L`Hall of fame della pallacanestro pordenonese

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L`Hall of fame della pallacanestro pordenonese
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L’Hall of fame della pallacanestro pordenonese
Eccoci al primo appuntamento del 2015 con la hall of
fame del nostro basket. Oggi introduciamo un altro
membro della mitica Postalmobili che, nel 1978, portò la
serie A a Pordenone. Si tratta del centro Daniele Cecco,
centro nato a Zoppola il 14 Maggio del 1952. La carriera
di Cecco inizia di fatto a 14 anni, quando indossò la
maglia della Apu Udine, che divenne poi Snaidero. Nel
1968 arrivò la chiamata dalla Ignis Varese, all’epoca la
squadra più forte d’Italia, e forse d’Europa. Daniele era
uno dei punti di forza delle giovanili, e si allenava
stabilmente con la prima squadra, di cui faceva parte, tra
gli altri, Dino Meneghin. Le prestazioni con i lombardi gli
valsero la convocazione nella nazionale cadetti, in cui fu
compagno di squadra di Marzorati e di due conoscenze
del basket nostrano: Paleari e Trevisan. Con la
nazionale vinse l’Europeo di categoria, battendo in finale
la Spagna a Nocera Inferiore. Terminate le giovanili,
Daniele si sposta a Brindisi, in serie B, dove trovò come
allenatore“Big Elio” Pentassuglia, un’autentica istituzione
per il basket pugliese, di cui Daniele apprezzò le
straordinarie doti umane. A Brindisi restò per sei anni,
raggiungendo anche la promozione in A2. In seguito al
terremoto del Friuli, decise di riavvicinarsi ai suoi genitori,
e passò alla Postalmobili, dove giocò tre anni di serie B Foto: Herman Bidinost
e la fantastica stagione di A2.
Finita l’esperienza sul Noncello, nonostante diverse
richieste da squadre professionistiche (ancora Brindisi, tra le altre), decise di restare in provincia a
seguito della nascita del figlio Guglielmo. Firmò quindi con Spilimbergo (serie C), in cui restò due
campionati. Seguirono poi gli anni di Oderzo dove, dopo alcune stagioni molto positive sul campo,
passò al ruolo di direttore sportivo.
Nel 1982 fondò la Polisigma Zoppola, società in grado di sfornare giovani di qualità, tra cui
ricordiamo il compianto Martin Colussi, scomparso in un incidente stradale nel 2012.
Anche i figli di Daniele hanno calcato con buoni risultati il parquet. Giorgio raggiunse le finali
nazionali juniores con gli Amici del Basket Pordenone, e fu premiato come migliore giocatore
della manifestazione, Guglielmo giocò in prima squadra, sempre con gli Amici, in serie C. Lorenza,
infine, ha militato con il Sistema Rosa.
Benvenuto nella Hall of fame Daniele!
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FRIULADRIA - GARCIA MORENO ARZIGNANO
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Arrivato in punta di piedi dalla Virtus Padova, in serie
C, Vittorio Visentin, classe 1995, sta sorprendendo il
pubblico pordenonese con una crescita evidente e
costante. Scambiamo due chiacchiere con il nostro
giovane pivot, chiedendogli degli inizi di carriera, fino
ad arrivare a questa stagione.
Vittorio come ti trovi a Pordenone e nel Pienne? In
città mi trovo bene, è molto bella e tranquilla. Con la
squadra mi sono trovato subito a mio agio, sia in
campo che fuori. Quando non ho allenamento esco
spesso con i compagni, soprattutto con “Tosco”, per
passeggiare per il centro e girare qualche negozio.
Capita anche di giocare alla play a casa di Gianca
(Palombita ndr) o di andare a vedere insieme qualche
partita di basket.
Come è nata la passione per questo sport? Ero
probabilmente all’ultimo anno di asilo, o al primo delle
elementari, quando mia madre mi portò alla società di
Maserà per farmi fare un po' di sport. Mi sono
appassionato subito, ed ho continuato a frequentare
l’ambiente poi, arrivato alle medie mi sono alzato
parecchio, e questo ha aiutato sicuramente. Ho giocato
con costanza, se si esclude una piccola ed infelice parentesi con il nuoto e, quando militavo
nell’under 15, sono stato notato dalla Virtus Padova. Mi è arrivato un invito a giocare un
torneo pasquale con loro, l’esperienza è stata molto positiva, così a fine anno sono passato
ai neroverdi, dove ho passato quattro anni splendidi dall’under 17 alla serie C. Tra le
soddisfazioni di quel periodo ricordo le finali raggiunte ogni anno con le giovanili.
Come è stato l’impatto con la serie B? Più che un impatto direi che è stato uno schianto!
Si è trattato di un bel salto, la differenza è paragonabile a quella che ho trovato passando
dalle giovanili alla prima squadra. Soprattutto per quanto riguarda gli allenamenti che, come
è giusto che sia, sono molto più intensi e si pone attenzione ad ogni dettaglio. Il livello delle
partite è più alto, anche se negli ultimi anni erano scesi parecchi giocatori di categoria
superiore anche in DNC, in particolare nel mio ruolo. Una bella differenza riguarda il
pubblico, qui a Pordenone c’è sempre tanta gente, poi trasferte come quella a casa della
Fortitudo non capitano tutti i giorni.. Nelle prime gare sono stato un po' titubante,
probabilmente adesso ho trovato maggiore sicurezza. Anche lo scorso anno mi ci vollero
alcune gare prima di sciogliermi.
Parlaci del tuo compagno di squadra, e pari ruolo, Davide Zambon: Zambo è uno che
dà sempre il massimo, affrontando gli allenamenti e le partite con la stessa grinta. Giocarci
vicino mi aiuta molto a crescere. Quando difendi su di lui, per le sue caratteristiche, quali la
mobilità, la capacità di partire in palleggio e di tirare anche da fuori, sei obbligato a
mantenere sempre il massimo della concentrazione, tenendo d’occhio parecchi aspetti.
Inoltre è esigente verso i compagni, ma sempre pronto a congratularsi quando si fa
qualcosa di buono.
Che gara ti aspetti oggi contro il Garcia Moreno? Sarà dura, innanzitutto perché siamo
costretti a contare i “sopravvissuti” dai vari acciacchi di questo periodo. Queste gare
ravvicinate non ci aiutano di certo. I nostri avversari odierni non vanno sottovalutati, sotto
canestro sono fisicamente molto grossi, mentre gli esterni possono fare molto male se
trovano la serata giusta. Conosco abbastanza Bolcato e Bordignon, affrontati entrambi lo
scorso anno. All’andata abbiamo vinto meritatamente, nonostante diversi alti e bassi nel
corso della gara. Eravamo ancora alla ricerca della giusta alchimia, e con alcune assenze.
Le avremo anche oggi, faremo il possibile per non far rimpiangere chi non potrà giocare.
L’intervista integrale a Vittorio Visentin sarà disponibile da domani nel nostro sito:
piennebasket.com.
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DNB, LA CLASSIFICA ED IL PROGRAMMA DI OGGI:
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GLI OSPITI DI OGGI:
GARCIA MORENO ARZIGNANO
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!Il Garcia Moreno Arzignano fu fondato nel 1947 da Gino Signorato e Don Giovanni Battisti
Fonte: Facebook G.M. Arzignano
Guerra. La scelta del nome fu un omaggio ad un eroe nazionale e martire ecuadoregno
(1821-1875), distintosi per aver governato il paese secondo i principi dell’insegnamento
cristiano. La società arzignanese nacque, infatti, in ambienti cattolici; con gli anni si trasformò
in una società sportiva laica. I grifoni sono neopromossi in DNB, dopo la vittoria nei play-off
dello scorso anno, in cui, da noni classificati nella regular season, superarono in sequenza
Mestre, Bassano e Bertinoro. L’esordio nella categoria superiore è stato col botto, grazie ad
una netta vittoria contro lo Jadran. Dopo alcune prove positive ma sfortunate, sono arrivati i
due punti anche contro Crema. Con solo questi due successi, i vicentini sono penultimi in
classifica, nonostante un roster di buon livello, in cui spicca il gigante ex azzurro Camata. Altri
centimetri, ma anche punti (16 di media a partita), sono garantiti da Zanotti, 208 cm, con
apparizioni a Torino in gold. La regia è affidata all’esperto Bordignon, arrivato da Bassano.
Tra i più utilizzati da coach Venezia c’è l’ala-guardia Bolcato (9,7 punti a partita), che fa parte
dello “zoccolo duro” che portò il Garcia Moreno alla promozione, insieme ai play Buzzi (fuori
per un paio di mesi a causa di un infortunio al ginocchio) e Tuninetto e alla guardia
Monzardo. L’altra guardia Faccioli è stata recentemente messa fuori rosa per motivi
disciplinari. I veneti sono reduci da una sconfitta di misura con la capolista Cento.
Per il Pienne una gara da affrontare con il massimo della concentrazione, per conquistare due
punti essenziali in ottica play-off.