FOYER - Stagione 2014-2015
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FOYER - Stagione 2014-2015
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No, non lo sapevo, però ieri sera ho visto uno spettacolo meraviglioso nel teatro dietro casa tua. Davvero c’è un teatro dietro casa mia? Davvero. Inauguriamo con voi la stagione 2014/15 ospitando nuove sale, a cui diamo il benvenuto su Foyer. Certo che vi accogliamo, è questo che facciamo. Ci attende una stagione ricca e non lo dico perché va detto e tutto il resto. Ci abbiamo lavorato perlustrandola approfondit amente, per accoglierla nelle nostre pagine - tante, questo mese. Quindi c’è una ragione se lo diciamo. Voci, sguardi, prospettive, punti di vista, suggestioni, approcci. Il teatro accompagna i passi in direzione di una graduale comprensione e chiarificazione a noi stessi della società e delle sue dinamiche, delle persone e dei loro rapporti, di temi più e meno grandi che non ci lasciano in pace. Foyer è scaturito dal desiderio che un numero sempre maggiore di cittadini possa essere e sentirsi parte attiva di un’interrogazione collettiva sovrastorica e lo faccia anche attraverso il teatro. Questa è la ragione per cui diffido delle zone d’ombra. Non c’è consapevolezza al buio, solo brancolamento. Si incespica. E poiché Foyer nasce nella nostra Milano, mi viene da pensare ai lampedée, lampionai addetti all’accensione, sparpagliati nelle strade cittadine. Così, un po’ per letteraria nostalgia, un po’ perché stiamo lavorando per illuminare e diventare un ponte tra il teatro e la città. Il ponte è l’unica opera architettonica davvero civile. Unisce le rive, avvicina le distanze, supera la rivalità. F.N. In prima pagina Piccola jam Session di Giancarlo Cazzaniga (1930 - 2013) Cazzaniga (nella foto assieme a Chet Baker) nasce a Monza e si forma come pittore e grafico a Milano dove rientra quindicenne dopo aver seguito il padre, in cerca di lavoro, in Germania. Ha dote innata e una forte passione per la pittura: compie i primi passi da autodidatta e poi frequenta l’Accademia Cimabue di Milano. Dopo il suo esordio nel 1953 al Premio Monza è una lunga serie di presenze espositive. Nel 1958 espone alla mostra Giovani Artisti Italiani nelle sale della Permanente di Milano e da qui si susseguono le partecipazioni alle Biennali nazionali d’Arte, alle Triennali dell’incisione, alla Quadriennale di Roma e presso prestigiose Gallerie private di varie città italiane ed estere. L’ultima esposizione personale è a Monza presso la Leo galleries nel 2013. Espres- sione di quella che la critica ha definito realismo esistenziale la sua pittura si è formata e realizzata in quel crogiolo di arte e cultura che era il quartiere di Brera. Nel 1946 il vecchio “Ponte di Brera”, ribattezzato “Giamaica”, diventa “il luogo”, insieme ai locali e alle botteghe che circondavano l’Accademia, in cui si sviluppano le nuove tendenze espresse da una intera generazione di artisti: Ajmone, Banchieri, Bergolli, Cappelli, Cassinari, Cavaliere, Chighine, Crippa, Dova, Kodra, Morlotti, Peverelli, Vaglieri e tanti altri. La vita non era facile a quei tempi per gli artisti, ma c’erano solidarietà e accoglienza affettuosa: il “caffè della Titta” il bugigattolo delle Pirovini, il Giamaica erano quasi una seconda casa dove non solo si riceveva sostentamento “a credito” , ma dove si incontravano e dialogavano artisti, letterati, registi, fotografi già affermati o che sarebbero divenuti i grandi nomi del secondo novecento. Fascinose fotografie in bianco e nero, di Ugo Mulas, di Alfa Castaldi e di altri, documentano intorno ai tavolini da osteria immersi in un’atmosfera di sapore parigino la presenza di quegli intellettuali, allora giovanissimi, lasciando percepire il fermento culturale e un impegno artistico e sociale raro. Negli anni sessanta, non distante da Brera, in via Sant’Agnese, nei locali attigui allo studio del pittore Ajmone, in quell’ambiente magico che Davide Lajolo definì “il cortile dei pittori”, nasce la stamperia d’arte La Spirale. Presso La Spirale la produzione litografica di Cazzaniga è assai feconda: scorrendo le pagine della bella e partecipata presenta- ottobre novembre dicembre 2014 Hanno collaborato a questo numero: - Elena Contenta Patacchini - Giuseppe Califano - Matteo Micaglio - Natalia Ajmone La redazione di Foyer ringrazia Mario Palmieri della Galleria Palmieri di Milano per l’amicizia e la disponibilità. Foyer social #tuttodelteatro @ FOYERtabloid /foyer tabloid Il teatro in prima pagina La prima pagina di Foyer non riporta notizie. È una copertina. Un’illustrazione che cambia ogni numero. È interpretazione, il teatro visto con gli occhi degli artisti. Biografie e immagini delle copertine sono conservate e consultabili alla sezione “Prime pagine” del sito web: www.foyertabloid.net zione di Stefano Crespi della “raccolta di incisioni, carte e disegni dal 1954 al 2006”, e le riproduzioni che la accompagnano cogliamo i due ambiti fondamentali dell’opera di Cazzaniga : i temi del paesaggio solare mediterraneo - colto nei piccoli oggetti o nella scabra vegetazione - e il Jazz. La frequentazione dei locali in cui si suona Jazz, dove si possono incontrare i musicisti di fama, anche stranieri, sono amati e frequentati assiduamente dal pittore che trova affinità nella loro musica e con essi stringe amicizia. “Jazz man”, “Percussioni”, “il Sax”, “Flauto e batteria”, “studio per piccola jam session” sono i titoli che, ripetendosi, denunciano tutta la passione che anima ed esalta le figure e conferisce ad esse una cifra inconfondibile. Della produzione di Cazzaniga si sono occupati, nel lungo arco della sua attività, autorevoli critici, letterati, poeti: Russoli, Valsecchi, Tassi, Crespi, Carrieri, Sciascia, Chi è di scena INIZIO STAGIONE di Nicola Sisti Ajmone Teatro di una grande città, 1850 circa. Allo spettacolo ci si arriva in carrozza. Gli attori sono già in camerino. Quando si alza il sipario, le candele della ribalta illuminano fiocamente la scena, lasciandola in penombra. La stessa che oscura la visione che gli attori, rivolti alla platea, hanno dal palco; a malapena scorgono la presenza di chi assiste dal loggione e dai palchi; qui qualcuno ha anche tirato la tenda, ha interrotto il dialogo con la messinscena e parlotta sottovoce con i vicini. Il teatro è vita sociale. Lo spettacolo finisce, ma come è andato? C’era pubblico? è rimasto fino alla fine? è stato un esurito o un forno? Gli attori si struccano, si cambiano, escono; ma la piazza antistante la sala è già deserta. C’era pubblico? Si è fermato fino alla fine? L’unico modo per capirlo è sostare sulla piazza deserta. Perché la piazza un criterio lo offre. Forse non è visivo, non solo perlomeno. C’è un sentore... c’è un gran puzzo! Non ci si può nemmeno camminare. Sì! La piazza è un deserto di escrementi; i cavalli vi hanno sostato a lungo! Il teatro era pieno di gente e tutto il pubblico è rimasto fino alla fine. Ecco, quindi, la miglior benedizione per attori, tecnici e teatranti: “Tanta merda!”. Oggi a teatro non si va più in carrozza e le biciclette non sporcano; ma a fine spettacolo - ve lo dico da attore - fate un giro nei camerini e agli attori dite: “Bravi!”. Per questo inizio stagione, che sia di buon auspicio, a tutte le produzioni e le compagnie che andranno in scena: merda, merda, merda! N.S.A. Lajolo, Gatto, per citarne solo alcuni. Negli ultimi anni - scomparsi quasi tutti gli artisti, i compagni, gli affetti piu’ intimi, i luoghi cari - una Milano sempre piu’ disattenta e incline a sostituire le tracce della sua storia passata con una ricerca spaesante del nuovo, per lo piu’ effimero, ha lasciato che anche Cazzaniga se ne andasse in sordina in un “a solo” assai piu’ toccante di quello del Jazz. “Non voglio essere ricordato - ha detto Giancarlo in occasione della sua ultima personale - i miei ricordi sono sui miei quadri. Quello che sono è tutto lì”. A noi però spetta il dovere del rispetto, della memoria e di un affettuoso applauso. Natalia Ajmone ottobre novembre dicembre 2014 Teatro alla Scala il foyer e' tutto del teatro 3 Piazza della Scala, 1 - 20121 Milano Prenotazioni e informazioni: tel. 0272003744 Agevolazioni (biblioteche/scuole/anziani): 0288792011/12/15 Richieste cambio recita per gli abbonati: fax. 02861768 Biglietteria: Via Filodrammatici, 2, prima dello spettacolo - Piazza del Duomo, tutti i giorni dalle 12 alle 18. www.teatroallascala.org - biglietteria@teatroallascala.org Mezzi pubblici: tram 1, 2; M1, M3 (Duomo). Prezzi: intero (opera, balletto, concerti, recital, cicli straordinari) da € 210 a € 5 - riduzioni. 3 e 4 ottobre 5 ottobre 8 ottobre Orchestra e Coro del Teatro alla Scala In memoriam Claudio Abbado Direttore: Riccardo Chailly Maestro del Coro: Bruno Casoni Programma: Giuseppe Verdi, Messa da Requiem per soli, Matthias Goerne Prima delle prime Recital Romeo e Giulietta di Kenneth MacMillan coro e orchestra Baritono: Matthias Goerne Con : Anja Harteros, Soprano; Elīna Garanĉa, Mezzosoprano; Jonas Kaufmann, Tenore; Ildebrando D’Arcangelo, Basso. Pianoforte: Enrico Pace Matthias Goerne ▽ foto di Marco Borggreve Dal 10 al 23 Ottobre Romeo e Giulietta di Kenneth MacMillan Kenneth MacMillan tratta la vicenda shakespeariana degli amanti veronesi con profonda attenzione alle relazioni umane, con lirismo e tensione psicologica, senza dimenticare i momenti di humour, attraverso le dinamiche e le emozioni del ballet d’action ben presenti nella musica di Prokof’ev. In repertorio alla Scala da molti anni, Romeo e Giulietta ha trovato nel 2010 una nuova veste con le scene di Mauro Carosi e i costumi di Odette Nicoletti. Muri e mattoni rimandano al Teatro Romano di Verona, con tutte le sue contaminazioni medievali; il celebre balcone è posto su una torre, il cui basamento diventa quello del letto di Giulietta; nella cripta è lo stesso balcone a trasfor- marsi nella tomba dei due amanti. Una scenografia parlante e soprattutto in dialogo con la coreografia di MacMillan, che esige spazi geometrici e precisi e si fonde coerentemente con i costumi, dalle fogge medieval - rinascimentali. Étoile: Roberto Bolle (10, 13, 16 ott.), Massimo Murru (21, 23 ott.) Con: Alina Somova (10, 13, 16 ott.), Natalia Osipova (11, 14 ott.), Marianela Nuñez (21, 23 ott.), Ivan Vasiliev (11, 14 ott.) Direttore: Zhang Xian Coreografia: Kenneth MacMillan ripresa da: Julie Lincoln Musica: Sergej Prokof’ev Scene: Mauro Carosi Costumi: Odette Nicoletti Luci: Marco Filibeck Orchestre National de France Serata a favore del FAI-Fondo Ambiente Italiano 19 e 26 ottobre Filarmonica della Scala Concerto Programma 19 ottobre: Christoff Direttore: Eschenbach Programma 26 ottobre: György Ligeti: Lontano Fausto Romitelli: Dead City Radio. Audiodrome Claude Debussy: La mer Direttore: Pierre-André Valade Programma: Igor’ Stravinskij: Petruška (1947) Richard Strauss: Don Juan, Poema sinfonico op. 20; Der Rosenkavalier, Suite dall’Opera 27 ottobre Prima delle prime Simon Boccanegra di Giuseppe Verdi Fabrizio Della Seta:“Il tavolo zoppo” (con ascolti). Ingresso libero fino ad esourimento posti, Foyer “Arturo Toscanini” stesso titolo rientrano anche gli appuntamenti che, con l’ausilio di video, il Corpo di Ballo organizza nello stesso Foyer, alla stessa ora e con eguali regole di accesso, in presentazione dei titoli di danza della stagione. L’accesso al Foyer “Toscanini” non richiede biglietto: basta presentarsi all’ingresso principale del Teatro con un certo anticipo. L’accesso è libero, regolato dalle maschere, per centocinquanta posti a sedere. G iannandrea P oesio : “Amore e Morte - Tradizione e Innovazione: Shakespeare secondo MacMillan” Simon Boccanegra Dal 31 Ottobre al 19 Novembre di Giuseppe Verdi, regia di Federico Tiezzi 12 Ottobre Direttore: Daniele Gatti “Prima delle Prime” è il ciclo di incontri che la Scala offre al pubblico come invito e preparazione agli spettacoli in cartellone. Pochi giorni prima del debutto di ogni titolo, sia d’opera sia di balletto, nel Foyer “Arturo Toscanini”, studiosi e specialisti conversano attorno all’opera pronta ad andare in scena, offrendo spunti e idee per conoscere i titoli meno noti e approfondire i più conosciuti. “Prima delle Prime” è un ciclo ideato e reso possibile dagli Amici della Scala, Associazione senza scopo di lucro impegnata nel sostenere diverse attività collaterali del Teatro alla Scala. Sotto lo Roberto Bolle, fotografia di Bruce Weber △ Una scena dell’opera Simon Boccanegra ▽ Melodramma in un prologo e tre atti. Simon Boccanegra, melodramma cupo, nell’Ottocento non piaceva. Ci sono voluti i tempi recenti e un pubblico più maturo per comprenderne la profondità. La sua inconsolabile tristezza vela un mondo litigioso, interessato e sleale in cui patrizi e plebei si fronteggiano. In mezzo l’anziano doge, l’ex corsaro Boccanegra, costretto a domare rivolte furiose, stupidità e tradimenti. L’unica consolazione, in questa Genova arcaica e rapace, è il ritrovamento della figlia perduta, che lo accompagna nell’ultimo scorcio di vita. Due cast straordinari si alterneranno sul palcoscenico. Stefano Ranzani e Daniel Barenboim ritornano sul podio con l’elegantissimo spettacolo del regista Federico Tiezzi, di cui si ricordano le preziosità pittoriche di gusto preraffaelita e il poetico specchio che s’inclina alla fine, con orchestra e spettatori che entrano nel quadro. Direttori: Stefano Ranzani (31 ott; 2, 5, 9 nov), Daniel Barenboim (6, 11, 13, 16, 19 nov) Libretto: Francesco Piave Scene: Pier Paolo Bisleri Costumi: Giovanna Buzzi Luci: Marco Filibeck Con: Leo Nucci (31 ott; 2, 5, 9 nov), Plácido Domingo (6, 11, 13, 16, 19 nov.), Carmen Giannattasio (31 ott; 2, 5, 9 nov), Tatiana Serjan (6, 11, 13, 16, 19 nov), Alexander Tsymbalyuk, Orlin Anastassov, Ramón Vargas, Fabio Sartori), Vitaliy Bilyy, Artur Rucinski, Ernesto Panariello, Luigi Albani, Barbara Lavarian Produzione: Teatro alla Scala in coproduzione con Staatsoper Unter den Linden Berlino 4 teatro alla scala 3 novembre ottobre novembre dicembre 2014 4 novembre, 6 e 28 dicembre Ensemble La Cenerentola intercontemporain per i bambini Concerto di Gioachino Rossini Il 23° Festival di Milano Musica incentra la programmazione sulla figura di Fausto Romitelli (Gorizia, 19632004) a dieci anni dalla scomparsa. Compositore tra i più visionari della sua generazione, Romitelli ha lasciato tracce profonde nell’esperienza musicale contemporanea. La programmazione mira a far conoscere il suo pensiero musicale da più angolature, proponendo l’ascolto di brani appartenenti all’intera parabola artistica di questo autore (fin dalle prove giovanili degli anni Ottanta) e ponendoli in costellazione con autori del passato e del presente con cui Romitelli ha concretamente o idealmente dialogato. All’Ensemble Intercontemporain, diretto da Matthias Pintscher, e a Monica Bacelli sono affidati Mediterraneo I e II e Cupio Dissolvi, in dialogo con Ravel. Programma: Maurice Ravel: Introduction et Allegro; Trois poèmes de Stéphane Mallarmé per voce e nove strumenti Fausto Romitelli: Mediterraneo I. Les idoles du soleil, Mediterraneo II. L’azur des déserts per voce e quattordici strumenti; Cupio Dissolvi per quattordici esecutori Direttore: Pintscher Matthias Mezzosoprano: Monica Bacelli Dal 12 al 15 novembre Con Grandi Opere per Piccoli il divertimento è grande anche per chi non è ancora grande. Da questa stagione alla Scala emozionanti storie d’opera curate ed elaborate appositamente per il pubblico più giovane e curioso. Ogni spettacolo avrà una durata di circa 60 minuti, l’ideale per bambini anche molto piccoli. i comportamenti delle aspiranti spose. Non c’è la magia in questa Cenerentola: al gran ballo la conduce Alidoro, maestro del principe, che lei aveva sfamato quando lui si era travestito da mendicante per metterne alla prova la generosità. E Cenerentola si dichiara infine innamorata dell’aiutante, sen- Gustav Mahler: Sinfonia n. 9 in re magg. 28 novembre - 17 dicembre Prima delle prime Fidelio - Lo schiaccianoci 28 novembre Fidelio di Beethoven Daniele Spini: “Salvataggio sinfonico in extremis”(con ascolti) 17 dicembre Lo schiaccianoci di Čajkovskij Marinella Guatterini: “Come riscoprire la tradizione” (con video) Daniel Bareinboim ▷ Già Maestro Scaligero (2006), dal 2011 è Direttore Musicale del Teatro alla Scala foto: Getty Direttore: Maxime Pascal Regia: Ulrich Peter E laborazione musicale e arrangiamento : Alexander Krampe Scene: Luigi Perego Costumi: Dorothea Nicolai Produzione: Teatro Alla Scala in coproduzione con il Festival di Salisburgo I bozzetti per i costumi de La Cenerentola ▽ Lo schiaccianoci Dal 3 al 22 dicembre Direttore: Daniel Barenboim pianoforte e orchestra Con: Solisti e Orchestra dell’Accademia del Teatro alla Scala Musica: Gioachino Rossini La famosissima fiaba di Cenerentola ha le sue origini in Cina; qui il piede piccolo è considerato un simbolo di grazia femminile. Ma la povera orfana schiavizzata dalle antipatiche sorellastre non viene scelta solo per la bellezza sepolta da un velo di cenere, quanto piuttosto per la sua bontà. E in Rossini “il principe azzurro” ha un aiutante furbo col quale si scambia gli abiti per meglio osservare F i l a r m o n i c a Daniel della Scala Barenboim Programma : Wolfgang Amadeus Mozart: Concerto n. 27 in si bem. magg. K 595 per za sapere che è il vero principe. A differenza delle sorellastre, che sbagliano ogni mossa e sono brutte, ridicole e ambiziose, Cenerentola le azzecca tutte per trovare la sua felicità. La versione italiana viene ridotta alla misura dei più giovani ascoltatori, ai quali piacerà un mondo la musica più divertente mai scritta. Programma 3 dicembre: Franz Schubert: Sonata in la min. D 537, Sonata in la magg. D 664, Sonata in la magg. D 959 Programma 12 dicembre: Franz Schubert: Sonata in mi bem. magg. D 568, Sonata in la min. D 784, Sonata in re magg. D 850 Dal 18 dicembre al 18 gennaio di Pëtr Il’ič Čajkovskij Concerti Programma 15 dicembre: Franz Schubert: Sonata in si magg. D 575, Sonata in sol magg. D 894, Sonata in do min. D 958 Programma 22 dicembre: Franz Schubert: Sonata in la min. D 845, Sonata in si bem. magg. D 960 Piano: Daniel Barenboim Il fascino di una favola sognante per inaugurare la nuova stagione di Balletti alla Scala, con l’armoniosa grazia della partitura di Čajkovskij, sfaccettata, poliedrica e ricca di colori. Lo schiaccianoci illuminerà le feste celebrando l’incanto dei fiocchi di neve. Un mondo poetico di delicata nostalgia dell’infanzia che si trasforma nelle inquietudini dell’adolescenza. Direttore: Vladimir Fedoseyev Coreografia: Nacho Duato Sceneecostumi:JérômeKaplan Étoile: Roberto Bolle (18, 19 dic, 4 gen) Con: Maria Eichwald (18, 19 dic, 4 gen) e il Corpo di Ballo e Orchestra del Teatro alla Scala, Coro di Voci Bianche e Allievi della Scuola di Ballo dell’Accademia Teatro alla Scala Produzione: Teatro alla Scala 21 dicembre Orchestra e Coro del Teatro alla Scala Concerto di Natale Programma: Ludwig van Beethoven: Missa solemnis in re magg. op. 123 Direttore: Philippe Jordan Maestro del Coro: Bru- no Casoni Con: Edith Haller; Soprano; Daniela Sindram, Mezzosoprano; Stuart Skelton, Tenore; Günther Groissböck, Basso ottobre novembre dicembre 2014 Fidelio Dal 7 al 23 dicembre di Ludwig van Beethoven Un inno al matrimonio è un po’ sospetto da parte di uno scapolo. Ma per Beethoven l’idealizzazione della donna-sposa era sentita e sincera. E da sempre l’unicum operistico con protagonista una moglie coraggiosa entusiasma il pubblico. Fidelio è un titolo etico, lega- to agli ideali di libertà dell’illuminismo francese. Nobili e plebei vi sono uniti nella comune sete di giustizia contro le angherie del potere. Per una volta che la fida consorte di un desaparecido vince la sua battaglia contro un infido tiranno, la gioia collettiva è davvero “senza nome”, come si canta in scena. Soprattutto perché l’“arrivano i nostri” finale è raccontato dal trionfale sinfonismo del musicista per defi- nizione. Beethoven fa veramente crollare il mondo, concludendo quest’opera, che inizia come una deliziosa commediola ma scala e supera tutte le vette dell’arte drammaticomusicale. La trama: (Atto I) L’azione si svolge in una prigione, a Siviglia, nel XVII secolo. Don Pizarro è il governatore della prigione in cui egli stesso ha fatto imprigionare ingiustamente il suo nemico personale Florestan. La moglie di questi, Leonore, vuole ritrovarlo e, travestitasi da uomo e preso il nome di Fidelio, ne intraprende le ricerche. Per scoprire se Florestan è tra i prigionieri, fa in modo di entrare nelle grazie di Rocco. Nel frattempo una lettera informa don Pizarro dell’imminente arrivo del ministro di stato don Fernando e teme che questi possa scoprire l’arbitrio commesso con l’arresto illegale di Florestan, che don Fernando ben coAnja Kampe, soprano, interpreta il ruolo di Leonore ◁ FOYER, I principali punti di distribuzione: teatro alla scala nosce. Dà ordine a Rocco, che però si rifiuta, di uccidere il prigioniero. Costretto quindi a commettere personalmente il delitto ottiene che Rocco prepari la fossa. Fidelio assiste al colloquio e sospetta che il prigioniero di cui si parla sia Florestan e, rassegnato, segue Rocco nelle segrete per aiutarlo a scavare la fossa. (Atto II) Florestan giace incatenato nel buio della segreta. Entrano Rocco e Fidelio, che non appena ode una voce invocare il nome “Leonore”, riconosce il marito. Quando don Pizarro arriva per ucciderlo, Fidelio lo affronta e gli rivela la sua identità, ma il governatore è deciso a uccidere entrambi. L’arrivo del ministro fa frettolosamente uscire don Pizarro dalle segrete, mentre Leonore e Florestan si abbracciano esultanti. più aspri dolori, quella che mi ha procurato i maggiori dispiaceri. Per questo è anche la più cara; su tutte le altre mie opere, la considero degna di essere conservata e utilizzata per la scienza dell’arte». Cantato in tedesco con videolibretti in italiano, inglese, tedesco. Con: Peter Mattei (Don Fernando), Falk Struckmann (Don Pizzarro), Klaus Florian Vogt (Florestan), Anja 5 Kampe (Leonore), Kwangchul Youn (Rocco), Mojca Erdmann (Marzelline), Florian Hoffmann (Jaquino); Orchestra e Coro del Teatro alla Scala Direttore: Daniel Barenboim Regia: Deborah Warner Scene e costumi: Chloe Obolensky Luci: Jean Kalman Produzione: Teatro alla Scala Beethoven così descriveva la sua opera: «Di tutte le mie creature, il Fidelio è quella la cui nascita mi è costata i Klaus Florian Vogt, tenore, interpreta il ruolo di Florestan ▷ Teatro Blu Via Giovanni Cagliero, 26 - 20125 Milano Libreria Hoepli Via Hoepli, 5 - 20121 Milano Teatro degli Arcimboldi Viale dell'Innovazione, 20 - 20125 Milano Teatro dei Filodrammatici Via Filodrammatici, 1 - 20121 Milano Teatro Officina Via Sant'Erlembaldo, 2 - 20126 Milano Piccolo Teatro di Milano - Grassi Via Rovello, 2 - 20121 Milano Teatro Menotti Via Ciro Menotti, 11 - 20129 Milano Piccolo Teatro di Milano - Strehler Largo Antonio Greppi, 1 - 20121 Milano Teatro La scala della vita Via Piolti de' Bianchi, 47 . 20129 Milano Piccolo Teatro di Milano - Studio Melato Via Rivoli, 6 - 20121 Milano Teatro Leonardo P.za Leonardo da Vinci - 20131 Milano Piccolo Teatro di Milano - Chiostro Nina Vinchi Via Rovello, 2 - 20121 Milano Teatro Martinitt Via Pitteri, 58 - 20134 Milano Teatro Manzoni Via Manzoni, 42 - 20121 Milano Teatro Franco Parenti Via Pier Lombardo, 14 - 20135 Milano Teatro Nuovo Piazza San Babila, 3 - 20121 Milano Cascina Cuccagna Via Cuccagna 2/4 - 20135 Milano Teatro dell'Arte - Triennale Viale Alemagna, 6 - 20121 Milano Teatro Oscar Via Lattanzio, 58 - 20137 Milano Teatro Dal Verme Via San Giovanni sul Muro, 2 - 20121 Milano Spazio Tertulliano Via Tertulliano, 70 - 20137 Milano Auditorium di Milano Via Clerici, 3 – 20121 Milano Teatro Delfino Piazza Pietro Carnelli - 20138 Milano Conservatorio di Milano Giuseppe Verdi Via Conservatorio, 12 - 20122 Milano Teatro Ringhiera Via Pietro Boifava, 17 - 20142 Milano Società Umanitaria Via Daverio, 7 - 20122 Milano Pim Spazio Scenico Via Selvanesco, 75 - 20142 Milano Teatro Carcano Corso di Porta Romana, 63 - 20122 Milano Teatro Libero Via Savona, 10 - 20144 Milano Teatro della Contraddizione Via Privata della Braida, 6 - 20122 Milano Teatro Caboto Via Caboto, 2 - 20144 Milano Libreria Mondadori Via Dogana, 2 - 20123 Milano Teatro Nazionale P.za Piemonte, 12 - 20145 Milano Teatro Litta Corso Magenta, 24 - 20123 Milano Teatro del Buratto Via Mosè Bianchi, 94 - 20149 Milano Libreria dello spettacolo Via Terraggio, 11 - 20123 Milano Spazio Teatro 89 Via Fratelli Zoia, 89 - 20153 Milano Libet libreria del riacquisto Via Terraggio, 21 - 20123 Milano Teatro Out Off Via Mac Mahon, 16 - 20155 Milano Teatro Arsenale Via Cesare Correnti, 11 - 20123 Milano Teatro Sala Fontana Via Boltraffio, 21 - 20159 Milano Teatro i Via Gaudenzio Ferrari, 1 - 20123 Milano Teatro Verdi Via Pastrengo, 16 - 20159 Milano Teatro Ariberto Via Daniele Crespi, 9 - 20123 Milano Olinda - Ex Ospedale Paolo Pini Via Ippocrate, 45 - 20161 Milano Teatro Elfo Puccini Corso Buenos Aires, 33 - 20124 Milano Teatro della Cooperativa Via Hermada, 8 - 20162 Milano Zona K Via Spalato, 11 - 20124 Milano Teatro della Luna Via Di Vittorio, 6 - 20090 Assago 6 il foyer e' tutto del teatro Teatro Filodrammatici ottobre novembre dicembre 2014 Via Filodrammatici, 1 - 20121 Milano Biglietteria: (Via Filodrammatici, 1) dal lunedì al venerdì dalle 15.30, festivi dalle15.00 biglietteria@teatrofilodrammatici.eu Mezzi pubblici: tram 1, 2, 12, 14; M1 (Cordusio), M3 (Duomo). Prezzi: intero € 19,00 - riduzioni. Dal 23 ottobre al 2 novembre Dal 6 al 16 novembre di Anton Cechov, regia di Benedetto Sicca festival di teatro omosessuale La vicenda di Ljubov’ Andreevna Ranevskaja e della sua famiglia rispecchia la crisi di una società, la decadenza di una classe, l’affermazione di un’altra e quindi una trasformazione di mentalità e il delinearsi di un nuovo sistema di valori. La pièce attraversa con precisione maniacale quelle estreme condizioni umane, tanto care allo scrittore, pregne di idealismo, di frustrazione, di sacrificio in funzione di un benessere avvenire, e ancora “la sofferenza del mutamento”, qualcosa che fatalmente accomuna tutti, giacché al fondo di ogni trasformazione si affaccia per ognuno Torna, dopo il grande successo della seconda edizione, il festival di teatro omosessuale. La direzione artistica di Mario Cervio Gualersi ha selezionato 5 spettacoli a tematica LGBT (Lesbiche Gay Bisessuali Transgender) e appuntamenti di taglio culturale e intrattenimento. Oltre agli incontri pomeridiani, per tutta la manifestazione sarà presente dj set con aperitivo nel Teatrino dell’Accademia dei Filodrammatici. non vuole uscire e gioca con il suo amico immaginario. Gioca con le ombre, gioca a viaggiare alla scoperta di tante famiglie diverse, fino a scoprire qual è quella giusta per lei. Con delicatezza, lo spettacolo racconta di famiglie alternative a quella tradizionale. Famiglie come quelle di molti dei piccoli spettatori, famiglie allargate, famiglie con un genitore solo, famiglie con figli adottati, ma anche famiglie con due mamme o due papà. Famiglie diverse, ma diversamente felici. Perché la felicità non è a senso unico. Prenotazioni e informazioni: www.teatrofilodrammatici.eu tel. 0236727550 IL GIARDINO DEI CILIEGI Illecite visioni di noi, inevitabile ed intimo, l’interrogativo sul senso ultimo delle cose. Tema centrale del lavoro è dunque il “non detto”. Ogni personaggio attua quasi istintivamente, in difesa del proprio passato, una sorta di trasfigurazione della realtà che gli permetterà di rinviare più possibile l’imminente discesa nella scala gerarchica della vita. Con: Riccardo Buffonini, Sonia Maria Teresa Burgarello, Sara Drago, Mauro Lamantia, Giancarlo Latina, Luigi Maria Rausa, Beppe Salmetti, Carla Stara Produzione: Teatro Ma/ Ludvig e Teatro Filodrammatici 6 novembre Il senso nascosto regia e drammaturgia di Fortunato Calvino Dal 20 al 30 novembre Brutto di Marius Von Mayenburg, regia di Bruno Fornasari Satira feroce sullo straniamento che si vive oggi in rapporto al proprio aspetto e al proprio corpo. Il Sig. Lette lavora per Scheffler come inventore. Sicuro di partecipare a una convention per la presentazione di un suo brevetto, scopre invece di essere stato sostituito da Karlmann, il suo assistente, per il semplice fatto di essere troppo brutto. L’unica scelta possibile, per rimediare a un aspetto così disastroso, sembra essere quella di un radicale intervento chirurgico. L’operazione riesce ed ecco che, inaspettatamente, Lette diventa bellissimo. Il chirurgo che l’ha operato lo usa come testimonial del proprio talento plastico e il suo capo ne fa un’icona aziendale per attrarre donne ricche e disposte a diventare solide azioniste. Ma la cosa non dura a lungo. Marius von Mayenburg, spingendosi fino al grottesco, mette la società davanti ad uno specchio che ne mostra vanità e superficialità delle relazioni. Brillante commedia degli equivoci, un’efficace satira sociale sui temi dell’identità, del conformismo e della relatività del successo. Con: Tommaso Amadio, Mirko Ciotta, Michele Radice, Cinzia Spanò Scene e costumi: Erika Carretta Produzione: Teatro Filodrammatici Cinzia Spanò △ Il senso nascosto è una storia di un uomo sposato, che non ha avuto il coraggio di rivelare alla propria moglie la sua omosessualità e su cui grava il senso di colpa prodotto da una “castrante” educazione cattolica. Non è il solito incontro tra un marchettaro e il suo cliente, ma lo specchio di una realtà poco conosciuta, le chat gay e il cinema a luci rosse. Nudi non solo fisicamente, ma, soprattutto, nella loro interiorità, le due vite si scontrano dopo un atto sessuale a pagamento, generando uno scontro generazionale violento, con due opposti modi di vivere la sessualità, di concepire la vita. Sono storie molto diverse fra loro, ma accomunate da rinunce e rabbia, che divengono dolore, mancanza, solitudine. Con: Pietro Juliano e Antimo Casertano Musiche: Paolo Coletta Scene: Paolo Foti Costumi: Rosa Della Rosa Luci: Renato Esposito Produzione: Metastudio’89 7 novembre Diario di una donna diversamente etero di Giovanna Donini, regia di Paola Galassi Da un’idea coraggiosa ed irriverente di Giovanna Donini, giornalista e autrice televisiva, nasce la rubrica “Diversamente Etero” che ha spopolato sul web. Lo spettacolo è tratto da questa rubrica e racconta le vicende tragicomiche di una donna che ama le donne. Uno spettacolo di racconti, situazioni e cabaret sulla vita e sull’amore. Uno spettacolo senza veli né fronzoli né foruncoli sulla testa, uno spettacolo ad altissimo rischio d’innamoramento. Come fanno l’amore due donne? Con: Annagaia Marchioro, Roberta Lidia De Stefano Produzione: Le Brugole 8 novembre Piccolo Uovo di Francesca Mainetti Spettacolo per bambini dai 5 ai 10 anni. Una bambina è arrabbiata con la sua famiglia. Si chiude in camera sua come dentro al guscio di un piccolo uovo, da lì Con: Valeria Battaini Suoni e luci: Carlo dall’Asta Oggetti scenici: Francesco Levi Produzione: Teatro19 8 novembre Sissy Boy Di Franca De Angelis, regia di Anna Cianca Liberamente ispirato alla storia vera di Kirk Andrew Murphy, il quale nel 1974 fu sottoposto ad un esperimento condotto dallo psicologo George Rekers dell’Università di Los Angeles volto a correggere i comportamenti effeminati nei bambini maschi prevenendo la loro eventuale omosessualità, lo spettacolo esplora il tema della manipolazione e del soffocamento di sogni e desideri in una versione, però, tutta italiana. Da bambino, il signor S. B. ha subito una terapia correttiva a causa del suo amore per le Barbie e per Maga Maghella, l’allora popolare personaggio televisivo interpretato da una giovane Raffaella Carrà. Da quel momento, la sua esistenza diventa una costante lotta per riappropriarsi della propria personalità e dei propri desideri. Fra pesanti sconfitte e qualche vittoria, ora il signor S. B. pensa di essere guarito dagli effetti della devastante terapia e la conferenza dovrebbe esserne la dimostrazione. Ma... Con: Galliano Mariani Scene: Claudio Lopez Video: Leonardo Ottaviani Produzione: Carro dell’Orsa 9 novembre LA RAGIONE DELLE COSE proiezione del filmato di Filippo Soldi Un viaggio fra le persone che sono state oggetto di omofobia e trans fobia, ma soprattutto fra persone che si sono sentite autorizzate a usare violenza verso omosessuali e transessuali. dal 9 al 16 novembre Cock di Mike Bartlett, regia di Silvio Peroni John è in pausa di riflessione con il compagno, con cui convive da molti anni, quando incontra per caso la ragazza dei suoi sogni. Sguardo candido e scanzonato sulla sessualità di un uomo e sulle difficoltà che emergono quando questi improvvisamente si rende conto di dover affrontare una scelta. Cock esamina la natura ambivalente delle emozioni, dei sentimenti, delle relazioni e il conflitto fondamentale tra naturalità e possibilità di scelta. Il dialogo incalzante e provocatorio dei personaggi mette in luce questioni e conflitti sociali, di classe, di genere e generazionali. Con: Margot Sikabony, Fabrizio Falco, Jacopo Venturiero, Enrico Di Troia Traduzione: Noemi Abe ottobre novembre dicembre 2014 Dal 2 al 7 dicembre il foyer e' tutto del teatro Dal 11 al 18 dicembre 7 19 /21 dicembre: DUE DONNE CHE PICCOLE CATASTROFI LA LETTERA BALLANO di e con Paolo Nani, regia di Valentino Dragano di e con Paolo Nani, regia di Nullo Facchini La vita è una strada disseminata di piccole catastrofi e imprevisti. Il teatro invece è controllo totale della scena, del corpo, della voce... Il punto di contatto tra vita e teatro diventano allora proprio gli incidenti, ciò che sfugge al calcolo ed alla premeditazione e che può volgere tutto in disastro o in liberazione dai limiti della noia quotidiana. L’attore in scena diventa oggetto di tutte le sciagure che possono affliggere uno spettacolo teatrale, la distruzione del mixer, la perdita dei trucchi di scena, la ribellione dei microfoni... dando vita così per contrasto ad un pezzo di bravura attoriale irresistibile. Meta-teatro brillante e sagace che crea una maschera difficile da dimenticare, in miracoloso equilibrio tra divertimento, commozione, intelligenza e puro virtuosismo. Con: Paolo Nani Collaborazione creativa: Nullo Facchini Musiche: Oliver Nani Scene e costumi: Julie Forchhammer Tecnica: Per Aagaard Mattia: a life changing experience drammaturgia e regia di Bruno Fornasari viaggio di sola andata, una sfida epica nel cercare di trasformare chi siamo in chi vorremmo essere. scal odierni scompaiono senza lasciare tracce, pianificando con cura la propria fuga e creandosi una nuova identità. Perché qualcuno decide di Con: Tommaso Amadio, Marta Belloni, Matthieu Pastore, Valeria Perdonò, Michele Radice S cene e costumi: Erika Carretta di Josep Benet i Jornet, regia di Francesco Brandi Una donna anziana e una giovane chiamata a farle da badante. Due donne schive, energiche, sarcastiche ed eroiche. Si odiano e si detestano perché sono simili, perché ognuna ha bisogno dell’altra e, nella solitudine delle rispettive esistenze, sono l’una per l’altra l’unica presenza confortevole. Due donne abituate a ballare da sole la danza dell’esistenza dura e difficile di chi porta dentro una sofferenza, ma fuori esibisce una faticosa immagine di forza e autosufficienza. Avrebbero potuto non incontrarsi mai e continuare a ballare da sole come hanno sempre fatto, invece per loro fortuna il sollievo della coppia finalmente addolcisce un po’ la fatica. Con: Mariagrazia Sughi, Eleonora Giua Costumi: Adriana Geraldo Luci: Loïc François Hamelin Produzione: Teatro Stabile della Sardegna Dal 27 dicembre al 4 gennaio Ispirato a Il fu Mattia Pascal di Luigi Pirandello. Oggi il tema del ricostruirsi un’esistenza nuova di zecca resta attuale, ma i Mattia Pa- scomparire? Come fare a scomparire e crearsi una nuova vita nell’era digitale? Lo spettacolo racconta il tentativo di questa impresa, un Teatro Manzoni Paolo Nani Via Manzoni, 42 - 20121 Milano Orario spettacoli: feriali ore 20.45, domenica ore 15.30. Prezzi: poltronissima da € 32 a € 30, posto unico / poltrona da € 25 a € 15 - riduzioni. Dal 2 al 19 ottobre Con: Sebastiano Tringali, Dajana Roncione, Giancarlo Condè, Gualtiero Scola, Paul Vallery, il coro della Adiacademy, Edoardo Sylos Labini e con Fiorella Rubino Da: Massimo Fini, idea di Pietrangelo Buttafuoco Drammaturgia: Angelo Crespi Regista assistente: Paolo Merlini Scene e costumi: Marta Crisolini Malatesta Luci: Pietro Sperduti Musiche: Paul Vallery anni di calunnie di e con Edoardo Sylos Labini Nerone era davvero quel pazzo megalomane precursore antesignano della moderna politica spettacolo? Da dove gli veniva quel malore esistenziale che lo spingeva a primeggiare e a chi voleva piacere quando cantava o recitava i versi in greco? Cosa c’era dietro al consiglio del suo precettore Seneca o all’ossessiva presenza della madre Agrippina? Sullo sfondo di una Roma bruciata da un incendio ingiustamente addebitato a Nerone, l’incubo dell’Imperatore la notte prima della sua morte. La possibilità di fuggire dalla congiura dei suoi senatori o la scelta di uccidersi per mano propria. Le passioni, gli intrighi, l’avvincente amore per Poppea. E poi il segreto, l’allucinazione del matricidio, i dissapori con la classe patrizia e politica. Una tempesta di sentimenti, paure, pentimenti, orgogli e riflessioni tragiche. Nerone, pazzo o profeta? Edoardo Sylos Labini ▽ contempla la foto della nonna e scrive una lettera. Il tutto condito da una serie di imprevisti e situazioni comiche che non potranno che farvi scoppiare in una fragorosa risata. Paolo Nani, comico italiano di Ferrara emigrato in Danimarca per formarsi con i migliori maestri di teatro muto, è considerato uno dei grandi artisti contemporanei a livello mondiale del teatro fisico e non-verbale. ▷ Biglietteria: da lunedì a sabato h. 10.00 - 19:00 Prenotazioni e informazioni: tel. 02 7636901 Prevendita: tel. 800 914 350 Nerone, duemila Un piccolo miracolo di precisione scenica e talento che da più di vent’anni è in tour in tutto il mondo. Solo sul palco, con un tavolo e una valigia contenente gli oggetti più stravaganti, un uomo dà vita a 15 micro-storie, ispirate a Variazioni di stile di Raymond Queneau, che prendono spunto dalla medesima trama: un uomo entra in scena, si siede a un tavolo, beve un sorso di vino, Domenica alle 19.30 dal 12 ottobre al 19 aprile Manzoni derby cabaret dinner, wine and show Dopo il successo della scorsa stagione, in autunno torna l’allegria in compagnia del Manzoni Derby Cabaret. Dopo una ricca cena a buffet e una degustazione di pregiati vini, il palcoscenico ospiterà il talent show della comicità, arricchito da performance canore e ospiti d’eccezione. Sarai protagonista e potrai scegliere i nuovi talenti del cabaret. Tre nuove promesse si sfideranno a colpi di risate per conquistarsi il voto del pubblico aiutate da tre coach d’eccezione. A presentare la serata saranno Maurizio Colombi e Luisa Corna. Mezzi pubblici: tram 1; bus 61, 94; M1 (Palestro), M3 (Montenalpoleone) www.teatromanzoni.it - info@teatromanzoni.it 1 novembre Harry potter La storia della scuola di Hogwarts. Studentimaghi cercano di vincere l’incantesimo che si abbatte sull’accademia. Solo uno di loro sarà in grado di combattere la magia nera: il grande Potter. Tra musiche e magia una storia avvincente per tutti. 11 novembre L’Infinito Giacomo, vizi e virtù di Giacomo Leopardi Drammaturgia e regia di Giuseppe Argirò La scoperta di un Giacomo Leopardi inedito, genio precocissimo, adolescente inquieto, amante appassionato, uomo che ha il coraggio di guardare la realtà e accettare la verità del dolore senza compromessi. L’imperfezione del genio, in tutta la sua irregolarità, conduce alla solitudine, a un pellegrinaggio estenuante nell’universo. Leopardi è un re senza regno che, nel nostro viaggio, non appare così distaccato e lontano dai piaceri terreni, non ci sembra affatto disinteressato a ciò a cui aspira la gente comune. Giacomo è vulnerabile, ansioso, riservato, schivo eppure è pervaso da un desiderio inesauribile di vita. Con: Giuseppe Pambieri Produzione: Progetto Teatro 8 teatro manzoni ottobre novembre dicembre 2014 17 novembre Dal 13 al 30 novembre 22 novembre Il suono della voce regia di Massimo Venturiello di Giuseppe Fiorello e Vittorio Moroni, regia di Giampiero Solari La storia di maggior successo. Gli animali della savana saranno i protagonisti della vicenda, reinterpretati dagli attori e dai cantanti attraverso costumi fantastici. Il Tosca Eccomi alle prese con questo nuovo ambizioso progetto che parte insieme al mio nuovo album Il suono della voce. Ho unito la mia anima curiosa e desiderosa di conoscere e scoprire al viaggio, respirando e portando con me da ogni luogo visitato qualcosa che mi facesse ritornare in quel paese attraverso le sensazioni e le emozioni. Quale veicolo più appropriato della musica. Il suono della voce, canzone che ha scritto per me Ivano Fossati, è un viaggio nel mondo raccontato attraverso canzoni edite, inedite, adattate, in lingua originale o stralciate. Un progetto che parte da inediti italiani scritti per me da grandi autori, passando per alcune perle della tradizione Yiddish, Giapponese, Libanese, Portoghese e approdando a varie contaminazio- ni linguistiche. Un nuovo racconto nel Teatro Canzone che frequento da diversi anni: grazie all’uso di proiezioni per le scene e un mirato disegno luci, lo spettatore viene coinvolto in un percorso visionario, in un tourbillon di canzoni, parole, immagini. Senza una meta, solo il piacere del viaggio, della conoscenza. Penso che un sogno così... Il re leone Modugno per me non è stato solo una storia da raccontare o un personaggio da interpretare, ma la possibilità di ritrovare un tempo lontano rimasto sempre dentro di me. In questo spettacolo salgo a bordo del deltaplano delle canzoni di Domenico Modugno e sorvolo la mia infanzia, la Sicilia e l’Italia di quegli anni, le facce, le persone, vicende buffe, altre dolorose, altre no- stalgiche e altre che potranno sembrare incredibili. Attraverso questo viaggio invito i protagonisti della mia vita ad uscire dalla memoria e accompagnarmi sul palco, per partecipare insieme ad un avventuroso gioco di specchi. Con: Giuseppe Fiorello pubblico sarà coinvolto dai ritmi tribali, dalle suggestive atmosfere africane con il contributo di bellissime musiche coreografate. Nella foto una scena. Favino in Servo per due, foto di Fabio Lovino ▽ 6 dicembre 2014 ore 18.00 MRS SPELLING E… I FUMBLES! di e con Teresa Pascarelli Sara Spelling è una maestra di inglese, ossessionata dagli errori di spelling dei suoi allievi. Nel suo mondo fantastico, ogni volta che un bambino commette un errore di scrittura nasce un Fumble: un esserino impertinente che incarna l’errore commesso. Un progetto di edutainment perfettamente integrato con il linguaggio dei nostri bambini nativi digitali. 6 dicembre Peppa Pig Dal 2 al 4 dicembre 6° (sei gradi) Dal 9 al 31 dicembre di Giobbe Covatta e Paola Catella, regia di Giobbe Covatta Un nuovo spettacolo dove comicità, ironia e satira accompagnano la divulgazione scientifica sui grandi temi del nostro secolo: sostenibilità del Pianeta e delle sue popolazioni. Un’occasione divertente per comprendere che la fine del mondo prevista per il 2012 potrebbe essere solo stata rimandata, se la temperatura del nostro pianeta aumentasse di… 6 gradi! Certo l’uomo non perderà il proprio ingegno e ormai conoscono la sua famiglia viaggeda Richard Bean, regia di Pierfrancesco Favino e Paolo Sassanelli Tutti la maialina più famosa ranno per monti, boschi Una riflessione diversa su un classico del teatro, Il servitore di due padroni di Carlo Goldoni. Servo per due, riadattato nella versione italiana, si presenta come una commedia comica, con attori che cadono dalle scale, che sbattono le porte, che fanno battute a doppio senso e interagiscono con il pubblico; una perfetta combinazione di commedia visiva e verbale che ha dato vita ad uno spettacolo di grande successo. Tre anni fa Richard Bean, per il National Theatre di Londra, scrive un adattamento di Goldoni ambientandolo a Brighton negli anni ’60 e lo intitola One Man, Two Guvnors. Favino, Sassanelli, Nissen e Solder hanno tradotto il testo e ambientato la storia a Rimini nel 1936, trasportando la tipica comicità inglese nel nostro mondo e Giobbe si diverte ad immaginare le stravaganti invenzioni scientifiche, ma anche sociali e politiche, che metteremo a punto per far fronte ad una drammatica emergenza ambientale e sociale. Ne emergono personaggi di grande verve comica indaffarati a realizzare all’ultimo momento quello che noi avremmo dovuto fare da anni. Con: Mario Porfito con Ugo Gangheri e Servo per due e la caccia al tesoro trovando nuova linfa dall’adattamento; in fin dei conti Carlo Goldoni è italiano! Con: gli attori del Gruppo Danny Rose Traduzione e adattamento: Pierfrancesco Favino, Paolo Sassanelli, Marit Nissen, Simonetta Solder Musiche: Orchestra Musica da Ripostiglio Una scena ▽ della tv. Tra scenografie super colorate, pupazzi simpaticissimi ed un delizioso racconto interattivo, Peppa Pig e ed abissi marini alla scoperta di tanti animali, di tutti i mezzi di trasporto e soprattutto… a caccia di tesori! Dal 13 al 20 dicembre ore 15.30 Lo spettacolo di Natale Lo Spettacolo di Natale racconta la storia e le atmosfere legate a Babbo Natale. Si divide in tre momenti: quello pagano, il mondo di Babbo Natale e la Natività con il Presepe. Fanno da contorno le musiche natalizie più belle come Silent Night, St. Claus is Coming, Tu scendi dalle stelle, White Christmas, Jingle Bells. ottobre novembre dicembre 2014 il foyer e' tutto del teatro 9 Piccolo Teatro di Milano Teatro d’Europa Prenotazioni e informazioni: tel. 848 800 304 da lun. a sab. 9.45 - 18.45; dom. e festivi (solo nei giorni di spettacolo) 10.00 - 17.00. Piccolo teatro grassi Ufficio promozione: tel. 02 72333216 Biglietteria: (Teatro Strelher - L.go Greppi, 2) da lun. a sab. 9.45 - 18.45; dom. 13.00 - 18.30 Mezzi pubblici: tram 1, 2, 4, 12, 16, 27; bus 57, 61; M1 (Cordusio, Cairoli); M2 (Lanza). www.piccoloteatro.org info@piccoloteatro.org Via Rovello, 2 - 20121 Milano Quando il tiro si alza Intrigo e amore dal 3 al 5 ottobre dal 7 al 12 ottobre Il sangue d’Europa: 1914-1918 drammaturgia e regia di Guido Ceronetti e gli attori del Teatro dei Sensibili di Friedrich Schiller, drammaturgia e regia Lev Dodin Due giorni prima dell’offensiva anglofrancese sulla Somme (1 luglio 1916) gli ufficiali britannici del IX Battaglione di fanteria leggera dello Yorkshire, schierato davanti alle posizioni tedesche di Fricourt, si riuniscono per un brindisi nell’imminenza dell’attacco. Incaricato di dire una frase di circostanza, il capitano Harshwell scandisce lentamente: “Signori, a quando si alzerà il tiro di sbarramento” (Gentlemen, when the barrage lifts). L’alzarsi del tiro delle artiglierie era il segnale dell’attacco delle fanterie. Il battaglione, la sera del primo giorno, era ridotto, da ottocento, ad ottanta uomini. Tra i caduti, il comandante Lynch e lo stesso Harshwell. Il brindisi di Fricourt rimase per sempre scritto nella memoria Dal 16 al 26 ottobre Una giovinezza enormemente giovane di Gianni Borgna, ispirato ai testi di Pier Paolo Pasolini, regia di Antonio Calenda L’intensità interpretativa di Roberto Herlitzka, solo sulla scena, calata nella figura scarna e nel lucido spirito di Pier Paolo Pasolini. Uno spettacolo che si sgrana intorno a un monologo presago, quasi divinatorio, a rendere omaggio al pensiero dello scrittore, richiamato attraverso l’evocazione della sua opera, da un lato, e dall’altro a consacrarne dall’altro l’intuizione profetica sul piano sociale e politico. Si riflette, quindi, sull’attualità attraverso le parole di chi l’attualità aveva saputo decifrare con spericolata lungimiranza. In una metafisica evocazione della morte di Pasolini, spiega il regista, immaginiamo che lo scrittore abbia a vedere se stesso massacrato sulla Dal 28 ottobre al 2 novembre Passione da Testori, drammaturgia e regia di Daniela Nicosia Maddalena e Giovanni Crippa, fratelli nella realtà, mettono in scena un cortocircuito tra vita e teatro per una storia di intimità fraterne, di amori irregolari e visionari. Una scena scarnificata, sezionata dai tagli di luce, su cui sola riverbera il segno di una croce e sullo sfondo il paesaggio umano di una Brianza di struggimenti e miseria. Passio Laetitiae et Felicitatis racconta la disperata ricerca d’amore di Felicita: un’esistenza di dolore, sconvolta dalla morte del fratello, amato così tanto da sfiorare l’incesto, dalla violenza sessuale, dall’innamoramento per Cristo e infine dall’amore per la giovane Letizia. Dolore, fatica e violenza compongono la via crucis della vita, in una vicen- storica universale. Qui formiamo un minicoro che tenta, coi suoi poveri mezzi, di evocare simbolicamente in scena un Evento in cui decine di milioni di uomini furono implacabilmente coinvolti. Con: Luca Mauceri, Eléni Molos, Valeria Sacco, Filippo Usellini e con la partecipazione di Elisa Bartoli Produzione: Piccolo Teatro di Milano-Teatro d’Europa spiaggia dell’Idroscalo di Ostia. Lo spettacolo parte da qui. Con: Roberto Herlitzka Scene: Paolo Giovanazzi Luci: Nino Napoletano Produzione: Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia e Mittelfest 2013 Lev Dodin mette in scena un classico e sceglie il dramma di Schiller da cui Giuseppe Verdi successivamente trasse l’opera lirica Luisa Miller. In un non meglio precisato ducato della Germania del Settecento, i giovani Luisa e Ferdinand si amano di un sentimento puro e nobile, ma il loro futuro è senza speranza, a causa della differenza di censo: Luisa è una borghese, Ferdinand un nobile. Il padre di Ferdinand è Una scena ▽ un uomo ossessionato dal potere, che esercita disonestamente circondato da indegni cortigiani. Anche nei confronti di Luisa il suo atteggiamento è ambiguo: sarebbe disposto a tollerare il concubinato del figlio, ma, conoscendo la serietà delle intenzioni del giovane, si oppone con violenza ad un possibile matrimonio. Ordisce quindi un oscuro intrigo con altri membri della corte, ricatta Luisa minacciandone i genitori e riesce nell’intento di separare i ragazzi. L’esito sarà tragico. Spettacolo in russo con sovratitoli in italiano. Con: Igor Ivanov, Danila Kozlovsky, Ksenia Rappaport, Igor Chernevich, Alexander Zavialov, Tatiana Shestakova, Elizaveta Boyarskaya, Ekaterina Tarasova e con Artur Kozin, Leonid Luzenko, Danila Muhin, Stanislav Nikolkiy, Stanislav Tkachenko, Vladimir Shilling Traduzione dal tedesco: Nikolay Liubimov Altri testi: Jean-Jacques Rousseau e Otto von Bismark Collaborazione alla regia: Valery Galendeev Scene: Alexander Borovsky Luci: Damir Ismagilov Produzione: Maly Drama Teatr di San Pietroburgo Roberto Herlitzka ▽ da blasfema e mistica insieme, narrata con un impasto linguistico di latino, francesismi, lombardo e lingua del seicento, di colto e popolare, capace di dare corpo alla parola che emoziona, ferisce, commuove. Con: Maddalena Crippa e Giovanni Crippa Scene: Gaetano Ricci Costumi: Silvia Bisconti Luci: Stefano Mazzanti Elementi coreografici: Laura Zago Produzione: Tib Teatro; I Teatri del Sacro; Teatri delle Dolomiti Cirino e Marilda Dal 4 al 16 novembre non si può fare di e con Anna Marchesini Anna Marchesini torna al Piccolo con Cirino e Marilda non si può fare, un reading, con l’accompagnamento dal vivo del trio ‘Aire de Mar’. Pro- tagonista è il solitario professor Cirino Pascarella: “un’incantevole figura”, come racconta la stessa Marchesini, “candidata a essere completamente travolta da quella turbolenza di emozioni da cui ha sempre procurato di tenersi distante”. A complicargli la vita prova la signora Olimpia, tenutaria della Pensione Smeraldo, dove il professore vive, decisa a fargli sposare la figlia Marilda, ormai quasi quarantenne. musiche: Aire de mar Produzione: Marisa srl piccolo teatro ottobre novembre dicembre 2014 Piccolo teatro grassi Via Rovello, 2 - 20121 Milano 10 Dopo il silenzio Errare Dal 18 al 23 novembre Sinfonia humanum est d’autunno Dal 26 al 30 novembre drammaturgia di Francesco Niccolini e Margherita Rubino dal testo “Liberi tutti” di testo e regia di Giuseppe Scutellà Pietro Grasso, regia di Alessio Pizzech Collaborazione tra Pietro Grasso e uno dei più interessanti drammaturghi italiani, Francesco Niccolini. Il palcoscenico è luogo della storia collettiva che attraversa le piccole vicende personali; la parola teatrale è strumento di indagine della storia di un paese, l’Italia, che coincide, talora divergendo e confliggendo, con la storia della mafia; il teatro, specchio della collettività, viaggia tra i frammenti di un intero che si è spezzato tra intimidazioni, bombe, morte portata nelle pubbliche piazze. Un racconto scenico che, travalicando l’esperienza autobiografica di Grasso, non si ferma alla cronaca o alla denuncia, ma ha il respiro della tragedia antica. Con: Sebastiano Lo Mo- naco, Mariangela D’Abbraccio, Turi Moricca Scene: Giacomo Tringali Costumi: Cristina Da Rold Musiche: Dario Arcidiacono Luci: Luigi Ascione Video: Giacomo Verde Co-produzione: Associazione SiciliaTeatro, Teatro “Tina Di Lorenzo” Errare humanum est, una scena ▽ Errare Humanum Est è più di una rappresentazione teatrale, è una riflessione sul disagio, la devianza minorile, la giustizia, condivisa dai ragazzi detenuti con un pubblico di coetanei per mostrare che cambiamento e crescita personali sono possibili. Suggestioni ed echi lontani introducono e commentano le vicende personali dei minori sul palcoscenico, in una armoniosa koinè di linguaggi: storie di strada della Milano urbana e FLOWER OF RUSSIA Dal 2 al 7 dicembre Dalla Russia un Festival per i più piccoli: la magia del teatro e l’energia della musica. marionette più famoso 4 dicembre 2 e 3 dicembre Puppets and clowns di Russia, è uno spasso- Concerto di Gala Le marionette di San so susseguirsi di numeri Sono i migliori allievi di circo - un funambolo, Pietroburgo delle scuole musicaregia di Eduard Gajdaj e Nikita Ochočinskij Creato nel 1919 da Evgenij Demmeni, fondatore 95 anni fa a San Pietroburgo del circo di cavalli ammaestrati, un ginnasta sul trapezio, leoni, fantini, acrobati e clown - e stupisce per perfetta realizzazione tecnica. li russe, hanno vinto concorsi e partecipato a festival internazionali, hanno tra gli 11 e i 17 anni e si sono esibiti come solisti con le Dal 10 al 21 dicembre di Ingmar Bergman, regia di Gabriele Lavia cosmopolita, classicità dei versi shakespeariani e sofoclei, musiche underground, ritmi rap si affrontano e si fondono. L’errore è il presupposto fondante del crescere, quindi del vivere perché, come afferma Tiresia nell’Antigone di Sofocle: “Tutti gli uomini possono sbagliare. Ma saggio e fortunato è colui che nell’errore non persevera e cerca di rimediare al male”. Con: Giuseppe Scutellà, Lisa Mazoni, i giovani detenuti dell’Istituto Penale Cesare Beccaria e la compagnia PuntoZero Musiche: Suoni Sonori Parole: Josh Algeri Produzione: Associazione Puntozero in collaborazione con Istituto Penale per Minorenni Cesare Beccaria di Milano Gabriele Lavia torna a collaborare con il Teatro Stabile dell’Umbria per riproporre in teatro questo capolavoro. Scrive il regista: “Essere esclusi, un sentimento che Bergman doveva conoscere molto bene. Un sentimento comune ai ‘teatranti’, a quegli strani esseri umani che ‘si espongono’, che ‘sono’ sul palcoscenico. Non riescono a essere Padri o Madri. Mariti o mogli. Non sono normali. Sono ‘strani’ e condannati a quella che Bergman chiama la ‘Solitudine Assoluta’, la maledizione della nostra epoca. Un’ intensa e coinvolgente storia sul rapporto conflittuale tra madre e figlia, che ha avuto grande successo sul grande schermo e continua ad emozionare lo spettatore. Con: Anna Maria Guarnieri, Valeria Milillo, Danilo Nigrelli, Silvia Salvatori Traduzione: Chiara De Marchi Scene: Alessandro Camera Produzione: Teatro Stabile dell’Umbria, Fondazione Brunello Cucinelli più famose orchestre del mondo. Al Piccolo eseguiranno brani di compositori russi (S. Rachmaninov, P. Glinka, N. Rimskij-Korsakov, P. Čajkovskij) e italiani (Antonio Vivaldi, Luigi Denza, Gioachino Rossini, Giacomo Puccini). 6 e 7 dicembre DoMilSol’ka - teatro in musica 2014) e all’Expo 2010 di Shanghai. Per Milano è stato preparato un programma di hit mondiali, ben note a ogni spettatore. È il più famoso teatro russo per bambini ed esiste da più di vent’anni. Attori e allievi di DoMiSol’ka sono più di 600 bambini dai 3 ai 18 anni. Ha rappresentato il talento dei bambini russi durante tre Olimpiadi (Vancouver 2010, Londra 2012, Sochi Produzione: Compagnia teatrale Neva-Art, con il sostegno del Consolato Generale d’Italia a San Pietroburgo, Consolato Generale della Federazione Russa a Milano, Ministero per i Beni e le Attività Culturali della Repubblica Italiana Una scena di Puppets and clown, a sinistra e a destra di Domisol’ka. ▽ ▽ direzione artistica Ol’ga Judachina, produzione Ivan Žiganov Danilo Nigrelli ▽ 12 piccolo teatro ottobre novembre dicembre 2014 Piccolo teatro strehler Largo Antonio Greppi, 1- 20121 Milano dal 8 al 19 ottobre Dal 21 ottobre al 2 novembre Dal 6 al 9 novembre drammaturgia e regia di Giorgio Gallione di Luigi Pirandello, regia Franco Branciaroli libretto e regia di Marco Baliani Beatles Submarine è la beatlemania in palcoscenico, rivisitata dal talento stralunato di Neri Marcorè, cantante e filosofo “assurdista” e dei quattro professori della famigerata Banda Osiris. Uno spettacolo concerto alla gioiosa, fantastica esplorazione dell’universo della più leggendaria band di sempre. Un “Magical mystery tour” che raccoglie suggestioni, musiche, frammenti biografici, canzoni e racconti dei favolosi Beatles, una fantasmagoria visionaria e coloratissima, a dimostrazione che il fenomeno Dopo le recenti prove di Il teatrante, Servo di scena e Don Chisciotte, Franco Branciaroli prosegue il proprio percorso di esplorazione dei grandi personaggi del teatro scegliendo Enrico IV di Luigi Pirandello, dramma in 3 atti scritto nel 1921 e rappresentato per la prima volta nel 1922 al Teatro Manzoni di Milano. Considerato il capolavoro teatrale di Pirandello insieme a Sei personaggi in cerca di autore, Enrico IV è uno studio sul significato della pazzia e sul tema caro all’autore del rapporto, complesso e alla fine inestricabile, tra personaggio e uomo, finzione e verità. Enrico IV è vittima non solo della follia, prima Beatles Submarine Enrico IV Beatles non è stato una moda, ma una vera e propria cultura, fatta di rabbie dolci e speranze di fantasia al potere. Con: Neri Marcorè e la Banda Osiris (Carlo Macrì, Gianluigi Carlone, Roberto Carlone, Sandro Berti) Immagini: Daniela Dal Cin Video: Francesco Frongia Costumi: Guido Fiorato Luci: Aldo Mantovani Produzione: Teatro dell’Archivolto in collaborazione con: Beatlesiani d’Italia Associati - The Beatles People Association of Italy Una scena ▽ vera poi cosciente, ma dell’impossibilità di adeguarsi a una realtà che non gli si confà più stritolato nel modo di intendere la vita di chi gli sta intorno e sceglie quindi di “interpretare” il ruolo fisso del pazzo. Con: Franco Branciaroli, Melania Giglio, Giorgio Lanza, Antonio Zanoletti, Tommaso Cardarelli, Valentina Violo, Daniele Griggio e con Sebastiano Bottari, Andrea Carabelli, Pier Paolo D’Alessandro, Mattia Sartoni Scene e costumi: Margherita Palli Luci: Gigi Saccomandi Produzione: CTB Teatro Stabile di Brescia e Teatro de Gli Incamminati Il sogno di una cosa Non dimenticare il 28 maggio 1974 in piazza della Loggia, a 40 anni dalla strage. Duplice impegno: civile, per la commemorazione dell’anniversario, e artistico, per la scelta di investire nella produzione di una nuova opera contemporanea di un giovane artista italiano, il compositore Mauro Montalbetti. L’opera vuole compiere un tragitto che non sia confinabile nella commemorazione localistica, ma farsi riflessione universale sulla violenza, sul potere, sull’infamia. È rimasta, di quella giornata, la registrazione del comizio che viene interrotto dallo scoppio della bomba. Quella rottura di vite e di senso non deve essere un fermo immagine del passato ma trasformarsi in un atto di resurrezione, nel luogo simbolo della polis, il Teatro. Il Sogno di una cosa assume così la tenacia della memoria ◁ e lo sguardo dolce e fiero del futuro. Con: Marco Baliani, attore; Alda Caiello, soprano; Ensemble Sentieri Selvaggi diretto da Carlo Boccadoro; gli allievi del secondo corso di Teatrodanza Scuola Paolo Grassi e e il Coro Costanzo Porta di Cremona, diretto dal Maestro Antonio Greco Musica: Mauro Montalbetti Video: Alina Marazzi Scene e costumi: Carlo Sala Luci: Stefano Mazzanti Produzione: Fondazione Teatro Grande di Brescia Coproduzione: Fondazione I Teatri di Reggio Emilia; Piccolo Teatro di Milano; IED, Milano; Casa della Memoria di Brescia, Fondazione Milano Teatro Scuola Paolo Grassi Marco Baliani Dal 11 novembre al 7 dicembre Le voci di dentro Dal 27 dicembre al 11 gennaio di Eduardo De Filippo, regia di Toni Servillo La VeritA’ scritto e diretto da Daniele Finzi Pasca Sarà a Milano in autunno per un mese, Le voci di dentro di Eduardo De Filippo, diretto e interpretato da Toni Servillo, affiancato in scena dal fratello Peppe e da una folta compagnia di attori napoletani di diverse generazioni. Questo affresco corrosivo della nostra società, in cui l’odio e l’invidia sono i convitati di una cena che si consuma ogni giorno tra ipocrisia e corruzione morale, ha conquistato il pubblico e la critica di molte città italiane e del mondo, tra le quali Chicago, San Pietroburgo, Parigi, Londra, Madrid. “Eduardo - spiega Toni Servillo - è il più straordinario e forse l’ultimo rappresentante di una drammaturgia contem- “La Verità è tutto ciò che abbiamo sognato, ciò che abbiamo vissuto, ciò che abbiamo inventato, tutto quello che fa parte della nostra memoria”. È in questo appunto, scritto chissà quando da sua moglie su un taccuino, che Daniele Finzi Pasca trova il senso del titolo. 13 artisti riuniti intorno a un gigantesco fondale originale dipinto da Salvador Dalí negli anni ’40 per il balletto Tristan Fou. Intorno a questo pezzo unico d’arte si sviluppa l’idea dello spettacolo, una storia surreale di “mani con dita lunghissime, ombre che deformano le proporzioni, rosso sangue, bianco, il blu del mantello di Maria, scale sospese nel vuoto, equi- poranea popolare capace di parlare come i grandi classici a tutti”. Con: Betti Pedrazzi, Chiara Baffi, Marcello Romolo, Lucia Mandarini, Gigio Morra, Peppe Servillo, Toni Servillo, Antonello Cossia, Vincenzo Nemolato, Marianna Robustelli, Daghi Rondanini, Rocco Giordano, Maria Angela Robustelli, Francesco Paglino Aiuto regia: Costanza Boccardi Scene: Lino Fiorito Costumi: Ortensia De Francesco Luci: Cesare Accetta Suono: Daghi Rondanini Produzione: Piccolo Teatro di Milano-Teatro d’Europa, Teatri Uniti di Napoli, Teatro di Roma Dal 12 al 21 dicembre Serata Čajkovskij direttore Frédéric Olivieri Per il classico appuntamento natalizio, Frédéric Olivieri, direttore della Scuola di Ballo dell’Accademia Teatro alla Scala, ha scelto di rendere omaggio ad uno dei maggiori compositori dell’Ottocento, Pëtr Il’ič Čajkovskij. Programma: Adagio della Rosa (da La Bella Addormentata) Coreografia: Marius Petipa Serenade Coreografia: George Balanchine La bella addormentata Coreografia: Mats Ek Lo schiaccianoci Coreografia: Frédéric Olivieri Musiche: Pëtr Il’ič Čajkovskij Con: gli allievi della Scuola di Ballo Accademia Teatro alla Scala Produzione: Fondazione Accademia Teatro alla Scala, in collaborazione con Piccolo Teatro di Milano - Teatro d’Europa libri impossibili, corpi che si dislocano, piume e paillettes come se la storia prendesse vita in un vaudeville decadente con un direttore che cerca idee per risollevare le sorti della baracca”. Con: Moira Albertalli, Jean-Philippe Cuerrier, Annie-Kim Déry, Stéphane Gentilini, Andrée-Anne Gingras-Roy, Catherine Girard, James Kingsford-Smith, Evelyne Laforest, David Menes, Marco Paoletti, Felix Salas, Beatriz Sayad, Rolando Tarquini Musiche: Maria Bonzanigo Produzione: Compagnia Finzi Pasca in collaborazione con ATER, Associazione Teatrale Emilia Romagna ottobre novembre dicembre 2014 piccolo teatro Piccolo teatro studio melato 13 Via Rivoli, 6 - 20121 Milano 6 ottobre Dal 10 al 19 ottobre Dal 22 ottobre al 2 novembre il nuovo album Do l’Anima di E. De Filippo, regia di Francesco Saponaro da Euripide, drammaturgia e regia Mitipretese Alberto fortis Do l’Anima è il titolo del nuovo album di Alberto Fortis, uscito il 30 settembre, che sarà presentato per la prima volta dal vivo al Teatro Studio Melato. Una serata unica per ascoltare le undici nuove canzoni, caratterizzate da una grande forza melodica ed emotiva, che rappresentano un nuovo capitolo artistico del cantautore, ma anche per riascoltare i suoi grandi Troiane Dolore sotto chiave Le Frammenti di tragedia successi come Milano e Vincenzo, Settembre e La Sedia di Lillà. Dolore sotto chiave è un atto unico di Eduardo De Filippo, nato come radiodramma nel 1958 Con: Alberto Fortis, e portato in scena per voce; Lucio Fabbri, la prima volta nel 1964. violino, sitar; Stefano Al Piccolo arriva la nuoBrandoni, chitarre; va produzione di Teatri Franco Cristaldi, basso; Uniti messa in scena Leif Searcy, batteria; da Francesco Saponaro, Luca Fraula, tastiere; regista di lunga consueMary Montesano, cori tudine con la drammaLeTroiane,Mitipretese ▽ turgia napoletana, da Scarpetta a Moscato, fino al successo inter▽ Alberto Fortis nazionale di Chiòve di Pau Mirò e dell’edizione castigliana di Io, l’erede. In scena Luciano Saltarelli, interprete dalle sfumature grottesche colorate di umorismo nero, Tony Laudadio e Giampiero Schiano.“Dolore sotto chiave”, scrive Saponaro, “parte da un’intensa ispirazione pirandelliana. Il tema della morte incombe silenzioso e il dolore del lutto viene nascosto e soffocato da Dal 5 al 9 novembre un gioco sottile di ricatti e sottintesi, in un originale cortocircuito tra Napoli e la Sicilia” Con: Tony Laudadio, Luciano Saltarelli, Giampiero Schiano Scene e costumi: Lino Fiorito Luci: Cesare Accetta Suono: Daghi Rondanini Assistente alla regia: Giovanni Merano Produzione: Teatri Uniti, Napoli Teatro Festival in collaborazione con Università della Calabria 13 e 15 novembre Malacrescita TRIPTYCH drammaturgia e regia di Mimmo Borrelli Racconto in lingua popolare e letteraria la storia di Maria Sibilla Ascione. Figlia di camorrista e di camorrista innamorata, è una Medea contemporanea. Intossicata dalle esalazioni della terra dei fuochi, cerca vendetta contro un Giasone che risponde al nome di Francesco Schiavone “Santokanne”. Narratori delle folli trame insanguinate della tragedia sono proprio i figli, nati da parto gemellare, che la madre non uccide ma rende scemi, avvinazzandoli invece di allattarli, che lascia vivere ma abbandona come rifiuti, come le discariche innaffiate dal percolato. I due gemelli, come cani abbandonati alla catena dei ricordi, rivivono i fatti tra versi, rantolii, filastrocche, rievocando gli umori, le urla, i mormorii della loro aguzzina, in un ossessivo teatrino quotidiano. Tratto dalla tragedia “La Madre: ’i figlie so’ piezze ’i sfaccimma” Con: Mimmo Borrelli Musiche: Antonio della Ragione Scene: Luigi Ferrigno Luci: Gennaro Di Colandrea Produzione: Associazione Culturale Sciaveca Mimmo Borrelli ▽ Ovidio, Seneca, Sartre. Ecuba, Cassandra, Elena e Andromaca simboleggiano il coraggio e la forza delle donne nel riaffermare la vita al di sopra della violenza e della guerra. Sono madri e figlie, sono sorelle e spose e soprattutto vittime, tutte. Con: Manuela Mandracchia, Alvia Reale, Sandra Toffolatti, Mariangeles Torres Produzione: Artisti Riuniti e Mitipretese Dal 19 al 20 novembre A TRIBUTE TO FAUSTO ROMITELLI Il 23° Festival di Milano Musica incentra la programmazione sulla figura di Fausto Romitelli (1963-2004), compositore tra i più visionari della sua generazione, ha lasciato tracce profonde nell’esperienza musicale contemporanea. Programma 13 novembre: Michaël Levinas: Trois études pour piano (1992); Étude pour piano seul n. 4; Sixtes et quintes, quartes altérées…Les larmes des sons (2012), prima esecuzione in Italia; Étude sur un piano espace (1977), prima esecuzione in Italia Fausto Romitelli: Domeniche alla periferia dell’impero, per quattro strumenti; Prima domenica (1995-96); Seconda domenica: hommage à Gérard Grisey (2000) Emanuele Casale: Questo è un gruppo e pace (2014), per ensemble, prima esecuzione assoluta Dopo avere lavorato con alcuni tra i più grandi registi italiani, nel 2006 Manuela Mandracchia, Alvia Reale, Sandra Toffolatti e Mariangeles Torres hanno deciso di ricavarsi uno spazio e un tempo per lavorare insieme, firmando collettivamente regia e drammaturgia di testi che raccontassero un femminile diverso. Troiane è una originale rivisitazione della tragedia euripidea con contaminazioni da Gérard Grisey: Vortex temporum (1996), per pianoforte e cinque strumenti Con: Midi Ensemble Programma 15 novembre: Fausto Romitelli: Professor Bad Trip. Lesson I (1998), per otto esecutori ed elettronica Giovanni Verrando: Krummholz (2014), per trio d’archi con e senza corde, percussione ed elettronica, prima esecuzione assoluta Fausto Romitelli: Professor Bad Trip. Lesson II (1998-99), per ensemble Riccardo Nova: Yagé Howl (con Fausto sullo sfondo), per ensemble ed elettronica (2014), prima esecuzione assoluta Fausto Romitelli: Professor Bad Trip. Lesson III (2000), per ensemble Con: Repertorio Zero (nella foto ▷) Suono: Paolo Brandi SceneeLuci:AngeloLinzalata San Vittore Globe Theatre drammaturgia e regia di Donatella Massimilla Liberamente ispirato a Shakespeare, Testori e Merini, il Centro Europeo Teatro e Carcere prosegue il lavoro ventennale nelle carceri con una compagnia ‘aperta’ di artisti, giovani, cittadini e detenuti. Un teatro viaggiante, provato nei corridoi e nei cortili, rappresentato nelle biblioteche carcerarie e negli spazi di socialità, che, con la collaborazione della Direzione del Carcere e della Magistratura, conquista la ‘libera uscita’. Un sogno reso concreto dall’Edge Project 2013/2014 Teatro, Libertà e Cultura dentro e fuori le mura di San Vittore, vincitore del Bando di avvicinamento di nuovo pubblico alla cultura della Fondazione Cariplo, un appuntamento per riconoscere quanto teatro e cultura siano opportunità di cambiamento. Per avvicinarsi a un mondo nascosto ai nostri occhi, lasciandosi sorprendere da un’esperienza unica, e per riconoscere quanto teatro e cultura siano opportunità di cambiamento per chi li fa e per chi ne è spettatore. Produzione: CETEC Onlus in collaborazione con Compagnia teatrale Dentro e Fuori San Vittore, EDGE FESTIVAL 2014-2015 14 piccolo teatro ottobre novembre dicembre 2014 Piccolo teatro studio melato Dal 21 al 23 novembre Ridendo e pensando a cura di Marco Rampoldi Mini-rassegna di “Teatro comico serio” per un viaggio alla scoperta della irresistibile serietà della risata, riflesso di un’idea comica nuova, raffinata, scomoda, libera dai recinti televisivi. Una nuova forma teatrale, tra comico e civile, che fotografa sorridendo, ma senza pietà, la società di oggi. Venerdì 21 Eva – diario di una costola di Rita Pelusio, Alessandra Faiella, Riccardo Piferi, Marianna Stefanucci “Quando Eva mangiò la mela, non nacque il peccato, ma una splendida virtù: la disobbedienza”. Rita Pelusio, attrice-autrice di grande versatilità, incarna una serie di ‘umane’ che nella loro imperfezione raccontano il coraggio di chi ogni giorno combatte per la propria felicità. Perché la diversità manda avanti il mondo. Perché il paradiso sarà pur perfetto, ma la vita è tutta un’altra cosa. Con: Rita Pelusio Musiche: Billie Joe Armstrong, De André, Mogol-Battisti I consumisti mangiano i bambini di Riccardo Piferi, Diego Parassole, Maria Luisa Assi Parassole mette in scena l’obsolescenza programmata, i meccanismi che entrano in gioco nel nostro cervello per spingerci a comprare oggetti superflui, l’eccesso di consumi, e delle distorsioni alimentari che portano, fra l’altro, all’obesità. Perché i consumisti non mangiano i bambini… però tutti da tempo stiamo mangiando il loro futuro. Con: Diego Parassole Musiche: Wonderful life sabato 22 Molestia@parte di Alberto Patrucco e Antonio Voceri Musica e riflessione, can- zoni e monologhi. Uno sguardo graffiante sulla realtà, che si basa sulle melodie e le liriche di Georges Brassens, il più raffinato cantautore francese del secolo scorso, un artista unico, dotato di genialità senza eguali. Alberto Patrucco e Andrea Mirò propongono un incontro tra satira parlata e satira cantata. Con: Alberto Patrucco, Andrea Mirò Musiche: di Georges Brassens eseguite dal vivo da Daniele Caldarini, pianoforte; Francesco Gaffuri, contrabbasso e basso elettrico; Alessio Turconi, percussioni Via Rivoli, 6 - 20121 Milano Per gli italiani mangiare è una cosa sacra: siamo l’unico popolo che parla di cibo mentre mangia! Ma sappiamo sempre cosa stiamo mangiando? Non siamo più quello che mangiamo: oggi siamo quello che compriamo. Il 30% della nostra spesa però finisce nella pattumiera! Riaste e intelligenza per riflettere sul tema dell’alimentazione e degli sprechi. Con: Claudio Batta Musiche: Bob Merrill domenica 23 L’ottimista di e con Leonardo Manera Visti da Est di Federico Andreotti e Luca Klobas Vizi e virtù della nostra Penisola, sotto la lente d’ingrandimento della satira e del paradosso, visti attraverso gli occhi di uno straniero proveniente dall’est Europa e di un veneziano in cerca d’impiego trasferitosi nella metropoli milanese. Con una crisi economica in corso e una classe politica incapace di provvedervi ma abilissima a gestire vizi personali; in un ambiente in cui i pellegrinaggi nei luoghi di stragi familiari hanno ormai occupato il posto di quelli a San Giovanni Rotondo. Con: Luca Klobas Musiche: Kocani Orkestar di Riccardo Piferi, Claudio Batta, Maria Luisa Assi Parlare di alimentazione ironizzando sulle abitudini degli italiani a tavola, attraverso i territori più o meno conosciuti delle frodi, delle sofisticazioni alimentari e della ristorazione. Il Candido di Voltaire e la ricerca della felicità. È possibile trovare una via per la felicità lontana da integralismi e dogmi di ogni tipo, senza pretendere che il nostro sia a tutti costi il “migliore dei mondi possibili”. Leonardo Manera interpreta e reinterpreta il racconto, dando voce e vita ai personaggi con poetico divertimento. Musiche: Leonardo Manera, Bach, Offenbach, Vivaldi, Pachelbel, Gluck, Rameau 7 dicembre Dal 27 dicembre al 6 gennaio Agrodolce salato Le nostre amnesie di Max Pisu, Riccardo Piferi e Maria Luisa Assi Quanto può essere surreale la realtà, e come è straordinario il quotidiano lo si intravede fra le parole del campionario umano proposto da Pisu: l’entusiasta che deve organizzare una festa, l’anziano che controlla i lavori pubblici, il bamboccione, Gerry Il pifferaio magico fiaba in due tempi, regia di Eugenio Monti Colla Mulligan compositore direttore Enrico Intra Dal 3 al 21 dicembre E io dico no Ogni notte ha un’alba di Nando dalla Chiesa, drammaturgia e regia di Marco Rampoldi Ogni notte ha un’alba possibile se si ha la forza e la coerenza di combattere l’illegalità. I giovanissimi ricercatori di un corso di Sociologia della Criminalità Organizzata, tenuto da Nando dalla Chiesa alla Facoltà di Scienze Politiche dell’Università degli Studi di Milano, dedicano il loro lavoro e impegno sul campo alla conoscenza capillare del fenomeno mafioso, ottenendo risultati importantissimi anche per le conquiste sociali. Grazie a loro è nato questo racconto, affidato a un gruppo di attori del Piccolo Teatro, che aiuta a capire quali sono i punti di forza e di debolezza della ‘notte mafiosa’, smontando false convinzioni. Approfondimento su un ‘made in Italy’ di cui non si può certo essere fieri, sull’illusorietà del concetto di ‘onore’ degli uomini delle cosche e su quanto invece sia concreto l’onore di tutti gli uomini che hanno combattuto e combattono per un ideale che può veramente dare vita al sogno. Con: Sergio Leone, Flavio Albanese, Tommaso Minniti Scene: Marco Rossi Produzione: Piccolo Teatro di Milano in collaborazione con Università degli Studi di Milano Primo appuntamento della diciassettesima edizione di Orchestra Senza Confini, con nuovi progetti e uno sguardo profondo alla storia jazzistica e alle sue definizioni contemporanee. Composizioni e arrangiamenti di Gerry Mulligan, in collaborazione con la rivista “Musica Jazz”, che pubblicherà la registrazione del concerto unitamente allo storico disco Mulligan Meets Intra. Il concerto riprenderà, per la prima volta in Italia, i brani e gli arrangiamenti che Mulligan scrisse per la sua Concert Jazz Band e quindi si configura come una ripresa di assoluto valore culturale e storico-documentario. Con la partecipazione straordinaria di Marco Visconti Prasca. Una scena de Il pifferaio magico Metafora? Percorso poetico? Suggestione onirica? Il Pifferaio magico è un po’ di tutto questo. Le marionette hanno, per il loro specifico linguaggio, dovuto vivere di vita propria: da qui la rielaborazione della celebre fiaba dei Fratelli Grimm, che vede situazioni drammaturgiche più complesse e personaggi nuovi. Ma, soprattutto, è stata restituita alle marionette l’antica funzione satirica di acute commentatrici degli eventi storici e dei mutamenti sociali. Accanto alla satira la nostalgia, la malinconia e la poesia che questi “oggetti” in movimento suscitano: creature nuove nelle fattezze l’uomo di sinistra, l’adultero, il neopapà, il neonato… Personaggi che dialogano sempre con un interlocutore assente: dialoghi che diventano monologhi in una metafora della vita contemporanea, perché in realtà noi non siamo capaci di ascoltare e dimentichiamo tutto quello che ci fa comodo dimenticare. Con: Max Pisu Musiche: Max Pisu, F. Serafini Miles Gloriosus... ovvero: morire di uranio impoverito di e con Antonello Taurino Una storia di misteri, di morti e di colpe, raccontata da due cialtroni. Uno spettacolo graffiante che narra una tragedia con toni comicissimi. Di storie ne racconta due: quella dei soldati vittime dell’uranio impoverito di ritorno dalle “missioni di pace”, e quella farsesca di due teatranti che, in un clima clownesco, cercano idee per il loro nuovo spettacolo di “teatro impegnato, civile!”. Musiche: Orazio Attanasio, chitarra come nei ruoli, pronte a rivestire abiti sgargianti e colorati per “essere” sulla scena, finalmente attori. Numerosi gli spunti per parlare di noi tutti, del tempo che fu, sottovoce, come si conviene a questo mondo in miniatura, a metà fra i sogni e i pensieri. Con: Compagnia Marionettistica Carlo Colla & Figli Musiche: Danilo Lorenzini e Giuseppe Azzarelli Produzione: Associazione Grupporiani ottobre novembre dicembre 2014 il foyer e' tutto del teatro Teatro dell’Arte 15 Viale Emilio Alemagna, 6 - 20121 Milano CRT M il ano / C entro R icerche T eatrali Prenotazioni e informazioni: tel. 02 72434258 www.crtmilano.it - bigletteria.teatro@triennale.org Biglietteria: da martedì a venerdì 14.30 - 19.30, sabato 10.30 - 18.30, domenica 10.30 - 15.00. Mezzi pubblici: tram 1, 19, 27; bus 57, 61, 94; MM1, MM2 (Cadorna), BikeMi 33. Prezzi: platea € 25, galleria € 22 , riduzioni. Dal 30 settembre al 5 ottobre Dal 4 ottobre, ogni sabato GOLTZIUS AND THE PELICAN COMPANY BURATTINI A MERENDA Dal 8 al 26 ottobre sceneggiatura e regia di Peter Greenaway Spettacoli per bambini e famiglie L’olandese, Hendrik Goltzius, incisore di stampe erotiche del tardo Cinquecento, è alla ricerca di un finanziatore per il suo progetto: un libro d’illustrazioni di alcune tra le più controverse storie del Vecchio Testamento. Il margravio di Alsazia è disposto a donare la cifra richiesta, ma solo se Goltzius e la sua compagnia, The Pelican Company, lo convincano mettendo in scena gli episodi biblici legati ai vizi capitali. La rappresentazione, quanto mai realistica, innescherà dinamiche inattese nella corte alsaziana e all’interno della stessa compagnia. I temi dell’erotismo, della sessualità e dei tabù, il costante e irrisolto conflitto tra religione e sesso sono solo l’innesco di una ricca perlustrazione e rappresentazione dei rapporti tra riproducibilità tecnica, modelli di fruizione e consumo virtuale del sesso. Riprendono gli spettacoli di burattini e altre teste di legno, che si avviano a diventare un appuntamento fisso riservato ai bambini. Daniele Cortesi apre la programmazione con i suoi personaggi della tradizione lombarda, antichissima: «di sera il pubblico piccino ha i suoi minuscoli teatri, ove Gioppino rinnova le sue gesta a colpi di bastone, mentre le orchestre e le bande fanno AND RED ALL OVER Black, white and Red all over è ispirato ai Typing di Christopher Knowles e alla musicalità dei testi recitati dallo stesso artista. Le connessioni matematiche evidenti nel lavoro dell’artista si riflettono nella coreografia di Marianna Kavallieratos e creano una sorta di composizione in movimento di azioni astratte. Sia Knowles che Kavallieratos sono maturati artisticamente al Watermill Con: F. Murray Abraham, Ramsey Nasr, Kate Moran, Giulio Berruti, Anne Louise Hassing, Flavio Parenti, Lars Eidinger, Pippo Del Bono Fotografia: Reinier van Brummelen Montaggio: Elmer Leupen Musica: Marco Robino Produzione: Kasander Film, Film & Music Entertainment, CDP, MP Film Production Dal 28 ottobre al 2 novembre ANIMA B LU della buona musica. Divertimenti popolari ed intellettuali ad un tempo, accessibili e graditi al pubblico di ogni ceto» scriveva un giornale del 1894. Più di un secolo dopo, la magia di un teatro che sa parlare direttamente al cuore del suo pubblico rimane intatta. Con: i burattini di Daniele Cortesi e altri ospiti Produzione: CRT Milano e Triennale Design Museum Dal 4 al 6 novembre P ICA B LO BLACK, WHITE Center di Long Island e collaborano da decenni con il regista e artista visivo Robert Wilson. La coreografia, interpretata in alternanza dalle danzatrici Lara Guidetti e Betti Rollo, si svolge all’interno dello spazio illy ArtLab. Coreografia: Marianna Kavallieratos Con: Lara Guidetti, Betti Rollo Produzione: CRT Milano e Change Performing Arts Dal 7 al 9 novembre VERSO KLEE… Dedicato a Marc Chagall Dedicato a Pablo Picasso un occhio vede, l’altro sente regia, scene e immagini di Michele Sambin Gli autori, alimentati dalle immagini suggestive di Chagall, hanno tessuto trama e ordito fino a costruire una piccola storia. Si sono immersi nel suo mondo iconografico per farne emergere un racconto che ha dato tempo e sviluppo alla pittura. Un mondo silenzioso ha così trovato la sonorità. L’incontro tra i corpi dei due attori e le immagini pittoriche avviene all’interno di un dispositivo scenografico che consente la realizzazione di figure ibride tra il reale e il fantastico. La videoproiezione è un terzo attore che dialoga con i corpi veri e crea suggestioni visive, coniugando i due piani. Il ritmo e la musicalità del gesto in forma coreografica colmano ciò che manca alla pittura per essere teatro. Con: Flavia Bussolotto, Marco Tizianel Ideazione: Michele Sambin,Flavia Bussolotto Video: Raffaella Rivi Luci: Alessandro Martinello Costumi e foto: Claudia Fabris Musiche: Enzo Carpentieri, Michele Sambin, Kole Laca Elaborazione suoni: Davide Sambin Zara Produzione: Tam Teatromusica regia, scene e immagini di Michele Sambin Pablo, Diego, Josè Francisco, Juan Maria, Cipriano, Clito, Patricio sono solo alcuni dei tanti nomi di Picasso. Li abbiamo considerati l’indizio di una personalità sfaccettata e multiforme della quale abbiamo ricercato i motivi ricorrenti e le invenzioni straordinarie, fino ad accorgerci che ci sarebbe piaciuto metterne in scena la pittura. Nella sua sterminata produzione abbiamo individuato temi e puntato al ritmo proprio delle immagini, affidandoci alla vorace energia che le domina: la giovinezza, la leggerezza e l’ironia, l’amore, la lotta tra istinto e ragione, dal buio alla luce, la gioia sono i temi che Picablo individua e che interpreta. Lo spettatore si lascia coinvolgere da uno spettacolo che apre la porta dell’immaginazione. In Picablo non c’è nulla da capire, molto da sentire. Con: Flavia Bussolotto, Alessandro Martinello Scrittura: Pierangela Allegro Musiche: Michele Sambin Video: Raffaella Rivi Costumi : Claudia Fabris Sistemi interattivi: Alessandro Martinello Produzione: Tam Teatromusica di Pierangela Allegro e Michele Sambin Spettacolo che nasce dall’incontro ideale tra Klee e Tam, tra il pensiero sull’arte espresso da Klee e la poetica teatrale di Tam, tra la sua ricerca pittorica e la loro ricerca scenica. «Punti d’incontro li abbiamo trovati nella propensione alla sperimentazione quale luogo di sintesi tra il vedere e il sentire, nell’attitudine compositiva antinarrativa, nella passione per musica e poesia, nel tratto ludico e nello sguardo infantile con cui guardare la vita anche quando non si è più bambini». La scena si presenta composta da una serie di stanze in continua trasformazione, abitate da figure a metà tra la marionetta e il burattino: il clown dalle grandi orecchie Signor Oscar, i teatrini col sipario rosso, le maschere cenciose, l’eroico suonatore di violino, Signor Klee. Con: Flavia Bussolotto, Alessandro Martinello Scrittura: Pierangela Allegro Voce del bambino: Alvise Pavanini Musiche: Michele Sambin Scene, maschere e oggetti: Pierangela Allegro, Michele Sambin Video: Raffaella Rivi, Alessandro Martinello Produzione: Tam Teatromusica 16 il foyer e' tutto del teatro ottobre novembre dicembre 2014 OOOOOOO Dal 18 al 30 novembre Giulio D’Anna presenta OOOOOOO, una sorta di musical postmoderno, versione italiana dell’omonimo progetto vincitore dell’azione Anticorpi XL CollaborAction. Trae ispirazione dal Museo delle relazioni interrotte di Zagabria per orbitare attorno al tema delle relazioni fallite e delle sue rovine. Dopo la creazione di OOOOOOOO con otto performers internazionali, Giulio D’Anna trasforma il suo lavoro in un format nazionale creando un museo di teatro danza con interpreti italiani, a cui è richiesto di articolare verbalmente e fisicamente memorie ed esperienze d’intimità fe- di Maria Cassi e Patrick Pacheco, regia di Peter Schneider Dal 10 al 16 novembre Dal 10 al 16 novembre Ideazione e regia di Riccardo Caporossi di Giulio d’Anna MURA Lo spettacolo, liberamente ispirato al mito della caverna di Platone, è un’allegoria sulle forme del sapere a nostra disposizione, una ricerca di significato sui gradi di conoscenza tra l’immagine rappresentata (parvenza sensibile delle cose) e la sua vera natura. C’è un muro. Dietro il muro c’è una superficie su cui si proiettano ombre. Al di là del muro le ombre concretizzano forme note. Ogni tentativo di comunicare resta bloccato da quella barriera; non necessariamente concreta e reale come un muro ma eretto con lo stesso miscuglio di odio, paura e mancanza di im- maginazione. Lo stesso misero impasto di muri immateriali che separano gli uomini per razza, religione, cultura, ricchezze. Qualunque sia la ragione, il risultato è una linea di divisione. Baluardi, barriere, cortine, recinzioni, sbarramenti, steccati, insomma i muri che ancora resistono e tengono in ostaggio uomini e storia, costruzioni mentali e costrizioni sociali. Assistente: Vincenzo Preziosa Luci: Nuccio Marino Produzione: Napoli Teatro Festival Italia, Club teatro Rem & Cap proposte rita. Il desiderio di condividere ricordi personali sfidando il senso comune su ciò che è considerato socialmente adeguato anima la creazione di una serie di documenti viventi che rendono giustizia a emozioni che non possono essere affidate alle parole. Con: Mattia Agatiello, Chiara Ameglio, Cesare Benedetti, Noemi Bresciani, Maura Di Vietri, Riccardo Olivier, Francesca Penzo Concept, direzione e coreografia: Giulio D’Anna Responsabile musicale: Marcello Zempt Assistenza direzione e produzione: Agnese Rosati Produzione: Fattoria Vittadini, Versiliadanza Dal 9 al 21 dicembre MY LIFE WITH MEN… AND OTHER ANIMALS Esilarante corso intensivo sull’amore, la seduzione, la morte e... l’olio d’oliva. Mattatrice sulla scena la dirompente Maria Cassi, attrice di formazione classica con una lunga esperienza di ricerca nel teatro comico e musicale, paragonata dalla stampa internazionale a Charlie Chaplin, Jerry Lewis e Jacques Tati. Quali regole di vita seguiamo? Chi decide quali debbano essere? la carismatica artista traccia il suo sensuale percorso dalla ribellione alla libertà alla vera liberazione. Strambi incontri con una madre repressiva, un fidanzato fedifrago, un americano pazzoide, uno chef-filosofo volubile e una cara amica che, come lei, è una credulona in amore la proiettano verso una meritata saggezza. Con: Maria Cassi Direzione musicale: James Edwards Scene: Gianni Carluccio Costumi: William Ivey Long Luci: A.J. Weissbard Immagini: Valeria Palermo Pianoforte: Antonino Siringo Produzione: CRT Milano Dal 30 dicembre al 11 gennaio MA Giovanna d’ArPpo di Gardi Hutter, regia di Ferruccio Cainero mains tenant le vide Progetto, coreografia e danza di Marta Bichisao Dal 9 al 21 dicembre …DELLA CADUTA, UN PASSO DI DANZA di Lara Guidetti e C. Giordano, regia di Carmen Giordano Lara Guidetti anima da tempo, come coreografa e danzatrice, la Compagnia Sanpapié. Carmen Giordano è regista e drammaturga del gruppo Macelleria Ettore. Dal loro incontro nasce uno spettacolo che sovrappone e confonde due linguaggi espressivi, la danza e il teatro, i cui confini tendono sempre più a scomparire. Con le musiche appositamente scritte da Carlo Boccadoro, il corpo di Lara diventa la pagina poetica su cui scrivere con la danza e leggere storie di umanità. Su tutte aleggia la composizione poetica firmata con uno dei tanti nomi dietro cui forse si nascondeva Fernando Pessoa. Musiche: Carlo Boccadoro Disegno luci: Alice Colla Scene: Valentina Tescari Costumi: Giulia Bonaldi Produzione: CRT Milano, Sanpapié, Macelleria Ettore MA è la traslitterazione di un ideogramma giapponese che indica lo spazio fisico e temporale, concreto e astratto, tra due elementi distinti: è il vuoto che ne permette l’avvicinamento e prelude all’incontro. Concetto ben rappresentato dalle opere di Alberto Giacometti, le cui sculture sono come linee nello spazio, incisioni nella materia. La performance del gruppo di ricerca artistica Opera fa riferimento alla scultura Mains tenant le vide, amata da André Breton per il doppio senso che deriva dalla sua pronuncia (mani che tengono il vuoto ma anche ed ora il vuoto), in cui una figura femminile stilizzata tende le mani come a reggere un oggetto invisibile. Attraverso un linguaggio coreografico astratto e minimale, una giovane donna si trasforma in airone, come in una celebre danza del teatro kabuki giapponese normalmente interpretato da un onnagata. Cura della visione: Vincenzo Schino Composizione e live electronics: Federico Ortica Scenografia: Emiliano Austeri, Vincenzo Schino Direzione tecnica: Emiliano Austeri Tracce poetiche: Florinda Fusco Consulenza coreografica: Simona Zaccagno Coordinamento: Marco Betti Produzione: CRT Milano Giovanna d’ArPpo rivela il lato tragicomico della clown e la sua capacità di recitare sul filo del paradosso, scoprendo senza moralismi limiti, pregi e difetti della nostra vita. Hanna è una lavandaia trasognata e squinternata che, tra panni sporchi ed il sapone di Marsiglia, sogna grandi azioni eroiche. L’unica via di fuga è il libro delle gesta di Giovanna D’Arco, le cui gesta reinterpreta combattendo a suon di mollette contro la maledetta pila di panni e trasformando la lavanderia in un grottesco campo di battaglia. Prima di morire, clown Giovanna vuole innamorarsi ancora follemente e cerca l’amante nel pubblico. ottobre novembre dicembre 2014 Teatro Dal Verme il foyer e' tutto del teatro 17 Via San Giovanni sul Muro, 2 - 20121 Milano Prenotazioni e informazioni: tel. 02 87905 Dal lun. al ven. dalle 9 alle 18 durante l’attività del teatro. www.dalverme.org Biglietteria: Telefono: 02 879052 Da mar. a sab. 11.00 - 19.00, dom. e lun. chiuso. Nei giorni di spettacolo, da un’ora prima dell’inizio. Mezzi pubblici: tram 1, 4, 16, 27; bus 57, 61; MM1 (Cairoli), BikeMi 28 - San Giovanni Sul Muro. Prezzi: da € 15,00, riduzioni e convenzioni. 8 ottobre Dal 23 ottobre al 30 maggio 2015 Dal 26 ottobre al 26 aprile a dieci anni dalla scomparsa Orchestra I Pomeriggi Musicali Orchestra de I Piccoli Pomeriggi Milano ricorda Enzo Baldoni, dieci anni dopo. Una festa, ricca di musica e di emozioni. Lella Costa e il maestro Martinho Lutero dirigeranno questa serata spettacolo. Il coro Cantosospeso e il coro Nel novembre del 2015, l’Orchestra I Pomeriggi Musicali festeggia i settanta anni di storia e di vita artistica. Quella che il 27 novembre 1945 tiene a battesimo la neonata orchestra è una città determinata a risollevarsi dalle proprie macerie, materiali, morali e culturali. Quest’anno, l’intento de I Pomeriggi Musicali è quello di preludiare e commentare in musica alcuni dei temi fondamentali di Expo 2015. Un contributo per ripensare e rifondare una diversa consapevolezza del nostro essere nel mondo, nella natura di cui siamo ospiti tra gli altri. Gli sguardi in musica si alternano in un gioco di prospettive, grandiose, totali, ma anche ludiche, scherzose e ravvicinatissime. Ovviamente, non si vuol certo restituire un’immagine oleografica della natura, da cartolina. Casomai, attraverso la pluralità di sguardi che la musica è in grado di offrirci, si vuole rinnovare la capacità di guardare alle cose sotto molteplici aspetti, con spirito disinteressato, dinamico, anti-utilitaristico, libero e rispettoso, la sola, composita visuale che può ricondurci a una concezione armonica del nostro stare al mondo, nella consapevolezza delle sfide cui siamo chiamati attraverso i decenni e i secoli. Festa per Enzo Baldoni 70ª Stagione Sinfonica Ti suono una fiaba Luther King (Brasile) eseguiranno la Missa Luba insieme a Badara Seck e al gruppo Pénc. Alla serata parteciperanno anche Daniel Kollé, Stephane Ngono, Edmond Ayissi, Alessio Lega e Guido Baldoni. 27 ottobre Noa Love Medicine Tour Amata dal grande pubblico per la capacità di toccare il cuore della gente con la sua musica e la profondità del suo messaggio, celebrata dalla critica internazionale per il suo talento artistico, Noa torna, a distanza di 4 anni dall’ultimo disco, con il nuovo progetto discografico e live Love Medicine. Frutto della collaborazione con Gil Dor, da sempre al suo fianco come direttore musicale e chitarrista, nasce da 4 lunghi anni di lavorazione: una pausa creativa in cui Noa e Gil hanno tradotto in musica tutte le sfumature delle emozioni e l’energia scaturite da incontri significativi e luoghi magici. Con: Noa, voce (nella foto); Gil Dor, chitarra e direzione musicale; Adam Ben Ezra, contrabasso; Gadi Seri, percussioni Programma: 23 e 25 ottobre Händel: Messiah, oratorio per soli, coro e orchestra Soprano: Lydia Teuscher Contralto: Delphine Galou Tenore: Martin Vanberg Bassobaritono: Matthew Brook Direttore: Ottavio Dantone Coro Ruggero Maghini Maestro del coro: Claudio Chiavazza Orchestra I Pomeriggi Musicali 5 novembre Rondò di festa Mattino P r e l u d i a r Pa r l a n d o . Incontro con la città. Pomeriggio Orchestra I Piccoli Pomeriggi Direttore Daniele Parziani Musiche di Mozart, Beethoven, Prokof’ev, Piazzolla I Fiati dell’Orchestra I Pomeriggi Musicali Boccadoro: Rondò di festa (Novità) Mozart: Serenata K 388 Direttore Carlo Boccadoro Vivaldi: Le Quattro Stagioni Ar c h i d e i P o m e r i g g i Musicali Maestro di concerto Alessandro Braga Pane e Musica dal 1945 a Expo 2015 Interventi di: Lorenzo Arruga, Michele Dall’Ongaro, Philippe Daverio, Carlo Mayer, Carlo Peruchetti Sera Orchestra de I Pomeriggi Musicali Beethoven: Sinfonia n° 6 “ Pastorale” Direttore Daniele Gatti 20 e 21 novembre Beethoven: Coriolano, ouverture Haydn: Concerto per Una rassegna di spettacoli per bambini: ogni concerto racconterà una fiaba della grande tradizione, appositamente adattata per orchestra e voce recitante. Giovani musicisti impegnati ancora una volta con degli attori professionisti, nella continuazione di un progetto continuativo molto gradito al pubblico. Programma: 26 ottobre Con: Orchestra de I Piccoli Pomeriggi Musicali Concerto di Natale, La regina delle nevi Regia: Manuel Renga D irettore : Parziani Daniele tromba e orchestra Arban: Il carnevale di Venezia Smetana: Ma vlast Ravel: Bolero Direttore: Pietro Mianiti Tromba: Gabriele Cassone FuturOrchestra (in foto) I Piccoli Pomeriggi Musicali 27 novembre Vivaldi, Corelli, Tartini e Geminiani: Concerti per Violino I Virtuosi Italiani Maestro di concerto al violino: Alberto Martini 29 novembre Mozart: Concerti per Violino e Orchestra Violino, viola e direttore: Domenico Nordio Violino: Francesca Dego Orchestra di Padova e del Veneto Aspettando Halloween! Il lupo mannaro di Luigi Capuana Musiche di Dalla, Mendelssohn, Vivaldi, Dukas 30 novembre Jack e il fagiolo magico racconto popolare inglese Musiche di Holst, Menken e Schwartz, Endrigo e della tradizione celtica 21 dicembre di Hans Christian Andersen Musiche di Vivaldi, Styne, Mozart, canti e musiche tradizionali natalizie 6 dicembre Saint-Saëns: Il Carnevale degli animali Ravel: Settimino Debussy-Schöenberg: Prélude à l’après-midi d’un faune Martinů: Le revue de cuisine Ensemble dell’Orchestra da Camera di Mantova 11 dicembre Telemann e Bach: Concerti per due -tre violini e archi Rota: Concerto per archi e ballabili da “Il Gattopardo” Maestro di concerto al violino: Alberto Martini Violino: Luca Falasca 18 e 20 dicembre I valzer degli Strauss Direttore: Bisanti Giampaolo foto: Lorenza Daverio ▽ 18 il foyer e' tutto del teatro Teatro San Babila Prenotazioni e informazioni: www.teatrosanbabilamilano.it info@teatrosanbabilamilano.it tel. 02 798010 ottobre novembre dicembre 2014 Corso Venezia, 2/A - 20121 Milano Orario spettacoli: martedì, giovedì, venerdì e sabato ore 20.30, mercoledì e domenica ore 15.30. Lunedì riposo. Mezzi pubblici: tram 23; bus 61, 65, 73; BikeMi San Babila; MM1 (San Babila) Prezzi: intero € 27,50 , riduzioni. Dal 10 al 19 ottobre 24 ottobre al 2 novembre Dal 7 al 16 novembre di Carlo Goldoni, regia di Emanuele Barresi da Plauto, drammaturgia e regia di Marina Thovez di Natalia Ginzburg, regia di Piero Maccarinelli Le avventure della ragazza enciclopedica inventata da Goldoni. Vedova da due anni del vecchio dottor Arturo, che l’aveva sposata in punto di morte per renderla propria erede, Rosaura, ormai padrona nella casa in cui era domestica, dovrà scegliere il futuro nuovo marito. Giovane ed avvenente, diviene l’oggetto del desiderio di quattro baldi nobiluomini; uno di questi è Italiano, uno Francese, uno Inglese ed uno Spagnolo. I quattro si mostrano a turno a Rosaura in quella che ritengono essere la loro veste migliore. In realtà, convinti di sfoggiare Riscrizione per due attori che si alternano a coprire tutti i ruoli: sette personaggi protagonisti, più le comparse! Storie di infedeltà coniugale, rivalità tra servi, tra genitori e figli. E’ il trionfo del difetto umano. Se chiedessimo a chiunque perché Plauto abbia ritratto le debolezze dell’uomo con tanta ricchezza e spietata fantasia, sicuramente ci sentiremmo rispondere: “perché era un grande poeta”. Se lo chiedessimo a Plauto stesso, probabilmente Ti ho sposato per allegria La vedova scaltra Casina le proprie qualità, esibiscono i limiti di quello che è, nella convinzione popolare, il tratto distintivo del popolo di appartenenza. L’italiano geloso e possessivo, il francese presuntuoso e frivolo, l’inglese poco passionale e troppo pragmatico ed infine lo Spagnolo, vanaglorioso e dai modi troppo gravi. Rosaura sceglierà tra questi il proprio futuro marito, aiutata nel proprio disegno da Marionette, una domestica argutissima e particolarmente pigra. Con: Debora Caprioglio, Daniela Morozzi Una scena risponderebbe: “perché fa ridere!”. E cosi i due attori entrano ed escono dai personaggi sotto gli occhi del pubblico, trasformati in pochi secondi; sudano, si strappano i vestiti e la parte, pedine di un gioco più grande di loro: il teatro nel teatro, un congegno che a Plauto, maestro nel far apparire un personaggio quando meno te lo aspetti, sarebbe piaciuto molto. Con: Marina Thovez, Mario Zucca Una scena ▽ ▽ Variazioni enigmatiche di Emmanuel Schmitt, regia di Gabriela Eleonori crudeltà. È la storia del confronto disperato fra due uomini, Abel Znorko - misantropo, Nobel per la letteratura che si è ritirato a vivere da eremita in un’isola sperduta del mare della Norvegia, vicino al Polo Nord - e Erik Larsen, sconosciuto giornalista cui lo scrittore concede un’intervista. L’incontro, tra ferocia e compassione, si trasforma in una sconvolgente scoperta di verità taciute e dell’illusione in cui i due si sono calati. Con: Compagnia della Rancia: Saverio Marconi, Gian Paolo Valentini cazione drammaturgia dell’autrice. Pietro è un avvocato di solida estrazione borghese, pacato e abituato a una vita regolare; Giuliana una giovane donna spiantata, svitata e pasticciona, con alle spalle una vita sregolata e una fuga da casa giovanissima. I due si sono incontrati, si sono piaciuti e dopo un mese si sono sposati. È passata una settimana dal matrimonio, un matrimonio fatto per allegria, ma poi il matrimonio si fa famiglia e con essa arrivano le regole, una delle quali è che bisogna essere uguali a tutte le altre famiglie. Con: Chiara Francini, Emanuele Salce dal 21 al 30 novembre Già straordinario successo di pubblico e di critica in Europa. Il titolo dell’opera fa riferimento a Enigma Variations, composizione del musicista inglese Edward Elgar, quattordici variazioni su una melodia che sembra impossibile da riconoscere, così come Schmitt sembra concepire il rapporto tra gli esseri umani come qualcosa che possiamo solo intuire. Un testo mai prevedibile che alterna sentimenti a drammatici colpi di scena, in cui l’ironia più tagliente si trasforma in commozione, la tenerezza in folle “Dov’è il mio cappello?”. La storia comincia così, da un sorriso sfrontato e ironico dinnanzi all’impossibile. Una famigliola con tanto di suocera, cognatina e governante, tutti insieme a fare il teatrino delle proprie parti, dentro a un gioco di parodia che (segretamente) gioca con l’impossibile vo- 15 dicembre Dal 2 dicembre al 2 febbraio Il clan delle divorziate di Alil Vardar, regia di Haziz Vardar Un set minimalista, un tema universale, tre caratteri e una risata ogni trenta secondi: ecco la ricetta del successo de Le Clan des divorcées. Questa divertentissima commedia mette in scena la storia di tre donne divorziate di fresco, provenienti da differenti ambienti sociali, costrette dalle circonstanze a condividere un appartamento. Oltre allo spazio, condividono alti e bassi della loro nuova vita da single. Un tema classico? Non del tutto: una delle donne è interpretata da un uomo e questo dona alla commedia un colpo di scenaunico. Con: Lucia Vasini (foto), Jessica Polsky, Stefano Chiodaroli Produzione: All Entertainment, Vardar Communication e Quartier Libre Productions Concerto Bianco Il Conservatorio “G. Verdi” di Milano annuncia un’intensa e promettente collaborazione con i “vicini di casa” del Teatro San Babila. Si è voluto iniziare con una ambiziosa rassegna di otto concerti in cui la musica classica di differenti epoche e differentissimi organici si intreccia con tre appuntamenti di jazz, anche per eliminare alla radice il luogo comune per il quale spesso si immagina il Conservatorio come un luogo chiuso su una ristretta cerchia di repertori. Filo conduttore dei programmi è il tema “Italia”, ben rappresentato da un verso famoso di Goethe: “Conosci tu il paese dove fioriscono i limoni?”. Verranno proposte escursioni nel repertorio musicale del Futurismo come arie e romanze dei più famosi operisti, brani del romantico Ottorino Respighi quanto le note contemporanee di Franco Donatoni. Programma: R. Strauss: Capriccio, Metamorphosen (In memoriam) O. Respighi: Antiche danze e arie per liuto, Suite n. 3 Con: Orchestra d’archi del Conservatorio G. Verdi di Milano ottobre novembre dicembre 2014 Teatro Nuovo Prenotazioni e informazioni: tel. 02 794026 www.teatronuovo.it - info@teatronuovo.it Dal 2 al 4 ottobre Dal 5 al 6 ottobre the Beatles legend musical tribute La British Invasion, così fu chiamata la rivoluzione musicale, culturale ed artistica che prese il via in Inghilterra. Un fenomeno che non conosce recessione e continua a raccogliere consensi ed entusiasmi al limite dal fanatismo, oggi come allora. A farne rivivere sul palco tutta la magia e l’energia una delle migliori Beatles band Internazionali, THE BEATBOX. Per festeggiare il 50° anniversario della rock band di maggior successo al mondo, nasce Revolution, spettacolare concerto teatrale con più di quaranta canzoni scelte tra i più grandi successi dei Beatles. Produzione: iLive Interamente cantato e interpretato dal vivo, è l’adattamento originale della versione cinematografica di Hair, film del 1979 diretto da Milos Forman e basato sull’omonimo musical di Broadway, scritto e diretto dagli sceneggiatori e compositori Gerome Ragni e James Rado. L’omaggio al musical della controcultura, della protesta pacifista, dell’amicizia e dell’amore libero vedrà le 22 canzoni originali eseguite in inglese (sottotitoli in italiano), ed i testi dello spettacolo in italiano. Produzione: Associazione Magnoprog Rocky Horror musical tribute Versione in lingua italiana di una delle opere più divertenti e trasgressive della storia del rock. Interamente suonato e cantato dal vivo: una grande produzione, con oltre trenta artisti in scena tra ballerini, attori, cantanti e musicisti. Molte le sorprese che coinvolgeranno anche il pubblico in sala, invitato a partecipare ad uno show ritmato, divertente e intrigante, con una scenografia surreale e farsesca, che richiama il celebre ingresso liberty della metropolitana parigina, come a voler invitare gli spettatori in un viaggio sotterraneo, alla scoperta di ciò che vive sotto la superficie dell’apparenza e delle regole del buon senso. Con: Beatrice Baldaccini, Roberto Marcucci, Chiara Materassi, Lorenzo Baglioni, Gregory Eve, Lucia Sargenti, Marina Melani, Daniele Favilli, Numa Nardoni, Riccardo Giannini Phantoms: Valerio Bellini, Ambra Di Bartolomeo, Jose Antonio Dominguez, Nicola Giannellini, Susannah Mezzi pubblici: tram 23; bus 61, 65, 73; MM1 (San Babila) Prezzi: intero da € 34,50 a € 24,50 , riduzioni. Iheme, Giulia Lapini, Giulia Melani, Francesca Moruzzo, Francesco Moschini, Gemma Poggi, Milos Ribera, Emanuele Saulino, Mattia Vegni, Virginia Villani Musicisti: Manuel Martini, Federico Pacini, Dino Giusti, Nicola Magnini, Marco Caponi Coro: Benedetta Bottai, Barbara Caldini, Daniela Ciani, Lapo Ignesti, Paola Maria, Valentina Melani, Federico Romoli, Valentina Sereni, Matteo Urro Produzione: Associazione Magnoprog Una scena ▽ Dal 9 ottobre al 17 dicembre Dal 11 ottobre al 14 dicembre Dal 13 al 15 ottobre Grandi classi, opere, operette, concerti e commedie in dialetto milanese. Queste le tipologie offerte dalla nuovissima rassegna I Pomeriggi del Teatro Nuovo: spettacoli di grande spessore pensati per gli amanti della prosa e del dialetto. Gli spettacoli, infra settimanali, durano circa due ore, compreso l’intervallo. I minishow sono veri e propri musical in formato ridotto, ispirati alle fiabe più note di sempre e pensati per i nostri piccoli spettatori di età compresa tra i 3 e i 10 anni. I bambini sono rapiti dai personaggi, dagli sfavillanti costumi e dalle melodiose canzoni, i genitori sono felici di assistere a spettacoli veri e propri. Gli spettacoli durano circa 80 minuti con intervallo al fine di mantenere alto l’interesse. Non mancheranno alcune canzoni in lingua di Rob Becker HOTEL TRANSILVANIA: sabato 11 ottobre, ore 15:30 HALLOWEEN: sabato 01 novembre, ore 15:30 GERONIMO STILTON: venerd 07 novembre, ore 18:00 CAPPUCCETTO ROSSO: sabato 29 novembre, ore 15:30 CENERENTOLA: domenica 07 dicembre, ore 10:30 UN NATALE DA FAVOLA: domenica 14 dicembre, ore 10:30 Con: Colette Adae, Varvara Bratchikova, Nadia Doumiafeyva, Lariska Dumbchenko, Helen Highwaters, Nina Immobilashvili, Sonia Leftova, Ida Nevasayneva, Maria Paranova, Eugenia Repelskii, Moussia Shebarkarova, Alla Snizova, Olga Supphozova, Maya Thickenthighya, Yakatarina Verbosovich, Doris Vidanya, Jacques d’A- neils, Ilya Bobovnikov, Roland Deaulin, Pepe Dufka, Stanislas Kokitch, Andrei Leftov, Marat Legupski, Sergey Legupski Vladimir Legupski Vyacheslav Legupski, Mikhail Mypansarov, Boris Nowitsky, Velour Pilleaux, Yuri Smirnov, Innokenti Smoktumuchsky, Kravlji Snepek Maestro di ballo: Paul Ghiselin I POMERIGGI Programma: EL VEDOV ALEGHER: gio- vedì 9 ottobre, ore 15:00 GABER & DE ANDRÉ: giovedi 6 novembre, ore 15:00 HARRY & SALLY: mercoledi 26 novembre, ore 15:00 LA TRAVIATA: giovedi 4 dicembre, ore 15:00 SABATO, DOMENICA E LUNEDÌ: mercoledi 17 dicembre, ore 15:00 Dal 17 al 26 ottobre LE BALLETS TROCKADERO La Compagnia è formata da ballerini professionisti che si esibiscono nel vasto repertorio di balletto e di danza moderna, nel pieno rispetto delle regole canoniche del balletto classico tradizionale. L’aspetto comico nei loro spettacoli viene raggiunto esagerando le manie, gli incidenti ed esasperando le caratteristiche della danza rigorosa. Vedere degli uomini danzare in tutti i ruoli possibili - con i loro corpi pesanti che delicatamente si bilanciano sulle punte valorizza lo spirito della danza come forma d’arte, deliziando e divertendo sia il pubblico più e meno esperto. Programma: Il lago dei cigni (atto II), Pas de deux a sorpresa (o piéce moderna). Esmeralda, Paquita 19 Piazza San Babila, 3 - 20121 Milano Orario spettacoli: serale ore 20.45, domenica ore 15.30, salvo diversa indicazione; Teatro ragazzi: sabato ore 15.30, domenica ore 10.30, salvo variazioni. 1 ottobre REVOLUTION HAIR il foyer e' tutto del teatro TEATRO BAMBINI CAVEMAN inglese, perché i più piccoli familiarizzino con la musicalità della lingua anglosassone. Programma: Torna il dirompente Caveman, l’esilarante spettacolo sul rapporto di coppia. Tre anni di studi di antropologia, preistoria, psicologia, sociologia e mitologia portano Becker a questa conclusione: uomini e donne sono semplicemente diversi! Nella preistoria, l’uomo era cacciatore, la donna dal 7 al 12 ottobre STAND UP BALASSO di e con Natalino Balasso Sulla scena solo un microfono vintage, ancora con il filo, la luce fissa di un occhio di bue e lui, il comico, in piedi, altrimenti non sarebbe uno stand up. Nessun filo conduttore ma tanta comicità. Un concentrato di parole senza fronzoli, una carrellata di battute, monologhi tragicomici, modi di dire, ragionamenti sul filo dell’assurdo, riflessioni indignate contro il mondo e interpretazione dei difetti che appartengono a tutti noi. Basta davvero un microfono e la voglia di raccontare in che assurdo mondo viviamo. Un’antologia comica durante la quale l’attore gioca con i diversi registri linguistici e tutte le varianti della risata. raccoglitrice. Non solo. Le donne collaboravano tra loro, mentre gli uomini trattavano. Da tali origini, hanno sviluppato facoltà e qualità diverse. Una lettura umoristica delle nostre origini che ci rassicura e chiarisce la ragione per cui l’universo maschile e quello femminile sono così lontani e allo stesso tempo così indispensabili l’uno all’altra. Con: Maurizio Colombi Produzione: Soldout e Theatre Mogul 20 il foyer e' tutto del teatro 20 ottobre 27 ottobre PANPERS CARMEN e SHOWCabaret CARMINA BURANA Un’ora e mezza di risate in cui i due protagonisti indossano i panni di loro stessi partendo dagli sketch più famosi fino a trattare i più svariati aspetti della vita quotidiana dal loro ambiguo punto di vista. Tanta interazione e improvvisazione con il pubblico per il duo comico di Torino. Con: Andrea Pisani, Luca Peracino CARMEN L’immaginario collettivo, quando si parla della Carmen, la associa a immagini immediate: zingari, ventagli, spagna, toreri e a tutto ciò che il melodramma di Bizet si porta dietro; qui si immagina una Carmen e soprattutto gli altri personaggi con sfumature e profili completamente diversi, mai rappresentati. CARMINA BURANA I Carmina burana sono testi tedeschi del dodicesimo secolo, alcuni dei quali musicati in seguito da Orff. I versi saranno molteplici: dalle canzoni d’amore ad alto contenuto erotico alle parodie blasfeme delle liturgie, fino ad un moralistico rifiuto della ricchezza e alla sferzante condanna verso i rappresentanti della chiesa, ritenuti sempre e solo dediti alla ricerca del potere. Con: Compagnia Nazionale di Raffaele Paganini Almatanz, Rolando Sarabia e Venus Villa ottobre novembre dicembre 2014 Dal 28 ottobre al 2 novembre CAVEWOMAN 31 ottobre Si parte dalla creazione del mondo, da Adamo ed Eva fino ai giorni nostri, in cui non è cambiato niente. Si parla della finta supremazia maschile e di quella reale femminile. Come il ruolo femminile abbia influito nel corso dei secoli e condizionato i grandi personaggi della storia fino ai giorni nostri. Da Giovanna D’arco a Ruby. Cavewoman non è un attacco femminista sull’uomo spe- Spettacolo in due atti tratto dal musical The Rocky Horror Show di Richard O‘Brien, interamente suonato e cantato dal vivo. Brad e Janet, due casti e timidi fidanzati, decidono di andare a trovare il professor Everet Scott, loro vecchio insegnante di scienze. Durante il viaggio la ruota della loro auto esplode e i due cercano rifugio in un castello dall’aria sinistra. Vengono accolti da un inquietante maggiordomo e da un’ambigua domestica e introdotti alla festa che si sta tenendo in onore del Dr. Frank’n’Furter, scienziato travestito di dubbie origini. Dopo lo sconvolgente incontro, Brad e Janet assistono alla nascita di Rocky, una creatura avvenente e muscolosa: l’amante perfetto che Frank ha creato per soddisfare i suoi desideri più torbidi. Produzione: Associazione Culturale Live Theatre regia di Maurizio Colombi Dal 4 al 16 novembre 50 sfumature, il musical regia di Matteo Gastaldo Esilarante parodia liberamente ispirata al fenomeno letterario 50 sfumature di grigio. Tre casalinghe disperate di periferia, Bev, Carol e Pam, compongono un club di lettura saltuario fino a trovare interesse 17 novembre ANDREA PUCCICabaret Andrea Baccan, in arte Pucci, ha debuttato come protagonista assoluto all’interno del laboratorio Progetto Derby. Cabarettista, monologhista e presentatore, comico provocatore e irriverente. Evita la satira politica preferendo quella di costume. Lo spettacolo è un monologo incentrato sulla quotidianità Attento osservatore degli sviluppi sociali, ama rievocare le situazioni grottesche dell’adolescenza al grido di ‘E’ cambiato tutto!’. Produzione: STUDIO P3 Dal 21 al 30 novembre FORBICI & FOLLIA di Paul Porter, regia di Marco Rampoldi Gioco di contrasti e di tante possibili verità. Forbici&Follia è un salone da coiffeur, di una città italiana. Anzi… della città in cui si rappresenta lo spettacolo. E’ il racconto di un giorno come tutti altri. Anzi… del giorno in cui si svolge la rappresentazione. Il giorno in cui la tranquilla vita di pettegolezzi che scorre allegramente fra le avances del parrucchiere a tutti i clienti maschi, e i piccoli sogni della sua aiutante -che ha, forse, una relazione con un equivoco antiquario- viene interrotta dall’assassinio della vecchia pianista che vive al piano di sopra, ed è la proprietaria di tutto l’edificio. Ma tutti i presenti hanno un movente che giustificherebbe il delitto, ed hanno avuto la possibilità di compierlo. Tuttavia, due clienti sono poliziotti in borghese e devono arrestare il col- pevole… Come? Con la collaborazione degli spettator i/testimoni oculari, che possono risolvere il mistero, grazie a ciò che hanno visto accadere, e alle domande che sapranno porre. in un libro che stimola le loro immaginazioni più incolte. Attraverso la lettura vengono coinvolte dalle rocambolesche passioni di una giovane studentessa universitaria, Anastasia Steele, vergine sottomessa e vittima delCon: Roberto Ciufoli, Milena Miconi, Max Pisu, Barbara Terrinoni e con Nino Formicola e Ninì Salerno Drammaturgia: Bruce Jordan e Marilyn Abrams Produzione: Artisti Associati e Artù produzioni Il cast di Forbici&Follia. foto: Tommaso Le Pera ▽ cie comune, piuttosto una visione piacevole della coesistenza di due esseri diversi. Quali sono le donne ideali? quali sono gli uomini da evitare? Esiste una classifica che identifica i comportamenti maschili e quelli femminili? Ognuno di noi appartiene a uno standard ben definito. Scopriamo qual’è il nostro. Con: D. V. le continue richieste altrui... Il coinvolgimento stimola trasformazioni nella propria vita privata e accende il desiderio di evadere dalla routine di coppia, per dare spazio a nuove esplorazioni ed esperienze passionali con i mariti. Direzione musicale: Fabio Serri Scene e costumi: Matteo Piedi Produzione: M.A.S. e All Enterteinment Rocky Horror 24 novembre NON SONO BELLO... PIACCIO! di e con Jerry Calà Torna a teatro un fuoriclasse della comicità italiana ripercorrendo 40 anni di carriera. Il geniale attore, attraverso irresistibili racconti di vita vissuta, divertenti gag e canzoni in- dimenticabili, travolge il pubblico con due ore di grande divertimento. Qual è il punto di forza dello show? Sicuramente il giusto mix tra musica comicità e coinvolgimento del pubblico che Jerry Calà, da abile crooner ed entertainer, riesce a mescolare con il suo effervescente umorismo, sempre attuale. Produzione: Best organization ottobre novembre dicembre 2014 il foyer e' tutto del teatro Dal 2 al 7 dicembre Dal 10 dicembre al 6 gennaio di Giorgio Umberto Bozzo e Gianni Fantoni, regia di Simone Nardini regia di Massimo Romeo Piparo 21 RISATE SOTTO LE BOMBE SETTE SPOSE PER SETTE FRATELLI Un piccolo teatro di provincia, nel pomeriggio dell’8 settembre 1943. Dall’inizio della guerra, le compagnie di arte varia si arrangiano come possono, alla disperata ricerca di un ingaggio e con la speranza che l’impresario locale non scappi con il magro incasso. Poco dopo l’inizio di uno spettacolo suona improvvisamente un allarme aereo. Il pubblico, preso dal pa- nico, scappa dalla sala. La piccola compagnia di attori e cantanti si rifugia nel camerino del coro, esattamente sotto il palcoscenico del teatro e lì attende che l’emergenza cessi. L’attesa fa affiorare la complessità dei rapporti interpersonali. Per impiegare il tempo e scacciare la preoccupazione, decidono di provare i numeri di un nuovo spettacolo per il quale vi è speranza di un debutto la settimana successiva in un grande teatro cittadino. A complicare la situazione c’è la fame: gli artisti non mangiano da più di un giorno e le forze e l’entusiasmo sono in via di esaurimento. Con: Le sorelle Marinetti, Gianni Fantoni, Francesca Nerozzi, Paolo Cauteruccio e Gabrio Gentilini Produzione: P-Nuts Nel 1954 la MGM produce il film SETTE SPOSE PER SETTE FRATELLI diretto da Stanley Donen; la magica fusione tra la sceneggiatura, le musiche e le straordinarie coreografie di Michael Kidd ne fecero uno dei musical più divertenti e longevi del grande schermo, un cult riproposto anche dalla Tv ancora oggi con grandi ascolti. Le musiche di Adolph Deutsch e Saul Chaplin vinsero un Oscar e il film ottenne quattro nominations per il miglior film, la migliore sceneggiatura, la migliore fotografia e il miglior montaggio. Nel 60° anniversario dell’uscita del film, dopo il grande successo del debutto a Roma al teatro Sistina, la PeepArrow Entertainment porta in scena a MIlano la scintillante edizione del musical con Flavio Montrucchio, Roberta Lanfranchi e un cast di 20 ballerini-cantantiacrobati. I sette fratelli Pontipee, rudi boscaioli, vivono isolati tra boschi e monti. Stanco della solitudine, il maggiore di loro, Adamo, vuole prendere moglie. Conquista Milly che però scopre presto di dover prendersi cura non solo del marito ma di altri 6 rozzi uomini disordinati e rissosi... Come nella favola di Biancaneve trasforma la sporca baita dei boscaioli in una casa accogliente e insegna ai fratelli di Adamo l’arte del corteggiamento, cosicché anche loro possano conquistare una ragazza e sposarsi. Dopo mille vicissitudini, corteggiamenti, balli in paese, risse tra pretendenti, rapimenti di ragazze, valanghe in montagna e tanto altro, il lieto fine arriverà puntuale con 6 nuovi matrimoni e una neonata.... Dal film al palco- scenico, si ritroveranno le divertenti avventure dei fratelli Pontepee e delle loro innamorate, con canzoni eseguite dal vivo e spettacolari coreografie acrobatiche: un perfetto evento teatrale che coinvolgerà ed entusiasmerà spettatori di tutte le età. con: Flavio Montrucchio, Roberta Lanfranchi (insieme nella foto) e un cast di venti ballerini, acrobati, cantanti Testi: Johnny Mercer Musica: Gene De Paul, Al Kasha, Joel Hirschhorn Direzione musicale: Emanuele Friello Suono: Luca Finotti Coreografie: Croce Roberto Luci: Umile Vainieri Scene: Teresa Caruso Costumi: Cecilia Betona 22 il foyer e' tutto del teatro ottobre novembre dicembre 2014 Società Umanitaria Prenotazioni e informazioni: www.umanitaria.it tel. 025796831 0255192966 18 ottobre As You like it come vi piaccia regia di Antonia Mancari Un duca bandisce dal regno il proprio fratello; le due cugine Celia e Rosalinda, inseparabili, trascineranno nella foresta i propri innamorati, Orlando e Oliver (messi dalla sorte uno contro l’altro), accompagnate dal semiserio buffone di corte Touchstone, voce diretta di Shakespeare nella vicenda. Incontreranno il duca bandito, che si sollazza tra i piaceri di una corte final- mente “non insidiosa” e i suoi servitori, amanti della natura e delle canzoni d’amore, tipici rappresentanti del mondo elegiaco e pastorale. Una volta che il duca Frederick, l’usurpatore del trono, ritira il suo bando e chiama di nuovo il fratello a corte, nessuno più vuole tornare indietro; il mondo idilliaco è stato raggiunto e le sue promesse sono davvero allettanti. 9 novembre ore 17.00 PICCOLE STORIE di Francesco Tullio Altan Le Piccole Storie di Francesco Tullio Altan continuano a meravigliare per la loro immediatezza: la parola scritta semplice e poetica e le immagini tenere e divertenti incantano i piccoli accompagnandoli in un’esplosione di colori e personaggi. Lo spettacolo racconta le piccole azioni quotidiane, racchiuse nel trascorrere di una giornata: svegliarsi, lavarsi, mangiare; impreziosite da un volo alto nel cielo o da un bel tuffo; sorprese dal mutare delle stagioni. Ed ecco Elefantino bianco che sguazza nel fango con gli stivali rossi, Coniglietto che 14 dicembre va a scuola con le sue matite colorate, Ippopotamo, Pesciolino, Uccellino, Coccinella che suona la tromba. Questi personaggi, che i bambini conoscono, animano le piccole storie che due attrici raccontano attraverso la suggestione del teatro d’ombre. La scenografia disegna lo spazio dando profondità alle proiezioni: gli schermi di tela bianca si riempiono di colori e luci come in una vetrata illuminata dal sole. Rassegna Piccole Tracce, per bambini da 1 a 3 anni Con: Eleonora Parrello, Silvia Torri Produzione: Teatro Laboratorio Mangiafuoco ore 17.00 DA CASA NASCE COSA Via Daverio,7 - 20122 Milano Mezzi pubblici: tram 12, 16, 23, 27; bus 60, 73, 84, 94; M1 (San Babila), M3 (Crocetta). Prezzi: intero € 13 - intero € 5 - riduzioni. www.humaniter.org - milano@humaniter.org 26 ottobre ore 17.00 Dal 31 ottobre al 7 giugno HO UN PUNTO FRA LE MANI di e con Flavia Bussolotto Qual è il profumo di un colore? Quale il suo sapore e il suo suono? … Mordere un limone, aspro suono, aspro colore che esce dall’anima e invade lo spazio: in un gioco di videoproiezioni gli elementi propri della pittura di Kandinsky evocano mondi che toccano fisicamente il corpo vivo dell’attrice. Per Kandinsky forme e colori parlano direttamente all’anima. L’opera d’arte è una partitura di forme e colori con un proprio suono e respiro nella quale lo spettatore è invitato a immergersi “con tutti i propri sensi”. L’attrice gioca in libertà e leggerezza con le suggestioni creative contenute nelle parole del pittore: il corpo dialoga con il silenzio di un punto nello spazio, con la poesia di una linea retta che evoca spazi da abitare, immerso nell’esplosione di un colore, che è anche cibo, profumo, il suono di uno strumento musicale, ogni colore una nota… E nell’immersione sensoriale dell’attrice il bambino si specchia. vivendo le proprie percezioni presenti e ritrovando la memoria dei propri sensi come immagini nella mente. Rassegna piccole tracce, per bambini da 1 a 3 anni Creazioni digitali dal vivo: Alessandro Martinello Musiche: Michele Sambin Produzione: TamTeatromusica 29 novembre La T.B.C. Tele Busnaga Commerciale presenta... regia di Giulia Sonz Una sgangherata televisione di provincia, sovvenzionata da un industriale locale proprietario di una fabbrica di detersivi per la casa, riceve l’incarico di produrre una telepromozione in cinque puntate, finalizzata al lancio di una nuova serie di prodotti. Molto contenuto il budget e molto ridotte le pretese artistiche. Il cast è formato da un regista frustrato, un autore deluso, un gruppetto di “attori” piuttosto anziani reduci da un passato professionale di sconfitte e sogni di gloria miseramente falliti. La scenografia è ridotta all’essenziale e di pessimo gusto. Tutta la commedia si svolge in due parti concatenate: il set, cioè la ripresa televisiva, e il fuori scena tra una ripresa e l’altra. Più interessante il fuori scena, dove emergono brevi accenni di vita di ogni interprete, serviti con una forma di amara leggerezza e comicità, provvisorietà e superficialità fra persone che il caso ed il lavoro hanno portato ad un contatto superficiale per la durata di un solo giorno. tate con una particolare attenzione alla contemporaneità, in un gioco di affinità e analogie. Teatro di narrazione dove diventano protagonisti del racconto anche gli oggetti. Adatto a un pubblico di ogni età, qui inserito nella Rassegna piccole tracce, per bambini da 1 a 3 anni. di e con Chiara Falcone Spettacolo divertente e originale dove si raccontano fiabe a favole molto famose, come Cappuccetto Rosso, I tre porcellini, Cenerentola, La cicala e la formica, usando come protagonisti degli oggetti quotidiani di casa. Ogni storia ha come ambientazione una parte specifica della casa: ad esempio Cenerentola ha per protagonisti scope e rastrelli, tutti oggetti utilizzati per la pulizia dei pavimenti, che rievocano parte del senso stesso della fiaba. Le storie tradizionali vengono però reinven- Produzione: Teatro Educativa Animazione Il Quartetto Noûs ▷ I CONCERTI DELL’UMANITARIA XXX stagione concertistica Ricorrenza importante, quella della ripresa dell’attività concertistica iniziata trent’anni fa nel 1985, celebrata con un’edizione dal profilo internazionale. Come ben si sa per secoli, dal medioevo al barocco, l’Italia ha avuto il predominio nel campo musicale europeo che viene leggermente meno durante il classicismo ed il romanticismo, soprattutto sul terreno della produzione strumentale, ma che continuerà a conservare nel tempo nell’opera lirica. Approfittando della presenza dei vincitori e dei menzionati alla Terza Edizione Internazionale del Concorso di Esecuzione Musicale svoltosi nel 2013 è stato chiesto a tutti gli artisti invitati di comporre un programma incentrato, laddove possibile e secondo l’organico, sulle relazioni la musica italiana e quella del loro paese di provenienza. Si avrà l’opportunità di ascoltare brani di autori polacchi, danesi, croati, lituani, russi, francesi, coreani, cinesi per organici e strumenti non sempre così usuali e soliti nelle sale da concerto: fisarmonica, quartetto con pianoforte, saxofono, quartetto d’archi, trombone. Una Stagione ricca nell’incantevole cornice del Salone degli Affreschi. 31 ott 2014 – ore 20.30 CONCERTO DEI VINCITORI DEL XXIV CONCORSO NAZIONALE per l’attribuzione di tre premi a studenti degli Istituti di Alta Formazione Musicale- 2014 Ingresso libero con prenotazione obbligatoria 9 nov 2014 – ore 17.00 QUARTETTO NOÛS Tiziano Baviera, violino; Alberto Franchin, violino; Sara Dambruoso, viola; Tommaso Tesini,violoncello Musiche di: Puccini, Bazzini, Tchaikovsky In collaborazione con il Centro Walter Stauffer di Cremona 16 nov 2014 – ore 17.00 CONCERTO DI CANTO in collaborazione con il Conservatorio di Musica “G. Verdi” di Milano Musiche in via di definizione 30 nov 2014 – ore 17.00 PRZEMEK WOJCIECHOWSKI, fisarmonica Musiche di: J. S. Bach, Jacomucci, Tuchowski, Paderewski, Abbott, Berio, Ginastera Menzionato del XXIII Concorso di Esecuzione Musicale – III Edizione Internazionale 14 dic 2014 – ore 17.00 DIEGO DI MARIO, trombone; HILARY BASSI, piano Musiche di: Castérède, Panfili, Sulek, Bourgeois Vincitori del Concorso “Luigi Nono” 2013 di Venaria Reale. ottobre novembre dicembre 2014 Teatro Carcano il foyer e' tutto del teatro Corso di Porta Romana, 63 - 20122 Milano Prenotazioni e informazioni: tel. 0255181377 0255181362 Ufficio gruppi, scuole e studenti: tel. 025466367 Biglietteria: (Corso di Porta Romana, 63) lunedì dalle 10.00 alle 18.30, da martedì a sabato dalle 10.00 alle 20.00. Dal 3 al 12 ottobre Luci: Stefano Lattavo Musiche: Gary Yershon Suono: Simon Baker Effetti speciali: Galiano Fx Maestro d’armi: Alberto Bellandi Produzione: Artù TRAPPOLA MORTALE di Ira Levin, regia di Ennio Coltorti Un classico del giallo teatrale, perfetto gioco a incastri tra umorismo, suspence e forte tensione narrativa. Un testo che usa il pretesto del tono noir per descrivere l’avidità dell’uomo senza scrupoli alla continua ricerca del potere, della realizzazione personale e dei propri insaziabili istinti. Un commediografo ormai finito, cui un giovane scrittore offre l’occasione d’oro che potrebbe salvare la sua reputazione. Da qui si dipana una vicenda intricata e sorprendente nella diabolica relazione tra i due protagonisti. Mesturino, Silvana De Santis, Giovanni Argante Adattamento: Ennio Coltorti Scene: Gianluca Amodio Costumi: Maria Grazia Santonocito Corrado Tedeschi e Ettore Bassi in una scena ▽ Con: Corrado Tedeschi, Ettore Bassi, Miriam Dal 29 ottobre al 9 novembre EVA CONTRO EVA di Mary Orr, regia di Maurizio Panici Margo Channing, famosa stella di Broadway, prende sotto la sua protezione la giovane Eva Harrington, astuta arrampicatrice e attrice ambiziosa, che a poco a poco la scalzerà dal trono. Una piccola e agguerrita comunità che è specchio della società con le sue piccolezze, le sue ossessioni, il desiderio di conquista di una posizione sociale riconosciuta e rispettata. Classi sociali diverse che si riflettono, si evitano e si scontrano. Acido, caustico e attualissimo affresco di uomini e donne disperatamente affannati alla ricerca di un attimo di celebrità: così Eva contro Eva si offre come sintesi di un quadro così a noi vicino, dove l’apparire è massima aspirazione per sentirsi “vivi”, per poter esistere. Infine, Margo capirà che la vita vale la pena di essere vissuta e cederà volentieri il passo alla nuova arrivata, già minacciata a sua volta dall’arrivo della prossima Eva. 23 Mezzi pubblici: tram 16, 24; bus 77, 94; M3 (Crocetta). Prezzi: poltronissima € 34 - balconata € 25 - riduzioni. www.teatrocarcano.com - info@teatrocarcano.com Dal 15 al 26 ottobre CYRANO DE BERGERAC di Rostand, regia di Carlo Sciaccaluga e Matteo Alfonso affermare la propria indipendenza ed unicità. Con: Antonio Zavatteri, Filippo Dini, Silvia Biancalana, Roberto Serpi, Alberto Giusta, Vincenzo Giordano, Massimo Brizi, Matteo Alfonso, Carlo Sciaccaluga, Sarah Pesca, Davide Gagliardini Produzione: Compagnia GANK, Teatro de gli Incamminati Cyrano de Bergerac è la storia di un uomo che ama una cosa sopra tutte: la libertà. In un mondo in cui o si è potenti o ci si lega a dei potenti, vuole essere libero, non vuole padroni. L’amore di Cyrano per la cugina Rossana è il motore di tutta la vicenda, sullo sfondo di una società perbenista ma corrotta fino al midollo, dove il potere fa gli occhi buoni ma ti pugnala alle spalle, i politici si atteggiano a irreprensibili censori ma nel privato si abbandonano a ogni vizio. Cyrano, segnato dall’ossessione per il proprio aspetto fisico, non combatte solo per l’amore di Rossana, ma anche contro la società in cui vive. Rostand racconta una delle vicende d’amore più commoventi della storia del teatro. La forza dirompente di un uomo che non si vuole piegare a nessuno e continuamente lotta e scalcia per Con: Pamela Villoresi, Romina Mondello, Luigi Diberti, Massimiliano Franciosa, Stefania Barca, Maurizio Panici, Alessia Spinelli Scene: Giorgio Gori Costumi: Lucia Mariani Musiche: Stefano Saletti Luci: Emiliano Pona Video: Andrea Giansanti Dal 12 al 23 novembre Il cast in una scena ▽ Antonio Zavatteri ▽ ASPETTANDO GODOT di Samuel Beckett, regia di Maurizio Scaparro I due vagabondi protagonisti dell’opera sono diventati l’emblema della condizione dell’uomo del Novecento, essere in eterna attesa, vagante verso la morte, punto minuscolo nella vastità di un cosmo ostile, contrassegnato già dalla nascita. La dimensione dei drammi di Beckett trascende il dato personale per sciogliersi nell’anonimato della grande città, luogo dell’anima, percorsa in lungo e in largo da esseri inquieti, solitari, romantici, incattiviti, mutilati nel corpo e nella mente, chiusi in una forma – il corpo – destinata a dissolversi, ma decisi a portare avanti fino all’ultimo la loro giornata umana. Queste marionette fotografate tragicomicamente nei loro tic e manie, tronconi umani dove il sesso e la fame e il potere non sono più che pallidi riflessi, vivono legati all’ultimo filo della Parca Atropo trafficando obbedienti, con operosa, instancabile avidità anche quando l’occhio non vede più, gli arti non rispondono più, parlando, parlando, parlando nel tentativo di ingannare la morte, di prolungare l’infelice felicità della vita. Con: Antonio Salines, Luciano Virgilio, Edoardo Siravo, Enrico Bonavera Scene: Francesco Bottai Costumi: Lorenzo Cutùli Produzione: Teatro Carcano Maurizio Scaparro 24 il foyer e' tutto del teatro Dal 26 novembre al 7 dicembre MAGAZZINO 18 di S. Cristicchi e Jan Bernas, regia di Antonio Calenda Con il trattato di pace del 1947 l’Italia perdette vasti territori dell’Istria e della fascia costiera e circa trecentomila persone scelsero di lasciare le loro terre natali destinate ad essere jugoslave e proseguire la loro esistenza in Italia. Non è facile riuscire davvero a immaginare quale fosse il loro stato d’animo, con quale sofferenza intere famiglie impacchettarono tutte le loro poche cose e si lasciarono alle spalle le loro città, le case, le radici. Davanti a loro difficoltà, povertà, insicurezza, e spesso sospetto. Al Porto Vecchio di Trieste c’è un “luogo della memoria” particolarmente toccante: una sedia, accatastata assieme a molte 31 dic, 1 gen impossibile tra Giselle, giovane contadina, e Albrecht, principe innamorato di lei, ma già promesso a una principessa. Una base perfetta per il balletto, diviso in due atti: nel primo, inizialmente allegro e spensierato, tra balli di contadini e paesane, Giselle incontra Albrecht, ma alla fine dello stesso il dramma si consuma e la giovane muore di dolore, scoprendo che lui è promesso a un’altra donna; nel secondo atto, più oscuro, Al- GISELLE Giselle, il più amato dei balletti romantici, gode di immutata popolarità fin dal suo debutto all’Opéra National de Paris del 1841. La trama presenta numerosi elementi Romantici: oltre alla ricostruzione fedele di eventi storici e tradizioni, il soprannaturale, l’amore desiderato e non vissuto, l’ambientazione crepuscolare. E’ l’amore altre, porta un nome, una sigla, un numero e la scritta “Servizio Esodo”. Simile la catalogazione per un armadio e poi materassi, letti, stoviglie, fotografie, poveri giocattoli, altri oggetti, altri numeri, altri nomi… Con: Simone Cristicchi Musiche: Simone Cristicchi Arrang.ti: Valter Sivilotti Scene: Paolo Giovanazzi Luci: Nino Napoletano Produzione: Promo Music, Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia brecht, in lacrime sulla tomba di Giselle, viene imprigionato nella danza infinita delle Villi e salvato dalla morte dall’intervento dello spirito dell’amata. ottobre novembre dicembre 2014 Dal 10 al 21 dicembre gli viene rubato. Inizia così la sua agonia, in una vana ricerca di giustizia. da Nikolaj V.Gogol’, regia di Alessandro D’Alatri Con: Vittorio Franceschi (foto), Umberto Bortolani, Marina Pitta, Federica Fabiani, Andrea Lupo, Giuliano Brunazzi, Matteo Alì, Alessio Genchi, Valentina Grasso Scene: Matteo Soltanto Costumi: Elena Pozzo Luci: Paolo Mazzi Musiche: Germano Mazzocchetti Produzione: ERT Emilia Romagna Teatro IL CAPPOTTO Ambientato nella Russia zarista, Il cappotto racconta, tra realismo e ironia, la vicenda umana del piccolo funzionario Akàkij Akàkievic Bašmackin che vive serenamente della propria anonima attività di copista sino al momento in cui, costretto dalle convenzioni sociali e dall’arbitrio degli arroganti più che dal freddo Scene: Evgeny Gurenko Produzione: MG Eventi Giselle, una scena ▽ Con : Nedejda Ivanova, Ekaterina Shalyapina, Dmitry Smirnov, Alexandr Tarasov, Sergey Kuptsov Musica: Adolphe Adam Coreografia: Marius Petipa, dopo Jean Coralli e Jules Perrot Teatro della Contraddizione Prenotazioni e informazioni: tel. 025462155 info@teatrodellacontraddizione.it www.teatrodellacontraddizione.it dal 16 al 19 ottobre L’asino albino di e con Andrea Cosentino, regia di Andrea Virgilio Franceschi L’Asinara è un’isola nel nord della Sardegna. Luogo appartato, appena sfiorato dalla Storia, ma arredato con i relitti del suo passaggio: gli edifici e le docce di disinfestazione della Stazione Sanitaria Marittima di quarantena, l’ossario dei settemila prigionieri austro-ungarici che qui perirono durante la prima guerra mondiale, il carcere di massima sicurezza di Fornelli, dove risuonano gli echi della stagione della lotta al terrorismo degli anni settanta. Lo spettacolo dell’inverno, acquista un nuovo cappotto, per sostituire il vecchio, troppo liso per essere presentabile. L’arrivo del nuovo indumento, comprato dal sarto Petròvic risparmiando fino all’ultimo centesimo, è per lui un evento importante, che sembra fargli guadagnare il rispetto di colleghi e superiori, finché non Costumi: Elik Melikov Orario spettacoli: da goivedì a domenica, ore 20.45 Orario serate doppio spettacolo: gio - dom, ore 20.30 segue un gruppo di turisti in giro per l’isola. Una visita guidata che comporta il passare accanto ai resti della Storia e fare i conti con la propria, l’attraversare la natura e scoprirvi la propria estraneità. I visitatori sono macchiette tratteggiate a pennellate grossolane nel loro aggrapparsi con ferocia svagata al presente, in una coazione a rimuovere il presentimento della fine. Mezzi pubblici: tram 16, 29, 30; M3 (Porta Romana). Prezzi: intero € 15 - doppio spettacolo € 20 - riduzioni. La ricerca dell’asino, l’infanzia, il terrorismo e la reclusione, l’umano e l’animale, il biografico e il cosmologico: la materia eterogenea dello spettacolo gravita attorno ad un finale che si ripete declinandosi variamente, fino a raggiungere il suo senso ultimo, che è fin dall’inizio nascosto alla luce del sole. Che abbaglia. Collaborazione artistica: Valentina Giacchetti Oggetti scenici: Ivan dal 16 al 19 ottobre Mac e Beth di e con Alberto Astorri e Paola Tintinelli Una ri-scrittura del Macbeth di Shakespeare. Il mito vissuto da due fantomatici attori coniugi. Lui si chiama Mac e lei si chiama Beth. Desiderano ardentemente. Si consumano in un vero fallimento. Nel loro Club Via della Braida, 6 - 20122 Milano Series “sut al punt de l’autostraa”. Fuori dal mondo. Tragedia… del teatro. C’è una trama, in questo lavoro più che negli altri degli AstorriTintinelli (nella foto), una storia a cui aggrapparsi in questa fede nel teatro. Mac e Beth, guitti stanchi di periferia, geniali innovatori di una tradizione, nel loro club mettono in scena il Macbeth di Shakespeare attraverso una serie di numeri che ricordano il varietà. Insieme gestiscono un club, tanto fantomatico quanto accessibile al mondo che vuole divertirsi ascoltando parole fatte d’aria, inni nazionali e marcette di perife- ria, musica lirica e rock del passato, barzellette raccontate male, improperi, insulti e guittate di bassa lega. Due attori falliti pongono al pubblico il “dilemma” del fallimento. È la rappresentazione del vero fallimento, quello dal quale però, come diceva Carmelo Bene, può nascere davvero qualcosa. è al tempo stesso una profonda riflessione sul teatro. ottobre novembre dicembre 2014 11 ottobre, 18 novembre CAMMINATA ARCHEMICA Un percorso che attraversa, abita e racconta i luoghi della città per mezzo di azioni performative di natura eterogenea. Un itinerario artistico che ha lo scopo di portare il teatro di ricerca in strada, coniugando accessibilità e qualità, collegando le diverse realtà culturali del territorio, facendole scoprire al pubblico e instaurando un senso comunitario tra artisti e spettatori. Produzione: Teatro della Contraddizione 1 novembre, 6 dicembre il foyer e' tutto del teatro 14 novembre, 12 dicembre dal 20 al 23 novembre forever MILANO Mercanti Letizia drammaturgia e regia di Rosario Palazzolo CALLING di Storie Un evento instabile lungo un’intera giornata. Il teatro accoglie l’altro per immaginare insieme un luogo di controcultura. Abbiamo scelto di allestire un mercato di giorno e un club concerto di sera perché per far partire un incontro ci vuole un contesto concreto, un appuntamento, un gioco, un ruolo per liberarsi e poi perdersi sapendo dove tornare. Appuntamento mensile da Novembre a Maggio, I Grandi Classici dei Mercanti di Storie (titolo ancora provvisorio) è la rilettura in chiave di happening dei grandi classici della letteratura e del teatro. Vari ospiti interpreteranno i ruoli della storia, con la loro personale lettura del testo. Con: Compagnia Mercanti di Storie Voce narrante: Massimiliano Loizzi Musica dal vivo: Giovanni Melucci Letizia forever è una donna sgrammaticata, esilarante, poetica, semplice e complicatissima, dal linguaggio dirompente, assolutamente personale, intriso di neologismi, solecismi e non sense semiotici che diventano caricaturali non appena prendono di mira l’instabile certezza dei ADULTO △ Una scena di Abbascio ‘a grotta da Pasolini, Morante e Bellezza, regia di Giuseppe Isgrò 23 Dicembre Adulto è una ricerca sulla parte maledetta della crescita, quella che non matura, non si dichiara, non si esprime e non si arresta: un’energia sotterranea e magmatica, devastante quanto generatrice. Lo sguardo del pubblico è affacciato alla scena come alla rete da cantiere di uno scavo immaginale. Qui sono insabbiati gli oggetti ludici, erotici, i feticci e i travestimenti di un individuo abnorme e delicatissimo, che produce i suoi riti scabrosi in questo che sembra un luogo periferico, sospeso, tutto autogenerato, autonomo rispetto al resto del mondo. Linee di led e radio analogiche sono i confini visivi e sonori della scena, un luogo della mente che restituisce suoni, bagliori, presenze: è un buco dall’attività frenetica, una fossa abitata da un unico personaggio, costantemente antagoni- sta. Tuttavia questa non è la storia dell’ostilità alla vita o di un arroccamento, ma quella al contrario di una totale resa, di una spesa oscena di sé, di un’estasi fatale, unita carnalmente al fallimento. Invece di crescere e divenire solido, l’io si disperde, si sparge, decresce, torna all’origine, fino all’utero materno. Con: Dario Muratore Voci: Ferdinando Bruni, Ida Marinelli Dramaturg: Francesca Marianna Consonni Suono: Giovanni Isgrò Assistente costumi e scena: Vito Bartucca Tecnico attrezzista: Gilles Ielo Produzione: Compagnia Phoebe Zeitgeist Cinaski Racconto di Natale Si inaugura a dicembre, con Racconto di Natale, una serie di incontri di emancipazione del pensiero, libertari, senza filtro, tenuti da Vincenzo Costantino Cinaski in collaborazione con un musicista ospite. Vincenzo Costantino Cinaski è poeta, scrittore e cantautore. Da anni porta l’atmosfera intima della sua poesia e delle sue letture musicate in giro per l’Italia. A novembre del 2012 è uscito il suo primo disco ‘Smoke - Parole senza filtro’ con la collaborazione tra gli altri di Vinicio Capossela e Simone Cristicchi. “Se fossimo a casa davanti ad un camino ma con la radio accesa, ecco io vorrei essere la radio, una radio del 1955”. tutto una distonia della personalità, un accanimento sociale, un rebus irrisolto e irrisolvibile. Con: Salvatore Nocera Voci: Giada Biondo, Floriana Cane, Chiara Italiano, Rosario Palazzolo, Chiara Pulizzotto, Giorgio Salamone Scene: Luca Mannino Luci: Toni Troia Assistente alla regia: Irene Nocera Produzione: T22 e Teatrino Controverso dal 20 al 23 novembre I…I…IO?! / FIRST STEP: give me a moment di e con Giselda Ranieri e Elia Moretti i…i...io?! è la storia di una ragazza costantemente in bilico tra l’azione in potenza e la reale difficoltà a procedere: si muove nell’indecisione, mostra la propria frustrazione di fronte alla fatica del vivere, canta la necessità di una tregua, reclama un attimo di respiro. Una riflessione sul senso di inadegua- dal 23 al 26 ottobre luoghi comuni. È una donna che racconta la propria esistenza fatta di soprusi, ignoranza e rocambolesche peregrinazioni emotive. Ed è anche una musica, Letizia forever, quella dei “fabulosi anni ‘80”; musica che entra in collisione con la storia, o la sollecita, o la sorprende. Ma è soprat- 25 tezza, indecisione, immobilità e frustrazione, stati d’animo comuni a un’ampia fascia della società attuale; una società attanagliata da una paura liquida - come afferma Zygmunt Bauman – che ne ostacola l’avanzata e ci costringe alla costante rinegoziazione identitaria. Si affronta la ricerca di affermazio- dal 18 al 21 dicembre Abbascio ‘a grotta drammaturgia e regia di Antonio Diana La violenza sui minori, uomini, donne e omosessuali si esplica in tutto il suo abominio con quattro attori in scena, che raccontano e vivono esperienze diverse di violenza ma che, contemporaneamente, si pongono in parallelo, unificati dallo stesso ed inconsolabile tormento interiore. Ingabbiati in una simbolica grotta, rappresentata da una cantina come luogo del subconscio interiore dove sono seppellite le loro storie di violenza; molteplici personaggi vivono tormentati dal desiderio di liberarsi e da quello di accettare il proprio destino. Si trovano proiettati, fin dall’inizio, all’interno di un inconscio irrisolto che imprigiona la coscienza, racchiudendo i ricordi malati e gli incubi compressi di chi nell’infanzia ha subito abusi sessuali, facendo riaffiorare in maniera drammatica il livello conscio della loro personalità. Con: Antonio Diana, Nino Bruno, Gianlu- ne dell’individuo nella società, non creando un’immagine fedele o una polaroid, ma cercando di restituire un’atmosfera, un florilegio che rievochi in maniera leggera ma peculiare questa materia. Sguardo esterno: Davide Frangioni Produzione: Aldes e Artue UBIdanza ca D’agosti, Antonio Botta Musiche originali: Mariano Bellopede Produzione: Madrearte Teatro 26 il foyer e' tutto del teatro Teatro Litta Prenotazioni e informazioni: tel. 02 86454545 dal lunedì al sabato dalle 15.00 alle 19.30 Biglietteria: dal lunedì al sabato dalle 18.00 alle 20:00 Sala teatro Litta ottobre novembre dicembre 2014 Corso Magenta, 24 - 20123 Milano Orario spettacoli: sala teatro litta: mart - sab ore 20.30, dom ore 16.30; sala cavallerizza: mart - sab ore 21.00, dom ore 17.00. Lunedì riposo. Mezzi pubblici: tram 16, 27; bus 50, 58, 94; M2, M3 (Cadorna) Prezzi: intero da € 13 a € 19 - riduzioni. www.teatrolitta.it - promozione@teatrolitta.it Dal 16 al 26 ottobre Dal 7 al 20 novembre di Stefano Dongetti, regia di Paolo Rossi di Luigi Pirandello, regia di Antonio Syxty La coscienza di Zeno spiegata al popolo Goulash Blues Explosion Agli inizi del secolo scorso, un pugno di uomini da Trieste si ritrovò a scrivere la letteratura più moderna del loro tempo. E proprio da Trieste parte l’ardita operazione di rilettura, da parte di Paolo Rossi e del Pupkin Kabarett, delle vite e delle opere di Svevo, Saba, Joyce e molti altri scrittori e poeti irregolari e ai confini di ogni Impero. Preparatevi ad un entusiasmante viaggio nelle scandalose pagine di Joyce, nella poesia e nel cinico umorismo di Saba e in quell’irresistibile vademecum delle nevrosi dell’uomo moderno che è La Coscienza di Zeno di Italo Svevo. Con: Laura Bussani, Stefano Dongetti, Alessandro Mizzi Drammaturgia: Riccardo Cepach, Alessandro Mizzi, Paolo Rossi Musiche: Riccardo Morpurgo, piano; Franco Trisciuzzi, chitarra Scene e attrezzeria: Fabrizio Comel Produzione: Bonawentura, Teatro Miela; Il Rossetti, Teatro Stabile FVG SOGNO (ma forse no) Una giovane e bella donna, che ha un amante di cui è stanca, riassapora il fascino di un altro amante, già avuto in precedenza e tornato ricchissimo da paesi lontani. Nel breve spazio di un sogno, la donna vive in modo conflittuale il contrasto fra le due pulsioni. Nel sogno, l’amante attuale, consapevole di non essere più amato, la strangola, lasciandole sul collo un solco livido, una sorta di collana. Quest’immagine onirica si sovrappone a quella di una vera collana di perle ammirata dalla donna nella vetrina di un gioielliere. Svegliandosi realizza di essere uscita dall’incubo, ma scopre che l’ex amante le ha fatto recapitare una scatola contenente la bramata collana. Subito dopo riceve la visita dell’amante attuale che confessa di essersi indebitato al gioco per comprarle la collana, scoprendo però che il gioielliere l’aveva già venduta. Con: Caterina Bajetta, Gaetano Callegaro Scene: Guido Buganza Costumi: Valentina Poggi Luci: Fulvio Melli Tecnico: Ahmad Shalabi Direttore di produzione: Gaia Calimani Produzione: Teatro Litta Dal 16 al 31 dicembre Le Beatrici di Stefano Benni, regia di Stefano Benni & Collettivo Beatrici Nel circo della fantasia il travestimento è d’obbligo e i cliché femminili vengono smontati dando vita a donne che scoprono la propria natura più profonda: una suora senza freni, una donna in attesa, una manager senza scrupoli, una mocciosa esibizionista, la Beatrice di Dante per nulla angelicata, una licantropa romantica. Dal 25 novembre al 7 dicembre AMLETO di William Shakespeare, progetto e regia di Corrado d’Elia Racconta di me e della mia causa, non dimenticare. Sono queste le ultime parole che Amleto morente rivolge ad Orazio, l’amico carissimo, unico sopravvissuto della storia. E questi accoglie la preghiera e ne diventa il testimone. Poi, col tempo, il ricordo sbiadisce e nella mente di Orazio la vicenda si scompone confusamente. La scena è una stanza della memoria, claustrofobica e senza via d’uscita. Le azioni si susseguono al ritmo ossessivo del ricordo, si confondono e si mischiano come nella mente di Orazio, che ci restituisce una storia spezzata e frammentaria, ma colma di umanità. Con: Corrado d’Elia, Giulia Bacchetta, Alessandro Castellucci, Gianni Quillico, Marco Brambilla, Giovanni Carretti, Andrea Tibaldi, Marco Biraghi, Gaia Insenga Scene: Fabrizio Palla Luci: Alessandro Tinelli Produzione: Compagnia Teatro Libero Un modo di fare teatro graffiante e diretto che invita a sorridere e riflettere sulla complessità della figura femminile, rompendo gli schemi dell´immaginario comune. Domina l’ambiguità, percorsa da fremiti di tragicommedia e da pennellate di ironia. Il 31 dicembre recita straordinaria con festa di fine anno. Con: Valentina Chico, Elisa Benedetta Marinoni, Beatrice Pedata, Gisella Szaniszló, Valentina Virando Assistente alla regia: Walter Leonardi Consulenza scene e costumi: Luca Ralli Luci: Paolo Meglio Produzione: Teatro Litta, Bottega Rosenguild ottobre novembre dicembre 2014 Sala La Cavallerizza il foyer e' tutto del teatro 27 Dal 11 al 20 dicembre Dal 14 al 23 novembre di Claudio Elli, regia Claudio Elli e Riccardo Magherini di Martin Crimp, progetto e regia di Francesco Leschiera e Chris White GEBREK. Monologo interrotto in due parti Frammenti di contemporaneità (Meno emergenze) Gebrek è uno spietato dittatore che domina il mondo in un imprecisato futuro. Le crudeltà perpetrate nei confronti del Vecchio Mondo, descritte in un linguaggio da Grand Guignol, sono l’espressione nichilista del suo potere vendicativo e beffardo. Ma è un uomo a volere tutto questo o l’immagine di un comics che appare e scompare sovrapponendosi alla sua identità? Un coup de théâtre finale svela la vera natura della sua condotta, riconducibile a quell’altrettanto crudele ipocrisia del Vecchio Mondo di cui egli è stato involontario testimone e vittima. Il fumetto è, in fondo, il suo alter ego grottesco. Video: Francesca Lolli Voce fuori campo: Federica Armillis Raccolta di tre testi scritti da Crimp in periodi diversi. In queste pièce i personaggi non hanno Con: Riccardo Magherini (in fotografia), Claudio Elli Comics: Alex Miozzi Luci: Marco Meola Teatro Arsenale Prenotazioni e informazioni: da lunedì a sabato h. 9.45 - 18.45; domenica e festivi h. 10.00 - 17.00 tel. 028321999 11 e 12 ottobre un nome ma un numero, sono numeri da decifrare, non parlano mai di loro stessi, ciò che dicono non dice nulla di loro, del loro sesso, della loro età e della loro fisicità. La realtà è data solo da riferimenti alla cronaca contemporanea. I protagonisti dello spettacolo esistono in astratto, appartengono a una metropoli urbana, vivono all’interno di un’economia di libero mercato, sono vittime di una cultura della scelta dove dal- le situazioni quotidiane emergono le tematiche portanti del testo: il malessere, la paura, la tensione dell’uomo. Con: Ermelinda Cakalli, Alessandro Macchi, Francesco Leschiera, Luigi Maria Rausa Elaborazione e scelte musicali: Antonello Antinolfi Scene e costumi: Ilaria Parente, Francesco Leschiera Luci: Luna Mariotti Produzione: Teatro Litta, Teatro del Simposio Via Cesare Correnti, 11 - 20123 Milano Biglietteria: (Via Cesare Correnti, 11) da martedì a sabato dalle 19.00 alle 20.30 www.teatroarsenale.it - teatro@teatroarsenale.it Mezzi pubblici: tram 2, 3, 14; bus 50, 58, 94; M1 M3 (Duomo), M2 (S. Ambrogio). Prezzi: intero € 22,00 - € 30,00 - riduzioni. ore 15.00 e 17.30 29 e 30 novembre ore 15.00 e 17.30 Dal 22 al 31 dicembre BIANCANEVE CENERENTOLA CAPPUCCETTO ROSSO La nostra Biancaneve racconta la celebre fiaba di una bellissima principessa odiata dalla sua crudele matrigna. I personaggi sono quelli noti: il re, papà di Biancaneve, il grande specchio animato, il guardiacaccia gentile, i sette nanetti del bosco, la strega malvagia, il principe azzurro. Anche la nostra Biancaneve mangia la mela avvelenata ma, insieme al principe, decide di restare a vivere coi nani. Perchè La storia è quella di Perrault però ai tempi nostri. Cenerentola è bellissima; le sorellastre, naturalmente, invidiose e antipaticissime. La matrigna è cattiva come solo una “grande vecchia di teatro” può esserlo: fa yoga, pilates, maltratta Cenerentola ma rimbrotta volentieri anche le figlie. C’è la fata madrina che trasforma Cenerentola da sguattera in principessa, le ciabatte in scarpette, la zucca in carrozza. C’è un segretario del Cappuccetto Rosso abita in una grande città. Sua mamma ha un piccolo negozio che sforna dolci buonissimi. Un giorno la mamma riceve una telefonata: è la nonna che vive dall’altro capo della città. E’ malata. Le ci vorrebbe un po’ di compagnia e una bella fetta di torta: così senz’altro guarirebbe presto. Cappucceto andrà dalla nonna e le porterà una torta. In una piazza incontra un circo: ci sono gli artisti che stanno provando lo di Perrault dei fratelli Grimm per essere felice le basta una casa nel bosco. E non importa se è piccola. Ciò che importa è volersi bene. Anche se si sta stretti. Con: Marta Ossoli, Cosetta Colla, Stefania Mannacio, Luca Passeri, Alessandro Testa, Nicol Quaglia, Antonio Mingarelli, Alessandro Conte Drammaturgia e regia: Stefania Mannacio Colla Luci: Alberto Gualdoni Biancaneve ▽ re molto compassato, un re molto distinto, un principe molto annoiato. La storia è quella di Perrault però raccontata alla maniera Colla: tante marionette, tante sorprese e soprattutto tante risate. Con: Sara Drago, Cosetta Colla, Stefania Mannacio, Luca Passeri, Alessandro Testa, Carlo Decio, Chiara Zerlini Drammaturgia e regia: Stefania Mannacio Colla Luci: Alberto Gualdoni prima assoluta spettacolo. Tra gli altri, un bravissimo prestigiatore e un lupo molto avido e molto goloso... E la storia è un’altra storia. Con: Silvia Altrui, Cosetta Colla, Stefania Mannacio, Luca Passeri, Alessandro Testa, Carlo Decio Drammaturgia e regia: Stefania Mannacio Colla Luci: Alberto Gualdoni Cenerentola, una scena le fotografie sono di Antonella Pandini ▽ 28 il foyer e' tutto del teatro ottobre novembre dicembre 2014 Teatro i Prenotazioni e informazioni: Via Gaudenzio Ferrari, 1 - 20123 Milano tel. 02 8323156 336 3700770 www.teatroi.org - info@teatroi.org Orario spettacoli: dal lunedì al sabato ore 21.00, domenica ore 17.00, martedì riposo. Mezzi pubblici: tram 2, 3, 9, 14; bus 94; Bikemi Corso di Porta Ticinese Prezzi: intero € 18, under26 € 11,50 - riduzioni. Dal 29 settembre al 4 ottobre 1 ottobre 2014 Dal 2 al 4 ottobre e le reliquie commestibili drammaturgia e regia di Virginio Liberti 12 PAROLE 7 PENTIMENTI installazione teatrale di liquide parole In un bar, in un’osteria, in uno studio veterinario, in un salone di bellezza, nel parco della Conca di Leonardo, con partenza da Teatro i. Ho registrato storie, pensieri, amori, eccitazioni, illusioni, inganni, fantasie erotiche, dolori, pentimenti, parole. Incontrato, a volte non conosciuto. Registrato, ma non intervistato. Ho origliato e vi rendo partecipi. Le nostre storie. Al centro del gioco drammaturgico è ora il soggetto che ruba un vissuto e si identifica nell’ascolto. L’accaduto altrui diventa specchio e banalità del proprio accaduto/ accadente. Temi: amore, morte, sesso e denaro. Direzione e concetto: Rubidori Manshaft Voce attori: Daria Deflorian, Cinzia Morandi, Roberto Corradino Collaborazione artistica: Paola Tripoli Post-produzione video: Luciano La Rotonda NINA MADÙ Rock band surreal demenziale Scruto nella foschia, molto lontano sirene della polizia. Gentile pubblico, spettatori nella penombra, il Grande Gorilla ci guarda. Una rock band specializzata in canzoni surreal-demenziali. Nina Madu’ semina nuova inquietudine grazie alle sue canzoni, con l’aiuto del Bullo Psicologico e dell’Abietto Infame. Con: Camilla Barbarito, Ulisse Garnerone, Fabio Marconi Audio editing: Filippo Bubbico Installazione e oggetti di scena: RazzleDazzle Produzione OfficinaOrsi Coproduzione: Festival Benevento Città Spettacolo, LIS Lab Performing Arts, Meina, Fondazione Piemonte dal Vivo PERDUTO PINOCCHIO Comincia là dove termina la favola di Collodi, dal momento in cui il grezzo legno diventa umano. Pinocchio è la storia di una vita e delle sue metamorfosi, kafkiana per il suo dolore, per la sua ironia, per il suo sadismo. In scena un uomo adulto, solo, senza Geppetto, fata e animali e insetti parlanti. Ecco Pinocchio con la sua esistenza. Fallita? Felice? L’uomo Pinocchio non ha più speranze e desideri. Adesso fa i conti con la difficoltà di ogni essere umano a diventare speciale, unico al mondo. E ti domando, caro Pinocchio, nel tuo bilancio esistenziale, hai capito cosa hai guadagnato e cosa perso? Non hai paura di diventare un fenomeno da baraccone come il fu burattino nel teatro di varietà di Mangiafuoco? Con: Tommaso Taddei Scene: Loris Giancola Costumi:MassimoBevilacqua Video: Alessio Bianciardi Audio: Marco Cardone Voci: Giancarlo Cauteruccio, Rossana Gay, Massimo Grigò, Carlo Salvador, Emiliano Terreni, Alessio Martinoli, Ciro Masella, Francesco Pennacchia, Laura Bandelloni, Massimo Bevilacqua, Anna Giusi Lufrano, Loris Giancola, Daria Balducelli, Alessio Bianciardi, Marco Cardone, Pina Izzi, Olmo Fantini, Carlotta Rovelli Produzione: Teatro Studio Krypton Dal 3 al 4 ottobre Dal 30 ottobre al 1 dicembre Dal 5 al 7 dicembre IN OTTAVA RIMA (vol. I e II) di Massimo Sgorbani, regia di Renzo Martinelli omaggio a Derek Jarman Il dialogo della morte, dell’incubo. Il dialogo delle fiabe da raccontare ai bambini per farli stare buoni. Il dialogo impossibile eppure reale tra la infanticida e il genocida. Un dialogo pieno di comparse, da Biancaneve ai sette nani, passando per Topolino, con Walt Disney che sorride sornione alla finestra del bunker. Magda e lo spavento: in effetti c’è da aver paura, pensando alla storia, la Storia con la esse maiuscola. Si ride, si scherza, si flirta amabilmente con l’uomo nero e, per farlo, bisogna avere il sangue freddo di Magda Goebbles, essere capaci di far amabilmente morire sei piccoli cuccioli d’uomo, il freddo del cianuro e il bacio della buona notte. A conclusione della trilogia ecco arrivare l’innominabile, l’osceno, Heil Hitler! Uno schermo monocromo solcato e graffiato da suoni, voci, racconti, rumori, ironia, invettiva, dolcezza, dramma: è Blue, l’ultimo film di Derek Jarman, uno dei più significativi e inno- PICCOLI SUICIDI regia di Giovanni Guerrieri e Dario Marconcini In una ludoteca per bambini con partenza da Teatro i. Questo lavoro – grazie alla complicità e alla collaborazione con la storica Compagnia del Maggio “Pietro Frediani” di Buti diretta da Dario Marconcini – segna una tappa decisiva nell’indagine sulla parodia che I Sacchi di Sabbia stanno conducendo negli ultimi anni. Ricalcare e abitare una forma arcaica – quella dei cantori dei paladini di ariostesca memoria – diventa la chiave per condividere un immaginario con lo spettatore, per poi rovesciarlo e/o straniarlo. La parodia è inte- sa come “fuori posto”, come rottura del nesso naturale fra musica e linguaggio: ecco il cuore di quest’avventura. Con: Gabriele Carli, Giulia Gallo, Giovanni Guerrieri, Enzo Illiano, Giulia Solano Ideazione: Giovanni Guerrieri e Giulia Gallo Consulenza all’Ottava Rima: Enrico Pelosini Consulenza al canto: Andrea Bacci e Enrico Baschieri Illustrazioni: Guido Bartoli Produzione: I Sacchi di Sabbia MAGDA E LO SPAVENTO BLUE Con: Milutin Dapcevic, Federica Fracassi Dramaturg: Francesca Garolla Audioevideo:FabioCinicola Luci: Mattia De Pace Produzione: Teatro i vativi cineasti inglesi. Resoconto della malattia che lo stava privando della vista consegnandogli un mondo di bagliori indistinti e che lo avrebbe condotto alla morte per complicazioni legate all’AIDS. Ma anche momenti di vita quotidiana, ricordi, critica sociale, descrizioni impietose, orgoglio omosessuale, poesia. Una lenta preparazione alla morte che diventa inno di una disperata vitalità. Voce: Michele Masiero Colonna sonora: Simon Fisher Turner Ringraziamenti: Keith Collins, James Mackay, Simon Fisher Turner, Tony Peake e The Estate of Derek Barman ◁ Una scena, foto: Andrea Macchia ottobre novembre dicembre 2014 Teatro Ariberto Prenotazioni e informazioni: www.nuovoteatroariberto.it info@nuovoteatroariberto.it tel. 3385268503 il foyer e' tutto del teatro 29 Via Daniele Crespi, 9 - 20123 Milano Biglietteria: prenotazioni@nuovoteatroariberto.it Mezzi pubblici: tram 2, 3, 14; bus 47, 59, 74, 94; M2 (S. Agostino) (S. Ambrogio), bike-sharing (S. Agostino). Prezzi: intero € 12,00 - riduzioni. Dal 1 al 25 ottobre 6 novembre Dal 7 al 9 novembre di e con Marco Filatori di e con Paolo Colombo di e con Beppe Casales TORTELLINI CRUDI FACCIA A FACCIA COL VAMPIRO LA SPREMUTA Un monologo, un figlio che racconta l’irruzione nella sua vita di una madre malata della cosiddetta “malattia di Alzheimer”. Parla con lei, o con ciò che resta di lei, o con la propria idea di lei. Con gli spettatori, chiamati a subire una specie di confessione pubblica. E con parte della famiglia, convocata in platea come in un triste tribunale in cui chiudere alcuni conti e, di conseguenza, aprirne altri. Ogni famiglia ha le proprie ombre e le proprie bombe innescate e lui maneggia con sofferta franchezza quelle della sua. È un piccolo gioco al massacro, dove tutti appaiono nudi e indifesi, proprio come la madre, su una sedia a rotelle, di spalle. E anche il pubblico. Assistente alla regia: Anna Maria Pasquazzo Marco Filatori Appunti dall’ISOLA Installazione a cura di Qui e Ora Residenza Teatrale Ritratto di un quartiere per parole e immagini, con le voci di chi lo abita e percorre ogni giorno. Sguardi sulle strade, gli incroci, le vie e sul senso della parola cultura oggi. Un momento per conoscere e ritrovare il senso di una cultura condivisa e diffusa. Un ponte fra l’Isola e la città che la racchiude. Ingresso libero Remote Milano: attraversare la città a piedi guidati dalla voce elettronica di un navigatore personale ▷ Il 7 gennaio 2010 i migranti che lavorano a Rosarno si ribellano. Dopo anni di violenze e sfruttamento, gli africani reagiscono, facendo ciò che gli italiani non fanno da anni: alzare la testa. In due giorni si consuma tutto: gli scontri con la polizia, la caccia al nero e infine lo sgombero. I media nazionali sottolineano che la mafia non c’entra. Ma dire che in Calabria la mafia non c’entra è una bugia. C’entra OH, HAPPY DAY! Storia e storie di Natale Prenotazioni e informazioni: 4 e 5 ottobre la fase storica in cui la Romania vive separata dalle sue radici europee, quella del socialismo reale. Il tentativo è quello di mostrare come i rumeni per un lungo periodo si siano confrontati con il lato oscuro della politica, fatto di sopraffazione, arbitrio, meschina ricerca del potere, arroganza e mistificazione. Da simili atteggiamenti, però, non si mostrano esenti neppure i governi dei “liberali” Paesi occidentali. 18 dicembre Zona K www.zonak.it ▽ Parliamo continuamente di allargamento a Est dell’Europa e poi, in realtà, sappiamo poco o nulla della storia dei Paesi che stavano un tempo al di là della ‘cortina di ferro’. Faccia a faccia col vampiro racconta Il Natale è l’attesa: gioiosa e trepidante, ma anche nervosa e malinconica. Attese che durano seco- li, giorni o anche solo minuti. Attese che segnano la storia. Attese raccontate da due sto- eccome e non solo in Calabria. Nei fatti di Rosarno si concentrano tre nodi fondamentali che stringono al collo l’Italia e che prima o poi bisognerà trovare il coraggio di sciogliere: il rapporto coi migranti, la mafia e il concetto di lavoro. Il nostro Paese è spremuto da mani violente, molte mani. Il coraggio di chi non vuole più girare la testa, di chi pensa che vivere esiga più dignità, deve essere imitato, non temuto. rici, Paolo Colombo e Chiara Continisio, che scivolano leggeri, come una slitta sulla neve, da Betlemme alla Finlandia, da Stille Nacht a Jingle Bells, dalle piccole storie natalizie alla grande Storia del mondo. Via Spalato, 11 - 20124 Milano tel. 0297378443 3420170364 Biglietteria: (in orario di ufficio) biglietti@zonak.it prenotazione e tessera annuale (€3.00) obbligatoria Mezzi pubblici: tram 7, 31, 33; bus 60; M2 (Gioia), M3 (Zara), M5 (Isola). Prezzi: intero €10.00 - rid. I tesseramento €7 - riduzioni. 5 ottobre ore 10.00 Corpomondo Dal 22 ottobre al 5 novembre a cura di Art-too di Rimini Protokoll - Stefan Kaegi e Jorg Karrenbauer I bambini (dai 6 ai 12 anni) aiutati dai loro genitori faranno volare in controluce i loro corpi immaginari. Ogni Dopo Berlino, Vienna, Avignone, San Pietroburgo, Rimini Protokoll, collettivo d’avanguardia tra i più premiati d’Europa, approda finalmente a Milano. Remote Milano è un percorso a piedi per attraversare la città guidati dalla voce elettronica di un navigatore personale. Una colonna sonora scritta per Milano, che trasforma il viaggio urbano in un film collettivo. Un mezzo tecnologico che dirige e lancia una sfida ai suoi 50 partecipanti: fanno parte di un’entità collettiva, ma il singolo può prendere decisioni per sé; è al contempo attore e spettatore, osservatore e osservato. corpo diventerà un vero e proprio mondo con mari e terre emerse. Ingresso libero con prenotazione obbligatoria. Remote Milano “Gli altri ascoltano ciò che ascolto io?” “Come potremo prendere decisioni comuni?” L’intelligenza artificiale dirige, ma stimola anche una percezione alterata che spinge a guardare la realtà e se stessi con sguardo del tutto nuovo. Un gioco, un’esperienza, un viaggio. Milano come non l’avete mai vista. Posti limitati – prenotazione obbligatoria. Prevendita dal 1 ottobre. Siete pregati di presentarvi nel luogo dell’incontro 20 minuti prima dell’inizio.Trattandosi di un percorso a tappe obbligate l’orario di partenza è improro- gabile. Lo spettacolo è itinerante, dura circa 90 min e sarà percorso a piedi. Si raccomanda di munirsi di scarpe comode e impermeabile in caso di pioggia. Nel luogo dell’incontro vi sarà chiesto un documento come cauzione per l’uso del navigatore. Sound design: Nikolas Neecke Drammaturgia: Juliane Männel, Aljoscha Begrich Assistenza alla regia: Ilona Marti Voci: Acapela Group Direzione di produzione: Caroline Gentz Produzione: Rimini Apparat per Milano Assistente alla regia: Federica Di Rosa Direttore di produzione e traduzione: Valentina Kastlunger 30 il foyer e' tutto del teatro Teatro Elfo Puccini ottobre novembre dicembre 2014 Corso Buenos Aires, 33 - 20124 Milano Biglietteria: (Corso Buenos Aires, 33) da lun. a sab. 10.30 - 19.30; dom. 14.30 - 17.30 www.elfo.org biglietteria@elfo.org Mezzi pubblici: tram 5, 33; bus 60, 81; M1 (Lima, P.ta Venezia). Prezzi: intero € 30,50 - martedì € 20,00 - riduzioni. Dal 21 ottobre al 16 novembre Dal 2 al 7 dicembre Dal 12 dicembre al 4 gennaio Irriverente e spassosa, ma anche profondamente e inaspettatamente commovente, la pièce parla di teatro, di poesia e di musica, di etica e della paura di invecchiare, anche se sembra che Bennett, proprio invecchiando, sia diventato più coraggioso e ambizioso che mai. Cuore del play è l’incontro tra Wystan Hugh Auden e Benjamin Britten, che si rivedono dopo vent’anni di lontananza. Per Bruni e De Capitani due splendidi ruoli con cui confrontarsi: il primo interpreterà la parte del poeta inglese e il secondo quella del compositore. Umberto Orsini fa rivivere Dostoevskij, calandosi nei panni di un immaginario Ivan Karamazov maturo. Si misura, attraverso uno specchio, con il se stesso giovane, quell’ideatore della leggenda che tra nostalgia e sofferenza srotola il suo personale nastro di Krapp. In scena, accanto al doppio personaggio, un Mefisto di eco faustiana con il quale l’Inquisitore si industria a classificare temi ossessivi quali fede, mistero, autorità, peccato e libertà. Un testo che è soprattutto un manifesto sull’autoprodotta mancanza di libertà degli uomini: l’Inquisitore si rivolge al Cristo afferman- Bugie e potere. Responsabilità e potere. Frost/ Nixon è un match che mette a confronto il potere politico e quello mediatico. Riflettori puntati sul primo caso storico di giornalismospettacolo. Nucleo della pièce è l’intervista che l’anchorman David Frost fece nel 1977 a Richard Nixon (dimesso nel 1974), terminata con la confessione dell’ex Presidente - mai ottenuta prima - sullo scandalo del Watergate e sui limiti morali del Prenotazioni e informazioni: tel. 0200660606 Sala sakespeare IL VIZIO DELL’ARTE LA LEGGENDA DEL GRANDE INQUISITORE FROST/NIXON di Alan Bennett, regia Ferdinando Bruni e Francesco Frongia da I fratelli Karamazov di Dostoevskij, regia di Pietro Babina di Peter Morgan, regia di Ferdinando Bruni e Elio De Capitani Con: Ferdinando Bruni, Elio De Capitani, Ida Marinelli, Umberto Petranca, Alessandro Bruni Ocaña, Michele Radice, Vincenzo Zampa, Matteo de Mojana Costumi: Saverio Assumma Musiche: Matteo de Mojana Luci: Nando Frigerio Suono: Giuseppe Marzoli Voce registrata: Giorgio Gaddi Sassofono: Luigi Napolitano Produzione: Teatro dell’Elfo Umberto Petranca e Ferdinando Bruni foto: Laila Pozzo ▽ Sala BAUSH Dal 30 ottobre al 9 novembre FAUST MARLOWE BURLESQUE di Aldo Trionfo e Lorenzo Salveti, regia di Massimo Di Michele Faust e Mefistofele, una storia di immortalità e dannazione, perdono e salvezza eterna. Una storia che, almeno per sentito dire, quasi tutti conoscono. Non molti, invece, conoscono la versione che due grandi autori di teatro hanno scritto nel 1976 per due monumenti del palcoscenico come Carmelo Bene e Franco Branciaroli. Un testo arduo, ricco di inserti, rappre- sentato solo da Bene e Branciaroli e poi mai più messo in scena. Gli autori elaborano un gioco straordinario nel quale i personaggi finiscono per rappresentare le due facce della stessa medaglia. La dannazione di Faust, spintosi troppo in là nella ricerca dell’immortalità, è anche la solitudine di Mefistofele. Il gioco – fatto di scherzi divertiti, inversioni di genere, ammiccamenti di seduzione reciproca, oscillante fra il disperante e il travolgente – invischia entrambi i personaggi in una progressiva crisi di identità. Con: Massimo Di Michele e Federica Rosellini Costumi: Alessandro Lai Luci: Alessandro Carletti Scene e aiuto regia: Cristina Gardumi Produzione: MaDiMi Federica Rosellini foto: Angles Parrinello ▷ do che gli uomini non sanno che farsene della libertà, demandano l’arbitrio ad altri e si deresponsabilizzano. Solo in questo modo, paradossalmente, di sentono liberi. Con: Umberto Orsini (foto), Leonardo Capuano Drammaturgia: Pietro Babina, Leonardo Capuano, Umberto Orsini Scene: Federico Babina, Pietro Babina Costumi: Gianluca Sbicca Musiche: Alberto Fiori Video: Miguel Derrico Suono: Alessandro Saviozzi Tecnico: Filippo Lezzi Produzione: Compagnia Umberto Orsini potere. Un episodio storico realmente accaduto. Con: Ferdinando Bruni, Elio De Capitani (foto), Luca Toracca, Alessandro Bruni Ocaña, Claudia Coli, Matteo de Mojana, Andrea Germani, Nicola Stravalaci Luci: Nando Frigerio Suono: Giuseppe Marzoli Produzione: Teatro dell’Elfo e Teatro Stabile dell’Umbria Dal 18 al 27 novembre ROAD MOVIE di Godfrey Hamilton, regia di Sandro Mabellini Un testo profondamente commovente che ci parla della paura dell’amore, della perdita, della morte e della complessità di questi sentimenti quando sono inscindibilmente legati. Ambientato negli Stati Uniti degli anni Novanta, epoca in cui l’Aids assumeva i connotati di un’epidemia, racconta di Joel, gay trentenne, che si avventura in un viaggio coast to coast per rincontrare il suo innamorato, Scott. Un percorso costellato da incontri che lo trasformeranno profondamente, mettendolo a confronto con genitori, uomini e donne che devono in vario modo venire a patti con la perdita degli affetti più cari. Con: Angelo Di Genio Violoncello: Piero Salvatori Produzione: Beat 72 e Quartieri dell’arte ottobre novembre dicembre 2014 Sala BAUSH Dal 11 al 21 dicembre IL MARITO SMARRITO da George Dandin di Molière, regia di Filippo Renda Una casa di plastica, un giardino di moquette e meno di un metro quadrato di terra: questi sono gli averi, almeno quelli visibili, di Giorgio Dandini, sedicente villico arricchito, self made man, esponente di una nascente borghesia ancora molto volgare. L’imprenditore agricolo non possiede però soltanto beni materiali: egli ha anche acquistato una moglie, Angelica, ragazza tutto pepe, figlia di due aristocratici decadutissimi decisi a spennarlo. In cerca di avventure, Angelica trova nel virilissimo Clitadtro, cafone d’altri tempi, lo sfiato tanto bramato dal proprio corpo; il marito subodora l’inganno, ma, per la furbizia della moglie e per la propria proverbiale ignoranza, per il foyer e' tutto del teatro Dal 26 dicembre al 4 gennaio ben tre volte non riesce ad incastrare la fedifraga e per tre volte viene pesantemente umiliato persino dai servi. Cornuto e smarrito. SHAKESPEARE A MERENDA di e con Elena Russo Arman È sempre sorprendente per i giovani spettatori scoprire quanto lavoro ci sia dietro uno spettacolo, cosa accade dietro le quinte mentre lo spettacolo è in corso e soprattutto scoprire quanto questa attività non sia cambiata molto dall’epoca di Shakespeare. Chi era costui? Chi era la Regina Elisabetta? Come lavoravano gli attori? Come erano i te- Con: Pier Paolo D’Alessandro, Matthieu Pastore, Valentina Picello, Simone Tangolo, Anahì Traversi Drammaturgia: Filippo Renda Scene e costumi: Eleonora Rossi Produzione: Idiot Savant/Ludwig, Teatro Libero di Palermo Pastore e D’Alessandro ▷ Sala Fassbinder Dal 28 ottobre al 2 novembre Dal 4 al 16 novembre da Davide Toffolo, regia di Eleonora Pippo di Peter Weiss, regia di Nanni Garella ne umana, rinunciare all’amore e astenersi dal modificare il corso delle esistenze altrui. Un classico dell’avanguardia del secondo Novecento, firmato da Peter Weiss nel 1963. La vita e la morte di Marat, l’uomo più radicale della rivoluzione francese, vengono messi in scena, tredici anni dopo la fatale coltellata di Charlotte Corday, dagli internati del manicomio di Charenton, nei pressi di Parigi, sotto la guida del Marchese de Sade, il quale venne realmente Con: Mimosa Campironi, Marco Imparato, Elisa Pavolini, Maria Roveran (foto), Libero Stelluti, Davide Toffolo, Matteo Vignati Musiche: Tre Allegri Ragazzi Morti Produzione: Pubblico Teatro, Elena Arcuri & Eleonora Pippo rinchiuso nel manicomio che tra il 1801 e il 1814 lo vede regista della pièce stessa. Con: Laura Marinoni (foto), Nanni Garella, Nicola Berti, Giorgia Bolognini, Luca Formica, Pamela Giannasi, Maria Rosa Iattoni, Iole Mazzetti, Fabio Molinari, Mirco Nanni, Lucio Polazzi, Deborah Quintavalle, Moreno Rimondi, Roberto Risi Dal 18 al 23 novembre VOCAZIONE Dal 25 al 30 novembre di e con Danio Manfredini regia di Gabriele Di Luca, Massimiliano Setti, Alessandro Tedeschi di e con Mario Perrotta Manfredini torna al lavoro con l’intenzione di tracciare un quadro sulla figura dell’attore teatrale e dei vari stadi che attraversa e che lo conducono alla creazione: come si contaminano i piani della vita con quelli dell’arte e viceversa. “Mi apro a un percorso di lavoro teatrale che verte sul tema dell’attore di teatro e della sua vita. Metto a fuoco questo soggetto in un momento in cui sembra inutile, non necessario, occuparsi di teatro, di arte e di conseguenza dell’attore-autore-regista teatrale, figura che sembra in disuso. Pur accogliendo i progressi della tecnologia e il potenziale che offrono Gli Stati Uniti d’America bombardano il Messico distruggendo tutte le piantagioni di droga con il pretesto di esportare la propria democrazia. Fil e Charlie, trentenni con un futuro incerto, coltivano nel loro appartamento grossi quantitativi di marijuana e, con opposte motivazioni, decidono di invertire il all’arte, ritengo centrale la figura dell’artista nella sua essenza umana scarna. Fosse anche, come si dice, che il teatro è destinato a sparire, ci tocca dare luce al tramonto”. Con: Vincenzo del Prete, Danio Manfredini (foto) Produzione: La Corte Ospitale atri a quell’epoca? Chi andava a teatro? L’obiettivo di Shakespeare a merenda è proporre ai più giovani, con ironia e leggerezza, un modo diverso di scoprire il teatro, di osservare da vicino gli elementi che lo compongono e di offrire loro qualche nozione sul teatro elisabettiano e sui suoi protagonisti. Produzione: Teatro dell’Elfo LA PERSECUZIONE E L’ASSASSINIO DI JEAN-PAUL MARAT CINQUE ALLEGRI RAGAZZI MORTI Musical a bassa fedeltà tratto dall’omonimo romanzo a fumetti di Davide Toffolo. Gli episodi L’alternativa e La festa dei morti sono stati scelti per una trasposizione teatrale/musicale. La saga racconta la storia horror-romantica di cinque liceali che, in seguito a un incidente mortale procurato da un rito voodoo, diventano zombie condannati a nutrirsi solo di car- 31 Costumi: Elena Dal Pozzo Musiche: Saverio Vita Produzione Emilia Romagna Teatro Fondazione Dal 1 al 7 dicembre THANKS FOR VASELINA UN BÈS - ANTONIO LIGABUE normale andamento del mercato della marijuana esportandola dall’Italia al Messico. Su questo pretesto surreale si fonda la trama che esploderà non appena nella loro vita entrerà Wanda, membro di un fallimentare corso di autostima: nessun’altro potrebbe essere più adatto per diventare un insospettabile corriere internazionale della droga. Con: Gabriele Di Luca, Massimiliano Setti, Beatrice Schiros, Ciro Masella, Francesca Turrini Costumi e scene: Nicole Marsano, Giovanna Ferrara Musiche: Massimiliano Setti Luci: Diego Sacchi Produzione: Carrozzeria Orfeo e Pontedera Teatro “Un bès... Dam un bès, uno solo! Che un giorno diventerà tutto splendido. Per me e per voi”. Provo a chiudere gli occhi e immagino: io, così come sono, con i miei 40 passati, con la mia vita vissuta, ma senza un bacio, neanche uno. Mai. Ecco, questo m’interessa oggi di Antonio Ligabue: la sua solitudine, il suo stare al margine, anzi, oltre il margine, là dove un bacio è un sogno, un’implorare senza risposte che dura da tutta una vita. Voglio avere a che fare con l’uomo Antonio Ligabue, con il Toni, lo scemo del paese. Mi attrae e mi spiazza la coscienza che aveva di essere un rifiuto dell’umanità e, al contempo, un artista, perché questo doppio sentire gli lacerava l’anima. Collaborazione alla regia: Paola Roscioli Collaborazione alla ricerca: Riccardo Paterlini Produzione: Teatro dell’Argine Mario Perrotta ▽ il foyer e' tutto del teatro 32 Sala Fassbinder Dal 9 al 14 dicembre ottobre novembre dicembre 2014 STILL LIFE Dal 16 al 21 dicembre Massacro a cinque voci per una vittima. Il bullismo omofobico, la discriminazione, il mobbing psicologico che spinge all’autoannientamento. Un contributo per tentare di combattere la discriminazione identitaria, un omaggio per ricordare l’adolescente romano, uno dei tantissimi, che si è tolto la vita impiccandosi con la sua sciarpa rosa. Una vertigine per illustrare un germe che si annida ovunque, ma che proprio nei licei scolastici, in quell’età in cui ogni “Scende giù per Toledo e va di fretta, Rosalinda Sprint. E’ in ritardo col sarto e deve andare da Marlene Dietrich fra mezz’ora e quella non aspetta. Colpa della Camomilla Schulz…”. Così inizia una delle più travolgenti invenzioni letterarie, la storia di un travestito napoletano, emblema della stravaganza e fragilità di una città e dei suoi mutanti abitanti. Tra straniamento ed immedesimazione, si disegna il personaggio di Rosalinda Sprint. Un flusso Dal 26 dicembre al 4 gennaio SCENDE GIÙ PER TOLEDO GRASSE RISATE, LACRIME MAGRE! drammaturgia Ricci/Forte, regia di Stefano Ricci di Giuseppe Patroni Griffi, regia di Arturo Cirillo futuro sembra possibile, stabilisce il suo paradosso smascherando i perimetri del gregge che diventeremo. Con: Anna Gualdo, Giuseppe Sartori, Fabio Gomiero, Liliana Laera, Francesco Scolletta Movimenti: Marco Angelilli ▽ Una scena di Still life foto: Daniele e Virginia Antonelli Arturo Cirillo in Scende giù per Toledo ▽ di parole che diventano carne e spesso danza. Un tango disperato, un folleggiare sul baratro, un urlare per non morire. Lo spettacolo è adatto esclusivamente ad un pubblico adulto. Con: Arturo Cirillo Scene: Dario Gessati Costumi: Gianluca Falaschi Musiche: Francesco De Melis Luci: Mauro Marasà Produzione:Teatro Stabile delle Marche e Napoli Teatro Festival di e con Paolo Faroni e Fabio Paroni Torna lo spettacolo (aprì con successo la scorsa edizione di Nuove storie) che gioca coi luoghi comuni del mondo del teatro e i suoi stereotipi, sviscerando allegramente il mestiere dell’attore in quattro quadri, più Prologo ed Epilogo. L’attore felice di recitare nella TV commerciale lotta contro il compagno che vorrebbe fare teatro serio; il giovane regista cerca di piazzare le sue idee su un mercato che prevede solo commedie brillanti e classici con bellocce televisive; due vecchi amici del liceo, uno fa il dentista e l’al- tro l’attore, in una visione ribaltata della realtà alla Monty Phyton; il dramma di dover scegliere tra famiglia e vita comoda e un’esistenza senza punti fermi e solitaria. Un susseguirsi di scene divertenti, a tratti esilaranti, dove i due attori/registi/autori si scambiano vicendevolmente il ruolo di buono/cattivo, pratico/idealista, affermato/fallito con grande versatilità e capacità mimetica. Scene e luci: Massimo Canepa Produzione: Compagnia Blusclint Dal 26 dicembre al 4 gennaio GENERAZIONE DISAGIO DOPODICHÈ STASERA MI BUTTO regia di Riccardo Pippa Una drammaturgia collettiva per raccontare una generazione. «Sappiamo chi sei. Tu sei un disagiato. Lo sai tu e lo sappiamo anche noi. Sappiamo quante energie sprechi per non farlo vedere. Fratello disagiato, basta: Il disagio non è un ostacolo sulla strada, il disagio è la strada. Non cercare di cambiare te stesso. Non cercare di apparire migliore. Accettati come sei: pigro, inetto, inconcludente, dispersivo, vile. Noi ti vogliamo bene così. Non preoccuparti: elimineremo assieme ogni senso di colpa, ogni residuo di frustrazione. Noi siamo qui per aiutarti. Siamo portatori di un messaggio universale che si esprime attraverso la pratica delle tre d: Distrazione, Disinteresse, Disaffezione. Stringi la mano che ti porgiamo. Il futuro è nostro. Grandi giorni di festa si avvicinano. Noi siamo la Generazione Disagio. E ce ne sbattiamo il cazzo». Con: Enrico Pittaluga, Graziano Sirressi, Alessandro Bruni Ocaña, Luca Mammoli Disegni: Duccio Mantellassi e Niccolò Masini Produzione: Generazione Disagio Accendi iariflettori sulla tua attività! yer t i c i l b b u p La tinuaprima fil a ’ scrivici a: pubblicita@foyertabloid.net Foyer - trimestrale free-press di promozione dello spettacolo dal vivo - www.foyertabloid.net Fo imento per lo er vivo f i r i d o t n u il p spettacolo dal Foyer è pubblicato da Controfibra srls - www.controfibra.it ottobre novembre dicembre 2014 il foyer e' tutto del teatro Teatro degli Arcimboldi Prenotazioni e informazioni: Viale dell’Innovazione, 20 - 20126 Milano Biglietteria: (Viale dell’Innovazione, 20) dal lunedì al venerdì dalle 14.00 alle 18.00 www.teatroarcimboldi.it Mezzi pubblici: bus 52, 87, 728; M5 (Bicocca). Prezzi: da € 15 a € 110 + diritti di prevendita. Riduzioni per gruppi, gruppi@ipomeriggi.it 2 ottobre Dal 16 ottobre al 2 novembre 20 ottobre e 29 novembre Sogno o son desto regia di Massimo Romeo Piparo Tempo reale tour Centralino: tel. 02641142212 02641142214 02641142200 33 MASSIMO RANIERI JESUS CHRIST SUPERSTAR FRANCESCO RENGA L’istrione del teatro italiano, confermatosi come uno degli artisti più amati e seguiti dal pubblico, torna a Milano a grande richiesta con lo straordinario spettacolo Sogno e son desto – Chi nun tene coraggio nun se cocca ch’ ‘e femmene belle. In un unico show, l’artista mescola tutti i suoi successi con quelli dei grandi autori di musica e teatro. Canzoni e monologhi intrecciano un racconto giocoso e provocatorio, un inno alla vita, all’amore e alla speranza. Trolli, batteria; Donato Sensini, sax Luci: Maurizio Fabretti Produzione: Anni 60 Produzioni e Cose di Musica Con: Max Rosati, chitarra; Flavio Mazzocchi, pianoforte; Mario Guarini, basso; Luca Approda a Milano Jesus Christ Superstar, con una imperdibile reunion degli interpreti principali del film originale. La versione italiana in foto: G. Chieregato lingua originale firmata da Massimo Romeo Piparo compie 20 anni e vanta ormai numerosi record, con numeri di tutto rispetto: tre diverse edizioni, 11 anni consecutivi in cartellone nei Teatri italiani dal 1995 al 2006, oltre 1.000.000 di spettatori, più di 100 artisti che si sono alternati nel cast. La chiave del grande successo è l’ottimale combinazione di musica rock, musical e una Grande Storia. Mentre è in tutte le radio il nuovo singolo A un isolato da te, continua inarrestabile il successo di Tempo reale tour che in autunno vede l’artista on stage in tutta la penisola, dopo un’estate in top ten nelle classifiche dei dischi più venduti. Con una straordinaria presenza, fisica e vocale sul palco, Renga procede spedito attraverso cambi di registro, passaggi vocali complicatissimi ed emozionanti momenti di spettacolo. Con: Ted Neeley, Yvonne Elliman, Barry Dennen Direzione Musicale: Emanuele Friello Coreografie: Roberto Croce Scene: Giancarlo Muselli Costumi: Cecilia Betona Dal 11 al 23 novembre Dal 10 al 21 dicembre regia e coreografie di Matthew Bourne regia di Rob Roth Matthew Bourne’s Disney’s Beauty Swan Lake and the Beast Emozionante, audace, totalmente originale, la produzione di Matthew Bourne trasforma uno dei migliori balletti classici della tradizione in un elegante, spiritoso, toccante racconto contemporaneo. Forse più conosciuto per la sostituzione del tradizionale corpo di ballo femminile con una minacciosa ensemble maschile, Matthew Bourne fa molto di più: fonde balletto, stile, umori- smo, spettacolo, comicità e mimo per creare un provocatorio e potente Lago dei cigni dei nostri tempi. Con: Jonathan Ollivier, Chris Trenfield, Christopher Marney, Simon Williams Scene e Costumi: Lez Brotherston Luci: Rick Fisher Musiche: Pyotr Ilyich Tchaikovsky Produzione: New Adventures L’intramontabile musical, tratto dall’omonimo film d’animazione del 1991 che valse a Disney l’Oscar, ha conquistato i cuori di oltre 35 milioni di spettatori dal suo primo debutto. Con l’incantevole storia d’amore tra la giovane Belle e la Bestia, il principe intrappolato da un incantesimo nel corpo di una spaventosa creatura, Disney’s Beauty and the Beast è il grande classico pronto a stupire ancora e a incantare il pubblico italiano con la sua versione originale inglese che porterà sul palcoscenico 30 attori e ballerini, 11 musicisti, 580 costumi, 80 parrucche e magici effetti speciali. Sono in corso in questo periodo a Broadway le audizioni del cast definitivo. Coreografie: Matt West Costumi: Ann Hould-Ward Luci: Natasha Katz Scene: Stanley A. Meyer Suono: John Petrafesa Jr. supervisione musicale: Michael Kosarin Musiche: Alan Menken Testi: Howard Ashman, Tim Rice; libretto di Linda Woolverton Produzione: Show Bees, in collaborazione con foto: H. Maybanks David Zard, e Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia foto: Amy Boyle 34 il foyer e' tutto del teatro ottobre novembre dicembre 2014 Teatro Officina Prenotazioni e informazioni: tel. 022553200 fax. 0227000858 Via Sant’Erembaldo, 2 - 20126 Milano www.teatroofficina.it info@teatroofficina.it Segreteria: dalle 9.30 alle 17.30 Mezzi pubblici: bus 44, 86; M1 (Gorla). 26 ottobre 24 e 25 ottobre 1 novembre Serata per la pace in Medio Oriente a cura di Massimo De Vita drammaturgia e regia di Patrizia Pasqui Ondate di violenza e di crudeltà si abbattono su popoli deboli e poveri (i curdi, i palestinesi, gli afghani), un’umanità dolente si è trovata scagliata in scenari di guerra e di privazione. La pace è un bene che in occidente tendiamo a dare per scontato e che, invece, tale non è per gran parte del mondo. La voce della poesia e Un viaggio nel paese più bello del mondo: una terra amata e lontana, abbandonata per salvare la propria vita. La dimostrazione del laboratorio con i rifugiati politici organizzato e realizzato tra l’ottobre 2013 e il maggio 2014. Accogliere la voce di un’umanità dolente utilizzando uno strumento ineguagliabile come il teatro. Il progetto, voluto e sostenuto dall’Ufficio Servizi per Adulti e Politiche per l’Immigrazione del Comune di Milano, costituisce un’esperienza pilota che utilizza il teatro come dispositivo comunicativo che coin- Poeti contro la guerra Io, rifugiato politico Etiopia detta Pia della letteratura creano una diversa attenzione, un ascolto profondo, una consonanza con questi popoli disperati. Lettori: Massimo de Vita (nella foto), Daniela Airoldi Bianchi Testi di: Tahar Ben Jelloun, Pablo Neruda, Berthold Brecht, Primo Levi e Nazim Hikmet volge nel setting rifugiati, assistenti sociali ed educatori. Al termine del percorso laboratoriale ora il pubblico ha la possibilità di assistere alla restituzione sociale del lavoro svolto. Nella grande pineta tra Pisa e Livorno di nome Tombolo, dopo la seconda guerra mondiale, una parte di popolazione cerca di rifugiarsi o di trarre profitto dalle condizioni provocate dalla guerra. In baracche e capanne, vive un’umanità di contrabbandieri, disertori e segnorine - così erano chiamate le prostitute. Una di loro, Etiopia detta Pia, racconta in modo divertente e commovente la vita di quel periodo. Una storia emblematica delle conseguenze di una guerra, che sono distruzioni materiali, ma anche disperazione, corruzione e disgregazione di un tessuto sociale. Con: Claudia Bendinelli, volontaria di Emergency, al suo debutto teatrale. 5 dicembre 6 e 7 dicembre da Ferruccio Brugnaro, regia di Massimo de Vita di e con Massimiliano Vergani Spettacolo sui morti di lavoro. Gli operai mandano avanti un pezzo di Paese Italia ma sono come il resto di niente. L’oblio è calato nel breve volgere degli ultimi venti anni su una umanità intera, nove milioni di persone oggi in Italia, un mondo dotato di un suo sapere, di una sua cultura. In questo sprofondare delle coscienze qualcosa di ancor più grave è accaduto: la perdita dell’orgoglio e della dignità operaia. Spesso chi è operaio non dice di Diossina 2.0 racconta il dietro le quinte di una brutta vicenda, l’esplosione dell’Icmesa di Seveso del 1976. Molto è stato detto, ma nessuno ha mai messo in fila, in modo semplice, raccontabile, tutti i pezzi di un puzzle che trasferiscono una verità molto più oscura e inquietante di quella che è passa- SCANDALO QUOTIDIANO DIOSSINA 2.0 di un normale morire Seveso dall’ICMESA alla Pedemontana 2 novembre GENNARIELLO CHI? La profezia alle spalle. Pasolini e i giovani d’oggi Con i giovani del Laboratorio per adolescenti del Teatro Officina Il centro dell’emozione accompagnati da Daniela Airoldi Bianchi. Testimonianze audio e video su Pier Paolo Pasolini scelte e selezionate dai giovani stessi. In Lettere Luterane, Pier Paolo Pasolini inventa Gennariello, immaginario interlocutore cui destina riflessioni pedagogiche sui giovani che con stra- zio e disperazione definisce mostri: il trionfo del consumismo, la devastazione culturale indotta dalla televisione, la mutazione antropologica che ha azzerato l’identità del popolo, il Palazzo e la logica del Potere. A 50 anni dalla sua morte, il Teatro Officina riparte da cosa i figli pensano del pensiero amorevole e disperato di un padre profetico e forse incomprensibile. esserlo, quasi fosse una colpa di cui vergognarsi. L’uomo invisibile è proprio l’operaio e lo scandalo di tutti i giorni è questo suo normale morire sul lavoro o nella sua disperata ricerca. Da testimonianze di operai della ThyssenKrupp e del Petrolchimico di Marghera. Con: Daniela Airoldi Bianchi, Massimo de Vita (insieme nella foto) Scenografia: Gianluca Martinelli Luci: Beppe Sordi , ta attraverso i mezzi di informazione. Il libro, che è anche uno monologo teatrale, è sostanzialmente un’inchiesta che ricostruisce ruoli, responsabilità e scenari nascosti fra le pieghe del dramma dell’Icmesa e che oggi vengono riproposti a causa del progetto dell’Autostrada Pedemontana Lombarda. ottobre novembre dicembre 2014 il foyer e' tutto del teatro Teatro del Buratto al Pime Prenotazioni e informazioni: tel. 0227002476 prenotazione obbligatoria 02 43820498 prenotazioni@teatrodelburatto.it www.teatrodelburatto.it 12 ottobre 19 ottobre dei fratelli Merendoni Uno spazio circolare delimitato da tappetini e cuscini colorati dove i bambini possono sedersi. Al centro di questo spazio ci sono un grande piatto colmo di terra e due attrici. Un viaggio appassionante nel mondo segreto del sotto la terra, dove hanno casa animali piccoli e grandi, dove, nella sua 35 Via Mosè Bianchi, 94 - 20126 Milano Mezzi pubblici: tram 16; bus 48, 49, 68, 78,90,91; M1 (Amendola, Lotto). Prezzi: intero €7.00 (adulti e bambini) - riduzioni. 26 ottobre HANSEL E GRETEL SEME DI MELA COME ONDE La fiaba di Hansel e Gretel raccontata da due vecchi fratelli burattinai, ultimi eredi di un’antica famiglia di burattinai italiani. Dati per dispersi ormai da molti anni, li ritroviamo qui, pronti ancora una volta ad ingannarci con i loro magistrali trucchi teatrali. Lo spettacolo suggerisce una riflessione sulla sottile differenza tra finzione e inganno, immaginazione e illusione, ma se la finzione è condivisa da tutti allora può essere un gioco meraviglioso in cui farci coinvolgere senza paura, come il teatro. (da 4 a 10 anni) tana, attende l’arrivo della primavera la famiglia DeTopis. Anche un piccolo seme di mela aspetta, che nel cuore della terra ha la sua casa piccina, piccina... Un gioco per raccontare ai più piccoli con semplicità che sono una piccola parte di un grande mondo pieno di meraviglie. (da 2 a 6 anni) Una scena candida accoglie gli spettatori. C’è il suono del mare. E silenzio. Qualcosa si accende nel cielo, sembrano stelle. Qualcosa si muove...“C’è qualcuno?”. La luce cambia, sembra che arrivi il sole... si sentono gli uccellini, ecco, qual- cuno si sveglia, spunta un viso, un piede... oplà! Un risveglio. E una continua scoperta. Bauli che nascondono inimmaginabili tesori... come l’acqua. Due attori accompagnano i bambini alla scoperta dell’elemento acqua. (da 1 a 3 anni) 26 ottobre LUPO VALIGIA E CAPRETTI L’ARCA PARTE ALLE OTTO IL CIELO DEGLI ORSI 12 ottobre 19 ottobre Lungo il sentiero delle storie di Ulrich Hub, regia di Renata Coluccini “Quando ero piccola, appena nata, non sapevo come è dolce dormire abbracciata al mio orso...”. Nella valigia delle meraviglie c’è anche un libro che racconta una storia! “Quando ero piccola, non sapevo leggere immagini e parole, non sapevo come è bello ascoltare le storie”. Adesso che sono più grande mi piace ascoltare e raccontare le storie, adesso che siamo più grandi vi racconto questa storia. Si ascolta si guarda e si sogna. (da 3 a 8 anni) 9 novembre É PRONTO. A TAVOLA! di Aurelia Pini E’ pronto! A tavola! Ti sei lavata le mani? Così comincia il rito del cibo, che è diventato rituale, un atto di cultura. La cucina, ma soprattutto il tavolo, diventa lo spazio dove ci si ritrova a mangiare, a comunicare, a festeggiare e anche a giocare. In questo spettacolo, seguendo una regola di Sgalateo, Patrizia ed Elena, parlano di cose buone e meno buone da mangiare, giocano a preparare un pranzo ideale che piaccia agli occhi, al cuore e alla fantasia. Oggetti di uso quotidiano che vengono stravolti, riutilizzati, reinventati come solitamente i bambini fanno nel gioco simbolico. Il tavolo, le sedie, la grande tovaglia di gioco in gioco diventano: tana, orto, castello, si trasformano in piccoli spazi scenici che raccontano storie. (dai 3 agli 8 anni) 9 novembre Tre pinguini sulla banchisa. Amici da sempre. Uno di loro, il più piccolo, si siede sopra una farfalla, cattivo come un bambino cattivo. Gli altri due insorgono: “Non si deve uccidere”. Comincia così una conversazione/bisticcio sul mondo, su Dio, su ciò che è invisibile, su quello che si deve o non si deve fare, fatta di domande che tutti si pongono e risposte che molti si danno, di scherzi, di sorrisi. Vengono interrotti dall’arrivo di una colomba che annuncia l’imminente diluvio e invita i pinguini a salire sull’Arca, che partirà alle otto in punto. Ma i biglietti a disposizione sono solo per due pinguini e gli amici sono tre. Che fare? (dai 5 anni) 16 novembre VASSILISSA E LA BABA JAGA Lungo il sentiero delle storie Lo spettacolo racconta di Vassilissa, una bambina orfana che, con la sua bambola, regalatale dalla madre, percorrerà un viaggio nella notte alla ricerca del fuoco, di cui è padrona la terribile Baba Jaga. La strega vive immersa nel bosco, in una casa misteriosa appoggiata su due zampe di gallina ed è pericoloso chiederle aiuto; è malvagia ma è anche giusta, conosce la vita ma conosce anche la morte, conosce il presente ma anche il passato. Grazie all’aiuto della sua bambola, Vassilissa troverà la forza di affrontare le prove che la strega le imporrà per ritrovare la strada di casa. (da 3 a 8 anni) PESCATORI DI STELLE BLU Storie di miti del cielo BABEBìBO… Colori e suoni delle parole Questa è la storia di un tempo molto lontano. Nell’universo c’era una certa confusione. Giove era il dio del cielo. Nettuno il dio del mare. A volte, il mare si rifletteva nel cielo. E il cielo nel mare. Le stelle non stavano al loro posto nel cielo. E i marinai che provavano ad 16 novembre orientarsi con le stelle del cielo si perdevano. Per questo c’erano la Signora Pescatrice e il Signor Pescatore di stelle. Il loro compito era quello di ripescare le stelle che si tuffavano in mare e rimetterle al loro posto nel cielo. (da 5 a 10 anni) testo e regia di Renata Coluccini Una bambina, nella solitudine della sua camera gioca con suoni e parole e così scopre, nominandole, alcune emozioni di cui fa tesoro. Allora sarà pronta per affrontare il mondo, a uscire dalla sua stanza. Le parole sono i sassi che ci fanno percorrere strade, sono chiavi che aprono porte ma prima di essere parole sono suoni. Ogni giorno posso cambiarle, scegliere le più importanti. Una parola per ridere, una per dormire, una per essere felice, una per quando sono triste e un’altra per arrabbiarmi. (da 3 a 8 anni) da Dolf Verroen & Wolf Erlbruch Il cielo degli orsi si compone di due storie. La prima racconta di un orso che, soddisfatta la fame dopo un lungo letargo, si mette a pensare a come sarebbe bello essere un papà. Dopo un lungo cercare, sembra trovare in cielo la soluzione. La se- conda racconta di un orsetto, molto triste per la morte del nonno. Quando la mamma gli spiega che il nonno era molto stanco e ora è felice nel cielo degli orsi, dice: “Ci voglio andare anch’io”. E parte alla sua ricerca. (dai 3 agli 8 anni) 23 novembre MAPPAMONDI di S. Baccari e Valeria Cavalli, regia di Susanna Baccari e Claudio Orlandini Di ecologia si parla tanto. Per capire bene i problemi, però, non resta che andare a controllare! Ecco perché due bambine molto intraprendenti decidono di andare a esplorare il mondo per vedere se è proprio così malato. Loro non sanno nulla del protocollo di Kyoto, ma vedono benis- simo che nel mare galleggiano sacchetti di plastica, che il cielo delle città è grigio di smog, che la pianta sotto casa è striminzita e allora partono per un lungo viaggio immaginario. Forse non salveranno il mondo, ma impareranno a confrontarsi con i suoi abitanti. (da 3 a 10 anni) 23 novembre PER TE Una favola bianca perché ha inizio in una casa rotonda e fatta di ghiaccio. C’è qualcuno che aspetta e l’attesa è simile ad un foglio bianco da disegnare; proprio come fanno i bimbi nelle ore dell’asilo. Tutti aspettiamo, colorando la vita. Si aspetta in coda alla posta, fermi ad un semaforo, in una stazione ferroviaria. Parla di lui e di lei che sono innamorati e si scoprono impegnati nell’attesa più dolce di tutte: quella di un figlio. Parla di una maledizione che costringerà lui a mettersi in cammino verso terre lontane e lei ad aspettarlo, da sola, nel bianco. Parla della promessa di chi parte: “tornerò!”. Parla della promessa di chi resta: “ti aspetterò. E non avrò paura!”. (da 3 a 6 anni) 36 il foyer e' tutto del teatro ottobre novembre dicembre 2014 14 dicembre 7 dicembre IL MESSAGGIO SEGRETO GIOCAGIOCATTOLO. Quando i bambini dormono… i giocattoli giocano DI BABBO NATALE di Beatrice Masini, regia di Jolanda Cappi e Giusi Colucci Pochi giorni prima di Natale, un folletto bussa alla porta della Befana: ha un messaggio molto importante da parte di Babbo Natale. Peccato che Benjamin sia un folletto pasticcione e si sia dimenticato tutto quello che doveva dire. La Befana le prova tutte per fargli tornare la memoria: che il messaggio sia stato racchiuso nel calendario dell’avvento? D’altra parte, alcuni giorni non sono ancora stati aperti. Dentro ad ogni casellina c’è un indizio che aiuta il folletto a decifrare il messaggio, ma Benjamin è proprio smemorato! (da 4 a 8 anni) 7 dicembre IL MIO AMICO MOSTRO testo e regia di Aurelia Pini “I mostri non esistono!”, dicono i grandi, ma Alice non lo pensa affatto; a lei piacciono i mostri: li disegna, ci gioca, parla con loro, li addomestica creando con loro dei legami di amicizia. Poi c’è lui: Sigfrido. Un piccolo mostro morbido, paziente, da abbracciare quando si è tristi; quando è buio le fa compagnia, dorme nel I protagonisti sono i giocattoli. Loro sono sempre pronti a soddisfare ogni desiderio del bambino, ma quando lui non c’è loro giocano davvero, scherzano, sognano. Lo conoscono bene, lo vedono crescere, soffrire, ridere, piangere, conoscono i suoi segreti, le sue paure, i suoi desideri. E poi, un giorno, il bambino confida al suo amico immaginario la sua paura per l’arrivo di una sorel- lina, paura che mamma e papà non gli vorranno più bene. Per distrarlo, mamma e papà gli regalano un giocattolo nuovo. Adesso sono i giocattoli ad avere paura di finire dimenticati in una soffitta e poi alla discarica! Comunque vada, lui sarà sempre il loro bambino. E loro i suoi giocattoli. Un bambino ha sempre voglia di giocare. E finché c’è un bambino che gioca, c’è un giocattolo felice. (da 3 a 7 anni) STORIE IN VIAGGIO Fiabe d’inverno di e con Debora Virello Una viaggiatrice, uno strano personaggio d’altri tempi con molta voglia di raccontare. La sua valigia, colma di ricordi, piccoli oggetti, cartoline e parole che aspettano solo di diventare storie. E una musica che l’accompagna sempre, ovunque vada. Ecco. C’é tutto. Non serve altro. Adesso il viaggio può avere ini- zio. Basta salire a bordo, tenere ben stretto il biglietto tra le dita, chiudere gli occhi, aprire bene le orecchie e lasciarsi guidare verso mondi lontani e fantastici. E tu? Quale fermata scegli? In quale stazione vuoi scendere? (da 3 a 8 anni) Una scena di Giocagiocattolo ▽ suo lettino. E’ un amico con le ali di drago, a cui confidare segreti ed emozioni, anche la paura. Alice è una bambina, che affronta i riti del sonno, non vuole che il papà l’aiuti, perché fare da sola è da grandi. Dal grande armadio nasce magicamente la sua cameretta, un mondo fantastico. (da 3 a 8 anni) Teatro La Scala della Vita Prenotazioni e informazioni: tel. 02 63633353 3338832030 Via Piolti de Bianchi, 47 - 20129 Milano www.teatrolascaladellavita.it 4, 5, 11 e 12 ottobre Da 16 al 18 ottobre Teatro Ragazzi da Michela Murgia UN PICCOLO PRINCIPE ACCABADORA L’essenziale è invisibile agli occhi. Un viaggio teatrale all’interno di diverse istallazioni, durante il quale ai partecipanti verrà chiesto di non guardare lo spazio soltanto con gli occhi: attraverso l’udito, l’olfatto e il tatto, il visitatore scoprirà che le stelle possono avere un loro suono, un loro profumo e che, alla fine, si possono davvero toccare. Perché, come dice il fotografo non vedente Evgen Bavcar: “ogni vedente è cieco e ogni cieco è un po’ vedente”. Per famiglie con bambini vedenti e non vedenti. (dai 5 anni) 14 dicembre A cura di: Alessandra Dolce in collaborazione con Marco Gnaccolini, Margherita Palli Produzione: Woodstock Teatro Accabadora, scena una ▽ Accabadora è la storia di un’adozione. Dell’amore senza legami di sangue che si sviluppa fra una vecchia severa ed una bambina selvaggia. Ma è anche l’esplorazione di una pratica sempre esistita in tutte le società: l’eutanasia. A contenere e cadenzare il susseguirsi della vicenda interviene un narratore che, con la stessa semplicità di un griot africano, ne orchestra i tempi e i luoghi. Con: M.R. Criniti, D. Dal Vecchio, G. Lombezzi, D. Pennati, e S. Tinti Produzione: Mamadiaki Theater Ensemble Mezzi pubblici: tram 27, N27; bus 54, 61, X73, 90, 92; Passante (Dateo). Prezzi: intero € 7,00. 18 ottobre e 15 novembre L’arte raccontata ai bambini incontri – laboratori con i maestri della pittura Ogni pittore racconta una storia e, nelle originali riscritture nel linguaggio dei bambini, i loro quadri diventano una sorprendente avventura. Al termine della lettura scenica e della visione dei quadri in videoproiezione, ogni bambino potrà sperimentare la propria pittura in un laboratorio di disegno creativo. Sabato pomeriggio dalle 16.30 alle 18.30. Il prossimo 31 gennaio è previsto un ulteriore incontro- laboratorio in- centrato sulla figura di Paul Klee. Programma: 18 ottobre Joan Mirò di Ori, Il diario del sole rosso 15 novembre: Jan Veermer di Pinin Carpo, Aleyda e l’orechino di perla A cura di: Stefano Bernini Produzione: Il Sipario dei Bambini ottobre novembre dicembre 2014 19 ottobre il foyer e' tutto del teatro 26 ottobre PETER PAN GOCCILLA E IL MAGICO CICLO DELL’ACQUA Lo spettacolo tratta le prime fasi di cambiamento che ogni bambino affronta. I giovani spettatori vengono coinvolti sia a livello uditivo, dalle musiche, sia a livello visivo, grazie ad immagni proiettate che accompagnano le scene più importanti. I tre attori in scena si susseguo- Ma dove va una gocciolina di acqua quando il sole la porta dal mare verso il cielo? E Perché forma le nuvole e poi ricade sulla terra? E da chi si deve difendere per mantenersi pura e a disposizione di tutti gli abitanti della terra? Un giocoso spettacolo in cui, seguendo le avventure e le vicissitudini Teatro Ragazzi no in repentini cambi di costume e in una vorticosa alternanza di fatti e situazioni, garantendo sorprese e divertimento. (dai 5 anni) Con: Chiara Giordano, Giulia Nicolosi, Marco Polidori Produzione: Gruppo Kibà di Stefano Bernini di Goccilla, scopriamo il magico ciclo dell’acqua e le sue implicazioni ecologiche. (da 4 a 10 anni) Con: Tiziana Colombo e Marzia Palmieri Costumi e scenografia: Valentina Garbo Produzione: Teatro La Scala della Vita e Il Sipario dei Bambini Onlus 37 9 novembre MACCHIA BAU il cane che non sapeva abbaiare Il mondo della fiaba e della musica appartengono al regno del gioco, della fantasia, della magia. In questo racconto le note e i suoni si intrecciano alle parole in un incontro divertente, emozionante e di grande coinvolgimento per grandi e piccini. (dai 4 anni) Con: Micaela Buratti, voce; Marcello Cerra, percussioni; Ezio Salfa, chitarra Produzione: Racconti in Armonia 23 novembre MA TU DI CHE COLORE SEI? di Stefano Bernini 16 novembre WILLY MANGIATUTTO di Stefano Bernini Un bambino, ipnotizzato davanti alla televisione mentre mangia patatine fritte, viene rapito da un losco individuo, Danny Mc Danny. Ma a liberarlo dal Re del cibo spazzatura, ecco gli allegri e pasticcioni alfieri del buon cibo: Carotina e Bistecchino. Grazie a loro il bambino riuscirà a salvarsi dal losco Danny e, im- parando a mangiare un po’ di tutto, a non dover rinunciare a nulla. (dai 5 anni) Storia di due bambini che scoprono quanto è bello non essere tutti uguali. Lei africana, lui piemontese. Coi rispettivi stereotipi ambientali e culturali, in castigo, a scuola in una stessa stanza. Di curiosità in sorpresa, di gioco in burla, di fiaba in racconto, di musica in danza, impareranno a conoscersi, ad apprezzarsi e a diventare amici. E più che amici. (dai 5 anni) Con: Alberto Beccio e Luz Beatriz Lattanzi Produzione: Il Sipario dei Bambini Con: Marco Bernini, Stefano Bernini, Micaela Buratti Produzione: Il Sipario dei Bambini 30 novembre LA STREGA CANDEGGINA di Vaninka Riccardi Spettacolo con burattini e attori. La strega Candeggina ha candeggiato tutto il paese... tutto è grigio e triste, persino la Regina ha perso la voce e non canta più. Ma ecco che a fronteggiare la Strega arrivano la Bambola e Arlecchino! Riusciranno a sconfiggere la strega? Certo, ma solo con l’aiuto dei bambini che, insieme a Bambola, escogiteranno un piano vincente. Perché tutti hanno diritto di vivere in un mondo colorato. (dai 4 anni) Con: Vaninka Riccardi e Roberta Vill Produzione:Compagnie Le Fenicie e Ciridì 14 dicembre NATALE NEL BOSCO da C. Leeson, di Stefano Bernini e Wilma Minuti Questo è il primo Natale per Molly, una piccola topolina che vive ai margini del bosco. Anche Molly vuole il suo albero di Natale, ma come fare un vero albero di natale se si è solo una topolina? Per fortuna nell’aria c’è qualcosa di magico e tutti gli animali, forse per curiosità, forse perché è Natale, la aiuteranno a realizzare il suo sogno. (dai 4 anni) Con: Alberto Beccio e Micaela Buratti Produzione: Il Sipario dei Bambini Dal 27 al 29 novembre MEDEA di J. Anouillh, regia di Tiziana Colombo Esule in terra straniera per amore di un uomo che, generato il figlio, la tradisce per la figlia del re, Medea è sola, abbandonata. Persa in una cultura che non le appartiene, straniera cui i ragazzini tirano pietre. In questa crudele lace- razione Medea si perde, si confonde, invoca i propri poteri arcani per recuperare i legami ancestrali con la Madre Terra ma, nel suo delirio, ritrova solo le belve della notte. E così, il dramma si compie. Con:StefanoBernini,Wilma Minuti e Marzia Palmieri. Scenografia: Chiara Mauri Produzione: Teatro Aiòn 38 il foyer e' tutto del teatro ottobre novembre dicembre 2014 Teatro Menotti Via Ciro Menotti, 11 - 20129 Milano Prenotazioni e informazioni: tel. 02 36592544 Biglietteria: lun e mer 15 - 18, mar, gio e ven 15 - 19, sab 16 - 19, dom un’ora prima dell’inizio dello spettacolo. Orario spettacoli: mar, gio, ven, sab 21.00, mer 19.30, dom 17.00, teatro ragazzi ore 10.30, lunedì riposo. www.tieffeteatro.it - biglietteria@tieffeteatro.it Mezzi pubblici: tram 5, 23, 29, 30, 33; bus 54, 60, 61, 62, 92; Passante (Dateo); Bikemi 125, 126, 127, 128. Prezzi: intero € 25,00, T. Ragazzi € 8,00, riduzioni. Dal 2 al 12 ottobre Dal 17 al 19 ottobre LA GUERRA DI TESSA SANTO GENET Dal 24 ottobre al 2 novembre di Delio Tessa regia e drammaturgia di Armando Punzo regia di Mimma Nocelli Uno spettacolo di narrazione, parole, musica e immagini. Le parole sono quelle della Grande Guerra, di uomini perduti e sperduti. Le parole di Delio Tessa nel suo viaggio milanese tra ciò che è rimasto in mezzo alle macerie e ai paradossi. Lo sforzo di sorridere in faccia alla tragedia. In scena due attori e musica dal vivo per sottolineare i passaggi dello straordinario poema di Delio Tessa, considerato, forse malgrado lui e troppo tardi, uno dei più grandi autori del novecento italiano. L’è el dì di Mort, alegher! Sotta ai topiett se balla, se rid e se boccalla; passen i tramm ch’hin negher de Uno spettacolo folle e commovente che unisce per la prima volta sul palco due grandi interpreti dello spettacolo e della musica: Monica Guerritore e il cantante Giovanni Nuti. I due artisti (nella foto) cantano, accompagnati da una band di sei elemen- quij che torna a cà per magnà, boccallà: scisger e tempia... alegher. Con: Marco Balbi, Alarico Salaroli Produzione: Tieffe Teatro Armando Punzo ▽ Dal 4 al 5 novembre È COLPA TUA di e con Francesco Abate È colpa tua. Un viaggio attraverso la vita, le illusioni, le speranze e il coraggio di tre generazioni. Dal sogno nord africano alla luce fredda della rianimazione di un ospedale, dal f lagello degli anni ottanta all’Italia martoriata del primo dopoguerra. È colpa tua, attraverso le immagini, la musica e le parole, dipinge in maniera nitida la sofferenza e il coraggio. La narrazione dell’autore accompagna lo spettatore in un viaggio denso di emozioni che non rinuncia all’iro- La Compagnia continua l’attraversamento dell’opera di Genet, l’autore francese che con le sue parole ha saputo più di chiunque altro strappare la bellezza al dolore, “creare nia. Forma artistica a cavallo tra spettacolo teatrale e anteprima letteraria, naturale seguito del romanzo Chiedo scusa. Chitarra: Matteo Sau, Marco Noce Laptop: Enrico Spanu ▽ Francesco Abate Marco Travaglio ▽ buchi nella realtà”, trasfigurarla, immaginare collane di fiori lì dove c’erano catene, bellezza dove c’era orrore. Il lavoro della Compagnia della Fortezza procede in direzione di una messinscena frontale per trasporre, nello spazio fisico del teatro all’italiana, quella stessa atmosfera di rarefazione, per farne una sorta di santuario in cui celebrare il funerale del reale e il rito della nascita del possibile. MENTRE RUBAVO LA VITA ti, gli appassionati e dolorosi testi della poetessa Alda Merini. Lascio a te queste impronte sulla terra / tenere dolci, che si possa dire: / qui è passata una gemma o una tempesta, / una donna che avida di dire / disse cose notturne e delicate, / una donna che non fu mai amata. / Qui passò forse una furiosa bestia / avida sete che dette tempesta / alla terra, a ogni clima, al firmamento, ma qui passò soltanto il mio tormento. (A. Merini) Con: i detenuti-attori della Compagnia della Fortezza Musiche dal vivo: Andrea Salvadori Produzione: CarteBlanche/VolterraTeatro e TieffeTeatro Con: Monica Guerritore, Giovanni Nuti Dal 7 al 9 novembre fonate fra l’ex ministro Mancino, il presidente Napolitano e il suo consigliere giuridico che subito si attivò per devitalizzare e/o aggiustare le indagini della Procura di Palermo. Le telefonate depositate dai magistrati, e dunque pubbliche, benché immediatamente censurate dai grandi media, verranno lette e spiegate sul palco. Letture: Valentina Lodovini Musiche: Valentino Corvino Produzione: Promomusic Drammaturgia: Monica Guerritore Produzione: TieffeTeatro e Sagapò Teatro Èdi e conSTATO LA MAFIA Marco Travaglio, regia di Stefania De Santis Marco Travaglio racconta la storia della trattativa fra Stato e Mafia, avviata dallo Stato nel 1992 e proseguita fino a oggi. Una storia di patti inconfessabili, segreti e ricatti che hanno dato vita alla Seconda Repubblica e continuano a inquinare la presunta Ter- za. Com’è suo costume, il giornalista narra fatti drammatici in forma tragicomica, sottolineando gli aspetti grotteschi e ridicoli delle campagne di stampa negazioniste e giustificazioniste scatenate da giornali e tv soprattutto dopo l’intercettazione delle tele- ottobre novembre dicembre 2014 il foyer e' tutto del teatro 39 Dal 12 al 30 novembre Dal 5 al 31 dicembre Dal 23 al 26 dicembre da Frank Wedekind, regia di Emanuele Gamba da Fabrizio De André, regia di Emilio Russo opera in due atti di Wolfgang Amadeus Mozart Arriva finalmente a Milano Spring Awakening, spettacolo dirompente nel panorama del musical internazionale. L’opera di Duncan Sheik e Steven Sater ha rappresentato per Broadway una vera e propria rivoluzione di genere, stravolgendo i codici espressivi e le consuetudini stilistiche del musical tradizionale. Tratta dalla controversa pièce di Frank Wedekind Risveglio di Primavera, pubblicata nel 1891 e oggetto di prolungata censura per la scabrosità e la provocarietà dei temi, l’opera ha per protagonisti un gruppo di adolescenti nella Germania del diciannovesimo secolo alle prese con la scoperta della propria identità sociale, Sarà il mondo di Fabrizio De André a essere protagonista de La buona novella ispirata al capolavoro del cantautore genovese. L’album uscì nel 1970, in piena rivolta studentesca, e furono molte le accuse di anacronismo e conservatorismo rivolte a De André che seppe rispondere a modo suo e senza troppe parole: Gesù di Nazareth è stato il più grande rivoluzionario di tutti i tempi. Attraverso episodi che hanno visto Ritorna al Teatro Menotti, in occasione delle festività natalizie, uno spettacolo emozionante per tutte le età: lo straordinario successo internazionale dell’Orchestra di Piazza Vittorio. Un Flauto Magico contemporaneo, riletto, smontato e reinventato in sei lingue a ritmo di jazz, rap, mambo e pop. L’opera di Mozart reinterpretata come se fosse una favola tramandata in forma orale e giunta in modo diver- SPRING AWAKENING LA BUONA NOVELLA IL FLAUTO MAGICO affettiva e sessuale. Questi, loro malgrado, verranno a contatto con la moralità della società e con l’ipocrisia degli adulti. Con: Federico Marignetti, Arianna Battilana, Flavio Gismondi, Tania Tuccinardi e con Noemi Baiocchi, Paola Fareri, Renzo Guddemi, Vincenzo Leone, Chiara Marchetti, David Marzi, Albachiara Porcelli, Andrea Simonetti e con Gianluca Ferrato e Francesca Gamba Libretto : Steven Sater Musiche: Duncan Sheik Direzione musicale: Stefano Brondi Direzione artistica: Pietro Contorno Produzione: TodoModo Music-All come protagonisti i personaggi vicini a Gesù, La buona novella narra le origini del Messia, e ci mostra un Gesù antimilitarista, antisessista, libertario, attento ai problemi dei ceti umili della società. Uno spettacolo che chiama in gioco l’anarchia e il coraggio dei preti di frontiera, quegli eroi del nostro tempo così vicini agli ultimi, da rischiare in proprio anche sfidando il silenzio colpevole della Chiesa. Produzione: TieffeTeatro homemade54 piccolo teatro con cucina. viale abruzzi 54 milano La musica e gli spettacoli di un piccolo teatro, la cucina e l'atmosfera di una casa accogliente. HomeMade 54 è uno spazio unico, una casa che ogni mese si apre al pubblico ospitando spettacoli teatrali preceduti da un aperitivo e seguiti da un piatto ispirato dal contenuto artistico. Un indirizzo clandestino che unisce il fenomeno “home restaurant” all’idea del teatro in casa, due novità in un progetto unico e mai visto prima. Il calendario completo e tutte le info su: Facebook.com/homemade54milano Info@homemade54.it 17/18 ottobre pulp reading cap. II L’età degli Eroi uno spettacolo di Leonardo Merlini e Federico Ventura so a ciascuno dei musicisti dell’orchestra. Un Flauto contemporaneo, ambientato in una moderna società multirazziale. Con: l’Orchestra di Piazza Vittorio Direzione artistica: Mario Tronco Elaborazione musicale: Mario Tronco e Leandro Piccioni L’Orchestra di Piazza Vittorio ▽ ...è meglio stare a casa! Amleto, Don Chisciotte e il capitano Achab: tre miti letterari uniti in uno spettacolo fatto di reading, racconti e cinema per continuare il viaggio dentro la storia della letteratura. Una serata volutamente pulp per riscoprire la vena ironica di Shakespeare, la vis polemica di Cervantes e la nascita del capitalismo americano grazie a Melville e alla caccia a Moby Dick. 40 il foyer e' tutto del teatro Teatro Franco Parenti ottobre novembre dicembre 2014 Via Pier Lombardo, 14 - 20135 Milano Prenotazioni e informazioni: tel. 0259995206 www.teatrofrancoparenti.it biglietteria@teatrofrancoparenti.it Biglietteria: (Via Pier Lombardo, 14) lunedì h. 16.00 - 19.30, da martedì a sabato h. 10.00 - 14.30 / 16.00 - 19.30, domenica h. 10.00 -14.30. Mezzi pubblici: tram 9, 16; bus 62, 77; M3 (P.ta Romana); Bike-sharing P.za Medaglie d’oro, Via Vasari. Prezzi: platea da € 32 a € 40 - riduzioni. Dal 9 al 19 ottobre Dal 6 al 16 novembre Dal 20 novembre al 7 dicembre di Franca Valeri, regia di Giuseppe Marini di Oscar Wilde, Regia di Geppy Gleijeses di e con Filippo Timi Per Franca Valeri parlano sessant’anni di carriera fra teatro, radio, cinema e televisione, caratterizzati da uno stile inconfondibile, basato su un uso intelligente e sottile dell’ironia. Attenta lettrice della società e delle sue dinamiche, non ha mai smesso di essere innovativa pur rimanendo sempre fedele a se stessa e ad un linguaggio colto, raffinato, denso, ma anche incredibilmente popolare. La sua inesauribile vitalità artistica ci regala il suo ultimo gioiello drammaturgico, Il cambio dei cavalli, nel quale il consueto, pun- Rilettura articolata di quella che passa per essere la commedia perfetta. La competizione può scattare con Le nozze di Figaro di Beaumarchais, altro gioiello insuperabile. Ma qui, attraverso un’implacabile lente deformante, si legge tutto il marciume malcelato dell’Età vittoriana, quel moralismo omofobo e d’accatto che Wilde profondamente detestava e che lo avrebbe condotto alla rovina. Sembra assurdo, ma questa è la sua ultima commedia, si cammina incoscienti, felici e ridenti sull’orlo dell’abisso. Il nostro Scritta in dialetto umbro, Skianto ha un andamento favolistico amaro, concepito con un linguaggio tra il lirico e il drammatico. Il racconto ha per protagonista un bambino diversamente abile che non corrisponde alla rappresentazione dei genitori al momento del concepimento, bensì ad un bambino con la scatola cranica sigillata, chiuso con i pattini ai piedi nel suo spazio, rappresentato scenicamente nella palestra di una scuola elementare. La disabilità diventa oggetto di rappresentazione, portando in sce- Sala GRANDE IL CAMBIO DEI CAVALLI L’IMPORTANZA DI CHIAMARSI ERNESTO SKIANTO gente sarcasmo si sposa ad una meravigliosa arguzia di scrittura. Un testo che, come sempre, coinvolge, diverte e fa riflettere grazie al piglio forte e svagato dei personaggi che lo animano, ai dialoghi vivaci e ricchi d’intelligente e amabile ostilità, alle battute brillanti e caustiche, alla ricchezza di riflessioni e aforismi. Con: Franca Valeri, Urbano Barberini, Alice Torriani Scene: Alessandro Chiti Luci: Michelangelo Vitullo Produzione: Società degli Attori, Compagnia Urbano Barberini Dal 26 novembre al 7 dicembre GLI INNAMORATI di Carlo Goldoni, regia di Andrée Ruth Shammah Sentimento d’amore, ma soprattutto paura dell’amore. Sembra questo il nocciolo de Gli Innamorati. E la Shammah, con il giusto ritmo ed un felicissimo equilibrio, ne investiga la natura raccontando una storia senza storia. Più che un ambiente è un clima psicologico ondi- vago, indeciso, in cui regnano l’incertezza della realtà e l’incostanza del sentimento. Perché le persone, più che dall’amore, sono agitate da timore, vanità, sospetto, tormento. La pietanza di Goldoni è velenosa e la Shammah ce la offre con allegria, quasi a dire che va ingoiata senza compito era quello di continuare a giocare e far funzionare la macchina, ma, in tralice, il ridente parco della Manor House è un bosco in movimento e un po’ inquietante e nella casa di Algernon campeggia un martirio di San Sebastiano di Guido Reni, un meraviglioso esempio di estetica trafitta dai dardi del destino. Come un destino crudele trafisse Oscar Wilde. Con: Geppy Gleijeses, Marianella Bargilli, Lucia Poli Produzione: Teatro Stabile di Calabria e Teatro Quirino Vittorio Gassman na i desideri impossibili del protagonista: fare il ballerino o il cantante, amare un pattinatore, sognare una vita che non sia una prigione, vivere in maniera normale con gli altri, come quando si ritrova col nonno che, ritiene un eroe, specie quando gli racconta le sue avventure, condite con comicità e paradossi, con le mignotte del paese. Voce e chitarra: Andrea Di Donna Luci: Gigi Saccomandi Costumi: Fabio Zambernardi Produzione: Teatro Franco Parenti e Teatro Stabile dell’Umbria piangersi addosso. Con: Marina Rocco e con Matteo De Blasio, Roberto Laureri, Elena Lietti, Alberto Mancioppi, Silvia Giulia Mendola, Umberto Petranca, Andrea Soffiantini Drammaturgia: Vitaliano Trevisan Scene e costumi: Gian Maurizio Fercioni Luci: Gigi Saccomandi Musiche: Michele Tadini Produzione: Teatro Franco Parenti Dal 12 dicembre al 6 gennaio SOGNO DI UNA NOTTE DI MEZZA SBORNIA di Eduardo De Filippo, regia di Armando Pugliese Si parla di sogni, vincite al lotto, superstizioni e credenze popolari di un’umanità dolente, che solo pensando al futuro riesce a sopravvivere al proprio presente. Al centro della messa in scena c’è dunque il popolare gioco del lotto, dove però la scommessa si pone fra la vita e la morte e i rapporti sono fra il mondo dei vivi e quello dei morti. Presenza sostanziale è la comunità dei familiari e degli amici, stretta coralmente intorno al protagonista ed al suo dramma forse più per egoistico interesse che per solidarietà e sostegno. E poi c’è un finale che non chiude, ma rilancia una sorpresa che non si consuma mai, fra gioco dell’esistenza e gioco della scena. Con: Luca De Filippo, Carolina Rosi, Nico- la Di Pinto, Massimo De Matteo, Giovanni Allocca, Carmen Annibale, Gianni Cannavacciuolo, Paola Fulciniti, Giulia Pica Musica: Nicola Piovani Scene: Bruno Buonincontri Costumi: Silvia Polidori Luci: Stefano Stacchini Produzione: Elledieffe – La Compagnia di Teatro di Luca De Filippo ottobre novembre dicembre 2014 Sala A come A Dal 24 ottobre al 2 novembre di Rosa A. Menduni e Roberto De Giorgi, regia di Piero Maccarinelli dal garage condominiale con una manovra scellerata, investe con l’auto Renato e “tratta” con lui un periodo di assistenza domiciliare per evitare una denuncia. Comincia così una sfida senza esclusione di colpi, una partita di poker a due che tra azzardi, bluff ed Dal 18 al 30 novembre IL CORAGGIO DI ADELE testo e regia di Giampiero Rappa Ambientato in una ipotetica guerra, Il coraggio di Adele è una metafora del rapporto tra l’universo femminile e maschile. Una giovane donna e un giovane uomo che non si sono mai incontrati prima sono costretti a convivere isolati per un breve periodo in una baracca, al freddo, in aperta campagna, in attesa che ces- sino i bombardamenti. È Adele che trova Lucas ferito e ammalato e decide di prendersi cura di lui. Rischiando ogni giorno la vita, va a prendere del cibo in un lontano casolare di proprietà di un misterioso contadino. Nell’isolamento e nel pericolo di morte continuo, Lucas e Adele divengono gli Adamo ed Eva dei no- 41 Dal 5 al 16 novembre FARÀ GIORNO Quando Renato, vecchio partigiano e medaglia d’oro al valore della Resistenza, si trova sulla strada di Manuel, giovane bulletto di periferia con spiccate simpatie nazifasciste, il loro rapporto nasce già con tutte le caratteristiche dello scontro: Manuel, uscendo il foyer e' tutto del teatro inganni assumerà poco per volta i contorni di un confronto tra due opposte visioni della vita e del senso della Storia. Con Gianrico Tedeschi, Marianella Laszlo, Alberto Onofrietti Scene: Paola Comencini Produzione: Artisti Riuniti stri tempi tra scontri, ricatti, promesse, eros. Ma qualcosa cambierà i loro destini per sempre. La tragicità del testo si confonde con l’ironia dei due attori che si cercano ma non si trovano, pur essendo a pochi metri di distanza. Con: Filippo Dini e Arianna Scommegna (foto) Sceneecostumi: BarbaraBessi Musiche:MassimoCordovani Assistente alla regia: Alberto Basaluzzo Produzione: Neraonda in collaborazione con Gloriababbi Teatro FEDRA, Diritto all’amore di Eva Cantarella, regia e immagini di Consuelo Barilari Galatea Ranzi è l’interprete di Fedra la luminosa, la nuova Fedra, consapevole anche se tormentata, ribelle e determinata nella trasgressione, pronta a sfidare nella ricerca della libertà la condanna morale della famiglia e della società, capace di rompere gli schemi e l’ordine della cultura patriarca- le antica. Non c’è predestinazione divina né maledizione genetica in questa nuova Fedra; passione e intelligenza la spingono a trasgredire; il cambiamento è l’esigenza a cui lei risponde con il proprio istinto: bellissima e misteriosa, amata e rispettata, Fedra muore suicidandosi con il veleno e in questo modo Dal 3 al 21 dicembre UN ANNO DOPO drammatturgia e regia di Tony Laudadio Un anno dopo ricostruisce e racconta trent’anni di due vite. Frammenti della storia di due persone, impiegati in un medesimo ufficio, destinati alla condivisione forzata e continuativa dello stesso luogo. Costretti per trent’anni, più o meno inconsapevolmente, a partecipare delle situazioni, emozioni, aspirazioni dell’altro, Giacomo e Goffredo trascorrono insieme la loro vita. Nel continuo dibattersi intorno agli stessi temi, tra ossessioni, paure e anche innocui o inconfessabili segreti, riescono a sopravvivere a loro stes- rivendica la libertà di amare divenendo paladina dei diritti e della libertà della donne. Con: Galatea Ranzi Consulenza drammaturgica: Marco Avogadro Musiche: Andrea Nicolini Luci: Liliana Ladeluca Produzione: Schegge di Mediterraneo si e, in un attimo, trascorrono trent’anni. Ne scaturisce un universo claustrofobico condito di riflessioni argute e situazioni comiche e vivaci, tutt’altro che cupo e triste. Con: Enrico Ianniello e Tony Laudadio Collaborazione artistica: Simone Petrella Direzione tecnica: Lello Becchimanzi Produzione: Onorevole Teatro Casertano e Teatri Uniti 42 il foyer e' tutto del teatro Sala tre ottobre novembre dicembre 2014 Dal 22 ottobre al 21 dicembre IL LAVORO DI VIVERE 28 dicembre al 11 gennaio Di Hanoch Levin, regia di Andrée Ruth Shammah drammaturgia e regia di Rosario Lisma Barlumi d’amore di due persone di mezza età in mezzo a un mare di insulti, parole durissime e rimpianti. Ma quei barlumi restano folgoranti. Intorno a Yona e Leviva il terrore della morte, accanto a loro la fine della giovinezza, dietro Ambientato nella cucina di un giovane parroco di provincia, Peperoni difficili si ispira a una piccola vicenda realmente accaduta e pone domande sul mentire a fin di bene, sulla verità e il diritto di dirla o di saperla. I le spalle l’infanzia che vorrebbero riprendersi a tutti i costi. E la grande domanda: “Ma che è successo? Dov’è finito tutto quello che mi era stato promesso? Dov’è finita la mia bella favola?”. L’improvviso arrivo di Gunkel, terzo per- sonaggio della storia, sarà risolutivo per tutte queste domande. Con: Carlo Cecchi, Claudia Della Seta, Massimo Loreto Produzione: Teatro Franco Parenti PEPERONI DIFFICILI personaggi coinvolti, oltre al parroco, sono la sua bellissima sorella volontaria in Africa, un bidello allenatore della squadra dell’oratorio, un bancario, colto, brillante e stranamente inconsapevole di essere spastico. Con: Anna Della Rosa, Ugo Giacomazzi, Rosario Lisma, Andrea Narsi Scene e costumi: Eleonora Rossi Luci: Paola Tintinelli, Luigi Biondi Musiche: Gipo Gurrado Assistente alla regia: Sofia Sironi Assistente scene e costumi: Chiara Luna Mauri Produzione: Teatro Franco Parenti in collaborazione con Jacovacci e Busacca ottobre novembre dicembre 2014 Teatro Martinitt il foyer e' tutto del teatro 43 Via Pitteri, 58 - 20134 Milano Prenotazioni e informazioni: tel. 02 36580010 Biglietteria: da martedì a sabato 10.00 - 20.00, domenica e festivi 10.00 - 17.00 Orario spettacoli: dal giovedì al venerdì ore 21.00, sabato ore 16.30 e ore 21.00, domenica ore 18.00. www.teatromartinitt.it - info@teatromartinitt.it Mezzi pubblici: tram 23; bus 39, 54. Prezzi: intero € 20 - riduzioni. Dal 25 settembre al 12 ottobre Dal 16 ottobre al 2 novembre Dal 18 dicembre al 4 gennaio da Marco Marsullo, regia di Fabrizio Bancale drammaturgia e regia di Luca Franco di Giuseppe Della Misericordia, regia di Roberto Marafante Vanni Cascione ha un’unica fede: il calcio. E un unico dio: Josè Mourinho. Dopo anni ad allenare squadre sgangherate della provincia campana, arriva la grande occasione: guidare l’Atletico Minaccia Football Club! Così, il primo giorno di allenamenti, il nostro simpatico allenatore conosce i suoi nuovi campioni: l’attaccante, schiavo di una colite cronica; il mediano, clandestino extracomunitario schierabile solo in trasferta perché pian- Valerio e Nicola sono vicini di casa e amici da sempre. Valerio è sposato con Marta, Nicola è gay e convive con Leonardo. Nel primo caso abbiamo un rapporto in crisi, nel secondo tutto va alla grande. Ma il padre di Nicola, ignaro che il figlio sia gay, decide di andarlo a trovare per conoscere la sua fantomatica ragazza. Nicola si vede costretto a chiedere in prestito la moglie all’amico, scatenando una serie di gelosie e creando situazioni comiche Vincitore della II edizione del concorso Una commedia in cerca di autori. Mauro e Alessandro si incrociano imbarazzati, tra un appuntamento e l’altro, in casa di una escort: non possono certo immaginare di essere rispettivamente il padre e il fidanzato di Chiara, ma lo scopriranno quella stessa sera a cena! Dopo un momento di panico reciproco, si srotola, non senza nodi e ingarbugli, il gomitolo di un’esilarante commedia degli equivoci, dove non ci sono né buoni né cattivi ma solo Atletico Minaccia Football Club Prendo in prestito tua moglie Ti presento papà tonato dalla polizia; il portiere cocainomane; lo stopper detto Trauma e persino un meccanico e un cuoco. L’impresa non si preannuncia delle più semplici... Se poi si aggiungono complicazioni matrimoniali, dissidi con la figlia adolescente e addirittura la camorra, allora la promozione della squadra diventa un obiettivo a dir poco proibitivo: un esilarante incubo! Con: Gigi Savoia, Stefano Sarcinelli (foto), Roberta Amato, Felicia Del Prete ed esilaranti... Non mancheranno le sorprese, grazie alla complicità di una vicina ficcanaso e pettegola, che aggiunge pepe ad una vicenda già ingarbugliata. Una commedia degli equivoci dai ritmi serrati, condita da gag coinvolgenti. Con: Roberta Scardola, Daniele Locci, Marco Russo, Emiliano Lana, Filippo Valastro, Monica Falconi uomini, tutti con le loro fragilità. Bugie, segreti, promesse e scommesse si susseguono e si intrecciano vorticosamente in un reciproco giudicarsi e provocarsi. Tutti lanciano la prima e anche altre pietre, ma tutti hanno in qualche modo peccato e tutti sono vulnerabili, di fronte agli altri ma soprattutto di fronte a se stessi. Con: Ussi Alzati, Alessandra Bellini, Urbano Lione, Angelica Novak, Ivan Saladino Dal 27 novembre al 14 dicembre Clandestini di Gianni Clementi, regia di Vanessa Gasbarri È l’anno 2031. Il mondo occidentale è piegato dalla irreversibile crisi petrolifera e tutti sono costretti a migrare in cerca di quella fortuna ormai sperperata in patria. Un mondo dove si assisterà ad un ribaltamento delle parti: nessuno straniero lambirà più le nostre coste e saremo proprio noi europei a dover espatriare. In questo mondo alla rovescia saranno dunque i nostri quattro protagonisti, ridotti in miseria, a implorare aiuto e accoglienza in Africa, Dal 6 al 23 novembre Veleno, io di te faccio a meno drammaturgia e regia di Roberto D’Alessandro Memè e Pepè, appassionati del loro mestiere, lavoravano felicemente fianco a fianco: con le loro sapienti mani, offrivano coiffeur, manicure, cerette e tutti i migliori trattamenti estetici. Eppure, sempre meno clienti si affacciavano al Premiato Salone di Bellezza da Memè e Pepè, che da un giorno all’altro si videro costretti ad abbassare definitivamente la saracinesca. Tra maschere di bellezza al mirtillo, shampoo alla spina di cactus, vecchi abiti griffati e collane di perle che nessuno compra più, i due visagisti vivono ora nel retrobot- tega, addossandosi reciprocamente la colpa del fallimento. La forzata convivenza dà luogo ad esilaranti battibecchi e situazioni divertenti in un animato botta e risposta di battute acide e velenose. La paura di uscire e la loro incapacità di avere contatti con il mondo esterno ci proietta in un comico e fantasioso rapporto al limite della follia. Con: Roberto D’Alessandro, Enzo Casertano (nella foto) ▷ la futura terra promessa, diventando loro gli emarginati, i braccati, gli illegali, i Clandestini! In una cinica ed irriverente commedia dal finale inatteso, in cui il comico e il drammatico si fondono, si consuma un futuro prossimo che non mancherà di far riflettere. Con: Marco Cavallaro, Alessandro Salvatori, Andrea Perrozzi, Antonia Renzella il foyer e' tutto del teatro 44 Auditorium di Milano Prenotazioni e informazioni: www.laverdi.org info@auditoriumdimilano.org 1 ottobre tel. 0283389401 2, 3, 5 ottobre ottobre novembre dicembre 2014 Largo Gustav Mahler, 1 - 20136 Milano Biglietteria: (Largo Gustav Mahler) da martedì a domenica dalle 14.30 alle 19.00, lunedì chiuso. Mezzi pubblici: tram 3, N15; bus 59; BikeMi 159 - Via Ascanio Sforza, Via Pavia. Prezzi: da € 9 a € 50 - riduzioni. 5 ottobre 8 ottobre 10 e 12 ottobre rogramma rogramma Turkish National Prokof’ev, Andrea Bacchetti Alessandro Scarlatti Gen t il u cci Youth Philarmonic Čajkovskij Musica da camera Stagione laBarocca Rom it e l l i P : P : Orchestra Brah m s Stagione sinfonica Johann Sebastian Bach: Alessandro Scarlatti: Concerti straordinari Programma: Wagner:Preludio e Morte di Isotta Beethoven: Concerto n. 1 per pianoforte e orchestra Musorgski: Quadri da una esposizione Programma: Sergej Prokof’ev: Concerto n.2 in Sol minore per pianoforte e orchestra op.16 Pёtr Il’ič Čajkovskij: Manfred Sinfonia in Si minore in quattro quadri op.58 Direttore: Cem Mansur Piano: Ramin Bahrami Direttore: Zhang Zian Piano: Valentina Lisitsa 12 ottobre 16, 17, 19 ottobre Antonin Dvořàk Wagner Musica da camera Programma: Antonin Dvořàk: Quartetto n. 12 in Fa maggiore op. 96 “Americano”, Quintetto per pianoforte e archi n. 1 in La maggiore Con: Quartetto I Solisti de LaVerdi: Luca Santaniello e Lycia Viganò, violino; Gabriele Mugnai, viola; Mario Shirai Grigolato, violoncello; Carlotta Lusa, pianoforte 30, 31 ottobre, 2 novembre Giuseppe Verdi Stagione sinfonica Programma: Giuseppe Verdi: Messa da requiem per soli, coro e orchestra Direttore: Jader Bignamini Coro: Coro sinfonico di Milano Giuseppe Verdi Maestro del Coro: Erina Gambarini 3 novembre Centenario della Pr i ma G u e rra Mondiale Concerti straordinari Con: Coro Associazione Nazionale Alpini di Milano (ANA) Direttore: Veneri Giovanni St rauss Čaj kovskij Stagione sinfonica Programma: Richard Wagner: Tristano e Isotta, Preludio e morte di Isotta Richard Strauss: Morte e trasfigurazione (Tod und Verklärung) Pёtr Il’ič Čajkovskij: Sinfonia n. 6 in Si minore op.74 Patetica Con: Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi Direttore: John Axelrod 2 novembre Toccata in Mi minore BWV 914, Wer nun den lieben gott lasst walten BWV 691, Preludio n. 1 BWV 846, Variazioni Goldberg BWV 988, Suite francese n. 5 in Sol maggiore BWV 816 Johann Adolph Hasse: Larghetto in Sol Domenico Scarlatti: Cinque sonate dal manoscritto restaurato Pianoforte: Bacchetti Andrea 18 ottobre Fiorenzo Carpi Made in Italy Programma: Fiorenzo Carpi: Non si scrive sui muri di Milano, Le uova fatali, Mio Dio, come sono caduta in basso, Senza famiglia nullatenenti cercano affetto, Circus, Variante per orchestra Con: Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi D irettore : Giuseppe Grazioli Davidis pugna et victoria, Oratorio per soli, cori e orchestra Direttore: Ruben Jais Maestro dell’Ensemble vocale La Verdi Barocca: Gianluca Capuano 19 ottobre Bac h Mozart P ä rt Musica da camera Programma: Johann Sebastian Bach: Partita in si minore per violino solo BWV 1002 (versione di Robert Schumann con pianoforte), Sonata in si minore per violino e cembalo BWV 1014 Wolfgang Amadeus Mozart: Adagio in si minore per pianoforte KV540 Arvo Pärt: Fratres per violino e pianoforte (1980) 10’ Con: Fulvio Luciani, Violino; Massimiliano Motterle, Pianoforte 6, 7, 9 novembre 9 novembre I SASSOFONI De Falla, Rodrigo, Weber Busoni Domeniconi, DE LA VERDI Bicentenario della Hindemith Rimskij-Korsakov, Ravel nascita di Antoine Joseph Sax detto Adolphe (1814-1894). Stagione sinfonica Programma: Musica da camera Programma: Singelée: Premier Quatuor Op.53 Francaix: Petit Quatuor pour Saxophones Desenclos: Quatuor pour Saxophones Woods: Three Improvisations for saxophone quartet Romero: Cuarteto Latinoamericano para saxophones Con: Roberto Genova, sax soprano; Silvio Rossomando, sax alto; Matteo Tamburlin, sax tenore; Marco Caverni, sax baritono De Falla: El Sombrero de tres picos, Suite n. 2 (Tre danze da Il Cappello A Tre Punte) Rodrigo: Concerto de Aranjuez per chitarra e orchestra Domeniconi: Suite per chitarra sola op. 19 Koyunbaba Rimskij-Korsakov: Capriccio spagnolo, per orchestra op. 34 Ravel: Boléro, per orchestra Con: Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi e Milos Karadaglic, chitarra Direttore: Zhang Xian Musica da camera Programma: Weber: Quintetto per clarinetto e archi in Si bemolle maggiore op.34 Busoni: Suite in Sol minore Hindemith: Quintetto per clarinetto e archi op.30 Con: Nicolai Freiheer Von Dellingshausen e Fabio Rodella, violini; Miho Yamagishi, viola; Tobia Scarpolini, violoncello; Fausto Ghiazza, clarinetto 11 novembre Stagione sinfonica Programma: Armando Gentilucci: Frammenti sinfonici da Moby Dick Fausto Romitelli: Meridiana per orchestra (prima esecuzione assoluta) Johannes Brahms: Sinfonia n.4 in Mi minore op.98 D irettore : Gaetano D’Espinosa 24, 26 ottobre Č aj k o vsk ij Brah m s Stagione sinfonica Programma: Pёtr Il’ič Čajkovskij: Sinfonia n.1 in Sol minore op.13 Sogni d’inverno Johannes Brahms: Sinfonia n. 3 in Fa maggiore op. 90 Direttore: Axelrod John Con: Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi 12 novembre Bach Stagione laBarocca Programma: J. S. Bach: Concerto per violino in Re minore BWV 1052, Concerto per violoncello in Do maggiore BWV 1053, Concerto per clavicembalo in re maggiore BWV 1054 Con: Ensemble laBarocca e Gianfranco Ricci, violino; Marcello Scandelli, violoncello; Davide Pozzi, clavicembalo Direttore: Ruben Jais 15 novembre LE PERCUSSIONI Crescendo in musica CHOP IN Con: I Percussionisti de LaVerdi Con: Karolina Nadolska, pianoforte Con il sostegno della Fondazione Cariplo Concerti straordinari 11 ottobre Gli animali Crescendo in musica Programma: Francis Poulenc: La storia di Babar, il piccolo elefante Camille Saint-Saëns: Il Carnevale degli animali Direttore: Bossaglia Francesco 26 ottobre Sch u b e rt Arn o l d Dye n s Pia zz o l l a Musica da camera Programma: F. Schubert: Sonata Arpeggione D. 821 (Adattamento di John Williams e Christopher Gunning) M. Arnold: Serenade Op. 50 R. Dyens: Tango en Skäi per chitarra e archi A. Piazzolla: Concerto Per Bandoneon,ChitarraeArchi Con: Emanuele Segre, chitarra 14, 16 novembre Dvořák, Korngold Stagione sinfonica Dvořák: Karneval, Ouverture op. 92, Sinfonia n. 9 in Mi minore op. 95 Dal Nuovo Mondo Korngold: Concerto per violino in Re maggiore op. 35 Con: Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi e Eugene Ugorski, violino Direttore: Zhang Xian 16 novembre B a ch , B r a h m s Musica da camera Programma: J. S. Bach: Sonata in La minore per violino solo BWV 1003 (versione di Robert Schumann con pianoforte), Sonata in La maggiore per violino e cembalo BWV 1015 Brahms: Sonata in Fa minore per violino e pianoforte op.120 n.1 (versione originale della Sonata n.1 per clarinetto) ottobre novembre dicembre 2014 20 novembre Rav e l Bo t t e r Stagione sinfonica Ravel: Alborada del Gracioso, Concerto per pianoforte e orchestra in Re maggiore per la mano sinistra, Concerto per pianoforte e orchestra in Sol maggiore, Daphnis et Chloé, Frammenti sinfonici, Seconda Serie Botter: Les Jeux d’Arlequin (prima esecuzione assoluta) Con: Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi e Claudio Bettinelli, percussioni; Roberto Cominati, pianoforte Direttore: Wayne Marshall 5 dicembre Rossini, Bellini, Meyerbeer, Verdi, Donizetti Stagione sinfonica Programma: Rossini: Guglielmo Tell (Sinfonia), Otello “Assisa a’ pié d’un salice” Bellini: Norma (Sinfonia), I Puritani, “O rendetemi la speme... Qui la voce sua soave... Vien, Diletto, è in ciel la luna” Meyerbeer: L’Africaine (Sinfonia), Les Huguenots, “Oh Beau Pays” Verdi: Luisa Miller (Sinfonia), Rigoletto “Caro nome” Donizetti: Roberto Devereux (Sinfonia), Lucia di Lammermoor, “Il dolce suono... Ardon gl’incensi... Spargi d’amaro pianto” Con: Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi Soprano: Jessica Pratt Direttore: Jader Bignamini 22 novembre Con: Coro di Voci bianche de la Verdi Maestro del Coro: Maria Teresa Tramontin Direttore: Giuseppe Grazioli 23 novembre 24 novembre MA R IO Elena P iva Mendelss ohn Musica da camera CA S TELNUOVO - P S c humann : TE D ESCO Haendel: Prelude and Colasanti Toccata Made in Italy S mith Glinka: Notturno per arpa rogramma Programma: Ferrara: Preludio Korngold: Much Ado About Nothing per violino e pianoforte Castelnuvo-Tedesco: 4 Dances for Love’s Labour’s Lost op. 167 Williams: E.T. Adventures on Earth Dussek: Sonata Küne: Fantaisie sur un theme de l’opera Eugene Onegin Pescetti: Sonata In Do min per arpa Debussy: Première Arabesque per arpa Salzedo: Variations sur un thème dans le style ancien Con: Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi D irettore : Giuseppe Grazioli Con: Elena Piva, arpa 7 dicembre Concerti straordinari Programma: Fanny Mendelssohn: Trio in Re minore op. 11 C. Wieck Schumann: Tre Romanze op. 22 Colasanti: To muddy death. Ophelia, La rosa que no canto Smith: String Quintet in Si minore Con: I Solisti de laVerdi Bac h Berg 11, 12,14 dicembre Con: Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi Direttore: Francesco Attardi Programma: J. S. Bach: Partita per violino solo in Re minore BWV 1004 (versione di Robert Schumann con pianoforte), Schafe können sicher weiden BWV 208 (trascrizione per pianoforte di Egon Petri), Sonata in Fa minore per violino e cembalo BWV 1018 Berg: Sonata per pianoforte op. 1 Programma: Čajkovskij: Eugene Onegin “Waltz e Polonaise”, La bella addormentata Suite dal Balletto, Pezzo Capriccioso op. 62, Variazioni su un tema Rococò per violoncello e orchestra op. 33, Ouverture Solenne (Ouverture 1812) op. 49 6 dicembre Con: Fulvio Luciani, violino; Massimiliano Motterle, pianoforte 6 dicembre Giovanni Sgambati Concerti straordinari Programma: Sgambati: Concerto per pianoforte e orchestra in Sol minore op.15, Sinfonia n.2 in Mi bemolle maggiore (revisione critica di Francesco Attardi) L’avvent o Romantico Bach 4 Crescendo in musica Programma: Saint-Saens: Oratorio di Natale, AA.VV. Carole natalizie, Coro di voci bianche de La Verdi Direttore: Maria Teresa Tramontin 21 dicembre B rahm s Poul enc D ebussy 20 dicembre Natale con la fiaba W il l iam s Crescendo in musica Kovaks Programma: N. Rota: L’isola dei pappagalli, C’era una volta nella grotta, Il Natale degli innocenti, Canto di gloria il foyer e' tutto del teatro Musica da camera Programma: Brahms: Sonata op.120 n.2 Poulenc: Sonata Debussy: Première Rhapsodie Williams: Viktor’s Tale da The Terminal Kovaks: After You, Mr. Gershwin Con: Fausto Ghiazza, clarinetto; Simone Pedroni, pianoforte La suggestiva cornice dell’Auditorium di Milano ▽ Č ajkovs kij Stagione sinfonica Con: Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi, Filarmonica Paganelli ‘79 di Cinisello Balsamo e Alban Gerhardt, violoncello Direttore della Filarmonica: Donatella Azzarelli Direttore: Zhang Xian 45 28 e 30 novembre 30 novembre OMAGGIO A CHAGALL Le viole de La Verdi Stagione sinfonica Programma: Gluck: Orfeo ed Euridice, Melodia Mozart: Fantasia per pianoforte in Re minore K. 397 Wagner - Liszt: Tristano e Isotta, Morte di Isotta Debussy: Studio per le quarte, Studio per le otto dita Ravel: La Valse (versione per pianoforte e versione per orchestra) Stravinskij: L’uccello di fuoco (versione 1919) Con: Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi e Mikhail Rudy, pianoforte Direttore: Jader Bignamini 11 dicembre Musica da camera Programma: Nodaira: Transformation I per quattro viole dalla Ciaccona di Bach Leclair: Sonata per due viole in Do minore op.12 n.5 Flaherty: A Violists’s View of A Cellist’s Variations on Home on the Range Con: Miho Yamagishi, Cono Cusmà Piccione, Kirill Vishnyakov, Marco Audano, viole 13 dicembre Natale con la fiaba Crescendo in musica Programma: Čajkovskij: La bella addormentata Č aj k o vsk ij Con: Corpo di ballo Espressione Danza Direttore: Giovanni Marziliano Musica sinfonica 14 dicembre dedicato a Renata Tebaldi Programma: Čajkovskij: La Tempesta, Fantasia sinfonica op. 18, Francesca da Rimini op. 32, Amleto op. 67, Romeo e Giulietta (versione originale 1869) Con: Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi, Filarmonica Paganelli ‘79 di Cinisello Balsamo e Alban Gerhardt, violoncello Direttore della Filarmonica: Donatella Azzarelli Direttore: Zhang Xian B e e t h o ve n Musica da camera Programma: Integrale delle Sonate per violino e pianoforte Con: Francesca Dego, violino; Francesca Leonardi, pianoforte 22 dicembre Händel Stagione laBarocca Programma: Händel: Messiah Oratorio per soli, coro e orchestra Con: Ensemble vocale laBarocca, Ensemble laBarocca Maestro dell’Ensemble vocale: Gianluca Capuano Direttore: Ruben Jais Dal 29 dicembre al 1 gennaio 2015 B e e t h o ve n Stagione sinfonica Programma: Beethoven: Sinfonia n. 9 in Re minore op. 125 Con: Coro sinfonico di Milano Giuseppe Verdi, Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi Maestro del Coro: Erina Gambarini Direttore: Oleg Caetani 46 il foyer e' tutto del teatro Spazio Tertulliano ottobre novembre dicembre 2014 Via Tertulliano, 68 - 20137 Milano Prenotazioni e informazioni: tel. 0249472369 www.spaziotertulliano.it biglietteria@spaziotertulliano.it Orario spettacoli: da martedì a sabato ore 21.00, domenica ore 16.30 (a maggio giugno e luglio domenica ore 20.30); lunedì riposo. Mezzi pubblici: tram 16; bus 91, 91, 84, 93; M3 (Lodi, Brenta); BikeMi 31 - Brenta. Prezzi: intero € 16 (+€1 tessera) - riduzioni e convenzioni Dal 1 al 12 ottobre Dal 14 al 20 ottobre Dal 22 al 26 ottobre regia di Martino Corti e Gianfelice Facchetti ideazione e regia di Stefano Cordella di Antonello Antinolfi, regia di Francesco Leschiera Acuto, delicato ed entusiasmante, lo spettacolo tratta con disarmante semplicità temi universali come la famiglia, l’amore, l’amicizia, il sesso e la morte. Un diciottenne timido e inesperto, un padre inesistente, una madre frustrata e anestetizzata dalla tv, un amico dalle strane abitudini e una misteriosa cantante raccontano il complicato e affascinante viaggio alla ricerca della felicità, semplicemente per poter dire, almeno una volta, va tutto bene. I testi, le scene 1987. Milano. Un anno e un luogo simboli del benessere. L’inizio di una decadenza. Sullo sfondo di una città quasi invisibile, un uomo ricerca la sua storia inseguendo il passato o le sue possibili alternative. Ripercorre quel periodo raccogliendo notizie, previsioni del tempo, poesie, pezzi di storie che arrivano da non precisati luoghi della memoria. L’idea prende spunto da un episodio accaduto sul finire degli anni ’80 a C’ERA UNA SVOLTA VA TUTTO BENE LA CITTA’ DEGLI SPECCHI Monologhi Pop vol. 2. Dopo Le cose non contano nulla, Martino Corti presenta il suo nuovo album, distribuito da ottobre su tutte le principali piattaforme on line italiane e internazionali. L’artista milanese, che ha rilanciato il teatro canzone re-interpretandolo in versione contemporanea, aggiunge suoni elettronici alle sue tipiche performance acustiche. “Ci sono tante frasi già scritte da artisti illustri che possono descrivere cosa intendo per Monologhi Pop” precisa Martino Corti “ma è una frase di Charles Bukowski a racchiuderne l’essenza: La gente é il più grande spettacolo del mondo. E non si paga il biglietto”. Con: Martino Corti, Luca Nobis (chitarra acustica), DJ producer Kustrell Produzione: Cimice Dal 5 al 22 novembre KINGS - Il gioco del potere e i personaggi nascono da improvvisazioni e riflessioni condivise, dalla messa in comune di spunti, letture e suggestioni. Ne è venuto fuori un banchetto variegato e curioso, comico e spietato, popolato da personaggi fragili e spudorati in equilibrio tra le parole dette e quelle che rimangono incastrate nello stomaco. Con: Vanessa Korn, Dario Merlini, Alice Francesca Redini, Umberto Terruso, Fabio Zulli Produzione:CompagniaÒyes Milano. Il progetto Due ruote è bello prevedeva che 500 biciclette gialle fossero messe a disposizione dei cittadini, per un mese, gratuitamente. Il progetto partì in pompa magna, in diretta televisiva. Ma il senso civico dei milanesi non funzionò nel modo giusto. Pochi giorni dopo, tutte le bici erano completamente scomparse. Con: Francesco Leschiera Musiche: Walter Bagnato Produzione: Teatro del Simposio da William Shakespeare, regia di Alberto Oliva mini commessi e i flussi di denaro sperperati con gli scandali del Mose e dell’Expo impongono al popolo il giudizio e l’immediato intervento. Con: Giuseppe Scordio e Piero Lenardon, Enrico Ballardini, Angelo Donato Colombo, Federica D’Angelo, Martino Palmisano, Paolo Grassi Produzione: Spazio Tertulliano Marino Zerbin in una scena di Tiranott ▽ Potere, corruzione e tradimento. La trilogia affronta la vicenda dei tre grandi re Shakespeariani, attori di un’incontestabile svolta nella storia della monarchia inglese: se con Riccardo II la monarchia è emanazione divina e caposaldo intoccabile, con Enrico IV ed Enrico V il potere si sgretola e conduce ad una nuova concezione che trova fondamento nel consenso del popolo. I fatti storici dell’Inghilterra del XIV secolo riecheggiano alla luce del nostro tempo: i cri- foto: Luca Maffei Dal 3 al 7 dicembre AMLETO? drammaturgia e regia di Carmen Giordano Due attori in uno spazio nudo provano Amleto. Sprofondano nel testo, squarciano scene, scavano immagini e prendono derive sorprendenti. Due vite alla prova. Amleto e Ofelia. AMLETO? è una ricerca nella sottrazione di artificio: voci nude, corpi esposti, buio, luci, ombre. Un’esperienza semplice e misteriosa. Il montaggio è nella testa dello spettatore. Ognuno trova un pezzo di sé. Il resto è silenzio. Amleto è una domanda che nasce dalla visione di uno spettro. Lo spettro è il momento in cui guardiamo dentro noi stessi. Una pausa del tempo, un frattempo, un buio. Con: Maura Pettorruso e Stefano Pietro Detassis Luci: Alice Colla Organizzazione: Daniele Filosi Produzione: Macelleria Ettore e TrentoSpettacoli Dal 10 al 14 dicembre A CHRISTMAS CAROL di Charles Dickens, regia di Antonio Mingarelli Al centro, attraverso l’arido e tirchio finanziere Ebenezer Scrooge, l’uomo individualista della società inglese ottocentesca: il vecchio taccagno, egoista e anaffettivo che ha già tutti i difetti dell’uomo moderno. La sera della vigilia riceve la visita di tre spiriti magici: il Natale del passato, del presente e del futuro. Ecco allora il mondo popolarsi di fantasmi, il tempo dilatarsi e diventare l’unica qualità del reale, dove i volti e gli oggetti sono irriconoscibili e inafferrabili. In tale osmosi continua tra sonno e veglia, gli occhi del protagonista e dello spettatore non distinguono ormai più il vero dall’apparente e condividono il percorso esistenziale di Scrooge e del suo tempo. Accompagnato da questi fantastici prodigi l’uomo compirà un incredibile e meraviglioso viaggio che lo cambierà per sempre. Il momento più dolce dell’anno e il suo protagonista diventano metafora dell’attuale società materialista. E’ ancora possibile una conversione morale? Con: Fabrizio Martorelli Dal 17 al 21 dicembre TIRANOTT di Lino Pedullà, regia di Paola Bea e Piero Lenardon E’ notte profonda. In un bar di Milano un silenzioso cameriere riordina per la chiusura. Gli fa compagnia un ultimo avventore, Tiranott, che cerca d’incantare lui, la notte e il tempo tentando di ritardare la chiusura con le armi della simpatia, velata dalla malinconia che la Milano dei ricordi, ma anche quella di oggi, può suscitare. Evocando personaggi, aneddo- ti e citazioni di grandi poeti milanesi ci accompagnano nella nebbia di una notte milanese. Il bar è aperto, accomodatevi con tutto il cuore. Con: Marino Zerbin, Piero Lenardon Ideazione scene: Marcello Chiarenza Produzione: Teatro De Gli Incamminati, Filarmonica Clown, Teatro sul Filo ottobre novembre dicembre 2014 il foyer e' tutto del teatro Teatro Oscar 47 Via Lattanzio, 58 - 20137 Milano Prenotazioni e informazioni: tel. 02 36503740 Biglietteria: da lunedì a sabato 16.00 - 19.00, domenica (gg di spettacolo) 15.30 - 17.00. Orario spettacoli: da martedì a sabato ore 21.00, domenica ore 17.00, lunedì riposo. www.teatrooscar.it - biglietteria@pacta.org Mezzi pubblici: tram 16; bus 84, 90, 91, 92; MM3 (Lodi T.I.B.B.). Prezzi: intero € 24,00, riduzioni. 7 ottobre Dal 23 al 26 ottobre Dal 29 al 31 ottobre drammaturgia e regia di Adele Falbo da W. Shakespeare, regia di Alessandro Pazzi Il male lega più del bene? Perché le donne si legano a chi fa loro del male? Dove e quando comincia il male? La psiche della donna si fa teatro e questo lavoro, parte di uno studio teatrale sulla violenza di genere, mette in scena la tragedia contemporanea delle relazioni di coppia. Segue il filo dei pensieri di Ismene, schiacciata da riflessioni che la ten- Tra il 1606 e il 1610, una terribile peste costrinse i teatri londinesi a chiudere e sospendere le rappresentazioni. Shakespeare scrisse allora i famosi 154 Sonetti: i suoi diari intimi. Nei 30 sonetti scelti, regala una radiografia poetica dell’amore: platonico, etereo e nostalgico quando parla del giovane, bellissimo amato; crudele, fascinoso e sensuale quando si riferisce alla misteriosa GINO NEGRI in video Al centro il video di Giuseppe di Leva da quando, negli anni Cinquanta, Sessanta, Settanta del secolo scorso, Gino Negri irruppe nella nuova musica italiana, con il suo straordinario teatro musicale da camera arrivato fino alla Piccola Scala, ma anche con il suo innovativo cabaret e le sue canzoni cantate e suonate al pianoforte nei locali dell’anticonformismo musicale milanese. Testi e musiche capaci di piacere, di divertire, di fare pensare, di trasmettere ogni volta una precisa critica al conformismo della vita quotidiana imposto dal dominio culturale. Con: Filippo Crivelli, Mario Moiraghi, Luigi Pestalozza e Emilio Sala Produzione: Associazione Gli Amici di Musica/Realtà 1 e 2 novembre GENESI IL COMPLESSO DI ISMENE ShakEspeareSonnEts gono sempre più inchiodata in una situazione violenta e di rinuncia a se stessa. Ella non sa che è proprio la sua volontà a metterla al centro di un conflitto tragico, conducendola verso una fine inevitabile. Con: Annig Raimondi, Carmen Chimienti, Daniela Monico, Lorena Nocera (foto) Produzione: La Mongolfiera Musiche: Igor Stravinskij, Histoire du soldat Scene: Elisa La Mensa Produzione: Studionovecento Venerdì ridi cabaret con i comici di Colorado Cafè Rassegna comica presentata da Stefano Vogogna con i comici della trasmissione Colorado Cafè. più ampio con sottile humor. Programma: 10 ottobre Un gigantesco personaggio (mt 1,90 x 130 kg) che non passa inosservato in un monologo sulle sue problematiche esistenziali: fisico, matrimonio e altre follie. Una comicità che esaspera le situazioni di vita comune imprigionandole in personaggi assurdi e folli. Fernando Zimotti, in arte Nando Timoteo, ci parla della vita di coppia, l’incompatibilità tra i due sessi, i viaggi di piacere, l’attualità, i test del militare, la direzione d’orchestra… i temi più disparati attraverso l’improvvisazione e l’intensità ritmica e comica vengono ricamati in un quadro di Roberto Favaro, regia di Laura Pulin Con: Stefania Lo Russo, Vincenzo Paladino 10 ottobre e 7 novembre Nando Timoteo LA SINFONIA DELLE PIETRE fino al racconto dell’eterna lotta dell’uomo contro l’uomo. Musicisti: Matteo Carminati, pianoforte; Leonardo Cella, violino; Fabio Busetto Datto; clarinetto 7 novembre Max Pieriboni Con: Fernando Zimotti, Max Pieriboni Presenta: Stefano Vogogna Con: Alessandro Pazzi; Alessandra De Stefano, arpa Voice-Off: Massimiliano Zavatta Produzione: OssigenOTeatro e Pacta dei Teatri 4 e 5 novembre Testo e regia di Marco M. Pernich Il primo di quattro spettacoli all’interno del progetto Alle radici d’Europa, per tornare molto indietro e trovare ciò che ci unisce tutti al di là di millenni di storia e di guerre: le radici europee. Lo spettacolo mette in scena il racconto, dal I libro della Genesi, che va dalla creazione alla nuova creazione, dopo il diluvio universale. Diventa quindi il racconto del manifestarsi del Cosmo ordinato nel caos del Nulla e poi dell’ingresso del Male nel mondo, donna scura. Accompagna i versi il suono antico e potente di un’arpa, mentre una voce fuori campo recita alcune delle liriche in lingua inglese, per ascoltare anche la loro musica originale. 6 novembre ZONE – U Cabaret & Songs Tutto inizia con una storia fantastica: un automa che gioca a scacchi, un nobile di Pressburger, un nano invisibile, un truffatore di strada. Sul palco la relazione tra una parte umana e una meccanica a partire dal testo Il Giocatore di Scacchi di Maelzel di Poe, che dimostra come il famoso giocatore di scacchi non potesse essere un automa ma nascondesse al suo interno un essere umano, il nano. Il racconto è recitato, cantato, suona- to, tradotto, a volte solo mimato. I ruoli si intrecciano scoprendo la voce umana ricca anche di un’anima meccanica, mentre la meccanica rivela insospettabili respiri. Musica, chitarra e live electronics: Maurizio Pisati Voce: Bernardo Lanzetti Vocalist: Annig Raimondi Attore, strumenti e magie: Riccardo Magherini Basso, tastiera ed elettronica: Piero Chianura Spettacolo scenico musicale di danza, omaggio a John Cage. Grazie all’intuizione di un artista e alla tecnologia, la pietra farà ascoltare la sua voce e i suoi suoni. Si tratta delle “sculture sonore”, opere di Pinuccio Sciola, scultore sardo che è riuscito a rendere le pietre sonanti, comunicanti e a creare melodie attraverso il taglio delle pietre. Con Pinuccio Sciola e danzatori Produzione: Associazione Gli Amici di Musica/Realtà e Accademia di Belle Arti di Brera Dal 11 al 23 novembre APPUNTAMENTO AL LIMITE Ildi M.calcolo sublime E. D’Aquino, regia di Valentina Colorni Il calcolo infinitesimale è una delle teorie che più ha arricchito la matematica moderna in quanto è in grado di interpretare il continuo e il movimento: è il calcolo sublime. Newton e Leibnitz ne sono gli scopritori, le origini però risalgono ai geometri greci dell’antichità, per poi evolversi nel concetto di numero sino a superare lo scoglio dell’infinitamente grande e dell’infinitamente piccolo e raggiungere il concetto di limite. Lo spettacolo esplora questi temi in ◁ R. Magherini, M.E. D’Aquino, V. Todisco Grande chiave teatrale, partendo appunto dall’idea di limite, inteso come nonluogo estremo verso cui tendiamo senza potervi giungere, nel quale la realtà che conosciamo cambia natura e i rapporti si trasformano. Con: Maria Eugenia D’Aquino, Riccardo Magherini, Vladimir Todisco Grande Drammaturgia: Riccardo Mini Consulenza matematica: Tullia Norando e Paola Magnaghi Effetti video e riprese: Virginio Levrio e Davide Ganito Luci: Fulvio Michelazzi Produzione: Pacta dei Teatri 48 il foyer e' tutto del teatro Dal 26 al 30 novembre UN SOGNO Da W. Shakespeare, regia di Paolo Bignamini Una riscrittura del testo shakespeariano che indaga il risvolto più disilluso e amaro delle relazioni amorose. Siamo nella testa di Lisandro, giovane innamorato di Ermia, amata anche da Demetrio, a sua volta corteggiato da Elena. Nel sogno, che presto si trasformerà in un incubo, Lisandro tradisce la sua amata con Elena, doppio o doppione di Ermia, giovane, intelligente, bella come lei. Da qui prendono il via le vicende che coinvolgono i quattro ragazzi. Agli ordini di un Puck rivisitato in chiave romagnola, un Mazapegul che dirige un set di quart’ordine, due improbabili attori di bmovie interpretano tutti i ruoli del Sogno, aiutati da un muro e da una fata. Con: Luca Cairati, Federica D’Angelo, Ksenija Martinovic (nella foto) Drammaturgia: Maddalena Mazzocut-Mis Scene e aiuto regia: Francesca Barattini Assistente: Shantala Faccinetto Produzione: ScenAperta Altomilanese Teatri ottobre novembre dicembre 2014 Dal 3 al 14 dicembre LE REGINE. Elisabetta vs Maria Stuarda da Friedrich Schiller, regia di Alberto Oliva Una tragedia storica, un conflitto di potere tra due donne, un intricato dramma romantico. Tolto ogni appoggio romantico, ogni sostegno, ogni coordinata, resta una storia umana, troppo umana. Cose di donne che non hanno tempo, non hanno spazio. Sospesa e, quindi, riavvicinata, la storia perde la lettera maiuscola ma scava nel nostro io. Lo spettacolo vedrà sulla scena la grandezza dello scontro tra queste due straordinarie regine e la loro bruciante verità umana: due modi di essere donne al potere. Con: Maria Eugenia D’Aquino, Annig Raimondi Drammaturgia: Paolo Bignamini Musiche: Maurizio Pisati Costumi: Nir Lagziel Scene: Giuseppe Marco di Paolo Luci: Fulvio Michelazzi Produzione: Pacta dei Teatri 16 dicembre FALSTAFF O L’INCONSUETO di Cesare Vergati, regia di Ombretta De Biase Lettura del testo, musica e azione scenica fanno scorrere la vicenda umana di Falstaff, uomo inconsueto che non intende porre limiti ai propri piaceri: il cibo, l’arte e l’amore. L’uomo dalla grossa epa vive felice e isolato in una capanna in mezzo a un campo, coltivando ortaggi di cui si ciba insieme ad altre leccornie e dedicandosi alla passione per l’arte e la bellezza. Troppo obeso per muoversi con facilità, passa il tempo disteso su un’amaca, condividendo con una donna attempata anche i piaceri del sesso. La sua vita scorre placida e felice, ma la comunità circostante non tollera il suo stravagante stile di vita e cerca di ucciderlo. Con: Anna Battaglia, Angelica Cacciapaglia, Fabrizio Caleffi, Andrea Pietrantoni, Cesare Vergati Lettura: Ombretta De Biase Ricerca musicale: Cesare Vergati 17 e 18 dicembre THE TAIN regia di Benjamin Gould Medb e Ailill sono in missione per rubare il pregiato toro dell’Ulster. Mentre gli uomini dell’Ulster giacciono malati, solo uno è in grado di opporsi a loro: il potente Cu’ Chulainn, il Mastino dell’Ulster. Può un uomo resistere contro un intero esercito? O saranno le forze del Connacht ad avere il sopravvento e regnare supreme? Unendo una tradizione teatrale di cinque secoli d’età a una storia antica quindici, The Tain fa rivivere la Commedia dell’arte e il folklore irlandese (la drammaturgia prende spunto dalle fiabe tradizionali) in uno spettacolo innovativo e di irresistibile divertimento. Produzione: Gould Company, Belfast ottobre novembre dicembre 2014 Teatro Delfino Prenotazioni e informazioni: tel. 333 573 0340 www.teatrodelfino.it - biglietteria@teatrodelfino.it il foyer e' tutto del teatro Piazza Pietro Carnelli - 20138 Milano Orario spettacoli: da martedì a sabato ore 21.00, domenica ore 16.00, lunedì riposo. 4 ottobre Mezzi pubblici: tram 12, 27; bus 45, 175 (Ovidio). Prezzi: intero € 18 ,00, ridotto € 12,00, e conv. € 10,00 Dal 15 al 19 ottobre GIORGIO E IO OSTI SULL’ORLO DI UNA CRISI DI NERVI di e con Giancarlo Dettori, regia di Claudio Beccari Per quarant’anni Giancarlo Dettori ha lavorato con Giorgio Strehler al Piccolo Teatro, prendendo parte a spettacoli che hanno segnato la cultura italiana del ‘900. Oggi, a più di quindici anni dalla scomparsa del grande regista, Giancarlo ne ripercorre il cammino, testimoniando le tappe di un percorso strettamente intrecciato con la storia del nostro Paese. Il punto di vista, ovviamente, è quello del palcoscenico: dall’Arlecchino all’Opera da tre soldi, dalla Grande 49 Magia al Campiello, un viaggio nei segreti del metodo di lavoro di Strehler che, contrariamente a quanto si può pensare, non si basava sull’imposizione di schemi preconcetti, puntando piuttosto a stimolare la sensibilità dell’attore, liberandone la creatività. Grazie al rapporto di amicizia nato nel corso degli anni, Dettori ci può parlare di Strehler anche su un piano più personale, con divertenti episodi che ne illustrano la debordante, contraddittoria personalità. di Valerio Massimo Visintin, regia di Luca Sandri Vi ricordate quando andavamo al ristorante per mangiare? Che ingenui eravamo! L’avvento del “food” ci ha aperto gli occhi. Figuriamoci: al ristorante non si mangia, si degusta. In cucina non c’è più un cuoco, bensì lo chef. Sui tavoli spariscono le tovaglie, rottami ideologici ormai superati dalla modernità. Evviva il circo del food, allora. Non si parla d’altro. Le star in giacca bianca, le chiacchiere, i reality televisivi, i congressi, gli show cooking, i libri di ricette, la réclame sur- rettizia delle aziende produttrici, la fuffa al forno, i camerieri, i sommelier e il loro linguaggio iniziatico, i pensieri leggeri delle foodblogger, i conti che non tornano quasi mai, i critici gastronomici che tornano sempre. Vi raccontiamo, a modo nostro, i misteri buffi di questa epopea. Con pensieri, parole, canzoni (Bongusto, Mina, Kramer), ironia e sentimento. renza e del prestigio sociale ed economico. Un’indagine lucida e impietosa del rapporto tra uomo e donna, una luce di inquietante attualità sull’istituto della famiglia e sui condizionamenti di una società ipocrita e perbenista. 11 e 12 dicembre Con: Marisa Della Pasqua, Luca Sandri. Pianoforte: Sambataro Gianluca Dal 13 al 16 novembre IN PRINCIPIO ERA… IL BRODO drammaturgia di Federico F. Ferrero Un viaggio all’inizio del gusto. Uno spettacolo in più episodi che raccontano in scena le emozioni del sapore, quelle che stanno alla base della cucina, di un piatto, della vita. Questo primo episodio parla di brodo. In scena quattro protagonisti: Federico F. Ferrero racconta le emozioni del sapore, Roberto Accornero recita le parole del cibo mentre la pianista Anna Barbero Beerwald cuce le scene in un dialogo attraverso un inedito utilizzo evocativo del pianoforte e il pubblico, quarto attore in scena, collabora a rendere lo spettacolo ogni sera diverso. Un coinvolgimento multi- sensoriale per tornare insieme alle origini del gusto, una prospettiva diversa di “lettura” della cucina e del nostro rapporto con essa. Con: Federico F. Ferrero, Roberto Accornero Pianoforte: Anna Barbero Beerwald Dal 31 ottobre al 9 novembre casa di bambola di Henrik Ibsen, regia di Gabriele Calindri Scritto nel 1878, è uno dei capolavori del teatro contemporaneo. In un interno alto borghese si svolge il dramma interiore di Nora, moglie dell’affermato avvocato Helmer Torvald e madre di tre figli. La vita spensierata della donna è sconvolta quando viene ricattata per un prestito ottenuto illegalmente allo scopo di curare il marito gravemente malato. Nora custodisce il suo segreto convinta della nobiltà e dell’amore di Helmer. Questi però, avendo scoperto che la moglie è vittima di un ricatto, preoccupato per il suo buon nome le muove accuse terribili, rivelando a Nora la meschinità e la falsità di un’esistenza coniugale solo formalmente rispettabile e protetta. La donna, nel finale del dramma che suscitò scandalo, sceglie la propria autonomia, libertà e identità congendandosi da un mondo impostato unicamente sui valori dell’appa- Con: Maurizio Desinan, Marta Lucini, Michael Righeira (foto), Elisabetta Ratti, Marco Benedetti, Rosanna Bruzzo Scene: Marco Muzzolon Costumi: Rosario Giacomino Fonico: Luca De Marinis Luci: Carlo Zanandrea Assistente: Rosanna Bruzzo Produzione: Vittorio Apicella, Federico Zanandrea REJOICE GOSPEL CHOIR Spettacolo moderno e assolutamente unico: il repertorio spazia dal genere Gospel contemporaneo americano ed europeo di Kirk Franklin, Richard Smallwood, Kurt Carr, quello Spiritual, più tradizionale, a quello Afro-gospel con arrangiamenti sempre originali. Il coro diretto da Gianluca Sambataro guiderà l’ascoltatore in atmosfere più raccolte, di preghiera e riflessione, o lo coinvolgeranno con ritmi vivaci e moderni in una festa collettiva. 50 il foyer e' tutto del teatro Fabbrica dell’Espesienza Prenotazioni e informazioni: tel. 02 78624438 ottobre novembre dicembre 2014 Segreteria: dal lunedì al goivedì dalle 11.00 alle 17.00 www.fabbricaesperienza.it Via Brioschi, 60 - 20141 Milano fe@fabbricaesperienza.it Mezzi pubblici: tram 15; bus 164, N15. 16 e 17 ottobre 14 e 15 novembre Compagnia Diaphnes Teatro regia di Alessandro Zatta Mi e Ti - a semm in du ROXANE - Studio inverso sul Cyrano De Bergerac Mi e Ti - a semm in du muove da un ambito di ricerca sull’arte del clown. Il clown è un personaggio incarnato da un attore che fa del parossismo e della poesia i suoi caratteri principali. L’orizzonte tematico della performance è circoscritto da un classico della letteratura teatra- le affrontato attraverso i dettami del grottesco che, col linguaggio del clown, si sviluppa nei termini ultimi del conflitto, del fallimento e del ridicolo. Compagnia vincitrice Bando Amapola Con: Tiziana Tricarico, Mario Barzaghi, Simone Lampis “A chi appartiene una storia? A chi la racconta, giusto? Allora voglio raccontar la mia. La storia di Rossana”. Invertendo il punto di vista sul celebre Cyrano de Bergerac di Rostand, si apre un universo immaginifico tutto al femminile, dove per la prima volta è Rossana che parla, si racconta, si svela. Cyrano farabutto, vigliacco, traditore. Incapace di confessare il suo amore anche in punto di morte. Chi lo vede così? La sua storia, la storia di Rossana, storia di una donna “senza voce” significativa nell’opera di Rostand, portatrice di un amore quanto mai turbolento e non privo di ombre, viene attraversata da due attrici, chiuse e bloccate nelle parole dell’opera stessa di Rostand. sponsabilità di prendersi cura della madre. In questo scenario scaturisce il contrasto tra i tre fratelli, uniti solo dal desiderio della morte di Ruth. Le motivazioni sono diverse, lo scopo lo stesso. Con: Alessandra Bordino, Giada Vignoli, Irene Manara, Edoardo Visentìn, Luca Pasquinelli, Matteo Ippolito Scenografia: Silvia Clai Progetto audio: Fabio Cinicola Responsabile tecnico: Ermanno Marini Organizzazione: Anna Cremona Produzione: Tangram e Fabbrica dell’Esperienza 13 e 14 dicembre Suono e Luci: AlphaOmega Produzione: Salti Piattaforma dell’Arte Teatrale e FE Fabbrica dell’Esperienza Con: Dora Dorizzi e Federica Spigarolo Tecnica: Alex Melluso 22 e 23 novembre Il piccolo Eyolf da Henrik Ibsen, regia di Michelangelo Zeno Alfred e Rita. Una giovane coppia di sposi. Lui è intellettuale, apatico e impotente. Lei ricca, capricciosa e infelice. In mezzo Eyolf, il loro bambino. Deforme, enigmatico, più simile a un topo che a un essere umano. Nato da un matrimonio sbagliato, Eyolf è il frutto della colpa, il segno indelebile che gli errori si lasciano dietro. Prendersi cura di lui serve ad Alfred per riscattare una vita misera e fallimentare. Rita, che vede suo marito allontanarsi da lei, preferirebbe che il bambino non fosse mai nato. Ma quando Eyolf morirà cadendo (o buttandosi?) dal molo, per loro inizie- rà un viaggio doloroso che li condurrà all’autodistruzione, negli abissi più oscuri e inquietanti dell’anima, dove la corrente è impetuosa e porta a galla verità inaudite. Spesso ciò che tentiamo di nascondere anche a noi stessi si ribella e ci distrugge. Come si può risalire la china e continuare a vivere? Con: Jacopo Crovella e Emilia Scarpati Fanetti Drammaturgia: Compagnia Famiglia Mastorna Coreografie: Migliorati Bianca Musiche: Marcello Gori Luci: Alessandro Barbieri TANGRAM I° Tappa 29 novembre di Hugo Wirth, regia di Violeta Arista In Tangram lo spettatore cambia il percorso della storia. Una forma drammaturgica che si ispira alla struttura dell’antico gioco cinese Tangram. Un linguaggio ironico, caratterizzato da humor nero. I meccanismi decisionali e le conseguenze che derivano dalle scelte fatte sono il fondamento di Tangram. Una proposta che obbliga lo spettatore a essere partecipe e responsabile di quello che accade e di come finisce la storia, ma con l’opportunità di vedere cosa cambierebbe nel destino dei personaggi se ci fosse la possibilità di scegliere un’altra volta. Lo spettatore dovrà abbandonare lo spazio alla fine di una prima scena comune che mostra il conflitto tra i due fratelli e che pone lo spettatore davanti alla prima scelta: uccidere o no la madre? In scena: Nella vecchia casa mater- na abita Olivia, donna di età ignota che si occupa della madre, colpita da una malattia terminale e non autosufficiente. Olivia ha due fratelli: Nicolas, morto anni fa di malattia ma ancora presente tra i vecchi muri della casa e Alfonso, che si presume abbia lasciato la casa materna a seguito della malattia di Nicolas e che, a causa del divorzio, decide di tornare, senza assumersi la re- MATRIFOCALE Teatro della Filomena Il progetto Matrifocale è un viaggio verso il silenzio. Per cantare dalla terra mirando all’orizzonte. Per vestire il reale dell’incanto della poesia. Per cercare la completezza. Per esprimere la nostalgia di un mondo perduto e nutrire la fame di infinito. L’idea di messa in scena esplora un territorio, in- terroga l’incontro tra la forma patriarcale e quella matriarcale, il modello di cultura dominante e cellule di uno stilema differente presenti nella società. Compagnia residente Bando Amapola. Con: Antonella Spina e Paola Scalas Produzione: Compagnia Teatro della Filomena ottobre novembre dicembre 2014 il foyer e' tutto del teatro Pim Spazio Scenico 51 Via Selvanesco, 75 - 20142 Milano Prenotazioni e informazioni: tel. 02 54102612 www.pimoff.it - info@pimoff.it Orario spettacoli: inizio spettacoli ore 20.40, domenica pomeridiano con servizio gratuito di baby-sitting. Mezzi pubblici: tram 3, 15; M2 (Abbiategrasso) Prezzi: intero € 12 - convenzioni e riduzioni; Ecce cello posto unico € 5; Symposium e Palco Aperto ingresso gratuito. 1 ottobre 18 e 19 ottobre 25 e 26 ottobre di e con MeChaNicS for DrEamer TU NON MI VORRESTI da un testo di Serena Sinigaglia, Compagnia EgriBiancoDanza Le macchine meravigliose SE IO FOSSI COME TE, Dance Dance Dance Sculture meccanicoanalogiche costruite con oggetti di scarto producono suoni e risvegliano la meraviglia. Una performance so- nora e un’installazione fortemente visiva e di grande impatto scenico. Una vera fucina di suoni e visioni steampunk fatte realtà. 27 ottobre PERSONA regia di Silvia Giulia Mendola e Elena Rolla Una casa isolata, in montagna. Un uomo e una donna, chiusi a chiave dentro la casa. Intrappolati. Lui cerca la chiave. Lei ha nascosto la chiave. Soli e iso- lati dal mondo. Le loro parole rimbalzano nel bianco circostante e si perdono in echi lontani. Con: Compagnia DAS e PianoinBilico Compagnia EgriBiancoDanza 14, 15 e 17 novembre KALIGOLA Il mondo, in un futuro non lontano, sta andando a rotoli. La politica, l’economia, i rapporti sociali, l’ambiente: tutto ci parla di una catastrofe imminente. Colpa di uomini malvagi che hanno 23 novembre Arlesiana di Francesco Cilea, con Giacomo Agosti A gosti (foto) porta al PimOff l’Arlesiana, opera lir ica di Francesco Cilea di f ine Ottocento. Spettacolo a quattro voci e un attore. 14 dicembre Il convegno azione teatrale di e con Punta Corsara I fatti incresciosi delle ultime settimane ci spingono a convocare un convegno d’urgenza sulle periferie. Abbiamo invitato i massimi esper- 30 novembre ALICE. La grammatica delle nuvole coreografia e regia di Stefano Mazzotta renze. Allora potremo chiamarci Alice, custodi di un paese chiamato delle meraviglie, lievi e traboccanti di domande curiose, in caduta libera verso un ignoto misterioso che promette avventure. Alice. La Grammatica delle nuvole racconta una caduta all’indietro. E un paese delle meraviglie che tutti ci attende, sospeso nell’alba di un autunno dolcissimo e perenne. Vi abitano personaggi improbabili e strampalati, che raccontano un carosello di evocazioni balletti: Sacred Dance, Secret Dance e Simply Dance sulle musiche di tre grandi sperimentatori americani: David Hykes, John Cage e John Adams. Compagnia degli Scarti Una riflessione sul danzatore di cui si esplora l’umanità, le fragilità e la passione che lo spingono ad intraprendere un percorso di vita difficile, in cui ogni giorno corpo che anima vengono sollecitati, arricchiti e logorati profondamente. La grammatica delle nuvole è il sistema di regole che disciplinano la capacità di sognare. A esso potremo affidarci quando ci sembrerà che non esistano più luoghi sconosciuti da visitare, più nessun bosco da esplorare né mari da solcare sperando di imbattersi in isole misteriose. Potremo perderci tra le sue pagine se avremo l’impressione di non corrisponderci più e che un imminente sentimento di uniformità si stia prendendo gioco delle nostre diffe- Danzare ovvero agire per non ripiegarsi su se stessi, per superare le difficoltà e conquistare nuove dimensioni di esistenza, consapevolezza e pienezza. Tre e memorie di un tempo lontano condiviso con Alice, della quale ora resta in scena solo l’eco di una voce nascosta. Con: Chiara Guglielmi, Chiara Michelini, Stefano Roveda Drammaturgia: Fabio Chiriatti Voice off: Maria Cristina Valentini Costumi, scenografie e luci: Stefano Mazzotta Produzione: Zerogrammi, Teatro di Bismantova, Luft Casa Creativa ti, ci aspettiamo idee illuminanti e ottime soluzioni. Lo facciamo per tutti quelli che nella loro vita, non hanno ancora mai dato segni di perifericità. abusato del loro potere. Questi mostri hanno cambiato la Storia. Come possiamo salvare il mondo dalla catastrofe? Produzione: Pim Spazio Scenico 19 dicembre MUSICOMICI Allegro con trio Tre bizzarri musicisti di strada vengono coinvolti, loro malgrado, a sostituire un trio classico di fama mondiale. Un funambolico ed esilarante viaggio nel mondo della musica di tutti i generi: dal classico al jazz, dai cartoni animati al musical, dal tango al rap. 52 il foyer e' tutto del teatro ottobre novembre dicembre 2014 Teatro Ringhiera Via Pietro Boifava, 17 - 20142 Milano Prenotazioni e informazioni: tel. 02 84892195 da un’ora e mezza prima dell’inizio degli spettacoli www.atirteatroringhiera.it prenotazioni@atirteatroringhiera.it Dal 21 ottobre al 2 novembre 6 e 7 novembre Alla mia età mi nascondo ancora per fumare di Rayhana, regia di Serena Sinigaglia Un hammam di Algeri, ai giorni nostri, nel giorno riservato alle donne. Otto donne algerine si trovano, loro malgrado, barricate dentro l’hammam per sfuggire all’ira di parenti e uomini barbuti che reclamano il diritto di punire una di loro, incinta senza il consenso dei genitori. Tra i vapori e le acque delle vasche, si crea un’intimità speciale tra queste donne le quali, a turno, Gente come uno. c’era una volta un paese ricco e ora non c’è più di Manuel Ferreira e Elena Lolli Rabbia nel vedere un Paese ricco e abbondante di risorse ritrovarsi oggi privato di tutto. Rabbia nel vedere persone piegate, senza lavoro, senza casa, senza copertura medica. Chiedersi come si è arrivati fin qui. Tante domande, tante paure, una necessità, quella di rivelano le loro storie, le loro speranze, i loro dolori, le loro rabbie. Con Anna Coppola, Matilde Facheris, Mariangela Granelli, Annagaia Marchioro, Maria Pilar Pérez Aspa, Arianna Scommegna, Beatrice Schiros, Marcela Serli, Chiara Stoppa Produzione: ATIR Teatro Ringhiera e Theater tri-buhne Stuttgart di Manuel Ferreira e Elena Lolli Fabricas è la storia di uomini e donne che rifondano un mondo nuovo attraverso l’esperienza della fabbrica recuperata. Ripercorrendo le storie di quattro fabbriche recuperate argentine (Tipografia Chilavert, Grafica Patricios, Cooperativa La Juanita, Grissinopolis) vogliamo dare voce a chi oggi sta sperimentando non solo una ri- drammaturgia e regia di Alberto Salvi scritto di getto, un qui e ora che è uno schiaffo emotivo, una ferita che sanguina. La storia di una bimba, una sorella, una madre, una moglie. Dopotutto, qualcuno disse che Dio è madre. Con: Matilde Facheris, Barbara Bedrina, Cristina Castigliola, Sveva Raimondi Fisarmonica: Gino Zambelli Dal 27 al 30 novembre La musica è Elektrika. Elettronica. Techno. Live. Elektrika è una ricerca tra l’arcaico e il futuribile. Un linguaggio nuovo di secoli fa. Con: Maura Pettorusso e Stefano Pietro 20 e 21 novembre Stanza di Orlando drammaturgia e regia di Carmen Giordano Non toccare. Non entrare. Non bussare. Non disturbare Virginia. E’ una scrittrice. Un viaggio nella testa di Virginia Woolf. Una performance che coniuga installazione e parola. Una donna che si guarda allo specchio. E l’uomo che guarda la donna nello specchio. Con: Maura Pettorruso organizzazione diversa del lavoro, ma anche della propria vita e del rapporto con una comunità. A chi oggi cerca in tutti i modi di difendere la propria dignità. Con: Manuel Ferreira Musiche: Mauro Buttafava, chitarra e percussioni; Gianmaria Stelzer, violoncello; Marco Fior, tromba 30 novembre ELEKTRIKA Banane drammaturgia e regia di Carmen Giordano drammaturgia e regia di Francesco Lagi Macelleria Ettore ricerca il proprio linguaggio nell’Opera, nella Tragedia, nel Mito. Elektra è la protagonista di un’opera techno. Elektrika. La musica è atmosfera e sostanza dell’opera. Con: Manuel Ferreira (foto) FABRICAS La Maria Storta 22 e 23 novembre non restare ancora chiusi nelle proprie case. Per la prima volta, dopo anni di indifferenza, le persone si mescolano, cercano il modo di auto organizzarsi, di autogestirsi, sapendo di potersi salvare solo unite. 8 e 9 novembre Dal 13 al 15 novembre Primo di tre sacrosanti lamenti. Maria Benaglia, figura popolare a cavallo del labile crinale che separa il sacro dal profano, incarna le contraddizioni dell’umano essere con il suo carico di bene e di male, di oscuro e luminoso. Monologo interamente costruito sul ritmo e sulla musicalità della parola, Mezzi pubblici: tram 3, 15; bus 79; MM2 (Abbiategrasso). Prezzi: intero € 15, convenzioni e riduzioni. Banane è la storia di alcune esistenze e della traiettoria storta della loro vita. C’è un viaggio su una macchina presa in prestito e una partita di carte finita male, alcune bucce di banana e una storia d’amore che si dissolve lentamente. E poi il funerale del cane Pigna e una manciata di silenzio dove si ascolta lo scorrere del vento. Un quasi roadmovie per quattro attori, un cane e alcune casse sparpagliate, una storia che parla con ironia dolente di amore e di una possibile, lontana felicità. Con: Mariano Pirrello, Aurora Peres, Leonardo Maddalena, Francesco Colella (foto) Zigulì Di Massimiliano Verga, regia di Francesco Lagi Uno spettacolo che nasce dal libro di Massimiliano Verga. Il racconto di un’esperienza estrema di paternità, della disabilità di un figlio che mette a dura prova il padre, svelandone l’inadeguatezza. Una storia che è soprattutto una storia d’amore, raccontata con poche reticenze e grande sincerità. Con: Francesco Colella ottobre novembre dicembre 2014 il foyer e' tutto del teatro 53 22 e 23 dicembre PIUMATE! utopia travestita in forma di rivista di e con Nina’s Drag Queens Dal 11 al 21 dicembre Il guaritore di Michele Santeramo, regia di Leo Muscato Il Guaritore mette in relazione le storie delle persone, per farle guarire. Ha un fratello che mal sopporta. Gli arrivano in casa due donne con problemi opposti e un ex pugile. Questa guarigione non é cosa facile, serve leggerezza, disimpegno, distacco e grappa. É un personaggio che prova a mettersi tra il malessere e la soluzione dei problemi. Ha il colletto della camicia sporco, non ci vede quasi più ma riesce a guarire le persone. Non é un mago nè un medico. Vive sulla linea d’ombra tra realtà e fantasia, come ogni personaggio della scena. Con: Vittorio Continelli, Simonetta Damato, Gianluca delle Fontane, Paola Fresa, Michele Sinisi Ispirandosi a Gli Uccelli di Aristofane, che narra la fondazione di Nubicuculia, città tra le nuvole, le Nina’s vogliono dire la loro sulla costruzione di un mondo nuovo, sospeso e irriducibile, in bilico tra la bellezza e il disastro. Un’utopia sempre a rischio di una vertigi- Con: le Nina’s e le allieve del laboratorio “Pane e Piume” Direzione artistica: Francesco Micheli 31 dicembre H A P P Y NE W NINA ’ S ! di e con Alessio Calciolari, Gianluca Di Lauro, Lorenzo Piccolo, Ulisse Romanò Le Nina’s Drag Queens saranno le fate madrine del tuo anno nuovo! Lasciati traghettare nel 2015 su una nuvola di Teatro Libero Prenotazioni e informazioni: tel. 02 8323126 da lun a ven 15.00 - 19.00, sab 19.00 - 21.30, dom 14.00 - 16.30; nei giorni di spettacolo fino alle 21.30 nosa caduta dai tacchi. Tra balli sgangherati e il consueto gusto per la commistione, si torna alle origini del gruppo: la rivista. cipria rosa. La serata si apre con Nina’s radio night, omaggio nostalgico al mondo della radio. Le Nina’s vi condurran- Allo scoccare della mezzanotte il palcoscenico diventa una pista da ballo, con la Serata spaccatacchi special edition! Via Savona, 10 - 20144 Milano Orario spettacoli: da lunedì a sabato ore 21.00, domenica ore 16.00 www.teatrolibero.it - biglietteria@teatrolibero.it Dal 1 al 6 ottobre no alla riscoperta del fascino antico dell’immaginazione. A seguire, Tom Tom tombola, la tombolata travestita! Mezzi pubblici: tram 14, 19; bus 47, 74; MM2 (S.Agostino) Prezzi: intero € 19 - € 21, convenzioni e riduzioni. Dal 7 al 13 ottobre NUNCA MÀS Gente che scompare SPEAKING IN TONGUES, C’è una cosa che voglio dire drammaturgia e regia di Alessandro Veronese di Andrew Bovell, regia di Michael Rodgers Due storie che scorrono su binari paralleli. Epoche diverse, mondi agli antipodi. Unico comune denominatore: la violenza come forma di garanzia del silenzio. Roba che di solito fa la mafia. Roba che di solito fa anche lo Stato. Gente che scompare e non tor- na più. Milioni di persone. Non è un’iperbole ma la realtà di molto Sudamerica in un tempo troppo vicino al nostro. E vent’anni dopo, dall’altra parte del mondo, gente che scompare, anche se solo per pochi giorni. Scompare nel nulla (si scoprirà: in una Dal 14 al 21 ottobre ASSASSINE di Tobia Rossi, regia di Manuel Renga 5 attrici. 5 donne. 5 storie vere. Appassionanti e fatali come le donne di cui raccontano. Alla ricerca delle origini di ciascun delitto nelle coincidenze tra evoluzione psicologica e fatalità del destino cercando di confrontarsi con l’incomprensibile che si cela dietro ogni omicidio. 5 attrici sulle tavole di un palcoscenico, impegnate nelle prove di uno spettacolo. Da quanto tempo sono lì? Dov’è l’autore? Che fine ha fatto il regista? Mentre le prove vanno avanti, sulla scena compaiono le celebri assassine che le attrici devono interpretare e rievocare, la cui forza pare inghiottirle in un caserma) e quando esce si sente dire che si è inventata tutto. Con e testi di: Laura Angelone, Flavia Gilberti, Michela Giudici, Susanna Miotto, Alice Pavan, Chiara Salvucci Produzione: Fenice dei Rifiuti vortice che farà perdere loro l’identità. Con: Monica Faggiani, Paola Giacometti, Elena Ferrari, Silvia Soncini, Chiara Anicito Assistente alla regia: Alessandro Sgamma Scene: Brein, Martina Lazzarini, Linda Riccardi Luci: Alessandro Tinelli Costumi: DassùYAmoroso Musiche: Francesco Lori Trucco e acconciature: Francesca Giacovelli Produzione: Teatrouvaille Due coppie che si accingono a tradire i rispettivi partner, in due diverse stanze d’hotel. La situazione è così simile che a volte pronunciano le stesse frasi. Un amore che riemerge dal passato e un marito che non risponde al telefono. Una donna che scompare, la- sciando l’auto in panne su una strada deserta e un vicino di casa che è il primo sospettato. Mentre procede la polifonia, queste storie apparentemente diverse si incrociano tra loro in una catena di coincidenze che conducono ad un finale totalmente inaspettato. Con: Laura Anzani, Nicola Caruso, Margherita Remotti, Alberto Barbi Scenografia: Mauro Radaelli Luci: Alessandro Tinelli Costumi: Marianna Redaelli Produzione: Merenda 54 il foyer e' tutto del teatro Dal 22 ottobre al 3 novembre ottobre novembre dicembre 2014 Dal 4 al 11 novembre Dal 12 al 18 novembre eLEVATI e LAVATI IL PRINCIPIO DELL’INCERTEZZA LA LEGGENDA DI REDENTA TIRIA storie d’amore in ascensore di Andrea Brunello, regia di A. Brunello e Michela Marelli drammaturgia e regia di Paola Galassi È ferragosto, Milano è deserta, fra i pochi umani che si aggirano per la città ci sono lei e lui. Lei prende l’ascensore al volo mentre lui ne stava finendo il collaudo. Avviene l’incidente: ascensore bloccato a tempo indeterminato. Due sconosciuti che, complice lo spazio ridotto, si conoscono, si raccontano, si scoprono e si annusano. Si parla del tempo e delle stagioni, di calcio e di poesia, di vacanze e di Yoga e piano piano si arriva all’amore vero. Dieci anni dopo è ancora ferragosto, sono ancora loro due, stesso ascensore fermo ma diversi stati d’animo. Com’è vero che il tempo cambia tutto. Una lezione di meccanica quantistica. Un segreto. Un uomo che ama l’universo si inerpica attraverso concetti misteriosi (l’esperimento della doppia fenditura, il gatto di Schroedinger, i multiversi) per raccontare misteri e paradossi. Ma sotto si nasconde un’inquietante verità. La lezione si trasforma in confes- sione, mescolando la fisica con i segreti del professore e spingendolo verso una decisione estrema. Lo spettacolo prende le mosse dalla figura di Richard Feynman, premio Nobel per la fisica nel 1965. Con: Andrea Brunello, Enrico Merlin Produzione: Arditodesìo e Teatro Portland Dal 26 novembre al 1 dicembre LA MIA MASSA MUSCOLARE MAGRA di Tobia Rossi, regia di Manuel Renga Dal 19 al 25 novembre LE AFFINITA’ ELETTIVE Commedia surreale che racconta la vita di Dario, aspirante attore trentenne, che galleggia in una routine di sesso occasionale con ragazzi sempre diversi procacciati tramite Grindr, la app celeberrima nella comunità gay. Durante una forsennata nottata in discoteca, conosce Luca, enigmatico stilista, per il quale perde totalmente la testa: la scoperta dell’amore e l’affondo in un sé più autentico costringono Dario a guardare dentro la più profonda delle sue ferite scatenando una guerra tra mondo virtuale e mondo reale, tra paure e coraggio, tra nevrosi e vita autentica. La discesa nell’anima di una creatura ferita. Un possibile riscatto nascosto dietro ai portoni di Milano. Con: Daniele Pitari Produzione: CHRONOS3 18 dicembre HEDDA GABLER GIORGIO E IO di Henrik Ibsen, regia di Cristina Pezzoli di e con Giancarlo Dettori La storia di una donna a cui Ibsen ha donato un’indubbia forza di carattere e al contempo una disarmante fragilità. Hedda è fiera, attraente ma anche feroce. È gelida e altera ma al contempo avida di vita. Il mondo che le sta attorno è troppo piccolo, l’orizzonte che ha deciso di sposare troppo piccolo borghese. Il Per quarant’anni Giancarlo Dettori ha lavorato con Giorgio Strehler al Piccolo Teatro, prendendo parte a spettacoli che hanno segnato la cultura italiana del ‘900. Oggi, a più di quindici anni dalla scomparsa del grande regista, Giancarlo ne ripercorre il cammino, testimoniando le tappe di un percorso strettamente intrecciato con la storia del nostro Paese. Il punto di vista, Con: Monica Faggiani, Laura Anzani, Mino Manni Produzione: Teatro Libero Liberi Teatri loro esistenza, sentono il richiamo della voce e corrono ad impiccarsi. Finché un giorno non arriva Redenta Tiria e i suicidi cessano. Accompagna il racconto la voce magica e incantata di Marisa Sannia, una musica che sa di terra, di magia e di meraviglia, il cui suono penetra nel profondo mistero della vita e della morte. Produzione: Teatro Libero Dal 2 al 7 dicembre CONIUGI di Eric Assous, regia di Claudia Negrin In una coppia, la verità viene sempre messa alla prova mentre la menzogna si fa spazio indisturbata. Coniugi ricorda che la felicità non è una condizione permanente, ma un equilibrio precario. L’amicizia e l’amore hanno un prezzo? Quanto si è disposti a pagare umanamente ed economicamente per i propri desideri? Due uomini e due donne tra etica, interessi ed emozioni. Ognuno ha qualcosa da rivendicare e qualcosa da nascondere. Una commedia brillante, raffinata e piccante in equilibrio tra gravità, leggerezza e vivacità. Con: Claudio Gherardi, Anna di Maio, Sergio Longo Produzione: Skenè Company Milano di Michael Frayn, regia di Claudia Negrin Drammaturgia e Luci: Sarah Charcos Musiche: Marcello Gori Produzione, scene e costumi: Circolo Bergman senso di soffocamento è inevitabile. E così Hedda, nel tentativo di acquisire libertà e indipendenza, si chiude in una spirale di egoismo, di odio e di gelosia che non potrà che portarla a conseguenze estreme. Storia dal sapore mistico e universale, radicata nella terra di Sardegna, di cui racconta le asperità, la forza e la magia. Abacrasta non si trova in nessuna enciclopedia o carta geografica: è un paese immaginario ma verosimile della Barbagia, noto nel circondario come il paese delle cinghie: molti fra coloro che vi abitano, ad un certo punto della RUMORI FUORI SCENA battuti: sono le affinità elettive, che fanno esplodere amori imprevisti e incrociare le coppie, mentre la vita che si conosceva pare sul punto di infrangersi. Dal 8 al 23 dicembre da Salvatore Niffoi, di e con Corrado d’Elia Dal 27 al 31 dicembre da J. W. Goethe, regia di Paolo Giorgio Sentimenti, legami che uniscono al di là della ragione e impossibilità di sfuggire al proprio destino. Edoardo e Carlotta, sposati felicemente, ospitano nella loro casa il Capitano e Ottilia. Nelle giornate trascorse insieme qualcosa sfugge al controllo e mescola le carte, confondendo i sentieri Favola poetica dal fascino oscuro ovviamente, è quello del palcoscenico: dall’Arlecchino all’Opera da tre soldi, dalla Grande Magia al Campiello, Giancarlo ci conduce a scoprire i segreti del metodo di lavoro di Strehler e, grazie al rapporto di amicizia nato con il regista nel corso degli anni, divertenti episodi che ne illustrano la debordante, contraddittoria personalità. Una brillante commedia degli equivoci che gioca fra il teatro visto dallo spettatore in scena e tutto ciò che in realtà accade fra i protagonisti dietro le quinte: tre atti esilaranti che portano alla luce tutte le disavventure, gli amori, le amicizie e le gelosie di una tournée teatrale e le inevitabili e disastrose conseguenze che hanno sullo spettacolo in scena! Difficile non lasciarsi coinvolgere dalle vicissitudini della compagnia alle prese col tentativo di mettere in scena il proprio spettacolo, “guidata” da un regista sull’orlo di una crisi di nervi. Con: Michele Bottini, Luca Criscuoli, Cecilia Broggini, Alberto Pistacchia, Anna di Maio, Claudio Gherardi, Carolina Sterzi, Gabriele Amietta, Elena Redaelli Luci: Ornella Banfi Scene: Aldo Mandozzi Costumi: Paola Arcuria Produzione: Skenè Company Milano ottobre novembre dicembre 2014 Teatro Caboto Prenotazioni e informazioni: tel. 02 70605035 www.teatrocaboto.com il foyer e' tutto del teatro 55 Via Caboto, 2 - 20144 Milano Orario spettacoli: Da mercoledì a sabato ore 21.00, Domenica ore 16.00; Lunedì e martedì riposo. Rassegna milanese sab. 16.00 (€ 8); Teatro ragazzi ore 16.00 (€ 5) Mezzi pubblici: tram 29, 30; bus 58, 61, 68; M1 (Wagner, Pagano), M2 (Sant’Agostino). Prezzi: p. numerato € 12,00, libero € 10,00, riduzioni. dal 1 al 19 ottobre Dal 22 ottobre al 9 novembre di Edward F. Benson, regia di Andrea Forneris di Edgar Wallace, regia di Matilde Dondena UN AEREO CHIAMATO DESIDERIO UN DELITTO ALLE ORE DIECI Cosa succede quando uno scapolone impenitente organizza al minuto d’orologio gli appuntamenti con le sue amanti? Che al primo imprevisto deve ricor- rere all’aiuto del suo vecchio amico per salvarsi dalle ire femminili. Il tutto condito da una governante a dir poco cavernicola. Una commedia brillante, am- dal 12 al 16 novembre LA VOCE DELLE DONNE NELLA LIRICA E NELLA PROSA regia di Fabio Banfo e Serena Piazza Una soprano, due attori e, dal vivo: violino, f lauto traverso, viola, violoncello, pianoforte. Dal repertorio di Händel e Vivaldi e dalla Trage- dia Greca di Sofocle e Euripide, attraverso Shakespeare e Bellini, fino al 1700 di Mozart e Goldoni. Una serie di scene a quadri che, tra brani cantati e re- bientata negli anni ‘80 quando, per la fortuna del nostro eroe e di tutti i mandrilli, non esistevano ancora i cellulari. Con: Gianluca Frigerio e la Compagnia NewComedy Un giallo dalle tinte noir dove i colpi di scena arrivano inaspettati a rivoltare una vicenda da seguire con il fiato sospeso. La polizia che indaga sulle cause di un incidente automobilistico. qualcuno che non dice la verità, il mistero di una giovane donna svanita nel nulla, un ricatto inaspettato e una serie di imbrogli all’ulti- mo sangue fanno di questo giallo uno spettacolo da non perdere. Wallace colpisce ancora. Con: Gianluca Frigerio e la Compagnia del Teatro Caboto Programma: 4 e 11 ottobre 18, 25 ottobre vembre 8 novembre 15, 22 e 29 novembre Reduci dai loro successi su Telelombardia, il duo Gianni Bambozzi e Paolo Menichini, insieme alla straordinaria Anna Delli Ponti, dedicano questo spettacolo a tutti coloro che amano sentire cantare e raccontare in lingua milanese. di G.Carlo Dozzo, regia di Dante Fusi di Guido Bertini, regia di Felice Forcella regia di Antonio Verrecchia Con: Anna Delli Ponti e Gli Stramilano Con: Mirton Vaiani e la Compagnia Stabile del Milanese I Visconti citati, simboleggia il cammino di liberazione della donna: da proprietà della famiglia e del marito a persona libera e capace di autodeterminarsi attraverso le proprie qualità, il proprio estro, la propria natura. Con: Compagnia Eventum Est dal 19 al 30 novembre ALL OUT: GIOCO A PREMI IN TV di John Rester Zodrow, regia di Laura Tanzi e Demetrio Triglia Cinque concorrenti vengono selezionati tra il pubblico per partecipare ad un gioco televisivo: in palio i centomila dollari del premio finale. Pur di fare au- dience, i produttori dello show inventano prove sempre più pericolose e degradanti. Una commedia dissacfrante, un testo dai ritmi televisivi, ricco di cambi re- dal 3 al 14 e il 31 dicembre GALEOTTO FU IL LETTINO pentini: in onda e fuori onda, finzione e realtà, commedia e tragedia, sentimenti e cinismo, tv e teatro. Pronti a tutto! Con:CompagniaLyraTeatro vicenda spassosa per passare una serata in allegria e spensieratezza. di Otto Zur Linde, regia di Gianluca Frigerio Con: Compagnia del Teatro Caboto La rocambolesca giornata del dottor Kubinski e i suoi tentativi di nascondere un ingombrante fatto Una scena di Gaelotto fu il lettino ▷ e sopra di Un delitto alle ore dieci riemerso dal passato. Geniale intreccio tra brillanti personaggi e incredibili cataclismi. Risate assicurate e una Dal 4 ottobre al 9 novembre AL SABET SE RID rassegna di teatro in milanese Commedie divertenti che vogliono allietare chi ama sentire suoni, parole, modi di dire che piano piano vanno scomparendo. Era la lingua dei nostri nonni. E’ un’occasione per ricordare e rivivere. Nella rassegna, due commedie di un autore classico come il Bertini, tre commedie adattate e messe in scena dalla compagnia stabile del milanese I Visconti, nata in questi anni all’interno del teatro Caboto, e due spettacoli di teatrocanzone con musiche dal vivo. Più un evento speciale, uno spettacolo sui favolosi anni ‘30. e 1 no- MILAN, IER, INCOEU E DUMAN MORI’ D’AMOR Una commedia inedita di piacevole intrattenimento per passare un pomeriggio spensierato in compagnia di tanta simpatica umanità in cui ci si può specchiare e ironicamente riconoscere. EL ZIO MATT GIRA, GIRA, SONT SEMPER CHI Lo zio, da tutti catalogato matto e perciò allontanato anche dagli affetti familiari, irrompe improvvisamente nella vita delle due sorelle e ne travolge abitudini e sicurezze con stravaganti e coinvolgenti iniziative. Ingresso gratuito. Musiche e canzoni eseguite dal vivo, racconti importanti e racconti comici: il teatro canzone nella sua forma più tipica e tutto dedicato alla vita meneghina. Due chitarre, un banjo e una batteria, un gruppo di giovani attori che vi sorprenderà. Con: Compagnia Politeatro-Humaniter Con: Compagnia Milanese Kontonaman 56 il foyer e' tutto del teatro ottobre novembre dicembre 2014 Teatro Nazionale Prenotazioni e informazioni: tel. 02 00640888 da martedì a sabato dalle 15.00 alle 19.00. Gruppi (min. 10pers):b2b@stage-entertainment.it Piazza Piemonte, 12 - 20145 Milano Biglietteria: da martedì a domenica 14.00 - 19.00. www.teatronazionale.it Dal 9 ottobre al 28 dicembre 20 ottobre di Eleanor Bergstein incontra Fabrizio Bosso DIRTY DANCING Fedele trasposizione teatrale dell’omonimo successo cinematografico con Patrick Swayze e Jennifer Grey. La storia d’amore, nata in un resort per vacanze, tra la giovane Baby e l’affascinante maestro di ballo Johnny. Una passione raccontata attraverso balli sensuali e indimenticabili coreografie. Indimenticabile DUE COME NOI CHE... Gino Paoli e Danilo Rea Paoli e Rea stanno collezionando un sold out dopo l’altro nei concerti dal vivo sui palcoscenici più prestigiosi in Italia e all’estero, incantando ed emozionando il pubblico ogni volta. La voce e il carisma di Paoli affiancata da uno dei più FABIO CONCATO la canzone (I’ve Had) The Time Of My Life, vincitrice di un Premio Oscar e di un Golden Globe, uno dei celebri successi che compongono la colonna sonora dello spettacolo, tutti suonati dal vivo da un’orchestra di otto elementi. 10 novembre lirici e creativi pianisti riconosciuti a livello internazionale. Due come noi che… è un prezioso esempio di come due artisti assoluti possano interpretare in modo innovativo alcuni classici della storia della musica italiana. Solo piano e Un duo d’eccezione per un incontro di grande empatia musicale: una voce, solo la loro capacità di inseguirsi, di smarcarsi e ritrovarsi su una strada che è quella delle canzoni più belle del nostro patrimonio. Le canzoni più amate di Gino, da Averti addosso a Il cielo in una stanza, da Vivere ancora a Perduti passando per La gatta e Come si fa, insieme a chicche dei cantautori genovesi, da De André a Bindi, da Tenco a Lauzi. Dal 31 dicembre al 22 febbraio LA FINESTRA SUI CORTILI di Antonio Provasio, con I legnanesi È da lì che parte tutto... dalle finestre che si affacciano sui cortili: sono la televisione dei pover crist, uno schermo virtuale che permette alla famiglia Colombo di tenere d’occhio tutto quello che succede nel loro piccolo grande mondo fatto di gioie, amori, discussioni e furti. Sì, perché un furto sconvolge la loro quotidianità: la porta del monumento del cortile, ovvero il gabinetto comune, viene inspiegabilmente rubata. Panico e indignazione serpeggiano tra le cortigiane che, per risolvere la complicata situazione, coinvolgeranno addirittura le forze dell’ordine. La necessità di acquistare una nuova porta darà Mezzi pubblici: tram 16; bus 61, 67; MM1 (Wagner). Prezzi: intero da € 57,50 a € 14,50. adito ad una serie di incomprensioni, litigi e battibecchi che si risolveranno con la morale: chi fa da sè fa per tre!. Un ritmo serratissimo di battute e riferimenti all’attualità, tra sfarzosi quadri musicali che ricalcano le atmosfere e la tradizione della classica rivista all’italiana. Con: I legnanesi delle grandi firme della musica d’autore italiana e uno dei più sorprendenti talenti della tromba nel panorama jazzistico. Insieme per riscoprire l’intima alchimia delle piccole cose e la straordinaria vena musicale che li accomuna. Questa unione è un mix suggestivo in cui l’arte dei suoni, dedita al bello e alla riscoperta dei grandi successi, sa trasformarsi in qualcosa di magico, liberatorio, catartico. Il repertorio viene riproposto, con grande energia e complicità, assieme ai musicisti che hanno contribuito alla realizzazione dell’ultimo album. Con: Ornella D’Urbano, arrangiamenti, piano e tastiere; Stefano Casali, basso; Larry Tomassini, chitarre; Gabriele Palazzi Rossi, batteria ottobre novembre dicembre 2014 il foyer e' tutto del teatro Teatro Sala Fontana Prenotazioni e informazioni: tel. 02 69015733 www.teatrosalafontana.it Prenotazioni online: fontana.teatro@elsinor.net Orario spettacoli: da martedì a sabato ore 20.30, domenica ore 16.00 (domeniche di giugno ore 17.30) - Mise en espace ore 18.00. Lunedì riposo. Dal 20 al 30 novembre Con: Elsa Bossi (foto), Giacomo Vezzani, Nicolò Bellitti e i tecnici della Compagnia Scene e costumi: Graziano Gregori Produzione: Teatro del Carretto LE MILLE E UNA NOTTE drammaturgia e regia di Maria Grazia Cipriani Le mille e una notte risale ad un millennio fa, eppure il suo tema appare più attuale e moderno che mai: in boscaglie intricate, nel bagagliaio di un’automobile o in un sinistro vigilare di porte segrete e serrature che custodiscono scempi e orrori, la disumana efferatezza perpetrata contro le donne permane e rischia di crescere ovunque. La nostra pro- tagonista vive nell’oggi. Il tema della Le mille e una notte è solo il pretesto, il filo che conduce ad un universo onirico e visionario che il teatro può offrire e che ci viene incontro ogni giorno dai titoli dei giornali. Uno spettacolo labirinto costellato di poesie e canti a costituire un unico arazzo che vuole essere un fiducioso inno alla vita. 57 Via Boltraffio, 21 - 20159 Milano Mezzi pubblici: tram 3, 4; bus 82, 90,91, 92; M3 (Zara) Prezzi: intero € 16 - (mise en espace) € 8 - riduzioni. Dal 12 al 14 novembre GIUSTO LA FINE DEL MONDO di Jean Luc Lagarce, regia di Simona Arrighi e Laura Croce Un uomo torna a casa per comunicare alla sua famiglia che presto morirà. Ma se ne andrà senza averlo detto. Tutti, tranne colui che voleva farlo, diranno ciò che mai hanno avuto il coraggio neppure di sussurrare. Così, tra ricordi sbiaditi, speranze deluse e dinamiche impietose entriamo nella verità di questa famiglia, che è la nostra famiglia. Luogo di sicurezza ma anche di rancori, rimpianti, aspettative e gelosie. Nulla accade, eppure alla fine nulla è più come prima. Si resta come sospesi. In un oblio. Restano i passi sul selciato, la fuga. Il ritorno. Con: Luisa Bosi, Laura Croce, Sandra Garuglieri, Roberto Gioffrè e Riccardo Naldini Scene: Francesco Migliorini Consulenza musicale: Luigi Attademo Produzione: Murmuris e Atto due Dal 5 al 9 novembre Dal 11 al 14 dicembre Dal 16 al 19 ottobre da W.S. Maugham, regia di Laura Sicignano Concerto per D. Modugno, regia di Marco Mete regia di Carolina De La Calle Casanova LA DIVA Con una riflessione su finzione e realtà, identità e maschere, sentimenti e ipocrisia, lo spettacolo descrive l’ambiente del teatro e il divismo che non si arrende di fronte a nulla, ma anche l’incapacità (o il terrore) di fare i conti con la propria età, con il tempo che passa: assolutamente attuale. Straordinaria prova d’attrice, stimolante e sferzante, dalla parte delle donne, ma con spietata autoironia. Julia è una donna perennemente in bilico, attrice nella vita come sul palco. Dal suo ca- merino Julia rievoca la propria vita: nel farlo è ironica e malinconica, entusiasta e depressa, cinica e ingenua, egocentrica e generosa, adorabile e detestabile. Con: Elisabetta Pozzi, Sara Cianfriglia Scene: Laura Benzi Costumi: Mariagrazia Bisio Musiche: Matteo Spanò e Giacomo Gianetta Luci: Tiziano Scali Tecnico: Luca Serra Sarta: Marisa Mantero Produzione: Teatro Cargo VOLARE Un tuffo emozionante nella storia di un personaggio simbolo della grande canzone italiana. Il recital propone, in una reinterpretazione personale, le varie strade musicali percorse da Modugno. Cannavacciuolo passa con estrema disinvoltura dalle canzoni dialettali a quelle macchiettistiche, dagli intensi brani d’amore a quelli malinconici e amari, alternandoli a suggestivi e intensi monologhi teatrali. Musica e parole si fondono armonicamente e i testi in dialetto e in lingua si trasformano in pura poesia, dando vita ad intensi frammenti drammatici di una teatralità straripante. Modugno volerà ancora. Con: Gennaro Cannavacciuolo Musiche: Marco Bucci, pianoforte; Claudia Della Gatta, violoncello; Andrea Tardioli, clarinetto e sax contralto Produzione: Elsinor ZIA SEVERINA È IN PIEDI Nel quartiere Niguarda di Milano se la ricordano in tanti zia Severina, barricata fino all’ultimo nella sua casa popolare di quaranta metri quadrati in balìa di una cosca che voleva portagliela via. È una storia di resistenza e di dignità, di lotta silenziosa alla mafia, compiuta con l’unico mezzo di cui è in possesso un’anziana donna: l’ostinazione. In scena una giornata come tante: un ragazzo, soprannominato Mongolfiera, giovane reclu- ta della ‘ndrangheta, si nasconde nella casa della donna per intimidirla e indurla ad andare via. Zia Severina, al posto della violenza, sceglie di instaurare con il suo carnefice una relazione fondata sul dialogo e la comprensione. Con: Valentina Scuderi Assistente alla regia: Chiara Boscaro Scenografia e costumi: Petra Trombini Produzione: Compagnia Babygang 58 il foyer e' tutto del teatro ottobre novembre dicembre 2014 Teatro Verdi Via Pastrengo, 16 - 20159 Milano Prenotazioni e informazioni: tel. 02 6880038 www.teatrodelburatto.it prenotazioni@teatrodelburatto.it Orario spettacoli: da martedì a sabato ore 21.00, domenica ore 16.30, lunedì riposo. Mezzi pubblici: tram 2, 4; bus 37, NM2; M2, M5 (Garibaldi FS). Prezzi: intero € 20,00, € 10,00, riduzioni. Dal 16 al 18 ottobre DUE DESTINI Dal 22 al 26 ottobre regia di Marta Cuscunà e Marco Rogante FRANCESCA DA RIMINI 25ottobre,8novembre,13dicembreore16.00 di Giuliano Turone, regia di Igor Grčko Uno spettacolo misterioso, romantico e ironico in cui sogni e visioni evocano l’immaginario magico della pittrice surrealista Remedios Varo. Una storia senza parole in cui prendono vita alcuni tra i più bei dipinti dell’artista, con l’accompagnamento di musiche elettroniche originali che guidano gli spettatori alla soglia di un mondo ambiguo. I protagonisti di questo universo sono esseri ibridi Teatro civile sulla violenza di genere che apre con i versi di Dante dedicati a Francesca da Rimini e con il poema sinfonico di Ciajkovskij, anch’esso dedicato alla sventurata fanciulla. La triste vicenda di Francesca, tramandataci da Giovanni Boccaccio, ha ispirato poeti, artisti, musicisti e drammaturghi di tutti i tempi. Francesca è vittima di quella violenza di genere che ci angoscia quotidianamente. E Dante, esprimendo commossa solidarietà a Francesca, La voce dei papà Un salotto tenuto dall’attore comico Angelo Pisani con la presenza fissa di Katia Follesa è sua compagna e mamma di sua figlia- per i papà e le mamme che vogliono entrare con il sorriso nell’universo maschile. Sette incontri di confronto in per metà artisti e per metà civette, viaggiatori instancabili, creature magiche, apparizioni. Tutto è transito, passaggio, cammino, volo, navigazione, esplorazione, avventura, misteriosi spostamenti. Ingresso € 12,00. Ideazione e macchine sceniche: Coppelia Luci: Emiliano Curà Musiche: Patrizia Mattioli Produzione: Coppelia Theatre 5 e 6 novembre POETRY IN MOTION. è come se parlasse a tutte le donne che hanno subito e subiscono violenze e deprivazioni. Lo spettacolo si movimenta nel finale con interventi musicali diversi, che spaziano dalla pizzica pugliese al tango argentino e alle canzoni contro le mafie, si concede qualche guizzo di poesia dialettale e conclude con un omaggio alle Abuelas de Plaza de Mayo. Con: Alessandra Mandese, Giuliano Turone Produzione: Mandese Turone, Dialoghi tra versi e note da Enza Baccei e Teresa Melorio, regia di Luigi Guaineri Muovendo dalle parole degli ospiti-pazienti ricoverati ormai venti anni fa nell’ex Ospedale Psichiatrico Paolo Pini, tratte dal libro Folle amore, parole spontanee espresse e ritrovate nei cassetti, negli armadi, spesso sommerse da cianfrusaglie, mozziconi e vecchi pacchetti di sigarette accumulati per riempire vuoti incolmabili, l’opera teatrale accompagna lo spettatore attraverso le sensazioni, i ricordi e le emozioni di chi ha vissuto nella struttura manicomiale, tra gli anni ’80 e ’90. LA FESTA DELL’IMPERATORE Da W.A. Mozart Lo spettacolo, ispirato a un vero episodio della vita di Mozart, si realizza in un teatrino che è replica in miniatura dei teatri barocchi. La bellezza delle marionette di legno, la ricchezza e l’accuratezza dei costumi e delle scenografie teatrali ricreano perfettamente l’atmosfera dell’epoca. Il movimento delle marionette, accompagnato dalla magia del teatro delle ombre, trasmette allo spettatore l’incanto della storia e lo affascina con la sua magia e fantasia. Con : Compagnia Karromato 18 e 19 novembre IL BANCO VUOTO da Antonio Piotti, regia di Maria Sara Mignolli La sindrome degli Hikikomori, letteralmente reclusi, definita in occidente ritiro sociale acuto. Giovani e giovanissimi, fortemente dipendenti dal web, si isolano nella loro stanza, rifiutano di andare a scuola e di intrattenere una qualsiasi forma di relazione sociale. Il li- bro, da cui trae origine lo spettacolo, è il diario di un adolescente in estrema reclusione: narra il caso di Enrico, che ha trascorso 6 anni della sua vita, dall’età di 15 anni fino ai 21, chiuso nella propria camera. Con: Roberto Radicioni di H.H. Lim, a cura di Francesca Pasini Performance in via di definizione Dal 20 al 23 dicembre Dal 11 al 14 dicembre DIAVOLI DANNATI Le voci di via Padova da B.Brecht - ARCA Onlus e Le Botteghe d’Arte da Matteo Speroni, regia di Antonio Lovascio 28 e 29 novembre Progetto: Angelo Pisani scritto con Lucio Wilson, Carmelo La Rocca e Filippo Guaitamacchi TORNARE AL SENSO COSTRUTTIVO Produzione: ARCA Onlus e le Botteghe d’Arte L’ECCEZIONE E LA REGOLA cui alcuni ospiti famosi racconteranno e condivideranno con il pubblico la loro esperienza di padri, con il sorriso sulle labbra. 21 e 22 novembre Direzione musicale: Sandro Dandria 8 e 9 novembre CONTOFINOATRE. La vita del quartiere milanese di via Padova, modello emblematico di una periferia metropolitana contemporanea. Luogo di immigrazione fino dall’inizio del Novecento, prima dall’est dell’Italia, poi dal sud del Paese, oggi da tutto il mondo; zona di passioni e abissi, di vita intensa e malavita, già nel secondo dopoguerra periferia della ligera. Una girandola umana che suggerisce un mondo da continuare a scoprire, un Paese delle Meraviglie nel quale non si entra precipitando in una buca ma aprendo la porta di casa. Si ripercorrono storie della malavita milanese, in particolare quella di Arnaldo Gesmundo (“Jess il bandito” uno degli autori della celebre rapina di via Osoppo nel 1958) e Ezio Barbieri (protagonista della storica rivolta nel carcere di San Vittore del 1946). Con: Antonio Lovascio, Sara Pallini, Matteo Speroni Drammaturgia: Antonio Lovascio, Matteo Speroni, Folco Orselli Musiche: Folco Orselli Produzione: Teatro Manet – Speroni - Orselli GLI STRANIERI da Armin Greder, regia di Marco Di Stefano Ultimo atto della trilogia dedicata ai graphic novel di Armin Greder, una cantata dura e dolce su uno dei conflitti più laceranti e rimossi della storia contemporanea: il conflitto mediorientale. Una storia locale e storicamente determinata che si fa racconto universale dei rifugiati, dei profughi, delle tante vittime capaci di attraversare l’attesa, l’esilio, la guerra, la perdita della terra e degli affetti, solo grazie all’a- more, nel tentativo ostinato e disperato di fendere un muro di violenze, prevaricazioni e ostilità che sembra destinato a non crollare mai. Una riflessione sulle dinamiche universali dell’egoismo e della sopraffazione. Con: Alessandra Pasi Drammaturgia: Franz Casanova, Alessandra Pasi Suono: Luca De Marinis, Mauro Maccarini Scene: Marco Preatoni Musiche: Fuzz Orchestra Prod.: Nudoecrudo Teatro Gli spettacoli Due destini, Tornare al senso costruttivo, La festa dell’imperatore (foto) e Gli stranieri, sono inseriti nella rassegna IF Festival – performing art district di teatro di animazione e di figura. ottobre novembre dicembre 2014 il foyer e' tutto del teatro Teatro della Cooperativa 59 Via Hermada, 8 - 20162 Milano Prenotazioni e informazioni: tel. 02 64749997 www.teatrodellacooperativa.it info@teatrodellacooperativa.it Orario spettacoli: (ott - apr) dal martedì al sabato h. 20.45, domenica h. 16.00, lunedì riposo - (mag - giu) dal lun al sabato h. 20.45, domenica riposo - (teatro ragazzi) sabato ore 16.30 Mezzi pubblici: tram 4; bus 42/, 51, 83; M3 (Maciachini + tram 4), M5 (Cà granda + bus 42) Prezzi: intero € 18 - riduzioni - (t. ragazzi) bambini € 7, accomp. € 5 Dal 6 al 26 ottobre Dal 7 al 9 novembre Dal 14 al 23 novembre di Dario Fo e Franca Rame, regia di Renato Sarti regia e drammaturgia di Francesco Pellicini di e con Rosario Lisma Dario Fo e Franca Rame hanno scritto “Coppia aperta, quasi spalancata” nel 1982, in un periodo in cui l’Italia cominciava a svincolarsi dal giogo clerico fascista, come avevano dimostrato l’approvazione delle leggi sul divorzio, l’aborto e l’annullamento del delitto d’onore. Si dovrebbe dedurre quindi che questo testo sia superato? Assolutamente no. Secoli di repressione e di machismo non spariscono al primo colpo di tosse. Per di più, negli ultimi vent’anni, le forze reazionarie hanno cercato di minare alla base i grandi mutamenti culturali e le conquiste civili ottenute. Un testo attuale che procede con il passo grottesco della commedia, in un susseguirsi continuo di dialoghi serrati, situazioni ai limiti del paradosso e colpi Spettacolo di teatro canzone interamente costruito sulla figura di Gigi Riva, fuoriclasse del calcio italiano nato e cresciuto a Leggiuno, sul Lago Maggiore. Aneddoti di paese e testimonianze video ne svelano l’aspetto Autobiografia definitiva di uno che ha una vita davanti. Storie private, di famiglia, di sapori lasciati, di identità da costruire, di giovani “fuorisede” che a diciott’anni lasciano la Sicilia per il continente, non più per le fabbriche ma per le università, non più con le valigie di cartone ma con i trolley. Che però, esat- COPPIA APERTA, QUASI SPALANCATA DA LEGGIUNO IN NAZIONALE CHE GUSTI CI SONO di scena tragicamente comici, che parla delle dinamiche sentimentali che legano una coppia oggi come ieri e stimola il pubblico, soprattutto maschile, a riconoscersi nel personaggio sul palco e a dire: “Caspita, ma quello sono io”. tamente come quelli di quarant’anni fa, hanno fame di calore e amore. Un racconto in forma di monologo che si guarda alle spalle e si ride addosso. Che non ha vergogna della verità: senza un po’ di tenerezza si corre il rischio di rimanere tristi. Produzione: Jacovacci e Busacca Con: Francesco Pellicini, Matteo Carassini, Paolo Pellicini, Fazio Armellini, Max Peroni Produzione: Associazione Festival del Teatro e della Comicità Città di Luino Con: Alessandra Faiella, Valerio Bongiorno Scene e costumi: Carlo Sala Musiche: Carlo Boccadoro Luci: Luca Grimaldi Dal 28 novembre al 14 dicembre IL CARNEVALE DEI TRUFFATI di Piero Colaprico, regia di Renato Sarti Su una collina misteriosa, litigando, discutendo, cercandosi, salgono due persone: il commissario Calabresi e l’anarchico Pinelli. I due sono fisicamente soli, ma intorno a loro si levano le voci, ora amare, ora rassegnate, di altre vittime di terrorismo e di stragi. Anche dal cielo proviene una voce: è quella di un dio, ironico ma giusto, indignato ma costruttivo, che compare sulla scena per rimandarli per un breve periodo sulla terra, oggi, a Milano. Incontreremo di nuovo questa strana coppia sulla stessa collina mentre, in cammino, si racconta quanto appreso dalla straordinaria esperienza vissuta; ci saranno accenni alle torri gemelle, alla primavera umano. A parlare sono Ubaldo Costantini, il suo padrino, Giovanni Costantini, suo grande amico e primo estimatore ed infine l’ex calciatore Luigi Cerutti, capo reparto nella fabbrica di ascensori in cui Riva, quattordicenne, trovò impiego prima di diventare “Rombo di Tuono”. Quale miglior modo per festeggiare i settant’anni di una leggenda vivente se non con il solo spettacolo ad avere il suo placet? araba, ma soprattutto all’Italia di Silvio Berlusconi, con riflessioni tragicomiche su “chi eravamo” e su come sia stato possibile arrivare dove siamo. Quando la giustizia non compie il suo corso, per nemesi storica, rimangono delle voragini che verranno inevitabilmente colmate in un modo non consono. A distanza di decenni le tante stragi italiane avvolte nel mistero – da Portella della Ginestra a piazza Fontana, dall’Italicus a Ustica – creano ancora reazioni forti, come se fossero avvenute ieri. Con: Renato Sarti, Bebo Storti (nella foto) Scene e costumi: Carlo Sala Musiche: Carlo Boccadoro Produzione: Teatro della Cooperativa Dal 15 al 21 dicembre LOVE IS IN THE HAIR di e con Laura Pozone, regia di Marta Erica Arosio Monologo brillante dal ritmo serrato che scandaglia l’universo femminile e mostra un ritratto delle nostre abitudini e pregiudizi. Metti un negozio con molta personalità dove si incontrano da anni sempre gli stessi personaggi. Metti cinque donne e un parrucchiere, diversissimi tra loro, che inscenano ognuno la propria com- media. Un imprevisto li blocca nel locale per tutta la notte. Si scambieranno confidenze, si toglieranno la maschera e sveleranno le loro vere personalità. Tra spot pubblicitari e colpi di phon i pregiudizi cadranno come birilli e forse cadrà anche qualche extension. Supervisione artistica: Walter Leonardi Dal 26 al 31 dicembre NOTIZIE DI M di e con Walter Leonardi e Flavio Pirini Mantenendo sempre un filo teso con la tradizione del teatro canzone e del cabaret classico milanese, Leonardi e Pirini – non ufficialmente un duo – elaborano una forma tutta loro di condividere palco e scena, dove le peculiarità si alimentano nello scambio. Il mondo raffinato, notturno, cantautorale di Pirini si fonde, infat- ti, alla qualità attoriale e di monologhista di Leonardi, per un’esperienza assolutamente originale di comicità e poesia. Protagonisti di questo appuntamento saranno canzoni, monologhi, dialoghi, racconti di amori, di quotidianità, di sfortune, dal sapore tutto milanese. Produzione: POP 451 60 il foyer e' tutto del teatro ottobre novembre dicembre 2014 Teatro della Luna Prenotazioni e informazioni: www.teatrodellaluna.com teatro@forumnet.it tel. 02 488577516 Via Giuseppe Di Vittorio, 6 - 20090 Assago Orario spettacoli: da martedì a venerdì ore 21.00, sabato ore 15.30 e 21.00, domenica ore 15.30, lunedì riposo. Mezzi pubblici: M2 (Assago). Prezzi: intero da € 29,90; teatro ragazzi € 16,00; riduzioni. Dal 17 ottobre al 8 dicembre LA FAMIGLIA ADDAMS Dal 26 ottobre al 31 dicembre da Charles Addams, regia di Giorgio Gallione di Elisabetta Milani e Giovanni Lucini, regia di Giovanni Lucini Per la prima volta in Italia la commedia musicale che ha ottenuto un grande successo a Broadway. La versione italiana vedrà come brillanti protagonisti Elio e Geppi Cucciari, rispettivamente nel ruolo di Gomez e di Un’esperienza di teatro interattivo appassionante. Non si tratta semplicemente di fiabe da ascoltare, ma da farle insieme, rendendo lo spettatore parte attiva e protagonista. Le fiabe più celebri rappresentate nella versione originale rispettandone la tematica pedagogica. I personaggi rispecchiano simbolicamente tutti i generi umani: solari e ingenui, inquietanti e manipolatori, buoni e generosi ma anche cattivi ed egoisti. Il lieto fine è sempre presente, ma mai scontato. Le fiabe non hanno confini di età, il loro messaggio universale è a disposizione di chiunque. La Casa delle Storie trasforma il Morticia. Per l’immagine ufficiale del tour è utilizzato il disegno a fumetto originale disegnato da Charles Addams, cratore negli anni trenta dell’eccentrica famiglia americana. LA CASA DELLE STORIE Con: Elio, Geppi Cucciari (nella foto) Testo: Marshall Brickman, Rick Elice Musiche: Andrew Lippa Costumi: Antonio Marras Produzione: FamilyShow pubblico da spettatore in SpettAttore, stimolando la partecipazione diretta di adulti e bambini grazie ad un semplice meccanismo di assegnazione di ruoli. I novelli spettAttori assumono vicendevolmente i ruoli dei personaggi, guidati dagli attori professionisti in uno spazio teatrale senza palcoscenico - il foyer - privo di barriere tra attori e pubblico. Per i più piccoli questa esperienza si trasforma in una palestra di vita, un’occasione di crescita che stimola le capacità creative e la condivisione delle emozioni e che permette di consolidare l’autostima e la sicurezza di sé. Programma: 26 ottobre e 14 dicembre Il lupo e i 7 capretti 9 novembre Cappuccetto rosso 16 novembre Hänsel e Gretel 23 novembre I tre porcellini 30 novembre Il gatto con gli stivali Con: Francesca Biffi, Francesca Giorgi, Valentina Grancini, Luca Liberatore, Federico Lotteri, Giovanni Lucini, Mattia Maffezzoli, Paola Passarello Assistenti della Rana Bila: Sonia Rabellino e Elisabetta Milani 20 dicembre LO SCHIACCIANOCI di P. I. Ciajkovskj Due artisti di fama mondiale per una messa in scena originale e suggestiva del capolavoro di danza classica tratto dal racconto di Hoffman e divenuto un vero e proprio classico natalizio. Con: Vittorio Galloro, Arianna Lafita Gonzales e i solisti della Compagnia Nazionale di Raffaele Paganini di Chiara Viola CASTING IN TV, TI ASPETTIAMO! Tulip è una società che si occupa di organizzazione casting e gestione e coordinamento di pubblico televisivo per le più importanti reti nazionali. Selezioniamo: figuranti speciali, attori e comparse per pubblicità, trasmissioni televisive e video clip. Per candidarsi basta compilare il form nella sezione casting del nostro sito. www.tuliptv.it Tulip di Chiara Viola Via Dante 7/11, 20080 Basiglio-MI Tel 02 90751365 0 GRA ADV piede tulip.indd 1 27/03/14 19.05 ottobre novembre dicembre 2014 il foyer e' tutto del teatro 61 quarta parete Cari lettori, vi dedichiamo questo spazio. E’ vostro, usatelo come volete. Dialogate con noi, con i lettori o anche solo, perché no, con voi stessi. I temi di questa rubrica di lettere al giornale? L’universo di Foyer è il teatro e lo spettacolo dal vivo. Ma l’universo è grande: abitatelo nel modo che preferite. Complimenti alla Direzione e alla Redazione. E’ una pubblicazione intelligente e indovinata che, attraverso una grafica ordinata, ma agile e piacevole, sarà di grande utilità per tutti coloro che amano il teatro. Uno strumento che non ha l’aridità del catalogo, ma suscita la curiosità e il piacere dell’informazione. Auguro tutto il successo che merita. Con l’occasione vorrei proporre un’aggiunta per alleggerire e vivacizzare la pagina; pensavo ad un angolo che sposti e “distragga” l’attenzione del lettore, inserendo a mo’ di intervallo una curiosità, un paradosso che la storia del teatro possa fornire. Un aneddoto - ad esempio - che induca al sorriso o una provocazione che sorprenda. Dovrebbe essere una cosa minuscola, apparentemente priva di importanza, come un gioco o un momento di rilassamento. Alcuni giornali lo hanno sperimentato con successo. Non so onestamente se sia possibile od opportuno in questo contesto. E’ solo un’idea che forse varrebbe la pena di pendere in esame. Un cordialale saluto, Ezio Avaldi - Brescia. seguici su Facebook seguici su Twitter /foyertabloid @FOYERtabloid Gentile redazione, ho letto che il 17 febbraio 2014 è stato presentato dal Comune di Milano in Sala Alessi il progetto del restauro dello storico e glorioso teatro Lirico, chiuso dal 1999 e attualmente in uno stato di assoluto degrado e squallore. “Saniamo una ferita nel cuore della città con un progetto tutto milanese realizzato da professionisti del Comune”; “Milano diventerà la capitale europea permanente dello spettacolo dal vivo”. Sono affermazioni confortanti e fiduciose degli assessori presenti all’incontro. La realizzazione del progetto è prevista per il 2016. Non ho notizie però che in questi mesi siano stati fatti passi in avanti per l’apertura di un cantiere molto complesso e ambizioso, visto che si vorrebbe trasformare il teatro in “centro polifunzionale”. Non ho ben capito che cosa questo significhi e mi piacerebbe saperne qualcosa di più. Grazie per l’attenzione Giancarlo Fioravanti - Milano Gentili Signori, innanzi tutto complimenti vivissimi per l’importante iniziativa che avete messo in moto: la pubblicazione è fatta molto bene e si configura come un vero e proprio Servizio Pubblico. E’ tuttavia indispensabile che sia messa a disposizione come un normale periodico, tramite abbonamento e pubblicata alla fine di un trimestre per coprire le attività del trimestre successivo. Per quanto mi riguarda, non mi pongo problemi di costo: il valore della pubblicazione è altissimo, e sono sicuro che la sua diffusione andrà di pari passo. Un solo appunto: perché diamine dare alla testata un termine straniero? L’esterofilia italica dilaga a tutto spiano: ma ve l’immaginate una analoga pubblicazione francese intitolata “Il Ridotto”? E se non lo fanno loro perché dobbiamo farlo noi? Cordialmente, Carlo Ortis Gentile Signor Fioravanti, pubblichiamo integralmente la sua lettera, di cui la ringraziamo anche perché ha perfettamente interpretato la natura di “Quarta parete”, cioè essere il veicolo di un dibattito costruttivo su temi di interesse culturale come questo. La nostra redazione, purtroppo, non ha strumenti per rispondere esaustivamente. Ci siamo pertanto rivolti all’amministrazione comunale, che si è mostrata disponibile a fornire delucidazioni relative all’interrogativo. Il tema interessa a lei e certamente a moltissimi cittadini a cui sta prestando voce: Foyer è onorato di pubblicare di seguito la risposta dell’Assessore alla Cultura del Comune di Milano Filippo Del Corno. Caro Ortis, rispondo subito all’appunto sull’utilizzo del termine francese foyer: non ne esiste una traduzione in italiano, se non, forse, con una perifrasi. Ridotto non è poi così corretto, o meglio è fuorviante: per i teatranti il ridotto è, spesso, e sono tanti i teatri che ce l’hanno, un secondo palcoscenico, generalmente con le sedute per il pubblico non fisse e utilizzato come sala prove (proprio perché ha le sedie mobili, a fine prove, veniva usato come luogo d’incontro e quindi, per traslato, viene utilizzato come termine per indicare il luogo di accoglienza del pubblico). Non ha traduzione nemmeno nel vocabolario inglese - che una decina di anni fa ha raggiunto il milione di lemmi - se non con la perifrasi entrance hall, ma anche i connazionali di Shakespeare quando parlano di sale di pubblico spettacolo, si ritrovano nel foyer. Foyer è un termine francese che deriva dal latino focarium, anzi ne è proprio la traduzione in francese, senza perifrasi; esiste un’unica parola in italiano che indichi un atrio dove la discussione accenda a tal punto l’ardore dell’aspettativa per l’irripetibilità della rappresentazione dal vivo da far accendere un fuoco et alere flammam? No. E così abbiamo scelto Foyer. La rimando al mio editoriale a pagina due del primo numero dove racconto di un amico e collega attore che volendo salutare altri colleghi e registi presenti, mi disse: «Vado a fare un po’ di foyer». Stiamo pensando ad una formula - in merito all’abbonamento di cui ci domanda - perché i lettori possano ricevere comodamente a casa una copia a fronte di una donazione come sostenitori: ...è un po’ strano far pagare una rivista a distribuzione gratuita. Non appena avremo predisposto le modalità di abbonamento, lo annunceremo a i lettori. Nicola Sisti Ajmone Gentile redazione, rispondo alla richiesta di informazioni pervenuta al vostro giornale circa l’avanzamento dei lavori del Teatro Lirico. Dopo la presentazione pubblica del progetto di restauro del Teatro Lirico del 17 febbraio scorso in Sala Alessi, l’Amministrazione comunale ha sviluppato nei mesi seguenti la progettazione esecutiva, che è in via di completamento. Si prevede di poter affidare i lavori ristrutturazione, una volta espletata la gara di appalto, entro la fine dell’anno. Le confermo quindi che il teatro potrà essere restituito alla città, completamente rinnovato, entro il 2016, come previsto. Il progetto prevede un qualificato restauro degli interni e della facciata neoclassica, con una sala teatrale tecnicamente all’avanguardia, duttile e adatta a ospitare i più diversi generi di spettacolo (danza, musica, prosa) e un foyer polivalente che potrà ospitare incontri, convegni e attività culturali di diversa natura. I servizi di biglietteria, guardaroba e due bar interni completano il complesso. Con i migliori saluti Filippo del Corno 62 il foyer e' tutto del teatro Quest’anno il Progetto Scuole del Festival MITO SettembreMusica a Milano si è arricchito di un’importante novità: giovani ragazzi, provenienti da scuole medie e superiori, hanno avuto l’opportunità di avvicinarsi ancora di più alla musica e al Festival, intervistando alcuni degli artisti protagonisti dell’edizione 2014. aprile maggio giugno 2014 te alle nostre orecchie (cosa da non credere!), indomabili note di voci umane: gli orchestrali stavano intonando, cantando a cappella, la Serenata Notturna di Brahms con una minuziosità degna dei cori più preparati. Più che meritato il titanico applauso all’unisono finale”. # t e e n re p o r t e r Il progetto, denominato Teenreporter, rientrava a pieno titolo nella finalità del Festival MITO di educare i più giovani all’amore per la musica, anche con linguaggi e modalità vicine al loro mondo. I ragazzi dovevano agire come veri e propri reporter, pronti a proporre agli artisti domande pertinenti o spunti di discussioni interessanti, con la freschezza e la spontaneità tipica della loro età. La loro attività è stata guidata dal Maestro Giuseppe Califano, che proponeva loro un percorso di ascolto supervisionando il lavoro di giornalisti con occhio da musicologo. Lavoro consistente non solo nel porre domande, ma anche e soprattutto nel raccontare le esperienze vissute attraverso i materiali più disparati: articoli, foto, videointerviste, disegni, fumetti, selfie, riflessioni, recensioni. Tutti i materiali sono raccolti man mano in una pagina tumblr (teenreportermito. tumblr.com), accessibile direttamente dalla sezione Progetto Scuole del sito www.mitosettembremusica.it. I partecipanti hanno un’età compresa tra i 12 e i 16 anni e sono selezionati in base alle loro attitudini, al tipo di studi intrapreso e alle loro doti di comunicazione. Benedetta, che frequenta la terza media, nonostante la giovane età, ama Mozart, il balletto e la recitazione. Matteo, del Liceo Classico Berchet, parla quattro lingue, ha scoperto tardi la musica classica e sogna di diventare un politico. Ragazzi spigliati, preparati e molto curiosi che si sono cimentati in interviste a personalità di spicco del panorama internazionale, tra cui i compositori Jordi Savall, Fabio Vacchi e Beat Furrer, il direttore Ricardo Castro, i pianisti Bruno Canino e Antonio Ballista, alcuni musicisti dell’Orchestra Filarmonica di San Pietroburgo e dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Radio Polacca di Katowice e molti altri. E si sono dati da fare senza risparmiarsi, dimostrando ancora una volta di essere perfettamente in grado di ripagare la fiducia. A partire da Matteo Micaglio, che ci regala la sua Recensione della serata inaugurale del Festival MITO: “Il Teatro alla Scala riesce sempre a stupire critici e pubblico: ipnotizzati dalla sua aulica maestosità, cullati dalla sua ammirevole storia, abbracciati dal suo lusso che quasi stordisce Tuttavia, vi dirò che ciò che mia ha ipnotizzato, cullato e abbracciato nei suoi melodici movimenti è stata senza dubbio l’Orchestra di Budapest ed il suo passionale direttore Ivan Fischer. Dopo una partenza un po’ incerta, la Terza sinfonia di Brahms è fluita come un impetuoso torrente, annunciando il monsone di espressività della Quarta. Dopo torrenziali e calorosi applausi, per il bis scelto dall’Orchestra, sono giun- Grande tenerezza ed empatia traspaiono anche dalle parole che altri ragazzi hanno dedicato ad Antonin Dvorak, avvinti soprattutto dalla sua grande umanità. L’hanno celebrato così: Dvorak al Conservatorio di New York, ma solo se… “Antonin Dvorak dichiarò che avrebbe accettato l’incarico di direttore del Conservatorio Nazionale di NewYork ad una sola condizione: che fossero ammessi anche gli allievi di colore, che fosse data loro la possibilità di ottenere borse di studio, comporre e suonare. E fu così: il Conservatorio che era stato chiamato a dirigere aprì le porte a tutti, senza distinzione di razza. In un’America che ancora contemplava situazioni di degrado civile, con esecuzioni sommarie di uomini e donne di colore, ebbe parole decise e, fortunatamente, ascoltate. A questo aggiungete che, una volta arrivato sul posto, il compositore si fece accompagnare dai suoi allievi nelle chiese protestanti dove poteva ascoltare blues e spirituals, la musica popolare americana. E aggiungete che chiese ai suoi allievi, ai nuovi compositori americani che si formavano, di scrivere attingendo dalla loro tradizione, dal loro mondo sonoro, così diverso da quello europeo. E se queste notizie ci dicono molto dell’uomo Dvorak e della sua intelligenza e lungimiranza, ci dicono forse poco della sua musica. Ma certamente nelle sue azioni è palese il suo rispetto per l’uomo, il suo amore per tutto ciò che aveva a che fare con il popolare, per tutto ciò che arrivava dalla gente semplice, comune. La stessa da cui proveniva lui, figlio di un macellaio, arrivato a dirigere il primo Conservatorio Nazionale americano”. Ci piacerebbe proporvele tutte, ma siamo certi che la curiosità vi spingerà a leggerle senza il nostro aiuto. Non perdetevi, ad esempio, la recensione su Jordi Savall oppure fatevi spiegare da loro che Non è difficile comporre, ma è incredibilmente difficile eliminare le note superflue. E, perché no, uno sguardo su La musica di Rameau…in punta di spillo! Francesca Colombo e i teenreporter © MITO SettembreMusica 2014, foto: Nicola Cordì ottobre novembre dicembre 2014 il foyer e' tutto del teatro 63 teatro valle occupato Il verbo applaudire trova la sua origine nella lingua latina. Ad plàudere. Battere le mani a. Battere le mani verso. Battere le mani per approvare qualcosa, qualcuno. Questa rubrica nasce con uno spirito del tutto assimilabile alla sua, piuttosto semplice, etimologia. Finora, abbiamo fatto un plauso ad Antonio Rezza e Flavia Mastrella per la loro carriera alla ricerca continua della ricerca e a Leonard Eto per la portata del suo lavoro e per il suo progetto nato e sviluppato negli spazi del Teatro dell’Arte di Milano. Ma il Teatro non è fatto solo di personaggi, o meglio, di personalità. Nel Teatro, alla fine (invero anche all’inizio), ci trovi sempre dentro le storie, i ricordi, ci trovi i meccanismi, le dinamiche, ci trovi le cattive abitudini, gli errori, le speranze, le idee. Nel Teatro ci trovi i sogni. Nel Teatro ci trovi gli spazi. Nel Teatro ci trovi le lotte, le resistenze, i cambiamenti. Nel Teatro ci trovi i teatri. E allora, questa volta, ci piacerebbe raccontare qualcosa di più grande di un individuo, di più complesso di una singola storia, di più imponente di un definito progetto. Le opinioni non possono sopravvivere se uno non ha occasione di combattere per esse. Thomas Mann, La montagna incantata Ci piacerebbe parlare del Teatro Valle Occupato. O meglio, di quello che fino al mese scorso era il Teatro Valle Occupato. A seguito di una tensione crescente e di una serie di cambiamenti nel quadro politico nazionale e, in particolare, romano, l’11 agosto 2014 è stato sgomberato. Dopo quasi tre anni, agli artisti occupanti è stato intimato di abbandonare (immediatamente) lo spazio, prontamente affidato al Teatro di Roma - da maggio diretto dal discusso Antonio Calbi. Sarebbe complicato raccontare in poche parole la storia di questa articolata realtà. Senz’altro si rischierebbe di svuotare di significato le evoluzioni, i piani e i passaggi. Sicuramente, però, giunti a questa importante svolta, è quantomeno doveroso provare a stendere un bilancio di quello che il fenomeno del Valle ha prodotto, di quello che ha raccolto e di come sta affrontando questa profonda trasformazione. Cosa significa che il Teatro Valle non è più occupato? Che trovandosi senza una sede fisica, senza uno spazio concreto, senza un mazzo di chiavi, un palco, un foyer e un sipario abbia smesso di esistere? Follia il solo pensarlo. Già prima dello sgombero, il Valle Occupato aveva avviato il processo di creazione della Fondazione Teatro Valle Bene Comune, un percorso costituente, che conta già 5600 soci, per la costruzione di una nuova istituzione di gestione del bene comune, che scardini il meccanismo di ingerenza politica e sia principio ispiratore di nuove dinamiche culturali pensate dal basso. Una fondazione aperta retta da chi la cultura la ama e la produce. Un’organizzazione che si rifà indubbiamente a modelli di gestione (nord) europei, lontanissimi dalle logiche della nostra piccola Italia. Il concetto di base è piuttosto semplice: cercare di definire in modo preciso il concetto di bene comune, riempiendo un paradossale vuoto legislativo del nostro ordinamento, e cominciare concretamente a concepire il Teatro come uno dei beni comuni più importanti. Il Teatro come luogo che non è né pubblico né privato ma governato dalla comunità di artisti e cittadini che si mettono in gioco per curare e decidere quali direzioni debba esso prendere. In questa struttura ogni testa vale un voto nell’assemblea, al di là delle proprie possibilità economiche e secondo il principio inalienabile dell’uguaglianza. Una traccia che, con la collaborazione di Stefano Rodotà, Ugo Mattei e altri giuristi sta gettando le basi per un percorso partecipato di creazione di una nuova forma giuridica avanzata che funzioni da modello riproducibile anche in altri ambiti, uno su tutti quello della formazione. Il modello proposto e applicato dal Teatro Valle in questi anni ha portato non tanto (o meglio, non solo) allo sviluppo di pratiche che il Valle stesso metterà in gioco nella sua vita futura ma ha anche rappresentato quello che potrebbe essere un solido punto di riferimento per numerose altre realtà operanti nel settore della cultura. A dimostrazione lucida di questa affermazione, è sufficiente fare riferimento ai numerosi riconoscimenti (istituzionali o meno) ricevuti dal Teatro Valle Occupato. Cinque i più rilevanti: il Premio Salvo Randone per il miglior evento 2011, il Premio Legambiente “alla virtù civica”, il Premio UBU “per l’esempio di una possibilità nuova di vivere il teatro come bene comune”, il Premio Euromed “per il dialogo tra le culture” e il prestigiosissimo Premio ECF Princess Margriet Award. E se l’argomentazione premi non fosse soddisfacente, è possibile toccare altri due aspetti. Da una parte l’ampio consenso che il Paese (non solo la comunità romana) e tutto il panorama culturale europeo hanno riconosciuto al Valle e, dall’altro, le prime sensazioni successive all’incontro tra la Fondazione Teatro Valle Bene Comune e il Teatro di Roma. Precisazione. A seguito dello sgombero, sono stati avviati incontri tra le due entità per costruire un piano di dialogo e di collaborazione. Durante la prima riunione, la sensazione era quella che la collaborazione possibile tra le due realtà stesse iniziando come una strana forma di consulenza (saranno forse i numeri registrati dal Valle rispetto ai numeri medi degli altri teatri romani, il punto?). E la discussione vedeva proprio il Valle, con la sua esperienza di raccolta di sostegno, di partecipazione e di riconoscimenti, come la voce più autorevole nell’ambito del complesso mondo della gestione della cultura. Questo fa riflettere. Questo deve far riflettere. Inoltre, al di là delle trattative in corso con il Teatro di Roma, e non sottovalutando l’accelerata che ha sicuramente creato fragilità e confusione all’interno del gruppo Teatro Valle, la Fondazione prosegue il lavoro di produzione. È previsto per il 15 ottobre l’esordio de Il Macello di Giobbe di Fausto Paravidino. Il debutto sarebbe dovuto avvenire al Teatro Valle. Dopo lo sgombero, però, il Teatro di Roma aveva proposto di portare l’evento in un teatro sostitutivo della Capitale, ma la Fondazione ha deciso di far esordire lo spettacolo al Palais des Beaux-Arts di Bruxelles. Un’altra solida dichiarazione di integrazione culturale, che preferisce una chiara Europa a un’affarista Italia. Una forza, insomma, che ha saputo attutire, non senza difficoltà e sbavature, il colpo dello sgombero reagendo in modo potente, rinnovato, guidata dall’esigenza di ribadire il concetto di Teatro come forma dell’agire collettivo. Gli incontri con il Teatro di Roma proseguono, come proseguono le discussioni per riordinare internamente idee e volontà, sempre seguendo il principio che i beni comuni non vadano amministrati dall’alto, ma necessitino di un preciso e intelligente autogoverno. Una risposta concreta alla tendenza spaventosa di abbandonare e svendere il patrimonio artistico ed estetico del nostro Paese. E quindi. Sicuramente ogni tentativo ha in sé qualche difficoltà, ogni prova si porta dietro dubbi e fragilità, ogni azione intesse il successo con l’errore, ogni fare si ritrova a vivere contraddizioni e problemi e certo sempre si potrà pensare, soprattutto non facendo nulla, chiusi dentro le proprie intime indifferenze, che esista qualcosa di migliore. Ma certe volte gli applausi viene da farli, liberi da giudizi assoluti e da discussioni che troveranno certamente posto e peso in futuro. Ma, di nuovo, certe volte gli applausi si fanno perché ci si sente parte di un tutto. Perché ci sente davvero causa e conseguenza di un altro mondo possibile. E allora, applaudiamo. Elena Contenta Patacchini *,86(33($-021( 6&(/7$',23(5($&85$',(/(1$3217,**,$ 9,$$1'5($$33,$1,0,/$12 '$/6(77(0%5($/',&(0%5( :::*$//(5,$0$5,1,,7