Museo Diocesano Arte medioevale, rinascimentale e dell`età
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Museo Diocesano Arte medioevale, rinascimentale e dell`età
Diözesanmuseum Kunst aus Mittelalter und Neuzeit Die Krippensammlung Fürstbischof Karl Franz von Lodron ließ um 1800 für die Hofburgkirche und für seine Wohnräume je eine Jahreskrippe anfertigen. Als Schnitzer wurden Augustin Alois Probst, dessen Halbbruder Benedikt und Franz Xaver Nissl beschäftigt. Beide aus vielen Szenen bestehenden Krippen haben die Heilsgeschichte zum Inhalt. Die kleinteilige Probst-Krippe, die insgesamt aus mehr als 5000 Figuren besteht, erzählt über den Weihnachts- und Passionszyklus hinaus das gesamte Leben Jesu. Die Nissl-Krippe behandelt den Weihnachtskreis und die Leidensgeschichte, bestimmt für die Sonntage der Fastenzeit. Weihnachtskrippen aus Brixen, Tirol, Neapel und Sizilien ergänzen die Sammlung. Die Kunstsammlung des Diözesanmuseums beherbergt wertvolle mittelalterliche Plastiken und Tafelbilder bis hin zur neuzeitlichen Kunst aus Barock, Klassizismus und Romantik. Gegenstände des Kunstgewerbes wie feine Goldschmiedearbeiten, Glasmalereien und Möbel gehören genauso zur Präsentation. Kernstücke der Sammlung sind aber die spätromanischen Madonnen und Christusbilder, die Plastiken von Meister Leonhard von Brixen, Arbeiten von Hans Klocker, Flügelreliefs von Jörg Lederer und der Dreikönigsaltar von Bartlmä Dill Riemenschneider. Im Barock treten Altarstatuen von Adam Baldauf und Ölbilder von Stefan Kessler, Ulrich Glantschnigg, Franz Sebald Unterberger und Paul Troger in den Vordergrund. Seit 2004 beherbergt das Museum die umfangreiche „Sammlung Siegfried Unterberger“ mit Werken Tiroler Künstler des 19. Jahrhunderts, darunter befinden sich Arbeiten von Franz von Defregger, Albin Egger-Lienz, Franz Richard Unterberger und Alexander Koester. Museo Diocesano Arte medioevale, rinascimentale e dell’età moderna Le raccolte del Museo Diocesano conservano preziose testimonianze della plastica e della pittura medioevale, per poi proseguire sino al barocco, al classicismo e alla fase romantica. Pregevoli oggetti d’orefice ria si affiancano a vetrate e mobili, inclusi nel percorso museale. Le opere più rappresentative sono però le Madonne e i Crocifissi tardo romanici, le sculture in legno del maestro Leonhard da Bressanone, quelle di Hans Klocker, nonché le portelle d’altare a rilievo di Jörg Lederer e la pala d’altare ad ante mobili di Bartlmä Dill Riemenschneider. Per l’epoca barocca spiccano le statue d’altare di Adam Baldauf, le tele ad olio di Stefan Kessler, Ulrich Glantschnigg, Franz Sebald Unterberger e Paul Troger. Dal 2004 il Museo ospita l’ampia Collezione Siegfried Unterberger con opere di artisti tirolesi dell’Ottocento, tra questi lavori di Franz von Defregger, Albin Egger-Lienz, Franz Richard Unterberger e Alexander Koester. Madonna aus Schrambach, Meister Leonhard von Brixen, um 1455, Leihgabe der Stiftung Südtiroler Sparkasse Madonna da San Pietro Mezzomonte, Maestro Leonardo da Bressanone, 1455 circa, prestito della Fondazione Cassa di Risparmio di Bolzano Adlerkasel des hl. Albuin, byzantinische Purpurseide, um 1000 (Detail) Casula di San Albuino, seta bizantina con motivo d’aquila, 1000 circa (dettaglio) Der Domschatz Der Brixner Domschatz ist ein über die Jahrhunderte überlieferter Sakristeibestand. Überregional bedeutsame mittelalterliche Textilien wie die tausendjährige Albuin-Kasel (byzantinische Purpurseide mit Adlermuster) oder die Hartmannsgewänder wurden wie Reliquien verehrt und sind als solche erhalten geblieben. Die Mehrzahl der gotischen und frühbarocken Goldschmiedearbeiten wurde nicht in Brixen gefertigt, sondern aus europäischen Kunstzentren wie Limoges, Venedig, Konstanz und Augsburg importiert. Das älteste Stück ist ein kleiner Grabkelch von Bischof Altwin aus dem späten 11. Jh. Heute ist der Domschatz der ästhetische Erinnerungsort an eine mitunter glanzvolle Vergangenheit der Bischofsstadt am Eisack. Il Tesoro del Duomo Secondo una tradizione attestata nei secoli, il Tesoro del Duomo di Bressanone fa parte dei beni conservati nella sagrestia. Capolavori dell’arte tessile, il cui valore va ben al di là della storia locale, come la millenaria casula di Albuino (una seta purpurea bizantina con il simbolo dell’aquila), oppure l’ornato di Hartmann, erano venerati come reliquie e proprio in quanto tali sono giunti sino a noi. La maggior parte delle oreficerie gotiche e primo barocche qui conservate non furono create in laboratori brissinesi, ma importate dai maggiori centri di produzione orafa dei rispettivi tempi, quali Limoges, Venezia, Costanza, Augusta. Il pezzo più antico è un piccolo calice da sepolcro del vescovo Altwin, del tardo XI secolo. Il Tesoro del Duomo è oggi il memoriale estetico di quei lontani tempi di splendore vissuti dalla città vescovile attraversata dall’Isarco. Vorhof des Tempels mit Brandopferaltar, Probst-Krippe, um 1800 Atrio del tempio con sacrificio cruento ed olocausto, Presepio dei Probst, 1800 circa La collezione di presepi Attorno al 1800, il principe vescovo Karl Franz Lodron fece creare, sia per la cappella aulica che per una camera del proprio appartamento, due grandi “presepi”, contenenti in verità lunghi cicli con la storia di Cristo e della redenzione. Entrambi i “presepi” contengono infatti molte scene tratte dalle storie evangeliche. Quali intagliatori delle figurine furono prescelti Augustin Alois Probst, coadiuvato dal fratellastro di questi Benedikt e Franz Xaver Nissl. Il presepio di Probst, in miniatura, contiene in tutto più di cinquemila figurine e narra la storia di Cristo partendo dalla Natività sino alla sua Passione sulla Croce. Il presepio di Nissl tratta gli episodi natalizi e quelli della passione ed era esposto nelle domeniche di Quaresima nella cappella della residenza. Altri presepi provenienti da Bressanone, dal Tirolo, Napoli e Sicilia arricchiscono questa sezione del museo. Die Hofburg Im 13. Jh. errichteten die Bischöfe von Brixen an dieser Stelle ihre fortifikatorisch angelegte Stadtburg. Die Anlage erfuhr in den folgenden Jahrhunderten zahlreiche bauliche Veränderungen. Um 1600 entstand der prächtige Renaissancehof mit den bronzierten Terrakottafiguren des Augsburger Bildhauers Hans Reichle. Die Sitzungsräume der Hochstiftsverwaltung zeigen umfangreiche Wappenfriese aus dieser Zeit. Caspar Ignaz Graf Künigl begann um 1706 mit dem barocken Ausbau. Es entstanden die Hofburgkirche und der Kaisertrakt mit Majolikaöfen, Deckenbildern von Kaspar Waldmann und Antonio Gresta, Stuckdecken, Tapeten und historischem Inventar. Ein Raum wurde als Chinesisches Kabinett gestaltet. Erdgeschoss Pianterreno N Eingang / Shop Ingresso / Shop Krippensammlung Collezione di presepi Konferenzraum Sala conferenze 1. Obergeschoss Primo piano Diözesanmuseum Museo Diocesano Domschatz Tesoro del Duomo Hofratskanzlei Cancelleria aulica Eingang Entrata 2. Obergeschoss Secondo piano Diözesanmuseum Museo Diocesano Kaisertrakt Ala imperiale Bischofstrakt Ala vescovile Sammlung Unterberger Collezione Unterberger Sonderausstellung Mostre temporanee Öffnungszeiten Museum & Krippen 15. März - 31. Oktober Di - So 10 - 17 Uhr Krippen 1. Dezember - 6. Januar täglich 10 - 17 Uhr (24./25. Dezember geschlossen) Orario d’apertura Museo e Presepi 15 marzo - 31 ottobre ma - do ore 10 - 17 Presepi 1 dicembre - 6 gennaio ogni giorno ore 10 - 17 (24/25 dicembre chiuso) Diözesanmuseum Hofburg Brixen Museo Diocesano Palazzo Vescovile Hofburgplatz 2 · I 39042 Brixen Piazza Palazzo Vescovile 2 · I 39042 Bressanone raße r-St+39-0472-208282 tel +39-0472-830505 · ay fax Via P.-M info@hofburg.it · www.hofburg.it Kaiserlicher Empfangssaal, 1710 Interno della sala degli imperatori, 1710 Hofburg-Brixen-Bressanone Brenner Brennero Hofgarten Giardino di Corte ee i Brunogasse Via Bruno Ven eto S traß e Bahnhof Stazione Bozen Bolzano torio Mit Unterstützung von Con il sostegno di Via V it Hofburgplatz Piazza Vescovile ssiano ia S. Ca ße V ll rA ge e ur al s b a Vi n ge on Re tisb Ra ye r S t r a ß e Fallmera rayer e Via Fallm Dom Duomo Hofburg Diözesanmuseum Museo diocesano a nstr te Dantestraße - Via Dan Universität Brixen Università Bressanone Erhardgasse Via S. Erardo Domplatz Piazza Duomo asse HofgVesc. Via Via S. Croce zgasse Kreu Busbahnhof Stazione Bus ia Kass In quest’area precisa i principi vescovi brissinesi fecero costruire nel XIII secolo il proprio castello e la cittadella fortificata. Numerosi furono gli interventi subiti dall’edificio nei secoli suc cessivi. Attorno al 1600 fu creato lo splendido cortile interno, in stile rinascimentale, arricchito dalle figure in terracotta con cromìa bronzea di Hans Reichle, celebre scultore augustano. Le sale per le riunioni della cancelleria aulica sono decorate nello stesso torno di tempo con ampli fregi araldici. Verso il 1706 Caspar Ignaz, conte Künigl, iniziò la ristrutturazione barocca del palazzo. Furono così costruite la cappella vescovile e l’ala degli imperatori con le stufe in maiolica, arricchiti i soffitti con dipinti di Kaspar Waldmann e Antonio Gresta, o con ricchi ornati in stucco, aggiunti gli arazzi e l’inventario storico. Seguendo la moda dell'epoca una stanza venne infine decorata come saletta cinese in stile orientaleggiante. uben iori Große La ci Magg Via Porti en Kl. Laub ci Min. Via Porti Il Palazzo Vescovile ben r Gra Kleine tioni Min. s Via Ba a Rom e Via straß Ro m AUTONOME PROVINZ BOZEN - SÜDTIROL Museen PROVINCIA AUTONOMA DI BOLZANO - ALTO ADIGE Musei