Bilancio sociale 2010

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Bilancio sociale 2010
Comune di Cesena
Bilancio Sociale
Servizi Sociali e Sociosanitari
Attività 2009 – 1° Semestre 2010
A cura di:
Laura Farneti : Servizio Programmazione Sociale e Sanitaria
Hanno collaborato:
Fausta Ramona Baiardi, Manuela Baldini, Nadia Bertaggia, Luca Brasini, M.Grazia Battistini,
Saimir Cela, Claudio Crociati, Stefano Fabbri, Matteo Gaggi, Francesca Gentili, Franca
Magnani, Cinzia Pieri, Eloise Righi, Morena Righi, Chiara Riva, Manola Tassinari, Silvia
Umiliacchi, Alessandro Strada, Carmen Zuffi.
Si ringraziano:
Servizio Statistica e Toponomastica, Segreteria amministrativa dei Servizi Sociali, Ufficio
amministrativo dei Servizi Sociali, Centro Stampa e Ufficio Stampa del Comune di Cesena,
e inoltre tutte le associazioni del territorio, le cooperative sociali, gli enti privati che hanno
partecipato all’indagine finale e collaborato alla realizzazione della Pubblicazione.
Copia della presente pubblicazione può essere richiesta a:
Servizio Programmazione Sociale e Sanitaria
Servizi Sociali Comune di Cesena,
Piazza del Popolo 10
Tel 0547-356829-36
e-mail: ucpt@comune.cesena.fc.it
oppure è scaricabile dal sito: http://serviziweb.comune.cesena.fc.it/pianisociali/index.html
Stampato e Impaginato dal Centro Stampa Comunale ( Gennaio 2011 )
2
Indice
- Presentazione
pag 7
- Nota introduttiva e metodologica
1. Governance e partecipazione
pag 9
1.2 L’organizzazione del settore
1.3 I “portatori di interesse” e la partecipazione
1.4 Il percorso partecipato alla programmazione
2. Attività economica
pag 9
pag 11
pag 12
pag 15
2.1 La ripartizione della spesa
2.2 Il confronto della spesa 2009-2010
2.3 La quota di finanziamento del Comune di Cesena nei diversi centri di costo
3. Uno sguardo generale…
pag 15
pag 16
pag 16
pag 17
3.1 I cittadini assistiti dai servizi sociali
3.2 Lo sportello sociale
pag 17
pag 17
4. Interventi rivolti alle famiglie
pag 19
- Contesto sociale di riferimento
pag 19
pag 19
pag 20
- Famiglie assistite
- Obiettivi di mandato e obiettivi triennali di programmazione
Attività ordinarie:
4.1 Progetti di intervento socio-economico
4.1.1Prestiti sull’onore
4.1.2 Inserimenti socio-lavorativi
4.2 Accoglienza e ascolto di persone in stato di grave povertà
4.3 Il Centro per le Famiglie
Attività straordinarie:
4.4 Tariffa sociale
4.5 Sostegno a famiglie numerose
4.6 Misure Anti-Crisi (MAC)
pag 20
pag 21
pag 22
pag 22
pag 23
pag 25
pag 25
pag 26
5. Attività di Tutela e Promozione dell’Infanzia e Adolescenza
pag 27
- Contesto sociale di riferimento
- I bambini assistiti
- Obiettivi di mandato e obiettivi triennali di programmazione
Attività ordinarie:
Tutele:
5.1 Affidi del tribunale al Servizio Sociale
5.2 Spazio Neutro So.Stare
Attività di promozione e sostegno:
pag 27
pag 27
pag 28
3
pag 29
pag 29
5.3 Progetti personalizzati a sostegno delle funzioni genitoriali
5.4 Adozione
5.5 Post scuola e centri educativi pomeridiani
5.6 Trasporto e accompagnamento dei bambini disabili
5.7 Altre attività rivolte a minori disabili
Attività Straordinarie:
5.8 Promozione dell’affido familiare
5.9 Potenziamento delle attività legate ai minori anche come contrasto alla crisi
6. Servizi per Disabili Adulti
pag.30
pag 30
pag 30
pag 31
pag 31
pag 32
pag 32
pag 33
- Contesto sociale di riferimento
- Le persone disabili assistite
- Obiettivi di mandato e obiettivi triennali di programmazione
Attività ordinarie:
6.1 Servizio Taxibus e agevolazioni per la mobilità
6.2 Erogazione contributi artt. 9 e 10 Legge regionale 29/1997
6.3 Contributo per l’abbattimento delle barriere architettoniche
6.4 Assistenza domiciliare
6.5 Centro per l’Adattamento dell’Ambiente Domestico (CAAD)
6.6 Centri diurni
6.7 Promozione dell’inserimento lavorativo (Borse lavoro)
6.8 Progetto Agenzia Lavoro
6.9 Servizi Residenziali
6.10 Assegno di cura
6.11 Contributo per assistenti familiari
Attività diverse:
6.12 Progetti per il tempo libero
6.13 Percorsi per disabili on vedenti e sensoriali
6.14 Terapia riabilitativa
6.15 Centri estivi
pag 33
pag 33
pag 34
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pag 35
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pag 36
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pag 37
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pag 38
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pag 39
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pag 39
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pag 40
pag 40
7. Servizi per Anziani
pag.41
- Contesto sociale di riferimento
- Gli anziani assistiti
- Obiettivi di mandato e obiettivi triennali di programmazione
Attività ordinarie:
7.1 Appartamenti protetti
7.2 Case protette e Residenze Sanitarie Assistanziali (RSA)
7.3 I Centri Diurni
7.4 L’assistenza domiciliare di base
7.5 Assistenza domiciliare rivolta a persone con disturbi cognitivi
7.6 Qualificazione del lavoro di cura
7.7 Assegni di cura
7.8 Integrazione per regolarizzare le assistenti familiari
7.9 Supporto alle famiglie che percepiscono l’assegno di cura
7.10 Pasti a domicilio
7.11 Trasporto estivo agevolato AVM (ex ATR)
7.12 Le attività ricreative: vacanze, gite, iniziative culturali, centri sociali
7.13 Vacanze
7.14 Centri sociali
7.15 Attività socialmente utili
pag 41
pag 41
pag 42
4
pag 42
pag 43
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pag 45
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pag 46
pag 46
pag 47
pag 47
pag 47
pag 47
pag 48
pag 48
pag 49
7.16 Amarcord Cafè
Attività straordinarie:
7.17 Progetto Affetti Speciali- sostegno alle reti sociali e di prevenzione per soggetti fragili
7.18 Percorsi di Dimissioni protette
pag 50
pag 51
8. Servizi per l’Integrazione dei Cittadini Stranieri
pag 53
- Contesto sociale di riferimento
- La popolazione straniera nei servizi sociali
- Obiettivi di mandato e obiettivi triennali di programmazione
Attività ordinarie:
8.1 Il Centro servizi stranieri
8.2 Centro Interculturale “Movimenti”
8.3 Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati (SPRAR)
8.4 Progetto “Oltre la strada”
Attività straordinarie:
8.5 Progetto TRAA (territori in rete per l’accesso all’alloggio)
pag 53
pag 53
pag 55
9. Interventi per Favorire l’Accesso all’Alloggio
pag.59
- Contesto sociale di riferimento
- Obiettivi di mandato e obiettivi triennali di programmazione
Attività ordinarie:
9.1 Edilizia Residenziale Pubblica (ERP)
9.2 Fondo sociale per l’affitto
9.3 Edilizia agevolata
9.4 Partecipazione alla Fondazione per lo sviluppo e la promozione
dei contratti di locazione e alloggi sociali
9.5 Protocollo d’intesa per il miglioramento delle condizioni di disagio abitativo
9.6 Rilascio Attestazioni di Idoneità Alloggiativa per richieste
di ricongiungimento/coesione familiare ai sensi della L. 94/2009
9.7 Alloggi emergenza abitativa
Attività straordinarie:
9.8 Incremento disponibilità nuovi alloggi ERS
pag 59
pag 60
10. Ricerca: la qualità percepita del sistema dei servizi sociali
e sociosanitari del territorio cesenate
pag.67
10.1 Premessa metodologica
10.2 Il campione
10.3 Analisi dei dati
10.4 Conclusioni
pag 49
pag 55
pag 56
pag 56
pag 60
pag 62
pag 63
pag 64
pag 64
pag 64
pag 65
pag 65
pag 66
pag
pag
pag
pag
67
67
67
71
pag 73
Appendice
Elenco del personale coinvolto
Elenco fonte dati
5
6
Presentazione
Il bilancio sociale costituisce, innanzitutto, uno degli strumenti principali attraverso il quale
comunicare le ricadute sociali della propria, particolare attività.
Ed è evidente che in un Comune, ed in particolare nel settore dei servizi sociali, rendicontare gli
effetti dell’attività – che è realizzazione di servizi di tutela ed assistenza ai cittadini – assume una
rilevanza eccezionale e comporta una particolare assunzione di responsabilità.
In primo luogo perché significa comunicare con trasparenza la capacità dell’ente pubblico di
programmare le misure poste in essere per rispondere efficacemente alle esigenze espresse dalle
persone.
E, naturalmente, perché il bilancio sociale deve rappresentare anche la sintesi qualitativa e
quantitativa di quanto posto in essere e di tutti gli attori, pubblici e privati, che hanno contribuito,
insieme, a fare, mantenere e rinnovare l’intero sistema di servizi.
A qualche anno di distanza dalla definizione del primo bilancio sociale di questo settore del
Comune, è con grande orgoglio e soddisfazione che presentiamo alla città un documento
rinnovato, che vuole essere segno tangibile dell’evoluzione della nostra rete dei servizi e della
capacità di questo territorio di declinare operativamente, ogni giorno, i fondamentali valori di
equità, giustizia sociale e solidarietà.
Una rete che, innanzitutto, mira al coinvolgimento delle persone e ad una loro inclusione attiva e
responsabile nella società; che tende all’integrazione vera di tutti i cittadini, alla valorizzazione di
tutte le culture e al sostegno nei confronti di ogni famiglia, in particolare se più sola e più fragile.
E’ proprio il coinvolgimento attivo delle persone a rappresentare la parte che riteniamo più
significativa del bilancio sociale 2009-2010 (1° semestre) e che troverete ben sintetizzata nella
sezione “Ricerca”. Dopo che da tempo la programmazione dei servizi viene fatta a Cesena
attraverso un forte confronto partecipato fra Comune, altri enti pubblici, organizzazioni sindacali,
volontariato e settore non profit, da quest’anno abbiamo deciso di ampliare il loro coinvolgimento
anche in termini di verifica ed efficacia dei servizi realizzati.
Per capire, dalla viva voce delle più significative rappresentanze dei cittadini, cosa funziona
davvero e cosa, invece, può essere migliorato.
Un percorso che riteniamo fondamentale e che continueremo ad affinare e perfezionare.
Grazie davvero a tutti: a tutte le donne e gli uomini che da ogni sede - e mettendo in campo le più
disparate competenze e passioni - fanno ogni giorno di Cesena una città accoglienza, sicura e
solidale.
Il Sindaco
Paolo Lucchi
L’Assessore
alle Politiche per il Benessere dei Cittadini
Simona Benedetti
7
Nota introduttiva e metodologica
Giunto alla nona edizione, il bilancio sociale dei servizi sociali continua ad essere un documento di
riferimento importante per il settore e per le politiche sociali e sociosanitarie del territorio. A
differenza delle precedenti edizioni però, quest’anno si è pensato di riorganizzare e ampliare la
precedente struttura per creare uno strumento più completo che vada oltre la sola rendicontazione
dei servizi e delle attività svolte nell’anno, che pur sempre rappresenta la parte centrale del
documento, per creare uno strumento per comunicare in modo più chiaro e comprensibile con i
nostri portatori di interesse (cittadini, associazioni, imprese…) in relazione agli obiettivi
programmati ed ai risultati raggiunti nella gestione dei servizi e del settore;
Oltre a ciò, è obiettivo del nuovo bilancio sociale anche:
- promuovere un ottica, nella visione dei servizi, sempre più connaturata come visione di
rete e quindi evidenziando sempre i diversi soggetti, istituzionali e non, implicati nella
gestione e nella pianificazione di ogni singolo servizio oltre all’importante presenza del
volontariato della cooperazione sociale a supporto dell’intero sistema
- mostrare e valorizzare il lavoro del personale interno ed esterno coinvolto in una logica di
miglioramento dei rapporti tra amministrazione e organizzazione interna, fornendo ad esso
gli elementi utili alla conoscenza della visione di insieme dei servizi per capire anche dove
il proprio lavoro si colloca in una logica di appartenenza ad un sistema a rete
- semplificare la conoscenza dei servizi e delle attività intraprese attraverso descrizioni più
semplici ma puntuali dei servizi, fornendo dati di attività anche attraverso rappresentazioni
grafiche e distinguendo le attività ordinarie e oramai parte strutturale del sistema da quelle
straordinarie e dai progetti;
- coinvolgere direttamente i portatori di interesse nella valutazione dell’attività del settore, al
fine di individuare elementi utili al miglioramento della rete dei servizi e della loro
comunicazione interna ed esterna.
La struttura del documento è essenzialmente divisa in quattro parti:
- Una prima parte: Identità e governance (cap.1): dove in maniera sintetica si presentano la
mission, i valori e le informazioni relative all’organizzazione del settore servizi sociali e del
sistema dei servizi sociosanitari in senso lato;
- Una parte introduttiva relativa all’Attività economica (cap.2) che, oltre a fornire uno sguardo
generale sulle risorse del settore e sulle destinazioni delle risorse per target di riferimento,
costituisce un importante anello di collegamento tra i dati di attività dei servizi e le informazioni
economiche del bilancio d’esercizio;
- Una parte centrale sui Servizi e le attività riferite al 2009 e primo semestre 2010 (cap.3 -9)
che costituisce una parte fondamentale del documento, descrive in maniera analitica tutte le attività
svolte nell’ambito del sistema integrato dei servizi sociali e sociosanitari suddivise per aree
tematiche. In particolare per ogni area viene descritto il contesto di riferimento, gli obiettivi
triennali e di mandato, i servizi e dati di attività, le associazioni e le cooperative ed altri enti
coinvolti. Per ogni attività è specificato l’ente e /o l’organizzazione che la gestisce.
- Infine un ultima parte costituita da una Ricerca: la qualità percepita del sistema dei servizi
sociali e sociosanitari del territorio cesenate (cap.10). Essa riporta in sintesi i dati principali
emersi dell’indagine rivolta ai “portatori di interesse” ovvero a coloro che collaborano con il
settore e appartengono alla rete dei servizi pur non essendo soggetti istituzionali
(vedi anche par. 1.3). L’indagine mirava a raccogliere informazioni generali sulla percezione che i
portatori di interesse hanno rispetto alla rete dei servizi sociali e sociosanitari del territorio.
Come appendice al documento sono stati invece riportati:
- un elenco del personale coinvolto;
- una nota metodologica sulle fonti e la metodologia utilizzata per la raccolta dati.
8
1.Governance e Partecipazione
1.2 L’organizzazione del settore Servizi Sociali del Comune di Cesena
Il settore Servizi Sociali è ubicato nel Comune di Cesena, nella sede principale di Piazza del Popolo 10, al
secondo piano dell’edificio.
E’ un servizio cresciuto molto negli anni, che allo stato attuale comprende 34 persone dipendenti a cui
devono aggiungersi 2 collaboratori fissi e 6 dipendenti della Cooperativa Asso. Tra i dipendenti del
Comune 18 sono assistenti sociali, 4 sono i responsabili di servizio 10 sono istruttori direttivi e
amministrativi. Il personale della cooperativa Asso è interamente dedicato alle attività amministrative
mentre dei due collaboratori uno è un professionista informatico e l’altra una professionista dedicata alle
attività per adulti. Il personale del Settore Servizi Sociali si integra e lavora in stretta collaborazione con il
personale Ausl , Asp e delle cooperative come si evince dalla tabella finale allegata che riporta l’intero
comparto del personale. Le azioni e le attività riportate in questo bilancio, infatti, sono portate avanti
attraverso l’integrazione e la sinergia di personale proveniente dai diversi enti oltreché dalle forze del
privato sociale e delle associazioni del territorio. Senza questa commistione di forze e di professionalità, la
maggioranza di queste attività non avrebbero senso e non sarebbero in grado di produrre dei risultati
soddisfacenti.
Dal punto di vista organizzativo distinguiamo nel Settore quattro aree di attività:
- Il Servizio Amministrativo, Casa e Sanità
Svolge attività tecnico-amministrative, di programmazione e controllo dei servizi sociali sia del Comune di
Cesena sia dei Comuni della Gestione Associata; predispone atti per gare ed eventi di settore; istituisce
l’istruttoria di tutte le pratiche relative all'erogazione di contributi; esegue il controllo contabile di acquisti,
di interventi economici, di spese ed entrate; svolge adempimenti giuridico-amministrativi relativi a
convenzioni, appalti, incarichi e contratti di servizio; partecipa al tavolo di concertazione con le
cooperative sociali; rendiconta gli interventi in campo sociale; supporta il processo di informatizzazione e
condivisione delle banche dati. Si occupa inoltre dell’assegnazione degli alloggi popolari e dell’erogazione
del fondo sociale per l'affitto; rilascia attestazioni di idoneità alloggiativa per cittadini extracomunitari;
eroga contributi per l'eliminazione delle barriere architettoniche e per favorire la mobilità e l'autonomia
nell'ambiente domestico delle persone disabili; rilascia e revisiona patenti per l’abilitazione all’impiego dei
gas tossici.
- Il Servizio Anziani (distrettuale)
Gestisce il sistema di accesso ai servizi e interventi sociali e socio-sanitari per anziani; promuove azioni di
partecipazione attiva degli anziani, di prevenzione dell'isolamento ed emarginazione in collaborazione con
l'Asp Cesena-Savio e Organizzazioni del Terzo Settore; offre servizi di sostegno alla domiciliarità quali
assistenza domiciliare, erogazione pasti a domicilio, telesoccorso, sostegno al lavoro di cura delle assistenti
familiari (tutoring ); interventi di assistenza socio-eonomica, comprese integrazioni retta per case
protette/residenze.
- Il Servizio Infanzia adolescenza e famiglie (distrettuale)
Garantisce sostegno e tutela alle famiglie residenti con figli con l' obiettivo di permettere lo svolgimento
delle azioni di cura, protezione, mantenimento, educazione e di crescita dei figli nelle condizioni più
appropriate. Offre tutela e protezione di bambini e adolescenti minorenni quando la rete familiare e
parentale è assente o non può provvedere, in collaborazione con i preposti servizi AUSL. Sostiene le
persone in difficoltà e a rischio di marginalità sociale anche attraverso la collaborazione con la rete di
servizi svolti dalle Associazioni di Volontariato e di Promozione Sociale. Garantisce sostegno e servizi ai
rifugiati politici.
- Il Servizio per la Programmazione Sociale e Sanitaria (distrettuale)
Svolge attività di supporto all'elaborazione e alla valutazione della programmazione in area sociale,
sociosanitaria e sanitaria: "Piano per la Salute e il benessere Distrettuale"; esegue l’intera fase di istruttoria
per il rilascio dell'accreditamento dei servizi socio sanitari ai sensi della DGR 514 del 2009; svolge attività
di coordinamento delle funzioni di committenza in ambito sociale e socio sanitario di competenza dei
Comuni e dell'Azienda USL e delle funzioni di definizione dei rapporti contrattuali con i soggetti gestori dei
servizi e o dei progetti finanziati; porta avanti attività di istruttoria e di monitoraggio per la definizione di
regolamenti distrettuali sull'accesso e sulla compartecipazione degli utenti alla spesa; garantisce il supporto
organizzativo al Comitato di Distretto e alla Conferenza Sociale e Sanitaria, oltre ad attività di ricerca e
valutazione dei servizi in ambito distrettuale.
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Schema : organigramma Settore Servizi Sociali
Direzione Settore
Settore
Servizi Sociali
Unità di
Progetto Giovani
Coop.va
Sociale Asso
Ufficio
amministrativo
Servizio
Amministrativo
e Casa
Servizio
Anziani
Ufficio Casa
Ufficio logistico e
organizzativo
10
A.S.P
Servizio Minori e
Famiglie
Servizio
programmazione
sociale e sanitaria
1.3 I “portatori di interesse”e la partecipazione1
Consideriamo “portatori di interesse”(Stakeholders) tutti i soggetti che abbiano un interesse in gioco in area
sociale e sociosanitaria e/o che possano essere interessati direttamente o indirettamente alle scelte strategiche
e operative dell’Amministrazione e del Settore Servizi Sociali.
I portatori di interesse, sono considerati molto importanti dal Settore e dall’Amministrazione in quanto,
l’area sociale, per la sua natura di complessità e di problematicità, richiede delle risposte che siano il più
possibile globali ed integrate e per far ciò si rende necessario un lavoro di rete in stretta collaborazione con
l’esterno in particolare con il terzo settore e con le organizzazioni, anche del privato, che, a diverso titolo, si
occupano di questa vasta area. I portatori di interesse, inoltre, proprio perché in genere a stretto contatto con
la realtà del territorio rappresentano per i servizi un importante strumento di monitoraggio, di rilevazione dei
bisogni e di segnalazione di questi all’amministrazione. Una collaborazione ed un coinvolgimento di questa
parte importante della comunità nella programmazione e nei lavori del settore rappresenta quindi una fase
irrinunciabile per una risposta efficace ai bisogni della Comunità Cesenate. I principali portatori di interesse
esterni del settore Servizi Sociali sono: le associazioni di volontariato e di promozione sociale in ambito
sociosanitario, educativo e culturale del territorio, le cooperative sociali di tipo B, le organizzazioni sindacali
confederali e di settore, le case di riposo, le comunità educative, i centri ricreazionali per anziani, le scuole di
ogni ordine e grado, i cittadini interessati ecc..
Schema: la rete dei portatori di interesse
Associazioni
volontariato e
promozione
sociale
Giornalisti e
Uffici Stampa
Cooperative
sociali
Organizzazioni
sindacali
confederali e
di settore
Cittadini
interessati
SETTORE
SERVIZI
SOCIALI
Enti gestori di
strutture
sociali e
sociosannitarie
Scuole di ogni
ordine e grado
Quartieri
Associazioni
di categoria
Sistema
economico e
produttivo
Fondazioni
1
Nella parte sulle attività e sui servizi vengono riportati, per ogni area di riferimento, i portatori di interesse che collaborano con
l’amministrazione alla realizzazione del sistema dei servizi ed interventi sociali e sociosanitari del territorio.
Inoltre, per ascoltare il territorio e migliorare il sistema a rete già presente, è stata promossa una indagine rivolta ai portatori di
interesse la cui sintesi è riportata al cap.10
11
1.4 Il percorso partecipato alla programmazione sociale e sanitaria
Il coinvolgimento e la partecipazione degli interlocutori non istituzionali che a diverso titolo interagiscono
con il sistema sociosanitario territoriale, come già detto sopra, rappresenta un tassello molto importante
anche ai fini della programmazione dei servizi e più in generale della politica di welfare del territorio.
Proprio per rispondere a logiche di trasparenza e per permettere un coinvolgimento attivo delle persone
interessate a queste tematiche, più volte abbiamo cercato dei momenti di riflessione nel territorio creando
degli spazi di confronto sia per informare sulla attività programmatoria e finanziaria del settore che per
ascoltare il territorio e gli input che emergevano in questo senso. In particolare, oltre agli ormai consueti
spazi dedicati alla predisposizione del programma attuativo annuale (vedi tabella) del piano per la salute e
benessere sociale, l’amministrazione ha voluto dedicare appositi momenti di plenaria con tutti i nostri
portatori di interesse per informare sullo stato del bilancio e dei servizi dell’intero settore con la finalità di
trasmettere quella visione d’insieme necessaria per poi riflettere nel merito delle singole aree specifiche
(anziani, disabili, minori ecc..) .
A questo proposito ricordiamo:
-
il Convegno in plenaria del 26 gennaio 2010:
Il Convegno generale apriva la stagione programmatoria 2010 con l’intento di coinvolgere le diverse parti
interessate in una riflessione sia tecnica che politica sullo stato del welfare locale anche alla luce degli
effetti della crisi economica in atto. Il convegno, suddiviso in una mattinata segnata da gruppi di lavoro ed
un pomeriggio di plenaria, ha visto la partecipazione di circa 200 persone tra operatori, volontari tecnici e
politici del territorio.
12
-
Il percorso per la costruzione del piano attuativo 2010
Come avviene ogni anno, anche per il 2010 la formulazione della programmazione (Piano per la
Salute e Benessere Sociale - Programma atuattivo) è stata fatta attraverso un percorso di
coinvolgimento che ha previsto diversi incontri con le parti sociali del territorio coordinati dal
Servizio Programmazione Sociale e Sanitaria (ex Ufficio di Piano).
Tabella: Elenco percorso programmatorio 2010 per il Piano per la salute e benessere sociale
Tavolo
Composizione
Data e luogo
Convegno Welfare
Locale e Diritti Sociali in
tempo di crisi
Membri di associazioni, cooperative, scuole, responsabili e
operatori dei diversi Enti che si occupano di tematiche sociosanitarie, amministratori, cittadinanza
26 gennaio, ore 9.00
Sale Comandini
Assemblea Terzo settore
Ufficio Programmazione Sociale e Sanitaria, Presidente Comitato
di Distretto, Direttore di Distretto, Assessore al Welfare del
Comune di Cesena, rappresentanti componenti dell’Assemblea del
Terzo Settore Distrettuale
23 marzo, ore 18.00
18 maggio, ore 1.,30
Comune di Cesena
Tavolo Tecnico
Ufficio Programmazione Sociale e Sanitaria,
Responsabili Servizi Sociali del Distretto
Responsabili delle aree e dei progetti sociali e sociosanitari inseriti
nel Piano attuativo 2009
30 marzo ore 15.00
Comune di Cesena
Tavolo Sindacati*
Ufficio Programmazione Sociale e Sanitaria, Assessore al
Welfare, Direttore di Distretto e Presidente Comitato di Distretto
Organizzazioni Sindacali Confederali e dei pensionati
16 aprile ore 11.30,
26 aprile ore 11.00
10 maggio 2010
Comune di Cesena
Tavoli Tematici per aree
Ufficio Programmazione Sociale e Sanitaria e
Tavolo Famiglie
(Centro per le famiglie, Associazioni, Consultori, Azienda Usl,
ASP,Comuni)
Tavolo Disabilità
(Associazioni, Azienda Usl, Cooperative sociali, ASP, centri
residenziali e semiresidenziali, Comuni)
Tavolo Povertà
(Associazioni di volontariato, ASP, Comuni)
21 aprile ore 9.00
Centro per le famiglie,
Via Ex Tiro a Segno 239
22 aprile ore 16.00
Sede Assiprov
Via Serraglio, 18
22 aprile ore 8.30
Sala Riunioni
Croce Rossa
Via Zuccherificio, 85
Coordinamento gestione
associata
Comitato di Distretto
Responsabili servizi sociali, responsabili aree gestione associata
Sindaci dei Comuni del Distretto, Direttore di Distretto,
Responsabile Ufficio programmazione sociale e sanitaria
13
20 maggio ore 16
Comune di Cesena
27 maggio ore 10.30
Comune di Cesena
- Altri tavoli:
oltre ai tavoli previsti per la formulazione del Piano per la salute e benessere sociale ve ne sono
altri che, strutturati, si incontrano periodicamente nell’anno:
Il tavolo delle povertà
Il tavolo di concertazione con le
cooperative sociali
Incontri svolti: 9 gennaio 2009, 1 aprile 2009, 5
novembre 2009, 10 dicembre 2009, 22 aprile
2010, 5 luglio 2010, 4 novembre 2010
Incontri svolti: 7 luglio 2009, 21
dicembre 2009, 17 giugno 2009 5
agosto 2009, 27 ottobre 2009
Promotore del convegno del 26 gennaio 2009
-
-
L’incontro in plenaria del
Il Convegno in plenaria del 10 novembre 2010
Il 10 novembre 2010 si è svolto un momento di riflessione con tutte le parti sociali del territorio
finalizzato a condividere la situazione di bilancio del settore anche in prospettiva della previsione
di spesa per l’anno2011. Per l’occasione erano presenti, oltre all’Assessore alle Politiche per il
Benessere dei cittadini Simona Benedetti anche l’Assessore al Bilancio Carlo Battistini ed il
Sindaco Paolo Lucchi.
COMUNE DI
CESENA
Bilancio di
Previsione 2011
SERVIZI SOCIALI
14
2. Attività Economica
2.1 La ripartizione della spesa
Dall’analisi dei dati di bilancio del settore servizi sociali 2009-10 si conferma un forte impegno
dell’amministrazione a favore delle famiglie e a sostegno della genitorialità.
Nel preventivo economico 2010 infatti circa il 38% della spesa totale è assorbita per l’ “area famiglia”ed in
particolare ci si riferisce alla spesa per i contributi socio-economici (13%), a quella per i minori (17%) per i
giovani (3%) a quella promozionale e di supporto alle famiglie (2%) e all’integrazione sociale delle persone
straniere (3%). Non va trascurata anche la cifra consistente dedicata all’accesso all’abitazione (20%). Una
consistente parte delle risorse (40%) viene invece dedicata alla spesa a favore della non autosufficienza
(anziani e disabili) che spesso è finalizzata al sostegno delle famiglie che si prendono cura di un famigliare
anziano o disabile.
Grafico: ripartizione della spesa del Settore
SOCIO
ECONOMICA
14%
CASA
21%
FAMIGLIE
2%
ANZIANI
27%
MINORI
18%
DISABILI
ADULTI
13%
IMMIGRAZIONE
3%
ACCOGLIENZA
ED
EMERGENZA
2%
AREE DI SPESA
TOTALI
CASA
2.113.224,00
FAMIGLIE
183.208,00
MINORI
1.773.188,00
IMMIGRAZIONE
343.273,00
ACCOGLIENZA
ED
EMERGENZA
160.200,00
DISABILI
ADULTI
1.313.915,00
ANZIANI
2.590.922,00
SOCIO
ECONOMICA
Totale
complessivo
1.354.538,00
9.832.468
Da rilevare inoltre che la spesa per la non autosufficienza che il comune di Cesena supporta a favore di
anziani e disabili e delle loro famiglie, è in realtà solo il 18% circa della spesa complessiva per questa macro
area di bisogno. Il rimanente della spesa per la non autosufficienza infatti viene coperto attraverso altri fondi
dedicati ( fondo nazionale non autosufficienza, Fondo sanitario nazionale, Fondo regionale non
autosufficienza), attraverso il finanziamento degli altri comuni del distretto e grazie alla contribuzione degli
utenti.
FNA
3%
FSN-Ausl
9%
Comune di
Cesena
18%
utenti
30%
FRNA anziani
30%
FRNA disabili
10%
15
Ricostruzione della
spesa complessiva
dedicata alla non
autosufficienza
(stima)
2.2 Il confronto della spesa 2009- 20102
Con riferimento al bilancio del settore e all’andamento nella spesa nelle varie aree di intervento (centri di
costo) rispetto all’anno precedente, nel 2010 si evidenzia un incremento generale della spesa concentrato per
lo più in specifiche aree quali quelle della non autosufficienza e degli interventi sociali diversi. Per quanto
riguarda l’area della non autosufficienza ciò è dovuto all’incremento dei fondi regionali e nazionali dedicati.
Per quanto riguarda gli interventi sociali diversi si l’incremento nel 2010 rispetto al 2009 è imputabile
essenzialmente all’aumento di finanziamenti dedicati al sostegno al reddito delle famiglie colpite da crisi
economica (vedi anche Prf.4.6 Misure anti-crisi pag.26 ). Nell’area dell’accesso all’abitazione si è realizzata
invece una leggera diminuzione della spesa rispetto al 2009 a seguito dei significativi tagli di entrata del
fondo nazionale dedicato ai contributi per l’affitto.
Confronto spesa complessiva 2009-2010
14.000.000,00
12.000.000,00
10.000.000,00
8.000.000,00
6.000.000,00
4.000.000,00
2.000.000,00
0,00
Abitazioni
Non autosuff. Immigrazione
SPESA 2009
Interventi
diversi
Igiene e
sanità
Totale
SPESA 2010
2.3 La quota di finanziamento del Comune di Cesena nei diversi centri di costo
Le risorse messe a disposizione dal Comune di Cesena per far fronte alla spesa complessiva per gli interventi
in ambito sociale e sociosanitario ha subito nel complesso un significativo incremento passando da 4.673.747
euro nel 2009 a 5.255.228 euro (+12,4%) nel 2010.
In particolare l’incremento si è registrato nelle attività per la non autosufficienza e per il sostegno ai redditi
delle famiglie colpite dalla crisi dando continuità ai rilevanti interventi iniziati già nel 2009.
Quota di finanziamento a carico del Comune per Centro di Costo
5.950.000,00
4.950.000,00
3.950.000,00
2.950.000,00
1.950.000,00
950.000,00
-50.000,00
Abitazioni
Non autosuff.
Immigrazione
QUOTA COMUNE 2009
2
Interventi
diversi
Igiene e sanità
Totale
QUOTA COMUNE 2010
In questo caso si sono messi a confronto il consuntivo 2009 e il preventivo assestato ad ottobre 2010.
16
3. Uno Sguardo Generale…
3.1 I cittadini assistiti dai servizi sociali
Il Settore Servizi Sociali del Comune di Cesena, ha seguito con progetti strutturali e continuativi, nel corso
del 2009, 1010 famiglie e 1843 persone con problematiche afferenti all’ “area anziani”. A questi sono da
aggiungersi i minori complessivamente seguiti per tutele, che sono 976, per un totale di 5143 persone
direttamente e indirettamente coinvolte.
Il numero di famiglie che si rivolgono al comune continua a crescere negli anni ma in particolare nel 2009
ha visto un notevole incremento raggiungendo il migliaio di famiglie seguite (+20% rispetto all’anno
precedente). Continua anche l’aumento, seppure minore rispetto a quello delle famiglie, del numero di
anziani seguiti.
Anno
Anziani
Famiglie
2007
1475
800
2008
1718
805
2009
1843
1010
2008-2009
+ 7,3%
+ 20,3%
Se guardiamo solo i nuclei assistiti attraverso contributi economici, notiamo il trend generale di incremento
già descritto sopra che vede un notevole incremento delle famiglie assistite. Questo dato, conseguente
all’aumento delle richieste di bisogno a fronte dei primi effetti della crisi economica, è la conseguenza anche
ad un aumento delle risorse rese disponibili dall’amministrazione per far fronte appunto a queste
problematiche (vedi anche cap.4“Interventi rivolti alle famiglie”pag 27).
nuclei assistiti x 1000 abit.
8,00
7,50
7,50
7,00
valori %
6,50
6,00
5,50
5,00
6,13
6,03
5,79
5,47
5,24
4,50
4,00
anno 2004
anno 2005
anno 2006
anno 2007
anno 2008
anno 2009
Trend di incremento
dei nuclei assistiti con
contributi economici
dal Comune di Cesena
in rapporto
all’incremento della
popolazione
3.2 Lo sportello sociale
Lo sportello sociale si configura oggi come importante punto di riferimento per il primo accesso degli utenti.
L'obiettivo è aiutare e condurre le persone ad accedere ai servizi e alle risorse sociali esistenti sul territorio
attraverso un'attività di accoglienza, di ascolto, di informazione, di orientamento e di accompagnamento.
Il servizio, attraverso colloqui individuali con l'assistente sociale, ha il compito di aiutare la persona a capire
il proprio bisogno e la segue fino ad individuare la risposta più adatta e appropriata, mettendo in campo le
risorse del territorio e tenendo presenti le esigenze e le potenzialità della persona stessa.
17
Attività 2009 – 1°sem.2010
Anno
2008
2009
1° sem 2010
N. accessi
1237
1342
628
(di cui) accessi per richieste di
contributi economici
Anziani
363
458
125
798
718
345
Famiglie
355
487
226
Adulti soli
76
123
57
Stranieri
54
68
19
In generale si denota un alto numero di accessi allo sportello sociale con una tendenza leggermente in calo
nei primi mesi del 2010 rispetto all’apice raggiunto nel 2009. In generale, infatti, nei primi mesi 2010 si nota
soprattutto una diminuzione nelle richieste di contributi economici di coloro che accedono ai servizi per la
prima volta.
Le persone che accedono allo sportello lo fanno per lo più per problematiche relative agli anziani. In
particolare chiedono assegni di cura o domandano informazioni per l’inserimento in case protette. Seguono
poi i nuclei famigliari e gli adulti soli. La maggioranza dei nuclei famigliari che accede allo sportello lo fa
per problematiche di tipo economico e quindi per chiedere una qualche forma di contributo, spesso in casi
dove sono presenti minori.
Accessi- anno 2009
Adulti soli
9%
Anziani
54%
Accessi allo
sportello sociale
nell’anno 2009
Famiglie
37%
Il dato riferito al calo delle richieste economiche allo sportello, se messo in relazione con quello che
riguarda il forte aumento dei contributi economici assegnati su progetto dell’assistente sociale (vedi anche
prg 4.1, pag 20) ci indica che si sono raggiunte e prese in carico gran parte delle famiglie in difficoltà che si
erano rivolte ai servizi. Tale dato è confermato anche dall’incremento del tasso di turn-over dei nuclei
assistiti (vedi grafico pag 17) che indica nel 2009 una alta presa in carico di famiglie nuove, non conosciute
precedentemente ai servizi.
E’ su queste famiglie che, rilevato il perdurare di difficoltà importanti a perseguire l’autonomia economica, è
necessario intervenire con risposte innovative anche a carattere strutturale.
18
4. Interventi Rivolti alle Famiglie
Contesto sociale di riferimento
Continuano gli andamenti, oramai strutturali, che rispecchiano la tendenza più generale dell’aumento delle
famiglie (in gran parte dovuto all’immigrazione) in correlazione all’aumento della popolazione ma con una
progressiva diminuzione del numero di componenti delle stesse (dai 2,41 del 2007 si è passati ai 2,37 del
2008). Continua a salire il numero dei “single” che rappresenta oggi il 31,28% del totale delle famiglie (di
cui il 44% circa sono persone anziane). In costante aumento sono anche i genitori soli con minori che in dieci
anni sono quasi raddoppiati passando dall’1,94% del 1999 al 3,8% del 2009.
Famiglie
composizione media familiare
2,6
41.000
40.000
39.000
2,5
famiglie residenti
numero medio componenti
2,55
2,45
2,4
2,35
38.000
37.000
36.000
35.000
34.000
2,3
33.000
2,25
32.000
00
20
01
20
02
20
03
20
04
20
05
20
06
20
07
20
08
20
09
20
00
20
01
20
02
20
03
20
04
20
anni
05
20
06
20
07
20
08
20
09
20
anni
Famiglie assistite
Le famiglie in carico ai servizi sociali nel 2009 sono circa 1010 di cui poco più della metà sono straniere
(566).Da rilevare che le 566 famiglie straniere assistite rappresentano il 14% del totale delle famiglie
straniere residenti (4.068).
Se prendiamo in considerazione i quartieri di Cesena vediamo che la distribuzione delle famiglie assistite in
proporzione alle famiglie residenti è più alta in certi quartieri rispetto ad altri come ad esempio il Centro
urbano, il quartiere Borello ed il Fiorenzuola.
% famiglie in carico
4,5
4,0
3,8
3,8
3,6
3,5
3,0
2,5
2,3
2,0
2,5
2,5
1,9
1,5
1,5
1,0
1,8
1,7
1,6
1,2
1,0
0,5
0,0
ce
nt
ro
19
to
t
ur
ba
no
ce
s
fio uo
re la
nz
C
uo
er
la
ve
se
S
O
ud
ltr
e
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av
V
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A
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C
er
ve are
se
N
or
R
d
av
en
na
te
se Di
nz sm
a
a
qu no
ar
tie
re
0,0
Obiettivi di mandato/obiettivi triennali di programmazione
-
Sostegno alle famiglie in difficoltà economica, in particolare rivolti alle famiglie più numerose;
Sostegno ai lavoratori dipendenti che hanno subito una riduzione del reddito in conseguenza della
crisi;
Sostegno alle mamme e i papà nel difficile mestiere di genitori, facendo emergere ed esprimere le
loro potenzialità;
Agevolare e sostenere le famiglie più fragili nella gestione della quotidianità;
Favorire una maggiore conciliazione tra i tempi di cura e di lavoro della famiglia;
Trovare strategie per l’inserimento lavorativo in particolare per le persone fuori dal mercato del
lavoro ma ancora in grado di lavorare.
Attività e servizi.
Attività ordinarie:
Gestione:
Comune
4.1. Progetti di intervento socio-economico
Il “Regolamento per la realizzazione di interventi e prestazioni di servizi in campo sociale” del Comune
di Cesena, stabilisce che tutti gli interventi siano predisposti valorizzando le risorse e le potenzialità
delle persone e della comunità interessate. Su tali risorse si basa la definizione di un progetto di
intervento concordato, che prevede un reciproco impegno tra assistente sociale e persona assistita, tempi
di realizzazione, verifiche in itinere ed a conclusione dell’intervento stesso.
Attività 2009 - 1.sem.2010
La generale situazione di maggiore e più diffusa difficoltà economica ben si riflette nei numeri raccolti
per questa attività strutturale.
Nel giro di un anno sono aumentati quasi del 20% le richieste di contributi economici. In particolare sono
incrementate le richieste da parte delle famiglie (+19%), mentre meno rilevante risulta essere l’aumento di
richieste da parte di anziani.Evidentemente gli effetti della crisi economica, e spesso della perdita di lavoro
di uno o più membri del nucleo, hanno avuto effetti pesanti sui bilanci famigliari determinando una maggior
richiesta di aiuto.
A fronte di un incremento nelle richieste nel 2009 si è avuto anche un incremento nei contributi erogati. I
nuclei assistiti con contributi economici infatti sono cresciuti del 26% circa rispetto all’anno precedente ed in
particolare sono aumentate le contribuzione verso nuovi nuclei familiari (+ 57%). Nel primo semestre 2010
questa tendenza di incremento si rafforza ulteriormente. Questa situazione conferma un generale
incremento dei bisogni e delle necessità degli utenti ed un aggravio nelle condizioni generali dei nuclei
familiari seguiti.
Dati di attività
Domande presentate**
Nuclei assistiti
Contributi erogati
Contributo medio annuale
Nuovi utenti
Dimissioni
2007
2326
567
€ 228.485
€ 402,9
223
214
2008
2009
2312
2412
571
721
€ 466.198* € 598.229*
€ 816
€ 830
256
403
221
234
1°sem 2010
1410
653
€ 399.217
237
362
*di cui 20.000 contributo Fondazione Cassa di Risparmio di Cesena
**si intende il totale delle domande sia quelle per contributi economici che quelle per altri serivizi e/o prestazioni.
20
Dei 721 nuclei assisiti con contributi economici nel 2009, 86 erano anziani, mentre il rimanente erano adulti
soli e famiglie di cui 336 erano famiglie straniere (circa il 53% ) mentre 297 italiane (circa il 47%).
800
700
600
500
400
300
200
100
0
Contributi economici erogati
721
543
2006
567
v a lo r e d e i c o n tr ib u ti
n u m e r o d i n u c l e i a s s i si ti ti
Nuclei assistiti
571
2007
2008
€ 700.000
€ 600.000
598.229
466.198
€ 500.000
€ 400.000
€ 300.000
€ 200.000
€ 283.501
€ 228.485
€ 100.000
€0
2006
2009
2007
2008
2009
anni
anni
Turn over dei nuclei a carico dei servizi
In generale si denota un progressivo impoverimento degli utenti e delle famiglie già in carico ai servizi.
Su 571 nuclei assistiti nel 2008, hanno ottenuto almeno un contributo anche nel corso dell’anno 2009, 318
nuclei il che significa che nel 2009 il turn-over rispetto al 2008 è stato del 44% (questa percentuale di utenti
non si è presentata l’anno successivo). Tale dato in aumento è in parte dovuto al notevole incremento di
nuove famiglie rivoltesi ai servizi nel 2009 rispetto agli anni passati ed in parte imputabile all’efficacia
dell’intervento svolto nel 2008 soprattutto per quelle famiglie che si sono trovate in difficoltà a seguito della
crisi ma che avevano la capacità di risollevarsi e quindi non hanno avuto più bisogno di sostegno economico
nell’anno successivo.
% turn over
60%
50%
50%
44%
46%
42%
40%
36% 37%
30%
20%
10%
0%
2004
4.1.1 Prestiti sull’onore
2005
2006
2007
2008
2009
Gestione:
Comune
La concessione del prestito direttamente da parte del Comune avviene nell’ambito di un progetto di aiuto
elaborato dal Servizio Sociale del Comune, unitamente alla persona interessata, in cui si determina
l’attivazione di impegni e risorse, che configurino la possibilità effettiva di superare situazioni di temporanea
non autosufficienza economica.
21
Attività 2009
Nel 2009 sono stati attivati 40 prestiti ( 39 a famiglie e 1 ad un anziano) per una spesa complessiva di 51.700
euro. La leggera contrazione avutasi nell’utilizzo di tale strumento, può essere imputata all’impiego di altre
forme di contribuzione per le famiglie in seguito alla crisi (come già descritto sopra e come sottolineato
anche nel paragrafo degli interventi straordinari), ma si conferma comunque come importante mezzo di
sostegno. La somma destinata ai prestiti è già contemplata tra i contributi economici prima descritti.
2007
2008
2009
45
54
40
€ 64.759
€ 61.463
€ 51.700
€1.439
€ 1.138
-
Dati di attività
Prestiti concessi
Spesa complessiva
Spesa media per prestito
4.1.2 Inserimenti socio-lavorativi
Gestione: Comune, Ausl, Coop.ve
sociali di tipo B, Centri di formazione
professionale, Associazioni
Gli inserimenti socio-lavorativi sono da considerarsi come una attività di avvicinamento al mercato del
lavoro per utenti con problemi di marginalità sociale (ai sensi del protocollo sottoscritto con la Prefettura) e,
in collaborazione col Ser.T dell’Asl, per utenti con problematiche di tossicodipendenza (ai sensi dell'accordo
per la gestione intercomunale coordinata di borse lavoro sottoscritte nel 2005). Tale strumento si rivela
infatti essere fondamentale per il re-inserimento sociale e l’incremento dell’autostima nella persona in
difficoltà.
Attività 2009 - 1°sem.2010
Con 53 borse lavoro attivate nel 2009 rispetto alle 41 del 2008 (+ 19%) continua la positiva crescita del
ricorso a tale tipo di intervento per offrire alle persone in difficoltà la possibilità di una progressiva gestione
autonoma e di un avvicinamento alla cultura del lavoro. Anche nei primi mesi del 2010 continua l’utilizzo di
questo strumento soprattutto per quanto riguarda il contrasto al disagio sociale e quindi le borse lavoro
attivate nell’ambito dei servizi sociali.
Dati di attività
N. inserimenti utenti con disagio
sociale
N. inserimenti con problematiche
di tossicodipendenza
Spesa per inserimenti
2007
2008
2009
1° sem.2010
19
19
23
29
17
20
30
25
€ 65.338
€ 66.415
€ 60.745
€ 26.335
4.2 Accoglienza e ascolto di persone in stato di grave povertà
Gestione: Ass.ne Mater
Caritatis
Per i servizi di assistenza di base a persone in stato di grave povertà il Comune di Cesena ha in corso una
collaborazione con l’associazione Mater Caritatis3.Tale associazione gestisce attivamente diverse tipologie di
servizi rivolte alle persone più marginali e bisognose tra le quali il centro accoglienza Caritas e, proprio per
3
Nel 2008 La Caritas diocesana si è dotata di uno strumento giuridicamente abilitato, l’Associazione Mater Caritatis,
per la gestione diretta degli interventi volti a ridurre e contrastare la marginalità sociale che storicamente l’hanno
caratterizzata, superando in tal modo l’annoso problema di non poter contrarre rapporto collaborativo strutturale con le
Pubbliche Amm.ni
22
questo suo ruolo, rappresenta allo stesso tempo un osservatorio attivo e costante sulla situazione di povertà e
marginalità presente nel nostro territorio.
Attività 2009
Continua l’aumento di persone che si rivolgono a mater Caritatis per diverse esigenze. Rispetto all’anno
precedente si è avuto un incremento di persone che si sono rivolte ai servizi del 15%. L’incremento nella
spesa sostenuta dal 2008 è dovuto all’erogazione delle misure anticrisi della Caritas che anche
l’Amministrazione ha deciso di sostenere come supporto alle azioni e ai servizi più a contatto con la
popolazione più disagiata.
2006
2007
2008
2009
€ 28.402
€ 28.402
€ 76.912*
€ 115.765**
3.548
4.726
5.164
4.883
Utenti nell’ anno
602
692
612
723
Nuovi utenti
391
421
347
380
Servizi docce
899
722
588
645
Servizio indumenti
1182
1.080
872
811
Frequenze nel dormitorio
2.662
N.P
5.370
5.299
Dati di attività
Contributi erogati a Mater
Caritatis dall’amm.ne
comunale
Pasti erogati
*di questa cifra 50.000 euro sono riferiti alle attività 2007 ma liquidati nel 2008
** di questa cifra 50.000 euro sono riferiti alle attività 2008 ma liquidati nel 2009
4.3 Il Centro per le Famiglie
Gestione: Asp
Il Centro per le Famiglie, gestito in convenzione con l’ASP, si
trova in via Ex-Tiro a Segno 239, e si occupa prevalentemente
della realizzazione di progetti di promozione dell’affido e del
sostegno familiare in collaborazione con l’Ausl, della gestione
ed organizzazione di gruppi di sostegno per le famiglie
affidatarie e di gruppi di discussione per genitori separati, oltre
a fornire informazioni sui servizi, le opportunità e le attività
per le famiglie in ambito educativo culturale, legislativo e
sanitario.
Presso la stessa sede è operativo anche il Centro Interculturale
“Movimenti” (vedi in Pgf. 8.2, pag. 56) e il Servizio Spazio Neutro (vedi in Prg 5.2, pag 29).
Attività 2009 – 1° sem.2010
Il Centro nel corso del 2009, ha rappresentato un importante punto di riferimento per le famiglie del territorio
e questo è confermato anche dall’aumento progressivo dei dati di attività e di accesso nel corso dell’anno. In
particolare, i colloqui e le consulenze genitoriali sono più che raddoppiati passando dai 175 del 2008 ai ben
510 del 2009, mantenendosi in linea anche nei primi mesi del 2010. Questo è dovuto sia ad un ampliamento
della presenza della psicologa sia ad una promozione dell’attività presso le scuole che ha permesso la
conoscenza del servizio. Accedono per lo più donne con figli dai 7 ai 12 anni.
Il Centro ha inoltre visto ben 900 presenze nel 2009 tra laboratori e corsi vari organizzati (corsi per coppie
aspiranti l’adozione, incontri sul pronto soccorso pediatrico con la croce rossa, laboratori sul massaggio
23
infantile ecc…) che continuano a rappresentare momenti di incontro e scambio sulla base delle esigenze
portate dagli utenti stessi.
Contatti allo sportello di Cesena del Centro per le famiglie
2007
2008
2009
1°sem. 2010
176
175
510
300
3.221
3.322
3.404
1.757
440
751
661
373
Laboratori
29
19
12
8
Partecipanti ai laboratori
740
490
310
395
6
5
8
3
Dati di attività
Colloqui di consulenza (mediazione
familiare/educativa/di sostegno
N. accessi allo sportello per l’area
informazione
Partecipanti ai corsi di formazione per
genitori
Iniziative pubbliche
Attività straordinarie:
Le attività straordinarie intraprese nel 2009 sono per lo più legate al sostegno in relazione alla crisi
economica e pertanto inserite nelle cosiddette misure anticrisi (Mac) sottoscritte dai Comuni con relativo
programma. L’impegno straordinario dei Comuni del distretto Cesena Valle-Savio e della Regione per il
sostegno al reddito per i nuclei familiari in difficoltà è stato complessivamente pari a 1.124.500 euro con un
contributo del Comune di Cesena pari a euro 985.000.
Nota: introduzione del quoziente familiare: La ri-considerazione in atto
rispetto alle strategie di intervento ha portato a valutare l’opportunità di
introdurre dei meccanismi che consentano un maggiore equilibrio tra la
valorizzazione del numero dei componenti del nucleo famigliare versus la
capacità economica complessiva della famiglia valutata attraverso lo strumento
dell’ISEE. Precedentemente infatti l’indicatore ISEE è stato usato unicamente
per stabilire il limite di accesso ai benefici erogati dall’Amm.ne e non per
perfezionare l’entità del contributo da erogare alle famiglie. Questa opportunità
ha trovato semplice applicazione attraverso l’utilizzo di uno specifico
algoritmo che pone a confronto valori ISEE massimo e familiare utilizzati per
l’accesso con il valore assoluto di contributo indicato dalla Giunta. La formula
è la seguente:
soglia ISEE max./ISEE familiare*importo di riferimento
=
entità del contributo economico da erogare a quella famiglia.
Tale quoziente è stato introdotto per l’attribuzione dei contributi anticrisi, la
tariffa sociale e i contributi alle famiglie numerose.
24
Il Fiuggi Family Festival insieme
ad Anci e Forum delle
associazioni familiari ha
premiato il Comune di Cesena
per l’impegno a favore delle
famiglie ed in particolare per i
criteri per l’erogazione di
contributi economici qui
menzionati, per le politiche per
la casa e per la campagna di
sensibilizzazione dell’affido
familiare
4.4 Tariffa sociale
Gestione: Comune, CAAF
Si tratta di contributi erogati attraverso agevolazioni tariffarie nelle bollette rifiuti ed acqua di Hera, destinati
a famiglie in situazione di accertata difficoltà economica.
Attività 2009 – 1° sem.2010
Per l’anno 2009/2010 il bando è uscito a dicembre 2009 e prevedeva un’ innalzamento della soglia ISEE a
10.000,00 € rispetto agli 8.000,00 del bando precedente. Tale innalzamento, non ha portato all'atteso
incremento delle domande, aumentate sì leggermente ma lontane dalle 2.000 potenziali (tante sono le
famiglie cesenati che hanno un indicatore Isee al di sotto di tale soglia). L'incremento che si è verificato tra le
domande ha per lo più riguardato i nuclei con 4 e più componenti, cioè quelle famiglie per cui il contributo è
più alto, che alla fine rappresentano oltre il 40 % dell'intero bando ma non ha portato ad un incremento dei
contributi totali erogati come invece da previsione.
Dati di attività
N. domande
Totale contributi erogati
4.5 Sostegno a famiglie numerose
2008/09
2009/10
876
889
€ 243.326
€ 229.467
Gestione: Comune, CAAF
Un'altra forma di aiuto e sostegno alle famiglie si è orientata in particolare verso le famiglie numerose
presenti nel territorio. Aderendo ad un iniziativa partita inizialmente su stimolo della Regione, il Comune di
Cesena predispone da dicembre 2008, un bando rivolto alle famiglie con 4 e più figli con ISEE fino a 25.000
euro e finalizzato a ridurre i costi sostenuti per le utenze e per l’accesso e la fruizione dei servizi (servizio di
mensa/trasporto scolastico, servizi educativi estivi ecc…). Tutte le famiglie numerose presenti nel territorio
sono state avvertite dell’iniziativa attraverso una comunicazione cartacea a loro rivolta.
Attività 2009 - 1° sem. 2010
L’ultimo bando, uscito a dicembre 2009, ed esteso anche ai comuni di Sarsina e Mercato Saraceno,
evidenziava un incremento della spesa rispetto al precedente, dovuto a un maggior numero di domande
presentate per i nuclei con 4 figli (i nuclei con 5 figli e oltre sono rimasti stabili) e all'incremento dell'entità
del singolo contributo. Si sono complessivamente raggiunte nel 2009 ben 107 famiglie numerose.
Dati di attività
N. domande
Totale contributi erogati
25
2008/09
2009/10
88
107
€ 53.950
€ 112.356
4.6 Misure Anti-Crisi (MAC)
Gestione: Comuni del Distretto, Ausl
Il Comune di Cesena, in accordo con le OO.SS CGIL, CISL, UIL del Territorio, per far fronte all’ampiezza e
alla profondità della crisi economica ha introdotto nel 2009 interventi specifici a sostegno dei lavoratori
dipendenti che hanno subito una riduzione del reddito in conseguenza della crisi;
Attività 2009-2010
Il protocollo con i sindacati è stato approvato con D.G. n. 247 del 15/09/2009, e, dopo tale data, l'erogazione
delle MAC (misure anti crisi) si è attenuta ai criteri fissati da detto protocollo.
Dal 17/09/2009 al 14/05/2010 ne hanno beneficiato 106 persone per una spesa di € 85.304,71 (che si
aggiungono ai 31 che ne hanno beneficiato dal 09/07/2009 al 28/08/2009 per altri € 29.260,00);
Visto il perdurare ed il cronicizzarsi della crisi economica esplosa nel 2009 l’Amm.ne ha deciso di
mantenere una particolare attenzione al sostegno delle famiglie aggiornando alla situazione attuale gli
strumenti per far fronte a tale emergenza. La predisposizione di tali misure sta evolvendo a partire da un
continuo confronto con le parti sociali seguendo gli indirizzi, già concordati:
-
-
-
intervento straordinario per contenere gli sfratti attraverso: 1) la messa a disposizione di contributi
specificatamente dedicati a prevenire gli sfratti fin dall’invio da parte del proprietario delle prime lettere
di diffida; 2) l’attività di accompagnamento e affiancamento degli AASS con l’eventuale erogazione di
contributi dedicati al reperimento di nuovi alloggi in caso di sfratto esecutivo;
continuazione delle misure anticrisi 2009 attraverso lo sportello sociale, rivolte in particolare a nuovi
utenti e nuove famiglie;
definizione di strumenti di aiuto economico maggiormente standardizzati per sostenere le famiglie
oggettivamente colpite dalla crisi economica ma già in carico al servizio sociale;
per le famiglie colpite dalla crisi che hanno bimbi e bimbe frequentanti le scuole comunali per l’infanzia
e i nidi la possibilità di usufruire “d’ufficio” della retta sociale;
agevolazione regionale sulle prestazioni mediche per bambini in affido familiare e in comunità come
tracciato dalla Delibera regionale n. 1036 del 20/07/2009. I beneficiari dell'intervento al 31/12/2009 nel
Distretto Cesena Valle del Savio sono stati n. 69 minori (comunità residenziale n. 34 + affido n. 35);
al 31/05/2010 i beneficiari sono n. 49 minori (comunità residenziali n. 23 + affido n. 26). Totale: 57 in
comunità + 61 in affido;
Agevolazione regionale uso farmaci fascia C. I destinatari aventi diritto all’erogazione gratuita di
farmaci di fascia C sono: residenti con Isee inferiore a 8.000 euro; residenti seguiti dai servizi sociali; le
persone ultrasessantacinquenni con assistenza domiciliare; i nuclei familiari già destinatari di misure
anticrisi; agli sportelli dedicati dell’Ausl sono pervenuti 305 aventi diritto dal 01/09/2009 al 30/11/2009.
Hanno inoltre collaborato alle attività e iniziative dell’area “Interventi rivolti alle famiglie” anche:
Associazioni: Caritas-Mater Caritatis, Centro Aiuto alla Vita, Banco di Solidarietà, Banco
Alimentare, Avis, Croce Rossa Italiana, San Vincenzo, Campo Emmaus, Centro Don Milani,
Gruppo Famiglie Casa Bella, Aquilone di Iqbal, ACLI Cesena, Anffas, Famiglie per l’Accoglienza,
Papa Giovanni XXIII, Adamantina,A.GE.S.C, A.F.I, Cemea, Parti con noi, Pomeridiamo, Piccoli
Passi, L’Arca di Noè, Società dell’Allegria, Suore Sacra Famiglia, Dominae, Auser, Pro-Natura, La
Fraternità, Ass. Italiana Musica Meccanica, Auser.
Cooperative: Grazia e Pace, Arkè, La Mongolfiera, Il Mandorlo, Humanitas, il Totem, CILS, CISA,
Asso
Rappresentanze locali/enti di coordinamento: Comitato paritetico Provinciale, Coordinamento del
volontariato di Cesena, Ass.I.Prov
Altri enti: Consultorio Don Giorgini, Hera, CAAF del territorio, Enaip, OO.SS
26
5. Attività di Tutela e Promozione dell’Infanzia e Adolescenza
Contesto sociale di riferimento
I cittadini minorenni di Cesena sono oltre 14.000. La loro incidenza percentuale sul totale della popolazione
è molto diminuita nell’ultimo ventennio, con un processo inverso rispetto a quello della popolazione anziana.
Tuttavia, negli ultimi anni, si sta registrando una lieve inversione di tendenza con un progressivo incremento
della percentuale di bambini residenti dovuta soprattutto al progressivo aumento di bambini nati da genitori
stranieri.
Comune di Cesena. Cittadini minori residenti
Dati di attività
Popolazione totale
2007
2008
2009
1° sem.2010
94.904
95.525
96.171
96.656
Popolazione 0-17 anni
14.070
14.273
14.436
14.130
Percentuale popolazione minori
14,8%
14,9%
15,0%
15,0%
Nel 2009 sono nati 449 bambini e 394 bambine residenti nel Comune di Cesena (+ 0,6% rispetto all’anno
precedente) per un totale di 843 bambini. Di questi 165 erano stranieri (circa il 19,6%).
I bambini assistiti
Nel 2009 si è entrati a regime con la nuova organizzazione partita nel 2008 per l’area infanzia ed
adolescenza che prevede la gestione associata ed integrata tra Comuni del Distretto ed Ausl.
I bambini minorenni seguiti dai servizi sociali nel Distretto Cesena Valle Savio sono in progressivo aumento
negli ultimi anni e hanno raggiunto il numero di 1560 nel primo semestre 2010 pari a circa l’11% dei
bambini del territorio. Rispetto al 2006 vi è stato un aumento di oltre il 20%.
Numero di minori in carico ai servizi sociali territoriali, Distretto di Cesena- Valle Savio,
Anni 2005-09
Dati di attività
Minori assistiti dai servizi sociali
2007
2008
2009
1° sem.2010
1295
1375
1489
1560
(di cui) disabili
9%
7,56%
8,5%
-
(di cui) stranieri
42%
44%
35,8%
-
(di cui) stranieri non accompagnati
2,3%
0,51%
0
0
9,2%
9,6%
10,3%
11,04%
% minori assistiti
popolazione minorile
sul
totale
della
27
incidenza minori assisiti sulla popolazione minorile
12,00%
11,00%
11,04%
10,00%
10,31%
9,20%
9,00%
9,63%
8,00%
7,00%
6,00%
2007
2008
2009
1.sem2010
Dei 1489 minori assistiti, 493 (il 33%) hanno usufruito di interventi di tipo socio/economico mentre gli altri
hanno ricevuto una qualche forma di tutela.
.
Obiettivi di mandato/obiettivi triennali di programmazione
-
Tutela dei diritti dei minori
Promozione del percorso di affido famigliare
Sviluppare i servizi extrascolastici (servizi pomeridiani ed estivi)
Consolidare gli interventi assistenziali, riabilitativi ed educativi per i minori con disabilità e adozione
di procedure semplificate per l’accertamento dell’invalidità
Attività e servizi.
Attività ordinarie:
Al fine di garantire l’integrazione sociale e sanitaria le attività
relative all’Area Minori e Famiglie gestita dall’Ausl, dal 2008
sono entrate a far parte della nuova Gestione Associata tra
Comuni del Distretto e Ausl.
- Tutele
Da alcuni anni il numero di minori affidati dall'autorità
giudiziaria ai servizi sociali per incapacità o fragilità
genitoriale è in costante aumento. Nel 2009 sono state 82 le
segnalazioni di cui n. 71 provenienti dall’Autorità giudiziaria e
28
n. 11 inviate dal servizio sociale minori all’Autorità giudiziaria.
I servizi sociali sono chiamati pertanto a farsi carico di problematiche crescenti connesse alla progressiva
frammentazione dei nuclei familiari attraverso l'incremento di risposte sempre più articolate e strutturali:
inserimenti in strutture residenziali, centri diurni e servizi di post-scuola a carattere educativo, attività di
spazio neutro (luogo di incontro accompagnato per le famiglie ad elevata conflittualità), ridefinizione dei
percorsi di gestione e promozione dell'affido familiare.
5.1 Affidi del tribunale al servizio Sociale
Gestione: Comune e Ausl
Il tribunale affida ai servizi sociali i minori al fine di valutare la capacità genitoriale e l’eventuale possibilità
di recupero nelle aree connesse: gestione, cura e protezione dei minori.
Attività 2009- 1° sem.2010
Aumentano le richieste di aiuto delle famiglie che denotano complessivamente una maggiore fragilità non
solo in campo economico ma anche socio-affettivo.
L'aumento notevole rispetto al 2008 di minori affidati dal Tribunale ai Servizi (210 nel 2009 vs 172 nel
2008) ai servizi sociali è indicatore di tali difficoltà connesse anche all'aumento di separazioni conflittuali.
Negli ultimi due anni, come si nota dalla tabella, a fronte di un aumento di affidi del Tribunale ai servizi si è
avuto un notevole aumento degli inserimenti in comunità (quasi raddoppiati rispetto al 2008) rispetto ad altre
tipologie di presa in carico, soprattutto l’affido che è aumentato di poche unità. L’affido in realtà è
considerata la misura più efficace per l’accoglimento del minore in quanto sviluppa relazioni più forti e più
vicine ad una normale realtà famigliare.
2008
2009
1° sem. 2010
Affidi del tribunale al Servizio Sociale
172
210
178
(di cui) Famiglia naturale
114
127
115
(di cui) Inserimenti in Comunità educativa o familiare, o
madre-bambino, di pronto intervento
23
42
32
( di cui) Affido Familiare
35
41
31
Dati di attività*
* si è deciso di non riportare i dati del 2007 in quanto riferiti all’intero comprensorio e non al distretto in
quanto antecedenti alla gestione associata dei servizi sociosanitari e pertanto rilevati diversamente
5.2 Spazio Neutro So.Stare
Gestione: Asp
E’un luogo in cui si ha cura del legame tra bambini e e le loro famiglie ed ha l’obiettivo di favorire e
sostenere la relazione tra genitori e figli in situazioni di crisi o conflitto familiare e garantire al minore il
mantenimento della relazione col genitore in difficoltà in un contesto protetto e tutelante. Il servizio So.Stare
progetta in collaborazione con i servizi territoriali ed attua interventi volti a garantire il diritto di relazione e
di visita. Organizza e gestisce gli incontri minore/genitore e/o adulto/i, con la funzione di sostenere,
facilitare e monitorare la loro relazione.
Attivita 2009
Sono stati presi in carico 25 casi nell’anno 2009.
Nel corso del 2009 l’attività di spazio neutro si è connotata come un vero e proprio servizio.
L’intervento prevede: incontri con gli operatori invianti della rete dei servizi interessati; colloqui individuali
da parte dell’operatore di Spazio Neutro, con gli adulti coinvolti; incontro di conoscenza e ambientamento
con il minore, in preparazione agli incontri.
L’equipè di spazio neutro è composta da diverse professionalità nell’area socio – psico-educativa.
29
- Attività di promozione e sostegno
5.3 Progetti personalizzati a sostegno delle funzioni genitoriali
Gestione:Comune
La genitorialità nella sua funzione è strettamente collegata al sostegno ed al benessere familiare.
Le nuove configurazioni familiari, la complessità sociale ed i nuovi rischi ai quali la famiglia va incontro,
inducono a veicolare una particolare attenzione al ruolo genitoriale nella crescita e nello sviluppo
dell’identità dei figli.
Ai Comuni viene attribuita una responsabilità diretta, circa “la qualità della vita, lo sviluppo, la realizzazione
individuale e la socializzazione dell’infanzia e dell’adolescenza. Per questo motivo il
sostegno nell’esercizio delle funzioni genitoriali ed educative viene svolto all’interno di un progetto
condiviso tra assistente sociale e famiglia per prevenire ulteriori situazioni di rischio.
Nell’anno 2009 sono state seguite 40 famiglie mentre solo nel primo semestre 2010 sono salite a 75.
5.4 Adozione
Gestione: Comune e Ausl
Il servizio adozione, la cui attività è svolta in sinergia con il consultorio familiare dell’Ausl, si occupa di:
- Attivare corsi di informazione e sensibilizzazione sulle tematiche adottive rivolte alle coppie;
- Svolgere la valutazione, a livello psico-sociale, della coppia o del nucleo familiare da inviare al
Tribunale per i Minorenni;
- Sostenere la famiglia nel post-adozione dopo l’arrivo del bambino;
- Attivare il gruppo sostegno genitori (post- adozione).
Attività 2009 – 1° sem.2010
Sono stati attivati 3 corsi di formazione/sensibilizzazione, Per la prima volta per l’anno 2009/10 è stato
attivato il gruppo di sostegno ai genitori post adozione con attività sovra distrettuale
Dati di attività
2008
2009
1°sem. 2010
Minori seguiti per adozione nazionale
12
13
9
Minori seguiti per adozione internazionale
12
19
13
Totale
24
32
22
Coppie con istruttoria di adozione
18
22
11
Coppie che hanno frequentato il corso di preparazione
25
43
-
5.5 Post scuola e centri educativi pomeridiani
Gestione: Comune e Asp
Con sei Associazioni di genitori si sono sviluppati progetti per garantire un sistema di opportunità educative
finalizzate all’ampliamento del tempo scuola (anche come risposta alle nuove esigenze dei tempi delle
famiglie). Questi progetti, presuppongono l’accoglienza dei bambini e delle bambine oltre l’orario scolastico
e sono articolati in più servizi: il prescuola (prima dell’avvio delle lezioni), il postscuola (che include la
fruizione della mensa e contempla normalmente la fascia oraria che va dalle ore 12.30 alle ore 14.30) e i
centri educativi pomeridiani, che prevedono, accanto al momento di sostegno ai compiti scolastici, anche
attività ludiche e sportive (la fascia interessata riguarda l’orario 14.30-16.30 e in una scuola si prolunga sino
alle ore 18.30).
30
Questi servizi, che fanno capo al settore Pubblica Istruzione, prevedono l’inserimento anche di bambini in
carico ai servizi sociali, Tale collaborazione tra i settori, ha permesso nel tempo di apportare miglioramenti
sia nell’organizzazione che nel metodo e nelle prassi condivise.
Attività 2009 – 1° sem.2010
I dati riportati si riferiscono unicamente ai bambini in carico al servizio sociale che hanno usufruito dei post
scuola e centri educativi pomeridiani che fanno capo al Settore Pubblica Istruzione.
Rispetto al servizio di postscuola nell’anno 2009/2010 è stata apportata un azione di miglioramento
attraverso la presenza di un tutor a sostegno degli educatori e operatori presenti all’interno del servizio.
Dati di attività
2007/2008
2008/2009
2009/2010
Bambini che hanno usufruito
del servizio di postscuola
23
29
39
Bambini che hanno usufruito
dei Centri educativi pomeridiani
50
58
81
5.6 Trasporto e accompagnamento bambini disabili
Gestione Asp
Servizio di accompagnamento per favorire l'accesso di minori disabili al Servizio di Logopedia e Fisioterapia
presso l'U.O. Neuropsichiatria Infantile dell'Azienda Ausl per il Distretto di Cesena.
Attività 2009
Nel corso del 2009 sono stati realizzati una media di 170 trasporti al mese per una spesa totale di 40.000
euro.
5.7 Altre attività rivolte a minori disabili
Gestione Asp e Cooperativa CAD
Dal 2009 proprio per la loro particolarità di attività affini a quelle per i minori, anche le attività relative ai
bambini disabili vengono gestite dal Servizio Minori e Famiglie in gestione associata. In particolare si tratta
di progetti di intervento educativo domiciliare, forniti dalla cooperativa CAD su progetto personalizzato
svolto in collaborazione con la U.O di Neuropsichiatria dell’Ausl. Tale attività è stata rivolta a 38 bambini
nel 2009 e nel 2010 oltre a questi sarà ulteriormente estesa a d altri 16 bambini.
Nel 2009 è stato attivato un Gruppo di sostegno gestito dall’ Asp rivolto a genitori con figli disabili in
collaborazione con il Centro per le Famiglie, per riflettere sulle proprie esperienze, migliorarne la
comprensione, le modalità di relazione genitori-figli, facilitare la nascita di legami tra i genitori; promuovere
il raccordo con la rete dei Servizi. Sono state coinvolte n. 7 famiglie, sono stati effettuati n. 9 incontri
condotti da una psicologa e un pedagogista.
31
Attività straordinarie:
5.8 Promozione dell’affido famigliare
Gestione Comune e Asp
Visto il progressivo aumentare dei casi segnalati dal tribunale ai servizi sociali e
visto il conseguente aumento dei bambini inseriti in comunità rispetto a quelli dati
in affido, il servizio sociale con il supporto dell’Amministrazione, nel 2009 ha
intrapreso una azione di promozione dell’affido per la ricerca di nuove famiglie
interessate ad intraprendere un percorso di tale tipo. Tale azione oltre alla finalità
emergente di trovare una collocazione il più possibile vicina alle esigenze di questi
bambini, ha anche la finalità di sensibilizzare la comunità nei confronti di questa
problematica e attivare una rete di supporto ai servizi che costituisca un punto di
riferimento per il territorio e sviluppi legami sociali. La campagna si è
implementata nel corso del 2010.
5.9 Potenziamento delle attività legate ai minori anche come contrasto alla crisi
Il programma straordinario anticrisi, sottoscritto dai comuni del distretto cesena Valle-Savio a dicembre
2009, prevede, nello specifico, oltre a progetti di sostegno al reddito per le famiglie in difficoltà, anche il
potenziamento delle attività di tutela dedicate ai bambini ed al supporto delle funzioni genitoriali. A tal
proposito parte delle risorse regionali del programma anticrisi (DGR 1223/2009) sono state assegnate per
queste attività per un totale comprensivo distrettuale di 1.530.000 cui il comune di Cesena ha contribuito per
una cifra pari a 1.070.248 euro.
Hanno inoltre collaborato alle attività di tutela e promozione dell’infanzia e adolescenza:
Associazioni: La Città dei Bambini, ass.culturale genitori scuola Dante Alighieri, ass.culturale Scuola
Vigne, Il Pellicano, Anffas, Famiglie per l’Accoglienza, Papa Giovanni XXIII, L’Isola che non c’è, Potter,
Adamantina,A.GE.S.C, A.F.I, Cemea, Parti con noi, Pomeridiano, Ragazzilandia, Il Cantiere, Piccoli Passi,
L’Arca di Noè, Società dell’Allegria, Suore Sacra Famiglia, l’Aquilone di Iqbal
Cooperative: Grazia e Pace, Arkè, La Mongolfiera, Il Mandorlo, Oltresavio-Vigne Cesena, Humanitas, il
Totem, CISA, CILS, Asso
Rappresentanze locali/enti di coordinamento: Comitato paritetico Provinciale, Coordinamento del
volontariato di Cesena, Ass.I.Prov
Per le Comunità di Accoglienza e Pronto Intervento: la Fondazione San Giuseppe per l'Aiuto Materno ed
Infantile, l’Istituto Maestre Pie dell’Addolorata – Angelica Merlara, La Comunità "Nuovo Sentiero" Istituto
Palazzolo - Suore delle Poverelle, L'Istituto Suore Clarisse Francescane Missionarie del SS Sacramento
(Casa di Accoglienza San Giuseppe), la Provincia della congregazione delle Figlie della Carità di San
Vincenzo De Paoli (Comunità di Accoglienza Maria Immacolata), la Soc. Coop. Sociale Domus Coop.
Onlus , La Comunità Zerocento, La cooperativa Arkè, IL CAV di Cesena ONLUS e il CAV di RavennaCervia, l’Associazione Papa Giovanni XXIII, l a Coop.va Paolo Babini, la Comunità Papa Giovanni XXIII
ccop.va Spoc., la Casa di Acoglienza San Giuseppe, il Convitto Statale per sordi Margarotto, la Coop.va
Sociale Grazia e Pace, l’Associazione la Ricerca Onlus, CAV Gruppo Famiglia La Tenda, l’ASP Valle
Savio per la Comunità semiresidenziale ARCA
Altri enti: Consultorio Don Giorgini, scuole di Cesena, OO.SS
32
6. Servizi per Disabili Adulti
Contesto sociale di riferimento
Dall’ultima indagine ISTAT sull’argomento,
risulta che al 1/1/2004 nel comprensorio
cesenate risiedevano 3.356 disabili adulti (il
2% della popolazione di pari età), di cui 591
minorenni 4.
Tra le patologie più rilevanti tra le persone
disabili numericamente si osservano le
insufficienze mentali (17%) che comprendono
le persone con ritardo mentale, ritardo dello
sviluppo psicomotorio e/o del linguaggio e
demenze.
La famiglia generalmente si prende carico del
disabile e ne è il punto di riferimento
fondamentale: il 10% delle famiglie italiane è
composto da almeno una persona con
disabilità di queste il 42% è rappresentato da
nuclei familiari in cui il disabile vive solo o
con altre persone disabili.
L’Ausl in collaborazione con i Comuni,
realizza progetti personalizzati finalizzati a
favorire le condizioni di domiciliarità e le opportunità di vita indipendente dei cittadini in situazione di
handicap grave.
Gli interventi a sostegno della disabilità si caratterizzano sulla base di tre macro livelli assistenziali: livello
territoriale, diurno e residenziale.
L’obiettivo prioritario degli interventi a sostegno della disabilità è quello di mantenere e migliorare
l’autonomia della persona nei diversi contesti di vita, supportando la persona disabile e la sua famiglia per
quanto riguarda i compiti di cura. Vengono privilegiati i percorsi che favoriscono l’inserimento lavorativo ed
in percorsi educativo-riabilitativi di livello semi-residenziale rivolti prioritariamente alle disabilità più gravi.
Le persone disabili assisitite
I disabili seguiti nel Distretto Cesena Valle-Savio sono in totale 360.
Al fine di garantire l’integrazione sociale e sanitaria le attività relative all’Area Disabili nel 2007 sono
entrate a far parte della nuova Gestione Associata tra Comuni del Distretto e Ausl.
4
Non esistono molti dati territoriali sui disabili. La principale fonte di dati utilizzata per stimare il numero delle persone
con disabilità presenti in Italia e localmente è l'indagine ISTAT sulle Condizioni di salute e il ricorso ai servizi sanitari
del 2004-2005.
33
Obiettivi di mandato/obiettivi triennali di programmazione
-
Promuovere l’integrazione sociale attraverso iniziative aggregative del tempo libero in
collaborazione con l’associazionismo
Sviluppare e potenziare l’assistenza a domicilio dei disabili non autosufficienti
Consolidare e qualificare la rete dei servizi esistenti
Migliorare i percorsi di certificazione e di valutazione delle disabilità
Attività e servizi.
Attività ordinarie:
6.1 Servizio Taxibus e agevolazioni per la mobilità
Gestione: Comune, AVM e
coop.va CISA
Il servizio “Taxibus-Cesena per tutti” garantisce il trasporto, tramite un pulmino privo di barriere
architettoniche, ai disabili e più in generale a persone con ridotte capacità motorie. Il trasporto è previsto per
attività di tipo lavorativo, per l’accesso ai servizi socio-sanitari e per attività di tipo ludico-ricreative.
Attività 2009
L’attività del servizio, come si evince dai dati, risulta in calo negli ultimi due anni e questo è dovuto al fatto
che il servizio in passato era utilizzato da alcune strutture residenziali della città successivamente resesi
autonome con automezzi propri. La mancata correlata diminuzione della spesa è invece imputabile al fatto
che si è reso necessario un adeguamento dei rimborsi alle persone ed inoltre all’incremento del costo del
carburante.
Unitariamente al Servizio Taxibus sono attivi dei servizi di trasporto integrativi svolti da Arci Libero e
Coop.va CISA con un contributo del Comune e, nonostante comportino una partecipazione ai costi da parte
dell’utente superiore a quello del servizio Taxibus, vi è un buon apprezzamento di tali servizi da parte
dell’utenza.
Per il 2010 l’amministrazione si è proposta di perseguire l’obiettivo di mappare e sviluppare un
coordinamento di tutti i trasporti sociali presenti nel territorio.
Dati di attività
2007
2008
2009
Totale viaggi taxibus
4102
3665
3.006
Totale Km percorsi
29.238
27.470
26.316
Utenti del servizio
331
290
239
Costo totale del servizio
€ 50.000
€ 50.000
€ 50.000
Costo unitario per utente
€ 151
€ 172
€ 209
Costo dei servizi integrativi
4.200
4.200
3.400
34
6.2 Erogazione contributi artt. 9 e 10 Legge regionale 29/1997
Gestione Comune
Si tratta dell’erogazione di contributi per l’acquisto e adattamento di veicoli privati (art 9 L.R. 29/97) e per
la realizzazione di interventi per favorire la permanenza dei disabili nella propria abitazione (art 10 L.R.
29/97). Tale attività viene svolta dal Comune di Cesena per conto di tutti i Comuni del Distretto CesenaValle Savio e in sinergia con i servizi dell’Azienda USL, con particolare riferimento al servizio C.A.A.D. (si
veda Pgf. 6.5 pag. 36).
Attività 2009 – 1° sem. 2010
In generale si nota un aumento del numero di richieste che può essere imputato in parte ad una progressiva
maggiore conoscenza del servizio, in parte alle nuove disposizioni regionali che nel 2009 hanno previsto la
possibilità di accedere a questa tipologia di contributi,anche per acquisti già effettuati. Va rammentato inoltre
che dal 2009 il Comitato di Distretto ha stabilito di spostare il termine di presentazione delle domande al 31
maggio. Entro maggio 2010 pertanto, sono pervenute 29 domande (21 da residenti a Cesena e 8 da residenti
in altri Comuni del Distretto) che verranno inserite nella graduatoria 2010.
Dati attività
Numero domande presentate
Importo erogato
2007
24
€ 21.272
2008
25
€ 23.384
2009
35
€ 32.744
6.3 Contributo per l’abbattimento delle barriere architettoniche
1°sem.2010
29
-
Gestione Comune
Ai cittadini che hanno difficoltà nella deambulazione viene
erogato un contributo per l’abbattimento delle barriere
architettoniche nella casa di abitazione (ai sensi della Legge
13/89).
La graduatoria per accedere a questi contributi è sempre
aperta ed ogni anno, entro il mese di marzo, viene aggiornata
con le nuove domande presentate, attraverso un sistema che,
via web, consente la trasmissione immediata alla Regione
della richiesta dei contributi. Quindi le indicazioni fornite
dalla graduatoria non coincidono con l’anno solare ma
rispecchiano le modifiche intervenute dal 2 marzo al 1° marzo
dell’anno successivo.
Attività 2009 - 1°sem.2010
Nel 2009 non si sono avuti finanziamenti dalla Regione per cui non è stato possibile liquidare contributi a
fronte delle oltre 30 nuove richieste ricevute.
La graduatoria a fine giugno 2010, con gli aggiornamenti determinati dalle nuove domande inserite,
comprende 111 istanze. La Giunta regionale, con deliberazione 756/2010, ha stanziato risorse per liquidare
una parte delle istanze pervenute. Al nostro Comune sono stati assegnati euro 58.353,28. L'ufficio ha già
attivato le procedure per liquidare una parte delle istanze in graduatoria, fino alla corrispondenza della
somma stanziata.
Dati attività
2007
2008
2009
1° sem.2010
N° richieste nell’anno
27
24
33
17
N° contributi liquidati
2
30
0
-
N° domande in graduatoria
68
54
79
111
35
Gestione Cooperative Cad e Dolce
6.4 Assistenza domiciliare
Il servizio rientra nei dati di attività riguardanti l’assistenza domiciliare agli anziani non autosufficienti. I
disabili vengono seguiti a domicilio da un assistente di base, per un numero ore giornaliero che varia da caso
a caso. Gli utenti sono segnalati dalle assistenti sociali del Comune e dell’Unità operativa Disabili adulti
dell’Azienda USL, la gestione del servizio è affidata alle cooperative che hanno vinto la gara d’appalto
comunale. Dal 2010 la gestione del servizio sarà affidata tramite procedura di accreditamento.
Attività 2009.
Nel 2009 i disabili che hanno usufruito del servizio di assistenza domiciliare sono stati 38.
Si tratta di interventi di tipo socio-educativo riabilitativo o assistenziale che hanno lo scopo di migliorare
l’autonomia della persona disabile nel contesto della vita quotidiana. Per maggiori dettagli sull’assistenza
domiciliare rivolta ai non autosufficienti si veda l’area anziani (Pgf. 7.4 pag.44).
6.5 Centro per l’Adattamento dell’ Ambiente Domestico (CAAD)
Gestione Ausl
Il Centro di informazione e consulenza per l’adattamento dell’ambiente domestico per disabili e anziani
(C.A.A.D.) ha l’obiettivo di promuovere e sostenere l’autonomia e la vita indipendente di disabili e anziani,
favorirne la permanenza nella propria abitazione e rendere meno gravosi i compiti di accudimento da parte
della famiglia. Il centro, così costituito prevede la consulenza di un architetto, un fisioterapista e di
un’assistente sociale.
Attività 2009
Continua l’attività del servizio che nei primi sei mesi del 2009 ha visto un incremento delle consulenze
specifiche (sopralluoghi) sia per un aumento della richiesta diretta da parte dei cittadini, sia per un
incremento dell’attività di supporto ai servizi territoriali soprattutto per quanto riguarda gli anziani. Continua
l’attività di educazione stradale e informazione relativa ai progetti di vita indipendenti per le persone con
disabilità acquisite.
Prestazioni effettuate
700
600
685
623
500
400
489
300
200
100
0
2007
2008
2009
36
6.6 Centri diurni
Gestione: Ausl, coop.va CISA, coop.va Papa
Giovanni XXIII, Enaip FC
I Centri diurni si differenziano per attività, orari e figure professionali e possono essere suddivisi in: Centri
socio-riabilitativi; Centri di terapia Socio-occupazionale; Centri di formazione-lavoro e di formazione
professionale.
I Centri generalmente sono gestiti da soggetti non profit convenzionati con l’Azienda USL.
Il Servizio Disabili adulti provvede agli inserimenti degli utenti previa elaborazione di opportuno “progetto
personalizzato” condiviso con il soggetto gestore del Centro e con la famiglia dell’utente. Il servizio
provvede, poi, alla verifica periodica dell’andamento del progetto sia con il gestore che con l’utente e i
familiari.
Attività 2009
L’attività dei centri diurni del distretto è continuata in maniera piuttosto costante e non ha subito particolari
modifiche nel corso del 2009
Dati di attività
Numero Centri diurni
Utenti del servizio
Totale ore nell’anno
2007
12
127
-
6.7 Promozione dell’ inserimento lavorativo (Borse lavoro)
2008
12
122
23.805
2009
12
125
25.268
Gestione: Ausl, coop.va CILS,
EnAIP, coop.va Il Mandorlo,
coop.va Solidarietà Intrapresa
Il Servizio Disabili al fine di favorire e mantenere l’autonomia della persona, promuove percorsi formativi e
occupazionali personalizzati finalizzati ad uno specifico sbocco occupazionale, si tratta di tre tipologie di
progetti individualizzati:
P.S.A.C. (percorso sperimentazione acquisizione competenze)
T.F.A. (tirocinio finalizzato all’assunzione)
P.S.A.L. (percorso socio assistenziale lavorativo)
Ciascun progetto prevede azioni di avvicinamento e accompagnamento personalizzato con caratteristiche
proprie, in funzione delle concrete competenze e dei bisogni dei soggetti a cui è rivolto ed un sussidio
assistenziale come contributo per la frequenza.
Nel circondario cesenate, oltre alle situazioni in carico attraverso il Progetto Agenzia Lavoro gestite
direttamente dal Servizio, ci si avvale della collaborazione dell’EnAIP, della Coop.Va Sociale CILS e della
Coop.va Sociale Alveare Coop.Va Sociale il Mandorlo.
Attualmente sono attivi N.93 progetti a livello comprensiorale di cui N.64 realizzati con le suddette
collaborazioni nel Distretto Cesena- Valle Savio :
Dati attività- Distretto Cesena- Valle Savio
2009
SIL EnAIP
35
Coop.Va Sociale CILS
15
Coop.Va Sociale Mandorlo
2
Coop.va Sociale Alveare
12
Totale
64
37
6.8 Progetto Agenzia Lavoro
Gestione Ausl
Il progetto intende favorire l’accesso al lavoro delle persone in situazione di handicap, dipendenza
patologica, esclusione sociale e con problematiche psichiatriche, in carico ai Servizi che necessitano di
interventi mirati all’inserimento lavorativo ai sensi della legge 68/99 e L.R.14/00. Oltre a ciò l’agenzia
lavoro si occupa di ricercare anche posti occupazionali presso le imprese private del mercato del lavoro
locale.
Attività 2009
In generale si riscontra un incremento di risultati per l’attività dell’Agenzia nel 2009 a partire dall’aumento
delle segnalazioni,39 nel 2009, indice anche di maggiore conoscenza del servizio fino al dato positivo delle
persone assunte che è più che raddoppiato rispetto all’anno precedente. Continua il lavoro dell’Agenzia in
merito alla ricerca di nuove aziende sul territorio che nel 2009 si è concretizzato nella visita di otto aziende
cesenati.
Dati attività- Distretto Cesena- Valle Savio
2008
2009
Segnalazioni ad agenzia lavoro
34
39
Consulenze
8
6
Persone assunte
4
10
Progetto per acquisizione competenze
5
7
In attesa di collocazione
9
6
Inviate ad altri progetti/dimessi
0
12
6.9 Servizi Residenziali
Gestione coop.va Cils, Opera D.Dino,
coop.va Grazia e Pace, coop.va l’Alveare
Qualora la famiglia non sia più in grado di prendersi cura in maniera adeguata del familiare disabile si può
ricorrere alle strutture residenziali. I Centri residenziali garantiscono una presa in carico del disabile adulto
sia assistenziale che educativa.
Rientrano tra i servizi residenziali anche le seguenti tipologie di strutture: Casa famiglia, Casa accoglienza e
Gruppo appartamento.
Attività 2009.
Per ciò che riguarda la rete dei servizi, come da previsione, nel 2009 si sono realizzati i seguenti obiettivi:
• Prosecuzione della riorganizzazione e ampliamento della rete dei servizi esistenti;
• Consolidamento dei posti presso gruppo appartamento presso l’Opera Don Dino;
• Utilizzo di un’area del Centro Residenziale Navacchia per un secondo nucleo di gruppo appartamento
sperimentale per 4 persone disabili giovani.
Dai dati sui servizi residenziali notiamo come ci sia un progressivo aumento degli utenti di tali servizi negli
anni.
Comune di Cesena
2007
2008
2009
1°sem.2010
Utenti
33*
43
45
47
-
11.515
14.193
-
Ore giornaliere
* nel 2007 il dato è minore per differenze nel sistema di rilevazione
Fonte: Azienda USL.Dati distrettuali
38
6.10 Assegno di cura
Gestione Ausl
Esistono due tipologie di assegno di cura:
- una a valenza socio assistenziale disciplinata dalla DGR 1122/02 con finalità di potenziare le opportunità
di permanenza nel proprio contesto di vita dei cittadini in situazione di disabilità grave riconoscendo un
contributo economico (10-15 euro al giorno) a sostegno dell’accoglienza e del lavoro di cura svolto dalle
famiglie o da altri care givers ;tale assegno è sostenuto anche con finanziamento derivante dalle risorse
dei comuni;
- l’altra a valenza socio sanitaria disciplinata dalla DGR 2068/04 con la finalità di realizzare in modo
integrato progetti assistenziali personalizzati per persone con gravissima disabilità acquisita (23 euro al
giorno). Tale assistenza è finanziata esclusivamente con il Fondo regionale non autosufficienza.
Attività 2009 – 1° sem.2010
Nel 2009 hanno usufruito dell'assegno di cura disciplinato dalla DGR 1122/02 n. 31 persone dato in leggera
crescita rispetto all’anno precedente, in aumento anche le persone che hanno usufruito dell’assegno di cura
disciplinato dalla DGR 2068/04.
Comune di Cesena
2007
2008
2009
1°sem 2010.
Totale utenti (DGR 2068/04)
-
22
24
22
Totale utenti (DGR 1122/02)
29
29
31
30
6.11 Contributo per assistenti familiari
Gestione: Ausl
Le persone disabili che hanno ricevuto un contributo di 160 euro per le assistenti familiari sono state 8 nel
2009. Erano 5 nel 2008. Per maggiori dettagli sul servizio si veda la voce “Integrazione per regolarizzazione
assistenti familiari”in area anziani.
Attività diverse:
6.12 Progetti per il tempo libero
Gestione: Ausl, coop.va CAD, ass.ne Anffas,
ass.ne il Disegno, ass.ne Adda
Si tratta di progetti individuali e di gruppo che permettono di garantire un sostegno mirato alla crescita e alla
vita autonoma delle persone disabili nonché a facilitare i compiti di cura da parte dei familiari, soprattutto
dove sono presenti genitori anziani o con problemi di salute. I singoli progetti sono promossi e gestiti
dall’Azienda USL, con il coinvolgimento e delle Associazioni di volontariato ( in particolare Anffas, ADDA,
Il Disegno, Amici di Casa insieme) e delle Cooperative Sociali. Si tratta di interventi prevalentemente di
tipo integrativo ad interventi semiresidenziali.
6.13 Percorsi per disabili non vedenti e sensoriali
Con l’obiettivo di offrire percorsi personalizzati per la riabilitazione del disabile, l’Azienda USL in
collaborazione coi Comuni del circondario cesenate ha realizzato:
• La prosecuzione di progetti di gruppo e individualizzati per migliorare le competenze personali di
persone con disabilità sensoriale (in collaborazione con Associazione ADDA 12 utenti);
• La prosecuzione di modalità organizzative nell’accesso ai servizi più rispondenti alle esigenze di tali
tipologie di disabilità (interpretariato per non udenti, percorsi facilitati, ecc) nel 2009 le prestazioni sono
state 32 e nel 1°sem. del 2010 13;
• La prosecuzione della collaborazione con il Centro Ipovisione presso l’Ospedale Bufalini attraverso un
Protocollo di lavoro, al fine di un’individuazione più efficace dell’utenza che necessita di percorsi per
migliorare la capacità di orientamento e la mobilità personale (4 corsi individuali e 9 consulenze nel
2009).
39
6.14 Terapia riabilitativa
Nell’ambito dell’assistenza socio-sanitaria esistono dei servizi che si occupano della riabilitazione
psicomotoria attraverso attività come l’ippoterapia, la fisioterapia e la fisioterapia in acqua.
Le attività sono rivolte prevalentemente agli utenti dei Centri Diurni e sono gestiti da soggetti esterni. Anche
la contribuzione degli utenti viene gestita direttamente dal gestore del progetto.
Attività 2009
Gli utenti che hanno partecipato alle attività di nuoto e ippoterapia nel 2009 sono stati 21 per le attività di
nuoto, 10 per le attività individuali a cavallo e 15 per quelle di gruppo.
6.15 Centri estivi
I Centri estivi sono nati con l’obiettivo di offrire un’alternativa costruttiva ai servizi socio-riabilitativi, nel
periodo di chiusura estiva, il servizio è rivolto ai disabili adulti e minori.
Le attività previste sono di tipo ludico, ricreative e assistenziali. Alcuni Centri sono organizzati per offrire
anche ospitalità notturna, altri invece sono aperti solo nelle fasce diurne.
Dati di attività 2009
Nel 2009 il centro socio-riabilitativo diurno Le Rondini è passato da 10 ad 11 mesi di apertura per
omogeneità con altri CSRD del territorio, andando così al superamento dell’attività estiva che veniva
parzialmente utilizzata dagli utenti del centro stesso.
Per quanto riguarda il Centro estivo Anffas ( a carattere residenziale )gli utenti ospitati nel 2009 ammontano
a 33 mentre nel 2010 sono stati 35.
Totale contributi versati dal Comune di Cesena ad Ausl per attività delegate:
Comune di Cesena
Totale contributi ad Ausl per
area handicap
2007
2008
€ 729.340 € 608.025
2009
€ 668.527
La quota dei trasferimenti da parte del comune all’Ausl risulta inferore nel 2008 rispetto al 2007 e agli anni
precedenti in quanto dal 2008 si è potuto attingere anche alle risorse dedicate dal Fondo Regionale per la
Non Autosufficienza che hanno contribuito a colmare il gap e incrementare le risorse dedicate all’area. Per il
2009 vi è stato un incremento di risorse da parte del Comune di Cesena.
Hanno inoltre collaborato alle attività e servizi per disabili adulti:
Associazioni: Arci, En.a.i.p FC, Ente nazionale sordi, Adda, Anffas, il Disegno, Anglad,
Paratetraplegici Forli-Cesena, Sordi di Cesena, ANMIC, AVEAC (Associazione di Volontariato
Enaip-Acli Cesena), Cyrano
Cooperative: CAD, DOLCE, CISA, Papa Giovanni XXIII, Il Mandorlo, Solidarietà Intrapresa,
Grazia e Pace, l’Alveare, Asso
Fondazioni: Opera Don Dino, Cassa di Risparmio di Cesena
Rappresentanze locali/enti di coordinamento: Comitato paritetico Provinciale, Coordinamento
del volontariato di Cesena, Ass.I.Prov
Altri enti: Alma Mater Studiorum- Università di Bologna, OO.SS
40
7. Servizi per Anziani
Contesto sociale di riferimento
La percentuale della popolazione anziana è notevolmente aumentata negli ultimi 20 anni in tutti i Comuni del
Cesenate, sia pure in misura maggiore nella zona che comprende Cesena e la Valle del Savio, rispetto
all’area costiera e del Rubicone. Tale incremento ha portato a ridefinire e ampliare continuamente l’offerta di
servizi domiciliari, diurni, residenziali e di promozione alla vita attiva e alla partecipazione.
Popolazione anziana Comune di Cesena
2006
2007
2008
2009
Popolazione totale al 31 dicembre
94.078
94.904
95.525
96.171
Popolazione ≥ 65
20.040
21.718
21.903
22.117
% ≥ 65 anni
21,2%
22.8%
22,9%
22,9%
Popolazione ≥ 75
10.167
11.504
10.736
10.972
% ≥ 75anni
10,8%
12,12%
10,25%
11,4%
Gli anziani assistiti
Gli anziani in carico ai servizi sociali del comune di Cesena per l’anno 2009 sono stati 1843 circa il 10% in
più rispetto all’anno precedente (nel 2008 erano 1718).
I servizi sociali seguono quindi il 16,8% della popolazione anziana ultrasettantacinquenne di Cesena, ed il
quartiere che ha la maggior incidenza di anziani seguiti nel proprio territorio è il Centro Urbano con circa il
20,1% seguito dal Fiorenzuola 19%. Questo significa che nel quartiere centrale e nella prima cintura urbana
si arriva ad una media di quasi 2 anziani seguiti su 10 con l’eccezione del quartiere Cesuola dove la media si
abbassa proprio per la sua caratteristica di quartiere residenziale.
% anziani in carico
25,0
20,1
18,9
20,0
17,2
15,0
17,117,0
16,3 16,6
14,4
16,8
15,7
12,4
13,3 12,8
10,0
5,0
0,0
ce
nt
ro
41
to
t
ur
ba
n
ce o
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N
R
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n
se Di ate
s
nz
m
a
a
qu no
ar
tie
re
0,0
Obiettivi di mandato/obiettivi triennali di programmazione
- Promuovere la vita attiva degli anziani sostenendo il loro impegno civico e socialmente utile, le
attività aggregative e le iniziative di tipo culturale e ricreativo
- Contrastare la solitudine e la fragilità sociale attraverso lo sviluppo di servizi di prossimità e di
contatto attivo
- Sviluppare la domiciliarità degli anziani non autosufficienti attraverso l’attivazione di una adeguata
rete distrettuale di servizi sociosanitari
Attività ordinarie:
7.1 Appartamenti protetti
Gestione Comune di Cesena
Si tratta di un servizio strutturato intorno alla convivenza di un numero ridotto di anziani sufficientemente
autonomi, all’interno di uno stesso appartamento, “protetto” in quanto è prevista la presenza di un Operatore
socio-sanitario (OSS) che ha il compito di gestire la casa (pulizia/riordino degli spazi in comune e delle
camere; lavanderia ecc.) e la fornitura dei pasti. Inoltre l’assistente domiciliare svolge l’importante compito
di fare da riferimento e da raccordo fra gli anziani, interessandosi anche all’animazione e alle gite che
possano coinvolgerli.
Attività 2009 – 1° sem.2010
Dal 2008, a seguito della chiusura dell’appartamento di Ponte Abbadesse, restano due appartamenti protetti
in Centro Urbano con una capienza complessiva pari a 8 posti che sono occupati, anche per il 2009,
principalmente da anziani soli e si confermano sufficienti a fronteggiare la richiesta.
Appartamenti protetti
2007
2008
2009
1°sem.2010
Appartamenti protetti al 31
dicembre
3
2
2
2
Utenti nell'anno
11
8
9
8
Domande presentate
5
3
1
1
Giornate di presenza
3.226
2.928
2.797
1.449
-
€ 56.098
€ 56.238
-
Costo complessivo del servizio
42
7.2 Case protette e Residenze Sanitarie Assistenziali (RSA)
Diversi gestori: Asp, Lieto Soggiorno SAS,
Fondazione Maria Fantini, Fondazione
Don Baronio, coop.va Il Cigno
La Casa protetta e la RSA sono strutture socio-sanitarie residenziali destinate ad accogliere,
temporaneamente o permanentemente, anziani non autosufficienti di grado medio ed elevato, che non
necessitano di specifiche prestazioni ospedaliere. Si differenziano per finalità assistenziali e requisiti di
personale diversi.
L’accesso ai posti convenzionati avviene a seguito di apposita valutazione delle condizioni di non
autosufficienza da parte dell’Unità di Valutazione Geriatrica territoriale. Il Comune di Cesena non gestisce
direttamente Case di riposo, Case protette o Rsa. L’unica struttura di proprietà del Comune, la “Violante
Malatesta” di Case Finali che è gestita dall’Asp di Cesena.
Attività 2009 – 1° sem.2010
Disponibilità di posti convenzionati nelle case protette e rsa:
2009
Posti in Casa protetta/RSA
Nuovo Roverella
Don Baronio
Maria Fantini
La Meridiana
Lieto soggiorno
Violante Malatesta
Totale
90
78
40
44
30
65
347
Per gli utenti in condizioni di disagio economico è prevista un’integrazione delle rette a carico del comune
di Cesena.
Nel 2009 si nota una leggera diminuzione di utenti nell’anno ed una diminuzione del numero di nuovi utenti
per cui il Comune integra la retta dovuta ad un minor turn-over dei posti. Tutto ciò si lega anche ad una
diminuzione della spesa sostenuta.
Dati di attività Case protette e RSA
2007
2008
2009
1°sem.2010
Numero utenti nell’anno
98
96
88
82
Numero inserimenti
21
21
11
12
Giornate di presenza
27.587
27.645
25.042
12.469
€ 1.010.479
€ 1.036.482
€ 972.342
€ 359.230
€ 629.323
€ 653.530
€ 603.137
€ 303.688
62%
63%
62%
-
Spesa sostenuta
Recuperi effettuati da utenti
Rapporto recupero/spesa
7.3 I Centri Diurni
Diversi gestori: Asp, Fondazione
Don Baronio, Coop.va Il Cigno
Il Centro Diurno è uno spazio per anziani parzialmente autosufficienti o non autosufficienti. Gli operatori
svolgono attività socio-assistenziali: assistenza tutelare e di base durante il giorno, a partire dalla colazione,
attività di mobilizzazione, occupazionali, ricreativo-culturali. L’accesso al Centro diurno è seguito
dall’assistente sociale responsabile del caso, previo esame dell’Unità di valutazione geriatrica (UVG). I
cinque posti della Meridiana sono stati autorizzati a fine 2008 e l’avvio della convenzione è avvenuto nel
2009.
Attività 2009
La richiesta di centro diurno in questi ultimi anni è cresciuta soprattutto da parte di familiari con anziani affetti
da disturbi cognitivi nella fase iniziale o severa della malattia.
43
Nel 2010 l’amministrazione comunale ha avviato un progetto straordinario volto a contenere le rette a carico
degli ospiti attraverso il riconoscimento di 3 euro per giornate di presenza sui posti convenzionati.
Posti in Centro diurno convenzionati
Nuovo Roverella
Don Baronio
La Meridiana
7.4 L’assistenza domiciliare di base
2009
20
22
5
Gestione: Coop.va CAD e Coop.va Dolce
L’Assistenza domiciliare è fornita attraverso un’operatrice qualificata che ha l’importante ruolo di
promuovere l’autonomia e la socializzazione dell’anziano. All’interno di questo scopo ritroviamo diverse
azioni: occuparsi della cura dell’anziano e della gestione della casa, provvedere ai pasti e al disbrigo di
commissioni, accompagnamento in caso di visite mediche e stimolazione dell’anziano alla vita associativa.
Nel 2010 tale attività sarà soggetta a procedure di accreditamento.
Attività 2009 – 1° sem.2010
I dati del servizio di assistenza domiciliare evidenziano un continuo aumento degli utenti che ne
usufruiscono negli anni a conferma dell’efficacia e della necessità del servizio. In particolare nel 2009 è da
rilevare il contingente incremento nel numero di ore di servizio fornite, quasi il 20% in più, garantite grazie
all’intervento del Fondo Regionale Non Autosufficienza erogato attraverso i trasferimenti dell’Ausl, e
mediante il continuo investimento dei Comuni del distretto che negli ultimi tre anni hanno quasi raddoppiato
le loro risorse impiegate in questo servizio.
Dati di attività
2007
2008
2009
1° sem.-2010
Utenti autosufficienti
16
15
5
5
Utenti non autosufficienti
153
183
189
170
Utenti disabili
30
30
39
32
Totale utenti nell’anno
199
228
233
207
30.593
37.429
46.354
23.440
Costo a carico del Comune
€ 460.500
€ 569.667
€ 690.000
-
Ricavo da rimborso Azienda USL
€ 134.925
€ 188.515
€ 274.222
-
Costo a carico degli utenti
€ 142.985
€ 188.603
€ 198.847
-
Costo del servizio
€ 468.560
€ 569.755
€ 614.625
-
Ore di servizio delle adb
Utenti Assistenza Domiciliare
250
200
30
39
183
189
30
150
23
100
50
0
22
153
107
93
11
13
16
15
5
2005
2006
2007
2008
2009
Utenti non autosufficienti
Utenti disabili
Utenti autosufficienti
44
7.5 Assistenza domiciliare rivolta a persone con disturbi cognitivi
Gestione: Asp
Si sottolinea anche l’attività svolta della Asp Cesena Savio per l’assistenza domiciliare rivolta a malati di
demenza, avviata nel 2005 con un finanziamento della Fondazione Cassa di Risparmio di Cesena. Il servizio
si pone come obiettivo da una parte il mantenimento delle autonomie residue del malato e la sua permanenza
nel nucleo di appartenenza, dall’altra di migliorare e/o mantenere le capacità assistenziali del caregiver,
messe duramente alla prova dal carico assistenziale ed emotivo che la malattia richiede nel suo
evolvere/involvere. A fine 2008 hanno aderito al progetto anche i Comuni di Bagno e di Verghereto, mentre i
Comuni di Cesena, Mercato e Sarsina hanno sottoscritto un protocollo con l’Ipab Casa Insieme (ora Asp) già
a partire dal 2005.
Attività 2009
Nel 2009 sono state fornite 3.058 ore di assistenza per una media di 58 ore a persona nell’anno. Il contributo
del Comune di Cesena al servizio è stato pari a 11.200 euro al quale si aggiunge l’importante contributo della
Fondazione CRC, quello del Fondo non autosufficienza e la contribuzione degli utenti.
Dati di attività
Utenti del servizio
7.6 Qualificazione del lavoro di cura
2007
2008
2009
35
54
59
Gestione: Coop.va Dolce e Asp
Le attività volte alla qualificazione del lavoro di cura si sviluppano attraverso due modalità:
- tutoring alle famiglie attraverso un operatore sociosanitario del servizio di assistenza domiciliare gestito
dalla cooperativa Dolce;
- formazione ai caregivers (famiglie e assistenti familiari) svolta dall’Asp Cesena Valle Savio (vedi Pgf. 13
Progetto “Affetti Speciali” a pag. 50) .
Attività 2009 – 1°sem.2010
Il servizio di tutoring a supporto del lavoro di cura svolto dall’operatore socio-sanitario (OSS), ha riguardato 29 utenti
per un totale di 907 ore. La diminuzione del numero delle famiglie è dovuta ad una sospensione dell’attività per un
breve periodo a causa del turn-over degli operatori che si sono succeduti nel servizio.
2007
2008
2009
1°sem
2010
17
-
41
815
29
907
23
437,50
-
€ 23.035
€ 23.793
€ 7.95.3,50
0
1
0
0
1
1
3
2
Dati di attività
Tutoring alle famiglie
Numero famiglie che hanno avuto il tutoraggio
Numero di ore effettuate
Costo dell’assistenza prestata
Corsi per caregiver
Corsi alle famiglie
Corsi per assistenti familiari (ASF)
45
7.7 Assegni di cura
Gestione: Ausl
L’assegno di cura è uno strumento molto importante a sostegno delle famiglie che si prendono cura di un
proprio parente anziano non autosufficiente a domicilio.
Attività 2009
Nel 2009 si è ulteriormente sviluppata la capacità di copertura di tale strumento attraverso un consistente
incremento della spesa (+ 11%). Avvalendosi di una figura dedicata è stato portato a completamento il
progetto che vede un monitoraggio e tutoraggio delle condizioni sia sanitarie che sociali dei beneficiari
dell’assegno di cura. L’operatore si pone come interfaccia fra anziani e/o famiglie e gli AA.SS. responsabili
del caso, con l’obiettivo di sostenere e migliorare il lavoro di cura svolto dalle reti informali.
2007
2008
2009
516
569
655
Costo complessivo
-
€ 990.000*
€ 1.116.000*
Costo medio per assegno
-
€ 1.739
€ 1.703
Dati di attività**
Numero assegni di cura
*comprensivi del contributo della Fondazione CRC e della quota del FNA/Comune
** dati distrettuali
7.8 Integrazione per regolarizzazione assistenti familiari
Gestione: Comune
Con tale progetto ci si è posti l’obiettivo di attuare azioni di politica sociale a supporto delle famiglie che si
assumono l’impegno di cura dei propri familiari anziani non autosufficienti, nel riconoscimento
dell'importante e talora insostituibile ruolo sociale svolto dalle assistenti familiari. Con tale attività si intende
incentivare le famiglie ad assumerle con regolare contratto di lavoro, con l’intento di sostenere i costi
correlati.
Due sono gli interventi attivati: il contributo integrativo di 160 euro per i percettori di assegno di cura
previsto dalla DGR 1206/2007, il contributo straordinario che il Comune di Cesena riconosce in casi
specifici per anziani non autosufficienti che non percepiscono assegno di cura .
Attività 2009 - 1° sem.2010
Il contributo regionale di 160 euro, attivato dal 2007, per la regolarizzazione delle assistenti familiari
straniere che svolgono almeno 20 ore di servizio presso anziani non autosufficienti è aumentato nel 2009
raggiungendo il numero di 90 famiglie.
Nel corso del 2009, sono state 11 invece le famiglie che hanno usufruito del contributo a sostegno della
regolarizzazione di personale di assistenza straniero nella misura di circa 150/200 euro mensili erogato dal
Comune di Cesena. Il numero dei contributi concessi dal Comune è diminuito dal 2007 in quanto nel
frattempo si sono diffusi i contributi regionali di cui sopra.
Dati di attività
N. contributi regionale aggiuntivo per
regolarizzazione badante
Spesa contributi comunali
N. contributi comunali concessi
2007
2008
2009
1°sem. 2010
32
84
90
-
€ 19.196
€ 9.598
€ 10.050
€ 3.150
25
9
11
5
46
7.9 Supporto alle famiglie che percepiscono assegno si cura
Si tratta di un supporto alle famiglie che percepiscono assegno si cura svolto da un operatore sociosanitario
(OSS) dedicato che ha il compito di fornire consigli e consulenza rispetto alla gestione dell’anziano non
autosufficiente.
Dati di attività
Numero famiglie che hanno
avuto il supporto
2007
2008
2009
1°sem. 2010
170
478
-
352
Numero controlli effettuati
226
1180
1385
849
7.10 Pasti a domicilio
Gestione: Comune
La consegna del pasto viene affidata a operatori socio sanitari in grado di effettuare un monitoraggio sulla
vita degli utenti, necessario per verificare l’andamento dello stato di salute e la condizione di perdita della
non autosufficienza o l’insorgere di problematiche sociali.
Attività 2009-1°sem 2010
Il servizio ha visto, negli ultimi anni un incremento della sua attività di erogazione di pasti aumentati dal
2007 di oltre il 20 %. Tuttavia, l’attuale organizzazione, il numero di mezzi a disposizione e il budget
assegnato, non consentono un ulteriore sviluppo del servizio anche a fronte di una domanda in aumento
(attualmente vi è una lista d’attesa costante di 10/12 persone). E’ allo studio un percorso di riorganizzazione.
Dati di attività
2007
2008
2009
1° sem.2010
Utenti nell’anno
113
147
147
127
23.952
27.987
30.245
17.746
212
190
205
135
-
€ 16.834
€ 22.835
€ 18.738
Pasti erogati
Media pasti per utente
Costo complessivo
7.11 Trasporto estivo agevolato AVM
Gestione: AVM
Già da alcuni anni il Comune di Cesena insieme al Comune di Forlì e Savignano e la Provincia hanno
istituito un protocollo con ATR che prevede una compartecipazione economica per favorire l’utilizzo dei
mezzi pubblici nei mesi estivi da parte di persone anziane. Nel 2009 solo a Cesena sono stati emessi 199
abbonamenti agevolati su un totale di 389 con un contributo pari a 4.000 euro.
7.12 Le attività ricreative: vacanze, gite, iniziative culturali, centri sociali
Nell’ottica degli obiettivi di integrazione sociale e culturale degli anziani sono aumentate le iniziative di
sostegno alle forme di autoaiuto e di promozione della socialità, che gli stessi anziani andavano nel frattempo
sviluppando: i centri sociali (cinque a Cesena) o di aggregazione spontanea nei quartieri, le vacanze e le gite,
le feste, i corsi di formazione (a Cesena è attiva ormai da molto tempo l’Università della terza età, affiancata
da alcuni anni da ulteriori corsi promossi da altre associazioni), le attività socialmente utili.
47
7.13 Attività ricreative
Gestione: Associazione Vivere il tempo
La promozione di attività ricreative si fonda sulla valorizzazione delle potenzialità e capacità autoorganizzative degli stessi anziani. Cesena dimostra al riguardo una ricca rete di associazioni composte da
anziani e rivolte ad anziani, che esprimono una buona vivacità nella promozione e organizzazione di
iniziative: vacanze, corsi, incontri, attività di aggregazione che si sviluppano lungo tutto il corso dell’anno.
La scelta di coinvolgere queste associazioni, e in particolare il Centro sociale “Vivere il tempo”, cui fanno
riferimento anche gli altri organismi associativi, nella gestione delle attività ricreative, si è confermata
appropriata: per la qualità del servizio svolto, per l’apprezzamento degli anziani che ne fruiscono,
testimoniato dall’aumento costante dei partecipanti alle varie iniziative, in rapporto al costo sostenuto
dall’Amministrazione.
Attività 2009- 2010
Il numero dei partecipanti vacanze organizzate dalla associazione “Vivere il Tempo” è significativamente
aumentato negli anni confermando l’apprezzamento delle iniziative organizzate.
Dati di attività
2007
2008
2009
2010
Anziani partecipanti ai turni di vacanza
668
853
856
350
€ 37.602
€ 37.652
€ 37.000
-
Costo delle attività ricreative
7.14 Centri sociali
Gestione: Associazioni varie
I Centri Sociali sono punti di ritrovo che, aperti soprattutto al pomeriggio, garantiscono a tanti ultrasessantacinquenni
di poter trascorrere qualche ora in compagnia, impegnati in attività spontanee e/o organizzate. I centri sociali sono
gestiti da diverse associazioni di anziani/per anziani. Il centro sociale ha un suo regolamento interno e a chi partecipa
alle attività è richiesto di tesserarsi. Il centro sociale organizza momenti di festa e in genere riesce a mantenere
l’apertura anche nei giorni festivi, giornate difficili per chi vive da solo. Già dal 2007 è attivo un nuovo centro
sociale “Il Girasole” sorto in frazione Ronta. I centri sociali, così
come rappresentato dalla cartina, sono 7:
Centro sociale
Sito in:
Vivere il tempo
Via San Mauro
Hobby Terza età
Via Gramsci
Primavera 3
Via Mura Valzania
Croce bianca
Via Dandini
Centro Arcobaleno
Via Vigne
Auser Don Baronio
Via Mulini
Il Girasole
Ronta
48
7.15 Attività socialmente utili
Gestione: Comune di Cesena
Grazie alle attività socialmente utili, nuove figure sociali - il nonno vigile, il nonno giardiniere - hanno via
via popolato il paesaggio urbano, a testimonianza di nuove forme di protagonismo sociale degli anziani. Si
tratta di attività che hanno un effetto diretto sulla comunità. Sono “lavori” (il mantenimento del verde
pubblico, la vigilanza all’esterno delle scuole e durante le sagre, l’accompagnamento nello scuolabus,
l’apertura e la chiusura dei cimiteri, la coltivazione degli orti, la compagnia e la promozione della
socializzazione) per i quali ultrasessantacinquenni attivi si impegnano dedicando qualche ora alla settimana
in cambio di un rimborso spese.
Tale servizio viene svolto grazie all’ausilio dei volontari di Auser, Ada, Antea e Pro-Natura.
Dati di attività
Pensionati coinvolti
Spesa dell'attività
2007
2008
2009
1 sem.2010
42
47
45
42
-
€ 46.940
€ 55.522
€ 19.182
Attività 2009
Si conferma una valutazione positiva all’inserimento dei pensionati in attività socialmente utili correlata ad
un leggero aumento di spesa dovuta ad interventi straordinari rivolti a situazioni di fragilità sociale.
7.16 Amarcord Cafè
Gestione: Fondazione Don Baronio
Il 26 marzo 2008 ha preso avvio l’ “Amarcord cafè”, realizzato in collaborazione con la Fondazione Don
Baronio, l’Azienda Usl di Cesena, la Facoltà di Psicologia dell’Università di Bologna, l’Associazione Caima,
l’Associazione Territoriale Auser come possibilità di incontro per persone affette da demenza e per i
familiari e con l’obiettivo di contrastare l’isolamento e la solitudine delle famiglie, fornire informazioni
sulla malattia e sostegno psicologico, promuovere la condivisione delle esperienze e alleviare lo stress dei
familiari.
Attività 2009
Nel 2009 hanno partecipato all’appuntamento settimanale complessivamente 85 persone fra malati e
familiari, con una media ad incontro di 14 malati e 12 caregivers. L’ inimmaginabile “successo” del progetto,
ben rappresentato dall’alta e assidua partecipazione di malati e familiari, si deve sicuramente all’ampia
collaborazione fra Enti e soggetti sia privati che pubblici che si sono coinvolti nella realizzazione del
progetto, facendo del Cafè Alzheimer un progetto innovativo per il nostro territorio, che vanta peraltro
diverse iniziative e servizi rivolti a persone affette da demenza, quali il Progetto Domiciliarità dell’Asp
Cesena-savio, il servizio di consulenza promosso dal Comune attraverso un’Assistente Sociale dedicata e le
iniziative dell’Associazione dei familiari CAIMA.
Vista l’alta partecipazione e l’impossibilità da parte del caffè di aprire a nuovi soggetti che ne facevano
richiesta, ad ottobre 2009 è stato aperto un secondo caffè nel quartiere Ravennate che ha visto la
partecipazione di 35 persone fra malati e familiari. E’ stato promosso dalla Fondazione Don Baronio in
partnership con le medesime associazioni del primo caffè a cui si è aggiunto il Circolo Acli di Ronta, presso
la cui sede si svolgono le attività del caffè.
49
Attività straordinarie:
7.17 Progetto Affetti Speciali- sostegno alle reti sociali e di prevenzione per soggetti fragili
Gestione: Asp
Tramite il progetto Affetti Speciali si sta
costruendo un nuovo ambito di intervento di
sostegno alla domiciliarità e di aiuto alla
comunità a prendersi cura dei propri anziani
fragili attraverso una pluralità di progetti e di
interventi che vanno dal ripensamento e
dall’implementazione di servizi in parte già
esistenti (Centro Risorse Anziani, punti anziani,
punti di ascolto) alla progettazione di nuovi
servizi (teleassistenza e telesoccorso), al
coordinamento e supporto di tutte quelle
iniziative che la comunità attiva, o pensa di
attivare, per fornire aiuto, sostegno, servizi a chi
vive in condizioni di fragilità sociale e sanitaria.
Attività 2009 – 1° sem. 2010
- Nel 2009 ha preso avvio il progetto attraverso una riorganizzazione del Centro Risorse Anziani
(CRA).Gli utenti del Centro nel 2009 sono diminuiti rispetto agli anni precedenti ma sono aumentate
le chiamate/contatti passando da 1869 del 2008 a 1898 nel 2009. Nel primo semestre 2010, quando
si è entrati a regime con il servizio, il numero degli utenti risulta nuovamente incrementato;
- Nel 2009 si è inoltre avviata la progettazione dell’attività di segretariato/portierato sociale
nell’ambito del condominio sociale di S. Mauro;
- Nel corso del 2009 si è iniziato a lavorare
sulla predisposizione di un servizio di
telesoccorso/teleassistenza innovativo con personale in grado di intervenire nelle 12 ore diurne e
mentre nelle ore notturne e festive attraverso un call center tradizionale per le emergenze sanitarie;
- Nel 2009 ai tre storici punti anziani si sono aggiunti un nuovo punto a Gattolino e 5 punti di
intervento infermieristico gestiti da Auser e Antea in collaborazione con Ausl e Asp;
- Nel 2009 è partita anche un attività di corsi alle famiglie per il supporto all’attività di cura (vedi Pgf.
7.5 “Qualificazione del lavoro di cura” a pag.45 )
- Ai fini di meglio definire l’ambito di intervento è stata avviata una apposita ricerca sugli anziani
fragili con il coinvolgimento dei medici di base e della Facoltà di Psicologia di Cesena che ha
consentito di redigere un elenco degli anziani fragili presenti nel territorio su base distrettuale;
Dati di attività
Utenti del Centro Risorse Anziani
Punti anziani coinvolti
Accessi Punto appoggio lavoro di cura
Utenti spazio La Rondine
2007
241
-
50
2008
226
-
2009
215
3
110
-
1 sem.2010
153
8
155
33
7.18 Percorsi di Dimissioni Protette
Gestione: Asp
Il progetto si propone di ridurre il ricovero inappropriato del paziente in struttura ospedaliera predisponendo
un sistema organizzativo che consenta l’accompagnamento verso servizi socio sanitari più adeguati e il
sostegno verso il rientro a domicilio.
Attività 2009 – 1° sem.2010
Nel 2009 si è avviata la rivisitazione del percorso di dimissioni protette. Per il Distretto Cesena Valle Savio
sono state assegnate due assistenti sociali con la funzione di raccordo tra le diverse unità ospedaliere ed i
servizi territoriali sociali e sanitari con l’obiettivo di facilitare il rientro a domicilio o, qualora questo non
fosse possibile, la predisposizione di un percorso di accompagnamento congiunto tra utente, familiare,
ospedale e servizi territoriali.
I casi da seguire sono segnalati dai reparti o da altre assistenti sociali e se nel 2009 erano stati segnalati 114
casi, solo nei primi 5 mesi del 2010 ne sono stati segnalati 100. Questo dato conferma l’utilità del servizio e
la sua progressiva diffusione.
Hanno inoltre collaborato alle attività e servizi per gli anziani:
Associazioni: Auser, Croce Bianca, Ass.ne Nazionale Alpini, CAIMA, Vivere il Tempo, Hobby
Terza Età, Arci, San Giuseppe, Primavera 3, Girasole, AVEAC (Associazione di Volontariato EnaipAcli Cesena)
Cooperative: Il Cigno, la Mongolfiera, la Fonte, CAD, DOLCE, Asso.
Fondazioni: Opera Don Baronio, Maria Fantini, Cassa di Risparmio di Cesena
Rappresentanze locali/enti di coordinamento: Comitato paritetico Provinciale, Coordinamento del
volontariato di Cesena, rappresentanze dei quartieri, Ass.I.Prov
Altri enti: Lieto Soggiorno S.A.S, AVM, Arco S.A.S, Alma Mater Studiorum- Università di Bologna,
Istituto Professionale di Stato “Iris Versari”, OO.SS
51
52
8. Servizi per l’integrazione dei Cittadini Stranieri
Contesto sociale di riferimento
La popolazione straniera con il passare degli anni continua ad aumentare anche nel nostro territorio
comunale. Al 31 dicembre 2009 i cittadini stranieri presenti erano 8.320 pari all’8,6% della popolazione
residente e più del doppio di quelli che erano presenti nel 2003.
In sostanza si può dire che l’aumento continuo della popolazione di Cesena degli ultimi anni è dovuto ad un
aumento della popolazione straniera.
residenti stranieri
residenti italiani
9.000
89.200
89.000
8.320
8.000
89.036
88.844
88.800
7.425
7.000
6.567
88.626
88.600
6.000
88.400
88.337
5.452
5.000
5.003
88.200
88.100
4.000
88.000
87.800
4.462
3.000
87.851
87.600
2.000
87.400
1.000
87.200
0
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2004
it aliani
2005
2006
2007
2008
2009
str anier i
L’immigrazione cesenate, come quella provinciale e nazionale, deve molto del suo incremento al fenomeno
dei ricongiungimenti familiari, segno di un cambiamento di atteggiamento degli stessi immigrati rispetto al
loro processo migratorio e dell’avanzare di un tipo di immigrazione più strutturato con bisogni sociali
sempre più complessi.
Con la diffusione delle famiglie immigrate va registrato l’incremento di minori con esigenze proprie dell’età
evolutiva associate alla complessità psicosociale del vivere in contesti socio culturali spesso profondamente
differenti tra loro come la famiglia d’origine e l’ambiente sociale circostante (scuola, amici, sport ecc.).
La maggioranza degli stranieri presenti hanno tuttavia un’età compresa nella fascia 26-50 anni (oltre il 60%),
pertanto si tratta di adulti attivi.
Ad incrementare i numeri di questa immigrazione vi sono poi gli immigrati giunti sul nostro territorio con
permesso di soggiorno per lavoro stagionale, richiesti soprattutto dal turismo e dall’agricoltura.
La popolazione straniera nei servizi sociali
I nuclei stranieri assistiti nel 2009 sono stati 566 (56%) a fronte dei 444 italiani (44%).
Da rilevare come queste 566 famiglie rappresentino il 14% del totale delle famiglie straniere residenti
(4068).
Se limitiamo però l’analisi ai soli contributi economici erogati alle famiglie, notiamo che la % di famiglie
straniere che hanno percepito un contributo economico si abbassa a 53% contro il 47% delle famiglie italiane
(vedi anche il cap.4“Interventi rivolti alle famiglie” pag. 19).
53
Gli utenti stranieri dei servizi sociali
60
50
albanese
algerina
40
bulgara
m arocchina
30
nigeriana
20
rum ena
tunisina
10
polacca
0
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
2007
2008
Da una ricerca fatta internamente al settore nell’anno 2009 con i dati del 2008, abbiamo ricavato alcuni dati
interessanti sulla provenienza di questi cittadini stranieri e sul loro grado di accesso ai servizi. In particolare
è emerso che gli immigrati marocchini e tunisini hanno costituito fin dal 2000 la presenza maggiore nei
servizi sociali del Comune, seguiti dalla popolazione albanese. Altri gruppi di cittadini considerati sono i
rumeni, i bulgari, i nigeriani, gli algerini ed i polacchi.
In ordine di presenze, gli immigrati residenti che si incontrano nel tessuto comunale sono: albanesi, rumeni,
marocchini, bulgari, tunisini, polacchi, bangladesi, ucraini, algerini e nigeriani.
Quindi albanesi e rumeni,pur essendo le nazionalità con maggiori presenze sul territorio, accedono
ai servizi meno di marocchini e tunisini.
54
Obiettivi di mandato/obiettivi triennali di programmazione
- Favorire lo sviluppo della cultura dell’accoglienza e facilitare l’integrazione socio-culturale
promuovendo l’apprendimento della lingua italiana, l’orientamento ai diritti e ai doveri di
cittadinanza, la partecipazione
- Supportare le famiglie straniere in difficoltà ad acquisire le competenze per la gestione
adeguata del bilancio familiare
- Prevenire il disagio sociale degli stranieri di seconda generazione
Attività e servizi.
Attività ordinarie:
Gestione: Asp
8.1 Il Centro servizi stranieri
Il servizio si propone di rispondere al bisogno di ascolto e di orientamento dei cittadini extracomunitari di
recente trasferimento e alle esigenze dei servizi territoriali che necessitano di supporto e consulenza per lo
svolgimento di procedure complesse.
Dati di attività:
Presenze nell’anno al Centro Servizi
Utenti del servizio di informazione
giuridica
2007
2008
2009
1°sem.2010
5.298
4.976
4.443
1.537
418
470
375
209
Presenze al Centro Stranieri ed al Servizio di informazione giuridica
Presenze nell'anno
Utenti servizio inform azione giuridica
600
5.500
5.000
4.976
5.298
564
550
4.443
490
500
470
4.500
450
4.323
4.000
400
418
3.500
350
3.242
375
3.000
300
2.500
250
2.000
200
2005
2006
2007
2008
2005
2009
2006
2007
2008
2009
Attività 2009
Come si evince dai grafici, sono in calo, negli ultimi anni i dati riguardante gli accessi al Centro e le
consulenze
Le richieste più rilevanti per chi accede allo sportello del Centro Stranieri sono: supporto alla preparazione
della documentazione per il rinnovo del permesso di soggiorno, informazioni circa l’accesso ai servizi della
città. Dal 2009 si registra anche un aumento della richiesta di aiuto per la ricerca di lavoro, anche da parte di
utenti presenti nel territorio da molti anni, in precedenza con lavoro stabile. In generale si nota un leggero
calo nell’utenza del 2009, confermato anche dall’andamento del primo semestre 2010. Continua l’attività del
Centro come accompagnamento delle assistenti sociali e dei centri giovanili nella presa in carico dei casi
sociali.
55
8.2 Centro Interculturale “Movimenti”
Gestione: Asp
Il Centro svolge la propria attività grazie alla collaborazione tra Servizi Sociali del Comune di Cesena, i
Quartieri, il Centro Stranieri e le Associazioni degli stranieri attive nel nostro Comune. Numerosi volontari
partecipano alle diverse attività.
Le principali attività del Centro sono: la gestione di uno Spazio giochi per bambini con i laboratori e
l’animazione pomeridiana connesse all’insegnamento della lingua italiana; l’attività di orientamento e
consulenza individuale per facilitare l’inserimento sociale e lavorativo; il sostegno e consulenza alle
associazioni; la progettazione di interventi di mediazione culturale nelle scuole; l’organizzazione di feste
ed eventi artistici e culturali; la produzione di materiale informativo per famiglie straniere.
Attività 2009 – 1°sem.2010
Continua positivamente l’attività dei corsi di italiano nei quartieri e presso il Centro, con un aumento
consistente delle persone frequentanti nei primi sei mesi 2010. Gli insegnanti coinvolti son stati 25 con il
supporto di 4 volontari. E’ stato inoltre organizzato un evento culturale per la giornata contro il razzismo che
ha coinvolto circa 120 persone e, sempre nei primi mesi del 2010, è stato attivato un percorso di mediazione
interculturale con le scuole medie Anna Frank e Plauto che ha visto il coinvolgimento di circa 600 studenti.
Dati di attività
2007
2008
2009
Utenti del Centro
237
169
163
171
/
175
205
245
237
344
368
416
312
n.d
338
176
172
140
292
120
Utenti corsi italiano
Totale utenti
Bambini frequentanti
lo spazio giochi
Ore di mediazione linguistica
presso le scuole
8.3 Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati (SPRAR)
1. sem. 2010
Gestione: Comune e Asp
Il Progetto di accoglienza richiedenti asilo (PNA), avviato dal 2001 (ma già in precedenza il Comune di
Cesena aveva attivato in proprio progetti di accoglienza di profughi), si è sviluppato mediante la
collaborazione di Prefettura, Questura, Provincia, Comuni di Forlì, Premilcuore e Cesena. La legge
n.189/2002 ha successivamente istituzionalizzato queste misure di accoglienza organizzata, prevedendo la
costituzione del Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati (SPRAR).
Attività 2009-1°sem.2010
Il Progetto ha visto l’inserimento di due nuovi nuclei familiari nel 2010. Un nucleo afgano ed uno somalo per
un totale di otto persone. I nuclei Kosovari presenti precedentemente sono infatti rientrati in patria nel 2009.
Il Progetto è interamente finanziato con fondi statali.
Dati di attività
Numero famiglie inserite nel progetto
Numero stranieri inseriti nell’anno
56
2007
2008
2009
2
6
2
3
2
7
1°sem.
2010
4
8
8.4 Progetto “Oltre la strada”
Gestione: Asp
Il progetto “Oltre la strada”, avviato nel 1999, attivo per i comuni di tutto il comprensorio prevede
l’accoglienza di vittime di tratta a scopo di sfruttamento sessuale o sul lavoro. Collabora la Prefettura di
Forlì–Cesena e un tavolo di lavoro per la gestione tecnico–operativa in cui partecipano soggetti pubblici, del
privato sociale e del volontariato, con il coordinamento della Regione Emilia-Romagna.
Attività 2009
Nel corso del 2009 si è data continuità al progetto di ricerca regionale sulla Prostituzione invisibile che ha
l’obiettivo di fornire elementi significativi della presenza della prostituzione in luoghi al chiuso (locali e
appartamenti) nel nostro territorio. A tal proposito, con l'analisi degli annunci e delle informazioni raccolte,
si sono cominciate a delineare alcune delle zone a rischio della nostra zona.
Nel corso del 2009 si sono conclusi due processi che coinvolgevano le utenti in quanto vittime di
sfruttamento nel nostro territorio. Gli sfruttatori sono stati in entrambi i casi condannati. Sono ancora aperti
tre processi.
Dati di attività
Numero utenti nell’anno
Numero nuovi utenti
Numero incontri di coordinamento
Percorsi conclusi nell’anno
2007
2008
2009
15
5
8
6
16
6
5
3
17
6
5
5
Attività straordinarie:
8.5 Progetto TRAA (territori in rete per l’accesso all’alloggio)
Gestione: Asp
Nel 2009 è iniziata inoltre la sperimentazione del progetto TRAA (territori in rete per l’accesso all’alloggio)
che per Cesena è coordinato dal Centro Stranieri. Il Progetto si occupa di sviluppo di comunità ed in
particolare di prevenzione e mediazione dei conflitti in situazioni abitative condominiali o di prossimità
abitativa in cui sono coinvolti cittadini stranieri. Il Progetto è promosso dal Ministero del lavoro, della salute
e delle politiche sociali e vede il Comune di Modena come ente capofila ed il Comune di Cesena come ente
attuatore assieme ad altri enti.
Attività 2009
Sono stati coinvolti 42 nuclei familiari.
Per il Progetto è stata spesa la cifra di circa 81.000 euro, di cui 73.000 attraverso finanziamento statale e i
rimanenti 8.000 a carico del Comune di Cesena.
8.6 Progetto “Pillole d’Identità”
Gestione: Comune e coop.va
Comunità Aperta
Il Progetto, promosso dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, ha visto la
partecipazione del Comune di Cesena come partner insieme al Comune di Faenza,
Ravenna e Riccione. Il progetto, rivolto ai giovani stranieri di seconda generazione e
alle loro famiglie, si proponeva di favorire processi di inclusione e integrazione
sociale attraverso un intervento di carattere culturale finalizzato alla produzione
audiovisiva.
Attività 2009
Il progetto, avviato per la prima volta nel 2009, ha visto una buona adesione di
partecipanti (28 ragazzi italiani e stranieri insieme). Le attività sono consistite in
incontri formativi nel primo semestre e nella realizzazione, nel secondo semestre, di
14 cortometraggi trasmessi nei primi mesi del 2010 anche dalla rete televisiva Rai
News 24.
57
8.7 Sportello per i rinnovi dei permessi di soggiorno
Gestione: Asp
L’attività dello sportello è rivolta ai cittadini stranieri che devono compilare la richiesta di rilascio o rinnovo
del permesso di soggiorno e, a seguito del protocollo di intesa tra Comune di Cesena e Prefettura di ForlìCesena, siglato nel 2009, lo Sportello si occupa anche delle istanze per il rilascio del nulla osta al
ricongiungimento familiare.
Attività 2009
Nel 2009 hanno avuto accesso allo sportello per informazioni 1077 persone per un totale di 911 pratiche
inserite.
Hanno inoltre collaborato alle attività e servizi per l’integrazione dei cittadini stranieri:
Associazioni: Aquilone di Iqbal, AMAL (Associazione Migranti Algerini), Amnesty
International, ARCI Cesena, A.R.N.I (Burkina Faso in Italia), L’Altra Città, Associna,
Associazione culturale cristiana Italo-Ucraina, Associazione del Benin Novigno, Dominae,
Donne marocchine di Romagna, Mater Caritatis, Umuigbo International, Polonia, Yakkar
(Senegal), Centro Aiuto alla Vita, Cittadini Costa d’Avorio, Emergency Cesena, Gruppo
Convivialità delle culture, Centro di cultura e studi islamici della romagna, Ivoriani presenti ForlìCesena, Comitato Cesenate per la Costituzione, Amani, Senso civico Cesena, Viaterrea,
IncontrArti, Comunità Aperta.
Cooperative: Sesamo, Asso
Fondazioni: Cassa di Risparmio di Cesena
Rappresentanze locali/enti di coordinamento: Comitato Paritetico Provinciale, Coordinamento
del Volontariato di Cesena, Ass.I.Prov
Altri enti: Centro per la Pace, OO.SS
58
9. Interventi per Favorire l’Accesso all’Alloggio
Contesto sociale di riferimento
Il comune di Cesena è ricompreso tra quelli ad alta densità abitativa, quindi dove la mancanza della casa
risulta essere un disagio riconosciuto. A ciò è da aggiungere che Cesena si caratterizza per una elevata
presenza di famiglie che hanno la proprietà della casa (Circa l’86% delle famiglie cesenati risiede nella casa
di proprietà) ma allo stesso tempo anche per la difficoltà di accesso all’abitazione per i nuclei famigliari che
non sono in condizione di acquistare un alloggio o che pagano canoni d’affitto troppo elevati.
Un canone di affitto stimato medio a Cesena in zona semicentrale nel 2009 è di circa 72 euro al mq, escluse
le spese ed è leggermente inferiore alla quota di Forlì ma superiore alle zone meno centrali (con esclusione di
Cesenatico).5
Canoni di affitto stimati al mq nel territorio di Forlì-Cesena
140
120
100
80
60
40
20
0
Bagno di R.
Cesena Cesenatico
Gambettola
Forli'
Savignano sul R.
Rocca San C.
Verghereto
Forlimpopoli
pregio
semicentro
periferia
L’incremento dei prezzi degli affitti immobiliari degli ultimi anni a Cesena (+18% dal 2000) e l’aggravarsi
della attuale crisi economica hanno fatto si che l’emergenza abitativa si sia estesa dalle fasce sociali povere
fino a ricomprendere quelle intermedie (famiglie numerose/monoreddito, giovani coppie..).
Gli sfratti in Provincia sono in continuo aumento soprattutto negli ultimi quattro-cinque anni passati dai 352
del 2005 ai 473 del 2009 e sono quasi totalmente dovuti a morosità.
Il sistema tradizionale di interventi per la casa non è più in grado di offrire una risposta adeguata
all’emergenza abitativa. L ’offerta di alloggi sociali è andata progressivamente riducendosi a causa della
mancanza di un adeguata politica di finanziamento statale a cui va ad aggiungersi il naturale processo delle
alienazioni con l’inevitabile determinarsi di un sistema che non è più in grado di dare risposte sufficienti per
i bisogni delle città. Cesena inoltre, con i suoi 847 alloggi ERP, sconta un deficit storico di carenza
strutturale di questi ultimi rispetto alla media regionale e delle città vicine (ad esempio Forlì ne ha 1487).
Tutti questi fattori, acutizzati dalla crisi economica, contribuiscono a fare dell’abitazione una problematica
sociale rilevante da affrontare con nuove modalità di intervento che non possono essere più identificate solo
nell’intervento pubblico ma secondo ottiche più ampie di edilizia residenziale sociale.
5
Dati pubblicati da ORSA Rapporto provinciale Forlì-Cesena 2010.
59
Obiettivi di mandato/obiettivi triennali di programmazione
- Favorire l’accesso alla casa in locazione o in proprietà ricercando e sperimentando anche
interventi innovativi in collaborazione con le forze economico produttive del territorio e
valorizzando la qualità e la funzione sociale dei programmi e dei progetti di qualificazione
urbana.
In particolare:
- Aumento progressivo degli alloggi ERP e ERS;
- Maggiore disponibilità di alloggi per l’affitto a canone agevolato;
- Favorire l’acquisto agevolato e la locazione.
Attività ordinarie:
Gestione: Comune/ ACER
9.1 Edilizia Residenziale Pubblica (ERP)
Gli alloggi di edilizia residenziale pubblica (E.R.P.), disciplinati dalla legge ragionale n. 24/2001, sono
destinati a rispondere al fabbisogno abitativo delle persone/famiglie meno abbienti e a quello di particolari
categorie sociali. Compito del Settore Servizi Sociali è quello di gestire la formulazione delle graduatorie per
l’accesso, le assegnazioni, le revoche, le mobilità, gli accertamenti reddituali e altre attività disciplinate dalla
legge sopra citata, ivi compresa l’erogazione di contributi agli inquilini e.r.p per canoni e utenze.
Attività 2009 – 1° sem.2010
A novembre-dicembre 2009 è stato
pubblicato il bando integrativo, mediante il
quale sono state raccolte 229 domande
nuove e 36 integrative che si sono aggiunte a
quelle presenti ancora in graduatoria.
La nuova graduatoria, pertanto, alla data
della sua pubblicazione avvenuta il 17
marzo 2010, comprendeva 666 domande
scese poi a 655 a giugno 2010, in seguito
all’effettuazione di alcune
verifiche
preliminari all’accesso, alle assegnazioni,
alle rinunce ecc.
Dati di attività
2007
837
Alloggi ERP al 31 dicembre
Nuclei assegnatari *
830*
2008
2009
873
868
847*
838*
(di cui) famiglie immigrate
77
92
96
(di cui) famiglie italiane
745
755
742
Domande in graduatoria ERP al 31 dicembre*
Alloggi ERP assegnati nell’anno da graduatoria
344
25
419
34
449
22
Spesa convenzione con Acer per gestione alloggi ERP
Domande per contributi affitto e/o utenze ad
assegnatari ERP accolte
Costo contributi ad assegnatari ERP
€ 934.800
72
€ 30.988
€ 829.000
67
€ 31.000
€1.165.409,97
72
€ 31.000
*La differenza rispetto al n° di alloggi disponibili è dovuta ai tempi del naturale turn over degli assegnatari e
agli alloggi in fase di ristrutturazione o in fase di manutenzione straordinaria..
60
Il grafico seguente, che riporta il totale delle domande presentate per gli alloggi ERP (comprese quelle poi in
seguito non ammesse per mancanza di requisiti), mette chiaramente in evidenza il loro costante aumento
negli anni.
Nell’ultimo bando generale del 2008 il 43% delle domande è stato presentato da cittadini stranieri (nel
bando generale dell’anno precedente tale percentuale era del 49,7%).
Le domande pervenute da parte di persone anziane risultano essere invece piuttosto costanti negli anni e si
attestano attorno ad un 7% circa del totale.
Le domande di alloggi ERP sono in continua crescita*
Andamento domande alloggi ERP 2003-2008
500
474
419
483
414
404
400
300
178
200
231
208
208
100
100
0
2003
2004
2005
Cittadini stranieri
2007
2008
Totale domande
* nel grafico non è compresa la graduatoria dell’ultimo bando integrativo del 2009 in quanto non confrontabile con
le graduatorie dei bandi generali
I dati delle assegnazioni nell’ultimo anno, in linea con quelli degli anni precedenti, denotano l’insufficienza
degli alloggi disponibili, e quindi assegnati, in confronto alle richieste in continuo aumento. Facendo una
media nelle assegnazioni negli ultimi tre anni, esse coprono circa il 7% della richiesta. L’andamento delle
assegnazioni, come si evince dal grafico, è piuttosto fluttuante negli anni; tale instabilità deriva
esclusivamente dal variare del numero di alloggi cosiddetti “di risulta” che si rendono disponibili
nell’anno e dalla presenza o meno di nuove realizzazioni e/o di nuovi alloggi acquistati dal Comune.
Assegnazione alloggi ERP con graduatoria dal 2003 al 2009.
Alloggi erp assegnati
37
40
34
35
30
25
25
16
20
15
12
10
22
17
12
6
5
5
18
7
8
7
0
2003
2004
2005
2006
assegnazioni a stranieri
2007
2008
totale assegnazioni
61
2009
Gestione: Comune di Cesena
9.2 Fondo sociale per l’affitto
Si tratta di un fondo costituito da risorse statali, regionali e comunali per l’erogazione di contributi per
l’affitto in favore di cittadini in difficoltà a sostenere il canone. Gli assegnatari possono essere gli utenti che
vivono in condizioni di disagio economico (documentabile) e pagano un canone d’affitto oneroso tanto da
incidere pesantemente sul reddito dell’intero nucleo.
Attività 2009-2010
L’ultimo bando per l'erogazione di contributi in sostegno all'accesso alle abitazioni in locazione è stato
pubblicato a maggio-giugno 2010 e, riconfermando la tendenza riscontrata negli anni scorsi, il numero delle
domande pervenute è in aumento. Infatti le istanze pervenute sono state 1081, superiori rispetto a quelle
pervenute nel passato biennio. Nel 2010 per la prima volta le domande sono state raccolte attraverso i CAAF
convenzionati con il Comune.
Contributi richiesti e contributi concessi
1100
1000
1000
925
900
970
864
822
909
921
771
800
808
763
700
600
664
612
500
400
2004
2005
2006
richiesti
2007
2008
2009
concessi
Per quanto riguarda i contributi concessi, non è ancora disponibile la graduatoria finale del 2010.
Tuttavia, come si rileva dal grafico, aumenta il fabbisogno teorico che solo in scarsissima parte è coperto dai
contributi erogati (il contributo massimo erogato ad una famiglia nell’anno 2009 è stato di 776 euro).
Il Comune, che già dal 2008 aveva incrementato la propria quota di partecipazione portandola al 22,8% del
totale, per il 2009 ha ulteriormente aumentato la cifra stanziata portandola a 199.900 euro pari al 34,48%
dell’ammontare corrisposto6.
Dati di attività
2006
2007
2008
2009
Interventi di aiuto economico
763
808
909
921
€ 584.273
€ 727.367
€ 580.635
€ 579.665
€ 926
€ 1100
€ 798
€ 776
Totale contributi erogati
Contributo massimo erogato
6
La cifra di compartecipazione minima a carico del Comune stabilita dalla Regione è del 15% dell’ammontare totale
62
Indice di copertura rispetto al fabbisogno teorico
Fabbisogno teorico e contributi erogati
50%
3.000.000
47%
45%
2.500.000
43%
40%
2.000.000
35%
35%
1.500.000
30%
1.000.000
25%
500.000
20%
25%
27%
24%
15%
0
2004
2005
2006
2007
fabbisogno teorico
2008
2009
10%
2004
contributi erogati
2005
2006
2007
2008
2009
Come si evince dal grafico, il contributo complessivamente erogato ha coperto, per il 2009 il 24% del
fabbisogno teorico (nel 2008 tale percentuale di copertura era del 24,53% contro il 35% del 2007).
Nonostante l’incremento consistente di risorse impiegate da parte del Comune il numero di domande rimane
alto in relazione alle risorse messe complessivamente a disposizione.
9.3 Edilizia agevolata
Gestione: Comune di Cesena
A sottolineare la volontà dell’Amministrazione di far fronte all’emergenza il Comune ha in cantiere alcuni
progetti di edilizia agevolata finalizzati alla locazione a canoni sociali.
In particolare i progetti attualmente in atto sono:
Dati di attività
Intervento
Tempi
stimati di
ultimazione
intervento
PEEP C/12b S. Carlo
N° 12 alloggi in locazione permanente su area
ex ACER, dal 2005 di proprietà del Comune
di Cesena
2012
12
12
N° 16 alloggi in locazione permanente su area
di proprietà del Comune di Cesena
2010
16
16
2011
-
4
2010
5
10
2015
32
32
2012
4
8
TOTALE
69
82
PEEP C/22 Case
Missiroli
A.T. Case Finali Via
Arcangeli
A.T. Martorano via
Chiesa - via Violone
A.T. Pievesestina Via
Dismano
A.T. Ponte Pietra Via
Mantova
N° 4 alloggi in locazione permanente su lotto
ERP in AREA DI TRASFORMAZIONE
(gestione privata)
N° 10 alloggi su lotto ERP in AREA DI
TRASFORMAZIONE
di cui 5 verranno acquistati dal Comune e
destinati alla locazione permanente; gli altri 5
sono destinati alla vendita convenzionata
N° 32 alloggi in locazione permanente su area
di proprietà del Comune di Cesena in AREA
DI TRASFORMAZIONE
N° 8 alloggi su lotto ERP in AREA DI
TRASFORMAZIONE
di cui 4 verranno acquistati dal Comune e
destinati alla locazione permanente; gli altri 4
sono destinati alla vendita convenzionata
63
Alloggi di
proprietà
comunale
Totale
alloggi
9.4 Partecipazione alla Fondazione per lo sviluppo e la promozione dei
contratti di locazione e alloggi sociali
Gestione:Fondazione
per l’Affitto
La Società Cesenate per l’affitto S.r.l., ora Fondazione per lo Sviluppo e la Promozione di contratti di
Locazione Abitativi ONLUS, è stata costituita nel 1994 per far fronte alle problematiche relative alla prevista
e crescente domanda di alloggi da parte delle famiglie del nostro territorio.
Il Comune di Cesena è tuttora uno dei soci di tale Fondazione, insieme alla Fondazione Cassa Di Risparmio
di Cesena, all’Associazione Sindacale dei Piccoli Proprietari Immobiliari (A.S.P.P.I), alla Diocesi Di Cesena
- Sarsina, e all’Associazione delle Imprese Edili della Provincia di Forlì-Cesena. In particolare la
Fondazione per l’affitto persegue lo scopo di agevolare il reperimento di alloggi per categorie di utenti,
economicamente e socialmente deboli, non in grado di fornire le garanzie che invece il mercato richiede
(capacità di reddito consolidata ecc…). La Fondazione promuove inoltre la sottoscrizione di contratti di
locazione concertata e svolge anche attività di sostegno economico temporaneo a inquilini in situazioni di
difficoltà transitoria (cauzioni, traslochi ecc.) e mediazione all’abitare (affiancamento degli inquilini per
accompagnarli ad una buona fruizione della locazione ben integrata nelle reti informali di vicinato).
Attività 2009
La Fondazione per l’affitto al 31 dicembre 2009 gestiva 178 alloggi in locazione (68% provenienti dal
mercato e 32% provenienti da enti pubblici/cooperative). La provenienza delle famiglie è per il 31% italiana
e per il 69% straniera (21% comunitaria e 48% extracomunitaria).
Nel 2009 va ricordata la partecipazione al Progetto T.R.A.A (Territori in rete per l’Accesso all’Alloggio) cui
partecipano anche i Comuni di Modena e Forlì. (si veda Pgf 5 in “Servizi per l’integrazione dei cittadini
stranieri” pag 44)
Dal 1 aprile 2006 al 31 marzo 2012 sei alloggi sociali di proprietà del comune sono stati dati in gestione alla
Fondazione, pertanto i ricavi derivanti da essi, non compresi nelle cifre sotto riportate, sono anch’essi
concessi alla Fondazione per l’affitto.
Dati di attività
Contributi a Fondffitto da
comune di Cesena
2006
2007
2008
2009
€ 65.540
€ 48.597
€ 49.514
€ 60.000
9.5 Protocollo d’intesa per il miglioramento delle condizioni di disagio abitativo
Gestione: Comune,
Ausl, Fondazione
per l’Affitto
Il Protocollo d’intesa, siglato ad ottobre 2005 tra Comune Ausl e Fondazione per l’Affitto, si pone l’obiettivo
generale di migliorare le condizioni di disagio abitativo attraverso:
1. La costituzione di un archivio comune delle situazioni di disagio abitativo;
2. La fornitura a coloro che vivono nell’alloggio delle adeguate informazioni utili a rimuovere le cause di
insalubrità o ad adottare comportamenti positivi che mantengano l’alloggio in salubrità;
3. L’adozione di iniziative coercitive volte ad impedire che alloggi dichiarati antigienici vengano rimessi sul
mercato;
4. La disponibilità della Fondazione per l’affitto a stipulare accordi coi proprietari al fine di riportare gli
alloggi in condizioni di salubrità in cambio della disponibilità dell’alloggio per il periodo necessario a
recuperare i costi.
64
9.6 Rilascio Attestazioni di Idoneità alloggiativa per richieste di
ricongiungimento/coesione familiare ai sensi della L. 94/2009
Gestione: Comune, Ausl
E’un ‘attività svolta in stretta collaborazione con il servizio anagrafe che consiste nella verifica dei requisiti
necessari ai fini dell’ottenimento del nulla-osta al ricongiungimento familiare. La legge 94/2009, ha
modificato la precedente e stabilisce che il richiedente deve dimostrare la disponibilità di un alloggio
conforme ai requisiti igienico-sanitari nonché di idoneità abitativa, accertati dai competenti uffici
comunali.
Dati di attività
2007
2008
2009
1° sem.2010
Certificazioni rilasciate
844
869
1117
529
9.7 Alloggi emergenza abitativa
Gestione: Comune, e Ausl,
In base al regolamento comunale è previsto l’utilizzo di alcuni alloggi come risorse nel caso di gravi
emergenze abitative; per questi beneficiari vengono elaborati dei progetti specifici di inserimento.
Attività 2009- 1°sem.2010
Nel primo semestre del 2010 il numero degli alloggi a disposizione del Settore e utilizzati direttamente come
centri di prima accoglienza è passato da 6 a 4. I due alloggi di Via Mura S. Agostino, infatti, rilasciati dalle
famiglie che li occupavano, sono stati destinati all'e.r.p., nel rispetto dell'orientamento assunto dai Servizi
che rimane comunque quello, ove possibile, di trasformare in alloggi di edilizia residenziale pubblica i centri
di prima accoglienza di mano in mano che vengono rilasciati dagli utenti in essi ospitati. I nuclei che sono
stati ospitati nel primo semestre nei centri di prima accoglienza gestiti direttamente dai nostri Servizi sono
stati quattro.
Dati di attività
Costo di gestione
2006
€ 11.528
2007
€ 10.532
2008
2009
1° sem.2010
€ 10.520
€ 10.876
€ 9.194
Alloggi in gestione
7
7
6
6
4
Nuclei ospitati nell’anno
8
8
7
7
4
65
Attività straordinarie:
9.8 Incremento disponibilità di nuovi alloggi ERS
Gestione: Comune di Cesena
Di edilizia residenziale sociale, come campo di intervento distinto dall’edilizia residenziale pubblica, si parla
dal 2006, inserendo in questa nuova definizione le varie esperienze promosse nelle principali città italiane
che, pressate dalla domanda sociale ed in mancanza di risorse nazionali, hanno cercato di sperimentare nuove
procedure per sostenere l’offerta di alloggi in affitto, al di fuori del solco tracciato dalla legge 167/62.
Si tratta, in sintesi, di cercare di dare una risposta alle famiglie che non riescono a sostenere i costi
dell'alloggio a canoni di mercato attraverso soluzioni articolate quali, ad esempio, la dismissione e la
riconversione di alloggi obsoleti, la messa a disposizione di nuovi alloggi Erp attraverso la costruzione o
l'acquisto, l’aumento degli alloggi a canone agevolato, la promozione dell'autocostruzione ecc…
Attività 2009-2010
-
Attualmente sono state intraprese attività di valutazione di alcuni alloggi e.r.p obsoleti destinati alla
vendita, stanno procedendo le attività per l'acquisto di 5 alloggi a Martorano, che dovrebbe essere
portato a termine entro il corrente anno.
-
Si è deciso inoltre di esercitare il diritto di prelazione per l'acquisto di 4 alloggi ricompresi nella
Area di Trasformazione 09/03 di Ponte Pietra.
-
È aumentata la disponibilità di nuovi alloggi a canone concertato, gestiti dalla Fondazione per
l’Affitto (+26%) rispetto all’anno precedente.
-
In una Area di trasformazione nella zona di S. Mauro è stato destinato all'autocostruzione il 50%
degli alloggi da realizzarsi. La Ditta attuatrice è stata già coinvolta per la modifica del progetto al
fine di consentire l'autocostruzione degli alloggi.
Hanno inoltre collaborato agli interventi per favorire l’accesso all’alloggio:
Associazioni: Centro Aiuto alla Vita, ANMI,Aquilone di Iqbal,Caritas-mater caritatis
Cooperative: Grazia e Pace,
Altri enti: S.U.N.I.A, S.I.C.E.T, U.N.I.A.T, A.N.C.E, A.P.E, ASPPI, API, Fondazione CRC,
ACER, Fondazione per l’Affitto
66
10.Ricerca: la qualità percepita del sistema
dei servizi sociali e sociosanitari del territorio cesenate
Premessa metodologica
La ricerca è basata su un totale di 53 questionari compilati correttamente.
Considerando che approssimativamente la popolazione target, in questo caso il numero di
associazioni, cooperative sociali, e altri enti che sono a diverso titolo coinvolti nella rete
sociale e sociosanitaria del nostro territorio, descritta nel bilancio sociale, si attesta intorno al
numero di 130, possiamo dire che il questionario ha coinvolto circa il 41% della popolazione
target.
Il campione
Le persone che hanno risposto al nostro questionario sono per la grande maggioranza portatori di interessi
(vedi par.1.3) provenienti dal mondo dell’associazionismo e della cooperazione sociale (62,2%) a seguire vi
sono dipendenti Asp e cittadini (entrambi attorno all’11%) e altre categorie distribuite omogeneamente tra
mondo della scuola, organizzazioni sindacali e sistema economico-produttivo(15,4%.)
In generale sono per lo più persone che occupano posizioni di rilievo e di rappresentanza all’interno del
proprio ente/associazione (dirigenti) e a seguire volontari, in minor numero operatori. Il campione è
equamente distribuito tra maschi e femmine (55,6% sono maschi e il 44,4% sono femmine) e l’età media si
aggira tra i 35 e i 40 anni.
Analisi dei dati
Buono il sistema di servizi sociali e sociosanitari del territorio nonostante la situazione sociale complessiva
sia percepita in peggioramento negli ultimi 2/3 anni
Nel complesso le risposte date mostrano una opinione generale buona della rete dei servizi sociali e
sociosanitari territoriali. Alla domanda, infatti, posta verso la fine del questionario, in cui esplicitamente si
richiedeva di dare un giudizio complessivo della qualità del sistema dei servizi sociali e sociosanitari a
Cesena circa l’80% delle persone ha affermato di ritenersi soddisfatta del sistema, solo il 18% ha dichiarato
di essere poco soddisfatta mentre nessuno ha dato un giudizio totalmente negativo.
D13: livello di soddisfazione per sistema servizi sociali e
sociosanitari
nessuna risposta
2%
Poco soddisfatto
18%
Molto soddisfatto
4%
Abbastanza
soddisfatto
76%
67
In generale le persone coinvolte nella ricerca sono concordi nel ritenere che la situazione sociale del
territorio cesenate sia peggiorata negli ultimi 2/3 anni: lo ritiene infatti il 68,8% a fronte del 19% che invece
non rileva tale situazione peggiorativa.
Se confrontiamo questa risposta con quella alla domanda n.8, che chiedeva invece una valutazione in merito
all’ attività dei servizi sociali e sociosanitari rispetto a 2/3 anni fa, vediamo che la percentuale di riposte
negative cala sensibilmente; solo il 26,7% ritiene infatti che le attività del sistema dei servizi sociale e
sociosanitario non siano soddisfacenti o che siano peggiorate rispetto al passato.
Grafico di correlazione tra D5 situazione sociale e D8 attività servizi sociali e sociosanitari
29
30
25
20
15
9
10
12
5
4
12
9
5
2
5
3
0
cambiata e
migliorata
non è
non è
cambiata, va
cambiata, va
bene come
male come
prima
prima
attività dei servizi
cambiata e
peggiorata
no so
situazione sociale
Quindi, a fronte di una situazione sociale che negli ultimi anni appare peggiorata, la percezione dominante è
comunque quella di un sistema dei servizi che riesce a mantenere inalterato il proprio livello di attenzione e
di risposta ai bisogni senza farsi travolgere dall’emergenza. Le principali motivazioni portate da coloro che
invece dichiarano il peggioramento anche delle attività sociali e sociosanitarie del territorio, fanno
riferimento alla riduzione delle risorse impiegate, alla presenza di aree di bisogno senza risposta e alle
eccessiva burocratizzazione comprese le liste d’attesa ritenute troppo lunghe.
Un sistema abbastanza integrato ma si dovrebbe fare di più
In una domanda abbiamo chiesto ai nostri interlocutori di indicarci secondo loro quale possa essere in media
il livello di integrazione e collaborazione esistente sia tra gli operatori sociali e sanitari, sia tra i diversi enti
istituzionali della nostra rete dei servizi.
La maggioranza delle persone coinvolte hanno considerato il sistema ad un livello medio-basso di
integrazione.
D7: livello di integrazione del sistema
Molto
2%
per nulla
2%
Poco
27%
Abbastanza
69%
68
Tale considerazione è avvallata anche dalla risposta alla D10 che chiedeva le azioni ritenute più importanti
per migliorare il sistema dei servizi, dove le risposte si sono focalizzate proprio in riferimento ad un
auspicato miglioramento dell’integrazione e della sinergia tra enti diversi (Ausl, Comune, Asp) e tra questi
ed il terzo settore.
Buoni risultati nei servizi per anziani e bambini, criticità nei servizi per la casa
In generale la valutazione delle aree di intervento dei servizi sociali e sociosanitari è positiva e si attesta tra
livelli discreti e buoni confermando la valutazione positiva complessiva del sistema. Le percentuali più alte
di gradimento si hanno per i servizi in area anziani dove il 72,7% dei rispondenti ha dato giudizio da discreto
a buono, ed in area infanzia e adolescenza dove le stessa percentuale è di 61,4%.
Servizi per l'Infanzia e l'Adolescenza
Servizi per la Famiglia
Insuff
9%
Buono
27%
Insuf
16%
Ottimo
2%
Non so
2%
Buono
33%
Suff
20%
Suff
39%
Discreto
25%
Discreto
27%
Servizi per la Casa
Servizi per Stranieri
Non so
7%
Insuff
18%
Ottimo
7%
Non so
9%
Buono
23%
Ins uff
41%
Suff
25%
Buono
5% Discreto
11%
Discreto
20%
69
Suff
34%
Servizi per Disabili
Servizi per Anziani
Insuff
9%
Non so
5%
Non so
4%
Insuff
22%
Buono
34%
Suff
14%
Suff
20%
Discreto
38%
Buono
20%
Discreto
34%
Giudizi invece negativi si hanno per quanto riguarda i servizi per l’abitazione dove il 40% dei rispondenti ha
dato una valutazione insufficiente dell’area e solo il 16% una valutazione positiva. Questo dato conferma
l’effettiva situazione territoriale di difficoltà in questo ambito in gran parte dovuta anche dalla scarsità di
offerta di alloggi popolari che il nostro territorio sconta in maniera oramai cronica da anni rispetto ai territori
vicini e che si dimostra acuita anche in relazione ai bisogni derivanti dalla crisi economica
Subito dopo la casa sono i servizi per disabili che mostrano una percentuale alta di insoddisfazione seppur in
maniera comunque molto inferiore a quella della casa. Sono infatti circa il 22% dei rispondenti che
dichiarano insufficienti tali servizi a fronte comunque di un 53,3% che ne da un giudizio positivo.
Un flusso di informazioni e comunicazione presente ma ancora non pienamente soddisfacente
Nel questionario abbiamo inoltre voluto analizzare la capacità comunicativa del sistema dei servizi sociali e
sociosanitari con particolare riferimento alla percezione che le persone coinvolte hanno in merito al grado di
informazione e di comunicazione a loro rivolta.
In generale, il 63% degli intervistati dichiara di essere abbastanza informato sulle attività dei servizi mentre
un 37% si ritiene poco o per nulla informato. Si dichiarano poco informati soprattutto i cittadini e parte dei
volontari. Interessante è notare che nessuno ha barrato la casella “non mi interessa essere informato”, dato
che conferma quindi la volontà di essere coinvolti di coloro che hanno risposto al questionario.
Complessivamente emerge quindi che esiste un flusso di comunicazione e informazione che circola ma che
tuttavia non è sempre sufficiente a supplire alla richiesta di informazioni e che dovrebbe essere oggetto di
miglioramento (come suggerisce la risposta alla D10).
Tale comunicazione che non raggiunge livelli ottimali viene confermata anche alla risposta successiva in cui
si chiede la conoscenza di determinati servizi/progetti innovativi. Nella maggioranza dei casi molti dei
servizi/progetti riportati non sono conosciuti oppure se ne è sentito parlare ma senza sapere esattamente di
cosa si tratti.
In particolare i progetti più conosciuti/sconosciuti sono i seguenti:
Più conosciuti
1.Campagna
affido
Meno conosciuti
promozionale 1 Progetto Pillole d identità
2. Caffè Alzheimer
3. Sportello sociale
2. Progetto Traa
3. Punto di appoggio al Lavoro di cura
70
Naturalmente la campagna promozionale sull’affido è al primo posto e molto conosciuta tra i portatori di
interesse a conferma quindi che l’obiettivo che l’amministrazione si era data in merito alla diffusione della
conoscenza dell’affido anche attraverso l’aiuto della rete dell’associazionismo, è stato raggiunto. Importante
si dimostra anche la conoscenza del Caffè Alzheimer come servizio, a conferma dei buoni risultati
dell’iniziativa che ogni anno vede la partecipazione di numeri sempre più alti di anziani e familiari.
Le attività agli ultimi posti della “graduatoria”invece sono progetti innovativi piuttosto specifici in quanto
rivolti a target molto circoscritti di popolazione (Pillole d identità è rivolto agli stranieri di 2° generazione e
Traa agli stranieri con difficoltà di integrazione nei contesti urbani) pertanto probabilmente è questo il
motivo per il quale risultano meno conosciuti.
Stupisce la presenza tra i “meno conosciuti” del servizio Punto di appoggio al lavoro di cura; una possibile
spiegazione è da imputare al fatto che tale nominazione è recente ed il servizio è conosciuto probabilmente
con altri nomi (ex progetto Elsa, sportello badanti…)
Conclusioni
Nel complesso la percezione che i portatori di interesse(stakeholders) hanno del sistema di servizi in ambito
sociale e sociosanitario è di un settore che riesce a dare delle risposte soddisfacenti e di qualità anche a
fronte di uno scenario in cambiamento continuo e, negli ultimi anni in aggravamento anche in conseguenza
della crisi economica. I servizi per gli anziani e a sostegno delle famiglie e dei bambini rappresentano
sicuramente un punto di forza del sistema al contrario del sostegno all’abitazione percepito come invece
principale area di criticità. La crisi economica d’altronde non ha fatto altro che acuire una situazione di
sacrsità di alloggi ERP e di alti costi dell’affitto già presente a Cesena.
Non esiste un sistema che non sia migliorabile e quello cesenate lo è secondo gli stakeholders per due
grandi aspetti in particolare: quello dell’ integrazione e quello della comunicazione, aspetti tra loro
chiaramente connessi. Gli stakeholders chiedono maggiore attenzione ai processi di integrazione non tanto
tra operatori di diversi servizi quanto più che altro tra enti diversi per superare quindi logiche di burocrazia
e autoreferenziali che ostacolano la piena realizzazione delle attività e anche una maggiore attenzione alla
sinergia con il Terzo Settore che, sempre presente, ritiene di dover rappresentare un interlocutore
strutturale delle istituzioni.
Anche il sistema di comunicazione e informazione dovrebbe essere migliorato in quanto strumento
privilegiato per accompagnare e promuovere questi processi. In effetti è attraverso un attenta ed efficace
comunicazione che si possono innescare logiche di conoscenza, di coinvolgimento e quindi di integrazione
tra attori diversi.
Il fatto, infine, che oltre la metà dei rispondenti consideri questa indagine molto importante (D14) non fa
altro che rimarcare quanto già detto a proposito delle persone appartenenti alla rete in relazione alla
comunicazione e alla loro volontà di essere coinvolti. Rappresenta inoltre un ulteriore stimolo ad avviare
ulteriori iniziative analoghe finalizzate ad approfondimenti degli argomenti trattati.
71
72
Appendice 1
Personale coinvolto
Nome
7
Appartenenza
Matteo Gaggi
Comune di Cesena
Edna Anna Baldini Comune di Cesena
Pieri
Manuela Baldini
Stefano Fabbri
Chiara Riva
Serena Mariani
Nicoletta Magnani
Maria Antonietta
Pedrelli
Mara Mazzotti
Comune di Cesena
Comune di Cesena
Comune di Cesena
Comune di Cesena
Istruttore direttivo
Istruttore
amministrativo
Istruttore
amministrativo
Cinzia Teodorani Istruttore
amministrativo
Morena Righi
Comune di Cesena
Patrizia Gentili
Coop. Asso
Elisa Pirotti
Coop. Asso
Donatella Di Iorio Coop. Asso
Adriano Anghelone Coop. Asso
Alessandra Senni Coop. Asso
Federica Gigli
Coop. Asso
Donatella Fronzi
Coop. Asso
Claudio Crociati
Comune di Cesena
Funzione
N°. ore
Settimanali
Forma contrattuale
Dirigente di settore
Esecutore Amministrativo
36
36
Dipendente TD
Dipendente TI
Area Amministrativa- Casa
Responsabile di Servizio
Istruttore direttivo
Istruttore direttivo
Istruttore amministrativo
Istruttore direttivo
Istruttore amministrativo
36
36
36
36
36
?
Dipendente TI
Dipendente TI
Dipendente TI
Dipendente TI
Dipendente TI
Dipendente TI
Applicato di concetto (PT)
36
Dipendente TI
Applicato di concetto (PT)
36
Dipendente TI
Capo reparto amministrativo
Operato re Amministrativo
Operatore Amministrativo
Operatore Amministrativo
Operatore Amministrativo
Operatore Amministrativo
Operatore Amministrativo
Operatore Amministrativo
Servizi informativi
36
36
36
30
36
36
33
24
36
Dipendente TI
Dipendente TI
Dipendente TI
Dipendente TI
Dipendente TI
Dipendente TI
Dipendente TI
Dipendente TI
Libero professionista
Alessandro Strada
Laura Farneti
Servizio per la Programmazione Sociale e Sanitaria
Comune di Cesena Responsabile di Servizio
36
Ausl di Cesena
Istruttore Direttivo
36
Manola Tassinari
AUSL di Cesena
Collaboratore
amministrativo
professionale esperto
36
Dipendente TI
Dipendente TD
AUSL)
Dipendente
TI
AUSL)
(comando
(comando
Area Minori/Famiglia
Franca Magnani
Francesca Venturi
Simona Antonelli
AUSL Cesena
Comune di Cesena
Comune di Cesena
Responsabile di Servizio
Assistente Sociale
Assistente Sociale
36
36
36
Dipendente TI
Dipendente TI
Dipendente TI
Patrizia Cinque
Fabio Cioci
Francesco Lucchi
Gaia
Di
Comune di Cesena
Comune di Cesena
Comune di Cesena
Comune di Cesena
Assistente sociale
Assistente sociale
Assistente sociale
Assistente sociale
36
36
36
36
Dipendente TI
Dipendente TI
Dipendente TI
Dipendente TI
7
Queste tabelle sono state fatte per avere un quadro generale del personale coinvolto per area. Pertanto alcune figure,
soprattutto di coordinamento, possono risultare in più aree poiché svolgono funzioni trasversali, altre invece sono
presenti in un'unica area anche se può succedere che una parte minoritaria del loro tempo sia impiegata anche in un'altra
area ( è il caso ad esempio di alcuni assistenti sociali). Inoltre vi sono dei limiti nel dettagliare in modo preciso il
personale esterno al comune che è impiegato sui progetti o servizi esternalizzati e quindi non direttamente gestiti dal
Comune stesso o dall’Ausl.
73
Bartolomeno
Elisabetta Casini
Catia Lucchi
Casadei Valentina
Comune di Cesena
Comune di Cesena
Comune di Cesena
Burgini Elisa
Turci Alice
Mazzi Rosalia
Comune di Cesena
AUSL Cesena
AUSL Cesena
Assistente sociale
Assistente sociale
Assistente sociale – Bagno di R. e
Verghereto
Assistente sociale
Assistente sociale – Dip. AUSL
Assistente sociale – Dip. AUSL
36
36
36
Dipendente TI
Dipendente TI
Dipendente TD
36
36
36
Dipendente TD
Dipendente TI
Dipendente TI
Area Disabili
Bertaggia Nadia
AUSL Cesena
Responsabile U.O Disabili Adulti
38
Dipendente TI
Michela Alvisi
Barbara Bettini
AUSL Cesena
AUSL Cesena
Assistente Sociale
Assistente Sociale
30
30
Dipendente TI
Dipendente TI
Cristina
Dragoni
Luca Brasini
Andrea Magalotti
Erika Parente
AUSL Cesena
Psicologa
30
Libero Professionale
Coop. CAD
Coop. CAD
Un. Dei Comuni
R.C
Comune di Cesena
Pedagogista
Pedagogista
Assistente Sociale
36
36
36
Dipendente TI
Dipendente TI
Dipendente TI
Assistente Sociale
36
Dipendente TD
Coop. CAD
Coop. CAD
educatore
Assistente Sociale
36
36
Dipendente TI
Dipendente TD
Sabrina Ruscelli
Consuelo Gioia
Alessandro
Capasso
Marco Fossati
Coop. CAD
AUSL Cesena
AUSL Cesena
educatore
Fisiatra
Collaboratore amministrativo
36
2
24
Dipendente TI
Libero Professionale
Dipendente TI
AUSL Cesena
Istruttore non vedenti
213 annuali
Libero Professionale
Carlo Verona
AUSL Cesena
Architetto CAAD
200 annuali
Libero Professionale
Paolo Lucchi
AUSL Cesena
Amministrativo
Cristina Del
Vecchio
Andrea Antonelli
Danese Chiara
10
Dipendente TI
36
18
36
36
36
24
36
36
Dipendente TI
Dipendente TI
Dipendente TI
Dipendente TI
Dipendente TI
Dipendente TD
Dipendente TI
Dipendente TI
Area Anziani
M.Grazia Battistini
Marisa Mazzotti
Ivan Scaioli
Marinella Turci
Monia Farnedi
Ivanka Vidovic
Claudia Resi
Serena Della
Chiesa
Irene Giuffrè
Comune di Cesena
Comune di Cesena
Comune di Cesena
Comune di Cesena
Comune di Cesena
Comune di Cesena
Comune di Cesena
Comune di Cesena
Responsabile di Servizio
Assistente Sociale
Assistente Sociale
Assistente Sociale
Assistente Sociale
Assistente Sociale
Assistente Sociale
Assistente Sociale
36
Dipendente TI
Sbaragli Mascia
Comune di Mercato Assistente Sociale
S.
Comune di Sarsina Assistente sociale- Sarsina e
e Mercato S.
Mercato S.
Attività ASP
36
Dipendente TD
Cinzia Pieri
ASP
36
Dipendente TI
Claudia Bagnolini
ASP
20
Dipendente TI
Manuela
Baldassarri
ASP
Responsabile del Centro per le
Famiglie e Coordinamento di
Sistema per gli interventi rivolti a
famiglie, stranieri e giovani
Pedagogista- Coordinamento Spazio
Neutro, ludoteca, centri pomeridiani
e post-scuola
Percorsi Sicuri casa-scuola
74
90
annuali
Libera Professionista
Carmen Zuffi
Marta Lanzoni
ASP
ASP
Licia Tappi
ASP
Giuliana Zani
ASP
Manuela
Montanari
Loretta Acquaroli
Cecilia Valenti
ASP
ASP
ASP
Manuela Carabini
ASP
Francesca
Faustinelli
ASP
Saimir Cela
Emilio Maraldi
Francesco
Bonatesta
Francesca Gentili
ASP
ASP
ASP
ASP
ASP
Modulo adulti-marginalità
Assistente Sociale Centro Per le
Famiglie
Educatore professionale Centro per
le Famiglie
Psicologa Centro per le Famiglie e
Centro Interculturale
Progetto Sicuri Casa Scuola
18
30
COCOPRO
Dipendenti TI
25
Dipendenti TI
30
Libero Professionista
Occasionale
Mediatrice Familiare
142 annuali
Animatrice
bimbi
centro
12
interculturale
Animatrice: Centro Interculturale,
22
Centro per le Famiglie, Progetto
oltre la Strada
Operatore Sociale progetto Oltre la
570 annuali
strada e Ricerca Prostituzione
invisibile
Centro Stranieri
36
Coordinatore Centri Stranieri
36
Consulente giuridico presso il
4
Centro Stranieri
Operatrice Centro stranieri area
1400 annuali
amministrativa permessi di
soggiorno
Animatrice Centro Risorse Anziani
9
Libero Professionista
COCOPRO
Animatrice Centro Risorse AnzianiProgetto Affetti SpecialiCoordinatrice
Progetto
Affetti
Speciali
Operatrice Progetto Affetti Speciali
Assistente Sociale
Assistente Sociale
30
Dipendente TD
18
Dipendente TI
24
36
36
Dipendente TI
Dipendente TD
Dipendente TD
COCOPRO
Libero Professionista
Dipendente TI
Dipendente TI
Libero Professionista
Libero Professionista
COCOPRO
Elisa Turci
ASP
Barbara Ferrini
Eloise Righi
Franca di Fulco
Giada Santucci
Veronica
Ceccaroni
ASP
ASP
ASP
ASP
75
76
Appendice 2
Elenco Fonte Dati
DATI DI ATTIVITÀ E SERVIZI
FONTE
Uno sguardo generale…
I cittadini assistiti dai servizi sociali
Lo sportello sociale
Cartella sociale- Servizi sociali
Database accessi - Sportello sociale- Servizi
sociali
Interventi rivolti alle famiglie
Contesto sociale di riferimento
Famiglie assistite
Progetti di intervento socio-economico
Anagrafe
Cartella sociale- Servizi sociali
Database gestione interventi gruppo tecnicoServizi sociali
Database gestione interventi gruppo tecnicoServizi sociali
Database gestione interventi gruppo tecnicoServizi sociali
Caritas
PEG- Servizi sociali
Ufficio amministrativo- Servizi sociali
Ufficio amministrativo- Servizi sociali
Ufficio amministrativo- Servizi sociali
Prestiti sull’onore
Inserimenti socio-lavorativi
Accoglienza e ascolto di persone in stato di povertà
Il Centro per le Famiglie
Tariffa sociale
Sostegno a famiglie numerose
Misure anti-crisi (MAC)
Attività di tutela e promozione dell’Infanzia e Adolescenza
Contesto sociale di riferimento
Dati relativi a bambini assistiti
Affidi del tribunale al Servizio Sociale
Spazio Neutro So.Stare
Progetti personalizzati a sostegno delle funzioni genitoriali
Adozione
Post scuola e centri educativi pomeridiani
Trasporto e accompagnamento dei bambini disabili
Altre attività rivolte a minori disabili
Anagrafe
Area minori- Servizi sociali
Area minori- Servizi sociali
PEG- Servizi sociali
Ufficio amministrativo- Servizi sociali
Area minori- Servizi sociali
Area minori- Servizi sociali
U.O disabili-Ausl
Area minori- Servizi sociali
Servizi per Disabili adulti
Contesto sociale di riferimento
Le persone disabili assistite
Servizio Taxibus e agevolazioni per la mobilità
Erogazione contributi artt. 9 e 10 Legge regionale 29/1997
Contributo per l’abbattimento delle barriere architettoniche
Assistenza domiciliare
Centro per l’Adattamento dell’Ambiente Domestico (CAAD)
Centri diurni
Promozione dell’inserimento lavorativo (Borse lavoro)
Progetto Agenzia Lavoro
Servizi Residenziali
Assegno di cura
Contributo per assistenti familiari
Attività diverse
Progetti per il tempo libero
77
Anagrafe
U.O disabili Ausl
PEG Servizi sociali
PEG Servizi sociali
PEG Servizi sociali
U.O disabili Ausl
PEG Servizi sociali
U.O disabili Ausl
U.O disabili Ausl
U.O disabili Ausl
U.O disabili Ausl
U.O disabili Ausl
U.O disabili Ausl
U.O disabili Ausl
U.O disabili Ausl
Percorsi per disabili on vedenti e sensoriali
Terapia riabilitativa
Centri estivi
U.O disabili Ausl
U.O disabili Ausl
U.O disabili Ausl
Servizi per Anziani
Contesto sociale di riferimento
Gli anziani assistiti
Appartamenti protetti
Case protette e Residenze Sanitarie Assistanziali (RSA)
L’assistenza domiciliare di base
Assistenza domiciliare rivolta a persone con disturbi cognitivi
Qualificazione del lavoro di cura
Assegni di cura
Integrazione per regolarizzare le assistenti familiari
Supporto alle famiglie che percepiscono l’assegno di cura
Pasti a domicilio
Trasporto estivo agevolato AVM (ex ATR)
Le attività ricreative
Attività socialmente utili
Amarcord Cafè
Progetto Affetti Speciali- sostegno alle reti sociali e di prevenzione per
soggetti fragili
Percorsi di Dimissioni protette
Anagrafe
Cartella sociale- Servizi sociali
PEG- Servizi sociali
PEG e Dip. Cure Primarie Ausl
PEG- Servizi sociali
PEG Servizi sociali
PEG Servizi sociali
Dip.Cure primarie Ausl
PEG Servizi sociali
PEG Servizi sociali
PEG Servizi sociali
PEG Servizi sociali
PEG Servizi sociali
PEG Servizi sociali
Fondazione Don Baronio
Asp
Asp
Servizi per l’integrazione dei cittadini stranieri
Contesto sociale di riferimento
La popolazione straniera nei servizi sociali
Il Centro servizi stranieri
Centro Interculturale “Movimenti”
Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati (SPRAR)
Progetto “Oltre la strada”
Progetto TRAA (territori in rete per l’accesso all’alloggio)
Anagrafe
Cartella sociale- Servizi sociali
PEG Servizi sociali
PEG servizi sociali
Archivio- Ufficio amministrativo
Asp
Asp
Interventi per favorire l’accesso all’alloggio
Contesto sociale di riferimento
Edilizia Residenziale Pubblica (ERP)
Fondo sociale per l’affitto
Edilizia agevolata
Partecipazione alla Fondazione per lo sviluppo e la promozione dei
contratti di locazione e alloggi sociali
Rilascio Attestazioni di Idoneità Alloggiativa per richieste di
ricongiungimento/coesione familiare ai sensi della L. 94/2009
Alloggi emergenza abitativa
78
ORSA rapporto provinciale Forlì-Cesena 2010
Ufficio casa- Servizi sociali
Ufficio casa – Servizi sociali
Ufficio PEP e ERP- Programmazione
urbanistica
Fondazione per l’Affitto
Ufficio Permessi di soggiorno- Anagrafe
PEG Servizi Sociali