Il Messaggero Marittimo
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Anno LXIII - . 3 - Abbonamento annuale € 150 Lunedì 31 Marzo 2014 MEDITERRANEAN SHIPPING COMP COMPANY ANY AGE AG AGENZIA ENZ NZIA ZIIA Z A MA MARITTIMA ARIT AR IT TT T MA TI A A DO S ALD ALDO SPADONI SPADON PAD PA DON D ONI DA 40 ANNI CON MSC AL SERVIZIO DELLA CLIENTELA PRINCIPALI DESTINAZIONI DEL MONDO VERSO LE PRINCIPALI LIVORNO - P.zza P.zza . dei Legnami, 21 tel. 0586 2481 248111 11 Direttore responsabile Vezio Benetti. Direzione, Amministrazione e Pubblicità: 57123 Livorno, Piazza Cavour 6 Tel. 0586 898083 - Casella Postale 303 - Abbonamenti E 150,00 - e-mail: redazione@messaggeromarittimo.it - sito internet: www.messaggeromarittimo.it Il testo è stato votato all’unanimità dall’assemblea di Assoporti Sei punti per rilancio porti Un contributo fornito a Parlamento e Governo Pasqualino Monti ROMA - (6 Marzo) L’assemblea di Assoporti, presieduta da Pasqualino Monti, ha votato all’unanimità le linee strategiche per lo sviluppo della portualità a supporto della competitività del sistema-Paese. Linee che rappresentano il contributo al Parlamento e al Governo e che si articolano lungo sei direttrici principa- li, per altro in coerenza con le indicazioni in materia di core ports e core networks fornite dall’Unione europea. Assoporti, consapevole dell’importanza di forme di collaborazione e aggregazione funzionale, anche di tipo transfrontaliero europeo, fra le Autorità por(continua a pagina 2) Seguici anche in internet all’indirizzo www.messaggeromarittimo.it Gianluigi Aponte e Laurent Castaing firmano l’accordo Imbarco eccezionale per Savino Del Bene Imbarcati a Livorno due rotori costruiti nell’area pistoiese da 115 tonnellate ciascuno e destinati ad un impianto in Cina (servizio a pagina 2) Da Msc Crociere commessa ai cantieri francesi «Stx» per costruzione di due unità PARIGI - (21 Marzo) Msc Crociere ha sottoscritto ieri una lettera di intenti con i cantieri navali Stx France per la costruzione di due nuovi navi da crociera e un’opzione per altre due. Le unità entreranno a far parte della flotta Msc Crociere attualmente composta da 12 navi, tutte costruite nei cantieri di Saint-Nazaire in Francia. La firma è stata siglata all’Hôtel de L’Industrie a Parigi, alla presenza di Gianluigi Aponte, presidente del Gruppo Msc, Laurent Castaing, general manager di Stx France e Pierre Moscovici, ministro dell’Economia e delle Finanze del governo francese. All’incontro erano presenti (continua a pagina 2) Baumgartner (ad Fercam) presidente di «Anita» ROMA - (21 Marzo) Il Consiglio nazionale di ”Anita” ha designato Thomas Baumgartner alla presidenza dell’Associazione per i prossimi tre anni. Nella prossima riunione del Consiglio, il presidente designato presenterà gli indirizzi generali per il proprio mandato, il programma di attività per (continua a pagina 2) Thomas Baumgartner Confetra invita Agenti marittimi Governo Renzi attendono misure applicare turbo che favoriscano L’americana Fmc approva riforma portuale traffici portuali costituzione alleanza «P3» (Msc, Maersk, Cma-Cgm) Anche le unità della flotta Msc nel consorzio «P3» LIVORNO - (25 Marzo) (M. B.) La Federal Maritime Commission (Fmc) ha approvato la richiesta avanzata da Maersk Line ed i suoi due partner, in merito all’alleanza P3, annunciata lo scorso Giugno e composta come noto, oltre che dal vettore danese, anche dalla Mediterranean Shipping Company e dalla Cma Cgm. I tre vettori compiono così un im(continua a pagina 2) ROMA - (20 Marzo) Evitare un Governo a diversa velocità. Confetra, Confederazione generale italiana dei trasporti e della logistica, insieme al suo presidente Nereo Marcucci, chiede che il ”turbo” applicato alle decisioni della Presidenza del Consiglio divenga metodo anche di tutti i ministri. Un terzo delle Autorità portuali italiane è commissariato spesso a causa di beghe inconcludenti. (continua a pagina 2) di Renato Roffi LIVORNO - (5 Marzo) Una categoria, quella degli agenti marittimi, che, come molte altre di questi tempi, stringe i denti e fa di tutto per fronteggiare una crisi che non ha davvero risparmiato il loro settore, una categoria che continua ad attendere, fra le altre cose, una revisione concreta della legge 84/94 i cui inauditi tempi di gestazione cozzano violentemente con le esigenze e (continua a pagina 2) dalla prima pagina Confetra invita Governo Renzi Confetra ritiene che sia un ottimo test della volontà e della capacità riformatrici del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Maurizio Lupi dare alla governance dei porti prospettive di durata e di efficacia, da una parte procedendo al più presto alla nomina dei presidenti, e dall’altra unificando le due diverse ipotesi parlamentare e governativa di riforma del sistema portuale e della logistica. Sei punti per rilancio tuali esistenti, ha individuato nell’integrazione fra la componente marittima e quella terrestre della logistica e nel coordinamento fra poteri pubblici e attività dei privati, le chiavi di volta per affrontare l’impatto con le grandi concentrazioni del trasporto marittimo. «Sono molto soddisfatto - ha affermato il presidente di Assoporti, Pasqualino Monti - sia del fatto che l’associazione abbia affrontato con grande coraggio il tema importante dello sviluppo a lungo termine del sistema portuale italiano, sia della approvazione all’unanimità anche da parte dei presidenti dei porti di Trieste (Marina Monassi), Venezia (Paolo Costa) e Livorno (Giuliano Gallanti) che recentemente avevano presentato un documento dal quale è scaturito in Associazione il dibattito su un tema così importante per il futuro dei porti». L’assemblea ha varato una strategia in sei punti, finalizzati a incidere profondamente e definitivamente sulla competitività del sistema portuale e logistico italiano. Il primo traguarda la selezione delle scelte di sviluppo del sistema portuale privilegiando per le nuove infrastrutture quelle che garantiscano redditività e coinvolgimento di investitori privati anche attraverso unna sburocratizzazione dell’iter di approvazione dei progetti. Il secondo punto verte sulla governance di sistema e quindi sulla costituzione su iniziativa delle Autorità portuali, in collaborazione con le Regioni, di sistemi portuali e logistici che coordinino l’intera catena logistica. Le Autorità portuali e logistiche di corridoio avranno competenza, sui Piani regolatori portuali e le scelte infrastrutturali di sistema, sul coordinamento delle politiche di marketing e sulla promozione delle infrastrutture stradali e ferroviarie. Il sistema portuale e logistico è organismo quindi di coordinamento (frutto di protocolli di intesa e accordi di programma) chiamato a predisporre un Piano integrato logistico da far approvare al ministero dei Trasporti. Piano che fissi obiettivi di traffico, servizi da erogare, interventi infrastrutturali, infrastrutture di collegamento porto-hinterland, promozione commerciale, promozione di progetti multimodali. Punto tre: l’eliminazione, nel vigente testo dell’art. 18-bis della Legge 84 del 1994, del limite di 90 milioni di euro annui della quota dell’Iva dovuta sull’importazione delle merci introdotte nel territorio nazionale per il tramite di ciascun porto; l’attribuzione direttamente alle Autorità portuali della percentuale dell’Iva dovuta sulle importazioni delle merci introdotte nel territorio nazionale per il tramite dei porti, rideterminando i criteri di ripartizione secondo indicatori di performance relativi; l’attribuzione a ciascuna Authority della facoltà di autodeterminare (in aumento o in diminuzione) la misura: della tassa portuale sulle merci imbarcate e sbarcate nei porti amministrati da quella Autorità; Lunedì 31 Marzo 2014 della tassa di ancoraggio sulle navi, dei diritti portuali; Punto quattro: autonomia amministrativa per Autorità portuali che devono essere «poste nella condizione di operare come imprese, con capacità autonoma di regia e governo in porto e per quel che riguarda i collegamenti di rete e la logistica». Non gravando sul bilancio dello stato, ma generando attraverso il gettito risorse, le Authority «non possono essere assoggettate ai vincoli relativi alla spesa pubblica, al costo e al trattamento giuridico ed economico del personale» Punto cinque: per quel che concerne i servizi tecnico-nautici si propone l’attribuzione a ciascuna Autorità portuale della potestà tariffaria sui servizi stessi, sulla base di una suddivisione di competenze che preveda di riservare: all’Autorità marittima la competenza esclusiva nella fissazione degli standard di sicurezza, delle dotazioni tecnico infrastrutturali richieste nonché delle caratteristiche dei mezzi e del personale impiegato; - all’Autorità marittima e all’Autorità portuale la competenza condivisa nell’organizzazione dei servizi; - all’Autorità portuale la competenza nella fissazione delle tariffe sulla base di criteri e meccanismi nazionali uniformi. L’ultimo punto, il sesto, riguarda il coinvolgimento delle imprese produttive italiane nella catena logistica e la crescita degli operatori logistici italiani; coinvolgimento che - sostiene Assoporti - dovrà essere favorito con un sistema di incentivi. gettazione per assicurarci che la nuova ammiraglia di Msc Crociere sia davvero impareggiabile. L’ultima trattativa commerciale è stata particolarmente impegnativa alla luce del panorama competitivo globale di oggi nel settore della costruzione navale. Vorrei sottolineare che l’accordo di competitività sottoscritto con i nostri sindacati è stato decisivo per arrivare a questa firma». Le due unità saranno consegnate rispettivamente nel 2017 e nel 2019. Lunghe 315 metri e larghe 43 metri, avranno una stazza di circa 167.600 tonnellate. Grazie alle 2.250 cabine di cui ogni nave sarà dotata, potranno ospitare 5.700 viaggiatori, mentre altre 820 cabine saranno riservate ai 1.536 membri dell’equipaggio. «Il nuovo prototipo - ha aggiunto Gianni Onorato - sarà la nave da crociera più grande mai costruita da un armatore europeo e la più versatile al mondo: non solo sarà in grado di entrare in tutti i porti di tutte le destinazioni senza compromessi, ma grazie alle sue caratteristiche straordinarie diverrà la scelta ideale sia d’estate che d’inverno. Le nuove unità confermano la dedizione all’eccellenza di Msc Crociere, puntando ancora una volta su un’ampia gamma di opzioni enogastronomiche e su una straordinaria scelta di intrattenimento, che verrà incrementata con la costruzione di nuovi spazi panoramici, un teatro ancora più grande e uno spettacolare parco divertimenti collegato ad un aqua park all’aperto, nonché a ponti predisposti per incantevoli passeggiate al coperto». Msc Crociere commessa Baumgartner presidente anche Pierfrancesco Vago e Gianni Onorato, rispettivamente executive chairman e ceo di MscCrociere. «In Italia il governo non controlla le istituzioni mentre in Francia fa fare loro gli interessi del Paese» ha detto Gianluigi Aponte. In Italia «con tutti questi continui cambi al vertice, il governo si interessa di più ai problemi del governo stesso che non a quelli dell’economia italiana» ha osservato Aponte, riconoscendo invece alla Francia la capacità di «fare sistema». E forse non è un caso se oggi lo stesso premier francese, Jean-Marc Ayrault e il ministro dell’Economia, Pierre Moscovici, si sono affrettati ad esultare per la supercommessa incassata dai cantieri di Saint-Nazaire. «In Italia le istituzioni vanno per conto loro - ha detto ancora Aponte -. In Francia il governo controlla e influenza le decisioni, spingendole a fare l’interesse del Paese. Cosa che non succede nel nostro Paese». «Crescita e sviluppo - ha dichiarato Pierfrancesco Vago - sono da sempre le caratteristiche distintive di Msc Crociere, sin dall’inizio del nostra avventura nel mondo delle crociere. Il lancio di questo prototipo e la costruzione di due nuove navi confermano l’impegno della compagnia verso un’ulteriore fase di crescita e sviluppo. Con questa commessa Msc Crociere espanderà la sua capacità del 31%, arricchendo incredibilmente l’offerta a bordo. Questo ci permetterà di allargare i nostri orizzonti e soddisfare una domanda globale sempre crescente e differenziata, in ogni regione del mondo». «Ancora una volta la nostra partnership con i cantieri navali Stx si è rivelata fondamentale per la realizzazione di questo piano». «Siamo davvero orgogliosi. ha affermato a sua volta Laurent Castaing - di costruire questa nuova generazione di navi da crociera per Msc, partner apprezzato da lungo tempo. Abbiamo investito molto in ricerca e sviluppo con sforzi di pro- il triennio e la “squadra” dei vice presidenti. L’elezione vera e propria avverrà durante l’assemblea generale dell’Associazione, in programma il prossimo 19 Giugno. Thomas Baumgartner è l’amministratore delegato della Fercam, con sede a Bolzano, nata nel 1949 e rilevata dalla famiglia Baumgartner nel 1963. L’espansione dell’azienda è stata progressiva nel tempo anche grazie all’acquisizione di altre società operanti nel settore dei trasporti su gomma, tra cui la Gondrand, marchio storico del settore (fondata nel 1866 a Milano), che nel 1944 fu firmataria dell’atto costitutivo di ”Anita”. Fercam ha conquistato inizialmente il mercato tedesco per poi aprire filiali in tutta Europa, fino a raggiungere una compatta rete di partner a livello mondiale. Oggi conta 63 filiali, di cui 43 in Italia, ed un fatturato di circa 500 milioni di euro ed un parco veicolare di imponenti dimensioni. Rotori destinati ad un impianto in Cina Imbarco eccezionale per Savino Del Bene LIVORNO - (4 Marzo) La Savino Del Bene, società di spedizioni e logistica di spessore internazionale ha effettuato un nuovo imbarco eccezionale nel porto di Livorno. Al terminal Lorenzini, nella zona Est della Darsena Toscana ha messo a bordo della nave “Stellar Maestro” due rotori destinati alla costruzione di un impianto in Cina. I due pezzi (115 tonnellate ciascuno per un ingombro totale che vede una lunghezza di 6,75 metri, larghezza 5,50 e alti 5,60) sono stati costruiti nell’area pistoiese e trasportati su speciali mezzi a Livorno dalla ditta Lenzi Trasporti di Altopascio, non nuova a viaggi del genere. Tutta la spedizione è stata coordinata da Mario Filipperi (Savino Del Bene) affiancato dal personale qualificato e specializzato. Tutto lo staff impegnato nell’operazione ha portato a termine l’imbarco in tempi quasi da …record. Le notevoli dimensioni e peso del carico hanno richiesto un complesso lavoro per scegliere il tragitto percorribile per raggiungere lo scalo labronico. A tale scopo, Filipperi ha fatto tesoro anche dell’analoga spedizione effettuata a Febbraio del 2013, che aveva visto imbarcare un monolito su una chiatta ormeggiata al terminal Lorenzini diretta a Genova dove era stato caricato su una nave diretta in Cina. Gli agenti marittimi con il dinamismo del mercato marittimo e portuale. Secondo il presidente dell’Associazione nazionale fra gli Agenti marittimi (Federagenti), dottor Michele Pappalardo, epigono di una famiglia di imprenditori marittimi napoletani, «esiste il concreto rischio che importanti azioni strategiche per lo sviluppo della portualità italiana subiscano ulteriori rallentamenti o restino addirittura al palo, vanificando i tentativi in atto da parte di tutti gli operatori, ed in primis gli agenti marittimi, di attirare traffici e fiducia delle grandi concentrazioni in cui si sta polarizzando l’armamento mondiale e non solo nel settore container». L’economia del mare è sicuramente un formidabile volano spinta per l’Italia e gli agenti marittimi presidiano e assistono con professionalità e passione lo svolgersi dei traffici nei nostri porti, grandi e meno grandi, favorendo e sviluppando una sostanziosa e quanto mai vitale circolazione di denaro. L’attività degli agenti marittimi, fra passato, presente e, sopra tutto, futuro, è stata opportunamente al centro dell’ultimo incontro del Propeller club di Livorno dove, su invito del presidente, Fiorenzo Milani, lo stesso Michele Pappalardo ha tenuto una relazione sull’argomento. Dopo i saluti di rito, seguiti dalla presentazione dell’avvocato Alessandro Personi in qualità di neo affiliato al club, il numero uno di Federagenti è entrato direttamente in argomento partendo dai tempi ormai passati e un po’ romantici in cui era naturale l’istaurarsi di rapporti personali fra armatori e comandanti, da una parte, e agenti marittimi, dall’altra. Questi ultimi, infatti, prendevano praticamente in carico la nave con il suo equipaggio dall’ormeggio alla partenza assistendola in tutto e per tutto quasi…. affettuosamente. Oggi ormai il terminalista, sulla sua banchina, cerca di caricarsi di tutti i servizi di cui una nave ha bisogno spingendo l’agente marittimo a diversificare ed e- stendere le proprie attività anche in direzioni che non gli erano tradizionalmente proprie. Pappalardo tende a vedere la professione di agente marittimo profondamente segnata da due elementi temporali e metodologici fondamentali: la legge di riforma portuale del 1994 e l’attentato del 2011 a New York, che ha imposto una revisione totale del modo di intendere la sicurezza senza, tuttavia, alterare il ruolo fondamentale che gli agenti marittimi svolgono nei porti. Fondamentale è stato anche il mutamento di sistema dettato dalla necessita di adeguarsi alla direttiva europea “Bolkestein” in materia di libera concorrenza, libero accesso ai mercati e di configurazione di maggiori responsabilità per le agenzie marittime che devono sempre di più confrontarsi con l’inaudito proliferare e affastellarsi di leggi e regolamenti sulla maria materia. «A differenza di molti - ha spiegato Pappalardo - io sono solito dire che in Italia abbiamo molti porti, non “troppi porti”, mediante i quali talvolta riusciamo a compensare un po’ le troppe (queste sì!) carenze infrastrutturali, come i famigerati colli di bottiglia, non soltanto materiali, e certi obsoleti sistemi di gestione che ancora affliggono gli scali marittimi nazionali. Sebbene l’Italia, nelle sue relazioni commerciali, dipenda all’ottanta per cento proprio dai porti, alla politica del mare viene dedicata un’attenzione assai scarsa, le statistiche sono sempre in ritardo, nelle operazioni si fa ancora troppo uso del cartaceo, lo sportello telematico non decolla…. e non parliamo poi - ha osservato - delle molteplici interpretazioni delle norme vigenti, per cui ogni Capitaneria e ogni Dogana finiscono per dettare prassi diverse, il tutto condito da sistemi logistici di terra che - per essere ottimisti - lasciano abbastanza a desiderare». All’incontro, oltremodo interessante, erano presenti numerosi operatori marittimi e portuali, fra cui l’ex presidente degli agenti marittimi livornesi, Silvio Fremura, e la presidente attualmente in carica, Laura Miele. Fmc approva alleanza P3 portante passo avanti verso le altre autorizzazioni (dell’Antitrust europeo e dal Ministero del Commercio cinese), necessarie per poter lanciare definitivamente l’alleanza, suscitando critiche e preoccupazioni da parte dei caricatori e dei vettori asiatici. L’alleanza tra le tre più grandi compagnie di navigazione del mondo per il trasporto di contenitori, è stata approvata con quattro voti a favore ed uno contrario, nel corso di una riunione della Fmc svoltasi giovedì, e che è entrata in vigore da ieri solo per le relazioni commerciali con gli Stati Uniti. Entro la metà di quest’anno è attesa la decisione sia dell’Unione europea che della Cina per stabilire se l’alleanza potrà andare avanti o meno. Le compagnie aderenti alla China Shipowners Association, compresi i vettori statali China Ocean Shipping (Group) Co e China Shipping (Group) Co., oltre a spedizionieri, rappresentanti di altri armatori e produttori, hanno fatto pressioni al ministero del Commercio per cercare di bloccare la ”P3”. «Abbiamo avuto un incontro con la China Shipowners Association, Cosco, China Shipping e Shanghai Shipping Exchange, un mese fa e tutti noi ci siamo opposti» ha dichiarato Cai Jiaxiang, presidente dell’associazione degli armatori cinesi, in una intervista alla Reuters, venerdì a Pechino. Spedizionieri e compagnie di navigazione sono contrari alla P3 perché pensano che Maersk e i suoi partner potranno operare in regime di manopolio sui tassi di nolo. «Sono scioccato dalla decisione della Fmc. E ’ impensabile che come organo di vigilanza abbia approvato tale domanda», ha detto John Lu, ex presidente dell’Asian Shippers Council, che coordina un gruppo di 19 associazioni da 17 Paesi, in rappresentanza di armatori asiatici. «Credo che il Governo cinese non seguirà l’esempio approvando l’alleanza perché le linee marittime statali sono contrarie», ha detto Lu. Maersk ha annunciato l’intenzione di «non fare speculazioni su scenari diversi» se la ”P3” sarà approvata in alcuni Paesi ed non in altri. Secondo le stime iniziali della compagnia danese, l’alleanza che avrà una flotta di 225 navi portacontainer per una capacità totale di 2,5 milioni di teu, dovrebbe operare con il 42% della capacità sulle rotta Asia - Europa, il 24% sul transpacifico e fino al 42% sul traffico transatlantico. Inoltre, sempre per il vettore danese, la P3 creerà maggior effi- cienza operativa, consentendo più servizi diretti con maggiore flessibilità per soddisfare eventuali modifiche della domanda. «L’America del nord e gli Stati Uniti in particolare, sono un mercato chiave del trasporto marittimo», ha dichiarato Maersk Line, accogliendo la decisione della Fmc. Mentre P3 potrebbe tradursi in una riduzione della concorrenza sulle relazioni con gli Stati Uniti, non è probabile «che produca un aumento eccessivo dei costi di trasporto o dei servizi di trasporto», sostiene la Fmc. L’attività della P3 sarà attentamente monitorata per evitare as- 2 surdi aumenti dei noli o riduzioni del servizio. L’approvazione dell’allenza P3 da parte della Fmc, potrebbe però consentire ai tre vettori di avere una posizione dominante sulla concorrenza nelle attività navali e portuali negli Stati Uniti, ha detto Richard Lidinsky Jr., l’unico commissario Fmc ad opporsi all’approvazione della P3. «Questo accordo, in realtà, non è un alleanza o un vero vessel sharing agreement. Piuttosto, è in effetti una fusione delle tre principali compagnie di linea mondiali», ha dichiarato Lidinsky respingendo l’approvazione. Livorno: 15 mesi per l’ok ministeriale In gara il microtunnel che ospiterà tubazioni del canale D. Toscana LIVORNO - (19 Marzo) Tra un anno, nel Maggio 2015, il canale di accesso alla Darsena Toscana di Livorno, potrà vedere il transito delle prime unità da 8.000 teu. Dodici mesi dureranno i lavori per la realizzazione del microtunnel che sposterà più in basso i tubi dell’Eni, 15 mesi sono invece trascorsi per avere il nulla osta ministeriale, per definire l’aggiudicazione degli stessi. Questo passaggio, questa catastrofica differenza, testimonia e conferma il male oscuro di un Paese vecchio, lento, lontano dalla realtà di un mondo sempre più dinamico. La realizzazione del microtunnel è stata affidata all’ Ati (Associazione temporanea di impresa) formata dalla Icop di Udine, società con uffici in Europa, Medio Oriente ed Asia, che opera da oltre cinquant’anni nel settore delle costruzioni stradali, delle fondazioni e particolarmente specializzata proprio nella realizzazione di microtunnel, e dalla Carlo Agnese, società di costruzioni spezzina attiva anche nel settore marittimo. Il prezzo di aggiudicazione dei lavori è di circa 5 milioni di euro. «Il microtunnel - ha sottolineato il numero due del porto di Livorno, il segretario generale Massimo Provinciali - è un’opera particolarmente strategica per lo scalo labronico: servirà ad accogliere i tubi della raffineria dell’Eni ed ad allargare la sezione navigabile del canale di accesso. I lavori, una volta terminati, consentiranno ampi margini di manovra per l’accesso di navi extra large». In concreto l’utilizzo della tecnica del microtunnelling consente di met- tere in opera condotte in sotterraneo, in modo continuo e completamente automatico senza scavi a cielo aperto e senza l’accesso diretto dell’uomo sul fronte di scavo. Vengono utilizzate frese scudate di vari diametri, generalmente da 1 a 3 metri, a guida laser. Dello spostamento delle tubazioni Eni, installate circa 50 anni fa, si iniziò a parlarne a Livorno già da un paio di lustri senza però arrivare mai ad un punto di soluzione anche perchè fra l’Eni e l’Autorità portuale si è instaurato un lungo contenzioso con l’intervento anche del Tar. Il canale di accesso oggi è largo circa 100 metri in superfice mentre sul fondo la larghezza diminuisce per risultare di circa 70 metri. La realizzazione del microtunnel, lungo 234 metri a meno 22 metri, consentirà l’allargamento del canale sia in superfice che nella sua massima profondità che a regime sarà di circa 13 metri. Una bella notizia per Livorno e per gli armatori che oggi, pur utilizzando navi da ”soli” 6 mila teu, si vedono costretti a farle transitare dal porto di Livorno con un carico limitato. Il futuro sarà appannaggio delle navi da 8.000 teu e già le varie alleanze globali stanno riconsiderando nelle loro pianificazioni la novità che arriva dalla Toscana. Dodici mesi non sono poi così tanti. Guardando oltre c’è da registrare che le banchine della Darsena Toscana non potranno accogliere navi ancor più grandi. Il raggio del bacino di evoluzione è un limite non superabile. Il futuro è la Darsena Europa... Un tavolo che vigilerà su tempi e interventi Sciogliere i «nodi» del porto di Livorno LIVORNO - (26 Marzo) Un coordinamento stabile tra Autorità portuale, Confindustria e sindacati per affrontare e sciogliere i principali nodi del porto, dalla questione occupazionale a quelle procedurali relative all’approvazione dei progetti di dragaggio e alla deperimetrazione ”Sin” dello scalo labronico. Questo il frutto mdi un accordo tra l’Associazione confindustriale livornese, le organizzazioni sindacali e i vertici dell’Authority. Tra gli obiettivi quello di monitorare e sollecitare con iniziative mirate tutti quei progetti infrastrutturali e non che, al netto della loro complessità, soffrono le lungaggini burocratiche. Al tavolo di lavoro congiunto parteciperanno stabilmente le organizzazioni sindacali, l’Associazione delle imprese livornesi, Autorità portuale e le altre istituzioni competenti per le varie problematiche. «L’incontro di ieri - spiega il direttore generale di Confindustria, Umberto Paoletti - è stato l’avvio di un metodo innovativo, con il quale Confindustria per conto delle aziende portuali private e le segreterie provinciali delle organizzazioni sindacali hanno rappresentato in modo congiunto i problemi emergenti della portualità. Il tavolo di lavoro appena formato consentirà di operare assieme all’Authority anche nei rapporti con le altre istituzioni, tra cui Regione e Ministero dell’Ambiente, per velocizzare l’emanazione del decreto per il passaggio delle aree portuali alle competenze regionali. In parallelo è confermata la priorità di attenzione sulle questioni della manodopera in porto che da tempo presenta numerose criticità». «Il coordinamento - afferma il segretario generale dell’Authority, Massimo Provinciali - non è un doppione del Comitato portuale, ma un tavolo che mette a valore il ruolo strategico della concertazione. L’obiettivo è quello di trovare un giusto equilibrio tra le istanze sociali, i problemi del porto e le leggi dello Stato». All’incontro hanno partecipato il presidente e il direttore generale di Confindustria, rispettivamente Alberto Ricci e Umberto Paoletti; il numero uno dei rimorchiatori livornesi, Piero Neri; il vice presidente di Asamar, Fabio Selmi, e i segretari provinciali di Cgil, Cisl e Uil, Maurizio Strazzullo, Giovanni Pardini e Francesca Cantini. A riceverli i vertici dell’Authority, dal presidente Gallanti ai dirigenti. L’Autorità portuale, inoltre, ha tenuto a precisare la propria posizione in merito ad un comunicato diffuso lunedì dal Ministero dell’Ambiente relativo ai ritardi nel perfezionamento del decreto di riperimetrazione del Sito di interesse nazionale. «Con riferimento alle notizie di stampa - era scritto nella nota ministeriale - riguardanti ritardi nel perfezionamento del decreto di riperimetrazione del Sin di Livorno, con passaggio di alcune aree alle competenze regionali, è necessario precisare che questo ritardo non è attribuibile al ministero, che più volte ha sollecitato l’integrazione della documentazione necessaria al corretto completamento dell’iter per i decreti relativi alle aree interessate al passaggio da “Sin” a “Sir”». Ebbene, l’Authority precisa che la documentazione sollecitata dal ”Mattm” (ministero Ambiente e tutela del territorio e del mare) non è di competenza dell’Autorità portuale né attiene al procedimento di deperimetrazione dello scalo livornese. Si tratta invece di una singola pratica presentata da un soggetto privato e che il ministero ritiene di dover evadere prima di dare corso al passaggio delle aree portuali alle competenze regionali». shipping Lunedì 31 Marzo 2014 3 Canale completato a Dicembre 2015 Un imbarco Firmato accordo eccezionale nel porto lavori Panama di Amburgo MILANO - (15 Marzo) Il consorzio composto dalla spagnola Sacyr, l’italiana Salini Impregilo e la belga Jan de Nul, ha firmato nella notte tra giovedì e venerdì con l’Autorità del Canale di Panama l’accordo che permette il proseguimento e il completamento dei lavori del nuovo canale. Successivamente anche Zurich ha firmato l’accordo tra l’Autorità del Canale di Panama e il consorzio di imprese che sta lavorando alla commessa da 3,6 milioni di dollari. La firma dell’assicuratore, che deve liberare un performance bond da 400 milioni, è fondamentale per il completamento dell’opera. L’accordo, che sancisce gli elementi del negoziato avviato all’inizio dell’anno, stabilisce il cofinanziamento dei lavori, che il consorzio ha sempre rimarcato come il modo migliore per portare a compimento il progetto nel minor tempo e nella maniera più efficiente possibili. L’ accordo prevede in particolare che l’Autorità del Canale (Acp) e consorzio (Gupc) si impegnano ad apportare 100 milioni di dollari ciascuno per permettere di raggiungere il ritmo normale dei lavori. La moratoria sul rimborso dei pagamenti anticipati da Acp potrà essere estesa fino al 2018, a condizione che vengano soddisfatte alcune tappe del progetto. Le restanti dodici chiuse, in fase di allestimento in Italia, dovranno arrivare a Panama entro il Dicembre 2014, con trasporti e consegne progressive. I reclami relativi ai costi imprevisti verranno risolti nell’ambito del meccanismi di arbitraggio previsti dal contratto. L’accordo fissa, inoltre, il termine del Dicembre 2015 per completare i lavori, che oggi hanno raggiunto un avanzamento del 70%. AMBURGO - (19 Marzo) (M. B.) La più grande elica al mondo è stata imbarcata sabato scorso sulla ”Hyundai Together” all’ HhlaContainer Terminal Altenwerder di Amburgo. Il manufatto a cinque pale del diametro di 10,3 metri e pesante 113 tonnellate a di cinque pale è giunto nel terminal a bordo della gru galleggiante ”Hhla IV”, con capacità di sollevamento fino a 200 tonnellatek, che ha provveduto a posizionarla nella stiva della full container. Prodotta dalla Mecklenburger Metallguss GmbH a Waren (Müritz) l’ elica è stata trasportata ad Amburgo da un camion lungo 30 metri attraverso le autostrade A19 e A24 alla fine di Febbraio e trasferita a bordo del ”Hhla IV” che l’ha presa in temporanea custodia al suo ormeggio, fino al momento dell’imbarco. La ”Hyundai Together”, unità da 13.000 Il trasferimento dell’elica dalla gru galleggiante alla stiva della Hyundai Together teu di capacità, ha quindi lasciato il porto di Amburgo domenica con il suo particolare carico. L’elica è destinata ad un cantiere navale sudcoreano dov’è attualmente in costruzione una porta container da 18.000 teu sulla quale sarà installata l’elica. Alla sua rotazione provvederà un motore da 85.000 hp. Si è trattato di un imbarco eccezionale che non resterà un caso isolato. Quest’anno, infatti, altre sei eliche di questo tipo saranno trasbordate nel porto di Amburgo, con una prossima spedizione prevista all’inizio di Giugno. Soddisfatto per la riuscita dell’intera operazione Thomas Kahl, di Hyundai Merchant Marine Germany, che ha spiegato che «Hyundai è attiva sul mercato break bulk da vent’anni. Eseguire spedizioni heavy Il Gruppo Grimaldi Napoli premiato In crescita traffico da Gm come «Fornitore dell’anno» ilcrociere Al vertice del Gruppo Giovani Assagenti Aldo Negri presidente GENOVA - (21 mARZO) Sarà Aldo Negri a guidare il Gruppo dei giovani agenti marittimi per il prossimo biennio. Lo accompagneranno in questo percorso Gian Alberto Cerruti e Carolina Villa, rispettivamente nominati vice presidenti in rappresentanza del settore della linea e del settore yachting. Negri succede ad Alberto Banchero, che dopo sei anni termina la sua esperienza come presidente. «Il nostro Gruppo - ha detto banchero - è la fucina della vita associativa, dei rapporti con il territorio, con le altre associazioni di categoria, con le istituzioni. È un’esperienza formativa importante nella vita professionale e non solo. Auguro ad Aldo un percorso costruttivo, che possa aiutarlo ad arricchire le proprie conoscenze e a creare sinergie strategiche per il futuro delle nostre categorie». Sassarese di nascita, Negri arriva a Genova nel 2003 dove si laurea in Economia marittima e dei trasporti e successivamente in Management marittimo portuale. Nel settembre 2008 inizia la sua carriera al terminal Sech, con una breve parentesi londinese per un’esperienza nel campo del brokeraggio assicurativo alla ”AON”. Nello stesso anno diventa membro del Gruppo Giovani Assagenti e poi farà parte anche del Gruppo Giovani nazionale e di YoungShip Italia. Rientrato a Genova, nel 2011 inizia il suo percorso in Finsea, dove affianca lo zio, Luigi Negri, alla guida del Gruppo. «Questi sei anni passati accanto ad Alberto Banchero mi hanno insegnato il valore del dialogo e del confronto con le diverse realtà che Italia 2013 Da sinistra Costantino Baldissara, Antoine Redier, Edgard T. Pezzo e Susanna Webber NAPOLI - (18 Marzo) Il Gruppo Grimaldi è stato premiato come ”Fornitore dell’anno” da General Motors durante la 22a cerimonia che si è svolta lo scorso 12 Marzo al Cobo Center di Detroit. Si tratta della tredicesima volta che il gruppo logistico partenopeo riceve questo prestigioso premio negli ultimi quattordici anni. Quest’anno il premio ”Fornitore dell’anno” è stato assegnato a 68 aziende, che rappresentano meno dell’1% dei fornitori mondiali della General Motors. I vincitori sono riconosciuti per aver fornito soluzioni tecnologiche innovative, servizi di qualità, per aver gestito situazioni di crisi in maniera tempestiva e per aver concesso servizi a costi competitivi. In particolare, il Gruppo Grimaldi è stato premiato con la seguente motivazione: «per l’orientamento al cliente, per aver offerto servizi eccellenti e per aver adeguatamente messo a disposizione capacità di carico aggiuntiva durante i picchi produttivi. Il Gruppo si è prodigato nel modulare la propria disponibilità di carico e le partenze navi al fine di soddisfare appieno le esigenze commerciali di General Motors. Infine, Grimaldi propone sempre rotte alter- native che permettono un risparmio di costi ed è propositivo quando occorre affrontare problemi operativi». «Siamo molto onorati di aver ricevuto anche per il 2013 questo prestigioso riconoscimento», ha affermato Emanuele Grimaldi, amministratore delegato del Gruppo Grimaldi, insieme al fratello Gianluca. «Il Gruppo General Motors è uno dei nostri maggiori clienti, con il quale collaboriamo da oltre 40 anni offrendo servizi logistici caratterizzati da puntualità, qualità, economicità ed efficienza», ha concluso Emanuele Grimaldi. «I nostri fornitori giocano un ruolo chiave nella distribuzione tempestiva dei veicoli ai nostri consumatori», ha dichiarato Grace Lieblein, vicepresidente di GM Global purchasing e supply chain. «I vincitori del premio ”Fornitore dell’anno” si contraddistinguono per aver soddisfatto le nostre esigenze aziendali in maniera eccellente, sostenendo al contempo le nostre priorità culturali». Con oltre 60 anni di esperienza nello shipping, il Gruppo Grimaldi è specializzato nelle operazioni di navi roll on/roll off, car carrier e traghetti passeggeri. Monitoraggio dell’energia non propulsiva Federazione Rina lancia il software InfoShipping Energy del Mare: d’Amico presidente GENOVA - (11 Marzo) Il Rina, società di classificazione internazionale, ha lanciato InfoShip Energy Management, software che permette di monitorare la domanda di energia non propulsiva delle navi da crociera, ottimizzandola di un 10% circa e di conseguire in tal modo un significativo risparmio nei consumi globali di carburante. «In un sistema complesso come quello di una nave da crociera, circa la metà dei consumi derivano dai servizi hotel» ha dichiarato Paolo Moretti, general manager marine di Rina Services. «InfoShip Energy Management è un software che consente di ricevere aggiornamenti in tempo reale, a bordo e a terra, sull’andamento dei consumi dell’area hotel, confrontando i valori registrati con i quelli di riferimento per poter adottare misure correttive, se necessario» ha precisato Moretti. InfoShip EM è parte della suite InfoShip Energy Governance, sviluppata in partnership dal Rina e da IB software & consulting al fine di monitorare i consumi delle diverse aree di attività e servizio, dal condizionamento all’illuminazione, dalle cucine alle lavanderie. Il target da raggiungere viene stabilito considerando i dati di progetto, l’analisi dei dati storici, la permanenza in porto o in navigazione e i fattori esterni che potrebbero influenzare l’operatività dei sistemi di bordo, come stagione, profilo giornaliero, temperatura e umidità e numero di passeggeri. «Il risparmio derivante dall’installazione del sistema è tale - ha continuato Moretti - da ripagare in meno di un anno l’investimento iniziale. InfoShip Energy Management è pensato per fornire un quadro completo della situazione energetica ai dipartimenti tecnici, in modo che possano capire come e se intervenire a favore del risparmio. A questo proposito è possibile adottare sia modifiche operative, come l’utilizzo della lavanderia in determinate fasce orarie o la regolazione della temperatura dell’aria, sia soluzioni più incisive, come l’ammodernamento di parti di impianti». Maurizio Ricci, presidente e amministratore delegato di IB, ha detto che «questa integrazione alla suite InfoShip Energy Governance è un esempio di come un software dedicato e studiato nei minimi dettagli possa fare la reale differenza per gli operatori crocieristici». ROMA - (26 Marzo) Paolo d’Amico è stato confermato per il prossimo biennio quale presidente della Federazione del sistema marittimo italiano (Federazione del mare), l’organizzazione che riunisce il cluster nazionale delle attività marittime. Vice presidente della Federazione è stato confermato Umberto Masucci. Il Consiglio della Federazione ha inoltre concordato sul ruolo di primo piano giocato dal sistema marittimo attraverso pesca ed acquacoltura, da un lato, trasporto navale e logistica, dall’altro, nell’assicurare a tutti i mercati produzione e distribuzione di derrate alimentari e prodotti energetici. La prossima Expo 2015 di Milano verterà proprio su questi temi e la Federazione si è attivata per ottenere un riconoscimento del ruolo del sistema marittimo attraverso una propria presenza all’evento. Durante il Consiglio è stata poi illustrata in dettaglio la modalità di partecipazione delle imprese marittime medie e piccole al progetto europeo di ricerca Horizon 2020. lift, di grandi dimensioni e di grandi volumi, è parte della nostra attività quotidiana, ma il trasporto di un’elica come questa è stata comunque una sfida anche per noi. Siamo lieti di essere stati in grado di trasportare questo carico su una nave della nostra compagnia. La riuscita di tutte le fasi delIa spedizione sottolinea ancora una volta la professionalità di tutti i soggetti coinvolti». ROMA - (7 Marzo) Cresce nel 2013 il traffico crocieristico in Italia che registra 11,3 milioni negli scali nazionali (+ 4,1% sul 2012). Nella classifica regionale il Lazio si conferma al primo posto con oltre 2,5 milioni di passeggeri movimentati (+ 5,9%), seguito da Liguria (oltre 2,2 milioni di passeggeri, + 33,1%) e Veneto (oltre 1,8 milioni di passeggeri, + 3,2%). Questi, in sintesi, i dati elaborati da Risposte Turismo - società di ricerca e consulenza a servizio della macroindustria turistica - e contenuti nello ”Speciale Crociere 2014”, pubblicazione dedicata all’andamento del settore in Italia e curata per il terzo anno consecutivo per l’Osservatorio nazionale del turismo. «I dati sono il frutto delle informazioni ottenute dai 45 porti italiani - informa una nota - e che mostrano una decisa ripresa del mercato nazionale rispetto alla contrazione del 2012». «A livello regionale lo scettro va assegnato al Lazio - prosegue la nota - con oltre 2,5 milioni di passeggeri movimentati (il 22,4% del traffico crocieristico complessivo nazionale) e 969 toccate nave (il 19,2% del totale toccate nave registrate nel nostro Paese). A seguire, per quanto riguarda il traffico passeggeri, la Liguria (2,2 milioni, pari al 20,1% del totale nazionale) e il Veneto (1,8 milioni, il 16% del totale nazionale) ». Nello studio emerge inoltre come nel 2013 siano state solamente tre le regioni marittime (Abruzzo, Basilicata e Molise) a non aver registrato traffico crocieristico. Aldo Negri compongono la nostra associazione. In questo senso voglio continuare a impegnarmi nel prossimi anni, portando avanti il percorso che ricevo in eredità, soprattutto nel rapporto costante con l’Università con la quale collaboriamo da anni per portare la nostra testimonianza ai futuri dipendenti delle nostre aziende. Nei miei pensieri c’è anche lo Shipbrokers Dinner, che nel 2015 vedrà la sua tredicesima edizione e che vogliamo continui a essere un evento orientato anche alla città, oltre che al business del settore». Oltre a Gian Alberto Cerruti di Hanjin Italy e a Carolina Villa di Ship&Crew Services, saranno Giulia De Paolis di Bulk Mare, Lorenzo Giacobbe di Januamar, Andrea Muratorio di Coscon Italy, Umberto Novi di Burke&Novi, Simona Ratto di Intermare e Tommaso Scolaro di Enrico Scolaro Shipbrokers a far parte del Comitato direttivo. SERVIZIO DIRETTO DI LINEA RO-RO / CONTAINERS PROSSIME PARTENZE MV TRANSPORTER (voy 30) MV TRADER (voy 26) da VENEZIA da BARI da LIVORNO LIBIA GRECIA TURCHIA ALGERIA EGITTO SPAGNA FRANCIA il 14/04 il 15/04 il 29/04 TRIPOLI - MISURATA - BENGHAZI da LIVORNO il 05/04 da VENEZIA da BARI da LIVORNO il 24/04 il 25/04 il 09/05 MV TRADER (voy 31) ALGERIA LIBIA PIREO DERINCE - IZMIR - MERSIN DJEN DJEN ALEXANDRIA GRECIA TURCHIA EGITTO DJEN DJEN MISURATA - BENGHAZI - TRIPOLI - KHOMS PIREO DERINCE - IZMIR - MERSIN ALEXANDRIA SAGUNTO - CASTELLON SPAGNA SAGUNTO - CASTELLON MARSIGLIA FRANCIA MARSIGLIA - TOULON LIBANO BEIRUT LIBANO BEIRUT TUNISIA LA GOULETTE TUNISIA LA GOULETTE SI ACCETTANO RO-RO, TRAILERS, AUTOVETTURE, CONTAINERS 20'-40' - HC, MERCE VARIA, GROUPAGE STOCCAGGIO A VENEZIA ED INOLTRO PER CARICHI A TEMPERATURA CONTROLLATA per noli e prenotazioni MED CROSS LINES s.r.l. Via dell’ Idrogeno, 18 Marghera – 30175 VENEZIA TEL. 041 3039900 - Fax 041 3039999 www.medcrosslines.com - sales@medcrosslines.com agency@agencies.it dalla prima pagina Lunedì 31 Marzo 2014 4 Gibiino e Giachino ricevono sigle autotrasporto Al via progetto su dotazione telecamere mezzi pesanti «La politica presti più attenzione a settore importante per ripresa» Da sinistra il senatore Vincenzo Gibiino e Mino Giachino ROMA - (6 Marzo) Nella splendida cornice della sede di Forza Italia a piazza San Lorenzo in Lucina a Roma, ieri il responsabile Trasporti e Logistica del partito guidato da Silvio Berlusconi, l’ex sottosegretario Mino Giachino ha incontrato i rappresentanti delle maggiori sigle del settore autotrasporto. Ad accompagnare l’ex sottosegretario il capogruppo di Forza Italia in Commisione trasporti al Senato, Vincenzo Gibiino. L’esigenza di riaprire un tavolo di confronto e di sintesi qual’era la Consulta del trasporto e della logistica ha trovato il sostegno di tutte le sigle presenti (Anita, Fai, Confartigianato, FIap, Casartigiani). «La politica - ha detto Giachino - deve ricominciare a prestare la dovuta attenzione ad un settore fondamentale per la ripresa economica del nostro paese. Il trasporto merci, di cui l’autotrasporto è uno dei maggiori attori deve poter ricevere adeguate risposte alle questioni che oggi lo rendono meno efficiente e competitivo rispetto ai concorrenti stranieri. Fondamentale oggi è il problema delle risorse già destinate al settore e che non devono essere rimesse in discussione così come quello di un miglior servizio fornito dagli uffici doganali, di una riforma dei porti che rende più competitivi i nostri scali rispetto a quelli del Nord Europa in modo da far transitare più merci e quindi fornire maggiori occasioni di lavoro per l’autotrasporto». «Riaprire la Consulta dell’autotrasporto, sciaguratamente eliminata dal Governo dei tecnici guidato da Mario Monti, penso che possa essere una iniziativa politica che possa essere ripresa dalle forze politiche. A fine mese - ha annunciato l’ex sottosegretario -, in un data che fisseremo a breve, Forza Italia organizzerà un’iniziativa dedicata ai trasporti e alla logistica cui parteciperanno oltre al sottoscritto anche i capigruppo di Camera e Senato, Sandro Biasotti e Vincenzo Gibiino. Fatemi dire con soddisfazione che il presidente Berlusconi durante alcuni dei suoi più recenti interventi pubblici ha posto in evidenza la necessità di avere effcienza in due settori molto importanti come quello energetico e quello logistico già al Il Vostro miglior servizio centro di tante mie iniziative». Dell’opportunità di riattivare la Consulta del trasporto e della logistica ha parlato Paolo Uggè, presidente di Fai-Conftrasporto, che definendo la sua chiusura «un errore» ha richiamato l’attenzione del rispetto delle regole, di un possibile proficuo confronto tra autotrasporto e committente «senza l ’intrusione del settore dell’intermediazione. Sui costi minimi siamo disposti a confrontarci. Meglio per tutti poter arrivare ad un accordo» ha affermato Uggè. Il direttore di Cna-Fita Concezzi oltre che della razionalizzazione del sistema infrastrutturale ha portato in evidenza la problematica della riduzione dei costi, dei pedaggi, della concorrenza straniera che Gian Luigi Bassi, segretario nazionale di Confartigianato Trasporti, ha approfondito portando ad esempio la drammatica situazione in cui versa il settore in Friuli Venezia Giulia. Bassi nel suo intervento ha ringraziato il responsabile Trasporti di Forza Italia per il suo impegno a favore dell’autotrasporto. Quello del riavvio del tavolo della logistica e del buon operato dell’ex sottosegretario Giachino è stato un tema ripreso dal presidente della Fiap Massimo Bagnoli che ha detto che la Consulta «era un modo per andare oltre la politica». Dopo il punto di vista di Giuseppina Della Pepa, segretario di Anita, che ha citato anche le questioni relative al costo del lavoro e della riforma dell’Albo dell’autotrasporto a tirare le conclusioni dell’incontro è stato il senatore Gibiino che ha promesso l’impegno suo personale e del suo partito sulle tante questioni evidenziate dalle sigle dell’autotrasporto. «Quando in passato abbiamo preso un impegno lo abbiamo quasi sempre onorato» ha concluso il senatore. BOLOGNA - (13 Marzo) Tecnologia e sicurezza stradale. Un binomio che si fa sempre più stretto e che si conferma nella nuova iniziativa di Fondazione Ania e del Gruppo Federtrasporti, attraverso la società Federservice (che all’interno del gruppo si occupa di servizi assicurativi, formativi, editoriali). Per contrastare incidenti e truffe assicurative è partito un progetto pilota che prevede l’installazione su 2.000 veicoli (il 40% del proprio parco veicolare di camion e furgoni) di una piccola telecamera, chiamata Roadscan, dotata di accelerometro e localizzatore Gps, che diventa a tutti gli effetti un testimone in grado di ricostruire un incidente in maniera oggettiva. Con questo test, il primo del genere a essere condotto in Europa nel mondo del trasporto pesante, il Gruppo Federtrasporti reputa di ottenere un prezioso aiuto in quel pluriennale percorso verso la riduzione degli incidenti che, a partire dal 2002, quando la frequenza sinistri dei suoi veicoli si attestava intorno al 72,8%, è arrivata nel 2013 al 33,4%... Le telecamere agiscono nel totale rispetto della privacy e, oltre a garantire la ricostruzione in maniera oggettiva di un sinistro e a porre un argine alle truffe assicurative, hanno anche un’altra funzionalità. La loro collocazione in cabina incoraggia la concentrazione dell’autista e produce un effetto deterrente rispetto a comportamenti di guida errati. Effetto confermato sul campo visto che «Nessuno dei veicoli su cui sono state installate alcuni mesi fa le prime telecamere - riscontra Valerio Baldi, responsabile dell’Ufficio assicurativo di Federservice - ha denunciato sinistri». Cna Fita chiede armonizzazione del costo lavoro e del gasolio Cna Fita denuncia troppa cautela su questione cabotaggio straniero ROMA - (15 Marzo) - «Sostanziale retromarcia sul tema del cabotaggio da parte dei firmatari del protocollo artigiano che è parte integrante dell’ultimo contratto di lavoro nazionale, siglato il 17 Dicembre scorso». Questo è quanto denuncia Cna-Fita che aggiunge che «in poche settimane, i sindacati dei lavoratori e la Confartigianato Trasporti, sono diventati particolarmente cauti e pieni di dubbi sull’unico messaggio politico serio da inviare al Governo rispetto all’allarmante crisi che il cabotaggio estero sta determinando sul nostro mercato in termini di vero e proprio dumping sociale». L’associazione dell’autotrasporto guidata da Cinzia Franchini aveva proposto «di far richiedere, come previsto e condiviso dallo stesso protocollo, al Governo italiano l’attivazione, in Europa, della clausola di salvaguardia per interrompere il regime di cabotaggio nel nostro Paese per un semestre, con la possibilità di reiterare il blocco per altri sei mesi». «Una richiesta certamente forte ma capace di rappresentare a Bruxelles il livello di sofferenza insopportabile accumulato dai nostri operatori ormai incapaci di sostenere questa concorrenza selvaggia. La proposta avanzata, dopo alcune ore di serrato confronto, dalla Confartigianato e dagli stessi sindacati dei lavoratori è riassumibile in questi punti: apertura dell’ennesimo tavolo di crisi presso il ministero dei Trasporti, aumento dei controlli dotando le forze dell’ordine di Pos elettronici per far pagare seduta stante i trasgressori e, come ultima perla, l’inversione dell’onere della prova a carico dell’autista». «Già immagino - ha dichiarato Cinzia Franchini, presidente nazionale Cna-Fita - le poche pattuglie della Polstrada indaffarate a spiegarsi con gli autisti stranieri fermati per l’onere della prova, mentre, di lato, sfrecciano indisturbati altre centinaia di Tir esteri o ”esterovestiti”. Chi fa queste proposte - ha concluso la Franchini - fa finta di non conoscere l’entità del fenomeno a cui urge porre rimedio forzosamente in Italia, in attesa che in Europa si decida di risolvere la questione su scala continentale». Le imprese strutturate fuggono all’estero portando lì tasse e contributi, delocalizzando l’intera azienda o, più semplicemente, parti importanti di essa come gli autisti dipendenti. Cna-Fita è contraria a questa impostazione e per tale motivo non può condividere oltre misure attendiste che continuano a rimandare ”sine die” già solo il confronto diretto e risolutivo con simili questioni. «Continuiamo a registrare su temi centrali per la competitività delle nostre imprese - conclude Cna-Fita - una sospetta chiusura conservatrice per mantenere invariato lo status quo, ragion per cui chi oggi vorrebbe isolarci renderà chiaro almeno chi rappresentiamo: imprese artigiane italiane che vogliono rimanere a produrre lavoro e ricchezza in Italia». GROUPAGE DIRETTO ogni settimana da/per: ESTREMO ORIENTE SUB-CONT. INDIANO SINGAPORE - HONG KONG - KEELUNG - BUSAN - SHANGHAI MANILA - BANGKOK - PORT KELANG - PENANG - JAKARTA SURABAYA - TIANJIN - TOKYO - KOBE - NAGOYA - OSAKA SYDNEY - BRISBANE - MELBOURNE - FREMANTLE - AUCKLAND BOMBAY - NAVA SHEVA - KARACHI - CHENNAI - CHITTAGONG COLOMBO - CALCUTTA - YANGOON - HO CHI MIN CITY NORD-CENTRO-SUD AMERICA NEW YORK - CHICAGO - USA E/C - MONTREAL - TORONTO LOS ANGELES - USA W/C - MIAMI - CARAIBI - HAVANA VERA CRUZ - ALTAMIRA - GUAYAQUIL - CARTAGENA BUENAVENTURA - VALPARAISO - CALLAO - LA PAZ - LA GUAYRA PUERTO CABELLO - PARANAGUA - RIO GRANDE DO SUL RIO DE JANEIRO - SANTOS - SAN ANTONIO - BUENOS AIRES MONTEVIDEO - ASUNCION MEDITERRANEO MEDIO ORIENTE SUD AFRICA ALGERI - TRIPOLI - TUNISI - ALEXANDRIA - PORT SAID LAS PALMAS - TENERIFE - CASABLANCA - MALTA - LIMASSOL BEIRUT - LATTAKIA - ISTANBUL - AQABA - JEDDAH - DAMMAM DUBAI - KUWAIT - BAHRAIN - BANDAR ABBAS - MOMBASA DURBAN - CAPETOWN - PORT LOUIS - TAMATAVE - TEMA - LAGOS Central Shipping Agency spa Head office: Filiali: MILANO tel. 02 334111 fax 02 38003842 GENOVA tel. 010 65441 fax 010 6591433 MILANO C.O.M. via 1° Maggio, 1 - Melzo (MI) BOLOGNA VENTURA - INTERPORTO LIVORNO tel. 0586 82631 fax 0586 882455 LIVORNO Handling & trucking via S. Orlando, 20 (LI) GENOVA GENOA DISTRIPARK - Voltri NAPOLI tel. 081 7904411 fax 081 5516240 REGGIO EMILIA TIE S.S. 467 n. 63 - Casalgrande (RE) ROMA GIRAUD COVARELLI - Tiburtina (ROMA) NAPOLI c/o F.lli Briglia s.n.c. via Ettore Torricelli, 2 Arzano (NA) Centri di consolidamento: TARANTO tel. 099 4535678 fax 099 4596637 trasporti e logistica Lunedì 31 Marzo 2014 Nella «Taric» nuove misure per evitare errori Interporto Nuovi controlli automatizzati introdotti da Agenzia Dogane ROMA - (1° Marzo) Per agevolare gli operatori economici nella compilazione della dichiarazione, evitando errori che potrebbero comportare eventuali sanzioni, nel sistema Aida, l’Agenzia delle Dogane ha introdotto nuovi controlli automatizzati finalizzati alla corretta indicazione dei nulla osta fitosanitari nelle dichiarazioni di importazione. I controlli sulle certificazioni Fitosanitarie sono stati previsti per le attività propedeutiche all’evento Expo Milano 2015 nell’ambito del progetto di interoperabilità tra l’Agenzia delle Dogane e il ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali in attuazione dello sportello unico doganale. A tale scopo è in corso l’attività di inserimento di misure di controllo nella ”Taric” che, a seconda dei casi, richiedono obbligatoriamente in fase di registrazione della dichiarazione, l’indicazione del codice certificato N851 (nulla osta / certificato fitosanitario) o, qualora siano previste deroghe o esclusioni, l’indicazione del codice certificato 07YY (per indicare che la merce non necessita di nulla osta fitosanitario). I controlli automatizzati in oggetto saranno attivati da martedì 4 Marzo. Di seguito riportiamo le informazioni da indicare nella casella 44 del DAU per la corretta indicazione del nulla osta / certificato Fitosanitario: Codice documento: N851 (nulla osta / certificato fitosanitario); Paese di emissione: IT (o codice iso del Paese comunitario di emissione); Anno di emissione: l’anno di emissione del nulla osta fitosanitario nel formato AAAA; ad esempio: 2014. Identificativo: numero del nulla osta rilasciato dalla competente autorità fitosanitaria. Nel caso che esso sia stato rilasciato in Italia l’identificativo dovrà essere indicato secondo la seguente struttura 99XX999123456 avente il seguente significato: 99 - Codice Regione secondo la codifica Istat; XX - Ufficio fitosanitario che rilascia il nulla osta; 999 - Codice Raggruppamento / identificativo ispettore fitosanitario; 123456 - Progressivo unico all’interno dell’ufficio a lunghezza fissa. Maggiori informazioni possono essere acquisite consultando la ”Taric” dal sito dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. Delegazione «Certezza e ragionevolezza delle regole» Interporto Le proposte Assiterminal Pordenone a Bruxelles per rilanciare portualità PORDENONE - (20 Marzo) L’ Interporto di Pordenone fa azione di lobby e cerca sponde a Bruxelles, grazie al sostegno dell’europarlamentare Antonio Cancian che ha preparato una serie di incontri anche tecnici, per espandere la propria attività e soprattutto aggredire fondi comunitari per migliorare le infrastrutture esistenti. Ed un primo risultato lo ha subito raggiunto: il prossimo autunno presenterà nell’ambito di un convegno internazionale la best practice messa in atto con la Serbia nell’ambito dell’intermodalità. È stato questo il bilancio della missione al Parlamento Europeo compiuta dal presidente del polo logistico del Friuli Occidentale Giuseppe Bortolussi, accompagnato per l’occasione dal Paolo Perin di Finest nonchè da Ezio Castelletti in rappresentanza del settore autotrasporto pordenonese. MILANO - (12 Marzo) Nella sala Tobagi del Circolo della Stampa a Milano, Assiterminal, l’Associazione italiana terminalisti e imprese portuali diretta da Luigi Robba, ha presentato le proprie proposte per rilanciare le attività portuali italiane, ritenute fondamentali per la crescita dell’economia e la competitività delle imprese. Tali proposte poggiano essenzialmente su ”buona amministrazione” e ”cose da fare”, gran parte delle quali senza costi. La portualità italiana nel 2013 ha movimentato volumi ancora inferiori rispetto al 2007, prima dell’inizio del periodo di crisi. Oltre alle difficoltà comuni ad altri settori industriali, come alto costo del lavoro e tassazione elevata, duplicazioni burocratiche, incertezze normative e crediti alle imprese, negli anni della crisi il settore portuale ha sopportato un eccessivo incremento degli oneri, ad esempio aumento dei canoni concessori e delle tasse e dei diritti portuali. Il gigantismo navale e la concentrazione fra gli operatori comportano la necessità di nuovi importanti investimenti da parte delle società terminalistiche e scelte di programmazione delle opere pubbliche mai fatte fino ad ora, con un assetto normativo come quello della Legge 84/94 che non si riesce ad adeguare alle esigenze del mercato. Il disegno di legge di riforma all’esame del Senato è peggiorativo rispetto all’esistente. Assiterminal chiede prima di tutto certezza e ragionevolezza delle regole, ad iniziare dalla normativa fiscale e poi modifiche ai termini di fine concessione e l’ammodernamento della normativa su appalti pubblici, unificazione e concentrazione temporale dei controlli sulle merci nei porti da parte delle Amministrazioni pubbliche sull’esempio di quanto da anni in atto nei porti del Nord Europa. Con una serie di altre misure a costo zero è possibile a breve un abbassamento di costi e un miglioramento di efficienza. Premiato il servizio fornito dalla filiale fiorentina A Fercam prestigioso riconoscimento consegnato dalla «Lufthansa Cargo» Da sinistra Thomas Egenolf e Domenico Lopriore FIRENZE - (22 Marzo) La filiale fiorentina dell’azienda altoatesina di trasporti e logistica Fercam si è aggiudicata il prestigioso riconoscimento che Lufthansa Cargo consegna alle aziende che effettuano almeno il 15% del loro share complessivo aereo a favore di Lufthansa, che nel caso della filiale di Fercam Firenze è stato ampiamente superato l’anno scorso. «Questo riconoscimento è un premio per tutti i nostri collaboratori; insieme ai nostri partner quotidianamente ci adoperiamo per garantire massima qualità dei nostri servizi. Il premio Lufthansa Cargo ci rende orgogliosi e ci sprona a lavorare con impegno per il raggiungimento dei nostri obiettivi, e ci conferma che siamo sulla giusta strada» ha dichiarato Domenico Lopriore, Air & Ocean manager della filiale di Prato. In un mondo globalizzato, nel quale le distanze devono essere percorse in sempre minor tempo, il cargo aereo sta di- ventando sempre più importante, in particolare per i segmenti industriali di alto livello, le cosiddette eccellenze, prodotti orientati all’esportazione con esigenze di trasporto particolari sia in termini di tempo che di sicurezza. «In Toscana le commodity del settore aereo sono legate in particolare al mercato dell’automotive, ai prodotti per la produzione di energia rinnovabile e al settore del tessile/moda, con destinazione preminente gli Stati Uniti e il Messico - ha aggiunto Lopriore -. Stiamo crescendo rapidamente e sicuramente ci saranno anche nuove opportunità di lavoro che potranno andare a sommarsi all’attuale organico della nostra filiale di Prato, composto da cinquanta impiegati di ufficio, di cui oltre dieci impegnati nel reparto delle spedizioni aeree e marittime, e altrettante persone impegnate nel magazzino di 8.000 mq». Il settore aereo per Fercam è il più giovane, infatti, fondata nel 1949, ha avviato le attività Air & Ocean nel 2004. Il 23 Luglio 2005 il primo pallet aereo della Fercam usciva dalla filiale di Civitanova Marche diretto a Durban (Sudafrica). Una settimana dopo la Fercam è stata accreditata come agente ufficiale della Iata (Associazione internazionale dei trasporti aerei). «Il settore Air & Ocean è cresciuto rapidamente, oggi Fercam nel settore aereo è principalmente focalizzata sui mercati dell’Estremo Oriente, in particolare Shanghai, Hong Kong, Tokyo e l’India, e ha iniziato (con ottima soddisfazione, come dimostra il premio LH) a guardare anche dall’altra parte del mondo quindi Nord e Sudamerica», ha dichiarato soddisfatto Marco Larocca, direttore Air & Ocean, giunto a Firenze per la consegna del premio Lufthansa Cargo. «La massima qualità dei servizi di trasporto è possibile soltanto quando c’è una collaborazione ottimale tra spedizioniere e vettore aereo, ora i nostri sforzi puntano sull’e-freight, una procedura ancora più snella senza supporto cartaceo, che diventerà obbligatorio nel 2015; l’innovazione in questo campo è determinante per migliorare costantemente i nostri servizi», è convinto Marco Larocca. Oltre alla filiale di Prato, Fercam ha uffici dedicati per il settore aereo e marittimo in Italia nelle sue filiali di Milano, Como, Novara, Bologna, Livorno, Parma e Padova, con previsione di prossima apertura di un ufficio dedicato anche presso la filiale di Napoli e in alcune delle più importanti città e porti europei come Barcellona, Amburgo e Rotterdam. 5 Capitani: fondamentale la formazione sul campo di Padova: Al Cepim Parma seminario oltre 250.00 sulla gestione intermodale contenitori guardando anche all’ Europa PADOVA - (27 Marzo) Il Consiglio di amministrazione di Interporto Padova spa, riunitosi il 25 Marzo, ha approvato il progetto di bilancio dell’esercizio chiuso al 31 Dicembre 2013. L’Assemblea degli azionisti cui verrà sottoposto il bilancio per l’approvazione finale è convocata per fine Aprile. Il bilancio 2013 - informa il presidente dell’Interporto Sergio Giordani - si è chiuso con un utile d’esercizio ante imposte sul reddito e Imu (quest’ultima di 1.526.313 euro) pari a 3.070.821 euro. I ricavi conseguiti ammontano a 33.465.186 euro e rappresentano un aumento del 14,68% rispetto al 2012. L’utile netto d’esercizio dopo le imposte è di 217.109 euro. L’ ottimo risultato della società è stato raggiunto grazie allo sviluppo delle attività strategiche ed intermodali, al mantenimento dell’indice di occupazione degli spazi dei magazzini interportuali ad una quota stabilmente al di sopra del 95% e ad una gestione votata alla razionalizzazione ed al contenimento dei costi. Infine, conclude il presidente, il traffico intermodale container ha superato la quota di 250.000 teu.. PARMA - (6 Marzo) Visita all’Interporto di Parma per tre classi degli Istituti tecnici superiori delle provincie di Piacenza, Modena e Forlì Cesena. Sono circa 80 studenti, tra diplomati e laureati, frequentanti un corso biennale di specializzazione sulla logistica e i trasporti, che hanno svolto un seminario di approfondimento dal titolo “La gestione intermodale delle merci in un’ottica europea”, comprensivo di incontro in aula e di sopralluogo alle infrastrutture dell’Interporto di Parma, per conoscere da vicino le strutture e le dinamiche che presiedono ai processi logistici. Tra i temi affrontati da docenti e specialisti vi sono “L’innovazione nella logistica”, trattato dal responsabile scientifico della Scuola nazionale di trasporti e logistica di La Spezia, Maurizio Da Bove; “La gestione innovativa dei trasporti”, discusso rispettivamente dal responsabile Logistica e dall’amministratore del consorzio Mole Andrea Ivaldi e Paolo Bordignon; “La logistica e il commercio internazionale”, svolto dalla consulente doganalista Gabriella Gennari, e una testimonianza aziendale sul sistema di gestione delle merci e sui processi distributivi intermodali del responsabile marketing e sviluppo commerciale di Cepim Mauro Calzetti. «La formazione sul campo - ha spiegato l’amministratore delegato di Cepim, Luigi Capitani - è una parte essenziale del percorso che porta alla piena capacità operativa di un giovane che sceglie un settore di studio come la logistica. Attraverso il contatto diretto con le attività e con gli operatori, con le problematiche e i singoli aspetti quotidiani legati a questo lavoro si può acquisire una professionalità che può essere spesa da subito nella realtà aziendale. Noi ne siamo convinti e per questo promuoviamo da anni partnership con le scuole e gli istituti di specializzazione nel settore. Un esempio recentissimo è la collaborazione con l’Itis Berenini di Fidenza, per il quale abbiamo svolto in collaborazione con l’Unione industriali di Parma attività formative in aula. Ma da anni abbiamo relazioni stabili anche con l’Università di Parma e con la Scuola nazionale di trasporti e logistica di La Spezia, con i quali promuoviamo stage in azienda». La fondazione Its, che ha sede a Piacenza e istituti in diverse province della regione, si occupa di formazione avanzata e specializzata nella logistica e nella mobilità sostenibile, anche attraverso l’integrazione con il territorio e con i distretti industriali locali. S E RV I Z I R E G O LA R I D I L I N E A C O N T E N I T O R I , R O TA B I L I , CA R I C H I C O N V E N Z I O N A L I PARTENZE DA: GENOVA e NAPOLI per: MALTA MALTA settimanale LIBIA TRIPOLI MISURATA BENGASI decadale ogni 25 giorni PARTENZE DA: GENOVA e SALERNO per: MALTA MALTA settimanale ALGERIA ALGERI decadale TUNISIA TUNISI settimanale LEVANTE ALEXANDRIA - BEIRUT decadale ARABIA SAUDITA JEDDAH settimanale MAR ROSSO AQABA GIBUTI quattordicinale decadale PORT SUDAN* MASSAWA* HODEIDAH* ADEN* settimanale *serviti via "feeder" Jeddah GOLFO ARABICO INDIA PAKISTAN * serviti via "feeder" Jebel Ali ** serviti via "feeder" Abu Dhabi BANDAR ABBAS ABU DHABI JEBEL ALI DAMMAM* KUWAIT* BAHRAIN* MUSCAT* DOHA* KARACHI* UMM QASR* NHAVA SHEVA** MUNDRA** quattordicinale AFRICA OCCIDENTALE DAKAR ABIDJAN LAGOS SAN PEDRO TEMA quindicinale EST - SUD AFRICA MOMBASA DAR ES SALAM MAPUTO DURBAN NACALA * CAPE TOWN ** quindicinale * serviti via "feeder" Mombasa ** serviti via "feeder" Durban PER I PORTI DI ALGERIA E AFRICA OCCIDENTALE SERVIZIO FEEDER VIA GENOVA Per le date di partenza ed ulteriori informazioni consultare il sito INTERNET: www.messinaline.it IGNAZIO MESSINA & C. GENOVA: Tel. 010 53961 Fax 010 5396264 info@messinaline.it IGNAZIO MESSINA & C. MODENA: Tel. 059 351381 Fax 059 357719 modena@messinaline.it IGNAZIO MESSINA & C. NAPOLI: Tel. 081 963461 Fax 081 9634699 napoli@messinaline.it porti italiani Lunedì 31 Marzo 2014 Operato da Cosco, K-Line, Yang Ming, Hanjin ed Evergreen Cancellato il servizio diretto «Md3» che scala La Spezia, Napoli e Livorno Una delle unità impiegate nel servizio Md3 LIVORNO - (15 Marzo) I porti di La Spezia, Napoli e Livorno perdono il servizio ”Md3” che Cosco e Hanjin, compagnie armatrici facenti parte della Ckyhe Alliance (Cosco, K-Line, Yang Ming, Hanjin ed Evergreen) cancelleranno a partire dal prossimo mese di Maggio. Si tratta certamente di una notizia non positiva ma di cui al momento non è possibile realisticamente valutarne la portata, in termini di un eventuale minor traffico in arrivo e partenza dai tre scali italiani, per il fatto che le merci imbarcate fino ad oggi sul ”Md3” saranno trasferite su altri servizi sia feeder che diretti. I processi di accorpamento, di riorganizzazione delle linee, comuni a tutte le compagnie, a tutte le alleanze, a tutti i consorzi del trasporto marittimo container, sono praticati ormai da decenni e non possono certo costituire una sorpresa quando lo sguardo dei commentatori, degli esperti si allarga alzando orgogliosamente la testa da un piccolo e pretestuoso provincialismo, dal puerile e continuo piangersi addosso, verso l’orizzonte globale. «Dalle notizie pervenute alla società Terminal Darsena Toscana ha spiegato il presidente dell’Autorità portuale di Livorno, Giuliano Gallanti - si apprende che il servizio oceanico ”Md3” verrà comunque mantenuto e verrà effettuato con i collegamenti feeder. La navi arriveranno direttamente a Genova e ad Algeciras e da lì le merci verranno poi trasferite su navi più piccole per il servizio con il nostro porto». Perchè quelle due compagnie saltano anche Livorno? «Le decisioni di Cosco e Hanjin - aggiunge Gallanti - sono da ricondursi a motivazioni cui il porto di Livorno rimane estraneo e sono il frutto di strategie legate alla riduzione dei costi e alla ottimizzazione dei servizi». Come ormai prassi a livello locale, sia a Livorno che a Napoli, non alla Spezia che giustamente si gode e tempestivamente ne da conto, i successi che sta conseguendo nel settore crocieristico, è ripartito il solito giro di recriminazioni sulle tante cose cose che non sono state fatte, sui ritardi che si sono ac- cumulati. Ecco allora sentir nuovamente parlare di commissariamenti, di dragaggi non fatti, di nulla osta che non arrivano, di politica assente, di rendite di posizione, eccetera. La solita giostra con attori anche diversi. Sarebbe poi così veramente difficile aggiornare periodicamente, meglio mensilmente per non perdere il filo, l’iter delle varie iniziative riguardanti le infrastrutture, le reti telematiche, rendendo note le tempistiche, il nome e cognome del responsabile del procedimento, dei responsabili degli uffici competenti, nei vari livelli del suo cammino? E’ veramente difficile poter tempestivamente avere notizia da enti pubblici, quali sono le Autorità portuali delle iniziative in programma e di quelle in corso, non già esaurite da giorni, con tutti i particolari del caso? Il presidente dell’Autorità portuale di Livorno, Giuliano Gallanti, rispondendo proprio alle consuete polemiche e in particolare al tema dei dragaggi ricorda che «da tempo vado dicendo che i problemi infrastrutturali dello scalo livornese non nascono oggi, ma sono il risultato di anni ed anni di immobilismo. Questa amministrazione sta mettendo mano ad alcuni interventi fondamentali per il rilancio del porto: dall’allargamento del canale industriale, all’escavo dei fondali della Darsena Toscana, sino all’allargamento dell’imboccatura sud, ma gli ostacoli procedurali e burocratici che finora abbiamo incontrato sono stati molti. Faccio un solo esempio: soltanto per avere il via libera dal ministero per il progetto di interramento dei tubi dell’Eni nel canale industriale abbiamo dovuto aspettare ben quindici mesi». «Da tempo - conclude Gallanti siamo in attesa del decreto mini- steriale che sancisca, per le materie ambientali, il concreto passaggio del porto di Livorno dalla giurisdizione nazionale a quella regionale, da Sin (Sito interesse nazionale) a Sir (Sito interesse regionale). Senza questo decreto, diversi nostri progetti di dragaggio, in particolare l’escavo della Darsena Toscana, rischiano di subire pesanti ritardi, e questo nonostante molti progetti siano stati già approvati e vi sia la disponibilità economica». Passando da Livorno a Napoli il clima intorno alla questione e il tono delle recriminiazioni non è poi così diverso. «Un nuovo colpo si abbatte sul porto di Napoli che, a causa di carenze infrastrutturali e costi di approdo eccessivi, da Maggio rischia di perdere l’unica linea regolare diretta di collegamento con Cina ed Estremo Oriente che, con 110mila teu (unità equivalente a venti piedi) l’anno, rappresenta il 35% del traffico container nello scalo partenopeo» afferma il vice capogruppo regionale del Partito Democratico, Antonio Marciano. «Il porto di Napoli continua nella sua progressiva perdita di competitività, nell’indifferenza degli attori principali della politica locale, che nel 2013 ha già portato a un calo del -12,8% nel traffico container rispetto all’anno precedente». Lo scalo napoletano «resterà ancora più emarginato dalle correnti di traffico internazionali, ormai avviato a una mesta retrocessione a scalo regionale. Gli effetti di questa situazione inizieranno a sentirsi nei prossimi mesi, e dell’inevitabile cambio della catena logistica soffrirà soprattutto la nostra economia regionale, perché sia le merci in import sia in export saranno gravate da maggiori costi e rese più lunghe, come lamentano gli operatori», prosegue il consigliere. Conferenza stampa sul ”dopo Miami” della società Porto Livorno 2000 «Il picco negativo è ormai alle spalle nuovi accordi e ”rientri” prestigiosi» LIVORNO - (di Renato Roffi) «Il picco negativo sembra essere ormai alle nostre spalle e il 2014 dovrebbe risultare sostanzialmente eguale al 2013, con possibilità di miglioramento e crescita assai reali». Così si è espresso Roberto Piccini, presidente della Porto di Livorno 2000 a proposito dell’andamento crocieristico nel corso di una lunga conferenza stampa tenuta ieri mattina congiuntamente al segretario generale dell’Authority livornese, Massimo Provinciali, per riferire dei risultati ottenuti nell’ultimo Cruise Shipping di Miami. La società che gestisce il traffico delle crociere labronico per il secondo anno consecutivo si è presentata alla prestigiosa manifestazione internazionale sotto il patrocinio della Regione Toscana insieme alle Autorità portuali di Livorno e Piombino Portoferraio e accompagnata, fra l’altro da un sistema ultramoderno, il “Costa toscana cruise”, ossia una cornice innovativa costituita da un table touch screen interattivo e da schemi wall collage dedicati ai valori del territorio, una serie di strumenti molto apprezzati dagli operatori turistici e dagli specialisti di escursioni facenti capo alle compagnie di navi da crociera. La missione si è espressa in un in- tervento massiccio e capillare di promozione turistica destinata al mercato americano per pubblicizzare, non solo i porti di Livorno e Portoferraio come porte di accesso alla Toscana, ma, sopra tutto, le città e i luoghi del litorale, come le strade del vino, l’isola d’Elba, e la costa degli etruschi, insomma la così detta “altra Toscana”, quella, cioè, che offre itinerari e percorsi, forse meno famosi, ma sicuramente non meno ricchi di attrattiva e di interesse. Dal Cruise Shipping di Miami, inoltre, è stato possibile trarre segnali abbastanza incoraggianti, come la stipula, da parte della Porto 2000, di un accordo di tre anni più tre con la compagnia Norvegian Cruise, che ha confermato la propria presenza nello scalo labronico con le grandi navi Norvegian ”Epic”, ”Jade” e ”Spirit”, capaci di trasportare complessivamente 150 mila passeggeri. Un altro significativo accordo della durata di sei anni è stato sottoscritto con il gruppo Carnival, i cui primi effetti positivi si concretano con il rientro a Livorno di Costa Crociere in questo 2014 con 12 scali già programmati e con la conferma del ritorno della ”Costa Classica”. Nel 2015 la compagnia Costa farà scalare a Livorno anche le Da sx Roberto Piccini, Massimo Provinciali e Gabriele Gargiulo grandi ”Costa Luminosa” e ”Costa Deliziosa”. Un ulteriore elemento di novità è costituito dall’impegno nell’ambito crocieristico della società internazionale di trasporti e logistica Savino Del Bene che con la Porto 2000 ha stretto una importantissima partnership riguardante lo sviluppo degli apparati e degli apprestamenti logistici e l’erogazione di servizi complementari alle navi da crociera. Nel confermare il bilancio positivo della partecipazione a Miami della Porto di Livorno 2000, il presidente Piccini ha manifestato giusta soddisfazione per la concretezza degli accordi stipulati che, fra l’altro, hanno indotto alcuni dei maggiori armatori del mondo a “fidelizzare” la loro presenza nello scalo livornese. «Ciò - ha detto Piccini - con l’apertura e l’ampliamento del nuovo terminal Alto fondale, con la realizzazione delle nuove aree dedicate al ”turn around” e con la pro- grammazione infrastrutturale presentata dall’Autorità portuale, consentirà all’offerta livornese di proporsi in modo sostanzialmente più adeguato e di rispondere più efficacemente alle attese e alle esigenze degli armatori di tutto il globo». Elementi considerevolmente concreti di positività sono stati colti anche dal segretario generale dall’Authority, Massimo Provinciali, secondo il quale gli operatori, che attendono risposte e tempi certi sugli adeguamenti infrastrutturali dello scalo labronico, hanno potuto attingere direttamente notizie a proposito dell’iter del Piano regolatore del porto, ormai prossimo all’approvazione definitiva (il giorno 11 Aprile sarà al Consiglio superiore Lavori Pubblici), e del dragaggio del lato Nord del molo Italia, la cui gara di appalto è stata già bandita e si chiuderà il 21 Maggio, dopo di che partiranno i lavori, la cui durata è prevista in un arco di cinque mesi. Collegamento ferroviario e Zes Nencini a Gioia tauro GIOIA TAURO - Il vice ministro alle Infrastrutture e Trasporti, Riccardo Nencini, ha visitato il porto di Gioia Tauro. Nencini era accompagnato dal presidente dell’Autorità portuale Giovanni Grimaldi, dall’amministratore delegato di Medcenter, Domenico Bagalà e dal vice presidente del Gruppo Contship Italia Marco Simonetti. Successivamente, il vice ministro ha incontrato i sindaci di Gioia Tauro, Renato Bellofiore; di Rosarno, Elisabetta Tripodi e quello di San Ferdinando, Domenico Modafferis con i quali ha discusso del futuro del porto di Gioia Tauro. «Nella prossima settimana - ha detto Nencini - ci sarà la discussione sull’accordo di programma con Rfi e verrà posto a Moretti, presidente delle Ferrovie, il problema dei collega- menti ferroviari di Gioia Tauro». Nencini, accompagnato dal prefetto di Reggio Calabria, Claudio Sammartino, ha poi assunto l’impegno, anche su richiesta della Regione Calabria, che era rappresentata dall’assessore ai Trasporti Luigi Fedele, della «convocazione urgente del tavolo interistituzionale sulle problematiche complessive del porto di Gioia Tauro. Conosco bene - ha aggiunto - la richiesta della Regione Calabria dell’istituzione della Zes. C’è il mio impegno a seguirne l’iter a nome del Governo». «Sull’ipotesi di riforma delle Autorità portuali - ha più tardi aggiunto Nencini - sono in discussione due distinti progetti, uno dei quali del ministro Lupi, ed è necessario lavorare per una sintesi, ricercando un punto di equilibrio». 6 Corridoi doganali e carburanti alternativi «Expò grande opportunità che il porto della Spezia dovrà saper valorizzare» LA SPEZIA - (18 Marzo) «Dopo il successo di WiderMos, continua la nostra azione a livello europeo su temi prioritari per la Commissione e che permetteranno al nostro scalo di rafforzare ancora di più il suo ruolo all’interno della rete centrale Ten-T», ha dichiarato il presidente dell’Autorità portuale della Spezia, Lorenzo Forcieri, all’indomani della presentazione di due proposte progettuali nel bando Ten-T Autostrade del mare: il progetto Blue Lane e il progetto Poseidon Med. Il progetto Blue Lane, con capofila la Regione Liguria, vede per la prima volta la partecipazione di tutti e tre i porti liguri per sviluppare e testare corridoi doganali veloci in occasione di Expo 2015, un evento mondiale che coinvolgerà gli scali liguri, porta sul mare di Expo 2015, un evento al quale anche il porto della Spezia si sta preparando per poter offrire le migliori condizioni operative e logistiche. Il progetto Poseidon Med, con capofila la società QEnergy Europe (Grecia), affronta il tema della promozione dell’uso di carburanti alternativi nel settore dei trasporti ed in particolare l’uso dell’Lng, il gas naturale liquido. Un tema che il porto della Spezia intende affrontare dando vita ad iniziative che interessino non solo l’ambito portuale ma si estendano lungo la catena logistica tra porto e retroporto e permettano allo scalo di collocarsi tra gli scali europei della rete Core Ports promotori di progetti innovativi sul tema Lng. «Anche quest’anno abbiamo voluto partecipare al bando Ten-T Autostrade del mare perché riteniamo che il nostro porto debba continuare nella sua azione a livello europeo, rafforzando il suo ruolo all’interno della rete centrale Ten-T - ha proseguito Forcieri -. Abbiamo scelto il tema dei corridoi doganali veloci in chiave Expo 2015, nel segno della continuità con le attività relative al progetto WiderMos. L’Expo 2015 è una grande opportunità per il sistema economico e produttivo del nostro Paese e il porto della Spezia, insieme agli altri scali liguri, potrà giocare un importante ruolo come porta di accesso della merce destinata all’area milanese, offrendo servizi efficienti già in essere e utilizzando il progetto per testare altre soluzioni innovative, puntando su sostenibilità ambientale, riduzione delle emissioni e sulla preparazione delle infrastrutture necessarie in ambito portuale e lungo la catena logistica per promuovere l’uso di carburanti alternativi ed in particolare l’Lng. Ciò permetterà al nostro scalo di entrare a far parte del gruppo di porti europei che già stanno lavorando su questi temi, così come richiesto dall’Ue. Ci faremo promotori nel nostro territorio di nuove occasioni di sviluppo che riguardano anche la parte relativa ai sistemi di propulsione delle navi». A Genova la prima operazione preaclering GENOVA - (7 Marzo) E’ stato il container n. 4479031 arrivato a bordo della ”Hong Kong Bridge”, unità della compagnia giapponese ”K” Line (Kawasaki Kisen Kaisha Ltd.) utilizzata nel servizio MD2, il primo che ha beneficiato del ”preclearing” al Terminal Sech di Genova. Procedura diventata operativa nei porti di La Spezia e Genova che permette di velocizzare fino a 36 ore le operazioni di sdoganamento permettendo, così, una maggiore competitività agli scali. «Sono stati necessari anni di lavoro - ha spiegato il presidente dell’Autorità portuale Luigi Merlo - ma basta respirare il clima in banchina tra operatori e autorità per comprendere come con rivoluzioni a costo zero e con tanta buona volontà si possano ottenere straordinari successi. La sperimentazione va già molto bene, oltre le nostre previsioni: a regime raggiungeremo obiettivi molto interessanti». Soddisfatto tutto il mondo dello shipping, alla cerimonia hanno partecipato anche il presidente di Assagenti Genova, Gian Enzo Duci ed il vice presidente di Spediporto, Renzo Muratore. Da sx Paolo Costa, Andrea Annunziata e Pasqualino Monti Presentato al Seatrade Miami polo crocieristico di Salerno SALERNO - (13 Marzo) A formare la squadra dei porti italiani presenti al Seatrade di Miami anche lo scalo di Salerno che con il presidente dell’ Autorità portuale, Andrea Annunziata, ha colto l’ importante occasione di promozione e di grande visibilità offerta da quel palcolscenico. Ai grandi armatori, ai tour operator e a milioni di visitatori, l’Authority ha presentato il nuovo Polo crocieristico che sarà inaugurato per la stagione crocieristica del 2014. Con un molo dedicato e con la nuova Stazione marittima, disegnata dall’archistar Zaha Hadid, sarà infatti possibile «finalmente soddisfare le numerose richieste di accosto delle più importanti e prestigiose compagnie crocieristiche di livello internazionale» afferma l’ Authority. «“In the heart of the Mediterranean” (Nel cuore del Mediterraneo) non è solo uno slogan, identifica la centralità di Salerno in un’area dell’Italia tra le più famose del pianeta. Al centro di tre zone geografiche dichiarate dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità: la costiera Amalfitana, con Sorrento e Capri; il parco nazionale del Cilento e Vallo di Diano, con i siti archeologici di Paestum e Velia e la Certosa di Padula; le aree archeologiche di Pompei e di Ercolano. La vicinanza del Terminal passeggeri al centro di Salerno permette, inoltre, ai crocieristi di raggiungere facilmente e visitare la città. «In tal modo portiamo all’estero le grandi eccellenze del nostro territorio - ha commentato Annunziata -. Salerno è tra i primi quindici porti italiani per il movimento dei crocieristi, capace di guadagnare in pochi anni numerose posizioni. Si conferma, inoltre, tra i primi sette porti per il movimento complessivo di passeggeri. Quest’anno la conferma di compagnie come Royal Caribbean, Celebrity Cruises, Pullmantur Cruise, Holland America e per la prima volta, aggiungendosi alla Msc Crociere, anche Costa Crociere utilizzerà Salerno come “home port”, per l’imbarco e lo sbarco dei passeggeri. Nel 2014 al porto di Salerno si prevede un’ulteriore crescita di crocieristi, nonostante la contrazione a livello Italia, dovuta alla riduzione della presenza delle navi americane». porti italiani Lunedì 31 Marzo 2014 7 Tar Veneto Costa auspica che nel frattempo possano esserci ”soluzioni” volontarie sospende «Bocciatura del Tar non è un problema: limitazioni grandi navi dobbiamo indicare soluzione definitiva» Cala traffico delle merci ad Ancona: meno 12% rizio Lupi nella sua due giorni in Veneto, coincisa con la visita al ”baby Mose” e ai cantieri del Mose alla bocca di porto di Chioggia. Il percorso del completamento dei lavori del sistema che dovrà difendere la città dalle acque alte segna oggi un nuovo punto di arrivo, con l’ultima fase dei lavori alla bocca di porto di Chioggia che prevedono l’allargamento della ”tura”, il bacino lato mare finora utilizzato per la fabbricazione dei cassoni sui quali alloggeranno le paratie mobili. L’ampliamento, che durerà 20 giorni, consentirà il galleggiamento dei cassoni e il loro traino in mare fino al punto stabilito nel canale della bocca di Chioggia. ANCONA - (11 Marzo) La crisi economica «ha avuto un impatto negativo anche sui traffici del porto di Ancona, in particolare sulle merci sfuse liquide e sul traffico dei Tir». Nel 2013, secondo i dati dell’Autorità portuale, sono state movimentate complessivamente 6.974.533 tonnellate di merci, pari a - 12% rispetto al 2012. Dall’inizio della crisi Ancona ha registrato un calo costante del traffico merci che ha portato a perdere quasi 2,5 milioni di tonnellate negli ultimi sei anni. Solo l’ultimo anno ha registrato la diminuzione di quasi un milione di tonnellate di merci. VENEZIA - (18 Marzo) Il Tar del Veneto ha accolto ieri la richiesta di sospensiva presentata con due ricorsi dal Venezia Terminal Passeggeri e da una decina di imprese portuali più il comitato Cruise Venice, relativa ai limiti posti del governo alle grandi navi a Venezia. L’ordinanza del Tar sospende fino all’udienza di merito prevista per il 12 Giugno i limiti già fissati dalla Capitaneria di porto che imponevano una riduzione del 12,5% del traffico delle navi da crociera. Inoltre, l’ordinanza sospende anche i limiti per l’anno 2015, sempre contenuti nello stesso provvedimento dell’Autorità marittima che vietavano l’ingresso dalla bocca di porto del Lido alle navi superiori alle 96 mila tonnellate di stazza. Un limite, questo, che secondo Vtp avrebbe di fatto dimezzato il numero di passeggeri a Venezia e messo a rischio 2.500 posti di lavoro. Ricordiamo che a fine Gennaio, il Venezia Terminal Passeggerlo aveva annunciato la presentazione del ricorso al Tar contro le limitazioni definendole «illegittime». In particolare ”Vtp” riteneva dannoso che non si fosse ancora provveduto a sbloccare l’iter per la realizzazione di una via alternativa al transito in bacino. Una ”rotta” già indicata nello scavo del canale Contorta - Sant’Angelo, come indicato dal presidente del ”Vtp”, Sandro Trevisanato. Nuovo agente della Zim Lines porto Ravenna RAVENNA - (1° Marzo) Zim ha nominato il suo nuovo agente raccomandatario marittimo per il porto di Ravenna. Dal 16 Febbraio sarà rappresentata da Santi Shipping Services srl, società storica del Gruppo Smc - Santi Marine Consulting, a cui appartiene anche la casa di spedizioni marittime, ispezioni e controlli, S. A. Ge. M. Ravenna Srl. Santi Shipping Services ha uffici a Ravenna in Via Trieste 156. Il servizio di linea Zim sarà garantito sul porto di Ravenna con cadenza settimanale. La flotta Zim scala i porti di oltre 120 Paesi e comprende oltre 90 moderne navi, con una capacità di carico totale superiore ai 363.474 teu. Paolo Costa VENEZIA - (25 Marzo) Lo stop dei provvedimenti governativi volti a limitare il traffico delle grandi navi da crociera davanti a San Marco, alla luce delle decisioni del Tar del Veneto, non è un problema per Paolo Costa, presidente dell’Autorità portuale di Venezia. «Il Tar - sostiene Costa - ha detto che manca il presupposto, che le limitazioni temporanee si giustificavano in una prospettiva in cui fosse stata una soluzione definitiva. Quando questa ci sarà, dal giorno dopo non ci vuole niente». «Sto lavorando perché le limitazioni stabilite per il 2014 e per il 2015 vengano rispettate volontariamente - ha aggiunto Costa in merito alle limita- zioni ”bocciate” dal Tar -, purché nei prossimi giorni ci si dica quale sarà l’iter per cui nel 2016 il problema sarà risolto grazie a vie di navigazione alternative». «Venezia è un nodo incredibile dal punto di vista infrastrutturale - ha poi aggiunto -: ha un porto, un aeroporto, un nodo ferroviario e uno stradale di rango europeo. Deve far sistema e diventare un grande asset per lo sviluppo dell’interno Nord Est». Il passaggio delle grandi navi da crociera a Venezia è anche uno dei due grandi temi, insieme alla difesa della città dalle acque alte attraverso il Mose, per il futuro della città lagunare affrontati dal ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture Mau- Monassi firma a Roma Ravenna: movimento delle merci Accordo di programma segna un +8,7% ma calano i teu riqualificazione Servola Bene i prodotti metallurgici grazie al traffico Arvedi RAVENNA - (27 Marzo) Nei primi due mesi dell’anno, nel porto di Ravenna sono state movimentate 3.823.895 tonnellate, in crescita di 306.459 tonnellate, ovvero l’8,71% in più rispetto agli stessi mesi del 2013. In particolare gli sbarchi sono stati pari a 3,3 milioni di tonnellate (+ 8,2%), mentre gli imbarchi ammontano a 0,5 milioni di tonnellate (+ 12%), secondo i dati diffusi dall’Autorità portuale. Il traffico di Febbraio è stato di 1.668.632 tonnellate, 10 mila tonnellate in meno rispetto a Febbraio 2013 (- 0,6%). Analizzando le merci per condizionamento si evince che le merci secche, hanno segnato una crescita del 12,2% (+ 280 mila tonn.), le rinfuse liquide hanno, invece, subito un calo del 12,7%, le merci in container risultano in calo dell’8,3%, mentre continua il buon andamento di quelle su rotabili con una crescita del 126,7% (quasi 150 mila tonnellate). L’incremento in valore assoluto più evidente è per i prodotti metallurgici, passati da 778 mila a 921 mila tonnellate, in crescita del 18,4% e provenienti principalmente da Taranto, Germania e Russia. Sul dato incide il fatto che da Gennaio 2014 l’acciaieria Arvedi di Cremona abbia ”dirottato” su Ravenna circa un milione di tonnellate di metallurgici che, in precedenza, sbarcavano al porto di Venezia. Buono anche il risultato relativo alle materie prime per le ceramiche, soprattutto argilla e feldspato, che, con quasi 130 mila tonnellate in più rispetto a Gennaio e Febbraio 2013, hanno registrato un incremento del 34,0%. Grazie ad un eccezionale sbarco di frumento, proveniente in gran parte dall’America (Canada e Usa), risultano in crescita anche i prodotti agricoli, passati da 269 mila a 367 mila tonnellate (+ 36,7%). Tra le rinfuse liquide si è riscontrato un forte calo dei prodotti petroliferi, con 117 mila tonnellate in meno (29,9%) ed un incremento dei prodotti chimici liquidi, con 27.501 tonnellate in più (+ 17,2%). Per i container si sono registrati 28.581 teu per i mesi di Gennaio e Febbraio, 3.347 teu in meno (- 10,5%) rispetto al 2013. In particolare il calo più significativo ha riguardato i vuoti (- 24,9%), mentre è stato di 1.553 teu per i pieni (- 6,3%). Il traffico di Febbraio è stato pari a 15.439 teu, - 9,9% rispetto allo stesso periodo del 2013. Per quanto riguarda i trailer sulle linee delle Autostrade del mare sono stati movimentati 7.041 trailer contro i 5.297 dello scorso bimestre sulla Ravenna - Catania, mentre per la linea Ravenna - Brindisi i pezzi registrati sono stati 2.026 contro i 550 di Gennaio - Febbraio 2013. Sulla linea della Grimaldi con la Grecia, inaugurata proprio a Gennaio, i primi due mesi hanno visto 410 pezzi da/per Igoumenitsa e 1.383 da/per Patrasso. In totale nei primi due mesi sono stati movimentati 11.051 trailer contro i 6.022 del 2013 (+ 83,5%). Il presidente dell’Autorità portuale, Galliano Di Marco, ha così commentato le statistiche: «Il traffico portuale ha segnato in Febbraio, per la prima volta dopo molti mesi, una lieve flessione. Si tratta ancora di percentuali estremamente contenute, grazie soprattutto all’incidenza che, nel complesso, hanno le Autostrade del mare, le quali “compensano” con crescite a tre cifre, la perdita di traffico di altre tipologie merceologiche. Questo conferma che la scelta fatta nel 2012 di puntare su questo tipo di traffico si è rivelata vincente e ci consente ora di, per così dire, limitare i danni. In generale però, il quadro che emerge, come ho già detto in passato, non fa che porre in evidenza l’impossibilità di rinviare ancora i lavori di approfondimento dei fondali previsti nel cosiddetto Progettone. I lavori di escavo dei fondali del canale Candiano devono partire subito, le opere previste nel Progettone non possono più essere rimandate. Tutte le Istituzioni, sia a livello locale, che regionale e centrale devono comprendere che è il momento di assumersi le proprie responsabilità per salvaguardare il nostro scalo, le nostre imprese, il lavoro che queste generano e, più in generale, il futuro sviluppo della più importante risorsa industriale attualmente presente su questo territorio». TRIESTE - (15 Marzo) La presidente dell’Autorità portuale di Trieste, Marina Monassi, ha firmato a Roma l’Accordo di programma per la disciplina degli interventi relativi alla riqualificazione delle attività industriali e portuali e del recupero ambientale nell’area di crisi industriale complessa di Trieste. Monassi ha firmato su mandato del Comitato portuale, dopo che tutti gli altri sottoscrittori avevano aderito al documento del Capo di Gabinetto del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Giacomo Aiello. L’accordo - informa una nota dell’Authority - contiene un addendum che conferma la competenza dell’Autorità portuale di Trieste per la quantificazione e riscossione dei canoni demaniali e modifica la clausola dell’Accordo secondo la quale era impossibile risalire ai responsabili dell’inquinamento. In sostanza - conclude la nota viene ribadito il principio per cui chi inquina paga. In merito alla sottoscrizione dell’accordo per la riqualificazione ed il rilancio della Ferriera di Servola da parte di Marina Monassi, l’as- sessore alle Finanze della Regione Friuli, Francesco Peroni, ha sottolineato che questo «chiude un percorso di faticosa, e francamente non sempre comprensibile, dialettica esercitata dall’Autorità portuale di Trieste nei confronti del Governo nazionale e addirittura del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, che dell’ Autorità medesima ha la vigilanza». «La verità è che nessun accordo di programma avrebbe mai potuto mettere in discussione i principi di diritto che la presidente Monassi oggi rivendica di aver salvaguardato in prima persona, con postille e addendum apposti di proprio pugno», ha osservato Peroni. Secondo l’assessore «in particolare deve essere chiaro che mai l’Accordo di programma ha posto in dubbio il principio per il quale chi inquina ne risponde. Ora, tuttavia, è tempo di guardare avanti, ai prossimi passaggi di questo complesso itinerario, nell’interesse collettivo di salvaguardare l’occupazione e di riqualificare il sito produttivo della Ferriera di Servola in termini di adeguati standard ambientali». Presentati i servizi crocieristici offerti da Bari, Brindisi e Taranto Scali pugliesi in vetrina al Seatrade Franco Mariani BARI - (18 Marzo) Anche gli scali pugliesi in vetrina alla fiera mondiale delle crociere Seatrade Cruise and Shipping Convention di Miami (Florida). I tre porti di Bari, Brindisi e Taranto hanno voluto rinnovare la loro partecipazione sotto la sigla di App - Apulian Ports mettendo l’accento sulle eccellenze della regione Puglia e presentando alla stampa internazionale e agli operatori del settore servizi e infrastrutture. E anche quest’anno la Regione Puglia, con l’assessorato al Turismo, ha confermato la propria presenza istituzionale con il marchio ”ViaggiareinPuglia”. «Stiamo lavorando al rafforzamento del binomio domanda/offerta - ha confermato il presidente dell’Autorità portuale del Levante Francesco Mariani - per continuare nell’opera, già oggi in buona parte rea- lizzata, della destagionalizzazione del turismo da crociera». Oggi attraverso il porto di Bari transitano circa 2 milioni di passeggeri all’anno di cui circa 600 mila sono crocieristi. L’Autorità portuale sta dedicando grande attenzione ai piani di sviluppo e potenziamento delle infrastrutture rivolte all’accoglienza turistica. Il porto di Bari ha in programma importanti investimenti infrastrutturali a supporto della crescente domanda del mercato crocieristico. In particolare, è previsto l’ampliamento del Terminal Crociere e la costruzione di un nuovo molo di 350 mt. presso la Darsena di Ponente per consentire più agevolmente l’ormeggio delle mega unità di nuova costruzione. ”Al Seatrade Cruise mettiamo in vetrina le grandi potenzialità del nostro network e nei prossimi mesi - aggiunge Mariani -, verranno a visitarci alcuni degli operatori incontrati, per effettuare ispezioni in vista di test di approdo per la stagione crocieristica 2015». Tra le compagnie interessate «spicca una prestigiosa compagnia specializzata nelle crociere del lusso, con itinerari altrettanto alternativi e poco commerciali, alla ricerca di piccoli porti e baie isolate in alcune delle destinazioni più preziose al mondo». Per il settore crociere, il 2013 è stato un anno di transizione «in attesa di un 2014 che si preannuncia molto intenso». I dati consuntivi di fine anno rappresentano il porto di Bari con un bilancio in positivo che ha risentito poco della particolare congiuntura negativa dei mercati. Buona la perfor- mance del traffico crocieristico che si attesta nel 2013 a 604.781 passeggeri in 171 scali. La stagione 2014 vede la conferma delle due compagnie che regolarmente scalano il porto di Bari, Costa Crociere ed Msc Crociere nonché del gruppo Royal Caribbean. Il prossimo 15 Aprile, intanto, Brindisi spalancherà il ”Gate to Salento” ai passeggeri della Azamara Quest, la prima nave da crociera ad inaugurare la stagione 2014 per lo scalo adriatico. Sono 23 gli accosti già ufficializzati di navi di varie compagnie che hanno scelto Brindisi per allettare i propri ospiti con visite ed escursioni tra le bellezze del Salento. Compagnie che già in passato hanno scalato Brindisi e hanno deciso di confermare la scelta anche per l’anno in corso e new entry che per la prima volta faranno attraccare i loro giganti del mare tra il Monumento al Marinaio d’Italia e il Castello Alfonsino, proprio di fronte alle Colonne Terminali della via Appia. Tra queste new entry c’è sicuramente da annoverare la maiden call della ”Mein Schiff 3” della Tui Cruises che ha programmato otto accosti estivi. «Il calendario per il 2014 è ancora aperto ad altri eventuali proposte last minute - ha commentato il presidente dell’Autorità portuale di Brindisi, Hercules Haralambides mentre l’ente sta già programmando il 2015, anno per il quale abbiamo già schedulato alcuni accosti di navi da crociera». La stagione 2014 dovrebbe segnare un incremento del 332,2% dei crocieristi in arrivo a Brindisi. Se nel 2013 su 15 toccate sono sbarcati in città 4.628 passeggeri, le stime per l’anno in corso parlano di una presenza (calcolata per difetto) di oltre 20 mila passeggeri. Gli accosti schedulati, come detto, saranno 23, il che significa un incremento del 53,3%. Al fine di realizzare l’obiettivo istituzionale di promuovere i traffici e diversificare le attività dello scalo, anche l’Autorità portuale di Taranto è impegnata nello sviluppo turistico del porto e dei suoi servizi. In tale ottica sono previsti alcuni interventi infrastrutturali quali la riqualificazione del Molo S. Cataldo, la realizzazione del Centro Servizi Polivalente e il Port Exhibition Center che ospiterà l’innovativo ”laboratorio della cultura marittima”. Il porto di Taranto, al fine di proporsi nel panorama delle destinazioni crocieristiche, in piena sinergia con gli altri scali pugliesi, promuove escursioni ed itinerari di carattere storico-archeologico, enogastronomico e naturalistico come nel caso della Green Road, un percorso innovativo all’insegna della sostenibilita’ e della scoperta delle tradizioni. «La presenza dell’AP di Taranto all’edizione 2014 del Seatrade Cruise and Shipping di Miami rappresenta un’utile opportunità per consolidare l’offerta complessiva della portualità pugliese - ha confermato Sergio Prete, presidente dell’Autorità portuale di Taranto - nonchè l’occasione per finalizzare i già avviati rapporti di collaborazione con operatori del settore interessati a stabilire la propria presenza nello scalo jonico». La ”Costa Mediterranea” può ospitare 2.680 passeggeri La nave più grande mai programmata al Ttp La «Costa Mediterranea» scalerà regolarmente Trieste TRIESTE - (14 Marzo) La nave da crociera ”Costa Mediterranea” farà scalo fisso a Trieste nel 2015. La notizia era nell’aria ma l’annuncio ufficiale - informa una nota del Trieste Terminal Passeggeri - è stato dato a Miami nell’ambito della 30/a edizione del Cruise Shipping, il più grande evento fieristico del settore. L’annuncio fa seguito all’interesse per Trieste manifestato nei mesi scorsi dall’amministratore delegato di Costa Crociere, Michael Thamm. Con questa scelta la compagnia dimostra concretamente di vler investire sul copoluogo del Friuli Venezia Giulia. Come detto, nel 2015 sarà la ”Costa Mediterranea” a scalare Trieste. Con i suoi 2.680 passeggeri è la motonave più grande mai programmata con continuità stagionale nello scalo giuliano. «Inoltre - sono le parole dell’ad del ”Ttp”, Franco Napp - la ”Costa Mediterranea” farà overnight a Trieste e quindi arriverà nel tardo pomeriggio del venerdì e partirà la mattina del sabato consentendo ai passeggeri imbarcati o da imbarcare di poter programmare una sosta o una visita della città». Una sosta che potrà quindi favorire turismo ed economia dell’area. «Su questo fronte confidiamo in importanti ricadute - ha aggiunto Napp - e assieme al presidente Antonio Paoletti coinvolgeremo le associazioni di categoria del terziario per creare del pacchetti turistici e commerciali ad hoc». Costa Crociere ha confermato da Miami anche la scelta di Trieste per la presentazione della nuova ammiraglia ”Costa Diadema”. La cerimonia è in programma il 31 Ottobre, con successiva partenza della prima crociera del nuovo colosso dei mari della compagnia. Su questa iniziativa, in collaborazione con Costa Crociere, Trieste Terminal Passeggeri conta in un notevole ritorno promozionale e mediatico per il territorio e un forte lancio della nuova stagione crocieristica 2015.