molla - Italienverein

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molla - Italienverein
La
Molla
La rivista dell‘Italienverein Dortmund
Das Magazin des Italienverein Dortmund
Numero 3, Luglio 2011
3.Ausgabe, Juli 2011
Tema: Mare // Thema: Meer
C
L
il terzo numero di "La Molla" si é fatto
aspettare, ma in questo periodo abbiamo fatto davvero moltissimo. Abbiamo
concentrato le nostre forze soprattutto
sull´apertura della nostra sede, sulla nostra biblioteca, sul concorso tra i ristoranti
italiani della città, sulle passeggiate per la
città, sulle rassegne di film e sui corsi di
lingua. In mezzo a tutte queste arrività,
però, non volevamo certo perdere di vista
"La Molla"! In questo numero proponiamo come sempre testi, esercizi, giochi che
questa volta sono inerenti soprattutto al
tema "mare". Il libro "Il bar sotto il mare",
che é presente nella nostra biblioteca, é
un´opera di Stefano Benni, autore che ci
ha gentilmente supportato per il progetto della biblioteca inviandoci numerosi
testi, inoltre speriamo che vi divertiate
con il nostro gioco che riguarda il mare, le
vacanze e molto altro. Un ringraziamento
particolare a tutti coloro che hanno collaborato a questo numero e buona lettura. diese dritte Ausgabe von La Molla hat lange auf sich warten lassen. Dies lag zum
größten Teil daran, dass der Italienverein
eine Menge zu tun hatte und daher die
Energien unter anderem auf die Eröffnung der Kursräume, auf die Einrichtung
unserer Bibliothek, auf den Restaurantwettbewerb zwischen italiensichen Restauranst der Stadt oder auf das Konzipieren von Stadtrundgängen, Filmabenden
und Sprachkursen gerichtet waren. Diese
Energien werden auch in Zukunft von
Nöten sein, aber unsere La Molla darf dabei nicht auf der Strecke bleiben. Auf den
folgenden Seiten möchten wir Ihnen wieder Texte, Übungen und Rätsel - diesmal
insbesondere zum Thema Meer anbieten.
Das Buch „Die Bar auf dem Meeresgrund”,
aus dem wir mit freundlicher Genehmigung von Stefano Benni zitieren dürfen,
befindet sich auch dank der Unterstützung des Autoren selbst in beiden Sprachen in unserer Vereinsbibliothek. Viel
Spaß wünschen wir mit dem Rätsel auf
der letzten Seite, welches auch für Italiener eine Herausforderung sein wird und
Lust auf Urlaub am Meer macht. Vielen
Dank an alle Mitwirkenden und eine gute
Lektüre wünschen
aro Lettore, cara lettrice
Jenny Eimer e Irene Gallerani
iebe Leser,
Jenny Eimer und Irene Gallerani
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Molla
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S
tefano Benni - Il bar sotto il mare // Die Bar auf dem Meeresgrund
Tratta da Stefano Benni “Il bar sotto il mare”
Auszug aus “Die Bar auf dem Meeresgrund ”
(Stefano Benni)
Il racconto del barista
La traversata dei vecchietti
Die Erzählung des Barmanns
Die Überquerung der Alten
I vecchi dovrebbero essere esploratori …
(Thomas S. Eliot)
Die Alten müssen Entdecker sein …
(Thomas S. Eliot)
C
´erano due vecchietti che dovevano attraversare la strada. Avevano saputo che dall’altra
parte c’era un giardino pubblico con un laghetto.
Ai vecchietti, che si chiamavano Aldo e Alberto,
sarebbe piaciuto molto andarci.
E
s waren einmal zwei Alte, die mußten über die
Straße. Sie hatten erfahren, daß auf der anderen Straßenseite ein Park mit einem Teich war. Und
dorthin wären Aldo und Albert, so hießen die beiden Alten, gern gegangen.
Così cercarono di attraversare la strada, ma era
l’ora di punta e c’era un flusso continuo di macchine.
So versuchten sie, die Straße zu überqueren, aber
es war gerade Rush-hour, und der Strom der Autos
riß nicht ab.
-Cerchiamo un semaforo – disse Aldo.
„Laß uns eine Ampel suchen“, sagte Aldo.
-Buon’idea – disse Alberto.
„Gute Idee“, sagte Albert.
Camminarono finché ne trovarono uno, ma
l‘ingorgo era tale che le auto erano ferme anche
sulle strisce pedonali.
Sie wanderten, bis sie eine Ampel fanden, aber es
war so ein Stau, daß die Autos sogar auf dem Zebrastreifen standen.
Aldo cercò di avanzare di qualche metro, ma fu
subito respinto indietro a suon di clacson e male
parole. Allora disse: proviamo a passare in un momento in cui tutti sono fermi. Ma l’ingorgo era tale
che, anche se i vecchietti erano magri come acciughe, non riuscirono a passare. Anzi Aldo rimase incastrato in un parafango e il proprietario dell‘ auto
scese tutto arrabbiato, lo prese sotto le ascelle , lo
strappò via e non sapendo dove metterlo lo posò
sul cofano di un’altra auto.
Aldo unternahm einen Versuch, über die Straße zu
kommen, aber schon nach ein paar Metern wurde er von Hupen und Flüchen zurückgescheucht.
Also sagte er: Probieren wir die Überquerung in
einem Augenblick, wo alle halten. Aber die Straße
war so verstopft, daß die Alten nicht zwischen den
Autos durchkamen, obwohl sie mager wie Sardinien waren. Aldo blieb an einem Kotflügel hängen,
und der Besitzer des Autos stieg aufgebracht aus,
packte Aldo unter den Armen, riß ihn hoch und
setzte ihn, weil er nicht wußte, wohin mit ihm, auf
den Kofferraum eines anderen Autos.
-Eh no, qua no – disse il proprietario della seconda
auto, lo sollevò e lo depositò sul tetto di un camioncino.
„He, nix da, hier nicht“, sagte der Besitzer, hob ihn
seinerseits hoch und setzte ihn auf das Dach des
Lieferwagens.
Così una botta alla volta Aldo stava quasi per arrivare dall’altra parte della strada. Ma l’uomo del
camioncino mise la freccia a destra e bestemmiando e insultando riuscì a attraversare la strada e posteggiò nel solito lato, quello da cui erano partiti i
Auf diese Weise war Aldo Auto für Auto beinah
auf der anderen Straßenseite angekommen. Aber
da blinkte der Mann im Lieferwagen nach links,
wendete fluchend und schimpfend mitten auf der
Straße und kam genau auf der anderen Seite zu
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vecchietti.
stehen, auf der die beiden Alten losgegangen waren.
Era quasi sera quando a Aldo venne un’altra idea.
Inzwischen war es fast Abend, da hatte Aldo noch
eine Idee.
-Mi sdraio in mezzo alla strada e faccio finta di essere morto-disse-quando le auto si fermano tu attraversi velocemente, poi mi alzo e passo io.
„Ich lege mich mitten auf die Straße und tue so,
als wäre ich tot“, sagte er. „Wenn Autos anhalten,
läufst du rüber, und ich stehe auf und komme
nach“.
-Non possiamo fallire- disse Alberto.
„Das kann eigentlich nicht schiefgehen“, sagte Albert.
Allora Aldo si sdraiò in mezzo alla strada, ma arrivò
un’auto nera e non frenò, gli diede una gran botta
e lo mandò quasi dall’atra parte della strada.
Also legte sich Aldo mitten auf die Straße, aber da
kam ein schwarzes Auto heran und bremste nicht,
sondern raste in ihn hinein und schleuderte ihn
beinah bis auf die andere Straßenseite.
-Forza che ce la fai!- gridò Alberto.
„Los, du schaffst es!“ rief Albert.
Ma passò una grossa moto e con una gran botta
rispedì Aldo dalla parte sbagliata. Il vecchietto
rimbalzò in tal modo tre o quattro volte e alla fine
si ritrovò tutto acciaccato al punto di partenza.
Aber da kam ein dickes Motorrad und schleuderte
Aldo zurück auf die falsche Seite. Der Alte prallte
drei-, viermal auf den Boden und stand am Ende,
aber diesmal völlig zermatscht, wieder am Ausgangspunkt.
-Che facciamo?- chiese
„Was machen wir jetzt?“ fragte er.
-Dirottiamo una bicicletta- disse Alberto.
„Wir kidnappen ein Fahrrad“, sagte Albert.
Così aspettarono che un terzo vecchietto passasse in bicicletta e balzarono sul sellino (ci stavano
perché erano molto magri tutti e tre). Aldo puntò
la pipa contro la schiena del terzo vecchietto che
si chiamava Alfredo e disse: -Vai a sinistra o guai a
te!-
Also warteten sie, bis ein dritter Alter angeradelt
kam, und schwangen sich mit auf den Sattel (sie
paßten tatsächlich drauf, denn sie waren alle drei
sehr mager). Also drückte Alfred, so hieß der dritte
Alte, seine Pfeife in den Rücken und sagte: „Bieg
nach links ab, sonst kriegst du Ärger!“
- A sinistra? Ma io devo andare dritto.
„Nach links? Aber ich muß geradeaus.“
-Vai – disse Aldo – o ti riempio di tabacco.
„Fahr“, sagte Aldo, „sonst fängst du dir eine Ladung Tabak ein.“
Alfredo non comprese bene la minaccia, però si
spaventò e cercò di voltare a sinistra, ma piombò
una Mercedes che li centrò in pieno. Arrivò la polizia.
Alfred begriff nicht ganz, was daran bedrohlich
sein sollte, aber er bekam Angst und versuchte,
nach links abzubiegen. Dabei stieß er jedoch mit
einem Mercedes zusammen, und der nahm das
ganze Rad voll auf die Hörner. Dann kam die Polizei.
-Com’è successo? – chiese.
„Wie ist das passiert?“, fragte der Polizist.
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-Io sono l’onorevole De Bella – disse quello della
Mercedes.
„Ich bin der Abgeordnete De Bella“, sagte der
Mann mit dem Mercedes.
-Allora può andare – disse il poliziotto – e voi, che
cosa avete da dire a vostra discolpa?
„Dann können Sie weiterfahren“, sagte der Polizist.
„Und was habt ihr zu eurer Entschuldigung vorzubringen?“
-Volevamo attraversare la strada – dissero i tre vecchietti.
„Wir wollten nur über die Straße“, sagten die drei
Alten.
-Senti questa! – disse il poliziotto – Ah, gli anziani
d’oggi! Imprudenti. C’è troppo traffico e siete vecchi e malandati.
„Nun hör sich das einer an!“ sagte der Polizist. „Tja,
die alten Leute von heute! Unvorsichtig. Der Verkehr ist zu dicht, und ihr seid alt und nicht mehr
gut zu Fuß.“
- La prego, ci faccia attraversare – disse Aldo.
„Ich bitte Sie, helfen Sie uns hinüber“, sagte Aldo.
-Dobbiamo andare ai giardini – disse Alberto.
„Wir müssen in den Park“, sagte Albert.
-Se no mi riempiono di tabacco – disse Alfredo.
„Sonst verpassen sie mir eine Ladung Tabak“, sagte Alfred.
-Neanche per sogno, vi riaccompagno indietro. Da
dove vi siete mossi? – disse il poliziotto.
„Ich denke ja gar nicht daran. Ich bringe euch zurück. Von wo seid ihr losgegangen?“ sagte der Polizist.
- Da lì- disse Alberto indicando il marciapiede che
volevano raggiungere.
„Von da“, sagte Albert und zeigte auf den Bürgersteig, auf den sie wollten.
- Allora vi ci porto, e guai se cercate ancora di attraversare – disse il poliziotto.
„Also, dahin bringe ich euch zurück, und wehe, ihr
versucht nochmal, über die Straße zu gehen“, sagte der Polizist.
Così con la scorta della polizia i tre vecchietti riuscirono a passare dall’altra parte e poi arrivarono
al giardino.
Und so durften die drei Alten die Straße unter Polizeischutz überqueren und kamen endlich in den
Park.
C’era veramente un bel laghetto. Si trovarono così
bene che non riattraversarono mai più.
Es gab dort einen wirklich schönen Teich. Und sie
fühlten sich so wohl, daß sie nie wieder über die
Straße wollten.
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V
uoi approfondire? // Zum Vertiefen
Per principianti // Für Anfänger
Trova l´intruso e giustifica la tua scelta:
poliziotto, vecchietto, laghetto
dritto, a sinistra, in dietro
laghetto, panchina, giardino
acciaccato, malandato, a male parole
Per intermedi // Für Fortgeschrittene
Trova i sostantivi a partire dai seguenti verbi:
piombare
respingere
minacciare
posteggiare
depositare
Per avanzati // Für Experten
Fai una parafrasi di questa frase cambiando il numero maggiore di parole ma mantenendo la struttura della frase il più possibile simile a quella originale.
“C´erano due vecchietti che dovevano attraversare la strada. Avevano saputo che dall’altra parte c’era un
giardino pubblico con un laghetto. Ai vecchietti, che si chiamavano Aldo e Alberto, sarebbe piaciuto molto
andarci.”
“Alfredo non comprese bene la minaccia, però si spaventò e cercò di voltare a sinistra, ma piombò una Mercedes che li centrò in pieno. Arrivò la polizia.”
Ihre Texte können zur Korrektur gern an uns geschickt werden: info@italienverein.de
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S
u “Il Gabbiano” non si sorvola // Eine Möwe, keine Eintagsfliege
Intervista e traduzione: Steffi Diekmann con
introduzione di Jenny Eimer
Interview & Übersetzung: Steffi Diekmann mit
einer Einführung von Jenny Eimer
N
m Rahmen eines Restaurantwettbewerbs zwischen italienischen Restaurants in Dortmund
haben wir das Restaurant „Il Gabbiano“ in Dortmund Hombruch kennen und lieben gelernt. Es
konnte sich im Wettbewerb als Gewinner durchsetzen und überzeugte somit die Teilnehmer des
„gran premio dei buongustai“. An Italien-Flair, den
so manches Restaurant mit vermeintlich „italienischer Küche“ missen lässt, fehlt es hier nicht und
das liegt nicht nur an Francesco (der 5-jährige
Sohn des Betreibers), der mit seiner Zweisprachigkeit die Gäste erheitert. Während unseres ersten
Besuchs im Restaurant lernte ich unter anderem,
ell’ambito del concorso tra ristoranti italiani a
Dortmund abbiamo avuto il piacere di conoscere il ristorante “Il Gabbiano” a Dortmund Hombruch. Il ristorante si è aggiudicato il primo posto
convincendo la giuria del concorso il “Gran Premio dei buongustai”. Qui non manca l’atmosfera
italiana, non sempre ovvia nei ristoranti dal nome
italiano, e questo grazie soprattutto alla gestione
familiare del locale e a Francesco (il figlio di cinque
anni del gestore) che chiacchiera allegramente
con i clienti sfoggiando il suo simpatico bilinguismo. Durante la nostra prima visita al ristorante ho
imparato, fra l’altro, che per alcuni piatti italiani in
Germania esistono due ricette: la versione italiana
e la versione tedeschizzata (per i tedeschi), dato
che per esempio a molti italiani non piace mangiare gli spaghetti alla carbonara con la salsa alla
panna e preferiscono la variante con l’uovo crudo. Il Gabbiano è un ristorante italiano autentico
come vuole la tradizione e questa è stata per noi
una ragione sufficiente per volerne sapere di più
sulla sua storia e sulla famiglia che lavora qui. Così
io e Steffi siamo andate ad intervistare il marito
della signora Rosa Colellas, la proprietaria.
S.D: Per Lei, che cosa significa il primo posto al
concorso tra i ristoranti?
Per me significa soddisfazione, perché a causa del
concorso abbiamo potuto vedere che la nostra cucina è piaciuta alle persone. Il successo ci ha fatto
I
dass für einige Gerichte hier zwei
Zubereitungsarten
existieren: Die italienische und die
eingedeutschte,
denn viele Italiener
mögen die Spaghetti
Cabonara
nicht mit Sahnesoße essen und bevorzugen, die Variante
mit gestocktem Ei.
Il Gabbiano ist ein
authentisches italienisches Restaurant mit Tradition. Grund genug,
die Familiengeschichte einmal zu hinterfragen. So
machten sich Steffi und ich uns auf den Weg, um
den Küchenchef und Ehemann der Inhaberin Rosa
Colellas zu interviewen.
S.D: Was bedeutet Ihnen der Sieg in diesem
Wettbewerb?
Der Sieg in diesem Wettbewerb ist für uns eine
sehr große Bestätigung. Wir haben dadurch erfahren, dass die Gäste mit unserer Küche zufrieden
sind. Nach dem Wettbewerb kamen sogar schon
neue Gäste in unser Restaurant. Dies zeigt uns,
dass der Sieg Werbung für unser Restaurant mit
sich bringt.
S.D: Was glauben Sie, warum haben sich die
Teilnehmer für ihr Restaurant entschieden?
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pubblicità. Si può dire che dopo il concorso sono
venuti nuovi clienti. Questo è una grandissima
soddisfazione per noi.
S.D: Che cosa crede, perché i partecipanti hanno votato “Il Gabbiano” come il migliore ristorante?
Credo che sia stata la loro decisione. I partecipanti
hanno valutato buona la nostra cucina come. La
parola “Buongustai” vuol dire che le persone vanno a mangiare perché vogliono godersi una buona cucina e gustare cibi tradizionali. Ma questo
vuole dire anche che non è solo la cucina che fa
il successo. C’è anche il servizio e l’ambiente. Se
il servizio non è buono, le persone non vengono
più! I clienti non fanno attenzione solo alla cucina.
Valutano tutto l’insieme!
S.D: Nel vostro ristorante il servizio è impor tante.
Ma chi gestisce il locale? Siete
un’impresa
a conduzione familiare?
Sì e siamo
tutti italiani.
S.D: Chi lavora qui?
Ci siamo io,
mia moglie,
mio cognato
e altre persone in cucina.
E non è da
dimenticare
il piccolino, Francesco, mio figlio!
S.D: Ci racconti meglio del locale. Da quando
esiste il ristorante qui a Dortmund?
A Dortmund esiste da 26 anni. Prima era della
mamma di mia moglie. Poi lo abbiamo preso noi.
Adesso l’abbiamo da due anni e cerchiamo di andare avanti.
S.D: Ci sono altri ristoranti dove lavora la sua
famiglia a Dortmund?
Questo no! So che esistono altri ristoranti con il
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Ich denke, dass es die Entscheidung der Teilnehmer war. Sie haben unsere gute Küche geschätzt.
Wie das Wort “Gourmet” schon sagt, kommen die
Gäste, um eine gute Küche und traditionelle Gerichte zu genießen. Aber das ist nicht nur der Erfolg unserer Küche, sondern hier spielt auch der
Service eine sehr große Rolle. Denn wenn der Service nicht gut ist, dann kommen auch die Gäste
nicht mehr. Die Kunden geben nicht nur Komplimente an die Küche. Sie schätzen hier alles zusammen.
S.D: Ihr Restaurant ist typisch italienisch und
scheint auf die italienische Tradition noch großen Wert zu legen. Sind sie ein reiner Familienbetrieb?
Ja und wir sind alle Italiener.
S.D: Wer genau arbeitet hier?
Ich,
meine
Frau,
mein
Schwager
und
noch
andere Personen in der
Küche. Und
nicht zu vergessen: Der
kleine Sohn,
Francesco!
S.D:
Seit
wann gibt es
das Restaurant hier in
Dortmund?
Das Restaurant gibt es
in Dortmund
seit 26 Jahren. Zuerst gehörte es der Mutter meiner Frau. Danach haben wir es übernommen. Das
ist jetzt zwei Jahre her und wir versuchen die Arbeit weiterhin gut fortzusetzen.
S.D: Gibt es noch weitere Restaurants in Dortmund wo Ihre Familie arbeitet?
Nein, es gibt keine weiteren Restaurants. Ich weiß,
dass es noch andere Restaurants mit dem Namen
“Il Gabbiano” gibt, allerdings gehören diese nicht
zu uns.
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nome “Il Gabbiano” ma non facciamo parte dello
stesso gruppo.
S.D: In tedesco “ Il Gabbiano” significa “Möwe”!
Perché avete scelto proprio questo nome?
Com’è nata l’idea, c’è una storia dietro?
“Il Gabbiano” era già il nome all’inizio. Il vecchio
padrone aveva scelto questo nome ma non so il
perché. Forse perché cercava un nome per il ristorante e questo era l’unico libero. I proprietari erano appena arrivati dall’Italia…
S.D: Da dove di preciso?
I genitori di mia moglie provengono dalla Calabria. Io sono della Puglia.
S.D: Quando siete venuti in Germania e perché?
Mia moglie era già qui e dopo, nel 2000 sono venuto io. Sono rimasto qui in Germania perché ci
siamo sposati e abbiamo avuto dei bambini.
S.D.: Avete ancora contatti con l‘Italia?
Sì, mia moglie ha parenti in Italia, zii e cugini, ma
la sua famiglia vive soprattutto qui in Germania.
Io, invece, ho tutta la famiglia in Italia, tutti parenti
sono là. In Germania sono da solo.
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S.D: Die deutsche Bedeutung für „Il Gabbiano“
ist „Die Möwe“! Warum haben Sie genau diesen
Namen ausgewählt? Was steckt dahinter?
Den Namen hat es schon vorher gegeben. Der
frühere Besitzer hat diesen Namen ausgewählt.
Allerdings weiß ich nicht genau, warum sie genau
diesen Namen auswählten. Vielleicht war es der
einzige freie Name, der noch zu Verfügung stand.
S.D: Die Inhaber des Restaurants stammen aus
Italien. Woher genau?
Die Eltern meiner Frau kommen aus Kalabrien. Ich
komme aus Apulien.
S.D: Wann sind Sie nach Deutschland gekommen? Was führte Sie hier hin?
Meine Frau war schon in Deutschland. Im Jahre
2000 bin ich dann auch gekommen. In Deutschland bin ich geblieben, weil ich meine Frau geheiratet habe und weil wir dann Kinder bekommen
haben.
S.D: Haben Sie noch regelmäßigen Kontakt
nach Italien?
Ja meine Frau hat noch Verwandtschaft in Italien. Onkel und Cousinen leben dort. Ein Teil ihrer
Familie lebt aber auch hier in Deutschland. Meine Familie hingegen lebt in Italien. Ich bin hier in
Deutschland alleine.
Impressum:
La Molla ist das Magazin des Italienvereins. Sie erscheint unregelmäßig online und ist zweisprachig. Herausgeber: Italienverein. Zentrum für Sprach- und
Kulturvermittlung e.V. (www.italienverein.de) Redaktion: Jenny Eimer, Irene Gallerani (V.i.S.d.P) Grafik | Layout: Miryam Frixen Autoren dieser Ausgabe:
Stefano Benni, Steffi Diekmann, Michael Schulze, Jenny Eimer, Irene Gallerani, Valentina Barenghi Übersetzungen: Pieke Biermann, Irene Gallerani, Jenny
Eimer, Valentina Barenghi, Steffi Diekmann Fotos/ Bilder: Jenny Eimer Vertrieb: online unter www.italienverein.de und vereinzelte Auslagen Abo: La Molla
kann kostenlos runtergeladen werden. Auf Wunsch verschicken wir die Datei auch. Mail genügt: Kontakt: info@italienverein.de
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I
mparare da chi impara // Lerntipp von Lernenden
L’italiano a memoria
Wie ich Italienisch gelernt habe
Q
W
uando ho cominciato ad imparare l’italiano?
Forse alla fine degli anni ottanta quando
sono stato in vacanza con i miei in Toscana . Alla
radio ascoltavo “Ti sento” dei Matia Bazar, faceva
un gran caldo e non si poteva dormire. Forse allora
è iniziato il mio amore per la lingua italiana., per
le canzoni italiane e il caldo. Alcuni anni dopo, ho
fatto qualche viaggio in Italia senza i miei genitori, qui ho ritrovato vecchi amici e ne ho conosciuti
altri. Fino a quel momento non avevo seguito corsi d’italiano. L’italiano l’avevo solamente studiato
da autodidatta leggendo qualche guida turistica
e il Grundwortschatz e i Verbtabellen di
Langenscheidt. Tutto ciò non mi bastava e allora ho seguito un corso intensivo alla Volkshochschule. Purtroppo le
mie conoscenze non erano sufficienti,
cosa che ho notato quando i miei amici italiani si mettevano a ridere quando
sbagliavo qualche parola, quindi ho
deciso di studiare l’italiano sul serio
perciò mi sono iscritto a un corso intensivo all’università libera di Berlino, di
12 ore alla settimana. Come tutti i corsi
di lingua anche noi studenti avevamo
dei libri, con unità ed esercizi prodotti dall’università e paragonabili ai corsi d’italiano
per stranieri che si possono trovare nelle librerie.
Però non erano i libri a portarmi a imparare bene
l´italiano, ma i nostri insegnanti madrelingua. Il
loro scopo era quello di insegnarci la lingua italiana attraverso una serie di esercizi ai quali non
si poteva sfuggire: bisognava studiare bene i vocaboli perché altrimenti non si potevano seguire
le lezioni. Gli insegnanti erano abbastanza severi,
sapevano tenere e spiegare bene le lezioni, non si
facevano distrarre dal chiasso degli studenti e ripetevano molto e spesso.
Per imparare i vocaboli li scrivevo su piccoli foglietti, poi me li mettevo in tasca e quando c’era
tempo, li ripetevo a voce alta, a casa, o sul treno,
L’italiano è una lingua piena di vocali. Non ti capiscono se non apri bene la bocca e parli forte.
Forse all’inizio ci vuole un po`di coraggio, ma poi
una volta presa confidenza con la lingua è tutto
più semplice. Provateci anche voi ne vale la pena!
Guardate che ci sono moltissimi vantaggi a capi-
ann habe ich angefangen Italienisch zu lernen? Vielleicht Ende der achtziger Jahre als
ich mit meinen Eltern in der Toskana Urlaub gemacht habe. Ich hörte „Ti sento“ von Matia Bazar
im Radio, es war sehr heiß und man konnte nicht
einschlafen. Möglich, dass damals mein Gefühl für
die italienische Sprache entstanden ist. Der italienische Gesang zusammen mit der Hitze. Dann,
einige Jahre später, bin ich allein ohne Eltern nach
Italien gereist. Ich habe Freunde besucht und weitere kennengelernt. Bis dahin hatte ich keinen
Italienischkurs besucht. Italienisch hatte ich allein
gelernt, mit turistischen Büchern
und dem Grundwortschatz und den
Verbtabellen von Langenscheidt.
Aber das genügte mir nicht und
deshalb besuchte ich einen Intensivkurs an der Volkshochschule. Leider waren meine Kenntnisse auch
danach noch nicht ausreichend,
was ich bemerkte, wenn meine
italienischen Freunde zu lachen
anfingen, wenn ich ein Wort ganz
falsch gewählt hatte oder mehr.
Also beschloss ich, das Italienische
ganz ernsthaft zu studieren, und ich
schrieb mich für einen Intensivkurs an der Freien
Universität Berlin ein, 12 Stunden in der Woche.
Wie bei allen Sprachkursen hatten auch wir Studenten Bücher mit Lektionen und Übungen, von
der Universität erstellt, aber mit den Kursbüchern
vergleichbar, die man in Buchhandlungen kaufen
kann. Doch es waren nicht die Bücher, die mich
dazu leiteten, gut Italienisch zu lernen, sondern
unsere Lehrer, deren Muttersprache Italienisch
war. Sie hatten ein echtes Ziel, uns Italienisch beizubringen, und es gab keine Chance, den Hausaufgaben zu entkommen. Das heißt, die Vokabeln
mussten gelernt werden, denn ohne sie konnte
man dem Unterricht nicht folgen. Die Lehrer waren ziemlich ernsthaft, sie wussten gut zu erklären, sie führten den Unterricht gut und sie ließen
sich nicht von den Studenten und ihrer Bequemlichkeit bei der Aussprache ablenken, das heißt
wir wiederholten viel und oft.
Um die Vokabeln zu lernen, schrieb ich diese auf
kleine Karteikarten. Dann steckte ich sie in die Ta-
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re e parlare in maniera sciolta l’italiano. Magari un
giorno vi capiterà di spiegare la lingua tedesca a
un vostro amico italiano.
sche, um zu lernen, wann immer Zeit dafür war,
zuhause, im Zug, und ich wiederholte sie laut.
Das Italienische ist eine Sprache der Vokale. Man
versteht dich nicht, wenn du deinen Mund nicht
öffnest und laut sprichst. Vielleicht braucht es anfangs etwas Mut dazu. Aber es lohnt die Mühe. Du
wirst sehen, dass es sehr viele Vorteile gibt, besser
Italienisch zu sprechen und zu verstehen. Und eines Tages wird es geschehen, dass du einem italienischen Freund die deutsche Sprache erklärst.
Vielen Dank an Michael Schulze für diesen Text. Haben Sie Lernerfahrungen, die Sie mit uns teilen möchten. Lassen Sie es uns wissen: info@
italienverein.de
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P
arole incrociate // Kreuzworträtsel
Trova le soluzioni alle definizioni, poi inseriscile
nelle posizioni giusti. Fai attenzione a inserire solo
le lettere mancanti segnate con un _ (es: _ lberg
_, nello schema si devono inserire solo 2 lettere).
Le definizioni con il simbolo „ “ vanno scritte dal
basso verso l´alto, quelle con il simbolo „ “ da
destra a sinistra. Buon divertimento!
Finde zuerste die Lösungswörter und dann die
richtige Position. Achtung, nur fehlende Buchstaben, mit _ gekennzeichnet sind einzusetzen (z.B. _
lberg_, hier werden nur 2 Buchstaben in das Gitter
eingetragen). Die Wörter mit „ “ sind von unten
nach oben einzutragen, die Wörter mit „ “ von
rechtes nach links. Viel Spaß!
Verticali
Orizzontali
Se non vado al mare vado in _ _ _ _ _ _ _ _ (8)
Sono il simbolo del Parco Nazionale d´Abruzzo:
gli _ _ _ _ (4)
_ lberg _ (2)
La seguo per cucinare bene: la r _ _ _ _ _ _ (6)
Quando Lucia esce dall´acqua è tutta bagna_ _
(2)
Un capoluogo di regione: M _ _ _ _ _ (5)
Tipico uccello delle zone marittime:
il _ _ _ _ _ _ _ _ (8)
C´è quando piove: il _ _ _ _ _ _ _ _ (8)
Le consonanti di sino: _ _ (2)
Colpevole: _ _ _ (3)
La prima persona: _ _ „
“ (2)
Il regalo della Befana: il _ _ _ _ _ _ _ (7)
Al fiume, al lago, in piscina o al mare si può
_ _ _ _ _ _ _ (7)
Azienda Nazionale Autonoma delle Strade: _ _ _
_ (4)
I castelli al mare sono di _ _ _ _ _ _ (6)
Bruciatura: _ _ _ _ _ _ _ (7)
C´è nero, rosso e … morto: il _ _ _ _ (4)
L’acceso degli inglesi: _ _ (2)
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Verticali
Orizzontali
Tipico nome napoletano _ _ _ _ (4)
Kindermädchen per i bambini: la _ _ _ _ (4)
In Terni e Tarzo: _ _ (2)
Il sentimento per … prendere i pesci: l’_ _ _ (3)
Esiste quella panoramica e quella forata:
la _ _ _ _ _ (5)
Vocaboli: _ a _ o _ e „
Esiste quello spada e quello martello : il _ _ _ _ _ (5)
E altre cose … in tedesco: _. _ ._ . (3)
Non è primavera ma _ _ _ _ _ _ (6)
Il nostro “heda” _ _ _ (3)
In Italiano si usa per ripetere: _ _ (2)
Il Teocoli comico: _ _ _ (3)
In Italia è bianco e in Germania è nero: il _ _ _ _
„ “ (4)
“ (3)
Se è –ino è un cellulare: il _ _ _ _ _ _ _ _ (8)
Famoso quello di Ferragosto: _ _ _ _ _ _ „
Le si portano con il secchiello: le _ _ _ _ _ _ _ (7)
Pulirsi, una volta: fare la _ o_ e _ _ _ (5)
Ci sono quello del qua qua e quello del mattone:
i _ _ _ _ _ (5)
Nell´acqua del mare e nell‘acqua della pentola:
il _ _ _ _ (4)
Particella carica di energia elettrica: _ _ _ _ (4)
Proverbio: passare dalle stelle alle _ _ _ _ _ _ (6)
Avanti Cristo: _ _ (2)
_ _ _ _ ´Antonio da Padova (4)
Le donne in spiaggia hanno il due pezzi o
l´ _ _ _ _ _ _ (6)
Esempio in breve: _ _ (2)
Il prefisso dei vini: _ _ _ (3)
Se diventi nero al mare ti _ _ _ _ _ _ _ _ (8)
Associazione trasposti pubblici di Bologna e
Ferrara: _ _ _ (3)
Vorrei spaghetti a _ _ _ _ olio e peperoncino (4)
“ (6)
A Casumaro e anche in mare: le _ _ _ _ _ _ _ (7)
Preposizione: _ _ _ (3)
Nicht: _ _ _ (3)
Participio passato di … voluto bene: _ _ _ _ _ (5)
Lo si beve di frutta: il _ _ _ _ _ _ to „ “ (6)
“Per quest’anno non cambiare, stessa
_ _ _ _ _ _ _ _, stesso mare.” (8)
Olpe in macchina: _ _ (2)
Non sono né tue né sue: _ _ _ (3)
A _ _ Cercasi (2)
Quantità indefinita: un _ _ _ (3)
Fratello di Romolo che va in barca: _ _ _ _ „ “ (4)
Quando non è sì è _ _ (2)
Do Re Mi _ _ Sol La Si (2)
Aereonautica Italiana: _ _ (2)
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