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ANNO XXX - N° 64 - giugno 2016 L A R U TA Periodico pastorale della Comunità Cattolica Italiana di MAINZ GIUBILEO DELLA MISERICORDIA UN DIO CHE ABBRACCIA Dossier: Misericordia di Dio ... VIAGGI IN PULLMAN Con tutti i comfort (Aria condizionata, TV-Video, WC, ecc.) Intermezzo-Reisen il piacere di viaggiare Ogni MARTEDÌ, GIOVEDÌ e SABATO Servizio di linea autorizzato Germania - Sicilia FAI LA TUA SCELTA! Pellegrinaggi 2016-17 Responsabile a Mainz: GRASTA ROBERTO Tel.-Fax 06131 4 80 37 54 Cell. 0162 8 56 40 29 SEDE CENTRALE SAARLOUIS Tel. 06831/88466 Agenzia a Francoforte - Fatima Marzo - Banneux Maggio - Lourdes Settembre - Medjugorje Ottobre - Padre Pio Per informazioni Sig. GRASTA ROBERTO Mainz e agenzia Francoforte Tel. 069/24 00 99 44 Agenzia in Italia (Favara) Tel. 09 22 /43 63 74 Internet: www.intermezzo-reisen.de Coffee-Concept GbR Wilhelm Opp & Juri Scholobow Kaffee- und Espressomaschinen Verkauf / Leasing Reparatur und Service Philipp-Reis-Straße 3 55129 Mainz-Hechtsheim Tel.: 06131-88 55 010 Fax: 06131-89 01 000 E-Mail: Coffee-Concept-Mainz@web.de lettera del parroco IMPRESSUM Periodico pastorale della Comunità Cattolica Italiana Emmeransstrasse 17, 55116 Mainz Tel. 06131/22 41 26 Fax: 06131/23 00 32 www. mcimainz.de e-mail: missione@mcimainz.de Conto Bancario: Pax Bank Mainz Konto Nr. 4001741018 BLZ 37060193 Anno XXX - n° 64 Giugno 2016 Direzione: don Pio Visentin Redazione Bachmann Casagrande Gabriella, Bartocci Paolo, Campanelli Maria, Campanile Roberta, Caponegro Antonio, Centinaro Antonino, Foderà Alessandro, Loreggian Luciano, Milano Giovanni, Parisi Maria Elena, Rossi Laura, Sepe Teresa. Pubblicità: Giovanni Milano Layout: Antonio Caponegro E-mail: tonino@tonino.de Stampa: Laserline - Berlino In questo numero pag. Lettera del parroco................. 3 Dalle Missioni......................... 5 Dalla Chiesa ........................... 6 Aus der Kirche........................ 7 Anagrafe parrocchiale .......8-9 Catechesi......................... 10-11 Giovani.............................12-13 Nostre aggregazioni............. 14 Dossier: Misericordia ...... 15-18 Testimonianze..................19-21 Anziani................................... 23 Fotocronaca.....................24-25 Politica e società.................. 27 L’avvocato risponde............. 29 Kinder-Ragazzi .. ................... 30 Indirizzi/notizie utili.............. 31 7 Opere di misericordia....... 32 UNA PORTA SEMPRE APERTA N ato e cresciuto in un paese di campagna, ricordo che la porta di casa era sempre aperta. La chiave non c’era proprio. Solo di notte si chiudeva la porta d’ingresso tirando un chiavistello interno. Sempre aperta, tutto il giorno. La porta è uno dei segni del Giubileo della Misericordia. Evoca la porta santa di S. Pietro, la porta di tutte le Chiese e, in definitiva, la vera porta della vita, che è Gesù. Gesù infatti afferma: “Io sono la porta delle pecore. Se uno entra attraverso di me, sarà salvo; entrerà e … troverà pascolo”. Allora, il gesto di varcare con spirito di fede la porta di una Chiesa rimanda a Gesù, all’incontro con Lui, che è il volto della misericordia del Padre. Il che avviene quando entriamo in Chiesa per celebrare i Sacramenti, il Battesimo, la Cresima, la Penitenza e soprattutto l’Eucaristia domenicale; o anche solamente per qualche momento di preghiera silenziosa. St. Emmeran è forse una delle poche Chiese in città, dove la porta rimane sempre aperta, tutto il giorno e tutti i giorni. Perché chiunque vi possa entrare. Molti vi entrano. Abbiamo bisogno infatti di “attraversare” Cristo, di conoscere un Dio fedele, sempre pronto ad accoglierci, a perdonarci, a riempirci di grazia e a farci passare da certa vuota superficialità ad una vita intensamente piena di spirito di solidarietà, perdono e amore vicendevole. La porta è solo un segno. La realtà è Gesù. “Io sono la porta. Se uno entra attraverso di me, sarà salvo”. Fratello, sorella, Gesù ti aspetta ogni giorno, ti aspetta la domenica per abbracciarti e farti conoscere e gustare, in maniera vera, la vita. Lui, il Risorto, è la Vita. don Pio Visentin Fratello, sorella, Gesù ti aspetta ogni giorno, per abbracciarti e farti conoscere e gustare, in maniera vera, la vita. Per esigenze di spazio e di lettura, la Redazione si riserva di ridurre gli articoli pervenuti o di apportarne modifiche formali. LA RUOTA - n° 64- giugno 2016 3 Onoranze funebri Andrea Conte Disbrigo pratiche - Recupero salma – Cerimonia funebre Trasporti funebri ovunque in Italia e all´ estero Reperibilitá 24 ore su 24 Prezzo fisso é moderato Eckhardtstraße 27 – 64289 Darmstadt – Tel. 06151 3681641 www.Überführungsdienst-conte.de/onoranze-funebri dalle Missioni INSIEME VIVIAMO E MORIAMO CON GESÙ “ Yemen, l’ultima lettera delle suore uccise “Insieme viviamo e moriamo con Gesù, Maria e la nostra Madre (Teresa)” Insieme viviamo e moriamo con Gesù, Maria e la nostra Madre (Teresa)” sono le parole conclusive dell’ultima lettera delle quattro suore di Madre Teresa, uccise il 4 marzo scorso da un commando di terroristi ad Aden, nello Yemen, nella casa per disabili e anziani poveri gestita dalle religiose. La lettera è stata scritta lo scorso giugno ed inviata alle consorelle di Roma. La guerra imperversa: “Giorno e notte gli aeroplani volano, lasciando cadere bombe, mentre i soldati a terra attaccano con grande violenza”. Eppure le suore non si preoccupano di se stesse. “Noi ci inginocchiamo davanti al Santissimo esposto, implorando Gesù misericordioso di proteggere e difendere i nostri poveri e di concedere pace a questa nazione. Non ci stanchiamo di bussare al cuore di Dio, confidando che ci sarà una fine a tutto questo”. La speranza evangelica non si rassegna all’orrore. Continua a replicare lo stile di Gesù, racchiuso in una parola che attraversa l’intera lettera: misericordia. “Dio non può mai essere da meno con generosità, fino a quando rimaniamo con Lui e i suoi poveri”. La misericordia per le suore è un modo di vivere. È alzarsi la mattina, sapendo che il cibo sta per finire. “Come sfameremo domani i nostri poveri?”. È continuare a lavorare “pulendo, lavando, cucinando, utilizzando gli ultimi sacchi di farina e le ultime bottiglie d’olio proprio come la storia del profeta Elia e della vedova”. È accogliere con grato stupore i mille modi con cui Dio irrompe nell’ordinario. “Qualcuno suona al nostro cancello: è un uomo che non conosciamo; ha portato del pane fresco, nonostante le sparatorie e i bombardamenti. Ha lasciato il pane e se n’è andato. Possiamo soltanto dire, con le lacrime agli occhi: Grazie Gesù”. Ora che le quattro suore sono andate “da un’altra parte”, le loro parole continuano a gridare vita. Con la stessa determinazione, cristiani da varie parti del mondo pregano per padre Tom Uzhunnalil, il sacerdote salesiano scomparso nella casa delle missionarie durante l’attacco. Da Avvenire, 13.01.2016 “Dio non può mai essere da meno con generosità, fino a quando rimaniamo con Lui e i suoi poveri”. LA RUOTA - n° 64- giugno 2016 5 dalla Chiesa Ma se Lei non ha peccato Un ricordo di papa Francesco quando si trovava a Buenos Aires R Senza la misericordia, senza il perdono di Dio, il mondo non potrebbe esistere. icordo molto bene questo episodio rimasto impresso nella mia memoria. Mi pare di vederla ancora adesso. Era una donna anziana, piccolina, minuta, vestita tutta di nero, come si vede in alcuni paesi del Sud Italia, in Galizia, in Portogallo. Ero da poco diventato vescovo ausiliare di Buenos Aires e si stava svolgendo una grande messa per gli ammalati, in presenza della statua della Madonna di Fatima. Ero lì per confessare. Verso la fine della messa mi sono alzato perché dovevo andare via, avevo una cresima da amministrare. In quel momento è arrivata quella donna, anziana e umile. Mi sono rivolto a lei, chiamandola abuela, cioè nonna, come si usa da noi in Argentina. “Nonna, Lei vuole confessarsi?” “Sì”, mi ha risposto. E io, che stavo per andarmene le ho detto: “Ma se Lei non ha peccato …”. Pronta e puntuale la sua risposta: “Tutti abbiamo peccati”. “Ma forse il Signore non li perdona …” ho replicato io. E lei: “Se il Signore non perdonasse tutto” è stata la sua risposta “il mondo non esisterebbe.” Rimasi impressionato dalle parole di quella donna: senza la misericordia, senza il perdono di Dio, il mondo non potrebbe esistere. Italienische Gemeinde in Mainz hat im Advent gesammelt Einen Scheck über 3.000 Euro für die Flüchtlingsarbeit des Bistums Mainz haben Carolina Giona und Teresa Sepe von der Italienischen Gemeinde in Mainz bei einem Treffen am Mittwoch, 30. Dezember 2015, im Bischöflichen Ordinariat Mainz an den Mainzer Generalvikar, Prälat Dietmar Giebelmann, und Joanna Worytko vom Referat Integration und Migration übergeben. Das Geld stammt aus verschiedenen Sammelaktionen, die die Italienische Gemeinde über den gesamten Advent durchgeführt hat. Die Gemeinde habe auf diese Weise dem Aufruf von Papst Franziskus für die Flüchtlinge nachkommen wollen, sagte Sepe. Generalvikar Giebelmann dankte den Gemeindemitgliedern für die großzügige Unterstützung der Flüchtlingsarbeit. Come fratelli Abbiamo parlato come fratelli, abbiamo lo stesso Battesimo, siamo vescovi. Abbiamo parlato delle nostre Chiese, e concordiamo sul fatto che l’unità si fa camminando. (Il Papa dopo la firma della Dichiarazione comune con Kirill, patriarca ortodosso di Mosca) Lo faccia anche Lei! Un giornalista disse a Madre Teresa di Calcutta: ”Madre, Lei ha settanta anni, si è tanto sacrificata, ma nel mondo non è cambiato niente. Si riposi dunque, perché purtroppo il mondo non cambierà!” “Signore – gli rispose – stia tranquillo, il mondo lo cambierà Gesù. Io non ho mai voluto cambiarlo, ma ho cercato di essere una goccia d’acqua pulita nella quale si potesse rispecchiare il volto misericordioso di Dio. Lo faccia anche Lei, sua moglie, i suoi figli. Più crescono le gocce, più è probabile che il mondo cambi”. La misericordia al centro Papa Francesco si trova del tutto in accordo con questa linea che pone la misericordia al centro del messaggio cristiano. La sua pratica pastorale si esprime proprio nel fatto che egli ci parla continuamente della misericordia di Dio. Gli uomini d’oggi sanno di aver bisogno della misericordia di Dio e della Sua delicatezza. Nella durezza del mondo tecnicizzato nel quale i sentimenti non contano più niente, aumenta l’attesa di un amore salvifico che venga donato gratuitamente. (Intervista rilasciata dal Papa emerito Benedetto XVI) aus der Kirche 60 Millionen Menschen auf der Flucht Nach UN-Angaben seien zur Zeit 60 Millionen Menschen weltweit auf der Flucht: Mangel an Wasser und Nahrung, kriegerische Auseinandersetzungen, totale Ungerechtigkeit, Hoffnungslosigkeit besonders junger Menschen im Blick auf Zukunftschanchen, Verzweiflung wegen der Aussichtslosigkeit von Veränderungen; nicht zuletzt auch mit steigender Tendenz auch Verfolgung aus religiösen Gründen. Deutlich mehr Drogentote Im Jahr 2015 habe es 1226 drogenbedingte Todesfälle gegeben und damit 18,8 Prozent mehr als im Jahr davor. Neben der Zahl der Toten sei auch die Zahl der erstmals auffälligen Konsumenten harter Drogen gestiegen, insgesamt um knapp vier Prozent. Der Großteil entfällt dabei auf Betäubungsmittel wie Amphetamin aber auch Heroin und Kokain sind auf dem Vormarsch. Papa spricht Mutter Teresa heilig Papst Franziskus spricht Mutter Teresa heilig. Damit ist der Prozess zur Heiligsprechung nur 18 Jahre nach ihrem Tod abgeschlossen. Ihre Hilfe für die Armen in den Elendsvierteln des indischen Kalkutta machte Mutter Teresa weltberühmt. Laut Medienberichten soll die Heiligsprechung am 4. September stattfinden. Barmherzigkeit mit konkreten Zeichen Nella sua ultima lettera pastorale il cardinale Lehmann esorta a praticare la misericordia con gesti concreti. D as Wort von der Barmherzigkeit ist ein Lieblingsthema von Papst Franziskus. Seit seiner Wahl hat es in der Kirche, aber auch in der Welt viel Aufmerksamkeit gefunden. In der Tat kann das Wort Barmherzigkeit in Anwendung auf Gott die zentrale Aussage über Gott schlechthin sein. Zwar gehört die Barmherzigkeit immer schon zu den Eigenschaften Gottes, so wie es auch mit Güte, Langmut und Allmacht der Fall ist. Manchmal hat man aber alle diese Eigenschaften etwas gleichgültig nebeneinander gestellt und zu wenig darauf geachtet, dass die Bibel des Alten und Neuen Testaments mit „Barmherzigkeit” das Grundwesen Gottes umschreibt. Es ist die Herzmitte der Hl. Schrift und ein Schlüsselwort in der Verkündigung von Papst Franziskus. Barmherzigkeit ist eine Grundeinstellung des Menschen, ähnlich wie das Erbarmen die Grundeigenschaft Gottes ist. Es ist ein Schlüssel christlichen Lebens, der uns in vieler Hinsicht zum richtigen Tun führt. Deswegen gibt es auch viele Formen dafür. Die einfachsten Weisen finden wir in unserem Alltag, wenn wir nach einem Streit ohne Vorurteile neu auf den Partner zugehen, ihm die Hand reichen und ihn eventuell umarmen. Die Barmherzigkeit braucht solche konkreten Zeichen, die sichtbar und leibhaftig ausdrücken, was wir im Herzen denken. In diesem Sinne hat man schon seit langer Zeit barmherzige Verhaltensformen gesammelt und daraus Empfehlungen für eine Kultur der Barmherzigkeit zusammengestellt. So gibt es schon lange in der Kirche sieben leibliche Werke und sieben geistliche Werke der Barmherzigkeit. GRAZIE Il 16 maggio scorso il cardinale Karl Lehmann ha lasciato la guida pastorale della diocesi. Gli diciamo un sincero grazie per la sua vicinanza ai cattolici di altra madrelingua e in par ticolare alla nostra comunità St. Emmeran. Con lui, Vescovo e Padre della chiesa diocesana di Mainz, ci siamo sentiti “a casa nostra”. LA RUOTA - n° 64- giugno 2016 7 anagrafe parrocchiale MATRIMONI e o più du Non soncarne sola. ma una nque che Dio u Quello dcongiunto, a h separi”. o l n o n l’uomo 9,6) (Mt 1 “Per questo l’uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie, e i due saranno una sola carne”. (Gen 2,24) TEODONNO Salvatore e KESKIN Cansu 30.05.2015, St. Peter und Paul, Hochheim COSTA Biagio e SANTOCONO Tiziana 10.08.2015, Trapia (PA) ORIANA Alessandro e BAGNOLI Melissa 06.06.2015, St. Peter, Mainz JUSCA Eduard e MORARU Elena 15.08.2015, Bacau (Romania) STABILE Rosario e PAVENTI Nadia 11.07.2015, St. Peter, Mainz CONDOLUCI Francesco e KESSEL Jessica 23.08.2015, Polistena (RC) GIORDANO Dennis e Vincenza 15.07.2015, Delia BURGEY Björn e MANSO Francesca 29.08.2015, Vasto (CH) PIRO Claudio e CAMILLERI Romina 25.07.2015, St. Peter, Mainz TROVATO Salvatore e BARBA Laura 05.09.2015, St. Martin, Mainz PENNACCHIO Vincenzo e TEODONNO Filomena 30.07.2015, San Giuseppe Vesuviano (NA) TURINI Duilio e MOTINAITE Enrika 12.09.2015, St. Peter, Mainz PATERNÒ Riccardo e MORELLO Viviana 03.08.2015, S.Domenico, Licata (AG) DELLE SITE Gianluca e CAPONE Roberta 26.09.2015, St. Emmeran, Mainz NOZZE D‘ARGENTO 1. D’AGATI Domenico ed Emilia 21.06.2015 2. CARISTA Giuseppe e Francesca 18.07.2015 3. GRACI Benedetto e DI NATALE Giuseppina 26.12.2015 (sposati a St. Peter il 22.12.1990) 4. MELLO Fabio e Filomena 09.01.2016 5. ASTUTO Paolo e Maria Antonietta 03.04.2016 6. Paternò Alessandro e Francesca 23.04.2016 JUSCA Julian e Gianina 02.01.2016, Bacau (Romania) NOZZE D‘ORO BARBA Calogero e Teresa 28.12.2015 PRIMA CONFESSIONE 12.03.2016 1. COSTA Alessia 2. CRAPANZANO Alessia 3. DE CURTIS Pasquale 4. DI SCANNO Carmen 5. DI SCANNO Francesca 6. DI FIGLIA Giovanni 7. DI MARIA Giuseppe 8. DI NATALE Francesco 9. FAMÀ Letizia Maria 10. FAZIO Luca Elia 11. FAZIO Mia Elisa 12. IOPPOLO Cristiano 13. PAGLIA Olivia 14. PAGLIA Sara 15. PONZIANO Giuseppe 16. RAGUSA Danilo 17. SPITALE Rocco 18. SPITALE Gabriel 8 LA RUOTA - n° 64 - giugno 2016 “BATTEZZATE TUTTE LE NAZIONI NEL NOME DEL PADRE, DEL FIGLIO E DELLO SPIRITO SANTO” (Mt 28,19) 1. BILELLA Gaia Maria 2. CAPRARO Eros S. 3. SPIGA Diego 4. GAGLIANO Aurelia 5. UTRO Mattia 6. AL HAMDIOUI Giada 7. CARUSO Gioia Maria 8. FERRAINO Manuel 9. GRANVILLANO Noemi 10. PATERNÒ Serena 11. RADU Emilia BATTEZZATI NEL 2016 10.01.2016 10.01.2016 10.01.2016 16.01.2016 30.01.2016 14.02.2016 19.03.2016 27.03.2016 27.03.2016 27.03.2016 27.03.2016 12. RAPPA Aurelia Agata 27.03.2016 13. REALE Loris 27.03.2016 14. SEPE Leandro 27.03.2016 15. STABILE Emilia 27.03.2016 16. NICULITA Dario 27.03.2016 17. SANTORO Emilio G. 02.04.2016 18. MENDOLIA Tiziana 16.04.2016 19. MANGEMATIN Maïlyne 17.04.2016 20. TURCO Chiara 17.04.2016 21. TOMASELLI Gabriel 17.04.2016 22. BONELLI ALESSIO 18.04.2016 RICORDIAMO I NOSTRI MORTI LOVAGLIO Angelo 06.04.1963, Venosa 11.09.2015, Mainz LONGOBARDI Luigi 01.02.1939, Scafati 06.10.2015, Mainz SCREM ROMAN Guerrina 16.09.1926, Paularo 29.12.2015, Mainz SPAMPINATO GIUSTO Rosalia 17.05.1942, Barrafranca 02.01.2016, Mainz MILITELLO Salvatore 20.12.1937 03.12.2014 VIGNERA Silvestro 19.06.1935, Troina 24.02.2016, Mainz “Perché cercate tra i morti colui che è vivo? Non è qui, è risuscitato”. (Lc 24,5) BARONE Salvatore 01.10.1947, Napoli 13.07.2015, Mainz CORICA Luigi 18.08.1988, Termini Imerese 11.08.2015, Mainz MAGANUCO Maddalena 02.04.1964, Gela 05.09.2015, Wiesbaden DI TELLA MEROLLA Maddalena 08.07.1925, Capracotta 05.11.2015, Mainz DI POMPA Vincenzo 10.01.1935, Venosa 06.11.2015, Mainz FANTAUZZI Gioachino 20.10.1958, Canicattì 30.05.2015, Mainz GENOVA SANTANGELO Marianna 01.12.1949, Delia 23.11.2015, Mainz Il dolore di credere che non ci sei più con noi è triste, ma noi siamo per sempre i tuoi tre angeli. Tua moglie Rosetta, le tue figlie Marisa e Bina. ATTARDO Antonio 04.03.1962, Delia 01.06.2015 Frankfurt am Main SCARANGELLA Francesco 01.06.1956, Toritto 30.11.2015, Mainz INCARDONA Rocco 14.11.1958, Gela 19.06.2015, Mainz PARELLO Calogero 20.08.1936, Aragona 07.01.2016, Bad Kreuznach FAVELLA Michele 27.02.1948, Barrafranca 09.05.2015, Mainz NICOLETTI Angela 20.04.1931, Lampedusa 23.06.2015, Mainz LANZIERI IELAPI Italia 09.11.1965, Scafati 29.01.2016, Uelversheim CASA DAINOTTO Rosa 28.01.1944, Licata 21.05.2015, Speyer IELAPI Giovanna 07.01.1953, Filadelfia 30.06.2015, Mainz VORRARO Francesco 08.07.1928, Poggiomarino 18.02.2016, Mainz LA RUOTA - n° 64- giugno 2016 9 Tr a un sor riso, una canzone, un caf fè catechesi I L’esperienza del corso prematrimoniale a Mainz nviti, fiori, fotografi – presi dalla preparazione per il nostro matrimonio è facile dimenticarsi di quello che ci sarà dopo la festa. Per preparare le coppie alla vita insieme la comunità italiana offre ogni anno un corso prematrimoniale. Nel primo incontro le tre coppie animatrici ci hanno presentato le loro idee per questo corso: Ci dovevamo incontrare tre domeniche intere. All’inizio ci sembrava un po’ iperambizioso, poi però dopo mezz’ora trascorsa insieme, i dubbi iniziali si sono sciolti come neve al sole. Dopo i primi passi incerti, grazie alla simpatia ed esperienza dei tutor e alla maturità delle coppie presenti, si è creata una bella atmosfera che ci ha permesso di affrontare di volta in volta temi impegnativi in modo concreto ed allo stesso tempo utile per riflettere sulle cose belle che il matrimonio porta ma anche sulle difficoltà che si possono presentare nella strada che insieme si percorre. La messa e il pranzo insieme facevano parte di questa esperienza e hanno aiutato a far nascere l’amicizia nel nostro gruppo. Come sempre succede, anche le cose belle hanno una fine, e dopo tre domeniche siamo giunti (per il momento) ai saluti. Rimane nella nostra mente il ricordo di questi bei momenti passati insieme, tra un sorriso, una canzone, un caffè, gli interventi e i lavori di gruppo con le altre coppie, i nostri tutor, don Pio- Grazie a Voi abbiamo una maggior consapevolezza dell’amore e della presenza di Dio nel nostro matrimonio. Marco e Regine 10 LA RUOTA - n° 64 - giugno 2016 Alcune coppie del corso prematrimoniale Teologia: una “cosa” pr atica! Una scuola triennale di teologia, aperta a tutti. È possibile. Anzi, è realtà nella zona “Centro” della Germania. La frequentano 30 “studenti” di ogni età, tutti con una gran voglia di conoscere. Abbiamo intervistato don James, docente di Sacra Scrittura, Antico Testamento. ©aponegro I corsisti alle prese con una verifica scritta Don James, noi siamo al 2° anno del corso triennale di teologia e questa è la sua ultima giornata di lezione. Come valuta questa sua esperienza? D. James: Dico che è stata un’esperienza bellissima considerando soprattutto la diversità di età dei corsisti e la partecipazione attiva di tutti. Dalle domande che mi avete posto, ho notato molto interesse e per questo ho potuto condividere con voi il mio “insegnare” se così lo vogliamo chiamare. Lei è docente di Sacra Scrittura dell’Antico Testamento. Ha riscontrato in noi studenti interesse a questo ambito della teologia? D.J.: Sì. Ho notato sempre, nei diversi momenti e in base ai temi, che tutti i corsisti non sono “ignoranti” in materia cercando sempre di trovare un legame tra il Nuovo e l’Antico Testamento, ma soprattutto hanno cercato sempre un legame con la realtà della loro vita e una conoscenza maggiore in questo ambito della teologia. Quale utilità può avere lo studio della teologia per noi laici? D.J.: Questa è una domanda che tocca la realtà della vita, perché quando si parla di teologia si pensa subito a studi universitari. Ma la teologia è una cosa pratica, fa parte della nostra vita quotidiana e quindi personalmente, credo che questi corsi aiutino la vita della persona stessa, aiutino a capire cosa fanno e poi a trovare la ragione per cui fanno determinate cose. Quindi un aiuto alla persona stessa e per gli altri. Quindi lei dice che questo studio ci aiuta sia a livello personale come pure a livello di servizio all´interno della parrocchia? D.J.: Sì, la teologia comincia con la persona stessa, quindi la fede della persona stessa e poi quello che fa questa persona all’interno della comunità. Lei sta per ritornare nella sua diocesi del Ghana. Sa già quale compito le è stato affidato dal suo Vescovo? D.J.: La risposta è sì e no. Sì nel senso che già dall’inizio era chiaro che mi sarei occupato della formazione di altri sacerdoti in un seminario. No, perché il vescovo può decidere da oggi a domani di farmi fare qualche altra cosa. Può lasciarci un ricordo, un pensiero, un’esortazione? D.J.: Forse più che lasciare io un ricordo a voi, posso dire quello che voi avete dato a me. Chiamarmi per questo corso è stata una dimostrazione di grande fiducia, il colore della mia pelle non è stato un problema, non sono stato discriminato per questo come purtroppo molte volte succede. Quindi per me è molto di più quello che voi avete dato a me che io a voi. L´esortazione invece è questa: continuate come avete cominciato! Per favore continuate questi corsi! La formazione è importante per la crescita della fede! A cura di Teresa Sepe LA RUOTA - n° 64- giugno 2016 11 Gioca con noi D ...far gioire i bambini nella speranza di poter raggiungere qualunque cosa con l’aiuto di Gesù. 12 Herbstferien 2015 con balli, canti e … a qualche anno, durante le vacanze autunnali, il Gruppo Giovani della MCI Mainz, in collaborazione con le catechiste, organizza il “Gioca con noi”. Si tratta di un’esperienza di tre giorni per bambini dai 6 ai 12 anni. I bambini vengono divisi in quattro gruppi in base all’età. Ogni giorno si svolgono diverse attività come canto, ballo, giochi e creatività. Il tutto viene gestito dagli animatori, nonché i ragazzi del Gruppo Giovani, e comporta un lavoro di preparazione e organizzazione non indifferente, il quale li aiuta a crescere e maturare. Il “Gioca con noi” ha ogni anno un tema diverso che nel suo significato cristiano aiuta i bambini a crescere nella fede e divertirsi allo stesso tempo. Durante questi tre giorni i bambini creano dei lavoretti manuali e imparano balli e canti, sia religiosi che moderni. Infine tutto viene mostrato ai genitori in occasione della festa finale. L’ultimo “Gioca con noi” ha avuto come tema “Niente è impossibile con Gesù”. Uno dei balli religiosi imparati dai bambini si intitolava proprio “Niente è impossibile” e, collegato al tema, è servito molto a far gioire LA RUOTA - n° 64 - giugno 2016 i bambini nella speranza di poter raggiungere qualunque cosa con l’aiuto di Gesù. Durante l’attività creativa è stato realizzato un grande sole nel quale ogni bambino ha decorato un raggio con il proprio nome e la propria foto. Ogni raggio quindi rappresenta un bambino e il sole, nel suo insieme, illumina la strada verso Gesù grazie alla luce emessa da tutti i raggi. Ognuno ha inoltre scritto qualche parolina rispondendo alla domanda: “Chi è per me Gesù?”. Risposte come “amico”, “fratello”, e “amore” sono state le più frequenti. Infine i canti, provati giorno dopo giorno tutti insieme, sono poi stati d’aiuto per animare la Santa Messa prima della festa finale. Maria Elena Parisi Il gruppo degli animatori Amate ciò che amano i giovani, affinché essi amino ciò che amate voi D al 6 marzo 2016 ogni sabato dopo le 19.30 si riuniscono i giovani organizzati nel nuovo gruppo della Comunità Cattolica Italiana di Mainz presso la chiesa di Sant’Emmeran. Ragazze e ragazzi dai 15 ai 24 anni ogni settimana si riuniscono per un paio d’ore, organizzando piccoli eventi e attività da fare tutti insieme per divertirsi e per crescere. La “gestione” del gruppo è una novità assoluta nata proprio da un’istanza dei ragazzi al Consiglio Pastorale. Sono stati proprio loro a richiedere questo tipo d’impegno. Hanno raccolto su dei fogli cosa si aspettavano dagli adulti e il Consiglio Pastorale ha creato una proposta ad hoc che ha raccolto il gradimento dei ragazzi. Tre coppie di adulti si alternano ogni settimana per supportare i giovani nelle loro iniziative. Verranno organizzate feste, balli, uscite all’aria aperta, recite e qualche volta anche momenti di riflessione, come quello già in programma per il mese di giugno presso il monastero di Aschaffenburg (a proposito, forse ci sono ancora un paio di posti disponibili). In questo periodo inoltre si sta organizzando la festa della Mamma e di tutta la famiglia, come proprio loro suggeriscono. Il programma per il momento è Top Secret, ma sarà noto a tutti il 7 maggio prossimo, giorno della festa della Mamma, sempre nei locali a disposizione dei ragazzi presso la comunità di Sant’Emmeran. Ci si è iscritti anche alla Interkulturelle Woche che si terrà a settembre prossimo a Mainz. Qui il gruppo parteciperà con balli folkoristici. Il nome che è stato scelto dai ragazzi la dice lunga sulle loro preferenze: Bella Italia. Insomma una serie di impegni per crescere sani che i ragazzi si costruiscono secondo il loro gusto con il supporto di sei adulti che li aiuteranno a raggiungere i loro obiettivi. Il gruppo giovani non è un gruppo chiuso. Tutti possono farne parte. Basta presentarsi il sabato alle 19,30 presso la Comunità di Mainz. Vi aspettiamo a braccia aperte. Paolo Bartocci e il gruppo giovani Il gruppo giovani non è un gruppo chiuso. Tutti possono farne parte. Basta presentarsi il sabato alle 19,30 presso la Comunità di Mainz. LA RUOTA - n° 64- giugno 2016 13 nostre aggregazioni Ungewöhnlicher Kreuzweg La sacra rappresentazione della Passione ha caratterizzato in maniera forte e nuova il Venerdì santo. Giorgio Di Blasi, regista, ne mette in risalto il significato in un’intervista rilasciata al settimanale diocesano “Glaube und Leben”. Was ist das Besondere an diesem Kreuzweg? D.B.: Wir finden, die lebendigen Darstellung des Kruezwegs ist etwas Besonderes. Wir machen das zum dritten Mal, dieses Mal etwas verändert. In den beiden letzten Jahren sind wir nach dem Gottesdienst in St. Emmeran in einer Prozession durch die Stadt gegangen und haben an mehreren Stellen Kreuzwegstationen dargestellt. Diesmal ziehen wir betend und singend von der Kirche zum Karmeliterplatz. Dort stellen wir auf einer Bühne vier Schlüsselszenen dar. Nach der Aufführung, die etwa eine Stunde dauert, gehen wir in einer Prozession zurück zur Kirche zum „bacio della croce“, dem Kuss des Kreuzes: wer möchte, kann so eine Verehrung ausdrücken. Wer spielt die Szenen? Und in welcher Sprache? D.B.: Mitglieder unserer Gemeinde – von Jugendlichen bis zu älteren Menschen. Gespielt wird auf Italienisch. Aber vor jeder Szene gibt es eine kurze Zusammenfassung auf Deutsch, sodass jeder verstehen kann, was folgt. Für die Beteiligten ist das sicher sehr aufwendig. D.B.: Ja – zumal wir es alle in unserer Freizeit machen. Seit Wochen proben wir jeden Samstag. Wir müssten uns um die Bühne und die technische Ausstattung kümmern, um Kostüme, um erforderliche Genehmigungen und die Öffentlichkeitsarbeit. Aber alle sind mit Leidenschaft dabei und investieren gern ihre Zeit. Was ist Ihnen allen so wichtig daran? Wir möchten Menschen aus unterschiedlichen Ländern verbinden, Brücken zwischen den Kulturen bauen, integrieren – ein Wort, das ja unter anderem auch erneuern bedeutet. Und ganz wesentlich ist es die Liebe, die verbindet und erneuert. Zum Beispiel die Liebe Jesu, der für uns gestorben ist. Maria Weißenberger LA RUOTA n° 64 giugno 2016 14 I Dossier della Ru ta Misericordia di Dio. Misericordia dell’uomo - Intervista a papa Francesco - La gioia di perdonare - Quando sarò grande - Don Bosco, un santo con cuore di padre inserto speciale MISERICORDIA DI DIO a cura di Don Pio Visentin MISERICORDIA DELL’UOMO “Siate misericordiosi come è misericordioso il Padre vostro” Lc 6, 36 LA RUOTA - n° 64- giugno 2016 15 Dossier / MISERICORDIOSI COME IL PADRE Intervista a papa Francesco “Lei ha indetto l’anno del Giubileo della Misericordia. Che cos’è, secondo lei, la misericordia?” E timologicamente, misericordia significa aprire il cuore al misero. E subito andiamo al Signore: misericordia è l’atteggiamento divino che abbraccia, è il donarsi di Dio che accoglie, che si piega a perdonare. Gesù ha detto di non essere venuto per i giusti, ma per i peccatori. Non è venuto per i sani, che non hanno bisogno del medico, ma per gli ammalati. Per questo si può dire che la misericordia è la carta d’identità del nostro Dio. Dio di misericordia, Dio misericordioso. Per me questa è davvero la carta d’identità del nostro Dio. Mi ha sempre colpito leggere la storia d’Israele come viene raccontata nella Bibbia, nel capitolo 16 del Libro di Ezechiele. La storia paragona Israele a una bambina, alla quale non fu tagliato il cordone ombelicale, ma venne lasciata nel sangue, gettata via. Dio la vide dibattersi nel sangue, la ripulì, la unse, la vestì, e quando fu cresciuta l’adornò di seta e gioielli. Ma lei, infatuata della sua stessa bellezza, si prostituì, non facendosi pagare, ma pagando lei stessa i suoi amanti. Dio però non dimenticherà la sua alleanza e la metterà al di sopra delle sue sorelle maggiori, perché Israele si ricordi e si vergogni (Ezechiele 16, 63), quando le sarà perdonato ciò che ha fatto. Questa per me è una delle rivelazioni più grandi: continuerai ad essere il popolo eletto, ti saranno perdonati tutti i peccati. Ecco: la misericordia è profondamente unita alla fedeltà di Dio. “Se siamo infedeli, Lui rimane fedele, perché non può rinnegare se stesso”: Tu puoi rinnegare Dio, tu puoi peccare contro di Lui, ma Dio non può rinnegare se stesso, Lui rimane fedele. 16 LA RUOTA - n° 64 - giugno 2016 La gioia di perdonare Un’interessante interpretazione dei sei giorni della Creazione N el racconto della Creazione, riportato nel primo libro della Bibbia (Genesi), è scritto che Dio, ogni giorno, dopo aver fatto ogni cosa, vide che era cosa “ buona”. Ma quando fu fatto l’uomo e la donna, Dio vide che era cosa molto buona. E perché la Bibbia dice che era cosa “molto buona”? Perché Dio è tanto contento di aver creato l’uomo e la donna? Perché Dio alla fine aveva qualcuno da perdonare. S. Ambrogio, vescovo di Milano, IV secolo Q Quando sarò grande uando ero bambino di otto anni, un giorno commisi una mancanza che non mi sembrava grave, e tale la giudico anche oggi. Mia sorella mi rimproverò, e poi mi condusse dal parroco perché mi correggesse e castigasse. Io confessai al parroco la mia colpa ed egli, dopo avermi aspramente rimproverato, mi mise in ginocchio in mezzo alla chiesa. Io rimasi profondamente addolorato e dicevo tra me stesso: “Ma perché si deve trattare tanto aspramente un bambino per una mancanza leggera? Quando sarò grande, voglio farmi frate, diventare confessore e usare tanta misericordia e bontà con le anime dei peccatori”. S. Leopoldo, umile frate cappuccino, molto venerato a Padova, dove morì nel 1942 Non importa L’uomo è irragionevole, illogico, egocentrico NON IMPORTA, AMALO Se fai il bene, ti attribuiranno secondi fini egoistici NON IMPORTA, FA’ IL BENE Il bene che fai verrà domani dimenticato NON IMPORTA, FA’ IL BENE Se aiuti la gente, se ne risentirà NON IMPORTA, AIUTALA Dà al mondo il meglio di te, e ti prenderanno a calci NON IMPORTA, DA’ IL MEGLIO DI TE Madre Teresa di Calcutta Dio ci ama Questa è la verità scandalosa della Misericordia: Dio ci ama mentre siamo suoi nemici; ci riconcilia con lui mentre siamo ancora peccatori. Enzo Bianchi LA RUOTA - n° 64- giugno 2016 17 Dossier / MISERICORDIOSI COME IL PADRE Don Bosco, un santo con cuore di padre “Non con le percosse, ma con l’amore, potrai guadagnare il cuore dei giovani” L a vita e l´azione di don Bosco, sacerdote ed educatore, si possono rileggere nella prospettiva della misericordia: misericordia pedagogica, misericordia sacramentale (l’impegno del Santo soprattutto nel sacramento della Riconciliazione) e misericordia delle opere (le sue case dove i giovani trovavano la possibilità di imparare un lavoro per guadagnarsi onestamente il pane). Mi soffermo brevemente sulla prima, la misericordia “pedagogica”. Nel celebre sogno dei nove anni a Giovannino viene offerta una preziosa indicazione di come intervenire nei confronti di quelli che “si stavano picchiando e bestemmiavano”: Non con le percosse, ma con la carità dovrai guadagnare il loro cuore! Di fronte alla povertà morale dei giovani don Bosco offrirà uno stile di educazione incentrato sull’ottimismo e sull’affetto: Ottimismo: in ogni giovane c’è un punto accessibile al bene, lavorando sul quale si possono ottenere grandi risultati. Nessun giovane è escluso da questo sguardo positivo, simile a quello con cui Gesù provava misericordia per le folle che lo seguivano: era no Pellegrinaggio statua don Bosco a Mainz, dicembre 2012 come pecore senza pastore! Per loro don Bosco diventa il buon pastore che dona fiducia, incoraggia, sostiene il giovane per farlo crescere come uomo e come cristiano. Affetto: 18 il clima che avvolge la sua azione educativa è quello dell´affetto, del farsi vicino con bontà, dell’accogliere ognuno con tenerezza paterna. L’amorevolezza (che è affetto manifestato), cuore del sistema educativo salesiano, altro non è che la misericordia offerta al livello del destinatario. La mia gioia è stare con voi e io con voi mi trovo bene! Ripeteva don Bosco: “Difficilmente troverete chi più di me vi ami quale padre tenerissimo! E aveva promesso ai suoi giovani che fino all’ultimo respiro avrebbe dato la vita per loro”. L’affetto apre i cuori, il perdono li rinfranca, la bontà e la gioia riescono ad ottenere tutto, creando quel clima di famiglia che è il grande segreto dell’arte educativa di don Bosco, uomo e prete della misericordia giovanile. (d. Gianni Ghiglione) LA RUOTA - n° 64 - giugno 2016 testimonianze Dov’è Abele, tuo fratello? La toccante testimonianza di don Alejandro, salesiano, missionario a Damasco. S abato 13 febbraio ha avuto luogo nella nostra Comunità il ritiro quaresimale con la tematica “Dov’è Abele, tuo fratello?” Per l’occasione don Pio ha invitato don Alejandro, sacerdote missionario attivo in Siria nel centro Don Bosco di Damasco. Di seguito riportiamo un episodio toccante vissuto da don Alejandro. Una sera sul tardi, mentre camminava per le strade deserte di Damasco, scorge a distanza tre bambini. Don Alejandro inizia a riflettere su come reagire, pensando che quei bambini gli avrebbero chiesto dei soldi. Non appena si incrociano, non succede nulla di ciò che aveva immaginato lui, bensì i più piccoli vanno oltre e il più grande si ferma a rovistare dentro un cestino dei rifiuti. Quindi don Alejandro, accortosi di ciò, capisce che il bambino è affamato e torna indietro. Decide di portarlo a comperare qualcosa da mangiare, così acquista tre panini. Il bambino, convinto che don Alejandro ne avesse comperato uno per lui e due per se stesso, si meraviglia quando lui glieli porge tutti e tre e ne chiede il motivo. Così don Alejandro gli risponde che due panini sono per gli altri due bambini. Lui lo ringrazia, ma non riesce ad accettare il fatto che don Alejandro non abbia nulla da mangiare, così spezza il suo panino e gliene offre metà. L’amore verso il prossimo, nonostante la fame e la povertà a causa della tragedia, va oltre ogni limite. Maria Gaetana e Maria Elena Parisi L’amore verso il prossimo, nonostante la fame e la povertà a causa della tragedia, va oltre ogni limite. LA RUOTA - n° 64- giugno 2016 19 testimonianze L Don Bosco ist für uns die Brücke zum Himmel o scorso novembre ha visitato la nostra Comunità una giornalista della diocesi, Claudia Fontana, per intervistare i nostri giovani su Don Bosco. Ne è uscito un bell’articolo sulla rivista UWE, dove i nostri protagonisti occupano addirittura la copertina con una simpatica foto. Li ringraziamo di cuore per le loro riflessioni, per la maturità che hanno dimostrato e per la calorosa accoglienza che, insieme a Luciano, hanno riservato all’ospite tedesca. Insomma, è proprio il caso di dire che ci hanno fatto fare una bella figura. Quindi grati e orgogliosi di loro, ci teniamo a riportare alcuni stralci dell’articolo per condividerli con tutti voi. “In dem warmen Gruppenraum in der Kirche St. Emmeran […] ist eine große Offenheit und Vertrautheit zu spüren. • Was bedeutet euch Eure italienische Gemeinde? Michele, 25: „Ich komme gerne hier her. Wir reden über Gottes Wort, teilen unseren Glauben und unsere Erfahrungen[…] und wenn man mal schwankt oder es einem nicht so gut geht, dann findet mal Halt“. Maria, 17, kommt seit einem halben Jahr, um hier zu beten und Kraft für den Alltag zu tanken. Durch Michele hat sie sich an einer Gruppe angeschlossen, die mittwochs das Markus-Evangelium liest. Dadurch hat sie einen Zugang zu Gott, zu Jesus und zum Gebet gefunden. Yannic, 21, ist der einzige in der Runde, der keine italienischen Wurzeln hat, aber eine italienische Freundin. […]Er schätz vor allem den Zusammenhalt und die Verbindlichkeit in der Gruppe und dass sie viel Spaß untereinander haben. 20 LA RUOTA - n° 64 - giugno 2016 testimonianze • Was fasziniert und begeistert Dich persönlich an Don Bosco? Michele: Dass er junge Leute in Massen angezogen hat und dass sich die Jugendlichen fest bei Ihm verankern konnten. Loredana: Er ist für uns die Brücke zum Himmel. Er hat nie die Geduld mit Jugendlichen verloren. Er hat alles für sie getan, ohne je etwas dafür zurückzuverlangen. Bruder Luciano ist für uns hier der kleine Don Bosco. Yannic: Mich beeindruckt, dass er besonders die armen Jugendlichen im Blick hatte und dass er sein letztes Hemd für sie gegeben hat. Fabio: Don Bosco war ein sehr lustiger Typ und er hat seinen Glauben auf eine sehr frohe Weise gelebt. So wollte er mit seiner Fröhlichkeit und Einfachheit ein Zeichen gegen das Strenge und Konservative in der Kirche setzen. Calo: Mich fasziniert, dass sich auch heute noch so viele junge Menschen treffen nur für Don Bosco, so wie neulich in Turin beim großen 200. Geburtstagstreffen mit 5.000 Jugendlichen. So lebt er weiter auch wenn er körperlich nicht mehr da ist. Claudia: Seine Pädagogik begeistert mich. Er kommt ganz ohne Sanktionen und Bestrafungen aus. • Was glaubt ihr, würde Don Bosco heute tun? Was würde er uns sagen? Claudia: Er würde mit uns spielen und lachen. Er würde sagen: “ Nehmt Euer Leben und Eure Zukunft in die Hand. Seid jetzt glücklich, verschiebt das nicht auf irgendwann“. Loredana: Er wollte wahrscheinlich nicht berühmt werden. Er wäre baff, wenn er sehen würde, dass er weltweit bekannt geworden ist. Don Bosco Pädagogik begeistert mich. Er kommt ganz ohne Sanktionen und Bestrafungen aus. Michele: Vielleicht „Das Beste, was wir tun können, ist Gutes tun, fröhlich sein und die Spatzen pfeifen lassen“. a cura di Laura Rossi LA RUOTA - n° 64- giugno 2016 21 GUTSCHEIN ITALIENISCHER SUPERMARKT Gutschein - Kein legales bzw. offizielles Zahlungsmittel Gutschein gültig vom: 6. Juni 2016 bis: 6.August 2016 ITALIENISCHER SUPERMARKT Anna-Birle-Straße 1 A 55252 Mainz-Kastel Gewerbegebiet WI-Petersweg Tel. 06134 - 285 90 store@celpro-group.de www.celpro.de Bedingungen: Mindesteinkaufswert für das Einlösen dieses Gutscheins: 60,00 € (exkl. Pfand und bereits reduzierte Ware). Eine Barauszahlung ist nicht möglich. Der Rechtsweg ist ausgeschlossen. Mitarbeiter der Fa. Celpro Group GmbH und deren Angehörige können nicht teilnehmen. Nicht gültig am jeden letzten Mittwoch des Monats. Nicht mit anderen Rabatten kombinierbar. anziani La siringa Sono madre, nonna e bisnonna, la mia famiglia è numerosa. Essendo molto anziana, ho molto tempo libero che trascorro leggendo, pregando, sentendo le notizie in Tv, facendo cruciverba e fantasticando. Quindi ho inventato questo raccontino per “La Ruota” con la speranza che lo pubblicherete. S ara entrò nella stanza dove, come al solito, Massimo dormiva profondamente. Sara si guardò intorno e vide solo caos. Il tavolo era ingombro di giornali, bottiglie vuote, bicchieri sporchi, posaceneri colmi di cicche. Sara decise di mettere un po’ di ordine e la vide. In mezzo a tutto quel caos c’era una siringa, accanto alla siringa, una bustina vuota. Sara capì tutto e provò tanta tristezza per quel ragazzo che amava immensamente. Lui, invece, nemmeno la vedeva. Lei ne soffriva tanto, pensava di non meritare Massimo. Lei veniva dal Sud Italia, minuta, carnagione olivastra, due grandi occhi neri, capelli nerissimi. Massimo, al contrario era veneziano, alto un metro e novanta, biondo e con due stupendi occhi verdi. Essendo così contrastanti, Sara era convinta che Massimo in lei vedeva il nulla, ma quel giorno capì tutto. Capì che Massimo andava aiutato poiché non poteva amare nessuna donna. Lui, già amava, amava la sua droga, la sua compagna di vita era la siringa. Sara […]appena finito di pulire, fece il caffè e con la tazzina del caffè e un bacione sulla fronte svegliò Massimo. Guardando il tavolo liberato dal caos che vi regnava, lui capì che Sara sapeva e pur nella sua infelicità di drogato, provò tanta gioia, perché lei, pur avendo scoperto il suo segreto non era fuggita, era rimasta e l’aveva svegliato con un bacio. […]Lui l’abbracciò e le diede due baci sulle guance. Questo diede a Sara un’immensa gioia, facendole sognare qualcosa da costruire assieme. Lei si sarebbe impegnata ad aiutarlo per farlo uscire dal tunnel in cui si era cacciato per fargli abbandonare il buio dell’eroina che tante anime rovina. Bisogna prendere esempio da Sara, essere generosi, aiutando i drogati, gli alcolizzati, i barboni, i diversi, dando loro un supporto morale, un consiglio, senza giudicarli. Anch’io dovrei prendere esempio da Sara, poiché non sono tanto tenera con chi ha questi problemi. Doin Ciere ... si sarebbe impegnata ad aiutarlo per farlo uscire dal tunnel in cui si era cacciato. LA RUOTA - n° 64- giugno 2016 23 FOT Cresimati 14.06.2015 Mandato min Mandato ministranti Festa don Bosco 2016 Antonio e Francesca Tommaseo ricevono un Grazie per i molti anni di fedele servizio in chiesa e sacrestia. Gruppo “Sacra Rappresentazione„ 2016 Processione Corpus Do TOCRONACA nistranti giovani 2016 i ragazzi 2016 omini 2015 Apertura anno catechistico 27.09.2015 Mandato catechisti 2016 In pellegrinaggio a Roma nell‘anno santo della Misericordia Un gruppo di 35 persone della nostra Comunità ha vissuto questa esperienza alla fine di marzo. Può capitare anche d’incontrare il segretario della Conferenza episcopale Mons. Galantino e coniugi Milano italiana, il vescovo Mons. Galantino, amico delle Missioni italiane in Germania. G R A Z I E Anche con il loro sostegno economico fu possibile realizzare la sacra rappresentazione del venerdì santo 2016 Politica e società L’ordalia della Rete. La Rete vigila. È diventata il nuovo giudizio di Dio P er esprimere solidarietà dopo l’ultima strage di migranti, Gianni Morandi pubblica una foto su Facebook, dove invita a riflettere sui soprusi patiti dagli emigrati italiani nel secolo scorso. Non l’avesse mai fatto! Già colpevole di essersi fatto fotografare a Tel Aviv, comincia a ricevere insulti. Quello che doveva essere un messaggio di fratellanza si ritorce nella più vieta retorica razzista. «Ospitali a casa tua!», gli ripetono. Il cantante risponde con garbo anche ai più rancorosi, ma non c’è niente da fare. Non è andata meglio a Tea Falco, l’attrice della serie «1992». Se sono passabili i sarcasmi sul suo modo di recitare, intollerabile è il linciaggio. Anche Fiorello deve stare attento a come twitta. La Rete vigila. È diventata il nuovo giudizio di Dio. Il «Popolo del web», anonimo e punitivo, mette sotto processo chiunque esprima opinioni non condivise. Decide cos’è giusto, secondo meccanismi tribali, da branco. Il giudizio ordalico prevede che l’imputato sia sottoposto alla prova del fuoco, e il fuoco è quello implacabile degli a-social network. Ha ragione Giampiero Mughini quando stigmatizza gli abusi del web definendoli «un’aggressione ossessiva e cannibalica nei confronti di personaggi purché noti». L’ordalia della Rete cerca di trasformarsi in strumento politico, massa e potere. Colpisce o venera senza riserve, spegne il sorriso di chi tenta di mescolare ironia e rispetto. Aldo Grassi, Corriere della Sera. Pioggia di offese su Gianni Morandi per la solidarietà del cantante ai migranti. Il giorno indimenticabile delle vostre nozze “ Zur alten Brennerei” ncantare iana i i v e t a i l Lasc ucina ita c a r t s o dalla n Ospiti r e p a i Sal 0 Post 5 3 a fino Matrimoni da 1000 e una Notte Anche quest’anno organizziamo il VEGLIONE DI S. SILVESTRO 2016 vendita dei biglietti a partire da novembre Extra Sala per: Battesimi, Comunioni, Compleanni Telefonate al Numero 061 36 / 76 08 49 (Dienstag Ruhetag) Zur alten Brennerei, Pariser Str. 151, 55268 Nieder-Olm www.zur-alten-brennerei.de LA RUOTA - n° 64- giugno 2016 27 * Moda premaman * Prodotti per bambini * Carrozzine * Lettini * Fasciatoi * Moda giovane * Vestiario per ricorrenze festive * Articoli da regalo * Cavalli a dondolo * Teatro * Articoli sportivi * Giochi per bambini * Animali peluche Pupazzi * Libri * Trenini * Giochi per adulti * Oh-la-la ! 28 LA RUOTA - n° 64 - giugno 2016 L’AVVOCATO RISPONDE Alessandro Foderà-Pierangeli è avvocato (Rechtsanwalt) a Mainz ed opera in particolare nel diritto italo-tedesco e nel diritto dei media. Studio legale - Neubrunnenstr. 23, 55116 Mainz Tel.: 06131 / 480 35 56 - Fax: 06131 / 480 35 55 Immigrazione Oggi e come era una volta Dai primi immigrati (italiani e non) durante gli anni 50 e 60, tante cose sono cambiate, non solo il mercato del lavoro, ma anche i diritti e l’assistenza amministrativa e sociale proposta ai cosiddetti “Gastarbeiter”. Apriamo una parentesi sulla storia di questa immigrazione in Germania: Dal 1955 in poi, circa 4 milioni di Italiani hanno intrapreso il trasferimento in Germania alla ricerca di lavoro. L’anno della maggiore immigrazione fu il 1965 (anno dell’esplosione industriale) che portò circa 270.000 Italiani in Germania, mentre durante gli anni dal 1980 al 1990 ne entravano fra i 30.000 e 50.000 all’anno. Qual è stata la base politica per la forte immigrazione? Il governo della Repubblica italiana e il governo tedesco firmarono, il 20 dicembre 1955, l’accordo “per il reclutamento e il collocamento di manodopera italiana”. Le trattative che avevano condotto alla firma dell’accordo erano ovviamente il frutto di esigenze nazionali, sia da parte della Germania, che necessitava di mano d’opera per la propria industria, sia dell’Italia che doveva affrontare il problema della disoccupazione nelle regioni meridionali del paese. L’immigrazione italiana, un esempio per altre nazioni? Per la Germania, il modello dell’immigrazione italiana è effettivamente servito da campione: È in effetti da tenere presente che l’accordo siglato con la Germania fu per l’Italia l’ultimo di tal genere (l’Italia ne aveva firmati ben 14, prima di accedere all’accordo con la Germania) mentre per la Germania fu il primo accordo di larga immigrazione. Come e da chi veniva gestita l’immigrazione in Germania? La prima fase dell’emigrazione diretta verso la Germania fu definita “assistita” poiché pianificata a livello amministrativo e organizzata attraverso i Centri di emigrazione sul posto (per esempio in Sicilia o in Basilicata) che gestivano direttamente le richieste di lavoro provenienti dall’Italia, trasmettendole agli uffici tedeschi. La seconda fase dell’emigrazione fu caratterizzata della libera circolazione dei lavoratori e da forme di reclutamento indipendenti dalla mediazione dei Centri di emigrazione. I lavoratori italiani trovarono lavoro recandosi direttamente all’estero, senza passare da Uffici o Agenzie. Quali diritti avevano i primi italiani in Germania? Gli italiani, a differenza di altri stranieri in Germania, godevano sin dall’inizio (grazie all’appartenenza all’Unione del Mercato Europeo Comune) di un permesso di soggiorno costante, che permetteva agli italiani arrivati in Germania, di proseguire il loro soggiorno nel paese anche dopo un’eventuale perdita di lavoro. Inoltre gli Italiani venivano gestiti in maniera uguale ai tedeschi in merito a sussidi statali ed aiuti sociali, cosa che incentivava la crescita della comunità italiana. Quali altri accordi hanno facilitato la vita agli italiani in Germania? Dal 1988 veniva per esempio instaurato l’ufficio A.I.R.E che coordina ancora oggi i dati del registro Anagrafe dei Comuni italiani permettendo di offrire servizi più efficienti e funzionali ai cittadini italiani residenti all’estero (per esempio servizi consolari, recapito del certificato elettorale, richiesta di utenze ridotte ENEL e altre comunicazioni delle autorità italiane). Nel 1989 fu poi firmata la convenzione fra Italia e Germania che evitava la doppia imposizione sul reddito e sui patrimoni, accordo che agevolò molti italiani che disponevano di redditi sia in Italia che in Germania (pensioni, fitti, stipendi). Nel 2000 entra in vigore la nuova legge sulla cittadinanza che facilita la naturalizzazione degli italiani in Germania. A partire dal 2002, in seguito ad un ulteriore accordo fra Italia e Germania, è stato abolito il requisito della perdita della cittadinanza precedente, rendendo possibile ai cittadini italiani di acquisire la cittadinanza tedesca mantenendo la propri cittadinanza italiana. LA RUOTA - n° 64- giugno 2016 29 KINDER-RAGAZZI 30 LA RUOTA - n° 64 - giugno 2016 Quiz indirizzi/notizie UTILI COMUNITÀ CATTOLICA ITALIANA Emmeransstr. 17, 55116 Mainz www.mcimainz.de È il nostro nuovo sito della Missione. Ricco di informazioni. Tutto quello che desideri sapere sugli orari, il catechismo, i Sacramenti, le attività, i gruppi. Patronato ACLI Vilbeler Str. 36/III - 60313 Frankfurt/M Tel. 069/28 87 20 Fax 069/21935490 A Mainz presso la Missione Tel. 06131-224126 Ogni lunedì ore 10.00-13.00 e su appuntamento: dalle ore 14.00 alle ore 16.00 PATRONATO A.C.A.I. In der Dalheimer Wiese 26, Mainz Fon 06131-329 329 7 Fax 06131-329 329 8 Martedì e mercoledì:ore 9.45-12.45 e 15.00-16.30 Giovedì ore 9.45-12.45 Si consiglia di telefonare per prendere appuntamento PATRONATO ITAL-UIL Kaiserstrasse 26-30 55116 Mainz Tel. 06131/14 37 54 6 Fax: 06131/14 37 54 7 Venerdì ore 09.00 - 14.00 Filtzinger Anna Tel. 06131 - 59 33 82 Morrone Rocco Tel. 06131- 58 63 385 Tel. 06131/22 41 26 Fax 06131/23 00 32 www. mcimainz.de Segreteria Lunedì-martedì-sabato:ore 9.00-12.00 Mercoledì-venerdì: ore 9.00-12.00 e 15.00-17.00 ORARIO SANTE MESSE Mainz - Missione - Emmeranskirche Emmeransstr. 17 Da lunedì a venerdì:ore18.30 Sabato e prefestivi:ore18.30 Domenica e festivi:ore11.30; 16.00 Mombach - Herz Jesu, Hauptstr. 65 Domenica: ore 09.00 COMUNITÀ CATTOLICA 50 anni ITALIANA MAINZ Cammino di Fede Speranza Carità Assistenti Sociali del Caritas Aspeltstrasse 10 - 55118 Mainz Tel. 06131-90 83 26 4 Problemi scolastici: Tel. 06131-90 83 26 2 Consolato Generale d’Italia Kettenhofweg 1 60325 Frankfurt/M Ufficio Passaporti - Passabteilung tel.: 0049 (0)69 7531 - 164 (servizio telefonico dalle 12:00 alle 13:00) e-mail: passaporti.francoforte@esteri.it Ufficio Carte d’identità - Abteilung für Personalausweise tel.: 0049 (0)69 7531 - 162 (servizio telefonico dalle 12:00 alle 13:00) e-mail: ci_confran@esteri.it E-Mail: missione@mcimainz.de 01.11.2014 TRADUTTORI GIURATI È USCITO IL VOLUME DEL 50° GIUBILEO. Raccoglie la storia della Comunità italiana di Mainz dal 1964 al 2014, arricchita da ampio materiale fotografico, da testimonianze, da grafici … È disponibile presso la Segreteria al prezzo di favore di €5,- Corrispondenza Consolare in Missione Emmeranstr. 17, Mainz. Tel. 06131- 224126 Pratiche passaporti (Mosconi Laura) Martedì Giovedì Sabato ore 16.00 - 18.00 ore 15.00 - 18.00 ore 9.00 - 12.00 Segreteria - Sekretariat tel.: 0049 (0)69 7531 - 138 e-Mail: segreteria.francoforte@esteri.it e-Mail di Posta Elettronica Certificata PEC per la trasmissione di documenti ufficiali: con.francoforte@cert.esteri.it LA RUOTA - n° 64- giugno 2016 31 Le sette opere di misericordia corporale Dar da mangiare agli affamati dar da bere agli assetati vestire gli ignudi alloggiare i pellegrini visitare gli infermi visitare i carcerati seppellire i morti ALLA SERA DELLA VITA SAREMO GIUDICATI SULL’AMORE Hungernde speisen Durstigen zu trinken geben Nackte bekleiden Fremde beherbergen Kranke besuchen Sich um Gefangene sorgen Tote in Würde verabschieden