Arnad Ayas Brusson Challand-Saint-Anselme
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Arnad Ayas Brusson Challand-Saint-Anselme
Arnad Ayas Brusson Challand-Saint-Anselme Challand-Saint-Victor Champdepraz Issogne Montjovet Verrès Sommario Pagina 2 Edizione e direzione L’Evançon Dicembre 2006 Comunità Montana Evançon Via Murasse,10 11029 Verrès (Ao) Tel.0125 929269 Bulletin de la Communauté De L’Evançon Infovallée N.04/2007 Reg. Trib.di Aosta n.5227/01/1988 “Poste Italiane S.p.A.Spedizione A.P. D.L. 353/2003 (Conv.in L.27/02/2004 N°46) Art.1 Comma 1 DCB -AOSTA – n.04.2007 Edizione: Le Roy s.r.l. Direttore di Testata: Dario Bordet Coordinatore dell’Ente Susy Vallino Coordinatore: Alessandro Trani Gestione Testata: Infovallée Loc. Piazza,19 Issogne (AO) Tel.0125 929221 Tipografia: Alma Tipografica s.r.l. Villanova Mondovì (CN) Online: www.24orenews.it Mail: redazione@le-roy.it Hanno collaborato: Vallino Susy Quey Daniel Bee Ines Casiraghi Fabrizio Freydoz Anna Costabloz Yuri Godio Chantal Thuegaz Patrick Vaser Augusto Gaillard Ivana Grosjacques Giulio Minuzzo Gabriella Lanièce André Foto: 1° di copertina di Anna Dabaz - Villaggio di Challand-Saint-Victor con la neve In allegato pocket ”Fidati di chi conosci Realizzato dal Reparto Territoriale Carabinieri di Aosta”. Evançon n. 2/2006 – Desideriamo informarla che i suoi dati personali raccolti direttamente presso di Lei o forniteci saranno utilizzati da parte de “Evançon” nel pieno rispetto dei principi fondamentali dettati dalla direttiva 94/46/CE e dalla legge 675/96 per la protezione dei dati personali; dalla Direttiva 97/66/CE e dal D.lgs 171/98 per la tutela della privacy nelle telecomunicazioni; e dalla Direttiva 97/7/CE e dal D.lgs 185/99. EDITORIALE Pagina 3/8 DALLA COMUNITÀ MONTANA EVANÇON Pagina 9/10 DALLE SCUOLE Pagina 11/14 SPORT Pagina 15/23 DAI COMUNI DELLA COMUNITÀ MONTANA EVANÇON Pagina 24/25 MUSICA Pagina 26/27 ECONOMIA Editoriale A pprofittiamo dell’uscita del numero invernale del notiziario Evançon (anche se in ritardo) per farvi i migliori auguri di un sereno 2007. Ma veniamo a noi ed alle iniziative della Comunità Montana. Sono state approvate il 15 gennaio, in concomitanza con l’approvazione del bilancio preventivo, le nuove tariffe per i servizi individuali e che trovate pubblicate nella pagina qui a fianco. Come per il 2006 su tutti i servizi viene applicato l’IRSEE. In merito ai servizi Centri diurni estivi e Centri ludici per bambini, vi informiamo sin d’ora che verrà distribuito alle famiglie un questionario per capire quale servizio si attendono o vorrebbero e quindi per apportarvi le opportune migliorie. Per quanto riguarda i soggiorni marini degli anziani, stiamo valutando alcune strutture alberghiere sempre uno in riviera adriatica ed un altro in riviera ligure. Stanno per partire i lavori alla Micro di Brusson, pertanto i degenti verranno trasferiti nella nuova Comunità alloggio di Arnad. Abbiamo iniziato in questo numero alcune indagini sul mondo dello sport, dell’economia e della musica sul territorio della nostra Comunità Montana. Allagato al notiziario troverete un vademecum, contenete informazioni, suggerimenti e consigli pratici per evitare di incappare in truffe, furti o raggiri, appositamente predisposto dall’Arma dei Carabinieri a compimento della proficua collaborazione che esiste tra i comuni e il Reparto Territoriale Carabinieri della Valle d’Aosta. Arrivederci al prossimo numero. Dalla Comunità Montana 3 LE NUOVE TARIFFE 2007 Come si può notare l’IRSEE viene richiesto per tutti i servizi. I centri diurni estivi e i centri ludici potrebbero subire delle modifiche sia nell’organizzazione che nella determinazione della tariffa definitiva. Dalla Comunità Montana 4 ISTITUZIONE SCOLASTICA EVANÇON 1: un’offerta formativa ricca e completa L ’Istituzione Scolastica Evançon 1 comprende le scuole medie di Verrès e Brusson e quelle dell’infanzia e primarie di Challand-Saint-Victor, Challand-Saint-Anselme, Brusson e Ayas. In tutto 478 alunni, suddivisi in 86 alla scuola dell’infanzia, 151 alla primaria e 241 alla secondaria di primo grado. Un dato senz’altro interessante è la crescita dei bambini stranieri all’interno dell’Istituzione: attualmente sono infatti 33, con una prevalenza di maghrebini - marocchini e algerini in particolare - e rumeni. “Proprio il numero sempre crescente di studenti stranieri che entrano a far parte della nostra Istituzione – spiega la dirigente scolastica Gladys Valdrighi - ha reso necessaria, per una reale integrazione, la messa in atto di strategie diversificate. Per i ragazzi della scuola media in particolare si svolgono attività di alfabetizzazione che permettono di affinare la conoscen- za della lingua italiana. Non manca poi una proposta di un progetto del Fondo Sociale Europeo contro la dispersione scolastica che aiuterebbe gli studenti non italiani a meglio inserirsi nel territorio e a sapersi destreggiare anche nelle situazioni pratiche della vita di ogni giorno”. Questo progetto, denominato “Non uno di meno”, si svolgerebbe in collaborazione con l’Isitip e si rivolgerebbe anche agli alunni italiani, in particolare a quelli che devono migliorare il proprio metodo di studio in vista dell’esame di terza. Proprio per recuperare le lacune scolastiche si svolgono da quest’anno attività pomeridiane, una volta alla settimana a Verrès e due a Brusson, durante le quali i ragazzi, divisi in gruppi, possono, con l’aiuto degli insegnanti, studiare e porre rimedio alle proprie difficoltà nelle differenti materie. A Brusson, inoltre, durante questi pomeriggi hanno luogo anche attività ludico-educative come il teatro e la stesura di un giornalino. “Durante i laboratori pomeridiani – prosegue la professoressa Valdrighi - alcune ragazze dell’Isitip seguono gli alunni nello svolgimento dei compiti: si tratta di un’iniziativa che giova ai ragazzini ma anche alle studen- tesse che ottengono così crediti utili per la valutazione finale”. Un progetto nuovo è poi anche il “laboratorio vocale e strumentale”, un corso facoltativo rivolto agli studenti delle medie che ha come scopo quello di avviare i ragazzi a coltivare passioni e pratiche culturali attraverso la costituzione di un gruppo strumentale o vocale. Gli studenti delle medie hanno poi la possibilità di sostenere l’esame per il conseguimento del patentino di guida per i ciclomotori oppure di prendere parte al progetto “Delf” che permette, superando una serie di prove, di ottenere un diploma di conoscenza della lingua francese riconosciuto a livello europeo. Naturalmente anche le scuole dell’infanzia e primaria aderiscono a progetti che arricchiscono la tradizionale offerta formativa: nelle scuole dell’infanzia in particolare si svolgono attività che vanno dal semplice approfondimento di alcuni argomenti all’introduzione precoce all’uso degli strumenti informatici; l’utilizzo del computer fa parte anche della proposta didattica delle scuole primarie, dove si svolge già anche l’insegnamento della lingua inglese. ISTITUZIONE SCOLASTICA EVANÇON 2: attenzione all’inglese, all’informatica e al rispetto dell’ambiente P aola Cortese, già dirigente scolastica alla Monte Cervino 1, è al suo primo anno “alla guida” dell’Istituzione Scolastica Evançon 2. L’Istituzione comprende le scuole dell’infanzia e primarie di Verrès, Montjovet Capoluogo, Montjovet Ruelle, Issogne, Arnad e Champdepraz. “E’ il primo anno che sono qui – spiega la professoressa Cortese – e sto iniziando ad ambientarmi. A differenza della situazione che avevo nel mio precedente incarico, non ci sono le scuole medie, una mancanza che si sente perché la creatività tipica delle classi e dei progetti degli studenti più grandi spesso è di stimolo per tutta l’Istituzione”. Alla Evançon 2 studiano complessivamente 550 alunni - 218 alla scuola dell’infanzia e 332 alla primaria. E notevole è la presenza di bambini stranieri, 52 in tutto, provenienti, oltre che dal Maghreb, da India, Cina, Brasile ed Est europeo. “Nella nostra Istituzione tutti gli alunni della scuola primaria e buona parte di quelli dellla scuola dell’infanzia frequentano i corsi di nuoto. – prosegue Paola Cortese parlando dei diversi progetti che caratterizzano l’offerta didattica – La scuola primaria fa poi attività per l’approccio alle tecnologie informatiche e per la conoscenza dell’inglese che è diventato obbligatorio per le prime tre classi. In questa istituzione, tuttavia, l’insegnamento della lingua inglese era già stato introdotto come progetto prima che la legge lo prevedesse; l’apprendimento dell’inglese continua anche nelle classi quarte e quinte. Dappertutto c’è poi il progetto di Intercultura, che comprende la mediazione culturale - cioè l’inserimento dei numerosi alunni stranieri che vengono aiutati nella conoscenza della lingua italiana – e poi una serie di attività dedicate invece a tutti i bambini e che hanno lo scopo di favorire una civile convivenza tra le diverse culture”. “Non mancano poi numerosi corsi – finanziati in parte dall’Istituzione, in parte dalla Comunità Montana o dai Comuni - dedicati allo star bene con sé stessi, o alle attività manuali, artistiche e sportive”. E di attività di questo tipo ce ne sono davvero per tutti i gusti: dalla musica, al disegno, dalla pittura al teatro dei burattini, dalla fotografia ai corsi di tennis e di equitazione. “C’è poi un progetto di prevenzione – dice ancora la professoressa Cortese – che prevede l’intervento di esperti per valutare e prevenire i disturbi dell’apprendimento”. Dalla Comunità Montana PROGETTO PARTOUT “I nformatizzare” la società rendendo migliori, più sicuri e più rapidi i servizi di cui possono disporre gli enti pubblici e, di conseguenza, semplificando la vita dei cittadini. E’ questa, in sintesi, la grande scommessa del Progetto Partout, un’iniziativa promossa dal Dipartimento del Sistema Informativo dell’Amministrazione Regionale e dal Celva (Consiglio Permanente degli Enti Locali della Valle d’Aosta), in collaborazione con il Comune di Aosta, l’Università della Valle d’Aosta, l’Azienda Unità Sanitaria Locale regionale e la Camera Valdostana delle Imprese e delle Professioni. Il progetto ha preso il via con la sottoscrizione, nel marzo del 2005, di un “accordo quadro” tra i diversi promotori e ha avuto applicazione pratica a partire dallo scorso mese di dicembre, coinvolgendo le otto Comunità Montane e i settantaquattro Comuni della nostra regione. Per quanto riguarda la Comunità Montana Evançon, sono stati dotati di connettività in banda larga (quindi “internet veloce”, ma anche una serie di servizi disponibili presso il Centro Servizi di Partout, realizzato e gestito dall’Inva, la società a capitale pubblico responsabile dell’erogazione dei servizi tecnologici del progetto) i P nove municipi del comprensorio e gli uffici della Comunità Montana con sede Verrès. I servizi offerti, attivi dalla scorsa primavera, sono navigazione su internet, posta elettronica e web hosting, ovvero il servizio che la struttura informatica mette a disposizione per ospitare i siti istituzionali degli enti pubblici. Si è così perfezionata la connessione a banda larga che già in precedenza la Comunità Montana Evançon forniva ad alcuni uffici comunali (in particolare Verrès, Issogne, Montjovet, Challand-Saint-Victor e Challand-Saint-Anselme). Il passaggio al sistema Partout ha permesso di fornire un’uniformità di tecnologia a tutti i comuni della Comunità Montana – che tra le prime ha aderito in modo massiccio all’iniziativa -, uniformità che ha come diretta conseguenza una maggiore funzionalità ed efficienza dei servizi. Ma il progetto non si è concluso con il collegamento degli uffici comunali, che sono ora tutti connessi. L’iniziativa infatti porterà nei prossimi mesi a connettere a banda larga - con tecnologia a fibra ottica o, in alternativa, “wireless” - anche altri enti pubblici, quali le biblioteche, le Aiat, le scuole e le strutture sanitarie. Questa seconda fase prevede anche l’ampliamento dei servizi di condivisione e utilizzo di banche dati perché sia sempre più semplice il collegamento e il passaggio di informazioni tra gli enti locali e quelli centrali cioè, in particolare, l’Amministrazione regionale. Verrà inoltre istituito un “canale preferenziale” per la veicolazione di servizi applicativi - ovvero di quei programmi che gli enti centrali mettono e disposizione di quelli locali, come ad esempio il programma per i progetti Fospi o il catalogo del Sistema Bibliotecario Regionale - in modo da rendere sempre più efficiente i rapporti tra gli enti e, di conseguenza, tra questi ultimi e il cittadino. Tra i servizi che verranno attivati nei prossimi mesi, infine, c’è anche quello relativo alla “posta certificata”, cioè una speciale casella di posta elettronica che, rispettando totalmente i requisiti normativi in materia, conferisce un assoluto valore legale alle e-mail: un passo di grande importanza verso un trattamento totalmente digitale dell’informazione. Il progetto Partout è finanziato da fondi ministeriali e regionali scaglionati in 1milione 850mila euro per il 2005; 2milioni di euro per il 2006 e 2 milioni e mezzo di euro per il 2007. INTERNET NEL TERRITORIO DELLA COMUNITÀ MONTANA: come vanno i progetti resto tutti i residenti nella Comunità Montana Evançon potranno navigare con internet “senza fili”. Ancora in molti comuni del comprensorio, in mancanza dell’Adsl, la connessione alla rete per i privati è lenta e poco utilizzabile: per esempio può spesso risultare quasi impossibile spedire via posta elettronica delle fotografie perché l’invio richie- de tempi troppo lunghi. A breve sarà invece disponibile per tutti la tecnologia Wi-Fi. Sono infatti iniziati in questi giorni i lavori per installare una dozzina di ripetitori nei diversi comuni e, nel giro di un mese, il servizio di internet “senza fili” potrà essere attivato da chiunque lo desideri. Il progetto, promosso dalla Comunità Montana, è realizzato materialmente dalla “Wi- Fi Company”, una ditta con sede ad Alba alla quale sarà necessario rivolgersi per attivare il contratto. Il costo del servizio per i privati dovrebbe aggirarsi attorno ai 21 euro mensili. 5 Dalla Comunità Montana 6 AGENZIA DELLE ENTRATE: a Verrès cresce l’affluenza allo sportello P artite Iva, registrazioni di atti privati, variazioni del codice fiscale, dichiarazioni di successione, informazioni sulle cartelle esattoriali e sulle imposte dirette e indirette. Sono questi i principali servizi che offre lo sportello dell’Agenzia delle Entrate aperto dall’estate del 2005 nella sede del municipio di Verrès per evitare agli utenti che risiedono nella Comunità montana Evançon lo spostamento fino alla sede centrale di Châtillon. Un bel modo per avvicinare il fisco al cittadino, nato dopo il successo dell’iniziativa “Il fisco mette le ruote”, che fece tappa nel maggio dello scorso anno proprio a Verrès. E i cittadini hanno risposto discretamente anche se l’affluenza potrebbe crescere ancora. “Dopo una buona partenza – spiega la direttrice della sede di Châtillon Giuseppina Machet - c’è stato un calo nella richiesta di consulenze, anche se nelle ultime settimane si è assistito a una buona ripresa”. In effetti, se fino a qualche settimana fa raramente lo sportello accoglieva più di una ventina di persone nel suo giorno di apertura, ovvero il lunedì dalle 9 alle 13, da qualche tempo il lunedì mattina anche una trentina di persone si rivolgono ai due impiegati presenti, in particolare – questi i servizi più richiesti – per registrare atti privati ed eseguire variazioni del codice fiscale. “La comunità di Verrès ha risposto abbastanza bene. – prosegue Giuseppina Machet – Il nostro obiettivo è ora sensibilizzare all’utilizzo dello sportello anche gli abitanti dei paesi limitrofi”. Il tutto per fornire un servizio sempre migliore e sempre più “alla portata del cittadino”. UNIRISCOSSIONI: circa trecento “contatti” al mese N ei locali del municipio di Verrès, oltre all’Agenzia delle Entrate, è attivo, il lunedì mattina dalle 8.30 alle 13, lo sportello di Uniriscossio- ni. I servizi offerti al cittadino riguardano in particolare il pagamento dei tributi locali come l’Ici e la tassa sui rifiuti, il pagamento del bollo auto o di sanzioni amministrative della Polizia Urbana e anche un’attenta consulenza al contribuente, oltre che il trattamento delle rateazioni dei debiti nei confronti dell’erario. In Valle d’Aosta sono in funzione tre sportelli di Uniriscossioni: la sede centrale di Aosta, e i punti di riscos- sione ad apertura limitata di Morgex e, appunto, di Verrès. “Svolgiamo un attento monitoraggio dell’andamento dei diversi sportelli: – spiega Gianmarco Montanari, direttore global services Uniriscossioni – a Verrès vengono svolte in media al mese circa 450 operazioni, il che grosso modo significa circa 300 contatti, perché vi sono utenti che svolgono naturalmente più operazioni in una volta sola. Si tratta di un’affluenza un po’ al limite per mantenere l’apertura anche se, al momento, la chiusura non è prevista”. Tutti sono perciò invitati ad utilizzare lo sportello Uniriscossioni di Verrès per scongiurare la chiusura di un servizio molto utile attivato ormai più di tre anni fa all’interno del comprensorio della Comunità Montana Evançon. “PUNTO NEO IMPRESA”: chiusura temporanea E ’ chiuso ormai da alcuni mesi il “Punto neo impresa”, attivo per circa un semestre all’interno del municipio di Verrès a servizio del bacino d’utenza della Bassa Valle. Il motivo della sospensione del servizio è dovuto, oltre che a problemi organizzativi, anche al fatto che troppo poche erano state le richieste di consulenza presentate nel periodo di apertura. Pare infatti che gli utenti della Bassa Valle abbiano continuato a servirsi preferibilmente degli uffici di Aosta. L’idea di uno sportello decentrato a Verrès non è comunque stata abbandonata dall’Amministrazione regionale, che ha intenzione di ri- proporre il servizio a breve, potenziando però maggiormente la promozione dell’iniziativa. Il “Punto neo impresa” fornisce in particolare consulenza a chi ha intenzione di lanciarsi in una nuova avventura imprenditoriale e dà una prima valutazione sulla finanziabilità dei progetti proposti. Dalla Comunità Montana SERVIZI SOCIALI T rascorso un anno dall’istituzione della delega obbligatoria di alcuni servizi alle Comunità Montane, si può fare un primo bilancio della gestione comprensoriale – in particolare - dei servizi rivolti agli anziani. Attualmente i servizi gestiti dalla Comunità Montana sono i seguenti: • Microcomunità di Verrès, con un numero complessivo di 25 ospiti; • Microcomunità di Challand-SaintVictor, con un numero complessivo di 28 ospiti; • Microcomunità di Challand-SaintAnselme, con un numero complessivo di 16 ospiti; • Microcomunità di Brusson, con un numero complessivo di 14 ospiti. Nella prossima primavera inizieranno i lavori di ristrutturazione della Microcomunità di Brusson, pertanto si renderà necessario il trasferimento del servizio altrove. Il Comune di Arnad, con il parere favorevole dell’Assessorato Regionale alla Sanità, Salute e Politiche Sociali, ha messo a disposizione dell’Amministrazione il fabbricato, recentemente ristrutturato, destinato in un primo tempo a Comunità Alloggio, che diventerà quindi la sede provvisoria della Microcomunità sino al termine dei lavori. La Comunità Montana gestisce per i 9 Comuni associati anche il servizio di Assistenza Domiciliare sul territo- rio, svolto da personale qualificato (Adest) con l’obiettivo di mantenere il più possibile gli anziani al proprio domicilio. Al momento gli anziani assistiti sono complessivamente 110, così suddivisi per Comune: • Arnad – 7 utenti per l’assistenza e 5 per il pasto • Ayas – 3 utenti per l’assistenza e 4 per il pasto • Brusson – 2 utenti per l’assistenza e 2 per il pasto • Challand-Saint-Anselme –al momento nessun utente; • Challand-Saint-Victor – 7 utenti per l’assistenza e 2 per il pasto; • Champdepraz – 6 utenti per l’assistenza e 11 per il pasto • Issogne – 9 utenti per l’assistenza e 9 per il pasto • Montjovet – 16 utenti per l’assistenza e 8 per il pasto • Verrès – 9 utenti per l’assistenza e 10 per il pasto. Le assistenti svolgono compiti di aiuto domestico, igiene personale, consegna dei pasti, piccole commissioni e accompagnamento a visite in caso di persone sole. Per chiedere l’attivazione del servizio ci si deve rivolgere all’Assistente Sociale presso il Poliambulatorio di Verrès, la quale verifica l’effettiva necessità e, compatibilmen- te con i turni di lavoro del personale, assegna le ore necessarie. L’Assistente Domiciliare che si occuperà dell’anziano verrà poi accompagnata a casa dell’utente per essere presentata e conoscere il caso. Prestate dunque attenzione a persone che non avete mai visto e che si presentano al Vostro domicilio dicendo di essere state mandate dalla Comunità Montana o dall’Assistente Sociale per assistervi o fare delle commissioni per voi: sicuramente si tratta di una truffa. Infine alcuni dati sull’asilo nido. Dall’apertura, avvenuta il 14/12/2004, il servizio ha immediatamente avuto un ottimo riscontro presso le famiglie del comprensorio, tanto che al momento i posti occupati sono 32 (28 tempo pieno e 4 part-time compensati mattino/pomeriggio), oltre a 8 bambini che frequentano la garderie. Visto che nelle due ultime occasioni in cui si sono aperte le iscrizioni si sono formate liste d’attesa anche di 14 bambini, la Comunità Montana ha chiesto all’Assessorato Regionale alla Sanità, Salute e Politiche Sociali l’autorizzazione all’ampliamento, per ulteriori 6 posti. L’AREA OPERATIVA ENERGIA DELL’ARPA: intende avviare una campagna di rilevamenti termografici su edifici esistenti L ’ARPA Valle d’Aosta, provvederà nel mese di febbraio ad effettuare GRATUITAMENTE, su richiesta dei singoli cittadini, le rilevazioni termografiche. Il rilevamento termografico consiste nel: - “fotografare” con la termocamera a infrarossi le facciate dell’edificio. - Individuare i punti critici dove vi è dispersione di calore La termografia è una tecnica di indagine non invasiva che permette di visualizzare, attraverso un’immagine che rappresenta la temperatura superficiale dei cor- pi, difetti imputabili a una costruzione non ottimale o a una condensa formatasi a causa di un isolamento non adeguato o del tutto inesistente, oppure individuare tempestivamente i difetti negli edifici che potranno poi essere riparati prima che il danno assuma proporzioni ingenti. Il rilevamento termografico è quindi un ottimo modo di “poter vedere ciò che l’occhio non vede”, nell’ottica di risparmio energetico. La relazione tecnica, che verrà inviata al richiedente, conterrà l’immagine termografica dell’edificio e le eventuali possibi- li cause e soluzioni. I rilevamenti termografici verranno svolti, nell’ambito di questa campagna, a titolo GRATUITO su edifici con un massimo di 2 piani oltre il piano terra ad un massimo di 6 appartamenti. Il privato che intende usufruire di tale servizio potrà rivolgersi per avere ulteriori informazioni all’ARPA località Grande Charrière,44 -11020 Saint Christophe (Ao) sito internet: www.arpa.vda.it L’indagine verrà effettuata nel territorio della nostra Comunità Montana il 14-1516 febbraio 2007. 7 Dalla Comunità Montana 8 PAOLO ROSSI A ISSOGNE I SSOGNE – Ha un tono di voce serio e quasi autoritario il comico milanese Paolo Rossi quando durante lo spettacolo dello scorso 14 agosto, nei Giardini del Castello di Issogne, ordina improvvisamente al tecnico delle luci: <Illumina il pubblico!>. Il cabarettista scorre rapidamente lo sguardo sui volti delle circa 1.200 persone accorse per vederlo esibirsi in una serata estiva insolitamente fresca. Breve silenzio, poi la stoccata fulminante: <Quanti di voi hanno in mente di avere questa notte un “congiungimento biblico” alzino la mano!>. Geniale, irriverente e assolutamente imprevedibile, Paolo Rossi ha portato in scena a Issogne il suo nuovo spettacolo, <Recital>, in cui più di una volta ha chiamato in causa direttamente gli spettatori. E così il pubblico è diventato parte attiva di uno show durante il quale Rossi, prendendo spunto dal racconto della propria carriera di attore, ha proposto spezzoni di vecchi spettacoli ma ha anche improvvisato gag irresistibili stigmatizzando in particolare vizi e difetti della classe politica italiana. Se infatti è mancato qualsiasi riferimento alla realtà valdostana (“ha detto di non conoscerla abbastanza bene per parlarne” ha spiegato l’organizzatrice Vigentina Borettaz, presidente dell’Associazione ricreativa culturale Castagneti) sono tornati sotto gli strali del comico le vittime di sempre, da Berlusconi (“per farsi il lifting ha preso la pelle da una certa parte del corpo quindi se dico che ha la faccia come il fondoschiena non lo offendo, è un verità scientifica”) a Buttiglione (“no, non faccio battute su chi ha dei problemi...”) e stoccate non sono mancate anche verso il Governo Prodi (“ma è possibile che debba svegliarmi tutte le mattine con il terrore che un senatore abbia la dissenteria?”). Ma Paolo Rossi ha anche raccontato gli inizi della sua passione per la recitazione, le sue esperienze teatrali con Enzo Jannacci e Giorgio Gaber, prendendone spunto per una surreale carrellata sulla storia del teatro degli ultimi secoli, sempre impastando realtà e finzione, vita vissuta e fantasticherie assurde. Due ore di spettacolo filato via d’un fiato, con un pubblico sempre più coinvolto e divertito che alla fine ha tributato all’istrionico attore una vera e propria ovazione. LIBRERIE ANTIQUARIE DI MONTAGNA E nnesimo successo per la Mostra mercato internazionale “Librerie antiquarie di montagna”, la cui terza edizione - organizzata dalla Pro Loco di Verrès in collaborazione con la Biblioteca Comunale di Verrès, il Comune di Verrès, la Comunità Montana Evançon, l’Assessorato regionale dell’Istruzione e Cultura e la Libreria Antiquaria Sitzia - si è svolta nello scorso mese di settembre presso il salone espositivo de Les Murasse. Il pubblico ha premiato la manifestazione con un notevole afflusso e assai significativo è stato l’interesse dei tanti collezionisti che non sono voluti mancare all’appuntamento e che hanno anche effettuato un buon numero di acquisti dalle numerose librerie presenti. Notevole la qualità dei libri, delle stampe e dei manifesti che riguardavano la montagna. Nella maggior parte dei casi i libri esposti risalivano al periodo tra il 1500 e il 1900. Alla mostra erano presenti 22 espositori, tra cui 16 italiani provenienti da Piemonte, Liguria, Valle d’Aosta, Lombardia e Trentino Alto Adige. Gli altri provenivano da Francia, Svizzera, Germania e Inghilterra. La mostra, che si svolge a Verrès da ormai tre anni, ha raggiunto una notevole rilevanza tra gli intenditori del settore. Tale manifestazione è ormai considerata la più importante in Italia. Molto importante è stata la collaborazione attiva con l’Assessorato regionale all’Istruzione e Cultura, il quale, per la prima volta quest’anno, ha realizzato un proprio stand nell’area espositiva. E’ intenzione degli organizzatori continuare a sviluppare questo evento e promuovere la mostra anche per i prossimi anni, facendola diventare sempre di più un appuntamento fisso ed importante per il settore, che possa essere di richiamo e faccia conoscere Verrès e tutta la Valle d’Aosta. Dalle scuole I RAGAZZI INCONTRANO: RAFFAELLA CASSADER VUILLERMIN, una ex hostess di Challant Saint Victor essenzialmente della parte commerciale, ma bisogna fare prima circa 100 ore di volo. Infine, se il giudizio è positivo, viene rilasciato un patentino con il quale si può effettivamente operare. R affaella Cassader Vuillermin, ex assistente di volo, ora mamma a tempo pieno a Challand Saint Victor ha raccontato la sua esperienza di lavoro di ben 14 anni nei cieli di tutto il mondo ad alcuni alunni della IV del Liceo Linguistico e delle Scienze Sociali. La signora, che si è licenziata nel 2005, si è gentilmente prestata alla nostra intervista, indossando anche per l’occasione la divisa verde dell’Alitalia, l’azienda della quale era alle dipendenze. Sorge così spontanea la prima domanda per rompere il ghiaccio. Cosa prova oggi indossando la divisa dell’Alitalia ? Sono molto emozionata e sinceramente la nostalgia è presente, i ricordi riaffiorano tutti d’un colpo e m’invadono con grande forza. Quali in particolare? Primo fra tutti il modo in cui è iniziata quest’esperienza, quasi per scherzo. Ero in Inghilterra con una mia amica, per preparare un esame di Università e per caso ci è capitato un opuscolo dell’Alitalia in cui si diceva che l’azienda stava cercando del personale. Abbiamo deciso di inviare il coupon e poco tempo dopo siamo state entrambe assunte. L’assunzione è stata diretta? Non avete dovuto passare delle selezioni o seguire dei corsi? Sì, certamente. Per prima cosa si viene selezionati, secondo criteri fisici come un’altezza da 1.65 a 1.75 metri, un’ottima vista, una presenza gradevole e anche buone capacità natatorie (in caso di incidenti), culturali come la conoscenza delle lingue e l’esperienza lavorativa. Dopodiché si accede ad un corso base della durata di circa tre mesi, una vera e propria scuola per hostess. Si apprende così la struttura dei diversi aeroplani su cui si dovrà operare, le norme di primo soccorso, in quanto il compito di una hostess è assistere i passeggeri durante il volo e quindi essere pronti ad ogni eventualità. Per esempio ho dovuto imparare come si effettua un’iniezione. Oltre a queste informazioni più tecniche, bisogna anche sapere relazionarsi con i passeggeri e quindi ci viene insegnato come accogliere e come rapportarsi alle persone di culture diverse. Prima di iniziare sul serio, si affronta un esame finale e dopo si diventa allievo. In questa fase, ci si occupa Che tipo di voli faceva? Per parecchi anni operavo su voli di medio raggio quindi Italia, Europa e Mediterraneo, ma ho iniziato abbastanza presto ad essere inserita anche sui voli intercontinentali: Giappone, India, nord e sud America. Com’era la sua giornata tipo? Quando ho iniziato facevo 2 voli al mese. Mi ero trasferita a Roma, perché la base dell’Alitalia si trovava lì. Si partiva al mattino, si giungeva in una città, dove si sostava 4-5 giorni e ovviamente tutto era organizzato dagli alberghi ai trasporti, poi si ripartiva per un’altra meta e si rimaneva lì altri 4-5 giorni prima di ripartire. Quindi il volo durava una decina di giorni dopodiché si aveva diritto ad una settimana di riposo e poi si ripartiva. Quindi aveva il tempo per visitare le città? Sì, ovviamente il viaggio e il fuso orario erano stancanti e spesso non si aveva la forza di uscire però le possibilità c’erano. Ora è ancora così? No, ora i voli sono molto più corti anche perché gli aerei sono sempre più sofisticati e quindi si ha meno tempo per riposarsi. Il lavoro di hostess è un modo di vivere, bisogna abituarsi ed è per questo che, una volta diventata mamma, l’ ho lasciato: era difficile da conciliare con la famiglia, benché ci siano delle mie colleghe che ci riescono. Ci può raccontare qualche episodio particolare che le è accaduto? Magari relativo a qualche passeggero con manie singolari... Mi ricordo che una volta ho tenuto la mano ad una signora lungo tutto il volo perché era molto spaventata. Però ciò che rimane più impresso sono le relazioni con le persone di culture diverse. I giapponesi per esempio amano il loro tè quindi si sa che bisognerà proporglielo durante il volo, gli indiani invece amano il tono di voce basso, dolce al contrario degli italiani che gridano spesso oppure l’orientale in genere gesticola poco e quindi si apprende a controllare la propria gestualità. É molto duro però capire tutti questi aspetti e, per quanto riguarda il cibo, come fate a conoscere le varie esigenze di una persona che, magari per rispettare la sua cultura o la sua religione, non può mangiare certi alimenti? Questo tipo di informazioni ci viene dato prima del volo, quando si fa un breve briefing durante il quale il comandante di volo ci dice le particolarità del volo. Oppure, generalmente, queste informazioni così come gli orari dei voli vengono messe dentro ad una casella personale: ognuno ne possiede una con il proprio codice e quindi viene informato in questo modo. Per quanto riguarda i cibi, di solito si è informati prima della partenza quando si decidono le zone in cui si opera. Bisogna infatti contare i vari pasti a disposizione prima della partenza e tutte le richieste particolari sono ovviamente date in anticipo. Lei consiglierebbe questo lavoro a noi giovani? Non per tutta la vita, ma quando si è pieni di energie sicuramente sì, perché sono esperienze fantastiche, si scoprono comunque luoghi dove non si andrebbe mai, se non forse in vacanza e permette di rapportarsi alle altre culture conoscendole e rispettandole. Certo che una volta usciti da quest’ambito lavorativo le possibilità si restringono al campo turistico, ma si può anche decidere di far carriera all’interno della società. Ultima domanda: se potesse tornare indietro, sceglierebbe di nuovo questo mestiere? Il mio sogno da bambina era quello di diventare giudice minorile, poi alle superiori ho fatto il liceo linguistico e poi avevo iniziato l’università, lingue e letteratura inglese, che purtroppo non ho finito. Questo lavoro però mi ha dato molto, ho anche incontrato mio marito viaggiando: chissà cosa sarebbe successo se non avessi inviato quel coupon! È una scelta che rifarei senz’altro, ho conosciuto il mondo e tante culture e certamente ho dovuto decidere tra famiglia e lavoro scegliendo la prima, anche perché, vivendo in Valle d’Aosta, gli spostamenti non sono agevoli. In ogni caso sono contenta di essere stata una hostess e adesso mi dedico ai miei figli, ma rimane pur sempre un’esperienza meravigliosa. Jean Louis, Alice, Diana, Federica, Gaia , Inge e Lorella della IV del Liceo Linguistico e delle Scienze Sociali 9 Dalle scuole 10 M WIDED: UNA RAGAZZA TUNISINA A MONTJOVET i chiamo Wided Znaidi; sono una ragazza tunisina di 17 anni e vengo da un villaggio che si trova nel sud della Tunisia , vicino alla città di Toser. Da tre anni vivo a Montjovet ,un piccolo paesino dalla Valle d’Aosta, dove mi sono trasferita con il resto della mia famiglia per raggiungere mio papà. Il mio primo impatto con l’Italia e la cultura occidentale l’ho avuto frequentando il terzo anno della scuola media di Verrès: appena arrivata dal mio paese d’origine, mi sono trovata da sola in mezzo a ragazzi che parlavano un’altra lingua e che avevano abitudini diverse dalle mie. Fortunatamente conoscevo un po’ di francese e così ho potuto comunicare con compagni e professori. All’inizio è stata dura, ma poi, grazie all’aiuto della mediatrice linguistica e di alcuni professori che mi facevano delle ore in più di lingua italiana, ho superato l’esame di terza media e mi sono iscritta al Liceo delle Scienze Sociali perché mi interessa la psicologia e da grande vorrei diventare una maestra d’asilo. Ora frequento la seconda liceo. A scuola vado volentieri in quanto imparo tante cose nuove e ho la possibilità di conoscere altre persone; scienze sociali è la mia materia preferita. Durante il primo anno di liceo è stato più difficile per me trovarmi bene con i compagni perché tutti quanti si conoscevano tra di loro mentre io rimanevo sola; inoltre il fatto che io portassi il velo li bloccava. Erano anche colpiti del fatto che io, per rispettare il Ramadan, per circa un mese non mangiassi e non bevessi come loro durante l’intervallo. Ora invece ho un gruppo di compagne di classe con le quali lavoro bene e con cui mi sento anche fuori dalla scuola. Durante il mio tempo libero, quando non faccio i compiti, guardo la televisione sia italiana che araba e aiuto mia mamma nelle faccende domestiche andando a fare le commissioni. Fortunatamente non ho mai subito episodi di razzismo anzi sono tutti molti gentili e disponibili. Quest’ estate, dopo tre anni, sono tornata in Tunisia dove sono rimasta due mesi: è stata una bella vacanza. Lì ho incontrato tutti gli amici con i quali ho passato dei bei momenti; inoltre ho trascorso una settimana al mare con la mia famiglia. Il mio sogno è di diventare insegnante di scuola materna e insegnare ai bambini del mio paese di origine, quindi appena mi sarò diplomata tornerò in Tunisia. Znaidi Wided, II Liceo delle Scienze Sociali TAPPI DI PLASTICA SIMBOLO DI SOLIDARIETÀ Da una bottiglia di acqua... ad un pozzo Q uando teniamo in mano una bottiglia d’acqua in plastica ormai vuota, pensiamo a buttarla nel contenitore apposito per la raccolta differenziata, ma non pensiamo che il tappo che la chiude possa diventare qualcosa di molto più importante. In realtà, quel “tappetto”, unito a svariate migliaia di altri suoi simili, può diventare un pozzo. L’iniziativa di raccogliere questi pezzi di plastica apparentemente insignificanti è partita nel 2002 dalla Caritas, in collaborazione con una ditta di Livorno. Essa ha riscontrato immediatamente un grande successo e così questo progetto ha raggiunto anche la Valle d’Aosta. Nelle aule del liceo linguistico e delle scienze sociali di Verrès, ad esempio, è possibile vedere in ogni classe dei contenitori per raccogliere i tappi delle bottiglie. Separare i tappi è un gesto semplicissimo che permette però di portare avanti un grande progetto di solidarietà e di fare in modo che anche le zone più povere possano usufruire di un bene prezioso come l’acqua. I tappi raccolti infatti, costituiti da una plastica più preziosa di quella delle bottiglie, vengono riciclati con un rendimento economico di 0,02 centesimi l’uno che permette di finanziare la costruzione di pozzi. Sono dunque necessari milioni di pezzi per portare a compimento l’opera che fino ad oggi ha però già dato i suoi frutti in alcuni villaggi della Tanzania. Da parte dei docenti e degli studenti della nostra scuola c’è sicuramente la volontà di proseguire la raccolta ed è importante e gratificante sapere che tutte queste perso- ne, ogni volta che mettono i tappi nell’apposito contenitore, possono contribuire alla speranza di quelle tante popolazioni che non chiedono altro che di aver acqua per continuare a vivere. Questa speranza per alcune di loro è già diventata una realtà e nella nostra scuola siamo in molti a continuare a credere in questo progetto e a non voler abbandonare l’idea che unendo ecologia e solidarietà si possa garantire un avvenire migliore anche nei paesi più poveri del mondo. L’acqua deve diventare accessibile a tutti e non rientrare in quella categoria di beni di cui solo alcuni possono usufruire. Elide Perucchione IL CONCERTO DI FRANCESCO GUCCINI S abato 9 settembre scorso, nel campo sportivo di Montjovet, si è tenuto in occasione della festa patronale del paese e della prima edizione della Festa della Valle d’Aosta, il concerto del noto cantautore Francesco Guccini. Si tratta ormai di una tradizione per il paese della bassa Valle in quanto lo scorso anno, sempre in occasione della festa patronale, il comune aveva organizzato il concerto dei Nomadi, anch’esso molto bello. Il comune di Montjovet ha inoltre allestito un lunapark e un palchetto per i coscritti. Lo spettacolo è stato sponsorizzato dalla Regione Autonoma della Valle d’Aosta. Verso le 21.30, il cantautore emiliano ha dato inizio al suo concerto con alcune battute sull’ex Premier Silvio Berlusconi; inoltre ha ironizzato sul fatto che avesse difficoltà a imbracciare la chitarra. Dopo questa introduzione, l’artista si è subito esibito in una delle sue canzoni più conosciute: “Canzone per un’amica” seguita da molti applausi. A metà concerto ha cantato “ Auschwitz”, al che tutti gli spettatori si sono alzati in piedi unendosi in coro al cantautore. Il pubblico, composto da persone di tutte le età, era infatti molto numeroso e caloroso. Il prato del campo da calcio in cui si è svolto l’evento era pieno e anche le gradinate, nonostante i 10 euro del biglietto. Un ragazzo che era tra il pubblico ha offerto a Guccini una bottiglia di Lambrusco, ma lui l’ha rifiutata più volte. Alla fine però l’ha accettata e ha ringraziato. Durante il concerto più di una volta gli si sono infilati nella barba alcuni tafani e una farfalla gigantesca: la serata di fine estate era infatti ancora abbastanza calda. Il concerto è terminato verso le 23 con il brano “La locomotiva”, anche questo molto apprezzato dal pubblico. Tutti i presenti hanno sicuramente molto gradito il concerto sia per la musica sia per l’atmosfera. Joara, Gianluca e Stefano della II Linguistico Sport 11 ROC D’AZUR A nche un gruppo di atleti e mini bikers della società Vtt Arnad ha preso parte, a Fréjus (Costa Azzurra), nel mese di ottobre, alla più grande manifestazione a livello europeo di Vélo Tout Terrain che, dopo più di 25 anni di esistenza, ha visto 14mila ciclisti, tra amatori e professionisti di tutte le età, prendere il via nelle varie gare proposte. Il successo dell’evento, che riunisce i migliori specialisti mondiali della disciplina, è dovuto in particolare alle varietà dei tracciati (spiaggia, asfalto, prato, ecc.). I portacolori della Vtt Arnad hanno ottenuto buoni risultati nelle varie categorie: nella “kid roc 4 maschile” Fabrizio Bonel è giunto 31° e Andrea Casadei 58°; nella “kid roc 4 femminile” 20° posto per Ilaria Joly; nella “kid roc 2 femminile” Beatrice Joly si è piazzata in 20esima posizione; 49° Simone Bonel e 72° Maicol Peaquin nella “kid roc 6” mentre nella “kid roc 8” Richard Berguerand e Gianluca Zanino sono risultati rispettivamente 116° e 119°. Ottima la prova nella “kid roc 8” femminile per Martine Cortinovis, giunta settima. TROFEO MEZZALAMA: la maratona bianca ritorna il 29 aprile 2007 M ancano ancora alcuni mesi ma già ferve l’attesa per l’edizione 2007 del Trofeo Mezzalama, gara leggendaria e simbolo dello scialpinismo. Nata nel 1931 per ricordare Ottorino Mezzalama, pioniere dell’attività scialpinistica travolto da una valanga due anni prima, la maratona bianca si svolgerà domenica 29 aprile prossimo per la sedicesima volta, la decima, per così dire, dei tempi nostri. La gara ha infatti vissuto tre fasi negli ultimi decenni: abbandonata una prima volta nel 1940, fu ripresa, ma per sole quattro edizioni, tra il 1971 e il 1978. Nel 1997, infine - grazie all’impegno personale della guida alpina di Ayas Adriano Favre e all’attività della Fondazione Mezzalama, costituitasi nel 1993 - il trofeo, che si svolge ora con cadenza biennale, è tornato a rispolverare il suo fascino antico e immutabile. E questo grazie a un percorso i cui numeri mettono i brividi: un tracciato di 45 chilometri e 6mila metri di dislivello - dei quali 2860 di salita. Un percorso massacrante ma senza dubbio gratificante per tutti gli atleti che la prossima primavera parti- ranno da Cervinia. Il tracciato condurrà dalla località sciistica ai piedi della Gran Becca al Breithorn, a 3826 metri di quota, dove è posto il primo controllo orario. Poi il percorso si porterà sul pianoro sovrastato dallo stesso Breithorn, conducendo i concorrenti al Passo della Verra e verso Punta Castore. Da lì si scivolerà sotto l’imponente Lyskamm e, dopo il controllo al Passo del Naso, giù in picchiata verso Gressoney-La-Trinité. Ma a fare paura del Trofeo Mezzalama non sono tanto la lunghezza o il dislivello da capogiro: impressionano i passaggi intorno ai quattromila metri, o i “cancelli” che inesorabilmente escludono quanti non riescono a transitare entro il tempo stabilito dal regolamento, ovvero 2 ore e mezza per i maschi e 2 ore e 45 minuti per le femmine al Colle del Breithorn e ancora 5 ore e mezza e 5 ore e 45 minuti al ghiacciaio del Felik. Possono preoccupare anche le condizioni del tempo, sempre mutevoli e a volte proibitive all’inizio della primavera; ma chi si iscrive sa bene che occorre avere ottime capacità sugli sci, essere conoscitori della montagna, saper affrontare la fatica in condizioni talvolta anche estreme. Il Mezzalama è una prova contro sé stessi: il solo tagliare il traguardo è già una grande soddisfazione. Gli atleti che avranno ambizioni di classifica hanno però un riferimento importante, il tempo record fatto registrare nell’ultima edizione, quella del 2005, da un terzetto misto Francia-Italia - ovvero Stephane Brosse, Patrick Blanc e Guido Giacomelli -: 4 ore, 18 minuti e 47 secondi. Ma è importante ricordare che, col riproporre ormai dieci fa questa manifestazione, la Fondazione Mezzalama non ha solo voluto riportare in auge una prova sportiva leggendaria. Si è anche voluto richiamare l’attenzione sul patrimonio dei ghiacciai delle Alpi e sull’essenza stessa dell’andare in montagna. Il maestoso scenario dei ghiacciai del Rosa, che diventa terreno di gara per una storica competizione internazionale, ricorda che le grandi distese di ghiaccio che ammantano l’alta montagna sono un inestimabile risorsa naturale, elemento chiave dell’equilibrio climatico e dell’interesse paesaggistico dei nostri monti. Sport 12 I PRIMA PUNTATA DI UN VIAGGIO NEL MONDO DEL CALCIO NELLA COMUNITÀ MONTANA EVANÇON n questo numero dell’Evançon diamo il via a una piccola inchiesta sul mondo del calcio nel comprensorio della Comunità montana. Andremo alla I l G.S. Verrès milita in Prima Categoria, girone C, con un nuovo gruppo dirigente e una squadra che ha nel settore giovanile il punto di forza, con il chiaro intento di inserire al più presto giovani locali in prima squadra. La società ha le carte in regola per affrontare un tranquillo campionato, senza alcuna velleità di raggiungere la vetta e lottare per una promozione nella categoria superiore. Non sono state fatte spese pazze per l’acquisto di giocatori importanti, ma l’inserimento di alcuni provenienti dall’ex Issogne (Masu, Macario, Gentile e il ritorno del portiere Orrù) e conferme scoperta di quali sono le squadre che militano sui nostri campi, conosceremo la loro realtà e, soprattutto, ne “tasteremo” le ambizioni di classifica all’interno delle rispettive categorie. In questa prima puntata abbiamo soffermato la nostra attenzione su G.S. Verrès, Montjovet 05 F.C. e Real Vallée. IL G.S VERRES della rosa dell’anno passato potrebbero far sperare di disputare un torneo di alti livelli. Dalla Juniores sono già passati in prima squadra molti giocatori, quali Flavio Mainetti (ormai un titolare inamovibile), Alessandro Giovenzi (utilizzatissimo in avvio di campionato), Loris Barbustel, Nicolas Porro, Andrea Passador e Gennaro Memoli. Le collaborazioni con l’Ivrea e il Novara (già presenti a Verrès per alcuni tornei di preparazione) hanno aperto ai giovani che vogliono farsi notare le porte del calcio di serie C, ai limiti del professionismo. Organigramma Presidente: Marco Jans Vice Presidenti: Sandro Porro, Massimo Bitetti Cassiere: Luciano Vuillermin Segretaria: Monica Gaillard Consiglieri: Daniele Baldi, Yuri Balme, Cristina Bertolin, Omar Clerino, Eugenio Corradi, Pietro Danna, Enrica Francesconi, Livio Frola, Stefano Giovanzana, Enrico Giovenzi, Enrica Hérésaz, Marco Lorenzetti, Vincenzo Mercurio, Nicole Moussanet, Alessandro Rossi, Giovanna Tambella, Vittorio Varisellaz. Allenatore: Marco Chiabotto. IL MONTJOVET L e ambizioni del Montjovet 05 F.C. non si nascondono: l’intento dell’inizio di stagione era (e lo è tuttora) quello di abbandonare la Terza Categoria ed approdare in Seconda. La squadra, con alcuni nuovi acquisti ad inizio stagione, si sta ben comportando, ma alcune gare che non sono andate come si sperava con punti persi per strada fanno sì che già a questo punto si sia perso il treno del primo posto (appannaggio del forte CG Sanson che al giro di boa ha ben 11 punti di vantaggio sulle seconde e 14 sul Montjovet); ma i play off sono a portata di mano, e allora il sogno della promozione è ancora reale. Nato un anno fa per riportare nel paese, nella bella struttura sportiva realizzata Sport 13 dall’Amministrazione, una squadra di calcio, si è definitivamente sciolto il legame con il Champdepraz, poiché effettivamente non vi erano più giovani di Montjovet in questa formazione. Attualmente la rosa è composta da 24 giocatori, molti dei quali provengono dalle zone limitrofe, e rispondono agli ordini del mister Roberto Prola. La squadra di calcio è una delle tante società che fanno capo alla Polisportiva che proprio nel 2006 ha festeggiato i 30 anni di attività. Organigramma Presidente: Umberto Nigra Vice Presidente: Renato Godio Segretario: Fabrizio Noro Direttore Sportivo: Raniero Annovazzi Consiglieri: Paolo Venturino, Adriano Grosjacques, Carlo Péaquin, Ileana Cavurina. Allenatore: Roberto Prola. IL REAL VALLÉE S svariati anni) e l’Hône-Arnad, che partecipava ai campionati tra la terza e la seconda categoria, ma con un importante settore giovanile. Si è pertanto formata una società, avente sede a Issogne, che raggruppa una prima squadra di buon livello, ma carente dal punto di vista del vivaio, e una che è l’esatto opposto, che riesce a far crescere bene i propri giovani, tranne poi perderli nel momento in cui occorra fare il sal- to di qualità. Spesso, infatti, in passato, i pezzi migliori finivano a Quincinetto (Promozione), ma il più delle volte vi era un vero e proprio abbandono tra i 16 e i 20 anni. Il grosso del parco dirigenziale arriva dall’HôneArnad, fatto salvo il presidente, Massimo Trossero e l’allenatore della Promozione, Daniele Perracca, storico nome del calcio a Issogne. Non è stata fatta una vera campagna acquisti, ma piuttosto una amalgama tra i locali, tenendo pezzi pregiati, inserendo i giovani provenienti dall’Hône-Arnad e affidando ai “senatori” Marcellan, Borettaz, Perracca S. e Frassy su tutti il compito di guidare la squadra. Fino a dove? Sicuramente a una salvezza tranquilla, magari raggiunta cammin facendo, per- ché grosse follie non ne sono state fatte, solo qualche aggiustamento in corsa. Il campionato, giunto quasi alla metà del cammino, non può ancora dirsi tranquillo del tutto, alcune pesanti cadute fanno male, ma la squadra ha molte volte concretizzato in modo assai positivo. Il settore giovanile è composto da Primi Calci, Pulcini, Esordienti e Allievi, ed è proprio su questi che si basa il progetto che vedrà raggiungere la maturità piena tra 3-5 anni. Attualmente, ad esempio, fanno già parte stabilmente della rosa di Promozione, Emanuele Bonetti, Nicco e Martin Vairetto, mentre hanno già fatto delle comparsate Flavio Bonetti e Pramotton. Il Presidente Massimo Trossero auspica che entro la fine del campionato, raggiunta la salvezza, possano esordire anche Chéraz, Rossi, Lantermoz e lo stesso Pramotton, per iniziare a farli maturare e averli pronti tra un paio di stagioni e costruire su di loro un discorso importante. Sport 14 UNIONE BOCCIOFILA BRUSSON B OCCE: IL X° TROFEO “PLAN DE ESTOUL” viene vinto dalla coppia Nicolet I/ Serie A. Domenica 27 agosto 2006 a Brusson, in località Estoul, si è svolto il X° Trofeo di Bocce”PLAN D’ESTOUL”, gara a coppie con sorteggio iniziale su campi tracciati. La competizione sportiva è stata organizzata da Liliano Facelli in collaborazione con l’unione Bocciofila Brusson, moltissimi sono stati i partecipanti, devo dire che le gare sono state giocate al massimo livello agonistico. La manifestazione si è svolta in una incantevole giornata di sole, che ha dato la possibilità a tutti quelli che si sono recati ai campi da gioco al “PLAN D’ORDJENOT” di ammirare le bellezze della natura e il maestoso panorama delle montagne che ci circondano, la gara è terminata al calare del sole, con la seguente graduatoria: • 1° classificati, Trofeo in legno + medaglia d’oro Nicolet Ilario /Seris Gianni • 2° classificati, cronografo + medaglia d’oro Dondeynaz Pierluigi / Reirosa Gianni • 3° classificati, cronografo + medaglia d’oro Favre Dante /Fosson Emilio • 4° classificati cronografo + medaglia d’oro Vuillermin Gabriele /Vuillermet Guido. La premiazione si è svolta presso il bar paninoteca Estoul di Daniela, che la ringraziamo per averci gentilmente messo a disposizione la sala per le premiazioni. Un doveroso ringraziamento al Presidente della A.I.A.T. Monterosa la Sig.ra Fedi Barbara che gentilmente ci ha offerto il tradizionale “Casse Croute”. La serata si è conclusa in grande allegria. Liliano e la Unione Bocciofila Brusson porgono a tutti coloro che hanno partecipato ed ai sostenitori, un vivo ringraziamento ed un arrivederci all’XI° Trofeo del 2007. G.S. EVANÇON: ATTIVITÀ E ISCRIZIONI A settembre è ripresa l’attività del G.S. Calcio Evançon, alla quale partecipano circa 150 bambini e ragazzi nati tra l’anno 1990 e l’anno 2001. Nella corrente stagione sono state iscritte ai vari campionati le seguenti squadre: pulcini a 5 (bambini nati nell’anno 1998), pulcini a 6 (1997), pulcini a 7 (1996), esordienti (1994 e 1995), giovanissimi (1993), allievi (1992, 1991 e 1990), oltre alla categoria piccoli amici (nati negli anni 1999 2000 e 2001). Il 10 settembre è stato organizzato presso il campo sportivo comunale di Montjovet il “Torneo Festa Patronale di Montjovet”, che ha visto la partecipazione di 5 squadre della categoria pulcini (annata 1997). E’ stata una giornata di allegria e divertimento per tutti i bambini, in particolare per i Pulcini del G.S. Evançon, che hanno vinto il Torneo. Il 23 settembre si è tenuto presso il campo sportivo comunale di Verres il “I° Memorial Michelini”, in ricordo dell’amico Claudio, grande atleta e appassionato del gioco del calcio, prematuramente scomparso. Al torneo hanno partecipato 6 squadre della categoria pulcini (annata 1998). La manifestazione ha visto la presenza di un numeroso pubblico che ha potuto ammirare i “campioni di domani”. Il torneo, vissuto dai protagonisti con grande impegno, ma soprattutto con allegria e divertimento, si è concluso con la vittoria dei bambini del G.S. Evançon. L’attività del G.S. Evançon prosegue anche nella stagione invernale, presso il palazzetto di Verres e riprenderà all’aperto appena le condizioni del tempo lo permetteranno. Tutti coloro che sono interessati possono ancora iscriversi o avere eventuali informazioni, telefonando al signor Giuseppe Pernice, responsabile del settore tecnico (333/2794241). Possono iscriversi tutti i bambini e ragazzi nati dopo il 1° gennaio 1990 e che hanno compiuto il quinto anno di età. Dai Comuni LAVORI COMUNALI AD ARNAD P roseguono gli interventi di recupero della caserma di Machaby, iniziati alla fine del 2005, che trasformeranno l’edificio in un ostello della gioventù. Il progetto, finanziato con fondi del Fospi (Fondi speciali programmi di investimento), prevede un impegno di spesa di 1 milione 380mila euro dei quali l’80% saranno a carico dell’Amministrazione regionale e il restante 20% del Comune. Si avvia a conclusione il rifacimento dell’acquedotto comunale di cui sono stati ultimati i tracciati principali. Verso la fine dell’anno verranno eseguiti i primi collaudi sulle condotte portanti; nella tarda primavera del 2007 il nuovo acquedotto dovrebbe entrare in funzione. Sono stati realizzati alcuni interventi per la manutenzione della copertura del lavatoio in località Pied de Ville e della pavimentazione del piazzale antistante la latteria di Prouve. Sono ripresi i lavori per ultimare la riqualificazione del ponte in pietra di Echallod che prevedono, oltre alla sistemazione dell’area verde e la decorazione dell’oratorio, la ricostruzione del ponticello che attraversa il torrente Fay, che si presentava con dimensioni ridotte rispetto alla sede stradale. Nel mese di ottobre il Consiglio comunale ha approvato il progetto preliminare per la riqualificazione ambientale delle frazioni di Ville e Pied de Ville. Il progetto consiste nella pavimentazione con acciottolato e lastre di pietra della viabilità interna e la creazione di un parcheggio con una capienza di circa 30 posti auto. All’interno del medesimo intervento è previsto anche l’adeguamento della strada rurale a monte della piazzetta di Ville per rendere più agevole il raggiungimento dei vigneti e dei fabbricati. Per fare fronte alla spesa, che ammonta in tutto a 2 milioni 200mila euro, è stata presentata domanda di finanziamento al Fospi. ALPINI DI ARNAD: dalla guerra all’impegno civile E ’ stato stampato nello scorso mese di ottobre da Priuli & Verlucca il libro, che fa parte dei Quaderni di Cultura Alpina, curato dalla professoressa Fernanda Favre e dal Gruppo Alpini di Arnad: “Alpini di Arnad in Iugoslavia dopo l’8 settembre 1943. Testimonianze e memorie raccolte in una comunità della Valle d’Aosta”. L’idea di questo lavoro è nata dall’osservazione di vecchie immagini del periodo della seconda guerra mondiale; l’attenzione si è soffermata in particolare su una fotografia scattata in Iugoslavia che ritraeva un gruppo di Alpini di Arnad. Da qui l’idea di raccogliere le testimonianze di queste persone affinché le loro esperienze venissero tramandate alle generazioni future. “[…]Ci sembra doveroso e giusto – si legge nel testo - che sia ricordato quanto tanti giovani di Arnad, lontani da casa, abbiano saputo fare e sopportare per tornare in paese…essi hanno narrato le peripezie, le vicissitudini travagliate, i continui spostamenti nell’insicurezza e nel rischio costante fra gente a volte ostile”; tuttavia “non solo non hanno nutrito sentimenti di inimicizia e di risentimento, […]non hanno lasciato che il loro animo si inaridisse nello scetticismo e nell’individualismo”, ma “tornati a casa, si sono impegnati, ognuno nel proprio ambito e secondo le sue attitudini, nella ricostruzione di una vita civile. […]Animati dal desiderio di lavorare per un futuro migliore, si sono impegnati come consiglieri comunali e anche nel ruolo di sindaco del Comune di Arnad, dando al paese quanto ognuno di noi ha di più prezioso ed imponderabile: il proprio tempo”. Chi fosse interessato alla pubblicazione può contattare il capogruppo della sezione Ana di Arnad Diego Nadalin al 328 5389748. LA “PRO LOCO ARNÀ” VA A GONFIE VELE D opo un anno di attività con un direttivo quasi completamente rinnovato, la Pro-loco Arnà può ritenersi più che soddisfatta del lavoro svolto. Ampia è stata la partecipazione della popolazione alle iniziative, sia direttamente nel ruolo di protagonisti che come spettatori. La “Veillà en Veulla” ne è la dimostrazione: quasi trecento persone, infatti, hanno dato il proprio contributo alla buona riuscita della manifestazione che è senz’altro tra le più coinvolgenti e suggestive in Valle. Ecco il calendario delle iniziative che verranno organizzate nel 2007: • Natale 2006: distribuzione panettoni e vin brulé; • 9-10-11 febbraio: carnevale; • 9-10 giugno: motoraduno con sagra gastronomica; • 7 luglio: sagra delle frittelle; • 28 luglio: patrono Monte Crabun; • 5 agosto: patrono Machaby; • 11 agosto: festa dei barmet; • 11 novembre: San Martino, festa patronale. La Pro Loco Arnà è inoltre attiva nel campo del sociale e della solidarietà e non farà mancare il proprio significativo contributo per Telethon e la ricerca sulla sclerosi multipla. 15 Dai Comuni 16 ALLUVIONE A CHAMPOLUC: i termini per i rimborsi T anta paura ma anche una grande dimostrazione di coraggio e solidarietà da parte della popolazione tutta e dei Vigili del Fuoco Volontari in particolare. Nella serata dello scorso 22 luglio il centro del villaggio di Champoluc è stato invaso da un’enorme massa di fango generata da un violento nubifragio che, a partire dalle 20 e per la durata di circa un’ora, ha convogliato un’enorme quantità di acqua nel torrente Cunéaz, ai piedi del Monte Testa Grigia, provocandone l’esondazione. Il fango nelle vie del paese ha raggiunto in certe zone anche i sessanta centimetri di altezza, invadendo cantine e garage e bloccando la circolazione lungo la strada regionale. “Soltanto grazie alla tempestiva reazione dei residenti e degli artigiani locali – commenta il sindaco Giorgio Munari, che ha dovuto fronteggiare l’emergenza pochi mesi dopo la sua elezione – e all’intervento dei Vigili del Fuoco Volontari di Ayas, Brusson e Aosta è stato possibile risolvere la situazione. Pochi giorni dopo al comune è stato concesso dall’Amministrazione regionale lo stato di calamità naturale. Proprio nei giorni scorsi la Regione ha reso note le modalità con le quali i cittadini possono chiedere il rimborso per i danni subiti. La modulistica è a disposizione degli interessati negli uffici comunali di Ayas e alla Direzione Protezione Civile in località Aeroporto, a Saint-Christophe. Alla Direzione Protezione Civile le domande dovranno poi essere riportate entro il prossimo martedì 6 febbraio. Per ogni chiarimento è possibile telefonare allo 0165 238222 oppure all’800319319. Ulteriori informazioni sono infine disponibili sul sito www.regione.vda.it alla voce protezionecivile/alluvione/modulistica regionale. AYAS UN PARCO NATURALE PER TUTELARE IL TERRITORIO P roseguono gli incontri per definire sempre più nei dettagli il progetto di un “Parco del Monte Rosa” che, sull’esempio di quanto è stato fatto per il Parco naturale del Mont Avic, permetta di istituire una zona protetta che coinvolga i territori di alta quota dei comuni di Ayas, Gressoney-La-Trinité ed eventualmente Gressoney-Saint-Jean e Valtournenche. Promotore del progetto il sindaco di Ayas Giorgio Munari che, insieme al primo cittadino di Gressoney- La-Trinité Massimo Comune, ha presentato per la prima volta la proposta alcuni mesi fa all’Amministrazione regionale. Il presidente della Giunta Luciano Caveri e l’assessore alle Risorse Naturali Giuseppe Isabellon non si sono dimostrati contrari al progetto, pur mettendo in guardia i sindaci riguardo ai vincoli che l’istituzione di un parco naturale può comportare per il territorio. “Siamo consapevoli che ci saranno dei vincoli – spiega il sindaco Munari – ma buona parte del territo- rio che dovrebbe far parte del Parco è già una Zona di Protezione Speciale ed è quindi già sottoposta a vincoli molto simili a quelli di un Parco naturale. Per il resto, riteniamo che il futuro per il nostro comune non possa prescindere dalla salvaguardia del territorio, che è la vera eredità che dobbiamo lasciare ai nostri figli e ai nostri nipoti. Senza dimenticare che l’istituzione di un Parco potrebbe senz’altro potenziare il turismo estivo”. SCUOLE MATERNE ED ELEMENTARI RIUNITE AD ANTAGNOD D a quest’anno il comune di Ayas non ha più la divisione delle scuole elementari e materne tra i due villaggi di Champoluc e Antagnod. Il plesso di Champoluc è stato infatti chiuso e ora è la scuola di Antagnod ad accogliere tutti i circa novanta alunni di Ayas. “Finalmente Ayas ha una scuola unica, un bel risultato e sicuramente anche un punto di partenza. – dice l’assessore comunale ai Servizi Ivana Gaillard La decisione è stata sofferta perché non era una scelta facile ma alla fine i genitori hanno deciso che per i loro figli era meglio una scuola unica, dove si potesse superare il problema delle pluriclassi e quindi la qualità dell’insegnamento fosse migliore. E’ anche un punto di partenza perché, come Amministrazione comunale, riteniamo che sia importante che i bambini stiano insieme per il bene dell’intero paese e soprattutto per ricreare una bella comunità di Ayassin”. “All’inizio – prosegue l’assessore - abbiamo avuto qualche problema con i trasporti, ed è stato necessario un piccolo periodo di adattamento ma pensiamo che con la buona volontà di tutti, Amministrazione comunale in testa, queste problematiche si possano risolvere e i nostri figli possano crescere in un clima sereno e disteso che non puo che far bene a tutti noi”. Dai Comuni BRUSSON 39° EDIZIONE DEI CAMPIONATI EUROPEI FORESTALI D opo il successo dei campionati mondiali master di sci nordico, Brusson ha recentemente ospitato un nuovo grande evento legato G allo sci di fondo. Circa mille atleti, provenienti da 18 nazioni, si sono infatti ritrovati nel comune della val d’Ayas, dal 27 gennaio al 3 febbraio, in occasione della 39/a edizione dei Campionati europei Forestali. La manifestazione, riservata agli appartenenti ai diversi Corpi Forestali europei, ha portato in Valle d’Aosta importanti nomi del fondo nazionale e internazionale che si sono sfidati sull’anello di 15 chilometri della pista “Trois villages”. Le gare seniores hanno preso il via il 1° febbraio con la competizione a tecnica classica, e si sono concluse il giorno seguente con la prova di staffetta. Per quest’ultima disciplina il regolamento dei Campionati forestali prevede che le squadre siano formate da tre atleti, ciascuno dei quali deve portare a termine un percorso di cinque chilometri intervallati da una prova al tiro, ma a differenza di quanto avviene nel biathlon, i fondisti trovano la carabina già pronta all’uso direttamente al poligono di tiro. La manifestazione ha vissuto uno dei momenti più emozionanti con la tradizionale cerimonia di consegna delle medaglie, svoltasi il 1° febbraio alle 20.30 (per le gare individuali) e il giorno seguente, prima della cerimonia di chiusura della manifestazione, per le staffette. Al di là della competizione sportiva non sono mancati i momenti di svago per atleti e pubblico. A rallegrare l’atmosfera ci sono stati infatti proiezioni di filmati, intrattenimenti musicali e concerti, che sono culminati nella grande festa serale conclusiva del 2 febbraio. “LE RU RETROUVE” Progetto di recupero del Ru Courtod 1a parte razie ad un progetto LEADER che ha visto il coinvolgimento dei Comuni di Brusson ( comune capofila ), Ayas e Saint-Vincent sotto il coordinamento del GAL si sono volute valorizzare le opportunità turistiche legate al Ru Courtod, questa opera irrigua così importante per le collettività non soltanto della valle d’Ayas, con l’obiettivo di far scoprire al visitatore un vero e proprio patrimonio storico, culturale, tradizionale, naturale ed ovviamente turistico. Il Ru Courtod nasce a 2.150 metri di quota alle pendici del monte Rosa in Comune di Ayas, scorrendo poi per circa 25 km. fino ai 1.650 metri del Colle di Joux: la sua costruzione, protrattasi per circa 40 anni ( 1393/1433), si deve alla tenacia dei contadini della vallata i quali, spinti dalla necessità di servire d’acqua quelle aride terre avanzarono formale richiesta al feudatario locale proprietario interessate dal progetto di scavo, il Conte Ibleto di Challant che concesse l’autorizzazione all’esecuzione dei lavori dietro pagamento di una somma in denaro ed il diritto di irrigare le proprie terre ogni martedì, giorno e notte. Il Ru, costruito interamente dai contadini della zona, venne completato nel 1433 ed è da considerarsi ancora oggi un’opera d’arte poiché numerosi tratti del suo percorso si snodano su pareti a strapiombo e quindi, tenuto conto del periodo al quale risale la costruzione, si dovette ricorrere a veri miracoli di ingegneria. Il Ru funzionò perfettamente per quasi due secoli, contribuendo alle fortune degli agricoltori della zona: nel 1630 però la peste, diffusasi anche nella Valle d’Aosta, falciò buona parte della popolazione attiva e quindi la mancanza di forza lavoro in grado di provvedere alle corvees portò al progressivo abbandono del canale ed alla perdita del diritto di derivazione dell’acqua sino alla seconda metà del secolo scorso, quando massicci interventi di manutenzione permisero di riaprire il tratto in rovina. Il progetto”LE RU RETROUVE”, cofinanziato dai 3 Comuni, dalla Regione Autonoma Valle d’Aosta, dallo Stato Italiano e dall’Unione Europea, propone una fruizione del Ru Courtod sotto innumerevoli aspetti: dal trekking alle gite in mountain-bike ed a cavallo, senza dimenticare l’ospitalità offerta dalle strutture ricettive disseminate lungo il percorso. Oggi il Ru Courtod riveste un ruolo fondamentale quale testimone di quella che può essere definita una vera e propria “epopea contadina” ed è per questo che nel mese di febbraio 2007 il progetto verrà ufficialmente presentato al pubblico attraverso l’organizzazione di una conferenza stampa alla quale seguirà la distribuzione di tutto il materiale promozionale. La seconda parte dell’articolo esaminerà in modo approfondito gli aspetti strettamente legati allo sviluppo turistico del Ru Courtod, derivante dall’attuazione del progetto “Le Ru retrouvè”. 17 Dai Comuni 18 S FOGNATURA E ACQUEDOTTO: via ai lavori a Challand-Saint-Anselme ono iniziati in località Tollegnaz i lavori di rifacimento dell’acquedotto e della rete fognaria che nei prossimi mesi interesseranno tutto il territorio comunale. L’intervento, necessario per sostituire un’acquedotto che aveva ormai raggiunto il mezzo secolo di vita, costerà tre milioni e mezzo di euro e sarà finanziato per l’80% dall’Amministrazione regionale con fondi Fospi. Nel contempo, sempre a Tollegnaz, è in fase di realizzazione il nuovo impianto di illuminazione pubblica, che andrà a sostituire i vecchi e radi punti luce finora esistenti; il costo dell’opera, finanziata dalle casse comunali, è di 150mila euro. Saranno invece totalmente a carico della ditta appaltatrice del servizio pubblico di distribuzione del gas gli interventi di messa a dimora della rete del Gpl; l’Amministrazione invita i cittadini interessati all’allacciamento a far pervenire in comune le adesioni. Hanno infine preso il via i lavori di allargamento e di messa in sicurezza dei circa quattro chilometri di strada che collega località Orbeillaz al villaggio di Arbaz: la Regione coprirà totalmente le spese dell’intervento, che ammontano a circa due milioni di euro. UN OCCHIO DI RIGUARDO PER I PIÙ PICCOLI: nuovo parco giochi ad Arbaz I bambini che a Challand-Saint-Anselme vogliono divertirsi con altalene, giochi e quant’altro non hanno ormai che l’imbarazzo della scelta. E’ stato infatti da poco realizzato un nuovo parco giochi nella frazione di Arbaz mentre quello di Tilly è stato ampliato e rinnovato con l’inserimento, oltre che di giochi più tradizionali, anche di un tavolo da ping pong. Il tutto per un impegno finanziario da parte del Comune di 22mila euro. Si conferma così l’attenzione dell’Amministrazione comunale nei confronti dei più giovani e delle attività ludiche loro dedicate: durante la scorsa estate era stato infatti il parco giochi di Quinçod ad animarsi grazie a castelli gonfiabili e a momenti di gioco organizzati in diverse occasioni con la collaborazione di un assistente della cooperativa Indaco. UN “PERCORSO DELLA SALUTE” LUNGO IL RU D’ARLAZ a Challand-Saint-Anselme L ’esercizio fisico è importante, ormai lo sanno tutti. E farlo all’aria aperta, immersi nella natura e nelle sue bellezze può essere anche molto piacevole. L’Amministrazione comunale ha così deciso di investire circa 55mila euro, finanziati da un progetto Leader Plus, per realizzare un “percorso della salute” lungo il Ru d’Arlaz, tra i villaggi di Orbeillaz e Maé, una zona già molto frequentata dagli amanti delle passeggiate e del “fitness”. Lungo il tracciato, che si snoda per più di un chilometro, sono state collocate nello scorso autunno quindici stazioni con attrezzi ginnici: dagli anelli alla corda, dalle parallele alla panca per gli addominali. Insomma, tutto quello che serve per tenersi in forma! TSAN I ragazzi della squadra juniores di tsan del ChallandSaint-Anselme, dopo un anno passato a dominare su tutti i campi della Valle e macchiato solo dalla sconfitta nella finale primaverile contro il Brisma, hanno dimostrato ancora una volta il proprio valore conquistando, sabato 21 ottobre, a Brissogne, il trofeo autunnale di categoria. Per i biancoverdi guidati da Bruno Duroux si tratta del terzo titolo autunnale, il secondo consecutivo. Il risultato della finale vinta contro il Pollein è stato di 1.665 a 1.288. Dai Comuni ATMOSFERE D’ANTAN NEI VILLAGGI DI VIRAN E CHATAGNÈRE a Challand-Saint-Victor A tmosfere d’altri tempi hanno caratterizzato i villaggi di Viran e Chatagnère, a Challand-SaintVictor, in occasione della veillà “Arti e Mestieri” organizzata sabato 19 agosto dalla Pro Loco guidata da Marco Perronet. La rappresentazione di antichi me- stieri si è affiancata ad un mercatino di prodotti artigianali ed enogastronomici che hanno catturato l’attenzione dei numerosi turisti e residenti. Per l’occasione è stato inoltre rimesso in funzione, per la cottura del tipico pane nero, l’antico forno di Viran, costruito alla fine dell’800 e inutilizzato da circa cinquant’anni. Nell’adiacente piazzetta è poi stata allestita dalla compagnia francese “Les Festijeux” un’interessante e curiosa esposizione di giochi di una volta, sia di origine locale che straniera, con i quali grandi e piccoli hanno potuto divertirsi. “I giochi sono stati particolarmente apprezzati – spiega Marco Perronet, presidente della Pro Loco – ma tutta la manifestazione è stata un successo. E si è dimostrata vincente anche la scelta di organizzare ogni anno la veillà in una località diversa del paese, in attesa che finiscano i lavori a Villa, dove tradizionalmente si svolgeva la festa. Dopo Nabian lo scorso anno, quest’anno la veillà è stata infatti anche un’occasione per valorizzare e far conoscere i villaggi di Viran e Chategnère”. “NEL VERDE PER LA VITA”: Challand-Saint-Victor campione in solidarietà E nnesimo successo lo scorso 12 agosto per la Sagra della Polenta Concia e per la Marcia nel Verde per la Vita, una festa che ormai tradizionalmente unisce enogastronomia e solidarietà. Tantissime persone si sono L ca sul Cancro – Ospedale di Candiolo. Si tratta dell’unico centro in Italia finanziato e realizzato esclusivamente grazie alla generosa compartecipazione di oltre un milione di donatori. FESTA PATRONALE TRA MUSICA E ENOGASTRONOMIA a comunità di Challand-Saint-Victor ha celebrato tra sabato 23 settembre e domenica 1° ottobre la festa patronale. Tanti sono stati gli appuntamenti, dalle serate in musica in compa- I ritrovate al Lago di Villa per degustare la polenta e ben settanta sono stati i partecipanti alla marcia, il cui incasso – pari a 2.950 euro – è stato devoluto, consegnandolo personalmente a mano, alla Fondazione Piemontese per la Ricer- gnia dei coscritti del 1988, a un concerto del coro “Les Chanteurs du Ru Herbal”. Domenica 1° ottobre, poi, dopo la Santa Messa, si è svolto il “Pranzo del Patrono” con la partecipazione di moltissimi Chal- landin. Nel pomeriggio musica e vendita all’incanto dei dolci presentati per il concorso “un dolce patrono”. L’incasso è stato devoluto alla parrocchia. CHALLAND-SAINT-VICTOR: quarant’anni per le penne nere l Gruppo Alpini di ChallandSaint-Victor, presieduto da Renato Thiebat e composto da 58 elementi, ha celebrato domenica 17 settembre il quarantennale dalla fondazione. La manifestazione è coincisa con la Festa dell’Ottava Comunità Alpina dell’Evançon e ha visto la partecipazione dei rappresentanti di undici gruppi locali nonché del presidente della sezione valdostana Remo Gobetto e del presidente di zona Alessandro Glarey. Nel corso delle celebrazioni sono stati premiati con una pergamena commemorativa i membri del Gruppo che hanno superato gli ottant’anni: Evasio Charles, Lino Vuillermet, Evaristo Millet e Sergio Chouquer. 19 Dai Comuni 20 S AL TERMINE I LAVORI PER LA NUOVA BIBLIOTECA DI CHAMPDEPRAZ tanno ormai giungendo al termine, in località Fabbrica, i lavori per la costruzione dell’edificio che ospiterà la biblioteca comunale e la sala da ginnastica a servizio delle adiacenti scuole materne ed elementari. Durante l’intervento, che è costato in tutto circa 860mila euro, è stata anche risistema- ta l’area esterna con la realizzazione di parcheggi per il corpo insegnante e di un’area verde. “Il trasferimento della sede della biblioteca avverrà quanto prima: – spiega il sindaco Angelo Lanièce – i nuovi locali disporranno di una zona dedicata ai bambini più piccoli, di un’audioteca e di un salone destinato ad auditorium della capienza di circa 50-60 persone”. Sono invece già concluse le opere di sistemazione del piazzale Lino Binel, in località Viéring, dove è stato ricavato un parcheggio interrato della capienza di quattordici posti auto. FESTA DELLA TERZA ETÀ: UN SUCCESSO! C entosedici persone hanno partecipato domenica 29 ottobre al pranzo dedicato dall’Amministrazione comunale di Champdepraz agli anziani del paese in occasione della Festa della Terza Età. L’iniziativa, giunta quest’anno alla ventunesima edizione, è stata rallegrata anche dalla distribuzione pomeridiana di caldarroste e da un’asta benefica di torte il cui ricavato è stato destinato al locale distaccamento dei Vigili del Fuoco volontari. Nel corso della manifestazione c’è stata anche la consegna di un omaggio floreale alle due partecipanti che hanno recentemente superato i novant’anni: Giuseppina Cagniney e Maria Caterina Gevroz. LA SAGRA DEL DOLCE A CHAMPDEPRAZ SCONFIGGE ANCHE LA PIOGGIA E nnesimo successo per la Sagra del Dolce organizzata per la settima volta sabato 24 giugno dalla Pro Loco. Nonostante la pioggia, molto numerosi sono stati i visitatori che non hanno voluto perdersi le molte leccornie presentate dai volontari e sono stati raccolti ben 6.580 euro da devolvere in beneficenza alla Parrocchia di Champdepraz, all’Istituto Suore San Giuseppe di Aosta, all’Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare e alla Croce Rossa Italiana - Comitato regionale Valle d’Aosta gruppo Volontari del Soccorso di Saint Vincent. “E’ encomiabile – ha detto la presidente della Pro Loco Barbara Gatti lo sforzo e l’impegno delle persone della Pro Loco, ed in particolare degli abitanti di Viéring, per la buona riuscita di questa manifestazione che, ci auguriamo, possa e debba continuare a diventare un piacevole appuntamento annuale per il nostro paese e per la nostra regione”. Anche André Lanièce, ideatore della Sagra, nonché vicepresidente della Pro Loco, si è dichiarato soddisfatto: “La passione per i dolci interessa tutti, grandi e piccini e la manifestazione, con il suo importante scopo benefico, è senz’altro piaciuta”. TORNEO DI TENNIS “GABRIELE MARQUIS”: LE PREMIAZIONI S i è svolta anche quest’anno a Champdepraz la premiazione dell’ormai consueto appuntamento annuale con il Torneo di Tennis “ Memorial Gabriele Marquis” - dedicato al guardiaparco scomparso qualche anno fa - organizzato dalla Pro loco de Tsandeprà in collaborazione con l’Amministrazione Comunale e con il Tennis Club Libertas Verrès. L’appuntamento ha visto prevalere nella finale del Torneo maschile Oscar Torretta che ha preceduto Roberto Jacquin; terzi classificati sono stati Gian- ni Vitello e Erik Concas. Nelle varie iniziative legate alla manifestazione è stata raccolta una somma di 735 Euro, cifra che è stata poi interamente devoluta alla sezione valdostana della Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori. Dai Comuni ISSOGNE NUOVA SEDE DEI VIGILI DEL FUOCO L a realizzazione della nuova sede dei Vigili del Fuoco si è resa necessaria per dotare i nostri pompieri di una sede funzionale che permetta loro di operare nel migliore dei modi. La progettazione è in fase avanzata; lastruttura sarà collocata in località Garine sopra l’autorimessa del Comune. La costruzione sarà realizzata in legno lamellare. Oltre al garage per i mezzi ci sarà una parte adibita a spogliatoio con bagni e un ufficio. La spesa ammonta a circa 200mila euro . Con la realizzazione della sede dei Vigili del Fuoco vengono meno una serie di parcheggi: si è perciò deciso di collegare l’area giochi e l’area sportiva con un ponte in legno lamellare sul torrente Beaucqueil. Questo permetterà di aumentare i posti auto a disposizione dell’area sportiva. Un ringraziamento particolare va all’ingegnere Fabio Mazzucco che ha realizzato la progettazione gratuitamente. L’importo dei lavori ammonta a circa 50 mila euro. UN NUOVO IMPIANTO DI ILLUMINAZIONE PER IL CAMPO SPORTIVO DI ISSOGNE L ’impianto di illuminazione del campo sportivo è stato rifatto completamente per una spesa di 66.594,51 euro + iva . Oltre all’impianto di illuminazione è stato messo a norma l’impianto elettrico degli spogliatoi, si- stemato il cancello di entrata e verniciata la copertura degli spalti. ESERCITAZIONE DEI VIGILI DEL FUOCO PER LE SCUOLE ELEMENTARI E MATERNE O gni anno i Vigili del Fuoco volontari di Issogne svolgono un’esercitazione con le scuole elementari e materne: al mattino si tiene una lezione teorica e al pomeriggio un’eser- citazione pratica. La parte teorica viene svolta con l’ausilio di proiezioni di cartoni animati per renderla più adatta all’età dei corsisti. ISSOGNE RACCOLTA FONDI PER L’ASSOCIAZIONE ITALIANA SCLEROSI MULTIPLA C ome l’anno scorso l’Amministrazione comunale ha deciso di aderire all’iniziativa promossa dall’associazione italiana sclerosi multipla (Aism) acquistan- do 78 peluches, da regalare agli alunni delle scuole materne ed elementari, per un importo di 400 euro. I proventi di questa raccolta fondi andranno a sostenere le attività dell’Aism a favore delle persone colpite da questa grave malattia. 21 Dai Comuni 22 MONTJOVET DIVERTIMENTO PER GRANDI E PICCOLI ALLA CASTAGNATA L a Pro Loco di Montjovet ha dedicato due giorni alla regina d’autunno: la castagna. La prima giornata, sabato, è stata incentrata su una cena con un menù basato su una carrellata di buonissimi piatti tutti rigorosamente a base di castagne e abbinati a vini scelti dal sommelier Alberto Capietto. L’iniziativa, su prenotazione, ha ricevuto una positiva critica da parte dei numerosi intervenuti. Domenica, nel primo pomeriggio, si è svolta la classica castagnata che ha visto un grande coinvolgimento dei bambini impegnati in una gara per l’elezione del “miglior caldarrostaio”. Grande determinazione da parte di tutti con altrettanto entusiastico tifo dei rispettivi supporter. Tutti bravi e dunque tutti meritevoli di premio finale. Intanto, nella sala polivalente dell’area sportiva, tra una castagna e l’altra e un buon bicchiere di vino, gli appassionati di ballo liscio hanno potuto esibirsi sulle note della simpatica orchestra “le gamolle” che ha rallegrato la festa per l’intero pomeriggio. Vista la grande partecipazione di pubblico si può senz’altro dire che la manifestazione è stata un successo oltre ogni più rosea aspettativa. A SCUOLA DI CUCINA CON LA PRO LOCO DI MONTJOVET A spiranti pasticceri nelle cucine dell’area sportiva di Montjovet. Il corso, organizzato dalla Pro Loco, è affidato alla maestria dello chef Sergio Benedetto che per decenni ha solleticato i palati sopraffini degli abitanti di Saint-Vincent e non solo. L’iniziativa ha avuto oltre 50 adesioni. L’elevato numero dei partecipanti ha costretto gli organizzatori a dividere il corso in due gruppi. Dieci le lezioni previste per ogni gruppo. Al termine ci sarà una grande kermesse dove ogni partecipante darà prova delle capacità acquisite durante il corso. Saranno tutti promossi? …Ai posteri l’ardua sentenza! DUE REINES SULLA ROTONDA DI BERRIAZ A MONTJOVET M ontjovet dedica la sua prima rotonda alle “Batailles de reines”. Da ottobre, infatti, due mucche battagliere, a grandezza naturale, fanno bella mostra di sé al centro della rotatoria realizzata all’altezza della frazione Berriaz, sulla statale 26. Si tratta di sculture realizzate in Svizzera in un atelier che già aveva por- tato a compimento opere simili per l’Assessorato regionale dell’Agricoltura. Una festa di fiori colorati, offerti dal vivaio Floricoltura Valdostana di Saint-Vincent, ingentilisce il “combat”. Si tratta, è bene precisarlo, di un allestimento temporaneo nell’attesa che venga ultimato l’adeguamento della viabilità comunale. Dai Comuni FIRMA DEL PROTOCOLLO D’INTESA PER IL NUOVO CENTRO PER L’IMPIEGO DI VERRÈS L o scorso venerdì 22 dicembre, nella sala consiliare del municipio di Verrès, il presidente della Regione Luciano Caveri e il sindaco Piero Prola alla presenza dell’assessore alle Attività produttive e Politiche del Lavoro, Leonardo La Torre, e dell’assessore ai Lavori pubblici del Comune di Verrès, Silvio Perruchon - hanno firmato il protocollo d’intesa per l’insediamento del centro per l’impiego nel fabbricato denominato “Palazzo”, in piazza René de Challant. La nuova sede, ubicata in pieno centro storico, sostituirà quella di via XXVI Febbraio che, in base a una recente analisi condotta sulle caratteristiche logistiche, risulta scarsamente adeguata negli spazi e nella disposizione dei locali, tanto che ne risulta ostacolata l’erogazione dei servizi minimi previsti dallo standard nazionale. I costi di gestione della struttura saranno a carico della Regione mentre il Comune si assumerà gli oneri relativi alla manutenzione ordinaria e straordinaria. MANIFESTAZIONI Pubblichiamo alcune delle manifestazioni inverno Primavera 2007 a cura del Comune di Verrès, della Biblioteca e delle associazioni verreziesi 23 Musica 24 Prima puntata di un viaggio nel mondo della musica nella Comunità Montana Evançon. E ’ davvero interessante il panorama musicale nel comprensorio della Comunità montana. Cori, cantorie, ma anche gruppi rock, metal e jazz offrono una scelta che può dav- vero accontentare tutti gli amanti delle sette note. Per questa prima puntata di un’inchiesta sul mondo della musica, abbiamo voluto prendere in considerazione i cosiddetti “gruppi giovani”. Nel nostro territorio ci sono musicisti ormai affermati, come i Noir Ensemble Trio: il gruppo jazz – composto da Manuel Pramotton di Donnas (sassofoni), Enzo Favre di Champdepraz (contrabbasso) e Massimo Leonardi di Châtillon (batteria) – si è già esibito in concerti in tutta Italia conquistando apprezzamenti di pubblico e critica e anche numerosi premi. Non mancano però band che la notorietà non l’hanno ancora raggiunta e che suonano per divertimento ma sperando sempre, chissà, di riuscire, come si dice, a “sfondare”… SUCK THE SOUND: “Pochi posti per suonare” “S uck the sound”, ovvero il rock a Montjovet. Flavio Cretier (21 anni, batteria), Manuel Bonjean (21 anni, chitarra), Victor Nigra (20 anni, voce) e Jean Nigra (17 anni, basso) si sono messi insieme a giugno del 2005 iniziando a suonare cover dei Nirvana, dei Green Day e soprattutto del loro gruppo preferito, i Red Hot Chili Peppers. “Ma con il passare del tempo il nostro repertorio si sta allargando – spiegano – e stiamo iniziando a fare pezzi nostri: per ora ne abbiamo composti sei ma ne abbiamo già in cantiere degli altri”. I “Suck the sound” sono giovani ma la loro musica non vuole essere troppo disimpegnata. Anzi, i loro testi contengono anche messaggi importan- ti. “In “Valori fantasma”, ad esempio, - racconta Flavio - parliamo di come sia importante pensare con la propria testa, senza seguire mode e luoghi comuni. In “Uomini di gesso”, invece, mettiamo in evidenza l’indifferenza e la mancanza di solidarietà del mondo moderno”. Il complesso di Montjovet si esibisce per ora nel circondario: al pub Nigra (dove “giocano in casa” dal momento che il titolare Umberto è il padre di due musicisti), ai palchetti o al Karma Bar di SaintVincent. “Ma in realtà – sottolineano – qui in Valle ci sono ben pochi posti per suonare rock dal vivo. Si dà molto spazio alle tradizioni, ed è giusto, però è importante anche non frustrare le passioni dei giovani”. Già, perché quello che voglio- no i “Suck the sound” è suonare. Suonare per il piacere di farlo. “Certo se arriva la possibilità di sfondare non ci tiriamo indietro ma non siamo di quelli che inseguono il successo a tutti i costi. – dicono – A noi quello che importa è divertirci mentre suoniamo la nostra musica, e far divertire il pubblico naturalmente. Non c’è niente che dia più soddisfazione di vedere la gente che si emoziona ed è felice di sentirti”. Musica SKAPADAKÀ: “La musica come divertimento” L La musica come puro divertimento. Potrebbe essere questo il motto della band “Skapadakà”, una compagine che svela la propria originalità fin dal nome, un calembour basato su un espressione piemontese (letteralmente “scappati da casa”, cioè scapestrati, perdigiorno) e il genere musicale “Skà”. Lo “Skà” è una musica allegra e trascinante basata su un frenetico ritmo “in levare”, nata in Giamaica e poi “cresciuta” in Inghilterra, e resa famosa anche in Italia dai recenti successi dei Meganoidi. I componenti della band sono ben otto, un numero alto ma necessario per coprire tutti gli strumenti che il genere musicale richiede: Mauro Giovanzana (voce), Michel Prola (chitarra) e Alessandro Solari (batteria) sono di Verrès; Alex Nicod (chitarra) è di Issogne; Alessandro Vuillermoz (tromba) è di Pont-Saint-Martin mentre Diego Girodo (trombone) e Stefano Chanoux (sassofono) sono di Tavagnasco; Alessio Favre, infine – che ha sostituito meno di un anno fa Federico Tadiello al basso – è di Champdepraz. “Il gruppo si è formato nel 2003 – spiegano Mauro Giovanzana e Michel Prola – grazie a un giro di conoscenze e al passaparola. Poi, a luglio del 2004 abbiamo fatto il nostro primo concerto alla Festa dei Coscritti di Issogne”. Gli “Skapadakà” continuano a suonare nei palchetti e in qualche pub, il Nigra di Montjovet e il Gasoline di Verrès soprattutto, ma il loro repertorio si è ampliato: non più solo cover di Meganoidi, Persiana Jones, Matrioska o Vallanzaska ma anche pezzi propri. “Ora stiamo pensando di fare un cd demo – rivelano – per farci conoscere e per poterci esibire anche fuori dal circondario. Intanto però continuiamo a suonare per divertirci, poi si vedrà: tutto quello che viene è buono”. E difficoltà ce ne sono? “Beh – raccontano divertiti – la cosa più difficile rimane trovarsi tutti insieme, anche solo per fare le prove”. Essere in otto ha i suoi svantaggi… FONOFOBIA: un repertorio da Elvis agli Iron Maiden S uonano un genere diverso – rock che a tratti sfocia nel metal – ma sono strettamenti collegati agli Skapadakà: i Fonofobia, nati con l’attua- le formazione di sei elementi nel settembre del 2005, hanno infatti all’interno della propria formazione due componenti che suonano nel gruppo “Skà”. Si tratta di Alex Nicod (chitarra e cori) e di Alessandro Solari (batteria). Gli altri membri della band sono Stefano Giovanzana di Verrès (voce, fratello maggiore del cantante degli Skapadakà), Matteo Foy di Issogne (basso) e Franco Quey e Jean Paul Quey di Issogne (rispettivamente chitarra e tastiere). Il loro repertorio - che portano nei pub della zona ma che è ormai conosciuto anche in Alta Valle dopo i concerti di La Thuile e di Rhêmes-Notre-Dame – è composto per ora esclusivamente da cover che spaziano dai Litfiba a Ligabue, da Vasco Rossi ai Nomadi, da Elvis Presley fino ai Guns ‘n Roses e agli Iron Maiden. “Vorremmo iniziare a fare anche qualche pezzo nostro per poi magari poter incidere un demo, – spiega Matteo, il bassista – ma siamo già soddisfatti di come vanno la cose. Abbiamo un bello spazio per provare, nella saletta sotto le scuole elementari di Issogne, che ci concede gentilmente l’Amministrazione comunale. E di concerti riusciamo a farne abbastanza, almeno una volta al mese in media”. La caratteristica evidente del gruppo è che, prima ancora che una band, sono un gruppo di amici: “Suonare ci piace, è un modo per divertirsi e per fare festa insieme”. Quindi, anche per loro, prima di tutto viene il divertimento: “Certo, anche se siamo orgogliosi della crescita che abbiamo avuto musicalmente da quando ci siamo messi insieme. E anche il pubblico apprezza quello che facciamo: ormai abbiamo anche un gruppetto di nostri fans affezionati”. 25 Economia 26 PRESENZE TURISTICHE NEL TERRITORIO A nche in questo numero del notiziario Evançon riportiamo i dati delle presenze turistiche nel territorio della Comunità Montana, in base ai rilievi effettuati dall’Aiat Monte Rosa. La tendenza pare indicare un leggero calo del movimento turistico nel comprensorio; un decremento si nota in particolare nei mesi di gennaio (complice la mancanza di neve), marzo (ma nel 2005 vi cadevano le festività pasquali, che quest’anno hanno invece avuto luogo nel mese di aprile), agosto, settembre e ottobre. Incrementi si sono invece registrati a febbraio, aprile, maggio e giugno. Pressoché invariate le presenze nel mese di luglio. VITICULTURA NELLA COMUNITÀ MONTANA EVANÇON U no dei settori della nostra economia che al momento gode senz’altro di buona salute è quello della viticoltura. I vini valdostani, ormai non più considerati da nessuno un prodotto “minore”, hanno saputo conquistarsi l’apprezzamento di gente comune ed esperti, ottenendo ancora molto recentemente premi prestigiosi a livello nazionale ed internazionale. Nella Comunità Montana Evançon la realtà vinicola numerica- mente più significativa è senz’altro quella della cooperativa La Kiuva di Arnad. Ma non mancano produttori, per così dire,“di nicchia”, la cui attività non merita di certo una minore considerazione. LA KIUVA: ora cerchiamo di farci conoscere fuori Valle L a cooperativa La Kiuva è senz’altro la realtà più importante e nota del mondo vitivinicolo della Comunità Montana Evançon. Quest’anno nelle cantine della cooperativa di Arnad sono entrati circa 900 quintali di uva, da cui verranno ricavate 65-70mila bottiglie di vino. Un’annata che il presidente Ivo Joly definisce discreta: “Rispetto all’an- no scorso c’è stato un piccolo calo nella produzione al metro quadrato - dice – e questa flessione si è concretizzata in un 10% in meno di uva conferita. Ma ciò è dovuto anche ad un fatto positivo, e cioè che i soci hanno effettuato i diradi che abbiamo loro richiesto: un segno che i viticoltori si stanno professionalizzando”. Per quanto riguarda la qualità del raccolto, le piogge di settembre e ottobre hanno un po’ frenato gli entusiasmi dell’estate, quando sembrava che si profilasse un’annata d’oro. “Comunque siamo riusciti ad avere una produzione di Nebbiolo piuttosto buona – prosegue Joly – perché abbiamo tardato a sufficienza la vendemmia”. Le uve Nebbiolo, destinate alla produzione dell’ArnadMontjovet, rappresentano circa la metà di ciò che viene portato nelle cantine della Kiuva. Il resto si divide in Chardonnay (10%), Müller (10%), Petite Arvine (5%), Pinot Noir (5%) e Merlot (5%); il restante 15% è utilizzato per produrre vino da tavola. Nonostante la buona salute di cui al momento gode la cooperativa, anche Ivo Joly sottolinea come uno degli aspetti più problematici dell’attività sia la vendita: “Vendere non è semplice. – dice – il mercato valdostano è ormai saturo di vini nostrani e diventa difficile inserirsi. Anche per questo stiamo cercando di far conoscere e di proporre il nostro prodotto anche fuori Valle, mettendone in evidenza in particolare la qualità”. Economia GABRIELLA MINUZZO: la novità è il Müller passito U n’azienda che non ha grandi numeri ma che punta su prodotti genuini e che forse proprio per questo ha saputo conquistarsi la sua nicchia di mercato. E’ questa la caratteristica principale dell’azienda vinicola di Gabriella Minuzzo, che coltiva circa un ettaro di vigna a Challand-Saint-Victor. “L’annata è stata decisamente buona – dice la titolare – anche perché abbiamo vendemmiato prima della pioggia e l’uva era perfettamente sana”. La produzione di Gabriella Minuzzo si aggira intorno alle duemila bottiglie di Müller duemila di Pinot Noir, cinquecento di Pinot Noir in barrique e circa 700 di vino da tavola denominato “Rabec”. Ma non mancano le novità: “Quest’anno per la prima volta abbiamo raccolto Müller Thurgau passito: – spiega – vedremo come andrà. Inoltre abbiamo piantato una nuova vigna con uve Merlot, Gamay e Majolet ma perché questo nuovo impianto entri in produzione dobbiamo aspettare ancora almeno un anno”. A differenza di alcuni altri suoi colleghi, Gabriella Minuzzo non sembra avere particolari difficoltà a vendere il proprio prodotto: “Abbiamo un buon numero di clienti ormai abituali e vendiamo con discreta facilità quello che produciamo, anche perché la quantità non è molto importante. Naturalmente della vendita ci occupiamo direttamente noi: - conclude - in un’azienda piccola bisogna cavarsela con i propri mezzi”. FABRIZIO PRIOD: tecniche semplici e naturali I l “credo” di Fabrizio Priod è semplice: ciò che più conta non è “quanto” si produce ma “come”. E il viticoltore di Issogne, che coltiva circa 3mila metri quadrati di vigna senza uso di insetticidi né di diserbanti, pensa che il modo migliore per fare un buon prodotto sia servirsi di tecniche semplici e naturali. “E’ mia profonda convinzione – spiega – che l’aggiunta di sostanze estranee al vino durante le varie fasi della vinificazione né impoverisca la qualità, oltre ad annullarne la tipicità e l’originalità. Per questo nella trasformazione di uve non utilizzo sostanze chiarificanti né atte a prevenire depositi. Tecniche artigianali ma sempre mirate alla valorizzazione dell’origine e della qualità dell’uva”. La produzione di Priod è di cica 1.500 – 1.700 bottiglie l’anno, delle quali 200 di Merlot “in purezza” e le altre di rosso a uve miste ma con una quantità di Nebbiolo inferiore a quella del tradizionale Arnad-Montjovet. “Una delle caratteristiche dei miei vini – conclude – è che rimangono almeno 18 mesi in serbatoio e altri 12 in bottiglia per l’affinamento: insomma, prima che escano dalla mia cantina passano sempre almeno due anni e mezzo”. Fabrizio Priod vende per ora esclusivamente in Valle, in particolare a ristoratori, enoteche e privati. DINO BONIN: un’azienda con oltre trent’anni di esperienza D ino Bonin di Arnad ha rilevato nel 1987 l’azienda vinicola fondata dal padre Cesarino nel 1973. E l’esperienza ormai più che trentennale si fa sentire nella sua produzione, in cui non mancano punte di assoluta eccellenza come lo Chardonnay 2005, segnalato quest’anno tra i migliori vini d’Italia nella guida curata da Luca Maroni. Ma, a prescindere dai riconoscimenti, per Dino Bonin è l’annata nel suo insieme ad essere stata positiva: “E’ andata bene: – spiega – abbiamo portato in cantina circa 170 quintali di uva per una produzione di 16-17mila bottiglie. Come quantità e qualità siamo sui livelli degli scorsi anni”. L’azienda di Bonin produce circa 8mila bottiglie di Pinot Noir, 4mila di Arnad-Montjovet, 2mila di Chardonnay, mille di Müller, 700 di Arnad-Montjovet supérieur e 500 di Chardonnay vendemmmia tardiva. Inoltre nelle sue cantine vengono distillate anche quasi trecento bottiglie di grappa all’anno. Ma il viticoltore di Arnad non nasconde comunque i problemi che ci sono nel vendere il prodotto: “Ormai di vino in Valle ce n’è davvero tanto e il mercato è saturo. – dice – Io vendo ancora quasi solo nella nostra regione ma sto iniziando a farmi conoscere anche fuori, in particolare nel Canavese”. 27 Poste Italiane S.p.A.Spedizione in A.P. D.L. 353/2003 (conv.in L. 27/02/2004 N.46)art.1 comma 1 DCB (Aosta) - Infovallée n. 04 - 2007 (Con allegato)