Recupero crediti: una seconda industrializzazione in corso
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Recupero crediti: una seconda industrializzazione in corso
Recupero crediti: una seconda industrializzazione in corso Survey collection servizi finanziari 2011 CRIF Decision Solutions è la società di consulenza e soluzioni per il credito del Gruppo CRIF. Grazie ad un’esclusiva conoscenza del mercato italiano e a numerose esperienze a livello internazionale CRIF Decision Solutions è in grado di supportare i propri clienti nella gestione completa del ciclo del credito, dal posizionamento strategico all’implementazione organizzativa e di strumenti informatici di supporto. Attraverso il proprio Comitato Scientifico CRIF Decision Solutions svolge inoltre attività di studio e innovazione metodologica e di business. © 2011 CRIF Decision Solutions Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte del presente documento può essere riprodotta o diffusa con un mezzo qualsiasi, fotocopie o altro, senza il permesso scritto di CRIF Decision Solutions. Per informazioni o richieste scrivere a: SurveyCollection2011@crif.com INDICE Prefazione e Ringraziamenti ..................................................................... 2 Executive summary ................................................................................ 3 Un mondo eterogeneo ............................................................................. 5 Processi complessi e in evoluzione ............................................................ 6 Struttura ............................................................................................. 6 Attività e strumenti di recupero ............................................................ 21 Organizzazione, Outsourcing e IT: scelte strategiche per competere ............ 23 Modelli organizzativi ........................................................................... 23 Scelta make or buy e gestione outsourcers ............................................ 25 Sistemi IT ......................................................................................... 31 Misurare le performance per guidare il cambiamento ................................. 33 Metodologia ......................................................................................... 35 Modalità di segmentazione degli attori ................................................... 35 Appendice ........................................................................................... 37 Questionario ...................................................................................... 37 Prefazione e Ringraziamenti CRIF Decision Solutions è lieta di presentare il suo ultimo studio sui cambiamenti in corso nel recupero crediti, realizzato con la collaborazione di diversi player del mercato del credito al consumo in Italia. Lo studio sintetizza la nostra visione sul "mondo della collection". Una visione che deriva dall'osservatorio privilegiato CRIF in termini di informazioni creditizie e dalle esperienze concrete maturate dai nostri consulenti su molteplici progetti di re-engineering dei processi di recupero. Tale visione è stata completata e messa alla prova attraverso una serie di informazioni quali-quantitative, fresche ed approfondite raccolte tramite questionario ed interviste one-to-one con ventuno tra i player più significativi operanti sul mercato italiano. Ne emerge un quadro di un mondo in cambiamento rapido, in specializzazione, con veloce sviluppo "tecnologico" (metodi e strumenti), e cambiamenti di ruolo ed attività delle persone coinvolte, insomma siamo nel bel mezzo di una "seconda industrializzazione" del recupero crediti. Il presente report propone alcune delle principali evidenze emerse dallo studio commentate alla luce della nostra esperienza. Ulteriori elementi ed approfondimenti specifici potranno essere oggetto di discussione attraverso incontri one-to-one dedicati con i clienti interessati. Desideriamo innanzitutto ringraziare tutte le banche e finanziarie che hanno cortesemente partecipato alla nostra ricerca, fornendo informazioni preziose da mettere a confronto e spendendo tempo con noi a discutere di progetti, prospettive, visione del settore. Inoltre desideriamo ringraziare i nostri colleghi in CRIF che ci hanno supportato con consigli, opinioni, evidenze ed esperienze e quelli che hanno passato le serate a rileggere le bozze insieme a noi ed in particolare Valeria Gubellini, Barbara Gentile e Giovanni Catinari. Pierpaolo Cristaudo Manager Antonello Deledda Consultant Claudio Doronzo Consultant Davide Liguori Consultant Livio Profiri Manager Alberto Sondri Consultant Ubaldo Tambini Business Consulting Director Survey collection 2011 2 CRIF DECISION SOLUTIONS 2 Executive summary La crisi economica nel corso degli ultimi anni ha avuto un impatto notevole sul recupero crediti sia per le società finanziare che per le aziende in generale. Oltre ad un rapido e significativo aumento dei volumi di ingresso in delinquency, si è assistito ad una crescente difficoltà nel recupero, con prassi e processi consolidati che risultavano all'improvviso inefficaci di fronte ad interlocutori in reali difficoltà economiche e via via sempre più consapevoli della possibilità di poter "navigare nell'insolvenza". Il forte ricorso a specialisti esterni è stata la conseguenza più evidente, favorendo un incremento del fatturato del comparto aziende recupero crediti che negli ultimi anni sono proliferate. La reazione principale degli istituti finanziari alla crisi è stata naturalmente di metter mano alle "politiche di accettazione", reazione che, anche grazie all'apparato "tecnologico ed organizzativo" (modelli, strumenti software, risorse esperte) in mano ai risk manager ed al credito, è stata tipicamente rapida ed efficace. Ne è conseguita una contrazione delle erogazioni che, pur contribuendo a fermare l'esplosione dei volumi di entrata in insolvenza, non ha certo potuto limitare l'impatto del credito scaduto sui risultati economici e patrimoniali degli istituti. La funzione di Recupero crediti è cosi progressivamente uscita dall'ombra, non più considerata come semplice operatività necessaria ma banale, e sta assumendo via via importanza come parte fondamentale del modello di business e motore diretto di redditività. In questo contesto in movimento gli elementi che a nostro parere emergono più evidenti sono i seguenti: 1) Ci sono approcci ancora molto differenti tra diverse tipologie di attori ed in particolare tra banche e società finanziarie. C'è in atto un processo di "avvicinamento", ma per la banca tradizionale il recupero è ancora qualcosa di "despecializzato" e che inizia abbastanza "tardi", mentre molte finanziarie discutono e sperimentano attività di "pre-collection". 2) Ci sono gap notevoli di performance tra diversi attori anche all'interno dello stessa tipologia. Il periodo immediatamente dopo la crisi di fine 2008 aveva un po' rimescolato le carte, vedendo il crollo delle performance di top performer storici con processi industrializzati ma rigidi e quindi lenti ad adattarsi alla nuova situazione. Lo scenario però si sta via via ridefinendo e le best practice iniziano ad emergere e a distanziare gli altri. 3) Il cambiamento è in atto. Sono numerosi i progetti in corso relativi alla ingegnerizzazione dell'area recupero e dei suoi processi e se ne può quasi schematizzare il "processo evolutivo": si parte dai "crash program" mirati ad ottenere "quick wins" tangibili, visibilità, nuovo budget; poi generalmente si passa a differenziare i processi mirando ad ottimizzare l'efficacia; in alcuni casi ora si sta lavorando anche sull'efficienza e quindi sul controllo dei costi che nel frattempo sono universalmente esplosi. Sperimentazione, maggior utilizzo delle informazioni disponibili ed "intelligenza analitica" sono in generale alla base di tutti i progetti. Ma cosa fanno le best practice? Nella realtà non emerge almeno per ora una "ricetta magica" univoca e sicura. Modelli di business, contesti di partenza, risorse ed infrastrutture a disposizione differenti hanno portato ad approcci differenti. Possiamo però dire che le best practice agiscono con un mix di più di uno tra i seguenti elementi: • aggrediscono presto l'insolvenza • hanno step di gestione "corti" • hanno processi differenziati/specializzati ed un numero significativo di "strategie" • sfruttano le informazioni (interne ed esterne) disponibili Survey collection 2011 3 CRIF DECISION SOLUTIONS 3 • hanno un approccio cliente-centrico • hanno personale con esperienza e motivato • hanno una gestione integrata, anche se complessa, degli outsourcer esterni (sistemi incentivanti, gare vs pianificazione, etc) • sperimentano, dove possibile con la tecnica del champion-challenger • misurano le performance Cosa resta da fare? Il lavoro di miglioramento non è però affatto terminato, nemmeno per le best practice. Gli elementi su cui lavorare che potranno portare ancora benefici rilevanti riteniamo siano i seguenti: • misurazione e confronto. Gli indicatori "operativi" non bastano per confrontare le strategie, prendere decisioni, stimare gli impatti e pianificare gli interventi. L'affiancamento di indicatori "strategici" di conto economico richiede tipicamente interventi non banali per raccogliere e strutturare i dati necessari. • modelli analitici specifici per la collection (e specifici per le diverse fasi). I player che utilizzano modelli statistici sono ancora pochi e le tecniche sottostanti non sono ancora specializzate sui processi di recupero. • sistemi informativi dedicati. Sono stati solitamente effettuati interventi evolutivi sui sistemi gestionali esistenti che pongono però limitazioni "strutturali" ai nuovi approcci alla collection. Strumenti dedicati performanti iniziano ad esistere ma l'integrazione coi sistemi core ed il change management sul personale non sono aspetti da sottovalutare. • skills, know how e organizzazione delle risorse coinvolte. E' meglio che le strategie siano definite dal risk manager che ha competenze analitiche ma non conosce di solito i processi reali o dal recupero crediti dove vale il contrario? Funziona creare strutture interne di recupero con personale proveniente da ristrutturazioni di altre aree? Take away In conclusione dovendo indicare cosa emerge come fattori chiave di successo in ambito recupero crediti nel contesto attuale, più che indicare specifiche strategie, particolari processi o strumenti vincenti riteniamo che ciò che farà realmente la differenza sarà: • • • La capacità di cambiare velocemente La capacità di sapere quando farlo La capacità di sapere se ha funzionato Survey collection 2011 4 CRIF DECISION SOLUTIONS 4 Un mondo eterogeneo Il mondo della collection in Italia, relativamente recente, ha vissuto la prima industrializzazione soltanto a metà degli anni ’80, grazie all’introduzione dei sistemi informatici che hanno permesso di uniformare dei processi fino ad allora non standard. Questa prima industrializzazione ha permesso quindi di definire delle strategie, automatizzare le azioni, ridurre i costi e misurare i risultati. I processi erano standard per tutti i clienti. La crisi economica e la crescita dell’importanza della collection ha portato i principali player ad attuare una profonda trasformazione dei processi e delle strategie. Negli ultimi anni si è assistito ad una cosiddetta “seconda industrializzazione” della gestione che ha toccato tutti gli aspetti gestionali (organizzazione, scelte make or buy, processi, sistemi, …) e che ha introdotto cambiamenti rilevanti. Le principali innovazioni sono state la possibilità di automatizzare gestioni complesse, ovvero strategie differenziate basate su informazioni interne ed esterne, l’utilizzo di sistemi incentivanti complessi basati su diversi driver di allocazione e con obiettivi di performance, il championchallenger di due strategie diverse in concorrenza tra loro sono diventate tutte cose possibili ed ingegnerizzabili con nuovi sistemi e che hanno permesso ad alcuni player di resistere meglio di altri all’aumento dei costi del rischio. Se tuttavia le innovazioni appena elencate sono senz’altro degli elementi vincenti, sul mercato non si è assistito ad un solo modello vincente, ma i best performers hanno applicato con successo soluzioni diverse tra loro. E’ vero che molti players hanno puntato su strutture interne snelle unite ad un full outsourcing, sia per le attività telefoniche che domiciliari, con un attento monitoraggio delle performance delle agenzie di recupero. E’ anche vero però che alcuni player hanno voluto fortemente mantenere una struttura interna di recupero per lo meno per la fonia, che gestisse internamente la maggior parte delle pratiche, utilizzando i fornitori esterni per la gestione dei picchi. Anche sulle modalità di gestione degli outsourcers, vi sono istituti che hanno optato per un parco enti esterni molto ampio e spesso caratterizzato da società medio piccole attraverso la selezione dei best performers a livello provinciale, mantenendo Survey collection 2011 così anche un elevato potere contrattuale nei loro riguardi; altri istituti invece hanno preferito attuare dei rapporti di partnership con gli enti esterni più grandi ai quali garantiscono volumi di pratiche elevati e costanti, e in cambio richiedono ed ottengono elevate performance, misurate più a livello regionale o macro-regionale. Il quadro è in continuo movimento dove molti istituti sperimentano soluzioni sempre nuove, cambiano i processi e le segmentazioni, modificano il parco di enti esterni alla ricerca del miglioramento continuo delle performance. E’ questo il contesto di riferimento in cui lavoriamo e che andremo ad indagare nelle prossime pagine attraverso l’analisi delle risposte date da parte degli istituti stessi. Per ragioni di riservatezza delle informazioni e con l’obiettivo di cogliere dei fenomeni di trend di sistema, non verranno presentate le risposte di ciascuno specifico attore. Gli istituti sono stati raggruppati in cluster aventi caratteristiche simili (es.: istituti Grandi vs Minori; Finanziarie vs Banche e Parabancario; Captive Auto vs Finanziarie Generaliste; Best Performers vs Altri; ecc…) in modo tale da cogliere relazioni tra i fenomeni e i cluster. In appendice sono chiariti significati e modalità di definizione dei segmenti utilizzati. 5 CRIF DECISION SOLUTIONS 5 Processi com mpless si e in evoluz zione Struttura a Ingresso a recuperro uota marg ginale degli istituti l’ingresso a qu re ecupero è oltre o i 60 giorni di ritardo. I Prestiti ali mostrrano una a Persona e degli istituti simile a quella deii diistribuzione PF F, dove complessiv vamente gli istitutii risultano ess sere leggermente più veloci. c gestisc cono le Carte invece e Gli istituti che vere un co omportame ento molto o risultano av n la maggiior parte di d essi che e diiverso, con po one l’ingres sso a recupero tra 31 1-60 giornii dii ritardo. mi anni con c l’insorrgere dellla Negli ultim crisi econ nomica vi è stata un na tendenz za generaliz zzata di an nticipo dell’ingresso oa recupero da parte e di tutti gli g istituti e orme tec cniche, ciò c per tuttte le fo nonostante dai datti raccolti è possibile osservare come i tempi di ingresso a n maniera rilevante in recupero variano in d prodotto o. funzione del Ing gresso a re ecupero [% % istituti] Per i Muttui Ipotec cari il com mportamen nto degli isttituti si polarizza verso i comportam menti estre emi: la maggior parrte dei playe er ha pos sizionato l’ingresso a recupero o oltre i 60 giorni di scadenza s o lo ha anticipato molto già nella prima p decad de p si piazzano nelle di ritardo,, mentre pochi fasce interrmedie. Ingre esso a recupero: PF d attorii Analizzando il comporrtamento degli he operano sui PF si osserv va che le e ch te empistiche sono diverrse tra i due cluster. Le e Specia alizzate anno un n Auto ha in ngresso a recupero anticipatto, con 2/3 3 de el campione nella prim ma decade e e la parte e re estante ne ella secon nda. Le Finanziarie e Generaliste si dimostra ano essere un clusterr omplessivamente più “tardivo”, ma anche e co piiù variega ato dove i vari istituti sii diistribuiscon no in tutte le categorie, seppure e le e catego orie più ci” siano o “precoc maggiormen m nte rap ppresentate e delle e ca ategorie più ù “tardive”.. Ingresso a recup pero: PP [% % istituti] [% istituti] ] Prestiti Finalizza o sui ati All’opposto l’ingresso a recuperro è piutto osto precoc ce, gli istituti per p i quali è con quasi metà deg ma decade e una ulte eriore quarrto nella prim nella seco onda decade. Soltan nto per un na Survey collection c 2011 Anche gli attori che operano o sui PP P presentano mportamento molto o un com versi. Le Finanziarie e diiverso fra cluster div hanno n ingres sso a recupero o un al cluster Banche e anticipato rispetto a arabancario o. Nessun istituto del d clusterr Pa Fiinanziarie ha h un ingre esso a recupero oltre i 60 0 giorni di ritardo. Gli G istituti bancari b e parabancari invece e hanno un comportam c mento più variegato o olare nella a e si distribuiscono in partico ategoria oltre 60 giiorni e pe er il resto o ca uniformemente su tutte le categorie e estanti. I dati racc colti confe ermano la a re 6 CRIF DE ECISION SOL LUTIONS 6 tendenza “storica” che vede e gli istitu uti m reattivi perché confidano in bancari meno una miglio ore relazion ne con il cliente c graz zie agli altri rapporti in essere (es. con nto accrediito corrente presso l’istituto, erale a un na stipendio, ecc…) e in gene c migliore qualità del credito. andi sono più spin nti Gli attori più gra l l’anticipo azioni delle di verso recupero, rispetto ai a player più ù piccoli, ch he m e un ingresso al contrariio hanno mediamente a recupero o più ritarda ato. Ing gresso a re ecupero noltre su tu utte le form me tecniche e principalii In (P PP, PF, MI) i Bestt Perform mers sono o molto m più reattivi rispetto agli altrii is stituti. Tu utti i Best Performe er operano o l’iingresso a recupero e entro i prim mi 30 giornii dii ritardo, mentre m ciò n non vale pe er gli altri. La a prontez zza dell’az zione di recupero r sii co onferma un n fattore c critico di successo s e i grandi play yer si sono o già moss si verso un n nticipo de elle attivittà prepara andosi ad d an afffrontare il i conseguente aum mento deii vo olumi di in nsolvenze fresche da d gestire. Sappiamo in noltre che l’anticipo de ell’ingresso o v tipicamente acco ompagnato o a recupero viene all’introduz zione d di criteri dii da se egmentazione del portafog glio sulla a ba ase del patrimonio in nformativo interno ed d es sterno all’istituto dii con l’obiettivo fo ocalizzare le azioni sui cllienti più ù difficili da a recuperare, sui quali la a ompetizione e dei credittori è più accesa a e su u co cu ui vince chi arriva prima e in maniera m più ù in ncisiva. [% % istituti] Ingress so a recup pero <=30 gg Survey collection c 2011 [% istittuti] 7 CRIF DE ECISION SOL LUTIONS 7 Tempistic che di Pas ssaggio in DBT er l’ingre esso a recupero, r il Come pe momento o del passaggio in Decaden nza del Bene eficio del Termine (DBT) ( non n è omogeneo o per tutti gli istituti e per tutte e le forme tecniche, ma m rappre esenta una scelta di business. ggior parte dei casi il passaggio in Nella mag DBT è contestuale al passaggio a sofferenza, me ma alcuni istitutti per alcune form h sep parato i due momenti tecniche hanno anticipan ndo il prrimo ad un istan nte preceden nte rispetto o al secon ndo. Soprattuttto per i prodotti ave enti rate più basse (Carte Revolving e Prestiti Finalizz zati ket), prima del passa aggio in DBT D small tick l’attività di Home Colllection perr le Agenzie e di Esterne e è spesso n non Recupero emente rem munerativa,, in quanto o i sufficiente costi fissi che esse sostengono s non copro ono emente vigioni c che sufficiente le provv otterrebbe ero, tipic camente proporzion nali all’importo o recupera ato. Pertanto per tali t prodotti e in tale fase l’attività di recupero o è mente telefo onica, al co ontrario de egli principalm altri prodo otti (con rate più elevate) e do ove invece l’atttività di recupero in Mid M Collection è principallmente dom miciliare. D’altra parte una DB BT troppo anticipata a p può uzione del contratto per p comportarre la risolu clienti che e stanno attraversando solo un periodo transitorio t c di difficoltà, ma che sarebbero rientrati in bonis, e rappresen nta a potenziale e perdita di business. quindi una Inoltre si sta s recente emente assistendo ad un anticipo della d DBT soprattutto s o da parte di filiali italia ane di istittuti esteri per allinea arsi alle tempis stiche standard di pro ocesso attu uati in altri pae esi. Infatti la definizio one di defa ault a 90 giorn ni prevista dalla rego olamentazio one di Basilea 2 è già in vigore v da diversi anni ed e case madri e le filiali è applicata presso le Q ha già prodo otto degli altri Paesi. Questo ero, un’accelerazione delle attività di recupe m del clliente e si sta s inclusa la messa in mora o nell’antic cipo della DBT per la riflettendo filiale italia ana. La prassi di anticipare la DBT a prima de ella on è ancora a diffusa. In nfatti il gros sso 6° rata no degli operratori del credito al consumo si posiziona nella fasc cia fra le 7 e 9 ra ate ola percenttuale atten nde scadute, e una picco ancora più ù di 9 rate scadute e non paga ate. Le forme e tecniche e su cui si anticipa maggiormente il pa assaggio in DBT so ono e presenta ano ticket più piccolii a quelle che recupero e che quindi traggo ono maggiiori alla possibiilità di aggredire l’inte ero benefici da debito residuo. Survey collection c 2011 Pass saggio in D DBT [% istiituti] otecari sono o la forma Alll’opposto i Mutui Ipo tec cnica dove gli istituti attuano il passaggio o in DBT più ta ardi con me età tra 7 e 9 rate e la stante me età oltre le 9 rate e scadute. res Qu uesto sia per p agevolare le attività di su im mporti scad duti più rilevanti rispetto r al cre edito al co onsumo, sia a perché la a presenza de ell’ipoteca non n comporrta una rea ale urgenza di passaggio alla DBT e quindi ad d un’azione e gale che du ura tipicam mente diverrsi anni sul leg me ercato italia ano. Passaggio in DB BT: PF [% istituti] i Le e Specializ zzate Auto si disttribuiscono o un niformemen nte nelle tre e classi “<=3”, “da 4 a 6” e “da 7 a 9”, m mentre le Finanziarie e eneraliste hanno tem mpi più lu unghi e si Ge concentrano quasi completame ente nella asse da “7 7 a 9”, ch he risulta quasi uno o cla “sttandard” per p il me ercato italiiano. Tale e diffferenza è dovuta a al fatto che c tra le e Sp pecializzate Auto è più elevata e la pe ercentuale di d filiali este ere di istitu uti stranieri ris spetto al cluster delle e Finanziarie Ge eneraliste. Le e Finanziarie hanno m mediamente e una DBT T più ù anticipa ata rispetto alle Banche e Pa arabancario, perché per cara atteristiche e proprie s sono orientate e di business aggiormentte alla ra apidità di execution ma ris spetto al mantenime ento della customerr relationship. 8 CRIF DE ECISION SOL LUTIONS 8 Pas ssaggio in DBT: PP [% istituti] anno inve estendo n nell’individuazione sta strrategie diffe erenziate e ottimali. N strate egie in pre e-dbt N strateg gie in postt-dbt di [Media a Cluster] [Media Cluster] d strategiie Numero di a ann ni fa, gli istituti era ano Fino ad alcuni generalme ente struttu urati con una u strategia unica e sttandard, con dei pro ocessi identici per tutte le tipologiie di pratic che o clien nti. ermetteva di velocizza are Una tale strategia, pe r i cos sti e garanttire i tempi di gestione, ridurre à di trattam mento vers so le diverse uniformità casistiche.. Negli ultim mi anni l’a aumento dei d volumi di pratiche a recupero e della com mpetizione tra e sempre più p spesso si i diversi istituti, che essi clienti in trovano a recuperarre sugli ste za tra loro o, hanno portato mo olti concorrenz istituti ad d applicare e strategie e diverse sui diversi seg gmenti di pratiche/clie enti. In questo contesto, per p strategia intendiam mo enza di attiv vità che cos stituiscono un una seque processo di d recupero o selezionatto in funzio one delle ca aratteristich he del credito da recuperare e (segmenttazione). Ad d esempio,, in fase di early collection si tendono a e strategie e basate su u sequenze e di privilegiare battute dii phone co ollection pe er gli impo orti piccoli, me entre per gli g importi più rilevan nti, dopo una prima batttuta di pho one collectio on, o sufficientti a gli importii scaduti in gioco sono giustificare e il passagg gio alla hom me collectio on. Ciò che può p differen nziare una strategia da un’altra non n è so olo il tipo o di attiv vità (phone/ho ome), ma anche a l’utilizzo di un call c center inte erno o di un’agenzia u esterna, e in quest’ultim mo caso il tipo di agenzia selezionata a, lo sch hema prov vvigionale, la durata dell’affido, ecc c. nte c’è un trade t off fra a l’efficacia a di Chiaramen una gestio one comple essa e il relativo costo o di gestione, che va di pari passo con la d controllo.. difficoltà di di In generale, d dalle intterviste approfondimento è emerso che quasi tutti gli dono in un na differenz ziazione de elle attori cred strategie almeno a per le macro o casistiche e e Survey collection c 2011 Alc cuni istituti, che si s sono mossi in questo o senso prima di altri, hanno accumulato già cuni anni di esp perienza ed e hanno o alc ind dividuato quali sono le e strategie più idonee e da a applicare sui diversi segmenti di clienti. I Be est Perfo ormers s sui diversi prodotti uttilizzano più strattegie risp petto agli Altri Istitutii. Ciò è verro in misura a maggiore e ersonali e p più in pre-c contenzioso o sui Prestiti Pe ve persiste e il gap tra che in contenzioso, dov est e Altri ma m è molto inferiore. Be 9 CRIF DE ECISION SOL LUTIONS 9 Numero di d battute N batttute post--dbt [Media Cluster] segna che se L’esperienza sul merrcato ci ins ero da una parte le agenzie di recupe p spingono per avere degli affiidamenti più ( (soprattutto o in c contenzioso o), lunghi dall’altra parte p negli ultimi ann ni i Collectio on Manager hanno h spesso rivisto i loro proces ssi cercando di d aumenta are il nume ero di battu ute riducendon ne la durata. N battute b pre e-dbt [Mediia Cluster] N battute b pe er dimensiione e e emergono abbastanza Alcune evidenze chiaramen nte: il nu umero di battute è superiore e in pre-c contenzios so; il pes so della ho ome colle ection è maggiore rispetto alla phone collection, o in contenzioso; mentre la soprattutto phone co ollection ha un peso p molto maggiore e in pre--contenzio oso che in contenzio oso. Nel pre-contenzioso sono i PF ch he mente il numero di presentano mediam m ori seguiti dai PP. Valo battute maggiore, inferiori per p le Carte e perr i MI. Nel N contenzios so invece le Carte so ono la form ma tecnica co on il numerro maggiorre di battutte. Una buon na percentu uale di isttituti ha un na DBT antic cipata per tale form ma tecnica e quindi ha a dei proc cessi di recupero r p più corposi di contenzios so piuttosto o che di prreso. contenzios Gli G attorri più grandi hanno o generalmen nte dei prrocessi di recupero o on un nu umero ma aggiore di d battute e co riispetto ag gli attori più picco oli, sia in n pre-contenzioso che in contenzioso o erché poss sono fare le eva sulle ec conomie dii pe sc cala per investire in struttu urazione e co omplessità.. Generalmente sia in prre-contenzioso che in n ontenzioso,, sia sui Prestiti Personalii co ch he sui I Ipotecari i Bestt Mutui Performers s ricorron no ad un n numero o maggiore m d battute di e rispetto agli altrii is stituti. Survey collection c 2011 N battute: MI I N battute: b PF N battute: PP P 10 0 CRIF DE ECISION SOL LUTIONS 10 0 Approccio o per pratica o per cliente c Ap pproccio: B Best vs Alttri a dell’apprroccio al re ecupero è un Il dilemma tema sempre più frequente sulle agende dei m Collection Manager. Meglio mantenere un ca o evolve ere verso un approccio per pratic e? In altre parole, se un approccio per cliente anifesta ins solvenze su u due prodo otti cliente ma diversi è bene b che su ubisca azion ni di recupe ero separate sui due prrodotti opp pure un’unica r su u entrambi? Ad esempio azione di recupero è un pro oblema se il cliente riceve un sollecito telefonico per p una ratta scaduta di poraneamen nte una carta revolving e contemp v di un esattore pe er un presttito riceve la visita con 4 rate e scadute? Oppure sa arebbe meg glio se l’esatttore nego oziasse il rientro su entrambi i prodotti? one e l’eve entuale cam mbiamento di La decisio processo non è sem mplice perc ché questo o è mente leg gato al sistema IT intrinsecam utilizzato e compo orta spess so evolutive impatta anti, se u una altamente non ne in toto o del sisttema stesso. sostituzion Storicamente la cultura c ba ancaria de ella gestione creditizia ha una prospettiva ntrica, o ossia fa ere prevale cliente-cen tematiche relaziona ali e di gestione del t rischio a tematiche operative. Al contrarrio, molte fin nanziarie hanno ma antenuto un approccio da “fabbric ca prodotto o”, a beneficio mplicità operativa, o oni della sem con azio parallele e disgiunte su prodottii diversi. Le evide enze racc colte mos strano com me l’approccio o cliente-ce entrico sia una u soluzio one maggiormente ad ap ppannaggio o degli istittuti età di essi utilizza u un approccio per p Minori. Me cliente, mentre m per il cluster degli istittuti Grandi la percentuale p e è più bass sa. approccio cliente-ce entrico è utilizzato o L’a sempre in percentuali p maggiori nel clusterr ei Best Perfformers rispetto agli altri a attori, de in particolare e sia sui P Prestiti Fina alizzati che e utti gli istituti Bestt sui Mutui Ipotecari tu erformers utilizzano u u un approcc cio clientePe centrico. Ap pproccio: Grandi vs Minori Ma l’apprroccio per cliente è una sce elta vincente? Le interrviste e l’esperien nza ale rivelano i Be est progettua che Performe er tendon no a priv vilegiare la gestione cliente-ce entrica. Survey collection c 2011 11 1 CRIF DE ECISION SOL LUTIONS 11 Driver di segmenta azione delle strategie gie di colllection pos ssono esse ere Le strateg differenzia ate sulla base di divers si criteri. A livello aggregato, a la segme entazione per p tipologia di d prodotto o risulta essere e la più diffusa, se eguita da quella per debito d resid duo e da quella a basata su u informazio oni esterne e. Gli istituti che opera ano una se egmentazio one in base al prodottto prevedono poi dei c azioni differenziatte in base al processi con prodotto stesso. Questo Q discorso vale o per Carte e Mutui, prodotti che c soprattutto hanno de elle peculia arità tali da d prevede ere degli iter di collec ction distin nti. Mentre e i nalizzati e i Prestiti Personali più Prestiti Fin frequentem mente segu uono un iter unico. Il debito residuo è un informazione mo olto e per gli istituti i che permette di importante stabilire una u scala di d priorità di clienti sui quali intervenire e sui quali l’istituto può p mente perm mettersi di spendere di eventualm più. Driverr di segme entazione [%istitutii] N driver se egmentazione [media a cluster] Ciò ò è dovuto o al fatto che, in ge enerale, le e sp pecializzate auto sono o realtà carratterizzate e da a processi standard e da un numero o lim mitato di sttrategie di recupero, mentre le e fin nanziarie ge eneraliste, dotate di processi p più complessi, utilizzano u m molteplici driver perr strategie di recupero. diffferenziare le proprie s Ne ello speciifico, le zate auto o specializz utilizzano co ome base e di segm mentazione e siduo (che e soltanto il prodotto, il debito res zati in ogni cluster) e sono i driverr più utilizz le informazioni interne. Driver D seg gmentazione [% clustter PF] azioni esterrne permetttono di cap pire Le informa se il clien nte è già a recupero a sistema a o meno e costituis scono un na variab bile a per de eterminare il altamente predittiva acilità/diffic coltà del rec cupero. grado di fa Sono inve ece pochi gli g istituti a differenzia are le proprie strategie di recuperro in base al ase al canale segmento di clientela o in ba asi si tratta a di distributivo ed in enttrambi i ca caratterizza ati da compless sità istituti gestionale elevata. di di o di numero driver A livello segmentaz zione, eme erge come e ci sia una u sostanziale e omogeneità tra il mon ndo bancario e parabancario e quello de elle e. D’altra parte le specializza ate finanziarie auto utilizz zano un nu umero medio di driverr di segmentaz zione inferriore rispe etto a que ello delle finan nziarie gene eraliste. Survey collection c 2011 12 2 CRIF DE ECISION SOL LUTIONS 12 2 IL CONTO ECONOMICO DI STRATEGIA: Conviene spendere di più per recuperare di più? Nel momento in cui un’azienda di credito si trova nella necessità di rivedere le strategie di collection per aumentarne le performance si trova di fronte al problema di valutare quali azioni utilizzare sui diversi segmenti. Le diverse azioni possibili e presenti sul mercato sono di due macrocategorie e si riferiscono alla gestione interna o alla esternalizzazione delle attività. In entrambi i casi a diverse azioni corrispondono diversi costi, direttamente variabili se esternalizzate oppure riconducibili a costi variabili se gestite internamente. Soprattutto nel caso della gestione esternalizzata delle attività, l’incentivo economico (es. la remunerazione variabile calcolata sul capitale recuperato) oltre che a essere caratteristico dei diversi trattamenti (es. home collection tipicamente più costosa della phone collection) si può ragionevolmente considerare direttamente collegato alle performance di recupero in quanto remunera l’effort dedicato dall’outsourcer. Quindi massimizzare le remunerazioni provvigionali dovrebbe portare a massimizzare le performance di recupero. I costi di gestione però, naturalmente, non possono essere indipendenti dagli obiettivi della funzione e quindi per ragionare in termini di gestione aziendale dobbiamo considerare le entrate e le uscite di un’ipotetica “Area di affari del Recupero Crediti”. Nello schema seguente vengono presentate tutte le grandezze economiche che interessano l’ “Area di affari del Recupero Crediti” in un ipotetico esercizio di riferimento ove si considera la variazione delle poste patrimoniali, “Delta portafoglio netto”, influenzato dagli effetti degli accantonamenti sul portafoglio a recupero, e il “Risultato operativo”, come somma algebrica di incassi e costi di gestione del portafoglio stesso. Survey collection 2011 13 CRIF DECISION SOLUTIONS 13 Quindi pe er verificarre quale strrategia risu ulta vincentte sul segm mento è ne ecessario un n metodo di valutazione (il co onto econom mico di stra ategia) che preveda: • • • Un indicatore e di sintesi delle dinam miche economiche: il “Valore “ ec conomico”” erimentaz zione di strrategie con ncorrenti con c approcc cio champiion challen nger Spe Analisi dei riisultati La strate egia che av vrà generatto maggiorre valore economico alla a fine de ella sperime entazione sarà da considerarrsi la vince ente e quiindi la stra ategia ottimale per la gestione e di quel segmento di portafo oglio anche e a tendere. Per una a più im mmediata comprensiione riporrtiamo la sintesi dell’esito di una sperime entazione seguita presso p un na finanzia aria e valutata mediante il me etodo del conto eco onomico di strategia. Il portafo oglio oggettto della sp perimentazione ha rig guardato la a early collection inerrente due diversi se egmenti su cui sono state indirizzate rispetttivamente due strateg gie diverse.. Delle sp perimentazioni riportiamo il va alore di siintesi delle e performa ance misu urato con l’indicato ore “% Ca apitale rec cuperato su s affidatto”, l’indica atore del c costo variabile delle azioni concorrenti “% Costo su € recupera ato” e l’in ndicatore di sintesi “Valore economico” (calco olato in % rispetto r al saldo s iniziale affidato) delle strate egie. CASO A: A risulta vincente la strate egia più costosa ma m che rregistra maggiori m perform mance La sperim mentazione e ha previs sto di metttere in co oncorrenza sul segme ento “Big Ticket” T la phone co ollection con n la home collection. c I risultatti di perfo ormance in ndicavano come vincente la ho ome collecttion ma alllo stesso tempo i costi di gestione g della phone e collection si dimos stravano m minori e qu uindi non risultava immediato o capire qu uali delle due strategie in ottica a “Area di a affari del Recupero” R fosse la vincente. v Grazie al calcolo del d Valore e economiico è risultato evidente come la riduzio one degli accanton namenti sul portafoglio in oggettto derivan nte dalle maggiori m p performan nce della home co ollection co opriva am mpiamente e i maggiori costi di gestion ne e la ide entificava come la strategia s da a mantenere a targett. Survey collection c 2011 14 4 CRIF DE ECISION SOL LUTIONS 14 4 CASO B: B risulta vincente la strategia meno o costosa anche se e registra a minori perform mance La sperim mentazione e ha previs sto di metttere in concorrenza sul segmentto “Small Ticket” T la phone co ollection con n la home collection. c I risultatti di perforrmance in ndicavano come vinc cente la ho ome collecttion ma allo stesso tempo i costi di ge estione dellla phone collection c sii dimostrav vano minorri e quindi anche in questo ca aso per dec cretare la vincente v si è utilizzato il conto ec conomico di strategia. Il Valore e economico della phone p colle ection risu ultava supe eriore nonostante re egistrasse performa ance inferio ori. Questo perché la differenza d di d performa ance, piutto osto limitata a, non ha consentitto di coprire e i maggiorri costi variabili di ges stione. Come ev vidente da questi q due semplici ca asi, per ide entificare le e strategie d di collection ottimali risulta op pportuno uttilizzare l’approccio ch hampion ch hallenger e considerare tutte le grandezze g coinvolte e identificando in un indicatore di sintesi l’effetto combinato c di questi fattori. Il rischio, altrimenti, a è quello di d giungere e a conclus sioni di “bu uon senso”” che potre ebbero in taluni cas si essere sm mentite. Survey collection c 2011 15 5 CRIF DE ECISION SOL LUTIONS 15 Tipologia di inform mazioni d informazioni, siano esse intern ne L’utilizzo di o esterne, è un ele emento basilare per la zione delle e strategie di recuperro. segmentaz La maggio or parte degli d istitutti che hann no risposto alla survey segmentan no le proprrie s base di d informazioni derivan nti strategie sulla da copertu ure (come assicurazio oni, collaterral o altre garanzie), mentre circa a la metà del d informazio oni campione utiliizza mentali atomiche (ad esempio un na comportam precedente e insolvenza) ed infformazioni di business relative al cliente e. I Be est ers si distiinguono rispetto r ag gli Performe altri isttituti pe er una maggiore segmenta azione su ulla base di sistem mi andamen ntali analittici, sia ne ella gestion ne dei presttiti person nali, che dei presttiti finalizzati che dei mu utui ipotecari. Sistemi andamentali [% minori] Survey collection c 2011 Utilizzo in nfo esterne e [% cluster PF] stituti mino ori ad averr Sono sopratttutto gli is niziato ad utilizzare modelli di d score o in in nformazioni di bure eau, mentre ancora a ne essuno, tra t gli istituti di maggiorii diimensioni, fa ancora ricorso a servizi dii se egmentazio one di bureau. [% istittuti] o riguarda le informaz zioni estern ne, Per quanto risulta anc cora limitatto il ricorso o degli istitu uti ad elemen nti quali lo o score di bureau o ad a informazio oni dettagliiate di burreau e mollto Utilizzo info esterrne marginale m a servizi d di segmen ntazione dii bu ureau. Men ntre in med dia quasi 9 istituti su u 10 0 fanno ric corso ad in nformazionii pubbliche e (e es. protesti, pregiudizievoli, ecc.)). niziato ad utilizzare e Coloro che hanno in amente maniera a ed in siistematica sttrutturata le inform mazioni es sterne ne e hanno fino ora otten nuto considerevolii benefici. zo di tali in nformazionii Attendiamo che l’utilizz aggiori, tra a si estenda anche tra glli istituti ma a è stato p più limitato,, per poterr i quali finora de elle evidenze conclusive. trrarre Uttilizzo info o esterne [% grandi] 16 6 CRIF DE ECISION SOL LUTIONS 16 6 INFORM MAZIONI ESTERNE: Come e perché é il dato esterno può aiutarmi a prenderre le decis sioni più opportune o e? Tutti gli istituti hanno a disposizione le informazion i ni andamen ntali interne e della pratica o del cliente e molti le uttilizzano pe er segmenttare il porta afoglio e de ecidere qua ali azioni effettuare. e Non tutti gli istitutii, invece, integrano tali informa azioni con i dati esterrni di credit bureau, che rappresentano la parte sommersa de ell’iceberg, ossia le pe erformance di pagame ento con il resto del mercato. Il cliente e a recup pero potreb bbe ritrova arsi in tre e situazioni completa amente div verse. Si distinguo ono tre prin ncipali casis stiche: • • • Clu uster 1: clienti esclus sivi; Clu uster 2: clienti c cond divisi con altri istituti, che no on hanno altri pro odotti a rec cupero a sistema; Clu uster 3: clienti c cond divisi con altri istitu uti, con altri prodottti a recu upero a sistema. Queste tre t condizioni sono diametralm mente dive erse tra lo oro e presentano un rischio crescente e. Il primo o caso è un u cliente relativame ente meno rischioso, infatti l’istituto di credito (o l’agenzia di recuperro) sa di no on essere in concorre enza con alltri. A parittà di altre condizion ni questi clienti sono o anche qu uelli che prresentano il livello dii indebitam mento più basso e quelli q sui qu uali l’istitutto può interrvenire con azioni più soft. Il second do caso è costituito c da clienti leg ggermente più rischio osi, che pre esentano anche altri prodotti di credito, ma che al momento o non si tro ovano a re ecupero. Trrattasi di clienti c che probabilm mente si troveranno a recuperro anche con c l’altro prodotto e quindi l’iistituto si troverà a recuperarre un importo scaduto o in concorrenza con altri a collecttors. Talvolta questa tipologia di cliente potrebbe p co ontinuare a pagare un n prodotto, ma non l’a altro (sopra attutto nei casi in cu ui uno presenti una ga aranzia e l’a altro no, es s. mutuo vs s prestito personale). Il terzo caso c è quello più risch hioso e dove e le probab bilità di recu upero sono o più basse. Poiché il cliente si trova già a recuperro con altrii istituti, sii deduce che è attualmente sog ggetto ad azioni di recupero da d parte dii altri attorri senza suc ccesso. Talli clienti si trovano pe ertanto in una situa azione moltto critica e sui quali l’istituto deve intervenire con azio oni più incis sive. Survey collection c 2011 17 7 CRIF DE ECISION SOL LUTIONS 17 7 I Best Performers utilizzano le informazioni esterne in diversi modi soprattutto in fase Early, ma anche in fase Mid e Late. Ad esempio, una importante società finanziaria si avvale dei dati esterni in early collection per definire a quale team di fonia interna affidare le pratiche (clienti già a recupero a sistema ad operatori di fonia senior, clienti non a recupero ad operatori di fonia junior); un altro top player invece utilizza tali informazioni per definire il grado di priorità in una coda di lavoro unica per l’intero team di fonia; una primaria società finanziaria che ha elevati volumi e processi di recupero molto anticipati utilizza tali informazioni per definire la prima azione di recupero (affido immediato a fonia vs attesa 15 giorni). Un altro altrettanto importante istituto ha iniziato ad utilizzare tali info in late collection per definire la durata dell’affido e la percentuale di remunerazione da applicare all’agenzia esterna. Sempre in late collection, si è visto come da un’analisi attenta dei dati di credit bureau combinati con informazioni pubbliche è possibile desumere informazioni sulla situazione patrimoniale del cliente (es. presenza di mutui) ed anche lo stato di avanzamento delle azioni di recupero concorrenti (es. presenza di protesti e pregiudizievoli). Questo approccio può fornire indicazioni sull’opportunità di proseguire l’azione stragiudiziale o sull’opportunità/urgenza di procedere ad un’azione legale o meglio ad un semplice saldo e stralcio per abbreviare i tempi di incasso. A valle di queste macro segmentazioni si effettueranno approfondimenti con le visure ed i servizi investigativi, tipicamente ben più lunghi ed onerosi. Tutte queste soluzioni hanno portato rapidamente grandi benefici in termini di risparmio costi e miglioramento performance. Implementare una nuova segmentazione basata sui dati esterni è un intervento che si può realizzare molto velocemente e in maniera semplice. Inutile dire che il dato esterno amplifica massimamente il suo potere predittivo se integrato con le informazioni interne in una griglia di scoring. Ed è questa è la strada che i Best Performers stanno intraprendendo per il futuro. Utilizzo griglie di score L’utilizzo di griglie di score al fine di definire e pilotare i processi di recupero risulta una prassi complessivamente sempre più diffusa, ma non ancora maggioritaria. Non c’è una forte differenza tra il mondo Bancario e Parabancario e quello delle Finanziarie, così come tra le Finanziarie Generaliste e le Captive Auto. In tutti i casi la quota di istituti che possiedono ed utilizzano griglie di score di collection è poco più di un terzo. Utilizzo griglie di score Survey collection 2011 [% istituti] Anche confrontando il cluster dei grandi con quello dei piccoli non si osservano grosse differenze. Mentre emerge abbastanza chiaramente che gli istituti caratterizzati da complessità gestionale che fanno uso di scorecards in collection molto di più rispetto agli istituti aventi processi meno segmentati. Ciò perché una griglia di score è lo strumento principe per operare una segmentazione ottimale della popolazione, e conseguentemente identificare dei processi differenziati. Utilizzo griglie di score 18 [% istituti] CRIF DECISION SOLUTIONS 18 SCORE IN I EARLY COLLECTION: Com me e quantto può ess sermi util e? Diversi player p si sono dotati di d griglie di score di co ollection, so oprattutto in fase earrly, dove i volumi di pratiche in i ingresso sono più rilevanti. r E’’ molto imp portante riu uscire a seg gmentare correttam mente la clientela in questa fas se perché si s tratta dii una popo olazione solitamente costituita a da due gruppi g distinti tra loro o che in lettteratura sono s chiamati Self Cu ure e Bad Payer. I clienti Self S Cure so ono quei clienti consid derati “buoni” perché ripagheran nno la rata in ritardo senza bis sogno di alcuna azion ne esterna. Si tratta di ritardatari abitudin nari, che sono s soliti pagare con c qualche e giorno di ritardo, o clientela regolare r che ha avuto o un disguiido o una dimentica anza solo momentane m ea. Azioni di d recupero o verso tali clienti rapp presentano o un costo inutile. Al contra ario i Bad Payer sono o quei clien nti più risc chiosi, che se non saranno sottoposti ad un’azione e di colle ection non ripaghe eranno. Verso tali clienti è necessarrio agire immediattamente, perché p ogn ni giorno di d ritardo nelle azioni diminuirrà la prob babilità di recupero o. Survey collection c 2011 19 9 CRIF DE ECISION SOL LUTIONS 19 9 Una griglia di score e di early collection è un mode ello statistic co che parrtendo dall’’analisi di variabili comportam mentali, di prodotto, p s sociologiche e e dati estterni, perm mette di ord dinare la popolazione secondo la probabilità di regola arizzazione e della p posizione. Fissando opportun namente un n cut-off è possibile quindi q distiinguere due e gruppi di clienti verrso i quali adottare due strattegie dive erse, una più soft pe er i clienti a rischio basso (es. nessuna azione o semplice remind r perr sms) e un na più incis siva per i clienti a risc chio più ele evato (es. phone co ollection) in modo ta ale da massimizzare la perfo ormance, e al temp po stesso minimiz zzando i co osti. Dati da un’esperie enza proge ettuale (vedere schem ma) metto ono a conffronto tre strategie diverse su s uno ste esso portaffoglio di pratiche p con n una rata a insoluta. Nella stra ategia A l’istituto mantiene le l pratiche in attesa e inizia le azioni di collection c alla 2a rata insoluta. Nella strrategia B l’istituto op pta invece per p l’anticiipo delle azioni a su ttutto il porttafoglio di clienti. Con C la strattegia C inffine l’istituto o utilizza una griglia di scoring g che le pe ermette di segmentare il porrtafoglio in n due cate egorie e applicare a s strategie diverse sui due segmenti. Le strate egie sono state con nfrontate applicando a il Conto Economico o di Strate egia. Dal confronto o emerge che c la stra ategia A (s soft) è sic curamente quella che ha i costi vivi più bassi, ma m ha sia le performance più basse b in te ermini di percentuale di recupero, sia in termini di d Valore Ec conomico del d Recuperro, poiché presenta dei costi som mmersi in termini t di maggiori accantona amenti. La strategia B (strong g) è invece quella che e ottiene il risultato migliore e in termin ni di % rec cupero (77 7%), ma è anche quella che prresenta i costi c più elevati (5,8%). ( Compless sivamente è la strate egia C (sc core) che risulta esse ere la migliore in te ermini di Valore Economico E o del Rec cupero, pe erché a fronte di una a percentua ale di recupero solo leggerme ente inferio ore (dovutta all’effettto dei falsi positivi e falsi neg gativi), perrmette di sostenere e costi inferiori. Survey collection c 2011 20 0 CRIF DE ECISION SOL LUTIONS 20 0 Attività e strumen nti di recu upero ero La tipologia di sttrumenti di recupe d istituti differisc ce tra pre e utilizzati dagli post decorrenza del beneficio del termin ne. giormente in Tra gli strumenti utilizzati magg mo la ristrutturazion ne pre DBT riscontriam o, l’accoda amento delle rate ed e del debito il saldo e stralcio. Successiv vamente alla decorrenza a del ben neficio del termine gli g istituti te endono invece a privilegia are l’attività di saldo e stralcio,, il piano di c e la ce essione del d rientro cambiario credito. Strum menti di re ecupero Strumento o [% % istituti] Pre DBT Post DBT T Ristrutturaz zione 84% 0% % Accodamen nto 58% 0% % Saldo e stra alcio 53% 89% % Piano di rientro (altri titoli) 47% 61% % Ripresentaz zione RID 42% 0% % Recupero Auto A 37% 56% % Cambio mo odalità pag. 37% 0% % CQS 37% 28% % Cambio datta di pag. 26% 0% % Piano di rientro (cambiali) 21% 72% % Cessione de el credito 16% 72% % Carta di cre edito / Bancomat 16% 6% % Lottomatica a 11% 0% % Cambiali a garanzia 5% 17% % Cartolarizza azione 5% 11% % Utilizzo sttrumenti rrecupero [% [ istituti] do il clustter delle Banche e Confrontand arabancario o con que ello delle Finanziarie e Pa no on si riscon ntrano diffe erenze signiificative. n pre In so oprattutto o ev vitare le quanto non n mercato. m DBT B Best Pe erformers,, per PP e PF, ce ercano dii transazioni molto più dii facciano o gli altri player p dell Saldo e sttralcio in p pre DBT [% % istituti] cializzate auto non n usan no Le spec ricorrere alla prop posta CQS S, né in pre ost DBT. Inoltre, I a differenz za né in po delle fina anziarie ge eneraliste,, il ricorso oa piani di rientro co on cambiali ed alttri l pecializzate titoli è limitato, per le sp auto, alla a sola fase e post DBT T. Survey collection c 2011 21 1 CRIF DE ECISION SOL LUTIONS 21 Cessione del creditto Il mercato o delle ces ssioni del credito negli ultimi anni ha notoria amente avu uto una forrte battuta di arresto riispetto al periodo prreunch” e alla crisi, a causa del “credit cru d di recupero sui s portafogli maggior difficoltà ceduti a causa dellla crisi economica. La uti che co ontinuano ad a percentuale di istitu Cessione del cred dito [% istittuti] azioni di cessione non son no Le opera comunque e molto fre equenti. Un n terzo degli istituti le effettua non più di 1 vollta na quota leggermen nte all’anno, mentre un d campio one ha un na frequenza inferiore del che va da alle 2 alle 6 all’anno o. Una quo ota piuttosto ridotta inv vece sembra non av ver d crisi delle d cessio oni (o averrla risentito della già supera ata) e attu ualmente cede c i cred diti con caden nza partico olarmente elevata (> >6 volte l’ann no). Le intterviste ha anno rivela ato come perr alcuni is stituti la cessione c d del credito sia a una com mponente standard s d del processo, per c cui sistematicamen nte ni mese i crediti ch he vengono ceduti ogn ggiunto un na determinata fase di hanno rag lavorazione, non tro oppo avanz zata. Ques sta nsente di cedere crrediti da cui c prassi con l’acquirentte può atttendere un u tasso di recupero basso, ma a non tra ascurabile, e questo inffluisce posittivamente sul prezzo di vendita. In n questo fa acilitati gli istituti che si possono affidare a so ocietà di fac ctoring o ba ad Survey collection c 2011 efffettuare ancora o oggi operrazioni dii ce essione de el credito è tuttav via ancora a rilevante. Oltre O due terzi de egli istitutii perazioni. Trattasii efffettua tali op principalmen nte di ce essioni in post-dbt,, mentre m solttanto una percentu uale molto o ba assa degli istituti efffettua cessioni in pre e DBT. N operazioni cession ni/anno [% % istituti] ank che siano “partner” o addirittura a ba ap ppartenentti allo stesso o gruppo bancario. Al contrario o, il cluste er degli istituti con n oche cessioni è qu uello dove l’importo o po ce eduto in un n anno ha il peso mag ggiore sullo o sttock in co ontenzioso, ad indica are che sii trratta di ce essioni sporadiche su portafoglii sp pesso accumulati nel c corso di div versi anni. Pe er gli altri due clustter Medie (da 2 a 6 ce essioni/ann no) e Molte (>6 cessio oni/anno) ill pe eso dell’imp porto cedutto in un anno è molto o in nferiore. % Importo o ceduto in un an nno/stock k post DBT % imp porto ceduto in C Cluster cession ni un anno/stock post‐d dt % istitutti N Nessuna cessio one ‐ 28% % P Poche (1 o me 22 2% 33% % no) M Medie (da 2 a 6 6) 12 2% 28% % M Molte (>6) 12 2% 11% % T Totale 100% % 22 2 CRIF DE ECISION SOL LUTIONS 22 2 Organizzazione, Outsourcing e IT: scelte strategiche per competere Modelli organizzativi La collocazione dell’unità di Recupero Crediti all’interno dell’organizzazione di un istituto non è univoca. Sul mercato istituti diversi hanno intrapreso percorsi diversi in funzione della loro vision e dei loro obiettivi specifici. La scelta che una buona parte di istituti ha intrapreso è quella di collocare il Recupero Crediti all’interno dell’Area Crediti per sfruttare la maggiore sensibilità in tema di credit lending. Alcuni istituti hanno invece puntato maggiormente sul miglioramento continuo delle operations, cercando di massimizzare l’efficienza/efficacia operativa. Tali player hanno posto a capo della divisione recupero degli “ingegneri di processo”, che hanno introdotto delle logiche proprie del mondo industriale/logistica, hanno spesso reingegnerizzato il processo, e spinto molto sull’outsourcing. Qualche attore ha addirittura puntato sull’efficacia dei sistemi IT, accorpando la divisione recupero alla divisione IT. In molte realtà le richieste di sviluppi per l’area recupero sono spesso messe in coda nelle priorità dell’istituto, nonostante possano creare un notevole valore in termini di risparmio di accantonamenti. Una simile organizzazione ha cercato di superare queste difficoltà e riconosce l’importanza che i sistemi hanno per la divisione recupero. Oltre all’inquadramento organizzativo, gli istituti possono modulare il Recupero Crediti anche in funzione del grado di centralizzazione/decentralizzazione. Una collection centralizzata è solitamente utilizzata in ambito retail, tipicamente su prodotti rateali ma anche sui non rateali di importo contenuto, non solo dalle finanziarie ma anche dalle banche mediograndi. I processi sono altamente strutturati e guidati da logiche industrializzate, spesso con il supporto di strategie automatiche di segmentazione. Le azioni sono per lo più esternalizzate, seppure alcuni player abbiano mantenuto una quota di insourcing, soprattutto per il recupero telefonico, a volte per fronteggiare problemi di esuberi di personale a valle di ristrutturazioni. Survey collection 2011 Le Banche Territoriali invece puntano su un modello opposto, altamente decentralizzato verso le filiali. La relazione con il cliente assume un ruolo centrale e sono generalmente le filiali a decidere quali azioni svolgere su ciascun cliente. Il processo non è standardizzato, ma è spesso gestito case-by-case. Le attività sono svolte principalmente dal gestore della relazione e solo eventuali gestioni specifiche sono delegate ad outsourcers. Ma come gli istituti generalmente organizzano la struttura di recupero al suo interno? La prima suddivide classica è guidata dalle due macro-fasi del processo (Pre-contenzioso vs contenzioso). L’unità di pre-contenzioso è generalmente suddivisa in base al tipo di azione (fonia vs domiciliare), o più raramente in base alla fase (early vs mid), laddove il processo è più complesso e presenta in alcuni casi battute di home collection in early e battute di phone in mid. Analogamente anche l’unità di contenzioso è a sua volta generalmente suddivisa in base al tipo di azione (stragiudiziale vs giudiziale). Tali strutture sono talvolta accompagnate da un’unità di service che si occupa di attività trasversali alle varie macro-fasi e azioni (es. rintracci, proposte rinegoziazioni/ristrutturazioni, produzione di statistiche, etc.). Nel mercato italiano la percentuale di esternalizzazione di attività è molto elevata. Non soltanto la maggior parte di istituti esternalizzano completamente attività di phone, home collection e rintracci investigativi, ma molti degli istituti che invece possiedono al loro interno un ufficio di phone collection o una rete di recuperatori esterni si avvalgono al tempo stesso anche delle agenzie esterne. Tuttavia, seppure costituiscano una quota minoritaria, è interessante analizzare come tali players hanno operato le loro scelte organizzative per tali unità interne. Gli uffici di fonia interna sono spesso gestiti da un capo divisione e sono talvolta messe in concorrenza diretta con agenzie di recupero esterne. In questi casi di mix insourcingoutsourcing, l’unità internalizzata è spesso 23 CRIF DECISION SOLUTIONS 23 immersa dentro l’area responsabile della fase di processo, che gestisce sia le attività interne, sia i rapporti con le agenzie esterne. In altri casi invece non vi è concorrenza: internamente si effettuano le battute iniziali (1a e 2a), lasciando alle agenzie esterne le battute successive. In altri casi ancora, laddove la scelta della direzione è stata di puntare completamente sull’insourcing della fonia, a tali uffici vengono demandate tutte le attività di recupero e non si fa ricorso all’outsourcing se non per la gestione di picchi/casistiche speciali. La maggior parte delle attività di decisioning (disegno processi, mandati di agenzia, soglie di processo rifinanziamento, saldi e stralci, ecc.) sono solitamente direttamente in carico al responsabile del recupero che si avvale di risorse di staff per l’operatività spicciola. In qualche caso alcune leve decisionali specifiche (griglie di score, utilizzo Survey collection 2011 informazioni esterne, sistemi incentivanti evoluti, politiche di cessione, ecc.), sono in carico ad un’unità organizzativa di competenza, costituita da analisti di impostazione risk management, tipicamente non presenti nella divisione recupero. Alcuni player hanno inserito questa unità all’interno della divisione Recupero stessa, con il vantaggio di una migliore possibilità di integrazione con i temi di operations e ingegneria di processo. Altri player hanno invece collocato tale unità all’esterno, nel Risk Management; tale scelta presenta il vantaggio di minori costi, bassi tempi di set up e possibilità di riutilizzare competenze interne al risk management, ma, essendoci una minore conoscenza del mondo del recupero, si pone talvolta in situazioni di conflitto di interesse o presenta il rischio di incomprensioni, decisioni inutili o sbagliate. 24 CRIF DECISION SOLUTIONS 24 Scelta make m or bu uy e gesttione outs sourcers ng vs outsourcing Insourcin o un tema di Le scelte di make or buy sono a ne el mondo del d recuperro. costante attualità Il mercatto italiano è caratterizzato per p essere propenso molto più alizzazione di tali servizi rispetto ai all’esterna mercati es steri. L’attività che ris sulta maggiormente zzata è la Home Collectio on, esternaliz dove la percentu uale di istituti i ch he u full outtsourcing è superiore operano un ai due terrzi. Insourcin ng vs Outs sourcing [% % istituti] Ciò è dov vuto alla specificità della hom me collection che richied de una rette esattoria ale b distribu uita sull’intero territorrio ampia e ben nazionale per avere una gestio one efficac ce. er gli istituti più grandi risullta Anche pe inefficiente e avere una gestione in full insourcing ed infatti dai dati emerge ch he a gestion ne nessun istituto ha una amente in nternalizz zata. Alcu uni completa istituti h hanno una gestiione mis sta insourcing-outsourcin ng con ope eratori interrni e dove è maggiormen m nte diffuso il nelle aree loro portaffoglio clientti e agenzie e di recupe ero sul restto del territorio nazionalle. L’esperienza ha dimo ostrato tutttavia che gli on interna ottengono in operatori di collectio erformance e più basse rispetto a genere pe società di recupero esterne. C Anche le attività di Phone Collection e ull outsou urcing per la Rintracci sono in fu oni maggior parte dii istituti. Misurazio empiriche in champion/challenger presso o infatti dimostrato d la diversi isttituti hanno migliore performan nce delle società di e risp petto ai tea am interni di recupero esterne fonia. Una a quota riilevante dii istituti ch he gestisce prevalenttemente la phon ne cing ha anc che dei tea am collection in outsourc Survey collection c 2011 in nterni di fonia pe er gestire e specificii se egmenti di d portafog glio: prime e battute,, phone stron ng, last cha ance pre DBT, D clientii o di rifina anziamenti, pratiche e giià oggetto av venti rate di importo o elevato, o prodottii sp pecifici, ecc c. Altri gesttiscono in outsourcing o g le e prime fas si e gestisc cono estern namente la a phone in Mid M o anch he Late. Altri ancora a nternalizzan no l’attività e si avvalgono delle e in ag genzie di recupero per la ge estione deii piicchi o di periodi crritici. Alcuni istitutii (ttalvolta anc che di prim maria impo ortanza) sii afffidano esclusivam e mente a team dii fo onia interrna, senza a mai avv valersi dii outsourcers. a phone collection n generalmente è La pa arzialmente e internalizzata sopratttutto daglii is stituti più piccoli e caratterizzati da a processi di recupero r più standard d, mentre è t esternaliz zzata dalle e pressoché totalmente pecializzate e auto. Dis stinguendo invece tra a sp ba anche (più ù parabancario) vs finanziarie e no on emergono differenze rilevanti in terminii dii percentua ale di intern nalizzazione e Viceversa le pro oposte d outbound ristruttura azioni, rin negoziazio oni, CQS,, (r accodamen nto rate, ecc.) sono attività à corre che e gli istitutii più endenzialm mente cerrcano di ge estire con n te riisorse esclusivamen nte interne e. Anche le e atttività di abbino a inca assi e di ch hiamate in n ou utbound so ono gestite più interna amente che e es sternamentte. Numero N di FTE utilizz zati stituti che e L’’attività per la quale gli is in nternalizzan no (anche solo parrzialmente)) fa anno ricors so ad un numero maggiore m dii FT TE è la Ho ome Collecttion dove la maggiorr pa arte degli istituti im mpiega dieci o più ù risorse. La Phone è u un’altra attiività molto o mpattante, con mettà degli is stituti che e im im mpiegano dieci o più F FTE. Al contrario o le attivittà che gen neralmente e o di mino ori risorse e richiedono il bisogno o i rintracci e l’Abbino Incassi. In n umane sono one interm media si collocano o una posizio nvece le atttività di Proposte, le e Chiamate e in In nbound e il Legale. Il numero di FTE uttilizzati per ciascuna a mplessità dei processii atttività al grrado di com dii recupero e sopratttutto alla dimensione d e de ell’istituto. 25 5 CRIF DE ECISION SOL LUTIONS 25 5 Media N FTE per cluster c e attività a Attività Abbino Incassi Chiamate Inbound Home Legale Phone Propostee Rintraccii Complessi 5,1 10,5 20,0 12,2 70,0 10,8 3,2 Standard 2,0 4,0 9,0 3,0 11,5 4,0 1,1 Grandi 5,8 14,8 20,0 22,0 86,7 30,0 4,0 Minori 2,0 3,2 9,0 4,6 14,3 2,6 1,5 To otale 4,2 8,3 12,7 9,6 50,5 8,1 2,6 N FTE per attività à [% istitu uti che inte ernalizzan no] e Numerosità Agenziie Esterne ne del parc co degli enti esterni è La gestion forse la principale attività de el Collectio on on Manager intervista ati Manager. I Collectio d al tema. t Alcu uni adottano approcci diversi no avere un numero o limitato di preferiscon agenzie grandi g e selezionate e (comparrto qualificato o) alle qu uali garan ntiscono dei d volumi costanti ed d elevati, e le cui c N medio o agenzie esterne di recupero o pe erformance e veng gono e monitorate co omplessivamente a liv vello nazion nale. Altri attori utilizzan no un modello m dii misurazione m di perfformance a livello o provinciale, selezionano i migliori attorii cia. In tall modo sii provincia per provinc n parco di d agenzie e trrovano ad avere un es sterne moltto ampio, c costituito per lo più dii ag genzie picc cole, ma tallvolta anche grandi, a cu ui vengono o affidati mediamen nte volumii piiuttosto bas ssi. N medio ag genzie estterne di re ecupero A livello complessiv vo si oss serva che il numero di agenzie esterne uttilizzate dagli istituti ha una corre elazione positiva con la uto e con il suo livello di dimensione dell’istitu Survey collection c 2011 omplessità gestionale e. Istituti di grandii co diimensioni hanno a recuperro volumii tipicamente maggiori rispetto ad d istituti dii r e qu uindi si affid dano ad un n diimensioni ridotte 26 6 CRIF DE ECISION SOL LUTIONS 26 6 maggior numero n di agenzie esterne. Un U discorso ssere fattto analogo può es ente alla co omplessità gestionale. g relativame Nel mon ndo dei PF, le finanziarrie generalis ste si affid dano ad un u maggio or numero di d agenzie e esterne rispetto r allle specializz zate auto o. Nel mondo dei PP, P sono invec ce le finanz ziarie ad av vere un parrco di enti esterni più am mpio rispettto agli istitu uti o bancario e parabancario. Ques sti del mondo possono contare sulla a propria re ete di filialii e on sfruttarle anche aii fini dellla collectio e riducendo cosìì il (soprattutto in fasi early), sterne. numero di agenzie es ando l’ana alisi per performanc p ce, Differenzia notiamo come ci sia un sostanzia ale mero medio o di agenz zie livellamento nel num u dai best performe ers esterne utilizzate rispetto altri agli istituti. ati su un n grande e limitato siia calibra sterne di recupero r numero di agenzie es zie Costi Agenz N medio o agenzie esterne di recupero o Consideran ndo che sia a tra i bes st performe ers che tra gli altri istitutti sono pre esenti playe ers e dimension ni, quello ch he di grandi e di piccole emerge è che poss sono esse ere vincen nti u numero sia modelli centrrati su un mplessivo i costi sono assorbitii A livello com uasi comple etamente d dalle agenzie di Home e qu Collection e di Phone C Collection. Percentualii molto m più basse invece per le Agenzie che e efffettuano gestioni g spe ecifiche e per gli ufficii le egali. Un confron nto tra i diversi cluster dii peratori ci permette d di osservare e come perr op gli istitutti maggiormente orientatii g la percen ntuale di costi c per la a alll’insourcing ho ome colle ection sia molto piiù elevata a rispetto alla phone. Ciò ò si spiega con il fatto o he tali operattori gen neralmente e ch in nternalizzan no le atttività di recupero o te elefoniche, ma non (o o solo in pa arte) quelle e dii recuperro domiciliare. Confrontando o in nvece il cluster degli iistituti più grandi con n gli istituti Minori, si os sserva che per questii o dei costi per il lega ale è molto o ultimi il peso nte. piiù importan Il comporta amento dei Best Perrformers è ortemente legato alla a forma te ecnica. Suii fo Mutui M Ipote ecari, dove e il tickett medio è ge eneralmentte più ele evato, il peso p della a ho ome collecttion è maggiore; all’opposto perr i PF, dove il ticket med dio è più ba asso il peso o ella home è molto più basso o. I PP sii de trrovano in una u situazio one interme edia, sia in n te ermini di ticket t medio che perr peso deii co osti della home. h Il va alore dei co osti allocatii allla phone e collectio on è inv versamente e proporzionalle al ticke et invece e assume e alori inferio ori sui MI, intermedi per i PP e va maggiori m perr i PF. Ripartiz zione dei costi c per tiipo attività à Survey collection c 2011 27 7 CRIF DE ECISION SOL LUTIONS 27 7 Driver di incentivaz zione agen nzie centivazion ne sono un na I meccanismi di inc vi più impo ortanti affin nché il lavo oro delle chiav delle agen nzie di rec cupero este erne si riveli proficuo e si traduca in un vero valo ore Utilizzo driver di incentivaz i zione in prrezioso [% is stitituti] contenz er stanno integrand do Sempre più playe dicatore co on altri meccanismi di questo ind incentivazione inn novativi, come il ce recuperrato. Questto indicato ore cashbalanc a parità di imporrto recupe erato va a maggiorrmente il ero premiare recupe sulle p pratiche che hann no effettuato zione maggiore. un’esposiz Un altro meccanis smo diffu uso tra gli g zie operatori è quello di remunerarre le agenz esterne in n base alle pratiche movimentat m te. La ratio di questo schema è quella di nzie di recupero a motivare le agen utte le pratiche p ch he concentrarrsi su tu ricevono, e non solo o su quelle e di imporrto un’inc centivazione basa ata maggiore: mente sul recuperato r spingerebb be esclusivam infatti le agenzie a concentra arsi soltan nto che dagli im mporti mag ggiori. sulle pratic Incentiv vazione ag genzie Uttilizzo driv ver di ince entivazione e in co ontenzioso o [% istitittuti] emento de ella conco orrenza è Anche l’ele entrale. Le agenzie di recupero sono nella a ce maggior m parrte dei cas si multi-ma andatarie e meccanismi m di incentivazione concorrenziale e se ervono all’istituto per ottenerre migliorii pe erformance e. Questa c competizion ne, sempre e presente nei fattti, è a volte e attraverso o “istituzionalizzata” organizzazione di vere gare tra agenzie dii l’o re ecupero. oprattutto i bestt Sono so pe erformers che c negli u ultimi temp pi si stanno o in ndirizzando verso questo schema a in ncentivante e, tipicamen nte utilizza ato in fase e pre-dbt. Gara tra agenzie a in pre DBT [% [ istituti] [% istituti] Coerentem mente ques sto meccan nismo risullta essere meno m diffu uso laddov ve l’affida ato consiste di pratiche con importi più p empio nessuna delle omogenei:: ad ese specializza ate auto utilizza u que esto criteriio, preferendo o di gran lu unga un con ntributo fisso per pratica a. Survey collection c 2011 ag ggiunto per p l’istitu uto. Il driver d più ù co omunemente utilizzato per la a re emunerazio one delle ag genzie di re ecupero è ill classico rapporto “recu uperato/afffidato” che e amente da quasi tuttii viiene utilizzato pratica gli istituti. ncentivare e le agenz zie estern ne in base e In alla perce entuale d di esposiizione (o o ashbalance e, outstand ding) è invece una a ca prerogativa a di istitu uti caratte erizzati da a o di co omplessità à un elevatto livello he sottolin neato che e gestionale. Va anch essun istituto del mondo bancario b e ne pa arabancario o ricorre a questo sc chema, che e in nvece trov va terreno o più fertile tra le e finanziarie, più orienttate ad un n maggiorr vello di seg gmentazione strategica a. liv 28 8 CRIF DE ECISION SOL LUTIONS 28 8 SISTEMI INCENTIVANTI: Meglio puntare sugli incassi o sulla qualità del portafoglio? Lo strumento principe per ottenere dalle agenzie esterne di recupero i risultati attesi a costi ragionevoli è il sistema incentivante, che stabilisce i compensi retrocessi alle agenzie in funzione delle performance ottenute. L’obiettivo del direttore recupero è ovviamente quello di ottenere dagli outsourcer performance soddisfacenti e stabili nel tempo, e per questo è fondamentale utilizzare tutte le leve a disposizione: • • • Effettuare una segmentazione corretta delle pratiche da affidare che renda omogenee le caratteristiche dei lotti e una pianificazione dei flussi in modo che l’outsourcer possa strutturare al meglio il team dedicato alla lavorazione Adottare uno schema di remunerazione idoneo e competitivo sul mercato, in modo che l’outsourcer da un lato non sia portato a sottrarre risorse al team di gestione per dedicarle ad altri committenti, e dall’altro focalizzi il team sulle pratiche a più alto valore per l’istituto Mantenere un rapporto di collaborazione e pianificazione di lungo periodo con l’outsourcer fatto di pianificazione dei flussi, controllo delle performance e pressione manageriale continua. E’ fondamentale sia un confronto periodico (benchmarking) fra le performance ottenute da diversi operatori che lavorano lotti di pratiche omogenee, che l’ascolto delle problematiche via via evidenziate dagli outsourcer come spunto per il miglioramento continuo degli strumenti e dei processi Ma come disegnare uno schema incentivante di successo? E’ importante seguire delle linee guida di base: • • • Incentivare e non semplicemente remunerare: la maggior parte degli operatori evoluti definisce target di performance e premia il raggiungimento degli obiettivi, in modo che trascurare anche un singolo lotto sia economicamente sconveniente per l’outsourcer mentre l’extra sforzo per ottenere performance eccellenti sia ben remunerato Scegliere correttamente gli indicatori di performance (KPI) in modo da allineare gli interessi dell’outsourcer con quelli del committente su ogni singola battuta di recupero Perseguire criteri di chiarezza e semplicità degli schemi incentivanti per aumentarne l’efficacia, rendendo più agevole la comunicazione delle priorità ai singoli operatori telefonici o esattoriali e la successiva consuntivazione nel tempo Operativamente, per introdurre un nuovo schema incentivante si effettuano spesso simulazioni di portafoglio per stimare l’efficacia degli indicatori di performance selezionati, e quindi si ipotizzano soglie di performance obiettivo in base alle esperienze precedenti. Ad esempio, nel corso di un’esperienza di re-ingegnerizzazione dei processi di recupero, una finanziaria si è trovata di fronte all’opportunità di rivedere gli schemi di incentivazione e si è posta come obiettivo la riduzione del costo del credito. In precedenza gli outsourcer erano incentivati sugli incassi, ossia sul recupero tout-court degli importi scaduti, senza particolare attenzione all’esposizione dei crediti lavorati, ossia alla qualità del portafoglio. Questo se da un lato massimizza gli incassi, dall’altro non persegue l’obiettivo di riduzione del costo del credito in termini di perdita attesa sulle posizioni a recupero. Infatti impedire lo scivolamento delle pratiche a recupero verso livelli di insolvenza più gravi porta risparmi di costo del credito proporzionali all’esposizione dei crediti movimentati e non all’importo recuperato. Survey collection 2011 29 CRIF DECISION SOLUTIONS 29 Una simulazione effettuata sul portafoglio a recupero ha dimostrato come passare da un’incentivazione totalmente focalizzata sul recupero ad un’incentivazione totalmente focalizzata sulla qualità dell’esposizione movimentata non è premiante, perché, per andare ad aumentare l’esposizione movimentata di un 10%, riduce l’importo recuperato del 12%. Stima percentuale di credito recuperato e di esposizione movimentata in funzione del driver di incentivazione %Scaduto %Esposizione 70% 65% %Esposizione 67% 66% 62% 60% -3% 57% 59% +9% % Scaduto 50% 45% % Esposizione 55% 50% 40% Priorità nel recupero Massimizzo l’importo scaduto Massimizzo l’esposizione Massimizzo il mix scadutoesposizione Un approccio più equilibrato, che incentiva l’agenzia esterna su un driver di performance che bilancia importo scaduto ed esposizione movimentata porta a risultati decisamente migliori. Infatti la simulazione porta a concludere che questo terzo approccio, confrontato con l’approccio classico di remunerazione dell’importo recuperato (% dello scaduto), può portare ad un incremento del 9% dell’esposizione movimentata, con una riduzione di solo il 3% del capitale scaduto recuperato. In questo caso quindi i risultati migliori si ottengono bilanciando obiettivi di incasso (% recuperato/scaduto) con obiettivi di qualità del portafoglio (% Esposizione movimentata). Disclosure performance outsourcers Una scelta che i manager si trovano a dover compiere riguarda l’opportunità o meno di condividere le performance con le agenzie di recupero esterne. Alcuni istituti non fanno disclosure delle performance delle proprie agenzie. Gli istituti che invece fanno disclosure, si dividono a loro volta in due categorie: quelli che fanno disclosure in chiaro, indicando il nome dell’agenzia e relativa performance, oppure in forma anonima, limitando il livello informativo della comunicazione al solo dato di Survey collection 2011 risultato. La scelta non è scontata e tipicamente dipende molto dall’approccio che predilige il soggetto decisore. Da un lato una perfetta disclosure è necessaria a garantire la trasparenza e a stimolare la concorrenza, contribuendo in tal modo a migliorare le performance delle agenzie di recupero situate nella “parte bassa” della classifica. D’altro canto però questo meccanismo può essere penalizzante per le agenzie migliori, che potrebbero non essere sufficientemente motivate ad un ulteriore miglioramento. 30 CRIF DECISION SOLUTIONS 30 Condivisione performance [% istituti] La tendenza a non condividere le informazioni delle performance tra gli outsourcers è più forte in istituti che utilizzano un numero di agenzie limitato, e in quelli di piccole dimensioni, e ancora in quelli caratterizzati da un basso grado di complessità gestionale. Al contrario, gli istituti di maggiori dimensioni e quelli che utilizzano un elevato numero di agenzie di recupero esterne tendono a privilegiare una condivisione delle performance, soprattutto in forma anonima. Anche i best performers preferiscono orientarsi per una condivisione delle informazioni, con poche eccezioni e tutte riferite ad istituti minori, ribadendo quindi l’importanza della correlazione del tema con la dimensione dell’istituto. Sistemi IT Il mondo dei sistemi IT nella collection è caratterizzato da software in uso da oltre 15 anni e che quindi anno dopo anno hanno gradualmente accumulato un forte ritardo rispetto al mondo della collection in continua trasformazione. In molti casi oggi non rispondono più a diverse esigenze degli utenti, in questa fase di “seconda industrializzazione” dei processi di recupero. Il gap più evidente a colpo d’occhio, è quello della facilità d’uso. Infatti la stragrande maggioranza degli istituti utilizza sistemi legacy (tipicamente AS400 nel mondo delle finanziarie), che se da un lato presenta indubbi vantaggi di stabilità, dopo anni di consolidamento, dall’altro manca completamente della facilità d’uso degli applicativi web utilizzati nell’esperienza quotidiana degli utenti internet. Tipicamente le informazioni interne ed esterne non vengono sufficientemente valorizzate, in molti casi non è possibile storicizzare il dato, mentre in altri tali informazioni si perdono nel passaggio da pre-contenzioso a contenzioso. Altre volte ancora il dato delle azioni passate effettuate sul cliente è mantenuto finché il cliente è a recupero, ma poi si perde nel momento in cui il cliente ritorna regolare ed esce dal gestionale del recupero. L’interazione con gli outsourcers spesso è limitata: problematiche tipiche sono la gestione e l’aggiornamento dei contatti telefonici/indirizzi. Molti sistemi infatti prevedono la possibilità di inserire un nuovo numero di telefono (o indirizzo) soltanto andando a sovrascrivere quello vecchio, oppure gestiscono un numero molto limitato (e non espandibile) di Survey collection 2011 indirizzi/contatti telefonici. Altre volte il sistema non permette agli outsourcers di conoscere l’esito delle gestioni precedenti e di avvalersi di informazioni che le permetterebbero di aumentare le probabilità di recupero. Anche sulla reportistica e monitoraggio delle performance i sistemi sono di frequente molto carenti. Spesso il modulo di reportistica infatti è parzialmente o completamente assente ed è necessario produrre reportistica in modo manuale, il che comporta un importante carico di lavoro e assorbimento di risorse. Inoltre i sistemi in uso non sono generalmente sufficientemente flessibili dal punto di vista operativo. Generalmente non permettono agli utenti di modificare i processi o le strategie, ma è quasi sempre necessaria un’evolutiva del servizio IT se non del fornitore esterno del sistema, con i tempi e i costi che ne conseguono. Molti istituti si ritrovano ad affrontare il lavoro quotidiano immersi nelle problematiche fin qui presentate, ma alcuni hanno cercato di affrontarli e risolverli in modi diversi. Qualche player è andato nella direzione della customizzazione spinta, esclusivamente interna o avvalendosi di un fornitore esterno, laddove mancavano tali competenze internamente. E’ una strada che presenta non poche difficoltà quali costi e complessità elevata, dovuti ai gap strutturali dei sistemi in oggetto. Solo pochi istituti più evoluti hanno intrapreso la strada della sostituzione/rifacimento completo. E’ sicuramente la strada migliore che permette di lavorare nel modo più efficiente e migliorare le performance, adottando 31 CRIF DECISION SOLUTIONS 31 architetturre moderne e e flessibiili, disegna ate appositam mente per far f fronte alle a esigenze della “seco onda indus strializzazione” in cors so. Il percorso del ri-sv viluppo intterno è pe erò c pochi attori hann no una strada lunga che on finora porttato in fondo, e chi l’’ha fatto no sempre ha a ottenuto un prodottto comple eto con tutte le funzionallità necessa arie. Survey collection c 2011 o sono attualmente disponibilii Sul mercato vi sistemi che rispon ndono alle e diiversi nuov es sigenze de ei player più evoluti. E’ la a so oluzione ch he porta i migliori ris sultati, che e finora è sttata intrap presa soprattutto da a a atttori non-finance quali utilities e telco, ma ch he invece solo s pochi istituti fina ance hanno o pe ercorso principalmen nte per ragioni dii bu udget. 32 2 CRIF DE ECISION SOL LUTIONS 32 2 Misura are le perforrmance e per guidar g e il cam mbiam mento elle performance del d La misurrazione de recupero è un tem ma molto complesso c e spesso arrgomento di grande dibattito in seno agli istituti. uono almen no due div verse macrroSi distingu categorie di d indicatorri nel recupero: • indicattori sug gli impieghi ( (di proven nienza matrrice roll-ratte) • indicattori sugli affidi a (di provenienza operativa) e temporrale di osservazion ne L’orizzonte rappresenta già un elemento e s sostanziale di de difficile mettere in differenza che rend m gorie. Inolttre relazione le due macro-categ non di rado tali indicatorri sono in zione tra di loro, e ciò rend de contraddiz difficile sp piegare alla Direzione Generale se il Recuperro Crediti complessiv vamente sta s effettivamente miglio orando o pe eggiorando. mpieghi ind dagano com me Gli indicattori sugli im sta evolve endo il portafoglio e permettono di rispondere e a domand de quali ad esempio: • Quale percentuale di crediti in bonis mi m se sui diverrsi entra a recuperro ogni mes prodotti? so di defau ult? • Qual è il mio tass Survey collection c 2011 I primi son no preferitii dalle fun nzioni Risk k Managemen M t che mis surano con n cadenza a prevalentem mente m mensile qual è evoluzione del porta afoglio tra i diversii l’e bu ucket di ritardo. Il do grup ppo è utilizzato o second maggiormen m nte dalla funzione Recupero o Crediti, so oprattutto surare le e per mis erformance e dei lotti affidati agenzie a dii pe re ecupero la co onseguente e e per re emunerazio one. Ques sti indicato ori hanno o co ome orizz zonte tem mporale la l durata a de ell’affido. • ndo il mio o tasso dii Come stta cambian rientro in bonis sui diversi bucket dii ritardo? • La qualittà del porrtafoglio erogato e sta a miglioran ndo o sta p peggiorando o? • Stanno aumentand a o i volumi da gestire e come crrediti prob blematici e quindi i carichi di d lavoro? • La qualittà delle nuove eroga azioni è in n miglioram mento o in peggioram mento? • Il tasso o di degrradazione del mio o portafoglio è in n aumentto o in n one? diminuzio Gli indicatorri sugli affid di invece permettono p o dii risponderre ad interrogativi diversi, d ma a alltrettanto im mportanti q quali: 33 3 CRIF DE ECISION SOL LUTIONS 33 3 • Sono in miglioramentto o in oramento le perfo ormance peggio di recupe ero dei dipartime enti interrni e/o de elle agenziie esterne? • Sta ca ambiando la distribu uzione deg gli incass si per tipolo ogia di strumento? • Che performanc ce si registrano su (e es: particolari strumentti? o) repossessing auto ce si registrano su • Che performanc ni? (e es: operazion particolari rescheduling) o aumenta ando o diminuendo i • Stanno costi variabili v de el recupero o? • Sta au umentando o diminue endo il costo per riportare r in bonis s i cred diti problem matici? • L’andamento deii costi sos stenuti è in b linea riispetto al budget? Molti indic catori diverrsi si rendo ono necessa ari per fornirre delle ris sposte a tutte t ques ste domande. alore Economico del d L’indicatorre di Va Recupero, permette di mettere e in comun ne sti elementi, tenendo conto sia s tutti ques degli effettti derivantti dalla varriazione deg gli accantonamenti, sia della perrformance di e recuperatto, recupero in termini di capitale sti del recup pero. sia dei cos La produzione dellla reportis stica per il esso in passato p e era recupero, che spe mente manu uale, diventa un lavo oro principalm sempre maggiorme m ente onero oso, con il progressiv vo aumentto dei volumi gestiiti, delle div verse stra ategie applicate, del d numero di d battute e degli es sperimenti in corso da monitorare. m Inoltre, una reportistica manu uale semp pre sa si carattterizza intrrinsecamen nte più oneros per il rischio concreto di errori nella one e nel calcolo, che c posson no compilazio quindi po ortare a valutazioni v e decisio oni errate. Pe ertanto sem mpre più is stituti stann no progressiv vamente abbandonando la gestione manuale e si stann no avviand do e automatizzata con un u verso una produzione house ad ho oc della collection. datawareh In genera ale, la rep portistica delle d agenz zie esterne, la realizza azione di report e di ate estrazioni ad hoc e le matricii di roll ra nte utilizza ati sono gli strumenti tipicamen gioranza degli d istituti. dalla grande magg ate tipolog gie di reportistica più p Determina evolute fo ocalizzate alla a compre ensione delle dinamiche e di portafo oglio (analisi di fluss so, tassi di scivolamento o, tassi di perdita, ecc.), ggiormente utilizzate dagli istitu uti sono mag di maggiori dimensioni, o da que elli zati da com mplessità gestionale. g caratterizz A livello di cluster, sono s le fin nanziarie ad a d più la rep portistica di d portafogliio, utilizzare di Survey collection c 2011 mentre m le specializzate e auto si distinguono d o pe er un mag ggior ricors so, rispetto o agli altrii cluster, ad un u datawarrehouse sp pecifico perr il recupero. ente a q quanto si potrebbe e Contrariame ensare, il ricorso r a questo strum mento non n pe è prerogativa istituti di d grandii di ponibilità di DWH H diimensioni: la disp sp pecificamen nte dedica ato al re ecupero è rilevata anc che presso o i piccoli con parii frrequenza. Un continuo o ed attentto monitora aggio delle e proprie perrformance è però una bestt prractice: so ono infatti i best performers, p , alll’interno di d tutte le e forme te ecniche, a diistinguersi per un mag ggior ricors so (rispetto o ag gli altri is stituti) a q questo strumento dii bu usiness intelligence e. Un’infformazione e te empestiva consente d di essere più p vicini all mercato m e al a cliente, di avere un quadro o su ubito chiarro che pe ermette ca ambiamentii re epentini in caso di ne ecessità ed d il tutto sii trraduce in n migliorri perform mance dii co ollection. Tu uttavia al fine di un mo onitoraggio o co ompleto sufficiente soltanto o non è misurare m le e performa ance intern ne, ma è ne ecessario anche c confrontarsi con ill sistema. Per una c corretta valutazione v e ell’andamento delle p proprie perfformance è de im mportante confrontare le proprie e pe erformance e con ill mercato o ed in n pa articolare con il cluster degli istituti dii riferimento e con i bestt performerr. Utilizzo DWH D speciffico 34 4 [% istittuti] CRIF DE ECISION SOL LUTIONS 34 4 Metodologia Modalità di segmentazione degli attori Nell’analisi dei risultati della survey al fine di garantire la riservatezza dei dati, non è fornita indicazione delle risposte dei singoli istituti. L’analisi è stata effettuata raggruppando gli istituti in cluster distinti, aventi caratteristiche simili al loro interno, secondo diversi driver di segmentazione. Diverse clusterizzazioni sono state effettuate, al fine di cogliere diverse evidenze legate a diverse caratteristiche di business, dimensionali o di performance. Qui di seguito sono elencate le clusterizzazioni effettuate con spiegazione delle logiche utilizzate per definire l’appartenenza a ciascuna delle categorie. • Clusterizzazione Prestiti Personali Gli istituti che erogano Prestiti Personali sono stati suddivisi in due categorie: “Finanziarie” e “Banche e Parabancario”, sulla base delle caratteristiche di business e del canale distributivo. • Clusterizzazione Prestiti Finalizzati I player attivi sul mercato dei Prestiti Finalizzati sono stati raggruppati in due cluster: “Finanziarie Generaliste” e “Captive Auto”. • Clusterizzazione Dimensionale La clusterizzazione dimensionale è stata effettuata analizzando la numerosità di pratiche a recupero degli istituti relativamente alle forme tecniche Mutuo Ipotecario, Prestito Personale e Prestito Finalizzato. I player sono stati suddivisi in due categorie: Grandi, gli istituti per i quali nel DataWarehouse di CRIF Decision Solutions risulta un numero di pratiche a recupero (ovvero aventi almeno una rata scaduta e non pagata) maggiore di 50.000, sommando le tre forme tecniche Prestiti Personali, Prestiti Finalizzati e Mutui Ipotecari; i restanti istituti, aventi tale valore inferiore a 50.000 pratiche, sono stati definiti Minori. • Clusterizzazione Complessità Gestionale E’ stata effettuata una clusterizzazione degli istituti in base alla loro complessità gestionale, sulla base dell’indicazione del numero di strategie utilizzate. Gli istituti aventi una sola o due strategie diverse sono stati identificati come semplici, invece, gli istituti che utilizzano più di due strategie sono stati clusterizzati come complessi. • Clusterizzazione Operazioni di Cessione del Credito Gli istituti sono stati segmentati in base al numero di operazioni di cessione condotte negli ultimi 12 mesi. E’ stata effettuata una clusterizzazione in quattro segmenti: “istituti che non hanno effettuato operazioni di cessione del credito”, “istituti che hanno effettuato al più una operazione di cessione”, “istituti che hanno effettuato tra le 2 e le 6 operazioni di cessione” e infine “istituti che hanno effettuato >6 operazioni di cessione”. • Clusterizzazione Insourcing vs Outsourcing La clusterizzazione sul grado di internalizzazione/esternalizzazione delle attività di recupero è stata effettuata a partire dalle risposte che gli istituti hanno fornito alla survey. Sono stati classificati “istituti con un alto grado di internalizzazione”, quegli istituti che effettuano all’interno almeno il 50% delle attività di phone o di home collection. Gli altri istituti sono stati classificati come “istituti con un basso grado di internalizzazione”. • Clusterizzazione Numero di Agenzie di Recupero Utilizzate Gli istituti sono stati segmentati anche in base al numero di Agenzie Esterne con le quali collaborano. E’ stata effettuata una segmentazione in tre diversi cluster: istituti con un basso numero di agenzie (<=13); istituti con un numero intermedio di agenzie (compreso tra 14 e 30); istituti con un numero elevato di agenzie (>30). • Clusterizzazione Performance La definizione degli istituti Best Performers è stata effettuata a partire dalle contribuzioni degli istituti storicizzate nel Data Warehouse di CRIF Decision Solutions. Per il calcolo dei Best Survey collection 2011 35 CRIF DECISION SOLUTIONS 35 Performer è stato utilizzato l’indicatore standard delle analisi di posizionamento collection, l’efficacia del recupero: 6 % Ai fini di una migliore confrontabilità tra i vari player sono state escluse dall’analisi le pratiche “self cure”, ovvero aventi il profilo di insolvenza 010. Il periodo di osservazione preso in esame è novembre 2009 – Marzo 2011, con periodo di ingresso in insolvenza novembre 2009 – settembre 2010. Per ciascuna forma tecnica sono stati individuati gli attori che presentavano le migliori performance (circa il miglior 20% per ciascuna forma tecnica), ovvero i valori più elevati dell’indicatore qui indicato. Gli istituti restanti sono stati inseriti nella categoria “Altri”. N.B.: Istituti che erogano diverse forme tecniche non necessariamente risultano essere Best Performer per ognuna di esse, ma potrebbero esserlo solo per una o due. Survey collection 2011 36 CRIF DECISION SOLUTIONS 36 Appendice Questionario Survey collection 2011 37 CRIF DECISION SOLUTIONS 37 Survey collection 2011 38 CRIF DECISION SOLUTIONS 38 Survey collection 2011 39 CRIF DECISION SOLUTIONS 39 Survey collection 2011 40 CRIF DECISION SOLUTIONS 40 Survey collection 2011 41 CRIF DECISION SOLUTIONS 41 Survey collection 2011 42 CRIF DECISION SOLUTIONS 42 ___________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________ 1 Via M. Fantin, 1-3 - 40131 Bologna Tel. +39 051 4176111 - Fax +39 051 4176010 info@crifdecisionsolutions.com - www.crif.com 2 Ringraziamenti Banca 24-7 Banca Popolare di Bari Banco Popolare BBVA Finanzia BCC Gestione Crediti BNL – BNP Paribas Compass Conetruria Consel Consum.it Deutsche Bank FGA Capital Fiditalia Findomestic Banca Ford Credit Europe Moneta Monte dei Paschi di Siena Neos Finance Santander Consumer Bank Toyota Financial Services Unicredit Via M. Fantin, 1-3 - 40131 Bologna Tel. +39 051 4176111 - Fax +39 051 4176010 info@crifdecisionsolutions.com - www.crif.com