FOYER - Stagione 2014-2015

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FOYER - Stagione 2014-2015
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2
il foyer e' tutto del teatro
Editoriale
LA ZONA D’OMBRA
di Federico Niola
“Buongiorno cara redazione, ho scoperto la
vostra
pubblicazione
e, giudicandola molto
interessante, vi scrivo
per presentare la nostra
struttura e domandare
se vi è possibile, e come,
ospitare la nostra programmazione. Benché
in ombra, noi facciamo
teatro con passione”.
Ecco, appunto. C’è il
problema delle zone
d’ombra. E non lo dico
come filosofo. O forse
si, ma non importa il
punto di vista particolare. Il fatto è che il problema è reale. Uno degli
aspetti
considerevoli
dell’epoca della grande
informazione, questo
elaborato machiavellico
di rimandi ipertestuali,
è il rischio di cortocircuito. Eventualità minacciosa che incombe
sul sistema stesso, nonché sulle persone.
Sai che al Theatre 95
di Cergy, in Francia,
danno Les fourberies
de Scapin? No, non lo
sapevo, però ieri sera
ho visto uno spettacolo
meraviglioso nel teatro
dietro casa tua. Davvero
c’è un teatro dietro casa
mia? Davvero.
Inauguriamo con voi la
stagione 2014/15 ospitando nuove sale, a cui
diamo il benvenuto su
Foyer. Certo che vi accogliamo, è questo che
facciamo.
Ci attende una stagione ricca e non lo dico
perché va detto e tutto
il resto. Ci abbiamo lavorato perlustrandola
approfondit amente,
per accoglierla nelle
nostre pagine - tante,
questo mese. Quindi c’è
una ragione se lo diciamo. Voci, sguardi, prospettive, punti di vista,
suggestioni, approcci.
Il teatro accompagna
i passi in direzione di
una graduale comprensione e chiarificazione
a noi stessi della società
e delle sue dinamiche,
delle persone e dei loro
rapporti, di temi più e
meno grandi che non ci
lasciano in pace.
Foyer è scaturito dal
desiderio che un numero sempre maggiore di
cittadini possa essere e
sentirsi parte attiva di
un’interrogazione collettiva sovrastorica e lo
faccia anche attraverso
il teatro. Questa è la
ragione per cui diffido delle zone d’ombra.
Non c’è consapevolezza al buio, solo brancolamento. Si incespica.
E poiché Foyer nasce
nella nostra Milano, mi
viene da pensare ai lampedée, lampionai addetti all’accensione, sparpagliati nelle strade
cittadine. Così, un po’
per letteraria nostalgia,
un po’ perché stiamo
lavorando per illuminare e diventare un ponte
tra il teatro e la città. Il
ponte è l’unica opera
architettonica davvero
civile. Unisce le rive,
avvicina le distanze, supera la rivalità.
F.N.
In prima pagina
Piccola jam Session
di Giancarlo Cazzaniga (1930 - 2013)
Cazzaniga (nella foto assieme a Chet Baker) nasce a Monza e si forma
come pittore e grafico
a Milano dove rientra
quindicenne dopo aver
seguito il padre, in cerca
di lavoro, in Germania.
Ha dote innata e una
forte passione per la
pittura: compie i primi
passi da autodidatta e
poi frequenta l’Accademia Cimabue di Milano.
Dopo il suo esordio nel
1953 al Premio Monza è una lunga serie di
presenze espositive. Nel
1958 espone alla mostra
Giovani Artisti Italiani
nelle sale della Permanente di Milano e da qui
si susseguono le partecipazioni alle Biennali
nazionali d’Arte, alle
Triennali dell’incisione, alla Quadriennale
di Roma e presso prestigiose Gallerie private
di varie città italiane ed
estere. L’ultima esposizione personale è a Monza presso la Leo galleries nel 2013. Espres-
sione di quella che la
critica ha definito realismo esistenziale la sua
pittura si è formata e realizzata in quel crogiolo
di arte e cultura che era
il quartiere di Brera. Nel
1946 il vecchio “Ponte
di Brera”, ribattezzato
“Giamaica”, diventa “il
luogo”, insieme ai locali e alle botteghe che
circondavano l’Accademia, in cui si sviluppano le nuove tendenze
espresse da una intera
generazione di artisti:
Ajmone,
Banchieri,
Bergolli, Cappelli, Cassinari, Cavaliere, Chighine, Crippa, Dova,
Kodra, Morlotti, Peverelli, Vaglieri e tanti
altri. La vita non era facile a quei tempi per gli
artisti, ma c’erano solidarietà e accoglienza
affettuosa: il “caffè della
Titta” il bugigattolo delle Pirovini, il Giamaica
erano quasi una seconda casa dove non solo si
riceveva sostentamento
“a credito” , ma dove si
incontravano e dialogavano artisti, letterati,
registi, fotografi già affermati o che sarebbero
divenuti i grandi nomi
del secondo novecento.
Fascinose fotografie in
bianco e nero, di Ugo
Mulas, di Alfa Castaldi
e di altri, documentano intorno ai tavolini
da osteria immersi in
un’atmosfera di sapore
parigino la presenza di
quegli intellettuali, allora giovanissimi, lasciando percepire il fermento
culturale e un impegno
artistico e sociale raro.
Negli anni sessanta,
non distante da Brera,
in via Sant’Agnese, nei
locali attigui allo studio
del pittore Ajmone, in
quell’ambiente magico
che Davide Lajolo definì
“il cortile dei pittori”,
nasce la stamperia d’arte La Spirale. Presso La
Spirale la produzione
litografica di Cazzaniga
è assai feconda: scorrendo le pagine della bella
e partecipata presenta-
ottobre novembre dicembre 2014
Hanno collaborato
a questo numero:
- Elena Contenta
Patacchini
- Giuseppe Califano
- Matteo Micaglio
- Natalia Ajmone
La redazione di Foyer ringrazia Mario
Palmieri della Galleria Palmieri di Milano per l’amicizia e la
disponibilità.
Foyer social
#tuttodelteatro
@ FOYERtabloid
/foyer tabloid
Il teatro
in prima pagina
La prima pagina di
Foyer non riporta notizie. È una copertina.
Un’illustrazione che
cambia ogni numero.
È interpretazione, il
teatro visto con gli
occhi degli artisti.
Biografie e immagini
delle copertine sono
conservate e consultabili alla sezione
“Prime pagine” del
sito web:
www.foyertabloid.net
zione di Stefano Crespi
della “raccolta di incisioni, carte e disegni
dal 1954 al 2006”, e le
riproduzioni che la accompagnano cogliamo i
due ambiti fondamentali dell’opera di Cazzaniga : i temi del paesaggio
solare
mediterraneo
- colto nei piccoli oggetti o nella scabra vegetazione - e il Jazz. La
frequentazione dei locali in cui si suona Jazz,
dove si possono incontrare i musicisti di fama,
anche stranieri, sono
amati e frequentati assiduamente dal pittore
che trova affinità nella
loro musica e con essi
stringe amicizia. “Jazz
man”, “Percussioni”,
“il Sax”, “Flauto e batteria”, “studio per piccola jam session” sono
i titoli che, ripetendosi, denunciano tutta la
passione che anima ed
esalta le figure e conferisce ad esse una cifra
inconfondibile. Della
produzione di Cazzaniga si sono occupati, nel
lungo arco della sua attività, autorevoli critici,
letterati, poeti: Russoli,
Valsecchi, Tassi, Crespi, Carrieri, Sciascia, Chi è di scena
INIZIO STAGIONE
di Nicola Sisti Ajmone
Teatro di una grande
città, 1850 circa. Allo
spettacolo ci si arriva
in carrozza. Gli attori
sono già in camerino.
Quando si alza il sipario, le candele della
ribalta illuminano fiocamente la scena, lasciandola in penombra.
La stessa che oscura la
visione che gli attori, rivolti alla platea, hanno
dal palco; a malapena
scorgono la presenza di
chi assiste dal loggione
e dai palchi; qui qualcuno ha anche tirato la
tenda, ha interrotto il
dialogo con la messinscena e parlotta sottovoce con i vicini. Il teatro è vita sociale.
Lo spettacolo finisce,
ma come è andato? C’era pubblico? è rimasto
fino alla fine? è stato un
esurito o un forno?
Gli attori si struccano,
si cambiano, escono;
ma la piazza antistante
la sala è già deserta.
C’era pubblico? Si è
fermato fino alla fine?
L’unico modo per capirlo è sostare sulla piazza
deserta. Perché la piazza un criterio lo offre.
Forse non è visivo, non
solo perlomeno. C’è un
sentore... c’è un gran
puzzo! Non ci si può
nemmeno camminare.
Sì! La piazza è un deserto di escrementi; i
cavalli vi hanno sostato
a lungo! Il teatro era
pieno di gente e tutto il
pubblico è rimasto fino
alla fine.
Ecco, quindi, la miglior
benedizione per attori, tecnici e teatranti:
“Tanta merda!”.
Oggi a teatro non si va
più in carrozza e le biciclette non sporcano; ma
a fine spettacolo - ve lo
dico da attore - fate un
giro nei camerini e agli
attori dite: “Bravi!”.
Per questo inizio stagione, che sia di buon
auspicio, a tutte le produzioni e le compagnie
che andranno in scena:
merda, merda, merda!
N.S.A.
Lajolo, Gatto, per citarne solo alcuni. Negli
ultimi anni - scomparsi
quasi tutti gli artisti,
i compagni, gli affetti
piu’ intimi, i luoghi cari
- una Milano sempre
piu’ disattenta e incline a sostituire le tracce
della sua storia passata
con una ricerca spaesante del nuovo, per lo
piu’ effimero, ha lasciato che anche Cazzaniga
se ne andasse in sordina
in un “a solo” assai piu’
toccante di quello del
Jazz. “Non voglio essere ricordato - ha detto
Giancarlo in occasione
della sua ultima personale - i miei ricordi sono
sui miei quadri. Quello
che sono è tutto lì”. A
noi però spetta il dovere
del rispetto, della memoria e di un affettuoso
applauso.
Natalia Ajmone
ottobre novembre dicembre 2014
Teatro alla Scala
il foyer e' tutto del teatro
3
Piazza della Scala, 1 - 20121 Milano
Prenotazioni e informazioni: tel. 0272003744
Agevolazioni (biblioteche/scuole/anziani): 0288792011/12/15
Richieste cambio recita per gli abbonati: fax. 02861768
Biglietteria: Via Filodrammatici, 2, prima dello spettacolo - Piazza del Duomo, tutti i giorni dalle 12 alle 18.
www.teatroallascala.org - biglietteria@teatroallascala.org
Mezzi pubblici: tram 1, 2; M1, M3 (Duomo).
Prezzi: intero (opera, balletto, concerti, recital, cicli
straordinari) da € 210 a € 5 - riduzioni.
3 e 4 ottobre
5 ottobre
8 ottobre
Orchestra e Coro del
Teatro alla Scala
In memoriam Claudio Abbado
Direttore: Riccardo
Chailly
Maestro del Coro: Bruno Casoni
Programma:
Giuseppe Verdi, Messa
da Requiem per soli,
Matthias Goerne Prima delle prime
Recital Romeo e Giulietta di Kenneth MacMillan
coro e orchestra
Baritono: Matthias Goerne
Con : Anja Harteros, Soprano; Elīna Garanĉa,
Mezzosoprano; Jonas
Kaufmann, Tenore;
Ildebrando D’Arcangelo, Basso.
Pianoforte: Enrico Pace
Matthias Goerne
▽
foto di Marco Borggreve
Dal 10 al 23 Ottobre
Romeo e Giulietta
di Kenneth MacMillan
Kenneth
MacMillan
tratta la vicenda shakespeariana degli amanti
veronesi con profonda
attenzione alle relazioni umane, con lirismo
e tensione psicologica,
senza dimenticare i momenti di humour, attraverso le dinamiche e le
emozioni del ballet d’action ben presenti nella
musica di Prokof’ev.
In repertorio alla Scala
da molti anni, Romeo e
Giulietta ha trovato nel
2010 una nuova veste
con le scene di Mauro
Carosi e i costumi di
Odette Nicoletti. Muri
e mattoni rimandano al
Teatro Romano di Verona, con tutte le sue
contaminazioni medievali; il celebre balcone
è posto su una torre, il
cui basamento diventa
quello del letto di Giulietta; nella cripta è lo
stesso balcone a trasfor-
marsi nella tomba dei
due amanti. Una scenografia parlante e soprattutto in dialogo con
la coreografia di MacMillan, che esige spazi
geometrici e precisi e
si fonde coerentemente
con i costumi, dalle fogge medieval - rinascimentali.
Étoile: Roberto Bolle
(10, 13, 16 ott.), Massimo Murru (21, 23 ott.)
Con: Alina Somova (10,
13, 16 ott.), Natalia Osipova (11, 14 ott.), Marianela Nuñez (21, 23 ott.),
Ivan Vasiliev (11, 14 ott.)
Direttore: Zhang Xian
Coreografia: Kenneth
MacMillan ripresa da:
Julie Lincoln
Musica: Sergej Prokof’ev
Scene: Mauro Carosi
Costumi: Odette Nicoletti
Luci: Marco Filibeck
Orchestre National
de France
Serata a favore del FAI-Fondo Ambiente Italiano
19 e 26 ottobre
Filarmonica
della Scala
Concerto
Programma 19 ottobre:
Christoff
Direttore:
Eschenbach
Programma 26 ottobre:
György Ligeti:
Lontano
Fausto Romitelli:
Dead City Radio. Audiodrome
Claude Debussy:
La mer
Direttore: Pierre-André Valade
Programma:
Igor’ Stravinskij:
Petruška (1947)
Richard Strauss:
Don Juan, Poema sinfonico op. 20; Der
Rosenkavalier, Suite
dall’Opera
27 ottobre
Prima
delle
prime
Simon Boccanegra di
Giuseppe Verdi
Fabrizio Della Seta:“Il
tavolo zoppo” (con
ascolti).
Ingresso libero fino ad
esourimento posti, Foyer “Arturo Toscanini”
stesso titolo rientrano
anche gli appuntamenti che, con l’ausilio di
video, il Corpo di Ballo
organizza nello stesso
Foyer, alla stessa ora e
con eguali regole di accesso, in presentazione
dei titoli di danza della
stagione. L’accesso al
Foyer “Toscanini” non
richiede biglietto: basta
presentarsi all’ingresso
principale del Teatro
con un certo anticipo.
L’accesso è libero, regolato
dalle maschere, per centocinquanta posti a sedere.
G iannandrea P oesio :
“Amore e Morte - Tradizione e Innovazione:
Shakespeare secondo
MacMillan”
Simon Boccanegra
Dal 31 Ottobre al 19 Novembre
di Giuseppe Verdi, regia di Federico Tiezzi
12 Ottobre
Direttore: Daniele Gatti
“Prima delle Prime” è
il ciclo di incontri che la
Scala offre al pubblico
come invito e preparazione agli spettacoli in
cartellone. Pochi giorni prima del debutto di
ogni titolo, sia d’opera
sia di balletto, nel Foyer “Arturo Toscanini”,
studiosi e specialisti
conversano
attorno
all’opera pronta ad andare in scena, offrendo
spunti e idee per conoscere i titoli meno
noti e approfondire i
più conosciuti. “Prima
delle Prime” è un ciclo
ideato e reso possibile
dagli Amici della Scala,
Associazione senza scopo di lucro impegnata
nel sostenere diverse attività collaterali del Teatro alla Scala. Sotto lo
Roberto Bolle, fotografia di Bruce Weber
△
Una scena dell’opera Simon Boccanegra
▽
Melodramma in un prologo e tre atti. Simon
Boccanegra, melodramma cupo, nell’Ottocento non piaceva. Ci sono
voluti i tempi recenti e
un pubblico più maturo per comprenderne
la profondità. La sua
inconsolabile tristezza
vela un mondo litigioso, interessato e sleale
in cui patrizi e plebei si
fronteggiano. In mezzo l’anziano doge, l’ex
corsaro
Boccanegra,
costretto a domare rivolte furiose, stupidità
e tradimenti. L’unica
consolazione, in questa
Genova arcaica e rapace, è il ritrovamento
della figlia perduta, che
lo accompagna nell’ultimo scorcio di vita.
Due cast straordinari si
alterneranno sul palcoscenico. Stefano Ranzani e Daniel Barenboim
ritornano sul podio con
l’elegantissimo
spettacolo del regista Federico Tiezzi, di cui si
ricordano le preziosità
pittoriche di gusto preraffaelita e il poetico
specchio che s’inclina
alla fine, con orchestra
e spettatori che entrano
nel quadro.
Direttori: Stefano Ranzani (31 ott; 2, 5, 9 nov),
Daniel Barenboim (6,
11, 13, 16, 19 nov)
Libretto: Francesco Piave
Scene: Pier Paolo Bisleri
Costumi: Giovanna Buzzi
Luci: Marco Filibeck
Con: Leo Nucci (31 ott;
2, 5, 9 nov), Plácido
Domingo (6, 11, 13, 16,
19 nov.), Carmen Giannattasio (31 ott; 2, 5, 9
nov), Tatiana Serjan (6,
11, 13, 16, 19 nov), Alexander Tsymbalyuk,
Orlin
Anastassov,
Ramón Vargas, Fabio
Sartori), Vitaliy Bilyy,
Artur Rucinski, Ernesto Panariello, Luigi Albani, Barbara Lavarian
Produzione: Teatro alla
Scala in coproduzione
con Staatsoper Unter
den Linden Berlino
4
teatro alla scala
3 novembre
ottobre novembre dicembre 2014
4 novembre, 6 e 28 dicembre
Ensemble
La Cenerentola
intercontemporain per i bambini
Concerto di Gioachino Rossini
Il 23° Festival di Milano Musica incentra la
programmazione sulla
figura di Fausto Romitelli (Gorizia, 19632004) a dieci anni dalla
scomparsa. Compositore tra i più visionari
della sua generazione,
Romitelli ha lasciato
tracce profonde nell’esperienza
musicale
contemporanea.
La
programmazione mira
a far conoscere il suo
pensiero musicale da
più angolature, proponendo l’ascolto di brani
appartenenti all’intera parabola artistica di
questo autore (fin dalle
prove giovanili degli
anni Ottanta) e ponendoli in costellazione con
autori del passato e del
presente con cui Romitelli ha concretamente
o idealmente dialogato.
All’Ensemble Intercontemporain, diretto da
Matthias Pintscher, e
a Monica Bacelli sono
affidati Mediterraneo I e II e Cupio Dissolvi,
in dialogo con Ravel.
Programma:
Maurice Ravel: Introduction et Allegro; Trois poèmes de
Stéphane Mallarmé
per voce e nove strumenti
Fausto Romitelli: Mediterraneo
I.
Les
idoles du soleil, Mediterraneo II. L’azur
des déserts per voce e
quattordici strumenti; Cupio Dissolvi per
quattordici esecutori
Direttore:
Pintscher
Matthias
Mezzosoprano: Monica
Bacelli
Dal 12 al 15 novembre
Con Grandi Opere per
Piccoli il divertimento
è grande anche per chi
non è ancora grande.
Da questa stagione alla
Scala emozionanti storie d’opera curate ed
elaborate appositamente per il pubblico più
giovane e curioso. Ogni
spettacolo avrà una durata di circa 60 minuti,
l’ideale per bambini anche molto piccoli.
i comportamenti delle
aspiranti spose. Non c’è
la magia in questa Cenerentola: al gran ballo la
conduce Alidoro, maestro del principe, che lei
aveva sfamato quando
lui si era travestito da
mendicante per metterne alla prova la generosità. E Cenerentola si
dichiara infine innamorata dell’aiutante, sen-
Gustav Mahler: Sinfonia n. 9 in re magg.
28 novembre - 17 dicembre
Prima delle prime
Fidelio - Lo schiaccianoci
28 novembre
Fidelio di Beethoven
Daniele Spini: “Salvataggio sinfonico in
extremis”(con ascolti)
17 dicembre
Lo schiaccianoci di Čajkovskij
Marinella Guatterini:
“Come riscoprire la
tradizione” (con video)
Daniel Bareinboim ▷
Già Maestro Scaligero
(2006), dal 2011 è Direttore Musicale del
Teatro alla Scala
foto: Getty
Direttore: Maxime Pascal
Regia: Ulrich Peter
E laborazione musicale
e
arrangiamento :
Alexander Krampe
Scene: Luigi Perego
Costumi: Dorothea Nicolai
Produzione: Teatro Alla
Scala in coproduzione
con il Festival di Salisburgo
I bozzetti per i costumi de La Cenerentola
▽
Lo schiaccianoci
Dal 3 al 22 dicembre
Direttore: Daniel Barenboim
pianoforte e orchestra
Con: Solisti e Orchestra
dell’Accademia del Teatro alla Scala
Musica: Gioachino Rossini
La famosissima fiaba di
Cenerentola ha le sue
origini in Cina; qui il
piede piccolo è considerato un simbolo di grazia femminile. Ma la povera orfana schiavizzata
dalle antipatiche sorellastre non viene scelta
solo per la bellezza sepolta da un velo di cenere, quanto piuttosto per
la sua bontà. E in Rossini “il principe azzurro”
ha un aiutante furbo col
quale si scambia gli abiti per meglio osservare
F i l a r m o n i c a Daniel
della Scala Barenboim
Programma :
Wolfgang Amadeus Mozart: Concerto n. 27 in
si bem. magg. K 595 per
za sapere che è il vero
principe. A differenza
delle sorellastre, che
sbagliano ogni mossa e
sono brutte, ridicole e
ambiziose, Cenerentola
le azzecca tutte per trovare la sua felicità. La
versione italiana viene
ridotta alla misura dei
più giovani ascoltatori,
ai quali piacerà un mondo la musica più divertente mai scritta.
Programma 3 dicembre:
Franz Schubert: Sonata
in la min. D 537, Sonata in la magg. D 664,
Sonata in la magg. D
959
Programma 12 dicembre:
Franz Schubert: Sonata in mi bem. magg. D
568, Sonata in la min.
D 784, Sonata in re
magg. D 850
Dal 18 dicembre al 18 gennaio
di Pëtr Il’ič Čajkovskij
Concerti
Programma 15 dicembre:
Franz Schubert: Sonata in si magg. D 575,
Sonata in sol magg. D
894, Sonata in do min.
D 958
Programma 22 dicembre:
Franz Schubert: Sonata
in la min. D 845, Sonata in si bem. magg.
D 960
Piano: Daniel Barenboim
Il fascino di una favola
sognante per inaugurare la nuova stagione di
Balletti alla Scala, con
l’armoniosa grazia della
partitura di Čajkovskij,
sfaccettata,
poliedrica e ricca di colori. Lo
schiaccianoci illuminerà le feste celebrando
l’incanto dei fiocchi di
neve. Un mondo poetico di delicata nostalgia
dell’infanzia che si trasforma nelle inquietudini dell’adolescenza.
Direttore: Vladimir Fedoseyev
Coreografia: Nacho Duato
Sceneecostumi:JérômeKaplan
Étoile: Roberto Bolle
(18, 19 dic, 4 gen)
Con: Maria Eichwald (18,
19 dic, 4 gen) e il Corpo
di Ballo e Orchestra del
Teatro alla Scala, Coro
di Voci Bianche e Allievi della Scuola di Ballo
dell’Accademia Teatro
alla Scala
Produzione: Teatro alla Scala
21 dicembre
Orchestra e Coro del
Teatro alla Scala
Concerto di Natale
Programma:
Ludwig van Beethoven:
Missa solemnis in re
magg. op. 123
Direttore: Philippe Jordan
Maestro del Coro: Bru-
no Casoni
Con: Edith Haller;
Soprano;
Daniela
Sindram,
Mezzosoprano; Stuart Skelton, Tenore; Günther
Groissböck, Basso
ottobre novembre dicembre 2014
Fidelio
Dal 7 al 23 dicembre
di Ludwig van Beethoven
Un inno al matrimonio è un po’ sospetto
da parte di uno scapolo. Ma per Beethoven
l’idealizzazione della
donna-sposa era sentita
e sincera. E da sempre
l’unicum operistico con
protagonista una moglie coraggiosa entusiasma il pubblico. Fidelio
è un titolo etico, lega-
to agli ideali di libertà
dell’illuminismo francese. Nobili e plebei vi
sono uniti nella comune
sete di giustizia contro
le angherie del potere.
Per una volta che la fida
consorte di un desaparecido vince la sua battaglia contro un infido
tiranno, la gioia collettiva è davvero “senza
nome”, come si canta
in scena. Soprattutto
perché l’“arrivano i nostri” finale è raccontato
dal trionfale sinfonismo
del musicista per defi-
nizione. Beethoven fa
veramente crollare il
mondo, concludendo
quest’opera, che inizia come una deliziosa
commediola ma scala
e supera tutte le vette
dell’arte drammaticomusicale.
La trama: (Atto I) L’azione si svolge in una
prigione, a Siviglia, nel
XVII secolo. Don Pizarro è il governatore della prigione in cui egli
stesso ha fatto imprigionare ingiustamente
il suo nemico personale
Florestan. La moglie di
questi, Leonore, vuole
ritrovarlo e, travestitasi
da uomo e preso il nome
di Fidelio, ne intraprende le ricerche. Per scoprire se Florestan è tra
i prigionieri, fa in modo
di entrare nelle grazie
di Rocco. Nel frattempo
una lettera informa don
Pizarro dell’imminente
arrivo del ministro di
stato don Fernando e
teme che questi possa
scoprire l’arbitrio commesso con l’arresto illegale di Florestan, che
don Fernando ben coAnja Kampe, soprano, interpreta il ruolo
di Leonore
◁
FOYER, I principali punti di distribuzione:
teatro alla scala
nosce. Dà ordine a Rocco, che però si rifiuta, di
uccidere il prigioniero.
Costretto quindi a commettere personalmente
il delitto ottiene che
Rocco prepari la fossa.
Fidelio assiste al colloquio e sospetta che il
prigioniero di cui si parla sia Florestan e, rassegnato, segue Rocco nelle segrete per aiutarlo
a scavare la fossa. (Atto
II) Florestan giace incatenato nel buio della segreta. Entrano Rocco e
Fidelio, che non appena
ode una voce invocare il
nome “Leonore”, riconosce il marito. Quando
don Pizarro arriva per
ucciderlo, Fidelio lo affronta e gli rivela la sua
identità, ma il governatore è deciso a uccidere
entrambi. L’arrivo del
ministro fa frettolosamente uscire don Pizarro dalle segrete, mentre
Leonore e Florestan si
abbracciano esultanti.
più aspri dolori, quella che mi ha procurato
i maggiori dispiaceri.
Per questo è anche la
più cara; su tutte le altre
mie opere, la considero
degna di essere conservata e utilizzata per la
scienza dell’arte».
Cantato in tedesco con
videolibretti in italiano, inglese, tedesco.
Con:
Peter
Mattei
(Don Fernando), Falk
Struckmann (Don Pizzarro), Klaus Florian
Vogt (Florestan), Anja
5
Kampe
(Leonore),
Kwangchul Youn (Rocco), Mojca Erdmann
(Marzelline), Florian
Hoffmann (Jaquino);
Orchestra e Coro del
Teatro alla Scala
Direttore: Daniel Barenboim
Regia: Deborah Warner
Scene e costumi: Chloe
Obolensky
Luci: Jean Kalman
Produzione: Teatro alla Scala
Beethoven così descriveva la sua opera: «Di
tutte le mie creature, il
Fidelio è quella la cui
nascita mi è costata i
Klaus Florian Vogt,
tenore, interpreta il
ruolo di Florestan
▷
Teatro Blu Via Giovanni Cagliero, 26 - 20125 Milano
Libreria Hoepli Via Hoepli, 5 - 20121 Milano
Teatro degli Arcimboldi
Viale dell'Innovazione, 20 - 20125 Milano
Teatro dei Filodrammatici
Via Filodrammatici, 1 - 20121 Milano
Teatro Officina
Via Sant'Erlembaldo, 2 - 20126 Milano
Piccolo Teatro di Milano - Grassi
Via Rovello, 2 - 20121 Milano
Teatro Menotti Via Ciro Menotti, 11 - 20129 Milano
Piccolo Teatro di Milano - Strehler Largo Antonio Greppi, 1 - 20121 Milano
Teatro La scala della vita
Via Piolti de' Bianchi, 47 . 20129 Milano
Piccolo Teatro di Milano - Studio Melato Via Rivoli, 6 - 20121 Milano
Teatro Leonardo P.za Leonardo da Vinci - 20131 Milano
Piccolo Teatro di Milano - Chiostro Nina Vinchi Via Rovello, 2 - 20121 Milano
Teatro Martinitt Via Pitteri, 58 - 20134 Milano
Teatro Manzoni Via Manzoni, 42 - 20121 Milano
Teatro Franco Parenti Via Pier Lombardo, 14 - 20135 Milano
Teatro Nuovo Piazza San Babila, 3 - 20121 Milano
Cascina Cuccagna Via Cuccagna 2/4 - 20135 Milano Teatro dell'Arte - Triennale Viale Alemagna, 6 - 20121 Milano
Teatro Oscar Via Lattanzio, 58 - 20137 Milano
Teatro Dal Verme
Via San Giovanni sul Muro, 2 - 20121 Milano
Spazio Tertulliano
Via Tertulliano, 70 - 20137 Milano
Auditorium di Milano
Via Clerici, 3 – 20121 Milano
Teatro Delfino Piazza Pietro Carnelli - 20138 Milano
Conservatorio di Milano Giuseppe Verdi Via Conservatorio, 12 - 20122 Milano
Teatro Ringhiera Via Pietro Boifava, 17 - 20142 Milano
Società Umanitaria Via Daverio, 7 - 20122 Milano
Pim Spazio Scenico Via Selvanesco, 75 - 20142 Milano
Teatro Carcano Corso di Porta Romana, 63 - 20122 Milano
Teatro Libero Via Savona, 10 - 20144 Milano
Teatro della Contraddizione
Via Privata della Braida, 6 - 20122 Milano
Teatro Caboto
Via Caboto, 2 - 20144 Milano
Libreria Mondadori Via Dogana, 2 - 20123 Milano
Teatro Nazionale P.za Piemonte, 12 - 20145 Milano
Teatro Litta Corso Magenta, 24 - 20123 Milano
Teatro del Buratto
Via Mosè Bianchi, 94 - 20149 Milano
Libreria dello spettacolo Via Terraggio, 11 - 20123 Milano
Spazio Teatro 89 Via Fratelli Zoia, 89 - 20153 Milano
Libet libreria del riacquisto Via Terraggio, 21 - 20123 Milano
Teatro Out Off Via Mac Mahon, 16 - 20155 Milano
Teatro Arsenale Via Cesare Correnti, 11 - 20123 Milano
Teatro Sala Fontana Via Boltraffio, 21 - 20159 Milano
Teatro i Via Gaudenzio Ferrari, 1 - 20123 Milano
Teatro Verdi
Via Pastrengo, 16 - 20159 Milano
Teatro Ariberto Via Daniele Crespi, 9 - 20123 Milano
Olinda - Ex Ospedale Paolo Pini Via Ippocrate, 45 - 20161 Milano
Teatro Elfo Puccini Corso Buenos Aires, 33 - 20124 Milano
Teatro della Cooperativa Via Hermada, 8 - 20162 Milano
Zona K
Via Spalato, 11 - 20124 Milano
Teatro della Luna
Via Di Vittorio, 6 - 20090 Assago
6
il foyer e' tutto del teatro
Teatro Filodrammatici
ottobre novembre dicembre 2014
Via Filodrammatici, 1 - 20121 Milano
Biglietteria: (Via Filodrammatici, 1)
dal lunedì al venerdì dalle 15.30, festivi dalle15.00
biglietteria@teatrofilodrammatici.eu
Mezzi pubblici: tram 1, 2, 12, 14; M1 (Cordusio), M3
(Duomo).
Prezzi: intero € 19,00 - riduzioni.
Dal 23 ottobre al 2 novembre
Dal 6 al 16 novembre
di Anton Cechov, regia di Benedetto Sicca
festival di teatro omosessuale
La vicenda di Ljubov’
Andreevna Ranevskaja
e della sua famiglia rispecchia la crisi di una
società, la decadenza
di una classe, l’affermazione di un’altra e
quindi una trasformazione di mentalità e il
delinearsi di un nuovo
sistema di valori. La
pièce attraversa con
precisione maniacale
quelle estreme condizioni umane, tanto care
allo scrittore, pregne di
idealismo, di frustrazione, di sacrificio in funzione di un benessere
avvenire, e ancora “la
sofferenza del mutamento”, qualcosa che
fatalmente accomuna
tutti, giacché al fondo
di ogni trasformazione
si affaccia per ognuno
Torna, dopo il grande
successo della seconda
edizione, il festival di
teatro omosessuale. La
direzione artistica di
Mario Cervio Gualersi
ha selezionato 5 spettacoli a tematica LGBT
(Lesbiche Gay Bisessuali Transgender) e
appuntamenti di taglio
culturale e intrattenimento. Oltre agli incontri pomeridiani, per
tutta la manifestazione
sarà presente dj set con
aperitivo nel Teatrino
dell’Accademia dei Filodrammatici.
non vuole uscire e gioca
con il suo amico immaginario. Gioca con le
ombre, gioca a viaggiare alla scoperta di tante
famiglie diverse, fino a
scoprire qual è quella
giusta per lei. Con delicatezza, lo spettacolo
racconta di famiglie
alternative a quella
tradizionale. Famiglie
come quelle di molti dei
piccoli spettatori, famiglie allargate, famiglie
con un genitore solo,
famiglie con figli adottati, ma anche famiglie
con due mamme o due
papà. Famiglie diverse,
ma diversamente felici.
Perché la felicità non è a
senso unico.
Prenotazioni e informazioni:
www.teatrofilodrammatici.eu
tel. 0236727550
IL GIARDINO DEI CILIEGI Illecite visioni
di noi, inevitabile ed
intimo, l’interrogativo
sul senso ultimo delle
cose. Tema centrale del
lavoro è dunque il “non
detto”. Ogni personaggio attua quasi istintivamente, in difesa del
proprio passato, una
sorta di trasfigurazione
della realtà che gli permetterà di rinviare più
possibile l’imminente
discesa nella scala gerarchica della vita.
Con: Riccardo Buffonini, Sonia Maria Teresa
Burgarello, Sara Drago, Mauro Lamantia,
Giancarlo Latina, Luigi Maria Rausa, Beppe
Salmetti, Carla Stara
Produzione: Teatro Ma/
Ludvig e Teatro Filodrammatici
6 novembre
Il senso nascosto
regia e drammaturgia di
Fortunato Calvino
Dal 20 al 30 novembre
Brutto
di Marius Von Mayenburg, regia di Bruno Fornasari
Satira feroce sullo
straniamento che si
vive oggi in rapporto
al proprio aspetto e al
proprio corpo. Il Sig.
Lette lavora per Scheffler come inventore.
Sicuro di partecipare a
una convention per la
presentazione di un suo
brevetto, scopre invece
di essere stato sostituito
da Karlmann, il suo assistente, per il semplice
fatto di essere troppo
brutto. L’unica scelta
possibile, per rimediare
a un aspetto così disastroso, sembra essere
quella di un radicale
intervento chirurgico.
L’operazione riesce ed
ecco che, inaspettatamente, Lette diventa
bellissimo. Il chirurgo
che l’ha operato lo usa
come testimonial del
proprio talento plastico e il suo capo ne fa
un’icona aziendale per
attrarre donne ricche
e disposte a diventare
solide azioniste. Ma la
cosa non dura a lungo.
Marius von Mayenburg,
spingendosi fino al
grottesco, mette la società davanti ad uno
specchio che ne mostra
vanità e superficialità
delle relazioni. Brillante commedia degli equivoci, un’efficace satira
sociale sui temi dell’identità, del conformismo e della relatività del
successo.
Con: Tommaso Amadio,
Mirko Ciotta, Michele
Radice, Cinzia Spanò
Scene e costumi: Erika
Carretta
Produzione: Teatro Filodrammatici
Cinzia Spanò
△
Il senso nascosto è una
storia di un uomo sposato, che non ha avuto
il coraggio di rivelare
alla propria moglie la
sua omosessualità e
su cui grava il senso di
colpa prodotto da una
“castrante” educazione
cattolica. Non è il solito incontro tra un marchettaro e il suo cliente,
ma lo specchio di una
realtà poco conosciuta,
le chat gay e il cinema
a luci rosse. Nudi non
solo fisicamente, ma,
soprattutto, nella loro
interiorità, le due vite si
scontrano dopo un atto
sessuale a pagamento,
generando uno scontro
generazionale violento,
con due opposti modi di
vivere la sessualità, di
concepire la vita. Sono
storie molto diverse fra
loro, ma accomunate da
rinunce e rabbia, che
divengono dolore, mancanza, solitudine.
Con: Pietro Juliano e
Antimo Casertano
Musiche: Paolo Coletta
Scene: Paolo Foti
Costumi: Rosa Della Rosa
Luci: Renato Esposito
Produzione: Metastudio’89
7 novembre
Diario di una donna
diversamente etero
di Giovanna Donini, regia
di Paola Galassi
Da un’idea coraggiosa
ed irriverente di Giovanna Donini, giornalista e autrice televisiva,
nasce la rubrica “Diversamente Etero” che
ha spopolato sul web.
Lo spettacolo è tratto
da questa rubrica e racconta le vicende tragicomiche di una donna
che ama le donne. Uno
spettacolo di racconti,
situazioni e cabaret sulla vita e sull’amore. Uno
spettacolo senza veli né
fronzoli né foruncoli
sulla testa, uno spettacolo ad altissimo rischio d’innamoramento. Come fanno l’amore
due donne?
Con: Annagaia Marchioro, Roberta Lidia
De Stefano
Produzione: Le Brugole
8 novembre
Piccolo Uovo
di Francesca Mainetti
Spettacolo per bambini dai 5 ai 10 anni. Una
bambina è arrabbiata
con la sua famiglia. Si
chiude in camera sua
come dentro al guscio
di un piccolo uovo, da lì
Con: Valeria Battaini
Suoni e luci: Carlo dall’Asta
Oggetti scenici: Francesco Levi
Produzione: Teatro19
8 novembre
Sissy Boy
Di Franca De Angelis, regia di Anna Cianca
Liberamente ispirato
alla storia vera di Kirk
Andrew Murphy, il quale nel 1974 fu sottoposto
ad un esperimento condotto dallo psicologo
George Rekers dell’Università di Los Angeles volto a correggere
i comportamenti effeminati nei bambini maschi prevenendo la loro
eventuale omosessualità, lo spettacolo esplora
il tema della manipolazione e del soffocamento di sogni e desideri in
una versione, però, tutta italiana. Da bambino,
il signor S. B. ha subito
una terapia correttiva
a causa del suo amore per le Barbie e per
Maga Maghella, l’allora
popolare personaggio
televisivo interpretato
da una giovane Raffaella Carrà. Da quel momento, la sua esistenza
diventa una costante
lotta per riappropriarsi
della propria personalità e dei propri desideri.
Fra pesanti sconfitte e
qualche vittoria, ora il
signor S. B. pensa di essere guarito dagli effetti
della devastante terapia
e la conferenza dovrebbe esserne la dimostrazione. Ma...
Con: Galliano Mariani
Scene: Claudio Lopez
Video: Leonardo Ottaviani
Produzione: Carro dell’Orsa
9 novembre
LA RAGIONE DELLE COSE
proiezione del filmato di
Filippo Soldi
Un viaggio fra le persone
che sono state oggetto di
omofobia e trans fobia,
ma soprattutto fra persone che si sono sentite
autorizzate a usare violenza verso omosessuali
e transessuali.
dal 9 al 16 novembre
Cock
di Mike Bartlett, regia di
Silvio Peroni
John è in pausa di riflessione con il compagno,
con cui convive da molti
anni, quando incontra
per caso la ragazza dei
suoi sogni. Sguardo
candido e scanzonato
sulla sessualità di un
uomo e sulle difficoltà
che emergono quando questi improvvisamente si rende conto
di dover affrontare una
scelta. Cock esamina
la natura ambivalente
delle emozioni, dei sentimenti, delle relazioni
e il conflitto fondamentale tra naturalità
e possibilità di scelta.
Il dialogo incalzante e
provocatorio dei personaggi mette in luce questioni e conflitti sociali,
di classe, di genere e generazionali.
Con: Margot Sikabony, Fabrizio Falco, Jacopo Venturiero, Enrico Di Troia
Traduzione: Noemi Abe
ottobre novembre dicembre 2014
Dal 2 al 7 dicembre
il foyer e' tutto del teatro
Dal 11 al 18 dicembre
7
19 /21 dicembre:
DUE DONNE CHE PICCOLE CATASTROFI LA LETTERA
BALLANO
di e con Paolo Nani, regia di Valentino Dragano di e con Paolo Nani, regia di Nullo Facchini
La vita è una strada
disseminata di piccole
catastrofi e imprevisti.
Il teatro invece è controllo totale della scena,
del corpo, della voce...
Il punto di contatto tra
vita e teatro diventano
allora proprio gli incidenti, ciò che sfugge al
calcolo ed alla premeditazione e che può volgere tutto in disastro o
in liberazione dai limiti
della noia quotidiana.
L’attore in scena diventa oggetto di tutte le
sciagure che possono
affliggere uno spettacolo teatrale, la distruzione del mixer, la perdita
dei trucchi di scena, la
ribellione dei microfoni... dando vita così per
contrasto ad un pezzo
di bravura attoriale irresistibile. Meta-teatro
brillante e sagace che
crea una maschera difficile da dimenticare, in
miracoloso equilibrio
tra divertimento, commozione, intelligenza e
puro virtuosismo.
Con: Paolo Nani
Collaborazione creativa: Nullo Facchini
Musiche: Oliver Nani
Scene e costumi: Julie
Forchhammer
Tecnica: Per Aagaard
Mattia:
a
life
changing
experience
drammaturgia e regia di Bruno Fornasari
viaggio di sola andata,
una sfida epica nel cercare di trasformare chi
siamo in chi vorremmo
essere.
scal odierni scompaiono senza lasciare tracce,
pianificando con cura la
propria fuga e creandosi
una nuova identità. Perché qualcuno decide di
Con: Tommaso Amadio,
Marta Belloni, Matthieu
Pastore, Valeria Perdonò, Michele Radice
S cene e costumi: Erika
Carretta
di Josep Benet i Jornet, regia di Francesco Brandi
Una donna anziana e
una giovane chiamata
a farle da badante. Due
donne schive, energiche, sarcastiche ed
eroiche. Si odiano e si
detestano perché sono
simili, perché ognuna
ha bisogno dell’altra e,
nella solitudine delle rispettive esistenze, sono
l’una per l’altra l’unica
presenza confortevole.
Due donne abituate a
ballare da sole la danza dell’esistenza dura
e difficile di chi porta
dentro una sofferenza,
ma fuori esibisce una
faticosa immagine di
forza e autosufficienza.
Avrebbero potuto non
incontrarsi mai e continuare a ballare da sole
come hanno sempre
fatto, invece per loro
fortuna il sollievo della
coppia finalmente addolcisce un po’ la fatica.
Con: Mariagrazia Sughi, Eleonora Giua
Costumi: Adriana Geraldo
Luci: Loïc François Hamelin
Produzione: Teatro Stabile della Sardegna
Dal 27 dicembre al 4 gennaio
Ispirato a Il fu Mattia
Pascal di Luigi Pirandello. Oggi il tema del
ricostruirsi un’esistenza nuova di zecca resta
attuale, ma i Mattia Pa-
scomparire? Come fare
a scomparire e crearsi
una nuova vita nell’era
digitale? Lo spettacolo racconta il tentativo
di questa impresa, un
Teatro Manzoni
Paolo Nani
Via Manzoni, 42 - 20121 Milano
Orario spettacoli: feriali ore 20.45, domenica ore 15.30.
Prezzi: poltronissima da € 32 a € 30, posto unico /
poltrona da € 25 a € 15 - riduzioni.
Dal 2 al 19 ottobre
Con: Sebastiano Tringali, Dajana Roncione, Giancarlo Condè,
Gualtiero Scola, Paul
Vallery, il coro della
Adiacademy, Edoardo
Sylos Labini e con Fiorella Rubino
Da: Massimo Fini, idea di
Pietrangelo Buttafuoco
Drammaturgia: Angelo
Crespi
Regista assistente: Paolo Merlini
Scene e costumi: Marta
Crisolini Malatesta
Luci: Pietro Sperduti
Musiche: Paul Vallery
anni
di calunnie
di e con Edoardo Sylos Labini
Nerone era davvero
quel pazzo megalomane
precursore antesignano
della moderna politica
spettacolo? Da dove gli
veniva quel malore esistenziale che lo spingeva a primeggiare e a chi
voleva piacere quando
cantava o recitava i versi in greco? Cosa c’era
dietro al consiglio del
suo precettore Seneca
o all’ossessiva presenza
della madre Agrippina? Sullo sfondo di una
Roma bruciata da un
incendio ingiustamente addebitato a Nerone,
l’incubo dell’Imperatore la notte prima della
sua morte. La possibilità di fuggire dalla congiura dei suoi senatori
o la scelta di uccidersi
per mano propria. Le
passioni, gli intrighi,
l’avvincente amore per
Poppea. E poi il segreto, l’allucinazione del
matricidio, i dissapori
con la classe patrizia e
politica. Una tempesta
di sentimenti, paure,
pentimenti, orgogli e
riflessioni tragiche. Nerone, pazzo o profeta?
Edoardo Sylos Labini ▽
contempla la foto della
nonna e scrive una lettera. Il tutto condito da
una serie di imprevisti
e situazioni comiche
che non potranno che
farvi scoppiare in una
fragorosa risata. Paolo
Nani, comico italiano
di Ferrara emigrato in
Danimarca per formarsi
con i migliori maestri
di teatro muto, è considerato uno dei grandi
artisti contemporanei a
livello mondiale del teatro fisico e non-verbale.
▷
Biglietteria: da lunedì a sabato h. 10.00 - 19:00
Prenotazioni e informazioni: tel. 02 7636901
Prevendita: tel. 800 914 350
Nerone, duemila
Un piccolo miracolo
di precisione scenica
e talento che da più di
vent’anni è in tour in
tutto il mondo. Solo sul
palco, con un tavolo e
una valigia contenente
gli oggetti più stravaganti, un uomo dà vita
a 15 micro-storie, ispirate a Variazioni di stile
di Raymond Queneau,
che prendono spunto
dalla medesima trama:
un uomo entra in scena, si siede a un tavolo,
beve un sorso di vino,
Domenica alle 19.30
dal 12 ottobre al 19 aprile
Manzoni
derby
cabaret
dinner, wine and show
Dopo il successo della
scorsa stagione, in autunno torna l’allegria in
compagnia del Manzoni Derby Cabaret. Dopo
una ricca cena a buffet e una degustazione di pregiati vini, il
palcoscenico ospiterà
il talent show della comicità, arricchito da
performance canore e
ospiti d’eccezione. Sarai protagonista e potrai
scegliere i nuovi talenti
del cabaret. Tre nuove
promesse si sfideranno a colpi di risate per
conquistarsi il voto del
pubblico aiutate da tre
coach d’eccezione. A
presentare la serata saranno Maurizio Colombi e Luisa Corna.
Mezzi pubblici: tram 1; bus 61, 94; M1 (Palestro), M3
(Montenalpoleone)
www.teatromanzoni.it - info@teatromanzoni.it
1 novembre
Harry potter
La storia della scuola
di Hogwarts. Studentimaghi cercano di vincere
l’incantesimo che si abbatte sull’accademia. Solo
uno di loro sarà in grado di
combattere la magia nera:
il grande Potter. Tra musiche e magia una storia
avvincente per tutti.
11 novembre
L’Infinito Giacomo,
vizi e virtù di Giacomo Leopardi
Drammaturgia e regia di Giuseppe Argirò
La scoperta di un Giacomo Leopardi inedito,
genio
precocissimo,
adolescente inquieto,
amante appassionato,
uomo che ha il coraggio
di guardare la realtà e
accettare la verità del
dolore senza compromessi. L’imperfezione
del genio, in tutta la sua
irregolarità, conduce
alla solitudine, a un pellegrinaggio estenuante
nell’universo. Leopardi
è un re senza regno che,
nel nostro viaggio, non
appare così distaccato
e lontano dai piaceri
terreni, non ci sembra
affatto disinteressato a
ciò a cui aspira la gente comune. Giacomo è
vulnerabile, ansioso, riservato, schivo eppure
è pervaso da un desiderio inesauribile di vita.
Con: Giuseppe Pambieri
Produzione: Progetto
Teatro
8
teatro manzoni
ottobre novembre dicembre 2014
17 novembre
Dal 13 al 30 novembre
22 novembre
Il
suono della voce
regia di Massimo Venturiello
di Giuseppe Fiorello e Vittorio Moroni, regia di Giampiero Solari
La storia di maggior successo. Gli animali della
savana saranno i protagonisti della vicenda,
reinterpretati dagli attori e dai cantanti attraverso costumi fantastici. Il
Tosca
Eccomi alle prese con
questo nuovo ambizioso
progetto che parte insieme al mio nuovo album Il suono della voce.
Ho unito la mia anima
curiosa e desiderosa di
conoscere e scoprire al
viaggio, respirando e
portando con me da ogni
luogo visitato qualcosa
che mi facesse ritornare
in quel paese attraverso
le sensazioni e le emozioni. Quale veicolo più
appropriato della musica. Il suono della voce,
canzone che ha scritto
per me Ivano Fossati, è
un viaggio nel mondo
raccontato attraverso
canzoni edite, inedite,
adattate, in lingua originale o stralciate. Un progetto che parte da inediti italiani scritti per me
da grandi autori, passando per alcune perle
della tradizione Yiddish,
Giapponese, Libanese,
Portoghese e approdando a varie contaminazio-
ni linguistiche. Un nuovo racconto nel Teatro
Canzone che frequento
da diversi anni: grazie
all’uso di proiezioni per
le scene e un mirato disegno luci, lo spettatore
viene coinvolto in un
percorso visionario, in
un tourbillon di canzoni, parole, immagini.
Senza una meta, solo
il piacere del viaggio,
della conoscenza.
Penso che un sogno così... Il re leone
Modugno per me non è
stato solo una storia da
raccontare o un personaggio da interpretare,
ma la possibilità di ritrovare un tempo lontano
rimasto sempre dentro
di me. In questo spettacolo salgo a bordo del
deltaplano delle canzoni
di Domenico Modugno
e sorvolo la mia infanzia, la Sicilia e l’Italia di
quegli anni, le facce, le
persone, vicende buffe,
altre dolorose, altre no-
stalgiche e altre che potranno sembrare incredibili. Attraverso questo
viaggio invito i protagonisti della mia vita ad
uscire dalla memoria e
accompagnarmi sul palco, per partecipare insieme ad un avventuroso
gioco di specchi. Con: Giuseppe Fiorello
pubblico sarà coinvolto
dai ritmi tribali, dalle
suggestive
atmosfere
africane con il contributo di bellissime musiche
coreografate. Nella foto
una scena.
Favino in Servo per due,
foto di Fabio Lovino
▽
6 dicembre 2014 ore 18.00
MRS
SPELLING
E…
I
FUMBLES!
di e con Teresa Pascarelli
Sara Spelling è una maestra di inglese, ossessionata dagli errori di
spelling dei suoi allievi.
Nel suo mondo fantastico, ogni volta che un
bambino commette un
errore di scrittura nasce
un Fumble: un esserino
impertinente che incarna l’errore commesso.
Un progetto di edutainment perfettamente
integrato con il linguaggio dei nostri bambini
nativi digitali.
6 dicembre
Peppa Pig
Dal 2 al 4 dicembre
6° (sei gradi)
Dal 9 al 31 dicembre
di Giobbe Covatta e Paola Catella, regia di Giobbe Covatta
Un nuovo spettacolo
dove comicità, ironia e
satira accompagnano
la divulgazione scientifica sui grandi temi del
nostro secolo: sostenibilità del Pianeta e delle
sue popolazioni. Un’occasione divertente per
comprendere che la fine
del mondo prevista per
il 2012 potrebbe essere
solo stata rimandata,
se la temperatura del
nostro pianeta aumentasse di… 6 gradi! Certo l’uomo non perderà
il proprio ingegno e
ormai conoscono la sua famiglia viaggeda Richard Bean, regia di Pierfrancesco Favino e Paolo Sassanelli Tutti
la maialina più famosa ranno per monti, boschi
Una riflessione diversa
su un classico del teatro, Il servitore di due
padroni di Carlo Goldoni. Servo per due,
riadattato nella versione italiana, si presenta
come una commedia
comica, con attori che
cadono dalle scale, che
sbattono le porte, che
fanno battute a doppio
senso e interagiscono
con il pubblico; una
perfetta
combinazione di commedia visiva
e verbale che ha dato
vita ad uno spettacolo
di grande successo. Tre
anni fa Richard Bean,
per il National Theatre
di Londra, scrive un
adattamento di Goldoni ambientandolo a
Brighton negli anni ’60
e lo intitola One Man,
Two Guvnors. Favino,
Sassanelli, Nissen e
Solder hanno tradotto
il testo e ambientato
la storia a Rimini nel
1936, trasportando la
tipica comicità inglese nel nostro mondo e
Giobbe si diverte ad immaginare le stravaganti
invenzioni scientifiche,
ma anche sociali e politiche, che metteremo
a punto per far fronte ad una drammatica
emergenza ambientale
e sociale. Ne emergono
personaggi di grande
verve comica indaffarati a realizzare all’ultimo
momento quello che noi
avremmo dovuto fare da
anni.
Con: Mario Porfito
con Ugo Gangheri
e
Servo per due
e la caccia al tesoro
trovando nuova linfa
dall’adattamento; in fin
dei conti Carlo Goldoni
è italiano!
Con: gli attori del Gruppo Danny Rose
Traduzione e adattamento: Pierfrancesco Favino, Paolo Sassanelli,
Marit Nissen, Simonetta Solder
Musiche: Orchestra Musica da Ripostiglio
Una scena
▽
della tv. Tra scenografie super colorate, pupazzi simpaticissimi ed
un delizioso racconto
interattivo, Peppa Pig e
ed abissi marini alla scoperta di tanti animali, di
tutti i mezzi di trasporto
e soprattutto… a caccia
di tesori!
Dal 13 al 20 dicembre ore 15.30
Lo spettacolo di Natale
Lo Spettacolo di Natale
racconta la storia e le
atmosfere legate a Babbo Natale. Si divide in
tre momenti: quello pagano, il mondo di Babbo Natale e la Natività
con il Presepe. Fanno
da contorno le musiche
natalizie più belle come
Silent Night, St. Claus
is Coming, Tu scendi
dalle stelle, White Christmas, Jingle Bells.
ottobre novembre dicembre 2014
il foyer e' tutto del teatro
9
Piccolo Teatro di Milano Teatro d’Europa
Prenotazioni e informazioni: tel. 848 800 304
da lun. a sab. 9.45 - 18.45; dom. e festivi (solo nei
giorni di spettacolo) 10.00 - 17.00.
Piccolo teatro grassi
Ufficio promozione: tel. 02 72333216
Biglietteria: (Teatro Strelher - L.go Greppi, 2)
da lun. a sab. 9.45 - 18.45;
dom. 13.00 - 18.30
Mezzi pubblici: tram 1, 2, 4, 12, 16, 27; bus 57, 61;
M1 (Cordusio, Cairoli); M2 (Lanza).
www.piccoloteatro.org info@piccoloteatro.org
Via Rovello, 2 - 20121 Milano
Quando il tiro si alza Intrigo e amore
dal 3 al 5 ottobre
dal 7 al 12 ottobre
Il
sangue
d’Europa:
1914-1918
drammaturgia e regia di Guido Ceronetti e gli attori del Teatro dei Sensibili
di Friedrich Schiller, drammaturgia e regia Lev Dodin
Due
giorni
prima
dell’offensiva
anglofrancese sulla Somme
(1 luglio 1916) gli
ufficiali
britannici
del IX Battaglione di
fanteria leggera dello
Yorkshire,
schierato
davanti alle posizioni
tedesche di Fricourt,
si riuniscono per un
brindisi nell’imminenza
dell’attacco. Incaricato
di dire una frase di
circostanza, il capitano
Harshwell
scandisce
lentamente: “Signori,
a quando si alzerà il
tiro di sbarramento”
(Gentlemen,
when
the
barrage
lifts).
L’alzarsi del tiro delle
artiglierie era il segnale
dell’attacco
delle
fanterie. Il battaglione,
la sera del primo
giorno, era ridotto, da
ottocento, ad ottanta
uomini. Tra i caduti,
il comandante Lynch
e lo stesso Harshwell.
Il brindisi di Fricourt
rimase per sempre
scritto nella memoria
Dal 16 al 26 ottobre
Una
giovinezza
enormemente giovane
di Gianni Borgna, ispirato ai testi di Pier Paolo
Pasolini, regia di Antonio Calenda
L’intensità interpretativa di Roberto Herlitzka, solo sulla scena,
calata nella figura scarna e nel lucido spirito
di Pier Paolo Pasolini.
Uno spettacolo che si
sgrana intorno a un monologo presago, quasi
divinatorio, a rendere
omaggio al pensiero
dello scrittore, richiamato attraverso l’evocazione della sua opera,
da un lato, e dall’altro a
consacrarne dall’altro
l’intuizione profetica
sul piano sociale e politico. Si riflette, quindi,
sull’attualità attraverso
le parole di chi l’attualità aveva saputo decifrare con spericolata
lungimiranza. In una
metafisica evocazione
della morte di Pasolini,
spiega il regista, immaginiamo che lo scrittore abbia a vedere se
stesso massacrato sulla
Dal 28 ottobre al 2 novembre
Passione
da Testori, drammaturgia e regia di Daniela Nicosia
Maddalena e Giovanni
Crippa, fratelli nella
realtà, mettono in scena un cortocircuito tra
vita e teatro per una
storia di intimità fraterne, di amori irregolari
e visionari. Una scena
scarnificata, sezionata
dai tagli di luce, su cui
sola riverbera il segno di
una croce e sullo sfondo
il paesaggio umano di
una Brianza di struggimenti e miseria. Passio
Laetitiae et Felicitatis
racconta la disperata
ricerca d’amore di Felicita: un’esistenza di
dolore, sconvolta dalla
morte del fratello, amato così tanto da sfiorare
l’incesto, dalla violenza
sessuale, dall’innamoramento per Cristo e
infine dall’amore per la
giovane Letizia. Dolore,
fatica e violenza compongono la via crucis
della vita, in una vicen-
storica universale. Qui
formiamo un minicoro che tenta, coi suoi
poveri mezzi, di evocare
simbolicamente in scena
un Evento in cui decine
di milioni di uomini
furono implacabilmente
coinvolti.
Con: Luca Mauceri,
Eléni Molos, Valeria
Sacco, Filippo Usellini
e con la partecipazione
di Elisa Bartoli
Produzione: Piccolo Teatro
di Milano-Teatro d’Europa
spiaggia dell’Idroscalo
di Ostia. Lo spettacolo
parte da qui.
Con: Roberto Herlitzka
Scene: Paolo Giovanazzi
Luci: Nino Napoletano
Produzione: Teatro Stabile del Friuli Venezia
Giulia e Mittelfest 2013
Lev Dodin mette in scena un classico e sceglie
il dramma di Schiller da
cui Giuseppe Verdi successivamente trasse l’opera lirica Luisa Miller.
In un non meglio precisato ducato della Germania del Settecento,
i giovani Luisa e Ferdinand si amano di un
sentimento puro e nobile, ma il loro futuro è
senza speranza, a causa
della differenza di censo: Luisa è una borghese, Ferdinand un nobile.
Il padre di Ferdinand è
Una scena ▽
un uomo ossessionato
dal potere, che esercita
disonestamente
circondato da indegni
cortigiani. Anche nei
confronti di Luisa il suo
atteggiamento è ambiguo: sarebbe disposto a
tollerare il concubinato
del figlio, ma, conoscendo la serietà delle
intenzioni del giovane,
si oppone con violenza
ad un possibile matrimonio. Ordisce quindi
un oscuro intrigo con
altri membri della corte, ricatta Luisa minacciandone i genitori e
riesce nell’intento di separare i ragazzi. L’esito
sarà tragico.
Spettacolo in russo con
sovratitoli in italiano.
Con: Igor Ivanov, Danila Kozlovsky, Ksenia Rappaport, Igor
Chernevich, Alexander Zavialov, Tatiana
Shestakova, Elizaveta
Boyarskaya,
Ekaterina Tarasova e con
Artur Kozin, Leonid Luzenko, Danila Muhin, Stanislav
Nikolkiy,
Stanislav
Tkachenko, Vladimir
Shilling
Traduzione dal tedesco:
Nikolay Liubimov
Altri testi: Jean-Jacques Rousseau e Otto
von Bismark
Collaborazione alla regia: Valery Galendeev
Scene: Alexander Borovsky
Luci: Damir Ismagilov
Produzione: Maly Drama
Teatr di San Pietroburgo
Roberto Herlitzka ▽
da blasfema e mistica
insieme, narrata con un
impasto linguistico di
latino, francesismi, lombardo e lingua del seicento, di colto e popolare, capace di dare corpo
alla parola che emoziona, ferisce, commuove.
Con: Maddalena Crippa
e Giovanni Crippa
Scene: Gaetano Ricci
Costumi: Silvia Bisconti
Luci: Stefano Mazzanti
Elementi coreografici:
Laura Zago
Produzione: Tib Teatro;
I Teatri del Sacro; Teatri delle Dolomiti
Cirino e Marilda
Dal 4 al 16 novembre
non si può fare
di e con Anna Marchesini
Anna Marchesini torna
al Piccolo con Cirino e
Marilda non si può fare,
un reading, con l’accompagnamento dal vivo del
trio ‘Aire de Mar’. Pro-
tagonista è il solitario
professor Cirino Pascarella: “un’incantevole
figura”, come racconta
la stessa Marchesini,
“candidata a essere
completamente travolta
da quella turbolenza di
emozioni da cui ha sempre procurato di tenersi
distante”. A complicargli la vita prova la signora Olimpia, tenutaria
della Pensione Smeraldo, dove il professore
vive, decisa a fargli sposare la figlia Marilda, ormai quasi quarantenne.
musiche: Aire de mar
Produzione: Marisa srl
piccolo teatro
ottobre novembre dicembre 2014
Piccolo teatro grassi
Via Rovello, 2 - 20121 Milano
10
Dopo il silenzio Errare
Dal 18 al 23 novembre
Sinfonia
humanum est d’autunno
Dal 26 al 30 novembre
drammaturgia di Francesco Niccolini e
Margherita Rubino dal testo “Liberi tutti” di
testo e regia di Giuseppe Scutellà
Pietro Grasso, regia di Alessio Pizzech
Collaborazione tra Pietro Grasso e uno dei più
interessanti drammaturghi italiani, Francesco
Niccolini. Il palcoscenico è luogo della storia
collettiva che attraversa
le piccole vicende personali; la parola teatrale
è strumento di indagine
della storia di un paese,
l’Italia, che coincide,
talora divergendo e confliggendo, con la storia
della mafia; il teatro,
specchio della collettività, viaggia tra i frammenti di un intero che
si è spezzato tra intimidazioni, bombe, morte
portata nelle pubbliche
piazze. Un racconto scenico che, travalicando
l’esperienza
autobiografica di Grasso, non si
ferma alla cronaca o alla
denuncia, ma ha il respiro della tragedia antica.
Con: Sebastiano Lo Mo-
naco, Mariangela D’Abbraccio, Turi Moricca
Scene: Giacomo Tringali
Costumi: Cristina Da Rold
Musiche: Dario Arcidiacono
Luci: Luigi Ascione
Video: Giacomo Verde
Co-produzione: Associazione SiciliaTeatro, Teatro “Tina Di Lorenzo”
Errare humanum est,
una scena ▽
Errare Humanum Est
è più di una rappresentazione teatrale, è una
riflessione sul disagio,
la devianza minorile,
la giustizia, condivisa
dai ragazzi detenuti con
un pubblico di coetanei per mostrare che
cambiamento e crescita
personali sono possibili. Suggestioni ed echi
lontani introducono e
commentano le vicende personali dei minori
sul palcoscenico, in una
armoniosa koinè di linguaggi: storie di strada
della Milano urbana e
FLOWER OF RUSSIA
Dal 2 al 7 dicembre
Dalla Russia un Festival per i più piccoli: la magia del teatro e l’energia della musica.
marionette più famoso 4 dicembre
2 e 3 dicembre
Puppets and clowns di Russia, è uno spasso- Concerto di Gala
Le marionette di San so susseguirsi di numeri Sono i migliori allievi
di circo - un funambolo,
Pietroburgo
delle scuole musicaregia di Eduard Gajdaj e
Nikita Ochočinskij
Creato nel 1919 da
Evgenij Demmeni, fondatore 95 anni fa a San
Pietroburgo del circo di
cavalli ammaestrati, un
ginnasta sul trapezio,
leoni, fantini, acrobati
e clown - e stupisce per
perfetta realizzazione
tecnica.
li russe, hanno vinto
concorsi e partecipato
a festival internazionali, hanno tra gli 11 e
i 17 anni e si sono esibiti come solisti con le
Dal 10 al 21 dicembre
di Ingmar Bergman, regia di Gabriele Lavia
cosmopolita, classicità
dei versi shakespeariani
e sofoclei, musiche underground, ritmi rap si
affrontano e si fondono.
L’errore è il presupposto fondante del crescere, quindi del vivere
perché, come afferma
Tiresia nell’Antigone di
Sofocle: “Tutti gli uomini possono sbagliare.
Ma saggio e fortunato
è colui che nell’errore
non persevera e cerca di
rimediare al male”.
Con: Giuseppe Scutellà,
Lisa Mazoni, i giovani
detenuti dell’Istituto
Penale Cesare Beccaria e la compagnia
PuntoZero
Musiche: Suoni Sonori
Parole: Josh Algeri
Produzione: Associazione
Puntozero in collaborazione con Istituto Penale per Minorenni Cesare
Beccaria di Milano
Gabriele Lavia torna a
collaborare con il Teatro Stabile dell’Umbria
per riproporre in teatro
questo capolavoro. Scrive il regista: “Essere
esclusi, un sentimento
che Bergman doveva conoscere molto bene. Un
sentimento comune ai
‘teatranti’, a quegli strani esseri umani che ‘si
espongono’, che ‘sono’
sul palcoscenico. Non
riescono a essere Padri
o Madri. Mariti o mogli.
Non sono normali. Sono
‘strani’ e condannati
a quella che Bergman
chiama la ‘Solitudine
Assoluta’, la maledizione della nostra epoca.
Un’ intensa e coinvolgente storia sul rapporto conflittuale tra
madre e figlia, che ha
avuto grande successo
sul grande schermo e
continua ad emozionare
lo spettatore.
Con: Anna Maria Guarnieri, Valeria Milillo,
Danilo Nigrelli, Silvia
Salvatori
Traduzione: Chiara De
Marchi
Scene: Alessandro Camera
Produzione: Teatro Stabile dell’Umbria, Fondazione Brunello Cucinelli
più famose orchestre
del mondo. Al Piccolo
eseguiranno brani di
compositori russi (S.
Rachmaninov, P. Glinka, N. Rimskij-Korsakov,
P. Čajkovskij) e italiani
(Antonio Vivaldi, Luigi
Denza, Gioachino Rossini, Giacomo Puccini).
6 e 7 dicembre
DoMilSol’ka - teatro
in musica
2014) e all’Expo 2010
di Shanghai. Per Milano è stato preparato un
programma di hit mondiali, ben note a ogni
spettatore.
È il più famoso teatro
russo per bambini ed
esiste da più di vent’anni. Attori e allievi di
DoMiSol’ka sono più di
600 bambini dai 3 ai 18
anni. Ha rappresentato
il talento dei bambini
russi durante tre Olimpiadi (Vancouver 2010,
Londra 2012, Sochi
Produzione: Compagnia
teatrale Neva-Art, con il
sostegno del Consolato
Generale d’Italia a San
Pietroburgo, Consolato
Generale della Federazione Russa a Milano,
Ministero per i Beni e le
Attività Culturali della
Repubblica Italiana
Una scena di Puppets
and clown, a sinistra e
a destra di Domisol’ka.
▽
▽
direzione artistica Ol’ga
Judachina, produzione
Ivan Žiganov
Danilo Nigrelli
▽
12
piccolo teatro
ottobre novembre dicembre 2014
Piccolo teatro strehler
Largo Antonio Greppi, 1- 20121 Milano
dal 8 al 19 ottobre
Dal 21 ottobre al 2 novembre
Dal 6 al 9 novembre
drammaturgia e regia di Giorgio Gallione
di Luigi Pirandello, regia Franco Branciaroli
libretto e regia di Marco Baliani
Beatles Submarine è la
beatlemania in palcoscenico, rivisitata dal
talento stralunato di
Neri Marcorè, cantante
e filosofo “assurdista”
e dei quattro professori
della famigerata Banda
Osiris. Uno spettacolo
concerto alla gioiosa,
fantastica esplorazione dell’universo della
più leggendaria band
di sempre. Un “Magical mystery tour” che
raccoglie suggestioni,
musiche,
frammenti
biografici, canzoni e
racconti dei favolosi
Beatles, una fantasmagoria visionaria e coloratissima, a dimostrazione che il fenomeno
Dopo le recenti prove
di Il teatrante, Servo di
scena e Don Chisciotte,
Franco Branciaroli prosegue il proprio percorso di esplorazione dei
grandi personaggi del
teatro scegliendo Enrico
IV di Luigi Pirandello,
dramma in 3 atti scritto
nel 1921 e rappresentato per la prima volta nel
1922 al Teatro Manzoni
di Milano. Considerato
il capolavoro teatrale
di Pirandello insieme a
Sei personaggi in cerca
di autore, Enrico IV è
uno studio sul significato della pazzia e sul
tema caro all’autore del
rapporto,
complesso
e alla fine inestricabile, tra personaggio e
uomo, finzione e verità.
Enrico IV è vittima non
solo della follia, prima
Beatles Submarine Enrico IV
Beatles non è stato una
moda, ma una vera e
propria cultura, fatta di
rabbie dolci e speranze
di fantasia al potere.
Con: Neri Marcorè e la
Banda Osiris (Carlo
Macrì, Gianluigi Carlone, Roberto Carlone, Sandro Berti)
Immagini: Daniela Dal Cin
Video: Francesco Frongia
Costumi: Guido Fiorato
Luci: Aldo Mantovani
Produzione:
Teatro
dell’Archivolto in collaborazione con: Beatlesiani d’Italia Associati - The Beatles People
Association of Italy
Una scena ▽
vera poi cosciente, ma
dell’impossibilità di adeguarsi a una realtà che
non gli si confà più stritolato nel modo di intendere la vita di chi gli sta
intorno e sceglie quindi
di “interpretare” il ruolo fisso del pazzo.
Con: Franco Branciaroli, Melania Giglio,
Giorgio Lanza, Antonio Zanoletti, Tommaso Cardarelli, Valentina Violo, Daniele
Griggio e con Sebastiano Bottari, Andrea
Carabelli, Pier Paolo
D’Alessandro, Mattia
Sartoni
Scene e costumi: Margherita Palli
Luci: Gigi Saccomandi
Produzione: CTB Teatro
Stabile di Brescia e Teatro de Gli Incamminati
Il sogno di una cosa
Non dimenticare il 28
maggio 1974 in piazza
della Loggia, a 40 anni
dalla strage. Duplice impegno: civile, per la commemorazione dell’anniversario, e artistico,
per la scelta di investire
nella produzione di una
nuova opera contemporanea di un giovane
artista italiano, il compositore Mauro Montalbetti. L’opera vuole
compiere un tragitto
che non sia confinabile
nella commemorazione
localistica, ma farsi riflessione universale sulla violenza, sul potere,
sull’infamia. È rimasta,
di quella giornata, la registrazione del comizio
che viene interrotto dallo scoppio della bomba.
Quella rottura di vite e di
senso non deve essere un
fermo immagine del passato ma trasformarsi in
un atto di resurrezione,
nel luogo simbolo della
polis, il Teatro. Il Sogno
di una cosa assume così
la tenacia della memoria
◁
e lo sguardo dolce e fiero
del futuro.
Con: Marco Baliani, attore; Alda Caiello, soprano; Ensemble Sentieri Selvaggi diretto
da Carlo Boccadoro;
gli allievi del secondo
corso di Teatrodanza
Scuola Paolo Grassi e e
il Coro Costanzo Porta
di Cremona, diretto
dal Maestro Antonio
Greco
Musica: Mauro Montalbetti
Video: Alina Marazzi
Scene e costumi: Carlo Sala
Luci: Stefano Mazzanti
Produzione: Fondazione Teatro Grande di
Brescia
Coproduzione: Fondazione I Teatri di Reggio Emilia; Piccolo
Teatro di Milano; IED,
Milano; Casa della Memoria di Brescia, Fondazione Milano Teatro
Scuola Paolo Grassi
Marco Baliani
Dal 11 novembre al 7 dicembre
Le voci di dentro
Dal 27 dicembre al 11 gennaio
di Eduardo De Filippo, regia di Toni Servillo
La VeritA’
scritto e diretto da Daniele Finzi Pasca
Sarà a Milano in autunno per un mese, Le voci
di dentro di Eduardo De
Filippo, diretto e interpretato da Toni Servillo, affiancato in scena
dal fratello Peppe e da
una folta compagnia
di attori napoletani di
diverse
generazioni.
Questo affresco corrosivo della nostra società,
in cui l’odio e l’invidia
sono i convitati di una
cena che si consuma
ogni giorno tra ipocrisia e corruzione morale, ha conquistato il
pubblico e la critica di
molte città italiane e del
mondo, tra le quali Chicago, San Pietroburgo,
Parigi, Londra, Madrid.
“Eduardo - spiega Toni
Servillo - è il più straordinario e forse l’ultimo
rappresentante di una
drammaturgia contem-
“La Verità è tutto ciò
che abbiamo sognato,
ciò che abbiamo vissuto, ciò che abbiamo
inventato, tutto quello
che fa parte della nostra
memoria”. È in questo
appunto, scritto chissà
quando da sua moglie
su un taccuino, che Daniele Finzi Pasca trova
il senso del titolo. 13
artisti riuniti intorno
a un gigantesco fondale originale dipinto da
Salvador Dalí negli anni
’40 per il balletto Tristan Fou. Intorno a questo pezzo unico d’arte
si sviluppa l’idea dello
spettacolo, una storia
surreale di “mani con
dita lunghissime, ombre che deformano le
proporzioni, rosso sangue, bianco, il blu del
mantello di Maria, scale
sospese nel vuoto, equi-
poranea popolare capace di parlare come i
grandi classici a tutti”.
Con: Betti Pedrazzi,
Chiara Baffi, Marcello
Romolo, Lucia Mandarini, Gigio Morra, Peppe Servillo, Toni Servillo, Antonello Cossia,
Vincenzo Nemolato,
Marianna
Robustelli, Daghi Rondanini,
Rocco Giordano, Maria Angela Robustelli,
Francesco Paglino
Aiuto regia: Costanza
Boccardi
Scene: Lino Fiorito
Costumi: Ortensia De
Francesco
Luci: Cesare Accetta
Suono: Daghi Rondanini
Produzione: Piccolo Teatro di Milano-Teatro
d’Europa, Teatri Uniti di
Napoli, Teatro di Roma
Dal 12 al 21 dicembre
Serata Čajkovskij
direttore Frédéric Olivieri
Per il classico appuntamento
natalizio,
Frédéric Olivieri, direttore della Scuola di Ballo dell’Accademia Teatro alla Scala, ha scelto
di rendere omaggio ad
uno dei maggiori compositori dell’Ottocento, Pëtr Il’ič Čajkovskij.
Programma:
Adagio della Rosa (da
La Bella Addormentata)
Coreografia: Marius Petipa
Serenade
Coreografia:
George
Balanchine
La bella addormentata
Coreografia: Mats Ek
Lo schiaccianoci
Coreografia: Frédéric
Olivieri
Musiche: Pëtr Il’ič
Čajkovskij
Con: gli allievi della Scuola di Ballo Accademia Teatro alla Scala
Produzione: Fondazione
Accademia Teatro alla
Scala, in collaborazione
con Piccolo Teatro di Milano - Teatro d’Europa
libri impossibili, corpi
che si dislocano, piume
e paillettes come se la
storia prendesse vita in
un vaudeville decadente
con un direttore che cerca idee per risollevare le
sorti della baracca”.
Con: Moira Albertalli,
Jean-Philippe Cuerrier, Annie-Kim Déry,
Stéphane Gentilini,
Andrée-Anne
Gingras-Roy, Catherine
Girard, James Kingsford-Smith, Evelyne
Laforest, David Menes, Marco Paoletti,
Felix Salas, Beatriz Sayad, Rolando Tarquini
Musiche: Maria Bonzanigo
Produzione: Compagnia
Finzi Pasca in collaborazione con ATER,
Associazione Teatrale
Emilia Romagna
ottobre novembre dicembre 2014
piccolo teatro
Piccolo teatro studio melato
13
Via Rivoli, 6 - 20121 Milano
6 ottobre
Dal 10 al 19 ottobre
Dal 22 ottobre al 2 novembre
il nuovo album Do l’Anima
di E. De Filippo, regia di Francesco Saponaro
da Euripide, drammaturgia e regia Mitipretese
Alberto fortis
Do l’Anima è il titolo
del nuovo album di Alberto Fortis, uscito il
30 settembre, che sarà
presentato per la prima
volta dal vivo al Teatro
Studio Melato. Una serata unica per ascoltare
le undici nuove canzoni, caratterizzate da una
grande forza melodica
ed emotiva, che rappresentano un nuovo capitolo artistico del cantautore, ma anche per
riascoltare i suoi grandi
Troiane
Dolore sotto chiave Le
Frammenti di tragedia
successi come Milano e
Vincenzo, Settembre e
La Sedia di Lillà.
Dolore sotto chiave è un
atto unico di Eduardo
De Filippo, nato come
radiodramma nel 1958
Con: Alberto Fortis,
e portato in scena per
voce; Lucio Fabbri,
la prima volta nel 1964.
violino, sitar; Stefano
Al Piccolo arriva la nuoBrandoni,
chitarre;
va produzione di Teatri
Franco Cristaldi, basso;
Uniti messa in scena
Leif Searcy, batteria;
da Francesco Saponaro,
Luca Fraula, tastiere;
regista di lunga consueMary Montesano, cori
tudine con la drammaLeTroiane,Mitipretese ▽ turgia napoletana, da
Scarpetta a Moscato,
fino al successo inter▽
Alberto Fortis nazionale di Chiòve
di Pau Mirò e dell’edizione castigliana di Io,
l’erede. In scena Luciano Saltarelli, interprete dalle sfumature
grottesche colorate di
umorismo nero, Tony
Laudadio e Giampiero
Schiano.“Dolore sotto
chiave”, scrive Saponaro, “parte da un’intensa
ispirazione pirandelliana. Il tema della morte
incombe silenzioso e il
dolore del lutto viene
nascosto e soffocato da
Dal 5 al 9 novembre
un gioco sottile di ricatti e sottintesi, in un originale cortocircuito tra
Napoli e la Sicilia”
Con: Tony Laudadio,
Luciano
Saltarelli,
Giampiero Schiano
Scene e costumi: Lino Fiorito
Luci: Cesare Accetta
Suono: Daghi Rondanini
Assistente alla regia:
Giovanni Merano
Produzione: Teatri Uniti,
Napoli Teatro Festival in
collaborazione con Università della Calabria
13 e 15 novembre
Malacrescita TRIPTYCH
drammaturgia e regia di Mimmo Borrelli
Racconto in lingua popolare e letteraria la
storia di Maria Sibilla
Ascione. Figlia di camorrista e di camorrista
innamorata, è una Medea contemporanea. Intossicata dalle esalazioni della terra dei fuochi,
cerca vendetta contro
un Giasone che risponde al nome di Francesco
Schiavone “Santokanne”. Narratori delle
folli trame insanguinate
della tragedia sono proprio i figli, nati da parto
gemellare, che la madre
non uccide ma rende
scemi, avvinazzandoli
invece di allattarli, che
lascia vivere ma abbandona come rifiuti, come
le discariche innaffiate
dal percolato. I due gemelli, come cani abbandonati alla catena dei
ricordi, rivivono i fatti
tra versi, rantolii, filastrocche, rievocando gli
umori, le urla, i mormorii della loro aguzzina,
in un ossessivo teatrino
quotidiano. Tratto dalla
tragedia “La Madre: ’i
figlie so’ piezze ’i sfaccimma”
Con: Mimmo Borrelli
Musiche: Antonio della
Ragione
Scene: Luigi Ferrigno
Luci: Gennaro Di Colandrea
Produzione: Associazione Culturale Sciaveca
Mimmo Borrelli
▽
Ovidio, Seneca, Sartre.
Ecuba, Cassandra, Elena e Andromaca simboleggiano il coraggio e
la forza delle donne nel
riaffermare la vita al di
sopra della violenza e
della guerra. Sono madri e figlie, sono sorelle e spose e soprattutto
vittime, tutte.
Con: Manuela Mandracchia, Alvia Reale, Sandra Toffolatti, Mariangeles Torres
Produzione: Artisti Riuniti e Mitipretese
Dal 19 al 20 novembre
A TRIBUTE TO
FAUSTO ROMITELLI
Il 23° Festival di Milano Musica incentra la
programmazione sulla
figura di Fausto Romitelli (1963-2004), compositore tra i più visionari
della sua generazione, ha
lasciato tracce profonde
nell’esperienza musicale
contemporanea.
Programma 13 novembre:
Michaël Levinas: Trois
études
pour
piano (1992); Étude pour
piano seul n. 4; Sixtes
et quintes, quartes
altérées…Les larmes
des sons (2012), prima
esecuzione in Italia;
Étude sur un piano
espace (1977), prima
esecuzione in Italia Fausto Romitelli: Domeniche alla periferia
dell’impero, per quattro strumenti; Prima
domenica (1995-96);
Seconda
domenica:
hommage à Gérard
Grisey (2000)
Emanuele Casale: Questo è
un gruppo e pace (2014),
per ensemble, prima
esecuzione assoluta
Dopo avere lavorato con alcuni tra i più
grandi registi italiani,
nel 2006 Manuela Mandracchia, Alvia Reale,
Sandra Toffolatti e Mariangeles Torres hanno
deciso di ricavarsi uno
spazio e un tempo per
lavorare insieme, firmando collettivamente
regia e drammaturgia
di testi che raccontassero un femminile diverso. Troiane è una
originale rivisitazione
della tragedia euripidea
con contaminazioni da
Gérard Grisey: Vortex
temporum (1996), per
pianoforte e cinque
strumenti
Con: Midi Ensemble
Programma 15 novembre:
Fausto Romitelli: Professor Bad Trip. Lesson
I (1998), per otto esecutori ed elettronica
Giovanni
Verrando:
Krummholz
(2014),
per trio d’archi con e
senza corde, percussione ed elettronica, prima esecuzione assoluta
Fausto Romitelli: Professor Bad Trip. Lesson II (1998-99), per
ensemble
Riccardo Nova: Yagé Howl
(con Fausto sullo sfondo),
per ensemble ed elettronica (2014), prima esecuzione assoluta
Fausto Romitelli: Professor Bad Trip. Lesson III
(2000), per ensemble
Con: Repertorio Zero
(nella foto ▷)
Suono: Paolo Brandi
SceneeLuci:AngeloLinzalata
San Vittore
Globe Theatre
drammaturgia e regia di Donatella Massimilla
Liberamente ispirato
a Shakespeare, Testori e Merini, il Centro
Europeo Teatro e Carcere prosegue il lavoro
ventennale nelle carceri con una compagnia
‘aperta’ di artisti, giovani, cittadini e detenuti.
Un teatro viaggiante,
provato nei corridoi e
nei cortili, rappresentato nelle biblioteche
carcerarie e negli spazi
di socialità, che, con
la collaborazione della
Direzione del Carcere e
della Magistratura, conquista la ‘libera uscita’.
Un sogno reso concreto dall’Edge Project
2013/2014 Teatro, Libertà e Cultura dentro
e fuori le mura di San
Vittore, vincitore del
Bando di avvicinamento
di nuovo pubblico alla
cultura della Fondazione Cariplo, un appuntamento per riconoscere
quanto teatro e cultura
siano opportunità di
cambiamento. Per avvicinarsi a un mondo
nascosto ai nostri occhi,
lasciandosi sorprendere
da un’esperienza unica,
e per riconoscere quanto teatro e cultura siano
opportunità di cambiamento per chi li fa e per
chi ne è spettatore.
Produzione:
CETEC
Onlus in collaborazione con Compagnia
teatrale Dentro e Fuori San Vittore, EDGE
FESTIVAL 2014-2015
14
piccolo teatro
ottobre novembre dicembre 2014
Piccolo teatro studio melato
Dal 21 al 23 novembre
Ridendo e pensando
a cura di Marco Rampoldi
Mini-rassegna di “Teatro comico serio” per
un viaggio alla scoperta
della irresistibile serietà della risata, riflesso
di un’idea comica nuova, raffinata, scomoda,
libera dai recinti televisivi. Una nuova forma
teatrale, tra comico e civile, che fotografa sorridendo, ma senza pietà,
la società di oggi.
Venerdì 21
Eva – diario di una
costola
di Rita Pelusio, Alessandra
Faiella, Riccardo Piferi,
Marianna Stefanucci
“Quando Eva mangiò
la mela, non nacque il
peccato, ma una splendida virtù: la disobbedienza”. Rita Pelusio,
attrice-autrice di grande versatilità, incarna
una serie di ‘umane’ che
nella loro imperfezione
raccontano il coraggio
di chi ogni giorno combatte per la propria felicità. Perché la diversità
manda avanti il mondo.
Perché il paradiso sarà
pur perfetto, ma la vita
è tutta un’altra cosa.
Con: Rita Pelusio
Musiche: Billie Joe
Armstrong, De André,
Mogol-Battisti
I consumisti mangiano i bambini
di Riccardo Piferi, Diego
Parassole, Maria Luisa Assi
Parassole mette in scena l’obsolescenza programmata, i meccanismi che entrano in gioco
nel nostro cervello per
spingerci a comprare
oggetti superflui, l’eccesso di consumi, e delle
distorsioni alimentari
che portano, fra l’altro,
all’obesità. Perché i consumisti non mangiano i
bambini… però tutti da
tempo stiamo mangiando il loro futuro.
Con: Diego Parassole
Musiche: Wonderful life
sabato 22
Molestia@parte
di Alberto Patrucco e Antonio Voceri
Musica e riflessione, can-
zoni e monologhi. Uno
sguardo graffiante sulla
realtà, che si basa sulle
melodie e le liriche di
Georges Brassens, il più
raffinato cantautore francese del secolo scorso, un
artista unico, dotato di
genialità senza eguali. Alberto Patrucco e Andrea
Mirò propongono un incontro tra satira parlata e
satira cantata.
Con: Alberto Patrucco,
Andrea Mirò
Musiche: di Georges Brassens eseguite dal vivo
da Daniele Caldarini,
pianoforte; Francesco
Gaffuri, contrabbasso e
basso elettrico; Alessio
Turconi, percussioni
Via Rivoli, 6 - 20121 Milano
Per gli italiani mangiare
è una cosa sacra: siamo l’unico popolo che
parla di cibo mentre
mangia! Ma sappiamo
sempre cosa stiamo
mangiando? Non siamo
più quello che mangiamo: oggi siamo quello
che compriamo. Il 30%
della nostra spesa però
finisce nella pattumiera! Riaste e intelligenza
per riflettere sul tema
dell’alimentazione e degli sprechi.
Con: Claudio Batta
Musiche: Bob Merrill
domenica 23
L’ottimista
di e con Leonardo Manera
Visti da Est
di Federico Andreotti e
Luca Klobas
Vizi e virtù della nostra
Penisola, sotto la lente
d’ingrandimento della
satira e del paradosso,
visti attraverso gli occhi
di uno straniero proveniente dall’est Europa e
di un veneziano in cerca
d’impiego trasferitosi
nella metropoli milanese. Con una crisi economica in corso e una classe politica incapace di
provvedervi ma abilissima a gestire vizi personali; in un ambiente in
cui i pellegrinaggi nei
luoghi di stragi familiari hanno ormai occupato il posto di quelli a San
Giovanni Rotondo.
Con: Luca Klobas
Musiche: Kocani Orkestar
di Riccardo Piferi, Claudio
Batta, Maria Luisa Assi
Parlare di alimentazione ironizzando sulle
abitudini degli italiani
a tavola, attraverso i territori più o meno conosciuti delle frodi, delle
sofisticazioni alimentari e della ristorazione.
Il Candido di Voltaire
e la ricerca della felicità. È possibile trovare
una via per la felicità
lontana da integralismi
e dogmi di ogni tipo,
senza pretendere che il
nostro sia a tutti costi
il “migliore dei mondi
possibili”.
Leonardo
Manera interpreta e
reinterpreta il racconto, dando voce e vita ai
personaggi con poetico
divertimento.
Musiche: Leonardo Manera, Bach, Offenbach,
Vivaldi,
Pachelbel,
Gluck, Rameau
7 dicembre
Dal 27 dicembre al 6 gennaio
Agrodolce salato
Le nostre amnesie
di Max Pisu, Riccardo Piferi e Maria Luisa Assi
Quanto può essere surreale la realtà, e come
è straordinario il quotidiano lo si intravede fra
le parole del campionario umano proposto
da Pisu: l’entusiasta
che deve organizzare
una festa, l’anziano che
controlla i lavori pubblici, il bamboccione,
Gerry Il pifferaio magico
fiaba in due tempi, regia di Eugenio Monti Colla
Mulligan
compositore
direttore Enrico Intra
Dal 3 al 21 dicembre
E io dico no
Ogni notte ha un’alba
di Nando dalla Chiesa, drammaturgia e regia di Marco Rampoldi
Ogni notte ha un’alba
possibile se si ha la forza
e la coerenza di combattere l’illegalità. I giovanissimi ricercatori di
un corso di Sociologia
della Criminalità Organizzata, tenuto da
Nando dalla Chiesa alla
Facoltà di Scienze Politiche dell’Università
degli Studi di Milano,
dedicano il loro lavoro
e impegno sul campo
alla conoscenza capillare del fenomeno mafioso, ottenendo risultati
importantissimi anche
per le conquiste sociali. Grazie a loro è nato
questo racconto, affidato a un gruppo di attori del Piccolo Teatro,
che aiuta a capire quali
sono i punti di forza e
di debolezza della ‘notte mafiosa’, smontando
false convinzioni. Approfondimento su un
‘made in Italy’ di cui
non si può certo essere
fieri, sull’illusorietà del
concetto di ‘onore’ degli uomini delle cosche
e su quanto invece sia
concreto l’onore di tutti gli uomini che hanno
combattuto e combattono per un ideale che
può veramente dare vita
al sogno.
Con: Sergio Leone, Flavio Albanese, Tommaso Minniti
Scene: Marco Rossi
Produzione: Piccolo Teatro di Milano in collaborazione con Università degli Studi di Milano
Primo
appuntamento
della diciassettesima edizione di Orchestra Senza
Confini, con nuovi progetti e uno sguardo profondo alla storia jazzistica e alle sue definizioni
contemporanee. Composizioni e arrangiamenti
di Gerry Mulligan, in
collaborazione con la rivista “Musica Jazz”, che
pubblicherà la registrazione del concerto unitamente allo storico disco
Mulligan Meets Intra. Il
concerto riprenderà, per
la prima volta in Italia, i
brani e gli arrangiamenti che Mulligan scrisse
per la sua Concert Jazz
Band e quindi si configura come una ripresa di
assoluto valore culturale
e storico-documentario.
Con la partecipazione
straordinaria di Marco
Visconti Prasca.
Una scena de Il pifferaio magico
Metafora? Percorso poetico? Suggestione onirica? Il Pifferaio magico
è un po’ di tutto questo.
Le marionette hanno,
per il loro specifico linguaggio, dovuto vivere
di vita propria: da qui
la rielaborazione della
celebre fiaba dei Fratelli Grimm, che vede
situazioni drammaturgiche più complesse e
personaggi nuovi. Ma,
soprattutto, è stata restituita alle marionette
l’antica funzione satirica di acute commentatrici degli eventi storici
e dei mutamenti sociali.
Accanto alla satira la
nostalgia, la malinconia
e la poesia che questi
“oggetti” in movimento suscitano: creature
nuove nelle fattezze
l’uomo di sinistra, l’adultero, il neopapà, il
neonato… Personaggi
che dialogano sempre
con un interlocutore
assente: dialoghi che
diventano monologhi in
una metafora della vita
contemporanea, perché
in realtà noi non siamo capaci di ascoltare
e dimentichiamo tutto
quello che ci fa comodo
dimenticare.
Con: Max Pisu
Musiche: Max Pisu, F.
Serafini
Miles
Gloriosus...
ovvero: morire di
uranio impoverito
di e con Antonello Taurino
Una storia di misteri,
di morti e di colpe, raccontata da due cialtroni. Uno spettacolo graffiante che narra una tragedia
con toni comicissimi. Di
storie ne racconta due:
quella dei soldati vittime
dell’uranio impoverito di
ritorno dalle “missioni
di pace”, e quella farsesca di due teatranti che,
in un clima clownesco,
cercano idee per il loro
nuovo spettacolo di “teatro impegnato, civile!”.
Musiche: Orazio Attanasio, chitarra
come nei ruoli, pronte a
rivestire abiti sgargianti
e colorati per “essere”
sulla scena, finalmente attori. Numerosi gli
spunti per parlare di noi
tutti, del tempo che fu,
sottovoce, come si conviene a questo mondo in
miniatura, a metà fra i
sogni e i pensieri.
Con: Compagnia Marionettistica Carlo Colla & Figli
Musiche: Danilo Lorenzini e Giuseppe Azzarelli
Produzione: Associazione Grupporiani
ottobre novembre dicembre 2014
il foyer e' tutto del teatro
Teatro dell’Arte
15
Viale Emilio Alemagna, 6 - 20121 Milano
CRT M il ano / C entro R icerche T eatrali
Prenotazioni e informazioni: tel. 02 72434258
www.crtmilano.it - bigletteria.teatro@triennale.org
Biglietteria: da martedì a venerdì 14.30 - 19.30,
sabato 10.30 - 18.30, domenica 10.30 - 15.00.
Mezzi pubblici: tram 1, 19, 27; bus 57, 61, 94; MM1,
MM2 (Cadorna), BikeMi 33.
Prezzi: platea € 25, galleria € 22 , riduzioni.
Dal 30 settembre al 5 ottobre
Dal 4 ottobre, ogni sabato
GOLTZIUS AND THE PELICAN COMPANY BURATTINI A MERENDA
Dal 8 al 26 ottobre
sceneggiatura e regia di Peter Greenaway
Spettacoli per bambini e famiglie
L’olandese,
Hendrik
Goltzius, incisore di
stampe erotiche del tardo Cinquecento, è alla
ricerca di un finanziatore per il suo progetto: un
libro d’illustrazioni di
alcune tra le più controverse storie del Vecchio
Testamento. Il margravio di Alsazia è disposto
a donare la cifra richiesta, ma solo se Goltzius
e la sua compagnia, The
Pelican Company, lo
convincano mettendo in
scena gli episodi biblici legati ai vizi capitali.
La rappresentazione,
quanto mai realistica,
innescherà dinamiche
inattese nella corte alsaziana e all’interno della stessa compagnia. I
temi dell’erotismo, della
sessualità e dei tabù, il
costante e irrisolto conflitto tra religione e sesso sono solo l’innesco di
una ricca perlustrazione
e rappresentazione dei
rapporti tra riproducibilità tecnica, modelli
di fruizione e consumo
virtuale del sesso.
Riprendono gli spettacoli di burattini e altre
teste di legno, che si avviano a diventare un appuntamento fisso riservato ai bambini. Daniele
Cortesi apre la programmazione con i suoi personaggi della tradizione
lombarda, antichissima:
«di sera il pubblico piccino ha i suoi minuscoli
teatri, ove Gioppino rinnova le sue gesta a colpi
di bastone, mentre le orchestre e le bande fanno
AND RED ALL OVER
Black, white and Red all
over è ispirato ai Typing
di Christopher Knowles
e alla musicalità dei testi recitati dallo stesso
artista. Le connessioni
matematiche
evidenti
nel lavoro dell’artista si
riflettono nella coreografia di Marianna Kavallieratos e creano una sorta
di composizione in movimento di azioni astratte.
Sia Knowles che Kavallieratos sono maturati artisticamente al Watermill
Con: F. Murray Abraham,
Ramsey Nasr, Kate
Moran, Giulio Berruti,
Anne Louise Hassing,
Flavio Parenti, Lars Eidinger, Pippo Del Bono
Fotografia: Reinier van
Brummelen
Montaggio: Elmer Leupen
Musica: Marco Robino
Produzione: Kasander
Film, Film & Music
Entertainment, CDP,
MP Film Production
Dal 28 ottobre al 2 novembre
ANIMA B LU
della buona musica. Divertimenti popolari ed
intellettuali ad un tempo, accessibili e graditi
al pubblico di ogni ceto»
scriveva un giornale del
1894. Più di un secolo
dopo, la magia di un teatro che sa parlare direttamente al cuore del suo
pubblico rimane intatta.
Con: i burattini di Daniele Cortesi e altri ospiti
Produzione: CRT Milano e
Triennale Design Museum
Dal 4 al 6 novembre
P ICA B LO
BLACK, WHITE
Center di Long Island e
collaborano da decenni
con il regista e artista visivo Robert Wilson. La
coreografia, interpretata
in alternanza dalle danzatrici Lara Guidetti e Betti
Rollo, si svolge all’interno
dello spazio illy ArtLab.
Coreografia: Marianna
Kavallieratos
Con: Lara Guidetti,
Betti Rollo
Produzione: CRT Milano e
Change Performing Arts
Dal 7 al 9 novembre
VERSO KLEE…
Dedicato a Marc Chagall Dedicato a Pablo Picasso un occhio vede, l’altro sente
regia, scene e immagini di Michele Sambin
Gli autori, alimentati
dalle immagini suggestive di Chagall, hanno
tessuto trama e ordito
fino a costruire una
piccola storia. Si sono
immersi nel suo mondo
iconografico per farne
emergere un racconto che ha dato tempo e
sviluppo alla pittura.
Un mondo silenzioso ha
così trovato la sonorità.
L’incontro tra i corpi
dei due attori e le immagini pittoriche avviene
all’interno di un dispositivo scenografico che
consente la realizzazione di figure ibride tra il
reale e il fantastico. La
videoproiezione è un
terzo attore che dialoga
con i corpi veri e crea
suggestioni visive, coniugando i due piani. Il
ritmo e la musicalità del
gesto in forma coreografica colmano ciò che
manca alla pittura per
essere teatro.
Con: Flavia Bussolotto,
Marco Tizianel
Ideazione:
Michele
Sambin,Flavia Bussolotto
Video: Raffaella Rivi
Luci: Alessandro Martinello
Costumi e foto: Claudia
Fabris
Musiche: Enzo Carpentieri, Michele Sambin,
Kole Laca
Elaborazione suoni: Davide Sambin Zara
Produzione: Tam Teatromusica
regia, scene e immagini di Michele Sambin
Pablo, Diego, Josè
Francisco, Juan Maria,
Cipriano, Clito, Patricio sono solo alcuni dei
tanti nomi di Picasso.
Li abbiamo considerati
l’indizio di una personalità sfaccettata e multiforme della quale abbiamo ricercato i motivi
ricorrenti e le invenzioni straordinarie, fino ad
accorgerci che ci sarebbe piaciuto metterne in
scena la pittura. Nella
sua sterminata produzione abbiamo individuato temi e puntato
al ritmo proprio delle
immagini, affidandoci
alla vorace energia che
le domina: la giovinezza, la leggerezza e l’ironia, l’amore, la lotta
tra istinto e ragione, dal
buio alla luce, la gioia
sono i temi che Picablo
individua e che interpreta. Lo spettatore si
lascia coinvolgere da
uno spettacolo che apre
la porta dell’immaginazione. In Picablo non
c’è nulla da capire, molto da sentire.
Con: Flavia Bussolotto,
Alessandro Martinello
Scrittura: Pierangela
Allegro
Musiche: Michele Sambin
Video: Raffaella Rivi
Costumi : Claudia Fabris
Sistemi
interattivi:
Alessandro Martinello
Produzione: Tam Teatromusica
di Pierangela Allegro e Michele Sambin
Spettacolo che nasce
dall’incontro ideale tra
Klee e Tam, tra il pensiero sull’arte espresso da Klee e la poetica
teatrale di Tam, tra la
sua ricerca pittorica e
la loro ricerca scenica.
«Punti d’incontro li
abbiamo trovati nella
propensione alla sperimentazione quale luogo
di sintesi tra il vedere e
il sentire, nell’attitudine compositiva antinarrativa, nella passione
per musica e poesia,
nel tratto ludico e nello
sguardo infantile con
cui guardare la vita anche quando non si è più
bambini». La scena si
presenta composta da
una serie di stanze in
continua trasformazione, abitate da figure a
metà tra la marionetta
e il burattino: il clown
dalle grandi orecchie
Signor Oscar, i teatrini
col sipario rosso, le maschere cenciose, l’eroico suonatore di violino,
Signor Klee. Con: Flavia Bussolotto, Alessandro Martinello
Scrittura: Pierangela
Allegro
Voce del bambino: Alvise
Pavanini
Musiche: Michele Sambin
Scene, maschere e oggetti: Pierangela Allegro, Michele Sambin
Video: Raffaella Rivi,
Alessandro Martinello
Produzione: Tam Teatromusica
16
il foyer e' tutto del teatro
ottobre novembre dicembre 2014
OOOOOOO
Dal 18 al 30 novembre
Giulio D’Anna presenta
OOOOOOO, una sorta
di musical postmoderno, versione italiana
dell’omonimo progetto
vincitore
dell’azione
Anticorpi XL CollaborAction. Trae ispirazione dal Museo delle relazioni interrotte di
Zagabria per orbitare
attorno al tema delle relazioni fallite e delle sue
rovine. Dopo la creazione di OOOOOOOO con
otto performers internazionali, Giulio D’Anna
trasforma il suo lavoro in
un format nazionale creando un museo di teatro
danza con interpreti italiani, a cui è richiesto di
articolare verbalmente e
fisicamente memorie ed
esperienze d’intimità fe-
di Maria Cassi e Patrick Pacheco, regia di Peter Schneider
Dal 10 al 16 novembre
Dal 10 al 16 novembre
Ideazione e regia di Riccardo Caporossi
di Giulio d’Anna
MURA
Lo spettacolo, liberamente ispirato al mito
della caverna di Platone, è un’allegoria sulle
forme del sapere a nostra disposizione, una
ricerca di significato sui
gradi di conoscenza tra
l’immagine rappresentata (parvenza sensibile
delle cose) e la sua vera
natura. C’è un muro.
Dietro il muro c’è una
superficie su cui si proiettano ombre. Al di là
del muro le ombre concretizzano forme note.
Ogni tentativo di comunicare resta bloccato da
quella barriera; non necessariamente concreta
e reale come un muro
ma eretto con lo stesso
miscuglio di odio, paura e mancanza di im-
maginazione. Lo stesso
misero impasto di muri
immateriali che separano gli uomini per razza,
religione, cultura, ricchezze. Qualunque sia
la ragione, il risultato è
una linea di divisione.
Baluardi, barriere, cortine, recinzioni, sbarramenti, steccati, insomma i muri che ancora
resistono e tengono in
ostaggio uomini e storia, costruzioni mentali
e costrizioni sociali.
Assistente: Vincenzo
Preziosa
Luci: Nuccio Marino
Produzione: Napoli Teatro Festival Italia,
Club teatro Rem &
Cap proposte
rita. Il desiderio di condividere ricordi personali
sfidando il senso comune
su ciò che è considerato
socialmente adeguato
anima la creazione di
una serie di documenti
viventi che rendono giustizia a emozioni che non
possono essere affidate
alle parole.
Con: Mattia Agatiello,
Chiara Ameglio, Cesare Benedetti, Noemi
Bresciani, Maura Di
Vietri, Riccardo Olivier, Francesca Penzo
Concept, direzione e coreografia: Giulio D’Anna
Responsabile musicale:
Marcello Zempt
Assistenza direzione e produzione: Agnese Rosati
Produzione: Fattoria Vittadini, Versiliadanza
Dal 9 al 21 dicembre
MY LIFE WITH MEN…
AND OTHER ANIMALS
Esilarante corso intensivo sull’amore, la seduzione, la morte e... l’olio d’oliva. Mattatrice
sulla scena la dirompente Maria Cassi, attrice
di formazione classica
con una lunga esperienza di ricerca nel teatro
comico e musicale, paragonata dalla stampa
internazionale a Charlie Chaplin, Jerry Lewis
e Jacques Tati. Quali regole di vita seguiamo?
Chi decide quali debbano essere? la carismatica artista traccia il suo
sensuale percorso dalla
ribellione alla libertà
alla vera liberazione.
Strambi incontri con
una madre repressiva,
un fidanzato fedifrago,
un americano pazzoide, uno chef-filosofo
volubile e una cara amica che, come lei, è una
credulona in amore la
proiettano verso una
meritata saggezza.
Con: Maria Cassi
Direzione musicale: James Edwards
Scene: Gianni Carluccio
Costumi: William Ivey
Long
Luci: A.J. Weissbard
Immagini: Valeria Palermo
Pianoforte: Antonino
Siringo
Produzione: CRT Milano
Dal 30 dicembre al 11 gennaio
MA
Giovanna
d’ArPpo
di Gardi Hutter, regia di Ferruccio Cainero
mains
tenant
le
vide
Progetto, coreografia e danza di Marta Bichisao
Dal 9 al 21 dicembre
…DELLA CADUTA,
UN
PASSO
DI
DANZA
di Lara Guidetti e C. Giordano, regia di Carmen Giordano
Lara Guidetti anima
da tempo, come coreografa e danzatrice, la
Compagnia Sanpapié.
Carmen Giordano è regista e drammaturga
del gruppo Macelleria
Ettore. Dal loro incontro nasce uno spettacolo che sovrappone e
confonde due linguaggi
espressivi, la danza e
il teatro, i cui confini
tendono sempre più a
scomparire. Con le musiche
appositamente
scritte da Carlo Boccadoro, il corpo di Lara
diventa la pagina poetica su cui scrivere con
la danza e leggere storie di umanità. Su tutte
aleggia la composizione
poetica firmata con uno
dei tanti nomi dietro cui
forse si nascondeva Fernando Pessoa.
Musiche: Carlo Boccadoro
Disegno luci: Alice Colla
Scene: Valentina Tescari
Costumi: Giulia Bonaldi
Produzione: CRT Milano, Sanpapié, Macelleria Ettore
MA è la traslitterazione
di un ideogramma giapponese che indica lo
spazio fisico e temporale, concreto e astratto,
tra due elementi distinti: è il vuoto che ne permette l’avvicinamento
e prelude all’incontro.
Concetto ben rappresentato dalle opere di
Alberto Giacometti, le
cui sculture sono come
linee nello spazio, incisioni nella materia. La
performance del gruppo di ricerca artistica
Opera fa riferimento
alla scultura Mains tenant le vide, amata da
André Breton per il doppio senso che deriva dalla sua pronuncia (mani
che tengono il vuoto ma
anche ed ora il vuoto),
in cui una figura femminile stilizzata tende le
mani come a reggere un
oggetto invisibile. Attraverso un linguaggio
coreografico astratto e
minimale, una giovane
donna si trasforma in
airone, come in una celebre danza del teatro
kabuki giapponese normalmente interpretato
da un onnagata.
Cura della visione: Vincenzo Schino
Composizione e live electronics: Federico Ortica
Scenografia: Emiliano Austeri, Vincenzo Schino
Direzione tecnica: Emiliano Austeri
Tracce poetiche: Florinda Fusco
Consulenza coreografica: Simona Zaccagno
Coordinamento: Marco Betti
Produzione: CRT Milano
Giovanna d’ArPpo rivela il lato tragicomico della clown e la sua
capacità di recitare sul
filo del paradosso, scoprendo senza moralismi
limiti, pregi e difetti
della nostra vita. Hanna è una lavandaia trasognata e squinternata
che, tra panni sporchi
ed il sapone di Marsiglia, sogna grandi azioni eroiche. L’unica via
di fuga è il libro delle
gesta di Giovanna D’Arco, le cui gesta reinterpreta combattendo a
suon di mollette contro la maledetta pila di
panni e trasformando la
lavanderia in un grottesco campo di battaglia.
Prima di morire, clown
Giovanna vuole innamorarsi ancora follemente e cerca l’amante
nel pubblico.
ottobre novembre dicembre 2014
Teatro Dal Verme
il foyer e' tutto del teatro
17
Via San Giovanni sul Muro, 2 - 20121 Milano
Prenotazioni e informazioni: tel. 02 87905
Dal lun. al ven. dalle 9 alle 18 durante l’attività del teatro.
www.dalverme.org
Biglietteria:
Telefono: 02 879052
Da mar. a sab. 11.00 - 19.00, dom. e lun. chiuso. Nei
giorni di spettacolo, da un’ora prima dell’inizio.
Mezzi pubblici: tram 1, 4, 16, 27; bus 57, 61; MM1
(Cairoli), BikeMi 28 - San Giovanni Sul Muro.
Prezzi: da € 15,00, riduzioni e convenzioni.
8 ottobre
Dal 23 ottobre al 30 maggio 2015
Dal 26 ottobre al 26 aprile
a dieci anni dalla scomparsa
Orchestra I Pomeriggi Musicali
Orchestra de I Piccoli Pomeriggi
Milano ricorda Enzo
Baldoni, dieci anni
dopo. Una festa, ricca
di musica e di emozioni. Lella Costa e il maestro Martinho Lutero
dirigeranno questa serata spettacolo. Il coro
Cantosospeso e il coro
Nel novembre del 2015,
l’Orchestra I Pomeriggi Musicali festeggia i
settanta anni di storia
e di vita artistica. Quella che il 27 novembre
1945 tiene a battesimo
la neonata orchestra è
una città determinata
a risollevarsi dalle proprie macerie, materiali, morali e culturali.
Quest’anno, l’intento
de I Pomeriggi Musicali
è quello di preludiare e
commentare in musica
alcuni dei temi fondamentali di Expo 2015.
Un contributo per ripensare e rifondare una
diversa consapevolezza
del nostro essere nel
mondo, nella natura
di cui siamo ospiti tra
gli altri. Gli sguardi in
musica si alternano in
un gioco di prospettive,
grandiose, totali, ma
anche ludiche, scherzose e ravvicinatissime. Ovviamente, non
si vuol certo restituire
un’immagine oleografica della natura, da
cartolina. Casomai, attraverso la pluralità di
sguardi che la musica
è in grado di offrirci, si
vuole rinnovare la capacità di guardare alle
cose sotto molteplici
aspetti, con spirito disinteressato, dinamico,
anti-utilitaristico, libero e rispettoso, la sola,
composita visuale che
può ricondurci a una
concezione armonica
del nostro stare al mondo, nella consapevolezza delle sfide cui siamo
chiamati attraverso i
decenni e i secoli.
Festa per Enzo Baldoni 70ª Stagione Sinfonica Ti suono una fiaba
Luther King (Brasile)
eseguiranno la Missa
Luba insieme a Badara
Seck e al gruppo Pénc.
Alla serata parteciperanno anche Daniel
Kollé, Stephane Ngono,
Edmond Ayissi, Alessio
Lega e Guido Baldoni.
27 ottobre
Noa
Love Medicine Tour
Amata dal grande pubblico per la capacità di
toccare il cuore della
gente con la sua musica e la profondità del
suo messaggio, celebrata dalla critica internazionale per il suo
talento artistico, Noa
torna, a distanza di 4
anni dall’ultimo disco,
con il nuovo progetto
discografico e live Love
Medicine. Frutto della
collaborazione con Gil
Dor, da sempre al suo
fianco come direttore
musicale e chitarrista,
nasce da 4 lunghi anni
di lavorazione: una pausa creativa in cui Noa e
Gil hanno tradotto in
musica tutte le sfumature delle emozioni e
l’energia scaturite da
incontri significativi e
luoghi magici.
Con: Noa, voce (nella
foto); Gil Dor, chitarra
e direzione musicale;
Adam Ben Ezra, contrabasso; Gadi Seri,
percussioni
Programma:
23 e 25 ottobre
Händel: Messiah, oratorio per soli, coro e orchestra
Soprano: Lydia Teuscher
Contralto: Delphine
Galou
Tenore: Martin Vanberg
Bassobaritono:
Matthew Brook
Direttore: Ottavio Dantone
Coro Ruggero Maghini
Maestro del coro: Claudio Chiavazza
Orchestra I Pomeriggi
Musicali
5 novembre
Rondò di festa
Mattino
P r e l u d i a r Pa r l a n d o .
Incontro con la città.
Pomeriggio
Orchestra I Piccoli Pomeriggi
Direttore Daniele Parziani
Musiche di Mozart,
Beethoven, Prokof’ev,
Piazzolla
I Fiati dell’Orchestra I
Pomeriggi Musicali
Boccadoro: Rondò di festa (Novità)
Mozart: Serenata K 388
Direttore Carlo Boccadoro
Vivaldi: Le Quattro Stagioni
Ar c h i d e i P o m e r i g g i
Musicali
Maestro di concerto
Alessandro Braga
Pane e Musica dal 1945
a Expo 2015
Interventi di: Lorenzo Arruga, Michele
Dall’Ongaro, Philippe
Daverio, Carlo Mayer,
Carlo Peruchetti
Sera
Orchestra de I Pomeriggi Musicali
Beethoven: Sinfonia n°
6 “ Pastorale”
Direttore Daniele Gatti
20 e 21 novembre
Beethoven: Coriolano,
ouverture
Haydn: Concerto per
Una rassegna di spettacoli per bambini: ogni
concerto
racconterà
una fiaba della grande
tradizione,
appositamente adattata per orchestra e voce recitante.
Giovani musicisti impegnati ancora una volta
con degli attori professionisti, nella continuazione di un progetto
continuativo molto gradito al pubblico.
Programma:
26 ottobre
Con: Orchestra de I Piccoli Pomeriggi Musicali
Concerto di Natale,
La regina delle nevi
Regia: Manuel Renga
D irettore :
Parziani
Daniele
tromba e orchestra
Arban: Il carnevale di
Venezia
Smetana: Ma vlast
Ravel: Bolero
Direttore: Pietro Mianiti
Tromba: Gabriele Cassone
FuturOrchestra (in foto)
I Piccoli Pomeriggi Musicali
27 novembre
Vivaldi, Corelli, Tartini
e Geminiani: Concerti
per Violino
I Virtuosi Italiani
Maestro di concerto al
violino: Alberto Martini
29 novembre
Mozart: Concerti per
Violino e Orchestra
Violino, viola e direttore: Domenico Nordio
Violino: Francesca Dego
Orchestra di Padova e
del Veneto
Aspettando Halloween! Il lupo mannaro
di Luigi Capuana
Musiche di Dalla, Mendelssohn, Vivaldi, Dukas
30 novembre
Jack e il fagiolo magico
racconto popolare inglese
Musiche di Holst, Menken e Schwartz, Endrigo
e della tradizione celtica
21 dicembre
di Hans Christian Andersen
Musiche di Vivaldi, Styne,
Mozart, canti e musiche
tradizionali natalizie
6 dicembre
Saint-Saëns: Il Carnevale degli animali
Ravel: Settimino
Debussy-Schöenberg:
Prélude à l’après-midi
d’un faune
Martinů: Le revue de cuisine
Ensemble dell’Orchestra
da Camera di Mantova
11 dicembre
Telemann e Bach: Concerti per due -tre violini e archi
Rota: Concerto per archi e
ballabili da “Il Gattopardo”
Maestro di concerto al
violino: Alberto Martini
Violino: Luca Falasca
18 e 20 dicembre
I valzer degli Strauss
Direttore:
Bisanti
Giampaolo
foto: Lorenza Daverio ▽
18
il foyer e' tutto del teatro
Teatro San Babila
Prenotazioni e informazioni: www.teatrosanbabilamilano.it
info@teatrosanbabilamilano.it
tel. 02 798010
ottobre novembre dicembre 2014
Corso Venezia, 2/A - 20121 Milano
Orario spettacoli: martedì, giovedì, venerdì e sabato
ore 20.30, mercoledì e domenica ore 15.30.
Lunedì riposo.
Mezzi pubblici: tram 23; bus 61, 65, 73; BikeMi San
Babila; MM1 (San Babila)
Prezzi: intero € 27,50 , riduzioni.
Dal 10 al 19 ottobre
24 ottobre al 2 novembre
Dal 7 al 16 novembre
di Carlo Goldoni, regia di Emanuele Barresi
da Plauto, drammaturgia e regia di Marina Thovez di Natalia Ginzburg, regia di Piero Maccarinelli
Le avventure della ragazza
enciclopedica
inventata da Goldoni.
Vedova da due anni del
vecchio dottor Arturo,
che l’aveva sposata in
punto di morte per renderla propria erede, Rosaura, ormai padrona
nella casa in cui era domestica, dovrà scegliere
il futuro nuovo marito.
Giovane ed avvenente,
diviene l’oggetto del
desiderio di quattro baldi nobiluomini; uno di
questi è Italiano, uno
Francese, uno Inglese
ed uno Spagnolo. I quattro si mostrano a turno
a Rosaura in quella che
ritengono essere la loro
veste migliore. In realtà, convinti di sfoggiare
Riscrizione per due attori che si alternano a
coprire tutti i ruoli: sette personaggi protagonisti, più le comparse!
Storie di infedeltà coniugale, rivalità tra servi, tra genitori e figli.
E’ il trionfo del difetto
umano. Se chiedessimo a chiunque perché
Plauto abbia ritratto le
debolezze
dell’uomo
con tanta ricchezza e
spietata fantasia, sicuramente ci sentiremmo
rispondere: “perché era
un grande poeta”. Se lo
chiedessimo a Plauto
stesso, probabilmente
Ti ho sposato per allegria
La vedova scaltra Casina
le proprie qualità, esibiscono i limiti di quello
che è, nella convinzione popolare, il tratto
distintivo del popolo di
appartenenza. L’italiano geloso e possessivo,
il francese presuntuoso
e frivolo, l’inglese poco
passionale e troppo
pragmatico ed infine lo
Spagnolo, vanaglorioso
e dai modi troppo gravi.
Rosaura sceglierà tra
questi il proprio futuro marito, aiutata nel
proprio disegno da Marionette, una domestica
argutissima e particolarmente pigra.
Con: Debora Caprioglio, Daniela Morozzi
Una scena
risponderebbe: “perché
fa ridere!”. E cosi i due
attori entrano ed escono dai personaggi sotto
gli occhi del pubblico,
trasformati in pochi secondi; sudano, si strappano i vestiti e la parte,
pedine di un gioco più
grande di loro: il teatro
nel teatro, un congegno
che a Plauto, maestro
nel far apparire un personaggio quando meno
te lo aspetti, sarebbe
piaciuto molto.
Con: Marina Thovez,
Mario Zucca
Una scena
▽
▽
Variazioni enigmatiche
di Emmanuel Schmitt, regia di Gabriela Eleonori
crudeltà. È la storia del
confronto
disperato
fra due uomini, Abel
Znorko - misantropo,
Nobel per la letteratura
che si è ritirato a vivere
da eremita in un’isola
sperduta del mare della
Norvegia, vicino al Polo
Nord - e Erik Larsen,
sconosciuto giornalista
cui lo scrittore concede
un’intervista. L’incontro, tra ferocia e compassione, si trasforma
in una sconvolgente
scoperta di verità taciute e dell’illusione in cui
i due si sono calati.
Con: Compagnia della
Rancia: Saverio Marconi, Gian Paolo Valentini
cazione drammaturgia
dell’autrice. Pietro è un
avvocato di solida estrazione borghese, pacato
e abituato a una vita
regolare; Giuliana una
giovane donna spiantata, svitata e pasticciona,
con alle spalle una vita
sregolata e una fuga da
casa giovanissima. I due
si sono incontrati, si
sono piaciuti e dopo un
mese si sono sposati. È
passata una settimana
dal matrimonio, un matrimonio fatto per allegria, ma poi il matrimonio si fa famiglia e con
essa arrivano le regole,
una delle quali è che
bisogna essere uguali a
tutte le altre famiglie.
Con: Chiara Francini,
Emanuele Salce
dal 21 al 30 novembre
Già straordinario successo di pubblico e di
critica in Europa. Il
titolo dell’opera fa riferimento a Enigma Variations, composizione
del musicista inglese
Edward Elgar, quattordici variazioni su una
melodia che sembra
impossibile da riconoscere, così come Schmitt sembra concepire
il rapporto tra gli esseri
umani come qualcosa che possiamo solo
intuire. Un testo mai
prevedibile che alterna
sentimenti a drammatici colpi di scena, in cui
l’ironia più tagliente si
trasforma in commozione, la tenerezza in folle
“Dov’è il mio cappello?”. La storia comincia così, da un sorriso
sfrontato e ironico dinnanzi all’impossibile.
Una famigliola con tanto di suocera, cognatina
e governante, tutti insieme a fare il teatrino
delle proprie parti, dentro a un gioco di parodia
che (segretamente) gioca con l’impossibile vo-
15 dicembre
Dal 2 dicembre al 2 febbraio
Il clan delle divorziate
di Alil Vardar, regia di Haziz Vardar
Un set minimalista, un
tema universale, tre caratteri e una risata ogni
trenta secondi: ecco la
ricetta del successo de
Le Clan des divorcées.
Questa divertentissima
commedia mette in scena la storia di tre donne divorziate di fresco,
provenienti da differenti
ambienti sociali, costrette dalle circonstanze a
condividere un appartamento. Oltre allo spazio,
condividono alti e bassi
della loro nuova vita da
single. Un tema classico?
Non del tutto: una delle
donne è interpretata da
un uomo e questo dona
alla commedia un colpo
di scenaunico.
Con:
Lucia
Vasini
(foto), Jessica Polsky,
Stefano Chiodaroli
Produzione: All Entertainment, Vardar Communication e Quartier
Libre Productions
Concerto Bianco
Il Conservatorio “G.
Verdi” di Milano annuncia un’intensa e
promettente collaborazione con i “vicini di
casa” del Teatro San Babila. Si è voluto iniziare
con una ambiziosa rassegna di otto concerti
in cui la musica classica
di differenti epoche e
differentissimi organici si intreccia con tre
appuntamenti di jazz,
anche per eliminare alla
radice il luogo comune
per il quale spesso si
immagina il Conservatorio come un luogo
chiuso su una ristretta
cerchia di repertori.
Filo conduttore dei programmi è il tema “Italia”, ben rappresentato
da un verso famoso di
Goethe: “Conosci tu il
paese dove fioriscono
i limoni?”. Verranno
proposte
escursioni
nel repertorio musicale del Futurismo come
arie e romanze dei più
famosi operisti, brani
del romantico Ottorino Respighi quanto le
note contemporanee di
Franco Donatoni.
Programma:
R. Strauss: Capriccio,
Metamorphosen (In
memoriam)
O. Respighi: Antiche
danze e arie per liuto,
Suite n. 3
Con: Orchestra d’archi
del Conservatorio G.
Verdi di Milano
ottobre novembre dicembre 2014
Teatro Nuovo
Prenotazioni e informazioni: tel. 02 794026
www.teatronuovo.it - info@teatronuovo.it
Dal 2 al 4 ottobre Dal 5 al 6 ottobre
the Beatles legend
musical tribute
La British Invasion,
così fu chiamata la rivoluzione musicale, culturale ed artistica che prese il via in Inghilterra.
Un fenomeno che non
conosce recessione e
continua a raccogliere
consensi ed entusiasmi
al limite dal fanatismo,
oggi come allora. A farne rivivere sul palco tutta la magia e l’energia
una delle migliori Beatles band Internazionali,
THE BEATBOX. Per
festeggiare il 50° anniversario della rock band
di maggior successo al
mondo, nasce Revolution, spettacolare concerto teatrale con più di
quaranta canzoni scelte
tra i più grandi successi
dei Beatles.
Produzione: iLive
Interamente cantato e
interpretato dal vivo,
è l’adattamento originale della versione cinematografica di Hair,
film del 1979 diretto da
Milos Forman e basato
sull’omonimo musical
di Broadway, scritto e
diretto dagli sceneggiatori e compositori
Gerome Ragni e James
Rado. L’omaggio al musical della controcultura, della protesta pacifista, dell’amicizia e
dell’amore libero vedrà
le 22 canzoni originali
eseguite in inglese (sottotitoli in italiano), ed i
testi dello spettacolo in
italiano. Produzione: Associazione Magnoprog
Rocky Horror
musical tribute
Versione in lingua italiana di una delle opere
più divertenti e trasgressive della storia
del rock. Interamente
suonato e cantato dal
vivo: una grande produzione, con oltre trenta
artisti in scena tra ballerini, attori, cantanti
e musicisti. Molte le
sorprese che coinvolgeranno anche il pubblico in sala, invitato
a partecipare ad uno
show ritmato, divertente e intrigante, con una
scenografia surreale e
farsesca, che richiama il
celebre ingresso liberty della metropolitana
parigina, come a voler
invitare gli spettatori in
un viaggio sotterraneo,
alla scoperta di ciò che
vive sotto la superficie
dell’apparenza e delle
regole del buon senso.
Con: Beatrice Baldaccini, Roberto Marcucci,
Chiara Materassi, Lorenzo Baglioni, Gregory Eve, Lucia Sargenti,
Marina Melani, Daniele Favilli, Numa Nardoni, Riccardo Giannini
Phantoms: Valerio Bellini, Ambra Di Bartolomeo, Jose Antonio
Dominguez,
Nicola
Giannellini, Susannah
Mezzi pubblici: tram 23; bus 61, 65, 73; MM1 (San
Babila)
Prezzi: intero da € 34,50 a € 24,50 , riduzioni.
Iheme, Giulia Lapini,
Giulia Melani, Francesca Moruzzo, Francesco
Moschini, Gemma Poggi, Milos Ribera, Emanuele Saulino, Mattia
Vegni, Virginia Villani
Musicisti: Manuel Martini, Federico Pacini,
Dino Giusti, Nicola Magnini, Marco Caponi
Coro: Benedetta Bottai,
Barbara Caldini, Daniela Ciani, Lapo Ignesti, Paola Maria, Valentina Melani, Federico
Romoli, Valentina Sereni, Matteo Urro
Produzione: Associazione Magnoprog
Una scena ▽
Dal 9 ottobre al 17 dicembre
Dal 11 ottobre al 14 dicembre
Dal 13 al 15 ottobre
Grandi classi, opere, operette, concerti e commedie in dialetto milanese.
Queste le tipologie offerte
dalla nuovissima rassegna
I Pomeriggi del Teatro
Nuovo: spettacoli di grande spessore pensati per gli
amanti della prosa e del
dialetto. Gli spettacoli,
infra settimanali, durano
circa due ore, compreso
l’intervallo.
I minishow sono veri e
propri musical in formato ridotto, ispirati alle
fiabe più note di sempre
e pensati per i nostri
piccoli spettatori di età
compresa tra i 3 e i 10
anni. I bambini sono rapiti dai personaggi, dagli sfavillanti costumi e
dalle melodiose canzoni,
i genitori sono felici di
assistere a spettacoli veri
e propri. Gli spettacoli
durano circa 80 minuti
con intervallo al fine di
mantenere alto l’interesse. Non mancheranno
alcune canzoni in lingua
di Rob Becker
HOTEL TRANSILVANIA: sabato 11 ottobre, ore 15:30
HALLOWEEN: sabato 01
novembre, ore 15:30
GERONIMO STILTON: venerd
07 novembre, ore 18:00
CAPPUCCETTO ROSSO: sabato 29 novembre, ore 15:30
CENERENTOLA: domenica
07 dicembre, ore 10:30
UN NATALE DA FAVOLA:
domenica 14 dicembre,
ore 10:30
Con: Colette Adae, Varvara Bratchikova, Nadia
Doumiafeyva, Lariska
Dumbchenko, Helen
Highwaters, Nina Immobilashvili,
Sonia
Leftova, Ida Nevasayneva, Maria Paranova,
Eugenia
Repelskii,
Moussia Shebarkarova, Alla Snizova, Olga
Supphozova, Maya Thickenthighya, Yakatarina Verbosovich, Doris
Vidanya, Jacques d’A-
neils, Ilya Bobovnikov,
Roland Deaulin, Pepe
Dufka, Stanislas Kokitch, Andrei Leftov,
Marat Legupski, Sergey
Legupski Vladimir Legupski Vyacheslav Legupski, Mikhail Mypansarov, Boris Nowitsky,
Velour Pilleaux, Yuri
Smirnov,
Innokenti
Smoktumuchsky,
Kravlji Snepek
Maestro di ballo: Paul
Ghiselin
I POMERIGGI
Programma:
EL VEDOV ALEGHER: gio-
vedì 9 ottobre, ore 15:00
GABER & DE ANDRÉ: giovedi 6 novembre, ore 15:00
HARRY & SALLY: mercoledi
26 novembre, ore 15:00
LA TRAVIATA: giovedi 4
dicembre, ore 15:00
SABATO, DOMENICA E
LUNEDÌ: mercoledi 17
dicembre, ore 15:00
Dal 17 al 26 ottobre
LE BALLETS
TROCKADERO
La Compagnia è formata da ballerini professionisti che si esibiscono
nel vasto repertorio di
balletto e di danza moderna, nel pieno rispetto delle regole canoniche del balletto classico
tradizionale. L’aspetto
comico nei loro spettacoli viene raggiunto esagerando le manie, gli incidenti ed esasperando
le caratteristiche della
danza rigorosa. Vedere
degli uomini danzare
in tutti i ruoli possibili
- con i loro corpi pesanti che delicatamente si
bilanciano sulle punte valorizza lo spirito della
danza come forma d’arte, deliziando e divertendo sia il pubblico più
e meno esperto.
Programma:
Il lago dei cigni (atto II),
Pas de deux a sorpresa (o piéce moderna).
Esmeralda, Paquita
19
Piazza San Babila, 3 - 20121 Milano
Orario spettacoli: serale ore 20.45, domenica ore
15.30, salvo diversa indicazione; Teatro ragazzi: sabato ore 15.30, domenica ore 10.30, salvo variazioni.
1 ottobre
REVOLUTION HAIR
il foyer e' tutto del teatro
TEATRO BAMBINI CAVEMAN
inglese, perché i più piccoli familiarizzino con la
musicalità della lingua
anglosassone.
Programma:
Torna il dirompente
Caveman, l’esilarante
spettacolo sul rapporto
di coppia. Tre anni di
studi di antropologia,
preistoria, psicologia,
sociologia e mitologia
portano Becker a questa conclusione: uomini
e donne sono semplicemente diversi! Nella
preistoria, l’uomo era
cacciatore, la donna
dal 7 al 12 ottobre
STAND UP
BALASSO
di e con Natalino Balasso
Sulla scena solo un microfono vintage, ancora con
il filo, la luce fissa di un
occhio di bue e lui, il comico, in piedi, altrimenti
non sarebbe uno stand
up. Nessun filo conduttore ma tanta comicità.
Un concentrato di parole
senza fronzoli, una carrellata di battute, monologhi tragicomici, modi
di dire, ragionamenti sul
filo dell’assurdo, riflessioni indignate contro il
mondo e interpretazione
dei difetti che appartengono a tutti noi. Basta
davvero un microfono e
la voglia di raccontare in
che assurdo mondo viviamo. Un’antologia comica
durante la quale l’attore
gioca con i diversi registri
linguistici e tutte le varianti della risata.
raccoglitrice. Non solo.
Le donne collaboravano tra loro, mentre gli
uomini trattavano. Da
tali origini, hanno sviluppato facoltà e qualità diverse. Una lettura
umoristica delle nostre
origini che ci rassicura e
chiarisce la ragione per
cui l’universo maschile
e quello femminile sono
così lontani e allo stesso
tempo così indispensabili l’uno all’altra.
Con: Maurizio Colombi
Produzione: Soldout e
Theatre Mogul
20
il foyer e' tutto del teatro
20 ottobre
27 ottobre
PANPERS CARMEN e
SHOWCabaret CARMINA BURANA
Un’ora e mezza di risate in cui i due protagonisti indossano i panni
di loro stessi partendo
dagli sketch più famosi fino a trattare i più
svariati aspetti della
vita quotidiana dal loro
ambiguo punto di vista. Tanta interazione e
improvvisazione con il
pubblico per il duo comico di Torino.
Con: Andrea Pisani,
Luca Peracino
CARMEN
L’immaginario collettivo,
quando si parla della Carmen, la associa a immagini immediate: zingari,
ventagli, spagna, toreri
e a tutto ciò che il melodramma di Bizet si porta
dietro; qui si immagina
una Carmen e soprattutto gli altri personaggi con
sfumature e profili completamente diversi, mai
rappresentati.
CARMINA BURANA
I Carmina burana sono
testi tedeschi del dodicesimo secolo, alcuni dei
quali musicati in seguito
da Orff. I versi saranno
molteplici: dalle canzoni d’amore ad alto contenuto erotico alle parodie
blasfeme delle liturgie,
fino ad un moralistico
rifiuto della ricchezza e
alla sferzante condanna
verso i rappresentanti
della chiesa, ritenuti
sempre e solo dediti alla
ricerca del potere.
Con: Compagnia Nazionale di Raffaele Paganini Almatanz, Rolando
Sarabia e Venus Villa
ottobre novembre dicembre 2014
Dal 28 ottobre al 2 novembre
CAVEWOMAN
31 ottobre
Si parte dalla creazione
del mondo, da Adamo
ed Eva fino ai giorni nostri, in cui non è cambiato niente. Si parla
della finta supremazia
maschile e di quella reale femminile. Come il
ruolo femminile abbia
influito nel corso dei
secoli e condizionato i
grandi personaggi della
storia fino ai giorni nostri. Da Giovanna D’arco a Ruby. Cavewoman
non è un attacco femminista sull’uomo spe-
Spettacolo in due atti tratto dal musical The
Rocky Horror Show di
Richard O‘Brien, interamente suonato e cantato
dal vivo. Brad e Janet,
due casti e timidi fidanzati, decidono di andare
a trovare il professor
Everet Scott, loro vecchio insegnante di scienze. Durante il viaggio la
ruota della loro auto
esplode e i due cercano
rifugio in un castello
dall’aria sinistra. Vengono accolti da un inquietante maggiordomo e da
un’ambigua domestica e
introdotti alla festa che
si sta tenendo in onore
del Dr. Frank’n’Furter,
scienziato travestito di
dubbie origini. Dopo lo
sconvolgente incontro,
Brad e Janet assistono
alla nascita di Rocky,
una creatura avvenente
e muscolosa: l’amante
perfetto che Frank ha
creato per soddisfare i
suoi desideri più torbidi.
Produzione: Associazione
Culturale Live Theatre
regia di Maurizio Colombi
Dal 4 al 16 novembre
50 sfumature, il musical
regia di Matteo Gastaldo
Esilarante parodia liberamente ispirata al
fenomeno letterario 50
sfumature di grigio. Tre
casalinghe disperate di
periferia, Bev, Carol e
Pam, compongono un
club di lettura saltuario
fino a trovare interesse
17 novembre
ANDREA
PUCCICabaret
Andrea Baccan, in arte
Pucci, ha debuttato
come protagonista assoluto all’interno del
laboratorio
Progetto
Derby.
Cabarettista,
monologhista e presentatore, comico provocatore e irriverente.
Evita la satira politica
preferendo quella di
costume. Lo spettacolo
è un monologo incentrato sulla quotidianità
Attento osservatore degli sviluppi sociali, ama
rievocare le situazioni
grottesche dell’adolescenza al grido di ‘E’
cambiato tutto!’.
Produzione: STUDIO P3
Dal 21 al 30 novembre
FORBICI & FOLLIA
di Paul Porter, regia di Marco Rampoldi
Gioco di contrasti e di
tante possibili verità.
Forbici&Follia è un salone da coiffeur, di una
città italiana. Anzi…
della città in cui si rappresenta lo spettacolo. E’ il racconto di un
giorno come tutti altri.
Anzi… del giorno in cui
si svolge la rappresentazione. Il giorno in cui la
tranquilla vita di pettegolezzi che scorre allegramente fra le avances
del parrucchiere a tutti
i clienti maschi, e i piccoli sogni della sua aiutante -che ha, forse, una
relazione con un equivoco antiquario- viene
interrotta dall’assassinio della vecchia pianista che vive al piano di
sopra, ed è la proprietaria di tutto l’edificio.
Ma tutti i presenti hanno un movente che giustificherebbe il delitto,
ed hanno avuto la possibilità di compierlo. Tuttavia, due clienti sono
poliziotti in borghese e
devono arrestare il col-
pevole… Come? Con
la collaborazione degli
spettator i/testimoni
oculari, che possono risolvere il mistero, grazie a ciò che hanno visto
accadere, e alle domande che sapranno porre.
in un libro che stimola le
loro immaginazioni più
incolte. Attraverso la lettura vengono coinvolte
dalle rocambolesche passioni di una giovane studentessa universitaria,
Anastasia Steele, vergine
sottomessa e vittima delCon: Roberto Ciufoli,
Milena Miconi, Max
Pisu, Barbara Terrinoni e con Nino Formicola e Ninì Salerno
Drammaturgia: Bruce Jordan e Marilyn Abrams
Produzione: Artisti Associati e Artù produzioni
Il cast di Forbici&Follia.
foto: Tommaso Le Pera ▽
cie comune, piuttosto
una visione piacevole
della coesistenza di due
esseri diversi. Quali
sono le donne ideali?
quali sono gli uomini
da evitare? Esiste una
classifica che identifica i comportamenti
maschili e quelli femminili? Ognuno di noi
appartiene a uno standard ben definito. Scopriamo qual’è il nostro.
Con: D. V.
le continue richieste altrui... Il coinvolgimento
stimola trasformazioni
nella propria vita privata
e accende il desiderio di
evadere dalla routine di
coppia, per dare spazio
a nuove esplorazioni ed
esperienze
passionali
con i mariti.
Direzione musicale: Fabio Serri
Scene e costumi: Matteo Piedi
Produzione: M.A.S. e
All Enterteinment
Rocky
Horror
24 novembre
NON SONO BELLO... PIACCIO!
di e con Jerry Calà
Torna a teatro un fuoriclasse della comicità
italiana ripercorrendo
40 anni di carriera. Il
geniale attore, attraverso irresistibili racconti
di vita vissuta, divertenti gag e canzoni in-
dimenticabili, travolge
il pubblico con due ore
di grande divertimento.
Qual è il punto di forza
dello show? Sicuramente il giusto mix tra musica comicità e coinvolgimento del pubblico che
Jerry Calà, da abile crooner ed entertainer, riesce a mescolare con il
suo effervescente umorismo, sempre attuale.
Produzione: Best organization
ottobre novembre dicembre 2014
il foyer e' tutto del teatro
Dal 2 al 7 dicembre
Dal 10 dicembre al 6 gennaio
di Giorgio Umberto Bozzo e Gianni Fantoni, regia di Simone Nardini
regia di Massimo Romeo Piparo
21
RISATE SOTTO LE BOMBE SETTE SPOSE PER SETTE FRATELLI
Un piccolo teatro di
provincia, nel pomeriggio dell’8 settembre
1943. Dall’inizio della
guerra, le compagnie di
arte varia si arrangiano
come possono, alla disperata ricerca di un ingaggio e con la speranza
che l’impresario locale
non scappi con il magro
incasso. Poco dopo l’inizio di uno spettacolo
suona improvvisamente un allarme aereo. Il
pubblico, preso dal pa-
nico, scappa dalla sala.
La piccola compagnia
di attori e cantanti si
rifugia nel camerino
del coro, esattamente
sotto il palcoscenico
del teatro e lì attende
che l’emergenza cessi.
L’attesa fa affiorare la
complessità dei rapporti
interpersonali.
Per impiegare il tempo
e scacciare la preoccupazione, decidono di
provare i numeri di un
nuovo spettacolo per il
quale vi è speranza di
un debutto la settimana
successiva in un grande
teatro cittadino. A complicare la situazione c’è
la fame: gli artisti non
mangiano da più di un
giorno e le forze e l’entusiasmo sono in via di
esaurimento.
Con: Le sorelle Marinetti, Gianni Fantoni,
Francesca
Nerozzi,
Paolo Cauteruccio e
Gabrio Gentilini
Produzione: P-Nuts
Nel 1954 la MGM produce il film SETTE
SPOSE PER SETTE
FRATELLI diretto da
Stanley Donen; la magica fusione tra la sceneggiatura, le musiche e le
straordinarie coreografie di Michael Kidd ne
fecero uno dei musical
più divertenti e longevi
del grande schermo, un
cult riproposto anche
dalla Tv ancora oggi con
grandi ascolti. Le musiche di Adolph Deutsch
e Saul Chaplin vinsero
un Oscar e il film ottenne quattro nominations
per il miglior film, la
migliore sceneggiatura,
la migliore fotografia e
il miglior montaggio.
Nel 60° anniversario
dell’uscita del film,
dopo il grande successo
del debutto a Roma al
teatro Sistina, la PeepArrow Entertainment
porta in scena a MIlano
la scintillante edizione
del musical con Flavio
Montrucchio, Roberta
Lanfranchi e un cast di
20 ballerini-cantantiacrobati. I sette fratelli
Pontipee, rudi boscaioli, vivono isolati tra
boschi e monti. Stanco
della solitudine, il maggiore di loro, Adamo,
vuole prendere moglie.
Conquista Milly che
però scopre presto di
dover prendersi cura
non solo del marito ma
di altri 6 rozzi uomini
disordinati e rissosi...
Come nella favola di
Biancaneve trasforma
la sporca baita dei boscaioli in una casa accogliente e insegna ai
fratelli di Adamo l’arte
del
corteggiamento,
cosicché anche loro
possano
conquistare
una ragazza e sposarsi.
Dopo mille vicissitudini, corteggiamenti,
balli in paese, risse tra
pretendenti, rapimenti
di ragazze, valanghe in
montagna e tanto altro, il lieto fine arriverà
puntuale con 6 nuovi
matrimoni e una neonata.... Dal film al palco-
scenico, si ritroveranno
le divertenti avventure
dei fratelli Pontepee e
delle loro innamorate,
con canzoni eseguite
dal vivo e spettacolari
coreografie acrobatiche: un perfetto evento
teatrale che coinvolgerà
ed entusiasmerà spettatori di tutte le età.
con:
Flavio Montrucchio, Roberta Lanfranchi (insieme nella
foto) e un cast di venti ballerini, acrobati,
cantanti
Testi: Johnny Mercer
Musica: Gene De Paul,
Al Kasha, Joel Hirschhorn
Direzione
musicale:
Emanuele Friello
Suono: Luca Finotti
Coreografie:
Croce
Roberto
Luci: Umile Vainieri
Scene: Teresa Caruso
Costumi: Cecilia Betona
22
il foyer e' tutto del teatro
ottobre novembre dicembre 2014
Società Umanitaria
Prenotazioni e informazioni: www.umanitaria.it
tel. 025796831
0255192966
18 ottobre
As You like it
come vi piaccia
regia di Antonia Mancari
Un duca bandisce dal
regno il proprio fratello; le due cugine Celia e
Rosalinda, inseparabili,
trascineranno nella foresta i propri innamorati,
Orlando e Oliver (messi
dalla sorte uno contro
l’altro), accompagnate
dal semiserio buffone di
corte Touchstone, voce
diretta di Shakespeare
nella vicenda. Incontreranno il duca bandito,
che si sollazza tra i piaceri di una corte final-
mente “non insidiosa”
e i suoi servitori, amanti della natura e delle
canzoni d’amore, tipici
rappresentanti del mondo elegiaco e pastorale.
Una volta che il duca
Frederick, l’usurpatore
del trono, ritira il suo
bando e chiama di nuovo il fratello a corte, nessuno più vuole tornare
indietro; il mondo idilliaco è stato raggiunto
e le sue promesse sono
davvero allettanti.
9 novembre
ore 17.00
PICCOLE STORIE
di Francesco Tullio Altan
Le Piccole Storie di
Francesco Tullio Altan
continuano a meravigliare per la loro immediatezza: la parola scritta semplice e poetica
e le immagini tenere e
divertenti incantano i
piccoli accompagnandoli in un’esplosione
di colori e personaggi.
Lo spettacolo racconta
le piccole azioni quotidiane, racchiuse nel
trascorrere di una giornata: svegliarsi, lavarsi,
mangiare; impreziosite
da un volo alto nel cielo
o da un bel tuffo; sorprese dal mutare delle stagioni. Ed ecco Elefantino bianco che sguazza
nel fango con gli stivali
rossi, Coniglietto che
14 dicembre
va a scuola con le sue
matite colorate, Ippopotamo, Pesciolino, Uccellino, Coccinella che
suona la tromba. Questi
personaggi, che i bambini conoscono, animano le piccole storie che
due attrici raccontano
attraverso la suggestione del teatro d’ombre.
La scenografia disegna
lo spazio dando profondità alle proiezioni: gli
schermi di tela bianca
si riempiono di colori e
luci come in una vetrata
illuminata dal sole. Rassegna Piccole Tracce,
per bambini da 1 a 3 anni
Con: Eleonora Parrello,
Silvia Torri
Produzione: Teatro Laboratorio Mangiafuoco
ore 17.00
DA CASA NASCE COSA
Via Daverio,7 - 20122 Milano
Mezzi pubblici: tram 12, 16, 23, 27; bus 60, 73, 84, 94;
M1 (San Babila), M3 (Crocetta).
Prezzi: intero € 13 - intero € 5 - riduzioni.
www.humaniter.org - milano@humaniter.org
26 ottobre
ore 17.00 Dal 31 ottobre al 7 giugno
HO UN PUNTO FRA LE MANI
di e con Flavia Bussolotto
Qual è il profumo di
un colore? Quale il suo
sapore e il suo suono?
… Mordere un limone,
aspro suono, aspro colore che esce dall’anima
e invade lo spazio: in un
gioco di videoproiezioni gli elementi propri
della pittura di Kandinsky evocano mondi che
toccano fisicamente il
corpo vivo dell’attrice.
Per Kandinsky forme e
colori parlano direttamente all’anima. L’opera d’arte è una partitura
di forme e colori con un
proprio suono e respiro
nella quale lo spettatore
è invitato a immergersi
“con tutti i propri sensi”. L’attrice gioca in
libertà e leggerezza con
le suggestioni creative
contenute nelle parole
del pittore: il corpo dialoga con il silenzio di un
punto nello spazio, con
la poesia di una linea
retta che evoca spazi da
abitare, immerso nell’esplosione di un colore,
che è anche cibo, profumo, il suono di uno
strumento
musicale,
ogni colore una nota… E
nell’immersione sensoriale dell’attrice il bambino si
specchia. vivendo le proprie percezioni presenti e
ritrovando la memoria dei
propri sensi come immagini nella mente.
Rassegna piccole tracce,
per bambini da 1 a 3 anni
Creazioni digitali dal vivo:
Alessandro Martinello
Musiche: Michele Sambin
Produzione: TamTeatromusica
29 novembre
La T.B.C.
Tele Busnaga Commerciale presenta...
regia di Giulia Sonz
Una sgangherata televisione di provincia,
sovvenzionata da un
industriale locale proprietario di una fabbrica di detersivi per la
casa, riceve l’incarico
di produrre una telepromozione in cinque puntate, finalizzata al lancio di una nuova serie
di prodotti. Molto contenuto il budget e molto
ridotte le pretese artistiche. Il cast è formato
da un regista frustrato,
un autore deluso, un
gruppetto di “attori”
piuttosto anziani reduci
da un passato professionale di sconfitte e sogni
di gloria miseramente
falliti. La scenografia è
ridotta all’essenziale e
di pessimo gusto. Tutta
la commedia si svolge in
due parti concatenate:
il set, cioè la ripresa televisiva, e il fuori scena
tra una ripresa e l’altra.
Più interessante il fuori
scena, dove emergono
brevi accenni di vita di
ogni interprete, serviti
con una forma di amara
leggerezza e comicità,
provvisorietà e superficialità fra persone che il
caso ed il lavoro hanno
portato ad un contatto
superficiale per la durata di un solo giorno.
tate con una particolare
attenzione alla contemporaneità, in un gioco
di affinità e analogie.
Teatro di narrazione
dove diventano protagonisti del racconto anche gli oggetti. Adatto a
un pubblico di ogni età,
qui inserito nella Rassegna piccole tracce, per
bambini da 1 a 3 anni.
di e con Chiara Falcone
Spettacolo divertente
e originale dove si raccontano fiabe a favole
molto famose, come
Cappuccetto
Rosso,
I tre porcellini, Cenerentola, La cicala e la
formica, usando come
protagonisti degli oggetti quotidiani di casa.
Ogni storia ha come
ambientazione una parte specifica della casa:
ad esempio Cenerentola ha per protagonisti
scope e rastrelli, tutti
oggetti utilizzati per la
pulizia dei pavimenti,
che rievocano parte del
senso stesso della fiaba.
Le storie tradizionali
vengono però reinven-
Produzione: Teatro
Educativa Animazione
Il Quartetto Noûs
▷
I CONCERTI
DELL’UMANITARIA
XXX stagione concertistica
Ricorrenza importante, quella della ripresa
dell’attività concertistica iniziata trent’anni fa
nel 1985, celebrata con
un’edizione dal profilo
internazionale. Come
ben si sa per secoli, dal
medioevo al barocco,
l’Italia ha avuto il predominio nel campo musicale europeo che viene leggermente meno
durante il classicismo
ed il romanticismo, soprattutto sul terreno
della produzione strumentale, ma che continuerà a conservare nel
tempo nell’opera lirica.
Approfittando
della
presenza dei vincitori
e dei menzionati alla
Terza Edizione Internazionale del Concorso
di Esecuzione Musicale
svoltosi nel 2013 è stato
chiesto a tutti gli artisti
invitati di comporre un
programma incentrato,
laddove possibile e secondo l’organico, sulle
relazioni la musica italiana e quella del loro
paese di provenienza.
Si avrà l’opportunità di
ascoltare brani di autori
polacchi, danesi, croati, lituani, russi, francesi, coreani, cinesi per
organici e strumenti
non sempre così usuali e soliti nelle sale da
concerto: fisarmonica,
quartetto con pianoforte, saxofono, quartetto
d’archi, trombone. Una
Stagione ricca nell’incantevole cornice del
Salone degli Affreschi.
31 ott 2014 – ore 20.30
CONCERTO DEI VINCITORI DEL
XXIV CONCORSO NAZIONALE
per l’attribuzione di tre
premi a studenti degli
Istituti di Alta Formazione Musicale- 2014
Ingresso libero con prenotazione obbligatoria
9 nov 2014 – ore 17.00
QUARTETTO NOÛS
Tiziano Baviera, violino; Alberto Franchin,
violino; Sara Dambruoso, viola; Tommaso
Tesini,violoncello
Musiche di: Puccini,
Bazzini, Tchaikovsky
In collaborazione con il
Centro Walter Stauffer
di Cremona
16 nov 2014 – ore 17.00
CONCERTO DI CANTO in
collaborazione con il
Conservatorio di Musica “G. Verdi” di Milano
Musiche in via di definizione
30 nov 2014 – ore 17.00
PRZEMEK WOJCIECHOWSKI,
fisarmonica
Musiche di: J. S. Bach,
Jacomucci, Tuchowski,
Paderewski, Abbott, Berio, Ginastera
Menzionato del XXIII
Concorso di Esecuzione
Musicale – III Edizione
Internazionale
14 dic 2014 – ore 17.00
DIEGO DI MARIO, trombone; HILARY BASSI, piano
Musiche di: Castérède,
Panfili, Sulek, Bourgeois
Vincitori del Concorso
“Luigi Nono” 2013 di
Venaria Reale.
ottobre novembre dicembre 2014
Teatro Carcano
il foyer e' tutto del teatro
Corso di Porta Romana, 63 - 20122 Milano
Prenotazioni e informazioni: tel. 0255181377
0255181362
Ufficio gruppi, scuole e studenti: tel. 025466367
Biglietteria: (Corso di Porta Romana, 63)
lunedì dalle 10.00 alle 18.30, da martedì a sabato
dalle 10.00 alle 20.00.
Dal 3 al 12 ottobre
Luci: Stefano Lattavo
Musiche: Gary Yershon
Suono: Simon Baker
Effetti speciali: Galiano Fx
Maestro d’armi: Alberto
Bellandi
Produzione: Artù
TRAPPOLA MORTALE
di Ira Levin, regia di Ennio Coltorti
Un classico del giallo teatrale, perfetto gioco a
incastri tra umorismo,
suspence e forte tensione narrativa. Un testo
che usa il pretesto del
tono noir per descrivere l’avidità dell’uomo
senza scrupoli alla continua ricerca del potere, della realizzazione
personale e dei propri
insaziabili istinti. Un
commediografo ormai
finito, cui un giovane
scrittore offre l’occasione d’oro che potrebbe
salvare la sua reputazione. Da qui si dipana una
vicenda intricata e sorprendente nella diabolica relazione tra i due
protagonisti.
Mesturino, Silvana De
Santis, Giovanni Argante
Adattamento: Ennio Coltorti
Scene: Gianluca Amodio
Costumi: Maria Grazia
Santonocito
Corrado Tedeschi e Ettore Bassi in una scena ▽
Con: Corrado Tedeschi,
Ettore Bassi, Miriam
Dal 29 ottobre al 9 novembre
EVA CONTRO EVA
di Mary Orr, regia di Maurizio Panici
Margo Channing, famosa stella di Broadway,
prende sotto la sua protezione la giovane Eva
Harrington, astuta arrampicatrice e attrice
ambiziosa, che a poco
a poco la scalzerà dal
trono. Una piccola e agguerrita comunità che
è specchio della società
con le sue piccolezze,
le sue ossessioni, il desiderio di conquista di
una posizione sociale
riconosciuta e rispettata. Classi sociali diverse
che si riflettono, si evitano e si scontrano. Acido, caustico e attualissimo affresco di uomini e
donne disperatamente
affannati alla ricerca di
un attimo di celebrità:
così Eva contro Eva si
offre come sintesi di
un quadro così a noi
vicino, dove l’apparire
è massima aspirazione
per sentirsi “vivi”, per
poter esistere. Infine,
Margo capirà che la vita
vale la pena di essere
vissuta e cederà volentieri il passo alla nuova
arrivata, già minacciata
a sua volta dall’arrivo
della prossima Eva.
23
Mezzi pubblici: tram 16, 24; bus 77, 94; M3 (Crocetta).
Prezzi: poltronissima € 34 - balconata € 25 - riduzioni.
www.teatrocarcano.com - info@teatrocarcano.com
Dal 15 al 26 ottobre
CYRANO DE BERGERAC
di Rostand, regia di Carlo Sciaccaluga e Matteo Alfonso
affermare la propria indipendenza ed unicità.
Con: Antonio Zavatteri, Filippo Dini, Silvia
Biancalana, Roberto
Serpi, Alberto Giusta,
Vincenzo Giordano,
Massimo Brizi, Matteo
Alfonso, Carlo Sciaccaluga, Sarah Pesca,
Davide Gagliardini
Produzione: Compagnia
GANK, Teatro de gli
Incamminati
Cyrano de Bergerac è la
storia di un uomo che
ama una cosa sopra tutte: la libertà. In un mondo in cui o si è potenti o
ci si lega a dei potenti,
vuole essere libero, non
vuole padroni. L’amore
di Cyrano per la cugina
Rossana è il motore di
tutta la vicenda, sullo
sfondo di una società
perbenista ma corrotta
fino al midollo, dove il
potere fa gli occhi buoni ma ti pugnala alle
spalle, i politici si atteggiano a irreprensibili
censori ma nel privato
si abbandonano a ogni
vizio. Cyrano, segnato
dall’ossessione per il
proprio aspetto fisico,
non combatte solo per
l’amore di Rossana, ma
anche contro la società in cui vive. Rostand
racconta una delle
vicende d’amore più
commoventi della storia del teatro. La forza
dirompente di un uomo
che non si vuole piegare
a nessuno e continuamente lotta e scalcia per
Con: Pamela Villoresi,
Romina
Mondello,
Luigi Diberti, Massimiliano Franciosa,
Stefania Barca, Maurizio Panici, Alessia
Spinelli
Scene: Giorgio Gori
Costumi: Lucia Mariani
Musiche: Stefano Saletti
Luci: Emiliano Pona
Video: Andrea Giansanti
Dal 12 al 23 novembre
Il cast in una scena ▽
Antonio Zavatteri
▽
ASPETTANDO GODOT
di Samuel Beckett, regia di Maurizio Scaparro
I due vagabondi protagonisti
dell’opera
sono diventati l’emblema della condizione
dell’uomo del Novecento, essere in eterna
attesa, vagante verso
la morte, punto minuscolo nella vastità di un
cosmo ostile, contrassegnato già dalla nascita. La dimensione dei
drammi di Beckett trascende il dato personale
per sciogliersi nell’anonimato della grande
città, luogo dell’anima,
percorsa in lungo e in
largo da esseri inquieti, solitari, romantici,
incattiviti, mutilati nel
corpo e nella mente,
chiusi in una forma –
il corpo – destinata a
dissolversi, ma decisi
a portare avanti fino
all’ultimo la loro giornata umana. Queste
marionette fotografate
tragicomicamente nei
loro tic e manie, tronconi umani dove il sesso e la fame e il potere
non sono più che pallidi
riflessi, vivono legati
all’ultimo filo della Parca Atropo trafficando
obbedienti, con operosa, instancabile avidità
anche quando l’occhio
non vede più, gli arti
non rispondono più,
parlando,
parlando,
parlando nel tentativo
di ingannare la morte,
di prolungare l’infelice
felicità della vita.
Con: Antonio Salines,
Luciano Virgilio, Edoardo Siravo, Enrico
Bonavera
Scene: Francesco Bottai
Costumi: Lorenzo Cutùli
Produzione: Teatro Carcano
Maurizio Scaparro
24
il foyer e' tutto del teatro
Dal 26 novembre al 7 dicembre
MAGAZZINO 18
di S. Cristicchi e Jan Bernas, regia di Antonio Calenda
Con il trattato di pace
del 1947 l’Italia perdette vasti territori
dell’Istria e della fascia
costiera e circa trecentomila persone scelsero
di lasciare le loro terre
natali destinate ad essere jugoslave e proseguire la loro esistenza
in Italia. Non è facile
riuscire davvero a immaginare quale fosse il
loro stato d’animo, con
quale sofferenza intere
famiglie impacchettarono tutte le loro poche
cose e si lasciarono alle
spalle le loro città, le
case, le radici. Davanti
a loro difficoltà, povertà, insicurezza, e spesso
sospetto. Al Porto Vecchio di Trieste c’è un
“luogo della memoria”
particolarmente
toccante: una sedia, accatastata assieme a molte
31 dic, 1 gen
impossibile tra Giselle,
giovane contadina, e
Albrecht, principe innamorato di lei, ma già
promesso a una principessa. Una base perfetta per il balletto, diviso
in due atti: nel primo,
inizialmente allegro e
spensierato, tra balli di
contadini e paesane, Giselle incontra Albrecht,
ma alla fine dello stesso
il dramma si consuma
e la giovane muore di
dolore, scoprendo che
lui è promesso a un’altra donna; nel secondo
atto, più oscuro, Al-
GISELLE
Giselle, il più amato dei
balletti romantici, gode
di immutata popolarità fin dal suo debutto
all’Opéra National de
Paris del 1841. La trama presenta numerosi
elementi
Romantici:
oltre alla ricostruzione
fedele di eventi storici
e tradizioni, il soprannaturale, l’amore desiderato e non vissuto,
l’ambientazione
crepuscolare. E’ l’amore
altre, porta un nome,
una sigla, un numero e
la scritta “Servizio Esodo”. Simile la catalogazione per un armadio
e poi materassi, letti,
stoviglie,
fotografie,
poveri giocattoli, altri
oggetti, altri numeri,
altri nomi…
Con: Simone Cristicchi
Musiche: Simone Cristicchi
Arrang.ti: Valter Sivilotti
Scene: Paolo Giovanazzi
Luci: Nino Napoletano
Produzione: Promo Music, Teatro Stabile del
Friuli Venezia Giulia
brecht, in lacrime sulla
tomba di Giselle, viene
imprigionato nella danza infinita delle Villi
e salvato dalla morte
dall’intervento
dello
spirito dell’amata.
ottobre novembre dicembre 2014
Dal 10 al 21 dicembre
gli viene rubato. Inizia
così la sua agonia, in
una vana ricerca di giustizia.
da Nikolaj V.Gogol’, regia di Alessandro D’Alatri
Con: Vittorio Franceschi
(foto), Umberto Bortolani, Marina Pitta, Federica Fabiani, Andrea Lupo,
Giuliano Brunazzi, Matteo Alì, Alessio Genchi,
Valentina Grasso
Scene: Matteo Soltanto
Costumi: Elena Pozzo
Luci: Paolo Mazzi
Musiche:
Germano
Mazzocchetti
Produzione: ERT Emilia
Romagna Teatro
IL CAPPOTTO
Ambientato nella Russia zarista, Il cappotto
racconta, tra realismo e
ironia, la vicenda umana del piccolo funzionario Akàkij Akàkievic
Bašmackin che vive
serenamente della propria anonima attività di
copista sino al momento in cui, costretto dalle
convenzioni sociali e
dall’arbitrio degli arroganti più che dal freddo
Scene: Evgeny Gurenko
Produzione: MG Eventi
Giselle, una scena
▽
Con : Nedejda Ivanova,
Ekaterina Shalyapina, Dmitry Smirnov,
Alexandr
Tarasov,
Sergey Kuptsov
Musica: Adolphe Adam
Coreografia:
Marius
Petipa, dopo Jean Coralli e Jules Perrot
Teatro della Contraddizione
Prenotazioni e informazioni: tel. 025462155
info@teatrodellacontraddizione.it
www.teatrodellacontraddizione.it
dal 16 al 19 ottobre
L’asino
albino
di e con Andrea Cosentino, regia di Andrea Virgilio Franceschi
L’Asinara è un’isola nel
nord della Sardegna.
Luogo appartato, appena sfiorato dalla Storia,
ma arredato con i relitti
del suo passaggio: gli
edifici e le docce di disinfestazione della Stazione
Sanitaria Marittima di
quarantena,
l’ossario
dei settemila prigionieri austro-ungarici che
qui perirono durante la
prima guerra mondiale, il carcere di massima
sicurezza di Fornelli,
dove risuonano gli echi
della stagione della lotta
al terrorismo degli anni
settanta. Lo spettacolo
dell’inverno, acquista
un nuovo cappotto, per
sostituire il vecchio,
troppo liso per essere
presentabile. L’arrivo
del nuovo indumento, comprato dal sarto
Petròvic risparmiando
fino all’ultimo centesimo, è per lui un evento
importante, che sembra fargli guadagnare
il rispetto di colleghi e
superiori, finché non
Costumi: Elik Melikov
Orario spettacoli: da goivedì a domenica, ore 20.45
Orario serate doppio spettacolo: gio - dom, ore 20.30
segue un gruppo di turisti in giro per l’isola. Una
visita guidata che comporta il passare accanto
ai resti della Storia e fare
i conti con la propria,
l’attraversare la natura
e scoprirvi la propria
estraneità. I visitatori
sono macchiette tratteggiate a pennellate grossolane nel loro aggrapparsi con ferocia svagata
al presente, in una coazione a rimuovere il presentimento della fine.
Mezzi pubblici: tram 16, 29, 30; M3 (Porta Romana).
Prezzi: intero € 15 - doppio spettacolo € 20 - riduzioni.
La ricerca dell’asino,
l’infanzia, il terrorismo e
la reclusione, l’umano e
l’animale, il biografico e
il cosmologico: la materia
eterogenea dello spettacolo gravita attorno ad un
finale che si ripete declinandosi variamente, fino
a raggiungere il suo senso
ultimo, che è fin dall’inizio
nascosto alla luce del sole.
Che abbaglia.
Collaborazione artistica:
Valentina Giacchetti
Oggetti scenici: Ivan
dal 16 al 19 ottobre
Mac e Beth
di e con Alberto Astorri e Paola Tintinelli
Una ri-scrittura del Macbeth di Shakespeare. Il
mito vissuto da due fantomatici attori coniugi.
Lui si chiama Mac e lei
si chiama Beth. Desiderano ardentemente. Si
consumano in un vero
fallimento. Nel loro Club
Via della Braida, 6 - 20122 Milano
Series “sut al punt de
l’autostraa”. Fuori dal
mondo. Tragedia… del
teatro. C’è una trama, in
questo lavoro più che negli altri degli AstorriTintinelli (nella foto), una
storia a cui aggrapparsi
in questa fede nel teatro.
Mac e Beth, guitti stanchi di periferia, geniali
innovatori di una tradizione, nel loro club mettono in scena il Macbeth
di Shakespeare attraverso una serie di numeri
che ricordano il varietà.
Insieme gestiscono un
club, tanto fantomatico quanto accessibile al
mondo che vuole divertirsi ascoltando parole
fatte d’aria, inni nazionali e marcette di perife-
ria, musica lirica e rock
del passato, barzellette
raccontate male, improperi, insulti e guittate
di bassa lega. Due attori
falliti pongono al pubblico il “dilemma” del
fallimento. È la rappresentazione del vero fallimento, quello dal quale
però, come diceva Carmelo Bene, può nascere
davvero qualcosa. è al
tempo stesso una profonda riflessione sul teatro.
ottobre novembre dicembre 2014
11 ottobre,
18 novembre
CAMMINATA
ARCHEMICA
Un percorso che attraversa, abita e racconta
i luoghi della città per
mezzo di azioni performative di natura eterogenea. Un itinerario
artistico che ha lo scopo
di portare il teatro di
ricerca in strada, coniugando accessibilità
e qualità, collegando le
diverse realtà culturali
del territorio, facendole scoprire al pubblico
e instaurando un senso
comunitario tra artisti e
spettatori.
Produzione: Teatro della Contraddizione
1 novembre,
6 dicembre
il foyer e' tutto del teatro
14 novembre,
12 dicembre
dal 20 al 23 novembre
forever
MILANO Mercanti Letizia
drammaturgia e regia di Rosario Palazzolo
CALLING di Storie
Un evento instabile lungo un’intera giornata.
Il teatro accoglie l’altro
per immaginare insieme un luogo di controcultura. Abbiamo scelto
di allestire un mercato
di giorno e un club concerto di sera perché per
far partire un incontro
ci vuole un contesto
concreto, un appuntamento, un gioco, un
ruolo per liberarsi e poi
perdersi sapendo dove
tornare.
Appuntamento mensile
da Novembre a Maggio,
I Grandi Classici dei
Mercanti di Storie (titolo
ancora provvisorio) è la
rilettura in chiave di happening dei grandi classici della letteratura e del
teatro. Vari ospiti interpreteranno i ruoli della
storia, con la loro personale lettura del testo.
Con: Compagnia Mercanti di Storie
Voce narrante: Massimiliano Loizzi
Musica dal vivo: Giovanni Melucci
Letizia forever è una
donna
sgrammaticata, esilarante, poetica,
semplice e complicatissima, dal linguaggio
dirompente,
assolutamente
personale,
intriso di neologismi,
solecismi e non sense
semiotici che diventano caricaturali non appena prendono di mira
l’instabile certezza dei
ADULTO
△
Una scena di
Abbascio ‘a grotta
da Pasolini, Morante e Bellezza, regia di Giuseppe Isgrò 23 Dicembre
Adulto è una ricerca sulla parte maledetta della
crescita, quella che non
matura, non si dichiara,
non si esprime e non si
arresta: un’energia sotterranea e magmatica,
devastante quanto generatrice. Lo sguardo
del pubblico è affacciato
alla scena come alla rete
da cantiere di uno scavo
immaginale. Qui sono
insabbiati gli oggetti
ludici, erotici, i feticci e
i travestimenti di un individuo abnorme e delicatissimo, che produce i
suoi riti scabrosi in questo che sembra un luogo
periferico, sospeso, tutto autogenerato, autonomo rispetto al resto
del mondo. Linee di led
e radio analogiche sono
i confini visivi e sonori
della scena, un luogo
della mente che restituisce suoni, bagliori,
presenze: è un buco
dall’attività frenetica,
una fossa abitata da un
unico personaggio, costantemente antagoni-
sta. Tuttavia questa non
è la storia dell’ostilità
alla vita o di un arroccamento, ma quella al
contrario di una totale
resa, di una spesa oscena di sé, di un’estasi fatale, unita carnalmente
al fallimento. Invece di
crescere e divenire solido, l’io si disperde, si
sparge, decresce, torna
all’origine, fino all’utero materno.
Con: Dario Muratore
Voci: Ferdinando Bruni, Ida Marinelli
Dramaturg: Francesca
Marianna Consonni
Suono: Giovanni Isgrò
Assistente costumi e scena: Vito Bartucca
Tecnico
attrezzista:
Gilles Ielo
Produzione: Compagnia
Phoebe Zeitgeist
Cinaski
Racconto
di Natale
Si inaugura a dicembre,
con Racconto di Natale,
una serie di incontri di
emancipazione del pensiero, libertari, senza
filtro, tenuti da Vincenzo Costantino Cinaski
in collaborazione con
un musicista ospite.
Vincenzo Costantino
Cinaski è poeta, scrittore e cantautore. Da
anni porta l’atmosfera
intima della sua poesia
e delle sue letture musicate in giro per l’Italia.
A novembre del 2012
è uscito il suo primo
disco ‘Smoke - Parole
senza filtro’ con la collaborazione tra gli altri
di Vinicio Capossela e
Simone Cristicchi.
“Se fossimo a casa davanti ad un camino ma
con la radio accesa, ecco
io vorrei essere la radio,
una radio del 1955”.
tutto una distonia della
personalità, un accanimento sociale, un rebus
irrisolto e irrisolvibile.
Con: Salvatore Nocera
Voci: Giada Biondo,
Floriana Cane, Chiara
Italiano, Rosario Palazzolo, Chiara Pulizzotto,
Giorgio Salamone
Scene: Luca Mannino
Luci: Toni Troia
Assistente alla regia:
Irene Nocera
Produzione: T22 e Teatrino Controverso
dal 20 al 23 novembre
I…I…IO?! / FIRST STEP: give me a moment
di e con Giselda Ranieri e Elia Moretti
i…i...io?! è la storia di
una ragazza costantemente in bilico tra l’azione in potenza e la reale
difficoltà a procedere: si
muove nell’indecisione,
mostra la propria frustrazione di fronte alla
fatica del vivere, canta la
necessità di una tregua,
reclama un attimo di
respiro. Una riflessione
sul senso di inadegua-
dal 23 al 26 ottobre
luoghi comuni. È una
donna che racconta la
propria esistenza fatta
di soprusi, ignoranza
e rocambolesche peregrinazioni emotive. Ed
è anche una musica,
Letizia forever, quella dei “fabulosi anni
‘80”; musica che entra
in collisione con la storia, o la sollecita, o la
sorprende. Ma è soprat-
25
tezza, indecisione, immobilità e frustrazione,
stati d’animo comuni
a un’ampia fascia della
società attuale; una società attanagliata da una
paura liquida - come afferma Zygmunt Bauman
– che ne ostacola l’avanzata e ci costringe alla
costante rinegoziazione
identitaria. Si affronta
la ricerca di affermazio-
dal 18 al 21 dicembre
Abbascio ‘a grotta
drammaturgia e regia di Antonio Diana
La violenza sui minori,
uomini, donne e omosessuali si esplica in tutto il suo abominio con
quattro attori in scena,
che raccontano e vivono esperienze diverse
di violenza ma che, contemporaneamente, si
pongono in parallelo,
unificati dallo stesso ed
inconsolabile tormento
interiore. Ingabbiati in
una simbolica grotta,
rappresentata da una
cantina come luogo del
subconscio
interiore
dove sono seppellite le
loro storie di violenza;
molteplici personaggi
vivono tormentati dal
desiderio di liberarsi e
da quello di accettare
il proprio destino. Si
trovano proiettati, fin
dall’inizio, all’interno
di un inconscio irrisolto che imprigiona la
coscienza, racchiudendo i ricordi malati e gli
incubi compressi di chi
nell’infanzia ha subito
abusi sessuali, facendo
riaffiorare in maniera
drammatica il livello
conscio della loro personalità.
Con: Antonio Diana,
Nino Bruno, Gianlu-
ne dell’individuo nella
società, non creando
un’immagine fedele o
una polaroid, ma cercando di restituire un’atmosfera, un florilegio
che rievochi in maniera
leggera ma peculiare
questa materia.
Sguardo esterno: Davide Frangioni
Produzione: Aldes e
Artue UBIdanza
ca D’agosti, Antonio
Botta
Musiche originali: Mariano Bellopede
Produzione: Madrearte
Teatro
26
il foyer e' tutto del teatro
Teatro Litta
Prenotazioni e informazioni:
tel. 02 86454545
dal lunedì al sabato dalle 15.00 alle 19.30
Biglietteria: dal lunedì al sabato dalle 18.00 alle 20:00
Sala teatro Litta
ottobre novembre dicembre 2014
Corso Magenta, 24 - 20123 Milano
Orario spettacoli: sala teatro litta: mart - sab ore
20.30, dom ore 16.30; sala cavallerizza: mart - sab
ore 21.00, dom ore 17.00. Lunedì riposo.
Mezzi pubblici: tram 16, 27; bus 50, 58, 94; M2, M3 (Cadorna)
Prezzi: intero da € 13 a € 19 - riduzioni.
www.teatrolitta.it - promozione@teatrolitta.it
Dal 16 al 26 ottobre
Dal 7 al 20 novembre
di Stefano Dongetti, regia di Paolo Rossi
di Luigi Pirandello, regia di Antonio Syxty
La coscienza di Zeno spiegata al popolo
Goulash Blues Explosion
Agli inizi del secolo
scorso, un pugno di
uomini da Trieste si ritrovò a scrivere la letteratura più moderna del
loro tempo. E proprio
da Trieste parte l’ardita
operazione di rilettura,
da parte di Paolo Rossi
e del Pupkin Kabarett,
delle vite e delle opere
di Svevo, Saba, Joyce e
molti altri scrittori e poeti irregolari e ai confini
di ogni Impero. Preparatevi ad un entusiasmante viaggio nelle scandalose pagine di Joyce,
nella poesia e nel cinico
umorismo di Saba e in
quell’irresistibile vademecum delle nevrosi
dell’uomo moderno che
è La Coscienza di Zeno
di Italo Svevo.
Con: Laura Bussani,
Stefano
Dongetti,
Alessandro Mizzi
Drammaturgia: Riccardo Cepach, Alessandro Mizzi, Paolo Rossi
Musiche: Riccardo Morpurgo, piano; Franco
Trisciuzzi, chitarra
Scene e attrezzeria: Fabrizio Comel
Produzione: Bonawentura, Teatro Miela; Il Rossetti, Teatro Stabile FVG
SOGNO (ma forse no)
Una giovane e bella donna, che ha un amante di
cui è stanca, riassapora il fascino di un altro
amante, già avuto in
precedenza e tornato
ricchissimo da paesi
lontani. Nel breve spazio di un sogno, la donna
vive in modo conflittuale il contrasto fra le due
pulsioni. Nel sogno,
l’amante attuale, consapevole di non essere
più amato, la strangola,
lasciandole sul collo un
solco livido, una sorta
di collana. Quest’immagine onirica si sovrappone a quella di una vera
collana di perle ammirata dalla donna nella
vetrina di un gioielliere.
Svegliandosi
realizza
di essere uscita dall’incubo, ma scopre che
l’ex amante le ha fatto
recapitare una scatola
contenente la bramata
collana. Subito dopo riceve la visita dell’amante attuale che confessa
di essersi indebitato al
gioco per comprarle la
collana, scoprendo però
che il gioielliere l’aveva
già venduta.
Con: Caterina Bajetta,
Gaetano Callegaro
Scene: Guido Buganza
Costumi: Valentina Poggi
Luci: Fulvio Melli
Tecnico: Ahmad Shalabi
Direttore di produzione: Gaia Calimani
Produzione: Teatro Litta
Dal 16 al 31 dicembre
Le Beatrici
di Stefano Benni, regia di Stefano Benni & Collettivo Beatrici
Nel circo della fantasia
il travestimento è d’obbligo e i cliché femminili
vengono smontati dando vita a donne che scoprono la propria natura
più profonda: una suora
senza freni, una donna
in attesa, una manager senza scrupoli, una
mocciosa esibizionista,
la Beatrice di Dante per
nulla angelicata, una
licantropa romantica.
Dal 25 novembre al 7 dicembre
AMLETO
di William Shakespeare, progetto e regia di Corrado d’Elia
Racconta di me e della
mia causa, non dimenticare. Sono queste le
ultime parole che Amleto morente rivolge
ad Orazio, l’amico carissimo, unico sopravvissuto della storia.
E questi accoglie la
preghiera e ne diventa il testimone. Poi,
col tempo, il ricordo
sbiadisce e nella mente di Orazio la vicenda
si scompone confusamente. La scena è una
stanza della memoria,
claustrofobica e senza
via d’uscita. Le azioni
si susseguono al ritmo
ossessivo del ricordo,
si confondono e si mischiano come nella
mente di Orazio, che
ci restituisce una storia
spezzata e frammentaria,
ma colma di umanità.
Con: Corrado d’Elia,
Giulia
Bacchetta,
Alessandro Castellucci, Gianni Quillico,
Marco Brambilla, Giovanni Carretti, Andrea
Tibaldi, Marco Biraghi, Gaia Insenga
Scene: Fabrizio Palla
Luci: Alessandro Tinelli
Produzione: Compagnia
Teatro Libero
Un modo di fare teatro
graffiante e diretto che
invita a sorridere e riflettere sulla complessità della figura femminile, rompendo gli schemi
dell´immaginario comune. Domina l’ambiguità, percorsa da fremiti di tragicommedia e
da pennellate di ironia.
Il 31 dicembre recita
straordinaria con festa
di fine anno.
Con: Valentina Chico,
Elisa Benedetta Marinoni, Beatrice Pedata,
Gisella Szaniszló, Valentina Virando
Assistente alla regia:
Walter Leonardi
Consulenza scene e costumi: Luca Ralli
Luci: Paolo Meglio
Produzione: Teatro Litta, Bottega Rosenguild
ottobre novembre dicembre 2014
Sala La Cavallerizza
il foyer e' tutto del teatro
27
Dal 11 al 20 dicembre
Dal 14 al 23 novembre
di Claudio Elli, regia Claudio Elli e Riccardo Magherini
di Martin Crimp, progetto e regia di Francesco Leschiera e Chris White
GEBREK. Monologo interrotto in due parti Frammenti di contemporaneità (Meno emergenze)
Gebrek è uno spietato
dittatore che domina
il mondo in un imprecisato futuro. Le
crudeltà
perpetrate
nei confronti del Vecchio Mondo, descritte
in un linguaggio da
Grand Guignol, sono
l’espressione nichilista del suo potere vendicativo e beffardo.
Ma è un uomo a volere
tutto questo o l’immagine di un comics che
appare e scompare
sovrapponendosi alla
sua identità? Un coup
de théâtre finale svela la vera natura della
sua condotta, riconducibile a quell’altrettanto crudele ipocrisia del Vecchio Mondo
di cui egli è stato involontario testimone e
vittima. Il fumetto è,
in fondo, il suo alter
ego grottesco.
Video: Francesca Lolli
Voce fuori campo: Federica Armillis
Raccolta di tre testi scritti da Crimp in periodi
diversi. In queste pièce i
personaggi non hanno
Con: Riccardo Magherini (in fotografia),
Claudio Elli
Comics: Alex Miozzi
Luci: Marco Meola
Teatro Arsenale
Prenotazioni e informazioni: da lunedì a sabato h.
9.45 - 18.45; domenica e festivi h. 10.00 - 17.00
tel. 028321999
11 e 12 ottobre un nome ma un numero,
sono numeri da decifrare, non parlano mai di
loro stessi, ciò che dicono non dice nulla di loro,
del loro sesso, della loro
età e della loro fisicità.
La realtà è data solo da
riferimenti alla cronaca
contemporanea. I protagonisti dello spettacolo
esistono in astratto, appartengono a una metropoli urbana, vivono
all’interno di un’economia di libero mercato,
sono vittime di una cultura della scelta dove dal-
le situazioni quotidiane
emergono le tematiche
portanti del testo: il malessere, la paura, la tensione dell’uomo.
Con: Ermelinda Cakalli, Alessandro Macchi,
Francesco Leschiera,
Luigi Maria Rausa
Elaborazione e scelte
musicali:
Antonello
Antinolfi
Scene e costumi: Ilaria
Parente,
Francesco
Leschiera
Luci: Luna Mariotti
Produzione: Teatro Litta, Teatro del Simposio
Via Cesare Correnti, 11 - 20123 Milano
Biglietteria: (Via Cesare Correnti, 11)
da martedì a sabato dalle 19.00 alle 20.30
www.teatroarsenale.it - teatro@teatroarsenale.it
Mezzi pubblici: tram 2, 3, 14; bus 50, 58, 94; M1 M3
(Duomo), M2 (S. Ambrogio).
Prezzi: intero € 22,00 - € 30,00 - riduzioni.
ore 15.00 e 17.30 29 e 30 novembre ore 15.00 e 17.30 Dal 22 al 31 dicembre
BIANCANEVE
CENERENTOLA
CAPPUCCETTO ROSSO
La nostra Biancaneve racconta la celebre
fiaba di una bellissima principessa odiata
dalla sua crudele matrigna. I personaggi
sono quelli noti: il re,
papà di Biancaneve, il
grande specchio animato, il guardiacaccia
gentile, i sette nanetti del bosco, la strega
malvagia, il principe
azzurro. Anche la nostra Biancaneve mangia la mela avvelenata
ma, insieme al principe, decide di restare a
vivere coi nani. Perchè
La storia è quella di Perrault però ai tempi nostri. Cenerentola è bellissima; le sorellastre,
naturalmente, invidiose e antipaticissime.
La matrigna è cattiva
come solo una “grande
vecchia di teatro” può
esserlo: fa yoga, pilates,
maltratta Cenerentola
ma rimbrotta volentieri anche le figlie. C’è
la fata madrina che trasforma Cenerentola da
sguattera in principessa, le ciabatte in scarpette, la zucca in carrozza. C’è un segretario del
Cappuccetto Rosso abita in una grande città.
Sua mamma ha un piccolo negozio che sforna
dolci buonissimi. Un
giorno la mamma riceve una telefonata: è la
nonna che vive dall’altro capo della città. E’
malata. Le ci vorrebbe
un po’ di compagnia e
una bella fetta di torta:
così senz’altro guarirebbe presto. Cappucceto andrà dalla nonna e
le porterà una torta. In
una piazza incontra un
circo: ci sono gli artisti
che stanno provando lo
di Perrault
dei fratelli Grimm
per essere felice le basta una casa nel bosco.
E non importa se è piccola. Ciò che importa è
volersi bene. Anche se
si sta stretti.
Con: Marta Ossoli,
Cosetta Colla, Stefania Mannacio, Luca
Passeri, Alessandro
Testa, Nicol Quaglia,
Antonio Mingarelli,
Alessandro Conte
Drammaturgia e regia:
Stefania Mannacio Colla
Luci: Alberto Gualdoni
Biancaneve
▽
re molto compassato,
un re molto distinto, un
principe molto annoiato. La storia è quella di
Perrault però raccontata alla maniera Colla:
tante marionette, tante
sorprese e soprattutto
tante risate.
Con: Sara Drago, Cosetta Colla, Stefania
Mannacio, Luca Passeri, Alessandro Testa,
Carlo Decio, Chiara
Zerlini
Drammaturgia e regia:
Stefania Mannacio Colla
Luci: Alberto Gualdoni
prima assoluta
spettacolo. Tra gli altri,
un bravissimo prestigiatore e un lupo molto
avido e molto goloso...
E la storia è un’altra storia.
Con: Silvia Altrui, Cosetta Colla, Stefania
Mannacio, Luca Passeri, Alessandro Testa,
Carlo Decio
Drammaturgia e regia:
Stefania Mannacio Colla
Luci: Alberto Gualdoni
Cenerentola, una scena
le fotografie sono di
Antonella Pandini
▽
28
il foyer e' tutto del teatro
ottobre novembre dicembre 2014
Teatro i
Prenotazioni e informazioni: Via Gaudenzio Ferrari, 1 - 20123 Milano
tel. 02 8323156
336 3700770
www.teatroi.org - info@teatroi.org
Orario spettacoli: dal lunedì al sabato ore 21.00,
domenica ore 17.00, martedì riposo.
Mezzi pubblici: tram 2, 3, 9, 14; bus 94; Bikemi Corso
di Porta Ticinese
Prezzi: intero € 18, under26 € 11,50 - riduzioni.
Dal 29 settembre al 4 ottobre
1 ottobre 2014
Dal 2 al 4 ottobre
e le reliquie commestibili
drammaturgia e regia di Virginio Liberti
12 PAROLE
7 PENTIMENTI
installazione teatrale di liquide parole
In un bar, in un’osteria,
in uno studio veterinario, in un salone di
bellezza, nel parco della Conca di Leonardo,
con partenza da Teatro
i. Ho registrato storie,
pensieri, amori, eccitazioni, illusioni, inganni,
fantasie erotiche, dolori, pentimenti, parole.
Incontrato, a volte non
conosciuto. Registrato,
ma non intervistato. Ho
origliato e vi rendo partecipi. Le nostre storie.
Al centro del gioco drammaturgico è ora il soggetto che ruba un vissuto e
si identifica nell’ascolto.
L’accaduto altrui diventa specchio e banalità
del proprio accaduto/
accadente. Temi: amore,
morte, sesso e denaro.
Direzione e concetto:
Rubidori Manshaft
Voce attori: Daria Deflorian, Cinzia Morandi, Roberto Corradino
Collaborazione artistica: Paola Tripoli
Post-produzione video:
Luciano La Rotonda
NINA MADÙ
Rock band surreal demenziale
Scruto nella foschia,
molto lontano sirene
della polizia. Gentile pubblico, spettatori nella penombra,
il Grande Gorilla ci
guarda. Una rock band
specializzata in canzoni surreal-demenziali.
Nina Madu’ semina
nuova
inquietudine
grazie alle sue canzoni,
con l’aiuto del Bullo
Psicologico e dell’Abietto Infame.
Con: Camilla Barbarito,
Ulisse Garnerone, Fabio Marconi
Audio editing: Filippo
Bubbico
Installazione e oggetti
di scena: RazzleDazzle
Produzione OfficinaOrsi
Coproduzione: Festival
Benevento Città Spettacolo, LIS Lab Performing Arts, Meina,
Fondazione Piemonte
dal Vivo
PERDUTO PINOCCHIO
Comincia là dove termina la favola di Collodi, dal momento in cui
il grezzo legno diventa
umano. Pinocchio è la
storia di una vita e delle
sue metamorfosi, kafkiana per il suo dolore,
per la sua ironia, per il
suo sadismo. In scena un
uomo adulto, solo, senza
Geppetto, fata e animali
e insetti parlanti. Ecco
Pinocchio con la sua esistenza. Fallita? Felice?
L’uomo Pinocchio non
ha più speranze e desideri. Adesso fa i conti con la
difficoltà di ogni essere
umano a diventare speciale, unico al mondo. E
ti domando, caro Pinocchio, nel tuo bilancio esistenziale, hai capito cosa
hai guadagnato e cosa
perso? Non hai paura di
diventare un fenomeno
da baraccone come il fu
burattino nel teatro di
varietà di Mangiafuoco?
Con: Tommaso Taddei
Scene: Loris Giancola
Costumi:MassimoBevilacqua
Video: Alessio Bianciardi
Audio: Marco Cardone
Voci: Giancarlo Cauteruccio, Rossana Gay,
Massimo Grigò, Carlo
Salvador, Emiliano Terreni, Alessio Martinoli,
Ciro Masella, Francesco
Pennacchia, Laura Bandelloni, Massimo Bevilacqua, Anna Giusi Lufrano, Loris Giancola,
Daria Balducelli, Alessio
Bianciardi, Marco Cardone, Pina Izzi, Olmo
Fantini, Carlotta Rovelli
Produzione: Teatro Studio Krypton
Dal 3 al 4 ottobre
Dal 30 ottobre al 1 dicembre
Dal 5 al 7 dicembre
IN OTTAVA RIMA (vol. I e II)
di Massimo Sgorbani, regia di Renzo Martinelli
omaggio a Derek Jarman
Il dialogo della morte,
dell’incubo. Il dialogo
delle fiabe da raccontare
ai bambini per farli stare
buoni. Il dialogo impossibile eppure reale tra
la infanticida e il genocida. Un dialogo pieno
di comparse, da Biancaneve ai sette nani, passando per Topolino, con
Walt Disney che sorride
sornione alla finestra
del bunker. Magda e lo
spavento: in effetti c’è
da aver paura, pensando alla storia, la Storia
con la esse maiuscola.
Si ride, si scherza, si
flirta amabilmente con
l’uomo nero e, per farlo,
bisogna avere il sangue
freddo di Magda Goebbles, essere capaci di far
amabilmente morire sei
piccoli cuccioli d’uomo,
il freddo del cianuro e il
bacio della buona notte.
A conclusione della trilogia ecco arrivare l’innominabile, l’osceno,
Heil Hitler!
Uno schermo monocromo solcato e graffiato
da suoni, voci, racconti,
rumori, ironia, invettiva, dolcezza, dramma:
è Blue, l’ultimo film di
Derek Jarman, uno dei
più significativi e inno-
PICCOLI SUICIDI
regia di Giovanni Guerrieri e Dario Marconcini
In una ludoteca per bambini con partenza da Teatro i. Questo lavoro – grazie alla complicità e alla
collaborazione con la storica Compagnia del Maggio “Pietro Frediani”
di Buti diretta da Dario
Marconcini – segna una
tappa decisiva nell’indagine sulla parodia che I
Sacchi di Sabbia stanno
conducendo negli ultimi
anni. Ricalcare e abitare
una forma arcaica – quella dei cantori dei paladini
di ariostesca memoria –
diventa la chiave per condividere un immaginario
con lo spettatore, per
poi rovesciarlo e/o straniarlo. La parodia è inte-
sa come “fuori posto”,
come rottura del nesso
naturale fra musica e linguaggio: ecco il cuore di
quest’avventura.
Con: Gabriele Carli,
Giulia Gallo, Giovanni
Guerrieri, Enzo Illiano, Giulia Solano
Ideazione: Giovanni Guerrieri e Giulia Gallo
Consulenza all’Ottava
Rima: Enrico Pelosini
Consulenza al canto:
Andrea Bacci e Enrico
Baschieri
Illustrazioni: Guido Bartoli
Produzione: I Sacchi di
Sabbia
MAGDA E LO SPAVENTO BLUE
Con: Milutin Dapcevic,
Federica Fracassi
Dramaturg: Francesca
Garolla
Audioevideo:FabioCinicola
Luci: Mattia De Pace
Produzione: Teatro i
vativi cineasti inglesi.
Resoconto della malattia che lo stava privando della vista consegnandogli un mondo di
bagliori indistinti e che
lo avrebbe condotto alla
morte per complicazioni legate all’AIDS. Ma
anche momenti di vita
quotidiana, ricordi, critica sociale, descrizioni impietose, orgoglio
omosessuale, poesia.
Una lenta preparazione
alla morte che diventa
inno di una disperata
vitalità.
Voce: Michele Masiero
Colonna sonora: Simon
Fisher Turner
Ringraziamenti: Keith
Collins,
James
Mackay, Simon Fisher
Turner, Tony Peake e
The Estate of Derek
Barman
◁
Una scena,
foto: Andrea Macchia
ottobre novembre dicembre 2014
Teatro Ariberto
Prenotazioni e informazioni: www.nuovoteatroariberto.it
info@nuovoteatroariberto.it
tel. 3385268503
il foyer e' tutto del teatro
29
Via Daniele Crespi, 9 - 20123 Milano
Biglietteria:
prenotazioni@nuovoteatroariberto.it
Mezzi pubblici: tram 2, 3, 14; bus 47, 59, 74, 94; M2 (S.
Agostino) (S. Ambrogio), bike-sharing (S. Agostino).
Prezzi: intero € 12,00 - riduzioni.
Dal 1 al 25 ottobre
6 novembre
Dal 7 al 9 novembre
di e con Marco Filatori
di e con Paolo Colombo
di e con Beppe Casales
TORTELLINI CRUDI FACCIA A FACCIA COL VAMPIRO LA SPREMUTA
Un monologo, un figlio
che racconta l’irruzione nella sua vita di una
madre malata della cosiddetta “malattia di
Alzheimer”. Parla con
lei, o con ciò che resta
di lei, o con la propria
idea di lei. Con gli spettatori, chiamati a subire
una specie di confessione pubblica. E con parte
della famiglia, convocata in platea come in un
triste tribunale in cui
chiudere alcuni conti e,
di conseguenza, aprirne altri. Ogni famiglia
ha le proprie ombre e
le proprie bombe innescate e lui maneggia
con sofferta franchezza
quelle della sua. È un
piccolo gioco al massacro, dove tutti appaiono
nudi e indifesi, proprio
come la madre, su una
sedia a rotelle, di spalle.
E anche il pubblico.
Assistente alla regia:
Anna Maria Pasquazzo
Marco Filatori
Appunti
dall’ISOLA
Installazione a cura di
Qui e Ora Residenza Teatrale
Ritratto di un quartiere
per parole e immagini,
con le voci di chi lo abita
e percorre ogni giorno.
Sguardi sulle strade, gli
incroci, le vie e sul senso della parola cultura
oggi. Un momento per
conoscere e ritrovare
il senso di una cultura
condivisa e diffusa.
Un ponte fra l’Isola e la
città che la racchiude.
Ingresso libero
Remote Milano: attraversare la città a piedi guidati dalla voce
elettronica di un navigatore personale ▷
Il 7 gennaio 2010 i migranti che lavorano a
Rosarno si ribellano.
Dopo anni di violenze e
sfruttamento, gli africani reagiscono, facendo
ciò che gli italiani non
fanno da anni: alzare
la testa. In due giorni
si consuma tutto: gli
scontri con la polizia, la
caccia al nero e infine lo
sgombero. I media nazionali sottolineano che
la mafia non c’entra.
Ma dire che in Calabria
la mafia non c’entra
è una bugia. C’entra
OH, HAPPY DAY!
Storia e storie di Natale
Prenotazioni e informazioni: 4 e 5 ottobre
la fase storica in cui la
Romania vive separata
dalle sue radici europee, quella del socialismo reale. Il tentativo è
quello di mostrare come
i rumeni per un lungo
periodo si siano confrontati con il lato oscuro della politica, fatto di
sopraffazione, arbitrio,
meschina ricerca del
potere, arroganza e mistificazione. Da simili atteggiamenti, però, non si
mostrano esenti neppure
i governi dei “liberali”
Paesi occidentali.
18 dicembre
Zona K
www.zonak.it
▽
Parliamo continuamente di allargamento a Est
dell’Europa e poi, in
realtà, sappiamo poco o
nulla della storia dei Paesi che stavano un tempo al di là della ‘cortina
di ferro’. Faccia a faccia
col vampiro racconta
Il Natale è l’attesa: gioiosa e trepidante, ma anche
nervosa e malinconica.
Attese che durano seco-
li, giorni o anche solo
minuti. Attese che segnano la storia. Attese
raccontate da due sto-
eccome e non solo in
Calabria. Nei fatti di
Rosarno si concentrano
tre nodi fondamentali
che stringono al collo
l’Italia e che prima o
poi bisognerà trovare il
coraggio di sciogliere: il
rapporto coi migranti,
la mafia e il concetto di
lavoro. Il nostro Paese è
spremuto da mani violente, molte mani. Il coraggio di chi non vuole
più girare la testa, di chi
pensa che vivere esiga
più dignità, deve essere
imitato, non temuto.
rici, Paolo Colombo e Chiara Continisio, che
scivolano leggeri, come
una slitta sulla neve, da
Betlemme alla Finlandia, da Stille Nacht a Jingle Bells, dalle piccole
storie natalizie alla grande Storia del mondo.
Via Spalato, 11 - 20124 Milano
tel. 0297378443
3420170364
Biglietteria: (in orario di ufficio)
biglietti@zonak.it
prenotazione e tessera annuale (€3.00) obbligatoria
Mezzi pubblici: tram 7, 31, 33; bus 60; M2 (Gioia),
M3 (Zara), M5 (Isola).
Prezzi: intero €10.00 - rid. I tesseramento €7 - riduzioni.
5 ottobre ore 10.00
Corpomondo
Dal 22 ottobre al 5 novembre
a cura di Art-too
di Rimini Protokoll - Stefan Kaegi e Jorg Karrenbauer
I bambini (dai 6 ai 12
anni) aiutati dai loro
genitori faranno volare in controluce i loro
corpi immaginari. Ogni
Dopo Berlino, Vienna, Avignone, San
Pietroburgo,
Rimini
Protokoll,
collettivo
d’avanguardia tra i più
premiati
d’Europa,
approda finalmente a
Milano. Remote Milano è un percorso a piedi per attraversare la
città guidati dalla voce
elettronica di un navigatore personale. Una
colonna sonora scritta
per Milano, che trasforma il viaggio urbano in
un film collettivo. Un
mezzo tecnologico che
dirige e lancia una sfida
ai suoi 50 partecipanti:
fanno parte di un’entità
collettiva, ma il singolo
può prendere decisioni
per sé; è al contempo
attore e spettatore, osservatore e osservato.
corpo diventerà un vero
e proprio mondo con
mari e terre emerse. Ingresso libero con prenotazione obbligatoria.
Remote Milano
“Gli altri ascoltano ciò
che ascolto io?” “Come
potremo prendere decisioni comuni?” L’intelligenza artificiale dirige, ma stimola anche
una percezione alterata
che spinge a guardare
la realtà e se stessi con
sguardo del tutto nuovo. Un gioco, un’esperienza, un viaggio. Milano come non l’avete
mai vista.
Posti limitati – prenotazione obbligatoria. Prevendita dal 1 ottobre.
Siete pregati di presentarvi nel luogo dell’incontro 20 minuti prima
dell’inizio.Trattandosi
di un percorso a tappe
obbligate l’orario di
partenza è improro-
gabile. Lo spettacolo è
itinerante, dura circa
90 min e sarà percorso
a piedi. Si raccomanda
di munirsi di scarpe comode e impermeabile in
caso di pioggia. Nel luogo dell’incontro vi sarà
chiesto un documento
come cauzione per l’uso
del navigatore. Sound design: Nikolas
Neecke
Drammaturgia: Juliane
Männel, Aljoscha Begrich
Assistenza alla regia:
Ilona Marti
Voci: Acapela Group
Direzione di produzione:
Caroline Gentz
Produzione: Rimini Apparat
per Milano
Assistente alla regia:
Federica Di Rosa
Direttore di produzione
e traduzione: Valentina Kastlunger
30
il foyer e' tutto del teatro
Teatro Elfo Puccini
ottobre novembre dicembre 2014
Corso Buenos Aires, 33 - 20124 Milano
Biglietteria: (Corso Buenos Aires, 33)
da lun. a sab. 10.30 - 19.30;
dom. 14.30 - 17.30
www.elfo.org biglietteria@elfo.org
Mezzi pubblici: tram 5, 33; bus 60, 81; M1 (Lima,
P.ta Venezia).
Prezzi: intero € 30,50 - martedì € 20,00 - riduzioni.
Dal 21 ottobre al 16 novembre
Dal 2 al 7 dicembre
Dal 12 dicembre al 4 gennaio
Irriverente e spassosa,
ma anche profondamente e inaspettatamente
commovente, la pièce
parla di teatro, di poesia
e di musica, di etica e
della paura di invecchiare, anche se sembra che
Bennett, proprio invecchiando, sia diventato
più coraggioso e ambizioso che mai. Cuore
del play è l’incontro tra
Wystan Hugh Auden e
Benjamin Britten, che si
rivedono dopo vent’anni
di lontananza. Per Bruni
e De Capitani due splendidi ruoli con cui confrontarsi: il primo interpreterà la parte del poeta
inglese e il secondo quella del compositore.
Umberto Orsini fa rivivere
Dostoevskij,
calandosi nei panni di
un immaginario Ivan
Karamazov
maturo.
Si misura, attraverso
uno specchio, con il se
stesso giovane, quell’ideatore della leggenda
che tra nostalgia e sofferenza srotola il suo personale nastro di Krapp.
In scena, accanto al
doppio personaggio, un
Mefisto di eco faustiana
con il quale l’Inquisitore si industria a classificare temi ossessivi quali
fede, mistero, autorità,
peccato e libertà. Un
testo che è soprattutto
un manifesto sull’autoprodotta mancanza
di libertà degli uomini:
l’Inquisitore si rivolge al Cristo afferman-
Bugie e potere. Responsabilità e potere. Frost/
Nixon è un match che
mette a confronto il
potere politico e quello
mediatico.
Riflettori
puntati sul primo caso
storico di giornalismospettacolo. Nucleo della pièce è l’intervista
che l’anchorman David
Frost fece nel 1977 a
Richard Nixon (dimesso nel 1974), terminata con la confessione
dell’ex Presidente - mai
ottenuta prima - sullo
scandalo del Watergate
e sui limiti morali del
Prenotazioni e informazioni: tel. 0200660606
Sala sakespeare
IL
VIZIO
DELL’ARTE
LA
LEGGENDA
DEL
GRANDE
INQUISITORE
FROST/NIXON
di Alan Bennett, regia Ferdinando Bruni e Francesco Frongia da I fratelli Karamazov di Dostoevskij, regia di Pietro Babina di Peter Morgan, regia di Ferdinando Bruni e Elio De Capitani
Con: Ferdinando Bruni,
Elio De Capitani, Ida
Marinelli,
Umberto
Petranca, Alessandro
Bruni Ocaña, Michele
Radice, Vincenzo Zampa, Matteo de Mojana
Costumi: Saverio Assumma
Musiche: Matteo de Mojana
Luci: Nando Frigerio
Suono: Giuseppe Marzoli
Voce registrata: Giorgio Gaddi
Sassofono: Luigi Napolitano
Produzione: Teatro dell’Elfo
Umberto Petranca e
Ferdinando Bruni
foto: Laila Pozzo
▽
Sala BAUSH
Dal 30 ottobre al 9 novembre
FAUST MARLOWE BURLESQUE
di Aldo Trionfo e Lorenzo Salveti, regia di Massimo Di Michele
Faust e Mefistofele, una
storia di immortalità e
dannazione, perdono
e salvezza eterna. Una
storia che, almeno per
sentito dire, quasi tutti
conoscono. Non molti,
invece, conoscono la
versione che due grandi
autori di teatro hanno
scritto nel 1976 per due
monumenti del palcoscenico come Carmelo
Bene e Franco Branciaroli. Un testo arduo,
ricco di inserti, rappre-
sentato solo da Bene e
Branciaroli e poi mai più
messo in scena. Gli autori elaborano un gioco
straordinario nel quale
i personaggi finiscono
per rappresentare le due
facce della stessa medaglia. La dannazione di
Faust, spintosi troppo in
là nella ricerca dell’immortalità, è anche la solitudine di Mefistofele.
Il gioco – fatto di scherzi
divertiti, inversioni di
genere, ammiccamenti
di seduzione reciproca,
oscillante fra il disperante e il travolgente – invischia entrambi i personaggi in una progressiva
crisi di identità.
Con: Massimo Di Michele e Federica Rosellini
Costumi: Alessandro Lai
Luci: Alessandro Carletti
Scene e aiuto regia: Cristina Gardumi
Produzione: MaDiMi
Federica Rosellini
foto: Angles Parrinello ▷
do che gli uomini non
sanno che farsene della libertà, demandano
l’arbitrio ad altri e si
deresponsabilizzano.
Solo in questo modo,
paradossalmente,
di
sentono liberi.
Con: Umberto Orsini (foto),
Leonardo Capuano
Drammaturgia:
Pietro
Babina, Leonardo Capuano, Umberto Orsini
Scene: Federico Babina,
Pietro Babina
Costumi: Gianluca Sbicca
Musiche: Alberto Fiori
Video: Miguel Derrico
Suono: Alessandro Saviozzi
Tecnico: Filippo Lezzi
Produzione: Compagnia
Umberto Orsini
potere. Un episodio
storico realmente accaduto.
Con: Ferdinando Bruni,
Elio De Capitani (foto),
Luca Toracca, Alessandro Bruni Ocaña,
Claudia Coli, Matteo de
Mojana, Andrea Germani, Nicola Stravalaci
Luci: Nando Frigerio
Suono: Giuseppe Marzoli
Produzione:
Teatro
dell’Elfo e Teatro
Stabile dell’Umbria
Dal 18 al 27 novembre
ROAD MOVIE
di Godfrey Hamilton, regia di Sandro Mabellini
Un testo profondamente commovente che ci
parla della paura dell’amore, della perdita,
della morte e della complessità di questi sentimenti quando sono
inscindibilmente legati.
Ambientato negli Stati
Uniti degli anni Novanta, epoca in cui l’Aids
assumeva i connotati di
un’epidemia, racconta
di Joel, gay trentenne,
che si avventura in un
viaggio coast to coast
per rincontrare il suo
innamorato, Scott. Un
percorso costellato da
incontri che lo trasformeranno
profondamente, mettendolo a
confronto con genitori,
uomini e donne che devono in vario modo venire a patti con la perdita degli affetti più cari.
Con: Angelo Di Genio
Violoncello: Piero Salvatori
Produzione: Beat 72 e
Quartieri dell’arte
ottobre novembre dicembre 2014
Sala BAUSH
Dal 11 al 21 dicembre
IL MARITO SMARRITO
da George Dandin di Molière, regia di Filippo Renda
Una casa di plastica, un
giardino di moquette e
meno di un metro quadrato di terra: questi
sono gli averi, almeno
quelli visibili, di Giorgio Dandini, sedicente
villico arricchito, self
made man, esponente
di una nascente borghesia ancora molto
volgare. L’imprenditore
agricolo non possiede
però soltanto beni materiali: egli ha anche
acquistato una moglie,
Angelica, ragazza tutto
pepe, figlia di due aristocratici decadutissimi
decisi a spennarlo. In
cerca di avventure, Angelica trova nel virilissimo Clitadtro, cafone
d’altri tempi, lo sfiato
tanto bramato dal proprio corpo; il marito subodora l’inganno, ma,
per la furbizia della moglie e per la propria proverbiale ignoranza, per
il foyer e' tutto del teatro
Dal 26 dicembre al 4 gennaio
ben tre volte non riesce
ad incastrare la fedifraga e per tre volte viene
pesantemente umiliato
persino dai servi. Cornuto e smarrito.
SHAKESPEARE
A MERENDA
di e con Elena Russo Arman
È sempre sorprendente per i giovani spettatori scoprire quanto
lavoro ci sia dietro uno
spettacolo, cosa accade
dietro le quinte mentre
lo spettacolo è in corso
e soprattutto scoprire
quanto questa attività
non sia cambiata molto
dall’epoca di Shakespeare. Chi era costui? Chi
era la Regina Elisabetta? Come lavoravano gli
attori? Come erano i te-
Con: Pier Paolo D’Alessandro, Matthieu Pastore, Valentina Picello, Simone Tangolo,
Anahì Traversi
Drammaturgia: Filippo
Renda
Scene e costumi: Eleonora Rossi
Produzione: Idiot Savant/Ludwig, Teatro
Libero di Palermo
Pastore e D’Alessandro ▷
Sala Fassbinder
Dal 28 ottobre al 2 novembre
Dal 4 al 16 novembre
da Davide Toffolo, regia di Eleonora Pippo
di Peter Weiss, regia di Nanni Garella
ne umana, rinunciare
all’amore e astenersi
dal modificare il corso
delle esistenze altrui.
Un classico dell’avanguardia del secondo Novecento, firmato da Peter Weiss nel 1963. La
vita e la morte di Marat,
l’uomo più radicale della rivoluzione francese,
vengono messi in scena, tredici anni dopo la
fatale coltellata di Charlotte Corday, dagli internati del manicomio
di Charenton, nei pressi
di Parigi, sotto la guida
del Marchese de Sade, il
quale venne realmente
Con: Mimosa Campironi, Marco Imparato,
Elisa Pavolini, Maria
Roveran (foto), Libero
Stelluti, Davide Toffolo, Matteo Vignati
Musiche: Tre Allegri
Ragazzi Morti
Produzione: Pubblico
Teatro, Elena Arcuri
& Eleonora Pippo
rinchiuso nel manicomio che tra il 1801 e il
1814 lo vede regista della pièce stessa.
Con: Laura Marinoni
(foto), Nanni Garella,
Nicola Berti, Giorgia
Bolognini, Luca Formica, Pamela Giannasi, Maria Rosa Iattoni,
Iole Mazzetti, Fabio
Molinari, Mirco Nanni,
Lucio Polazzi, Deborah
Quintavalle, Moreno
Rimondi, Roberto Risi
Dal 18 al 23 novembre
VOCAZIONE
Dal 25 al 30 novembre
di e con Danio Manfredini
regia di Gabriele Di Luca, Massimiliano Setti, Alessandro Tedeschi di e con Mario Perrotta
Manfredini torna al lavoro con l’intenzione di
tracciare un quadro sulla figura dell’attore teatrale e dei vari stadi che
attraversa e che lo conducono alla creazione:
come si contaminano i
piani della vita con quelli dell’arte e viceversa.
“Mi apro a un percorso
di lavoro teatrale che
verte sul tema dell’attore di teatro e della
sua vita. Metto a fuoco
questo soggetto in un
momento in cui sembra
inutile, non necessario,
occuparsi di teatro, di
arte e di conseguenza
dell’attore-autore-regista teatrale, figura che
sembra in disuso. Pur
accogliendo i progressi della tecnologia e il
potenziale che offrono
Gli Stati Uniti d’America bombardano il Messico distruggendo tutte le
piantagioni di droga con
il pretesto di esportare
la propria democrazia.
Fil e Charlie, trentenni
con un futuro incerto,
coltivano nel loro appartamento grossi quantitativi di marijuana e, con
opposte motivazioni,
decidono di invertire il
all’arte, ritengo centrale la figura dell’artista
nella sua essenza umana scarna. Fosse anche,
come si dice, che il teatro è destinato a sparire, ci tocca dare luce al
tramonto”.
Con: Vincenzo del Prete,
Danio Manfredini (foto)
Produzione: La Corte
Ospitale
atri a quell’epoca? Chi
andava a teatro? L’obiettivo di Shakespeare
a merenda è proporre ai
più giovani, con ironia
e leggerezza, un modo
diverso di scoprire il teatro, di osservare da vicino gli elementi che lo
compongono e di offrire loro qualche nozione
sul teatro elisabettiano
e sui suoi protagonisti.
Produzione: Teatro dell’Elfo
LA PERSECUZIONE E L’ASSASSINIO DI JEAN-PAUL MARAT
CINQUE ALLEGRI RAGAZZI MORTI
Musical a bassa fedeltà
tratto dall’omonimo romanzo a fumetti di Davide Toffolo. Gli episodi
L’alternativa e La festa
dei morti sono stati scelti per una trasposizione
teatrale/musicale. La
saga racconta la storia
horror-romantica
di
cinque liceali che, in
seguito a un incidente
mortale procurato da
un rito voodoo, diventano zombie condannati a nutrirsi solo di car-
31
Costumi: Elena Dal Pozzo
Musiche: Saverio Vita
Produzione Emilia Romagna Teatro Fondazione
Dal 1 al 7 dicembre
THANKS FOR VASELINA UN BÈS - ANTONIO LIGABUE
normale andamento del
mercato della marijuana
esportandola dall’Italia
al Messico. Su questo
pretesto surreale si fonda la trama che esploderà non appena nella
loro vita entrerà Wanda,
membro di un fallimentare corso di autostima:
nessun’altro potrebbe
essere più adatto per diventare un insospettabile corriere internazionale della droga.
Con: Gabriele Di Luca,
Massimiliano Setti, Beatrice Schiros, Ciro Masella, Francesca Turrini
Costumi e scene: Nicole
Marsano, Giovanna
Ferrara
Musiche: Massimiliano Setti
Luci: Diego Sacchi
Produzione: Carrozzeria
Orfeo e Pontedera Teatro
“Un bès... Dam un bès,
uno solo! Che un giorno
diventerà tutto splendido. Per me e per voi”.
Provo a chiudere gli occhi e immagino: io, così
come sono, con i miei
40 passati, con la mia
vita vissuta, ma senza
un bacio, neanche uno.
Mai. Ecco, questo m’interessa oggi di Antonio
Ligabue: la sua solitudine, il suo stare al margine, anzi, oltre il margine, là dove un bacio è
un sogno, un’implorare
senza risposte che dura
da tutta una vita. Voglio avere a che fare con
l’uomo Antonio Ligabue, con il Toni, lo scemo del paese. Mi attrae
e mi spiazza la coscienza che aveva di essere
un rifiuto dell’umanità
e, al contempo, un artista, perché questo doppio sentire gli lacerava
l’anima.
Collaborazione alla regia: Paola Roscioli
Collaborazione alla ricerca: Riccardo Paterlini
Produzione:
Teatro
dell’Argine
Mario Perrotta ▽
il foyer e' tutto del teatro
32
Sala Fassbinder
Dal 9 al 14 dicembre
ottobre novembre dicembre 2014
STILL LIFE
Dal 16 al 21 dicembre
Massacro a cinque voci
per una vittima. Il bullismo omofobico, la discriminazione, il mobbing psicologico che
spinge all’autoannientamento. Un contributo
per tentare di combattere la discriminazione
identitaria, un omaggio
per ricordare l’adolescente romano, uno dei
tantissimi, che si è tolto
la vita impiccandosi con
la sua sciarpa rosa. Una
vertigine per illustrare
un germe che si annida
ovunque, ma che proprio nei licei scolastici,
in quell’età in cui ogni
“Scende giù per Toledo
e va di fretta, Rosalinda Sprint. E’ in ritardo
col sarto e deve andare
da Marlene Dietrich fra
mezz’ora e quella non
aspetta. Colpa della
Camomilla Schulz…”.
Così inizia una delle più
travolgenti invenzioni
letterarie, la storia di un
travestito napoletano,
emblema della stravaganza e fragilità di una
città e dei suoi mutanti
abitanti. Tra straniamento ed immedesimazione, si disegna il
personaggio di Rosalinda Sprint. Un flusso
Dal 26 dicembre al 4 gennaio
SCENDE GIÙ PER TOLEDO GRASSE RISATE,
LACRIME MAGRE!
drammaturgia Ricci/Forte, regia di Stefano Ricci di Giuseppe Patroni Griffi, regia di Arturo Cirillo
futuro sembra possibile, stabilisce il suo paradosso smascherando
i perimetri del gregge
che diventeremo.
Con: Anna Gualdo, Giuseppe Sartori, Fabio
Gomiero, Liliana Laera, Francesco Scolletta
Movimenti: Marco Angelilli
▽
Una scena di
Still life
foto: Daniele e Virginia Antonelli
Arturo Cirillo in
Scende giù per Toledo
▽
di parole che diventano
carne e spesso danza. Un
tango disperato, un folleggiare sul baratro, un
urlare per non morire.
Lo spettacolo è adatto
esclusivamente ad un
pubblico adulto.
Con: Arturo Cirillo
Scene: Dario Gessati
Costumi: Gianluca Falaschi
Musiche: Francesco De
Melis
Luci: Mauro Marasà
Produzione:Teatro Stabile delle Marche e Napoli Teatro Festival
di e con Paolo Faroni e Fabio Paroni
Torna lo spettacolo
(aprì con successo la
scorsa edizione di Nuove storie) che gioca coi
luoghi comuni del mondo del teatro e i suoi
stereotipi, sviscerando
allegramente il mestiere dell’attore in quattro quadri, più Prologo
ed Epilogo. L’attore
felice di recitare nella
TV commerciale lotta
contro il compagno che
vorrebbe fare teatro serio; il giovane regista
cerca di piazzare le sue
idee su un mercato che
prevede solo commedie
brillanti e classici con
bellocce televisive; due
vecchi amici del liceo,
uno fa il dentista e l’al-
tro l’attore, in una visione ribaltata della realtà
alla Monty Phyton; il
dramma di dover scegliere tra famiglia e vita
comoda e un’esistenza
senza punti fermi e solitaria. Un susseguirsi di
scene divertenti, a tratti esilaranti, dove i due
attori/registi/autori si
scambiano vicendevolmente il ruolo di buono/cattivo, pratico/idealista, affermato/fallito
con grande versatilità e
capacità mimetica.
Scene e luci: Massimo
Canepa
Produzione: Compagnia
Blusclint
Dal 26 dicembre al 4 gennaio
GENERAZIONE DISAGIO DOPODICHÈ STASERA MI BUTTO
regia di Riccardo Pippa
Una drammaturgia collettiva per raccontare
una generazione. «Sappiamo chi sei. Tu sei un
disagiato. Lo sai tu e lo
sappiamo anche noi.
Sappiamo quante energie sprechi per non farlo
vedere. Fratello disagiato, basta: Il disagio non
è un ostacolo sulla strada, il disagio è la strada.
Non cercare di cambiare
te stesso. Non cercare di
apparire migliore. Accettati come sei: pigro,
inetto, inconcludente,
dispersivo, vile. Noi
ti vogliamo bene così.
Non preoccuparti: elimineremo assieme ogni
senso di colpa, ogni residuo di frustrazione. Noi
siamo qui per aiutarti.
Siamo portatori di un
messaggio universale
che si esprime attraverso la pratica delle tre d:
Distrazione, Disinteresse, Disaffezione. Stringi
la mano che ti porgiamo.
Il futuro è nostro. Grandi giorni di festa si avvicinano. Noi siamo la Generazione Disagio. E ce
ne sbattiamo il cazzo».
Con: Enrico Pittaluga, Graziano Sirressi, Alessandro Bruni
Ocaña, Luca Mammoli
Disegni: Duccio Mantellassi e Niccolò Masini
Produzione: Generazione Disagio
Accendi iariflettori sulla tua attività!
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ottobre novembre dicembre 2014
il foyer e' tutto del teatro
Teatro degli Arcimboldi
Prenotazioni e informazioni:
Viale dell’Innovazione, 20 - 20126 Milano
Biglietteria: (Viale dell’Innovazione, 20)
dal lunedì al venerdì dalle 14.00 alle 18.00
www.teatroarcimboldi.it
Mezzi pubblici: bus 52, 87, 728; M5 (Bicocca).
Prezzi: da € 15 a € 110 + diritti di prevendita. Riduzioni per gruppi, gruppi@ipomeriggi.it
2 ottobre
Dal 16 ottobre al 2 novembre
20 ottobre e 29 novembre
Sogno o son desto
regia di Massimo Romeo Piparo
Tempo reale tour
Centralino: tel. 02641142212
02641142214
02641142200
33
MASSIMO RANIERI JESUS CHRIST SUPERSTAR FRANCESCO RENGA
L’istrione del teatro
italiano, confermatosi
come uno degli artisti
più amati e seguiti dal
pubblico, torna a Milano a grande richiesta
con lo straordinario
spettacolo Sogno e son
desto – Chi nun tene
coraggio nun se cocca
ch’ ‘e femmene belle. In
un unico show, l’artista mescola tutti i suoi
successi con quelli dei
grandi autori di musica
e teatro. Canzoni e monologhi intrecciano un
racconto giocoso e provocatorio, un inno alla
vita, all’amore e alla
speranza.
Trolli, batteria; Donato Sensini, sax
Luci: Maurizio Fabretti
Produzione: Anni 60 Produzioni e Cose di Musica
Con: Max Rosati, chitarra; Flavio Mazzocchi, pianoforte; Mario
Guarini, basso; Luca
Approda a Milano Jesus
Christ Superstar, con
una imperdibile reunion
degli interpreti principali del film originale.
La versione italiana in
foto: G. Chieregato
lingua originale firmata da Massimo Romeo
Piparo compie 20 anni
e vanta ormai numerosi
record, con numeri di
tutto rispetto: tre diverse edizioni, 11 anni consecutivi in cartellone nei
Teatri italiani dal 1995
al 2006, oltre 1.000.000
di spettatori, più di 100
artisti che si sono alternati nel cast. La chiave
del grande successo è
l’ottimale combinazione
di musica rock, musical
e una Grande Storia.
Mentre è in tutte le radio il nuovo singolo A
un isolato da te, continua inarrestabile il
successo di Tempo reale tour che in autunno
vede l’artista on stage
in tutta la penisola,
dopo un’estate in top
ten nelle classifiche dei
dischi più venduti. Con
una straordinaria presenza, fisica e vocale sul
palco, Renga procede
spedito attraverso cambi di registro, passaggi
vocali complicatissimi
ed emozionanti momenti di spettacolo.
Con: Ted Neeley, Yvonne
Elliman, Barry Dennen
Direzione
Musicale:
Emanuele Friello
Coreografie: Roberto Croce
Scene: Giancarlo Muselli
Costumi: Cecilia Betona
Dal 11 al 23 novembre
Dal 10 al 21 dicembre
regia e coreografie di Matthew Bourne
regia di Rob Roth
Matthew Bourne’s Disney’s Beauty
Swan Lake
and the Beast
Emozionante, audace,
totalmente originale,
la produzione di Matthew Bourne trasforma
uno dei migliori balletti
classici della tradizione
in un elegante, spiritoso, toccante racconto
contemporaneo. Forse
più conosciuto per la
sostituzione del tradizionale corpo di ballo
femminile con una minacciosa ensemble maschile, Matthew Bourne
fa molto di più: fonde
balletto, stile, umori-
smo, spettacolo, comicità e mimo per creare
un provocatorio e potente Lago dei cigni dei
nostri tempi.
Con: Jonathan Ollivier,
Chris Trenfield, Christopher Marney, Simon Williams
Scene e Costumi: Lez
Brotherston
Luci: Rick Fisher
Musiche: Pyotr Ilyich
Tchaikovsky
Produzione: New Adventures
L’intramontabile musical, tratto dall’omonimo film d’animazione
del 1991 che valse a Disney l’Oscar, ha conquistato i cuori di oltre 35
milioni di spettatori dal
suo primo debutto. Con
l’incantevole storia d’amore tra la giovane Belle e la Bestia, il principe
intrappolato da un incantesimo nel corpo di
una spaventosa creatura, Disney’s Beauty and
the Beast è il grande
classico pronto a stupire ancora e a incantare
il pubblico italiano con
la sua versione originale inglese che porterà
sul palcoscenico 30
attori e ballerini, 11
musicisti, 580 costumi,
80 parrucche e magici
effetti speciali. Sono in
corso in questo periodo
a Broadway le audizioni
del cast definitivo.
Coreografie: Matt West
Costumi: Ann Hould-Ward
Luci: Natasha Katz
Scene: Stanley A. Meyer
Suono: John Petrafesa Jr.
supervisione
musicale:
Michael Kosarin
Musiche: Alan Menken
Testi: Howard Ashman,
Tim Rice; libretto di
Linda Woolverton
Produzione: Show Bees,
in collaborazione con
foto: H. Maybanks
David Zard, e Teatro
Stabile del Friuli Venezia Giulia
foto: Amy Boyle
34
il foyer e' tutto del teatro
ottobre novembre dicembre 2014
Teatro Officina
Prenotazioni e informazioni:
tel. 022553200
fax. 0227000858
Via Sant’Erembaldo, 2 - 20126 Milano
www.teatroofficina.it info@teatroofficina.it
Segreteria: dalle 9.30 alle 17.30
Mezzi pubblici: bus 44, 86; M1 (Gorla).
26 ottobre
24 e 25 ottobre
1 novembre
Serata per la pace in Medio Oriente
a cura di Massimo De Vita
drammaturgia e regia di Patrizia Pasqui
Ondate di violenza e di
crudeltà si abbattono su
popoli deboli e poveri
(i curdi, i palestinesi,
gli afghani), un’umanità dolente si è trovata
scagliata in scenari di
guerra e di privazione.
La pace è un bene che
in occidente tendiamo a
dare per scontato e che,
invece, tale non è per
gran parte del mondo.
La voce della poesia e
Un viaggio nel paese più
bello del mondo: una
terra amata e lontana,
abbandonata per salvare
la propria vita. La dimostrazione del laboratorio con i rifugiati politici
organizzato e realizzato
tra l’ottobre 2013 e il
maggio 2014. Accogliere la voce di un’umanità
dolente utilizzando uno
strumento ineguagliabile come il teatro. Il
progetto, voluto e sostenuto dall’Ufficio Servizi
per Adulti e Politiche
per l’Immigrazione del
Comune di Milano, costituisce un’esperienza
pilota che utilizza il teatro come dispositivo
comunicativo che coin-
Poeti contro la guerra Io, rifugiato politico Etiopia detta Pia
della letteratura creano
una diversa attenzione,
un ascolto profondo,
una consonanza con
questi popoli disperati.
Lettori: Massimo de
Vita (nella foto), Daniela Airoldi Bianchi
Testi di: Tahar Ben
Jelloun, Pablo Neruda, Berthold Brecht,
Primo Levi e Nazim
Hikmet
volge nel setting rifugiati, assistenti sociali
ed educatori. Al termine
del percorso laboratoriale ora il pubblico ha
la possibilità di assistere
alla restituzione sociale
del lavoro svolto.
Nella grande pineta tra
Pisa e Livorno di nome
Tombolo, dopo la seconda guerra mondiale,
una parte di popolazione cerca di rifugiarsi o
di trarre profitto dalle
condizioni provocate
dalla guerra. In baracche e capanne, vive
un’umanità di contrabbandieri, disertori e
segnorine - così erano
chiamate le prostitute. Una di loro, Etiopia
detta Pia, racconta in
modo divertente e commovente la vita di quel
periodo. Una storia
emblematica delle conseguenze di una guerra,
che sono distruzioni
materiali, ma anche disperazione, corruzione
e disgregazione di un
tessuto sociale.
Con: Claudia Bendinelli,
volontaria di Emergency,
al suo debutto teatrale.
5 dicembre
6 e 7 dicembre
da Ferruccio Brugnaro, regia di Massimo de Vita
di e con Massimiliano Vergani
Spettacolo sui morti di lavoro. Gli operai mandano
avanti un pezzo di Paese
Italia ma sono come il
resto di niente. L’oblio è
calato nel breve volgere
degli ultimi venti anni su
una umanità intera, nove
milioni di persone oggi in
Italia, un mondo dotato
di un suo sapere, di una
sua cultura. In questo
sprofondare delle coscienze qualcosa di ancor più
grave è accaduto: la perdita dell’orgoglio e della
dignità operaia. Spesso
chi è operaio non dice di
Diossina 2.0 racconta il
dietro le quinte di una
brutta vicenda, l’esplosione dell’Icmesa di Seveso del 1976. Molto è
stato detto, ma nessuno
ha mai messo in fila, in
modo semplice, raccontabile, tutti i pezzi di un
puzzle che trasferiscono una verità molto più
oscura e inquietante
di quella che è passa-
SCANDALO QUOTIDIANO DIOSSINA 2.0
di un normale morire Seveso dall’ICMESA alla Pedemontana
2 novembre
GENNARIELLO CHI?
La profezia alle spalle. Pasolini e i giovani d’oggi
Con i giovani del Laboratorio per adolescenti
del Teatro Officina Il
centro dell’emozione accompagnati da Daniela
Airoldi Bianchi. Testimonianze audio e video
su Pier Paolo Pasolini
scelte e selezionate dai
giovani stessi. In Lettere Luterane, Pier Paolo
Pasolini inventa Gennariello, immaginario interlocutore cui destina
riflessioni pedagogiche
sui giovani che con stra-
zio e disperazione definisce mostri: il trionfo
del consumismo, la devastazione culturale indotta dalla televisione,
la mutazione antropologica che ha azzerato
l’identità del popolo, il
Palazzo e la logica del
Potere. A 50 anni dalla
sua morte, il Teatro Officina riparte da cosa i figli pensano del pensiero
amorevole e disperato di
un padre profetico e forse incomprensibile.
esserlo, quasi fosse una
colpa di cui vergognarsi.
L’uomo invisibile è proprio l’operaio e lo scandalo di tutti i giorni è questo
suo normale morire sul lavoro o nella sua disperata
ricerca. Da testimonianze di operai della ThyssenKrupp e del Petrolchimico di Marghera.
Con: Daniela Airoldi
Bianchi, Massimo de
Vita (insieme nella foto)
Scenografia: Gianluca
Martinelli
Luci: Beppe Sordi
,
ta attraverso i mezzi di
informazione. Il libro,
che è anche uno monologo teatrale, è sostanzialmente un’inchiesta
che ricostruisce ruoli,
responsabilità e scenari
nascosti fra le pieghe del
dramma dell’Icmesa e
che oggi vengono riproposti a causa del progetto dell’Autostrada Pedemontana Lombarda.
ottobre novembre dicembre 2014
il foyer e' tutto del teatro
Teatro del Buratto al Pime
Prenotazioni e informazioni: tel. 0227002476
prenotazione obbligatoria 02 43820498
prenotazioni@teatrodelburatto.it
www.teatrodelburatto.it
12 ottobre
19 ottobre
dei fratelli Merendoni
Uno spazio circolare delimitato da tappetini e
cuscini colorati dove i
bambini possono sedersi.
Al centro di questo spazio
ci sono un grande piatto
colmo di terra e due attrici. Un viaggio appassionante nel mondo segreto
del sotto la terra, dove
hanno casa animali piccoli e grandi, dove, nella sua
35
Via Mosè Bianchi, 94 - 20126 Milano
Mezzi pubblici: tram 16; bus 48, 49, 68, 78,90,91;
M1 (Amendola, Lotto).
Prezzi: intero €7.00 (adulti e bambini) - riduzioni.
26 ottobre
HANSEL E GRETEL SEME DI MELA COME ONDE
La fiaba di Hansel e Gretel raccontata da due
vecchi fratelli burattinai,
ultimi eredi di un’antica famiglia di burattinai
italiani. Dati per dispersi ormai da molti anni,
li ritroviamo qui, pronti
ancora una volta ad ingannarci con i loro magistrali trucchi teatrali.
Lo spettacolo suggerisce
una riflessione sulla sottile differenza tra finzione e inganno, immaginazione e illusione, ma
se la finzione è condivisa
da tutti allora può essere
un gioco meraviglioso in
cui farci coinvolgere senza paura, come il teatro.
(da 4 a 10 anni)
tana, attende l’arrivo della
primavera la famiglia DeTopis. Anche un piccolo
seme di mela aspetta, che
nel cuore della terra ha la
sua casa piccina, piccina...
Un gioco per raccontare
ai più piccoli con semplicità che sono una piccola
parte di un grande mondo
pieno di meraviglie.
(da 2 a 6 anni)
Una scena candida accoglie gli spettatori.
C’è il suono del mare.
E silenzio. Qualcosa si
accende nel cielo, sembrano stelle. Qualcosa
si muove...“C’è qualcuno?”. La luce cambia, sembra che arrivi
il sole... si sentono gli
uccellini, ecco, qual-
cuno si sveglia, spunta un viso, un piede...
oplà! Un risveglio. E
una continua scoperta.
Bauli che nascondono
inimmaginabili tesori... come l’acqua. Due
attori accompagnano i
bambini alla scoperta
dell’elemento acqua.
(da 1 a 3 anni)
26 ottobre
LUPO VALIGIA E CAPRETTI L’ARCA PARTE ALLE OTTO IL CIELO DEGLI ORSI
12 ottobre
19 ottobre
Lungo il sentiero delle storie
di Ulrich Hub, regia di Renata Coluccini
“Quando ero piccola,
appena nata, non sapevo
come è dolce dormire abbracciata al mio orso...”.
Nella valigia delle meraviglie c’è anche un libro
che racconta una storia!
“Quando ero piccola, non
sapevo leggere immagini
e parole, non sapevo come
è bello ascoltare le storie”.
Adesso che sono più grande mi piace ascoltare e
raccontare le storie, adesso che siamo più grandi
vi racconto questa storia.
Si ascolta si guarda e si sogna. (da 3 a 8 anni)
9 novembre
É PRONTO. A TAVOLA!
di Aurelia Pini
E’ pronto! A tavola! Ti sei
lavata le mani? Così comincia il rito del cibo, che
è diventato rituale, un
atto di cultura. La cucina,
ma soprattutto il tavolo,
diventa lo spazio dove ci
si ritrova a mangiare, a
comunicare, a festeggiare
e anche a giocare. In questo spettacolo, seguendo
una regola di Sgalateo,
Patrizia ed Elena, parlano di cose buone e meno
buone da mangiare,
giocano a preparare un
pranzo ideale che piaccia
agli occhi, al cuore e alla
fantasia. Oggetti di uso
quotidiano che vengono
stravolti, riutilizzati, reinventati come solitamente
i bambini fanno nel gioco
simbolico. Il tavolo, le sedie, la grande tovaglia di
gioco in gioco diventano:
tana, orto, castello, si trasformano in piccoli spazi
scenici che raccontano
storie. (dai 3 agli 8 anni)
9 novembre
Tre pinguini sulla banchisa. Amici da sempre.
Uno di loro, il più piccolo, si siede sopra una
farfalla, cattivo come un
bambino cattivo. Gli altri
due insorgono: “Non si
deve uccidere”. Comincia così una conversazione/bisticcio sul mondo,
su Dio, su ciò che è invisibile, su quello che si deve
o non si deve fare, fatta
di domande che tutti si
pongono e risposte che
molti si danno, di scherzi, di sorrisi. Vengono
interrotti dall’arrivo di
una colomba che annuncia l’imminente diluvio
e invita i pinguini a salire sull’Arca, che partirà
alle otto in punto. Ma i
biglietti a disposizione
sono solo per due pinguini e gli amici sono tre.
Che fare? (dai 5 anni)
16 novembre
VASSILISSA E LA BABA JAGA
Lungo il sentiero delle storie
Lo spettacolo racconta
di Vassilissa, una bambina orfana che, con la
sua bambola, regalatale
dalla madre, percorrerà
un viaggio nella notte
alla ricerca del fuoco, di
cui è padrona la terribile
Baba Jaga. La strega vive
immersa nel bosco, in
una casa misteriosa appoggiata su due zampe
di gallina ed è pericoloso
chiederle aiuto; è malvagia ma è anche giusta,
conosce la vita ma conosce anche la morte, conosce il presente ma anche
il passato. Grazie all’aiuto della sua bambola,
Vassilissa troverà la forza di affrontare le prove
che la strega le imporrà
per ritrovare la strada di
casa. (da 3 a 8 anni)
PESCATORI DI STELLE
BLU
Storie di miti del cielo BABEBìBO…
Colori e suoni delle parole
Questa è la storia di
un tempo molto lontano. Nell’universo c’era
una certa confusione.
Giove era il dio del cielo. Nettuno il dio del
mare. A volte, il mare si
rifletteva nel cielo. E il
cielo nel mare. Le stelle non stavano al loro
posto nel cielo. E i marinai che provavano ad
16 novembre
orientarsi con le stelle
del cielo si perdevano.
Per questo c’erano la
Signora Pescatrice e
il Signor Pescatore di
stelle. Il loro compito
era quello di ripescare
le stelle che si tuffavano in mare e rimetterle
al loro posto nel cielo.
(da 5 a 10 anni)
testo e regia di Renata Coluccini
Una bambina, nella solitudine della sua camera gioca
con suoni e parole e così
scopre, nominandole, alcune emozioni di cui fa tesoro.
Allora sarà pronta per affrontare il mondo, a uscire
dalla sua stanza. Le parole
sono i sassi che ci fanno
percorrere strade, sono
chiavi che aprono porte ma
prima di essere parole sono
suoni. Ogni giorno posso
cambiarle, scegliere le più
importanti. Una parola per
ridere, una per dormire,
una per essere felice, una
per quando sono triste e
un’altra per arrabbiarmi.
(da 3 a 8 anni)
da Dolf Verroen & Wolf Erlbruch
Il cielo degli orsi si compone di due storie. La
prima racconta di un orso
che, soddisfatta la fame
dopo un lungo letargo, si
mette a pensare a come
sarebbe bello essere un
papà. Dopo un lungo cercare, sembra trovare in
cielo la soluzione. La se-
conda racconta di un orsetto, molto triste per la
morte del nonno. Quando la mamma gli spiega
che il nonno era molto
stanco e ora è felice nel
cielo degli orsi, dice: “Ci
voglio andare anch’io”. E
parte alla sua ricerca. (dai
3 agli 8 anni)
23 novembre
MAPPAMONDI
di S. Baccari e Valeria Cavalli,
regia di Susanna Baccari e Claudio Orlandini
Di ecologia si parla tanto. Per capire bene i problemi, però, non resta
che andare a controllare!
Ecco perché due bambine molto intraprendenti
decidono di andare a
esplorare il mondo per
vedere se è proprio così
malato. Loro non sanno
nulla del protocollo di
Kyoto, ma vedono benis-
simo che nel mare galleggiano sacchetti di plastica, che il cielo delle città
è grigio di smog, che la
pianta sotto casa è striminzita e allora partono
per un lungo viaggio
immaginario. Forse non
salveranno il mondo, ma
impareranno a confrontarsi con i suoi abitanti.
(da 3 a 10 anni)
23 novembre
PER TE
Una favola bianca perché ha inizio in una casa
rotonda e fatta di ghiaccio. C’è qualcuno che
aspetta e l’attesa è simile ad un foglio bianco
da disegnare; proprio
come fanno i bimbi nelle ore dell’asilo. Tutti
aspettiamo,
colorando la vita. Si aspetta in
coda alla posta, fermi ad
un semaforo, in una stazione ferroviaria. Parla
di lui e di lei che sono
innamorati e si scoprono impegnati nell’attesa più dolce di tutte:
quella di un figlio. Parla
di una maledizione che
costringerà lui a mettersi in cammino verso
terre lontane e lei ad
aspettarlo, da sola, nel
bianco. Parla della promessa di chi parte: “tornerò!”. Parla della promessa di chi resta: “ti
aspetterò. E non avrò
paura!”. (da 3 a 6 anni)
36
il foyer e' tutto del teatro
ottobre novembre dicembre 2014
14 dicembre
7 dicembre
IL MESSAGGIO SEGRETO GIOCAGIOCATTOLO. Quando i
bambini dormono… i giocattoli giocano
DI BABBO NATALE
di Beatrice Masini, regia di Jolanda Cappi e Giusi Colucci
Pochi giorni prima di Natale, un folletto bussa alla
porta della Befana: ha un
messaggio molto importante da parte di Babbo
Natale. Peccato che Benjamin sia un folletto pasticcione e si sia dimenticato
tutto quello che doveva
dire. La Befana le prova
tutte per fargli tornare la
memoria: che il messaggio sia stato racchiuso nel
calendario dell’avvento?
D’altra parte, alcuni giorni non sono ancora stati
aperti. Dentro ad ogni casellina c’è un indizio che
aiuta il folletto a decifrare
il messaggio, ma Benjamin è proprio smemorato! (da 4 a 8 anni)
7 dicembre
IL MIO AMICO MOSTRO
testo e regia di Aurelia Pini
“I mostri non esistono!”, dicono i grandi,
ma Alice non lo pensa
affatto; a lei piacciono
i mostri: li disegna, ci
gioca, parla con loro,
li addomestica creando con loro dei legami
di amicizia. Poi c’è lui:
Sigfrido. Un piccolo
mostro morbido, paziente, da abbracciare quando si è tristi;
quando è buio le fa
compagnia, dorme nel
I protagonisti sono i giocattoli. Loro sono sempre
pronti a soddisfare ogni
desiderio del bambino,
ma quando lui non c’è
loro giocano davvero,
scherzano, sognano. Lo
conoscono bene, lo vedono crescere, soffrire,
ridere, piangere, conoscono i suoi segreti, le sue
paure, i suoi desideri. E
poi, un giorno, il bambino confida al suo amico
immaginario la sua paura
per l’arrivo di una sorel-
lina, paura che mamma e
papà non gli vorranno più
bene. Per distrarlo, mamma e papà gli regalano un
giocattolo nuovo. Adesso
sono i giocattoli ad avere
paura di finire dimenticati in una soffitta e poi
alla discarica! Comunque
vada, lui sarà sempre il
loro bambino. E loro i suoi
giocattoli. Un bambino ha
sempre voglia di giocare.
E finché c’è un bambino
che gioca, c’è un giocattolo felice. (da 3 a 7 anni)
STORIE IN VIAGGIO
Fiabe
d’inverno
di e con Debora Virello
Una viaggiatrice, uno
strano
personaggio
d’altri tempi con molta voglia di raccontare.
La sua valigia, colma di
ricordi, piccoli oggetti, cartoline e parole
che aspettano solo di
diventare storie. E una
musica che l’accompagna sempre, ovunque
vada. Ecco. C’é tutto.
Non serve altro. Adesso
il viaggio può avere ini-
zio. Basta salire a bordo, tenere ben stretto
il biglietto tra le dita,
chiudere gli occhi, aprire bene le orecchie e
lasciarsi guidare verso
mondi lontani e fantastici. E tu? Quale fermata scegli? In quale
stazione vuoi scendere?
(da 3 a 8 anni)
Una scena di Giocagiocattolo
▽
suo lettino. E’ un amico con le ali di drago,
a cui confidare segreti ed emozioni, anche
la paura. Alice è una
bambina, che affronta
i riti del sonno, non
vuole che il papà l’aiuti, perché fare da sola è
da grandi. Dal grande
armadio nasce magicamente la sua cameretta, un mondo fantastico. (da 3 a 8 anni)
Teatro La Scala della Vita
Prenotazioni e informazioni:
tel. 02 63633353
3338832030
Via Piolti de Bianchi, 47 - 20129 Milano
www.teatrolascaladellavita.it
4, 5, 11 e 12 ottobre
Da 16 al 18 ottobre
Teatro Ragazzi
da Michela Murgia
UN PICCOLO PRINCIPE ACCABADORA
L’essenziale è invisibile
agli occhi. Un viaggio
teatrale all’interno di diverse istallazioni, durante il quale ai partecipanti
verrà chiesto di non guardare lo spazio soltanto
con gli occhi: attraverso
l’udito, l’olfatto e il tatto,
il visitatore scoprirà che
le stelle possono avere un
loro suono, un loro profumo e che, alla fine, si
possono davvero toccare.
Perché, come dice il fotografo non vedente Evgen
Bavcar: “ogni vedente è
cieco e ogni cieco è un po’
vedente”. Per famiglie
con bambini vedenti e
non vedenti. (dai 5 anni)
14 dicembre
A cura di: Alessandra
Dolce in collaborazione con Marco Gnaccolini, Margherita Palli
Produzione: Woodstock
Teatro
Accabadora,
scena una
▽
Accabadora è la storia di
un’adozione. Dell’amore
senza legami di sangue
che si sviluppa fra una
vecchia severa ed una
bambina selvaggia. Ma è
anche l’esplorazione di
una pratica sempre esistita in tutte le società:
l’eutanasia. A contenere
e cadenzare il susseguirsi
della vicenda interviene
un narratore che, con la
stessa semplicità di un
griot africano, ne orchestra i tempi e i luoghi.
Con: M.R. Criniti, D. Dal
Vecchio, G. Lombezzi,
D. Pennati, e S. Tinti
Produzione: Mamadiaki
Theater Ensemble
Mezzi pubblici: tram 27, N27; bus 54, 61, X73, 90, 92;
Passante (Dateo).
Prezzi: intero € 7,00.
18 ottobre e 15 novembre
L’arte raccontata
ai
bambini
incontri – laboratori con i maestri della pittura
Ogni pittore racconta
una storia e, nelle originali riscritture nel
linguaggio dei bambini,
i loro quadri diventano
una sorprendente avventura. Al termine della lettura scenica e della
visione dei quadri in
videoproiezione, ogni
bambino potrà sperimentare la propria pittura in un laboratorio di
disegno creativo.
Sabato pomeriggio dalle 16.30 alle 18.30.
Il prossimo 31 gennaio
è previsto un ulteriore
incontro- laboratorio in-
centrato sulla figura di
Paul Klee.
Programma:
18 ottobre
Joan Mirò di Ori, Il diario del sole rosso
15 novembre:
Jan Veermer di Pinin
Carpo, Aleyda e l’orechino di perla
A cura di: Stefano Bernini
Produzione: Il Sipario
dei Bambini
ottobre novembre dicembre 2014
19 ottobre
il foyer e' tutto del teatro
26 ottobre
PETER PAN
GOCCILLA E IL MAGICO
CICLO DELL’ACQUA
Lo spettacolo tratta le
prime fasi di cambiamento che ogni bambino affronta. I giovani
spettatori vengono coinvolti sia a livello uditivo,
dalle musiche, sia a livello visivo, grazie ad
immagni proiettate che
accompagnano le scene
più importanti. I tre attori in scena si susseguo-
Ma dove va una gocciolina di acqua quando il sole
la porta dal mare verso il
cielo? E Perché forma le
nuvole e poi ricade sulla
terra? E da chi si deve difendere per mantenersi
pura e a disposizione di
tutti gli abitanti della terra? Un giocoso spettacolo in cui, seguendo le avventure e le vicissitudini
Teatro Ragazzi
no in repentini cambi di
costume e in una vorticosa alternanza di fatti
e situazioni, garantendo
sorprese e divertimento.
(dai 5 anni)
Con: Chiara Giordano,
Giulia Nicolosi, Marco
Polidori
Produzione:
Gruppo
Kibà
di Stefano Bernini
di Goccilla, scopriamo il
magico ciclo dell’acqua e
le sue implicazioni ecologiche. (da 4 a 10 anni)
Con: Tiziana Colombo e
Marzia Palmieri
Costumi e scenografia:
Valentina Garbo
Produzione: Teatro La
Scala della Vita e Il Sipario dei Bambini Onlus
37
9 novembre
MACCHIA
BAU
il cane che non sapeva abbaiare
Il mondo della fiaba e
della musica appartengono al regno del gioco, della fantasia, della
magia. In questo racconto le note e i suoni
si intrecciano alle parole in un incontro divertente, emozionante e di
grande coinvolgimento
per grandi e piccini.
(dai 4 anni)
Con: Micaela Buratti,
voce; Marcello Cerra,
percussioni; Ezio Salfa, chitarra
Produzione: Racconti in
Armonia
23 novembre
MA TU DI CHE COLORE SEI?
di Stefano Bernini
16 novembre
WILLY MANGIATUTTO
di Stefano Bernini
Un bambino, ipnotizzato davanti alla televisione mentre mangia patatine fritte, viene rapito
da un losco individuo,
Danny Mc Danny. Ma
a liberarlo dal Re del
cibo spazzatura, ecco
gli allegri e pasticcioni
alfieri del buon cibo:
Carotina e Bistecchino.
Grazie a loro il bambino riuscirà a salvarsi
dal losco Danny e, im-
parando a mangiare un
po’ di tutto, a non dover
rinunciare a nulla. (dai
5 anni)
Storia di due bambini
che scoprono quanto
è bello non essere tutti uguali. Lei africana,
lui piemontese. Coi rispettivi stereotipi ambientali e culturali, in
castigo, a scuola in una
stessa stanza. Di curiosità in sorpresa, di gioco
in burla, di fiaba in racconto, di musica in danza, impareranno a conoscersi, ad apprezzarsi e
a diventare amici. E più
che amici. (dai 5 anni)
Con: Alberto Beccio e
Luz Beatriz Lattanzi
Produzione: Il Sipario
dei Bambini
Con: Marco Bernini,
Stefano Bernini, Micaela Buratti
Produzione: Il Sipario
dei Bambini
30 novembre
LA STREGA CANDEGGINA
di Vaninka Riccardi
Spettacolo con burattini e attori. La strega
Candeggina ha candeggiato tutto il paese...
tutto è grigio e triste,
persino la Regina ha
perso la voce e non canta più. Ma ecco che a
fronteggiare la Strega
arrivano la Bambola e
Arlecchino! Riusciranno a sconfiggere la strega? Certo, ma solo con
l’aiuto dei bambini che,
insieme a Bambola,
escogiteranno un piano
vincente. Perché tutti
hanno diritto di vivere
in un mondo colorato.
(dai 4 anni)
Con: Vaninka Riccardi e
Roberta Vill
Produzione:Compagnie
Le Fenicie e Ciridì
14 dicembre
NATALE NEL BOSCO
da C. Leeson, di Stefano Bernini e Wilma Minuti
Questo è il primo Natale per Molly, una piccola topolina che vive
ai margini del bosco.
Anche Molly vuole il
suo albero di Natale, ma
come fare un vero albero di natale se si è solo
una topolina? Per fortuna nell’aria c’è qualcosa di magico e tutti
gli animali, forse per
curiosità, forse perché è
Natale, la aiuteranno a
realizzare il suo sogno.
(dai 4 anni)
Con: Alberto Beccio e
Micaela Buratti
Produzione: Il Sipario
dei Bambini
Dal 27 al 29 novembre
MEDEA
di J. Anouillh, regia di Tiziana Colombo
Esule in terra straniera
per amore di un uomo
che, generato il figlio,
la tradisce per la figlia
del re, Medea è sola, abbandonata. Persa in una
cultura che non le appartiene, straniera cui i
ragazzini tirano pietre.
In questa crudele lace-
razione Medea si perde, si confonde, invoca
i propri poteri arcani
per recuperare i legami
ancestrali con la Madre
Terra ma, nel suo delirio, ritrova solo le belve della notte. E così, il
dramma si compie.
Con:StefanoBernini,Wilma
Minuti e Marzia Palmieri.
Scenografia: Chiara Mauri
Produzione: Teatro Aiòn
38
il foyer e' tutto del teatro
ottobre novembre dicembre 2014
Teatro Menotti
Via Ciro Menotti, 11 - 20129 Milano
Prenotazioni e informazioni: tel. 02 36592544
Biglietteria: lun e mer 15 - 18, mar, gio e ven 15 - 19, sab
16 - 19, dom un’ora prima dell’inizio dello spettacolo.
Orario spettacoli: mar, gio, ven, sab 21.00, mer 19.30,
dom 17.00, teatro ragazzi ore 10.30, lunedì riposo.
www.tieffeteatro.it - biglietteria@tieffeteatro.it
Mezzi pubblici: tram 5, 23, 29, 30, 33; bus 54, 60, 61,
62, 92; Passante (Dateo); Bikemi 125, 126, 127, 128.
Prezzi: intero € 25,00, T. Ragazzi € 8,00, riduzioni.
Dal 2 al 12 ottobre
Dal 17 al 19 ottobre
LA GUERRA DI TESSA SANTO GENET
Dal 24 ottobre al 2 novembre
di Delio Tessa
regia e drammaturgia di Armando Punzo
regia di Mimma Nocelli
Uno spettacolo di narrazione, parole, musica
e immagini. Le parole
sono quelle della Grande Guerra, di uomini
perduti e sperduti. Le
parole di Delio Tessa
nel suo viaggio milanese tra ciò che è rimasto
in mezzo alle macerie e
ai paradossi. Lo sforzo
di sorridere in faccia
alla tragedia. In scena
due attori e musica dal
vivo per sottolineare i
passaggi dello straordinario poema di Delio
Tessa, considerato, forse malgrado lui e troppo tardi, uno dei più
grandi autori del novecento italiano. L’è el dì
di Mort, alegher! Sotta
ai topiett se balla, se rid
e se boccalla; passen i
tramm ch’hin negher de
Uno spettacolo folle e
commovente che unisce
per la prima volta sul
palco due grandi interpreti dello spettacolo
e della musica: Monica
Guerritore e il cantante Giovanni Nuti. I due
artisti (nella foto) cantano, accompagnati da
una band di sei elemen-
quij che torna a cà per
magnà, boccallà: scisger e tempia... alegher.
Con: Marco Balbi, Alarico Salaroli
Produzione: Tieffe Teatro
Armando Punzo
▽
Dal 4 al 5 novembre
È COLPA TUA
di e con Francesco Abate
È colpa tua. Un viaggio attraverso la vita,
le illusioni, le speranze e il coraggio di tre
generazioni. Dal sogno nord africano alla
luce fredda della rianimazione di un ospedale, dal f lagello degli
anni ottanta all’Italia
martoriata del primo
dopoguerra. È colpa
tua, attraverso le immagini, la musica e le
parole, dipinge in maniera nitida la sofferenza e il coraggio. La
narrazione dell’autore
accompagna lo spettatore in un viaggio
denso di emozioni che
non rinuncia all’iro-
La Compagnia continua l’attraversamento
dell’opera di Genet,
l’autore francese che
con le sue parole ha saputo più di chiunque
altro strappare la bellezza al dolore, “creare
nia. Forma artistica a
cavallo tra spettacolo
teatrale e anteprima
letteraria,
naturale
seguito del romanzo
Chiedo scusa.
Chitarra: Matteo Sau,
Marco Noce
Laptop: Enrico Spanu
▽ Francesco Abate
Marco Travaglio ▽
buchi nella realtà”, trasfigurarla, immaginare
collane di fiori lì dove
c’erano catene, bellezza dove c’era orrore. Il
lavoro della Compagnia
della Fortezza procede
in direzione di una messinscena frontale per
trasporre, nello spazio
fisico del teatro all’italiana, quella stessa atmosfera di rarefazione,
per farne una sorta di
santuario in cui celebrare il funerale del reale e il rito della nascita
del possibile.
MENTRE RUBAVO LA VITA
ti, gli appassionati e dolorosi testi della poetessa Alda Merini.
Lascio a te queste impronte sulla terra / tenere dolci, che si possa dire: / qui
è passata una gemma o
una tempesta, / una donna che avida di dire / disse
cose notturne e delicate, /
una donna che non fu
mai amata. / Qui passò
forse una furiosa bestia /
avida sete che dette tempesta / alla terra, a ogni
clima, al firmamento,
ma qui passò soltanto il
mio tormento. (A. Merini)
Con: i detenuti-attori
della Compagnia della
Fortezza Musiche dal
vivo: Andrea Salvadori
Produzione: CarteBlanche/VolterraTeatro e
TieffeTeatro
Con: Monica Guerritore, Giovanni Nuti
Dal 7 al 9 novembre
fonate fra l’ex ministro
Mancino, il presidente
Napolitano e il suo consigliere giuridico che subito si attivò per devitalizzare e/o aggiustare le
indagini della Procura di
Palermo. Le telefonate
depositate dai magistrati, e dunque pubbliche,
benché immediatamente censurate dai grandi
media, verranno lette e
spiegate sul palco.
Letture: Valentina Lodovini
Musiche: Valentino Corvino
Produzione: Promomusic
Drammaturgia: Monica
Guerritore
Produzione: TieffeTeatro e Sagapò Teatro
Èdi e conSTATO
LA MAFIA
Marco Travaglio, regia di Stefania De Santis
Marco Travaglio racconta la storia della trattativa fra Stato e Mafia,
avviata dallo Stato nel
1992 e proseguita fino a
oggi. Una storia di patti
inconfessabili, segreti
e ricatti che hanno dato
vita alla Seconda Repubblica e continuano a inquinare la presunta Ter-
za. Com’è suo costume,
il giornalista narra fatti
drammatici in forma tragicomica, sottolineando
gli aspetti grotteschi e
ridicoli delle campagne
di stampa negazioniste
e giustificazioniste scatenate da giornali e tv
soprattutto dopo l’intercettazione delle tele-
ottobre novembre dicembre 2014
il foyer e' tutto del teatro
39
Dal 12 al 30 novembre
Dal 5 al 31 dicembre
Dal 23 al 26 dicembre
da Frank Wedekind, regia di Emanuele Gamba
da Fabrizio De André, regia di Emilio Russo
opera in due atti di Wolfgang Amadeus Mozart
Arriva finalmente a Milano Spring Awakening,
spettacolo
dirompente
nel panorama del musical
internazionale. L’opera
di Duncan Sheik e Steven
Sater ha rappresentato
per Broadway una vera e
propria rivoluzione di genere, stravolgendo i codici
espressivi e le consuetudini stilistiche del musical
tradizionale. Tratta dalla
controversa pièce di Frank
Wedekind Risveglio di
Primavera, pubblicata nel
1891 e oggetto di prolungata censura per la scabrosità e la provocarietà dei
temi, l’opera ha per protagonisti un gruppo di adolescenti nella Germania del
diciannovesimo secolo alle
prese con la scoperta della
propria identità sociale,
Sarà il mondo di Fabrizio De André a essere
protagonista de La buona novella ispirata al
capolavoro del cantautore genovese. L’album
uscì nel 1970, in piena
rivolta studentesca, e furono molte le accuse di
anacronismo e conservatorismo rivolte a De
André che seppe rispondere a modo suo e senza
troppe parole: Gesù di
Nazareth è stato il più
grande rivoluzionario di
tutti i tempi. Attraverso
episodi che hanno visto
Ritorna al Teatro Menotti, in occasione delle
festività natalizie, uno
spettacolo emozionante per tutte le età: lo
straordinario successo
internazionale dell’Orchestra di Piazza Vittorio. Un Flauto Magico
contemporaneo, riletto, smontato e reinventato in sei lingue a ritmo
di jazz, rap, mambo e
pop. L’opera di Mozart
reinterpretata
come
se fosse una favola tramandata in forma orale
e giunta in modo diver-
SPRING AWAKENING LA BUONA NOVELLA IL FLAUTO MAGICO
affettiva e sessuale. Questi,
loro malgrado, verranno
a contatto con la moralità
della società e con l’ipocrisia degli adulti.
Con: Federico Marignetti, Arianna Battilana,
Flavio Gismondi, Tania
Tuccinardi e con Noemi
Baiocchi, Paola Fareri,
Renzo Guddemi, Vincenzo Leone, Chiara
Marchetti, David Marzi, Albachiara Porcelli,
Andrea Simonetti e
con Gianluca Ferrato e
Francesca Gamba
Libretto : Steven Sater
Musiche: Duncan Sheik
Direzione musicale: Stefano Brondi
Direzione artistica: Pietro Contorno
Produzione: TodoModo
Music-All
come protagonisti i personaggi vicini a Gesù,
La buona novella narra
le origini del Messia, e ci
mostra un Gesù antimilitarista, antisessista, libertario, attento ai problemi dei ceti umili della
società. Uno spettacolo
che chiama in gioco l’anarchia e il coraggio dei
preti di frontiera, quegli
eroi del nostro tempo
così vicini agli ultimi, da
rischiare in proprio anche sfidando il silenzio
colpevole della Chiesa.
Produzione: TieffeTeatro
homemade54
piccolo teatro con cucina. viale abruzzi 54 milano
La musica
e gli spettacoli
di un piccolo
teatro,
la cucina
e l'atmosfera
di una casa
accogliente.
HomeMade 54 è uno
spazio unico, una casa
che ogni mese si apre
al pubblico ospitando
spettacoli teatrali
preceduti da un aperitivo
e seguiti da un piatto
ispirato dal contenuto
artistico. Un indirizzo
clandestino che unisce
il fenomeno “home
restaurant” all’idea
del teatro in casa, due
novità in un progetto
unico e mai visto prima.
Il calendario completo e tutte le info su:
Facebook.com/homemade54milano
Info@homemade54.it
17/18 ottobre
pulp reading
cap. II
L’età degli Eroi
uno spettacolo di
Leonardo Merlini
e Federico Ventura
so a ciascuno dei musicisti dell’orchestra. Un
Flauto contemporaneo,
ambientato in una moderna società multirazziale.
Con: l’Orchestra di
Piazza Vittorio
Direzione artistica: Mario Tronco
Elaborazione musicale:
Mario Tronco e Leandro Piccioni
L’Orchestra di Piazza
Vittorio ▽
...è meglio stare a casa!
Amleto, Don Chisciotte
e il capitano Achab:
tre miti letterari uniti in
uno spettacolo fatto di
reading, racconti e cinema
per continuare il viaggio
dentro la storia della
letteratura.
Una serata volutamente
pulp per riscoprire la vena
ironica di Shakespeare, la
vis polemica di Cervantes
e la nascita del capitalismo
americano grazie a Melville
e alla caccia a Moby Dick.
40
il foyer e' tutto del teatro
Teatro Franco Parenti
ottobre novembre dicembre 2014
Via Pier Lombardo, 14 - 20135 Milano
Prenotazioni e informazioni: tel. 0259995206
www.teatrofrancoparenti.it
biglietteria@teatrofrancoparenti.it
Biglietteria: (Via Pier Lombardo, 14)
lunedì h. 16.00 - 19.30, da martedì a sabato h. 10.00
- 14.30 / 16.00 - 19.30, domenica h. 10.00 -14.30.
Mezzi pubblici: tram 9, 16; bus 62, 77; M3 (P.ta Romana);
Bike-sharing P.za Medaglie d’oro, Via Vasari.
Prezzi: platea da € 32 a € 40 - riduzioni.
Dal 9 al 19 ottobre
Dal 6 al 16 novembre
Dal 20 novembre al 7 dicembre
di Franca Valeri, regia di Giuseppe Marini
di Oscar Wilde, Regia di Geppy Gleijeses
di e con Filippo Timi
Per Franca Valeri parlano sessant’anni di carriera fra teatro, radio,
cinema e televisione,
caratterizzati da uno stile inconfondibile, basato su un uso intelligente
e sottile dell’ironia. Attenta lettrice della società e delle sue dinamiche, non ha mai smesso
di essere innovativa pur
rimanendo sempre fedele a se stessa e ad un
linguaggio colto, raffinato, denso, ma anche
incredibilmente popolare. La sua inesauribile vitalità artistica ci
regala il suo ultimo gioiello drammaturgico, Il
cambio dei cavalli, nel
quale il consueto, pun-
Rilettura articolata di
quella che passa per essere la commedia perfetta. La competizione
può scattare con Le
nozze di Figaro di Beaumarchais, altro gioiello
insuperabile. Ma qui,
attraverso un’implacabile lente deformante,
si legge tutto il marciume malcelato dell’Età
vittoriana, quel moralismo omofobo e d’accatto che Wilde profondamente detestava e che
lo avrebbe condotto alla
rovina. Sembra assurdo, ma questa è la sua
ultima commedia, si
cammina incoscienti,
felici e ridenti sull’orlo dell’abisso. Il nostro
Scritta in dialetto umbro, Skianto ha un andamento
favolistico
amaro, concepito con
un linguaggio tra il lirico e il drammatico.
Il racconto ha per protagonista un bambino
diversamente abile che
non corrisponde alla
rappresentazione dei
genitori al momento
del concepimento, bensì ad un bambino con la
scatola cranica sigillata, chiuso con i pattini
ai piedi nel suo spazio,
rappresentato scenicamente nella palestra di
una scuola elementare.
La disabilità diventa
oggetto di rappresentazione, portando in sce-
Sala GRANDE
IL CAMBIO DEI CAVALLI L’IMPORTANZA DI CHIAMARSI ERNESTO SKIANTO
gente sarcasmo si sposa ad una meravigliosa
arguzia di scrittura. Un
testo che, come sempre,
coinvolge, diverte e fa
riflettere grazie al piglio forte e svagato dei
personaggi che lo animano, ai dialoghi vivaci
e ricchi d’intelligente
e amabile ostilità, alle
battute brillanti e caustiche, alla ricchezza di
riflessioni e aforismi.
Con: Franca Valeri, Urbano Barberini, Alice
Torriani
Scene: Alessandro Chiti
Luci: Michelangelo Vitullo
Produzione: Società degli Attori, Compagnia
Urbano Barberini
Dal 26 novembre al 7 dicembre
GLI INNAMORATI
di Carlo Goldoni, regia di Andrée Ruth Shammah
Sentimento d’amore,
ma soprattutto paura
dell’amore.
Sembra
questo il nocciolo de Gli
Innamorati. E la Shammah, con il giusto ritmo
ed un felicissimo equilibrio, ne investiga la
natura raccontando una
storia senza storia. Più
che un ambiente è un
clima psicologico ondi-
vago, indeciso, in cui regnano l’incertezza della
realtà e l’incostanza del
sentimento. Perché le
persone, più che dall’amore, sono agitate da
timore, vanità, sospetto,
tormento. La pietanza
di Goldoni è velenosa e
la Shammah ce la offre
con allegria, quasi a dire
che va ingoiata senza
compito era quello di
continuare a giocare e
far funzionare la macchina, ma, in tralice, il
ridente parco della Manor House è un bosco
in movimento e un po’
inquietante e nella casa
di Algernon campeggia
un martirio di San Sebastiano di Guido Reni,
un meraviglioso esempio di estetica trafitta
dai dardi del destino.
Come un destino crudele trafisse Oscar Wilde.
Con: Geppy Gleijeses,
Marianella Bargilli,
Lucia Poli
Produzione: Teatro Stabile
di Calabria e Teatro Quirino Vittorio Gassman
na i desideri impossibili
del protagonista: fare il
ballerino o il cantante,
amare un pattinatore,
sognare una vita che
non sia una prigione,
vivere in maniera normale con gli altri, come
quando si ritrova col
nonno che, ritiene un
eroe, specie quando gli
racconta le sue avventure, condite con comicità e paradossi, con le
mignotte del paese.
Voce e chitarra: Andrea
Di Donna
Luci: Gigi Saccomandi
Costumi: Fabio Zambernardi
Produzione:
Teatro
Franco Parenti e Teatro Stabile dell’Umbria
piangersi addosso.
Con: Marina Rocco e con
Matteo De Blasio, Roberto Laureri, Elena
Lietti, Alberto Mancioppi, Silvia Giulia Mendola, Umberto Petranca,
Andrea Soffiantini
Drammaturgia: Vitaliano Trevisan
Scene e costumi: Gian
Maurizio Fercioni
Luci: Gigi Saccomandi
Musiche: Michele Tadini
Produzione:
Teatro
Franco Parenti
Dal 12 dicembre al 6 gennaio
SOGNO DI UNA NOTTE DI MEZZA SBORNIA
di Eduardo De Filippo, regia di Armando Pugliese
Si parla di sogni, vincite al lotto, superstizioni
e credenze popolari di
un’umanità dolente, che
solo pensando al futuro
riesce a sopravvivere al
proprio presente. Al centro della messa in scena
c’è dunque il popolare
gioco del lotto, dove però
la scommessa si pone fra
la vita e la morte e i rapporti sono fra il mondo
dei vivi e quello dei morti.
Presenza sostanziale è la
comunità dei familiari e
degli amici, stretta coralmente intorno al protagonista ed al suo dramma
forse più per egoistico
interesse che per solidarietà e sostegno. E poi c’è
un finale che non chiude,
ma rilancia una sorpresa
che non si consuma mai,
fra gioco dell’esistenza e
gioco della scena.
Con: Luca De Filippo,
Carolina Rosi, Nico-
la Di Pinto, Massimo
De Matteo, Giovanni
Allocca, Carmen Annibale, Gianni Cannavacciuolo, Paola Fulciniti, Giulia Pica
Musica: Nicola Piovani
Scene: Bruno Buonincontri
Costumi: Silvia Polidori
Luci: Stefano Stacchini
Produzione: Elledieffe –
La Compagnia di Teatro di Luca De Filippo
ottobre novembre dicembre 2014
Sala A come A
Dal 24 ottobre al 2 novembre
di Rosa A. Menduni e Roberto De Giorgi, regia di Piero Maccarinelli
dal garage condominiale
con una manovra scellerata, investe con l’auto
Renato e “tratta” con lui
un periodo di assistenza
domiciliare per evitare
una denuncia. Comincia così una sfida senza
esclusione di colpi, una
partita di poker a due
che tra azzardi, bluff ed
Dal 18 al 30 novembre
IL CORAGGIO DI ADELE
testo e regia di Giampiero Rappa
Ambientato in una ipotetica guerra, Il coraggio di Adele è una metafora del rapporto tra
l’universo femminile
e maschile. Una giovane donna e un giovane
uomo che non si sono
mai incontrati prima
sono costretti a convivere isolati per un breve
periodo in una baracca,
al freddo, in aperta campagna, in attesa che ces-
sino i bombardamenti.
È Adele che trova Lucas ferito e ammalato
e decide di prendersi
cura di lui. Rischiando
ogni giorno la vita, va a
prendere del cibo in un
lontano casolare di proprietà di un misterioso
contadino. Nell’isolamento e nel pericolo di
morte continuo, Lucas
e Adele divengono gli
Adamo ed Eva dei no-
41
Dal 5 al 16 novembre
FARÀ GIORNO
Quando Renato, vecchio
partigiano e medaglia
d’oro al valore della Resistenza, si trova sulla strada di Manuel, giovane
bulletto di periferia con
spiccate simpatie nazifasciste, il loro rapporto
nasce già con tutte le caratteristiche dello scontro: Manuel, uscendo
il foyer e' tutto del teatro
inganni assumerà poco
per volta i contorni di un
confronto tra due opposte visioni della vita e del
senso della Storia.
Con Gianrico Tedeschi,
Marianella Laszlo, Alberto Onofrietti
Scene: Paola Comencini
Produzione: Artisti Riuniti
stri tempi tra scontri,
ricatti, promesse, eros.
Ma qualcosa cambierà i
loro destini per sempre.
La tragicità del testo si
confonde con l’ironia
dei due attori che si cercano ma non si trovano,
pur essendo a pochi metri di distanza.
Con: Filippo Dini e Arianna Scommegna (foto)
Sceneecostumi: BarbaraBessi
Musiche:MassimoCordovani
Assistente alla regia:
Alberto Basaluzzo
Produzione: Neraonda
in collaborazione con
Gloriababbi Teatro
FEDRA,
Diritto
all’amore
di Eva Cantarella, regia e immagini di Consuelo Barilari
Galatea Ranzi è l’interprete di Fedra la
luminosa, la nuova
Fedra,
consapevole
anche se tormentata,
ribelle e determinata
nella
trasgressione,
pronta a sfidare nella
ricerca della libertà la
condanna morale della
famiglia e della società, capace di rompere
gli schemi e l’ordine
della cultura patriarca-
le antica. Non c’è predestinazione divina né
maledizione genetica
in questa nuova Fedra;
passione e intelligenza
la spingono a trasgredire; il cambiamento è
l’esigenza a cui lei risponde con il proprio
istinto: bellissima e
misteriosa, amata e rispettata, Fedra muore
suicidandosi con il veleno e in questo modo
Dal 3 al 21 dicembre
UN ANNO DOPO
drammatturgia e regia di Tony Laudadio
Un anno dopo ricostruisce e racconta
trent’anni di due vite.
Frammenti della storia
di due persone, impiegati in un medesimo
ufficio, destinati alla
condivisione forzata e
continuativa dello stesso luogo. Costretti per
trent’anni, più o meno
inconsapevolmente,
a partecipare delle situazioni,
emozioni,
aspirazioni dell’altro,
Giacomo e Goffredo
trascorrono insieme la
loro vita. Nel continuo
dibattersi intorno agli
stessi temi, tra ossessioni, paure e anche
innocui o inconfessabili segreti, riescono a
sopravvivere a loro stes-
rivendica la libertà di
amare divenendo paladina dei diritti e della
libertà della donne.
Con: Galatea Ranzi
Consulenza drammaturgica: Marco Avogadro
Musiche: Andrea Nicolini
Luci: Liliana Ladeluca
Produzione: Schegge di
Mediterraneo
si e, in un attimo, trascorrono trent’anni. Ne
scaturisce un universo
claustrofobico condito
di riflessioni argute e
situazioni comiche e vivaci, tutt’altro che cupo
e triste.
Con: Enrico Ianniello e
Tony Laudadio
Collaborazione artistica: Simone Petrella
Direzione tecnica: Lello
Becchimanzi
Produzione: Onorevole
Teatro Casertano e Teatri Uniti
42
il foyer e' tutto del teatro
Sala tre
ottobre novembre dicembre 2014
Dal 22 ottobre al 21 dicembre
IL LAVORO DI VIVERE
28 dicembre al 11 gennaio
Di Hanoch Levin, regia di Andrée Ruth Shammah
drammaturgia e regia di Rosario Lisma
Barlumi d’amore di due
persone di mezza età in
mezzo a un mare di insulti, parole durissime e
rimpianti. Ma quei barlumi restano folgoranti.
Intorno a Yona e Leviva
il terrore della morte,
accanto a loro la fine
della giovinezza, dietro
Ambientato nella cucina di un giovane parroco di provincia, Peperoni difficili si ispira
a una piccola vicenda
realmente
accaduta
e pone domande sul
mentire a fin di bene,
sulla verità e il diritto
di dirla o di saperla. I
le spalle l’infanzia che
vorrebbero riprendersi
a tutti i costi. E la grande domanda: “Ma che è
successo? Dov’è finito
tutto quello che mi era
stato promesso? Dov’è
finita la mia bella favola?”. L’improvviso arrivo di Gunkel, terzo per-
sonaggio della storia,
sarà risolutivo per tutte
queste domande.
Con: Carlo Cecchi,
Claudia Della Seta,
Massimo Loreto
Produzione:
Teatro
Franco Parenti
PEPERONI DIFFICILI
personaggi coinvolti,
oltre al parroco, sono
la sua bellissima sorella volontaria in Africa,
un bidello allenatore
della squadra dell’oratorio, un bancario,
colto, brillante e stranamente inconsapevole di essere spastico.
Con: Anna Della Rosa,
Ugo Giacomazzi, Rosario Lisma, Andrea Narsi
Scene e costumi: Eleonora Rossi
Luci: Paola Tintinelli,
Luigi Biondi
Musiche: Gipo Gurrado
Assistente alla regia:
Sofia Sironi
Assistente scene e costumi: Chiara Luna Mauri
Produzione:
Teatro
Franco Parenti in collaborazione con Jacovacci e Busacca
ottobre novembre dicembre 2014
Teatro Martinitt
il foyer e' tutto del teatro
43
Via Pitteri, 58 - 20134 Milano
Prenotazioni e informazioni: tel. 02 36580010
Biglietteria: da martedì a sabato 10.00 - 20.00, domenica e festivi 10.00 - 17.00
Orario spettacoli: dal giovedì al venerdì ore 21.00,
sabato ore 16.30 e ore 21.00, domenica ore 18.00.
www.teatromartinitt.it - info@teatromartinitt.it
Mezzi pubblici: tram 23; bus 39, 54.
Prezzi: intero € 20 - riduzioni.
Dal 25 settembre al 12 ottobre
Dal 16 ottobre al 2 novembre
Dal 18 dicembre al 4 gennaio
da Marco Marsullo, regia di Fabrizio Bancale
drammaturgia e regia di Luca Franco
di Giuseppe Della Misericordia, regia di Roberto Marafante
Vanni Cascione ha un’unica fede: il calcio. E un
unico dio: Josè Mourinho. Dopo anni ad
allenare squadre sgangherate della provincia
campana, arriva la grande occasione: guidare
l’Atletico Minaccia Football Club! Così, il primo giorno di allenamenti, il nostro simpatico
allenatore conosce i suoi
nuovi campioni: l’attaccante, schiavo di una colite cronica; il mediano,
clandestino extracomunitario schierabile solo
in trasferta perché pian-
Valerio e Nicola sono
vicini di casa e amici da
sempre. Valerio è sposato con Marta, Nicola
è gay e convive con Leonardo. Nel primo caso
abbiamo un rapporto in
crisi, nel secondo tutto
va alla grande. Ma il padre di Nicola, ignaro che
il figlio sia gay, decide
di andarlo a trovare per
conoscere la sua fantomatica ragazza. Nicola si
vede costretto a chiedere in prestito la moglie
all’amico, scatenando
una serie di gelosie e creando situazioni comiche
Vincitore della II edizione
del concorso Una commedia in cerca di autori. Mauro e Alessandro si incrociano imbarazzati, tra un
appuntamento e l’altro,
in casa di una escort: non
possono certo immaginare di essere rispettivamente il padre e il fidanzato di
Chiara, ma lo scopriranno
quella stessa sera a cena!
Dopo un momento di panico reciproco, si srotola,
non senza nodi e ingarbugli, il gomitolo di un’esilarante commedia degli
equivoci, dove non ci sono
né buoni né cattivi ma solo
Atletico Minaccia Football Club Prendo in prestito tua moglie Ti presento papà
tonato dalla polizia; il
portiere cocainomane;
lo stopper detto Trauma
e persino un meccanico
e un cuoco. L’impresa
non si preannuncia delle più semplici... Se poi
si aggiungono complicazioni matrimoniali,
dissidi con la figlia adolescente e addirittura la
camorra, allora la promozione della squadra
diventa un obiettivo a
dir poco proibitivo: un
esilarante incubo!
Con: Gigi Savoia, Stefano
Sarcinelli (foto), Roberta
Amato, Felicia Del Prete
ed esilaranti... Non mancheranno le sorprese,
grazie alla complicità di
una vicina ficcanaso e
pettegola, che aggiunge
pepe ad una vicenda già
ingarbugliata. Una commedia degli equivoci dai
ritmi serrati, condita da
gag coinvolgenti.
Con: Roberta Scardola,
Daniele Locci, Marco
Russo, Emiliano Lana,
Filippo Valastro, Monica Falconi
uomini, tutti con le loro
fragilità. Bugie, segreti,
promesse e scommesse si
susseguono e si intrecciano vorticosamente in un
reciproco giudicarsi e provocarsi. Tutti lanciano la
prima e anche altre pietre,
ma tutti hanno in qualche
modo peccato e tutti sono
vulnerabili, di fronte agli
altri ma soprattutto di
fronte a se stessi.
Con: Ussi Alzati, Alessandra Bellini, Urbano
Lione, Angelica Novak,
Ivan Saladino
Dal 27 novembre al 14 dicembre
Clandestini
di Gianni Clementi, regia di Vanessa Gasbarri
È l’anno 2031. Il mondo
occidentale è piegato
dalla irreversibile crisi
petrolifera e tutti sono
costretti a migrare in cerca di quella fortuna ormai
sperperata in patria. Un
mondo dove si assisterà
ad un ribaltamento delle
parti: nessuno straniero
lambirà più le nostre coste e saremo proprio noi
europei a dover espatriare. In questo mondo alla
rovescia saranno dunque
i nostri quattro protagonisti, ridotti in miseria, a implorare aiuto e
accoglienza in Africa,
Dal 6 al 23 novembre
Veleno, io di te faccio a meno
drammaturgia e regia di Roberto D’Alessandro
Memè e Pepè, appassionati del loro mestiere,
lavoravano felicemente fianco a fianco: con
le loro sapienti mani,
offrivano coiffeur, manicure, cerette e tutti
i migliori trattamenti
estetici. Eppure, sempre meno clienti si affacciavano al Premiato
Salone di Bellezza da
Memè e Pepè, che da
un giorno all’altro si
videro costretti ad abbassare definitivamente la saracinesca. Tra
maschere di bellezza al
mirtillo, shampoo alla
spina di cactus, vecchi
abiti griffati e collane di
perle che nessuno compra più, i due visagisti
vivono ora nel retrobot-
tega, addossandosi reciprocamente la colpa del
fallimento. La forzata
convivenza dà luogo ad
esilaranti battibecchi e
situazioni divertenti in
un animato botta e risposta di battute acide
e velenose. La paura di
uscire e la loro incapacità di avere contatti
con il mondo esterno ci
proietta in un comico e
fantasioso rapporto al
limite della follia.
Con: Roberto D’Alessandro, Enzo Casertano
(nella foto)
▷
la futura terra promessa, diventando loro gli
emarginati, i braccati, gli
illegali, i Clandestini! In
una cinica ed irriverente commedia dal finale
inatteso, in cui il comico
e il drammatico si fondono, si consuma un futuro
prossimo che non mancherà di far riflettere.
Con: Marco Cavallaro,
Alessandro Salvatori,
Andrea Perrozzi, Antonia Renzella
il foyer e' tutto del teatro
44
Auditorium di Milano
Prenotazioni e informazioni: www.laverdi.org
info@auditoriumdimilano.org
1 ottobre
tel. 0283389401
2, 3, 5 ottobre
ottobre novembre dicembre 2014
Largo Gustav Mahler, 1 - 20136 Milano
Biglietteria: (Largo Gustav Mahler)
da martedì a domenica dalle 14.30 alle 19.00,
lunedì chiuso.
Mezzi pubblici: tram 3, N15; bus 59;
BikeMi 159 - Via Ascanio Sforza, Via Pavia.
Prezzi: da € 9 a € 50 - riduzioni.
5 ottobre
8 ottobre
10 e 12 ottobre
rogramma
rogramma
Turkish National Prokof’ev, Andrea Bacchetti Alessandro Scarlatti Gen t il u cci
Youth Philarmonic Čajkovskij Musica da camera Stagione laBarocca Rom it e l l i
P
:
P
:
Orchestra
Brah m s
Stagione sinfonica
Johann Sebastian Bach: Alessandro
Scarlatti:
Concerti straordinari
Programma:
Wagner:Preludio e Morte di Isotta Beethoven: Concerto n. 1
per pianoforte e orchestra
Musorgski: Quadri da
una esposizione
Programma:
Sergej Prokof’ev: Concerto
n.2 in Sol minore per pianoforte e orchestra op.16
Pёtr Il’ič Čajkovskij:
Manfred Sinfonia in Si
minore in quattro quadri op.58
Direttore: Cem Mansur
Piano: Ramin Bahrami
Direttore: Zhang Zian
Piano: Valentina Lisitsa
12 ottobre
16, 17, 19 ottobre
Antonin Dvořàk Wagner
Musica da camera
Programma:
Antonin Dvořàk: Quartetto n. 12 in Fa maggiore op. 96 “Americano”,
Quintetto per pianoforte e
archi n. 1 in La maggiore
Con: Quartetto I Solisti
de LaVerdi: Luca Santaniello e Lycia Viganò, violino; Gabriele
Mugnai, viola; Mario Shirai Grigolato,
violoncello; Carlotta
Lusa, pianoforte
30, 31 ottobre, 2
novembre
Giuseppe Verdi
Stagione sinfonica
Programma:
Giuseppe Verdi: Messa
da requiem per soli, coro
e orchestra
Direttore: Jader Bignamini
Coro: Coro sinfonico di
Milano Giuseppe Verdi
Maestro del Coro: Erina Gambarini
3 novembre
Centenario della
Pr i ma G u e rra
Mondiale
Concerti straordinari
Con: Coro Associazione Nazionale Alpini di
Milano (ANA)
Direttore:
Veneri
Giovanni
St rauss
Čaj kovskij
Stagione sinfonica
Programma:
Richard Wagner: Tristano e Isotta, Preludio
e morte di Isotta
Richard Strauss: Morte
e trasfigurazione (Tod
und Verklärung)
Pёtr Il’ič Čajkovskij:
Sinfonia n. 6 in Si minore op.74 Patetica
Con: Orchestra Sinfonica
di Milano Giuseppe Verdi
Direttore: John Axelrod
2 novembre
Toccata in Mi minore
BWV 914, Wer nun den
lieben gott lasst walten
BWV 691, Preludio n.
1 BWV 846, Variazioni Goldberg BWV 988,
Suite francese n. 5 in Sol
maggiore BWV 816
Johann Adolph Hasse:
Larghetto in Sol
Domenico Scarlatti: Cinque sonate dal manoscritto restaurato
Pianoforte:
Bacchetti
Andrea
18 ottobre
Fiorenzo Carpi
Made in Italy
Programma:
Fiorenzo Carpi: Non si
scrive sui muri di Milano,
Le uova fatali, Mio Dio,
come sono caduta in basso, Senza famiglia nullatenenti cercano affetto, Circus, Variante per orchestra
Con: Orchestra Sinfonica
di Milano Giuseppe Verdi
D irettore : Giuseppe
Grazioli
Davidis pugna et victoria, Oratorio per soli,
cori e orchestra
Direttore: Ruben Jais
Maestro dell’Ensemble
vocale La Verdi Barocca: Gianluca Capuano
19 ottobre
Bac h
Mozart
P ä rt
Musica da camera
Programma:
Johann Sebastian Bach:
Partita in si minore per
violino solo BWV 1002
(versione di Robert
Schumann con pianoforte), Sonata in si minore per violino e cembalo BWV 1014
Wolfgang Amadeus Mozart: Adagio in si minore per pianoforte KV540
Arvo Pärt: Fratres per violino e pianoforte (1980) 10’
Con: Fulvio Luciani,
Violino; Massimiliano
Motterle, Pianoforte
6, 7, 9 novembre 9 novembre
I SASSOFONI De Falla, Rodrigo, Weber
Busoni
Domeniconi,
DE
LA
VERDI
Bicentenario della
Hindemith
Rimskij-Korsakov,
Ravel
nascita di Antoine
Joseph Sax detto
Adolphe (1814-1894). Stagione sinfonica
Programma:
Musica da camera
Programma:
Singelée: Premier Quatuor Op.53
Francaix: Petit Quatuor
pour Saxophones
Desenclos:
Quatuor
pour Saxophones
Woods: Three Improvisations for saxophone quartet
Romero: Cuarteto Latinoamericano para saxophones
Con: Roberto Genova,
sax soprano; Silvio
Rossomando, sax alto;
Matteo Tamburlin, sax
tenore; Marco Caverni, sax baritono
De Falla: El Sombrero
de tres picos, Suite n. 2
(Tre danze da Il Cappello A Tre Punte)
Rodrigo: Concerto de
Aranjuez per chitarra e
orchestra
Domeniconi: Suite per
chitarra sola op. 19
Koyunbaba
Rimskij-Korsakov: Capriccio spagnolo, per
orchestra op. 34
Ravel: Boléro, per orchestra
Con: Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe
Verdi e Milos Karadaglic, chitarra
Direttore: Zhang Xian
Musica da camera
Programma:
Weber: Quintetto per
clarinetto e archi in Si
bemolle maggiore op.34
Busoni: Suite in Sol minore
Hindemith: Quintetto per
clarinetto e archi op.30
Con: Nicolai Freiheer
Von Dellingshausen e
Fabio Rodella, violini;
Miho Yamagishi, viola; Tobia Scarpolini,
violoncello;
Fausto
Ghiazza, clarinetto
11 novembre
Stagione sinfonica
Programma:
Armando Gentilucci:
Frammenti sinfonici da
Moby Dick
Fausto Romitelli: Meridiana per orchestra (prima esecuzione assoluta)
Johannes Brahms: Sinfonia n.4 in Mi minore op.98
D irettore : Gaetano
D’Espinosa
24, 26 ottobre
Č aj k o vsk ij
Brah m s
Stagione sinfonica
Programma:
Pёtr Il’ič Čajkovskij:
Sinfonia n.1 in Sol minore op.13 Sogni d’inverno
Johannes Brahms: Sinfonia n. 3 in Fa maggiore op. 90
Direttore:
Axelrod
John
Con: Orchestra Sinfonica
di Milano Giuseppe Verdi
12 novembre
Bach
Stagione laBarocca
Programma:
J. S. Bach: Concerto per
violino in Re minore
BWV 1052, Concerto
per violoncello in Do
maggiore BWV 1053,
Concerto per clavicembalo in re maggiore
BWV 1054
Con: Ensemble laBarocca e Gianfranco Ricci,
violino; Marcello Scandelli, violoncello; Davide Pozzi, clavicembalo
Direttore: Ruben Jais
15 novembre
LE PERCUSSIONI
Crescendo in musica
CHOP IN
Con: I Percussionisti de
LaVerdi
Con: Karolina Nadolska,
pianoforte
Con il sostegno della
Fondazione Cariplo
Concerti straordinari
11 ottobre
Gli
animali
Crescendo in musica
Programma:
Francis Poulenc: La storia
di Babar, il piccolo elefante
Camille Saint-Saëns: Il
Carnevale degli animali
Direttore:
Bossaglia
Francesco
26 ottobre
Sch u b e rt
Arn o l d
Dye n s
Pia zz o l l a
Musica da camera
Programma:
F. Schubert: Sonata Arpeggione D. 821
(Adattamento di John
Williams e Christopher
Gunning)
M. Arnold: Serenade Op. 50
R. Dyens: Tango en Skäi
per chitarra e archi
A. Piazzolla: Concerto Per
Bandoneon,ChitarraeArchi
Con: Emanuele Segre,
chitarra
14, 16 novembre
Dvořák, Korngold
Stagione sinfonica
Dvořák: Karneval, Ouverture op. 92, Sinfonia
n. 9 in Mi minore op. 95
Dal Nuovo Mondo
Korngold: Concerto per violino in Re maggiore op. 35
Con: Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi e Eugene
Ugorski, violino
Direttore: Zhang Xian
16 novembre
B a ch , B r a h m s
Musica da camera
Programma:
J. S. Bach: Sonata in La
minore per violino solo
BWV 1003 (versione di
Robert Schumann con
pianoforte), Sonata in
La maggiore per violino
e cembalo BWV 1015
Brahms: Sonata in Fa
minore per violino e pianoforte op.120 n.1 (versione originale della Sonata n.1 per clarinetto)
ottobre novembre dicembre 2014
20 novembre
Rav e l
Bo t t e r
Stagione sinfonica
Ravel: Alborada del
Gracioso, Concerto per
pianoforte e orchestra
in Re maggiore per la
mano sinistra, Concerto per pianoforte e orchestra in Sol maggiore, Daphnis et Chloé,
Frammenti
sinfonici,
Seconda Serie
Botter: Les Jeux d’Arlequin (prima esecuzione
assoluta)
Con: Orchestra Sinfonica
di Milano Giuseppe Verdi e Claudio Bettinelli,
percussioni; Roberto
Cominati, pianoforte
Direttore: Wayne Marshall
5 dicembre
Rossini, Bellini,
Meyerbeer, Verdi,
Donizetti
Stagione sinfonica
Programma:
Rossini: Guglielmo Tell
(Sinfonia), Otello “Assisa a’ pié d’un salice”
Bellini: Norma (Sinfonia), I Puritani, “O rendetemi la speme... Qui
la voce sua soave... Vien,
Diletto, è in ciel la luna”
Meyerbeer: L’Africaine
(Sinfonia), Les Huguenots, “Oh Beau Pays”
Verdi: Luisa Miller (Sinfonia), Rigoletto “Caro nome”
Donizetti: Roberto Devereux (Sinfonia), Lucia di Lammermoor, “Il
dolce suono... Ardon
gl’incensi... Spargi d’amaro pianto”
Con: Orchestra Sinfonica
di Milano Giuseppe Verdi
Soprano: Jessica Pratt
Direttore: Jader Bignamini
22 novembre
Con: Coro di Voci bianche de la Verdi
Maestro del Coro: Maria Teresa Tramontin
Direttore: Giuseppe
Grazioli
23 novembre
24 novembre
MA R IO
Elena P iva
Mendelss ohn
Musica
da
camera
CA S TELNUOVO - P
S c humann
:
TE D ESCO
Haendel: Prelude and Colasanti
Toccata
Made in Italy
S mith
Glinka: Notturno per arpa
rogramma
Programma:
Ferrara: Preludio
Korngold: Much Ado
About Nothing per violino e pianoforte
Castelnuvo-Tedesco: 4
Dances for Love’s Labour’s Lost op. 167
Williams: E.T. Adventures on Earth
Dussek: Sonata
Küne: Fantaisie sur un
theme de l’opera Eugene
Onegin
Pescetti: Sonata In Do
min per arpa
Debussy: Première Arabesque per arpa
Salzedo: Variations sur un
thème dans le style ancien
Con: Orchestra Sinfonica
di Milano Giuseppe Verdi
D irettore : Giuseppe
Grazioli
Con: Elena Piva, arpa
7 dicembre
Concerti straordinari
Programma:
Fanny
Mendelssohn:
Trio in Re minore op. 11
C. Wieck Schumann:
Tre Romanze op. 22
Colasanti: To muddy
death. Ophelia, La rosa
que no canto
Smith: String Quintet in
Si minore
Con: I Solisti de laVerdi
Bac h
Berg
11, 12,14 dicembre
Con: Orchestra Sinfonica
di Milano Giuseppe Verdi
Direttore: Francesco
Attardi
Programma:
J. S. Bach: Partita per
violino solo in Re minore BWV 1004 (versione
di Robert Schumann
con pianoforte), Schafe
können sicher weiden
BWV 208 (trascrizione
per pianoforte di Egon
Petri), Sonata in Fa minore per violino e cembalo BWV 1018
Berg: Sonata per pianoforte op. 1
Programma:
Čajkovskij: Eugene Onegin “Waltz e Polonaise”,
La bella addormentata
Suite dal Balletto, Pezzo Capriccioso op. 62,
Variazioni su un tema
Rococò per violoncello e
orchestra op. 33, Ouverture Solenne (Ouverture
1812) op. 49
6 dicembre
Con: Fulvio Luciani,
violino; Massimiliano
Motterle, pianoforte
6 dicembre
Giovanni Sgambati
Concerti straordinari
Programma:
Sgambati: Concerto per
pianoforte e orchestra
in Sol minore op.15, Sinfonia n.2 in Mi bemolle
maggiore
(revisione
critica di Francesco Attardi)
L’avvent o
Romantico Bach 4
Crescendo in musica
Programma:
Saint-Saens: Oratorio
di Natale, AA.VV.
Carole natalizie, Coro
di voci bianche de La
Verdi
Direttore: Maria Teresa
Tramontin
21 dicembre
B rahm s
Poul enc
D ebussy
20 dicembre
Natale con la fiaba W il l iam s
Crescendo in musica Kovaks
Programma:
N. Rota: L’isola dei pappagalli, C’era una volta
nella grotta, Il Natale
degli innocenti, Canto
di gloria
il foyer e' tutto del teatro
Musica da camera
Programma:
Brahms: Sonata op.120 n.2
Poulenc: Sonata
Debussy:
Première
Rhapsodie
Williams: Viktor’s Tale
da The Terminal
Kovaks: After You, Mr.
Gershwin
Con: Fausto Ghiazza,
clarinetto; Simone Pedroni, pianoforte
La suggestiva cornice
dell’Auditorium
di
Milano
▽
Č ajkovs kij
Stagione sinfonica
Con: Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe
Verdi,
Filarmonica
Paganelli ‘79 di Cinisello Balsamo e Alban
Gerhardt, violoncello
Direttore della Filarmonica: Donatella Azzarelli
Direttore: Zhang Xian
45
28 e 30 novembre 30 novembre
OMAGGIO A CHAGALL Le viole de La Verdi
Stagione sinfonica
Programma:
Gluck: Orfeo ed Euridice, Melodia
Mozart: Fantasia per
pianoforte in Re minore
K. 397
Wagner - Liszt: Tristano
e Isotta, Morte di Isotta
Debussy: Studio per le
quarte, Studio per le
otto dita
Ravel: La Valse (versione per pianoforte e versione per orchestra)
Stravinskij: L’uccello di
fuoco (versione 1919)
Con: Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe
Verdi e Mikhail Rudy,
pianoforte
Direttore: Jader Bignamini
11 dicembre
Musica da camera
Programma:
Nodaira: Transformation I per quattro viole
dalla Ciaccona di Bach
Leclair: Sonata per due
viole in Do minore op.12
n.5
Flaherty: A Violists’s View
of A Cellist’s Variations on
Home on the Range
Con: Miho Yamagishi,
Cono Cusmà Piccione, Kirill Vishnyakov,
Marco Audano, viole
13 dicembre
Natale con la fiaba
Crescendo in musica
Programma:
Čajkovskij: La bella addormentata
Č aj k o vsk ij
Con: Corpo di ballo
Espressione Danza
Direttore:
Giovanni
Marziliano
Musica sinfonica
14 dicembre
dedicato a Renata Tebaldi
Programma:
Čajkovskij: La Tempesta,
Fantasia sinfonica op.
18, Francesca da Rimini
op. 32, Amleto op. 67,
Romeo e Giulietta (versione originale 1869)
Con: Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe
Verdi,
Filarmonica
Paganelli ‘79 di Cinisello Balsamo e Alban
Gerhardt, violoncello
Direttore della Filarmonica: Donatella Azzarelli
Direttore: Zhang Xian
B e e t h o ve n
Musica da camera
Programma:
Integrale delle Sonate
per violino e pianoforte
Con: Francesca Dego,
violino; Francesca Leonardi, pianoforte
22 dicembre
Händel
Stagione laBarocca
Programma:
Händel: Messiah Oratorio per soli, coro e orchestra
Con: Ensemble vocale
laBarocca, Ensemble
laBarocca
Maestro dell’Ensemble
vocale: Gianluca Capuano
Direttore: Ruben Jais
Dal 29 dicembre
al 1 gennaio 2015
B e e t h o ve n
Stagione sinfonica
Programma:
Beethoven: Sinfonia n.
9 in Re minore op. 125
Con: Coro sinfonico di
Milano Giuseppe Verdi,
Orchestra Sinfonica di
Milano Giuseppe Verdi
Maestro del Coro: Erina Gambarini
Direttore: Oleg Caetani
46
il foyer e' tutto del teatro
Spazio Tertulliano
ottobre novembre dicembre 2014
Via Tertulliano, 68 - 20137 Milano
Prenotazioni e informazioni: tel. 0249472369
www.spaziotertulliano.it
biglietteria@spaziotertulliano.it
Orario spettacoli: da martedì a sabato ore 21.00,
domenica ore 16.30 (a maggio giugno e luglio
domenica ore 20.30); lunedì riposo.
Mezzi pubblici: tram 16; bus 91, 91, 84, 93; M3 (Lodi,
Brenta); BikeMi 31 - Brenta.
Prezzi: intero € 16 (+€1 tessera) - riduzioni e convenzioni
Dal 1 al 12 ottobre Dal 14 al 20 ottobre
Dal 22 al 26 ottobre
regia di Martino Corti e Gianfelice Facchetti
ideazione e regia di Stefano Cordella
di Antonello Antinolfi, regia di Francesco Leschiera
Acuto, delicato ed entusiasmante, lo spettacolo
tratta con disarmante
semplicità temi universali
come la famiglia, l’amore, l’amicizia, il sesso e
la morte. Un diciottenne
timido e inesperto, un
padre inesistente, una
madre frustrata e anestetizzata dalla tv, un amico
dalle strane abitudini e
una misteriosa cantante
raccontano il complicato e affascinante viaggio
alla ricerca della felicità,
semplicemente per poter
dire, almeno una volta, va
tutto bene. I testi, le scene
1987. Milano. Un anno
e un luogo simboli del
benessere. L’inizio di
una decadenza. Sullo
sfondo di una città quasi invisibile, un uomo
ricerca la sua storia
inseguendo il passato
o le sue possibili alternative. Ripercorre quel
periodo raccogliendo
notizie, previsioni del
tempo, poesie, pezzi
di storie che arrivano
da non precisati luoghi
della memoria. L’idea
prende spunto da un
episodio accaduto sul
finire degli anni ’80 a
C’ERA UNA SVOLTA VA TUTTO BENE LA CITTA’ DEGLI SPECCHI
Monologhi Pop vol. 2.
Dopo Le cose non contano nulla, Martino Corti
presenta il suo nuovo
album, distribuito da
ottobre su tutte le principali piattaforme on line
italiane e internazionali.
L’artista milanese, che
ha rilanciato il teatro canzone re-interpretandolo
in versione contemporanea, aggiunge suoni elettronici alle sue tipiche
performance acustiche.
“Ci sono tante frasi già
scritte da artisti illustri
che possono descrivere
cosa intendo per Monologhi Pop” precisa Martino
Corti “ma è una frase di
Charles Bukowski a racchiuderne l’essenza: La
gente é il più grande spettacolo del mondo. E non
si paga il biglietto”.
Con: Martino Corti,
Luca Nobis (chitarra
acustica), DJ producer
Kustrell
Produzione: Cimice
Dal 5 al 22 novembre
KINGS - Il gioco del potere
e i personaggi nascono da
improvvisazioni e riflessioni condivise, dalla messa in comune di spunti,
letture e suggestioni. Ne è
venuto fuori un banchetto
variegato e curioso, comico e spietato, popolato da
personaggi fragili e spudorati in equilibrio tra le
parole dette e quelle che
rimangono incastrate nello stomaco.
Con: Vanessa Korn, Dario Merlini, Alice Francesca Redini, Umberto
Terruso, Fabio Zulli Produzione:CompagniaÒyes
Milano. Il progetto Due
ruote è bello prevedeva
che 500 biciclette gialle
fossero messe a disposizione dei cittadini, per
un mese, gratuitamente. Il progetto partì in
pompa magna, in diretta televisiva. Ma il senso
civico dei milanesi non
funzionò nel modo giusto. Pochi giorni dopo,
tutte le bici erano completamente scomparse.
Con: Francesco Leschiera
Musiche: Walter Bagnato
Produzione: Teatro del
Simposio
da William Shakespeare, regia di Alberto Oliva
mini commessi e i flussi
di denaro sperperati con
gli scandali del Mose e
dell’Expo impongono al
popolo il giudizio e l’immediato intervento.
Con: Giuseppe Scordio
e Piero Lenardon, Enrico Ballardini, Angelo Donato Colombo,
Federica
D’Angelo,
Martino Palmisano,
Paolo Grassi
Produzione: Spazio Tertulliano
Marino Zerbin in
una scena di Tiranott
▽
Potere, corruzione e
tradimento. La trilogia
affronta la vicenda dei
tre grandi re Shakespeariani, attori di un’incontestabile svolta nella
storia della monarchia
inglese: se con Riccardo
II la monarchia è emanazione divina e caposaldo
intoccabile, con Enrico
IV ed Enrico V il potere
si sgretola e conduce ad
una nuova concezione
che trova fondamento
nel consenso del popolo. I fatti storici dell’Inghilterra del XIV secolo
riecheggiano alla luce
del nostro tempo: i cri-
foto: Luca Maffei
Dal 3 al 7 dicembre
AMLETO?
drammaturgia e regia di Carmen Giordano
Due attori in uno spazio
nudo provano Amleto.
Sprofondano nel testo,
squarciano scene, scavano immagini e prendono
derive sorprendenti. Due
vite alla prova. Amleto e
Ofelia. AMLETO? è una
ricerca nella sottrazione
di artificio: voci nude,
corpi esposti, buio, luci,
ombre. Un’esperienza
semplice e misteriosa. Il
montaggio è nella testa
dello spettatore. Ognuno
trova un pezzo di sé. Il
resto è silenzio. Amleto
è una domanda che nasce dalla visione di uno
spettro. Lo spettro è il
momento in cui guardiamo dentro noi stessi. Una
pausa del tempo, un frattempo, un buio.
Con: Maura Pettorruso
e Stefano Pietro Detassis
Luci: Alice Colla
Organizzazione: Daniele Filosi
Produzione: Macelleria Ettore e TrentoSpettacoli
Dal 10 al 14 dicembre
A CHRISTMAS CAROL
di Charles Dickens, regia di Antonio Mingarelli
Al centro, attraverso
l’arido e tirchio finanziere Ebenezer Scrooge, l’uomo individualista della società inglese
ottocentesca: il vecchio
taccagno, egoista e
anaffettivo che ha già
tutti i difetti dell’uomo
moderno. La sera della
vigilia riceve la visita
di tre spiriti magici: il
Natale del passato, del
presente e del futuro.
Ecco allora il mondo
popolarsi di fantasmi, il
tempo dilatarsi e diventare l’unica qualità del
reale, dove i volti e gli
oggetti sono irriconoscibili e inafferrabili. In
tale osmosi continua tra
sonno e veglia, gli occhi
del protagonista e dello
spettatore non distinguono ormai più il vero
dall’apparente e condividono il percorso esistenziale di Scrooge e
del suo tempo. Accompagnato da questi fantastici prodigi l’uomo
compirà un incredibile
e meraviglioso viaggio
che lo cambierà per
sempre. Il momento più
dolce dell’anno e il suo
protagonista diventano
metafora dell’attuale
società materialista. E’
ancora possibile una
conversione morale?
Con: Fabrizio Martorelli
Dal 17 al 21 dicembre
TIRANOTT
di Lino Pedullà, regia di Paola Bea e Piero Lenardon
E’ notte profonda. In un
bar di Milano un silenzioso cameriere riordina per la chiusura. Gli
fa compagnia un ultimo
avventore,
Tiranott,
che cerca d’incantare
lui, la notte e il tempo
tentando di ritardare
la chiusura con le armi
della simpatia, velata
dalla malinconia che la
Milano dei ricordi, ma
anche quella di oggi,
può suscitare. Evocando personaggi, aneddo-
ti e citazioni di grandi
poeti milanesi ci accompagnano nella nebbia di
una notte milanese. Il
bar è aperto, accomodatevi con tutto il cuore.
Con: Marino Zerbin,
Piero Lenardon
Ideazione scene: Marcello Chiarenza
Produzione: Teatro De
Gli Incamminati, Filarmonica Clown, Teatro sul Filo
ottobre novembre dicembre 2014
il foyer e' tutto del teatro
Teatro Oscar
47
Via Lattanzio, 58 - 20137 Milano
Prenotazioni e informazioni: tel. 02 36503740
Biglietteria: da lunedì a sabato 16.00 - 19.00, domenica (gg di spettacolo) 15.30 - 17.00.
Orario spettacoli: da martedì a sabato ore 21.00,
domenica ore 17.00, lunedì riposo.
www.teatrooscar.it - biglietteria@pacta.org
Mezzi pubblici: tram 16; bus 84, 90, 91, 92; MM3
(Lodi T.I.B.B.).
Prezzi: intero € 24,00, riduzioni.
7 ottobre
Dal 23 al 26 ottobre
Dal 29 al 31 ottobre
drammaturgia e regia di Adele Falbo
da W. Shakespeare, regia di Alessandro Pazzi
Il male lega più del
bene? Perché le donne
si legano a chi fa loro del
male? Dove e quando
comincia il male? La psiche della donna si fa teatro e questo lavoro, parte di uno studio teatrale
sulla violenza di genere,
mette in scena la tragedia contemporanea delle relazioni di coppia.
Segue il filo dei pensieri
di Ismene, schiacciata
da riflessioni che la ten-
Tra il 1606 e il 1610, una
terribile peste costrinse
i teatri londinesi a chiudere e sospendere le
rappresentazioni. Shakespeare scrisse allora i
famosi 154 Sonetti: i suoi
diari intimi. Nei 30 sonetti scelti, regala una radiografia poetica dell’amore: platonico, etereo e
nostalgico quando parla
del giovane, bellissimo
amato; crudele, fascinoso e sensuale quando si
riferisce alla misteriosa
GINO NEGRI
in video
Al centro il video di Giuseppe di Leva da quando,
negli anni Cinquanta, Sessanta, Settanta del secolo
scorso, Gino Negri irruppe nella nuova musica
italiana, con il suo straordinario teatro musicale da
camera arrivato fino alla
Piccola Scala, ma anche
con il suo innovativo cabaret e le sue canzoni cantate
e suonate al pianoforte nei
locali dell’anticonformismo musicale milanese.
Testi e musiche capaci di
piacere, di divertire, di fare
pensare, di trasmettere
ogni volta una precisa critica al conformismo della
vita quotidiana imposto
dal dominio culturale.
Con: Filippo Crivelli,
Mario Moiraghi, Luigi
Pestalozza e Emilio Sala
Produzione: Associazione Gli Amici di Musica/Realtà
1 e 2 novembre
GENESI
IL COMPLESSO DI ISMENE ShakEspeareSonnEts
gono sempre più inchiodata in una situazione
violenta e di rinuncia a
se stessa. Ella non sa che
è proprio la sua volontà
a metterla al centro di un
conflitto tragico, conducendola verso una fine
inevitabile.
Con: Annig Raimondi,
Carmen Chimienti,
Daniela Monico, Lorena Nocera (foto)
Produzione: La Mongolfiera
Musiche: Igor Stravinskij, Histoire du
soldat
Scene: Elisa La Mensa
Produzione: Studionovecento
Venerdì ridi
cabaret con i comici di Colorado Cafè
Rassegna comica presentata da Stefano Vogogna
con i comici della trasmissione Colorado Cafè.
più ampio con sottile
humor.
Programma:
10 ottobre
Un gigantesco personaggio (mt 1,90 x 130
kg) che non passa inosservato in un monologo
sulle sue problematiche
esistenziali: fisico, matrimonio e altre follie.
Una comicità che esaspera le situazioni di
vita comune imprigionandole in personaggi
assurdi e folli.
Fernando Zimotti, in
arte Nando Timoteo, ci
parla della vita di coppia, l’incompatibilità
tra i due sessi, i viaggi
di piacere, l’attualità, i
test del militare, la direzione d’orchestra…
i temi più disparati attraverso l’improvvisazione e l’intensità ritmica e comica vengono
ricamati in un quadro
di Roberto Favaro, regia di Laura Pulin
Con: Stefania Lo Russo,
Vincenzo Paladino
10 ottobre e 7 novembre
Nando Timoteo
LA SINFONIA DELLE PIETRE
fino al racconto dell’eterna lotta dell’uomo
contro l’uomo.
Musicisti: Matteo Carminati,
pianoforte;
Leonardo Cella, violino; Fabio Busetto Datto; clarinetto
7 novembre
Max Pieriboni
Con: Fernando Zimotti,
Max Pieriboni
Presenta: Stefano Vogogna
Con: Alessandro Pazzi;
Alessandra De Stefano, arpa
Voice-Off: Massimiliano Zavatta
Produzione: OssigenOTeatro e Pacta dei Teatri
4 e 5 novembre
Testo e regia di Marco M. Pernich
Il primo di quattro
spettacoli all’interno
del progetto Alle radici
d’Europa, per tornare
molto indietro e trovare ciò che ci unisce
tutti al di là di millenni
di storia e di guerre: le
radici europee. Lo spettacolo mette in scena
il racconto, dal I libro
della Genesi, che va dalla creazione alla nuova
creazione, dopo il diluvio universale. Diventa
quindi il racconto del
manifestarsi del Cosmo
ordinato nel caos del
Nulla e poi dell’ingresso del Male nel mondo,
donna scura. Accompagna i versi il suono antico e potente di un’arpa,
mentre una voce fuori
campo recita alcune delle liriche in lingua inglese, per ascoltare anche la
loro musica originale.
6 novembre
ZONE – U
Cabaret & Songs
Tutto inizia con una storia fantastica: un automa che gioca a scacchi,
un nobile di Pressburger, un nano invisibile,
un truffatore di strada.
Sul palco la relazione
tra una parte umana e
una meccanica a partire dal testo Il Giocatore
di Scacchi di Maelzel di
Poe, che dimostra come
il famoso giocatore di
scacchi non potesse
essere un automa ma
nascondesse al suo interno un essere umano,
il nano. Il racconto è recitato, cantato, suona-
to, tradotto, a volte solo
mimato. I ruoli si intrecciano scoprendo la
voce umana ricca anche
di un’anima meccanica,
mentre la meccanica
rivela insospettabili respiri.
Musica,
chitarra e live
electronics:
Maurizio
Pisati
Voce: Bernardo Lanzetti
Vocalist: Annig Raimondi
Attore, strumenti e magie:
Riccardo Magherini
Basso, tastiera ed elettronica: Piero Chianura
Spettacolo scenico musicale di danza, omaggio a John Cage. Grazie
all’intuizione di un artista e alla tecnologia, la
pietra farà ascoltare la
sua voce e i suoi suoni.
Si tratta delle “sculture
sonore”, opere di Pinuccio Sciola, scultore
sardo che è riuscito a
rendere le pietre sonanti, comunicanti e a creare melodie attraverso il
taglio delle pietre.
Con Pinuccio Sciola e
danzatori
Produzione: Associazione Gli Amici di Musica/Realtà e Accademia
di Belle Arti di Brera
Dal 11 al 23 novembre
APPUNTAMENTO AL LIMITE
Ildi M.calcolo
sublime
E. D’Aquino, regia di Valentina Colorni
Il calcolo infinitesimale
è una delle teorie che più
ha arricchito la matematica moderna in quanto
è in grado di interpretare il continuo e il movimento: è il calcolo sublime. Newton e Leibnitz
ne sono gli scopritori,
le origini però risalgono ai geometri greci
dell’antichità, per poi
evolversi nel concetto di
numero sino a superare
lo scoglio dell’infinitamente grande e dell’infinitamente piccolo e
raggiungere il concetto
di limite. Lo spettacolo
esplora questi temi in
◁ R. Magherini,
M.E. D’Aquino,
V. Todisco Grande
chiave teatrale, partendo appunto dall’idea di
limite, inteso come nonluogo estremo verso cui
tendiamo senza potervi
giungere, nel quale la
realtà che conosciamo
cambia natura e i rapporti si trasformano.
Con: Maria Eugenia
D’Aquino, Riccardo
Magherini, Vladimir
Todisco Grande
Drammaturgia: Riccardo Mini
Consulenza matematica:
Tullia Norando e Paola
Magnaghi
Effetti video e riprese:
Virginio Levrio e Davide Ganito
Luci: Fulvio Michelazzi
Produzione: Pacta dei Teatri
48
il foyer e' tutto del teatro
Dal 26 al 30 novembre
UN SOGNO
Da W. Shakespeare, regia di Paolo Bignamini
Una riscrittura del testo shakespeariano che
indaga il risvolto più disilluso e amaro delle relazioni amorose. Siamo
nella testa di Lisandro,
giovane innamorato di
Ermia, amata anche da
Demetrio, a sua volta
corteggiato da Elena.
Nel sogno, che presto
si trasformerà in un incubo, Lisandro tradisce
la sua amata con Elena,
doppio o doppione di
Ermia, giovane, intelligente, bella come lei.
Da qui prendono il via le
vicende che coinvolgono
i quattro ragazzi. Agli ordini di un Puck rivisitato
in chiave romagnola, un
Mazapegul che dirige un
set di quart’ordine, due
improbabili attori di bmovie interpretano tutti
i ruoli del Sogno, aiutati
da un muro e da una fata.
Con: Luca Cairati, Federica D’Angelo, Ksenija Martinovic (nella
foto)
Drammaturgia: Maddalena Mazzocut-Mis
Scene e aiuto regia:
Francesca Barattini
Assistente:
Shantala
Faccinetto
Produzione: ScenAperta Altomilanese Teatri
ottobre novembre dicembre 2014
Dal 3 al 14 dicembre
LE REGINE.
Elisabetta vs Maria Stuarda
da Friedrich Schiller, regia di Alberto Oliva
Una tragedia storica, un
conflitto di potere tra
due donne, un intricato dramma romantico.
Tolto ogni appoggio romantico, ogni sostegno,
ogni coordinata, resta
una storia umana, troppo umana. Cose di donne che non hanno tempo, non hanno spazio.
Sospesa e, quindi, riavvicinata, la storia perde
la lettera maiuscola ma
scava nel nostro io. Lo
spettacolo vedrà sulla
scena la grandezza dello
scontro tra queste due
straordinarie regine e
la loro bruciante verità
umana: due modi di essere donne al potere.
Con: Maria Eugenia D’Aquino, Annig Raimondi
Drammaturgia: Paolo
Bignamini
Musiche: Maurizio Pisati
Costumi: Nir Lagziel
Scene: Giuseppe Marco
di Paolo
Luci: Fulvio Michelazzi
Produzione: Pacta dei Teatri
16 dicembre
FALSTAFF O L’INCONSUETO
di Cesare Vergati, regia di Ombretta De Biase
Lettura del testo, musica e azione scenica fanno scorrere la vicenda
umana di Falstaff, uomo
inconsueto che non intende porre limiti ai propri piaceri: il cibo, l’arte
e l’amore. L’uomo dalla
grossa epa vive felice e
isolato in una capanna
in mezzo a un campo,
coltivando ortaggi di cui
si ciba insieme ad altre
leccornie e dedicandosi
alla passione per l’arte
e la bellezza. Troppo
obeso per muoversi con
facilità, passa il tempo
disteso su un’amaca,
condividendo con una
donna attempata anche
i piaceri del sesso. La
sua vita scorre placida
e felice, ma la comunità
circostante non tollera il
suo stravagante stile di
vita e cerca di ucciderlo.
Con: Anna Battaglia,
Angelica
Cacciapaglia, Fabrizio Caleffi,
Andrea Pietrantoni,
Cesare Vergati
Lettura: Ombretta De Biase
Ricerca musicale: Cesare Vergati
17 e 18 dicembre
THE TAIN
regia di Benjamin Gould
Medb e Ailill sono in
missione per rubare il
pregiato toro dell’Ulster. Mentre gli uomini
dell’Ulster giacciono
malati, solo uno è in
grado di opporsi a loro:
il potente Cu’ Chulainn,
il Mastino dell’Ulster.
Può un uomo resistere
contro un intero esercito? O saranno le forze
del Connacht ad avere
il sopravvento e regnare supreme? Unendo
una tradizione teatrale
di cinque secoli d’età a una storia antica
quindici, The Tain fa
rivivere la Commedia
dell’arte e il folklore
irlandese (la drammaturgia prende spunto
dalle fiabe tradizionali)
in uno spettacolo innovativo e di irresistibile
divertimento.
Produzione:
Gould
Company, Belfast
ottobre novembre dicembre 2014
Teatro Delfino
Prenotazioni e informazioni:
tel. 333 573 0340
www.teatrodelfino.it - biglietteria@teatrodelfino.it
il foyer e' tutto del teatro
Piazza Pietro Carnelli - 20138 Milano
Orario spettacoli: da martedì a sabato ore 21.00,
domenica ore 16.00, lunedì riposo.
4 ottobre
Mezzi pubblici: tram 12, 27; bus 45, 175 (Ovidio).
Prezzi: intero € 18 ,00, ridotto € 12,00, e conv. € 10,00
Dal 15 al 19 ottobre
GIORGIO E IO
OSTI SULL’ORLO DI
UNA CRISI DI NERVI
di e con Giancarlo Dettori, regia di Claudio Beccari
Per quarant’anni Giancarlo Dettori ha lavorato con Giorgio Strehler
al Piccolo Teatro, prendendo parte a spettacoli che hanno segnato la cultura italiana
del ‘900. Oggi, a più
di quindici anni dalla
scomparsa del grande
regista, Giancarlo ne
ripercorre il cammino,
testimoniando le tappe
di un percorso strettamente intrecciato con
la storia del nostro Paese. Il punto di vista, ovviamente, è quello del
palcoscenico: dall’Arlecchino all’Opera da
tre soldi, dalla Grande
49
Magia al Campiello,
un viaggio nei segreti
del metodo di lavoro
di Strehler che, contrariamente a quanto
si può pensare, non si
basava sull’imposizione
di schemi preconcetti,
puntando piuttosto a
stimolare la sensibilità
dell’attore, liberandone la creatività. Grazie
al rapporto di amicizia
nato nel corso degli
anni, Dettori ci può parlare di Strehler anche su
un piano più personale,
con divertenti episodi
che ne illustrano la debordante, contraddittoria personalità.
di Valerio Massimo Visintin, regia di Luca Sandri
Vi ricordate quando andavamo al ristorante per
mangiare? Che ingenui
eravamo! L’avvento del
“food” ci ha aperto gli
occhi. Figuriamoci: al ristorante non si mangia,
si degusta. In cucina non
c’è più un cuoco, bensì lo
chef. Sui tavoli spariscono
le tovaglie, rottami ideologici ormai superati dalla
modernità. Evviva il circo
del food, allora. Non si parla d’altro. Le star in giacca
bianca, le chiacchiere, i
reality televisivi, i congressi, gli show cooking, i libri
di ricette, la réclame sur-
rettizia delle aziende produttrici, la fuffa al forno, i
camerieri, i sommelier e il
loro linguaggio iniziatico,
i pensieri leggeri delle foodblogger, i conti che non
tornano quasi mai, i critici
gastronomici che tornano
sempre. Vi raccontiamo, a
modo nostro, i misteri buffi di questa epopea. Con
pensieri, parole, canzoni
(Bongusto, Mina, Kramer), ironia e sentimento.
renza e del prestigio
sociale ed economico.
Un’indagine lucida e
impietosa del rapporto
tra uomo e donna, una
luce di inquietante attualità sull’istituto della
famiglia e sui condizionamenti di una società
ipocrita e perbenista.
11 e 12 dicembre
Con: Marisa Della Pasqua, Luca Sandri.
Pianoforte: Sambataro
Gianluca
Dal 13 al 16 novembre
IN PRINCIPIO ERA… IL BRODO
drammaturgia di Federico F. Ferrero
Un viaggio all’inizio
del gusto. Uno spettacolo in più episodi che
raccontano in scena le
emozioni del sapore,
quelle che stanno alla
base della cucina, di
un piatto, della vita.
Questo primo episodio
parla di brodo. In scena quattro protagonisti: Federico F. Ferrero
racconta le emozioni
del sapore, Roberto
Accornero recita le parole del cibo mentre la
pianista Anna Barbero
Beerwald cuce le scene
in un dialogo attraverso
un inedito utilizzo evocativo del pianoforte e
il pubblico, quarto attore in scena, collabora
a rendere lo spettacolo
ogni sera diverso. Un
coinvolgimento multi-
sensoriale per tornare
insieme alle origini del
gusto, una prospettiva
diversa di “lettura” della cucina e del nostro
rapporto con essa.
Con: Federico F. Ferrero, Roberto Accornero
Pianoforte: Anna Barbero Beerwald
Dal 31 ottobre al 9 novembre
casa di bambola
di Henrik Ibsen, regia di Gabriele Calindri
Scritto nel 1878, è uno
dei capolavori del teatro contemporaneo.
In un interno alto borghese si svolge il dramma interiore di Nora,
moglie dell’affermato
avvocato Helmer Torvald e madre di tre figli. La vita spensierata
della donna è sconvolta
quando viene ricattata
per un prestito ottenuto illegalmente allo
scopo di curare il marito gravemente malato.
Nora custodisce il suo
segreto convinta della
nobiltà e dell’amore di
Helmer. Questi però,
avendo scoperto che la
moglie è vittima di un
ricatto,
preoccupato
per il suo buon nome
le muove accuse terribili, rivelando a Nora la
meschinità e la falsità
di un’esistenza coniugale solo formalmente
rispettabile e protetta.
La donna, nel finale
del dramma che suscitò scandalo, sceglie la
propria autonomia, libertà e identità congendandosi da un mondo
impostato unicamente
sui valori dell’appa-
Con: Maurizio Desinan,
Marta Lucini, Michael
Righeira (foto), Elisabetta Ratti, Marco Benedetti, Rosanna Bruzzo
Scene: Marco Muzzolon
Costumi: Rosario Giacomino
Fonico: Luca De Marinis
Luci: Carlo Zanandrea
Assistente: Rosanna Bruzzo
Produzione: Vittorio Apicella, Federico Zanandrea
REJOICE
GOSPEL
CHOIR
Spettacolo moderno e
assolutamente unico: il
repertorio spazia dal genere Gospel contemporaneo americano ed europeo di Kirk Franklin,
Richard
Smallwood,
Kurt Carr, quello Spiritual, più tradizionale, a
quello Afro-gospel con
arrangiamenti sempre
originali. Il coro diretto
da Gianluca Sambataro
guiderà l’ascoltatore in
atmosfere più raccolte,
di preghiera e riflessione, o lo coinvolgeranno
con ritmi vivaci e moderni in una festa collettiva.
50
il foyer e' tutto del teatro
Fabbrica dell’Espesienza
Prenotazioni e informazioni:
tel. 02 78624438
ottobre novembre dicembre 2014
Segreteria: dal lunedì al goivedì dalle 11.00 alle 17.00
www.fabbricaesperienza.it
Via Brioschi, 60 - 20141 Milano
fe@fabbricaesperienza.it
Mezzi pubblici: tram 15; bus 164, N15.
16 e 17 ottobre
14 e 15 novembre
Compagnia Diaphnes Teatro
regia di Alessandro Zatta
Mi e Ti - a semm in du ROXANE - Studio inverso sul Cyrano De Bergerac
Mi e Ti - a semm in du
muove da un ambito
di ricerca sull’arte del
clown. Il clown è un personaggio incarnato da
un attore che fa del parossismo e della poesia i
suoi caratteri principali. L’orizzonte tematico
della performance è circoscritto da un classico
della letteratura teatra-
le affrontato attraverso
i dettami del grottesco
che, col linguaggio del
clown, si sviluppa nei
termini ultimi del conflitto, del fallimento e
del ridicolo. Compagnia vincitrice Bando
Amapola
Con: Tiziana Tricarico,
Mario Barzaghi, Simone Lampis
“A chi appartiene una
storia? A chi la racconta, giusto? Allora voglio raccontar la mia.
La storia di Rossana”.
Invertendo il punto
di vista sul celebre
Cyrano de Bergerac
di Rostand, si apre un
universo immaginifico tutto al femminile,
dove per la prima volta
è Rossana che parla,
si racconta, si svela. Cyrano farabutto,
vigliacco,
traditore.
Incapace di confessare il suo amore anche
in punto di morte.
Chi lo vede così? La
sua storia, la storia di
Rossana, storia di una
donna “senza voce” significativa nell’opera
di Rostand, portatrice
di un amore quanto
mai turbolento e non
privo di ombre, viene
attraversata da due attrici, chiuse e bloccate
nelle parole dell’opera
stessa di Rostand.
sponsabilità di prendersi
cura della madre. In questo scenario scaturisce il
contrasto tra i tre fratelli,
uniti solo dal desiderio
della morte di Ruth. Le
motivazioni sono diverse, lo scopo lo stesso.
Con: Alessandra Bordino, Giada Vignoli, Irene Manara, Edoardo
Visentìn, Luca Pasquinelli, Matteo Ippolito
Scenografia: Silvia Clai
Progetto audio: Fabio
Cinicola
Responsabile tecnico:
Ermanno Marini
Organizzazione: Anna
Cremona
Produzione: Tangram e
Fabbrica dell’Esperienza
13 e 14 dicembre
Suono e Luci: AlphaOmega
Produzione: Salti Piattaforma dell’Arte Teatrale e FE Fabbrica
dell’Esperienza
Con: Dora Dorizzi e Federica Spigarolo
Tecnica: Alex Melluso
22 e 23 novembre
Il piccolo Eyolf
da Henrik Ibsen, regia di Michelangelo Zeno
Alfred e Rita. Una giovane coppia di sposi. Lui
è intellettuale, apatico
e impotente. Lei ricca,
capricciosa e infelice. In
mezzo Eyolf, il loro bambino. Deforme, enigmatico, più simile a un topo
che a un essere umano.
Nato da un matrimonio
sbagliato, Eyolf è il frutto
della colpa, il segno indelebile che gli errori si lasciano dietro. Prendersi
cura di lui serve ad Alfred
per riscattare una vita
misera e fallimentare.
Rita, che vede suo marito allontanarsi da lei,
preferirebbe che il bambino non fosse mai nato.
Ma quando Eyolf morirà
cadendo (o buttandosi?)
dal molo, per loro inizie-
rà un viaggio doloroso
che li condurrà all’autodistruzione, negli abissi
più oscuri e inquietanti
dell’anima, dove la corrente è impetuosa e porta a galla verità inaudite.
Spesso ciò che tentiamo
di nascondere anche a
noi stessi si ribella e ci
distrugge. Come si può
risalire la china e continuare a vivere?
Con: Jacopo Crovella e
Emilia Scarpati Fanetti
Drammaturgia: Compagnia Famiglia Mastorna
Coreografie:
Migliorati
Bianca
Musiche: Marcello Gori
Luci: Alessandro Barbieri
TANGRAM I° Tappa
29 novembre
di Hugo Wirth, regia di Violeta Arista
In Tangram lo spettatore
cambia il percorso della
storia. Una forma drammaturgica che si ispira
alla struttura dell’antico
gioco cinese Tangram.
Un linguaggio ironico,
caratterizzato da humor
nero. I meccanismi decisionali e le conseguenze
che derivano dalle scelte
fatte sono il fondamento
di Tangram. Una proposta che obbliga lo spettatore a essere partecipe
e responsabile di quello
che accade e di come finisce la storia, ma con l’opportunità di vedere cosa
cambierebbe nel destino
dei personaggi se ci fosse
la possibilità di scegliere
un’altra volta. Lo spettatore dovrà abbandonare
lo spazio alla fine di una
prima scena comune che
mostra il conflitto tra i
due fratelli e che pone
lo spettatore davanti alla
prima scelta: uccidere
o no la madre? In scena:
Nella vecchia casa mater-
na abita Olivia, donna di
età ignota che si occupa
della madre, colpita da
una malattia terminale
e non autosufficiente.
Olivia ha due fratelli:
Nicolas, morto anni fa di
malattia ma ancora presente tra i vecchi muri
della casa e Alfonso, che
si presume abbia lasciato
la casa materna a seguito
della malattia di Nicolas
e che, a causa del divorzio, decide di tornare,
senza assumersi la re-
MATRIFOCALE
Teatro della Filomena
Il progetto Matrifocale è un viaggio
verso il silenzio. Per
cantare dalla terra
mirando all’orizzonte. Per vestire il reale dell’incanto della
poesia. Per cercare
la completezza. Per
esprimere la nostalgia di un mondo perduto e nutrire la fame
di infinito. L’idea di
messa in scena esplora un territorio, in-
terroga l’incontro tra
la forma patriarcale
e quella matriarcale,
il modello di cultura
dominante e cellule di
uno stilema differente
presenti nella società.
Compagnia residente
Bando Amapola.
Con: Antonella Spina e
Paola Scalas
Produzione: Compagnia
Teatro della Filomena
ottobre novembre dicembre 2014
il foyer e' tutto del teatro
Pim Spazio Scenico
51
Via Selvanesco, 75 - 20142 Milano
Prenotazioni e informazioni: tel. 02 54102612
www.pimoff.it - info@pimoff.it
Orario spettacoli: inizio spettacoli ore 20.40, domenica pomeridiano con servizio gratuito di baby-sitting.
Mezzi pubblici: tram 3, 15; M2 (Abbiategrasso)
Prezzi: intero € 12 - convenzioni e riduzioni; Ecce
cello posto unico € 5; Symposium e Palco Aperto
ingresso gratuito.
1 ottobre
18 e 19 ottobre
25 e 26 ottobre
di e con MeChaNicS for DrEamer
TU
NON MI VORRESTI
da un testo di Serena Sinigaglia,
Compagnia EgriBiancoDanza
Le macchine meravigliose SE IO FOSSI COME TE, Dance Dance Dance
Sculture
meccanicoanalogiche
costruite
con oggetti di scarto
producono suoni e risvegliano la meraviglia.
Una performance so-
nora e un’installazione
fortemente visiva e di
grande impatto scenico. Una vera fucina di
suoni e visioni steampunk fatte realtà.
27 ottobre
PERSONA
regia di Silvia Giulia Mendola e Elena Rolla
Una casa isolata, in
montagna. Un uomo
e una donna, chiusi a
chiave dentro la casa.
Intrappolati. Lui cerca
la chiave. Lei ha nascosto la chiave. Soli e iso-
lati dal mondo. Le loro
parole rimbalzano nel
bianco circostante e si
perdono in echi lontani.
Con: Compagnia DAS e
PianoinBilico
Compagnia EgriBiancoDanza
14, 15 e 17 novembre
KALIGOLA
Il mondo, in un futuro
non lontano, sta andando a rotoli. La politica,
l’economia, i rapporti
sociali, l’ambiente: tutto
ci parla di una catastrofe
imminente. Colpa di uomini malvagi che hanno
23 novembre
Arlesiana
di Francesco Cilea, con Giacomo Agosti
A gosti (foto) porta al PimOff l’Arlesiana, opera lir ica
di Francesco Cilea
di f ine Ottocento.
Spettacolo a quattro
voci e un attore.
14 dicembre
Il convegno
azione teatrale
di e con Punta Corsara
I fatti incresciosi delle ultime settimane ci
spingono a convocare
un convegno d’urgenza
sulle periferie. Abbiamo
invitato i massimi esper-
30 novembre
ALICE. La grammatica delle nuvole
coreografia e regia di Stefano Mazzotta
renze. Allora potremo
chiamarci Alice, custodi
di un paese chiamato
delle meraviglie, lievi e
traboccanti di domande curiose, in caduta
libera verso un ignoto
misterioso che promette avventure. Alice. La
Grammatica delle nuvole racconta una caduta all’indietro. E un paese delle meraviglie che
tutti ci attende, sospeso
nell’alba di un autunno
dolcissimo e perenne.
Vi abitano personaggi
improbabili e strampalati, che raccontano un
carosello di evocazioni
balletti: Sacred Dance,
Secret Dance e Simply
Dance sulle musiche di
tre grandi sperimentatori americani: David
Hykes, John Cage e
John Adams.
Compagnia degli Scarti
Una riflessione sul danzatore di cui si esplora
l’umanità, le fragilità e
la passione che lo spingono ad intraprendere un percorso di vita
difficile, in cui ogni
giorno corpo che anima vengono sollecitati, arricchiti e logorati
profondamente.
La grammatica delle
nuvole è il sistema di
regole che disciplinano
la capacità di sognare. A
esso potremo affidarci
quando ci sembrerà che
non esistano più luoghi
sconosciuti da visitare,
più nessun bosco da
esplorare né mari da
solcare sperando di imbattersi in isole misteriose. Potremo perderci tra le sue pagine se
avremo l’impressione
di non corrisponderci
più e che un imminente
sentimento di uniformità si stia prendendo
gioco delle nostre diffe-
Danzare ovvero agire
per non ripiegarsi su
se stessi, per superare
le difficoltà e conquistare nuove dimensioni
di esistenza, consapevolezza e pienezza. Tre
e memorie di un tempo
lontano condiviso con
Alice, della quale ora
resta in scena solo l’eco
di una voce nascosta.
Con: Chiara Guglielmi,
Chiara Michelini, Stefano Roveda
Drammaturgia: Fabio
Chiriatti
Voice off: Maria Cristina Valentini
Costumi, scenografie e
luci: Stefano Mazzotta
Produzione: Zerogrammi, Teatro di Bismantova, Luft Casa Creativa
ti, ci aspettiamo idee illuminanti e ottime soluzioni. Lo facciamo per tutti
quelli che nella loro vita,
non hanno ancora mai
dato segni di perifericità.
abusato del loro potere.
Questi mostri hanno
cambiato la Storia. Come
possiamo salvare il mondo dalla catastrofe?
Produzione: Pim Spazio
Scenico
19 dicembre
MUSICOMICI
Allegro con trio
Tre bizzarri musicisti di strada vengono
coinvolti, loro malgrado, a sostituire un trio
classico di fama mondiale. Un funambolico
ed esilarante viaggio
nel mondo della musica di tutti i generi:
dal classico al jazz, dai
cartoni animati al musical, dal tango al rap.
52
il foyer e' tutto del teatro
ottobre novembre dicembre 2014
Teatro Ringhiera
Via Pietro Boifava, 17 - 20142 Milano
Prenotazioni e informazioni:
tel. 02 84892195
da un’ora e mezza prima dell’inizio degli spettacoli
www.atirteatroringhiera.it
prenotazioni@atirteatroringhiera.it
Dal 21 ottobre al 2 novembre
6 e 7 novembre
Alla mia età mi nascondo
ancora per fumare
di Rayhana, regia di Serena Sinigaglia
Un hammam di Algeri, ai giorni nostri, nel
giorno riservato alle
donne. Otto donne algerine si trovano, loro
malgrado,
barricate
dentro l’hammam per
sfuggire all’ira di parenti e uomini barbuti
che reclamano il diritto
di punire una di loro,
incinta senza il consenso dei genitori. Tra i
vapori e le acque delle
vasche, si crea un’intimità speciale tra queste
donne le quali, a turno,
Gente come uno. c’era una volta un paese ricco e ora non c’è più
di Manuel Ferreira e Elena Lolli
Rabbia nel vedere un Paese ricco e abbondante
di risorse ritrovarsi oggi
privato di tutto. Rabbia
nel vedere persone piegate, senza lavoro, senza
casa, senza copertura
medica. Chiedersi come
si è arrivati fin qui. Tante
domande, tante paure,
una necessità, quella di
rivelano le loro storie,
le loro speranze, i loro
dolori, le loro rabbie.
Con Anna Coppola,
Matilde
Facheris,
Mariangela Granelli,
Annagaia
Marchioro, Maria Pilar Pérez
Aspa, Arianna Scommegna, Beatrice Schiros, Marcela Serli,
Chiara Stoppa
Produzione: ATIR Teatro Ringhiera e Theater tri-buhne Stuttgart
di Manuel Ferreira e Elena Lolli
Fabricas è la storia di
uomini e donne che
rifondano un mondo
nuovo attraverso l’esperienza della fabbrica recuperata. Ripercorrendo le storie di quattro
fabbriche recuperate
argentine (Tipografia
Chilavert, Grafica Patricios, Cooperativa La
Juanita, Grissinopolis)
vogliamo dare voce a
chi oggi sta sperimentando non solo una ri-
drammaturgia e regia di Alberto Salvi
scritto di getto, un qui
e ora che è uno schiaffo
emotivo, una ferita che
sanguina. La storia di
una bimba, una sorella,
una madre, una moglie.
Dopotutto, qualcuno
disse che Dio è madre.
Con: Matilde Facheris,
Barbara Bedrina, Cristina Castigliola, Sveva Raimondi
Fisarmonica: Gino Zambelli
Dal 27 al 30 novembre
La musica è Elektrika.
Elettronica.
Techno.
Live. Elektrika è una
ricerca tra l’arcaico e il
futuribile. Un linguaggio nuovo di secoli fa.
Con: Maura Pettorusso
e Stefano Pietro
20 e 21 novembre
Stanza di Orlando
drammaturgia e regia di Carmen Giordano
Non toccare. Non entrare. Non bussare. Non
disturbare Virginia. E’
una scrittrice. Un viaggio nella testa di Virginia Woolf. Una performance che coniuga
installazione e parola.
Una donna che si guarda allo specchio. E l’uomo che guarda la donna
nello specchio.
Con: Maura Pettorruso
organizzazione diversa
del lavoro, ma anche
della propria vita e del
rapporto con una comunità. A chi oggi cerca in
tutti i modi di difendere
la propria dignità.
Con: Manuel Ferreira
Musiche: Mauro Buttafava, chitarra e percussioni; Gianmaria
Stelzer, violoncello;
Marco Fior, tromba
30 novembre
ELEKTRIKA
Banane
drammaturgia e regia di Carmen Giordano
drammaturgia e regia di Francesco Lagi
Macelleria Ettore ricerca il proprio linguaggio
nell’Opera, nella Tragedia, nel Mito. Elektra è
la protagonista di un’opera techno. Elektrika.
La musica è atmosfera
e sostanza dell’opera.
Con: Manuel Ferreira (foto)
FABRICAS
La Maria Storta
22 e 23 novembre
non restare ancora chiusi nelle proprie case.
Per la prima volta, dopo
anni di indifferenza, le
persone si mescolano,
cercano il modo di auto
organizzarsi, di autogestirsi, sapendo di potersi
salvare solo unite.
8 e 9 novembre
Dal 13 al 15 novembre
Primo di tre sacrosanti
lamenti. Maria Benaglia, figura popolare a
cavallo del labile crinale che separa il sacro dal
profano, incarna le contraddizioni dell’umano
essere con il suo carico
di bene e di male, di
oscuro e luminoso. Monologo interamente costruito sul ritmo e sulla
musicalità della parola,
Mezzi pubblici: tram 3, 15; bus 79; MM2 (Abbiategrasso).
Prezzi: intero € 15, convenzioni e riduzioni.
Banane è la storia di alcune esistenze e della
traiettoria storta della
loro vita. C’è un viaggio
su una macchina presa
in prestito e una partita
di carte finita male, alcune bucce di banana e
una storia d’amore che
si dissolve lentamente.
E poi il funerale del cane
Pigna e una manciata di
silenzio dove si ascolta
lo scorrere del vento.
Un quasi roadmovie per
quattro attori, un cane e
alcune casse sparpagliate, una storia che parla
con ironia dolente di
amore e di una possibile,
lontana felicità.
Con: Mariano Pirrello,
Aurora Peres, Leonardo Maddalena, Francesco Colella (foto)
Zigulì
Di Massimiliano Verga, regia di Francesco Lagi
Uno spettacolo che
nasce dal libro di Massimiliano Verga. Il racconto di un’esperienza
estrema di paternità,
della disabilità di un
figlio che mette a dura
prova il padre, svelandone l’inadeguatezza.
Una storia che è soprattutto una storia
d’amore, raccontata
con poche reticenze e
grande sincerità.
Con: Francesco Colella
ottobre novembre dicembre 2014
il foyer e' tutto del teatro
53
22 e 23 dicembre
PIUMATE!
utopia travestita
in
forma di rivista
di e con Nina’s Drag Queens
Dal 11 al 21 dicembre
Il guaritore
di Michele Santeramo, regia di Leo Muscato
Il Guaritore mette in
relazione le storie delle
persone, per farle guarire. Ha un fratello che
mal sopporta. Gli arrivano in casa due donne
con problemi opposti
e un ex pugile. Questa
guarigione non é cosa
facile, serve leggerezza,
disimpegno, distacco e
grappa. É un personaggio che prova a mettersi
tra il malessere e la soluzione dei problemi. Ha
il colletto della camicia
sporco, non ci vede quasi più ma riesce a guarire le persone. Non é
un mago nè un medico.
Vive sulla linea d’ombra tra realtà e fantasia,
come ogni personaggio
della scena.
Con: Vittorio Continelli, Simonetta Damato,
Gianluca delle Fontane, Paola Fresa, Michele Sinisi
Ispirandosi a Gli Uccelli di Aristofane, che
narra la fondazione di
Nubicuculia, città tra
le nuvole, le Nina’s
vogliono dire la loro
sulla costruzione di un
mondo nuovo, sospeso
e irriducibile, in bilico
tra la bellezza e il disastro. Un’utopia sempre
a rischio di una vertigi-
Con: le Nina’s e le allieve del laboratorio
“Pane e Piume”
Direzione
artistica:
Francesco Micheli
31 dicembre
H
A
P
P
Y
NE
W
NINA
’
S
!
di e con Alessio Calciolari, Gianluca Di Lauro, Lorenzo Piccolo, Ulisse Romanò
Le Nina’s Drag Queens
saranno le fate madrine del tuo anno nuovo!
Lasciati traghettare nel
2015 su una nuvola di
Teatro Libero
Prenotazioni e informazioni:
tel. 02 8323126
da lun a ven 15.00 - 19.00, sab 19.00 - 21.30, dom
14.00 - 16.30; nei giorni di spettacolo fino alle 21.30
nosa caduta dai tacchi.
Tra balli sgangherati e
il consueto gusto per la
commistione, si torna
alle origini del gruppo:
la rivista.
cipria rosa. La serata si
apre con Nina’s radio
night, omaggio nostalgico al mondo della radio.
Le Nina’s vi condurran-
Allo scoccare della mezzanotte il palcoscenico
diventa una pista da ballo, con la Serata spaccatacchi special edition!
Via Savona, 10 - 20144 Milano
Orario spettacoli: da lunedì a sabato ore 21.00, domenica ore 16.00
www.teatrolibero.it - biglietteria@teatrolibero.it
Dal 1 al 6 ottobre
no alla riscoperta del
fascino antico dell’immaginazione. A seguire, Tom Tom tombola,
la tombolata travestita!
Mezzi pubblici: tram 14, 19; bus 47, 74; MM2 (S.Agostino)
Prezzi: intero € 19 - € 21, convenzioni e riduzioni.
Dal 7 al 13 ottobre
NUNCA
MÀS Gente che scompare SPEAKING
IN TONGUES, C’è una cosa che voglio dire
drammaturgia e regia di Alessandro Veronese
di Andrew Bovell, regia di Michael Rodgers
Due storie che scorrono su binari paralleli.
Epoche diverse, mondi
agli antipodi. Unico comune
denominatore:
la violenza come forma
di garanzia del silenzio.
Roba che di solito fa la
mafia. Roba che di solito
fa anche lo Stato. Gente
che scompare e non tor-
na più. Milioni di persone. Non è un’iperbole
ma la realtà di molto
Sudamerica in un tempo troppo vicino al nostro. E vent’anni dopo,
dall’altra parte del mondo, gente che scompare,
anche se solo per pochi
giorni. Scompare nel
nulla (si scoprirà: in una
Dal 14 al 21 ottobre
ASSASSINE
di Tobia Rossi, regia di Manuel Renga
5 attrici. 5 donne. 5 storie vere. Appassionanti
e fatali come le donne
di cui raccontano. Alla
ricerca delle origini di
ciascun delitto nelle
coincidenze tra evoluzione psicologica e
fatalità del destino cercando di confrontarsi
con l’incomprensibile
che si cela dietro ogni
omicidio. 5 attrici sulle
tavole di un palcoscenico, impegnate nelle
prove di uno spettacolo.
Da quanto tempo sono
lì? Dov’è l’autore? Che
fine ha fatto il regista?
Mentre le prove vanno avanti, sulla scena
compaiono le celebri
assassine che le attrici
devono interpretare e
rievocare, la cui forza
pare inghiottirle in un
caserma) e quando esce
si sente dire che si è inventata tutto.
Con e testi di: Laura
Angelone, Flavia Gilberti, Michela Giudici,
Susanna Miotto, Alice
Pavan, Chiara Salvucci
Produzione: Fenice dei
Rifiuti
vortice che farà perdere
loro l’identità.
Con: Monica Faggiani,
Paola Giacometti, Elena Ferrari, Silvia Soncini, Chiara Anicito
Assistente alla regia:
Alessandro Sgamma
Scene: Brein, Martina Lazzarini, Linda Riccardi
Luci: Alessandro Tinelli
Costumi: DassùYAmoroso
Musiche: Francesco Lori
Trucco e acconciature:
Francesca Giacovelli
Produzione: Teatrouvaille
Due coppie che si accingono a tradire i rispettivi
partner, in due diverse
stanze d’hotel. La situazione è così simile che
a volte pronunciano le
stesse frasi. Un amore
che riemerge dal passato
e un marito che non risponde al telefono. Una
donna che scompare, la-
sciando l’auto in panne
su una strada deserta e
un vicino di casa che è il
primo sospettato. Mentre procede la polifonia,
queste storie apparentemente diverse si incrociano tra loro in una catena di coincidenze che
conducono ad un finale
totalmente inaspettato.
Con: Laura Anzani, Nicola Caruso, Margherita Remotti, Alberto
Barbi
Scenografia: Mauro Radaelli
Luci: Alessandro Tinelli
Costumi: Marianna Redaelli
Produzione: Merenda
54
il foyer e' tutto del teatro
Dal 22 ottobre al 3 novembre
ottobre novembre dicembre 2014
Dal 4 al 11 novembre
Dal 12 al 18 novembre
eLEVATI e LAVATI IL PRINCIPIO DELL’INCERTEZZA LA LEGGENDA DI REDENTA TIRIA
storie d’amore in ascensore di Andrea Brunello, regia di A. Brunello e Michela Marelli
drammaturgia e regia di Paola Galassi
È ferragosto, Milano
è deserta, fra i pochi
umani che si aggirano
per la città ci sono lei
e lui. Lei prende l’ascensore al volo mentre lui ne stava finendo
il collaudo. Avviene
l’incidente: ascensore
bloccato a tempo indeterminato. Due sconosciuti che, complice lo
spazio ridotto, si conoscono, si raccontano, si
scoprono e si annusano. Si parla del tempo e
delle stagioni, di calcio
e di poesia, di vacanze
e di Yoga e piano piano si arriva all’amore
vero. Dieci anni dopo è
ancora ferragosto, sono
ancora loro due, stesso ascensore fermo ma
diversi stati d’animo.
Com’è vero che il tempo cambia tutto.
Una lezione di meccanica quantistica. Un
segreto. Un uomo che
ama l’universo si inerpica attraverso concetti
misteriosi
(l’esperimento della doppia fenditura, il gatto di Schroedinger, i multiversi)
per raccontare misteri
e paradossi. Ma sotto
si nasconde un’inquietante verità. La lezione
si trasforma in confes-
sione, mescolando la
fisica con i segreti del
professore e spingendolo verso una decisione
estrema. Lo spettacolo
prende le mosse dalla
figura di Richard Feynman, premio Nobel per
la fisica nel 1965.
Con: Andrea Brunello,
Enrico Merlin
Produzione: Arditodesìo
e Teatro Portland
Dal 26 novembre al 1 dicembre
LA MIA MASSA MUSCOLARE MAGRA
di Tobia Rossi, regia di Manuel Renga
Dal 19 al 25 novembre
LE AFFINITA’ ELETTIVE
Commedia surreale che
racconta la vita di Dario,
aspirante attore trentenne, che galleggia in una
routine di sesso occasionale con ragazzi sempre
diversi procacciati tramite Grindr, la app celeberrima nella comunità gay.
Durante una forsennata
nottata in discoteca, conosce Luca, enigmatico
stilista, per il quale perde totalmente la testa:
la scoperta dell’amore
e l’affondo in un sé più
autentico costringono
Dario a guardare dentro
la più profonda delle sue
ferite scatenando una
guerra tra mondo virtuale e mondo reale, tra paure e coraggio, tra nevrosi
e vita autentica. La discesa nell’anima di una creatura ferita. Un possibile
riscatto nascosto dietro
ai portoni di Milano.
Con: Daniele Pitari
Produzione: CHRONOS3
18 dicembre
HEDDA GABLER GIORGIO E IO
di Henrik Ibsen, regia di Cristina Pezzoli
di e con Giancarlo Dettori
La storia di una donna
a cui Ibsen ha donato
un’indubbia forza di
carattere e al contempo
una disarmante fragilità. Hedda è fiera, attraente ma anche feroce.
È gelida e altera ma al
contempo avida di vita.
Il mondo che le sta attorno è troppo piccolo,
l’orizzonte che ha deciso di sposare troppo
piccolo borghese. Il
Per quarant’anni Giancarlo Dettori ha lavorato con
Giorgio Strehler al Piccolo
Teatro, prendendo parte a
spettacoli che hanno segnato la cultura italiana
del ‘900. Oggi, a più di
quindici anni dalla scomparsa del grande regista,
Giancarlo ne ripercorre il
cammino, testimoniando
le tappe di un percorso
strettamente intrecciato
con la storia del nostro
Paese. Il punto di vista,
Con: Monica Faggiani, Laura Anzani, Mino Manni
Produzione: Teatro Libero Liberi Teatri
loro esistenza, sentono
il richiamo della voce e
corrono ad impiccarsi.
Finché un giorno non
arriva Redenta Tiria e
i suicidi cessano. Accompagna il racconto la
voce magica e incantata
di Marisa Sannia, una
musica che sa di terra,
di magia e di meraviglia,
il cui suono penetra nel
profondo mistero della
vita e della morte.
Produzione: Teatro Libero
Dal 2 al 7 dicembre
CONIUGI
di Eric Assous, regia di Claudia Negrin
In una coppia, la verità
viene sempre messa alla
prova mentre la menzogna si fa spazio indisturbata. Coniugi ricorda
che la felicità non è una
condizione permanente, ma un equilibrio
precario. L’amicizia e
l’amore hanno un prezzo? Quanto si è disposti
a pagare umanamente
ed economicamente per
i propri desideri? Due
uomini e due donne tra
etica, interessi ed emozioni. Ognuno ha qualcosa da rivendicare e
qualcosa da nascondere.
Una commedia brillante, raffinata e piccante
in equilibrio tra gravità,
leggerezza e vivacità.
Con: Claudio Gherardi,
Anna di Maio, Sergio
Longo
Produzione:
Skenè
Company Milano
di Michael Frayn, regia di Claudia Negrin
Drammaturgia e Luci:
Sarah Charcos
Musiche: Marcello Gori
Produzione, scene e costumi: Circolo Bergman
senso di soffocamento è inevitabile. E così
Hedda, nel tentativo di
acquisire libertà e indipendenza, si chiude in
una spirale di egoismo,
di odio e di gelosia che
non potrà che portarla
a conseguenze estreme.
Storia dal sapore mistico e universale, radicata
nella terra di Sardegna,
di cui racconta le asperità, la forza e la magia.
Abacrasta non si trova
in nessuna enciclopedia o carta geografica:
è un paese immaginario ma verosimile della
Barbagia, noto nel circondario come il paese
delle cinghie: molti fra
coloro che vi abitano,
ad un certo punto della
RUMORI FUORI SCENA
battuti: sono le affinità elettive, che fanno
esplodere amori imprevisti e incrociare le coppie, mentre la vita che si
conosceva pare sul punto di infrangersi.
Dal 8 al 23 dicembre
da Salvatore Niffoi, di e con Corrado d’Elia
Dal 27 al 31 dicembre
da J. W. Goethe, regia di Paolo Giorgio
Sentimenti, legami che
uniscono al di là della
ragione e impossibilità
di sfuggire al proprio
destino. Edoardo e
Carlotta, sposati felicemente, ospitano nella
loro casa il Capitano e
Ottilia. Nelle giornate
trascorse insieme qualcosa sfugge al controllo e mescola le carte,
confondendo i sentieri
Favola poetica dal fascino oscuro
ovviamente, è quello del
palcoscenico: dall’Arlecchino all’Opera da tre
soldi, dalla Grande Magia al Campiello, Giancarlo ci conduce a scoprire i segreti del metodo di
lavoro di Strehler e, grazie
al rapporto di amicizia
nato con il regista nel corso degli anni, divertenti
episodi che ne illustrano
la debordante, contraddittoria personalità.
Una brillante commedia degli equivoci che
gioca fra il teatro visto
dallo spettatore in scena
e tutto ciò che in realtà
accade fra i protagonisti
dietro le quinte: tre atti
esilaranti che portano
alla luce tutte le disavventure, gli amori, le
amicizie e le gelosie di
una tournée teatrale
e le inevitabili e disastrose conseguenze che
hanno sullo spettacolo
in scena! Difficile non
lasciarsi
coinvolgere
dalle vicissitudini della
compagnia alle prese
col tentativo di mettere
in scena il proprio spettacolo, “guidata” da un
regista sull’orlo di una
crisi di nervi.
Con: Michele Bottini,
Luca Criscuoli, Cecilia Broggini, Alberto
Pistacchia, Anna di
Maio, Claudio Gherardi, Carolina Sterzi, Gabriele Amietta,
Elena Redaelli
Luci: Ornella Banfi
Scene: Aldo Mandozzi Costumi: Paola Arcuria
Produzione:
Skenè
Company Milano
ottobre novembre dicembre 2014
Teatro Caboto
Prenotazioni e informazioni: tel. 02 70605035
www.teatrocaboto.com
il foyer e' tutto del teatro
55
Via Caboto, 2 - 20144 Milano
Orario spettacoli: Da mercoledì a sabato ore 21.00,
Domenica ore 16.00; Lunedì e martedì riposo. Rassegna
milanese sab. 16.00 (€ 8); Teatro ragazzi ore 16.00 (€ 5)
Mezzi pubblici: tram 29, 30; bus 58, 61, 68; M1
(Wagner, Pagano), M2 (Sant’Agostino).
Prezzi: p. numerato € 12,00, libero € 10,00, riduzioni.
dal 1 al 19 ottobre
Dal 22 ottobre al 9 novembre
di Edward F. Benson, regia di Andrea Forneris
di Edgar Wallace, regia di Matilde Dondena
UN AEREO CHIAMATO DESIDERIO UN DELITTO ALLE ORE DIECI
Cosa succede quando
uno scapolone impenitente organizza al minuto d’orologio gli appuntamenti con le sue
amanti? Che al primo
imprevisto deve ricor-
rere all’aiuto del suo
vecchio amico per salvarsi dalle ire femminili.
Il tutto condito da una
governante a dir poco
cavernicola. Una commedia brillante, am-
dal 12 al 16 novembre
LA VOCE DELLE DONNE
NELLA LIRICA E NELLA PROSA
regia di Fabio Banfo e Serena Piazza
Una soprano, due attori e, dal vivo: violino, f lauto traverso,
viola,
violoncello,
pianoforte. Dal repertorio di Händel e
Vivaldi e dalla Trage-
dia Greca di Sofocle e
Euripide, attraverso
Shakespeare e Bellini,
fino al 1700 di Mozart
e Goldoni. Una serie
di scene a quadri che,
tra brani cantati e re-
bientata negli anni ‘80
quando, per la fortuna
del nostro eroe e di tutti
i mandrilli, non esistevano ancora i cellulari.
Con: Gianluca Frigerio e la
Compagnia NewComedy
Un giallo dalle tinte
noir dove i colpi di scena arrivano inaspettati
a rivoltare una vicenda
da seguire con il fiato
sospeso. La polizia che
indaga sulle cause di un
incidente automobilistico. qualcuno che non
dice la verità, il mistero
di una giovane donna
svanita nel nulla, un ricatto inaspettato e una
serie di imbrogli all’ulti-
mo sangue fanno di questo giallo uno spettacolo
da non perdere. Wallace
colpisce ancora.
Con: Gianluca Frigerio
e la Compagnia del
Teatro Caboto
Programma:
4 e 11 ottobre
18, 25 ottobre
vembre 8 novembre
15, 22 e 29 novembre
Reduci dai loro successi
su Telelombardia, il duo
Gianni Bambozzi e Paolo Menichini, insieme
alla straordinaria Anna
Delli Ponti, dedicano
questo spettacolo a tutti
coloro che amano sentire cantare e raccontare
in lingua milanese.
di G.Carlo Dozzo, regia di
Dante Fusi
di Guido Bertini, regia di
Felice Forcella
regia di Antonio Verrecchia
Con: Anna Delli Ponti e
Gli Stramilano
Con: Mirton Vaiani e la
Compagnia Stabile del
Milanese I Visconti
citati, simboleggia il
cammino di liberazione della donna: da proprietà della famiglia e
del marito a persona
libera e capace di autodeterminarsi attraverso le proprie qualità, il proprio estro, la
propria natura.
Con: Compagnia Eventum Est
dal 19 al 30 novembre
ALL OUT: GIOCO A PREMI IN TV
di John Rester Zodrow, regia di Laura Tanzi e Demetrio Triglia
Cinque
concorrenti
vengono selezionati tra
il pubblico per partecipare ad un gioco televisivo: in palio i centomila dollari del premio
finale. Pur di fare au-
dience, i produttori dello show inventano prove
sempre più pericolose e
degradanti. Una commedia dissacfrante, un
testo dai ritmi televisivi, ricco di cambi re-
dal 3 al 14 e il 31 dicembre
GALEOTTO FU IL LETTINO
pentini: in onda e fuori
onda, finzione e realtà,
commedia e tragedia,
sentimenti e cinismo, tv
e teatro. Pronti a tutto!
Con:CompagniaLyraTeatro
vicenda spassosa per
passare una serata in allegria e spensieratezza.
di Otto Zur Linde, regia di Gianluca Frigerio
Con: Compagnia del Teatro Caboto
La
rocambolesca
giornata del dottor
Kubinski e i suoi tentativi di nascondere
un ingombrante fatto
Una scena di Gaelotto
fu il lettino
▷
e sopra di Un delitto
alle ore dieci
riemerso dal passato.
Geniale intreccio tra
brillanti personaggi e
incredibili cataclismi.
Risate assicurate e una
Dal 4 ottobre al 9 novembre
AL SABET SE RID
rassegna di teatro in milanese
Commedie
divertenti
che vogliono allietare
chi ama sentire suoni,
parole, modi di dire
che piano piano vanno
scomparendo. Era la lingua dei nostri nonni. E’
un’occasione per ricordare e rivivere. Nella rassegna, due commedie di
un autore classico come
il Bertini, tre commedie
adattate e messe in scena
dalla compagnia stabile
del milanese I Visconti,
nata in questi anni all’interno del teatro Caboto,
e due spettacoli di teatrocanzone con musiche dal
vivo. Più un evento speciale, uno spettacolo sui
favolosi anni ‘30.
e
1
no-
MILAN, IER, INCOEU E DUMAN MORI’ D’AMOR
Una commedia inedita
di piacevole intrattenimento per passare un
pomeriggio spensierato
in compagnia di tanta
simpatica umanità in cui
ci si può specchiare e ironicamente riconoscere.
EL ZIO MATT
GIRA, GIRA, SONT SEMPER CHI
Lo zio, da tutti catalogato matto e perciò allontanato anche dagli
affetti familiari, irrompe
improvvisamente nella
vita delle due sorelle e
ne travolge abitudini e
sicurezze con stravaganti e coinvolgenti iniziative. Ingresso gratuito.
Musiche e canzoni eseguite dal vivo, racconti
importanti e racconti
comici: il teatro canzone nella sua forma più
tipica e tutto dedicato
alla vita meneghina.
Due chitarre, un banjo
e una batteria, un gruppo di giovani attori che
vi sorprenderà.
Con: Compagnia Politeatro-Humaniter
Con: Compagnia Milanese Kontonaman
56
il foyer e' tutto del teatro
ottobre novembre dicembre 2014
Teatro Nazionale
Prenotazioni e informazioni: tel. 02 00640888
da martedì a sabato dalle 15.00 alle 19.00.
Gruppi (min. 10pers):b2b@stage-entertainment.it
Piazza Piemonte, 12 - 20145 Milano
Biglietteria: da martedì a domenica 14.00 - 19.00.
www.teatronazionale.it
Dal 9 ottobre al 28 dicembre
20 ottobre
di Eleanor Bergstein
incontra Fabrizio Bosso
DIRTY DANCING
Fedele trasposizione
teatrale dell’omonimo
successo cinematografico con Patrick Swayze
e Jennifer Grey. La storia d’amore, nata in
un resort per vacanze,
tra la giovane Baby e
l’affascinante maestro
di ballo Johnny. Una
passione raccontata attraverso balli sensuali e
indimenticabili coreografie. Indimenticabile
DUE COME NOI CHE...
Gino Paoli e Danilo Rea
Paoli e Rea stanno collezionando un sold out
dopo l’altro nei concerti
dal vivo sui palcoscenici
più prestigiosi in Italia
e all’estero, incantando ed emozionando il
pubblico ogni volta. La
voce e il carisma di Paoli
affiancata da uno dei più
FABIO CONCATO
la canzone (I’ve Had)
The Time Of My Life,
vincitrice di un Premio
Oscar e di un Golden Globe, uno dei celebri successi che compongono
la colonna sonora dello
spettacolo, tutti suonati dal vivo da un’orchestra di otto elementi.
10 novembre
lirici e creativi pianisti
riconosciuti a livello internazionale. Due come
noi che… è un prezioso
esempio di come due
artisti assoluti possano
interpretare in modo innovativo alcuni classici
della storia della musica italiana. Solo piano e
Un duo d’eccezione per
un incontro di grande
empatia musicale: una
voce, solo la loro capacità di inseguirsi, di smarcarsi e ritrovarsi su una
strada che è quella delle
canzoni più belle del nostro patrimonio. Le canzoni più amate di Gino,
da Averti addosso a Il
cielo in una stanza, da
Vivere ancora a Perduti
passando per La gatta
e Come si fa, insieme a
chicche dei cantautori
genovesi, da De André a
Bindi, da Tenco a Lauzi.
Dal 31 dicembre al 22 febbraio
LA FINESTRA SUI CORTILI
di Antonio Provasio, con I legnanesi
È da lì che parte tutto... dalle finestre che
si affacciano sui cortili: sono la televisione
dei pover crist, uno
schermo virtuale che
permette alla famiglia
Colombo di tenere d’occhio tutto quello che
succede nel loro piccolo grande mondo fatto
di gioie, amori, discussioni e furti. Sì, perché
un furto sconvolge la
loro quotidianità: la
porta del monumento
del cortile, ovvero il
gabinetto comune, viene
inspiegabilmente
rubata. Panico e indignazione serpeggiano
tra le cortigiane che,
per risolvere la complicata situazione, coinvolgeranno addirittura
le forze dell’ordine. La
necessità di acquistare
una nuova porta darà
Mezzi pubblici: tram 16; bus 61, 67; MM1 (Wagner).
Prezzi: intero da € 57,50 a € 14,50.
adito ad una serie di
incomprensioni, litigi e
battibecchi che si risolveranno con la morale:
chi fa da sè fa per tre!.
Un ritmo serratissimo
di battute e riferimenti
all’attualità, tra sfarzosi
quadri musicali che ricalcano le atmosfere e la
tradizione della classica
rivista all’italiana.
Con: I legnanesi
delle grandi firme della
musica d’autore italiana e uno dei più sorprendenti talenti della
tromba nel panorama
jazzistico. Insieme per
riscoprire l’intima alchimia delle piccole
cose e la straordinaria
vena musicale che li accomuna. Questa unione è un mix suggestivo
in cui l’arte dei suoni,
dedita al bello e alla
riscoperta dei grandi
successi, sa trasformarsi in qualcosa di magico, liberatorio, catartico. Il repertorio viene
riproposto, con grande
energia e complicità,
assieme ai musicisti
che hanno contribuito alla realizzazione
dell’ultimo album.
Con: Ornella D’Urbano,
arrangiamenti, piano e
tastiere; Stefano Casali, basso; Larry Tomassini, chitarre; Gabriele
Palazzi Rossi, batteria
ottobre novembre dicembre 2014
il foyer e' tutto del teatro
Teatro Sala Fontana
Prenotazioni e informazioni: tel. 02 69015733
www.teatrosalafontana.it
Prenotazioni online:
fontana.teatro@elsinor.net
Orario spettacoli: da martedì a sabato ore 20.30,
domenica ore 16.00 (domeniche di giugno ore
17.30) - Mise en espace ore 18.00. Lunedì riposo.
Dal 20 al 30 novembre
Con: Elsa Bossi (foto),
Giacomo Vezzani, Nicolò Bellitti e i tecnici
della Compagnia
Scene e costumi: Graziano Gregori
Produzione: Teatro del
Carretto
LE MILLE E UNA NOTTE
drammaturgia e regia di Maria Grazia Cipriani
Le mille e una notte risale
ad un millennio fa, eppure il suo tema appare
più attuale e moderno
che mai: in boscaglie intricate, nel bagagliaio di
un’automobile o in un
sinistro vigilare di porte
segrete e serrature che
custodiscono
scempi
e orrori, la disumana
efferatezza perpetrata
contro le donne permane e rischia di crescere
ovunque. La nostra pro-
tagonista vive nell’oggi.
Il tema della Le mille e
una notte è solo il pretesto, il filo che conduce
ad un universo onirico
e visionario che il teatro
può offrire e che ci viene
incontro ogni giorno dai
titoli dei giornali. Uno
spettacolo labirinto costellato di poesie e canti a
costituire un unico arazzo che vuole essere un
fiducioso inno alla vita.
57
Via Boltraffio, 21 - 20159 Milano
Mezzi pubblici: tram 3, 4; bus 82, 90,91, 92; M3 (Zara)
Prezzi: intero € 16 - (mise en espace) € 8 - riduzioni.
Dal 12 al 14 novembre
GIUSTO LA FINE DEL MONDO
di Jean Luc Lagarce, regia di Simona Arrighi e Laura Croce
Un uomo torna a casa
per comunicare alla
sua famiglia che presto
morirà. Ma se ne andrà
senza averlo detto. Tutti, tranne colui che voleva farlo, diranno ciò
che mai hanno avuto il
coraggio neppure di sussurrare. Così, tra ricordi
sbiaditi, speranze deluse
e dinamiche impietose
entriamo nella verità di
questa famiglia, che è la
nostra famiglia. Luogo
di sicurezza ma anche
di rancori, rimpianti,
aspettative e gelosie.
Nulla accade, eppure
alla fine nulla è più come
prima. Si resta come sospesi. In un oblio. Restano i passi sul selciato, la
fuga. Il ritorno.
Con: Luisa Bosi, Laura
Croce, Sandra Garuglieri, Roberto Gioffrè
e Riccardo Naldini
Scene: Francesco Migliorini
Consulenza musicale:
Luigi Attademo
Produzione: Murmuris
e Atto due
Dal 5 al 9 novembre
Dal 11 al 14 dicembre
Dal 16 al 19 ottobre
da W.S. Maugham, regia di Laura Sicignano
Concerto per D. Modugno, regia di Marco Mete
regia di Carolina De La Calle Casanova
LA DIVA
Con una riflessione
su finzione e realtà,
identità e maschere,
sentimenti e ipocrisia,
lo spettacolo descrive
l’ambiente del teatro
e il divismo che non si
arrende di fronte a nulla, ma anche l’incapacità (o il terrore) di fare
i conti con la propria
età, con il tempo che
passa: assolutamente
attuale. Straordinaria
prova d’attrice, stimolante e sferzante, dalla
parte delle donne, ma
con spietata autoironia.
Julia è una donna perennemente in bilico,
attrice nella vita come
sul palco. Dal suo ca-
merino Julia rievoca la
propria vita: nel farlo è
ironica e malinconica,
entusiasta e depressa,
cinica e ingenua, egocentrica e generosa,
adorabile e detestabile.
Con: Elisabetta Pozzi,
Sara Cianfriglia
Scene: Laura Benzi
Costumi: Mariagrazia Bisio
Musiche: Matteo Spanò
e Giacomo Gianetta
Luci: Tiziano Scali
Tecnico: Luca Serra
Sarta: Marisa Mantero
Produzione: Teatro Cargo
VOLARE
Un tuffo emozionante
nella storia di un personaggio simbolo della
grande canzone italiana. Il recital propone,
in una reinterpretazione personale, le varie
strade musicali percorse da Modugno. Cannavacciuolo passa con
estrema
disinvoltura
dalle canzoni dialettali
a quelle macchiettistiche, dagli intensi brani
d’amore a quelli malinconici e amari, alternandoli a suggestivi e
intensi monologhi teatrali. Musica e parole si
fondono armonicamente e i testi in dialetto e in
lingua si trasformano in
pura poesia, dando vita
ad intensi frammenti
drammatici di una teatralità straripante. Modugno volerà ancora.
Con: Gennaro Cannavacciuolo
Musiche: Marco Bucci,
pianoforte; Claudia
Della Gatta, violoncello; Andrea Tardioli,
clarinetto e sax contralto
Produzione: Elsinor
ZIA SEVERINA È IN PIEDI
Nel quartiere Niguarda
di Milano se la ricordano in tanti zia Severina,
barricata fino all’ultimo nella sua casa popolare di quaranta metri
quadrati in balìa di una
cosca che voleva portagliela via. È una storia
di resistenza e di dignità, di lotta silenziosa
alla mafia, compiuta
con l’unico mezzo di cui
è in possesso un’anziana donna: l’ostinazione.
In scena una giornata
come tante: un ragazzo,
soprannominato Mongolfiera, giovane reclu-
ta della ‘ndrangheta, si
nasconde nella casa della donna per intimidirla
e indurla ad andare via.
Zia Severina, al posto
della violenza, sceglie
di instaurare con il suo
carnefice una relazione
fondata sul dialogo e la
comprensione.
Con: Valentina Scuderi
Assistente alla regia:
Chiara Boscaro
Scenografia e costumi:
Petra Trombini
Produzione: Compagnia
Babygang
58
il foyer e' tutto del teatro
ottobre novembre dicembre 2014
Teatro Verdi
Via Pastrengo, 16 - 20159 Milano
Prenotazioni e informazioni: tel. 02 6880038
www.teatrodelburatto.it
prenotazioni@teatrodelburatto.it
Orario spettacoli: da martedì a sabato ore 21.00,
domenica ore 16.30, lunedì riposo.
Mezzi pubblici: tram 2, 4; bus 37, NM2; M2, M5
(Garibaldi FS).
Prezzi: intero € 20,00, € 10,00, riduzioni.
Dal 16 al 18 ottobre
DUE DESTINI
Dal 22 al 26 ottobre
regia di Marta Cuscunà e Marco Rogante
FRANCESCA DA RIMINI
25ottobre,8novembre,13dicembreore16.00
di Giuliano Turone, regia di Igor Grčko
Uno spettacolo misterioso, romantico e
ironico in cui sogni e
visioni evocano l’immaginario magico della
pittrice surrealista Remedios Varo. Una storia senza parole in cui
prendono vita alcuni tra
i più bei dipinti dell’artista, con l’accompagnamento di musiche
elettroniche originali
che guidano gli spettatori alla soglia di un
mondo ambiguo. I protagonisti di questo universo sono esseri ibridi
Teatro civile sulla violenza di genere che apre
con i versi di Dante dedicati a Francesca da
Rimini e con il poema
sinfonico di Ciajkovskij,
anch’esso dedicato alla
sventurata fanciulla. La
triste vicenda di Francesca, tramandataci da
Giovanni Boccaccio, ha
ispirato poeti, artisti,
musicisti e drammaturghi di tutti i tempi.
Francesca è vittima di
quella violenza di genere che ci angoscia quotidianamente. E Dante,
esprimendo commossa
solidarietà a Francesca,
La voce dei papà
Un
salotto
tenuto
dall’attore
comico
Angelo Pisani con la
presenza fissa di Katia
Follesa è sua compagna
e mamma di sua figlia- per i papà e le mamme
che vogliono entrare
con il sorriso nell’universo maschile. Sette
incontri di confronto in
per metà artisti e per
metà civette, viaggiatori instancabili, creature
magiche, apparizioni.
Tutto è transito, passaggio, cammino, volo,
navigazione, esplorazione, avventura, misteriosi spostamenti.
Ingresso € 12,00.
Ideazione
e
macchine
sceniche: Coppelia
Luci: Emiliano Curà
Musiche: Patrizia Mattioli
Produzione: Coppelia
Theatre
5 e 6 novembre
POETRY IN MOTION.
è come se parlasse a tutte le donne che hanno
subito e subiscono violenze e deprivazioni. Lo
spettacolo si movimenta
nel finale con interventi musicali diversi, che
spaziano dalla pizzica
pugliese al tango argentino e alle canzoni contro le mafie, si concede
qualche guizzo di poesia
dialettale e conclude con
un omaggio alle Abuelas
de Plaza de Mayo.
Con: Alessandra Mandese, Giuliano Turone
Produzione:
Mandese
Turone,
Dialoghi tra versi e note
da Enza Baccei e Teresa Melorio, regia di Luigi Guaineri
Muovendo dalle parole degli ospiti-pazienti
ricoverati ormai venti
anni fa nell’ex Ospedale
Psichiatrico Paolo Pini,
tratte dal libro Folle
amore, parole spontanee espresse e ritrovate
nei cassetti, negli armadi, spesso sommerse da
cianfrusaglie, mozziconi e vecchi pacchetti di
sigarette accumulati per
riempire vuoti incolmabili, l’opera teatrale accompagna lo spettatore
attraverso le sensazioni,
i ricordi e le emozioni
di chi ha vissuto nella
struttura manicomiale,
tra gli anni ’80 e ’90.
LA FESTA DELL’IMPERATORE
Da W.A. Mozart
Lo spettacolo, ispirato
a un vero episodio della vita di Mozart, si realizza in un teatrino che
è replica in miniatura
dei teatri barocchi. La
bellezza delle marionette di legno, la ricchezza e l’accuratezza
dei costumi e delle
scenografie teatrali ricreano perfettamente
l’atmosfera dell’epoca. Il movimento delle
marionette, accompagnato dalla magia del
teatro delle ombre, trasmette allo spettatore
l’incanto della storia e
lo affascina con la sua
magia e fantasia.
Con : Compagnia Karromato
18 e 19 novembre
IL BANCO VUOTO
da Antonio Piotti, regia di Maria Sara Mignolli
La sindrome degli Hikikomori, letteralmente reclusi, definita in
occidente ritiro sociale
acuto. Giovani e giovanissimi, fortemente
dipendenti dal web, si
isolano nella loro stanza, rifiutano di andare a
scuola e di intrattenere
una qualsiasi forma di
relazione sociale. Il li-
bro, da cui trae origine
lo spettacolo, è il diario di un adolescente in
estrema reclusione: narra il caso di Enrico, che
ha trascorso 6 anni della
sua vita, dall’età di 15
anni fino ai 21, chiuso
nella propria camera.
Con: Roberto Radicioni
di H.H. Lim, a cura di Francesca Pasini
Performance in via di definizione
Dal 20 al 23 dicembre
Dal 11 al 14 dicembre
DIAVOLI DANNATI
Le voci di via Padova
da B.Brecht - ARCA Onlus e Le Botteghe d’Arte da Matteo Speroni, regia di Antonio Lovascio
28 e 29 novembre
Progetto: Angelo Pisani
scritto con Lucio Wilson, Carmelo La Rocca
e Filippo Guaitamacchi
TORNARE AL SENSO COSTRUTTIVO
Produzione: ARCA Onlus e le Botteghe d’Arte
L’ECCEZIONE E LA REGOLA
cui alcuni ospiti famosi
racconteranno e condivideranno con il pubblico la loro esperienza
di padri, con il sorriso
sulle labbra.
21 e 22 novembre
Direzione
musicale:
Sandro Dandria
8 e 9 novembre
CONTOFINOATRE.
La vita del quartiere milanese di via Padova, modello emblematico di una
periferia metropolitana
contemporanea. Luogo
di immigrazione fino
dall’inizio del Novecento,
prima dall’est dell’Italia,
poi dal sud del Paese, oggi
da tutto il mondo; zona di
passioni e abissi, di vita
intensa e malavita, già
nel secondo dopoguerra periferia della ligera.
Una girandola umana che
suggerisce un mondo da
continuare a scoprire,
un Paese delle Meraviglie
nel quale non si entra precipitando in una buca ma
aprendo la porta di casa.
Si ripercorrono storie
della malavita milanese, in particolare quella
di Arnaldo Gesmundo
(“Jess il bandito” uno
degli autori della celebre
rapina di via Osoppo nel
1958) e Ezio Barbieri
(protagonista della storica rivolta nel carcere di
San Vittore del 1946).
Con: Antonio Lovascio, Sara
Pallini, Matteo Speroni
Drammaturgia: Antonio
Lovascio, Matteo Speroni, Folco Orselli
Musiche: Folco Orselli
Produzione: Teatro Manet – Speroni - Orselli
GLI STRANIERI
da Armin Greder, regia di Marco Di Stefano
Ultimo atto della trilogia dedicata ai graphic
novel di Armin Greder,
una cantata dura e dolce
su uno dei conflitti più
laceranti e rimossi della
storia contemporanea: il
conflitto mediorientale.
Una storia locale e storicamente determinata che
si fa racconto universale
dei rifugiati, dei profughi, delle tante vittime
capaci di attraversare l’attesa, l’esilio, la guerra, la
perdita della terra e degli
affetti, solo grazie all’a-
more, nel tentativo ostinato e disperato di fendere un muro di violenze,
prevaricazioni e ostilità
che sembra destinato a
non crollare mai. Una riflessione sulle dinamiche
universali dell’egoismo e
della sopraffazione.
Con: Alessandra Pasi
Drammaturgia: Franz Casanova, Alessandra Pasi
Suono: Luca De Marinis, Mauro Maccarini
Scene: Marco Preatoni
Musiche: Fuzz Orchestra
Prod.: Nudoecrudo Teatro
Gli spettacoli Due destini, Tornare al senso
costruttivo, La festa dell’imperatore (foto) e
Gli stranieri, sono inseriti nella rassegna IF
Festival – performing art district di teatro di
animazione e di figura.
ottobre novembre dicembre 2014
il foyer e' tutto del teatro
Teatro della Cooperativa
59
Via Hermada, 8 - 20162 Milano
Prenotazioni e informazioni:
tel. 02 64749997
www.teatrodellacooperativa.it
info@teatrodellacooperativa.it
Orario spettacoli: (ott - apr) dal martedì al sabato h. 20.45,
domenica h. 16.00, lunedì riposo - (mag - giu) dal lun al sabato
h. 20.45, domenica riposo - (teatro ragazzi) sabato ore 16.30
Mezzi pubblici: tram 4; bus 42/, 51, 83; M3 (Maciachini + tram 4), M5 (Cà granda + bus 42)
Prezzi: intero € 18 - riduzioni - (t. ragazzi) bambini € 7, accomp. € 5
Dal 6 al 26 ottobre
Dal 7 al 9 novembre
Dal 14 al 23 novembre
di Dario Fo e Franca Rame, regia di Renato Sarti
regia e drammaturgia di Francesco Pellicini
di e con Rosario Lisma
Dario Fo e Franca Rame
hanno scritto “Coppia
aperta, quasi spalancata” nel 1982, in un
periodo in cui l’Italia
cominciava a svincolarsi
dal giogo clerico fascista, come avevano dimostrato l’approvazione
delle leggi sul divorzio,
l’aborto e l’annullamento del delitto d’onore. Si
dovrebbe dedurre quindi
che questo testo sia superato? Assolutamente
no. Secoli di repressione
e di machismo non spariscono al primo colpo
di tosse. Per di più, negli
ultimi vent’anni, le forze
reazionarie hanno cercato di minare alla base
i grandi mutamenti culturali e le conquiste civili
ottenute. Un testo attuale che procede con il passo grottesco della commedia, in un susseguirsi
continuo di dialoghi serrati, situazioni ai limiti
del paradosso e colpi
Spettacolo di teatro
canzone interamente
costruito sulla figura di
Gigi Riva, fuoriclasse
del calcio italiano nato
e cresciuto a Leggiuno, sul Lago Maggiore. Aneddoti di paese
e testimonianze video
ne svelano l’aspetto
Autobiografia definitiva di uno che ha una
vita davanti. Storie private, di famiglia, di sapori lasciati, di identità
da costruire, di giovani
“fuorisede” che a diciott’anni lasciano la
Sicilia per il continente,
non più per le fabbriche
ma per le università,
non più con le valigie
di cartone ma con i
trolley. Che però, esat-
COPPIA APERTA, QUASI SPALANCATA DA LEGGIUNO IN NAZIONALE CHE GUSTI CI SONO
di scena tragicamente
comici, che parla delle
dinamiche sentimentali
che legano una coppia
oggi come ieri e stimola
il pubblico, soprattutto
maschile, a riconoscersi
nel personaggio sul palco e a dire: “Caspita, ma
quello sono io”.
tamente come quelli di
quarant’anni fa, hanno
fame di calore e amore.
Un racconto in forma di
monologo che si guarda alle spalle e si ride
addosso. Che non ha
vergogna della verità:
senza un po’ di tenerezza si corre il rischio di
rimanere tristi.
Produzione: Jacovacci e
Busacca
Con: Francesco Pellicini, Matteo Carassini,
Paolo Pellicini, Fazio
Armellini, Max Peroni
Produzione: Associazione
Festival del Teatro e della
Comicità Città di Luino
Con: Alessandra Faiella, Valerio Bongiorno
Scene e costumi: Carlo Sala
Musiche: Carlo Boccadoro
Luci: Luca Grimaldi
Dal 28 novembre al 14 dicembre
IL CARNEVALE DEI TRUFFATI
di Piero Colaprico, regia di Renato Sarti
Su una collina misteriosa, litigando, discutendo, cercandosi, salgono
due persone: il commissario Calabresi e l’anarchico Pinelli. I due sono
fisicamente soli, ma
intorno a loro si levano
le voci, ora amare, ora
rassegnate, di altre vittime di terrorismo e di
stragi. Anche dal cielo
proviene una voce: è
quella di un dio, ironico ma giusto, indignato ma costruttivo, che
compare sulla scena per
rimandarli per un breve periodo sulla terra,
oggi, a Milano. Incontreremo di nuovo questa strana coppia sulla
stessa collina mentre,
in cammino, si racconta quanto appreso dalla
straordinaria esperienza vissuta; ci saranno
accenni alle torri gemelle, alla primavera
umano. A parlare sono
Ubaldo Costantini, il
suo padrino, Giovanni
Costantini, suo grande
amico e primo estimatore ed infine l’ex calciatore Luigi Cerutti,
capo reparto nella fabbrica di ascensori in cui
Riva, quattordicenne,
trovò impiego prima di
diventare “Rombo di
Tuono”. Quale miglior
modo per festeggiare i
settant’anni di una leggenda vivente se non
con il solo spettacolo ad
avere il suo placet?
araba, ma soprattutto
all’Italia di Silvio Berlusconi, con riflessioni
tragicomiche su “chi
eravamo” e su come sia
stato possibile arrivare
dove siamo. Quando la
giustizia non compie
il suo corso, per nemesi storica, rimangono
delle voragini che verranno inevitabilmente
colmate in un modo
non consono. A distanza di decenni le tante
stragi italiane avvolte
nel mistero – da Portella
della Ginestra a piazza
Fontana, dall’Italicus a
Ustica – creano ancora
reazioni forti, come se
fossero avvenute ieri.
Con: Renato Sarti, Bebo
Storti (nella foto)
Scene e costumi: Carlo Sala
Musiche: Carlo Boccadoro
Produzione: Teatro della Cooperativa
Dal 15 al 21 dicembre
LOVE
IS
IN
THE
HAIR
di e con Laura Pozone, regia di Marta Erica Arosio
Monologo brillante dal
ritmo serrato che scandaglia l’universo femminile e mostra un ritratto
delle nostre abitudini
e pregiudizi. Metti un
negozio con molta personalità dove si incontrano da anni sempre gli
stessi personaggi. Metti
cinque donne e un parrucchiere, diversissimi
tra loro, che inscenano
ognuno la propria com-
media. Un imprevisto
li blocca nel locale per
tutta la notte. Si scambieranno confidenze, si
toglieranno la maschera e sveleranno le loro
vere personalità. Tra
spot pubblicitari e colpi di phon i pregiudizi
cadranno come birilli e
forse cadrà anche qualche extension.
Supervisione artistica:
Walter Leonardi
Dal 26 al 31 dicembre
NOTIZIE DI M
di e con Walter Leonardi e Flavio Pirini
Mantenendo sempre un
filo teso con la tradizione del teatro canzone e
del cabaret classico milanese, Leonardi e Pirini – non ufficialmente
un duo – elaborano una
forma tutta loro di condividere palco e scena,
dove le peculiarità si
alimentano nello scambio. Il mondo raffinato,
notturno, cantautorale
di Pirini si fonde, infat-
ti, alla qualità attoriale
e di monologhista di
Leonardi, per un’esperienza assolutamente
originale di comicità e
poesia. Protagonisti di
questo appuntamento
saranno canzoni, monologhi, dialoghi, racconti di amori, di quotidianità, di sfortune, dal
sapore tutto milanese.
Produzione: POP 451
60
il foyer e' tutto del teatro
ottobre novembre dicembre 2014
Teatro della Luna
Prenotazioni e informazioni: www.teatrodellaluna.com
teatro@forumnet.it
tel. 02 488577516
Via Giuseppe Di Vittorio, 6 - 20090 Assago
Orario spettacoli: da martedì a venerdì ore
21.00, sabato ore 15.30 e 21.00, domenica ore
15.30, lunedì riposo.
Mezzi pubblici: M2 (Assago).
Prezzi: intero da € 29,90; teatro ragazzi € 16,00;
riduzioni.
Dal 17 ottobre al 8 dicembre
LA FAMIGLIA ADDAMS
Dal 26 ottobre al 31 dicembre
da Charles Addams, regia di Giorgio Gallione
di Elisabetta Milani e Giovanni Lucini, regia di Giovanni Lucini
Per la prima volta in Italia
la commedia musicale che
ha ottenuto un grande
successo a Broadway.
La versione italiana
vedrà come brillanti
protagonisti Elio e Geppi
Cucciari, rispettivamente
nel ruolo di Gomez e di
Un’esperienza di teatro interattivo appassionante. Non si tratta
semplicemente di fiabe
da ascoltare, ma da farle insieme, rendendo lo
spettatore parte attiva
e protagonista. Le fiabe
più celebri rappresentate nella versione originale rispettandone la
tematica pedagogica.
I personaggi rispecchiano simbolicamente
tutti i generi umani: solari e ingenui, inquietanti e manipolatori,
buoni e generosi ma
anche cattivi ed egoisti. Il lieto fine è sempre presente, ma mai
scontato. Le fiabe non
hanno confini di età,
il loro messaggio universale è a disposizione
di chiunque. La Casa
delle Storie trasforma il
Morticia. Per l’immagine
ufficiale del tour è
utilizzato il disegno
a fumetto originale
disegnato da Charles
Addams, cratore negli
anni trenta dell’eccentrica
famiglia americana.
LA CASA DELLE STORIE
Con: Elio, Geppi Cucciari
(nella foto)
Testo:
Marshall
Brickman, Rick Elice
Musiche: Andrew Lippa
Costumi: Antonio Marras
Produzione: FamilyShow
pubblico da spettatore
in SpettAttore, stimolando la partecipazione diretta di adulti e
bambini grazie ad un
semplice meccanismo
di assegnazione di ruoli. I novelli spettAttori
assumono vicendevolmente i ruoli dei personaggi, guidati dagli
attori
professionisti
in uno spazio teatrale
senza palcoscenico - il
foyer - privo di barriere tra attori e pubblico.
Per i più piccoli questa
esperienza si trasforma
in una palestra di vita,
un’occasione di crescita che stimola le capacità creative e la condivisione delle emozioni
e che permette di consolidare l’autostima e
la sicurezza di sé.
Programma:
26 ottobre e 14 dicembre
Il lupo e i 7 capretti
9 novembre
Cappuccetto rosso
16 novembre
Hänsel e Gretel
23 novembre
I tre porcellini
30 novembre
Il gatto con gli stivali
Con: Francesca Biffi,
Francesca Giorgi, Valentina Grancini, Luca
Liberatore, Federico
Lotteri, Giovanni Lucini, Mattia Maffezzoli, Paola Passarello
Assistenti della Rana
Bila: Sonia Rabellino
e Elisabetta Milani
20 dicembre
LO SCHIACCIANOCI
di P. I. Ciajkovskj
Due artisti di fama mondiale per una messa in
scena originale e suggestiva del capolavoro di
danza classica tratto dal
racconto di Hoffman e divenuto un vero e proprio
classico natalizio.
Con: Vittorio Galloro,
Arianna Lafita Gonzales e i solisti della Compagnia Nazionale di Raffaele Paganini
di Chiara Viola
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ottobre novembre dicembre 2014
il foyer e' tutto del teatro
61
quarta parete
Cari lettori,
vi dedichiamo questo spazio. E’ vostro, usatelo come volete. Dialogate con noi, con i lettori o anche solo, perché no, con voi stessi. I temi di questa rubrica di
lettere al giornale? L’universo di Foyer è il teatro e lo spettacolo dal vivo. Ma l’universo è grande: abitatelo nel modo che preferite.
Complimenti alla Direzione e alla Redazione.
E’ una pubblicazione intelligente e indovinata che,
attraverso una grafica ordinata, ma agile e piacevole, sarà di grande utilità per tutti coloro che amano
il teatro. Uno strumento che non ha l’aridità del
catalogo, ma suscita la curiosità e il piacere dell’informazione. Auguro tutto il successo che merita.
Con l’occasione vorrei proporre un’aggiunta per
alleggerire e vivacizzare la pagina; pensavo ad un
angolo che sposti e “distragga” l’attenzione del
lettore, inserendo a mo’ di intervallo una curiosità,
un paradosso che la storia del teatro possa fornire.
Un aneddoto - ad esempio - che induca al sorriso o
una provocazione che sorprenda. Dovrebbe essere
una cosa minuscola, apparentemente priva di importanza, come un gioco o un momento di rilassamento. Alcuni giornali lo hanno sperimentato con
successo. Non so onestamente se sia possibile od
opportuno in questo contesto. E’ solo un’idea che
forse varrebbe la pena di pendere in esame. Un cordialale saluto,
Ezio Avaldi - Brescia.
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/foyertabloid
@FOYERtabloid
Gentile redazione,
ho letto che il 17 febbraio 2014 è stato presentato dal
Comune di Milano in Sala Alessi il progetto del restauro dello storico e glorioso teatro Lirico, chiuso dal
1999 e attualmente in uno stato di assoluto degrado
e squallore. “Saniamo una ferita nel cuore della città
con un progetto tutto milanese realizzato da professionisti del Comune”; “Milano diventerà la capitale
europea permanente dello spettacolo dal vivo”. Sono
affermazioni confortanti e fiduciose degli assessori
presenti all’incontro. La realizzazione del progetto è
prevista per il 2016. Non ho notizie però che in questi mesi siano stati fatti passi in avanti per l’apertura
di un cantiere molto complesso e ambizioso, visto che
si vorrebbe trasformare il teatro in “centro polifunzionale”. Non ho ben capito che cosa questo significhi e
mi piacerebbe saperne qualcosa di più.
Grazie per l’attenzione
Giancarlo Fioravanti - Milano
Gentili Signori,
innanzi tutto complimenti vivissimi per l’importante iniziativa che avete messo in moto: la pubblicazione è fatta molto bene e si configura come
un vero e proprio Servizio Pubblico. E’ tuttavia
indispensabile che sia messa a disposizione come
un normale periodico, tramite abbonamento e
pubblicata alla fine di un trimestre per coprire le
attività del trimestre successivo. Per quanto mi riguarda, non mi pongo problemi di costo: il valore
della pubblicazione è altissimo, e sono sicuro che
la sua diffusione andrà di pari passo.
Un solo appunto: perché diamine dare alla testata
un termine straniero? L’esterofilia italica dilaga a
tutto spiano: ma ve l’immaginate una analoga pubblicazione francese intitolata “Il Ridotto”? E se
non lo fanno loro perché dobbiamo farlo noi?
Cordialmente,
Carlo Ortis
Gentile Signor Fioravanti,
pubblichiamo integralmente la sua lettera, di cui la ringraziamo anche perché ha perfettamente interpretato la
natura di “Quarta parete”, cioè essere il veicolo di un dibattito costruttivo su temi di interesse culturale come questo. La nostra redazione, purtroppo, non ha strumenti
per rispondere esaustivamente. Ci siamo pertanto rivolti
all’amministrazione comunale, che si è mostrata disponibile a fornire delucidazioni relative all’interrogativo. Il
tema interessa a lei e certamente a moltissimi cittadini a
cui sta prestando voce: Foyer è onorato di pubblicare di
seguito la risposta dell’Assessore alla Cultura del Comune di Milano Filippo Del Corno.
Caro Ortis,
rispondo subito all’appunto sull’utilizzo del termine francese foyer: non ne esiste una traduzione in
italiano, se non, forse, con una perifrasi. Ridotto
non è poi così corretto, o meglio è fuorviante: per i
teatranti il ridotto è, spesso, e sono tanti i teatri che
ce l’hanno, un secondo palcoscenico, generalmente con le sedute per il pubblico non fisse e utilizzato
come sala prove (proprio perché ha le sedie mobili,
a fine prove, veniva usato come luogo d’incontro e
quindi, per traslato, viene utilizzato come termine per indicare il luogo di accoglienza del pubblico). Non ha traduzione nemmeno nel vocabolario
inglese - che una decina di anni fa ha raggiunto il
milione di lemmi - se non con la perifrasi entrance hall, ma anche i connazionali di Shakespeare
quando parlano di sale di pubblico spettacolo, si
ritrovano nel foyer. Foyer è un termine francese
che deriva dal latino focarium, anzi ne è proprio la
traduzione in francese, senza perifrasi; esiste un’unica parola in italiano che indichi un atrio dove la
discussione accenda a tal punto l’ardore dell’aspettativa per l’irripetibilità della rappresentazione dal
vivo da far accendere un fuoco et alere flammam?
No. E così abbiamo scelto Foyer. La rimando al mio
editoriale a pagina due del primo numero dove racconto di un amico e collega attore che volendo salutare altri colleghi e registi presenti, mi disse: «Vado
a fare un po’ di foyer».
Stiamo pensando ad una formula - in merito all’abbonamento di cui ci domanda - perché i lettori
possano ricevere comodamente a casa una copia
a fronte di una donazione come sostenitori: ...è un
po’ strano far pagare una rivista a distribuzione
gratuita. Non appena avremo predisposto le modalità di abbonamento, lo annunceremo a i lettori.
Nicola Sisti Ajmone
Gentile redazione,
rispondo alla richiesta di informazioni pervenuta al
vostro giornale circa l’avanzamento dei lavori del Teatro Lirico.
Dopo la presentazione pubblica del progetto di restauro del Teatro Lirico del 17 febbraio scorso in Sala
Alessi, l’Amministrazione comunale ha sviluppato nei
mesi seguenti la progettazione esecutiva, che è in via
di completamento. Si prevede di poter affidare i lavori
ristrutturazione, una volta espletata la gara di appalto, entro la fine dell’anno. Le confermo quindi che il
teatro potrà essere restituito alla città, completamente
rinnovato, entro il 2016, come previsto.
Il progetto prevede un qualificato restauro degli interni e della facciata neoclassica, con una sala teatrale
tecnicamente all’avanguardia, duttile e adatta a ospitare i più diversi generi di spettacolo (danza, musica,
prosa) e un foyer polivalente che potrà ospitare incontri, convegni e attività culturali di diversa natura.
I servizi di biglietteria, guardaroba e due bar interni
completano il complesso.
Con i migliori saluti
Filippo del Corno
62
il foyer e' tutto del teatro
Quest’anno il Progetto Scuole del Festival MITO SettembreMusica a Milano si è
arricchito di un’importante novità: giovani ragazzi, provenienti da scuole medie
e superiori, hanno avuto l’opportunità di avvicinarsi ancora di più alla musica
e al Festival, intervistando alcuni degli artisti protagonisti dell’edizione 2014.
aprile maggio giugno 2014
te alle nostre orecchie (cosa da non credere!), indomabili note di voci umane:
gli orchestrali stavano intonando, cantando a cappella, la Serenata Notturna
di Brahms con una minuziosità degna dei cori più preparati. Più che meritato
il titanico applauso all’unisono finale”.
# t e e n re p o r t e r
Il progetto, denominato Teenreporter, rientrava a pieno titolo nella finalità del
Festival MITO di educare i più giovani all’amore per la musica, anche con linguaggi e modalità vicine al loro mondo. I ragazzi dovevano agire come veri e
propri reporter, pronti a proporre agli artisti domande pertinenti o spunti di
discussioni interessanti, con la freschezza e la spontaneità tipica della loro età.
La loro attività è stata guidata dal Maestro Giuseppe Califano, che proponeva
loro un percorso di ascolto supervisionando il lavoro di giornalisti con occhio
da musicologo.
Lavoro consistente non solo nel porre domande, ma anche e soprattutto nel
raccontare le esperienze vissute attraverso i materiali più disparati: articoli,
foto, videointerviste, disegni, fumetti, selfie, riflessioni, recensioni. Tutti i
materiali sono raccolti man mano in una pagina tumblr (teenreportermito.
tumblr.com), accessibile direttamente dalla sezione Progetto Scuole del sito
www.mitosettembremusica.it.
I partecipanti hanno un’età compresa tra i 12 e i 16 anni e sono selezionati in
base alle loro attitudini, al tipo di studi intrapreso e alle loro doti di comunicazione. Benedetta, che frequenta la terza media, nonostante la giovane età,
ama Mozart, il balletto e la recitazione. Matteo, del Liceo Classico Berchet,
parla quattro lingue, ha scoperto tardi la musica classica e sogna di diventare
un politico.
Ragazzi spigliati, preparati e molto curiosi che si sono cimentati in interviste a
personalità di spicco del panorama internazionale, tra cui i compositori Jordi
Savall, Fabio Vacchi e Beat Furrer, il direttore Ricardo Castro, i pianisti Bruno
Canino e Antonio Ballista, alcuni musicisti dell’Orchestra Filarmonica di San
Pietroburgo e dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Radio Polacca di Katowice e molti altri.
E si sono dati da fare senza risparmiarsi, dimostrando ancora una volta di essere perfettamente in grado di ripagare la fiducia.
A partire da Matteo Micaglio, che ci regala la sua Recensione della serata inaugurale del Festival MITO: “Il Teatro alla Scala riesce sempre a stupire critici
e pubblico: ipnotizzati dalla sua aulica maestosità, cullati dalla sua ammirevole storia, abbracciati dal suo lusso che quasi stordisce…Tuttavia, vi dirò
che ciò che mia ha ipnotizzato, cullato e abbracciato nei suoi melodici movimenti è stata senza dubbio l’Orchestra di Budapest ed il suo passionale
direttore Ivan Fischer. Dopo una partenza un po’ incerta, la Terza sinfonia di Brahms è fluita come
un impetuoso torrente, annunciando il monsone di espressività della Quarta.
Dopo torrenziali e calorosi applausi, per il bis scelto dall’Orchestra, sono giun-
Grande tenerezza ed empatia traspaiono anche dalle parole che altri ragazzi
hanno dedicato ad Antonin Dvorak, avvinti soprattutto dalla sua grande umanità. L’hanno celebrato così: Dvorak al Conservatorio di New York, ma solo
se… “Antonin Dvorak dichiarò che avrebbe accettato l’incarico di direttore del
Conservatorio Nazionale di NewYork ad una sola condizione: che fossero ammessi anche gli allievi di colore, che fosse data loro la possibilità di ottenere
borse di studio, comporre e suonare.
E fu così: il Conservatorio che era stato chiamato a dirigere aprì le porte a tutti, senza distinzione di razza. In un’America che ancora contemplava situazioni di degrado civile, con esecuzioni sommarie di uomini e donne di colore,
ebbe parole decise e, fortunatamente, ascoltate.
A questo aggiungete che, una volta arrivato sul posto, il compositore si fece
accompagnare dai suoi allievi nelle chiese protestanti dove poteva ascoltare
blues e spirituals, la musica popolare americana.
E aggiungete che chiese ai suoi allievi, ai nuovi compositori americani che si
formavano, di scrivere attingendo dalla loro tradizione, dal loro mondo sonoro, così diverso da quello europeo.
E se queste notizie ci dicono molto dell’uomo Dvorak e della sua intelligenza e
lungimiranza, ci dicono forse poco della sua musica. Ma certamente nelle sue
azioni è palese il suo rispetto per l’uomo, il suo amore per tutto ciò che aveva
a che fare con il popolare, per tutto ciò che arrivava dalla gente semplice, comune. La stessa da cui proveniva lui, figlio di un macellaio, arrivato a dirigere
il primo Conservatorio Nazionale americano”.
Ci piacerebbe proporvele tutte, ma siamo certi che la curiosità vi spingerà
a leggerle senza il nostro aiuto. Non perdetevi, ad esempio, la recensione su
Jordi Savall oppure fatevi spiegare da loro che Non è difficile comporre, ma è
incredibilmente difficile eliminare le note superflue. E, perché no, uno sguardo
su La musica di Rameau…in punta di spillo!
Francesca Colombo e i teenreporter
© MITO SettembreMusica 2014, foto: Nicola Cordì
ottobre novembre dicembre 2014
il foyer e' tutto del teatro
63
teatro valle occupato
Il verbo applaudire trova la sua origine nella lingua latina. Ad plàudere. Battere le
mani a. Battere le mani verso. Battere le mani per approvare qualcosa, qualcuno.
Questa rubrica nasce con uno spirito del tutto assimilabile alla sua, piuttosto semplice, etimologia. Finora, abbiamo fatto un plauso ad Antonio Rezza e Flavia Mastrella
per la loro carriera alla ricerca continua della ricerca e a Leonard Eto per la portata
del suo lavoro e per il suo progetto nato e sviluppato negli spazi del Teatro dell’Arte
di Milano. Ma il Teatro non è fatto solo di personaggi, o meglio, di personalità. Nel
Teatro, alla fine (invero anche all’inizio), ci trovi sempre dentro le storie, i ricordi, ci
trovi i meccanismi, le dinamiche, ci trovi le cattive abitudini, gli errori, le speranze,
le idee. Nel Teatro ci trovi i sogni. Nel Teatro ci trovi gli spazi. Nel Teatro ci trovi le
lotte, le resistenze, i cambiamenti. Nel Teatro ci trovi i teatri. E allora, questa volta,
ci piacerebbe raccontare qualcosa di più grande di un individuo, di più complesso di
una singola storia, di più imponente di un definito progetto.
Le opinioni non possono sopravvivere se
uno non ha occasione di combattere per esse.
Thomas Mann, La montagna incantata
Ci piacerebbe parlare del Teatro Valle Occupato.
O meglio, di quello che fino al mese scorso era il
Teatro Valle Occupato. A seguito di una tensione
crescente e di una serie di cambiamenti nel quadro politico nazionale e, in particolare, romano,
l’11 agosto 2014 è stato sgomberato. Dopo quasi
tre anni, agli artisti occupanti è stato intimato di
abbandonare (immediatamente) lo spazio, prontamente affidato al Teatro di Roma - da maggio diretto dal discusso Antonio Calbi. Sarebbe complicato
raccontare in poche parole la storia di questa articolata realtà. Senz’altro si rischierebbe di svuotare di significato le evoluzioni, i piani e i passaggi.
Sicuramente, però, giunti a questa importante
svolta, è quantomeno doveroso provare a stendere
un bilancio di quello che il fenomeno del Valle ha prodotto, di quello che ha
raccolto e di come sta affrontando questa profonda trasformazione. Cosa significa che il Teatro Valle non è più occupato? Che trovandosi senza una sede
fisica, senza uno spazio concreto, senza un mazzo di chiavi, un palco, un foyer
e un sipario abbia smesso di esistere? Follia il solo pensarlo.
Già prima dello sgombero, il Valle Occupato aveva avviato il processo di creazione della Fondazione Teatro Valle Bene Comune, un percorso costituente,
che conta già 5600 soci, per la costruzione di una nuova istituzione di gestione
del bene comune, che scardini il meccanismo di ingerenza politica e sia principio ispiratore di nuove dinamiche culturali pensate dal basso. Una fondazione
aperta retta da chi la cultura la ama e la produce. Un’organizzazione che si rifà
indubbiamente a modelli di gestione (nord) europei, lontanissimi dalle logiche della nostra piccola Italia. Il concetto di base è piuttosto semplice: cercare
di definire in modo preciso il concetto di bene comune, riempiendo un paradossale vuoto legislativo del nostro ordinamento, e cominciare concretamente
a concepire il Teatro come uno dei beni comuni più importanti. Il Teatro come
luogo che non è né pubblico né privato ma governato dalla comunità di artisti
e cittadini che si mettono in gioco per curare e decidere quali direzioni debba
esso prendere. In questa struttura ogni testa vale un voto nell’assemblea, al
di là delle proprie possibilità economiche e secondo il principio inalienabile dell’uguaglianza. Una traccia che, con la collaborazione di Stefano Rodotà, Ugo Mattei e altri giuristi sta gettando le basi per un percorso partecipato
di creazione di una nuova forma giuridica avanzata che funzioni da modello
riproducibile anche in altri ambiti, uno su tutti quello della formazione.
Il modello proposto e applicato dal Teatro Valle in questi anni ha portato non
tanto (o meglio, non solo) allo sviluppo di pratiche che il Valle stesso metterà
in gioco nella sua vita futura ma ha anche rappresentato quello che potrebbe
essere un solido punto di riferimento per numerose altre realtà operanti nel
settore della cultura. A dimostrazione lucida di questa affermazione, è sufficiente fare riferimento ai numerosi riconoscimenti (istituzionali o meno) ricevuti dal Teatro Valle Occupato. Cinque i più rilevanti: il Premio Salvo Randone
per il miglior evento 2011, il Premio Legambiente “alla virtù civica”, il Premio UBU “per l’esempio di una possibilità nuova di vivere il teatro come bene
comune”, il Premio Euromed “per il dialogo tra le culture” e il prestigiosissimo Premio ECF Princess Margriet Award. E se l’argomentazione premi non
fosse soddisfacente, è possibile toccare altri due aspetti. Da una parte l’ampio
consenso che il Paese (non solo la comunità romana) e tutto il panorama culturale europeo hanno riconosciuto al Valle e, dall’altro, le prime sensazioni successive all’incontro tra la Fondazione Teatro Valle Bene Comune e il Teatro di
Roma. Precisazione. A seguito dello sgombero, sono stati avviati incontri tra
le due entità per costruire un piano di dialogo e di collaborazione. Durante la
prima riunione, la sensazione era quella che la collaborazione possibile tra le
due realtà stesse iniziando come una strana forma di consulenza (saranno forse
i numeri registrati dal Valle rispetto ai numeri medi degli altri teatri romani,
il punto?). E la discussione vedeva proprio il Valle,
con la sua esperienza di raccolta di sostegno, di partecipazione e di riconoscimenti, come la voce più
autorevole nell’ambito del complesso mondo della
gestione della cultura. Questo fa riflettere. Questo
deve far riflettere. Inoltre, al di là delle trattative
in corso con il Teatro di Roma, e non sottovalutando l’accelerata che ha sicuramente creato fragilità
e confusione all’interno del gruppo Teatro Valle,
la Fondazione prosegue il lavoro di produzione. È
previsto per il 15 ottobre l’esordio de Il Macello
di Giobbe di Fausto Paravidino. Il debutto sarebbe
dovuto avvenire al Teatro Valle. Dopo lo sgombero,
però, il Teatro di Roma aveva proposto di portare
l’evento in un teatro sostitutivo della Capitale, ma
la Fondazione ha deciso di far esordire lo spettacolo al Palais des Beaux-Arts di Bruxelles. Un’altra solida dichiarazione di integrazione culturale, che preferisce una chiara
Europa a un’affarista Italia. Una forza, insomma, che ha saputo attutire, non
senza difficoltà e sbavature, il colpo dello sgombero reagendo in modo potente, rinnovato, guidata dall’esigenza di ribadire il concetto di Teatro come forma dell’agire collettivo. Gli incontri con il Teatro di Roma proseguono, come
proseguono le discussioni per riordinare internamente idee e volontà, sempre
seguendo il principio che i beni comuni non vadano amministrati dall’alto, ma
necessitino di un preciso e intelligente autogoverno. Una risposta concreta
alla tendenza spaventosa di abbandonare e svendere il patrimonio artistico ed
estetico del nostro Paese. E quindi. Sicuramente ogni tentativo ha in sé qualche difficoltà, ogni prova si porta dietro dubbi e fragilità, ogni azione intesse il
successo con l’errore, ogni fare si ritrova a vivere contraddizioni e problemi e
certo sempre si potrà pensare, soprattutto non facendo nulla, chiusi dentro le
proprie intime indifferenze, che esista qualcosa di migliore.
Ma certe volte gli applausi viene da farli, liberi da giudizi assoluti e da discussioni che troveranno certamente posto e peso in futuro. Ma, di nuovo, certe
volte gli applausi si fanno perché ci si sente parte di un tutto. Perché ci sente
davvero causa e conseguenza di un altro mondo possibile.
E allora, applaudiamo.
Elena Contenta Patacchini
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