Aprile - Cassa Rurale di Fiemme

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Aprile - Cassa Rurale di Fiemme
Anno XIV - Numero 1 Quadrimestrale - Poste italiane SpA - Spedizione in AP 45% art 2 comma 20BL 662/96D.C.I. TRENTO -Aprile 2014
crescere insieme
EDIZIONE
SPECIALE
ASSEMBLEA
ECONOMIA SOCIETÀ E CULTURA LOCALE
1 aprile 2014
n.
foto Riccardo Demartin
crescere insieme
ECONOMIA SOCIETÀ E CULTURA LOCALE
1 aprile 2014
n.
Editore/Proprietario:
Comitato di redazione:
CASSA RURALE DI fIEMME
Predazzo, via Garibaldi 10
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MARIO fELICETTI
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ARCHIVIO CASSA RURALE
RICCARDO DEMARTIN
Periodico di informazione della
Cassa Rurale di fiemme
Banca di Credito Cooperativo
Autorizzazione Tribunale di
Trento n. 1083 del 4.05.2001
Gli interessati a ricevere
il “Crescere Insieme”
possono farne richiesta
ai nostri sportelli
crescere insieme
ECONOMIA SOCIETÀ E CULTURA LOCALE
È necessario unirsi, non per stare uniti,
ma per fare qualcosa insieme.
Goethe
indice
16
Il persidente
Il direttore
Incontro
con Coldiretti
la banca
Preassemblee
MARIO FELICETTI
LA BANCA
ECONOMIA
COMUNITà E TERRITORIO
GIOVANI
PERSONAGGIO
PRODOTTI E SERVIZI
CULTURA
SALUTE
POSTA
GIOVANI
Incontro
con le Associazioni
laura gabrielli
Hello Fiemme!
sara carneri
27
Open your mind
STEFANIA RIGONI
MARIO FELICETTI
29
23
Premi di studio
GIOVANI
Il bilancio d’esercizio
14
LORENZO DELUGAN
20
comunità
e territorio
la banca
11
Fondi di rotazione
Natale in Cassa Rurale
25
Concorso
fotografico
laura gabrielli
31
MASSIMO PIAZZI
GIOVANI
Goffredo Zanon
STEFANIA RIGONI
18
ECONOMIA
Assemblea generale
ordinaria
comunità
e territorio
la banca
10
24
comunità
e territorio
6
GIOVANI
In primo piano
ECONOMIA
La banca
Viaggio-studio
a Dublino
DENIS VINANTE
34
46
Arici Alessandro
La compagnia
“El Mesedò”
MARIO FELICETTI
cultura
PERSONAGGIO
Noi con voi
PRODOTTI
E SERVIZI
cultura
MARIO FELICETTI
41
Prodotti e servizi
news
Maria Domenica
Lazzeri
MARIO FELICETTI
54
salute
UFFICIO MARKETING
60° Coro Negritella
Regina dei prati
57
MARIO FELICETTI
POSTA
cultura
Federico Comini
Marzia Comini
Lorenza Gabrielli
52
UFFICIO MARKETING
44
Me recordo
LA FOTO DI COPERTINA
Al confine con il cielo, Riccardo Demartin
Smart POS
42
PRODOTTI
E SERVIZI
49
Pio Capovilla
cultura
PERSONAGGIO
39
MARIO FELICETTI
La posta
cr-fiemme.net
Cari Soci, l’appuntamento con l’Assemblea Generale,
fissata per sabato 10 maggio, è ormai alle porte
L’editoriale del Presidente
>
È il momento più importante nella vita della
nostra Cassa Rurale, in quanto verrà illustrato il
bilancio annuale 2013.
Stavo sfogliando i nostri periodici degli ultimi seisette anni e il tema di fondo è sempre lo stesso:
crisi economica perdurante e difficoltà. Mi piacerebbe poter portare notizie più positive, di una
situazione migliorata, ma non è così. Continua un
clima d’incertezza e di uno sviluppo che non riesce a ripartire. Il comparto edilizio ed immobiliare
sta ancora soffrendo ed il mercato, nonostante il
calo seppure limitato dei prezzi, è ancora fermo.
Di uno scenario di questo tipo tutti ne stanno
risentendo. L’artigianato, che in gran parte dipende dagli investimenti nell’edilizia, a sua volta è
penalizzato da questa situazione.
Come vedrete e sentirete anche in Assemblea,
l’utile della nostra Cassa Rurale è fortemente
ridimensionato rispetto al bilancio del 2012. È
Goffredo Zanon
una diretta conseguenza dei
problemi sopra esposti.
Abbiamo svalutato in maniera
consistente crediti problematici, ma nello specifico, sarà
più esaustivo il direttore in
Assemblea.
Nonostante tutto chiudiamo
l’esercizio con un utile netto di
circa 800 mila Euro. Crediamo
sia un bilancio positivo nel
contesto economico di questo
momento.
Abbiamo deciso di mantenere
pressoché invariata la cifra che
destiniamo in beneficenza e
sponsorizzazioni, una decisione che il C.d.A. ha voluto
prendere considerando l’alto
Abbiamo deciso di mantenere pressoché invariata la cifra che destiniamo in beneficenza e sponsorizzazioni
considerando l’alto valore sociale che il mondo dell’associazionismo rappresenta per il nostro territorio.
pag
6
LA BANCA
Editoriale Presidente
valore sociale che il mondo
dell’associazionismo rappresenta per il nostro territorio.
In una particolare situazione,
nella quale l’apporto pubblico
e privato a sostegno di queste
realtà storiche che rappresentano con efficienza ed entusiasmo la nostra valle si sta
notevolmente ridimensionando, vogliamo garantire quel
supporto economico determinante per il sostegno delle
nostre associazioni.
Anche per illustrare le nostre
linee guida nell’erogazione
di beneficenze e sponsorizzazioni, il 6 marzo scorso è
stata organizzato un apposito
incontro al quale sono state
invitate tutte le associazioni.
La presenza è stata quasi unanime ed è stato confermato
l’apprezzamento per il nostro
impegno.
Anche quest’anno, in questi
giorni, abbiamo organizzato le
preassemblee in tutti i paesi della zona di nostra competenza. Abbiamo presentato il bilancio
sociale, raccontato l’organizzazione della nostra
azienda ed illustrato le proposte di candidatura
alla carica di amministratore da sottoporre all’assemblea dei soci.
Avere l’occasione di incontrare i nostri soci
nei loro paesi, facilita la possibilità di dialogo e
confronto che nell’Assemblea Generale sono più
difficili.
Il Consiglio d’ Amministrazione è stato particolarmente impegnato in questo esercizio proprio per
le difficoltà che aziende e famiglie stanno vivendo. Garantire quel supporto economico che è indispensabile in situazioni di crisi generale è stato
l’impegno che il Consiglio si è preso in carico con
serietà e consapevolezza.
Il nostro compito è anche quello di amministrare
con prudenza i risparmi che i nostri soci e clienti
ci affidano e anche nel 2013 abbiamo partecipato
ai corsi di formazione propedeutici a svolgere in
maniera professionale il nostro mandato.
Tutta la nostra struttura ha svolto un lavoro impegnativo con continuità ed entusiasmo, per questo
voglio ringraziare tutti i nostri collaboratori a
nome del Consilgio d’Amministrazione ed anche a
nome di tutti i nostri soci e clienti.
pag
7
Un particolare grazie alla Direzione che, con competenza
ed impegno, ci garantisce una
gestione attenta ed efficiente.
Così come un grazie va al Collegio Sindacale per i puntuali
suggerimenti, utili ed a tutela
delle decisioni che di volta in
volta dobbiamo prendere.
La nostra è una Cassa Rurale dinamica, tesa sempre a
migliorarsi per offrire i servizi
che i nostri soci e clienti ci
chiedono.
Questo è l’impegno che il
Consiglio di Amministrazione
e tutta la struttura garantirà
anche per il futuro a tutti i
nostri soci. A tutti voi il nostro
più sentito grazie per la fedeltà e vicinanza che sempre ci
dimostrate.
LA BANCA
Il bilancio d’esercizio 2013 che i soci esamineranno
nella prossima assemblea è la sintesi del lavoro di un intero anno
Pensieri e parole del Direttore
Giornate che si sono succedute le une alle altre
riempendosi di contatti e di relazioni, di soddisfazioni e di delusioni, di progetti realizzati e di altri
ancora incompleti, di entusiasmi e di timori, di
cose ben fatte e di altre meno riuscite, insomma
di tante piccole azioni quotidiane che messe una
in fila all’altra concorrono a formare quello che
è il “risultato” racchiuso in poche righe di sunto
contabile.
>
È stato un anno indubbiamente impegnativo per
tutti, sia per noi che per i nostri clienti. Provo qui
a riassumerne, dal punto di vista tecnico, le principali dinamiche.
La raccolta complessivamente ha “tenuto”
(+1,70%). Confortante anche l’andamento della
nostra raccolta diretta (+0,60%) che è la materia prima per il credito. Infatti più del 93% della
nostra raccolta diretta è utilizzata per fare prestiti
ai clienti. La domanda di credito però continua a
ristagnare, risentendo delle incertezze congiunturali e così, a fine 2013, lo stock dei prestiti
erogati è diminuito del 4,59%. Sono invece ancora
aumentati i crediti problematici e ciò, anche in
considerazione della perdurante flessione del
mercato immobiliare che compromette la tenuta
delle garanzie sui finanziamenti erogati, ci ha
Paolo Defrancesco
pag
8
LA BANCA
kk
Più del 93% della
nostra raccolta diretta
è utilizzata per fare
prestiti ai clienti
Editoriale Direttore
indotto ad adottare politiche
ancor più prudenziali in fase
di valutazione dei nostri attivi.
Lo testimonia il notevole aumento delle rettifiche di valore
su crediti che registra il nostro
conto economico. Questa voce
negli ultimi anni ha affossato i bilanci di molte banche
nazionali e regionali, ma nel
nostro caso è stata compensata dai ricavi prodotti dal nostro
portafoglio titoli che ci hanno
permesso di chiudere con un
utile ancora apprezzabile, per
quanto notevolmente ridotto
(- 65%) rispetto al risultato
precedente.
Questo utile d’esercizio è
destinato, oltre che ad alimentare il nostro fondo
beneficenza, a rafforzare ancora un po’ il nostro già tranquillizzante patrimonio proprio in
un momento in cui la vigilanza europea (che sta
effettuando una specifica verifica sulla qualità
degli attivi nelle principali banche del sistema, la
cosidetta Asset Quality Review) innalza i livelli di
quantità e qualità del capitale che le banche devono detenere a fronte dei rischi assunti. Ne sono
la riprova i numerosi aumenti di capitale varati
in questi mesi da molte banche italiane, che sono
costrette a chiedere ai loro soci ed azionisti un
ulteriore sostegno economico.
patrimoniale.
Ed è un peccato che le cifre del bilancio non riescano
a rappresentare anche gli
aspetti intangibili della nostra
cooperativa di credito: i nostri
valori, il nostro impegno, la
nostra volontà e le nostre idee.
Ma anche i nostri dubbi e le
nostre preoccupazioni, nonché
la responsabilità che avvertiamo nei confronti dei nostri soci
e delle nostre comunità.
Peccato, perché sono assolutamente convinto che in questi
ultimi difficili anni, è proprio
di queste cose che i nostri
bilanci, più poveri nei numeri,
sarebbero stati assai ricchi.
Archiviamo quindi il bilancio 2013 con una moderata soddisfazione. È un consuntivo che testimonia indubbiamente le complicazioni del momento,
ma anche la buona capacità di “tenuta” della
nostra Cassa Rurale e la sua rassicurante solidità
È un consuntivo che testimonia indubbiamente le complicazioni del momento, ma anche la buona capacità
di “tenuta” della nostra Cassa Rurale e la sua rassicurante solidità patrimoniale.
pag
9
LA BANCA
Avviso di convocazione
I Soci della Cassa Rurale di Fiemme Banca di Credito Cooperativo –
società cooperativa con sede legale in Tesero sono convocati in
Assemblea generale ordinaria
indetta in prima convocazione per il giorno 30 aprile 2014 ad ore 10.30
presso lo Sporting Center di Predazzo ed in seconda convocazione per il giorno
10 maggio 2014 ad ore 14.30
presso lo SPORTING CENTER a Predazzo – Via Venezia 28
per trattare il seguente ORDINE DEL GIORNO
1.Onorificenze a Soci.
2. Presentazione del bilancio al 31 dicembre 2013 e conseguenti obblighi informativi.
Relazione sulla gestione del Consiglio di Amministrazione, relazione del Collegio
dei Sindaci e del soggetto incaricato del controllo contabile. Approvazione del
bilancio e destinazione degli utili.
3.Elezione delle cariche sociali:
- elezione di n. 4 Amministratori: di cui n. 1 da eleggere tra i Soci residenti e/o
operanti a Predazzo, n. 1 da eleggere tra i Soci residenti e/o operanti a Tesero,
n. 1 da eleggere tra i Soci residenti e/o operanti a Panchià e n. 1 da eleggere tra
i Soci residenti e/o operanti a Molina di Fiemme.
4. Politiche di remunerazione: informativa all’assemblea.
5. Determinazione dei compensi agli amministratori.
6. Determinazione ai sensi dell’art. 30, comma 2, dello Statuto, dell’ammontare
massimo delle posizioni di rischio che possono essere assunte nei confronti dei
soci e clienti.
7. Determinazione ai sensi dell’ art. 30, comma 2, dello Statuto, dell’ammontare
massimo delle posizioni di rischio nei confronti dei singoli esponenti aziendali soci.
Tesero, 15 aprile 2014
Il Presidente
Goffredo Zanon
pag
10
LA BANCA
La presentazione di proposte
di candidatura per l’elezione delle
cariche sociali deve pervenire
al Consiglio di Amministrazione
almeno 7 giorni prima della data
di svolgimento dell’Assemblea.
I moduli per la presentazione
delle proposte di candidatura
sono disponibili presso le sedi
e le filiali della Cassa Rurale.
Potranno prendere parte all’assemblea
tutti i soci che, alla data di svolgimento
della stessa, risultino iscritti da almeno
novanta giorni nel libro dei soci.
Per l’autentica delle deleghe, ai sensi
dell’articolo 25 dello Statuto sociale
e dell’articolo 5 del Regolamento
assembleare, i soci potranno recarsi
presso le sedi e le filiali della Cassa Rurale
nell’orario di apertura al pubblico.
In primo piano
Il bilancio d’esercizio 2013
SOCI
4.807
4.704
4.728
2010
2011
4.877
4.584
Scostamento annuo
STATO PATRIMONIALE - ATTIVO
Voci dell'attivo
dicembre
2013
dicembre
2012
Valore
assoluto
Valore
percentuale
10.
Cassa e disponibilità liquide
3.356.817
3.195.128
161.689
5,06%
20.
Attività finanziarie detenute
per la negoziazione
730.800
1.130.972
-400.172
-35,38%
30.
Attività finanziarie valutate
al fair value
40.
Attività finanziarie disponibili
per la vendita
50.
Attività finanziarie detenute
sino alla scadenza
60.
Crediti verso banche
3.277.107
-668.522
-20,40%
178.455.832 174.919.248
3.536.584
2,02%
2.608.585
-
-
-
nc
40.291.940
18.619.301
21.672.639
116,40%
375.713.450 402.680.234
Crediti verso clientela
-26.966.784
-6,70%
Derivati di copertura
-
-
-
nc
90.
Adeguamento di valore delle attività
finanziarie oggetto di copertura
generica ()
-
-
-
nc
100.
Partecipazioni
110.
Attività materiali
120.
-
-
-
nc
6.497.716
6.552.717
-55.001
-0,84%
Attività immateriali
1.478
5.248
-3.770
-71,84%
di cui: - avviamento
-
-
-
nc
3.542.667
1.275.318
2.267.349
177,79%
340.802
245.041
95.761
39,08%
b) anticipate
3.201.865
1.030.277
2.171.588
210,78%
- di cui alla L. 214/2011
2.943.236
673.074
2.270.162
337,28%
-
-
-
nc
2.221.274
1.500.854
720.420
48,00%
613.420.559 613.156.126
264.433
0,04%
a) correnti
140.
Attività non correnti e gruppi
di attività in via di dismissione
150.
Altre attività
Totale dell'attivo
2013
PRESTITI
410
406
406
387
2009
pag
11
2010
2011
2012
2013
RAPPORTO RACCOLTA DIRETTA/PRESTITI
PRESTITI
70.
Attività fiscali
2012
378
80.
130.
2009
2009
RACCOLTA DIRETTA
2010
2011
2012
2013
PATRIMONIO
67,8
2009
LA BANCA
68,3
2010
76,7
77,4
2012
2013
69,2
2011
Bilancio d’esercizio
Scostamento annuo
STATO PATRIMONIALE - PASSIVO
Voci del passivo e del
patrimonio netto
dicembre
2013
dicembre
2012
95.404.846
Valore
assoluto
Valore
percentuale
-0,13%
10.
Debiti verso banche
95.529.295
-124.449
20.
Debiti verso clientela
166.958.081 161.390.930
5.567.151
3,45%
30.
Titoli in circolazione
240.943.041 243.520.109
-2.577.068
-1,06%
40.
Passività finanziarie di negoziazione
50.
Passività finanziarie valutate
al fair value
297.624
418.250
-120.626
-28,84%
19.068.621
19.523.646
-455.025
-2,33%
413
60.
Derivati di copertura
70.
Adeguamento di valore delle passività
finanziarie oggetto di copertura
generica ()
80.
Passività fiscali
206.314
302.351
-96.037
-31,76%
-
-
-
nc
2.723.209
3.290.491
-567.282
-17,24%
a) correnti
830.214
669.582
160.632
23,99%
b) differite
1.892.995
2.620.909
-727.914
-27,77%
-
-
-
nc
8.670.882
9.318.896
-648.014
-6,95%
90.
Passività associate ad attività
in via di dismissione
100.
Altre passività
110.
Trattamento di fine rapporto del
personale
360.307
372.645
-12.338
-3,31%
120.
Fondi per rischi e oneri
626.379
586.605
39.774
6,78%
-
-
-
nc
140.
Azioni rimborsabili
150.
Strumenti di capitale
160.
Riserve
165.
Acconti su dividendi (-)
170.
Sovrapprezzi di emissione
180.
Capitale
190.
Azioni proprie (-)
200.
Utile (Perdita) d'esercizio ()
418
2010
2011
424
427
2012
2013
RACCOLTA INDIRETTA
118
113
109
97
2009
b) altri fondi
Riserve da valutazione
2009
421
103
a) quiescenza e obblighi simili
130.
RACCOLTA DIRETTA
626.379
586.605
39.774
6,78%
2.901.654
4.234.135
-1.332.481
-31,47%
-
-
-
nc
-
-
-
nc
74.068.338
72.007.203
2.061.135
2,86%
-
-
-
nc
380.659
361.220
19.439
5,38%
12.712
12.526
186
1,48%
-
-
-
nc
797.892
2.287.823
-1.489.931
-65,12%
613.420.559 613.156.126
264.433
0,04%
2010
2011
2012
2013
RACCOLTA COMPLESSIVA
539
531
522
2009
530
521
2010
2011
2012
2013
UTILE D’ESERCIZIO
2.288
2.233
2.014
1.923
798
Totale del passivo
e del patrimonio netto
2009
pag
12
LA BANCA
2010
2011
2012
2013
Bilancio d’esercizio
Scostamento annuo
Conto economico
Voci
10.
20.
30.
40.
50.
60.
70.
80.
90.
100.
110.
120.
130.
140.
150.
160.
170.
180.
190.
200.
210.
220.
230.
240.
250.
260.
270.
280.
290.
Interessi attivi e proventi assimilati
Interessi passivi e oneri assimilati
Margine di interesse
Commissioni attive
Commissioni passive
Commissioni nette
Dividendi e proventi simili
Risultato netto dell'attività di negoziazione
Risultato netto dell'attività di copertura
Utili (perdite) da cessione o riacquisto di:
a) crediti
b) attività finanziarie disponibili per la vendita
c) attività finanziarie detenute sino alla scadenza
d) passività finanziarie
Risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value
Margine di intermediazione
Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di:
a) crediti
b) attività finanziarie disponibili per la vendita
c) attività finanziarie detenute sino alla scadenza
d) altre operazioni finanziarie
Risultato netto della gestione finanziaria
Spese amministrative:
a) spese per il personale
b) altre spese amministrative
Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri
Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali
Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali
Altri oneri/proventi di gestione
Costi operativi
Utili (Perdite) delle partecipazioni
Risultato netto della valutazione al fair value delle attività materiali e immateriali
Rettifiche di valore dell'avviamento
Utili (Perdite) da cessione di investimenti
Utile (Perdita) della operatività corrente al lordo delle imposte
Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente
Utile (Perdita) della operatività corrente al netto delle imposte
Utile (Perdita) dei gruppi di attività in via di dismissione al netto delle imposte
Utile (Perdita) d'esercizio
dicembre
2012
Valore
assoluto
Valore
percentuale
21.807.266 22.145.257
(10.568.496) (10.434.974)
11.238.770 11.710.283
3.535.489
3.548.389
(530.013)
(504.639)
3.005.476
3.043.750
127.388
161.632
(33.624)
(51.320)
(4.505)
2.238
5.214.327
567.673
5.194.553
528.474
19.774
39.199
78.703
58.483
19.626.535 15.492.739
(8.926.921) (3.342.589)
(8.926.921) (3.342.589)
10.699.614 12.150.150
(10.368.349) (9.733.455)
(5.857.295) (5.612.038)
(4.511.054) (4.121.417)
(84.831)
(25.975)
(499.085)
(552.339)
(3.770)
(5.718)
1.383.998
1.010.101
(9.572.037) (9.307.386)
(616)
(3.986)
1.126.961
2.838.778
(329.069)
(550.955)
797.892
2.287.823
797.892
2.287.823
(337.991)
(133.522)
(471.513)
(12.900)
(25.374)
(38.274)
(34.244)
17.696
(6.743)
4.646.654
4.666.079
(19.425)
20.220
4.133.796
(5.584.332)
(5.584.332)
(1.450.536)
(634.894)
(245.257)
(389.637)
(58.856)
53.254
1.948
373.897
(264.651)
3.370
(1.711.817)
221.886
(1.489.931)
(1.489.931)
-1,53%
1,28%
-4,03%
-0,36%
5,03%
-1,26%
-21,19%
-34,48%
-301,30%
818,54%
0,00%
882,93%
nc
-49,55%
34,57%
26,68%
167,07%
167,07%
nc
nc
nc
-11,94%
6,52%
4,37%
9,45%
226,59%
-9,64%
-34,07%
37,02%
2,84%
nc
nc
nc
-84,55%
-60,30%
-40,27%
-65,12%
nc
-65,12%
dicembre
2013
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13
LA BANCA
In vista dell’assemblea generale annuale del 10 maggio, presso lo Sporting
Center di Predazzo, la Cassa Rurale di Fiemme ha organizzato
le preassemblee in tutti i paesi che fanno parte della sua area di competenza
Interessante partecipazione
alle preassemblee dei Soci
[Un’occasione di confronto e colloquio tra Soci e vertici aziendali]
££ MARIO FELICETTI
La prima si è svolta a Molina di Fiemme, in Sala
Tisti, mercoledì 2 aprile, seguita da quelle di Tesero giovedì 3, presso l’auditorium “Luigi Canal”, di
Panchià venerdì 4, in teatro, di domenica 6 nella
sala anziani di Valfloriana, di lunedì 7 presso il
Centro Polifunzionale di Castello, di mercoledì 9
a Predazzo, nella sala della Casa Maria Immacolata, di giovedì 10 nel teatro di Capriana e infine di
venerdì 11 aprile a Ziano, nel teatro parrocchiale.
Una serie di incontri molto partecipati, nel corso
dei quali il presidente Dino Zanon ed il vicedirettore Massimo Piazzi hanno illustrato i contenuti, le
particolarità, i progetti, le caratteristiche operative
dell’istituto, anche attraverso una articolata serie
di diapositive.
In particolare, il presidente si è soffermato sul bilancio sociale (i soci, a fine 2013, erano 4.877, dei
quali 1.782 donne, 3.058 uomini e 37 aziende),
sull’ammontare del risparmio per i soci, determinato dalle varie agevolazioni (582.986 euro), sulle
pag
14
LA BANCA
kk
La Cassa Rurale di
Fiemme ha preparato
l’assemblea generale del
10 maggio allo Sporting
Center di Predazzo
convocando i soci nei
diversi paesi di residenza
per illustrare il bilancio
2013 e l’organizzazione
dell’istituto di credito
Preassemblee dei Soci
diverse iniziative promosse
nell’ultimo anno (tra esse i
premi e le borse di studio,
il benvenuto ai nuovi soci, i
soci in viaggio, il servizio di
compilazione del Modello 730),
su numero dei clienti (13.790),
di cui 12.130 persone fisiche e
1.660 aziende), sui rapporti in
essere, pari a 106.241. Leggermente in diminuzione, anche
se ancora molto consistenti,
le masse amministrate, pari
a 902 milioni di euro, effetto
di una crisi che non accenna
a placarsi, 2.861 le pratiche
presentate l’anno scorso (solo
26 quelle respinte), 73 i mutui
prima casa, per 8, 5 milioni di
euro, e 247 i prestiti personali,
per 3.1 milioni. Il presidente ha anche ricordato le
moratorie applicate a favore di quanti hanno difficoltà a rispettare le scadenze, le vantaggiose condizioni applicate per i tassi di interesse, le polizze
assicurative, i contributi erogati (oltre 471.000
euro) a beneficio delle numerose associazioni di
volontariato.
Massimo Piazzi ha quindi illustrato l’organizzazione aziendale, ricordando gli 80 dipendenti (34
donne e 46 uomini), i nove sportelli distribuiti
in tutta la valle (Predazzo, Centro Commerciale
Predazzo, Ziano, Panchià, Tesero, Castello, Molina, Capriana e Valfloriana), i consulenti, i servizi
specialistici, il settore marketing, lo sviluppo
organizzativo, i diversi servizi, l’amministrazione.
Un’organizzazione complessa ma perfettamente
funzionante ed additata ad esempio anche a livello
provinciale.
Non sono mancate le richieste di chiarimenti da
parte dei soci, con le puntuali precisazioni del
pag
15
direttore Paolo Defrancesco e
degli amministratori. Ed ora,
appuntamento a Predazzo per
l’assemblea del 10 maggio.
kk
2.861 le pratiche
presentate l’anno scorso
(solo 26 quelle respinte),
73 i mutui prima casa,
per 8, 5 milioni di euro,
e 247 i prestiti personali,
per 3.1 milioni
LA BANCA
L’importanza di una previdenza complementare e le sue opportunità
Conoscere il presente
per progettare il futuro
[Le Casse Rurali di Fiemme e Fassa incontrano la categoria
dei coltivatori diretti e delle aziende zootecniche]
££ Stefania Rigoni
Il sistema pensionistico contributivo e l’evoluzione demografica rendono necessario un cambiamento nel nostro modo di pensare. L’attuale
andamento della popolazione ha determinato
infatti un aumento esponenziale del numero di
pensionati rispetto a quello delle persone occupate. Per ovviare a questo squilibrio, il sistema
pensionistico obbligatorio ha introdotto il sistema
contributivo, in base al quale i contributi versati
nel corso di una vita lavorativa inserita in un tessuto di previdenza sociale verranno accumulati,
adeguatamente rivalutati e trasformati in rendita
pensionistica.
Il futuro non lascia adito a dubbi: le pensioni
erogate dallo Stato saranno nei prossimi anni
inferiori a quelle attuali. “Se fino ad oggi abbiamo
potuto contare sulla sicurezza di una pensione
pubblica adeguata, ora dobbiamo assumerci la
responsabilità di provvedere in prima persona
alla nostra vecchiaia” - spiega Gabriele Parisi, per
anni responsabile del Patronato Epaca di Trento
– e continua “è molto importante controllare la
pag
16
ECONOMIA
kk
Martedì 25 marzo
le Casse Rurali delle
Valli di Fiemme e Fassa,
in collaborazione con
Coldiretti sez. di Tesero,
hanno incontrato la
categoria economica
degli agricoltori
per trattare il tema
delicato e complesso
della previdenza
complementare.
Incontro con Coldiretti
Una soluzione possibile è la previdenza complementare ovvero una pensione aggiuntiva, a integrazione
della pensione pubblica, che si accumula nel corso della vita lavorativa mediante contribuzione volontaria
propria posizione previdenziale per fare delle scelte consapevoli e corrette per colmare la riduzione
della propria pensione”.
Una soluzione possibile è la previdenza complementare ovvero una pensione aggiuntiva, a integrazione della pensione pubblica, che si accumula
nel corso della vita lavorativa mediante contribuzione volontaria.
A sottolineare l’importanza di una piano previdenziale integrativo ed incentivarne l’utilizzo
la Provincia Autonoma di Trento interviene con
contributo, rivolto ai giovani delle categorie dei
coltivatori diretti e delle aziende zootecniche
operanti in zone svantaggiate, che consiste in
un versamento annuale di euro 500 fino ad un
massimo di 10 anni o fino al raggiungimento dei
40 anni di età del soggetto titolare di un fondo
pensione integrativo.
Cristiano Carlin, responsabile commerciale di Assicura srl, ha illustrato le principali caratteristiche
e i vantaggi fiscali ed economici del prodotto Pensplan: la soluzione di previdenza complementare
pag
17
delle Casse Rurali Trentine.
Tra il numeroso pubblico,
c’era anche un invitato speciale, Graziano Lozzer Consigliere
Provinciale ed imprenditore
agricolo, che ha portato il saluto del presidente del Consiglio
Regionale e del presidente
della Provincia Autonoma di
Trento, lodando l’iniziativa e
sottolineando l’importanza del
settore agricolo nella nostra
realtà.
L’incontro ha contribuito a
sensibilizzare i giovani imprenditori agricoli sul proprio
futuro e sul tema della previdenza complementare evidenziando il valore aggiunto delle
azioni in sinergia tra le Casse
Rurali e le categorie economiche del territorio.
ECONOMIA
Finanziamenti a favore delle imprese trentine a valere
sul Fondo di Rotazione Provinciale
Le risorse del Fondo di Rotazione
[In data 11 ottobre 2013 la Giunta Provinciale di Trento ha deliberato
la riattivazione dei Fondi di Rotazione a favore delle imprese trentine]
££ Lorenzo Delugan
Le risorse del Fondo di Rotazione rese disponibili
dalla Provincia attraverso APIAE ammontano ad
euro 40 milioni; a tali risorse si aggiungono altrettante disponibilità finanziarie assicurate dalle banche aderenti all’iniziativa (fra cui la nostra cassa
rurale) per un totale pertanto di euro 80 milioni.
Possono accedere ai finanziamenti le imprese
iscritte nel registro delle imprese di Trento o nel
repertorio economico amministrativo (R.E.A) tenuto dalla camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura di Trento con esclusione delle
imprese bancarie, assicurative, agricole o aziende
che hanno in corso procedure concorsuali.
Sono ammissibili ai finanziamenti i progetti
di spesa finalizzati allo sviluppo aziendale per
l’ammodernamento o ampliamento produttivo, la
riqualificazione energetica, la ricerca e l’innovazione, l’internazionalizzazione e l’acquisizione di
servizi all’esterno dell’azienda. Le iniziative devono essere completate entro il secondo anno solare
successivo all’ammissione dei benefici del Fondo
di Rotazione, fatta salva la possibilità di proroga
per un massimo di 1 anno.
pag
18
ECONOMIA
kk
Sono ammissibili ai
finanziamenti i progetti
di spesa finalizzati allo
sviluppo aziendale per
l’ammodernamento o
ampliamento produttivo,
la riqualificazione
energetica, la ricerca
e l’innovazione,
l’internazionalizzazione
e l’acquisizione di servizi
all’esterno dell’azienda.
Fondi di Rotazione
Le imprese potranno ottenere
mutui a medio-lungo termine, eventualmente assistiti da
garanzie prestate dai Confidi
(massimo 50%) a tassi agevolati.
L’impresa interessata ad
accedere ai benefici previsti
dai Fondi di Rotazione deve
presentare la domanda al
CONFIDI di riferimento e alla
propria Cassa Rurale e inoltrarla ai rispettivi indirizzi di posta
elettronica certificata (PEC).
Il modello di domanda e i relativi allegati sono disponibili sul
sito APIAE.
www.apiae.provincia.tn.it
Riepiloghiamo di seguito le principale caratteristiche dei finanziamenti ammissibili.
�Importo del mutuo non superiore al 70% della
spesa ritenuta ammissibile, da un minimo di
euro 30.000 ad un massimo di euro 2,5 mln.
Nella spesa ammissibile può essere inserita una
quota massima forfettaria del 30% della spesa
stessa, relativa ad incremento dell’operatività
aziendale (circolante).
�Durata non inferiore ad anni 5 e non superiore ad anni 14, comprensiva eventualmente di
un periodo di preammortamento massimo di 2
anni.
�Rimborso capitale in rate semestrali, comprensive di quota capitale e interessi, a scadenze
fisse al 30 di giugno e al 31 dicembre di ciascun
anno.
�Tasso fisso o variabile incrementato da uno
spread previsto dalla Convenzione.
�La Cassa Rurale valuterà le richieste di finanziamento in piena autonomia, ivi comprese le
garanzie che riterrà di acquisire, assumendo il
rischio sull’intero finanziamento concesso.
pag
19
Per ultimo ricordo che la convenzione avrà durata fino al
31.12.2018 e sarà rinnovata
automaticamente di anno in
anno salvo disdetta.
Va infine tenuto presente che
entro la data del 31.12.2027
dovranno essere restituite
al Fondo tutte le risorse rese
disponibili; pertanto la durata
dei finanziamenti non potrà
andare oltre tale data.
Le nostre filiali e i nostri consulenti sono a vostra disposizione per illustrarvi e spiegarvi
tale convenzione.
ECONOMIA
La Cassa Rurale di Fiemme intende mantenere l’attenzione
e la sensibilità di sempre nei confronti della realtà associativa della valle,
in particolare nella propria area di competenza
Contributi: cambiano le regole
[Incontro a Tesero con le associazioni della valle]
££ MARIO FELICETTI
Ma nel contempo vuole valutare meglio le richieste di contributi, per una più oculata distribuzione
delle risorse.
È quanto emerso giovedì 6 marzo nel corso di una
riunione che l’Istituto di Credito ha convocato alle
18 presso l’auditorium “Luigi Canal” di Tesero,
per l’occasione gremito da oltre un centinaio di
rappresentanti delle diverse associazioni valligiane. “Non è un momento facile” ha fatto presente,
aprendo ‘incontro, il presidente Goffredo Zanon,
affiancato dal vicedirettore Massimo Piazzi, da Cristian Larentis, responsabile del marketing e delle
relazioni esterne, e da Stefania Rigoni dell’Ufficio
Marketing.
“In ogni caso” ha assicurato “il sostegno della Cassa Rurale di Fiemme alle associazioni di volontariato non verrà mai meno, visto che le consideriamo un grande patrimonio per tutta la valle.
Resta il fatto che gli utili sono in calo e quindi
bisogna approfondire di più il valore delle domande, adottando delle linee guida che tengano anche
conto del grado di fedeltà nei confronti del nostro
Istituto, da parte di chi le presenta”.
pag
20
COMUNITà E TERRITORIO
kk
“In ogni caso il sostegno
della Cassa Rurale di
Fiemme alle associazioni
di volontariato non verrà
mai meno, visto che le
consideriamo un grande
patrimonio per tutta la
valle”
Contributi: cambiano le regole
NEWS ASSOCIAZIONI
NUOVE LINEE GUIDA:
- presentazione delle domande:
30 aprile
- acquisto furgoni:
o Importo massimo di euro
7.500,00 liquidabili in 3 anni
con obbligo di definire la misura minima del logo da esporre.
o Priorità all’utilizzo condiviso.
- modulo di domanda: disponibile
in filale o sul sito Internet. Da presentare solo alla filiale di competenza.
- no minori contributi ma più approfondita valutazione di merito.
- reciprocità: sinergia e collabora-
Come ha quindi ricordato
Piazzi, i contributi concessi in
questi anni sono stati notevoli,
pari a 433.000 euro nel 2012
ed a 471.000 euro l’anno scorso, destinati per il 76% (38%
ciascuno) al volontariato ed
allo sport, per il 15% allo sviluppo economico del territorio
e per il 9% ad una serie di progetti di carattere umanitario,
tenendo conto che al mondo ci
sono realtà che stanno molto
peggio della nostra.
“Vogliamo mantenere questi
importi anche in futuro” ha
ribadito il vicedirettore “pur
prestando maggiore attenzione
alle richieste più meritevoli”.
È stata anche ricordata la partnership avviata dalla Rurale
con il Centro Servizi Volontariato di Trento, le cui finalità
zione con le associazioni per sostenere eventi e contributi.
AUDITORIUM L. CANAL:
- Modalità di richiesta: nuova versione elettronica, compilando
il form/ modello disponibile sul
sito Internet.
sono state illustrate in sintesi da Gianpiero de Zolt,
delegato della Comunità Territoriale di Fiemme.
Tra l’altro, già lo scorso dicembre è stato promosso
un primo corso di formazione, mentre altre due
giornate, particolarmente intense, si sono svolte
il 29 marzo ed il 12 aprile sul tema del “fund raising”, ovvero sui presupporti che stanno alla base
di una raccolta fondi efficace, fatta in maniera
professionale e qualificata. Ne parliamo in queste
stesse pagine.
Cristian Larentis ha quindi chiarito le nuove
modalità da seguire per le richieste di contributi
e sponsorizzazioni (sono illustrate nell’inquadrato
che segue) e le decisioni del Consiglio di Amministrazione sull’utilizzo dell’auditorium “Luigi
Canal” di Tesero. Nel 2013 è stato utilizzato 230
volte, mentre per il futuro si prevede non più di
quattro utilizzi all’anno a beneficio della stessa
associazione, in modo da garantire una maggiore
disponibilità per tutti i richiedenti. La quota da
versare, per far fronte alle spese, è di 100 euro,
oltre ad altri 30 durante la stagione invernale per
il riscaldamento. Importante la reciprocità tra le
pag
21
- Limitazioni di utilizzo: massimo 4
volte in un anno.
- Attrezzatura sala: possibilità di richiedere attrezzatura opzionale.
SITO INTERNET
- Progetto sito Internet: facile e
gratuito per le associazioni.
parti, con una efficace collaborazione per la distribuzione del
materiale pubblicitario ed una
relazione finale che sarà richiesta dopo ogni tipo di iniziative.
Stefania Rigoni ha infine
confermato la disponibilità di
un’area all’interno del sito Internet per tutte le associazioni,
da utilizzare in forma del tutto
gratuita.
L’incontro è stato molto apprezzato dai presenti, soprattutto per la chiarezza della
comunicazione e per l’impegno
espresso dalla Cassa Rurale
anche nel campo della solidarietà. “Meno feste e più valori”
è stato il motto finale, condiviso da tutti e particolarmente
importante in un momento
di difficoltà come quello che
stiamo vivendo.
COMUNITà E TERRITORIO
Titolo
PRINCIPI E TECNICHE DI FUND RAISING
In collaborazione con la Comunità Territoriale di Fiemme e con il Centro Servizi
Volontariato di Trento, la Cassa Rurale
di Fiemme ha proposto dei corsi di formazione gratuiti, il primo l’anno scorso
in dicembre, altri due all’inizio della primavera 2014, il 29 marzo ed il 12 aprile,
dalle 9 alle 13 ed alle 14 alle 17, presso
l’auditorium “Luigi Canal” di Tesero.
pag
22
I corsi avevano diverse finalità: accrescere le conoscenze e le competenze
di coloro che operano nei settori del
volontariato,per rispondere al loro bisogno di agire “con realismo” e “con
metodo” nello sviluppo di strategie e
progetti, oltre che nella ricerca di risorse
funzionali alla propria organizzazione;
accrescere la capacità di condivisione
della propria organizzazione in termini
di identità, mission, strategie, valori,
risultati raggiunti, acquisendo metodologie relazionali sia nei confronti dei
propri volontari che nel rapporto con
nuovi potenziali stakeholder; accrescere
la capacità di attivare reti e legami, ossia
di creare opportunità per sé e per altre
realtà no profit.
Nel programma dei corsi, i presupposti
del fund raising (mission, buona causa
e mappa relazionale), il ciclo della donazione, la pianificazione strategica del
fund raising, gli strumenti di comunicazione per la raccolta fondi, gli strumenti
e le strategie di foud raising verso i privati cittadini e verso le imprese, il rapporto
COMUNITà E TERRITORIO
con la Fondazione Grant Making,come
ringraziare i propri donatori, la presentazione di case methodology.
Alla base di tutto, l’importanza di conoscere, specialmente oggi, le basi di una
raccolta fondi efficace, da portare avanti
in maniera professionale e pianificata,
aiutando le organizzazioni a valutare i
propri punti di valore distintivi e le proprie debolezze,come presa di coscienza
per elaborare una strategia di azione.
Ai partecipanti sono state anche spiegate le nozioni basilari per individuare,
rispetto alla propria buona causa, i tempi necessari e gli interlocutori più adeguati nell’implementazione dell’attività
di fund raising, che significa “raccolta
fondi”. Quest’ultimo implica degli investimenti, richiede una programmazione,
una verifica dell’efficacia delle azioni attraverso una analisi dei risultati da rendicontare a chi ha dimostrato fiducia donando. In aula, sono stati portati esempi
di budget preventivi, precisi piani operativi, tempi, strumenti di rendicontazione
e modalità di ringraziamento.
“I mestieri Artigiani di Fiemme”
Concorso fotografico 2014
[L’Artigiano in Valle di Fiemme: storie di mestieri, storie di persone]
££ Massimo Piazzi
Dopo il successo del progetto intercooperativo
inerente al concorso fotografico dello scorso anno,
concluso con il calendario 2014 su allevamento e
pastorizia, le Casse Rurali e le Famiglie Cooperative della Valle di Fiemme si sono già incontrate per
definire le iniziative per l’anno in corso.
Dal confronto è emersa la volontà di andare ancora una volta ad esplorare temi e situazioni della
nostra valle, delle nostre comunità. Ancora una
volta si è deciso di far raccontare storie, le nostre
storie. Le storie di chi vive nella nostra terra.
Dopo pastori e agricoltori, ora i protagonisti saranno gli artigiani. Per questo è stata coinvolta anche
lo loro associazione che si è subito dimostrata
entusiasta dell’iniziativa cogliendo significati ed
opportunità. In questi giorni stiamo predisponendo
i bandi e i regolamenti che a breve saranno disponibili sul nostro sito. Abbiamo apportato alcune
novità rispetto allo scorso anno, tenendo conto
delle vostre preziose indicazioni. Sono, inoltre, state confermate le due mostre che daranno la giusta
visibilità a soggetti e fotografi.
Restate in contatto quindi, iniziando fin d’ora,
come dice Terzani nella citazione, a leggere, studiare e preparavi.
Buona luce.
pag
23
kk
Per un vero fotografo
una storia non è un
indirizzo a cui recarsi
con delle macchine
sofisticate e i filtri
giusti. Una storia vuol
dire leggere, studiare,
prepararsi. Fotografare
vuol dire cercare nelle
cose quel che uno ha
capito con la testa.
La grande foto è
l'immagine di un'idea.
(Tiziano Terzani)
COMUNITà E TERRITORIO
Venerdì 20 dicembre la Cassa Rurale di Fiemme, in tutte le sue filiali,
si è animata di aiutanti di Babbo Natale, che, aperte le porte dopo le 17.00,
hanno fatto ridere e sognare i bimbi presenti e le loro famiglie con racconti
e ricordi di Natali passati, “quando il poco bastava…”
Natale in Cassa Rurale
[Quando non esisteva la televisione e neppure il telefono, le feste di Natale
si passavano raccolti intorno ai nonni o a chi raccontava le storie,
a volte inventate, a volte racconti di vita vissuta]
££ LAURA GABRIELLI
Grazie ai numerosi “narratori” e “elfi”, che si
sono resi disponibili fra i dipendenti della Cassa
Rurale, e alla collaborazione della compagnia
La Pastiere, questa è l’atmosfera che si è voluta
ricreare all’interno delle filiali, trasformate per
l’occasione con pezzi di stoffa rammendati, tappeti in disuso, vecchie lanterne, luci e lampade
sufficienti per dare agli spazi un tocco di magia!
Un po’ come nella cooperazione: il patchwork
più ricco e colorato viene da una moltitudine di
scampoli di tessuto cuciti fra loro dal bisogno e
dal piacere di credere insieme che a volte basta
essere generosi e imperfetti per far sognare anche le nuove generazioni… e funziona!
Un pubblico numeroso e entusiasta è uscito dai
laboratori degli aiutanti di Babbo Natale con un
presente in mano e nel cuore la voglia di ritrovare le storie del nostro passato in un prossimo
futuro.
pag
24
COMUNITà E TERRITORIO
kk
Storie fatte
per tramandare memoria
e valori ed insieme per
far sognare i bambini
e lasciar loro dare forma
con l’immaginazione
alle parole.
Per i giovani del territorio che hanno idee e progetti da sviluppare
HelloFiemme!
[Spazio di coworking e progetto ambizioso]
££ SARA CARNERI
Unica regola: lavorare in modo collaborativo per
realizzare progetti che abbiano un impatto sociale
e culturale. Porte aperte alle associazioni, ai giovani, a chi è curioso, a chi cerca ispirazione. A chi
un’impresa l’ha avviata, funziona, e vuole condividere ciò che ha imparato. La cultura dell’innovazione è un valore che si genera nel territorio. Ha
bisogno dell’intelligenza e passione di tutti.
Il progetto è sviluppato in collaborazione con Impact Hub Rovereto e Fondazione <Ahref. Due gli
ingredienti base. L’esperienza di Impact Hub Rovereto nel gestire lo spazio di coworking e attivare
una community. Un percorso in 10 tappe curato da
Fondazione <Ahref per osservare in modo nuovo il
territorio, e raccontare le eccellenze della valle. Ad
aprile 4 progetti saranno online sulla piattaforma
TIMU. 4 storie di impresa, sviluppate dai partecipanti al corso, sotto l’occhio attento di docenti
con un profilo di qualità. Narrazioni fresche, che
integrano scrittura, fotografia e video.
Hellofiemme! prende a modello Impact Hub, e si
inserisce in una rete internazionale dove imprenditori, studenti e professionisti possono lavorare,
condividere idee, sviluppare relazioni e progetti
innovativi. Di posti così ce ne sono 7 in Italia. Nel
mondo sono più di 40, un network in espansione.
pag
25
kk
La Cassa Rurale di
Fiemme ha scommesso
sulla formula del
coworking per
permettere ai giovani
di avere un luogo
attrezzato in cui
lavorare, sperimentare,
sviluppare nuove idee e
progetti innovativi.
GIOVANI
Hello Fiemme!
Nessuno ha mai tentato l’impresa in montagna. HelloFiemme! ci prova in un territorio
ricco di belle esperienze. C’è
innovazione e tradizione insieme, e le imprese costruiscono
rete.
kk
In questi mesi
Hellofiemme! ha
proposto un calendario
di incontri culturali e
social, per generare idee
e farsi ispirare dalle
storie.
L’incontro con Giovanni Marrozzini, alla ricerca di
storie da raccontare con la fotografia, per parlare
di coraggio e passione. Prossimi appuntamenti:
Potluk Dinner, per trovarsi a tavola e scambiare
cibo e buone idee (28 marzo). Una serata sulla
scrittura, con Pino Loperfido, il Trentino Book
Festival, e Astrid Mazzola che presenta il suo libro
sui diari di vetta (4 aprile). A seguire un laboratorio sul legno, per esplorare il futuro artigiano
di cui parla Ezio Miceli (11 aprile). Si chiude con
Mirta Alberti, per scoprire il potenziale generativo di TEDx (8 maggio). Chi l’ha detto che le idee
migliori nascono a tavolino? Serve camminare,
uscire fuori, ascoltare come hanno fatto altri.
Hellofiemme! fa esercizio di what if. Un modo di
pensare creativo, letteralmente “cosa succederebbe se…?”. Per aprire lo sguardo, immaginare
soluzioni, opportunità, idee nuove.
Primo appuntamento con
Marcella Morandini (Dolomiti
Unesco) e cinque esperienze
locali di impresa e sostenibilità. Un laboratorio per imparare
strumenti utili a dare concretezza alle idee, con Business
Model Canvas e Linkedin. Un
aperitivo all’insegna della
buona musica, con il dj Everest
Parisi. Una serata con Moreno
Bartoletti e la sua esperienza
di ricerca professionale, tra
documentario e scelte di vita.
pag
26
GIOVANI
In questi mesi HelloFiemme!
ha raccolto l’entusiasmo di
cinque candidati a gestire lo
spazio di coworking e si appresta ad aprire tutti i giorni.
Il calendario è in costruzione,
le competenze si moltiplicano.
L’impegno prosegue per attivare una community vivace, e
costruire progetti in rete con
altri: professionisti, giovani,
studenti e associazioni del
territorio. Per chi ha un’idea
da sviluppare, questo è il posto
giusto.
Per iscriversi alla Community
di HelloFiemme! e ricevere
notizie sugli eventi, le novità
e gli appuntamenti c’è una
pagina facebook. È qui che
raccontiamo l’esperienza di
chi ha scelto la Val di Fiemme
per fare impresa, sviluppare
progetti di valorizzazione del
territorio, allenare lo sguardo
con lo sport.
Lo spazio è a Tesero, in via
Pedonda. HelloFiemme! è un
progetto di Cassa Rurale di
Fiemme, Impact Hub Rovereto
e Fondazione <Ahref per il territorio della Valle di Fiemme, in
connessione con il mondo.
Destinazione estero, il progetto dedicato ai giovani
della Cassa Rurale di Fiemme.
Open your mind
[Esperienze scolastiche o lavorative all’estero]
££ Stefania Rigoni
La Cassa Rurale di Fiemme, grazie alla collaborazione con il dott. Bernd Faas di Eurocultura, associazione vicentina con oltre 20 anni di esperienza
nel settore della mobilità internazionale, vuole essere vicino ai propri giovani in questo momento di
scelte difficili e complesse proponendo il progetto
“Open your mind - apri la tua mente”.
Un percorso che prevede una serie di attività,
incontri e servizi per per trattare il tema del
soggiorno in un paese estero, dall’apprendimento
delle lingue allo stage, dal volontariato al percorso
di studi.
Il progetto è partito nel mese di marzo dello scorso
anno, con una serie di serate, molto partecipate,
dove il relatore, dott. Faas ha sottolineato l’importanza di muoversi, per qualche mese o qualche
anno, per tornare più forti e con maggiori competenze da spendere per la crescita del proprio
paese.
A testimonianza di quanto valore aggiunto generi
viaggiare da soli, nel corso degli incontri, sono
intervenuti alcuni giovani fiemmesi che hanno
raccontato brevemente le loro esperienze e di
come sia cambiata la loro vita.
pag
27
kk
In un contesto
economico difficile,
dove il mercato del
lavoro italiano è
sempre più povero
di opportunità,
la possibilità di
un’esperienza all’estero
viene valutata con molta
attenzione da un numero
crescente di giovani,
anche della nostra
realtà.
GIOVANI
Open your mind
“Open your mind”, è il progetto della Cassa Rurale di Fiemme per sensibilizzare ragazzi e famiglie
ad esplorare nuove spazi e aprirsi a nuove esperienze per cogliere gli aspetti positivi di un mondo
che cambia sempre più velocemente e ci impone flessibilità e resilienza.
kk
Aspettiamo il vostro contributo
per portare all’interno del percorso
altre novità.
Grande interesse è stato riscontrato anche nel
doppio appuntamento di giovedì 13 marzo 2014,
che ha visto impegnati nel corso del pomeriggio
gli studentl dell’Istituto d’Istruzione “La Rosa
Bianca” di Cavalese e Predazzo, mentre la sera, è
stata coinvolta l’intera popolazione nell’incontro
“Lavoro qualificato in Europa”.
Ad oggi il progetto prevede:
¤¤una periodica newsletter con la segnalazione di
tutte le novità del momento
¤¤uno spazio web sul nostro sito Internet
¤¤una pagina Facebook dove saranno pubblicate
tutti gli aggiornamenti
¤¤uno sportello di consulenza personale, riservato ai clienti della Cassa Rurale di Fiemme, via
Skype direttamente con l’associazione Eurocultura.
pag
28
GIOVANI
kk
Come prenotare una
consulenza e altre
informazioni sono
disponibili sul sito
Internet
www.cr-fiemme.net
Un viaggio nel tempo, fra passato, presente e futuro
Cassa Rurale di Fiemme Premi di Studio e benvenuto ai nuovi Soci
[Venerdì 6 dicembre i ragazzi premiati per i risultati conseguiti negli studi
e i nuovi soci della Cassa Rurale di Fiemme]
££ laura gabrielli
Lì seduti, con le aspettative di una serata convenzionale, sono stati invece travolti dal tempo e
portati a rivivere le fasi in cui l’assemblea costituente si è riunita per dare vita alla Cassa Rurale
di Predazzo. Poi via a ripercorrere tutte le fasi
principali della storia fino all’ultima fusione da cui
è nata la Cassa Rurale di Fiemme.
Un viaggio nel tempo reso possibile grazie alla
regia di Alessandro Arici, agli attori della compagnia “la pastiere” e alla partecipazione di alcuni
collaboratori della Cassa Rurale di Fiemme.
Per la durata della teatralizzata il pubblico è
divenuto parte stessa dell’assemblea costituente,
rivivendo le emozioni che hanno accompagnato la
nascita della Cassa Rurale di Fiemme: sgomento
per la realtà critica vissuta dai trentini dell’epoca,
curiosità e insieme un po’ di timore di fronte alle
realtà cooperative già esistenti ma poco conosciute, entusiasmo e fiducia nello scoprire come nella
Cassa Rurale “i soci non sono più persone divise
e sole, ma formano, uniti insieme nel legame
sociale, una sola persona, capace di pareggiare il
credito di un gran signore della Vallata”.
pag
29
kk
Sono stati accolti da
personaggi vestiti in
abiti del ‘900, che li
hanno accompagnati alle
poltroncine del teatro
Auditorium di Predazzo.
GIOVANI
Premi di Studio
kk
I valori cooperativi si sono impersonificati
nei personaggi sul palco, riuscendo così a
parlare alle persone presenti, a renderle
partecipi di un progetto che continua a
vivere ancora oggi.
La serata, condotta dal vice direttore Massimo
Piazzi e da Isabella Corradini, è proseguita con il
benvenuto ai 115 nuovi soci da parte del Presidente Goffredo Zanon e del Direttore Paolo Defrancesco, che attraverso i dati presentati e i riferimenti
al bilancio sociale hanno mostrato l’impegno da
parte degli amministratori e dei collaboratori della
Cassa Rurale di Fiemme ad operare in una continuità di valori fra passato e presente, chiedendo
ai nuovi soci entrati un’adesione a questi stessi
valori.
pag
30
GIOVANI
Via poi, con lo sguardo rivolto verso un futuro in cui far
rivivere i valori del passato, alla
premiazione dei tanti giovani
che si sono distinti negli studi
per impegno e volontà: ragazze
e ragazzi, i prossimi pilastri delle
nostre comunità, 71 fra premi
(viaggio a Dublino o Job Trainer)
e borse di studio consegnati.
E i valori di bene comune e
reciprocità si ritrovano nella presentazione di “HelloFiemme”,
progetto della Cassa Rurale di
Fiemme in collaborazione con
The Hub e Fondazione Ahref:
valori propri della cooperazione
che oggi trovano nuovo riferimento nei paradigmi del mondo
digitale. La serata, un viaggio
fra passato, presente e futuro,
con i valori della cooperazione
a segnare la via, si conclude
con il saluto del Direttore della
Federazione Carlo Dellasega che
lascia ai giovani della valle un
messaggio di fiducia: nelle loro
mani la possibilità e insieme la
responsabilità di realizzarsi e
dare forma al proprio talento, in
un progetto in cui i valori delle
proprie origini sono opportunità
e non limite.
L’Irlanda ci ha accolti nel modo più tradizionale che conosce, con il cielo
grigio ed i prati verdi, con il vento freddo ed una pioggia leggera...
Viaggio-studio a Dublino
[...con le macchine che viaggiano a sinistra e tutta la viabilità
inevitabilmente contraria rispetto alla nostra]
££ Denis Vinante
Il piccolo Dublin Airport (Aerfort Bhaile Àtha
Cliath in lingua gaelica) è poco distante dalla capitale, dove ci si addentra in modo graduale quasi
senza accorgersene, passando dalle colline e dalla
campagna alle tipiche case in mattoni pieni rossi.
Guardando dal finestrino del pullman tutti aspettano di vedere i grandi portoni neri della leggendaria fabbrica della birra scura, la Guinness, quella
che contraddistingue l’Irlanda e che rappresenta
una tappa obbligata per ogni turista. Solo una
volta visti in lontananza gli stabilimenti produttivi, che ricordano quelli del film “La Fabbrica di
Cioccolato” con Johnny Depp, si capisce di essere
quasi arrivati.
Dublino è una città dove il futuro ed il passato
vanno a braccetto regalando forti emozioni contrastanti a chi, come noi, ha avuto l’opportunità
di visitare una delle aziende di grande spessore
internazionale oltre che le normali attrazioni turistiche. La città attraversata dal fiume Liffey dalla
ferrosa acqua scura, accoglie allo stesso tempo
multinazionali come la IBM, con il suo grande e
tecnologico centro ricerche dove i suoi visionari
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kk
Dublino è una città dove
il futuro ed il passato
vanno a braccetto
regalando forti emozioni
contrastanti a chi,
come noi, ha avuto
l’opportunità di visitare
delle aziende di grande
spessore internazionale
oltre che le normali
attrazioni turistiche.
GIOVANI
Viaggio-studio a Dublino
tecnici e programmatori sono
quotidianamente impegnati nel plasmare il futuro, e
il quartire Temple Bar con i
suoi pub tradizionali dove le
luci soffuse e la musica dal
vivo fanno capire che il cuore
dell’Irlanda “vera” batte più
forte che mai.
Durante il viaggio abbiamo
visto luoghi di grande importanza storica, come ad esempio
Christ Church, distrutta dalle
guerre e ricostruita diverse
volte, che ora regala addirittura l’opportunità per chi
volesse organizzare una festa
all’interno della propria cripta,
ulteriore dimostrazione di
come la città voglia mescolare
il passato con il futuro. Abbiamo potuto vedere il Trinity
College dove è custodito il
famoso Libro di Kells ed il
Museo Nazionale Irlandese, e
ci siamo lasciati guidare tra i
segreti del whiskey nella The
Old Jameson Distillery e della
birra alla Guinness Storehouse, rendendoci conto di quanto
gli irlandesi siano orgogliosi di
avere dei prodotti così unici al
mondo. È solo al termine delle
pag
visite guidate però che ci si immerge a pieno nella
cultura irlandese, entrando nei pub e respirandone già da subito l’atmosfera unica sorseggiando
una Guinness al suono dell’Irish banjo (un banjo
tenore a quattro corde) o del Tin whistle (un flauto
a fischietto a sei fori), e scherzando con i dublinesi
pensando a quanto sia bello vedere un popolo così
legato alla propria tradizione.
Questo stupendo fine settimana irlandese, a
partire dalla visita alla IBM svoltasi per metà in
italiano e per metà in inglese, è stato un esempio
di come i giovani fiemmesi vincitori del Premio di
studio siano perfettamente a proprio agio anche
all’estero, ed ha fatto capire che per loro cambia
poco o niente confrontarsi con i propri connazionali o con persone di altre estrazioni linguistiche.
Durante il viaggio ho avuto la possibilità di parlare
con loro, e di sentirli discutere sul proprio futuro,
ho potuto apprezzare la loro voglia di sognare e di
non fermarsi nonostante le difficoltà che il mondo
economico ci ha messo davanti in questi ultimi
tempi. Purtroppo in questi anni ho sentito troppo
spesso frasi come “I giovani di oggi, non hanno
voglia di lavorare…”, oppure “I giovani di oggi,
32
GIOVANI
sono degli irresponsabili…”,
ma grazie a questo viaggio
ho avuto la conferma di ciò
che già pensavo con grande
convinzione, e cioè che le ragazze ed i ragazzi della nostra
splendida Valle sono preparati,
motivati ed in grado di affrontare il mondo del lavoro nel
migliore dei modi. Per questo
dico che la mia speranza per
il futuro è di vedere la Val di
Fiemme ed in generale l’Italia
trasformarsi sempre di più in
una sorta di piccola Dublino,
dove si riesca a mescolare la
tradizione con l’innovazione,
dove venga dato tanto spazio a
questi giovani perché se lo meritano e saranno certamente
in grado di ripagare la fiducia
delle imprese che vorranno
dare loro una possibilità di
emergere.
CAMPUS RISERVATO
AI RAGAZZI PREMIATI
DALLA CASSA RURALE DI fIEMME
PER I RISULTATI CONSEGUITI
NEGLI STUDI UNIVERSITARI
Che cosa ci porta a classificare un’esperienza come «straordinaria»?
forse la difficoltà di tornare alla routine di tutti i giorni quando questa si conclude.
Per me, con JobTrainer, è stato così. Un bellissimo week-end
di tre giorni in riva al Lago di Garda che mi ha lasciato davvero
un bagaglio ricco di doni straordinari. fin dal primo momento,
grazie all’ottimo lavoro svolto dagli organizzatori Marco Parolini, Adalberto Gerardini e Claudia Locati, si è venuta a creare
un’atmosfera molto positiva, nella quale ciascuno di noi ha potuto meglio comprendere le proprie potenzialità (anche quelle che magari non si era mai accorto di avere) e relazionarsi in
maniera molto piacevole e rilassata con tutti gli altri, tanto che
domenica sera, nel corso dell’aperitivo che ha segnato la chiusura dell’esperienza, sembrava impossibile pensare di essersi
conosciuti soltanto due giorni prima.
Un’esperienza che soprattutto mi ha fatto capire - facendo
nuove conoscenze davvero interessanti - che non siamo di-
stanti per avere studiato in facoltà diverse, non siamo distanti
se viviamo in città lontane tra loro, non siamo distanti se dedichiamo il nostro tempo ad attività che non hanno niente a
che vedere l’una con l’altra. Non siamo distanti se troviamo uno
spazio ed un momento propizio per raccontare l’uno all’altro la
nostra storia, le passioni che ci fanno andare avanti, le esperienze che ci hanno segnati e che ci fanno capire ciò che siamo
e ciò che vogliamo diventare. Non siamo distanti se riusciamo
a raccontare le nostre emozioni senza la paura che questo ci
renda vulnerabili. Job Trainer è stato, per me, questo spazio e
questo momento propizio e sicuramente lo ricorderò come una
tappa breve ma molto significativa del mio percorso.
Ringrazio la Cassa Rurale di fiemme per avermi dato questa
opportunità.
BENJAMIN DEZULIAN
pag
33
GIOVANI
Lucido, effervescente, determinato, fantasioso, ricco di idee e di proposte
innovative, capace di coinvolgere subito le persone nella direzione voluta
Alessandro Arici
[Il nostro attore]
££ MARIO FELICETTI
Stimolante, attento anche ai problemi della nostra
società, soprattutto al mondo giovanile, dove come
è noto le tentazioni non mancano, spesso determinate da una preoccupante mancanza di stimoli e, a
volte, anche da una sorta di pregiudizio culturale
che tende a far passare in secondo piano determinati valori, travolti dall’egoismo degli adulti e dal
distacco, se non dal menefreghismo, per altro non
sempre colpevole. delle nuove generazioni.
Stiamo parlando di Alessandro Arici, predazzano doc, anche se per molti anni protagonista in
Francia di un’attività teatrale che gli è entrata
nel sangue e della quale ha fatto una (ma non è
la sola) delle sue ragioni di vita, professionale ed
umana. Una storia importante la sua, anche se
ancora giovane, essendo nato nel 1969.
Il padre, Carlo Arici, classe 1933, è stato sottufficiale della Guardia di Finanza, poi promosso
ufficiale per meriti speciali e congedato nel 1997
con il grado di capitano.
Personaggio dalla squisita umanità, molto conosciuto e stimato in paese, è scomparso nel 2007.
La madre Giuseppina Morandini, nata nel 1932
pag
34
PERSONAGGIO
kk
Artista talentuoso ricco
di energia positiva, con
il teatro nel cuore ma
con tanti altri interessi
e valori che lo rendono
personaggio vicino
soprattutto alla realtà
giovanile ed ai problemi
che assillano il mondo di
oggi
Alessandro Arici
> Arici a Ziano
con i volontari
del Diaol del Gaso
ed ancora splendidamente in
forma, è meglio conosciuta
come “la Bepina dal Pan”, per
la sua lunga attività presso il
Panificio Sociale, ma si è distinta in gioventù anche come
attrice amatoriale nella locale
Filodrammatica. Alessandro
ha due fratelli, Luigi, 51 anni,
già atleta di spicco nel settore
dell’atletica leggera (corsa su
pista), poi ufficiale della Guardia di Finanza, oggi distaccato presso la Presidenza del
Consiglio dei Ministri, e Maria,
classe 1964, coordinatrice della Rete Intercultura Trento e
collaboratrice esperta presso il
Dipartimento della Conoscenza
e dell’Iprase del Trentino.
Una famiglia unita e coesa,
nella quale i principi ed i valori
hanno sempre avuto un ruolo
predominante. Anche Alessandro ha vissuto in
prima persona questo clima, stimolato da una continua voglia di crescere e di esprimere al meglio le
proprie innate qualità.
Fin da giovane ha svolto attività di volontariato nel
Gruppo Animatori dell’Oratorio e, per 11 anni, ha
fatto parte della Banda Civica “Ettore Bernardi”,
dove suonava il sax tenore.
A 18 anni si è diplomato presso la Ragioneria, per
poi effettuare il servizio militare prima a Diano
Castello, in provincia di Imperia, e successivamente presso l’Ufficio Leva di Trento.
E qui ha avuto inizio la sua esperienza nella Compagnia Filodrammatica di Lizzana, dove era regista
Paolo Manfrini, oggi dirigente di spicco del turismo
trentino.
Nel frattempo, quando era stagione, si prestava
anche per la raccolta dell’uva, in modo da raggranellare qualche soldo e garantirsi una certa,
personale indipendenza.
Poi l’incontro con Claudio Bonvecchio e l’assunzione come capoofficina e collaudatore (dopo un
apposito esame) preso la Lancia di Rovereto, dove
pag
35
curava soprattutto l’organizzazione logistica ed i rapporti
con la clientela, grazie ad una
riconosciuta e brillante capacità dialettica. Dopo un anno e
mezzo, si è spostato a Trento,
diventando programmista e
regista presso la sede Rai e
curando il programma “Teatro
sfera”, che si occupava soprattutto di teatro amatoriale ma
con interviste anche di alcuni
grandi personaggi del teatro
nazionale.
Tra essi, Arnoldo Foà (scomparso da pochi mesi) e Dario
Fo. In contemporanea, lavorava anche alla Plus Comunication, dove è rimasto fino
al 1994, quando ha deciso di
licenziarsi per iniziare una
nuova avventura in terra francese.
PERSONAGGIO
Alessandro Arici
L’ESPERIENZA IN FRANCIA
In Francia, dopo aver imparato rapidissimamente
la lingua, Arici ha iniziato una nuova vita, puntando ad affinare la propria personale formazione, affidata ad una prestigiosa serie di docenti, Philippe
Hottier, Leon Webèr, Jacques De Panafieu e Tapa
Sudana. Quattro brillanti “formatori”, dai quali ha
ricevuto molto in tema di ascolto, comunicazione e
ricerca di nuove intuizioni, senza comunque interrompere i contatti con il Trentino, dove ritornava
per quindici giorni al mese, tenendo dei corsi di
formazione sia nelle scuole che per gli adulti.
Poi, a Nantes, ha messo a frutto quanto aveva raccolto, iniziando dei corsi della durata triennale, dodici giorni al mese, dal titolo eloquente, “L’efficacia relazionale nella vita professionale attraverso il
teatro”.Un tema di stretta attualità ed un successo
>
Scena Cyrano nel ruolo di de Guiche
con Charlotte Maingard e Melanie le Moine
al Castello di Gizeux 2005
pag
36
PERSONAGGIO
travolgente, con le adesioni
che hanno cominciato a crescere in maniera esponenziale.
Alessandro ha vissuto per sei
anni all’interno di un prefabbricato, preso in affitto, in
mezzo alla campagna, alla periferia della città, dedicandosi
al teatro pedagogico, attraverso moltissime iniziative aperte
a tutte le età. Il prefabbricato
si chiamava “La Pastiere” e
proprio da questo nome è nata
l’omonima Compagnia, costituita nel 2000 assieme ad altri
compagni ed amici. Un gruppo
di azione culturale ad indirizzo pedagogico che ha iniziato
la propria attività in quattro
castelli storici francesi, messi
gratuitamente a disposizione,
anche perché in condizioni
strutturali piuttosto precarie,
da parte dei proprietari. “Il
primo spettacolo è stato “Romeo e Giulietta”ricorda Arici.
“Portavamo tutto l’occorrente,
cavalli, armi, attrezzature. È
stato replicato quattro volte,
tanto era richiesto, con persone che venivano ad assistervi portandosi addirittura la
sedia da casa, vista la sempre
Alessandro Arici
Lavorava nel castello di Plessis Macè, con un progetto denominato “Presto in scena” che, in 13 anni, dal 2000
al 2013, è riuscito a motivare oltre 26.000 ragazzi
massiccia presenza di pubblico. Nel 2000, siamo
stati anche invitati al Festival “Les Italiennes” di
Cisson, cittadina a pochi chilometri da Nantes”.
Presso il castello di Gizeau, diventato un po’ il
quartier generale della Compagnia, almeno per la
parte artistica (gli uffici invece si trovavano a Nantes) furono allestite tre gradinate, sempre gremite
di spettatori, e la struttura diventò ben presto il
“castello delle arti e degli artigiani”. “Qui” dice
ancora Alessandro “abbiamo allestito dodici attività diverse, dal teatro a cavallo alla scherma artistica, al cinema all’aperto, ai temi legati all’ecologia
e ad altro ancora. Con lavori di ricerca su musica,
danza e teatro e la collaborazione di una Compagnia di Parigi che ancora oggi sforna alcuni dei
migliori comici transalpini”.
Arici curava la regia, mettendo in scena fino a
cento persone, all’interno di un turismo pedagogico in grado di coinvolgere tutti coloro che passavano di là. Parallelamente, lavorava nel castello di
Plessis Macè, con un progetto denominato “Presto
in scena” che, in 13 anni, dal 2000 al 2013, è
riuscito a motivare oltre 26.000 ragazzi. Nel 1996,
aveva iniziato i corsi anche Charlotte Maingard,
pag
37
poi entrata ne “La Pastière”
a garantire una collaborazione fondamentale. Arici la ha
sposata nel 2008 e da questa
unione felice sono nati due
bambini, Leandro e Ilario, che
oggi hanno rispettivamente
sei e cinque anni e che hanno
visto la luce entrambi presso
l’ospedale di Cavalese.
IL RITORNO A PREDAZZO
La Compagnia “La Pastiere”, sempre con la regia di
Alessandro, ha continuato la
sua attività fino all’inizio di
quest’anno. Poi è stata chiusa,
anche se nel frattempo ne era
stata costituita, con lo stesso
nome, una analoga a Predazzo,
dove Arici è ritornato nel 2012
per stabilirsi qui in via definitiva. Ne sono coinvolti una
PERSONAGGIO
Alessandro Arici
decina di narratori e formatori
di Fiemme e in valle si è consolidata una stretta collaborazione con “Sentieri in compagnia”, associazione guidata da
Guido Ciocca ed Elena Osler,
accompagnatori sul territorio
che offrono a tutti l’opportunità di conoscere a fondo la
montagna, le sue tradizioni,
la sua storia, le sue peculiarità, attraverso una stimolante
serie di iniziative programmate
durante tutto l’anno.
In Fiemme, Alessandro Arici,
oltre ad occuparsi di teatro,
ha attivato (come già faceva
in terra francese) importanti
progetti di formazione nelle
scuole, per la “prevenzione
delle condotte a rischio” e
per combattere i pericoli che
purtroppo accompagnano ogni
giorno la nostra vita, specialmente quella dei giovani, sotto
l’incubo dell’alcol, della droga
e di altre follie.
Grazie alla collaborazione con
l’Apt di Fiemme ed al sostegno
di molti Comuni e della Cassa
Rurale di Fiemme, è stata attivata con grande successo quella forma di turismo pedagogico
pag
che ha coinvolto tanti giovani del posto (una cinquantina nel 2013, di età compresa tra gli 8 ed i 20
anni), i quali hanno recepito il messaggio di Arici e
sono diventati protagonisti delle numerose iniziative “teatralizzate” che hanno suscitato l’attenzione
e l’interesse in tantissima gente, residenti e ospiti,
riuscendo a coniugare in modo ottimale il divertimento con la conoscenza dei luoghi, dei personaggi, della storia. Appuntamenti a Predazzo, Bellamonte, Ziano, nel Palazzo della Magnifica Comunità
di Fiemme, a Panchià, presso il Museo di “Casa
Begna” a Carano. Una sessantina di “teatralizzate”
in due mesi, luglio e agosto, ed un successo via via
sempre maggiore, al punto che sono cresciute ulteriori richieste per il 2014, quando si aggiungeranno
altre iniziative similari, a Tesero, Varena, Masi di
Cavalese e presso Malga Agnelezza.
Teatro dunque, ma non solo, visto che Arici, assieme a Charlotte e Osler, continua (fino a giugno) i
corsi con i ragazzi delle scuole elementari e medie
dell’Istituto Comprensivo di Predazzo, a Predazzo
nella sala riunioni del Distretto Sanitario, a Ziano
nella Sala Culturale, a Panchià in teatro. Sono
una quarantina i partecipanti ed a fine maggio, in
teatro a Ziano, ci sarà anche una rappresentazione
a beneficio di genitori e parenti.
L’impegno continua anche in uno spirito di cooperazione e di solidarietà, come confermano le
richieste arrivate dalla Croce Rossa Italiana, da
Emergency e da Ospitalità Tridentina, espressioni
importanti di questo mondo che guarda anche e
soprattutto al di là di valutazioni materiali, egoistiche e di solo profitto.
38
PERSONAGGIO
“Non possiamo non avere
attenzione per tenere viva
questa nostra realtà e ritrovare
insieme il vero spirito comunitario” ribadisce Arici.
“Attività artistica, formazione,
turismo pedagogico e prevenzione delle condotte a rischio.
Un lavoro che mi piace, che mi
dà da vivere, che mi consente
di avere un po’ di tempo da
dedicare anche alla famiglia
e che rivela una certa utilità
sociale. Cosa chiedere di più?”.
kk
L’entusiasmo non
manca, l’intelligenza e
la sensibilità nemmeno,
unite ad una buona dose
di puro talento.
Un prezioso valore aggiunto
per la vita della valle e per
guardare al futuro con un
pizzico di ottimismo. Anche in
un momento di crisi, non solo
economica ma anche di valori,
che non ci consente purtroppo di alimentare particolari
illusioni.
Personaggio che tanto ha dato alla sua comunità e che tutti ricordano
con gratitudine e rimpianto
Pio Capovilla: un protagonista
nella storia della valle
[Il suo grande cuore rimane nei nostri ricordi]
££ MARIO FELICETTI
È scomparso a 77 anni lo scorso 5 marzo, presso
l’ospedale Santa Chiara di Trento, dove era ricoverato da una quindicina di giorni, dopo essere
stato colpito da un ictus (il secondo) che non gli
ha lasciato scampo. Una perdita grave, non solo
per Molina ma per l’intera valle di Fiemme, la
morte di Pio Capovilla, personaggio che tanto ha
dato alla sua comunità e che tutti ricordano con
gratitudine e rimpianto.
Nato a Capriana il 14 ottobre 1936, ultimo di
quattro figli, era rimasto orfano dei genitori a 14
anni, costretto quindi ben presto a “lottare” per
vivere. Anche per questo, aveva imparato l’arte
di saper fare i mestieri più diversi: cuoco, muratore, falegname, saldatore, commerciante.
Era stato in Svizzera, lavorando come autista
e fruttivendolo, e lì aveva conosciuto Narcisa
Defrancesco, quella che sarebbe diventata sua
moglie, nata a pochi chilometri da Stramentizzo,
ma che lui non aveva mai conosciuto prima. Dal
matrimonio sono nati quattro figli, Alessandro (in
pag
39
kk
Uomo esemplare, gran
lavoratore, personaggio
di spicco nella politica,
nella comunità, nella
vita civile, sociale e
culturale di Fiemme.
A lui va la gratitudine di
tutti i valligiani
PERSONAGGIO
Pio Capovilla
Amava lo sport e la montagna ed aveva scalato, assieme a molti amici del Cai, diverse gruppi montuosi
italiani ed europei, raccogliendo anche una discreta collezione di minerali.
Polizia), Michela (commessa),
Clemente (commesso) e Loris,
funzionario delle Acli, attuale
vicesindaco del Comune di
Castello/Molina.
Rientrato dalla Svizzera, ha
fatto praticamente di tutto: ha
gestito il Bar al Lago, ha lavorato a Milano, come tuttofare,
in una grande azienda agricola forestale.
Diplomato alla Ragioneria, con
corsi serali (di giorno faceva
il saldatore presso le Aziende Agrarie), è stato assunto
alle Poste Centrali di Trento
per essere quindi trasferito
a Cavalese. E qui ha iniziato
anche l’attività di sindacalista,
all’inizio con la Cisl e poi con
le Acli, collaborando con il
Patronato di Valle e con il Circolo di Molina. Esponente di
spicco nei comitati della De-
pag
mocrazia Cristiana, ha collaborato con la Magnifica Comunità di Fiemme e nel Comitato Ricerche
Storiche, è stato sindaco (per un mandato) a Capriana e membro effettivo del Collegio Sindacale
della Cassa Rurale nel 1986 e nel 1993.
Ma di lui si ricordano anche la lunga militanza nel Coro Coronelle di Cavalese, nell’Avis di
Trento, nel gruppo degli Alpini di Molina, anche
con compiti di segretario (aveva prestato servizio militare come paracadutista alpino) e nei
Nuvola (con la partecipazione a diverse missioni,
in Sardegna, in Molise e in Kossovo), oltre alla
passione per la filatelia (nel gruppo di valle) ed
alla sua straordinaria conoscenza della micologia,
in qualità di esperto nel Gruppo Micologico “Scopoli” di Fiemme. Ma è stato anche collezionista di
etichette di vini (ne ha raccolto e catalogato oltre
15.000) ed ha svolto importanti ricerche per la
Provincia di Trento nel campo della Toponomastica. Amava lo sport e la montagna ed aveva scalato, assieme a molti amici del Cai, diverse gruppi
montuosi italiani ed europei, raccogliendo anche
una discreta collezione di minerali. Per anni ha
inoltre frequentato la società ciclistica Latemar
40
PERSONAGGIO
di Cavalese. A Capriana, che
non ha mai abbandonato con
il cuore, si è anche occupato
della creazione e della gestione della Biblioteca e del Circolo Culturale ed è stato uno dei
promotori della costituzione
del comitato per la “causa di
beatificazione” di Domenica
Lazzeri, meglio conosciuta
come “La Meneghina”.
Amava la lettura, intensificata
negli ultimi anni di vita, dopo
che era rimasto parzialmente
immobilizzato, continuando
per altro a mantenere una
straordinaria lucidità di pensiero.
La consorte se n’è andata il
26 febbraio del 2012. Lui la
ha voluta raggiungere poco
più di due anni dopo. A lui va
il commosso ricordo di tutti i
valligiani.
Si amplia l’offerta degli apparati POS (poin of sale), è ora disponibile
il nuovo sistema per incassare pagamenti con smarphone e tablet
SMART mPOS
[Incassare, in mobilità]
££ ufficio marketing
Smart mPOS, il servizio innovativo della Cassa Rurale che consente di usufruire dei propri dispositivi
smartphone o tablet per incassare in mobilità, in
modo sempilice e sicuro.
Il servizio utilizza un terminale mobile mPOS pratico e leggero che, collegato Bluetooth al dispositivo dell’esercente, permette di ricevere pagamenti
con carte di debito: Pagobancomat, Maestro e carte di credito: Mastercard, VISA, American Express
e Diners (circuti abilitati).
Smart mPOS è semplice da utilizzare, infatti non è
necessaria una linea telefonita aggiuntiva, perché sfrutta la connessione dati dello smartphone/
tablet.
Smart mPOS è facile da configurare, basta scaricare la APP Smart mPOS, disponibile su App Store e
Google Play, ed eseguire le istruzione che renderanno il nuovo apparecchio subito utilizzabile.
Con il nuovo sistema Smart mPOS puoi incassare
in sole 3 semplici mosse, basta digitare l’importo
del pagamento su smarphone o tablet, inserire la
carta nell’apparecchio Smart mPOS ed attendere
la lettura della carta e la verifica dell’importo del
pagamento ed infine digitare il codice PIN.
pag
41
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PRODOTTI E SERVIZI
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Prodotti e servizi news
[Premiolandia, Carta Versa e Crediper]
££ ufficio marketing
pag
42
Il concorso è iniziato
il 15 aprile 2011
e terminato lo scorso
15 aprile.
PREMIOLANDIA il risparmio dei più piccoli
kk
Il 15 aprile si è conclusa l’operazione premi dedicata ai nostri piccoli clienti.
Sono stati 3 anni durante i quali i possessori di libretto di risparmio Rispamiolandia, di età compresa fra i 3 e i 10 anni, e con attivata la promozione
Premiolandia, hanno raccolto i bollini e richiesto i
premi previsti.
L’iniziativa prevedeva per ogni 10 Euro versati
la consegna di 2 bollini da incollare sull’apposita
tessera ed al raggiungimento di uno dei traguardi previsti 25/ 50/ 100 /150 punti era possibile
richiedere il relativo premio scelto da catalogo.
Una ricca lista di premi rivolti alle diverse fasce di
età e livelli di risparmio. Si partiva dai pennarelli
colorati e passando per bambole e giochi educativi si arrivava fino al lettore MP3 e alla consolle
Nintend DS.
L’iniziativa, promossa all’interno del progetto di
educazione e incentivazione al risparmio dei nostri
piccoli clienti, ha riscontrato molto successo, infatti sono state distribuite più di 900 schede raccolta
punti e consegnati quasi 500 premi!
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Sessant’anni sono davvero un bel traguardo per qualsiasi associazione.
Quest’anno li festeggia il Coro Negritella di Predazzo, che si appresta
a vivere alcuni particolari momenti di festa e di cultura musicale.
Coro Negritella: per il 60°
un grande concerto con la sat
[Un compleanno davvero speciale]
££ MARIO FELICETTI
Il coro è nato nell’inverno tra il 1953 ed il 1954,
grazie all’iniziativa dell’allora cappellano don Costantino Carli, che volle potenziare l’organico del
preesistente “Coro Ju”, espressione dell’Azione
Cattolica ed allora attivo all’interno del’Oratorio.
Lo formavano otto giovani, appassionati cantori,
Bepi Brigadoi, Giuseppe Moser, Aldo Ossi, Corrado
Brigadoi, Primo Longo, Nicolino Felicetti, Angelo
Facchini e Valentino Giacomelli.
Furono loro la colonna portante del nuovo gruppo,
diretto per i primi tre anni da Giuseppe Moser,
al quale poi subentrò Bepi Brigadoi “de la Nani”,
che lo ha guidato per mezzo secolo, fino al 2007,
quando la direzione musicale è stata affidata
all’attuale direttore Renato Deflorian di Tesero.
Il nome è nato con riferimento ad uno dei fiori
di montagna più caratteristici e più affascinanti,
la negritella, che, con il suo intenso profumo di
cioccolato, riesce a creare di per sè sensazioni
straordinarie ed emozioni che non si dimenticano.
Il Coro Negritella
i primi anni
>
pag
44
CULTURA
kk
Lo formavano otto
giovani, appassionati
cantori, Bepi Brigadoi,
Giuseppe Moser, Aldo
Ossi, Corrado Brigadoi,
Primo Longo, Nicolino
Felicetti, Angelo Facchini
e Valentino Giacomelli.
Coro Negritella
kk
La storia del Negritella è stata
costellata da una serie di eventi e manifestazioni importanti
e di successo, nel suo paese, in
valle e fuori valle, con la partecipazione a concorsi regionali
(indimenticabile il successo
ottenuto a Bolzano nel 1962)
e nazionali, con il terzo posto conquistato a Genova nel
1970, in occasione del Festival
Nazionale dei Cori Alpini.
Nel corso della sua lunga
carriera, il coro si è esibito
anche all’estero, a Budapest,
a Barcellona, in Germania,
a Monpellier, dove tra l’altro
tornerà anche quest’anno, a fine settembre, per
un gemellaggio con il coro francese che nel 2013 è
stato ospite a Predazzo, in occasione della tradizionale rassegna di luglio.
Primo presidente, dal 1959 al 1978, è stato il dottor Luigi Biscaglia, indimenticato ufficiale sanitario
a Predazzo per 40 anni, fino al 1999, oggi presidente onorario. Poi gli è subentrato Gianfranco
Redolf, per 33 anni, fino al 2011, quando al suo
posto è stato eletto Francesco “Franzy” Delugan.
Tre le incisioni, un primo LP nel 1979, il secondo
nel 1988, il terzo nel 2004, in occasione del Cinquantesimo di vita e di storia, per questa scadenza
accompagnato anche dalla pubblicazione di un
libro curato dal giornalista Mario Felicetti.
Per la celebrazione dei 60 anni, il Negritella presenterà il suo quarto lavoro discografico, inciso
pag
45
Nel corso della sua lunga
carriera, il coro
si è esibito anche
all’estero, a Budapest,
a Barcellona,
in Germania,
a Monpellier
presso la sede. Due gli appuntamenti in programma. Il
primo in estate, per la ormai
classica rassegna canora,
accompagnata da una mostra
allestita nella Sala Rosa del
Municipio, con il sostegno del
Gruppo Fotoamatori. Il secondo in novembre, quando,
sabato 8, organizzerà la Rassegna dei Cori della Comunità di
Fiemme, mentre domenica 9
ci sarà il gran finale con il concerto del Coro della Sat, diretto
da Mauro Pedrotti.
Una serata che si annuncia
memorabile.
CULTURA
Sta ottenendo un grande successo la Compagnia Teatrale “El Mesedò”
di Panchià, che l’anno scorso ha assunto questo nome per sottolineare
la presenza al suo interno di attori e collaboratori anche di altri paesi di Fiemme
Ecco “El Mesedò“
[Una Compagnia teatrale di successo]
££ MARIO FELICETTI
A Panchià, come ricorda Gigi Cona nel suo “viaggio
nel teatro amatoriale trentino dal 1900 al 2010”,
la storia della Filodrammatica ha radici profonde,
visto che si parla della sua esistenza fin dal 1800,
anche se notizie documentate risalgono al 1894,
con alcuni lavori (“Pia dei Tolomei”, “Artaserse”,
“Arlecchino portalettere”) allestiti in un grande
locale all’interno dell’albergo “All’aquila nera”, poi
diventato Hotel Rio Bianco”. Altri tempi, quando il
teatro era uno dei pochi diversivi della vita.
La compagnia >
“El Mesedò”
al completo
pag
46
CULTURA
kk
Dalla prima
Filodrammatica di fine
‘800, alla Filodrammatica
dell’Oratorio, alla
Filodrammatica Aurora,
alla Filodrammatica
Giovanile, fino all’odierna
Compagnia Teatrale
“El Mesedò”.
Ecco “El Mesedò“
nel 1980, Marco Defrancesco,
provvide a ricostituirla, inserendovi anche alcune donne,
fino ad allora escluse.
kk
Dopo il 1920, a Panchià esistevano addirittura
due Filodrammatiche, anche se della seconda non
esiste sufficiente documentazione.
Verso il 1946, la sala teatrale venne trasferita
all’interno della Scuola Materna, dove rimase
fino al 1964. In quel periodo, la “Filodrammatica dell’Oratorio” (così era chiamata) era diretta
da “Zio Federico Nemez”, quindi, verso il 1950,
da Carlo Zanolli, che la chiamò “Filodrammatica
Aurora”.
Dal 1957 (fino al 1968), subentrò il parroco don
Giuseppe Boninsegna di Predazzo, che provvide ad
aggiornare l’organico e ad inserire nuovi copioni,
oltre ad adoperarsi per la costruzione del teatro.
Quando venne trasferito in un’altra parrocchia, la
Filodramamtica cessò ogni attività, fino a quando,
pag
47
Rilanciata con
vigore e passione,
la “Filodrammatica
Giovanile” divenne
protagonista di alcuni
lavori di successo,
commedie brillanti in
dialetto e in italiano,
oltre ad operette e
commedie per i ragazzi.
Tra esse “Mi è caduta una cavalla dal letto”, l’operetta “Ma
chi è?” di Marcello Cagnacci,
“Il diario di Anna Frank” di
Goodricht e Hackett, “La bambola abbandonata” di Giorgio
Strehler e Bertold Brecht, “La
poltrona sulla luna”, “Scala B,
interno 6” e “Angelo” di Gigi
Cona, quest’ultima presentata
in occasione della cerimonia
inaugurale del teatro ristrutturato, avvenuta il 18 gennaio
1996, con il taglio del nastro
da parte del sindaco Gian-
CULTURA
Ecco “El Mesedò“
dialetto trentino da Andrea e Bepi Turrini e diretta dalla neo regista Giusy Zanvettor di Predazzo,
con la quale la Compagnia ha raggiunto presto un
grande feeling.
Questo lavoro tra l’altro aveva già superato le selezioni per partecipare a “Palcoscenico TrentinoPremio Mario Roat” ed era stato presentato il 19
ottobre a Trento presso il Teatro Cuminetti.
Il 14 dicembre, la Compagnia avrebbe ottenuto,
proprio in occasione del giudizio finale delle giurie
del concorso, due premi, uno per il gradimento da
parte del pubblico ed il secondo all’attrice Erica
Iellici, promessa del teatro amatoriale trentino.
Poi l’ulteriore salto di qualità con l’ultima commedia in tre atti dal titolo “Tocatì!” che la Compagnia
ha cominciato a preparare fin dalla metà di novembre dell’anno scorso e che è stata presentata
al pubblico per la prima volta, nel teatro gremito
di Panchià, sabato 15 febbraio, con replica sabato 1 marzo presso il teatro comunale di Tesero,
ancora una volta esaurito in ogni ordine di posti.
Poi altre due repliche, il 22 e 23 marzo, ancora a
franco Varesco e la benedizione del parroco don Paolino.
Importante l’attenzione rivolta
dalla Filo al mondo giovanile,
con corsi in valle tenuti dalla
Co.F.As, uno dei quali, nel
2004, organizzato proprio a
Panchià con la docente Emma
Deflorian.
Nel 2013, un ulteriore svolta,
con la nuova denominazione della Filo, che si decise di
chiamare “El Mesedò” (miscuglio in dialetto), ad indicare
la presenza di persone provenienti anche da altri paesi di
Fiemme. Con questo nome, si
è presentata la prima volta il
26 e 27 ottobre 2013, con la
commedia “No basta en colp
de fortuna per aver la luna”, di
Giovanni Busatto, tradotta in
Panchià enuovamente con i
biglietti andati a ruba, oltre ad
altre rappresentazioni in valle
e fuori valle.
In febbraio, c’è stata anche
l’assemblea per la nomina
del presidente e del consiglio
direttivo.
Alla presidenza è stata eletta
la stessa regista Giusy Zanvettor, affiancata nel direttivo
dalla vicepresidente Riccarda Paluselli, dalla segretaria
Margherita Ventura e dai
consiglieri Katia Defrancesco,
e Rodolfo Giulianini.
Un gruppo teatrale che fa
del’affiatamento e dell’ armonia i suoi punti di forza e che
guarda la futuro con grande
entusiasmo e con nuovi progetti.
Una storia di straordinario significato culturale che oggi ha trovato nuovo slancio e nuovi progetti, confortati
dal consenso di un pubblico sempre più numeroso, che apprezza l’impegno e l’entusiasmo del nuovo gruppo
teatrale del paese, guidato alla presidente/regista Giusy Zanvettor.
pag
48
CULTURA
La Cooperazione alle prese con la Storia
Progetto “Me Recordo”
[Dobbiamo imparare chi siamo dal passato per decidere cosa essere
e cosa fare nel nostro futuro]
££ Federico Comini, Marzia Comini, Lorenza Gabrielli
La memoria storica e i ricordi dei nostri nonni
sono una ricchezza, un piccolo tesoro da dover
conservare intatto, perché dobbiamo imparare
chi siamo dal passato per decidere cosa essere
e cosa fare nel nostro futuro. Questo è stato il
punto di partenza per ideare il laboratorio opzionale Me Recordo presso gli Istituti Comprensivi
di Predazzo-Tesero e Cavalese, finanziato dalle
Casse Rurali di Fiemme e Centro-Fiemme, dalle
Famiglie Cooperative di Cavalese e Predazzo e
dal Caseificio Sociale di Cavalese. Patrocinatrice
dell’iniziativa è stata la Comunità Territoriale
della Val di Fiemme, infatti il materiale raccolto
durante le attività del laboratorio andrà a confluire nel Portale della Memoria della Val di Fiemme.
Una delle attività principali del progetto è stata
la raccolta di video-interviste di persone comuni
che avevano delle storie da raccontare, storie che
narravano la vita di un tempo. L’intento principale è infatti riuscire a raccontare una parte della
storia della nostra comunità attraverso le narrazioni dei “nostri” nonni, in modo tale da inserire
questi racconti all’interno della storia nazionale e
pag
49
kk
Una delle attività
principali del progetto
è stata la raccolta di
video-interviste di
persone comuni che
avevano delle storie da
raccontare, storie che
narravano la vita di un
tempo.
CULTURA
Me recordo
mondiale che i ragazzi studiano a scuola secondo i loro curricola. Altro obiettivo che abbiamo
cercato di centrare in questo laboratorio è quello
di riuscire a legare in una stessa prospettiva due
generazioni distanti dal punto di vista culturale:
i giovani protesi verso il futuro e la tecnologia
e gli anziani legati al tempo passato e alle cose
semplici di una volta.
L’incontro con la Cooperazione ha dato ulteriori
spunti di sviluppo al progetto portato in classe.
Ci siamo chiesti come poter far sperimentare
agli alunni delle vere e proprie attività cooperative: la risposta è stata la creazione di video,
nella cui produzione ogni alunno aveva un ruolo
che contribuiva alla buona riuscita del prodotto
multimediale; si è così potuto sperimentare che
solo cooperando si possono raggiungere dei buoni
risultati. Inoltre, poter raccontare, anche attra-
pag
50
CULTURA
verso esperienze dirette, la
storia della Cooperazione nella
val di Fiemme, ci è subito
sembrata un’ottima modalità
per inquadrare da un punto di
vista storico-economico, ma
soprattutto storico-sociale, la
comunità in cui viviamo.
Il progetto Me Recordo si è articolato in tre laboratori: due
presso l’Istituto Comprensivo
di Predazzo e Tesero; il primo
ha coinvolto una ventina di
ragazzi della Scuola Media
di Tesero durante il primo
quadrimestre, ormai concluso ed il secondo che si sta
svolgendo in queste settimane presso la scuola media di
Predazzo con un gruppetto di
dieci alunni. Entrambi i gruppi
coinvolti si sono occupati e
si stanno occupando della
storia della cooperazione di
Fiemme e della raccolta di
video-interviste. Contemporaneamente, in questa seconda
parte dell’anno scolastico,
un terzo gruppo, formato da
scolari appartenenti alle classi
quinte delle Scuole Elementari di Cavalese, sta lavorando
sulla storia dell’arte casearia
Me recordo
Altro obiettivo che abbiamo cercato di centrare in questo laboratorio è quello di riuscire a legare
in una stessa prospettiva due generazioni distanti dal punto di vista culturale: i giovani protesi verso il futuro
e la tecnologia e gli anziani legati al tempo passato e alle cose semplici di una volta.
e sul percorso del latte dalla
mungitura alla trasformazione
in formaggio.
Nei primi incontri questi
ragazzi hanno imparato ad
usare la tecnologia necessaria
per raccogliere delle videointerviste: uso della telecamera, microfono e computer.
In un secondo momento sono
stati mandati “a caccia” di
ricordi nelle loro famiglie al
fine di raccogliere le storie
più interessanti. Il risultato,
ad ora, sono una serie di brevi
documentari, progettati e
realizzati dagli stessi alunni,
che raccontano storie diverse
ad esempio quella di Nonno
Checco, catturato prigioniero
dagli alleati durante la Guerra
d’Africa nella Seconda guerra
mondiale e poi portato in Inghilterra dove passò
gli anni di prigionia.
I ragazzi hanno inoltre ricostruito tramite fotografie e testimonianze la storia della Cooperazione in Fiemme: quando, come e perché sono nate
pag
51
le prime Famiglie Cooperative e le prime Casse Rurali.
Hanno potuto comprendere
come la Cooperazione - fenomeno sociale ed economico
molto forte nella nostra terra
trentina - sia stata la risposta
solidale di un popolo alle avversità di congiunture difficili.
Anche nel caso della storia
della Cooperazione i prodotti
delle ricerche sono stati dei
brevi filmati a carattere documentaristico.
Tutto il materiale prodotto nel
laboratorio è stato messo in
un canale Youtube (Progetto
cultura - Comunità Territoriale Val di Fiemme) e sarà
presto pubblicato in un sito
internet, in modo tale da essere accessibile a tutti.
CULTURA
L’immagine vivente della Passione di Cristo
Maria Domenica Lazzeri
[L’ultimo libro sulla Meneghina]
££ MARIO FELICETTI
kk
Una figura che la comunità di Capriana vuole
portare alla Beatificazione, attraverso l’impegno di
un’apposita “Associazione degli Amici della Maneghina”, costituito verso la fine del 1989 e che
ancora oggi sta lavorando per raggiungere, sperabilmente presto, questo obiettivo, concludendo
positivamente un percorso avviato ormai da anni.
L’ultimo libro sulla sua storia, che tanti momenti
emozionanti ha provocato in quanti ne sono venuti
a conoscenza, porta la firma del’avvocato Armando
Paris, già presidente del Consiglio Regionale, assessore provinciale di Trento e commissario straordinaria nel Comune di Capriana nel 2002, quando ha
potuto conoscere per la prima volta questa straordinaria vicenda, che lo avrebbe appassionato al punto
da diventare presidente per anni dell’Associazione
ed uno dei più convinti animatori, dedicando alla
causa di beatificazione tempo, energie e competenza. Il libro si intitola “La fama di santità di Maria
Domenica Lazzeri - Preghiere e pensieri dei fedeli,
raccolti presso la tomba della Meneghina negli
anni 1992-2012”. Come scrive monsignor Giulio
Viviani, Vicepostulatore della Causa, nella splendida prefazione, l’avvocato Paris “ha voluto riempire
le sue giornate anche con quest’opera: ricercare,
raccogliere e trascrivere le espressioni di preghie-
Maria Domenica Lazzeri,
meglio conosciuta
come “La Meneghina”.
pag
52
CULTURA
kk
Maria Domenica Lazzeri
è nata a Capriana
il 16 marzo del 1815,
ultima di cinque figli
di Margherita e Bortolo
Lazzeri, mugnaio
del paese
Maria Domenica Lazzeri
ra e di affetto verso “l’Addolorata di Capriana” di
tanti fedeli e pellegrini alla “Casa della Modesta”,
alla tomba nella chiesa parrocchiale ed al ritrovo al
restaurato mulino (interamente recuperato da pochi
anni ndr). Uno spaccato sociale di questi nostri anni
ed un quadro relativo alla fede genuina e semplice
della nostra gente”.
Maria Domenica Lazzeri è nata a Capriana il 16
marzo del 1815, ultima di cinque figli di Margherita e Bortolo Lazzeri, mugnaio del paese. A partire
dal’età di 19 anni e fino alla morte, avvenuta a 33
anni, ha vissuto immobilizzata nel letto, con le mani
congiunte trafitte, così come i piedi ed il costato,
tutti segnati da profonde ferite. Un “letto di dolore”,
un’esperienza terribile, affrontata con una pazienza
ed uno spirito di sopportazione straordinari, ben
presto conosciuti in Italia e in Europa, senza che i
medici sapessero dare alcuna spiegazione scientifica su questo fenomeno. La Meneghina si spense a
Capriana il 4 aprile 1848. Come ricorda il professor
Luigi Borriello, sempre nel libro dell’avvocato Paris,
il primo atto ufficiale per la sua beatificazione risale
al 1943, ma rimase praticamente senza seguito.
Nel 1989 si é costituta l’Associazione Amici della
Meneghina e nel 1995 fu riaperto ufficialmente il
processo informativo nella Diocesi di Trento, poi
trasferito a Roma, nel 2000,
presso la Congregazione delle
Cause dei Santi. La causa è in
corso, con la speranza che possa
presto giungere positivamente
alla sua conclusione. Il Libro di
Paris (stampato nel settembre
del 2013 presso la Tipografia
Arti Grafiche di Trento) riporta i sentimenti di migliaia di
visitatori, di tutta Italia e di
diciotto nazioni di tutto il mondo, convinti che Maria Domenica Lazzeri sia davvero santa,
attraverso migliaia di scritti che
testimoniano della grande Fede
che La Meneghina ha suscitato
e continua ad alimentare. “La
lettura delle preghiere degli altri” conclude sempre monsignor
Viviani “insegni anche a noi a
riporre la nostri fiducia in quel
Dio che è Padre ed è mirabile
e molteplice nei suoi Santi”.
Presidente dell’Associazione è
attualmente Luciano Dallio.
Il Libro di Paris riporta i sentimenti di migliaia di visitatori convinti che Maria Domenica Lazzeri sia davvero santa
pag
53
CULTURA
Nome scientifico: FILIPENDULA OLMARIA - fam. ROSACEAE
Nome scientifico: SPIRAEA FILIPENDULA - fam. ROSACEAE
(nomi volgari: “Olmaria” - “Erba peperina” - “Aspirina naturale”)
Regina dei prati
kk
Dal punto di vista
botanico si tratta di
due piante diverse che
però nell’uso comune
vengono spesso usate
indistintamente e spesso
confuse in quanto
hanno l’influorescenza
praticamente identica
e, dal punto di vista
curativo, hanno
proprietà molto simili.
La più accreditata è l’Olmaria molto spesso indicata
come “Spirea olmaria” - Regina dei prati.
DESCRIZIONE
SPIRAEA FILIPENDULA: È un’erba perenne con
radici tuberose, fascicolate, profonde, stelo eretto alto 50-60 cm, semplice; foglie pennatofide a
segmenti allungati, profondamente incise; fiori
bianco-giallini in corimbi piuttosto compatti; frutticini plurifollicolari.
FILIPENDULA OLMARIA: Erba perenne spontanea
con radice fibrosa; fusto eretto, solcato, rossastro,
ramoso, alto fino a 120-150 cm; foglie grandi,
pennatosette, composte da 5 a 9 paia di foglioline
ovali, acute, seghettate al margine, ineguali e con
la pagina inferiore biancastra; fiori bianco-giallini,
profumati, in grandi ombrelli e irregolari, frutti
composti di vari follicoli con semini membranosi.
Entrambe le specie prediligono i prati ed i siti umidi e ricchi di sostanza organica delle zone montano-alpine fino a 1500 m.s.l.m. In Italia è diffusa un
po’ ovunque tranne che nelle zone costiere e nelle
isole.
pag
54
SALUTE
PROPRIETÀ
(valgono all’incirca per tutte e
due le specie, anche se assai
più marcate e complesse per
l’Olmaria):
I fiori e le sommità fiorite della
spirea sono usate in fitoterapia nel trattamento dei dolori
articolari, gli stati febbrili e
influenzali per effetto delle sue
proprietà antinfiammatorie,
diuretiche e antispasmodiche.
Il suo fitocomplesso contiene
derivati salicilici (aldeide salicilica, salicilato di metile, salicilato di etile) ben conosciuti
grazie all’acido acetilsalicilico,
principio attivo dell’aspirina,
flavonoidi, vitamina C, olii
essenziali e sali minerali.
Considerata insieme al salice,
il “salicilato vegetale”, la pianta svolge azione antinfiammatoria, analgesica e antipiretica,
perché inibisce la sintesi delle
Regina dei prati
kk
Viene perciò utilizzata
in caso di febbre e per
alleviare gli stati dolorosi
causati da artrosi, artrite
reumatoide, dolori
articolari, mal di testa,
mal di denti, mal di
schiena e cervicale
prostaglandine (PGE2), responsabili del dolore
e del processo infiammatorio dei tessuti. Viene
perciò utilizzata in caso di febbre e per alleviare
gli stati dolorosi causati da artrosi, artrite reumatoide, dolori articolari, mal di testa, mal di denti,
mal di schiena e cervicale.
Tuttavia a differenza dei farmaci antinfiammatori
di sintesi, non presenta azione ulcerogena (gastrite, ulcera), effetto collaterale di questa categoria
di farmaci. La presenza delle mucillagini, infatti,
conferisce alla spirea un’azione protettiva per le
mucose, in grado di ridurre gli spasmi e i processi
erosivi delle pareti gastriche.
Studi recenti dimostrano le proprietà immunomodulanti della spirea, perché sopprime svariate reazioni anomale dei nostri anticorpi che provocano
la liberazione d’istamina e conseguenti attacchi
del nostro stesso sistema immunitario, caratteristico delle malattie autoimmunitarie.
Per la presenza dei flavonoidi (quercetolo-4glucoside, quercetolo-3-galattoside), si impiega
anche nel trattamento della ritenzione idrica ed
edemi. Il suo utilizzo risulta pertanto utile nel
trattamento della cellulite, perché esercita azione
vasoprotrettice sulle pareti dei vasi sanguigni e
fluidificante del sangue, con effetto decongestionate sul sistema circolatorio.
Infine per le sue proprietà diuretiche e depurative, che favoriscono l’eliminazione delle scorie
metaboliche (scorie azotate, acidi urici, zuccheri,
trigliceridi), che intossicano l’organismo e trattengono il liquidi è efficace nel trattamento obesità,
diabete e ipertensione.
pag
55
L’olmaria è considerata una
droga sicura; deve però essere
utilizzata con prudenza da chi
è in trattamento anticoagulante ed evitata nei casi di sensibilità accertata verso i salicilati. Dal momento che questi
sono poco solubili in acqua, gli
infusi a base di spirea olmaria
non sono considerati rimedi a
base di salicilati, ma semplici
complementi aromatici.
I composti di cui la regina dei
prati è ricca sono molto efficaci anche per aumentare la
capacità del corpo di liberarsi
da febbre ed influenza ed inoltre il principio antinfiammatorio dell’olmaria aiuta a ridurre
l’infiammazione che porta a
problematiche come artrite e
reumatismi, per questo motivo
non è affatto raro trovare la
regina dei prati nei diversi
trattamenti per questi casi
patologici specifici.
SALUTE
Regina dei prati
CENNI STORICI
Il nome botanico deriva dal greco speira, perché la
forma dei frutti è a “spirale”.
Era una delle erbe sacre maggiormente tenute in
considerazione dai Druidi, ma non è noto se veniva
anche usata per le sue proprietà medicamentose.
Nel Rinascimento, la spirea è stata per lungo tempo un rimedio popolare in molti paesi europei, poi
cadde nell’oblio, finché fu riabilitata da un prete di
campagna, per i successi ottenuti contro l’idropisia o eccesso di umori linfatici, secondo la Teoria
Umorale di Ippocrate. L’importanza terapeutica di
questa pianta divenne notevole quando intorno
al 1845, Hermann Kolbe riuscì per primo a isolare l’acido salicilico, per distillazione dai fiori. Il 6
marzo 1899 unendo il prefisso “a-” (per il gruppo
acetile) con “-spirina” (dalla spirea, da cui si ricava
l’acido salicinico), fu brevettato dalla Bayer con il
nome “aspirin”, il principio attivo di acido acetilsalicilico per essere messo in commercio.
CURIOSITÀ
La radice è commestibile e molto ricercata dai
maiali e dai cinghiali; in tempi di carestia veniva
cotta e sfarinata anche per l’alimentazione umana. Le foglie ed i fiori in infuso sono un ottimo
succedaneo del tè. L’intera parte aerea veniva
usata nella concia delle pelli. I fiori venivano usati
per aromatizzare il vino.
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56
SALUTE
BIBLIOGRAFIA:
- LUIGI POMINI: “ERBORISTERIA
ITALIANA” ED. MINERVA ITALICA
- 1967 MILANO
- SITO INTERNET:
www.mangiaconsapevole.com
- SITO INTERNET:
www.my-personaltrainer.it
- SITO INTERNET:
www.inerboristeria.com
Le vostre lettere
La posta
Sono come sempre numerose le lettere che i
dirigenti e rappresentati della varie associazioni
della valle di Fiemme hanno inviato alla nostra
Cassa Rurale con la gratitudine per la sensibilità
dimostrata nei loro confronti, a sostegno delle più
diverse iniziative culturali, sociali e sportive.
Ricordiamo Alessandro De Marco, presidente
dell’Associazione Cuochi di Fiemme, Sandro Bosin,
presidente del Circolo Pensionati ed Anziani di
Ziano, Massimo Cristel, presidente della Banda
Sociale “Erminio Deflorian” di Tesero (per il contributo ordinario elargito alla stessa Banda e per il
finanziamento delle nuove copertine del periodico
“La Strepitosa”), Donata Brentegani, presidente
dell’Avulss di Fiemme, Riccardo Selle, presidente
della Associazione Vigili del Fuoco Volontari Fuori
Servizio del Distretto di Fiemme.
GREST DI CASTELLO
Mi permetto segnalare un pensiero che i ragazzi del “Grest”,
Parrocchia di Castello, hanno
scritto in occasione di due notti
in tenda passate al Ponte Stue,
sulla strada per il Manghen. Il
“Grest” è una famiglia che ogni
estate si ritrova in allegria, condividendo la passione di essere
uniti nell’amicizia e nell’affetto.
Grazie Cassa Rurale.
Di seguito, altre testimonianze dalla valle.
Il referente Grest
di Castello di Fiemme
GINO DAL BEN
HOCKEY FIEMME
“A nome di tutti gli atleti, dei rispettivi genitori e di noi dirigenti,sono a ringraziarvi per l’attenzione
che pur in circostanze di contesto difficili, avete rinnovato all’attività da noi svolta. Siamo onorati
di avervi al nostro fianco. Ciò sia per tutti noi ulteriore stimolo a crescere in maniera responsabile
all’interno della nostra Comunità, facendo progredire valori che da sempre caratterizzano il movimento cooperativo. Giungano a voi tutti cordiali saluti.
Il Presidente
ALBERTO FELICETTI
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POSTA
La posta
VIGILI DEL FUOCO DI CASTELLO
Il Corpo dei Vigili del Fuoco Volontari di Castello di Fiemme intende esprimere sentitamente un
ringraziamento per aver potuto accogliere la nostra richiesta inoltrata lo scorso 26 novembre, che
aveva lo scopo di ottenere il finanziamento per l’acquisto di un nuovo gruppo elettrogeno. Tale
apparecchio è stato acquistato ed ora fa parte dell’inventario del nostro magazzino, ma soprattutto rappresenta un bene a servizio della cittadinanza in caso di interventi di soccorso, anche per
merito del vostro spettabile istituto di credito che ancora una volta si è dimostrato generosamente
disponibile nei confronti delle locali associazioni di volontariato. Nel ribadire nuovamente profonda
riconoscenza, cogliamo l’occasione per porgere i nostri più cordiali saluti.
Il comandante
LUIGI BONELLI
UNIONE SPORTIVA CORNACCI
Caro Presidente, da poco ormai ho lasciato la presidenza dell’U.S. Cornacci di Tesero, società che
mi ha visto entrare nel suo direttivo nel 1974 e nella quale ho militato, lavorato, tifato, talvolta
discusso, ma a cui sono sempre stato profondamente legato, tanto che negli ultimi 12 anni ne sono
stato presidente.
Mi sento in dovere, adesso che questa lunga e bella avventura è giunta al suo termine, di dire grazie a te ed al Consiglio di Amministrazione della Cassa Rurale di Fiemme per il sostegno economico
ed anche morale offerto alla Cornacci in vari modi, nei vari momenti della sua attività.
Un grazie personale a te, per il tuo interessamento e per la tua costante presenza e partecipazione
alle assemblee e alle varie premiazioni e manifestazioni che la società ha organizzato in questi miei
anni di presidenza, dimostrando sempre di esserci vicino: l’ho apprezzato sempre moltissimo.
Mi auguro che la Cornacci possa continuare a contare sempre sul vostro sostegno e sulla vostra
sensibilità, per poter proseguire sulla strada del coinvolgimento e della promozione dello sport per i
nostri ragazzi.
Spero che le nuove generazioni che stanno crescendo possano trovare nei nuovi dirigenti ed allenatori l’esempio da seguire per imparare i valori morali, civili e sportivi fondamentali e divenire
un domani, a loro volta, promotori del volontariato, della collaborazione, dello spirito sportivo e
dell’educazione dei giovani alla sana passione per lo sport.
Concludo porgendo a te e al Consiglio i migliori auguri perché anche quest’anno porti con sé tanta
serenità, salute e comprensione per tutti. E speriamo di poterci incontrare ancora per condividere
nuovi momenti di sport e di amicizia.
Grazie di nuovo di tutto,
Giuliano Vaia
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POSTA
Cassa Rurale di Fiemme
Banca di Credito Cooperativo - Società Cooperativa
Piazza C. Battisti, 4
38038 Tesero (TN)
Tel: 0462/ 815700
Fax: 0462/ 815900
E-mail: info@cr-fiemme.net
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