Canon Eos 5D Mark II
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Canon Eos 5D Mark II
TestMTFdigitali Risoluzione 21,1 Mpixel Dimensioni sensore 36 x 24 mm (circa) Fattore moltiplicativo focale 1x Tipo sensore CMOS Sensibilità minima ISO 50-100 Velocità raffica 3,83 f/s Tempo di otturazione minimo 1/8000 s Live View presente Sistema Pulizia sensore presente Modo video presente Canon Eos 5D Mark II La nuova Canon Eos 5D Mark II offre prestazioni molto elevate: unisce infatti una risoluzione di 21 Mpxl ad un livello del rumore molto contenuto. Grazie al sensore a pieno formato sfrutta al meglio la copertura angolare degli obiettivi. Eccoci arrivati alla seconda release per la Canon Eos 5D, la fotocamera che, grazie ad un prezzo accessibile, ha diffuso il pieno formato anche al di fuori del settore più strettamente professionale. Non si tratta di semplice restyling, in quanto le innovazioni sono numerosissime e sostanziali, tanto che viene attaccato il primato della Eos-1Ds Mark III. Tutto nuovo il sensore, che si allinea per risoluzione a quello dell’ammiraglia di casa Canon, tuttavia con una sensibilità massima decisamente superiore, addirittura 25.600 ISO, grazie anche alla presenza di nuove funzioni per l’eliminazione del rumore. La nuova Eos 5D Mark II inoltre prende dalla Eos 50D un gran numero di funzioni che ormai sono state adottate da quasi tutte le nuove reflex digitali: il Live View, il monitor da 3”, le tecnologie meccaniche 36 e software per l’eliminazione della polvere, e tutte le innumerevoli funzioni che le derivano dall’utilizzo del nuovo processore Digic 4: la conversione A/D a 14 bit, la correzione automatica della gamma dinamica, della vignettatura e la micro taratura dell’AF, tanto per citarne alcune. La novità meno attesa, tuttavia molto stimolante, è la modalità video, che siamo abituati a vedere come un gadget delle compatte digitali, ma che sulle reflex viene ad assumere un interesse professionale, per le particolari modalità di ripresa che consente grazie alla versatilità del sistema reflex. Il corpo macchina La Eos 5D Mark II è costruita con un robusto chassis in acciaio inox e con un corpo esterno in lega di magnesio. Sul nuovo modello sono state introdotte le guarnizioni per l’utilizzo della fotocamera in situazioni ambientali critiche, a protezione dalla polvere e dall’acqua: particolare attenzione è stata posta al vano batteria, alla scheda di memoria ed ai pulsanti. Manca la duplicazione dei comandi per lo scatto in verticale, che tuttavia può essere ottenuta utilizzando il battery grip opzionale BG-E6. Oltre alle due comode ghiere di controllo è presente anche un joy-stick (a 8 direzioni con pulsante centrale), utilizzabile per numerose funzioni, tra cui la scelta dell’area di messa a fuoco e la navigazione nell’immagine ingrandita. Manca invece il flash interno, come è abituale nelle fotocamere professionali. Il sensore La nuova Eos 5D Mark II adotta un sensore CMOS Full Frame, circa 24x36 mm, dotato L’innovazione più importante del dorso riguarda il nuovo pannello LCD da 3” e 922.000 punti; da segnalare anche l’altoparlante per la riproduzione dei video e il tasto di accesso ai Picture Style. Le connessioni sono tutte raggruppate sul fianco sinistro della macchina e prevedono naturalmente l’uscita HDMI. Il corpo in magnesio è dotato di numerose guarnizioni, sebbene non si possa definire completamente tropicalizzato. di una risoluzione simile a quello della Eos1Ds Mark III: 21,1 Mpixel. Sono disponibili 3 risoluzioni in formato Raw, 5616 x 3744, 4080 x 2720 e 2784 x 1856 pixel con compressione senza perdita di informazione; la conversione analogico/ digitale avviene a 14 bit, quindi con una maggiore precisione di quella disponibile sul precedente modello, per una più estesa gamma di colori riproducibili. Abbiamo poi 3 risoluzioni per i formati Jpeg, 5616 x 3744, 3861 x 2574, 2784 x 1856; due i possibili livelli di compressione. E’ possibile la simultanea registrazione di un qualsiasi formato Raw e di un qualsiasi formato Jpeg. La sensibilità Il sensore ha una sensibilità equivalente di 100 ISO, che può venire impostata manualmente fino a 1600 ISO con passi da 1 o da 1/3 di EV. Sono infine presenti sia una bassa sensibilità L (50 ISO), sia due alte sensibilità H1 (12.800 ISO) e H2 (25.600); si tratta d’impostazioni da utilizzare in situazioni particolari, la prima dove sia richiesto un bassissimo livello di rumore, le altre quando la luce ambiente è estremamente bassa. E’ possibile anche una regolazione automatica da 100 a 3200 ISO (nelle modalità di esposizione Full Auto e Creative Auto). Video Dopo Nikon con la sua D90, ora anche Canon con la Eos 5D Mark II propone la modalità video su una reflex. Lo fa però con una risoluzione superiore, 1920x1080 ovvero Full HD a 30 fps, e con un sistema di compressione molto efficiente, H.264, che consente di contenere le dimensioni dei file. E’ possibile registrare fino a 4 GB, per una durata di circa 12 minuti. La durata aumenta fino a circa 24 minuti con l’utilizzo della risoluzione più bassa, 640x480. Abbiamo in questo modo la possibilità di usare anche per riprese video obiettivi molto particolari, come i fish-eye o gli splendidi Tilt-shift Canon, con effetti 37 impensabili per le videocamere amatoriali; si può sfruttare inoltre lʼeccezionale sensibilità del sensore per riprese in ambienti scarsamente illuminati. Abbiamo comunque importanti limitazioni e prima tra tutte la scomodità dʼinquadratura, e di conseguenza la scarsa stabilità delle immagini che si possono ottenere a mano libera. Mentre sulla D90 non è possibile utilizzare lʼAF, qui è attivabile lʼautofocus a rilevazione di contrasto tramite il pulsante AFON. Non è però possibile la messa a fuoco continua come nelle riprese fotografiche. La regolazione dellʼesposizione avviene automaticamente, inclusa la sensibilità che viene regolata tra 100 e 3200 ISO. Eʼ possibile però intervenire con una compensazione manuale fino a +/- 2 EV, anche durante la registrazione. Non è invece possibile stabilire un preciso bilanciamento del bianco ed il diaframma di lavoro: questo riduce il controllo della profondità di campo, funzione che sarebbe stata utile vista la possibilità di montare ottiche di grande apertura o macro. Eʼ invece possibile applicare gli stessi picture style che si utilizzano normalmente con le fotografie, ed eseguire una regolazione personalizzata di sharpening, contrasto, saturazione e tonalità del colore. Si può anche registrare una traccia audio, grazie alla presenza di un microfono interno e di una presa per il collegamento di un microfono stereo esterno; questʼultima soluzione consente di escludere i rumori generati dalla fotocamera, in primo luogo il rumore dei motori di messa a fuoco e di stabilizzazione delle ottiche. Durante la ripresa del filmato è possibile scattare una fotografia, che viene registrata con la stessa esposizione del filmato, indipendentemente dalla modalità di scatto impostata: tuttavia in questo caso abbiamo unʼinterruzione temporanea della registrazione audio/video. I filmati possono essere rivisti sia sulla fotocamera, anche con lʼaudio grazie al piccolo altoparlante presente, che su un TV esterno, anche ad alta definizione. Non abbiamo rilevato particolari limitazioni nel tempo di utilizzo dovute a surriscaldamento e possiamo stimare lʼautonomia in circa 90 minuti, in relazione unicamente alla durata della batteria. Dato che il formato di registrazione video è diverso da quello per le immagini fisse, durante la registrazione compare automaticamente una cornice semitrasparente che evidenzia lʼarea effettivamente utilizzata. Eʼ anche possibile fare in modo che que- 38 Le differenze tra Canon Eos 5D Mark II e la Canon Eos 5D �� ���������� ��� �� ����� ��� �� ���� �� � �� ����� ��� ��� ����� ��� �� ���� �� ����� ��� �� Risoluzione 21,1 Mpixel 12,8 Mpixel (13,3 totali) Processore Guarnizioni per polvere e gocce d’acqua Digic 4 Sì Digic II No Live view Sì No Scatto silenzioso Copertura del mirino In Live View No 98 % Sì 3,83 f/s 10 s, 2 s 96 % No 3,01 f/s 10 s, 2 s solo con il blocco dello specchio 12 bit No Riprese video Scatto continuo Autoscatto Conversione A/D Compact Flash UDMA Risoluzioni Raw Risoluzioni Jpeg Sensibilità ISO standard Sensibilità ISO estesa Sensibilità ISO automatica 14 bit Sì ���������� ���������� ��������� ��������� 5616x3744, 4080x2720, 2784x1856 4368x2912 , 3168x2112, 2496x1664 100-6400 100-1600 50-25600 50-3200 100-3200 in tutte le modalità (tranne 100-400 solo in Full Auto manuale) Attivabile su 3 livelli No Monitor Regolazione luminosità monitor manuale 3”, 920.000 punti 7 livelli 2,5”, 230.000 punti 5 livelli Regolazione luminosità monitor automatica (con sensore ambiente) 3 livelli No Dati per l’eliminazione via software della polvere WB in Kelvin Sì No 2500 K e 10000 K 2800 K e 10000 K Riduzione del rumore ad alti ISO No Ottimizzazione automatica della Sì luce (Auto Lighting Optimizer) Sì No Priorità tonalità chiare (Highlight Tone Priority) Sì No Correzione della vignettatura Taratura delle messa a fuoco Sì No Pulsante AF start (AF-ON) Sì No Creative auto Sì No Posizioni Custom sulla ghiera di 3 1 ripresa Stampa diretta immagini Raw Sì No Registrazione audio Con i filmati No Microfono Interno (mono), esterno (stereo)No Altoparlante Sì No Uscita HDMI Sì No Funzioni custom 25 21 My menu Sì No In mirino: ISO Sì No In mirino: stato batteria Sì No In mirino: highlight tone Sì No priority In mirino: scatto in Sì No monocromatico In mirino: allarme tempi lenti Lampeggio tempi No Copyright nei metadati Jpeg Sì No Menù 9 sezioni Unico Sotto la targhetta 5D si intravedono i tre Nulla di nuovo alla destra del display, Funzioni pulsante SET qualità immagine, picture style, menù, immagine, fori che consentono al microfono di regiil joystick, qualità la ghiera Quick picture Control riproduzione, Quick control, livestyle viewmenù strare lʼaudio dei filmati. Dial e lʼinterruttore di accensione. Dimensioni 113,5 mm (A) x 152mm (L) x 75mm 113mm (P)(A) x 152mm (L) x 75mm (P) Alimentazione LP-E6 (7.2 V DC, 1800 mAh) BP-511A (7,4 V, 1390 mAh) Memorizzazione sulla batteria Sì No del numero di scatti eseguiti Adattatore rete AC Adapter Kit ACK-E6 AC Adapter Kit ACK-E2 Battery grip Battery Grip BG-E6 Battery Grip BG-E4 Ricevitore per comandi a per RC1 / RC5 No distanza IR D ISO Monitor Regolazione luminosità monitor manuale 3”, 920.000 punti 7 livelli 2,5”, 230.000 punti 5 livelli Regolazione luminosità monitor automatica (con sensore ambiente) 3 livelli No Dati per l’eliminazione via software della polvere WB in Kelvin Sì No 2500 K e 10000 K 2800 K e 10000 K �� ���������� ��� �� �����della ��� �� Sì ���� �� � �� ����� ��� ��� No Ottimizzazione automatica ����� ��� �� luce (Auto Lighting Optimizer) ����� ��� �� ���� �� Sì No Priorità tonalità chiare Risoluzione 21,1 Mpixel 12,8 Mpixel (13,3 totali) (Highlight Tone Priority) Processore Digic 4 Digic II No Correzione vignettatura Guarnizionidella per polvere e gocce Sì Sì No Taratura delle messa a fuoco Sì No d’acqua Pulsante Sì No Live viewAF start (AF-ON) Sì No Creative auto Sì No Scatto silenzioso In Live View No Posizioni sulla ghiera di 3 1 98 % 96 % CoperturaCustom del mirino ripresa Riprese video Sì No Stampa diretta immagini Raw Sì No Scatto continuo 3,83 f/s 3,01 f/s Registrazione audio Con Nos, 2 s solo con il blocco dello 10 s, i2 filmati s 10 Autoscatto Microfono specchio Interno (mono), esterno (stereo)No AltoparlanteA/D Conversione 14 12 Sì bit Nobit Sì No Compact Flash UDMA Uscita HDMI Sì No ���������� ���������� ��������� � �������� Risoluzioni Raw Funzioni custom 25 21 Risoluzioni 5616x3744, 4080x2720, 2784x1856 4368x2912 , 3168x2112, My menu Jpeg Sì No 2496x1664 In mirino: ISO Sì No Sensibilità ISO standard 100-6400 100-1600 In mirino: stato batteria Sì No Sensibilità ISO estesa 50-25600 50-3200 In mirino: ISO highlight tone Sì No Sensibilità automatica in tutte le modalità (tranne 100-3200 100-400 solo in Full Auto priority manuale) In mirino: scatto in Sì No Riduzione del rumore ad alti Attivabile su 3 livelli No monocromatico ISO In mirino: allarme tempi lenti Lampeggio tempi No Monitor 3”, 920.000 punti 2,5”, 230.000 punti Copyright nei metadati Jpeg Sì No Regolazione luminosità monitor 7 livelli 5 livelli Menù 9 sezioni Unico manuale Funzioni pulsante SET monitor 3 qualità qualità menù, immagine, picture Regolazione luminosità livelliimmagine, picture style, No automatica (con sensore riproduzione, Quick control, livestyle viewmenù ambiente) Dimensioni 113,5 mm (A) x 152mm (L) x 75mm 113mm (P)(A) x 152mm (L) x Dati per l’eliminazione via Sì No 75mm (P) software della polvere Alimentazione LP-E6 (7.2 V DC, 1800 mAh) BP-511A (7,4 V, 1390 mAh) WB in Kelvin 2500 K e 10000 K 2800 K e 10000 K Memorizzazione sulla batteria Sì No Sì No Ottimizzazione automatica della del numero di scatti eseguiti luce (Auto rete Lighting Optimizer) AC Adapter Kit ACK-E6 Adattatore AC Adapter Kit ACK-E2 Sì No Priorità tonalità chiare Battery grip Battery Grip BG-E6 Battery Grip BG-E4 (Highlight Priority)a Ricevitore Tone per comandi per RC1 / RC5 No Sì No distanza IR della vignettatura Correzione Taratura dellefile messa a fuoco Trasmissione (opzionale) Sì No Wireless File Transmitter WFT-E4/E4A Wireless File Transmitter Pulsante AF start (AF-ON) Sì No WFT-E1/E1A Creative auto Sì No Posizioni Custom sulla ghiera di 3 1 ripresa Stampa diretta immagini Raw Sì No Registrazione audio Con i filmati No Microfono Interno (mono), esterno (stereo)No Altoparlante Sì No Uscita HDMI Sì No Funzioni custom 25 21 My menu Sì No In mirino: ISO Sì No In mirino: stato batteria Sì No In mirino: highlight tone Sì No priority In mirino: scatto in Sì No monocromatico Tra allarme i programmi compaiono tre memoIn mirino: tempi lenti Lampeggio tempi No rie utente e la funzione Auto che Copyright nei metadati Jpeg Custom Sì No Menù permette di modificare i 9parametri sezioni di Unico ripresa scelti inimmagine, modo Funzioni pulsante SETdalla macchina qualità picture style, qualità menù, immagine, picture semplice ed intuitivo. riproduzione, QuickIlcontrol, livestyle viewmenù pannello LCD di stato è decisamente Dimensioni 113,5 mm (A) x 152mm (L) x 75mm 113mm (P)(A) x 152mm (L) x completo ed offre tutte le informazioni necessarie.75mm (P) Alimentazione LP-E6 (7.2 V DC, 1800 mAh) BP-511A (7,4 V, 1390 mAh) Memorizzazione sulla batteria Sì No del numero di scatti eseguiti Adattatore rete AC Adapter Kit ACK-E6 AC Adapter Kit ACK-E2 Battery grip Battery Grip BG-E6 Battery Grip BG-E4 Ricevitore per comandi a per RC1 / RC5 No distanza IR Trasmissione file (opzionale) sta cornice appaia costantemente in Live View. In modalità video la luminosità del monitor simula sempre lʼesposizione. Live View e Autofocus Ma veniamo al Live View fotografico. Sulla Eos 5D Mark II è implementato in modo estremamente flessibile, con tutte le modalità di esposizione attive e con la possibilità di scegliere tra una regolazione automatica della luminosità del monitor o di una simulazione dellʼeffettiva esposizione. Perfetto inoltre il controllo della profondità di campo, che viene effettuato con lʼabituale pulsante posto frontalmente, vicino allʼobiettivo. La luminosità del monitor in questo caso viene sempre regolata automaticamente, con unʼottima leggibilità dellʼimmagine. Si tratta di un controllo molto più accurato di quello eseguibile col mirino ottico, che diventa scurissimo quando si utilizzano i diaframmi molto chiusi, come spesso accade in macro. Inoltre qui abbiamo la possibilità di ingrandire un qualsiasi punto dellʼinquadratura di 5x o di 10x. La messa a fuoco manuale è anchʼessa estremamente agevole, molto più che col mirino ottico; sono comunque presenti 3 modalità di messa a fuoco automatica che risultano molto comode in varie situazioni di ripresa. Abbiamo innanzi tutto un sistema di messa a fuoco basato sul controllo del contrasto, AF Live. Si tratta della stessa modalità presente sulle compatte, nel complesso più lenta di quella tradizionale delle reflex, tuttavia estremamente precisa ed in grado di evitare lʼoscuramento del monitor. Funziona posizionando, con il piccolo joystick, lʼarea di messa a fuoco in qualsiasi punto dellʼimmagine e quindi premendo il pulsante AF; quando viene raggiunta la messa a fuoco corretta lʼutente viene avvertito da un segnale sonoro e dallʼevidenziazione in verde dellʼarea. Molto divertente poi la modalità AF Live Face; la fotocamera in questo caso sceglie autonomamente il punto dellʼimmagine da mettere a fuoco, riconoscendo la presenza nellʼimmagine di un viso. Il sistema funziona in modo egregio, in quanto riesce ad identificare un volto in un tempo brevissimo, e non si fa ingannare nemmeno dalla presenza di un paio di occhiali. Se vi sono più persone inquadrate ed il viso non è quello voluto è possibile spostarsi velocemente sul successivo. 39 La protezione in policarbonato del pannello LCD posteriore è dotata di numerosi strati antiriflesso resistenti a graffi e sporco. In alternativa all’AF a rilevazione del contrasto (AF Live) abbiamo la messa a fuoco rapida (modalità veloce), che utilizza i tradizionali sensori AF a rilevazione di fase, la cui posizione appare a monitor (la selezione dell’area attiva va fatta al di fuori di Live View); alla pressione del pulsante AF il monitor si oscura per il temporaneo abbassamento dello specchio, dopo di che appare evidenziato a monitor il punto utilizzato per la messa a fuoco. Il software Canon Utility permette di controllare a computer l’inquadratura, il fuoco ed i parametri d’esposizione e le immagini possono essere acquisite direttamente sul PC. Modalità silenziose La messa a fuoco AF Live in Live View nel complesso produce degli scatti meno rumorosi rispetto a quelli tradizionali, in quanto non si ha il movimento dello specchio. Abbiamo però due scatti dell’otturatore, il primo per la misura dell’esposizione con i sensori tradizionali, il secondo per l’effettiva otturazione. Per ridurre ulteriormente il rumore Canon ha previsto altre due modalità di scatto denominate Silent Mode, nei quali è lo stesso sensore immagine ad eseguire la lettura esposimetrica, tra l’altro con un’ottima sensibilità (EV 0-20), evitando quindi una delle due otturazioni, e quindi il 50% del rumore. La lettura avviene sulla stessa area rettangolare usata per la messa a fuoco a rilevazione del contrasto, che può essere posizionata in qualsiasi punto dell’immagine. La differenza tra il Silent Mode 1 ed il Silent Mode 2 è che in quest’ultimo caso 40 il riarmo dell’otturatore non avviene subito dopo lo scatto, ma solo al rilascio del pulsante di scatto, quindi una parte del rumore viene “ritardata” per non farlo apparire. Ovviamente questa seconda modalità non consente l’esecuzione di raffiche. Queste sono invece possibili con il Silent Mode 1, anche se ovviamente non è possibile il controllo continuo dell’inquadratura, come avviene invece utilizzando il mirino reflex. I Silent Mode vanno però evitati con gli obiettivi tilt-shift TS-E, o coi moltiplicatori di focale, in quanto si avrebbero errori di esposizione; con essi conviene usare il Live View tradizionale, con una doppia otturazione. Opzioni in Live View Sempre in Live View è possibile visualizzare a monitor due diverse griglie di ausilio alla composizione, una con 9 ed una con 24 suddivisioni; per il controllo dell’inquadratura si può usare anche un monitor esterno HDMI, o un computer connesso tramite la porta USB. E’ disponibile la temporizzazione dell’esposimetro, impostandone lo spegnimento a 4, 16, 30 secondi, oppure a 1, 10 o 30 minuti. E’ bene infine sapere che la modalità Live View può procurare un sensibile aumento della temperatura della fotocamera, con un conseguente aumento del rumore nelle immagini; è presente pertanto una segnalazione di allarme, ed addirittura uno spegnimento automatico di protezione. La pulizia del sensore Il sistema per la rimozione della polvere del sensore (Self Cleaning Sensor Unit) è I principali comandi di accesso alle funzioni “digitali” sono raggruppati alla sinistra del pannello LCD posteriore. basato sulla vibrazione ad ultrasuoni dal filtro passa-basso antialiasing. E’ possibile comandare manualmente un ciclo di pulizia, oppure fare in modo che l’operazione avvenga automaticamente allo spegnimento e all’accensione della fotocamera; in quest’ultimo caso però esso viene sospeso alla pressione del pulsante di scatto, in modo da non ritardare l’accensione della fotocamera. Per la pulizia manuale del sensore è disponibile il comando di sollevamento dello specchio e apertura dell’otturatore. Il filtro antialiasing è stato tra l’altro dotato di un rivestimento in fluorite che rende più semplice l’eliminazione della polvere, tramite aria compressa. Si tratta però di un’operazione da eseguire con grande cautela e solo in caso di estrema necessità, quando non sia possibile recarsi presso un centro di assistenza, in quanto è facile danneggiare involontariamente il CMOS. A queste operazioni, che rimuovono fisicamente lo sporco, si aggiunge un’utile soluzione software. E’ possibile infatti registrare un’immagine opportunamente sfuocata, tramite la quale il programma Digital Photo Professional è in grado di identificare la posizione di eventuali granelli di polvere sul sensore; l’informazione può venire inclusa in tutte le immagini scattate successivamente, senza che Il mirino copre il 98% dell’area inquadrata con un ingrandimento di 0,71x. La regolazione diottrica è compresa tra -3 e +1. ne risulti un avvertibile incremento delle dimensioni dei file. A questo punto il programma è in grado di escludere dall’elaborazione i pixel coperti, creando per loro un segnale interpolato dai pixel circostanti. Quick Control Ottimo il controllo delle funzioni di ripresa della fotocamera tramite la visualizzazione a monitor denominata Quick Control, che riporta le impostazioni di scatto: tempo, diaframma, sensibilità, modalità (P, Av, Tv, M,B), compensazione esposizione e bracketing, punto di AF, Picture style, bilanciamento del bianco, lettura esposimetrica, formato di registrazione, modalità AF, drive, stato della batteria, scatti caricabili nel buffer, numero di scatti eseguibili sulla scheda. Tramite il joy-stick è possibile entrare a modificare ognuno di questi parametri, senza ricorrere ai pulsanti dedicati e senza entrare nei menù. Premendo il pulsante Info abbiamo poi una seconda schermata informativa, che riporta la modalità di scatto scelta per le impostazioni C1, C2 e C3, lo spazio colore impostato, il bracketing sul bilanciamento del bianco, il valore impostato per la regolazione del bilanciamento in gradi Kelvin e il tempo di spegnimento del monitor. La riduzione del rumore La Eos 5D Mark II applica a tutte le immagini Jpeg un leggero filtraggio del rumore, specie nelle ombre; tramite una funzione custom è possibile incrementare l’intensità del filtro sulle sensibilità più elevate, con Il modulo AF è dotato di 9 punti disposti a rombo più altri 6 punti, nascosti all’interno del cerchio di misurazione spot e non selezionabili manualmente, di ausilio al punto centrale. una regolazione in tre passi, ma in tal caso è possibile che si verifichi una leggera perdita di dettaglio, perché i particolari più fini potrebbero venir interpretati dal filtro come rumore. E’ poi presente la classica riduzione del rumore sulle pose maggiori o uguali a 1 secondo; in questo caso vengono eseguite 2 esposizioni della stessa durata, una standard ed una senza l’immagine per la registrazione del solo rumore introdotto dal sensore; la differenza tra le due, ovvero l’immagine priva di rumore, viene poi registrata in memoria. E’ possibile disattivare questa funzione, o farla intervenire in modo automatico in presenza di un segnale che presenti un disturbo tipico delle lunghe esposizioni. Bilanciamento del bianco Il bilanciamento del bianco è estremamente versatile. E’ disponibile sia un bilanciamento automatico (tra 3000 e 7000 K tramite il sensore immagine), che un’impostazione personalizzata (tra 2000 e 10000 K), che può essere ricavata da uno scatto presente sulla scheda di memoria. Vi sono poi vari pre-set, per luce diurna (5200 K), ombra (7000 K), per cielo nuvoloso (6000 K), per sorgenti flash (6000 K), per lampade ad incandescenza (3200 K) e per lampade fluorescenti (4000 K). E’ possibile inoltre l’impostazione di una precisa temperatura colore tra 2500 K e 10000 K, a passi di 100 K. Ma non basta perché è possibile applicare leggere correzioni in +/-9 passi sia nella coppia di colori blu-ambra che magenta- verde, per un totale di 360 combinazioni. Abbiamo infine il bracketing sul bilanciamento del bianco, che consente 3 scatti con variazione cromatica di intensità regolabile o nella gamma blu-ambra, o in quella magenta-verde. Obiettivi La Eos 5D Mark II, essendo dotata di un sensore a pieno formato 24x36, non può utilizzare le ottiche EF-S, dotate di copertura limitata al formato APS-C. Possono invece essere utilizzate tutte le altre ottiche del sistema Canon, ed in particolare il 15mm fish-eye, che solo su fotocamere a pieno formato garantisce la copertura angolare di 180°. Dato che il formato è identico a quello della pellicola gli obiettivi mantengono la stessa copertura angolare alla quale siamo abituati utilizzando fotocamere analogiche. E’ presente il pulsante per il controllo della profondità di campo e, tramite le funzioni di personalizzazione, è possibile assegnare varie funzioni al pulsante di focus-lock. Correzione della vignettatura La fotocamera riconosce l’obiettivo montato sulla fotocamera e, se dispone dei dati relativi alla sua vignettatura, applica le opportune compensazioni. Si tratta di una soluzione estremamente interessante, in quanto è in grado di sopprimere in modo efficace il difetto, molto meglio di quanto è possibile fare in fotoritocco dopo la registrazione dell’immagine. La vignettatura infatti varia sia con la foca- 41 le di lavoro che con la distanza di messa a fuoco; inoltre la caduta di luce può avere un andamento irregolare sul campo, non sempre prevedibile. Ovviamente la fotocamera deve disporre dei dati dell’obiettivo e a questo proposito vi sono 40 pre-set, che possono essere anche modificati tramite il programma Eos Utility, utilizzando i dati forniti dalla stessa Canon per 74 dei suoi obiettivi, anche in combinazione con i moltiplicatori di focale EF 1,4x-II e EF 2x-II. Monitor Il mirino reflex a pentaprisma dispone di correzione diottrica (-3, +1 diottrie). La copertura è di circa il 98% dell’immagine, migliore quindi di quella della Eos 5D, con un ingrandimento di 0,71x (con 50mm a infinito). Lo schermo di messa a fuoco è intercambiabile. Oltre a quello standard Eg-A ne sono previsti due, che vanno impostati tramite le funzioni custom: l’Eg-S Super Precision Matte per una più facile messa a fuoco manuale, l’Eg-D Precision Matte con una griglia di ausilio all’inquadratura. Le informazioni nel mirino sono state ulteriormente ampliate rispetto alla Eos 5D, con l’aggiunta del valore ISO impostato, dello stato della batteria, dell’attivazione dell’Highlight Tone Priority e dello scatto monocromatico. Rimangono tutte le altre indicazioni: autofocus (punto di messa a fuoco, conferma di messa a fuoco), esposizione (tempo di Il monitor è decisamente più ampio di quello della Eos 5D: 3 pollici con ben 920.000 punti e un angolo di visione molto ampio, 170°. La luminosità è regolabile manualmente in 7 passi, tuttavia è stata introdotta anche una regolazione automatica che tiene conto dell’illuminazione ambiente in modo che l’immagine sia sempre ben leggibile sul monitor, limitando contemporaneamente i consumi. Quest’impostazione è anche regolabile su 3 livelli. Tramite un pulsante dedicato (INFO) è possibile passare dalla visualizzazione normale a quelle contenenti varie informazioni sullo scatto, tra cui l’istogramma (della luminosità o dei tre canali RGB separati) e l’evidenziazione delle aree sovra-esposte tramite lampeggio; è anche possibile evidenziare il punto di messa a fuoco utilizzato durante lo scatto. Non mancano l’indice a 4 o 9 immagini e l’ingrandimento, quest’ultimo particolarmente comodo: sono infatti previsti La connessione elettrica per l’impugnatura verticale è coperta da un tappo in gomma. La batteria è la nuova LP-E6 da 7.2V e 1800 mAh, capace di comunicare l’autonomia residua con la precisione dell’1%. Mirino 42 otturazione, apertura, AE Lock, livello di esposizione, cerchio di esposizione spot, segnalazione di errore), informazioni flash (flash pronto, high-speed sync, FE Lock, compensazione dell’esposizione flash). E’ stata infine aggiunta una segnalazione di allarme, tramite il lampeggio del tempo di otturazione, quando questo è troppo lento. due distinti pulsanti per l’ingrandimento (fino a 10x in 15 passi) e la riduzione. Il joy-stick ed un navigatore simile a quello di Photoshop permettono di navigare agevolmente l’immagine. L’immagine appena scattata può essere visualizzare automaticamente per un tempo impostabile a 2, 4, 8 secondi, o in modo permanente; può anche essere richiamata alla pressione del pulsante Play. Le immagini visualizzate possono essere cancellate immediatamente. La ghiera superiore può essere configurata per spostarsi rapidamente tra le immagini registrate (Jump), a passi di 10 o di 100 immagini, oppure per data o per cartella; si possono anche selezionare solo i filmati o all’opposto solo le immagini. Messa a fuoco a rilevazione di fase (Quick Focus) Al di fuori della modalità Live View (o nella modalità Quick Focus) l’autofocus è affidato ad un sensore CMOS dotato di 9 punti di messa a fuoco principali disposti a rombo; 8 sono lineari ed in grado di sfruttare la luminosità di obiettivi fino a f/5,6, mentre quello centrale è a croce ed in grado di trarre vantaggio anche da obiettivi f/2,8. La loro sensibilità va da -0,5 EV a 18 EV (a 23°C, ISO 100). Abbiamo poi 6 punti ausiliari (nascosti) concentrati intorno al punto centrale nel cerchio della misurazione spot, utili per mantenere a fuoco soggetti che si muovono rapidamente. Se abilitati da menù essi intervengono quando si usa contemporaneamentelaselezioneautomaticadelpunto di messa e la modalità di messa a fuoco continua (AI Servo). Esistono 3 modalità distinte di selezione manuale del punto AF, impostabili tramite le funzioni custom; la prima prevede la pressione di un pulsante dedicato che attiva sia la ghiera posteriore, per scegliere in modo sequenziale l’area, sia il joystick per la selezione diretta di una specifica area; la seconda e la terza modalità invece fanno sì che il joystick oppure la ghiera posteriore siano sempre attivi. Oltre alla messa a fuoco manuale sono presenti tutte le classiche modalità AF, quella singola (One-Shot) e quella continua (AI Servo), oltre alla selezione automatica tra queste due modalità (AI Focus). Non essendo presente un flash interno la luce ausiliaria per l’AF può essere fornita solo da un flash Speedlite esterno. Tramite le funzioni custom è possibile impostare il Focus Lock sul pulsante normalmente utilizzato per l’AE Lock. E’ presente un pulsante per comandare la messa a fuoco (AF-ON). Taratura della messa a fuoco E’ possibile la micro-regolazione della messa a fuoco impostando una correzione di +/- 20 passi a tutti gli obiettivi, quando occorra correggere una staratura della fotocamera, o in modo differenziato per 20 differenti modelli di obiettivo, qualora siano quest’ultimi a risultare starati. Si tratta però di un’operazione delicata, e molto laboriosa. Suggerimento ai produttori Vista la notevole precisione ottenibile con la messa a fuoco a rilevazione del contrasto, l’abbiamo verificata sperimentalmente nel corso delle nostre misurazioni, non sarebbe difficile automatizzare la taratura di ogni singola ottica. Basterebbe estrarre i dati di posizione di messa a fuoco su due scatti di un identico soggetto eseguiti in modalità Quick Focus (rilevazione di fase) e AF Live (rilevazione di contrasto). Misurazione esposimetrica La lettura esposimetrica può essere di tipo valutativo su 35 aree (legata al punto di messa a fuoco AF), spot sul 3,5% o semispot sull’ 8% dell’area totale, oppure media con prevalenza al centro. Tramite le funzioni custom è possibile associare la memorizzazione dell’esposizione sia alla pressione parziale del pulsante di scatto, che al pulsante * AE-Lock. L’esposimetro lavora tra 1 e 20 EV (a 23° C con 50mm f/1.4, ISO 100). Otturatore L’otturatore a tendine metalliche a scorrimento verticale è tarato per una vita di 150.000 scatti e consente tempi da 30 secondi a 1/8000s; il ritardo dell’autoscatto può essere impostato a 2 o 10 secondi. I tempi sono regolabili a passi di 1/3 o 1/2 EV. E’ anche possibile l’esposizione “Bulb”, lunga a piacere. Per ridurre le vibrazioni con la fotocamera montata su treppiede vi è una funzione di personalizzazione per il blocco dello specchio: lo scatto in questo caso avviene con due pressioni del pulsante, la prima fa alzare lo specchio, la seconda esegue l’otturazione. In questo caso conviene utilizzare un comando a distanza N3, oppure un comando wireless (Remote Controller RC-1/RC-5) che può operare fino ad una distanza di circa 5 metri. Se si imposta l’autoscatto invece la pres- sione è una sola: lo specchio si solleva immediatamente e dopo 2 o 10 secondi si ha l’otturazione. Modo continuo Lo scatto continuo è migliore di quello del precedente modello, passando da 3,01 f/s a 3,83 f/s. Si tratta di una raffica piuttosto lenta, che in alcune applicazioni professionali può risultare insufficiente. Per contro essa non pone limiti al numero di scatti Jpeg eseguibili, nemmeno alla massima risoluzione e qualità. In Raw invece si possono eseguire al massimo 16 fotogrammi, prima che la registrazione rallenti. Esposizione avanzata Sono presenti tutte le classiche modalità di esposizione, program flessibile, priorità sui tempi, sui diaframmi e modalità manuale; non è invece presente la priorità sulla profondità di campo. La variazione dei tempi e dei diaframmi può essere impostata a passi di 1/2 stop o di 1/3 stop. E’ possibile variare l’esposizione scelta dalla fotocamera introducendo una correzione fino a +/- 2 EV in passi di 1/2 o1/3 EV. Il bracketing, consente di variare in modo automatico l’esposizione per una sequenza di 3 scatti, con una variazione massima di 2 EV, a passi di 1/3 o 1/2 EV; l’ordine degli scatti è inoltre programmabile tramite le funzioni custom. Creative Auto Oltre alla modalità di esposizione semplifi- cata Auto, sulla Eos 5D Mark II è presente la modalità Creative Auto che consente d’intervenire sui principali parametri di esposizione in modo estremamente intuitivo. Ad esempio se vogliamo controllare la profondità di campo, invece di aprire o chiudere il diaframma possiamo più semplicemente dire alla fotocamera che vogliamo lo sfondo più o meno sfuocato rispetto al soggetto principale. Se poi vogliamo sotto-esporre, invece di variare la compensazione manuale dell’esposizione, ad esempio di -2/3 EV, possiamo chiedere alla fotocamera un’immagine semplicemente un po’ più scura. Gli altri parametri sui quali è possibile intervenire in Creative Auto, ovvero formato di registrazione, modalità di scatto e Picture style, sono invece controllati in modo tradizionale. Esposizione flash Non vi è il flash interno ma la Eos 5D Mark II può essere collegata a flash esterni tramite la slitta sopra il pentaprisma o il contatto PC. Il sincro flash è a 1/200s. La fotocamera supporta la modalità E-TTL II, che consente di eseguire un’esposizione flash valutativa o media. Sono possibili la compensazione manuale dell’esposizione flash, di +/- 2 EV a passi di 1/3 o 1/2 EV, e l’FE Lock. La fotocamera è pienamente compatibile con i flash Canon EX Speedlight. Memorizzazione Le immagini vengono registrate su schede di memoria CompactFlash Tipo II con la Il test della Canon Eos 5D Mark II è stato effettuato con una CF Lexar Professional UDMA 300x Le schede di memoria Lexar Professional UDMA 300x sono state scelte in quanto garantiscono una velocità minima di lettura/ scrittura dati 45 MB al secondo; lo speed-rate comunicato da Lexar è sempre relativo alla prestazione minima fornita dalla card. Questo significa che le 300x di Lexar lavorano sempre almeno a 45 MB al secondo in modo da utilizzare appieno i processori delle fotocamere e riducendo i tempi di download. 43 possibilità di utilizzare le nuove veloci UDMA. E’ presente un sensore che riconosce l’orientamento orizzontale o verticale della fotocamera e l’informazione viene registrata insieme all’immagine, che può così essere presentata a monitor correttamente ruotata. Le immagini possono essere ruotate anche manualmente. Non è necessaria la scheda di memoria per scattare ed è possibile registrare le immagini direttamente sul computer. Si possono creare nuove cartelle e selezionarle per l’acquisizione delle immagini, ma non assegnare loro un nome. E’ possibile invece impostare una numerazione progressiva delle immagini indipendentemente dalla cartella ed eseguire un reset della numerazione. Regolazioni e spazio colore Si può scegliere tra lo spazio colore sRGB ed il più esteso AdobeRGB. Sono presenti 5 pre-set, denominati Picture Style o Stili Foto (standard, ritratto, panorama, neutro, immagine fedele), con diverse impostazioni di sharpening, contrasto, saturazione e tonalità del colore; i Picture Style possono essere personalizzati, con una regolazione in 8 passi per lo sharpening ed in 9 per gli altri parametri. Oltre a ciò sono presenti ben 3 impostazioni personalizzate (Utente 1,2,3) che possono anch’esse essere regolate in modo completo. Se non fossero sufficiente quelli offerti, si possono caricare anche dei Picture-style messi a disposizione sul sito Canon, oppure crearli tramite il programma Picture Style Editor. E’ possibile infine la registrazione delle immagini in bianconero (con controllo del contrasto e dello sharpening), anche simulando i filtri colorati che si usano con la pellicola, giallo, arancio, rosso e verde. Si possono effettuare i viraggi seppia, blu, viola e verde. Molto interessante infine la “priorità sulle tonalità chiare” (o Hi-Key), impostabile come funzione custom, tramite la quale si dispone di una curva sensitometrica molto appiattita sulle alte luci, che consente pertanto una amplissima latitudine di posa nelle parti più luminose dell’immagine; con questa impostazione però la sensibilità minima diventa 200 ISO. Auto Lighting Optimizer Questa funzione è in grado, dopo lo scatto, di modificare la curva di trasferimento 44 Tra gli accessori disponibili l’impugnatura verticale con funzione Wi-Fi e tre schermi di messa a fuoco. (ovvero la curva sensitometrica) in modo da schiarire le aree troppo scure dell’immagine ed aumentare il contrasto, se esso risulti troppo basso. Sono possibili 3 livelli di intensità. Si tratta di una funzione sicuramente utile per avere immagini sempre leggibili, ma che va usata con attenzione per evitare di alterarle in modo eccessivo. Stampa La fotocamera è compatibile con lo standard PictBridge per la stampa diretta delle immagini attraverso la porta USB, comandabile con un pulsante vicino al mirino. E’ possibile registrare i comandi in formato DPOF 1.1 per la stampa diretta delle fotografie da stampanti capaci di leggere le schede di memoria della fotocamera. Si possono stampare anche le immagini Raw, opzione questa non disponibile sul modello precedente. Alimentazione La fotocamera utilizza la batteria LP-E6 (7.2 V DC, 1800 mAh) che ha una capacità sensibilmente superiore a quella del precedente modello ed è in grado di memorizzare il numero degli scatti eseguiti dall’ultima ricarica, così come di effettuare una stima molto precisa dell’autonomia residua (con precisione dell’1%). Consente anche di stimare quando non sia più possibile effettuare una ricarica efficace. Ogni batteria è dotata di un numero di serie unico e la fotocamera può mantenere registrate le caratteristiche di 6 batterie utilizzate precedentemente su di essa. Quando è necessaria una maggiore autonomia si può ricorrere al Battery Grip BGE6, che può alloggiare 2 batterie LP-E6 o alternativamente 6 batterie AA, alcaline o NiMH. Per ridurre i consumi si può impostare l’autospegnimento della fotocamera a 1, 2, 4, 8,15 o 30 minuti. Le impostazioni permanenti vengono mantenute grazie ad una batteria CR2016. L’adattatore AC Adapter Kit ACK-E6 inserito nel vano batteria permette il collegamento alla rete elettrica, e si può ricaricare la batteria in auto con l’adattatore CBC-E6. Personalizzazione Il funzionamento della fotocamera può essere personalizzato tramite 25 funzioni custom. Al pulsante “SET” posto al centro della ghiera sul dorso possono essere associate come sul precedente modello i comandi per il cambio del formato di registrazione, il cambio dello stile, o il richiamo del menù. Sulla Eos 5D Mark II abbiamo anche la possibilità di richiamare la modalità riproduzione, la schermata del Quick Control ed infine il Live View. Sulla ghiera superiore della fotocamera sono presenti ben 3 posizioni custom (C1, C2, C3) con le quali si possono richiamare 3 set di 25 impostazioni precedentemente registrate. E’ infine possibile cancellare qualsiasi impostazione personale o funzione custom, in modo da tornare alle condizioni iniziali della fotocamera, per evitare che comandi accidentali possano comprometterne l’uso. Il menù Completamente rinnovati i menù, che non è più unico come sul precedente modello, ma ricalcano la soluzione estremamente funzionale della Eos 50D, con 9 schermate senza scroll, divise in 5 sezioni di diverso colore. Utile il My Menù, che può contenere fino a 6 voci scelte dall’utente, sia tra le voci normali, che tra quelle delle funzioni custom. 25 le lingue disponibili, tra cui l’italiano. Audio La fotocamera è provvista sia di un microfono (mono), che di un connettore stereo da 3,5 mm, per la registrazione di una traccia audio insieme ai filmati. Non è invece prevista la possibilità di associare commenti sonori alle fotografie. Wireless La Eos 5D Mark II può montare il Wireless File Transmitter WFT-E4/E4A, che montato sul fondo della fotocamera, consente il collegamento sia ad una rete WiFi, che ad una normale rete Ethernet cablata, supportando sia i protocolli ftp, che http; dispone addirittura di un web server interno, che rende possibile sia la visione che lo scatto delle immagini in remoto. Le fotografie possono essere registrate nella memoria interna e contemporaneamente trasmesse in wireless. Un connettore USB consente inoltre il collegamento di dispositivi di memorizzazione esterna, come un hard disk. Il Wireless File Transmitter dispone di una sua alimentazione autonoma, basata su una batteria ricaricabile al litio LP-E6, e può anche lavorare in combinazione con un dispositivo GPS per trasmettere le coordinate di posizione. Verifica integrità immagine Per verificare se all’immagine sono state apportate delle modifiche dopo lo scatto la fotocamera permette di registrare insieme all’immagine dei codici che consentono il controllo tramite un apposito kit opzionale (Data Verification Kit DVK-ES). Questa caratteristica rende la Eos 5D Mark II particolarmente interessante per utilizzi di tipo legale e assicurativo. Varie La fotocamera può essere collegata al computer tramite una porta USB 2.0 ad alta velocità; l’uscita video è commutabile dall’utente negli standard PAL o NTSC. E’ presente anche un connettore HDMI per il collegamento a televisori ad alta definizione. E’ possibile eseguire una proiezione temporizzata delle immagini contenute in memoria impostando un intervallo di 1, 2, 3, 5 secondi. Le dimensioni della Eos 5D Mark II sono: 113,5mm (A) x 152mm (L) x 75mm (P). Il peso è di 810 grammi, senza batteria. Software Con la fotocamera è fornito il programma Digital Photo Professional 3.5.1, ottimo per la gestione dei file Raw, con alcuni pratici controlli per regolare il bilanciamento del bianco e la luminosità e per impostare lo spazio colore. DPP consente inoltre di correggere la vignettatura, la distorsione e l’aberrazione cromatica laterale, quella dovuta al diverso ingrandimento ai diversi colori, ma purtroppo non quella assiale che dipende da una diversa messa a fuoco dei colori; si può correggere anche il color blur, ovvero le frange di colore rosso o blu che talvolta si creano ai bordi di aree molto luminose. Eos Utility poi consente l’utilizzo in remoto di Live View e di caricare sulla fotocamera i dati degli obiettivi per la correzione automatica della vignettatura. Ottimo anche Picture Style Editor con il quale si possono creare nuovi Picture Style, variando a piacere la curva tonale e numerosi altri parametri. Completano il pacchetto Zoom Browser EX per Windows e ImageBrowser per Macintosh, per una comoda gestione delle immagini Jpeg e dei filmati, e PhotoStitch per realizzare foto panoramiche. Funzioni Custom Le 25 funzioni custom sono divise in 4 gruppi I - Esposizione 1 - Incrementi dei livelli di esposizione (1/3 - 1/2 EV) 2 - Incrementi ISO (1/3 - 1EV) 3 - Abilitazione ISO Hi e Low 4 - Annullamento auto bracketing 5 - Ordine degli scatti nella sequenza di bracketing 6 - Controllo corretta esposizione in Av e Tv (safety shift) 7 - Velocità di sincro flash in Av (automatica, 1/200 - 1/60 auto, 1/200) II - Immagine 1 - Riduzione rumore pose lunghe (off, auto, on) 2 - Riduzione del rumore a ISO elevati (standard, bassa, elevata, off ) 3 - Priorità tonalità chiare (Highlight tone priority) 4 - Ottimizzazione automatica della luce (standard, bassa, elevata, disattivato) III - Autofocus - Drive 1 - Interruzione dell’AF con soggetti difficilmente focheggiabili 2 - Funzionamento del pulsante AF presente su alcuni obiettivi 3 - Metodo per la selezione del punto AF 4 - Illuminazione dell’area AF attiva 5 - Attivazione della luce ausiliaria AF 6 - Blocco dello specchio 7 - Espansione dell’area del punto AF (attivazione dei 6 punti AF ausiliari in AI-Servo) 8 - Microtaratura AF IV - Operatività - Varie 1 - funzionamento dei pulsanti di scatto e AF-ON 2 - scambio di funzione tra i pulsanti AF-on e AE-lock 3 - funzionamento del pulsante SET (disattivato, qualità immagine, picture style, menù, riproduzione, Quick control, live view) 4 - Verso di rotazione delle ghiere superiore e posteriore (per selezione Tv/Av) 5 - Selezione dello schermo di messa a fuoco utilizzato 6 - Inserimento dei dati per la verifica originalità dell’immagine 45 Misure eseguite presso il Canon Eos 5D Mark II Centro Studi Progresso Fotografico AUTONOMIA IL GIUDIZIO: VELOCITÀ Giudizio REC (senza monitor): 1195 scatti PLAY : 8 h 31 minuti CURVE SENSITOMETRICHE Le curve sensitometriche mostrano come reagisce il sensore al variare della quantità di luce che lo raggiunge. La quantità di luce è data dal prodotto dell' intensità (Lux) per il tempo di esposizione (s). alle varie sensibilità ISO con contrasto 'normale' immagine Luminosità registrata Ottima la rapidità nello scatto singolo, nell'esecuzione di due scatti e nell'accensione. La raffica invece, non è particolarmente veloce; il numero di scatti in Jpeg però è limitato solo dalle dimensioni della scheda di memoria. Molto buona l’autonomia in registrazione e particolarmente positiva quella in riproduzione. Le curve sensitometriche mostrano un leggero appiattimento nelle alte luci a tutte le sensibilità, tranne che a 50 Iso (Low). Al variare del contrasto si ha una contemporanea variazione della latitudine di posa. Particolare la curva Hi key, che consente di rendere con basso contrasto le alte luci, senza quasi mai raggiungere la saturazione.La sensibilità misurata è di poco superiore ai valori nominali. Spettacolare la risoluzione che si colloca su un livello simile a quello della Eos 1Ds Mark III. Con le impostazioni di default i file Jpeg alle basse sensibilità risultano meno rumorosi dei corrispondenti file raw, per la presenza costante di un leggero filtraggio. Low 80 % 100 ISO 200 ISO 60 % 400 ISO 40 % 800 ISO 20 % 1600 ISO bassa Giudizio -4 Tempo tra due scatti: 0.19 s con formato Jpeg Large Fine Raffica: scatti illimitalti a 3,83 f/s Luminosità registrata Ritardo nello scatto: 0.078 s Quantità di luce -3 -2 alta -1 log (Lux . s) 0 Hi-2 100 % Contrasto impostato sulla fotocamera 80 % 60 % -4 40 % -2 20 % normale +2 bassa FORMATI -3 Le dimensioni dei file in byte dipendono dalla compressione usata e dal contenuto di dettagli del soggetto. Per i formati di uso più frequente abbiamo eseguito un ritratto a mezzobusto su sfondo uniforme, un soggetto che consente un'elevata compressione. 46 Pixel 5616x3744 3861x2574 2784x1856 5616x3744 5616x3744 4080x2720 4080x2720 2784x1856 Byte 23697 kB 11451 kB 7637 kB 4762 kB 1946 kB 3032 kB 1275 kB 1266 kB 6400 ISO Hi-1 con formato Jpeg Large Fine Denominazione Raw sRaw1 sRaw2 Jpeg Large Fine Jpeg Large Normal Jpeg Medium Fine Jpeg Medium Normal Jpeg Small Fine 3200 ISO al variare del contrasto impostato con sensibilità 100 ISO immagine Tempo di accensione: 0.31 s Sensibilità 100 % Compr. 4,5:1 4,4:1 3,5:1 13:1 32:1 11:1 26:1 12:1 -2 Quantità di luce -1 log (Lux . s) 0 alta 1 +4 200 Hi key SENSIBILITÀ ISO La sensibilità è misurata secondo la norma CIPA DC-004. Valore nominale Low 100 200 400 800 1600 3200 6400 Hi 1 Hi 2 Valore misurato 58,5 114 227,6 471,9 894,3 1749,5 3522,2 7172,3 14660 30497 Misure eseguite presso il Canon Eos 5D Mark II Centro Studi Progresso Fotografico MTF - SHARPENING RISOLUZIONE 0 nessuno 1 basso 3 normale 5 alto La risoluzione è misurata con una mira a basso contrasto. Essa dipende dal numero di pixel del sensore e dalla nitidezza dell'obiettivo utilizzato. con Canon EF 35mm f/1.4 L USM 160 140 120 centro bordo 100 bordo f/1,4 1580 f/2 1610 f/2,8 1910 f/4 1910 f/5,6 2250 f/8 2250 80 60 40 20 2500 centro 2680 2680 2680 2680 2680 2680 Linee in verticale Impostazioni dello Sharpening sulla fotocamera 2000 1500 1000 800 600 400 2000 1500 800 1000 600 400 200 Trasferimento di modulazione % Il grafico mostra come all'aumentare dello sharpening aumenti l'MTF. Per contro uno sharpening elevato può generare artefatti e rumore. Lo sharpening è definito in italiano come maschera di contrasto o di nitidezza. f/1,4 f/2 RUMORE: SEGNALE / DISTURBO Il grafico mostra il rapporto tra il segnale e il rumore. Quanto più alta è la colonna, tanto minore è il rumore presente nell'immagine. Rapporto segnale / disturbo Formato Jpeg 8 immagine con basso rumore 89,1 70,8 7 6 7,5 7,6 6,8 6,7 33,5 21,3 13,8 8,1 Low 100 200 400 800 1600 3200 6400 Hi-1 Hi-2 5,9 5,1 4 4,1 3,1 2 immagine con elevato rumore 0 Low 100 200 400 800 1600 3200 6400 Hi-1 Hi-2 Sensibilità ISO Formato Raw Rapporto segnale / disturbo grigio medio tolleranza in basse luci 1 Formato Raw con le impostazioni standard del programma di conversione immagine con basso rumore 76,1 59,1 con le impostazioni standard del programma di conversione 8 7 6 5 EV 49 40,6 tolleranza in alte luci 6,7 3 43,1 41,7 48,3 6,7 5 EV 55,4 56,9 f/8 con le impostazioni standard della fotocamera Sensibilità ISO 100 90 80 70 60 50 40 30 20 10 0 f/5,6 Viene misurata la gamma di luminosità registrabili dalla fotocamera. Il limite per le alte luci è il livello a cui si ha il segnale di registrazione massimo. Il limite per le basse luci è il livello a cui si ha segnale/disturbo = 10. Formato Jpeg 76,1 f/4 LATITUDINE DI POSA con le impostazioni standard della fotocamera 100 90 80 70 60 50 40 30 20 10 0 f/2,8 Diaframma Linee in verticale 37 25,2 14,4 8,5 immagine con elevato rumore Low 100 200 400 800 1600 3200 6400 Hi-1 Hi-2 Sensibilità ISO * Metodologia: i dati sono misurati sul grigio medio secondo la norma ISO 15739 con la fotocamera priva dell'obiettivo, acquisendo in media 600 immagini raw valutate a 48 bit. 6,8 6,6 6,8 7 7,5 tolleranza in alte luci 6,6 5,9 5,3 4 4,1 3 3,1 2 tolleranza in basse luci 1 0 grigio medio Low 100 200 400 800 1600 3200 6400 Hi-1 Hi-2 Sensibilità ISO * Metodologia: Le misure sono effettuate secondo le norme ISO 15739 e CIPA DC-004 47 LemisuredelCentroStudiProgressoFotografico L’autonomia L’autonomia in registrazione è simile a quella della precedente Eos 5D, con 1195 scatti. Nettamente superiore l’autonomia in riproduzione, 8 ore e 31 minuti, nonostante le maggiori dimensioni del monitor; da segnalare a questo proposito l’utilissima regolazione automatica della luminosità in funzione del livello della luce ambiente. Le curve sensitometriche La Canon Eos 5D Mark II mostra un leggero appiattimento delle curve sensitometriche nelle alte luci a tutte le sensibilità, tranne che a 50 Iso (Low) dove si raggiunge la saturazione in modo molto lineare; in questo caso abbiamo pertanto una più limitata latitudine di posa sulle alte luci. Particolare il comportamento al variare del contrasto, di cui presentiamo 5 delle 9 possibili regolazioni. Mentre alle impostazioni vicine al contrasto medio il livello di saturazione non cambia, in presenza di contrasto molto basso (-2, -4) abbiamo uno spostamento del punto di saturazione verso luci più intense, con un aumento della gamma delle alte luci registrabili. All’opposto, quando il contrasto aumenta molto (+4), abbiamo uno spostamento del punto di saturazione verso le basse luci; ovviamente in questo caso la gamma delle alte luci registrabili si restringe e la latitudine di posa si riduce. Va segnalata inoltre la modalità Hi-Key, disponibile solo a partire da 200 ISO, che 48 presenta una curva molto accentuata per rendere con basso contrasto le alte luci, senza quasi mai raggiungere la saturazione. La sensibilità ISO La sensibilità misurata è di poco superiore ai valori nominali; a 100 ISO abbiamo una sensibilità effettiva di 117,7 ISO. Questo vale anche per la sensibilità più elevata, che arriva addirittura a 30498 ISO. MTF-sharpening Sono presenti ben 8 impostazioni dello sharpening; per semplificare la visualizzazione ne presentiamo solo 4. In linea di massima conviene tenere impostazioni non superiori a 1 o 2, in quanto a valori superiori lo sharpening è abbastanza vistoso. La risoluzione Spettacolare la risoluzione, che si colloca su un livello simile a quello della Eos 1Ds Mark III; il comportamento è però leggermente diverso, con una risoluzione inferiore ai diaframmi più chiusi, mentre è leggermente superiore ai diaframmi aperti; sembrerebbe quindi che sia stato adottato un filtro antialiasing più ripido (quindi migliore) che consente un più brusco taglio delle frequenze più elevate, che causano aliasing, ma con una minore penalizzazione di quelle inferiori. Il risultato è molto interessante, con una risoluzione al centro pressoché identica al variare del diaframma; ai bordi ovviamente abbiamo un calo di risoluzione all’aumentare dell’apertura del diaframma, sufficientemente contenuto però, grazie alla straordinaria qualità del 35mm f/1,4. Il rumore e la latitudine di posa Per quanto riguarda i file Jpeg il rumore rilevato sul grigio medio è estremamente contenuto alle basse sensibilità, ma poi aumenta progressivamente fino ad assumere valori decisamente elevati alla sensibilità massima (25.600 ISO). Questo però senza utilizzare le funzioni interne alla fotocamera per la riduzione del rumore (impostazione di default). Il loro uso è quindi consigliabile per lo meno alle sensibilità maggiori di 1600 ISO. I file Raw convertiti tramite il programma Digital Photo Professional presentano invece di default un filtraggio del rumore inferiore alle basse sensibilità, fino a Pro e Contro La velocità La velocità operativa è pressoché identica a quella della precedente Eos 5D; abbiamo infatti un tempo di accensione (tempo necessario per eseguire il primo scatto) di 0,31 secondi ed un ritardo dello scatto dopo la pressione del pulsante di 0,078 secondi. L’intervallo tra due scatti in rapida successione è di 0,19 secondi. Nettamente migliore invece la velocità di raffica della Eos 5D Mark II, che passa da 3,01 a 3,83 fotogrammi al secondo, e questo nonostante i file risultino molto più voluminosi. Il numero di fotogrammi Raw eseguibili è pressoché identico 16, invece di 17, mentre ora il numero di scatti in Jpeg è illimitato, compatibilmente con la capacità della scheda di memoria (col precedente modello avevamo potuto eseguire una sequenza di 92 fotogrammi). Prezzi Canon Eos 5D Mark II: € 2.650 Distribuzione: Canon Italia, Via Milano 8, 20097 San Donato Milanese (MI) Tel. 02/ 82.481 www.canon.it Pro Sensore a pieno formato Altissima risoluzione Basso rumore Alta sensibilità Contro Costo elevato Raffica a bassa velocità Immagini voluminose 200 ISO. L’utente ha comunque ampie possibilità di intervento per aumentare il filtraggio durante la conversione del Raw in Tiff o Jpeg, in modo da trovare, a seconda del soggetto, il miglior compromesso tra presenza di dettagli e visibilità del rumore. Un discorso analogo si può fare anche per il rumore alle basse luci, che condiziona fortemente la latitudine di posa complessiva. Giudizio complessivo Il grande pregio della Canon Eos 5D Mark II è il suo eccellente sensore Full Frame, dotato di una risoluzione invidiabile. Inoltre, rispetto al precedente modello, dispone di tutte le tecnologie introdotte nel corso degli ultimi tre anni: Live View, funzioni di riduzione del rumore che consentono elevatissime sensibilità, eliminazione della polvere dal filtro antialiasing, conversione a 14 bit, monitor da 3 pollici. Vi è poi l’integrazione di caratteristiche una volta limitate ai modelli più professionali, come le guarnizioni contro le infiltrazioni di acqua e polvere ed un mirino ottico a copertura quasi completa. Ciliegina sulla torta la modalità video. Insomma la Eos 5D Mark II è una fotocamera eccezionalmente completa e di livello professionale. L’unico reale limite è costituito dalla velocità di raffica, che si ferma a 3,83 fotogrammi al secondo. Sergio Namias Recensione basata sulla versione firmware 1.0.6