Altroconsumo Finanza – 24/02/2015 – N° 1114

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Altroconsumo Finanza – 24/02/2015 – N° 1114
www.altroconsumo.it/finanza
F inanza
Anno XXV - 2015
24 Febbraio
1114
I bond subordinati sono buoni? La risposta
è purtroppo no. Unicredit Spa 2015-2025
subordinate Tier 2 ne è un esempio.
p. 14
Che fare con il titolo Saipem, dopo che ha
corso molto? La risposta dipende da che
tipo di investitore sei.
p. 15
Preparati a una pioggia di cedole
per il mese di marzo. Ecco quello che
staccheranno i bond che seguiamo. p. 16
Potere è dovere
Vincenzo Somma, direttore
Mi puoi scrivere a
direttore@altroconsumo.it
Mi puoi telefonare
il giovedì dalle 9 alle 12
allo 02 69.61.577
IN EVIDENZA
Valutazione del rischio
dal 23 febbraio al 1 marzo 2015
BASSO
Conto corrente
Altroconsumo di
BccforWeb
Ti dà l’1,6 % lordo
(1,18 % netto).
MEDIO
Republic of Poland
5 % 23/03/22
È in dollari americani e
ti dà il 2,13 % annuo al
netto di tasse e spese.
ALTO
Chevron
È il titolo petrolifero
che potrebbe reggere
meglio degli altri i cali del
greggio.
Questa settimana ti avrei voluto parlare fin da questa pagina di come fare la quadra dei tuoi investimenti tra i tira e molla di Tsipras, le furbizie di Putin e le stragi
dell’Isis. Poi, però, l’attualità mi ha portato sotto il naso altri temi urgenti. Quindi
per sapere come far fruttare di più i tuoi soldi vai allo speciale in Detto tra noi. Qui
ti parlo di pensioni. Campacavallo, e che urgenza ci sarà mai di parlare di pensioni,
mi dirai? Non potevi aspettare? No: è stato approvato il ddl concorrenza con cui il
legislatore metterà mano alla normativa. Se oggi, da lavoratore dipendente, puoi
scegliere solo il tuo fondo di categoria o un fondo aperto (senza il contributo del
datore di lavoro), da domani, in un regime di concorrenza tra fondi pensione,
potrebbe non essere più così. E se sei, che ne so, uno spazzacamino e hai in uggia
la cenere, non sarai più costretto al fondo degli spazzacamini, ma potrai, ad esempio, usufruire di quello dei lavavetri. Purtroppo, però, il legislatore italiano è un
po’ come il diavolo: fa le pentole, ma pasticcia sempre coi coperchi, per cui nella
proposta di legge non sta proprio scritto così come te lo sto dicendo, che è il modo
ideale con cui andrebbe scritta la norma. Sta, invece, scritto che i fondi pensione
di categoria “possono” fare proseliti (supponiamo a suon di buoni rendimenti) tra
dipendenti di categorie diverse dalla loro. Cioè il fondo dei lavavetri può aprire le
porte agli spazzacamini, dicendo: venite da me, guardate come sono bravo. Quel
“potere” al posto di un più sano “dovere”, mi induce, però, a temere che la libertà
di scelta non sarà tanto automatica. In un mondo in cui cane non mangia cane difficilmente i fondi pensione si scipperanno la clientela l’un l’altro, vedo in salita la
strada verso una maggiore libertà. Noi ci attiviamo perché la norma sia rafforzata
e io ti terrò informato. Ma anche tu: veglia!
Che fare questa settimana?
Acquista azioni come Rio Tinto (pagina 4) che, nonostante il crollo dei prezzi del
minerale di ferro, resta un “macchina da soldi”, cosa che le permette di attutire
le difficoltà del settore. Acquista anche Wal-Mart (pagina 5) che anche se vede
peggiorare le sue prospettive conserva comunque un buon potenziale di crescita.
Se son i dividendi che cerchi puoi acquistare ConocoPhillips o l’Etf Ubs Dj global
select dividend (vedi in Detto tra noi). Sul fronte delle obbligazioni ti ricordiamo
che il reddito fisso targato eurozona conserva un ruolo importante nei tuoi investimenti. Per i due terzi scegli un conto di deposito, per il restante terzo un BTp
a lunga scadenza come BTp 5 % 1/8/34. Acquista anche bond in dollari americani
come General electric capital 4,65 % 17/10/21.
Altroconsumo Finanza – settimanale – Anno XXV – 5,20 € – Abb. anno 217,20 € – Altroconsumo Edizioni s.r.l. – via Valassina, 22 – 20159 Milano –
Poste Italiane s.p.a. – Spedizione in a.p. – D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, LO/MI
A zioni
Regina Banca centrale
BENI STABILI
Costruzioni e immobili
I movimenti delle Borse sono sempre più
influenzati dalle politiche delle Banche centrali.
I verbali dell’ultima riunione
della Banca centrale Usa hanno
alimentato la speranza che i tassi
d’interesse negli Usa possano restare
bassi più a lungo del previsto. Tanto
è bastato
„„ 700 azioni a
a far sì che
confronto!
New York
Per te, ogni uscisse
indenne
giorno
(+0,6 %) da
una settimana difficile. Quest’ultima
è stata caratterizzata da alcuni
annunci societari deludenti – a
pagina 5 commentiamo il -1,8 %
settimanale di Wal-Mart (84,3 Usd;
Isin US9311421039) – e dal calo
del settore energetico (-2 %) per
effetto della scivolata del greggio.
Nel settore si è salvata Saipem
(9,315 euro; +7,6 %) grazie ai conti
del 2014 che hanno riservato
qualche sorpresa positiva – vai a
pagina 15 per scoprire cosa fare con
questa azione. Meglio di New York
sono andate le Borse europee (+1 %
in media), con Milano (+3 %) che ha
svettato. Il rischio Grecia sembra
stemperarsi e il “doping” della
Banca centrale europea dovrebbe
comunque metterci al sicuro da
eventuali nuove tensioni elleniche.
Un titolo per sfruttare la ripresa di
Milano è Unicredit (5,85 euro), che
in settimana ha messo su il 5,7 %.
Tokio col suo +2,3 % ha raggiunto i
massimi degli ultimi 15 anni. Anche
questo è il risultato di una politica
generosa (che è stata confermata)
della Banca centrale. Dedica a Tokio
il 5 % del portafoglio.
Su www.altroconsumo.it/finanza
trovi nuovi report su Bell,
Danone, Iberdrola, Lafarge,
Lufthansa, Nestlé, Peugeot e
sull’indice Ac mipo retail index
(+0,7 %) – Banzai non ha gravato
col suo -7,9 % perché nell’indice
entrano solo le “matricole” la cui
offerta è stata aperta ai piccoli
risparmiatori. Non usi internet?
Chiamaci allo 02/6961577 dal
lunedì al venerdì dalle 9 alle 12
Danilo Magno,
analista azioni
mi puoi scrivere a:
borsa@altroconsumo.it
Risposte per te
@Dario Apple (129,50 Usd) stacca i dividendi quattro volte l’anno. Gli 0,47 dollari che hai
ricevuto sono solo una fetta del dividendo annuo complessivo che noi indichiamo.
@Luciano Non aderire alla mini-Opa di TRC Capital su CA Technologies (32,83 Usd). Il
prezzo offerto (29,75 Usd) è più basso di quello di mercato. CA resterà quotata.
@Micaela Solo sui dividendi delle azioni Usa avrai la doppia tassazione (15 % Usa e poi,
sul restante, il 26 % italiano). Sui guadagni di prezzo delle azioni Usa paghi solo il 26 %.
2 AF 1114
Borsa di Milano • 0,70 EUR
Rischio: 3/5
Governance: 6/10
Dividendo 2015: 0,022 EUR
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2010
2011
2012
2013
2014
2015
Nonostante i conti di Beni Stabili
(grassetto, base 100; la linea sottile
è la Borsa) non siano stati brillanti,
il titolo ha retto abbastanza bene
e resta sui massimi degli ultimi anni. Considerando le prospettive del
gruppo e l’assenza di nuovi progetti,
la corsa è esagerata. Il titolo è caro.
Il 2014 di Beni Stabili si è chiuso in forte perdita. A pesare sui
conti, non è stata tanto l’attività
legata alla gestione degli immobili, ma una serie di svalutazioni
e perdite legate a crediti e fondi
immobiliari, oltre che all’estinzione anticipata di prestiti, obbligazioni e derivati. Purtroppo il fatto
di chiudere un anno in rosso non
è una novità. Bisogna tornare indietro fino al 2011 per trovare un
anno fiscale chiuso in attivo, dato che dà la misura della gravità
della crisi del settore immobiliare.
Il gruppo ha confermato il pagamento del dividendo, 0,022 euro
per azione, come per lo scorso anno. Volendo essere generosi abbiamo ritoccato di poco le stime al
rialzo; il consiglio, però, non cambia. Il gruppo, del resto, ha avuto
bisogno di un aumento di capitale
e non ci sono elementi, come nuovi investimenti, che ci inducano a
pensare a una svolta.
VENDI
c
www.altroconsumo.it/finanza
ENI
GTECH
Energia e servizi alla collettività
INTERPUMP
Media e tempo libero
Industrie e servizi vari
Borsa di Milano • 16,37 EUR
Rischio: 3/5
Governance: 5/10
Dividendo 2015: 1,00 EUR
Borsa di Milano • 17,88 EUR
Rischio: 4/5
Governance: 6/10
Dividendo 2015: 0,77 EUR
Borsa di Milano • 13,48 EUR
Rischio: 2/5
Governance: 6/10
Dividendo 2015: 0,22 EUR
130
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300
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2010
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50
2010
2011
2012
2013
2014
2015
Il mercato ha moderatamente apprezzato i conti 2014 di Eni (grassetto;
base 100). Il titolo resta, però, in
ritardo rispetto al resto del settore
energetico (linea sottile). Sul gruppo
gravano una serie di incognite – vedi
soprattutto la Libia – che ci portano a
essere prudenti col consiglio.
Nonostante il terreno perso nella prima metà del 2014, GTech (grassetto;
base 100) mantiene ancora un buon
vantaggio nei confronti di Piazza Affari (linea sottile). Pur con stime di
utili per azione in crescita (1,44 euro
nel 2015 e 1,60 euro nel 2016), il titolo
rimane caro.
Interpump (grassetto, base 100; la
linea sottile indica l’andamento
di Piazza Affari) è una società ben
gestita: ha conti in solida crescita e
registra una continua espansione anche tramite acquisizioni. Il mercato,
però, sopravvaluta queste qualità. Il
titolo si conferma caro.
Eni ha chiuso il quarto trimestre
del 2014 con risultati lievemente
peggiori rispetto alle nostre attese. L’utile finale del 2014 si è così
attestato a 1,06 euro per azione,
sotto gli 1,1 euro da noi previsti
– i dati non considerano gli impatti degli elementi non ricorrenti.
Il mercato, però, ha apprezzato la
decisione di mantenere il valore
del saldo del dividendo in linea
con quello dell’acconto di settembre (0,56 euro per azione). Noi
temiamo, però, che tali dividendi
non siano sostenibili. Nonostante
le rassicurazioni, infatti, la produzione libica rischia rallentamenti. E con i tagli agli investimenti
– circa 2 miliardi di euro nel 2015
– l’obiettivo di una crescita della produzione di idrocarburi nei
prossimi anni sembra ambizioso.
Riduciamo le stime sull’utile per
azione a 0,82 euro per il 2015 e a
1 euro per il 2016. Il titolo è ancora correttamente valutato.
GTech ha piazzato bond per 5 miliardi di dollari (circa 4,4 miliardi
di euro). La società ha varato cinque emissioni, con scadenza tra il
2020 e il 2025, e utilizzerà i proventi del collocamento per pagare una parte di quanto pattuito
per conquistare la società International Game Technology (IGT),
oltre alle spese relative all’acquisizione stessa. Se avanzerà qualcosa, userà i proventi per ripagare
una parte del debito esistente di
GTech e IGT. L’altra novità è che
GTech, a partire dal terzo trimestre, fornirà i propri servizi per la
gestione delle scommesse sportive, anche via cellulare, a 12 casinò
della società americana MGM Resorts. Il titolo, ai prezzi attuali, è
caro. Vendilo, anche perché dopo
la fusione con IGT la nuova società sarà quotata solamente a New
York, mentre le azioni GTech, oggi quotate a Milano, non esisteranno più.
Nel 2014 Interpump ha visto le
vendite volare del 20,8 % e l’utile
industriale crescere di circa il 30 %
rispetto al 2013. Il confronto però, è un po’ sporcato dal fatto che,
nel frattempo, la società ha proceduto ad alcune acquisizioni, senza le quali la crescita sarebbe stata
più risicata (+6,2 %). Bene comunque per i conti. L’utile a fine anno
si attesta a 0,54 euro per azione,
in netta crescita rispetto al 2013,
ma attenzione: il dato del solo ultimo trimestre mostra una lieve
flessione rispetto a un anno prima (0,073 euro per azione contro
0,085 euro). Per questo, anche se la
società si conferma una delle eccellenze italiane e pur stimando comunque utili in crescita, abbiamo
deciso di limare le nostre stime. Ci
aspettiamo ora un utile per azione
di 0,64 euro nel 2015 (0,76 euro
nel 2016). Ai prezzi attuali, queste
prospettive sono sopravvalutate:
titolo caro.
MANTIENI
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b
VENDI
c
VENDI
c
1114 AF 3
A zioni
MONDADORI
RIO TINTO
Media e tempo libero
TELECOM ITALIA
Siderurgia, minerali non ferrosi
Telecomunicazioni
Borsa di Milano • 0,98 EUR
Rischio: 2/5
Governance: 6/10
Dividendo 2015: 0,03 EUR
Borsa di Londra • 3.237,50 pence
Rischio: 3/5
Governance: 5/10
Dividendo 2015: 138,71 pence
Borsa di Milano • 1,01 EUR
Rischio: 4/5
Governance: 4/10
Dividendo 2015: 0,02 EUR
110
5000
1.20
100
4500
1.10
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4000
80
3500
1.00
70
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50
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1500
30
1000
0.50
20
500
0.40
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2010
2011
2012
2013
2014
2015
0.90
0.80
0.70
0.60
2010
2011
2012
2013
2014
2015
0.30
2010
2011
2012
2013
2014
2015
Dopo aver perso molto terreno negli ultimi anni in Borsa, in chiusura
di 2014 e in questo squarcio di 2015
il titolo Mondadori (grassetto; base
100) ha rialzato la testa. Tuttavia, pur
rimanendo ancora attardata rispetto
a Piazza Affari (linea sottile), l’azione
è correttamente valutata.
Nonostante il crollo dei prezzi del minerale di ferro (-50 % nel 2014), Rio
Tinto resta un “macchina da soldi”
e questo le permette di attutire le
difficoltà del settore. Dopo la scivolata di fine 2014, il titolo (in pence)
si è un po’ ripreso. A nostro parere,
però, è ancora conveniente.
Da quando te le abbiamo consigliate
a metà gennaio, le azioni di risparmio
Telecom Italia (linea sottile; in euro)
hanno guadagnato il 13 %, contro il
10 % delle ordinarie (grassetto). Il potenziale rialzo in caso di conversione
resta discreto: puoi ancora speculare
su questa ipotesi.
Le indiscrezioni sono state confermate: Mondadori va avanti
con il progetto di acquistare Rcs
Libri. Sembra che per un prezzo
tra i 120 e i 150 milioni di euro
l’affare possa chiudersi. Quello
su cui ora bisogna rivolgere l’attenzione è come sarà finanziata
l’operazione. Potrebbe pensarci la
capogruppo Fininvest, utilizzando
i soldi della vendita del 7 % di Mediaset (370 milioni circa). Se, invece, avverrà tramite nuovi debiti,
questi andrebbero a aggiungersi
ai presenti, pari a quasi 1,2 volte il
patrimonio. Se si farà ricorso a un
aumento di capitale, invece, ipotizzando l’acquisto al prezzo più
basso di 120 milioni, significherebbe dover emettere non meno
di 150 milioni di nuove azioni, pari al 60 % di quelle attualmente in
circolazione. Tutte le opzioni sono
sul tavolo: per ora, mantieni. Ti
terremo informato sull’evolversi
della situazione.
Rio Tinto (Isin GB0007188757)
ha chiuso il 2014 pagando il calo dei prezzi del minerale di ferro (pesa per il 90 % dei profitti).
Il gruppo, però, vantando i costi
di produzione più bassi del settore – produce minerale di ferro a
17 dollari la tonnellata contro una
media di mercato di 63,60 dollari
– resta una formidabile “macchina
da soldi”: genera 25 dollari di liquidità ogni 100 di fatturato. Grazie a
questa liquidità, Rio Tinto ha potuto ridurre del 31 % il debito netto e annunciare sia un aumento
del 12 % del dividendo (in dollari
Usa, la valuta in cui redige il bilancio), sia l’acquisto di azioni proprie
per ben 2 miliardi di dollari. Visto
l’eccesso di produzione, non possiamo ancora essere ottimisti sulla ripresa dei prezzi, ma crediamo
che il gruppo riuscirà a cavarsela
– i volumi di vendita del minerale
di ferro sono aumentati del 18 %
nel 2014.
Telecom Italia ha chiuso il 2014
con ricavi pari a 1,12 euro per azione (-5,4 % rispetto al 2013) e un
utile industriale di 0,46 euro per
azione (-6,8 %). Pur se in calo, si
tratta di valori leggermente superiori alle nostre stime (rispettivamente 1,06 e 0,43 euro per azione). Non modifichiamo, tuttavia,
le previsioni sull’utile netto 2015
(0,05 euro per azione): ci ha infatti deluso il dato sui debiti del
gruppo, rimasti pressoché fermi a
26,6 miliardi (1,38 euro per azione). Il gruppo ha anche annunciato
l’incorporazione di Telecom Italia
Media: agli azionisti di questa società verranno offerte 0,66 azioni
Telecom Italia per ogni titolo in loro possesso. L’impatto è tuttavia
minimo, primo perché Telecom
Italia ha già il 77,7 % della società e
secondo perché le dimensioni della
controllata, che ha chiuso il 2014
in lieve perdita, sono marginali rispetto al gruppo.
MANTIENI
4 AF 1114
b
ACQUISTA
a
VENDI
c
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TENARIS
IN BREVE
WAL-MART STORES
Energia e servizi alla collettività
Distribuzione
Borsa di Milano • 12,70 EUR
Rischio: 2/5
Governance: 4/10
Dividendo 2015: 0,39 EUR
Borsa di New York • 84,30 USD
Rischio: 2/5
Governance: 6/10
Dividendo 2015/16: 1,96 USD
130
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120
90
80
110
70
100
I vertici hanno smentito le indiscrezioni su una possibile integrazione con
Banca Popolare dell’Emilia Romagna. A
nostro parere sono possibili movimenti
nel settore, ma al momento lo scenario
rimane molto incerto: il rischio è che
le eventuali acquisizioni avvengano a
caro prezzo. Vendi.
60
90
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80
40
bA2A
0,84 EURO, -1,8 %
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POP. MILANO
cBANCA
0,84 EURO, +7,5 %
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2012
2013
2014
2015
0
2010
2011
2012
2013
2014
2015
Il calo del petrolio ha penalizzato più
Tenaris (grassetto; base 100) rispetto alla Borsa italiana (linea sottile).
Il dividendo 2014, se confermato
dall’assemblea del 6 maggio, sarà di
0,45 dollari per azione, di cui 0,15 già
distribuiti a novembre. Il titolo resta,
secondo noi, caro.
I risultati dell’anno fiscale 2014/15
sono stati buoni, ma il mercato è rimasto un po’ deluso dalle prospettive
per il futuro, su cui grava il dollaro
forte. La scivolata del 2015 non deve preoccupare: anche se abbiamo
ridotto le nostre stime sugli utili, il
titolo (in dollari) resta conveniente.
Il 2014 di Tenaris si è chiuso con
un fatturato di 8,8 dollari per azione, in calo del 2 % rispetto al 2013.
L’utile è pari a 1,2 dollari per azione (1,3 dollari nel 2013) –il gruppo
redige il bilancio in biglietti verdi.
L’aumento delle vendite in Nord
America e nell’Africa sub-sahariana ha controbilanciato la flessione
in Brasile e i minori rifornimenti
in Medio Oriente. Il calo del petrolio porta le compagnie petrolifere
a ridurre gli investimenti e questo avrà un impatto negativo sulle
vendite di Tenaris nel 2015. A medio e lungo termine, però, le prospettive del settore restano buone:
nel frattempo la società punterà a
contenere i costi per salvaguardare la redditività. Nel 2015 dovrebbero comunque aumentare le vendite in America Latina. Tenendo
conto delle prospettive del cambio,
stimiamo un utile per azione di
1,33 euro per il 2015 e di 1,52 euro
per il 2016.
Grazie a un 4° trimestre positivo
(+1,4 % i ricavi, +12,1 % i profitti)
Wal-Mart (Isin US9311421039)
ha chiuso l’anno fiscale 2014/15
(che termina il 31 gennaio) con
una crescita dell’1,9 % nelle vendite e del 2,1 % nei profitti. L’utile per azione, aiutato dagli acquisti di azioni proprie, è salito
a 5,07 dollari, superando di poco
le nostre attese. Per effetto della
forza del dollaro, però, il gruppo
ha annunciato prospettive non
esaltanti: per il 2015/16 stima ora
una crescita delle vendite compresa solo tra l’1 % e il 2 % e un utile
per azione tra 4,70 e 5,05 dollari, penalizzato dall’aumento dei
salari più bassi negli Usa (impatto di 0,20 dollari per azione sui
conti). Abbassiamo le stime sull’utile per azione a 5,02 dollari per
il 2015/16 e a 5,22 dollari per il
2016/17. Il dividendo 2015/16
salirà comunque a 1,96 dollari
(1,92 dollari per il 2014/15).
VENDI
www.altroconsumo.it/finanza
c
ACQUISTA
a
Vara un’offerta di riacquisto su un
bond con scadenza 2016, quotato sulla
Borsa del Lussemburgo, e allo stesso
tempo lancia una nuova obbligazione,
destinata a investitori istituzionali,
con scadenza decennale. Il vantaggio
non sta solamente nell’allungamento
della scadenza, ma anche nel minor costo: la cedola del bond riacquistato è del
4,5 %, mentre il nuovo bond pagherà
interessi pari all’1,75 % annuo, livelli minimi per il gruppo. Nonostante
questo taglio ai costi, il titolo rimane
correttamente valutato. Mantieni.
bENEL
3,95 EURO, +1,3 %
Ha sospeso il progetto di vendita delle
attività detenute in Romania. Potrebbe
non essere una notizia negativa: la vendita faceva parte di un piano destinato
a ridurre l’indebitamento della società, ma il management ha dichiarato di
aver già raggiunto questo obiettivo.
In attesa di maggiori informazioni su
questa decisione, che saranno fornite
a marzo in occasione del nuovo piano
strategico, non modifichiamo il nostro
giudizio: mantieni.
cPRYSMIAN
17,45 EURO, +4,1 %
Ha acquisito due nuovi ordini, del
valore di 50 milioni di euro, relativi al sistema di trasmissione elettrica
in Kuwait. In particolare i contratti
prevedono la progettazione, la costruzione e l’installazione di sistemi in cavo
interrato. Si tratta certamente di una
notizia positiva per il gruppo, ma di cui
il titolo tiene già ampiamente conto: ai
prezzi attuali, infatti, è caro. Il nostro
consiglio non cambia: vendi.
1114 AF 5
A zioni
Nome
Prezzo (1)
al 20/02/2015
Pubblicato
su AF (3)
Rischio (4)
Amsterdam
Bruxelles
Francoforte
Parigi
Milano
Milano
New York
Londra
Madrid
Lisbona
New York
Parigi
Francoforte
Milano
Amsterdam
Milano
Milano
Milano
Milano
Stoccolma
Madrid
New York
Parigi
Milano
Zurigo
Milano
Milano
Milano
New York
Zurigo
1084
1066
1070
1103
1101
1108
1109
1099
1050
1089
1096
1085
1095
1112
1086
1113
1113
1109
1113
1082
1112
—
1108
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5/5
5/5
5/5
3/5
3/5
molto buono il 4° trimestre 2014
2014: utili attività assicurative in crescita
aumenterà il dividendo 2014
cede attivi nel ramo vita in Romania
risult. 2014 positivi ma in linea con attese
svalutati crediti, perdite 2014 quasi 2 mld
fine 2014 deludente a livelli di ricavi
progressi a livello di riduzione dei costi
punta sul Messico
4° trim.: perdita più grave del previsto
risultati del 4° trim. in linea con attese
riduce gli obiettivi su profitti 2015 e 2016
si prepara a rivedere la strategia
rinuncia al rating di S&P
paga di nuovo un dividendo (simbolico)
soddisfacenti i risultati del 2014
risultati 1° sem. 14/15 in linea con attese
utile 2014 in lieve calo sull’anno precedente
agenzia DBRS abbassa il rating a BBB (low)
buoni risultati e dividendo in forte crescita
nuova presidenza, ma continuità strategica
accusa la frenata dell’economia brasiliana
presenza in Russia: prezzo sotto pressione
indagini giudiziare su false deleghe
riduce alcuni obiettivi sulla redditività
il 2014 si chiude con utili per 2 mld di euro
utile in crescita nel 2014
nel 2014 l’utile raddoppia rispetto al 2013
2015: dividendo in salita e acquisti d’azioni
salita del franco sviz. peserà sui profitti?
B
B
B
A
C
C
B
A
B
B
B
B
C
B
B
A
C
C
C
B
B
C
B
C
B
A
C
C
A
B
Francoforte
Milano
Milano
Milano
Madrid
New York
Parigi
Parigi
Stoccolma
New York
Londra
Milano
Bruxelles
Milano
Milano
Amsterdam
Bruxelles
Milano
1087
1113
1087
1101
1105
1044
1018
1038
1090
1032
1043
1112
1090
1109
1113
1076
1086
1102
2/5
2/5
2/5
2/5
3/5
2/5
3/5
3/5
4/5
2/5
2/5
2/5
3/5
5/5
2/5
2/5
2/5
2/5
management prudente per il 2015
vendite dei marchi: +12,9 %
risultati inferiori alle attese
ricavi primi 9 mesi 2014: +8,1 %
deludenti i risultati dei primi 9 mesi
+4,8 % il dividendo trimestrale
in lieve calo i risultati industriali 2014
utile per azione 2014 in calo del 13,7 %
troppe incertezze per giustificare l’acquisto
il dollaro forte pesa sui risultati
nuovo piano di riduzione dei costi
ricavi 2014: +5,9 %
beneficia dell’allarme contro il terrorismo
ceduto contratto locazione a Düsseldorf
ricavi 2014 stabili sul 2013
debole crescita per l’attività nel 2014
dovrebbe continuare a offrire buoni dividendi
ricavi primi 9 mesi: +5 %
C
C
C
C
C
B
C
C
B
B
B
C
B
C
C
C
B
B
1028
1105
1100
1097
1069
1043
1070
1098
1023
2/5
3/5
2/5
2/5
3/5
2/5
3/5
2/5
3/5
ha sofferto nel 3° trimestre
gestirà 3 punti vendita in stazione Utrecht
introduce voto multiplo
2015 sarà un anno di transizione
management prudente per il 2015
+9 % il dividendo semestrale (21,5 pence)
dividendo 2014 in netta crescita
annuncia la nomina di nuovi vertici
conferma le previsioni sulla crescita interna
C
C
C
B
C
B
C
A
B
Borsa (2)
Commento
Consigli
Settore finanziario
Aegon (5)
Ageas (5)
Allianz (5)
Axa (5)
B. Pop. Milano
Banco Popolare
Bank of America
Barclays Bank
BBVA (5)
BCP
BlackRock
BNP Paribas (5)
Deutsche Bank (5)
Generali
ING (5)
Intesa Sanpaolo
Mediobanca
Mediolanum
Monte Paschi
Nordea
Santander (5)
Santander Bras.
Société Génér. (5)
UBI Banca
UBS Group
Unicredit
Unipol
UnipolSai
Western Union
Zurich Insur.
6.72 EUR
31.65 EUR
147.00 EUR
21.15 EUR
0.84 EUR
13.85 EUR
16.38 USD
261.50 p.
8.78 EUR
0.08 EUR
376.64 USD
51.29 EUR
29.40 EUR
18.08 EUR
12.61 EUR
2.90 EUR
8.21 EUR
6.63 EUR
0.59 EUR
110.90 SEK
6.41 EUR
4.92 USD
40.46 EUR
6.90 EUR
16.51 CHF
5.85 EUR
4.24 EUR
2.51 EUR
19.45 USD
304.80 CHF
Beni di consumo
adidas Group
BasicNet
De’Longhi
Geox
Inditex
Kimberly-Clark
L’Oréal (5)
LVMH (5)
Oriflame
Procter&Gamble
Reckitt Benck.
Salv. Ferragamo
Sioen
Stefanel
Tod’s
Unilever (5)
Van de Velde
Zignago Vetro
69.15 EUR
2.63 EUR
17.81 EUR
3.08 EUR
27.30 EUR
110.96 USD
157.60 EUR
161.00 EUR
120.00 SEK
84.87 USD
5685.00 p.
26.32 EUR
13.42 EUR
0.33 EUR
91.15 EUR
37.42 EUR
45.52 EUR
5.52 EUR
Alimentari e bevande
AB InBev
Autogrill
Campari
Coca - Cola
Danone (5)
Diageo
Heineken
Kraft Foods Gr.
Mondelez Int.
6 AF 1114
107.95 EUR
7.64 EUR
5.85 EUR
41.97 USD
60.00 EUR
1886.00 p.
67.22 EUR
64.42 USD
36.97 USD
Bruxelles
Milano
Milano
New York
Parigi
Londra
Amsterdam
Nasdaq
Nasdaq
www.altroconsumo.it/finanza
Prezzo (1)
al 20/02/2015
Nome
Nestlé
Parmalat
71.90 CHF
2.49 EUR
Pubblicato
su AF (3)
Rischio (4)
Zurigo
Milano
1076
1111
2/5
3/5
dividendo 2014 in crescita del 2,3 %
si espande in Messico
B
C
Amsterdam
Parigi
Bruxelles
Francoforte
Londra
New York
Milano
Milano
1057
1061
1070
1109
1108
1104
1110
1112
3/5
3/5
3/5
3/5
2/5
2/5
3/5
2/5
4° tr.: vendite in salita, ma margini in calo
conferma previsioni su utile industriale 2014
accordo con i sindacati in Belgio
buone vendite di fine anno
razionalizza le sue divisioni principali
si attende meno utili nel 2015/16
tornano voci di un interesse di Dufry
ricavi 2014: +15 %
B
C
B
B
A
A
C
C
New York
Milano
Londra
Milano
New York
Londra
Milano
New York
Zurigo
New York
Milano
Zurigo
Parigi
Milano
New York
1087
1111
1092
1105
1060
1088
1110
1035
1111
1113
1113
1109
1083
1113
1103
3/5
3/5
3/5
2/5
3/5
3/5
2/5
3/5
3/5
3/5
2/5
3/5
4/5
3/5
4/5
risultati globalmente in linea con le attese
cede biomedicale in Italia
il 4° trimestre 2014 è deludente
primi 9 mesi 2014 in linea con il 2013
più pessimista sulle vendite nel 2015
il dividendo sarà mantenuto nel 2015
primi 9 mesi 2014 in linea con le attese
management prudente per il 2015
esame prioritario per LCZ696 negli Usa
lancia un’offerta su Hospira
confermate stime 2014
studio sul Gazyva (linfoma): esito positivo
cambiamenti al vertice
utili dei primi nove mesi in linea con attese
conferma le previsioni per il 2015
B
C
C
C
B
B
C
B
B
B
C
B
B
C
B
4/5
4/5
4/5
4/5
4/5
2/5
4/5
3/5
3/5
3/5
3/5
2/5
1/5
3/5
3/5
3/5
4/5
3/5
4/5
3/5
3/5
3/5
4/5
4/5
raccoglie 300 milioni con emissione bond
conti trimestrali in linea con le attese
continuano gli acquisti di azioni proprie
prepara emissione bond per piccoli risparm.
mantiene il dividendo malgrado le incertezze
riduce, come atteso, gli investimenti
annuncia una riorganizzazione importante
+3 % la produzione di elettricità nel 2014
+4 % la produzione di elettricità nel 2014
rinegoziata linea di credito
conti 2014 tra luci e ombre
nuova acquisizione
buoni risultati trimestrali
+1,2 % l’utile nel 2014
si rafforza in Cina nel gas naturale
utili 2014 in calo
alziamo da 3/5 a 4/5 il livello di rischio
controlla ora società serv. ambientali Torino
azione rischiosa, ma conveniente
conferma le previsioni di crescita
risultati trimestrali deludenti
offerta di acquisto su Talisman
risente della siccita in Brasile
il calo del debito spinge il titolo in alto
B
B
B
C
A
A
B
B
B
B
B
B
B
B
A
B
A
B
A
A
B
A
B
B
Borsa (2)
Commento
Consigli
Distribuzione
Ahold (5)
Carrefour (5)
Delhaize
Metro
Sainsbury
Wal-Mart Stores
World Duty Free
Yoox
16.80 EUR
29.55 EUR
78.89 EUR
31.18 EUR
271.60 p.
84.30 USD
9.66 EUR
19.60 EUR
Salute e farmacia
Abbott
Amplifon
AstraZeneca
Diasorin
Eli Lilly
GlaxoSmithKline
Luxottica
Merck
Novartis
Pfizer
Recordati
Roche GS
Sanofi (5)
Sorin
Teva Pharma
47.48 USD
5.62 EUR
4413.50 p.
35.51 EUR
71.88 USD
1530.00 p.
53.45 EUR
58.35 USD
96.30 CHF
34.56 USD
15.16 EUR
257.80 CHF
87.39 EUR
2.16 EUR
56.55 USD
Energia e servizi alle collettività
A2A
ACEA
Astm
Atlantia
BP
Chevron
E.ON (5)
EDP
EDP Renováveis
Enel
ENI
Exelon
Exxon Mobil
Gas Natural
GDF Suez (5)
Iberdrola
ION Geophysical
Iren
JinkoSolar
National Grid
R.Dutch Shell A
Repsol
Sabesp
Saipem
a acquistare
b mantenere
0.84 EUR
10.60 EUR
12.15 EUR
23.00 EUR
446.70 p.
108.60 USD
13.37 EUR
3.33 EUR
5.85 EUR
3.95 EUR
16.37 EUR
33.39 USD
89.92 USD
20.63 EUR
18.59 EUR
5.91 EUR
2.37 USD
1.15 EUR
21.62 USD
899.00 p.
28.86 EUR
16.87 EUR
5.47 USD
9.32 EUR
Milano
Milano
Milano
Milano
Londra
New York
Francoforte
Lisbona
Lisbona
Milano
Milano
New York
New York
Madrid
Parigi
Madrid
New York
Milano
New York
Londra
Amsterdam
Madrid
New York
Milano
1112
1093
1100
1109
1098
1112
1069
1092
1096
1112
1108
1077
1102
1066
1101
1098
1094
1103
1102
1078
1111
1054
1108
1112
c vendi/aderisci all’OPA
(1) Prezzo in valuta locale (EUR = euro; AUD = dollaro australiano; CHF = franco svizzero; DKK = corona danese;
JPY = yen giapponese; p. = pence; SEK = corona svedese; USD = dollaro americano), 1 AUD = 0.6888 EUR;
1 CAD = 0.7031 EUR; 1 CHF = 0.9316 EUR; 1 DKK =
0.1342 EUR; 100 JPY = 0.7407 EUR; 100 p. = 1.3521
EUR; 1 SEK = 0.1051 EUR; 1 USD = 0.8796 EUR.
www.altroconsumo.it/finanza
(2) Principale Borsa di quotazione.
(3) Ultimo numero della rivista in cui si è parlato di
quest’azione.
(4) Indicatore di rischio (da 1/5 a 5/5): maggiore è il
numero, più elevato è il rischio legato all’azione.
Quest’indicatore tiene conto delle fluttuazioni del
prezzo dell’azione in Borsa (volatilità), della situa-
zione finanziaria e del settore di attività dell’impresa, nonché del rispetto delle regole di corporate
governance.
(5) Quotata anche alla Borsa di Milano.
1114 AF 7
A zioni
Nome
SIAS
Snam
Tenaris
Terna
Total (5)
Vestas Wind
Prezzo (1)
al 20/02/2015
Borsa (2)
Pubblicato
su AF (3)
Rischio (4)
Commento
Consigli
9.45 EUR
4.37 EUR
12.70 EUR
3.94 EUR
46.04 EUR
275.20 DKK
Milano
Milano
Milano
Milano
Parigi
Copenhaghen
1089
1113
1100
1113
1110
1060
3/5
3/5
2/5
3/5
3/5
3/5
rincaro pedaggi +1,5 %
circa 0,02 euro per azione di minori tasse
fatturato e utile 2014 stabili rispetto 2013
abbandona per ora gara in Grecia
pesanti svalutazioni di attivi
propone dividendo 2014 di 3,90 corone danesi
C
B
C
B
B
C
83.90 EUR
125.30 EUR
76.67 USD
125.85 EUR
Francoforte
Francoforte
New York
Bruxelles
1034
1093
1038
1047
3/5
3/5
3/5
3/5
annullato scambio di attivi con Gasprom
vuole cedere i prodotti per diabetici
costi in calo e più acquisti d’azioni proprie
aumenta la produzione di polimeri in India
B
C
B
C
1109
1103
1109
1112
1113
1093
1067
1098
1072
920
1102
2/5
3/5
4/5
3/5
4/5
3/5
3/5
2/5
5/5
3/5
3/5
3° tr.: continua a superare Audi e Mercedes
risultati trimestrali migliori del previsto
proporrà dividendo pari a 0,2 euro per azione
prevede la crescita nel 2015
non distribuirà dividendo per il 2014
riduce obiettivi su vendite 2014
conferma gli obiettivi del piano di rilancio
crescita dei ricavi nel terzo trimestre
progetta complessi residenziali in Brasile
la Borsa apprezza i risultati 2014
solide performance nel 3° trimestre
B
C
C
B
C
B
B
C
C
B
B
Chimica
BASF (5)
Bayer (5)
DuPont
Solvay
Settore automobilistico
BMW (5)
Brembo
CNH Industrial
Daimler (5)
FCA
Michelin
Peugeot
Piaggio
Pininfarina
Renault (5)
Volkswagen
112.02 EUR
33.98 EUR
7.63 EUR
85.04 EUR
13.44 EUR
85.57 EUR
14.23 EUR
2.87 EUR
3.52 EUR
85.15 EUR
220.60 EUR
Francoforte
Milano
Milano
Francoforte
Milano
Parigi
Parigi
Milano
Milano
Parigi
Francoforte
Siderurgia, minerali non ferrosi, miniere
ArcelorMittal
Intek (ex KME)
Rio Tinto
Schnitzer Steel
9.64 EUR
0.36 EUR
3237.50 p.
16.36 USD
Amsterdam
Milano
Londra
Nasdaq
1101
1111
1081
1081
3/5
3/5
3/5
4/5
3° trimestre incoraggiante
in crescita risultati nei primi 9 mesi 2014
approfitta del calo del titolo
titolo ancora interessante
A
C
A
A
1093
1093
1092
1077
1113
1073
1099
1104
1026
1105
1102
4/5
3/5
3/5
4/5
2/5
4/5
4/5
5/5
4/5
4/5
3/5
prezzo di Borsa sopravvaluta le prospettive
chiude in forte perdita il 2014
ricavi 2014 in lieve calo rispetto al 2013
il titolo riflette già le buone prospettive
dati sulle vendite 2014 inferiori alle attese
fusione con Holcim attesa entro l’estate
approfitta del calo del titolo
in trattativa per l’area di Porta Vittoria
problemi finanziari diminuiscono gradualmente
non a rischio offerta su svizzera Sika
si aggiudica contratto in Nigeria
C
C
C
B
C
C
A
C
C
B
C
1104
1104
1105
1062
1074
1101
1096
1040
1101
1102
1090
1111
1097
1109
1092
1108
1078
1112
3/5
4/5
2/5
5/5
2/5
3/5
3/5
2/5
4/5
2/5
2/5
4/5
3/5
2/5
3/5
3/5
1/5
3/5
dubbio su obiettivi di redditività per 2015
la redditività continuerà a crescere
prevede ricavi stabili nel 2015
chiude in utile il terzo trimestre
risultati di tutto rispetto nel 3° trimestre
3° trim.: fatturato ben orientato all’estero
risultati 9 mesi in linea con attese
obiettivi confermati
accordi di collaborazione in Giappone
beneficia del boom del commercio elettronico
perfezionato nuovo bond
ancora attesa per la cessione dei trasporti
buon 4° trimestre 2014
vendite 2014: +20,8 %
rivede al ribasso gli obiettivi 2015
4° trimestre 2014 senza sorprese
+3 % l’utile dei primi 9 mesi
sottoscritta nuova linea di credito
B
A
C
C
B
A
C
C
B
B
C
B
A
C
B
B
C
B
Costruzioni e immobili
Acciona
Beni Stabili
Buzzi Unicem
Headwaters
Italcementi
Lafarge
MDC Holdings
Prelios
Sacyr
Saint - Gobain
Sal. Impregilo
65.87 EUR
0.70 EUR
12.72 EUR
16.05 USD
7.10 EUR
65.76 EUR
27.24 USD
0.37 EUR
3.88 EUR
41.51 EUR
3.71 EUR
Madrid
Milano
Milano
New York
Milano
Parigi
New York
Milano
Madrid
Parigi
Milano
Industrie e servizi vari
Adecco
Agfa - Gevaert
Ansaldo
Beghelli
BME
Bouygues
CIR
Compass Group
D’Amico
Deutsche Post
Exor
Finmeccanica
General Electr.
Interpump
Lufthansa
Nasdaq OMX
Nice
Pirelli & C.
8 AF 1114
76.20 CHF
2.15 EUR
8.85 EUR
0.41 EUR
38.52 EUR
35.33 EUR
1.03 EUR
1134.00 p.
0.48 EUR
29.66 EUR
38.95 EUR
10.33 EUR
25.21 USD
13.48 EUR
13.42 EUR
50.94 USD
3.06 EUR
13.51 EUR
Zurigo
Bruxelles
Milano
Milano
Madrid
Parigi
Milano
Londra
Milano
Francoforte
Milano
Milano
New York
Milano
Francoforte
Nasdaq
Milano
Milano
www.altroconsumo.it/finanza
Nome
Prysmian
Republ. Airways
Seaspan
Siemens (5)
Spirit Aerosys.
US Ecology
Vivendi (5)
Waste Connect.
Xerox
Prezzo (1)
al 20/02/2015
17.45 EUR
14.51 USD
18.30 USD
98.00 EUR
51.27 USD
46.55 USD
21.15 EUR
46.78 USD
14.00 USD
Pubblicato
su AF (3)
Rischio (4)
1104
1072
1105
1100
1112
1050
1103
1113
1075
3/5
4/5
4/5
3/5
3/5
3/5
3/5
3/5
3/5
primi 9 mesi: ricavi in affanno, regge utile
superiori alle attese i risultati 3° trim.
inferiore alle attese il 3° trimestre
redditività in calo nel 1° trimestre 2014/15
il titolo è salito molto in Borsa
alza le previsioni sugli utili 2014
3° trim. in linea con le attese
il calo del titolo ci sembra eccessivo
cede la divisione informatica a Atos
C
B
B
B
B
B
B
A
A
Milano
Milano
Milano
Milano
Londra
Milano
New York
New York
Amsterdam
Londra
1105
1110
1110
1108
1110
1112
1087
1057
1032
1084
4/5
3/5
2/5
2/5
2/5
5/5
2/5
3/5
3/5
2/5
emesso bond per finanziare acquisto IGT
sotto le attese i risultati a 9 mesi
società prevede un utile nel 2014
voci su alleanza per i libri con Rcs
prevede un 2014 difficile
Gazzetta tv sarà su digitale ter. a fine mese
in crescita del 14 % l’utile per azione 2014
il successo di Frozen “dopa” i risultati
non riesce a rilanciare le vendite
prudente per il resto dell’esercizio
C
C
C
B
B
C
B
B
C
B
New York
Bruxelles
Londra
Francoforte
Amsterdam
Bruxelles
Parigi
Lisbona
Milano
Madrid
New York
Bruxelles
New York
Londra
1097
1061
1102
1068
1098
1057
1104
1099
1110
1030
909
1062
1110
1079
2/5
2/5
3/5
3/5
3/5
3/5
3/5
4/5
4/5
3/5
4/5
4/5
3/5
3/5
2015: attesa crescita di vendite e margini
rialza le previsioni per il 2014
accordo con Orange e DT per acquisire Ee
accordo con BT per cederle Ee
risultato annuale in linea con nostre attese
non pagherà dividendo per 2° anno consecutivo
atteso nuovo calo risultati industr. nel 2015
assemblea approva vendita d’attività a Altice
incorporerà Telecom Italia Media
offerta di Hutchison sulla britannica O2
+7 % il risultato industriale nel 3° trimestre
la crescita rallenterà nel 2015
cederà attivi non strategici per 16 mld Usd
conferma stima su utili industriali 2014/15
A
B
B
C
C
C
C
B
C
B
A
C
A
A
Nasdaq
Nasdaq
Nasdaq
New York
New York
Nasdaq
New York
Nasdaq
Bruxelles
Helsinki
Bruxelles
Amsterdam
Londra
Francoforte
Parigi
Nasdaq
Milano
Bruxelles
1113
—
1065
1111
1113
1034
1110
1101
1112
1051
1047
1093
1103
1044
1033
1111
1109
1074
3/5
3/5
3/5
3/5
3/5
4/5
2/5
3/5
3/5
4/5
5/5
3/5
2/5
3/5
4/5
3/5
5/5
3/5
risultato trimestrale record grazie a iPhone
le vendite non dovrebbero salire nel 2015/16
risultati trimestrali superiori alle attese
buoni risultati 2014 ma non più da acquistare
netto calo dell’attività nel 3° trim. 2014/15
4° trimestre 2014: risultati in chiaroscuro
previsioni deludenti nel 2015
risultati annuali leggermente sopra le attese
prevede una solida crescita anche nel 2015
risultati annuali conformi alle nostre attese
grosso contratto di vendita con USRobotics
utile per azione in calo del 65 % nel 2014
approfitta del calo del titolo
prospettive deludenti da qui al 2017
superiore alle nostre attese il 4° trim. 2014
risultato annuale sopra le nostre attese
trovato accordo su ristrutturazione debito
conferma gli obiettivi per il 2014
B
A
B
B
B
C
A
A
A
C
C
C
A
C
B
A
C
B
Borsa (2)
Milano
Nasdaq
New York
Francoforte
New York
Nasdaq
Parigi
New York
New York
Commento
Consigli
Media e tempo libero
GTech
L’Espresso
Mediaset
Mondadori
Pearson
RCS MediaGroup
Time Warner
Walt Disney
Wolters Kluwer
WPP
17.88 EUR
1.23 EUR
4.04 EUR
0.98 EUR
1391.00 p.
1.20 EUR
84.53 USD
104.55 USD
28.21 EUR
1518.00 p.
Telecomunicazioni
AT & T
Belgacom
BT Group
Deutsche Telek. (5)
KPN
Mobistar
Orange (ex FT) (5)
Portugal Telec.
Telecom Italia
Telefónica (5)
Telefônica Bras
Telenet
Verizon
Vodafone Group
34.08 USD
35.14 EUR
441.20 p.
15.93 EUR
3.01 EUR
19.90 EUR
15.70 EUR
0.72 EUR
1.01 EUR
13.36 EUR
18.78 USD
50.59 EUR
48.97 USD
232.40 p.
Alta tecnologia
Apple
CA
Cisco Systems
Corning
CSC
Facebook
IBM
Intel
Melexis
Nokia (5)
Option
Philips (5)
Sage Group
SAP (5)
STMicroelectr. (5)
Texas Instrum.
Tiscali
Zetes
129.50 USD
32.83 USD
29.61 USD
24.96 USD
66.93 USD
79.90 USD
163.65 USD
34.41 USD
48.80 EUR
7.12 EUR
0.29 EUR
25.72 EUR
471.60 p.
60.97 EUR
7.82 EUR
58.52 USD
0.06 EUR
27.03 EUR
www.altroconsumo.it/finanza
1114 AF 9
O bbligazioni
Compromesso
greco
Atene scongiura il default.
Il Giappone esce dalla recessione.
Banca Marche non trova uno sposo.
Grecia, altri 4 mesi di aiuti
L’Eurogruppo concede ad Atene una proroga dell’attuale
programma di aiuti, ma pretende il rispetto degli
impegni finanziari nei confronti dei creditori e la
presentazione di un dettagliato programma di riforme
(nel momento in cui scriviamo la discussione è in corso).
I mercati, che davano per scontato il raggiungimento
di un accordo, hanno reagito bene alla notizia.
Il rendimento dei titoli di Stato della maggior parte dei
Paesi europei, Italia compresa, ha continuato a scendere
(il BTp decennale è passato dall’1,62 % all’1,52 % lordo
annuo negli ultimi 7 giorni) e così pure lo spread. L’euro
ha continuato a perdere terreno nei confronti delle
maggiori valute e ha raggiunto il minimo sul dollaro
Usa da 10 anni a questa parte (1,1298 dollari Usa per
1 euro). Per ora, quindi, lo spettro del fallimento e
quello dell’uscita dall’euro si allontanano dalla Grecia
e dall’Europa, ma il rischio che questo accada in futuro
non è del tutto scongiurato. Tra luglio e agosto, infatti,
al termine della proroga, Atene si ritroverà di nuovo alle
prese con il problema degli aiuti e non è scontato che
la Troika, di cui Atene vuole liberarsi, conceda ulteriori
sconti al Paese. Per il momento ti consigliamo prudenza
nei tuoi investimenti in obbligazioni in euro. Punta non
più di un terzo del denaro che, in base al tuo portafoglio,
devi investire in bond in euro, in BTp con scadenza lunga,
vedi pagina a fianco. Investi il resto in conti deposito,
scegliendo tra quelli che ti indichiamo qui a fianco.
cina a rischio deflazione?
I prezzi in Cina crescono meno del previsto (+0,8 %
a gennaio, quasi la metà del mese precedente).
Molti iniziano a pensare che la prossima “grana” da
gestire, dopo il Prodotto interno lordo che, nel 2014 è
cresciuto meno del previsto e il mercato immobiliare
che stenta (le compravendite di nuove abitazioni è sceso
del 7,8 % a gennaio), sarà il rischio di deflazione. Per il
momento, però, si tratta solo di ipotesi e l’economia cinese
resta comunque una delle più interessanti su cui puntare,
non attraverso i bond, ma scegliendo il mercato azionario.
Sterlina ai massimi dal 2008
In Gran Bretagna i prezzi crescono a ritmo contenuto
(+0,3 % l’inflazione a gennaio), mentre i salari
aumentano a velocità superiore (+2,1 % nello stesso
periodo), con effetto positivo sui consumi (+5,4 %
10 AF 1114
Pia Miglio
analista obbligazioni
mi puoi scrivere a:
obbligazioni@altroconsumo.it
nel 2014). L’economia inglese continua a tirare
(+2,6 % il Prodotto interno lordo nel 2014), mentre la
disoccupazione è ai minimi (5,7 %). Tutte condizioni che
hanno favorito l’apprezzamento della sterlina sull’euro.
La valuta di Sua Maestà ha chiuso la settimana ai
massimi dal 2008 (1,3602 euro per 1 sterlina). A questo
livello, secondo i nostri modelli macroeconomici,
la divisa inglese è sopravvalutata sull’euro. Non è il
momento per puntare sui bond di Sua Maestà. Preferisci
i titoli in dollari Usa, vedi qui a fianco.
giappone, fine della recessione
La ricchezza del Paese del Sol Levante, il Prodotto
interno lordo giapponese, è cresciuta dello 0,6 %
nell’ultimo trimestre del 2014. Dopo due trimestri
consecutivi di contrazione, attribuiti all’aumento dell’Iva
dal 5 all’8 %, l’economia giapponese è tornata a crescere.
Un notizia positiva, ma il recupero dei consumi non basta
a far decollare l’economia nipponica. La crescita del Pil,
nel 2014, si è fermata a zero, rendendo più complicato
raggiungere l’obiettivo di inflazione del 2 %. La Banca
centrale giapponese ha confermato l’attuale livello dei
tassi (0,1 %). Non comprare bond in yen, poco redditizi
(un titolo a 10 anni dà lo 0,4 % lordo annuo) e con scarse
possibilità di guadagnare dall’apprezzamento della valuta.
banca marche, salvataggio in forse
Non basta l’impegno del Fondo interbancario, che
garantirà una parte del debito della banca, e nemmeno
il piano per gestire i crediti spazzatura: il “buco” di
Banca Marche è troppo grande e l’istituto marchigiano
ha bisogno di un socio “forte” che la tiri fuori dalle
secche. L’ideale sarebbe un’altra banca, con conti in
buona salute. Fino a oggi, però, nessun intermediario ha
accettato. Il salvataggio di Banca Marche, commissariata
nell’estate 2013, è in bilico. Per prudenza, stai alla larga
da tutti i prodotti del gruppo.
Risposte per te
@Stefano non comprare Banca Imi 4,9 % 22/09/2020
(100,18, Isin IT0005075509), in dollari neozelandesi, valuta che,
a questi livelli, è sopravvalutata rispetto all’euro.
@Vittorio Republic of Italy 23/09/2023 (128,05, Isin
US465410AH18) stacca le cedole due volte l’anno, il 23 marzo e il 23 settembre.
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1/09/44
4,75 %
1/09
144,55
2,1
1.450
euro
BTp
Sufficiente
IT0005083057
1/09/46
3,25 %
1/09
113,11
2,26
1.135
usd
General Electric Capital
Buona
XS1042118106
28/03/20
2,5
28/03
99,7
1,81
885
usd
Bei
Eccellente
US298785GL42
15/04/21
2,5
15/04
103,55
1,5
920
usd
Bei
Eccellente
US298785GP55
15/10/21
2,125
15/10
100,84
1,64
895
usd
General Electric Capital
Buona
US36962G5J92
17/10/21
4,65
17/10
113,08
1,29
1.005
usd
Republic of Poland
Discreta
US857524AB80
23/03/22
5
23/03
113,53
2,13
1.005
usd
General Electric Capital
Buona
US36962G6F61
07/09/22
3,15
07/09
102,95
1,84
915
usd
General Electric Capital
Buona
US36962G6S82
09/01/23
3,1
09/01
102,71
1,86
915
usd
Republic of Poland
Discreta
US731011AT95
17/03/23
3
17/03
100,67
2,46
892
usd
Bei
Eccellente
XS0070553820
06/11/26
0
–
75,73
2,1
6.705
Valuta: usd: dollaro Usa. Prezzi di lunedì alle ore 9; cambi di chiusura di venerdì.
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1114 AF 11
Detto tra noi
per qualche euro in più
Caccia ai
rendimenti
8
7
6
5
Neanche l’escalation della tensione in Ucraina, i venti di
guerra in Libia e le baruffe tra Grecia e Europa hanno
scalzato l’impostazione positiva dei mercati. Il motivo?
Sempre quello: il doping, che fa passare in secondo piano –
per ora – tutto il resto. La prospettiva dei forti acquisti di
bond da parte della Bce ha fatto alzare i prezzi e abbassare
i rendimenti (vedi grafico Con questi tassi…). E con tassi
ai minimi, la tentazione di puntare sulle azioni è sempre
più forte. È vero che l’investimento in azioni resta più
rischioso di quello in obbligazioni, ma oggi neanche i bond
ti garantiscono sonni tranquilli. E allora, rischio per rischio,
tanto vale provare a spuntare qualcosa in più del risicato
1 % offerto oggi dai decennali. Come? Ti offriamo due
esempi: azioni e fondi con alti dividendi.
In questa caccia al rendimento, però, stai attento a due cose.
Primo, tieniti un consistente “cuscinetto di sicurezza” in conti
deposito: il rendimento è quello che è, ma quando i mercati si
desteranno dalla sbornia di liquidità eviterai troppi mal di testa.
Secondo, non farti abbagliare dai cedoloni dei titoli subordinati.
Prima soluzione: le sei magiche
azioni che danno il 9 % annuo
Da un paio d’anni ti parliamo di alcune azioni che
possono essere pensate un po’ come delle obbligazioni,
ma che offrono rendimenti ben più golosi di queste
ultime: sono le azioni che trovi nella tabella Sei azioni per
il 9 % annuo. Da un lato, infatti, negli ultimi venti anni
hanno sempre distribuito un dividendo almeno pari a
quello dell’anno prima – una sorta di cedola dei bond,
quindi – e, dall’altro, il loro prezzo ha mantenuto
mediamente nel tempo un andamento positivo di Borsa.
Tra il rendimento offerto dalla “cedola” –storicamente
sopra il 3 % netto medio – e quello del prezzo in Borsa,
queste sei azioni hanno offerto negli ultimi venti anni un
rendimento pari a circa il 9 % netto medio annuo in euro.
Non male, vero?
Sei azioni per il 9 % annuo
Titolo
Prezzo
Rendimento atteso Variazione lorda in euro
e dividendi inclusi
da dividendo
da primo consiglio
(netto)
Con. Edison
63,75 Usd
2,6 %
+34,8 %
ConocoPhill.
67,38 Usd
2,7 %
-3,2 %
Dominion
73,99 Usd
2,1 %
+56,9 %
Dte Energy
83,20 Usd
2,1 %
+50 %
1.445 p.
2 %
+40,8 %
46,14 Usd
2,9 %
+29,8 %
Imi
Southern
12 AF 1114
CON QUESTI TASSI…
4
3
2
1
0
01 02 03 04 05 06 07 08 09 10 11 12 13 14 15
…la tentazione di fare di tutto per rimpolpare i tuoi guadagni è comprensibile. Come
vedi i titoli di stato italiani hanno visto i loro rendimenti crollare ai minimi degli ultimi anni. Solo le scadenze lunghe (in grassetto gli ultradecennali) hanno rendimenti
(lordi) sopra il 2 %, sulle altre scadenze (rendimenti a 5-7 anni indicati dalla linea sottile
e a 1-3 anni indicati dal tratto intermedio) stiamo grattando il fondo del barile.
Che fare per chi le ha già in mano…
Questa la storia. Ma dal
„„ Lungo periodo?
nostro primo consiglio?
Si parla anche
Tutte le azioni, esclusa la
ConocoPhillips, si sono
di 20 anni
ben comportate – si va
dal +29,8 % della Southern al +56,9 % della Dominion.
Nonostante questi rialzi, secondo la nostra tradizionale
tecnica di valutazione, queste 5 azioni – Con. Edison
(63,75 Usd), Dominion (73,99 Usd), Dte Energy
(83,20 Usd), Imi (1.445 pence) e Southern (46,14 Usd)
–restano correttamente valutate. Se le hai acquistate, puoi
mantenerle tutte e cinque. Attenzione, però: stiamo
parlando di un’ottica di investimento di lungo periodo
– vuol dire tanti anni. Nel breve, infatti, non è possibile
escludere qualche scivolata. I numeri parlano da soli: in
meno di due anni questi titoli hanno offerto, in media,
un rendimento di circa il 15 % annuo netto in euro, ben
superiore, quindi, rispetto al 9 % medio storico. Pensa
anche al rendimento da dividendo: storicamente è stato
del 3,1 %, mentre ora, in media, è del 2,4 %. Visto che
questo rendimento si calcola come dividendo diviso
il prezzo del titolo in Borsa, per tornare a quel 3,1 %
significa che il prezzo di questi titoli potrebbe scendere
di botto anche di oltre il 20 %. Attenzione, però, non
stiamo dicendo che il crollo ci sarà sicuramente: il
ritorno verso la “media storica” potrebbe avvenire anche
con un titolo che sonnecchia in Borsa e con la società
che continua a rialzare i dividendi. Il rischio di qualche
batticuore, però, c’è.
… per chi non le ha o investe a breve
Per questo ribadiamo: se la tua ottica d’investimento
è di lungo periodo, tieni pure tutti i titoli – il tempo
fa giustizia e sana le cose. Se, però, la tua ottica
d’investimento è più breve o non hai ancora queste
cinque azioni, forse non è questo il momento ideale di
tenerle o comprarle – come già detto su Altroconsumo
Finanza n° 1113 al limite potrai rientrare in seguito
www.altroconsumo.it/finanza
se il calo effettivamente ci sarà. E ConocoPhillips
(67,38 Usd; Isin US20825C1045)? Avendo pagato in
Borsa il calo del prezzo del petrolio, il titolo è l’unico
non squilibrato rispetto ai suoi valori storici. Inoltre è
interessante anche rispetto alle prospettive di crescita
futura della società – secondo la nostra metodologia di
valutazione è conveniente. È l’unico dei 6 che forse vale
la pena acquistare in questo momento, ma attento a due
cose. Primo: non possiamo escludere altre scivolate del
prezzo del petrolio a breve – in tal caso il titolo soffrirà.
Secondo: non sbilanciarti troppo sul settore petrolifero.
Nel settore Chevron (108,6 Usd; Isin US1667641005)
resta il nostro titolo preferito – vista la localizzazione dei
pozzi estrattivi sembra essere in grado di reggere meglio
di altre compagnie potenziali nuovi ribassi del greggio.
Seconda strada: Etf che investono
in azioni che danno alti dividendi
Queste sei magiche azioni sono state scelte con criteri
molto stringenti. Come abbiamo visto in questo preciso
momento di Borsa, potrebbe valere la pena allargare
l’analisi anche ad altre azioni con caratteristiche simili.
Siamo allora andati a vedere quali prodotti sul mercato
permettessero di puntare su azioni ad alto dividendo
e che, allo stesso tempo, distribuissero i dividendi
incassati. In Borsa ci sono, tra gli altri, tre Etf che
investono in azioni ad alto dividendo prese da tutto il
mondo e che possono offrirti con un solo acquisto una
diversificazione su più mercati azionari e più settori in
modo da poter contribuire a diminuire il tuo rischio.
tre idee quotate a milano
A Piazza Affari i prodotti quotati che abbiano un respiro
globale e non limitato solo a un singolo mercato o
segmento (Europa, Stati Uniti o Asia) sono tre. Li trovi
tutti quanti descritti in tabella. Uno è sul mercato da
un po’ di tempo, si tratta di Db X-Trackers Stoxx global
select dividend 100 Ucits Etf che negli ultimi 5 anni ha
staccato dividendi annui tra il 4,2 % (nel 2014) e il 6,7 %
(nel 2010) del suo prezzo di Borsa (vedi grafico Etf con
dividendi grassi?). Un altro è sul mercato solo da un
annetto, è Spdr S&P global dividend aristocrats Ucits Etf e
ha staccato quattro dividendi trimestrali per un importo
medio annuo intorno al 3,5 %. L’ultimo è Ubs Ubs Dj
global select dividend Ucits Etf A-Dis: ha pochi mesi e ha
staccato un solo dividendo, peraltro semestrale. Come
sono costruiti? Sono costruiti sulla base di indici che
vanno a pescare tra tutte le azioni mondiali quelle che
hanno staccato in passato i dividendi più alti rispetto
ai loro prezzi. E la scrematura tiene conto di azioni
che negli ultimi anni hanno visto i loro prezzi salire,
anziché scendere. Nel caso dell’indice Dow Jones global
selected dividend è disponibile il rendimento annuo lordo
in dollari dal 31 dicembre 1998: è del 10,79 %. Non è un
risultato troppo distante, quindi, da quello medio offerto
dalle 6 azioni.
www.altroconsumo.it/finanza
tre etf ad alto dividendo
Spdr S&P
Db X-Track
Glob Div
Stx Glob Sel
Aristocrats
Div100
Prezzo al 20/2/15
28,57 euro
29,345 euro
Isin
LU0292096186 IE00B9CQXS71
Ter
0,50 %
0,45 %
Tipo di replica
Sintetica
Fisica
Spread (gennaio 2015)
0,264 %
0,281 %
Nome dell’indice che Stoxx global select
S&P global
imita
dividend 100 dividend aristocrats
Indice da cui sono
Stoxx global S&P global broad
selezionati i titoli
1800
market
Dividendo medio
5,4 %
4,56 %
dei titoli presenti
Nome Etf
Ubs Dj Global
Sel Divid A-Dis
9,305 euro
IE00BMP3HG27
0,30 %
Fisica
0,609 %
Dow Jones global
select dividend
Dow Jones global
5,10 %
Principali settori in cui investe
Utility
Telecom
Finanziari
Industriali
Beni di consumo
Immobiliari
18,6 %
10,9 %
13,4 %
5,2 %
5,2 %
13,9 %
27,8 %
9,2 %
24,6 %
9,9 %
15,5 %
–
20,13 %
19,41 %
16,58 %
13,72 %
8,79 %
–
Principali mercati in cui investe
New York
Londra
Hong Kong
Sidney
Singapore
Parigi
Francoforte
Toronto
Numero titoli presenti
26 %
14,4 %
11,7 %
9,4 %
9 %
4,1 %
–
6,8 %
100
22,5 %
11,1 %
2 %
6,5 %
1,1 %
6,1 %
2,1 %
15,7 %
100
20,66 %
15,01 %
3,83 %
13,5 %
1,25 %
9,04 %
6,28 %
6,17 %
100
Quale scegliere dei tre? Oltre a essere meno costoso
in termini di spese annue (Ter), anche se con un
costo occulto di compravendita (spread) più alto (è
giovane e meno scambiato), dando un’occhiata sia
alla composizione per settori, sia a quella per Borse
di riferimento, Ubs Dj global select dividend Ucits
Etf A-Dis (9,305 euro, Isin IE00BMP3HG27) sembra
quello più bilanciato tra i vari settori, con una più forte
presenza delle Borse europee.
ETF CON DIVIDENDI GRASSI?
200
190
180
170
160
150
140
130
120
110
100
90
2010
2011
2012
2013
2014
2015
L’Etf più longevo tra quelli quotati a Milano che investe in azioni ad alto dividendo è Db
X-trackers Stoxx global select divend 100. Il suo andamento lo vedi in grassetto (base
100). Per avere un’idea dei dividendi staccati confrontalo con la linea sottile (come si
sarebbe mosso se non avesse dato dividendi). In altre parole la differenza tra le due
linee ti mostra quanto avresti incassato “in cedoloni” negli ultimi anni.
1114 AF 13
Detto tra noi
Un esempio di cosa, invece, evitare:
i bond subordinati
A molti di voi, in cerca di buoni rendimenti, hanno
proposto bond come Unicredit Spa 2015-2025 subordinate
Tier 2. Il nostro consiglio è di evitarlo e di puntare su
altre obbligazioni, scegliendo tra quelle che consigliamo a
pagina 11, oppure selezionandole su www.altroconsumo.
it/finanza/obbligazioni-confronta-e-scegli-p184083/
pre_AdviceLabel/acquista.htm.
il RENDIMENTO è BUONO…
Innanzitutto una premessa: il rendimento del bond
Unicredit Spa 2015-2025 (Isin IT0005087116), in sé, non
è malvagio, anche calcolandolo nel modo più severo
possibile. Il bond è a tasso variabile e la cedola verrà
calcolata aggiungendo alla componente fissa, il 2,75 %
lordo annuo, l’Euribor a 3 mesi che oggi è prossimo allo
zero (0,048 % secondo l’ultimo dato). Per calcolare il
rendimento di questa obbligazione abbiamo ipotizzato
che la situazione dei tassi sia addirittura sfavorevole per
l’investitore e, quindi, che questa obbligazione stacchi
la cedola per il valore minimo garantito, ossia il 2,75 %
lordo annuo fino alla scadenza. Abbiamo anche “scontato”
dal valore di rimborso del bond il peso dei Cds (Credit
default swap, sono un’assicurazione contro il fallimento
dell’emittente, più è rischioso e più sono elevati). Con
queste ipotesi, l’obbligazione, che verrà emessa a 100,
ti darà l’1,925 % annuo, al netto del 26 % di tasse,
se verrà rimborsata alla scadenza, a maggio 2025. Il
rendimento del bond, invece, si ridurrà all’1,843 % annuo
al netto delle tasse, se Unicredit deciderà di rimborsarti
anticipatamente il bond dopo 5 anni. Si tratta sempre di
un 1,52 % circa in più rispetto a un BTp con scadenza a
cinque anni, e di uno 0,94 % in più rispetto a quanto dà il
titolo di Stato italiano che scade nel 2025.
…ma non basta
Non si tratta, però, di un affare. In finanza nessuno
regala niente e la regola si conferma anche in questo
caso. L’obbligazione offre alla banca la possibilità di
rimborsarla prima della naturale scadenza. Questo
significa che, nel caso in cui l’Euribor a 3 mesi dovesse
iniziare a salire, la banca potrebbe rimborsarti il titolo
proprio quando inizia a rendere bene. Inoltre, il bond
è un titolo subordinato, meno sicuro rispetto alle
obbligazioni “ordinarie” –i titoli che trovi a pagina 11,
per intenderci, sono “ordinari”. I bond subordinati sono
strumenti finanziari a metà strada tra le obbligazioni
e le azioni (tanto che sono considerati “quasi capitale”
dalla Banca d’Italia nel calcolare il rapporto tra
mezzi propri e rischi assunti dalla banca). In caso di
liquidazione della banca (è la procedura che preannuncia
il fallimento delle banche) i possessori di obbligazioni
subordinate vengono rimborsati prima degli azionisti,
ma dopo tutti gli altri creditori e anche dopo gli
obbligazionisti “ordinari”.
14 AF 1114
LE CARATTERISTICHE DELL’OFFERTA
Data di emissione
Taglio minimo
Prezzo di sottoscrizione
Periodo di sottoscrizione
Scadenza
Rimborso anticipato
Tasso di interesse annuo lordo
Frequenza delle cedole
Codice Isin
3 marzo 2015
10.000 euro
100 % del valore nominale (quindi 10.000 euro)
Fino al 27 febbraio 2015
3 maggio 2025
3 maggio 2020
Euribor a 3 mesi + 2,75 %
trimestrale
IT0005087116
Se poi per via di anni di vacche magre, la banca realizza
perdite tali che il patrimonio scende sotto il livello
minimo necessario per svolgere l’attività bancaria,
questa categoria di bond può essere utilizzata per far
fronte alle perdite. Il capitale delle obbligazioni può
essere “congelato” e non viene restituito finché la
banca non sistema la situazione. In pratica potresti
non rivedere indietro i soldi per anni e ci perderesti
pure gli interessi. I bond subordinati sono un prodotto
finanziario non adatto al buon padre di famiglia e che
conviene, in pratica, soprattutto alle banche che li
collocano. Chissà perché altre banche oggi in difficoltà,
come Monte Paschi, non abbiano scelto di piazzare sul
mercato prodotti come questo per risistemare le proprie
finanze, invece che ricorrere a un aumento di capitale…
A domanda rispondo
Piange il telefono
Ho acquistato tempo fa Portugal Telecom. Ho perso tanto.
Che faccio?
Angelo
È vero, purtroppo il titolo Portugal Telecom (0,723 euro;
Isin PTPTC0AM0009) è andato male. Perché? Nel 2011 il
gruppo inizia a pagare la crisi dell’economia portoghese.
Spera allora nel Brasile, dove compra una fetta importante
di Oi, operatore di telefonia brasiliana. L’investimento
non si rivela vincente. Non solo per il deprezzamento del
real brasiliano, ma anche per le difficoltà proprie di Oi. Il
gruppo tenta di reagire: per rilanciare la redditività, vara la
fusione delle sue attività con quelle di Oi. Qui, però, arriva
un’altra mazzata: la Banca Espirito Santo va in crisi e si
scopre che Portugal Telecom ha in pancia quasi 1 miliardo
di euro di bond di una società, legata proprio a Espirito
Santo, ormai fallita. Oltre all’impatto diretto sui conti di
Portugal Telecom, la scoperta fa sì che la fusione venga
bloccata fino a quando non si arriva a ridefinire – in modo
peggiorativo – i termini della stessa. Quando finalmente
l’operazione può ripartire, arriva l’offerta d’acquisto dei
francesi di Altice sulle attività portoghesi del gruppo: si
ferma tutto di nuovo per il voto delle assemblee. Insomma
un mare di incertezza e di eventi infausti, anche esterni
alla società, si sono abbattuti sul titolo.
Che fare a questo punto? Le attività portoghesi
saranno effettivamente vendute a Altice. Quello che
www.altroconsumo.it/finanza
resta – attività in Brasile e Africa, più la liquidità che
arriverà dalla vendita delle attività portoghesi – verrà
impacchettato in una nuova società, la CorpCo. Questa
sarà un’azienda snella che cercherà alleanze sul mercato
brasiliano per continuare a crescere. Sono prospettive
che di solito fanno bene alle azioni: questo è il motivo
per cui vale la pena continuare a mantenere le azioni
Portugal Telecom. Come azionista Portugal Telecom a fine
operazione riceverai azioni CorpCo (saranno scambiate,
secondo quanto previsto dagli accordi, a Lisbona, San
Paolo e New York). Una volta che questo avverrà ti
daremo aggiornamenti sul da farsi. Ti anticipiamo,
però, che oltre alle CorpCo, ti rimarranno in mano azioni
Portugal Telecom: in quel momento saranno azioni di
una società vuota, che avrà in mano solo debiti o poco
più. Potrebbe allora essere il caso di tenere solo le CorpCo
e liberarsi delle Portugal Telecom. Vedremo al momento.
Seguici. Per ora mantieni le azioni di Portugal Telecom.
Ricorda, però, che il livello di rischio è abbastanza elevato
– 4 nella nostra scala che va da 1 a 5.
analisi
Saipem rialza
la testa
Settimana ottima per Saipem dopo
la presentazione dei conti del 2014.
Il bilancio dell’ultimo mese è di un
+24 %. Speculare ancora?
A metà gennaio ti avevamo detto che per Saipem
(9,315 euro) c’era il rischio di svalutazioni di bilancio.
Ebbene, le svalutazioni in effetti ci sono state, ma nel
complesso (oltre 400 milioni di euro) non sono state
peggiori delle attese. Anzi, è arrivata una sorpresa sulla
riduzione del debito, che ha spinto il titolo al rialzo: viene
meno il rischio di un aumento di capitale. La società si
attende ora per il 2015 un utile netto compreso tra 200
e 300 milioni di euro: noi siamo più prudenti, stimando
150 milioni di utile netto (0,35 euro per azione). Le tante
commesse che sono state raccolte a fine 2014 ci sembrano,
infatti, concentrate in segmenti a redditività non troppo
elevata. La situazione a livello di redditività dovrebbe
migliorare nel 2016, portando a un recupero dell’utile netto
a 0,77 euro per azione. Sulla base di queste stime il titolo
è correttamente valutato. Se sei un buon padre di famiglia
e lo hai già in mano, mantienilo. Se non ce l’hai, non lo
acquistare. Piuttosto, per puntare sul rialzo del prezzo del
petrolio a medio termine, scegli Chevron (108,6 Usd; Isin
US1667641005), che ha meno problemi aziendali rispetto
a Saipem e che anche in passato si è dimostrato un titolo
solido – vedi grafico Saipem: titolo per stomaci forti.
www.altroconsumo.it/finanza
Saipem: titolo per stomaci forti
800
700
600
500
400
300
200
100
0
2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015
Saipem (grassetto; base 100) in diversi momenti della sua storia ha anche amplificato
le oscillazioni del prezzo del petrolio (linea di peso intermedio). Questo vale sia nel
bene, sia nel male – vedi il calo dei mesi scorsi. Molto più stabile, invece, Chevron (linea
sottile): sale meno col petrolio che corre, ma perde anche meno col petrolio che viene
giù. Alla fine è proprio quello di Chevron il bilancio migliore.
il punto per lo speculatore
E per chi ha pelo sullo stomaco? Con una situazione
a livello aziendale che sembra procedere verso la
normalizzazione, l’elemento chiave per la speculazione
resta l’andamento del prezzo del petrolio. Storicamente,
infatti, Saipem tende a seguire da vicino le oscillazioni
del greggio – in alcuni momenti le ha anche amplificate.
Se il greggio dovesse continuare a salire, quindi,
Saipem potrebbe continuare a approfittarne. Ma il
petrolio salirà? Noi crediamo che possa crescere ancora
rispetto ai valori attuali (circa 60 dollari al barile) –c’è
addirittura chi si aspetta che possa tornare intorno
ai 90 dollari al barile nel giro di pochi anni. Sulla
tempistica, però, ci sono molte incognite. Affinché si
vedano gli effetti concreti dei tagli alla produzione
annunciati dalle grandi compagnie petrolifere e dallo
stop alle attività di estrazione negli Usa ci vorrà
ancora un po’ di tempo. Nel frattempo si resta in balìa
della speculazione: il rimbalzo del prezzo del petrolio
di circa il 25 % dell’ultimo mese ha lasciato un po’
sorpresi e non è possibile escludere dei ripiegamenti.
Morale: puoi speculare ancora su Saipem, ma sappi che
per l’esito positivo di questa speculazione potrebbe
essere necessario attendere diversi mesi. Se, invece,
hai un’ottica da “mordi e fuggi” di pochi giorni e hai
acquistato il titolo il mese scorso, puoi anche pensare di
portare a casa i guadagni e stare alla finestra, attendendo
magari di rientrare quando – e se – ci sarà un calo.
speculazione su Saipem: il punto
Data
pubblicazione
3/11/14
5/12/14
10/12/14
12/12/14
16/01/15
20/02/15
Prezzo
Saipem
in euro
12,39
9,315
8,655
8,195
7,515
9,315
Bilancio
Prezzo
Bilancio
su prezzo
petrolio
su prezzo
al 20/02/15 brent in Usd al 20/02/15
-24,8 %
invariato
7,6 %
13,7 %
24 %
84,69
68,62
64,08
62,08
48,16
60,22
-28,9 %
-12,2 %
-6 %
-3 %
25 %
1114 AF 15
Detto tra noi
Risposte per te
A pagina 11 nella tabella Le migliori obbligazioni di questa
settimana avete consigliato il titolo Bei, Isin XS0070553820.
Se gli interessi annui sono zero, il rendimento in tabella è la
differenza tra valore di rimborso e prezzo di acquisto?
Paola
Bei 06/11/2026 è un’obbligazione zero coupon, non ha
cedole annuali. Il guadagno, come hai intuito, è dato dalla
differenza tra il prezzo di rimborso e il prezzo di acquisto.
Di conseguenza, è solo da questo che deriva il rendimento
netto annuo dell’1,93 % indicato nella tabella. La colonna
della tabella “L’anno ti rende (%) netto il” indica, in sostanza,
il guadagno medio annuo del bond se portato a scadenza, al
netto delle tasse, commissioni e prezzo di acquisto.
Nel 1984 ho acquistato un
Buono postale fruttifero, serie P/O. A gennaio ho chiesto
il rimborso, essendo passati
30 anni dalla data di emissione. Sono rimasto di sasso,
perché mi han rimborsato
emessi. Ed è quello che è
successo nel tuo caso: il
D.M 13/6/1986, che ha introdotto una nuova serie
di buoni postali, ha anche
modificato (abbassandoli) i
rendimenti di alcune serie
precedenti, tra cui la P/O.
Gianluigi
Ho venduto alcuni Etf in
perdita e altri in guadagno,
ma ho notato che la mia
banca non ha compensato
plusvalenze e minusvalenze,
facendomi pagare le tasse su
tutti i guadagni. È corretto?
molto meno di quanto mi
aspettavo.
Marta
Renzo
Purtroppo sì. Con questo
tipo di prodotti guadagni
e perdite non si possono
compensare per ridurre la
tassazione complessiva.
Purtroppo lo Stato può
modificare per legge il
rendimento dei buoni già
Un amico vuole convincermi
a investire in oro aderendo
al “sistema” Emgoldex: l’investimento minimo iniziale è
di circa 550 euro dopo di che
l’investitore deve trovare altre
persone che facciano la stessa
cosa e così via. Che ne dite?
Dalle informazioni che ci
dai, ci viene il sospetto che
possa trattarsi di una vendita piramidale. Nel dubbio,
ti consigliamo di starne alla
larga.
Ho perso il vostro articolo su
Eurofer. Dove lo trovo?
Antonio
Vai sul nostro sito, clicca su
pensioni > ultime analisi.
L’INVESTITORE PRATICO
LE Cedole e i titoli in scadenza a MARZO
Isin
Ti verrà
pagata
il…
Cedola
lorda %
Riceverai…
1
15
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1,25
2,375
2,25
2,125
2,125
2
1,875
2,375
2,5
2,75
2,5
2,25
2,375
2,5
2,375
1,625
1.011 (1)
20,78
19,7
18,6
18,6
17,5
16,4
20,78
21,88
24,1
21,88
19,7
20,78
21,88
20,78
14,22
15
12
2,625
4,25
23
37,2
BTp
2,5 % 1/3/15
4,75 % 15/9/16
4,5 % 1/3/19
4,25 % 1/9/19
4,25 % 1/3/20
4 % 1/9/20
3,75 % 1/3/21
4,75 % 1/9/21
5 % 1/3/22
5,5 % 1/9/22
5 % 1/3/25
4,5 % 1/3/26
4,75 % 1/9/28
5 % 1/9/40
4,75 % 1/9/44
3,25 % 1/9/2046
In euro
IT0004805070
IT0004761950
IT0004423957
IT0004489610
IT0004536949
IT0004594930
IT0004634132
IT0004695075
IT0004759673
IT0004801541
IT0004513641
IT0004644735
IT0004889033
IT0004532559
IT0004923998
IT0005083057
In corone svedesi
Bei 2,625 % 15/3/17
Sweden 4,25 % 12/3/19
Ti verrà
Cedola Ricevepagata
lorda % rai …
il…
Isin
XS0698632212
SE0002241083
Bei 3,125 % 3/3/17
Bng 3 % 30/3/17
Rep. of Austria 4,35 % 15/3/19
Rep. Ceca 4,125 % 18/3/20
Rep. of Ireland 5,4 % 13/3/25
King. of Belgium 4,5 % 28/3/26
King. of Belgium 5,5 % 28/3/28
King. of Belgium 4 % 28/3/32
King. of Belgium 5 % 28/3/35
Volksw. int. Fin. 3,3 % 22/3/33
Bei 2,75 % 15/3/40
XS0490739686
XS0498417798
AT0000A08968
XS0215153296
IE00B4TV0D44
BE0000324336
BE0000291972
BE0000326356
BE0000304130
XS0908570459
XS0884635524
3
30
15
18
13
28
28
28
28
22
15
3,125
3
4,35
4,125
5,4
4,5
5,5
4
5
3,3
2,75
27,3
22,2
38,1
36,1
47,25
39,4
48,125
35
43,75
24,42
24,1
XS0742416380
XS0888089082
XS1042118106
US857524AB80
US731011AT95
US105756AL40
15
16
28
23
17
6
2,125
1,625
2,5
5
3
12,25
18,61
14,22
18,5
43,75
26,25
107,19
In dollari Usa
Bei 2,125 % 15/3/19
Bei 1,625 % 16/3/20
Gener. electric cap. 2,5 % 28/3/20
Republic of Poland 5 % 23/3/22
Republic of Poland 3 % 17/3/23
Rep.of Brazil 12,25 % 16/3/30
Le cedole di titoli di Stato e quelli emessi da enti sovranazionali sono tassate al 12,5 %, mentre le cedole di titoli di emittenti diversi dai precedenti sono tassate al 26 %. L’importo
che riceverai è calcolato per un valore nominale pari a 1.000. (1) Titolo in scadenza, oltre a staccare l’ultima cedola rimborserà anche il capitale.
©ALTROCONSUMO EDIZIONI S.R.L.
Sono riservati tutti i diritti di riproduzione, adattamento e traduzione. Ogni utilizzazione a fini commerciali è proibita. Grafici: ©Thomson Datastream – Abbonamento annuale a Altroconsumo Finanza: 217,20 €. Abbonamento annuale a Altroconsumo Finanza + Fondi Comuni: 285,60 €. Abbonamento annuale a Altroconsumo Finanza +
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investimenti. Tel. uff. abbonamenti: 02/69 61 520 da lunedì a venerdì dalle ore 9,00 alle 13,00 e dalle ore 14,00
alle 17,00. Analisti mercato italiano e rispettive aree di competenza: Alessandra Bigoni: tecnologico, aziende
industriali, strumenti di risparmio gestito; Alberto Cascione: media, tecnologico, aziende industriali, strumenti di
risparmio gestito, mercati obbligazionari, valute; Pietro Cazzaniga: lusso, tessile, alimentare, aziende industriali,
strumenti di risparmio gestito; Danilo Magno: energia, gas, aziende industriali, strumenti di liquidità, strumenti
di risparmio gestito; Pia Miglio: costruzioni, alimentari, aziende industriali, distribuzione, strumenti di liquidità,
strumenti di risparmio gestito, mercati obbligazionari, valute; Michela Sirtori: bancario, assicurazioni, telecom,
mercati obbligazionari, valute. Per le analisi dei mercati esteri Altroconsumo Finanza collabora con un gruppo di
organizzazioni di consumatori europee con cui ha standardizzato le metodologie di analisi a cui cede, e di cui
16 AF 1114
riprende, alcuni contenuti. La rete è così composta: Euroconsumers S.A. avenue Guillaume 13b, L-1651 Luxembourg. Test-Achats S.C. rue de Hollande 13, 1060 Bruxelles. Deco Proteste, Editores, Lda. Av. Eng.º Arantes e
Oliveira, n.º 13, 1.º B, 1900-221 Lisboa. Ocu Ediciones S.A., C/Albarracín, 21-28037 Madrid. Le analisi pubblicate da Altroconsumo Finanza sono sempre redatte in autonomia secondo metodologie liberamente consultabili all’indirizzo http://www.altroconsumo.it/finanza/metodologia. Le analisi non vengono mai preventivamente
inviate all’emittente gli strumenti finanziari oggetto di valutazione e, pertanto, non vengono mai modificate su
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sulla rivista. Nessuno può fare previsioni sicure o garantire il successo dell’investimento. I prezzi delle azioni
sono quelli di chiusura in Borsa, modalità “last” dell’ultimo giorno di quotazione della settimana commentata,
così come riportati da Datastream. I prezzi delle obbligazioni sono quelli “denaro” riportati dal circuito Reuters
il lunedì alle ore 9, mentre i cambi sono quelli di chiusura del venerdì. Stampa: Sumisura S.r.l.– via Como, 45 –
23887 Olgiate Molgora (LC). Reg. Trib. Milano n° 631 del 30.08.1991. Direttore responsabile: Vincenzo Somma.
www.altroconsumo.it/finanza