Comitato Regionale Lazio

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Comitato Regionale Lazio
Comitato Regionale Lazio
Editoriale del Presidente del CIP Lazio
Pasquale Barone
Carissimi,
sono passati ormai sei mesi circa dall’inizio di questa
stagione sportiva, la prima che il CIP affronta nella sua
nuova veste organizzativa.
Tutti noi che quotidianamente lavoriamo a servizio
della disabilità sportiva ci stiamo impegnando su molti
fronti per rendere questa nuova veste effettiva e operativa. Innanzitutto, sono stati nominati tre delegati
regionali per le nuove Federazioni Paralimpiche: Antonio Piccirillo per la FISPES, Giuseppe Andreana per la
FINP e Salvatore Manganaro per la FISPIC. Sono figure
di grande spicco, che molte energie hanno dedicato al
nostro movimento paralimpico e che ora avranno il
compito di sviluppare e far crescere queste
nuove federazioni nel contesto laziale. Anche altre Federazioni sono entrate a far
parte del CIP: la FICR, la FITAV, la FIT, la
FIV, la FISG, la FICK, la FIPIC e la FISIP. In
secondo luogo, abbiamo rafforzato la
nostra collaborazione con le istituzioni
locali. Sono molte le iniziative che stiamo condividendo con l’Assessorato alla
Cultura, Arte e Sport della Regione Lazio,
che supporta e sostiene le nostre iniziative
proprio per la valenza sociale che esse rivestono per il
nostro territorio. Un ottimo rapporto di collaborazione si è instaurato con la Direzione Regionale dell’Inail,
sulla base del protocollo di intesa firmato lo scorso
settembre. Abbiamo, ad esempio, dato vita agli sportelli di avviamento allo sport, grazie ai quali tutti gli
infortunati Inail possono essere indirizzati verso l’attività sportiva più adatta alle loro esigenze ed avere un
anno di tesseramento gratuito. Proprio grazie alla disponibilità della Direzione Regionale dell’Inail, il nostro Comitato ha trovato una nuova sede, accogliente
e funzionale alle nostre esigenze presso gli uffici dell’Inail Roma Aurelio (Via E. De Ossò, 16). Per quanto riguarda, invece, la promozione dello sport disabile,
continuiamo ad arricchire costantemente il nostro sito
web con notizie e immagini delle competizioni e manifestazioni organizzate dalle federazioni. Abbiamo
inaugurato anche una nuova Galleria Video, in cui è
possibile rivivere i principali eventi della stagione
sportiva. Senza dimenticare che siamo già al secondo
numero del nostro Bollettino, che ogni tre mesi vi terrà aggiornati sulle principali notizie riguardo la disabi-
lità sportiva laziale: interviste, immagini, risultati e
commenti da parte di tutti i protagonisti del nostro
movimento (Federazioni, Società, Atleti, Allenatori,
Inail, Enti Locali, Scuola, ecc.).
Nostro punto di forza rimane il rapporto con le istituzioni scolastiche: il mio sogno è quello di vedere tutti
gli alunni, disabili e non, crescere insieme attraverso
lo sport. Rimango profondamente convinto, infatti,
che la pratica sportiva debba essere considerata un
punto di forza nel sistema educativo scolastico: oltre a
rappresentare un diritto per tutti, senza differenze,
essa permette di incentivare e consolidare quella crescita culturale, educativa, civile e sociale che tutti auspichiamo per i ragazzi. In questi mesi, le nostre iniziative in ambito scolastico si sono
moltiplicate: abbiamo dato vita al progetto l’integrazione nelle scuole prima nella
Provincia di Frosinone e poi nella Provincia di Latina, in collaborazione con i
rispettivi enti provinciali, con l’Ufficio
Scolastico Regionale e con i presidi degli
istituti dando la possibilità agli studenti
disabili di quelle province di praticare gratuitamente, due volte a settimana, attività
sportive mirate, guidati da personale tecnico CIP. Abbiamo in programma, inoltre, per maggio la II Giornata Regionale Paralimpica, una grande festa che inizierà il 3 maggio con il convegno “Sport e Disabilità”, cui
sono state invitate le principali autorità politiche e
sportive regionali e si discuterà dell’importanza dello
sport come strumento di recupero del benessere psico-fisico e sociale di tutte le persone disabili. Il 5 maggio si esibiranno, coinvolgendo più di duemila studenti
romani, alcune delle principali discipline olimpiche e
paralimpiche. Stiamo lavorando, inoltre, per garantire
una maggiore partecipazione ai prossimi Giochi Sportivi Studenteschi e da quest’anno partecipiamo al progetto di alfabetizzazione motoria nella scuola primaria.
Abbiamo ottenuto, insomma, buoni risultati e abbiamo in cantiere grandi progetti, in cui vogliamo coinvolgere tutti coloro che hanno energie, tempo e risorse da dedicare al nostro movimento, per farlo crescere e renderlo sempre più un punto di riferimento per
il territorio.
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DALLA REGIONE…
Parola all’Assessore alla Cultura, Arte
e Sport della Regione Lazio, Fabiana Santini
In questi mesi ho avuto diverse occasioni di confronto con il presidente Barone ed ho potuto partecipare a numerose iniziative sportive organizzate
dal Comitato Italiano Paralimpico. Ogni volta, durante questi nostri incontri, ho avuto modo di soffermarmi sulle immagini delle vostre imprese sportive, sfogliando le fotografie che raccontano quanta
passione e quanto amore mettete nelle discipline
che avete scelto. E con quanto entusiasmo e quanta
determinazione vi confrontate ogni giorno con le
difficoltà che vivono i portatori di handicap.
iniziative volte alla promozione della pratica sportiva delle persone diversamente abili o soggette a
forme di disagio sociale. Anche quest’anno finanzieremo, infatti, quei progetti che prestino particolare attenzione alla promozione degli sport e delle
attività motorie e sportive svolte all’aria aperta e
negli spazi verdi e che abbiamo lo sport come strumento di integrazione sociale tra disabili e normodotati e dell’attività sportiva come strumento di integrazione sociale.
Ma non è l’unico esempio di sostegno che la
Le vostre iniziative dimostrano proprio
Regione Lazio prevede nei confronti della
come l’affrontare ogni giorno il nodo
disabilità. La giunta Polverini, infatti, ha
sport- disabilità scateni energie positiapprovato di recente lo stanziamento
ve e riesca ad essere strumento di
di oltre 4,5 milioni di euro per interrimozione di tutte le forme di discriventi di integrazione scolastica rivolti
minazione. Il valore aggiunto di queagli alunni con disabilità. Il provvediste iniziative è vedere la pratica spormento interesserà oltre 4.800 alunni
tiva come garanzia di inclusione sodelle scuole superiori e servirà a ficiale. In particolare ci sottolinea come
nanziare l’assistenza specialistica per
solo chi è tenace, caparbio e determigli studenti con disabilità particolari,
nato fin quasi all’ossessione può fare del
interventi formativi individuali, servizi di
proprio handicap una bandiera e può stravoltrasporto da casa a scuola ed eventuali progere le regole di una società ossessionata dalla bel- grammi per facilitare l’ingresso nel mondo del lavolezza e dall’apparire, per far emergere quei valori ro.
universali e insopprimibili rappresentati dall’uguaglianza e dal diritto di tutti gli esseri umani ad esse- L’Assessorato alla Cultura, Arte e Sport, dunque,
re considerati per le proprie qualità.
vuole continuare ad essere vicino al Comitato Paralimpico del Lazio. Accanto a voi per tutto ciò che
La Regione Lazio, la Giunta Polverini ed io siamo ogni giorno riuscite a realizzare nella ferma convindalla vostra parte. Per questo, grazie alla legge zione del valore sociale dello sport.
15/2002, vogliamo continuare a sostenere quelle
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CERIMONIA DI PREMIAZIONE E
PREMI CIP LAZIO S.S. 2009-2010
La cerimonia di premiazione “Una giornata con il
campione CIP della Regione Lazio e Premi CIP Lazio” è
ormai diventata una consuetudine per gli amanti dello sport della Regione Lazio: un occasione per accendere i riflettori su una realtà positiva come quella del
movimento paralimpico e, allo stesso tempo, per regalare ad atleti, famiglie e società una giornata di divertimento e un riconoscimento per l’impegno e il
valore agonistico dimostrati nella precedente stagione sportiva. L’evento, organizzato dal CIP Lazio e presentato da Marco Gaviglia, si è svolto il 4 dicembre
2010 al Palacavicchi di Roma.
Il Presidente del CIP Lazio Pasquale Barone
con il presentatore Marco Gaviglia
Il coordinatore regionale dell’Ufficio Educazione Fisica e Sportiva,
Antonino Mancuso e il Presidente del CONI Rieti Luciano
Pistolesi premiano alcuni atleti
L’on. Giuseppe Battaglia consegna il premio riservato agli
atleti di livello internazionale al campione mondiale di
nuoto Paolo Manauzzi
Maria Marconi e Andrea Barberi del GS Fiamme Gialle
premiano un gruppo di atleti
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Il Presidente della FINP Roberto Valori
CERIMONIA DI PREMIAZIONE E
PREMI CIP LAZIO S.S. 2009-2010
Il Presidente del CIP Lazio Pasquale Barone ha aperto la cerimonia salutando tutti i presenti e sottolineando l’importanza dello sport come strumento di
recupero del benessere psico-fisico di ogni persona
disabile. Sul palco sono saliti, poi, il Presidente della
FINP Roberto Valori, che ha portato i saluti del Presidente del CIP nazionale Luca Pancalli; il Direttore
Regionale dell’Inail Antonio Napolitano; la dott.ssa
Sabrina Varroni, dirigente dell’Area Interventi per lo
Sport della Regione Lazio; il Presidente della Commissione Sport della Provincia di Roma, Giuseppe
Battaglia.
Il Direttore Regionale dell’Inail Antonio Napolitano
riceve il Premio CIP Lazio
dalla dott.ssa Sabrina Valori della Regione Lazio
Sopra, Sabrina Varroni consegna il Premio CIP Lazio a Stanislao
Soro, sotto la premiazione della Prof.ssa Virginia Placido
Sopra la premiazione di Roberto Marson e Carlo Di Giusto
(in rappresentanza di Luigi Amadio), sotto la consegna del
Premio CIP Lazio a Romano Melchiori
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CERIMONIA DI PREMIAZIONE E
PREMI CIP LAZIO S.S. 2009-2010
Nel corso della manifestazione sono stati premiati,
innanzitutto, i campioni internazionali: Clara Podda
(tennistavolo); Andrea Testa (canoa); Giancarlo Iori
(tiro a segno); Paola Protopapa (canottaggio); Paolo Alfredo Manauzzi e Marco Mazzocchi (nuoto);
Matteo Betti, Loredana Trigilia e Alessio Sarri
(scherma). Il premio CIP Lazio, riservato a coloro
che si sono distinti in modo particolare per il servizio reso alla disabilità, è stato assegnato quest’anno ad Antonio Napolitano, Virginia Placido (Ufficio
Regionale Scolastico), Luigi Amadio (S. Lucia), Roberto Marson (ASCIP), Romano Melchiori (Pol. De
Rossi) e Stanislao Soro (Albano Primavera).
L a Presidente della FSSI Daniela Mazzocco
L’allenatore del S. Lucia Carlo Di Giusto
con il delegato FISDIR Lazio Carlo Magrelli
Alessandro Mei della FIV premia la società L’isola che non
c’era e, sotto, il Presidente Pasquale Barone con Massimo
Romiti, campione italiano di canottaggio e
Marcello Scifoni, Presidente della FIC Lazio
Il Presidente Barone con l’olimpionica Paola Protopapa
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CERIMONIA DI PREMIAZIONE E
PREMI CIP LAZIO S.S. 2009-2010
Sono stati, infine, premiati tutti gli atleti e le società del Lazio che hanno vinto campionati nazionali e
regionali. Tra una premiazione e l’altra la tuffatrice
Maria Marconi, bronzo agli Europei di Budapest 08
e agli Europei di Torino 09, ed il primatista italiano
dei 400 m piani Andrea Barberi, entrambi appartenenti al Gruppo Sportivo delle Fiamme Gialle, hanno raccontato agli atleti la loro esperienza nel campo dello sport. L’atleta Annachiara Paolini ha, invece, letto una lettera indirizzata alla Presidente della
Regione Renata Polverini, mentre Annalisa Minetti
ha cantato “Senza te o con te”. Insomma è stata
una vera e propria festa per lo sport laziale!
Il campione italiano di handbike Mauro Cratassa
Alcuni atleti della società l’Archetto durante le premiazioni
Una mostra fotografica che ricorda le vittorie più belle degli atleti alle ultime Paralimpiadi (Vancouver 2010 e Pechino 2008)
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CERIMONIA DI PREMIAZIONE E
PREMI CIP LAZIO S.S. 2009-2010
Spazio agli atleti: ecco alcuni dei campioni nazionali e regionali della Regione Lazio.
L’AS Albano Primavera con Roberto Valori
Carlo Magrelli premia gli atleti del Santa Lucia Nuoto
Alcuni atleti della società AISA Sport
Luciano Pistolesi con gli atleti della società Sport e Terapia Rieti
Claudio Doria (FSSI) e Marcello Scifoni (FIC) premiano due
atleti.
Salvatore Manganaro (FISPIC) premia la società Nuova Era Latina
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DALLE FEDERAZIONI…..
Federazione Italiana Sport Paralimpici Ipovedenti e Ciechi—Del. Lazio
La storia
La pratica dello sport per non vedenti ed ipovedenti
inizia già dagli anni ‘30 negli Istituti per minorati fisici, ma solo nel 1969 si costituisce a Bolzano il Gruppo sportivo Non Vedenti. Nel 1975, a Modena, si
avvia il dialogo tra i Gruppi Sportivi non vedenti ed il
(Centro Sportivo Italiano), Ente di Promozione Sportiva. Dopo poco, l’11 agosto 1980, nasce la Federazione Italiana Ciechi Sportivi con finalità associative,
organizzative e promozionali dell'attività sportiva
dei Non vedenti. Negli anni seguenti arrivano soddisfazioni sia a livello associativo che sportivo: la FICS
è co-fondatrice dell’IBSA (International Blind Sport
Association), ma anche i suoi atleti cominciano
a farsi conoscere nelle competizioni
Internazionali
che
contano
(Paralimpiadi estive ed invernali,
Europei e Mondiali). Nel 1990, la
FICS,
insieme
a
FISHA
(Federazione Italiana Sport Handicappati, riconosciuta giuridicamente dal CONI nel 1987), e FSSI
(Federazione Italiana Silenziosi d’Italia che
si staccherà nel 1996), uniscono, di fatto, quelle che
erano le tre Federazioni competenti in materia di
handicap, dando luogo alla Federazione Italiana
Sport Disabili. La Federazione Italiana Sport Disabili
ricopre anche il ruolo di Comitato Italiano Paralimpico. Nel 2010, con la riorganizzazione del CIP nasce la
FISPIC.
La FISPIC è la Federazione Sportiva Paralimpica cui il
CIP, Comitato Italiano Paralimpico, ha demandato la
gestione, l'organizzazione e lo sviluppo dell'attività
sportiva per ipovedenti e ciechi. La FISPIC raggruppa
e organizza i Campionati nazionali di Goalball, Torball, Calcio a 5 (B1 e B2/3), Judo, Showdown. Il 19
giugno 2010 è stato approvata la Carta Statutaria
mentre, in una seconda fase, il 25 settembre 2010,
si è proceduto all'elezione del Presidente e dei Consiglieri Federali: Salvatore Manganaro è stato eletto
Presidente del Comitato Regionale Lazio.
Gli sport
Il torball è un gioco sportivo a squadre per non vedenti. Si fronteggiano due squadre composte ciascuna da 3 giocatori (più un massimo di 3 riserve). È
lo sport più praticato dai non vedenti in Italia, prevede l'impiego di un pallone sferico al cui interno
sono presenti dei campanelli, per poter essere percepito dai giocatori. Il campo di gioco (16m x 7m),
diviso in due metà da tre cordicelle tese dotate di
campanellini. La porta ha la stessa larghezza del
campo e un'altezza di 1,30 metri. I giocatori (che
possono essere non vedenti assoluti o ipovedenti)
sono dotati di una benda oculare che impedisce
completamente la vista ed hanno per punto
di riferimento un tappetino che consente l'orientamento. Lo scopo è
tirare con le mani una palla di
500 gr. verso la porta avversaria
facendola passare sotto le cordicelle che dividono il campo. Se il
pallone tocca le cordicelle è fallo e
chi ha tirato deve uscire per un'azione; ogni tre falli si assegna un rigore agli
avversari. La partita dura 10 minuti effettivi ed è
divisa in due tempi. Vince la squadra che totalizza il
maggior numero di reti. Il campionato italiano maschile è formato da tre divisioni: Serie A, Serie B e
Serie C. Il campionato femminile è invece composto
solo dalla Serie A.
Il Goalball, simile al Torball, si differenzia da questo
per un campo più grande (18m X 9m), un pallone
sempre sonoro ma più pesante, e per una area di
lancio al posto dei tappetini di orientamento.
Lo showdown si gioca su un tavolo rettangolare dotato di sponde con gli angoli arrotondati, di un’area
di porta alle due estremità e di uno schermo trasparente al centro tavolo. La partita viene disputata
tra due giocatori, con racchette di legno e una palla
nella quale sono state inserite biglie di acciaio per
renderle sonore. Lo scopo del gioco è mandare la
palla nella porta dell’avversario, facendola passare
sotto lo schermo centrale, mentre l’avversario attua
la difesa.
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DALLE FEDERAZIONI…..
Federazione Italiana Sport Disabilità Intellettiva e Relazionale—Del. Lazio
La storia
Il principio base che contraddistingue lo sport per
disabili intellettivi e relazionali in ambito CIP è quello di “pratica sportiva normalizzata”. Le persone con
disabilità intellettiva e relazionale sono membri a
pieno titolo della società e come tali soggetti ai medesimi diritti, opportunità e regole degli altri. Non
sono persone “speciali” ma hanno soltanto specifiche necessità. Nello sport hanno quindi il diritto a
partecipare a loro piacimento e al livello tecnico che
si propongono di raggiungere in competizioni a carattere locale, nazionale ed internazionale.
Per consentire la pratica applicazione di questi principi, il CIP ha codificato due livelli di partecipazione
ai propri eventi: promozionale (sport adattato) e agonistico, che permettano
all’atleta, in ogni momento della sua vita, di trovare la propria collocazione ideale.
Le discipline ufficiali praticate sono 12: atletica leggera, nuoto, calcio, tennis,
tennis tavolo, pallacanestro,
sci alpino, sci nordico, judo,
ciclismo, canottaggio e equitazione.
I regolamenti tecnici delle discipline sono quelli ufficiali, sanciti dalle federazioni internazionali di disciplina (FIBA, FINA, IAAF, ecc.) con pochissimi adattamenti.
Fisdir Lazio: progetti e impegni per la s.s.
2010/2011
Con il mese di Settembre 2010 si è chiusa la Stagione Sportiva 2009/2010, che ha visto la neonata Delegazione Regionale FISDIR Lazio organizzare oltre
20 Manifestazioni Ufficiali sul proprio territorio.
Dal mese di ottobre 2010 si è aperta la nuova Stagione Sportiva 2010/2011 che ha visto la Delegazione impegnata nell’Affiliazione delle Società alla FI-
SDIR. In particolare si sono Riaffiliate 46 società,
mentre sono due le nuove Società che sono entrate
a far parte della Federazione. In corso di iscrizione
ve ne sono cinque.
I numeri evidenziano un totale di 48 Società con
circa 750 Atleti e 400 Dirigenti, Tecnici e Medici.
Completate le iscrizioni a metà novembre, nel mese
di Dicembre 2010 si è iniziata la predisposizione del
Calendario Sportivo e la realizzazione di due Meeting, che hanno promosso le discipline sportive di
atletica, calcio a 5, ginnastica, pallacanestro e pallavolo.
Agli inizi del 2011 si è definita la prima edizione del
Calendario degli eventi sportivi. Il 15 gennaio 2011
si è effettuato un incontro con i Presidenti
delle Società iscritti alla FISDIR nella
quale sono state analizzati i
risultati del 2010 e gli obiettivi e linee guida del 2011.
Ritornando al calendario,
già il 6 Febbraio, a Roma,
si è effettuato il Campionato Regionale Individuale di
Bocce. Il prossimo evento è
fissato per il 20 Febbraio, a Pomezia, il Campionato Regionale per Società di
Nuoto.
Di notevole rilevanza, per la quantità di atleti che
parteciperanno sono i Campionati Regionali sono di
Atletica Leggera, Nuoto, Calcio a 5 ed Equitazione.
A fine maggio sono previsti due grandi appuntamenti sul territorio laziale: il Campionato Italiano di
Pallavolo ed il Campionato Italiano di Nuoto Sincronizzato, mentre, a fine giugno, ad Atina, sarà la volta del Campionato Italiano di Equitazione.
Quest’anno, per la prima volta, la Stagione Sportiva
terminerà il 31 Dicembre 2011 e questo consentirà
da un lato di aumentare il numero di manifestazioni
sportive e nel contempo distribuire in modo più uniforme le attività .
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DALLE FEDERAZIONI…..
Federazione Italiana Canottaggio—C.R. Lazio
FIC Lazio: parte il 1° Corso di Avviamento al Canot- senza barriere fisiche, sociali o culturali.
taggio Gratuito per atleti disabili
Il Comitato Regionale Lazio della Federazione Italia- La presentazione del progetto
na Canottaggio ha organizzato, in collaborazione Il progetto è stato presentato martedì 29 marzo
con il CIP Lazio, con la Direzione Regionale dell’INAIL
presso il Circolo Canottieri Aniene.
e con la Fondazione Roma Terzo Settore, il
Proprio Luca Agoletto, oro nel “4con” miprimo corso di avviamento al canottaggio
sti categoria LTA, ha voluto esprimere le
gratuito per atleti disabili partirà a fine
sue sensazioni su questo nuovo e intemarzo 2011.
ressante progetto.
I corsi di Indoor Rowing saranno tenuti
“Ho voluto impegnarmi in prima persodal campione olimpico Luca Agoletto,
na in questo progetto perché l’entusiadall'allenatore federale Riccardo Dezi e
smo
per la vittoria di Pechino 2008 venisdal tecnico esperto in disabilità intellettise trasmesso a tutti. Credo che sia imporve Paolo Ramoni, presso i Circoli Canottieri
tante portare avanti un obiettivo, a prescindere
Aniene, Tevere Remo, Lazio e Salaria. Le lezioni sase
abbia
una finalità agonistica o solamente ludica,
ranno cinque, con cadenza settimanale e della durata di 30 minuti circa. A fine corso verrà rilasciato a ed impostare un’attività mirata alla persona disabile
tutti i partecipanti un attestato di frequenza e, sulla per equipararla ai normodotati. Mi piacerebbe vedere famiglie e ragazzi a questo
base
di
valutazioni
psicocorso per dimostrare che la situaattitudinali, verranno selezionati
zione attuale può evolversi e che la
10 atleti per ciascuna categoria
disabilità può uscire dalle mura
(disabili fisici e mentali) per partedomestiche per integrarsi tramite
cipare ad un successivo corso di
lo sport”. Nello specifico il corso
canottaggio in acqua.
prevede cinque lezioni con cadenL’obiettivo è dare ai partecipanti
za settimanale della durata di 30
l'opportunità di accostarsi, seguiti
minuti circa, ma qualora il numero
da professionisti esperti, ad una
di iscritti dovesse superare quota
disciplina che favorisce il recupero
40 (che è il limite inizialmente fisdella persona disabile dal punto di
sato dall’organizzazione) si potrebvista fisico, psicologico e sociale. Il
be aumentare ore e numero di
movimento armonico ed equilibralezioni. “A seconda della disabilità
to delle braccia e delle gambe per– prosegue Agoletto – cercheremo
mette un recupero più rapido deldi suddividere i vari iscritti e avvicile abilità fisiche; il contatto conarli al remoergometro, strumento
stante con l'ambiente e la natura
indispensabile per imparare il moinfluisce positivamente sul benesvimento statico della vogata. Il passaggio successivo
sere dell'atleta; la necessità di far parte di un equisarà quello di movimento dinamico, portando in acpaggio, infine, favorisce la socializzazione. Il progetqua i partecipanti che proseguiranno questa espeto costituisce, dunque, un grande passo avanti nella rienza”.
sfida di rendere lo sport un diritto accessibile a tutti,
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DALLA SCUOLA…..
L’Inclusione nelle Scuole—Il progetto
Provincia di Frosinone
Il progetto “L’integrazione nelle scuole” è partito, a
novembre scorso, dalla Provincia di Frosinone,
esperienza unica sul territorio laziale e a livello nazionale. Nato da una collaborazione tra il CIP Lazio,
l’Ufficio Scolastico Regionale e la Provincia di Frosinone, il progetto prevede lo svolgimento, da gennaio ad aprile 2011, di due incontri settimanali extrascolastici in cui ogni alunno disabile può cimentarsi, in modo totalmente gratuito, con l’attività
sportiva per cui è maggiormente portato, avvalendosi di personale tecnico qualificato CIP. Le scuole
coinvolte sono quattro: le medie Pietrobono, Moro
e Ricciotti e l’Istituto professionale Galilei.
L’obiettivo è informare e sensibilizzare autorità, famiglie e ragazzi sull’importanza della pratica e dei
valori sportivi come strumento di aggregazione sociale per i ragazzi disabili. Il progetto è nato, inoltre, per dare impulso ad una
serie di altre iniziative sperimentali di attività motoria e sportiva
mirata agli alunni disabili presenti nelle scuole. Uno dei principali compiti del CIP è, infatti, quello
di promuovere uno sport accessibile a
tutti, in particolare in ambito scolastico, nella convinzione che la pratica sportiva possa dare un contributo prezioso al recupero del benessere psicofisico e sociale della persona disabile, soprattutto in
età adolescenziale. Per raggiungere questi obiettivi,
il CIP ha stabilito una fruttuosa collaborazione con
la Provincia di Frosinone, il MIUR e l’Ufficio Scolastico Regionale.
Il progetto è stato presentato in un incontro informativo il 23 novembre 2010 presso la scuola media
Aldo Moro di Frosinone, cui hanno partecipato il
Presidente del CIP Lazio Pasquale Barone e del Vicepresidente Eliseo Ferrante; del Direttore regionale
dell’Inail Antonio Napolitano; del Presidente del CONI Provinciale, Luigi Conte; del Delegato provinciale
del CIP Lazio, Roberto Ceccarelli; del Referente scolastico provinciale del CIP Simone Digennaro; del
Responsabile dell’Ufficio Provinciale Scolastico, An-
tonio Marini; del Coordinatore del Progetto Luigi
Pelagalli. Erano presenti anche alcuni insegnanti e
alunni disabili con le loro famiglie. Gli incontri sono
iniziati il 1 febbraio.
Provincia di Latina
Dopo l’esperienza positiva di Frosinone, il progetto
L’integrazione nelle scuole è approdato anche nella
Provincia di Latina. Le modalità sono le stesse: dal 5
aprile, ogni martedì e giovedì gli alunni disabili della
sede centrale e succursale della scuola media Giovanni Verga di Pontinia hanno la possibilità di praticare in modo gratuito varie discipline sportive, guidati da tecnici del CIP Lazio.
Alla base delle esperienze avviate a Latina e Frosinone e della volontà di replicare l’iniziativa su tutto
il territorio laziale c’è la convinzione che la pratica
sportiva sia un punto di forza nel sistema educativo
scolastico: oltre a rappresentare un diritto
per tutti, essa permette di incentivare e consolidare quella crescita
culturale, educativa, civile e sociale che tutti auspichiamo per i
ragazzi. Anche questa volta è stato essenziale poter contare sull’appoggio delle autorità locali e del sistema
scolastico, in particolare la Provincia di Latina, il
MIUR (con cui il CIP ha firmato un protocollo d’intesa) e l'Ufficio Scolastico Regionale e Provinciale.
L’incontro di lancio e di presentazione del progetto
si è svolto presso la scuola media Verga il 16 marzo.
Sono intervenuti il Presidente del CIP Lazio, Pasquale Barone; la Preside dell’Istituto Eliana Valterio; la
Direttrice dell’Inail Latina, Vita Rocca Romaniello; il
Coordinatore regionale dell’Ufficio Educazione Fisica e Sportiva, Antonino Mancuso, e della Provincia
di Latina, Giovanni Lo Casto; il delegato provinciale
del CIP Lazio, Carlo Genovesi; il Referente Scolastico
Provinciale del CIP, Tiziano Pugliese; il coordinatore
CIP Lazio del progetto, Luigi Pelagalli. Erano presenti
anche la società Tennistavolo Pontinia e il CC Mariremo Sabaudia, oltre a molti genitori, alunni, docenti di ed. fisica e di sostegno.
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DALLA SCUOLA…..
L’Inclusione nelle Scuole—I protagonisti
Dopo aver presentato in linea generale il progetto,
vogliamo dare la parola a due persone che lo hanno
seguito molto da vicino: Eliseo Ferrante, vicepresidente del CIP Lazio, e Luciano De Santis, responsabile tecnico.
Ad Eliseo chiediamo di fare un bilancio generale della realizzazione del
progetto nella Provincia di Frosinone, territorio in cui vive e che conosce profondamente. Eliseo ha seguito il progetto sin dall’inizio:
“L’integrazione nelle scuole riveste
per la mia provincia un’importanza straordinaria:
come prima esperienza nel suo genere ha riscosso
un grande successo e molti consensi, soprattutto da
parte dei genitori dei ragazzi, che li accompagnano
molto volentieri agli incontri. Gli alunni che hanno
partecipato poi sono molto entusiasti. I tecnici CIP,
Luciano de Santis, Stefano Tufi, Luigi Guaracino e
Simone Digennaro, hanno preso veramente a cuore
questo progetto, hanno avuto a che fare con disabilità particolarmente complesse e soprattutto con
molti ragazzi alle prime armi nello sport e ci hanno
messo tutta la loro esperienza senza lasciare niente
al caso. Anche la scuola media Aldo Moro, devo dire,
è stata un ottimo alleato. Il bilancio è molto positivo, tenuto conto appunto che era la prima esperienza: ora bisogna dargli un seguito, non solo a Frosinone ma anche negli altri grandi centri della provincia, come Sora e Cassino. Spesso i ragazzi disabili
non riescono ad essere coinvolti appieno nell’attività
sportiva scolastica e questo è gravissimo perché per
loro lo sport è fondamentale: rafforza il fisico, è un
mezzo di integrazione. È un ambiente in cui le differenze e le barriere si azzerano, perché quando si dice
sportivo si dice uguale!”.
A Luciano De Santis facciamo qualche domanda più
specifica sulla realizzazione concreta del progetto e
sulla sua lunga esperienza nello sport per ragazzi,
soprattutto disabili. Quali sono gli obiettivi che il
progetto si pone e come cerca di raggiungerli?
“L’obiettivo del progetto è quello di promuovere lo
sport e farlo conoscere in particolar modo ai ragazzi
diversamente abili. In una prima fase cerchiamo di
far approcciare i ragazzi a varie discipline. Una volta
comprese le loro attitudini, scelto lo sport o gli sport
che a noi sembrano più adatti alle loro capacità e
caratteristiche, cerchiamo di metterli in contatto
con le società e le associazioni che operano sul territorio. Ovviamente per far questo dobbiamo innanzitutto convincere i genitori!”
Quali sono le discipline che avete proposto a Frosinone e quali pensate di proporre a Latina? “A Frosinone basket e atletica, con una lunga fase preparatoria perché i ragazzi erano alle prime armi. A Latina, per ora, pensiamo di proporre atletica, nuoto,
tennistavolo, canottaggio, calcetto e ginnastica artistica, ma anche lì dipenderà molto dal livello e dalle
preferenze dei ragazzi.”.
Quali soddisfazioni e quali difficoltà ha affrontato
nello svolgimento del progetto a Frosinone?
“Sicuramente il veder migliorare i ragazzi in modo
così evidente ci ha dato grande soddisfazione, sia
umana che professionale. Siamo consapevoli che
senza questo progetto probabilmente non avrebbero scoperto lo sport. Poi si divertono molto, vederli
star bene e sorridere per noi è il successo più grande. Anche l’aver istaurato un buon rapporto di fiducia con i genitori di questi ragazzi non è un risultato
da poco. La difficoltà principale, come ho già detto,
è l’approccio con ragazzi che non hanno mai svolto
attività sportive prima d’ora”.
Quale ruolo riveste lo sport per i ragazzi disabili e
cosa si potrebbe fare di più per loro nelle scuole?
“Lo sport ha per loro un ruolo fondamentale, soprattutto se praticato con continuità: con lo sport si riescono a superare moltissime barriere non solo fisiche. Spesso nelle scuole mancano gli strumenti
adatti: la mia idea, in questo senso, è di lanciare
prossimamente un progetto che coinvolga questi
insegnanti, attraverso incontri e colloqui con tecnici
del CIP che possano formarli e mettere a disposizione la loro esperienza specifica nel mondo della disabilità”.
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DALLA SCUOLA…..
A Maggio in programma la II Giornata Paralimpica
Con l’obiettivo di promuovere l’attività sportiva dei
disabili, il Comitato Italiano Paralimpico – Comitato
Regionale Lazio in collaborazione con l’Assessorato
alla Cultura, Arte e Sport della Regione Lazio, l’Ufficio Regionale Scolastico e la Direzione Regionale
dell’INAIL, vuole rinnovare l’appuntamento con la
Giornata Regionale Paralimpica, giunta alla seconda
edizione. Il progetto si configura come una festa degli sport
paralimpici, comprendendo
tutti i settori della disabilità
del CIP (fisica, sensoriale, mentale). La seconda Giornata Regionale Paralimpica verrà
aperta il 3 maggio 2011 dal
convegno “Sport e Disabilità”,
al quale prenderanno parte il
Presidente del CIP Lazio Pasquale Barone, l’Assessore allo
Sport della Regione Lazio Fabiana Santini, il Direttore Regionale dell’Inail Antonio Napolitano, la Preside dell’Istituto Sereni Patrizia Marini ed
altre autorità politiche, scolastiche e sportive del
territorio, con interventi e testimonianze di atleti
CIP della nostra regione che hanno riportato risultati eccellenti in ambito internazionale. Successivamente al convegno verrà presentata la manifestazione del 5 maggio in cui ben 12 discipline verranno
mostrate agli studenti dell’Istituto Tecnico Agrario
“Emilio Sereni” (via Prenestina, 1395 – 00132 Roma)
che ospiterà la manifestazione.
Questo evento mira a diffondere lo sport per persone disabili tra i giovani, sottolineando quanto sia
importante sensibilizzare riguardo il tema dell’integrazione, delle pari opportunità e mostrando agli
studenti coinvolti un percorso di educazione alla
solidarietà. Il target della scuola media secondaria è
stato scelto perché riteniamo che essa rappresenti
nell’ambito della nostra società un importante pun-
to di riferimento educativo in cui orientare i giovani
verso importanti temi sociali e favorire tramite lo
sport un processo di piena integrazione delle persone disabili.
Il progetto si propone di fornire esperienze di integrazione pratica con un lavoro che porta alla stretta
collaborazione tra alunni con e senza disabilità attraverso le discipline che verranno illustrate. Lo sport può
così diventare uno strumento relazionale, riabilitativo,
sociale e può accrescere il
livello qualitativo dell’attività
motoria, la socializzazione
(attraverso gli sport di squadra, quali ad esempio, basket e calcio a 5) e la fiducia
nei propri mezzi (tramite discipline individuali come il
tiro con l’arco, lo showdown
e il tennis tavolo). Il gioco e
lo sport sono i principali strumenti a disposizione per
“arrivare a tutti” indistintamente e senza selezioni.
Programma attività
Martedì 03 Maggio 2011
ore 9.00: Convegno “Sport e Disabilità” e presentazione della “II Giornata Regionale Paralimpica”
Giovedì 05 Maggio 2011
ore 9.00: Cerimonia di Apertura della “II Giornata
Regionale Paralimpica”
ore 10.00: Esibizione discipline (basket in carrozzina,
showdown, tennis tavolo, torball, tiro con l’arco,
atletica leggera, lancio del vortex, simulatore vela,
equitazione, basket e calcio a 5 D.I.R., cyclette mountain bike, remoergometro per simulazione canottaggio)
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DALL’INAIL LAZIO...
Orientamento alla pratica sportiva:
attivi gli sportelli
l’ASD Arco Roma Sport, la Polisportiva Hyperion,
l’Associazione Paraplegici di Roma e Lazio, l’US Acli
È tempo di primi bilanci per l’attività di orientamen- III Millennio.
to alla pratica sportiva che il CIP Lazio porta avanti Il coordinamento e la gestione delle attività di avviaormai da dicembre 2010 nel quadro della conven- mento allo sport è affidato ad un gruppo di lavoro
zione siglata con la Direzione Regionale dell’Inail lo CIP-INAIL che ha, nell’ambito del protocollo di intescorso settembre. Il Comitato si è impegnato, infat- sa, anche il compito di valutare, sulla base dei risulti, a fornire supporto agli infortunati Inail che desi- tati dei monitoraggi Progetti Riabilitativi Individuali
derano essere avviati alla pratica spordi Inserimento Sportivo promossi dall’Itiva, suggerendo loro le attività più idonail, le criticità emerse; di studiare e
nee in base al tipo di disabilità e alle
monitorare progetti mirati alle varie
capacità personali.
disabilità, nonché di promuovere iniziative atte a divulgare l’accordo stesIn questa prima fase, gli infortunati
so. Il Gruppo di Lavoro è composto dal
possono avvalersi della consulenza del
prof. Claudio Sperduti, coordinatore
coordinatore tecnico del CIP Lazio
tecnico del CIP Lazio, dall’avv. MassiClaudio Sperduti, che sarà a disposimo Romiti, atleta e tecnico responsazione nei prossimi mesi secondo quebile della Federazione Italiana Canotsto calendario di massima:
taggio, dalla dott.ssa Maria Ciciriello,
24 marzo: Sportello Informativo Inail
Responsabile Processo di ReinseriRoma Tuscolano
mento Sociale e Lavorativo dell’Inail
31 marzo: Sportello Informativo Inail
Lazio e dalla dott.ssa Lucia Bramante.
Roma Laurentino
Alla base di queste attività c’è la convinzione che
7 aprile: Sportello Informativo Inail Tivoli
l’avviamento allo sport dei disabili e la pratica spor14 aprile: Sportello Informativo Inail Roma Centro
tiva amatoriale ed agonistica costituiscano strumen21 aprile: Sportello Informativo Inail Latina
ti imprescindibili per un idoneo recupero fisico e
28 aprile: Sportello Informativo Inail Frosinone
psicologico degli infortunati sul lavoro e uno stimolo
12 maggio: Sportello Informativo Inail Rieti
19 maggio: Sportello Informativo Inail Viterbo
per il loro reinserimento sociale. La promozione dello sport e la sensibilizzazione della società e delle
Una volta scelta la disciplina da praticare, il Comita- istituzioni riguardo la sua importanza sono gli obietto si occupa di individuare tra le società affiliate tivi comuni su cui si fonda la collaborazione tra l’Iadatta alle esigenze dell’assistito, provvedendo al nail e il CIP Lazio.
tesseramento gratuito per un anno e l’avviamento Il Presidente Pasquale Barone, molto soddisfatto di
attraverso un ciclo di almeno 5 lezioni. Da dicembre
questo avvio positivo degli Sportelli di Avviamento
a febbraio sono dodici gli infortunati che hanno iniallo Sport, ha ricordato che “la collaborazione con
ziato la procedura di avviamento allo sport. Molti di l’Inail si inserisce nel nostro sforzo costante di miloro hanno deciso di praticare il nuoto, tra gli altri glioramento del servizio che rendiamo alla disabilisport scelti l’handbike, l’atletica, il canottaggio, il tà, in tutte le sue forme, compresa quindi la realtà
tiro a volo, il tiro con l’arco e il tennistavolo. Le sodegli infortuni sul lavoro. L’Inail ha una grandissima
cietà finora coinvolte sono l’Ascip, la Vitersport, la capacità di operare sul territorio, che ci permetterà
GS Giubileo Disabili, il Circolo Canottieri Aniene, la
di promuovere ancora più capillarmente il movimenCooperativa Sociale Nuovi Orizzonti, l’ASDTT L’isola to paralimpico e le sue attività”. [continua]
che non c’era, il Circolo Ippico Sugherata San Vito,
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DALL’INAIL LAZIO...
“È un impegno preso con il CIP Lazio”, gli fa eco il
direttore regionale dell’Inail Antonio Napolitano, “a
cui teniamo in maniera veramente speciale, come
sempre quando è questione di recuperare con la
pratica sportiva energie e vite preziose di amici affetti da disabilità. Un ringraziamento speciale, dunque ai dodici ‘pionieri’ che per primi ci hanno dato
ragione anche stavolta, credendo da subito nel valore di questa iniziativa e a quanti invece, aderendo
ora, ci daranno ulteriori motivi di soddisfazione e di
orgoglio. Le nostre Sedi le abbiamo aperte apposta—conclude—e l’Inail Dream Team ha più che mai
bisogno di campioni”.
Le attività sportive del diversamente abile
Dott.ssa Guadagno, psicologa
Dei benefici fisici e psicologici dati dalla partecipazione ad uno sport o dalla pratica di un’attività sportiva, ne siamo tutti a conoscenza. Il dato su cui sarebbe importante soffermarsi è che oggi sono ancora in pochi a credere che lo sport possa essere svolto da tutti. Con “tutti” intendo normodotati e diversamente abili.
Secondo una definizione riportata dalla rivista
“Accaparlante”, l’atleta è un individuo che si propone di superare continuamente barriere, imparando
a conoscere e a gestire i propri limiti, utilizzando ed
indirizzando le proprie attività nel confronto con se
stesso e con gli altri. Se questo è l’atleta, la disabilità
non solo non è una ragione che impedisce di considerarsi “atleta”, ma rende la persona con disabilità
più “atleta” di un’altra.
Per una persona diversamente abile praticare attività sportive, a livello più o meno agonistico, rappresenta un’importante occasione di crescita in quanto
l’attività fisica può favorire un armonico sviluppo
delle funzioni cognitive, affettive, motorie e percettive.
Lo sport diventa quindi una particolare forma di comunicazione, di crescita, di nascita, di voglia di starci. Può contribuire alla ristabilizzazione o alla formazione, in caso di una disabilità congenita, di un nuovo “io”, di una nuova identità.
Attraverso lo sport si permette l'integrazione psico-
sociale che, per via di una disabilità, potrebbe essere messa in crisi perché il mondo, la realtà, appare
con una luce diversa. Tutto diventa instabile non
solo il corpo ma anche e soprattutto l’identità.
Attraverso la partecipazione ad uno sport, sia individuale che di gruppo, si ha la possibilità di sentirsi
meno soli, di vivere la propria condizione con chi la
riconosce, ti dà la possibilità di scaricare tensioni
come l'emotività o forme di blocco rafforzando carattere ed abilità, rende più autonoma e più libera
la persona.
Lo sviluppo armonioso della personalità è più equilibrato quando le frustrazioni e l’aggressività sono
minime, purtroppo nel soggetto con handicap le
frustrazioni e l’aggressività sono permanenti e per
essere superate in qualche modo è necessaria la
socializzazione.
Lo sport oltre a permettere la socializzazione favorisce, ad esempio, attraverso l’accettazione di una
sconfitta, di gestire la rabbia derivante dalla frustrazione e a non lasciarsene sopraffare; la sconfitta
non esiste senza vittoria, è l’altra faccia della medaglia, vista in questa prospettiva essa diventerà uno
stimolo per progredire nello sport e nella vita, con
conseguente rafforzamento dell’autostima. Permette di esprimere in forma ritualizzata l’aggressività
necessaria alla persona disabile per affermare se
stessa in un ambiente competitivo, e quindi culturalmente non propriamente favorevole.
Lo sport permette la gratificazione personale, in
quanto ci si valuta, ci si sollecita di più. Diventa l'espressione psichica dell'intelligenza proprio perché
mette in condizione e costringe l'individuo ad interagire con l'ambiente in maniera sicuramente molto
più complessa rispetto a quanto richieda la vita di
tutti i giorni, costringe a superare la paura. La paura
di essere giudicati, di essere etichettati, di essere
considerati inferiori e impossibilitati a fare, non solo
dagli altri, ma soprattutto da se stessi.
Questo approccio a ciò che culturalmente è ancora
poco accettato, si contrappone alla vecchia concezione che tendeva a medicalizzare il disabile portandolo poi all’isolamento.
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DALL’INAIL LAZIO...
L'attività sportiva migliora la capacità di elaborazione dell'informazione, migliora gli atteggiamenti della società verso il diversamente abile e viceversa,
affinché questo non sia più un argomento su cui soffermarsi a riflettere, ma un argomento che rientri
nel “pour-parler” è importante che ci si avvicini all’idea che ogni persona vada valutata nella sua complessità e variabilità, con le sue piccolezze, i suoi
limiti, ma anche con nascoste e insospettabili risorse e grandezze, proprie di
ogni essere.
Il Trofeo Inail
13-14 novembre 2010
Sulla scia della commemorazione dei 50 Anni delle prime
Paralimpiadi di Roma 1960 e
nella ricerca di nuovi percorsi
per promuovere i valori costituzionali di convivenza e di
solidarietà nella società e la
cultura sportiva fra i disabili,
si è tenuto a Roma presso il
Poligono di tiro di Tor di Quinto il “2º Trofeo INAIL”, il 13 e
14 novembre 2010. Il merito
della riuscita di questo grande
momento sportivo va principalmente
all’Associazione
Sportiva Culturale Paraplegici
(ASCIP) –ASD di Ostia ed al
sostegno del Cip- Lazio. Per tutti gli atleti è stata
un’opportunità non solo per ritrovarsi, confrontarsi
e gareggiare, ma anche per organizzare un raduno
tecnico nazionale, che ha visto la partecipazione di
una ventina di atleti da tutta Italia.
tore Regionale dell’INAIL Lazio Antonio Napolitano,
sostiene la necessità di estendere questa disciplina
ai normodotati, in modo da giungere, nella prossima edizione, ad un torneo integrato. Questo nella
convinzione che nello sport, e nella società, non esiste distinzione tra normodotati e non. Il Trofeo si è
concluso Domenica 14 Novembre con un momento
di grande festa che ha visto la premiazione dei migliori atleti in gara. Hanno presenziato alla premiazione l'Arch. A. Napolitano
Direttore Regionale INAIL Lazio, R. Marson Presidente
ASCIP-ASD, Dott. P. Barone
Presidente CIP Lazio, il Segretario della FISPeS, il Presidente UITS Regione Lazio, il responsabile Tecnico Nazionale
T S FISPeS Marta Sabine.
Risultati di Gara:
Nella pistola P10 ad aria compressa uomini 60 c, vittoria di
Giancarlo Iori della OSA FR
con punti 560, secondo Marco Pusnich ASPEA PD con
punti 557, terzo Ermes Canotti Oltretutto 97 con punti 553
e quarto posto a Mauro Decina ASCIP con punti 547; 9°
Lido Guastino ASCIP con punti 531, 11° Massimo Tiburii
ASCIP con punti 497, 13°
Francesco Del Vecchio ASCIP con punti 466, 18°
Tommaso Colacicco ASCIP con punti 398. Nella P3
Sport Pistol Mista, primo classificato Marco Pusnich
ASPEA PD con punti 546, secondo Oliviero Tiso
ASPEA PD con punti 544, terzo Ermes Canotti Oltretutto 97 con punti 542, 5° Mauro Decina ASCIP con
Vista la buona riuscita della manifestazione, l’INAIL punti 532, 9° Francesco Del Vecchio ASCIP con punLazio si impegna a sostenere, per il prossimo trien- ti 458, 10° Massimo Tiburzi ASCIP con punti 435.
nio, la realizzazione di una competizione autunnale
aperta non solo ai tiratori disabili ma anche ai tiratori normodotati con estensione nazionale. Il Diret17
DALL’INAIL LAZIO...
Nella P4 pistola libera 60c mista, primo classificato
Ivano Borgato ASPEA PD con punti 531, secondo
Giancarlo Iori OSA FR con punti 525, terzo Marco
Pusnich ASPEA PD con punti 511, quarto Mauro Decina ASCIP con punti 505. Nella P5 Pistola ad aria
compressa 40c mista, primo Oliviero Tiso ASPEA PD
con punti339, secondo Mauro Decina ASCIP con
punti 324, terzo Lido Guastino ASCIP con punti 277
e quarto Francesco Del Vecchio ASCIP con punti
247. Nella Carabina R1 ad aria compressa 60c uomini primo classificato Jacopo Cappelli Sport in H.
Faenza con punti 570 e secondo Roberto Carini della stessa Società con punti 550.
Il trofeo per miglior tiratore di pistola è andato a
Marco Pusnich dell'ASPEA PD, mentre il trofeo per il
miglior tiratore di carabina è andato a Giuseppe
Marchitelli della ASD Atletico H bologna.
Carabina R3 60c aria compressa cat. SH1 primo
Alessandro Alpi ASD Disabili Faenza con punti 597,
secondo Jacopo Cappelli Sport in H. Faenza con
punti596, terza Azzurra Ciani ASD Disabili Faenza
con punti 594. Carabina R4 60c mista cat.
SH2 primo Giuseppe Marchitelli
ASD Putignano con punti 579,
secondo Diego Gesini ASD
Bologna con punti 572, terzo Pamela Novaglio Valcamonica con punti 571.
Lui, Mauro, è dunque quello che si definisce un uomo “di paese”. Affabile, gentile, disponibile, con
uno sguardo che a volte si vela di una sottile malinconia stemperata subito in un disarmante sorriso.
Carabina R5 60c primo
Diego Gesini ASD Atl. BO
con punti 595, secondo Giuseppe Marchitelli ASD Putignano con punti 595, terzo Pamela Novaglio Valcamonica con punti
594.
Carabina R6 a terra 60c mista cat. SH1 prima Azzurra Ciani ASD Faenza con punti 577, secondo Massimo Croci TSN RE con punti 570, terzo Jacopo Cappelli Sport in H Faenza con punti 566.
Storia di Mauro Cratassa
Campione italiano di handbike
Mauro Cratassa nasce a Viterbo il 26 febbraio 1964
e risiede a Vitorchiano. La sua è una famiglia con
radici solide e valori autentici - più che unita, cementata - dove tutti si prodigano quotidianamente
per il bene l’uno dell’altro.
Il “Lavoro” è sempre stato importante per la famiglia Cratassa: in
quella casa hanno sempre
“faticato” tutti, dal più
grande al più piccolo.
Mauro, appunto, che proprio facendo l’elettricista
insieme al fratello, un
brutto giorno cade da una
scala da un’altezza di 9 metri e si procura la frattura melica che gli cambia la vita. Il ricovero d’urgenza all’Ospedale di Perugia, la
prima riabilitazione a Villa Immacolata e quindi il
trasferimento ad Imola, sono solo le prime tappe di
un viaggio nella sofferenza che per un giovane di 25
anni come Mauro assume da subito i contorni
dell’incubo. Il futuro sembra a quel punto non presentare più alcuna prospettiva, come inutile deve
sembrare persino sognare.
Carabina R9 libera a terra 60c mista cat. SH2 primo
Diego Gnesini ASD Atletico BO con punti 567, secondo Giuseppe Marchitelli ASD Putignano con punti Ma lui non si arrende e nella famiglia – le figure
551 e terzo Domenico Peraldo ASD Putignano con della madre Ada e della fidanzata, ora moglie, Lucia
su tutti – trova la forza e gli stimoli per tirarsi fuori
punti 512.
da una situazione che per chiunque in quelle condizioni sarebbe stata paralizzante.
18
DALL’INAIL LAZIO...
Accettare la disabilità è lo step più duro, con anni e
anni di terapie riabilitative di vario tipo – affrontate
con impegno e serietà indicibili, determinato al
massimo ad abbandonare al più presto la carrozzina
- che lo portano addirittura in Russia, alla ricerca di
soluzioni sperimentali che poi prosegue a Roma prima e presso il proprio domicilio poi, con immaginabile dispendio economico per lui e la sua famiglia di
origine. Dalla medicina allo sport: il passaggio avviene in acqua. Perché Mauro adora il nuoto e perché
è nell’azzurro liquido di una piscina che la disabilità
scompare d’incanto e tutti sono più uguali.
E l’acqua diventa presto neve, con cinque incredibili
anni di sci alpino e di successi: Mauro si afferma anche “nel bianco”, conquistando il titolo di Campione regionale nel 1995!
cia con coraggio. Finchè nel 2010 il suo orizzonte si
colora improvvisamente di sole e d’azzurro: a giugno Mauro stacca il biglietto per la Spagna dove,
con la Squadra Italiana Paralimpica di handbike, partecipa al Campionato Mondiale di Segovia, per poi
approdare ad ottobre alla conquista del titolo di
Campione d’Italia. Ma il ”nostro” campione non
dorme sugli allori…La sua agenda è sempre più fitta
di gare nazionali ed internazionali, che lo vedono
impegnato a difendere con onore e tenacia la maglia tricolore: è un atleta vero, lui, che gareggia per
vincere sì, ma anche - e forse soprattutto - per gridare a tanti altri nella sua condizione che di fronte
alle avversità della vita non ci si deve arrendere mai
e che lo sport può essere in questa battaglia per la
vita il più prezioso degli alleati.
Ma non basta ancora, no! Il destino – questa volta
amico – pone sulla sua strada “Il Maestro”, Vittorio
Prosperuzzi, un invalido INAIL, già atleta agonista ed
apprezzato handbiker della Tuscia, che lo introduce
nel mondo del ciclismo: con l’handbike è amore a
prima vista! Un amore grande e “geloso” che occupa tempo, pensieri ed energie a 360 gradi e dove le
gioie arrivano solo con fatica e grande, grande tenacia.
Mauro si allena instancabilmente ogni giorno per 70
km, percorrendo la Tuscia in lungo e in largo e sfidando ogni momento la sorte mentre schiva le auto: perché nel viterbese manca un velodromo/pista
ciclabile dove potersi allenare in sicurezza, difficoltà
organizzativa enorme che Mauro — la cui intensa
giornata si compone anche di palestra, nuoto libero
e studio delle tattiche di gara — affronta e denun-
Ogni traguardo tagliato ha però per Mauro – riteniamo doveroso sottolinearlo – un costo molto elevato, sia dal punto di vista dell’impegno fisco che di
quello economico. E’ vero: l’INAIL e le sue assistenti
sociali - all’inizio Valentina Duranti, oggi in pensione, e dopo Maria Ciciriello – gli sono sempre stati
accanto e sono ora tra i suoi più fedeli ed appassionati sostenitori. Ma tutto questo non è sufficiente.
A questo punto servirebbe uno sponsor vero: una
grande impresa Italiana che sogni ancora lo sport
romantico ed “eroico” dei “Grandi” come lui.
E’ un’affermazione, questa, ma anche un invito, un
appello forte e sentito a quanti nell’imprenditoria
locale o nazionale amano lo sport e sanno quanto
possa significare per il recupero di persone che la
disabilità ha ingiustamente e terribilmente offeso,
ma non umiliato né piegato mai.
Ripercorrendo la storia di Cratassa Campione d’Italia di handbike - non si
può non rimanere stupiti ed impressionati vedendo l’uomo che oggi è diventato.
Lui ci ha messo il coraggio, poi lo sport
ha fatto il resto. E allora aiutiamo anche noi lo sport a fare altri miracoli!
19
DALLE SOCIETA’…
Il Wheelchair Basket nel Lazio
Ci avviciniamo alla parte clou della stagione, dove si to ci riguarda, se è fuori Mehiaoui sono costretto a
assegnano i trofei. La Coppa Italia, intanto, va alla
schierare Counts in regia, che invece è un’ala grande
Lottomatica Elecom
e di conseguenza ho meno rapidità di gioco e perdo
qualcosa sui tiri da fuori. Oltre a questo aspetto tatQUI SANTA LUCIA – Con lo scudetto numero 18 cu- tico, va detto che l’età media inizia ad essere elevacito sulla casacca gialloblu, l’armata guidata dal con- ta”. E allora, quali sono le contromisure da poter
dottiero Carlo Di Giusto rappresenta la storia del
adottare in vista del finale di stagione? “Noi dobbiawheelchair basket della Capitale. Nonostante una
mo giocare da squadra e tenere le gare sul puntegbacheca straripante di titoli nazionali ed internazio- gio basso, se difendiamo male andiamo in difficoltà
nali, Pellegrini e soci stanno attraversando una sta- perché non abbiamo tutti i punti dell’Elecom nelle
gione dal doppio volto: monopolio nella regular sea- nostre mani”. Con due gare di campionato ininson e nei preliminari di Eurolegaue 1, soffefluenti si può iniziare a programmare il rush
renza (con doppia sconfitta) nelle gare
finale. “Intanto dobbiamo recuperare
per l’assegnazione di Supercoppa Itaappieno Mehiaoui che per un probleliana e Coppa Italia. Come se non
ma al gomito è un mese che non
bastasse, i due ko di una stagione
può esprimersi al meglio. Va calaltrimenti senza macchia sono
colato che il recupero muscolare
maturati contro i cugini della
di questi atleti è complesso, perLottomatica Elecom, battuti inché tutti gli sforzi ricadono sugli
vece nelle stracittadine di camarti superiori. Ma il lavoro più
pionato. “Il motivo si rintraccia
grande andrà fatto sulla testa
nella loro fame di vittorie - spiedei giocatori perché anche in
ga coach Di Giusto - che nelle
Coppa ho visto una squadra fino
sfide secche emerge di più. In
a metà gara sotto di soli 3 punti
campionato anche dopo una sconma ingiustificatamente nervosa.
fitta hai tempo e modo di recuperaDobbiamo ricreare quell’atmosfera
re, quindi la gestione mentale è diffefamigliare che ha sempre caratterizrente. Noi in entrambi i casi abbiamo
zato il Santa Lucia, una squadra formata
sbagliato l’approccio alla gara, anche se voper otto dodicesimi da ragazzi cresciuti cestiglio ribadire ciò che sostengo da inizio anno, ovvero sticamente proprio qui. Fatto questo inizieremo a
che individualmente l’Elecom è superiore al Santa
pompare per arrivare preparati alle gare di maggio
Lucia”. Un giudizio che trova conferma, per il tecni- e giugno”.
co romano, confrontando i due roster. “Loro hanno
più alternative per ruotare il quintetto. Hanno due
QUI LOTTOMATICA ELECOM – Il club di Moreno
play come Peter e Moukhariq che, nonostante abPaggi, al quinto anno di vita, ha iniziato a riempire la
biano caratteristiche diverse sotto canestro e nelle propria bacheca, confermando un trend di crescita
ripartenze, sanno dettare i ritmi alla squadra. Han- che era risultato chiaro anche nelle passate stagioni.
no tre lunghi come Ness, Sandro Cherubini e Munn, Il primo acuto è arrivato lo scorso dicembre a Veroil punti 4 più forte d’Europa e forse del Mondo. Inol- na, quando al “Pala Olimpia” i giallorossi hanno contre hanno un giocatore come Sealy che più degli al- quistato la Supercoppa Italiana ai danni dei cugini
tri, secondo me, sta facendo la differenza. Per quan- del Santa Lucia.
20
DALLE SOCIETA’…
Il Wheelchair Basket nel Lazio
Mai come quest’anno, sotto l’egida di Jayaratne, si
sta avendo l’impressione di un gruppo che lavora
come tale, in cui le qualità dei singoli sono al servizio della coralità, portando una crescita non indifferente ad un roster che contava già diversi campioni
ma una panchina troppo corta. Il mercato estivo
sontuoso (Simon Munn, Matt Sealy, Richard Peter,
tanto per fare 3 nomi) ha proiettato l’Elecom in una
condizione di parità con le big d’Europa, ottenendo
anch’essa la possibilità di giocare la fase finale di
Champions Cup in Germania, con qualche
freccia in più rispetto alla partecipazione dello scorso anno. I
nuovi arrivati hanno trovato un gruppo solido e di
qualità, composto dai
campioni paralimpici e
del mondo Brad Ness
e Michael Hartnett,
che portano in campo
tutta la grinta della loro
Australia. Il quintetto capitolino è riuscito inoltre a
bissare il successo di Supercoppa mettendo le mani anche sulla
Coppa Italia, battendo, nemmeno a dirlo, il Santa
Lucia. “Nella costruzione della squadra – conferma il
patron Paggi – c’era la volontà di arrivare subito a
vincere qualcosa, iniziando proprio nelle coppe. Lo
scorso anno una panchina troppo corta non ci ha
permesso di arrivare lucidi agli appuntamenti importanti. Devo dire, però, che non mi aspettavo a
questo punto di festeggiare entrambe le coppe, vuol
dire che siamo sulla buona strada”. Due successi
che aumentano ancora le quote per il tricolore. “Noi
dobbiamo andare avanti con estrema umiltà e attenzione, attuando la politica dei piccoli passi per
non rischiare di perdere le gare che ci attendono.
Intanto dobbiamo iniziare a capire come mai quando incontriamo Giulianova non riusciamo mai a
spuntarla (in questa stagione i giallorossi sono sem-
pre stati battuti dagli abruzzesi, e alla ripresa del
campionato andranno a far visita proprio a Marchionni e soci, ndr) e poi ci prepareremo con calma
alle finali scudetto. Abbiamo già battuto il Santa
Lucia, è vero, ma loro hanno esperienza e anticorpi
necessari per il finale di stagione. Ci vuole tanto rispetto nei confronti di queste realtà”. Nel contesto
europeo, invece, il presidente Paggi si sbottona
maggiormente: ”Ecco, in Europa credo che possiamo
far molto bene, Forse abbiamo la squadra più forte
in assoluto, perché quando ti confronti con
delle squadre piene di campioni devi
poter ruotare i giocatori e noi
ora abbiamo una panchina
che ci consente di non pagare dazio agli impegni
importanti che si decidono in 3-4 giorni intensi di
gare”.
QUI RIETI – Paolo Anibaldi
è il presidente della “A Ruota Libera Rieti”, sodalizio nato
4 anni fa e subito capace di ritagliarsi un ruolo importante nel panorama italiano (milita in serie A2) ed Europeo. Il roster
a disposizione di Rieti è di qualità e non a caso in
classifica è stato preceduto solo da Porto Torres
(che risale in A1 dopo un anno di purgatorio) e Vicenza, squadra che lo scorso anno aveva centrato la
promozione nella massima serie ma che aveva rinunciato al salto di categoria. A sposare il “progetto
Rieti” il talento iraniano Alireza Ahmadi, con alle
spalle due partecipazioni alle Paralimpiadi e diverse
stagioni in A1. Rieti non è solo il centro d’Italia a livello geografico, ma anche fulcro del wheelchair
basket. E’ stato infatti il “Pala Cordoni” ad ospitare il
girone C dell’Euroleague 3, in cui Rieti ha sfiorato la
qualificazione, mentre le final four di Coppa Italia si
sono svolte al “Pala Sojourner”, altro teatro storico
per il basket reatino [continua]
21
DALLE SOCIETA’…
Il Wheelchair Basket nel Lazio
Il 26 marzo gli amaranto celesti partiranno alla volta
di Vicenza per la gara 1 dei playoff promozione, con
gara 2 prevista per sabato 2 aprile a Rieti. “Il giudizio è ancora provvisorio – dice Anibaldi – perché l’esito del play-off promozione sposta molto. Tra gli
obiettivi di inizio stagione c’erano quelli di migliorare il quarto posto dello scorso anno e inoltre di non
sfigurare in Euroleague. Il primo obiettivo è stato
raggiunto, il secondo è andato anche meglio in
quanto abbiamo chiuso al secondo posto dietro Haifa, con cui abbiamo perso la gara di esordio. Ecco, in
quel caso, oltre ai meriti indubbi di un avversario
molto forte, abbiamo pagato lo scotto dell’esordio
in Europa davanti a 500 persone e con
l’Inno Nazionale suonato prima di
scendere in campo. Ma oltre al
risultato sportivo abbiamo
dimostrato di saper organizzare un grande evento
ricevendo i complimenti
delle squadre partecipanti
e delle componenti della
Federazione Internazionale, l’
IWBF”. Ora le attenzioni sono
tutte rivolte alla sfida promozione con
Vicenza. “Sicuramente Vicenza è più attrezzata di
noi per salire in A1, ma cercheremo di fare del nostro meglio sperando che ci riesca di giocare in crescendo come in Euroleague. Se ci esprimeremo al
massimo e se Vicenza non farà altrettanto potremo
chiudere positivamente anche questo secondo ciclo
della stagione”. Ad attività conclusa, Anibaldi potrebbe lasciare la guida della società, come ci confida lui stesso: “Al 90% ho deciso di lasciare il timone
di Rieti dopo quattro anni molto intensi. Confesso di
essere un po’ stanco e credo inoltre che ci vogliano
nuove energie”.
QUI DON ORIONE – Il Don Orione è sicuramente la
squadra laziale che più ha faticato in questa stagione, ma al contempo quella che ha realizzato la rimonta più entusiasmante. La formazione capitolina
è arrivata alla seconda di ritorno con la casella dei
punti ancora vuota. Con il timone passato nelle mani di Giovanni Ciuffreda, istituzione della società, si
sono avuti dei miglioramenti legati anche al recupero di infortunati come Orlic e all’arrivo di Cosimo
Caiazzo dal fallito Dream Team Taranto (A1). Dopo
aver battuto Bergamo in un vero e proprio spareggio per evitare l’ultimo posto, il Don Orione ha piegato in successione Rieti (con 34 punti di scarto),
Parma e Treviso, chiudendo a quota 8 punti e conquistando la salvezza diretta per un miglior quoziente canestri nei confronti di Parma. “Il vero Don Orione si è visto nel finale – dice Ciuffreda - quando recuperati gli infortunati e tesserato
Caiazzo abbiamo ottenuto ottimi
risultati. Probabilmente con
Cosimo (Caiazzo,ndr) abbiamo colmato la mancanza
del secondo pivot e oltretutto ha dato alla squadra una grande carica e
convinzione nei propri mezzi. Nel finale di campionato
abbiamo avuto un rendimento
al pari delle prime, come testimoniano i risultati”. A salvezza ottenuta, la società ha già
iniziato a pianificare il futuro. “Abbiamo avuto nei
giorni scorsi una riunione con il presidente che ha
chiaramente espresso la volontà di puntare alla promozione in A1 già dalla prossima stagione, organizzando entro tre anni anche una tournee negli Stati
Uniti per promuovere le nostre attività. Stiamo visionando nuovi possibili arrivi e possiamo già dare le
conferme di Caiazzo, Orlic e dei fratelli colombiani
Carlos e Wilber Caicedo”. Conferme anche per
quanto riguarda la guida tecnica, affidata ancora a
Ciuffreda. “Sì, posso dire che la volontà è quella di
continuare a guidare questi ragazzi e rinforzare la
rosa. Inoltre aumenteremo a tre gli allenamenti settimanali per continuare a far crescere ragazzi come
Marzioli, sui cui punteremo nella prossima stagione”.
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I PROSSIMI EVENTI
CALENDARIO MARZO/APRILE/MAGGIO 2011
Marzo 2011
06.03: FISDIR—Campionato regionale bocce per coppie—ASD Boville, Roma
11.03: FIC—Giochi Studenteschi del Remoergometro — ex Galoppatoio Acqua Acetosa, Roma
12.03: FISDIR—
12-13.03: FISDIR—Campionato Italiano Calcio a 5, Fase di qualificazione avanzato centro sud—Nuova Polisportiva De Rossi, Roma
13.03: FIC—Derby Roma-Lazio—CC Roma
16.03: CIP Lazio—Presentazione progetto “L’integrazione nelle scuole” nella provincia di Latina — Istituto
G. Verga, Pontinia
19-20.03: FISDIR—Campionato regionale assoluto di atletica—Stadio della Farnesina, Roma
20.03: FIC — Prima Regata Regionale — Sabaudia
26-27.03: FISDIR — Campionato Italiano Calcio a 5, Fase di qualificazione base centro sud — Nuova Polisportiva De Rossi, Roma
26-27.03: FISDIR—Campionato Italiano Pallacanestro, Fase di qualificazione concentramento centro—
ITCS Pertini, La Borghesiana
29.03: FIC—Presentazione I Corso di Avviamento al Canottaggio per Disabili — CC Aniene
30.03: FIC—Inizio I Corso di Avviamento al Canottaggio per Disabili
Aprile 2011
03.04: FISDIR—Campionato Regionale Assoluto di Nuoto e XVI Meeting CRI — Centro Olimpia, Pomezia
05.04: CIP Lazio—Inizio progetto “L’integrazione nelle scuole” nella provincia di Latina — Istituto G. Verga,
Pontinia
09.04: FISDIR—Campionato Regionale Societario di Atletica Leggera—Velletri, Roma
16.04: ASD GTM—V Ed. manifestazione “Sportivamente Abili” - Centro Sportivo San Ferdinando, Roma
Maggio 2011
01.05: FIC—Seconda Regata Regionale—Lago di Vico
03.05: CIP Lazio—Convegno Sport e Disabilità—Istituto Emilio Sereni, Via Prenestina 1395
08.05: ASD GTM—XI Ed. Maratonina Cross al parco della Romanina—Parco della Romanina, Roma
05.05: CIP Lazio—II Giornata Regionale Paralimpica—Istituto Emilio Sereni, Via Prenestina 1395
21-22.05: FISDIR—Campionato Regionale di Equitazione—Centro Equestre Nazionale Pratoni del Vivaro
22.05: FIC—Terza Regata Regionale—Sabaudia
28.05: FISDIR—Campionato Italiano di Pallavolo—Sack Onlus, Roma
28.05: FISDIR—Campionato Italiano Sperimentale Nuoto Sincronizzato—Roma
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E-mail: lazio@fispes.it
E-mail: lazio@finp.it
E-mail: delegatolazio@fispic.it
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Bollettino del CIP Comitato Regionale Lazio n. 2 — marzo 2011
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Comitato Italiano Paralimpico
Comitato Regionale Lazio
C/O Sede INAIL Roma Aurelio
Via Enrico De Ossò, 16
00166 Roma
Tel. 06-5921507
Fax. 06-5916474
E-mail: info@ciplazio.it
Sito: http://www.ciplazio.it
“Lo sport può dare molto alla persona disabile….
...come la persona disabile può dare molto allo sport”
Pasquale Barone
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