sacerdoti perché, sostenuti dall’affetto e dall’aiuto dei fedeli, possano sempre più seguire Cristo, Sommo ed eterno Sacerdote, così da poterlo imitare nella più completa donazione ai fratelli, soprattutto “i più bisognosi della divina misericordia”. La Vergine Maria, Madre del Sacerdote e dei sacerdoti, accompagni con la sua amorevole presenza il rinnovamento spirituale e pastorale del nostro Presbiterio e la sua crescita nella fraternità e nella comunione. † CALOGERO LA PIANA Arcivescovo Metropolita ANNO NOVANTOTTESIMO ANNO SACERDOTALE 583 PREGHIERA PER L’ANNO SACERDOTALE Signore Gesù, che in san Giovanni Maria Vianney hai voluto donare alla Chiesa una toccante immagine della tua carità pastorale, fa’ che, in sua compagnia e sorretti dal suo esempio, viviamo in pienezza quest’Anno Sacerdotale. Fa’ che, sostando come lui davanti all’Eucaristia, possiamo imparare quanto sia semplice e quotidiana la tua parola che ci ammaestra; tenero l’amore con cui accogli i peccatori pentiti; consolante l’abbandono confidente alla tua Madre Immacolata. Fa’, o Signore Gesù, che, per intercessione del Santo Curato d’Ars, le famiglie cristiane divengano «piccole chiese», in cui tutte le vocazioni e tutti i carismi, donati dal tuo Santo Spirito, possano essere accolti e valorizzati. Concedici, Signore Gesù, di poter ripetere con lo stesso ardore del Santo Curato le parole con cui egli soleva rivolgersi a Te: «Ti amo, o mio Dio, e il mio solo desiderio è di amarti fino all’ultimo respiro della mia vita. Ti amo, o Dio infinitamente amabile, e preferisco morire amandoti piuttosto che vivere un solo istante senza amarti. Ti amo, Signore, e l’unica grazia che ti chiedo è di amarti eternamente. Mio Dio, se la mia lingua non può dirti ad ogni istante che ti amo, voglio che il mio cuore te lo ripeta tante volte quante volte respiro. Ti amo, o mio Divino Salvatore, perché sei stato crocifisso per me, e mi tieni quaggiù crocifisso con Te. Mio Dio, fammi la grazia di morire amandoti e sapendo che ti amo». Amen. 584 ANNO NOVANTOTTESIMO BOLLETTINO ECCLESIASTICO MESSINESE GALLERIA FOTOGRAFICA Processione d’Ingresso “La parola del Signore vi chiede di fare della personale e quotidiana relazione con Cristo l’impegno costante della vostra vita” dall’Omelia dell’Arcivescovo ANNO NOVANTOTTESIMO ANNO SACERDOTALE 585 Presentazione del Rettore del Seminario Gli ordinandi presbiteri 586 ANNO NOVANTOTTESIMO BOLLETTINO ECCLESIASTICO MESSINESE Promessa di obbedienza Prostrazione durante il canto delle Litanie dei Santi ANNO NOVANTOTTESIMO ANNO SACERDOTALE 587 “Per l’imposizione delle mani del Vescovo e la preghiera di Ordinazione essi verranno, avvolti dalla potenza dello Spirito Santo, configurati a Cristo Gesù, sommo ed eterno Sacerdote del Padre” dall’omelia dell’Arcivescovo Imposizione della mani Durante la Preghiera di ordinazione 588 ANNO NOVANTOTTESIMO BOLLETTINO ECCLESIASTICO MESSINESE “Il sacerdozio esige l’offerta di voi stessi... Vi impegna a percorrere la stessa strada del Maestro sino al dono totale della vostra vita... Vi viene chiesto di donarvi interamente nel servizio gioioso e amoroso dei fratelli” dall’omelia dell’Arcivescovo L’Arcivescovo unge le mani con il Crisma ANNO NOVANTOTTESIMO ANNO SACERDOTALE 589 ... le lega con il fazzoletto Consegna del Pane e del Vino Abbraccio di pace 590 ANNO NOVANTOTTESIMO BOLLETTINO ECCLESIASTICO MESSINESE “Chiedo a tutti di vivere l’Anno Sacerdotale con intensità nella preghiera e nella riflessione, ma anche attraverso espressioni di vicinanza e di comprensione verso i sacerdoti perché, sostenuti dall’affetto e dall’aiuto dei fedeli, possano sempre più seguire Cristo” dall’omelia dell’Arcivescovo Discorso di ringraziamento ANNO NOVANTOTTESIMO ANNO SACERDOTALE 591 VITA D I OC E S A NA C O M U N I C A TO S TA M P A CELEBRAZIONI PER LA FESTA DELLA MADONNA ASSUNTA 14-15 agosto 2009 VENERDÌ 14 AGOSTO, rinnovando la tradizione degli scorsi anni l’Arcivescovo Mons. Calogero La Piana presiderà la Concelebrazione dell’Eucaristia ai piedi della Vara in Piazza Castronovo alle ore 20.30. SABATO 15 AGOSTO, giorno della Solennità della Beata Vergine Maria Assunta in Cielo, l’Arcivescovo alle ore 11.00 presiderà nella Basilica Cattedrale il solenne Pontificale, al quale parteciperanno gli Ordini Equestri, il Comitato Vara e rappresentanze delle Confraternite. La sera, l’Arcivescovo insieme ai Canonici del Capitolo della Basilica Cattedrale, al Clero e al Seminario Arcivescovile, si unirà alla secolare Processione della Vara partendo dal Palazzo Arcivescovile verso Piazza Duomo, dove rivolgerà il suo messaggio e impartirà la Benedizione. Messina, 12 agosto 2009 ANNO NOVANTOTTESIMO VITA DIOCESANA 595 L’OMAGGIO A S. EUSTOCHIA SMERALDA Il 22 agosto scorso, fedele ad una tradizione che risale ad un decreto del Senato di Messina del 2 luglio 1777, la città di Messina si è ritrovata prima nella chiesa di S. Eustochia e poi nell’atrio di Monte Pietà per rendere omaggio a S. Eustochia Smeralda, con l’offerta di un cero da parte del sindaco della città, on. Giuseppe Buzzanca. Presenti, l’arcivescovo mons. Calogero La Piana, autorità civili e militari, rappresentanti del Sovrano Ordine di Malta, dell’Ordine equestre del santo sepolcro, dell’antica e nobile arciconfraternita degli azzurri e di confraternite che richiamano interessanti tradizioni ed esperienze di vita. Presenti anche numerosi fedeli. Sia al mattino per partecipare alla mensa della parola e del pane (tre le messe celebrate nella chiesa del monastero di Montevergine), sia di sera nell’atrio di Monte Pietà. Ambiente suggestivo l’atrio di Monte Pietà. Animato dal concerto della Banda musicale della Brigata Aosta (Messina), dalla lettura del decreto del senato di Messina, dai canti della corale S. Maria Goretti ed Eugenio Arena, dalla presentazione del cero, dalla presenza di presbiteri, di diaconi e religiosi. Tra i presbiteri, significativa la presenza di mons. Mario Di Pietro, parroco di S. Caterina in Messina, che di recente ha celebrato il 25° anniversario della sua ordinazione presbiterale. 596 ANNO NOVANTOTTESIMO BOLLETTINO ECCLESIASTICO MESSINESE Due le idee che meritano di essere richiamate. La prima è la fedeltà di Messina alla sua storia, alle sue tradizioni, alle sue radici. Fedeltà che motiva e spiega intuizioni, atteggiamenti, scelte, esperienze. Fedeltà che lega passato e presente. Fedeltà che trasmette valori di vita a generazioni che rischiano di essere senza storia. Prese dal rumore, a volte assordante, del tempo che corre veloce. Forse disorientate. Spesso in condizione di affannosa ricerca. La seconda è la riproposizione di un modello di vita: quello di S. Eustochia Smeralda. Discepola di S. Chiara. Fondatrice del monastero di Montevergine. Donna innamorata di Gesù crocifisso. Donna eucaristia. Tutta di Dio e quindi tutta dell’uomo. Cristiana completa. Capace di preghiera incessante e di servizio umile e costante. Espressione autentica della spiritualità del 15° secolo. Punto di riferimento per chi vuol fare della vita qualcosa di bello e di grande per Dio e per il prossimo. Pietro Aliquò (da “La Scintilla”) ANNO NOVANTOTTESIMO VITA DIOCESANA 597 P E L LEG R I N A G G I O D I O C E S A N O I N T U R CH I A SULLE ORME DI SAN PAOLO Dopo l’Egitto, il Sinai e certamenta la Terra Santa dove Gesù è nato e passato, è la Turchia a segnare profodnamente, con la sua storia e la sua geografia, il cuore del credente. Dalla Pentecoste, sulle strade consolari romane, il Vangelo dalla Palestina viene portato dalla appena nata Chiesa fino agli estremi confini della terra. È il viaggio in Asia Minore, luogo delle prime comunità cristiane fondate da Paolo, alimentate dalla fede profonda e discreta di Maria Vergine e di San Giovanni, fecondata dal sangue dei martiri, arricchita dalla speculazione dei Padri Cappadoci, irrobustita nella Fede dai Concili Ecumenici, santificata dai monaci, fino allo splendore della Chiesa bizantina nella nuova Roma che fu Costantinopoli. Che giorni sono stati quelli dal 26 agosto al 2 settembre u.s. per noi, protagonisti nel «naturale coronamento» dell’appena concluso anno paolino: il pellegrinaggio diocesano in Turchia! A guidarci il Vicario Generale della nostra Diocesi don Carmelo Lupò e con lui il Coordinatore Diocesano dell’Anno Paolino il prof. Mons Giuseppe Costa. Non erano i soli sacerdoti presenti: con loro altri otto tra parroci, religiosi e professori, che a turno nelle presidenze eucaristiche hanno irrobustito la nostra fede. Davvero fortunati noi pellegrini ad avere guide così illuminate, e illuminanti i nostri passi sulle orme dell’Apostolo delle Genti. Partito da Antiochia – dove per la prima volta i discepoli di Gesù furono chimati cristiani. (At 11,26) – con i viaggi missionari di Paolo, il Vangelo si radicò tra i pagani in Asia Minore, sulla costa e nell’entroterra. Istanbul Ma il nostro viaggio comincia da Istanbul, la Bisanzio dei Greci, ribattezzata “Costantinopoli” da Costantino. I primi due giorni ci hanno visto visitare Istanbul: la splendida Santa Sofia e l’affrescata chiesa di San Salvatore in Chora, la meravigliosa Moschea Azzurra e la Moschea di Solimano il Magnifico, luoghi di preghiera per i cristiani e i musulmani, ormai musei – come tanti altri luoghi visitati – nell’ottica della “Nuova Turchia” laica voluta da Mustafà Kemali, detto Ataturk Upache dei turchi, il 29 ottobre 1923. E poi, ancora, il Topkapy Sarayi, la residenza dei sultani otto- 598 ANNO NOVANTOTTESIMO BOLLETTINO ECCLESIASTICO MESSINESE mani fino al XIX sec., con lì vicino la chiesa di Sant’Irene, testimonianza del Concilio di Costantinopoli I e (381) e il Bosforo: in battello tra il Mar Marmara e il Mar Nero. Sintrue Il terzo giorno, salpati da Istanbul, sbarcati a Mudanya, siamo giunti a Izmir (Sapirne): che emozione partecipare alla S. Messa nella chiesa che ricorda il martirio di San Policarpo, vescovo di questa città di Efeso ad ospitarci grande sito archeologico greco-romano, sede della celebre biblioteca di Celso, patria del filosofo del movimento Eraclito e, per noi cristiani più cara cosa, città di San Giovanni e di Maria per un periodo della sua vita. Il pomeriggio ci ha visti a Pamukkale, l’antica Hierapolis, città di Papia, autore cristiano, e Epitteto, filosofo storico. Affascinanti le «cascate pietrificate»: cascate di acqua ricca di calcio che si solidifica tanto da sembrare un “castello di cotone” (pa-mukkale). Il quinto giorno, addentrandoci verso la Turchia orientale, siamo giunti a Konya, la Iconio di Paolo. In una chiesa a Lui dedicata abbiamo celebrato e, puntuale come in altri momenti, la spiegazione di mons. Costa ci ha ricordato la presenza paolina in quella città. Sempre a Konya abbiamo visitato una moschea-museo che ospita le spoglie mortali di un santo musulmano Mevlana (1207-1273), fondatore della setta dei Dervisci Danzanti, religiosi islamici che la sera dopo abbiamo visto in una celebrazione-spettacolo in Cappadocia. Cappadocia E siamo così, al sesto e settimo giorno, nello spettacolare scenario di questo altipiano che significa “patria dei bei cavalli”. Paesaggi staordinari, fotografati a più non posso, interessanti per tre ragioni: la natura, pietre di tufo vulcanico molto dolce, plasmato dall’azione secolare di acqua, neve, vento e sole che lasciano immaginare la presenza di fate e folletti (i camini); la storia dei tanti popoli qui vissuti a partire dagli antichi Hittiti, per non dimenticare i cristiani rifugiati in queste grotte nel tufo per salvarsi dagli attacchi arabi, prima e selgiudichi e ottomani, dopo; la teologia che in personaggi come Basilio Magno, Gregorio di Nissa e Gregorio di Nazianzo ha avuto in questa terra grande respiro e approfondimento. Più di 650 le chiese rupestri, ricavate in quelle grotte, in una delle quali abbiamo celebrato anche noi l’Eucaristia. Lasciata, poi, la Cappadocia, ci siamo diretti a Tarso, facendo sosta lungo la strada a Kaymakli, una città sotterranea che ha accolto e porotetto circa 2000 cristiani in tempi non facili. ANNO NOVANTOTTESIMO VITA DIOCESANA 599 Tarso Ma è a Tarso, «una città non certo senza importanza» (At15,38) che il nostro pensiero e la nostra preghiera si sono concentrati particolarmente su san Paolo, quel Saulo di Tarso, primo cittadino di quella antica terra dell’Asia Minore. Ci restano poche testimonianze dell’Apostolo: un pozzo e una chiesamuseo dove abbiamo celebrato. Da Tarso poi abbiamo raggiunto Adana, una città nuova sviluppatasi negli ultimi dieci anni, dove abbiamo pernottato per l’ultima volta in uno scenario da mille e una notte tra il ponte di Adriano e la nuova Moschea con sei minareti che si rifletteva nelle acque tranquille del fiume Seyhan Nehri. Ad Adana, don Majuri, professore di filosofia, ha messo in luce la formazione filosofica di san Paolo, richiamando la nascita e lo sviluppo del pensiero antico in Asia Minore: la scuola di Mileto, la città di Asso, sede della scuola peripatetica aristotelica, Efeso, Hierapolis, Afrodisia e la stessa Tarso con la sua celebre scuola, dove anche Saulo si è formato. Conclusione Si conclude qui, nel sud della Turchia, nella regione del Mediterraneo, il nostro viaggio sulle orme di Paolo, con la certezza che dobbiamo fare ancora tanta altra strada, per portare fino ai confini della terra il lieto messaggio del Vangelo. E se la Palestina è la Terra santa di Gesù, dove tutto ha avuto inizio, la Turchia è certamente culla di civiltà, dove affondano anche le radici della nostra identità e della nostra speranza come cristiani. Don Enzo Majuri (da “La Scintilla”) 600 ANNO NOVANTOTTESIMO BOLLETTINO ECCLESIASTICO MESSINESE U FF I C I O D I O CE S A N O M I G R A N TE S MONS. LA PIANA INCONTRA LA COMUNITÀ FILIPPINA “S. LORENZO RUIZ” La presenza dei cittadini filippini nella nostra città è ormai trentennale e segnata da storie di pacifica convivenza e da stima reciproca. L’inserimento nel mercato del lavoro domestico e dell’assistenza alla persona ha esaltato le loro doti umane e professionali; spesso si sente dire che il loro attaccamento alle persone anziane è motivo di tranquillità e fiducia per tutti coloro che affidano le cure dei loro cari. Una presenza che nel tempo è divenuta sempre più visibile a motivo di un inserimento stabile dettato dai ricongiungimenti familiari e dalla presenza dei minori, che in numero sempre più consistente sono i compagni di classe dei nostri figli. Anche la nostra Chiesa locale ha sperimentato in più occasioni la ricchezza di questa presenza, che letta in chiave cristiana significa segno e dono di Dio che ci interpella sul versante di una cattolicità che è fatta di incontro e fraterna convivialità delle differenze. E l’incontro di domenica 27 settembre 2009 tra l’Arcivescovo e la comunità cattolica filippina “S. Lorenzo Ruiz” è stato il segno visibile di chi ricerca l’altro per dimostrargli affetto, rispetto e condivisone. L’occasione è nata dalla celebrazione della memoria liturgica del primo santo e martire filippino a cui la comunità è intitolata, un momento di festa preparato presso l’Istituto “Cristo Re” dei Padri rogazionisti. L’Arcivescovo, accompagnato dal diacono Santino Tornesi, direttore dell’Ufficio diocesano Migrantes, al suo arrivo è stato accolto dal direttore dell’Istituto, p. Orazio Anastasi e da fr. Antonino Drago, che hanno approfittato della circostanza per mostrare i nuovi locali della mensa e della casa di accoglienza. Mons. La Piana si è complimentato per la cura dei particolari e la funzionalità delle “opere segno”, attenzioni che esprimono la sensibilità di chi vive ogni giorno la prossimità con gli ultimi. Ritornati in Istituto, prima di entrare nel teatro addobbato a festa, l’Arcivescovo è stato accolto da p. Antonio Paciello, da lui nominato cappel- ANNO NOVANTOTTESIMO VITA DIOCESANA 601 lano della comunità, e dai bambini che gli hanno consegnato una collana di fiori. E’ esplosa la festa e sul palco i giovani hanno intonato un canto che ha coinvolto tutti a gridare che “il Signore è la nostra vita”; Mons. La Piana, come sempre visibilmente partecipe e attivamente coinvolto dal clima di festa, ha espresso il suo entusiasmo e il suo apprezzamento. Subito dopo, p. Antonio Paciello a nome della Comunità ha dato il benvenuto all’Arcivescovo e lo ha ringraziato per aver accettato l’invito, facendo così un grande dono alla comunità; inoltre, lo ha ringraziato per l’incarico di cappellano che gli ha affidato, permettendogli di crescere e di sperimentare la bellezza dell’incontro con un popolo dalla fede semplice, ma nello stesso tempo, matura e incarnata nella vita. Tutto questo si è reso visibile nel momento organizzato dai catechisti della comunità: ognuno ha raccontato la propria esperienza e ha presentato il proprio gruppo di ragazzi che ha realizzato delle danze in colorati abiti filippini, esprimendo l’importanza di conservare e vivere le proprie tradizioni. Quindi, Mons. La Piana ha sottolineato di dover essere lui a ringraziare, innanzitutto p. Antonio Paciello per l’amorevole servizio alla Comunità Filippina e quest’ultima per la grande testimonianza di fede e di vita che offre all’intera Chiesa diocesana. Infine, ha esortato tutti i filippini presenti a guardare a San Lorenzo Ruiz come esempio nel sostenere e rafforzare la loro consacrazione battesimale. “Il suo esempio – ha concluso - vi sollecita a incontrare la fede del presente con la stessa forza di carattere e fede in Dio con le quali egli affrontò la suprema prova d’amore. In modo speciale san Lorenzo Ruiz chiama le vostre famiglie a crescere in dignità, armonia e responsabilità come “Chiesa domestica”, dove ognuno impara ad essere al servizio di tutti, testimoniando la sacralità della vita umana ad ogni livello e in ogni condizione”. 602 ANNO NOVANTOTTESIMO BOLLETTINO ECCLESIASTICO MESSINESE C A R I TA S D I O C E S A N A ATTIVITÀ È INIZIATIVE PASTORALI 1 Dal 4 al-19 luglio 2009 otto volontari della Caritas di Messina sono stati presenti in Abruzzo tra i terremotati, precisamente nella località di Paganica, insieme alla Lombardia. Le giornate le trascorrevamo andando ad incontrare le persone nelle tende, giocando con i bambini, parlando con gli anziani, con l’unico desiderio di stare loro accanto, per condividere il loro dolore, le loro paure e rimanevamo sempre stupiti del forte senso di gratitudine di questa gente, semplicemente perchè eravamo lì per loro. 2 27 - 30 AGOSTO la Caritas insieme a Migrantes ha partecipato ad Udine al convegno nazionale dell’Unpres (Ufficio nazionale pastorale rom e sinti) dal tema: Le Minoranze: dinamica per la società e per la Chiesa. Il convegno è stato un bellissimo momento di confronto e scambio tra le tante realtà che operano accanto ai Rom e ai Sinti, ciascuno ha imparato a sentirli più fratelli. L’incontro ci ha fatto riflettere sui Rom presenti nella nostra città da oltre trent’anni e che ancora vivono in condizioni precarie ed anche sul nostro impegno verso questa etnia. 3 Il 26 settembre 2009 la Caritas Diocesana insieme all’Associazione Senza Barriere ha fatto un convegno sulle barriere architettoniche presso l’Auditorium Mons. Fasola, dal titolo: LE BARRIERE ARCHITETTONICHE A MESSINA INCONTRO-DIBATTITO. A tale incontro erano presenti i rappresentanti di alcune istituzioni locali, tra questi l’Assessore Aliberti che ha posto l’accento sugli attuali impedimenti architettonici della città che ancora oggi limitano “l’ordinaria” vita dei diversamente-abili. 4 La Caritas Diocesana ha svolto la selezione dei ragazzi per il servizio civile, per il progetto Educazione alla Pace che si occuperà della formazione dei giovani su questa tematica. Il servizio civile presente in Caritas da diversi anni permette a tanti giovani di avvicinarsi al modo della solidarietà e del volontariato. ANNO NOVANTOTTESIMO VITA DIOCESANA 603 U FF I C I O D I O C E S A N O B E N I C U LT U R A L I EC C LE S I A S T I C I A R C H I V I O S TOR I C O D I O C ES A N O E ATTIVITÀ SVOLTE DA LUGLIO A SETTEMBRE 2009 Ufficio diocesano beni culturali ecclesiastici: Si acquisiscono verbali di sopralluogo e relazioni tecniche eseguite congiuntamente con l’UDEC il 23.06.09 al Santuario di Dinnammare e dalla Soprintendenza di Messina per la Chiesa di S. Maria del Soccorso in Gesso Messina. Il 20 Luglio si partecipa alla “Commissione Diocesana per l’esame, la valutazione e l’approvazione di progetti in materia di Liturgia, Arte Sacra e Beni Culturali” (si veda verbale accluso). Come da mandato della suddetta Commissione si da comunicazione ai Legali Rappresentanti degli Enti e Parrocchie che hanno presentato istanza scritta di inserimento delle relative Loro richieste a contributo CEI UNBCE, dell’ammissibilità a fruizione delle provvigioni previste dalla CEI UNBCE e si chiede a ciascuno la produzione di progetti e documentazioni previe alla compilazione delle richieste a cura di quest’UDBCE. Si rendiconta alla CEI UNBCE sui progetti ammessi a contributo per l’installazione di impianti di sicurezza e finanziati per l’E.F. 2007: Milazzo (ME): Chiesa S. M. Addolorata, Capo Milazzo (ME): Chiesa S. Antonio di Padova, Messina Parrocchia SS. Paolo Ap. e Nicola di Bari: Chiesa di S. Paolo Ap. in Briga S. Paolo. Si autorizzano e seguono diverse accessioni all’ASD per consultazione e studio di privati. Ad alcune richieste inviate in email si risponde a mezzo email stesso, dopo relazione sull’argomento richiesto. Si autorizza riprese cinematografica nella Basilica Cattedrale per la realizzazione di cortometraggio da parte di studente corso di Laurea DAMS dell’UNI_BO; richieste le modalità ed i contenuti. Si acquisiscono in diversi giorni di consegna le Schede relative alla catalogazione beni OA (anni 80 e 90) effettuata dalla Soprintendenza di Messina per alcune Parrocchie della Diocesi (Messina: Pace, Torre Faro, Cattedrale, S. Giuliano, S. Luca Ev. S. Caterina Valverde). Si acquisiscono i progetti relativi alle Chiese da inserire nelle richieste E.F. 2009 per l’UNBCE 604 ANNO NOVANTOTTESIMO BOLLETTINO ECCLESIASTICO MESSINESE Si chiede ed ottiene all’UNBCE l’account INTRANET richiesto per l’inoltro telematico delle pratiche relative alle richieste di contributi per “Conservazione e consultazione di archivi e biblioteche di enti ecclesiastici e promozione di musei diocesani o di interesse diocesano” e l’invio del relativo Token per l’accesso Intranet. Si acquisiscono alcuni Curricula Vitae di operatori nel campo del restauro tessile, pittorico ed altro. Si accede all’iscrizione dell’Arcidiocesi al Progetto CEI “Censimento delle Chiese” e si ottiene la pagina Web relativa; si procede all’immissione dei file export Enti e Parrochie, provenienti dal DB OA. Si inizia a redigere l’Elenco Chiese previo all’accesso al Progetto nazionale. Si procede all’iscrizione del Museo di Castroreale dietro autorizzazione del Parroco al progetto CEI UNBCE ANAGRAFE degli istituti culturali. Si acquisiscono Decreti di finanziamento notificati dalla CEI all’Ecc.mo Arcivescovo, per Archivio Storico Diocesano e Biblioteca Painiana E.F. 2008 pratica C/3090/2008 su Contributi per “Conservazione e consultazione di archivi e biblioteche di enti ecclesiastici e promozione di musei diocesani o di interesse diocesano”; se ne da comunicazione ai responsabili. Si definiscono le autorizzazioni per la realizzazione di calco della lastra tombale dell’Arcivescovo (1183-1195) R. Palmer per la mostra “gli Svevi e l’ Italia” a cura del rem Curt Engelhorn Zentrum presso i Reiss Engelhorn Museen di Mannheim (D) (19.09.2010 – 20.02.2011) e Palermo (I) (21.03.2011- 12.06.2011). Dal 10 al 31 Agosto il personale dell’Ufficio fruisce delle ferie previste. Settembre Si perfezionano presso l’UNBCE le pratiche di contributo relative all’E.F. 2008 per l’installazione di impianti di sicurezza nelle Chiese parrocchiali di Malvagna (ME) Parrocchia/Chiesa di S. Anna, Mojo Alcantara (ME) Parrocchia/Chiesa di S. Maria delle Grazie, Messina, Parrocchia/Chiesa di S. Mauro in Giampilieri Marina. Si autorizza riprese televisive interni della Cattedrale e Torre campanaria per format a carattere divulgativo e non commerciale “Magnifica Italia” in onda su rete quattro dal 2010. Si acquisiscono i Decreti di finanziamento notificati dalla CEI all’Ecc.mo Arcivescovo, per Messina: Parrocchia/Chiesa S. Agata V. e M; S. Lucia del Mela (ME): Palazzo Vescovile, E.F. 2008 pratica E/5538/2008 ANNO NOVANTOTTESIMO VITA DIOCESANA 605 su contributi per “Restauro e consolidamento edifici di culto e pertinenze”. Si da comunicazione ai responsabili degli Enti. Si acquisiscono in diversi giorni di consegna le Schede relative alla catalogazione beni OA (anni 80 e 90) effettuata dalla Soprintendenza di Messina per alcune Parrocchie della Diocesi (Mandanici: Chiese di S. Domenico e SS. Trinità, Messina: Chiesa di S. Agata). Si autorizzano e seguono diverse accessioni all’ASD per consultazione e studio di privati Per il Fondo Edifici di Culto: si interloquisce con l’UTG Prefettura di Messina in merito alle Chiese ex conventuali di S. Francesco di Paola in S. Pier Niceto (ME), Immacolata dei Cappuccini in Lipari (ME), e si esamina richiesta del Parroco di S. Paolo Ap. in Camaro Inferiore Messina, in merito al perfezionamento della proprietà di alcuni terreni ex FEC in passato trasferite ed ancora in possesso dell’Ente di cui è titolare. Si rilascia il visto e il nulla osta di autorizzazione su diverse pratiche di progetto (organi a canne, edilizia di culto, restauro dipinti). ARCHIVIO STORICO DIOCESANO Si seguono i ricercatori nelle varie accessioni autorizzate per la consultazione. Si acquisiscono i seguenti arredi per la sede dell’ASD di Via I Settembre: n. 6 armadi metallici e n. 6 sopralzi ; Si versa dal deposito nell’Archivio Storico Diocesano la serie DISPENSE MATRIMONIALI 1860-1889; Si procede alla schedatura di diverse carte da faldoni. Si acquisisce l’elaborazione fotografica-digitale del Giornale diocesano “La Scintilla” dal 1905 al 1960, frammentaria in alcune parti per mancanza della fonte. 606 ANNO NOVANTOTTESIMO BOLLETTINO ECCLESIASTICO MESSINESE UFFICIO PER I BENI CULTURALI ECCLESIASTICI L’ Ufficio Beni Culturali Ecclesiastici è aperto: • Lunedì dalle ore 08:30 alle ore 13:30 • Martedì dalle ore 08:30 alle ore 13:30 • Giovedì dalle ore 08:30 alle ore 13:30 • Mercoledì • Venerdì dalle ore 08:30 alle ore 13:30 dalle ore 08:30 alle ore 12:30 L’Ufficio resta chiuso dal 10 al 31 Agosto. Il Martedì, come da disposizione del Moderatore di Curia, il Direttore è certamente presente in Ufficio. L’archivio Storico della Curia Arcivescovile è aperto al pubblico: • Lunedì dalle ore 09:00 alle ore 13:00 • Martedì dalle ore 09:00 alle ore 13:00 • Giovedì dalle ore 09:00 alle ore 13:00 • Mercoledì dalle ore 09:00 alle ore 13:00 L’Archivio Storico resta chiuso dal 1 al 31 Agosto. ANNO NOVANTOTTESIMO VITA DIOCESANA 607 C O M M I S S I O N E P E R L’ E S A M E , L A VA L U TA Z I O N E E L’ A P P R OV A Z I O N E D I P R O G E T T I I N M A T E R I A D I L I T U R G I A , A R T E S A C R A E B E N I C U LT U R A L I VERBALE DELLA RIUNIONE DEL 20 LUGLIO 2009 Oggi 20 Luglio 2009 alle ore 10,30, nella sala del Vicario Generale, si è riunita la Commissione convocata ordinariamente dal Presidente D. Carmelo Lupò. Sono presenti alla convocazione: 1. Il Presidente, Don Carmelo Lupò. 4. Il Direttore dell’UDEC, Don Giovanni Scimone. 2. 3. 5. 6. L’Arch. Sebastiano Gringeri. Il Direttore dell’UDBCE, Don Antonio La Rosa. Assente giustificato il Direttore dell’UDL, P. Massimo Cucinotta. L’Avv. Gianfranco Limosani, segretario eletto. Dopo aver dato lettura del verbale redatto per la scorsa riunione dal Segretario facente funzione, lo si sottoscrive e si da seguito alla discussione dell‘OdG compiegato alla convocazione (allegato A) che consta dei seguenti argomenti: 1. Definizione compiti all’interno della Commissione. 3. Assunzione di statuto per l’UDBCE e Commissione BB.CC.EE; 2. 4. 5. Desiderata dell’Arcivescovo circa le opere per le quali bisogna inoltrare richiesta di contributo per il 2009; relazione sulle istanze pervenute sin’ora all’UDBCE. Regolamenti pertinenti l’UDBCE circa: • Prestito; • Riprese fotografiche; • Realizzazioni di opere cinematografiche (cortometraggi, films, documentari); • Uso di immagini di BCE su internet e pubblicazioni. Regolamenti pertinenti l’ASD circa: 608 ANNO NOVANTOTTESIMO BOLLETTINO ECCLESIASTICO MESSINESE 6. • Riprese fotografiche e riproduzioni di immagini di fonti bibliografiche e d’archivio; Approvazione delle pagine informative richieste dall’UDCS su: • UDBCE (statuto, regolamento, attività svolte nel decennio 19982008, moduli in download per istanze [schemi di procedure per attivare contributi CEI - modulistica per richieste da parte dei parroci / legali rappresentanti]; • Commissione (composizione, finalità, statuto); • ASD (statuto, regolamento, attività, moduli in download per richieste di accessione ecc.). Si procede alla discussione degli argomenti all’OdG. 1. 2. 2.1. 2.2 Si procede alla designazione del Segretario, unanimemente indicato nella persona del sottoscritto Avv. Gianfranco Limosani. Quindi all’esame e valutazione per l’ammissibilità delle richieste di inserimento nella programmazione 2009 per i Beni Culturali Ecclesiastici dei progetti sinora pervenute all’UDBCE e/o segnalate da S. Ecc. l’Arcivescovo e cioè istanze scritte e a firma dei Reverendi Parroci e/o Responsabili delle sottoindicate Parrocchie o Enti, relative a: Contributi per “Impianti di sicurezza per edifici di culto e pertinenze”; NESSUNA D’ufficio si procede all’inserimento della richiesta del Moderatore di Curia di inserimento di due progetti relativi all’impianto di sicurezza da realizzare nei locali del Palazzo Arcivescovile pertinenze della Cappella dell’Episcopio e in quelli del Seminario Arcivescovile di Via I Settembre Chiesa S. Maria all’Arcivescovado e pertinenze della stessa. Si proceda alla redazione dei progetti. L’UDBCE solleciterà la redazione e la presentazione dei relativi progetti muniti dei Visti di approvazione della competente Soprintendenza per l’inoltro all’Ufficio Regionale per i BB.CC.EE. e quindi all’UNBCE entro i termini previsti per fruire della priorità di esame delle istanze di contributo presso la Commissione Nazionale per l’esame dei Progetti UNBCE e comunque entro e non oltre il 31 Ottobre c. a. Contributi per “Conservazione e consultazione di archivi e biblioteche di enti ecclesiastici e promozione di musei diocesani o di interesse diocesano”; ANNO NOVANTOTTESIMO VITA DIOCESANA 609 Come per gli anni passati si darà seguito alle richieste pervenute dai seguenti Enti: • Arcidiocesi di Messina Lipari S. Lucia del Mela: Archivio Storico Diocesano (strumentazioni, arredo, disinfestazione e schedatura); • Opera del Duomo di Messina: Museo dell’Opera (dotazione di strumentazioni informatiche). • Seminario Arcivescovile S. Pio X – Messina: Biblioteca Painiana (schedatura, aggiornamento, spese di gestione); L’UDBCE – tenuto conto che da quest’anno queste istanze potranno essere inoltrate all’UNBCE soltanto telematicamente via “Intranet” - solleciterà la redazione e la presentazione dei relativi preventivi e documentazione attestante funzionalità e servizi, planimetrie e quant’altro propedeutico alla compilazione della pratica in formato digitale per l’inoltro all’Ufficio Regionale per i BB.CC.EE. e quindi all’UNBCE entro i termini previsti e comunque entro e non oltre il 31 Ottobre c. a.. 2.3 Contributi per “Acquisto di beni architettonici a scopo di salvaguardia”; NESSUNA. Non si presenta alcuna richiesta all’UNBCE. Contributi “Per edifici di culto che hanno interesse storico-artistico, esclusi gli edifici di autori viventi o la cui realizzazione non risalga a oltre cinquant’anni e gli edifici di autori deceduti costruiti da oltre cinquant’anni, per i quali le competenti Soprintendenze hanno esplicitamente escluso ogni interesse storico-artistico: per interventi di restauro e di consolidamento statico: contributo non superiore al 50% della spesa ammissibile; per interventi di adeguamento e di ristrutturazione delle pertinenze: contributo non superiore al 50% della spesa ammissibile; per la messa a norma dell’impianto elettrico e di riscaldamento: contributo non superiore al 50% della spesa ammissibile; Vengono prese in considerazione secondo i criteri di ammissibilità le richieste presentate per le Parrocchie 2.4 A. S. Maria delle Grazie in Pace-Messina: intervento di restauro e consolidamento con spesa approssimativa prevista di € 400.000,00 comprendente rifacimento della copertura, rimozione e ripristino degli intonaci esterni con relativa tinteggiatura di tutti i prospetti esterni, ripristino di armature in c.a. e di cornici decorative, rifacimento e impermeabilizzazione delle pavimentazioni dei terrazzi e delle coperture 610 ANNO NOVANTOTTESIMO BOLLETTINO ECCLESIASTICO MESSINESE a tetto di tegole; intervento previsto anche sulle strutture e sulle coperture delle cupole, e la sostituzione degli infissi in ferro degradati. SI AMMETTE A INSERIMENTO PRATICHE DA INOLTRARE ALL’UNBCE, per € 184.000,00, tenuto conto che il Rev. Parroco si impegna ad integrare le somme necessarie per coprire il 50% a carico dell’Ente proprietario secondo gli accordi stipulati in superiore sede. B. S. Pietro Apostolo in Mili S. Pietro-Messina: intervento di restauro e consolidamento con spesa approssimativa prevista di € 250.000,00, comprendente per l’esterno, riordino e consolidamento della parte muraria superiore, rifacimento di tutto il tetto di copertura comprensivo della sostituzione delle tegole, parte degli intonaci esterni con sostituzione degli infissi e ripristino dei pluviali dell’edificio; all’interno risanamento strutturale delle parti in c.a. ammalorate, demolizione e rifacimento della controsoffittatura, ripristino di intonaci, stucchi e pitturazione. L’adeguamento dell’impianto elettrico alle Norme CEI richiesto, in questa fase, non può essere ammesso. SI AMMETTE A INSERIMENTO PRATICHE DA INOLTRARE ALL’UNBCE per € 115.000,00, per la parte relativa al restauro e consolidamento dell’Edificio sacro, tenuto conto che il Rev. Parroco si impegna ad integrare le somme necessarie per coprire il 50% a carico dell’Ente proprietario secondo gli accordi stipulati in superiore sede, CON ESCLUSIONE ALL’AMMISSIBILITA’ DELL’ADEGUAMENTO A NORMATIVA CEI DELL’IMPIANTO ELETTRICO, che eccede dalle somme a disposizione per gli interventi di quest’UDBCE e che rimane a totale carico dell’Ente Parrocchia. C. S. Lucia Vergine e Martire in S. Lucia Sopra Contesse-Messina: intervento di restauro e consolidamento con spesa approssimativa prevista di € 150.000,00, comprendente rifacimento della copertura a tegole e della orditura lignea sottostante, risanamento delle parti strutturali in c.a. e decorative in intonaco cementizio. SI AMMETTE A INSERIMENTO PRATICHE DA INOLTRARE ALL’UNBCE, per € 61.786,50, tenuto conto che il Rev. Parroco si impegna ad integrare le somme necessarie per coprire il 50% a carico dell’Ente proprietario secondo gli accordi stipulati in superiore sede. D. Altre richieste pervenute solo verbalmente non possono essere prese in considerazione. Con le suddette richieste, ammesse a inserimento nelle istanze di con- ANNO NOVANTOTTESIMO VITA DIOCESANA 611 tributo CEI-UNBCE per l’E.F. 2009, si raggiunge la somma massima ammessa a contributo per “il restauro e il consolidamento statico di edifici di culto, e loro pertinenze” di cui all’art. 1, comma 3, lett. e) delle Disposizioni concernenti la concessione di contributi finanziari della CEI per i beni culturali ecclesiastici e stabilita in € 600.000,00 annualmente assegnati all’Arcidiocesi per l’UDBCE. Sarà lo stesso UNBCE che nell’esame delle pratiche relative a ciascun Ente da finanziare assegnerà le somme decurtando dai complessivi € 742.573,00 l’eccedenza sino agli € 600.000,00 previsti in assegnazione all’Arcidiocesi. L’UDBCE è delegato a redigere la relazione storica per ciascun edificio di culto e le attestazioni richieste, e solleciterà ai Reverendi Parroci la redazione e la presentazione dei relativi progetti muniti dei Visti di approvazione della competente Soprintendenza per l’inoltro all’Ufficio Regionale per i BB.CC.EE. e quindi all’UNBCE entro i termini previsti per fruire della priorità di esame delle istanze di contributo presso la Commissione Nazionale per l’esame dei Progetti UNBCE e comunque entro e non oltre il 31 Ottobre c. a.. Nel contempo il Direttore UDBCE informa la Commissione circa la necessità dal prossimo E.F. 2010 di anticipare al mese di Maggio di ogni anno la scadenza di proposte e richieste di ammissibilità a questi contributi per Restauri e consolidamento di Edifici di culto e pertinenze, giacchè la CEI UNBCE nella recente circolare agli Ecc.mi Vescovi Italiani prevede sin dal prossimo E.F. l’inoltro di queste istanze di contributo esclusivamente per via telematica via “Intranet” e non più in forma cartacea. Di questo dovranno essere informati i progettisti che redigeranno l’impianto progettuale, in forma cartacea per gli uffici civili (Soprintendenza, ed eventualmente Genio Civile, Municipalità) per i relativi visti di rito, e all’UDBCE dovranno pervenire oltre che le copie cartacee, anche una copia in formato digitale (CD) da inviare alla CEI. Contributi “per il restauro di organi a canne (contributo non superiore al 30% della spesa ammissibile, fino a un massimo di tre interventi per diocesi)”: NESSUNA Non si presenta alcuna richiesta all’UNBCE. “Contributi a favore di iniziative aventi come scopo la custodia, la tutela e la valorizzazione di edifici di culto promosse da singole diocesi, o unitariamente dalle diocesi della stessa Conferenza Episcopale regionale mediante volontari associati”: NESSUNA Non si presenta alcuna richiesta all’UNBCE. Statuto UDBCE e Commissione Beni Culturali: sulla scorta della documentazione di esemplari, acclusa dall’UDBCE alla nota di convocazione, si invoca la redazione di uno statuto appropriato 612 ANNO NOVANTOTTESIMO BOLLETTINO ECCLESIASTICO MESSINESE come richiesto dalla normativa emanata dall’UNBCE e per la presente Commissione si palesa l’esigenza che il precedente - redatto nel 1998 – sia riveduto e definito dal momento che esso fu promulgato “ad experimentum” per un triennio. Si da a ciascun membro l’impegno di assicurare per la prossima convocazione suggerimenti utili per definire l’argomento e stilare una traccia per il nuovo statuto da far pervenire a Sua Eccellenza quale proposta per l’approvazione. 4 e 5. Regolamenti pertinenti l’UDBCE: Archivio Storico Diocesano (statuto e regolamento) e Beni Culturali Ecclesiastici (statuto e regolamenti), norme e autorizzazioni per consultazione e/o visione-studio con movimentazione di opere per fini di studio, di hobby, commerciale, normativa civile in proposito e pareri soprintendenziali; norme e autorizzazioni per prestiti, riproduzione fotostatica, fotografica e filmografica di opere d’arte e documenti d’Archivio; problematiche legate alla riproduzione e alla diffusione in rete dei dati e delle immagini relative al patrimonio ecclesiastico; arbitraria diffusione dei dati e delle immagini e problemi di carattere commerciale [es. reti o siti che concedono informazioni a pagamento, divulgando per fini di lucro (banner pubblicitari, ecc.) ciò che si dovrebbe consultare a titolo gratuito]; tutela dei diritti degli Enti ecclesiastici. Raffronto con normativa nazionale e diocesane. Modulistica da approntare. Regolamentazione e normative da definire. Si accenna soltanto alle problematiche inserite a questo punto dell’OdG e se ne rimanda l’esame. Sulla scorta della documentazione di esemplari normativi di raffronto, acclusa dall’UDBCE alla nota di convocazione, si chiede al Direttore dell’UDBCE di approntare una proposta di regolamentazione della materia da prendere in esame. Per le attività svolte nel decennio 1998-2008 dall’UDBCE se ne delega la relazione sintetica da effettuarsi a cura dello stesso ufficio e da pubblicare sul sito della Diocesi. 6. Ufficio Diocesano per la Comunicazione Sociale: richiesta di dati relativi all’UDBCE e ASD per il sito diocesano. Modulistica in download e dati su attività degli Uffici. Si rimanda alla prossima riunione la discussione relativa e le approvazioni richieste a questo punto dell’OdG. Il direttore dell’UDBCE infine relaziona sui sopralluoghi e relazioni tecniche richiesti dai Reverendi Parroci: si relaziona su quelli effettuati congiuntamente all’UDEC al Santuario ANNO NOVANTOTTESIMO VITA DIOCESANA 613 di Dinnammare, Parrocchia di Gesso, Sacrario Cristo Re; si chiede in quale misura si possano eseguire i molteplici sopralluoghi richiesti in relazione al disimpegno delle pratiche d’Ufficio e si auspica disciplinamento e normativa utile a considerazione delle urgenze e delle priorità cui dare precedenza. Alle 13,25 la seduta si conclude. Letto, approvato e sottoscritto, II Presidente Don Carmelo Lupò Vicario Generale I Membri: Don Giovanni Scimone, Direttore UDEC Don Antonio La Rosa, Direttore UDBCE Arch. Sebastiano Gringeri, Ufficio Dicesano Edilizia di culto Il Segretario Avv. Gianfranco Limosani 614 ANNO NOVANTOTTESIMO BOLLETTINO ECCLESIASTICO MESSINESE S E R V I Z I O P R O M O Z I O N E S O S T EG N O A L LA C H I E S A C A T TO L I C A Rev. mi Signori - Parroci - Amministratori parrocchiali - Vicari parrocchiali LORO SEDI Nella qualità di Incaricato diocesano del Sovvenire mi permetto richiamare alla Vs. attenzione la Giornata Sacerdotale del 18 giugno u.s. nella quale S.E. l’Arcivescovo ci informò sulla realizzazione del 1° Convegno Diocesano sul Sostegno Economico alla Chiesa che si terrà il prossimo 21/22 ottobre 2009. In previsione di quanto detto sopra sento la necessità di rivolgermi a Voi tutti per poter organizzare, attuando le direttive pervenute dalla sede di Roma, una RETE diocesana per il Sovvenire per provare ad incentivare le Offerte per il sostentamento dei sacerdoti e la stessa sottoscrizione per l’8‰. Che cosa è la RETE ? La rete sarà formata dai Referenti Parrocchiali che ciascun parroco segnalerà all’Incaricato diocesano e che faranno capo ad un Referente di zona (zona pastorale di appartenenza, scelto tra i referenti parrocchiali) che a sua volta farà parte del Gruppo diocesano per il Sovvenire da costituire con l’approvazione di S.E. l’Arcivescovo. Come funziona ? L’Incaricato diocesano, nominato da S.E. l’Arcivescovo, è il coordinatore della RETE. Periodicamente si incontrerà con i Referenti di zona per elaborare un piano di lavoro diocesano e per un momento formativo. Il Referente di zona incontrerà i parroci e i Referenti parrocchiali per formare e informare questi ultimi sul Sostegno Economico alla Chiesa e particolarmente nel periodo antecedente le due giornate annuali, maggio e novembre, sulla sensibilizzazione al Sovvenire. Visto il poco tempo disponibile Vi invito ad essere solleciti nel segnalarmi il nominativo della persona che ritenete idonea ad assolvere tale mansione, tenendo presente che prima di metà settembre dobbiamo incontrarci almeno una volta in vista del convegno. ANNO NOVANTOTTESIMO VITA DIOCESANA 615 Chi è il Referente? Una persona non giovanissima ben inserita nell’attività parrocchiale, preferibilmente membro del Consiglio Parrocchiale Affari Economici, e che sia stimato dai fedeli. Attendo a breve termine le Vs. segnalazioni, complete di: cognome e nome, data di nascita, parrocchia di appartenenza; per facilitarVi comunico le possibilità di inoltro: - fax: 0906684321 IDSC - mail: idsc.messina@libero.it - via posta: IDSC Sovvenire - Via Garibaldi 67 – 98122 Messina. Messina 3 luglio 2009 616 Sac. Antonio Dino Incaricato diocesano Sovvenire ANNO NOVANTOTTESIMO BOLLETTINO ECCLESIASTICO MESSINESE S E R V I Z I O P R O M O Z I O N E S O S T EG N O A L LA C H I E S A C A T TO L I C A Rev.mi Signori - Parroci - Amministratori parrocchiali - Vicari parrocchiali LORO SEDI OGGETTO: sollecito - nominativo Referente parrocchiale. Faccio riferimento alla mia circolare del 3 luglio u.s. nella quale chiedevo, su sollecitazione del ns. Arcivescovo, la Vs. collaborazione per poter realizzare la Rete Diocesana del Sovvenire segnalandomi il nominativo di una persona di Vs. fiducia quale Referente parrocchiale per il Sovvenire. Non ci aspettavamo, S.E. l’Arcivescovo e io, una risposta corale (sappiamo che non rientra nelle abitudini del nostro Clero) ma speravamo che la percentuale delle adesioni corrispondesse almeno alla percentuale delle richieste annuali per il contributo dell’otto per mille, ma così non è stato. Torno a proporre l’iniziativa, augurandomi che, finita l’estate, l’attenzione sia più concentrata sulle attività pastorali parrocchiali; anche il Sovvenire è attività pastorale, così si sono espressi i Vescovi nel documento “La gioia del dare” che è stato distribuito a tutto il clero nell’ultima Assemblea diocesana di giugno. Dalla Vs. risposta potremo anche fare una previsione su quale sarà la Vs. partecipazione al Convengo Diocesano del prossimo ottobre. Le comunicazioni siano complete di: Cognome Nome, data di nascita, parrocchia di appartenenza e di recapito telefonico. Possono essere inoltrate : - fax n. 090-6684321 IDSC - mail : idsc.messina@libero.it - via posta : IDSC – Sovvenire - Via Garibaldi n. 67 98122 MESSINA Messina 1 settembre 2009 ANNO NOVANTOTTESIMO VITA DIOCESANA 617 S E R V I Z I O P R O M O Z I O N E S O S T EG N O A L LA C H I E S A C A T TO L I C A Preg.mo Signore Avvocato Giuseppe Gentile Presidente Camera Tribut. Avvocati – ME Via Romagnosi, n. 2 98123 MESSINA Come da accordi telefonici avuti nel recente passato mi pregio invitare Lei e i professionisti, iscritti all’Albo provinciale, al 1° Convegno Diocesano Sovvenire programmato per il prossimo 21-22 ottobre. Pertanto Le invio per Sua conoscenza, in anteprima, la bozza del programma del convegno in attesa che la tipografia mi consegni il materiale definitivo. Farebbe cosa gradita rendermi edotto sulla modalità di recapito degli inviti agli iscritti all’Albo, perché nel caso in cui si optasse per l’invio a mezzo posta si rende necessario avere l’indirizzario completo. Altra notizia che Le chiedo, in base al vostro regolamento interno, se è possibile concedere “crediti” ai partecipanti al convegno per potere organizzare tutto per tempo. Cordiali saluti. Sac. Antonio Dino Incaricato diocesano Sovvenire Messina, 14 settembre 2009 618 ANNO NOVANTOTTESIMO BOLLETTINO ECCLESIASTICO MESSINESE S E R V I Z I O P R O M O Z I O N E S O S T EG N O A L LA C H I E S A C A T TO L I C A Preg.mo Signore Dott. Santino Cutugno Presidente Ordine Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili Via Maddalena n. 42 98123 MESSINA Come da accordi telefonici avuti nel recente passato mi pregio invitare Lei e i professionisti, iscritti all’Albo provinciale, al 1° Convegno Diocesano Sovvenire programmato per il prossimo 21-22 ottobre. Pertanto Le invio per Sua conoscenza, in anteprima, la bozza del programma del convegno in attesa che la tipografia mi consegni il materiale definitivo. Farebbe cosa gradita rendermi edotto sulla modalità di recapito degli inviti agli iscritti all’Albo, perché nel caso in cui si optasse per l’invio a mezzo posta si rende necessario avere l’indirizzario completo. Altra notizia che Le chiedo, in base al vostro regolamento interno, se è possibile concedere “crediti formativi” ai partecipanti al convegno, in modo da per potere organizzare tutto per tempo. Cordiali saluti. Messina 14 settembre 2009 Sac. Antonio Dino Incaricato diocesano Sovvenire ANNO NOVANTOTTESIMO VITA DIOCESANA 619 A Z I O N E C A T TO L I C A I TA L I A N A APERTURA DELL’ANNO ASSOCIATIVO 2009-2010 Domenica 27 settembre 2009, presso l’Istituto Ignatianum di Messina, l’Azione Cattolica diocesana ha celebrato l’apertura del nuovo Anno Associativo. Ai rappresentati delle Associazioni parrocchiali, provenienti dall’intero territorio diocesano, sono stati presentati il tema che orienta il cammino formativo annuale, e le iniziative che verranno realizzate: la scuola associativa del Settore Adulti e la nascita dell’“Area Famiglia e Vita”; le feste-incontro del Settore Giovani e dell’ACR e la Settimana diocesana della pace; la Settimana Sociale (che quest’anno celebrerà la sua quinta edizione) e la Settimana della Comunità; la XVIII edizione dell’incontro “Ricordare Capaci” e la IV edizione dell’incontro “Con cuore e mani di donna”; gli esercizi spirituali ed, infine, i campi-scuola estivi rivolti alle famiglie, agli adulti, ai giovani e ai ragazzi. Dopo la preghiera di inizio, guidata da Mons. Tindaro Cocivera, Assistente diocesano unitario, il Presidente diocesano, avv. Alessandra Currò, ha offerto una riflessione sul tema dell’Anno: “Lo accolse con gioia”, espressione sintetica della icona evangelica lucana dell’incontro tra Gesù e Zaccheo. Espressione che, in forma di slogan, si propone di porre al centro della riflessione associativa il valore delle relazioni, soprattutto di quelle che si esplicitano e manifestano all’interno della casa. Casa intesa come focolare domestico, come comunità sia ecclesiale che civile, come esperienza intensa di ricerca e di incontro con Dio. Proprio l’icona evangelica di Zaccheo, proprio questo racconto di conversione, di relazione cercata e donata, ha evidenziato il Presidente diocesano, è il punto di partenza dal quale l’Azione Cattolica - dunque anche la nostra Associazione diocesana – proverà a mettere in primo piano i temi dell’accoglienza, intesa come accoglienza del Signore Gesù e apertura all’altro, alla comunità e ai poveri in particolare; del bene comune, inteso come impegno per la promozione di una rete di relazioni autentiche, nutrite dal dialogo e dilatate dalla tensione alla giustizia, e che nei luoghi della vita comune, negli spazi della reciproca accoglienza, trova il suo ambito di fondamentale realizzazione. Dopo l’intervento del Presidente, i Vice Presidenti dei Settori Adulti e Giovani, ed i Responsabili dell’ACR hanno presentato il cammino che 620 ANNO NOVANTOTTESIMO BOLLETTINO ECCLESIASTICO MESSINESE verrà svolto durante l’Anno associativo 2009-2010. In particolare, l’attenzione rivolta ai Giovanissimi (14 – 18 anni), caratterizzata dallo slogan “Ingresso libero”, prediligerà e favorirà l’incontro con Gesù secondo il racconto di Luca, e culminerà con la consegna degli “Appunti per una regola di vita spirituale”, strumento semplice, ma utile, per chi vuole prendere sul serio la proposta di una vita secondo lo Spirito. Non si tratta in realtà di regole già pronte, ma solo di appunti, di suggerimenti, consigli... Pregare, condividere, testimoniare: sono le tre parole attorno alle quali si desidera aiutare i giovanissimi a formulare la propria regola spirituale. I Giovani (19 – 25 anni) orienteranno il loro cammino sulla scota dello slogan “In Con Tra”: tre paroline che servono a mettere insieme altre parole, che servono a dare senso alle altre parole; tre parole che, messe insieme restituiscono il senso pieno della relazione. I Ragazzi dell’AC continueranno il cammino formativo prestando cura particolare alle diverse fasce di età: ai più piccoli sarà offerto un percorso formativo che sarà, così come riconosciuto dalla Conferenza Episcopale Italiana, mediazione efficace al cammino di Iniziazione Cristiana; ai preadolescenti verrà proposto un cammino di preparazione all’ingresso nel mondo dei giovani. Il Settore Adulti prevede, quale momento qualificante della proposta annuale, la realizzazione di una “scuola associativa” rivolta a tutti i responsabili parrocchiali perché più qualificato possa essere il servizio formativo nei gruppi adulti. “Compagni di viaggio”, il tema di fondo di questo percorso, che si articolerà in tre sessioni, che si terranno nel corso dell’intero Anno associativo: 1) Competenti: il servizio della responsabilità e della formazione in AC; 2) Responsabili: la capacità di compiere scelte: partecipazione e corresponsabilità nella società civile e nella Chiesa; 3) Profetici: il sogno del Concilio Vaticano II per una laicità adulta. La presenza di S. E. Mons. Calogero La Piana ha arricchito di senso ulteriore i lavori assembleari che si sono conclusi con la celebrazione della S. Messa. Prima della Celebrazione Eucaristica il Presidente diocesano ha rivolto un pensiero ed un saluto a S. E. l’Arcivescovo. In particolare l’avv. Currò ha detto: “Il cammino formativo che l’Azione Cattolica propone credo permetta a ciascuno di noi e all’intera associazione di accogliere e declinare in maniera originale quanto Lei, Eccellenza, donerà alla Chiesa locale di Messina Lipari S. Lucia del Mela già tra qualche giorno con la sua nuova lettera pastorale. La persona è il cuore ogni azione pastorale, è destinataria di ogni parola di annuncio di salvezza, è il cuore di ogni azione di formazione, è il centro di ogni progetto di promozione e di giustizia. Persona umana, vale a dire “trasparenza luminosa di Dio”. Vuol dire che ogni qual volta questa lu- ANNO NOVANTOTTESIMO VITA DIOCESANA 621 minosità viene offuscata dal velo del peccato è urgente, è necessario creare relazioni che creino le condizioni perché quella luce torni a brillare. Questo, Eccellenza, è l’impegno che l’Azione Cattolica di questa Chiesa locale assume, questo è il servizio che l’azione Cattolica dell’Arcidiocesi di Messina Lipari S. Lucia del Mela assume perché la Parola di Dio sia annunciata in ogni ambiente; perché, in questo tempo di smarrimento culturale e valoriale, la Carità sia testimoniata nella Verità e l’orizzonte dell’impegno sociale e politico sia segnato dalla ricerca del bene comune, di quel bene che ricerca il bene di tutti senza trascurare di mettere al centro la persona umana. A lei, Eccellenza, il mio personale grazie, ma anche quello dell’intera associazione per la sua preziosa presenza tra noi. Eccellenza, l’Azione Cattolica da lei attende sempre parole e gesti di sostegno, accompagnamento e incoraggiamento. Eccellenza, l’Azione Cattolica le vuol bene”. La cordialità e l’affetto “naturali”, spontanei che S. E. Mons. La Piana ha testimoniato e donato ai presenti hanno detto in maniera esplicita della attenzione con la quale il Vescovo, il Pastore segue la vita dell’Azione Cattolica. A questa ha chiesto con forza di essere strumento e veicolo di diffusione dei contenuti della Lettera pastorale perché l’intero territorio diocesano possa sentire con un sol cuore e con una sola anima. L’Azione Cattolica diocesana ha risposto con slancio a questa “chiamata” e, a conclusione della S. Messa, ha donato a Mons. La Piana un orologio che sul quadrante riporta il logo dell’Azione Cattolica. Il senso intimo di questo dono risiede nel fatto che, così come è emerso dal Convegno Ecclesiale di Verona, autentica stella polare del pensiero di Mons. La Piana nelle sue Lettere Pastorali, “questa è l’ora dei laici”. Sergio Visconti 622 ANNO NOVANTOTTESIMO BOLLETTINO ECCLESIASTICO MESSINESE DIARIO PASTORALE D E L L ’ A R C IV E S C O V O LUGLIO 2009 1. Mattino: udienze. Pomeriggio: in Sede. 3. Mattino: udienze. Pomeriggio: in Sede. 2. 4. 5. 6. 7. 8. 9. Mattino: udienze. Pomeriggio: in Sede. Mattino: udienze. Pomeriggio: a Milazzo: S. Messa e cresime nella Parrocchia “Sacro Cuore di Gesù”. Mattino: in Sede. Pomeriggio: in Sede. Mattino: udienze. Pomeriggio: a Protonotaro (Castroreale): S. Messa e cresime nella Parrocchia “S. Domenica V. e M.”. Mattino: udienze. Pomeriggio: a S. Teresa di Riva: S. Messa e benedizione icona nella Parrocchia “Sacra Famiglia”. Mattino: udienze. Pomeriggio: a Messina: incontro presso l’Istituto “Don Bosco” delle Suore Figlie di Maria Ausiliatrice, per la firma del contratto di comodato per l’Istituto di Scaletta Zanclea. Mattino: udienze. Pomeriggio: a Messina: visita a P. Alessi (Redentorista), presso l’Istituto delle Piccole Sorelle dei Poveri. ANNO NOVANTOTTESIMO DIARIO PASTORALE DELL’ARCIVESCOVO 625 10. 11. 12. 13. 14. 15. 16. 17. 18. 19. Mattino: udienze. Pomeriggio: fuori Sede. Mattino: rientro in Sede. Pomeriggio: a Mandanici: S. Messa con le comunità parrocchiali della Vallata, in occasione dell’arrivo dell’Immagine della Madonna del Tindari. Mattino: a Messina: S. Messa nella Parrocchia “S. Camillo” nella festa del Patrono. Pomeriggio: a Messina: S. Messa nella Parrocchia “S. Domenica V. e M.” in Tremestieri, nella festa della Patrona. Mattino: udienze. Pomeriggio: in Sede. Mattino: in Arcivescovado: riunione con la Commissione per i Ministeri. Pomeriggio: udienza. Mattino: udienze. Pomeriggio: a S. Basilio (Novara di Sicilia): S. Messa nella Chiesa di “S. Basilio”, in occasione della riapertura dopo i lavori di restauro. Mattino: a S. Teresa di Riva: S. Messa nella Parrocchia – Santuario “S. Maria del Carmelo” nel giorno della festa della Patrona. Pomeriggio: a Messina: S. Messa nella Parrocchia – Santuario “S. Maria del Carmine” nel giorno della festa della Patrona. Mattino: a Milazzo: partenza per Salina. Pomeriggio: a S. Marina Salina (Salina): S. Messa nella Parrocchia “Maria SS. Addolorata” nella festa della Patrona. A Salina. Mattino: a Salina. Pomeriggio: a Leni (Salina): S. Messa nella Parrocchia “S. Giuseppe”. 20-22. A Salina. 23. Mattino: a Leni (Salina): S. Messa nella Parrocchia “Maria SS. del Terzito” nella festa della Patrona. Pomeriggio: A Salina. 626 ANNO NOVANTOTTESIMO BOLLETTINO ECCLESIASTICO MESSINESE 24. 25. 26. 27. 28. 29. 30. 31. Mattino: a Messina: Rientro da Salina. A Messina: S. Messa nella Basilica di S. Antonio con la comunità dei Padri Rogazionisti. Pomeriggio: udienze. Mattino: udienze. Pomeriggio: in Cattedrale: cerimonia di Consegna dei Diplomi al termine della Rassegna “Fede, Arte e Musica – Estate 2009”. Mattino: a Malvagna: S. Messa nella Parrocchia “S. Anna” nella festa della Patrona. Pomeriggio: a Riesi: S. Messa nella Parrocchia “S. Giuseppe” nella festa del Patrono. Fuori Sede. Mattino: udienze. Pomeriggio: udienze. Mattino: udienze. Pomeriggio: fuori Sede. Mattino: udienza. Pomeriggio: a Messina: incontro con il Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, Gen. C. A. Leonardo Gallitelli, in visita presso la Sede del Comando Interregionale “Culqualber”. Fuori Sede. AGOSTO 2009 1. Mattino: in Sede. Pomeriggio: in Sede. 3. Mattino: a Filicudi: S. Messa nella Parrocchia “S. Stefano” in occasione della festa patronale. Pomeriggio: rientro in Sede. 2. Mattino: a Barcellona P. G.: S. Messa nella Parrocchia “S. Maria Maggiore” in Gala con Rito di Dedicazione della Chiesa e dell’Altare. Pomeriggio: in Sede. ANNO NOVANTOTTESIMO DIARIO PASTORALE DELL’ARCIVESCOVO 627 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12 . 13. 14. 15. Mattino: udienze. Pomeriggio: fuori Sede. Mattino: a Catania: S. Messa nella Chiesa dell’Istituto delle Suore Figlie di Maria Ausiliatrice per i giubilei di vita religiosa. Pomeriggio: a S. Lucia del Mela: S. Messa al Santuario della Madonna della Neve nel giorno della festa. Mattino: udienze. Pomeriggio: a Messina: visita alla Fiera Campionaria. Mattino: udienze. Pomeriggio: a Leni (Salina): S. Messa nella Parrocchia “S. Gaetano” in Rinella, in occasione della festa patronale. Mattino: rientro in Sede. Pomeriggio: in Sede. Mattino: a Messina: S. Messa nella Parrocchia “S. Pietro Apostolo” in Acqualadrone in occasione dei festeggiamenti in onore del Patrono. Pomeriggio: in Sede. Mattino: a Malfa (Salina): S. Messa nella Parrocchia “S. Lorenzo” con Rito di Dedicazione dell’Altare. Pomeriggio: a Salina. Mattino: rientro in Sede. Pomeriggio: in Sede. Mattino: udienze. Pomeriggio: ad Antillo: S. Messa e cresime presso il Giardino della Redenzione. Fuori Sede. Mattino: udienze. Pomeriggio: udienza. In Serata: a Messina: S. Messa ai piedi della Vara a Piazza Castronovo. Mattino: in Cattedrale: S. Messa Pontificale in onore dell’Assunta. Pomeriggio: a Messina: processione cittadina della Vara. 628 ANNO NOVANTOTTESIMO BOLLETTINO ECCLESIASTICO MESSINESE 16. Mattino: a Giammoro: S. Messa nel LXX anniversario di erezione della Parrocchia “S. Maria del Rosario”. Pomeriggio: a Lipari: S. Messa nella Basilica Concattedrale “S. Bartolomeo” nel LX anniversario di Ordinazione Sacerdotale di Mons. Alfredo Adornato. 17-21. A Lipari. 22. 23. 24. 25. 26. 27. 28. 29. 30 . 31. Mattino: esequie del papà di Don Salvatore Sinitò. Pomeriggio: a Messina: S. Messa al Monte di Pietà per l’offerta del Cero Votivo a S. Eustochia. Mattino: in Sede. Pomeriggio: a Messina: S. Messa nella Chiesa di Gesù Sacramentato dell’Istituto-Casa Madre delle Suore Ancelle Riparatrici, nel ricordo della Serva di Dio Sr. Maria Alfonsa di Gesù Bambino. Mattino: a Lipari: S. Messa Pontificale nella Parrocchia Concattedrale “S. Bartolomeo” nel giorno della Festa del Patrono. Pomeriggio: a Lipari: processione di S. Bartolomeo. In Serata: benedizione delle imbarcazioni. Mattino: a Castroreale: S. Messa nella Parrocchia “S. Maria Assunta” e, a seguire, Processione del “Cristo Lungo “. Pomeriggio: rientro in Sede. Mattino: udienze. Pomeriggio: in Sede. Fuori Sede. Fuori Sede. Mattino: udienze. Pomeriggio: in Sede. Mattino: in Sede. Pomeriggio: in Sede. Fuori Sede. ANNO NOVANTOTTESIMO DIARIO PASTORALE DELL’ARCIVESCOVO 629 SETTEMBRE 2009 1. Fuori Sede. 3. Mattino: udienze. Pomeriggio: a Messina: sopralluogo al cantiere della costruenda Chiesa di S. Eustochia in Contrada Citola. 2. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. Mattino: udienze. Pomeriggio: in Sede. Mattino: udienze. Pomeriggio: udienza. Mattino: udienze. Pomeriggio: a Messina: S. Messa nella Parrocchia “Maria Regina degli Apostoli” in Gescal e Immissione in Possesso del nuovo Parroco, P. Ermano Pezzotta O.M.I. Mattino: in Sede. Pomeriggio: a Messina: S. Messa e cresime nella Parrocchia “S. Maria delle Grazie” in Vill. Pace, nella novena in preparazione alla festa. Fuori Sede. Mattino: udienze. Pomeriggio: in Sede. Mattino: fuori Sede. In Serata: in Arcivescovado: incontro con il Rettore e i nuovi seminaristi. Mattino: udienze. Pomeriggio: in Sede. Mattino: udienze. Pomeriggio: in Sede. Mattino: udienza. Pomeriggio: a Merì: S. Messa nella Parrocchia “S. Maria Annunziata” e Immissione in Possesso del nuovo Parroco, Don Antonio Salvo. 630 ANNO NOVANTOTTESIMO BOLLETTINO ECCLESIASTICO MESSINESE 13. 14. 15. 16. 17. 18. 19. 20. 21. Mattino: in Sede. Pomeriggio: a Barcellona P. G.: S. Messa nella Parrocchia “S. Maria e S. Rocco” in Nasari e Immissione in Possesso del nuovo Parroco, Don Giovanni Saccà. Mattino: udienze. Pomeriggio: in Sede. Mattino: a Reggio Calabria: concelebrazione alla S. Messa Pontificale nella Basilica Cattedrale in onore della Patrona, S. Maria della Consolazione. Pomeriggio: in Sede. Mattino: udienze. Pomeriggio: in Sede. Mattino: in Seminario: Consiglio Presbiterale Diocesano Pomeriggio: fuori Sede. Mattino: fuori Sede. Pomeriggio: a Messina: S. Messa nella Parrocchia “S. Maria Immacolata” in Contesse Mattino: udienze. Pomeriggio: a Messina: S. Messa nella Parrocchia “Cuore Immacolato di Maria” e Immissione in Possesso del nuovo Parroco, Don Fosco Nicoletti. Mattino: a Messina: S. Messa al “Palatracuzzi” durante il Convegno Diocesano del Rinnovamento nello Spirito. Pomeriggio: a Messina: S. Messa nella Parrocchia “S. Caterina V. e M.” nel XXV anniversario di Ordinazione Sacerdotale del Parroco, Mons. Mario Di Pietro. Mattino: a Messina: S. Messa con la Guardia di Finanza nella Parrocchia “S. Caterina V. e M.” nella festa del Santo Patrono. A Messina: S. Messa con i seminaristi presso l’Istituto Maria Ausiliatrice (Colli S. Rizzo) al termine del corso di Esercizi Spirituali e saluto per l’avvicendamento del Vice Rettore e del Direttore Spirituale. Pomeriggio: udienze. ANNO NOVANTOTTESIMO DIARIO PASTORALE DELL’ARCIVESCOVO 631 22. 23. 24. 25. 26. 27. 28. 29. 30. Mattino: udienze. Pomeriggio: udienze. Mattino: udienze. Pomeriggio: in Arcivescovado: riunione con la Commissione per il Diaconato Permanente. Mattino: in Sede. Pomeriggio: in Cattedrale: S. Messa per l’Apertura Diocesana dell’Anno Sacerdotale e Ordinazione Presbiterale dei Diaconi: Danilo Amato, Agostino Giacalone, Francesco Cucinotta e Francesco La Camera. Mattino: a Moio Alcantara: S. Messa nella Parrocchia “S. Maria delle Grazie” nella festa del Crocifisso. Pomeriggio: fuori Sede. Mattino: fuori Sede. Pomeriggio: a Nizza di Sicilia: S. Messa nella Parrocchia “S. Maria Assunta e S. Giuseppe” con Dedicazione della Chiesa e dell’Altare. Mattino: a Messina: incontro con la Comunità S. Filippo Ruiz presso l’Istituto “Cristo Re” dei Padri Rogazionisti. A Messina: S. Messa nella Chiesa dell’Istituto “Ignatianum” in occasione dell’Assemblea Diocesana di Azione Cattolica. Pomeriggio: a Messina: S. Messa nella Chiesa dell’Istituto “Collereale” per l’apertura dell’Anno Vincenziano. Mattino: in Seminario: incontro con il Collegio dei Vicari Foranei. Pomeriggio: in Sede. Mattino: udienze. A Messina: S. Messa nella Basilica di S. Antonio per la Festa della Polizia di Stato. Pomeriggio: a Barcellona P. G.: S. Messa nella Parrocchia – Basilica “S. Sebastiano” per i XL anni di presenza dei Padri Venturini in Diocesi. A Roma: commissione Episcopale Migrantes 632 ANNO NOVANTOTTESIMO BOLLETTINO ECCLESIASTICO MESSINESE R A S SE G NA STAMPA «Gazzetta del Sud» Lunedì 13 luglio 2009 «Gazzetta del Sud» Domenica 19 luglio 2009 «Gazzetta del Sud» Giovedì 6 agosto 2009 ANNO NOVANTOTTESIMO RASSEGNA STAMPA 635 «Gazzetta del Sud» Venerdì 14 agosto 2009 636 ANNO NOVANTOTTESIMO BOLLETTINO ECCLESIASTICO MESSINESE «Gazzetta del Sud» Sabato 15 agosto 2009 ANNO NOVANTOTTESIMO RASSEGNA STAMPA 637 «Gazzetta del Sud» Sabato 15 agosto 2009 638 ANNO NOVANTOTTESIMO BOLLETTINO ECCLESIASTICO MESSINESE «Gazzetta del Sud» Lunedì 17 agosto 2009 ANNO NOVANTOTTESIMO RASSEGNA STAMPA 639 «Gazzetta del Sud» Venerdì 21 agosto 2009 640 ANNO NOVANTOTTESIMO BOLLETTINO ECCLESIASTICO MESSINESE «Gazzetta del Sud» Domenica 23 agosto 2009 ANNO NOVANTOTTESIMO RASSEGNA STAMPA 641 «Gazzetta del Sud» «Gazzetta del Sud» Sabato 12 settembre Lunedì 24 agosto 642 ANNO NOVANTOTTESIMO BOLLETTINO ECCLESIASTICO MESSINESE «Gazzetta del Sud» Sabato 29 agosto ANNO NOVANTOTTESIMO RASSEGNA STAMPA 643 «Gazzetta del Sud» 30 settembre 2009 644 ANNO NOVANTOTTESIMO BOLLETTINO ECCLESIASTICO MESSINESE «Giornale di Sicilia» 30 settembre 2009 ANNO NOVANTOTTESIMO RASSEGNA STAMPA 645 CONTI CORRENTI POSTALI DELLA CURIA ❍ Cancelleria 11604980 ❍ Ufficio Catechistico 11405982 12574984 ❍ Ufficio Amministrativo 11451986 ❍ Ufficio Assistenza 12829982 ❍ Seminario Arcivescovile ❍ Opera Vocazioni Ecclesiastiche ❍ Commissione Diocesana Piccolo Clero ❍ Ufficio Missionario Diocesano 11755980 11756988 12400982 11496981 ❍ Mutua Diocesana Clero 13366984 ❍ Ente Opere di Religione e Culto 14591986 ❍ Caritas Diocesana ❍ La Scintilla ❍ Istituto Diocesano Sostentamento Clero 11964988 14420988 NUMERI TELEFONICI ❍ Arcivescovado ❍ Curia Arcivescovile - Centralino ❍ Cancelleria ❍ Ufficio Catechistico ❍ Ufficio Liturgico ❍ Ufficio Missionario ❍ Caritas Diocesana ❍ Tribunale Ecclesiastico Fax Fax 090 771117 090 6684302 090 66841 090 6684205 090 6684206 090 6684221 090 6684218 090 6684219 090 6684223 090 6684337 ❍ Istituto Diocesano Sostentamento Clero 090 715927 Le riproduzioni, la stampa e la rilegatura sono state eseguite presso lo stabilimento La Grafica Editoriale - Edizioni Di Nicolò Larderia - Messina Poloartigianale Larderia Capannone 1 98129 Messina Tel. 090 730919 Tel./Fax 090 730462 www.lagraficaeditoriale.it info@lagraficaeditoriale.it Stampato nel 2009 ISO 9001 - Cert. n. 4444/0