la migliore risposta è il silenzio!

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la migliore risposta è il silenzio!
brevetto depositato
PCT/IB2008/055006
la migliore risposta è il silenzio!
certificato
www.acustop.it
Acustòp® è il nuovo sistema brevettato in grado di risolvere i problemi di acustica, di igiene
e di estetica che si creano con l’impiego dei battiscopa tradizionali.
Velocizza la posa in opera e aumenta il comfort abitativo contribuendo a rispettare le
vigenti normative sull’acustica.
®
Il profilo Salvarumore® è utilizzato per separare il rivestimento o zoccolino in ceramica dal
contatto con il pavimento migliorando i risultati di isolamento acustico.
VANTAGGI
ACUSTICA
Nella parte inferiore di Acustòp® è innestato un profilo di gomma resiliente in grado di attenuare il rumore
di calpestio.
L’efficacia del prodotto è provata dai test effettuati con l’Università di Ferrara e con l’Istituto Giordano.
ESTETICA
Acustòp® aderendo perfettamente al pavimento, compensa le irregolarità dello stesso e quelle dovuto allo
schiacciamento nel corso del tempo del materiale fonoassorbente posto sotto al massetto.
FACILITÀ DI MONTAGGIO
Più facile e veloce da installare rispetto ai profili attualmente in commercio.
IGIENE
Acustòp® aderisce perfettamente al pavimento, evitando l’accumulo di sporco sotto e dietro al battiscopa.
QUALITÀ
La verniciatura ad acqua ed essicazione U.V. è conforme alle regole di bioedilizia.
Resiste alla corrosione di prodotti chimici usati per le pulizie domestiche e permette di evitare i fastidiosi
odori che si sprigionano dopo la posa.
CARATTERISTICHE TECNICHE
Acustòp® è disponibile in due diverse dimensioni: mm 75 x 10 e mm 85 x 13 e in un’ampia gamma di essenze.
Il profilo in gomma con diverse varianti di colore, è abbinato alla tonalità del legno.
Tempo risparmiato
sulla posa
30
Miglioramento estetico e di comfort
grazie al brevetto Acustòp®
Disponibilità in pronta consegna
delle essenze più diffuse
Acustòp® è un battiscopa in legno con una
specifica guarnizione di gomma resiliente,
inserita nella parte inferiore.
Grazie alla sua elasticità riesce a compensare
tutte le imperfezioni del pavimento.
La guarnizione evita il contatto rigido tra
le superfici riducendo notevolmente la
trasmissione delle vibrazioni.
In questa maniera viene evitato uno dei tipici
errori di posa che determinano un aumento
del livello di rumore da calpestìo negli ambienti
limitrofi.
La presenza della guarnizione tra il battiscopa
e la pavimentazione elimina questo tipo
di percorso di trasmissione, mantenendo
inalterate le prestazioni del pavimento
galleggiante.
La morbidezza della base di Acustòp® permette di
aumentare la copertura della fuga tra muro e pavimento.
con
Tradizionale
LA POSA IN OPERA ACUSTÒP: • FACILE
• VELOCE
• PRECISA
1
Dopo aver tagliato Acustòp® alla giusta misura
non necessita della piallatura per essere adattato
alla complanarità del pavimento.
2
Stendere una linea di colla per tutta la lunghezza
del profilo.
3
...e procedere con la fase di applicazione e chiodatura alla parete premendo il listello contro il pavimento, in modo che la guarnizione aderisca alla
superficie. Applicare un chiodo ogni 40 cm circa.
4
Il battiscopa rimarrà aderente su qualsiasi pavimentazione e superficie, anche le più irregolari, al
contrario dei battiscopa tradizionali.
COME FUNZIONA
parete
cresosrl.it
pavimento
materiale
fonoassorbente
massetto galleggiante
solaio portante
PCT/IB2008/055006
battiscopa Acustòp®
battiscopa Tradizionale
solaio portante
solaio portante
con
senza
I rumori da calpestìo
NON vengono trasmessi.
I rumori da calpestìo vengono
trasmessi.
ESEMPIO DI CORRETTA REALIZZAZIONE
DEL PAVIMENTO GALLEGGIANTE
(Manuale ANIT di corretta posa massetti galleggianti)
Esistono alcuni accorgimenti necessari per posare correttamente i pavimenti galleggianti.
Tali sistemi costruttivi, se correttamente realizzati, consentono di rispettare i valori di isolamento dai rumori
di calpestìo definiti nel D.P.C.M. 5-12-1997.
massetto e pavimento
massetto galleggiante
materiale fonoassorbente
parete
parete
solaio portante e strutture laterali
strato di livellamento
Il pavimento galleggiante
La realizzazione di un pavimento galleggiante consiste sostanzialmente nel realizzare una “vasca” di
materiale elastico smorzante, che separa il massetto e la pavimentazione dal solaio strutturale e strato di
livellamento contenente gli impianti, all’interno della quale alloggiare il massetto e la pavimentazione.
Questa “vasca” ha la funzione di desolidarizzare completamente pavimento e massetto da tutte le strutture
al contorno. Il materiale elastico, se correttamente posato, funziona come una molla che smorza le
vibrazioni generate dal calpestìo su massetto e pavimento.
Discorso analogo vale anche per gli zoccolini perimetrali e le piastrelle di rivestimento dei bagni e
delle cucine: se non sono distaccate di qualche millimetro dal pavimento, creano dei collegamenti
rigidi tra pavimentazione e pareti laterali vanificando i risultati già ottenuti.
Per eliminare i problemi derivanti da un erroneo montaggio di battiscopa e piastrelle sono stati
ideati Acustòp® e Salvarumore® che garantiscono il corretto isolamento tra pareti e pavimento.
zoccolino o rivestimento parete
massetto e pavimento
parete
solaio portante
è l’unico battiscopa che non amplifica i parametri acustici
dei pavimenti galleggianti all’interno degli edifici.
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI FERRARA
Dipartimento di Ingegneria
Laboratorio di Acustica
CONFRONTO RISULTATI TRA TERZO E SECONDO PIANO
(AMBIENTI SOVRAPPOSTI E PAVIMENTAZIONE IN PARQUET)
62
62
58
58
54
54
50
50
46
46
42
42
[dB]
66
38
38
34
34
Indici di valutazione a passi di 0.1 dB
30
Indici di valutazione a passi di 0.1 dB
30
Solaio A battiscopa Acustòp® L’nw = 56,9
26
Solaio A battiscopa a contatto L’nw = 59,7
28
Solaio A battiscopa Acustòp® L’nw = 53,3
26
Solaio A xenza battiscopa L’nw = 57,2
Solaio A xenza battiscopa L’nw = 53,5
Solaio A battiscopa a contatto L’nw = 57,2
28
18
[Hz]
5000
4000
3150
2500
2000
1600
1250
1000
800
630
500
400
315
250
200
160
125
100
5000
4000
3150
2500
2000
1600
1250
800
1000
630
500
400
315
250
200
160
125
18
100
[dB]
CONFRONTO RISULTATI TRA TERZO E SECONDO PIANO
(AMBIENTI SOVRAPPOSTI E PAVIMENTAZIONE IN CERAMICA)
66
[Hz]
Indici di valutazione secondo la UNI EN ISO 717-2:
L’nw = 58 dB senza battiscopa
L’nw = 60 dB battiscopa a contatto
L’nw = 57 dB battiscopa “Acustòp”®
Indici di valutazione secondo la UNI EN ISO 717-2:
L’nw = 54 dB senza battiscopa
L’nw = 58 dB battiscopa a contatto
L’nw = 54 dB battiscopa “Acustòp”®
Alcune immagini dei test effettuati
Prova con “battiscopa a
contatto”.
Camera sorgente con indicazione di 3 posizioni della
macchina da calpestìo.
Camera ricevente.
... in conclusione, le prove effettuate hanno evidenziato come il battiscopa “Acustòp”® permetta
di mantenere inalterate le prestazioni del pavimento galleggiante, in quanto assicura il
disaccoppiamento tra il battiscopa e la pavimentazione (in ceramica o parquet) che spesso viene
compromesso dalla posa tradizionale.
Ferrara, 13/07/2009
Prof. Patrizio Fausti
GRAFICO COMPARATIVO DEI RISULTATI DI PROVA SUI QUATTRO
ALLESTIMENTI DEL SOLAIO CONSIDERATO
65
60
L’n [dB]
55
50
45
40
100
125
160
200
250
315
400
500
630
800
1000
1250
1600
2000
2500
3150
4000
5000
Frequenza [Hz]
Solaio nella situazione standard di consegna lavori (L’nw = 64 dB)
Solaio senza battiscopa e rifinito nelle fughe perimetrali (L’nw = 59 dB)
Solaio con battiscopa PROVA 1 (L’nw = 59 dB)
Solaio con battiscopa PROVA 2 (L’nw = 59 dB)
N. B. Le proprietà matematiche di una funzione di tipo logaritmo, portano ad alcune interessanti
considerazioni che servono per valutare al meglio i livelli di rumore rilevati.
Dimezzare il rumore corrisponde ad una diminuzione del livello sonoro di “soli” 3 dB.
Viceversa raddoppiare la sorgente equivale ad un incremento di 3 dB.
®
Salvarumore® è il nuovo sistema brevettato che risolve i problemi di acustica che si creano
attraverso il contatto del pavimento con il rivestimento o zoccolino in ceramica e simili.
Facilita e velocizza la posa, migliora l’estetica e l’igiene della casa, aumenta il comfort abitativo
diminuendo i rumori da calpestìo.
ACUSTICA
Salvarumore® è in grado di contenere le
vibrazioni da calpestio.
IGIENE
Salvarumore® evita l’accumulo di sporco
dietro al battiscopa.
ESTETICA
Salvarumore® riempe le fessure che si
creano nel giunto elastico tra pavimento,
rivestimenti o battiscopa.
POSA
Salvarumore® semplifica la posa evitando
il processo di stuccatura.
COME FUNZIONA
colla
rivestimento o battiscopa
parete
pavimento
massetto galleggiante
solaio portante
materiale
fonoassorbente
NORMATIVE
Determinazione dei requisiti acustici passivi degli edifici.
DPCM 5 dicembre 1997
Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 297 del 22 dicembre 1997
IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
Visto l’art. 3, comma 1, lettera e), della legge 26 ottobre 1995, n. 447 “legge quadro sull’inquinamento acustico”;
Vista la circolare del Ministero dei lavori pubblici n. 1769 del 30 aprile 1966, recante i criteri di valutazione e collaudo dei
requisiti acustici nelle costruzioni edilizie;
Vista la circolare del Ministero dei lavori pubblici n. 3150 del 22 maggio 1967, recante i criteri di valutazione e collaudo dei
requisiti acustici negli edifici scolastici;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica del 26 agosto 1993, n. 412;
Considerata la necessità di fissare criteri e metodologie per il contenimento dell’inquinamento da rumore all’interno degli
ambienti abitativi; sulla proposta del Ministro dell’ambiente, di concerto con i Ministri della sanità, dei lavori pubblici,
dell’industria, del commercio e dell’artigianato;
Decreta:
Art. 1. Campo di applicazione
1. Il presente decreto, in attuazione dell’art. 3, comma 1, lettera e), della legge 26 ottobre 1995, n. 447, determina i requisiti
acustici delle sorgenti sonore interne agli edifici ed i requisiti acustici passivi degli edifici e dei loro componenti in
opera, al fine di ridurre l’esposizione umana al rumore.
2. I requisiti acustici delle sorgenti sonore diverse da quelle di cui al comma 1 sono determinati dai provvedimenti attuativi
previsti dalla legge 26 ottobre 1995, n. 447.
Art. 2. Definizioni
1. Ai fini dell’applicazione del presente decreto, gli ambienti abitativi di cui all’art. 2, comma 1, lettera b), della legge 26
ottobre 1995, n. 447, sono distinti nelle categorie indicate nella tabella A allegata al presente decreto.
2. Sono componenti degli edifici le partizioni orizzontali e verticali.
3. Sono servizi a funzionamento discontinuo gli ascensori, gli scarichi idraulici, i bagni, i servizi igienici e la rubinetteria.
4. Sono servizi a funzionamento continuo gli impianti di riscaldamento, aerazione e condizionamento.
5. Le grandezze cui far riferimento per l’applicazione del presente decreto, sono definiti nell’allegato A che ne costituisce
parte integrante.
Art. 3. Valori limite
1. Al fine di ridurre l’esposizione umana al rumore, sono riportati in tabella B i valori limite delle grandezze che determinano
i requisiti acustici passivi dei componenti degli edifici e delle sorgenti sonore interne.
Art. 4. Entrata in vigore
1. Il presente decreto viene pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana ed entra in vigore dopo sessanta
giorni.
Rumore prodotto dagli impianti tecnologici
La rumorosità prodotta dagli impianti tecnologici non deve superare i seguenti limiti:
• 35 dB(A) LAmax con costante di tempo slow per i servizi a funzionamento discontinuo;
• 25 dB(A) LAeq per i servizi a funzionamento continuo
Le misure di livello sonoro devono essere eseguite nell’ambiente nel quale il livello di rumore è piu elevato.
Tale ambiente deve essere diverso da quello in cui il rumore si origina.
Tabella A: Classificazione degli ambienti abitativi (art. 2)
categoria A: edifici adibiti a residenza o assimilabili;
categoria B: edifici adibiti ad uffici e assimilabili;
categoria C: edifici adibiti ad alberghi, pensioni ed attività assimilabili;
categoria D: edifici adibiti ad ospedali, cliniche, case di cura e assimilabili;
categoria E: edifici adibiti ad attività scolastiche a tutti i livelli e assimilabili;
categoria F: edifici adibiti ad attività ricreative o di culto o assimilabili;
categoria G: edifici adibiti ad attività commerciali o assimilabili.
Tabella B: Requisiti acustici passivi degli edifici, dei loro componenti e degli impianti tecnologici
Categorie di cui alla Tab. A
Parametri
Rw (*)
D2m,nT,w
Ln,w
LASmax
LASmax
1. D
55
45
58
35
25
2. A, C
50
40
63
35
35
3. E
50
48
58
35
25
4. B, F, G
50
42
55
35
35
(*) Valori di Rw riferiti a elementi di separazione tra due distinte unità immobiliari.
CONSEGUENZE
Rimborso rumore
Se l’appartamento supera i limiti acustici il venditore deve risarcire l’acquirente.
Lo ha deciso il Tribunale
Negli ultimi anni i prezzi delle case sono schizzati alle stelle, a tutto vantaggio dei venditori. Ora però
potrebbe scattare la rivincita di chi ha comprato che, in molti casi, potrà vedersi restituire anche il
20 per cento di quanto pagato. È il risultato dell’applicazione di una legge sull’isolamento acustico
dei fabbricati, rimasta inapplicata per dieci anni e che una sentenza del Tribunale di Torino ha riportato
alla ribalta.
Il caso nasce quando un cittadino, appena entrato nell’appartamento acquistato da un costruttore, si
accorge che il calpestio dell’inquilino del piano di sopra è intollerabile. Ogni passo rimbomba nella nuova casa, pagata
255 mila euro. Parte così il ricorso al Tribunale di Torino, richiamando un decreto del presidente del Consiglio del 1997, che
fissa i limiti minimi per l’isolamento degli edifici in base alla tipologia d’uso. Dopo i controlli effettuati dal Ctu, Consulente
tecnico d’ufficio, i valori risultano superati. Ed ecco il colpo di scena. La legge dimenticata per dieci anni viene questa volta
applicata e il costruttore, che è anche il venditore, è condannato a risarcire il 20 per cento della somma pagata per la casa
(51.074,49 euro) come riduzione del prezzo.
La sentenza torinese dello scorso anno segna una svolta. Altri tribunali italiani riprendono quella decisione e si uniformano anche per l’importo del risarcimento. I casi si stanno moltiplicando, anche se difficilmente i non addetti ai lavori ne vengono a
conoscenza. Molti costruttori infatti preferiscono arrivare a un accordo con l’acquirente prima della sentenza, proprio per non
dare pubblicità alla vicenda. Come a Milano, dove un intero condominio (con 100 appartamenti) ha fatto causa al costruttore
perché esasperato dai rumori dei vicini. Il perito del tribunale ha stimato in 7,5 milioni di euro il danno, cifra che il costruttore,
fino a quel momento indisponibile a riconoscere la propria responsabilità, ha rapidamente transato evitando di arrivare alla
sentenza. E ancora a Como, dove per quattro appartamenti di un complesso i periti hanno valutato un risarcimento di 500mila
euro per l’isolamento acustico insufficiente.
“Il numero delle cause sta già cominciando a crescere”, spiega Paolo Insom, amministratore delegato di Dtz Italia, multinazionale della consulenza immobiliare. “È prevedibile che il trend continui dato che si sta diffondendo la conoscenza di questa
norma anche tra i non addetti ai lavori. E non riguarda solo il residenziale. Lo stesso vale per gli uffici, i negozi, le strutture
commerciali. Abbiamo verificato come i grandi gruppi immobiliari ormai costruiscano solo in classe A, con i dettami della
normativa sul risparmio energetico e quindi siano ben al di sotto dei limiti anche per il rumore. Discorso diverso invece per la
miriade di piccoli costruttori. Se lo scopo è limitare i costi di produzione, non c’è dubbio che le lacune si troveranno. Specie in
tema d’isolamento acustico che spesso non viene neanche controllato dalla pubblica amministrazione per ottenere il permesso
di costruire”. Secondo i dati del Politecnico di Milano, l’80 per cento degli edifici costruiti dagli anni Cinquanta a oggi sono
fuori norma. E tutti sarebbero interessati da eventuali richieste di risarcimento, visto che la normativa non fissa limiti all’anno
di costruzione. “È prevedibile un’impennata di ricorsi”, dice l’avvocato Cesare Rosselli, consigliere di Assoedilizia. “Si afferma un’interpretazione della norma che considera il rapporto tra acquirente e impresa costruttrice e non più come in passato
solo tra Comune e impresa. E questo potrà diventare un grimaldello per ottenere cospicui rimborsi. Ci auguriamo però che la
nuova interpretazione venga usata con cautela, per prevenire un’ondata incontrollabile di ricorsi”.
(20 giugno 2008)
Rumori da calpestio oltre i limiti di legge:
il costruttore risarcisce
Sentenza del Tribunale di Torino: l’insufficiente isolamento acustico riduce del 20% il
valore dell’immobile.
03/03/2008 - Con la sentenza n. 2715/07 del 23 aprile 2007, il Tribunale di Torino ha condannato
un costruttore a restituire agli acquirenti una parte del prezzo pagato per l’acquisto di un appartamento, a causa dell’insufficiente isolamento acustico del soffitto che causava rumori da calpestio
superiori ai limiti di legge.
Per valutare l’idoneità delle misure di insonorizzazione dell’alloggio, il Tribunale ha disposto una
perizia tecnica: il CTU ha fatto riferimento alle norme del DPCM 5/12/1997 “Determinazione dei
requisiti acustici passivi degli edifici” che impongono per gli edifici residenziali un potere fonoisolante delle partizioni verticali di almeno 50 decibel, e un limite del rumore di calpestio di solai di 63 decibel. Ha quindi riscontrato per le pareti interne
un valore di 51 decibel (da considerarsi accettabile) e un valore di 70 decibel per rumore proveniente dai soffitti: quest’ultimo
valore è superiore al doppio rispetto al tetto massimo consentito dalla legge, in considerazione del fatto che la scala utilizzata
per la misurazione progredisce in forma logaritmica.
Il CTU ha concluso che, o non è stato realizzato un pavimento galleggiante oppure sono stati commessi errori materiali
di posa in opera. Tuttavia, la struttura dell’alloggio non consente l’eliminazione del difetto riscontrato dal CTU: l’intervento
di ripristino, infatti, andrebbe eseguito all’interno dell’appartamento soprastante, di proprietà di terzi, e richiederebbe la rimozione di tutta la pavimentazione sino alla soletta, la posa di una nuova pavimentazione di tipo galleggiante, la costruzione del
massetto e del nuovo pavimento di finitura.
Al posto di questa soluzione, ritenuta impraticabile, il giudice ha deciso di quantificare il difetto in una somma pari al 20%
del costo di acquisto dell’appartamento; infatti, l’inadeguatezza dell’isolamento acustico riduce considerevolmente il valore
dell’immobile, ai sensi dell’art. 1490 c.c. In conclusione, il costruttore è stato condannato a restituire agli acquirenti il 20%
del prezzo pagato.
Acero americano
Afromosia
Cabreuva
Canaletto
Castagno
Ciliegio americano
Doussiè
Etimoé
Faggio
semievaporato
Frassino
Jatobà
Ipè
Iroko
laccato bianco
laccato nero
laccato ral 9010
laccato ral 1013
laccato ral 9001
Larice
Mogano
Merbau
Mutenye
Noce bicolore
Noce biondo
Tanganika
naturale
Tanganika
miele
Tanganika
noce
Olmo
Pino
Rovere
Teak
Wengè
Sughero
Il legno è un prodotto naturale, soggetto a variazioni di colore e sfumature, per questo il presente campionario è da considerarsi indicativo.
SERVIZI OFFERTI
MATERIALI PER PUNTI VENDITA
E SHOWROOM
CAMPIONARI
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CONSEGNA
www.cresosrl.it
www.acustop.it
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Via del Lavoro, 7 - 60010 Casine di Ostra (An)
Tel. 071 688654 / 688669 Fax 071 688577 - info@profiltrade.it
Acustòp® è prodotto da: