Notizie - Prossimi appuntamenti
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Notizie Associazione Bianca Garavaglia Onlus per l’aiuto e il sostegno di iniziative operanti nel campo dei tumori infantili Poste Italiane S.p.A. Spedizione in Abb. Postale - D.L. 353/2003 (cinv. in L.27/02/2004 n.46) art. 1 comma 2 - LO/VA - Anno 2010 nr. 1 Aprile 2010 F ONDAZIONE IRCCS I STITUTO N AZIONALE DEI TUMORI F ONDAZIONE IRCCS I STITUTO N AZIONALE www.abianca.org Notizie2010 ”Un anno intenso, di duro lavoro e di grandi soddisfazioni” Cari Soci, cari Amici, Per prima cosa vorrei ringraziare tutti coloro che si sono impegnati e hanno lavorato per raggiungere gli scopi che l’Associazione si prefigge. GRAZIE al Consiglio Direttivo, ai Revisori, ai Volontari e a Voi Soci che ci avete sostenuto. I nostri Soci sono oggi 1349, il loro numero ha avuto un incremento costante nell’ultimo triennio: nel solo anno 2009 abbiamo avuto più di 100 nuovi iscritti; questo è stato possibile attraverso la comunicazione capillare sul territorio delle attività svolte dall’Associazione. Di fondamentale importanza è stata poi la visibilità avuta durante il Giro d’Italia attraverso la televisione nazionale, il passaggio su SKY TV, la diffusione del giornalino dell’Associazione ma anche il semplice passaparola portato avanti da ognuno di noi. Il lavoro svolto lo scorso anno ha dato ottimi risultati e dobbiamo continuare su questa strada. Carlo Garavaglia Presidente Associazione Bianca Garavaglia Anche i Proventi sono costantemente aumentati, passando dai 250.000 Euro dell’anno 2007 ai 300.000 Euro del 2009. Questo significativo incremento è stato ottenuto attraverso una costante attività di raccolta fondi sviluppata dai nostri volontari che si sono adoperati ad organizzare un numero considerevole di iniziative. Si riscontra un incremento delle entrate del 16% rispetto all’anno precedente, ciò sta a significare quanta attività sia stata svolta in un periodo di difficoltà economica come quello attuale. Numerose sono state le manifestazioni: dalle cene benefiche, alle manifestazioni sportive, agli spettacoli di musica e danza, ai mercatini natalizi, all’offerta delle calze della befana ecc... Molte aziende ci hanno sostenuto donandoci i loro prodotti e contribuendo alle iniziative del periodo di Natale. Non possiamo che ringraziare, per la loro capacità e operosità, tutti i nostri volontari: in particolare i genitori che hanno vissuto l’esperienza della malattia e hanno creduto nell’Associazione ma anche gli amici, i simpatizzanti e la nostra organizzazione interna. Oltre a essere stato consolidato il gruppo dei Volontari, abbiamo creato una segreteria operativa, allacciato rapporti con le altre associazioni, sviluppato pubbliche relazioni con aziende, stampa e Tv. Tutto questo ci ha permesso di allargare la base sociale facendoci maggiormente conoscere sul territorio nazionale. Con il 2008 si è concluso un triennio di attività clinico-scientifiche svolte nell’ambito della Convenzione tra la nostra Associazione e la Pediatria della Fondazione IRCCS Istituto Nazionale dei Tumori. Parte dei progetti sono tuttora in corso o comunque sono la continua evoluzione in relazione alle conoscenze acquisite e maturate sia dalla S.C. Pediatria stessa sia dai dati della letteratura e dal confronto con altre realtà pediatriche oncologiche nazionali ed internazionali, proprio per questo motivo nel 2009 è stata rinnovata la Convenzione Triennale tra l’Associazione e l’Istituto che conta un finanziamento complessivo di circa Euro 700.000, obiettivo che potremo raggiungere solo grazie al Vostro costante sostegno. La ricerca scientifica in questi ultimi anni, soprattutto per alcune categorie di tumori infantili, ha raggiunto traguardi fino a ieri impensabili. Negli ultimi 20 anni la percentuale di sopravvivenza dei bambini malati di tumore è passata dal 50% al 70% un risultato davvero importante. Di questo progresso l’ABG è stata una significativa promotrice: da un lato sostenendo la ricerca di base, dall’altro contribuendo al finanziamento dei progetti sulla ricerca traslazione e clinica senza tralasciare l’importante sostegno psicologico ai piccoli pazienti e alle loro famiglie. Queste iniziative assorbono risorse economiche importanti, impiegate anche in buona parte per far fronte alle necessità dell’Unità Operativa di Pediatria: medici, ricercatori, tecnici di laboratorio, insegnanti che operano con professionalità e dedizione. A loro deve andare la nostra gratitudine, il nostro ringraziamento per quello che fanno, per l’umanità che esprimono nei confronti dei piccoli pazienti, per la costanza e la tenacia con cui perseguono i loro traguardi. il presidente Carlo Garavaglia Anno 2010 - Nr. 1 Direttore Responsabile Enrico Salomi Redazione Franca Garavaglia Hanno collaborato Stefania Maino Claudia Garavaglia Marzia Caravaglia Barbara Volante Le volontarie dell’ABG Testi a cura di Carlo Garavaglia Maura Massimino Paolo Radice Roberto Luksch Daniela Perotti Carlo Alfredo Clerici Le maestre dell’INT Amel Ahmed Elobied Alì Marco Linari Le “mamme” dell’Istituto Grafica e Stampa Arti Grafiche Baratelli snc Poste Italiane S.p.A. Spedizione in Abb. Postale D.L. 353/2003 (cinv. in L.27/02/2004 n.46) art. 1 comma 2 - LO/VA Anno 2010 nr.1 Registrazione Tribunale Varese n. 02/2010 3 Dal 2009, la nuova responsabile della Struttura Complessa di Oncologia Pediatrica è la Dott.ssa Maura Massimino specialista in Oncoematologia e Pediatria, studiosa dei tumori cerebrali e facente parte dell’équipe medica del Reparto dal 1987. La nostra ricchezza sono i nostri pazienti Negli oltre 40 anni di esistenza della Pediatria presso la Fondazione, il numero e la varietà dei bambini della cui malattia si è formulata diagnosi e trattamento, hanno reso la stessa un riferimento in Italia per protocolli ideati e Dott.ssa Maura Massimino coordinati a livello nazionale ed interDirettore Responsabile nazionale per neoplasie del sistema Struttura Complessa di Oncologia Pediatrica nervoso centrale, tumori del rene, neuroblastoma, tumori ossei, tumori germinali, sarcomi pediatrici. Con la coscienza di dovere molto ai nostri pazienti, al loro dolore, alla loro speranza, veniamo in ospedale ogni mattina cercando, con studio e dedizione, la strada più efficace perché possano tornare ad essere bambini come gli altri. La Struttura Complessa di Pediatria è una delle oltre 50 strutture di pediatria oncologica riconosciute dall’AIEOP ed è quella con il maggior numero di nuove diagnosi annuali di tumore in Italia; è inoltre la seconda in Europa dopo l’Istituto Gustave Roussy di Parigi. Con i suoi 180-190 nuovi casi diagnsticati all’anno, infatti, si occupa del 15% dei bambini che si ammalano di cancro ogni anno nel nostro Paese. Il privilegio di una pediatria all’interno di un istituto oncologico è stato da sempre rappresentato dalla possibilità di trattare in modo multidisciplinare tutti i tumori pediatrici, con specialista chirurgo, radioterapista pediatra, radiologo e patologo, servizio di endocrinologia, di psicologia e di neurologia dedicati. Le attività cliniche sono inoltre supportate ed integrate da uno staff che include assistente sociale, insegnanti di scuola materna, primaria e secondaria, educatori, intrattenitori e volontari. L’attività clinica è suddivisa tra il Reparto di Degenza e l’ambulatorio/Day Hospital dove si alternano tutti i medici della struttura con turni su base mensile. Tutti i medici sono reciprocamente informati rispetto all’andamento di ogni paziente, indipendentemente dalla loro conoscenza diretta del paziente stesso. Ad ogni primo accesso fa seguito un colloquio informativo con i genitori/tutori da parte del medico responsabile settimanalmente dell’organizzazione dell’attività (medico reperibile), eventualmente coadiuvato dal medico responsabile per quel tipo di patologia che sarà sempre disponibile a colloqui successivi, in particolare per decidere le strategie terapeutiche, le scadenze dei controlli, le eventuali seconde linee di cura in caso di ricaduta. Da rilevare poi come nell’ultimo decennio si sia accresciuto l’interesse nella Fondazione per studi biologici relativi ai tumori tipici dell’età pediatrica quali il nefroblastoma che è il tumore del rene dei bambini, alcuni sarcomi (i tumori dei muscoli e dei tendini), alcuni tumori cerebrali come l’ependimoma ed il medulloblastoma, che hanno portato a pubblicazioni su riviste scientifiche di alto impatto internazionale. La strada da percorrere è ancora lunga, ma possono essere meglio definiti per alcune malattie i “profili di rischio” cioè quelle particolari caratteristiche delle cellule e dei loro geni che ne determinano l’aggressività, la resistenza alle cure, la possibilità di disseminare nell’organismo. Sono inoltre in atto protocolli terapeutici con farmaci innovativi che hanno lo scopo di aumentare l’efficacia dei trattamenti o di ridurre gli effetti collaterali raggiungendo un bersaglio più definito nelle cellule ammalate. Di seguito i campi di ricerca clinica più proficui dal punto di vista dei risultati terapeutici e dell’impatto sulla letteratura internazionale Tumori del sistema nervoso centrale. Per quanto riguarda il PNET/medulloblastoma e l’ependimoma, il nostro centro è il coordinatore nazionale nell’ambito dei protocolli attuali e futuri dei centri di oncologia pediatrica che fanno capo all’AIEOP (Associazione Italiana di Ematologia ed Oncologia Pediatrica) ed alla SIOP (Società Internazionale di Oncologia Pediatrica). Il trattamento per il medulloblastoma metastatico, studiato in maniera originale presso l’Istituto ed i cui risultati sono stati pubblicati in Febbraio dal Journal of Clinical Oncology, ha permesso di ottenere i migliori risultati mai pubblicati ed è in corso di diffusione in Italia ed in Europa. Sono inoltre in corso studi biologici in particolare relativi all’ependimoma. Sono allo studio terapie sperimentali per i gliomi maligni ed i tumori intrinseci del ponte encefalico. Neuroblastoma. Il nostro centro è il coordinatore nazionale per il trattamento del neuroblastoma metastatico. Nefroblastoma e tumori del rene. Esiste un protocollo nazionale di cui il nostro centro è coordinatore ed esiste una banca di tessuti dei tumori del rene per studi di tipo preclinico. Viene effettuata la centralizzazione istopatologica di tutti i tumori del rene dell’età pediatrica. Nell’ambito della comunità internazionale di oncologia pediatrica il nostro centro coordina il trattamento per le ricadute del nefroblastoma della SIOP. Sarcomi delle parti molli (rabdomiosarcoma e non). Sono aperti protocolli nell’ambito del gruppo cooperativo europeo EpSSG sia per il rabdomiosarcoma che per gli altri sarcoma delle parti molli. Di quest’ultimo è il coordinatore Europeo ed Italiano il nostro Centro. È stato inoltre appena aperto un protocollo sperimentale per il rabdomiosarcoma metastatico. Sarcomi ed altri tumori delle ossa. Sono aperti studi per i tumori localizzati in collaborazione con l’ISG (Italian Sarcoma Group). Il centro coordina il protocollo per il sarcoma di Ewing metastatico. Tumori a cellule germinali. La divisione coordina il protocollo nazionale per questo gruppo di tumori. Tumori rari dell’età pediatrica. La Divisione coordina un progetto epidemiologico su scala nazionale che ha lo scopo di descrivere queste entità e di sviluppare protocolli specifici in collaborazione con l’oncologia dell’adulto qualora queste entità siano più frequenti nell’età adulta. Nuovi farmaci. La Struttura di Pediatria è acceditata dall’ITCC (Innovative Therapies for Children with Cancer) per cui sono aperti studi sponsorizzati da centri oncologici o ditte farmaceutiche. Notizie2010 Studio dei danni a distanza. In collaborazione con lo IARC (International Agency for Research on Cancer) è in corso lo studio del rischio di secondo tumore della mammella dopo irradiazione in età pediatrica del torace. È in corso altresì uno screening istituzionale volto alla diagnosi precoce delle anomalie mammarie post-irradiazione. Sono inoltre valutate le sequele auxologiche, endocrinologiche dei danni diencefalo-ipofisari dovuti all’irradiazione o ai farmaci. I dati dei lungo sopravviventi sono inseriti in un registro nazionale allo scopo di segnalare tempestivamente le disabilità e di programmarne la riabilitazione. La Struttura Complessa di Pediatria ed il network di collaborazioni scientifiche. La rete di oncologia pediatrica in italiana è costituita dagli Istituti Clinici, Dipartimenti, Strutture, Università che fanno capo all’AIEOP (www.aieop.org), l’Associazione Italiana di Ematologia ed Oncologia. Nell’ambito di questo network esistono studi clinici e protocolli terapeutici che sono condivisi a livello nazionale o pluri-istituzionale secondo le caratteristiche e le competenze dei singoli centri. Analogamente esiste la SIOP (www.siop.nl/index.html), Società Internazionale di Oncologia Pediatrica che raggruppa, soprattutto a livello Europeo i centri di Oncologia ed Ematologia Pediatrica in un network collaborativi scientifico. In Italia il nostro centro è anche parte, per ciò che concerne la cura dei pazienti affetti da sarcoma, dell’Italian Sarcoma Group (ISG - www.italiansarcomagroup.org). In Europa e Nord-America, membri del nostro gruppo sono parte del board del Brain Tumor Group (SIOP), Europa Neuroblastoma (SIPEN), European pediatric Soft Tissue Sarcoma Study Group (EpSSG – epssg.cineca.org) e faculty members di European School of Oncology ESO, European Society of Medical Oncology ESMO e American Society of Clinical Oncology ASCO. Esistono inoltre collaborazioni con centri Europei (Istituto Gustave Roussy, Parigi; Centre Léon Bernard, Lione; Royal Marsden, Londra) e nordamericani, quali il St. Jude’s Children Hospital di Memphis, il Dana-Farber Cancer Institute Il Children Hospital di Los Angeles. È stata strutturata negli anni anche una collaborazione con centri centro-americani del Associacion Hemato-Oncologica Pediatrica Centro America – AHOPCA. La Struttura Complessa di Pediatria è inoltre convenzionata con scuole di specialità delle Università milanesi. La ricerca oncologica traslazionale In campo oncologico, si definisce ‘ricerca traslazionale’ quel particolare settore di attività che si occupa del trasferimento dei risultati della ricerca di laboratorio all’ambito clinico, attraverso lo sviluppo di nuovi farmaci, nuove terapie e nuove misure di intervento nei soggetti affetti da malattie neoplastiche, Dott. Radice Paolo o che sono a rischio per tali malattie. Un esempio è costituito dal recente sviluppo di un farmaco, denominato Gleevec, per il trattamento di un particolare tumore del sangue, la leucemia mieloide cronica (CML). La storia di questa scoperta è iniziata ben 45 anni fa, quando un gruppo di scienziati identificò in questa malattia un cromosoma alterato, che chiamarono ‘cromosoma Filadelfia’ dal nome della città in cui la scoperta venne effettuata. Studi successivi dimostrarono che, in seguito alla formazione del cromosoma Filadelfia, veniva prodotta una proteina anomala, la cui attività era responsabile della comparsa della malattia. Fu quindi possibile, attraverso la ricerca farmacologica, giungere alla identificazione di un composto, il Gleevec, in grado di inibire l’attività della proteina anomala. Gli studi clinici hanno successivamente confermato che l’assunzione del Gleevec aumenta in modo significativo la sopravvivenza dei pazienti affetti da CML. Un’altro esempio è rappresentato dallo sviluppo di test genetici in grado di identificare i soggetti che sono predisposti allo sviluppo di tumori su base ereditaria. Una volta identificati, questi soggetti possono essere indirizzati agli opportuni programmi di prevenzione e/o sorveglianza per la riduzione del rischio associato alla loro particolare condizione genetica. La ricerca traslazionale ha permesso inoltre il recente sviluppo di due importanti settori dell’oncologia, quello delle ‘terapie personalizzate’ e quello della ‘nanomedicina’. Negli ultimi anni sono infatti state sviluppate delle piattaforme tecnologiche che permettano di definire il ‘profilo genetico’, ovvero l’insieme delle alterazioni genetiche, di ogni singolo tumore. Queste informazioni sono di grande utilità nel trattamento dei pazienti oncologici, in quanto consentono di prevedere quali di questi risponderà meglio alle terapie convenzionali. In un prossimo futuro, sarà possibile, sulla base del profilo genetico tumorale, definire per ogni singolo paziente uno specifico regime terapeutico. Non solo: sarà anche possibile veicolare i farmaci antitumorali in maniera mirata sulle cellule maligne, utilizzando vettori di dimensioni submicroscopiche - denominati ‘nanoparticelle’ - diminuendo in questo modo il rischio di effetti collaterali negativi sulle cellule normali. Senza dimenticare le promettenti prospettive che si sono aperte con le nuove terapie immunonologiche, attraverso la realizzazione di ‘vaccini’, in particolare per il trattamento delle recidive. In questi ultimi anni, la ricerca traslazionale ha inoltre consentito la messa a punto di metodiche di indagine e di strumentazioni diagnostiche sempre più sensibili nel rivelare la presenza della malattia tumorale o di condizioni che possono portare al suo sviluppo, le cosiddette lesioni pre-neoplastiche. Tali innovazioni rivestono particolare importanza per i programmi di screening nella popolazione, per la diagnosi precoce nei soggetti a rischio e per la stadiazione dei tumori, ovvero per la definizione della loro ‘gravità’, che può variare da paziente a paziente. Da ultimo, è interessante rimarcare il contributo della ricerca traslazionale anche in ambito epidemiologico, che sta portando ad un progressivo cambiamento nello stile di vita, in particolare per quei fattori, come, ad esempio, l’abitudine al fumo o una dieta eccessivamente ricca di grassi, che sappiamo essere importanti per lo sviluppo dei tumori. 5 È importante sottolineare come il successo della ricerca traslazionale dipende il larga misura dalla capacità di integrare le competenze di diversi specialisti e della stretta collaborazione tra ricercatori e clinici. Ciò ha indotto i maggiori centri oncologici in tutto il mondo a dotarsi di strutture specificamente dedicate, in cui le problematiche legate al processo di trasferimento delle conoscenze acquisite in laboratorio al letto del paziente possano essere affrontate con successo e si traducano in un reale beneficio per la popolazione. In parole povere, remunerando in maniera tangibile, attraverso l’offerta di trattamenti sanitari sempre più efficaci, l’investimento della collettività a sostegno della ricerca. La sperimentazione clinica In campo oncologico (compreso quello pediatrico, che è l’ambito nel quale il nostro Reparto opera) c’è grandissimo bisogno di miglioramento delle possibilità di cura, e la sperimentazione clinica con l’impiego di nuovi farmaci è fondamentale. Che cosa è la sperimentazione Dott. Roberto Luksch clinica? Gli studi clinici sono studi condotti allo scopo di ottenere nuove conoscenze in campo biomedico, e in particolare nuove terapie. Nel corso del processo di sviluppo di un farmaco vengono condotti tutti gli studi clinici necessari per valutarne la tollerabilità, la farmacocinetica (cioè il modo in cui il farmaco viene assorbito, metabolizzato ed eliminato dall’organismo), e l’attività terapeutica. I farmaci che vengono scelti per la sperimentazione clinica giungono alla valutazione clinica dopo aver superato la fase di “sperimentazione pre-clinica”, con la quale vengono studiate, in modelli sperimentali in laboratorio, le proprietà farmacologiche alla base degli effetti terapeutici attesi, e gli eventuali effetti tossici. Solo i principi attivi che superano con successo la fase pre-clinica sono ritenuti idonei ad essere sperimentati sull’uomo. La sperimentazione clinica di un nuovo farmaco nell’uomo viene condotta secondo una metodologia codificata a livello internazionale, che procede per gradi e si articola in quattro fasi: Studi di fase I - Sono i primi studi condotti con il nuovo farmaco nell’uomo. Hanno soprattutto la finalità di definirne la tollerabilità nell’ambito delle dosi farmacologicamente attive, allo scopo di identificare il dosaggio da impiegare nei successivi studi terapeutici nei pazienti. Di solito, almeno nel campo oncologico, sono studi utilizzati in pazienti che non hanno valide alternative terapeutiche, perché i farmaci efficaci per la loro malattia hanno fallito l’obiettivo. Studi di fase II - Sono studi condotti in un numero limitato di pazienti, con lo scopo di valutare l’attività terapeutica del nuovo principio attivo sulla patologia considerata, oltre che per ottenere una prima verifica di tollerabilità e sicurezza nel paziente. Solitamente sono condotti confrontando il nuovo principio attivo con un farmaco di riferimento usato precedentemente. Studi di fase III - Sono condotti in un numero di pazienti allargato, con l’obiettivo di confermare le informazioni ottenute negli studi di fase II sull’efficacia e sicurezza del nuovo farmaco, e di valutarne il rapporto rischio/beneficio in confronto ai farmaci considerati quale standard terapeutico nella patologia specifica. È la fase che deve dare informazioni sulle eventuali interazioni con altri farmaci e sull’ insorgenza di eventi avversi meno comuni, quindi difficilmente rilevabili nelle fasi precedenti per l’esigua numerosità dei pazienti studiati. Studi di fase IV - Sono studi post-registrativi, cioè condotti dopo l’immissione in commercio del farmaco. Questi studi consentono di confermare la validità del farmaco nella sua applicazione nella pratica clinica quotidiana, e di confrontarne il rapporto rischio/beneficio rispetto agli altri farmaci utilizzati nella patologia in questione. Che cosa garantisce che le ricerche cliniche siano condotte in modo corretto? I principi etici che regolano la ricerca biomedica nell’uomo furono definiti dall’Associazione Medica Mondiale già nel 1964 (Dichiarazione dell’Assemblea Mondiale dei Medici, Helsinki, Finlandia). Le linee guida sulle norme di Buona Pratica Clinica sono state emanate dalla Comunità Europea, e l’ultimo intervento è stato apportato con un Decreto legislativo del 24 giugno 2003. Questa normativa impone l’applicazione delle norme di Buona Pratica Clinica. I principi della Buona Pratica Clinica comprendono numerosi punti, e richiedono diversi passaggi nella progettazione ed esecuzione di uno studio clinico. Uno studio clinico deve essere scientificamente valido, e deve essere descritto con un protocollo di studio chiaro e dettagliato. Questo protocollo di studio deve avere ricevuto l’approvazione del Comitato Etico di riferimento per l’Ospedale nel quale si effettua la sperimentazione. Deve sempre esserci un consenso fornito liberamente da ciascun paziente prima della sua partecipazione allo studio: tutte le ipotesi che lo studio si propone di valutare e le informazioni disponibili sul nuovo farmaco sono chiarite nel “consenso informato”, un documento scritto il cui contenuto deve essere letto, discusso con il medico e compreso prima di decidere la sua partecipazione. Queste informazioni consentono di immaginare con quale probabilità il nuovo farmaco si rivelerà vantaggioso per il paziente che decida di partecipare allo studio. Infine, ogni informazione relativa allo studio clinico deve essere registrata, e conservata in modo da consentirne un accurato resoconto, interpretazione e verifica. Come si fa ad essere sicuri che partecipando a uno studio clinico non si abbandoni una strada conosciuta per una ancora incerta? L’acquisizione delle conoscenze su un nuovo farmaco, avvenendo per gradi (come descritto sopra attraverso le fasi cliniche da I a IV) garantisce che la probabilità che il nuovo farmaco si riveli meno efficace o tollerato dei farmaci di riferimento esistenti diminuisca progressivamente, come risultato di ciascuno degli studi che vengono condotti. Quindi, quanto più la fase cui si partecipa è avanzata, tanto più la probabilità che vi sia un vantaggio (in termini di efficacia e di tollerabilità) per il nuovo farmaco rispetto ai farmaci in commercio aumenta. Notizie2010 Borsa di Studio sulle Nanotecnologie L’Associazione Bianca Garavaglia ha bandito una borsa di studio per un progetto di ricerca sulle nanotecnologie in ambito oncologico presso i laboratori del prof. Mauro Ferrari, Houston, Texas. È stato indetto nell’anno 2009 un avviso pubblico per l’assegnazione di una borsa di studio a un giovane laureato che desiderasse approfondire la sua preparazione in uno dei settori più innovativi dell’Oncologia Sperimentale: le nanotecnologie. Finalità Permettere ad un giovane ricercatore di acquisire esperienza sull’applicazione delle nanotecnologie nella ricerca oncologica, attraverso la formazione per un periodo minimo di 2 anni presso i Laboratori del Prof. Mauro Ferrari, Direttore del Department of Nanomedicine, School of Medicine, The University of Texas Health Science Center a Houston, e di proseguire nella formazione e nell’applicazione dell’esperienza acquisita per un periodo di almeno altri 2 anni presso la Fondazione IRCCS Istituto Nazionale dei Tumori di Milano. Caratteristiche della borsa di studio Fase 1: L’Associazione Bianca Garavaglia fornirà un importo fisso di borsa, del valore di Euro 35.000,00 per ciascun anno coprendo anche le spese di viaggio negli Stati Uniti; verranno rimborsati due viaggi aerei (in classe economica) all’anno in Italia, permettendo al ricercatore di non perdere il contatto professionale con i Laboratori della Fondazione IRCCS IstiDott. Alessandro Parodi tuto Nazionale dei Tumori di Milano e definire il programma di lavoro al suo rientro a Milano. Fase 2: Il candidato ritornerà presso la Fondazione IRCCS Istituto Nazionale dei Tumori di Milano, dove sarà inquadrato con una posizione di ricercatore per un periodo successivo di almeno 2 anni. Il bando è stato vinto dal Dott. Alessandro Parodi (Genova 1978), nel 2004 si laurea in biologia all’Università di Genova con la votazione di 110 e lode, oggi è ricercatore presso il Centro di Biotecnologia Avanzate di Genova. La partenza prevista per Houston sarà il prossimo mese di aprile. A Houston opererà sotto la guida del Prof. Mauro Ferrari e in collaborazione con il Dr. Laurence Cooper, Primario di Oncologia Pediatrica. Alcune Informazioni: La nanotecnologia: è un ramo della scienza applicata e della tecnologia che si occupa del controllo della materia su scala dimensionale inferiore al micrometro (in genere tra 1 e 100 nanometri) e della progettazione e realizzazione di dispositivi in tale scala. Il Prof. Mauro Ferrari (Udine 1959) è uno scienziato italiano, tra i più grandi esperti mondiali di bioingegneria e di nanotecnologie biomediche. Attualmente è professore di Medicina Molecolare e direttore del Dipartimento di Ingegneria Biomedica dell’Università del Texas, Helth Science Center, professore di Bioingegneria alle Prof. Mauro Ferrari Rice University of Houston Considerato il padre della nanomedicina, Ferrari è specializzato nella ricerca e nella sperimentazione di trattamenti per la cura del cancro che sfruttano le nanotecnologie. Il sostegno psicosociale Non è affatto falice quest’anno scrivere per il Notiziario 2010, le volontarie dell’Associazione mi hanno già sollecitato varie volte nelle ultime settimane e pur avendo aperto il nuovo file, la pagina è rimasta bianca. Eppure mi sono sempre vantato, impudicamente, di saper far lezione e scrivere su qualsiasi cosa, dalla cucina cinese alle tecniche di psicoterapia adatte all’ospedale. Scherzo. Di cucina cinese non mi sono ancora mai occupato in verità, ma altri temi bizzarri non sono mancati, però stranamente questa pagina non procede, forse perché come ogni anno vorrei scrivere che ormai si riesce a guarire tutti i bambini malati, Stop. Torniamo a casa contenti. Invece purtroppo non è così… ancora. Se penso però di poter scrivere alcune note e dei pensieri liberi come a degli amici, anzi proprio agli amici che hanno creduto e sostenuto negli anni il mio lavoro, allora diversi pensieri mi vengono in mente. Molte cose sono cambiate in 13 anni, da quando sono arrivato a lavorare in Istituto, in Pediatria, cose personali, con le quali non vi annoio; certo avere una famiglia e una figlia è stato per me fondamentale per capire non solo teoricamente le storie, le emozioni e le ragioni di chi incontro in Reparto. Sono cambiate alcune cose relative al lavoro clinico, non lavoro più da solo come i primi tempi, ma insieme alla collega Barbara Giacon, psicologa a cui mi accomuna la stessa specialità. Ormai da anni lei segue soprattutto i bambini più piccoli e i loro genitori, è una risorsa preziosa per colleghi e pazienti. Cose scientifiche sono cambiate: negli anni abbiamo pubblicato, lentamente ma costantemente, molti lavori sull’assistenza svolta e sulle teorie e i modelli da adottare. In quest’ambito le pubblicazioni del Reparto sono diventate più numerose di quelle di alcuni autori che ci avevano fatto da modello nei primi anni. Questo lavoro di studio e di scrittura mi è valso anche un posto da ricercatore in Università, ciò significa tra l’altro l’ultima possibilità di un posto fisso e condizione essenziale per sperare di continuare a svolgere anche dopo i 40 anni, un lavoro impegnativo in cui per reggere occorrono certezze per la propria vita personale. Pochissimi ospedali pubblici hanno possibilità di sostenere lavori di psicologia clinica se non in modo precario, non si può così fare né esperienza clinica né cultura specifica, ricercare, pubblicare, migliorare; se la psicologia clinica in ospedale non è diffusa e forte come meriterebbe è frutto anche di questa mancanza di risorse e certezze: certezze che l’ABG ha sempre generosamente sostenuto. Ma altri aspetti sono cambiati. Per la prima volta da quando 7 è stato fondato, il Reparto ha cambiato la sua Direzione, ciò significa che è cambiato il riferimento delle attività quotidiane e dei progetti futuri. L’equipe prima guidata dalla Dottoressa Fossati Bellani è ora diretta dalla Dottoressa Maura Massimino. I cambiamenti sono difficili e personalmente li affronto con difficoltà e fatica: come andrà il futuro? mi sono chiesto spesso; quali orizzonti Dott. Carlo Alfredo Clerici di assistenza e lavoro clinico ci aspettaMedico Psicologo no? Dopo anni tra l’altro si può credere in questo lavoro e continuare ad amarlo o è il momento di fare le valigie? Non sono nel frattempo mancati allettamenti e proposte in altre direzioni. Scelte di cambiamento non si possono però fare solo calcolando; poi, come spesso accade, arrivano dei segni, uno per tutti qualche tempo fa: “una paziente ci preoccupa fortemente, occorre stare con la sua famiglia, sostenerne la speranza, non alimentando però illusioni che potrebbero Dott.ssa Barbara Giacon Psicologa nuocere. Difficile procedere, eppure in mezzo alla routine quotidiana, di per sé non facile, mi trovo a partecipare, per lo più da spettatore, a numerosi colloqui. Diverse ore di dialogo in tutto: chi può e chi deve vi prende parte, senza bisogno di dirsi nulla: È faticoso ma alla fine si trova un modo per condividere scelte e difficoltà del momento. Ciascuno ha fatto la sua parte.” Non so dire a parole questa sensazione, ma l’idea di bellezza e sincronia assomiglia a quella che si ha contemplando il movimento degli ingranaggi di un orologio prezioso. Anzi no, qualcosa di decisamente più vitale, come quando si guardano dei ballerini; anzi, ecco l’immagine: le atlete della ginnastica ritmica, come quelle che ho ammirato nelle serate in ricordo di Mattia organizzate dalla famiglia Di Quinzio a Senago per l’Associazione Bianca Garavaglia. (Tra l’altro ho promesso che avrei montato il video, prima o poi bisogna che trovi il tempo anche per quello). Comunque a casa ci torno decisamente a pezzi. “Papà ritorna spesso a casa tardi ed è molto stanco” dice mia figlia, quest’anno in prima elementare, devo ancora capire se per lei è giusto che io faccia questa vita e per quanto. Questi anni una volta passati non ritornano; mentre penso a queste cose però un curioso conforto si fa strada: sembra che il tempo non sia passato, tutti insieme a fare cose difficili, come 13 anni fa quando, capitato per caso in pediatria, ogni giorno, ogni evento era una scoperta e una sfida a fare bene e a fare meglio. Chiudo gli occhi pensando alle atlete della ginnastica ritmica: ad un certo punto lanciano i palloni e i nastri, tutto sembra poter cadere. E invece in un attimo tutto si svela. Sincronia perfetta, tutto funziona. Abbiamo ancora buone speranze per il futuro, spero giovi anche ai nostri pazienti. … non solo cure Nel Reparto di Pediatria della Fondazione IRCCS Istituto Tumori di Milano, oltre all’equipe medica – infermieristica esiste un’altra realtà che non avendo competenze mediche o responsabilità di diagnosi e cure, si occupa della parte sana di ogni paziente, dei Le maestre del settimo piano: Antonia, Franca, Jaja, Veronica e Stefania suoi bisogni e di quelli dei suoi famigliari. Nell’ambito di questa “realtà” le insegnanti e le educatrici oltre a proporre laboratori di manipolazione, di pittura, di ceramica, di cuoio, di lavorazione del legno… si occupano anche delle attività didattiche riguardanti sia la scuola primaria che secondaria con professori di scuola media superiore provenienti dal Liceo Statale “Donatelli - Pascal”. Per soddisfare l’esigenza dei bambini e dei genitori, dal 1° Marzo 2010 è stato attivato il progetto ludico-educativo anche durante il fine settimana e nei giorni festivi con la presenza di educatori esterni. Occupandoci anche dei bisogni dei genitori, inevitabilmente si creano legami molto profondi che non solo ci arricchiscono umanamente, ma ci danno anche la forza di proseguire il nostro lavoro con impegno e professionalità. Infatti, ci giungono spesso delle testimonianze da parte dei genitori e fra queste ci piace rendere pubblico “un punto di vista” di Stefania (mamma di Francesca P.) che ci ha visto così: Carissime Jaja, Veronica, Franca, Antonia e Stefy... So che non amate che vi si ringrazi, ma non ne posso fare a meno. E’ un gesto doveroso e spontaneo che nasce dall’affetto che Francesca ed io, la sua mamma, proviamo per voi. In questo Reparto siete una sorta di arcobaleno, un insieme di colori che illuminano, rallegrano e a volte consolano. Jaja è il giallo, raggiante, allegra e solare, affettuosa e sempre pronta a farti sorridere. Veronica è l’azzurro… spumeggiante e frizzante come l’onda di un mare limpido e fresco come lei, amata da tutti i bambini. Franca è il rosso… esplosiva, comica e tanto divertente, la sua ironia è coinvolgente ed indispensabile. Antonia è il colore rosa, come il fiore che per eccellenza ti fa pensare ad una mamma e lei lo è per tutti. Con il suo affetto e le sue premure ti fa sentire come a casa. Stefania è il bianco, dolcissima e delicata sia con i piccini che con i grandi, attenta e paziente, la sua disponibilità è proverbiale. Grazie per la forza e lo spirito con cui ci accompagnate in questo lungo percorso di lotta… grazie per i sorrisi le parole e l’amore! Notizie2010 Un riconoscimento alla Dott.ssa Perotti Quest’anno mi è stato chiesto di dare un taglio diverso al mio contributo al Notiziario, pertanto sarò estremamente breve riguardo quanto stiamo facendo con i nostri studi. Desidererei iniziare con una bella notizia, che oltre che far felice la sottoscritta, immagino possa fare contenti anche Voi. In dicembre è stato fatto un conDott.ssa Daniela Perotti corso presso l’INT con lo scopo di asBiologa Ricercatrice sumere ricercatori che lavorano in ambito presso l’I.N.T. traslazionale (ovvero ricerca potenzialmente applicativa in campo clinico) ed io ho vinto una di queste posizioni, pertanto a breve sarò assunta in organico. Questo fa sì che gli studi che per tanti anni hanno avuto esclusivamente come garanzia la volontà ed il contributo economico dell’Associazione Bianca Garavaglia, oltre che la fattiva collaborazione dei dipartimenti di Pediatria Oncologica ed Oncologia Sperimentale e Medicina Molecolare, ora hanno una ulteriore garanzia istituzionale, e credo questo possa essere reputato un importante riconoscimento a tutti gli sforzi ed il lavoro fatti insieme. Inoltre, questo garantisce anche una continuità ai progetti che abbiamo per tanti anni portato avanti insieme grazie a tutti Voi. Quest’anno si svolgerà anche il 7° International Meeting on the Biology of Childhood Renal Tumors, cui siamo stati invitati e dove andremo con 2 diverse presentazioni. Per quanto riguarda il lavoro, grazie al finanziamento della Associazione Bianca Garavaglia, abbiamo portato avanti diverse analisi, che mi limiterò ad elencare brevemente. Abbiamo praticamente concluso gli studi microarray con piattaforma Illumina in cui, su 100 campioni di tumore di Wilms abbiamo investigato 370.000 informazioni genetiche per ogni campione ed abbiamo trovato una associazione tra alcune anomalie cromosomiche e i pazienti destinati a ricadere, in particolare aberrazioni a carico del cromosoma 1q, 3q, 12 e 18q (1). Questi dati, parzialmente in accordo con studi pubblicati da altri gruppi, potranno un domani aiutare a individuare in maniera precoce quei piccoli pazienti che possono beneficiare di un trattamento o un follow-up più intensivo. Questo studio ha anche permesso di identificare parecchie regioni cromosomiche coinvolte in aberrazioni, che ci proponiamo nel corso del proseguio delle analisi di caratterizzare in maniera più fine, in modo da trovare indicazio- ni utili nello spiegare la genesi e la progressione di questa malattia. È nostra intenzione sottoporre questa stessa casistica ad analisi microarray per caratterizzare l’espressione genica e dei miRNA (che sono RNA regolatori di recente identificazione) al fine di ottenere una completa caratterizzazione, e possibilmente comprensione di un ampio numero di pazienti (2). Stiamo effettuando la valutazione delle analisi dei microsatelliti, effettuate sulla casistica reclutata grazie al protocollo nazionale AIEOP sul tumore di Wilms coordianto dal Dr Spreafico e le correlazioni con i dati clinico patologici. Tutti i casi AIEOP sono anche in corso di studio per i geni coinvolti nello sviluppo del tumore di Wilms, al fine di ottenere una ampia casistica nazionale che sia ampiamente caratterizzata per più parametri possibili. Stiamo ovviamente anche continuando gli studi di caratterizzazione biochimica e funzionale del gene POU6F2 da noi trovato. Abbiamo concluso uno studio che porterà alla descrizione (per la prima volta) nel tumore di Wilms di un meccanismo alternativo grazie al quale le cellule tumorali riescono a mantenersi “giovani”, pertanto continuare a proliferare (3). Questo senza di Voi non sarebbe possibile, come non sarebbe possibile senza chi direttamente con me condivide l’attività quotidiana, ovvero i miei collaboratori diretti: Paolo Radice, Beatrice Gamba e Antonio Fiorino; chi collabora con noi per la parte clinica: Filippo Spreafico, Monica Terenziani, Serena Catania; di anatomia patologica: Paola Collini e chirurgica: Luigi Piva. E ancora chi con noi collabora/ha collaborato/collaborerà alle diverse linee di ricerca, in particolare (1) Pio D’Adamo per le analisi microarray, Paolo Vererio e Sara Pizzamiglio per la parte statistica, (2) Loris De Cecco, Silvana Canevari per gli array di espressione (3) Lorenza Venturini, Nadia Zaffaroni e Maria Grazia Daidone per le analisi sui telomeri. Citando Newton: «Se ho visto più lontano, è perché stavo sulle spalle di giganti», noi non siamo giganti, non crediamo di esserlo, ma qualunque contributo noi daremo alla ricerca scientifica, sarà per lo meno un qualcosa su cui, chi verrà dopo di noi, potrà basarsi e lavorare. Sarà comunque un passo avanti. Per cui ancora una volta, da parte mia e di chi con me lavora, un sincero GRAZIE per il sostegno e la fiducia accordataci in tutti questi anni, perchè senza di Voi nulla di questo sarebbe potuto accadere. La Pediatria Oncologica in Sudan Ma perché dovremmo occuparci dei bambini ammalati di cancro del Sudan? di Maura Massimino Inutile negarlo: me lo sono chiesta anch’io. Quando mi hanno detto che, per accordi precedenti alla mia responsabilità direttiva, sarebbe venuta una dottoressa africana per imparare l’oncologia pediatrica da noi, sì, lo ammetto, mi sono irritata. Sono una benpensante anch’io: ma perché, mi sono chiesta, non ha già abbastanza da fare ad occuparsi che, perlomeno, i suoi bambini abbiano di che nutrirsi, lavarsi, istruirsi? E poi una cultura così diversa, manifestata palesemente da un abbigliamento completamente votato ad una religione che a tratti mi sembra una gabbia, delle abitudini e dei tempi esistenziali così diversi dai miei. 9 Inutile negarlo: sono stata paternalista, quindi arrogante. Ma è stato solo un pensiero. Amel è arrivata ed è una di noi. Come noi ci crede: crede che valga la pena alzarsi la mattina e cercare di scavalcare le montagne. Quelle montagne piene di burroni, di maltempo, di nascondigli, che sono le malattie oncologiche dei bambini. Ma dietro le montagne ci sono loro, i bambini, che hanno bisogno appunto che ci alziamo, che ci arrampichiamo, a volte che corriamo, e sanno che possiamo cadere, farci male, avere pa ura di non farcela. Ma ci aspettano. Ci aspettano in ogni angolo del Mondo. Ci aspettano anche dal Sudan. Per i loro occhi ammalati di cancro, per i loro occhi che potrebbero non vedere mai più, Amel dopo Milano andrà a Parigi dove esistono specialisti del retinoblastoma, che è il cancro della retina dei bambini, disposti a condividere la loro esperienza con lei. Per questo ABG ha detto di sì. E non ci ha pensato neanche tanto… ci ha già pensato per sempre 23 anni fa. Il Sudan, il più esteso degli stati africani, si affaccia sul Mar Rosso ed è compreso tra Egitto ed Eritrea. Ha un’area di circa 2,5 milioni di km2 ed una popolazione di 36 milioni di abitanti. I centri Oncologici in Sudan sono due, uno nella capitale Khartoum (The National center of Oncology and Nuclear Medicine) e l’altro, Dott.ssa Amel Ahmed Elobied Alì nel quale lavoro, in Wad Medani, città situata nella parte centrale del Sudan. I bambini, nei paesi in via di sviluppo rappresentano l’85% della popolazione, ma in Africa la malattia tumorale non riveste il ruolo di principale problema sanitario pediatrico, malnutrizione e malattie infettive sono invece la prima causa di morte infantil, per questo motivo la Pediatria Oncologica in Sudan è una specializzazione sviluppatasi in particolar modo negli ultimi anni. Prima che fondassi nel 2006 il Reparto di Oncologia Pediatrica nel NCI di Gezira, i bambini affetti da patologie neoplastiche erano curati insieme agli adulti. Abbiamo cercato di cambiare gradualmente le cose ed attualmente abbiamo a disposizione una decina di posti letto per il ricovero, due dottori locali e tre infermiere selezionati per prendersi cura dei piccoli pazienti e un ambulatorio pediatrico. La patologia più frequente trattata nel nostro centro, così come nel resto dell’Africa, è il Linfoma malattia che rappresenta il 42.8 % dell’intera casistica seguita dalla Leucemia Linfoblastica acuta (19.8%), i tumori renali (12.8%) e il retinoblastoma (3.7%). I tumori cerebrali non sono frequentemente diagnosticati a causa della mancanza di centri di refertazione, esiste inoltre un solo centro di neurochirurgia situato nella capitale. Il numero di diagnosi di pazienti affetti da cancro è aumentato negli ultimi anni. Nel corso del 2007 i nuovi casi registrati sono stati 62 mentre nel 2008 sono saliti a 71. Per questo e anche a causa del fatto che il cancro sta diventando in Sudan una delle principali cause di morte, siamo riusciti malgrado le difficoltà, ad integrare all’interno del nostro staff un nuovo medico oncologo. Inoltre dal 2006 ad oggi ho approfondito la mia formazione all’estero con un periodo di training prima al KHCC in Giordania e al St. Jude Children’s Research Hospital di Memphis e al momento in Italia, presso l’Istituto dei Tumori di Milano, uno dei centri di eccellenza in Europa per il trattamento delle neoplasie infantili. Tutto questo al fine di migliorare e potenziare le nostre conoscenze professionali. Il problema principale del nostro lavoro è che in Sudan, così come in molti altri stati africani, il tumore non è una priorità rispetto alla cura e alla tutela della salute dei bambini. Altre difficoltà si riscontrano nella già citata mancanza di specialisti oncologi e in particolar modo di oncologi pediatri, nella carenza di un’adeguata formazione sul campo, in un tardivo accesso alle cure, nonché nell’insufficiente scorta di farmaci chemioterapici a nostra disposizione. Un grosso ostacolo alla continuità delle cure è rappresentato dal fatto che molti dei nostri pazienti spesso non tornano per i follow up: perché preferiscono rivolgersi ai guaritori tradizionali, considerata la diffidenza che ancora in molti nutrono verso l’approccio medico scientifico, per le condizioni di estrema povertà in cui vivono, per la mancanza di mezzi di trasporto che rende quasi impossibile raggiungere i centri di cura. Quello di cui abbiamo bisogno è il rafforzamento della collaborazione dei centri regionali ed internazionali, il miglioramento dell’accesso alla chemioterapia, lo sviluppo dei database, il miglioramento della formazione di medici e operatori sanitari e la sensibilizzazione dell’opinione pubblica circa le problematiche legate a insorgenza/trattamenti/ prognosi dei tumori. Sebbene quattro mesi siano un periodo relativamente breve per fare un bilancio su questa mia nuova esperienza, in verità ho già avuto modo di imparare molto e sono grata sin da ora per questa grande opportunità resa possibile grazie all’interessamento del primario della SC Pediatria Dottoressa Maura Massimino. Penso che la ragione per la quale i miei colleghi dell’INT riescano a lavorare in modo così efficiente sia da ricercarsi nel clima di armonia e grande collaborazione che esiste tra lo staff medico, infermieristico ed amministrativo (segretarie, assistenti sociali, maestre): questo è il modello che mi piacerebbe esportare nel mio centro oncologico in Sudan. Mi ha inoltre impressionato positivamente la buona organizzazione del lavoro e l’approfondita specializzazione che ogni medico ha in merito ad una determinata patologia (tumori cerebrali, sarcomi, tumori renali, etc.), questo mi dà la possibilità di approfondire quotidianamente le mie conoscenze sfruttando le loro specifiche competenze. Un altro importante risvolto di questa mi nuova avventura è la possibilità di studiare la lingua italiana avendo modo cosi di entrare maggiormente in contatto con le persone gentili e disponibili che ho l’occasione di incontrare ogni giorno (in particolare modo la mia insegnante di italiano Gabriella, così paziente e sempre pronta ad aiutarmi). Inoltre vorrei ringraziare dal profondo del cuore le infermiere del Reparto e dell’Ambulatorio che con il loro modo di essere sempre sorridenti e luminose, nonostante il carico emotivo davvero pesante, aiutano e sostengono famiglie, pazienti e medici nel perseguimento dei loro obiettivi. Notizie2010 Testimonianze Quando andiamo a scuola? Questa era la domanda che ci rivolgeva Enea dopo qualche giorno in più di permanenza a casa, per lui la scuola era il settimo piano dell’INT, dove ha avuto inizio la nostra esperienza difficile il 2 gennaio 2009... Oncologia pediatrica, un nome che fa rabbrividire ma dove ci sono “tanti bambini” definiti eroi che combattono ogni giorno. Un posto dove medici, infermieri, assistenti, non Mamma Giusy con Enea possono essere altro che definiti angeli. Un posto dove Enea, per un anno esatto, ha continuato a sorridere... insegnadoci tanto e dando a noi la forza e soprattutto il coraggio di andare avanti... In questo Reparto Enea ha fatto il suo primo lavoretto, esattamente il 12 gennaio del 2009, una bottiglietta “pasticciata” da lui... Un grazie particolare alle maestre che Enea amava tanto, maestre che puntualmente ogni giovedì mattina organizzavano una tombolata con dei bei premi per tutti i bambini... Un posto dove il “grande fiore di Bianca” splende ovunque. La cosa che più ci colpiva era il modo che i medici avevano per visitare Enea... un bambino inizialmente difficile da visitare. La visita iniziava prima dal pancino del pupazzo, poi si visitava il suo... ma la cosa speciale è l’amore che i medici e tutto il personale ci mette con questi “eroi”, dei “cuori” enormi dietro dei camici bianchi, un posto dove tutto viene fatto passare come un gioco, ma dove si nascondono cure importanti, dove spesso non basta solo un sorriso... Ma un gesto concreto da parte di tutti per mandare avanti sempre più ciò che si cerca ormai da anni: poter eliminare il dubbio con la certezza di guarigione da questo orribile “male”. Enea il 13 gennaio 2010 ha ricevuto delle ali per raggiungere le braccia di “Gesù” e scorrazzare tra le nuvole, nuvole da dove ci osserva e ci protegge... Nuvole dove ora gioca con il suo “amato Gesù”... Da qui nasce l’impegno di mamma Giusy e papà Gianni a collaborare con l’Associazione del grande fiore di Bianca cercando di realizzare qualcosa di concreto con l’aiuto di tanti altri soci e genitori per il bene del settimo piano, per una realtà che esiste davvero ma spesso non vogliamo vedere... Il nostro bambino ci ha insegnato tanto in questo periodo, ora parliamo una lingua diversa e guardiamo la vita in modo diverso, cercando di risalire dal basso più profondo... Dove il dolore si trasforma in un dono... Tutto per la voglia di vivere che hai sempre avuto... Grazie Enea Papà Gianni e Mamma Giusy Noemi Rosario, Annamaria e Alessia Barbarotto, oltre ad essere diventati volontari dell’Associazione, ci hanno regalato questo splendido ricordo: la poesia di Noemi, 12 anni. Rosso ...come il fuoco che arde nel mio cammino per illuminare la tristezza che ti invade in una stanza di ospedale. Rosso come il tramonto che mi ricorda il cuore che batte nei momenti di gioia e di intensa emozione. Rosso come una rosa profumata che ti rende felice dopo una giornata di malinconia. Rosso come l’amore, la spensieratezza, la speranza di un giorno migliore che sconfigge i tristi pensieri. Rosso è il mio colore preferito: è il colore dell’infinito. Noemi per Enea Ci sono giorni in cui la tristezza ti nega qualsiasi risposta… allora, pazienza fino al nuovo sorgere del sole e ritroverai il profumo della gioia, un profumo che ricorda canzoni sussurrate durante tiepide serate nel tempo delle giovani emozioni. ciao Ambrogina la tua è stata per noi la ”testimonianza” di più grande coraggio. 11 Valeria Terapie Valeria... Da domani inziamo con delle terapie... Tera cosa? Cos’è ginnastica correttiva per il mal di gamba? Boh... Come in un vortice venni travolta e portata in ospedale... Un ascensore... Settimo piano... Un corridoio colorato... Tanti bimbi... “Mamma ma perchè sono tutti pelati? Ma qui sono tutti malati... Cosa ci faccio io qui?” E in un attimo mi ritrovai in un letto, con una pompa vicino e una faticosa montagna da scalare. E adesso come farò a dire al mio fidanzato che tra poco sarò pelata anche io... Riuscirò ad andare al veglione di capodanno che tanto avevo organizzato con le mie amiche? Piccoli pensieri di una quindicenne... Che nella vita fino a quel momento non aveva mai visto né pensato ad una realtà simile. I giorni passano... La pompa comincia ad essere attacata e io sempre più debole... I pigiamini colorati cominciano ad andarmi grandi, a scuola non riesco più ad andare... Pochi giorni ed eccomi nella realtà del reparto. “La terapia funziona.. La massa si è ridotta molto... Continuiamo così!”... e iniziò la lunga salita... Pesante... Sempre più pesante... Un masso che mi trascinavo e pensavo “Quando finirà?” Sofferenze... Fisiche e mentali... Che giorno dopo giorno dovevo affrontare... Ogni giorno c’era qualcosa di nuovo... Qualcosa che non andava, qualche dolore in più! Non avevo mai una risposta... Forse ero considerata troppo piccola per capire... Vedevo solo medici, infermieri... Infermieri e medici... Parenti che venivano a trovarmi e che mi portavano notizie dal mondo esterno... E la mamma e il papà che con un devastante dolore nel cuore trovavano la forza di sorridere, di farmi stare tranquilla e di esaudire ogni mio piccolo desiderio. Tutto questo ben presto diventò la realtà quotidiana, ma bisognava accettarla, prendere tutto con un sorriso... Fare tutto quello che dicevano i dottori... E andare avanti... Dopo la salita c’è sempre una discesa, no?! “E allora basta deprimersi dietro a pensieri che ti spengono ogni giorno di più... Affronta tutto Valeria... Coraggio Valeria ce la puoi fare !!!” Un anno complicato... Un anno troppo pesante da sopportare specialmente per una ragazzina di 15 anni... Ma si può fare, con forza, coraggio e soprattutto accettare l’idea di essere malata, di voler essere curata e di riuscire a farcela. E infatti Si i sempre ce l’ho fatta... Quel giorno come il mare arrivò anche per me... “Tutto finito Valeria, si torna a casa!!!” che, Si ritorna ad andare a scuola... infrangendosi Si ritorna alla normalità... tutto come prima... Ma niente sarà contro gli scogli, più come prima... La Valerina trova ogni volta non c’è più... Ora c’è solo la nuova Valeria, più grande ma la forza di soprattutto più forte. riprovarci... E infatti secondo me, se ora sono qui a scrivere è anche grazie a questa mia forza... Grazie al mio “accettare e reagire” alla malattia. Ma anche grazie alla mia famglia che non ho mai visto versare una lacrima... Grazie alla mamma che con le sue ansie mi faceva ridere e accettava i miei scherzetti, grazie al papà che mi leggeva i giornalini e faceva i lavoretti in sala giochi, grazie ai sorrisi che mi portavano Stefania e Michele, alle cure di Giovanna, al tiramisù di Saverio, ai regalini di Anna, alle barzellette dei cugini, agli aperitivi di Oscar, alla compagnia degli zii, ai pettegolezzi delle mie amiche, alle dediche di Roberta, all’allegria colorata delle infermiere sempre disponibili e dolcissime; Grazie ai volontari e a tutte le persone che ogni mattina si alzano per andare in Istituto a darci una speranza in più, grazie ai dottori che mi hanno fatto rinascere una seconda volta. Un ringraziamento particolare al Dott. Marinoni, Dott. Borroni e Dott. Perrucchini. Grazie all’Associazione Bianca Garavaglia e a tutti i suoi volontari a cui da quest’anno mi sono unita anch’io !!! In Reparto, qualche giorno fa, ho conosciuto in sala giochi Sofì, mi ha fatto leggere un suo scritto che poi ho visto esposto in bacheca. Ho pensato di inserirlo nel nostro notiziario, in primo luogo per augurare a Sofì tutto il bene possibile e per dirle che è proprio una ragazzina speciale ma anche perchè possa essere d’aiuto ad altri ragazzi che come lei stanno affrontando un periodo molto difficile, considerata la loro età. Il messaggio di Sofì è carico di forza... quella forza che deve essere in ognuno di voi ora più che mai... coraggio ragazzi !!!! Vi abbraccio tutti con il cuore. Marzia (mamma di Michela) Sofia Descrivo con parole mie come mi sento al mattino appena mi sveglio… Al mattino quando mi sveglio mi sento stanca, mi gira la testa e di solito ho sempre qualche dolore o al collo o alla schiena o alle gambe e per giunta sono stufa di tutto quello che sto passando. Non ne posso più del dolore fisico e psicologico, quello che mi disturba tantissimo è che la mia malattia mi ha fatto finire su una sedia a rotelle perché al momento non riesco a camminare. Quando finirà tutto questo (se finirà) porterò la sedia a rotelle a rottamare. In questo momento però la sedia a rotelle mi aiuta a stare meglio, se infatti nell’arco della giornata mi alzo dal letto e mi siedo sulla sedia il dolore diminuisce, la forza aumenta, non sono più tra le nuvole e la testa non gira più. Da questo si deduce che per stare bene devo muovermi anche se non ho voglia. Sofì, 11 anni. Notizie2010 “Il fiore di Bianca porta fortuna anche a me” Marco Linari intervista Ivan Basso. Tutto cominciò due anni fa alla Pedalata del Brinzio. Il fiore di Bianca era già germogliato da tanto tempo, quando Ivan Basso lo colse. ”Appena ci conoscemmo, scoccò subito una simpatia reciproca. Nacque una grande amicizia e, un istante dopo, il desiderio di fare qualcosa insieme”, racconta il ciclista di Cassano Magnano, un talento di spessore mondiale che proprio a due passi da casa ha trovato una nuova sfida da affrontare oltre a quelle sulla bicicletta. Ci volle poco per stendere i programmi: “Decisi che la cosa più facile da sviluppare fosse un progetto per far conoscere l’associazione fuori dai confini del Varesotto. D’altronde mi fu subito chiaro di avere a che fare con un’iniziativa nobile, animata da persone fantastiche, dedite esclusivamente ad aiutare i bambini malati. È bello vedere qualcuno che decide di offrire un sostegno dalla A alla Z, mettendosi al fianco delle famiglie quando attraversano un momento veramente difficile, raccogliendo risorse per la ricerca, mostrando un volto umano che nella disperazione può essere un’ancora di salvezza”. Ivan Basso si immedesimò subito nella mente di quei genitori che cercano una speranza oltre la disperazione. “In effetti – racconta ancora – mi sono sentito nella doppia veste di sportivo e di papà. E allora mi sono gettato con tutte le mie forze nella valorizzazione non solo dell’associazione ma soprattutto del messaggio che rivolge all’esterno e che può arricchire ogni momento della nostra vita. In fondo le associazioni che dicono di fare del bene sono tante ma talvolta fra la gente c’è molto scetticismo. Alla Bianca Garavaglia, invece, ho trovato massima trasparenza e chiunque si avvicina all’impegno delle persone che la tengono attiva, si accorge che i fondi vanno totalmente alla causa”. Così in questi mesi di esperienza a braccetto, gli sforzi sono stati tanti e il binomio ha consentito di raccogliere buoni frutti. Basso, con umiltà, non vuole gonfiarsi il petto: “I miei impegni agonistici sono tanti, ma quando riesco faccio tutto quello che posso. Ho messo oggetti e materiale all’asta, ho partecipato a manifestazioni di beneficenza, ho deciso di devolvere qualsiasi gettone di presenza alle kermesse sportive a cui mi invitano, infine ho fatto disegnare il fiore che simboleggia l’associazione sul sellino della mia bici. E sapete cosa vi dico? Che quel fiore ha portato fortuna anche a me, perché ha accompagnato il mio ritorno alle gare e mi ha fatto conquistare tante soddisfazioni, nella speranza che possano essere ancora di più”. Il Giro d’Italia 2009 Così il campione dei pedali sembra felice: “Faccio un lavoro bello, entusiasmante, che regala tante occasioni. Per questo ho deciso di condividere questa opportunità con chi ha saputo colpirmi per la bontà e la semplicità. In questo primo periodo di collaborazione qualche sostenitore si è avvicinato e, sapere che questo possa essere dipeso anche dalla mia presenza, mi rende orgoglioso. Ma ogni giorno mi dico che si possono raggiungere altri traguardi. E vado avanti”. Per questo il legame fra Ivan e l’ente bustese ha di fronte a sé un cammino ancora lungo: “In fondo l’unica cosa che devo fare è compiere al meglio il mio lavoro e dire a tutto il mondo un concetto in cui credo, ovvero che l’Associazione Bianca Garavaglia fa grandi cose e deve essere sostenuta. Più vinco, più faccio pubblicità e più siamo tutti contenti. Visto che adoro la mia professione, mi sembra talvolta che ci voglia molto poco per rendere felici le persone”. Un amore, insomma, sbocciato assieme al fiore di Bianca. E destinato a valere per sempre: “Anche quando smetterò di correre, ci metterò tutta la forza che avrò per aiutare queste persone speciali e stupende”. Ivan Basso Ringraziamo Ivan Basso per la sua disponibilità e collaborazione e gli auguriamo di vincere sempre in ogni gara della sua vita. Pubblichiamo una foto, anche a lui molto cara, che lo ritrae con il gruppo delle nostre volontarie, il Presidente e la bellissima bicicletta col fiore che ci ha regalato durante le festa degli auguri di Natale. La bici di Ivan sarà messa all’asta durante il Giro d’Italia 2010 ! La Festa degli Auguri Natale 2009 13 Una giornata in Istituto ..... Le interviste di Sky Sport Le Pallavoliste della MC-Pietro Carnaghi e della Yamamay in Sala Giochi Martedì 15 dicembre 2009, una rappresentanza delle due squadre di volley femminile MC-Pietro Carnaghi Villa Cortese e Yamamay Busto Arsizio, ha fatto visita ai piccoli pazienti del Reparto di Oncologia Pediatrica dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano. Durante la visita le ragazze sono state accompagnate da alcuni Dirigenti delle due squadre e dai nostri volontari. Le pallavoliste della Mc Carnaghi e quelle della Yamamay hanno salutato i piccoli pazienti del Reparto di Pediatria portando loro doni e sorprese per Natale. Il messaggio che le due Società Sportive hanno voluto promuovere è quello di un impegno solidale costante che dovrebbe coinvolgere tutti, e così forte da unire due squadre agonisticamente avversarie in una solidarietà che cerca di dare un aiuto concreto a quei piccoli grandi “uomini” che lottano ogni giorno per poter continuare a vivere. Durante questa importante occasione, nell’atrio dell’Istituto, i Volontari dell’Associazione hanno allestito un banchetto solidale per la raccolta fondi. I gadgets preparati dalle nostre volontarie, e le famose “calze della befana” hanno avuto un ottimo successo. Il banchetto solidale La giornata è stata ripresa dalle telecamere di Sky Sport che ha realizzato un servizio sull’evento: sono stati intervistati i volontari dell’Associazione, le pallavoliste e alcuni medici confermando come lo sport si può coniugare con la solidarietà. Il video è stato trasmesso durante la partita di campionato Yamamay VS MC -Pietro Carnaghi che ha avuto luogo sabato 27 Dicembre al PalaYamamay di Busto Arsizio ed anche da Sky Sport durante tutte le festività natalizie. Per vedere le foto della giornata: http://www.volleybusto.com/0809/gallerie.asp Notizie2010 ”Ognuno di noi, con una piccola goccia, può rendere sempre più grande il mare della Speranza” Si chiamano… Ada, Alberto, Anna, Barbara, Claudia, Lalla, Luisa, Marzia, Massimiliano, Natale, Romina, Rosario, Roberta, Sonia, Stefania, … sono ormai tanti...... sono mamme, papà, fratelli, zii o parenti, simpatizzanti, amici, ma soprattutto sono … persone fantastiche… Provengono ... Sono loro ... la forza dell’Associazione, la linfa che anima e permette di andare avanti, anche quando si ha paura , anche quando sembra che tutto non abbia più un senso, anche quando si fa fatica a comprendere… ... e loro sono …. .... i nostri Volontari ! Molti di loro ... Siamo sempre alla ricerca di Nuovi Amici che arricchiscano la nostra squadra. Abbiamo bisogno di persone che ci aiutino a divulgare il nome dell’Associazione e i suoi scopi o che si facciano promotori di iniziative, eventi o manifestazioni per la raccolta fondi, chiunque insomma volesse darci una mano con serietà ed impegno. Tanti ... invece il tumore non l’hanno incontrato fortunatamente, ma vogliono essere comunque presenti in prima linea a lottare per una grande causa. Il nostro appello è rivolto anche alle Aziende ed alle Attività Commerciali, grandi o piccine che siano, abbiamo sempre bisogno di materiale e/o prodotti per le nostre lotterie e per i nostri banchetti solidali, inoltre cerchiamo sempre di ridurre al minimo le spese per l’organizzazione degli eventi ed è per questo che siamo sempre alla ricerca di sponsorizzazioni. Ognuno ... Vuoi darci una mano anche Tu? da ogni parte della Lombardia e molti stanno arrivando anche dal resto d’Italia. purtroppo hanno conosciuto il dolore, il dramma della perdita di un bambino, di un parente, di un fratello o di un figlio adolescente. Altri passano di volta in volta a salutarci a Busto Arsizio tra una visita e l’altra all’Istituto Tumori perché il loro piccolo o la loro piccola ha ancora bisogno di qualche cura ed è ancora là... mette a disposizione quello che sa fare o quello che ha: c’è chi è bravo a cucire, chi è bravo a organizzare i banchetti, chi a confezionare e a creare, chi segue le pubbliche relazioni, chi organizza gli eventi, chi segue i nuovi arrivati, o chi semplicemente ascolta e condivide pensieri ed emozioni. Tutto serve! Per informazioni su come collaborare con l’Associazione Bianca Garavaglia o su come diventare Volontario scrivi a: cldgaravaglia@gmail.com oppure chiama il n. 0331 635077 - 333 9700221. Nel nostro sito internet www.abianca.org c’è un bellissimo giardino in cui vengono piantati dei fiori. Abbiamo scelto i messaggi più belli tra i quali quello di Clara che ha vinto il Concorso ”Pianta un fiore nel Giardino di Bianca” Erika: Dedicato a tutti i bambini che soffrono… soprattutto alla mia piccola Valeria… che un giorno possa vedere la luce della speranza… Leonardo: So che corri in mezzo questi fiori. Gioca amore! Francesco: Ciao Franci. Tu hai scelto il Cielo per guarire. Questo fiore è la speranza che da tanto dolore posso nascere qualcosa di buono anche qui. Rossana: Amore, sei il seme che fiorirà ogni giorno nel nostro cuore. Mamma, papà e Tano. …per fare tutto ci vuole un ... ... fio-o-re! Clara Nathalie: Nulla di più terribile di vedere un bambino soffrire, nulla di più bello di vedere un bambino sorridere. Grazie per quello che fate! Michela: Noi bambini di Brenno Useria abbiamo festeggiato, come ogni anno, Halloween. Lo abbiamo voluto festeggiare ancora insieme a te streghetta per noi tra le più belle. Sei sempre nei nostri cuori, dolce Micki. Cristina: Un fiore che significa rinascita e speranza, bello e colorato come tutti i bambini del mondo! Valeria: Io ce l’ho fatta anche grazie a Voi !!! GRAZIE !!! Le: Sei sempre nei nostri cuori ogni giorno per sempre. Ciao Miky Vale: Un fiore che rappresenta il più grande miracolo della vita… che possiamo aiutare chi ha tanto bisogno….. Francy: Aiutiamo la ricerca,aiutiamo i bambini, insieme si può vincere!! Si-Mi-Di-Ci-Vi: Che tutte le stelline tristi possano ritrovare il sorriso! FaMinni: In questa bella giornata di sole festeggiamo insieme il Battesimo di Gloria, anche grazie a questo nobile pensiero. Auguri! Notizie2010 Scegliere le bomboniere solidali dell’ABG è un gesto di grande valore, significa donare una speranza in più ai bambini malati di tumore. Scegli le nostre NUOVE Bomboniere Solidali Matrimonio, Battesimo, Comunione, Cresima Condividi insieme ai tuoi cari questi giorni di gioia, contribuisci alla ricerca sui tumori infantili. Scegliere le bomboniere solidali dell’Associazione Bianca Garavaglia è un gesto di grande valore, significa donare una speranza in più ai bambini malati di tumore. Il contributo (*) da te offerto aiuterà a finanziare progetti di ricerca e cura nel campo dei tumori infantili, in collaborazione con il Reparto di Oncologia Pediatrica dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano. Per info e ordini: bomboniere@abianca.org Tel. 327 4079777 www.abianca.org Perché non c’è dono più prezioso del Sorriso di un Bambino! Per trasformare le tradizionali bomboniere in un gesto di solidarietà anche quest’anno molti amici hanno scelto le nostre pergamene, permettendoci di raccogliere ulteriori fondi. Grazie di cuore N S ai ovelli posi Nadia e Marco, Eva e Mario, Martina e Giorgio, Ilaria e Matteo, Gala e Maurizio, Silvia e Igor, Giulia e Matteo, Natalia e Francesco, Elisa e Antonio ......... B attesimo un benvenuto a per il loro Gloria, Valentina, Greta Francesca, Martina, Leda, Davide, Niccolò e Carlotta ......... P C S C rima omunione e anta resima per la facciamo gli auguri a Riccardo, Marina, Andrea, Riccardo, Simone, Margherita, Luca, Mirko, Marco, Samuele, Pamela e Giacomo ......... (*) Il contributo è deducibile ad esclusione degli importi versati in contanti 21052 Busto Arsizio (Va) - Via C. Cattaneo, 8 Tel./Fax 0331 635077 [Q] - Cell. 333 9700221 - www.abianca.org - Associazione riconosciuta dalla regione Lombardia a mezzo D.G.R. N° 38778 DEL 9/10/1998 6 eccellenti ragioni per sostenere in modo specifico l’Oncologia Pediatrica 1 Perché ogni anno, solo in Italia, circa 1600 bambini fra 0 e 16 anni si ammalano di tumore, ovvero 1 bambino ogni 350. 2 3 Perché i tumori infantili hanno specificità proprie, che necessitano di studi dedicati. 4 Perché guarire non vuol dire semplicemente sconfiggere il cancro, ma anche assicurare una buona qualità di vita in futuro che, per i bimbi, si presume ancora lungo. E purtroppo, le terapie ad oggi disponibili non sempre lo consentono. 5 Perché la ricerca sui tumori pediatrici ha incredibilmente consentito significativi progressi anche nella comprensione delle patologie di età adulta. 6 … ed infine, perché non possiamo dimenticare il grande credito nei confronti della vita di questi piccoli pazienti. Tiziano Terzani, famoso scrittore e giornalista malato di tumore, parlando dei bimbi ricoverati nello stesso ospedale in cui si trovava, dice: “Io ero fortunato: avevo già vissuto una vita; loro no”. ( T. Terzani “ Un altro giro di giostra”) Perché la relativa rarità delle neoplasie infantili rispetto a quelle dell’adulto rende l’oncologia pediatrica un mercato poco interessante per le imprese ed una priorità meno conclamata per le istituzioni. Questo limita grandemente le risorse impegnate nella ricerca. 17 L’Assemblea dei soci Ogni anno, l’ultimo giovedì di marzo si riunisce l’Assemblea dei Soci per la lettura ed approvazione dei Bilanci Consuntivo e Preventivo. La lettura della Relazione del Presidente è seguita dagli interventi dei medici, dei ricercatori e degli operatori che illustrano l’attività svolta presso l’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano col sostegno dell’Associazione e presentano i progetti realizzati e in corso di realizzazione. Durante l’Assemblea del 25 Marzo 2010, in occasione del rinnovo delle cariche sociali, è stato eletto un Consiglio di 11 persone (numero massimo previsto dallo Statuto). I Consiglieri in carica sono: Carlo Garavaglia, Presidente Dott.ssa Maura Massimino, Dott. Roberto Luksch, Dott. Andrea Ferrari, Dott. Roberto Giorgetti, Marisa Carnaghi, Marzia Caravaglia, Stefania Maino, Franca Garavaglia,Mirko Albertini, Claudia Garavaglia, Consiglieri. Il Consiglio si riunisce mediamente ogni due mesi o secondo necessità. Durante le riunioni ci si aggiorna sulle attività sostenute da ABG e si prendono in considerazione le proposte di finanziamento sia dei progetti in corso che di nuovi. Si ringraziano di cuore i Consiglieri uscenti tra i quali i Soci Fondatori Mons. Claudio Livetti per 23 anni Vice Presidente ABG e la Dott.ssa Franca Fossati Bellani recentemente nominata Presidente della Lega Tumori di Milano, i quali, pur rimanendo importanti riferimenti nell’ambito dell’Associazione, sono usciti dal Consiglio di Amministrazione. A Loro va il GRAZIE del Consiglio e di tutta l’Associazione Bianca Garavaglia Associazione Bianca Garavaglia Bilancio al 31/12/2009 STATO PATRIMONIALE 2008 2009 ATTIVITÀ e e PASSIVITÀ Immobilizzazioni Immateriali 2.880,00 2.523,58 Fondo di dotazione Immobilizzazioni Materiali 1,00 736,21 Riserve Attività finanziarie: Obbligazioni 7.215,33 96.164,00 Risultato di gestione Disponibilità liquide 266.684,64 389.842,88 Patrimonio Netto Crediti 1.066,19 Fondi per rischi e oneri Ratei e Risconti attivi 7.438,53 12.284,36 Debiti 51.645,69 181.133,69 41.191,08 273.970,46 0,00 51.645,69 222.324,77 76.140,52 350.110,98 19.235,50 10.249,04 133.270,74 Totale Attività 284.219,50 502.617,22 CONTO ECONOMICO 2008 2009 2008 ONERI e e PROVENTI e Oneri da attività tipica Proventi da attività tipica Materiali 35.626,19 30.651,32 Da contributi su progetti 0,00 Servizi 168.714,60 143.656,24 Da Soci 146.653,81 Accantonamenti per progetti 19.235,50 Da non Soci 101.958,00 Altri proventi 2009 284.219,50 502.617,22 Totale Passività Oneri di Promozioni e Raccolta Materiale promozionale 11.884,24 20.569,41 Oneri per manifestazioni 1.700,00 12.807,82 Proventi da Raccolta fondi Manifestazioni organizzate ABG Oneri finanziari Spese bancarie 3.413,18 1.896,89 Oneri di supporto generale Cancelleria e stampati 2.152,80 55,50 Godimento beni di terzi 407,76 639,06 Oneri diversi di gestione 2.291,57 2.106,21 Servizi 1.881,07 4.263,88 Ammortamenti 720,00 892,59 Proventi finanziari Interessi bancari Interessi obbligazionari TOTALE ONERI RISULTATO GESTIONE TOTALI PROVENTI 228.791,41 41.191,08 236.774,42 76.140,52 2008 e 2009 e e 45.664,15 144.379,63 46.947,60 25,20 15.988,50 74.189,56 4.415,27 966,91 1.191,58 517,22 269.982,49 312.914,94 Notizie2010 Solidarietà&Manifestazioni 2009 Lo scopo dell’Associazione Bianca Garavaglia è da sempre quello di raccogliere fondi per sostenere progetti di ricerca e cura sui tumori infantili. Questo è stato reso possibile, anche quest’anno, grazie al sostegno di amici e nuovi volontari provenienti da tutta l’Italia che hanno organizzato o collaborato alla realizzazione di numerosi eventi e manifestazioni. Piccoli o grandi contributi indispensabili per continuare a portare avanti importanti progetti: 2 marzo - Progetti di un Campione Villa Borghi Biandronno (VA), serata con asta benefica a favore dell’Associazione, dedicata al ciclismo e alla presentazione della prossima stagione 2009 del nostro Testimonial Ivan Basso. 22 Aprile - Amadeus & Friends Consueta serata danzante che da anni organizza il nostro socio Damiano Cavallaro in ricordo del figlio Marco. 26 Aprile - Un raggio di sole dal cielo Bellissima giornata dedicata alla piccola Michela da mamma Marzia e dal Comitato di Brenno Useria, Arcisate. 28 marzo - Concerto dei Piccoli Cantori di Milano In ricordo del piccolo Ludovico per il quale ringraziamo la nostra volontaria Valeria Musumeci. 9 maggio - III Memorial Bruno Bisterzo Un ringraziamento particolare alla Master Boxe e al Comune di Busto Arsizio. Aprile - Campionato Regionale UISP Freestyle Grazie all’Accademia Bustese di pattinaggio e al nostro amico Alberto Bertelli il fiore di Bianca vola sui pattini accompagnato da piccoli campioni di pattinaggio. 9-31 maggio - con Ivan Basso al 100° Giro d’Italia Grazie al nostro Testimonial Ivan Basso al suo Fan-Club e alla Gazzetta dello Sport, anche l’Associazione Bianca Garavaglia è stata invitata a partecipare al progetto “Giro della Solidarietà” presenziando con i suoi volontari alle tappe di Milano e Roma, in quest’ultima tappa le telecamere di Rai Sport hanno intervistato in diretta Franca Garavaglia. 1° aprile Concerto “Elegia” tra sentimento e speranza Con l’Orchestra della Camera Italiana e la direzione del Maestro Salvatore Accardo. Concerto organizzato in collaborazione con Lega Tumori Comitato bambini di Milano e Associazione 7° Piano, per salutare e ringraziare la Dottoressa Franca Fossati Bellani che ha terminato il suo rapporto di lavoro con l’I.N.T. dopo quarant’anni di servizio presso la Divisione di Oncologia Pediatrica. Concerto straordinario a sostegno dell’attività dei PARTNERS NELLA SPERANZA a favore dell’oncologia pediatrica www.legatumori.mi.it www.settimopiano.com www.abianca.org ORCHESTRA DA CAMERA ITALIANA Direttore e Solista SALVATORE ACCARDO Programma: Fabio Vacchi - ELEGIA (prima assoluta) Antonio Vivaldi - LE QUATTRO STAGIONI Auditorium di Milano LARGO GUSTAV MAHLER MERCOLEDI’ 1 APRILE 2009 - ORE 20,30 PER PRENOTAZIONI: LEGA ITALIANA PER LA LOTTA CONTRO I TUMORI - TEL.02 26680712 - marketing@legatumori.mi.it SI RINGRAZIA : 5 aprile - Giornata al Parco Brazzelli Lualdi Domenica di gioco e solidarietà a Busto Arsizio in ricordo di Augusto Brazzelli Lualdi. 21 aprile - Col cuore in Mano Proiezione del documentario su Anna Magnani scritto e diretto dal Regista Carlo Cotti e organizzato dalla nostra volontaria Gloria Indica a San Giuliano Milanese. 20 maggio - Spes Spettacolo di danza realizzato dagli allievi della scuola “Conca in danza” e della Scuola di recitazione “Teatri piccoli” presso il Teatro Carcano di Milano. 19 24 maggio - Musical al Teatro Orizzonte di Milano Comitato di Brenno Useria. 22 giugno - Gara ciclistica in notturna - Usmate Con la partecipazione del grande campione Ivan Basso. 30 maggio - Buon Compleanno Matilde Evento di spicco della nostra Associazione. Anche quest’anno mamma Stefania ha voluto festeggiare la sua piccola Matilde nel giorno del suo sesto compleanno. Con la collaborazione della Tabaccheria di Piera Maino è stata organizzata una Lotteria con ricchi premi che si è conclusa durante la consueta bellissima cena a cui hanno partecipato un folto gruppo di volontari, amici, medici e simpatizzanti dell’Associazione. 2 giugno - Festa della Repubblica di Senago Grazie alla nostra mamma volontaria Marzia Di Quinzio. 13 giugno - Merenda solidale a Roma 23-25 giugno - 3° Edizione Viva World Cup Campionato Mondiale di calcio per Rappresentative dei Popoli, Varese. 25 giugno - Festa dei Professori Presso le Scuole Medie Bonecchi di Rho (MI). 27 giugno - Brenno Useria 100 anni della banda musicale di Brenno Useria 27 giugno - Cat’s & Friends Ideata dalla nostra socia e volontaria romana Luisa Vecchietti. Musical al Teatro Condominio di Gallarate organizzato dalla Compagnia di Danza “AllaDeRiva”, gruppo di ballerini non professionisti diretti dall’insegnante coreografa Rossana Riva. Alla serata hanno partecipato anche la scuola di danza “Proscaenium” e “l’Associazione Centro Danza Millenium” oltre al gruppo hip-hop “Work in Progress”. 20 giugno - Desio in Musica Concorso per giovani musicisti organizzato dalla famiglia Miresse, che si svolge ogni anno a Desio (MI) in ricordo di Carlo. 20 giugno 10° Coppa Associazione Bianca Garavaglia 31 luglio - Festa degli agricoltori Ancora organizzata dal Comitato di Brenno Useria. Consueta gara di golf organizzata da Franca Garavaglia a cui ha fatto seguito la “Cena per la Solidarietà” presso il Circolo Golf Club Castelconturbia (No). Sponsor della manifestazione la Banca Monte dei Paschi di Siena che ringraziamo per il gentile contributo. 18-19 luglio Merenda solidale Capalbio e Pescia Romana Organizzata da Luisa Vecchietti. Notizie2010 2 agosto - Ricordando Gabriele 19 ottobre - Cena per la Solidarietà Giornata organizzata dalla famiglia Liparoti, con la collaborazione di tutto il paese di Mongrassano Scalo (CS) in ricordo del piccolo Gabriele. 6 agosto XXXVIII Gran Premio di Ciclismo professionistico Gran Premio di ciclismo professionistico promosso dalla Società Ciclistica Carnaghese. 15 settembre - Buon Compleanno Tata Cena benefica in ricordo di Laura Solcia, organizzata dai genitori Carlo e Barbara che insieme al piccolo Luca Filippo, i nonni e tanti amici hanno voluto ricordare la loro dolcissima “Tata”. 19 settembre - Eicma - Salone del ciclo e motociclo Rho: fiera di settore legata al nostro Testimonial Ivan Basso, durante la quale l’Associazione è stata ospitata con un suo corner informativo all’interno dello stand di BikeShowTv. 23-27 settembre - Mondiali di Ciclismo Eravamo presenti con il nostro banchetto solidale ai Mondiali di Ciclismo 2009 a Mendrisio (CH). Gallarate (VA): organizzata dalla nostra socia e volontaria Marias Tonetti Montonati che, attraverso il “passaparola” ha radunato un folto numero di amiche e conoscenti per una piacevolissima serata tutta al femminile. 14 novembre - 3° Galà dello Sport Palayamamay, Busto Arsizio: Amichevole a scopo benefico di volley femminile tra MCCarnaghi Villa Cortese e Yamamay Busto Arsizio. Appassionante gara che ha anticipato il Derby di Campionato tra le due squadre si di serie A1 previsto per il 27 dicembre. Le stesse atlete, il 15 dicembre hanno fatto visita ai piccoli pazienti della Pediatria dell’Istituto Tumori di Milano, portando ai bimbi un sorriso e doni natalizi (Vedi pagina 13). 21 novembre - Donna Più Conclusione delle manifestazioni dell’amico Pinuccio Asta con i “Fieu daa stra Balon”. Nel corso della serata sono stati consegnati a Franca Garavaglia il fondi raccolti dalle consuete iniziative promosse durante l’anno da questi nostri sostenitori. 27-28-29 novembre 2° Edizione Mostra Mercato del libro e del gioco 24-25 luglio - Real Flavor Festa di Piazza Organizzata dal Sig. Marco Vecchi a La Spezia durante la quale abbiamo fatto amicizia con la fantastica Zia Caterina arrivata con il suo famosissimo Taxi Milano 25. 19-20-21 settembre / 25 ottobre - Ricordando Noemi La famiglia Barbarotto si è attivata nella zona di Rho (MI) per creare vari eventi e banchetti in ricordo della loro amatissima figlia Noemi. Brenno Useria. La nostra volontaria Marzia Vecchietti, aiutata dalle infaticabili amiche del Comitato “Michi raggio di sole”, hanno lavorato duramente per una tre giorni di solidarietà proponendo libri e giocattoli per i regali di Natale. Durante la manifestazione è stato presentato il libro “Natura e civiltà nella Provincia dei laghi” di Luigi Meroni e Sergio Luzzini. 28 novembre - Gran Galà della Ginnastica Senago (MI): grande spettacolo al Palazzetto dello Sport di Senago in ricordo dell’atleta Mattia Di Quinzio, come ogni anno organizzato dalla mamma Marzia e dal Fratello Alessandro. Vieni a trovarci anche su 16 dicembre - Brindisi degli Auguri Teatro Franco Parenti di Milano: serata per la raccolta fondi a favore dell’Associazione organizzata dalla Fondazione Hruby e da DonnEuropee Federcasalinghe alla presenza del Sindaco Letizia Moratti e del Magistrato Livia Pomodoro. dicembre - Bianca “Natale” Campagna di solidarietà che ha coinvolto i volontari di ABG, i quali, ognuno nella propria città, si sono dati da fare durante il mese di dicembre per allestire banchetti e mercatini solidali. Prodotto di punta di quest’anno sono state le “Calze della Befana” che hanno riscosso un grandissimo successo. dicembre - Il gatto con gli stivali Spettacolo teatrale organizzato dall’Associazione “Verso il Cielo” nata in memoria di Stefano Miragoli. dicembre - Natale sotto l’Albero Bellissimi alberi “benefici” sono stati donati a tutte le parrocchie e alle piazze cittadine per poter essere addobbati con i “colori della Solidarietà” l’iniziativa è stata promossa da Agesp Servizi e Comune di Busto Arsizio. Un GRAZIE speciale a tutti gli Amici, ai Volontari vicini e lontani e a tutti coloro che hanno voluto dimostrarci la loro solidarietà e il loro sostegno. Iscriviti al gruppo “Amici Associazione Bianca Garavaglia” siamo già in tantissimi... Manchi solo Tu! Oppure iscriviti alla nostra Newsletter comunicando la tua e-mail a: cldgaravaglia@gmail.com Notizie2010 Attorno all’Associazione... tanti Amici Ringraziamo tutti gli ”Amici dell’Associazione” per la loro costante Solidarietà Per le Istituzioni: la Provincia di Varese, I Comuni di Busto Arsizio, Rho, Vanzago, Brenno Useria-Arcisate, Settimo Milanese, Desio, Senago, Melzo, Capalbio, Pescia Romana, La Spezia, Mongrassano Scalo (CS), l’Associazione Commercianti Busto Arsizio, l’Oratorio San Carlo Rho, i Fioeu daa sTra Balon e Pinuccio Asta. Per le Aziende: Cooperativa Costruzioni Vedano Olona, Imeas Spa, Esprinet Spa, Adea Srl, Accam Spa, Tintoria Vago, Flai, Telettron Sas, Seral Snc, Brevetti Montolit Spa, Etichette Merli, Susa Sas, Nori Games Srl, Città del Sole di Varese, Dea Printing di Novara, Magica Srl, Idea Ambiente Srl, Banca D’Italia Vermicino (Roma), Banca Popolare di Novara Filiale di La Spezia, Mg Fiduciaria Immobiliare Lugano, Tabaccheria di Piera Maino, Punto Verde di Pregnana Milanese, Magù gioielli, Tgs group, Abbigliamento ‘900, Gioielleria Dino Ceccuzzi, Franco Montalto, Pacific Shop, Axa Assicurazioni Busto A., Allianz Subalpina, Auto Class BMW, Bonicalzi Cucine, Tessitura Della Valle, Raro 26, Righ House Sacconago, Il Salotto, falegnameria La Moderna, Cristallerie Locatelli, Gioielleria Fontana, Dino C., Siat Srl, Hotel dei Tigli, Oreficeria Maestrini Fabio, Benny Caffè. Per lo Sport: Master Boxe-Cassano Magnago, Enalcaccia Sez. di Como, Unione Sportiva San Giorgese, Accademia Bustese di Pattinaggio, la Gio…Issa di Rho, Maurizio Verri per la Liquigas, Miky Dance, Ivan Basso Fun-Club Carnago-Gornate e il mitico Loriano Gragnoli, Danilo Gioia e Stefania Andriola di Bikeshowtv, Gruppo Podistico Rhodense, Futura Volley e Gso Villa Cortese, Alessandro Fabretti Rai Sport, gli amici del Forum di Ivan Basso, un grazie particolare a Riccardo Tedeschini, Tennis Club di Gallarate, Carlo Vaj fotografo Cassano Magnago. Per la Stampa: La Prealpina, L’Informazione, La Provincia di Varese, Settegiorni, la rivista Femme, Varesenews, per Sky Sport Federica Masolini e Roberto Prini, Giorgia Celada per la Gazzetta dello Sport, Confessioni Donna e Varesemese. Ringraziamo in modo particolare: Varese EDIZIONI PIEMME GIANNI, ORIGONI GRIPPO & PARTNERS Studio Legale 23 Tutte le donazioni a favore dell’Associazione possono essere dedotte dall’imponibile fiscale. *Ogni donazione in denaro a favore della nostra ONLUS effettuata da: - una PERSONA FISICA è, a scelta del benefattore, detraibile dall’Irpef nei limiti del 19% del contributo versato (per un importo massimo di 2.065,83 euro) ex art. 15, co. 1, lett. i-bis), TUIR, o deducibile dal reddito imponibile per un importo non superiore al 10% del reddito complessivo dichiarato (e, comunque, nella misura massima di 70.000,00 euro annui) ex art. 14, co. 1, D.L. 35/2005; - una PERSONA GIURIDICA (società, di persone e di capitali, ed enti commerciali residenti) è, a scelta del benefattore, deducibile dal reddito imponibile per un importo non superiore a 2.065,83 euro o al 2% del reddito di impresa dichiarato ex art. 100, co. 2, lett. h), TUIR,o per un importo non superiore al 10% del reddito complessivo dichiarato (e, comunque, nella misura massima di 70.000,00 euro annui) ex art. 14, co. 1, D.L. 35/2005. È necessario che le erogazioni siano effettuate tramite versamento postale, bancario o con carta di credito, assegni bancari o circolari. Richiedi la ricevuta del tuo versamento comunicandoci il tuo codice fiscale all’indirizzo info@abianca.org o chiama il numero 0331 635077- Mob. 333 9700221 Grazie a nome di Bianca e di tutti i bambini che soffrono nella speranza che con il vostro aiuto si possa fare sempre di più e sempre meglio. Se vuoi contribuire puoi farlo attraverso: . c/c Postale n. 14925218 . Intesa San Paolo SpA IBAN IT24 U 03069 22800 100000005711 - Filiale 07110 Busto A. . Banca Popolare di Milano IBAN IT28 T 05584 22800 000000018157 - Filiale 0101 Busto A. . Monte dei Paschi di Siena IBAN IT14 L 01030 22800 000002064925 - Filiale 620 Busto A. . con assegno bancario non trasferibile intestato all’Associazione Bianca Garavaglia Onlus . on line accedendo al nostro sito www.abianca.org . donaci il 5 x mille C. F. 90004370129 Membri di Associazione Bianca Garavaglia Onlus 21052 Busto Arsizio (Va) - via C. Cattaneo, 8 - Tel./Fax 0331 635077 [,O] - Cell. 333 9700221 E-mail: info@abianca.org - www.abianca.org Io non ho paura del lupo. Purtroppo. Quando un bambino affronta un tumore, il resto non fa più paura. Per questo, ci impegniamo da anni per restituire ai bambini malati la loro infanzia, fatta di gioie e insensate paure. Dona il tuo 5x1000 all’Associazione Bianca Garavaglia ONLUS - C.F. 90004370129 Associazione riconosciuta dalla Regione Lombardia con D.G.R. n. 38778 del 9/10/1998. Via Cattaneo, 8 - 21052 Busto Arsizio (Va) - Tel/Fax 0331.635077 - Cell 333.9700221 - Email info@abianca.org