italienisch erlangen
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IT IN ER - 2008 erlangen italienisch [1] Sektion Italienisch ___________ Der Druck dieses Heftes wurde ermöglicht durch einen freundlichen Zuschuss des Referats L2 für Internationale Angelegenheiten der Friedrich-Alexander-Universität Erlangen-Nürnberg. [2] SOGNI, RACCONTI E RICORDI DI UN ANNO „ITALIANO“ Foto: © pansaram (www.flickr.com) Perché un resoconto Jahresbericht der Sektion Italienisch des Sprachenzentrum der FAU Erlangen-Nürnberg Das akademische Jahr 2007/08 war sehr ereignisvoll. Studierende des Italiensichen erzählen, wie sie die Heighlights erlebt haben. Warum ein Jahresbericht Quello che state per leggere è un diario. Un diario dove Was Sie in der Hand halten ist ein Tagebuch. Ein Tagebuch, in dem fissare alcuni momenti, dove mettere a fuoco alcuni visi, alcuni man einige Augenblicke verewigen und in dem man einige Gesichter, einige ricordi, tante emozioni. Un diario di viaggio con partenze Erinnerungen, einige Emotionen scharf stellen kann. Es ist ein Tagebuch scaglionate e compagni che non ci siamo scelti, ma con cui, dopo einer Reise, bei der jeder zu einem unterschiedlichen Zeitpunkt losgelaufen averli conosciuti, abbiamo voluto camminare insieme. Io ho ist; eine Reise mit Mitreisenden, die wir nicht kannten, mit denen wir aber sempre creduto che l´università dovesse essere un posto bewusst weitergelaufen sind, nachdem wir uns kennengelernt hatten. dove lo studio è solo una parte del tutto e forse neanche Ich habe immer geglaubt, dass die Universität ein Ort sein soll, in la più grossa. E proprio perché questo ambiente non dem das Studieren nur ein Teil des Ganzen ist. Und vielleicht l‘ho mai trovato da studente ho sentito il bisogno di nicht einmal der wichtigste Teil. Da ich diese Einstellung als La ricchezza proporlo una volta diventato docente. Queste pagine Student nie vorgefunden habe, habe ich das Bedürfnis che nasce sono un assaggio di un anno qui da noi, in università, gehabt, sie als Dozent anzubieten. diese Seiten sind ein dal caso nel tentativo di collegare la Bismarckstraße con il Häppchen eines ganzen Jahres hier bei uns an der Universität; mondo esterno. Se ci siamo riusciti non lo so. Credo sie sind der Versuch, die Bismarckstraße mit der Aussenwelt zu che ognuno debba rispondere per sé. Io so che è stato verbinden. Ob dies uns gelungen ist, das weiss ich nicht. Ich un tentativo sempre interessante, motivante, coinvolgente, glaube, dass jeder für sich eine Antwort darauf geben soll. Ich weiss, anche quando è stato sconfortante. dass dieser Versuch immer interessant, motivierend, packend war, selbst in Qualcuno ha scritto che il tempo è “un vigliacco che fugge entmutigenden Momenten. alla velocità della luce“ e se riguardo indietro mi accorgo che è Irgendjemand hat geschrieben, dass die Zeit “ein Feigling ist, der uns vero. Scrivo queste righe ed è già ora di salutare qualcuno, dirsi mit Lichtgeschwindlichkeit davon flieht“. Wenn ich zurückblicke, dann merke che è stato bello, che non ci dimenticheremo. E appena lo ich, wie wahr es ist. Während ich diese Zeilen schreibe, ist es schon an der diciamo smettiamo di passare e siamo passati. Il mio unico Zeit, jemanden zu verabschieden. Wir sagen uns, dass es schön war, dass ringraziamento, quindi, va a quanti hanno reso possibili queste wir uns nicht vergessen werden. Und in dem wir es sagen, hören wir auf zu pagine, a quanti le hanno scritte nella loro vita prima ancora che vergehen und sind schon vergangen. Mein einziger Dank geht also an alle, sulla pagina. E sono molti più di quelli che hanno firmato. die diese Seiten ermöglicht haben, an alle, die sie mit ihrem Leben È stato un anno lungo, eppure, visto ora, brevissimo. Un geschrieben haben, noch bevor sie auf Papier verfasst wurden. Und es anno che ci ha portati al mare, due volte ad un concerto, una sind viel mehr Leute, als die, die nachfolgend unterschrieben haben. ventina di volte davanti ai microfoni di una radio, in giro per la Es war ein langes Jahr. Von hier aus betrachtet war es aber doch Franconia, al cinema e a festeggiare insieme, in birreria o davanti sehr kurz. Es war ein Jahr, das uns ans Meer, zweimal auf ein Konzert, ad un grill. È la ricchezza che nasce dal caso. Il caso che ha etwa zwanzig Mal vor die Mikrofone einer Radiosendung und noch trasformato questo anno in un incrocio e ingorgo di strade durch Franken, ins Kino, in eine Kneipe oder vor ein Grill geführt hat. diverse, che ora riprendono il loro cammino. Dies alles ist das Reichtum, das vom Zufall geboren wird. Vom Zufall, • Davide der dieses Jahr in eine verstaute Kreuzung unterschiedlicher Straßen umgewandelt hat. Straßen, die nun Ihre Bahn fortsetzen. • Davide INHALT / INDICE IL MARE - 4 CISCO - 6 C.Gibertoni KINO - 11 D. Tedeschivi D. SILVESTRI - 12 D. Christ M.L. Caniato A. Scròfina R. Alzapiedi R. Zapf [3] RADIAZIONE - 8 G. Inches TIROCINIO - 15 S. Tirelli GRILLABEND - 18 BAMBERG - 10 B. Herath STAMMTISCH - 16 V. Entine S. Schlögel IL MARE 7. internationale Woche der Italienischen Sprache Das italienische Aussenministerium in Zusammenarbeit mit der „Accademia della Crusca“ veranstaltet seit einigen Jahren in Oktober die internationale Woche der italienischen Sprache. Jedes Jahr wird ein Thema vorgeschlägen, worüber verscheidene Veranstaltungen weltweit ausgetragen werden. Das Thema des Jahr 2007 war „das Meer“. In Mittelfranken lud die Dante Alighieri Gesellschaft von Nürnberg zu einem Abend ein, an dem einige Gedichte und kurze Prosatexte italienischer und deutscher Autoren über das Meer von einigen unserer Studierenden vorgelesen wurden. ... a legger Baricco davanti a chi non si capisce se ti capisce... per noi ragazze un viaggio decisamente memorabile. Così, ridendo e scherzando, arrivammo a Norimberga, dove realizzai che da lì a poco avrei riso meno. Più ci avvicinavamo all‘Eckstein, sede della Già il viaggio d'andata fu uno manifestazione, più le conversazioni spettacolo! diventavano serie e incentrate In macchina c'eravamo il mitico Davide sull'evento. Camminando di buon “Schenna”, il Premio Nobel per le magre passo attraverso il centro della città, figure “Luscia”, Angela, Silvia (o c'era chi si autoconvinceva che “Scilvia”), ed io. avrebbe sbagliato qualcosa, chi L'atmosfera era frizzante e pensava di aver disimparato a tipicamente italiana. Povero leggere e chi ripassava coi Davide rinchiuso in un'auto fogli sciupati in mano. Da Verga a con quattro “scimmie Poi la porta a vetri, un paio Calvino, da urlatrici”! Ogni tanto di scale, un piccolo cercavo di percepire Montale a corridoio ed eccoci arrivati cosa stesse passando nella sala conferenze. Baricco nella sua testa, ma lui, da Non c'era quasi nessuno vero signore, si limitava a ancora. sorridere e non osava Nella sala erano state sistemate interromperci. una sessantina di sedie, di fronte a loro Io passavo da uno stato di meditazione un maxischermo per la proiezione di sull'evento alle conversazioni delle immagini e dei testi che sarebbero stati ragazze. letti; sulla sinistra un enorme vaso di fiori Ero esaltatissima all'idea di poter e il leggio dal quale il Console avrebbe leggere la poesia “Il mare si è svegliato” introdotto gli autori e avrebbe letto e un brano estratto da “Novecento” di alcuni brani. Sulla destra il leggio da cui Alessandro Baricco, uno dei miei avremmo letto noi. scrittori preferiti, ma, allo stesso tempo, temevo di sbagliare e di non riuscire a Nella sala adiacente a quella della dare la giusta intonazione e la giusta conferenza si percepiva la classica interpretazione dei brani. tensione preesame: Davide cercava di Intanto in quella macchina c'era decifrare la poesia impossibile che gli sempre più rumore: “Luscia”, seduta sul sedile anteriore, stava voltata verso era stata assegnata e dal suo volto di noi e “teneva banco” con un sacco di questa volta traspariva un po' di pettegolezzi tra i quali anche i suoi tensione; io e “Luscia” leggevamo e “viaggi mentali” sulla vita coniugale dei camminavamo in tondo ciondolando, professori. Non potete immaginare i mentre Silvia e Angela si consigliavano colori che ha assunto il suo viso a vicenda sull'intonazione da dare. quando le abbiamo ricordato che colui Nel giro di pochi minuti tutti gli che stava guidando era proprio un suo spettatori presero posto, così anche noi professore! Da quel momento, per ci sedemmo sulle sedie che ci erano tentar di giustificarsi, iniziò a moltiplicare state assegnate in prima fila. le sue gaffe alle quali diedi anch'io un Quando il Console iniziò, dando il contributo significativo. Ogni frase si rivelava un'arrampicata benvenuto, mi balenò in testa la classica sugli specchi e veniva seguita dalle frase: “ecco, lo sapevo io che non ripetute e contagiose risate di Angela e dovevo farmi convincere!”. dai commenti provocatori miei e di Si iniziò con due poesie tedesche, poi Silvia. In tutto ciò Davide sembrava il si passò a quelle italiane. Mi sembrava detentore della saggezza che, con aria che il tempo corresse troppo veloce e il di superiorità, si limitava a guidare e a turno della mia temuta figuraccia si non commentare. Mi chiedo ancora facesse sempre più vicino. come abbia fatto, con tutto quel Gli sguardi di chi aveva già letto, ormai baccano, a non abbandonarci in autostrada... in fondo credo si sia rilassato e soddisfatto, incrociavano divertito anche lui, o almeno spero, dato quelli dei prossimi alla lettura, smarriti che quel viaggio, seppur breve, rimane alla ricerca di concentrazione e gesti [4] tranquillizzanti. rosso e uno in viola. Che dolci! E io che Arrivò il turno di Davide che fece una appena arrivata pensavo fossero performance impeccabile, poi quello di severe e un po' all'antica (e che col “Luscia”, decisamente d'effetto, poi di vestito viola volessero mandare tutto a Silvia che, nonostante il panico visibile, monte! ... Sì, sono un po' scaramantica, ma il vestito viola negli spettacoli resta fece un ottimo lavoro. Seguì Angela, che comunque vietatissimo!!!)... con la sua voce calda lasciò Dopo una foto di tutti un po' incantati; infine gruppo, tornammo a arrivò anche il mio turno: casa decisamente più ...tra i tanti con tutta l'adrenalina che rilassati: ci sentivamo complimenti del avevo in corpo mi alleggeriti di un peso e pubblico ricordo in ormai stanchi dopo sembrava di aver Cocamodo particolare l'esaurimento cola nelle vene! Le mani quelli di due signore dell'adrenalina, ma anzianotte che erano elettrizzate e il cuore anche molto arricchiti indossavano due si era spostato in gola. da questa esperienza. abiti identici, di Così mi avvicinai al leggio Durante tutto il viaggio, i lana, lunghi fino ai e, per dar l'impressione di discorsi di noi ragazze piedi, col basco in esser tranquilla e sicura, vertevano su ciò che coordinato, uno in misi in pratica quanto avevamo appena rosso e uno in viola. appreso nel corso di condiviso, ci Che dolci! Mündlicher Ausdruck: scambiavamo mani fisse sul leggio, piedi emozioni e impressioni allineati, petto in fuori, un bel e pensavamo che Davide, in cuor suo, respirone e... via! Lessi tutto senza errori fosse certamente orgoglioso delle sue e già questo traguardo mi fece sentire allieve! (... E noi di lui!) :-) decisamente soddisfatta, poi mi S e t o r n a s s i i n d i e t ro r i p e t e re i gongolai tra i complimenti del pubblico; quell'esperienza, cercando però di ricordo in modo particolare quelli di due essere meno vittima della tensione per signore anzianotte che indossavano godermi di più l'atmosfera, ma si sa... due abiti identici, di lana, lunghi fino ai questo è il bello della diretta! piedi, col basco in coordinato, uno in • Chiara Gibertoni IL MARE Chiara Gibertoni Chiara Gibertoni, dell‘università di Modena, ha trascorso un semestre come studentessa Erasmus a Erlangen. È sopravvissuta all‘Alex e alle attenzioni amorose di uomini e donne. Leggendario il racconto del suo primo bacio. Foto: © finofilka (www.flickr.com) [5] CISCO Da Modena alle Dolomiti, passando per Erlangen. Anni fa - forse era un'altra vita, certo era un altro fisico - svegliavamo noi il sole, a imprecazioni e stronzate, con cui legavamo una notte di poco sonno ad Cosa hanno in comune Modena e le una giornata di tanta vita. Appesi ad una Dolomiti? Poco, a parte l'autostrada che corda a tirare accidenti e a sognare il le collega. Eppure io non so pensare ritorno a valle. Anni fa - forse era un'altra vita, all'una senza le altre. certo era la stessa musica Anni fa - forse era un'altra contavamo i chilometri vita, forse ero un'altra dell'Auto-Brennero a Concerto di persona - frequentavo le canzoni e programDolomiti. Facevo loro la Cisco, ex voce mavamo i rifornimenti a corte, le amavo in silenzio, dei Modena City lato A e lato B, perché anni con rispetto e con la fa forse era un'altra vita, ma Ramblers consapevolezza di chi sa la musica era sacra anche che non arriverà mai a posallora. sedere veramente l'oggetto del La musica, quella che non ti desiderio. conosce eppure parla così bene di te, la Eravamo in tre, anni fa - forse era musica, quella che, come dice uno della un'altra vita, certo avevo un'altra macmia terra "ti passa un po' di metadone, china - e i venerdì sera si saliva ad Arco qualcosa nascosto in qualche canzone", di Trento, o in Val di Fassa o all'ultimo si quella che non ti tradisce mai e che ti deviava a ovest, verso il Brenta. aspetta sempre, quella che ti presta le Ci aspettava un letto di acciottolato, un parole che non trovi e ti regala emozioni soffitto di stelle e una coperta di che sono sempre state solo tue... chiacchiere, scaldati dall'amicizia, più che dal fuoco sempre precario. E Anni fa - forse era un'altra vita, certo non precari, in un certo senso, eravamo pure c'erano le macchine con i lettori CD noi, fra storie cominciate, storie uno dei miei compagni di cordata aveva sbandate, storie imbastite, storie caste e una Clio e un cruscotto in cui c'era storie bastarde. Precari nelle storie, forse posto solo per due cassette. Una era la anche perché troppo saldi nell'amicizia. copia di "Riportando tutto a casa", il Uomini in anticamera. Noi che in lista primo album dei Modena City Ramblers. E noi l'abbiamo violentata, quella d'attesa non ci sapevamo stare. Incontro e concerto con Stefano „Cisco“ Bellotti Am 13. November 2007 fanden in Erlangen eine Gesprächsrunde und ein Konzert mit dem ehemaligen Sänger der Band „Modena City Ramblers“, Stefano Bellotti, besser bekannt als Cisco. Foto di questa pagina: © www.ciscovox.it [6] cassetta, fino a farla piangere, fino a farci sono andato all'E-Werk, Fuchsenwiese male, fino a farne plastica informe. 1. Martedì 13 novembre 2007. Erlangen. "Un giorno di pioggia", una delle più belle Erlangen: una città che già allora canzoni d'amore che io abbia mai conoscevo, perché me ne avevano sentito. Dedicata ad un'isola. E parlato proprio i "Modena", nella se"Quarant'anni", il doppio dei miei di conda delle due cassette del cruscotto allora, una storia in tre minuti di quello della Clio ("Erlangen, Manzolino, Isernia, che stavamo per ereditare, io e quelli Lisdonvarna, Liege, Valladolid" tappe di cresciuti come me a viaggio de "La grande "insalate di matematica". famiglia", perché "non c'è E "Morte di un poeta", niente da perdere: nous I "Modena" sono perché "è sempre e sommes le clan banstati la colonna soltanto la stessa vecchia lieue"). sonora di quella storia e nessuno la Sul palco non i "Modena", vita, che forse era capirà". E "ninnananna", ma Stefano “Cisco” un'altra vita, ma perché la notte era nostra Bellotti, voce di quelle certo era una bella e anche noi pregavamo lo nostre cassette, di quelle vita. stesso dio dei viaggiatori. nostre storie d'amore con E "The great song of la parete e di quelle pareti indifference", perché veramente, nel tra le nostre storie d'amore. freddo della solitudine delle montagne, Voce di quei nostri dolci fallimenti, iniziati sapevamo che non ce ne fregava niente con la puntura del freddo mattino e e che a niente fregava di noi. terminati con la carezza della strada che E "Contessa", perché invidiavamo quelli ci riportava a valle. che avevano fatto il '68. E "Bella ciao", Cisco che lascia i "Modena" e tira fuori perché noi e quelli del '68 invidiavamo un'album intenso, sudato, metabolizzato: quelli che avevano fatto la Resistenza. E "La lunga notte". Cisco, Andrea, Marzio e "I funerali di Berlinguer", perché erano Teo, per un concerto che ti cresce stati l'evento spartiacque tra la mia dentro. Cisco e la sua musica. infanzia e la mia adolescenza. Più dei Cisco e la mia musica. mondiali dell'82, più di Sophie Marceu bambina con i pattini a rotelle. Eccomi lì, quindici anni dopo, "come se I "Modena" sono stati la colonna sonora il mondo finisse stanotte". E io non ho di quella vita, che forse era un'altra vita, paura, perché non sono solo. C'è ma certo era una bella vita. quell'altro, lì con me. Forse sono ancora E così, con questo zaino pieno di note, io, ma certo era un'altra vita. di brividi, di ricordi, di foto, con questo zaino pieno di brandelli di quella vita, • Dante Tedeschivi CISCO Dante Tedeschivi L‘autore, come si è capito, ama la musica. Peccato che anche ai concerti dove le casse sparano a 10mila Terawatt e magari ci sono giusto giusto quelle altre cinquantamila gole che si spolmonano, i suoi cari gli chiedano di stare zitto, perché stona... Foto: © 70463412@N00 (www.flickr.com) [7] RADIAZIONE Un anno davanti al microfono... [#48] (vedi anche gli articoli a pag. 12 e 14), Giovannino Guareschi [#49] e il folletto Fanfurla... Tra tanta cultura non poteva mancare “Ciao a tutti e benvenuti ad una nuova uno sguardo al cinema, partendo dal puntata di RADIazione!”: così, per quasi festival Italiano di Norimberga, una visita venti volte, quest’anno abbiamo salutato a Roma [#44], sempre più su fino alla gli ascoltatori dalle frequenze virtuali del notte degli Oscar grazie a Lucia, Steffie e Lisa . nostro podcast. Il consueto cambio di team all’inizio del Silvia e Barbara, invece, sono riuscite a stupirci con i loro servizi semestre invernale [Puntata particolari: dai musei di #36] ha segnato la ripresa “bigini” [#37] all’alta ...per sentirsi un pò delle trasmissioni ed anche cucina, con le penne a c a s a i n t e r r a uno scontro datore di lavoroalla puttanesca [#40], straniera, per ridere impiegati che ci ha tenuti passando in bicicletta almeno una volta a impegnati per diverse [#43] (e cercando di non settimana, per non settimane [#37, #38, #39]. collezionare multe per dimenticarsi come Abbiamo tuttavia proseguito, aver pedalato senza s i p a r l a n e l l a allietati dalle barzellette [#36, piedi o senza luci) ai propria lingua e #43] - una novità - di Andrea bamboccioni tanto cari scoprire curiosità di e dalle vicende amorose che all’ex ministro dell’ quella, il tedesco, si intrecciavano sotto forma economia TPS* [#38]. che si parla qui... di focose lettere nella rubrica “La Posta del Cuore” di Luca e Maura [#36, #38, #40, #44]. Tanta frivolezza non poteva che essere mitigata dal Literaturcafé [#37] prima e Kulterecke poi, dove Roberto e Angela, quindi Ruth, hanno dato il meglio di loro (e forse anche qualcosa in più) per far conosce storie e personaggi (più o meno reali) del mondo letterario contemporaneo: come non citare Fabrizio de André [#47] e Daniele Silvestri RADIazione RADIazione ist ein deutsch-italienischer Podcast von Studenten und für Studenten. Zusammen mit einem Partner des anderen Sprachraums stellen deutsche und italienische Studierende wöchentlich interessante Beiträge über die zwei Länder vor. [8] La politica, infatti, è sempre stata, e non finirà mai di essere, uno dei nostri temi preferiti, tanto da averle dedicato una puntata extra in occasione delle elezioni italiane (tanto improvvise quanto attese) ed aver composto addirittura un poema** a p ro p o s i t o d e l l ’ i t a l i c o “ E l e t t o r Furioso” [#44]. Sul tema “madrepatria”, Alexandra e Maria sono riuscite a passare dallo splendore della riunificazione tedesca [#37] alla spazzatura di Napoli (che, al contrario, non smette di dividere gli abitanti della Penisola) [#43], “tornando” in Baviera appena in tempo per la legge antifumo [#45]. La nostra squadra esterna (Katharina, Sara, Valentina, Ruth e da ultimo Sandra) ci ha sempre tenuti aggiornati circa gli eventi più “cool” ad Erlangen e dintorni, catturando con le loro domande gli ignari passanti [#37, #40, #44, #45, #49]. Altre domande, inoltre, sono state pronunciate ai nostri microfoni, in un reciproco scambio di ruoli tra intervistati e intervistatori, così da farci conoscere anche i lati più nascosti di ciascun componente della troupe di RADIazione [#36, #40, #44]. Appuntamento fisso fin dagli albori della nostra Radio, non potevano, infine, mancare le notizie, quelle “che nessun altro avrebbe avuto il coraggio di pubblicare” [sempre], con Chiara e Martina, trasformate in Flash News da Marcello, Roberto e Tobias nel semestre estivo (per adeguarsi al calo fisiologico di personale). Rimasti in pochi (ma buoni) e rigenerati da nuove forze (Carsten) e da abbondanti dosi di birra, abbiamo in seguito inaugurato la nuova e tanto attesa rubrica “Deutschland für Anfänger” [#47], figlia dei molti servizi sulla terra di Goethe, realizzati www.radiazione.org anche nel passato più remoto dai molti che si sono succeduti ai nostri microfoni [ad esempio: #42]. Come diremmo in trasmissione, prima di passare ai saluti finali, non possiamo dimenticare di citare l’iniziativa “Mi illumino di meno”*** [#46] e gli Europei di Calcio [#50] che hanno tenuto banco per un’intera puntata ciascuno, alla scoperta dei trucchi più semplici per risparmiare energia e al manuale di sopravvivenza per Austria e Svizzera, fatto di parlate strane e pietanze se non altisonanti, quanto meno particolari e allettanti. Eccoci quindi giunti al fatidico momento: “anche per oggi è tutto, appuntamento alla prossima puntata, sempre qui a www.radiazione.org e... non dimenticatevi di scriverci alla nostra casella di posta radiazione@freenet.de. Tschüß!!!” RADIAZIONE • Giacomo Inches P.S. Perchè un ingegnere fa lo speaker in una Radio italo-tedesca? Per sentirsi un pò a casa in terra straniera, per ridere almeno una volta a settimana, per non dimenticare come si parla nella propria lingua e scoprire curiosità di quella, il tedesco, che si parla qui, e perché la propria esperienza si intrecci con quella degli altri e lasci una traccia anche qui, ad Erlangen, a RADIazione! * Tommaso Padoa-Schioppa ** Pubblicato anche sulla rubrica Italians del “Corriere della Sera” a cura di Beppe Severgnini (http://www.corriere.it/solferino/ severgnini/) *** promossa dalla trasmissione radiofonica di Radio Due “Caterpillar” : www.caterueb.rai.it radiazione@freenet.de Giacomo Inches Giacomo Inches, ingegnere italiano di passaporto e pignoleria svizzera, è stato per ben due anni lo speaker ufficiale di RADIazione. I posteri gli sono riconoscenti per l‘anima poetica (ingegnere per il portafogli, letterato per il cuore), l‘inesauribile disponibilità, un‘intervista a Beppe Severgnini e molte foto di queste pagine. [9] BAMBERG Bamberg. Oder: „Hat jeder fürs Bayern-Ticket schon bezahlt?“ Um einem ereignisreichen Semester den gebührenden Abschluss zu bereiten und eine letzte gemeinsame Aktion mit der aktuellen deutsch-italienischen Clique zu erleben bevor die Italiener sich wieder in heimatliche Gefilde aufmachen würden, unternahmen wir im Februar 2008 eine Fahrt nach Bamberg. Mit 15 Leuten und einer ausreichenden Menge an Bayernticktets (apropos: hat jeder seinen Anteil bezahlt?) starteten wir in die Weltkulturerbe-Stadt. Dank D., der, wie sich herausstellte, besser über Kultur und Geschichte der Stadt informiert war, als so mancher Einheimische, kamen wir in den Genuss einer recht interessanten Stadtführung und konnten so endlich das Bamberg jenseits der Einkaufsmeile entdecken. Nach einem ausgiebigen Rundgang mit vielen Fotostops, der uns über den Maximiliansplatz, die neue Residenz, den Kaiserdom, das Alte Rathaus, das Kloster Michaelsberg und das Klein-Venedig vorbeiführte, war in Anbetracht leerer Mägen und einer recht niedrigen Außentemperatur unser Sinn für die Kunst jedoch trotzdem bald erschöpft. Wohl verdient ließen wir unsere Tour bei Rauchbier und Wiener Schnitzel im Barbara Herath Barbara Herath, Lehramtstudentin kurz vor dem ersten Staatsexamen, war, ist und wird immer bleiben die liebevolle “Mutter“ aller verzweifelten italienischen Studierenden, um die sie sich so hingebungsvoll gekümmert hat. Ihre künftigen Schüler dürfen sich schon freuen! [10] traditionsreichen Bamberger Brauhaus "Spezial" ausklingen. • Barbara Herath Rom und die Römer auf der Leinwand dessen weltweiter Ruhm v.a. den bekannten Protagonisten Audrey Hepburn und Gregory Peck zu verdanken ist. Der Höhepunkt des Die Abteilung Italienisch in Erlangen Semesters war ein gemeinsamer bietet seit einigen Semestern vielfältige Ausflug in das Filmhauskino nach kulturelle Möglichkeiten an, die die Nürnberg. Im Rahmen des italienischen Freude am Italienischstudium unter- Filmfestivals wurden dort eine Woche stützen sollen. Eines dieser Angebote ist lang italienische Filme gezeigt, und dank der italienische Filmkurs des Sprachen- Frau Dondolini Scholl hatten wir die zentrums, der in den letzten Semestern Gelegenheit, den Film “Kriminaltango“ zu von uns, Maria Lucia Caniato, Daniela einem Spezialpreis anzuschauen. Christ unter der Leitung von Dott.ssa Ein völlig anderes Genre konnten wir Gabriella Dondolini Scholl gestaltet unseren Studenten mit “L’orchestra di Piazza Vittorio” vorstellen: in einer wurde. Da wir alle ein besonderes Verhältnis zu Mischung aus Dokumentation und Rom haben, war das Thema dieses Mal Musical wird in diesem Film – der auf “Rom und die Römer.” Aus einem einer wahren Begebenheit beruht – die großen Repertoire an Filmen, die unter- Entstehung eines Orchesters gezeigt, schiedliche Bereiche des römischen das aus Immigranten verschiedenster Lebens ansprechen, haben wir sechs Herkunft besteht. Der nächste Film “Tre Filme verschiedener Genres ausgewählt. metri sopra il cielo” (unter der Regie von Der 1. Film “Gente di Roma” von Ettore Luca Lucini) basiert auf dem berühmten, Scola erzählt abwechslungsreiche gleichnamigen Roman von Federico Geschichten von Menschen, die in Rom Moccia und beschreibt eine Geschichte leben und unterschiedliche Aspekte der über Motorradtrips und Parties, über italienischen und speziell der römischen Liebe, Hoffnungen, Freundschaften und M e n t a l i t ä t v e r- Enttäuschungen. körpern. Als 2. Mit dem letzten Film “Ma che colpa Film haben wir abbiamo noi” wollten wir zu guter Letzt ...eine “ V a c a n z e noch einen Regisseur (Carlo Verdone) Möglichkeit, R o m a n e ” vorstellen, der mit seinen Filmen (sowohl die italienische ausgewählt, Komödien als auch Tragödien) auf ironische Art und Weise auf die Probleme der heutigen italienischen Gesellschaft aufmerksam machen will. Wir hatten große Freude daran, den Kurs vorzubereiten und unseren Studenten die Vielseitigkeit des italienischen Kinos zu präsentieren. Wir sahen diesen Kurs auch als Möglichkeit, den deutschen Studenten die italienische Kultur näher zu bringen. Uns bleibt nur noch zu hoffen, dass sich die Teilnehmerzahlen in den kommenden Semester verbessern. Deshalb laden wir alle ein, die sich für Italienisches Kino interessieren: nächstes Semester sind wir wieder da! • Daniela Christ & Lucia Caniato ITALIENISCHE FILME Kultur uns näher zu bringen Daniela Christ Daniela Christ ist Hilfskraft am Sprachenzentrum. Einem ErasmusAufenthalt in Rom verdankt Sie ihre römische Seele. Lucia Caniato Foto: © Confusedvision (www.flickr.com) [11] Maria Lucia Caniato, studentessa di Roma, rimarrà famosa per la “velocità“ con cui ha saputo sempre prendere decisioni importanti (e no...) DANIELE SILVESTRI Un cantautore fra noi. Ovvero l´incontro eccezionale con una persona normale... Questo semestre, precisamente il 28 aprile 2008, abbiamo avuto l’occasione di intervistare il cantautore romano Daniele Silvestri. L’artista italiano è stato invitato a esibirsi in concerto presso il centro culturale “E-Werk” di Erlangen; l’evento ha riunito la comunità di italofili e studenti erasmus della città e non solo. Nel pomeriggio, dopo l’incontro con gli studenti, abbiamo braccato Silvestri e gli abbiamo posto alcune domande riguardanti la sua carriera musicale e il Incontro e concerto con Daniele Silvestri Am 28. April um 14:00 Uhr fand an der Universität eine Vorlesung mit dem römischen Liedermacher Daniele Silvestri statt. Um 20:00 Uhr stelle er mit seiner Band im E-Werk in einem Konzert sein Lebenswerk vor. suo genere decisamente caratteristico. Con noi c’era anche la nostra brillante amica Ruth, che in quell’occasione rappresentava la parte tedesca. In vista dell’incontro ci eravamo dati appuntamento con Ruth in mensa per prepararci - ognuno aveva pensato a domande di ogni genere e sorta, dalla più demenziale a quella più impegnata e tra un boccone e una risata, sotto il sole di una fresca e bella giornata di [12] aprile, abbiamo buttato giù la nostra piccola intervista. Ruth ci aveva confessato di essere un po’ emozionata, di aver ascoltato la sua musica e di non vedere l’ora di incontrarlo, nonostante avesse un po’ di timore (ingiustificato) all’idea di dovergli rivolgere le domande in italiano. Io (Angela) ero a mille, soprattutto perché si tratta di un artista che ho sempre stimato: sì, Silvestri è una di quelle persone che a pelle, senza mai averla incontrata prima, già mi stava simpatica, così alla mano e interessante, con la quale quindi mi veniva voglia di scambiare quattro chiacchiere in allegria. Io (Roberto) nel preparare questa intervista mi sono reso conto di quanto poco sapessi a proposito del cantautore, che conoscevo di fama e che apprezzavo per alcune delle sue canzoni più conosciute, salvo poi scoprire quanto eclettico e impegnato fosse il lavoro che ha caratterizzato la sua carriera in tanti anni. Dopo l’iniezione di entusiasmo di Angela che era decisamente carica, sono stato però contagiato anch’io, e mi sono riscoperto fan di Silvestri, tanto che poi alla sera durante il concerto mi sono trovato sotto il palco a ballare. Insomma, ci (io, Angela e io, Roberto) siamo divertiti a tal punto con il nostro ospite da permetterci commenti e battute che a ripensarci ora…forse non le ripeteremmo! Silvestri si è prestato al gioco, dimostrandosi un artista decisamente alla mano e con tanta voglia di raccontarsi. E soprattutto senza bisogno di ossequi e salamelecchi. Le domande riguardavano il suo debutto sul palcoscenico dell’Ariston a Sanremo, che fu decisamente particolare e originale, e il suo stile di scrivere musica: conoscere un cantautore che in patria da quali generi sarebbe stato decimusicali tragga samente più difficile ispirazione, quali avvicinare, alla sfida di artisti siano il mettersi in gioco e fare suo punto di registrazioni, superando riferimento e, per le iniziali timidezze. finire, cosa ne pensi di quelle Se a tutto questo si persone che aggiunge l’occasione chiedono gli di stringere amicizie con autografi. gli studenti italiani e Se pensate che tedeschi che partela domanda cipano a questi profosse scontata, è getti, crediamo che solo perché non questa esperienza in avete sentito la particolare e questi risposta, che ci mesi in generale siano ha lasciato di stati un’avventura con sale, e che non risultati veramente vi anticipiamo. ottimi. L’intervista è finita Speriamo perciò che con un Silvestri che queste iniziative continuino a esistere e a si improvvisa poliglotta e saluta gli ascoltatori di RADI-azione in tedesco, (sotto ...un bell’esempio delle piccole grandi opportunità dettatura di che un’ attività come quella della sezione di Italiano Ruth :-)). offre agli studenti L’esperienza è stata unica nel suo genere; sul momento eravamo troppo euforici per rendercene conto, ma crediamo che quel pomeriggio sia stato veramente un bell’esempio delle piccole grandi opportunità che un’attività come quella della sezione di Italiano offre agli studenti (erasmus e non): dalla possibilità di DANIELE SILVESTRI crescere qui a Erlangen, nella speranza che possano regalare momenti di divertimento e di ordinaria follia ai futuri partecipanti, proprio come li ha regalati a noi durante tutto l’anno. • Angela Scròfina & Roberto Alzapiedi Angela Scròfina Angela Scròfina, romana, la risata italiana più contagiosa dello Sprachenzenrtum. In piscina dicono che tenga testa ai triatleti e nel corso di Pilates dicono che ne sappia più dell‘insegnante... Roberto Alzapiedi Roberto Alzapiedi da Parma, detto “Radiobob“. Se volete sapere qualcosa di qualcuno, chiedete a lui: vi risponderà che non è lui che è curioso, ma sono gli altri che gli raccontano sempre tutto... [13] DANIELE SILVESTRI Er ließ die Musik sprechen Nach einem anstrengenden Unitag kam ich etwas abgehetzt, aber doch sehr gespannt beim E-Werk an, rauchte noch eine Zigarette und ging dann in den vollbesetzten Konzertraum im 1. Stock. Dort empfing mich bereits eine ausgelassene und erwartungsvolle Stimmung und das Geschnatter vieler freudig erregter Italiener. Das alles ließ mich das ganze Unigedöns schnell vergessen und auch mich packte diese ganz spezielle Stimmung vor einem Konzert. Als Daniele Silvestri auf die Bühne kam, wurde er mit begeistertem Applaus begrüßt und begann gleich mit seinem ersten Song. Es war echt ein seltsames Gefühl jemanden auf der Bühne zu sehen, mit dem man wenige Stunden zuvor ein Interview gemacht hat. Das allein und der kleine Rahmen des Konzerts sorgten für eine sehr persönliche Atmosphäre. Daniele Silvestri gestaltete das Konzert ohne viele Worte und ließ vor allem die Musik sprechen, da ja einige in der Runde kein Italienisch verstanden. Er präsentierte ein sehr abwechslungsreiches Programm mit viel Rhythmus und starken Texten. Ruth Zapf Ruth Zapf, aus dem bayerischen Schwaben, hat das ansteckendste deutsche Lachen des Sprachenzentrums. Vielleicht ist sie bald auch auf oder hinter der Theaterbühne zu sehen... Uns würde es freuen! [14] Bei dem Song „Che bella faccia“, eine süffisant böse Parodie auf Berlusconi, konnte er sich dann aber doch eines kritischen Kommentars nicht erwehren und alle, die ihn verstehen konnten, genossen seine kurze Polemik aus vollen Zügen. Wie die Deutschen aber halt so sind (und wie ich feststellen musste auch die Italiener!) ließen sich trotz guter Stimmung und rythmischer Musik nur wenige zum Tanzen animieren. Erst als der Sommerhit „La Paranza“ gespielt wurde erhoben sich einige Wenige und bildeten ein Tanzgrüppchen direkt vor der Bühne. Zwar klein, aber dafür um so ausgelassener! Nicht allein die machte das Konzert zu etwas Besonderem, sondern auch die Ausstrahlung des Sängers. Ein Vollblutmusiker, der es geschafft hat, nicht völlig abzuheben, auf das Publikum einzugehen und eine gewisse „Coolness“ auszustrahlen. Zugaben gab's natürlich auch, und zum Abschluss heizte die ganze Band das Publikum nochmal mit einer virtuosen Schlagzeugeinlage an. Ich kannte Daniele Silvestri bis dato eigentlich kaum, aber seine Musik hat wirklich mitgerissen. Das Konzert ging mir viel zu schnell vorbei, und ich freu´ mich schon auf den nächsten italienischen Sänger, der in Erlangen auftritt. • Ruth Zapf Come capita che una ignara studentessa arrivi a fare un tirocinio in questo posto di folli... brevissimi cenni di grammatica o comunque nobili tentativi in quel senso. Punto dolente: essere utilizzati come Muster nell'esercitazione sul passato remoto... :-( 2) Traduzione dal tedesco all’italiano. Un’esperienza decisamente stimolante Il mio tirocinio si è svolto tra le strutture e di grande aiuto nell’acquisizione di un dello Spachenzentrum e le torri della lessico più esteso e di una miglior facoltà, dove ho assistito un docente comprensione della struttura della frase tedesca. Il tutto probabilmente nei corsi di Italiano per stranieri. Va d a s é c h e l ’ e p i s o d i o p i ù anche grazie alla pazienza del lettore imbarazzante e allo stesso tempo che ha taciuto castronerie e ritardi disumani. divertente che mi balza alla mente, 3) Traduzione dall’italiano al quando parlo del mio tirocinio, tedesco. è il fatto che abbia fatto Cari amici Ora lo posso confessbagliare io stessa un vecchi e nuovi di sare: chiedete a Barpovero studente tedesco Erlangen ho l’onore, bara! (Cfr. pag. 10 - ndr) alle prese con gli articoli nonché l’ònere, di Lei sarà come sempre della lingua italiana! parlarvi della mia molto diplomatica e Nel caso in cui ve lo foste esperienza da meravigliosamente chiesti: Tranquilli! Nell’ tirocinante. sorridente nel dirvi che evenienza dovesse suc“no, era corretto anche cedere anche a voi (di sbacome lo aveva scritto Silvia… gliare intendo) non preperò sarebbe più tedesco così. Ah, ma occupatevi, non sarete licenziati. Anzi, probabilmente sono stata scelta è solo questione di pratica”. per parlarvi di questa esperienza 4) Revisione di una grammatica per proprio nel tentativo di riportarmi alla stranieri. mente il ricordo simpatico del mio Qui bisognerebbe davvero aprire un capitolo a parte. Premettendo che rosso imbarazzo. Parlando dei compiti a me spettanti doveva essere una grammatica per nello svolgimento del tirocinio, posso studenti principianti, ammetto di aver dirvi che all’incirca i miei compiti si riguardato le soluzioni almeno tre volte riassumono nell‘assistenza in aula per esser sicura di non incappare in durante il corso di Italiano per figuracce pessime e che se fosse stato stranieri tenuto dal detto docente, con possibile appellarsi a una qualsiasi numero quattro allieve decisamente entità per chiedere aiuto, lo avrei fatto. folli e divertentissime. Le mie mansioni Ammetto poi di essere stata fortunata e di non aver dovuto fare i conti con erano: 1) presentazione iniziale, conver- esercizi del tipo: scrivi il plurale di sazione, aiuto nella comprensione di “valigia”, “striscia”, “ciliegia”. In tal testi scritti e registrazioni audio, caso, avrei usato il jolly e chiesto l’aiuto TIROCINIO Silvia Tirelli Silvia Tirelli, studentessa della bassa padana, è un personaggio che potrebbe essere uscito dalla penna di Giovannino Guareschi. Dotata di un senso dell‘ orientamento da far invidia ai piccioni, ha lasciato una carriera da bassista (per cui ha certo la statura) per amore della Germania. da casa. Il tirocinio si è svolto dalla prima settimana di novembre a febbraio e, nel tentativo di fare tutto al meglio, è stata assolutamente una fortuna poterlo svolgere collaborando con persone giovani e disponibili, costituendo a poco a poco un gruppo compatto ed affiatato. Sicuramente non si può dire sia stato il solito tirocinio noioso fatto di fotocopiatrici ed archivi ma piuttosto di persone, collaborazione e per finire un bel caffè in compagnia. E se vi dovesse capitare di farvi leggere le carte dalle allieve, alle prese con lo studio del tempo futuro, godetevi la simpatia e le risate del momento, ma non aspettatevi che le previsioni si avverino! Mi congedo dando un bel DIECI alla mia esperienza da tirocinante ed augurando a coloro che ne avranno la fortuna, una altrettanto costruttiva e divertente collaborazione presso le strutture dello Sprachenzentrum. • Silvia Tirelli [15] Questo dolc’arpeggiare è musica da ricordare. STAMMTISCH “Io mi volsi a man destra [...] e vidi quattro stelle non viste mai fuor che alla prima gente. Goder pareva il ciel di lor fiammelle: oh settentrional vedovo sito, poi che privato se´ di mirar quelle!” Queste parole scritte da un notissimo fiorentino, riportate nella lettera di un altro fiorentino, non meno conosciuto nel mondo, hanno conservato la loro attualità anche oggi. Infatti, sicuramente vi starete chiedendo che cosa abbiano in comune il sommo poeta, l'esimio scopritore degli antipodi e le quattro stelle di cui siamo privati noi settentrionali e che bramiamo di vedere dipinte certamente non solo nel cielo. In realtà non molto, considerato che i primi due poco sapevano della febbre stellare che si sarebbe impossessata del continente europeo. Certamente i gobbi e i cacciavit non popolavano il continente scoperto da Colombo e non era Dante ad inventare gli interismi, ma il calcio senza dubbio, oltre al patrimonio culturale, è uno dei tasselli che formano l'identità europea oggigiorno. E questo è un fatto innegabile. Così come il programma Erasmus che da venti anni permette a moltissimi “Alas, on pleasure's wild variety I've wasted too much life away!But, did they not corrupt society, I'd still like dances to this day: the atmosphere of youth and madness, the crush, the glitter and the gladness, the ladies' calculated dress; I love their feet -- though I confess that all of Russia can't contribute three pairs of handsome ones -yet there exists for me one special pair! one pair! I pay them memory's tribute though cold I am and sad; in sleep the heartache that they bring lies deep.” Alexandre Pushkin, “Eugene Onegin” “Non potranno ascoltare i canti che verranno le anime alle quali i miei primi cantai; la ressa degli amici si è dileguata, ormai, l'eco prima dei canti è, purtroppo, svanita. La mia canzone suona ad una folla ignota, che perfino se applaude fa tremare il mio cuore, e chi allora ascoltava lieto la mia canzone erra, se vive ancora, studenti di partecipare allo scambio universitario, di dare uno sguardo dietro le quinte dei soliti clichè e semplicemente di stringere amicizie riunendo in questo modo gli europei, e non solo, ancor di più. Ebbene, finiamola con questa introduzione altisonante gettando luce sulle possibilità che si prestano a stringere le summenzionate amicizie. Come sapete ci sono le feste di studentato capeggiate dal dio Dioniso, il ballo estivo elegantissimo da far risorgere un altro sommo poeta, Pushkin, che dei balli, anzi delle loro frequentatrici avvenenti, se ne intendeva parecchio; ci sono concerti per ogni gusto musicale, dal beat elettronico di Daniele Silvestri al jazz magico davanti alla facoltà di anatomia. Quest'ultimo frequentato per lo più dagli studenti di medicina dall´ aspetto un po´ da zombies, forse perché poco prima hanno conosciuto l'essere umano in tutta la sua profondità durante una lezione di anatomia... Madonna del Carmelo, direbbe la mia amica Cettina. Che immagine allucinante! Comunque per tornare al nostro discorso, alla fine c'è anche lo Stammtisch. Ed è di quePer sapere sto che vorquando è il prossimo Stammtisch iscriviti a Punto di vista! disperso per il mondo.” Johann Wolfgang von Goethe “Faust” http://it.groups.yahoo.com/group/puntodivista/ Deutsch-italienischer Stammtisch Der deutsch-italienische Stammtisch ist eine Gelegenheit, um andere Studierenden zu treffen und kennen zu lernen. Es findet in der Regel während des Semesters in einer der vielen Kneipen in Erlangen. Die Termine werden durch die Newsletter der Sektion Italiensich des Sprachenzentrums „Punto di vsita“ bekannt gegeben.Die Anmeldung heirzu erfolgt über die Seite www.sz.uni-erlangen.de/ italienisch [16] rei parlarvi. Tanto per intenderci, non si tratta di una riunione delle tribù indiane e non si fuma la pipa, bensì sto parlando di una iniziativa volontaria fondata da alcuni docenti nel novembre del 2003 c h e s e r v e p e r p ro m u o v e re l a impachettata in un dialogo al bar affollato tra l’arrivo di un aereo e la partenza del prossimo. Catch me if you can, insomma. Sigla. Però si parla, ci si incontra, ad Erlangen o da qualche parte in Italia. Ad Erlangen si parla di calcio, i tedeschi al terzo “Alas”, esclamerebbero gli inglesi, il tempo scorre, i treni posto ai Monnon aspettano, i gusti cambiano, arrivano i nuovi erasmini, diali, una squaaffiorano i nuovi argomenti, la vita sta impachettata in un dra pietroburdialogo al bar affollato tra l’arrivo di un aereo e la partenza ghese vincitrice del prossimo. Catch me if you can, insomma. Sigla. della coppa UEFA 2008. Mamma mia! Orconoscenza tra gli studenti italiani e mai ci mancano solo quattro stelle sulla quelli tedeschi. maglietta, non nel cielo, intendiamoci. Nel 2005 si aggiunge l'autore di queste Per cui siamo un poco invidiosi dell´Italia. umili righe, per partecipare alle A Roma si fa il giro notturno per la città discussioni vivissime sulle particolarità imparando nuove parolacce e dell’italiano, del sanscrito, del russo, del ricordando i giorni passati. A Lecco si tedesco, dell’arabo, dello spagnolo, le parla di gobbi e di cacciavit che sono differenze tra i sistemi educativi di vigliacchi per definizione e non soffrono Germania e Italia, su Giaime Pintor e sul quanto gli interisti. gatto nero soprannomato Behemot, sui A Parma si filosofeggia con il cigno. cartelli... scusate sulla incredibile A Modena, mmm, boh, si farà viva, similitudine tra russi e calabresi, sulla forse, o forse no. Come cantava Vasco: malinconia cosmica di Giacomo da “E poi ci troveremo come le star a bere Recanati, sulle parolacce romane e del whisky al Roxy bar o forse non ci quant’altro. incontreremo mai ognuno a rincorrere i “Alas”, esclamerebbero gli inglesi, il suoi guai.” tempo scorre, i treni non aspettano, i gusti cambiano, arrivano i nuovi erasmini, affiorano i nuovi argomenti, la vita sta • Vladimir Entine Se volete sapere chi sono i gobbi e i cacciavit venite al nostro stammtisch! [17] STAMMTISCH Vladimir Entine Vladimir Entine è un altro esempio di ingegnere rubato alle lettere. Ha imparato l‘italiano guardando tutte (TUTTE) le puntate di tutte (TUTTE) le serie di “Un medico in famiglia“. Nonostante la tesi a Ingolstadt trova sempre il tempo e la voglia di curare lo Stammtisch. Il suo unico difetto è quello di essere tifoso del Sanpietroburgo... SEMESTERABSCHLUSS GRILLFEST Grigliata Questo anno lungo e ricco di avvenimenti è stato degnamente chiuso da una grigliata ricca di ottima carne e tanto buon umore nel cortile dello Sprachenzentrum. “Also... ich hab schon alle meine Nürnberger gegessen!“ Am 28 Juni haben wir endlich unseren Grillabend gefeiert. Jeder hat was zum Essen mitgebracht: der eine GnocchiSalat (der übrigens echt lecker war), der andere hat Bruschetta hergezaubert und was natürlich nicht fehlen durfte war der Kartoffelsalat, den die Deutschen und die Italiener gleich gut fanden, von wegen Stereotypen!! Nachdem der Grill uns erst ein wenig Schwierigkeiten gemacht hat, da er einfach nicht angehen wollte, wurde er dann doch noch bezwungen (herzlichen Dank an die Mitpustenden!!), und das große Grillen konnte starten. Normalerweise kennt man eher das Problem : “Wer hat m ir meine Nürnberger weggeklaut??“ Aber bei uns ging es so: “Schnell! Die Nürnberger werden Kohlestückchen!“ - “Also ich hab schon alle meine gegessen, keine Ahnung von wem die sind!!“ Als sich dann doch noch ein paar Freiwillige gemeldet hatten, waren wir voll bis oben hin. Um unsere dicken Bäuche ein bisschen zu leeren, hatte einer die lustige Idee ein KartoffelSchubs-Spiel zu machen. Dabei bindet man eine Kartoffel an einen Faden und diesen dann so um den Bauch, dass er zwischen den Beinen herum baumelt. Mit Hilfe dieser Kartoffel mussten dann 6 leere Flaschen umgeworfen werden. Es war ein Heidenspaß!! Solche Spiele hatten wir alle lange nicht mehr gemacht und waren von der Tatsache total begeistert, dass wir sie immer noch lustig fanden und konnten gar nicht mehr aufhören. Denn darauf wurde gleich noch eines dieser lustigen Party-Spiele gespielt!! Nun war es aber schon fast halb zwölf, und der Abend ging langsam zu Ende… Wir räumten noch alles auf, um uns dann auf den Heimweg zu machen. Dieser Abend war für mich ein Highlight, denn man hat wieder mal gesehen, dass „Völkerverständigung“ super funktionieren kann, was man auch an dem Sprachgemisch ItaloDeutsch gehört hat, das den ganzen Abend bestimmt hat. Vielen Dank, dass uns dieser Abend möglich gemacht worden ist! • Sandra Schlögel Sandra Schlögel Sandra Schlögel, gebürtige Erlangerin, aber Mailänderin mit Blut und Seele, studiert an der FAU Italienisch und Soziologie. Sie hat den Führerschein in Mailand gemacht und überlebt, ihr kann also kein Unternehmen zu schwierig sein. Bloß, sie will es nicht wahrnehmen... [18] RASSEGNA STAMPA [19] ITALIENISCH IN ERLANGEN Wie, wo, was und wann... Kursangebot Das Sprachenzentrum ist für die sprachpraktische und landeskundliche Ausbildung der Philologen zuständig. Darüber hinaus bietet die Sektion Italienisch ein breites Spektrum an Sprachkurse für so genannte Hörer aller Fachrichtungen, also für diejenigen, die das Italienisch studienbegleitend oder als Schlüsselqualifikation im Rahmen der neuen BA-Studienordnungen lernen möchten. Alle Kurse sind auch für UniMitarbeiter und Gaststudierende offen. Neben dem normalen Kursangebot bietet die Sektion Italienisch noch zwei Kurse im Blended-LearningVerfahren: Italiano Online (für Anfänger ohne Vorkenntnisse, bis zum Niveau B1b des Europäischen Referenzrahmens) und FachspracheJura (Fachsprachliche Ausbildung Unicert® IV). Beide Kurse stehen über die Virtuelle Hochschule Bayern allen an bayerischen Hochschulen eingeschriebenen Studierenden zur Verfügung. UNIcert®-Ausbildung Italienisch ist für die UNIcert®Ausbildung akkreditiert. Das UNIcert®-Zertifikatsystem beinhaltet eine hochschulspezifische Grazie a / Danke an Gabriella, Massimo, Daniele, Prof. Dr. Dr. h.c. G. Koller, Thomas, Stefano, Ivano, Francesco, Michael Heine (E-Werk), Karin Lippert (Kulturamt Erlangen), Eva, Marco, Dr. Brigitte Perlick & Bianca (Referat für internationale Angelegenheiten der Universität ErlangenNürnberg,), Ute Missel M.A., Steffie, Enrica... ... e a tutti quelli che sanno di meritarselo! ... und allen, die wissen, sie haben es verdient! und hochschuladäquate Fremdsprachenausbildung, die zu einem auch außerhalb der Hochschulen akzeptierten Zeugnis führt. Informationsveranstaltungen www.sz.uni-erlangen.de/italienisch Infos für Studierende und Interessenten Das Institut für Romanistik bietet regelmäßig Informationsveranstaltungen für angehende Italoromanistik-Studierende an. Bei diesen Anlässen stehen wir Ihnen für Fragen und Probleme gerne zur Verfügung. Für Schulen Darüber hinaus bieten wir auf Wunsch von Schulen Informationsveranstaltungen in schulinternen Räumen an. Auch bei diesen Veranstaltungen, die sich in erster Linie an Schüler der letzten zwei Jahren des Gymnasiums richten, können Sie uns Ihre Fragen stellen. Des weiteren stehen wir Ihnen in unseren normalen Sprechstunden selbstverständlich zur Verfügung. Buddy-Programm für Erstsemestler Ab dem WS 08/09 bieten wir allen Italianistik-Studenten im ersten IT IN ER - 2008 ITALIENISCH IN ERLANGEN Semester ein Buddy-Programm an. Wenn Sie wollen, können Sie von der Erfahrung von älteren Studierenden profitieren, die Ihnen bei der Lösung der ersten Probleme, die in der Anfangsphase sicherlich auftreten werden, helfen werden. Interessenten können sich bei Herrn Davide Schenetti oder Frau Gabriella Dondolini melden. We i t e r f ü h re n d e I n f o r m a t i o n e n werden noch vor Beginn des jeweiligen Semesters rechtzeitig bekannt gegeben. Für Fragen stehen Ihnen gerne zur Verfügung: Dott.ssa Gabriella Dondolini Gabriella.Dondolini@sz.uni-erlangen.de +49 (9)9131 85-22928 Dr. Davide Schenetti Davide.Schenetti@sz.uni-erlangen.de +49 (9)131 85-22068 Verantwortlicher: Davide Schenetti Bismarckstr. 10 91054 Erlangen Davide.Schenetti@sz.uni-erlangen.de JAHRESBERICHT DER SEKTION ITALIENISCH DES SPRACHENZENTRUMS DER FRIEDRICH-ALEXANDER-UNIVERSITÄT ERLANGEN-NÜRNBERG [20] www.sz.uni-erlangen.de/italienisch