Decking da esterno
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SOMMARIO —CONTENTS 038 072 048 060 097 082 025 N. 85 — 2014 107 luglio-agosto/ july-august 3 NEW YORK RUBRICHE — INDEX 010 BOOKSHOP 012 FOCUS PRODOTTO ENERGIA TECNOLOGIA INNOVAZIONE 020 SOLUZIONI CANTIERE — UNDER CONSTRUCTION 025 COLUMBIA UNIVERSITY MEDICAL CENTER DILLER SCOFIDIO + RENFRO PROGETTI — PROJECTS 032 ANTE DA MANNAHATTA A MANHATTAN — FROM MANNAHATTA TO MANHATTAN 038 HYPAR PAVILION DILLER SCOFIDIO + RENFRO 048 CAMPBELL SPORTS CENTER STEVEN HOLL ARCHITECTS 060 BROOKLYN BOTANIC GARDEN VISITOR CENTER WEISS/MANFREDI ARCHITECTURE/LANDSCAPE/ URBANISM 072 BEEKMAN TOWER GEHRY ASSOCIATES 082 BIG U - REBUILD BY DESIGN BIG TEAM MATERIALI E SISTEMI — MATERIALS AND SYSTEMS 097 PAVIMENTI A SECCO PER ESTERNO 100 RASSEGNA IMPIANTI — INSTALLATIONS 107 SISTEMI DI SICUREZZA 110 RASSEGNA 114 DESIGNERS, CONTRACTORS AND SUPPLIERS 118 INSERZIONISTI architectural design: Gehry Associates façade design: Permasteelisa Group client: Forest City Ratner FCRC construction period: 2006-2011 overall area: 102,193 m2 Lester Ali cost: 502 million euros Pianta del 22° livello 22nd level plan Pianta del 37° livello 37th level plan Gehry Associates Scala 1:800 Scale 1:800 Lester Ali Vista da sud-est con il ponte di Brooklyn in primo piano View from south-east with the Brooklyn bridge in the foreground Pianta del 50° livello 50th level plan Pianta del 75° livello 75th level plan ARKETIPO Lester Ali 76 siche dei grattacieli newyorkesi e le regole tradizionali sulle rientranze, creando una configurazione che varia secondo i piani. Queste linee guida, basate sulle normative e sulle proporzioni, lo hanno portato a individuare l’iniziale quantificazione degli spazi dell’edificio per poi decidere come sviluppare gli affacci e, infine, l’involucro. La pianta dell’edificio è una T un po’ tozza che permette di massimizzare gli orientamenti delle residenze. Gli appartamenti hanno diversi tagli, variano da 50 a 200 metri quadri e saranno tutti destinati alla locazione, non alla vendita. La struttura è puntiforme, di calcestruzzo armato, con il core centrale di calcestruzzo prefabbricato, tipico del sistema costruttivo nord americano. recesses, creating a configuration that changes from one floor to another. These guidelines, based on standards and on proportions, lead him to identify the initial size of the building’s spaces to then decide how to develop the elevations and ultimately the envelop. The plan of the building is a bit stocky T-shaped which allows to maximize the orientations of the residences. The apartments have different sizes, the range from 50 to 200 square meters and they will all be to let and not for sale. The structure is made of individual elements made of reinforced concrete with the central core made of prefabricated concrete, typical of the North American construction system. Vista da nord-ovest View from north-west 78 ARKETIPO ZOOM 1: REGOLARE L’IRREGOLABILE: LA DISCRETIZZAZIONE DEL PROGETTO — CONTROLLING THE UNCONTROLLABLE: DISCRETE DESIGN COMPONENTS The design of the envelop required to break down into components its surface to design and build the single panels. Permasteelisa Group, manufacturer of the façade system, have therefore collaborated with the designers Gehry Associates from the onset of the envelop’s design when the developable areas were being studied, allowing to move from a free form to a structure which is finished in its shape, performance and cost. The development of these areas has been studied through a Gaussian curve which defined the points of the façade which are separated from the surface and the curve’s degrees. The success of this study lead to defined surfaces with a single curve for about the 90% of the envelop. In the particular project from the Beekman Tower, this process started right from the envelop, the most articulated and complex part, to then expand to the design of the floor again designed following the shape and type of the cladding cells and therefore irregular. As a result of the optimization of the cladding panels, the site maintained an average production rate of five days per floor completely watertight. Il volume dell’auditorium spicca in aggetto dalle facciate The auditorium’s volume projects from the facades Lester Ali Il disegno dell’involucro ha richiesto una discretizzazione completa della sua superficie per progettare e costruire i singoli pannelli. Permasteelisa Group, responsabile del sistema di facciata, ha perciò partecipato con i progettisti Gehry Associates fin dalle prime fasi della progettazione dell’involucro, quando sono state studiate superfici “developable”, che permettono cioè di passare da una forma libera a una struttura finita, nella forma, nelle prestazioni e nei costi. Lo sviluppo di queste superfici viene studiato attraverso la curva gaussiana, che definisce i punti in cui l’involucro si distacca dal piano e i gradi di curvatura. Il successo dello studio ha portato a definire superfici a singola curvatura per circa il 90% del rivestimento. Nello specifico del progetto di Beekman Tower, la discretizzazione è iniziata proprio dall’involucro, la parte più articolata e complessa, per poi impattare sul disegno dei solai, progettati secondo la forma e la tipologia delle cellule del rivestimento e perciò irregolari. Secondo l’ottimizzazione dei pannelli del rivestimento, il cantiere ha tenuto un ritmo medio di cinque giorni per piano, finito e chiuso dal rivestimento. Il rivestimento in lamiera di acciaio curvata The cladding made of curved steel sheeting PROGETTI BEEKMAN TOWER GEHRY ASSOCIATES 81 =220 INVOLUCRO: LEGGERI PANNELLI DI ALLUMINIO E DI VETRO — THE ENVELOP: LIGHTWEIGHT ALUMINIUM AND GLASS PANELS In the design of the facades the opaque parts and the glazed portions are at full-height, in some cases doubleheight, and they alternate without a pre-determined pattern. The borders marking each floor, made with C-shaped metallic elements, highlight the top and the base of the volumes and in some cases even the division of the internal levels. The transparent enclosures are in part aligned with the cladding and in part they set back to create niches (sometime terraces), which give movement to the southwest elevation on the Broadway. The intrados of the cantilever volumes, or anyway raised from the ground floor, is clad with blue panels. This colour choice increases the effect of the urban scale colonnade’s width towards the Baker sports complex. The volumes of the external ramps consistently contribute to the definition of the external image with the exception of the elevation overlooking the New York’s subway: this elevation, character-ised by large opaque and transparent portions, it the only with a sloped roof to follow the inclination of the stage of the internal auditorium. Lester Ali Nel disegno dei prospetti le parti opache e le porzioni vetrate sono a tutta altezza, in alcuni casi a doppia altezza, e si alternano senza un ritmo prestabilito. Le fasce marcapiano, realizzate con un elemento a C metallico, segnano la sommità e la base dei volumi, in alcuni casi anche la divisione tra i livelli interni. Le chiusure trasparenti in parte sono allineate con il rivestimento, in parte rientrano a creare sfondati (talvolta delle terrazze), che movimentano il fronte sud-ovest sulla Broadway. Gli intradossi dei volumi a sbalzo, o comunque sopraelevati dal piano di campagna, sono rivestiti con pannelli di colore blu. Questa scelta cromatica accresce l’effetto di ampiezza del portico a scala urbana verso il complesso sportivo Baker. Nella definizione dell’immagine esterna intervengono in modo consistente i volumi delle rampe esterne, che mancano solo sul fronte affacciato sulla linea ferroviaria di New York: caratterizzato da grandi porzioni opache e trasparenti, è l’unico con la copertura in pendenza, a seguire l’inclinazione della platea dell’auditorium interno. La torre nelle fasi finali del cantiere The tower in the final stages of the construction IMPIANTI MATERIALI E SISTEMI PAVIMENTI A SECCO PER ESTERNO TESTO MATTEO FIORI La posa a secco di elementi costruttivi è sempre un tema molto interessante in quanto può includere anche tanti altri sottotemi più attuali, quali la velocità di posa, il “fai da te”, l’assenza di attività di preparazione di collanti in cantiere ecc. Tutti elementi che devono sempre essere valutati con attenzione e nel sistema organico generale dell’edi´cio speci´co. La posa in esterno, inoltre, presuppone l’analisi di quali possano essere gli agenti presenti in relazione al contesto, soprattutto di tipo climatico, anche in connessione alla tipologia d’uso, al ´ne di evitare danni sia agli utilizzatori, sia alla pavimentazione stessa. I materiali normalmente utilizzati sono il legno, le lastre e i masselli di calcestruzzo, le piastrelle, le lastre e i cubetti di pietra, gli elementi di laterizio. Molti di essi, qualora le caratteristiche meccaniche ne impongano la necessità, vengono supportati anche da un ulteriore elemento (in genere, non di pregio). La posa può essere fatta adagiando completamente l’elemento a un supporto (ad esempio, su sabbia) oppure su piedini, che possono essere di plastica o di acciaio, generalmente sempre regolabili. 98 ZOOM: ARKETIPO MENO COLLE, PIÙ VELOCITÀ DI ESECUZIONE Per sostituire i vecchi pavimenti non è più necessario ricorrere a demolizioni difficoltose e spesso anche molto invasive; grazie alle nuove tecnologie in commercio, è possibile adottare sistemi di posa a secco facili e veloci, ideali per qualsiasi tipologia di ambiente. Graniti Fiandre Spa Due sono gli elementi caratterizzanti il titolo del presente documento: posa a secco ed esterno. La posa a secco è una prerogativa di alcune tipologie di prodotto che consente di evitare l’utilizzo di collanti e che può o meno presupporre utilizzo di sistemi di fissaggio meccanici. Nel primo caso, in genere, la posa è molto veloce, ma si ha la necessità che gli elementi posati possano, o mediante una geometria specifica e/o mediante il peso proprio, essere stabili alle azioni dovute all’uso (ad esempio, azione antropica, azione di macchinari) o ad agenti atmosferici (ad esempio, vento, neve). In genere, l’entità delle azioni è individuabile nel D.M. 14 gennaio 2008 - Norme tecniche sulle costruzioni, cap. 3 (facendo attenzione non solamente ai carichi uniformemente distribuiti, ma anche a quelli concentrati che possono generare instabilità locale). Un’ulteriore attenzione, rispetto alla corretta definizione dei carichi, è che alcune tipologie di azioni, ad esempio vento e neve, localmente, possono essere molto più intense rispetto a una generica sezione corrente. In particolare, per il vento, per valutare queste specifiche azioni locali, è necessario considerare anche quanto indicato nelle UNI EN 1991-1-4. La posa mediante fissaggi meccanici deve essere progettata individuando, oltre che le azioni di cui sopra, anche la connessione fissaggio/elemento resistivo. Infatti, le azioni devono essere riportate, tramite una connessione, a un elemento resistivo che, in genere, è l’elemento portante. Difficilmente massetti alleggeriti permettono una capacità di connessione compatibile con le normali azioni del vento. La posa in esterno presuppone, ovviamente, la valutazione anche delle azioni dovute agli agenti atmosferici, quali acqua (nei vari stati), vento e agenti aggressivi in genere. Del vento si è già scritto; per quanto riguarda l’acqua, l’attenzione principale è rivolta a valutare la resistenza al gelo, che è valutata in numero di cicli di gelo-disgelo ai quali il materiale resiste senza fratturarsi, e a valutare l’assorbimento d’acqua. In quest’ultimo caso, minore è l’assorbimento, maggiore sarà la capacità (in ogni caso) di resistere ai cicli di gelo e disgelo. Per le piastrelle di ceramica, valori molto buoni sono, indicativamente, inferiori allo 0,2% (UNI EN ISO 10545.3). Per le lastre di calcestruzzo, il valore deve essere inferiore a 1 kg/m2 (UNI EN 1339). Altri requisiti importanti da valutare sono: Resistenza meccanica In modo differente da pavimentazioni posate in completa adesione, la resistenza meccanica di elementi di rivestimento che non siano posati in modo solidale o che siano sospesi rispetto allo strato di supporto è molto importante in quanto le azioni indotte (di tipo antropico o dovuto a macchinari) possono provocare sollecitazioni locali superiori. Si pensi, ad esempio, a un’azione puntuale in corrispondenza della zona centrale di una pavimentazione sospesa su quattro supporti angolari. Certamente si hanno momenti che attivano flessioni su tale pavimentazione e che devono essere correttamente comparati con le risorse proprie dello specifico prodotto. Di conseguenza, deve essere controllata la resistenza a flessione del prodotto (per le piastrelle UNI EN 10545.4). Resistenza allo scivolamento La resistenza allo scivolamento è essenziale quando le superfici possono essere potenzialmente bagnate, anche per necessità lavorative, oppure essere semplicemente esposte alla pioggia. I metodi di prova sono molti e dipendono dalla tipologia di materiale. In genere, indicano l’angolo massimo sotto il quale una persona (a piedi nudi oppure con le scarpe) non scivola. Le normative, di conseguenza, non sono univoche e non sono comparabili. Il metodo di cui si parla nel D.M. 236/89 prevede che venga trascinata un’apparecchiatura sulla superficie in questione e ne venga determinato il coefficiente di attrito. Un valore superiore a 0,40 indica che la pavimentazione supera la prova. Valori più alti indicano un maggior attrito e, quindi, una migliore caratteristica. A livello di normazione, esistono altri metodi di prova, che, tuttavia, formalmente, non possono sostituire quello sopra indicato. Per le piastrelle è in uso la DIN 51130, ove il valore più elevato è R13 (angolo di inclinazione maggiore di 35°). Per le pavimentazioni di calcestruzzo è in vigore il metodo detto “USRV”, indicato nella UNI EN 1339, che viene utilizzato anche per le piastrelle di ceramica. Valori usuali sono superiori a 60. MATERIALI E SISTEMI PAVIMENTI A SECCO PER ESTERNO ZOOM 99 Pircher Oberland Spa PRINCIPALI NORME DI RIFERIMENTO Resistenza all’abrasione La resistenza all’abrasione è la capacità di resistere alle azioni di usura connesse con il movimento di corpi, superfici o materiali a contatto con la superficie dell’oggetto. Anche in questo caso, l’abrasione della superficie non rappresenta solamente un danno estetico, ma anche funzionale in quanto il danneggiamento degli strati superficiali dell’oggetto, in genere trattati con lavorazioni aggiuntive proprio per renderli inizialmente più resistenti, porta a lasciare “scoperti” quelli più profondi, maggiormente sensibili all’azione di usura. Una elevata resistenza all’abrasione è certamente consigliata in casi in cui ci sia un’azione ciclica, soprattutto se localizzata: si pensi all’azione delle ruote di una sedia. Per le piastrelle, la resistenza all’abrasione viene misurata tramite la UNI EN ISO 10545.6 (piastrelle non smaltate) e la EN ISO 10545.7 (Metodo PEI) (piastrelle smaltate). Nel primo caso, è necessario comparare i prodotti e valutare quelli con minore volume rimosso, nel secondo caso è necessario comparare i prodotti e valutare quelli con un numero maggiore di giri senza mostrare danneggiamento visibile (valori PEI intorno a 5). Per le pavimentazioni di legno fare riferimento alla EN 13329. Per le pavimentazioni in calcestruzzo con rivestimento di resina, la norma di riferimento è la UNI 8298-9 che valuta i milligrammi asportati (pochi milligrammi costituiscono una elevata prestazione); per le pavimentazioni viniliche la UNI EN 660-1 o 2 (valori elevati sono intorno a 1 mm3). Resistenza agli urti La resistenza agli urti è la capacità di potere subire azioni, in genere, concentrate senza subire alterazioni irreversibili quali rotture, fessurazioni, distacchi di materiale ecc. che possono provocare anche la caduta di persone. Quando ciò avviene il danno non è solo estetico, ma anche funzionale, in quanto viene compromessa l’integrità del componente e in particolare la sua superficie, che potrebbe comportare l’attivazione di altri guasti. Si ricorda che la prestazione di resistenza all’urto dipende anche dalle modalità con cui il componente è inserito nella pavimentazione e dalla natura e costituzione degli strati sottostanti. Per ogni tipologia di prodotto, la modalità di prova UNI 11241. Istruzioni per la progettazione e la posa di rivestimenti di pavimenti con elementi autobloccanti in calcestruzzo. UNI EN 1338. Masselli di calcestruzzo per pavimentazione. Requisiti e metodi di prova. UNI 1339. Lastre in calcestruzzo per pavimentazione. Requisiti e metodi di prova. 1341. Lastre in pietra naturale per pavimentazioni esterne. Requisiti e metodi di prova. 1342. Cubetti in pietra naturale per pavimentazioni esterne. Requisiti e metodi di prova. 1344. Elementi in laterizio. Requisiti e metodi di prova. 12825. Pavimenti sopraelevati. UNI 11493. Piastrellature ceramiche a pavimento e a parete. Istruzioni per la progettazione, l’installazione e la manutenzione. è differente e, di conseguenza, non è facile fare confronti diretti. Ad esempio, per le piastrelle viene misurato attraverso la norma UNI EN 10545-5, valori elevati sono intorno allo 0,80. Per le pavimentazioni viniliche è maggiormente interessante la valutazione dell’impronta residua, misurata in millimetri, secondo la UNI EN 433, valori molto elevati sono intorno ai decimi di millimetro. Per le pavimentazioni di legno, la UNI EN 1534 (durezza Brinnel) che compara la forza applicata con l’impronta provocata, purtroppo poco utilizzata. Ulteriori caratteristiche particolari devono essere richieste a seconda del materiale: per il legno, la durabilità. Le norme UNI EN 3501, UNI EN 350-2 e UNI EN 460 contengono importanti informazioni rispetto alla durabilità di specie legnose che possono essere utilizzate per confrontare fra di loro i vari possibili tipi di legname impiegati. Una modalità di valutazione della durata presunta di impiego consiste nel confrontare la durabilità della specie legnosa che si intende usare con quella di specie legnose ben conosciute poste in opera in analoghe condizioni di ubicazione, in strutture di analogo progetto e manutenzione e di cui è nota la durata in opera. A titolo informativo, una classe di rischio compatibile è la 3 (fuori dal contatto con il terreno, non riparato), oppure la 4 (a contatto col terreno o con acqua dolce). UN ELEMENTO DA NON SOTTOVALUTRE: L’ACQUA Si tenga sempre presente che, nel caso di posa a secco, e con presenza di acqua di origine meteorica, è necessario tenere in conto che l’acqua penetra in modo quasi completo al di sotto della superficie della pavimentazione stessa. Lo strato di supporto (o, in ogni caso, strati sottostanti) deve fungere anche da strato di pendenza, al fine di potere allontanare in modo adeguato l’acqua evitando ristagni che, oltre a portare degrado alla pavimentazione, possono comportare anche lo sviluppo di organismi biologici e fare da culla a insetti (zanzare o simili). Per questo motivo sono anche da evitare, in corrispondenza dell’intercapedine che si viene a formare in una pavimentazione sospesa, materiali con ritenzione idrica (ad esempio, geosintetici non tessuti). 100 RASSEGNA: ARKETIPO PRATICI, FUNZIONALI, BELLI TUTTI I CONTATTI CASALGRANDE PADANA SPA CERAMICHE REFIN SPA LISTONE GIORDANO - GRUPPO TAGINA CERAMICHE D’ARTE SPA Twin System Out 2.0 MARGARITELLI SPA Wire System www.casalgrandepadana.it www.refin.it Decking da esterno www.tagina.it www.listonegiordano.com CAERAMICHE CAESAR DÉCO AEXTRA20 Angelim Amargoso NESITE - TRANSPACK GROUP ELECTRIC SE www.caesar.it www.decodecking.it SERVICE SPA Uniflair Access Floor Twin Floor Outdoor www.uniflair.com CERAMICHE KEOPE GRANITIFIANDRE SPA K2 Newstone 2CM www.keope.com www.granitifiandre.com UNIFLAIR SPA SCHNEIDER www.nesite.com PIRCHER OBERLAND SPA Pavimentazioni di larice spazzolato www.pircher.eu I dati pubblicati nelle schede sono stati forniti dalle aziende e sono indicativi. Per una corretta stima dei costi è necessario un contatto diretto con i loro uffici commerciali. — Twin System CASALGRANDE PADANA SPA Via Statale 467, 73 42013 Casalgrande - RE Tel. 0522 9901 - Fax 0522 841010 info@casalgrandepadana.it www.casalgrandepadana.it Il sistema è formato da lastre di gres porcellanato di produzione standard e da un supporto ceramico, anch’esso di gres porcellanato, uniti da una miscela di speciali resine termoindurenti. È ideale per essere installato su terrazzi, porticati, camminamenti, bordi piscina ecc. Caratteristiche tecniche > I due elementi ceramici così accoppiati sono successivamente rettificati per garantire la regolarità dimensionale delle lastre. Il piano pavimentale rimane rialzato creando un’intercapedine tecnica di altezza variabile, facilmente ispezionabile per qualsiasi intervento di assemblaggio, di manutenzione e di pulizia sia delle coperture sia delle reti impiantistiche, assicurando inoltre un regolare deflusso delle acque meteoriche. Oltre ai necessari requisiti di resistenza al gelo e all’azione degli agenti atmosferici, le lastre presentano adeguate prestazioni di sicurezza (nelle versioni antiscivolo) ed elevate caratteristiche di resistenza alla rottura (700 kg circa). Prodotto nel formato standard 60x60 cm (ma, su richiesta, si possono produrre anche altri formati), propone una differenziata gamma di superfici, colori e finiture, che, interagendo e combinandosi trasversalmente, consentono ampie possibilità applicative. Dati per la voce di capitolato > Pavimentazione galleggiante Twin System per esterni a transito pedonale, composta da due lastre di gres porcellanato incollate fra loro a formare un unico elemento di spessore 19/21 mm, con superficie antiusura e antimacchia, ingelive, in prima scelta, pressate, pienamente vetrificate come da norme UNI EN 14411-G ISO 13006 - Gruppo BIa - con assorbimento d’acqua ≤ 0,1%, ottenute da miscele selezionate di argille, quarzi e feldspati cotte a temperatura di 1250 °C. MATERIALI E SISTEMI PAVIMENTI A SECCO PER ESTERNO — AEXTRA20 CAERAMICHE CAESAR Via Canaletto, 49 41042 Spezzano di Fiorano - MO Tel. 0536 817111 - Fax 0536 817298 info@caesar.it www.caesar.it Sistema di lastre monolitiche in gres porcellanato perfettamente squadrate e rettificate. Le pregiate finiture estetiche e il vasto corredo di colori e pezzi speciali consentono di andare incontro a ogni esigenza di progettazione di pavimenti esterni. Caratteristiche tecniche > Piastrelle di gres porcellanato ad alto spessore (20 mm) caratterizzate da elevata resistenza ai carichi e alle sollecitazioni. Le collezioni disponibili sono sei: e.motions, Roxstones, Life, Gate, Absolute e Pierre Bleue, con le seguenti finiture: strutturato, grip, mark e — K2 CERAMICHE KEOPE RASSEGNA 101 naturale. Tutta la gamma può essere realizzata nelle seguenti colorazioni: e.motions Trendy Black, e.motions Urban Grey, e.motions Warm Beige, e.motions Sandy White, Roxstones White Quartz, Roxstones Golden Stone, Roxstones Silver Gray, Life Oak, Life Moro, Life Noce, Pierre Bleue, Absolute Beola Bianca, Gate Greige, Gate Tube. La collezione vanta una vasta gamma di pezzi a supporto di qualsiasi tipo di progettazione. Ogni prodotto risponde anche alle moderne normative che tutelano l’uomo e l’ambiente. Assorbimento d’acqua dello 0,05% (ISO 10545-3), sforzo di rottura (S) > 10000 N, resistenza all’abrasione profonda ≤ 145 mm3, resistente agli sbalzi termici secondo la ISO 10545-9, resistente al gelo secondo la ISO 10545-12, resistente all’attacco chimico secondo la ISO 10545-13. Dati per la voce di capitolato > Le piastrelle sono disponibili nello spessore di 20 mm e nei formati 60x60, 60x120, 75x75 cm. Quattro le diverse soluzioni di posa: su ghiaia, su erba, sopraelevata su supporti e con colla, ideali per le varie tipologie di pavimentazione. enThinking, simbolo del concreto impegno dell’azienda nei confronti della natura, e dal marchio made in Italy. La serie ha il valore relativo all’assorbimento d’acqua praticamente nullo. Strada Statale 467, 21 42013 Casalgrande - RE Tel. 0522 997511 - Fax 0522 997544 info@keope.com www.keope.com Collezione di pavimenti per esterno di gres porcellanato, con spessore di 20 mm che risponde alle esigenze progettuali di continuità tra interno ed esterno. Permette sia la posa del pavimento sopraelevato, sia a secco, su sabbia, ghiaia o fondi erbosi, oltre alla tradizionale posa a colla su massetto. Caratteristiche tecniche > Il sistema assicura alta resistenza ai carichi di rottura, agli sbalzi termici, al sale, alle muffe, ai muschi e ai trattamenti verderame, caratteristiche fondamentali per le pavimentazioni da esterno. Ingeliva, antiscivolo ed estremamente facile da pulire, è contrassegnata dal logo Gre- Dati per la voce di capitolato > Le lastre sono disponibili nei formati da 60x60, 75x75, 30x120, 45x90 cm, strutturato RT 20 mm. Grazie all’impiego di supporti di polipropilene (fissi, regolabili o autolivellanti), può essere anche utilizzata in contesti dove sia utile la posa sopraelevata su copertura piana (con altezze variabili da 12 a 100 mm), offrendo la possibilità di una rapida e puntuale manutenzione degli eventuali impianti sottostanti (elettrici, idrici ecc.). Le lastre possono anche essere posate a secco direttamente su ghiaia, sabbia o fondi erbosi per ottenere un pavimento immediatamente calpestabile senza la necessità di massetto e l’uso di colle o malte. In alternativa, può essere posata con posa tradizionale su massetto, garantendo un’elevatissima resistenza ai carichi di rottura, rendendo la superficie carrabile. È bene prevedere le opportune pendenze trasversali e longitudinali da realizzare durante il livellamento o la compattazione per ottenere un drenaggio ottimale del piano di calpestio. 102 ARKETIPO — Out 2.0 CERAMICHE REFIN SPA Via I Maggio, 22 - Salvaterra 42013 Casalgrande - RE Tel. 0522 990499 ale per essere utilizzata in ambienti umidi quali piscine e SPA. La piastrella a spessore 20 mm unisce le caratteristiche di resistenza e durata del gres porcellanato Refin a molteplici possibilità di installazione. Può essere posato a secco su massetto, ghiaia ed erba, oppure in modalità sopraelevata grazie ai supporti di polipropilene di altezza variabile dai 15 ai 75 mm. OUT2.0 è facile e veloce da installare e rende la pavimentazione immediatamente fruibile. info@refin.it - www.refin.it Piastrella di gres porcellanato caratterizzata da un’elevata resistenza alle sollecitazioni e ai carichi, adatta per pavimenti esterni sia sopraelevati che tradizionali, sia pubblici che privati. La soluzione coniuga performance, estetica e versatilità di utilizzo ed è perfetta per la pavimentazione di ambienti residenziali e commerciali e per la realizzazione di terrazzi, giardini, percorsi pedonali e carrabili, piscine. Caratteristiche tecniche > Il sistema è ignifugo, resistente agli attacchi chimici, all’abrasione e al gelo e quindi adatto alle pavimentazioni esterne e a molteplici destinazioni d’uso. Possiede elevate prestazioni antiscivolo, è ide- — Angelim Amargoso DÉCO Via XXV Aprile, 8/10 Dati per la voce di capitolato > La pavimentazione ha uno spessore di 20 mm ed è disponibile nei formati 60x60, 75x75 e 45x90 cm, in un’ampia gamma di collezioni, colori e finiture. Può essere posata in tre modalità differenti: posa su ghiaia o terreno, pratica, veloce, facilmente amovibile e riutilizzabile; posa sopraelevata, sempre ispezionabile semplicemente sollevando le lastre, ideale per le applicazioni che necessitano di un vano tecnico sotto al piano di calpestio, e, infine, posa tradizionale a colla, di altissima resistenza, ideale anche per i passi carrabili in esterno. Il sistema di posa a secco è rapido e pulito, in quanto non richiede l’utilizzo di collanti e stucchi. Le lastre spessorate di gres sono facilmente removibili e riutilizzabili. qualità-prezzo lo rende un legno ideale per i progetti di grandi dimensioni. Densità di 0,80 g/cm3; carico di rottura a compressione assiale di 67 Mpa; carico di rottura a flessione statica di 117 Mpa; ritiro radiale del 4,9%; coefficiente di ritiro volumetrico di 0,67%; ritiro tangenziale dell’8,3%. 24050 Grassobbio - BG Tel. 035 526209 - Fax 035 526209 info@decodecking.it www.decodecking.it Angelim Amargoso è un legno che cresce spontaneo nelle foreste del sud America, caratterizzato da una colorazione giallo-marrone che, con l’esposizione al sole, assume in tempi brevi una calda e piacevole tonalità rossiccio-marrone. Legno dall’aspetto elegante, è un’essenza ideale per essere installata in qualsiasi ambiente e contesto climatico, rappresentando una delle soluzioni più affidabili nel campo del decking. Caratteristiche tecniche > Il pavimento ha un’ottima stabilità e un impatto gradevole e delicato nell’ambiente naturale. L’ottimo rapporto Dati per la voce di capitolato > La pavimentazione è disponibile nella larghezza di 90 mm per una lunghezza compresa tra i 950 e i 5550 mm, con spessore di 19 mm. Per conferire il massimo della stabilità alla pavimentazione, il materiale va fissato con viti a vista, su una struttura di magatelli di legno durevole tipo larice impregnato o legno massello tropicale avente interasse non superiore a 40 cm, da fissarsi a sua volta a soletta di cemento stabile, piana e forabile, avente dislivello di circa 2% per permettere lo scorrimento dell’acqua piovana. MATERIALI E SISTEMI PAVIMENTI A SECCO PER ESTERNO — Newstone 2CM GRANITIFIANDRE SPA Via Radici Nord, 112 42014 Castellarano - RE Tel. 0536 819611 - Fax 0536 827097 info@granitifiandre.it www.granitifiandre.com Collezione di lastre di gres porcellanato tecnico disponibile in cinque varianti cromatiche con formato 60x60 cm. La finitura strutturata, che richiama la rugosità della pietra viva, e lo spessore di 2 cm ne fanno un prodotto ideale per applicazioni in esterno, con destinazione d’uso sia pubblico che privato. Caratteristiche tecniche > Facile da posare, estremamente agevole per l’ispezione di eventuali impianti e riposizionabile rapidamente in caso di variazioni di posa o di modificazioni del sottofondo. I materiali della collezione sono conformi alla norma EN 1339:2005 relativa alle “lastre di calcestruzzo per pa- — Decking da esterno RASSEGNA 103 vimentazione”. Resistenza alla flessione in Classe 2 - Val. T, carico di rottura in Classe 110 - Val. 11. Coefficiente di scivolosità con finitura strutturata R11. Assorbimento d’acqua 0,04% ÷ 0,06%, resistenza alla flessione 50 N/mm2 (ISO 10545.4), resistenza all’abrasione profonda 131 mm3 (ISO 10545.6), resistenza agli sbalzi termici secondo la ISO 10545.9, resistenza al gelo secondo la ISO 10545.12. Colorazioni disponibili: pietra sonora, quarzite brasil, pietra latina, pietra friulana e pietra carnica. La collezione possiede spessore e massa atti a garantire le prestazioni di resistenza meccanica e longevità richieste dalle diverse situazioni di rivestimento outdoor: pavimentazione sopraelevata su supporti regolabili e fissi, pavimentazione carrabile con posa tradizionale su massetto, posa a secco su ghiaia, sabbia ed erba. Dati per la voce di capitolato > La pavimentazione è disponibile nei formati 60x60 cm con spessore di 20 mm. Il materiale deve essere prodotto con argille nobili sinterizzate a 1250 °C, costituito da impasto unico, compatto, ingelivo, inassorbente e resistente agli attacchi chimici e fisici. Il materiale deve essere privo di additivi di protezione estranei sulla superficie. za di un trattamento di finitura valorizzano l’aspetto naturale ed elegante del legno. Il trattamento termico del legno rappresenta la fase finale di una filiera produttiva che valorizza l’utilizzo di risorse naturali rinnovabili e una gestione LISTONE GIORDANO GRUPPO MARGARITELLI SPA sostenibile delle foreste. Il sistema sottoposto a varie fasi di controllo miglio06089 Miralduolo di Torgiano - PG ra le caratteristiche fisiche del legno. L’azione naturale del vapore, utilizzato Tel. 075 988681 - Fax 075 9889043 durante il trattamento termico, viene rigorosamente gestita e controllata da info@listonegiordano.com un sofisticato impianto di ultima generazione. Il processo di trattamento terparquet@listonegiordano.com mico comporta lo sviluppo di una serie di reazioni molecolari della struttura www.listonegiordano.com del legno producendo il cambiamento del punto di saturazione delle fibre e la conseguente minore affinità del legno nei confronti dell’umidità. Il legno tratPavimentazione di frassino trattato termicamente che, grazie alle caratte- tato termicamente risulta più resistente all’attacco di insetti e funghi xilofagi. ristiche intrinseche di questo particolare legno, è ideale per essere inserita in ambienti esterni con alto tasso di calpestabilità. Dati per la voce di capitolato > Il pavimento spazzolato e con finitura di Caratteristiche tecniche > Il frassino presenta caratteristiche ottimali di legno grezzo è disponibile nello spessore di 21 mm e nei formati di 90, 120 e resistenza meccanica. Il trattamento termico mediante vapore, senza l’impie- 145 mm di larghezza per una lunghezza di 1200, 1600, 2000, 2400, 2800 e go di prodotti chimici, migliora le caratteristiche di durabilità e stabilità dimen- 3000 mm. La posa in opera viene facilitata da un sistema di fissaggio invisibisionale necessarie per l’impiego in esterno. La superficie spazzolata e l’assen- le, rapido e duraturo (clips di acciaio inox A2 – AISI 304). 104 ARKETIPO — Twin Floor Outdoor NESITE - TRANSPACK GROUP SERVICE SPA dimensionale dello 0%, peso pannello dim. 60x60 ± 20,5 kg, conduttività termica (λ) di 0,3741 W/mK, resistenza termica (R) di 0,0668 m2K/W, alta resistenza al gelo e agli sbalzi termici. Via San Marco, 11 35129 Padova Tel. 049 8072536 - Fax 049 773067 marketing@nesite.com www.nesite.com Pavimento sopraelevato per esterno caratterizzato da alte prestazioni meccaniche, che garantisce stabilità dimensionale in presenza di umidità, acqua e cambiamenti di temperatura, ideale per atri esterni, terrazze anche ad alto traffico o di particolare pregio. Caratteristiche tecniche > Il sistema è costituito da un pannello di soli 25 mm di spessore, compresa la finitura di gres o di materiale lapideo, abbinato a una struttura di materiale plastico resistente agli sbalzi di temperatura, alle soluzioni acide e basiche ed agli agenti atmosferici. Variazione — Pavimentazioni di larice spazzolato PIRCHER OBERLAND SPA Dati per la voce di capitolato > Pannello composto da un’anima di materiali inerti e inorganici, ad altissima densità (2200 kg/m3), sinterizzato ad altissime temperature, spessore 15 mm. Resistente agli sbalzi termici, assorbimento d’acqua pari allo 0,05%, ingelivo; rivestito superiormente con gres porcellanato o materiali lapidei. Dimensioni nominali 600x600x25 mm; speciale lavorazione tronco-conica dei bordi perimetrali per favorire il deflusso delle acque meteoriche e la risalita dell’umidità. Supporti di materiale plastico dotati di 4 distanziatori che permettono di realizzare la fuga tra i pannelli per il deflusso delle acque piovane. Costituiti nella versione regolabile da una testa a martinetto nervata nella parte inferiore. Base di appoggio concava nella parte inferiore e antisdrucciolo, ghiera per una millimetrica regolazione in altezza del supporto e perfetto livellamento finale della pavimentazione. resina ed è caratterizzato dalla presenza di nodi, che danno a questo materiale un aspetto caldo e affascinante. Un’ulteriore conferma verso la qualità del prodotto è la certificazione PEFC per la gestione forestale sostenibile. Via Rienza, 43 39034 Dobbiaco - BZ Tel. 0474 971111 - Fax 0474 972270 info@pircher.eu - www.pircher.eu Pavimento per esterno con finitura di larice spazzolato che dona più vigore alla pavimentazione; grazie alla particolare lavorazione, infatti, la superficie risulta ruvida al tatto e mette in rilievo le naturali venature del legno. Caratteristiche tecniche > Il prodotto grezzo ha una colorazione iniziale dal piacevole colore giallo-rossastro, con striature o fiammature tendenti al rossastro. Il larice ha una discreta resistenza all’attacco di funghi e insetti e non va mai messo a contatto diretto con il terreno, ma distanziato con sottolistelli. È un ottimo materiale per le pavimentazioni e non richiede particolare cura. Essendo una conifera, il larice presenta venatura non uniformi, contiene Dati per la voce di capitolato > Le tavole antiscivolo e i listelli (magatelli) di sottostruttura vanno stabilizzati sul posto prima della posa, immagazzinandoli in zona aerata e asciutta, al riparo dagli agenti atmosferici e ancora confezionati (legati). Occorre predisporre una leggera inclinazione alla pavimentazione e posare la sottostruttura in modo che l’acqua possa facilmente defluire da sotto. Sottostruttura e pavimento devono essere posati su un materiale che consenta il drenaggio dell’acqua. Tra tavola e tavola, la distanza varia tra 4 e 8 mm, a seconda della larghezza delle tavole stesse e dell’umidità dei materiali al momento della posa. Per la sottolistellatura, utilizzare come listello della sottostruttura legno, alluminio o altro materiale che abbia una classe di durabilità pari o superiore a quella utilizzata sul decking. Bisogna prevedere un fissaggio adeguato sia del sottolistello alla superficie sottostante, sia delle tavole antiscivolo al sottolistello (doppia vite dall’alto, fissata su ogni sottolistello). MATERIALI E SISTEMI PAVIMENTI A SECCO PER ESTERNO — Wire System TAGINA CERAMICHE D’ARTE SPA Via Flaminia - Zona Ind.le Nord 06023 Gualdo Tadino - PG Tel. 075 91471 - Fax 075 9141375 info@tagina.it - www.tagina.it Progetto nato dalla collaborazione tra Simone Micheli e Tagina, è ideale per applicazioni indoor e oudoor. La versione di spessore 12 mm è di grande espressività materica, mentre la versione compact 20 mm è ideale per pavimentazioni sopraelevate e per applicazioni a secco su sabbia, ghiaia o erba. Caratteristiche tecniche > Le finiture della versione 20 mm si distinguono per l’elevata resistenza allo scivolamento, l’ottima durata nel tempo e l’inalterabilità strutturale in qualsiasi condizione climatica. Assorbimento acqua ≤ 0,2% (ISO 10545-3); resistente al gelo; resistenza alla flessione di 56,7 N/mm2 (ISO 10545-4); carico di rottura medio conforme alla ASTM C — Uniflair Access Floor UNIFLAIR SPA SCHNEIDER ELECTRIC SE Viale della Tecnica, 2 35026 Conselve - PD Tel. 049 5388211 - Fax 049 5388212 RASSEGNA 105 648; resistenza abrasione Classe IV; carico statico in Classe 1. Dati per la voce di capitolato > Sistema di pavimentazione sopraelevato (sp. 20 mm) che prevede l’utilizzo di supporti portanti di polipropilene di tipo fisso, regolabile e autolivellante. Il sistema permette la realizzazione di piani di posa con altezze variabili comprese tra 12 e 600 mm. Il sistema, con le fughe aperte, consente un facile deflusso dell’acqua piovana evitando ogni rischio di accumulo. La posa permette il passaggio di impianti di cablaggio e tubazioni strutturali attraverso una pratica fruizione dell’intercapedine tra il piano posato e il piano di supporto. Le lastre sono posabili a secco anche su sabbia, ghiaia o erba. L’indipendenza della posa dai relativi supporti garantisce un ottimo assorbimento dei movimenti strutturali. Il sistema sopraelevato non necessita del massetto di calcestruzzo. Tale sistema garantisce una consistente diminuzione del peso sulla struttura portante. La presenza dell’intercapedine tra la pavimentazione sopraelevata e il piano d’appoggio sottostante favorisce un costante passaggio d’aria, aumentando impermeabilizzazione e isolamento termico. sbalzi termici DI -15 °C/+105 °C, variazione dimensionale in peso dopo immersione in acqua per 24 ore 0%; reazione al fuoco anima in Classe 0 (D.M. 26/06/84) e Classe A1 (EN 13501-1); reazione al fuoco copertura in Classe 0 (D.M. 26/06/84) e Classe A1 (EN 13501-1); resistenza allo scivolamento copertura R11; carico di rottura a centro lato di 4.0 kN; carico di rottura a centro pannello di 6.3 kN; carico distribuito con freccia 1 mm di 20 kN/m2. uniflairaccessfloor@schneider-electric.com www.uniflair.com Pavimento sopraelevato da esterni di gres ceramico, altamente performante, ideale per ambienti esterni e privo di sostanze inquinanti o tossiche. Caratteristiche tecniche > La copertura è realizzata in gres fine porcellanato colorato in massa a venatura passante. Disponibile come standard in due colori, ebano e faggio, la copertura ha una scansione in 6 doghe e una superficie striata in senso longitudinale che la valorizza esteticamente e ne aumenta la resistenza allo scivolamento. Su richiesta, possono essere applicate anche altre colorazioni di gres con caratteristiche da esterno. Resistenza Dati per la voce di capitolato > La pavimentazione sopraelevata da esterni è caratterizzata da un modulo di dimensione 60x60 cm. Il pannello è ottenuto per incollaggio della copertura sull’anima e non è applicato alcun rivestimento inferiore né bordo plastico perimetrale. Il supporto è un pannello di gres, strutturale, monostrato e omogeneo di densità ≥ 2200 kg/m3 e di spessore nominale di 15 mm. Il rivestimento superiore è di gres colorato in massa a venatura passante di sp. 10,5 mm.