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AREA
BLU
IL GIORNALE DEL LAGO
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27
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LE PAGINE
DEL
GARDA
TAV:
LA PROVINCIA
SPINGE,
IL COMUNE
TEMPOREGGIA
INSEGNAMO
L’EDUCAZIONE
A SCUOLA?
DESENZANO
GIUSY VERSACE:
LA FORZA E IL CORAGGIO
SIRMIONE
Angelo Romani
presidente degli albergatori
e ristoratori
VALTENESI
Valtenesi con Gusto
SALÒ
L’AVIS accende
quarantacinque candeline
ALTO MANTOVANO
Da Massimo Ferri
a Laura Pausini
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UNA EDIZIONE PUBLIMAX SFOGLIA IL
MAGAZINE ANCHE SU WWW.PUBLIMAX.EU
VIETATA LA VENDITA
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INFORMAZIONE COMMERCIALE
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INSEGNAMO L’EDUCAZIONE A SCUOLA?
Tra mille bla-bla finalmente si incomincia a intravedere il pensiero che
solo investendo nella scuola ci può essere la possibilità di formare i cittadini del domani. In modo particolare si
deve guardare all’educazione che è il
supporto per sconfiggere tutte le nefandezze che oggi circolano liberamente:
dalla delinquenza alle ingiustizie sociali, dai conflitti generazionali all’assenza di etica politica e via dicendo.
Quello a cui assistiamo tutti i giorni
e che ampiamente i telegiornali diffondono come le cronache dalle baby
squillo, i rave party, gli omicidi degli
anziani indifesi, fino al male del secolo che è il consumo di sostanze stupefacenti e di alcolici, tutti modelli di
una mancata educazione dei giovani,
che non trovano nella famiglia o nella
scuola quegli importanti insegnamenti educativi che hanno contraddistinto
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sia la famiglia che la politica del primo dopoguerra.
Troppi permessi, troppa libertà, vita
all’insegna del menefreghismo e del
bullismo saranno i nemici del nostro
futuro. Qualche volta ricordiamo il
passato e quanto ci hanno insegnato
i nostri cari genitori o i nostri Maestri
di scuola perché da lì parte il futuro di
ogni Paese civile.
Max
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02
Editoriale
03
Apre il liceo sportivo
05
Osservatorio:
29
Rubrica. Qui area assicurazioni
Il Monte Corno: luogo “sacro” non utilizzato
31
Le pagine di SIRMIONE
Larghe intese, tasche vuote
32
Rubrica. Un tuffo nel blu
Dietrofront del legislatore sui certificati medici
34
Redazionale. La spesa a km zero. Lo sapevi che...
per l’attività sportiva amatoriale
39
Le pagine della VALTENESI
Quando chiude una galleria d’arte
43
Le pagine di SALÒ
10
Storia: Il Papa che ascoltò Angela Merici
47
Le pagine dell’ALTO MANTOVANO
12
Cultura: La nostra storia nella poesia dialettale
55
Rubrica. InformaticArea
14
Redazionale. Mediare anzichè litigare
56
Rubrica. Servizi utili per la casa
15
Le pagine di DESENZANO
59
Portobelloblu
19
Rubrica. La domotica alla portata di tutti
22
Redazionale. Intervista alla dottoressa
Mariavittoria Clerici
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A partire dal prossimo anno scolastico
2014-2015 gli studenti che gravitano intorno all’area del basso Garda avranno la
possibilità di valutare una nuova ed interessante opportunità presso l’Istituto dei
Padri Rogazionisti di Desenzano, dove è
già in funzione da anni una Scuola Secondaria di primo grado (Scuola Media)
paritaria.
Verrà infatti attivata la prima classe del
LICEO SPORTIVO, di nuova istituzione
(DPR n.52 del 5 marzo 2013), non presente in altri Istituti del nostro territorio
gardesano.
Il preside Fiorenzo Pienazza, molto noto
a Desenzano non solo come sindaco ma
anche come apprezzato docente presso
il Liceo Bagatta, tiene a precisare che
“il LICEO SPORTIVO non è finalizzato
solo alla formazione agonistico-sportiva
ma si rivolge a tutti gli studenti interessati ai valori propri della cultura sportiva”.
Il LICEO SPORTIVO si inserisce infatti nel percorso del Liceo Scientifico
con l’introduzione di due nuove materie:
“Diritto ed Economia dello sport” e “Discipline sportive”, che vanno a sostituire
rispettivamente “Disegno e Storia dell’Arte” e “Lingua e Cultura latina”.
Inoltre è previsto il potenziamento di
“Scienze motorie e sportive”.
Al superamento dell’Esame di Stato, il
quinto anno, è rilasciato il diploma di Liceo Scientifico con l’indicazione “Sezio-
ne ad indirizzo sportivo”.
“Le competenze acquisite nel LICEO
SPORTIVO – sottolinea il professor Pienazza - permettono di affrontare tutti i
percorsi universitari a partire da quelli di
settore (Scienze Motorie), con particolare
riferimento ai corsi di laurea ad indirizzo
medico, paramedico, scientifico-tecnologico. Alla fine del quinquennio liceale
inoltre sono possibili sbocchi professionali nello sport businnes, nel management dello sport e nelle professioni legate
allo sport”.
Ricordiamo che l’istituto dei Rogazionisti, sito in via Motta a fianco dell’Idroscalo, dispone di un parco di 10.000 metri quadrati che si affaccia direttamente
sul lago e nel quale sono presenti: due
campi da calcio, un campo da pallavolo,
un campo da basket, un campo da tennis,
un anello per l’atletica.
Le lezioni si svolgono dal lunedì al venerdì; il sabato e i pomeriggi sono liberi
da impegni curricolari e possono essere
utilizzati per iniziative previste dal POF
(Piano dell’Offerta Formativa).
La Scuola dei Rogazionisti dispone, per
chi ne faccia richiesta, di una mensa interna.
L’Istituto aderisce al Piano di Orientamento provinciale con l’attivazione di
OPEN DAY (Scuola aperta a genitori e
studenti) nelle seguenti date:
Sabato 23 Novembre Istituto Rogazionisti ore 10/12 – 14.30/18.30
Sabato 14 Dicembre Istituto Rogazionisti
ore 10/12 – 14.30/18.30
Sabato 11 Gennaio Istituto Rogazionisti
ore 10/12 – 14.30/18.30
e la partecipazione ai CAMPUS territoriali
Sabato 30 Novembre Istituto Superiore
Battisti – Salò ore 15/18.30
Sabato 7 Dicembre Scuola sec. I grado
Trebeschi- Desenzano ore 15/18.30
Chi desiderasse ulteriore informazioni,
anche sulle modalità di iscrizione, può
inoltre contattare la segreteria dell’Istituto telefonando al n. 030 9912306 oppure
allo 030 9141743.
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Il Garda tiene testa alla recessione che ha colpito molti settori produttivi e commerciali. Come dire che alle
vacanze sul lago più bello e grande d’Italia non si rinuncia. O meglio gli stranieri non ci rinunciano. Ma a
trascinare verso l’alto il trend del bilancio 2013 (secondo i dati Iat di fine settembre) sono soprattutto Limone
(+12%), meta preferita dai tedeschi, e in misura minore
Gardone Riviera.
Stabili invece i dati di presenze e arrivi di Desenzano e
Sirmione. In flessione invece Salò e Toscolano. Quindi se
è l’Alto lago a rimpinguare il bilancio statistico di arrivi
e presenze vien da pensare: se non registrano flessioni le
due località meno cementificate della riviera bresciana,
risparmiate da una natura particolarmente selvaggia e impervia, è segno che il turista, in particolare quello d’oltralpe, da molti anni particolarmente affezionato soprattutto
alle località dell’alto lago, è attento al paesaggio e sceglie
località che non hanno subito attacchi urbanistici violenti,
come è invece accaduto altrove. E questi dati dovrebbero
essere da monito per gli amministratori che dovrebbero,
una buona volta, ascoltare le voci di chi invoca uno stop
all’invasione del cemento che ha fatto infiniti disastri ambientali e paesaggistici anche sulle rive del Garda.
2013 (gen.-sett.)
Comune
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Presenze
Arrivi
670.629
187.084
671.680
186.767
Gardone R.
197.752
50.428
195.145
49.470
Salò
151.822
40.583
158.760
42.451
1.041.806
276.673
1.053.806
270.927
378.606
77.552
397.447
77.255
Toscolano M.
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Arrivi
Desenzano
Sirmione
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Presenze
2012 (gen.-sett.)
Presenze = numero pernottamenti - Arrivi = numero clienti ospitati
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Sul numero precedente a pagina 20, nell’articolo “Preziosi cimeli del RAV al Museo Rambotti” erroneamente
abbiamo scritto “del 150° anniversario della prima guerra mondiale” anziché del 100° anniversario, all’interno
del discorso del Colonnello Aurelio Tagliabue, con cui
ci scusiamo per l’involontario errore.
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L’Osservatorio
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Da quando mi interesso della pianificazione urbanistica
di Desenzano, dai
lontani anni ‘60,
mi sono sempre
trovato a considerare la “sacralità”
del Monte Corno come un fatto riconosciuto da tutti, mai messa in
discussione da alcuno e accettata
come luogo qualificante del nostro
territorio. Sulla necessità di vincolare all’interesse pubblico questa
ampia zona collinare non c’è mai
stata resistenza, nemmeno da parte
dei proprietari delle aree agricole,
che si sono immediatamente resi
conto che non considerare la loro
una posizione di pregio, quindi
soggetta ad un possibile vincolo
di inedificabilità, sarebbe stata una
battaglia persa.
Il motto per il Monte Corno è sempre
stato: conserviamo un grande spazio
verde, ricco di una pregiata flora, a
disposizione della comunità.
Tentativi di edificazioni non ce ne
sono mai stati. Almeno a me non
sono mai pervenuti. Tutto bene.
Però, questo grande spazio verde,
non viene utilizzato.
E’ accessibile da più parti, ma sembra essere di nessuno, perché una
vera ragione, per la quale qualcuno
dovrebbe accedere a questa pregiata
località, non è mai esistita. Qualche
modesto tentativo di attirare gente
su questo Monte è anche stato fatto, realizzando un paio di Agriturismo, ma è ben poca cosa rispetto a
quello che si potrebbe fare per considerare il grande spazio verde una
struttura al libero utilizzo della comunità.
Una volta, la settimana di Pasqua,
si saliva tutti quanti sul punto più
alto della collina a mangiare le
uova. Ma solo pochi ancora se ne
ricordano. E niente altro.
Affrontiamo allora il tema della sua
utilizzazione. Anche se risulta di
non facile attuazione, perché, tutto questo complesso paesaggistico
è di proprietà privata e le coltivazioni, sia dell’ulivo che dei vigneti,
sono tuttora attive e danno prodotti
di ottima qualità. Forse non ci si
riuscirà mai o, forse, ci vorrà molto
tempo. Sicuramente almeno fino a
quando non si sarà trovato il modo
di creare un possibile interesse dal
rapporto tra i proprietari dei luoghi
agricoli e i potenziali visitatori dei
luoghi stessi.
Come potrebbe essere? E’ difficile
a dirsi. Ognuno può avanzare proprie ipotesi. Importante è che per
i proprietari ci sia un tornaconto,
senza creare niente che sia stravolgente per il territorio. Soprattutto
ci sia modo di tutelare la difesa dei
luoghi da vandali o da persone che
si dimenticano facilmente dove si
trovano. Penso ad un sistema di videosorveglianza e ad una frequentazione solo nelle ore diurne.
Si potrebbero organizzare, settimanalmente, delle passeggiate guidate, sia per i giovani che per gli
anziani, a piedi o in bicicletta, per
mostrare loro la ricca vegetazione
che, pare, sia piuttosto interessante.
Con possibilità di bivacco, anche
rustico, in corrispondenza degli
edifici esistenti e delle zone di sosta che si potrebbero creare lungo
il percorso. Dove è possibile incontrarsi più volte, per socializzare al di
fuori dei luoghi deputati della Città.
Si potrebbe creare un percorso protetto per gli appassionati di footing,
con erogatori d’acqua fresca e servizi lungo i sentieri di percorrenza.
Dare vita, in accordo con la scuola
di agraria di Brescia, utilizzando la
ristrutturazione di un edificio esistente, ad una scuola per gli appassionati di agricoltura e giardinaggio.
Realizzando anche spazi organizzati per il relax e corsi di ginnastica
nel verde, specie nel lungo periodo
quando le spiagge non sono praticabili. Vedrei bene una biblioteca specializzata in materia di agricoltura e
paesaggio, da ricavarsi in adiacenza
ad un Agriturismo.
Tante altre cose si potrebbero fare
e chi ha delle idee si faccia avanti.
Anche senza premura.
Il Monte Corno non ha sicuramente
fretta e i Desenzanesi nel frattempo
hanno comunque da vivere bene.
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L’Osservatorio
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Ogni giorno questo
governo ci riserva
qualche sorpresa,
almeno attraverso
l’informazione che
gioca a nascondino. È di ieri la notizia data dal presidente dell’Inps che il patrimonio
della stessa ha qualche problema,
non più di due mesi fa scrissi che
l’ente previdenziale dei dipendenti
pubblici (Inpdap) era confluito nell’Inps, con un particolare: non portava in dote neanche un centesimo.
Vale a dire che lo Stato non aveva
pagato nessun contributo previdenziale dei suoi dipendenti: un buco
da 12 miliardi. In quella occasione
la nostra stampa, attraverso alcuni
giornaloni non diedero nessuna rilevanza a questo fatto gravissimo.
Ma si sa questo governo gode da
parte di certa informazione un particolare ombrello tutelare, quasi di
lesa maestà.
E’ ora che si faccia chiarezza a cominciare dai trionfalistici annunci,
tipo “siamo fuori dal tunnel”, oppure “si vede la ripresa”, poi si manda
a Bruxelles la legge di Stabilità e
cosa rispondono? “Tutto da rifare”.
Risparmiateci almeno queste figuracce e dite finalmente ai cittadini
come stanno le cose, ce ne faremo
una ragione.
Dov’è finita la sentinella delle tasse, onorevole Alfano? I cittadini
hanno la percezione che le tasse
siano aumentate.
Signori ministri del centrodestra,
abbiate coraggio e mollate al suo
destino questo carrozzone che da
quando è nato non ha sortito niente
di buono, non rendetevi complici
di questa situazione, viceversa i vostri elettori vi castigheranno, com’è
giusto che sia.
Siamo alle solite: vogliono inseguire i voti moderati, e non si sono
accorti che i moderati non ci sono
più, al loro posto ci sono gli incazzati come non mai, stufi di vivere
nell’attendismo del nulla.
Si abbia il coraggio di mettere
in discussione tutti i trattati con
l’Europa: in primis l’euro, il fiscal
compact e non ultimo il trattato di
Schengen, per mettere fine a que-
sta invasione di afroasiatici. Non
possiamo mantenerli. Il lavoro non
c’è, perciò vanno rimandati indietro. Questa è una bomba che, quando esploderà, sarà molto fragorosa
e dolorosa.
Ogni giorno che passa senza prendere decisioni su nulla, dall’economia alla politica, il nostro Paese non
vede futuro, e se voi politici non
siete capaci di amministrare bene
questa esausta Italia, allora lasciate
il passo ad un’altra classe politica
che sappia rilanciare questo Paese.
Perciò andare a votare non è una bestemmia, la democrazia si fonda sul
voto popolare, e se la prossima primavera si voterà per il parlamento
europeo possiamo votare anche noi
per un nuovo parlamento.
Non abbiamo più tempo da perdere: l’economia, una buona giustizia
e un po’ meno tasse non possono
attendere.
Cari politici, andate in mezzo alla
gente, vi accorgerete quanto siete
lontani da loro e magari avrete un
sussulto di orgoglio. Ne avete proprio bisogno.
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L’Osservatorio
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In un precedente numero di Area Blu
avevamo trattato la disciplina dei certificati medici per l’attività sportiva amatoriale prevista dall’art. 2 del Decreto
del Ministero della Salute del 24 aprile
2013 (cosiddetto Decreto Balduzzi). E’
definita amatoriale “l’attività ludicomotoria praticata dai soggetti non tesserati alle Federazioni Sportive Nazionali, alle Discipline associate, agli Enti
di promozione sportiva riconosciuti dal
CONI, individuale o collettiva, non occasionale, finalizzata al raggiungimento
e mantenimento del benessere psico-fisico della persona, non regolamentata da
organismi sportivi, ivi compresa l’attività che il soggetto svolge in proprio, al
di fuori di rapporti con organizzazioni o
soggetti terzi”.
Nel successivo numero avevamo invece
trattato la disciplina dei certificati medici per l’attività sportiva non agonistica prevista dall’art. 3 del medesimo
Decreto. Sono attività sportive non agonistiche “quelle praticate dai seguenti
soggetti: a) gli alunni che svolgono attività fisico-sportive organizzate dagli
organi scolastici nell’ambito di attività
parascolastiche; b) coloro che svolgono
attività organizzate dal CONI, da società
sportive affiliate alle Federazioni sportive nazionali, alle Discipline associate,
agli Enti di promozione sportiva riconosciuti dal CONI, che non siano considerati atleti agonisti ai sensi del D.M. 18
febbraio 1982; c) coloro che partecipano
ai giochi sportivi studenteschi nelle fasi
precedenti a quella nazionale”.
Entrambe le norme, emanate in attuazione dell’art. 7, comma 11, del D.L. 13
settembre 2012, n. 158 (poi convertito in
legge) erano entrate in vigore il 4 agosto
2013.
Successivamente, tali disposizioni sono
state modificate da un emendamento di
iniziativa parlamentare in occasione della conversione in legge del D.L. 21 giugno 2013, n. 69, al quale è stato aggiunto
l’art. 42-bis. Tale disposizione è entrata
in vigore il 21 agosto 2013. Pertanto, il
testo originario del Decreto Balduzzi è
rimasto in vigore soltanto 17 giorni.
Con tale disposizione, al fine dichiarato di “salvaguardare la salute dei cittadini promuovendo la pratica sportiva,
per non gravare cittadini e Servizio
Sanitario Nazionale di ulteriori onerosi
accertamenti e certificazioni”, è stato
soppresso l’obbligo della certificazione
per l’attività sportiva amatoriale, che era
stato introdotto dal citato art. 7, comma
11, del D.L. 158-2012, attuato dall’art. 2
del D.M. 24 aprile 2013.
In seguito il Ministero della Salute è intervenuto in data 11 settembre 2013 con
la Nota Prot. n. 4608.
La nuova disposizione normativa ha
inoltre confermato l’obbligo di certificazione presso il medico o il pediatra di
base per l’attività sportiva non agonistica, rinviando alla discrezionalità tecnica del medico certificatore la necessità
o meno di prescrivere ulteriori esami
clinici, come ad esempio l’elettrocardiogramma (che nel testo originario era
invece obbligatorio).
Alla luce di quanto sopra, con la citata
Nota, il Ministero della Salute ha confermato che:
1) la nuova norma ha soppresso l’obbligo di certificazione per l’attività ludico
motoria e dell’art. 2 del Decreto del Ministero della Salute del 24 aprile 2013;
2) il certificato medico per l’attività
sportiva non agonistica resta obbligatorio, rinviando alla valutazione del medico certificatore la necessità o meno di effettuare ulteriori esami clinici e indagini
diagnostiche, come l’elettrocardiogramma, che pertanto non è più obbligatorio;
3) per quanto riguarda la disciplina delle
attività di particolare ed elevato impegno cardiovascolare “gran fondo”, nulla
sembra essere stato modificato rispetto
alla disciplina prevista dall’art. 4 del Decreto del Ministero della Salute del 24
aprile 2013.
Pertanto, le disposizioni previste dall’art. 2 e dall’art. 3, comma 3, del D.M.
24 aprile 2013 devono intendersi implicitamente anche se non espressamente
abrogate.
La conseguenza di quanto sopra è che
la certificazione medica per le attività
sportive amatoriali (come sopra definite) non è più obbligatoria, mentre resta
obbligatoria la certificazione medica per
i soggetti che praticano attività sportiva
non agonistica, lasciano al medico certificatore la responsabilità di avvalersi o
meno di esami clinici secondo le linee
guida che dovranno essere approvate
con Decreto del Ministro della Salute,
su proposta della Federazione nazionale
degli ordini dei medici chirurghi e degli
odontoiatri, sentito il Consiglio superiore di sanità.
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L’Osservatorio
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È una malinconica notizia quella della chiusura dell’attività “fissa” della
storica galleria d’arte “L’Antiquario
del Garda”, con sale espositive in via
S. Maria di Desenzano, chiusura che
avverrà il prossimo 31 dicembre. I titolari Maurizio e Renata Campisi, nel rifare la storia
di questo importante sito culturale, hanno riassunto le
motivazioni della loro decisione: un tentativo di rapina che mandò in frantumi una vetrina, la crisi economica e una burocrazia asfissiante.
La storica galleria nasceva il 25 aprile del 1967 al
“Grattacielo” di viale Dal Molin per iniziativa del
padre di Maurizio, il mai dimenticato Piero Campisi,
scrittore e notevole firma del giornalismo del dopoguerra, inviato speciale de “L’Unità” e di altre testate
nazionali ed estere.
Ben presto “L’Antiquario del Garda” fu centro culturale di rinomanza nazionale, assiduamente frequentato da personalità come il poeta Diego Valeri,
il drammaturgo francese Jean Tardieu, lo scrittore e
giornalista Nantas Salvalaggio, il poeta Gino Benedetti, il pittore Ernesto Treccani, l’allora sindaco di
Brescia Bruno Boni, altri giornalisti e scrittori quali
Carlo Castellaneta, Pietro Bianchi, Gaetano Gadda;
altri artisti come i pittori Agostino Barbieri, Gianluigi
Verdi, Carlo Fayer, il regista Franco Piavoli.
L’Antiquario del Garda ha sempre calamitato pure
personalità della cultura europea, sul nostro lago per
una vacanza, per un convegno, per motivi di studio.
Nell’estate del 1968 all’Antiquario ci fu un evento artistico forse mai registrato prima sul Garda: una mostra
di grande interesse e richiamo con opere di Giorgio De
Chirico, Ernesto Treccani, Aligi Sassu, Bruno Cassinari, Filippo de Pisis, Giuseppe Migneco, Giuseppe
Ajmone.
Ricordi alla mano ci dicono che domenica 7 luglio del
1968 all’Antiquario veniva presentato il romanzo “Il
L’opera autobiografica di Piero Campisi
letto in piazza” di Nantas Salvalaggio, dal quale sarebbe poi tratto il film per la regia del bresciano Bruno
Gaburro.
Sarebbe qui troppo lungo ricordare gli avvenimenti artistici di “cartello” vissuti all’Antiquario, un risveglio
culturale per la città di Desenzano, che aprì la strada
ad altre iniziative artistiche con il Premio nazionale di
pittura “Ancora d’Oro”, che un gruppo di amici, tra i
quali Piero Campisi, allora consigliere dell’Azienda di
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Turismo, e il presidente
di Piero “La Pecheronza”,
della stessa dottor Caopera autobiografica, testimillo Belli, riuscirono a
monianza di una vita dedicoinvolgere nella giuria
cata al giornalismo, prezioDiego Valeri, Virgilio
sa testimonianza per coloro
Lilli, l’avvocato Giache, troppo giovani, vivrancomo Fondrieschi, il
no attraverso ricche pagine
pittore Giacomo Berdi storia di allora, dal dopogomi. Seguiva l’idea
guerra al 1987, anno della
per
l’organizzazione
sua scomparsa.
del “Mercatino delDi Piero Campisi ancora
l’Antiquariato” ancooggi ci si ricorda della sua
ra oggi operativo e fin
disponibilità ad aiutare i
dall’inizio conosciuto e
giovani studiosi e ricercafrequentato a livello intori d’arte, che di tanti suoi
terregionale.
consigli e documentazione
Visitare le sale dell’Anfecero tesoro per pubblicatiquario è sempre stato
zioni, servizi giornalistici e
un vero piacere, una
tesi di laurea.
Galleria
L’Antiquario
del
Garda:
Per la vasta attività dell’Ancontinua scoperta, pure
Al centro l’ex sindaco di Brescia Bruno Boni,
tiquario, come si diceva alper gli amanti del moalla sua destra lo scrittore Nantas Salvalaggio,
l’inizio, la sua chiusura desta
bile dal ‘600 all’800,
alla sua sinistra la signora Aika. Anni ‘70 sec. scorso
un sentimento di scoramenper poter ammirare antiche stampe, porcellane, maioliche, tappeti persiani ed to, un segnale che fa pensare all’impoverimento culturale
orientali. In questa galleria si sono tenute più di cento per la Città di Desenzano. C’è il conforto, come ci hanno
mostre di arte antica e contemporanea, presentazioni di assicurato Maurizio e Renata Campisi, che l’Antiquario
libri. Per opere pittoriche non sono mancate firme di terrà la licenza per avviare un esperimento di vendita onfama europea come quelle di Federico Zandomeneghi, line (lantiquario.com), solo perché sollecitati dai figli.
Inoltre per l’avvenire da parte dei titolari c’è l’intenzione
Filippo Palizzi, Antonio Mancini, Girolamo Induno.
Nel 2007 per iniziativa della moglie di Piero Campisi, di organizzare, nell’arco dell’anno, qualche mostra temaIrmingard Fehrmann “Aika”, usciva il libro postumo tica e incontri culturali dedicati all’editoria artistica.
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Il presidente del Rotary Club Salò–Desenzano Federico Orlandi ha stanziato 14.000 euro stanziato per il restauro dell’aratro del Lavagnone. Il contributo consentirà il ritorno
dell’aratro al Museo “Rambotti“ in breve tempo.
Va ricordato che ai primi di luglio 2013 sulla superficie
dell’aratro erano state rilevate alcune microfratture e una
frattura di maggiore entità in corrispondenza della bure. Verificata la necessità di un intervento specialistico, la Soprintendenza per i Beni Archeologici della Lombardia aveva
inviato una restauratrice a verificare l’entità del problema
e valutare gli interventi di restauro e le prescrizioni necessarie per poter esporre nuovamente il reperto (supporto e
monitoraggio ambientale).
Il restauro era stato subito realizzato da un laboratorio specializzato di Firenze, così da evitare l’ulteriore deterioramento dell’aratro.
Per quanto riguarda invece le prescrizioni della Soprintendenza, sulla base delle esperienze di altri importanti musei
verrà realizzato un apposito supporto che unirà alla funzionalità un aspetto gradevole e poco intrusivo. Il monitoraggio verrà realizzato con un sistema di sensori connessi a un
software in grado di rilevare costantemente i cambiamenti
ambientali rilevanti per la conservazione di un manufatto in
legno unico al mondo.
Il Sindaco di Desenzano Rosa Leso dichiara: “Il gesto del
Rotary Club non offre solo un contributo economico, ma è
anche il riconoscimento che valorizzare le risorse culturali
del territorio è un investimento. Ringrazio il Rotary Club,
l’Assessore Antonella Soccini, il Conservatore del Museo
dott.ssa Claudia Mangani ed il personale dell’ufficio Cultura, che stanno seguendo passo passo tutte le fasi del restauro.
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La storia spesso ci ricorda lo spirito
allegro dei Gardesani, e in tanti, anche
da fuori di queste mura, hanno inteso
che da sempre il dio Benàco non perde occasione per far festa, per avere
intorno a sé importanti personaggi e
gente allegra, ai quali elargisce splendidi doni, ad iniziare dalle luminose
atmosfere, suggestive visioni offerte
spesso dalla fata Morgana, da regali
banchetti, da frutta e fiori a profusione, spettacolari agitazioni delle acque
poi tranquille a ridere con piccole
onde, pigre sulla riva.
Il veneziano Agostino Beazzano, poeta attivo nella prima metà del Cinquecento, personaggio caro al cardinale
e storico Pietro Bembo, scrisse un
carme intitolato “Verona” ed alcuni
epigrammi latini. Egli ebbe rapporti
con molti illustri personaggi del secolo XVI. Il Castiglione e l’Ariosto lo
ricordano tra i più cari amici.
Nel carme “Verona”, pubblicato nel
1524, ringrazia il pontefice Clemente VII, al secolo Giulio de’ Medici,
il Papa che accolse e ascoltò Angela
Merici intenta ad opere caritatevoli e
di pacificazione fra i principi del suo
tempo. Il ringraziamento a Clemente
VII fu espresso per aver inviato alla
città scaligera come vescovo Giovanni Matteo Giberti. Alla esultanza dei
veronesi partecipa la stessa natura che
si riveste - scrive il Beazzano - del suo
aspetto più ridente: partecipa lo stesso
Benàco che indice solenni festeggiamenti, convocando a banchetti i fiumi
e le ninfe del lago. E continua: “A sua
volta il padre Benàco dall’onda cristallina orna di regali tesori le caverne
donde pendono le stalattiti (non parla
Il Cardinale e storico Pietro Bembo (1470 - 1547) opera del Tiziano, 1540.
Al Washinghton, National Gallery of Art.
di mostri) qua invita le ninfe e i fiumi
vicini, e prepara le mense, e insieme
consuma ricche imbandigioni”.
Il poemetto del Beazzano fu pubblicato per la prima volta nel 1524 con il
“Benàco” di Pietro Bembo, dal quale
sembra aver tratto qualche ispirazione, almeno nell’episodio mitologico.
Infatti il poema del Bembo, come
scrive l’Elwert, fu pure composto nel
1524, in occasione della nomina del
Giberti a vescovo di Verona. Il Bem-
bo finge che la notizia della nomina
giunga al padre Benaco che si rallegra (Atque laetis implevit vocibus)
del fatto che finalmente il giovane
Giberti, appena trentenne, sia stato
designato vescovo.
Rispetto al poemetto del Beazzano, il
Bembo con il suo “Benaco” si fa portavoce di tutti coloro che dal Giberti
si attendevano la scacciata da queste
terre degli Spagnoli e dei Tedeschi.
Dalla poesia, pensiero consolatorio,
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Clemente VII incorona Carlo V a Bologna.
Maiolica di Faenza (sec. XVI).
Bologna, Museo Civico
Giovanni Matteo Giberti - 1495 - 1543
DEDEL FLORENTZ ADRIANO DI UTRECHT - per i Gardesani del XVI secolo Luigi
Ludovico de’ Rampinis di Renzano di Salò
si fa strada la cruda storia di questi
giorni con Papa Clemente VII che
ebbe la ventura di dover operare in
tempi di immani lacerazioni politico religiose e a dover fronteggiare, come
riferiscono gli storici “le schiaccianti
pressioni delle grandi potenze e a rilanciare la funzione spirituale egemone di Roma, mentre questa era aggredita da una contestazione dilagante,
e minaccioso incombeva a Oriente
l’impero ottomano”. Nel contempo,
è risaputo, che Clemente VII fu anche accorto mecenate, provvedendo
la commissione degli affreschi della
Cappella Sistina a Michelangelo.
Gli intellettuali gardesani, che riguardavano compiaciuti all’opera del
Beazzano, anche perché esaltava le
bellezze del Benàco, nel contempo seguivano con trepidazione gli eventi di
Roma, e per conforto allo spirito del
Pontefice pronto alla promozione di
attività caritatevoli, sapendo che egli
aveva ascoltato la loro concittadina
Angela Merici, donna straordinaria
che seppe far rivivere umilmente, ma
non senza profonda preparazione, lo
spirito evangelico primitivo rivolto
alla carità e alle opere sociali.
Inoltre essi sapevano che il Pontefice
era succeduto ad Adriano VI, al secolo Dedel Florentz Adriano di Utrecht,
(1522-1523) il quale sul Garda veniva indicato (leggenda?) come nativo
di Renzano, battezzato al fonte battesimale di Salò col nome di Luigi
Ludovico de’ Rampinis, Papa che si
era proposto la riforma della Chiesa,
cominciando dalla Corte romana, tanto da denunciare le colpe del papato
nella corruzione della Chiesa.
Si può ben dire che nella “grande
storia” quasi sempre si trovano pagine che mettono in luce la straordinaria entità geografica della regione
benacense, come fosse al centro dell’Europa fin dai tempi antichi, anche
perché detentrice di un invidiabile patrimonio naturalistico e culturale.
Con le opere del Beazzano e del cardinale e storico Pietro Bembo, oggi non
molto ricordate, si presentò un’altra
occasione per uno spazio poetico e
critico del Garda, testimonianze di
corale vivacità pure in tempi difficili
come quelli del XVI secolo.
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Pescatori di Bardolino - primi anni del ‘900 - Tutti “canterini” nei cori della riviera veronese
Su queste pagine molte volte abbiamo
ricordato la poesia dagli autori latini
a quelli dei nostri giorni, compresi gli
stranieri ovviamente tradotti, una finestra culturale che presenta un panorama
vastissimo, e che molto ha contribuito a
far conoscere il lago di Garda a livello
universale. Invece la poesia vernacolare dedicata al nostro lago per lo più ha
radici venete. Di recente i nostri poeti (ricordiamo Alberto Rigoni, Velise
Bonfanti e Franca Grisoni) si esprimono in dialetto di casa, dialetto che si sta
affievolendo nei nostri giovani i quali
hanno un linguaggio che del dialetto dei
padri forse conserva suoni, una volta si
diceva “cantilena” bresciana - veneta mantovana. Negli ultimi cinquant’anni
la televisione, come si dice, ha ha contribuito ad unificare la moderna lingua
italiana, mentre i dialetti con i nostri
nipoti sembrano destinati a fare le valigie, anche se della lingua unificata
rimarrà la musicalità regionale o municipale che esiste da secoli. Se pensiamo
ai testi teatrali supportati dalla mimica,
come quelli napoletani, veneti, romani,
siciliani, lombardi, per dire dei più significativi, in futuro bisognerà considerarli come icone artistiche, simili a dipinti, sculture, architetture del passato,
patrimonio che mai potrà estinguersi?
Nell’Ottocento - ad esempio - il maggior poeta del vernacolo veronese
Berto Barbarani, frequentava il nostro lago anche per cogliere “quadri”
di vita quotidiana popolare, ascoltava
pescatori, lavandaie, marinai, mugnai,
contadini, dal cui linguaggio prendeva
a piene mani. Vediamo un suo sonetto:
“Lago, da l’acqua fresca e celestina / de
le fontane che te sbrissia drento, / lago
de Garda, da la recia fina, / che te senti tremar le vele al vento: e i limonari
quando che i se inchina / zo da le rive
a farte complimento (...) Cosita a sera, /
i barcaroi che canta / co na malinconia
che no fa pena, / fin che la dona a casa
se decanta / atorno al fogo a pareciàr
da sena!”.
A Lazise un anziano pescatore ci ha ricordato questi versi sentiti in gioventù:
“La barca la core / la vecia la tase; / el
vento discore / con vose da pase”.
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I “pescatori” f.lli Barziza - dicembre 2011 - un bel pesce poi rilasciato
poiché parla soltanto il dialetto benacense
Giunse poi il tempo, chissà mai quanto lontano da noi, per
il canto corale, quando i pescatori si trovavano numerosi in
qualche osteria di Garda, di Sirmione o di altri centri rivieraschi, per festeggiare, a fine stagione, la buona pesca della
sardella. Fino a pochi anni or sono si poteva udire questo
canto: “Na sera né ciara né bruna / da la Roca spuntava la
luna...”. Una voce narrante usciva allora dal coro per dire che
la luna era di un bel giallo-oro riflessa nel lago, e i pescatori verso “el Pal del Vò” si rivolgevano ad un ragazzo della
ciurma per rassicurarlo: “Baila, na bona pesca farem”, preannunciando poi: “el maestro Minucci e compagnia / vegnarà a
cantarne, / el tegnarà alegria. / Le sardele al Vò el ciamarà / e
la corneta con lu el portarà. / Eto sentì Straciari che melodia!
/ Pochi ghe ne che lo passa via. / Vedi Giorgio ‘na barca in
fondo / la me pare quela de Colombo / fornia de vele e anca
de baloni / ghe manca solo ponti e casseroni”.
La voce narrante riprende: “Cusì dixendo pian pianin tiraa
ci la corda, ci la ree, ci remava. / Da le rive i ciari ciacolava
cunandose anca lori e i spiava. / Po un coro se leva melodioso / e i pescatori contemplando la luna sfogano / i so amori,
amore al so lago, amore a la so bela, / cusì finì la pesca de
la sardela”.
Preziosa è stata pure l’opera di Isa Grandinetti Marchiori che
nel volume “Per dindirindina! - Proverbi, leggende, tradizioni e fatti di vita Valtenese e Gardesana”, Edizioni del Moretto, Brescia 1984. Si tratta di un certosino lavoro di recupero, un salvataggio del linguaggio domestico ormai ridotto
in stretti ambiti, tradizioni ancora vive nella prima metà del
Novecento, come cori campestri, filò, festeggiamenti, che la
Grandinetti fa risalire ad antiche culture di Cenomani, Galli
e Romani.
Da “Le Polegane”: Le s-cète de Sojà / che j-è duture / le ga
la tor / ma nò le gha le ure”. (Le ragazze di Soiano / che sono
ambiziose / hanno la torre / ma non le ore).
Le s-cète dè Portès / le se crede dè esser bele, / le somèa
tante pomèle / smarsìde söl solèr. (Le ragazze di Portese / si
credono di essere belle, / sembrano tante mele / marcite sul
solaio).
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Lago di Garda - pesca del carpione con reti da fondo
Le s-cète dè Rioltela / le marcia ‘n söpèla / la fa tric e tric e
trèla / per farsi sentir. (Le ragazze di Rivoltella / camminano
in zoccoletti / fanno tric tric trella / per farsi sentir).
Oh chè bèl fior / oh chè bèl fior, / le s-cete de Rioltèla / le
marcia ‘n vapor. (Oh che bel fiore, / oh che bel fiore / le
ragazze di Rivoltella vanno in vapore). Le sopèle: gli zoccoletti comperati al mercato di Desenzano.
Da quanto abbiamo recuperato in questa veloce ricerca emerge un dato: il vernacolo sulla riviera bresciana è - per così
dire - minoritario rispetto alla lingua classica come latino e
italiano. Ciò lo si può dedurre già dal Cinquecento con l’Accademia degli Unanimi di Salò, vedi il Voltolina, il Bonfadio,
il Grattarolo, il Bembo, per dire delle voci più significative
della poesia e della narrazione. Probabilmente la cultura che
operava nella capitale della Magnifica patria di riviera, non
si affidava al vernacolo, forse ritenendolo non del tutto comprensibile fuori dai suoi ristretti confini. Lasciavano quindi al volgo il compito di tramandare oralmente in dialetto
canzoni, filastrocche, poesie, proverbi. Se poi si analizzano
i dialetti parlati sulla riviera occidentale, gli stessi mutavano
da paese a paese. La differenza ancora oggi si sente dalla
parlata dialettale da Brescia a Salò, da Desenzano a Sirmione, dalla Valtenesi a Limone, paese quest’ultimo influenzato
dalla parlata del Sommolago.
Negli ultimi decenni qui il dialetto si è fatto strada per opere
teatrali in dialetto di casa, assai colorito e divertente. Forse si
è qui sentita la necessità di lasciare una testimonianza scritta
e recitata, come è stato per secoli il teatro veneto e per quello napoletano, per dire dei più conosciuti e rappresentati in
Italia e all’estero. Una iniziativa che merita considerazione
e plauso.
A questo punto bisognerebbe pure soffermarsi a considerare
il “MINESTRONE”, canzone popolare gardesana. I “Minestroni” di cui è conosciuta l’esistenza sono prevalentemente
tre: due vengono cantati a Garda e uno a Sirmione. Con l’aiuto dell’amico Vittorio Faccioli, presto dedicheremo lo spazio
che i “Minestroni” gardesani meritano.
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o si sospettava, e chi
con dissenso, chi con
disperazione, chi con
rassegnazione, aveva
già fatto i conti con la
questione. In pratica
sono venuti a mettere lo zucchero sulla pillola. Si è parlato di TAV, sabato
16 novembre a Palazzo Todeschini,
in una sala Pelèr quasi al completo.
Ad introdurre il sindaco Rosa Leso:
“Quale città vogliamo costruire? Desenzano è in una posizione strategica,
vicina ad aeroporti. La mobilità interna non può prescindere da quella
esterna, non può in pratica non tener
conto di quel che la circonda: Montichiari e l’aeroporto, ma valutiamo il
consumo di territorio. Zone di pregio
(vigneti Lugana) e storiche (Lavagnone) sono interessate al progetto. Non
una logica del no, ma attenzione...”.
Carlo Faccin e Tiziano Andriulli
hanno esposto l’aspetto tecnico della tratta che ci interessa: la Bs-Vr. Il
59% del percorso (81km) si snoda in
provincia di Brescia, il 23% (31km)
in quella di Verona.
La galleria di Lonato (7,5 km) sbuca
nel territorio di Desenzano (casello),
poi 2 gallerie artificiali in zona colli storici. Andriulli valuta i possibili
scenari con la nuova stazione di Montichiari che fungerebbe da cerniera
tra i servizi. A questo punto parte del
pubblico già rumoreggia. A mettere la
ciliegina sulla torta sono le parole di
Corrado Ghirardelli, assessore al Tra sporto Provincia Bs, il quale auspica
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“che la tratta sia conclusa entro il
2014 (scadenza approvata dal CIPE),
perché poi potrebbe essere sospesa,
e oltre al danno avremmo anche la
beffa. Tutti vorrebbero avere i servizi
- aggiunge - le infrastrutture, i treni
veloci, ma sul territorio del vicino. Si
parla di uno spostamento del tracciato, ma spostarlo significherebbe non
concludere più la tratta! Importante
è quindi chiedere che la tratta venga
finanziata e conclusa. Bisogna piuttosto fare attenzione con la parte cantieristica (più invadente della tratta
stessa). Da parte della Provincia c’è
quindi l’impegno per un minor utilizzo del territorio.
La linea però è molto avanti (a Travagliato). Il dibattito offre poi una
gamma di idee piuttosto ampie. Da
Gabriele Lovisetto, che invita a un
confronto, anche con i comuni del
mantovano cui verrebbe “sbolognato”
il tracciato alternativo, al no secco di
Franco Tiana (Cons. Prov. Mantova)
che si domanda perché l’opera debba
essere conclusa assolutamente e a tutti i costi. E una meditazione sul senso
delle infrastrutture e di quest’opera
proviene anche dal consigliere Luigi
Cavalieri, che invita a valutare se essa
sia strategica oppure no, al di là del
discorso ambientale, che ovviamente
va salvaguardato. Concetto amplificato anche dalle parole dell’assessore
Maurizio Tira: “dovremmo chiederci
a cosa serva. La Tav raddoppia la rete
ferroviaria. Bisogna portare le persone e le merci via dalla strada e se la
ferrovia storica è satura, allora serve
un potenziamento, un’altra ferrovia,
perché il traffico su strada è insostenibile. Sprechi la Regione ne ha fatti
molti, infrastrutture che non servivano a nulla! In questi 6 mesi ragioniamo allora su un tracciato, partendo
dal fatto che due binari nuovi servono. Zanardelli, per esempio, nella ferrovia storica (‘800) aveva discusso su
3 tracciati”.
S.L.
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I cantieri sono già arrivati a Travagliato e tra poco saranno sulle
colline gardesane. Inesorabile, nonostante i molti no, la linea dei
treni dell’alta velocità Brescia-Verona avanza.
Una linea tra l’altro già ben servita dalla Freccia Bianca: 42 treni con partenze ogni ora (mezz’ora nelle ore di punta), a partire
dalle 6 fino alle 21, tra Milano e Venezia e viceversa. Mentre si
tagliano i treni regionali e i pendolari sono costretti a viaggiare
come sui carri bestiame, spesso in ritardo, sporchi e privi di ogni
comfort, nelle sedi istituzionali si progettano “grandi infrastrutture di trasporto”, contestate dalla popolazione (vedi i No Tav della
val di Susa); anche qui, sul Garda, i treni Tav che stanno avanzando sono contestati dai comitati ambientalisti. Eppure il tracciato
avanza, spinto da interessi e miopie. Attraverserà Calcinato, Lonato, Pozzolengo e Peschiera.
E in un momento in cui si sta parlando di far inserire il Garda
nei siti Unesco (un’utopia possibile, secondo Massimo Tedeschi)
proseguire nella distruzione dei campi non pare un’idea intelligente, semmai va controcorrente. Di questo se ne è parlato in
recenti convegni dove si sono incontrati esperti e amministratori
locali, ambientalisti e semplici cittadini per discutere del futuro di
un’area di incomparabile bellezza ma esposta agli attacchi della
cementificazione selvaggia, del consumo dissennato del suolo”. E
la linea Tav non è forse un altro dissennato consumo del suolo?
Contro questa linea, ora finanziata dalla legge di Stabilità, si stanno mobilitando i comitati No Tav del Basso Garda e Alto Mantovano che saranno in piazza Malvezzi domenica 24 novembre dalle
ore 15 alle 18.
I quattro no del Comitato Colline Moreniche
Il Comitato Parco delle Colline Moreniche non ha una posizione
netta contro l’intera linea della Tav, ma è decisamente contrario al
tracciato Brescia Verona. Il segretario Gabriele Lovisetto è preoccupato per le conseguenze che una ferrovia (un’altra ferrovia) che
attraversa uno dei territori più verdi, sfuggito alle colate di cemento che altrove hanno distrutto paesaggi di rara bellezza, potrebbe
arrecare.
Quattro sono i motivi contro.
• Il costo per i 17 km in galleria, sotto le colline moreniche, previsti dal progetto preliminare delle società Italfer e Cepaf è di 10
volte superiore ad un tracciato in trincea a raso o in un tracciato
sopraeleato.
• Il cantiere lungo il tracciato Bs-Vr che andrà ad occupare 200
metri di superficie sui due lati invaderà il territorio del Lugana,
uno dei più pregiati per i suoi vigneti, erodendo il 20% della
superficie totale.
• Il sistema idrogeologico, in particolare si fa riferimento alla galleria San Zeno, ne verrebbe sconvolto durante i lavori, con conseguenze inimmaginabili.
• Il flusso turistico in una delle zone più belle dell’entrotrerra ne subirebbe fortemente, con una decisa ricaduta sull’economia locale
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Cerimonia solenne, venerdì 15 novembre, per l’apertura
della nuova scuola - ecologica- dell’infanzia di San Martino
della Battaglia, che è stata dedicata a Rita Levi Montalcini.
Accanto al sindaco Rosa Leso e all’assessore all’Istruzione
Antonella Soccini fra gli invitati Paola Levi Montalcini, la
nipote della famosa scienziata scomparsa di recente.
Assenti invece l’ex sindaco Cino Anelli e l’ex assessore ai
Lavori Pubblici, Paolo Abate, che quella scuola, una delle prime nella nostra provincia ad essere costruita secondo
i criteri della geotermia e del basso consumo energetico,
l’hanno voluta e avviato l’iter burocratico necessario per
posare le prime pietre. Un progetto (costo dell’opera un milione di euro) di cui Areablu si è occupata spesso, proprio
per le sue caratteristiche innovatrici.
Ora l’onore viene raccolto da chi è venuto dopo, e, secondo
il (mal) costume di noi italiani, ancora malati di pregiudizi
politico-ideologici (quegli stessi pregiudizi che a Roma impediscono alle larghe intese di ricomporre le divisioni fra
destra e sinistra), gli artefici di questo edificio che ha tutte le
caratteristiche tecniche e didattiche dell’innovazione, non
apparivano fra gli invitati.
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La società B.i.o.s. nasce dall’esperienza diretta del titolare all’interno di una delle più importanti aziende italiane nel panorama delle installazioni di Building Automation come responsabile tecnico nonché supervisore delle installazioni.
Forte del Know-How accresciuto negli anni fonda la ditta B.i.o.s.
con la ferma convinzione che un impianto, in qualsiasi ambito
esso sia, può essere monitorato aggiungendo un controllo.
La Domotica o Building Automation fonda le proprie radici sul
controllo e proprio questa è la motivazione che spinge tutti ad
avere un impianto al passo con i tempi e soprattutto senza inutili sprechi.
La filosofia dell’azienda è proprio quella di limitare fortemente
i costi inutili e questo vale per tutti i settori ove è possibile
operare con successo;
Residenziale (abitazione di proprietà, seconda casa, condominio, etc...)
Commerciale (uffici, negozi, palazzi)
Turistico (alberghi, agriturismi camping, B&B, etc...)
L’obiettivo di B.i.o.s. è di consegnare al committente un impianto che lo soddisfi
pienamente. Per raggiungere questo traguardo si avvale della tecnologia bus KNX, l’unico
standard riconosciuto
a livello mondiale che
garantisce longevità ed
affidabilità nel tempo.
Gli interventi possono essere effettuati indistintamente sia sul
nuovo che su strutture
esistenti oppure da ristrutturare.
I controlli che possono essere implementati sono i seguenti:
- Controllo e regolazione Illuminazione
- Controllo e regolazione del Riscaldamento/Raffreddamento
- Controllo e regolazione della Ventilazione
- Controllo e monitoraggio carichi
- Controllo dei serramenti e schermature solari (Tapparelle e
tende)
- Supervisione via WEB, Tablet oppure SmartPhone
Un’altra peculiarità dell’azienda è quella di proporre SEMPRE
un impianto con il massimo rispetto e la cura dell’ambiente.
Per questo motivo B.i.o.s. ha raggiunto accordi con aziende
leader nel settore dell’illuminazione per fornire solo illuminazione con tecnologia LED.
Siamo in grado di formulare preventivi personalizzati a chiunque voglia verificare se vi è possibilità di risparmio.
La prima visita è gratuita ed è corredata da una valutazione sul
risparmio conseguibile adottando lampade a tecnologia LED.
A dimostrazione di quanto sopra citato riportiamo un esempio
concreto:
Con questa tecnologia recentemente abbiamo sostituito tutti i
faretti alogeni con altrettanti eguali LED alla prestigiosa struttura ricettiva G.H. Excelsior situata al Lido di Venezia. Ebbene
in 5 mesi solamente hanno ripagato l’investimento effettuato.
Questo perché i faretti da 50W precedenti sono stati sostituiti con altrettanti da soli 3W
a parità d’intensità luminosa
emessa. A conti fatti il risparmio in questo caso eclatante è
del 94%.
Sul prossimo numero verrà
effettuato un esempio concreto di come sfruttare al meglio
gli impianti partendo dal concetto di interoperabilità.
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Buone feste
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La popolazione invecchia, è cosa nota, e per gli anziani si
progettano nuovi servizi, in particolare per coloro che non
possono uscire di casa, vuoi per malattia temporanea che
per disabilità permanente.
Ed ecco a Desenzano sta per arrivare il cosiddetto Postino
telematico, ovvero un servizio che offre la possibilità a chi
è costretto a restare in casa di ricevere bollette da pagare,
ricariche tefoniche e carte prepagate e altro.
Un altro servizio invece riguarda i medicinali che verranno
recapitati a casa.
Due servizi, l’uno offerto da Poste Italiane (ufficio centrale di Desenzano) e l’altro dall’Azienda speciale Desenzano
Servizi che gestisce le due farmacie.
Gli orari di prenotazione e i numeri di telefono sono dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 12 e dalle 15.30 alle 18.30 per la
farmacia di via Togliatti (tel.030.9121562) e dal martedì al
sabato dalle 9 alle 12 e dalle 15.30 alle 18.30 per la farmacia
del complesso Le Vele (tel.030.9911939).
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La Commissione per le Pari Opportunità del Comune di Desenzano del Garda, presieduta da Luigina Rosa, ha avviato
una capillare ricognizione sulla condizione lavorativa delle
donne desenzanesi tra i 19 ed i 60 anni di età.
La ricerca sarà effettuata attraverso un questionario anonimo, che permetterà di fare emergere la realtà territoriale e di
valutare l’avvio di progetti per favorire l’accesso al lavoro e
ai percorsi di formazione, qualificazione e riqualificazione
delle donne.
Dal 14 novembre i questionari saranno disponibili negli uffici del Comune, nella biblioteca, all’Informagiovani, nelle
farmacie comunali, negli asili nido e nelle scuole dell’infanzia. Il questionario sarà anche distribuito tramite banchetti
nelle piazze principali e scaricabile dal sito internet www.
comune.desenzano.brescia.it.
La riconsegna è prevista entro il 13 dicembre 2013. Gli esiti
dell’indagine verranno poi presentati e discussi in un convegno pubblico.
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Ormai sono decenni che poche voci ingenue, inascoltate
soprattutto da chi avrebbe avuto il dovere istituzionale di
recepire, stanno denunciando i pericoli corsi dal territorio
gardesano, un vero e proprio assalto alla diligenza-paesaggio. Per intimidire quelle voci non sono mancate querele
che poi, con mosse strategiche, il più delle volte venivano
ritirate per addormentare il problema. Ci si è mai chiesto
perchè le televisioni locali del Garda hanno dovuto spegnere telecamere e microfoni? Erano voci critiche e di denuncia
che disturbavano. Va anche detto che, fatto salvo poche iniziative, i gardesani non hanno compreso le preoccupazioni
provocate dall’assalto al territorio. A volte sono state raccolte firme di protesta contro provvedimenti di assai minore
interesse del saccheggio del territorio-paesaggio, volano di
quasi tutta l’economia di questa benedetta regione. Quando ebbe inizio la muraglia-capannoni sulla Desenzano-Salò
chi si mosse a denunciare lo scempio? Da parte delle istituzioni politico-amministrative e di salvaguardia per l’ambiente non si mosse una voce, uno sgorbio di penna. Visti
poi i guasti provocati, qualcuno cercò di darsi la patente di
denuncia. E’ un po’ il costume di noi italiani. Spesso per
convenienza si è distratti.
A sollevare il velo su tanta ipocrisia ci ha pensato Massimo Tedeschi del “Corriere della Sera” durante il convegno
tenutosi sabato 9 novembre a palazzo Todeschini di Desenzano. Ci sono stati altri interventi per una radiografia del
patrimonio ambientale e culturale benecense, una “lastra”
che dovrebbe finalmente richiamare la necessità di una
drastica cura. Tedeschi, con lucida chiarezza, ha passato in
rassegna tutti gli aspetti qualificanti del grande lago, dagli
scenari storici a quelli climatici, idrogeologici, archeologici
e letterari, senza però dimenticare di dire i tanti torti subiti
da questo ambiente negli ultimi decenni, a cominciare dal
consumo dissennato del suolo.
E’ stata questa un’occasione per richiamare l’attenzione
delle tre Provincie (Bs-Vr-Tn) intesa ad ottenere una pianificazione utile a politiche coerenti soprattutto per la protezione di questo straordinario paesaggio, purtroppo ancora
nel mirino della speculazione, che annuncia pure “targhe”
straniere. Il convegno di Desenzano ha preso le mosse dalla
ricordata proposta Unesco lanciata sul Corriere della Sera
del 21 luglio scorso da Massimo Tedeschi, idea che sul Garda sta registrando significativi consensi.
La speranza è che sia questa l’occasione da non perdere per
delineare una disciplina di conservazione e di sviluppo che
il lago di Garda merita per ragioni universalmente riconosciute.
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Il Natale si avvicina e le famiglie si preparano a celebrare le
feste secondo la tradizione. Tradizione che vede sulle tavole
bresciane specialità culinarie semplici e genuine che non deludono mai. Tra queste i classici ravioli di carne alla piemontese,
tortelli da brodo sempre di carne, ma anche ravioli vegetariani
per la Vigilia, con ripieno di zucca, carciofi, ricotta e spinaci e
via dicendo. E non dimentichiamoci del Capodanno...
Giuliana e Stefania, i volti de “La Pasta fresca di Nonna Beppa”,
sono già all’opera nella preparazione di infinite prelibatezze gastronomiche che rendono le festività ancora più speciali.
Per avere la qualità di sempre, ridurre le attese e agevolare il
lavoro di Giuliana e Stefania in questo periodo ricco di richieste, sono già aperte (e graditissime) le prenotazioni per pranzi
e cene delle festività.
Originalissima anche l’idea regalo proposta da Giuliana e Stefania: un “goloso” buono spendibile in formato cartaceo da
regalare a parenti e amici.
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ttanta genitori e centotrenta bambini letteralmente catalizzati
dalla personalità solare, forte, diretta di
Giusy Versace, invitata dalla scuola paritaria Angela Merici, nell’ambito del ciclo di incontri
per raccontare la vita buona “RIGA
DRITT”.
Il racconto del suo percorso di vita,
prima e dopo l’incidente - l’auto che
sbanda contro il guadrail - che a ventotto anni le ha tagliato entrambe le
gambe, ha tenuto ferma l’attenzione
di tutti. Domande e risposte per capire
come superare lo sconforto, la voglia
di vivere, l’esperienza della ribellione
(perché a me?) l’apprezzamento di affetti prima dati per scontati.
Giusy ha raccontato dei suoi arti finti,
li ha fatti vedere in un filmato e sentire, facendoli “suonare” sotto le nocche
delle sue mani. Una limitazione fisica
che dallo spavento iniziale si è trasformata in una scoperta di altre qualità
della sua personalità: il coraggio, la
tenacia, la voglia di mettersi alla prova
nella corsa.
Dopo l’incidente, nel 2005, Giusy inizia
a percorrere la sua strada senza paura,
anche se non senza difficoltà, e il suo
diventa un percorso ricco di sfide.
Nel 2006 torna a lavorare e nel 2007
inizia a correre. Comincia a vincere e
le sue medaglie diventano vittorie per
tutti quelli che dal suo coraggio vengono trascinati e convinti a non nascondere le proprie disabilità. A 35 anni
Giusy vanta già almeno due record:
essere la prima atleta donna con amputazione bilaterale alle gambe in gara
in un campionato nazionale di atletica
leggera e, per di più, a concorrere al
titolo dopo soli tre mesi dal debutto.
Il suo racconto diventa un esempio per
tutti, un modo di guardare la vita, che
non ha paura del sacrificio, del dolore
che tante volte i genitori vorrebbero
eliminare per i figli.
“Sfigato” non è il disabile, sfigato è chi
ruba, chi cerca il guadagno facile!
Non rinunciate ai vostri sogni - dice ai
bambini- e voi genitori, amate la libertà dei vostri figli!
Parole forti per chi educa! Entusiasmanti per chi riconosce nella vita la
miglior maestra e nella Fede il più bel
dono per non scartare nulla della Vita!
Fondatrice di una onlus, opera per aiutare quei disabili che non hanno la possibilità di acquistare protesi ed ausili
indispensabili alla propria autonomia.
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Regione Lombardia, in collaborazione con ABI Lombardia e Finlombarda Spa, mette a disposizione dei giovani
sposi un contributo di circa 4,5 milioni di euro per abbattere fino a 2 punti percentuali il tasso di interesse del
mutuo per l’acquisto della prima casa.
L’agevolazione si rivolge alle giovani coppie sposate tra
il 1° giugno 2013 e il 31 dicembre 2013 che alla data di
presentazione della domanda abbiano, tra gli altri, i seguenti requisiti:
• non aver compiuto 40 anni alla data di presentazione
della domanda;
• non essere in possesso di un’altra casa in Lombardia;
• avere un reddito complessivo ISEE (calcolato su ultima
dichiarazione dei redditi utile e sui patrimoni posseduti
nell’anno 2012) tra 9.000 e 40.000 euro;
• essere residenti in Lombardia da almeno 5 anni;
• essere titolari di un mutuo per l’acquisto della prima
casa con una delle banche /intermediari finanziari convenzionati con Finlombarda S.p.A.
LA DOMANDA DI CONTRIBUTO
Deve essere presentata presso uno degli sportelli bancari
convenzionati con Finlombarda entro il 24 febbraio.
Informazioni: Spazio Regione di Brescia, via Dalmazia
92/94, tel. 030.3462451/452
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QUI AREA ASSICURAZIONI
AREABLU
POLIZZE RCAUTO SEMPRE PIÙ ONLINE, MA
ATTENTI ALLE TRUFFE EVITABILI VERIFICANDO
I DATI DELL’ASSICURATORE SUL SITO IVASS
Polizze Rcauto sempre più online, non solo tramite il pc ma anche tramite il telefono. Ma attenzione alle
truffe che internet può nascondere. Ed a breve grande apertura del mercato anche per le altre polizze del
ramo danni. Internet si appresta così a diventare una possibile risorsa per risparmiare sulle assicurazioni. Senza mai dimenticare il valore della consulenza che può essere offerta da un intermediario specializzato. Ricordiamo che la rubrica è curata da Mauro Carrozza, esperto intermediario assicurativo e
profondo conoscitore di questo settore.
Ospiteremo anche specifici quesiti in materia assicurativa, che invitiamo ad inoltrarci all’indirizzo e
mail: areablu@publimax.eu, a cui il nostro consulente darà seguito ed approfondimento
Polizze Rcauto
sempre nella bufera,
per via delle tariffe troppo elevate e
delle continue truffe
a danno delle assi curazioni. In ogni caso a rimetterci
sono sempre gli assicurati.
Un po’ di numeri e di dati possono
aiutarci a capire.
Le Compagnie assicuratrici autorizzate ad operare in Italia nel ramo
Rcauto sono 54. Tutte insieme nel
2012 hanno raccolto premi per
17.576 milioni di Euro.
I sinistri denunciati nel 2012 sono
stati ben 2.854.059, in calo del
11,1% rispetto al 2011. Il loro costo
medio è pari a Euro 4.597.
Quel che più conta è che il rapporto
tra i sinistri dell’esercizio (pagati e
riservati) ed i premi di competenza
del 2012 è risultato molto più favorevole che negli anni scorsi, tanto
far registrare un utile complessivo
a favore delle Compagnie di ben
1.854 milioni di Euro.
Come mai le tariffe allora non accennano a diminuire?
Secondo Giovanni Pitruzzella, presidente dell’Autorità Garante per la
Concorrenza ed il Mercato e quindi
di primaria competenza in materia,
il problema sta “nella mancata con-
correnza, perché non basta aprire il
mercato, ma occorrono anche delle
tegole che incentivino la competizione tra le varie Compagnie assicuratrici”.
Una buona notizia può forse venire
dalla tecnologia. Ossia dalla facilità con cui oggi è possibile confrontare le offerte di più Compagnie direttamente da casa propria, stando
comodamente seduti davanti ad un
pc.
Pare addirittura che almeno 5.000
persone al mese acquistino al propria polizza auto utilizzando il
proprio smartphone, magari utilizzando uno dei diversi comparatori specializzati oggi presenti su
internet. Il risparmio, in genere, è
assicurato; naturalmente a condi zione di sapersi ben destreggiare
nel mondo di internet per cogliere
le vere opportunità e schivare le insidie.
Continuano infatti a registrarsi anche le truffe perpetrate da Compagnie inesistenti, che emettono e si
fanno pagare contrassegni di nessun valore.
Uno degli ultimi casi denunciati
è avvenuto nel vicentino ad opera di una società rumena. L’offerta presentata su internet era molto
favorevole, con sconti fino al 70%
rispetto alla concorrenza. Dove sta
il problema? Sta nel fatto che la
Compagnia in questione non è au torizzata ad operare in Italia e quindi le coperture offerte non sono
operative.
La precauzione da non dimenticare
è dunque quella di consultare sempre il sito dell’Ivass per verificare
le generalità dell’Intermediario che
si offre a voi e della Compagnia che
dice di rappresentare. Una veloce
verifica ci può rassicurare sul fatto
di mettere i nostri soldi in mani si cure oppure no.
Se il Ramo Rcauto continua a farla
da padrone per i contratti ondine,
ultimamente si affacciano anche altre polizze del ramo danni, cominciando da quelle più standardizzabili.
Tra queste le polizze multirischi
dellì’abitazione, proposte da alcune
Compagnie tramite apposite sezio ni dei loro siti.
Per arrivare fino alle polizze di Rc
Professionale, sempre più richieste
in funzione del regime di obbligatorietà in vigore dell’agosto scorso.
Con un po’ di attenzione e cautela, internet può diventare una valida risorsa per cercare di risparmiare sulel assicurazioni in tempi
di crisi.
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FINO AL 31 DICEMBRE 2013 RINNOVARE LA PISCINA
HA UN ULTERIORE VANTAGGIO: IL 50% DI DETRAZIONE IN 10 ANNI
E’ il momento adatto per fare un restyling alla vostra piscina: fino al 31 dicembre 2013, infatti, sarà possibile
usufruire delle detrazioni Irpef che salgono dal 36% al 50% sulla base del nuovo Decreto sullo Sviluppo
approvato dal Governo.
Caratteristiche e condizioni delle detrazioni fiscali sulle piscine:
• l’agevolazione riguarda esclusivamente i lavori di manutenzione o restauro della piscina; strutture costruite
ex novo non prevedono riduzioni di alcun tipo;
• si possono ottenere detrazioni per un importo complessivo dei lavori non superiore ai 96.000,00 euro;
• la soglia detraibile passa dal 36% al 50% fino al 31 dicembre 2013;
• l’agevolazione viene rateizzata in 10 anni;
• il pagamento dei lavori deve avvenire a mezzo bonifico bancario nel quale devono essere esplicitati chiaramente elementi come i codici fiscali del soggetto richiedente e del beneficiario, l’eventuale partita IVA,
la normativa sopracitata.
Consigliamo un chiarimento in merito a tale normativa tramite il Vostro commercialista di fiducia.
Differente la normativa in caso di impianti natatori per complessi condominiali.
Il Decreto Ministeriale 37/08 ha rivisto le norme contenute nella legge 46/90 che prevedono l’obbligo della
iscrizione delle imprese di installazione impiantistiche all’Albo imprese artigiane presso le Camere di Commercio .
ACQUA & PISCINE è azienda iscritta, certificata e autorizzata al rilascio di relativa certificazione dell’impianto di filtrazione e natatorio realizzato, come da abilitazione rilasciata dalla CCIAA di Brescia.
Tutti gli impianti di nuova realizzazione, gli impianti rimessi a nuovo e tutte le modifiche apportate a
ciascun impianto, verranno certificati come la normativa in essere richiede.
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Gente di Sirmione
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Di turismo ed ospitalità
questa volta parliamo
con Angelo Roman, da
due anni presidente dell’Associazione Albergatori e Ristoratori Sirmione. Con la sua famiglia
gestisce inoltre alcune
tra le più prestigiose
strutture ricettive della penisola e dell’area
gardesana. Il binomio
professionalità ed innovazione rappresenta
per Angelo Roman il
passaggio fondamentale
per mantenere un alto
livello di competitività
sul mercato, pur in una
zona così felice come
il lago di Garda. Non
mancano, come sempre, anche le indicazioni
per orientare l’attività
dell’amministrazione
comunale in favore del
sostegno e dello sviluppo
del turismo.
Cominciamo, è quasi
d’obbligo, con una breve descrizione dell’Associazione Albergatori e
Ristoratori di Sirmione
L’Asar nasce nel 1957 ed
è oggi una realtà che rappresenta ben 150 azien-
de, tra alberghi, appartamenti, campeggi, villaggi
turistici e ristoranti. È
associata, tramite l’Aba
(Associazione Bresciana
Albergatori) alla Federalberghi nazionale.
L’Asar è parte attiva della
vita di Sirmione, con iniziative, sponsorizzazioni
e patrocini. Collabora,
inoltre, con l’Amministrazione Comunale e i
vari consorzi della zona.
Svolge un lavoro d’informazione e formazione per
i propri associati, stipulando anche convenzioni
con aziende bancarie e
assicurative a condizioni
vantaggiose. Si occupa,
infine, dell’accoglienza
dei turisti, grazie a due
uffici aperti tutti i giorni,
dove sono fornite informazioni sulle strutture
ricettive presenti in zona
ed effettuate prenotazioni
senza costi aggiuntivi.
Qual è stato il programmma di iniziative
per il 2013?
Molte sono state le iniziative di questa stagione, tra tante conferme e
qualche novità. Come
negli anni precedenti
abbiamo sponsorizzato
l’evento della Mille Miglia, delle Zagato e delle
Harley Davidson, abbiamo organizzato la Festa
dell’Ospite e contribuito
alle serate dedicate alla
Callas e alla rassegna
teatrale «Mythos», svoltasi alle Grotte di Catullo. Inoltre abbiamo offerto a tutti i clienti degli
alberghi associati delle
visite guidate settimanali
di Sirmione, a cura dell’associazione di guide
turistiche Brescia Story.
Infine, abbiamo anche
fatto da sponsor alla prima squadra della società sportiva Us Rovizza
– Asd Sirmione Calcio,
dopo che il Comune aveva finanziato il nuovo
campo sintetico nel Centro Sportivo Comunale.
L’iniziativa a cui tiene
di più Angelo Roman?
L’iniziativa cui tengo
maggiormente è la Festa
dell’Ospite, che viene
organizzata ogni anno in
un periodo diverso della
stagione estiva, per premiare i clienti che da de-
cenni scelgono le nostre
strutture alberghiere per
le loro vacanze.
Sindaco di Sirmione per
un giorno: cosa farebbe
e cosa eliminerebbe?
Farei un assessorato al turismo vero e proprio, che
impieghi le sue risorse
nella preservazione e nella valorizzazione del centro storico, sia dal punto
di vista artistico (magari
cercando di portare a termine i lavori di restauro
della chiesa di San Pietro
in Mavino), sia da quello
della viabilità. È necessario gestire meglio gli accessi pedonali e veicolari, istituendo per esempio
dei servizi di navetta da
Colombare, per evitare le
lunghe code e le congestioni estive e domenicali. Introdurrei anche più
addetti all’accoglienza e
alla tutela del decoro del
centro.
Eliminerei le soste per
camper da Piazzale Montebaldo, limitandole a
quelle presenti nelle altre
zone del comune, e assegnerei questi spazi alle
autovetture.
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nche quest’anno il Leone Shopping Center
ha deciso di ospitare
la grande iniziativa di
solidarietà proposta da
Brescia.Tv e Bresciaoggi “1 maglia per la vita”. Domenica
1 dicembre nella splendida cornice
dalla scalinata centrale della galleria
commerciale, dalle 12 alle 22 il Leone ospiterà la maratona televisiva con
i volti noti di BresciapuntoTv – uno
fra tutti l’ormai colonna del giornalismo sportivo bresciano Ciro Corradini - in cui verranno messe all’asta
le magliette degli sportivi più famosi
per raccogliere fondi in favore di ben
tre associazioni. Quest’anno, infatti, i
soldi raccolti dall’asta delle magliette
verranno devoluti alla Uildm (Unione
Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare), all’Aisla (Associazione Italiana
Sclerosi Laterale Amiotrofica) e all’Aism (Associazione Italiana Sclerosi Multipla). Durante la maratona,
trasmessa in diretta su Brescia.Tv, si
alterneranno sul palco cantanti, giocatori, esponenti delle associazioni
di volontariato e politici per rinnovare l’appello alla solidarietà. All’asta
verranno messe magliette rare e da
collezione per invogliare i bresciani
a fare la migliore offerta.
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Da sabato 23 fino a domenica 24 novembre il Leone Shopping Center ospita la fiera dedicata al giorno più bello.
Un ricco programma di eventi in galleria renderà ancora
più interessante l’area espositiva dove i futuri sposi hanno
l’occasione di trovare spunti, idee, suggerimenti e, perché no, anche i fornitori giusti per organizzare al meglio
il giorno del loro matrimonio. Grazie all’organizzazione
di Mr Fantasy Spettacoli, la fiera dedicata agli sposi sta
riscuotendo un grande successo di pubblico. Ogni giorno, durante il pomeriggio, sono stati proposti eventi tematici utili per affrontare un “problema” legato al giorno
del matrimonio: la scelta del ristorante o del catering, la
giusta animazione per intrattenere i propri ospiti, trucco e
parrucco per la sposa, la scelta dell’abito che lo renderà
un giorno perfetto e la ricerca del fotografo che ne immortalerà ogni scatto.
Domenica dalle 16.15, come gran finale della fiera degli
sposi appuntamento con la semifinale del concorso di bellezza Miss & Mister Model Brescia: i bellissimi modelli
sfileranno in abiti nuziali. Condurranno l’evento Elisabetta Del Medico e Alex Rusconi di Radio Vera.
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ervono 117 milioni, urgentemente, senza
ulteriori rinvii. Il depuratore gardesano non
può più aspettare le lungaggini della politica che oggi dice, poi pensa e rimanda. Con
il risultato che le opere, soprattutto quelle
necessarie, aspettano...
Ora, dopo anni di parole al vento, a Bruxelles verrà presentata una richiesta unitaria (finalmente) da parte di Regione
Lombardia e Veneto per ottenere i fondi europei necessari
per la tutela dell’ambiente della più grande risorsa idropotabile del sud d’Europa. Lavori che dovrebbero avviare
la separazione nella depurazione tra la costa bresciana e
veronese, allontanando la minaccia di uno sversamento
dalla condotta sublacuale che trasporta i liquami bresciani
passando sotto il lago.
Le ragioni dell’urgenza sono note. L’attuale sistema di
collettamento dei reflui fognari è ormai da tempo insufficiente per il lago più grande d’Italia. Ora Mario Bocchio,
il sindaco di Lonato e presidente dell’azienda Garda Uno,
l’ente gestore dei depuratori lacuali bresciani, fa sentire la
sua voce, spiega che l’intervento più urgente per il 2014 è
la realizzazione del depuratore di Visano, nell’entroterra
bresciano: 80 km di collegamento con i collettori di Tignale e Padenghe, per mettere al sicuro 225mila abitanti.
Garda Uno lavora d’accordo con la veronese Azienda
Gardesana Servizi per un intervento di depurazione delle
acque del Garda. Un’opera il cui costo verrebbe finanziato dall’Ue e in parte da Stato, Regione, Provincia, Aato,
oltre alla stessa Garda Uno.
Oggi il collettamento del Garda è un sistema ad anello,
ormai vecchio, che convoglia le acque reflue dei Comuni bresciani e veronesi al depuratore di Peschiera, che ha
potenzialità per un bacino di 330mila abitanti, mentre ora
sono 450mila gli abitanti che gravitano sul lago, destinati
ad aumentare (secondo le previsioni fino a 560mila). Si
ricorda inoltre che il tratto di collettore tra Tignale, Toscolano e Salò, attraverso una condotta sublacuale da Toscolano a Torri del Benaco, si unisce al collettore in sponda
veronese, trasportando i reflui sui fondali del lago all’interno di tubi vecchi di 35 anni. Se si dovessero guastare il
disastro sarebbe enorme.
Insomma l’intero sistema deve essere adeguato allo sviluppo demografico e urbanistico del Garda. Un’opera indispensabile, a differenza dei treni Tav (per cui i soldi si
sono invece trovati) di cui nessuno sente l’esigenza (se
non le aziende vincitrici della gara d’appalto).
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L’inaugurazione dell’ultimo tratto della bretella ciclabile
si è svolto il 31 ottobre a Manerba. Con l’ufficialità si è
concluso il completamento dell’ultimo tratto del progetto
della Provincia di Brescia, che era quello di collegare con
un’unica ciclopedonale i paesi da Limone a Castiglione
delle Stiviere. I lavori iniziati nel mese di gennaio 2012
sono terminati nel mese di luglio. L’opera, della lunghezza di 17 chilometri, è il tratto più lungo del percorso ed
ha avuto un costo di circa 370 mila euro.
La pista ciclabile parte da Salò, località Cima Zette, attraversa i Comuni di Puegnago del Garda, Manerba del
Garda, Moniga del Garda e Padenghe sul Garda dove si
congiunge al tratto di ciclabile che collega Lonato a Castiglione delle Stiviere. L’intero progetto della Provincia di
Brescia ha avuto un costo di 3 milioni e 700 mila euro, in
parte a carico della Provincia, ossia 2 milioni e 200 mila
euro, il restante a carico della Regione Lombardia 1 milione e 500 mila euro. All’inaugurazione, svoltasi nei pressi
del campo sportivo di Manerba, erano presenti: il Presidente della provincia Daniele Molgora, l’assessore ai Lavori Pubblici Maria Teresa Vivaldini ed il vice sindaco di
Manerba Roberto Gussago. Ora, con l’itinerario di questa
ciclopedonale, si può percorrere il meglio di questi territori e godere delle bellezze del paesaggio gardesano.
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San Felice tutto è pronto per i lavori di
riqualificazione ai due porti: di San Felice e della frazione di Portese. Un intervento da 300 mila euro, cofinanziati
dal Comune e dalla Regione Lombardia
con un investimento a fondo perduto. Il
progetto è stato presentato ai cittadini
nel corso di un’assemblea pubblica. I lavori, che a
breve saranno avviati, sono un “nuovo tassello” che
si inserisce nel completamento della riqualificazione
delle spiagge (Porto Portese e Baia del Vento). Questi
nuovi investimenti e opere, in fase di realizzazione,
si sommano a quelli già realizzati (120 mila euro) e
diventeranno un tutt’uno. Per San Felice è prevista
la riqualificazione della banchina del porto, del molo
esterno e della piazzetta centrale della zona a lago,
con il riordino dell’arredo urbano, delle aree verdi e
della pavimentazione che sarà realizzata con cornice
in lastre di marmo e calcestruzzo con inserti di Botticino lavato a vista, misto a porfido. Per la piazzetta
centrale del porto nel progetto vi è il riposizionamento
del verde e l’integrazione con il lungolago esistente
con l’obbiettivo di “aumentare la visibilità verso il
lago”. Per il porto di Portese è prevista la realizzazione di una nuova pavimentazione, che arriverà sino al
parcheggio pubblico di piazzale Marinai d’Italia.
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Dopo un lungo tira e molla un rimborso di un milione per le
spese sostenute per il trasporto e l’assistenza scolastica agli
alunni disabili sostenuto dai 14 comuni della riviera gardesana
chiude il contenzioso con la Provincia.
L’accordo interessa i comuni di Bedizzole, Calvagese, Desenzano, Gargnano, Lonato, Manerba, Padenghe, Puegnago, Polpenazze, Pozzolengo, Salò, San Felice, Sirmione, Toscolano
Maderno.
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Avis festeggia i 45
anni e per l’occasione organizza un concerto. “Una goccia di
splendore” è il titolo
che la locale associazione dei donatori di
sangue, con il patrocinio del Comune, ha programmato nella serata di
venerdì 13 dicembre, alle 21 al cinema teatro Cristal. Sul palco il gruppo
“Accordinse77ima” di Marco Chiappini (voce e chitarra), che propone
un repertorio che pesca nella poesia
musicale di Fabrizio de Andrè. Infatti, il titolo è tratto da un brano del
cantautore genovese, che nella canzone “Smisurata preghiera” elogia
chi lotta controcorrente, pur di regalare alla morte anche una sola goccia
di splendore, attraverso il rispetto dei
diritti di tutti, la lotta contro i soprusi, l’attenzione nei riguardi di chi ha
avuto nella vita meno fortuna.
“Una goccia di splendore” è un con-
certo-omaggio, con il quale la band
musicale Accordinse77ima intende
ricordare una delle voci più amate della musica d’autore italiana. In
molti anni di attività il gruppo vanta una costante presenza negli eventi
musicali in teatri e piazze di molte
città italiane.
La Band ha avuto inoltre l’opportunità di esibirsi spesso accanto a nomi
illustri della musica leggera italiana
quali Eugenio Finardi, Mauro Pagani, Vittorio De Scalzi, Roberto Vecchioni. Molteplici le partecipazioni
in occasione dell’inaugurazione di
Piazze e Istituti dedicati a Fabrizio De
Andrè, come ad esempio a Sirmione
e Peschiera Borromeo. Il gruppo ha
mostrato frequentemente elevata
sensibilità anche nei confronti del
sociale, appoggiando enti morali od
istituzioni per la raccolta di fondi o
sensibilizzazione.
La scaletta dello spettacolo (della
durata di due ore circa) intreccia i
momenti più intensi e significativi
della produzione discografica di De
Andrè, a partire dalle canzoni che lo
resero famoso, quali La canzone di
Marinella, Bocca di rosa, Il pescatore, La guerra di Piero, sino all’ultimo album, Anime Salve, una sorta
di “summa” del pensiero dell’autore
e nato dalla collaborazione con Ivano
Fossati, senza tralasciare passaggi intermedi comprendenti anche la tradizione dialettale genovese, frutto della
collaborazione col bresciano Mauro
Pagani, (Creuza de mà, A dumènega...) e sarda (Zirichiltaggia...).
Da alcuni giorni è stata avviata la
prevendita dei biglietti, che possono
essere acquistati al prezzo di 10 euro
presso la sede salodiana dell’Avis (al
vecchio ospedale), tutte le mattine
del lunedì al venerdì.
È possibile acquistare i biglietti anche on-line, sul sito www.pointticket.
it (12 euro, compresi diritti di prevendita).
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icco ed interessante
il programma delle
attività per il periodo
invernale, all’interno
del Centro Sociale “I
Pini” di Salò, punto
di riferimento importante per gli anziani, che accrescere le opportunità di
svago e socializzazione in uno spazio
speciale, nel quale ci si può ritrovare
spinti dalle motivazioni più diverse.
“Tutti i salodiani – spiega l’assessore ai
Servizi Sociali, Bernardo Berardinelli – possono trovare nel centro spazi e
occasioni per creare e intrecciare nuovi
rapporti”. Il centro si caratterizza per
la polifunzionalità delle sue prestazioni,
che vanno dai servizi primari di infermieristica, bagni assistiti, segretariato
sociale, ristorazione, ginnastica articolare ecc, ad attività manuali, ricreative,
culturali e di socializzazione.
Nel programma è prevista un’ampia
gamma di incontri culturali, oltre al-
l’organizzazione di balli con orchestra,
ogni domenica e festivi dalle 15 alle
19, della tombola tutti i giorni dalle
14.00 e di tombolate mensili con ricchi
premi, ai corsi di yoga e di ballo latino
americano. Sono interessanti e numerose anche le altre attività di svago e
socializzazione come: le gite culturali
e ricreative, il veglione di capodanno,
il carnevale, S. Valentino, la festa della
donna, festa della mamma e la festa del
papà. Oltre a questo sono attivi anche
un corso di ricamo e maglia, di decoupage, stencil e decorazione su stoffa e
si organizzano anche corsi di inglese e
tedesco, italiano per stranieri e un corso di letteratura italiana.
Per potersi iscrivere alle offerte ci si
deve rivolgere alla segreteria del Centro Sociale che funziona, presso la
struttura in via Montessori, dal lunedì
al venerdì, 9.30-11.30 con possibilità
di acquisire informazioni telefonando
allo 0365.521032. Con un ciclo di con-
ferenze che si svolgeranno di giovedì a
partire dalle 15.00 , vedranno alternarsi
a temi culturali anche approfondimenti
socio sanitari, curati dal gruppo di Volontariato Solidarietà Salodiana.
Ecco alcuni appuntamenti: il 5 dicembre, Marco Zanini illustrerà la figura di
Diamante Medaglia Faini. Il 9 gennaio
Liliana Aimo parlerà della frazione di
Barbarano. Il 16 gennaio Giancarlo
Raggi spiegherà le principali malattie
gastroenterologiche, mentre il 30 gennaio Giuseppe Piotti esaminerà il tema
della povertà e dell’assistenza nei secoli scorsi. Il 6 febbraio Silvia Scolari
spiegherà l’osteoporosi, mentre il 20
febbraio Claudio Mazzacani parlerà
dei luoghi e dei personaggi della vecchia Salò. Il 6 marzo Giovanni Capretti terrà una relazione sulla cattiva alimentazione, mentre si concluderà il 20
marzo il ciclo di incontri con Marcello
Riccioni, che tratterà il tradimento dell’arte da Giorgione a Picasso.
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Protesi nuove
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Conserva questo numero 340.5829599 - Studi sul territorio
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l Consiglio comunale dei
ragazzi è ora al completo.
Dopo le votazioni, svoltesi
la scorsa settimana, dei tre
rappresentanti delle classi
quarte della Primaria Teresio
Olivelli, hanno fatto il loro ingresso
nel Consiglio dei ragazzi i giovani “consiglieri comunali”. Ad essere eletti dai compagni sono stati gli
alunni: Niccolò Antonini della classe
IV A, Viola Bertoletti della IV B e
Giovanni Casali della IV C.
Ora il Consiglio dei ragazzi, sotto la
guida del sindaco Edoardo Marraffa
alunno della scuola media G. d’An-
nunzio, è completo.
Lo scorso 3 giugno, il Consiglio comunale ragazzi (CCR) era stato convocato per procedere all’elezione del
sindaco, del vice sindaco e dei 4 Assessori. Edoardo Marraffa è il primo
sindaco del Consiglio comunale di
Salò. Ad affiancare Edoardo, come
vicesindaco, Emma Zambelli, mentre
gli assessori sono: Giacomo Cometti,
Lorenzo Pozzan, Sofia Compagnone e
Ivan Possi. Gli altri ragazzi che completano il Consiglio: Giada Avanzini,
Giulia Vezzola, Arianna Barbi, Emma
Ronzullo, Nicola Avanzini. Scuola secondaria di I grado: Francesco Nucci,
Alessia Sarti, Filippo Alessi, Valentina Brando, Emma Ziliani.
Ora il CCR, integrato con i rappresentanti eletti tra gli alunni delle classi
IV della Olivelli, comincerà ad operare concretamente e durerà in carica
fino al settembre del 2014.
Questa sarà un’ottima palestra che
offrirà ai giovani studenti delle scuole salodiane, l’opportunità di confrontarsi con i problemi concreti della
loro scuola ma anche della città.
Toccherà infatti a questo organismo
fare proposte concrete che verranno
poste all’attenzione del Consiglio
Comunale.
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Salò ha deciso di creare un centro di aggregazione giovanile all’interno del Fondaco Coen. Sono molti anni che si
cerca di realizzare una sala polifunzionale per l’organizzazione di attività per i ragazzi, non solo di Salò ma anche
dei Comuni limitrofi.
Uno spazio che di certo sarà apprezzato dai giovani e che
al contempo è facile da raggiungere poiché la sua posizione è centrale e di facile fruizione.
Ricordiamo che nei pressi dell’immobile si trovano le
fermate degli autobus e che nella struttura sono presenti
la biblioteca Comunale, il Museo del Nastro Azzurro e il
Centro Studi sulla Repubblica Sociale Italiana. Lo spazio
che sarà dedicato al centro di aggregazione giovanile è
situato al piano interrato del Coen, una grande sala dotata
di servizi igienici. Per adeguare il locale alla sua nuova
funzione è stato programmato un intervento di risanamento igienico sanitario e la fornitura di arredi e attrezzature
digitali. I lavori ed il materiale che sarà acquistato per
la sala, comporteranno un investimento di circa 40 mila
euro, che sarà finanziato dalla Comunità Montana.
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VISIONE D’INSIEME E SGUARDI DALL’ALTO MANTOVANO
Stile Morenico
Massimo Ferri espone a Palazzo Menghini
IL BRACCO ITALIANO
PROTAGONISTA ASSOLUTO
I
l pittore Massimo Ferri,
maestro della tecnica dell’acquerello, artista fra i
più attivi nel panorama
castiglionese, ha inaugurato a Castiglione delle
Stiviere, a Palazzo Menghini, la mostra legata all’importante
volume, edito da Giorgio Mondadori,
“Il bracco italiano – Arte e storia”.
La mostra è stata inaugurata alla presenza di Massimo Ferri e del coautore del volume, lo storico Giuseppe
Colombo Manfroni, oltre al sindaco
di Castiglione, Alessandro Novellini, e all’editore Motta. “Si tratta di
un lavoro di ricerca che è nato dalla
mia passione per questo cane”, afferma Ferri, “una passione che mi ha
spinto ad indagare, a visitare mostre
e allevamenti, un viaggio che mi ha
portato in tutta Italia, un’esperienza
bellissima, che ora è diventata un libro che sta girando in tutto il mondo,
e una mostra con opere di scultura,
pittura e acquerelli”.
Il libro è un volume unico nel suo
genere, nel quale è condensato il
sapere di secoli in fatto di Bracco
italiano, con informazioni originali
recuperate da Colombo Manfroni in
4 anni di lavoro in giro per allevamenti e strutture cinofile e corredato
dalle immagini delle opere d’arte di
Ferri, 50 pregevoli pezzi tra sculture,
acquerelli e disegni che raffigurano
le varie pose di questo straordinario
animale.
La mostra resterà aperta fino a domenica 24 Novembre.
48
In alto Massimo Ferri e il sindaco Novellini
A fianco un momento della conferenza stampa
e sotto la presentazione del volume
dedicato alla mostra
AREABLU
Intervista al pittore
MASSIMO FERRI
Come è nato questo progetto?
Dalla mia passione per questo cane. L’ho visto e me ne sono innamorato. I suoi
movimenti, i suoi colori, il modo di guardati... tutto mi ha conquistato... da qui sono
partito, come faccio sempre per i miei lavori, da ciò che mi coinvolge. Questo cane
mi ha davvero conquistato, e gli ho dedicato cinque anni di intesa attività di ricerca. Ho girato l’Italia, con mia moglie, e abbiamo frequentato mostre, allevamenti,
manifestazioni... Ci siamo immersi nel mondo del Bracco, ed è stata una bellissima
avventura, che ci ha portati, ovviamente, anche ad acquistarne uno...
Lei è autodidatta
se non sbaglio...
Esatto. Fin da bambino, a quattro anni, mi piaceva disegnare.
E le mie doti sono emerse già
allora. Ma cosa vuole, all’epoca
non ci pensavo e disegnavo. Poi,
con il tempo, mi sono informato sui materiali, e sono passato
all’olio. Ho iniziato così... Poi
sono arrivato all’acquerello, la
mia passione. Io sono un acquarellista ed è la tecnica che prediligo. Il mio ciclo su Venezia, a
cui tengo molto, è tutto realizzato en plain aire, con l’acquarello, una tecnica difficile, ma che
sento mia. Per il Bracco la cosa
è stata diversa, ma ho voluto anche realizzare degli acquerelli,
che sono esposti a Castiglione
delle Stiviere.
Il Bracco, come per Venezia, è
stato un lavoro all’aria aperta
in presa diretta?
Anche, ma non solo. La luce si
cattura anche con la macchina
fotografica, perché poi passa. Io
cerco, vado, faccio vari sopraluoghi, torno e ritorno, ma uso
anche la macchina fotografica.
Il mio lavoro è in presa diretta,
ma serve anche farsi appunti, e
per noi pittori le fotografie sono
utili. Anche con il Bracco, per
catturare alcune espressioni o
posture, che durano attimi, la
macchina fotografia è stata utile,
ma questo cane va frequentato,
solo così lo si vive davvero, lo si
percepisce e lo si fa proprio.
49
AREABLU
COLLINE MORENICHE E ALTO MANTOVANO
Castiglione delle Stiviere
CASTIGLIONE
DELLE STIVIERE
IL PAES ENTRA NEL VIVO
PATTO DEI SINDACI
CONTRO LO SMOG
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Il Dottor Dugoni di AGIRE
AREA
BLU
L’Osservatorio
SGRAVI E AGEVOLAZIONI
PREVISTI DAL PAES
“Gli interventi, che speriamo possano essere approvati”, afferma il sindaco “prevedono l’istituzione di un
ufficio/sportello che possa dare al meglio tutte le informazioni ai cittadini, ma per spiegare anche gli sgravi
fiscali e le agevolazioni previste, e che sarà attivo a
breve, dopo la formazione del personale; consulenze
per le aziende per la realizzazione di audit energetici;
premio in termini di volumetrie e oneri a chi sistemerà la propria abitazione rendendola adeguata ai moderni parametri energetici; incentivi sul cambio delle
caldaie, operazione che vede coinvolti gli installatori,
che già abbiamo riunito e consultato”. Soddisfatto, insomma, il sindaco perché “è un importante lavoro di
progettazione che abbiamo messo in campo che vede
coinvolta amministrazione, cittadini e aziende, e cioè
l’intera comunità”.
50
’adesione al “Patto dei Sindaci”, il principale movimento europeo che vede
coinvolte le autorità locali e regionali
impegnate ad aumentare l’efficienza
energetica e l’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili nei loro territori, è ormai
un iter che il comune di Castiglione ha
intrapreso e che vedrà non solo questa Amministrazione
impegnata nella “quota 20” (-20% di emissioni CO2; +
20% di energie rinnovabili entro il 2020), ma anche le
future Giunte che susseguiranno fino al 2020.
“Dopo i primi passaggi istituzionali”, ha ricordato il sindaco Novellini, “abbiamo incontrato nelle scorse settimane le aziende e i nostri cittadini per illustrare loro i primi
interventi che questa adesione comporta”.
Di fatto il PAES, e cioè il piano delle strategie che verrebbero messe in campo sarà oggetto di discussione nel
prossimo Consiglio Comunale di fine mese, ma le linee
guida sono state tracciate dall’Amministrazione. Il piano
che riguarda gli interventi per la riduzione delle emissioni, prevede, dunque, una riduzione di media di 1.909 kg/
CO2 ad abitante.
Dallo studio realizzato da AGIRE, uno dei partner del
Comune in questa operazione, emerge che il territorio di
Castiglione consuma, al 2005, 705.133 Kwh annui, pari a
99.484,5 litri di petrolio. In termini di CO2 emessa è pari
a 195.530 tonnellate/annue. L’obbiettivo, dunque, previsto dal patto è di arrivare a 156.413 tonnellate entro il
2020, e questo, aderendo, spiega il Sindaco, “prevede una
monitorizzazione biennale da parte della Comunità Europea”. Se, ad oggi, sono già molti gli interventi realizzati
per migliorare la situazione, tuttavia, come ha mostrato il
dott. Franceso Dugoni di Agire, in sede di assemblea pubblica, solo 1,23% dei consumi energetici di Castiglione
sono imputabili al Comune stesso, il resto riguarda aziende ed abitazioni.
La Giunta di Castiglione fra il pubblico
AREABLU
In biblioteca presentata la monogra�a
NILDE IOTTI: “UNA STORIA
POLITICA AL FEMMINILE”
Venerdì 15 novembre
sera è stata presentata
nella sala conferenze di
Palazzo Pastore, a Castiglione delle Stiviere,
la monografia di Luisa
L’on Flavia Piccolo Nardelli e
l’on Giovanna Martelli Lama “Nilde Iotti. Una
storia politica al femminile” pubblicato dall’editore Donzelli, volume che ricostruisce la storia umana e
politica della Presidente della Camera Nilde Iotti.
Il volume è stato presentato dall’on. Flavia Piccoli Nardelli e dall’on. Giovanna Martelli, entrambe legate alla
Fondazione Iotti, di cui è presidente l’on. Livia Turco.
Le letture sono state effettuate da Sabrina Pinardi. Alla
serata ha partecipato l’assessore Luigi Guarisco, che
ha portato i saluti dell’Amministrazione, e ha ricordato come da questa storia di passione e impegno si possa
imparare molto, soprattutto per chi crede ancora nella
politica come servizio alla proprio comunità. Il volume,
è stato ricordato dalle due parlamentari e racconta la storia della Iotti anche grazie a una serie di lettere inedite,
scritte fra il ’46 e il ’47 a Togliatti, materiale fino ad ora
inedito, che fanno luce sul lato umano e privato della storia fra la futura presidente della Camera dei Deputati e il
leader del Partito Comunista.
“Nilde Iotti è davvero, come pochi altri, un’effigie del
Novecento, di quel «secolo breve» le cui date coincidono
con la sua stessa biografia (1920-1999)”.
Nei saluti finali il sindaco Novellini ha ricordato l’attenzione dell’Amministrazione al mondo della donna e alle
tematiche che questa riflessione comporta.
DOMENICA A TEATRO PER LE FAMIGLIE
NEWS
Anche quest’anno torna la
tradizionale rassegna “Domenica a teatro – Teatro per
la famiglia”, iniziativa che è
ormai una tradizione che si
lega alla stagione teatrale di
Castiglione delle Stiviere.
Domenica 24 novembre
è di scena “Il Pesciolino
d’oro” a cura di “Teatro laboratorio delle Fiabe”. Domenica 1 dicembre l’ul-
timo spettacolo di questa
rassegna 2013 con “L’Apprendista Babbo Natale” a
cura di “Fantateatro”.
Gli spettacoli si svolgono
al Teatro Sociale alle ore
17.00, il biglietto costa 5
euro.
Per tutte le informazioni sugli spettacoli rivolgersi all’Ufficio Cultura del Comune, al numero 0376679276.
Convegno Internazionale
23 PAESI OSPITATI A CASTIGLIONE
Il Convegno internazionale, organizzato dall’Unione europea, ha portato
ospiti a Castiglione delle Fondazione
Bondoni-Pastorio, delegati provenienti da 23 paesi del Vecchio Continente e da Israele, che si sono riuniti
per discutere dei problemi psicologici, sociali e culturali legati all’aspetto
fisico.
“Appearance matters”, è il titolo della
ricerca che raccoglie esperti dalle Università, dalle pubbliche amministrazioni e tra gli operatori sociali. Con
un gioco di parole in inglese, il titolo
allude al fatto che, nella vita contemporanea, “l’aspetto conta”, ovvero, le
“questioni d’apparenza” divengono
sempre più problemi di sostanza.
Si tratta di capire ragioni sociali e psicologiche e di investigare la responsabilità dei mezzi di comunicazione,
della politica e della scuola.
Nella serata di gala si è tenuto un
concerto di pianoforte nel salone del
Palazzo, con il maestro Gianpaolo
Stuani.
Gli ospiti che hanno pertecipato
all’importante convegno
“Appearance Matters”
51
AREABLU
COLLINE MORENICHE E ALTO MANTOVANO
CASTIGLIONE
DELLE STIVIERE
Castiglione delle Stiviere
Il 25 Novembre diverse iniziative
GIORNATA CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE
I
l Comune di Castiglione
delle Stiviere partecipa il
prossimo 25 Novembre alla
“Giornata contro la violenza sulle donne” con una serie di iniziative.
L’Assessore Elena Cantoni,
con l’on. Giovanna Martelli e la prof.
ssa Marzia Benazzi, docente di storia
e filosofia dell’Istituto Virgilio di Mantova, dialogheranno con i ragazzi delle
scuole superiori alle ore 10.30 presso
la sala consigliare del comune.
Nel pomeriggio a Palazzo Menghini
le scuole primarie incontreranno la
psicologa Eleonora Caffelli, incontro
promosso e organizzato grazie alla
collaborazione con il circolo “Soroptimist Gridonia Gonzaga di Castiglione
delle Stiviere”, che sarà protagonista
anche di un’installazione, nell’arco
della giornata, presso il palazzo del
Comune.
La sera, in sala consigliare, uno spettacolo/reading dedicato ad Alda Merini,
curato da Joseph Caiola e Laura Ferri,
alle ore 21.00, con ingresso libero e
gratuito.
Il percorso di riflessione si conclude
mercoledì 27 novembre al Supercinema di Castiglione delle Stiviere dove è
prevista la proiezione del film “Foxfire
L’Assessore Elena Cantoni
- Ragazze cattive” di Laurent Cantet.
Nell’arco della giornata sarà esposto
a Palazzo Gonzaga, come in tutti i
comuni che hanno aderito, un drappo
rosso, fornito dalla Provincia, dove
capeggerà la scritta “No alla violenza
sulle donne”.
“ACCORDI IN SETTIMA” IL 7 DICEMBRE AL SUPERCINEMA
NEWS
Il prossimo 7 dicembre, in
occasione dei mercatini di
natale, il comitato locale
della Croce Rossa ha orga-
nizzato un concerto evento,
presso il Supercinema di
Castiglione (piazzale Duomo), con il gruppo “Ac-
cordi in settima”, noti nel
mondo musicale per i loro
concerti cover/omaggio a
De Andrè.
Alla libreria MR Libro sabato 24 Novembre ore 18
IL NUOVO LIBRO DI MARCO LENTINI
Sabato 24 novembre alle ore 18.00 Marco Lentini, lo
pseudonimo dietro cui si cela lo scrittore Mantovano, che
sta scontando la sua pena in carcere, torna a castiglione
delle Stiviere, presso la libreria MR Libro, per presentare
il suo secondo libro dal titolo “Il mio nome è Giovanni”.
Reduce dal successo di “Io... L’Assassino”, Marco Lentini
torna nella libreria che per prima ha creduto al suo valore
letterario.
Il nuovo romanzo breve di Lentini mescola ambientazioni
da giallo con la storia degli anni ’70 e ’80 del nostro paese, fino ad arrivare ai giorni nostri.
Il realismo di Lentini, come d’altronde per lo scorso libro,
è affascinante, e la narrazione è intensa.
Presenterà il libro con Luca Cremonesi, giornalista e scrit52 tore. Ingresso libero.
Lo scrittore Marco Lentini e il giornalista Luca Cremonesi
AREABLU
COLLINE MORENICHE E
Alto Mantovano
PONTI SUL MINCIO: Eventi legati alla giornata contro la violenza sulle donne
INCONTRO CON IL QUESTORE GIAMPAOLO TREVISI
D
omenica 24 novembre presso la
sala delle Colonne
di Pont sul Mincio
si terranno una
serie di iniziative
legate alla “Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne”. Interverranno, fra gli altri, l’Associazione
telefono Rosa, con Stefania Locatelli
e Angela Capizzi che faranno il punto
sulla situazione del drammatico fenomeno in Italia e sul vero significato
di “violenza sulle donne”. Interverrà
inoltre Gianpaolo Trevisi, vice questore della polizia di stato e direttore
della scuola allievi agenti di Peschiera del garda, che darà il proprio contributo sul tema “I pericoli della rete:
facebook ed altri social network”.
A seguire la rappresentazione teatrale
“La Morsa”, atto unico di Luigi Pirandello, a cura della Nuova Compagnia Teatrale di Verona, con Enzo
Rapisarda, Rita Vivaldi, Domenico
Veraldi ed Enza Platania.
L’ingresso a tutte le iniziative è libro
e gratuito. L’inizio è fissato per le ore
16.00.
CASTEL GOFFREDO: UN LIBRO RICORDA DON ALDO MORATTI
NEWS
Castel Goffredo ha dedicato un monumento a don
Aldo Moratti, un prete benvoluto da tutti.
Rinunciava al cibo per darlo ai poveri oppure percorreva chilometri in mezzo
alla neve per andare dagli
ammalati.
I poveri, le persone in difficoltà e i giovani sono stati i
suoi prediletti, nei 38 anni
trascorsi come curato a Castel Goffredo (1913-1951).
Ai giovani aveva spalancato le porte della sua casa.
In occasione del centenario
dell’arrivo in parrocchia
del sacerdote, ora Castel
Goffredo dedica a don Moratti un libro, che si intitola
Sempre allegri, ragazzi. Il
titolo si ispira a san Giovanni Bosco, il “santo dell’oratorio”, al quale don Moratti
ha sempre fatto riferimento
nella sua esperienza educativa. Proprio i ragazzi e i
giovani sono i principali
destinatari del volume.
Sempre allegri, ragazzi è
un libro veramente nuovo.
Scritto in modo vivace da
Giovanni Telò, storico e
giornalista, presenta 180
fotografie (in gran parte di
Massimo Telò) e accurati
disegni di Nani Tedeschi,
artista di fama internazionale.
GUIDIZZOLO: Marco Malvaldi in biblioteca
LO SCRITTORE OSPITE D’ECCEZIONE
Serata speciale in biblioteca a Guidizzolo con un ospite d’eccezione, Marco
Malvaldi, scrittore Sellerio, famoso per
aver dato vita ai personaggi di “Bar
Lume” che, oltre ad essere una fortuna
serie di libri editi dalla casa siciliana, è
ora una mini serie tv con Fabrizio Timi. La serata è stata
organizzata dalla Biblioteca di Guidizzolo, in collabora-
zione con il sistema bibliotecario mantovano e con Simonetta Bitasi, animatrice di un fortunato gruppo lettori che,
a Guidizzolo, vanta molti partecipanti. La serata è stata aperta da Rosalba
Bombana, responsabile della cultura
per il Comune, che ha ricordato l’impegno dell’Amministrazione per la crescita della Biblioteca.
53
AREABLU
ALTO MANTOVANO E
Colline Moreniche
MEDOLE – CASTIGLIONE – CASTEL GOFFREDO
LE COLLINE MORENICHE
NEL VIDEO DI LAURA PAUSINI
I
54
l Comune di Medole, con il suo teatro e le sue
campagne, ma anche Castel Goffredo e Castiglione delle Stiviere, sono protagonisti del nuovo video di Laura Pausini, “Se non te”, il singolo
estratto dalla raccolta “20 – The Greatest Hits”
uscita martedì 12 novembre scorso.
Il video, diffuso in rete l’11 novembre, vede la
regia di Gaetano Morbioli, che per lei ha realizzato altri
diciotto videoclip.
“Il contatto con Medole” racconta il sindaco Ruzzenenti,
“arriva grazie a Peter Facchetti, di Castel Goffredo, ma
originario di Medole, il cui nonno è stato un importante
sindaco del primo dopo guerra, Angelo Fezzardi. Facchetti si occupa di regia e di produzione video a Verona,
per l’agenzia che ha elaborato il video della Pausini.
Mi ha contattato perché si ricordava il teatro di Medole,
ed era proprio ciò di cui avevano bisogno, e cioè un teatro costruito nel secondo dopo guerra”. Il video, infatti,
racconta la storia d’amore dei genitori della Pausini, Fabrizio e Gianna Pausini, una coppia cresciuta nella Romagna degli anni ’60, a Solarolo, come recita la dicitura
all’inizio del video, con il sogno di una figlia che diventasse cantante.
Le scene del primo successo della ragazzina Pausini sono
girate proprio nel teatro di Medole (dal minuto 3.36 al
3.47). “Sono arrivati con due autobus di comparse”, racconta Ruzzenenti, “e hanno girato un’intera giornata nel
nostro teatro, nei primi giorni di Ottobre di quest’anno”.
Le immagini del video, sotto il pioppo di Medole, sono
molto intense e poetiche, perché raccontano una storia
per immagini ispirata alla famiglia Pausini, di fatto un
tributo che l’artista ha voluto destinare ai suoi genitori che per la prima volta appaiono, inoltre, in video con
lei.
Ma non c’è solo Medole nel video, perché, anche se per
pochi secondi, dal minuto 0,55 al minuto 1,02 circa, c’è
anche Castiglione delle Stiviere, con i portici di Piazza
Ugo Dallò e il vicolo con gli archi adiacente a Via Chiassi.
Laura Pausini e tre immagini del suo nuovo video
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Un altro inverno è alle porte, e con
lui un nuovo Santo Natale, con i tanto
amati e tanto odiati regali, per amici e
parenti, grandi e piccini, ad ognuno dei
nostri cari dobbiamo dedicare un pensiero, e non possiamo certo farci trovare impreparati quando ne riceveremo!
Non dimentichiamoci, anche, che, una
volta tanto, una piccola soddisfazione
per noi stessi ce la possiamo anche
togliere! Se come ogni anno siete in
crisi di idee, e non volete trascorrere
le vostre giornate alla ricerca di qualcosa che sia originale e gradito ma allo
stesso tempo utile e pratico, buttatevi
sull’hitech, una scelta sempre azzeccata per investire il piccolo o grande
budget destinato alle spese natalizie...
si sa, tutti apprezzano il regalo tecnologico, dal semplice mouse senza fili
allo smartphone di ultima generazione, passando per il tablet (l’oggetto del
momento) o la sempre in voga cornice
digitale, una pratica borsa porta pc o
una nuova stampante multifunzione,
o ancora, ai più buoni, Babbo Natale,
potrebbe calare dal camino un bel computer nuovo di zecca con il nuovissimo
Windows 8.1. La lista delle idee, come
vedete, può essere davvero lunghissima e a portata di tutte le tasche, non ci
resta che augurare Buone Feste a tutti i
lettori di Area Blu...vi aspettiamo
...anche on-line!
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Green Service opera nel campo delle pulizie civili ed industriali con un controllo costante delle proprietarie.
Esperienza di alto livello, professionalità acquisita negli
anni, lavori eseguiti con meticolosità e precisione. È questo che Green Service intende per pulizie, ed è questo che
le due proprietarie, Gabriella e Lionella, offrono ai loro
clienti.
Green Service, collaudata impresa di pulizie, si muove
nel mercato garantendo quella scrupolosità e quella sicurezza che sono proprie dell’universo femminile, ma
eseguite secondo metodologie moderne e con l’ausilio di
prodotti e macchinari di ultima generazione.
Pulizie civili ed industriali, trattamento di qualsiasi tipo
di pavimento, sia interno che esterno, come il cotto, i mosaici, portati al loro stato naturale ancora con lo spazzolino e la voglia che tutto sia perfetto.
Ma Green Service interviene anche per le pulizie stagio-
nali, per residence, ristoranti, per le case delle vacanze da
riaprire, dopo un trasloco, per entrare in una casa nuova
in perfetto stato o dopo lavori di ristrutturazione.
Green Service punta essenzialmente sulla qualità del servizio, con le proprietarie sempre presenti a controllare e a
dirigere una squadra di professionisti. Perché è un lavoro
delicato, fatto anche di piccoli dettagli, perché la responsabilità di accontentare una clientela esigente è forte.
E la volontà di effettuare tutto nella massima precisione
viene da anni di esperienza nel settore, pensando di voler
migliorare sempre più il servizio.
È così che è nata Green service, una ditta ancora dove
il controllo e la supervisione sono condotte quotidiane,
dove la qualità non viene mai meno.
Green Service si è specializzata anche nella pulizia di
pavimenti moderni, particolari, di difficile trattamento.
Gabriella e Lionella operano nel basso Garda, nel mantovano, nel bresciano e nel veronese perché la sede è
baricentrica rispetto a queste zone e sono disponibili per
preventivi gratuiti.
Green Service: Piazza della Concordia, 6
San Martino della Battaglia (BS).
Mobile: 335.6064407 / 335.5493784
Fax: 030.9910482
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L’azienda dal 1995 svolge attività di traslochi. I titolari, che seguono direttamente i lavori, sono professionisti nell’ambito della falegnameria. Il servizio risulta così completo a 360° e offre tranquillità al cliente
dando anche la possibilità di apportare migliorie oltre
alla garanzia di giusta posa. Facla Traslochi dispone
inoltre di macchinari all’avanguardia per far fronte a
ogni tipo di lavoro.
L’azienda offre la possibilità dei seguenti servizi:
preventivi gratuiti, tutti i tipi di traslochi curati direttamente dai titolari, ritocchi di falegnameria per
ambientare meglio i vostri mobili, imballaggio e sballaggio fragili, deposito presso i magazzini aziendali.
Facla Traslochi opera in tutta Europa, con precisione,
puntualità e sicurezza e copertura assicurativa.
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