Piano dell` Offerta Formativa - Istituto Comprensivo Alfieri
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Piano dell` Offerta Formativa - Istituto Comprensivo Alfieri
Piano dell’ Offerta Formativa POF 2011/2012 Istituto Comprensivo Statale “Vittorio Alfieri” Taranto 1 Chi siamo Anno scolastico 2011-2012 Secondaria di primo grado 2 Scheda informativa Istituto Comprensivo Statale “Vittorio Alfieri” Taranto Distretto scolastico 53 Codice Istituto TAIC81700 sede centrale (primaria - secondaria primo grado) Corso Italia 159 – 74121 Taranto Telefax 0997369028 – www.icalfierita.it Email: taic81700t@istruzione.it plesso “Fiore” (infanzia – primaria) Via delle Cheradi 4 – Tel. 0997390038 Dirigente scolastico Docenti infanzia Docenti di sostegno infanzia Docenti primaria Docenti di sostegno primaria Docenti secondaria primo grado Docenti sostegno sec. primo grado Direttore Amministrativo Assistenti amministrativi Collaboratori scolastici 1 5 1 17 1 47 7 1 5 9 3 Classi e alunni Anno scolastico 2011 – 2012 Infanzia Sezioni Alunni Alunni con disabilità 4 82 1 Primaria Classi Alunni Prime Seconde Terze Quarte Quinte TOTALE Alunni con disabilità 11 48 53 72 44 46 253 2 Secondaria primo grado Classi Alunni Prime 240 Seconde 235 Terze 232 Alunni con disabilità 27 707 13 4 L’Identità culturale del nostro Istituto è fondata su Principi Criteri Collegialità Partecipazione Uguaglianza ascolto dei bisogni dell’utenza pari opportunità rispett a: condizione psicofisica, economica, culturale, religiosa, etnica Clima di benessere Accoglienza Responsabilità Autonomia Valorizzazione dei soggetti: alunni, docenti, personale Ata, genitori Accettazione di compiti e di ruoli finalizzati all’Offerta Formativa operare scelte di percorsi e di strumenti finalizzati al conseguimento degli obiettivi prefissati 5 L’Istituto “Alfieri” e il Territorio L’Istituto Comprensivo Statale “V. Alfieri” opera nella Circoscrizione n. 6 di Taranto Italia-Montegranaro in Corso Italia, angolo via Campania. La nostra scuola è nata come Istituto Compr ensivo dal Piano di Dimensionamento dell'a.s. 2000/2001. Infatti alla scuola media statale “V. Alfieri" (il cui edificio è datato 1951) è stato aggregato il plesso della Scuola dell’Infanzia e Primaria "T. Fiore", sito in Via delle Cheradi, che gravita nello stesso ambito territoriale e con cui già dagli anni scorsi si era tentato un approccio culturale comune. Dall’anno scolastico 2002-2003 alcune classi della Scuola Primaria del plesso “Tommaso Fiore” sono state trasferite presso la sede centrale ove è ubicata la Scuola Secondaria di 1^ grado, con entrata in Via Campania. Questa realtà rappresenta un sicuro rafforzamento di interlocuzione unitaria e di progettazione comune tra l'Istituto e le diverse "autonomie locali", un sicuro presupposto a quel nuovo rapporto d'interazione tra soggetti diversi che stanno sul territorio e che ci per metterà, negli anni, di uscire dal tradizionale circolo vizioso dell' autoreferenzialità. Di fronte alla nuova realtà è diventato più che mai urgente offrire una piattafor ma culturale e pedagogica più coerente con questo nuovo modello organizzativo per ridurre le distanze tra due modi diversi di operare, tra docenti professionalment e e culturalmente distanti e giungere ad un "comune sentire" che non faccia per dere la ricchezza dell'esperienza accumulata e che valorizzi le diversità, senza crear e le condizioni dell'incomunicabilità. Questa "verticalizzazione", che può sembrar e un'ovvietà, è esattament e il senso forte della nostra scuola e il "valore" aggiunto, la sua carica potenziale. Ciò è garantito da una gestione unitaria, momenti di continuità possibile, confronto fra docenti, costruzione di "pezzi" di curricoli unitari, di percorsi didattici comuni, nell'uso Sede integrato di risorse, nel Isti tuto Comprensi vo rapporto più organico con “Vi ttori o Alfi eri ” il territorio. 6 Situazione socio-ambientale del territorio La popolazione del quartiere è abbastanza numerosa ed ani mata da persone che abitano in palazzi a più piani con limitati spazi verdi. Essa è general mente costituita da operai, impiegati, commercianti, professionisti e da una esigua fascia che per reddito e per cultura rispecchia la situazione nazionale di recessione economica. Alla mancanza di vere e proprie strutture ricreative e culturali sopperiscono le numerose parrocchie con associazioni quali ACR , il gruppo scout e quelli del volontariato Pax-Christi, miranti a togliere numerosi ragazzi dalla strada e dal pericolo di incorrere nella droga, grosso problema sociale anche nel nostro quartiere. Riguardo ai servizi sociali funzionano in modo apprezzabile. Sono presenti una delegazione comunale con tutti i servizi demografici, un mercato giornaliero ortofrutticolo e di merci varie, un’agenzia postale, numerose agenzie di banche il Tribunale, la caser ma della polizia di stato agenzie finanziarie ed assicurative, un centro privato per l’assistenza agli anziani, associazioni sportive pubbliche e private, due cinema-teatri, alcune librerie, numerose scuole elementari, medie e superiori statali e non. Il quartiere è servito abbastanza bene dal trasporto pubblico urbano gestito dall’AMAT limitate le zone ver di che si riducono ai giardini di Piazza Lucania e a quelli Virgilio di recente costruzione. Rapporti con il territorio Comune, Circoscrizione Italia-Montegranaro, Banca Popolare di Puglia e Basilicata, Polizia di Stato e Questura, Vigili del Fuoco,Vigili urbani,Carabinieri, Regione Puglia, Provincia, Biblioteca comunale. Soprintendenza Archelogica Puglia; Istituti superiori: Licei Quinto Ennio e Archita, Istituto Tecnico Industriale Pacinotti, Istituto Tecnico Commerciale e per Geometri Pertini-Fermi, Istituto Professionale per l’Industria e l’Artigianato Archimede, IPSS Liside. 7 Il Piano dell’Offerta Formativa Il presente Piano dell’offerta formativa rappr esenta il documento costitutivo dell’identità culturale e progettuale dell’Istituto Comprensivo Statale “Vittorio Alfieri”. Esso vuole essere una guida conoscitiva dei bisogni educativi espressi dal territorio e, pur riconoscendo il ruolo centrale degli insegnanti e del Collegio dei Docenti nell’elaborazione del progetto della scuola “riflette”, anzi auspica, un’alleanza con il territorio per consentire ad ogni soggetto di espri mer e le proprie potenzialità. Dispone, inoltre, che il Piano sia la risultante di un’attività di esplorazione, negoziazione, r elazione con le diverse realtà del territorio ed in primo luogo con gli Enti Locali (art.3 del regolamento di autonomia delle istituzioni scolastiche). Il Piano deve esser e consi derato una bozza da sistemar e e completare man mano che si susseguiranno gli interventi e le realizzazioni e si acquisiranno i dati fino a dar e, pri ma di ogni inizio di anno scolastico, la situazione definitiva di quanto attuato o non attuato nell’anno precedente, in modo da progettare nelle migliori condizioni possibili le azioni per il successivo anno scolastico. 8 Tra i motivi che stanno alla base della nascita del POF (Piano dell’offerta formativa) c’è il profondo convinci mento che, solo facendo risaltare in un unico documento le competenze delle varie componenti scolastiche e dei vari organismi collegiali, si possono tenere sempre pr esenti i diversi momenti di quanto deve essere attuato in un anno scolastico. Pertanto, è opportuno sottolineare che il POF: è un documento pubblico, connotato della dovuta traspar enza, che assume valenza di “contratto for mativo” tra le varie componenti ed istituzioni che interagiscono con e nella scuola; è uno strumento di riferimento che delinea compiti, responsabilità, impegni; è uno strumento di raccor do tra i bisogni for mativi della società e le finalità della scuola e per questo esplicita le scelte, i criteri, i percorsi pedagogicoformativi. L’impostazione del Piano è volutament e flessibile rispetto alle situazioni e ai bisogni individuati e rileva un’esigenza di progettualità diffusa che si sviluppa a partire dalle variabili fino al contorno del situazione socio-ambientale. Espressione di un itinerario organizzativo complesso, esso rappr esenta il punto di sintesi, di raccordo, di coer enza e di organicità di tutte le scelte che la nostra scuola compirà su vari piani: Culturale, Pedagogico, educativo, didattico, organizzativo. La struttura di questo documento per mette, pertanto, di acquisire notizie ed informazioni in merito all’Identità Strutturale dell’Istituto, all’Identità Culturale ed alla Programmazione Educativa di ciascun ordine di scuola 9 Ambito strutturale L’Istituzione scolastica Dotazione locali e sussidi Tipologia/organizzazione dei corsi Piano delle attività Calendario scolastico Personale non scolastico Colloqui individuali con le famiglie Servizi ORGANIGRAMMA o Collaborazioni con il Dirigente scolastico: Collaboratori del Dirigente Funzioni strumentali Incarichi specifici o Personale A.T.A. D.S.G.A. infanzia Assistenti amministrativi Orario segreteria Collaboratori scolastici Vigilanza alunni o Organi collegiali: Primaria Giunta esecutiva Consiglio d’Istituto Collegio Docenti Consigli di Classe Interclasse Intersezione ACCORDI DI RETE CONTRATTO FORMATIVO VISITE GUIDATE E REGOLAMENTO Secondaria di 1° grado 10 L’Istituzione scolastica L’Istituto Comprensivo “Vittorio Alfieri” consta di una sede centrale e di un plesso distaccato. La sede centrale è ubicata in Corso Italia n°159; l’edificio centrale è circondato da un ampio spazio ver de e dispone di piano terra e primo piano, tre scalinate per l’accesso al primo piano, numerosi ingressi ed uscite su un cortile che si affaccia su Corso Italia e su un altro cortile di Via Campania, adibito a parcheggio interno e da cui hanno accesso le classi del secondo ciclo della Scuola Primaria. Il Plesso “T.Fiore” è ubicato in Via delle Cheradi ed è inadeguato rispetto alle esigenze e ai bisogni educativi e didattici dell'utenza. La scuola dispone di un numero poco adeguato di aule e di spazi: mancano alcune aule di rotazione, per le attività di laboratorio e la distribuzione dei sussidi. 11 La scuola “T. Fiore” è strutturata su un piano e compr ende 4 aule spaziose che ospitano le sezioni dell’Infanzia, 4 aule per le attività didattiche della Scuola Primaria (n°2 prime e n°2 seconde), di cui solo una spaziosa, un androne centrale, collocato all’ingresso, adi bito per lo più ad attività ludico-ricreative, un piccolo laboratorio multimediale con n°6 Personal Computer, con allacciamento internet, una piccola aula adi bita all’uso più svariato: da sala docenti a spazio funzionale per lo svolgimento di attività di sostegno, di rinforzo o di laboratorio, purchè con piccoli gruppi di lavoro; un giardino circostante utilizzabile per attività motorie e giochi all’aperto. Il giardino che circonda l'edificio è generalmente utilizzato per le attività di esplorazione ambientale, di educazione ecologica, geografica e scientifica; il cortile è utilizzabile, soprattutto in primavera ed autunno, ma con cautela, per il fondo sdrucciolevole. Tutte le sezioni sono fornite adeguatamente di piccoli sussidi e mat eriale di facile consumo funzionali allo svolgimento delle attività didattiche. L'edificio scolastico della sede centrale può contare su una dotazione locali e sussidi funzionale, anche se attualmente si registra qualche disagio per la necessità di ospitare l’utenza della Scuola Primaria. La sede ospita: 26 classi di Scuola Secondaria di 1^ grado a tempo nor male, cioè da 7 sezioni complete, 2 sezioni con due classi ( 1^ e 2^ ), una sezione con la 1^ classe; 8 classi di Scuola Primaria (n°3 terze, n°3 quarte, n°2 quinte) Le aule sono spaziose, ben arredate ed illuminate ed in genere tutti gli ambienti si presentano in ordine ed adeguati alle necessità di una moderna azione educativa. I servizi igienici sono numerosi ed adeguati alla popolazione scolastica; l’impianto di riscaldamento è efficiente. L’edificio, pertanto, risponde a tutti i requisiti di sicurezza previsti dalla legge. 12 Dotazione locali e sussidi Ingresso principale 13 La palestra L’Istituto possiede una palestra coperta, dotata di campo di pallavolo e basket, corredata dai più svariati attrezzi ed un campo di calcetto sintetica, a 5 con in erba misure regolamentari per svolgere l’attività giovanile. Oltre alle attività curricolari e quelle pomeridiane, per la preparazione degli alunni ai Campionati Scolastici Studenteschi, (partecipazione partite calcio a 5 Femminile e Maschile, Volley Femminile, Atletica Leggera, Corsa Campestre) il nostro Istituto partecipa, conseguendo lusinghieri risultati, a diverse altre manifestazioni sportive, tra le quali il “Mundialito Esquela Juniors”. Le classi e i docenti di Attività Motorie della Secondaria di pri mo grado utilizzano la palestra tutti i giorni secondo l’orario delle lezioni. Nelle ore pomeridiane la palestra è utilizzata dai docenti di Attività Motorie per le attività degli alunni dell’Istituto “Alfieri” nei giorni martedì, mercoledì e giovedì dalle ore 15,30 alle ore 18,30. Le classi della Primaria utilizzano la palestra nei giorni e nelle ore libere da impegni della Secondaria. 14 I laboratori multimediali L'istituto dispone di tre laboratori di informatica, di cui due nella sede centrale ed uno nel plesso Fiore. Il primo laboratorio è composto da 24 postazioni per studenti, ed ha la disponi bilità di una LIM, un impianto audio professionale, una stampante in formato A3 ed uno scanner. Tutte le postazioni possono accedere ad internet, attraverso una connessione sicura che esclude automaticament e qualsiasi tipo di siti internet con contenuti non adatti ai minori. Le postazioni sono tutte in rete, e possono esser e controllate dal docente, che ha a disposizione gli strumenti necessari a predisporre la lezione multimediale. 15 Il secondo laboratorio della sede centrale dispone di 10 postazioni per studenti, ed è equipaggiato con software libero, per abbattere i costi relativi all'acquisto delle licenze. Anche questo laboratorio dispone di accesso ad internet sicuro e di una r ete interna. Il terzo laboratorio, nel plesso Fiore, ha a disposizione 15 postazioni, inserite in rete. Modalità d’uso I Laboratori Informatici dell’ICS “V. Alfieri” possono essere fruiti da tutte le classi accompagnat e dai rispettivi docenti senza distinzione di disciplina. Come nei trascorsi anni scolastici, anche quest’anno 2009-2010 il laboratorio sarà utilizzato, per le ore previste, su prenotazione dei docenti che intendano portarvi i loro ragazzi a scopo didattico. Tale prenotazione continuerà ad avvenire secondo un’organizzazione oraria prestabilita (uso di stampati per l’indicazione delle classi, dei professori accompagnatori, delle ore di utilizzo, dei docenti responsabili a cui chieder e il mat eriale didattico occorrente per le lezioni e le esercitazioni). La nostra scuola può contar e su figur e di supporto che, oltre a curare la corretta funzionalità dei laboratori, gestiscono la presenza delle classi nel laboratorio multimediale, fornendo ai docenti e agli alunni la collaborazione tecnica ed operativa necessaria. 16 Utilizzo dei laboratori di informatica L’utilizzo dei Laboratori da parte degli alunni accompagnati dall’insegnante va prenotato presso il docente incaricato dei laboratori almeno un giorno prima. Quando libero da attività didattiche con gli alunni, i laboratori possono esser e utilizzati da singoli insegnanti, previa comunicazione al docente incaricato. Agli insegnanti che utilizzano i Laboratori con gli alunni compete la responsabilità e la vigilanza sugli alunni stessi esigendo comportamenti corretti e consoni all’ambiente e all’attività didattica; in particolare gli insegnanti dovranno: 1. prestare la massima attenzione per evitare malfunzionamenti o danni causati da comportamenti scorretti degli alunni; 2. segnalare al Collaboratore eventuali guasti, evitando interventi sulle apparecchiature; 3. rispettare il lavoro altrui, astenendosi dal modificare, spostare, cancellare files o cartelle di lavoro presenti sul PC; 4. assicurare la propria costante presenza con gli alunni; nel caso in cui l’insegnante dovesse allontanarsi dall’aula, gli alunni potranno continuare l’attività di laboratorio solo in presenza di un Collaboratore. a) Sarà cura degli insegnanti concor dare con il Responsabile dei laboratori e fornire indicazioni per l’utilizzo individuale dei laboratori di informatica da parte di singoli alunni. b) Gli alunni sono tenuti a comunicare all’insegnante eventuali guasti o malfunzionamenti. c) L’uso di internet e lo “scarico” di materiali Web da parte degli alunni deve essere autorizzato dall’insegnante. d) Non è consentito installare nuovi programmi sia per gli alunni che per i docenti. e) In caso di necessità di modiche alle i mpostazioni del sistema operativo per esigenze didattiche, al ter mine della lezione queste dovranno esser e integralmente ripristinate. f) Ter minato l’utilizzo tutte le attrezzature vanno lasciate in ordine. g) I comput er vanno spenti solo alla fine della giornata di lavoro eseguendo le procedure standard pr eviste (lo scher mo non va spento). h) E’ assolutamente vietato introdurre nell’aula di informatica cibi o bevande. 17 Laboratorio di scienze ll laboratorio di scienze si è arricchito di nuove strumentazioni: due comput er ed una stampante; due microscopi di cui uno digitale, nuovi kit per esperi menti di chimica e fisica, una L.I.M. che sarà sistemata in aula magna per dare la possibilità a tutti i docenti di utilizzarla. Tali acquisti sono stati effettuati con fondi della comunità europea nei PON ricevuti due anni fa. Il laboratorio di scienze consente di eseguire semplici esperimenti di biologia, chi mica e fisica collegati agli argomenti trattati in classe. Viene utilizzato dai docenti in orario curricolare ed extracurricolare. I docenti che usufruiscono dei suddetti laboratori con le loro classi vigilano che gli alunni non arrechino danni alle attrezzature; se si dovessero rilevare eventuali anomalie, i docenti, sono tenuti a darne comunicazione ai rispettivi responsabili. 18 Il laboratorio polifunzionale Il laboratorio polifunzionale è pr edisposto per le attività di integrazione, attività artistico-espressive e lavori manuali per piccoli gruppi. È dotato di un tavolo di lavoro abbastanza est eso, nonché ar madietti per la conservazione di materiali vari e sussidi didattici. Il nostro Istituto si presenta come ret e di risorse capace di integrare e valorizzare tutte le differenze. Della rete fanno parte gli insegnanti di classe e quelli specializzati, gli alunni in difficoltà e non, le famiglie e gli operatori scolastici. 19 Il Laboratorio di musica Il laboratorio di musica è il luogo dove si custodisce la maggior parte degli strumenti musicali, il cui uso avviene sia all’interno dello spazio-aula appositament e predisposto, quanto anche all’interno delle classi o in qualsiasi altro spazio dell’edificio che si ritiene opportuno all’occorenza. Il nostro Istituto è dotato di: PIANOFORTE BATTERIA CHITARRA AMPLIFICATORE CONGAS BONGOS TIMBALES CAMPANELLI TUBOLARI 4 1 7 1 una coppia una coppia 1 1 TIMPANO+BATTERIA GRANCASSA+B ATTERIA XILOFONO METALLOFONO MIXER CASSA ATTIVA MICROFONO RADIOMICROFONO 2 1 1 2 1 2 5 1 Oltre che nelle attività curricolari, gli alunni sono anche impegnati, nel corso dell’anno, nella preparazione della “Banda di S. Cecilia”, di “Concerti di Natale”, nonché nella partecipazione alla messa del S. Natale e della S. Pasqua e spettacoli vari sul territorio. Conservazione delle strutture e delle dotazioni Il Collegio dei Docenti si fa carico di ottemperare ad un uso corretto delle strutture e delle dotazioni sensibilizzando genitori, alunni e singoli insegnanti e altri operatori scolastici al rispetto delle cose, dei sussidi, delle attrezzature e dell’ambiente scolastico in generale. Per l’uso dei sussidi e\o libri in dotazione della scuola ciascun insegnante firma, su apposito registro, l’avvenuto prestito o consegna. 20 Strategie e modalità di intervento In considerazione delle potenzialità strumentali si provvederà a: creare un ambient e tranquillo scegliere stimoli facilitati scegliere rinforzatori adatti offrire strategie d’aiuto In situazioni problematiche rappresentate e generalizzabili gli interventi saranno: 1. individuali (recupero delle abilità strumentali) 2. piccolo gruppo (rinforzo e affinamento delle abilità strumentali; approccio ai contenuti disciplinari) 3. gruppo classe : attività socializzanti 4. partecipazione alle attività laboratoriali le verifiche saranno: 1. immediate: osservazione e registrazione controllata in situazione 2. periodiche: diagnostiche ad inizio di anno scolastico 3. formative: bimestrali e quadri mestrali 4. sommative: a fine anno scolastico Il successo for mativo si rileva attraverso la corrispondenza tra le potenzialità di ciascuno e i risultati che si ottengono lungo il percorso di apprendi mento. Anche gli alunni diversamente abili possono e devono conquistare un successo for mativo che consiste nella piena realizzazione delle proprie potenzialità. Nei vari incontri tra gli insegnanti specializzati, l’equipe, il gruppo H operativo è emersa la finalità della programmazione: sviluppare un diverso clima educativo in cui non si elimini la necessità, ma si indichino le modalità di aiuto che si trasformano in strumento per lo sviluppo dell’autonomia. Il gruppo GLH in particolare: esplica competenze plurime di tipo organizzativo, progettuale, valutativo, consultivo interagisce con gli organi istituzionali interni in un’ottica di sistema ed in un’ottica policentrica muove in direzione di una positiva espansione della cultura dell’integrazione attraverso prassi generative del valore aggiunto che il concetto di integrazione nella sua potenzialità detiene. Sono stati pertanto predisposti progetti per l’integrazione che non risultano isolati ma si collocano armonicamente nel piano dell’offerta formativa in sintonia con la caratterizzazione. La nostra convinzione è che il lavoro per progetti offre a ciascuno il proprio spazio d’azione, assicurando pari dignità ad ogni attività, dalla più semplice alla più divergente, nella profonda certezza che tutto concorre alla piena realizzazione del puzzle finale 21 Tipologia dei corsi ORGANIZZAZIONE SCUOLA DELL’INFANZIA La Scuola dell’Infanzia “T. Fiore”: compr ende quattro sezioni eterogenee; in una delle quali vi è una bambi na diversamente abile, seguita dal docente di sostegno; attua for me di flessibilita’ nell’impiego del personale docent e attraverso prestito professionale di docent e di Scuola Primaria, utilizzata in progetto “Happy English” per un numero di h.25 e rivolto agli alunni di cinque anni di tutte le 4 sezioni; esplica l’attività di religione per tutte le sezioni . TEMPO SCUOLA Le quattro sezioni funzionano dal lunedì al vener dì dalle ore 08,00 alle ore 13,00. l’orario delle attività tiene conto di particolari esigenze dei bambini (ritmi di sviluppo e di maturazione) e del contesto socio-ambientale. In questa prospettiva si adotta una flessibilità oraria che si protrae fino alle 08,30. ORARIO DEI DOCENTI N. 25 ore settimanali di attività di insegnamento . TEMPI DEL CURRICOLO N. 35 settimane di attività didattiche. N. 4 sezioni a tempo ridotto (dalle ore 8,00 alle ore 13,00) dal lunedì al venerdì. 22 ORGANIZZAZIONE SCUOLA PRIMARIA La Scuola Primaria compr ende 12 classi, di cui: 4 ubicate nel Plesso “T.Fiore” (1^A/B; 2^A/B), strutturate a modulo, con docent e specializzata di L2 (inglese) in entrambi i moduli; 8 ubicate nella Sede Centrale, così organizzate: 1^ A - Docente Prevalente - Docente specializzata L2 (inglese) 1^ B - Docente Prevalente /specialista L2 (inglese) Docente area antropologica - Docente di religione 2^ A - 2^ B - Docente modulo prevalente - Docente mo dulo prevalente e specialista L2 (inglese) Docente specializzata L2 2^ C -modulo con due prevalenze e specialista L2 (inglese) 3^ A - Docente modulo prevalente e specialista L2 (inglese) Docente area antropologica - Docente di religione 3^ B Docente area antropologica - Docente modulo prevalente - Docente specializzata L2 4^ A 4^ B - Docente modulo area linguistico-espressiva - Docente modulo area logico-matematica - Docente modulo area an tropologica e specialista L2 (inglese) Docente di sostegno 5^ A - Docente prevalente,- docente area antropologica - docente specializzata L2 (inglese) 5^ B - Docente modulo prevalente - Docente di sostegno (12 h.) 5^ C - Docente modulo prevalente Docente specializzata L2 (inglese) Docente area antropologica 23 TEMPO SCUOLA Le quattro classi ubicate al Plesso “T.Fiore” funzionano dal lunedì al sabato dalle ore 08,10 alle ore 13,10. Le otto classi ubicate nella Sede Centrale funzionano dal lunedì al sabato dalle ore 08,20 alle ore 13,20. ORARIO DEI DOCENTI N. 22 ore settimanali di attività di insegnamento; N. 02 ore settimanali di attività di programmazione, con scadenza settimanale. TEMPI DEL CURRICOLO La Scuola Primaria ha un orario strutturato in due segmenti: 1. 27 ore settimanali: orario obbligatorio; 2. 03 ore settimanali: orario opzionale/facoltativo I due segmenti rappresentano il tempo complessivo di erogazione del servizio scolastico del nostro Istituto, calcolabile in 30 ore settimanali, distribuite in sei mattinate. La famiglia ha il diritto di opzione sull’orario facoltativo; la scuola ha il compito di organizzar e insegnamenti ed attività da svolgere nell’orario opzionale facoltativo. 1. Orario obbligatorio Le Indicazioni Nazionali prevedono per la Scuola Primaria le seguenti discipline: ITALIANO MATEMATICA MUSICA INGLESE SCIENZE ARTE E IMMAGINE STORIA TECNOLOGIA SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE GEOGRAFIA RELIGIONE CATTOLICA È demandata all’autonomia organizzativa e didattica delle singole scuole , la concreta articolazione dell’orario (strutturato su minimi e massimi variabili) , ad eccezione di: Religione cattolica: 2 ore settimanali; Inglese: 1 ora settimanale nelle 1^; 2 ore settimanali nelle 2^; 3 ore nelle 3^, 4^, 5^. Le ore di contemporaneità vengono i mpiegate per garantire l’espletamento di importanti Progetti d’Istituto ( continuità educativa, accoglienza, orientamento); attivitàdi recupero/pot enziamento; sostituzione dei docenti assenti. 24 2. Orario opzionale Nelle ore opzionali la nostra scuola attua laboratori L.A.R.S.A. RISORSE STRUTTURALI Nel plesso “T. Fiore”, spazi e strutture sono organizzati per la migliore condivisione possibile tra le quattro sezioni di Scuola dell’ Infanzia e le quattro classi di Scuola Primaria operanti nel plesso, secondo la seguente articolazione: PIANO UTILIZZO RICREAZIONE “T.FIORE” Primaria orario Infanzia orario 1”A 10.00-10.15 Sez.A 09.30-09.45 1”B 10.15-10.30 Sez.B 09.45-10.00 2”A 10.30-10.45 Sez.C 10.00-10.15 2”B 10.45-11.00 Sez.D 10.15-10.30 PIANO UTILIZZO ANDRONE PER ATTIVITA’ PSICO-MOTORIA“T.FIORE” Primaria Giorni orario 1”B GIOVEDI 12,00-13,00 1”A VENERDI 12,00-13,00 2”B SABATO 12,00-13,00 Infanzia Giorni orario C MARTEDI 10,30-11,00 D MERCOLEDI 10,30-11,00 B G IOVEDI 10,00-10,30 A SABATO 10,30-11,00 PIANO UTILIZZO SUSSIDI AUDIO E VIDEO“T.FIORE” Primaria Giorni orario Infanzia Giorni orario 2”A SABATO 11,00-12,00 D Lunedi 10,30-11,00 A Mercoledi 10,00-11,00 C Giovedi 10,30-12,00 B Venerdi 10,30-12,30 25 Nella Sede Centrale, spazi e strutture sono, altresì organizzati per la migliore condivisione possibile tra le classi di Scuola Secondaria di pri mo grado e le 8 classi di Scuola Primaria operanti nella Sede Centrale, secondo la seguente articolazione: PIANO UTILIZZO RICREAZIONE SCUOLA PRIMARIA “V.ALFIERI” Primaria Piano terra Classi 2”C orario Primaria 10,00-10,10 Piano superiore Classi 3^A orario 10,00-10,10 3^B 10,10-10,20 4^A 10,20-10,30 4^B 10,30-10,40 5^B 10,40-10,50 5^C 10,50-11,00 5^A 11,00-11,10 PIANO UTILIZZO PALESTRA SCUOLA PRIMARIA“V.ALFIERI Classi Giorno Orario 5^B Martedi 10,10-11,20 4^B Martedi 11,20-12,10 5^A Mercoledi 11,20-12,10 3^B Giovedi 10,10-11,10 5^C Sabato 08,20-09,20 4^A Sabato 09,20-10,20 3^A Sabato 10,20-11,20 2^C Martedi 12,20-13,20 ORGANIZZAZIONE SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO TEMPO SCUOLA Le ore di lezione si svolgono dalle 08.10 alle 13.10 dal lunedì al sabato. ORARIO DEI DOCENTI L’attività d’insegnamento dei docenti è di 18 ore settimanali e fino ad un massimo di 24. sono tenuti al completamento dell’orario di cattedra coloro che hanno un carico di lavoro settimanale inferiore alle 18 ore e sono utilizzati prioritariament e a coprire ore in classi collaterali per tutto l’anno e, in subor dine, per le sostituzioni dei colleghi assenti a vario titolo. 26 TEMPI DEL CURRICOLO La Scuola Secondaria prevede un orario settimanale di: 29 ore : orario obbligatorio + 1; Il modello organizzativo proposto per la costruzione del curriculum degli alunni per meglio raggiunger e gli obiettivi formativi, è il seguente: 1 ora di religione; 5 ore di italiano 2 ore di storia 2 ore di geografia 6 ore di matematica e scienze; 3 ore di lingua inglese; 2 ore di lingua francese (nei corsi A - B – E); 2 ore di lingua spagnola (nei corsi C – D - G – H) 2 ore di arte e immagine; 2 ore di musica; 2 ore di scienze motorie e sportive; 2 ore di tecnologia 1 ora di approfondimento di materie letterarie. l’attività d’insegnamento si svolge in or dine al carico orario settimanale, come previsto dal CCNL per i vari ordini di scuola presenti nell’Istituto; per la Scuola Secondaria è adottata una for ma di flessibilità prevista dal Regolament o sull’autonomia didattica e or ganizzativa, di cui all’art. 21 della legge n°59 del 15 mar zo 1997. 27 Piano delle attività – Anno scolastico 2011 / 2012 Settembre Ottobre Novembre Dicembre Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno 1 – 7 – 8 – 9 – 10 - 13 1 - 14 15 1 9 – 22 - 26 Programma zione e verifica inizio anno Collegio dei docenti Inizio lezioni Consigli di classe 26 1 2 – 19 - 26 1 6 - 23 30 1 6 - 23 3 10 10 13 14 1 4 - 21 1 8 - 25 14 11 – 18 - 25 8 - 11 8 1 5 - 22 24 23 24 25 1 1 1 5 – 22 - 29 Consigli di interclasse e intersezione Programma zione annuale Sc. Primaria Consigli di classe Consigli di interclasse e intersezione Programma zione annuale Sc. Primaria Collegio dei docenti Colloqui Scuola Infanzia e Primaria Colloqui classi prime Sc. Secondaria Colloqui classi seconde Sc. Secondaria Colloqui classi terze Sc. Secondaria Programma zione annuale Sc. Primaria Consigli di classe Consigli di interclasse e intersezione Programma zione annuale Sc. Primaria Consigli di classe Consigli di interclasse e intersezione Programma zione annuale Sc. Primaria Colloqui Scuola Infanzia e Primaria Colloqui classi prime Sc. Secondaria Colloqui classi seconde Sc. Secondaria Colloqui classi terze Sc. Secondaria Consigli di interclasse Consigli di intersezione Programma zione annuale Sc. Primaria 22 - 29 12 13 14 14 1 2 - 19 6 3 - 17 20 3 – 17 – 24 - 31 7 9 - 30 9 - 10 9 28 1 3 – 14 – 15 – 16 - 1 7 21 – 22 – 23 - 24 Consigli di classe Colloqui classi prime Sc. Secondaria Colloqui classi seconde Sc. Secondaria Colloqui classi terze Sc. Secondaria Colloqui Scuola Infanzia e Primaria Programma zione annuale Sc. Primaria Consigli di interclasse e di intersezione Consigli di classe Collegio dei docenti Programma zione annuale Sc. Primaria Programma zione annuale Sc. Primaria Collegio dei docenti Consigli di classe Consigli di interclasse Consigli di intersezione Programma zione e verifica fine anno – Scuola Secondaria (solo per i docenti non impegnati negli esami) 1 0 – 13 – 14 – 16 – 17 – 21 – 22 – 23 - 24 22 – 24 - 29 Programma zione e verifica fine anno – Scuola Primaria 22 23 Consegna scheda di valutazione Scuola Primaria Consegna scheda di valutazione Scuola Primaria Programma zione e verifica fine anno – Scuola infanzia 28 Calendario scolastico 2011 – 2012 Calendario scolastico nazionale 01/09/2011 12/09/2011 08/06/2012 30/06/2012 Dal 31/10/11 al 02/11/11 Dal 23/12/11 al 08/01/12 Dal 20/02/12 al 22/02/12 Dal 05/04/12 al 10/04/12 30/04/12 e 01/05/2012 02/06/2012 Inizio anno scolastico Inizio lezioni Ter mine lezioni Ter mine delle attività didattiche della scuola dell’infanzia Festività di tutti i Santi Festività di Natale Carnevale Pasqua Festa del lavoro Festa della Repubblica Delibera del Consiglio d’Istituto 12 settembre Dal 20/02/12 al 22/02/12 Inizio lezioni Vacanze di Carnevale Criteri per la formazione delle classi deliberati dal Collegio dei docenti e dal Consiglio d’Istituto Nella scuola di primo grado a. L’iscrizione non è semplice atto amministrativo ma un rapporto di interazione e interlocuzione con le famiglie, la condivisione del loro progetto di vita; b. La presenza di alunni con disabilità in relazione al quale il decreto parla di un numero massimo di 20 alunni, pur per mettendo una certa elasticità; c. La scelta della seconda lingua comunitaria che può far risalire a 25 il numero degli alunni in classi in cui sia presente un alunno/a con disabilità. In tal caso 29 si valuta anche la densità di affollamento, effettuando una scelta oculata delle aule; d. Gli alunni ripetenti per mangono nello stesso corso, tranne il caso in cui venga fatta istanza di cambiamento da parte della famiglia e le motivazioni siano ritenute valide. Nella scuola primaria Nella scuola primaria, si tiene conto delle istanze delle famiglie, si cerca di effettuare un’equa distribuzione tra mas chi e femmine e si tiene conto della densità di affollamento soprattutto per quanto riguarda il plesso “Fiore” in cui sono presenti spazi esigui nei quali si inseriranno classi meno numerose. Nella scuola dell’infanzia Nella scuola dell’infanzia si va a riempi mento, nel senso che, nelle quattro sezioni che sono a tipologia eterogenea, i nuovi iscritti prendono il posto di quelli in uscita. Gli anticipatari (7 alunni). Si lascia alle docenti la facoltà di decidere se accoglierli subito o al compi mento degli anni. In questi casi bisogna tener present e la eventuale presenza di un alunno/a con disabilità. Criteri per la sostituzione dei docenti assenti Per la sostituzione dei docenti assenti vengono utilizzati i docenti in servizio nella scuola seguendo, ove possibile, il seguent e criterio: docenti che hanno usufruito di per messi br evi e devono r estituire le ore non prestate; docenti che non trovino in Istituto le proprie classi secondo il normale orario di lezione in occasione della partecipazione degli studenti ad iniziative all’esterno dell’istituto (confer enze –viaggi di istruzione ecc.); docenti della stessa classe e stessa materia; docenti della stessa classe; docenti a rotazione secondo le disposizioni orarie PERSONALE NON SCOLASTICO La famiglia La presenza dei genitori nella scuola, attuata nelle forme della partecipazione democratica, è funzionale al rapporto d’interazione 30 sistemica che essi riescono ad instaurare (quali coeducatori nel processo di formazione degli alunni) con gli operatori del “Sistema Scuola”. I Decreti delegati e tutta la normativa di riferimento guidano i criteri e le forme della loro partecipazione. Essi sono presenti a pieno titolo, in quanto rappresentanti dei genitori, nominati per carica elettiva: nel Consiglio di Istituto; nel Consiglio di Classe Momenti importanti di partecipazione sono: – le elezioni e la frequenza delle assemblee di classe\sezioni; – l’assemblea generale per essere informati sulle linee educative e didattiche dell’Istituto; – il Consiglio d’Istituto, le cui sedute sono pubbliche per gli elettori dell’Istituto: – gli incontri di classe ed Interclasse per la verifica\valutazione dell’andamento didattico-educativo; – la partecipazione al consiglio di Classe\Interclasse per l’adozione dei libri di testo; – la consegna delle schede di valutazione (quadrimestrale) A cura della Funzione Strumetale 31 Obiettivi Fattori Avviare processi di miglioramento della scuola Attivare nuovi processi formativi Costruire un sistema di autovalutazione della scuola Migliorare e facilitare il rapporto tra scuola e famiglia Migliorare la formazione dei propri insegnanti La comunicazione organizzativa Migliorare i insegnamento Continuità fra scuola primaria e la scuola secondaria di primo grado metodi di Organizzare e coinvolgere i genitori Attenzione al disagio Fare della scuola un centro culturale aperto al territorio Trasparenza Costruire una comunicazione della scuola Soddisfazione degli alunni, dei docenti e delle famiglie ret e di all’interno autovalutazione Verifiche Verifiche in itinere con cadenza mensile, a livello di staff del Dirigente scolastico, funzioni strumentali, collaboratori, per valutare i progressi e i risultati ottenuti. Autovalutazione di fine anno scolastico con distribuzione di questionari a famiglie, alunni, doicenti, personale Ata. 32 Al fine di migliorare e facilitare il rapporto scuola-famiglia sono attivi nella nostra Scuola le seguenti iniziative: A.) “Quaderno delle comunicazioni” Ogni alunno adotterà un apposito “quaderno delle comunicazioni”, e non altri quader ni a caso, per annotare tutte le comunicazioni tra scuola e famiglia: orario delle lezioni valutazioni disciplinari e note sul comportamento risultati delle verifiche avvisi alle famiglie inerenti cambi di orario, scioperi, ogni nuova attività o situazione organizzativa Il “quaderno delle comunicazioni” sarà utilizzato da tutti i docenti e dal Dirigente scolastico. Anche i genitori possono inviare, attraverso il “quaderno”, comunicazioni agli insegnanti. Per le assenze ogni alunno adotterà il “libretto delle assenze” fornito dalla scuola. Ogni alunno deve: sempre portare il “quader no delle comunicazioni” avere e mant ener e una veste grafica e contenuti decorosi I genitori (o chi ne fa le veci): prenderanno visione giornalmente del “quaderno comunicazioni” apporranno la firma per presa visione entro i termini stabiliti. Il docente coor dinatore (o altro docent e): informerà i genitori durante i colloqui numer erà e siglerà tutte le pagine del quaderno controllerà che sul “Quaderno” sia stata apposta la firma dei genitori informerà il Consiglio di classe (con annotazione nel ver bale) dell’iniziativa controllerà il rispetto di quanto sopra da parte degli alunni verificherà periodicament e la corretta tenuta del “quaderno delle comunicazioni” richiederà la sostituzione se il modo con il quale è stato utilizzato non risulta idoneo ai suoi scopi. B.) “Sportello ascolto” Finalità Un’offerta della scuola a tutti i genitori e alunni per favorire un percorso di apprendimento significativo e personalizzato. Ha lo scopo di favorire l’acquisizione del senso di auto responsabilità in relazione al proprio ruolo di “genitore” e di “studente”. Non una consulenza psicologica, non interferisce con l’attività didattica del Consiglio di classe e di ogni disciplina. Non ha una funzione valutativa. 33 Vuole Potenziare la capacità di ascolto e comunicazione Confrontarsi su proposte di miglioramento Utenza Lo Sportello è rivolto a tutti i Genitori della scuola materna, pri maria e media; agli alunni della scuola media Docenti referenti e tempi prof. Alessandro Termite: sabato dalle ore 9,10 alle ore 10,10 prof. padre Francesco Milillo: martedì dalle ore 10,20 alle ore 11,20 Si potranno, però, concor dare orari diversificati per andar e incontro alle esigenze dei genitori contattando direttament e i docenti referenti. Privacy Saranno garantiti la privacy e il rispetto dell’anonimato C.) “Regole di comportamento degli alunni” Gli alunni sono tenuti ad assumer e nei confr onti della classe, del Dirigente Scolastico, dei docenti e del personale, il rispetto delle norme di buona educazione. Anche loro sono chiamati a partecipare al dialogo educativo, ad essere corretti, puntuali, fedeli agli impegni, a dare un apporto costruttivo alla vita scolastica, ad intervenire puntual ment e alle lezioni. Sono tenuti a mantenere un comportamento corretto sia nelle ore di lezione che durante l’intervallo D.) “Sito internet della Scuola” Il nostro Istituto ha un proprio sito web attraverso il quale è possibile visionare documenti, reperire infor mazioni e indirizzare messaggi di posta elettronica. per collegarsi: www.icalfierita.it 34 E.) “Servizio posta elettronica” Con questo servizio si vuole raggiungere la famiglia “in tempo r eale”. Per ogni Consiglio di classe è stata attivata una casella di posta elettronica gestita da un docente del Consiglio. I docenti potranno inviare notizie e infor mazioni relativi all’andamento scolastico del proprio figlio. Nello stesso modo potranno comunicare le famiglie con i docenti. Per usufruire di tale “servizio” verrà chiesto ad ogni famiglia un indirizzo di posta elettronica su cui inviare tutte le comunicazioni. A tutti i genitori verrà chiesto un apposito “consenso” per aderire all’iniziativa. La scuola attiva una casella postale per ogni Consiglio di classe Il docente, per la propria disciplina e per conto del Consiglio di classe, invia le informazioni alla famiglia La famiglia segnala il proprio indirizzo e-mail La famiglia riceve le informazioni/comunicazioni relative al proprio figlio e può rispondere 35 INCONTRI CON LE FAMIGLIE Nella Scuola Primaria la disponibilità ai colloqui individuali è limitata alla richiesta dei genitori da inserire in coda agli incontri di programmazione settimanale venendo a mancare l’ora di compresenza. Scuola secondaria primo grado cognome cognome 1 ALBAMONTE nome Di sci pli na Nome di sci pli na Gi orno ora gi orno ora Mari na sostegno vener dì 2^ 2 ALBANO Anna Mari a sostegno martedì 4^ 3 AMENDOLITO Mirella lettere martedì 4^ 4 ANTONUCCI Annamari a lettere lunedì 3^ 5 BARBATI Genoveffa arte e immagine lunedì 2^ 6 BOTTIGLIONE Cosi mo attività motorie e sportive lunedì 4^ 7 BRUNO Teresa educazione musicale mercoledì 3^ 8 CATANESE Teresa lettere lunedì 2^ 9 CAVALLO Rosari a lettere sabato 2^ 10 CHIARELLI Mari a V. lettere vener dì 4^ 11 CIMOLI Mari a S. inglese sabato 3^ 12 COLELLA Fi lomena A. mate matica e scienze sabato 3^ 13 CONFESSA Rosa lettere mercoledì 3^ 14 CORBELLI Alessandra attività di sostegno vener dì 3^ 15 COZZOLINO Antoni etta arte e immagine martedì 3^ 16 D’ AMBROSIO Pellegri no tecnologia gi ovedì 3^ 17 DE LEO Moni ca arte e immagine vener dì 5^ 18 DIOFANO Rosari a sostegno sabato 2^ 19 D’ ONOFRIO Mari a F. mate matica e scienze martedì 4^ 20 FEDELE Carmela E. lettere mercoledì 3^ 21 FRULLI Raffaella sostegno vener dì 3^ 22 FRUNZIO Antonella mate matica lunedì 3^ 23 GALEONE Deborah lingua francese martedì 2^ 24 GIGANTE Egi di a lettere lunedì 3^ 25 GIGANTE Mari a R. lingua inglese gi ovedì 2^ 26 GIUGNI Paola Il de lettere gi ovedì 4^ 27 GODINO Valenti na lingua spagnola lunedì 2^ 28 IPPOLITO Vi ncenza mate matica e scienze vener dì 3^ 29 LAMBERTI Adri ana mate matica e scienze lunedì 3^ mercoledì 4^ 30 LIPPO Claudi o attività motorie e sportive 31 LO BARCO Ivonne mate matica e scienze vener dì 4^ Mari a Pi era lettere lunedì 2^ 32 LOPRETE 36 33 MACCIACHIN I Vi ttori a tecnologia gi ovedì 3^ 34 MANCONE Mi chele lettere mercoledì 3^ 35 MARANO Gilda A. lingua francese lunedì 4^ 36 MARCIULIANO Assunta religione mercoledì 2^ 37 MARINELLI Luci a sostegno lunedì 4^ 38 MILILLO Francesco religione martedì 2^ 39 NOTARISTEFANO Francesca inglese mercoledì 2^ 40 PALOMBA Teresa lettere martedì 3^ 41 PARADISO Angela Anna lettere mercoledì 2^ 42 PARDO Mari a Vi ta L. mate matica e scienze lunedì 1^ 43 PENNAROLA Luci a musica martedì 3^ 44 PERCACCIO Paola mate matica vener dì 2^ 45 PETRUZZI Rosanna lingua inglese vener dì 3^ 46 POLESE Mari a lettere lunedì 4^ 47 QUARANTA Loredana inglese martedì 4^ 48 RENNA Teresa educazione musicale vener dì 5^ 49 ROMANAZZI Gi useppi na tecnologia gi ovedì 3^ 50 SEMERARO Eli sa mate matica e scienze martedì 4^ 51 SURDO Kati a sostegno lunedì 5^ 52 TARANTO Anna Mari a attività motorie e sportive vener dì 4^ 53 VIGGIANO Mari na inglese sabato 2^ 54 ZANCAN Clementi na lettere martedì 2^ 37 Servizi diretti alla popolazione scolastica Medicina scolastica La scuola ha un ambulatorio utilizzato dal medico scolastico solo in alcuni momenti dell’anno, ma in caso di necessità lo stesso è utilizzato da vari operatori scolastici in grado di effettuare pronto soccorso. Servizio psico-pedagogico È presente nell’istituto un’equipe psico-pedagogica UTR (Servizio Integrazione Scolastica handicappati) della ASL TA 1 comprendent e le seguenti figure professionali: Dott.ssa Ninni Filomena Pedagogista Varalla Grazia Assistente sociale Servizi ausiliari o servizio di trasporto scolastico per alcuni disabili; o servizio di pulizia solo per la scuola dell’Infanzia e Primaria. o Servizio pre-scuola/post-scuola Associazione Teniamoci per mano. 38 Interventi di prevenzione e recupero del disagio A cura della Funzione Strumentale Obiettivo prevenire e front eggiare problematiche legate al disagio, al fine di promuovere un percorso educativo e for mativo che garantisca all'alunna\o una crescita più serena e armonica. Favorire l’integrazione all’interno del percorso formativo degli alunni Linea d’azione Rilevazione iniziale classe (a cura del Consi gli o di classe) Rilevazione del’importanza del disagio Individuazione delle possibili causa che influenzano il percorso for mativo (fattori i nterni ed es terni alla scuola) Primo intervento sull’alunno/a Coinvolgimento della famiglia Intervento di esperti esterni che forniscono le loro specifiche competenze per individuare le chiavi di lettura del disagio e impostare nuovi percorsi educativi. L’intervento è gestito in collaborazione con Consiglio di classe ed insieme vengono predisposte le strategie per facilitare la relazionalità e la comunicazione in un clima positivo 39 Interventi in favore degli alunni con disabilità a cura della Funzione Strumentale Il nostro Istituto è impegnato anche nell'inserimento degli alunni con disabilità per i quali vengono individuati interventi educativi e didattici differenziati in relazione alle esigenze di ogni singoli alunni finalità educative finalità formative socializzazione integrazione (rapporto con i coetanei e gli adulti ) responsabilità consapevolezza ed accettazione della propria identità autonomia (saper essere – autocontrollo) apprendimento (saperi essenzi ali) collaborazioni famiglia – Asl – servizi sociali – Ente locale L’intervento è gestito in collaborazione con Consiglio di classe e famiglia 40 Organigramma Dirigente scolastico prof.ssa Cherubina Matichecchia Primo Collaboratore prof.ssa Maria Vita PARDO Vigilanza Plesso “Fiore” Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi sig. Rosario LEO ins. Addolorata DI SABATO Assistenti amministrativi Funzioni Strumentali prof.ssa Rosa CONFESS A ins. Addolorata DI SABATO prof.ssa Raffaella FRULLI prof. Francesco MILILLO prof.ssa Lucia PENNAROLA prof. Alessandro TERM ITE Incarichi specifici ins. Maria ROSSI Scuole dipendenti Scuola dell’Infanzia e Primaria Scuola Secondaria di primo grado sig.ra sig.ra sig.ra sig.ra sig.ra Maria Teresa CAZZATI Filomena GIULIANI Ada PINCA Michèle ROMANDINI Ornella RUSSANO Collaboratori scolastici sig.ra Annunziata CACCIAPAGLIA sig.ra Fausta CARELLI sig.ra Angela FERRARESE sig.ra Erminia GENNARO sig. Marco GIUST IZIERI sig.ra Grazia GODINO sig.ra Cosima LOMASTRO sig.ra Patrizia PENNUZZI sig.ra Annantonia POMES sig.ra Grazia SARACENO Organi Collegiali Giunta esecutiva Consiglio d’istituto Collegio dei docenti Consigli di classe/interclasse RSU Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza FLC CGIL: ins. Loredana MARINACCI UIL: prof.ssa Vita Alba DE VALERIIS SNALS (Terminale): prof.ssa Loredana PENNAROLA prof.ssa Lucia PENNAROLA 41 Il dirigente scolastico Dott.ssa Cherubina Matichecchia Il Dirigente scolastico ha la legale rappresentanza dell’istituzione scolastica ad ogni effetto di legge. E’ organo individuale, rappresenta l’unitarietà dell’istituzione medesi ma ed assume ogni responsabilità gestionale della stessa. Deve conseguire contrattualmente i seguenti obbi ettivi: Assicurare il funzionamento dell’istituzione assegnata secondo criteri di efficienza e efficacia; Promuovere lo sviluppo dell’autonomia di dattica, organizzativa, di ricerca e sperimentazione, in coerenza con il principio di autonomia; Assicurare il pieno esercizio dei diritti costituzionalment e tutelati Promuovere iniziative e interventi tesi a favorire il successo formativo Assicurare il raccordo e l’interazione tra le componenti scolastiche Promuovere la collaborazione tra le risorse culturali, professionali sociali ed economiche del territorio interagendo con gli EE.LL. Il dirigente scolastico riceve tutti i giorni nelle ore antimeridiane, oltre che su appuntamento I Collaboratori del Dirigente Primo Collaboratore L’incarico è correlato alla responsabilità sugli esiti gestionali in ordine ai criteri di efficienza ed efficacia nell’organizzazione del servizio scolastico, secondo il seguente Profilo Funzionale: Sostituire il Dirigente Scolastico nell’ordinaria amministrazione in caso di assenza; For mulare ipotesi sul piano organizzativo Responsabile plesso “Fiore” Mantiene i rapporti con il DS in ordine agli adempimenti organizzativi e formali di plesso Controlla il sistema di comunicazione interno alla scuola; Gestisce i problemi degli alunni relativi ai ritardi, uscite anticipate, autorizzazioni, avvertimento alla famiglia in caso di indisposizione. 42 FUNZIONI STRUMENTALI AL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA 1. Per la realizzazione delle finalità istituzionali della scuola in regime di autonomia, la risorsa fondamentale è costituita dal patrimonio professionale dei docenti, da valorizzare per la realizzazione e la gestione del piano dell’offerta formativa dell’istituto e per la realizzazione di progetti formativi d’intesa con enti ed istituzioni esterni alla scuola. Le risorse utilizzabili, per le funzioni strumentali, a livello di ciascuna istituzione scolastica, sono quelle complessivamente spettanti sulla base dell'applicazione dell’art. 37 del CCNI del 31.08.99 e sono annual ment e assegnate dal MPI. 2. Tali funzioni strumentali sono identificate con delibera del collegio dei docenti in coerenza con il piano dell’offerta formativa che, contestual ment e, ne definisce criteri di attribuzione, numero e destinatari. Le stesse non possono comportare esoneri totali dall’insegnamento e i relativi compensi sono definiti dalla contrattazione d’Istituto. 3. Il Collegio dei docenti nella riunione del primo settembre 2011 ha individuato e deliberato le seguenti macroar ee necessarie al POF d’Istituto: 1^ Macroarea: Attività progettuale didattica dell’Istituto 2^ Macroarea: Interventi e servizi per gli alunni 3^ Macroarea: Collegamento con il territorio Il Dirigente scolastico sulla scorta della delibera del Collegio dei docenti del 26 ottobre 2010 con la quale ha deliberato il conferimento degli incarichi, ha assegnato l’incarico delle Funzioni Strumentali ai docenti come appresso indicati. 43 1^ Macroarea: Attività progettuale didattica dell’Istituto Docente incaricato: prof. Alessandro TERMITE Funzione Strumentale: GESTIONE POF Aree di intervento: coordi namento delle Funzi oni strumentali ; Aggi ornamento POF; coordi nare le atti vi tà e la progettazi one del POF; elaborare una si ntesi del POF da di stri bui re alle fami gli e al momento dell’i scri zi one; valutazi one e autovalutazi one di Isti tuto i n funzi one di veri fi ca, correzi one e svi luppo delle scel te del POF; i ntegrazi one dati del PON nel POF; coordi nare i l rapporto scuola-fami gli a e i l coi nvolgimento e cooperazi one dei geni tori ; “Sportello ascolto”; organi zzazi one vi aggi d’i struzi one per le seconde e ter ze classi della scuola medi a 1^ Macroarea: Attività progettuale didattica dell’Istituto Docente incaricato: prof.ssa Rosa CONFESSA Funzione Strumentale: ORIENTAMENTO E CONTINUITA’ Aree di intervento: far conoscer e le moti vazi oni dell’i nnalzamento dell’ obbli go scolasti co; far conoscer e la di retti va sull’ ori entamento; gesti re i bi sogni formati vi degli studenti i n relazi one all’ ori entamento; gesti re la conti nui tà scuola medi a-scuola superi ore; i nformare alunni e fami gli e sulle novi tà della ri forma degli i ndi ri zzi scolasti ci ; far conoscer e i l rapporto scuola-lavoro per una scelta pi ù consapev ole e ragi onata della scuola superi ore; mantenere rappor ti con soggetti i sti tuzi onali esterni i n relazi one ai compi ti da svolgere per un Ori entamento conti nuo ed effi cace sostegno al lavoro docente ed i nnovazi one di datti ca anali zzare i bi sogni formati vi dei docenti ; Coordi nare l’ accogli enza dei nuovi docenti Coordi nare l’ area Progetti 44 2^ Macroarea: Interventi e Servizi per gli alunni Docente incaricato: prof. Francesco MILILLO Funzione Strumentale: INTERVENTI E SERVIZI A FAVORE DEGLI ALUNNI DELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO: INTEGRAZIONE SCOLASTICA PREVENZIONE DISAGIO Aree di intervento: Raccolta dati per l'effettuazi one dei corsi di recupero; coordi namento dell'area di progetto; raccolta e r eali zzazi one r epor t mensi le delle assenze e dei ri tardi degli alunni , rapporti con le fami gli e i n ri feri mento al di sagi o; i ndi vi duare gli alunni i n di ffi coltà e/o di di sagi o; programmare i nterventi di recupero e sos tegno al di sagi o; coordi nare l’ atti vi tà i ndi vi duali zzata tra i due or di ni di scuola (pri mari a e sec. pri mo grado) essere punto di ri feri mento per i docenti ed i geni tori nel progetto di ai uto dell’ alunno di versamente abi le gesti one dello “Sportello ascolto”; 2^ Macroarea: Interventi e Servizi per gli alunni Docente incaricato: prof.ssa Raffaella FRULLI Funzione Strumentale: INTERVENTI E SERVIZI A F AVORE DEGLI ALUNNI DELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO: INTEGRAZIONE SCOLASTICA DEGLI ALUNNI IN SITUAZIONE DI DISABILITA’ Aree di intervento: i ndi vi duare gli alunni i n di ffi coltà e/o di di sagi o; programmare i nterventi di recupero e sos tegno al di sagi o; coordi nare i docenti di sostegno; coordi nare l’ atti vi tà i ndi vi duali zzata tra i due or di ni di scuola (pri mari a e sec. pri mo grado) essere punto di ri feri mento per i docenti ed i geni tori nel progetto di ai uto dell’ alunno di versamente abi le; aggi ornamento profi lo di nami co funzi onale, PDF, e rapporti con l’ Equi pe di ri feri mento 45 2^ Macroarea: Interventi e Servizi per gli alunni Docente incaricato: ins. Addolorata DI SABATO Funzione Strumentale: INTERVENTI E SERVIZI A FAVORE DEGLI ALUNNI DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA Aree di intervento: vi gi lanza plesso “Fi ore”; essere punto di ri feri mento per i docenti ed i geni tori nel progetto di ai uto dell’ alunno di versamente abi le; coordi nare e ges ti re tutte l e mani fes tazi oni d’ Isti tuto, arti sti che, culturali , eventi importanti , i nerenti la scuola dell’i nfanzi a, pri mari a 3^ Macroarea: Collegamento con il territorio Docente incaricato: prof.ssa Lucia PENNAROLA Funzione Strumentale: RAPPORTO CON IL TERRITORIO CURA DELLE RELAZIONI INTERNE ED ESTERNE ALL’ISTITUZIONE SCOLASTICA Aree di intervento: tener legata la scuola al suo terri tori o per tutti quei possi bi li progetti che vi si potranno reali zzar e , i n collaborazi one con le vari e realtà che i n esso operano Enti e Is ti tuzi oni); comuni care ai docenti i progetti di proposta mi ni steri ale; raccogli ere e aggi ornare le comuni cazi oni e le i ni zi ati ve che Enti e Isti tuzi oni propongono alla scuola; curare la comuni cazi one i nterna ed es terna; curare i rapporti con soggetti esterni alla scuola: Enti pri vati e pubbli ci , ASL, Stampa, Emi ttenti locali … curare l’i mmagi ne dell’ Isti tuto organi zzazi one vi si te gui date e vi aggi d’i struzi one per le pri me classi della scuola medi a 46 Incarico specifico Gestione attività informatiche Docente incaricato: ins. Maria ROSSI Incarico: Gestione attività informatiche Aree di intervento: aggi ornamento del si to Web dell’ Isti tuto; organi zzazi one vi si te gui date e vi aggi d’i struzi one per le classi della scuola primari a curare i rapporti con i docenti e le funzi oni strumentali per l’ acqui si zi one di materi ale da i nseri re nel si to; coordi nare l’ uti li zzo dei laboratori i nformati ci ; 47 COORDINATORI E SEGRETARI CONSIGLI DI CLASSE SECONDARIA PRIMO GRADO Classe Coordinatore 1^ A PARDO ANTONUCCI NOTARISTEFANO MARINELLI ALBAMONTE FRULLI 1^ B 2^ B 3^ B D’ONOFRIO BARBATI CONFESSA GIUGNI MARANO MACCIACHINI 1^ C 2^ C 3^ C COLELLA VIGGIANO MANCONE MARCIULIANO BRUNO LIPPO 1^ D 2^ D 3^ D AMENDOLITO LO BARCO FEDELE PETRUZZI SURDO CIMOLI 1^ E SEMERARO COZZOLINO 2^ E 3^ E CATANESE CAV ALLO D’AMBROSIO RENNA 1^ F 2^ F PERCACCIO GIGANTE M.R. 3^ F LOPRETE ZANCAN DIOFANO BOTTIGLIONE 1^ G 2^ G 3^ G FRUNZIO GODINO PARADISO DE LEO TARANTO CORBELLI 1^ H 2^ H LAMBERTI GIGANTE E. ROMANAZZI MILILLO 3^ H PALOMBA PENNAROLA 1^ I CHIARELLI GALEONE 2^ I 3^ I IPPOLITO POLESE QUARANTA ALBANO 2^ A 3^ A Segretario 48 Il personale ATA L’organizzazione del lavoro e l’articolazione oraria del personale A.T.A., funzionale alla piena realizzazione del P.O.F. per garantire le necessarie relazioni con l’utenza, sono regolamentate come segue: Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi sig. Rosario LEO Il Direttore dei servizi generali e amministrativi sovrintende ai servizi amministrativo-contabili e ne cura l’organizzazione. Ha autonomia operativa e responsabilità diretta nella definizione ed esecuzione degli atti amministrativo-contabili, di ragioneria e di economato, anche con rilevanza esterna. il Direttore coadiuva il Dirigente nelle proprie funzioni organizzative e amministrative. Il suo lavoro si svolge dal lunedì al sabato,dalle ore 07.55 alle ore 13.55; rientri pomeridiani disposti con criteri di flessibilità e secondo le urgenze del suo ufficio. Assistenti Amministrativi L’orario di lavoro è stabilito in sei ore giornaliere continuative nella sede centrale “Vittorio Alfieri”: L’attività amministrativa è articolata nel seguente modo: servizio ordinario settimanale: n. 6 unità dalle ore 07.45/08.00 alle ore 13.45/14.00 dal lunedì al sabato per n. 36 or e settimanali, con al meno n. 2 unità presenti dalle or e 07.45 alle ore 13.45; nell’arco della settimana n. 2 unità è a disposizione dell’utenza con un servizio specifico dalle ore 10.00 alle ore 12.00, a turnazione. eccedent e l’obbligatorio: durant e i periodi nei quali si rileva un’esigenza di maggiore intensità delle attività didattiche (novembre-maggio). 49 Assistenti amministrativi CAZZATI Maria Teresa Sede di servizio: Sede centrale Funzioni: gestione alunni infanzia, primaria e secondaria GIULIANI Filomena Sede di servizio: Sede centrale Funzioni: Incarichi aggiuntivi: amministrazione del personale Incari co di i mplementazi one delle procedure nella reali zzazi one del portal e dell’ Isti tuto PINCA Ada Sede di servizio: Sede centrale Funzioni: amministrazione del personale ROMANDINI Michèle Sede di servizio: Sede centrale Funzioni: servizi contabili retributivi e di bilancio viaggi e visite attività progettuale gestione beni mobili e contabilità di magazzino Incarichi aggiuntivi: Collaborazi one di retta con i l DSGA nell’ organi zzazi one, coordi namento e ges ti one del servi zi o i nformati co i n generale TRICARICO Maria Ausliatrice Sede di servizio: Sede centrale Funzioni: gestione alunni infanzia, primaria e secondaria affari generali protocollo, e-mail scuola e siti mpi viaggi e visite attività progettuale 50 Orario di ricevimento La Segreteria è scissa in due divisioni: Amministrativa e docenti; Alunni Orario Uffici Segreteria: ALUNNI/PROTOCOLLO Lunedì 8,30 – 10,30 Martedì 8,30 – 10,30 Mercoledì chiuso Giovedì 8,30 – 10,30 Venerdì 8,30 – 10,30 Sabato 8,30 – 10,30 15,00 – 17,30 PERSONALE/CONT ABILITA’ Lunedì 10,00 – 12,00 Martedì 10,00 – 12,00 15,00 – 17,30 Mercoledì 10,00 – 12,00 Giovedì 10,00 – 12,00 Venerdì 10,00 – 12,00 Sabato 10,00 – 12,00 51 I Collaboratori scolastici CACCIAPAGLIA Annunziata Sede di servizio: Sede centrale, piano terra Servizio di pulizia: uffici amministrativi compresa la ex aula disabili, corridoio, vetra te interne (ingresso corridoio padiglione 3, palestra e accesso corridoio bar). Pulizia mensile finestre degli ambienti assegnati. Vigilanza : Ingresso principale: apertura e chiusura cancello (ore 07.50 – 12.00; riapertura ore 13.05); apertura e chiusura vetra te; accoglienza alunni in ritardo e uscita alunni in anticipo; accoglienza pubblico ore 10-12; vigilanza uscita alunni scuola media (zona cortile). FERRARESE Angela Sede di servizio: Sede centrale, piano terra Servizio di pulizia: Pulizia quotidiana di: 2I, 1D, 1G, 2A, corridoio dx ingresso principale con atrio annesso e gabinetti, androne ingresso principale. Pulizia mensile finestre corridoio dx Vigilanza : Intero corridoio dx ingresso principale (padiglione 1) - classi 1A, 2A, 1G, 1D, 2I e servizi igienici annessi. Vigilanza uscita alunni scuola media androne. Incarichi aggiuntivi: Assi stenza del di sabi le, fornendo l’ ausi li o nell’ accesso all’i nterno della s truttura scolas ti ca, nell’ uso dei servi zi i gi eni ci ed i ntervento di pronto soccorso i n attesa dell’i ntervento speci ali sti co POMES Annantonia Sede di servizio: Sede centrale, piano terra Servizio di pulizia: Pulizia quotidiana di: 2D, 3D, 3E, 2E corridoio sx ingresso principale (padiglione 2) con atrio antistante interno, gabinetti. Atrio ingresso principale, scale e spazio antistan te cancello. Pulizia mensile finestre corridoio sx. 52 Vigilanza : Intero corridoio sx ingresso principale (padiglione 2) - classi 3C, 2D, 3D, 3E, 2E e servizi igienici annessi. Vigilanza uscita alunni scuola media androne. Incarichi aggiuntivi: Suppor to all’ atti vi tà ammi nistrati va ed all’ atti vi tà di datti ca e recaspi to corrsi spondenza SARACENO Grazia Sede di servizio: Sede centrale, piano terra Servizio di pulizia: Pulizia quotidiana di: 1C, 3L, 2G, 1E, gabinetti ingresso scuola elemen tare, aula di scienze, spogliatoio docenti e annesso gabinetto, aula scienze. Vigilanza : Ingresso secondario scuola elementare (padiglione 4) Classi 1C, 3L, 2G, 1E, e servizi igienici. Vigilanza uscita alunni scuola primaria (uscita via Campania) . Apertura cancelletto ore 8.15; chiusura ore 9.00 – riapertura ore 13.15. GODINO Grazia Sede di servizio: Sede centrale, piano superiore Servizio di pulizia: Pulizia quotidiana di: 2H, 1H, 3H, 3I corridoio sx piano superiore (padiglione 6), gabinetti e scala sx accesso piano superiore. Pulizia mensile finestre corridoio sx piano superiore . Vigilanza: Intero corridoio sx piano superiore ingresso principale (padiglione 6) - classi 2H, 1H, 3H, 3I, 1I e servizi igienici annessi. Vigilanza uscita alunni scuola media androne piano superiore. LOMASTRO Cosima A. Sede di servizio: Sede centrale, piano superiore Servizio di pulizia: Pulizia quotidiana di: 3B, 2B, 1B, 2C, corridoio centrale piano superiore, servizi igienici e scala dx accesso piano superiore ingresso corso Italia. Pulizia mensile finestre corridoio centrale piano superiore. 53 Vigilanza: Intero corridoio centrale piano superiore (padiglione 5) classi 3B, 2B, 1B, 2C e servizi igienici annessi. Vigilanza uscita alunni scuola media androne piano superiore. GIUSTIZIERI Marco Sede di servizio: Sede centrale, piano superiore Servizio di pulizia: Pulizia quotidiana di: 3A, 3F, 2F, 1F corridoio dx piano superiore (padiglione 7) servizi igienici, androne e aula informatica annessa. Pulizia mensile finestre corridoio dx piano superiore . Vigilanza: Intero corridoio dx piano superiore ingresso principale (padiglione 7) - classi 3G,3A, 3F, 2F, 1F e servizi igienici annessi. Vigilanza uscita alunni scuola media androne piano superiore. GENNARO Erminia Sede di servizio: Plesso “Fiore” Servizio di pulizia: Aule scuola infanzia: sez.B-C-D; servizi igienici scuola infanzia; servizi igienici personale Vigilanza: intero plesso e in particolare le classi destinate alla scuola infanzia De Comite Angelo è il docent e utilizzato per la Biblioteca e per il Laboratorio di falegnameria. L’orario di servizio ordinario settimanale è stabilito in sei giornate continuative. Sede centrale “V.Alfieri”: 07 unità dalle 07.30/7.45 alle 13.30/13.45 Plesso “T.Fiore”: 01 unità dalle 07.45/8,00 alle 13.45/14.00 per l’intera settimana 54 Organi Collegiali Collegio dei docenti Elabora il Piano dell’Offerta Formativa sulla base degli indirizzi generali di gestione e di amministrazione definiti dal Consiglio d’Istituto Identifica le Funzioni Strumentali degli specifici piani dell’Offerta For mativa, deter mina le competenze professionali necessarie per il perseguimento di tali funzioni, attribuisce le funzioni e designa il responsabile di ciascuna funzione. Ha potere deliberante in mat eria di funzionamento didattico della scuola. For mula proposte per la formazione e la composizione delle classi, per il modulo orario e per lo svolgimento delle altre attività scolastiche. Provvede all’adozione dei libri di testo, sentiti i consigli di classe Approva i vari progetti proposti e promuove iniziative di aggiornamento dei docenti della scuola. Le convocazioni del Collegio Docenti avverrà tramite circolare del Dirigente scolastico, almeno cinque giorni prima della data stabilita. Le riunioni avranno, di norma, la durata massi ma di due or e. Consigli di classe/interclasse/intersezione Si riuniscono periodicamente e sulla base delle indicazioni generali stabilite dal Collegio dei Docenti e delle programmazioni didattico-educative dei singoli docenti. Il Consiglio di Classe PROGETTA – VERIFICA – CONTROLLA il percorso formativo in quello che è il processo d’insegnamento – appr endi mento r elativo a docenti ed alunni. Gli aspetti portanti di tale programmazione sono i seguenti: diagnosi della classe, individuazione dei livelli di partenza; definizione degli obiettivi educativi e didattici; definizione di metodologie condivise e di atteggiamenti comuni nei confronti degli alunni; individuazione degli strumenti di osservazione dei comportamenti e di conoscenza degli alunni; indicazione degli impegni e delle modalità di lavoro degli alunni a scuola e a casa; definizione delle attività di recupero, consolidamento, potenziamento, orientamento e integrative; criteri per la verifica e la valutazione; 55 Dipartimenti I dipartimenti disciplinari si riuniscono periodicamente per individuar e obiettivi, metodologie, strumenti e cont enuti per adottare una strategia operativa comune. I dipartimenti sono quattro per la Scuola secondaria così distribuiti: dipartimento docent e refer ente Lettere prof.ssa Rosa CONFESSA Matematica – Scienze - Tecnologia prof. Arte e immagine – Musica – Attività Motorie e Sportive prof.ssa Lucia PENNAROLA Lingue - Religione prof.ssa Raffaella FRULLI prof. Francesco MILILLO Coordinatori di classe Viene nominato dal preside all’inizio dell’anno scolastico tra i docenti della classe. presiede le riunioni del consiglio ed è responsabile della tenuta del verbale; mantiene continui contatti con i colleghi; coordina e controlla la distribuzione dei carichi di lavoro assegnati agli alunni per garantire il necessario equilibrio nei loro impegni scolastici; verifica con frequenza settimanale le assenze, i ritardi e le uscite anticipate degli alunni in collaborazione con la segreteria; svolge funzioni di collegamento con i genitori e gli allievi e ne raccoglie le osservazioni e le proposte per presen tarle al consiglio di classe; predispone comunicazioni periodiche alle famiglie al fine di fornire complete e tempestive informazioni sul rendimento didattico, sulle assenze, i ritardi e la disciplina; assume l'iniziativa, ove ne ravvisi la necessità, di contatti anche telefonici con la famiglia, redigendone un promemoria da allegare al verbale del consiglio di classe; si fa promotore, in presenza di problemi urgenti, per la convocazione di riunioni straordinarie del consiglio; coordina lo svolgimento del progetto accoglienza nelle classi prime; presiede l'assemblea dei genitori convocata per l'elezione dei rappresentanti dei genitori nel consiglio di classe e illustra la norma tiva relativa allo svolgimento delle elezioni e al funzionamento degli organi collegiali; 56 Presidenti e segretari dei Consigli di interclasse e intersezione I Consigli d'Intersezione (nelle scuole dell'infanzia) e Interclasse (nelle scuole primarie) sono costituiti da tutti gli insegnanti delle sezioni e/o delle classi del plesso e da un rappresentante eletto dai genitori degli alunni per ciascuna sezione/classe. E' presieduto dal Dirigente Scolastico o da un suo delegato appartenent e al Consiglio. Detti consigli si riuniscono per verificare l'andamento complessivo dell'attività educativa di loro competenza e proporre gli opportuni adeguamenti del programma di lavoro didattico. Le competenze alla realizzazione del coor dinamento di dattico e dei rapporti interdisciplinari, spettano ai Consigli con la sola presenza dei docenti. Il Consiglio ha il compito di for mulare proposte al Collegio dei docenti in ordine all'azione didattica ed educativa, nonché ad iniziative di speri mentazione, unitamente a quello di agevolare ed est ender e i rapporti reciproci tra docenti, genitori ed alunni. SCUOLA DELL’INFANZIA Sezione Sez. A,B,C,D. SCUOLA PRIMARI A Presidente Segr etario Ins. DI SABATO Ins. RUFFO Presidente Segr etario Prime classi Ins. CESARI Ins. RUSSO Seconde classi Ins.. GIUFFRE’ Ins.. MARINACCI Terze classi Ins. PERRONE Ins.. MORRONE Quarte classi Ins. EPIFANI Ins. LIVIGNI Quinte classi Ins. VITA Ins. GABRIELI 57 Consiglio d’istituto Il consiglio di istituto elabora e adotta gli indirizzi generali e deter mina le for me di autofinanziamento della scuola. Delibera il bilancio preventivo e il conto consuntivo e stabilisce come i mpiegare i mezzi finanziari per il funzionamento amministrativo e didattico. Spetta al consiglio l'adozione del Regolamento interno di Istituto, l'acquisto, il rinnovo e la conservazione di tutti i beni necessari alla vita della scuola, la decisione in merito alla partecipazione dell'istituto ad attività culturali, sportive e ricreative, nonché allo svolgimento di iniziative assistenziali. Fatte salve le competenze del collegio dei docenti e dei consigli di classe, ha potere deliberante sull'organizzazione e la programmazione della vita e dell'attività della scuola, nei limiti delle disponibilità di bilancio, per quanto riguarda i compiti e le funzioni che l'autonomia scolastica attribuisce alle singole scuole. In particolare adotta il POF elaborato dal collegio dei docenti. Il Consiglio dell’ Istituto Compr ensivo “Alfieri” è costituito da 18 componenti di cui: 8 rappresentanti dei genitori; 8 rappresentanti del personale docente; 1 rappresentante del personale amministrativo; il dirigente scolastico. Dirigente scolastico Componente Docenti: Cherubina MATICHECCHIA CALAVITA M. Concetta Componente Genitori: D’ONOFRIO Maria CHIRICO Michele FRULLI Raffaella CUPPONE Maria Grazia GIUGNI Paola DRITTONE Nicola MANCINI M. Fontana p residente MORDENTI Gennaro PARDO Maria Vita RICAGNI Ar mando RENNA Teresa RUTA Lucia Vice presidente RUFFO M. Gabriella SALINARO Maria Elena Componente Ata TAVILLA Domenico LEO Rosario 58 Giunta esecutiva La Giunta Esecutiva è eletta dal Consiglio di Istituto. Prepara i lavori del consiglio di istituto, fermo restando il diritto di iniziativa del consiglio stesso, e cura l'esecuzione delle relative deliber e. Predispone la relazione sul Programma annuale; Propone il Programma Annuale all'approvazione del Consiglio d'Istituto; Propone le modifiche al Programma annuale all'approvazione del Consiglio La Giunta Esecutiva è composta da: MATICHECCHIA Cherubina LEO Rosario CHIRICO Michele D’ONOFRIO Maria CARELLI Fausta Dirigente scolastico, Presidente Direttore Servizi Generali e Amministrativi Componente Genitori Componente Docenti Componente Ata alunni famiglia personale Ata docenti 59 CONTRATTO FORMATIVO Patto educativo scuola – famiglia La Scuola, le famiglie, gli Enti Locali e le Istituzioni , pur nella diversità e specificità di funzioni, contribuiscono alla formazione integrale dell’alunno. Il contratto formativo è stipulato da: IL CONTRATTO FORMATIVO È’ UN DOCUMENTO IN CUI SCUOLA E FAMIGLIA, ANALIZZATE LE ESIGENZE E LE ASPETTATIVE DI ENTRAMBI, STABILISCONO UNA SERIE DI ACCORDI PER COSTRUIRE RELAZIONI DI RISPETTO, FIDUCIA, COLLABORAZIONE, PER SVILUPPARE SENSO DI RESPONSABILITÀ E IMPEGNO RECIPROCI E PER OTTENERE RISULTATI MIGLIORI CON GLI ALUNNI. La scuola predispone il contratto formativo che viene consegnato ai genitori e sottoscritto nell'assemblea di accoglienza. 60 (art. 3,, D.P.R. 21 novembre 2007, n. 235) In ottemperanza ai principi sanciti dalla Costituzione italiana e dalla Convenzione internazionale sui diritti dell’infanzia New York 20 novembre 1989; al D.P.R. 21/11/2007 che integra e modifica il D.P.R. 24/06/1998 recante il Regolamento dello Statuto delle Studentesse e degli Studenti delle scuole secondarie; alla nota ministeriale 31 luglio 2008, n. 3602 che nella premessa esalta la funzione sociale ed educativa della scuola che insieme alla famiglia riveste il ruolo di “risorsa più idonea ad arginare il rischio del dilagare di un fenomeno di caduta progressiva sia della cultura dell’osservanza delle regole sia della consapevolezza che la libertà personale si realizza nel rispetto degli altrui diritti e nell’adempimento dei propri doveri”. il Dirigente scolastico i docenti di classe il genitore/affidatario dell’alunno/a il personale Ata stringono e sottoscrivono una nuova alleanza per la realizzazione di obiettivi educativi condivisi in un sistema di corresponsabilità in cui l’osservanza della regola sia vissuta come valore comune. Le predette responsabilità si ripartiscono in: a. responsabilità nell’osservanza di norme generali dello Stato che coinvolgono tutti i soggetti che compongono la comunità scolastica; b. responsabilità nell’osservanza delle disposizioni contemplate nel Regolamento d’Istituto. Le prime sono disciplinate dalle norme richiamate dai Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro del comparto scuola e contratto individuale di lavoro: dal decreto legislativo 81/2008 (sicurezza sui luoghi di lavoro); C.C., art. 2048 che richiama le responsabilità della scuola e del genitore; le seconde sono contenute nei fondamentali documenti d’Istituto (Carta dei servizi, Regolamento d’istituto, Contrattazione integrativa d’istituto, Piano dell’Offerta Formativa, Programmazioni di classe e Regolamento disciplinare) di cui l’organizzazione degli aspetti disciplinari è devoluta dalle norme all’Istituzione scolastica. 61 Nell’ambito del Regolamento a livello di Consiglio d’Istituto la relazione educativa docente-studente è disciplinata dal “Contratto formativo” che esplicita diritti e doveri dello studente, diritti e doveri dei docenti connessi con il processo di insegnamentoapprendimento ed è riportato nella programmazione di classe. Procedura obbligatoria di composizione. Avvisi e reclami. In caso di parziale o totale inosservanza dei diritti- doveri di seguito declinati nel “Contratto formativo” ove non si configurino violazioni più gravi, si attua la procedura di composizione obbligatoria come di seguito enucleata: a. segnalazione di inadempienza tramite “avviso” da parte della scuola al genitore; tramite “reclamo” da parte del genitore; b. accertamento, a seguito dell’avviso o reclamo, da parte del destinatario delle circostanze segnalate; c. ripristino, in caso di riscontro positivo, con obbligo di intraprendere ogni iniziativa ad eliminare o ridurre la situazione di inadempienza; d. informazione sugli esiti degli accertamenti ed eventuali misure di ripristino adottate. Punizioni: nei confronti degli alunni avranno sempre carattere educativo e restituivo, mai punitivo. Premialità: giornata-evento per conferire incarichi di responsabilità ed attestati di riconoscimento alle famiglie il Dirigente scolastico il genitore/affidatario dell’alunno/a i docenti di classe il personale Ata La competenza di elaborazione delle procedure del presente patto sono rimesse a norma del D.P.R. 235/2007 al Consiglio d’Istituto che per il corrente anno scolastico assume nel proprio Regolamento competenza di elaborazione ed eventuale modifica. Il PEC costituisce un’innovazione nel sistema scolastico italiano, pertanto saremmo lieti di ricevere suggerimenti da tutti i genitori che con il loro contributo vogliono instaurare con la scuola una sinergia virtuosa. Il foglio firme è parte integrante del presente documento. 62 Contratto formativo di classe II Contratto Formativo è un "patto di corresponsabilità formativa ed educativa" che chiama in causa tre parti: insegnanti della classe, alunni e genitori. I genitori si impegnano a: o Prendere attenta visione del POF e del Regolamento di Istituto; o seguire costantemente l'andamento didattico-disciplinare dei propri figli; o seguire e vigilare i figli nello studio e nel puntuale svolgimento dei compiti assegnati; o collaborare con i docenti e con il Consiglio di Classe nel progetto di formazione sociale e culturale dei propri figli; o assicurarsi della frequenza assidua alle lezioni; o custodire e controllare sistematicamente il libretto delle giustificazioni; o partecipare attivamente, se eletti, ai rispettivi organi collegiali; o procurare che i figli siano in possesso dei sussidi didattici di base ( testi e strumenti per le varie discipline); o rapportarsi nei confronti dell'Istituzione e del personale tutto che vi opera secondo uno stile di rispetto per il ruolo specifico che essi rivestono; o stimolare nei figli il rispetto per l'Istituzione scolastica in tutte le sue componenti. Gli alunni si impegnano a: 1. essere puntuali e frequentare regolarmente le lezioni; 2. partecipare al lavoro di classe attivamente e studiare con continuità, svolgendo puntualmente il lavoro individuale e di gruppo in classe e a casa, realizzando tutte le produzioni richieste dagli insegnanti; 3. adottare gli strumenti adeguati, suggeriti dai docenti, per lo studio secondo quanto richiesto dalle varie discipline; 4. conservare con cura ed avere sempre a disposizione il proprio materiale (testi, compiti svolti a casa, appunti, ecc. 5. rispettare: a) il Regolamento di Istituto b) gli orari di ingresso e di uscita c) gli impegni e le scadenze d) gli altri (idee, comportamenti, differenze) e) le cose (arredi, strumenti, strutture, spazi) avendone cura come importante fattore di qualità della vita della scuola; 6. partecipare alle prove periodiche di valutazione, scritte ed orali; 7. vestirsi in modo consono all'ambiente; 8. non utilizzare il cellulare durante le ore di lezione, solo in casi eccezionali e con l'autorizzazione del docente 63 I docenti si impegnano a: o o o o o o o o o o o o o o o o o Contribuire ala formazione umana, sociale e professionale dell'alunno, stimolando lo spirito di osservazione, la riflessione critica, la rielaborazione personale; spiegare all'inizio di ogni anno scolastico, durante la fase dell'Accoglienza, soprattutto gli alunni iscritti al primo anno della Scuola Secondaria di I grado: le attività didattiche ed educative del Piano dell'Offerta Formativa (POF) di Istituto le norme comportamentali che l'alunno dovrà rispettare; accertare, all'inizio dell'anno scolastico, i livelli di partenza dell'alunno; presentare e discutere periodicamente il programma di studio e il suo avanzamento rendendo l'allievo partecipe e consapevole; programmare e comunicare gli obiettivi, i metodi e i mezzi che si intendono utilizzare per il loro raggiungimento comunicando per tempo le eventuali modifiche operate in itinere dal Consiglio di Classe; comunicare agli alunni i risultati intermedi e finali da raggiungere in ogni disciplina, in termini di traguardi (compresi i risultati differenziati per gli alunni in situazione di H e/o in gravi difficoltà; motivare gli alunni all'apprendimento, stimolare l'acquisizione delle competenze specifiche previste dagli obiettivi prefissati e valorizzare le proprie capacità e attitudini; sviluppare forme di apprendimento collaborativi tra i compagni in un clima sereno di fiducia reciproca; rispettare i ritmi e i modi individuali di apprendimento e, proporre aiuti e sostegno metodologici utilizzando risorse e mezzi presenti in istituto (corsi di recupero, corsi e/o seminari di approfondimento); verificare il raggiungimento degli obiettivi mediante controllo periodico del lavoro svolto, favorendo l'autocorrezione; favorire autonomia personale ed autostima per valorizzare le potenzialità; valutare in maniera regolare e trasparente comunicando gli esiti agli allievi e ai genitori durante i colloqui; instaurare una relazione corretta basata sul dialogo costruttivo con gli alunni; promuovere la motivazione ad apprendere e favorire un clima di stima reciproca di fiducia e di solidarietà, praticare uno stile di rispetto, ascolto e confronto reciproco nel colloquio con i genitori, nello spirito di ricerca 64 Regole di Comportamento per gli alunni NELL’EDIFICIO SCOLASTICO Si arriva a scuola prima del suono della campanella. Si aspetta nel porticato comportandosi in modo corretto. Al suono della campanella si entra nella scuola senza corse e schiamazzi e si raggiunge direttament e la propria aula. Ci si sposta all’interno della scuola solo su autorizzazione dei Docenti. Negli ambienti scolastici non si corre, non si urla, non si fischia e non si canta. Nel portare righe o ombr elli fare in modo che non costituiscano pericolo per sé e per gli altri. La ricreazione si fa in classe, come da orario prestabilito. Si esce in fila per due, senza crear e confusione. I bagni vanno utilizzati in modo civile senza lasciare rubinetti aperti e buttare acqua per terra. IN CLASSE Nell’aula non sono ammessi disordine e confusione. Lo zaino deve essere tenuto vicino la propria sedia in modo da non intralciare il passaggio. All’entrata si prende il posto assegnato e si prepara il materiale per la lezione. Si saluta l’insegnante all’inizio e al termine della lezione, alzandosi in piedi. Si segue attentamente la lezione, senza interrompere e disturbar e in alcun modo. Si interviene solo quando, aspettando il proprio turno, da parte dell’insegnante viene concessa la parola. Si annotano sul diario i compiti da svolgere. Si annotano sul “quaderno delle comunicazioni” le comunicazioni che richiedono la firma dei genitori. Nel comunicare, sia con i docenti che tra gli alunni stessi, è vietato l’uso del dialetto. È assolutamente vietato l’uso dei cellulari, degli iPod e MP3. Per le telefonat e urgenti sarà reso disponibile il telefono dell’istituzione scolastica. È vietato masticare la gomma. Non si sporcano, né si danneggiano gli ambienti scolastici, e i loro arredi (ar madietti, banchi, sedie ecc.). Non è ammesso in classe materiale estraneo alle attività didattiche. È severament e vietato portare in classe taglierini, forbici appuntite, coltellini e tutto quanto possa costituire pericolo per gli alunni. Andar e in bagno uno alla volta e solo quando è necessario. Non uscire dalla classe di propria iniziativa. Non sostare in bagno per azioni che esulano dal suo nor male uso 65 In caso di momentanea assenza o ritardo del docente, il capoclasse o uno degli alunni, devono avvisare immediatamente un collaboratore scolastico e/o il Dirigente Scolastico per l’opportuna vigilanza. CON GLI ALTRI Si porta rispetto a tutto il personale della scuola. Bisogna rispettare i compagni e non fare mai scher zi o atti scorretti. Non si usa mai la violenza ( pugni, schiaffi, calci). Attenzione al linguaggio: non sono ammesse volgarità, parolacce, minacce o offese Quando si offende qualcuno si chiede scusa. La persona offesa non reagisce con violenza. Si aiutano i compagni in difficoltà. Si cura l’igiene personale: a scuola si viene puliti e rassettati. È richiesto un abbigliamento che non offenda la decenza. Eseguire i compiti in classe e a casa con impegno. SANZIONI PER CHI NON RISPETTA LE REGOLE Richiami verbali all’alunno. Nota sul registro di classe, con o senza convocazione dei genitori. Convocazione dei genitori. Dopo tre note sul registro di classe, l’alunno non potrà partecipar e ad un’uscita extrascolastica programmata. Richiamo del dirigente scolastico. Sospensione dalle lezioni, nei casi più gravi. Progettualità d’Istituto 66 Scelte culturali o Il territorio o Linea culturale Scuola dell’Infanzia PROGETTUALITÀ D’ISTITUTO Continuità Accoglienza Orientamento Scuola Primaria Le educazioni Progetto qualità Educazione Permanente (Genitori) Scuola Secondaria di 1° grado Progetti P.O.N. Giornate evento La linea culturale dell’Istituto 67 La scelta culturale dell’Istituto Comprensivo Statale “V.Alfieri” è quella di porsi come “Scuola della Continuità che accoglie, progetta, opera, propone ed orienta” le nuove generazioni a maturare una propria identità ed autonomia, sia personale che sociale. Sin dall’a.s. 2000\2001, in cui la nostra scuola si istituisce come Istituto Compr ensivo, dall’unione di tre ordini di scuola, ognuno con unapropriapeculiarità e una storia giàricca di esperienze e di ricerche sul campo, l’obiettivo principale della nostra realtà è stato quello di incominciare a costruire e condividere un percorso capace di accogliere il bambino di tre anni e di accompagnarlo lungo un cammino, il più possibile lineare e armonico, fino alle soglie dell’adolescenza. Tale connotazione esprime, di per sé, l’intenzionalità progettuale di durare al di là di un fuggente anno scolastico, perché la dimensione del tempo sia pienament e percepita con accresciuta e più ricca sensibilità, impegno fattivo e volontà precisa e decisa di guar dare ed andare avanti senza di menticare le indelebili orme lasciate dai nostri passi nella vita di tutti i giorni, che non può esser e segmentata, spezzettata, frazionata. La scuola della continuità è, chiaramente, un progetto da costruire giorno per giorno in quanto luogo istituzionale in cui si discute, si trovano compromessi fra interessi divergenti, si stabiliscono accordi tra punti di vista opposti, si opera per il bene comune e si mobilitano le risorse necessarie. La scuola della continuità deve in definitiva saper costruire il proprio “capitale sociale” che è fatto dagli insegnanti e dagli utenti, creando un effetto di “convergenza sociale”, fino a condivider e gli stessi valori educativi, ad aumentar e 68 la condivisione delle scelte fatte per dare senso agli appr endi menti, per accrescer e la capacità di sviluppare potenzialità e competenze, ri ducendo così il disinteresse che a volte si manifesta verso la scuola stessa. A fronte di ciò, valore deter minante assume il Piano dell’Offerta Formativa che intendiamo realizzare, non solo come strumento attraverso cui esprimere l’ identità culturale d’istituto, ma soprattutto come elemento di interlocuzione attiva tra noi produttori dell’offerta formativa ed i nostri destinatari diretti ed indiretti. Ogni ordine di scuola presenta il proprio progetto for mativo, di cui il P.O.F. è l’espressione, strutturato sull’età, adeguato ai bisogni degli alunni e condiviso dall’intero gruppo educante. CONTINUITA’ RAGIONI SPERIMENTAZIONE CURRICULA CONTINUI SUCCESSO FORMATIVO CONSAPEVOLEZZA EDUCATIVA M ODALITA’ DI ATTUAZIONE PIANI D’INTERVENTO OBIE TTIVI COORDINAMENTO CUR RICULA STRATEGIE DIDATTICHE COMUNI CONFRONTI PROFESSIONALI PROGETTI INTEGRATI RAPPORTI CON IL TERRITORIO COORDINAMENTO SISTEMI DI VALUTAZIONE ATTUAZIONE CURRICU LA CONTINUI AGGIORNAMENTO COMUNE FAVORIRE PASSAGGIO DIVERSI ORDINI DISCUOLA Il nostro P.O.F, pertanto, promuove la scuola della continuità perché prevede un “sistema scuola” che: 69 Sin dai pri mi giorni gli alunni per trasmettere loro fi ducia e serenità necessarie a familiarizzare con gli ambienti, il personale e le strutture presenti nell’Istituto. Lavorare per l’accoglienza è il punto di partenza del POF che ha comportato e comporterà un lavoro da svolgere su se stessi. Tanto all’ingresso della Scuola dell’Infanzia, quanto nel passaggio da questa alla Scuola Primaria ed alla Secondaria di 1^ grado, gli alunni possono avvertire momenti ed occasioni di disorientamento e disagio. È necessario, pertanto, accoglierli con naturale predisposizione, infor marli ed istruirli sulla novità della scuola, sulle diverse aree disciplinari che la caratterizzano, sulle attività che in essa si svolgono, sugli obiettivi che si intendono perseguire. Tale accoglienza non si limiterà all’intervento solo dei docenti ma coinvolgerà possibilmente anche gli alunni, che illustreranno ai nuovi compagni le caratteristiche dell’istituto al fine di promuovere la socializzazione e l’adattamento dei nuovi arrivati al diverso iter scolastico. Ovviamente questa accoglienza deve estendersi nel tempo, cercando di seguire le esigenze e la cr escita degli alunni, apparent emente forti e disinvolti, ma in realtà fragili ed emotivi, bisognosi di essere sostenuti dai docenti e dagli ausiliari. ampia attività programmatica che coinvolge le tre componenti scolastiche, sia sul piano delle competenze scolastiche previste dai programmi Ministeriali, sia sul piano delle proposte tese ad un arricchimento del curricolo; modalità di diffusione sul territorio dal momento che la vita dell’alunno è un continuum che vive i diversi mondi di cui è composta la sua esperienza: la famiglia, gli amici, il sociale, i media, il territorio, ecc; unitarietà del progetto culturale che tenga presente, contenga, filtri e componga, in termini di leggibilità, il molteplice dei vissuti, spesso percorsi semplicemente come zapping; valorizzazione della memoria personale e storica; rispetto, accettazione e valorizzazione del diverso. 70 aperte e ricorrenti nei diversi livelli del processo scolastico; in grado di cont ener e e rimodellare i diversi contenuti e le differenti proposte al mutare delle esigenze, mantenendole in contesti riconoscibili da parte degli alunni; in grado di gestire i comportamenti riconducendoli a criteri di congruenza nel rispetto delle regole del pluralismo democratico e della convivenza democratica. il “fare” come strumento che, utilizzando le diverse for me mentali, rispetti le peculiarità delle diverse età; la costruzione di modelli culturali atti a legger e ed interpretare la società; il rispetto delle competenze e del lavoro degli altri. L’orientamento è consi derato come processo for mativo capace di promuover e nell’alunno uno sviluppo progr essivo di interessi e la consapevolezza delle proprie attitudini e motivazioni. Il soggetto in for mazione deve essere aiutato, lungo l’intero percorso di crescita, a sperimentare le capacità decisionali che gli consentano di orientarsi nel mondo e compiere scelte realistiche. Nella società complessa in cui viviamo tali scelte non possono considerarsi definitive, ma flessibili e adattabili alle diverse situazioni sociali e personali per sviluppare le capacità di accettare, tollerare e confrontarsi senza tuttavia mai per der e la certezza della propria identità. Pertanto tale processo non si risolve solo in un momento di infor mazione e di scelta della scuola superiore, ma si realizza attraverso un percorso da attivarsi nell’arco di tuttoilpercorso di for mazione che coinvolge gli alunni, gli insegnanti ed i genitori. In questo modo l’orientamento entra nella programmazione del Consiglio di Classe tra gli obiettivi delle varie discipline. Nel tempo stiamo riuscendo a realizzare PROGETTI D’ISTITUTO che prevedono modalità e strumenti di lavoro comuni ai tre or dinidi scuola e tali da r endere più ampia ed efficace la nostra 71 OFFERTA FORMATIVA sviluppata secondo le scelte di ogni Team in base ai bisogni rilevati nelle diverse realtà: Progetto Orientamento 72 proposte per la scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado a cura della Funzione Strumentale PREMESSA “Imparare a scegliere vuol dire imparare ad essere consapevole di ciò che si potrà ottenere e di ciò che sicuramente si perderà. Vuol dire sapere fino a dove si può arrivare ed essere consapevoli del percorso da effettuare”. Ogni azione orientativa è finalizzata a maturare la capacità di selezionare, sulla base di fattori personali e sociali, tra le alternativa a disposizione. In quest’ottica ci pare utile cominciare a lavorare dal momento in cui l’allievo comincia a frequentare la scuola su un compito che investirà l’alunno soltanto in terza media e che da lui sarà avvertito come importante proprio in quel momento. L’attività di orientamento non può limitarsi all’ultimo anno della scuola secondaria di primo grado per informare gli alunni circa i vari indirizzi scolastici. Essa deve configurarsi, invece, come una azione convergente di più operatori, a diversi livelli, ed in momenti diversi, nella prospettiva di uno sviluppo equilibrato della personalità umana. A questo scopo è importante programmare attività finalizzate a sviluppare: la conoscenza di sé; la capacità di comunicazioni; la conoscenza del territorio. Per un’azione veramente efficace sono indispensabili due tipi di attività interdipendenti: ORIENTAMENTO FORMATIVO lungo tutto l’arco della scuola di base, all’interno delle discipline, promuovendo un focus su di sé, per formare consapevolezza e autonomia dell’alunno; ORIENTAMENTO INFORMATIVO limitato all’ultimo anno della scuola media, per dare informazioni sulle scuole superiori ed attivare discussioni tra gli alunni e le famiglie al fine di facilitare una consapevole scelta. 73 Compito dei docenti sarà quello di aiutare l’alunno a scoprire chi è, quali sono i suoi interessi, le sue attitudini, i suoi valori, le propensioni professionali, con particolare attenzione alla valorizzazione dei talenti esistenti o latenti. In questa ottica l’azione orientativa si svilupperà attraverso i seguenti moduli, uno per ogni livello scolastico: Modulo n. 1: “Il sé e l’altro” per la scuola dell’infanzia; Modulo n. 2: “Star bene con se stessi per star bene con gli altri” per la scuola primaria; Modulo n. 3: “Proposte per una scelta consapevole” per la scuola secondaria di primo grado. “Il sé e l’altro” (Orientamento scuola dell’infanzia) FINALITA’ Il curricolo nella scuola dell’infanzia si articola attraverso cinque campi di esperienza che sono i luoghi del fare e dell’agire del bambino; sono le conoscenze e le abilità e rispondono al “sapere” e al “saper fare”. Il progetto “Il sé e l’altro” costituisce un curricolo completo che offre ai bambini la possibilità: 1. di maturare nell’identità personale, 2. di rafforzare l’autonomia operativa e relazionale, 3. di sviluppare tutte le competenze (cognitive, motorie, relazionali, comunicative, creative) necessarie per i futuri apprendimenti della scuola di base. “Il sé e l’altro” si collega con gli altri itinerari didattici per campi di esperienza che, oltre a perseguire le finalità proprie concorrono a raggiungere gli obiettivi dell’orientamento in una progettazione sistematica. Il campo di esperienza “il corpo in movimento” mira a sviluppare gradualmente nel bambino la capacità di leggere, capire ed interpretare i messaggi provenienti dal proprio corpo e altrui, di orientarsi nello spazio, di muoversi e di comunicare. La fruizione di linguaggi differenti propri del terzo campo di esperienza educa i bambini al senso del bello, alla conoscenza di se stessi, degli altri e della realtà. La scuola dell’infanzia offre ai bambini la possibilità di addentrarsi nei diversi campi di esperienza, mettendoli così in condizione di scambiare punti di vista, confrontare le proprie interpretazioni su fatti ed eventi, esprimere i propri pensieri e condividere con gli altri le proprie opinioni. Nella scuola dell’infanzia i bambini apprendono ad organizzarsi gradualmente nel tempo e nello spazio, a partire dai loro vissuti quotidiani; spazio e tempo sono legati tra loro nell’esperienza del movimento. OBIETTIVI 74 3 anni 1. Conquistare gradualmente un’autonomia sempre più ampia; 2. controllare e canalizzare l’aggressività; 3. rafforzare la fiducia negli altri; 4. comprendere la diversità convivendo in modo attivo e positivo; 5. rispettare le regole nei giochi e nella vita comunitaria; 4 anni 1. Conquistare gradualmente un’autonomia sempre più ampia; 2.controllare e canalizzare l’aggressività; 3. consolidare la fiducia in se stessi, l’autostima, la sicurezza di sé; 4. consolidare la disponibilità a collaborare; 5. maturare l’identità e incrementare lo spirito di amicizia; 6. comprendere la diversità convivendo in modo attivo e positivo; 7. riconoscere e rispettare i diritti degli altri; 8. essere disponibile a cooperare con gli altri, ad aiutarli, a praticare la solidarietà, l’amore, la pace ecc; 9. documentare il proprio lavoro. 5 anni 1. Conquistare gradualmente un’autonomia sempre più ampia; 2. controllare e canalizzare l’aggressività; 3. consolidare la fiducia in se stessi, l’autostima, la sicurezza di sé; 4. consolidare la disponibilità a collaborare; 5. maturare l’identità e incrementare lo spirito di amicizia; 6. comprendere la diversità convivendo in modo attivo e positivo; 7. comprendere la necessità di darsi e di riferirsi a norme di comportamento e di relazione unanimemente condivisi; 8. documentare il proprio lavoro; 9. riconoscere i progressi compiuti. CONTENUTI ED ESPERIENZE Molti degli obiettivi sopra elencati sono raggiunti nel corso di tutte le esperienze della vita scolastica, anche quelle finalizzate ad apprendimenti relativi ad altri campi di esperienza. Ogni momento della giornata è un occasione per condurre i bambini a riflettere sui valori della moralità, dalla società,della religiosità. Tuttavia ,si progettano talune esperienze specifiche, che sono parallelamente finalizzate alla maturazione dell’identità e alla conquista dell’autonomia: 75 1. conversazioni, dialoghi, riflessioni sui comportamenti; 2. coinvolgimento dei bambini nella gestione dell’ambiente; 3. responsabilizzazione e assunzione di incarichi individuali, di coppia, di gruppo; 4. giochi di ruolo per il rafforzamento dell’identità; 5. giochi di gruppo per le relazioni interpersonali e per il rispetto reciproco; 6. giochi di regole; 7. racconto e rappresentazione simbolica di esperienze vissute; 8. ricostruzione della propria storia personale; 9. analisi della famiglia, con i suoi ruoli e le sue relazioni; 10. riflessione sui valori della convivenza democratica; 11. iniziative per valorizzare la diversità nella prospettiva di una società multiculturale; condivisione dei valori dell’ intercultura. STRUMENTI La consapevolezza di sé e le capacità di instaurare rapporti soddisfacenti con gli altri e di riferirsi a norme di comportamento e di relazione (rispetto, comprensione, tolleranza, amore, amicizia,solidarietà…) maturano nei bambini attraverso quella molteplicità di situazioni, formalizzate e non, che il progetto vuole mettere a loro disposizione. Le dimensioni della moralità, dell’affettività, della socialità e dell’identità si intrecciano e prendono consistenza grazie alla sensibilità delle insegnanti che non separano tali dimensioni ma, con sapiente regia, predispongono un contesto scolastico realmente e concretamente motivante al confronto con gli altri, al rispetto attivo della diversità, con i seguenti strumenti: materiali (abiti, maschere…) per l’assunzione di ruoli e di identità diverse; bambole, pupazzi,ecc; videocassette e audio cassette sui comportamenti umani; fiabe e testi sulle paure; oggetti, simboli, immagini su feste e ricorrenze; libri sulle regole di comportamento e sul rispetto dell’ambiente; materiali della tradizione locale; manuali ed immagini sul comportamento stradale; contenitori per la raccolta differenziata; schede didattiche e non in uso e non. VERIFICA E VALUTAZIONE Anche le verifiche e le valutazioni relative a questo campo di esperienza sono finalizzate a “capire” più che a giudicare. Si tratta di individuare i risultati raggiunti dai bambini, le loro modalità operative, gli stili cognitivi e relazionali nel corso di tutti i momenti del progetto didattico (valutazione in itinere) per apportare eventuali modifiche al progetto stesso e rispondere meglio alle loro esigenze di crescita e alle loro modalità di apprendimento. Si tratta ancora di verificare alla conclusione le conquiste realmente effettuate dai bambini, i concetti acquisiti, le competenze sviluppate per giungere ad una valutazione sommativa. In entrambi i casi sono particolarmente utili indicatori di verifica. 76 Più specificatamente verranno verificate le competenze la cui griglia di valutazione è allegata. DURATA Il progetto si svolgerà nel corso dell’anno scolastico in orario curriculare. DESTINATARI Il progetto è rivolto agli alunni della scuola dell’infanzia. “Star bene con se stessi per star bene con gli altri” (Orientamento scuola primaria) DESTINATARI: TUTTI GLI ALUNNI DELLA SCUOLA PRIMARIA PROGRAMMAZIONE DEL LAVORO OBIETTIVI GENERALI 1. potenziare l’autonomia; 2. potenziare l’autostima; 3. potenziare la capacità di interagire con gli altri; 4. sviluppare le capacità percettive; 5. sviluppare il senso di responsabilità; 6. accettare se stessi; 7. accettare gli altri; 8. attuare comportamenti collaborativi. ITINERARIO DIDATTICO Attraverso molteplici esperienze ludiche guidate, motivate e finalizzate si conducono gli alunni ad assumere uno stile di comunicazione interattiva con i compagni e con gli adulti. Ogni esperienza ludica viene seguita da riflessioni spontanee e guidate favorendo il raggiungimento di un clima di autostima e di fiducia negli altri. METODOLOGIE Attraverso tecniche ludiche e relazionali utili all’identificazione e alla gestione delle emozioni si conducono esperienze miranti al raggiungimento degli obiettivi prefissati. Il metodo si ispira al Vopel e alla pedagogia della Gestalt. VERIFICHE E CRITERI DI VALUTAZIONE VERIFICHE: si avviano gli alunni alla riflessione sulla loro esperienza ponendo domande per aiutarli a prendere coscienza di ciò che l’esperienza ha provocato sia a livello emotivo che cognitivo. Ogni bambino esprime pareri, impressioni, emozioni, sensazioni in situazione di circle-time. VALUTAZIONE: questa fase sarà misurabile nella capacità degli alunni di trasferire le esperienze dal campo ludico alla vita reale, quindi sarà misurabile a lungo termine. 77 “Proposte per una scelta consapevole” (Orientamento scuola secondaria di primo grado) FINALITA’ Conoscere se stessi le proprie attitudini, capacità ed inclinazioni, riuscire a percepire il gusto di ciò che maggiormente affascina, tentare di vedersi nel prossimo futuro impegnati ad apprendere le conoscenze e le competenze necessarie per il lavoro che piacerebbe fare: queste sono le difficoltà che i ragazzi che frequentano l’ultimo anno della scuola media devono affrontare per scegliere il proprio indirizzo di studi superiori. Il progetto “PROPOSTE PER UNA SCELTA CONSAPEVOLE” nasce dall’esigenza di considerare l’orientamento un processo educativo che tende a far emergere sia le dimensioni dello sviluppo della persona, sia l’orientamento professionale, sia la capacità di scelta e decisione del singolo soggetto. Spesso un “orientamento” poco vissuto dai ragazzi porta a scegliere un indirizzo di studi inadatto. Gli interventi previsti vogliono perseguire le seguenti finalità: sviluppare e migliorare le azioni orientative nei momenti cruciali del passaggio dalla scuola primaria alla secondaria, da questa alla scuola superiore (sistema dell’istruzione e della formazione); affiancare gli alunni di ogni ordine scolastico nel loro percorso scolastico, considerando adeguatamente le specificità personali, ambientali e territoriali; sviluppare nelle famiglie sensibilità e “cultura” per l’orientamento dei figli; consentire agli alunni e alle loro famiglie di avere un’informazione corretta e completa sulle possibilità di scelta degli indirizzi di studio e del mercato del lavoro locale; assicurare particolari interventi in favore dei soggetti fragili o a rischio di dispersione scolastica e/o di esclusione sociale. OBIETTIVI Sviluppare tra gli alunni la conoscenza della proprie personalità e la consapevolezza delle proprie capacità e attitudini; far riflettere gli alunni sul proprio rapporto con il futuro e con le scelte da compiere; avviare gli alunni alla conoscenza del sistema scolastico del contesto socio economico territoriale; favorire la possibilità di operare una scelta consapevole del percorso scolastico e professionale. 78 CONTENUTI ED ESPERIENZE 1. somministrazione di test sulla conoscenza di sé allo scopo di raccogliere informazioni che facilitino il dialogo interiore dell’alunno, oltre che definire indicazioni sul percorso scolastico e professionale; 2. colloqui e discussione in classe per aiutare lo studente nelle sue scelte; 3.raccolta e distribuzione del materiale informativo inviato dalle varie scuole ai docenti coordinatori delle classi terze; 4.organizzazione degli interventi di insegnanti ed alunni rappresentanti delle varie scuole del territorio; 5. consiglio orientativo formulato dal consiglio di classe. I Docenti della Scuola secondaria di primo grado impostano l’attività didattica su una metodologia centrata sul discente, nella quale egli viene considerato soggetto attivo del proprio processo di apprendimento e di maturazione. L'attività di orientamento si sviluppa quindi trasversalmente in ogni momento della vita scolastica: dall'ingresso degli alunni (accoglienza), al tutoring in uscita come consultazione e supporto per le scelte successive La responsabilità delle attività è demandata ai docenti delle varie classi e prevede come referente uno specifico insegnante, appositamente designato dal Dirigente scolastico al coordinamento delle varie attività, alla tabulazione dei dati. STRUMENTI questionari d’indagine testi e materiale illustrativo incontri organizzati con insegnanti ed alunni delle varie scuole materiale cartaceo di facile consumo computer VERIFICA E VALUTAZIONE Le verifiche e la valutazione seguiranno le modalità indicate nella programmazione generale delle classi. DURATA Il progetto si svolgerà nel corso dell’anno scolastico in orario curriculare. DESTINATARI Il progetto Orientamento interessa tutte le classi e tutte le discipline della scuola 79 Obiettivi Modalità Raccogliere dati utili per la formazione delle Sezioni/Classi d’ingresso Incontri tra docenti e, possibilmente, tra gli alunni della scuola dell’Infanzia – Primaria – Secondaria. Predisposizione di un clima educativo ed organizzativo interno alla scuola coerente e funzionale. Attività didattiche su una tematica comune da sviluppare dapprima nella Scuola dell’Infanzia e proseguita nella Scuola Primaria e Secondaria. Codificazione di omogenei sistemi di verifica e di valutazione per la compilazione di documenti informativi. For mulazione prove di accertamento delle competenze. Conoscere e confrontare il diverso approccio insegnante/bambino nei diversi ordini di scuola Favorire l’approccio con il nuovo ambient e scolastico e la conoscenza degli insegnanti Declinare le competenze rapportandole alle diverse età Favorire rapporti di collaborazione tra gli insegnanti e gli alunni dei tre ordini di scuola 80 Acquisire si curezza, fiducia, autonomia, senso di appartenenza. Interagi re e comunicare con gli altri, in modo sempre più efficace. Favori re l a capacità di finalizzare l e proprie azioni. Rispettare i ritmi personali di gestione del tempo scuola (momenti educativi e ludici ) Valorizzare le potenziali tà di ci ascuno. Tutti gli alunni della Scuol a dell’ Infanzi a e della Scuola Primaria sono accolti a scuol a in un clima festoso, dove si condi vide un gioco, un canto di benvenuto. I bambini in ingresso ricevono da quelli più grandi un oggetto simboli co e colorano insieme un disegno. Anche lo spazio sezi one/aula è predisposto all’accogl ienza con striscioni di benvenuto, simboli/ di segni a cui associ are il propri o nome e, per la Primaria, etichette – nome nello stampato mai uscolo da associare al la postazione di ciascun al unno. Un altro momento importante è quello che vede la programmazione di un percorso didattico adeguato alle capacità dell ’alunno attraverso la definizione di obiettivi e la predisposizione di strategie di insegnamento-apprendimento, semplificati nelle problematiche e nei contenuti (mediati da quelli del la classe). Strumenti didattici opportunamente scelti e strutturati sui li vel li cognitivi e affettivo- rel azionali e sui tipi e modi di apprendimento dei singol i alunni. Attivazione di progetti/laboratori a classi aperte. 81 Progetto “Qualità” A cura della Funzione Strumentale L’Istituto Comprensivo “Alfieri” ha avviato un processo di rinnovamento e di cambiamento ispirato dalla necessità di migliorare la soddisfazione dei genitori e degli alunni relativament e ai servizi offerti. Obiettivi Avviare processi di miglioramento dei propri servizi Costruire un sistema di autovalutazione di istituto Fattori Attivazione di nuovi percorsi organizzativi Raccor do inter disciplinare Rapporto costante tra insegnanti e famiglie La comunicazione organizzativa Migliorare la formazione dei propri insegnanti Continuità con la Scuola Primaria Migliorare i metodi di insegnamento Attenzione al disagio Celerità nelle procedur e Organizzare e coinvolgere i genitori Trasparenza Informatizzazione di servizi di e la Scuola secondaria di 2° grado segreteria Fare della scuola un centro culturale permanent e aperto al territorio Costruire una rete di comunicazione all’interno della scuola e con il territorio Tempo di attesa agli sportelli Flessibilità degli orari di apertura degli uffici al pubblico La soddisfazione degli alunni, dei docenti, delle famiglie Autovalutazione Verifiche Verifiche in itinere, con cadenza mensile, a livello di Staff del Dirigente scolastico, Funzioni Strumentali, collaboratori, per valutare i progressi e i risultati ottenuti. Autovalutazione di fine anno scolastico con distribuzione di questionari a famiglie, alunni, docenti, personale Ata. 82 Fattori di qualità della scuola Gli indicatori di qualità della scuola sono: il lavoro collegiale dei docenti l’unitarietà dell’insegnamento la disponibilità dei docenti alla all’innovazione didattica e all’aggiornamento; l’individuazione delle procedure d’insegnamento; l’esistenza di traguardi irrinunciabili comuni e definiti collegialmente; il rapporto costante scuola/famiglia; Fattori di qualità dell’organizzazione scolastica funzionalità dell’orario; funzionalità e cura degli spazi interni ed esterni; funzionalità delle attrezzature e degli arredi; rapporto positivo con Ente Locale, esperti esterni, ASL; coor dinamento tra i vari ordini di scuola; coor dinamento tra le componenti dell’Istituto Gli strumenti di valutazione dei fattori di qualità dell’organizzazione scolastica sono: discussione tra i docenti nelle sedi collegiali opportune; questionari; griglie per la raccolta dei dati. Verifica del piano dell’offerta formativa della Scuola Secondaria di primo grado Il monitoraggio avviene attraverso questionari consegnati a insegnanti, alunni/e e genitori che servono: per individuare, valorizzare ed ampliare i propri punti forti; per riconoscere i propri punti deboli ed assumere le necessarie azioni di miglioramento; per mirare ad una sempre più elevata qualità. Entro la fine dell’anno scolastico, i risultati dei questionari vengono resi noti al Collegio e pubblicati sul sito della scuola. 83 il monitoraggio e la valutazione per le informazioni “di ritorno” da parte degli utenti (docenti, personale AT A, alunni, genitori). In questo anno scolastico l’indagine quest’anno è iniziata con il monitoraggio degli alunni e dei genitori “in ingresso” al fine di conoscere i motivi della scelta della nostra Scuola e le loro aspettative. Il monitoraggio è stato effettuato nella prima decade del mese di Novembr e. I risultati Gli alunni hanno molta fiducia verso gli insegnanti; ritengono i docenti molto disponibili e attenti per tutte le loro esigenze di studio e personali; giudicano l’organizzazione dei lavori e delle attività, in classe, abbastanza sereni; valutano sereno il clima in classe e i rapporti tra compagni; considerano chiari, obiettivi i impar ziali i giudizi degli insegnanti In definitiva gli alunni valutano l’ambient e scolastico dell’”Alfieri” sereno e accogliente, pertanto frequentano volentieri. Le famiglie In base alle conoscenze dei genitori: gli alunni sono ben integrati nel gruppo classe ed hanno un buon rapporto con i docenti; Hanno un giudizio positivo della disponibilità del personale di segreteria e dei collaboratori scolastici; Sono abbastanza infor mati sul funzionamento della scuola e il figlio costituisce la fonte principale di informazioni; ampia soddisfazione per la disponibilità del Dirigente scolastico si aspettano che la Scuola dia una preparazione per affrontare le scuole superiori; dia una preparazione per affrontare le scuole superiori; Sia al passo con i tempi per preparare i ragazzi ad affrontare il futuro con capacità e sicurezza; dia un metodo di studio; 84 Nella prima decade del mese di Maggio è stato invece effettuato il monitoraggio di fine anno scolastico Il monitoraggio ha interessato: il 100% dei docenti il 100% del personale Ata il 50% degli alunni “in uscita” il 50% degli alunni delle classi prime e seconde il 50% dei genitori Punti di forza Le famiglie hanno scelto la nostra Scuola perché: se ne parla bene nel quartiere si sono informat e sugli obiettivi e sui metodi adottati nella Scuola e si fidano hanno riscontrato che i proprio/a figlio/a viene volentieri a scuola ha con gli insegnanti un rapporto positiv Gli alunni sono soddisfatti, vengono volentieri a scuola, si trovano bene con gli insegnanti non pensano di cambiare Scuola gli insegnanti sono disponibili a parlare dei loro problemi gli insegnanti dimostrano disponibilità e attenzione per le loro esigenze di studio e di apprendimento insegnano in modo coinvolgente In definitiva, sono contenti di fa parte del nostro Istituto Le criticità Più coinvolgimento di tutti i genitori alle attività scolastiche 85 PROGETTO INNOVASCUOLA “COSTRUIAMO LO SPAZIO” E’ un progetto di dattico rivolto alle classi 2^ della secondaria di primo grado che offre l’opportunità di sperimentare un laboratorio matematico di “Dimostrazioni e Modelli” al fine di ritrovare e riscoprire situazioni cognitive in ambito geometrico. Il progetto propone un approccio costruttivo procedurale allo studio delle figure geometriche per arrivare ad un modello razionale delle esperienze percettive. Il progetto intende “fare matematica” in un ambi ente cognitivo che da ampio spazio all’azione del ragazzo. Le attività laboratori ali saranno sviluppate in ambiente Open Source, avvalendosi del sistema operativo “Edubuntu”, della suite Open office e di software open come Geogebra, oltre a contenuti didattici digitali da fruire attraverso la LIM e da realizzare con la stessa. Il risultato sarà un ampio contenitore di infor mazioni, learning objects, oggetti multimediali. Descrizione delle attività previste Riunioni periodiche del Gruppo Operativo di progetto per la valutazione ed il monitoraggio delle attività progettuali. Sviluppo delle attività progettuali ad integrazione delle normali attività didattiche curriculari. Workshop. Aree disciplinari coinvolte Area matematico-scientifico-tecnologica Impiego dei contenuti didattici digitali Mappe concettuali create dai docenti Webquest Prodotti multimediali LO Realizzazione di contenuti didattici digitali (elenco e tipologia) File funzionali e di documentazione delle attività svolte, coinvolte, condivisibili in rete: Software presente nel S.O. Edubuntu Costruzioni geometriche interattive (file di Geogebra) Mappe concettuali (file multimediali interattivi) LO realizzati con Smart Notebook (file multimediali interattivi) 86 Conquistare gradual ment e un’autonomia sempr e più ampia Controllare e canalizzare l’aggressività Consolidare la fiducia in se stessi, l’autonomia, la sicurezza di sé Riconoscere e rispettare i diritti degli altri Essere disponibile a cooperare con gli altri, ad aiutarli, a praticare la solidarietà, la pace, l’amore… Documentare il proprio lavoro e riconoscere i progressi compiuti Rafforzare la fiducia negli altri Obiettivi Consolidare la disponibilità a collaborare Rispettare le regole nei giochi e nella vita comunitaria Maturare l’identità e incrementare lo spirito di amicizia Compr endere la diversità convivendo in modo attivo e positivo Compr endere la necessità di darsi e riferirsi a norme di comportamento e di relazione unanimamente condivisi 87 Esperienze / Contenuti Tutti gli apprendimenti dei campi d’esperienza e delle discipline, nonché ogni altra esperienza di vita scolastica. Ogni momento della giornata è un’occasione per condurre a riflettere sui valori della convivenza democratica, dell’identità personale e sociale. Conversazioni, dialoghi su letture, racconti, esperienze/iniziative vissute, giochi di ruolo, di gruppo, di regole. Mezzi e Strumenti Verifica e Valutazione Tutte le dimensioni valoriali maturate dagli alunni in una molteplicità di situazioni, si intrecciano e prendono consistenza grazie alla sensibilità e professionalità dei docenti che non separano tali di mensioni ma, con sapiente energia, predispongono un contesto realmente e concretamente motivante e supportato da strumenti e mezzi adeguati: testi vari, manuali, immagini, video ed audio cassette, oggetti, simboli, maschere, schede, contenitori … Anche le verifiche e le valutazioni relative all’orientamento sono finalizzate a “capire”, più che a giudicare; capire dai risultati raggiunti dai bambini le loro modalità operative, gli stili cognitivi e relazionali per rispondere al meglio alle loro esigenze di crescita nel corso del percorso scolastico e, più in generale, dall’intero arco della vita. 88 Guidare alla conoscenza di Far acquisire l’abitudine al sé (fisica, confronto, alla valutazione e comportamentale, relativa all’autovalutazione e stimolare a bisogni, interessi e capacità decisionali in rapporto attitudini). alle scelte da effettuare. Obiettivi Promuovere la conoscenza della società, del mondo del lavoro e delle professioni (educazione all’informazione) Far acquisire l’abitudine al confronto, alla valutazione e alla autovalutazione e stimolare capacità decisionali in rapporto alle scelte da effettuare 89 Esperienze / Contenuti Tutti gli apprendimenti disciplinari, nonché ogni altra esperienza di vita scolastica che offra un’occasione per condurre a riflettere sulle scelte autonome e responsabili da attuare nella acquisizione della identità personale ed in rapporto alle esigenze della vita comunitaria, anche in previsione del futuro. 1^ classe: prima conoscenza di sé (l’io, la famiglia, la scuola, il paese) 2^ classe: Osservazione ed analisi del mondo del lavoro. 3^ classe: approfondimento delle conoscenze sulla società; organizzazione scolastica/scuole del territorio. Mezzi e Strumenti Libri vari per approfondire le tematiche relative al mondo del lavoro; riviste didattiche e giornali per recepire dati d’indagine; opuscoli e depliants informativi sulle scuole del territorio; incontri con docenti di Scuola Secondaria di 2° grado; visite guidate presso strutture lavorative. Elementi metodologici Prassi della comunicazione; metodo della ricerca; lavori individuali e di gruppo; registrazione delle fasi di lavoro; visione di videocassette informative; colloqui ravvicinati. Verifica e Valutazione Anche le, verifiche e le valutazioni relative all’orientamento sono finalizzate a “capire”, più che a giudicare, in rapporto agli effetti ed alle strategie del’intervento adottate; alle abilità, competenze e conoscenze acquisite. 90 91 OF : Essere consapevole del proprio se e riuscire a porsi in giusta ed equilibrata relazione con il mondo esterno. OS : •attivare atteggiamenti di conoscenza di sé; •sapere esplorare il proprio sé in modo sempre più attento e consapevole; •sapere esprimere in modo personale emozioni e sentimenti; •saper riconoscere le proprie emozioni e i propri sentimenti rilevandone i cambiamenti nel tempo; •saper utilizzare al meglio la propria intelligenza emotiva esercitando l’autocontrollo; •saper instaurare con se stessi e con gli altri relazioni positive; •saper esprimere la propria affettività in modo socialmente valido; •riconoscere il valore delle relazioni sociali con i coetanei e con gli adulti; •esprimere in maniera adeguata il proprio potenziale emotivo e affettivo. OF : riconoscere attività ed atteggiamenti che sottolineano nelle relazioni interpersonali gli aspetti affettivi e ne facilitano la corretta comunicazione. OS : •riflettere sui cambiamenti fisici e psichici; •acquisire le conoscenze per definire la propria identità; •diventare consapevole della diversità fra maschio e femmina; •conoscere le caratteristiche degli apparati sessuali e loro funzionamento; •descrivere la famiglia come forma di società e ricostruirne l’evoluzione storica; •comprendere il valore dell’amicizia e dell’amore; •assumere comportamenti corretti in relazione alla propria età. 92 OF : Avere coscienza delle norme che regolano gli spazi pubblici e dei pericoli derivanti dall’inquinamento acustico ed atmosferico. OS : •Conoscere la strda e lesue parti; •Capire le norme di comportamento riservate ai pedoni; •Conoscere i principali segnali stradali; •Conosere le principali cause degli incidenti stradali e i più importanti strumenti di prevenzione; •Scoprire le caratteristiche dell’inquinamento acustico ed atmosferico 1. OF : Individuare nell’ambiente prossimo un problema di salvaguardia ambientale; OS : • Comprendere l’interdipendenza tra ambiente naturale ed uomo; • Comprendere l’importanza delle risorse naturali per lo sviluppo umano; • diventare consapevoli del fatto che le risorsesono limitate e vanno risparmiate; • Sapere individuare le cause delle varie forme di inquinamento, i suoi effetti sull’ambiente e sulla salute dell’iomo; • Conoscere l’ambiente vicino e i suoi problemi; • Maturare una sensibilità individuale e collettiva nei confronti dell’ambiente; • Sviluppare la consapevolezza che è necessario conoscere, tutelare e rispettare l’ambiente, anche modificando abitudini e stili di vita; • Comprendere che l’ambiente è una risorsa per la cui cura è necessario l’impegno coordinato delle politiche nazionali, alla cui base vi è, comunque, l’impegno dei singoli individui; • Saper osservare e studiare graficamente gli elementi presenti nell’ambiente naturale; • Conoscerel’importanzae l’evoluzione della rete stradale; • Riconoscere l’utilità e i significati della segnaletica stradale; • Conoscere le norme di conduzione e il funzionamento del mezzo meccanico usato; • Progettare e organizzare attività motorie e ludiche in ambienti naturali; analizzare la disciplina sportiva dell’orieteering intesa come gioco-sport; • • • • • • Realizzare percorsi in situazione reale e simulata, vissuti nei diversi ruoli di pedone, ciclista e motociclista; Acquisire comportamenti corretti e responsabili quale utente della strada; Conoscere le azioni corrette da adottare in situazioni di emergenza; Comprendere che, pur differenti nei diversi contesti territoriali, l’uso di regole è funzionale alla sicurezza propria e altrui; Riconoscere e rappresentare graficamente segnali stradali e, con diverse tecniche, particolari ambienti riferiti al traffico ed al relativo inquinamento; Analizzare suoni ,rumori e voci dei diversi ambienti e della strada in diversi contesti:urbano, extraurbano, luoghi chiusi ed aperti. 93 OF : Essere consapevole che una buona alimentazione sta alla base di una buona salute . OS : •Scoprire le modalità e le cause dell’evoluzione dei consumi alimentari; •Conoscere i pericoli di una alimentazione scorretta; •Conoscere le regole di una sana alimentazione; comprendere che una sana alimentazione si basa su delle regole; •Comprendere che abitudini alimentari errate possono generare dei rischi per la salute; •Comprendere chele consuetudini alimentari sono mutate nel corso degli anni. 1. OF : Conoscere le regole per un giusto equilibrio mente-corpo e mettere in atto comportamenti adeguati. OS : • Acquisire il concetto di salute, inteso come bene privato e sociale; • Cogliere le relazioni salute/povertà, salute/ricchezza; • Valutare l’importanza dell’educazione sanitaria e della prevenzione per la difesa della salute; • Conoscere i danni provocati da alcool, fumo, droga, doping; • Riflettere sulle cause della tossicodipendenza e sui modi di liberarsene; • Conoscere la struttura e le funzioni del Servizio Sanitario Nazionale; • Analizzare la “Carta dei diritti del malato”; • Conoscere le organizzazioni di volontari che si occupano della salute dei cittadini; • Individuare gli elementi di pericolo presenti a casa e a scuola; • Assumere comportamenti corretti in un eventuale piano di evacuazione di un edificio. 94 classifica gli alimenti in base a funzione e caratteristiche organolettiche; sa stabilire i quantitativi dei nutrienti per una dieta varia ed equilibrata; conosce le principali tecniche di conservazione degli alimenti attraverso il tempo; riconosce le condotte alimentari devianti; conosce gli OGM e le problematiche relative; definisce cause e conseguenze della fame; conosce le malattie legare a disturbi dell’alimentazione; Analizzare l’anatomia e le proporzioni del corpo umano; Consultare e riprodurre in modo creativo le etichette dei cibi; Riconoscere, in situazioni concrete, gli effetti del rapportoalimentazione-benessererealizzazionepersonale; Conoscere le parti e l’igiene dell’apparato fonatorio; Assumere la corretta postura nelleattività corali e strumentali. 95 OF: Diventare lettore, spettatore e consumatore informato, consapevole, responsabile e critico. OS: Conoscere i mass media e le loro funzioni; Comprendere le differenze tra giornali d’informazione pulita e senza censura; Definire gli aspetti positivi e negativi della televisione; Comprendere l’importanza delle regole per garantire la liberà d’informazione; Sapere cosa è INTERNET e comprenderne il valore sociale; Individuare le funzioni e gli scopi della pubblicità; Conoscere gli organismi che garantiscono una pubblicità corretta. 96 PRINCIPI GENERALI DEL PROCESSO EDUCATIVO La Scuola italiana vive, in questi ultimi anni, una fase di i mportanti e profondi cambiamenti. In particolare la tecnologia dell’informazione, della telematica, dei trasporti, ha impresso un’accelerazione senza pr ecedenti allo sviluppo sociale e culturale, esigendo istanze for mative capaci di educare le nuove generazioni al cambiamento, alla costruzione di un progetto di vita personale e sociale via via sempre più critico, creativo ed originale. In tale linea di rinnovamento intende interagire, sinergicamente con la più vasta realtà sociale, la nostra scuola che, in ragione delle specifiche finalità educative e didattiche, proprie di ciascun segmento scolastico, si connota come “Scuola della continuità”, in grado di accogliere, educar e, for mar e, gui dare ed orientare le nuove generazioni a ad acquisire la disponibilità ed i mezzi per apprendere ed orientarsi continuamente, durante tutto l’arco della vita 97 Finalità generali del processo formativo Principi e finalità sono l’asse portante del progetto educativo del nostro Istituto, che pone al centro l’alunno con le sue potenzialità ed esigenze, nei diversi settori e momenti di vita scolastica e nel rispetto dei suoi ritmi e stili di crescita culturale, sociale e psicologica. Compito della scuola è educare istruendo le nuove generazioni, attraverso la scoperta dei valori di condivisione, della realtà che ci circonda, delle tracce lasciate dalle generazioni precedenti alla nostra, perché il presente è figlio del passato. E’ soltanto attraverso la conoscenza e l’accettazione della nostra cultura che potremo accettare di conoscere e condividere l’altro. Oggi il disagio di vivere è una condizione comune ai giovani e ai non giovani. Paur e, incertezze, solitudini, apparire senza essere portano un malessere diffuso. La scuola deve esser e quindi un luogo dove si combattono e si vincono cattivi sentimenti e vuoti. Occorre cr eare nuovi valori che danno appartenenza, i dentità, passione. Aldo Moro ha scritto: “Questa società non si salverà se non nascerà una nuova stagione di doveri”, doveri intesi come momento di condivisione, di rispetto per sé e per gli altri; come consapevolezza dei propri e altrui diritti umani, come volontà di costruire insieme un Nuovo Umanesimo di Arti, di Bellezza, di Pace, di Educazione, di Cultura”. Per il consegui mento delle suddette finalità, la scuola opererà in stretta collaborazione con tutti gli agenti che concorrono alla formazione (genitori, docenti, Enti locali, e Associazioni) garantendo trasparenza e partecipazione. 98 Programmazione educativa d’Istituto I docenti organizzano la progettazione educativa nel rispetto della specificità di ciascun ordine di scuola fondando la loro azione educativa sull’osservazione e l’analisi dei bisogni emersi. La costruzione del profilo educativo, culturale e professionale dello studente e la strutturazione dei progetti ad esso relativi utilizzano obiettivi formativi, e obiettivi specifici di apprendimento che si diramano nelle diverse discipline (saperi) e nelle diverse educazioni (valori). In una scuola for mativa l’aspetto del sapere e quello dei valori si uniscono per garantire il conseguimento di obiettivi irrinunciabili alla crescita consapevole dell’individuo e al raggiungi mento delle competenze personali. OBIETTIVI FORMATIVI hanno lo scopo di: Promuovere: lo sviluppo della personalità in tutte le direzioni (etiche, sociali, religiose, intellettive, creative, operative...) Favorire: la progressiva maturazione della coscienza di sé e del proprio rapporto col mondo esterno la progr essiva acquisizione di un’immagine sempre più chiara e approfondita della realtà sociale lo sviluppo della socialità intesa come partecipazione alla vita di gruppo la conquista di capacità logiche, scientifiche, artistiche, operative la conquista della propria identità di fronte al contesto sociale al fine di operare scelte realistiche nell’immediato e nel futuro la convivenza democratica, intesa come interiorizzazione dei principi e dei valori morali in grado di ispirare atteggiamenti di apertura, accettazione, interazione costruttiva con gli altri l’acquisizione di un livello culturale adeguato alle potenzialità di ognuno Perseguire: il raggiungimento di una pr eparazione di base e porre le premesse per il proseguimento del percorso for mativo. OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO hanno lo scopo di: Fornire un’alfabetizza zione di base, intesa come: competenza espr essiva e comunicativa. conseguimento di autonomia d’azione. capacità di orientarsi nella realtà sociale e nel proseguimento degli studi. formazione del pensiero critico. Dare continuità ai contenuti, attraverso: coerenza tra i diversi approcci disciplinari all’interno dello stesso corso di studio coerenza e congruenza degli approcci disciplinari all’interno dei tre ordini di scuola 99 L’attenzione della scuola verso questi aspetti permette ai singoli allievi il raggiungi mento di una piena consapevolezza di sé e del mondo che li circonda perché capaci di scoprire interessi e motivazioni, di sviluppare e potenziare abilità, di ampliare le conoscenze, di acquisire un metodo di lavoro autonomo e produttivo, di affrontare situazioni nuove e di esprimere giudizi L’insieme della progettazione di un uno o più obiettivi formativi, nonché delle attività, dei metodi, delle soluzioni organizzative e delle modalità di verifica necessarie per trasfor marle in reali competenze degli allievi, va a costituire le Unità di Appr endi mento, individuali o di classe, disciplinari o interdisciplinari. L’insieme delle Unità di Apprendi mento dà origine al Piano di Studio Personalizzato. Gli strumenti che per mettono di tradurre la programmazione in attività ed esperienze sono di vario tipo, quali: materiale didattico-disciplinare, strumentazione audiovisiva, apparecchiature infor matiche, attrezzature sportive, attrezzature scientifiche, attività laboratoriali, strumenti e materiale per attività artistiche, espressive, musicali. 100 LA SCUOLA DELL’INFANZIA La Scuola dell’Infanzia, liberamente scelta dalle famiglie, si rivolge a tutti i bambini dai 3 ai 6 anni di età ed è la risposta al loro diritto all’educazione. In evoluzione, rispetta le scelte educative delle famiglie e realizza il senso nazionale e universale del diritto di istruzione. Per ogni bambino e bambina la scuola dei piccoli si pone la finalità di promuover e lo sviluppo dell’identità, dell’autonomia, della competenza, della cittadinanza. Stare bene a scuola e sentirsi sicuri nell’affrontare nuove esperienze vuol dire dar e valore alla persona, in un ambient e sociale allargato. Gli obiettivi formativi confluiscono nei Campi di esperienza, secondo il rispetto dei diversi tempi, interessi e stili di apprendi mento. L’art.1 del Decreto attuativo della legge 53/03 così disciplina le finalità della Scuola dell’Infanzia: La scuola dell’Infanzia, di durata triennale, concorr e all’educazione e allo sviluppo affettivo, psicomotorio, cognitivo, morale, religiosoe sociale delle bambine e dei bambini promuovendone le pot enzialità di relazione, autonomia, creatività, apprendimento e assicurando un’effettiva eguaglianza delle opportunità educative; nel rispetto della primaria responsabilità educativa dei genitori, contribuisce alla formazione integrale delle bambine e dei bambini, nella sua autonomia e unitarietà didattica e pedagogica, realizza la continuità educativa con il complesso dei servizi all’infanzia e con la Scuola Primaria. Con le Nuove Indicazioni Nazionali, la nostra scuola è impegnata nella ricerca e nella sperimentazione di percorsi for mativi che, nel rispetto dei traguar di nazionali da esse fissati, valorizzino esperienze di progettazione calate nella realtà di ogni gruppo classe per rendere l’apprendimento più significativo e rispettoso dei ritmi evolutivi di ogni bambino. Il curricolo della scuola dell’infanzia è pensato in una chiave di continuità tale da costituire il primo e fondamentale livello dell’intero curricolo della scuola dellobbligo. La Scuola dell’Infanzia, pertanto, ispirandosi alle Indicazioni ministeriali, articola il suo curricolo sullo sviluppo delle seguenti finalità : 101 Indicazioni per il curricolo IDENTITA’ AUTONOMIA Sviluppare l’identita’ significa imparare a stare bene e a sentirsi sicuri nell’affrontare nuove esperienze in un ambi ente sociale allargato. Sviluppare l’autonomia comporta l’acquisizione della capacita’ di interpretare e governare il proprio corpo; partecipare alle attivita’ nei diversi contesti; avere fiducia in se stessi e negli altri. COMPETENZA Sviluppare la competenza significa imparare a riflettere sull’esperienza attraverso l’esplorazione, l’osservazione e l’esercizio al confronto. CITTADINANZA Sviluppare il senso della cittadinanza significa scoprire gli altri, i loro bisogni e la necessita’ di gestire i contrasti attraverso regole condivise. Il Curricolo nella scuola dell’infanzia si articola attraverso i Campi di Esperienza il sé e l’altro, le grandi domande, il senso morale, il vivere insieme il corpo in movimento, identità, autonomia, salute linguaggi, creatività, espressione, gestualità, arte, musica, multimedialità idiscorsi e le parole, comunicazione, lingua, cultura la conoscenza del mondo, ordine, misura, spazio, tempo, natura (indicazioni per il Curricolo) I traguardi per lo sviluppo delle competenze suggeriscono occasioni per una crescita globale del bambino, nello sviluppo, in maniera ar monica ed unitaria, delle capacità intellettive, espressive, motorie, sociali, linguistiche, morali e religiose, ponendolo nelle condizioni di capire il mondo e di trasformarlo mentre capisce e trasforma se stesso. Va sottolineato che i singoli obiettivi d’apprendi mento, posti dalle indicazioni, non sono mai rinchiusi su se stessi, ma interagiscono fra di loro sviluppandosi e completandosi. 102 Le fasi del percorso educativo-didattico prevedono: l’osservazione dei bambini e la rilevazione di motivazioni, competenze, conoscenze acquisite; l’elaborazione dei dati raccolti; la riflessione collegiale; la progettazione degli interventi didattici in un percorso integrato; la verifica e la valutazione dei dati emersi nel corso delle attività. Ogni percorso è flessibile, fruibile da ciascun bambino con strategie operative, tempi e ritmi personalizzati. PRINCIPI ISPIRATORI E SCELTE LA NOSTRA SCUOLA tende allo sviluppo ar monico e globale dei bambini dal punto di vista emotivo, affettivo, psicologico, corporeo, cognitivo. prende atto delle esperienze di vita maturate dal bambino e provvede all’arricchimento e valorizzazione delle stesse. avvia i bambini a sviluppare gradualmente la capacita’ di autonomia e senso critico utilizzando gli strumenti offerti dal gioco, dalla lingua e dalla cultura. fornisce gli strumenti necessari per maturare una solida identita’ personale basata sull’autostima attraverso ogni esperienza vissuta a scuola. si propone di rispettare e far conoscer e l’ambient e e ogni for ma di vita. contribuisce alla crescita e all’educazione del bambino in stretta collaborazione con le famiglie. e’ sensibile alle innovazioni didattiche, le assimila e ne fa strumento di crescita qualitativa. coopera con le famiglie per comprenderne i bisogni e per offrire un servizio educativo efficace ed efficiente Progettare è l’azione che mettiamo in campo in ogni fase del nostro lavoro, sia nelle scelte educative e organizzative, sia nelle scelte metodologiche e di dattiche Nella Scuola dell’Infanzia l’incontro del bambino con i diversi saperi passa attraverso i cinque campi d’esperienza, che sono i luoghi del fare e dell’agire del bambino; sono le conoscenze e le abilità e rispondono al “sapere” e al “saper fare”. 103 STANDARD FORMATIVI Al termine della Scuola dell’Infanzia l’alunno: Favorire un distacco sereno del bambino dalla famiglia; Vivere l’inserimento nel nuovo ambi ente scuola in maniera gratificante e percepirlo come fonte di sicurezza; Favorire nel bambino l’allargamento dei rapporti affettivi; Imparar e strategie per affrontare nuove situazioni; Accor gersi dell’altro e riconoscere e incontrare l’altro; Saper e che ognuno ha reazioni, pensieri ed emozioni proprie; Imparar e a riconoscere ed esprimere le proprie emozioni; Speri mentare modalità di relazione che strutturano ed arricchiscono il semplice stare insieme; Sentirsi parte del gruppo-sezione; Condividere spazi, tempi, materiali, secondo i valori riconosciuti dalla comunità scolastica; Riconoscere ed apprezzare culture diverse presenti in sezione; Riconoscere ed accettare le diversità (aspetto fisico, pensieri, emozioni, sentimenti); Riconoscere le emozioni che scaturiscono dall’ascolto ed esprimerle attraverso la voce, il corpo e i sistemi simbolici; Mettere in evi denza gli elementi sonori che caratterizzano l’ascolto e ne deter minano la particolare reazione emotiva; Cogliere le sollecitazioni offerte dall’ascolto della lettura ad alta voce di libri o altri testi scritti per conversare su un argomento comune, espri mendo esperienze vissute, impr essioni ed emozioni; Imparar e ad assumersi le responsabilità del proprio comportamento; Sviluppare modalità personali e creative di conquista delle conoscenze; Imparar e strategie per apprender e; Costruire significati condivisi (attraverso la negoziazione); Contribuire alla elaborazione, realizzazione e valutazione di un progetto; Essere consapevoli delle proprie potenzialità; Rafforzare la fiducia nelle proprie capacità ed accrescere la stima di sé; Rileggere la propria esperienza, pr endere consapevolezza della conquiste raggiunte. 104 1° CAMPO DI ESPERIENZA Il sé e l’altro (ed. alla cittadinanza) Negli anni della scuola dell’infanzia il bambino osserva la natura, la vita e l’ambiente che lo circonda, le r elazioni tra le persone; ascolta le narrazioni degli adulti, le espressioni delle loro opinioni e della loro fede. Sente di appartenere alla sua famiglia, alla sua comunità, alla sua scuola; si accorge di esser e uguale e diverso nella varietà delle situazioni, di poter essere accolto o escluso. Si chiede dov’era pri ma di nascere e se e dove finirà la sua esistenza e quella di chi gli è caro, quale sia l’origine del mondo, si interroga su Dio e si confronta con l’esperienza religiosa. 3 anni Prender e coscienza si sé; Rafforzare l’autonomia; Conoscere gli altri;( ed. alla cittadinanza) Conoscere e rispettare le prime regole;( ed. alla cittadinanza ) Cogliere il senso di appartenenza e sentirsi parte della prima comunità;( ed. alla cittadinanza) Riconoscere momenti e situazioni che suscitano emozioni (paura/gioia); 4 anni Rafforzare l’autonomia, la stima di sé, l’identità; Rispettare gli altri;( ed. alla cittadinanza) Lavorare in gruppo; ( ed. alla cittadinanza) Sviluppare il senso di appartenenza;( ed. alla cittadinanza) Riconoscere momenti e situazioni che suscitano emozioni; Documentare il proprio lavoro; 5 anni Rafforzare l’autonomia, la stima di sé, l’identità; Rispettare ed aiutare gli altri;( ed. alla cittadinanza) Imparar e a collaborare; ( ed. alla cittadinanza) Consolidare la formazione del gusto estetico; Utilizzare la creatività come “traccia di sé”; Riconoscere momenti e situazioni che suscitano emozioni (paura/gioia); Riconoscere i progressi compiuti; Dare senso al proprio vissuto; Documentare il proprio lavoro; 105 3/4/5 anni (ed. alla cittadinanza) Prender e coscienza della “diversità” e averne rispetto. Porre le basi della convivenza civile. 2° CAMPO DI ESPERIENZA Il corpo in movimento In questo campo di esperienza la scuola dell’infanzia mira a sviluppare gradual ment e nel bambino la capacità di legger e, capire e interpretare i messaggi provenienti dal corpo proprio e altrui, di rispettarlo e di averne cura, di esprimersi e di comunicare attraverso di esso per giunger e ad affinarne le capacità percettive e di conoscenza degli oggetti, la capacità di orientarsi nello spazio, di muoversi e di comunicare secondo fantasia e creatività. 3 anni Prender e coscienza di sé nel movimento (gioco); Prender e coscienza di sé in rapporto agli oggetti; Percepire lo schema corporeo; Conoscere globalment e lo schema cor poreo; Utilizzare intenzionalmente il proprio corpo; Prender e coscienza della relazione uomo-ambiente; Aver cura degli oggetti che appartengono ad ognuno; 4 anni Rafforzare la coscienza di sé; Coor dinare i movimenti del corpo nello spazio; Rispettare i compagni e gli adulti; Rispettare l’ambient e; Percepire il sé corporeo nel rapporto con gli oggetti; Percepire il sé corporeo in movi mento; Condividere stati emozionali con i compagni; Compr endere l’importanza di una sana alimentazione; Percepire la relazione esistente tra “destra e sinistra”; Muoversi nello spazio in base a suoni, rumori e musica; Conoscere lo spazio circostante; 106 5 anni Rafforzare la coscienza di sé; Conoscere lo schema corpor eo; Coor dinare i movimenti del corpo nello spazio; Esprimere le proprie emozioni; Vivere esperienze di vita sociale; Muoversi nello spazio con sicurezza; Condividere stati emozionali con i compagni; Compr endere l’importanza di una buona alimentazione; Acquisire la lateralità relativa al proprio corpo ed all’ambiente circostante; Aver e cura della persona; Padr oneggiare il corpo nelle attività di motricità fine; Muoversi nello spazio in base a suoni, musica e rumori; Conoscere lo spazio circostante; 3 CAMPO DI ESPERIENZA Linguaggi, creatività, espressione I bambini possono esprimersi in linguaggi differ enti: con la voce, il gesto, la drammatizzazione, i suoni, la musica, la manipolazione e la trasformazione dei mat eriali più diversi, le esperienze grafico-pittoriche, i mass-media, ecc … . La fruizione di questi linguaggi educa al senso del bello, alla conoscenza di sé stessi, degli altri e della realtà. Anche la musica è un linguaggio universale carico di emozioni e ricco di tradizioni culturali che sviluppa capacità cognitive e relazionali. Il bambino si confronta coni nuovi media e con i nuovi linguaggi della comunicazione, la scuola in tal senso può aiutarlo a familiarizzare con l’esperienza della multimedialità. 3 anni Distinguere i vari tipi di linguaggio; Utilizzare il corpo e la voce per imitare, riprodurre, inventare suoni; Speri mentare diverse for me di espressione artistica; Attribuire significato ai propri “scarabocchi”; 4/5 anni Scoprire che con la lingua è possibile giocare in modo piacevole ripetendo rime e assonanze per pr odurre semplici testi in versi utilizzando i nomi propri di persona; Codificare in simboli (notazione infor male) i suoni percepiti e riprodurli; Partecipare a giochi sonoro-musicali per facilitare lo scambio relazionale; 107 4° CAMPO DI ESPERIENZA I discorsi e le parole La scuola dell’infanzia ha il compito di promuovere in tutti i bambini la padronanza della lingua italiana e la consapevolezza dell’importanza dell’uso della propria lingua mat erna anche da parte dei bambini di origini culturali diverse. Offre la possibilità di vivere contesti nei quali il bambino possa i mparare a utilizzare la lingua in tutte le sue funzioni e nelle forme necessarie per addentrarsi nei diversi campi di esperienza, mettendolo così in condizione di scambiare punti di vista, confrontar e le proprie interpr etazioni su fatti ed eventi, esprimere i propri pensieri e condividere con gli altri le proprie opinioni. L’avvicinarsi dei bambini alla lingua scritta per potenziare la comunicazione, attraverso la lettura di libri illustrati e l’analisi dei messaggi presenti nell’ambiente. 3 anni Distinguere i vari tipi di linguaggio; Utilizzare il corpo e la voce per imitare, riprodurre, inventare suoni; Strutturare una semplice frase; Compr endere contenuti di brevi storie; 4/5 anni Ascoltare in modo attivo la narrazione di storie, individuando e riferendo i contenuti e gli elementi essenziali dei testi ascoltati; Decodificare ed interpretare le i mmagini, descrivendo oralmente le situazioni rappresentate per consolidare il codice verbale; Cogliere le sollecitazioni offerte dall’ascolto della lettura ad alta voce di libri o altri testi scritti per conversare su un argomento comune, espri mendo esperienze vissute, impr essioni ed emozioni; Identificare parole chiave o espr essioni ricorrenti all’interno dei testi analizzati per sviluppare la capacità di prestare attenzione alle parole e ai discorsi degli altri; Riconoscere l’appartenenza ad un gruppo-sezione attraverso un uso creativo di parole, melodie e gesti; Partecipare e condivider e tutte le festività dell’anno attraverso la produzione sonora globale; Familiarizzare con i libri sia per entrare in relazione con le immagini e le parole, sia per condivider e con i grandi ed i coetanei le personali elaborazioni fantastiche; Pronunciare in modo corretto le parole e indicare appropriatamente oggetti, persone, ani mali, azioni ed eventi; 108 Mostrare interesse ai sistemi di scrittura presenti spontaneo e naturale nelle prime for me di lettura e di scrittura; Acquisire fiducia nelle proprie capacità di conversare, narrare eventi personali e piccole storie, comprendendo ciò che viene raccontato o letto; 5°CAMPO DI ESPERIENZA La conoscenza del mondo Nella scuola dell’infanzia i bambini appr endono a organizzarsi gradualmente nel tempo e nello spazio, a partire dai loro vissuti quotidiani di vita familiare, scolastica, ludica. Spazio e tempo sono legati tra loro nell’esperienza del movimento. I bambi ni acquisiscono consapevolezza del proprio cor po attraverso la consapevolezza del mondo e viceversa: la prima “organizzazione fisica” del mondo esterno (for ma, movimento, luce, calore,ecc …) si sviluppa in stretta corrispondenza con i canali di percezione e motricità. L’intreccio tra linguaggio e azione nell’attività di conoscenza del bambino favorisce la scoperta della varietà degli aspetti del mondo e, al tempo stesso, promuove l’organizzazione culturale. 3 anni Toccare, guar dare, sentire, assaporare oggetti e materiali e dare loro un nome; Discriminare i colori; Promuovere atteggiamenti di rispetto per l’ambient e; Fare raggruppamenti; Valutare la quantità; Partecipare alle feste; 4 anni Intuire la successione degli eventi; Ricordar e e ricostruire ciò che si è visto; Cogliere uguaglianze tra forme geometriche; Fare raggruppamenti in base alla quantità; Verbalizzare l’esperienza usando concetti di natura topologica; 4/5 anni Speri mentare la scuola come ambiente che incoraggia ad esplorare, osservare, riconoscere con curiosità le caratteristiche di elementi visibili e non; Collaborare attivament e all’allestimento delle feste; 109 5 anni Saper affrontar e una situazione problematica utilizzando il ragionamento per argomentare un fenomeno; Comunicare ai compagni attraverso testimonianze le esperienze vissute. LA VALUTAZIONE Di sistema Attraverso questionari destinati ai genitori Dei bambini iniziale livelli di sviluppo-scheda di anamnesi per i nuovi iscritti in itinere attraverso l’osservazione sistematica e scheda di verifica finale esiti formativi attraverso griglie 110 AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA L’ampliamento del POF si realizzerà attraverso progetti deliberati dal Collegio dei Docenti e programmati dai docenti di fascia, tenendo conto delle risorse interne e dei bambini come soggetti attivi e già “pieni” di vissuti. La Scuola dell’Infanzia adotta una programmazione che pr evede lo sviluppo di diversi progetti e manifestazioni (con la collaborazione dei genitori) coer enti con le finalità ed i valori del P.O.F. Le fasi del percorso educativo-di dattico prevedono: L’osservazione dei bambini e la rilevazione di motivazioni, competenze, conoscenze acquisite; L’elaborazione dei dati raccolti; La riflessione collegiale; La progettazione degli interventi didattici in un percorso integrato; La verifica e la valutazione dei dati emersi nel corso delle attività. Ogni percorso è flessibile, frui bile da ciascun bambi no con strategie operative, tempi e ritmi personalizzati. Le attività proposte mirano, attraverso il gioco, a cr eare un ambient e d’appr endi mento incentrato sulla relazione, dove i bambini parlano, si conoscono, si raccontano e si confrontano, sperimentano, esplorano, manipolano, costruiscono ed inventano 111 Iniziative e manifestazioni SETTEMBRE accoglienza OTTOBRE festa dei nonni; visita guidata in fattoria; festa dell’autunno; halloween NOVEMBRE festa della castagna-pettolata (Santa Cecilia) DICEMBRE rappresentazioni natalizie mostra mercato GENNAIO la spremuta d’arancia FEBBRAIO la chiacchierata-festa in maschera teatrino delle marionette MARZO festa del papà APRILE benedizione S. Palme; visita guidata con il “Treno Storico” MAGGIO festa della mamma manifestazione fine anno chiusura progetto GLUC. 112 Progetti curriculari PROGETTO ARCOBALENO (Educazione alla salute ed all’affettività) “La merenda intelligente” Traguar di per lo sviluppo delle competenze: Vivere con fiducia e serenità ambienti, proposte e nuove relazioni. Esprimere e controllare emozioni e sentimenti. Aver cura di sé nelle diverse situazioni. Rispettare e gestire correttamente il proprio corpo. PROGETTO EDUCAZIONE STRADALE “Alla scoperta dei segnali stradali Traguar di per lo sviluppo delle competenze: Conoscere le principali norme che regolano il sistema stradale. Acquisire comportamenti corretti e responsabili in qualità di pedoni e utenti della strada. PROGETTO CONTINUITA’ (GLUC): Il nostro pianeta: ”Amiamolo e difendiamolo”. Traguar di per lo sviluppo delle competenze: Individuare e descrivere ambienti. Rispettare la natura che ci circonda. Rispettare tutti gli esseri viventi e interessarsi alle loro condizioni di vita. Apprezzare gli ambienti naturali ed impegnarsi attivament e per la loro salvaguardia. Riconoscere i problemi e le possibilità di affrontarli e risolverli. Speri mentare esempi di riciclaggio. Favorire la relazione tra i bambini e il mondo circostante mediante visite guidate in fattoria e ambienti naturali. 113 Progetti extracurriculari La progettazione extracurricolare si svolge sia in orario curricolare (progetto L2), sia con un rientro pomeridiano di h.02, di solito a partire dal secondo quadrimestre. Nei progetti viene valorizzato il gioco in tutte le sue for me ed espressioni, in quanto mezzo privilegiato di contatto con natura, materiali, ambi ente fisico e sociale, il sé fisico e creativo, la cultura, l’ambiente esterno e gli stimoli che propone, consueti ed innovativi. FESTEGGIAMO INSIEME (progetto musico-teatrale espressivo) I bambini conoscono e speri mentano le diverse for me artistiche, affinando l’abilità manuale e il pensiero creativo. Una opportunità per avvicinare e far conoscer e queste discipline nelle loro molteplici sfaccettature, nonché favorire lo sviluppo del gusto estetico potenziando nei bambini la fiducia nelle proprie capacità attraverso le attività musico-teatrali. Il progetto è rivolto ai bambini di quattro e cinque anni di tutte le sezioni in laboratorio pomeri diano. Traguardi per lo sviluppo delle competenze: Utilizzare liberamente materiali e tecniche per la realizzazione di un progetto personale e comune; Sviluppare lo spirito di osservazione e l’abilità manuale; Incrementare la creatività a livello personale ed interpersonale; Mimar e e drammatizzar e i contenuti; Memorizzare canti e filastrocche; Sviluppare la collaborazione con adulti e coetanei; Rafforzare la fiducia nelle proprie capacità ed accrescere la stima di sè 114 “ HAPPY ENGLISH” (progetto lingua straniera: inglese) Il progetto si propone di aiutare ogni bambino a recepire e a for mar e un’immagine positiva di se stesso, conoscendo sempre di più, e sempr e meglio, le proprie abilità.. Le attività si svolgono principalment e sottoforma di gioco etendono a far nascere e crescere, in ogni bambino, la convinzione che la lingua inglese è uno strumento efficace per comunicare. Tutto ciò sarà teso a favorire un apprendimento significativo e gratificante attraverso l’utilizzo di tutti i canali sensoriali, contribuendo allo sviluppo cognitivo e relazionale. Le azioni saranno mirate, inoltre, allo viluppo di una cultura aperta alla diversità e alla accettazione dell’altro. Esso è rivolto ai bambini di cinque anni delle quattro sezioni in orario curricolare e si avvale della professionalità di una docente specialista di L2 della scuola primaria attraverso forme di prestito personale. Traguardi per lo sviluppo delle competenze: Compr endere, riconoscere e utilizzare il saluto; Usare strutture comunicative per semplici interazioni; Conoscere ed usare il lessico relativo alla festa, ai numeri, ai colori; Saper riconoscer e e riprodurre suoni e ritmi della L2, attraverso filastrocche e canti; Saper realizzare un semplice lavoro. 115 LA SCUOLA PRIMARIA La Scuola Primaria, pone le basi per lo sviluppo di competenze indispensabili a continuare ad apprendere a scuola e lungo l’intero arco della vita. La scuola favorisce lo sviluppo di tutte le capacità necessarie per imparare a leggere le proprie emozioni e a gestirle, per saper perseguire obiettivi non immediati. Promuove il pieno sviluppo della persona. Per r ealizzare ciò la scuola concorr e con altre istituzioni alla rimozione di ogni ostacolo alla frequenza, alla disabilità, alla dispersione. Persegue con ogni mezzo il miglioramento della qualità del sistema di istruzione. Accompagna gli allievi nell’elaborare il senso della propria esistenza, promuove la consapevolezza della cittadinanza attiva e l’acquisizione degli alfabeti di base della cultura, trasversali e simbolici delle varie discipline… Di fronte alla complessa r ealtà sociale la scuola ha bisogno di stabilire rapporti con le famiglie non episodici o dettati dall’emergenza, ma costruiti dentro un progetto educativo condiviso e continuo. La consapevolezza dei cambiamenti intervenuti nella società e nella scuola richiede la messa in atto di un rinnovato rapporto di corresponsabilità formativa con le famiglie che dia corpo a una progettualità comune per il benessere del bambi no. Nell’ art.5 del Decreto attuativo della legge 53/03 si legge: La Scuola Primaria promuove, nel rispetto delle diversità individuali, lo sviluppo della personalità, ed ha il fine di far acquisire e sviluppare le conoscenze e le abilità di base, ivi compr ese quelle relative all’alfabetizzazione infor matica, fino alle prime sistemazioni logico-critiche, di far apprender e i mezzi espr essivi, la lingua italiana e l’alfabetizzazione nella lingua inglese, di porre le basi per l’utilizzazione di metodologie scientifiche nello studio del mondo naturale, dei suoi fenomeni e delle sue leggi, di valorizzare le capacità relazionali e di orientamento nello spazio enel tempo, di educar e ai principi fondamentali della convivenza civile. 116 PRINCIPI ISPIRATORI E SCELTE DELL’ISTITUTO LA NOSTRA SCUOLA Dalle indicazioni del Curricolo e da tutta la normativa che disciplina gli elementi di riforma e cambiamento del sistema scolastico e del nuovo modo di fare scuola oggi, emerge una idea di educazione come pr ocesso per manente, che r ende possibile lo sviluppo continuo delle capacità di una “persona”, in quanto individuo ed in quanto membro della società. Per riuscire nel suo compito, pertanto, la Scuola Primaria organizza il suo processo d’insegnamento-apprendimento intorno a quattro “valori-guida” i quali, nel corso della vita di un individuo, saranno in un certo senso i pilastri che sorreggeranno la crescita del nostro alunno. Tali valori sono validi ed operanti in una visione allargata che impegni e coinvolga tuttii soggetti operanti nell’ambito educativo: IMPARARE A CONOSCERE IMPARARE A FARE L’attuale società, definita complessa, è caratterizzata da rapiddissimi cambiamenti delle conoscenze, da modificazioni altrettanto veloci di specifiche abilità e competenze richieste dalle varie professioni. È pure vero che mutano di continuo le stesse professionioggi presenti, tanto che non è affatto prevedi bile quali saranno quelle della società nellaquale s’inseriranno da adulti gli attuali alunni. L’unica certezza è che, in ogni caso, sarà loro richiesta una continua abilità ad apprendere cose nuove. Imparare ad imparare, imparare ad apprendere, attraverso l’esercizio della concentrazione, della memoria, della riflessione, del metodo di studio, diventaun primo i mportante “valore-guida”. Crediamo che valorizzar e l’aspetto del “fare”, parta dalla corretta consapevolezza che corpo e mente sono strettamente correlati: ciò che passa per il corpo diventa “ gancio” per i successivi e più evoluti apprendi menti. È opportuno, quindi, favorire contatti, situazioni, ambienti che stimolino nell’alunno la componente cr eativa, operativa, euristica, attraverso il grande valore formativo delle esperienze manipolative, motorie ed espressive che la nostra tradizione culturale ha solo parzialmente valorizzato. In quest’ottica si muove anche la didattica di tipo laboratoriale, con spazi operativi finalizzati: – al riequilibrio dei rapporti fra le attività, in una scuola che 117 generalmente tende a privilegiare l’aspetto puramente cognitivo; – a promuover e la dimensione “operativa”, come di mensione della personalità umana; – ad acquisire conoscenze ed abilità tecniche in or dine a differ enti materiali; – a sviluppare la capacità di progettare e di collaborare per la realizzazione di un prodotto. IMPARARE A VIVERE IMPARARE A CONVIVERE L’educazione deve contribuire allo sviluppo totale di ciascun individuo: spirito e corpo, intelligenza, sensibilità, senso estetico, responsabilità personale. È il versante che riguarda il piano dell’affettività, delle emozioni, della relazionalità e della interiorizzazione dei valori. È educazione del “cuore”, ed è il termine di verifica di tutta l’impresa educativa. Quando si tireranno le somme, e questo non si vedrà su nessun documento di valutazione, a cosa sarà servita la scuola di tanti “saperi” e delle molteplici abilità e competenze, se le esperienze scolastiche non avranno aiutato la “persona” a crescere nella dimensione del “vero”, del “bello”, del “giusto”, del “buono”. Questo “valore-guida” deriva dalla consapevolezza che il mondo è diventato un “piccolo villaggio”, non solo per le trasformazioni intervenute nel settore tecnologico o nei sistemi di comunicazione, ma perché, sempre più si vanno verificando nuovi contatti tra gruppi diversi per etnie, culture, anche a causa del sempre più rilevante movimento migratorio. La relazione con culture diverse dalla nostra è or mai esperienza quotidiana, tanto che la prospettiva interculturale è essenziale per definire i termini di una nuova “ educazione civica”, educazione ad una cittadinanza che ha i confini del mondo e rispetta le diversità. Questo stesso valore-guida coinvolge tutte le nostre azioni verso gli alunni diversamente abili. È cresciuta in questi anni la consapevolezza del valore arricchente della diversità e della disabilità. La nostra scuola riconosce tutto ciò ed opera per una sempre cr escent e valorizzazione. A tal scopo, la Scuola Primaria, come indicato nella Premessa ai Programmi del 1985 (DPR 12\02\85), si struttura essenzialmente come “Ambiente educativo per l’apprendimento”, come strumento per promuover e lo sviluppo integrale della personalità degli alunni: “L’uomo ed il cittadino”, in un contesto di socializzazione e di alfabetizzazione culturale che, mentre traduce i valori etici della democrazia pluralista e della convivenza democratica in lavori di progetti comuni e procedur e metodologiche omologhe, allo stesso tempo promuove l’acquisizione 118 degli “alfabeti” della cultura, ossia degli strumenti intellettuali per gestire il proprio processo di crescita individuale e sociale. Adempiere allo specifico compito di alfabetizzazione culturale significa, promuovere una concreta interazione tra istruzione - educazione, offrendo unitariamente sollecitazioni culturali, operative e disciplinari dal punto di vista: valoriale (diversificazione e pluralità) progettuale (unitarietà d’insegnamento-apprendimento disciplinare (approccio unitario nell’ottica della continuità educativa). l’unitarietà del processo d’insegnamento-apprendimento si sostanzierà in pratica: ricreando modelli condivisi di stare a scuola e dicendo a noi stessi ed agli altri cosa siamo e cosa offriamo in questa scuola; identificando riferimenti comuni ai principi costituzionali richiamati a fondamento dei programmi e della legge di riforma; assumendo modelli condivisi di “sapere” di “bambino che impara”, di “curricolo”. Per quanto riguar da l’aspetto metodologico, s’intende perseguire l’unitarietà come scelta di strategie comuni, per motivare intrinsecamente l’apprendi mento e per aiutare gli alunni a costruire la propria autonomia e la pr opria identità culturale, attraverso i principi e le forme di interdisciplinarietà, dell’individualizzazione dell’insegnamento e, soprattutto, attraverso la realizzazione di un clima sociale positivo. All’uopo servirà: organizzar e for me di lavoro di gruppo e di aiuto reciproco; favorire l’iniziativa, l’autodecisione, il dialogo e l’accettazione dei punti di vista altrui, la responsabilità personale; favorire situazioni quotidiane di comunicazione e di organizzazione, situazioni formative che siano momenti forti di comunicazione . Un’efficace ed efficiente gestione di tutti questi complessi aspetti educativi ci richiama ad una progettualità pedagogica e didattica mirante a qualificare la nostra scuola come “scuola di tutti” che si fa “scuola per ciascuno”, così come previsto dalle finalità e dai compiti che le sono propri. L’aspetto epistemologico richiede la salvaguardia dell’approccio unitario delle varie discipline, che non consideriamo pacchetti aggregati di contenuti nozionistici, ma schemi e modi organizzati di conoscenze e di strutture concettuali. 119 Ciò richiede di lavorare nell’ottica dell’interdisciplinarietà e della continuità educativa, nonché di realizzare una didattica orientata a perseguire gli obiettivi formativi di ciascuna disciplina, attenta al rapporto ed all’interazione tra la struttura e le trame concettuali delle discipline ed i processi di conoscenza del bambino che appr ende. Le nostre pr ogrammazioni, pertanto, valorizzeranno mediatori di dattici forti e significativi, progettando linee di lavoro a lungo e medio ter mine (con andamento ricorsivo, nel rispetto della continuità educativa, con ciò che il bambino ha già imparato). Di conseguenza i nostri curricoli saranno di tipo integrato, nel senso che terranno conto di “organizzatori cognitivi” trasversali che possono consentire agli alunni di strutturare ed or ganizzar e la realtà tramite la scoperta di analogie, connessioni, interdipendenze e differ enze tra dimensioni diverse. Esempio di organizzatori cognitivi: spazio-tempo-conservazione-trasformazionestato-operatore-cambiamento-correlazione-causalità\effetto-equilibrio\non equilibrio… Con l’intento di aiutare gli alunni a soddisfare i propri “bisogni” di conoscere, di compr ender e e di possedere unitariamente la cultura che essi apprendono ed elaborano, siamo orientati a scegliere obiettivi didattici a valenza tassonomica multipla: apprendimenti elementari che si riferiscono a conoscenze ed automatismi di base; apprendimenti intermedi che si riferiscono all’applicazione e ricostruzione della conoscenza; apprendimenti superiori che si riferiscono alla capacità di esplorazione, scoperta, interpretazione, riflessione, intuizione, rielaborazione creativa; apprendimenti comportamentali che si esplicano e si concretizzano nella partecipazione alla convivenza democratica come: disponibilità relazionale: impegno a capire, progettare ed operare costruttivamente STANDARD FORMATIVI Al termine della Scuola Primaria l’alunno: Ha coscienza della propria identità: Interagisce con gli adulti e coetanei, rendendosi disponi bile all’ascolto e alla collaborazione. Manifesta autocontrollo e accetta le regole. Collabora con la scuola e la famiglia nelle scelte riguardanti se stesso. Conosce e comprende regole e for me della convivenza democratica e delle organizzazioni sociali, anche in rapporto a culture diverse. Attua comportamenti corretti in qualità di pedone, ciclista e passeggero. Accetta, valorizza e difende gli ambienti vicini e cerca di migliorarli. 120 Utilizza le conoscenze e le abilità acquisite nella vita quotidiana. Individua problemi e for mula ipotesi di soluzione nella quotidianità. Organizza semplici ma appropriate modalità di lavoro. OBIETTIVI GENERALI DEL PROCESSO FORMATIVO Valorizzare l’esperienza del fanciullo La corporeità come valore Esplicitare le idee e i valori presenti nell’esperienza Dal mondo delle categorie empiriche al mondo delle categorie for mali Dalle idee alla vita: il confronto interpersonale La diversità delle persone e delle culture come ricchezza Praticare l’impegno personale e la solidarietà sociale A tal fine fanno capo alcune impostazioni metodologiche: Valorizzare l’esperienza e le conoscenze degli alunni; Attuare interventi adeguati nei riguardi delle diversità; Favorire l’esplorazione e la scoperta; Incoraggiare l’apprendi mento collaborativo; Promuovere la consapevolezza del proprio modo di apprendere; Realizzare percorsi in forma di laboratorio. In ogni fase del percorso educativo-didattico, poiché il fine ultimo è sempr e quello di promuover e l’educazione integrale della personalità degli alunni, si avrà cura di strimolarli costantement e all’autoregolazione degli apprendi menti, ad un’elevata percezione di autoefficacia, all’autorinforzo cognitivo e di personalità, alla massima attivazione delle risorse di cui sono dotati, attraverso l’esercizio dell’autonomia personale, della responsabilità intellettuale, morale e sociale, della creatività e del gusto estetico. Strategie e metodi Nel corso dell’anno verranno adottate le seguenti metodologie: a) Conversazioni :occasioni,cliniche ( esplorazione delle conoscenze in ordine ad un problema); b) Discussioni : finalizzate, riassuntive, orientate, sistematiche; c) Lezioni : commento dell’insegnante di cronache,racconti, articoli e brani letterari lettura guidate di testi esposizione finalizzata alla presentazione di attività, di una regola, di un concetto specifico. 121 d) Esercitazioni: attività ordinate a riprodurre vissuti attività di applicazione di contenuti conosciuti in situazioni diverse; esercizi di consolidamento e memorizzazione. VERIFICHE E VALUTAZIONI Le verifiche di ciascuna disciplina saranno divise in due sezioni: verifica degli strumenti e verifica dei concetti. Le prove si svolgeranno periodicament e secondo una scansione di tipo formativo e sommativi. In itinere si verificherà in grado di competenze raggiunto da ogni alunno. Al termine di ogni quadrimestre si verificherà la padr onanza di linguaggi, l’autonomia personale e la capacità di riflessione critica sui concetti appresi. La valutazione si avrà di tre strategie specifiche: autovalutazione , covalutazione ed eterovalutazione, laddove nella prima tipologia di valutazione l’alunno valuta da sé il proprio lavoro, nella covalutazione l’alunno e l’insegnante valutano il lavoro. AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA PROGETTI CURRICOLARI PROGRAMMA DEL POLITICHE MINISTERO AGRICOLE DELLE ALIMENTARI E FORESTELI PER LA PROMOZIONE DEL PROGETTO FRUTTA NELLE SCUOLE CONSUMO DI REALIZZATO FRUTTA CON FINANZIARIO E VERDURA IL CONTRIBUTO DELLA COMUNITÀ EUROPEA. Con questo progetto frutta e ver dura arrivano direttament e sui banchi della scuola primaria. Grazie alla distribuzione mirata di una selezione di prodotti ortofrutticoli di stagione freschi, i bambini assieme ai loro insegnanti, hanno l’opportunità di assaggiare, confr ontare e conoscer e meglio la frutta e la verdura del nostro territorio, le loro caratteristiche nutrizionali e, soprattutto, la loro importanza per una dieta equilibrata e sana. PROGETTI EXTRACURRICOLARI Progetto “Mangiar bene per crescere meglio” docenti ore Calavita 25 Putignano 25 “Tra gioco e leggenda” Perrone 25 “Inglese in bit” Rossi 25 Epifani 25 122 SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO La scuola secondaria di 1° grado, ispirandosi alle Indicazioni ministeriali, articola il suo curricolo sullo sviluppo delle seguenti finalità : SCUOLA DELL’EDUCAZIONE INTEGRALE DELLA PERSONA SCUOLA CHE COLLOCA NEL M ONDO SCUOLA ORIENTATIVA SCUOLA DELL’IDENTIT Á SCUOLA DELLA MOTIVAZIONE E DE L SIGNIFICATO SCUOLA DELLA PREVENZIONE E DEL RECUPERO DEGLI SVANTAGGI fi nali zzata a promuov ere la formazi one degli alli evi i n tutte le di rezi oni (eti che – reli gi ose - soci ali – i ntellettuali – affetti ve – operati ve – creati ve); che ci oè ai uta l’ alli evo ad acqui sire una chi ara i mmagi ne della realtà soci ale tecnologi ca - s tori ca – economi ca e a tras formare le conoscenze ed abi li tà i n competenze personali ; che promuov e ci oè lo svi luppo di un progetto personale di vi ta dell’ alunno, favorendo i n ques t’ ulti mo la conoscenza di sé e l’ i ncontro con i di versi ambi enti della produzi one tecni ca o i ntellettuale; accompagna i l preadolescente nella sua maturazi one globale fi no alle sogli e dell’ adolescenza; la scuola è i mpegnata qui ndi a radi care conoscenze e abi li tà di sci pli nari e i nterdi sci pli nari sulle effetti ve capaci tà di ci ascuno, uti li zzando le modali tà pi ù moti vanti e ri cche di senso; dev e essere i n grado di leggere i bi sogni e i di sagi dei preadolescenti pri ma che si trasformi no i n di sadattam enti e abbandoni . Necessari o i l coi nvolgi mento delle fami gli e e laddov e mancasse, la scuola deve uti li zzare tutte le propri e ri sorse e quelle delle i sti tuzi oni presenti sul terri tori o. Programma i propri i nterventi per ri muovere gli effetti negati vi dei condi zi onamenti soci ali, i n modo tal e da superare l e si tuazi oni di svantaggi o cultural e e da favori re i l pi eno svi luppo della persona umana. la Scuola Secondari a di 1^ grado deve consi derare i n mani era adeguata l’i mportanza delle relazi oni educati ve i nterpersonali che si sviluppano nei gruppi , nella classe e nella scuola speci almente i n presenza di ragazzi i n si tuazi one di handi cap per promuovere apprendi menti si gni fi cati vi e personali zzati per tutti . 123 GLI ELEMENTI DEL CAMBIAMENTO IERI I Programmi del ‘79 Programmazione curriculare Prevalenza della lezione frontale Unità Didattiche IERI Nuovi documenti esterni Profilo educativo, culturale e professionale dello studente PECUP Indicazioni nazionali per i Piani di Studio personalizzat i: OSA Progettazione dei Piani di Studio personalizzat i Prevalenza della didattica laboratoriale Unità di apprendiment o 124 Nuove indicazioni Traguar di per lo sviluppo delle competenze Ind Nazionali per Obiettivi di Apprendi mento: OA Curricolo di Istituto Realizzare percorsi in forma di laboratorio Unità di lavoro Promozione di competenze 125 Traguar di di sviluppo delle competenze Scheda di valutazione Scheda di valutazione PRINCIPI ISPIRATORI E SCELTE LA NOSTRA SCUOLA Si adopera per: – migliorare la qualità ed il livello delle prestazioni scolastiche, utilizzando in maniera razionale e coerent e, nell’ambito dell’autonomia didattica e gestionale, spazi e risorse, offrendo un’adeguata risposta ai bisogni individuali di educazione e istruzione, puntando all’acquisizione di standar d cognitivi elevati; – tendere al consegui mento da parte degli alunni di autonomia, capacità critica e di un valido metodo di studio – valorizzare le potenzialità dei migliori, recuperare le carenze dei più deboli; – favorire l’intercultura di classe e di più classi, tramite lo scambio di esperienze; – offrire garanzie di pari opportunità per tutti; – sviluppare le capacità di orientamento e autorientamento già dal 1° anno, mediante la presa di coscienza delle proprie attitudini e limiti. STANDARD FORMATIVI Al termine della Scuola Secondaria di 1° grado: – Ar monizza le di mensioni personali, cognitiva, affettiva, funzionale, valoriale 126 Scheda di valutazione Certificaz delle Competenze – – – – al fine di esprimere adeguatamente, in qualsiasi contesto, le proprie caratteristiche, i propri interessi, le proprie potenzialità. Conosce ed utilizza in modo efficace e pr eciso i diversi tipi di linguaggio per descrivere, spiegare e argomentare. Interagisce socialmente esprimendo disponi bilità, rispetto delle regole, delle opinioni, delle persone e dei luoghi. Discute idee, genera congetture e argomentazioni convincenti, valuta criticamente strategie. Si orienta nelle scelte di studio o di lavoro in relazione alle conoscenze e competenze acquisite e progetta consapevolmente il proprio futuro. OBIETTIVI DEL NUOVO MODELLO TEMPO-SCUOLA – Agire in modo incisivo sugli apprendi menti per rafforzare le competenze di base – Valorizzare le diversità – Promuovere le potenzialità di ciascun allievo – Garantire le condizioni per metodologie di lavoro più flessibili e più aderenti alle conoscenze, alla modalità, ai ritmi di apprendi mento degli allievi – Arricchire e ampliare i contenuti disciplinari – Offrire ulteriormente nei curricula occasioni di recupero e rinforzo per gli alunni – Creare percorsi di continuità tra i vari ordini di scuola (infanzia , primaria e secondaria) per le compet enze disciplinari – Realizzare operativamente scambi di compet enze didattiche tra docenti – Valorizzare le competenze pr ofessionale dei docenti Traguardi per lo sviluppo delle competenze – Padr onanza di conoscenze e di linguaggi vecchi e nuovi – Acquisizione e padronanza dei processi dell’apprender e (metodo di studio e modalità operative d’indagine) – Competenze logiche comunicative ed espressive (discuter e idee,generare congetture ed argomentazioni convincenti,valutare criticamente strategie) 127 – Autonomia personale, emozionale ed affettiva (interagire socialmente esprimendo disponi bilità,rispetto delle regole, delle opinioni, delle persone e dei luoghi) – Capacità di orientarsi nelle scelte di studio in relazione alle conoscenze e competenze acquisite e progettazione consapevole del proprio futuro. Rapporto conoscenze / competenze Ogni conoscenza (sapere) deve tradursi in abilità (saper fare) e divenire saper essere (competenza: atteggiamenti-comportamenti) Le competenze trasversali E’ necessario tradurre le abilità cognitive e quelle comportamentali, dato il binomio inscindi bile educazione – istruzione, in competenze trasversali, spendi bili oggi e domani nella vita quotidiana nei suoi molteplici aspetti. Si prendono in considerazione: COMPETENZE DI BASE Leggere Scrivere Far di conto Comunicare in più lingue Produrre e fruire dei linguaggi informatici e multimediali COMPETENZE TRASVERSALI Diagnosticare osservare – rappresentare- confrontare – analizzare – Interpretare Relazionarsi abilità interpersonali e sociali – stili di comportamento- competenza comunicativa – capacità di ascolto Affrontare coinvolgersi – assumere responsabilità – prendere iniziative - decidere 128 VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI Strumenti oggettivi d’Istituto: osservazione delle dinamiche comportamentali/relazionali prove oggettive iniziali verifiche, valutazione e autovalutazione periodica dei processi di apprendimento 4.compilazione schede di valutazione INTERVENTI Nel campo cognitivo : interventi disciplinari di recupero, consolidamento e potenziamento, mediante l’utilizzo di risorse for mative del consiglio di classe, dell’istituto, del territorio interventi individualizzati utilizzo sistematico su progetto per iniziative strutturate di recupero, da effettuare nei laboratori Utilizzo dei docenti su progetti finalizzati in ore curriculari ed extracurriculari Interventi di sostegno Nel campo socio-affettivo: Interventi mirati a recuperare motivazione e fi ducia, con la valorizzazione anche dei minimi progressi Consulenza specialistica degli operatori socio-sanitari o ASL e Operatori SISH Pedagogista Dott.ssa NINNI Assistente Sociale VARALLA Educatrice SPALLUTO Attività formative di orientamento e di educazione alla salute STRATEGIE OPERATIVE L’azione formativa ed educativa dell’ICS Alfieri, concordata in seno al collegio dei docenti e nei vari consigli di classe, sviluppa in particolare modo i seguenti aspetti: 129 o Univocità dell’atteggiamento dei docenti, riguar do alla disciplina degli alunni e la loro puntualità e continuità nello svolgimento del lavoro o Individuazione delle fasce di livello degli alunni, con indicazione degli obiettivi o Periodicità delle verifiche ed indicazione dei percorsi di recupero, consolidamento e pot enziamento o Coinvolgimento dei genitori nello sviluppo dell’azione educativa e nel controllo degli impegni di studio dei figli attraverso gli incontri antimeri diani con i docenti ed i colloqui pomeridiani scuola-famiglia o Eventuale utilizzazione di esperti, per ampliare ed integrare argomenti rilevanti METODI E STRUMENTI Per costruire le basi di un qualunque processo educativo e di insegnamento, importanza rilevante si deve attribuire alla metodologia. Essa può essere: Di tipo induttivo-deduttivo Della comunicazione ver bale (conversazioni, relazioni, lezioni espositive, discussioni, dialoghi, letture), iconica (disegno, pittura, immagini audiovisive e grafica), relazioni scritte, cronache, composizioni , questionari Di tipo “esperienziale” che privilegia il vissuto degli allievi e la loro partecipazione ad esperienze ed attività varie la metodologia della ricerca-azione (for mulazione di ipotesi, raccolta di dati e documentazione, for mulazione di soluzioni e verifica delle ipotesi stesse) del problem-solving (= risoluzione dei problemi) metodologia valida per tutte le discipline, applicabile a tutti gli obiettivi che si vogliono raggiunger e. Per mette di raggiungere la soluzione del problema pr oposto utilizzando opportunamente le conoscenze acquisite in precedenza e che apparentemente non sono collegate alla risoluzione del problema stesso. La via utilizzata può esser e deduttiva o intuitiva; la base del metodo è la creatività e il soggetto può essere agevolato dalla stessa. Ciascun docente, nell’ambito del proprio specifico insegnamento, al di là della scelta metodologica, dovrà impegnarsi a dare la propria motivazione al lavoro scolastico ad organizzarlo e seguirlo in modo che l’alunno si senta responsabilizzato, controllato e valorizzato 130 ad esplicitare qualsiasi comunicazione, perché non sempr e alla comunicazione dell’insegnante corrisponde la comprensione dell’alunno a proporre cont enuti, procedi menti ed attività, preoccupandosi della gradualità delle difficoltà 5 a promuover e sempr e e comunque un clima di attività, operatività, fiducia. SUSSIDI Libri di testo, altri di consultazione, bi blioteca scolastica, bibliotechine di classe, sussidi audiovisivi (lavagna luminosa, videoregistratore, audiocassette e videocassette, registratori, videocamera, televisori, giornali, riviste, comput er,L.I.M.); uso del laboratorio di infor matica, uso del laboratorio di scienze. AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA L’ampliamento del POF si realizzerà attraverso i numerosi progetti proposti da vari Consigli di Classe approvati in seno al Collegio dei Docenti sottoposti all’attenzione ed alla scelta di alunni e genitori. Il raggiungimento di un servizio di qualità all’interno del nostro Istituto non può prescindere dall’armoniosa interazione e comunicazione tra i vari operatori della scuola. Tutti devono sentirsi partecipi delle finalità e degli obiettivi che l’intera organizzazione si pone, perché la qualità del servizio scolastico non è più solo legata ai rapporti allievo-docente, ma ad una fitta rete di interazioni che richiedono competenze comunicative e spirito di collaborazione PROGETTI REALIZZATI NELL’AMBITO DEL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA Anno Scolastico 2010/2011 Scuola Infanzia Progetto “Festeggiamo insieme” docenti ore Di Sabato 25 Ersico 25 Iacino 25 Lombardi 25 Ruffo 25 Scuola Primaria 131 Progetto “Impariamo a stare in casa” docenti ore Livigni 25 Zappullo 25 Calavita 25 Putignano 25 “Tra gioco e leggenda” Perrone 25 “Happy english” Mancini 25 “Inglese in bit” Rossi 25 Epifani 25 “Mangiar bene per crescere meglio” Scuola secondaria di Primo grado Attività Recupero disciplina Matematica Italiano Lingua francese Qualità/Eccellenza Lingua inglese Lingua spagnola Matematica Latino docent e Girelli Lamberti Zancan Tarantino Paradiso Catanese Mancone Antonucci Giugni Confessa Gigante E. Palomba Raffa Marano ore 25 25 25 13 25 13 13 13 13 25 13 13 13 25 De Valeriis Godino 25 13 Tarantino Lo Prete Cavallo 12 25 13 132 Mancone Antonucci Giugni Gigante E. 12 12 12 12 Palomba Raffa Pardo D’Onofrio Colella Lamberti Catanese Gigante M.R. Petruzzi 12 12 6 6 6 6 12 25 25 Lingua francese Disegno geometrico e tecn. Matematica Galeone Ter mite Colella 25 25 25 Appr./Recupero Matematica D’Onofrio 25 Lab. Scienze/Chi mica Scienze Attività di laboratorio Scienze x classi seconde Semeraro Cavallo Semeraro Lamberti Semeraro Lo Braco Pardo Bernardo Colella 13 12 12 1 1 1 1 1 1 D’Onofrio Girelli Ippolito Semeraro Lamberti Lo Barco Pardo Bernardo Colella D’Onofrio Girelli Ippolito 1 1 1 4 4 4 4 4 4 4 4 4 Didattica LIM Greco Potenziamento Lingua inglese Recupero/Pot enziamento Lingua inglese Scienze x classi terze 133 Cantore Laboratorio approfondimen. n. tecn. Laboratorio di Musica Laboratorio artistico Attività motorie Tecnologia Coro Pianoforte Propedeutica Produzioni creativi di messaggi visivi La scher ma: gioco e nobile arte Tennis Badminton: che passione 4 Dì’Ambrosio Pennarola Bruno Renna Di Maio Barbati 25 25 25 25 25 25 Cozzolino Lippo 25 13 Bottiglione Lippo Bottiglione Taranto 13 12 12 25 Progetti extracurriculari Scuola secondaria di primo grado Area Infor matica Conoscenza delle nozioni di base har dware e software e del loro uso; conoscenza di Word 2000; produzione di un testo scritto, varie fasi della lavorazione di un testo; foglio elettronico con operazioni semplici, grafici; presentazione in Power Point. Progetti di qualità Approfondi mento di lingua italiana e mat ematica. Progetti latino-greco: Conoscenza preliminare dei fondamenti della grammatica latina e greca Progetti latino-greco Progetto Educazione stradale Conoscenza delle norme sulla circolazione stradale per il conseguimento del patentino. Progetto laboratorio musicale Progetto laboratorio musicale Progetti di recupero di conoscenze e abilità Recupero e consolidamento di Italiano e Matematica e lingue comunitarie. 134 I risultati dei progetti Pof Per la raccolta dei dati relativi alla verifica finale dei progetti POF sono state utilizzate apposite schede che ciascuno dei docenti responsabili di progetto, ha compilato e consegnato entro la fine delle lezioni. In ciascuna scheda si richiedevano la data di inizio e di conclusione dell’attività; quali soggetti vi fossero coinvolti; il raggiungimento degli obiettivi prefissati, secondo quattro livelli; quante ore fossero state effettuate e se fosser o coerenti rispetto ai tempi preventivati; lo svolgimento di tutte le attività programmate, secondo la loro scansione temporale e, qualora alcune non fosser o state realizzate, i motivi per cui non fosse stato possibile svolgerle; l’indicazione del prodotto finale r ealizzato, se confor me a quanto preventivato, e, nel caso di non confor mità, i motivi; quali metodologie di lavoro (incontri – lavori di gruppo – lezioni – conferenze – proiezioni –altro da specificare) e quali risorse interne (laboratori – aule – palestra – biblioteca – segreteria) fossero state utilizzate; la verifica del pr ogetto, le metodologie utilizzate per misurare il grado di soddisfazione degli utenti. Lettura dei dati o Tutti i progetti sono stati realizzati e nei tempi prefissati o Tutti progetti hanno avuto una durata di n. 25 ore o Quasi tutti gli alunni sono stati assidui nella frequenza 135 o Gli obiettivi sono stati tutti raggiunti nella maggior parte delle attività proposte o Tutti gli alunni hanno migliorato le loro competenze in r elazione all’interesse e all’impegno di mostrati o Positivo il livello di apprezzamento dei genitori PENSARE LA VALUTAZIONE I criteri “Agli insegnanti compete la responsabilità della valutazione e la cura della documentazione didattica, nonché la scelta dei relativi strumenti nel quadro dei criteri deliberati dai competenti organi collegiali. La valutazione precede, accompagna e segue i percorsi curricolari. Attiva le azioni da intraprendere, regola quelle avviate, promuove il bilancio critico su quelle condotte a termine. Assume una preminente funzione formativa, di accompagnamento dei processi di apprendimento e di stimolo al miglioramento continuo”. (Indicazioni per il Curricolo) Nel nostro Istituto I docenti attribuiscono alla valutazione una rilevante importanza e la considerano uno strumento for mativo che pone in relazione reciproca, obi ettivi, metodologie e esperienze di apprendimento e scelte educative. la valutazione segue i seguenti criteri generali: 136 La globalità della valutazione: essa non riguar da soltanto i progressi compiuti dall’alunno nell’area cognitiva, ma documenta anche il processo di maturazione della personalità; La valutazione come processo: essa parte da una accertata situazione iniziale e indica l’avvicinamento progressivo agli obiettivi programmati per ciascun alunno, da raggiungersi anche attraverso percorsi individualizzati che tengono conto dei ritmi e delle condizioni soggettive dell’apprendi mento; La valutazione come valorizzazione: essa – in un’accezione for mativa - evidenzia le met e, anche mini me, già raggiunte, valorizza le risorse dell’alunno, gli indica le modalità per sviluppare le sue pot enzialità e lo aiuta a motivarsi e a costruire un concetto positivo e realistico di sé; La valutazione in funzione dell’orientamento: è una delle funzioni fondamentali, nel senso che si devono rilevare e promuovere attitudini e interessi utili ai fini dell’impostazione di un progetto di sé che costituisca la base per le future scelte scolastico-professionali; La valutazione come operazione partecipata: il processo valutativo riguarda non solo l’alunno, ma anche i docenti e la famiglia. Non è in gioco solament e l’impegno dell’alunno ma, per esempio, la scelta dei contenuti operata dall’insegnante, l’applicazione di deter minati metodi di insegnamento/apprendimento, la capacità di motivare e rapportarsi; è impegnata anche la collaborazione della famiglia, che dovrebbe predisporre un ambient e adatto, favorire esperienze significative, contatti e stimoli culturali ed educativi; La valutazione come definizione degli standard: il Consiglio di Interclasse e di Classe, attraverso l’individualizzazione dei percorsi, si pone l’obiettivo di far acquisire un patrimonio di conoscenze, abilità, atteggiamenti e valori funzionali all’inserimento di ogni alunno nella comunità sociale. Riteniamo i mportante chiarire la specificità ed il significato dei ter mini misurazione e valutazione: due funzioni diverse e complementari all'interno del processo valutativo. I criteri di valutazione individuali sono: A) Trasversali ai diversi settori dell’apprendi mento, definiti nell’ambito delle riunioni del Consiglio di Sezione, di Classe e d’Interclasse; B) Per apprendi menti disciplinari, simbolico/culturali, comportamentali, livello di sviluppo emotivo-socio-relazionale definiti nell’ambito delle riunioni dei dipartimenti. C) Il curricolo fondamentale scandito per discipline, per campi di esperienza e articolato per livelli di sviluppo successivi, i metodi, le attività e i contenuti, l’extracurricolo, secondo i criteri dell’interdisciplinarietà, dell’unitarietà. 137 D) I processi di insegnamento/ apprendimento La valutazione si snoda in tre momenti fondamentali: iniziale, diagnostica a caratter e descrittivo, tendente a rilevare la situazione di partenza, lo stato di fatto di conoscenze, capacità, atteggiamenti, potenzialità e bisogni in vista della deter minazione dell’azione didattica in itinere, formativa, tendente a migliorare la qualità e l’efficacia dell’intervento educativo al fine di valutare le scelte didattiche in maniera sistematica finale, sommativa, tendente a valutare globalmente la misura degli apprendimenti e delle competenze, l’acquisizione e l’uso dei metodi e dei linguaggi specifici delle discipline. Si riferirà anche allo sviluppo della formazione personale di ciascuno, evi denziando motivazioni, impegno, autonomia., interazione con compagni e docenti. Gli elementi per la valutazione saranno offerti dalle osservazioni sistematiche sul processo di apprendi mento, in relazione agli obiettivi disciplinari e dalle verifiche svolte. Queste ultime, orali, scritte e pratiche saranno effettuate periodicamente con modalità diverse, così da rilevare i livelli di competenza relativi a tutte le abilità che si intendono promuovere. A tale proposito i dipartimenti di Lettere, Scienze Matematiche e Lingua Straniera alla fine dell’anno scolastico propongono test di verifica comuni per classi parallele con indicatori comuni. La valutazione periodica ed annuale degli apprendi menti degli alunni, la certificazione delle compet enze da essi acquisite, la valutazione dell’esame finale del ciclo saranno effettuate mediante l’attribuzione di voti numerici espressi in decimi. Oltre alla valutazione quadrimestrale quest’anno sarà adottata una valutazione intermedia su profitto e comportamento che sarà effettuata nei mesi di novembr e e aprile. La misurazione deve fornire dati grezzi, per la raccolta di infor mazioni precise e puntuali, allo scopo di accertare gli apprendi menti. Si configura come un' attività: - di rigorosa raccolta di informazioni sul processo in atto - che deve rappresentare la situazione reale in modo efficace - con caratteri di oggettività, intesa come rilevazione attenta di ciò che avviene ed è presente nel campo di osservazione - spesso rivolta a verificare presenza di capacità, competenze, modi di esser e, apprendimenti definiti dagli obiettivi espliciti e dalle intenzioni del progetto educativo che può avere una espr essione quantitativa. 138 Metodologie e strumenti sono le prove oggettive, i questionari, le prove di verifica, gli strumenti costruiti in dipendenza dal percorso di dattico specifico, le osservazioni, i resoconti, i diari dell'esperienza, le ricostruzioni narrative del processo. La valutazione attribuisce significato e valore a quanto osservato, da usar e come lettura aperta di situazioni, con funzione di orientamento, di ricostruzione di percorso, di conoscenza di sé, di valorizzazione delle capacità, di uso formativo dell'errore e dell'insuccesso. E’ un'attività di: - ricerca qualitativa - comunicazione educativa che interpreta il dato rilevato alla luce della situazione complessiva - serve ad attribuire significato e valore al dato - implica scelta soggettiva nella lettura dei dati - formula ipotesi interpretative e non giudizi di certezza - colloca i dati dentro alla storia e alla situazione complessiva dell'evento e dell'individuo valutato - necessita di decisioni e scelta di criteri pedagogici Metodologie e strumenti sono la lettura dei dati, interpretazione dei dati, collocazione del dato all'interno della vicenda for mativa, della storia del soggetto, scelta dei criteri di valutazione, costruzione condivisa del giudizio valutativo. Ogni valutazione deve guidar e l’alunno a prendere coscienza del proprio sé e a maturar e la capacità di autovalutare le conoscenze e le abilità acquisite. Analogament e la valutazione del comportamento degli alunni, attribuita collegialmente dal Consiglio di Classe, sarà effettuata mediante l’attribuzione di un voto numerico espr esso in deci mi in sede di scrutinio finale. Decreto-legge 137 settembre 2008 Articolo 2. (valutazione del comportamento degli studenti )“1…in sede di scrutinio intermedio e finale viene valutato il comportamento di ogni studente durante tutto il periodo di per manenza nella sede scolastica, anche in relazione alla partecipazione alle attività ed agli interventi educativi realizzati dalle istituzioni scolastiche anche fuori della propria sede. 2. A decorrere dall'anno scolastico 2008/2009, la valutazione del comportamento è effettuata mediante l’attribuzione di un voto numerico espresso in decimi . 3. la votazione sul comportamento degli studenti, attribuita collegialment e dal Consiglio di Classe, concorre alla valutazione complessiva dello studente e det er mina, se inferiore a sei deci mi, la non ammissione al successivo anno di corso all’esame conclusivo del ciclo) Articolo 3 (valutazione sul rendimento scolastico degli studenti ) 139 1.Dall’anno scolastico 2008/09, nella scuola primaria la valutazione periodica ed annuale degli apprendimenti degli alunni e la certificazione delle compet enze da essi acquisite sono effettuate mediante l’attribuzione di voti numerici espressi in deci mi e illustrate con giudizio analitico sul livello globale di maturazione raggiunto dall’alunno. 2. Dall'anno scolastico 2008/2009, nella scuola secondaria di primo grado la valutazione periodica ed annuale degli apprendimenti degli alunni e la certificazione delle competenze da essi acquisite nonché la valutazione dell’esame finale del ciclo sono effettuate mediante l’attribuzione di voti numerici espressi in deci mi. 3. Sono ammessi alla classe successiva, ovvero all'esame di Stato a conclusione del ciclo, gli studenti che hanno ottenuto con decisione assunta a maggioranza dal consiglio di classe, un voto non inferiore a sei deci mi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline Le famiglie sono informate del processo di apprendimento e della situazione comportamentale degli alunni attraverso colloqui individuali. Per la Scuola Secondaria di 1° grado l’art.2 comma 10 e art.3 comma 2 del D.Lgs n.122 /2009 , che richiamano l’art. 11 D.Lgs.59/04, recitano testualmente :” Ai fini della validità dell’anno, per la valutazione degli allievi è richiesta la frequenza di almeno tre quarti dell’orario annuale……….”. 140 Criteri e modalità della valutazione (scuola primaria e secondaria) Per formulare la proposta di voto ogni docente colloca ciascuno studente allo specifico livello di apprendimento. Voto in decimi 10 Livello di apprendimento Possiede conoscenze e competenze complete, approfondite e personali. Dimostra piena autonomia e valide capacità nel trasferire competenze e conoscenze in situazioni diverse e complesse. Possiede un’ottima proprietà di linguaggio, sa esprimere approfondite valutazioni critiche anche sul proprio lavoro e sul 141 9 8 7 6 5 4 processo di apprendi mento. Possiede tutte le conoscenze e compet enze richieste È autonomo e capace di trasferire le competenze in tutti i contesti noti. Possiede un’ampia proprietà di linguaggio. Sa esprimere valutazioni critiche. Sa valutare il proprio lavoro e il proprio processo di apprendimento Possiede valide competenze. E’ autonomo e capace di trasferire le competenze in tutti i contesti noti. Possiede ampia proprietà di linguaggio. Sa esprimere valutazioni personali. Possiede buone conoscenze e competenze. Dimostra autonomia e capacità di trasferire le compet enze in contesti noti. Si esprime in modo appr opriato. Si orienta nelle tematiche fondamentali proposte . Sa eseguire consegne o compiti assegnati anche con imprecisione e superficialità. Conosce in modo molto superficiale e frammentario gli argomenti proposti. Possiede un linguaggio non sempre corretto e limitato. Si applica con discontinuità. Conosce in modo molto superficiale e frammentario gli argomenti proposti. Possiede un linguaggio non sempre corretto e limitato. Si applica con discontinuità. Criteri per l’assegnazione del voto di condotta Voto 5 Livello insufficiente Danneggia intenzionalmente attrezzature dell’istituto, provocando consistenti danni economici. E’ stato sospeso almeno una volta senza obbligo di frequenza a causa del suo comportamento scorretto nei confronti degli insegnanti, dei compagni, del personale ausiliario e di chiunque sia present e nella scuola. Nonostante i continui richiami e le comunicazioni alla famiglia, non modifica il suo atteggiamento che ostacola il regolare svolgimento delle lezioni. 142 Voto 6 Livello sufficiente Danneggia attrezzature dell’istituto per superficialità o legger ezza, provocando danni economici di non rilevante entità. Ha riportato provvedimenti disciplinari: ammonizione, note disciplinari, sospensione con obbligo di frequenza. Ostacola frequentemente il normale svolgimento dell’attività didattica perché chiacchiera eccessivamente, disturba, fa altro. Voto 7 Livello buono Compie talvolta assenze e ritardi non sempr e giustificati. L’impegno e la partecipazione non sempre sono costanti. Voto 8 - 9 Livello distinto Rispetta le regole dell’istituzione scolastica. Mantiene buoni rapporti con i compagni e il personale scolastico. Ha cura di sé e del proprio materiale scolastico. Dimostra buon impegno, partecipazione e frequenza regolare. Voto 10 Livello ottimo Rispetta puntualmente le regole dell’istituzione scolastica. Dimostra una partecipazione positiva e propositiva per maturità e responsabilità. Collabora attivamente con i compagni e con i docenti manifesta un’attenta cura di sé e del proprio mat eriale scolastico. Criteri e modalità per la determinazione del giudizio di comportamento nella Scuola Primaria ex DPR 122 del 2009 Insufficiente Danneggia intenzionalmente attrezzature dell’istituto, provocando consistenti danni economici. E’ stato sospeso almeno una volta senza obbligo di frequenza a causa del suo comportamento scorretto nei confronti degli insegnanti, dei compagni, del personale ausiliario e di chiunque sia presente nella scuola. Nonostante i continui richiami e le comunicazioni alla famiglia, non modifica il suo atteggiamento che ostacola il regolare svolgimento 143 delle lezioni. Sufficiente Danneggia attrezzature dell’istituto per superficialità o legger ezza,provocando danni economici di non rilevante entità. Ha riportato provvedimenti disciplinari. Ammonizione, note disciplinari, sospensione con obbligo di frequenza. Ostacola frequentemente il normale svolgimento dell’attività didattica perché chiacchiera eccessivamente, disturba, fa altro. Buono Compie talvolta assenze e ritardi non sempr e giustificati. L’impegno e la partecipazione non sempre sono costanti. Talvolta ostacola il normale svolgimento dell’attività didattica perché chiacchiera eccessivamente, disturba, fa altro. Distinto Rispetta le regole dell’istituzione scolastica. Mantiene buoni rapporti con i compagni e il personale scolastico. Ha cura di sé e del proprio materiale scolastico. Dimostra buon impegno, partecipazione e frequenza regolare. Ottimo Rispetta puntualmente le regola dell’istituzione scolastica. Dimostra una partecipazione positiva e propositiva per maturità e responsabilità. Collabora attivamente con icompagni e con i docenti. Manifesta un’attenta cura di sé e del proprio materiale scolastico. 144 SCUOLA PRIMARIA CRITERI E MODALITA’ DI VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO COLLEGIO DOCENTI DEL 4 e 16/12/2009 Indicatori comportamentali a. b. c. d. e. f. g. Convivenza civile Rispetto regole e regolamento d’istituto Partecipazione Responsabilità Impegno Interesse Relazionalità Giudizio Ottimo Per valutazione piena nei punti da 1 a 7 Distinto Valutazione piena 1-2 più altri tre indicatori a scelta con valutazione soddisfacente./ Sufficiente le restanti. Buono Valutazione piena 1-2 e almeno un indicatore con valutazione soddisfacente. /Sufficiente le restanti. Sufficiente 1-2 piena/sufficiente le altre. Non sufficiente 1-2 non sufficiente/ da 3 a 7 negativi. 145 Valutazione in decimi del profitto (indicatori e descrittori) Collegio Docenti del 4 dicembre 2009 GLI STANDARD DI VALUT AZIONE declinano i livelli di apprendi mento in cui si articolano conoscenze abilità e competenze Padronanza delle conoscenze: rilevante sviluppo delle abilità e delle competenze Partecipazione attiva; interesse costante 8 Conoscenze organiche e complete; rilevante sviluppo delle abilità e delle competenze Partecipazione attiva; interesse costante Partecipazione attenta e interesse adeguato 7 Buon livello nell’ acquisizione delle conoscenze; adeguato sviluppo delle abilità e delle competenze 9 Impegno e metodo di studio Impegno sistematico e preciso; metodo di studio autonomo ed efficace Impegno sistematico; metodo di studio autonomo ed efficace Impegno costante; metodo di studio autonomo e razionale Impegno abbastanza costante; metodo di studio sostanzialmen te autonomo Progressi rispetto alla situazione di partenza Costanti e notevoli Costanti e rilevanti Costanti e significativi Significativi LIVELLO Padronanza e completezza delle conoscenze; pieno sviluppo delle abilità e delle competenze Partecipazione e interesse impegno e metodo di studio Partecipazione attiva; interesse costante ECCELLENZA 10 Conoscenze disciplinariabilità specifichecompetene 3 Indicatori sovra disciplinari TRANSFERT , PROBLEM-SOLVING, IMPARARE A…. LIVELLO DI Voto 2 Indicatori comportamentali INERENTI L’APPRENDIMENTO INTERMEDIO 1 Indicatori cognitivi Conoscenza Compr ensione Applicazione Analisi Sintesi Valutazione 173 Conoscenze parziali; incerto sviluppo delle abilità e delle competenze Partecipazione e interessi discontinui 5 Gravi lacune nell’acquisizione delle conoscenze e nello sviluppo delle abilità. 4 Partecipazione discontinua e/o passiva; interesse discontinuo o scarso 147 Alcuni Modesti Pochi LIVELLO DI SUFFICIENZA 6 Impegno abbastanza costante; metodo di studio non del tutto autonomo ed efficace, tendente alla me morizza zio ne Impegno discontinuo; metodo di studio in via di acquisizione, dispersivo e/o superficiale; metodo di studio poco strutturat Impegno discontinuo; metodo di studio poco strutturatato LIVELLO DI INSUFFICIENZA Partecipazione e interesse accettabili LIVELLO DI GRAVE INSUFFICIENZA Conoscenze essenziali; sufficiente sviluppo delle abilità e delle competenze Criteri per l’ ammissione o non ammissione alla classe successiva o agli esami di Stato Il Consiglio di classe verificato, in fase di scrutinio finale, che la preparazione disciplinare sia adeguata agli standar d minimi, fissati in fase di programmazione, necessari per frequentar e la classe successiva e la valutazione positiva del comportamento, collegialment e delibera la promozione, la non promozione o l’assegnazione d’eventuali debiti for mativi dichiarando i criteri che hanno motivato la decisione e che saranno riportati nel verbale del Consiglio di classe. Gli alunni che riportano la sufficienza in tutte le discipline ottengono la piena promozione o l’ammissione agli Esami di Stato. Deter minerà la promozione con debiti per le classi prime e seconde: La mancanza di non più di quattro insufficienze e con una valutazione del comportamento non inferiore a sei/decimi; Nel caso in cui l’ammissione alla classe successiva è comunque deliberata in presenza di carenze il Consiglio di classe provvede ad inserire una specifica nota al riguardo nel documento di valutazione e a trasmetterlo alla famiglia. Deter minerà la non ammissione alla classe successiva: la presenza di cinque insufficienze gravi/gravissime , tali da deter minar e una evidente carenza nella preparazione complessiva; l’esito degli interventi di recupero messi in atto dalla scuola e/o dalla famiglia come risulta dai registri personali dei docenti, dai Verbali dei C. di C. e dalla documentazione prodotta; la persistenza di gravi/ gravissime lacune nella preparazione di base; l’impossibilità dell’alunno/a di raggiungere nel successivo anno scolastico gli obiettivi formativi e di contenuti propri delle discipline interessate ed in generale di seguire proficuamente il programma di studio della classe successiva; la mancanza di progressione rispetto al livello di partenza Deter minerà, altresì, la non ammissione alla classe successiva: in presenza di numerose assenze deter minate da malattia, anche se giustificate da documentazione medica, il Consiglio di classe può deliberare la non ammissione alla classe successiva o agli Esami di Stato per l’impossibilità dei docenti di accedre alla valutazione dell’alunno/a (prove scritte, orali, ecc…) 148 Al termine delle operazioni dell’Esame di Stato si consegna all’alunno ed ai genitori il “Certificato delle Competenze” che illustra il voto finale in decimi ed è compilato dai docenti e firmato dal Presidente della Commissione d’esame e dal Dirigente della scuola La certificazione delle competenze, oltre ad assumere una funzione di orientamento e sostegno al processo formativo di ciascun alunno, registra: a. Competenze acquisite, capacità e potenzialità nelle diverse aree disciplinari, traguardi raggiunti; b. Particolari attitudini emerse durante la complessiva attività scolastica del triennio; c. Piano di studi seguito (monte ore svolto, eventuali attività facoltative ed opzionali frequentate …). dell’Istituto “Alfieri” 149 Istituto Comprensivo Statale “ V. Alfieri” Infanzia, Primaria, Secondaria 1° grado – Distretto n. 53 – TA Corso Italia n. 159 – 74121 TARANTO – Telefax 099/7369028 C.F. 90121800735 – email: taic81700t@istruzione.it – www.icalfierita.it Il Dirigente scolastico Visti gli atti d’ufficio relativi alle valutazioni espresse dagli insegnanti per l’ammissione agli esami, con il voto di Visti i giudizi definiti dal consiglio di classe, Tenuto con to del percorso scolastico dell’alunna/o, CERTIFICA L’alunna/o ______________________________________________________________ nata/o a ______________________________ il______________________________ ha conseguito i seguenti livelli di competenza nelle discipline di studio e nelle attività opzionali e facoltative Competenze disciplinari Area storico - sociale geografica Area linguistico - artistico - espressiva (dei linguaggi) Aree Competen ze Competen ze lingua italiana Competen ze lingua inglese Competen ze seconda lingua comunitaria Competen ze artistiche Competen ze musicali Competen ze motorie Competen ze storicosociale-geografiche Descrizione Livello/Voto Base Medio Avanz Eccell. 1 - padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire l’ interazione comunicativa verbale in vari contesti - leggere comprendere e interpretare te sti scritti di vario tipo - utilizzare la lingua per i principali scopi comunicativi ed operativi - competenze relative al QCER liv. A2 - utilizzare la lingua per i principali scopi comunicativi ed operativi - competenze relative al QCER liv. A1 + - utilizzare gli strumenti fonda mentali per una fruizione consapevole del patrimonio - artistico riconoscere le funzioni sociali della musica anche in rapporto con gli altri linguaggi - adottare opportuni comportamenti in situazioni di attività ludico-motorie-sportive - comprendere il cambiamento e la dive rsità dei tempi storici in una dimensione diacronica attraverso il confronto fra epoche e in una dimensione sincronica attraverso il confronto fra aree geografiche e culturali - collocare l’ esperienza personale in un sistema di regole fondato sul reciproco riconoscimento dei diritti garantiti dalla Costituzione, a tutela della persona, della collettività e dell’ ambiente 150 2 3 4 Area matematica Area scientifico tecnologica Competen ze mate matiche Competen ze scientifiche Competen ze tecnologiche - utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico ed algebrico, rappresentandole anche sotto forma grafica - confrontare ed analizzare figure geometriche, individuando invarianti e relazioni - individuare le strategie appropriate per la soluzione di proble mi analizzare dati e interpretarli sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli stessi anche con l’ ausilio di rappresentazioni grafiche, usando - osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale e artificiale verificando l’ attendibilità delle ipotesi - possedere una visione organica del proprio corpo come identità in divenire, tra livelli macroscopici e microscopici, tra potenzialità e limiti - saper comprendere ed analizzare la realtà tecnologica utilizzando i linguaggi specifici - saper individuare e applicare le metodologie acquisite per progettare e realizzare esperienze operative LEGENDA Livello: Base ( elemen tare) – intermedio – avanzato - eccellente Livello Voto Base (1) i ni zi ale 6 Intermedi o (2) 7 Avanzato (3) 8 Eccellente (4) 9-10 Descrittori Le competenze è acqui si ta nella sua forma pi ù essenzi ale e si espri me trami te procedur e sempli ci. L’ anali si delle i nformazi oni e dei dati si arti cola attraverso meccani smi conosci uti La competenza è acqui si ta i n forma essenzi ale e si espri me attraverso procedure sem pli ci ma consoli date. L’ anali si e la ri elaborazi one delle conoscenze è funzi onale al com pi to. La competenza si espri me attrav erso conoscenze consoli date, anali si e ri elaborazi one cri ti ca delle i nformazi oni , attuazi one di procedure logi che i n contes ti assegnati La competenza è acqui si ta i n forma consoli data e consapevole; evi denzi a conoscenze approfondi te e le uti li zza i n contes ti di versi ed i nterdi sci pli nari, attuazi one di procedure logi che compless e, ri elaborazi one cri ti ca e personale delle i nformazi oni . Che l’alunna/o ha seguito nell’ultimo anno il seguente piano di studi: - tempo scuola settimanale complessivo ___________________________________ - attività opzionali e facoltative (quali e quante ore) __________________________ - altre a ttività significative (quali e quante ore) _____________________________ Data Il Dirigente Scolastico 151 Il Presidente della Commissione d’esame - Visti gli atti d’ufficio relativi agli esiti conseguiti e alle documentazioni conseguite in sede d’esame Certifica che l’alunna/o _______________________, nata/o a __________, il ___________ ha superato l’esame di Sta to conclusivo del primo ciclo di istruzione con il voto finale di _________________________ 1 Con riferimento alle prove d’esame sostenu te con esito positivo, ha mostra to specifiche capacità nei seguenti ambiti disciplinari: _________________________________________________________________ _________________________________________________________________ Data 1 Il Presidente della Commissione d’esame Trascrivere voto in decimi (in lettere) 152 1. L’AUTOVALUTAZIONE E IL MONITORAGGIO “Alle singole istituzioni scolastiche spetta la responsabilità dell’autovalutazione, che ha la funzione di introdurre modalità riflessive sull’intera organizzazione dell’offerta educativa e di dattica della scuola, ai fini del suo continuo miglioramento, anche attraverso dati di rendicontazione sociale o dati che emergono da valutazioni esterne”. (Indicazioni per il Curricolo) Con l’autonomia, la scuola è tenuta a rendere conto delle proprie scelte e delle proprie azioni or ganizzative ed educative in rapporto al cont esto sociale entr o cui opera ed al sistema di istruzione di cui fa parte. Da ciò la necessità di un sistema di valutazione della propria progettualità formativa, per mezzo del quale la singola scuola assume le proprie responsabilità e rende conto del proprio lavoro e dei suoi esiti. Il momento autovalutativo, in quanto capacità di valutare criticamente il proprio operato e possibilità di apprender e dall’esperienza, diventa quindi la base di revisione delle proprie scelte. In particolare, la prassi autovalutativa può svolgere una serie di compiti, quali: Fornire una guida all’azione valutativo ed azione migliorativa; di sviluppo , nel raccordo fra moment o Consentire un controllo sistematico dei risultati , occasione di verifica e revisione interna; Valorizzare l’identità della scuola : la scuola interroga se stessa e il suo funzionamento, riconoscendo le proprie peculiarità e i propri difetti; Legittimare l ’ autonomia della scuola : la scuola si fa carico dei risultati del proprio lavoro e ne “rende conto” ai soggetti interni ed ester ni, potenziando in questo modo la sua natura professionale e la propria autonomi a decisionale. L’autovalutazione si qualifica come pri mo passo di un processo di migliorament o della scuola: il processo di costante revisione delle proprie scelte e comportamenti è finalizzato a produrre un miglioramento, sia della consapevolezza professionale dei singoli individui operanti nella scuola, sia delle modalità di lavoro organizzativo e di progettazione collegiale, sia della qualità dei processi di insegnamento-appr endi mento. Nel nostro Istituto il monitoraggio avviene attraverso la somministrazione annuale di un questionario alle famiglie, agli studenti (Scuola Secondaria) e ai docenti. I monitoraggi degli ultimi anni hanno ampliato il campo di indagine della valutazione del servizio scolastico offerto, sottoponendo ad esame il funzionamento della scuola in generale, da un punto di vista logistico, delle relazioni fra le varie componenti, della didattica, della professionalità. La valutazione degli esiti ha fatto individuare priorità di interventi, nella prospettiva di cambiamenti e miglioramenti da mettere in atto. 153 3. PROVE INVALSI La nostra scuola aderisce al progetto INVALSI sulla rilevazione degli apprendimenti degli alunni delle scuole italiane in alcune discipline ritenute fondamentali: italiano e mat ematica. Con la Circ. MIUR n. 86 del 22/10/2009 il Ministero incarica l’INVALSI di effettuare anche per questo anno scolastico tale rilevazione per gli studenti delle 2e e 5e classi della scuola primaria, con la novità che parteciperanno anche gli studenti delle 1e classi della scuola secondaria di 1^ grado; la differ enza con lo scorso anno consiste nel fatto che non è più prova volontaria ma obbligatoria. Si tratta di prova di italiano finalizzata ad accertare la capacità di compr ensione del testo e le conoscenze di base della struttura della lingua italiana; di prova di matematica atta a verificare le conoscenze e le abilità nei sottoambiti disciplinati di numeri, spazio e figure, relazione e funzioni (solo per le classi 5^ primaria e 1^ secondaria di 1^ grado), misura, dati e previsioni. Le prove si svolgeranno secondo il seguente calendario: 6 maggio 2011 II PRIMARI A : prova pr eliminare di lettura (prova scritta a tempo della durata di pochi minuti per testare la capacità di lettura/decodifica raggiunta da ciascun allievo) e prova di italiano. V PRIMARIA: prova di italiano. 11 maggio 2011 II PRIMARIA : prova di matematica. V PRIMARIA: prova di matematica e questionario studente. 13 maggio 2011 I SECONDARIA DI I^ GRADO: prova di italiano, matematica e questionario student e Per la terza classe della scuola secondaria di 1^ grado, si terrà conto della valutazione degli apprendi menti cui sono sottoposti gli studenti in occasione della prova nazionale dell’esame di Stato del 1^ ciclo. 154 I Progetti PON I Progetti PON sono strumenti finanziari gestiti dalla Commissione europea per r ealizzare la coesione economica e sociale di tutte le r egioni dell'Unione e ridurre il divario tra quelle più avanzate e quelle in ritardo di sviluppo. I Fondi strutturali per il 2007-2013 sono: FSE (Fondo Sociale Europeo). FESR (Fondo Europeo di Sviluppo Regionale) Questi fondi sono erogati alle scuole dal Ministero dell'Istruzione dell'Università e della Ricerca sulla base di due Programmi Operativi Nazionali ideati per sostenere l’innovazione e la qualità del sistema scolastico in quattro Regioni del Sud Italia (Calabria, Campania, Puglia e Sicilia, le sole appartenenti all’Ob. Conver genza) e colmar e il divario con le altre aree territoriali del Paese e dell’Unione Europea. Si tratta dunque di un vasto piano di sostegno finanziario allo sviluppo del sistema di istruzione e formazione delle regioni del mezzogiorno. L’Istituto Comprensivo “Alfieri” 155 Per l’anno scolastico 2010 - 11, l’Istituto Comprensivo “Alfieri” ha chiesto ed ottenuto i finanziamenti per i seguenti moduli formativi: Titolo Progetto “Piantiamo la scuola” Classi interessate Docente Tutor Classi pri me e seconde Scuola medi a prof.ssa Rosari a CAVALLO “Un computer per amico” per alunni Scuola medi a che hanno es peri enze i n Pon fse precedenti e/o esperi enze all’ esterno della scuola prof. Ri no D’ AMBROSIO “Forme e numeri classi aperte Scuola medi a Prof.ssa Anna F. COLELLA “Conoscere in sicurezza” classi seconde e ter ze Scuola medi a prof.ssa Rosa CONFESSA “Musical” classi seconde e ter ze Scuola medi a prof.ssa Luci a PENNAROLA “English forever” classi aperte Scuola medi a prof.ssa M.R. GIGANTE prof.ssa Vi ta TUFARO classi prime e seconde Scuola medi a prof.ssa Paola G IUGNI per alunni Scuola pri mari a i ns. Mari a C. CALAVITA (certi fi cazi one Cam bri dge lev. Ket) “O:P.A. Organi zzarsi per apprendere” “Riciclando” per alunni Scuola pri mari a i ns. MARINACCI “Penso quindi imparo” per alunni Scuola pri mari a i ns. Mari a ROSSI “Tradizioni emozioni in gioco” per alunni Scuola pri mari a i ns. Mari a ROSSI “L’efficienza della logica” Progetto E-School obiettivo Progetto informatica per genitori Docente Tu tor prof. Michele Mancone VALUT ATORE prof.ssa Teresa PALOMBA FACILITATORE ins. Maria Rossi 156 I docenti dell’Istituto “Alfieri” nelle riunioni dei Dipartimenti disciplinari, in riferimento alla “programmazione dei Progetti PON”, rivolti agli alunni della scuola secondaria di primo grado e da realizzarsi nel corrente anno scolastico 2010/2011, dopo aver pr eso visione degli stessi, hanno ritenuto di sottoporre alla attenzione dei Tutor alcune tematiche da sviluppare e/o approfondire, in aggiunta agli obiettivi già individuati, al fine di portare gli alunni a risultati scolastici più elevati, a una più approfondita acquisizione di conoscenze, competenze e abilità disciplinari, relazionali, sociali. Tutto ciò nell'ottica di creare una proficua e puntuale collaborazione tra docenti curriculari e docenti Tutor dei Progetti Pon. Progetto PON “Piantiamo la scuola” “Un computer per amico” “Forme e numeri” obiettivi Tema tiche da approfondire proposte dai Dipartimen ti Educazione ambientale – Biodiveristà vegetale: come promuovere cambiamenti conoscenza delle specie vegetali negli atteggiamenti e nei autoctone e degli habita t naturali; comportamen ti sia a Usi e curiosità sulle piante della livello individuale che macchia mediterranea; collettivo. Ecosistemi/Riciclaggio – Inquinamento suolo – acqua Programma ECDL – Funzionalità di un computer in Conoscere il generale; funzionamento del PC ed S.O.Windows, VISTA (principali usare le principali opzioni operatività); del sistema opera tivo WORD – POWER POINT – FRONT PAGE; Esten sione Posta Elettronica; Navigazione Web sicura Sviluppo delle nuove tecnologie Giocare con i numeri interi e frazionari Le trasformazioni geometriche; Sviluppo delle abilità della logica e del ragionamento; risoluzione di problemi ed esecuzione di calcoli mediante ludodidattica 157 “Conoscere in sicurezza” “Musical” “English forever” “O.P.A. “ Organizzarsi per apprendere Conoscere elementari principi di funzionamento di apparecchi di uso comune e le misure di sicurezza Far confluire, in modo armonico, l’attività mo toria, musicale e tea trale in un unico progetto Conoscere le norme di sicurezza nell’ambito do mestico e scolastico: prevenzione e protezione; conoscere la stru men tazione del laboratorio di scienze; Realizzazione di un Musical Sviluppare e consolidare competenze linguistiche più solide certificabili ed orientare all’acquisizione di maggiore consapevolezza delle proprie capacità Approfondire la comunicazione nell’ambito della vita quotidiana Codificare e comprendere l’informazione Migliorare il metodo di studio mediante l’elaborazione di mappe concettuali; 158 I criteri adottati dal Collegio dei docenti per la selezione degli Esperti SELEZIONE PER ESPERTO PON M ISURA D1 – Migliorare le competenze del personale della scuola e dei docenti – interventi di formazione sulle metodologie per la didattica individualizzata e sulle Titolo di studio Laurea specifica pertinente l’incarico (Laurea vecchio ordinamento o specialistica nuovo ordinamento)………………………………………………………… Max 10 punti Titoli culturali Max 10 punti Per ogni corso di specializzazione/perfezionamento universitario o parauniversitario o da enti e istituzioni riconosciuti con certificazione finale pertinente l’incarico………………………………………… Per ogni laurea ulteriore………………………………………………………………………… Conseguimento ECDL core level…………………………………………………………… 02 punti 05 punti 01 punto Pubblicazioni e ricerche Per ogni pubblicazione inerente il setto re di intervento su riviste o produzione di CD riconosciuti ………………………………………………………………… Max 10 punti Esperienze PON Scuola Per ogni docenza in un progetto PON/POR Scuola inerente il settore di intervento ……………………………………………………………………………… Per ogni docenza in un progetto PON/POR Scuola non inerente il settore di intervento ………………………………………………………………………………… Max 10 punti Altre esperienze professionali Per ogni docenza in percorsi formativi inerenti il settore di intervento promossi da Istituzioni Scolastiche o da Enti autorizzati a livello regionale o ministeriale ……………………………………… Max 10 punti 01 punto 02 punti 01 punto 01 punto A parità di punteggio sarà data la precedenza in base al criterio dell’età, come da procedure concorsuali. PON M ISURA C1 – migliorare i livelli di conoscenze e competenze dei giovani: interventi per lo sviluppo delle competenze chiave. Titolo di studio Max 10 punti Laurea specifica pertinente l’incarico (Laurea vecchio ordinamento o specialistica nuovo ordinamento) ……………………………………………………………… Laurea triennale pertinente l’incarico………………………………………………………… Diploma specifico pertinente l’incarico……………………………………………………… 10 punti 05 punti 03 punti 159 n.b.: si valuta un solo titolo Titoli culturali Max 10 punti Per ogni corso di specializzazione/perfezionamento universitario o parauniversitario o promosso da en ti e istituzioni riconosciuti con certificazione finale pertinente l’incarico………………………………………………… Per ogni laurea ulteriore………………………………………………………………………………… Conseguimento ECDL core Level…………………………………………………………………… Conseguimento ECDL livello avanzato/special. - solo per selezione docenti per mo dulo di informatica (per ciascun Modulo)……………………… 02 punti 05 punti 01 punto Pubblicazioni e ricerche Max 10 punti Per ogni pubblicazione inerente il setto re di intervento su riviste o produzione di materiale informatico distribuito ……………………………………. Esperienze PON Scuola 01 punto Max 10 punti Per ogni docenza in un progetto PON/POR Scuola inerente il setto re di intervento ……………………………………………………………………………………………………. Per ogni docenza in un progetto PON/POR Scuola non inerente il settore di intervento ……………………………………………………………………………………… Altre esperienze professionali Per ogni ulteriore esperienza specifica inerente il settore di intervento ………………………………………………………………………………………………………… 02 punti 02 punti 01 punto Max 10 punti 01 punto A parità di punteggio sarà data la precedenza al candidato di minore età. Per quanto riguarda il punteggio per gli Esperti in relazione all’obiettivo D (aggiornamento dei docenti) dalla voce titoli di studio si esclude il Diploma. SELEZIONE PER TUTOR FACILITATORE VALUTATORE PON Misura D1 – C1 Titolo di studio Laurea specifica pertinente l’incarico (Laurea vecchio ordinamento o specialistica nuovo ordinamento)………………………………………………………… Diploma specifico pertinentel’incarico…………………………………………………… 10 punti 05 punti n.b. si valuta un solo titolo Titoli culturali Per ogni corso di specializzazione/perfezionamento universitario o parauniversitario o da enti e istituzioni riconosciuti con certificazione finale pertinente l’incarico…………………………………………… Per ogni laurea o diploma ulteriore ………………………………………………………. Conseguimento ECDL core level……………………………………………………………… Pubblicazioni e ricerche Per ogni pubblicazione inerente il setto re di intervento su riviste specializzate …………………………………………………………………………………………… Max 10 punti 02 punti 05 punto 01 punto Max 05 punti 01 punto 160 Altre esperienze professionali Per ogni docenza in percorsi formativi inerenti il settore di intervento organizzato da Istituzioni Scolastiche o da En ti autorizzati a livello regionale o ministeriale…………………………………………… Max 10 punti 01 punti A parità di punteggio sarà data la precedenza in base al criterio dell’età, come da procedure concorsuali. il personale interno coinvolto nei progetti Pon Dirigente scolastico Direttore Servizi Generali e Amministrativi Tutor Facilitatore Valutatore Assistenti amministrativi Collaboratori scolastici 161 i risultati del Pon anno scolastico 2010 - 2011 Gli step che hanno contraddistinto lo svolgimento sono stati: a. Analisi dei bisogni formativi; b. Questionari in itinere somministrati agli esperti e ai tutor sull’efficacia e l’efficienza del Pon; c. Questionari agli esperti e ai tutor sugli esiti formativi. Gli alunni che hanno partecipato sono stati: 94 della Scuola Primaria 173 della Secondaria di primo grado I bisogni formativi e le aspettative iniziali sono stati rappresentati con grafici per esser e socializzati dai due segmenti di scuola. Gli esiti dei questionari somministrati a metà percorso agli esperti e ai tutor hanno evidenziato un buon grado di soddisfazione, riguar do sia il raggiungimento degli obiettivi programmati, corrispondenti ai bisogni iniziali, che alle strategie utilizzate e al superamento delle difficoltà incontrate. Dai questionari somministrati ai corsisti e alle famiglie, si è rilevato: i corsisti della Primaria sono soddisfatti in relazione alle aspettative, le conoscenze sono migliorate, insieme con le tecniche operative. Buona la capacità relazionale, la partecipazione tra gli stessi alunni. I genitori sono soddisfatti, sia per quanto rguarda le conoscenze apprese, che per l’assunzione di responsabilità di propri figli. Positivo il giudizio finale. I corsisti della Secondaria affer mano che gli esiti sono buoni sul piano metodologico, gli allievi si sono arricchiti sia attraverso l’uso dei laboratori, sia attraverso le metodologie innovative e coinvolgenti. I progressi notevoli e le proposte di lavoro sono state calibrate nella maggior parte dei casi agli interessi degli studenti e coerenti con gli obiettivi programmati. I genitori hanno ritenuto i PON validi, alcuni laboratori interessanti e più funzionali all’apprendimento, le tecniche e il clima instaurato tra tutor/allievi e tra gli allievi stessi è da ritenersi positivo, così come da ritenersi l’esito dei PON. Le risultanze finali dell’intero lavoro sono stati pubblicizzati attraverso una mostra dei prodotti più significativi e la realizzazione di un MUSICAL pr esso l’Auditorium della Chiesa Santo Spirito. Infine è da sottolineare che le competenze raggiunt e in alcuni moduli otterranno la certificazione Cambri dge lev Ket, la certificazione core level. 162 Per un maggiore arricchimento e sviluppo della personalità dell’alunno, la Scuola offre ulteriori opportunità formative iniziative, lavori, progetti 163 Obiettivi: La Shoah, come conoscenza di una realtà del passato da rivitalizzare per evitare ritorni. Acquisizione, attraverso l’esperienza indiretta, del valore dei diritti e dell’importanza del rispetto della dignità della persona. Destinatari: Tutti gli alunni della scuola secondaria di primo grado. Azioni realizzate: 1. Partecipazione alla realizzazione teatrale presso il cinema Ariston dal titolo “Il diario di Anna Frank” (adattamento e regia di A. V asco). 2. Ascolto delle trasmissioni più significative inerenti al tema in oggetto (documentari, filmati d’epoca, dossier, telegiornali). 3. Forum di discussione gui dati sul tema: legge del 2000, leggi razziali, conversazioni storiche. 4. Sguar do alle produzioni cinematografiche: a. “La vita è bella” b. “Il bambino dal pigiama a righe” c. “Il diario di Anna Frank” d. “Arrivederci ragazzi” 5. Ascolto guidato dei brani: a. “Un superstite a Varsavia” di Schonberg b. La canzone “Auschwitz” di Guccini c. “La vita è bella” di Piovani 6. Visione critica di quadri o illustrazioni tratti dai giornali o dai libri di testo 7. Visione di documentari sulla medicina del Terzo Reich 8. Lettura e conversazione del brano “Life is beautiful” di Roberto Benigni 9. Lettura, comprensione e confronto di a. R. Philombe: “L’homme qui te ressemble” b. J. Joffo: “Un sac de billes” c. Ben Jelloun: “Le racisme expliqué à ma fille” 10. Chanson: “J’ai des amis sur tuote la planète” 164 Olimpiadi delle Scienze Sperimentali 2011 Competizione organizzata dall’Associazione Nazionale Insegnanti Scienze Naturali Il nostro Istituto partecipa Olimpiadi di Scienze Speri mentali alle Obiettivo: a. far acquisire all’alunno una cultura scientifica di base e per la formazione della PERSONA; b. L’opportunità di esplicitare l’innovazione e allo stesso tempo la possibilità di costruire un patrimonio di conoscenze e competenze comuni, da condividere con altri studenti; c. fornire agli studenti un’opportunità per verificare le loro inclinazioni e attitudini per lo studio e la comprensione dei fenomeni e dei processi naturali; d. realizzare un confronto tra studenti delle diverse regioni italiane; e. confrontare l’insegnamento delle scienze naturali impartito nella scuola italiana con l’insegnamento impartito in altre nazioni, in particolare quelle europee; Docenti impegnati: prof.ssa Maria Vita PARDO, prof.ssa Filomena COLELLA, prof.ssa Maria C. BERNARDO, prof.ssa Maria D’ONOFRIO, prof.ssa CONTE, Fasi: La Regionale si effettuerà il 21 marzo 2011 nei singoli Istituti. La Nazionale si svolgerà il 14 aprile 2011 alle ore 11.00 nella sede regionale individuata da ciascun referente regionale. Riconosci mento: I primi classificati a livello regionale saranno premiati in un evento organizzato dalla/e sezioni e/o gruppi locali dell’ANISN. I primi 5 classificati a livello nazionale (sette in caso di pari-merito) saranno premiati con un soggiorno a Castellammare di Stabia in occasione dello svolgimento della Fase nazionale delle Olimpiadi delle Scienze Naturali accompagnati dal proprio Docente di Scienze. 165 Quotidianamente … il quotidiano Perché il giornale a scuola ? Perché leggere è utile per contrastare il predominio delle nuove tecnologie che vedono i nostri studenti assidui consumatori di i mmagini, abili navigatori di siti, esperti di programmi informatici. Docenti referenti prof.ssa prof.ssa prof.ssa prof.ssa prof.ssa Egidia GIGANTE Paola GIUGNI LOPRETE Teresa PALOMBA Angela PARADISO Competenze interne dei docenti invogliare e guidare gli studenti alla lettura del quotidiano; divulgare l’uso del quotidiano all’interno della famiglia. Obiettivi fornire strumenti idonei a capire, interpretare e decifrare la realtà; sviluppare l’abitudine alla lettura e stimolare al confronto critico; condurre gli studenti a misurarsi con pensieri, parole, immagini capaci di integrare ed arricchire il loro percorso disciplinare; motivare gli studenti ad esprimere competenze non emer genti nei momenti di didattica tradizionale, superando quindi difficoltà e ritardi di apprendi mento, grazie ad un lavoro cooperativo che assegni loro ruoli e compiti stimolanti; invogliare a produrre testi, articoli di giornale, saggi brevi usando le varie tipologie testuali e i diversi registri linguistici; condurre gli studenti verso quel lento e progressivo cammino che li porterà a crescere per diventar e cittadini del “futuro”. 166 Articolazione del Progetto 1 ora a settimana nelle classi coinvolte per un totale di 15 ore complessive Destinatari Alunni di seconda e terza media e genitori Periodo Interno anno scolastico Metodi Cooperative learning – brain storming – problem solving – lavoro di gruppo Visite guidate e incontri Visita guidata alla redazione di un giornale Incontro con un giornalista Rapporti con le altre ASCO M Scuole o Enti Modalità di verifica Produzione di articoli, saggi brevi relativi alla cronaca, alla politica, allo sport, allo spettacolo,alla cultura Premio Borsa di studio Istituto Comprensivo “Alfieri” notizie 167 Attività motorie e sportive L’area extra curriculare da svolgere nel pomeriggio, consiste in attività sportive per gruppi di alunni delle diverse classi al fine di arricchire ulteriormente l’Offerta Formativa. L’Istituto partecipa ai giochi sportivi studenteschi con le seguenti attività: corsa campestre maschile e femminile; pallavolo femminile; calcio a cinque maschile e femminile; atletica leggera maschile e femminile; nuoto maschile e femminile Al ter mine dei giochi sportivi studenteschi (aprile-maggio) l’attività continua con tornei di classe (calcio a cinque m/f). Quest’anno, anche in rapporto a quelle che sono le esigenze e le preferenze espresse dagli alunni, sono state proposte e r ealizzate, sia ai maschi che alle femmine, sotto forma di “corsi”, queste discipline: Badminton Obiettivi: acquisizione e miglioramento delle capacità percettive, coor dinative e non da meno delle capacità sia fisiche che fisiologiche, con obiettivi miranti al continuo sviluppo psicomotorio e potenziamento corporeo. Docente: prof.ssa Anna Maria Taranto Scherma Obiettivi: Sviluppare nell’alunno/a Le abilità e capacità condizionali La coordinazione simmetrica e asimmetrica Le capacità percettive, associative, la destrezza La capacità di controllare le proprie emozioni L’ educazione alla socializzazione La conoscenza della propria sfera psicofisica e dei propri limiti Docenti: prof. Cosimo Bottiglione, prof. Carlo Lippo Tennis Tavolo Obiettivi: Promozione delle capacità senso percettive, Consolidamento degli schemi motori ed educazione delle capacità motorie, Collegamento tra la motricità e l’acquisizione delle capacità gestuali e mi miche, Sviluppo delle caratteristiche morfologiche-biologiche, “Educare” al gioco nelle varie espressioni Docenti: prof. Cosimo Bottiglione, prof. Carlo Lippo 168 Viaggi d’istruzione e Visite guidate A cura della funzione strumentale I Viaggi d’istruzione e le Visite guidate sono parte integrante delle attività didattiche dell’istituto Compr ensivo “Alfieri”. Una opportunità in più per: ampliare le conoscenze relative allo spazio geografico che li circonda; allargare gli orizzonti conoscitivi e di poter usufruire degli scambi culturali che lo stesso territorio offre; formare pienamente la personalità dell’alunno/a; far acquisire la capacità di osservazione, di conoscenza e di azione, abituandolo a porsi in modo critico nei confronti della realtà che lo circonda; Sviluppare la socializzazione, la cooperazione e l’autonomia personale fuori dall’ ambient e scolastico. In questo anno scolastico sono stati realizzati i seguenti Viaggi d’istruzione: Scuola secondaria di primo grado Classi TERZE Data: Meta: Classi: 02 – 06 maggio 2011 EMILIA ROMAGNA – MARCHE – REP. SAN MARINO 3^ A – 3^ H – 3^ I Docenti accompagnatori: prof. Ter mite, prof.ssa Pennarola, prof.ssa Confessa Data: Meta: Classi: 03 – 07 maggio 2011 TOSCANA 3^ B - 3^ C – 3^ E - 3^ F Docenti accompagnatori: prof. Girelli, prof.ssa Giugni, prof.ssa Marano, prof. Milillo, prof.ssa Colella, prof.ssa Galeone Classi SECONDE Data: Meta: Classi: Docenti accompagnatori: 11 – 13 aprile 2011 ROMA 2^ A – 2^ B - 2^ F – 2^ G – 2^ H prof. Ter mite, prof.ssa Galeone, prof.ssa Giugni, prof. Milillo, prof. Dorsaneo, prof.ssa Cor belli 169 Classi PRIME Meta Data Classi Docenti accompagnatori Caprarica - Lecce 04 – 05 - 2011 1^ H – 1^ I Gigante E. - Palomba Meta Data Classi Docenti accompagnatori Canne della Battaglia – Castel del Monte 07 – 05 - 2011 1^ E - 2^ E Catanese – Cavallo - Semeraro Meta Data Classi Docenti accompagnatori Roseto – Civita - Metaponto 19 – 05 - 2011 1^ C – 2^ C Colella – Mancone - Pennarola Meta Data Classi Docenti accompagnatori Canne della Battaglia – Castel del Monte 27 – 05 - 2011 1^ F - 1^ G Cozzolino – Girelli - Termite Meta Data Classi Docenti accompagnatori Cittadella della Scienza – Orto botanico 30 – 05 - 2011 1^ A - 1^ B Confessa – D’Onofrio - Pardo Visite Guidate Classi prime Teatro Ariston “Moby Dick” Museo di Taranto Città Vecchia – Casa Circondariale – Mensa dei poveri Classi seconde Teatro Ariston “Divina Commedia” Città Vecchia – Casa Circondariale – Mensa dei poveri Classi terze Portaerei “Cavour” Teatro Ariston “Anna Frank” Teatro Orfeo Spettacolo in lingua inglese Teatro Orfeo Spettacolo in lingua francese Museo archeologico Teatro Ariston “Architeatro” 170 Relazione illustrativa al programma annuale 2011 Premessa La presente relazione del programma annuale evidenzia gli aspetti programma tici in ordine al Progetto 2011 della scuola dopo aver verificato la coerenza tra gli impegni assunti e la rela tiva copertura finanziaria. Il progetto è il risultato di un’ampia analisi dei fabbisogni del terri torio a seguito di un articolato programma di informazione e condivisione: le attività e i progetti della scuola verranno realizzati e monitora ti impegnando le risorse finanziarie, infrastru tturali e umane previste e dettagliate nel presente documen to. La definizione del programma ha seguito diversi percorsi, ovviamente in funzione della tipologia di questa scuola e della sua dimensione e del modo in cui all’interno di questa sono distribuite le risorse umane e strumen tali. Si possono individuare quattro passaggi: analitica riflessione sulle iniziative che hanno condotto all’elaborazione del piano dell’offerta forma tiva; evidenziazione degli obiettivi che si intendono perseguire con la realizzazione delle iniziative inserite nel POF; individuazione delle risorse logistiche e organizzative che si prevede di utilizzare nella realizzazione delle varie attività e progetti previsti nel POF; individuazione dei nominativi di personale docente e ATA che si prevede di utilizzare nelle varie attività. Per ciascuno di questi momenti è sta to necessario tradurre le informazioni elaborate in quantità economiche, necessarie alla definizione del budget a disposizione, che come è noto è composto dalle risorse finanziarie disponibili e/o da quelle per le quali si ha la “certezza” di riscossione, provenienti da assegnazioni sta tali, da privati, ovvero da entra te au tonome. L’attività preparato ria Come di consueto si è sviluppata una ampia attività di informazione allo scopo di far conoscere il sistema di gestione amministra tivo-contabile che veicola le iniziative del POF. Pertanto, da un lato si è organizzato il personale dell’area amministra tiva, dall’altro lo staff di presidenza e tu tti i progettisti affinchè integrassero, negli stru men ti progettuali, le metodologie per la gestione amministra tiva. Una particolare attenzione è sta ta dedicata alla ricerca di una impostazione progettuale che fosse trasparen te, sia rispetto alle risorse impiegate, sia rispetto agli aspetti di verifica dell’efficacia, dell’efficienza e dell’economicità. Così, da un lato ogni progetto-a ttività è sta to correda to da un approfondimento effettuato con le schede di sintesi del piano dell’offerta formativa (dove vengono chiaramente espressi obiettivi e sistemi di rilevazione dei risultati), dall’altro a ttraverso il parallelo schema finanziario che ha riclassificato tu tte le spese secondo le tipologie standard dei centri di costo che a far data 01/01/2008 con DMEF N.66233 DELL’8/06/2007, hanno subito una revisione con un nuovo Piano dei conti. 171 La struttura del programma annuale Il programma annuale è sta to organizzato seguendo l’impostazione ed i principi del nuovo regolamento di contabilità introdotto con Decreto Interministeriale n.44 del 1/2/2001 per attività e progetti. Sono alla base del provvedimento in questione oltre che specifiche norme per la semplificazione della contabilità finanziaria per la realizzazione di una netta separazione fra funzione di indirizzo e compiti di gestione, anche disposizioni volte a conferire un reale contenuto alla pianificazione e alla programmazione, introducendo il principio della valutazione economica e della ottimale utilizzazione delle risorse. Contenuto del programma annuale Il documento contabile programma tico è sta to compilato dopo aver proceduto ad una approfondita analisi delle indicazioni rinvenibili nelle previsioni del POF e di quelle specifiche del Collegio dei docenti nella seduta del 14/09/2010 ed approvate dal Consiglio di Istitu to nella sedu ta del 26/10/2010 e riporta gli obiettivi gestionali da realizzare, a fronte delle rela tive dotazioni finanziarie. Sulla base dei progetti previsti è sta to predisposto un dettagliato piano attuativo che segna un momento di ulteriore dettaglio della pianificazione e della programmazione didattica e finanziaria. Così, è stato possibile redigere un programma veramente attendibile perché fondato sulle effettive capacità organizzative e gestionali della stru ttura scolastica determinando in via prioritaria: una corretta valutazione degli aspetti di razionalità economica, in modo da intraprendere la scelta economicamente più valida; gli indicatori fondamentali per la verifica in corso di anno; l’affidamento degli obiettivi programmati al personale dipendente, responsabile dei servizi e delle funzioni aggiuntive, ovvero ai docenti collaboratori e titolari di funzioni obiettivo; le linee essenziali per la determinazione del “controllo interno”, che si articola nella predisposizione di un piano di obiettivi da raggiungere, nella rilevazione e valutazione dei dati rela tivi ai risultati raggiunti; l’ulteriore graduazione delle risorse dell’entra ta e degli acquisti di beni e servizi. A questo proposito, va detto che il dettaglio delle risorse dell’entrata si realizza attraverso una articolazione delle diverse voci all’interno del medesimo aggregato, anche per consentire di esercitare un controllo a quadratura con le spese collegate. Questo è, comunque, previsto dal piano dei conti per il versante entrate. Una suddivisione per tipo, conto e so ttoconto delle spese è prevista, proprio con le stesse finalità, dal modello ministeriale E, riepilogo per tipologia di spesa. La determinazione del quadro delle entrate prevedibili è stato il cardine sul quale si innesta il programma annuale e il punto di riferimento intorno al quale si è lavorato per definire il livello quantita tivo e qualitativo dei servizi che si potranno erogare nel corso dell’anno. Nel modello A, articolato in due sezioni suddivise per grossi aggregati, vengono individuate tu tte le en tra te ed è stabilita l’entità delle risorse da assegnare ad ogni singolo progetto od a ttività. In ordine alla redazione del modello “A”, è opportuno evidenziare che: le entra te sono raggruppate in otto diverse aggregazioni secondo la loro provenienza: 01: avanzo di amministrazione; 02: finanziamento dello Stato; 03: finanziamenti dalla Regione; 04: finanziamenti da enti locali o da altre amministrazioni pubbliche; 05: 172 contributi di privati; 06: proventi da gestioni economiche; 07: altre en tra te; 08: mutui; le spese sono raggruppate in quattro diverse grandi aggregazioni: attività; progetti; gestioni economiche; fondo di riserva. L’aggregazione della spesa denominata “Attività” è, a sua volta, su ddivisa in cinque voci di spesa: funzionamento amministrativo generale; funzionamento dida ttico generale; spese di personale; spese di investimento ; spese per manutenzione edifici. Ogni singolo progetto che si intende finanziare costituisce un aggregato di spesa complessiva della medesima voce. Le attività Le attività sono sta te analizzate identificando le varie aree: Voce A 1 – “FUNZIONAMENTO AMMINISTRATIVO GENERALE”- Questa voce rappresenta il centro costo degli uffici di segreteria, dei servizi generali e tecnici e in particolare l’acquisto di cancelleria stampati, materiale di pulizia locali, nonché le spese postali, telefoniche, manutenzione ordinaria e locazione delle apparecchiature ed attrezzature sia ad uso amministra tivo che didattico ed altre spese varie anche correlate all’introduzione delle nuove tecnologie multimediali nonché la spesa per la esternalizzazione del servizio di pulizia da parte della ditta DUSSMAN per le aule e spazi destinati agli alunni della scuola dell’infanzia e primaria. In questa voce sono inclusi i compensi all’esperto tecnico rispettivamente per la legge 626/1994 e successive modifiche e integrazioni. In detta scheda, inoltre, è prevista, nella tipologia di spesa - partite di giro - l’anticipazione del “fondo per le minute spese” a favore del diretto re dei servizi generali ed amministrativi, di cui all’art.17 del Regolamento di contabilità. Voce A 2 – FUNZIONAMENTO DIDATTICO GENERALE” - In questo centro costo sono sta te previste le spese per l’acquisto di libri, riviste e periodici, giornali tecnici e scientifici e relativi abbonamenti, riferiti all’attività didattica; quelle per l’acquisto del ma teriale per le esercitazioni di laboratorio per gli acquisti e rinnovi di modesta en tità delle a ttrezza ture tecnico-scientifiche, per la manutenzione delle attrezza ture, dei laboratori, ivi compresi quelli informatici di proprietà; nonché quelli afferenti ad esigenze connesse con l’attività didattica generale. Voce A 3 - “SPESE DI PERSONALE” – Il centro costo è rappresenta tivo di tutte quelle spese relative al tra ttamen to fondamen tale concernente il personale assunto per supplenze brevi, nonché di compensi per tra ttamen to accessorio spettan te al personale docente nella sostituzione dei colleghi assenti. Relativamente a questa voce, si precisa che le somme destinate alla corresponsione del tra ttamen to accessorio debbono essere esclusivamente quelle previste da specifici istitu ti contrattuali quali funzioni strumen tali, incarichi specifici al personale ATA e dell’indennità di amministrazione e dei compensi di cui all’art.88, comma 2, lett. i) e j) del CCNL 29/11/2007. Voce A 4 – “SPESE DI INVESTIMENTO” – Il centro costo rappresen ta le spese che si prevedono per l’acquisto di beni mobili non imputabili ad uno specifico progetto. Tra i beni mobili è prevista la spesa per sostituire i PC obsoleti degli uffici amministrativi e dotazione di una stampante A3 per la stampa del file, predisposto annualmente, con tenen te le pagelle dei due ordine di scuola; do tazione dell’archivio 173 di scaffali per la conservazione degli atti amministra tivi; dotazione delle classi di scaffali per la conservazione dei sussidi didattici; dotazione del laboratorio di informatica di sedie ergonomiche per ogni postazione PC; dotazione di notebook per le classi per i collegamenti alla rete internet. I Progetti Aggregato P – Progetti a. P19 – Progetto “Viaggi e visite guidate e a ttività ricreative” b. P21 – Progetto “Aggiornamento e formazione del personale” c. P22 – Progetto “Flessibilità didattica ed organizzativa prestazioni aggiuntive del personale docente e ATA p rogetti e au tonomia” a. P52 – Progetto “Sicurezza nella scuola legge 626/94” b. P60 – Progetto “Recupero” c. P61 – Progetto “Qualità” d. P62 – Progetto “Ampliamento offerta forma tiva scuola secondaria di 1° grado” e. P63 – Progetto “ Ampliamento offerta formativa scuola primaria” f. P64 – Progetto “ Ampliamento offerta formativa scuola infanzia” g. P66 – Progetto “Amico libro” h. P78 – Progetto Centro Sportivo Scolastico “V. Alfieri” i. P79 – PON-FESR-2008-472-B1-1 – “happy school” j. P80 – PON-FESR-2008-500-A1 – “digitlandia” k. P82 – PON-FSE 2010 329 B1 “e-school” l. P83 – PON-FSE 2010 804 C1 “migliorare i livelli di conoscenza dei giovani” Per ogni progetto è disponibile una scheda descrittiva con le indicazioni degli obiettivi e tempi di realizzazione. Le ore previste sono sta te in seguito adatta te in rapporto alle adesioni degli alunni e alle indicazioni del collegio dei docenti nella formazione dei gruppi e della durate di ogni attività progettuale. Ogni scheda POF è correda to della rela tiva scheda finanziaria mod.B. Il fondo di riserva e le attività da programmare. Lo stanziamento relativo al fondo di riserva indicato è pari al 5% circa (€ 500,00) della dotazione ordinaria iscritta in bilancio, mentre per le attività da programmare, oltre alla differenza per la quadratura di bilancio è rilevabile l’importo complessivo di € 55.735,84 riguardanti le seguenti finalizzazioni: € 14.683,11 importo assegnato dal USP di Taranto in ordine al fondo per l’istituzione scolastica per l’a.s. 2005/2006 e riguarda gli incrementi previsti dall’art.5, comma 1, I e II alinea, del CCNL 07/05/2005 che ricevono nel CCNL del 29/11/2007 una diversa finalizzazione, poichè destinate a coprire gli oneri derivanti dall’applicazione degli artt.82 e 83 del medesimo contra tto; € 317,80 economia derivante dal budget assegna to nel PON FESR 975 “Navighiamo! Tutti a bordo” da radiare nel corren te anno; € 1.100,00 importo assegna to dal USP di Taranto in ordine al finanziamento per consulenza per l’attività moto ria nella scuola primaria; € 33.757,74 importo monitorato al SIDI per i compensi per ore eccedenti ed avviamento alla pratica sportiva relativo al periodo gennaio – giugno 2009 da liquidare al personale docente; 174 € 610,44 PON: fse 2009 B4 292 comunicazione verbale e non verbale da radiare nel corrente anno; € 4.925,46 PON: fse 2009 C1 1571 int.sv.comp.chiave da radiare nel corrente anno; € 338,43 PON: fse 2009 C4 464 matema ticando da radiare nel corrente anno; € 2,86 “innovascuola” formazione lim. Entrate Per quanto riguarda le entra te si evidenzia che: è sta to utilizzato l’avanzo di amministrazione tenendo distinto, come prevede il D.I. n. 44/01, l’avanzo “vincolato” ossia le somme finalizzate a specifici progetti e/o attività da quello non vincolato. L’iscrizione nel mod. “A” dell’importo dell’avanzo di amministrazione, secondo il detta to dell’art. 3 del nuovo regolamento contabile, è pura mente virtuale, in quanto non si tratta di nuova entrata, ma di utilizzo di una disponibilità derivante da gestioni precedenti. La sua utilizzazione analitica è riporta ta nel mo d. D: Impo rto vincolato Aggr. Importo non vincolato tot ale Voce A A01 A02 A03 A04 A05 P P19 P21 P22 P52 P 60 P 61 P 62 P 63 P 64 P 66 P 78 P 76 P 77 P 78 Z Z01 Attivi tà Funzio name nto amminist rativo gene rale Funzio name nto didatt ico ge nera le Spe se per il personale Spe se d'investimento Man utenzione ed ificio 58. 160,88 3 9.682, 13 1.206,1 4 1 5.390, 25 1.882,3 6 26.0 80,65 7 .641,0 4 1 1.639,9 9 Proge tti 171. 454,53 Via ggi e visite gu ida te 3.140,5 8 Aggiorn ament o e formazione d el person ale 1 3.543, 85 Flessib ilità didatt ica + pre st azioni ag g. ATA 9.908,2 5 Sicure zza ne lla scuola legge 626 1.316,3 4 Recupe ro scuola seconda ria 6.255,9 2 Qualità scuo la se co ndaria 4.679,2 0 Ampliamen to offe rta f ormativa scuo la se con daria 9.616,4 8 Ampliamen to offe rta f ormativa scuo la primaria 4.234,5 7 Ampliamen to offe rta f ormativa scuo la inf anzia 2.646,6 1 Amico libro 684,90 Cent ro Spo rtivo Scolastico "V. Alfieri" 3.047,5 1 PON-FESR-2008 -472 -B1-1 – “happy school” 21. 454,00 PON-FESR-2008 -500 -A1 – “digitlandia” 13. 546,00 PON-FSE 20 10 329 B1 “e -school” 5. 812,86 PON-FSE 20 10 804 C1 “miglio rare i livelli di cono scenza d ei gio 71.van 567,46 i” Tot ale utilizzo avanzo di amministrazio ne 22 9.615, 41 1.3 00,00 Dispon ibilit à finanziaria da prog rammare 5 5.735, 84 6 .799,6 2 1 .300,0 0 84. 241,53 4 7.323, 17 1 2.846, 13 1 5.390, 25 8.681, 98 0, 00 101. 187,07 3.140, 58 1 3.543, 85 9.908, 25 1.316, 34 6.255, 92 4.679, 20 9.616, 48 4.234, 57 2.646, 61 684, 90 4.347, 51 2 1.454, 00 1 3.546, 00 5.812, 86 7 1.567, 46 2 7.380,6 5 2 56.996, 06 0,0 0 5 5.735, 84 Nella dotazione ordinaria (aggr. 02 – voce 01) la quantificazione del finanziamento per l’anno finanziario 2011 è sta to definito in rapporto alle indicazioni fornite con nota prot.n. 10773 datata 11/11/2010 del MIUR nella quale con riferimento alla predisposizione del Programma Annuale 2011 è stata comunicata la risorsa finanziaria, pari ad euro 93.045,01, sui cui questa scuola può fare affidamento per redigere il documento con tabile. Contributi di privati (Aggr. 05 – 02) – In questa voce sono stati previsti i contribuiti finalizzati degli alunni per finanziare le visite guidate e i viaggi di istruzione. Inoltre, è stata compu ta ta tra i contribuiti finalizzati l’importo derivante dalle iscrizioni degli alunni per l’assicurazione contro gli infortuni e responsabilità civile. 175 Quadro riassuntivo delle fonti di finanziamento Al solo fine di una informazione più semplice e comprensibile, vengono riassunte nel quadro che segue le più significative appostazioni riguardanti le fonti di finanziamento, disaggregate per provenienza e vincoli di destinazione relative all’anno di riferimento del bilancio di previsione. A B C Avanzo di aministrazione Fina nziam ento de llo Stat o per la dotazio ne ordina ria Co ntributi da priva ti (alunni) € € € 31 2.731,90 9 3.045,01 9 7.000,00 TOTALE GENERALE DELLE FONTI DI FINANZIAMENTO € 50 2.776,91 Parte spesa Per quanto riguarda l’impostazione della spesa, preme innanzitutto so ttolineare che essa è la risultante, oltre che della programmazione integrata didattica/finanziaria anche del mix delle varie fonti di finanziamento, che complessivamente sostengono il nuovo modello organizzativo dell’autonomia delle istituzioni scolastiche e degli apparati amministrativi. Per quanto attiene alla dimostrazione analitica delle poste finanziarie che compongono la previsione della spesa delle varie aree, si ritiene di dover porre in evidenza quelle riguardanti le seguenti finalizzazioni: ATTIVITA' € 18 5.286,54 Re tribuzio ne fonda mentale a i supp lent i b revi e salt uari indennità d i amminist razione al DSGA e so stitut o re tribuzione aggiuntive rese dal person ale gravanti sul FIS funzioni strumentali al POF e f unzioni agg iun tive spese fun zionamento amminist rativo generale spese fun zionamento amminist rativo didattico spese di invest imento € € € € € € € 26.8 95,00 2.0 79,59 7.3 47,25 5.9 63,41 121.4 73,18 12.8 46,13 8.6 81,98 PROGETTI De nominazio ne € 26 1.254,53 h ins. h no n ins compensi personale Viaggi e visite g uida te Agg. Form.personale 100 2 6 € 1.255, 24 Fless.did.org.prest.agg.do c. ata € 9.908, 25 Sicurezza nella scuo la legg e 628comp.f orf. Attività di recupero sc.secondaria 97 € 6.255, 92 Qualit à sc. Secondaria 70 8 € 4.679, 20 158 16 € 9.616, 48 Amp l.of f.form.sc.seco ndaria 67 Amp l.of f.form.sc.prima ria € 4.234, 57 42 Amp l.of f.form.sc.in fanzia € 2.646, 61 Amico libro Ce ntro S portivo Scolastico "V.Alfieri"66 € 3.047, 51 PON-FESR 2008 4 72 B1-1 "happy sch ool" PON-FESR 2008 5 00 A1 "digitlan dia " 1155 PON-FSE 2 010 C1 804 “migliorare 370 i live lli di co nosce € 35.955 nza ” ,10 101 PON-FSE 2 010 B1 32 9 “e-school” 30 3075 ,64 Fondo di riseva Disponibilità d a pro grammare TOTALE A PAREGGIO n.esp. compe nsi esp est. est. 3 € 1 beni e serv. € 91 .640,58 4.29 3,56 € 7 .995,05 € 1 .316,34 1 2 2 11 1 € € € € € 684,90 € 1 .300,00 85 6,00 € 20 .598,00 48 6,00 € 13 .060,00 26.60 0,00 € 9 .012,36 2.40 0,00 337,2 2 pevisione € € € € € € € € € € € € € € € 91.6 40,58 13.5 43,85 9.9 08,25 1.3 16,34 6.2 55,92 4.6 79,20 9.6 16,48 4.2 34,57 2.6 46,61 6 84,90 4.3 47,51 21.4 54,00 13.5 46,00 71.5 67,46 5.8 12,86 € 500,00 55.735 ,84 € 50 2.776,91 176 Dall’analisi della spesa complessiva si evince che le risorse sono sta te così suddivise: Risorse previste per finanziare la spesa corrente Risorse previste per finanziare la spesa in c/ capitale € € 437.859,09 8.681,98 98,06% 1,94% Conclusioni Stante quanto precede, si invita il Consiglio di Istitu to ad approvare il programma annuale, si invita il Collegio dei Revisori a formulare qualunque proposta in ordine alla migliore qualificazione della spesa ipotizzata. A tu tto il personale impegnato nelle varie attività ed in particolare nei progetti, insieme all’augurio di buon lavoro, si rivolge l’invito ad adoperarsi per la migliore realizzazione del programma annuale nel rispetto delle indicazioni previsionali. IL DIRIGENTE SCOLASTICO Cheru bina MATICHECCHIA 177 I Documenti della Scuola Regolamento d’Istituto Carta dei servizi Regolamento viaggi d’istruzione e visite guidate 178 Regolamento d’Istituto Delibera Consiglio di Istituto del 15/12/2009 ART. 1 - Disposizioni sul funzionamento degli Organi Collegiali La convocazione degli Organi Collegiali è disposta con un congruo preavviso, di norma non inferiore ai 5 giorni, rispetto alla da ta delle riunioni. La convocazione viene formulata con lettera diretta ai singoli membri dell’organo collegiale consegnata ai genitori trami te gli alunni e mediante affissione all’albo di ciascuno plesso. In caso di assenza prolungata dell’alunno, si provvederà a contattare il componente il Consiglio telefonicamente. La lettera e l’avviso di convocazione devono indicare gli argomenti da tra ttare nella sedu ta dell’Organo Collegiale. La convocazione, qualora vi siano motivi di particolare urgenza, può essere fatta per telefono nelle 24 o 48 ore e, in caso di mancata reperibilità si procede nelle modalità già indicate nel cpv.2. Di ogni seduta dell’organo collegiale viene redatto processo verbale in ordine progressivo a cura del segretario del Consiglio designato dal presidente, steso su pertinente registro. Eventuale richiesta di trascrizione successiva sul registro dei verbali va motivata per iscritto. La trascrizione avviene al massimo entro il giorno successivo al fine di consentire l’estrazione delle delibere da pubblicare. Rimane comunque necessario depositare agli atti la stesura del verbale reda tto in sede di riunione che viene letto e firmato dal seg retario e dal presiden te. ART. 2 - Programmazione delle attività degli Organi Collegiali. Ciascuno degli Organi Collegiali programma le proprie attività nel tempo, in rapporto alle proprie competenze, allo scopo di realizzare, nei limiti del possibile, un ordinato svolgimento delle a ttività stesse, raggruppando a date prestabilite in linea di massima, la discussione degli argomenti sui quali è possibile prevedere con certezza la necessità di adottare decisioni, proposte o pareri. ART. 3 - Svolgimento coordinato dell’attività degli organi collegiali. Ciascun organo collegiale opera in forma coordinata con gli altri organi collegiali che presen tano competenze parallele, ma con rilevanza diversa, in determinate materie. Compiti di cui al precedente comma, si considerano anche le competenze in materie definite di un determinato organo, quando il loro esercizio costituisca presupposto necessario, ovvero opportuno, nell’esercizio di competenza di un altro organo collegiale. 179 ART. 4 - Elezioni di organi di durata annuale. Le elezioni, per gli organi collegiali di durata annuale hanno luogo, nello stesso giorno ed en tro il secondo mese dell’anno scolastico come indicato annualmente dalle circolari ministeriali. Le elezioni dei Rappresentanti dei genitori hanno luogo sulla base di un’unica lista comprenden te tu tti gli elettori. In tal senso, si fa riferimento agli artt. 21-22 Titolo II dell’ O.M. del 15 luglio 1991 che contempla la procedura semplificata e al D.Lvo 16 aprile 1994 n. 297 che rinvia alla competenza dell’organo collegiale la data dell’assemblea dei genitori, la modalità di votazione, la costituzione del seggio e rela tivo orario di apertura e chiusura senza soluzione di continuità rispetto all’assemblea. Sono fatte salve le diverse e successive disposizioni ministeriali. ART. 5 - Convocazioni del Consiglio di Classe. Il Consiglio di classe è convocato dal Dirigente Scolastico secondo il piano delle attività programmate. In casi eccezionali può essere convocato al di fuori del predetto piano. I genitori rappresentan ti di classe, qualora debbano partecipare alle riunioni, devono essere convocati con apposito avviso scritto per il tramite dell’alunno; la notifica deve essere riscontra ta dal coordinatore di classe. ART. 6 - Programmazione e coor dinamento dell’attività del consiglio di classe. Le riunioni del consiglio di classe sono programmate secondo i criteri definiti nell’articolo 2 e coordinate con quelle di altri organi collegiali, secondo i criteri stabiliti nell’art. 3. Il Consiglio di classe è presieduto dal Dirigente scolastico. Se impossibilitato, di volta in volta, delegherà per iscritto il Coordinatore o altro componen te il Consiglio di classe. ART. 7 - Convocazione del Collegio dei Docenti. Il Collegio dei Docenti è convocato secondo le modalità stabilite dall’art. 4, terz’ultimo comma, del D.P.R. 31 maggio 1974, n. 416 correlate con le norme previste dal D.L.vo 16 aprile 94 n. 297. ART. 8 - Pr ogrammazione e coor dinamento dell’attività del Collegio dei Docenti. Per la programmazione e il coordinamento dell’attività del Collegio dei Docenti si applicano le disposizioni dei precedenti articoli 2 e 3. 180 ART. 9 - Prima convocazione del Consiglio di Istituto. La prima convocazione del Consiglio di Istitu to, immediatamen te successiva alla nomina dei relativi membri è disposta dal Dirigente (Rif. O.M. n. 215 del 15 luglio 1991 e D.L.vo n. 297 del 16 aprile 1994). ART.10- Elezione del presidente e del vice pr esidente del Consiglio di Istituto. Nella prima seduta il consiglio, presieduto dal Dirigente scolastico, elegge tra i rappresentan ti dei genitori, membri del consiglio stesso, il proprio presidente. L’elezione ha luogo per votazione a scrutinio segreto. Sono candidati tutti i genitori membri del consiglio. E’ considerato eletto il genitore che abbia ottenu to la maggioranza assoluta dei voti, rapporta ta al numero dei componenti del consiglio. Qualora non si raggiunga detta maggioranza nella priva votazione, il presidente è eletto a maggioranza relativa dei votanti, sempre ché siano presenti alla seduta almeno la metà più uno dei componenti in carica. Il Consiglio può deliberare di eleggere anche un vice presidente da votarsi fra i genitori componenti il consiglio stesso, secondo le mo dalità previste per l’elezione (Rif. O.M. 215 del 15 luglio 1991 e T.U. –D.L.vo n. 297 del 16 aprile 1994) ART. 11 - Convocazione degli OO.CC. Il Consiglio di Isti tuto è convocato dal presidente del consiglio stesso. Il presidente è tenu to a firmare la convocazione del Consiglio su richiesta del presidente della Giunta Esecutiva, ovvero della maggioranza dei componenti del consiglio stesso. In assenza del presidente il Consiglio di istitu to è convocato dal vice-presidente ed in assenza dal consigliere più anziano tra i genitori. Medesima successione è rispetta ta in caso di assenza nel giorno stabilito per l’assemblea. ART. 12 - D ecadenza dei membri eletti degli organi collegiali di durata pluriennale. I membri eletti, i quali non intervengono, senza giustificati motivi, a tre sedu te consecutive dell’organo, di cui fanno parte, decadono dalla carica e vengono surrogati con le modalità previste dall’art. 35 del D.Lvo n.297 del 16 aprile 1994. Eventuali ostacoli all’atto di convocazione non motivati comportano la decadenza immediata dalla carica e la successiva votazione alla nuova carica di presidenza. ART. 13 - Pubblicità degli atti. La pubblicità degli atti del Consiglio di istitu to, già disciplinata nell’art. 27 del D.P.R. 31 Magio 1974, n. 416, e successivamente prevista dall’art. 43 del Testo Unico della Pubblica Istruzione, approvato con D.L. 16 aprile 1974, n. 297, deve avvenire 181 mediante affissione, in apposito albo di isti tu to di ciascun plesso a cura del responsabile di plesso, dell’estratto delle deliberazioni adottate, so ttoscritta ed autenticata dal segretario del consiglio. L’affissione all’albo avviene entro il termine massimo di 8 giorni dalla relativa seduta del consiglio. La copia della deliberazione deve rimanere esposta per un periodo di 10 giorni. I verbali e tutti gli atti scritti preparatori sono depositati nell’ufficio di segreteria dell’istituto e – per lo stesso periodo – sono esibiti a chiunque ne faccia richiesta. La copia della deliberazione, da affiggere all’albo, è consegnata al dirigente scolastico; questi ne dispone l’affissione e attesta, in calce ad essa, la da ta iniziale di affissione, non sono soggetti a pubblicazione gli atti e le deliberazioni concernenti singole persone, salvo contraria richiesta scritta dall’interessa to. Per la trasparenza degli atti e per l’accesso ai documenti amministra tivi, si osservano le norme contenute nella legge 7 agosto 1990, n. 241, e le coordinate procedure definite dal regolamen to di esecuzione, D.P.R. 27 Agosto 1992, n. 352. ART. 14 - Convocazione del comitato per la valutazione del servizio degli insegnanti. Il comitato per la valutazione del servizio degli insegnanti è convocato dal Dirigente scolastico: a) In periodi programmati, ai sensi del precedente art. 2, per la valutazione del servizio, richiesta dei singoli interessa ti, a norma dell’art. 448 del D.L. 16 aprile 1994 n. 297; b) Alla conclusione dell’anno prescritto, agli effetti del periodo di prova degli insegnanti, ai sensi del citato articolo 448 del D.L. 16 aprile 1994 n. 297; c) Ogni qualvolta se ne presen ta la necessi tà. ART.15 - Vigilanza degli alunni e regolamentazione dei ritardi, uscite, assenze e giustificazioni. 1. Gli alunni possono accedere negli spazi aperti interni alla scuola 5 minuti prima dell’inizio dell’attività allorquando, in ottemperanza alle vigenti norme il personale della scuola ne assume la responsabilità in vigilando 1.a Tale obbligo grava, in via principale, sul personale docente e rientra negli obblighi di servizio che include la vigilanza sugli alunni per tu tto il tempo in cui questi sono loro affidati. 1.b Tale obbligo grava anche sul personale collaboratore scolastico nei limiti fissati dal rispettivo profilo professionale e in particolare: a) nei periodi immediatamente anteceden ti e b) successivi l’orario delle attività didattiche; c) durante i cambi di classe; d) duran te l’utilizzo dei servizi igienici a) Il collaboratore scolastico in servizio nell’ingresso apre il cancello 5 minuti prima dell’inizio delle lezioni ed assolve i compiti di vigilanza durante l’ingresso degli alunni (l’individuazione è stabilita nel piano delle attività del personale ATA). 182 I collaboratori scolastici assumono responsabilità della vigilanza degli alunni anche negli spazi interni (androne – Scuola Primaria; aula – Scuola Secondaria di 1° grado e Scuola dell’Infnazia) dove si trovano gli alunni nel caso di precaria e temporanea assenza del titolare (l’individuazione è stabilita nel piano delle attività del personale ATA). Il personale ausiliario che opera nei piani è addetto alla vigilanza prima che l’alunno entri in classe. Nella scuola primaria gli alunni si raccolgono negli appositi spazi e per gruppi/classe. Il docente della prima ora assume la responsabilità della vigilanza 5 minuti prima delle lezioni che in tal caso viene commisurata anche all’età del ba mbino. - I cancelli vengono chiusi 15 minuti dopo l’inizio delle lezioni. - Gli alunni affidati alla COMI vengono accompagnati 5 minuti prima nei rispettivi gruppi/classe ove vengono accolti dai docenti. - I cancelli vengono riaperti nella fascia oraria di ricezione degli uffici dalle 10.00 alle 12.00. Gli alunni che entrano nei 15 minuti dall’inizio delle lezioni vengono accompagnati dai collaboratori nelle aule. Dopo i 15 minuti devono essere autorizzati dalla direzione o dal collaboratore. Il docente della 1^ ora segnerà il ritardo sul registro e di tan to sarà da ta comunicazione alle famiglie. I ritardi motivati devono essere comunicati dalla famiglia sul diario o sul libretto delle giustifiche. Art. 16 - Vigilanza in classe La vigilanza in classe è compito esclusivo del docente. Il dovere di vigilanza è commisurato all’età degli alunni. Pertan to durante il cambio dell’ora devono essere poste in atto misure organizzative e disciplinari tali da evitare situazioni di pericolo. Si assegneranno agli alunni temi, schede/questionari, test al fine di mantenere compostezza ed ordine nella classe. Art. 17 - Vigilanza durante l’intervallo Viene richiesta una maggiore attenzione per la prevedibile esuberanza degli alunni che determina maggiori rischi ed eventi dannosi. Pertan to, il docente della rispettiva classe curerà continua vigilanza regolando l’accesso ordinato dalle aule ai servizi igienici. A carico dei collaboratori la sorveglianza degli alunni negli antibagni, e la completa vigilanza del personale ausiliario nell’utilizzo degli stessi al di fuori dell’orario stabilito. ART. 18 - Servizio Colazioni Per agevolare la distribuzione delle colazioni si adotta la seguente procedura: 183 a) un rappresentan te di classe raccoglie le prenotazioni; b) le prenotazioni e il relativo importo vengono ritirati dal gesto re; c) le colazioni vengono consegnate dal gestore a ciascuna classe prima della ricreazione. ART. 19 - Vigilanza al termine delle attività e gestione dell’uscita delle classi 1. Due collaboratori designati sul piano aprono le porte per l’uscita, dopo aver verificato che lo spazio di percorrenza delle classi non venga occupato dai genitori, e sorvegliano che l’uscita avvenga in modo ordinato; 2. I docenti dell’ultima ora sono tenuti a vigilare durante l’uscita degli alunni dalla scuola; 3. Gli alunni che permangono oltre l’orario di uscita per eventuali e non sistematici ritardi delle famiglie devono essere vigilati a cura del personale ausiliario. ART. 20 - Regolamentazione dei ritardi, uscite, assenze e giustificazioni Per la vigilanza degli alunni e la regolamentazione dei ritardi, uscite, assenze e giustificazioni, valgono le seguenti norme: 1. Gli alunni della scuola dell’infanzia, elementare e media entrano nei 5 minuti che precedono l’orario delle lezioni, pertanto il personale docente dovrà trovarsi a scuola per esplicare un’accurata vigilanza e accoglienza degli alunni negli appositi spazi esterni destinati alle varie classi di Scuola Primaria, per poi accompagnarli al suono della campanella nelle rispettive aule. Solo per la scuola dell’infanzia, data la tenera età degli alunni, è consentito l’ingresso dei bambini nell’arco dei 30 minuti successivi all’inizio delle lezioni. In assenza dell’insegnante della classe adempiono alla accoglienza i docenti in contemporaneità di tutte le classi, tempestivamente avvisati dall’insegnante collaboratore/ responsabile di plesso e, in loro assenza, adempiono alla vigilanza i collaboratori scolastici per il tempo strettamen te necessario all’arrivo del supplente. In attesa dell’arrivo della supplente, previa comunicazione da parte dell’ufficio di segreteria dell’accettazione e conseguente arrivo della supplente, gli alunni vengono affidati temporaneamente agli altri docenti di classe/sezione. 2. Durante l’intervallo delle lezioni, che è almeno di dieci minuti, i docenti vigilano nelle classi di loro pertinenza, sul comportamen to civile degli alunni, in modo da evitare che si arrechi danno alle persone e alle cose. Il docen te, dopo aver messo in fila gli alunni, li accompagna nei servizi igienici. Per la scuola dell’infanzia, data la tenera età dei bambini, l’accompagnamento da parte dell’insegnante per l’utilizzo dei servizi igienici è ripetuto due volte. I collaboratori scolastici collaborano, per quanto è di loro competenza, a mantenere l’ordine e la compostezza degli alunni. 184 La vigilanza non è affidata al collaboratore scolastico in maniera sistema tica ma è del docente il compito dalla vigilanza sugli alunni coordinato al bisogno dal collaboratore scolastico. 3. Durante il cambio dell’ora di lezione, il docente, che lascia la classe, si assicura preventivamente che il collaboratore scolastico addetto vigili diligentemente fino al sollecito rientro dell’altro docente, impegnato nell’ora successiva di attività didattica; in ogni caso, il personale scolastico è tenuto a prestare la sua responsabile opera di vigilanza in qualsiasi momento tale necessi tà si presenti, secondo la vigente normativa, altresì puntualizzata da specifico parere del Consiglio di Stato (cfr. C.M. n. 8 del 18/01/1990). 4. Il docente che assume servizio in ore successive alla prima deve trovarsi a scuola 5 minuti prima per il cambio. 5. Gli alunni in ritardo giustificato rispetto all’orario di ingresso, sono ammessi in classe con decisione del Dirigente scolastico o del docente vicario o del responsabile di plesso. 6. L’uscita degli alunni al termine delle lezioni avviene al suono della campanella a partire dal piano terra e a seguire le classi del 1^ piano, con la vigilanza del personale docente e dei collaboratori scolastici. Al solo plesso Fiore, quando piove copiosamente, per salvaguardare l’incolumità degli alunni, i genitori degli alunni della scuola primaria possono prelevare i propri figli 5 minuti prima del termine delle lezioni. Solo per la scuola dell’infanzia i bambini vengono prelevati direttamen te dai genitori o da persone appositamente delegate nelle sezioni di appartenenza nell’arco dei 15 minuti precedenti il termine delle a ttività. Il collaboratore scolastico del piano terra addetto all’ingresso provvede all’apertura e alla chiusura del cancello. 7. Uscita anticipata degli alunni: i genitori preleveranno sotto scriveranno la richiesta di assunzione di responsabilità su un apposito registro. gli alunni e Per la scuola dell’infanzia l’uscita anticipata, di norma, non è consenti ta, se non nei limiti di flessibilità stabilite dal Consiglio di Istitu to e solo in casi eccezionali. 8. Le assenze per la scuola Secondaria di 1° grado saranno giustificate dal docente della prima ora di lezione. Le assenze sono giustificate su apposito libretto da uno dei genitori, la cui firma sia sta ta preceden temen te deposita ta alla presenza del Dirigente scolastico, ovvero nell’ ufficio di segreteria. Per tu tti gli ordini di scuola in caso di malattia oltre il quinto giorno l’alunno dovrà presentare certificazione medica. Anche per le altre tipologie di assenza i genitori degli alunni provvederanno a giustificare personalmente o per iscritto. Tutte le assenze dovranno essere registra te negli appositi registri di classe/personale indicando l’acronimo “G” per le assenze giustificate e “A” per le assenze ingiustificate. 9. La partecipazione alle attività aggiuntive organizzate dalla scuola è valuta ta al pari delle attività curricolari. 185 ART. 21 - Regolamentazione assenze nella Scuola dell’infanzia Trascorsi sette giorni dopo l’inizio dell’anno scolastico, l’assenza non giustificata dei bambini della scuola dell’infanzia, comporterà il depennamento d’ufficio. Nel corso dell’anno scolastico, dopo 20 giorni di assenza ingiustificata, l’alunno verrà depennato d’ufficio. ART. 22 - Infortuni alunni In caso di infortunio l’insegnante, con l’aiuto del personale designato al pronto soccorso, presta il primo soccorso per quanto di propria competenza, e tempestivamente vengono avvisati i genitori. Nel caso in cui i genitori non siano reperibili, l’insegnante insieme all’incaricato del primo soccorso, chiederà l’intervento del 118. A norma di legge, l’allievo non potrà riprendere la frequenza delle lezioni per tu tto il periodo che gli verrà prescritto dal medico del Pronto Soccorso e sarà riammesso a scuola solo presentando il certificato medico di chiusura dell’infortunio redatto dal proprio medico curante. Potrà comunque essere riammesso alla frequenza durante il periodo della prescrizione prognosticata purché vi sia presentazione di ulteriore certificazione medica. ART.23 - Codice di comportamento degli alunni. Ricapitolazione dei contenuti inerenti la disciplina degli alunni come da modifiche introdotte dal DPR 235 del 21 /11/2007 DECLINAZIONE DEI DOVERI Gli Alunni sono tenuti a frequentare regolarmente le lezioni ed assolvere assiduamente agli impegni di studio. CORRISPETTIVE MANCANZE Assen ze ripetute e continue Frequenza discontinua SANZIONI DISCIPLINARI Avviso scritto alle famiglie in caso di inadempienza EROGAZIONE ORGANI COMPETENTI I Docenti Ritardi ripetuti e non giustificati Uscite anticipate - max 4 Uscite dall’ aula durante le ore di lezione – max 2 al giorno Osservare diligenza per la corretta gestione di materiali e degli strumenti di lavoro. Divieto di possesso ed utilizzo nei locali scolastici di apparecchi Uso improprio e/o danneggiamento delle attrezzature didattiche scolastiche (computer, suppellettili scolastiche, supporti di laboratorio) Avviso scritto alle famiglie Docente e Dirigente Scolastico Riparazione dei danni e/o risarcimento a carico delle famiglie 186 quali lettori mp3 e i-Pod se non autorizzati Presenza nella scuola di apparecchiature non autorizzate Sospensione dalle lezioni fino a 5 giorni elevabili a 1 5 se trattasi di infrazioni disciplinari reiterate Utilizzo corretto di documenti personali ad uso scolastico Alte razione di documenti quali libretto delle assenze o comunicazione dei docenti sul diario personale Ammonizione scritta sul registro di classe ed avviso scritto alle famiglie Docente Utilizzo corretto di documentazione scolastica Alte razione e/o danneggiamento del registro di classe o del docente Ammonizione scritta sul registro di classe ed avviso scritto alle famiglie Docente e Dirigente Scolastico Abbigliarsi in modo adeguato all’ambiente scolastico Mancanza di abbigliamento funzionale all’ attività didattica (es. non usare scarpe da ginnastica nell’ora di attività motoria; ) Ammonizione verbale; Utilizzare correttamente le attrezzature, gli spazi e i tempi dell’ attività scolastica nel rispetto della proprietà comune e del diritto degli altri. Rispettare le regole fissate dall’ organizza zione della scuola. Uso commisurato dei servizi igienici Scorretto uso dei bagni (es. caduta d’ acqua sul pavimento, inserimento nei servizi di oggetti impropri) Docente Avviso scritto alla famiglia in caso di mancanza reiterata Rimprovero verbale Ammonizione verbale; Collaboratore scolastico Docente Avviso scritto alla famiglia in caso di mancanza reiterata Rispetto dei compagni di Mancanza di prodigalità classe, delle loro opinioni e verso l’ altrui necessità dell’ altrui dotazione didattica Aggressione verbale Aggressione fisica lieve Sottrazione e/o danneggiamento di materiale didattico dei compagni di classe o di scuola Rimprovero verbale Collaboratore scolastico Docente Avviso scritto alla famiglia con rimprovero formalizzato all’ alunno e convocazione dei genitori per colloquio con il D.S. Sospensione dalle lezioni fino a 5 giorni elevabili a 1 5 se trattasi di infrazioni disciplinari reiterate Docente Dirigente Scolastico Docente / consiglio di classe 187 Dirigente Scolastico Annotazione sul registro di classe Uso del telefono Uso al di fuori dei casi di cellulare a scuola solo in necessità ed urgenza casi di comunicazioni necessarie ed urgenti alla famiglia, qualora l’ istituzione sia nell’ impossibilità materiale di assolvere Sequestro temporaneo del cellulare o del lettore / consegna negli uffici di segreteria e restituzione ai genitori Docente Comporta mento corretto Aggressione verbale nei confronti degli Aggressione fisica insegnanti Comporta mento irriguardoso o intimidatorio verso i docenti Sospensione dalle lezioni fino a 5 giorni elevabili a 1 5 se trattasi di infrazioni disciplinari reiterate Docente / consiglio di classe Dirigente Scolastico ART. 24 - Uso degli spazi, dei laboratori, della biblioteca, della palestra. L’uso degli spazi educativi, interni ed esterni, avviene nel contesto di precise disposizioni. Tali spazi contribuiscono alla definizione di specifiche unità didattiche curricolari. Gli SPAZI INTERNI sono utilizzati come superficie di arredo scolastico ideato in forme geometriche e coreografico da tu tti i docenti, in particolar modo di educazione artistica ed educazione tecnica e dagli alunni. Essi sono destinati alla esposizione didattica permanente di: Lavori d’arte e di fotografia Stru tture del linguaggio geometrico Studi della figurazione Testi espressivi della psico-motricità Rappresentazione di costumi tea trali Posture dinamiche della corporeità Forme della pubblicità – progresso Gli SPAZI ESTERNI sono pedagogicamente acquisiti: Aree verdi per la correlata educazione ecologica I LABORATORI attualmen te u tilizzati sono: Laboratorio d’arte e di progettualità figurativa; Laboratorio di scienze; Laboratorio di artigianato di educazione tecnica; Laboratorio informatico a norma del Decreto n. 37 del 22 gennaio 2008 Il loro funzionamento è regolato dal contesto dell’orario scolastico delle lezioni. La biblioteca degli alunni si configura come LABORATORIO DI EDUCAZIONE ALLA LETTURA. 188 Gli alunni vi accedono in orario didattico, a gruppi guidati dall’insegnante o singolarmente. Il funzionamento della PALESTRA è disciplinato dall’orario scolastico antimeridiano per le attività curricolari e in orario pomeridiano prestabilito, per la preparazione ai Giochi della Gioventù, che sono ritenuti parte integran te del POF. La palestra e le attrezza ture sportive possono essere utilizzate fuori dall’orario riservato alla scuola, per specifiche esperienze di promozione culturale e sociale da Enti esterni solamente dalle ore 18.00 in poi, come da delibera del Consiglio di Istitu to, nei giorni indicati ART. 25 - Conservazioni delle strutture e delle dotazioni. Il personale addetto, nell’ambito dei singoli profili conservazione delle stru tture e delle do tazioni mediante l’ordinata custodia delle a ttrezza ture nei labora tori la sistema tica pulizia degli ambienti la costante verifica del buon uso del ma teriale didattico professionali, cura la ART. 26 - Modalità di comunicazione con gli studenti e con i genitori in riferimento ad incontri con i docenti MATTINA I docenti ricevono mensilmente i genitori nell’ora prestabilita nell’ambito dei rapporti scuola – famiglia. Il quadro sinottico degli orari è in vigore per l’intero anno scolastico e varia da insegnante a insegnante, esso è affisso in ogni aula e comunicato con nota scritta agli alunni e tramite loro, ai genitori, che ne prendono visione. In casi eccezionali e per appuntamento, il docente può predefinire colloqui educativi non previsti con i genitori. POMERIGGIO Durante l’anno scolastico si terranno colloqui tra genitori ed insegnanti secondo il piano delle attività organizzate. ART.27 - Convocazione e svolgimento delle Assemblee. La convocazione delle Assemblee di classe o di corso, ovvero del comitato dei genitori o comunque, di altra riunione possibile che rientri nelle vigenti norme scolastiche contenute nel TESTO UNICO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE DECRETO L.vo 16 aprile 1994 n. 297 e successive modificazioni, è richiesta con congruo anticipo al Dirigente scolastico al fine di sottoporla all’approvazione all’interno degli organi competenti. La comunicazione esposta all’albo contiene: La data e l’ora di svolgimento dell’Assemblea L’Ordine del giorno La durata massima dei lavori 189 Di ogni riunione si redige il relativo verbale, di cui una copia è consegnata nell’Ufficio di Dirigenza, una copia è affissa all’ALBO della scuola. ART. 28 - Calendario delle riunioni e pubblicazione degli atti. Il calendario di massima delle riunioni è predisposto: Secondo definite sequenze cronologiche; Con la precisa delineazione dei contenuti da trattare; Mediante inerenti avvisi all’albo. Per la pubblicizzazione degli atti si applicano le norme indicate nell’art. 13 del Regolamento Interno, in attuazione dell’art. 43 del Testo Unico della Pubblica Istruzione, approvato con D.L.vo 16 aprile 1994, n. 297. Per la trasparenza e per l’accesso ai documenti amministrativi, si fa riferimento alla legge del 7 agosto 1990, n. 241, e alle coordinate procedure previste dal Regolamento di esecuzione, D.P.R. 27 agosto 1992,n. 352. Appendice allegata: o Piano vigilanza – vedere circolare ART. 29 – Criteri per l’individuazione degli esperti esterni ed interni e risorse professionali interne PON GRIGLIE SELEZIONE PER ESPERTO PON M ISURA D1 – Migliorare le competenze del personale della scuola e dei docenti – interventi di formazione sulle metodologie per la didattica individualizzata e sulle Titolo di studio Laurea specifica pertinente l’incarico (Laurea vecchio ordinamento o specialistica nuovo ordinamento)………………………………………………………… Max 10 punti Titoli culturali Max 10 punti Per ogni corso di specializzazione/perfezionamento universitario o parauniversitario o da enti e istituzioni riconosciuti con certificazione finale pertinente l’incarico………………………………………… Per ogni laurea ulteriore………………………………………………………………………… Conseguimento ECDL core level…………………………………………………………… 02 punti 05 punti 01 punto Pubblicazioni e ricerche Per ogni pubblicazione inerente il setto re di intervento su riviste o produzione di CD riconosciuti ………………………………………………………………… Max 10 punti Esperienze PON Scuola Per ogni docenza in un progetto PON/POR Scuola inerente il settore di intervento ……………………………………………………………………………… Per ogni docenza in un progetto PON/POR Scuola non inerente il settore di intervento ………………………………………………………………………………… Max 10 punti 01 punto 02 punti 01 punto 190 Altre esperienze professionali Per ogni docenza in percorsi formativi inerenti il settore di intervento promossi da Istituzioni Scolastiche o da Enti autorizzati a livello regionale o ministeriale ……………………………………… Max 10 punti 01 punto A parità di punteggio sarà data la precedenza in base al criterio dell’età, come da procedure concorsuali. GRIGLIE SELEZIONE PER LE DOCENZE PON M ISURA C1 – migliorare i livelli di conoscenze e competenze dei giovani: interventi per lo sviluppo delle competenze chiave. Titolo di studio Laurea specifica pertinente l’incarico (Laurea vecchio ordinamento o specialistica nuovo ordinamento) ……………………………………………………………… Laurea triennale pertinente l’incarico………………………………………………………… Diploma specifico pertinente l’incarico……………………………………………………… n.b.: si valuta un solo titolo Titoli culturali Max 10 punti 10 punti 05 punti 03 punti Max 10 punti Per ogni corso di specializzazione/perfezionamento universitario o parauniversitario o promosso da en ti e istituzioni riconosciuti con certificazione finale pertinente l’incarico………………………………………………… Per ogni laurea ulteriore………………………………………………………………………………… Conseguimento ECDL core Level…………………………………………………………………… Conseguimento ECDL livello avanzato/special. - solo per selezione docenti per mo dulo di informatica (per ciascun Modulo)……………………… 02 punti 05 punti 01 punto Pubblicazioni e ricerche Max 10 punti Per ogni pubblicazione inerente il setto re di intervento su riviste o produzione di materiale informatico distribuito ……………………………………. Esperienze PON Scuola 01 punto Max 10 punti Per ogni docenza in un progetto PON/POR Scuola inerente il setto re di intervento ……………………………………………………………………………………………………. Per ogni docenza in un progetto PON/POR Scuola non inerente il settore di intervento ……………………………………………………………………………………… Altre esperienze professionali Per ogni ulteriore esperienza specifica inerente il settore di intervento ………………………………………………………………………………………………………… 02 punti 02 punti 01 punto Max 10 punti 01 punto A parità di punteggio sarà data la precedenza al candidato di minore età. Per quanto riguarda il punteggio per gli Esperti in relazione all’obiettivo D (aggiornamento dei docenti) dalla voce titoli di studio si esclude il Diploma. 191 Art. 30 – Criteri per l’individuazione delle risorse professionali interne PON GRIGLIE SELEZIONE PER TUTOR FACILITATORE VALUTATORE PON Misura D1 – C1 Tutti gli fse approvati Titolo di studio Laurea specifica pertinente l’incarico (Laurea vecchio ordinamento o specialistica nuovo ordinamento)………………………………………………………… Diploma specifico pertinentel’incarico…………………………………………………… 10 punti 05 punti n.b. si valuta un solo titolo Titoli culturali Per ogni corso di specializzazione/perfezionamento universitario o parauniversitario o da enti e istituzioni riconosciuti con certificazione finale pertinente l’incarico…………………………………………… Per ogni laurea o diploma ulteriore ………………………………………………………. Conseguimento ECDL core level……………………………………………………………… Pubblicazioni e ricerche Per ogni pubblicazione inerente il setto re di intervento su riviste specializzate …………………………………………………………………………………………… Altre esperienze professionali Per ogni docenza in percorsi formativi inerenti il settore di intervento organizzato da Istituzioni Scolastiche o da En ti autorizzati a livello regionale o ministeriale…………………………………………… Max 10 punti 02 punti 05 punto 01 punto Max 05 punti 01 punto Max 10 punti 01 punti A parità di punteggio sarà data la precedenza in base al criterio dell’età, come da procedure concorsuali. 192 Carta dei Servizi scolastici Premessa La Carta dei Servizi della scuola, regolamentata dal Decreto del President e del Consiglio dei Ministri del 07/06/95, nasce all’interno di un vasto movimento di rinnovamento della Pubblica Amministrazione che risponde all’esigenza di modernizzar e la gestione di tutti i servizi pubblici. La Carta dei Servizi è il documento attraverso il quale la scuola esplicita agli utenti la sua azione. E' stata elaborata da una Commissione delegata dal Collegio Docenti, approvata in sede di Consiglio di Istituto dopo esser e stata discussa e valutata dagli organi collegiali dell’istituzione scolastica. L'istituzione scolastica è responsabile della pubblicizzazione e dell'attuazione di quant o scritto. I contenuti e le modalità di intervento sono sottoposti a verifica periodica da parte degli organi collegiali. I genitori si impegnano a partecipare e ad infor marsi; discutono e for mulano critiche costruttive e propongono modifiche e integrazioni tramite i rappresentanti negli organi collegiali. Principi Fondamentali La Carta dei Servizi si ispira ai seguenti articoli della Costituzione Italiana: Art.3 : E’ compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che limitando di fatto la libertà e l’uguaglianza dei cittadini impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese. Art.21: Tutti hanno diritto di manifestare liberament e il proprio pensiero con la parola, lo scritto o gli altri mezzi di diffusione. Art.30: E’ dovere dei genitori mantenere, istruire, educare i figli anche se nati fuori dal matrimonio. Nei casi di incapacità dei genitori, la legge provvede a che siano assolti i loro compiti. Art.33: L’arte e la scienza sono libere e libero ne è l’insegnamento. La Repubblica detta le nor me generali sull’istruzione ed istituisce scuole statali per tutti gli ordini e gradi. Enti e privati hanno il diritto di istituire scuole ed istituti di educazione, senza oneri per lo stato. Art.34: La scuola è aperta a tutti. L’istruzione inferiore, impartita per almeno otto anni, è obbligatoria e gratuita. 1. Uguaglianza Gli elementi di diversità sessuale, sociale, r eligiosa, culturale, etnica sono 193 fonte di arricchi mento reciproco e occasione di crescita e di confronto. La scuola crea condizioni di non discriminazione fin dal momento della formazione classi, che sono eterogenee per livello al loro interno, omogenee fra di loro ed equilibrate nel rapporto tra maschi e femmine. La dotazione di risorse economiche, sia statali che degli Enti Locali, per mette di colmar e in parte situazioni di svantaggio socioeconomico e di soddisfare in una certa misura altre esigenze della scuola con modalità proposte dai Consigli di Classe e di Interclasse in relazione alle necessità esistenti. Nella nostra sede scolastica, gli alunni con handicap motori non trovano ostacoli o penalizzazioni in quanto le barriere architettoniche sono state abbattute nel corso di questi anni. 2. Regolarità del servizio La scuola garantisce in ogni momento, attraverso l'azione di docenti e personale ausiliario, la vigilanza sui minori (v. Regolamento) e la continuità del servizio. In caso di assenza dei docenti, ove non sia possibile nominare un supplente, vengono utilizzati insegnanti con ore a disposizione o disponibili ad effettuare ore eccedenti. Nel caso queste non siano sufficienti per far e fronte alle necessità, gli alunni suddivisi in piccoli gruppi, sono inseriti nelle altre classi per il tempo strettamente necessario. In caso di interruzioni del servizio legate a iniziative sindacali, le famiglie vengono avvisate con congruo anticipo della modifica dell'orario. 3. Accoglienza e integrazione Raccor do Scuola dell’Infanzia/Scuola Primaria: L’Istituto, attraverso una commissione di raccordo for mata da insegnanti della Scuola Primaria e della Infanzia, promuove le seguenti iniziative di conoscenza / accoglienza verso i bambi ni provenienti dalla scuola dell’Infanzia nella fase di passaggio alla scuola Primaria: • presentazione della Scuola Primaria ai genitori da parte dei docenti e del dirigente; • coordinamento di alcune attività educative e di dattiche; • unità didattiche in cooperazione tra classi prime i e gruppi delle scuole dell’Infanzia; • visita agli edifici della Scuola Primaria; • raccolta di informazioni sugli alunni attraverso una presentazione scritta dai genitori e/o colloqui con i medesimi. Raccor do Scuola Primaria/Scuola Secondaria di 1° grado: La scuola, attraverso una commissione di raccor do for mata da insegnanti dei due ordini di scuola, promuove le seguenti iniziative di conoscenza / 194 accoglienza verso i bambini provenienti dalle classi quinte nella fase di passaggio alla Scuola Secondaria di1° grado: • unità didattiche in cooperazione tra classi; • attività di presentazione della scuola secondaria di1° grado; • visita alla scuola e partecipazione a momenti dell'attività scolastica con inserimento a piccoli gruppi nelle attività (nel corso dell'anno scolastico). Per i genitori vengono organizzati incontri di presentazione sia della Scuola Primaria sia della Scuola Secondaria di 1°grado da parte del dirigente e dei docenti. Nelle prime settimane di scuola i genitori delle classi prime sono invitati ad un incontro con i docenti allo scopo di facilitare la conoscenza reciproca e ricevere le pri me infor mazioni. La scuola promuove iniziative specifiche, contenute nella programmazione didattica, al fine di rimuovere l e possibili cause di discriminazione e disuguaglianza, ad esempio nei confronti di: • alunni in situazione di handicap; • alunni di lingua madr e diversa dall'italiano • alunni con svantaggio culturale e sociale. Per questi interventi sono utilizzate le seguenti risorse: • ore a disposizione degli insegnanti utilizzate per: attività di recupero, programmate dai docenti, per alunni in difficoltà attività di alfabetizzazione per alunni di recente immigrazione • attività integrative e attività di laboratorio; • realizzazione di specifici progetti educativi; • utilizzo docenti di sostegno; • presenza di assistenti educatori per soggetti non autonomi; • collaborazione con le psicopedagogiste presenti nelle scuole e con i servizi sociali-assistenziali. Viene favorita, inoltre, l'integrazione di alunni che sopraggiungono ad anno iniziato; in questi casi si cerca di ottener e al più presto tutta la documentazione e le infor mazioni necessarie per realizzare gli interventi di accoglienza, di inserimento e di eventuale recupero. Raccor do con le Scuole Secondarie di Secondo Grado: Per favorire la scelta del percorso for mativo dopo il primo ciclo di istruzione, la scuola ha elaborato e mette in pratica il Progetto Orientamento con l’intento di sviluppare negli alunni le capacità, le compet enze e le conoscenze necessarie per scegliere il proprio futuro e di favorire il successo scolastico, attraverso: • attività specifiche di orientamento nel corso del triennio; • somministrazione di test psico-attitudinali; • l'organizzazione di incontri con studenti e docenti delle Scuole Secondarie di secondo grado presenti sul territorio; • la for mulazione dei consigli orientativi sulla base di attitudini e interessi di mostrati; 195 • il monitoraggio delle scelte fatte negli anni precedenti e una successiva verifica degli esiti scolastici. 4. Diritto di scelta I genitori hanno la facoltà di iscrivere i propri figli in una scuola di loro scelta. Le iscrizioni dei non residenti sono accettate compatibilmente con la disponi bilità di posti; in caso di eccedenza verranno selezionate tenendo conto dei criteri individuati annualmente dal Consiglio d’Istituto. La presentazione della scuola avviene mediante incontri con docenti e dirigente scolastico, nel corso dei quali viene presentato il Piano dell’Offerta Formativa e viene distribuito un fascicolo informativo. Gli alunni che non si avvalgono dell’insegnamento della religione cattolica, impartita in tutte le classi, possono, come da legislazione vigent e, svolger e attività alternative o di studio assistito. E’ consentito, ove possibile, l’uscita anticipata dalla scuola con conseguente cessazione del dover e di vigilanza. 5. Obbligo scolastico e frequenza Le attività scolastiche si svolgono nell’arco di 5 giorni nella Scuola dell’Infanzia e in 6 giorni nella Scuola Primaria e Secondaria di 1° grado. Nella Scuola Primaria le attività didattiche si articolano in 30 ore, di cui 27 ore curricolari obbligatorie, 3 ore di attività facoltative/opzionali. Il servizio di pr escuola e post scuola è fornito privatament e dalla C.O.M.I. Azzurra. Nella Scuola dell’Infanzia le attività educative si svolgono in 25 or e settimanali, dal lunedì al venerdì, con una flessibilità oraria all’ingresso che si protrae fino alle 08,30. Nella Scuola Secondaria di 1° grado le lezioni si svolgono in 30 or e settimanali, di cui 29 ore obligatorie e 1 ora di approfondimento di materie letterarie, dal lunedì al sabato. La presenza degli alunni alle lezioni viene controllata quotidianamente dai docenti che annotano le assenze sul registro di classe. In caso di assenze continuate o irregolari, vengono attivati immediatament e i contatti con le famiglie e, dove necessario, si provvede ad infor mare i Servizi Sociali. La scuola si impegna a prevenire la dispersione scolastica attraverso un miglior utilizzo delle proprie risorse, anche operando attraverso i progetti per il successo for mativo. Il fenomeno dell'insuccesso scolastico, inteso come abbandono degli studi durant e il triennio della Scuola Secondaria di 1° grado è praticament e inesistente. La non prosecuzione degli studi e/o il fallimento nel pri mo anno nelle Scuole di 2°, è poco significativo, tuttavia viene svolto regolarmente il monitoraggio di questo fenomeno, allo scopo di definire interventi appropriati per un suo ulteriore contenimento. 196 6. Trasparenza L’istituzione scolastica, al fine di promuover e ogni for ma di partecipazione, garantisce la massima semplificazione delle procedure ed un'infor mazione completa e trasparente. Per realizzare una comunicazione immediata, chiara ed efficace verso i suoi interlocutori, vengono adottate le seguenti modalità ed iniziative: • periodiche assembl ee di classe; • le infor mazioni vengono date sempre in for ma scritta e con controllo della presa visione; • i verbali delle riunioni e le verifiche degli alunni della Scuola Secondaria sono depositati in presidenza e sono disponi bili per eventuali consultazioni; • le programmazioni educative/di dattiche, possono essere consegnat e ai rappresentanti dei genitori che ne curano la diffusione; le programmazioni disciplinari vengono consegnate su richiesta. L'accesso alla visione dei documenti avviene previa richiesta scritta al Dirigente scolastico. La scuola mette a disposizione dell’associazione genitori e delle organizzazioni sindacali spazi per la pubblicizzazione di documenti e materiale. Il diritto all'accesso è garantito secondo le nor me di cui alla legge 241/90 e del D.P.R. n. 352 del 27.6.92. 6. Efficienza Il lavoro scolastico, ed in particolare l'orario di servizio di tutte le componenti, si informa a criteri di efficienza, efficacia e flessibilità sia nell'organizzazione dei servizi amministrativi, che nell'attività didattica. La scelta dell'orario iniziale e finale delle lezioni è subordinato ai suddetti criteri. La definizione dell'orario tiene conto, inoltre, dei seguenti criteri didattici: • la condivisione di alcuni docenti con altre scuole; • rapporto equilibrato tra discipline a carattere teorico e quelle di tipo espressivo e operativo; • razionale suddivisione all'interno della settimana delle ore di una stessa disciplina; • mantenimento di un blocco di due ore per la maggior parte delle discipline per facilitare lo svolgimento di lezioni modulari , di attività pratiche e lo svolgimento delle verifiche . 7. Libertà di insegnamento e Formazione del personale La programmazione educativa assicura la formazione dell’alunno, facilitandone le potenzialità evolutive e contribuendo allo sviluppo ar monico della 197 personalità, nel rispetto degli obiettivi formativi nazionali e comunitari, recepiti nei piani di studi di ciascun indirizzo. La libertà di insegnamento è espressione della professionalità docent e e riguar da la scelta dei contenuti e della metodologia in funzione degli obiettivi disciplinari, nel rispetto delle strategie educative definite dal Consiglio di Classe, di Interclasse e dal Collegio Docenti. Tutti i docenti che operano nella classe sono considerati a pieno titolo corresponsabili del processo educativo oltre che contitolari di classe con pari diritti e doveri. L'aggiornamento del personale è considerato condizione indispensabile per un servizio di qualità. Annualmente viene approvato dal collegio docenti un piano di aggiornamento che prevede: • attività di aggiornamento di scuola o consorziato con altre scuole; • aggiornamento individuale pr esso enti o istituzioni riconosciuti; • autoaggiornamento di docenti per aree disciplinari in ambito scolastico. All'interno del piano di aggiornamento viene privilegiato quello collegiale, perché ritenuto più qualificante e produttivo. AREA DIDATTICA La scelta dei libri di testo e delle strumentazioni didattiche risponde a criteri di: • riconosciuta validità didattica; • annualità dei testi per evitare sovraccarico; • economicità. I testi proposti per l'adozione vengono messi a disposizione dei genitori che ne possono prender e visione ed esprimere un parere all'interno dei Consigli di Classe e d’ Interclasse. Il Collegio dei Docenti delibera l’adozione. Nel caso di proposta di acquisto di testi aggiuntivi nel corso dell'anno, sarà deter minant e il parere dei genitori e del Consiglio di Classe. I testi sono integrati da attrezzature didattiche diversificate (biblioteca, audiovisivi, sussidi multimediali, dispense, materiale di dattico preparato dagli insegnanti). I compiti e lo studio a casa costituiscono un momento utile e necessario nell'attività scolastica, in quanto: • rappresentano un'occasione di riflessione, verifica e consolidamento delle conoscenze e un momento di assunzione di responsabilità; • sono strumento per l'acquisizione di un metodo di studio. Sono caratterizzati da gradualità e funzionalità con il lavoro svolto in classe; tendono a promuover e un appr endi mento non meccanico. Sono assegnati prevedendo un sufficiente lasso di tempo per l'esecuzione ed in quantità tale da per mettere spazio per il gioco, il riposo e lo svolgi mento di attività extrascolastiche. L’insegnamento è caratterizzato da una pluralità di approcci ai contenuti disciplinari ed interdisciplinari e tiene conto delle 198 differ enze individuali nei modi e nei tempi dell’apprender e; i Consigli di Classe, d’Interclasse e di Intersezione si accor dano per rendere omogenee le metodologie didattiche e le attività educative. I rapporti interpersonali docenti-alunni sono basati sulla correttezza e rispetto reciproco. Il coinvolgimento degli allievi nelle attività scolastiche viene favorito da stimoli positivi e gratificazioni. Quando necessario non sono esclusi i richiami che avranno funzione chiaramente educativa evitando di assumere caratter e mortificante o punitivo. I genitori sono tempestivamente infor mati con modalità definite di volta in volta, sentito il parere del Consiglio di classe e della Presidenza. REGOLAMENTO DI ISTITUTO Il Regolamento comprende, in particolare, le norme relative a: • vigilanza sugli alunni; • comportamento degli alunni e regolamentazione di ritardi, uscite, assenze, giustificazioni; • uso degli spazi, dei laboratori e della biblioteca; • conservazione delle strutture e delle dotazioni. Nel regolamento sono inoltre definite in modo specifico: • le modalità di comunicazione con studenti e genitori • le modalità di convocazione e di svolgimento delle Assemblee di Classe e d’Interclasse, organizzate dalla scuola o richieste dai genitori; • il calendario di massima delle riunioni e la pubblicizzazione degli atti. PROGRAMMAZIONE La programmazione di Istituto è illustrata in un documento che contiene: • Analisi della situazione socioculturale di partenza; • Finalità educative; • Criteri per la programmazione educativa e didattica; • Obiettivi trasversali educativi; • Obiettivi trasversali didattici; • Obiettivi didattici disciplinari; • Organizzazione delle attività e calendario delle riunioni. I piani di lavoro di classe e di disciplina contengono: • strumenti per la rilevazione della situazione iniziale; • obiettivi didattici • eventuali curricoli differenziati; • progettazione dei percorsi didattici; • metodologia di lavoro; • definizione degli standard for mativi e della soglia di accettabilità; • criteri per la verifica e la valutazione. 199 CONTRATTO FORMATIVO I documenti sopraelencati descrivono in modo articolato e completo i contenuti e le modalità del servizio erogato dalla scuola, costituiscono un impegno per l'intera comunità scolastica e sono depositati presso gli uffici amministrativi della stessa, a disposizione degli utenti che ne possono prendere visione ed eventual mente ottenere la duplicazione. Attraverso la documentazione scritta, il genitore può avere migliore conoscenza dell'offerta formativa, sulla base di questa può esprimere pareri e pr opost e ed avere la possibilità di partecipare attivamente alla vita della scuola. Anche ai singoli alunni saranno esplicitati dagli insegnanti gli obiettivi didattici ed educativi del curricolo, il percorso per raggiungerli e le fasi di lavoro. Gli elementi principali dell'offerta for mativa, in particolare per quanto riguar da la programmazione educativa e di dattica, sono comunque illustrati dai docenti durante: • l’Assemblea di Intersezione, di Interclasse e di Classe; • colloqui individuali ; • colloqui quadrimestrali; • comunicazione schede di valutazione; SERVIZI AMMINISTRATIVI La scuola, mediante l'impegno di tutto il personale amministrativo, garantisce: • celerità delle procedur e • trasparenza • cortesia e disponibilità nei confronti dell'utenza • tutela della privacy. Tutti i servizi di segreteria sono informatizzati. Gli uffici di segreteria, compatibilment e con la dotazione organica del personale amministrativo, garantiscono un orario di apertura al pubblico funzionale alle esigenze degli utenti. La distribuzione dei moduli di iscrizione è effettuata a vista. Lo svolgimento della procedura di iscrizione alle classi è immediatament e conseguente alla consegna della domanda. In caso di documentazione incompleta, la scuola si impegna a segnalare agli interessati quali documenti mancano per perfezionar e l'iscrizione. Il rilascio dei certificati e delle dichiarazioni di servizio è effettuato entro il tempo massimo di tre giorni lavorativi, dietro richiesta scritta. I certificati possono esser e richiesti, e inviati, per posta, con addebito delle spese postali. Nella Scuola Secondaria i certificati di licenza sono consegnati "a vista" a partire dal 1° giorno successivo alla pubblicazione dei risultati. I documenti di valutazione degli alunni sono illustrati e consegnati dai docenti incaricati ai genitori. Il rilascio dei diplomi e la restituzione dei documenti anagrafici è effettuata, nei giorni stabiliti, a seguito di comunicazione scritta degli interessati. 200 Il personale ausiliario è incaricato della sorveglianza dei locali scolastici, del ricevimento del pubblico e fornisce le pri me infor mazioni all'utenza. Nelle comunicazioni telefoniche il personale è tenuto a qualificarsi. Le comunicazioni scritte sono sempr e firmate dal responsabile del procediment o e siglate dall'operatore che ha provveduto alla stesura dell'atto. Il Dirigente Scolastico riceve il pubblico in orario di servizio, preferibilment e su appuntamento. La scuola assicura all'utente la tempestività del contatto telefonico. Le informazioni vengono garantite dalla esposizione di una apposita bacheca; in essa sono esposti: • tabella orario di lavoro dei dipendenti • organigramma degli organi collegiali • organico del personale docente e ATA • orario delle lezioni • albi Istituto • tutte le altre informazioni di carattere generale • calendario scolastico. Sono inoltre resi disponibili appositi spazi per: • bacheca sindacale • bacheca genitori CONDIZIONI AMBIENTALI DELLA SCUOLA Le condizioni di igiene e di sicurezza della scuola garantiscono una per manenza a scuola confortevole per alunni e personale. Il personale ausiliario si adopera per mantener e la costante igiene dei locali. La scuola si impegna a sensibilizzare gli Enti Locali al fine di garantire agli alunni la sicurezza interna (strutture ed i mpianti tecnologici a norma di legge) e d esterna (servizio di vigilanza e regolazione traffico automobilistico). La struttura degli edifici scolastici di Bernareggio, Villanova e Aicurzio sono complessivament e soddisfacenti. In tutte le sedi dell’Istituto Comprensivo, periodicament e, vengono effettuate esercitazioni relative alle procedur e di sicurezza (Piano di Evacuazione). PROCEDURA DEI RECLAMI E VALUTAZIONE DEL SERVIZIO I reclami possono esser e espressi in for ma scritta, via fax, per e-mail, orale e telefonica, devono contener e generalità, indirizzo e reperibilità del proponent e. I reclami orali e telefonici devono, entro breve, esser e riformulati per iscritto al Capo di Istituto il quale, dopo aver esperito ogni possibile indagine in merito, risponde sempre in for ma scritta, con celerità, e 201 comunque non oltre 15 giorni, attivandosi per rimuovere le cause che hanno provocato il reclamo. Qualora il reclamo non sia di compet enza del Capo di Istituto, al reclamante sono fornite indicazioni circa il corretto destinatario. Annualmente il dirigente for mula per il Consiglio d’Istituto una relazione analitica dei reclami e dei successivi provvedi menti. Tale r elazione è inserita nella relazione generale del Consiglio sull'anno scolastico. Alla fine di ciascun anno scolastico le scuole predispongono questionari relativi agli aspetti didattici, organizzativi e amministrativi, da sottoporre a genitori, alunni e insegnanti. Attraverso l’analisi del monitoraggio il Collegio Docenti e il Consiglio d’Istituto verificano l’attività formativa della scuola e mettono a punto eventuali modifiche e/o interventi migliorativi. Regolamento per i Viaggi d’istruzione e delle Visite guidate FINALITA’ “La caratteristica comune delle iniziative didattico-culturali delle visite e dei viaggi d’istruzione è la finalità di integrazione della normale attività della scuola o sul piano della formazione generale della personalità degli alunni o sul piano del complemento delle preparazioni specifiche in vista del futuro ingresso nel mondo del lavoro” (c.m. n. 291/1992). “Il Viaggio d’istruzione è attività scolastica a tutti gli effetti” (DPR 156/1999). A) Organizzazione L’organizzazione dei viaggi d’istruzione e delle visite guidate è affidata al docent e della Funzione Strumentale o Incaricato nominato dal Collegio dei docenti. Il docente r efer ente si avvarrà della collaborazione del personale della segreteria, appositamente delegato dal Dirigente scolastico. 202 B) Tipologie dei Viaggi a) I Viaggi d’istruzione in località italiane: tali viaggi sorgono dall’esigenza di promuover e negli alunni una migliore conoscenza del loro Paese nei suoi aspetti paesaggistici, monumentali, culturali, folcloristici; b) Viaggi all’estero: destinati esclusivamente agli allievi delle terze classi. c) Visite guidate: si effettuano nell’arco di una sola giornata ed in orario curriculare d) Viaggi connessi ad attività sportive: vi rientrano le specialità sportive genericament e Tutte le iniziative devono esser e inquadrate nella programmazione didattica della scuola ed essere coer enti con gli obiettivi didattici e formativi. I Viaggi d’istruzione saranno programmati al fine di favorire la massi ma valenza di dattica, la socializzazione ed il contenimento del costi per gli studenti. C) Destinatari I viaggi d’istruzione sono destinati agli alunni dell’Istituto e sono così disciplinati: le classi terze possono effettuare viaggi d’istruzione per un massimo di cinque giorni (quattro pernottamenti); le classi seconde possono effettuare viaggi d’istruzione per un massi mo di tre giorni (due pernottamenti); le classi prime possono effettuare viaggi d’istruzione per un massimo di un giorno (7,00 - 21,00). Ogni viaggio sarà organizzato con l’abbinamento di due o più classi parallele. Si potranno organizzare non oltre due mete diverse per ogni ordine di classe. Eventuali deroghe saranno concesse dagli Organi Collegiali sostenute da forti motivazioni culturali e didattiche. Nella individuazione delle mete dei viaggi d’istruzione, al fine di favorire la massima partecipazione degli alunni, si terrà in debita consi derazione il conteni mento dei costi per gli studenti. 203 E’ auspicabile la presenza totale degli alunni ai viaggi d’istruzione. Nessun viaggio, comunque, può essere effettuato ove non sia assicurata la partecipazione di al meno due ter zi degli alunni componenti le singole classi coinvolte. La classe che non raggiunge al meno i due t erzi dei partecipanti, non partecipa al viaggio. D) Spese Le spese relative a vitto, alloggio, trasporto, ingressi a Musei, sostenute per qualsiasi tipo di uscita sono a carico delle famiglie degli alunni partecipanti. Le quot e dei partecipanti saranno versate direttamente dai genitori sul c/c postale intestato all’Istituto Comprensivo Statale “V. Alfieri” Taranto. E) Viaggi all’estero I viaggi all’estero (Europa) sono riservati alle classi terze e solo se l’iniziativa è supportata da un progetto “Lingue”. Almeno un docente accompagnatore deve posseder e una buona conoscenza della lingua straniera diffusa nel Paese di destinazione. Nella scelta della destinazione e dei programmi si terrà conto della questione sicurezza previ contatti con gli Uffici dei Consolati e delle Ambasciate. F) Durata dei Viaggi e Tempi di effettuazione I viaggi d’istruzione si svolgono durante l’arco dell’anno scolastico con l’esclusione dell’ultimo mese per favorire una regolare conclusione delle attività didattiche programmat e. Le visite guidate, invece, si svolgono durante tutto l’arco dell’anno scolastico, sempre a discrezione dei Consigli di classe, in quanto responsabili della programmazione didattica. Non potranno essere effettuate più di tre visite guidate in tutto l’arco dell’anno. Le visite ed i viaggi d’istruzione dovranno comunque concludersi entro e non oltre il 10 maggio. 204 Eventuali deroghe saranno concesse dagli Organi Collegiali sostenute da forti motivazioni culturali e didattiche. G) Mezzo di Trasporto I viaggi si compiono nor malment e a mezzo pullman. Qualora se ne ravvisi la convenienza e il programma lo consenta, ci si può avvalere del treno. In ambedue i casi dovranno essere garantiti i requisiti di sicurezza richiesti dalla normativa ministeriale in materia. Per il trasporto a mezzo pullman si adotta il metodo della “licitazione privata”. Per il trasporto a mezzo treno si utilizzano le proposte ed i vantaggi delle Ferrovie dello Stato - Trenitalia S.p.A. riservati alle Scuole. H) Partecipazione ai Viaggi e/o Visite guidate I viaggi d’istruzione e le visite guidat e costituiscono nor male attività di lezione e pertanto vanno programmate per classi intere. Gli alunni saranno accompagnati dai docenti appartenenti alle classi frequentate dagli alunni partecipanti al viaggio o alla visita guidata. La classe che non ha disponi bilità di docenti accompagnatori non parteciperà ai viaggi e/o a visite guidate. Ai viaggi d’istruzione è obbligatorio il possesso di un documento personale valido, della Tessera Sanitaria, oltre il consenso scritto dei genitori. Non è consentita la partecipazione ai viaggi d'istruzione, di persone diverse dal docente accompagnatore, ad eccezione di alunni con gravi impedimenti fisici. I) Eclusione di alunni Al fine di favorire una buona realizzazione dei Viaggi d’istruzione, saranno esclusi dalla partecipazione ai viaggi d’istruzione gli alunni che tengono durant e l’anno scolastico comportamenti particolarmente trasgressivi. Sulla eventuale esclusione di alunni dal viaggio d’istruzione sarà il Consiglio di classe ad esprimere il proprio parere. L) Consenso dei genitori Trattandosi di minori è tassativamente obbligatorio acquisire il consenso scritto dei genitori o di chi esercita la potestà familiare che deve esser e 205 raccolto dal docente r esponsabile dell’iniziativa e consegnato al Dirigente scolastico. M) Docenti accompagnatori Per le visite guidate e per i viaggi d’istruzione è necessario l’accompagnamento dei docenti della propria classe. Per i viaggi d’istruzione è necessario l’accompagnamento di un docent e ogni 15 alunni. I docenti dichiarano per iscritto la loro disponibilità ad accompagnare e vigilare gli alunni ed indicano anche i nominativi dei rispettivi sostituti. E’ consentita, inoltre, la partecipazione del personale ATA, in qualità di accompagnator e, solo in casi di eccezionale necessità a supporto dei docenti. Il docent e può partecipare ad un solo viaggio di istruzione. Eventuali deroghe potranno essere fatte solo in casi di eccezionale necessità. La designazione degli accompagnatori spetta al Dirigente scolastico, il quale nell’ambito delle indicazioni fornite dal Consiglio di classe e assicurando l’avvicendamento, individua i docenti tenendo conto della loro effettiva disponibilità. Durante ogni viaggio è pr evista la presenza di un docente con funzione di capo/gruppo/i cui è affidata la verifica dell’attuazione del programma previsto, nonché l’adempi mento degli obblighi contrattuali da parte dell’Agenzia, il controllo degli e4ffettivi partecipanti. Il capo-gruppo comunica immediatamente all’Agenzia, alla Funzione Strumentale o Incaricato e al Dirigente Scolastico eventuali contestazioni circa il pullman, la sistemazione alberghiera, i pasti, ecc…. In modo di poter eventual mente ri mediare subito ed in ogni caso di mettere in grado l’Istituto di avanzare il contenzioso con l’Agenzia. N) Alunni con disabilità Nel caso di uno o più alunni in situazioni di disabilità si designa, in aggiunta al numero degli accompagnatori, anche l’insegnante di sostegno o altro docent e o collaborator e scolastico per garantire una attenzione e una sorveglianza più mirata. In questi casi, se necessario, possono partecipare i genitori degli alunni con disabilità, senza alcun tipo di onere contabile o di obbligo di sorveglianza o d’altro genere a carico della scuola. Il Dirigente scolastico si attiverà per ottener e il massimo del coinvolgimento da parte dell’Amministrazione comunale. 206 O) Fondo straordinario per emergenze Al docente accompagnator e del viaggio viene assegnato un adeguato fondo straordinario per far fronte ad eventuali spese, per particolari situazioni di emer genza, che dovranno essere documentat e. L’Istituto mette a disposizione , inoltre, un cellulare che potrà esser e utilizzato dai docenti accompagnatori per comunicazioni con la scuola e/o con le famiglie. P) Comportamento e Vigilanza Stante la natura di iniziative complementari all’attività didattica dei viaggi d’istruzione, gli alunni devono essere consapevoli che non vengono meno, anzi si rafforzano, i nor mali doveri scolastici; ciò significa che gli alunni dovranno partecipare attivamente a tutte le attività culturali proposte. Gli alunni dovranno tener e durante tutto il viaggio un comportamento corretto e rispettoso delle persone e delle cose, anche a garantire la completa riuscita del programma. Durante le ore notturne dovranno essere rispettate le normali esigenze di riposo di tutti. Gli alunni essendo affi dati alla responsabilità dei docenti accompagnatori, dovranno attenersi scrupolosamente alle loro direttive. In particolare dovranno essere puntuali, corretti nei rapporti reciproci, in quelli coi docenti e soprattutto in quelli con gli ospiti. Particolare attenzione dovrà esser e fatta alla puntualità. Il docente accompagnatore, a sua volta, assicurerà la scrupolosa vigilanza indistintamente di tutti gli alunni partecipanti durante la durata dell’intero viaggio. Il mancato rispetto, da parte degli alunni, delle elementari regole di comportamento e convivenza civile potrà comportare, al rientro dal viaggio, l'assunzione di sanzioni disciplinari. Q) Indennità per i docenti accompagnatori I viaggi d’istruzione richiedono progettazione, programmazione didattica, impegno, professionalità e responsabilità del docente accompagnatore. Pertanto, ai docenti accompagnatori verrà assegnata, utilizzando il fondo d’istituto, una indennità forfetaria, commisurata alla durata del viaggio d’istruzione e/o visita guidata. 207 La quantificazione di tale indennità forfetaria sarà oggetto di contrattazione d’istituto. R) Copertura assicurativa Il viaggio non può essere effettuato se non è garantita la copertura assicurativa contro gli infortuni ed eventuali danni arrecati a persone e/o a cose, di tutti i partecipanti. Per quanto concerne i docenti dovrà essere stipulato un apposito contratto di assicurazione in loro favore il cui premio graverà sul capitolo delle attività integrative e parascolastiche. S) Monitoraggio e Valutazione Al rientro dal viaggio ogni docente dovrà presentare al Dirigente, una relazione scritta sullo svolgimento del viaggio di istruzione, al fine di verificare l’efficacia e l’efficienza di ogni progetto. Saranno valutati: gli obiettivi raggiunti; il comportamento degli alunni; eventuali inconvenienti verificatisi; i servizi offerti dall’Agenzia; il gradimento dei partecipanti; la valutazione degli accompagnatori e degli eventuali ospitanti; T) Scelta del mezzo di trasporto dell’Agenzia Il Consiglio d’Istituto individua sul mercato le imprese con requisiti di specializzazione e professionalità e prepara uno schema di contratto da sottoporre ai gareggianti. Le richieste devono contenere elementi chiari, precisi ed obiettivi, in confor mità al capitolo d’oneri e devono prevedere la combinazione di trasporto, alloggio, ingressi. Le ditte sono obbligate a pr esentare l’offerta in buste chiuse, che vengono protocollate. Per la validità dell’aggiudicazione, sono necessarie almeno tre offerte. Il Consiglio di Istituto effettua l’analisi comparativa fra almeno tre offerte pervenute e nell’aggiudicazione della gara privilegerà sì il costo minor e, ma soprattutto l’affidabilità, la competenza, la preparazione professionale dell’imprenditore, le sue “qualità morali” . L’Agenzia che si aggiudica l‘offerta deve: 208 essere in possesso dell’autorizzazione regionale dell’esercizio delle attività professionali delle agenzie di viaggio e turismo; rendersi responsabile in toto dell’osservanza delle norme di legge nell’organizzazione del viaggio, assumendosi la piena responsabilità in ordine a eventuali omissioni o inadempienze; essere coperta da assicurazione per la responsabilità civile per danni a persone e per i danni derivanti dal mancato o inesatto adempi mento delle obbligazioni assunte; essere in possesso, in caso di viaggio effettuato con automezzo, di tutti i requisiti di sicurezza contemplati dalle disposizioni vigenti in mat eria di circolazione di autoveicoli; assicurare che la sistemazione alberghiera offerta presenti, sia per l’alloggio sia per il vitto, i necessari livelli di igienicità e di benesser e per i partecipanti e che comunque l’alloggio non sia ubicato in zona poco sicura o eccessivament e lontana dai luoghi da visitare. U) Documentazione da acquisire Dalla Scuola Delibera del Consiglio d’Istituto Elenco alunni partecipanti Programma analitico del viaggio Dagli alunni Dichiarazione di consenso di chi esercita la potestà familiare. Dichiarazione dei genitori o di chi esercita la pot està familiare di eventuali sofferenze del proprio/a figlio/a (allergie, mal d’auto, ecc …). Dai docenti Dichiarazione di disponi bilità e responsabilità ad accompagnar e gli alunni. Dalle Agenzie Certificazioni, attestazioni o dichiarazioni utili ad accertare la sicurezza dell’automezzo utilizzato V) Organismi interessati e Organizzazione I compiti e le funzioni degli Organi scolastici sono stabiliti dal Dec.leg.vo 16/4/1994 n.297. Il settore amministrativo contabile è nor mato dal Dec. Inter min. 28/5/1975. 209 Collegio dei docenti elegge la Funzione Strumentale o Incaricato per i Viaggi d’istruzione e visite guidate Consiglio di classe Discute e propone, non oltre due mete, fornendo le motivazioni didattico-culturali o sportive. La Funzione strumentale o Incaricato distribuirà ad ogni Consiglio di classe una apposita scheda. Funzione Strumentale o Incaricato Raccoglie le indicazioni dei Consigli di classe Provvede ad unifor mare, se necessario, eventuali Programmi diversi Redige il piano viaggi documentandolo con i programmi di svolgimento delle iniziative Predispone tutta la fase organizzativa dei programmi specifici Effettua una indagine sul mercato degli operatori specializzati Prepara il bando di gara e lo consegna al DSGA che dovrà coor dinare e verificare l’istruttoria della procedura Raccoglie le adesioni, le autorizzazioni dei genitori e di ogni altro documento previsto dalla normativa vigente; Mantiene i contatti con il dirigente scolastico, il consiglio di classe, i genitori, gli alunni per fornire loro, ogni qual volta se ne ravvisi la necessità, tutte le notizie necessarie; Partecipa alla riunione di Giunta per proceder e all’apertura delle buste; Illustra al Consiglio d’Istituto i programmi dei viaggi. Collegio dei docenti Valuta la valenza di dattica dei viaggi e delle visite guidate e li inserisce nel Progetto d’Istituto Giunta esecutiva Predispone gli inviti di gara; Alla scadenza delle offerte, procede all’apertura delle buste con contestuale redazione del relativo verbale alla presenza del Dirigente scolastico, del DSGA e del docente referent e della Funzione Strumentale o Incaricato dei Viaggi d’istruzione; Individua le offerte non confor mi alle richieste Consiglio di Istituto Redige il prospetto comparativo; delibera / aggiudica; pubblica l’ estratto del verbale della gara 210 Dirigente stipula il contratto e liquidazione acconto; accerta la regolarità delle autorizzazioni delle famiglie; verifica le condizioni di sicurezza e coperture assicurative; valuta la disponibilità e sceglie gli accompagnatori; verifica l’esito del viaggio; liquidazioni le indennità degli accompagnatori; redige la relazione conclusiva Collegio dei docenti valuta i risultati finali dell’andamento dei viaggi; riscontra il gradimento; prende atto dei dati informativi sui problemi emersi; propone eventuali azioni correttive Consiglio di Istituto Si esprime con una propria valutazione conclusiva sull’insieme dei viaggi; Propone eventuali correttivi in merito alle procedur e Il presente POF è stato approvato dal Collegio dei Docenti in data 09 giugno 2011 211