L`Internet delle cose - Dipartimento di Elettronica ed informazione
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L’Internet delle cose Prof.Cesare Alippi Dipartimento di Elettronica e Informazione Politecnico di Milano Tendenza: Pervasività e “intelligenza” nei sistemi di elaborazione dell’informazione 1960 Dimensione Un computer per molte persone 1980 2002 2006 Numero Tanti computer per una persona 2 . . . . . tempo Sensori/attuatori Smart objects: Tante unità pervasive sui beni (sensori, elaborazione, attuatori, comunicazione) Infomobilità e controllo remoto dei beni… Logistica Domotica Analisi qualità Deperibilità Anticontraffazione Tracciabilità 3 Monitoraggio personale, pubblico e ambientale… Prevenzione Previsione Gestione emergenza Monitoraggio Vulnerabilità 4 L’internet delle cose Si passa da un mondo chiuso in cui l’oggetto è caratterizzato da un descrittore ad un mondo aperto in cui l’oggetto interagisce con il mondo circostante essendo dotato di “intelligenza” Tecnologie cablate • Cavo coassiale • Doppino telefonico • PowerLines La tecnologia consente il trasporto delle informazioni sulle preesistenti linee elettriche. Trasmissione con banda limitata pensata per la domotica (es. accensione e controllo dispositivi, impianti antifurto). ENEL: telelettura contatori Utilizza banda 9 - 148,5 KHz Bit rate: 1kbs- 5Mbs Problemi: – presenza trasformatori (serve continuità fisica per il trasporto del segnale) – Possibili interferenze in frequenza che disturbino il segnale con i dati. Tecnologie wireless • Rfid attivi • •Rfid passivi • Bluetooth Telefoni • Wi-Max • Zigbee Wi-Max satellitari • •Bluetooth • Cellulari • Wi-Fi WI-Fi radio Ponti • •Zigbee • Ponti radio • Cellulari • Uwb • Ponti radio Diverse tecnologie sono integrabili su di un medesimo sistema embedded con progetto ad hoc 8 Frequenza e sua influenza Dimensioni antenna Banda Riflessioni sulle superfici Penetrazione in acqua Superamento oggetti Prestazioni Frequenze e Tecnologie … Banda VLF (Very low frequency) LF (Low frequency) MF (Medium frequency) HF (High frequency) Frequenza < 3 Hz Lunghezza d'onda > 100.000 km 3–30 kHz 100 km – 10 km tecnologie Principali impieghi Marina, comunicazione con i sottomarini RFID LF 30–300 KHz 10 km – 1 km 300–3000 KHz 1 km – 100 m Trasmissioni radio intercontinentali in AM Trasmissioni radio in AM RIFD HF 3–30 MHz 100 m – 10 m Radioamatori, CB, trasmissioni intercontinentali in codice Morse VHF (Very high frequency) 30–300 MHz 10 m – 1 m Radio FM, Forze dell'ordine, Televisione, Radioamatori, Radiofari UHF (Ultra high frequency) 300–3000 MHz 1 m – 100 mm 3–30 GHz 100 mm – 10 mm Radar, Satelliti 30–300 GHz 10 mm – 1 mm Trasmissioni satellitari e radioamatoriali SHF (Super high frequency) EHF (Extremely high frequency) WSN, RFID UHF, BLUETOOTH, ZIGBEE, WI-FI, GPS, TELEFONIA CELLULARE WI_MAX, UWB Televisione, Telefonia cellulare, trasmissione dati, wsn Capacità di elaborazione nella pervasività Funzionalità=f(energia) Complessità Costo Capacità sensoriale RFID SPRFID SRFID Active Wireless (sensor) Network Energia Consumo di potenza 10 11 Sistemi RFID attivi e passivi Attivi Passivi Fonte di energia Batteria Energy scavenge Distanza lettura Dipende dall’energia a disposizione Pochi metri Influenza dell’ambiente Bassa Problemi accentuati con Metalli, liquidi, … Prezzo >5 EUR >0,20 EUR Dimensione Scatola di fiammiferi Piccoli, flessibili Executive MBA 2° Master in ICT 2008 MIP - Riproduzione riservata – Prof. C. Alippi 12 RFID: Lettore e Tag Il modello di trasmissione richiede due diversi dispositivi: Tag Lettore Composto generalmente da: Composto generalmente da: Modulo RF e mod/demod Memoria interna Unità di elaborazione Logica di controllo e algoritmo di anticollisione Batteria o interfaccia per rete elettrica Interfaccia per trasmettere i dati letti Modulo RF Circuito per estrarre energia (passivi) o batteria (attivi) Memoria E2PROM per memorizzare l’ID Logica di controllo e algoritmo di anticollisione (sensori) (unità di elaborazione) RFID: meccanismi di comunicazione modello campo vicino (HF) Accoppiamento induttivo A frequenze inferiori a 100MHz è più pratico a causa delle dimensioni delle antenne tradizionali (tag a 125kHz e 13.56MHz) 13 modello campo lontano (UHF) Accoppiamento elettromagnetico A frequenze superiori a 100MHz è più pratico a causa delle dimensioni delle antenne tradizionali (tag 868MHz) RFID HF: il sistema più diffuso per la lettura in prossimità • Accoppiamento induttivo tra due bobine (lettore e tag) • Frequenza tipiche di funzionamento 125kHz o13,56 MHz • La distanza di lettura è dell’ordine del diametro della bobina dell’antenna del lettore • Possono funzionare in modalità duplex (energia trasmessa e ricezione dati contemporanea) e sequenziale (caricamento del condensatore e poi invio informazione) 14 RFID UHF: la soluzione per il futuro, lettura a lungo raggio 15 Gli RFID più moderni trasmettono nel range UHF: – meccanismo di comunicazione basato su accoppiamento elettromagnetico – La trasmissione di dati avviene tramite la variazione della impedenza (modulazione ASK, FSK o PSK) – La distanza di lettura può essere di parecchi metri – Antenna bipolari lunghe qualche centimetro E a frequenze ancora più alte? Tag a 2.45 e 5.8 GHz Antenne ultra miniaturizzate Ma…. distanze di lettura inferiori Bande di frequenza e prestazioni Scegliere la frequenza opportuna richiede diverse considerazioni Alla frequenza di 433MHz la lunghezza d’onda è di circa 70cm. Le onde sono soggette a fenomeni diffrattivi Per trasferimento dati veloce, l’utilizzo delle frequenze UHF e 2.45 GHz sono più indicate, laddove non ci sono grossi ostacoli. 16 17 E se inserissimo sensori sugli RFID (semi) passivi? OGGI sensori di temperatura, sensori di pressione, sensori di accelerazione DOMANI sensori più complessi e ad-hoc capacità di interazione proattiva (attuatori) RFID-semipassivi avanzati: • • • • • • • • Monitoraggio ambientale Monitoraggio strutturale degli edifici Monitoraggio sismico/microsismico Monitoraggio strutture metalliche Monitoraggio parametri vitali/salute E-nose Rilevamento di radiazioni Calcolo di indici di comfort degli ambienti Integrazione di micro-sensori su silicio passato Sensori a componenti discreti presente/futuro MEMS: Micro-Electro Mechanical Systems. E’ la integrazione di elementi meccanici, sensori, attuatori e elettronica su un substrato comune grazie alla “microfabbricazione” – Sensori di temperatura – Sensori di pressione – Accelerometri – Sensori di flusso – Sensori di gas – Micro-specchi deformabili – Microturbine I sensori costruiti quindi – vengono Microingranaggi contemporaneamente al circuito integrato, non – …. integrati successivamente. costo dello stesso ordine di grandezza di quello richiesto per la produzione di un circuito integrato 18 Un esempio di SRFID: EmbedSense Passive Sensing tags • Estrema robustezza (temperatura –40o +125o, accelerazione fino 50000g) • Sensori disponibili:Temperatura, strain gauges, pressione, celle di carico • Possibili applicazioni: test sforzi e temperature dei motori a turbina, monitoraggio colonna vertebrale (biomedico) Ma…. • Accoppiamento induttivo, brevi distanze (5 cm e dipende da geometria antenna) • Costo elevato 19 Internet delle cose: Reti attive • Collezione di unità wireless distribuite auto-organizzanti per il monitoraggio ambientale, civile, la gestione della prima emergenza, la domotica, … A livello di nodo: Fase di acquisizione dell’informazione Elaborazione dell’informazione locale Protocolli di comunicazione A livello di rete: Protocolli di routing Comunicazione verso centrale operativa 20 Reti attive Problematiche tipiche dei sistemi dedicati, distribuiti e real-time AN Aspetti principali: Controllo Elaborazione dei Sviluppo di dati: HW e SW della Localizzazione topologia Compressione Clock sincron. Consumo di Potenza di rete Aggregazione Fault tolerance Sicurezza della rete Fusione 21 Da reti a stella a topologie più complesse nel passaggio da RFID alle active networks RETI A STELLA • La comunicazione da nodo a nodo è contenuta • Applicazioni di monitoraggio estensivo di grandi aree RETI MULTI-HOP • Consumo di potenza maggiore (trasmissione e routing dei dati) • Complessità nel calcolo di cammini di route ottimali • Nuove soluzioni per il risparmio energetico (spegnimento selettivo, trasmissione sincronizzata) 22 Sensori e energia per un maggior valore aggiunto 2000 Rene 11/00 2001 2002 2003 … 2005 … Telos 4/04 Dot 9/01 23 2008 Jennic Wireless MicroController Mica 1/02 Tmote Sky 05 Tmote Invent 06 Robust packaging Mica2 12/02 38.4kbps radio Demonstrate scale NEST open exp. Designed for Platform experimentation 128 kB code, 4 kB data -sensor boards 40kbps OOK/ASK radio 512 kB Flash -power boards Commercial Off The Shelf Components (COTS) Freescale 16bit Spec 6/03 “Mote on a chip” SUN spot 05 SunSpot BTnode rev.3 05 ZigBee Confronto tra: MICAZ, Jennic, SunSpot MicaZ (Xbow) Jennic (JENNIC) SunSpot (Sun) 8-bit Atmel 32-bit RISC processor 32-bit ARM9 ATmega128L 2.5V min 15 µA sleep TinyOS and NesC 2.4GHz ChipCon TI CC2420 IEEE 802.15.4 compliant 19.7 mA Rx 17.4 mA Tx 250 kbps 2.2V to 3.6V battery processor 3.7V min 32µA sleep Java 2.4GHz ChipCon TI CC2420 IEEE 802.15.4 compliant 19.7 mA Rx 17.4 mA Tx 250 kbps 0.2µA sleep C language Low-IF 2.4GHz wireless transceiver IEEE 802.15.4 and ZigBee compliant Rx current 34mA Tx current 34mA 250 kbps 24 25 Reti di sensori: quale affidabilità? Oggi: Prime applicazioni. La situazione sta però cambiando velocemente grazie alla tecnologia: 2003: MICA2 (Crossbow) •Piattaforme prototipali per ricerca •Poco affidabili, fragili •Nessun sistema di sviluppo disponibile 2008: Jennic (JENNIC) 2008: SunSpot (SUN) •Piattaforme robuste per applicazioni commerciali •Applicazioni già pronte per creare mesh networks (tmote) e tool di sviluppo Reti attive: il problema energetico Obiettivo: sfruttare nuove fonti di energia per • Prolungare la vita utile dei dispositivi • Avere più funzionalità (aumento del range di comunicazione; computazione più articolata, più sensori onboard) Possibili soluzioni: • Batterie a film flessibile flexible thin-film batteries (Infinite Power): – Spessore inferiore ai 50 micron – 4 volts, capacità 250 uAh per centimetro quadrato – Costo tra $1 e $10 (volume, forma) – Temperatura: -50 +120 gradi • Energy harvesting – Luce – Vibrazioni – Onde elettromagnetiche nell’etere – Gradienti termici 26 Energy harvesting: acquisiamo energia… Sorgente di energia Densità di potenza Densità di energia Batterie (zinc-air) 1000-1500 mWh/cm3 Batterie ricaricabili al litio 300 mWh/cm3 Solare (esterni) 15 mW/cm2 (direct sun) 0.15 mW/cm2 (cloudy day) Solare (interni) 6 µW/cm2 (office desk) 0.6 mW/cm2 (60 W desk lamp) Vibrazioni negli edifici 0.01 – 0.1 mW/cm3 Rumore acustico 3 nW/cm2 at 75 Db 1 µW/cm2 at 100 Db Sistemi passivi alimentati dall’uomo (sottoscarpa) 2 mW 27 Internet delle cose: localizzazione di terminali mobili (non GPS) Si sfruttano due principi: la potenza del segnale ricevuto (RSSI) e il tempo di trasmissione del segnale t1 Ricevitore -sferico Modello semplificato: campo EM -attenuazione,riflessione In ambienti reali vi sono fenomeni di e diffrazione… Reader ID4 distanza −50 −55 −60 t0 −65 −70 3 −75 Trasmettitor e 2.5 −80 2 −85 1.5 −90 0 1 0.5 1 1.5 0.5 2 -è Nel calcolo del tempo di propagazione fondamentale il sincronismo del clock 2.5 3 0 ∆tsyncA- ∆tsyncB= 5 nsec ∆dAB= 1.5 m ! Tecnologie per localizzazione di terminali mobili: WiFi PRO: sfrutta la presenza degli access point usati per trasmissione dati i tag possono integrare sensori o pulsanti per attivare una trasmissione su richiesta i dispositivi contenenti una scheda Wi-Fi possono “autolocalizzarsi” - CONTRO: Accuratezza: numero significativo di access-point Es. 2-5m Necessitano di una “Site-Survey” per taratura del sistema - Tecnologie per localizzazione di terminali mobili:UWB PRO: GPS terrestre elevata precisione nella localizzazione (fino a 10 cm, tipicamente 30-40cm) durata batteria tag 4-5 anni (1 segnalazione /secondo) - CONTRO: Per una localizzazione accurata è richiesta la visibilità diretta tra tag e almeno tre antenne - Room 1 Tag A Room Room 2 3 Tag B UWB controller Personal computer Tag C antennas Room 4 Tag A room 1 Tag B roomLocation 3 map Tag C room 4 Due scenari applicativi particolari dal monitoraggio ambientale… Monitoraggio della barriera corallina Brisbane, Queensland Australia Monitoraggio frane di crollo Monte S. Martino, Lecco Italia 31 Infrastruttura tecnologica Rete di sensori wireless: Deployment Area • Una rete di 10 sensori (alloggiati all’interno di boe) è stata sviluppata per il monitoraggio della barriera corallina Australiana. • I dati acquisiti sono trasmessi localmente ad una boa centrale che ha il compito di inoltrarli alla stazione remota. Sensori Boa centrale MBRS MBRS: Moreton Bay Research Station – Stazione Remota Protocollo di comunicazione tra le boe: adattatività e robustezza Sottoscrizione Sincronizzazione Notifica aggiornamento tabella TDMA Trasmissione locale Trasmissione remota Control Center 3 Storage server Network G W Control Room Internet 1 2 Un deployment credibile Le boe sono distribuite secondo una topologia lineare I sensori sono posti a 5m sotto il livello del mare Distranza tra le boe: da 5 a 20m Distanza dalla stazione remota: 700m Dati acquisiti: temperatura e luminosità (acqua); RSSI, 2 sensori di umidità, potenza acquisita e stato delle batterie (boa) Le boe sono ancorate al fondo del mare Due boe sensore e la boa centrale Il deployment Dati alla stazione di controllo remota •Visualizzazione e memorizzazione real-time dei dati •Interpretazione dei dati Due scenari applicativi … Monitoraggio della barriera corallina Brisbane, Queensland Australia Monitoraggio frane di crollo Monte S. Martino, Lecco Italia 37 Il monte San Martino, Lecco Particolare della frattura monitorata dalla rete di sensori wireless (LxHxD) 10x40x10m Stazione di controllo Campus Point (distanza dalla frattura 2.5Km) L’infrastruttura hardware 2.5-7Km Unità sensoriale e di processing (SPU) Ponte radio 5GHz Ponte radio SPU Gateway SPU Control Center GW SPU Storage server BCWSN CAN BUS Network ZigBee BCWSN SPU 100400m Control Room Internet 2.45GHz Rete ZigBee SPU SPU Controllore del BUS e dell’unità WSN L’internet delle cose: Dove investe la ricerca? 41 RFID Distanza di lettura Throughput (tag nella stessa area? Collisioni?) Consumo di potenza del reader VS distanza di lettura (lettore RFID portatile o no?) Sicurezza dati (Fino a che punto è sicura la comunicazione?) Dimensioni dei tag, packaging Gestione situazioni difficili (Acqua, metalli) SRFID Sensori integrati a bassissimo consumo di potenza Convertitori analogico digitali (ADC) “ultra low power” Coesistenza di sensori diversi integrati sullo stesso chip Trasferimento della solo informazione necessaria Ricezione da tag multipli: effetto sulla banda e algoritmi di anticollisione più avanzati (frame di trasmissioni più lunghi nei SPRFID) L’internet delle cose: Dove investe la ricerca? WSN Sensori integrati a bassissimo consumo di potenza Convertitori analogico digitali (ADC) “ultra low power” Riduzione del consumo di potenza nella trasmissione Soluzioni multi-antenna Meccanismi di approvvigionamento energetico (solare, acustico, deformazione,..) Multihop: protocolli e aspetti di routing Scalabilità delle dimensioni di rete Aggregazione e interrogazione efficiente dei dati Soluzioni cablate Bus di campo (es. canbus, profibus) Powerline 42 Internet delle cose Domande? 43
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