GARD MORE - Gardasee

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GARD MORE - Gardasee
GARD MORE
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LAKE GARDA
CISANO DI BARDOLINO • GARGNANO • MANERBA DEL GARDA
LAGO DI GARDA
•
GARDASEE
IN THE DEPTHS OF LAKE GARDA
MUSEUM SISÀN
GARDAMORE • ANNO 1 • N. 2 • AUTUNNO-INVERNO 2016
CHARACTERS OF GARDA
ITINERARIES OF GARDA
ANNO 1 • N. 2 | AUTUNNO-INVERNO 2016 | € 5,00
CIERRE GRAFICA
ISSN 2499-7730
GARDA
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“ L’UNIONE FA LA FORZA ”
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ANNO 1 • N. 2 | AUTUNNO-INVERNO 2016
YEAR 1 • N. 2 | AUTUMN-WINTER 2016
JAHRGANG 1 • N. 2 | HERBST-WINTER 2016
Quadrimestrale di Territorio, Turismo, Cultura
Registro Stampa n. 2073, Tribunale di Verona
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Redazione
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In copertina: Isola del Garda
Questo numero è stato “chiuso” in redazione il giorno 29
luglio 2016. Si collabora alla rivista solo su richiesta della
redazione. Proprietà artistica e letteraria riservata. Nessuna parte della rivista può essere riprodotta in qualsiasi
forma (fotocopia, microfilm o qualsiasi altro procedimento),
o rielaborata mediante sistemi elettronici, o diffusa, senza
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redazione si è curata dell’autorizzazione degli aventi diritto.
Nel caso in cui questi siano stati irreperibili, si resta a disposizione per eventuali spettanze di legge o rettifiche. La
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dell’autore, di eventuali tagli o modifiche apportate ai testi.
Manoscritti, fotografie e disegni, anche se non pubblicati,
non verranno restituiti.
New Lab
Ristorante Rosa
III
Fashion & Design
IV
Food
Pelletteria Charlotte
Giovanni Rana
7 Negli abissi del Garda
11 In the depths of Lake Garda
15 Im Abgrund des Gardasees
21 Museo Sisàn
25 Museum Sisàn
29 Museum Sisàn
35 Personaggi del Garda: Nadia Zenato
37 Characters of Lake Garda: Nadia Zenato
39 Figuren des Gardasee-Gebiets: Nadia Zenato
43 Viaggi: Giordania
47 Travels: Jordan
51 Reisen: Jordanien
55 Eventi
*
Events * Geschehen
75 Sapori del Garda: La rosa canina
76 Tastes of Lake Garda: Dog rose
78 Geschmäcker des Gardasees: Hundsrose
83
Itinerari del Garda: Parco Archeologico Naturale
della Rocca di Manerba del Garda
88
Lake Garda Itineraries: the La Rocca Nature
and Archaeological Park in Manerba del Garda
92
Gardasee-Routen: Der Archäologische Naturpark
von Rocca di Manerba del Garda
SOMMARIO |
CONTENTS
4 •••
Proprietà PROMOPRINT SRL 2015 - A cura di Paolo Pavan - Riproduzione anche parziale vietata - www.promoprintverona.it - tel. 045 8581799
GARD MORE
Editoriale
In questo numero il brivido di esplorare i fondali del Garda. C’è molto da
scoprire, fotografare e filmare nelle profondità del lago: un’Atlandide sommersa e rivelata dai Deep Explorers. A Cisano di Bardolino, l’8 settembre “cinguettano” uccelli
e uomini in singolari talent, mentre il Museo Sisàn conserva memoria dell’antica
caccia e mostra volatili e mammiferi imbalsamati. A Nadia Zenato – imprenditrice,
Donna del vino e creativa – è dedicata la rubrica “Personaggi del Garda”. La finestra
sul mondo è aperta verso la Giordania (fino ad ora è stata più sicura di altre mete
europee) con Petra, Wadi Rum, Betania oltre il Giordano. Seguono segnalazioni di
eventi sulla riviera e nell’entroterra. Quante volte abbiamo visto la Rosa Canina?
Ecco svelate proprietà e caratteristiche. Da vivere, respirando a pieni polmoni, il
Parco Archeologico Naturalistico della Rocca di Manerba, sperone roccioso proteso
sul Garda.
Editorial
In this issue the thrill of exploring the depths of Lake Garda. There is a lot to
see, to photograph and film in the depths of the lake: a submerged Atlantis that has
been discovered by the Deep Explorers. On 8th September, at Cisano di Bardolino,
birds and men will “whistle” in a unique talent contest, while the Sisàn Museum
preserves memories of ancient hunts, and displays stuffed birds and mammals.
Nadia Zaidi – an entrepreneur, wine connoisseur and creative personality – will be
honoured as a “Character of Lake Garda”. The window on the world opens on Jordan – which until now has been safer than many other European destinations – with
Petra, Wadi Rum, and Bethany beyond the Jordan. Report will follow featuring events
taking place both on the coast and inland. How many times have we encountered
the dog rose? Here we will reveal all its properties and characteristics. And the nature Archaeological Park of the Rocca di Manerba, a rocky outcrop overlooking Lake
Garda, is there to be explored and enjoyed in full.
Leitartikel
In dieser Nummer der Schauer der Entdeckung – die Wassertiefe des Gardasees. In den Tiefen des Sees gibt es viel zu entdecken, zu fotografieren und zu
filmen: ein versunkenes und von den Deep Explorers enthülltes Atlantis. In Cisano di
Bardolino „zwitschern“ am 8. September Vögel und Männer in einzigartigen Wettbewerben, während das Museum Sisàn die Erinnerung an die Jagd von einst verwahrt
und ausgestopftes Flugwild und Säugetiere zeigt. Nadia Zenato – Unternehmerin,
Weinfrau, Schöpferin – ist die Spalte „Figuren des Gardasee-Gebiets“ gewidmet. Das
Fenster auf die Welt ist diesmal nach Jordanien gerichtet (bisher sicherer als andere
europäische Reiseziele), mit Schwerpunkt Petra, Wadi Rum und Bethanien jenseits
des Jordans. Es folgen Hinweise über Events an der Küste und im Hinterland. Wie
oft haben wir die Hundsrose gesehen? Hier enthüllen wir ihre Eigenschaften und
Besonderheiten. Ein in vollen Atemzügen zu genießendes Erlebnis ist der Archäologische Naturpark Rocca di Manerba, ein zum Gardasee vorgestreckter Felsausläufer.
Il Direttore | The Director | Der Direktor
••• 5
Negli abissi del Garda
testo: Claudia Farina / foto: Archivio Deep Explorers, Archivio Isola del Garda
Rammendando le reti nelle lunghe sere d’inverno, i pescatori raccontavano da secoli che l’etrusca Benaco, ricca di torri e palazzi,
sprofondò per un terremoto nei pressi di Toscolano. Stessa sorte
toccò all’antica Garda, ai piedi della Rocca. Per chi sapeva udire,
il sibilo del vento trasportava il rintocco fioco di una campana,
un’eco dalla città sommersa, l’Atlandide del Garda.
Leggende lacustri o l’ebbrezza di un bicchiere in più? Di fatto, in
luoghi incantevoli come Sirmione, Desenzano e Punta S. Vigilio
esistevano ville e templi romani; insediamenti preistorici lungo
le rive e su palafitte hanno antropizzato la parte meridionale, da
Salò a Garda. Non solo reperti dell’età del bronzo e romani s’impigliarono nelle reti. Furono pescatori a segnalare, già nel 1700,
galee veneziane e una si trova ancora alla profondità di 27 metri
davanti a Lazise.
Oggi, mezzi tecnologici sofisticati permettono di scandagliare i
fondali, a cominciare dalla missione di Jacques Piccard, il famoso
oceanografo che percorse i fondali del lago di Garda nel 1981 e
pubblicò immagini spettacolari.
“Il lago di Garda è uno dei più belli d’Europa. Ma il Benaco resterà un gioiello d’Italia solo se lo sviluppo industriale e turistico
non lo distruggerà, solo se verranno osservate permanentemente
le precauzioni indispensabili. A tal fine la prima condizione è di
••• 7
essere informati costantemente sul suo stato di salute”. Così
si esprimeva, in una lettera aperta alla Comunità del Garda, lo
stesso scienziato trentacinque anni fa.
ESPLORATORI DI FONDALI
L’ebbrezza, il brivido, l’emozione della scoperta accompagnano
i sommozzatori che scandagliano i fondali e trovano... di tutto.
Angelo Modina, per esempio, s’immerge, individua, fotografa e
filma, insieme ai suoi compagni dell’Associazione Deep Explorers,
una Onlus che ha lo scopo di valorizzare e preservare i fondali
del lago. Sulle varie ricerche e relativi risultati, ecco qualche considerazione di Modina, a cominciare dalla quasi scomparsa del
carpione, il pesce pregiato autoctono del Garda. “I sub hanno
scandagliato con l’ausilio di un ROV – Robot filoguidato munito
di telecamere, motori e un sofisticato sonar – un arco di lago
da Gargnano, suo luogo privilegiato di frega, fino a Malcesine,
constatando che dove il pesce sopravvive, lì ci sono sassi puliti
in presenza di piccole faglie che fungono da spazzino, mentre il
carpione scompare laddove ci sono sedimenti. C’è chi ritiene che
il ripopolamento dei coregoni possa essere una concausa della
sua scomparsa, in quanto sottrarrebbero con avidità il plancton
ai carpioni”.
Un capitolo di grande interesse riguarda i ritrovamenti. Eccone
qualcuno.
A Castelletto di Brenzone hanno ritrovato intatta – mancavano
solo le vele ovviamente – l’imbarcazione da trasporto Diana, che
s’inabissò fino a 100 metri durante una manovra sbagliata negli
anni ’30, per non parlare di cimeli della prima e seconda guerra
mondiale. Documentato dal rapporto del pilota che viaggiava in
un velivolo vicino al suo, un Thunderbolt P 47 pilotato dal giovane
8 •••
Centro culturale di ricerca sismica e geologica
strutturale benacense
Notevole l’attività che svolge il Centro culturale di ricerca sismica e geologica strutturale benacense, presieduto dal geologo Piero Fiaccavento, con sede a Salò, volta a perseguire i seguenti obiettivi:
Ô Supporto ai tesisti universitari nell’ambito della geologia dell’ingegneria sismica.
Ô Corsi semplificati di geologia per alunni delle scuole elementari, medie e superiori.
Ô Supporto ad altri Enti/Associazioni per progetti inerenti la geologia benacense (sismica, geofisica, geotermia).
Ô Divulgazione scientifica e sensibilizzazione della popolazione riguardo le tematiche sismiche del Lago
di Garda. https://sites.google.com/site/centroricercasismicabenacense/
tenente Allen Truman si inabissò nel Garda il 26 aprile del 1945
alle ore 14, circostanza confermata da testimoni dell’epoca. Individuato a 200 metri tra Maderno e Torri, grazie alla scansione del
Side Scan Sonar – una specie di grosso scanner – prossimamente sarà fotografato.
MISTERI E FASCINO DELL’ISOLA DEL GARDA
Una delle scoperte geologicamente più notevoli riguarda l’Isola
del Garda. Di mostri e serpenti parlavano le saghe e i Frati che
abitarono l’isola per secoli: ora si può dire che si tratta di vortici
rilevati nelle caverne parallele. Perchè esistono non una, come si
credeva fino a ieri, ma due grotte: quella già conosciuta che sbuca nel giardino della villa a quattro metri sopra l’acqua e una gemella tra i 50 e 56 metri di profondità, sul taglio Gardone - Garda.
Una rivelazione che arricchisce il fascino dell’Isola del Garda, la
più grande delle terre emerse dalle acque del lago, come descritto nel libro di Alberta Cavazza Isola del Garda un sogno in mezzo
al lago. Da leggere, per esperti e curiosi di geologia benacense, la
relazione scritta dal dott. Piero Fiaccavento, in particolare il capitolo “Osservazioni geologico strutturali degli affioramenti rocciosi
dell’Isola del Garda interessata dai venti, dal moto ondoso e dalle
correnti che ne hanno eroso e modellato le pareti rocciose soprattutto a est, con le sue cavità sotterranee emerse e immerse”.
L’emozione di esplorare la grotta sommersa si può rivivere su youtube Deep Explorers “immersione
Isola del Garda” al link https://www.youtube.com/watch?v=RHqYR4aDp4Y
DEEP EXPLORERS-ricerche-subacquee-profonde è su facebook e per ulteriore info la mail:
deepexplorers@hotmail.it
••• 9
10 •••
In the depths of Lake Garda
text: Claudia Farina / photos: Deep Explorers Archive, Isola del Garda Archive
While mending their nets on long winter evenings, for centuries
fishermen have told how the Etruscan Benaco (another name
for Lake Garda), full of towers and palaces, sank because of an
earthquake near Toscolano. The same fate befell the ancient Garda, at the foot of La Rocca. For those who knew how to hear it,
the whistling of the wind carried the tolling of a bell, an echo from
the submerged city, Garda’s Atlantis.
Legends of the Lake... or simply the enthusiasm caused by one
glass too many? It’s certainly true that, in enchanting places such
as Sirmione, Desenzano and Punta San Vigilio there were Roman
villas and temples; prehistoric settlements along the banks and
raised up on stilts anthropised the southern part, from Salò to
Garda. It was not only finds of the bronze and Roman ages which
were caught up in fishermen’s nets. Indeed, as early as the 18th
century, the fishermen told of Venetian galleys, and one of these
can still be found, at a depth of 27 metres, near Lazise.
Today, sophisticated technological tools make it possible to plumb
the depths, beginning with the mission of the famous oceanographer Jacques Piccard, who swept the bottom of Lake Garda in
1981 and released spectacular images.
“Lake Garda is one of the most beautiful lakes in Europe. But the
Benaco will only remain a jewel of Italy if industrial development
••• 11
and tourism do not destroy it, and only if the necessary precautions are taken, on a permanent basis.
To this end, the first condition is to keep abreast of the physical health of the lake”.
These are the words of the scientist himself, spoken in an open letter to the community of Lake Garda
35 years ago.
EXPLORERS OF THE LAKE FLOOR
Scuba divers, when sounding the depths, experience great rushes of emotion, the thrill of discovery;
and they find all kinds of things. Angelo Modina, for example, dives down, then locates, photographs
and films his findings, along with his colleagues at the Deep Explorers Association, a non-profit organization that aims to enhance and preserve the lake floor. Regarding the various research studies and their
results, here are a few of Modina’s thoughts, beginning with the near disappearance of carp, the noble
fish native to Lake Garda. “Using a ROV - a wire-guided robot equipped with cameras, engines and a
sophisticated sonar – divers have explored a section of the lake from Gargnano, the carp’s preferred
Centro culturale di ricerca sismica e geologica
strutturale benacense
The activities of the Salò-based Centro culturale di ricerca sismica e geologica strutturale benacense (Garda Cultural Centre for Seismic and Structural Geological Research), chaired by Piero Fiaccavento, are designed to pursue the following objectives:
Ô providing support for university geology students working in the field of earthquake engineering.
Ô organising simplified geology courses for elementary, middle and high school students.
Ô providing support to other organisations/associations for projects concerning the geology of the Garda
area (seismic, geophysics, geothermal energy).
Ô fostering scientific dissemination and awareness concerning seismic issues of Lake Garda. https://sites.
google.com/site/centroricercasismicabenacense/
12 •••
environment, to Malcesine, noting that where the fish survive, there
are clean rocks with small faults that act as sweepers, while the
carp disappears whenever sediment is present. There are those
who believe that the repopulation of lake whitefish could be a contributing cause of the disappearance of carp, as they greedily take
plankton from the carp.”
A chapter of great interest about the findings. Here are a few.
In Castelletto di Brenzone, the Diana cargo boat was found intact
but for the sails. It sank to a depth of 100 metres during a bad
manouevre in the 1930s. In addition to this is the various memorabilia from the First and Second World Wars. Documented by the
report of the pilot who was travelling in an airplane next to his, a
Thunderbolt P 47 piloted by young lieutenant Allen Truman went
down in Lake Garda on 26th April 1945 at 2pm, a fact confirmed
by witnesses at the time. It has been located at a depth of 200
metres between Maderno and Torri, thanks to the Side Scan Sonar, a kind of large scanner, and soon it will be photographed.
THE MYSTERIES AND CHARM OF ISOLA DEL GARDA
One of the most geologically significant discoveries is about Isola
del Garda. The legends and the Friars who inhabited the island
for centuries, told of monsters and snakes: now we know that
they are vortices forming in parallel caves. Because there are not
one, as it was believed until recently, but two caves: one already
identified, which emerges in the garden of the villa at four metres
above the water, and its twin, at a depth of 50 to 56 metres, on
the edge of Gardone-Garda.
This discovery adds to the charm of Isola del Garda, the largest
area of land emerging from the waters of the lake, as described
in Alberta Cavazza’s book, Isola del Garda un sogno in mezzo al
lago (‘Isola del Garda a dream in the middle of the Lake’). For
those who study or are curious about Garda’s geology, an interesting read would be the report written by Dr. Piero Fiaccavento,
in particular the chapter entitled “Structural geological observations of the outcrops of the Isola del Garda, as affected by the
winds, waves and currents that have eroded and shaped the rock
faces, especially in the East, with its underground cavities, both
emerged and submerged.”
The thrill of exploring the underwater cave can be relived on the Deep Explorers’ youtube video
“diving at Isola del Garda” using the link https://www.youtube.com/watch?v=RHqYR4aDp4Y
DEEP EXPLORERS-ricerche-subacquee-profonde is on facebook. For further information,
send an email to: deepexplorers@hotmail.it
••• 13
Im Abgrund des Gardasees
text: Claudia Farina / fotos: Archiv Deep Explorers, Archiv Isola del Garda
Seit Jahrhunderten erzählten sich an den langen Winterabenden die Fischer beim Netzflicken, dass das etruskische Benaco
mit seinen unzähligen Türmen und Palästen aufgrund eines Erdbebens in der Nähe von Toscolano versunken war. Das gleiche
Schicksal ereilte dem antiken Garda, zu Füßen der Rocca. Wer
konnte, hörte das Pfeifen des Windes, das den matten Schlag
einer Glocke hinüberbrachte, ein Echo der versunkenen Stadt, Atlantis am Gardasee.
See-Legenden oder der Rausch eines Glases zu viel? In der Tat
existierten in zauberhaften Orten wie Sirmione, Desenzano und
Punta S. Vigilio römische Tempel und Villen; vorgeschichtliche
Siedlungen an den Ufern und auf Pfahlbauten haben den südlichen Teil, von Salò bis Garda, an menschliche Bedürfnisse angepasst. Doch in den Netzen verfingen sich nicht nur Fundstücke
aus der Bronze- und Römerzeit. Es waren Fischer, die bereits im
18. Jh. von venezianischen Galeeren berichteten, und eine befindet sich noch in 27 m Tiefe vor Lazise.
Heute ermöglichen ausgeklügelte technologische Geräte die Lotung der Wassertiefe. Dies begann mit der Mission von Jacques
Piccard, dem berühmten Ozeanographen, der 1981 die Wassertiefen des Gardasees erforschte und Aufsehen erregende Bilder
veröffentlichte.
••• 15
„Der Gardasee ist einer der schönsten Europas. Doch Benaco bleibt nur dann ein
Schmuckstück Italiens, wenn die Entwicklung der Industrie und des Fremdenverkehrs
es nicht zerstören und permanent die unverzichtbaren Vorkehrungen getroffen werden.
Hierzu ist es vor allem unerlässlich, konstant über seinen Gesundheitszustand informiert zu sein“.
So drückte sich vor fünfunddreißig Jahren der Wissenschaftler in einem offenen Brief an
die Gemeinschaft des Gardasees aus.
ERFORSCHER DER WASSERTIEFEN
Der Rausch, der Schauer, die Aufregung der Entdeckung begleiten die Taucher, die die
Wassertiefen erkunden und …von allem etwas finden. Angelo Modina zum Beispiel
taucht, findet, fotografiert und filmt zusammen mit seinen Freunden der gemeinnützigen
Organisation Deep Explorers, die das Ziel verfolgt, die Wassertiefen des Sees hervorzuheben und zu schützen. Hier nun einige Erwägungen von Modina über die verschiedenen Forschungstätigkeiten und Ergebnisse, beginnend bei der fast vom Aussterben
bedrohten autochthonen und kostbaren Gardaseeforelle. „Die Taucher haben mit einem
geführten ROV-Roboter, der mit Kameras, Motoren und einem ausgeklügelten Sonar
ausgestattet ist, einen Seebogen von Gargnano, ihrem bevorzugten Laichort, bis Malcesine erforscht und festgestellt, dass die Steine an den Orten, an denen der Fisch
überlebt, sauber sind, dank kleiner Verwerfungen, die den Müllmann spielen. Die Gardaseeforelle verschwindet dagegen dort, wo Ablagerungen vorliegen. Jemand glaubt, dass
das Wiederbesetzen der Maränen eine Mitursache ihres Verschwindens ist, da sie den
Gardaseeforellen mit Habgier das Plankton stehlen“.
Ein interessantes Kapitel betrifft auch die Funde. Hier nun einige.
In Castelletto di Brenzone wurde das Frachtschiff Diana gefunden (nahezu intakt, es
fehlten nur die Segeln, natürlich), das in den 30er Jahren bei einem falschen Manöver
in 100 m Tiefe sank, ganz zu schweigen von den Raritäten aus dem Ersten und Zweiten
Weltkrieg. Durch den Bericht des Piloten belegt, der in einem Flugzeug ganz in der Nähe
saß, versank am 26. April 1945 um 14 Uhr in den Gardasee ein Thunderbolt P 47 mit
16 •••
Kulturzentrum für Erdbeben- und strukturelle
Geologieforschung am Gardasee
Beachtenswerte Arbeit leistet das Kulturzentrum für Erdbeben- und strukturelle Geologieforschung am
Gardasee unter dem Vorsitz des Geologen Piero Fiaccavento, mit Sitz in Salò, das auf folgende Ziele ausgerichtet ist:
Ô Hilfsarbeit bei der Erstellung der Universitätstexte im Bereich der Geologie im Erdbebeningenieurwesen.
Ô Vereinfachte Geologiekurse für Schüler der Grund-, Mittel- und Oberschulen.
Ô Unterstützung weiterer Anstalten/Verbände für Projekte über die Geologie am Gardasee (Erdbeben,
Geophysik, Geothermie).
Ô Wissenschaftliche Verbreitung und Sensibilisierung der Bevölkerung über die erdbebengebundenen
Themenbereiche am Gardasee. https://sites.google.com/site/centroricercasismicabenacense/
dem jungen Oberleutnant Allen Truman. Dies wurde von damaligen Zeugen bestätigt.
Es wurde nun dank des Side Scan Sonars in 200 m Tiefe zwischen Maderno und Torri
entdeckt und wird in nächster Zukunft fotografiert werden.
GEHEIMNISSE UND ZAUBER DER ISOLA DEL GARDA
Eine der bemerkenswertesten geologischen Entdeckungen betrifft Isola del Garda. Von
Monstern und Schlangen erzählten die Sagen und Mönche, die diese Insel viele Jahrhunderte hindurch bewohnten: Nun dürfen wir behaupten, dass es sich um Wirbel handelt, die in den parallel verlaufenden Höhlen entdeckt wurden. Denn es gibt nicht nur
eine Grotte, wie man bis gestern glaubte, sondern gleich zwei: Die bereits bekannte
Höhle endet in den Garten der Villa in 4 m Höhe über dem Wasser, der bisher unbekannte Zwilling ist zwischen 50 e 56 m tief und liegt an der Unterbrechung zwischen
Gardone und Garda.
Eine Enthüllung, die den Zauber von Isola del Garda, der größten Insel des Gardasees
bereichert, wie im Buch von Alberta Cavazza Isola del Garda, ein Traum inmitten des
Sees beschrieben wird. Für Experten und Wissbegierige der Geologie des Gardasees ist
der schriftliche Bericht von Dr. Piero Fiaccavento äußerst lesenswert, vor allem das Kapitel „Geologisch-strukturelle Beobachtungen der felsigen Aufschlüsse der Gardainsel,
die von den Winden, der Wellenbewegung und den Strömungen betroffen ist, welche die
Felswände vor allem im Osten mit ihren auf- und eingetauchten unterirdischen Höhlen
erodiert haben“.
Neu erleben kann man die Aufregung über die Erkundung der versunkenen Grotte auf youtube Deep
Explorers „Immersione Isola del Garda” - Link https://www.youtube.com/watch?v=RHqYR4aDp4Y
DEEP EXPLORERS-ricerche-subacquee-profonde ist auf fb. Für weitere Infos schreiben Sie bitte an
deepexplorers@hotmail.it
••• 17
Potete degustare i prodotti Avanzi
nel nostro Wine Shop di Manerba
APERTO TUTTI I GIORNI
DA LUNEDÌ A DOMENICA
dalle 9.00 alle 20.00.
Avrete la possibilità di visitare la cantina e
il frantoio prenotandovi: visite@avanzi.net
Nel 1931 Giovanni Avanzi fonda la sua cantina, coronando il suo piü grande sogno.
Con le uve coltivate sulla sponda occidentale
del Lago Garda, Giovanni ottiene un vino
rosso eccellente che rapidamente consacra
il successo della cantina di Manerba.
Negli anni sessanta i figli Gianpietro
ed Alessandro contribuiscono sensibilmente
al rinnovamento della cantina dedicandosi
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alla vinificazione del Chiaretto e producendo
i primi spumanti.
Contestualmente i figli intuiscono
l’importanza di poter disporre di uve
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acquisiscono, nel corso degli anni, quattro
tenute meravigliose nei comuni
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del Garda e Sirmione.
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i grandi vini rossi del Garda ed il celebre
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conferiscono alle uve eccezionali qualità.
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- di fatto- una d.o.c. personale ad esclusivo
utilizzo della famiglia.
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Visite in cantina e degustazioni
Besichtigungen des Weinkellers und Verköstigungen:
visite@avanzi.net
Oggi la cantina è guidata dalla terza
generazione. I nipoti del fondatore,
Giovanni, Giuseppe, Nicola e Francesco,
ricoprono ciascuno un ruolo chiave.
Un’ intera famiglia si occupa di ogni delicata
fase aziendale. Lo spirito che contraddistingue i giovani si declina in una continua ricerca della qualità, sensibilità al risparmio
energetico e al rispetto del territorio.
Grande attenzione è riservata agli ospiti
dell’azienda. La cantina, i suoi vasti
sotterranei ed i suoi luoghi più significativi
sono visitati tutti i giorni da appassionati
ed enoturisti. Un’ampia ed elegante sala
di degustazione diventa il luogo ideale
per immergersi nell’atmosfera
di questa cantina, per conoscere i suoi vini
più preziosi e per vivere il territorio del
Garda.
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Museo Sisàn
testo: Claudia Farina / foto: Claudia Farina, Alberto Salvetti, Archivio Museo Sisàn
C’è un talent degli uccelli e uno degli uomini fischiatori. Si svolgono di mattina, l’8 settembre di ogni anno, da centinaia di anni,
durante l’antica Sagra dei osei che si tiene a Cisano di Bardolino
dal 1840, con il picco di notorietà raggiunto il 20 settembre
1903, quando la Domenica del Corriere pubblicò la copertina
disegnata dal vivo dal pittore Beltrame, dedicata proprio alla
“Fiera degli uccelli di Cisano”.
La lunga giornata inizia alle 4.30 con l’iscrizione alla gare fra le
migliori primavere, ovvero i canti di merlo, tordo bottaccio, tordo
sassello, allodola, fringuello, tordina, cardellino, fanello. Il talent
si svolge dalle 6.30 alle 9.30.
Alle 8.00 si aprono mostre e mercati di attrezzature venatorie,
uccelli da richiamo, stand delle associazioni. Alle 10. 30 ecco il
talent degli uomini fischiatori nella gara di chioccolo seguito dalle premiazioni di primavere e fischiatori alle ore 11.30. Di grande
richiamo, oltre agli uccelli, sono cucina e libagioni, musica danze
e mostre, da godere tra il lungolago Palafitte e il parco Marzan.
La mostra fotografica di Alberto Salvetti, dopo quella su orchidee
e farfalle, è centrata quest’anno sulla fauna selvatica.
www.sisan.it
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CISANO
Museo Sisàn
Via Federico Marzan, 24/3
Cisano di Bardolino (VR)
Tel. 045 23.77.935
info@sisan.it
www.sisan.it
Orari di apertura
Aperto da mercoledì a
domenica
9:30 - 12:30
15:00 - 18:00
Prezzi biglietti
€ 6,00 biglietto famiglia
(2 adulti e fino a
3 bambini)
€ 3,50 intero
€ 2,00 ridotto
(ragazzi dai 7 ai 16 anni,
maggiori di 65 anni)
€ 2,00 cad. Scuole
(con insegnante gratis)
Ingresso gratuito:
- bambini fino a 6 anni
- accompagnatori
diversamente abili
e accompagnatori gruppi
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Per chi rifugge da folla e feste e vuole approfondire la storia può visitare in tranquillità il Sisàn. Museo delle tradizioni
ornitologiche, ittiche e contadine del comprensorio gardesano.
Inaugurato nel 2009, conserva memoria e reperti della plurisecolare manifestazione ornitologica che fino agli anni ’60
rappresentava un evento importante per l’economia lacustre
come luogo di approvvigionamento e scambio di attrezzature legate alla stagione venatoria, all’agricoltura, in particolare
per l’attività vitivinicola. Vari e di grande interesse per gli approfondimenti tematici sono i supporti multimediali in italiano
tedesco e inglese.
Il museo etno-antropologico accoglie i visitatori al bookshop,
dove spiccano, tra gli altri, libri dedicati agli elfi di Carla Collesei
e Mariano Caminoli; all’entrata è bene prendere il depliant del
percorso e le istruzioni per sentire il canto degli uccelli. La sala
1 è dedicata alla rievocazione dell’Antica Sagra dei Osei, ha uno
spazio didattico per scolaresche e gruppi ed un video introduttivo che la gentile custode Rosa Boni provvede a mettere in onda.
Sala 2 esibisce materiali e video inerenti la pesca sul Garda con
testimonianze dirette di persone e luoghi, tra cui Pal del Vo’. Su
una parete campeggia la famosa supertrota di oltre 20 chili e
1 metro di lunghezza: già in vendita per 350 euro, fu requisita
dalla vigilanza provinciale e imbalsamata nel luglio 2003 e infine
esposta qui, vicino al luogo del suo rinvenimento.
Le sale al primo piano sono dedicate agli uccelli di ripa e di palude con gli attrezzi, il roccolo, i nidi, le gabbie; in bella mostra la
fauna del Monte Baldo e i richiami sonori; seguono gli uccelli del
bosco e della montagna con esposizione di ancestrali sistemi di
caccia e ancora: uccelli della collina, della campagna aperta e
d’ambiente acquatico con relative forme antiche di cattura. Da
ascoltare sui PC i canti di molte specie di uccelli, evocativi di
paesaggi e tempi lontani, quando la caccia in queste zone permetteva ai poveri di sopravvivere e ai ricchi di divertirsi.
L’edificio, di proprietà del Comune di Bardolino è stato concesso
all’Associazione Sagra dei Osei di Cisano; l’idea e la realizzazione sono stati di Alberto Salvetti, il progetto di ristrutturazione e
l’arredo è opera dell’Architetto Marco Mamone, attuale direttore del Sisàn; la parte tecnico-scientifica è stata curata dai professori Roberto Basso, Pierandrea Brichetti, Mariano Caminoli,
Giorgio Vedovelli.
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Museum Sisàn
text: Claudia Farina / foto: Claudia Farina, Alberto Salvetti, Sisàn Museum Archive
There is a contest for birds, and also for bird callers. It takes
place in the morning, on 8th September each year, during the ancient Sagra dei osei (‘Festival of Birds’) which has been held in
Cisano di Bardolino since 1840. The festival reached the height
of its fame on 20th September 1903, when the Domenica del
Corriere newspaper published a cover designed live by the artist
Beltrame, dedicated to the “Cisano Bird Fair”.
The long day starts at 4.30am, when participants sign up for the
best spring songbird competitions – the songs of the blackbird,
song thrush, redwing, skylark, chaffinch, wood thrush, goldfinch
and linnet. The contest takes place at 6.30am.
8.00am sees the opening of exhibitions and markets featuring
hunting equipment, decoys, and association stands. At 10.30
the bird-calling contest takes place, followed by prize-giving for
spring songbirds and bird calling at 11.30. In addition to birds,
the festival also features food and drink, music, dancing and exhibitions, all of which can be enjoyed between Palafitte lakefront
and Marzan park.
There will be a photographic exhibition by Alberto Salvetti, who
www.sisan.it
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CISANO
Sisàn Museum
24/3 Via Federico Marzan
Cisano di Bardolino (VR)
Tel. 045 23.77.935
info@sisan.it
www.sisan.it
Opening times
Open from Wednesday
to Sunday
9.30am 12.30pm
3-6pm
Ticket prices
€ 6,00 Family Ticket
(2 adults and up to
3 children)
€ 3,50 full fare
€ 2,00 reduced fare
(age 7-16 and over 65)
€ 2,00 each for schools
(no charge for teachers)
Free admittance:
- children up to the age
of 6
- disabled and group
leaders
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previously showcased his work on orchids and butterflies; this year he will
focus on ornithology.
For those wishing to escape the crowds
and parties, preferring to delve into the
history of ornithology, the “Sisàn - Museum of ornithological, fishing and farming
traditions in the Lake Garda area” is a
peaceful refuge.
Opened in 2009, it houses memories and
relics of the centuries-old ornithological
event which until the 1960s represented
a major event for the Lake’s economy,
being a place where equipment related
to agriculture, particularly viticulture and
fishing, could be supplied and traded. The supporting multi-media
materials in Italian, German and English are varied and of great
interest for those interested in a more in-depth thematic analysis.
The ethno-anthropological museum welcomes visitors to the
bookshop, which includes volumes devoted to the elves created
by Carla Collesei and Mariano Caminoli. When entering, it is advisable to pick up a copy of the brochure, and a pair of headphones in order to hear the birds’ singing. Room 1 is dedicated
to commemorating the ancient Sagra dei Osei, and has an educational area for schools and groups, as well as an introductory
video shown by the kind host, Rosa Boni.
Room 2 exhibits materials and videos about fishing on Lake Garda, with eyewitness accounts of people and places, including Pal
del Vo’. On one wall is the famous gigantic trout weighing over 20
kilos and measuring 1 metre in length; on sale for 350 euros, it
was requisitioned and taxidermied in July 2003 and finally exhibited here, near to where it was discovered.
The rooms on the first floor are dedicated to riparian and marsh
birds as well as equipment, huts, nests and cages. The fauna
of Monte Baldo and bird-call recordings are well displayed here.
These are followed by the birds of the forest and mountains, with
displays of ancestral hunting systems; birds who inhabit the hills
and open countryside, and those from aquatic environments,
along with their ancient methods of capture. Using the headphones, visitors can listen to the songs of many species of birds,
evocative of bygone days and landscapes - times when hunting in
these areas allowed the poor to survive and the rich to have fun.
The building is owned by the municipality of Bardolino, and was
given to the Associazione Sagra dei Osei of Cisano; the renovation project and decor were designed by the architect Marco
Mamone; the technical-scientific side was taken care of by professors Roberto Basso, Pierandrea Brichetti, Mariano Caminoli and
Giorgio Vedovelli.
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Museum Sisàn
text: Claudia Farina / fotos: Claudia Farina, Alberto Salvetti, Museumsarchiv Sisàn
Es gibt einen Wettbewerb der Vögel und einen der Stimmkünstler,
die Vögel imitieren. Sie finden morgens, an jedem 8. September
alljährlich auf der traditionellen Volkmesse Sagra dei osei statt,
die seit 1840 in Cisano di Bardolino veranstaltet wird. Berühmtheit erlangte die Veranstaltung am 20. September 1903, als die
Zeitung Domenica del Corriere das vom Maler Beltrame live gemalte Titelblatt veröffentlichte, das der „Vogelmesse von Cisano“
gewidmet war.
Der lange Tag beginnt um 4.30 Uhr mit der Anmeldung zum Wettstreit der besten Frühlingsgesänge von Amsel, Singdrossel, Rotdrossel, Lerche, Buchfink, Baumlerche, Stieglitz, Bluthänfling. Der
Wettbewerb beginnt um 6.30 Uhr.
Ab 8.00 Uhr gibt es Ausstellungen und Märkte zum Thema
Jagdausrüstung und Lockvögel sowie Stände der verschiedenen
Verbände. Um 10.30 Uhr findet der Wettbewerb der Vogelpfiffe
imitierenden Stimmkünstler und um 11.30 Uhr die Preisverleihung der Frühlinge und Stimmkünstler statt. Neben den Vögeln
ziehen aber auch die Gastronomie und das Trinkgelage, die Musik,
Tänze und Ausstellungen zwischen der Seepromenade Palafitte
www.sisan.it
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CISANO
Sisàn Museum
Via Federico Marzan, 24/3
Cisano di Bardolino (VR)
Tel. 045 23.77.935
info@sisan.it
www.sisan.it
Öffnungszeiten
Von Mittwoch bis Sonntag
von 9:30 bis 12:30
von 15:00 bis 18:00
Eintrittspreise
€ 6,00 Familie Ticket
(2 Erwachsene
und 3 Kinder)
€ 3,50 voll
€ 2,00 ermäßigt, Kinder
von 7 bis 16 Jahre, mehr
als 65 Jahre
€ 2,00 Schulen
(Lehrer gratis)
Gratis:
Kinder unter 6 Jahren
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und dem Park Marzan das Publikum an. Die Fotoausstellung von
Alberto Salvetti stellt dieses Jahr, nach Orchideen und Schmetterlingen, die Vogelkunde in den Mittelpunkt.
Wer jedoch kein Freund von Menschenansammlungen und Festen ist und Einblicke in die Geschichte der Ornithologie erhalten möchte, kann in aller Ruhe das „Sisàn. Museum der Vogel-,
Fisch- und Bauerntraditionen des Gardaseegebiets“ besuchen.
Es wurde 2009 eingeweiht und verwahrt die Erinnerungen und
Fundstücke der jahrhundertealten Vogelkundeveranstaltung, die
bis in die 60er Jahre hinein ein wichtiges Event für die Wirtschaft
des Binnensees darstellte und schlechthin als der Ort für die Beschaffung und den Austausch von Geräten, die mit der Landwirtschaft und insbesondere mit dem Weinanbau und der Fischerei
verbunden waren, galt. Für themengebundene Vertiefungen stehen die vielfältigen und äußerst interessanten Multimedia-Träger
in deutscher und englischer Sprache zur Verfügung.
Das Ethno-Anthropologische Museum begrüßt seine Besucher im
Bookshop mit unter anderem Büchern über Elfen von Carla Collesei und Mariano Caminoli. Es empfiehlt sich, sich am Eingang
mit der Broschüre zum Ausstellungsverlauf und dem Kopfhörer zu
wappnen, um dem Vogelgesang zu lauschen. Saal 1 ist der Erinnerung an die „Antica Sagra dei Osei“ gewidmet. Es gibt einen didaktischen Bereich für Schüler und Gruppen und ein Einführungsvideo, das die freundliche Museumswächterin Rosa Boni gerne
zeigt. Saal 2 zeigt allerlei Material und Videos über die Fischerei
am Gardasee sowie direkte Zeugnisse von Personen und Orten,
darunter Pal del Vo’. An einer Wand thront die berühmte, 1 m lange und über 20 kg schwere Superforelle. Sie stand im Juli 2003
bereits für 350 Euro zum Verkauf, wurde jedoch beschlagnahmt,
ausgestopft und schließlich hier, in der Nähe ihres Fundorts, ausgestellt. Die Säle im ersten Stock sind den Ufer- und Sumpfvögeln
sowie den Geräten, der Großfangnetzanlage roccolo, den Nestern
und Käfigen gewidmet. Erwähnenswert sind die ausgestellte Fauna des Monte Baldo und die Lockrufe; es folgen die Wald- und
Bergvögel mit der Präsentation der Jagdsysteme von einst und
noch vieles mehr: Zu sehen sind Vögel, die in Hügelgegenden,
auf dem offenen Land und in der Wasserwelt leben, und wie man
sie einst fing. Per Kopfhörer lauscht man den Gesängen vieler
Vogelarten, die den Besucher in ferne Zeiten und Landschaften
versetzen, als in diesen Gebieten die Jagd den Armen das Überleben und den Reichen die Unterhaltung sicherte.
Das Gebäude der Gemeinde Bardolino wurde dem Vogelmesseverband Cisano zur Verfügung gestellt. Der Architekt Marco Mamone sorgte für den Umbau und die Inneneinrichtung; die Professoren Roberto Basso, Pierandrea Brichetti, Mariano Caminoli,
Giorgio Vedovelli sind für den technisch-wissenschaftlichen Teil
zuständig.
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Correva l'anno 1999. Siamo in Italia, sul lago
di Garda, baciati dal sole e abbagliati
dalla bellezza della natura. Rilassiamoci,
una buona birra fresca al sole. E Dove?
Di birra buona in Italia non ce n'era proprio,
l'industria birraia rilasciava solo bionda
gasata e insapore.
Qualcuno se ne era già accorto da qualche
anno però: Alessandro Avanzi, pioniere
della birra artigianale poteva indicarvi
l'indirizzo del suo birrificio e locale
"via Trevisago 19, a Manerba del Garda.
Manerba Brewery, mi raccomando!"
Si li la birra italiana era rinata, si era liberata
dalla catena dell'appiattimento del gusto.
La famiglia Avanzi compra un impianto serio,
tedesco, solido e tecnologicamente avanzato,
20 hl per cotta e vuole fare birra di qualità.
La birra Hell tradizionale bavarese prodotta
ancora in decozione come fanno i piccoli
birrifici di qualità in Germania; la Pils di puro
malto della Franconia e luppoli con profumi
nobili da brivido; la Weizen che esplodeva
nel sapore e nella ricchezza dei suoi
profumi. Ecco cosa offriva e offre oggi
il Birrificio Manerba.
Negli anni, sopratutto gli ultimi 5, l'evoluzione
del gusto e l'interesse dei nostri affezionati
clienti ci ha portato ad offrirvi sempre 10
birre diverse alla spina. Oggi, le classiche
tedesche vengono affiancate da un'America
Pale Ale e un'India Pale Ale luppolate
e dal grande carattere; birre belghe come
la Blanché vengono proposte assieme a birre
anglosassoni. Vogliamo stupirvi e offrirvi
sempre gusti ed emozioni nuove.
Incredibile, o quasi, per un birrificio craft
italiano: negli ultimi 5 anni abbiamo vinto
4 medaglie all'European Beer Star a
Monaco, in Germania!! e ben 7 medaglie
a Birra dell'Anno in Italia.
Venite a visitarci, un locale di ampio respiro
con un grande Biergarden estivo dove
le nostre birre vi intratterranno
e accompagneranno la nostra genuina
cucina italiana.
Siamo un'azienda familiare radicata
sul territorio. Apriamo il nostro birrificio
a visite; i mastri birrai sono sempre disponibili
per due chiacchiere informali e perchè no,
un assaggio direttamente dal tino.
Vacanza sul Lago di Garda, Che piacere!!
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PERSONAGGI DEL GARDA | CHARACTERS OF LAKE GARDA | FIGUREN DES GARDASEE-GEBIETS
PERSONAGGI DEL GARDA
Nadia Zenato
testo: Oliva Granuzzo / foto: Archivio Zenato
Ha un feeling speciale con la vigna, il territorio, i gioielli che
sanno di vino.
Bella, bionda, carnagione chiara spesso abbronzata per quel riverbero del sole che dal lago la illumina. Ha respirato odore di
mosto fin dall’infanzia, tra le braccia di papà Sergio Zenato, uno
di quei vignaioli che ha lanciato in Italia e nel mondo il Lugana
e l’Amarone. Conclusa giurisprudenza con una tesi sulla legislazione vitivinicola, si occupa da tempo di strategia, della rete vendita e del marketing dell’azienda di famiglia. Importante il suo
impegno nell’Associazione Donne del vino di cui è vicepresidente
nazionale, con quel segno distintivo della rosa nel vigneto che
abbellisce i suoi filari da un ventennio.
Nella costellazione familiare (il fratello Alberto si occupa in particolare della produzione), la madre Carla ha uno specifico ruolo
propulsivo: negli anni ’60 al fianco del marito per il Lugana, recentemente con la figlia per la sfida Sansonina, ovvero produrre
un vino rosso in terra di bianchi, il Rosso Sansonina del Garda.
Sono nati poi il Lugana Sansonina e, da quest’anno, le due nuove etichette: Evaluna, un Garda Cabernet e Sansonina Vigna del
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PERSONAGGI DEL GARDA | CHARACTERS OF LAKE GARDA | FIGUREN DES GARDASEE-GEBIETS
Moraro Verde, un Lugana a fermentazione spontanea. L’evento
annuale che riassume ed esalta la filosofia aziendale con il suo
claim “L’anima del Lugana e il cuore della Valpolicella” è Cantine Aperte, l’ultima domenica di maggio: l’edizione del 2016 ha
riservato agli ospiti degustazioni, laboratori del gusto, visite alla
cantina, performance artistiche e solidarietà alla scoperta dei
due volti – il bianco e il rosso – di Zenato.
Mettersi in gioco; osare, per urgenza creativa o per quel baluginare di idee nella testa che spinge a fare sul serio, qualunque
sia la strada intrapresa… Creare, per esempio, gioielli con tappi
di sughero. È nata così Nadia Zenato Jewelry, la prima collezione
di gioielli che ha come comune denominatore l’utilizzo, e spesso
anche il riciclo, di sughero, tappi, sovratappi, accostati ai simboli
del mondo del vino. Ecco la “Ripassa Hand Bag” – dedicata al
ventennale di uno dei vini più interessanti dell’evoluzione enologica di Zenato, la Ripassa – che ha realizzato come versatile
pochette in pelle scamosciata, impreziosita da una chiusuragioiello della sua collezione. Curiosità su curiosità: il tappo di
sughero della Ripassa, allacciato al polso, da ornamento della
borsa diventa un inedito bracciale.
Nei meandri del convulso, fluido presente, l’editoria trova un
posto d’onore permanente. Tre i volumi editi per raccontare il
mondo del vino Zenato, fissando memoria e bellezza. L’ultimo –
Monte Costalunga in Valpolicella. Il giardino di Zenato per la vite
– racconta questo luogo fertile e affascinante della Valpolicella
classica, luogo d’origine dell’Amarone e del Cresasso e, solo in
annate particolari e per limitate quantità, dell’Amarone Riserva
Sergio Zenato. Al Ripassa, l’altro grande vino del Monte Costalunga, che quest’anno celebra i suoi primi 20 anni, è dedicato
il volume, per narrare quel paesaggio straordinario dove Sergio
Zenato ha creato un giardino per la vite.
Questa, molto in breve, è la storia personale e professionale di
Nadia Zenato imprenditrice, Donna del vino, creativa.
Molti altri i filari della vita davanti a lei.
www.zenato.it
www.nadiazenatojewelry.com
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PERSONAGGI DEL GARDA | CHARACTERS OF LAKE GARDA | FIGUREN DES GARDASEE-GEBIETS
CHARACTERS OF LAKE GARDA
Nadia Zenato
text: Oliva Granuzzo / photos: Zenato Archive
She has a special rapport with grapevines, with the land, and with
the jewels that have an aroma of wine.
Beautiful, blonde, with a light complexion often tanned by the sun,
reflecting off the lake and illuminating her skin. Since her childhood she has breathed in the smell of must, in the arms of her
father Sergio Zenato, one of the winemakers who launched Lugana and Amarone wines in Italy and throughout the world. Nadia
finished law school with a thesis on wine legislation, and has for
a long while focused on strategy, sales network and marketing for
the family business. Her commitment to the Associazione Donne
del Vino (‘Association of Wine Women’) – of which she is national
Vice-President – is significant; with the distinctive sign of the rose
in a vineyard, beautifying its rows of vines for over twenty years.
Within her family (her brother Alberto is responsible for production),
her mother Carla has a specific driving role: during the 1960s she
worked alongside her husband to produce Lugana, and recently
with her daughter on the Sansonina challenge, namely producing a
red wine in the land of whites, known as the Rosso Sansonina del
Garda. Lugana Sansonina was then created, and, from this year, the
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PERSONAGGI DEL GARDA | CHARACTERS OF LAKE GARDA | FIGUREN DES GARDASEE-GEBIETS
two new labels: Evaluna, a Garda Cabernet, and Sansonina Vigna
del Moraro Verde, a spontaneously fermented Lugana.
The annual event that encapsulates and highlights the company’s
philosophy with its slogan “the soul of Lugana and the heart of Valpolicella” is called Cantine Aperte (‘open cellars’), and takes place
on the last Sunday in May. The 2016 edition will treat guests to tastings, workshops, visits to the winery, artistic performances and solidarity with the discovery of the two faces of Zenato - white and red.
Taking on a challenge; daring either because of a creative urgency
or the glimmer of ideas in your head that urges you to carry on,
irrespective of the route taken. Creating, for example, jewelry from
corks. This is the story of how Nadia Zenato Jewelry began; the
first jewelry collection that has as its common denominator the
use, and often recycling, of corks, caps and wire hoods, matched
to the symbols of the wine world. Take for example the “Ripassa
Hand Bag” – dedicated to the 20th anniversary of one of the most
interesting wines of Zenato’s oenological progress, the Ripassa
– which was created as a versatile pochette, made from suede
leather and embellished with a jewel-style closure from her collection. And even more interesting: the Ripassa cork used as a decorative closure in the Ripassa bag also doubles up as an unusual
bracelet when laced around the wrist.
In the depths of the convulsive, fluid present, publishing finds a
permanent place of honour. Three books have been published to
tell the world about Zenato wines, focusing on memory and beauty.
The last of these, “Monte Costalunga in Valpolicella. Il giardino di
Zenato per la vite” (Mount Costalunga in Valpolicella. Zenato’s vine
garden) tells of this fertile and fascinating place of Classic Valpolicella, the place of origin of the Amarone and Cresasso wines,
and, only in special vintages and limited quantities, the Amarone
Riserva Sergio Zenato. The book is dedicated to the Ripassa, the
other great wine of Monte Costalunga, which celebrates its 20th anniversary this year. It recounts the extraordinary landscape where
Sergio Zenato has created a garden for his vines.
This, very briefly, is the personal and professional story of Nadia
Zanato, entrepreneur, woman of wine, creative soul.
She has many more rows of life before her.
www.zenato.it
www.nadiazenatojewelry.com
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PERSONAGGI DEL GARDA | CHARACTERS OF LAKE GARDA | FIGUREN DES GARDASEE-GEBIETS
FIGUREN DES GARDASEE-GEBIETS
Nadia Zenato
text: Oliva Granuzzo / fotos: Archiv Zenato
Sie hat eine besondere Beziehung zur Weinrebe, zum Gebiet und
zu den Juwelen, die nach Wein duften.
Schön, blond und mit einer hellen Hautfarbe, oftmals gebräunt
vom Widerschein der am See scheinenden Sonne. Sie hat bereits von Kindesbeinen an den Duft des Mostes in den Armen
des Vaters Sergio Zenato eingeatmet, einem der Winzer, der in
Italien und in der Welt den Lugana und Amarone auf den Markt gebracht hat. Sie verfügt über ein abgeschlossenes Jurastudium –
in ihrer Diplomarbeit ging es um die Weinbaugesetzgebung – und
beschäftigt sich seit geraumer Zeit mit Strategie, Vertriebsnetz
und Marketing ihres Familienbetriebs. Wichtig ist ihr Engagement
im Weinfrauenverband, dessen nationale Vizepräsidentin sie ist,
mit dem Kennzeichen der Rose auf dem Weingelände, die seine
Reihen seit zirka zwanzig Jahren verziert.
Im Familienkreis (ihr Bruder Alberto beschäftigt sich insbesondere mit der Herstellung) ist die Mutter Carla die treibende Kraft: in
den 60er Jahren neben ihrem Mann für den Lugana, kürzlich mit
der Tochter für die Herausforderung Sansonina, bzw. die Herstellung des Rotweines Rosso Sansonina del Garda auf einem Boden,
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PERSONAGGI DEL GARDA | CHARACTERS OF LAKE GARDA | FIGUREN DES GARDASEE-GEBIETS
PERSONAGGI DEL GARDA | CHARACTERS OF LAKE GARDA | FIGUREN DES GARDASEE-GEBIETS
der eigentlich Weißweinen vorbehalten ist. Anschließend kam es
zum Lugana Sansonina und seit diesem Jahr gibt es zwei neue
Etiketten: Evaluna, ein Garda Cabernet und Sansonina Vigna del
Moraro Verde, ein spontan gärender Lugana.
Das Jahresevent, das die Unternehmensphilosophie mit ihrem
Claim „Die Seele des Lugana und das Herz von Valpolicella“ zusammenfasst, ist der Tag der Offenen Weinkeller am letzten Maisonntag: Die diesjährige Veranstaltung hat den Gästen Verkostungen, Geschmackslabors, Weinkellerbesichtigungen, künstlerische
Performance und Solidarität auf Entdeckungsreise der beiden
Gesichter - weiß und rot - von Zenato dargeboten.
Sich aufs Spiel setzen; wagen - wegen der Schöpfereile oder dem
Aufblitzen von Ideen, die dazu führen, dass man es ernst meint,
ganz gleich welchen Weg man eingeschlagen hat…zum Beispiel
Schmuckstücke aus Korken erschaffen.
So entstand Nadia Zenato Jewelry, die erste Juwelenkollektion,
deren gemeinsamer Nenner die Verwendung, und oft auch die
Wiederverwertung, von Korken, Verschlüssen und Kapseln ist, die
mit den Symbolen des Weinuniversums kombiniert werden. Und
siehe da die „Ripassa Hand Bag“, welche dem zwanzigjährigen
Bestehen von einem der in der Weinbauentwicklung von Zenato
interessantesten Weine, dem Ripassa: eine vielseitige Unterarmtasche aus Wildleder mit einem kostbaren Juwelenverschluss aus
ihrer Kollektion.
Dieser Kuriosität folgen weitere: Der Korken von Ripassa wird an
das Handgelenk gebunden und verwandelt sich von der Taschenverzierung in ein neuartiges Armband.
Im Labyrinth der verworrenen, fluiden Gegenwart findet das Verlagswesen einen permanenten Ehrenplatz. Drei bisher veröffentlichte Bände, um das Weinuniversum Zenato zu schildern, damit
Erinnerung und Schönheit nicht verloren gehen. Der letzte Band –
„Monte Costalunga in Valpolicella. Der Garten von Zenato für die
Rebe“ – berichtet von diesem fruchtbaren und faszinierenden Ort
des Valpolicella Classica, dem Ursprungsgebiet des Amarone und
Cresasso und, nur bei besonderen Jahrgängen und für limitierte
Mengen, des Amarone Riserva Sergio Zenato. Dem Ripassa, dem
anderen großartigen Wein des Monte Costalunga, der dieses Jahr
zwanzig Jahre feiert, ist der Band gewidmet, um von der außergewöhnlichen Landschaft zu erzählen, in der Sergio Zenato einen
Garten für die Rebe erschaffen hat.
Dies ist – in nur wenigen Worten – die persönliche und professionelle Geschichte von Nadia Zenato, Unternehmerin, Weinfrau,
Schöpferin.
Viele weitere Reihen des Lebens liegen noch vor ihr.
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Petra
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VIAGGI | TRAVELS | REISEN
VIAGGI
Giordania
Ma’in
testo e foto: Claudia Farina
Petra è una visione incastonata nell’immaginario del viaggiatore,
un luogo straordinario da visitare. Anche di questi tempi? Sì, la
Giordania è visitabile.
Nessuno è più sicuro né in Costa Azzurra né su un treno della
Puglia; si tratta di scegliere in modo ragionevole il viaggio, senza
farsi paralizzare dall’ansia e dalla paura. Che spariscono appena
messo piede all’aeroporto di Amman, per entrare nel favoloso Regno dei Nabatei, cavalcare dune nel deserto di Wadi Rum, scendere sotto il livello del mare galleggiando nelle acque medicamentose del Mar Morto, raggiungere luoghi sacri del cristianesimo o
le splendide architetture romane di Jerash e Amman, ammirare i
mosaici straordinari di Umm al-Rasaˉs, o la Mappa di Terrasanta
formata da milioni di tasselli, a Madaba.
Nonostante la sua posizione geografica nel Medio Oriente, la
Giordania non è coinvolta nei conflitti, grazie all’assenza di petrolio, alla barriera del deserto nero presidiato dai beduini che la
preserva da Daesh e alla politica condotta dalla monarchia costituzionale. Unica, la Giordania, per la sua storia di accoglienza:
conta sette milioni di abitanti e circa cinque di rifugiati, quando,
www.visitjordan.com
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VIAGGI | TRAVELS | REISEN
fin dal 1948-49 arrivarono circa 1 milione di palestinesi cacciati dallo Stato
di Israele.
Misure di sicurezza si vedono ovunque, ma non sono opprimenti.
Dunque: jalla jalla, partiamo sulle orme di Laurence d’Arabia e dell’icona Indiana Jones.
Amman, capitale del Regno Hashemita, sorge su sette alture tra il deserto e
la Valle del Giordano. Bianco il colore d’insieme, attrae il visitatore nella parte
antica della Cittadella e nello spettacolare anfiteatro romano con 6 mila posti
e acustica perfetta.
Imponenti vestigia romane esibisce Jerash, fondata più di 6.500 anni fa. Preservata per secoli sotto la sabbia, il restauro degli ultimi 70 anni ha rivelato
templi, teatri, piazze, terme.
L’orizzonte dal vicino Monte Nebo spazia sulla Terra Santa, la valle del Giordano fino a Gerico e Gerusalemme, nelle giornate nitide. Secondo la tradizione
ebraico-cristiana proprio sul Monte Nebo Mosè ebbe la visione della Terra
Promessa e qui fu sepolto.
Petra, la favolosa capitale dei Nabatei, fu ritrovata dall’esploratore svizzero
Johann Ludwig Burckhardt nel 1812.
Posizionata nella grande valle del Wadi Araba, luogo ideale per la sosta all’incrocio di vie carovaniere lungo le quali si svolgeva il commercio di spezie e
seta provenienti dall’India, perle del Mar Rosso e incenso dall’ Arabia, grazie
alla disponibilità d’acqua e alla sicurezza fu sede per quasi un millennio, dal
VI secolo a.C. al III secolo, di un grande mercato, raggiungendo massimo
splendore sotto i Nabatei verso la metà del I secolo d.C.
Si raggiunge camminando nel Sik, profonda fessura della roccia che conduce
fino alla sorprendente facciata incisa nella pietra, che i beduini chiamano il Tesoro del Faraone: un proscenio che cambia colore nelle ore diverse del giorno
e introduce alla grandezza della città con il teatro, la strada colonnata, i musei, le tombe e il monastero. Piccola Petra a circa 14 km. da Petra La Rossa,
dove i Nabatei vivevano e seppellivano i propri morti, fu costruita, invece, per
ospitare le carovane provenienti dall’Arabia e dall’Oriente, dirette in Siria ed
in Egitto. Perciò scavarono nell’arenaria grotte sempre più grandi ed ospitali,
perfino con scale per la riservatezza degli ospiti.
Il Wadi Rum è il deserto giordano abitato fin dalla preistoria (8000 a.C. circa),
testimoniata da circa 30.000 incisioni rupestri, dove tutto, dai campi tendati
alle icone, ricorda le gesta di Laurence d’Arabia. Stare in silenzio su uno sperone roccioso a guardare il tramonto... è gioia pura.
Deserto e Mar Morto sono incanti naturali di Giordania. Alimentato dal fiume
Giordano – ma l’acqua che evapora è maggiore di quella entrante, da qui la
sua alta salinità –, il Mar Morto si trova nel punto più basso della terra a
meno 427 m. sotto il livello del mare. Le proprietà terapeutiche ed estetiche
dei suoi fanghi sono note fin dall’antichità come testimoniano le Terme di
Ma’in, alimentate da una cascata spettacolare che esce dalla roccia.
La biblica “Betania oltre il Giordano” dove Gesù fu battezzato da Giovanni è
stata identificata ad un’ora di strada da Amman, con la vicina collina da cui il
profeta Elia sarebbe asceso al cielo. Esibisce vasca e sorgente battesimale,
chiese dalla cupola dorata, tracce di monastero e santuario, immersi in un
silenzio contemplativo.
44 •••
••• 45
Nabateo
VIAGGI | TRAVELS
Wadi Rum
VIAGGI | TRAVELS | REISEN
TRAVELS
Jordan
Jerash
text and photos: Claudia Farina
Petra is a vision firmly embedded in the imaginations of travellers,
an extraordinary place to visit. Is that still true these days? Yes,
it is possible to visit Jordan. People are no safer on the French
Riviera or on a train in Puglia; travellers should choose their trip
sensibly, without becoming paralyzed by anxiety and fear. These
feelings disappear as soon as you set foot in the airport in Amman, ready to enter the fabulous kingdom of the Nabataeans, to
ride dunes in the Wadi Rum desert, dive into the sea and float
in the medicinal waters of the Dead Sea, visit the Holy places of
Christianity or the beautiful Roman architecture of Jerash and Amman, admire the mosaics of Umm al-Rasaˉs or the Map of the Holy
Land made from millions of tiles, in Madaba.
Despite its geographical position in the Middle East, Jordan is not
involved in the Middle Eastern wars; this is due to its lack of oil,
the black desert barrier manned by Bedouin who preserve it from
Daesh, and the political situation conducted by the constitutional
monarchy. Jordan is unique because of its history of hospitality:
there are seven million inhabitants and about five million refugees. Since around 1948-49 the country has welcomed around
www.visitjordan.com
••• 47
VIAGGI | TRAVELS | REISEN
a million Palestinians, who had been expelled from Israel. There are visible
security measures everywhere, but they are not overwhelming.
So.... jalla jalla, let’s follow in the footsteps of Laurence of Arabia and the
iconic Indiana Jones!
Amman, the capital of the Hashemite Kingdom, sits on seven hills between
the desert and the Jordan Valley. The prevailing white colour of the city attracts
visitors to the ancient Citadel, and the spectacular Roman amphitheatre with
space for 6 thousand people, and perfect acoustics.
Impressive Roman remains can be seen at Jerash, founded more than 6,500
years ago. Preserved for centuries beneath the sand, the restoration project
over the last 70 years revealed temples, theatres, squares and thermal baths.
On clear days, the horizon from nearby Mount Nebo sweeps over the Holy
Land, over the Jordan Valley up to Jericho and Jerusalem. According to JewishChristian tradition, Mount Nebo was the place where Moses had a vision of
the promised land, and also where he was buried.
Petra, the fabled capital of the Nabateans, was discovered by the Swiss Explorer Johann Ludwig Burckhardt in 1812.
Located in the great Valley of Wadi Araba, it is the ideal place to stop at the
crossroads of caravan routes, along which the trade in spices and silk from India,
pearls from the Red Sea and incense from Arabia took place. Thanks to the availability of water and its safety, for nearly a Millennium, from the 6th century BC to
the 3rd century, it was the location of a large market, which reached its maximum
splendour under the Nabataeans in the mid-1st century AD.
It can be reached by walking through the Sik, a deep rock crevice leading up
to the astonishing facade engraved in stone, which the Bedouins call the Pharaoh’s treasure: a proscenium that changes colour at different times of the day,
and leads to the greatness of the city with the theatre, the colonnaded street,
museums, tombs and the monastery. Little Petra, approximately 14 km from
the red city of Petra, where the Nabataeans lived and buried their dead, was
built to accommodate the caravans coming from Arabia and the East, headed
for Syria and Egypt. So they dug caves in sandstone which were larger and more
hospitable, some even with stairs for the privacy of the guests.
Wadi Rum is in the Jordanian desert, and has been inhabited since prehistoric times (8000 BC), as evidenced by about 30,000 petroglyphs, where everything from tent camps to icons, recall the exploits of Laurence of Arabia.
Standing silently on a rock watching the sunset is pure joy.
The desert and the Dead Sea are Jordan’s natural charms. The Dead Sea is
fed by the Jordan River, but the amount of water that evaporates is greater
than the amount flowing in, hence its high saline content. It is located at the
lowest point on Earth, at 427 m below sea level. The therapeutic and aesthetic properties of its mud have been recognised since ancient times, as
evidenced by the Ma’in thermal springs, fed by a spectacular waterfall that
comes out of the rock.
The biblical “Bethany beyond the Jordan” where Jesus was baptized by John
was identified at a distance of an hour’s drive away from Amman, with the
nearby hill where the Prophet Elijah is said to have ascended into heaven.
Here there is a baptismal spring and bath, golden domed churches, and traces
of the monastery and shrine, all suffused by a contemplative silence.
48 •••
Betania oltre il Giordano / Bethany beyond the Jordan
••• 49
Sik Petra
VIAGGI | TRAVELS | REISEN
REISEN
Jordanien
Wadi Rum
text und fotos: Claudia Farina
Petra ist eine Erscheinung, die in der Vorstellungswelt des Reisenden eingebettet und zudem ein außergewöhnliches Reiseziel
ist. Doch gilt dies auch für heutzutage? Ja, Jordanien kann man
besuchen. Niemand ist sicherer, weder an der Côte d‘Azur noch in
einem Zug in Apulien. Es geht einfach darum, auf eine vernünftige
Weise eine Reise zu wählen, ohne sich von Sorge und Angst heimsuchen zu lassen. Die sich auch im Nu auflösen, sobald man den
Flughafen von Amman betritt, um in das fantastische Königreich
der Nabatäer einzutreten, auf den Wüstendünen im Wadi Rum
zu reiten, unterhalb des Meeresspiegels hinabzusteigen und im
Heilwasser des Schwarzen Meeres zu schwimmen, die heiligen
Stätten des Christentums oder die zauberhaften Architekturen
aus der Römerzeit in Jerash und Amman zu entdecken, die außergewöhnlichen Mosaikbilder in Umm al-Rasaˉs oder die Landkarte
des Gelobten Landes aus Millionen bunten Steinen in Madaba zu
bewundern.
Jordanien ist trotz seiner geografischen Lage im Mittleren Osten
nicht an den mittelöstlichen Kriegen beteiligt, dank der Tatsache,
dass es kein Erdöl besitzt, dank der Barriere der schwarzen Wü-
••• 51
VIAGGI | TRAVELS | REISEN
Petra
ste, die von den Beduinen überwacht wird und die es von Daesh trennt, und
dank der Politik der Verfassungsmonarchie. Jordanien ist wegen seiner weit in
die Geschichte zurückreichenden Gastfreundlichkeit einzigartig. Es zählt sieben
Millionen Einwohner und etwa fünf Millionen Flüchtlinge, als ab 1948-49 etwa 1
Million Palästinenser aus Israel gejagt wurden und hier Zuflucht suchten.
Sicherheitsmaßnahmen sieht man überall, sie sind jedoch nicht bedrückend.
Also: Jalla! Jalla! Auf geht es zur Spurensuche von Lawrence von Arabien und
der Ikone Indiana Jones.
Amman, die Hauptstadt des Haschemitischen Königreichs, erhebt sich auf
sieben Hügeln zwischen Wüste und Jordantal. Die vorherrschende Farbe ist
weiß. Sie zieht den Besucher in den ältesten Teil der Zitadelle und in das
spektakuläre römische Amphitheater mit seinen 6.000 Sitzplätzen und der
perfekten Akustik an.
Imposante römische Spuren hat die vor über 6.500 Jahren gegründete Stadt
Jerash zu bieten. Jahrhundertelang lag sie unter dem beschützenden Sand
und ihre Ausgrabung in den 70er Jahren brachte Tempel, Theater, Plätze und
Thermen zum Vorschein.
An klaren Tagen reicht der Horizont des nahen Bergs Nebo vom Heiligen Land
und Jordantal bis nach Jericho und Jerusalem. Der hebräisch-christlichen Tradition zufolge erblickte Moses auf dem Berg Nebo das Gelobte Land und wurde hier auch begraben.
Petra, die fantastische Hauptstadt der Nabatäer, wurde 1812 vom Schweizer
Forscher Johann Ludwig Burckhardt entdeckt. Sie liegt im großen Tal von Wadi
Araba und war ein idealer Ort, um an der Kreuzung von Karawanenstraßen zu
rasten, an denen der Handel von Gewürzen und Seide aus Indien, Perlen des
Roten Meeres und Weihrauch aus Arabien stattfand. Dank des Wassers und
der Sicherheit war es für fast tausend Jahre, vom 6. Jh. v.Ch. bis zum 3. Jh.
ein großer Handelsplatz, der unter den Nabatäern gegen Mitte des 1. Jhs.
n.Ch. seinen Höhepunkt erreichte. Der Weg führt durch den Sik, eine tiefe
52 •••
VIAGGI | TRAVELS | REISEN
Sik Petra
Felsschlucht, die den Besucher zur überraschenden und in Stein gehauenen
Fassade geleitet, welche die Beduinen den Schatz des Pharaos nennen: ein
Proszenium, dessen Farbe sich in den verschiedenen Tagesstunden verändert und die Größe der Stadt mit ihrem Theater, der Kolonnadenstraße, den
Museen, den Grabmälern und dem Kloster feierlich einleitet. Das Kleine Petra in etwa 14 km Entfernung von Petra, der Roten Stadt im Fels, in der die
Nabatäer lebten und ihre Toten beerdigten, wurde dagegen zur Aufnahme der
aus Arabien und dem Osten kommenden Karawanen gebaut, die in Richtung
Syrien und Ägypten zogen. Daher gruben sie in den Sandstein immer größer
und gastlicher werdende Höhlen, sogar mit Treppen, um die Intimsphäre der
Gäste zu wahren.
Wadi Rum ist die bereits in der Vorgeschichte bewohnte Jordanwüste (etwa
8000 v.Ch.), wie an die 30.000 Felsgravuren belegen und wo alles – von den
Zeltlagern zu den Ikonen – an die Heldentaten von Lawrence von Arabien
erinnert. Auf einem felsigen Ausläufer schweigend den Sonnenuntergang betrachten…ist wahre Freude.
Wüste und Totes Meer sind die Zauber der Natur von Jordanien. Das Tote Meer,
dessen Wasser aus dem Jordan kommt (aufgrund des hohen Salzgehalts ist
hier jedoch das verdampfende Wasser bei Weitem mehr als das hineinfließende
Wasser), liegt am tiefsten Punkt der Erde, 427 m unter dem Meeresspiegel.
Die therapeutischen und ästhetischen Eigenschaften seines Schlamms waren
bereits in der Antike bekannt, wie die Thermalanlagen in Ma‘in bezeugen, deren
Wasser aus einem spektakulären Wasserfall im Felsen strömt.
Der biblische Ort „Bethanien jenseits des Jordans“, an dem Jesus von Johannes getauft wurde, liegt mit dem nahen Hügel, auf dem der Prophet Elias
in den Himmel hinaufgestiegen sein soll, etwa eine Autostunde von Amman
entfernt. Zu sehen sind das Taufbecken, die Taufquelle, Kirchen mit goldener
Kuppel, Spuren eines Klosters und Wallfahrtsorts – alles inmitten einer kontemplativen Stille.
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••• 53
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54 •••
ZZZVLUPLRQHIRWRJUD¿DLW
EVENTI | EVENTS | GESCHEHEN
Eventi * Events * Geschehen
PARCO GIARDINO
SIGURTÀ
SIGURTÀ GARDEN PARK
PARKANLAGE SIGURTÀ
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VALEGGIO SUL MINCIO
Pubblico scelto e ospiti di
riguardo hanno applaudito
l’assegnazione del premio
Lodovico Morando, giunto alla
17a edizione, al Conte Giuseppe
Inga Sigurtà per aver valorizzato
quel tesoro verde che è il Parco
Giardino Sigurtà, riconosciuto
“Secondo parco più bello
d’Europa”. Al ristorante
Montefelice di Bardolino,
Fernando Morando gli ha
consegnato l’opera di Nicola
Beber Il portale dell’incontro,
mentre l’artista e performer
Maurizio Zanolli ha colto
suggestioni e rimandi tra la
personalità del premiato e quella
dell’illustre pittore Lodovico.
Talk show finale con la giornalista
Claudia Farina.
Intanto continuano gli eventi al
••• 55
EVENTI | EVENTS | GESCHEHEN
Parco Giardino Sigurtà, fino alla
chiusura del 6 novembre.
GIOCASTORIE - Come creare
nuove storie? La risposta la
troveranno tutti i bambini in
visita al Parco domenica 11
settembre. Tra una tappa alla
Fattoria Didattica ed una corsa
sul Grande Tappeto Erboso i più
piccoli, grazie ai consigli di un
IncantAutore e di un IllustrAutore,
scopriranno quanto sia facile e
divertente inventare racconti!
PARCO GIARDINO & CARROZZE
Domenica 25 settembre
appuntamento imperdibile
per fare un salto nel passato.
Elegantissime carrozze trainate da
cavalli sfileranno nella splendida
cornice del Parco: grazie al
“Gruppo Italiano Attacchi”, i
visitatori potranno ammirare
questi maestosi mezzi di trasporto
lungo i viali di uno degli angoli
verdi più visitati d’Europa ed
assistere a romantici pic-nic
sull’erba d’altri tempi, oltre al
battesimo della carrozza.
TRUCCATI DA CAMPIONE Colori accesi, polveri speciali
e tanta fantasia! Questo, oltre
ad una gran dose di abilità,
porteranno al Parco i più bravi
artisti partecipanti all’ Italian
Body Painting Festival di
Bardolino. Domenica 2 ottobre i
visitatori di tutte le età potranno
assumere per un giorno un
magico nuovo look!
CLICK, SI GIRA! - Siete dei
giovani fotografi o video maker?
Se sì, segnate in agenda
domenica 9 ottobre:
circondati dal foliage degli alberi
di questo eden, i giovani visitatori
potranno imparare a realizzare
fotografie e video professionali
utilizzando smartphone e tablet.
56 •••
A chosen audience and
esteemed guests
celebrated the prize-giving of the
Lodovico Morando award, now in
its 17th Edition, which was
bestowed on Count Giuseppe
Inga Sigurtà for his role in
highlighting the importance of
the treasure of greenery which is
the Parco Giardino Sigurtà,
recognized as being Europe’s
second most beautiful park. At
the Montefelice restaurant in
Bardolino, Fernando Morando
presented him with Nicholas
Beber’s work Il portale
dell’incontro, while the artist and
performer Maurizio Zanolli
offered suggestions and crossreferences between the
personality of the award-winner
and that of the illustrious painter
Lodovico. This was followed
by a talk show with journalist
Claudia Farina.
Events at Parco Giardino Sigurtà
continue until 6th November.
GIOCASTORIE (STORY GAMES) How can we create new stories?
The answer to this question will
be found out by children who
visit to the Park on Sunday,
11th September. From a trip to
the Educational Zoo and a run
around on the Great Lawn, even
the smallest children will discover
how easy and fun it can be
inventing stories, thanks to the
collaboration of an IncantAutore
and an IllustraAutore!
PARCO GIARDINO & CARROZZE
(GARDEN PARK & CARRIAGES)
- On Sunday 25th September, an
unmissable chance to leap into
the past. Elegant horse-drawn
carriages will parade through
the splendid setting of the Park:
thanks to the “Gruppo Italiano
Attacchi” (Italian Carriage
Group), visitors can admire these
majestic modes of transportation
as they walk along the avenues
of one of Europe’s most visited
areas of greenery, and enjoy
romantic picnics on the lawn
reminiscent of times gone by, in
addition to the inauguration of
the carriage.
TRUCCATI DA CAMPIONE
(PAINTED LIKE A CHAMPION) Bright colours, special powders
and lots of imagination! This, in
addition to a great deal of skill,
will bring to the Park the most
talented artists participating in
the Italian Body Painting Festival
of Bardolino. On Sunday 2nd
October, visitors of all ages will
take on a magical new look!
CLICK, SI GIRA! (AND... ACTION!)
- Are you a young photographer
or film-maker? If the answer is
Yes, note Sunday 9th October in
your diary: in the midst of the
leafy foliage of this Eden-like
setting, young visitors can learn
how to produce professional
videos and photographs using
smartphones and tablets.
Ein feines Publikum und
ganz besondere Gäste
applaudierten auf der 17.
EVENTI | EVENTS | GESCHEHEN
Veranstaltung der Preisverleihung
Lodovico Morando. Der
diesjährige Preisträger ist der Graf
Giuseppe Inga Sigurtà, da er
diesen Naturschatz, den die
Parkanlage Sigurtà darstellt und
die zudem als zweitschönster Park
Europas gilt, hervorzuheben
wusste. Im Restaurant Montefelice
in Bardolino hat ihm Fernando
Morando das Kunstwerk von
Nicola Beber, Das Portal der
Begegnung, überreicht, während
der Künstler und Performer
Maurizio Zanolli zwischen der
Persönlichkeit des Preisträgers
und der des berühmten Malers
Lodovico Eindrücke und Hinweise
gesammelt hat. Als Abschluss
eine Talkshow mit der Journalistin
Claudia Farina.
In der Zwischenzeit geht es in
der Parkanlage Sigurtà mit den
Events bis zur Schließung am 6.
November weiter.
GIOCASTORIE Wie erfindet man
neue Geschichten? Die Antwort
darauf finden alle Kinder, die am
Sonntag, dem 11. September
den Park besuchen. Zwischen
einer Etappe im Lernbauernhof
und einem Rennen auf dem
Großen Grasteppich entdecken
die ganz Kleinen, dank der Tipps
fachmännischer Helfer, wie
leicht und unterhaltsam es ist,
Geschichten zu erfinden!
PARKANLAGE & KUTSCHEN
Sonntag, 25. September, das
Event, mit dem man einen
Sprung in die Vergangenheit
macht und das man sich
nicht entgehen lassen sollte.
Elegante Pferdekutschen ziehen
durch den zauberhaften Park.
Dank der Gruppe „Gruppo
Italiano Attacchi” können die
Besucher diese majestätischen
Transportmittel in den Alleen,
in einem der meistbesuchten
grünen Winkel Europas
bewundern, bei romantischen
Picknicks von einst auf dem
Rasen zugegen sein und der
Kutschentaufe beiwohnen.
MAKEUP VON MEISTERHÄNDEN
Leuchtende Farben, Spezialpulver
und viel Fantasie! Damit
und mit einer guten Dosis an
Geschicklichkeit gewappnet
stellen sich die besten
Künstlerteilnehmer am Italian
Body Painting Festival in
Bardolino im Park vor. Sonntag,
dem 2. Oktober können die
Parkbesucher aller Altersstufen
einen Tag lang mit einem
magischen neuen Look prunken.
KLAPPE ZU, ES WIRD GEDREHT!
Sind Sie junge Fotografen oder
Videomaker? Falls ja, merken Sie
sich den Sonntag, 9. Oktober:
Vom Laub der Bäume dieses
Paradieses umgeben können
die jungen Besucher lernen,
wie man mit Smartphone
und Tablet professionelle Fotos
und Videos macht.
••• 57
58 •••
EVENTI | EVENTS | GESCHEHEN
GARGAGNAGO
DI VALPOLICELLA
1 OTTOBRE
1st OCTOBER
1. OKTOBER
Tre sezioni e cinque
interpreti di una forte
identità culturale capaci di
trasferire, attraverso il proprio
genio creativo, le virtù fondanti di
una civiltà che guarda al futuro
seminando tracce di valori
profondi e inesauribili. È questa
la vocazione del Premio Masi che
si svolgerà a Gargagnago di
Valpolicella sabato 1 ottobre.
Ecco i premiati: per il Premio
Masi Civiltà Veneta l’artista
visuale Giosetta Fioroni, il
fumettista e illustratore Lorenzo
Mattotti, l’autore teatrale, attore
e scrittore Natalino Balasso; per
il Premio Masi Civiltà del Vino il
filosofo britannico e divulgatore
Roger Scruton e per il Grosso
D’Oro Veneziano la scrittrice
filosofa Ágnes Heller insigne
rappresentante della
coscienza europea.
“In questa 35a edizione,
il Premio Masi intende
riaffermare l’identità forte di
un territorio, quello veneto,
da sempre aperto all’Europa
e al mondo, inclusivo, dotato
di una grande inclinazione ad
attrarre talenti ed energie – ha
commentato Isabella Bossi
Fedrigotti, presidente della
Fondazione Masi, organizzatrice
del Premio –. Coerentemente
per la Civiltà Veneta quest’anno
la giuria ha scelto, oltre al
rodigino Balasso, anche veneti di
adozione, ovvero personalità che
hanno assorbito i nostri valori
talvolta scegliendo di stabilirsi
nel territorio, instaurando
comunque significative relazioni
con la sua originale cultura,
come Giosetta Fioroni
e Lorenzo Mattotti”.
Per l’ideatore del Premio, Sandro
Boscaini, vice presidente della
Fondazione Masi e presidente
di Masi Agricola: “Da 35 anni il
Premio Masi interpreta l’attualità
dei valori delle Venezie, promuove
il confronto e arricchisce la
contaminazione culturale. In
questo tempo di smarrimento
identitario abbiamo bisogno di
testimoni positivi, che vivano
con impegno le loro idee e il
loro lavoro, capaci di proiettare
i giovani in una nuova e più
promettente visione del futuro”.
Three sections and five
interpreters of a strong
cultural identity, capable of
leveraging their creative genius to
hand down the fundamental
virtues of a civilization that looks
to the future, sowing the seeds of
deep and inexhaustible values.
This is the vocation of the Masi
Prize, held in Gargagnago di
Valpolicella on Saturday 1st
October. Here are the winners: for
the Civiltà Veneta prize the
visual artist Giosetta Fioroni, the
cartoonist and illustrator Lorenzo
Mattotti, playwright, actor and
Giosetta Fioroni
••• 59
EVENTI | EVENTS | GESCHEHEN
PREMIO MASI
MASI PRIZE
PREIS MASI
www.fondazionemasi.com
Lorenzo Mattotti
writer Natalino Balasso; for the
Civiltà del Vino prize the British
philosopher and populariser
Roger Scruton, and for the
Grosso D’Oro Veneziano prize
the writer and philosopher Ágnes
Heller as a distinguished
representative of European
consciousness.
“With this 35th Edition, the
Masi Prize aims to reaffirm the
strong identity of the Veneto
region, which has always
been open to Europe and
to the world; inclusive, and
with a great propensity for
attracting great talents and
strengths” said Isabella Bossi
Natalino Balasso
Fedrigotti, President of the
Masi Foundation, and organiser
of the award. In line with this
stance, for the Civiltà Veneta
prize, in addition to the Rovigoborn Balasso, this year the
jury has also chosen ‘adopted’
Venetians. To be more precise,
this incorporates personalities
who have absorbed our values,
sometimes choosing to settle
in the territory, establishing
significant relationships with
its original culture - people such
as Giosetta Fioroni and
Lorenzo Mattotti.”
In the words of the creator of
the prize, Sandro Boscaini,
Drei Sektionen und fünf
Interpreten einer starken
kulturellen Identität sind durch
ihre Schöpferkraft in der Lage,
die Grundtugenden einer Kultur
zu übertragen, die auf die Zukunft
blickt und dabei die Spuren
tiefgreifender und
unerschöpflicher Werte aussät.
Und das ist die Berufung der
Preisverleihung Masi, die am
Samstag, dem 1. Oktober in
Gargagnago di Valpolicella
stattfindet. Die Preisträger sind
für den Preis Masi Civiltà
Veneta (Venetische Kultur)
der visuelle Künstler Giosetta
Fioroni, der Comiczeichner und
Illustrator Lorenzo Mattotti,
der Theaterautor, Schauspieler
und Schriftsteller Natalino
Balasso; für den Preis Masi
Civiltà del Vino (Weinkultur)
der britische Philosoph und
populärwissenschaftliche
Autor Roger Scruton und
für den Grosso D’Oro
Veneziano die Philosophin und
Schriftstellerin Ágnes Heller,
eine berühmte Vertreterin des
Europabewusstseins.
••• 61
EVENTI | EVENTS | GESCHEHEN
Lorenzo Mattotti
vice-president of the Masi
Foundation and president of
Masi Agricola: “For 35 years the
Masi Prize has been interpreting
the current values of the Venice
area, promoting discussion and
enriching cultural fusion. In
present times, when there is a
feeling of confusion concerning
our identity, we need to nurture
those with a positive input, who
live through their ideas and their
work, and who are capable
of guiding young people towards
a new and more hopeful
vision of the future”.
„Bei dieser 35. Veranstaltung
möchte der Preis Masi wieder die
starke Identität eines Territoriums
- Venetien - unterstreichen,
das seit jeher Europa und der
Welt offen steht, alles umfasst
und auf bemerkenswerte Weise
dazu neigt, Talente und Energien
anzulocken - kommentierte
Isabella Bossi Fedrigotti,
Präsidentin der Stiftung Masi,
Ausrichterin des Preises -.
Konsequent zur Venetischen
Kultur wählte dieses Jahr die
Roger Scruton
62 •••
Jury neben dem aus Rovigo
stammenden Balasso auch
Personen, die später zu Venetern
wurden, bzw. Persönlichkeiten,
die unsere Werte aufgenommen
haben, sich manchmal hier
niederließen und bedeutsame
Beziehungen zur ursprünglichen
Kultur aufgebaut haben, wie
z.B. Giosetta Fioroni und
Lorenzo Mattotti“. Für den
Erfinder des Preises, Sandro
Boscaini, Vizepräsident der
Stiftung Masi und Präsident von
Ágnes Heller
Masi Agricola: „Seit 35 Jahren
interpretiert der Preis Masi den
aktuellen Charakter der Werte
der Venetischen Regionen,
fördert die Gegenüberstellung
und bereichert die kulturelle
Verschmelzung. In dieser Zeit
des Identitätsverlustes brauchen
wir positive Zeugen, die mit
Engagement ihre Ideen und ihre
Arbeit leben und in der Lage sind,
die Jugend in eine neue und
vielversprechende Vorstellung der
Zukunft zu versetzen“.
SPIAZZI
8-9 OTTOBRE
8-9 OCTOBER
8. – 9. OKTOBER
Svariati ed interessanti i
motivi per “gustare” in tutti
i sensi la Festa a Spiazzi di
Caprino – sabato 8 e domenica
9 ottobre –, divenuta negli anni
un appuntamento imperdibile
per turisti ed estimatori.
I prodotti esposti ed in vendita
sono tutti caratteristici
del Baldo e dell’autunno (frutta,
verdura, marmellate, miele,
formaggi, salumi, vini...)
tra cui primeggiano marroni,
funghi e tartufi neri.
Da sempre è presente anche
un’accurata mostra naturalistica
di funghi ed erbe selvatiche
della zona montana.
Sia nell’area espositiva che
nei ristoranti si possono
degustare prelibati piatti tipici
soprattutto a base di tartufo,
ricotta e castagne; piacevole
l’intrattenimento musicale
e folkloristico.
Magnifica la cornice in cui tutto
questo si svolge: oltre all’ardito
santuario della Madonna
della Corona e alla visione
mozzafiato sulla Valdadige, si
ammira un paesaggio di verde
incontaminato, di architettura
tipica, di storia patria …
Infine, Spiazzi è raggiungibile in
modo agevole e rapido da ogni
provenienza (pochi minuti dal
lago, dallo svincolo autostradale
di Affi, dalla città di Verona)
Info Proloco di Caprino:
prolococaprinovr@gmail.com
There are varied and
interesting reasons to
“enjoy”, in all senses of the word,
the festival which takes place on
Saturday 8th and Sunday 9th
October in Spiazzi di Caprino.
Over the years, this event has
become a must for tourists and
discerning connoisseurs alike.
The products which are on
display and for sale are all
characteristic of Monte Baldo
and of autumn, especially fruits,
vegetables, jams, honey, cheeses,
meats, wine and much more
besides, with stand-out products,
such as chestnuts, mushrooms
and black truffles.
There is also an exceptional
display of mushrooms and
wild herbs collected in the
surrounding mountains.
Delicious local specialities can
be tasted both in the exhibition
area and in the restaurants,
where menus feature dishes
made with truffles, chestnuts
and ricotta cheese. Visitors can
also enjoy music and folkloric
entertainment.
The setting is truly magnificent:
in addition to the daringlylocated cliffside sanctuary of La
Madonna della Corona and the
breathtaking Valdadige, one can
admire a landscape of unspoiled
greenery, architecture, national
history, and much more.
Spiazzi can be reached easily
and quickly from all directions.
It takes just a few minutes’ drive
from the lake and within easy
reach from the motorway exit of
Affi and from Verona.
For further information, you can
contact the Caprino tourist office:
prolococaprinovr@gmail.com
Die Gründe, um in jeder
Hinsicht das Fest in
Spiazzi di Caprino (Samstag, 8.
Oktober und Sonntag, 9.
Oktober) zu erleben, sind
vielfältig und interessant. Es ist
ein Fest, das im Laufe der Jahre
zu einem Muss geworden ist – für
Touristen und Schätzer.
Die ausgestellten und zum
Verkauf stehenden Produkte
sind typisch für den Baldo
und Herbst (Obst, Gemüse,
••• 63
EVENTI | EVENTS | GESCHEHEN
FESTA DEI PRODOTTI
DEL BALDO
FESTIVAL OF PRODUCTS
FROM MONTE BALDO
DAS FEST DER BALDOPRODUKTE
EVENTI | EVENTS | GESCHEHEN
Marmeladen, Honig, Käse,
Wurstwaren, Weine..), bei
denen Edelkastanien, Pilze und
schwarze Trüffel
an der Spitze stehen.
Seit jeher gibt es auch
eine sorgfältig vorbereitete
naturwissenschaftliche
Ausstellung über Pilze und
Wildkräuter des Gebirges.
Sowohl auf der
Ausstellungsfläche als auch
in den Restaurants kann man
köstliche typische Gerichte, vor
allem mit Trüffeln, Ricotta und
Kastanien kosten; angenehm
ist die musikalische und
folkloristische Unterhaltung.
Zauberhaft ist der Rahmen, in
dem all dies stattfindet: Neben
dem kühnen Wallfahrtsort
Madonna della Corona und der
atemberaubenden Aussicht auf
64 •••
Valdadige kann man noch die
Landschaft einer unberührten
Natur, einer typischen Architektur,
von Geschichte, Vaterland …
bewundern.
Und schließlich ist Spiazzi
mühelos und schnell von überall
erreichbar (wenige Minuten
vom See, von der
Autobahnausfahrt Affi, von
der Stadt Verona entfernt).
Infos Fremdenverkehrsverband
Caprino:
prolococaprinovr@gmail.com
DESENZANO E SIRMIONE
8–9 OTTOBRE
8-9 OCTOBER
8. – 9. OKTOBER
L’8 e il 9 ottobre 2016,
con partenza dalla Galleria
d’Arte La Vetrina di Desenzano
del Garda (BS) una full
immersion nei walkabout con
Carlo Infante: tre particolari e
distinte passeggiate,
conversazioni peripatetiche, con
sistemi radio che abbracceranno
le due intere giornate, per
condividere un percorso di
conoscenza e di empatia nelle
città di Desenzano del Garda
e di Sirmione, tra storia,
natura e bellezza.
A Desenzano ci s’interrogherà
sul genius loci partendo dal
toponimo che si suppone derivi
da “Decentius”, il proprietario
del podere e della villa del
IV secolo che rappresenta la
matrice romana del posto,
per rintracciare Catari e Maria
Maddalena – a cui è dedicato
il Duomo – una delle figure più
emblematiche e controverse
della Storia Cristiana, che lo
stesso Papa Francesco ha da
poco esaltato elevandola allo
stato degli Apostoli.
A Sirmione, luogo scelto da
Catullo per il suo buen retiro,
si esplorerà l’area archeologica
delle Grotte di Catullo, che
conserva i resti di una delle
maggiori ville residenziali
dell’Italia settentrionale.
Entreremo nei tipici oliveti nei
quali la Cooperativa Sociale
“La Cascina” produce l’Olio
di Catullo, un capolavoro da
degustare per apprezzare l’amaro
e piccante dei polifenoli, in
una combinazione equilibrata,
piacevole e di media intensità
con le olive di cultivar Casaliva,
Leccino e Gargnà.
I percorsi distinti tra le due
giornate e comprensivi del
pranzo prevedono un max
di 25 partecipanti.
Carlo Infante è un changemaker,
esperto di performing media,
con esperienze radiofoniche e
televisive nazionali.
Info e prenotazioni:
Galleria d’Arte La Vetrina,
via del Castello 29 - Desenzano
del Garda Associazione culturale
Traiettorie - Cultura in movimento
- Emanuela Dal Pozzo
333 1347523.
On 8th and 9th October
2016, departing from the
La Vetrina art gallery in
Desenzano del Garda (Brescia),
there will be series of full
immersion walkabouts with Carlo
Infante. Three unique and
separate routes, walking
conversations, with radio systems
that will cover the two whole-day
period, to share a path of
knowledge and understanding of
the cities of Desenzano del
Garda and Sirmione, highlighting
their history, nature and beauty.
In Desenzano, you will explore
••• 65
EVENTI | EVENTS | GESCHEHEN
WALKABOUT
www.urbanexperience.it
EVENTI | EVENTS | GESCHEHEN
photo Joe Oppedisano
the genius loci, beginning with
the place name that supposedly
derives from “Decentius”, the
owner of the farm and of the
fourth-century Roman villa, to
trace the Cathars and Mary
Magdalene – to whom the
Cathedral is dedicated – one
of the most emblematic and
controversial figures of Christian
history, who the Pope recently
exalted, elevating her to the
same status as the Apostles.
In Sirmione, a place chosen by
Catullus as his retreat, you can
explore the archaeological area
of the Grotto of Catullus, where
the remains of one of the largest
residential villas of Northern
Italy are preserved. We will
66 •••
venture into typical olive groves
where the Social Cooperative
“La Cascina” produces Olio di
Catullo, a masterpiece that must
be tasted in order to appreciate
the bitterness and pungency
of polyphenols, in a pleasant
and balanced combination of
medium intensity, made with the
cultivated olive varieties Casaliva,
Leccino and Gargnà.
The different routes, which take
place over two days, are inclusive
of lunch and have a maximum of
25 participants.
Carlo Infante is a changemaker,
an expert in performing media,
with national radio and television
experience.
www.urbanexperience.it
Information and reservations:
La Vetrina art gallery, 29 Via del
Castello, Desenzano del Garda
Cultural Association TrajectoriesCultura in movimento, Emanuela
Dal Pozzo mob. 333 1347523
Am 8. und 9. Oktober
2016 ist eine FullImmersion in die Walkabouts mit
Carlo Infante angesagt, mit
Ausgangspunkt die Kunstgalerie
La Vetrina di Desenzano del
Garda (Provinz Brescia): drei
besondere und unterschiedliche
Spaziergänge, peripatetische
Konversationen, mit
Radiosystemen für beide Tage,
um in den Städten Desenzano
del Garda und Sirmione
Kenntnisse und Empathie
zwischen Geschichte, Natur und
Schönheit zu teilen.
In Desenzano wird man Fragen
stellen über den Genius loci
und dabei vom Ortsnamen
ausgehen, der angeblich von
„Decentius“ stammt, dem
Eigentümer des Landguts und
der Villa im 4. Jh., die den
römischen Ursprung des Orts
bildeten, um dann Catari und
HOTEL BELLEVUE
SAN LORENZO
www.bellevue-sanlorenzo.it
MALCESINE
11-12 SETTEMBRE
11-12 SEPTEMBER
11.-12. SEPTEMBER
Continuano a settembre
gli appuntamenti di
Bellevue in concert 2016, la
nona Rassegna internazionale di
giovani pianisti concertisti. In
programma domenica 11
settembre il concerto di Cecilia
Badini con musiche di
Mendelssoh, Prokofiev, Chopin;
lunedì 12 settembre conclude la
rassegna Francesca Vidal con
musiche di Debussy, Liszt,
Chopin. Le note talentuose delle
pianiste risuonano nell’ambiente
raffinato dell’hotel affacciato sul
lago, tra magnolie, olivi, cipressi
attorniati da mirto e alloro. In
bella mostra i segni della Belle
Epoque e reminiscenze
veneziane; aleggiano i ricordi di
visitatori illustri; opere d’arte
disseminate nel parco
intrecciano sensazioni di naturale
bellezza. Un luogo così potenzia
gli effetti del benessere goduti
nell’offerta wellness della
struttura, con il suo belvedere sul
lago di Garda.
The Bellevue in concert
dates continue in
September 2016. This ninth
international Festival of young
concert pianists features Cecilia
Badini’s concert on Sunday 11th
September, with music by
Mendelssohn, Prokofiev and
Chopin: On Monday, 12th
September, Francesca Vidal
closes the festival with music by
Debussy, Liszt and Chopin. The
notes of these two talented
pianists will ring out through the
elegant setting of the hotel
overlooking the lake, among olive
trees, cypresses and magnolias,
surrounded by myrtle and laurel.
The atmosphere will be that of
the Belle Epoque, and
reminiscent of old Venice;
memories of distinguished
visitors linger in the air; works of
art scattered around the park
create a mood of natural beauty.
Such a place enhances the
••• 67
EVENTI | EVENTS | GESCHEHEN
Maria Magdalena aufzuspüren
(ihr ist der Dom gewidmet) eine der emblematischsten und
kontroversesten Figuren der
Geschichte des Christentums,
die Papst Franziskus vor Kurzem
in die Gruppe der Aposteln
aufgenommen hat.
In Sirmione, dem Ort, den Catull
als Ruheort wählte, wird man
das archäologische Gebiet der
Grotten des Catull erkunden,
in welchem noch die Reste einer
der größten Villen Norditaliens
zu sehen sind.
Wir kehren in die typischen
Olivenhaine ein, in denen die
Soziale Genossenschaft „La
Cascina“ das Öl von Catull
herstellt, ein Meisterwerk, das
man einfach probieren muss,
um voll und ganz in den Genuss
der bitteren und scharfen
Note der Polyphenole, in einer
ausgewogenen, angenehmen
und mittelintensiven
Kombination mit den Oliven der
Cultivare Casaliva, Leccino und
Gargnà zu kommen.
Die an beiden Tagen
unterschiedlich ausfallenden
Routen sind inklusive
Mittagessen und sehen eine
Teilnehmerzahl von max. 25
Personen vor.
Carlo Infante ist ein
Changemaker, Experte für
Performing Media und sammelte
Erfahrung im nationalen
Rundfunk und Fernsehen.
www.urbanexperience.it
Infos und Buchungen:
Galleria d‘Arte La Vetrina,
via del Castello 29, Desenzano
del Garda Associazione culturale
Traiettorie-Cultura in movimentoEmanuela Dal Pozzo
+39 333 1347523.
EVENTI | EVENTS | GESCHEHEN
feelings of wellbeing that can be
enjoyed at the hotel’s wellness
centre, with its beautiful vista
over Lake Garda.
Und weiter geht es im
September mit den Events
68 •••
im Rahmen des Bellevue in
concert 2016, der neunten
internationalen Veranstaltung für
junge Konzertpianisten.
Auf dem Programm steht am
Sonntag, dem 11. September
das Konzert von Cecilia Badini
mit Musik von Mendelssohn,
Prokofiev, Chopin; Montag,
12. September bildet den
Abschluss der Veranstaltung
Francesca Vidal mit Musik
von Debussy, Liszt, Chopin.
Die begabten Musiknoten der
Pianistinnen ertönen in den
eleganten Räumen des Hotels
mit Seeblick, inmitten Magnolien,
Olivenbäumen, Zypressen
sowie Myrten und Lorbeeren.
Unübersehbar sind die Zeichen
des Jugendstils und der
venezianischen Epoche; überall
erahnt man die Erinnerungen
namhafter Gäste und die im
Park verstreuten Meisterwerke
flechten Empfindungen
natürlicher Schönheit ein. Solch
ein Ort verstärkt die Wirkungen
des Wohlergehens, die das
Wellness-Angebot des Hotels mit
seinem Aussichtspunkt auf den
Gardasee bieten.
EVENTI | EVENTS | GESCHEHEN
I MAYA. IL LINGUAGGIO
DELLA BELLEZZA
THE MAYANS. THE
LANGUAGE OF BEAUTY
DIE MAYA. DIE SPRACHE
DER SCHÖNHEIT
www.mayaverona.it
VERONA
8 OTTOBRE 2016 5 MARZO 2017
8th OCTOBER 2016 5th MARCH 2017
8. OKTOBER 2016 5. MÄRZ 2017
I Maya sono una
delle civiltà più ricche
di storia e di mistero.
Tra il 2000 a.C. e il 1542 d.C.
essi inventarono e svilupparono
sistemi matematici, calendari,
spirito artistico, misurazioni del
tempo e molto altro ancora:
tra le civiltà più ricche di storia
e colme di misteri mai svelati,
nonostante gli sforzi dei grandi
storici e dei maggiori esperti,
la loro cultura resta ancora
colma di enigmi che affascinano
••• 69
EVENTI | EVENTS | GESCHEHEN
l’intero genere umano.
La mostra I Maya. Il linguaggio
della bellezza, una delle più
grandi ed esaustive che siano
mai state prodotte a livello
internazionale, approda a
Palazzo della Gran Guardia con
oltre 300 opere provenienti dai
principali musei del Messico, a
partire dall’8 ottobre 2016 fino
al 5 marzo 2017.
Resa possibile grazie al
generoso e fondamentale
intervento dell’Istituto Nazionale
di Antropologia e Storia del
Messico (INAH), la mostra è
promossa dal Comune di Verona
con il supporto di Arena Museo
Opera (AMO), ed è prodotta e
organizzata da Arthemisia Group
e Kornice.
The Mayans are one
of the most mysterious
and historically rich
civilizations in history.
Between 2000 B.C. and
1542 A.D. they invented and
developed mathematical
systems, calendars, artistic
spirit, measurements of time
and much more. They had a
very rich history, and there are
70 •••
many undiscovered mysteries
surrounding them: despite
the best efforts of many great
historians and leading experts
in the field, their culture is rife
with inscrutable questions that
fascinate the whole human race.
Exhibition entitled “The Mayans”.
The language of beauty of
Verona, one of the largest and
most comprehensive ever to be
produced on an international
level, comes to Palazzo della
Gran Guardia with over 300
works from Mexico’s most
important museums. The
exhibition runs from 8th October
2016 until 5th March 2017, was
made possible by the generous
and vital intervention of the
National Institute of Anthropology
and History of Mexico (INAH),
and is sponsored by the
municipality of Verona, with the
support of the Arena Museo
Opera (AMO). It is produced and
organized by Arthemisia Group
and Kornice.
Die Maya sind eine der
geschichtsreichsten und
geheimnisumwobensten
Kulturen der Welt.
Zwischen 2000 v.Ch. und
1542 n.Ch. erfanden und
entwickelten sie mathematische
Systeme, Kalender, Sinn
für Kunst, Zeitmessungen
und vieles andere: Was die
geschichtsreichsten und
mysteriösesten Kulturen
anbelangt, deren Geheimnisse
trotz der Bemühungen großer
Historiker und Experten niemals
enthüllt werden konnten, bleiben
die Maya noch voller Rätsel, die
die ganze Menschheit faszinieren.
Die Ausstellung Die Maya. Die
Sprache der Schönheit der Stadt
Verona, eine der größten und
weitreichendsten Ausstellungen,
die jemals international
JACOPO FORONI
VALEGGIO SUL MINCIO
Torna a casa Jacopo
Foroni: il suo busto in
bronzo opera di Nicola Beber,
lavorato nella fonderia De Guidi
di Valeggio, da settembre
campeggia nella strada che
porta il suo nome, vicino alla
casa dove nacque il 26 luglio del
1824. Voluta dall’Associazione
Arte e mestieri e da Aslipeva –
Associazione liberi pensionati di
Valeggio –, l’opera rende
omaggio al musicista che trovò
onori e fama soprattutto in
Svezia. L’illustre cittadino, a cui è
dedicata anche una scuola,
prende il posto della Ninfa Silvia,
opera di Alberto Zucchetta legata
al Nodo d’amore, che tanto
successo porta alla città. Silvia è
ricollocata nel suo luogo
naturale, Borghetto, dov’ è
ambientata la leggenda che
anima ogni anno la straordinaria
Festa del Nodo d’amore sul
ponte visconteo.
Jacopo Foroni comes
home: from September a
bronze bust of Foroni, created by
Nicola Beber and cast in the De
Guidi foundry in Valeggio, will
take pride of place in the street
that bears his name near the
house where he was born on 26th
July 1824.
Commissioned by the
Association of Art and Crafts
and by Aslipeva (Valeggio Free
Pensioners’ Association),
the work pays tribute to the
musician who found fame
and honour the world over,
particularly in Sweden.
A school has also been
dedicated to the illustrious
citizen. His statue takes the place
of the Alberto Zucchetta’s nymph
Silvia, linked to the Love Knot,
which brings great fame to the
town. Silvia will be relocated to
her natural place,
Borghetto – the setting of the
legend that each year enlivens
the extraordinary Love Knot
Festival on the Visconti
bridge.
Jacopo Foroni kehrt nach
Hause zurück: Die
Bronzebüste des Künstlers Nicola
Beber, in der Gießerei De Guidi in
Valeggio angefertigt, steht seit
September in der Straße, die
seinen Namen trägt, in der Nähe
seines Hauses, in dem er am 26.
Juli 1824 zur Welt kam. Das
Kunstwerk wurde auf Wunsch des
Verbands für Kunst und
Handwerke und von Aslipeva dem Verband der freien Rentner
aus Valeggio - angefertigt und ist
eine Hommage an den Musiker,
der vor allem in Schweden zu
Ruhm und Ehre kam. Der
berühmte Bürger, dem auch eine
Schule gewidmet ist, kommt
anstelle der Nymphe Silvia - ein
Werk von Alberto Zucchetta, das
an den Liebesknoten gebunden
ist, der dieser Stadt so viel Erfolg
bringt. Silvia befindet sich nun
wieder an ihrem ursprünglichen
Ort, Borghetto, an dem die
Legende spielt, die alljährlich das
außergewöhnliche Fest des
Liebesknotens auf der ViscontiBrücke belebt.
••• 71
EVENTI | EVENTS | GESCHEHEN
ausgerichtet wurden, ist mit
über 300 Werken aus den
namhaftesten Museen Mexikos
vom 8. Oktober 2016 bis 5. März
2017 im Palazzo della Gran
Guardia zu sehen.
Die Ausstellung wurde durch den
großzügigen und grundlegenden
Beitrag des Staatlichen Instituts
für Anthropologie und Geschichte
Mexikos (INAH) ermöglicht,
wird von der Stadt Verona mit
der Unterstützung des ArenaOpernmuseums (AMO) gefördert
und von Arthemisia Group und
Kornice produziert und ausgerichtet.
2$3832!;3 &!££' 8-&'2ধ $3££-2' 138'2-$,' &'££! !£;'2'9-
9<£ !+3 &- !8&! '& -11'893 (8! $-68'99-T=-+2'ধ '& 3£-=-T=-
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6-!ষধ6-$-&'££!9;!+-32'W
Al
Monastero
RISTORANTE
Situated in the middle of the Morenic hills and among
-2+'#'ħ';-2&-'138É2-9$,'Ü+'¡¡!2&9$,!đA>-9$,'2
cypresses,
Ristorante
¡-='2,!-2'2S'-2+É8;'2 <2& @68'99'2 '8>!8;'; -'
Al Monastero, takes its name from two ancient
das Restaurant Al Monastero am Gardasee in Soiano.
olive-trees
and
vineyards,
monasteries that were in the area. In the restaurant
@3<$!2'2/3@¡3$!¡!2&2!ࣅ32!¡&-9,'9U<8>-2'$'¡¡!8
-9 '28-$,'&>-;, -1638;!2; !ࣅ32!¡ !2& 2;'82!ࣅ32!¡
'8!1'#'A-',;9-$,!<(A>'-!2ࣅ0'¡Ø9;'8S&-',-'8
standen. Das Restaurant ist auf die lokaleregionale
Ü$,' =31 !8&!9'' <2& -;!¡-'2-9$,' Ü$,'
96'A-!¡-9-'8;U 1 '-20'¡¡'8 ¡!+'82 ,3$,>'8ࣅ+' '-2'
wines. During summer evenings you can have dinner by
!<9;!¡-'2<2&!<9!¡¡'8'¡;U2&'2311'8132!;'2
candle-light on our terrace, listening to live music and
0!221!2#'-'8A'2¡-$,;!<(&'8'88!99'-2'+¡'-;<2+
enjoying great seasonal food.
=32-='<9-01-;!-932+'8-$,;'2='8>Ø,2'2¡!99'2U
(3;3V28-$3'-!2(8!2$3
'88-
!2ধ$,-132!9;'8-$,'938+'=!23-2A32!W
-!£&3383Tˆ
‰Œ‡¥‡3-!23&'£!+3
8'9$-!
Al
Monastero
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$!9$!;!&-+,-!$$-3W<-T;83='8';'-£=39;8313&3&-=-='8'-&'!£'T !##!2&32!&3=- (8! - =!8- 6'8$389- 6'8932!£-AA!ধ l2ধ$'££<£-;'T -1!+8-1'2;3 '8932!£-AA!;3T 2ধ9;8'99T ';399-2!2;'
' -+'2'8!2;'WWWm &'&-$!ধ !££! $<8! &'££! 6'8932! ' 9;8<ħ<8!ধ
9<££!#!9'&'££y-2;'+8!A-32'&-!ষ=-;Å';8!ħ!1'2ধ96'$-)$-T3
9'16£-$'1'2;'$32$'&'2&3=-<2!+-382!;!-2;'8!8-9'8=!;!!££'
$3$$3£''!££!$<8!&'£=39;83#'2'99'8'W
WELLNESS
32!9;'83 3;'¡S <-;'9 !2& '¡¡2'99 !¡93 -2$¡<&'9 !
>'¡¡#'-2+d$31(38;A32'S>,'8'@3<>-¡¡)2&!8'¡!?-2+!;mosphere, ideal for your body and mind in special rooms
&'&-$!;'& ;3 8'¡!?ª ;,' 633¡S ;,' '7<-61'2; -2 ;,'
thermarium area and the “cold path” which include sau2!S<80-9,#!;,S=-;!8-<1S>!;'8d#'&9SY'13ࣅ329,3>'89ZS
2'-66!2&;,'-$@(!¡¡U'8'@3<>-¡¡)2&@3<86'8('$;>!@
3( ¡-=-2+S !#!2&32-2+@3<89'¡( ;3 6'8932!¡-A'& ;8'!;1'2;9
j2ࣅd$'¡¡<¡-;'S 6'8932!¡-A'& 9¡-11-2+3S 2ࣅ9;8'99S 'd;3?S
8'+'2'8!ࣅ2+;8'!;1'2;9UUUk&'&-$!;'&;3#3&@$!8'!2&-2;'+8!;'&>-;,96'$-)$!$ࣅ=-ࣅ'9!2&;8'!;1'2;9S389-16¡@
conceding yourself a whole day dedicated to you and your
wellness.
3$,7<!¡-)A-'8;'9 <2& '8(!,8'2'9 '8932!¡ '8>!8;'; <29'8' É9;' -1 6! '¡¡2'99d'8'-$, -2 <29'8'2
'!<;@ '¡¡2'99 3;'¡ !1 !8&!d9''S &!1-; -' 9-$,
69@$,-9$,<2&6,@9-9$,>3,¡(Ü,¡'20Ø22'2U
Die Massage erfolgt nach den Re-geln der orientali9$,'2 8!&-ࣅ32'2S &-' ='8'-2; >'8&'2 1-; &'2 >'9;d
¡-$,'2 >-99'29$,!đ¡-$,'2 '$,2-d0'2ª '2;96!22'2&'
<2& #'¡'#'2&' !99!+'2<2;'8 '8>'2&<2+ É;,'d8-9$,'8¿¡'S,-!;A<S,!-¡É2&-9$,'!99!+'S831!;,'rapie, Shen tao mit Lavastein.
74 •••
La Rosa canina e i cinòrrodi
testo: Lorenzo Bazzoli
La rosa canina in cucina? Si la rosa canina in cucina. Leggiamo e riportiamo riassumendo: “La rosa canina (Rosa canina L.,
1753) è la specie di rosa spontanea più comune in Italia, molto frequente nelle siepi e ai
margini dei boschi. La specifica “canina” le è
stata data da Plinio il Vecchio, che affermava
che un soldato romano fu guarito dalla rabbia
con un decotto di radici. È l’antenata delle
rose coltivate.
La forma biologica della rosa canina è nano-fanerofita, ovvero è una pianta legnosa con gemme svernanti, da 30 cm. a due metri dal suolo.
Si tratta di un arbusto spinoso, alto 100/300
cm., con fusti legnosi privi di peli, spesso arcuati e pendenti, e radici profonde.
Le spine, rosse, sono robuste, arcuate, a base
allungata e compressa lateralmente.
La rosa canina fiorisce da maggio a luglio.
I suoi frutti, carnosi e colorati rosso vivo, raggiungono la maturazione nel tardo autunno. Si
chiamano cinòrrodi.
Cinòrrodo viene dal greco cino “cane” e rodos
“rosa”. Vengono erroneamente chiamati in italiano cinorridi o cinorrodonti.
Il cinòrrodo è un falso frutto, ossia un frutto
derivante da strutture fiorali diverse dall’ovario. Tipico del genere Rosa, deriva dall’ingrossamento del ricettacolo, è carnoso e forma
una coppa che contiene gli acheni, i veri frutti,
di colore giallo o marrone, frammisti a peli.
La forma, il colore e le dimensioni dei cinòrrodi
varia molto: possono essere verdi, arancioni,
rossi e anche quasi neri o blu. Possono avere
forma allungata o sferica ed essere ricoperti o
meno da sottili aculei.
Nelle varietà di rosa definite “botaniche”
(come la Rosa moyesii, in cui hanno grandi dimensioni a forma di bottiglia rossa) i cinòrrodi
costituiscono una caratteristica ornamentale.
Con i cinòrrodi della Rosa canina, molto ricchi
di vitamina C, si prepara una confettura e in
Slovenia viene prodotta una bibita analcolica,
la Cockta (bibita nazionale fruttata).
La rosa canina è una specie diffusa in una vasta area nelle zone temperate. È poi stata introdotta e si è naturalizzata anche in America
settentrionale, in Australia e Nuova Zelanda.
Il suo habitat sono faggete, abetaie, pinete e
querceti a foglie caduche, gli arbusteti e le siepi, fino ad una quota di 1900 metri.
Preferisce suoli abbastanza profondi, ricchi di
limo e moderatamente aridi.
Viene ampiamente utilizzata per i suoi altissimi contenuti di vitamina C: 2250 mg. per ogni
cento grammi di porzione edule, e per il suo
contenuto di bioflavonoidi (fitoestrogeni).
I principi attivi (oltre alla vitamina C, tannini,
acidi organici, pectine, carotenoidi e polifenoli)
sono utilizzati dall’industria farmaceutica, alimentare e cosmetica; i frutti, seccati e sminuzzati, vengono utilizzati in erboristeria per la
preparazione di infusi e decotti.
Nelle erboristerie viene utilizzato, dopo essere
stato seccato e sminuzzato, come coadiuvante di altre erbe nelle malattie dei reni e della
vescica, ma la caratteristica peculiare è l’alto
contenuto di vitamina C (sino a 400 mg ogni
100 g), di provitamina A, di acidi organici, che
naturalmente sono molto più abbondanti nel
cinòrrodo fresco.
Viene indicata come astringente intestinale,
antidiarroico, vasoprotettore ed antinfiammatorio; e consigliata nei casi di debilitazione.
I suoi semi vengono usati per la preparazione
di antiparassitari; i petali del fiore per il miele
rosato.
Il decotto è usato in cosmetica per le pelli delicate e arrossate.
Si ricava una marmellata anche dai petali (oltre che dai cinòrrodi), chiamata vartanush.
I cinòrrodi sono utilizzati per tisane, marmellate, gelatina, sciroppo, zuppa (particolarmente
popolare in Svezia la nyponsoppa), bevande
varie, torte, pane, vino e composte. Possono
anche essere consumati crudi, come una bacca, avendo l’accortezza di eliminare i peli urticanti all’interno del frutto.
Vengono usati come tisana, spesso mescolati
con ibisco. Se ne produce anche un olio.
••• 75
SAPORI DEL GARDA | TASTES OF LAKE GARDA | GESCHMÄCKER DES GARDASEES
Rosa canina
SAPORI DEL GARDA | TASTES OF LAKE GARDA | GESCHMÄCKER DES GARDASEES
I peli che si trovano all’interno delle bacche
sono utilizzati come polvere pruriginosa.
In Italia non viene molto utilizzata in cucina,
perché quando è necessario integrare l’alimentazione con cibi ricchi di vitamina C si ricorre tradizionalmente agli agrumi; la cucina
nordica, al contrario, conosce e utilizza bene
una ricchezza che è a portata di mano nei greti
di ogni torrente. In Italia si può trovare la rosa
canina utilizzata in associazione con altri frutti
per la preparazione di marmellate e confetture
particolarmente ricercate; il suo sapore dolceacidulo è molto gradevole ed il contenuto di
pectina naturale consente di risparmiare sui
tempi di cottura e sullo zucchero.
Può essere anche tra gli ingredienti di succhi
vitaminizzanti a base di frutta e verdure.
Vale quindi la pena di godere di questo benefico “frutto” la cui insidia sono i peli sottili e
pungenti all’interno della bacca, che vanno tolti.
Si otterranno così delle scodelline pronte a tutti gli usi, sia crudi che cotti.
La rosa canina ripulita si conserva molto bene
in freezer: servirà ad esempio soprattutto in
inverno, sia per preparazioni in cucina che per
infusi vitaminizzanti e dissetanti, o in cosmetica per una maschera con funzione schiarente, normalizzante e bioattivante”. Insomma da
provare e gustare. Liberamente tratto dal sito
“La cucina del bosco”.
76 •••
Dog rose
The dog rose and rose-hips
text: Lorenzo Bazzoli
Can dog rose be used in the kitchen?
Yes, it can be used for cooking. Let’s
read on, and summarize: “The dog rose (Rosa
canina l., 1753) is the most common species
of wild rose in Italy, and is often found growing
in hedges and on the edge of wooded areas.
The specification “canina” (meaning ‘dog’)
was given by Pliny the Elder, who claimed that
a Roman soldier was cured of rabies with a
decoction of the plant’s roots. It is the ancestor of cultivated roses.
The organic form of the wild rose is nanophanerophyte – a woody plant with overwintering buds, which reaches between 30 cm and
two metres high from the ground. It is a thorny
shrub, 100-300 cm tall, with woody, hairless
branches which are often curved and hanging,
and deep roots.
The thorns are red, robust, curved, with bases
that are elongated and laterally compressed
The dog rose blooms from May to July.
Its fruits are fleshy and bright red in colour,
and they ripen in late autumn. They are called
rose hips.
Rose hips are known as “cinòrrodo” in Italian:
cino comes from the Greek for ‘dog’, and rodos
meaning ‘rose’. They are sometimes incorrectly referred to as “cinorridi” or “cinorrodonti”.
The rose hip is a false fruit, i.e. a fruit that
derives from floral structures other than the
ovary. Typical of the Rosa genus, it is derived
from the enlarged receptacle, is fleshy and
forms a cup which contains the achenes, the
real fruits, which are yellow or brown, and interspersed with hairs.
The shape, colour and size of rose hips of
different species varies widely: they may be
green, orange, red or even almost black or
blue. They may have an elongated or spherical
shape, and they may or may not be covered
with thin spines.
diseases of the kidneys and bladder, but the
plant’s characteristic quality is its high vitamin
C content (up to 400mg per 100g), pro-vitamin
A, and organic acids, which of course are much
more abundant in fresh rose hips.
Recommended for use as intestinal astringent, with antidiarrheal, vasoprotective and
anti-inflammatory properties, it can also be
used in cases of debilitation.
Its seeds are used for making pesticides; the
petals of the flower for rose honey.
The decoction is used in cosmetics for sensitive and reddened skin
A jam can be made from the petals (as well
as from the hips), and this is known as vartanoush.
The rose hips are used for herbal teas, jams,
jelly, syrup, soup (nyponsoppa is particularly popular in Sweden), various drinks, cakes, bread,
wine and compotes. They can also be eaten
raw, like a berry, although care must be taken to
remove the stinging hairs from inside the fruit.
They are frequently used as a herbal tea, often
blended with hibiscus. They can also be made
into an oil.The hairs that are found within the
berries are used as itching powder.
Taken from the website “La cucina del bosco”.
••• 77
SAPORI DEL GARDA | TASTES OF LAKE GARDA | GESCHMÄCKER DES GARDASEES
In the varieties of rose known as “botanical”
(as in the Rosa moyesii, where they are large,
red and bottle-shaped) the rose hips are an
ornamental feature.
The rose hips of the dog rose are very rich in vitamin C, and are used to make jams. In Slovenia they are used in a soft drink called Cockta
(a national fruity drink).
The wild rose species is widespread in temperate
zones. It has been introduced and naturalised in
North America, Australia and New Zealand.
Its habitats are beech, fir, pine and oak forests
with deciduous trees, shrub woods and hedges, up to an altitude of 1900 metres.
It prefers fairly deep soils, rich in silt and moderately dry.
Is widely used for its very high vitamin C content: 2250mg. per 100g of edible portion, and
for its bioflavonoids (phytoestrogens).
The active ingredients (in addition to vitamin C,
tannins, organic acids, pectin, carotenoids and
polyphenols) are used by the pharmaceutical,
cosmetic and food industries; the fruits, dried
and crushed, are used in herbal medicine to
prepare infusions and decoctions.
After being dried and crushed, herbalists use
the plant as an adjunct to other herbs to treat
SAPORI DEL GARDA | TASTES OF LAKE GARDA | GESCHMÄCKER DES GARDASEES
Hundsrose
Die Hundsrose
und die Hagebutten
text: Lorenzo Bazzoli
Hundsrose in der Küche? Ja, Hundsrose
in der Küche. Wir lesen und führen zusammenfassend wie folgt an: „Die Hundsrose
(Rosa canina L., 1753) ist die häufigste wild
wachsende Rosenart in Italien, die vor allem in
Hecken und am Waldrand vorkommt. Die Spezifikation „Hunds-„ erhielt sie von Plinius dem
Älteren, nach dem ein römischer Soldat dank
eines Wurzel-Absuds von der Tollwut geheilt
worden war. Sie ist die Urahnin der Zuchtrosen.
Die biologische Form der Hundsrose ist ein
Nanophanerophyt, d.h. eine holzige Pflanze mit
Winterschlaf haltenden Knospen, zwischen 30
cm und 2 m vom Boden aufragend. Es handelt sich um einen 100/300 cm hohen Dornstrauch mit haarlosen holzigen Zweigen, die
oftmals gebogen und hängend sind; die Wurzel
graben sich tief in die Erde ein.
Die roten Dornen sind robust, gebogen, am
Ausgang länglich und seitlich gepresst.
Die Hundsrose blüht von Mai bis Juli.
Ihre fleischigen und blutroten Früchte reifen im
Spätherbst. Sie heißen Hagebutten.
Die Hagebutte ist eine falsche Frucht, d.h. eine
Frucht, die von der Blütenstruktur und nicht
von den Fruchtknoten stammt. Typisch für die
Rosengattung ist, dass sie aus der Verdickung
des Blütenbodens abgeleitet wird, fleischig ist
und einen Fruchtbecher formt, in dem die echten Früchte, die Achene, liegen: Sie sind gelb
oder braun und mit Härchen vermischt.
Form, Farbe und Größe der Hagebutten fallen
je nach Art äußerst verschieden aus. Sie können grün, orange, rot und auch fast schwarz
oder blau sein. Ihre Form kann länglich oder
kugelförmig ausfallen und sie können zudem
mit dünnen Stacheln bedeckt sein.
Was die sogenannten „botanischen“ Rosensorten (wie die Rosa moyesii, bei der die Hagebutten groß, flaschenförmig und rot sind)
78 •••
anbelangt, sind diese dekorativ.
Mit den viel Vitamin C enthaltenden Hagebutten der Hundsrose bereitet man eine Konfitüre
zu und in Slowenien wird ein alkoholfreies Getränk, das Cockta (fruchtiges Nationalgetränk),
hergestellt.
Die Hundsrose ist eine Art, die in den gemäßigten Gebieten weit verbreitet ist. Anschließend
wurde sie auch in Nordamerika, Australien und
Neuseeland eingeführt und naturalisiert.
Ihr Habitat sind Buchenhaine, Tannenwälder,
Pinienwälder und Eichenhaine mit abfallenden
Blättern, Gebüsch und Hecken bis zu 1900 m
Höhe.
Sie zieht ziemlich tiefe, schlammige und mäßig
trockene Böden vor.
Sie findet wegen ihres hohen Gehalts an Vitamin C - 2250 mg pro 100 g essbare Portion
- und wegen ihrer Bioflavonoiden (Phytoöstrogene) eine äußerst breite Anwendung.
Die Wirkstoffe (neben Vitamin C Tannine, organische Säuren, Pektine, Carotinoiden und Polyphenole) werden von der Pharma-, Nahrungsund Kosmetikindustrie genutzt. Die getrockneten und zerkleinerten Früchte finden ihre Verwendung im Reformhaus für die Zubereitung
von Aufgüssen und Absuden.
Im Reformhaus wird die getrocknete und zerkleinerte Hagebutte als Hilfsstoff anderer Kräuter bei Nierenkrankheiten und Problemen an
der Blase verwendet; die Besonderheit dieser
Frucht liegt jedoch in ihrem hohen Gehalt an
Vitamin C (bis zu 400 mg je 100 g), Provitamin
A und organischen Säuren, die natürlich in der
frischen Hagebutte stärker vorhanden sind.
Sie wirkt als intestinales Adstringens, antidiarrhöisch, gefäßschützend, entzündungshemmend und wird besonders bei Entkräftung
empfohlen.
Ihre Samen werden für die Zubereitung von
Schädlingsbekämpfungsmitteln, die Blütenblätter für Rosenhonig genutzt.
In der Kosmetik wird der Absud für empfindliche und gerötete Haut verwendet.
Neben den Hagebutten bereitet man jedoch
auch aus den Blütenblättern eine Marmelade
zu: die sogenannte Vartanush.
Die Hagebutten eignen sich für Aufgüsse, Mar-
Kochzeiten und auch der Bedarf an Zucker geringer ausfallen.
Und sie erscheint bei Bedarf auch als Zutat
vitaminreicher Frucht- und Gemüsegetränke.
So lohnt es sich doch, diese gesunde „Frucht“
zu verzehren, deren größtes Hindernis die dünnen, stechenden Härchen in der Beere darstellen, die es zu entfernen gilt.
Auf diese Weise erzielt man Schälchen, die für
alle Verwendungszwecke bereit stehen - ob roh
oder gekocht!
Die gesäuberte Hundsrose hält sich sehr gut
im Tiefkühlschrank. Sie eignet sich zum Beispiel vor allem im Winter, sowohl in der Küche
für die Zubereitung von Gerichten und vitaminreichen und erfrischenden Aufgüssen als auch
in der Kosmetik als Gesichtsmaske mit aufhellender, normalisierender und bioaktivierender
Wirkung. Kurzum: Man sollte sie probieren, in
jeder Hinsicht!
„Freie Auszüge aus der Webseite „la cucina
del bosco“ (die Waldküche).
••• 79
TASTES OF LAKE GARDA | GESCHMÄCKER DES GARDASEES
meladen, Gelatine, Sirups, Suppen (besonders
beliebt ist in Schweden die Nyponsoppa), allerlei Getränke, Torten, Brot, Wein und Kompotte.
Sie können auch roh wie eine Beere verzehrt
werden, wobei man jedoch die Nesselhaare im
Fruchtinnern entfernen sollte.
Sie werden häufig als Aufguss, oft mit Hibiskus
vermischt, verwendet. Und es gibt auch ein Öl.
Aus den Haaren in den Beeren wird Juckpulver
produziert.
In Italien wird sie nicht oft in der Küche benutzt,
da man zur Nahrungsergänzung für Vitamin C
traditionsgemäß Zitrusfrüchte einsetzt. Die
nordische Küche dagegen kennt und setzt
diesen Schatz, der in den Kiesbetten eines jeden Wildbachs griffbereit zur Verfügung steht,
in großem Umfang ein. Die Hundsrose wird in
Italien in Verbindung mit weiteren Früchten für
die Zubereitung von besonders feinen Marmeladen und Konfitüren genutzt; ihr Geschmack
ist süßsäuerlich, äußerst angenehm und der
natürliche Pektin-Gehalt sorgt dafür, dass die
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Settembre al Complesso Commerciale Le Vele di
Desenzano è sinonimo di novità. Con la fine dei saldi
si apre infatti un nuovo ciclo di trend e mode tutte da
scoprire. I nuovi arrivi nei punti vendita diventano i
protagonisti della nuova stagione di acquisti.
Le passerelle hanno indicato una serie di must have
come i cuissard, che domineranno la scena invernale.
Doppie borse, borse abbinate a soprabiti e abiti ton
sur ton, accessori preziosi e da usare scoordinati; il
ritorno del giubbetto di jeans e del chiodo, il matelassè,
cappotti check e gommati. La camicia bianca evergreen,
il panna e il giallo a dominare la palette dei colori. Si
gioca con lo stile, spaziando dalla cowgirl allo sporty
chic; mentre Lui, quest’inverno ruberà spesso accessori
e capi dall’armadio di Lei. I negozi di abbigliamento e
accessori del C.C. Le Vele saranno la risposta ideale per
lo shopping autunnale e invernale, così come le insegne
specializzate che proporranno tutte le innovazioni
tecnologiche, le più recenti uscite hi-tech e originali
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Nei punti ristoro non mancheranno piatti e sapori
stagionali. Le Vele continuerà a essere un luogo
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mentre nel giardino di Ista Kuga le ultime attrezzature
ludiche in legno continueranno a favorire il gioco
collettivo, la socializzazione tra i piccoli e l’uso della
fantasia.
Il passeggio e la sosta in galleria saranno ancora più
gradevoli con il restyling della galleria e il rinnovamento
del verde naturale. Dopo l’intervento estivo di potatura,
previsto, infatti, l’inserimento di nuove piante nelle isole
lungo il camminamento, che renderanno più accogliente
e familiare l’atmosfera.
September is bringing good news at Le Vele in
Desenzano. In fact, with the end of sales, new fashion
trends and styles are ready to be discovered. In shops
new arrivals are creating the leading trends of the new
shopping season.
Catwalks have shown which are the must have of this
year, such as the cuissard, that will lead the trend in
the winter season. Double bags, bags that match tone
on tone coats and dresses, precious accessories that
don’t necessarily match with the outfits; the return of
the denim and nail jackets, the matelassè style, checked
and rubberised coats. The evergreen white shirt and
the dominant colours of the season: cream and yellow.
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chic; whereas this winter men will often end up stealing
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to be a pleasant place for families too. New token
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Ista Kuga garden wooden outdoor games will keep on
fostering interactive games, socialisation among them
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staying in the gallery are now even more comfortable
thanks to the restyling of the gallery and the renewal of
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ITINERARI DEL GARDA | LAKE GARDA ITINERARIES | GARDASEE-ROUTEN
Parco
archeologico
naturalistico
Rocca di Manerba
del Garda
testo: Francesco Simoni / foto: Max Pirro
La Rocca di Manerba è ora parco regionale. Con la sua conformazione di sperone roccioso proteso sulla sponda sud-occidentale del lago di Garda, ha attirato l’uomo dalla
Preistoria sino al XVI secolo. Le differenti condizioni geomorfologiche e pedologiche, insieme alla diversa esposizione e acclività, hanno
anche favorito la diffusione di numerose varietà di essenze mediterranee e rarità botaniche
(quali splendide orchidee selvatiche) che fanno del vasto parco (circa 90 ettari) una meravigliosa oasi naturalistica con vista privilegiata
sul lago e sulla Valtenesi.
Partendo dal Centro Visitatori e seguendo la
strada che conduce alla cima dell’altura si può
raggiungere a piedi la fortificazione medievale
da cui il sito trae il nome e della quale sono
visibili tre circuiti di mura di difesa (XII-XIII sec.),
il più interno racchiudente la sommità. Entro la
cinta esterna gli scavi hanno identificato una
sequenza stratigrafica che va dalla cultura di
Lagozza (4000 a.C.) alla seconda metà del XVI
secolo, quando, nel 1574, il Provveditore della
Repubblica di Venezia Soranzo ordinò la violenta e definitiva distruzione della fortezza, che era
ormai diventata sede inespugnabile di banditi.
Sul versante sud-occidentale dell’altura sono
stati individuati i resti di una villa romana a cui
dovette riferirsi una necropoli scavata alla fine
dell’800; mentre nell’area del Sasso, vicino ai
resti di un antico laghetto intermorenico prosciugato artificialmente nel XVII secolo, sono
state rinvenute tracce di un insediamento del
Mesolitico (8000-5000 a.C.).
Infine, scendendo verso il lago per un ripido
Parco Archeologico Naturalistico
di Manerba Del Garda (BS)
Via Rocca, 20
25080 Manerba del Garda (BS) Italia
Cell: 0039 339 6137 247
museodimanerba@libero.it
www.parcoroccamanerba.net
Orari di apertura
Da aprile a settembre
Tutti i giorni: 10.00-20.00
Da ottobre a marzo
giovedì - venerdì - sabato - domenica
10.00 - 18.00
lunedì e martedì aperto solo su
prenotazione; mercoledì chiuso
AssociazioneCulturaleValtenesi
••• 83
ITINERARI DEL GARDA | LAKE GARDA ITINERARIES | GARDASEE-ROUTEN
sentiero si arriva al ‘Riparo Valtenesi’, dove la
scoperta di deposizioni collettive dell’Età del
Rame ha confermato il forte significato sacro
attribuito già da allora a questi luoghi. Ma numerosi sono i sentieri segnalati e descritti nelle
guide in cui i visitatori, italiani e stranieri possono trovare un valido strumento di conoscenza.
Il Centro Visitatori del Parco Archeologico Naturalistico della Rocca di Manerba del Garda
ospita nella sua attuale sede espositiva anche
il Museo Civico Archeologico della Valtenesi.
All’interno il percorso espositivo si sviluppa su
due livelli e intende valorizzare le realtà archeologiche e gli aspetti paesaggistici e naturalistici del territorio di Manerba, sottolineando
come il Parco della Rocca sia di fatto il vero
“Museo”, mentre il Centro Visitatori ne costituisce l’ingresso e il luogo di approfondimento
di potenzialità e tematiche.
Al piano terra il percorso archeologico, con
pannelli esplicativi e didattici bilingui (in Italiano e Inglese) e una scelta di reperti esposti
all’interno di vetrine, illustra i contesti insediativi indagati nel territorio di Manerba del Garda: il sito della Rocca e del Sasso, occupato
dall’uomo dal periodo mesolitico (8000-5000
a.C.) al XVI secolo della nostra era; quello della Pieve di S. Maria, dove, sui resti di una villa
romana affacciata sul lago, sorsero dapprima
strutture abitative altomedievali e poi l’edificio
religioso, con le sue varie fasi; infine, quello di
località Gabbiano, sulle rive del lago, con resti
di un abitato palafitticolo dell’Età del Bronzo.
Al primo piano la sezione naturalistica - attraverso numerosi pannelli con splendide fotografie delle specie arboree e faunistiche che
popolano il Parco e due plastici, uno con la
riproposizione attuale del territorio naturale
del Parco, con l’indicazione dei vari sentieri
percorribili a piedi e in bicicletta, e l’altro con
la ricostruzione del castello.
Alcune delle specie arboree già presenti fin
dalle epoche preistoriche e conservatesi tra i
resti carbonizzati delle offerte rituali nel sepolcreto dell’Età del Rame del Riparo Valtenesi
(tra cui il Corniolo e il Terebinto), popolano tuttora il parco e fanno parte delle presenze più
decorative, mentre i pesci del limpido specchio d’acqua dolce sottostante costituirono
sicuramente fin dal Mesolitico la base dell’alimentazione delle popolazioni locali.
Una vera attrazione per chi cerca l’abbinamento tra storia e naturalismo.
Presso il museo è in vendita la guida La Rocca di Manerba del Garda tra Storia e Natura,
in lingua italiana e inglese. È possibile anche
usufruire di audioguide del Museo e della Rocca in italiano, inglese e tedesco.
www.parcoroccamanerba.net
84 •••
ITINERARI DEL GARDA | LAKE GARDA ITINERARIES | GARDASEE-ROUTEN
The La Rocca
Nature and
Archaeological
Park Manerba
del Garda
text: Francesco Simoni / photos: Max Pirro
La Rocca at Manerba is now a regional
park. With its outcrop jutting out onto the
south-western shore of Lake Garda, it fascinated man from Prehistory until the 16th century.
The different geomorphological and pedological conditions, together with the varying exposure and steep slopes, has encouraged the
spread of numerous varieties of Mediterranean
species and botanical rarities (such as beautiful wild orchids) that make the vast park (covering about 90 acres) a wonderful oasis with a
beautiful view over the Lake and the Valtenesi.
Starting from the Visitor Centre and following
the road that leads to the top of the hill, you
can walk to the medieval fortress which gives
the site its name, and from which three sides
of the defensive walls (12th-13th century) are
visible, with the innermost enclosing the summit. Within the outer wall excavations a stratigraphic sequence has been identified, spanning from Lagozza culture (4000 B.C.) to the
second half of the 16th century, when, in 1574,
the Superintendent of the Venetian Republic,
Soranzo, ordered the violent and definitive destruction of the Fort, which had become the
impregnable stronghold of bandits. The remains of a Roman villa have been found
on the south-west side of the hill, and these
are thought to have been the relics of a necropolis excavated in the late 1800s. In the
around of Sasso, near the ruins of an ancient
morainic lake which was dried up artificially in
the 17th century, traces of a settlement dating back to the Mesolithic period (8000-5000
B.C.) have been discovered.
88 •••
Parco Archeologico Naturalistico
di Manerba Del Garda (BS)
Via Rocca, 20
25080 Manerba del Garda (BS) Italia
Cell: 0039 339 6137 247
museodimanerba@libero.it
www.parcoroccamanerba.net
Opening times
April-September
Monday-Sunday: 10am - 8pm
October-March
Thurs, Fri, Sat, Su
10am - 6pm
Mon, Tues
open by appointment; Wedn closed
AssociazioneCulturaleValtenesi
ITINERARI DEL GARDA | LAKE GARDA ITINERARIES | GARDASEE-ROUTEN
Lastly, following a steep trail down to the Lake,
you reach the Riparo Valtenesi (‘Valtenesi Shelter’), where the discovery of group burials from
the Copper Age bear witness to the strong
sacred significance already attributed to this
area. There are numerous footpaths which are
featured and described in the guides that can
be used by Italian and foreign visitors to discover more about the area.
The Visitor Centre of the La Rocca Nature and Archaeological Park in Manerba del Garda is home
to the Valtenesi Archaeological Civic Museum.
The exhibition is set out over two levels, and
aims to highlight the archaeological value, as
well as the naturalistic and scenic aspects of
the territory of Manerba, focusing on the fact
that the Parco della Rocca is in fact the real
«Museum», while the Visitor Centre is merely
the entrance to this museum, and a place
where visitors can learn more about the surrounding area.
On the ground floor is the archaeological
route, with explanatory and educational panels in Italian and English. There is a series of
exhibits housed inside display cabinets, outlining the various settlements in the area of
Manerba del Garda: the site of the Rocca and
Sasso, occupied by man since the Mesolithic
period (8000-5000 B.C) to the 16th century;
the Pieve of Santa Maria, where, on the ruins
of a Roman villa overlooking the Lake, early
medieval dwellings were built first, followed by
the religious building, with its various phases;
and finally, the settlement at Gabbiano, on the
shores of the Lake, featuring the remains of an
inhabited Bronze Age pile-dwelling.
On the first floor is the Nature section, with
its numerous panels featuring superb photographs of the tree species and wildlife that
inhabit the Park. There are two models in this
section, one representing the current natural
terrain of the Park, showing the various foot-
www.parcoroccamanerba.net
90 •••
paths and cyclepaths, and the other showing
the reconstruction of the Castle.
Some of the tree species which existed in pre-
LAKE GARDA ITINERARIES
historic times are preserved among the charred
remains of ritual offerings in the Copper Age
burial site at the Riparo Valtenesi (including the
Cornelian Cherry and the Terebinth). These still
grow in the Park, enhancing it with their beauty,
while the fish in the clear freshwater lake below
have been a source of food for the local people
since the Mesolithic era.
This area is perfect for those looking for a
blend of history and naturalism.
At the Museum you can buy the Guide La Rocca di Manerba del Garda tra Storia e Natura
(The Rocca at Manerba del Garda, History and
Nature), in Italian and English.
You can also make use of audio guides at the
Museum and the Rocca, which are available in
Italian, English and German.
www.ristoranterosasalo.it
RISTORANTE ROSA
Lungolago Zanardelli, 63
Salò (BS) Lago di Garda
Tel. 0365 21026
Fax 0365 21027
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È gradita la prenotazione
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ITINERARI DEL GARDA | LAKE GARDA ITINERARIES | GARDASEE-ROUTEN
Der
Archäologische
Naturpark von
Rocca di Manerba
del Garda
text: Francesco Simoni / fotos: Max Pirro
Rocca di Manerba ist nun ein Regionalpark. Seine Form, ein zum südwestlichen Ufer des Gardasees vorgestreckter Felsausläufer, hat den Menschen von der
Vorgeschichte bis ins 16. Jh. hinein magisch
angezogen.
Die verschiedenen geomorphologischen und
pedologischen Bedingungen haben zusammen
mit der unterschiedlichen Exposition und Neigung zudem die Verbreitung zahlreicher Mittelmeerpflanzen und botanischer Raritäten (man
denke an die zauberhaften Wildorchideen) gefördert, die aus diesem immensen Park (etwa
90 ha) eine bezaubernde Naturoase mit besonderem Panoramablick auf den See und das
Tal Valtenesi machen.
Vom Besucherzentrum geht es die Straße entlang bis zur Anhöhe hinauf, von wo man zu
Fuß die mittelalterliche Burg erreichen kann,
die dem Park seinen Namen gibt. Zu besichtigen sind drei Ringe der Festungsmauer (12.13. Jh.), wobei der innere Ring die Spitze umschließt.
Bei Ausgrabungen innerhalb der Außenmauer fand man eine stratigraphische Sequenz,
die von der Lagozza-Kultur (4000 v.Ch.) bis
zur zweiten Hälfte des 16. Jhs. reicht, als im
Jahr 1574 der Verwalter der Republik Venedig
Soranzo die gewaltsame und endgültige Zerstörung der Festung anordnete, die damals
zu einem uneinnehmbaren Sitz von Banditen
geworden war.
An der Südwestseite der Anhöhe wurden die
Reste einer römischen Villa entdeckt, die in
Beziehung zu der gegen Ende des 19. Jhs.
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Parco Archeologico Naturalistico
di Manerba Del Garda (BS)
Via Rocca, 20
25080 Manerba del Garda (BS) Italia
Cell: 0039 339 6137 247
museodimanerba@libero.it
www.parcoroccamanerba.net
Öffnungszeiten
Von April bis September
Montag bis Sonntag: von 10 bis 20 Uhr
Von Oktober bis März
Donnerstag bis Sonntag
von 10 bis 18 Uhr
sowie Montag bis Dienstag
nach Voranmeldung
AssociazioneCulturaleValtenesi
ausgegrabenen Nekropole zu bringen ist. Im
Bereich Sasso, neben den Resten eines alten
intermoränen Sees, der im 17. Jh. künstlich
trockengelegt wurde, fand man die Spuren
einer Siedlung aus dem Mesolithikum (80005000 v.Ch.).
Und schließlich gelangt man auf einem steilen
Weg in Richtung See zum ‘Riparo Valtenesi’,
wo die Entdeckung von Kollektivgräbern aus
der Kupferzeit die schon damalige heilige Be-
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deutung dieser Orte bestätigte. Doch in den
Führern gibt es zahlreich andere markierte und
beschriebene Wege und der in- und ausländische Besucher kann daraus wichtige Erkenntnisse schöpfen.
Im derzeitigen Gebäude des Besucherzentrums des Archäologischen Naturparks von
Rocca di Manerba del Garda ist zudem auch
das Archäologische Stadtmuseum von Valtenesi sehenswert.
Der Besucher kann auf zwei Etagen die archäologischen Fundstücke sowie die landschaftlichen und naturwissenschaftlichen Aspekte
des Gebiets von Malerba begutachten, wobei
unterstrichen wird, wie der Park della Rocca
tatsächlich das wahre „Museum“ ist, während
das Besucherzentrum nur seinen Eingang
dazu bildet und sein Potenzial sowie seine
Themenbereiche vertieft.
Das Erdgeschoss beschäftigt sich mit der Archäologie. Die zweisprachigen Anzeige- und
Lehrtafeln (auf Italienisch und Englisch) und
eine Auswahl an Fundstücken in Schaukästen
schildern die im Gebiet von Manerba del Garda
erforschten Siedlungskontexte: die Stätte Rocca und Sasso, vom Mesolithikum (8000-5000
v.Ch.) bis ins 16. Jh. unserer heutigen Zeit hinein von Menschen bevölkert; die Stätte Pieve
www.parcoroccamanerba.net
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di S. Maria, in der auf den Resten einer römischen Villa mit Seeblick zuerst hochmittelalterliche Wohnbauten und später das religiöse
Gebäude in seinen verschiedenen Baustufen
errichtet wurden; und schließlich die Stätte in
der Ortschaft Gabbiano, am Seeufer, mit den
Resten einer Pfahlbausiedlung aus der Bronzezeit.
Im ersten Stock geht es um den naturwissenschaftlichen Teil der Ausstellung. Zu sehen
sind zahlreiche Tafeln mit wunderschönen Fotos der Baum- und Tierarten des Parks sowie
zwei Modelle, eins mit der heutigen Darstellung des Naturparks unter Angabe der verschiedenen Geh- und Radwege, und das andere mit der Rekonstruktion der Burg.
Einige Baumarten, die bereits in der Vorgeschichte vorhanden waren und im Gräberfeld
des Riparo Valtenesi aus der Kupferzeit, zwischen den verkohlten Resten der rituellen Opfergaben, bis heute erhalten blieben (darunter
Kornelkirsche und Terebinthe), bevölkern den
ganzen Park auch weiterhin und gehören zu
den schönsten Zierpflanzen; die Fische des
durchsichtigen Süßgewässers darunter bildeten sicherlich bereits seit dem Mesolithikum
die Grundlage für die Ernährung der Bewohner
des Ortes.
Eine wahre Attraktion für alle, die die Kombination Geschichte und Natur suchen!
Im Museum ist der Führer Rocca di Manerba del
Garda zwischen Geschichte und Natur in italienischer und englischer Sprache erhältlich.
Und es gibt auch einen Audioguide des Museums und der Burg auf Italienisch, Englisch und
Deutsch.
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con il patrocinio di
città di torri
del benaco
città di monselice
assessorato alla cultura
400 anni dalla morte
di William Shakespeare
400 years after
William Shakespeare’s
death
2016
marzo /march
dicembre / december
ROMEO AND JULIET
verona
Chiostro della tomba di Giulietta /
The cloister of Juliet’s Tomb
sede estiva
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sede invernale
winter venue
Chiesa di Santa Maria in Chiavica /
Santa Maria in Chiavica Church
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monselice (padova/padua)
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ANNO 1 • N. 2 | AUTUNNO-INVERNO 2016 | € 5,00
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ISSN 2499-7730