Giornalino della SEI ”B. Parentin” Poreč
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Giornalino della SEI ”B. Parentin” Poreč
Giornalino della SEI ”B. Parentin” Poreč - Parenzo Numero 10 - 2010 Il giornalino è stato realizzato con il contributo dell’UI- UPT INDICE: Scuola news Il nostro piccolo grande mondo La poesia nell’aria La penna creativa Ricercando Arrivederci dall’ottava 2 12 20 24 36 39 Comitato di redazione: Le insegnanti di classe (Vilma Pulin-Sirotich, Miranda Benussi, Iva Debeljuh, Romina Draghicchio) Luka Stojnić Indira Miljenović Ester Grubica Disegni in copertina: Zdeličan Teodora, cl. VII Aleksandra Tuneski, cl. VII 1 Prima di cominciare… ricordiamo la… 46ª esima colonia soggiorno 2009 a Tarvisio Dal 15 al 24 giugno 2009 quindici alunni della classe VI e due docenti, la loro capoclasse Anamaria Jakovčić e la maestra Vilma Pulin Sirotich hanno partecipato alla 46. Colonia a Tarvisio, organizzata dall’UI in collaborazione con l’UPT. Durante la settimana passata in montagna gli alunni e i docenti hanno svolto svariate attività e visitato luoghi di interesse, ma la cosa più importante per gli alunni è stato il soggiorno in una natura incontaminata e le nuove amicizie strette in un ambiente così accogliente. Dal 1 settembre 2009 la Scuola ha una nuova Direttrice Dall’1 settembre 2009, a svolgere il compito di facente funzione di Direttrice della Scuola c’è la signora Ester Zarli, professoressa di lingua e letteratura italiana. La prof.ssa Zarli,che vanta una ricca esperienza in campo didattico, succede alla signora Maria Grazia Benčić Bazzara che, dopo 43 anni di dedito lavoro, dapprima nell’insegnamento e poi alla direzione della Scuola, è andata in pensione. Per ringraziare degnamente la signora Maria Grazia Benčić Bazzara, il suo collettivo e anche quello della Scuola dell´infanzia „Paperino“ di cui è stata per anni direttrice, hanno organizzato una piccola cerimonia a sorpresa durante la quale non sono mancati momenti di grande emozione da ambedue le parti. Benvenuti in classe 1ª Lunedì 7 settembre 2009, alle ore 11, la nostra scuola, ha accolto calorosamente i sedici neoalunni della classe I. A salutarli per la prima volta c’era la nuova Direttrice, la prof.ssa Ester Zarli, che li ha accolti riproponendo le calde parole già adoperate dall’ex Direttrice: „Benvenuti nella nostra scuola: bene arrivati in famiglia!“ La Vicesindaco, la signora Nataša Basanić Ćus, ha portato ai neoalunni e ai loro genitori il saluto della Città di Parenzo, ha augurato loro un buon inizio e tanto successo nello studio. Con un sentito intervento ha ringraziato l’ex Direttrice, per il grande apporto dato allo sviluppo della Scuola che oggi, proprio grazie al suo operato, vanta un alto grado di qualità e un’attiva partecipazione alla vita pubblica della Città. Dopo il movimentato programma artistico culturale, preparato dagli alunni delle classi inferiori, la maestra Romina Draghicchio ha fatto l’appello, insieme hanno poi raggiunto la loro aula. I sedici neoalunni della classe I sono: Leo Bubičić Radan, Klara Dimitrijević, Valentino Divjak, Mauro Draghicchio, Eleonora Duka, Eva Fiškuš, Roberto Giusti, Ryan Martinis, Luca Matteo Menkhoff, Lorenzo Musizza, Mauro Načinović, Sofia Nikolov, Paola Paljić, Bruno Purini, Gregori Udovičić e Loris Uljanić. 2 I „Colori dell’ autunno“ Mercoledì 7 ottobre, durante una bellissima giornata di sole di inizio autunno, la nostra scuola ha fatto da padrona di casa alla seconda edizione della rassegna „I colori dell´autunno“ essendo stata vincitrice, lo scorso anno scolastico, della prima edizione della Manifestazione, grazie agli alunni che allora erano in classe III e alla loro maestra Miranda Benussi Malusá. Anche quest´anno la Manifestazione, organizzata dall´UI, ha coinvolto gli alunni delle terze classi delle scuole elementari italiane di Capodistria, Pirano, Isola, Buie, Umago, Cittanova, Rovigno, Pola, Dignano, Gallesano, Sissano e Fiume. I 223 partecipanti alla Manifestazione, tra cui i 19 alunni dell´odierna classe terza della nostra scuola e la loro maestra Iva Debeljuh, dopo il saluto di benvenuto della neodirettrice della nostra scuola, si sono divisi in laboratori di lavoro creativo, ispirati al tema comune “Parenzo, città di mare e di mosaici”. Dopo la pausa per il pranzo, gli alunni e i docenti mentori hanno presentato al Teatrino della Comunità degli italiani i risultati del loro lavoro, alla presenza della prof.ssa Norma Zani, titolare del Settore Educazione e Istruzione della Giunta esecutiva dell´Unione italiana. I vincitori di questa seconda edizione dei Colori dell´autunno sono gli alunni della SEI Giuseppina Martinuzzi di Pola, la cui squadra ha dimostrato la migliore conoscenza del patrimonio storico-culturale della città di Parenzo nel corso di un quiz preparato dal Gruppo degli storici della nostra scuola. Sarà quindi la SEI Giuseppina Martinuzzi di Pola ad ospitare, l´anno prossimo, la prossima edizione della Manifestazione. Alunni e docenti di Sarajevo in visita a Parenzo Il fine settimana da venerdì 9 a domenica 11 ottobre 2009 è trascorso nelle due scuole elementari di Parenzo, alla SE Poreč e alla nostra scuola, all’insegna dell’amicizia e dello scambio di esperienze tra rappresentanti di etnie diverse ma accomunate dalla voglia di conoscersi, comprendersi e stringere amicizie durature. I ragazzi della SE „Čengić Vila 1“ di Sarajevo che in marzo avevano ospitato gli alunni delle due scuole parentine e i loro docenti, sono venuti a Parenzo per conoscere la nostra città e concludere il Progetto comune sulla tolleranza ideato e coordinato dalla bibliotecaria della SE Poreč, prof.ssa Vahida Halaba. I nostri ragazzi hanno ospitato i ragazzi di Sarajevo nelle loro case ed hanno presentato loro, al teatro cittadino, uno spettacolo. Gli alunni della VII classe della nostra scuola, hanno presentato uno sketch concepito come una passeggiata virtuale per le vie di Parenzo fatta da Diego, il padrone di casa, e Anida (Sara) l’ospite di Sarajevo. A conclusione dello spettacolo, al pubblico si sono rivolti la vicesindaco, signora Nataša Basanić Ćus, i direttori delle due scuole di Parenzo, i professori Ester Zarli ed Edi Zarli, la rappresentante della scuola „Čengić Vila 1“, signora Zineta Bogunić, che hanno espresso soddisfazione per aver partecipato al Progetto. Nell’atrio del teatro cittadino è stata allestita una mostra di lavori degli alunni sull’alimentazione autoctona e sono stati esposti i dolci tipici della nostra regione fatti con dedizione dai genitori degli alunni partecipanti al Progetto. La mattinata di sabato presso la SE Poreč gli ospiti di Sarajevo hanno seguito un laboratorio gastronomico che a presentato la lavorazione dei fusi e dei crostoli, mentre tre alunne della VII classe della nostra scuola hanno preparato con i docenti un laboratorio linguistico sui generi alimentari. Domenica mattina al parcheggio davanti alla SE Poreč c’erano molti volti commossi per la partenza dei graditi ospiti di Sarajevo. Molti di loro, avendo stretto già salde amicizie, si sono dati appuntamento nuovamente a Sarajevo e a Parenzo. Il progetto „Zucca“ Nella bella giornata autunnale di venerdì 30 ottobre 2009, nella nostra scuola gli alunni delle classi inferiori e le loro maestre hanno avuto un gran da fare per il Progetto “Zucca”. La giornata all’insegna della zucca è iniziata con lo spettacolo di burattini “Cenerentola”. È stato uno spettacolo movimentatissimo con simpatici burattini, creati del Gruppo artistico delle classi inferiori e tanta musica. A prestare le voci ai personaggi c’erano le maestre delle classi inferiori: Romina, Vilma, Iva, Miranda, Ivana e Gordana. Dopo i burattini, di scena sono stati gli alunni delle classi II, III e IV che hanno presentato le ricerche da loro fatte sulle origini e gli usi in cucina della zucca. Il Progetto “Zucca” è continuato al parco dove alunni e maestre si sono ricreati e dopo hanno assaggiato i dolci di zucca preparati con cura per l’occasione da alcuni genitori e alcune maestre. Alla fine delle attività gli alunni sono stati sollecitati dalle loro maestre ad esprimere le proprie impressioni sul Progetto “Zucca” in chiave artistica, usando diverse tecniche. È stato questo un modo diverso e divertente di imparare creando e ricercando. 3 Visita all’oleificio dell’ Agrolaguna Nella ventosa mattinata di mercoledì 4 novembre 2009 gli alunni delle classi inferiori della nostra scuola, si sono incamminati a piedi verso l’oleificio dell’ Agrolaguna. Sono stati accolti da una dipendente che ha prima spiegato loro in breve il processo tecnologico della produzione dell’olio, dopo di che tutti hanno proseguito la visita percorrendo tutte le fasi della lavorazione delle olive. La visita oltre che interessante per la quantità di macchinari visti, è stata anche molto istruttiva perché il processo della produzione dell’olio è più chiaro visto di persona. Giornata integrativa sulla rotta della Parenzana Per ricordare la leggendaria Parenzana, la linea ferroviaria che dal 1902 al 1935 collegava Trieste a Pola, tutti i nostri alunni, accompagnati dai docenti e dall’insegnante di ginnastica Anamaria Jakovčić, che ha progettato e organizzato la giornata, hanno trascorso la soleggiata e non troppo fredda giornata di giovedì 12 novembre 2009 in natura, percorrendo la tratta della linea ferroviaria da Visinada a Špinovci (circa 6 km). Scopo della camminata: sviluppare l’interesse e le conoscenze in ambito naturalistico, fare attività fisiche in natura. Dopo la fatica fisica tutti i partecipanti si sono riposati presso l’ Agriturismo Špinovci dove hanno assaporato la tradizionale cucina casereccia mangiando fusi in sugo di gallina. Dopo pranzato hanno ripercorso per un chilometro la rotta verso Visinada dove li aspettava il pullman che li ha riportati a Parenzo. È stata una riuscitissima giornata di cui tutti conserveranno un ricordo gratificante. Lezione sulle malattie veneree e i contraccettivi Il medico scolastico Daniela Puniš si è rivolta, giovedì 19 novembre 2009, agli alunni dell’ottava, con una lezione sulle malattie sessualmente trasmissibili e i metodi contraccettivi. Tutto quello che è utile sapere sulle malattie sessualmente trasmissibili o veneree i ragazzi lo hanno potuto imparare grazie a un film didattico, i vari contraccettivi sono stati illustrati poi dalla dottoressa. 4 Tornei di scacchi e di tennis da tavolo in onore a San Mauro Giornata all’insegna dello sport quella di venerdì 20 novembre 2009 nella nostra scuola. Ben 32 alunni hanno partecipato durante le ultime due settimane al torneo di scacchi e 44 alunni al torneo di tennis tavolo, ambedue organizzati in occasione del 21 novembre, giorno di San Mauro, patrono di Parenzo. I due tornei sono stati promossi e organizzati dalla prof.ssa Anamaria Jakovčić. I vincitori del torneo di scacchi: Femminile: Torneo di 1. Aleksandra Tuneski (VII), tennis da tavolo: 2. Denis Cossetto (IV), Cadette (VII-VIII): Ragazzi ( IV-VI): Ragazze (IV-VI): Cadetti (VII-VIII): 3. Victoria De La Rosa (VI) 1. Juliana Erceg, 1. Umberto Brajković, 1. Nikolina Palji, 1. Andre Rocco Juraković, 2. Fabiana Topani, 2. Davide Fatorić, 2. Chiara Pisak, 2. Endi Staraj, Maschile (I ): 3. Sara Vivoda. 3. Giacomo Corazza. 3. Astrid Dimitrijević 3. Emanuel Dellapicca. 1. Ivan Gasparini (VI), 2. Matteo Cossetto (V), 3. Giacomo Corazza (V) Attività nel mese della lotta contro le dipendenze Maschile (II): (15/11 - 15/12/2009) 1. Daniel Brčić (VIII), Nel mese della lotta contro le dipendenze le attività sulla prevenzione nella nostra scuola sono iniziate 2.Gianluca Sirotich (VIII), martedì 24 novembre 2009 con la vendita delle cartoline realizzate dagli alunni sul tema “Io ho scelto una 3. David Maglica (IV) vita sana” nell’ambito del Progetto della Città sana e della SE Poreč “Drvored zdravlja” sulle bancarelle in Piazza della Libertà. Giovedì 26 novembre 2009 l’infermiera Andrea Radolović, della Casa della salute pubblica di Parenzo, ha tenuto la lezione “I cambiamenti nell’età puberale” per gli alunni della classe V. Lunedì 30 novembre 2009 è venuto il doc.dr.sc. Zoran Zoričić per tenere la lezione “L’alcolismo nei giovani”. Giovedì 3 e venerdì 4 dicembre 2009 la nostra scuola ha ospitato un’altro grande esperto, il prof.dr.sc. Slavko Sakoman, massima autorità nella prevenzione della tossicodipendenza nella Repubblica di Croazia, che ha tenuto due lezioni: nella serata di giovedì per gli adulti e nella mattinata di venerdì per gli alunni delle classi superiori. L’infermiera Dragica Šuran, della Casa della salute pubblica di Parenzo, ha tenuto giovedì 10 dicembre 2009 a scuola la lezione “L’alcolismo nei giovani” agli alunni della classe VI, mentre giovedì 17 dicembre 2009 terrà una lezione dello stesso titolo agli alunni della classe VII. Anche la psicologa della nostra scuola Katerina Bartoli ha svolto attività e laboratori contro le dipendenze, contro la violenza a favore della tolleranza. Ha cominciato con il laboratorio “L’accettazione degli altri anche se diversi da noi” in classe III per proseguire con “Le parole che mi fanno star bene” in classe I, “La rabbia-come reprimerla” in classe IV, “Come studiare efficacemente” nelle classi V e VI, “La dipendenza dai stuperfacenti” nelle classi VII e VIII per finire con “Alcol e sigarette” in classe VIII. La “Fiaba di Parenzo 2009” Anche quest’anno la Città di Parenzo ha promosso varie attività per gli eventi del Natale 2009. Nelle giornate di lunedì 14 e martedì 15 dicembre 2009 è stata organizzata la vendita delle cartoline augurali e altri manufatti decorativi da regalare a Natale. Sempre martedì, al teatro cittadino, si è svolto il tradizionale spettacolo artistico-culturale “I bambini a Babbo Natale” . La nostra scuola ha partecipato con il Gruppo ritmico di ballo moderno delle classi inferiori coordinato dalla maestra Romina Draghicchio, il coro diretto dall’insegnante di musica Samantha Rocco Popović, e il Gruppo di arte scenica coordinato dalla maestra Miranda Benussi Malusà. Durante tutto lo spettacolo a seguire le esibizioni degli alunni delle tre scuole, seduto sul palco, c’era Babbo Natale in persona. Gara regionale di scacchi per gli alunni delle scuole elementari Dopo aver ospitato la Gara comunale di scacchi a squadre per gli alunni delle scuole elementari, la nostra scuola ha ospitato martedì 2 febbraio 2010 anche la Gara regionale di scacchi a squadre per gli alunni delle scuole elementari. Alla manifestazione hanno partecipato in tutto otto squadre, quattro composte da ragazzi e quattro da ragazze. Vincitori della Gara regionale in tutte e due le categorie sono gli alunni della SE „Mate Balota“ di Buie. La nostra scuola è stata rappresentata da: Marin Martuslović (IV), Ivan Gašparini (VI), Daniel Brčić e Gianluca Sirotich (VIII). 5 Escursione istruttiva della classe IV a Trieste Giovedì 4 marzo 2010 i 14 alunni della classe IV, accompagnati dalla loro maestra Miranda Benussi Malusà, è partita in pullman per Trieste, in un’escursione istruttiva organizzata in collaborazione con UI e UPT. Arrivati a Trieste, gli alunni e la loro maestra si sono diretti al Civico acquario marino dove hanno ammirato la sua fauna costituita per la maggiore da specie marine adriatiche anche se ci sono alcune vasche dedicate ai pesci marini tropicali. I vertebrati sono rappresentati soprattutto da pesci, ma anche da rettili, anfibi e da un gruppetto di pinguini provenienti dal Sud Africa. In seguito sono andati all’Immaginario Scientifico dove hanno potuto toccare, osservare, riprodurre fenomeni naturali, sperimentare divertendosi. L’ illusionista Magic Albin a Scuola Mercoledì 2 febbraio 2010, per gli alunni delle classi inferiori è stato organizzato un brillante spettacolo dell’illusionista Magic Albin. Il mago ha alle spalle anni e anni di esperienza nel mondo dell’illusionismo. Ha eseguito davanti agli alunni un programma ideato apposta per loro che ha ottenuto anche l’approvazione del Ministero della scienza, dell’istruzione e dello sport della Repubblica di Croazia. Il programma è basato sull’interattività con gli alunni, resi così partecipi allo spettacolo. Carnevale 2010 Nei giorni quando nelle città di tutto il mondo sono le maschere a governare, gli alunni delle classi inferiori della nostra scuola sono diventati divertenti, colorate e spensierate maschere. Martedì 16 febbraio 2010, ultimo giorno di Carnevale, virus, siringhe, termometri, contenitori e altre maschere hanno ravvivato le solitarie vie del centro storico della nostra città sfilando in un corteo variopinto dalla sede della nostra scuola fino a Piazza della libertà. Tornate a scuola, le allegre maschere hanno continuato a divertirsi nella palestra ballando, cantando e giocando fino al clu dell’ ultima pazza giornata di Carnevale - la proclamazione delle quattro maschere più belle, delle quattro più variopinte e delle quattro più originali. Giornata bianca a Delnice Venerdì 12 febbraio 2010, gli alunni delle classi inferiori, hanno passato una giornata sulla neve a Delnice. Durante la mattinata hanno goduto sugli slittini e passeggiato per il bosco con una guida locale. Dopo il gustoso pranzo a base di specialità della cucina casereccia, sono stati intrattenuti dagli animatori dell’albergo Risnjak che hanno preparato per loro divertenti giochi sociali e musica da ballo. 6 Un giorno senza la TV Alla fine di febbraio la professoressa di lingua croata Nada Puljiz, nelle classi II e III, ha proposto agli alunni una curiosa attività: passare un giorno senza la TV facendo attività creative. E gli alunni si sono dati subito da fare, alcuni da soli, altri aiutati dai genitori. Sono così venuti fuori dei bellissimi lavoretti, che hanno raccolto ed esibito dal 5 marzo 2010 nell’atrio della scuola per dimostrare a tutti che rimanere per un po’ senza la TV non è poi così male. Lidrano 2010 Lunedì 25 gennaio 2009, alla rassegna comunale della creatività infantile “Lidrano 2010” presso la scuola elementare a San Lorenzo del Pasenatico, i ragazzi del gruppo filodrammatico e del gruppo ritmico si sono esibiti nella scenetta dialettale “La legenda dele campane de Parenzo”. Quattro alunni delle superiori hanno proposto delle loro poesie. Martedì 9 febbraio 2009 a Pisino, presso la Casa delle rimembranze, organizzata dalla SE “Vladimir Nazor”, si è tenuta la stessa rassegna a livello regionale. Nella categoria lavori letterari è stata proposta per il livello statale la poesia “Inverno “ (“Zima”) di Carla Marion, alunna della classe VI. Progetto di primavera “Piccoli giardinieri” Mercoledì 17 marzo 2010, approfittando di una bella giornata di sole, gli alunni delle classi inferiori della nostra scuola con le maestre Romina, Vilma, Iva, Miranda, Nada, Ivana e il maestro di religione Geremia hanno trascorso una giornata integrativa in onore della primavera in arrivo. Gli alunni hanno imparato quali fiori si piantano in primavera, i tipi di terreno ideale per i fiori, come preparare il terreno e poi piantare le eriche e le viole mammole nei grandi vasi di pietra davanti all’ingresso della scuola. Hanno collaborato tra di loro e si sono aiutati a vicenda ripulendo bene a lavori ultimati. Dopo il lavoro all’aperto hanno continuato la giornata nelle classi dove hanno scritto poesie sulla primavera e disegnato le bellezze della primavera. Nella palestra della scuola, con le maestre hanno inventato il testo della canzoncina “Suoni di primavera”, l’hanno imparata a cantare e hanno fatto anche una coreografia che poi i membri del gruppo di ballo moderno hanno presentato. Tutti si sono divertiti un mondo e hanno imparato tanto in poche ore. Un Progetto nel Progetto Nell’ ambito del progetto della Scuola turistico-alberghiera “Anton Štifanić” di Parenzo “La Città a Scuola - la Scuola in Città” la bibliotecaria della nostra scuola, prof.ssa Indira Miljenović, assistita da tre alunni della classe VIIª, Aleksandra, Elisa e Michele, ha presentato, martedì 16 marzo, a scuola, alle tre seconde classi della Scuola media superiore il progetto „Com’ è essere diversi: impariamo a essere tolleranti 2“ al quale la nostra scuola ha partecipato assieme alla SE Poreč e due scuole di Sarajevo, “Čengić Vila 1” e “Grbavica 1” durante l’anno scolastico 20082009. 7 “Appuntamento con la fantasia 2010” Mercoledì, 24 marzo 2010, sul palcoscenico del Teatro HKD di Fiume i ragazzi di quattordici scuole elementari italiane e quattro sezioni periferiche hanno aderito alla quarta edizione degli incontri scenici “Appuntamento con la fantasia”, organizzata per il quarto anno consecutivo dall’UI, con l’apporto dell’UPT e la collaborazione della Scuola elementare “Gelsi” di Fiume. Sono state proposte ben 18 scenette. Gli alunni della nostra scuola, accompagnati dalle maestre Vilma Pulin e Romina Draghicchio, si sono cimentati nella scenetta “La legenda dele campane de Parenzo”. È stato questo un impegno importante e allo stesso tempo gratificante sia per i giovani attori, sia per le maestre che li hanno guidati. Progetto contro il bullismo Nella palestra della nostra scuola le maestre Romina,Vilma, Iva e Miranda hanno accompagnato i propri alunni ad assistere alla prima lezione della psicologa della nostra scuola Katerina Bartoli nell´ambito del Progetto contro il bullismo da lei promosso in collaborazione con la Direttrice, tutti i docenti della scuola, i collaboratori scolastici e il personale tecnico. La psicologa ha illustrato in modo semplice e comprensibile per gli alunni delle classi inferiori i diversi tipi di bullismo come pure i diversi modi per affrontarlo. Ha consigliato agli alunni a chi rivolgersi in caso di bisogno e ha insistito sull´importanza del gruppo nell´aiuto del bullo e della sua vittima. Gli alunni hanno dimostrato interesse per l´argomento facendo domande e raccontando esperienze. „Le olimpiadi della cultura“ Gli alunni della nostra scuola hanno partecipato in febbraio a “Le olimpiadi della cultura”, il concorso destinato ai lavori artistici e letterari degli alunni delle scuole elementari e medie superiori, sotto il patrocinio del Ministero della scienza, dell’istruzione e dello sport della Repubblica di Croazia, approvato dall’Agenzia per l’educazione e l’istruzione. Il 12 aprile 2010 è arrivata la comunicazione riguardante i vincitori e gli elogiati del Concorso. Nella categoria lavori letterari il secondo premio è andato al lavoro in prosa „Un bambino nell´anima“ di Aleksandra Tuneski, alunna della classe VII, mentore la insegnante di lingua italiana Ester Grubica. Per quanto riguarda i lavori artistici, il secondo premio è andato al lavoro di gruppo della classe III che consiste in un trittico raffigurante il mondo degli animali preistorici, mentore la maestra Iva Debeljuh. I lavori elogiati sono due: il disegno „L´ olivo“ di Nino Kos, alunno di IV, mentore la maestra Miranda Benussi Malusà e il disegno „Il mio paese“ di Giacomo Corazza, alunno di V, mentore il maestro Luka Stojnić. „La matematica dei ragazzi: scambi d’esperienze tra coetanei“ Giovedì 15 aprile 2010 gli alunni delle classi superiori della nostra scuola hanno partecipato ai laboratori del progetto promosso dal Nucleo di ricerca didattica del dipartimento di matematica e informatica dell’Università degli studi di Trieste „La matematica dei ragazzi: scambi d’ esperienze tra coetanei“ che si sono svolti a Trieste, dalle 9:00 alle 12:30. Gli alunni delle classi V e VI hanno seguito i laboratori „Misure e strumenti di misura“ e „Pitagora: solo Teorema?“, mentre gli alunni delle classi VII e VIII hanno seguito i laboratori „Clima e piogge acide“, „L’atomo dà i numeri!“ e „Mettiamoci in gioco“. Tutti i laboratori visti dagli alunni hanno messo in rilievo le applicazioni pratiche della matematica utilizzando svariate modalità, tra cui quella della rappresentazione teatrale. 8 „Itinerari di bellezza“ La nostra scuola ha partecipato, con due lavori di ricerca, al concorso „Itinerari di bellezza“, l’iniziativa dell’UI volta a diffondere la conoscenza e a promuovere la ricerca storica della Comunità Nazionale Italiana, favorendo incontri e percorsi didattici comuni tra i ragazzi delle scuole elementari e medie. L’appuntamento, promosso dal Settore educazione e istruzione dalla Giunta esecutiva dell’Unione Italiana, è stato organizzato, in collaborazione con la SEI “Galileo Galilei” di Umago, il 19 aprile 2010 con inizio alle ore 15:00 alla Comunità degli Italiani di Umago, dove c’è stata la presentazione multimediale dei progetti di ricerca svolti dagli allievi. Gli alunni della nostra scuola che frequentano l’Aggiuntivo di storia: Chiara Pisak e Carlotta Šegon della classe VI e Michele Škofić della classe VII hanno presentato il lavoro di ricerca „La Parenzana“, che ha trattato le storia e le curiosità legate alla linea ferroviaria che collegava Trieste e Pola, mentre quattro alunne della classe VII, Elena Brčić, Fabiana Topani, Sara Udovičić e Teodora Zdeličan hanno proposto la ricerca „Colonia Iulia Parentinum“ sulla Parenzo romana. Mentore degli alunni è il professore di storia Dean Brhan. La ricerca „La Parenzana“ si è classificata al terzo posto dopo la votazione della giuria composta da tutti gli alunni partecipanti al Concorso. Gare di green volley e calcetto a Parenzo Gli alunni della nostra scuola hanno partecipato mercoledì 21 aprile 2010 sui campi sportivi della Zelena Laguna alle gare di green volley e calcetto per gli alunni delle scuole elementari della CNI, organizzate dal Settore sportivo dell’Unione Italiana in collaborazione con l’Università Popolare di Trieste. Le gare si sono svolte in due gironi. Al torneo di green volley hanno preso parte otto squadre miste, cioè Isola, San Nicolò (Fiume), Buie, Parenzo, Umago, Capodistria, Pola e Rovigno. La medaglia d’oro per il primo posto è andata alla squadra di Isola, quella d’ argento per il secondo posto alla squadra di Rovigno e quella di bronzo per il terzo posto alla squadra di Capodistria. Per quanto riguarda il calcetto, in finale si sono scontrate Isola e Parenzo. Isola ha vinto 2-0. Nella finale per il terzo posto la squadra della SEI San Nicolò di Fiume si è imposta sulla squadra della SEI „Giuseppina Martinuzzi“ di Pola. Al festival internazionale dei libri letti „BOOKtiga 2010“ Gli alunni delle classi V e VI della nostra scuola, membri del Gruppo di arte scenica coordinato dalla professoressa Miranda Benussi Malusà, si sono esibiti venerdì 23 aprile 2010 sul palcoscenico eretto in Piazza Marafor per il programma artistico-culturale che ha segnato l’apertura del III festival internazionale dei libri usati „BOOKtiga 2010. Alla mostra itinerante „ La Biblioteca universitaria ricorda, conserva, propone“ Gli alunni delle classi superiori della nostra scuola e i docenti che li hanno accompagnati sono andati martedì 27 aprile 2010 nella sala della Dieta istriana, a vedere la mostra itinerante dei libri antichi „La Biblioteca universitaria ricorda, conserva, propone“ organizzata dalla Biblioteca universitaria di Pola per festeggiare il 60-esimo anniversario della fondazione. Due bibliotecarie hanno illustrato agli alunni e ai docenti il fondo presentato. Gli alunni e i docenti hanno potuto vedere le repliche dei volumi più preziosi conservati nel Fondo antico della Biblioteca. Il libro più antico è „La Bibbia“ di Vlačić, Vergerije e Belostenec del 1487. Tra gli originali esposti che gli alunni hanno anche potuto sfogliare c’era l’ interessantissimo „Saggio di un manuale mnemonico“ scritto dalla famosa maestra e scrittrice Giuseppina Martinuzzi nel 1866. „Note allegre“ alla Comunità degli Italiani All´insegna della musica e dei cartoni più famosi, la sera di martedì 27 aprile 2010 al Teatrino della Comunità degli Italiani per lo spettacolo „Note allegre“ ideato dall’insegnante di musica Samantha Rocco Popović e promosso dalla Scuola con la collaborazione di Gorjana Gašparini, maestra della Scuola dell´ Infanzia „Paperino“ e i suoi minicantanti prescolari. L’esibizione dei minicantanti era accompagnata dalla proiezione di filmati riguardanti le sigle delle canzoni proposte. 9 Giornata integrata a Fiume Mercoledì 28 aprile 2010, gli alunni delle classi superiori sono partiti alla volta di Fiume per una giornata integrata pianificata dalla professoressa di lingua croata Ivana Benčić Hatman e dalla professoressa di lingua italiana Ester Grubica. Dalle ore 9:00 gli alunni e le docenti che li accompagnavano hanno potuto beneficiare della visita guidata del teatro „Ivan Zajc“ dove hanno visto sia la parte prevista per il pubblico sia quella riservata agli adetti ai lavori, compreso il palcoscenico già pronto per lo spettacolo serale. Dopo la merenda nel curato parco davanti al Teatro hanno proseguito verso la sede della casa editrice „EDIT“ dove sono stati ricevuti dal direttore in persona, il signor Silvio Forza, dal quale hanno avuto informazioni sul ruolo sociale della casa editrice e sui giornali e riviste stampati da loro. Tutti hanno anche potuto vedere le rotative dove vengono stampate le varie testate quotidiane. Miniatletica per le classi inferiori Al Primo incontro sportivo per le classi I-IV delle scuole elementari di Istria, Fiume e Litorale sloveno, denominato Miniatletica, organizzato dal Settore sportivo dell’ UI in collaborazione con l’ UPT ,a Umago mercoledì 5 maggio 2010 hanno aderito 16 alunni della nostra scuola. Alla manifestazione sportiva, che si è svolta nella palestra del Centro sportivo Stella Maris, 14 scuole elementari si sono sfidate in varie discipline. La squadra della nostra scuola ha conseguito un grande successo classificandosi al secondo posto con due ori, tre argenti e due bronzi. Il medagliere della nostra scuola risulta il seguente: 1° posto - corsa veloce, bambini - Pietro Benussi (III) 1° posto - lancio del vortex, categoria ragazzi - Umberto Brajković (IV) 2° posto - salto in lungo da fermo, categoria bambine - Clara Dimitrijević (I) 2° posto - salto in lungo da fermo, categoria bambini - David Duka (II) 2° posto - tiro al canestro, categoria ragazzi - Matej Brkić (III) 3° posto - tiro al canestro, categoria bambine - Giulia Dobrilović (II) 3° posto - salto in lungo, categoria ragazze - Denis Cossetto (IV) Laurus Nobilis 2010 Venerdì 7 maggio 2010, nella sala della Dieta istriana si è svolta la cerimonia di premiazione dei vincitori della XIV edizione del concorso indetto dalla biblioteca cittadina di Parenzo „Laurus nobilis 2010“ per i lavori letterari in lingua croata e italiana. I lavori pervenuti al concorso quest’anno erano in tutto trentatré di cui otto in lingua italiana. La giuria, composta da insegnanti di lingua croata e italiana, che ha vagliato i lavori, ne ha premiati tre ed elogiati tre per categoria. Gli alunni della nostra scuola hanno presentato lavori in prosa interessanti e sono stati premiati come segue: • Premio „Laurus Nobilis“ per la prosa “ Un bambino nell’ anima” ad Aleksandra Tuneski (VII). Alla vincitrice va in premio una cornice digitale per fotografie, 1000 kn per l’acquisto di libri e una gita premio a Zabok. • Elogiati: Carlotta Šegon (VI) per la prosa “Se fossi un animale sarei…” Teodora Zdeličan (VII) per la prosa “ Mi piacerebbe tanto poter scrivere nel mio diario…” Endy Staraj (VIII) per la prosa “ Vorrei essere già grande o… forse no “ I lavori migliori saranno pubblicati nell´albo „Pozica“ che raccoglie i lavori letterari degli alunni di Parenzo, Zabok e Crikvenica. 10 Celebrata la Giornata delle Città sane In tutta la Croazia, il 20 maggio si celebra la Giornata delle città sane. Il Progetto promuove l’importanza della vita sana. In Piazza della libertà si sono dati appuntamento gli alunni delle classi inferiori della SE Poreč e della nostra scuola. Il loro compito era di comporre con i loro corpi, la scritta „Zdravi grad Poreč“ per così proclamare, simbolicamente, di voler vivere in una comunità dove la salute è il bene più prezioso. Il fotografo Šime Strikoman, come ha già fatto in diverse occasioni, in diverse città, per avvenimenti di rilievo, li ha ripresi tutti dall’alto di una gru. Ai partecipanti sono state distribuite mele ed acqua naturale come simbolo dell’alimentazione sana. 40.ma edizione dei giochi di atletica a Pola Alla 40ª edizione dei Giochi di atletica per le SEI di Croazia e Slovenia, che si sono svolti giovedì 20 maggio 2010, allo stadio di Veruda a Pola, in un’atmosfera festiva, dato l’importante anniversario, hanno partecipato 326 alunni-atleti di 14 scuole elementari. Gli sportivi della nostra scuola, allenati dalla professoressa Anamaria Jakovčić, hanno conquistato tre medaglie. Mario Užila, alunno della classe VII, ha conquistato la medaglia d’oro nel salto in lungo. Katja Oplanić, alunna della classe V, ha conquistato la medaglia d’ argento nel salto in alto. Nella staffetta maschile 4x60 m gli alunni Randy Radin (VI), Mario Užila e Emanuel Dellapicca (VII) e Deni Knapić (VIII) hanno conquistato la medaglia d’argento. Aiutati da condizioni meteorologiche ideali, gli scolari-atleti, incoraggiati dai loro compagni di scuola e dai docenti che li seguivano dalle tribune, si sono confrontati fino al tardo pomeriggio. Gli altri ragazzi hanno nel frattempo goduto di un giro turistico della città con guide d’eccezione: alunni e insegnanti della locale scuola elementare „Giuseppina Martinuzzi“. Escursione di fine anno scolastico nel Gorski kotar Gli alunni delle classi dalla III all’VIII, hanno trascorso la giornata di giovedì 27 maggio 2010 nel Gorski kotar. Partiti da Parenzo alle 7, sono arrivati nel Parco nazionale Risnjak verso le 10. Durante la mattinata, hanno percorso i 4,2 km del sentiero didattico Leska, accompagnati da una guida del Parco. Lungo la via hanno potuto vedere l’eredità naturale e culturale del Parco Risnjak. Dopo il pranzo, consumato in una trattoria di Fužine, visita alla grotta Vrelo per finire nel Parco bosco Golubinjak. Lì hanno potuto ammirare l’abete di 200 anni. Tutti sono tornati a casa molto soddisfatti di aver trascorso tutta una giornata all’aperto. Escursione di fine anno scolastico a Brioni La mattina di venerdì 28 maggio 2010 gli alunni delle classi I e II della nostra scuola, accompagnati dalle maestre Romina e Vilma sono partiti in pullman alla volta di Fasana da dove, in barca, sono partiti per l’isola Veliki Brijun. Dal porticciolo dell’isola alunni e maestre sono saliti sul trenino turistico che li ha portati in giro per l’isola. Hanno così potuto ammirare gli abitanti del parco safari: antilopi, zebre, mufloni, asini e zebù e un’elefantessa indiana, Lanka. C’è stata poi la visita al museo dedicato al presidente della Jugoslavia Tito, e degli animali imbalsamati. Tra le attrazioni della flora locale gli alunni hanno visto l’olivo vecchio 1700 anni attorno al quale hanno fatto un picnic sull’erba per riacquistare le forze. La visita si è conclusa con una capatina allo stagno. 11 IL NOSTRO PICCOLO GRANDE MONDO Gita a Brioni Venerdì, 28 maggio 2010, siamo partiti per Fasana da dove ci siamo imbarcati per andare a visitare il parco nazionale di Brioni. Con il trenino turistico abbiamo fatto il giro dell’isola. Nel parco safari abbiamo visto tanti animali: le zebre, l’elefante Lanka, gli struzzi, i pavoni, gli asini, le capre, le mucche, i lama, gli zebù, le antilopi e tanti altri. È stata una giornata stupenda perché abbiamo visto tante cose interessanti. Lavoro di gruppo degli alunni della I classe Ryan Martinis, cl. I Il mio amico speciale (I classe) • Il mio amico speciale è il mio cane Medo. Quando torno a casa da scuola lui salta su di me. (Leo Bubičić Radan) • Il mio amico speciale si chiama Zippy. Zippy è un cane piccolo, il suo pelo è bianco. Quando finisce di mangiare fa il ruttino. Io e Zippy giochiamo a calcio assieme. (Klara Dimitrijević) • I miei amici speciali sono Roki, Dik e Laki, sono tre cani. Gioco con Laki con la palla e ci divertiamo tanto. (Gregori Udovičić) • Il mio amico speciale è un merlo di colore nero. Lui sta nella gabbia. Una volta è volato sul mio dito e io l’ho accarezzato sotto il becco. (Valentino Divjak) • Il mio amico speciale si chiama Balù. Lui è grande, è di colore bianco e giallo. Quando vengo a casa Balù vorrebbe giocare solo con me. (Luca Matteo Menkhoff) • Il mio amico speciale è un cagnolino che si chiama Don. È piccolo, di colore marrone. È un pigrone perché pensa solo a dormire e a mangiare. (Paola Paljić) • Il mio amico speciale è Gucci. Quando lo libero, lui salta su di me perché vuole giocare. Quando corro con lui è contento. (Bruno Purini) • Il mio amico speciale è il mio cane Nero. Lui gioca con me, quando corriamo mi salta addosso e mi lecca tutta. (Eleonora Duka) • Il mio amico speciale è il mio cane Birba. Quando andiamo a passeggiare Birba si tuffa in mare. Mi piace stare in sua compagnia. (Roberto Giusti) • Sharky è il mio cane. È piccolino e di colore marrone chiaro e scuro. Ha gli occhi neri. A volte fa i capricci: graffia i muri, salta sul divano e morde i giocattoli. Quando ritorno da scuola mi salta addosso e inizia a leccarmi. (Eva Fiškuš) • Il mio amico speciale si chiama Milo. Quando gioco a calcio mi va a prendere la palla. (Loris Uljanić) • Il mio amico speciale è il mio cane Onda. Vado con Onda a passeggio vicino al mare e le lancio i pezzi di legno in mare. (Lorenzo Musizza) • Il mio amico speciale è il mio cane Baunti. Lui gioca sempre con il suo giocattolo. Quando si sporca la nonna lo vuole lavare ma lui non si fa acchiappare. Ci divertiamo tanto con lui. (Sofia Nikolov) • Il mio amico speciale è Loris. Giochiamo sempre insieme con la palla e con il suo cane. (Mauro Draghicchio) • Il mio amico speciale è Billi. Billi è il mio cane. Lui è piccolo e di colore nero. Quando abbaia la nonna lo sgrida. Billi salta sempre su di me, anche se adesso ha la gamba ingessata. Spero che gli passi presto così potremo giocare insieme. (Ryan Martinis) • I miei amici speciali sono tre: Luca, Sanjin e Lean. Giochiamo insieme a calcio e con i “bacugan” e ci invitiamo al compleanno. (Mauro Načinović) 12 GIORNATA BIANCA A DELNICE Venerdì 12 febbraio siamo andati sulla neve. Alle 7,30 siamo saliti sulla corriera e siamo partiti per Delnice (salutando le mamme). Durante il viaggio mi divertivo a giocare con Nikolas, con il telefonino e a cantare. Dopo due ore, ci siamo fermati per fare una pausa, gabinetto e spuntino- e poi siamo ritornati in corriera. Arrivati a Delnice ho telefonato alla mamma per dirle che eravamo arrivati. Anche Nikolas aveva chiamato la sua (ero seduta con lui). Scesi dalla corriera abbiamo camminato fino all’albergo Risnjak. Dopo aver fatto colazione, siamo andati a visitare lo zoo, dove abbiamo visto i caprioli e i cervi. Un piccolo capriolo mi aveva leccato la mano, era così carino. Poi abbiamo ripreso a camminare, e camminando siamo arrivati fino all’unico trampolino per sciatori della Croazia. Siccome c’era tanta neve siamo dovuti tornare all’albergo per cambiarci. Probabilmente la mia canotta era bagnata per via del freddo, però la maestra Vilma mi aveva dato un consiglio e cioè di mettere la canotta nelle mutande per non bagnarla di più. Siamo tornati sulla neve, però questa volta con le slitte. Io non trovavo il mio piattino e avevo pianto per tutto il percorso. Fortunatamente il mio amico Matteo mi ritrovò la slitta, è veramente un ottimo amico. Là, scendevo giù dalla collina con il mio piattino. Era divertentissimo! Tornati all’albergo, abbiamo mangiato brodo, patatine fritte, carne panata e creps al cioccolato. Era buonissimo! Dopo il pranzo siamo saliti in corriera, però io dovevo andare in bagno. Tornata dal bagno sono risalita in corriera e siamo partiti. Durante il viaggio mi divertivo con il mio amico Matteo, giocando col cellulare e guardando la TV. Tornati a Parenzo ho riabbracciato la mamma, felice. Nikolas mi doveva dare una foto, però quando mi sono girata lui era già andato via. Al ritorno abbiamo accompagnato Karla Sorčić a casa. Ho trascorso una bella giornata e mi sono proprio divertita. Mi è piaciuto tutto, tranne perdere la slitta, piangere, essere bagnata, cadere nella neve e inzupparmi tutta. Ramona Vujčić, cl. II Zoe Marie Baldo, cl. II 13 IL NOSTRO PICCOLO GRANDE MONDO VISITA ALL’ OLEIFICIO Mercoledì 4 novembre, gli alunni delle classi inferiori hanno visitato l’oleificio di Parenzo. Siccome si trova nella zona industriale abbiamo dovuto camminare tantissimo. Arrivati all’oleificio, abbiamo potuto osservare le macchine che vengono usate nella lavorazione delle olive per ottenere l’olio. Abbiamo anche assaggiato l’olio d’oliva appena prodotto. Davanti all’oleificio c’erano pure dei contenitori in pietra, che un tempo venivano usati per tenere l’olio. Ecco le impressioni degli alunni della classe II: - ero molto felice perché era la prima volta che visitavo un oleificio e mi è piaciuto vedere come si produce l’olio d’oliva. (CHIARA) - ho visto mio zio che dai grandi contenitori versava l’olio appena prodotto alle persone che avevano portato le loro olive il giorno prima. (KARLA) - la cosa che mi è piaciuta di più era la visione delle grandi macchine usate per fare l’olio. (GLORIA) - mi è piaciuto vedere la macchina che trasforma le olive in poltiglia. C’era molto rumore ed un odore molto forte. Mi è piaciuto assaggiare l’olio appena prodotto. (CARLO) - mi è piaciuto il gusto dell’olio fresco e la macchina che trasportava le olive, è stata molto bella quella lunga passeggiata. (KARLA) - mi sono piaciute le macchine per la lavorazione delle olive e anche il gusto dell’olio. (DAVID DUKA) - mi sono piaciute le macchine ed ero felice di essere ritornata a scuola dopo quella lunga camminata. (RAMONA) - era interessante vedere il lavoro delle singole macchine usate per la lavorazione delle olive. (MARTINA) - mi è piaciuto vedere come si fa l’olio d’oliva, però non mi è piaciuto assaggiarlo perché era troppo amaro. Questa visita all’oleificio è stata per me molto interessante. (NIKOLAS) - sono molto contenta di essere stata a visitare l’oleificio. Il momento che mi è piaciuto di più è stato il procedimento della lavorazione delle olive per ottenere l’olio. (GIULIA) - la cosa che mi ha impressionato è stato vedere quelle enormi macchine che trasformano le olive in olio. C’era un tappeto mobile che trasportava le olive fino ad una vasca dove venivano lavate e dopo le olive finivano nel frantoio che le macinava. Alla fine il risultato era l’olio d’oliva. (ZOE MARIE) Dario Matošević, cl. III 14 PASSEGGIANDO LUNGO IL PERCORSO DELLA PARENZANA (classe seconda) Giovedì 12 novembre, gli alunni della nostra scuola, camminando da Visinada a Spinovci hanno seguito un tratto del percorso della vecchia ferrovia “ LA PARENZANA”. Il percorso da noi fatto passava per il bosco era lungo 6 km e la camminata è durata due ore. La strada era piena di sassolini, era fangosa e con tante pozzanghere. Abbiamo anche oltrepassato un ponte fatto in pietra. Sotto abbiamo visto un ruscello e sentito il suo mormorio. Abbiamo potuto osservare i bei colori che ha la natura in autunno. Le pareti rocciose erano bagnate da piccoli corsi d’acqua e colorate di verde dal muschio che vi cresceva. Abbiamo raccolto tante castagne e ci siamo punti le dita per aprire i ricci spinosi che le avvolgevano. C’erano pure tanti funghi, ma non li abbiamo raccolti perché non sapevamo se erano velenosi o commestibili. Arrivati a Spinovci abbiamo visto tanti animali domestici: le galline, i tacchini, le oche, i cani, il maiale e un bellissimo asinello che quando ci ha visti ha iniziato a ragliare. Al ristorante abbiamo mangiato cibi nostrani e precisamente: i fusi col sugo di gallina, il pane appena sfornato, le fritole, i crostoli e il dolce con le mele. Il cibo era speciale perché il tutto è stato preparato dai gestori del ristorante. Da Spinovci si poteva osservare il bellissimo paesaggio istriano e, sul monte, l’antica cittadina di Montona con il suo campanile senza punta. Abbiamo accarezzato gli otto cani dei proprietari dell’agriturismo e ci siamo dondolati su di un‘altalena di corda attaccata ad un ramo. Le nostre impressioni: • Mi sono piaciuti tanto i cani e gli altri animali come l’asino, le galline, il maiale, i tacchini… La passeggiata era lunga ma molto bella. Era bello vedere i corsi d’acqua come scendevano dalle rocce. (Giulia) • A me è piaciuto osservare l’asino perché non l’avevo mai visto. I cani erano carinissimi!!! (Ramona) • Mi è piaciuto osservare i cani con la mia amica Noemi. Era bello sentire l’asino che raglia e fare la passeggiata lunga sei chilometri. (Gloria) • Passando per il bosco potevamo osservare i bellissimi colori della natura in autunno (Chiara) • Mi è piaciuto accarezzare i cani, vedere tanti animali, passeggiare per il bosco e giocare con le mie amiche. (Zoe Marie) • Mi è piaciuto far addormentare il cane con le mie carezze, raccogliere le castagne, sentire l’asino che raglia, osservare i bei colori delle foglie, mangiare i fusi fatti in casa e fare le foto di tutto quello che mi sembrava interessante (Karla Šverko) • Mi è piaciuto accarezzare i cani, mangiare i fusi fatti in casa e camminare per il bosco. (Nikolas) • Mi è piaciuto fare quella lunga camminata e mangiare quei buonissimi fusi. • Abbiamo anche visto dei funghi velenosi. E’ successo che un cane mi rincorreva e io dovevo scappare. (David Duka) 15 IL NOSTRO PICCOLO GRANDE MONDO La prima comunione Il 9 maggio 2010 ho fatto la prima comunione. Per la prima volta ho mangiato l’ostia e mi è piaciuta. Quel giorno ho ricevuto tantissimi regali. La festa era ben organizzata e tutto era perfetto. Avevo trentotto invitati ed ero felicissimo per questo. Dario Matošević Io sono Damian. Ho nove anni. Ho gli occhi blu e i capelli neri e la bocca grande. Io ho un fratello carino, una mamma molto bella e il papà bravo. Mi piace quando tutti insieme andiamo da qualche parte. Ma non mi piace quando i miei genitori gridano su di me. Damian Stifanić Un’avventura a sorpresa Un giorno sono andata a camminare in un bosco. Ad un tratto ho sentito qualcosa nell’aria. Mi sono presto camuffata da ghepardo. Ho visto un grifone, orribile mostro con corpo di leone e la testa d’aquila. Il grifone mi ha scoperto però io ho finto d’essere cattiva. Ho buttato su di lui una bomba, ma essa non ha funzionato. Mi ha preso e mi ha portato su una montagna. Gli ho tagliato l’unghia, al grifone, ed esso in preda al dolore mi lasciò. Sono caduta su un albero. Ho cercato di sparargli, ma non l’ho colpito. Gli animali della montagna mi volevano aiutare. Ho lanciato due bombe e alla fine l’ho colpito. Gli faceva male, ma si riprese ben presto. La dea della terra allora arrivò in mio aiuto. Mi diede una foglia e io la puntai dritta verso il grifone. In pochi minuti il grifone scomparve e io, Abby, ero felice di essere viva. Elisabet Radovan Un giorno sono andata da un’amica. Il suo nome è Rebecca. Noi siamo andate in bagno per truccarci. A Rebecca è venuta un’idea brillante di scrivere come ci vediamo allo specchio. Io ho scritto così. Il mio naso è piccolo, grosso e corto. I miei occhi sono grandi, castani e scuri. Le mie labbra sono carnose e sporgenti. Di carattere mi vedo simpatica, buffa e allegra. La mia intelligenza è pronta. Noemi Žužić 16 Un giorno sono andato dall’amico. Siamo usciti e io sono andato sullo “skateboard” sono caduto sui sassi. Il giorno dopo la mano mi faceva male e sono andato dal dottore. Il dottore mi ha detto che la mano era rotta. Da quel giorno sto molto più attento. Matej Brkić Io mi chiamo Rahela e ho un cane di nome Luna. Lei ha otto anni. E’ una cagnolina furba e pasticciona. Spesso combina guai. Dorme sul cuscino e le piace giocare con la palla da tennis. Non le piace correre ma le piace mangiare. Quando vede qualcuno che non conosce comincia ad abbaiare. Di mattina si sveglia per prima e le piace passeggiare. Rahela Peteh Mia sorella si chiama Sofia. Ha otto anni. Ha gli occhi azzurri, la bocca piccola e le labbra carnose. Va in prima classe. È bella però noiosa. Mi da sempre tantissimi baci e a me questo disturba. È brava perché non si picchia. Di carattere è simpatica, e allegra. Io le voglio tanto bene. Alessia Nikolov Sono grande e cicciottello Magro no ma monello. Non sto fermo per un momento e Quando dormo sembra che giro il mondo. Non sto fermo neanche d’inverno e Mi piace fare dispetti. Michele Benčić Un giorno quando avevo cinque anni sono andata con la famiglia in parco. Mio fratello mi aveva chiesto se potevo andare con lui sullo scivolo. Sullo scivolo c’era un buco nel quale si poteva cadere. Sono salita sullo scivolo e sono partita. La seconda volta sono caduta nel buco. Sono caduta direttamente con la testa sul cemento. Ho perso i sensi. La mamma ha chiamato l’ambulanza. Mi hanno portato in ospedale e lì mi hanno cucito la testa. Da quel giorno sono molto prudente, quando gioco nel parco. Rebecca Finderle Io mi chiamo Enrico e ho nove anni. Fin da piccolo volevo imparare la matematica. A tre anni già sapevo contare fino a cinquanta. Io vivo a Bašarinka. Vivo con mio fratello e i miei genitori al primo piano mentre i nonni vivono al secondo piano. Alla nonna piace l’orticoltura e al nonno piacciono le macchine da lavoro. Enrico Ghersinich I pensierini Io mi chiamo Mattea e frequento la terza classe. Il mio cognome è Pulin e per questo mi chiamano Pulinca. Mia sorella si chiama Marika ed è dispettosa. Mio papà si chiama Marco e ha gli occhi blu come il mare e il cielo. La mia mamma si chiama Marina. Ha i capelli corti e neri e gli occhi marroni. Non è né magra né grassa. A lei piace quando mia sorella ubbidisce e quando io prendo dei bei voti. Il passatempo preferito di mia madre e’ guardare la TV e andare in giro per i negozi. Io le voglio tanto bene, anche se alle volte mi sgrida perché me lo merito. Mattea Pulin Il personaggio più originale della mia famiglia classe III È nato il mio nipotino Antonio Mentre aspettavamo il grande momento arrivò una chiamata. Io risposi. Attaccata la cornetta vidi degli sguardi dubbiosi. Non potevo resistere e cominciai a gridare che era nato il mio nipotino Antonio. Adesso ha dieci mesi e sa già camminare. Quando mi vede comincia a gridare di gioia. Vuole sempre venirmi in braccio. Quando mi vede sembra che dimentichi la mamma. Marin Martuslović Il personaggio più originale della mia famiglia è mia sorella. È originale perché sempre quando giochiamo essa si veste con gli abiti di mia mamma. Quando legge si inventa le parole che non esistono. È sempre in movimento e corre e salta tutto il giorno per la casa. Per me è la più originale, perche è buffa. Gli altri membri della mia famiglia pensano che sia troppo giocherellona, secondo me questo non è vero. Io a mia sorella voglio molto bene. Chiara Sirotich Il mio cane Il mio cane si chiama Max. È piccolo e bello. È tutto nero. Gli piace mangiare ed essere coccolato. Io so che Max mi vuole bene perché anche io voglio bene a lui. Nicol Mušković Io sono Pietro. Ho dieci anni. Sono di altezza media. Amo il calcio e mi piace il colore blu. Pietro Benussi Io mi chiamo Gloria e ho un fratellino che si chiama Leonardo e una sorella di nome Teodora che frequenta la settima classe e ha quattordici anni. La mia mamma lavora al cinema mentre mio papà lavora a Cittanova. Il mio coniglio si chiama Miška. Mia nonna si chiama Ana e la zia Elisabeta. Io amo la mia numerosa famiglia. Gloria Zdeličan Le vacanze Io mi chiamo Alex. L’anno scorso sono andato a sciare e ho vinto il primo posto. Quel giorno ero molto felice. Il giorno dopo siamo andati a casa e ho mostrato la medaglia alla mamma e al papà. Loro erano molto fieri di me. Felice quella sera sono andato a dormire. Alex Bašić Quando mi sono svegliata una mattina la mamma mi ha detto che andiamo a Zagabria. Io mi sono messa nella valigia una canottiera, due magliette, le scarpe e i pantaloni. Siamo partiti alle nove. Arrivati a Zagabria abbiamo preso la strada per la Dalmazia. Lì ho trascorso due giorni indimenticabili. Così ho trascorso le mie vacanze primaverili. Lukrecija Ritoša 17 IL NOSTRO PICCOLO GRANDE MONDO Alla mostra fotografica „24000 km per l’America meridionale“ per ricordare Renco Kosinožić Poco tempo fa se n’è andato un nostro concittadino, il fotografo Renco Kosinožić. Si è spento fotografando la nazionale croata di sci. Era un grande fotografo e amava particolarmente fotografare l’Istria. Con la nostra maestra, noi del Gruppo letterariogiornalistico siamo andati a vedere la mostra fotografica „24000 km per l’America del Sud“, allestita in suo ricordo. Essa si trova al Palazzo Zuccato, una delle più belle case del centro storico, costruita in pietra e mattoni, situata all’incrocio delle principali vie della Parenzo romana, Decumanus e Cardo Maximus. L’interessante mostra, aperta al pubblico dal 21 aprile al 23 maggio 2010, raccoglie trentacinque fotografie realizzate durante il suo ultimo viaggio per l’America meridionale, sulla moto Harley Davidson. Sono foto bellissime che riprendono i diversi aspetti di Perù, Cile, Argentina, Uruguay e Brasile. Quelle che a noi sono piaciute di più sono le foto del ghiacciaio Perito Moreno in Argentina, delle cascate Iguacu al confine tra Argentina, Brasile e Uruguay, del Lago De Nahuel Huapi in Argentina e l’aurora ad El Carril, paese della valle andina in Argentina. Gloria Zdeličan, Chiara Sirotich, Nicole Mušković e Mattea Pulin, cl.III Torneo di scacchi a Rovigno Domenica 9 maggio con il club di scacchi siamo andati al torneo a Rovigno. Avevamo sette gironi e io ne ho vinti due. Dopo il quinto girone abbiamo mangiato la pizza e bevuto la coca cola. C’erano tre gruppi: il primo comprendeva bambini fino ai nove anni, dove c’erano due americani ed Enrico della terza classe, il secondo comprendeva i bambini fino agli undici anni, e lì c’eravamo io e Marin, anche della terza classe, e l’ultimo fino ai quattordici anni. Io ho conseguito il ventiduesimo posto, Enrico il secondo e Marin il terzo posto. David Maglica, cl.IV Alle gare Io ho partecipato alle gare d’atletica ad Umago. Siamo partiti alle 8 e 30, quando siamo arrivati abbiamo mangiato la merenda che abbiamo portato con noi, io ho dato un po’ della mia a tutti. Siamo entrati in palestra c’era un forte odore, ho visto da lontano la mia amica l’ho subito salutata. Potevo fare di meglio perché all’allenamento ero riuscita a saltare fino a 1 metro e 80 centimetri, non fa niente ho vinto lo stesso, ho conseguito il terzo posto. Ci siamo divertiti un sacco. 18 Denis Cossetto, cl.IV Amore amore Tanti anni fa i miei genitori erano amici. Erano sempre d’accordo, avevano le stesse idee e così era nato l’amore e dopo sono nato io. Loro si sono conosciuti in discoteca. Piacevano l’uno all’altra e parlavano tanto. Marijan Ciceran, cl.IV La mia mamma lavorava con un’amica di nome Sabina. Un giorno mio papà è venuto a salutare l’amica Sabina; quando lo ha visto le era antipatico. Il mio papà sapeva dove andavano di solito a bere il caffé e ci andava anche lui, si sedeva con loro, scherzava, parlava di tutto. Dopo che la mamma lo ha conosciuto meglio non gli era più antipatico. Un giorno quando erano soli scattò il primo bacio. Loro erano molto felici e contenti e dopo due anni si sono sposati. Giorgia Annabel Fatorić, IV cl. Iniziata l’estate, la mamma cercava lavoro ed era andata sull’isola di S. Nicolò. Per andarci ha dovuto prendere il traghetto. Su questo traghetto lavorava il mio papà come marinaio e così si sono conosciuti. Sandi Rupenović, cl.IV Lud sam od sreće, popodne je roditeljski sastanak Budilica je zazvonila u već uobičajeno vrijeme, u sedam sati. To glupo, metalno, bezosjećajno stvorenje, koje me svako jutro istrgne iz slatkog sna, me podsjetilo da je danas taj dan, dan roditeljskog sastanka. Tog ponedjeljka morao sam se što više ulizivati mami, tati, nastavnicima, pa čak i braći. Trebao sam ublažiti koliko god bilo moguće mamin budući bijes. Nakon što sam ustao, pošao sam do kuhinje i ugledao moju mamu kako mirno priprema doručak, ni sluteći ono što će se dogoditi za nekoliko sati. Ušavši u školu ponavljao sam u sebi kako moram biti dobar i ne smijem dosađivati nastavnicima, osobito razrednici, koja bi za nekoliko sati bila upropastila moju slobodu. U učionici sam sjeo u posljednju klupu tako da me se što manje uoči. Danas, srećom, nije bilo ispitivanja niti pisanih provjera znanja, pa sve što sam trebao učiniti bilo je šutjeti i sjediti. Uspješno sam izvršio svoj zadatak. Kada je mama došla po mene, zapitkivao sam svakakva pitanja, pa čak i neka koja me nisu zanimala, mislio sam da će tako mama zaboraviti na sastanak, no nisam uspio, ipak se sjetila. U šest je krenula našminkana i sređena kao da ide na nekakav bal, a ne prema školi gdje ju čeka moja razrednica s tko zna kakvim novostima. Kad se mama vratila, nakon dva sata, ja sam samo sjedio i šutio u kuhinji tipkajući besmislenu poruku koja bi bila ubrzo izbrisana. Ja sam napravio prvi potez upitao sam kako je bilo, a ona je rekla da je sve dobro samo moram ispraviti trojku iz engleskog. Napokon mi je srce prestalo lupati, čak sam se i prestao znojiti, brinuo sam se ni zbog čega. Otišao sam u sobu i s osmjehom na licu zaspao Endy Staraj, cl. VIII 19 La poesia nell’aria Le quattro stagioni Ecco la primavera! Prendiamo la maglietta leggera. Nei prati spunta l’erba, sbocciano i fiori e la natura si veste di tanti colori. Nell’aria volano uccelli e farfalle e ci sono tante api gialle. Arriva l’estate! Mentre il sole si fa baldo noi abbiamo tanto caldo. Asciugamani e costumi prendiamo, la crema ci spalmiamo e il gelato in spiaggia ci gustiamo. Tutti al mare andiamo e con gli amici ci divertiamo. Roberto Giusti, cl. I Ed ecco l’autunno! L’uva si coglie dagli alberi cadono le foglie. Gli uomini si vestono con abiti più pesanti e ci sono tanti frutti gustosi e interessanti. Per i bambini inizia la scuola e la rondine nei paesi caldi vola. Gli animali in letargo vanno e fino a primavera dormiranno. Inverno, ultima stagione! Fa freddo mettiamo il maglione e se cade la neve sciarpa e berretto mettere si deve. A Natale mangiamo il panettone e per l’Anno Nuovo il torrone. In inverno c’è anche il Carnevale per tutti una festa speciale. cl. II (lavoro di gruppo) 20 Anabell Milokanović, cl. IV Fiori e colori Poesia d’amore Sul prato tutto dorato i fiori brillano come cristallo. Una farfalla dai mille colori si posa sugli splendidi fiori. I colori dei fiori sono: giallo, arancione, rosso. Grazie alla farfalla, da quei fiori, nasceranno tanti altri bei colori. San Valentino giorno a forma di cuore, ho bisogno di te per dipingere il mio cuore. Il nostro primo abbraccio è finito con un bacio. Tu sei il mio primo ragazzo e spero che un giorno diventerai il mio fidanzato. Ena Mirčetić, cl. IV Anabel Uljančić, cl. IV Primavera La primavera incanta mentre il creato canta. I passeri dal nido l´annuncian con un grido. Le finestre si aprono e i bambini a giocar corrono. Marin Martuslović, cl. III Aspettando l’estate L’estate arriverà, chiara e splendente, bacerà la guancia del prato. Le nuvole grigie si urteranno, spinte dal vento, e se ne andranno. Brilleranno i sassi e il grano dorato, gli insetti cercheranno ombra al fresco della fronda. Nino Kos, cl. IV Fabiana Topani, cl. VII 21 La poesia nell’aria L’OCEANO È arrivata l’estate Sei immenso, sei silenzioso e misterioso. Vorrei poter far parte del tuo mondo restare sott’acqua all’infinito. Poter vedere rovine sommerse. A volte sei innocente a volte colpevole. Distruggi i villaggi o dai loro quel tocco affascinante che li rende magici. Ho sempre pensato che nascondi delle meraviglie sommerse, solo per malvagità. Ma ora so che lo fai per proteggerli. È arrivata l’estate, la regina delle stagioni, piena di colori e umori. Il cielo azzurro, il mare blu, il sole splendente ci tirano su. L’amicizia rinasce perché vengono gli amici del cuore che ci fanno stare di buon umore. Donatella Šimičić, cl.VIII Ena Mirčetić, cl. IV Io maglione Io sono il maglione, il maglione che quando hai freddo tu ti metti addosso. Non sono una maglia per l’estate, primavera e nemmeno per l’autunno. Sono il maglione grosso e pesante, posso essere bello e brutto, pizzicante o morbido, potrei essere di tantissimi colori del mondo, rosa, rosso, marrone, giallo, verde oppure di più colori. Io sono il maglione d’inverno. Katja Oplanić, cl.V 22 Anđela Purini, cl. VII Regalare dormire, giocare, sorridere. Fa tutto parte dell’inverno. Freddo e umido, che arriva come a primavera arrivano le rondini e se ne va come niente fosse. L’inverno arrivò lento a casa insieme stavamo e molte storie raccontavamo. Adesso so che sono contento, il camino non è più spento. Quando a dormir andiamo fino al naso ci copriamo. Così l’inverno a casa mia, solo feste e allegria. Endy Staraj, cl.VIII Inverno Anđela Purini, cl.VII Dalle montagne un vento cupo e gelido sospira e si lamenta. E gli alberi spogli rispondono ai suoi lamenti piegandosi leggermente mentre una donna in bianco comincia a danzare e danza, e danza, non si ferma mai. Finché ad un tratto non si stanca. E cade addormentata. Carla Marion, cl.VI Parenzo d’inverno Malinconia, silenziosa una città in cui le strade sono vuote. Si vedono solo i lampioni nella gelida notte d’inverno. Donatella Šimičić, cl.VIII Il tuo freddo ha cacciato via l’ultimo essere vivente, adesso è tutto deserto e morto. Sei scuro, però il bianco della tua neve ha illuminato il paesaggio che tu hai lasciato senza vita… Sara Udovičić, cl.VII Carla Marion, cl. VI 23 LA PENNA CREATIVA Michele Škofić, cl. VII Vorrei bere la pozione magica per… (I classe) - diventare un gigante Lorenzo Musizza - essere velocissimo Mauro Načinović - trasformarmi in un agente segreto - essere la campionessa di nuoto - trasformarmi in una donna-gatto - diventare un maestro - diventare Batman - diventare un marinaio - trasformarmi in un cavallo - diventare Superman - trasformarmi in una donna-gatto - diventare Superman - diventare forte e distruggere le case - diventare la principessa Aurora - diventare un pulcino - essere più forte 24 Mauro Draghicchio Paola Paljić Klara Dimitrijević Gregory Udovičić Bruno Purini Leo Bubičić Radan Eva Fiškuš Roberto Giusti Sofia Nikolov Ryan Martinis Loris Uljanić Eleonora Duka Valentino Divjak Luca Matteo Menkhoff Nedjelja u mom domu Od svih dana u tjednu u mom domu, nedjelja je omiljeni dan svih članova obitelji. To je dan ljubavi, radosti i sreće jer smo svi zajedno. Moja nedjelja počinje ovako: Ujutro se probudim u deset sati. Najčešće me probudi privlačan miris toplih palačinki. Iskačem iz kreveta i jurim u kuhinju. Nakon finog doručka vrijeme je da učim i napišem zadaću. Oko pola jedan krenemo na Finidu. Tamo žive moj stric i strina. U jedan sat se okupi cijela naša obitelj te počinjemo ručati. Ručak priprema moja baka, najbolja kuharica na svijetu, pa ne može biti neukusan. Skoro uvijek napravi domaće, fine njoke s njenim tajnim umakom. Za vrijeme glavnoga jela svi zajedno čavrljamo. Poslije glavnog jela slijedi desert. On je uvijek različit i neponovljiv. Tada ne čavrljamo svi zajedno, nego se u dnevnome boravku okupe moj tata, moja dva strica i moj nono, te uz desert i šalicu kave pričaju o nogometu. Na klupici u vrtu okupe se moja mama, moje dvije strine i baka te pričaju o tipičnim ženskim temama. Meni je sve to veoma dosadno, pa pošto u blizini živi moja prijateljica Viktorija, odem k njoj. Oko pet sati, kada su gotovo svi razgovori skončani, ja ponekad uzmem violinu i odsviram nešto. Kada se vratimo kući svi zajedno pogledamo neki film te umorni s osmjehom na licu zaspemo. Carla Marion, cl.VI Daria Glavić, cl. VIII 25 LA PENNA CREATIVA La casa dei miei sogni Vorrei una villa grandissima con un battente di legno e di colore bianco. Vorrei che la stanza sia piena di cuscini di tutti i colori, rotondi e quadrati. Mi piacerebbe che ci fosse una piscina blu con l’acqua salata e piena di tanti pesci e sassolini. Un gran balcone e un parapetto pieno di fiori. Dietro la villa vorrei che ci fosse un campo di calcio con le tribune e il giardino con tanti fiori di tutte le specie. Mi piacerebbe avere tanti cani perché a me piacciono. Noè Žužić IV cl. Io sogno una casa pulita e grande, anzi enorme, sfarzosa, con quattro balconi imponenti e un terrazzo. La casa ha due soggiorni, ha il solaio e uno studio. C’è un enorme portone con un grande stipite. Nel soggiorno ci sono le scale e un vano dove c’è un pianoforte. Sotto c’è anche il garage, nel bagno c’è la vasca con l’idromassaggio e c’è una bella cucina. Dietro la casa, nel giardino, ci sono due piscine e un campo di calcio e nel seminterrato un campo da pallacanestro. Io chiamerei tutti i miei amici a nuotare in piscina e a giocare nel campo di calcio. Io e il mio cugino Roland ci siamo messi d’accordo che forse costruiremo questa casa. Mauro Uljanić IV cl. Io sogno una casa con una piscina blu, con un balcone pieno di fiori gialli e bianchi. Il pavimento della mia camera in legno con il letto marrone. Una cantina per guardare fuori quando piove e osservare come passano veloci le automobili e le biciclette. Nella cucina una vetrina per mettere i bicchieri e i piatti. Una casa comoda, pulita, splendida e spaziosa. Io mi sentirei bene e felice. Marijan Ciceran IV cl. Io sogno una villa grande e splendente: che abbia un bagno grandissimo con la vasca e uno studio dove posso cantare e suonare e un ripostiglio dove tenere l’occorrente per pulire la casa. Mi piacerebbe che la mia camera avesse un terrazzo e un letto a due piazze che io possa dormire comoda. La cucina dovrebbe essere comunicante con la sala da pranzo. Fuori casa un garage comodo che stia la mia automobile e che ci sia la rampa dove io passa scivolare con lo skatebord. Al pianoterra che ci sia il mio ristorante e nel giardino una piscina luminosa. Il giardino che sia semplice con gli alberi da frutto in mezzo a tanti fiori. Anabell Milokanović IV cl. Io sogno una villa splendida e piena di gioia. I muri esterni sono gialli con delle decorazioni in sasso e attorno ci sono delle palme. All’interno ci sono dodici camere con tante finestre e nella mia c’è un letto grandissimo. La cucina è spaziosa e gialla. Vicino si trova la sala da pranzo e sui muri dei quadri raffiguranti dei cavalli. Il soggiorno ha il pavimento bianco. Il giardino è grande e bellissimo con una piscina blu a forma d’E. Mi piacerebbe avere anche un ranch con 40 cavalli e 14 doberman. Alla fine tre garage con le automobili. Ena Mirčetić IV cl. Io sogno di vivere in una villa tutta mia. Che abbia uno studio molto grande dove posso fare i compiti e leggere. Mi piacerebbe anche avere una mansarda dove posso dormire e giocare. Nel seminterrato che ci sia un garage con una rampa. Vorrei avere anche un bagno funzionale e luminoso. Non dovrebbe mancare una piscina grande di colore blu e che fosse splendente. Nel soggiorno che ci sia la televisione con lo schermo al plasma, il DVD e dei fiori. Sarei molto contento di vivere in questa casa perché inviterei tutti i miei amici. Davide Fatorić IV cl. Io sogno una villa verde e con una piscina di zucchero filato riempita di coca cola. Dentro la villa avere un salotto dove guardare la TV e una camera da letto dove ci sono tante console e i mattoncini lego per giocare. Vorrei avere otto bagni con la vasca con l’idromassaggio e con un rubinetto tutto d’oro. Una cucina con tante cose buone da mangiare. Un grande garage dove mettere i quaderni e le bici. Anche una grande mansarda dove posso giocare e vorrei avere un solaio dove giocare con le mie carte di Pokemon e Yu-gi-oh. Io sogno una sala da pranzo tutta creativa e che si possa guardare la televisione. Vorrei avere ancora il terrazzo grande e con tanti fiori. E l’ultima cosa che vorrei avere è un giardino con l’orto dove ci sono tanti frutti e tanta verdura. Nino Kos IV cl. 26 Diego Žužić, cl. V LA CASA DEI MIEI SOGNI (classe seconda) Vorrei una casa fatta di palline da tennis, piena di colori come un arcobaleno. Nella mia stanza vorrei un campo da tennis e una piscina a forma di cuore. Vorrei che la casa fosse sopra una nuvola per svegliarmi sempre in un posto diverso, circondata da animali e da fiori colorati. Zoe Marie Baldo Vorrei che la mia casa fosse costruita come un battello e la metterei sopra ad una peschiera, così potrei gettare in acqua la rete come alcune persone in Cina, che abitano sull’acqua. David Duka Io vorrei una casa grande come un grattacielo. Nella casa vorrei: due bagni, dieci stanze da letto, cinque soggiorni, sette cucine, due sale da pranzo, tre lavanderie e cinque stirerie. Ogni giorno dormirei in una stanza, ogni giorno cambierei soggiorno e ogni giorno preparerei cibi gustosi in una cucina diversa. Martina Legović La casa dei miei sogni è molto speciale. Sarebbe situata sul fondo del mare. Adesso ve la descriverò. Nella camera da letto ci metterei una grande conchiglia come letto con sopra un materasso di sabbia in modo che sia morbido. L’armadio lo farei di piante marine per metterci le code di sirena. Sul tavolino ci sarebbe un bell’acquario. Avrei una vasca da bagno anche nella mia stanza e non solo in bagno. La cucina sarebbe tutta tappezzata di alghe e di conchiglie. La mia casa sarebbe veramente una casa straordinaria. Giulia Dobrilović Io vorrei una casa – battello, con tutte le comodità di un appartamento moderno. La vorrei abbastanza spaziosa come la mia cameretta e che abbia i tre vani necessari per poterci vivere da solo. David Grubica La mia casa dei sogni dovrebbe essere grande come un castello. Dovrebbe avere pure una piscina. La camera da letto sarebbe come la camera di una principessa. Io penso che sarebbe bello vivere in questa casa meravigliosa. Chiara Restović La casa dei miei sogni è aver una casa sull’albero con una piscina davanti per poter saltare dalla mia casa direttamente in piscina. Karla Sorčić La casa dei miei sogni dovrebbe avere una televisione, una cucina, una piscina. Nella mia camera vorrei un bel trampolino e una rampa per lo skateboard. Vorrei tanti scalini per arrivare fino all’ultimo piano. Matteo Soldatić Mi piacerebbe avere una villa con un giardino grande ed una piscina enorme. La villa dovrebbe essere grande, una cucina grande, una sala da pranzo altrettanto grande, una camera da letto e tre bagni. Dovrebbe avere tre piani. In questa villa avrei più posto per giocare perché l’appartamento in cui vivo è piccolo. Carlo Žužić La casa dei miei sogni è una casa con la piscina, con letti a castello per dormire, una cucina magica che prepari i cibi da sola, un soggiorno che si riordini da solo e un bagno che dia tutto quello che gli chiedi. Karla Šverko Io vorrei una casa piena di animali: tigri, leoni, leonesse, cani, gatti... Questa casa dovrebbe avere anche tante piscine ed essere grande come una villa e ed essere speciale. Gloria Radojković La mia casa dei sogni dovrebbe essere grande, con tante stanze, con una piscina e un giardino. Nikolas Staraj 27 LA PENNA CREATIVA UNO SPAVENTO DA RICORDARE Ero andato col papà a passeggiare vicino alla spiaggia. Io mi sono fermato a guardare i sassi e il papà si era allontanato senza dirmi niente. Quando mi ero accorto che il papà non c’era più ho cominciato a cercarlo e a chiamarlo. Avevo paura, mi sentivo solo e cominciai a piangere. Ad un certo punto, e per mia fortuna, arrivò Carlo con la sua mamma e con il fratello Diego. Mi avevano chiesto perché piangevo e io avevo raccontato loro cosa mi era successo. La mamma di Carlo mi aveva chiesto che maglia portava il mio papà e io le ho detto che era di colore rosso. Ad un certo punto avevo sentito una voce conosciuta che mi chiamava, mi sono girato e ho visto mio papà. Non sono mai stato così felice, però vi posso dire che avevo preso un bello spavento. DAVID DUKA, cl. II Un bel giorno con la mamma e mia sorella siamo andate in un supermercato a Trieste. Avevo chiesto alla mamma il permesso di allontanarmi per andare a vedere dei bellissimi giocattoli che avevo visto passando. La mamma rispose di sì e sono andata al reparto giocattoli. Io guardavo e guardavo e non so quanto sono rimasta là. Quando sono ritornata nel posto dove le avevo lasciate, loro non c’erano più. Le ho cercate per tutto il supermercato e proprio quando ero davvero disperata, le ho trovate al reparto delle cioccolate. Ero davvero felice che non fossero andate a casa senza di me. KARLA SORČIĆ, cl. II Se fossi un animale, sarei Se fossi un gatto, avrei la pelliccia rossa molto folta con degli schizzi bianchi. Avrei il muso bianco ornato da piccoli baffetti grigi, un nasetto roseo e una boccuccia elegante. Vivrei in una casa ricca e nobile, nel lusso, e con una padroncina che mi vorrebbe tanto bene. Mi piacerebbe mangiare del pesce crudo, adorerei il latte e ogni sera avrei del tonno di prima qualità per cena. Acchiapperei topi e lucertole, giocherei con batuffoli di lana e palline colorate. Dormirei in una cesta con della lana rossa, con bordi dorati e decorazioni fatte all’uncinetto. Mi piacerebbero le gattine bianche, eleganti e nobili; le conquisterei con fiori rari e diamanti rubati alla mia padroncina. Mi farei coccolare da Rina, la mia padroncina, poi tornerei nella cesta e mi addormenterei contento. All’ora di cena mi avvicinerei al piede di Rina e aspetterei un boccone arrivare dalla tavola. Dopo aver mangiato, andrei in cortile ad acchiappare topi, giocherei con loro e li tirerei per la coda. Finito di giocare andrei da Rina a farmi fare ancora coccole per la buona notte, e così, stanco ma felice, mi addormenterei. Vorrei essere un gatto perché mi piace la loro eleganza e il loro modo di muoversi e di balzare salti. Ammiro la loro tendenza a essere puliti, a pulire i propri cuccioli e a impegnarsi tanto per loro. Ho una grande passione per i gatti, mi commuovo quando li vedo soli e abbandonati per la strada, ma spero sempre che in una delle loro nove vite avranno un po’ più di fortuna. Carlotta Šegon, cl.VI 28 ANCH’IO SONO STATO PROTAGONISTA DI UN’AVVENTURA STRAORDINARIA Giacomo Corazza, cl. V Ruben Finderle, cl. VI Davide Fatorić, cl. IV D’estate quando vado ad Orsera da mia nonna, io e gli amici che ho lì facciamo scorribande per tutta la città. La più divertente è stata quando abbiamo attaccato dei fili nel parco, così avevamo bloccato il sentiero, e noi osservavamo le persone che cercavano di passare di là. Io e i miei amici abbiamo anche una base. Si trova vicino alla scalinata che porta alla spiaggia. Allora ci avevamo messo anche delle trappole. Un gioco che mi piace molto e che facciamo, noi lo chiamiamo «gruppo cerca gruppo»: ci sono due squadre di cui una cerca di acchiappare l’altra, e quest’ultima si sparpaglia dappertutto. Di solito scappiamo per tutta Orsera. Ricordo una volta che giocavamo a questo gioco, e io e i miei due migliori amici scappavamo nel posto migliore per rifugiarsi, il luogo chiamato Montracher. È un posto pieno di basi abbandonate e boschi, ed ha tre colline. Quando siamo arrivati in cima alla prima collina abbiamo visto la squadra nemica da lontano e siamo fuggiti tra gli arbusti sulla seconda collina. Lì ci siamo rifugiati in una base abbandonata. Era nascosta da una «cupola» di alberi; c’erano dei bastoni, delle sedie, e pure una vecchia poltrona, un materasso e… un punto d’osservazione perfetto per tenere d’occhio la squadra nemica. Nonostante tutto ciò, però, dopo un po’ siamo stati scoperti, e sulla terza collina siamo stati catturati io ed uno dei miei due migliori amici, l’altro si è salvato. Lo hanno catturato solo verso sera, perché lui conosce Orsera come le sue tasche, però era stanco e infine si è lasciato prendere. Il resto della squadra si era nascosto tra le tribune del campo da gioco e non è stato preso, la prossima volta sapremo dove andare a nasconderci anche noi. 29 LA PENNA CREATIVA Proljetni san u zimskoj noći Jednog sunčanog jutra otišla sam prošetati šumom. Spremila sam ruksak i krenula u razgledavanje prirode. Koračala sam malim zelenim puteljkom, udisala onaj čisti zrak koji se, nigdje osim u šumi, nije mogao osjetiti. Ptičje cvrkutanje me pratilo, a mali leptirići pokazivali su mi put. Šareno cvijeće ukrašavalo je šumicu, a njihov me miris opijao. Velika, vatrena kugla me grijala, a proljetni povjetarac raščešljavao kosu. Odlučila sam se malo odmoriti. Legla sam na mirisnu travu, a sag sačinjen od tratinčica me okruživao. Nježne latice milovale su me po tijelu, jutarnja me rosa osvježavala, a crni, mali, vrijedni radnici škakljali su me hodajući mi po rukama. Obožavala sam taj osjećaj spokoja i slobode, tu svježinu i miris proljetnog jutra. Odjednom sam ležala u toplom krevetu u hladnoj zimskoj noći. Shvatila sam da je sve to bio samo jedan predivan san. Carlotta Šegon, cl.VI Mi piacerebbe poter scrivere nel mio diario che... Mi piacerebbe tanto trascorrere una giornata assieme al mio gruppo musicale preferito, gli AC/DC. Mio zio Sandro (che non c’è più) li adorava. Aveva regalato ai miei genitori il Boom box con dentro sedici album di loro canzoni. Quando ero piccola, non sapevo a cosa servisse, né che cosa ci fosse dentro. Quando, un giorno, lo chiesi a mia madre, lei non mi rispose niente, e mi mostrò un video di una loro canzone, da quel momento m innamorai di loro. Vorrei incontrarli e fare tante cose che di solito non faccio come ad esempio fare shopping in loro compagnia (comprare strumenti musicali, abbigliamento variopinto con la scritta AC/DC), bere un caffè o un succo, mangiare al ristorante un pasto con loro. Comporrei io stessa il menù e lo chiamerei «AC/DC« in loro onore. Ordinerei anche una torta grandissima con crema di cioccolato bianco e gianduia, ricoperta con creme di vari colori e con il raffigurante il loro nome al centro. Andrei in gioielleria con loro e farei incidere il nome del gruppo per loro su delle esclusive collane, braccialetti, anelli d’argento. Farei qualunque cosa per passare una giornata, o almeno un’ora o anche solo un minuto con loro. Forse invece verso mezzogiorno, per l’ora di pranzo li inviterei a casa mia, farei conoscere loro la mia famiglia, e la mia mamma cucinerebbe il loro pasto preferito, i Vacos . Penso che andrebbero d accordo con mio papà, perché anche a lui piacciono le loro canzoni. Dopo pranzo, verso le tre del pomeriggio inviterei i miei amici Klas, Mattea e Giulia a passare il resto del pomeriggio con noi. Li porterei a vedere Parenzo, mostrerei loro il museo, li porterei a vedere la grotta di Baredine, andremmo anche a Trieste da mia zia Betty. Lei, non è che li adori, ma le piace comunque ascoltare la loro musica. Preferisce gli Aerosmith, ZZ Top e altri gruppi del genere, ma non importa. Una giornata così sarebbe perfetta. 30 Teodora Zdeličan, cl. VII Un bambino nell’anima O gni tanto vorrei tornare bambina, quando andavo ancora all’asilo. Essere me stessa, non quello che gli altri vogliono che sia. Quando, se conoscevi un amico, ti accettava per quello che eri, grasso, magro, nero o bianco. Quando, non pensavi al futuro, né al passato, ma vivevi nel presente. Quando, non conoscevi la vita, ma lo stesso era la tua migliore amica. Quando, avevi una meta precisa e se qualcuno ti ostacolava, passavi oltre con il sorriso sulla bocca. Eh sì! Sarebbe bello tornare a quei tempi, ma la vita va avanti e tu senz’accorgertene cresci sempre di più. Ogni giorno passa più veloce di quello precedente. A Capodanno ti auguri o almeno speri che quest’anno non passi così veloce come quello prima, invece è l’inverso. E poi, ti ritrovi a ripensare alle vecchie amicizie, quelle già finite, ma in realtà neanche iniziate. Ogni giorno vorresti che il tempo si fermasse sulle cose più belle e facili, invece è proprio su quelle difficili e meno gradevoli, che il tempo dura di più. Le scelte, quelle più difficili, che da bambino avresti risolto facendo la conta, ora sono cose da prendere con serietà. Poi arriva anche quel momento, quando devi cominciare a badare a te stesso e alle cose di cui, di solito, erano i genitori ad occuparsi. Poi un raggio di sole, che t’illumina mentre cammini, scopre un momento bello, sereno e amichevole della giornata. In quel momento, ti ricordi l’infinità di giornate passate fuori a giocare, quando eri piccolo. Quel raggio di sole che ti accompagnava caldo e accogliente in quelle lunghe giornate d’estate. Ripensando a quei momenti cominci a piangere, non sai se per gioia, per quei momenti così belli, o per tristezza, per non poterli vivere più. Poi ti accorgi che la gente ti guarda, chiedendosi: «Perché piange questa persona?«. Ma tu sai che quelle persone sono adulte sia fuori che dentro l’anima, mentre tu sei rimasto bambino. Un bambino nell’anima. Aleksandra Tuneski, cl.VII Rebecca Finderle, cl. III 31 LA PENNA CREATIVA Un furto a scuola.. si entra in azione! Era giovedì, e come ogni settimana, dovevamo avere ginnastica. Non vedevo l’ora. Quella mattina mi sentivo tutta indolenzita, perciò un pò di ginnastica non mi poteva fare altro che bene. Però, prima dello sfogo fisico mi dovevo fare un’ora di fisica e una di storia. Erano le sette e quarantacinque e stavo andando a scuola. Pensavo al mare, all’estate, al sole, agli amici ... e poi li paragonavo alla scuola, i banchi, lo studio e i test. Assorta nei miei pensieri non mi resi conto di essere arrivata a scuola. Entrai in classe. Vidi Vivy, in lacrime, e attorno a lei altre sette ragazze che la consolavano. Non mi accorsi di essere rimasta paralizzata davanti alla porta. Alfonso mi affiancò e mi fece il punto della situazione; l’astuccio di Vivy era stato rubato. Impallidii quando mi resi conto che tra noi c’era un ladro. Dopo aver ripreso il colorito roseo della pelle, mi affiancai a Vivy e le chiesi di spiegarmi, per filo e per segno, cosa fosse successo. “Sono entrata in classe e ho messo l’astuccio sul banco”, mi disse Vivy. “Poi sono andata in bagno, e al mio ritorno l’astuccio era sparito”, concluse e si rimise a piangere. Non potevo credere di aver promesso a Vivy che avrei trovato il colpevole! Da sola non ce l’avrei mai fatta! Pensando a come avrei potuto risolvere il caso mi venne in mente di aver bisogno di un aiutante. In quel momento Alfonso mi si piantò davanti. Era lui, il mio migliore amico, come al solito, sempre lì, pronto ad aiutarmi. Su di lui potevo sempre contare. Anche senza che glielo chiedessi lui mi disse: “Sì, ti aiuterò a risolvere il caso!” Ma il suo sorriso mi diceva piuttosto: “Sono preoccupato”. Iniziammo le indagini, senza prove però non c’era niente che ci potesse aiutare. Era tutto pulito, troppo pulito. Doveva per forza esserci qualcosa. Né io né Alfonso riuscivamo a capire chi potesse essere il colpevole. Poi mi venne un lampo di genio. Mi avvicinai al luogo del misfatto e controllai tutti i bordi del banco. Bingo! Una striscia blu di circa tre centimetri! Il primo indizio era svelato. A quel punto il problema era trovare qualcuno con qualcosa di blu. La fortuna però mi abbandonò: c’era Teodora con dei bottoncini blu sulla tasca dei pantaloni; Angela con un anellino coperto di gomma blu; Fabiana aveva appeso al cellulare un ciondolo blu con riffigurato “Mic, mic”; Elena aveva una cintura blu con dei disegni in rilievo. Una scelta un po’ troppo vasta. Dovevo restringere il campo. Per lasciare una striscia simile sul banco doveva per forza trattarsi di qualcosa in gomma. Quindi i sospetti rimanevano due: Angela e Fabiana. Però c’era qualcosa che non mi convinceva. Era illogico che una di loro avesse un motivo per rubare l’astuccio di Vivy. Proseguimmo con le indagini e le prove erano più futili che utili; una inchiodava Fabiana, una Angela. Poi c’era un’altra riguardante Fabiana e proprio quando credevamo che fosse lei la ladra tutto cadde in acqua perchè trovammo un indizio che incolpava Angela. Il caso rimase sospeso. Suonò la campanella per la fine delle lezioni, e la 32 classe rimase deserta. Alfonso ed io eravamo seduti uno di fronte all’altro e ci spremevamo le meningi. Doveva esserci qualcosa di utile, una prova concreta. Mentre penasavo a questo vidi un foglietto incastrato tra i tubi del banco. Lo presi in mano, cominciai a srotolarlo e... con mia grande sorpresa, vidi il nome della colpevole scritto bello in grande. Il caso era risolto. Ora bisognava solo ottenere la sua confessione. Il giorno dopo, a scuola, misi a sedere nel primo banco Fabiana e Angela, e dietro di loro, in semicerchio, c’era il resto della classe. “Abbiamo risolto il caso!” disse Alfonso che mi affiancava davanti alla lavagna. “Colei che ha rubato l’astuccio, secondo gli indizi, possedeva un oggetto di gomma blu. È stata molto furba poiché lo ha nascosto per bene, ma nel nascondere il pezzo di gomma blu, le è caduto un foglietto con il suo nome.” coclusi e mi misi a guardare la classe. “Si sottintende che non siete state né tu, né Angela”. Dicendo ciò Alfonso si rivolse a Fabiana. “Ti abbiamo scoperta! Esci da quel semicerchio, Sara, e confessa!” dissi io facendo una scena da telefilm poliziesco. Sara uscì dal semicerchio e confessò tutto. Il suo motivo era comprensibile. Sara aveva preso l’astuccio di Vivy per prenderle il correttore che le aveva prestato, e che Vivy non le voleva restituire. Quando però Sara si era trovata per le mani l’astuccio, decise di farle uno scherzo e glielo nascose. Per fortuna tutto si risolse nel migliore dei modi. Sara restituì a Vivy l’astuccio, loro fecero la pace e Alfonso e io ci sentivamo proprio una bella squadra. Ad un tratto sentimmo un urlo provenire dalla classe sesta. Un altro furto, un altra cosa che scompare, un altro caso da risolvere. La squadra Ely & Alfy era pronta a tornare in azione. Elisa Sošić, cl.VII Mauro Uljanić, cl. IV 33 LA PENNA CREATIVA B Probudila sam se na pustom otoku Teodora Zdeličan, cl.VII 34 Nino Kos, cl. IV io je to jedan predivan ljetni dan. Moji prijatelji i ja otišli smo na krstarenje brodom. More je bilo mirno i u predivnim nijansama plave boje. Nebo je bilo vedro, a sunce je pržilo. Svi smo se odlično zabavljali kad je odjednom kapetan broda na parlafon objavio vijest da brod tone. Svi su se uspaničili i počeli vrištati. Moji prijatelji i ja odlučili smo uzeti čamac za spašavanje i spasiti se. Pomogli smo, i spasili ženu s djetetom. Dugo smo plovili, a nismo ni znali kamo. Bili smo jako umorni i odlučili zaspati. Kad smo se probudili, bili smo šokirani, ali istovremeno zadovoljni. Uspjeli smo se spasiti i dospjeti na neki otok. Plaža na koju smo se nasukali bila je predivna, nešto nikad viđeno. Pijesak je bio žuto-zlatne boje, a more kristalno plave. Bili smo okruženi palmama i ostalim vrstama stabala kojih nema u našemu podneblju. Otišli smo malo u razgledavanje otoka. Dugo smo hodali, a nakon par sati pronašli smo napuštenu kolibu. Odlučili smo ući. Koliba je bila puna prašine, puna svakakvih stvari. Čak smo pronašli kišobran. U jednoj sobici smo pronašli sanduk pun ženske odjeće, a u drugoj sobici sandučić pun nakita i drugih vrijednih stvari. Na jednom ormariću bile su slike neke žene i djeteta. U ladicama smo pronašli pribor za jelo, pribor za šivanje i jedan dnevnik.Počeli smo čitati: „..2.travnja 1978. godine. Anne Marie i ja smo se nasukale na pusti otok. Pronašle smo ovu napuštenu kolibicu i odlučile se smjestiti u nju. U ladici sam pronašla ovaj dnevnik u koji sad trenutno ja pišem. Na dnevniku pišu inicijale nečijeg imena R.C. Nisam dosad vodila dnevnik, ali od danas hoću. Zapisivat ću sve što nam se bude dešavalo…“ Kad smo to pročitali odlučili smo čitati dalje:“…3.travnja 1978. Pronašle smo kokosovu palmu. Nekako sam se popela i uspjela nabrati nekoliko kokosa. To nam je bio doručak. Kasnije sam ulovila par riba pa sam ih ispekla za ručak. Ostalo nam je i za večeru. 4. travnja 1978. Noćas je bila velika oluja. Bilo je veoma hladno, a mi nismo imale deke pa se Ann Marie jako razboljela. Ne znam hoće li preživjeti noć. 5.travnja 1978. Ann Marie nije preživjela noć. Nije više mogla, izgubila je svu snagu, jedva buncajući rekla mi je u suzama da me voli. Ne znam što ću sad kad nje više nema, kad nema više mog malenog cvjetića. 6. travnja, napravila sam Ann Marie maleni grob. Tu ću je pokopati. Grob je smješten kraj velikog kokosovog stabla. Našla sam i veliki kamen te u njega uklesala njezino ime. Svaki ću dan na njezin grob nositi buket cvijeća i u njenu čast otok nazvati ANN MARIEN RAJ.“ Kad smo sve to pročitali, bili smo se jako rastužili te odlučili potražiti taj mali grob. Krenuli smo u potragu. Ja sam se sjetila jedne visoke kokosove palme dolje na plaži, no nije bilo groba pokraj nje. Zatim smo na brežuljku ugledali jednu zaista veliku palmu. Kad smo se popeli na brežuljak ugledali smo kamen s uklesanim riječima kao u dnevniku. Na grob smo ostavili buket cvijeća i odlučili našu malu avanturu zapisati u dnevnik, kako bi ju netko poput nas jednog dana mogao pročitati. Un caso da risolvere! Sally mi salutò con un sorrisetto sulla bocca. Mi disse che quel giorno, sarebbe stato il mio giorno fortunato. Alzò il foglio che teneva in mano e me lo mostrò. C’era scritto: Notizia del giorno!!! L’alunna Marissa Vrieg perde una collana dorata durante l’intervallo. Gli alunni sono pregati di portare dal preside qualsiasi indizio che possa aiutare a scoprire chi potrebbe essere il colpevole. Sally non fece nemmeno in tempo ad aprire bocca, che io avevo già rintracciato Marissa. Trovata la vittima, le chiesi dove aveva lasciato la collana durante l’intervallo di dieci minuti. Le chiesi anche chi era, secondo lei, il colpevole. Lei mi disse, che la collana si trovava nel taschino della borsa e che il colpevole secondo lei era Mark O’Connel. Trovai Mark, gli chiesi dov’era stato durante l’intervallo, disse che era stato dal preside, e che lo poteva provare. Gli chiesi, se sapeva chi era stato a rubare la collana, lui mi disse, che aveva sentito girare delle voci su Tay Mansen. Girai per tutta la scuola, ma infine la trovai in classe a ripetere biologia. Le feci le stesse domande che prima avevo fatto a Mark. Rispose che lei durante l’intervallo era in mensa a pranzare con le sue amiche. Poi si ricordò, che mentre mangiavano aveva visto uscire dalla mensa Anne-Marie May Taylor, a soli cinque minuti dalla fine dell’intervallo. Lasciai Tay a ripetere biologia, mentre io mi diressi verso la classe di AnneMarie. Trovata la terza sospettata, le chiesi le solite cose. Ma lei era stata costretta ad uscire dalla mensa perchè il suo naso aveva cominciato a sanguinare. Era corsa in bagno, accompagnata dalla bidella, che era rimasta insieme a lei per tutto il tempo. Però, quando Anne-Marie e la bidella erano uscite dal bagno, avevano visto Sally che usciva dalla classe di Marissa, mettendo in tasca qualcosa che luccicava. Guardai Sally in faccia, lei era stupita, diceva che non era stata lei a rubare la collana, ma non aveva prove. Nessuno l’aveva vista andare in mensa (non poteva provare niente, era stata in classe da sola). Poi io le guardai quei pantaloni color nero e ne tirai fuori da un taschino la collana di Marissa Krieg. Ce lavevo fatta, avevo risolto il caso. Sally Trancer sarebbe stata punita per aver rubato la collana dorata. La punizione sarebbe durata fino alla fine dell’anno, e visto che era febbraio, sarebbe durata un bel po’. Dopo tanti complimenti, me ne tornai in classe. Avevo tolto un gran peso dalle spalle di tutti, e questo mi rendeva felice. Aleksandra Tuneski, cl.VII L’amicizia Molte persone ignorano il significato di Amicizia . Non si rendono conto che senza amicizia la vita non ha un senso. La mia vita intera si basa Sull’micizia e sui soldi. Se non avessi amici, non so cosa farei, dovrei starmene tutto il giorno rintanata in casa. Gli amici sono una cosa molto importante per me. Credo che se non si hanno degli amici, non si ha niente, perché gli amici sono una ricchezza che non si può sostituire con il denaro o con qualsiasi altra cosa. Alcuni dei miei amici, li considero molto di più, come se fossero dei fratelli o delle sorelle. Ogni giorno ci troviamo per prendere un caffè, oppure quando fa bel tempo andiamo insieme a pattinare per la città. Insomma la vita è fantastica quando ci sono gli amici, ma se non ci sono, diventa malinconica e monotona. L’amicizia è un sentimento che ti lega fortemente ad altre persone, non si può comprare, si può solo guadagnare e non si può ridurre alle richieste d’amicizia su Facebook. Una volta un’amica mi disse: Una persona non ti può essere amica se non ti accetta come sei. E aveva ragione, perché qualche tempo fa stavo “ciattando” con una ragazza conosciuta durante una gita, la credevo mia amica, ma poi si scoprì che in realtà non lo era. Le sue risposte sulla chat erano molto superficiali, perciò ho dedotto che non volesse più “chattare” con me. Le chiesi il perché, e lei mi rispose che aveva sentito alcune cose su di me, e che ero diventata vanitosa e prepotente. Dopo un po non interessava più neanche me, non volevo leggere le parole di una persona che non era in grado di accettare dei cambiamenti. L’ammetto, sono molto cambiata da quando l’ho conosciuta, però lei lo avrebbe dovuto accettare, oppure chiedermi delle spiegazioni. Donatella Šimičić cl. VIII 35 RICERCANDO Ti mando tanti saluti da Arezzo, una bellissima città della Toscana, conosciuta per aver dato i natali a Guido Monaco (l’Aretino) che ha inventato un nuovo metodo per scrivere le note: il tetragramma. Sono nella Piazza Grande alla Giostra del Saracino, una rievocazione storica medievale. Nella giostra si sfidano i 4 quartieri della città. Il cavaliere porta una lancia con la quale deve colpire il tabellone sostenuto dal buratto, una statua lignea rappresentante il Saraceno. Federica Finalmente sono a Venezia, una delle più belle e particolari città del mondo. Sorge sulla Laguna veneta, nell’alto Adriatico, si sviluppa su ben 118 isolette collegate da 354 ponti e divise da 177 canali. Come me, molti turisti ammirano le sue bellezze: Piazza San Marco, il ponte di Rialto, il Canal Grande con i suoi sontuosi palazzi. I suoi abitanti parlano un dialetto molto simile al nostro. Il bello di Venezia è che non ci sono macchine nè semafori ma gondole e vaporetti. L’unica cosa negativa è l’acqua alta che costringe i suoi visitatori a camminare su dei ponti di legno. Spero un giorno di tornarci insieme a te! Saluti Saluti da Venezia Federica Tanti saluti dalla Pennsylvania!!!! Il vostro amico Michele Škofić P.S. Lo sapevate che... … ha circa 12.500.000 abitanti Situato nel nord-est degli Stati Uniti, confinante a nord con lo stato di New York e il Lago Erie, ad est con New Jersey e Delaware, a sud con Maryland e Virginia Occidentale e ad ovest con l’Ohio. 36 FERRARA Ciao, in questo momento mi trovo davanti al castello Estense, che si trova a Ferrara. È il monumento rappresentativo della città. Sorse nel 1385, tipica fortezza medievale. Fu costruito a difesa della famiglia e per il controllo politico e militare. Alcuni lo chiamano anche castello di San Michele, perché la prima pietra fu messa il 29 settembre, il giorno di San Michele – protettore di porte e rocche. Con affetto, Juli Tanti saluti dal New Mexico... Oh... mi brucia ancora la lingua per il CHILLI che ho assaggiato... Tanti saluti dal vostro amico Michele Škofić P.S. Lo sapevate che... Il Nuovo Messico è uno stato federale del sud ovest degli Stati Uniti; è definito anche lo “stato spagnolo”, anche perché lo spagnolo è appunto la lingua ufficiale dello stato (oltre che la più parlata), accanto all’inglese. Nuevo México era il nome spagnolo per i territori a nord e ovest del Rio Grande. 37 RICERCANDO C’e’ pirata e... pirata di Elisa Sošić, cl.VII I CORSARI: I Corsari agivano in nome di un sovrano, autorizzati dalla lettera di corsa o lettera di marca. Essi erano incaricati o meglio “autorizzati” a danneggiare le potenze marittime di altri stati; i suoi marinai non sono da considerarsi briganti, ma regolari combattenti. Anche il nemico si comportava diversamente a seconda che riuscisse a catturare un pirata o un corsaro: il pirata veniva subito impiccato, mentre il corsaro veniva considerato prigioniero di guerra. Solitamente i corsari, capaci di ogni ferocia, si comportavano fra loro come veri fratelli. Per questo costituirono un’immensa forza che la ferrea disciplina rendeva quasi sempre invincibile. La parte del bottino dei marinai era accresciuta in caso di ferite e ogni ferita aveva il suo prezzo. Così, ad esempio, la perdita degli occhi o delle gambe comportava un premio di 600 piastre; la perdita del pollice o dell’indice della mano destra o di un occhio 300 piastre, per ogni altro dito 100 piastre, e così via. I BUCANIERI: I bucanieri, detti anche Fratelli della costa attaccavano le navi francesi e spagnole che navigavano nelle Indie occidentali nel XVII e XVIII secolo. Tra le caratteristiche dei bucanieri c’era la democraticità: il capitano era eletto dalla ciurma, che poteva anche rimpiazzarlo. Egli doveva dimostrare di avere doti di leader e di combattente: doveva lottare al fianco dei suoi uomini e non impartire ordini da lontano. Il bottino veniva diviso in parti e quando gli ufficiali ne ricevevano una grande quantità, voleva dire che avevano corso molti rischi o che avevano particolari competenze. A volte le prede venivano ammassate per mesi prima di essere divise. I pirati liberavano gli schiavi che venivano trovati sulle navi catturate. Tra i pirati c’era un grande spirito di corpo, ed era questo che gli permetteva di vincere le battaglie. Tuttavia le loro comunità persero col tempo molte di queste caratteristiche.. I PIRATI: La vita a bordo di una nave pirata era piena di contrasti. Sulle navi non mancava il lavoro per l’equipaggio impegnato in una costante manutenzione della nave. Le regole che la ciurma doveva rispettare erano poche ma molto dure. Tra queste: • Ognuno ha il diritto di voto, a provviste fresche e alla razione di liquore • Nessuno deve giocare a carte o a dadi per denaro • I lumini delle candele devono essere spenti alle otto • Tenere sempre le proprie armi pronte e pulite • Ognuno deve lavare la propria biancheria • Donne e fanciulle non possono salire a bordo • Chi diserta in battaglia viene punito con la morte o con l’abbandono in mare aperto I pirati prendevano le loro decisioni in maniera collettiva. Non esisteva un leader assoluto; il capitano veniva eletto da tutta la ciurma riunita (dall’ultimo mozzo al timoniere) per effettuare le scelte relative alla conduzione del vascello. Il bottino veniva diviso in quote uguali assegnando in certi casi due quote al capitano e una e mezzo al nostromo. I pirati, commettendo attività illecite, si riunivano in covi. Il covo dei pirati più famoso fu un’isola a forma di tartaruga detta appunto la Tortuga, che si trova nei pressi dell’isola di Hispaniola. I FILIBUSTIERI: La parola “filibustiere” è collegata al francese flibustier, all’inglese filibuster, e allo spagnolo filibustero, e questi derivano dall’olandese vrijbuiter (simile all’inglese freebooter), indicando uno che fa liberamente bottino. Francesi e inglesi dell’isola di San Cristoforo (adesso nota come Saint Kitts), cacciati dagli spagnoli e sotto la guida di Pierre Belain d’Esnambuc, si rifugiarono sull’isola Tortuga, a nord di Haiti. Furono raggiunti da qualche centinaio di olandesi scacciati dagli spagnoli dall’isola Saint Croix e altri inglesi scacciati dall’isola di Nevis. Questi coloni divennero i primi filibustieri. I filibustieri furono attivi per circa un secolo attaccando mercantili spagnoli, in teoria in nome dei loro paesi d’origine. 38 Cara Sara, mancano un paio di giorni alla fine della scuola, e io ho già deciso dove andare, quale scuola media frequentare. Ho deciso di fare la parrucchiera a Pola, sarei voluta andare a Buie per rimanere più vicino a casa, ma proprio quando ci volevo andare io, hanno tolto quest’indirizzo. Mi piace fare le pettinature, le faccio alla mamma e mio fratello; quand’ero piccola le facevo alle bambole. Spero che mi accettino nella scuola media perché è il mio sogno da quando ero piccola. Ora ti saluto, ti scriverò altre lettere quando ci sarà qualcosa di nuovo! Tanti saluti da Daria Dall'ottava a tutti voi Carlo Luca, fra poco la mia avventura con l'elementare sarà finita. Non ho tanti progetti per il futuro. Vorrei iscrivermi alla scuola media di Rovigno. A scuola sono ottima, quindi penso che iscrivermi al liceo generale non sarà un problema. Mi rendo conto che il mio futuro è nelle mie mani, è una scelta troppo grande. Ti scrivo perchè voglio anche il tuo parere, tu frequenti già la scuola media da anni, quindi anche tu avevi sicuramente questi dubbi. Vorrei frequentare la scuola media di Rovigno perchè conosco tante persone, e mio fratello stesso la frequenta. Ho paura però che al liceo dovrò studiare ogni giorno, ho paura di essere bocciata. Da piccola volevo fare la ballerina, e dopo mi sono resa conto che a quell'età cambiavo parere in men che non si dica. È un peso troppo grande, scegliere la strada giusta. Con i miei voti potrei essere ammessa in qualsiasi scuola. Ma, se prendo una strada e mi pento per il resto della mia vita per questa scelta? Mia madre mi dice che devo stringere i denti ancora un po' di anni, è passata anche lei per questo inferno, ho la sensazione però, che in ogni scelta che io faccia lei non mi supporti. Non vuole che io vada a Rovigno, pensa che sarà un peso troppo grande fare questo tragitto ogni giorno. La scuola croata invece, non voglio nemmeno considerarla. Per giustificare la mia scelta dovrò dare il cento per cento di me stessa, ciò significa non praticare la pallavolo. Penso che tu possa essermi di grande aiuto, perché tutti mi sconsigliano di andare a Rovigno. Ti mando un enorme saluto e spero che tu mi comprenda. Con tanto amore Juliana 39 È arrivato anche questo momento atteso e temuto. Sono passati lentamente questi otto anni indimenticabili e difficili, pieni di felicità e insuccessi, scorribande e litigi, sorrisi e pianti. Anche se siamo tutti diversi, in questi otto memorabili anni ci siamo legati tantissimo. Abbiamo passato otto anni della nostra vita conoscendoci e ora porteremo con noi tutti i ricordi, tutte le delusioni e tutti i momenti felici, tutte le avventure che abbiamo affrontato assieme. Andiamo avanti ma con la speranza di ritrovarci un giorno e riderci sopra. Ringraziamo tutte le persone che ci hanno sopportato quando eravamo insopportabili, tutti gli insegnanti, per il sapere che ci hanno trasmesso, le nostre capoclasse che ci hanno spronato a dare del nostro meglio. Care capoclasse, maestra Miranda; porteremo nel cuore le lunghe chiacchierate, le passeggiate divertenti. Abbiamo giocato con lei in classe, ci siamo divertiti studiando le parole, imparando le lettere, disegnando, ma soprattutto abbiamo imparato che l’amicizia è importante. Ci ha insegnato tante cose stupende che ci serviranno sempre. Insegnante Mirella, lei ci ha guidato, come farebbe una mamma, e ci ha trasmesso la sua serenità, per il nostro bene ci ha ammonito, ci ha sostenuto nei successi e nelle delusioni, ci ha fatto sentire accuditi. Siamo felici di avventurarci in una nuova scuola, di andare avanti, rimarrete tutti nei nostri cuori. Un saluto dai vostri: Daniel Brčić * Grazia Cossetto * Juliana Erceg Daria Glavich * Deni Knapić * Diego Lovrečić Gianluca Sirotich * Endi Staraj * Donatella Šimičić * Federica Zarli 40