Comitato Regionale Lazio
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Comitato Regionale Lazio
Comitato Regionale Lazio Editoriale del Presidente del CIP Lazio Pasquale Barone Carissimi, sono passati ormai sei mesi circa dall’inizio di questa stagione sportiva, la prima che il CIP affronta nella sua nuova veste organizzativa. Tutti noi che quotidianamente lavoriamo a servizio della disabilità sportiva ci stiamo impegnando su molti fronti per rendere questa nuova veste effettiva e operativa. Innanzitutto, sono stati nominati tre delegati regionali per le nuove Federazioni Paralimpiche: Antonio Piccirillo per la FISPES, Giuseppe Andreana per la FINP e Salvatore Manganaro per la FISPIC. Sono figure di grande spicco, che molte energie hanno dedicato al nostro movimento paralimpico e che ora avranno il compito di sviluppare e far crescere queste nuove federazioni nel contesto laziale. Anche altre Federazioni sono entrate a far parte del CIP: la FICR, la FITAV, la FIT, la FIV, la FISG, la FICK, la FIPIC e la FISIP. In secondo luogo, abbiamo rafforzato la nostra collaborazione con le istituzioni locali. Sono molte le iniziative che stiamo condividendo con l’Assessorato alla Cultura, Arte e Sport della Regione Lazio, che supporta e sostiene le nostre iniziative proprio per la valenza sociale che esse rivestono per il nostro territorio. Un ottimo rapporto di collaborazione si è instaurato con la Direzione Regionale dell’Inail, sulla base del protocollo di intesa firmato lo scorso settembre. Abbiamo, ad esempio, dato vita agli sportelli di avviamento allo sport, grazie ai quali tutti gli infortunati Inail possono essere indirizzati verso l’attività sportiva più adatta alle loro esigenze ed avere un anno di tesseramento gratuito. Proprio grazie alla disponibilità della Direzione Regionale dell’Inail, il nostro Comitato ha trovato una nuova sede, accogliente e funzionale alle nostre esigenze presso gli uffici dell’Inail Roma Aurelio (Via E. De Ossò, 16). Per quanto riguarda, invece, la promozione dello sport disabile, continuiamo ad arricchire costantemente il nostro sito web con notizie e immagini delle competizioni e manifestazioni organizzate dalle federazioni. Abbiamo inaugurato anche una nuova Galleria Video, in cui è possibile rivivere i principali eventi della stagione sportiva. Senza dimenticare che siamo già al secondo numero del nostro Bollettino, che ogni tre mesi vi terrà aggiornati sulle principali notizie riguardo la disabi- lità sportiva laziale: interviste, immagini, risultati e commenti da parte di tutti i protagonisti del nostro movimento (Federazioni, Società, Atleti, Allenatori, Inail, Enti Locali, Scuola, ecc.). Nostro punto di forza rimane il rapporto con le istituzioni scolastiche: il mio sogno è quello di vedere tutti gli alunni, disabili e non, crescere insieme attraverso lo sport. Rimango profondamente convinto, infatti, che la pratica sportiva debba essere considerata un punto di forza nel sistema educativo scolastico: oltre a rappresentare un diritto per tutti, senza differenze, essa permette di incentivare e consolidare quella crescita culturale, educativa, civile e sociale che tutti auspichiamo per i ragazzi. In questi mesi, le nostre iniziative in ambito scolastico si sono moltiplicate: abbiamo dato vita al progetto l’integrazione nelle scuole prima nella Provincia di Frosinone e poi nella Provincia di Latina, in collaborazione con i rispettivi enti provinciali, con l’Ufficio Scolastico Regionale e con i presidi degli istituti dando la possibilità agli studenti disabili di quelle province di praticare gratuitamente, due volte a settimana, attività sportive mirate, guidati da personale tecnico CIP. Abbiamo in programma, inoltre, per maggio la II Giornata Regionale Paralimpica, una grande festa che inizierà il 3 maggio con il convegno “Sport e Disabilità”, cui sono state invitate le principali autorità politiche e sportive regionali e si discuterà dell’importanza dello sport come strumento di recupero del benessere psico-fisico e sociale di tutte le persone disabili. Il 5 maggio si esibiranno, coinvolgendo più di duemila studenti romani, alcune delle principali discipline olimpiche e paralimpiche. Stiamo lavorando, inoltre, per garantire una maggiore partecipazione ai prossimi Giochi Sportivi Studenteschi e da quest’anno partecipiamo al progetto di alfabetizzazione motoria nella scuola primaria. Abbiamo ottenuto, insomma, buoni risultati e abbiamo in cantiere grandi progetti, in cui vogliamo coinvolgere tutti coloro che hanno energie, tempo e risorse da dedicare al nostro movimento, per farlo crescere e renderlo sempre più un punto di riferimento per il territorio. 2 DALLA REGIONE… Parola all’Assessore alla Cultura, Arte e Sport della Regione Lazio, Fabiana Santini In questi mesi ho avuto diverse occasioni di confronto con il presidente Barone ed ho potuto partecipare a numerose iniziative sportive organizzate dal Comitato Italiano Paralimpico. Ogni volta, durante questi nostri incontri, ho avuto modo di soffermarmi sulle immagini delle vostre imprese sportive, sfogliando le fotografie che raccontano quanta passione e quanto amore mettete nelle discipline che avete scelto. E con quanto entusiasmo e quanta determinazione vi confrontate ogni giorno con le difficoltà che vivono i portatori di handicap. iniziative volte alla promozione della pratica sportiva delle persone diversamente abili o soggette a forme di disagio sociale. Anche quest’anno finanzieremo, infatti, quei progetti che prestino particolare attenzione alla promozione degli sport e delle attività motorie e sportive svolte all’aria aperta e negli spazi verdi e che abbiamo lo sport come strumento di integrazione sociale tra disabili e normodotati e dell’attività sportiva come strumento di integrazione sociale. Ma non è l’unico esempio di sostegno che la Le vostre iniziative dimostrano proprio Regione Lazio prevede nei confronti della come l’affrontare ogni giorno il nodo disabilità. La giunta Polverini, infatti, ha sport- disabilità scateni energie positiapprovato di recente lo stanziamento ve e riesca ad essere strumento di di oltre 4,5 milioni di euro per interrimozione di tutte le forme di discriventi di integrazione scolastica rivolti minazione. Il valore aggiunto di queagli alunni con disabilità. Il provvediste iniziative è vedere la pratica spormento interesserà oltre 4.800 alunni tiva come garanzia di inclusione sodelle scuole superiori e servirà a ficiale. In particolare ci sottolinea come nanziare l’assistenza specialistica per solo chi è tenace, caparbio e determigli studenti con disabilità particolari, nato fin quasi all’ossessione può fare del interventi formativi individuali, servizi di proprio handicap una bandiera e può stravoltrasporto da casa a scuola ed eventuali progere le regole di una società ossessionata dalla bel- grammi per facilitare l’ingresso nel mondo del lavolezza e dall’apparire, per far emergere quei valori ro. universali e insopprimibili rappresentati dall’uguaglianza e dal diritto di tutti gli esseri umani ad esse- L’Assessorato alla Cultura, Arte e Sport, dunque, re considerati per le proprie qualità. vuole continuare ad essere vicino al Comitato Paralimpico del Lazio. Accanto a voi per tutto ciò che La Regione Lazio, la Giunta Polverini ed io siamo ogni giorno riuscite a realizzare nella ferma convindalla vostra parte. Per questo, grazie alla legge zione del valore sociale dello sport. 15/2002, vogliamo continuare a sostenere quelle 3 CERIMONIA DI PREMIAZIONE E PREMI CIP LAZIO S.S. 2009-2010 La cerimonia di premiazione “Una giornata con il campione CIP della Regione Lazio e Premi CIP Lazio” è ormai diventata una consuetudine per gli amanti dello sport della Regione Lazio: un occasione per accendere i riflettori su una realtà positiva come quella del movimento paralimpico e, allo stesso tempo, per regalare ad atleti, famiglie e società una giornata di divertimento e un riconoscimento per l’impegno e il valore agonistico dimostrati nella precedente stagione sportiva. L’evento, organizzato dal CIP Lazio e presentato da Marco Gaviglia, si è svolto il 4 dicembre 2010 al Palacavicchi di Roma. Il Presidente del CIP Lazio Pasquale Barone con il presentatore Marco Gaviglia Il coordinatore regionale dell’Ufficio Educazione Fisica e Sportiva, Antonino Mancuso e il Presidente del CONI Rieti Luciano Pistolesi premiano alcuni atleti L’on. Giuseppe Battaglia consegna il premio riservato agli atleti di livello internazionale al campione mondiale di nuoto Paolo Manauzzi Maria Marconi e Andrea Barberi del GS Fiamme Gialle premiano un gruppo di atleti 4 Il Presidente della FINP Roberto Valori CERIMONIA DI PREMIAZIONE E PREMI CIP LAZIO S.S. 2009-2010 Il Presidente del CIP Lazio Pasquale Barone ha aperto la cerimonia salutando tutti i presenti e sottolineando l’importanza dello sport come strumento di recupero del benessere psico-fisico di ogni persona disabile. Sul palco sono saliti, poi, il Presidente della FINP Roberto Valori, che ha portato i saluti del Presidente del CIP nazionale Luca Pancalli; il Direttore Regionale dell’Inail Antonio Napolitano; la dott.ssa Sabrina Varroni, dirigente dell’Area Interventi per lo Sport della Regione Lazio; il Presidente della Commissione Sport della Provincia di Roma, Giuseppe Battaglia. Il Direttore Regionale dell’Inail Antonio Napolitano riceve il Premio CIP Lazio dalla dott.ssa Sabrina Valori della Regione Lazio Sopra, Sabrina Varroni consegna il Premio CIP Lazio a Stanislao Soro, sotto la premiazione della Prof.ssa Virginia Placido Sopra la premiazione di Roberto Marson e Carlo Di Giusto (in rappresentanza di Luigi Amadio), sotto la consegna del Premio CIP Lazio a Romano Melchiori 5 CERIMONIA DI PREMIAZIONE E PREMI CIP LAZIO S.S. 2009-2010 Nel corso della manifestazione sono stati premiati, innanzitutto, i campioni internazionali: Clara Podda (tennistavolo); Andrea Testa (canoa); Giancarlo Iori (tiro a segno); Paola Protopapa (canottaggio); Paolo Alfredo Manauzzi e Marco Mazzocchi (nuoto); Matteo Betti, Loredana Trigilia e Alessio Sarri (scherma). Il premio CIP Lazio, riservato a coloro che si sono distinti in modo particolare per il servizio reso alla disabilità, è stato assegnato quest’anno ad Antonio Napolitano, Virginia Placido (Ufficio Regionale Scolastico), Luigi Amadio (S. Lucia), Roberto Marson (ASCIP), Romano Melchiori (Pol. De Rossi) e Stanislao Soro (Albano Primavera). L a Presidente della FSSI Daniela Mazzocco L’allenatore del S. Lucia Carlo Di Giusto con il delegato FISDIR Lazio Carlo Magrelli Alessandro Mei della FIV premia la società L’isola che non c’era e, sotto, il Presidente Pasquale Barone con Massimo Romiti, campione italiano di canottaggio e Marcello Scifoni, Presidente della FIC Lazio Il Presidente Barone con l’olimpionica Paola Protopapa 6 CERIMONIA DI PREMIAZIONE E PREMI CIP LAZIO S.S. 2009-2010 Sono stati, infine, premiati tutti gli atleti e le società del Lazio che hanno vinto campionati nazionali e regionali. Tra una premiazione e l’altra la tuffatrice Maria Marconi, bronzo agli Europei di Budapest 08 e agli Europei di Torino 09, ed il primatista italiano dei 400 m piani Andrea Barberi, entrambi appartenenti al Gruppo Sportivo delle Fiamme Gialle, hanno raccontato agli atleti la loro esperienza nel campo dello sport. L’atleta Annachiara Paolini ha, invece, letto una lettera indirizzata alla Presidente della Regione Renata Polverini, mentre Annalisa Minetti ha cantato “Senza te o con te”. Insomma è stata una vera e propria festa per lo sport laziale! Il campione italiano di handbike Mauro Cratassa Alcuni atleti della società l’Archetto durante le premiazioni Una mostra fotografica che ricorda le vittorie più belle degli atleti alle ultime Paralimpiadi (Vancouver 2010 e Pechino 2008) 7 CERIMONIA DI PREMIAZIONE E PREMI CIP LAZIO S.S. 2009-2010 Spazio agli atleti: ecco alcuni dei campioni nazionali e regionali della Regione Lazio. L’AS Albano Primavera con Roberto Valori Carlo Magrelli premia gli atleti del Santa Lucia Nuoto Alcuni atleti della società AISA Sport Luciano Pistolesi con gli atleti della società Sport e Terapia Rieti Claudio Doria (FSSI) e Marcello Scifoni (FIC) premiano due atleti. Salvatore Manganaro (FISPIC) premia la società Nuova Era Latina 8 DALLE FEDERAZIONI….. Federazione Italiana Sport Paralimpici Ipovedenti e Ciechi—Del. Lazio La storia La pratica dello sport per non vedenti ed ipovedenti inizia già dagli anni ‘30 negli Istituti per minorati fisici, ma solo nel 1969 si costituisce a Bolzano il Gruppo sportivo Non Vedenti. Nel 1975, a Modena, si avvia il dialogo tra i Gruppi Sportivi non vedenti ed il (Centro Sportivo Italiano), Ente di Promozione Sportiva. Dopo poco, l’11 agosto 1980, nasce la Federazione Italiana Ciechi Sportivi con finalità associative, organizzative e promozionali dell'attività sportiva dei Non vedenti. Negli anni seguenti arrivano soddisfazioni sia a livello associativo che sportivo: la FICS è co-fondatrice dell’IBSA (International Blind Sport Association), ma anche i suoi atleti cominciano a farsi conoscere nelle competizioni Internazionali che contano (Paralimpiadi estive ed invernali, Europei e Mondiali). Nel 1990, la FICS, insieme a FISHA (Federazione Italiana Sport Handicappati, riconosciuta giuridicamente dal CONI nel 1987), e FSSI (Federazione Italiana Silenziosi d’Italia che si staccherà nel 1996), uniscono, di fatto, quelle che erano le tre Federazioni competenti in materia di handicap, dando luogo alla Federazione Italiana Sport Disabili. La Federazione Italiana Sport Disabili ricopre anche il ruolo di Comitato Italiano Paralimpico. Nel 2010, con la riorganizzazione del CIP nasce la FISPIC. La FISPIC è la Federazione Sportiva Paralimpica cui il CIP, Comitato Italiano Paralimpico, ha demandato la gestione, l'organizzazione e lo sviluppo dell'attività sportiva per ipovedenti e ciechi. La FISPIC raggruppa e organizza i Campionati nazionali di Goalball, Torball, Calcio a 5 (B1 e B2/3), Judo, Showdown. Il 19 giugno 2010 è stato approvata la Carta Statutaria mentre, in una seconda fase, il 25 settembre 2010, si è proceduto all'elezione del Presidente e dei Consiglieri Federali: Salvatore Manganaro è stato eletto Presidente del Comitato Regionale Lazio. Gli sport Il torball è un gioco sportivo a squadre per non vedenti. Si fronteggiano due squadre composte ciascuna da 3 giocatori (più un massimo di 3 riserve). È lo sport più praticato dai non vedenti in Italia, prevede l'impiego di un pallone sferico al cui interno sono presenti dei campanelli, per poter essere percepito dai giocatori. Il campo di gioco (16m x 7m), diviso in due metà da tre cordicelle tese dotate di campanellini. La porta ha la stessa larghezza del campo e un'altezza di 1,30 metri. I giocatori (che possono essere non vedenti assoluti o ipovedenti) sono dotati di una benda oculare che impedisce completamente la vista ed hanno per punto di riferimento un tappetino che consente l'orientamento. Lo scopo è tirare con le mani una palla di 500 gr. verso la porta avversaria facendola passare sotto le cordicelle che dividono il campo. Se il pallone tocca le cordicelle è fallo e chi ha tirato deve uscire per un'azione; ogni tre falli si assegna un rigore agli avversari. La partita dura 10 minuti effettivi ed è divisa in due tempi. Vince la squadra che totalizza il maggior numero di reti. Il campionato italiano maschile è formato da tre divisioni: Serie A, Serie B e Serie C. Il campionato femminile è invece composto solo dalla Serie A. Il Goalball, simile al Torball, si differenzia da questo per un campo più grande (18m X 9m), un pallone sempre sonoro ma più pesante, e per una area di lancio al posto dei tappetini di orientamento. Lo showdown si gioca su un tavolo rettangolare dotato di sponde con gli angoli arrotondati, di un’area di porta alle due estremità e di uno schermo trasparente al centro tavolo. La partita viene disputata tra due giocatori, con racchette di legno e una palla nella quale sono state inserite biglie di acciaio per renderle sonore. Lo scopo del gioco è mandare la palla nella porta dell’avversario, facendola passare sotto lo schermo centrale, mentre l’avversario attua la difesa. 9 DALLE FEDERAZIONI….. Federazione Italiana Sport Disabilità Intellettiva e Relazionale—Del. Lazio La storia Il principio base che contraddistingue lo sport per disabili intellettivi e relazionali in ambito CIP è quello di “pratica sportiva normalizzata”. Le persone con disabilità intellettiva e relazionale sono membri a pieno titolo della società e come tali soggetti ai medesimi diritti, opportunità e regole degli altri. Non sono persone “speciali” ma hanno soltanto specifiche necessità. Nello sport hanno quindi il diritto a partecipare a loro piacimento e al livello tecnico che si propongono di raggiungere in competizioni a carattere locale, nazionale ed internazionale. Per consentire la pratica applicazione di questi principi, il CIP ha codificato due livelli di partecipazione ai propri eventi: promozionale (sport adattato) e agonistico, che permettano all’atleta, in ogni momento della sua vita, di trovare la propria collocazione ideale. Le discipline ufficiali praticate sono 12: atletica leggera, nuoto, calcio, tennis, tennis tavolo, pallacanestro, sci alpino, sci nordico, judo, ciclismo, canottaggio e equitazione. I regolamenti tecnici delle discipline sono quelli ufficiali, sanciti dalle federazioni internazionali di disciplina (FIBA, FINA, IAAF, ecc.) con pochissimi adattamenti. Fisdir Lazio: progetti e impegni per la s.s. 2010/2011 Con il mese di Settembre 2010 si è chiusa la Stagione Sportiva 2009/2010, che ha visto la neonata Delegazione Regionale FISDIR Lazio organizzare oltre 20 Manifestazioni Ufficiali sul proprio territorio. Dal mese di ottobre 2010 si è aperta la nuova Stagione Sportiva 2010/2011 che ha visto la Delegazione impegnata nell’Affiliazione delle Società alla FI- SDIR. In particolare si sono Riaffiliate 46 società, mentre sono due le nuove Società che sono entrate a far parte della Federazione. In corso di iscrizione ve ne sono cinque. I numeri evidenziano un totale di 48 Società con circa 750 Atleti e 400 Dirigenti, Tecnici e Medici. Completate le iscrizioni a metà novembre, nel mese di Dicembre 2010 si è iniziata la predisposizione del Calendario Sportivo e la realizzazione di due Meeting, che hanno promosso le discipline sportive di atletica, calcio a 5, ginnastica, pallacanestro e pallavolo. Agli inizi del 2011 si è definita la prima edizione del Calendario degli eventi sportivi. Il 15 gennaio 2011 si è effettuato un incontro con i Presidenti delle Società iscritti alla FISDIR nella quale sono state analizzati i risultati del 2010 e gli obiettivi e linee guida del 2011. Ritornando al calendario, già il 6 Febbraio, a Roma, si è effettuato il Campionato Regionale Individuale di Bocce. Il prossimo evento è fissato per il 20 Febbraio, a Pomezia, il Campionato Regionale per Società di Nuoto. Di notevole rilevanza, per la quantità di atleti che parteciperanno sono i Campionati Regionali sono di Atletica Leggera, Nuoto, Calcio a 5 ed Equitazione. A fine maggio sono previsti due grandi appuntamenti sul territorio laziale: il Campionato Italiano di Pallavolo ed il Campionato Italiano di Nuoto Sincronizzato, mentre, a fine giugno, ad Atina, sarà la volta del Campionato Italiano di Equitazione. Quest’anno, per la prima volta, la Stagione Sportiva terminerà il 31 Dicembre 2011 e questo consentirà da un lato di aumentare il numero di manifestazioni sportive e nel contempo distribuire in modo più uniforme le attività . 10 DALLE FEDERAZIONI….. Federazione Italiana Canottaggio—C.R. Lazio FIC Lazio: parte il 1° Corso di Avviamento al Canot- senza barriere fisiche, sociali o culturali. taggio Gratuito per atleti disabili Il Comitato Regionale Lazio della Federazione Italia- La presentazione del progetto na Canottaggio ha organizzato, in collaborazione Il progetto è stato presentato martedì 29 marzo con il CIP Lazio, con la Direzione Regionale dell’INAIL presso il Circolo Canottieri Aniene. e con la Fondazione Roma Terzo Settore, il Proprio Luca Agoletto, oro nel “4con” miprimo corso di avviamento al canottaggio sti categoria LTA, ha voluto esprimere le gratuito per atleti disabili partirà a fine sue sensazioni su questo nuovo e intemarzo 2011. ressante progetto. I corsi di Indoor Rowing saranno tenuti “Ho voluto impegnarmi in prima persodal campione olimpico Luca Agoletto, na in questo progetto perché l’entusiadall'allenatore federale Riccardo Dezi e smo per la vittoria di Pechino 2008 venisdal tecnico esperto in disabilità intellettise trasmesso a tutti. Credo che sia imporve Paolo Ramoni, presso i Circoli Canottieri tante portare avanti un obiettivo, a prescindere Aniene, Tevere Remo, Lazio e Salaria. Le lezioni sase abbia una finalità agonistica o solamente ludica, ranno cinque, con cadenza settimanale e della durata di 30 minuti circa. A fine corso verrà rilasciato a ed impostare un’attività mirata alla persona disabile tutti i partecipanti un attestato di frequenza e, sulla per equipararla ai normodotati. Mi piacerebbe vedere famiglie e ragazzi a questo base di valutazioni psicocorso per dimostrare che la situaattitudinali, verranno selezionati zione attuale può evolversi e che la 10 atleti per ciascuna categoria disabilità può uscire dalle mura (disabili fisici e mentali) per partedomestiche per integrarsi tramite cipare ad un successivo corso di lo sport”. Nello specifico il corso canottaggio in acqua. prevede cinque lezioni con cadenL’obiettivo è dare ai partecipanti za settimanale della durata di 30 l'opportunità di accostarsi, seguiti minuti circa, ma qualora il numero da professionisti esperti, ad una di iscritti dovesse superare quota disciplina che favorisce il recupero 40 (che è il limite inizialmente fisdella persona disabile dal punto di sato dall’organizzazione) si potrebvista fisico, psicologico e sociale. Il be aumentare ore e numero di movimento armonico ed equilibralezioni. “A seconda della disabilità to delle braccia e delle gambe per– prosegue Agoletto – cercheremo mette un recupero più rapido deldi suddividere i vari iscritti e avvicile abilità fisiche; il contatto conarli al remoergometro, strumento stante con l'ambiente e la natura indispensabile per imparare il moinfluisce positivamente sul benesvimento statico della vogata. Il passaggio successivo sere dell'atleta; la necessità di far parte di un equisarà quello di movimento dinamico, portando in acpaggio, infine, favorisce la socializzazione. Il progetqua i partecipanti che proseguiranno questa espeto costituisce, dunque, un grande passo avanti nella rienza”. sfida di rendere lo sport un diritto accessibile a tutti, 11 DALLA SCUOLA….. L’Inclusione nelle Scuole—Il progetto Provincia di Frosinone Il progetto “L’integrazione nelle scuole” è partito, a novembre scorso, dalla Provincia di Frosinone, esperienza unica sul territorio laziale e a livello nazionale. Nato da una collaborazione tra il CIP Lazio, l’Ufficio Scolastico Regionale e la Provincia di Frosinone, il progetto prevede lo svolgimento, da gennaio ad aprile 2011, di due incontri settimanali extrascolastici in cui ogni alunno disabile può cimentarsi, in modo totalmente gratuito, con l’attività sportiva per cui è maggiormente portato, avvalendosi di personale tecnico qualificato CIP. Le scuole coinvolte sono quattro: le medie Pietrobono, Moro e Ricciotti e l’Istituto professionale Galilei. L’obiettivo è informare e sensibilizzare autorità, famiglie e ragazzi sull’importanza della pratica e dei valori sportivi come strumento di aggregazione sociale per i ragazzi disabili. Il progetto è nato, inoltre, per dare impulso ad una serie di altre iniziative sperimentali di attività motoria e sportiva mirata agli alunni disabili presenti nelle scuole. Uno dei principali compiti del CIP è, infatti, quello di promuovere uno sport accessibile a tutti, in particolare in ambito scolastico, nella convinzione che la pratica sportiva possa dare un contributo prezioso al recupero del benessere psicofisico e sociale della persona disabile, soprattutto in età adolescenziale. Per raggiungere questi obiettivi, il CIP ha stabilito una fruttuosa collaborazione con la Provincia di Frosinone, il MIUR e l’Ufficio Scolastico Regionale. Il progetto è stato presentato in un incontro informativo il 23 novembre 2010 presso la scuola media Aldo Moro di Frosinone, cui hanno partecipato il Presidente del CIP Lazio Pasquale Barone e del Vicepresidente Eliseo Ferrante; del Direttore regionale dell’Inail Antonio Napolitano; del Presidente del CONI Provinciale, Luigi Conte; del Delegato provinciale del CIP Lazio, Roberto Ceccarelli; del Referente scolastico provinciale del CIP Simone Digennaro; del Responsabile dell’Ufficio Provinciale Scolastico, An- tonio Marini; del Coordinatore del Progetto Luigi Pelagalli. Erano presenti anche alcuni insegnanti e alunni disabili con le loro famiglie. Gli incontri sono iniziati il 1 febbraio. Provincia di Latina Dopo l’esperienza positiva di Frosinone, il progetto L’integrazione nelle scuole è approdato anche nella Provincia di Latina. Le modalità sono le stesse: dal 5 aprile, ogni martedì e giovedì gli alunni disabili della sede centrale e succursale della scuola media Giovanni Verga di Pontinia hanno la possibilità di praticare in modo gratuito varie discipline sportive, guidati da tecnici del CIP Lazio. Alla base delle esperienze avviate a Latina e Frosinone e della volontà di replicare l’iniziativa su tutto il territorio laziale c’è la convinzione che la pratica sportiva sia un punto di forza nel sistema educativo scolastico: oltre a rappresentare un diritto per tutti, essa permette di incentivare e consolidare quella crescita culturale, educativa, civile e sociale che tutti auspichiamo per i ragazzi. Anche questa volta è stato essenziale poter contare sull’appoggio delle autorità locali e del sistema scolastico, in particolare la Provincia di Latina, il MIUR (con cui il CIP ha firmato un protocollo d’intesa) e l'Ufficio Scolastico Regionale e Provinciale. L’incontro di lancio e di presentazione del progetto si è svolto presso la scuola media Verga il 16 marzo. Sono intervenuti il Presidente del CIP Lazio, Pasquale Barone; la Preside dell’Istituto Eliana Valterio; la Direttrice dell’Inail Latina, Vita Rocca Romaniello; il Coordinatore regionale dell’Ufficio Educazione Fisica e Sportiva, Antonino Mancuso, e della Provincia di Latina, Giovanni Lo Casto; il delegato provinciale del CIP Lazio, Carlo Genovesi; il Referente Scolastico Provinciale del CIP, Tiziano Pugliese; il coordinatore CIP Lazio del progetto, Luigi Pelagalli. Erano presenti anche la società Tennistavolo Pontinia e il CC Mariremo Sabaudia, oltre a molti genitori, alunni, docenti di ed. fisica e di sostegno. 12 DALLA SCUOLA….. L’Inclusione nelle Scuole—I protagonisti Dopo aver presentato in linea generale il progetto, vogliamo dare la parola a due persone che lo hanno seguito molto da vicino: Eliseo Ferrante, vicepresidente del CIP Lazio, e Luciano De Santis, responsabile tecnico. Ad Eliseo chiediamo di fare un bilancio generale della realizzazione del progetto nella Provincia di Frosinone, territorio in cui vive e che conosce profondamente. Eliseo ha seguito il progetto sin dall’inizio: “L’integrazione nelle scuole riveste per la mia provincia un’importanza straordinaria: come prima esperienza nel suo genere ha riscosso un grande successo e molti consensi, soprattutto da parte dei genitori dei ragazzi, che li accompagnano molto volentieri agli incontri. Gli alunni che hanno partecipato poi sono molto entusiasti. I tecnici CIP, Luciano de Santis, Stefano Tufi, Luigi Guaracino e Simone Digennaro, hanno preso veramente a cuore questo progetto, hanno avuto a che fare con disabilità particolarmente complesse e soprattutto con molti ragazzi alle prime armi nello sport e ci hanno messo tutta la loro esperienza senza lasciare niente al caso. Anche la scuola media Aldo Moro, devo dire, è stata un ottimo alleato. Il bilancio è molto positivo, tenuto conto appunto che era la prima esperienza: ora bisogna dargli un seguito, non solo a Frosinone ma anche negli altri grandi centri della provincia, come Sora e Cassino. Spesso i ragazzi disabili non riescono ad essere coinvolti appieno nell’attività sportiva scolastica e questo è gravissimo perché per loro lo sport è fondamentale: rafforza il fisico, è un mezzo di integrazione. È un ambiente in cui le differenze e le barriere si azzerano, perché quando si dice sportivo si dice uguale!”. A Luciano De Santis facciamo qualche domanda più specifica sulla realizzazione concreta del progetto e sulla sua lunga esperienza nello sport per ragazzi, soprattutto disabili. Quali sono gli obiettivi che il progetto si pone e come cerca di raggiungerli? “L’obiettivo del progetto è quello di promuovere lo sport e farlo conoscere in particolar modo ai ragazzi diversamente abili. In una prima fase cerchiamo di far approcciare i ragazzi a varie discipline. Una volta comprese le loro attitudini, scelto lo sport o gli sport che a noi sembrano più adatti alle loro capacità e caratteristiche, cerchiamo di metterli in contatto con le società e le associazioni che operano sul territorio. Ovviamente per far questo dobbiamo innanzitutto convincere i genitori!” Quali sono le discipline che avete proposto a Frosinone e quali pensate di proporre a Latina? “A Frosinone basket e atletica, con una lunga fase preparatoria perché i ragazzi erano alle prime armi. A Latina, per ora, pensiamo di proporre atletica, nuoto, tennistavolo, canottaggio, calcetto e ginnastica artistica, ma anche lì dipenderà molto dal livello e dalle preferenze dei ragazzi.”. Quali soddisfazioni e quali difficoltà ha affrontato nello svolgimento del progetto a Frosinone? “Sicuramente il veder migliorare i ragazzi in modo così evidente ci ha dato grande soddisfazione, sia umana che professionale. Siamo consapevoli che senza questo progetto probabilmente non avrebbero scoperto lo sport. Poi si divertono molto, vederli star bene e sorridere per noi è il successo più grande. Anche l’aver istaurato un buon rapporto di fiducia con i genitori di questi ragazzi non è un risultato da poco. La difficoltà principale, come ho già detto, è l’approccio con ragazzi che non hanno mai svolto attività sportive prima d’ora”. Quale ruolo riveste lo sport per i ragazzi disabili e cosa si potrebbe fare di più per loro nelle scuole? “Lo sport ha per loro un ruolo fondamentale, soprattutto se praticato con continuità: con lo sport si riescono a superare moltissime barriere non solo fisiche. Spesso nelle scuole mancano gli strumenti adatti: la mia idea, in questo senso, è di lanciare prossimamente un progetto che coinvolga questi insegnanti, attraverso incontri e colloqui con tecnici del CIP che possano formarli e mettere a disposizione la loro esperienza specifica nel mondo della disabilità”. 13 DALLA SCUOLA….. A Maggio in programma la II Giornata Paralimpica Con l’obiettivo di promuovere l’attività sportiva dei disabili, il Comitato Italiano Paralimpico – Comitato Regionale Lazio in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura, Arte e Sport della Regione Lazio, l’Ufficio Regionale Scolastico e la Direzione Regionale dell’INAIL, vuole rinnovare l’appuntamento con la Giornata Regionale Paralimpica, giunta alla seconda edizione. Il progetto si configura come una festa degli sport paralimpici, comprendendo tutti i settori della disabilità del CIP (fisica, sensoriale, mentale). La seconda Giornata Regionale Paralimpica verrà aperta il 3 maggio 2011 dal convegno “Sport e Disabilità”, al quale prenderanno parte il Presidente del CIP Lazio Pasquale Barone, l’Assessore allo Sport della Regione Lazio Fabiana Santini, il Direttore Regionale dell’Inail Antonio Napolitano, la Preside dell’Istituto Sereni Patrizia Marini ed altre autorità politiche, scolastiche e sportive del territorio, con interventi e testimonianze di atleti CIP della nostra regione che hanno riportato risultati eccellenti in ambito internazionale. Successivamente al convegno verrà presentata la manifestazione del 5 maggio in cui ben 12 discipline verranno mostrate agli studenti dell’Istituto Tecnico Agrario “Emilio Sereni” (via Prenestina, 1395 – 00132 Roma) che ospiterà la manifestazione. Questo evento mira a diffondere lo sport per persone disabili tra i giovani, sottolineando quanto sia importante sensibilizzare riguardo il tema dell’integrazione, delle pari opportunità e mostrando agli studenti coinvolti un percorso di educazione alla solidarietà. Il target della scuola media secondaria è stato scelto perché riteniamo che essa rappresenti nell’ambito della nostra società un importante pun- to di riferimento educativo in cui orientare i giovani verso importanti temi sociali e favorire tramite lo sport un processo di piena integrazione delle persone disabili. Il progetto si propone di fornire esperienze di integrazione pratica con un lavoro che porta alla stretta collaborazione tra alunni con e senza disabilità attraverso le discipline che verranno illustrate. Lo sport può così diventare uno strumento relazionale, riabilitativo, sociale e può accrescere il livello qualitativo dell’attività motoria, la socializzazione (attraverso gli sport di squadra, quali ad esempio, basket e calcio a 5) e la fiducia nei propri mezzi (tramite discipline individuali come il tiro con l’arco, lo showdown e il tennis tavolo). Il gioco e lo sport sono i principali strumenti a disposizione per “arrivare a tutti” indistintamente e senza selezioni. Programma attività Martedì 03 Maggio 2011 ore 9.00: Convegno “Sport e Disabilità” e presentazione della “II Giornata Regionale Paralimpica” Giovedì 05 Maggio 2011 ore 9.00: Cerimonia di Apertura della “II Giornata Regionale Paralimpica” ore 10.00: Esibizione discipline (basket in carrozzina, showdown, tennis tavolo, torball, tiro con l’arco, atletica leggera, lancio del vortex, simulatore vela, equitazione, basket e calcio a 5 D.I.R., cyclette mountain bike, remoergometro per simulazione canottaggio) 14 DALL’INAIL LAZIO... Orientamento alla pratica sportiva: attivi gli sportelli l’ASD Arco Roma Sport, la Polisportiva Hyperion, l’Associazione Paraplegici di Roma e Lazio, l’US Acli È tempo di primi bilanci per l’attività di orientamen- III Millennio. to alla pratica sportiva che il CIP Lazio porta avanti Il coordinamento e la gestione delle attività di avviaormai da dicembre 2010 nel quadro della conven- mento allo sport è affidato ad un gruppo di lavoro zione siglata con la Direzione Regionale dell’Inail lo CIP-INAIL che ha, nell’ambito del protocollo di intescorso settembre. Il Comitato si è impegnato, infat- sa, anche il compito di valutare, sulla base dei risulti, a fornire supporto agli infortunati Inail che desi- tati dei monitoraggi Progetti Riabilitativi Individuali derano essere avviati alla pratica spordi Inserimento Sportivo promossi dall’Itiva, suggerendo loro le attività più idonail, le criticità emerse; di studiare e nee in base al tipo di disabilità e alle monitorare progetti mirati alle varie capacità personali. disabilità, nonché di promuovere iniziative atte a divulgare l’accordo stesIn questa prima fase, gli infortunati so. Il Gruppo di Lavoro è composto dal possono avvalersi della consulenza del prof. Claudio Sperduti, coordinatore coordinatore tecnico del CIP Lazio tecnico del CIP Lazio, dall’avv. MassiClaudio Sperduti, che sarà a disposimo Romiti, atleta e tecnico responsazione nei prossimi mesi secondo quebile della Federazione Italiana Canotsto calendario di massima: taggio, dalla dott.ssa Maria Ciciriello, 24 marzo: Sportello Informativo Inail Responsabile Processo di ReinseriRoma Tuscolano mento Sociale e Lavorativo dell’Inail 31 marzo: Sportello Informativo Inail Lazio e dalla dott.ssa Lucia Bramante. Roma Laurentino Alla base di queste attività c’è la convinzione che 7 aprile: Sportello Informativo Inail Tivoli l’avviamento allo sport dei disabili e la pratica spor14 aprile: Sportello Informativo Inail Roma Centro tiva amatoriale ed agonistica costituiscano strumen21 aprile: Sportello Informativo Inail Latina ti imprescindibili per un idoneo recupero fisico e 28 aprile: Sportello Informativo Inail Frosinone psicologico degli infortunati sul lavoro e uno stimolo 12 maggio: Sportello Informativo Inail Rieti 19 maggio: Sportello Informativo Inail Viterbo per il loro reinserimento sociale. La promozione dello sport e la sensibilizzazione della società e delle Una volta scelta la disciplina da praticare, il Comita- istituzioni riguardo la sua importanza sono gli obietto si occupa di individuare tra le società affiliate tivi comuni su cui si fonda la collaborazione tra l’Iadatta alle esigenze dell’assistito, provvedendo al nail e il CIP Lazio. tesseramento gratuito per un anno e l’avviamento Il Presidente Pasquale Barone, molto soddisfatto di attraverso un ciclo di almeno 5 lezioni. Da dicembre questo avvio positivo degli Sportelli di Avviamento a febbraio sono dodici gli infortunati che hanno iniallo Sport, ha ricordato che “la collaborazione con ziato la procedura di avviamento allo sport. Molti di l’Inail si inserisce nel nostro sforzo costante di miloro hanno deciso di praticare il nuoto, tra gli altri glioramento del servizio che rendiamo alla disabilisport scelti l’handbike, l’atletica, il canottaggio, il tà, in tutte le sue forme, compresa quindi la realtà tiro a volo, il tiro con l’arco e il tennistavolo. Le sodegli infortuni sul lavoro. L’Inail ha una grandissima cietà finora coinvolte sono l’Ascip, la Vitersport, la capacità di operare sul territorio, che ci permetterà GS Giubileo Disabili, il Circolo Canottieri Aniene, la di promuovere ancora più capillarmente il movimenCooperativa Sociale Nuovi Orizzonti, l’ASDTT L’isola to paralimpico e le sue attività”. [continua] che non c’era, il Circolo Ippico Sugherata San Vito, 15 DALL’INAIL LAZIO... “È un impegno preso con il CIP Lazio”, gli fa eco il direttore regionale dell’Inail Antonio Napolitano, “a cui teniamo in maniera veramente speciale, come sempre quando è questione di recuperare con la pratica sportiva energie e vite preziose di amici affetti da disabilità. Un ringraziamento speciale, dunque ai dodici ‘pionieri’ che per primi ci hanno dato ragione anche stavolta, credendo da subito nel valore di questa iniziativa e a quanti invece, aderendo ora, ci daranno ulteriori motivi di soddisfazione e di orgoglio. Le nostre Sedi le abbiamo aperte apposta—conclude—e l’Inail Dream Team ha più che mai bisogno di campioni”. Le attività sportive del diversamente abile Dott.ssa Guadagno, psicologa Dei benefici fisici e psicologici dati dalla partecipazione ad uno sport o dalla pratica di un’attività sportiva, ne siamo tutti a conoscenza. Il dato su cui sarebbe importante soffermarsi è che oggi sono ancora in pochi a credere che lo sport possa essere svolto da tutti. Con “tutti” intendo normodotati e diversamente abili. Secondo una definizione riportata dalla rivista “Accaparlante”, l’atleta è un individuo che si propone di superare continuamente barriere, imparando a conoscere e a gestire i propri limiti, utilizzando ed indirizzando le proprie attività nel confronto con se stesso e con gli altri. Se questo è l’atleta, la disabilità non solo non è una ragione che impedisce di considerarsi “atleta”, ma rende la persona con disabilità più “atleta” di un’altra. Per una persona diversamente abile praticare attività sportive, a livello più o meno agonistico, rappresenta un’importante occasione di crescita in quanto l’attività fisica può favorire un armonico sviluppo delle funzioni cognitive, affettive, motorie e percettive. Lo sport diventa quindi una particolare forma di comunicazione, di crescita, di nascita, di voglia di starci. Può contribuire alla ristabilizzazione o alla formazione, in caso di una disabilità congenita, di un nuovo “io”, di una nuova identità. Attraverso lo sport si permette l'integrazione psico- sociale che, per via di una disabilità, potrebbe essere messa in crisi perché il mondo, la realtà, appare con una luce diversa. Tutto diventa instabile non solo il corpo ma anche e soprattutto l’identità. Attraverso la partecipazione ad uno sport, sia individuale che di gruppo, si ha la possibilità di sentirsi meno soli, di vivere la propria condizione con chi la riconosce, ti dà la possibilità di scaricare tensioni come l'emotività o forme di blocco rafforzando carattere ed abilità, rende più autonoma e più libera la persona. Lo sviluppo armonioso della personalità è più equilibrato quando le frustrazioni e l’aggressività sono minime, purtroppo nel soggetto con handicap le frustrazioni e l’aggressività sono permanenti e per essere superate in qualche modo è necessaria la socializzazione. Lo sport oltre a permettere la socializzazione favorisce, ad esempio, attraverso l’accettazione di una sconfitta, di gestire la rabbia derivante dalla frustrazione e a non lasciarsene sopraffare; la sconfitta non esiste senza vittoria, è l’altra faccia della medaglia, vista in questa prospettiva essa diventerà uno stimolo per progredire nello sport e nella vita, con conseguente rafforzamento dell’autostima. Permette di esprimere in forma ritualizzata l’aggressività necessaria alla persona disabile per affermare se stessa in un ambiente competitivo, e quindi culturalmente non propriamente favorevole. Lo sport permette la gratificazione personale, in quanto ci si valuta, ci si sollecita di più. Diventa l'espressione psichica dell'intelligenza proprio perché mette in condizione e costringe l'individuo ad interagire con l'ambiente in maniera sicuramente molto più complessa rispetto a quanto richieda la vita di tutti i giorni, costringe a superare la paura. La paura di essere giudicati, di essere etichettati, di essere considerati inferiori e impossibilitati a fare, non solo dagli altri, ma soprattutto da se stessi. Questo approccio a ciò che culturalmente è ancora poco accettato, si contrappone alla vecchia concezione che tendeva a medicalizzare il disabile portandolo poi all’isolamento. 16 DALL’INAIL LAZIO... L'attività sportiva migliora la capacità di elaborazione dell'informazione, migliora gli atteggiamenti della società verso il diversamente abile e viceversa, affinché questo non sia più un argomento su cui soffermarsi a riflettere, ma un argomento che rientri nel “pour-parler” è importante che ci si avvicini all’idea che ogni persona vada valutata nella sua complessità e variabilità, con le sue piccolezze, i suoi limiti, ma anche con nascoste e insospettabili risorse e grandezze, proprie di ogni essere. Il Trofeo Inail 13-14 novembre 2010 Sulla scia della commemorazione dei 50 Anni delle prime Paralimpiadi di Roma 1960 e nella ricerca di nuovi percorsi per promuovere i valori costituzionali di convivenza e di solidarietà nella società e la cultura sportiva fra i disabili, si è tenuto a Roma presso il Poligono di tiro di Tor di Quinto il “2º Trofeo INAIL”, il 13 e 14 novembre 2010. Il merito della riuscita di questo grande momento sportivo va principalmente all’Associazione Sportiva Culturale Paraplegici (ASCIP) –ASD di Ostia ed al sostegno del Cip- Lazio. Per tutti gli atleti è stata un’opportunità non solo per ritrovarsi, confrontarsi e gareggiare, ma anche per organizzare un raduno tecnico nazionale, che ha visto la partecipazione di una ventina di atleti da tutta Italia. tore Regionale dell’INAIL Lazio Antonio Napolitano, sostiene la necessità di estendere questa disciplina ai normodotati, in modo da giungere, nella prossima edizione, ad un torneo integrato. Questo nella convinzione che nello sport, e nella società, non esiste distinzione tra normodotati e non. Il Trofeo si è concluso Domenica 14 Novembre con un momento di grande festa che ha visto la premiazione dei migliori atleti in gara. Hanno presenziato alla premiazione l'Arch. A. Napolitano Direttore Regionale INAIL Lazio, R. Marson Presidente ASCIP-ASD, Dott. P. Barone Presidente CIP Lazio, il Segretario della FISPeS, il Presidente UITS Regione Lazio, il responsabile Tecnico Nazionale T S FISPeS Marta Sabine. Risultati di Gara: Nella pistola P10 ad aria compressa uomini 60 c, vittoria di Giancarlo Iori della OSA FR con punti 560, secondo Marco Pusnich ASPEA PD con punti 557, terzo Ermes Canotti Oltretutto 97 con punti 553 e quarto posto a Mauro Decina ASCIP con punti 547; 9° Lido Guastino ASCIP con punti 531, 11° Massimo Tiburii ASCIP con punti 497, 13° Francesco Del Vecchio ASCIP con punti 466, 18° Tommaso Colacicco ASCIP con punti 398. Nella P3 Sport Pistol Mista, primo classificato Marco Pusnich ASPEA PD con punti 546, secondo Oliviero Tiso ASPEA PD con punti 544, terzo Ermes Canotti Oltretutto 97 con punti 542, 5° Mauro Decina ASCIP con Vista la buona riuscita della manifestazione, l’INAIL punti 532, 9° Francesco Del Vecchio ASCIP con punLazio si impegna a sostenere, per il prossimo trien- ti 458, 10° Massimo Tiburzi ASCIP con punti 435. nio, la realizzazione di una competizione autunnale aperta non solo ai tiratori disabili ma anche ai tiratori normodotati con estensione nazionale. Il Diret17 DALL’INAIL LAZIO... Nella P4 pistola libera 60c mista, primo classificato Ivano Borgato ASPEA PD con punti 531, secondo Giancarlo Iori OSA FR con punti 525, terzo Marco Pusnich ASPEA PD con punti 511, quarto Mauro Decina ASCIP con punti 505. Nella P5 Pistola ad aria compressa 40c mista, primo Oliviero Tiso ASPEA PD con punti339, secondo Mauro Decina ASCIP con punti 324, terzo Lido Guastino ASCIP con punti 277 e quarto Francesco Del Vecchio ASCIP con punti 247. Nella Carabina R1 ad aria compressa 60c uomini primo classificato Jacopo Cappelli Sport in H. Faenza con punti 570 e secondo Roberto Carini della stessa Società con punti 550. Il trofeo per miglior tiratore di pistola è andato a Marco Pusnich dell'ASPEA PD, mentre il trofeo per il miglior tiratore di carabina è andato a Giuseppe Marchitelli della ASD Atletico H bologna. Carabina R3 60c aria compressa cat. SH1 primo Alessandro Alpi ASD Disabili Faenza con punti 597, secondo Jacopo Cappelli Sport in H. Faenza con punti596, terza Azzurra Ciani ASD Disabili Faenza con punti 594. Carabina R4 60c mista cat. SH2 primo Giuseppe Marchitelli ASD Putignano con punti 579, secondo Diego Gesini ASD Bologna con punti 572, terzo Pamela Novaglio Valcamonica con punti 571. Lui, Mauro, è dunque quello che si definisce un uomo “di paese”. Affabile, gentile, disponibile, con uno sguardo che a volte si vela di una sottile malinconia stemperata subito in un disarmante sorriso. Carabina R5 60c primo Diego Gesini ASD Atl. BO con punti 595, secondo Giuseppe Marchitelli ASD Putignano con punti 595, terzo Pamela Novaglio Valcamonica con punti 594. Carabina R6 a terra 60c mista cat. SH1 prima Azzurra Ciani ASD Faenza con punti 577, secondo Massimo Croci TSN RE con punti 570, terzo Jacopo Cappelli Sport in H Faenza con punti 566. Storia di Mauro Cratassa Campione italiano di handbike Mauro Cratassa nasce a Viterbo il 26 febbraio 1964 e risiede a Vitorchiano. La sua è una famiglia con radici solide e valori autentici - più che unita, cementata - dove tutti si prodigano quotidianamente per il bene l’uno dell’altro. Il “Lavoro” è sempre stato importante per la famiglia Cratassa: in quella casa hanno sempre “faticato” tutti, dal più grande al più piccolo. Mauro, appunto, che proprio facendo l’elettricista insieme al fratello, un brutto giorno cade da una scala da un’altezza di 9 metri e si procura la frattura melica che gli cambia la vita. Il ricovero d’urgenza all’Ospedale di Perugia, la prima riabilitazione a Villa Immacolata e quindi il trasferimento ad Imola, sono solo le prime tappe di un viaggio nella sofferenza che per un giovane di 25 anni come Mauro assume da subito i contorni dell’incubo. Il futuro sembra a quel punto non presentare più alcuna prospettiva, come inutile deve sembrare persino sognare. Carabina R9 libera a terra 60c mista cat. SH2 primo Diego Gnesini ASD Atletico BO con punti 567, secondo Giuseppe Marchitelli ASD Putignano con punti Ma lui non si arrende e nella famiglia – le figure 551 e terzo Domenico Peraldo ASD Putignano con della madre Ada e della fidanzata, ora moglie, Lucia su tutti – trova la forza e gli stimoli per tirarsi fuori punti 512. da una situazione che per chiunque in quelle condizioni sarebbe stata paralizzante. 18 DALL’INAIL LAZIO... Accettare la disabilità è lo step più duro, con anni e anni di terapie riabilitative di vario tipo – affrontate con impegno e serietà indicibili, determinato al massimo ad abbandonare al più presto la carrozzina - che lo portano addirittura in Russia, alla ricerca di soluzioni sperimentali che poi prosegue a Roma prima e presso il proprio domicilio poi, con immaginabile dispendio economico per lui e la sua famiglia di origine. Dalla medicina allo sport: il passaggio avviene in acqua. Perché Mauro adora il nuoto e perché è nell’azzurro liquido di una piscina che la disabilità scompare d’incanto e tutti sono più uguali. E l’acqua diventa presto neve, con cinque incredibili anni di sci alpino e di successi: Mauro si afferma anche “nel bianco”, conquistando il titolo di Campione regionale nel 1995! cia con coraggio. Finchè nel 2010 il suo orizzonte si colora improvvisamente di sole e d’azzurro: a giugno Mauro stacca il biglietto per la Spagna dove, con la Squadra Italiana Paralimpica di handbike, partecipa al Campionato Mondiale di Segovia, per poi approdare ad ottobre alla conquista del titolo di Campione d’Italia. Ma il ”nostro” campione non dorme sugli allori…La sua agenda è sempre più fitta di gare nazionali ed internazionali, che lo vedono impegnato a difendere con onore e tenacia la maglia tricolore: è un atleta vero, lui, che gareggia per vincere sì, ma anche - e forse soprattutto - per gridare a tanti altri nella sua condizione che di fronte alle avversità della vita non ci si deve arrendere mai e che lo sport può essere in questa battaglia per la vita il più prezioso degli alleati. Ma non basta ancora, no! Il destino – questa volta amico – pone sulla sua strada “Il Maestro”, Vittorio Prosperuzzi, un invalido INAIL, già atleta agonista ed apprezzato handbiker della Tuscia, che lo introduce nel mondo del ciclismo: con l’handbike è amore a prima vista! Un amore grande e “geloso” che occupa tempo, pensieri ed energie a 360 gradi e dove le gioie arrivano solo con fatica e grande, grande tenacia. Mauro si allena instancabilmente ogni giorno per 70 km, percorrendo la Tuscia in lungo e in largo e sfidando ogni momento la sorte mentre schiva le auto: perché nel viterbese manca un velodromo/pista ciclabile dove potersi allenare in sicurezza, difficoltà organizzativa enorme che Mauro — la cui intensa giornata si compone anche di palestra, nuoto libero e studio delle tattiche di gara — affronta e denun- Ogni traguardo tagliato ha però per Mauro – riteniamo doveroso sottolinearlo – un costo molto elevato, sia dal punto di vista dell’impegno fisco che di quello economico. E’ vero: l’INAIL e le sue assistenti sociali - all’inizio Valentina Duranti, oggi in pensione, e dopo Maria Ciciriello – gli sono sempre stati accanto e sono ora tra i suoi più fedeli ed appassionati sostenitori. Ma tutto questo non è sufficiente. A questo punto servirebbe uno sponsor vero: una grande impresa Italiana che sogni ancora lo sport romantico ed “eroico” dei “Grandi” come lui. E’ un’affermazione, questa, ma anche un invito, un appello forte e sentito a quanti nell’imprenditoria locale o nazionale amano lo sport e sanno quanto possa significare per il recupero di persone che la disabilità ha ingiustamente e terribilmente offeso, ma non umiliato né piegato mai. Ripercorrendo la storia di Cratassa Campione d’Italia di handbike - non si può non rimanere stupiti ed impressionati vedendo l’uomo che oggi è diventato. Lui ci ha messo il coraggio, poi lo sport ha fatto il resto. E allora aiutiamo anche noi lo sport a fare altri miracoli! 19 DALLE SOCIETA’… Il Wheelchair Basket nel Lazio Ci avviciniamo alla parte clou della stagione, dove si to ci riguarda, se è fuori Mehiaoui sono costretto a assegnano i trofei. La Coppa Italia, intanto, va alla schierare Counts in regia, che invece è un’ala grande Lottomatica Elecom e di conseguenza ho meno rapidità di gioco e perdo qualcosa sui tiri da fuori. Oltre a questo aspetto tatQUI SANTA LUCIA – Con lo scudetto numero 18 cu- tico, va detto che l’età media inizia ad essere elevacito sulla casacca gialloblu, l’armata guidata dal con- ta”. E allora, quali sono le contromisure da poter dottiero Carlo Di Giusto rappresenta la storia del adottare in vista del finale di stagione? “Noi dobbiawheelchair basket della Capitale. Nonostante una mo giocare da squadra e tenere le gare sul puntegbacheca straripante di titoli nazionali ed internazio- gio basso, se difendiamo male andiamo in difficoltà nali, Pellegrini e soci stanno attraversando una sta- perché non abbiamo tutti i punti dell’Elecom nelle gione dal doppio volto: monopolio nella regular sea- nostre mani”. Con due gare di campionato ininson e nei preliminari di Eurolegaue 1, soffefluenti si può iniziare a programmare il rush renza (con doppia sconfitta) nelle gare finale. “Intanto dobbiamo recuperare per l’assegnazione di Supercoppa Itaappieno Mehiaoui che per un probleliana e Coppa Italia. Come se non ma al gomito è un mese che non bastasse, i due ko di una stagione può esprimersi al meglio. Va calaltrimenti senza macchia sono colato che il recupero muscolare maturati contro i cugini della di questi atleti è complesso, perLottomatica Elecom, battuti inché tutti gli sforzi ricadono sugli vece nelle stracittadine di camarti superiori. Ma il lavoro più pionato. “Il motivo si rintraccia grande andrà fatto sulla testa nella loro fame di vittorie - spiedei giocatori perché anche in ga coach Di Giusto - che nelle Coppa ho visto una squadra fino sfide secche emerge di più. In a metà gara sotto di soli 3 punti campionato anche dopo una sconma ingiustificatamente nervosa. fitta hai tempo e modo di recuperaDobbiamo ricreare quell’atmosfera re, quindi la gestione mentale è diffefamigliare che ha sempre caratterizrente. Noi in entrambi i casi abbiamo zato il Santa Lucia, una squadra formata sbagliato l’approccio alla gara, anche se voper otto dodicesimi da ragazzi cresciuti cestiglio ribadire ciò che sostengo da inizio anno, ovvero sticamente proprio qui. Fatto questo inizieremo a che individualmente l’Elecom è superiore al Santa pompare per arrivare preparati alle gare di maggio Lucia”. Un giudizio che trova conferma, per il tecni- e giugno”. co romano, confrontando i due roster. “Loro hanno più alternative per ruotare il quintetto. Hanno due QUI LOTTOMATICA ELECOM – Il club di Moreno play come Peter e Moukhariq che, nonostante abPaggi, al quinto anno di vita, ha iniziato a riempire la biano caratteristiche diverse sotto canestro e nelle propria bacheca, confermando un trend di crescita ripartenze, sanno dettare i ritmi alla squadra. Han- che era risultato chiaro anche nelle passate stagioni. no tre lunghi come Ness, Sandro Cherubini e Munn, Il primo acuto è arrivato lo scorso dicembre a Veroil punti 4 più forte d’Europa e forse del Mondo. Inol- na, quando al “Pala Olimpia” i giallorossi hanno contre hanno un giocatore come Sealy che più degli al- quistato la Supercoppa Italiana ai danni dei cugini tri, secondo me, sta facendo la differenza. Per quan- del Santa Lucia. 20 DALLE SOCIETA’… Il Wheelchair Basket nel Lazio Mai come quest’anno, sotto l’egida di Jayaratne, si sta avendo l’impressione di un gruppo che lavora come tale, in cui le qualità dei singoli sono al servizio della coralità, portando una crescita non indifferente ad un roster che contava già diversi campioni ma una panchina troppo corta. Il mercato estivo sontuoso (Simon Munn, Matt Sealy, Richard Peter, tanto per fare 3 nomi) ha proiettato l’Elecom in una condizione di parità con le big d’Europa, ottenendo anch’essa la possibilità di giocare la fase finale di Champions Cup in Germania, con qualche freccia in più rispetto alla partecipazione dello scorso anno. I nuovi arrivati hanno trovato un gruppo solido e di qualità, composto dai campioni paralimpici e del mondo Brad Ness e Michael Hartnett, che portano in campo tutta la grinta della loro Australia. Il quintetto capitolino è riuscito inoltre a bissare il successo di Supercoppa mettendo le mani anche sulla Coppa Italia, battendo, nemmeno a dirlo, il Santa Lucia. “Nella costruzione della squadra – conferma il patron Paggi – c’era la volontà di arrivare subito a vincere qualcosa, iniziando proprio nelle coppe. Lo scorso anno una panchina troppo corta non ci ha permesso di arrivare lucidi agli appuntamenti importanti. Devo dire, però, che non mi aspettavo a questo punto di festeggiare entrambe le coppe, vuol dire che siamo sulla buona strada”. Due successi che aumentano ancora le quote per il tricolore. “Noi dobbiamo andare avanti con estrema umiltà e attenzione, attuando la politica dei piccoli passi per non rischiare di perdere le gare che ci attendono. Intanto dobbiamo iniziare a capire come mai quando incontriamo Giulianova non riusciamo mai a spuntarla (in questa stagione i giallorossi sono sem- pre stati battuti dagli abruzzesi, e alla ripresa del campionato andranno a far visita proprio a Marchionni e soci, ndr) e poi ci prepareremo con calma alle finali scudetto. Abbiamo già battuto il Santa Lucia, è vero, ma loro hanno esperienza e anticorpi necessari per il finale di stagione. Ci vuole tanto rispetto nei confronti di queste realtà”. Nel contesto europeo, invece, il presidente Paggi si sbottona maggiormente: ”Ecco, in Europa credo che possiamo far molto bene, Forse abbiamo la squadra più forte in assoluto, perché quando ti confronti con delle squadre piene di campioni devi poter ruotare i giocatori e noi ora abbiamo una panchina che ci consente di non pagare dazio agli impegni importanti che si decidono in 3-4 giorni intensi di gare”. QUI RIETI – Paolo Anibaldi è il presidente della “A Ruota Libera Rieti”, sodalizio nato 4 anni fa e subito capace di ritagliarsi un ruolo importante nel panorama italiano (milita in serie A2) ed Europeo. Il roster a disposizione di Rieti è di qualità e non a caso in classifica è stato preceduto solo da Porto Torres (che risale in A1 dopo un anno di purgatorio) e Vicenza, squadra che lo scorso anno aveva centrato la promozione nella massima serie ma che aveva rinunciato al salto di categoria. A sposare il “progetto Rieti” il talento iraniano Alireza Ahmadi, con alle spalle due partecipazioni alle Paralimpiadi e diverse stagioni in A1. Rieti non è solo il centro d’Italia a livello geografico, ma anche fulcro del wheelchair basket. E’ stato infatti il “Pala Cordoni” ad ospitare il girone C dell’Euroleague 3, in cui Rieti ha sfiorato la qualificazione, mentre le final four di Coppa Italia si sono svolte al “Pala Sojourner”, altro teatro storico per il basket reatino [continua] 21 DALLE SOCIETA’… Il Wheelchair Basket nel Lazio Il 26 marzo gli amaranto celesti partiranno alla volta di Vicenza per la gara 1 dei playoff promozione, con gara 2 prevista per sabato 2 aprile a Rieti. “Il giudizio è ancora provvisorio – dice Anibaldi – perché l’esito del play-off promozione sposta molto. Tra gli obiettivi di inizio stagione c’erano quelli di migliorare il quarto posto dello scorso anno e inoltre di non sfigurare in Euroleague. Il primo obiettivo è stato raggiunto, il secondo è andato anche meglio in quanto abbiamo chiuso al secondo posto dietro Haifa, con cui abbiamo perso la gara di esordio. Ecco, in quel caso, oltre ai meriti indubbi di un avversario molto forte, abbiamo pagato lo scotto dell’esordio in Europa davanti a 500 persone e con l’Inno Nazionale suonato prima di scendere in campo. Ma oltre al risultato sportivo abbiamo dimostrato di saper organizzare un grande evento ricevendo i complimenti delle squadre partecipanti e delle componenti della Federazione Internazionale, l’ IWBF”. Ora le attenzioni sono tutte rivolte alla sfida promozione con Vicenza. “Sicuramente Vicenza è più attrezzata di noi per salire in A1, ma cercheremo di fare del nostro meglio sperando che ci riesca di giocare in crescendo come in Euroleague. Se ci esprimeremo al massimo e se Vicenza non farà altrettanto potremo chiudere positivamente anche questo secondo ciclo della stagione”. Ad attività conclusa, Anibaldi potrebbe lasciare la guida della società, come ci confida lui stesso: “Al 90% ho deciso di lasciare il timone di Rieti dopo quattro anni molto intensi. Confesso di essere un po’ stanco e credo inoltre che ci vogliano nuove energie”. QUI DON ORIONE – Il Don Orione è sicuramente la squadra laziale che più ha faticato in questa stagione, ma al contempo quella che ha realizzato la rimonta più entusiasmante. La formazione capitolina è arrivata alla seconda di ritorno con la casella dei punti ancora vuota. Con il timone passato nelle mani di Giovanni Ciuffreda, istituzione della società, si sono avuti dei miglioramenti legati anche al recupero di infortunati come Orlic e all’arrivo di Cosimo Caiazzo dal fallito Dream Team Taranto (A1). Dopo aver battuto Bergamo in un vero e proprio spareggio per evitare l’ultimo posto, il Don Orione ha piegato in successione Rieti (con 34 punti di scarto), Parma e Treviso, chiudendo a quota 8 punti e conquistando la salvezza diretta per un miglior quoziente canestri nei confronti di Parma. “Il vero Don Orione si è visto nel finale – dice Ciuffreda - quando recuperati gli infortunati e tesserato Caiazzo abbiamo ottenuto ottimi risultati. Probabilmente con Cosimo (Caiazzo,ndr) abbiamo colmato la mancanza del secondo pivot e oltretutto ha dato alla squadra una grande carica e convinzione nei propri mezzi. Nel finale di campionato abbiamo avuto un rendimento al pari delle prime, come testimoniano i risultati”. A salvezza ottenuta, la società ha già iniziato a pianificare il futuro. “Abbiamo avuto nei giorni scorsi una riunione con il presidente che ha chiaramente espresso la volontà di puntare alla promozione in A1 già dalla prossima stagione, organizzando entro tre anni anche una tournee negli Stati Uniti per promuovere le nostre attività. Stiamo visionando nuovi possibili arrivi e possiamo già dare le conferme di Caiazzo, Orlic e dei fratelli colombiani Carlos e Wilber Caicedo”. Conferme anche per quanto riguarda la guida tecnica, affidata ancora a Ciuffreda. “Sì, posso dire che la volontà è quella di continuare a guidare questi ragazzi e rinforzare la rosa. Inoltre aumenteremo a tre gli allenamenti settimanali per continuare a far crescere ragazzi come Marzioli, sui cui punteremo nella prossima stagione”. 22 I PROSSIMI EVENTI CALENDARIO MARZO/APRILE/MAGGIO 2011 Marzo 2011 06.03: FISDIR—Campionato regionale bocce per coppie—ASD Boville, Roma 11.03: FIC—Giochi Studenteschi del Remoergometro — ex Galoppatoio Acqua Acetosa, Roma 12.03: FISDIR— 12-13.03: FISDIR—Campionato Italiano Calcio a 5, Fase di qualificazione avanzato centro sud—Nuova Polisportiva De Rossi, Roma 13.03: FIC—Derby Roma-Lazio—CC Roma 16.03: CIP Lazio—Presentazione progetto “L’integrazione nelle scuole” nella provincia di Latina — Istituto G. Verga, Pontinia 19-20.03: FISDIR—Campionato regionale assoluto di atletica—Stadio della Farnesina, Roma 20.03: FIC — Prima Regata Regionale — Sabaudia 26-27.03: FISDIR — Campionato Italiano Calcio a 5, Fase di qualificazione base centro sud — Nuova Polisportiva De Rossi, Roma 26-27.03: FISDIR—Campionato Italiano Pallacanestro, Fase di qualificazione concentramento centro— ITCS Pertini, La Borghesiana 29.03: FIC—Presentazione I Corso di Avviamento al Canottaggio per Disabili — CC Aniene 30.03: FIC—Inizio I Corso di Avviamento al Canottaggio per Disabili Aprile 2011 03.04: FISDIR—Campionato Regionale Assoluto di Nuoto e XVI Meeting CRI — Centro Olimpia, Pomezia 05.04: CIP Lazio—Inizio progetto “L’integrazione nelle scuole” nella provincia di Latina — Istituto G. Verga, Pontinia 09.04: FISDIR—Campionato Regionale Societario di Atletica Leggera—Velletri, Roma 16.04: ASD GTM—V Ed. manifestazione “Sportivamente Abili” - Centro Sportivo San Ferdinando, Roma Maggio 2011 01.05: FIC—Seconda Regata Regionale—Lago di Vico 03.05: CIP Lazio—Convegno Sport e Disabilità—Istituto Emilio Sereni, Via Prenestina 1395 08.05: ASD GTM—XI Ed. Maratonina Cross al parco della Romanina—Parco della Romanina, Roma 05.05: CIP Lazio—II Giornata Regionale Paralimpica—Istituto Emilio Sereni, Via Prenestina 1395 21-22.05: FISDIR—Campionato Regionale di Equitazione—Centro Equestre Nazionale Pratoni del Vivaro 22.05: FIC—Terza Regata Regionale—Sabaudia 28.05: FISDIR—Campionato Italiano di Pallavolo—Sack Onlus, Roma 28.05: FISDIR—Campionato Italiano Sperimentale Nuoto Sincronizzato—Roma 23 E-mail: lazio@fispes.it E-mail: lazio@finp.it E-mail: delegatolazio@fispic.it 24 Bollettino del CIP Comitato Regionale Lazio n. 2 — marzo 2011 25 Comitato Italiano Paralimpico Comitato Regionale Lazio C/O Sede INAIL Roma Aurelio Via Enrico De Ossò, 16 00166 Roma Tel. 06-5921507 Fax. 06-5916474 E-mail: info@ciplazio.it Sito: http://www.ciplazio.it “Lo sport può dare molto alla persona disabile…. ...come la persona disabile può dare molto allo sport” Pasquale Barone 26