novembre-dicembre 2011
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AVIS 6-2011 28-11-2011 14:28 Pagina 1 CORRIERE N. 6 – novembre-dicembre 2011 – Sped. in abb. post. art. 2 comma 20/c legge 662/96 – Filiale di Torino – A cura dell’Avis Comunale di Torino via Piacenza, 7 - 10127 Torino – Da restituire al mittente presso CMP - Torino Nord – L’editore si impegna a pagare le copie non recapitate. AVIS 6-2011 28-11-2011 14:28 Pagina 2 SOMMARIO 2 CORRIERE N. 6 novembre/dicembre 2011 Sped. abb. post. Corriere Avis Direttore responsabile ALESSANDRO FISSO Caporedattore GRAZIANO CESTINO Con la collaborazione di Marina Marchisio, Patrizia Orrù e del consiglio direttivo dell’Avis comunale di Torino, dei responsabili dei gruppi anziani, giovani, aziendali e del CCS (Centro Culturale Sportivo “Luciano Penna”) Direzione, redazione e amministrazione 10127 Torino, via Piacenza 7 Tel. (011) 613.341 – Numero verde 800.265.508 www.avistorino.it Indirizzo E-MAIL corriereavis@avistorino.it info@avistorino.it presidenza@avistorino.it SOMMARIO 3 Editoriale 4 Statistica 5 Prenotarsi per la Befana Avis 5 Convocata per il 18 febbraio 2012 l’Assemblea Avis 6 Cronaca della Giornta del Volontario 9 La scuola è anche questo 10 Fotocronaca dei volontari premiati 21 Festeggiati i 30 anni della convenzione con la Sardegna 24 Gringos emigranti o “senza patria” 25 Giovani Avis a scuola di solidarietà 26 Viaggi nel mondo del 2012 29 Bioetica Regionale Giovani giovavispiemonte@virgilio.it Registrazione Tribunale di Torino n. 1250 del 24-7-1958 Conti correnti postali: – Avis comunale Torino 26146100 – Fondo solidarietà Avis 27891100 Videoimpaginazione la fotocomposizione Via San Pio V, 15 - 10125 Torino Stampa AGAM 12100 Madonna dell’Olmo (CN) Associato all’Unione Stampa Periodica Italiana Registrato dalla Ulrich’s International Periodicals Directory di New Providence, N.J. (USA) Copertina: Realizzazione grafica: Newton di Sandro Fisso di Camillo Brero dal Gruppo giovani di Gianni e Marina di Roberto Quaglino 30 A bassa voce 33 Il Natale scomparso 33 Pane al pane 34 Filatelia 35 Le mostre e gli artisti 36 Calendario prelievi 37 Gita all’acquario del gruppo Fiat 38 Dai nostri podisti 39 Dal gruppo bocce 40 Lettere al direttore 41 In programma la gita a Amsterdam per il 2012 43 Anagrafe avisina di Elio Blancato Renzo Rossotti di Corrado Camandone di Renzo Rossotti di Angelo Mistrangelo AVIS 6-2011 28-11-2011 14:28 Pagina 3 3 U n altro anno sta finendo e, come di consueto, è tempo di fare “la conta” delle cose buone che siamo riusciti a concludere e di quelle meno riuscite, che dovremo comunque ricordare per evitarne la ripetizione. Quando si compiono queste riflessioni viene spontaneo il tentativo di verificare se effettivamente il mondo sia cambiato in questi cinquanta e più anni di militanza avisina, come sostiene la maggioranza degli esperti della “comunicazione” per tutti gli altri settori che interessano la nostra vita sociale. Sicuramente la tecnica del prelievo di sangue a scopo trasfusionale ha fatto passi da gigante. Cinquant’anni fa il metodo maggiormente utilizzato per trasferire sangue umano dal donatore al ricevente era di una semplicità oggi non più accettabile. Il donatore veniva steso su un lettino a fianco del ricevente ed il medico, con una particolare siringa (che dalla sua invenzione aveva di fatto acconsentito la “trasfusione diretta, braccio a braccio”) aspirava il sangue dalle vene del donatore sino a riempire la siringa dotata di uno stantuffo e, terminata l’aspirazione, ripompava il sangue prelevato al donatore nelle vene del ricevente. Talvolta il donatore, chiamato d’urgenza per il prelievo, si presentava ancora vestito in tuta da lavoro e veniva comunque accolto ed utilizzato per il prelievo. Qualche donatore si ricordava di essersi presentato per il prelievo in una ricca abitazione e di averne dovuto EDITORIALE attraversato camere e corridoi a piedi nudi sulle lenzuola che erano state stese sul pavimento a protezione della presunta “sterilità” !!! E come non ricordarsi delle “exanguino trasfusioni” utilizzate dai chirurghi per i primi interventi a cuore aperto: che veniva “sostituito”, per il tempo necessario alla riparazione di valvole o quant’altro si dovesse attuare, da un’apparecchiatura detta “cuore/polmoni” che manteneva in vita il paziente utilizzando il sangue donato da parecchi donatori ovviamente di uguale gruppo sanguigno e fattore Rh. Oggi, grazie al “laser” ed alle nuove tecniche chirurgiche, si effettuano interventi al cuore attraverso qualche piccolo foro che consenta ai mini “robot” di compiere le necessarie riparazioni all’organo ammalato. Ma ciononostante l’utilizzo del sangue umano e dei suoi derivati è andato sempre crescendo negli anni e crescerà ancora quando si riusciranno a civilizzare le moltitudini di esseri umani che, nonostante le avveniristiche scoperte avvenute in questi ultimi anni, vivono ancora alla stato “disumano” in diverse zone del nostro pianeta, Vorrei concludere con le parole del prof. Mazzingo Donati che, tra le tante utili notizie riportate nel suo manuale intitolato “Il problema del sangue” così afferma: “Il problema del sangue è un problema non soltanto terapeutico ma anche ed innanzitutto sociale, perché la materia prima può ottenersi solamente da fonte umana volontaria”. Grazie amici volontari del sangue per quanto avete donato e potrete ancora donare. Grazie sopratutto a nome degli anonimi riceventi che in cuor loro vi benediranno augurando a tutti voi ed alle vostre famiglie un sentitissimo BUON NATALE e SERENO DUEMILAEDODICI. ...CON GLI AUGURI DI FINE ANNO SANDRO FISSO AVIS 6-2011 28-11-2011 14:29 Pagina 4 4 STATISTICA AVIS 6-2011 28-11-2011 14:29 Pagina 5 5 VITA ASSOCIATIVA ANCHE QUEST’ANNO L’AVIS DI TORINO HA ORGANIZZATO LA FESTA DEI BAMBINI Al Palaolimpico in occasione della tradizionale Befana M anifestazione riservata agli iscritti all’AVIS COMUNALE di TORINO per i loro figli, fratelli e nipoti di età non superiore ai 12 anni. Quota d’iscrizione invariata: 5 euro per bambino prenotato che riceverà un pacco dono contenente tre giocattoli per un valore di almeno 25 euro (che i parenti potranno ritirare presso la sede Avis dove hanno effettuato la prenotazione entro il al 6 gennaio 2012 con i seguenti orari: giorni feriali dalle 8 alle 12,30 e dalle 14 alle 18,30 e sabato e festivi (6 gennaio compreso) dalle 8 alle 11,30. La lettera di prenotazione che verrà consegnata per ogni prenotato consentirà alle rispettive famiglie l’ingresso al Palaolimpico di via Filadelfia 82 dove ai bambini presenti verranno regalati 3 gettoni che potranno utilizzare per ottenere gratuitamente i regali disposti sui banchi, suddivisi per il numero di gettoni (da uno a tre) occorrenti per ottenere il gio- cattolo prescelto (compresa anche una serie di libri per ragazzi). Altri regali si potranno ottenere versando 5 euro (che al netto delle spese l’Avis devolverà al “fondo solidarietà” che gli iscritti più bisognosi potranno utilizzare per ottenere un rimborso parziale o totale delle spese sostenute per effettuare esami a tutela della salute familiare); con 5 euro, ripetibili per giocare anche più di una volta, i bambini otterranno 3 gettoni da inserire in apposite macchinette presenti nel capiente Palaolimpico. Nelle macchinette ci sono palline di colore diverso, e ciascuna di loro vale il punteggio previsto dagli organizzatori e riportato negli appositi tabelloni leggibili da tutti. Consegnando le palline al banco previsto e facilmente riconoscibile, si potranno scegliere i regali disponibili con l’indicazione del punteggio occorrente per il loro ritiro; biciclette, motorette funzionanti a bat- teria, bambole e peluche di ogni dimensione, ed innumerevoli giocattoli di società o comunque adatti per i bambini, sono a disposizione di chi vorrà concorrere e portare, con una gioia in più per i propri bimbi, un soccorso ai meno fortunati attraverso il “fondo di solidarietà” realizzato dall’Avis con, e per, i propri iscritti. Come ogni anno una schiera di Volontari si impegna, gratuitamente, per confezionare i pacchi dono della Befana Avis. A loro la gratitudine del direttivo e di quanti potranno beneficiare della loro iniziativa. A tutti coloro che vorranno prenotare i propri bambini una sola raccomandazione: prenotate al più presto presso le segreterie di Torino, via Piacenza 7 e Pianezza, via Torino 19 ovviamente collegate via internet per evitare errori o indesiderati doppioni. Grazie a tutti per l’attenzione. CONSIGLIO DIRETTIVO CONVOCATA PER SABATO MATTINA 18 FEBBRAIO 2012 L’ASSEMBLEA DELL’AVIS COMUNALE DI TORINO A norma di Statuto e Regolamento associativo è convocata per sabato 18 febbraio 2012 l’annuale assemblea dell’Avis Comunale di Torino in via Piacenza 7. In prima convocazione (valida con la presenza della maggioranza degli iscritti) l’assemblea inizierà alle ore 8 ed in seconda convocazione (valida con qualunque numero di soci presenti) un’ora dopo, quindi alle 9. Questo l’ordine del giorno dei lavori: 1) nomina del presidente e del segretario d’assemblea; 2) presentazione delle relazioni e del bilancio consuntivo relativi all’attività svolta nel 2011; 3) relazione del Collegio dei Revisori dei Conti; 4) discussione e votazione su relazioni e bilancio; 5) presentazione bilancio di previsione per il 2012; 6) discussione ed approvazione del bilancio di previsione; 7) presentazione in sintesi dei principali problemi connessi all’attività delle Istituzioni Avis a livello superiore; 8) varie eventuali. Possono partecipare all’assemblea tutti i Soci donatori che abbiano effettuato almeno due donazioni di sangue, o plasma o piastrine, di cui l’ultima non antecedente il 18 febbraio del 2010. Possono altresì partecipare all’assemble i soci collaboratori che, non essendo idonei alle donazioni, accertato dai medici Avis,abbiano effettuato negli anni precedenti la convocazione, gratuitamente attività ritenute utili dal direttivo ed i Soci con 75 e più donazioni non più in grado di donare per motivi di età o di salute. IL DIRETTIVO DELL’AVIS COMUNALE DI TORINO AVIS 6-2011 28-11-2011 14:29 Pagina 6 6 VITA ASSOCIATIVA CELEBRATA LA GIORNATA DEL VOLONTARIO Auditorium Giovanni Agnelli, 16 ottobre 2011 D opo la Santa Messa concelebrata da monsignor Piero Delbosco, pro-vicario della diocesi di Torino con don Giorgio Miklaus, cappellano della Comunità Romena di Torino, Sandro Fisso ha invitato sul palco le autorità presenti tra cui: • Andrea Stara, ex presidente della Circoscrizione 2 (Santa Rita) ed ora Consigliere della Regione Piemonte e la dottoressa Rosa Chianese che ha sostituito il dottor Girotto alla guida del Centro di Coordinamento dei Servizi Trasfusionali ed il dottor Giuseppe Rivetti a cui l’invito è stato spedito a titolo amichevole e per ringraziarlo delle attenzioni avute per la nostra Associazione negli anni in cui è stato funzionario dell’assessorato alla sanità. • La provincia di Torino ha delegato il suo consigliere Davide Fazzone a presenziare alla nostra manifestazione. • Con le istituzioni militari il nostro rapporto è sempre stato ottimo, grazie alle iniziative portate a termine in passato dal compianto Massimo Rua. Oggi sono presenti il tenente colonnello Laurenti, della Brigata alpina Taurinense, il tenente Davide Giangiorgi (delegato dal generale comandante la Guardia di Finanza del Piemonte generale di Brigata Carlo Ricozzi) e il dottor Gianni Di Palma del reparto mobile della Polizia di Stato. • Il dottor Di Pace, prefetto di Torino, si è scusato per l’involontaria assenza. • Folte le delegazioni dell’Avis Sarda, di Lizzanello e di Pescia. • A rappresentare lo staff dei medici trasfusionisti gli inviti sono stati inviati (ed accolti) alla professoressa Anna Lucia Massaro, che per molti anni ha diretto il centro trasfusionale di via Baiardi consentendogli uno sviluppo da molti apprezzato anche a livello europeo, e ai suoi sostituti, la dottoressa Anna Maria Bordiga che dirige il centro produzione e validazione emoderivati ospitato nei locali che furono del circolo Carlo Marx, al dottor Mauro Pagliarino che dirige i due centri trasfusionali ospitati al Sant’Anna ed all’Infantile Regina Margherita con la collaborazione degli ex medici Avis Aurora Nucci e Giuseppina Facco. Era presente anche il dottor Igino Arboatti, nostro direttore sanitario. • Per la nostra associazione presenti con i loro labari le Avis di Nichelino e San Mauro, la presidente dell’Avis provinciale di Asti Bruna Accornero, il vice presidente nazionale dottor Giorgio Du- lio, con il presidente regionale dottor Giuseppe Marescotti e la presidente dell’Avis Provinciale Marisa Gilla. Il presidente Sandro Fisso H a quindi preso la parola il “padrone di Casa”, Sandro Fisso che ha così esordito: “Autorità, graditissimi rappresentanti delle Avis consorelle, dalle sezioni della nostra provincia a quelle di Cagliari, Lizzanello e Pescia. Quest’anno la nostra Avis Comunale compie il suo 82° compleanno essendo stata istituita a Torino nel 1929 e sono trascorsi trent’anni dalla firma della convenzione proposta dalle Avis Comunali di Cagliari e Torino e poi fatta propria dalle amministrazioni regionali di Piemonte (con l’allora assessore alla sanità Sante Baiardi, che oggi ci onora della sua presenza ed a cui rinnoviamo il nostro incondizionato plauso), convenzione che prevedeva l’invio settimanale nell’isola di circa 400 unità di sangue per concorrere nell’aiuto ai ragazzi talassemici che necessitavano di trasfusioni anche due volte al mese. La storia ci ricorda che nel 1718 il duca di Savoia Vittorio Amedeo I fu nominato anche Re della Sardegna: regione che nel 1861 si unì all’Italia di Vittorio Emanuele II, per cui quest’anno celebriamo il 150° anniversario. Momento storico in cui, come piccolissima ma significativa parte, si include il 30° compleanno della nostra convenzione che, grazie anche all’apporto di tutti Voi, nostri Volontari, ha potuto essere sinora sostanzialmente rispettata. Nello scorso anno le unità di globuli rossi inviate dal Piemonte a Cagliari e Sassari sono state 22.034, oltre 400 per tutte le 52 settimane dell’anno. Riprendendo i tradizionali ringraziamenti rivolgo un sentito grazie anche agli studenti che rappresentano i diciottenni che nell’anno scolastico 2010/2011 han- no effettuato la loro prima donazione accogliendo l’invito della nostra commissione AVIS-Scuole a cui rinnovo la nostra stima per l’ottimo e continuo impegno svolto per consentire, portando le informazioni sull’attività avisina agli studenti delle scuole superiori ed agli universitari che annualmente offrono oltre 2.000 unità di sangue destinato a scopi trasfusionali. Con gli studenti ringrazio presidi e professori che accompagnandoli a questa nostra manifestazione ci onorano con la loro presenza. Ringrazio i Volontari che da mesi confezionano oltre 35.000 pacchi per la Befana che avrà lo svolgimento ufficiale dal 4 al 6 gennaio prossimo al PalaOlimpico, più diverse centinaia che verranno portate agli avisini delle Avis che ne hanno fatto richiesta ed ai figli di quanti, nelle case circondariali, stanno scontando la temporanea mancanza di libertà, come fatto lo scorso anno su invito dell’Ispettore Corrado Pani, nostro benemerito iscritto che a sua volta ha già superato le 50 donazioni. Termino i ringraziamenti ricordando il costante aiuto, anche in questa occasione, di tutti i nostri attivisti, dal gruppo anziani a quello giovanile, dagli appartenenti alle varie specialità dei gruppi sportivi, riconoscibili dalle loro fiammanti tute, dai podisti ai ciclisti, dagli amanti delle bocce alle ragazze della pallavolo. Ed un grazie sincero a Graziano Cestino, vice presidente, e Palmira Merlo, segretaria comunale, a tutti i componenti il nostro direttivo che anche oggi sono impegnati nell’organizzazione di questa nostra manifestazione e a tutte le addette alle nostre segreterie. A loro vorremmo unire come idealmente presenti tutti i dirigenti e gli avisini scomparsi che hanno consentito alla nostra comunale di diventare la sezione con il maggior numero di Volontari attivi (cioè con almeno due donazioni e tuttora dichiarati idonei per compierne altre), la più numerosa Avis comunale oggi esistente nel nostro Paese. Un ricordo particolare al dottor Colombo, a Papurello, Monticelli Trompeo ed agli altri nostri consiglieri scomparsi ed alle segretarie Santa Baratto, Laura Perrone Isani e Pucci Paniate. I premiati di quest’anno hanno raggiunto il considerevole numero di 4.577 a dimostrazione della veridicità della dichiarata forza numerica di oltre 32.000 soci donatori attivi iscritti alla nostra comunale. AVIS 6-2011 28-11-2011 14:29 Pagina 7 7 VITA ASSOCIATIVA Dei 4.577 premiandi, 1,768 hanno raggiuunto le 8 donazioni (di sangue, plasma o piastrine, tutte conteggiate come una sola donazione), 1.768 quindi che d’ora in poi potranno fregiarsi con il distintivo in rame che riproduce la A scelta dalla nostra sede nazionale per quanti abbiano raggiunto le 8 donazioni; 1.214 i distintivi d’argento che verranno assegnati a quanti hanno raggiunto le 16 donazioni, 981 i distintivi in argento dorato previsto per le 24 donazioni, 432 quelli in oro per 50 donazioni, 127 in oro con rubino per 75 donazioni, 43 in oro con smeraldo per le 100 donazioni effettuate e 12 in oro con diamante per chi ha raggiunto il prestigioso traguardo delle 120 donazioni effettuate nell’anonimo e volontariamente. L’unico momento in cui il loro nome viene evidenziato è quello in cui vengono distribuite le benemerenze al merito trasfusionale. Non di rado nelle case dei più anziani donatori si trova appeso un quadretto che trattiene, su sfondo rosso, le diverse benemerenze acquisite nei tanti anni di fedele presenza avisina. Un ultimo invito rivolto a tutti i presenti: cercate di rimanere in sala sino al termine della manifestazione. Sarà segno di eguaglianza per tutti i premiati, dal primo all’ultimo, che riceveranno gli applausi di tutti i presenti. Grazie per avermi pazientemente ascoltato ed ora cedo il microfono all’ex assessore ed amico Sante Baiardi, ancora ringraziandolo per la sua presenza”. Seguono i saluti delle autorità presenti ad iniziare da Sante Baiardi che ricorda il viaggio a Cagliari e l’incontro con l’assessore regionale della Sardegna, Emanuele Sanna per concordare la convenzione poi firmata a Cagliari il 20 maggio 1981 e a Torino il 23 giugno. Seguì nel 1982 il “patto di amicizia” tra le Avis comunali di Cagliari e Torino, sottoscritto dai due presidenti, Enrico Sanjust e Sandro Fisso alla presenza dei rispettivi Sin- daci, Michele Di Martino e Diego Novelli. Graziano Cestino, Palmira Merlo e Paola Bertone hanno poi dato lettura dei nomi dei Volontari premiati che, accompagnati dalle ragazze del gruppo giovani, sono sfilati innanzi alle Autorità ritirando la loro benemerenza. Nel pomeriggio un buon gruppo di avisini e loro familiari si è ritrovato in piazza Castello dove ha avuto inizio, sull’apposito palco predisposto dall’Avis, l’annunciato spettacolo dei gruppi dell’Associazione Folkloristica Culturale San Geminiano di Cagliari, dell’Associassion Piemonteisa Compagnia di Torino e il gruppo occitano “A fil de ciel”, con la partecipazione della banda musicale avisina e del gruppo storico Pietro Micca che ha affidato il compito di chiudere la manifestazione ai suoi fuciliari, muniti delle armi dell’epoca. Il tutto fra l’applauso dei più giovani, che hanno anche ritirato il palloncino colorato con la scritta AVIS, e dei loro familiari. I concelebranti la Santa Messa mons. Piero Del Bosco provicario generale della diocesi e don Giorgio Miklaus, cappellano comunità cattolica Romena in Torino Il suonatore dello strumento sardo launeddas Il vice presidente Graziano Cestino L’ex assessore regioonale alla sanità Sante Baiardi Il dottor Giuseppe Rivetti già funzionario dell’assessorato regionale alla sanità Il presidente regionale Avis Sardegna Francesco Letizia Il dottor Giorgio Dulio vicepresidente nazionale dell’Avis La professoressa Anna Lucia Massaro per anni direttore del Centro trasfusionale Avis Il tenente colonnello Laurenti della Brigata Alpina Taurinense AVIS 6-2011 28-11-2011 14:29 Pagina 8 8 VITA ASSOCIATIVA Nel gremito auditorium Giovanni Agnelli del Lingotto la moltitudine degli avisini in attesa di ritirare le meritate benemerenze Il consigliere regional ex presidente 2ª circoscrizione Andrea Stara Il dottor Davide Falzone consigliere Provincia di Torino Il tenente Davide Giangiorgi della Guardia di Finanza Il dottor Gianni di Palma del reparto mobile della polizia di Stato Marisa Gilla presidente dell’Avis provinciale La professoressa Rina Latu consigliere nazionale Avis per la Sardegna Il dottor Giuseppe Marescotti presidente regionale dell’Avis La dottoressa Rosa Chianese responsabile del centro regionale di coordinamento dei servizi trasfusionali Il dottor Mauro Pagliarino direttore del Centro Trasfusionale di via Baiardi La dottoressa Anna Maria Bordiga direttore del centro validazione sangue AVIS 6-2011 28-11-2011 14:30 Pagina 9 9 VITA ASSOCIATIVA LA SCUOLA.... È ANCHE QUESTO Paola Bertone legge i nominativi dei premiati C ontinuano le sequenze fotografiche dei momenti (per noi importantissimi) della raccolta sangue nelle scuole. Un gesto d’altruismo compiuto dagli studenti verso un prossimo bisognoso di aiuto... Grazie! Mille volte Grazie!!! da chi ne trarrà benessere e vita!!! LA COMMISSIONE AVIS SCUOLA ISTITUTO SANTA ROSA Palmira Merlo segretaria dell’Avis comunale ISTITUTO BERTI Il presidente Fisso riceve gli omaggi dell’Avis Il gruppo delle giovani accompagnatrici dei centri prelievi SOMMEILLER Pubblichiamo la foto degli alunni premiati nella Giornata del Volontario tenutasi all’Auditorium Giovanni Agnelli: Valerio Cavallin, I.T.C Carlo Levi; Carola De Nicolò, Liceo Classico Vittorio Alfieri; Marco Denicolo, I.P.S.I.A Birago; Alessandro Trimbola, I.P.S.I.A Birago; Annalisa Maria Spoto, I.M. R. Margherita (succursale); Aurora Valle, I.M. R. Il gruppo dei benemeriti premiati Margherita (sede); Manuela Chieri, I.T. Boselli (succursale); Rebecca Castagnoli, L. Sc. la, I.T.I. Peano; Ilaria Cirone, L.C.EUR. D’Azeglio; Giuseppina Procacciante, Convitto Umberto I; Matteo Rabbi, I.P.S.I.A Amaldi; Cecilia Rivero, L. Sc. L.SC. L.CL. Valsalice; Dochitan Silviu Sant’Anna; Martina Santucci, L. Sc. Stefan, I.T.I. Edoardo Agnelli; Erika Madre Mazzarello; Fabio Campanel- Stasi, I.T.I. Ferrari AVIS 6-2011 28-11-2011 14:30 Pagina 10 1 0 VITA ASSOCIATIVA CRONACA DELLA GIORNATA DEL VOLONTARIO CELEBRATA IL 16 OTTOBRE È ormai consuetudine l’annuale celebrazione della “Giornata del Volontario”, unico momento in cui i donatori escono dall’anonimo per ricevere dalle Autorità cittadine le benemerenze al merito trasfusionale che la stessa Avis provvede ad acquistare con i propri fondi. Il regolamento associativo prevede la consegna del distintivo AVIS coniato in: • bronzo, per chi ha raggiunto le 8 donazioni; • argento, per 16 donazioni; • argento dorato, per 24 donazioni; • oro, per 50 donazioni; • oro con rubino, per 75 donazioni; • oro con smeraldo, per 100 donazioni; • oro con diamante per 120 donazioni. In ogni caso ogni donazione fatta, sia di sangue che di plasma, o piastrine, verrà contata per una. Fotocr onaca dei volontari pr emiati 1 2 3 4 5 6 7 8 9 AVIS 6-2011 28-11-2011 14:30 Pagina 11 1 1 VITA ASSOCIATIVA 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 AVIS 6-2011 28-11-2011 14:30 Pagina 12 1 2 VITA ASSOCIATIVA 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38 39 AVIS 6-2011 28-11-2011 14:30 Pagina 13 1 3 VITA ASSOCIATIVA 40 41 42 43 44 45 46 47 48 49 50 51 52 53 54 AVIS 6-2011 28-11-2011 14:30 Pagina 14 1 4 VITA ASSOCIATIVA 55 58 61 64 67 56 57 59 60 62 63 65 68 66 69 AVIS 6-2011 28-11-2011 14:30 Pagina 15 1 5 VITA ASSOCIATIVA 70 71 72 74 75 76 77 78 79 80 81 82 83 84 73 AVIS 6-2011 28-11-2011 14:30 Pagina 16 1 6 VITA ASSOCIATIVA 85 86 87 88 89 90 91 92 93 94 95 96 97 98 99 AVIS 6-2011 28-11-2011 14:30 Pagina 17 1 7 VITA ASSOCIATIVA 100 101 102 103 104 105 106 107 108 109 112 110 113 111 114 AVIS 6-2011 28-11-2011 14:31 Pagina 18 1 8 VITA ASSOCIATIVA 115 116 117 118 119 120 122 123 121 124 127 125 128 126 129 AVIS 6-2011 28-11-2011 14:31 Pagina 19 1 9 VITA ASSOCIATIVA 130 131 132 133 134 135 136 137 138 139 140 141 142 143 144 AVIS 6-2011 28-11-2011 14:31 Pagina 20 2 0VITA ASSOCIATIVA 145 146 147 148 149 150 151 152 154 155 156 158 159 157 153 Le foto possono essere richieste citando il numero alle segreterie Avis AVIS 6-2011 28-11-2011 14:31 Pagina 21 2 1 VITA ASSOCIATIVA 30 ANNI INSIEME FESTEGGIATI IN PIAZZA CASTELLO L a complicità tra la perfetta organizzazione dell’Avis Comunale di Torino, la straordinaria cornice di Piazza Castello e le indiscutibili qualità artistiche e tecniche dei gruppi folkloristici che si sono esibiti sul palco allestito per l’occasione, hanno regalato agli Avisini e alla città di Torino un indimenticabile spettacolo che ha incantato la folla con canti e balli della tradizione piemontese e sarda. Dopo la cerimonia e la premiazione degli Avisini avvenuta in mattinata all’Auditorium Giovanni Agnelli, durante la quale il suonatore dell’antico strumento sardo launeddas ha accompagnato parte della Santa Messa e alla fine della quale il gruppo di ballo sardo di Sestu si è esibito sul palco del Lingotto per un piccolo assaggio di tradizioni sarde, la grande Famiglia Avisina si è ritrovata alle 14,30 in Piazza Castello per festeggiare i primi 30 anni di gemellaggio tra le Avis della città ex capitale d’Italia e della bella città di Cagliari. La festa è iniziata con il corteo dei gruppi in programma preceduti da una rappresentanza di Avisini che hanno sfilato con i labari, seguiti dall’immancabile Banda Musicale dell’Avis di Torino. Non è mancato l’omaggio ai 150 anni dell’Unità d’Italia con l’inno nazionale e il Gruppo Storico “Pietro Micca”, famoso per la ricostruzione fedele e minuta delle uniformi e delle armi dei corpi militari che difesero la città di Torino durante l’assedio francese del 1706, che, sotto i comandi in antica lingua francese, ha caricato i fucili e ha sparato per aria. La splendida voce solista del Gruppo Musicale Occitano “A fil del ciel” che ha aperto lo spettacolo ha radunato la folla di Avisini e cittadini attorno al palco dove gli arrangiamenti di melodie della tradizione medievale-trobadorica hanno intrattenuto il pubblico all’insegna della tradizione e della modernità. A seguire si è esibito il gruppo dell’Associazione Folkloristica Culturale San Gemiliano di Sestu. Accompagnati dagli incantevoli suoni prodotti dagli antichi strumenti sardi i ballerini hanno riscosso grande consenso portando nella piazza torinese i balli dell’antica tradizione popolare isolana. La perfetta esecuzione dei passi, l’armoniosa coreografia coniugata allo scenografico sfondo di Palazzo Reale e la bellezza del tradizionale costume sestese indossato dai ballerini hanno strappato numerosi applausi al pubblico decretandone il successo. L’ultimo gruppo a salire sul palco è stato quello dell’Associassion Piemontèisa. I colorati costumi di Gianduja e Giacometta e della Compagnia di Torino hanno dato maggior risalto alla teatralità con cui è stato eseguito il ricco repertorio di canti e danze della tradizione piemontese. L’allegra esibizione ha coinvolto gran parte del pubblico che ha cantato in coro i brani più conosciuti. In chiusura il Gruppo Storico “Pietro Micca” è salito sul palco ed ha nuovamente caricato i fucili e sparato per aria per rendere omaggio al 30° compleanno della convenzione fra le due regioni. La piazza gremita di gente, la concomitanza dell’evento con la “Giornata Internazionale dell’Abbraccio Gratis”, i tanti bambini che, dopo essersi avvicinati al banchetto promozionale dove venivano distribuiti gadget e palloncini, hanno colorato di tinte pastello l’aria e le eccezionali condizioni climatiche non proprio autunnali sono state la “ciliegina sulla torta”. Alcuni momenti della sfilata con i labari e i gruppi folcloristici sardi e piemontesi PATRIZIA ORRU AVIS 6-2011 28-11-2011 14:31 Pagina 22 2 2 VITA ASSOCIATIVA La banda musicale dell’Avis torinese Il gruppo musicale occitano A Fil de ciel Il gazebo preso d’assalto dai bambini Il folto pubblico in PIazza Castello Associazione Piemonteisa compagnia di Torino L’associazione folkloristica culturale San Gemiliano di Sestu ...non poteva mancare il nostro Benny... AVIS 6-2011 28-11-2011 14:31 Pagina 23 2 3 VITA ASSOCIATIVA Grazie... ai nostri volontari AVIS 6-2011 28-11-2011 14:31 Pagina 24 2 4 CONSERVIAMO IL NOSTRO DIALETTO GRINGOS EMIGRANTI O “SENZA PATRIA” E’ citato da Molière – nella commedia “Le médicin malgré lui” – il proverbio che afferma: “Là ou la chèvre est liée, il faut bien qu’elle broute” (Là dove la capra è legata, è giusto che bruchi); che echeggia la massima piemontese che conferma: “Andoa ch’it larghe la fèja, lì la fèja a mangia!” (Dove lasci libera la pecora, lì la pecora mangia). Lo spazio circoscritto d’un prato (non la prateria) può, dunque, diventare la “patria cita” (piccola patria) della pecora o della capra. Non appaia esempio banale! Anche per l’uomo la “Patria Cita” (piccola patria) è – prima di ogni “Patria”, grandeastica – il paese o la contrada dove è nato. È quanto conferma il proverbio: “Gnun-a còsa al mond a l’é pì bela che mè pais!” (Nessuna cosa al mondo è più bella del mio paese) ed ancora: “Ca mia, mama mia, për povrëtta ch’a sìa, e l’é la mej ch’a-i sìa!” (Casa mia, mamma mia, per poveretta che sia, è la migliore che ci sia). Tanto che “Fin-a ’l luv a serca sempre la soa tan-a” (Persino il lupo cerca sempre la sua tana). Espressioni, queste, che riescono a farci comprendere quanto triste sia lasciar per sempre il paese natìo. Dice il proverbio: “Na manera ’d meuire a l’é dovej andé via da ca!” (Un modo di morire è dover lasciare la casa). E “dovej andé via da ca” significa dover “emigrare”. Emigrare è, dunque, un po’ morire, anche se si emigra per poter sopravvivere. Persino Garibaldi, che pure quest’Italia aveva contribuito a costruire, dall’esilio d’oro di Caprera sentiva la nostalgia della sua “Patria Cita”: quella Nizza sabàuda, ormai venduta alla Francia. Anche Lui soffriva riconoscendosi (lui costruttore di “Patrie”) un “senza patria”. È sua, infatti, la dimenticata romanza de “Il Pescatore Nizzardo” che incomincia singhiozzando: O Pescatore, o Pescatore, Non hai più patria, sei senza amore. Non è la sponda sì a te diletta dov’ora porti la tua barchetta. O cara Nizza, t’hanno venduta, te che a comprar non basta l’òr. Or che ti resta se l’hai perduta O Pescatore, o Pescator? Anche Garibaldi, dunque, ci conferma che non è, certo, la retorica delle Patrie Grandi che possa soffocare la verità dell’amore per la “Patria Cita”. Pare echeggiare lo stesso stato d’ànimo la voce dello scrittore argentino in Lingua Piemontese Orlando Gaido – nato in Argentina da emigrati piemontesi e costretto all’emigrazione di ritorno – quando scrive: “Doe sitadinanse e gnuna patria!... Lagiù noi i j’ero ij ‘gringos’, bele sì i soma j’ ‘Argentin’... Generassion an esili. Esilià ij nòno da la fam, esilià ij novod da l’ingiustissia...” (Due cittadinanze e nessuna patria... Laggiù noi eravamo i ‘gringos’, qui siamo gli ‘Argentini’... Generazioni in esilio. Esiliati i nonni dalla fame, esiliati i nipoti dall’ingiustizia...). Questo è il tormento di chi, tradito dalle patrie grandi, torna a ricercare nella “patria cita” il calore delle radici lontane. È ancora un proverbio che afferma che: “l’ùnica pòrta sempre duverta a l’é cola dla ca dij Vej” (l’unica porta sempre aperta è quella della casa dei Vecchi). È sempre stata questa l’estrema speranza per chi era costretto a cercare lavoro lontano da casa. Proprio in questi ultimi tempi si sta proponendo, in modo tragico – accanto al fenomento degli immigrati del terzo mondo – il ritorno in Piemonte dei figli e dei nipoti degli emigrati in Argentina. Sono “Fratej d’Argentin-a” che Nino Costa aveva lodato cantando: “Voi che ei treuve ant l’America ’n canton dël Paradis, mai guerne sempre ant l’ànima l’amor dël vòstr pais...” (Voi che trovate nell’America un angolo del Paradiso, ma custodite sempre nell’anima l’amore del vostro paese). Ora per questi “Fratej d’Argentin-a”, “ël Paradis” torna ad essere il vecchio Piemonte dei Padri. Quello del proverbio che afferma: “Ël sol dël Piemont a sbaluca nen, ma a manca mai!” (il sole del paese natìo non abbaglia, ma non manca mai). A questi “fratej” il Piemonte deve aprire le sue porte. È una occasione triste che può mettere in risalto quanto cantava il nostro poeta Armando Mottura: Mi i conòsso na fior ch’a fioriss ant ël cheur: L’é l’amor dël pais! Una vecchia massima, d’altronde, già constatava che: “Për salvé në Stat a-i va n’armeja pront a meuire, për salvé ’n pais a-basta giutesse e vorèisse bin!” (Per salvare uno Stato è necessario una armata pronta a morire, per salvare un paese è sufficiente aiutarsi e volersi bene). “Giutesse e vorèisse bin” valgono, sicuramente, di più di certe polemiche sugli “Immigrati”; polemiche che, mentre non propongono soluzioni, pubblicizzano gli scandali. CAMILLO BRERO IL NOSTRO NUMERO VERDE PER DONARE: DOVE, COME E QUANDO Questo il numero verde acquisito dall’Avis Comunale di Torino a cui si potranno rivolgere parenti, amici degli avisini e quant’altri desiderino avere informazioni su dove, come e quando compiere la loro prima donazione. 800265508 AVIS 6-2011 28-11-2011 14:31 Pagina 25 2 5 VITA ASSOCIATIVA GIOVANI AVIS A SCUOLA DI...SOLIDARIETÀ P er i giovani Avisini il rientro dalle vacanze è stato rallegrato da un piacevole evento formativo. “Assurdo” penserà qualcuno rievocando i ricordi legati all’inizio di ogni nuovo anno scolastico, ma vi sveliamo subito il segreto. Il 3 e 4 settembre, a Passignano sul Trasimeno in provincia di Perugia, una piccola rappresentanza del gruppo Giovani di Torino ha aderito ad un corso di formazione organizzato dalla Consulta Nazionale Avis Giovani dal titolo “Giovani Avis a scuola di….solidarietà”. La calorosa accoglienza dei padroni di casa, unita allo splendido paesaggio in riva al lago, ci ha permesso di ritornare sui banchi di scuola, riaprendo così una nuova stagione di appuntamenti legati alle iniziative promosse dall’Avis. Ottimo risalto è stato dato alla presentazione del libro “Cittadinanza e Costituzione” nel riordino del 2° ciclo di istruzione, in occasione dell’Anniversario dei 150 anni dell’Unità d’Italia. Nello specifico si tratta di un progetto didattico, realizzato attraverso la collaborazione tra Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e Avis. Tale “vademecum” vuole essere un semplice ma efficace aiuto alla scoperta di idee, spunti, proposte e suggerimenti rispetto alle linee guida per i Licei e gli Istituti Tecnici e Professionali in ambito di Cittadinanza e Costituzione. Oltre ai temi classici dell’educazione civica, vengono trattati anche quelli inerenti l’educazione ambientale, la legalità, il volontariato e la solidarietà. Illustriamo il risultato dei lavori di gruppo. Scuola primaria – È stato realizzato un progetto, della durata di un anno, dal titolo “Alla scoperta del dono” destinato alle classi 5° con l’obiettivo primario di educare al “dono”. Il percorso prevede incontri con insegnanti e la collaborazione dei volontari Avisini nelle varie attività previste: ludiche, artistiche e correlate per coinvolgere tutte le discipline scolastiche nella realizzazione di una recita finale con scenette che simulano situazioni solidali. La particolarità del progetto consiste nell’utilizzo di materiali di riciclo. Scuola secondaria di primo grado – In questo caso il progetto prevede un percorso di formazione che dura 3 an- ni, con l’intento di accompagnare i bambini nella fase di transizione verso l’adolescenza con l’obiettivo di sviluppare in loro un senso di solidarietà. Il pacchetto è strutturato sulle seguenti tematiche: – cultura e sconfitta del pregiudizio ed educazione ambientale; – stili di vita sani e tematiche di abuso; – solidarietà e spirito di collaborazione volontaria presso associazioni. Il progetto implica attività ludiche per i più piccoli e laboratori sperimentali per i più grandi, nonché il coinvolgimento dei docenti che sono il tramite tra allievi e famiglie. Scuola secondaria di secondo grado – Il progetto destinato ai Licei riguarda i ragazzi dell’ultimo anno impegnati nella realizzazione di un sito per gestire la vita associativa di una sede Avis (newsletter, prenotazione delle donazioni, eventi, photogallery, etc.). In relazione alla tipologia di liceo è prevista una diversificazione della mansione. Nello specifico ai licei tecnologici è affidata la programmazione del sito web, spetta invece al liceo scientifico l’approfondimento medico ed al liceo classico l’analisi dell’aspetto etico. Spazio alla creatività del liceo artistico per la composizione di grafica e musica ed infine la traduzione in almeno due lingue europee a carico del liceo linguistico. La partecipazione all’iniziativa da parte degli studenti prevede l’accumulo di crediti formativi. Il progetto degli Istituti Tecnici è indirizzato ai ragazzi del 3° / 4° anno di una scuola per Alberghieri e dura 4 mesi. L’obiettivo è quello di sensibilizzare i giovani alla cultura del dono come strumento di solidarietà nella realizzazione di uno spettacolo teatrale ed un mercatino di commercio equo solidale. La sede di tali iniziative potrebbe essere quella in cui abitualmente si riunisce il gruppo Giovani Avis. Da parte dei relatori e del presidente nazionale Vincenzo Saturni è emersa soddisfazione in termini di esposizione e per la capacità di attenzione ed organizzazione nonostante i gruppi fossero numerosi ma con poco tempo a disposizione. Ci auguriamo di poter attuare questi progetti nelle nostre realtà locali per veicolare alle nuove generazioni il messaggio forte della solidarietà. GRUPPO GIOVANI AVIS AVIS 6-2011 28-11-2011 14:31 Pagina 26 2 6VIAGGI INTORNO AL MONDO I PROSSIMI VIAGGI CON GIANNI E MARINA IN FEBBRAIO NEL FIABESCO RAJASTHAN CON UNA POSSIBILE ESTENSIONE BALNEARE A GOA D ue settimane in una delle più pittoresche e popolari regioni dell’India: la terra dei Maharaja e dei loro favolosi palazzi, dei colori, dei gioielli, degli elefanti e dei cammelli…. un tour affascinante ed indimenticabile che ricalca il primo “storico” viaggio per l’Avis nel 1996. Il tour avrà inizio a Delhi, l’animatissima capitale indiana, per proseguire verso Agra ed il suo famosissimo Taj Mahal divenuto uno dei simboli nazionali per la tenera storia d’amore che ne ha ispirato la costruzione; Jaipur, la città rosa, con l’indimenticabile Palazzo del Vento e la città abbandonata di Amber; la città sacra di Pushkar per osservare l’incredibile pellegrinaggio di interi villaggi alla Colori e profumi in un mercato di Jodhpur volta di questa città sacra; la romantica Udaipur, città della pittura tradizionale indiana adagiata sull’omonimo lago; Jodhpur, la città azzurra…. ed infine le due perle del deserto del Thar: Bikaner e Jaisalmer per un tuffo in una realtà tribale ai confini dell’immaginario. Il costo è di 2150 € a testa + tasse aeroportuali, il primo acconto è di 300 € da versare al momento dell’iscrizione. Sarà possibile un’estensione balneare di una settimana sulle spiagge tropicali nella vicina Goa con un costo aggiuntivo di circa 560 €. L’ultima riunione informativa tenuta da Gianni e Marina, che descriverà il viaggio e consentirà di conoscerci e di iscriversi, avrà luogo domenica 4 dicembre alle ore 10,30 nella sede di Pianezza, via Torino 19. IN MARZO IL SOGNO USA IN TRE PROPOSTE DA NON PERDERE Da Miami a New Orleans - I deserti del Far West - New York DA MIAMI A NEW ORLEANS D odici giorni circa in un itinerario “on the road” (risolto cioè con auto a noleggio) attraverso gli stati della Florida e della Louisiana. Da Miami, affacciata sull’Oceano Atlantico, teatro di numerosi e indimenticabili film e serial televisivi, fino a New Orleans, sulle rive del mitico Mississippi…capitale del jazz, percorrendo l’arco del Golfo del Messico . In questo indimenticabile percorso attraverseremo tutti i punti di grande interesse disseminati nei due stati: il Parco Nazionale delle Everglades, dove planeremo sulle paludi a grande velocità con degli overcraft, andando alla ricerca degli alligatori che in questa regione pullulano. Irrinunciabile una presenza allo straor- dinario Universal Studio’s per un’immersione totale nel mondo cinematografico americano: decine di set di celebri film rimontati non solo con un’intenzione conoscitiva e didattica circa il grande mondo del “dietro le quinte”, ma riutilizzati come attrazioni ludiche e sensazionalistiche…pratica nella quale gli americani sono maestri. Un passaggio dalla famosa città di Daytona, dalle grandi spiagge carrozzabili in alcuni momenti della giornata, nonché da Pensacola, famosa per le sue enormi spiagge ed i suoi moli protesi nell’Oceano, ci porteranno in Louisiana, dove vivremo la grande sorpresa di New Orleans, l’incontestata patria del jazz nero e dei battelli a ruota che navigavano sulle acque del Mississippi…che risaliremo idealmente fino a giungere alla pittoresca capitale dello Stato, Baton Rouge. “Due passi” tra gli alligatori del Parco delle Everglades Il costo è di 2000 € a testa + tasse aeroportuali, il primo acconto è di 300 € da versare al momento dell’iscrizione. È un viaggio che si può combinare con il successivo viaggio “Deserti del Far West”. AVIS 6-2011 28-11-2011 14:31 Pagina 27 2 7 VIAGGI INTORNO AL MONDO Tre le possibilità di partecipare ad una riunione informativa tenuta da Gianni e Marina in Via Piacenza 7, che descriverà il viaggio e consentirà di conoscerci e di iscriversi: domenica 4 dicembre alle ore 10,30 nella sede di Pianezza, via Torino 19; sabato 14 gennaio 2012 alle ore 10,30 nella sede di Torino, via Piacenza 7; domenica 22 gennaio alle ore 10,30 nella sede di Torino, via Piacenza 7. Uno scorcio notturno mozzafiato sul fiume Hudson con la grande vista su Manhattan, al di sotto del Ponte di Brooklyn SOGGIORNO DI UNA SETTIMANA A NEW YORK, LA CAPITALE DEL MONDO seum, National Gallery, Tate Modern, Torre di Londra, Westminster Abbey…) e perché no…. nella moda e nello shopping. Cosa c’è di meglio che inaugurare la bella stagione con lunghe camminate lungo Piccadilly Circus, Regent Street, Carnaby Street, Oxford Street, Trafalgar Square, i Temple, Portobello, Notting Hill, Camden Town…. al ritorno Londra non avrà più segreti per voi! Due le possibilità di partecipare ad una riunione informativa tenuta da Gianni e Marina in Via Piacenza 7, che descriverà il viaggio e consentirà di conoscerci e di iscriversi: domenica 26 febbraio ore 10,30 nella sede di Torino, via Piacenza 7; sabato 3 marzo alle ore 10,30 nella sede di Torino, via Piacenza 7. C Le strane forme delle rocce nel Canyon di Chelly in Arizona I DESERTI DEL FAR WEST D ieci giorni “on the road”, un itinerario richiestissimo che ripetiamo per la sesta volta e continuiamo a riproporre felici dell’entusiasmo che questo viaggio sempre scatena tra i partecipanti. Da Los Angeles, in California, capitale della cinematografia americana, alla Death Valley, una delle scenografie di pietra più incredibili del mondo; da Las Vegas in Nevada, capitale del gioco e della notte, al mitico Grand Canyon ed alla Monument Valley, che ancora risuonano di diligenze e assalti indiani, in Arizona. Dieci giorni che sicuramente rimarranno un ricordo incancellabile tra scenari naturali molto distanti dalle nostre realtà europee. Il costo è di 1850 € a testa + tasse aeroportuali, il primo acconto è di 300 € da versare al momento dell’iscrizione. È un viaggio che si può combinare con il soggiorno di una settimana a New York. Tre le possibilità di partecipare ad una riunione informativa tenuta da Gianni e Marina in Via Piacenza 7, che descriverà il viaggio e consentirà di conoscerci e di iscriversi:domenica 4 dicembre alle ore 10,30 nella sede di Pianezza, via Torino 19; sabato 14 gennaio alle ore 10,30 nella sede di Torino, via Piacenza 7; domenica 22 gennaio alle ore 10,30 nella sede di Torino, via Piacenza 7. ome di consueto da 13 anni si ripropone il soggiorno a New York, consumato in un periodo ottimale, in cui la città è nelle sue piene realtà non disturbate dal turismo di massa. Godremo di una New York non alterata da orde di turisti americani ed europei, nonché da migliaia di ragazzini in gita scolastica; la assaporeremo nelle sue piccole e straordinarie quotidianità, scoprendo una città socialmente all’avanguardia nella sua multietnicità, fatta di newyorkesi sorridenti, collaborativi e ben disposti al contatto umano. Il costo è di 1285 € a testa, in camera doppia + tasse aeroportuali, il primo acconto è di 300 € da versare al momento dell’iscrizione. I dettagli del soggiorno saranno pubblicati sul prossimo numero del Corriere Avis. Due le possibilità di partecipare ad una riunione informativa tenuta da Gianni e Marina in Via Piacenza 7, che descriverà il viaggio e consentirà di conoscerci e di iscriversi:domenica 15 gennaio ore 10,30 nella sede di Torino, via Piacenza 7; domenica 22 gennaio alle ore 10,30 nella sede di Torino, via Piacenza 7. Particolare della facciata del Palazzo di Westminster dove hanno sede le due Camere del Parlamento del Regno Unito APRILE: SOGGIORNO A LONDRA www.gianniemarina.com o contattarci all’indirizzo info@gianniemarina.com A nche Londra è ormai diventata una meta abituale. Quest’anno la riproponiamo in un weekend allungato, da sabato 21 a mercoledì 25 aprile. Londra, forse la capitale europea più trendy, per un tuffo nella storia, nella cultura, nella pittura (British Mu- Le riunioni indicate in rosso si terranno nella sede Avis di Pianezza, via Torino 19, per inagibilità della Sala Congressi della sede di Torino causa distribuzione dei pacchi Befana Avis Per maggiori informazioni è inoltre possibile consultare il sito Le fotografie sono tratte dall’archivio di Gianni e Marina AVIS 6-2011 28-11-2011 14:31 Pagina 28 2 8VIAGGI INTORNO AL MONDO I NOSTRI VIAGGI PRIMAVERILI ED ESTIVI IN ANTEPRIMA Le riunioni dei quali saranno pubblicate sul prossimo numero MAGGIO: SOGGIORNO A STOCCOLMA Per il secondo anno proponiamo un weekend a Stoccolma, con partenza giovedì 3 e ritorno domenica 6 maggio. Capitale di grande fascino, edificata su isole collegate tra loro, non mancherà di stupirvi: pittoresca, elegante e straordinariamente… svedese. MAGGIO: RUSSIA - MOSCA E SAN PIETROBURGO Una settimana nel paese degli Zar, delle cupole a cipolla e del borsch. Le due capitali antagoniste… la severa Mosca, ricca del fascino e della tradizione della storia russa, e la frivola San Pietroburgo, sfavillante di architetture barocche, fontane sorprendenti e scorci indimenticabili. Partenza sabato 12 e ritorno domenica 20 maggio GIUGNO: WEEKEND A DUBLINO Il fascino dell’Irlanda, dei suoi cieli, del suo verde, delle sue profonde tradizioni… viste attraverso la sua capitale: Dublino, una delle città europee alle quali non si può rinunciare Partenza giovedì 31 maggio e ritorno domenica 3 giugno GIUGNO: MINI-TOUR ON THE ROAD DELL’IRLANDA Una settimana nella primavera irlandese, alla scoperta dei grandi spazi e delle tradizioni che da questa grande isola hanno influenzato il mondo. Tour su auto a noleggio da aggiungere al weekend a Dublino. Partenza giovedì 31 maggio e ritorno domenica 10 giugno. LUGLIO: PERU’ Diciotto giorni nel paese delle Ande, in un grande itinerario esaustivo tra mare e monti che prevede: Lima, la Laguna di Huacachina, Nazca, Arequipa e il Canyon del Colca, Puno, il lago Titicaca e las Islas Flotantes, Isla Taquile, Cuzco, Pisac, Ollantaytambo, Chinchero, il Machu Picchu, Aguas Calientes, Pisco, Parracas e las Islas Ballestas... con incontri ravvicinati con: vicunias, lama, alpaca, condor, aquile delle Ande, pellicani, leoni marini, fenicotteri… e tante sorprese. Partenza giovedì 5 luglio e ritorno domenica 22 luglio AGOSTO: DA NEW YORK A MONTREAL TRA GLI USA ED IL CANADA Due indimenticabili settimane “on the road” : da New York a Boston attraversando il New England, Le Cascate del Niagara dai due versanti, Toronto, Ottawa, Quebec, Montreal. Tour parzialmente risolto con auto a noleggio Partenza probabile lunedì 6 e ritorno mercoledì 22 agosto Per maggiori informazioni è inoltre possibile consultare il sito che viene aggiornato puntualmente con le ultime novità, date, orari. UN RICORDO DEL TOUR IN BHUTAN IN SETTEMBRE CON GIANNI E MARINA I n uno dei cortili interni di un monastero del Bumthang, incorniciati da policrome decorazioni lignee tipiche della regione, ci siamo divertiti ad organizzarci in questa foto intesa a ricordare la solidarietà e l’amicizia che i donatori vorrebbero trasmettere. È stato un viaggio particolarmente interessante articolato in una parte di Asia Himalayana lontana dal turismo di massa, dove la popolazione indossa quotidianamente l’abbigliamento tipico locale, alla scoperta di Dzong (Monasteri Fortificati), Monasteri Buddisti arrampicati sulle rocce e villaggi medioevali dove il tempo sembra essersi fermato alcuni secoli fa. Viaggiando attraverso questo Piccolo Regno Himalayano, abbiamo avuto addirittura l’onore di conoscere la Regina Madre del Bhutan in visita al Nido della Tigre, uno dei monasteri buddisti tra i più particolari e famosi del mondo asiatico, in vista dell’imminente matrimonio di suo figlio il Re Jigme Khesar Namgyel Wangchuck. Come “porta d’ingresso” al Bhutan abbiamo scelto Kathmandu, per avere l’opportunità di godere di qualche giorno dell’ atmosfera indo-tibetana che permea la capitale del Nepal, incastonata nella catena himalayana. Ai lati i nostri angeli custodi: l’autista Gembo e la guida Tobgay, detti Pietro e Paolo per la comodità mnemonica del gruppo. Da sinistra: Silvia Gozzelino, Gabriella Faga, Mariangela Doria, Franco Comelli, Marina, Gianni, Anna Bottino, Antonio Montè, Ivana Barbieri, Ines Nurisso, Gabriella Grea AVIS 6-2011 28-11-2011 14:31 Pagina 29 2 9RIFLESSIONI BIOETICA...BIOETICA... D a un incontro fra me ed il dottor Arboatti è venuta l’idea di scrivere una sorta di paginetta da inserire nel notiziario AVIS in cui si incominci a parlare di un aspetto estremamente attuale del vivere, del sentire le cose, del valutarle, in una parola della moderna “Bioetica”, parola evocativa come poche altre e che sicuramente oggi viene usata ed abusata in modo eccezionale. La Bioetica è una branca del conoscere, della filosofia e della morale sicuramente antichissima (basta pensare, ad esempio, a come veniva visto l’approccio con la malattia da Galeno), ma che ha avuto uno sviluppo imponente solo dopo la seconda Guerra Mondiale, quando processando a Norimberga i medici nazisti, la giustificazione addotta per i loro esperimenti su esseri umani era di averlo fatto non solo per obbedire agli ordini, ma anche per fare esperimenti atti a migliorare, in senso lato, la medicina (non dimentichiamo che fra questi, negli anni successivi, vi fu chi arrivò alla soglia del Premio Nobel per la Medicina). La Bioetica moderna ha comunque una data di nascita ufficiale ed un padre: l’anno è il 1970 ed il padre è Van Renselaar Potter, che combinando i termini bio(vita) ed ethics (morale), ha inteso caratterizzare questa scienza come una disciplina volta a coniugare le cono- scenze biologiche con i sistemi dei valori umani. Da subito vi fu una diaspora poiché sia le scienze che i valori umani possono essere differentemente valutati. La Bioetica dovrebbe rispondere alle grandi domande del tipo ”quando inizia la vita”, “quando finisce”, oppure quale atteggiamento si deve avere nella allocazione delle risorse non solo sanitarie del pianeta, cosa bisogna fare in determinate situazioni non solo mediche. Oggi, nel multiculturalismo, possiamo parlare di una “Bioetica laico- progressista”, di una “laico- ambientalista”, di una “cattolica”, di una “islamica”, e così via. Inoltre, poiché i valori soggettivi (sociali, umani, religiosi, culturali) tendono a variare con le stesse persone, nel nostro individualismo quotidiano, possiamo asserire che ciascuno di noi si riferisca, de facto, ad una Bioetica personalistica. Nel 1970 è stata presentata dal pastore metodista Ramsey la prima pubblicazione in cui la Bioetica emerge in tutto il suo vigore: in questo lavoro, dal titolo “The patient as person”, veniva raccolta tutta una serie di conferenze tenute in precedenza all’università di Yale in cui il paziente veniva considerato come una persona. Questo è il vero elemento fondante della bioetica: siamo in un mondo di persone, che non devono quindi essere distinte in pazienti, malati, vecchi, disabili, embrioni, neonati, ecc.: ciò implica una relazione di accoglienza e di solidarietà ed un riconoscimento di intrinseca dignità. Nell’ottica della bioetica la donazione di sangue segue un filone tutto suo, un filone in cui confluiscono tutte le varie forme di bioetica: il dono del sangue è un dono segreto, aprioristico, non viziato da valutazioni di se e di ma. In questo contesto viene quindi da pensare come la donazione di sangue nasca con l’idea che si possa avere uno strumento di salute aiutando delle persone mediante altre persone. Un’intuizione così bioeticamente pregnante da anticipare, qui in Italia, di più di quarant’anni l’ufficialità della stessa Bioetica. Possiamo allora fare in modo che il messaggio, bioeticamente giusto della donazione di sangue, sia il punto di partenza per valutazioni più profonde, rendendoci comprensibile un sistema che, grazie ai progressi della tecnica medica e della qualità della vita, ci porterà ad inevitabili riflessioni ed a prese di coscienza inevitabili. Le persone che hanno iniziato, molti anni fa, a donare sangue, pur non sapendolo, erano su un terreno modernissimo ed attualmente, in qualche modo, ancora tutto da costruire. DR. ROBERTO QUAGLINO MEDICO CHIRURGO- MASTER IN BIOETICA ASSEMBLEA ANNUALE GRUPPO ANZIANI L’assemblea annuale è convocata il giorno 4 febbraio 2012 alle ore 15,30 in Via Piacenza, 7 a Torino. Ordine del giorno: • Elezione Presidente Assemblea • Elezione Segretaria Assemblea • Relazione della Responsabile • Incontri 1° e 3° sabato di ogni mese • Varie ed eventuali La presente comunicazione riguarda tutti gli avisini che hanno raggiunto i 20 anni di appartenenza all’Avis o che abbiano compiuto 55 anni. IL CONSIGLIO DIRETTIVO AVIS 6-2011 28-11-2011 14:31 Pagina 30 3 0A BASSA VOCE SALVAGUARDARE LA SALUTE Curando non solo il corpo ma anche la mente A chi non è mai capitato di sentirsi stanco, svogliato, senz’alcuna apparente ragione, o di far fatica a trovare le parole giuste per esprimere un’idea, per definire un concetto, oppure di leggere qualcosa e di doverci ritornar su perché non si presta attenzione, o di dimenticare il nome di persone ben conosciute, oppure di essere distratto da pensieri che nulla hanno a che vedere con quello che si sta facendo, o di non sentire una persona che ti sta chiamando perché immerso in pensieri vaganti, oppure di avere difficoltà a risolvere anche il più semplice dei problemi che si presentano nella vita o nel lavoro? Quando ciò accade, quando s’incontrano numerosi e insoliti ostacoli nel concentrarsi, quando la memoria non è più pronta e inizia a far cilecca, quando non si è più brillanti o creativi come sempre, è perché le nostre energie mentali si stanno riducendo o risultano già carenti a causa di un’eccessiva, prolungata condizione di stress. I cibi della mente Abbiamo già evidenziato che nella ricerca di una condizione ottimale di salute è essenziale il contenimento dello stress, in modo da poter fronteggiare reazioni psicofisiche che siano compatibili con la nostra personale soglia di sopportazione. In quest’azione di contenimento dello stress giocano un ruolo fondamentale le endorfine, sostanze oppioidi naturali che hanno parte attiva in tutti i processi omeostatici dell’organismo e nella conseguente regolazione del sistema immunitario. Ora, poiché mente e corpo sono una cosa sola, per far funzionare bene la mente è necessario che il corpo sia in grado di produrre la giusta quantità di endorfine, la cui presenza, interagendo con quella di numerosi altri ormoni e neurotrasmettitori, va a determinare quel complesso di reazioni fisiologiche che sono alla base della nostra salute e del nostro benessere. Per poter garantire un’adeguata produzione di endorfine – che, come si sa, vengono rilasciate in particolari condizioni mentali, associate per lo più a sensazioni di gratificazione e di piacere – è necessario che nel corpo siano presenti alcune sostanze che più di altre costituiscono il nutrimento privilegiato del cervello, i “grassi buoni”, ossia gli omega 3. Tra questi, hanno particolare rilevanza l’acido eicosapentaenoico (EPA), l’acido docosaesaenoico (DHA) e l’acido alfalinolenico (ALA). L’EPA – presente nel latte materno umano, nel grasso di diversi pesci (salmoni, sardine, alici, sgombri, merluzzi, aringhe) e, in percentuali maggiori, nelle alghe – svolge un’importante azione antinfiammatoria risultando assai utile in numerose patologie fisiche e psichiatriche, tra cui schizofrenia, depressione e comportamento suicida. Il DHA è essenziale non solo per la composizione dei fosfolipidi delle membrane cellulari retiniche e cerebrali, ma anche per l’azione riducente che svolge nei confronti dei trigliceridi, abbassando la viscosità del sangue e attenuando così i rischi legati all’ipertensione e alle patolo- gie cardiovascolari. È anch’esso presente in buona percentuale nel latte materno umano – per questa ragione i bambini allattati al seno sono più robusti e hanno più acutezza visiva – nel grasso dei pesci e nelle alghe. Bassi livelli di DHA sembrano correlati alla demenza senile precoce e alla malattia di Alzheimer. L’acido alfa-linolenico (ALA) – precursore di EPA e DHA – è il primo “grasso buono” a entrare nella catena alimentare e nell’organismo umano. Ha un ruolo determinante nel mantenimento dello stato di salute sia per la sua azione cardioprotettrice (inibisce l’aggregazione piastrinica e i trombi), immunitaria e antitumorale, sia perché esplica importanti funzioni biologiche, contribuendo allo sviluppo del sistema nervoso centrale. Si trova negli oli vegetali (in particolare lino e colza), nelle alghe, nei vegetali a foglia verde, in alcune piante aromatiche, nella portulaca, nei legumi, nel tuorlo d’uovo, nella carne di cavallo e in minor misura nei cereali. Tuttavia, la fonte principale è rappresentata dalle noci, ricchissime non solo di questo composto – due noci (20 grammi circa) contengono un grammo di ALA – ma anche di vitamina E (un potente antiossidante) e vitamina B6 (tonificante dell’umore), particolarmente utili per il corretto funzionamento del cervello. Oltre agli omega-3, ci sono altre sostanze nutritive che aiutano a controllare lo stress, sia aumentando le attività neuronali, sia favorendo la crescita di nuove cellule cerebrali anche in persone adulte. Sono: gli alimenti integrali, ricchi di folati (vitamina B9), in grado di stimolare e aumentare il flusso di sangue al cervello; le mandorle, contenenti fenilalanina, un amminoacido che stimola la produzione di dopamina, adrenalina enoradrenalina, importanti neurotrasmettitori che regolano AVIS 6-2011 28-11-2011 14:32 Pagina 31 3 1 A BASSA VOCE le oscillazioni dell’umore; i mirtilli, in grado di aumentare la potenza dei segnali dei neuroni, di rafforzare attività cognitive e memoria, e di proteggere il cervello dagli stress ossidativi e dai danni provocati dall’invecchiamento; le fragole, ricche di antiossidanti, capaci di migliorare la capacità di trasmissione degli impulsi cerebrali e di contenere il declino neurologico correlato all’avanzare dell’età; i semi di girasole, contenenti sia triptofano – un precursore della serotonina, utile per alleviare insonnia e depressione – sia tiamina (vitamina B1), indispensabile per il corretto funzionamento del sistema nervoso centrale, cuore e muscoli. Un’alimentazione mirata, che contenga sostanze nutritive diverse, non è solo determinante per il buon funzionamento del corpo, ma, incidendo sulla qualità e quantità di energia cerebrale, influenza direttamente anche la mente e tutte le principali funzioni connesse: memoria, cognizione, percezione e umore. Mantenere sano l’apparato digerente Curare il proprio corpo non vuol soltanto dire prestare immediata attenzione a ogni minimo segno di alterazione del proprio aspetto esteriore (macchie, tumefazioni, decolorazioni cutanee, foruncoli, comparsa di rughe, perdita di capelli), ma anche preoccuparsi di tutti quei cambiamenti, di solito trascurati, che avvengono all’interno, in particolar modo nell’apparato digerente (pesantezza, gonfiore, reflusso, pirosi, dispepsia, colite, stipsi), e che sono i primi segnali di un alterato equilibrio o di una qualche incipiente disfunzionalità. Prendersi cura del proprio stomaco e dei propri intestini è, invece, l’ultima cosa a cui si pensa, perché si è portati a sminuire l’importanza delle loro funzioni ai fini del benessere e dell’efficienza dell’intero organismo. Eppure se stiamo bene, se godiamo di buona salute, lo dobbiamo in massima parte proprio a loro, alla regolarità delle loro funzioni e alla tempestività con cui ci segnalano disagi e disarmonie. “La gioia della vita – ricordava Joseph Conrad (1857-1924), famoso scrittore polacco, profondo conoscitore delle debolezze del corpo e dei turbamenti dell’animo umano – dipende da uno stomaco sano, mentre la cattiva digestione porta allo scetticismo, all’incredulità e allo sconforto, alimentando pensieri negativi e di mor- te”. Questa affermazione, giudicata da molti prosaica e bizzarra, ha trovato conferma nei riscontri della psicosomatica e della scienza medica in generale. Se ci si vuole mantenere in salute e avere una vita lunga e serena, la prima cosa da fare è prendersi cura del proprio apparato digerente per mantenerlo il più possibile sano ed efficiente, in modo da contrastare gli effetti nocivi delle sostanze tossiche che introduciamo quotidianamente nell’organismo e i deterioramenti fisiologici causati da stress e invecchiamento. Chi gode di buona salute digerisce bene, assimila con facilità i nutrimenti ed evacua regolarmente, liberando il corpo da tutti i veleni accumulati, compresi i prodotti di scarto del metabolismo, a riprova della stretta connessione e consequenzialità di tutte le funzioni dell’apparato digerente. Quando il cibo arriva in bocca viene subito masticato, mescolato alla saliva e trasformato in una poltiglia omogenea (bolo) nella quale, grazie all’azione dell’enzima amilasi, inizia la predigestione dei carboidrati. Mediante la deglutizione, il bolo viene poi spinto verso la faringe, incanalato nell’esofago e sospinto nello stomaco, dove si mescola con gli acidi gastrici e gli enzimi digestivi. Dopo un periodo variabile da due a sei ore (a seconda della quantità e della natura del cibo ingerito), il bolo viene trasformato in una sostanza lattiginosa fortemente acida chiamata chimo. Completata la digestione gastrica dei carboidrati e iniziata quella delle proteine, il chimo passa nel duodeno dove – sotto l’azione dei succhi pancreatici, enterici e della bile – viene trasformato in chilo, una sostanza liquida basica ricca di micronutrienti i quali, al termine del processo digestivo, attraversano la mucosa intestinale e si riversano nella linfa e nel sangue, per poter essere trasferiti a tutte le cellule del corpo. Il chilo, ormai povero di nutrienti, prosegue il suo cammino verso l’intestino crasso dove viene prima privato di acqua e sali minerali, poi aggredito dalla flora intestinale, arricchito di muco e cellule sfaldate e infine trasformato in feci, per la definitiva espulsione. Ora, poiché l’apparato digerente provvede a fornire nutrimento a tutte le cellule del corpo e nel contempo le libera dalle tossine esistenti, è evidente che ogni sua alterazione presente sia nella fase di predigestione (bocca) che in quelle successive di digestione (stomaco, duodeno), assimilazione (intestino tenue e crasso) ed escrezione (colon, retto), va immancabilmente a ripercuotersi su altri organi e apparati, creando le premesse per l’insorgenza delle più svariate patologie. Per questa ragione è importante mantenerlo sempre sano ed efficiente, cercando di proteggerlo da ciò che può nuocergli e in particolare da quelle sostanze tossiche che derivano dalle nostre errate abitudini di vita – fumo, alcol, droghe, stress, eccessiva produzione di radicali liberi, uso sconsiderato di farmaci, scorretto modo di alimentarsi – i cui perniciosi effetti, protraendosi nel tempo, ne alterano struttura e funzioni. È opinione diffusa che numerose malattie anche gravi hanno origine da uno stato di intossicazione cellulare che – rendendo precaria la funzionalità gastrica, epatica o intestinale – crea pericolose alterazioni molecolari riscontrabili in ogni parte del corpo. I problemi iniziano, di solito, nel colon e poi si propagano a tutti gli altri organi, in quanto le pareti intestinali, e in particolare la mucosa del colon, costituiscono il principale sistema che il corpo utilizza per difendersi dall’aggressione delle sostanze tossiche, ospitando importanti strutture cellulari del sistema immunitario (macrofagi, linfociti T e B, immunoglobuline), che fanno da barriera alla propagazione delle tossine. Assodato che la capacità digestiva varia da persona a persona e che il cibo dovrebbe essere assunto nella quantità più appropriata – quella che fornisce l’energia necessaria e non di più – solo quando il pasto precedente è stato completamente digerito, va ricordato che esistono alcune semplici regole, dettate dal buonsenso, che aiutano a mantenere sano ed efficiente il proprio apparato gastrointestinale. Eccole. Premesso che l’assunzione di cibo va sempre adattata alle esigenze e ai ritmi del proprio organismo, bisognerebbe: mantenere gli stessi orari dei pasti, lasciando un intervallo di almeno sei ore tra l’uno e l’altro, in modo da non sottoporre gli organi intestinali a un lavoro incessante; bere AVIS 6-2011 28-11-2011 14:32 Pagina 32 3 2 A BASSA VOCE molto, prima e fuori dai giungibile con un’alimen- conflitti interiori profondi. In accordo con pasti, evitando alcolici e tazione sana, variata e il la sperimentazione scientifica – che ha dibevande gasate; lavarsi più possibile naturale che, mostrato come la miglior difesa contro le (accuratamente) le mani assicurando il giusto ap- patologie da “civilizzazione” sia un’aliprima di mangiare, per porto di tutti i nutrienti, mentazione sana, che privilegi i cibi natuevitare la contaminazione salvaguardi il perfetto rali, privi di residui tossici, concimi chidel cibo; mettere da parte, funzionamento di cellule, mici e pesticidi – Pecchiai ha dedotto che quando si è a tavola, tutti i per salvaguardare la propria salute occororgani e apparati. problemi, svuotando la Uno dei primi ad aver re nutrirsi con alimenti che contengano mente dai pensieri incomintuito questa possibilità è tutti quei “fattori vitali” (microrganismi benti, per poter valutare stato Luciano Pecchiai, benefici, vitamine, enzimi, oligoelemencon serenità la qualità e la punto di riferimento scien- ti) che esercitano un’azione vantaggiosa, quantità di ciò che si sta tifico e “memoria storica” “probiotica” (da pro-bios, ossia a favore per assumere; mangiare della medicina naturale. della vita) per il nostro organismo, ostacocomodamente seduti per Luciano Pecchiai Medico dal 1947, libero lando nel contempo l’impianto e lo sviassaporare meglio ogni docente e ricercatore del luppo di quei microrganismi che svolgoboccone, in modo da gustare il cibo e fa- CNR presso l’Istituto di Anatomia Pato- no invece un’azione dannosa, “antibiotivorire il processo digestivo; masticare be- logica dell’Università di Milano, Pec- ca” (da anti-bios, ossia contro la vita), in ne e a lungo, evitando masticazioni fretto- chiai ha dedicato tutta la sua vita allo stu- grado di determinare uno stato di progreslose che disturbano stomaco e intestini, dio delle cause delle malattie. Da prima- siva intossicazione cellulare. Ora, per mantenere sana e attiva la flora causando sovraccarichi di lavoro anche rio patologo dell’Ospedale dei Bambini per il fegato; dosare la quantità di cibo se- “Vittore Buzzi” di Milano, ha fondato batterica intestinale – che è formata da micondo le necessità del proprio organismo, nel 1960 il Centro di Eubiotica Umana, liardi di batteri che intervengono nei pronon mangiare troppo, soprattutto la sera, dove vengono applicate e trasmesse – cessi di digestione, sintesi e assimilazione e, se è possibile, fare una breve passeggia- mediante consigli, suggerimenti e pro- – occorre che i batteri benefici (eubiotici) ta dopo i pasti; consumare cibi freschi, di poste operative – le linee guida della sua siano numericamente superiori a quelli stagione, facilmente digeribili, senza ag- filosofia alimentare e di vita. patogeni. A tal fine Pecchiai suggerisce di giunta di additivi, preferibilmente di oriFondamento dell’eubiotica – dal greco privilegiare il consumo di alimenti vegegine vegetale, crudi o poco cotti; evitare eu (buona) e bios (vita) – è l’essere in sin- tali (cereali, frutta, verdura, legumi, olii bevande e cibi troppo caldi, ghiacciati tonia con le energie rigeneratrici della na- vegetali) provenienti da agricoltura biolooppure piccanti, per non irritare le muco- tura, rispettando la vita in ogni sua mani- gica, assumendoli in forma integrale, cruse palatina, esofagea e gastrica. festazione e considerando l’essere umano di o poco cotti ed escludendo tutto ciò che Sintetizzando, bisognerebbe fare ogni nella sua globalità, ossia come un ecosi- può recar danno all’organismo (fumo, giorno un po’ di moto, mangiare meno e stema fatto di corpo, mente e spirito. Dun- droghe, alcol, thè, caffè) compresi i cibi meglio, in un ambiente tranquillo, in ma- que, per star bene non bisogna soltanto troppo lavorati o precotti. niera più ordinata, evitando combinazioni preoccuparsi dell’insorgenza di malattie ELIO BLANCATO. alimentari sconsiderate che possono crea- fisiche, ma anche di quelle psichiche, cau(7 - CONTINUA) re problemi digestivi o, nel migliore dei sate da stress, frustrazioni esistenziali e casi, fastidiosi appesantimenti, in modo da salvaguardare la funzionalità del proprio RICORDANDO TRAPPO apparato digerente, alzandosi da tavola mai troppo sazi, ma neppure affamati. Giovedì 6 ottobre 2011 è morto Giuseppe Trappo. Aveva 75 anni ed era in gita a Nutrirsi secondo natura Nutrirsi è un bisogno primario di tutti gli esseri viventi. Come umani dovremmo, a differenza degli animali, essere in grado di farlo in maniera meno istintuale, con buonsenso e intelligenza, considerando l’assunzione di cibo non come mero riempimento viscerale, bensì come momento di ristoro e di recupero energetico per corpo, mente e spirito. Il fine della nutrizione umana non è, infatti, la semplice sopravvivenza dell’organismo, bensì la ricerca e il mantenimento di una condizione di benessere generale che garantisca la possibilità di vivere e gestire l’esistenza al meglio delle proprie potenzialità. Obiettivo rag- Sorrento con la moglie Andreina. Se n’è andato senza far rumore, in punta di piedi, come chi è abituato a non disturbare, portato via da un infarto che in pochi secondi lo ha catapultato da questa vita all’altra. Non ha sofferto: gli è toccato una morte rapida, indolore, quella che meritava, quella che tutti noi chiediamo e auguriamo ai nostri cari. Ha esalato l’ultimo respiro tra le braccia della moglie Andreina, salutandola con un ripetuto battito di ciglia e poi si è levato in alto, verso il cielo. A Torino lo conoscevano tutti per via di quella dote straordinaria che gli permetteva, mediante l’energia delle mani, di dare sollievo a chi, umano o animale, fosse in sofferenza. Aveva aiutato tante persone: adulti, bambini, ricchi, poveri, famosi, sconosciuti, santi e peccatori, offrendo a tutti sorrisi e comprensione. A prima vista poteva apparire singolare per via di quella sua lunghissima barba bianca che gli conferiva un’aria da eremita, ma, a ben guardarlo, si coglievano nei suoi occhi lampi di bontà e amore. Giuseppe faceva parte della grande “famiglia dell’Avis”, di quella schiera di persone generose e senza volto che offrono il proprio sangue, contribuendo ad alimentare il dono della vita. Sua madre era stata medaglia d’oro Avis e anche lui, fino a quando aveva potuto, aveva donato il suo sangue. Grande perdita per i suoi cari – la moglie e i figli Giovanni e Rita – e per tutti coloro che hanno potuto conoscerlo e apprezzarlo come amico e come uomo. Ciao, Giuseppe, ci rincontreremo. E.B. AVIS 6-2011 28-11-2011 14:32 Pagina 33 3 3 STORIA MINORE IL NATALE SCOMPARSO E LE PICCOLE COSE DI IERI S e non in prima elementare, certamente in seconda e in terza: l’insegnante, maestra o maestro che fosse, suggeriva agli scolari di preparare la letterina di Natale per porgere gli auguri ai genitori. Si comperava in cartoleria una letterina già predisposta, con molte stelline, fiocchi di neve, il Bambino nella mangiatoia, il bue e l’asino. Una delle mie prime l’ho conservata, recita: “In questo Natale vi invio tanti auguri perché siate sempre felici. Prometto che sarò buono ...”. E i genitori ricambiavano con qualche soldino o un piccolo dono. Una bella cosa, peccato che si sia persa fra molti altri eventi, fra tante piccole cose che il vento della storia si è portato via. La mia prima scuola, la “Federico Sclopis”, in via del Carmine, ha riunito molte delle “cose scomparse” in un piccolo museo fatto di banchi di legno, di calamai, di portapenne, soprattutto di tante fotografie che riproducono, classe per classe, il mondo di allora. Alle pareti non mancano riproduzioni fotografiche di alunni che, per un verso o per l’altro, si sono fatti strada. Vedo le pagelle del futuro cardinale Martini, che sareb- be poi divenuto arcivescovo di Milano, vedo la pagella di Ceronetti, ed anche la mia, anche se mi vergogno un po’ per quel voto di aritmetica, appena sufficiente ... ma non importa. Ne sono scaturiti due preziosi volumetti: uno è intitolato Oggettivamente (Catalogo degli oggetti del Museo della Scuola “Federico Sclopis”), con tanti oggetti di allora che i ragazzi d’oggi fanno “parlare” come in una specie di cartone animato. Un libretto simpatico a cui i ragazzi hanno collaborato con slancio, come in una gara, sostenuti da insegnanti ugualmente entusiasti: Simona Catangia, Franca Corino, Silvia Gallorini, Lidia Gambino, Margherita Palmesano, Marianna Pierro, Maria Elena Revelli. Il museo è disponibile per chi vuole visitarlo, contattando le insegnanti. Il secondo volume è intitolato Per una storia della Scuola a Torino e vi hanno partecipato le scuole elementari Gabelli, Margherita di Savoia, Mazzarello, Padre Gemelli, Sclopis e Vidari, e anche in questo caso la storia ha un po’ il profumo della nostalgia, con numerose illustrazioni, documenti, oggetti. Fra i giochi di un tempo, alla Sclopis la cerbottana, la palla fatta di stracci, il proiettore e le piccole filmine, il tiro al bersaglio, le più antiche bambole di stoffa, affascinanti anche se meno eleganti, di certo, di quelle firmate dalla Lenci. Per questo Natale, insomma, i bambini delle scuole ci hanno fatto dono di un “ricordo” speciale, una strenna molto simile a una macchina del tempo, quando avevamo il grembiulino nero con il nastro azzurro e il colletto bianco inamidato. Era tutto più bello di oggi? Difficile dirlo. Ma sottovoce, ve lo posso sussurrare: a me sembra di sì. RENZO ROSSOTTI Pane al pane TRADIRE IL VOCABOLARIO C ome siano nate le lingue nessuno lo sa. Però in un certo momento – si fa per dire – gli uomini si sono messi d’accordo nella scelta di una parola per indicare una cosa. Le parole sono le immagini delle cose e tale corrispondenza è così necessaria che è il fondamento della società. Se in una società tutti usassero le stesse parole per indicare cose diverse, sarebbe il caos. Se uno con la parola “cibo” volesse indicare “veleno”, se con la parola “vivo” volesse indicare “morto”, sarebbe impossibile la convivenza. Eppure, da sempre, vi sono persone che per interesse, per ambizione, per vanità, usano certe parole con significato diverso dalla loro natura, e le persone che ascoltano queste parole, ma non conoscono la distorsione del loro significato, restano ingannate e danneggiate. Le società esistono perché la maggior parte delle persone dà alle parole il significato universalmente riconosciuto e ormai fissato nei vocabolari di ogni lingua. I mentitori sfruttano questa piattaforma di verità, come i ladri vanno a rubare l’uva che altri hanno coltivato. Oggi i tradimenti del vocabolario sono molti, ma le persone di cultura li scoprono facilmente. Il pericolo è per le masse che in genere non hanno grande cultura e possono essere spinte da una parte o dall’altra, con gravi conseguenze sociali. Fermiamoci solo ad esaminare il tradimento del significato di due parole: una è “democrazia” e l’al- tra è “famiglia”. Partendo dalla facile presunzione che la parola “democrazia” significa “libertà nella giustizia”, la Germania dell’Est, quando era sotto il dominio sovietico, aveva preso il nome di “Repubblica Democratica Tedesca”. Ormai è chiaro per tutti che quella parola “Democratica”, sotto il tallone sovietico, certamente non democratico, fu il più arrogante e stupido insulto alla parola che da duemila anni esclude un dittatore dal potere. Con la lana dell’agnello volevano coprire il lupo feroce del Comunismo. Altra parola oggi aggredita dai tradimenti è “famiglia”. La parola significa “unione stabile e feconda di un uomo con una donna” e non altro. Oggi in Europa soffia un vento presuntuoso e incolto che con la parola “famiglia” vuole indicare cose diverse: le unioni omosessuali tra uomini o donne, le madri singole con marito ignoto, e altre acrobazie sessuali contro natura, che non si possono assolutamente indicare col nome “famiglia”. Si devono indicare con un nome diverso e più appropriato come: patto, intesa, accordo, sodalizio, società, vincolo, compromesso, ma non “famiglia”. È sempre lo stesso artificio: coprire con la pelle del mite agnello, istituzioni paragonabili a lupi feroci, distruttivi della società perché ciecamente contrari alle sacre leggi di natura. CORRADO CAMANDONE SITO INTERNET: HTTP://TAICC.INTERFREE.IT AVIS 6-2011 28-11-2011 14:32 Pagina 34 3 4 FILATELIA UN NATALE MOLTO RICCO PIENO DI LUCI E DI NEVE S embrerebbe che, in un periodo in cui non si parla che di crisi e di ristrettezze, i francobolli natalizi, a cominciare dalla serie dell’Australia, sempre la prima ad essere emessa, facciano di tutto per riallacciarsi alle migliori tradizioni del passato. L’Italia ha emesso due valori – uno da euro 0,60 e uno da 0,75 – e la Gran Bretagna si attiene al mondo più gradito ai bambini, con esemplari tratti dai Vangeli. Pensiamo tuttavia che la palma per i più riusciti francobolli natalizi del 2011 vada assegnata alla Svizzera, per i bozzetti pieni di luce firmati da Raphael Volery, presentati dalle poste elvetiche con un servizio speciale del periodico La Lente (la rivista per gli amici dei francobolli), edita a Berna. ● AIDS: IL 30° Da Londra, la HarryAllen ha diramato uno speciale francobollo per Santa Lucia, l’isola caraibica scoperta da Colombo nel 1502, che emise i suoi primi francobolli nel 1860. L’esemplare, da 30 cents, vuole celebrare i trent’anni di lotta contro HIV e Aids, riproducendo l’ormai caratteristico nastrino piegato a guisa di cravatta. La stessa HarryAllen ha annunciato per Mauritius un francobollo che è dedicato all’Anno Internazionale della Chimica, sottolineando come la ricerca in questo settore abbia fatto progressi più che notevoli preservando la salute dell’uomo e degli animali. ● PER IL VOLONTARIATO È da euro 0,75 il francobollo che l’Italia ha dedicato all’anno europeo del Volontariato. L’esemplare non ha mancato di suscitare critiche, giudicato “confuso” pressoché incomprensibile. Francobolli siffatti non trasmettono nessun “messaggio” ed è davvero un peccato. Ne sono stati stampati 4.500.000 pezzi. Che fine faranno mai constatando che molti commemorativi non vengono perlopiù distribuiti negli uffici postali periferici? Domanda legittima soprattutto per i francobolli e i foglietti emessi per celebrare il 150° dell’Unità d’Italia. RENZO ROSSOTTI IL QUIZ Si tratta della chiesa dedicata a San Tommaso, sull’angolo della via omonima con via Pietro Micca. Proprio per la costruzione di quest’ultima strada, detta anche “il rettilineo”, si dovette tagliare “una fetta” alla chiesa di San Tommaso. Risulta vincitore del quiz Gian Paolo Costanzo IL NUOVO QUIZ Ancora molti tricolori ai balconi per festeggiare il 150° dell’Unità nazionale. Sapete indicare almeno altre due bandiere, di paesi esteri che abbiano nel loro vessillo il rosso, il bianco e il verde, proprio come il tricolore italiano? Le risposte devono pervenire a AVIS - Concorso Quiz - Via Piacenza 7 - 10127 Torino oppure corriereavis@avistorino.it entro il 13 gennaio 2012. Il premio del precedente quiz deve essere ritirato entro il 13 gennaio 2012. AVIS 6-2011 28-11-2011 14:32 Pagina 35 3 5 ARTE LE MOSTRE E GLI ARTISTI L e esperienze artistiche in Piemonte appaiono caratterizzate da un ampio ventaglio di iniziative, dalla sperimentazione contemporanea alle ricerche del passato, dall’astrattismo a una suggestiva figurazione che esprime la sottesa energia della natura. LEONARDO ALLA VENARIA REALE Il grande evento espositivo dedicato a “Leonardo, il genio, il mito”, anticipato nello scorso numero del “Corriere AVIS” da Renzo Rossotti, si è aperto nella Scuderia Grande della Reggia di Venaria suscitando uno straordinario interesse per l’alto livello delle opere presentate nelle diverse sezioni della mostra. Arricchita dalla scenografia ideata dal premio Oscar Dante Ferretti, la rassegna si snoda attraverso la video-inchiesta di Piero Angela sul mistero del famoso “Autoritratto”, le grandi macchine leonardesche, i film ispirati al Genio inseriti nel settore a cura di Arnaldo Colasanti. Una visita è perciò quanto mai doverosa per “scoprire” la storia artistica di Leonardo, per cogliere l’essenza del suo personaggio e ammirare il “Codice sul volo degli uccelli” e il nucleo completo dei tredici fogli autografi che,appartenenti alle collezioni della Biblioteca Reale di Torino, sono collocati nella sezione curata da Carlo Pedretti, Paola Salvi e Clara Vitulo. Proseguendo s’incontrano gli artisti che, selezionati da Pietro C. Marani, nel corso dei secoli si sono ispirati al mito di Leonardo, mentre Renato Barilli ha realizzato un percorso dedicato alla sua presenza nell’arte contemporanea: dall’omaggio di Marcel Duchamp all’“Uomo vitruviano” di Mario Ceroli, all’“Ultima cena” di Andy Warhol. La mostra si chiude con uno spazio multimediale, introdotto da una riproduzione digitale animata proprio dell’Ultima Cena, che consente di vedere lo studio delle fisionomie e delle espressioni dei personaggi di uno dei capolavori del Maestro. Reggia di Venaria, sino al 20 gennaio 2012. Info 011/4992333, www.leonardoallavenariareale.it. LA STAGIONE INFORMALE DI BURRI Nell’ottocentesco Palazzo Panizza, in piazza Solferino, si aprono le vetrine della Galleria Mazzoleni che espone sino a gennaio un significativo “corpus” di quadri di Alberto Burri, uno dei maestri del secondo Novecento. Diretto da Giovanni e Anna Mazzoleni, con i figli Davide e Luigi, questo spazio ospita la stagione informale di LIBRI N iccolò Cattich e Giuseppe Saglio hanno curato il volume “L’oltre e l’altro”, arte come terapia, per le edizioni Priuli&Verlucca, con in copertina il dipinto “Promenade” di Marc Chagall. L’arte è una terapia, scrivono gli autori, perchè aiuta a “sopportare il dolore dell’esistere attribuendogli un significato. Favorisce una visione del mondo...Rivitalizza la persona...”. E così arte, musica e danza contribuiscono a “ritrovare se stessi”. Per le edizioni Volarte, Associazione di volontariato culturale, è uscito il libro “Storie e racconti torinesi del Risorgimento” (in copertina, incisione “Sacrificio” di Carla Parsani Motti). E dalle “Immagini del Risorgimento” di Gian Giorgio Massara, la successione dei capitoli racconta dei palazzi e dei caffè del Risorgimento; di Palazzo Reale e degli umili soldati, di Piazza Cavour e della contessa di Castiglione, Massimo d’Azeglio, Giulia di Barolo, Silvio Pellico, Carlo Bossoli e le storie delle donne attraverso la pittura. A.MIS. Leonardo. Il genio, il mito” Alberto Burri, 1953, stoffa, tela sabbia, olio su tela Marco Ramasso, Il posto preferito, 2000, olio su masonite Burri, nato a Città di Castello (Perugia) nel 1915 e scomparso a Nizza nel 1995. Laureato in medicina. È stato ufficiale medico durante la Seconda Guerra Mondiale. Fatto prigioniero dagli alleati in Tunisia, venne inviato nel campo di Hereford in Texas, dove iniziò a dipingere. Una pittura, la sua, che già nel 1948 si identifica con l’astrattismo, con la forza del colore, con le possibilità espressive insite nella materia (dai sacchi ai ferri ai legni). Con la mostra “Dalla concretezza reale all’incanto della forma”, corredata da un testo critico di Francesco Poli, è possibile ripercorrere un itinerario che sottolinea l’intensità di un linguaggio legato a composizioni come “Sacco e Rosso” del 1956, esposto alla Biennale di Venezia del 1984, le “Combustioni” su carta e plastica (dal 1957 al 1968), i “Cretti” degli anni Settanta, sino al raffinato “Nero e Oro” del 1993. Galleria Mazzoleni, piazza Solferino 2, sino al 31 gennaio 2012, Info 011/534473. ALLA “DANTESCA” LE FAVOLE DI FEDRO L’annuale appuntamento di fine anno della Galleria Dantesca si identifica con una mostra e la pubblicazione del 41° volume de “La Grande Collana”, illustrato da sette incisioni originali di Marco Ramasso, che ha interpretato le Favole di Fedro, e il testo in rima di Filippo Falbo. Diretta da Giorgio Bàrberi Squarotti e da Folco Portinari e curata per la parte grafica da Antonio Liboà, la collana presenta opere classiche pubblicate in tiratura limitata, su carta a tino fabbricata dalle Cartiere Magnani di Pescia e dalla Cartiera di Sicilia di Aci Bonaccorsi. E dal primo libro del 1965, dedicato alla “Vita Nuova-Rime” di Dante Alighieri, con acqueforti di Ernesto Treccani, si passa alla “Vita” di Vittorio Alfieri, con incisioni e gauffrages di Umberto Mastroianni, a “Il Principe” del Macchiavelli, corredato dalle puntesecche di Claude Weisbuch, sino alle recenti edizioni con le pagine di grafica di Xavier de Maistre, Titti Garelli, Ottavio Mazzonis, Jessica Carroll, Francesco Musante, Plinio Martelli, Giacomo Soffiantino, Ugo Nespolo, Teresita Terreno, Fernando Eandi e Paul Pennisi. Per l’occasione è stata organizzata da Nanni e Mimmo Fogola una mostra personale di Marco Ramasso con incisioni, dipinti, acquerelli dedicati alle favole di Fedro e al mondo animale: dalle possenti tigri ai lupi, alla natura. I realistici quadri esprimono una non comune capacità di fissare un’immagine, un paesaggio, un percorso legato ai suoi viaggi. Galleria Dantesca, piazza Carlo Felice 15, sino al 10 gennaio 2012, Info 011/541512. ANGELO MISTRANGELO AVIS 6-2011 28-11-2011 14:32 Pagina 36 3 6CALENDARIO PRELIEVI DOVE E QUANDO COMPIERE LE DONAZIONI NEI PROSSIMI MESI Per maggiori aggiornate informazioni, telefonare al n° verde 800265508 L e donazioni che si possono effettuare si suddividono in • donazioni di sangue intero (ad intervalli di almeno 90 giorni per gli uomini e 180 per le donne in età fertile); • di solo plasma in “aferesi” (ad intervalli anche inferiori a quelli previsti per il sangue intero, stabiliti dai medici); • di piastrine, in aferesi, ad intervalli stabiliti dai sanitari per ogni donatore, o “multicomponenti”, cioè di due “prodotti” già separati all’atto della donazione stessa: plasma e sangue intero, plasma e piastrine. In ogni caso, purché precedute da visite mediche appropriate, ogni tipo di donazione è innocuo per il donatore ed eseguito con materiale monouso, cioè utilizzato una sola volta e poi eliminato. Ogni anno l’Avis premia i propri associati che hanno raggiunto il numero di donazioni o di fedeltà di appartenenza all’Avis, previste dal regolamento associativo. Le donazioni di sangue intero si possono effettuare, senza prenotazione, tutti i giorni feriali e festivi esclusi Natale e Capodanno: • presso la sede di via Piacenza, 7, Torino, con possibilità di usufruire anche dell’ampio parcheggio per il tempo necessario a donazioni e visite; • presso l’unità di raccolta di Pianezza, via Torino 19 (autobus 32 - biglietto suburbano e ampia disponibilità di parcheggio) con i seguenti orari: feriali 7,30 - 11,45 * festivi 8 - 11,45 Tutti i giorni feriali, anche presso il centro trasfusionale dell’ospedale OIRM S.Anna, di via Baiardi 43 dalle 8 alle 12 (sabato escluso) e presso il Maria Vittoria, ingresso via Medail 1, con orario: dal lunedì al venerdì dalle 8,30 alle 11,30 ed il sabato dalle 8,30 alle 10,30. Per le prime donazioni presentarsi entro le 10,45. Sulle autoemoteche dell’Avis torinese donazioni e visite si possono effettuare: • nei soli giorni feriali in piazza del Donatore di sangue (ex Largo Gottardo), davanti all’ospedale Giovanni Bosco, dalle 7,45 alle 11,45; a Porta Nuova in corso Vittorio 58 angolo via XX Settembre dalle 7,45 alle 11,45; a Porta Susa, in piazza 18 Dicembre, dalle 7,45 alle 11,45; nel parco Ruffini, in corso Trapani angolo corso Rosselli, dalle 7,45 alle 11,45 per prelievi di sangue e di plasma in aferesi. le domeniche, ed altre festività, con orario dalle 8,30 alle 11,30 innanzi alle Chiese: 4 dicembre GRAN MADRE DI DIO, piazza Gran Madre di Dio SAN GIUSEPPE CAFASSO, corso Grosseto 72 8 gennaio SAN PELLEGRINO LAZIOSI, c.so Racconigi 28 SACRO CUORE DI GESU’, via Nizza 56 11 dicembre SAN BERNARDINO DA SIENA, via San Bernardino 11 SAN GIUSEPPE LAVORATORE, corso Vercelli 206 15 gennaio GESU’ NAZARENO, via Duchessa Jolanda SANT’ANNA, via Giacomo Medici 65 18 dicembre NATALE DEL SIGNORE, via Boston, 37 SANTA RITA, piazza Santa Rita 22 gennaio SANTISSIMO NOME DI MARIA, via G.Reni 96/140 SAN GIUSEPPE BENEDETTO COTTOLENGO, c.so Potenza 130 6 gennaio LA VISITAZIONE, c.so Francia 272 SAN GIULIO D’ORTA, c.so Cadore 9 29 gennaio SANT’ERMENEGILDO, c.so B.Telesio 98 NATIVITA’ DI MARIA VERGINE, via Bardonecchia 159 AVIS 6-2011 28-11-2011 14:32 Pagina 37 3 7 VITA ASSOCIATIVA GITA ALL’ACQUARIO DI GENOVA S abato 10 settembre, come da programma, si è svolta la gita all’acquario di Genova. Puntuali alle ore 7, i cento partecipanti sono partiti alla volta del capoluogo ligure. L’organizzazione dell’agenzia “Cisalpina” di Carmagnola, ancora una volta solerte e precisa, ha permesso ai gitanti di godere di un ottimo servizio, anche il tempo ci è stato favorevole, una giornata calda e soleggiata ha accompagnato i nostri spostamenti. La visita all’acquario ha catturato la curiosità di tutti. Una struttura spettacolare, unica in Europa, con le sue vasche gigantesche e le oltre 600 specie acquatiche in ambienti che riproducono l’habitat del Mediterraneo e degli oceani. Dopo la visita (sempre bella e interessante anche per chi già c’era stato) tutti al ristorante “Il veliero” e dopo aver consumo un ottimo pranzo a base di pesce... tutti ad Arenzano, a visitare il Santuario del “Gesù Bambino di Praga e del suo caratteristico presepe”. Presepe unico, tutto in ceramica. I gitanti sono stati accolti da una gentilissima suora che ha illustrato la storia di quel luogo di culto. Terminata la vi- sita al presepe, e all’orto botanico, curato dai frati del Santuario, e omaggiati da un gentile pensiero (una piantina grassa per tutti) si ripartiva per Torino. Ringraziamo tutti Voi per la partecipazione e ringraziamo l’Avis Comunale di Torino per il contributo datoci. Con la speranza che sia stata una gita piacevole, vi diamo appuntamento alla prossima con il consueto spirito avisino!!! IL CONSIGLIO DIRETTIVO GRUPPO AVIS FIAT SERATA TEATRALE C ome è ormai consuetudine, il Gruppo Aziendale Avis-Fiat in collaborazione con l’Avis Comunale di Torino ha organizzato la serata teatrale. Oltre duecento amici avisini hanno assistito nel Teatro parrocchiale del “Santissimo Nome di Maria” alla brillante commedia “Felice ma nen trop content”. Tre atti di Dino Trivero. Il pubblico ha apprezzato con applausi e sonore risate i tre atti messi in scena. Nei due intervalli i rappresentanti del grupo Avis-Fiat hanno illustrato l’importanza della propaganda avisina al fine di promuovere il dono del sangue. Un ringraziamento a tutti Voi per la Il capogruppo Gino Nagliati e la nostra colonna Giorgio Bernardi La compagnia “Siparietto di S. Matteo” vostra presenza e, come sempre, un grazie all’Avis Comunale di Torino per la disponibilità. Arrivederci alla prossima!!!! IL CONSIGLIO DIRETTIVO GRUPPO AVIS-FIAT AVIS 6-2011 28-11-2011 14:32 Pagina 38 3 8GRUPPI SPORTIVI UNA VITA DI GRANDE AMORE Scritta da Maria Rosa Parma e Angelo Pistritto H o conosciuto Maria Rosa nel 1964. Un vero e proprio colpo di fulmine, mio e suo, ci siamo sposati innamoratissimi il 24 settembre 1966, quindi i conti sono presto fatti: 45 anni di matrimonio, di vita vissuta sempre insieme in una completa simbiosi, fatta di stima, rispetto, ma, soprattutto di un grande, immenso amore. Insieme abbiamo costruito il nostro “piccolo impero”, la nostra famiglia, i nostri figli, Maria Gabriella nel 1967, Giovanni nel 1970 hanno completato quello che era il nostro sogno. Sono arrivati poi quattro adorabili nipotini per la gioia dei genitori e nonni, e oggi 24 settembre 2011, festeggiamo con tutti loro il nostro 45° anniversario. 45 anni sempre insieme, nella gioia e nel dolore, assieme alla mia cara Rosina. Coraggio amore, noi siamo ancora qui con i nostri adorati figli e nipotini, a coronare questo 45° anniversario e l’arrivo del nostro quinto nipotino o nipotina, e questo evento deve darci maggiore forza per continuare il percorso iniziato nel 1966. Grazie Rosina per essere stata sempre con me e per avermi aiutato in questo lungo cammino. Il mio amore per te non avrà mai fine. Tuo per sempre ANGELO Le grandi piogge non fermano la 12ª edizione LA FOLLA DEL RUFFINI ore 8 di domenica 6 novembre 2011 N onostante la pioggia caduta da diversi giorni e le raccomandazioni alla prudenza di Tv e altri organi d’informazione, circa 300 coraggiosi atleti hanno percoso i 10 km all’intrno del parco Ruffini sotto una pioggia torrenziale. Grazie al cielo il tracciato da percorrere non ha subito grandi danni tranne qualche pozzanghera così tuti i concorrenti hanno tagliato il traguardo sani e salvi, sperando che vada meglio la 13ª edizione del 2012. Un grazie a tutti per la preziosa collaborazione ed un arrivederci alla prima domenica di settembre 2012 per il 35° Trofeo Arnaldo Colombo. GRUPPO PODISTICO AVIS TORINO GLI AMICI DEL PARCO RUFFINI TORINO Pianezza (TO) 24 settembre 2011 Il Gruppo Podistico Avis Torino ha dato il suo contributo partecipando a... Cammina, corri per la ricerca. Lo stesso giorno i coniugi Pistritto festeggiano il loro 45° anniversario di matrimonio AVIS 6-2011 28-11-2011 14:32 Pagina 39 3 9GRUPPI SPORTIVI DAL GRUPPO BOCCE I l gruppo bocce Avis si conferma campione d’Italia Ancos cat. “D Individual” grazie a Mattia Borio, consigliere del nostro direttivo, che il 25 settembre alla bocciofila “La Tesorina” ha portato al successo e all’attenzione di tutti il nome e la maglia dell’Avis con quella del tricolore. Alcuni giorni dopo, sui campi di Via Palatucci, si è svolta la gara per il campionato sociale individuale unitamente al Memorial “Mario Arduino”, gara vinta dal socio Federico Salvagno. Infine come Avis rivolgiamo un sentito ringraziamento agli amici della Bocciofila di Sassi, che, come testimonia la foto, mettono sempre al centro della scena nelle varie premiazioni il manifesto AVIS, una importante occasione per diffondere il nostro nome e il nostro messaggio. Grazie a tutti GIOVANNI BORGOGNO UN CAMPIONE ANCHE NELLE DONAZIONI FESTA AL REBA C on piacere pubblichiamo la foto di un nostro donatore, il signor Franco Messina, classe 1941, con al suo attivo 115 donazioni. Dall’età di 15 anni ha iniziato la sua attività sportiva ed ora con i suoi 70 anni è diventato anche campione italiano dei 20 Km. di marcia su strada con il tempo di 2 ore e 14 minuti. La sua vita sportiva è stata coronata da molte vittorie sia in Italia che all’estero. Il signor Messina ringrazia, oltre la propria consorte per averlo sempre tenuto in “forma”, anche i medici dell’Avis che hanno permesso di conseguire grandi successi sportivi, ma vuole condividere queste sue vittorie con quelli che hanno superato difficoltà e ritornare anche loro vittoriosi. Gianni Cerri in prima fila secondo da destra Dalla nostra benemerita volontaria, Marisa Lambro abbiamo ricevuto una fotografia che riporta alcuni componenti il gruppo Avis Reba (Rebaudengo). Il gruppo, che è composto da un centinaio di volontari, tra cui anche il parroco, ha festeggiato il 27 novembre scorso i dieci anni dalla sua fondazione, con una Messa. Con l’occasione è stato festeggiato anche il benemerito avisino Gianni Cerri, cofondatore del gruppo con la moglie, anch’essa avisina, che ha dato tutto se stesso per convincere altri generosi ad aumentare il gruppo dei Volontari amici del Reba. AVIS 6-2011 28-11-2011 14:32 Pagina 40 4 0L E T T E R E LETTERE AL DIRETTORE G entili amici Avis, ho ricevuto e letto pochi giorni fa il Corriere Avis, con vari articoli e con i nomi dei premiati per le donazioni. Quando ricevo il giornale con le premiazioni mi arrabbio tutti gli anni un po’, ma quest’anno voglio fare una riflessione... con me stessa e con voi. Io da sempre sostengo che il dono del sangue debba essere gratuito e non debba meritare riconoscimenti, ma si vede che sono in posizione minoritaria tra chi invece desidera farsi vedere a ricevere medaglie e riconoscimenti... L’articolo di Sandro Fisso titola “L’Avis è una grande famiglia” e io vorrei aggiungere che è grande famiglia MASCHILE, perché mi sono presa la briga di contare i donatori premiati per le 50 donazioni: UOMINI Calogero, Maurizio, Filippo, Antonio, Andrea, Davide, Giovanni, Orazio, Fulvio, Giuseppe, Pietro, Vincenzo, Gianluca, Antonio, Giuseppe, Bruno, Roberto, Andrea, Cataldo, Moreno, Alessandro, Paolo, Roberto, Alberto, Flavio, Antonio, Renato, Massimo, Riccardo, Giuseppe, Maurizio, Pasquale, Franco, Claudio, Carlo, Emanuele, Andrea, Paolo, Pier Luigi, Alfredo, Giuseppe, Carlo, Carmelo, Alessandro, Stefano, Valter, Marco, Marco. DONNE: Loredana, Fatimina, Tiziana, Maria Teresa, Germana, Rosa, M.G. Angela, Patrizia, Gabriella, Ginevra. Mi sembra che la percentuale sia, ad occhio e croce, dell’80% contro il 20%. Le successive donazioni delle 100 e 120 donazioni non hanno storia: sono al 100% maschili. Ne deduco che anche nell’Avis, come nella società e in tanti altri ambiti culturali, educativi, politici, ci sia una discriminazione di genere. L’Avis premia gli uomini (e ho già detto che a mio avviso non ci dovrebbero essere premi...). L’Avis non considera le differenze di genere. Noi donne abbiamo il lavoro, le mestruazioni, le gravidanze, l’accudimento di bambini piccoli e, nel tempo, l’accudimento di genitori anziani, alle volte disabili in famiglia e quindi... noi diamo il sangue tutti i giorni, e qualche volta lo diamo anche all’Avis. Ragionate sulle differenze di genere e cercate di non premiare in modo così palese gli uomini per i quali fare una dona- zione può essere molto più semplice che per noi donne... E se possibile abolite i premi e le medaglie. Il sangue è un dono che si fa a titolo totalmente gratuito... Un abbraccio e vi prego di non inviarmi una delle risposte “buoniste” e retoriche di Sandro Fisso, il quale dovrebbe scrivere di temi più vicini alla realtà e dare all’Avis un volto meno celebrativo, ma più multi-culturale e laico. Un caro saluto FLAVIA MANENTE G ent.ma sig.ra Flavia Manente Innanzitutto La ringrazio per l’affetto e l’interesse che mostra nei confronti dell’Avis e della sua attività nel campo delle donazioni e poi ... è vero, l’Avis è una grande famiglia: ci sono uomini, donne, giovani, persone più anziane, sportivi e non, laureati, operai, studenti, italiani, extracomunitari tutti coinvolti (chi più, chi meno) in quel gesto di alto valore sociale che è la donazione di sangue. Per entrare nello specifico Le devo poi comunicare che nell’ambito delle donazioni è maggiore la percentuale di persone di sesso maschile, rispetto a quella di sesso femminile (questo si può evidenziare dalle statistiche che vengono pubblicate nel “Corriere” ad ogni inizio anno). Inoltre, proprio per venire incontro al problema prettamente femminile delle mestruazioni, le donazioni effettuate dalle donne in età fertile vengono valutate come doppie. E per finire le medaglie (adesso i distintivi) non sono un premio, sono solo un piccolo riconoscimento per chi dona sangue e possono essere (i distintivi) anche un modo di fare attività promozionale. Lo scopo dell’Avis non è sicuramente quello di discriminare i donatori, anzi ... Con la speranza di aver chiarito i Suoi dubbi e le Sue perplessità. La saluto con affetto. N on sono un medico, ma a mio avviso bisogna avvicinare i giovani al mondo dell’Avis rendendoli partecipi a un evento della vita molto positivo: donare è una bellissima cosa ma donare il proprio sangue per una persona che non sta bene è bellissimo ed è una forma di altruismo silenziosa che appaga e rende felice anche il donatore. Facendo leva su questi semplici sentimenti si potrebbe stimolare la gioventù di oggi spiegando attra- verso il bellissimo nuovo sito, sicuramente da pubblicizzare di più, come verrà utilizzato il sangue donato o il plasma in che applicazioni verrà adoperato. Spiegando in modo pratico l’utilizzo del proprio dono sicuramente verranno avvicinati quei giovani più scettici e meno sensibili. Magari fare un piccolo schema all’interno del Corriere. L’Avis a mio avviso ha bisogno di un cambio generazionale di donatori in modo da avere l’attuale fabbisogno giornaliero e magari qualcosa in più. Purtroppo la popolazione invecchia e anche i donatori attuali, se hanno un sostituto sarà una continuità sempre più necessaria. Distinti saluti RENZO GRILLO I l sangue è un tessuto. Una trasfusione deve essere ordinata da un medico che valuterà benefici e rischi con la sua responsabilità morale e sociale. Elencare i casi in cui siano necessarie donazioni potrebbe anche essere utile per convincere nuovi donatori. Preferiamo riportare un caso di alcuni anni fa che mette in evidenza come talvolta la disponibilità di unità di sangue da trasfondere, raccolte da donatori che non avevano atteso chiamate urgenti per effettuare il loro dono, diventino compatibili anche per casi non prevedibili. Eccone il testo. Studentessa di 14 anni travolta da un “littorina” Il 10 gennaio una quattordicenne è stata travolta dal treno a Caselle, sulla linea ferroviaria Torino-Ceres. Dopo 10 ore di sala operatoria l’équipe medica del CTO è riuscita a riattaccarle il piede maciullato. Anche in questo caso, come per molti altri, oltre alla bravura dell’équipe medica, la massiccia disponibilità del sangue compatibile (al Centro Trasfusionale Avis a pochi metri dal CTO) ha contribuito, e riteniamo in maniera non trascurabile, alla buona riuscita dell’intervento chirurgico. Ma anche in questa occasione i massmedia, che hanno seguito con dettagliate cronache tutto il tragico episodio non hanno speso una parola per ricordare il dono di tanti e sconosciuti che l’Avis ha raccolto e messo a completa disposizione di chi ne ha avuto necessità. Tocca a noi, ancora una volta porgere il grazie che Monica ed i suoi familiari avranno sicuramente espresso ai Volontari per l’alto senso civico dimostrato senza attendere le nefaste cronache che, purtroppo, avvengono quotidianamente. AVIS 6-2011 28-11-2011 14:32 Pagina 41 4 1 VITA ASSOCIATIVA CON LA COMUNALE TORINO IN APRILE A: AMSTERDAM 6 giorni/5 notti – Primavera 2012 - in aereo 1° Giorno: Torino – Amsterdam Ritrovo dei Signori partecipanti presso la località di partenza prevista, sistemazione su autobus GranTurismo e partenza per l’aeroporto di Torino Caselle. Operazioni di imbarco e partenza con volo Alitalia con arrivo ad Amsterdam. All’arrivo, incontro con la guida locale in aeroporto e trasferimento con autobus riservato in città. Intera giornata di visita guidata con pranzo in ristorante. Per secoli la maggiore metropoli del mondo, nonché il più importante porto per il commercio con le Indie, situata all’estremità sud-occidentale del lago d’Ijssel Amsterdam è attraversata da numerosi canali che formano un centinaio di isolotti di sabbie mobili, collegati tra loro da più di 600 ponti: questa caratteristica ha fatto sì che venisse denominata la “Venezia del nord”. Si potranno ammirare: la famosissima Piazza Dam, il Begijnhof, il mercato dei fiori lungo il Singel, la torre di Montelbaan, la Waag. Nel tardo pomeriggio, sistemazione nelle camere riservate d’hotel, cena e pernottamento. 2° giorno: Amsterdam Prima colazione in hotel. Intera giornata di viste con assistenza di guide locali. La mattina è dedicata al Museo Van Gogh, al cui interno è possibile seguire da vicino lo sviluppo dell’opera dell’artista, nonché mettere a confronto i suoi quadri con i lavori di altri artisti del XIX secolo, anch’essi presenti nella collezione. Il Museo è anche luogo di numerose mostre su diversi argomenti della Storia dell’Arte dei XIX secolo. Pranzo in ristorante. Nel pomeriggio visita al Keukenhof, parco botanico situato nei pressi della città di Lisse. È una delle principali attrazioni dei Paesi Bassi ed è considerato il più grande parco di fiori a bulbo dei mondo, oltre che uno dei luoghi più fotografati in assoluto. Al termine della visita, rientro in hotel per la cena. In serata, tour dei canali di Amsterdam in battello, uno dei modi più efficaci ma anche affascinanti per orientarsi in quell’intreccio di acque e strade, nei quali si riflettono i capolavori di cinque secoli di architettura. Tra gli alberi rigogliosi è possibile ammirare scorci di vedute che hanno ispirato per secoli numerosi artisti. Pernottamento in hotel. 3° giorno: Amsterdam (22 km) Volendam (16 km) Marken (22 km) Amsterdam Prima colazione in hotel. Intera giornata di visita guidata. Partenza per la Grande Diga, la prima colossal opera di alta ingegneria costruita per strappare la terra al mare impedendo le inondazioni. Proseguimento per Volendam, il villaggio che sembra una cartolina vivente con mulini a vento, casette di pescatori dal tetto a punta e personaggi in costume. Accanto, l’isola di Marken collegata con un argine alla costa, ugualmente curata ed autentica. Rientro in hotel al termine dell’escursione. Cena e pernottamento. 4° giorno: Amsterdam (64 km) Delft l(15 km) L’Aja (59 km) Amsterdam Prima colazione in hotel. Intera giornata di visita guidata. Partenza per la visita di Delft, famosa per le porcellane, l’alto campanile e le caratteristiche casette affacciate sui canali. Visita dei Museo della Porcellana Royal Delft. Pranzo in ristorante. Nel pomeriggio proseguimento per L’Aja per una breve visita panoramica dei centro. Sosta a Scheveningen, la spiaggia più famosa d’Olanda. Rientro in hotel per la cena ed il pernottamento. AVIS 6-2011 28-11-2011 14:32 Pagina 42 4 2 VITA ASSOCIATIVA 5° giorno: Amsterdam (76 km) Rotterdam (32 km) Kinderdijk (97 km) Amsterdam Prima colazione in hotel. Intera giornata di visita guidata. Partenza per la visita di Rotterdam, seconda città dell’Olanda e porto più grande d’Europa. Visita guidata della città, tra cui Erasmusbrug, avveniristico ponte d’acciaio sul fiume Maas, l’edificio inclinato della KNP progettato da Renzo Piano, la torre di Montevideo e le curiose case cubo (ingresso incluso). Pranzo in ristorante. Nel pomeriggio trasferimento a Kinderkijk, il famoso complesso di diciannove mulini a vento che sorge al centro di una pianura paludosa sui canali Nederwaard e Overwaard. L’area dei Mulini, che fino • volo di linea Torino/Amsterdam/Torino in classe al 1950 servirono a prosciugare i polder della zona, economica; è oggi patrimonio dell’Umanità. Ingresso ad un • tasse aeroportuali (ad oggi quotate Euro 120,00 mulino. Al termine, rientro in hotel per la cena ed il soggette a riconferma all’atto di emissione dei pernottamento. biglietti); • sistemazione in camere doppie con servizi privati 6° giorno: Amsterdam – Torino in hotel 4* (tipo Best Western); Prima colazione in hotel e rilascio delle camere. • trattamento di pensione completa dal pranzo del 1° Mattinata dedicata alla visita guidata del Museo-Cagiorno al pranzo dell’ultimo giorno con pasti a 3 sa di Anna Frank, allestito a partire dal 1960 in quelportate; la che fu in parte l’abitazione dove si nascose dal • bevande incluse ai pasti nella misura di 1 bicchiere 1942 al 1944 la giovane ebrea tedesca con la sua fadi vino o 1 birra o 1 soft drink + acqua in caraffa ai miglia e la famiglia Van Daan durante l’occupazione tavoli; nazista dei Paesi Bassi. A seguire, pranzo in ristoran- • visite guidate come da programma con guide locali te. Nel pomeriggio, inizio del viaggio di rientro. Nel parlanti italiano; pomeriggio, partenza per l’aeroporto di Amsterdam. • giro serale in battello tra i canali; Operazioni di imbarco e volo Alitalia con arrivo a To- • assicurazione medico bagaglio; rino Caselle. Rientro presso la località di partenza • accompagnatore/trice Agenzia per tutta la durata con autobus riservato. del viaggio; • ingressi: Museo Van Gogh – parco Keukenhof – La quota comprende: isola di Marken – Museo della Porcellana Royal • viaggio in autobus GranTurismo riservato dalla loDelft – Casa cubo e mulino – Museo-Casa di Anna calità di partenza all’aeroporto e viceversa; Frank; • autobus riservato a disposizione per tutto il viaggio; • tasse e percentuali di servizio. La quota non comprende: • mance; • eventuale adeguamento costo del carburante; • extra in genere e tutto quanto non espressamente indicato alla voce “la quota”. Programma definitivo, quota, operativo volo, data sul prossimo Corriere Avis AVIS 6-2011 28-11-2011 14:32 Pagina 43 4 3 ANAGRAFE AVISINA NOTE LIETE SONO NATI: – Ludovica Diana. Il fratellino Leonardo presenta felice la sua sorellina per la gioia di mamma, papà, nonni Lucia e Gian Piero e zio Massimo; – il 13 gennaio Riccardo Ciriaco, figlio del donatore Vincenzo e di Francesca Romana COMPLEANNI, AUGURI E SALUTI – Tanti auguri al nostro Andrea Iovane per il suo 1° compleanno da parte di papà e mamma. – Tanti saluti da nonno Daniele Benvegnù, classe 1941, 137 donazioni, e dalla nipotina e futura donatrice classe 2001 Rachele Turi. – Il 23 luglio Sara Besco, figlia di Roberto, ha compiuto 12 anni. Un mondo di auguri! – Per i tre anni di Lorenzo Boscolo mille auguri da mamma e papà, dai nonni Aldo, Enrico e Carmela, dagli zii e dal cuginetto Flavio. Leonardo e Ludovica Diana Riccardo Ciriaco Andrea Iovane Nonno Daniele e Rachele Turi Sara Besco Lorenzo Boscolo ANNIVERSARI – Il volontario croce d’oro Carlo Gaido e la moglie Luigina Fontana nel 2011 hanno festeggiato i loro primi 60 anni di vita avisina e il 2 ottobre il 57° anniversario di matrimonio. Auguri! LAUREA – Il 27 settembre Davide Speranza si è laureato alla facoltà di Architettura con 110 e lode con pubblicazione. Congratulazioni da zia Gloria! A tutti le più vive felicitazioni. Carlo Gaido e Luigina Fontana VISITA IL NOSTRO SITO: WWW.AVISTORINO.IT AVIS 6-2011 28-11-2011 14:32 Pagina 44 4 4 ANAGRAFE AVISINA I LUTTI NELLA NOSTRA ASSOCIAZIONE SONO DECEDUTI: – Giacomo Lisa, ex donatore classe 1920; – il 25 settembre Gianfranco Maglio, 55 anni. Lo ricordano la moglie, le figlie, il suocero, i generi e tutti gli amici; – il 14 ottobre Vincenzo Del Conte. “Papà ci manchi tanto, ma come dicevi tu è l’amore che conta. Mamma e i tuoi figli che tanto ti hanno amato e tanto ti ameranno”; – Emanuele Conti, improvvisamente mancato all’affetto dei suoi cari a soli 36 anni. La moglie Monica con i piccoli Lorena, Chiara, Davide, Erika Gabriele, la mamma Loredana, il compagno Maurizio, il fratello Christian con la compagna Natalina e il loro piccolo Amedeo Maurizio ringraziano tutti coloro che hanno condiviso il loro dolore per la perdita di un figlio, un fratello e uno zio. Il Centro Trasfusionale del Sant’Anna lo ricorda per le sue numerose donazioni e per la sua grande disponibilità e fedeltà all’associazione. PIANGONO I LORO CARI: – il donatore Mauro Scaramuzzo per la perdita della giovane moglie Maria Tina Siciliano di soli 28 anni scomparsa il 2 luglio. Ne danno il triste annuncio il marito con il figlio Francesco e tutti i familiari. – Il 10 settembre è mancata Olga Roggia. Dal figlio: GRAZIE, GRAZIE, GRAZIE non possiamo solo che dire GRAZIE! A te mamma, che hai lasciato da parte tutto ciò che poteva farti comodo per donare agli altri, a noi figli tutto ciò che avevi. Grazie mamma per la tua fede, per i grandi valori che con umiltà e tanta bontà ci hai trasmesso. Non dimenticheremo mai il grande insegnamento dell’amore donato agli altri come gratuità di te stesa seppur con tanta fatica e sofferenza ogni giorno affrontavi ma con un sorriso celeste e gioia agli altri donavi. E così ci hai lasciati soli Gianfranco Maglio Vincenzo Del Conte Emanuele Conti Olga Roggia ved. Pelassa Teresa Dotta Lidia Pizzolante Vozza in questa nostra vita, ma TU ormai con la Tua Bellezza Celeste sei nell’Alto dei Cieli e con la tua Benedizione ci accompagnerai ogni giorno a vivere pienamente questa nostra pur fragile esistenza. Ti ringraziamo Signore per averci donato così una grande mamma che unita alla TUA MAMMA CELESTE pregherà e guiderà tutti quanti l’han amata e sul percorso di questa vita illuminerà ogni giorno il nostro vivere. GRAZIE MAMMA! – il 3 ottobre è mancata mia mamma Teresa Dotta ved. Giuseppe Murialdo all’età di 88 anni, la ricorda il figlio Luigi Mario. RICORRENZE – La donatrice medaglia d’oro Pierina Coraglia ricorda i suoi cari. – I figli Enzo e Fabrizio ed i parenti ricordano con tanto amore e rimpianto Lidia Pizzolante Vozza ad un anno dalla sua scomparsa. A tutti le più sentite condoglianze. CIAO, GINO Il 27 settembre 2011 è mancato, in seguito alle conseguenze di un grave incidente d’auto, il nostro carissimo amico Gino Incerpi. Gino è stato uno dei massimi dirigenti Avis della Toscana e, ancora oggi, ricopriva la carica di Presidente Onorario della sezione Avis di Pescia in cui era ancora presente ed attivo. Tanti anni fa ebbe modo di conoscere l’Avis torinese, in modo particolare il nostro compianto Luciano Penna con cui ebbe ottimi rapporti e di cui conservava una grandissima stima. In occasione della “Giornata del Volontario” a Torino, lo scorso ottobre, è stata consegnata al nostro Presidente Sandro Fisso una targa ricordo con la seguente dedica a Gino Incerpi: “Il tempo corre veloce, molte cose cambiano; ma in questa sua corsa non può mutare o portare via il ricordo, l’esempio e la lungimiranza di persone uniche che hanno segnato nel profondo la nostra piccola grande storia”. In ricordo di Gino Incerpi (1931-2011), Fondatore della Sezione Comunale Avis di Pescia (PT). Gino, amico carissimo, vogliamo salutarti come se tu fossi ancora con noi; perché tu sei ancora con noi, sempre presente nei nostri cuori e nei nostri pensieri e semplicemente ti diciamo “CIAO GINO”. AVIS 6-2011 28-11-2011 14:32 Pagina 45 4 5 NOTIZIE UTILI PROMEMORIA PER I DONATORI E cco notizie utili e consigli per i volontari del sangue, soprattutto nuovi, che si esorta atenere presenti e seguire. 1 – Le donazioni di sangue intero si possono effettuare tutte le mattine dei giorni feriali (7,30-11,45) e festivi (8-11,45) presso: – unità di raccolta di Torino, via Piacenza 7; – il centro raccolta di Pianezza, via Torino 19. Nelle sole mattine dei giorni feriali anche sulle autoemoteche site nei giardini di piazza Carlo Felice, di fronte a via Roma ed in piazza del Donatore di Sangue, davanti all’ospedale Giovanni Bosco dalle ore 7,30 alle 11,45 e nel piazzale antistante la stazione di Porta Susa. Altre autoemoteche Avis stazionano periodicamente innanzi alle chiese e nelle vicinanze dei mercati cittadini. Presso il centro trasfusionale dell’ospedale Maria Vittoria, via Medail - dal lunedì al venerdì (8,30-11,30) ed il sabato (8,3010,30) e presso il Centro ex Avis di via Baiardi, 43 dal lunedì al venerdì feriali (8-11,30). Per maggiori informazioni telefonare al numero verde: 800265508. Le donazioni di plasma (plasmaferesi) si possono fare, su appuntamento, tramite le segreterie Avis, presso: – unità di raccolta di Torino via Piacenza, 7, tel. 011/61.33.41; – il centro raccolta di Pianezza, via Torino, 19, tel. 011/ 966.16.68 dal lunedì al venerdì al mattino e pomeriggio, il sabato e nei giorni festivi solo al mattino; – l’autoemoteca sita nel parco Ruffini, di fronte al Palazzo dello Sport e in piazza XVIII Dicembre di fronte alla stazione di Porta Susa dal lunedì al sabato mattina (tel. 011/61.33.41). Le donazioni di piastrine (piastrinoaferesi) si compiono solo su chiamata delle segreterie in via Baiardi, 43. 2 – Ai lavoratori dipendenti che lo richiedano viene rilasciato un foglio giustificativo per il datore di lavoro, valido per la giornata di riposo collegata con la donazione di sangue. La giornata di riposo (senza perdite nella retribuzione) è concessa anche ai donatori che effettuano donazioni di plasma al pomeriggio e vale 24 ore dall’inizio della donazione. 3 – I lavoratori autonomi, che non necessitano di giustificazione e che hanno particolari esigenze lavorative, possono comunicare questa loro necessità alla segreteria Avis al momento della donazione. Potranno avere diritto di precedenza. 4 – In occasione della prima donazione e della donazione con visita di controllo annuale vengono eseguiti i seguenti esami: determinazione del gruppo sanguigno e del fattore Rh; ricerca anti HIV (Aids); ricerca anti HCV (epatite C); ricerca HBsAg (epatite B); NAT (epatite C e AIDS); VDRL (sifilide); ALT (transaminasi); emocromo; glicemia; sideremia; proteine totali, creatinina, colesterolo; trigliceridi, ferritina. I risultati verranno inviati al domicilio del donatore entro 10-15 giorni. 5 – In tutte le altre donazioni si ricontrollano: gruppo sanguigno; anti HIV, anti HCV, HBsAg, VDRL, NAT, emocromo, ALT e QPE. In quest’ultimo caso gli esiti non saranno inviati al donatore, tranne che siano al di fuori della norma. Se ci sono degli esami al di fuori della norma da ricontrollare o se il donatore necessita di esami particolari, gli esiti saranno spediti a domicilio (tranne nei casi in cui il donatore preferisca ritirarli personalmente presso il centro Avis e lo comunichi al personale incaricato). 6 – È considerato donatore periodico e socio dell’Avis colui che ha effettuato almeno due donazioni di sangue e che dona almeno una volta ogni due anni. Chi non dona più sangue per motivi di età o di salute (questi ultimi accertati dai medici Avis) può rimanere iscritto all’associazione purché dimostri di prendere parte alle attività associative (come partecipare ad assemblee e riunioni, per esempio, o propagandare l’iscrizione all’Avis, soprattutto tra i giovani). Presso le unità di raccolta di Torino (via Piacenza 7) e Pianezza (via Torino 19) i donatori e loro familiari possono effettuare dal lunedì al venerdì feriali (ore 7,30-9) esami sul sangue e sulle urine prescritte dai propri medici di base, pagando direttamente alle segreterie Avis i tickets secondo le modalità previste dalla legge vigente. I risultati potranno essere ritirati dagli interessati o con delega nei giorni indicati al momento dell’effettuazione degli esami. 7 – Il “fondo di solidarietà”, istituito dall’Avis di Torino per i suoi donatori ed alimentato dai contributi degli stessi iscritti, permette di effettuare ai volontari più indigenti, e soprattutto a quanti non hanno un posto di lavoro, un rimborso dei tickets pagati per indagini diagnostiche e di laboratorio dal donatore o dai suoi familiari conviventi. Per ottenere detto rimborso è sufficiente presentarsi presso un centro Avis (Torino o Pianezza) entro tre mesi dall’esame, muniti della ricevuta originale di pagamento della spesa sostenuta, che verrà trattenuta dal centro Avis. Per i familiari è necessario produrre in visione anche uno stato di famiglia che comprovi la convivenza con il donatore. Il “fondo di solidarietà” rimborserà il 25% della spesa sostenuta per i tickets pagati per i familiari conviventi. Il rimborso per esami effettuati dagli stessi donatori varierà dal 25 al 100% a seconda che il totale delle donazioni effettuate sia compreso tra 2 e 23 (rimborso 25%), tra 24 e 49 (50%), tra 50 e 74 (75%), da 75 in poi (100%). Per le “croci d’oro” il fondo rimborserà il 100% delle somme pagate per esami e visite specialistiche sia al donatore sia ai propri conviventi. 8 – L’Avis comunale di Torino consegna ai donatori effettivi un “pacco natalizio (Befana del donatore)” a prezzi particolarmente ridotti per i propri figli, fratelli e nipoti di età non superiore ai 12 anni. Ogni donatore può ritirare un massimo di quattro pacchi a 5 euro ciascuno. Eventuali pacchi in più si potranno prenotare al costo di 20 euro caduno. Anche i soci iscritti ad altre sezioni Avis possono prenotare pacchi dono a prezzo di costo purché donino presso l’unità di raccolta di Pianezza. 9 – Si invitano i donatori a segnalare tempestivamente cambi di indirizzo e telefono, facilitando così le chiamate da parte delle segreterie e il corretto invio del Corriere Avis che viene spedito a tutti gli iscritti anche di uno stesso gruppo familiare, salvo che – a risparmio spese – ci venga richiesto di limitare l’inoltro del periodico ad uno solo dei donatori componenti la famiglia. AVIS 6-2011 28-11-2011 14:32 Pagina 46 4 6N O T I Z I E U T I L I MEMORANDUM PER IL DONATORE Questo documento permette al Donatore di effettuare una preventiva autovalutazione sulla possibilità di donare sangue. In esso vi sono riassunti i principali criteri di ammissione o esclusione alla donazione, regolamentati dalla legislazione vigente. Vogliamo che il Donatore sia consapevole, ancor prima di recarsi alla unità di raccolta, se in quel momento è idoneo alla donazione o se deve osservare un periodo di sospensione cautelativa. Il medico dell’Avis è sempre a disposizione, presso le varie sedi di raccolta (nei giorni e negli orari previsit per le donazioni) per chiarire qualsiasi dubbio in merito (portare referti precedenti e farmaci in via di assunzione). – NO diabete in terapia farmacologica. – NO malaria (6 mesi dal rientro da zone endemiche). – 15 giorni per gastroenteriti. – 3/6 mesi da viaggi in zone a rischio di malattie tropicali. – 4 mesi da rapporti sessuali a rischio (occasionali non protetti, rapporti mercenari, con partner HBV, HCV e HIV positivi). – NO tossicodipendenti - NO alcolisti. – Per legge devono passare almeno 90 giorni tra una – 4 mesi da trasfusione di sangue. donazione di sangue intero e la successiva. – 4 mesi da trattamenti con immunoglobuline. – Età: dai 18 ai 65 anni; dopo i 65 anni e non oltre i – 4 mesi da contatti con pazienti con malattia del 70 la donazione è a discrezione del medico Avis. fegato di origine virale. – In caso di prima donazione l’età non deve supera- – 4 mesi da agopuntura (se non praticata da medico re i 60 anni. con aghi sterili a perdere). – Peso: non inferiore a: kg. 50 per sangue intero, 50 – 4 mesi da tatuaggi, foratura delle orecchie o di per AFERESI, 60 per il Multicomponent. altre parti del corpo (piercing). – per le DONNE: in età fertile massimo 2 donazio- – 4 mesi da endoscopia e artroscopia. ni all’anno. NO in gravidanza e durante l’allat– 48 ore da: vaccino antirabbia, anti rosolia, mortamento. SI dopo 1 ANNO dal parto o 6 MESI billo, vaiolo, BCC, parotite, anti-influenzale, da un’interruzione di gravidanza avvenuta nel tifo, colera, tetano, difterite. primo trimestre, 1 ANNO se avvenuta dopo il 4° mese. NO durante il ciclo mestruale (donare al- – 5 giorni da trattamento con Aspirina, Aulin ed altri farmaci antinfiammatori. meno 5/6 giorni prima o dopo). – Sì colazione (si consiglia di evitare cibi particolar- – 15 giorni da cure con antibiotici e cortisonici. mente grassi). – 4 mesi da interventi di maggiore entità (ricovero ospedaliero superiore ad una settimana). – Dopo la donazione: sostare un po’ in sede, non fare sforzi eccessivi, bere molti liquidi e non stare – 7 giorni cure odontoiatriche invasive (estraziofermi in piedi. ni, devitalizzazioni, otturazioni con anestesia). – La quantità di sangue prelevata è 450 ml (+/- 10%). – 4 mese per l’implantologia – NO raffreddore o influenza in atto. – NO aferesi se in terapia antipertensiva con particolari farmaci ACE-inibitori. – NO allergie gravi o crisi allergiche in atto. AVIS 6-2011 28-11-2011 14:32 Pagina 47 47 CONSIGLI DEI MEDICI AVIS PER TUTTI I NOSTRI ISCRITTI Come comportarsi, da parte dei volontari del sangue, prima e dopo il prelievo Dopo la donazione: ... Prima della prossima donazione: 1) assicuratevi che il cotone, tenuto fermo dall’apposito cerotto, funga sicuramente da tampone. Se esce ancora qualche goccia di sangue, ritornate in sala prelievi per il necessario intervento; 14) ricordarsi di indossare indumenti idonei e comodi (occorre stare sdraiati per qualche minuto sulla poltrona ortopedica ed avere maniche che si possano rimboccare senza stringere troppo il braccio); 2) controllate che gli indumenti non determinino compressione a monte del punto di prelievo. Slacciate per qualche minuto colletto e cintura, se troppo stretti: respirerete meglio; 3) evitate di piegare il braccio per almeno 15-20 minuti dopo la donazione; 4) evitate bruschi movimenti del capo e repentine variazioni di posizione (da seduto alla posizione eretta e viceversa); 5) non sostate in piedi subito dopo avere donato, ma passeggiate; 6) fate colazione seduti, e possibilmente all’ombra. Subito dopo la donazione non bevete alcolici e non consumate cibi eccessivamente impegnanti la digestione; 7) non fumate (almeno per un’ora!); 8) non portate pesi con il braccio che è stato utilizzato per il prelievo (borsa della spesa, bambini, ecc.); 9) evitate una eccessiva sudorazione e/o traspirazione frequentando ambienti chiusi, caldi o affollati; 10) il pasto successivo alla donazione dovrebbe essere leggero, anche se energetico; 11) bevete più liquidi del solito, dopo la donazione: a pasto e durante la giornata; 12) nella giornata della donazione, evitate attività fisiche intense, lavori faticosi, attività sportiva, lunghi viaggi in auto; 13) sentitevi comunque fieri per avere contribuito, con il vostro dono anonimo e gratuito, a salvare una vita. 15) non è necessario il digiuno completo, ma è consentita una leggera colazione (senza troppo zucchero o marmellata); se si pensa di effettuare una plasmaferesi od una piastrinoaferesi è consigliato anche un pasto leggero; la sera precedente è consigliato un pasto normale, senza abusi di bevande alcoliche od eccessi alimentari. È comunque necessario il digiuno nel caso di esami da ricontrollare; 16) chi raggiunge il centro di corsa, od arrabbiato perché ha perso il bus o ha preso una contravvenzione, è meglio che attenda qualche minuto in sala d’attesa prima di presentarsi dal medico; 17) dopo un turno di lavoro notturno, o comunque particolarmente faticoso, è meglio non sottoporsi al prelievo; 18) il questionario che le segretarie invitano a riempire deve contenere risposte sincere e veritiere, con particolare attenzione alle domande poste per conoscere eventuali fattori di rischio per trasmissione, con il sangue, di infezioni virali; 19) se volete farvi accompagnare dal vostro bambino, portate anche un accompagnatore che lo sorvegli mentre voi effettuate la donazione. Grazie a tutti per la generosa collaborazione da parte dei medici trasfusionisti dell’Avis. AVIS 6-2011 28-11-2011 14:32 Pagina 48 IL CIRCO PER NOI NELLA MATTINATA DELL’EPIFANIA 6 gennaio 2012 - inizio ore 10 P er accordi intercorsi con la direzione del Circo presente al parco della Pellerina è programmato con inizio alle ore 10 del 6 gennaio 2012, uno spettacolo riservato agli iscritti, familiari ed amici dell’Avis torinese. Grazie al contributo dell’Associazione i prezzi riservati ai Volontari che vorranno prenotarsi esclusivamente presso le segreterie dell’Avis, sono i seguenti: – posto di palco numerato: € 10 (adulti o bambini); – tutti i restanti posti: € 5 (adulti o bambini); Le prenotazioni verranno accolte sino ad esaurimento dei posti disponibili presso le segreterie di Torino (via Piacenza 7) o Pianezza (via Torino 19) nelle ore d’ufficio: 818,30 per i giorni feriali; 8-12 per i giorni prefestivi e festivi escluso il 25 dicembre e il 1° gennaio 2011, giorno in cui anche le segreterie Avis rimarranno chiuse. Il locale sarà riscaldato e l’ingresso ammesso dalle ore 9. Il direttivo dell’Avis torinese si augura che anche questa occasione sia favorevole a quanti, portando i loro ragazzi al circo, vorranno fare loro conoscere la nostra Associazione ed i suoi scopi umanitari. Buona Befana, comunque, a tutti. IL DIRETTIVO DELL’AVIS TORINO
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Marzo 2015 - AVIS Torino
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