area business - CPL Concordia
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Spedizione in abbonamento postale 70% Regime Libero - Direzione Commerciale Business - Modena Anno III - n° 2, Giugno 2005 Periodico di comunicazione aziendale di CPL CONCORDIA Group 10 anni di Manutenzione Reti a Bologna Due Lustri sotto le Due Torri In questo numero: CRISTOFORETTI: dallo Stelvio alla Grande Mela - BANCHE E IMPRESE: un asse fondamentale TSUNAMI: il contributo dell’Alleanza Cooperativa - GITA SOCI 2005: cartoline da Hurgada l’editoriale C-news Periodico trimestrale di Comunicazione Aziendale di CPL CONCORDIA Group Anno III - n. 2 Giugno 2005 Registrato al Tribunale di Modena il 26/05/2003 con il n° 1673 area business 4 - Lavorare in silenzio 6 - Stiamo lavorando a... La tiratura di questo numero è stata di 1.800 copie Chiuso in Redazione il 1 Giugno 2005 7 - Le Società del Gruppo CPL: Cristoforetti SER Direttore Responsabile EVARISTO PANCALDI Redazione SEVERO BAROTTO ALESSANDRO BARALDI GABRIELE GRECO FRANCESCO MANICARDI MASSIMO SANNA E-mail: redazione@cpl.it area soci In copertina: le Due Torri di Bologna riprese da Via Rizzoli (Foto Archivio Comunicazione) 2ª di copertina: la scogliera nel villaggio di Tertenia (NU) Impaginazione e stampa TIPOLITO SALVIOLI- Cavezzo (MO) Editore CPL CONCORDIA Soc. Coop. Via A. Grandi, 39 – 41033 Concordia s/Secchia (MO) Tel. 0535-616.111 Fax 0535-616.300 http://www.cpl.it - http://www.cnews.it - info@cpl.it 8 - Rapporto tra banche ed imprese 10 - Brevi dal C.d.A. 11 - Cartoline da Hurgada Grafica GABRIELE GRECO MASSIMO SANNA Hanno collaborato a questo numero: FRANCO BALDI, GIORGIO BERGAMINI, SIMONA BRUSCHI, MARCO BULGARELLI, PIERLUIGI CAPELLI, ROBERTO CASARI, LUIGI CACCHIONI, GIUSEPPE CINQUANTA, CLAUDIO GALLETTI, GILBERTO GHELFI, LUIGI GIUSTI, MARIA CRISTINA GOLINELLI, ANTONIO GRANDI, ADRIANO GUAIUMI, LUCIANO LEVRATTI, BARBARA LODI, EMANUELE MALAVASI, OMAR MAZZUCHELLI, MAURIZIO MONTI, ORVILLE PELATTI, UMBERTO PIZZINGRILLI, DANIELE SPAGGIARI, TULLIO TURRINI, NICOLA VERRINI, ROBERTO VERUNELLI, LUCA ZAPPAROLI 3 - La diversità costa, ma vale 12 - Un contributo concreto e mirato iniziative aziendali 12 - Idee dal Mondo Cooperativo 13 - A scuola di energia c’è posto per te 14 - Vento di novità su cpl.it 14 - Ci Piace Leggere 14 - Ricette regionali 15 - Lettere alla redazione l’editoriale C-news - 3 La diversità costa, ma vale di Roberto Casari <rcasari@cpl.it> L’assemblea di Bilancio del 2005 è sicuramente un’assemblea molto importante, perché CPL presenta un anno che non è stato positivo per quanto riguarda il conto economico, anche se il margine operativo lordo (MOL) è passato dal 2,11% del 2003 al 6,40% del 2004. Il bilancio è in positivo ma anche le cooperative, contrariamente a ciò che alcuni pensano, devono pagare le tasse e dal pagamento di queste tasse deriva un aspetto negativo, per certi versi nuovo. Questo è il trentesimo bilancio da presidente che chiudo, ho visto CPL in momenti di difficoltà, ma non siamo mai scesi sotto la soglia della negatività. Nel conto economico, nel corso del 2004, si è verificata una perdita di valore della CPL; quindi la cooperativa, nel suo insieme, non ha prodotto reddito. Possiamo dire però che abbiamo prodotto lavoro, che abbiamo aumentato il fatturato (170 milioni di Euro come CPL e 250 milioni di Euro come consolidato) e che abbiamo occupato più di 1100 persone con un’età media giovane e una professionalità adeguata alle aspettative territoriali. Quindi, insieme al bilancio numerico possiamo presentare un bilancio sociale che descriva il comportamento di questa azienda, con una ragione sociale cooperativa, all’interno di un determinato territorio. CPL ha assunto nuovo personale, ha creduto nel mercato e soprattutto crede di avere delle prospettive. La perdita molto probabilmente non andrebbe neppure inserita nel conto economico dell’esercizio 2004 perché è frutto di elementi di carattere straordinario maturati anche in anni precedenti, in scelte giuste o sbagliate, nel senso che potevano essere giuste in momenti sbagliati oppure sbagliate perché la nostra struttura non era in grado di affrontare le attività di determinate imprese in questo contesto. Un fatto molto importante da cogliere, ad esempio, è che alla fine dell’anno ci siamo ritrovati a spesare coperture finanziarie di contratti derivati che hanno pesato sul conto economico per oltre 4 milioni di Euro: non è stata una scelta del 2004 spesata nel 2004, ma una scelta assunta nel 2000, in un contesto e in un periodo inflazionistico di un certo tipo, in cui si prospettava l’avvento della moneta unica e si pensava che i tassi bassi non potessero durare. Per un’azienda che faceva investimenti e che credeva nel futuro era necessario assumere determinate coperture che, però, negli anni successivi, si sono trasformate in situazioni estremamente negative in seguito ad ulteriori cali di tassi: la società di certificazione, analizzando questi contratti di coperture finanziarie, li ha considerati non operazioni di coperture di rischio di tasso ma speculative, anche alla luce delle recenti modifiche apportate al Codice civile in merito alla valutazione degli strumenti finanziari. Gli organi decisionali della cooperativa hanno quindi stabilito di risolvere questi contratti e pagare 4 milioni di Euro proprio alla fine dell’anno, senza poter trovare contrappesi in bilancio. Credo che CPL vada vista al di là del fatto contingente dell’esercizio 2004, devono essere considerati tutti i 100 anni di patrimonio della CPL. La nostra azienda ha 88 milioni di Euro di patrimonio, in gran parte accumulato negli ultimi anni; perciò, se da un lato è stato commesso l’errore dei derivati, dall’altro sono state effettuate iniziative che hanno incrementato la ricchezza patrimoniale dell’azienda, e quindi dei soci. In un momento come questo dell’economia nazionale, anche a livello provinciale, in una regione forte come l’Emilia Romagna, noi assistiamo ad un arretramento: per la prima volta nella storia di Confindustria, nel 2004 si consuntivano meno associati e meno contributi. La crisi non è solo un grido, ma una realtà, è un segno di trasformazione economica del territorio, nel quale bisogna impegnarsi per affrontare le novità e per andare avanti, anche con strumenti di rischio maggiore. Siamo caduti, abbiamo commesso errori: nella vita non è grave cadere, ma l’importante è sapersi rialzare. Credo che CPL abbia dimostrato di aver superato questo momento inaspettato, nei confronti del quale né il gruppo dirigente né i soci erano preparati. Forse questo ci ha aperto gli occhi e ci ha fatto capire che CPL è un’impresa che ha le sue vele spiegate nel mare: l’economia è il vento e noi dobbiamo saper spostare le nostre vele per andare sempre avanti con la nostra barca, a prescindere da come si muove il vento, da come si muovono gli aspetti economici. Per noi è fondamentale produrre reddito e produrlo in un territorio, “il luogo in cui si forma il capitale umano”, per citare il documento conclusivo del 36° Congresso Legacoop. La nostra azienda non può cogliere a pieno le opportunità del mercato perché, ad esempio, delocalizzare una cooperativa è impossibile, perché ottenere il consenso degli azionisti sulla delocalizzazione, anche a fronte di maggiori guadagni, diventa proibitivo e contrario alla missione. Credo che il 2005 e gli anni a venire saranno più premianti non tanto per i volumi quanto per le attività, se torneremo a concentrarci sul core business: la costruzione reti, la manutenzione, la gestione calore, la distribuzione. Nel 2004 abbiamo compiuto investimenti sui 100 comuni di nostra proprietà, con l’obiettivo finale di ricostituire circa 100 mila utenti gas capaci di garantirci cash flow adeguato: oggi sono già 30 mila, a fine 2005 arriveremo a quota 40 mila. Abbiamo acquisito già il 90% del fatturato del 2005: le prospettive sono positive, abbiamo code che vanno su contratti pluriennali e Il Presidente la marginalità tende ad aumentare per effetto di un migliore consolidamento della nostra attività. Roberto Casari Tre i problemi da affrontare e superare: 1) Aumentare il margine: questo sta avvenendo e già nei primi mesi del 2005 abbiamo consuntivato ulteriori miglioramenti sul MOL, oltre che una riduzione della PFN (posizione finanziaria netta); 2) Ridurre i nostri crediti, un compito che diventa sempre più difficile, poichè la crisi del Paese causa una diminuzione dei trasferimenti economici dallo Stato agli enti territoriali e noi - lavorando con gli enti pubblici, gli ospedali, le aziende ecc. - abbiamo 37/40 milioni di Euro di crediti scaduti in movimento; 3) Ristrutturare i debiti nel medio e nel lungo periodo e accendere finanziamenti ad hoc sulle nostre iniziative pluriennali. Si parla molto di governance. È difficile governare qualcosa che non ti appartiene a livello di proprietà fisica e che ti è stato affidato dai soci, ossia da persone che ambiscono allo stesso risultato. Le scelte di una cooperativa devono essere non solo giuste, ma anche condivise. In un altro tipo di impresa, le persone devono adeguarsi a scelte che non condividono, in una cooperativa bisogna avere la capacità di far condividere le idee: questo è un elemento di diversità ma anche di forza della CPL e di ogni cooperativa. Persone motivate che condividono lo stesso obiettivo, la stessa idea, hanno più probabilità di successo. La capacità di confrontarsi con la gente, un dialogo inteso come scambio e l’impegno di accogliere le indicazioni dei soci sono gli aspetti più importanti da cogliere nella governance di un’azienda cooperativa. Quando si è in tanti a confrontarsi è più difficile sbagliarsi, anche se le decisioni finali sono quelle dell’impresa e devono avere il loro percorso, i loro tempi ma anche la necessaria rapidità. I soci sono consapevoli di quanto sia importante scegliere in modo accurato gli amministratori dell’azienda. Se ci sbagliamo, mettiamo a rischio non tanto i nostri risparmi o la quota sociale, ma il nostro lavoro. La scelta non dev’essere delegata ad altri: deve essere una decisione frutto di una riflessione individuale. Questa riflessione può essere uno strumento per arricchire le persone, che sono chiamate a impegnarsi per discutere nell’assemblea dei soci, per contribuire alla vita cooperativa, per capire cosa significano certe voci del conto economico, cosa sono i derivati, ecc. Questo impegno eleva la persona, la allena a ragionare: abbiamo cresciuto persone che possono affrontare la vita con aperture diverse e migliori. Pensiamo infine anche al fatto che CPL produce non solo benefici per il socio, ma anche per la realtà circostante. Anche in questi frangenti abbiamo scoperto gente che ci stima a prescindere dal risultato contingente, e altri che aspettavano solo l’occasione per criticarci. A volte mi sembra di essere tornato indietro, ai tempi in cui Tanferri diceva che c’erano persone che davano credito alla cooperativa ed altre che la giudicavano semplicemente dal punto di vista ideologico. Forse si pensa poco ai valori che CPL rappresenta; le cose che si hanno non si apprezzano mai come quando si perdono. Non so se ci rendiamo conto del valore che ha la cooperativa: il nostro patrimonio non è rappresentato solamente dai numeri, ma dall’idealità e da quello che rappresentiamo nella nostra diversità imprenditoriale che da oltre 106 anni portiamo avanti. area business C-news • 4 Lavorare in silenzio 10 anni d i CPL a Bolog na fra s vi luppo e nuove tecnologie La sede di CPL a Bologna si trova in Via della Cooperazione: una coincidenza fortuita con motivazioni che affondano le loro radici nella storia recente del capoluogo emiliano. Ne parliamo con Claudio Galletti, responsabile della sede, e con Antonio Grandi, capocommessa e responsabile dei lavori a Bologna, alle prese con l’avvio del nuovo contratto. Di cosa si tratta precisamente? A quando risale la prima presenza importante di CPL a Bologna? Galletti: la presenza di CPL a Bologna risale al Dicembre 1995 e fu un esordio particolare. Le circostanze sono legate al fallimento dell’Edilter, a quei tempi la più grossa cooperativa bolonese e la seconda cooperativa italiana di produzione lavoro come fatturato e addetti dopo la CMC di Ravenna. CPL subentrò ad Edilter come seconda arrivata nel- Galletti: L’appalto riguarda la manutenzione e pronto intervento delle reti gas e acqua di Bologna città e Provincia. Il contratto è partito il 1 aprile 2005 e sarà in vigore fino al gennaio 2007. L’importo di tutto l’appalto è 8 milioni di euro circa all’anno per 2 anni, con possibilità di rinnovo per un ulteriore anno, fino al 2008. L’appalto, assegnato al Consorzio Cooperative Costruzioni, vede un’ATI fra CPL Concordia e la Cooperativa Edile Appennino, affidataria del CER (Consorzio Emiliano Romagnolo). CPL svolgerà l’incarico su Bologna città ed alcuni comuni limitrofi, CEA si occuperà del resto della pianura e della parte montana della provincia. Il pronto intervento è compito integrale di CPL. L’energia a Bologna Nella sede di Bologna sono presenti anche 10 addetti che fanno capo alla Divisione Energia per la gestione termica e fornitura combustibile di diversi comuni del Ferrarese (Comacchio, Portomaggiore, ecc.) e del Bolognese (Zola Predosa, Crevalcore, ecc.). Nella città di Bologna CPL si occupa della gestione completa con presidio della sede del Resto del Carlino, della gestione calore e riqualificazione impianti del Supercondominio San Donnino. Inoltre, per conto del Bologna F.C., CPL ha in cura lo Stadio Dall’Ara e il Centro di Allenamento di Casteldebole con servizi di telecontrollo della centrale termica, manutenzione, fornitura di combustibile, servizio di reperibilità e presidio degli impianti termici durante gli eventi sportivi. Per la Ducati Motors CPL svolge attività che vanno dalla riqualificazione degli impianti termici alla gestione della centrale termica, alla distribuzione e termoregolazione nelle officine, compresi reperibilità e pronto intervento, e servizio di Terzo responsabile. l’appalto sulla manutenzione di Bologna, e rilevò un ramo d’azienda della manutenzione denominato SEABO insieme a circa 45 addetti. Da qui cominciò l’esperienza di CPL sul territorio bolognese; la fiducia riposta da CPL nei confronti dei lavoratori ex Edilter penso sia stata ripagata dai risultati ottenuti in questi 10 anni; fiducia del resto ricambiata dai lavoratori stessi che, nonostante la brutta esperienza precedente in termini di perdita totale del capitale sociale versato, si sono fatti soci di CPL versando una consistente quota di capitale sociale. Anche la sede attuale di Via della Cooperazione - acquistata da CPL nel 2000 - è divenuta un importante punto di riferimento operativo per i nostri lavori: parliamo di 13.600 metri di superficie totale, dei quali 2900 coperti, adibiti ad officina e uffici. Quanti addetti conta la sede di Bologna? Di quanti automezzi dispone e di che tipo? Galletti: La sede di Bologna, per quanto riguarda il settore Reti, ha 60 addetti dei quali 11 impiegati e 49 operai (42 addetti alla produzione, 7 ai servizi di officina e magazzino). Grandi: Per la quantità e qualità degli interventi da effettuare disponiamo di attrezzature di vario tipo: fra questi 20 autocarri, 4 miniescavatori, un escavatore 80 hp gommato con rotazione, il “carrellone” per trasportare gli escavatori, vibrofinitrice per lavori d’asfalto e tappeti d’usura, rulli, costipatori, pompe, ecc. In più in magazzino abbiamo una dota- zione cospicua per quanto riguarda il deposito inerti (sabbia, stabilizzante, ghiaia, ecc.), segnaletica, legname, cemento, ecc. Galletti: di importanza strategica ritengo sia l’officina che segue il parco attrezzature. I nostri automezzi, che funzionano con sistemi oleodinamici, necessitano di una manutenzione particolare e di un’esperienza da meccanico finito perchè sono adattati e modificati per molteplici usi. Che cosa c’è di particolare in questi mezzi? Galletti: Sulla falsariga dell’esperienza maturata in 30 anni di lavoro, in particolare dal decano dei meccanici Marino Ropa, alcuni di questi sono stati predisposti per svolgere una doppia funzione, di escavazione e trasporto, facendoci risparmiare molto in termini di tempo ed efficienza dell’intervento [vedi box a fianco]. Grandi: Abbiamo fatto una scelta di utilizzare, ove è possibile, apparecchiature ecologiche, che facciano meno rumore. Per utilizzare, ad esempio, un martello pneumatico anziché utilizzare il motore di un camion ci serviamo di un motore autonomo. Vorremmo che questa diventasse una caratteristica della nostra operatività: con un ridotto inquinamento acustico potremmo programmare addirittura una parte degli interventi nelle ore notturne quando l’intervento è più facile grazie al traffico ridotto. Puntiamo ad utilizzare mezzi più agili per il traffico del centro, anche a metano. area business C-news • 5 a cura di Francesco Manicardi <fmanicardi@cpl.it> Strumenti di efficienza e riduzione dell’inquinamento IL CARICATORE IL MOTORE SILENZIATO Nell’ambito dell’esecuzione di una tipologia di Un motore silenziato alternativo, con opportune lavoro relativa al Pronto Intervento e manuten- modifiche messe a punto dai meccanici CPL, fa funzionare le attrezzature sopra descritte mante- zione delle condotte gas/acqua su suolo urbano, CPL Concordia ha ideato un’attrezzatura che permette di ridurre sensibilmente l’inquinamento silenziato viene montato sulla parte centrale destra nel telaio dell’autocarro mediante una atmosferico, i consumi energetici e l’inquina- piattaforma mobile di fissaggio creata apposita- mento acustico. Per eseguire questi lavori CPL si mente per facilitarne la manutenzione ordinaria è dotata di automezzi cassonati con ribaltabile e straordinaria; ha un sistema di avviamento a batteria e un sistema di alimentazione a gasolio provvisti di un sistema denominato “caricatore EFFER” prodotto in esclusiva dalla ditta EFFER di Castelmaggiore (BO) che, posizionato sul retro del cassone, ha caratteristiche del tutto similari a quelle di un escavatore, permettendo complessa: tutte le sere alla Direzione lavori di Hera si prende il servizio lavori e si costruiscono di con- batoio dell’automezzo attraverso un sistema di pescaggio munito di pompa AC con un consumo orario di 5,9 litri gasolio e un sistema di scarico fumi collegato direttamente al silenziatore dell’automezzo. Una volta messo in moto, il motore di escavazione e trasporto inerti. Unitamente al silenziato avvia una pompa oleodinamica da 33 caricatore, gli automezzi hanno in dotazione una cc che aziona il meccanismo per far partire le attrezzature. Questo motore, per le peculiarità che possiede, in primo luogo la silenziosità, per- dall’acqua accumulatasi per guasti condotte o Grandi: L’organizzazione del lavoro è abbastanza il quale viene prelevato direttamente dal ser- di eseguire con un solo mezzo il doppio lavoro pompa acqua (che serve a prosciugare gli scavi Come viene organizzato il lavoro? nendo il motore dell’automezzo spento. Il motore re aria che fa funzionare un martello demolitore mette di lavorare nei centri urbani anche nelle ore notturne, evitando alla cittadinanza i disagi al traffico che normalmente questa tipologia di tagliasfalto. lavoro comporta. per precipitazioni atmosferiche) e un compresso- seguenza le squadre per il giorno seguente. Questo per il 70% delle squadre, mentre il 30% rimane in sospeso per il Pronto Intervento, perchè durante la notte può capitare l’urgenza che scompagina i piani. Alle 6 del mattino il tecnico Hera chiama e dà le priorità, e noi approntiamo il personale e i mezzi idonei agli interventi. Le attività variano dagli allacciamenti acqua e gas, alla riparazione di allacciamenti e tubazioni: cerchiamo di programmare il più possibile anche all’interno dell’attività di pronto intervento. Le squadre e la conduzione delle squadre è nostra, e fa la differenza: sulla programmazione e sulla priorità degli interventi abbiamo chiesto maggiore coinvolgimento da parte in campagna o in via Indipendenza a Bologna! Per stare il cantiere sulla falsariga di Bologna, parten- questo abbiamo una struttura comprensiva di tutta do inizialmente con personale e mezzi provenienti venti. Noi settimanalmente comunichiamo ad Hera il la segnaletica stradale (orizzontale e verticale) per da Bologna. Abbiamo trasferito su di esso anche capocantiere reperibile. Abbiamo 5 capicantiere per segnalare le deviazioni ai cittadini. Nell’agosto 2004 il software di gestione degli interventi che, sono tipologia: pronto intervento, manutenzione e allac- ricordo un intervento in Via Emilia Ponente, per la convinto, diventerà uno dei nostri punti di forza per ciamenti, estensione reti, fognatura, ecc. Almeno rottura di un tubo dell’acqua del 300 che danneggiò i lavori a carattere manutentivo sulle reti gas/acqua una volta al mese facciamo il punto con il direttore i cavi Telecom che collegavano tra l’altro l’aeroporto e non solo. di divisione Spaggiari. di Bologna, per cui l’aeroporto fu chiuso e isolato di Hera, perchè abbiamo la visione completa di tutte le squadre e riusciamo così ad ottimizzare gli inter- per un’ora. La tempestività su questi interventi è Si assiste quindi ad un’evoluzione del servizio Le complessità maggiori? fondamentale per non far mancare un servizio che anche in questo ambito? Grandi: Sono dovute ai tempi di intervento, cioè altrimenti peserebbe sui cittadini. Galletti: L’appalto di Hera sta entrando sempre più all’organizzazione. Contrattualmente per l’acqua nell’ottica del global service, cioè un appalto in cui dobbiamo intervenire entro 2 ore dalla chiamata, L’esperienza bolognese è stata trasferita anche si faranno rientrare sempre più lavorazioni che prima per il gas entro un’ora. Questa tempistica vale per altrove? non erano comprese. Ad esempio il teleriscaldamen- qualsiasi tubo rotto, in qualsiasi zona: capite la Galletti: A fine 2001 CPL si è aggiudicata l’appalto to, di cui oggi curiamo la manutenzione nella zona differenza, a seconda che si tratti di un tubo rotto di manutenzione di Padova, e si è cercato di impo- universitaria e nel quartiere Barca. area business C-news • 6 Stiamo lavorando a... Alcune fra le più importanti commesse acquisite di recente dal Gruppo CPL Concordia TRASPORTO E DISTRIBUZIONE GAS METANO AD ISCHIA (NA) L’amministrazione di Ischia e Ischia Gas srl (società manente. In ambito museale e artistico CPL attualmente gestisce anche i sistemi tecnologici dei Musei Capitolini a Roma. di scopo di CPL Concordia) hanno sottoscritto il contratto per la realizzazione e gestione del sistema di trasporto e distribuzione gas metano ad Ischia. Il progetto, per il quale è stato presentato un project financing da 18,2 milioni di Euro, prevede un finanziamento del 49% da parte del Ministero dell’Industria e Attività Produttive. Dopo una prima fase di indagini con sonar e scandaglio, avverrà la posa dei 14,5 km di condotta RETI DI TELERISCALDAMENTO, IDRICHE E ANTINCENDIO ALL’INTERNO DELL’AEROPORTO DI MALPENSA (VA) L’appalto integrato prevede la realizzazione, all’interno di un cunicolo in cemento armato, di reti termiche e idriche idonee al teleriscaldamento e al servizio antincendio dei terminal dell’aeroporto di Malpensa. I lavori, che comprendono l’esecuzione del progetto sottomarina (diametro nominale di 250 mm) che collegheranno la cabina di prelievo costiero di Bacoli (17.600 mc standard/ora) in terraferma con Ischia Porto. Sono previsti ulteriori 500 mt di condotta terrestre per raggiungere l’abitato, 45 km di tubazioni interrate urbane, 10 gruppi di riduzione, 4200 allacciamenti e 2800 diramazioni stradali. In prospettiva il progetto prevede di consentire anche alla vicina isola di Procida e ai comuni ischitani di Casamicciola, Lacco Ameno e Forio l’utilizzo del collegamento con Ischia per avviare la metanizzazione nei rispettivi comuni. GLOBAL SERVICE AL MART DI ROVERETO (TN) Un’ATI composta da Siram, CPL (indicata dal CCC) e Deltadator ha vinto l’appalto da 4.600.000 Euro per la gestione in global service del Museo d’Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto. L’incarico, di durata seiennale a partire dal 1 maggio 2005, prevede per CPL la gestione della manutenzione idrica, termica, elettrica degli impianti. Di particolare rilevanza, dato il valore delle opere contenute definitivo e la trasformazione di 2 centrali termiche, ammontano a 7.193.000 Euro e sono stati aggiudicati ad un’ATI composta da CCC (che ha indicato CPL come esecutrice dei lavori) e FIMET (BS) come impresa mandante. Vista la necessità di non sospendere il traffico aereo durante l’esecuzione delle opere, sarà predisposto un particolare coordinamento fra operatori e torri di controllo e i lavori si svolgeranno in prevalenza in orario notturno. nella struttura, la gestione dei sistemi di supervisione e controllo previsti (sistemi antiincendio, sistemi antiintrusione, controllo accessi e sicurezza). Il MART si articola su quattro livelli che ospitano, oltre al bookshop, sala conferenze e caffetteria, l’Archivio del ‘900 e la Biblioteca di arti figurative del XX secolo, due gallerie per le mostre temporanee, i laboratori della sezione didattica e la collezione per- PUBBLICA ILLUMINAZIONE A MONTESILVANO (PE) L’Amministrazione Comunale di Montesilvano (PE) ha affidato a un’ATI composta da CPL Concordia e SIRAM S.p.a. (mandante) il servizio di gestione dell’impianto di Pubblica Illuminazione nel territorio di Montesilvano, comprendente la fornitura di energia elettrica, l’esercizio, la manutenzione ordinaria e straordinaria, nonché le opere di adeguamento normativo e di riqualificazione tecnologica degli impianti. Il servizio, che avrà una durata contrattuale di 9 anni (con possibilità di rinnovo per ulteriori 9), prevede un corrispettivo annuale per il servizio di gestione pari a circa 430.000 Euro, per un valore complessivo dell’appalto di circa 4 milioni (8 milioni circa in caso del previsto rinnovo). Il progetto delle opere da realizzare prevede interventi di riqualificazione attraverso l’utilizzo di sorgenti luminose ad elevata efficienza, apparecchiature e componenti di gestione e controllo predisposte al risparmio energetico, in ottemperanza alle direttive comunitarie in materia. Per CPL si tratta del contratto di gestione di pubblica illuminazione più impor- tante attualmente in esercizio dato che Montesilvano (40.000 abitanti) ha quasi 7.200 punti luce. Con questa commessa CPL entra a far parte del novero delle quattro o cinque più importanti imprese italiane operanti nel campo specifico del servizio integrato di gestione degli impianti di pubblica illuminazione. Analoghi servizi sono in corso di svolgimento nei Comuni di Numana (AN), Sant’Egidio alla Vibrata (TE), Sant’Omero (TE), Vico del Gargano (FG) e San Donaci (BR), Concordia (MO). MANUTENZIONE RETI GAS/ACQUA A CASTELFRANCO EMILIA E SAN CESARIO (MO) CPL (tramite il CCC) si è aggiudicata il lotto per i lavori di manutenzione reti gas/acqua dei comuni di Castelfranco Emilia e San Cesario; l’importo ammonta a 700.000 euro all’anno e il contratto è prorogabile per un ulteriore esercizio nel 2006. CPL si conferma su Castelfranco di cui curava già la manutenzione. La rete di Castelfranco è ben nota ai tecnici di CPL quale prima realizzazione della cooperativa nell’ambito del metano, nel lontano 1963: il progetto del metanodotto fu infatti redatto personalmente dal direttore tecnico di CPL, Bruno Bighi. RIQUALIFICAZIONE RETE IDRICA A MACOMER (NU) Sono in fase di ultimazione i lavori relativi alla riqualificazione della rete idrica del centro abitato di Macomer (in provincia di Nuoro, popolazione di oltre 11.000 abitanti). L’appalto vinto da CPL, di importo corrispondente a 1.047.000 Euro, prevede la mappatura della rete esistente e la realizzazione di un sofisticato sistema di telecontrollo, oltre alla ricerca fughe acqua (15 km), allacciamenti (300) e sostituzione reti (6 km). Si tratta del primo intervento di CPL di questa entità realizzato in Sardegna nel settore reti acqua. COMPLETAMENTO SERVIZI TECNOLOGICI NEL CAMPEGGIO DI TERTENIA (NU) In Sardegna CPL Concordia ha ottenuto l’assegnazione dell’appalto per il rifacimento dei servizi tecnologici e sanitari e l’ampliamento del Campeggio comunale di Capo Sferracavallo, in località Tesonis a Marina di Tertenia (NU). L’appalto, dell’importo di 1.050.000 euro, è in fase esecutiva dal 1 febbraio; le opere in progetto, realizzate da subappaltatori, comprendono la ristrutturazione e/o costruzione di 93 bagni pubblici, la realizzazione di 3 centrali termiche, una piscina scoperta e locali adibiti a gelateria e ristorante, oltre ad infrastrutture essenziali quali l’impianto idrico, fognario, antincendio, l’illuminazione, i camminamenti e parcheggi interni e recinzioni. Il progetto prevede inoltre la realizzazione di 6 nuovi bungalows oltre ai 25 presenti, e ciò consentirà di aumentare la ricettività rispetto agli attuali 400 posti. area business C-news • 7 Società del Gruppo: Cristoforetti SER a cura di F. Manicardi <fmanicardi@cpl.it> I nter vista a Ad ria no Guai um i, d ire ttore tec nico del l’ az ienda di Lavìs (TN ) Com’è nata Cristoforetti SER? La società nasce nel 1996 come Cristoforetti Servizi Energia, staccandosi da un ramo d’azienda della Cristoforetti Petroli Spa che da circa 20 anni svolge di Cles, il Comune di Trento e una parte dell’Azienda Sanitaria di Trento, oltre a realtà importanti come i comuni di Pinzolo, Canazei, Borgo Valsugana. nelle zone montane dove non è conveniente portare il metano e possono invece essere realizzate delle minireti a gpl. attività di servizio energia e gestione calore, manu- La gestione calore rimane il core busi- tenzione impianti quasi esclusivamente in Trentino Alto Adige. ness dell’azienda? Acquisito il 50% di questo ramo d’azienda dalla pre più con l’ottica del global service, Cristoforetti Spa, CPL si è assunta l’onere della soprattutto nei centri commerciali, come gestione tecnico-organizzativa e l’obiettivo di rivitalizzarla e immettere idee nuove rispetto alla gestione lo Shop Center di Pergine Valsugana, il calore tradizionale, valendosi anche dell’apporto del Grande Mela di Verona (il 4° più gran- socio Cristoforetti rilevante in Trentino. Da circa 5 miliardi di fatturato del 1996 siamo de in Italia) e diversi altri complessi arrivati a consuntivare oggi (per il 2004) circa 11 Lombardia. milioni di Euro, segno di uno sviluppo costante. Siamo complessivamente in 40 addetti, divisi fra In quest’ambito e nelle gestioni calo- la sede principale di Lavìs, vicino a Trento, una di Cristoforetti di essere competitiva sede secondaria a Padova che segue il fatturato del Veneto, e l’ufficio di Roma per le attività legate al in nicchie di mercato tradizionalmente Coni e all’IACP insieme a CPL. re efficaci occorre offrire servizi a costi Dagli anni ‘90 c’è stata un’evoluzione dell’attività caratteristica? All’inizio c’era l’importante commessa del Coni (gestione degli impianti sportivi) con riferimento a Roma per il 40% del fatturato. Giunto a termine quel tipo di incarico, si è trattato di andare alla ricerca di fatturato non solo in una regione (il Trentino Alto Adige) di 400.000 abitanti, ma focalizzando l’attenzione su tutto il Triveneto. Una caratteristica importante di Cristoforetti è la dinamicità pur rispetto alle dimensioni ridotte, che ha portato l’azienda a cercare il fatturato non solo nel settore pubblico. 4 o 5 anni fa abbiamo dato impulso al settore privato con la gestione di condomini, centri commerciali e banche, alberghi, case di riposo, diversificando l’attività rispetto alla gestione pubblica classica (ospedali, scuole e istituti pubblici). Per quest’ultimo settore si possono segnalare la gestione calore dell’ospedale di Legnago (VR) che porta 3 milioni di Euro di fatturato annuo, l’Ospedale Noi proponiamo la gestione calore sem- Rotal Center di Mezzolombardo o La commerciali dal Veneto all’Emilia alla re condominiali è emersa la capacità occupate da imprese artigiane: per esseHai parlato di diversificazioni: qualche esempio? Una di queste è il teleriscaldamento. Abbiamo progettato e costruito l’impianto di teleriscaldamento a contenuti, e proporre le riqualificazioni tecnologiche Trafoi (Val Venosta), e curiamo in collaborazione con CPL la manutenzione della centrale di Predazzo in Val di Fiemme, una delle più importanti del Trentino. Abbiamo inoltre in gestione la rete gas gpl di Ferrara di Monte Baldo (VR) e ne stiamo progettando un’altra a Ton: in questo comune trentino ci è stata affi- privato significa risolvere problemi che si riscontrano data la costruzione e gestione rete gpl e stoccaggi per circa 500 utenti, con un’estensione di condutture per circa 7000 mt, che cominceremo a costruire da anche proporre soluzioni tecnologiche migliorative, giugno. Prevediamo già altre iniziative soprattutto esigenze di comfort. finanziandole in proprio. Adattarsi di volta in volta alle esigenze del cliente in questi centri commerciali che spesso sono nati con progetti di 10/15 anni fa ed hanno strutture tecnologiche inadeguate o fatte in economia, al minimo costo. La nostra strategia di penetrazione è riuscire non solo a gestire al meglio la manutenzione ma soprattutto sull’aria e sul freddo, che sono le esigenze più sentite nei centri commerciali per accresciute area business C-news • 8 Rapporto tra banche ed imprese La s ituazione vista da l Responsabi le f i na nz ia r io d i C PL Concordia Il rapporto tra banche e imprese identifica un tema da sempre oggetto di dibattito tra gli addetti ai lavori. L’argomento è in continua evoluzione, in quanto non può prescindere dal contesto economico specifico del momento in cui l’analisi viene svolta. Nel corso degli anni visioni contrastanti tra loro si sono susseguite: in particolare, dalla netta separazione tra banca ed impresa (introdotta dalla legge bancaria del 1936) si è passati, a partire dalla metà degli anni novanta (in seguito all’emanazione della “Legge Amato” del 1992), ad un modello più vicino a quello tedesco, che permetteva la partecipazione delle banche al capitale delle imprese (purchè contenuta entro certi limiti). Le motivazioni che indussero il legislatore al cambiamento risiedevano nella convinzione che una partecipazione diretta permettesse di conoscere meglio le esigenze specifiche ed i fabbisogni degli imprenditori e, di conseguenza, di poter offrire strumenti finanziari adeguati. A parte le merchant bank che, tra le altre attività, rilevano partecipazioni azionarie col preciso intento di massimizzarne il valore e rivenderle entro periodi programmati, non sono stati tantissimi a livello nazionale i casi di società che hanno visto istituti di credito partecipare al proprio capitale. Negli ultimi tempi, poi, si sta attuando un progressivo ritorno al passato e anche questo modello “partecipativo” inizia ad essere abbandonato: sempre di più si denota l’intenzione degli istituti di credito di voler essere finanziatori, non soci: imprenditori e banchieri sono dotati di culture e specificità proprie, non trasferibili completamente alla controparte. Il rapporto tra CPL Concordia ed il mondo bancario è di lunghissima durata: almeno dal 1947. Ma è ragionevole ritenere anche da prima: la nostra Cooperativa risulta, infatti, affidata. Si veda, a tal proposito, il documento rilasciatoci gentilmente da “Banca Popolare dell’Emilia Romagna”, qui pubblicato, che attesta la concessione di un affidamento di lire 1 milione alla “Cooperativa di Produzione e Lavoro”, a valere sul conto corrente nr. 178 acceso presso la Filiale di Concordia s/S della “Banca Popolare di Modena”, della quale era Direttore il Rag. Foresti. Lo stesso numero identificativo del conto corrente denota l’anzianità del rapporto (nello stesso periodo CPL risultava anche correntista di “Cassa di Risparmio di Mirandola”, Filiale di Concordia, il cui Direttore era il Rag. Carrara). Anche se la mia memoria storica risale solo agli ultimi dieci anni, quando, fresco di studi, entrai in CPL, ritengo si possa affermare che la nostra Cooperativa, almeno in questo periodo, abbia utilizzato tutti gli strumenti finanziari e colto appieno le opportunità che la legislazione e il mercato via via le hanno messo a disposizione, coinvolgendo nei vari progetti i principali istituti di credito coi quali intratteneva rapporti. Tutti ricordiamo l’emissione di Azioni di Partecipazione Cooperativa (APC) dell’aprile 1999: si è trattato della più importante emissione di titoli cooperativi (10,3 milioni di euro) offerta in sottoscrizione al pubblico indistinto, autorizzata dopo l’avvenuto deposito del Prospetto Informativo presso la CONSOB, garantita da un consorzio di garanzia e collocamento formato da dieci istituti di credito. Diversi di loro hanno successivamente mantenuto la partecipazione in CPL, benché i titoli acquisiti fossero privi del diritto di voto (ma privilegiati nella ripartizione degli utili). A questa operazione seguì, l’anno successivo, l’emissione di un prestito obbligazionario triennale (scadenza ottobre 2003), sottoscritto a fermo da un importante istituto di credito. Solo negli ultimi esercizi, in seguito alle crisi finanziarie che hanno coinvolto alcuni importanti gruppi, sia nazionali (Cirio, Parmalat, Giacomelli solo per citare i principali) che stranieri (Enron è stato il caso più eclatante), questa positiva collaborazione instaurata tra CPL (che ricercava nuove fonti finanziarie) e le banche (che accettavano di sottoscrivere gli strumenti proposti dalla Cooperativa) si è interrotta e si è tornati alle tradizionali forme di finanziamento. Tutti ricordiamo come il piano quinquennale 2003 – 2007 di CPL Concordia si basasse sul collocamento di 20 milioni di euro di APC e 30 di bond. L’avvenuta impossibilità di ottenere tali fonti ha contribuito a generare la situazione finanziaria attuale, che vede l’esposizione della Cooperativa sbilanciata sull’utilizzo di affidamenti a breve termine, non compatibili con investimenti caratterizzati da break-even di lungo periodo, quali sono quelli che CPL deve sostenere per poter svolgere la propria attività. Tale situazione richiede una ristrutturazione del debito che potrà essere ritenuta completata nel momento in cui sarà erogato il finanziamento di 30 milioni di euro, avente durata decennale, attualmente in corso di definizione con un pool di istituti di credito. La limitata emissione di nuove APC, avvenuta a fine 2004 per importi decisamente inferiori a quelli programmati, ha poi contribuito a determinare un innalzamento significativo del debito rispetto ai mezzi propri: il piano di dismissioni in atto, che ha trovato l’approvazione degli istituti di credito, permetterà di riattestare l’indice su valori di assoluta tranquillità. Questa recente esperienza credo induca ad alcune importanti considerazioni: area business C-news • 9 di Pierluigi Capelli <pcapelli@cpl.it> 1) il ricorso alla leva finanziaria deve rappresentare 2) una corretta programmazione finanziaria deve approvare e mettere in atto strategie che possano un’opportunità di sviluppo per le imprese, e non perciò servire per poter valutare la compatibilità trovare condivisione da parte dei finanziatori, sia essere origine di problematiche. Questa afferma- delle differenti strategie che gli organismi deci- in termini di analisi del rischio, di durata, di zione, sicuramente logica, a volte si scontra con sionali di un’impresa sono chiamati ad analizzare cambiamenti repentini dei mercati finanziari, nel momento in cui elaborano budget di medio/ come insegna quanto avvenuto negli ultimi anni. lungo periodo; Pertanto è bene che le imprese utilizzino la leva, purchè entro i parametri ritenuti equi (anche dai finanziatori); tuttavia devono essere in grado di poter correggere la propria programmazione pluriennale nel momento in cui il mercato del credito non esprimesse più giudizi positivi in merito; ritorno, oltre che, naturalmente, di redditività (tutti elementi che rientrano nella valutazione dei rating richiesti da “Basilea 2”). 3) nel contesto economico attuale, nel quale gli istituti di credito, in seguito alle crisi finanziarie Solo coloro che comprenderanno ciò potranno generate dai casi prima riportati, sono natu- richiedere e far ricorso a fonti finanziarie la cui ralmente indotti a tutelare al massimo i fondi concessione non sia subordinata a criteri di valu- prestati (attraverso la richiesta di rilascio garan- tazione statici, basati esclusivamente su analisi di zie), credo diventi fondamentale per un’impresa tipo patrimoniale. Brevi dall’Azienda 60° DELLA LIBERAZIONE: TANFERRI C’E’ CAMPAGNA FONTENERGIA “ON HAIR” “Un taglio ai costi… e tre tagli in più dalla parrucchiera”. Questo lo slogan con cui Fontenergia si presenta alle donne dell’Ogliastra (NU) nei primi mesi dell’anno per lanciare la speciale promozione primavera. Una silhouette giovane propone alle donne di emanciparsi dalla “schiavitù” della bombola per farsi 3 sedute in più dal- Tra le numerose celebrazioni organizzate in occasione del 60esimo anniversario della Liberazione vogliamo segnalare il “Concerto per la libertà” svoltosi il 16 Aprile presso il Teatro del Popolo di Concordia. Nella scaletta della serata è stata inserita anche la proiezione di un brano de “Il lavoro e la giostra”, il documentario prodot- la parrucchiera con il denaro (e il tempo) risparmiato grazie al gas in rete. La campagna è stata diffusa anche da due differenti spot radio che, oltre a giocare sul ruolo decisivo delle donne nelle scelte domestiche, hanno voluto rendere protagonista la nascente provincia ogliastrina che fin dall’inizio dei lavori ha creduto nell’innovazione del gpl in rete. to e realizzato da CPL Concordia. Era presente in sala, applaudito dal pubblico che ha seguito con attenzione la toccante testimonianza, il protagonista del video, il nostro ex presidente Giuseppe Tanferri. La serata, che ha visto un notevole afflusso di pubblico, è stata realizzata grazie al contributo di CPL Concordia. di Prandini Franco VIVAIO: progettazione del verde, manutenzione di parchi e giardini messa a dimora di alberi, siepi, cespugli, potatura alberi ad alto fusto, trattamento fitosanitari e antiparassitari, impianti di irrigazione e realizzazione giochi d’acqua di qualsiasi dimensione. 41033 CONCORDIA s/S (MO) - Loc. S.Caterina - Via Stoffi, 41 tel. 0535/21073 - Cell. 335/5280901 - Fax 0535/412462 ���������������� ���������������������������������������������������������������� ��������������������������������������������������������������������� ����������������������������������� area soci C-news • 10 Brevi dal C.d.A. a cura di Luca Costa <lcosta@cpl.it> Partecipazione a gare d’appalto in Grecia – Il Costituzione della società “Micenes Soc. cons. a MEA S.p.A. – Il Consiglio ha autorizzato la vendita, Consiglio ha deliberato di partecipare alle seguenti r.l.” - L’organo amministrativo ha deciso di inter- ad una società del Gruppo francese “Gaz de France”, gare d’appalto in territorio greco, sul quale è opera- venire alla costituzione di una Società consortile a dell’intera partecipazione (pari al 40%) della società tiva la controllata “CPL Hellas”: - gara indetta dalla “Y.PEXO.D.E. / G.G.D.E. – Direzione delle opere idrauliche dell’area dell’Attica”, avente ad oggetto “Costruzione – estensione delle reti delle acque piovane nei Comuni di Iliopolis, Palaio Psichico e Geraka (14/2/05); - gara indetta dalla “DEPA S.A.”, avente ad oggetto “Costruzione di rete in acciaio 19 bar e rete PE 4 bar per consumatori industriali alla più ampia regione di Katerini alla regione di Pieria” (14/2/05); - gara indetta dalla “Azienda di distribuzione idrica e rete fognaria di Thessaloniki A.E.”, avente ad oggetto “Costruzione delle reti complementari delle acque nere nel Comune di Panorama” (7/3/05); - gara indetta dalla “Azienda pubblica per il gas naturale (DEPA)” di Atene, avente ad oggetto “Fornitura delle stazioni di misurazione industriali e regolazione per il lavori di pressione bassa” (7/3/05); - gara indetta dalla “Azienda di distribuzione idrica e rete fognaria di Thessaloniki A.E” (Grecia), avente ad oggetto “Installazione di 56.000 metri di conduttori d’irrigazione nell’area occidentale di Thessaloniki” (4/4/05) responsabilità limitata, denominata “Micenes Soc. multiutility MEA S.p.A., di Melegnano (4/4/05) ATO 5 Frosinone S.p.A. – Il Consiglio ha deliberato di vendere ad ACEA S.p.A., socio di maggioranza, l’intero pacchetto azionario del 5,4% della società ATO 5 Frosinone S.p.A., concessionaria del servizio idrico integrato dell’Ambito Territoriale Ottimale “Lazio Meridionale” (14/2/05) Cons. a r.l.”, con sede in Genova, avente oggetto sociale, tra l’altro, l’esecuzione totale dell’appalto Costituzione della società “Pegognaga Servizi aggiudicato a CPL in associazione temporanea con S.r.l.” – Il Consiglio di Amministrazione ha delibe- AMGA S.p.A. e SIRAM S.p.A. dalla Regione Liguria, rato di intervenire alla costituzione di una Società a relativo a “Gestione integrata degli impianti di pro- responsabilità limitata, partecipata da CPL al 50%, prietà e nella disponibilità delle ASL della Regione avente ad oggetto sociale la progettazione definitiva Liguria”, per una durata di anni dieci ed un importo complessivo a base di gara di Euro 444.085.270,00 (7/3/2005) Consiglio di Amministrazione i lavori recentemente acquisiti dalla Cooperativa, tra cui spiccano per importanza, i seguenti: costruzione rete di teleriscaldamento per conto di AMPS S.p.A. di Parma; - impianti tecnologici all’interno dell’aeroporto di Malpensa, per conto di SEA S.p.A.; - gestione impianti tecnologici presso il Museo di Arte Moderna di Trento; - dei cimiteri del comune di Pegognaga (MN) e della frazione di Polesine di Pegognaga, la manutenzione e la gestione di tutte le attività cimiteriali nonché Recenti lavori acquisiti – Sono stati illustrati al - ed esecutiva per la realizzazione degli ampliamenti la gestione dell’illuminazione votiva, e di ogni altra attività connessa, conseguente, collegata o funzionale (4/4/05) Bilancio sociale – Con riferimento al bilancio sociale, che CPL Concordia redige ormai da alcuni anni, è stato approvato un percorso a tappe per implementare il medesimo che prevede uno sviluppo in un arco temporale pluriennale, partendo dalla definizione dei valori aziendali e passando per la raccolta e verifica dei dati, fino ad arrivare a un vero e proprio costruzione di fognatura a Salonicco (Grecia). strumento di progettazione (29/4/05) (4/4/05) Contratto di leasing relativo agli immobili di Agenzia della Concordia S.p.A. – Il Consiglio ha Milano – Il Consiglio ha deliberato di acquista- deciso di vendere a terzi l’intera partecipazione re dalla controllata “Immobiliare della Concordia detenuta da CPL Concordia nella società di onoranze S.p.A.” il contratto di locazione finanziaria relativo funebri “Agenzia della Concordia, Bonetti e Ferraresi agli immobili siti a Milano, tra le vie Gargano e S.p.A.”, pari al 100% del relativo capitale sociale Quaranta, e di riscattare anticipatamente la proprie- (4/4/05) tà dei medesimi (29/4/05) I numeri di CPL CONCORDIA 450 I metri di ringhiera che circondano la sede di Concordia di CPL. La ringhiera è costituita da tubi del gas da 2 pollici e fu realizzata personalmente dai soci saldatori di CPL nel 1977 nell’allora sede di Via Matteotti. 302 I cogeneratori installati da CPL in impianti con potenza da 30kW a 1000 kW. area soci C-news • 11 Cartoline da Hurgada Repor tage fotografico da l Ma r Rosso con g l i scatti or ig i nali dei Soci area soci C-news • 12 Un contributo concreto e mirato L’A l leanza Cooperati v a per lo Tsu nam i Le cose da fare sono sempre tante, e tanti sono i pensieri e le preoccupazioni. Al punto che, il più delle volte, ci ricordiamo dei bisogni degli altri soltanto quando ci vengono gridati da tutti i media. Il caso Tsunami non ha fatto eccezione. Nei giorni immediatamente successivi al disastro comparivano ovunque immagini, dossier, speciali, documenti di tutti i tipi. Se n’è parlato fino a straparlarne, magari facendo una disimpegnata donazione dal cellulare. E poi? Per caso qualche telegiornale ci ha aggiornato ultimamente delle conseguenze del maremoto, a distanza di qualche mese? Com’è stata realmente affrontata l’urgenza? E ora con che strategie si sta procedendo? Ci piace segnalare uno dei tanti modi con cui si è dato inizio ad un aiuto concreto e mirato. Alla fine di febbraio Legacoop Modena ci ha comunicato la modalità con cui tutte le Centrali Cooperative italiane hanno partecipato alla raccolta di Alessandro Baraldi <abaraldi@cpl.it> di fondi per i paesi colpiti dalla sciagura, rispondendo così all’appello lanciato dall’Alleanza Cooperativa Internazionale (ACI). “Parte dei fondi cooperativi devoluti nelle prime settimane di gennaio sono stati utilizzati per gli aiuti di prima emergenza”. “Ora“ - si legge nel comunicato emesso da Legacoop Modena il 23 febbraio - “i contributi che continuano ad alimentare il fondo Legacoop saranno destinati in primo luogo ad azioni riferite al territorio dello Sri Lanka”. La destinazione dei fondi è stata coordinata dall’ACI, per assicurare una distribuzione equilibrata delle risorse a tutte le zone bisognose. Giova qui ricordare che nello Sri Lanka è presente un consistente numero di cooperative locali, rappresentate da tre Organizzazioni aderenti all’ACI, in grave difficoltà. “A fine gennaio le organizzazioni cooperative dello Sri Lanka hanno analizzato e definito le priorità di intervento da cui derivare precisi progetti, mirati alla ricostruzione delle strutture produttive e delle opportunità di lavoro. Tra questi Legacoop sceglierà i programmi da sostenere”. La solidarietà delle cooperative modenesi (CPL compresa) non è mancata. A inizio febbraio, a poco più di un mese dal disastro, sul conto Legacoop/Unipol erano già stati raccolti 150.000 euro provenienti da numerose cooperative della Provincia. In queste occasioni emerge con forza l’importanza della solidarietà, valore fondante dell’idea cooperativa. Oggi, a qualche mese di distanza dall’arrivo dello Tsunami, dobbiamo continuare a mettere in pratica questi valori. E’ un invito per tutti noi: dipendenti, soci, cooperative, Centrali. Continuiamo a dare del nostro per il sud est asiatico e per le altre, numerosissime, zone del mondo in situazione di necessità. Al di là delle “ondate anomale” dell’informazione, che ci porta in casa un evento e poco dopo ce lo spazza via rimpiazzandolo con altro. Idee dal Mondo Cooperativo “Nessun uomo è un’isola”, diceva Thomas Mann; allo CORSO DI CULTURA COOPERATIVA cooperazione, come l’evoluzione storica e i modelli stesso modo nessuna cooperativa può considerarsi “I dipendenti di Coop. Costruzioni [...] potranno di governo dell’impresa cooperativa, e quelli di tipo fare domanda di ammissione a socio per il prossimo “turno”. Il nuovo regolamento, approvato nel novem- finanziario e gestionale che sono necessari per comprendere meglio gli andamenti dell’azienda di cui si bre dello scorso anno prevede infatti che coloro che fa parte in senso di “proprietà”: significato e lettura crescita. Apriamo, con questo numero, una rubrica intendono diventare soci facciano domanda (i termi- del bilancio di esercizio, il significato del concetto nella quale vogliamo segnalare iniziative, curiosità, ni per presentare domanda vengono aperti in aprile e di responsabilità sociale applicato all’impresa e i novità: nuove cooperative, nuove proposte, nuovi in ottobre) di ammissione usando l’apposito modulo. relativi strumenti di rendicontazione. Nelle prime Poichè l’adesione sociale deve comportare consape- due lezioni il docente Mattia Miani ha affrontato volezza del ruolo che si va ad assumere, sia in quanto una serie di temi generali: che cos’è una cooperativa; a diritti che in quanto quali sono i valori, come si è articolato ed evoluto il movimento cooperativo. Poi ancora, l’organizzazione un’entità a sé stante. Il movimento cooperativo è vario e davvero ricco di possibilità di confronto e di modi per continuare ad applicare una vecchia idea che a noi piace molto. L’idea di fare impresa insieme. a doveri, l’aspirante socio deve sapere che è necessario frequentare un corso di formazione della durata di dodici ore. Il corso che si è svolto nel marzo scorso, si è tenuto durante quattro sabati. Il corso era articolato in due sessioni. Nell’ambito del corso sono stati affrontati i grandi temi di base della dell’impresa cooperativa, il ruolo del socio e la sua responsabilità. Nella terza lezione il docente Paolo Di Marco ha parlato di strategia e organizzazione aziendale, forme e funzioni del bilancio civilistico, come si legge il bilancio. Nell’ultima, ancora Mattia Miani ha parlato di responsabilità sociale ed etica di impresa, di bilancio sociale e di codici etici. Mattia Miani è docente a contratto di comunicazione d’impresa a Almaweb e svolge attività di consulente e formatore aziendale per cooperative ed enti pubblici. Paolo di Marco è docente a contratto di strategie d’impresa per l’Università di Bologna e Profingest Business School e svolge attività di consulente e formatore aziendale.” (tratto da “Dire&Costruire”, bimestrale ai Soci di Coop.Costruzioni, Aprile 2005) iniziative aziendali C-news • 13 A scuola di energia a cura di Alessandro Baraldi <abaraldi@cpl.it> Inter vi sta a Ema nuele Malav as i e Ba rbara Lo d i Dal mese di febbraio fino ad aprile la divisione Energia ha organizzato un corso bisettimanale (durata media delle lezioni 90 minuti) di Costruzione impianti. Le lezioni sono state curate da Claudio Bonettini, responsabile del Servizio costruzioni della divisione Energia. Lo stesso Bonettini è stato anche il docente; assistenti Barbara Lodi ed Emanuele Malavasi. Emanuele è il coordinatore di tutti i corsi della divisione Energia, mentre Barbara è stata la responsabile del corso in esame. A loro abbiamo chiesto qualcosa di più del corso e un bilancio dell’iniziativa. andrà personalmente nelle sedi esterne per trattare argomenti di approfondimento e riprendere i temi che sono stati meno compresi. Ci potete ricordare le precedenti esperienze di formazione di questo tipo? Emanuele: C’è stato un corso base di elettrotecnica per manutentori (relatore Daniele Diacci), un corso di cogenerazione (relatore Roberto Loschi) e due corsi di termotecnica, questi ultimi tenuti da Marco Trentin, docente esterno a CPL Concordia. Come e da chi è nata l’idea di questo corso? Emanuele: L’idea è stata del responsabile di Divisione, Giorgio Bergamini. Si tratta in realtà di un progetto più ampio: già da due anni la divisione Energia organizza corsi di formazione nei quali utilizza come docenti sia relatori interni che relatori esterni a CPL. In particolare, per quanto riguarda i docenti interni, ciascun responsabile di servizio ha l’incarico di organizzare un percorso di formazione, strutturato in uno o più corsi di una decina di lezioni ciascuno. Quali sono i destinatari e quali gli obiettivi? Emanuele: L’intero percorso di formazione è pensato per i tecnici e i manutentori della divisione. L’idea è quella di trasferire il bagaglio di conoscenze e competenze accumulate nel corso del tempo dai responsabili di servizio (che sono autentici detentori della conoscenza) a tutti gli interessati. Chi ha organizzato il tutto? Barbara: L’organizzazione del corso e la coordinazione con le sedi esterne l’ho seguita io con l’aiuto, per la parte tecnica, di Davide Bozzoli e Simon Pivetti. Purtroppo la videoconferenza non sempre ha dato i risultati sperati. Ho ricevuto giuste lamentele perchè dalle sedi esterne non si riusciva a seguire al meglio: talvolta non si sentiva l’audio, talvolta non si vedevano al meglio le slides proiettate. Proprio per ovviare a questo inconveniente Bonettini Come avviene la scelta dei docenti? Emanuele: Per i relatori interni la scelta è dettata dal fatto che i responsabili di servizio, per definizione, sono i detentori della conoscenza. Il compito affidato loro tramite i corsi è di divulgare al meglio questo patrimonio personale, per aiutare i colleghi a crescere e limitare al massimo errori di progettazione, realizzazione, gestione e altro ancora. In base a quali criteri si sono scelti i parteci- La partecipazione è obbligatoria? Emanuele: No, i corsi sono assolutamente liberi. Chiunque può partecipare, perchè iniziano alle ore 18.00 e finiscono alle ore 19.30; quindi i due terzi della lezione sono in orari extralavorativi. Quante presenze all’inizio del corso e quante alla fine? Barbara: All’inizio la grande partecipazione ci ha molto sorpreso. Per 6-7 lezioni abbiamo avuto quasi l’80% delle presenze previste. Poi, chiaramente, abbiamo perso qualcuno per strada. Forse sono aumentati gli impegni… comunque non siamo mai scesi sotto il 50%. Per le sedi esterne il discorso è più complesso perché se si fatica a seguire ovviamente cala anche l’interesse. Nel complesso ci riteniamo molto soddisfatti per quanto riguarda la partecipazione e a questo proposito ringraziamo tutti. Avete effettuato la registrazione video di tutte le lezioni. Prevedete di mostrare il corso anche ad altri? Emanuele: Oltre alla trasmissione a distanza tramite videoconferenza abbiamo videoregistrato tutte le lezioni. Sarebbe impensabile replicare lo stesso corso ogni uno-due anni. Avendo la registrazione, la formazione del singolo (almeno quella di base) può essere fatta in ogni momento. Considerazioni finali? Barbara: Bonettini ed io siamo molto soddisfatti di come è andato il corso e della partecipazione riscontrata. L’unico appunto che ci siamo fatti è quello di non essere sempre riusciti a preparare il materiale didattico in modo approfondito. Ovviamente cercheremo di fare meglio nel prossimo corso. panti? Emanuele: I partecipanti base, ai quali il corso si rivolge prioritariamente, sono scelti in base ad un test svolto nel corso del 2003 e personalizzato per ciascuna figura professionale. Ma i corsi non sono a numero chiuso: chiunque, se interessato, può partecipare. Ci sono altri corsi in programma? Quali e quando? Emanuele: I prossimi corsi in programma sono con relatori interni: corso di elettrotecnica (relatore Daniele Diacci), corso di regolazione impianti (relatore Diego Paltrinieri), corso di preventivazione (relatore Giorgio Luppi). c’è posto per te C-news • 14 Vento di novità su cpl.it di Massimo Sanna <msanna@cpl.it> Il por ta le ha af frontato i l suo ca m bio d i vestito a n nuale 2005 Come ogni anno, il portale di CPL Concordia si è E’ stato realizzato anche un restyling concettuale di come si presenta l’organizzazione dell’azienda (non si parla più di divisioni, ma di servizi), e altri miglioramenti “cosmetici” al sistema di navigazione, ora più intuitivo. Un altro aspetto tenuto in considerazione è l’accessibilità del sito ai diversamente abili: ora ci troviamo in una fase di transizione che porterà ad avere un sito visibile senza problemi su qualsiasi dispositivo, dai browser nuovi a quelli vecchi, dai cellulari agli screen reader per non vedenti. Ovviamente il portale non incontrerà mai un punto di arrivo definitivo, per la stessa natura del web che è in continuo divenire: sono però già tracciate le linee guida che porteranno ad avere un portale sempre più dinamico, ricco di contenuti e aggiornato velocemente, con la possibilità anche per i non addetti di pubblicare nuovi contenuti in modo facile e sicuro. Per avere un assaggio di queste tecnologie è possibile visionare il nuovo sito di ErreGas (http://www.erregas.it), la società controllata di CPL in Campania, che ha lanciato il suo sito all’inizio di giugno. adattato alle esigenze di chi lo usa, modificando i servizi che offre e il modo in cui vengono presentati. Quotidianamente l’Ufficio Comunicazione di CPL raccoglie i commenti e le critiche che vengono discusse in riunioni periodiche, fino alla stesura di un progetto di ristrutturazione che comprende le idee più valide proposte dai colleghi. La versione precedente era affetta da alcune problematiche relative alla dinamicità dell’homepage –costituita da immagini di accesso agli e-services che non cambiavano mai - oltre a problemi di usabilità nella navigazione del sito. Inoltre la Intranet precedente si è rivelata inadatta ad un uso quotidiano, per la scomodità di accesso e per i servizi presentati in modo poco attraente. Questa revisione ha voluto venire incontro ai problemi citati, dividendo in modo netto il portale dalla Intranet (ora basata su Microsoft Sharepoint Portal Server), e curando maggiormente l’area news, che è stata collocata al centro della homepage. Ci Piace Leggere Ricette regionali Recensioni dai lettor i d i C - new s Piatti tipici suggeriti da chi li ha provati Armaroli - Balzani, Energia oggi e domani, Bononia University Press “Mio padre cavalcava un cammello. Io guido un’auto. Mio figlio pilota un aereo a reazione. Suo figlio cavalcherà un cammello” (proverbio saudita) È su questo tema che si sviluppa il bel libro di Armaroli e Balzani. L’energia che ci è stata regalata con i combustibili fossili non è infinita mentre i consumi, invece di andare verso un contenimento, sono destinati ad aumentare incredibilmente nei prossimi anni se non si porranno in essere efficaci politiche di sviluppo delle fonti alternative e a basso impatto ambientale. Gli autori esaminano con grande competenza ed equilibrio tutte le possibili alternative, dal solare termico al fotovoltaico, dall’eolico al nucleare, dal geotermico all’idrogeno, dal carbone pulito alle celle a combustibile ed altre tecnologie minori. Le sorprese non mancano, come le frecciate che gli autori riservano a politici poco informati o scienziati compiacenti richiamandoli ad un maggiore senso di responsabilità verso le generazioni future, che hanno il diritto di ricevere un mondo pulito ed equo. Un libro per tutti, adatto sia a chi vuole dare una sbirciata nel mondo dell’energia, sia a chi vuole approfondire la propria conoscenza specifica. Scritto molto bene, si legge in un paio di sere. Giorgio Bergamini In questo numero la proposta culinaria ci viene dalla Sede di Sant’Omero (Teramo), e specificamente dal collega Umberto Pizzingrilli, che ci propone una ricetta di Nereto. “Un piatto per palati forti”, ci ha confessato Pizzi! CAPRA ALLA NERETESE Dosi per quattro persone: - 1,5 Kg di carne di capra; - 1 Kg di pomodori maturi; - 1 Kg di peperoni rossi; - 1 bicchiere di olio di oliva; - 1 cipolla; - 1 sedano; - 2 chiodi di garofano; - la buccia di mezzo limone; - acqua, sale e peperoncino piccante q.b. Tagliare a piccoli pezzi (tipo spezzatino) la carne di capra, lavarla abbondantemente ed infine risciacquarla con vino bianco. Metterla a cuocere a fuoco medio in una pentola abbastanza larga, in cui si saranno fatti rosolare, nell’olio d’oliva, la cipolla, i chiodi di garofano e la buccia di mezzo limone, aggiungendo acqua perchè la carne arrivi a metà cottura dopo circa un’ora e mezza. Ritiratasi tutta l’acqua, far rosolare la carne, aggiungere i pomodori spezzati e altra acqua, quindi lasciar cuocere per un’altra ora e mezza. Tagliare i peperoni a striscioline e friggerli, a parte, in olio di oliva. A cottura della carne quasi ultimata, mettere i peperoni già fritti e lasciare insaporire per 2-3 minuti. Portare in tavola ed accompagnare la pietanza con un buon vino rosso (si consiglia un “Montepulciano d’Abruzzo” d’annata e di buona marca). Buon appetito! c’è posto per te C-news • 15 Lettere alla redazione Per inviare le Vs. lettere scrivete a <redazione@cpl.it> COMITATO ATTIVITA’ SOCIALI: PERCHE’ NO? Ho letto con piacere ed interesse la lettera firmata da Gabriele Greco sul precedente numero di C-news in cui parlava di relazioni sociali e vita sociale. Indubbiamente trovare interessi comuni extra lavoro aiuta a sentirsi parte di un gruppo, a conoscere o migliorare la conoscenza di colleghi (siamo ormai 413 soci, chi può dire di conoscerli tutti?) e quindi anche la collaborazione e il dialogo tra uffici o divisioni diverse, ma anche a creare momenti di svago e relax (ben vengano!). In CPL si organizzano già attività del genere, ma disgiuntamente: chi si occupa delle feste dei bambini, chi del teatro, chi delle convenzioni, chi della gita o dei biglietti di concerti... non sarebbe meglio e meno dispersivo unire gli sforzi? Io sono socia di questa cooperativa da 13 anni e ricordo che questo problema, già sollevato in passato, aveva portato alla costituzione di un Comitato Attività Sociali poi discioltosi per non so quale motivo. Perchè non ricostituire un gruppo di lavoro simile aumentandone le mansioni? In un’azienda formata da soci così diversi per età, interessi, posizione geografica o familiare, è normale che anche gli interessi e le aspettative siano differenti. Penso che un gruppo di lavoro eterogeneo possa maggiormente rappresentare e soddisfare le aspettative di tutti, diversificando magari l’offerta di iniziative, rendendole note a tutti i soci anche attraverso il sito aziendale e permettendo di avere un unico punto di riferimento all’interno della cooperativa. Sarebbe inoltre più semplice gestire i fondi disponibili cercando magari di aumentare le “occasioni d’incontro” e credo che una tale attività possa essere notata anche dai dipendenti incentivandoli magari ad unirsi al gruppo soci! Non vale la pena di farci un pensierino? Simona Bruschi DA GAS DELLA CONCORDIA Finalmente, dopo la vendita dell’attività dell’E&P di Gas della Concordia, trovo l’occasione per scrivervi. Non vi annoierò con i numeri del bilancio, le commesse, l’utile, le perdite ecc., lo lascio fare ad altri più qualificati e rappresentativi di me. Vi voglio solo ringraziare per il percorso che in cinque anni sono riuscito a fare insieme a voi. Ho sempre trovato in ognuno di voi grande disponibilità, cortesia, professionalità ed affabilità. Vi siete sempre prodigati al massimo per risolvere i nostri problemi, con la serietà e il modo di fare che hanno fatto grande nel tempo la Cooperativa. Lavorando con voi ho capito quanto sia importante il gioco di squadra, e in che modo si possano risolvere i problemi quotidiani che qualche volta ci possono sembrare insormontabili. Ringrazio tutti i componenti della Direzione per la fiducia, il sostegno e l’incoraggiamento che mi hanno sempre accordato, anche nei momenti più difficili e travagliati di Gas della Concordia. In conclusione il mio pensiero va al Presidente Casari, che da solo riesce a far “squadra”, a motivare e trascinare tutti gli altri: grazie Presidente. Concludo con una frase tanto cara ai nostri antenati romani: Ad maiora! Luigi Cacchioni AI COLLEGHI CPL ROMANIA Desidero ringraziarvi per la sentita participazione alla mia cena di addio soprattutto perchè, invece dell’atmosfera ufficiale consueta in tali occasioni, mi è parso di cogliere un aspetto diverso, quasi di amicizia: di questo vi sono grato. Quando sono arrivato in Romania CPL era allo stadio iniziale, un’idea più che un fatto reale. In tre anni e mezzo, pur con mille difficoltà, un passo dopo l’altro, siamo comunque andati avanti ed ora, pur permanendo molti problemi, la situazione si presenta sicuramente più favorevole ed è lecito attendersi un futuro molto più tranquillo. Come ben si sa, persone diverse possono avere giudizi diversi sulla medesima situazione: non è una novità e, probabilmente, nemmeno questa mia esperienza sfugge alla regola. Personalmente posso affermare di essere pienamente soddisfatto ed anche fiero di quanto è stato fatto, e la vostra collaborazione è stata indispensabile per raggiungere questo traguardo. Se, come sono certo, CPL Romania avrà un importante sviluppo nel prossimo futuro, sarà anche merito vostro che costituite il nucleo fondatore di questa “impresa”. Farò sicuramente in modo che ci si possa presto rivedere e, rinnovando il mio ringraziamento, saluto tutti con grande affetto. Luigi Giusti Cluj –Napoca, 30 marzo 2005 ���������������������������������������������������� ����������������� ��������������������������������������� ������������������������������������ ��������������������������������� ���� ����� ��� ������ ��� ������ ��� ����� ���������������� ���� ��� �������� �������� ������ ������� ��� ������������ ������� �� ���������� �� �������� ���������������������������������������������������������������� ���������������������������������������������������������������������� �������������������������������������������������������