Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015
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Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015
GRUPPO WIND TELECOMUNICAZIONI Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015 GRUPPO WIND TELECOMUNICAZIONI Relazione sulla gestione al 31 dicembre 2015 SOMMARIO IL GRUPPO WIND TELECOMUNICAZIONI ...................................................................................... 3 ORGANI DI AMMINISTRAZIONE E CONTROLLO DI WIND TELECOMUNICAZIONI SPA ................................... 4 DATI PRINCIPALI DEL GRUPPO WIND AL 31 DICEMBRE 2015 ............................................................. 5 IL MERCATO ITALIANO DEI SERVIZI DI TELECOMUNICAZIONI ............................................................... 6 LA RETE ............................................................................................................................ 20 ATTIVITÀ DI RICERCA E SVILUPPO ............................................................................................. 23 RISORSE UMANE .................................................................................................................. 25 CORPORATE RESPONSIBILITY .................................................................................................. 28 SCENARIO REGOLAMENTARE AL 31 DICEMBRE 2015....................................................................... 30 GESTIONE ECONOMICA, PATRIMONIALE E FINANZIARIA CONSOLIDATA.................................................. 48 DATI DI SINTESI DELLA CAPOGRUPPO WIND TELECOMUNICAZIONI SPA E DELLE SOCIETÀ CONTROLLATE ...... 57 FATTI DI RILIEVO AVVENUTI DOPO LA CHIUSURA DELL’ESERCIZIO ....................................................... 59 PRESIDIO DEI RISCHI ............................................................................................................ 59 RAPPORTI CON ENTITÀ CORRELATE ........................................................................................... 59 INFORMATIVA AI SENSI DELL’ART. 2497 TER DEL CODICE CIVILE ....................................................... 59 EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE ................................................................................. 60 PROPOSTA DI DESTINAZIONE DEL RISULTATO DELLA CAPOGRUPPO WIND TELECOMUNICAZIONI SPA ........... 60 GLOSSARIO ........................................................................................................................ 61 Relazione sulla gestione 31 dicembre 2015 2 IL GRUPPO WIND TELECOMUNICAZIONI Il Gruppo WIND Telecomunicazioni (di seguito anche il Gruppo WIND o il Gruppo) è un operatore leader nel settore delle telecomunicazioni in Italia ed offre servizi di telefonia mobile, telefonia fissa, ed Internet ai clienti consumer e corporate. Il Gruppo commercializza i propri servizi di telefonia mobile attraverso il marchio “WIND” e fornisce voce, accesso alla rete, roaming internazionale e servizi a valore aggiunto (o VAS), così come i servizi Internet attraverso: (i) GSM (“Global System for Mobile Communications) e GPRS (“General Packet Radio Services”) che consentono la connessione continua a Internet, (conosciute come “seconda generazione o tecnologie “2G”), e (ii) sistemi universali di telecomunicazione mobile, che sono progettati per fornire una vasta gamma di servizi voce, servizio dati ad alta velocità e servizi multimediali (‘‘UMTS’’) e la tecnologia high-speed downlink packet access (‘‘HSDPA’’) (conosciute come “terza generazione” o tecnologie “3G e 4G”). In linea con il mercato italiano delle telecomunicazioni la maggioranza dei clienti di telefonia mobile di WIND sono clienti pre-pagati. WIND inoltre è il principale operatore alternativo nel mercato delle telecomunicazioni fisse in Italia e commercializza i suoi servizi di telefonia fissa, broadband e servizi dati attraverso il marchio “Infostrada”. Si riporta di seguito l’elenco delle sedi della Capogruppo WIND Telecomunicazioni SpA: Sede Legale Via Cesare Giulio Viola, 48 - 00148 Roma Sede Secondaria Via Lorenteggio, 257 - 20152 Milano La Capogruppo WIND Telecomunicazioni SpA (di seguito anche WIND o la Capogruppo) è controllata da Wind Telecom SpA, per il tramite di WIND Acquisition Holdings Finance SpA che ne detiene il 100% del capitale. Alla data di redazione del presente documento, Wind Telecom SpA è a sua volta controllata da VimpelCom Amsterdam BV per il 92.24%, quest’ultima è controllata da VimpelCom Ltd, società quotata sul mercato NASDAQ. Nel mese di agosto VimpelCom Ltd e CK Hutchison Holdings Ltd, la società controllante di 3 Italia, hanno annunciato di aver siglato un accordo per la creazione di una joint venture paritetica che controllerà i rispettivi business delle telecomunicazioni in Italia, WIND e 3 Italia. Tale joint venture, la quale è soggetta ad approvazione dei relativi organi regolatori ed antitrust Europei ed Italiani, potrebbe dare vita ad uno dei principali operatori di telecomunicazioni convergenti in Italia. Il diagramma seguente illustra la struttura del Gruppo WIND al 31 dicembre 2015. WIND Telecomunicazioni SpA 100% WIND Retail Srl 27% Wind Acquisition Finance II SA 27% WIND Finance SL SA 100% W ind Acquisition Finance SA Relazione sulla gestione 31 dicembre 2015 3 ORGANI DI AMMINISTRAZIONE E CONTROLLO DI WIND TELECOMUNICAZIONI SPA Consiglio di Amministrazione (1) Presidente Andrew Mark Davies Consiglieri Maximo Ibarra, Amministratore Delegato Vincenzo Nesci Albert Hollema Alexander Dean Lemke Collegio sindacale (2) Presidente Giancarlo Russo Corvace Sindaco effettivo Roberto Colussi Sindaco effettivo Maurizio Paternò di Montecupo Sindaco supplente Lelio Fornabaio Sindaco supplente Stefano Zambelli (1) L'Assemblea degli azionisti del 18 aprile 2014 ha nominato il nuovo Consiglio di Amministrazione di WIND che rimarrà in carica per due esercizi, ovvero sino alla data di approvazione da parte dell’Assemblea del bilancio al 31 dicembre 2015. Il Consiglio di Amministrazione di WIND riunitosi il 18 aprile 2014 ha riconfermato il dottor Maximo Ibarra, nella carica di Amministratore Delegato della Società sino allo scadere del mandato dell’attuale CdA. Il CDA riunitosi il 30 luglio 2015 ha nominato per via di cooptazione il signor Alexander Dean Lemke in sostituzione del Consigliere dimissionario Felix Saratovsky. (2) L’assemblea degli azionisti del 12 aprile 2013 ha nominato il Collegio Sindacale della Società che rimarrà in carica sino alla data in cui l'Assemblea degli azionisti si riunirà per approvare il bilancio d'esercizio della Società al 31 dicembre 2015. Relazione sulla gestione 31 dicembre 2015 4 DATI PRINCIPALI DEL GRUPPO WIND AL 31 DICEMBRE 2015 I dati economici, patrimoniali e finanziari nel seguito riportati derivano dal bilancio consolidato del Gruppo chiuso al 31 dicembre 2015, redatto in conformità agli IFRS adottati dall’Unione Europea. Di seguito si riportano i principali indicatori del Gruppo WIND al 31 dicembre 2015 messi a confronto con i corrispondenti valori del 2014. Al 31 dicembre 2015 Al 31 dicembre 2014 21,1 11,3 2,8 27,9 21,6 11,3 2,8 29,4 99,86% 6.814 99,86% 6.894 Dati economici (milioni di euro) 2015 2014 Ricavi EBITDA (1) Risultato operativo 4.428 1.671 945 4.633 1.804 573 Oneri finanziari netti Risultato d'esercizio di Gruppo (510) 428 (1.346) (709) Dati operativi Clienti di telefonia mobile (milioni di SIM Card) ARPU clienti telefonia mobile (euro/mese) Clienti di telefonia fissa (milioni di linee) ARPU clienti telefonia fissa (euro/mese) Copertura rete mobile(1) Dipendenti (nr.) (1) (1) percentuale della popolazione italiana. Risultato operativo ante ammortamenti, ripristini/svalutazioni di attività non correnti e plusvalenze/minusvalenze da realizzo di attività non correnti Al 31 dicembre 2015 Al 31 dicembre 2014 14.887 14.758 di pertinenza del Gruppo 547 111 di pertinenza di terzi 0,0 0,0 14.340 8.777 14.647 9.654 Dati patrimoniali (milioni di euro) Totale attivo Patrimonio netto Totale passività Indebitamento finanziario netto Relazione sulla gestione 31 dicembre 2015 5 IL MERCATO ITALIANO DEI SERVIZI DI TELECOMUNICAZIONI Quadro generale di mercato L'Italia è il quarto principale mercato europeo dei servizi di telecomunicazione in termini di fatturato; nel 2015 il valore stimato del mercato italiano di telefonia mobile ammonta a circa 13 miliardi di euro, in calo rispetto al 2014, per effetto della contrazione dei servizi voce, solo in parte compensata da un aumento nei servizi internet e contenuti. Il valore del mercato italiano di fonia fissa (Voce e VAS) nel 2015 è stimato in circa 6 miliardi di euro, in diminuzione rispetto al 2014 principalmente a causa della riduzione del traffico voce. Il valore del mercato di accesso ad Internet, per il 2015 è stimato in circa 4,6 miliardi di euro con il segmento broadband che vale l’intero mercato. Nel 2015 gli operatori italiani hanno continuato a concentrarsi sui servizi a valore aggiunto e sui contenuti, sviluppando l’offerta di servizi innovativi complementari alla connettività, in ambito TV, ICT e Internet of Things, in nuovi bundle focalizzati sull’offerta dati, con l’obiettivo di attrarre nuovi clienti e premiare quelli più fedeli. Le offerte bundle hanno incluso quantità di traffico crescenti, talvolta senza limiti o con roaming, per voce, SMS, Internet, contenuti d’intrattenimento e servizi a sostegno della trasformazione digitale delle imprese. Gli operatori hanno proseguito nel percorso di razionalizzazione delle tariffe, puntando su profili componibili con opzioni aggiuntive, traffico dati, piani convergenti con servizi di rete fissa-mobile e contenuti video. Gli operatori, inoltre hanno promosso tariffe rivolte a specifiche tipologie di utenti, in particolare ai più giovani, e, nella seconda metà dell'anno, sono tornati a fare leva sull'offerta di terminali. La navigazione in mobilità su rete 4G è diventata la componente fondamentale delle offerte, insieme alle applicazioni innovative e ai contenuti multimediali in streaming, che dal secondo semestre hanno affiancato nei bundle le grandi quantità di traffico. La qualità e la velocità della navigazione, oltre alla copertura delle reti LTE, sono state al centro della comunicazione degli operatori. Dal secondo semestre, poi, è stata lanciata l'offerta di servizi LTE Advanced, Broadcast e Voice over LTE, per le chiamate in 4G. Prosegue lo sviluppo del portafoglio prodotti focalizzato sugli smartphone con prezzi di fascia medio alta e sulle novità, mentre i prodotti meno recenti sono oggetto di sconti. Dal secondo semestre gli operatori hanno inserito anche nei listini Consumer opzioni per l'assistenza e la possibilità, dopo 1 anno o poco più, di cambiare lo smartphone con uno più recente o di restituirlo senza costi aggiuntivi. I principali operatori hanno razionalizzato l’offerta per il mercato Business, con novità riguardanti terminali e tariffe ricaricabili con rilevanti quantitativi di traffico voce fra numeri aziendali. Anche le offerte per il mercato Consumer sono state razionalizzate con maggior attenzione verso tariffe componibili, nuovi terminali e contenuti in streaming, spesso rivolti ad una clientela selezionata per fascia d’età. Sono stati inoltre offerti profili di navigazione con crescenti quantitativi di traffico, offerte congiunte fisso-mobile e tariffe quadruple-play inclusive di voce e Internet di rete fissa e TV. I servizi innovativi a valore aggiunto sono diventati centrali nelle strategie degli operatori. Sono state riviste e ampliate le offerte di contenuti per l’archiviazione di dati e l’intrattenimento, in particolare per quanto riguarda cinema, TV, sport e musica. Le partnership con i principali fornitori di contenuti, OTT e broadcaster, sono state oggetto di numerosi comunicati durante tutto l'anno. Sono state inoltre sviluppate alcune iniziative in ambito Internet of Things, Mobile POS e Smart City, rivolte alle imprese e organizzazioni italiane. Infine, durante l'anno gli operatori hanno proseguito ad investire per ampliare la copertura LTE e LTE Advanced. Relazione sulla gestione 31 dicembre 2015 6 Nel 2015 il mercato dei servizi di telecomunicazioni di rete fissa ha continuato ad essere caratterizzato da offerte bundle voce e Internet, sempre più spesso basate su fibra ottica. L'offerta per la navigazione ultra-broadband si è sviluppata, includendo una sempre più ampia gamma di servizi di accesso a contenuti digitali, in particolare video streaming, e servizi innovativi ICT. Gli operatori hanno continuato a promuovere i piani voce e dati scontando il canone e l’attivazione e includendo chiamate verso i cellulari o soluzioni per la navigazione da mobile. In particolare, l'offerta al mercato residenziale si è evoluta con pacchetti triple-play, che includono accesso a contenuti di Internet TV e quadruple-play, e che aggiungono alle precedenti i servizi di rete mobile. Le partnership fra i fornitori di contenuti digitali e gli operatori di rete fissa sono stati oggetto di comunicati stampa tutto l'anno, e le offerte si sono sviluppare dopo la primavera. L’offerta per la clientela Business ha visto l’introduzione di diverse novità nell’ambito dei servizi Cloud e, in particolare, nelle aree dell’Unified Communicaton & Collaboration, fatturazione elettronica e basic storage. Oltre a questi servizi, per attrarre i clienti Business e le PMI con servizi tecnologici complementari alla connettività, gli operatori hanno stretto nuove partnership e lanciato nuovi servizi web di marketplace ICT, customer care, customer engagement, soluzioni di business intelligence e smart cities, queste ultime rivolte alle grandi organizzazioni. Telecomunicazioni mobili Il mercato italiano della telefonia mobile rappresenta il quarto maggior mercato europeo in termini di fatturato dopo Regno Unito, Francia e Germania. In Italia sono presenti quattro operatori infrastrutturali che offrono servizi di telecomunicazione mobile a circa 86 milioni di SIM registrate al 31 dicembre 2015, pari a un tasso di penetrazione di circa il 141% della popolazione italiana. Il dato di penetrazione è distorto dal diffuso utilizzo di più SIM da parte di molti clienti. Si stima che più del 78% dei clienti mobili italiani abbia sottoscritto un servizio di telefonia mobile prepagato, che presenta bassi costi di acquisizione dei clienti. Escludendo gli MVNO, al 31 dicembre 2015, WIND detiene una quota di mercato stimata del 24,7%, mentre Telecom Italia, Vodafone ed H3G hanno una quota rispettivamente del 35,0%, del 28,5% e dell’11,8%. Mercato dei servizi di fonia fissa Voce Il mercato italiano dei servizi di telecomunicazioni su linea fissa è il quarto principale mercato in Europa per valore, preceduto da Germania, Regno Unito e Francia. Telecom Italia domina tale mercato sebbene questo sia stato liberalizzato nel 1998. I principali attori oltre a Telecom Italia e WIND sono Fastweb, Vodafone/Teletu, Tiscali e BT Italia. Internet Al 31 dicembre 2015, gli accessi ad internet a banda larga hanno raggiunto una penetrazione del 73% sul totale linee fisse in Italia. I servizi broadband in Italia sono cresciuti rapidamente negli ultimi anni, raggiungendo approssimativamente 14,2 milioni di connessioni pari a circa il 23% della popolazione italiana. Nonostante la recente forte crescita della banda larga, l'Italia è ancora in ritardo rispetto agli altri paesi europei. Relazione sulla gestione 31 dicembre 2015 7 ANDAMENTO DELLE ATTIVITÀ COMMERCIALI ED OPERATIVE Telefonia Mobile WIND registra, al 31 dicembre 2015, 21,1 milioni di clienti di telefonia mobile, in diminuzione rispetto al 31 dicembre 2014, ma mantenendo stabile la propria quota di mercato (calcolata escludendo gli operatori MVNO) al 24,7%. La seguente tabella evidenzia i principali indicatori dei servizi di telefonia mobile. Telefonia mobile Base clienti (mln di SIM Card) Ricavi (mln di euro) 2015 12 M 2014 12 M Variazione 21,1 21,6 (2,31%) 3.203 3.196 0,22% Traffico voce (mld di minuti) 69,0 69,4 (0,58%) ARPU (euro/mese) 11,3 11,3 0,0% 42,0% 39,1% % ARPU Dati su ARPU Totale Offerta Consumer Le offerte WIND rispecchiano i valori di chiarezza, semplicità e trasparenza propri dell’azienda, garantendo la libertà di comunicare senza scatto alla risposta e con il “Minuto vero”, ovvero una tariffazione in base agli effettivi secondi di conversazione, senza scatti anticipati, con possibilità di tenere sempre sotto controllo minuti, messaggi e GIGA disponibili attraverso l’applicazione MyWIND App o un numero dedicato. Nel 2015 WIND ha rinnovato la propria offerta ricaricabile proponendo due soluzioni All Inclusive con 500 minuti, 500 SMS, una con 1 GIGA e una più completa con 2 GIGA. Le offerte sono inoltre personalizzabili con gli Optional per garantire anche a chi è già cliente WIND la massima flessibilità. Nel mercato ricaricabile WIND ha proposto grandi innovazioni per soddisfare tutte le esigenze dei clienti, pensando anche alle loro passioni. All Inclusive Music e All Inclusive Games sono le prime offerte WIND che includono streaming musicale illimitato e download illimitato di giochi oltre ad avere 2 GIGA, minuti e SMS verso tutti, grazie a prestigiosi partners commerciali come Napster e Gameloft. A queste si aggiungono a partire da novembre 2015 la All Inclusive Movies con 4 film in streaming inclusi in ogni rinnovo, in partnership con Wuaki, e la All Inclusive 2 giga con Sky Online incluso per 6 mesi (con contenuti a scelta tra cinema, intrattenimento e calcio). A giugno 2015 WIND ha introdotto nel proprio portafoglio di offerta soluzioni dedicate ai clienti di tutte le età: All Inclusive Young, dedicato agli under 30, con 3 GIGA, 3000 minuti e 3000 SMS verso tutti e 3 euro di credito incluso da spendere sul Google Play Store per l’acquisto di App, film, musica e giochi; e All Inclusive Senior, per gli over 60, con minuti illimitati verso 2 numeri preferiti, 200 minuti ed 200 SMS verso tutti e 500 MB per cominciare ad utilizzare internet ed un servizio gratuito di assistenza telefonica privilegiata tutti i giorni dalle 10 alle 13. Inoltre, WIND ha pensato di dare ai suoi clienti over 60, la possibilità di imparare ad utilizzare Internet per comunicare con amici, colleghi e parenti, organizzando nei suoi punti vendita sessioni formative dedicate proprio all’apprendimento dei nuovi modi di interagire sul web. WIND non dimentica chi l’ha già scelta proponendo delle offerte dedicate ai suoi clienti per avere più GIGA: per Natale la promozione Porta i Tuoi Amici in WIND, dedicata ai clienti che presentavano amici di altri operatori e agli amici che passavano in WIND, raddoppiava da 1 GIGA a 2 GIGA di Internet gratis, con la possibilità di creare anche un effetto virale: più amici si portavano, più GIGA si ottenevano. La promo offriva anche uno sconto fino a 100 euro Relazione sulla gestione 31 dicembre 2015 8 sull’acquisto dei migliori smartphone. Inoltre, con la promozione, Christmas Ricarica i già clienti che effettuavano una ricarica ricevevano 3 GIGA in regalo. A dicembre WIND, per essere più vicina alla quotidianità e al divertimento dei propri clienti, ha lanciato la nuova offerta WIND Due per Uno; attraverso una APP dedicata, i già clienti con un piccolo contributo, in promozione per i nuovi, possono usufruire di uno sconto del 50% su hotel, ristoranti, cinema e attrazioni convenzionati. A novembre 2015 WIND ha rinnovato il portafoglio Open Internet, in linea con l’esigenza del mercato rivolta verso un uso sempre crescente di traffico dati, con tagli da 4 e 8 GB, con una grande innovazione: la possibilità di condividere i GIGA della propria Open Internet con altri dispositivi mobili (Smartphone, Tablet, Internet Key) e con i propri familiari. Le nuove offerte Internet offrono la possibilità, in caso di esaurimento dei GIGA inclusi, di far ripartire in maniera anticipata l’opzione attraverso il servizio Restart o di poter cambiare la propria Open Internet senza costo di variazione. WIND è il primo operatore di telecomunicazioni in Italia che ha lanciato il concept Digital Home&Life aprendo in uno dei suoi negozi a Roma, in Largo Apollinare, uno spazio interamente dedicato alla nuova gamma di accessori tecnologici: un ambiente sensoriale, accogliente ed innovativo in cui l’esperienza da virtuale diventa reale. La gamma “Digital Home & Life” è suddivisa in 4 categorie: Smartwatch, Wellness, Music e Smart Home, per avere gli ultimi accessori hi-tech per la domotica. Sono disponibili 16 prodotti, dagli smart-watch alle cuffie Bluetooth, dalla bilancia intelligente alla videocamera. Il nuovo stile, le linee grafiche ed il carattere deciso e tecnologico del neonato brand fanno da guida ad un mini-sito interamente dedicato al progetto. Da tempo WIND mette a disposizione dei propri clienti, soluzioni che consentono di acquistare a rate a prezzi esclusivi un nuovo Smartphone e i nuovissimi accessori digitali della gamma Digital Home&Life con addebito su carta di credito e RID bancario. Con Telefono Incluso inoltre è possibile sostituire il proprio Smartphone con uno di nuova generazione dopo 18 mesi senza il pagamento di alcuna penale. Telefono Incluso continua ad essere una forte leva per il mondo “in abbonamento” insieme alle offerte integrate con Infostrada per garantire la continua acquisizione di nuovi clienti. Da ottobre, in linea con il posizionamento “più vicini” ai clienti stranieri che vivono in Italia, WIND rinnova il portafoglio d’offerta Call Your Country e offre più mega e giga per navigare in Internet. Oltre a dedicare loro già da tempo un servizio di call center e il sito internet in diverse lingue, WIND propone la nuova Call Your Country Super che prevede 500 mega a settimana, SMS nazionali e Internazionali a 10 centesimi di euro, chiamate verso l’estero a partire da 1 centesimo al minuto e, in Italia, chiamate illimitate verso WIND e 50 minuti a settimana verso tutti, al costo complessivo di 2,50 euro a settimana. Ai clienti che vogliono comunicare verso l’estero e in Italia con Call Your Country, WIND offre 100 MEGA a settimana per navigare, SMS nazionali e internazionali a 10 centesimi, chiamate verso l’estero a partire da 1 centesimo al minuto e minuti illimitati verso WIND al costo complessivo di 2 euro a settimana. Continuando a soddisfare le diverse esigenze dei clienti, WIND ha inoltre pensato alle persone straniere che utilizzano “tanto internet” proponendo un’offerta dedicata per avere più GIGA: GIGA International che offre 4 GIGA di Internet a settimana a soli 6 euro. Le opzioni Noi International, in tre livelli di personalizzazione, puntano a soddisfare le singole esigenze di chiamata verso il proprio paese di origine a prezzi estremamente competitivi. Inoltre, i clienti con offerta Call Your Country WIND e Call Your Country Super possono sottoscrivere l’offerta telefono incluso per acquistare uno Smartphone con piccole rate mensili o acquistare modelli dedicati a prezzi estremamente vantaggiosi. Relazione sulla gestione 31 dicembre 2015 9 Ad aprile WIND lancia WIND Magnum, l’innovativa offerta No Tax per abbonamento con 2 SIM, minuti ed sms sempre illimitati e la scelta tra 2, 4, 8 o 14 GIGA da condividere su Smartphone e tablet per soddisfare le esigenze di navigazione dei clienti; il Tablet Alcatel Pixi3 (8 pollici) 3G è incluso. Inoltre, per coloro che scelgono WIND Magnum, ci sono offerte esclusive e vantaggiose: per la casa, Powered Infostrada Magnum, offre ADSL Vera fino a 20 mega e telefonate a 0 cent al minuto verso tutti i fissi e mobili nazionali e fissi di Europa Occidentale, USA e Canada, al costo di 17,95 euro al mese. Durante il 2015, in base ai trend del momento, l’offerta WIND Magnum è stata abbinata a terminali innovativi acquistabili a condizioni vantaggiose: il Tablet incluso è stato sostituito con il nuovo “WIND Tab 8” da 8 pollici e rete 4G. Nel mese di Novembre, per cavalcare l’onda mediatica del “Black Friday” e “Cyber Monday”, è stata realizzata una forte sponsorship con Amazon (principale portale di e-commerce in Italia). Durante l’iniziativa, denominata “WIND Orange Week”, i clienti che sceglievano WIND Magnum potevano acquistare lo smartwatch Samsung Gear S2 a 0 euro al mese ed un anticipo di 49,90 euro. A queste attività si è aggiunta la promozione con Sky Online incluso per 6 mesi (con contenuti a scelta tra cinema, intrattenimento e calcio). Offerta voce aziendale WIND fornisce un’ampia gamma di servizi voce alla clientela corporate, alle piccole e medie imprese (PMI) ed ai professionisti (SOHO), con offerte specifiche per ciascun segmento di mercato. Per le grandi aziende, che spesso richiedono offerte su base competitiva, WIND offre servizi personalizzati ed adeguati ai loro specifici requisiti. Le grandi aziende risultano sempre più orientate verso offerte in modalità prepagata, per aumentare ulteriormente il controllo sulla spesa di telecomunicazioni. WIND offre un’offerta basata sul borsellino aziendale con servizi a canone “tutto incluso”: il cliente definisce a livello azienda la propria spesa telefonica identificando pacchetti di traffico condivisi tra tutte le SIM, e mantenendo il controllo del borsellino sia a livello globale che di singola SIM. A fronte del crescente interesse nei riguardi di applicazioni su mobile (APP) finalizzate a portare in mobilità alcuni processi aziendali, WIND ha inoltre lanciato gli Enterprise Mobility Services attraverso partnership strategiche ed accordi System Integrator verticali. Per il mondo dei professionisti, lavoratori autonomi e piccole imprese tramite il canale di vendita “pull” (WIND Retail, Dealer, Franchising, GDO) e per le piccole e medie imprese tramite il canale di vendita “push” (agenzie, agenti, venditori diretti WIND), WIND Business si propone sul mercato con un nuovo posizionamento basato su tre “pillars”: Best Assistance, la garanzia di avere sempre un livello di assistenza adeguato alle esigenze dei clienti Business Smart Offer, un’offerta chiara, semplice e completa al giusto prezzo Smart Innovation, gli strumenti per la digitalizzazione e lo smart working Per quanto riguarda Best Assistance, dal 9 novembre è disponibile gratuitamente per tutti i clienti WIND Business il servizio di assistenza tecnica avanzata WIND Smart Assistance, un supporto efficace, immediato e gratuito per la configurazione e gestione da remoto di apparati e applicazioni. Con riferimento a Smart Offer, dal 12 ottobre per il canale Push e dal 9 novembre per il canale Pull, viene lanciata la promo GIGA Boost sui servizi dati che sconta del 50% i prezzi dei piani tariffari Internet se abbinati ai servizi voce di WIND Business. I clienti WIND Business che viaggiano spesso per lavoro e scelgono le offerte All Inclusive Unlimited Premium e All Inclusive Top Mondo dal 9 novembre hanno rispettivamente 3 GB e 2 GB di traffico Internet incluso all’estero nei paesi previsti dai singoli piani tariffari. Relazione sulla gestione 31 dicembre 2015 10 Per i clienti WIND Business che sottoscrivono un’offerta All Inclusive presso un negozio WIND dal 12 ottobre è disponibile la Special Edition Partita IVA, la quale prevede alcuni smartphone “top di gamma” con un anticipo iniziale di soli 99,90 euro. In più per tutte le attivazioni All Inclusive Partita IVA effettuate tra il 9 novembre e il 10 gennaio 2016 è incluso un ticket Sky Online Cinema o Intrattenimento valido per 6 mesi oppure un ticket Sky Online per tutte le partite della propria squadra del cuore (a scelta tra Juventus, Roma, Lazio, Inter, Milan, Fiorentina, Napoli e Genoa) fino alla fine del campionato di Serie A. Per quanto riguarda Smart Innovation, il portafoglio All Inclusive offre a condizioni vantaggiose ed esclusive anche il servizio innovativo Mobile POS sviluppato in collaborazione con BNL e BNL Positivity, che consente ai professionisti e alle PMI di poter accettare ovunque i pagamenti effettuati con carta sui circuiti nazionali e internazionali. Dal 9 novembre l’offerta di servizi digitali disponibili presso i negozi WIND si arricchisce anche del nuovo servizio Spotonway che consente ai clienti WIND Business di creare il proprio programma di fedeltà digitale in modo da conoscere meglio le esigenze e le abitudini dei propri clienti, al fine di incrementare il proprio business. I nuovi Servizi Digitali Cre@sito, Pec Smart, Mobile POS, WIND Smart Control, Windlex e Servizi 4 Mobility completano l’offerta mobile dedicata alle imprese, garantendo una proposizione commerciale innovativa e vicina alle esigenze della clientela business. Il servizio Cre@sito offre la possibilità di creare autonomamente un sito web attraverso un interfaccia user friendly, di avere un Dominio di II livello ed una casella di posta. La Pec Smart è un servizio di posta elettronica certificata obbligatoria a norma di legge per professionisti ed aziende con valore legale equiparato ad una raccomandata con ricevuta di ritorno. WIND Smart Control è l’innovativa soluzione di Mobile Device Management di WIND Business pensata per tutte le piccole e medie aziende che hanno necessità di mettere in sicurezza, configurare e monitorare, in maniera semplice, rapida ed efficace, Smartphone e tablet utilizzati dai dipendenti con un canone di soli 2 euro al mese. A marzo 2015 grazie alla partnership con 4Mobility nascono i nuovi servizi per la gestione ottimale delle attività lavorative in mobilità: organizzare al meglio gli interventi della giornata e documentarli con rapporti, foto e video; gestire i contatti e pianificare le visite, avere cataloghi, prodotti e documenti digitali in mobilità; digitalizzare e gestire in modo semplice le note spese creandole e trasferendole in tempo reale. Al fine di ampliare il portafoglio di offerte e servizi dedicati alle PMI viene siglata una partnership di rilevante importanza con Microsoft per offrire ai propri clienti Office 365, la suite di produttività nel Cloud di Microsoft. Con Office 365 le aziende hanno a disposizione tutti gli strumenti necessari per lavorare in mobilità al meglio e ovunque, su qualsiasi dispositivo (smartphone, tablet, laptop, PC, Mac) per gestire, modificare e condividere documenti in tempo reale, all’insegna della massima sicurezza. WIND Business propone i servizi Microsoft Office 365 in tre pacchetti: Basic, Plus e Top per rispondere alle diverse esigenze delle aziende a partire da 4 euro al mese per singolo account. Inoltre, per le aziende che scelgono anche WIND Smart Office, la nuova soluzione di centralino virtuale di WIND Business, sono incluse in promozione fino al 10 gennaio 2016 3 licenze gratuite di Office 365 Basic. Servizi innovativi WIND ha mantenuto la sua proposizione di offerta di contenuti digitali come app, giochi, musica, film, e-books e magazine digitali che il cliente può scaricare da Google Play Store e Windows Phone Store utilizzando il proprio conto telefonico quale strumento di pagamento, senza bisogno di carta di credito. La partnership con Google è stata ulteriormente rafforzata grazie all’inserimento all’interno dell’offerta All Inclusive Young di 3 euro mensili da spendere nello store e da alcune iniziative promozionali che hanno consentito ai clienti di scaricare contenuti a un prezzo vantaggioso. Il Mobile Ticketing ha raggiunto le 40 città in cui il servizio è attivo, tra cui Firenze, Genova, Padova e Relazione sulla gestione 31 dicembre 2015 11 Milano, dove è stato possibile acquistare anche il biglietto per raggiungere Expo. WIND ha promosso il primo “WIND Ticket Day”, che prevedeva per tutti i clienti WIND, il biglietto gratuito dei mezzi di trasporto pubblici nelle città in cui era attivo il servizio per l’intera giornata del 16 settembre, giorno di riapertura delle scuole. L’iniziativa ha ottenuto riscontri molto positivi sui canali Social ed è stata segnalata dalle principali testate di stampa locale e nazionale, dando un forte contributo alla diffusione della conoscenza del servizio. L’iniziativa è stata replicata anche sulla sola città di Firenze in occasione della visita del Papa. WIND è inoltre intervenuta per evitare ai clienti l’attivazione inconsapevole di servizi a valore aggiunto durante la navigazione su Internet da telefono, introducendo un’ulteriore step di conferma nel processo di attivazione e un messaggio di alert prima del pagamento dell’abbonamento attivo. Roaming Internazionale I clienti WIND possono utilizzare i loro servizi di telefonia mobile, compresi SMS, MMS e servizi dati (GPRS, EDGE, 3G, HSDPA), ove disponibili, in altri paesi attraverso il roaming garantito da accordi con 496 operatori in 219 paesi di cui 207 coperti da roaming terrestre e 12 da satellitare e 22 da LTE. Sono state lanciate offerte All Inclusive per chi viaggia nel mondo per promuovere l’utilizzo degli Smartphone anche in roaming ed estendere il concetto di “roam like home” alle offerte per i clienti alto spendenti. Tutta l’offerta roaming è conforme alle norme stabilite dalla regolamentazione Europea. Vendite e distribuzione Nell’ambito della propria strategia, che vede la distribuzione come un fattore sempre più cruciale per la propria crescita, WIND continua a migliorare la qualità dei suoi canali di distribuzione ed a rafforzare la propria rete di vendita. WIND commercializza i propri prodotti e servizi mobili, comprese schede SIM, scratch card e cellulari, attraverso una serie di punti vendita esclusivi che, al 31 dicembre 2015, includono 153 negozi di proprietà e 481 punti vendita in franchising operanti in esclusiva col marchio WIND. La rete di vendita non esclusiva è composta da 949 rivenditori WIND, 631 punti vendita nelle catene di negozi di elettronica e 4.133 altri punti vendita nelle più piccole città italiane gestiti da SPAL SpA, il più grande distributore WIND in termini di punti vendita. Dal sito www.wind.it, ottimizzato sia per la navigazione da desktop che da mobile, è possibile attivare offerte e servizi, acquistare telefoni, Smartphone e tablet, ed aderire alle esclusive offerte “All Digital”, disponibili solo online, pensate proprio per clienti con una forte propensione all’utilizzo dei canali digitali. Inoltre, è possibile ricaricare online da tutti i cellulari pagando tramite Carta di Credito, PayPal o addebito sul proprio Conto Telefonico Infostrada o WIND con un semplice click. Il sito è stato arricchito con la possibilità di visualizzare online le mappe di copertura di WIND, integrate con Google Map. In tal modo si può verificare lo stato della copertura 2G, 3G e 4G sul territorio. Dal sito www.infostrada.it è possibile inoltre richiedere direttamente l’attivazione di una nuova linea telefonica. Relazione sulla gestione 31 dicembre 2015 12 Telefonia Fissa e Internet WIND offre ai clienti consumer e microbusiness una vasta gamma di servizi di rete fissa diretta e indiretta, internet a banda larga e servizi di trasmissione dati commercializzati attraverso il marchio Infostrada. WIND offre servizi a banda larga sia ai clienti diretti (unbundling), noleggiando da Telecom Italia il cosiddetto “ultimo miglio” della rete di accesso che viene disconnesso dagli apparati di Telecom Italia e connesso agli apparati WIND presenti nella centrale telefonica, che a quelli indiretti dove WIND rivende ai propri clienti un servizio che acquista all’ingrosso da Telecom Italia. In risposta alle tendenze in atto nel mercato, WIND ha concentrato i propri sforzi sulla crescita del numero di abbonati ai servizi diretti voce (unbundling) ed ai servizi Internet in banda larga. Inoltre, WIND vende servizi ultra-broadband in modalità FTTH nella città di Milano dove commercializza offerte in fibra ottica che consentono all’utente finale di raggiungere velocità fino a 100 Mega in download e 10 Mega in upload. E’ stato esteso anche ai siti unbundling di recente apertura il nuovo servizio di ADSL Vera che consente di stabilizzare la linea del cliente alla massima velocità supportata, fino ad un massimo di 20 Mega in download, fornendo le migliori prestazioni disponibili e garantendo una linea sempre stabile. Continua il piano di espansione della propria Rete in Accesso Diretto iniziato a gennaio 2015 che porterà a coprire in unbundling oltre il 70% delle linee rafforzando ulteriormente il posizionamento di WIND come operatore alternativo a Telecom Italia nel mondo del Fisso. Servizi voce La base clienti voce di rete fissa WIND è pari, al 31 dicembre 2015, a 2,8 milioni di abbonati, in diminuzione del 2,4% rispetto al 31 dicembre 2014; la componente dei clienti voce diretti aumenta dello 0,9% rispetto all’esercizio precedente. La tabella seguente riporta i principali indicatori di rete fissa. Telefonia fissa 2015 12 M 2014 12 M Variazione Base clienti (migliaia di linee) 2.754 2.823 (2,4%) 2.395 2.373 0,93% di cui ULL (migliaia)(1) Ricavi (mln di euro) 1.101 1.197 (8%) Traffico voce (mld di minuti) 11,1 12,9 (14%) ARPU (euro/mese) 27,9 29,4 (5,1%) (1) Include clienti in Virtual ULL. Internet e dati WIND offre una vasta gamma di servizi internet e trasmissione dati sia per i clienti consumer che per i clienti business. Al 31 dicembre 2015, WIND ha 2,3 milioni di clienti internet a banda larga e 0,01 milioni di abbonati a banda stretta. La tabella seguente riporta i principali indicatori di accesso a internet. Relazione sulla gestione 31 dicembre 2015 13 Servizi internet e dati 2015 12 M 2014 12 M Variazione Internet Customer Base ('000) 2.266 2.199 3,0% di cui Narrowband ('000) di cui Broadband ('000) di cui ULL ('000) 7 8 (12,5%) 2.259 2.191 3,1% 2.045 1.911 7,0% 7 9 (22,2%) di cui Shared Access ('000) Servizi a pacchetto e convergenti WIND è tra i principali fornitori in Italia di servizi Internet, voce e dati su linea fissa e servizi di telefonia mobile con un'infrastruttura integrata ed una copertura di rete che si estende in tutto il paese consentendole di offrire pacchetti integrati di servizi che combinano questi prodotti. Per rendere ancora più esclusivo il posizionamento di WIND nell’ambito dei servizi integrati continua il push sull’offerta Powered Infostrada rivolta a tutti i clienti mobili prepagati di WIND con un abbonamento All Inclusive, NOI e Call Your Country a cui viene offerto a prezzo speciale uno dei prodotti di telefonia fissa a scelta tra Absolute e All Inclusive Unlimited. A novembre la Powered Infostrada si arricchisce di una promozione esclusiva che, oltre a garantire ai clienti WIND che sottoscrivono un’offerta ADSL un prezzo assolutamente competitivo, aggiunge 20 giga di traffico internet ogni anno al bundle dati da poter utilizzare sul proprio smartphone; continua la promozione Internet Everywhere indirizzata alla clientela che vuole navigare da casa con l’ADSL e in mobilità con la Internet Key o con il Tablet grazie anche all’offerta Super Tablet, che prevede un Tablet a partire da 3 euro al mese con 1 GIGA di traffico incluso. Inoltre, per rafforzare ulteriormente l’offerta ADSL tutti i nuovi clienti Infostrada (consumer e micro) potranno scegliere gratuitamente uno dei tre pacchetti di Sky on line; Squadra del cuore, Intrattenimento o Cinema: la visione gratuita avrà la durata di 6 mesi. A novembre è stata lanciata la nuova offerta in Fibra (tecnologia FTTC) sui principali comuni Italiani; l’offerta prevede velocità fino a 30 Mega in download e 3 Mega in upload. Gli stessi servizi sono disponibili attraverso il canale di vendita negozi anche nella versione“Affari” dedicata ai clienti del segmento Microbusiness/SOHO. Nel portafoglio “Affari” sono inoltre sempre incluse le chiamate verso fissi e mobili aziendali. La spinta all’acquisizione di clienti sia fissi che mobili viene sostenuta con la nuova proposizione commerciale Powered Magnum, che combina l’offerta di telefonia fissa e connettività ADSL con la nuova offerta di telefonia mobile WIND Magnum. Prosegue la vendita presso i negozi WIND della soluzione completa SMART HOME PACK per la sicurezza e protezione della propria abitazione: Smart Plug, Motion Sensor, Videocamera e SIM Dati inclusa nell’offerta a soli 3 euro mese. Per i clienti WIND Business dal 9 novembre è disponibile nella gamma dei servizi digitali, il nuovo Servizio Hotspot Wi-Fi, che consente ai clienti con Partita IVA di offrire ai propri clienti finali una connessione Wi-Fi gratuita presso la propria attività commerciale, garantendo oltre alla fidelizzazione della clientela, anche una più accurata conoscenza tramite il portale di gestione sul quale vengono storicizzati gli accessi degli utenti registrati. Offerta voce e dati aziendale WIND fornisce alle aziende del mercato Large Business servizi voce su rete fissa PSTN, ISDN e VoIP, servizi dati, VAS e connettività, capitalizzando l’esperienza sviluppata con ENEL e utilizzando un call center dedicato. Su tale segmento WIND è anche in grado di personalizzare la propria offerta in base alle esigenze specifiche ed ai requisiti stabiliti dalle gare d'appalto. Le offerte rivolte alle aziende prevedono anche soluzioni di tipo flat, con tariffazione basata sul numero di utenti, che permettono il completo controllo della spesa. Relazione sulla gestione 31 dicembre 2015 14 Alle grandi aziende l'accesso diretto alla rete è garantito tramite collegamenti in ponte radio, connessioni dirette in fibra ottica o accesso diretto ULL; nelle zone in cui tale accesso diretto non è disponibile, si utilizzano linee dedicate affittate da Telecom Italia. Inoltre, sempre per il mercato delle grandi aziende, WIND sta ampliando la propria offerta attraverso servizi Cloud, allargando la propria proposta commerciale con soluzioni ICT e Managed Services, sia su rete fissa che su rete mobile. WIND ha una partnership con la divisione Enterprise di Google che le consente di proporre alle Aziende soluzioni di collaborazione e comunicazione basate su Cloud Google Apps. WIND ha predisposto un’offerta, WIND Cloud per Aziende, composta da un ricco catalogo di servizi IaaS e, in particolare per le aziende di medie dimensioni, da bundle pre-configurati di servizi Data Center e connettività, in grado di soddisfare le esigenze di questa clientela ed essere disponibili in tempi brevissimi. Inoltre, facendo leva sui propri asset aziendali ed in particolare in relazione ai paradigmi dell’enterprise mobility e del cloud, WIND ha lanciato sia il prodotto WIND Cloud Line, soluzione di IP PBX in cloud, che integra il mondo mobile e quello fisso, che la soluzione Work & Life, nata per dare una risposta integrata alle richieste di Smart Working emergente nelle aziende. Il portafoglio d’offerta su rete fissa PSTN rivolta al mercato delle Partite IVA, ed in particolare agli studi professionali e piccole imprese che richiedono fino a quattro linee fisse analogiche o 2 ISDN, è composto da listini bundle voce e ADSL (All Inclusive Business L e All Inclusive Business Unlimited) che offrono chiamate illimitate verso tutti i fissi e mobili nazionali e ADSL illimitata, dai listini Absolute ADSL Business che offrono connettività ADSL illimitata e chiamate voce a consumo e dai listini Noi Unlimited Affari che offrono chiamate illimitate verso tutti i fissi e mobili nazionali, chiamate illimitate verso i fissi e telefonini del conto telefonico WIND-Infostrada ed ADSL a consumo. L’intero portafoglio di offerta è disponibile in copertura di rete WIND sia su linea già attiva con altro operatore che su nuova linea. Per tutti i clienti con Partita IVA sia nuovi che già acquisiti continua la possibilità di sottoscrivere la nuova offerta seconda linea, che prevede una linea solo voce aggiuntiva, utilizzabile anche per ricevere ed inviare fax, ed utilizzare il POS. I clienti Telecom ISDN e Fastweb o Vodafone con numerazione aggiuntiva possono così finalmente scegliere di passare ad Infostrada senza perdere i propri numeri telefonici. I piani Absolute ADSL Business e All Inclusive Business Unlimited, diventano più vantaggiosi grazie alle corrispondenti versioni “Super” : soluzioni integrate tra telefono fisso, ADSL, fonia mobile e Dati. A completamento dell’offerta vengono proposti, a prezzi estremamente concorrenziali, dei pack “plug&play” per rispondere alle esigenze più comuni: l’Internet Pack, composto da un Router Wi-Fi, da una Internet key 3G, offerto in abbinamento ad una SIM dati con due mesi di traffico incluso completamente gratuito, consente di navigare su rete mobile in attesa dell’attivazione del servizio ADSL e di avere una linea di back-up su rete mobile ad attivazione completata; l’Internet-&-Video Pack contiene invece oltre al Router Wi-Fi ed alla internet Key, una videocamera IP per consentire al cliente di video-controllare il proprio ambiente professionale, di registrare le immagini ed accedervi da PC o dispositivi mobili. Per le PMI, WIND offre un’ampia gamma di prodotti dual-play (voce + internet) con piani tariffari basati su tecnologia VoIP con traffico senza limiti verso numeri fissi e mobili nazionali e verso rete fissa Internazionale (Europa Occidentale, USA e CANADA), ADSL senza limiti fino a 20MB con una banda minima garantita di 300kbps e indirizzo IP statico. L’offerta è disponibile sia in versione con 2 linee (All Inclusive Aziende Smart), che in versione da 3 a 8 linee (All Inclusive Aziende). L’offerta VoIP diventa ancora più vantaggiosa grazie alla Super All Inclusive Aziende, se combinata con i piani mobili Unlimited sia in Abbonamento che Ricaricabile fino ad un massimo di 10 SIM e con Super Internet, se combinata con le nuove offerte dati. Disponibile inoltre WIND Smart Office, la nuova offerta che Relazione sulla gestione 31 dicembre 2015 15 include un centralino virtuale pensata per le piccole e medie imprese, basata su tecnologia VoiP. WIND Smart Office è disponibile in due profili: Small, che consente di attivare fino a 10 interni fissi o mobili con 3 chiamate in contemporanea, e Large per le aziende che hanno necessità di avere fino a 100 interni, di cui al massimo 25 fissi, con 6 chiamate in contemporanea. Anche con Super Smart Office è possibile usufruire di sconti sulla connettività se si attivano anche le offerte mobili. Dal 7 settembre è disponibile inoltre Netride Smart, una soluzione che offre notevoli possibilità di personalizzazione e flessibilità ideata per soddisfare le esigenze dei clienti SME. Nel portafoglio offerte è sempre attivabile anche l’offerta WIND Impresa che offre da un minimo di 6 a un massimo di 60 chiamate in contemporanea ed offre la possibilità di sottoscrivere un servizio di noleggio, gestione e manutenzione dei centralini telefonici. Vendita e distribuzione servizi di rete fissa La strategia distributiva è basata sul concetto di omnicanalità (negozi, web o telefono) seguendo le esigenze del cliente che sceglie autonomamente il canale di vendita a lui più congeniale. In termini di performance il canale di vendita più rilevante è il retail (negozi monomarca e multimarca) che attraverso le offerte integrate continua a crescere di peso. A seguire c’è il call center 159 ed il web, mentre sono ormai residuali le attività dei call center outbound, utilizzati per lo più per attività di acquisizione su segmenti molto specifici di clientela. Servizi di Interconnessione WIND offre ad altri Operatori i propri servizi wholesale, attraverso i quali mette a disposizione la propria capacità di rete e gestisce il traffico di terminazione di chiamata in entrata e in uscita sulla propria rete per operatori nazionali ed internazionali. Come corrispettivo per la gestione delle chiamate che terminano sulla propria rete mobile o fissa, WIND riceve dagli altri Operatori un compenso. Allo stesso modo, WIND è tenuta a pagare tariffe di terminazione agli altri Operatori per le chiamate che terminano sulle loro reti di telefonia mobile o fissa. Le tariffe di interconnessione da mobile a mobile, da mobile a fisso, da fisso a mobile e da fisso a fisso, sono regolate dall’AGCOM. Servizio Clienti e Caring Le attività del servizio assistenza clienti WIND sono coordinate dalla Direzione Customer Management, organizzata al fine di supportare le diverse esigenze: clienti con ricaricabile (mobile), abbonamenti (telefonia fissa, mobile ed Internet) e clientela aziendale. Al fine di fornire un servizio su misura, per alcuni segmenti di clientela particolarmente rilevanti come le comunità etniche, WIND offre il servizio assistenza clienti anche in lingua straniera. I call center dedicati alla clientela residenziale sono dislocati su tutto il territorio nazionale. Il servizio clienti WIND prosegue nell’evoluzione della propria organizzazione operativa focalizzandosi, oltre che sulla fase di attivazione anche sulla sempre crescente necessità di assistenza multiservizio Mobile-Fisso-Internet. Continua inoltre l’integrazione tra i propri Customer Care e le strutture di vendita al fine di offrire un servizio di assistenza al cliente diffuso capillarmente anche attraverso i propri punti vendita sul territorio, rendendolo così più diretto e trasparente. In un mercato saturo, con forti dinamiche e con un incessante rinnovo e ampliamento del portafoglio offerta, occorre detenere una visione che ponga il cliente al centro del proprio business. E’ cruciale realizzare delle politiche di gestione del cliente, coerenti e sinergiche tra i vari settori che costituiscano un fattore discriminante e di successo. Relazione sulla gestione 31 dicembre 2015 16 Questa visione rappresenta un patrimonio storico di WIND, una filosofia che coinvolge ed unisce tutti i settori aziendali, dal marketing alle vendite, dall’assistenza clienti alle funzioni tecniche della rete e dell’information technology. E’ stato predisposto un articolato set di attività di monitoraggio dei diversi punti di contatto tra il Cliente e l’Azienda per misurare la soddisfazione e la raccomandabilità di WIND, attraverso la metodologia di rilevazione NPS. Così da rilevare prontamente le esigenze dei clienti, fornire risposte specifiche e mirate e, più in generale, individuare le principali aree di sviluppo in linea con le attese raccolte dai clienti stessi. La direzione Customer Relationship Management di WIND si pone così l’obiettivo di comprendere, anticipare e rispondere ai bisogni dei clienti attuali e potenziali con l'obiettivo di accrescere il valore della relazione su tutti i segmenti presidiati, sul consumer (mobile e fisso) e sul mercato aziende, con una struttura organizzativa focalizzata per mercato. Un fattore di successo per le iniziative di CRM che ha acquisito maggior rilievo nel corso del 2015, è la capacità di saper intercettare real-time il cliente, durante il suo ciclo di vita ed in particolare in presenza di determinati comportamenti di consumo. Questo è stato possibile grazie alla sofisticazione e l’evoluzione degli strumenti di analisi e campaign management. In coerenza con la rilevazione dei bisogni del cliente, il CRM WIND offre opportune soluzioni in termini di prodotto e offerta, veicolate attraverso canali di relazione tradizionali e digitali. Le azioni commerciali sulla clientela sono condotte ricorrendo anche alla propria rete distributiva che si è evoluta da canale di acquisizione di nuovi contratti a canale che cura anche di gestione del cliente. WIND pone molta attenzione alla gestione dei punti di contatto digitali e agli strumenti di assistenza clienti online garantendo standard qualitativi elevati e spingendone l’utilizzo. L’APP MyWIND, che ormai si avvicina ai 10 milioni di download, rappresenta il punto di contatto digitale privilegiato con i clienti WIND in possesso di uno smartphone o Tablet. La versione 4.0 ha visto una profonda rivisitazione grafica e funzionale ed un notevole miglioramento della user experience, riscontrando un notevole successo da parte dei clienti che hanno confermato MyWIND come App con il miglior rating del mercato sugli store. Oltre al Widget Android, è ora disponibile anche quello per iOS, che consente di avere le informazioni principali sullo stato della propria offerta direttamente dal Centro Notifiche del proprio iPhone, e la funzione “tile” per visualizzare i dati sulla schermata principale del Windows Phone. Il 2015 è stato anche l’anno della WIND Talk, una App di messaggistica integrata che rappresenta un nuovo modo di interagire con il cliente e di proporre servizi esclusivi. La WIND Talk, infatti, oltre ad offrire le medesime potenzialità delle principali App di messaggistica già presenti sul mercato, offre la possibilità di contattare via Chat l’Assistenza Clienti WIND o alcuni negozi WIND. Tramite WIND Talk si può inoltre richiedere biglietti per il trasporto pubblico e trasferire credito telefonico in maniera semplice ai propri contatti in possesso di linea prepagata WIND. Anche i Social Network continuano ad essere per WIND un importante punto di contatto, di ascolto e di gestione dei clienti, registrando una crescita della fan base fino ad avvicinarsi al milione di Fan su Facebook, ma soprattutto del numero di contatti. WIND continua a mantenere livelli di eccellenza nelle speciali classifiche di Social care “Top Brands” di Facebook e Twitter pubblicate mensilmente da Blogmeter (Blogmeter.com) nella rapidità di gestione dei contatti. Relazione sulla gestione 31 dicembre 2015 17 Marketing e Branding Advertising Offline WIND consolida la propria strategia Advertising e apre l’anno con una nuova campagna TV con il format “movie” ed il genere cinematografico della fantascienza. Durante tutto il primo trimestre 2015 Giorgio Panariello e il suo compagno Giovanni Esposito sono protagonisti di una avventura nello spazio a bordo della tecnologica stazione orbitante WIND che, a partire da marzo, in seguito ad un ammaraggio di fortuna, li sposterà su un’isola deserta. Durante tutto il secondo trimestre continua la pubblicità dedicata all’offerta All Inclusive Music con l'on air realizzato con stralci di videoclip del DJ di Calvin Harris. Dal 6 giugno la campagna estiva, con un trattamento “Action anni 80”, lancia una coppia inedita 'Rosario Fiorello-Carlo Conti', on air fino a fine luglio. A settembre Fiorello e Conti chiudono la saga con due spot: ADSL Infostrada e All Inclusive Young. In autunno WIND torna in TV con Giorgio Panariello, che interpreta, nel format Movies, l’Agente 320: dopo il lancio con un teaser, la campagna continua con i prodotti All Inclusive 2 Giga, Passa a WIND, Porta i tuoi amici e Christmas Ricarica. Si aggiunge inoltre un’affissione nazionale a supporto dell’offerta in abbonamento WIND Magnum, con testimonial Vanessa Incontrada. Sempre in ambito “Out Of Home” (OOH), WIND è presente in Stazione Centrale a Milano con due soggetti: il primo dedicato alla Orange Week, cui segue un soggetto Porta i tuoi amici, on air fino al 31 dicembre. Durante il 2015, a supporto del lancio della All Inclusive Music, WIND è presente in una serie di trasmissioni a tema musicale: Forte Forte Forte, Sanremo, The Voice, WIND Music Awards e, da settembre, XFactor 9. Nel 2015 il segmento business ed in particolare le offerte All Inclusive Unlimited sono promosse tramite una serie di campagne radio con testimonial Vanessa Incontrada. A maggio, nell’area Nord Est Italia parte una campagna radio e affissioni, rivolta al target delle piccole e medie aziende, con l’obiettivo di aumentare l’awareness del brand WIND Business in un territorio con un’alta concentrazione di imprese. Tra le iniziative più significative a livello locale da maggio ad ottobre WIND è presente a Milano, in occasione dell’EXPO 2015, con l’iniziativa WIND Ti Dona che punta a diffondere l’awareness del brand Digital Home & Life. Advertising Online Sono significativi e costanti, durante tutto l’anno, gli investimenti nei media digitali volti a garantire una awareness continuativa di tutti i Brand aziendali e di tutte le tipologie di offerte a portafoglio. Le pianificazioni coprono tutti i principali siti desktop e mobile, con l’utilizzo di formati standard, impact e video, i social media, la search adv e le attività unconventional. Per quanto riguarda il brand WIND si segnalano, oltre alle campagne display a supporto delle principali offerte mobili, le attività di engagement online riferite ai programmi musicali The Voice e XFactor9 che hanno garantito al brand e all’offerta All Inclusive Music una visibilità cross mediale. A novembre, in occasione del Black Friday, WIND ha proposto inoltre, attraverso impattanti posizioni sul sito Amazon.it, una speciale promozione rivolta al target tech. Con particolare riferimento ai brand Infostrada e WIND Business sono da segnalare le attività no stop mirate alla conversion online, nel caso del brand di telefonia fissa e adsl, e la lead generation nel caso del brand partita iva e SME. Continuativi sono anche gli investimenti online a supporto delle offerte a target Etnico, che hanno goduto ad ottobre di un forte push, nonché le campagne tattiche a supporto delle promozioni riservate a chi ricarica online. Tone of voice e format di comunicazione delle attività di online advertising, pur adattandosi ai diversi target di riferimento, garantiscono continuità con quanto pubblicizzato sui mezzi offline al fine di massimizzare gli investimenti aziendali nella comunicazione. Relazione sulla gestione 31 dicembre 2015 18 Corporate Advertising e Progetti Speciali Il percorso strategico istituzionale di lungo periodo intrapreso nel 2014, per ribadire il valore della vicinanza alle persone alla base del posizionamento WIND, è stato ribadito in occasione della Festa del Papà, il 19 marzo 2015, quando WIND è stata “più vicina” ai suoi clienti proponendo, solo per un giorno in prime-time, due inediti passaggi televisivi del cortometraggio “Papà”. La campagna è stata rilanciata anche on line sui principali social network e blog in target e ha ottenuto buoni apprezzamenti dal popolo del web raggiungendo importanti risultati: circa 2 milioni di visualizzazioni, il premio NC come ‘Miglior Campagna Istituzionale dell'anno’, il primo premio nella categoria ‘Migliore Viral/Mobile Marketing Campaign’ ed il secondo premio nella categoria ‘Migliore Brand Content/ Entertainment’. Il cortometraggio ha inoltre ricevuto altri 3 prestigiosi bronzi all’Eurobest, all’Epica Awards e al New York Festival e 4 riconoscimenti agli NC Digital Awards. Ad agosto l’Azienda è tornata ad esplorare la vicinanza e il rapporto fra uomo e tecnologia con il lancio del nuovo corto ‘Una grande giornata’. Nel nuovo film per il web, WIND ha scelto di raccontare ancora una storia che parla di comunicazione e di vicinanza tra le persone. Protagonista è un ragazzino che deve scegliere se trascorrere un pomeriggio con i videogame, davanti allo schermo di un tablet, o uscire e giocare a pallone con i suoi amici del cuore. Il lancio è stato supportato da una campagna sui canali social e da un piano stampa sui principali quotidiani nazionali. A solo un mese dal lancio, il video ha totalizzato oltre 8 milioni e mezzo di visualizzazioni su Facebook e più di 1 milione e 200 mila visualizzazioni su Youtube confermando l’apprezzamento del Web per una formula narrativa di maggior respiro rispetto agli standard della comunicazione. A novembre il cortometraggio WIND ha vinto il bronzo agli Eurobest Awards nella categoria Film come “Viral Film”. Giunti alla nona edizione, i WIND MUSIC AWARDS sono tornati, il 4 giugno, nel magnifico scenario dell’Arena di Verona e sono stati trasmessi in diretta in prima serata su Rai 1 raggiungendo uno share del 26,3%. Per ribadire la vicinanza di WIND alla musica e promuovere l’offerta All Inclusive Music by Napster in sinergia con l’evento WMA, quest’anno l’Azienda ha ideato e promosso un contest indirizzato a tutti gli utenti del web che consentiva ai partecipanti di aggiudicarsi dei pass per il backstage della serata e l’offerta All Inclusive Music gratis per 12 mesi. In ambito istituzionale prosegue il contributo di WIND ai giovani imprenditori attraverso il progetto WIND Business Factor. Dopo aver premiato a febbraio i vincitori dello Startup Award 2014 WIND ha aperto a marzo le qualificazioni al WIND Green Award, competizione dedicata a tutte le iniziative di sviluppo imprenditoriale, culturale e sociale con obiettivo la sostenibilità. A giugno l’incubatore virtuale di WIND ha lanciato l’edizione 2015 del WIND Startup Award contest rivolto alle startup innovative nei principali settori della digital economy. Relazione sulla gestione 31 dicembre 2015 19 LA RETE WIND ha sviluppato un'infrastruttura integrata di rete trasmissiva ad alta capacità su tutto il territorio nazionale fornendo una importante copertura sia per servizi fissi che mobili. Al 31 dicembre 2015, la rete fissa di WIND copre con servizi a larga banda ADSL il 64,5% della popolazione italiana, mentre la rete mobile copre il 99,9% della popolazione italiana. In particolare, le reti UMTS/HSPA ed LTE sono rispettivamente disponibili sul 98,5% e sul 56,3% della popolazione italiana. Il grafico rappresenta la copertura mobile della popolazione italiana al 31 dicembre 2015: Al 31 dicembre 2015 le reti mobile e fissa utilizzano 22.300 km di backbone e 5.091 km di rete MAN su cavo in fibra ottica. Le reti mobile e fissa di WIND utilizzano una piattaforma di rete intelligente, la cui capacità è stata ampliata così da fornire servizi integrati anche su rete IP. L’integrazione della rete fissa e mobile permette di offrire servizi ai clienti di telefonia mobile, rete fissa, Internet e VAS. WIND ha circa 496 accordi di roaming con altri operatori di telecomunicazioni italiani e internazionali in tutto il mondo. Fixed-Line Network La rete di trasporto fissa è costituita da fibra ottica con 22.300 km di backbone e 5.091 km di rete MAN che collega tutti i capoluoghi di provincia e le principali città d'Italia e una rete di trasmissione radio con 16.193 collegamenti radio. La rete nazionale di commutazione consiste di una rete NGN/IMS costituita da 4 Call Control nodes, 4 Media Gateway Controller e 42 Trunking Gateway. La rete nazionale è supportata da una rete NGN (Next Generation Network) dedicata all’interconnessione con gli operatori internazionali costituita da 2 Media Gateway Controller e 8 Trunking Gateway. WIND è in grado di gestire tutto il traffico di backbone su infrastrutture proprie, con scarsa necessità di affittare ulteriore capacità da terze parti. Al 31 dicembre 2015 WIND ha 1.636 siti LLU per le connessioni ad abbonati diretti, con una capacità pari a circa 3,37 milioni di linee, ed è interconnessa con 613 SGUs, che permettono la Carrier Selection “indirect” in tutta Italia, così come i servizi WLR. Relazione sulla gestione 31 dicembre 2015 20 Nel 2015 Wind ha investito sulla fibra attivando i servizi a banda ultra larga su circa il 10% della popolazione sfruttando le tecnologie Fiber To The Cabinet e Fiber To The Home. A Milano è attivo il servizio FTTH ed in prospettiva verrà esteso ad altre città sfruttando l’accordo di intenti firmato con Metroweb. Nel corso dell’anno si è inoltre sostanzialmente completata la migrazione del traffico voce di interconnessione con altri operatori nazionali in tecnologia IP. La rete WIND per l’accesso ad Internet è costituita da una rete IP, con oltre 50 POP (Point of Presence), attraverso i quali è possibile accedere ai servizi Internet diretti (xDSL) e indiretti nonché alla rete privata virtuale per servizi aziendali (xDSL, Fibra Ottica). I nodi d’accesso alla rete IP sono costituiti da 53 BRAS per i servizi Consumer e da 75 Edge Routers per l’utenza Business, dislocati nei PoP per garantire la copertura ottimale del territorio nazionale. Mobile Network WIND offre servizi di telefonia mobile attraverso tre differenti reti di Copertura 2G, 3G, 4G. Lo sviluppo della rete 2G è iniziato nel 1998 e fornisce servizi voce e dati su piattaforma EDGE. La rete 3G fornisce servizi voce e dati sfruttando la tecnologia HSPA+. WIND nel 2015 ha completato un significativo piano di refarming a 900MHz della rete UMTS. Cambiando l'uso di una parte del suo spettro, precedentemente utilizzato per il servizio GSM (un blocco di 5 MHz), è stato possibile migliorare la copertura indoor dei servizi 3G grazie ad una migliore propagazione delle frequenze a basso spettro. WIND ha inoltre messo in atto un intenso piano di roll out della rete 4G LTE (long term evolution), rete di ultima generazione per fornire servizi mobili a larga banda. Relazione sulla gestione 31 dicembre 2015 21 La tabella fornisce un'analisi della rete mobile GSM / GPRS e UMTS / HSDPA di WIND al 31 dicembre 2015. GSM/GPRS Radiating sites BSC (Base Station Controllers) MSC (Mobile Switching Centers) HLR/HSS (Home Location Register)* SGSN (Service GPRS Support Node) GGSN (Gateway GPRS Support Node)* 14.793 233 22 12 6 12 UMTS Node B RNC (Radio Network Controller) MSC-Server MGW (mediagateway) SGSN (Service GPRS Support Node)* LTE Enodeb MME HSS PDN-GW S-GW 14.105 127 26 29 12 (6 dual access; 6 triple access) 2.789 6 2 6 6 * Condiviso con UMTS/LTE Relazione sulla gestione 31 dicembre 2015 22 ATTIVITÀ DI RICERCA E SVILUPPO Al fine di selezionare le migliori tecnologie e le migliori soluzioni architetturali, per la rete fissa e mobile, WIND ha continuato a mantenere un forte presidio per studiare e sperimentare nuove soluzioni volte a incrementare le prestazioni e la “customer experience” per i clienti a banda larga per la rete mobile e fissa con particolare attenzione agli aspetti “green”: a titolo di esempio si riporta la predisposizione della Rendicontazione Energetica per poter accedere a sgravi previsti dal MISE (a partire dal 2016). Sulla rete mobile, nel 2015 WIND ha continuato ad investire sul 3G per l’ottimizzazione della rete, l’incremento di copertura realizzando nuovi siti anche per aumentare la ‘customer experience’ dei propri clienti. WIND ha già introdotto nel corso del 2015, in aree ad alto traffico, delle soluzioni small cell, valutandone i benefici sia in termini di consumi energetici che soddisfazione della clientela. Nel corso del 2016 saranno valutate e approfondite tali soluzioni per migliorare sempre di più la qualità offerta dalla rete mobile. Nel corso del 2015 WIND ha continuato a sviluppare un importante piano di roll-out della tecnologia 4G LTE sfruttando le frequenze in banda 800 MHz e 2600MHz acquisite nel corso dell’asta del 2011 con un’attenta analisi delle dotazioni spettrali per ottimizzazioni e per riuso delle frequenze GSM 900 e 1800. Lo sviluppo della rete mobile broadband sia HSPA che LTE passa attraverso l’utilizzo di tecnologie di nuova generazione quali la Single RAN (ossia una sola infrastruttura per le diverse tecnologie radio 2G, 3G, LTE) che è ormai il riferimento per la rete WIND ed il costante potenziamento del backhauling in fibra ottica delle BTS e dei ponti radio IP ad alta capacità. Studi per migliorare l’applicabilità di uno scenario di virtualizzazione e centralizzazione dei servizi VAS (SMS, MMS, VMS, IVR) sono stati condotti nel corso del 2015. Data l’importanza dei nuovi servizi e della necessità di standardizzazione per le soluzioni M2M, WIND partecipa alle valutazioni qualitative su scenari di national roaming tra gli operatori e valuta i vantaggi delle soluzioni su piattaforme centralizzate. Sulla rete fissa di accesso, WIND ha continuato a mantenere la leadership sul mercato ADSL impostando un piano di ulteriore potenziamento della copertura nazionale con infrastrutture proprietarie il cui roll-out si realizzerà anche nel corso del 2016. Sull’area di Milano è continuato lo sviluppo commerciale dei servizi FTTH (Fiber To The Home) di ultima generazione che verrà esteso nel corso del 2016 ad altre aree nazionali. WIND ha proseguito il percorso di selezione ed introduzione in rete di nuove tecnologie al fine di semplificare ed ottimizzare l'architettura di rete globale verso un paradigma "all-IP" e “future proof” che comprenda tutti i livelli di rete (fissa, mobile, trasporto e core). Confermando la propria vocazione, nel corso del 2015, WIND ha promosso l’introduzione di soluzioni volte a migliorare le potenzialità di offerta e di business dell’azienda nonché di ottimizzazione dei processi interni. Dopo gli approfondimenti e test dell’anno precedente, nel 2015 sono state implementate soluzioni relative alle aree tecnologiche: 1. Mobility: rafforzate le soluzioni per l’offerta di nuovi servizi di mobile personal cloud mobile commerce (“Crea il tuo sito”), localizzazione di persone e oggetti, controllo per domotica e videosorveglianza, machine-tomachine (es. soluzioni Digital Home & Life), mobile device management (App MyWind), dematerializzazione contratti; 2. Big Data: approfondite nel rispetto delle norme vigenti nuove soluzioni per la sentiment analysis, semantic analytics, social network analysis, network and service experience analytics; 3. Customer Experience Management: soluzioni di customer insight con arricchimento da dati social, tavoli interattivi per miglioramento dell’esperienza di vendita, nuove soluzioni text-to-speech, mobile service experience e qualità della rete E2E (end to end). Relazione sulla gestione 31 dicembre 2015 23 Nel 2015 WIND ha continuato ad allargare la ricerca di soluzioni innovative al mondo delle start-up italiane con particolare riferimento a quelle dei programmi Wind Business Factor e LUISS EnLabs che WIND sostiene e promuove; inoltre, WIND partecipa nel gruppo VimpelCom al progetto “Make Your Mark” per aiutare i giovani in nuove iniziative. Nel corso del 2015 WIND ha partecipato attivamente a diversi progetti di ricerca, in grado di sfruttare le opportunità di finanziamento disponibili a livello di Comunità Europea, nonché a livello Pubblica Amministrazione locale concentrando la propria attenzioni sui temi di interesse: 1. Soluzioni per la Mobilità sostenibile mediante l’uso di dati raccolti dalla rete mobile e da sensori distribuiti per applicazioni di geo-localizzazione, sicurezza, pianificazione traffico e turismo sostenibile e sviluppo di soluzioni per analisi BIG DATA in collaborazione con enti di ricerca, normativi ed università; 2. Soluzioni per la gestione della sicurezza e della privacy per l’accesso ai dati nel caso di uso di terminal mobili secondo il modello “BYOD” (Bring Your Own Device); 3. Soluzioni volte alla Green ICT con particolare attenzione ai data center “green” realizzati secondo nuove regole volte al miglioramento dell’uso dell’energia sia grazie all’uso di apparati innovativi che grazie a processi ottimizzati di produzione e controllo presso il data center che coinvolgono anche i fornitori di energia. Relazione sulla gestione 31 dicembre 2015 24 RISORSE UMANE Il personale presente nel Gruppo WIND al 31 dicembre 2015 è pari a 6.814 unità. Consistenza al Num. medio dipendenti nel Periodo 31/12/2015 31/12/2014 2015 2014 Dirigenti 120 124 122 127 Quadri 630 621 626 623 6.064 6.149 6.117 6.204 6.814 6.894 6.865 6.954 Impiegati Totale Gruppo WIND Nel corso del 2015 nella Capogruppo si sono registrate complessivamente 119 assunzioni e 135 cessazioni. Inoltre con decorrenza 26 marzo, 67 risorse della società Galata SpA sono uscite dal gruppo. Di seguito sono illustrate le caratteristiche del personale del gruppo WIND. Età media: 42 Laureati escl. Call Center: 26% La presenza femminile è pari al 47%. Dal punto di vista geografico l’allocazione del personale WIND vede oltre il 74% del personale distribuito tra le sedi di Milano, Roma, Napoli e Ivrea. Sedi Milano* 31/12/2015 31/12/2014 13% 12% Ivrea 9% 9% Roma 34% 34% Napoli* 18% 18% Altro 26% 27% 100,0% 100,0% Totale (*) Milano include la sede di Rho, Napoli include la sede di Pozzuoli Relazione sulla gestione 31 dicembre 2015 25 Di seguito la distribuzione del personale per dipartimenti: Dipartimenti 31/12/2015 31/12/2014 Network 35% 34% Information Technology 11% 6% Customer Care 17% 23% Marketing & Vendite 25% 25% Staff 12% 12% 100% 100% Totale Organizzazione Con decorrenza 18 febbraio 2015, è stato conferito alla nuova società Galata SpA il ramo aziendale delle attività di gestione e manutenzione di parte delle torri di telecomunicazione WIND. Nel corso del mese di maggio, in continuità con il percorso teso all’innovazione digitale, WIND ha costituito la nuova Business Unit Digital con l’obiettivo di definire le offerte commerciali rivolte al crescente segmento di clientela “fully digital”. Nel corso del terzo trimestre 2015 sono state ri-organizzate le funzioni di marketing e sviluppo prodotti consumer e SME in ottica di una maggiore focalizzazione di prodotto; inoltre, al fine di potenziare l’offerta rivolta al mercato Large, sono state razionalizzate le funzioni di supporto alla vendita per migliorarne l’efficacia e l’efficienza operativa. Nel corso del quarto trimestre infine, con l’obiettivo di massimizzare la focalizzazione e il presidio strategico delle piattaforme e dei sistemi informativi e di rete e in coerenza con l’evoluzione del business, sono state costituite le Direzioni tecniche di Information Technology e Network a diretto riporto dell’Amministratore Delegato. Sviluppo A fine gennaio 2015 è stato avviato l’annuale processo di valutazione, che si conferma come strumento orientato allo sviluppo individuale e alla gestione della prestazione. Al 30 settembre 2015, il 99,94% della popolazione ha ricevuto la valutazione ed il 92,10 % ha concluso il processo di feedback. Formazione Nel corso del 2015 sono state erogate 40.155 giornate di formazione/uomo, riconducibili principalmente alle attività di formazione del New Sourcing Model per WIND. In merito alle attività formative di reskilling, conseguenti all’accordo sindacale firmato nel mese di luglio 2014, sono state realizzate nel 2015 per i progetti New Sourcing Model 28.816 giornate di formazione/uomo, che hanno coinvolto un totale di 647 dipendenti, realizzate sia da parte di fornitori specializzati esterni (70%), sia con la collaborazione dei dipendenti interni afferenti alle aree sopraindicate, esperti delle tematiche più specifiche del mondo WIND. Alcune attività formative sono ancora in corso e verranno realizzate nei prossimi mesi. Il 23% delle attività organizzate con i fornitori sono state finanziate, utilizzando i fondi disponibili, predisponendo 7 piani presentati e già approvati in termini di rendiconto finale da Fondimpresa. Relazione sulla gestione 31 dicembre 2015 26 Il progetto di formazione on line del Modello 231 ha coinvolto durante l’anno un totale di 545 dipendenti; in totale a fine 2015 risulta formata il 98% della popolazione aziendale per quanto riguarda il modulo generale, e il 97% della popolazione target per quanto riguarda la fase formativa, sempre on line, focalizzata alle aree di rischio del modello peculiari rispetto al business e indirizzata a quadri e dirigenti. Nel mese di ottobre 2015 è partita la formazione on line sul Codice di Condotta, che ha già coinvolto 487 dipendenti. Tutte le attività on line di cui sopra proseguiranno, fino a completamento, nel prossimo anno. Relazioni industriali Nel corso dell’anno si sono tenuti diversi incontri tra l’Azienda e le OO.SS. – sia a livello nazionale che territoriale - nel corso dei quali è stato analizzato l’avanzamento dei processi finalizzati al new sourcing model, così come previsto dall’ accordo sindacale del 29 luglio 2014. In questa sede l’Azienda ha illustrato nel dettaglio le attività oggetto di internalizzazione e le iniziative di formazione a sostegno del personale interessato dai processi di riqualificazione e mobilità professionale. Inoltre, sono stati sottoscritti una serie di accordi tra l’Azienda e le OO.SS. per richiedere a Fondimpresa, fondo interprofessionale per la formazione, il finanziamento di piani formativi finalizzati a sostenere le iniziative di riconversione professionale previste dall’accordo del 29 luglio 2014. Nel mese di febbraio è stata esperita la procedura ex art. 47 della Legge 428/90 relativa al conferimento della struttura Towers Development in Galata SpA, società per il cui sviluppo WIND ha individuato un primario operatore di settore specializzato nelle infrastrutture di rete. A valle della procedura è stato sottoscritto un verbale di accordo tra l’Azienda e l’OO.SS. che ha previsto per il personale interessato dal conferimento, il mantenimento dei principali trattamenti economici e normativi attualmente in essere in WIND, fermo restando quanto previsto dall’art. 2112 del Codice Civile. Nel quadro delle iniziative mirate al contenimento del costo del lavoro è stato firmato un accordo finalizzato a facilitare l’utilizzo delle ferie attraverso la definizione di un programma di chiusure collettive. Nel corso dell’anno non si sono registrate iniziative di sciopero e, comunque, non si sono avuti impatti sull’operatività aziendale per effetto di iniziative sindacali. In data 9 febbraio 2016 è stato firmato un accordo con il sindacato per rendere più efficiente il modello di business dell’Azienda attraverso il completamento del piano di internalizzazione di attività già avviato e le conseguenti azioni di riqualificazione del personale. A sostegno di questo processo è stata concordata l’applicazione dei contratti di solidarietà per ulteriori 18 mesi, con l’obiettivo di riassorbire completamente le eccedenze, anche utilizzando strumenti innovativi quali il telelavoro ed altre forme flessibili di lavoro. Inoltre è stata condivisa l’applicazione della procedura prevista dalla legge Fornero per consentire la risoluzione consensuale del rapporto di lavoro ad un massimo di 50 lavoratori che, entro il 2016, si trovino a non più di quattro anni dal perfezionamento dei requisiti per la pensione. Da ultimo è stato deciso che, per l’anno 2017, verrà istituito un sistema di “flexible benefits” tramite il quale i dipendenti potranno accedere, entro limiti di spesa definiti, ad un portafoglio di beni e servizi in convenzione beneficiando, in al modo, dei vantaggi riconosciuti dalla nuova normativa fiscale (artt. 51 e 100 del TUIR). Relazione sulla gestione 31 dicembre 2015 27 CORPORATE RESPONSIBILITY WIND ha avuto fin dalla sua costituzione un’attenzione particolare per le attività di corporate responsibility, finalizzate ad adottare un comportamento responsabile nei confronti di tutti gli stakeholder interni ed esterni e ad integrare sempre meglio gli aspetti sociali ed ambientali con le proprie attività di business. Questo approccio è continuato anche nel 2015 con una serie di attività ormai consolidate affiancate a nuovi progetti. A giugno 2015, WIND ha pubblicato il proprio dodicesimo Bilancio di Sostenibilità, per rendicontare ai propri stakeholders le performance economiche, sociali ed ambientali realizzate l’anno precedente. Con un approccio innovativo, il Bilancio ha coinvolto direttamente rappresentanti delle diverse categorie di stakeholders, per definire insieme a loro le aspettative nei confronti dell’azienda nel quadro delle principali sfide future del settore telecomunicazioni. Integrando l’obiettivo di trasparenza con quello di fruibilità, il Bilancio, redatto secondo le linee guida G4 della Global Reporting Initiative, è disponibile in versione web, in un mini-sito integrato con il sito istituzionale Windgroup. Nel corso del 2015 WIND ha sviluppato ulteriormente il proprio impegno in iniziative a sostegno delle giovani generazioni e di tutte quelle forme di “innovazione sociale” che nascono grazie alle nuove tecnologie digitali. E’ continuata con successo l’iniziativa Wind Business Factor - piattaforma web nata nel 2011 che aiuta gli aspiranti imprenditori a trasformare la propria idea di business in una concreta attività imprenditoriale – che con il “WIND Green Award” ha voluto premiare progetti di sviluppo imprenditoriale e sociale che avessero obiettivi di sostenibilità. Sono, inoltre, proseguite la partnership con l’incubatore LUISS Enlabs di Roma, nata nel 2013, e quella nata nel 2014 con Sistemi Informativi Confindustria ne “Latuaidead’impresa”, iniziativa rivolta a diffondere la cultura imprenditoriale nelle scuole superiori. Il lancio, a Gennaio, del brand VimpelCom “Make Your Mark”, del quale Wind Business Factor e Latuaideadimpresa sono entrati a far parte, testimonia l’interesse per tali temi a livello di Gruppo. A marzo si è tenuta la prima edizione dei “WIND Transparency Awards”, i premi della trasparenza, dedicati alle iniziative innovative di openness in Italia, selezionate da un apposito Comitato Scientifico. L’evento ha ospitato anche la premiazione del concorso riservato agli utenti di Wind Transparency Forum, la piattaforma web lanciata da WIND a ottobre 2014 che raccoglie e racconta in un magazine digitale le iniziative innovative di trasparenza che nascono sul web grazie alla condivisione aperta di dati e informazioni ed alle nuove forme di collaborazione on-line. Infine, sempre in tema di innovazione a impatto sociale legata alle tecnologie digitali, a dicembre l’azienda ha lanciato la piattaforma Wind For Fund. Si tratta di una piattaforma di crowdfunding, creata in partnership con Derev, che consente a coloro che creano e vogliono promuovere un progetto non solo di finanziarsi in modo pubblico e trasparente, ma anche di testare direttamente la validità della propria idea di fronte al giudizio della community. La piattaforma è dedicata a iniziative di valore sociale selezionate in tre grandi aree: no profit, startup e tecnologia, progetti civici. Dal punto di vista della tutela dell’ambiente, WIND ha dato seguito nel corso dell’anno alla partnership con WWF su clima ed energia avviata sul finire dell’anno precedente. Grazie agli investimenti in efficienza energetica, l’azienda nel 2015 ha registrato una riduzione del 36% delle proprie emissioni di CO2 per unità di traffico rispetto alla “baseline” di due anni prima. Inoltre, dal 2015 WIND ha incrementato in modo sostanziale l’utilizzo di energie rinnovabili, portandole al 70% dell’energia elettrica acquistata. Dal punto di vista delle iniziative di charity e solidarietà sociale, infine, WIND ha continuato nel 2015 la propria strategia di coinvolgimento attivo di clienti e dipendenti, coerentemente con il suo claim istituzionale “più vicini”. Relazione sulla gestione 31 dicembre 2015 28 L’iniziativa All Inclusive Solidale, lanciata a dicembre 2013, ha registrato la nuova partnership con il progetto “Illuminiamo il Futuro” promosso da Save The Children a sostegno dei bambini a rischio di emarginazione educativa in Italia. I clienti WIND possono contribuire a sostenere i “punti luce”, centri per il recupero scolastico di Save The Children, direttamente attraverso il proprio piano tariffario, con WIND che raddoppia le somme donate. Con “WIND adotta una scuola”, realizzata dal 2013 in collaborazione della fondazione Sodalitas, anche nel 2015 l’azienda ha consentito ai propri dipendenti di essere “mentori” nei confronti degli studenti di tre istituti tecnici delle periferie di Milano, Roma e Napoli, città nelle quali WIND ha le proprie sedi principali, seguendoli in quella fase importantissima della vita individuale che dalla scuola li avvicina al mondo del lavoro o alle scelte universitarie. In termini di volontariato aziendale, hanno inoltre confermato un notevole successo le donazioni del sangue svolte nelle principali sedi aziendali, e la partecipazione alla “Race for the cure”, la corsa per la lotta contro i tumori al seno. Infine è proseguito, grazie al progetto “Insieme Si Può”, nato nel 2014, il coinvolgimento diretto dei dipendenti WIND nel proporre e votare, attraverso la intranet aziendale, le iniziative di solidarietà che l’azienda contribuirà a finanziare. Una modalità di scelta partecipata della charity, che dà preferenza alle iniziative vicine alle sedi aziendali alle quali i dipendenti possano partecipare anche come volontari. Relazione sulla gestione 31 dicembre 2015 29 SCENARIO REGOLAMENTARE AL 31 DICEMBRE 2015 Mercato Fisso Attività Antitrust Procedimento I761 In data 4 aprile 2013, l’AGCM ha avviato un procedimento per possibile intesa nel mercato dei servizi tecnici accessori all’ingrosso alla rete telefonica fissa sulla base di una segnalazione effettuata da WIND nel 2012. Il procedimento, denominato I761, è stato inizialmente volto ad accertare l’esistenza di violazioni dell’articolo 101 del TFUE (intese tra società tecniche che forniscono servizi tecnici accessori all’ingrosso alla rete telefonica fissa di Telecom Italia). In data 10 luglio 2013, il procedimento è stato esteso dall’Antitrust anche a Telecom Italia (TI) per l’attività di influenza da quest’ultima esercitata sull’operato delle società tecniche. Il procedimento è stato successivamente prorogato dall’Antitrust fino al 31 dicembre 2015 per poter attuare una serie di approfondimenti. Il 6 ottobre 2015 si è svolta dinnanzi all’Autorità l’Audizione finale. L’Autorità il 23 dicembre 2015 ha chiuso il procedimento pubblicando nel proprio bollettino il provvedimento finale. sanzionando Telecom Italia e 6 System (Alpitel, Ceit Impianti, Sielte, Sirti, Site, Valtellina) dopo aver accertato la violazione dell’articolo 101 del TFUE. La sanzione complessiva è stata di circa 28 milioni di euro. Il provvedimento del 10 luglio 2013, con cui l’AGCM ha esteso il procedimento I761 nei confronti di Telecom Italia, è stato da quest’ultima impugnato dinanzi al TAR Lazio. In occasione dell’udienza dell’11 giugno 2014, Telecom Italia ha chiesto la cancellazione ed il rinvio dell’udienza. Il TAR ha accolto la richiesta di Telecom Italia ed ha pertanto disposto la cancellazione della causa dal ruolo. Procedimento A428C In data 15 luglio 2015, l’AGCM ha avviato un procedimento nei confronti di Telecom Italia contestandole la violazione di cui all'articolo 15, comma 2, della legge n.287/90 per inottemperanza alle lettere a) e c) del provvedimento dell'Autorità n. 24339 del 9 maggio 2013 (provvedimento emesso a conclusione del procedimento A428). L’Autorità ha, infatti, ritenuto che i nuovi elementi acquisiti, a fronte di segnalazione di alcuni operatori, evidenzino il perpetuarsi di condotte anticoncorrenziali nello svolgimento delle attività di fornitura di servizi di accesso all’ingrosso, nei confronti degli operatori alternativi e che tali comportamenti violano la diffida ad astenersi dal porre in essere comportamenti analoghi a quelli oggetto dell’infrazione accertata per abuso di posizione dominante con il sopra citato provvedimento n. 24339/2013. Il 4 gennaio 2016, l’AGCM ha pubblicato la propria decisione di prorogare il termine di conclusione del procedimento fino al 31 luglio 2016. Offerte di Riferimento di Telecom Italia Nel mese di settembre 2014 è stata pubblicata la consultazione pubblica sull’offerta di riferimento di Telecom Italia relativa all’interconnessione fissa per l’anno 2013 (delibera 71/14/CIR). AGCOM ha sottoposto al vaglio della Commissione Europea il proprio schema di decisione. Successivamente AGCOM ha pubblicato in data 26 giugno 2015 la decisione finale (delibera 52/15/CIR). Relazione sulla gestione 31 dicembre 2015 30 Alla fine del mese di dicembre 2014 è stata avviata con la delibera 135/14/CIR la consultazione pubblica relativa all’offerta di riferimento ULL e co-locazione 2014 di Telecom Italia per tutte le tematiche di carattere tecnico e procedurale oltre che le condizioni economiche dei servizi soggetti ad orientamento al costo, quali i contributi una tantum e i servizi di co-locazione secondo quanto prospettato nello schema di provvedimento di analisi di mercato. In data 7 gennaio 2015 è stata avviata con la delibera 136/14/CIR la consultazione pubblica relativa all’offerta di riferimento WLR 2014 di Telecom Italia per tutte le tematiche di carattere tecnico e procedurale oltre che le condizioni economiche dei servizi in essa inclusi. Tali condizioni economiche sono valutate sulla base dell’orientamento al costo per contributi e servizi accessori, in linea con i preliminari orientamenti della nuova analisi di mercato che ne prevede la valutazione annuale nel procedimento di approvazione dell’offerta di riferimento. La decisione finale sull’OR WLR 2014 è stata pubblicata da AGCOM con la decisione 168/15/CIR, mentre la decisione sull’OR ULL 2014 è stata pubblicata da AGCOM con la decisione 169/15/CIR. Per i canoni di accesso sia del WLR che dell’ULL 2014 la valutazione è stata svolta nell’ambito dell’analisi di mercato dell’accesso fisso. A febbraio 2015 con la delibera 17/15/CIR, AGCOM ha avviato la Consultazione pubblica concernente l’approvazione dell’offerta di riferimento di Telecom Italia per l’anno 2014 relativa ai servizi trasmissivi a capacità dedicata (circuiti terminating, flussi di interconnessione e raccordi interni di centrale). Anche in tale consultazione sono state valutate tutte le tematiche di carattere tecnico e procedurale oltre che le condizioni economiche dei servizi soggetti ad orientamento al costo, quali i contributi una tantum e i flussi di interconnessione lasciando invece la definizione dei canoni dei servizi terminating all’approvazione della relativa analisi di mercato in corso. La decisione finale sull’OR terminating 2014 è stata adottata da AGCOM con la decisione 167/15/CIR. Successivamente è stata avviata, la consultazione pubblica sullo schema di provvedimento di approvazione delle due offerte di riferimento di Telecom Italia per l’anno 2014 relative ai servizi di accesso alle infrastrutture NGAN e al servizio di accesso End-to-End. La decisione finale sulle OR appena citate è stata adottata da AGCOM con la delibera 171/15/CIR. A luglio 2015 è stata avviata la consultazione pubblica sullo schema di provvedimento di approvazione delle due offerte di riferimento di Telecom Italia per l’anno 2014 relative ai servizi bit-stream su rete in rame e ai servizi bitstream NGA (e VULA). Le consultazioni sono ancora in corso. Nel mese di ottobre 2015 con la delibera 119/15/CIR, AGCOM ha avviato la consultazione pubblica sull’OR di interconnessione 2014 di Telecom Italia. In tale consultazione AGCOM sottopone alle osservazioni del mercato anche una revisione delle tempistiche sottostanti la procedura di Number Portability pura del fisso. La consultazione è in corso. Nel mese di gennaio 2015, AGCOM ha avviato la consultazione pubblica per la revisione delle OR ULL 2015 e 2016 di Telecom Italia. La Consultazione è in corso. Nel mese di marzo 2014, Telecom Italia ha notificato i ricorsi per l’annullamento delle delibere 746/13/CONS e 747/13/CONS, contestando in massima parte l’approccio adottato dall’Autorità per la determinazione del WACC, il parametro che indica la remunerazione del capitale investito su cui, tra l’altro, si basa il prezzo ULL. WIND si è costituita in giudizio, in difesa di AGCOM, in entrambi i procedimenti. Anche Fastweb, per motivi diversi, ha impugnato le predette delibere per il 2013. BT ha impugnato invece soltanto la delibera 746/13/CONS, relativa alla determinazione del prezzo per il WBA 2013. Il ricorso di BT non è stato notificato ma WIND ha deciso di intervenire nel predetto procedimento. L’udienza per la discussione del merito, relativa sia ai ricorsi presentati da Telecom Italia per l’annullamento delle delibere 747/13/CONS e 746/13/CONS, sia ai ricorsi presentati da Fastweb per l’annullamento delle medesime delibere e da BT per l’annullamento parziale della delibera 746/13/CONS era prevista per il 19 novembre 2014. Relazione sulla gestione 31 dicembre 2015 31 Con sentenza del 18 febbraio 2015, il TAR Lazio ha respinto i ricorsi presentati da Telecom Italia, Fastweb e BT per l’annullamento della delibera 746/13/CONS (approvazione dell’Offerta di Riferimento di Telecom Italia per l’anno 2013 relativa ai servizi bitstream). Con sentenza del 9 marzo 2015, il TAR Lazio ha respinto i ricorsi presentati da Telecom Italia e Fastweb per l’annullamento della delibera 747/13/CONS (approvazione dell’Offerta di Riferimento di Telecom Italia per l’anno 2013 per i servizi di accesso ULL). Il 18 maggio 2015 Telecom Italia e Fastweb hanno notificato a WIND il ricorso in appello al Consiglio di Stato per la riforma o l’annullamento della sentenza del TAR di rigetto del ricorso presentato per l’annullamento della delibera 746/13/CONS (WBA 2013). WIND si è costituita in giudizio il 5 giugno 2015 e, a valle dell’udienza svoltasi il 24 settembre 2015, le cause sono state trattenute in decisione. Siamo quindi in attesa della sentenza del Consiglio di Stato. Il 9 giugno 2015 Telecom Italia e l’11 giugno Fastweb hanno anche notificato a WIND il ricorso in appello al Consiglio di Stato per la riforma o l’annullamento della sentenza del TAR di rigetto del ricorso presentato per l’annullamento della delibera 747/13/CONS (ULL 2013). Il 24 giugno 2015 WIND si è costituita in giudizio e, a valle dell’udienza svoltasi il 24 settembre 2015, le cause sono state trattenute in decisione. Siamo quindi in attesa della sentenza del Consiglio di Stato. BT ha presentato ricorso in appello al Consiglio di Stato per la riforma o l’annullamento della sentenza del TAR di rigetto del ricorso presentato per l’annullamento della delibera 746/13/CONS (WBA 2013). In data 6 giugno 2015 WIND ha notificato a BT l’atto di intervento in giudizio. L’udienza si è svolta il 24 settembre e la causa è stata trattenuta in decisione. Siamo quindi in attesa della sentenza del Consiglio di Stato. Telecom Italia ha inoltre impugnato nel mese di novembre 2014 le delibere 67-68-69-70/14/CIR relative al prezzo per il WLR 2013, accesso NGAN 2013, NGA bit-stream e VULA 2013 e servizi trasmissivi a capacità dedicata 2013. WIND si è costituita in tutti i giudizi a sostegno della posizione di AGCOM. Anche Fastweb ha impugnato la delibera 67/14/CIR e WIND si è costituita in giudizio. Le date delle udienze non sono ancora fissate. FTTCab e tavolo tecnico subloop unbundling Recentemente è stato istituito da AGCOM il tavolo tecnico sul sub-loop unbundling, allo scopo di definire tematiche sia tecniche che procedurali inerenti questo servizio, che fornisce la base per l’erogazione da parte degli operatori alternativi di servizi NGA di tipo FTTCab. Nei primi quattro incontri (21 febbraio e 7, 21 e 28 marzo 2014), gli operatori hanno fatto le loro proposte sulle specifiche tecniche dei cabinet che accoglieranno gli apparati degli OLO (affiancati agli esistenti cabinet di Telecom Italia) e dei sopralzi (sia sul cabinet OLO che sul cabinet di Telecom Italia). Inoltre, sono state presentate proposte sulle procedure di annuncio per l’alloggiamento di uno o più unità ottiche (ONU) degli OLO nei sopra citati cabinet e sopralzi. In base agli elementi emersi sul tavolo, l’Autorità ha pubblicato la delibera 155/14/CONS (impugnata da Telecom Italia e da Fastweb con motivi aggiunti ai ricorsi principali presentati al TAR Lazio per l’annullamento delle delibere 747/13/CONS e 746/13/CONS, che, come detto, sono stati respinti dal TAR Lazio con sentenze del 18 febbraio 2015 e del 9 marzo 2015), in cui di fatto è stato riconosciuto un principio di modularità per gli OLO che entreranno nel processo di infrastrutturazione solo in un momento successivo: il cabinet multi-operatore dovrà essere realizzato prevedendo un modulo base per 1 OLO e moduli da sopralzo aggiuntivi da 1 OLO. Tutti i moduli, base e sopralzo, disporranno di una porta di accesso autonoma. Ogni operatore dovrà poter accedere alla sua parte in modo autonomo. Gli OLO che abbiano realizzato, per il tramite di Telecom Italia, un armadio adiacente dovranno in seguito fornire accesso agli altri OLO interessati ad installare il proprio sopralzo senza opporre ostacoli, seppure nei limiti Relazione sulla gestione 31 dicembre 2015 32 della fattibilità tecnica ed integrità della rete. Per il solo anno 2014 è prevista una procedura transitoria applicabile agli armadi per i quali Telecom Italia ha già avviato i lavori di predisposizione. Dal 2015 si applicherà la procedura a regime. I lavori del tavolo tecnico stanno proseguendo con la definizione di un requisito per il cosiddetto Multi Operator Vectoring (MOV). Un primo documento di specifiche MOV è stato inviato dall’Autorità alle imprese manifatturiere. A luglio 2015, in un comunicato stampa inerente lo schema di delibera di analisi dei mercati dell’accesso all’ingrosso alle rete fissa di Telecom Italia, l’Autorità ha anticipato di aver definito regole per l’uso del vectoring, in modalità MOV (Multi-Operator Vectoring), nel caso di accesso al cabinet. La Commissione Europea ha accolto favorevolmente l’intenzione dell’Autorità di elaborare un processo inteso a diffondere il MOV in Italia, basato sui requisiti tecnici approvati dall’Autorità ed ha osservato che gli eventuali obblighi simmetrici che ne deriveranno dovranno essere conformi all’articolo 5 della direttiva accesso. La Commissione ha chiesto all’Autorità di rispettare tale disposizione nell’elaborare i futuri accordi per la realizzazione del MOV in Italia, il cui ambito d’applicazione, secondo la Commissione, deve essere notificato a norma dell’articolo 7 della direttiva quadro. In delibera 623/15/CONS, l’Autorità ha stabilito che a far data dalla pubblicazione delle proprie specifiche tecniche inerenti al MOV, Telecom Italia e gli operatori che intendono adottare sistemi di trasmissione vectoring si conformino alle prescrizioni tecniche e procedurali nelle stesse contenute. Test di replicabilità delle offerte di Telecom Italia Con la delibera n. 537/13/CONS avente ad oggetto “Obblighi di non discriminazione: aggiornamento della metodologia dei test di replicabilità” – pubblicata in data 15 ottobre 2013 – AGCOM ha dato avvio al procedimento istruttorio finalizzato all’adeguamento dei metodi e degli strumenti alla base dei test di prezzo volti ad accertare la replicabilità economica delle offerte al dettaglio di Telecom Italia. Tali test mirano a verificare se i prezzi retail praticati dall’operatore regolato sono sostenibili da un operatore alternativo efficiente che adopera i servizi all’ingrosso regolati, al fine di garantire l’applicazione del principio di parità di trattamento interno-esterno ed evitare fenomeni di compressione dei margini a danno della concorrenza. Nell’ambito del procedimento avviato con la delibera 537/13/CONS, nel mese di novembre 2013, AGCOM ha dato avvio ad una fase di studio volta a valutare: le procedure ed i termini del procedimento di test di prezzo e gli strumenti da impiegare allo scopo di accertare la replicabilità economica delle offerte retail dell’operatore con significativo potere di mercato (SMP) ovvero Telecom Italia. WIND ha inviato ad AGCOM il proprio posizionamento in data 20 gennaio 2014 ed è stata successivamente udita dall’Autorità. Inoltre, in data 21 maggio 2014, l’AGCOM ha richiesto agli operatori fissi i costi di alcune componenti di rete nell’ambito delle attività di aggiornamento dei modelli di replicabilità ai sensi della Delibera 499/10/CONS. In data 31 luglio 2014, l’AGCOM ha proposto l’aggiornamento del cosiddetto Mix produttivo per la valutazione della replicabilità delle offerte al dettaglio a banda ultra-larga su fibra ottica. Si evidenzia infine che ad ottobre 2014, WIND ha inviato un contributo al BEREC in merito ad una consultazione pubblica sugli aspetti operativi del test di replicabilità delle offerte retail. Ad aprile 2015, AGCOM ha pubblicato la Delibera 119/15/CONS che sospende i termini del procedimento istruttorio di cui alla delibera n. 537/13/CONS fino ad una nuova data da definirsi (successiva alla conclusione dell’analisi dei mercati dei servizi di accesso alla rete fissa avviato con delibera n. 390/12/CONS) che verrà comunicata mediante apposita delibera pubblicata sul sito web dell’ Relazione sulla gestione 31 dicembre 2015 33 Autorità. In data 24 dicembre 2015 AGCOM ha pubblicato la delibera n. 660/15/CONS per il riavvio del procedimento istruttorio avente ad oggetto l’aggiornamento della metodologia dei test di replicabilità di cui alla delibera n. 537/13/CONS e l’avvio della consultazione pubblica relativa. Analisi di Mercato – Accesso Fisso In data 4 aprile 2013, è stata pubblicata la consultazione pubblica 238/13/CONS relativa alle analisi dei mercati 1-4-5. WIND ha inviato il proprio posizionamento. In data 1 agosto 2013, AGCOM, con la delibera 453/13/CONS, ha prorogato il procedimento relativo all’analisi dei mercati 1, 4 e 5 per tenere in considerazione il progetto di separazione della rete di accesso prospettato da Telecom Italia. In data 24 febbraio 2014, l’AGCOM con la delibera 65/14/CONS, ha prorogato di ulteriori 90 giorni il termine di conclusione del procedimento istruttorio di cui alla delibera n. 390/12/CONS. E’ stata concessa agli operatori la possibilità di inviare integrazioni alla documentazione già presentata in relazione a fatti ed elementi fortemente innovativi avvenuti a partire dal secondo semestre 2013. Inoltre, AGCOM in data 20 marzo 2014 ha richiesto agli operatori una serie di informazioni supplementari sulle linee d’accesso retail e wholesale relativamente agli anni 2012 e 2013. Durante il mese di marzo 2015, facendo seguito alla consultazione 238/13/CONS e degli elementi emersi nel frattempo, con la delibera 42/15/CONS AGCOM ha avviato una ulteriore consultazione relativa all’analisi di mercato dei servizi di accesso fisso per il periodo 2014-2017. A luglio 2015, in un comunicato stampa, AGCOM ha comunicato di aver approvato per i successivi commenti della Commissione Europea, lo schema di delibera di analisi dei mercati dell’accesso all’ingrosso alle rete fissa di Telecom Italia, valido per il periodo 2014-2017. Con questa decisione, AGCOM intende definire regole e prezzi per l’accesso alla rete di Telecom Italia in rame e fibra da parte degli operatori concorrenti, uniformi su tutto il territorio nazionale. Dopo il parere della Commissione Europea, AGCOM ha pubblicato in data 22 dicembre 2015 la decisione finale 623/15/CONS relativa ai servizi di accesso fisso Wholesale di Telecom Italia per il periodo 2014-2017. Relativamente ai servizi di accesso per gli anni 2010-2012, AGCOM ha avviato in data 11 novembre 2013 con la delibera 563/13/CONS un apposito procedimento di esecuzione delle sentenze del Consiglio di Stato relative alle delibere n. 731/09/CONS e n. 578/10/CONS concernenti i prezzi dei servizi di accesso all’ingrosso alla rete fissa di Telecom Italia. In data 20 giugno 2014, AGCOM con la delibera 258/14/CONS ha avviato la consultazione pubblica contenente gli orientamenti relativi all’ottemperanza alle sentenze del Consiglio di Stato. In data 15 dicembre 2014, AGCOM ha comunicato che nella riunione tenutasi in pari data “La decisione, adottata dal Consiglio stabilisce che: i) il canone di unbundling per l’anno 2012 si riduce a 9,05 euro/mese, per effetto della rideterminazione dei costi di manutenzione correttiva;ii) i contributi per il servizio di unbundling si collocano in un paniere distinto da quello dei canoni e sottoposto a un diverso price cap. La riduzione del canone del servizio di unbundling si riflette anche sui valori relativi agli anni 2010 e 2011, che scendono rispettivamente a 8,65 ed 8,90 euro/mese. Per i profili relativi ai canoni dei servizi bitstream e WLR, si dovrà attendere invece l’esecuzione di un’altra sentenza del Consiglio di Stato, riguardante il canone del servizio bitstream naked per il 2009, il cui esame è all’ordine del giorno di una delle prossime riunioni del Consiglio.”. Successivamente come sopra anticipato, a seguito del confronto anche con la commissione Europea e della ulteriore sentenza del consiglio di Stato sul bitstream Naked 2009, con il comunicato stampa del 25 febbraio 2015 AGCOM ha reso noto che “Il Consiglio dell’Autorità [..] ha approvato [..] la proposta [..] Relazione sulla gestione 31 dicembre 2015 34 con cui si dà esecuzione alle Sentenze del Consiglio di Stato nn. 1837/13, 1645/13, 1856/13, relative ai prezzi dei servizi d’accesso all’ingrosso alla rete fissa per gli anni 2010-2012.” In particolare AGCOM ha evidenziato di aver rivisto le tariffe dei canoni ULL e dei contributi ULL. A marzo 2015 con la delibera 68/15/CONS, AGCOM ha poi avviato la Consultazione pubblica in merito all'esecuzione della sentenza del Consiglio di Stato n. 5733/2014 relativa alla delibera n. 71/09/CIR concernente l'approvazione dell'offerta di riferimento di Telecom Italia per l'anno 2009 relativa ai servizi bitstream. A seguito della consultazione AGCOM ha poi notificato in Commissione Europea la propria proposta di decisione finale inerentemente i servizi WLR e Bitstream per il periodo 2010-2012 e per il canone del Bitstream Naked per l’anno 2009. Le decisioni sono state vagliate dalla Commissione Europea. Le decisione finali sono state pubblicate da AGCOM in data 11 novembre 2015 con le delibere 578/15/CONS (bitstream Naked 2009) e 579/15/CONS (WLR e bitstream 2010-2012). In data 9 aprile 2105, AGCOM ha pubblicato la delibera 86/15/CONS relativa all’approvazione finale delle tariffe dei canoni ULL e dei contributi ULL per il periodo 2010-2012 a seguito delle Sentenze del Consiglio di Stato nn. 1837/13, 1645/13, 1856/13 sopra citate. La delibera 86/15/CONS è stata recentemente impugnata dagli operatori Fastweb e Telecom Italia. In particolare, Fastweb ha notificato a WIND il 5 giugno 2015 ricorso al Consiglio di Stato lamentando l’inottemperanza sostanziale di AGCOM, con la delibera 86/15/CONS, a quanto stabilito nelle precedenti sentenze. Nell’ambito del medesimo procedimento Telecom Italia ha notificato a WIND, lo scorso 5 agosto, ricorso incidentale, lamentando l’inottemperanza dell’Autorità. WIND si è costituita in giudizio il 24 giugno 2015 e l’udienza, inizialmente fissata per il giorno 8 ottobre 2015, è stata posticipata al 22 ottobre 2015. Con sentenza n. 5708/2015 del 17.12.2015 il Consiglio di Stato ha rigettato i ricorsi presentati da FW e da TI (in via incidentale) confermando la validità della delibera n. 86/15/CONS. Fastweb ha anche notificato ricorso al TAR chiedendo l’annullamento della delibera 86/15/CONS per i medesimi vizi lamentati nel ricorso innanzi al Consiglio di Stato. Il ricorso è stato notificato a WIND in data 8 giugno 2015 e WIND si è costituita in giudizio il 26 giugno 2015. Si è in attesa di fissazione della data d’udienza. Anche Telecom Italia ha notificato ricorso al TAR chiedendo l’annullamento della delibera 86/15/CONS. Il ricorso è stato notificato a WIND in data 8 giugno 2015 e WIND si è costituita in giudizio il 26 giugno 2015. Si è in attesa di fissazione della data d’udienza. Linee guida per le condizioni di accesso wholesale alle reti a banda ultra larga destinatarie di contributi pubblici Ad ottobre 2015 AGCOM ha indetto, con delibera 575/15/CONS una consultazione pubblica concernente le linee guida per le condizioni di accesso wholesale alle reti a banda ultra larga destinatarie di contributi pubblici. Una varietà di soggetti sia pubblici che privati è coinvolta nell'implementazione di rete in fibra ottica, pertanto l’Autorità ha ritenuto essenziale definire un quadro di regole a livello wholesale che garantisca a tutti (operatori che realizzano l’infrastruttura e soggetti che operano nel mercato a valle) la giusta remunerazione degli investimenti, così da incentivarne la rapida diffusione dei servizi. Il termine per la presentazione delle comunicazioni di risposta alla consultazione pubblica è stato fissato, con delibera 635/15/CONS, al 7 gennaio 2016. Relazione sulla gestione 31 dicembre 2015 35 Indagine conoscitiva sulle piattaforme digitali e i servizi di comunicazione elettronica Con la delibera 357/15/CONS AGCOM ha indetto un’indagine conoscitiva sulle piattaforme digitali rivolta a tutti i soggetti che operano lungo la catena del valore dei nuovi servizi digitali erogati attraverso internet. L’indagine si propone di i) comprendere i modelli di business impiegati da tali soggetti; ii) definire strumenti a tutela degli utenti e del mercato nel suo complesso; iii) valutare l’opportunità di definire regole volte a stabilire un “level playing field” tra i nuovi soggetti e i soggetti tradizionali; iv) comprendere il funzionamento delle piattaforme di distribuzione delle app e delle tecnologie sottostanti alle app; v) comprendere quale ruolo rivestano nel nuovo ecosistema digitale le app sociali di comunicazione (es. Whatsapp, Viber, WeChat, Facebook Messanger, Skype). L’indagine è ancora in corso. Analisi di Mercato – Accesso Fisso: Linee Affittate – segmenti Terminating Mercato 6 Il 4 novembre 2013, AGCOM ha avviato con delibera 603/13/CONS il procedimento di identificazione ed analisi del mercato della fornitura all'ingrosso di segmenti terminali di linee affittate, indipendentemente dalla tecnologia utilizzata per fornire la capacità affittata o riservata (Mercato n. 6 della Raccomandazione della Commissione europea n. 2007/879/CE). A seguito della raccolta informativa, nel mese di novembre 2014 è stata avviata la consultazione pubblica 559/14/CONS, relativamente alla quale WIND ha inviato le proprie osservazioni. Con la delibera 412/15/CONS AGCOM ha pubblicato la decisione finale relativamente al mercato della fornitura all'ingrosso di segmenti terminali di linee affittate. Terminazione fissa La delibera 229/11/CONS stabiliva che dal 1 gennaio 2012 le tariffe di terminazione sarebbero state simmetriche tra Telecom Italia e gli altri operatori, in particolare le tariffe di terminazione TDM saranno simmetriche a livello SGU, mentre le tariffe di terminazione IP saranno simmetriche e definite a seguito di due procedimenti uno tecnico su interconnessione IP e uno economico per la definizione del modello BULRIC. Successivamente, a seguito di una sentenza del Consiglio di Stato del 15 febbraio 2013, la simmetria tra terminazione fissa di Telecom Italia e degli OLO è stata annullata. Successivamente i valori di terminazione degli OLO per l’anno 2012 sono stati approvati a marzo 2013 da AGCOM con la delibera 187/13/CONS. Il valore di terminazione fissa sulla rete di Telecom Italia ai vari livelli di interconnessione sono stati decisi con la delibera 92/12/CIR. La delibera 187/13/CONS è stata impugnata dinanzi al Tar Lazio da Telecom Italia per cercare di ottenere un prezzo di terminazione OLO più basso rispetto a quello stabilito da AGCOM. Fastweb ha invece impugnato la stessa delibera per cercare di ottenere un prezzo più alto. A seguito dell’udienza di merito, svoltasi il 23 aprile 2014, il TAR ha respinto entrambi i ricorsi di Telecom Italia e Fastweb. Con ricorso notificato a WIND in data 14 ottobre 2014, Fastweb ha proposto appello avverso tale sentenza del TAR. Anche Telecom Italia ha impugnato detta sentenza. WIND si è costituita a supporto di AGCOM. Il 22 gennaio 2015 si è svolta l’udienza dinanzi al Consiglio di Stato. Con sentenza del 30 settembre 2015 il Consiglio di Stato ha respinto entrambi gli appelli. Nel mese di dicembre 2013, AGCOM, con la delibera 668/13/CONS, ha deciso definitivamente i prezzi dei servizi wholesale di interconnessione fissa per gli anni 2013-2015 applicabili alle reti degli operatori Telecom Italia e operatori alternativi, indipendentemente dalla tipologia di rete sottostante (TDM o IP). Relazione sulla gestione 31 dicembre 2015 36 Con la delibera n. 182/15/CONS, AGCOM ha riavviato nel mese di maggio 2015 il nuovo ciclo di analisi di mercato relativamente ai servizi di interconnessione nella rete telefonica pubblica fissa. Il procedimento è in corso e al momento si è conclusa la fase di prima fornitura delle informazioni quantitative e qualitative richieste da AGCOM e sono state avviate da AGCOM richieste di informazioni aggiuntive. Procedure di Migrazione e di Number Portability pura A seguito di un tavolo tecnico tra operatori presso AGCOM per l’aggiornamento delle procedure di migrazione tenendo conto dei servizi di sub-loop ULL, della possibilità di gestire operatori virtuali nel fisso e della necessità di gestire le migrazioni sulle offerte NGA di Telecom Italia nel fisso ed a seguito di apposita consultazione pubblica (31/13/CIR) in data 20 novembre 2013, tramite la delibera 611/13/CONS, AGCOM ha emesso le integrazioni alle procedure di attivazione, migrazione e cessazione nei servizi di accesso per servizi NGAN (VULA FTTCab-FTTH, Bitstream FTTCab naked e condiviso, bitstream FTTH, End to End, Accesso al segmento di terminazione in fibra ottica) e subloop di Telecom Italia (fornendo le nuove matrici di sovrascrittura) e per la rivendita a livello wholesale dei servizi di accesso (cd. Procedure OLO retail/OLO wholesale). In merito alle procedure di attivazione/migrazione, si segnala che in data 17 luglio 2014, AGCOM ha emesso la delibera 309/14/CONS nella quale ha diffidato Telecom Italia a rispettare le regole che governano le procedure di trasferimento delle utenze. E’ in corso un monitoraggio da parte di AGCOM in merito all’implementazione da parte di Telecom Italia delle disposizioni contenute nella delibera 309/14/CONS. Durante il mese di marzo 2015, AGCOM ha reso noto agli operatori una prima informativa sulle indagini svolte dal gruppo di lavoro AGCOM inerente l’attività di monitoraggio sul fenomeno della migrazione della clientela di rete fissa. Relativamente a tale informativa ed agli elementi riscontrati AGCOM ha richiesto agli operatori del mercato le proprie osservazioni. Il procedimento di valutazione da parte di AGCOM è ancora in corso. Inoltre, nel mese di ottobre 2015 con la delibera 119/15/CIR AGCOM ha sottoposto a consultazione una revisione delle tempistiche sottostanti la procedura di Number portability pura del fisso. La consultazione è in corso. Decisioni e consultazioni pubbliche della Commissione Europea e del BEREC Nel corso del 2015 WIND ha partecipato inviando i propri contributi e posizionamenti alle consultazioni pubbliche della Commissione europea e del BEREC. In particolare si segnalano di seguito le principali: risposta al questionario sull’analisi e regolazione degli Oligopoli (BEREC – Gennaio 2015 ) e risposta alla draft opinion sull’analisi e regolazione degli Oligopoli (BEREC – Agosto 2015); risposta alla survey sulla Copertura Broadband in UE (Commissione Marzo 2015); risposta alla Report Lamy e futuro uso della frequenza UHF TV (Commissione Aprile 2014); risposta a consultazione sui Report su Virtual Access Products e sull’ analisi dei mercati Oligopolistici e regolazione (BEREC – Agosto 2015); risposta alla consultazione sui report relativi a gli OTT services e IoT- M2M (BEREC – Novembre 2015); risposta alle consultazioni sulla Revisione del Framework Regolamentare delle Telecomunicazioni, sulle esigenze in termini di velocità e qualità di Internet oltre il 2020, sul quadro normativo per le piattaforme, gli intermediari online, i dati e il cloud computing e l’economia collaborativa in seno alla Digital Single Market strategy adottata dalla Commissione (Commissione – Dicembre 2015). Relazione sulla gestione 31 dicembre 2015 37 Inoltre, a novembre 2015, a seguito di un processo legislativo di più di 18 mesi è stato adottato il Regolamento “Connected Continent” Telecom Single Market, avente in oggetto disposizioni sul Roaming (vedi punto corrispondente) e sulla Net Neutrality. Le principali disposizioni in merito alla Net Neutrality prevedono: il principio relativo alla garanzia degli Internet end-users rights, che richiede il trattamento egualitario di tutto il traffico e una Rete aperta a tutela dei diritti del cittadino di non discriminazione e di accessibilità della Rete stessa. Mercato Mobile Attività antitrust - Procedimento I757 Nel settembre 2012, l’AGCM aveva avviato nei confronti di Telecom Italia, Vodafone e WIND il procedimento I757 che, sulla base di una segnalazione del provider di servizi mobili BIP Mobile, aveva ipotizzato una presunta intesa orizzontale restrittiva della concorrenza finalizzata ad ostacolare l’accesso al mercato di BIP Mobile. In data 23 gennaio 2013 e 27 giugno 2013, l’AGCM aveva inviato due richieste di informazioni a cui WIND ha fornito le proprie risposte. Nel gennaio 2014, l’AGCM aveva poi contestato alle sole Telecom Italia e WIND un’intesa verticale. WIND ha dunque presentato impegni il 4 aprile 2014 e la successiva consultazione pubblica (market test), la quale ha visto la partecipazione di due intervenienti, ha confermato la piena attitudine delle misure proposte da WIND a rimuovere efficacemente le preoccupazioni concorrenziali. Conseguentemente il 22 dicembre 2014, a chiusura del procedimento I757 (previsto per il 31 dicembre 2014), l’AGCM ha pubblicato sul proprio sito sia il provvedimento di archiviazione sulla presunta intesa orizzontale finalizzata ad ostacolare l’accesso al mercato di BIP Mobile, sia il provvedimento di accoglimento dei rispettivi impegni presentati da WIND e da Telecom Italia con riferimento al profilo di intesa verticale. Il procedimento si è dunque concluso per WIND dimostrando la correttezza e trasparenza del proprio operato e quindi senza infrazioni né sanzioni. Il 30 marzo 2015, WIND ha inviato in AGCM la propria relazione di ottemperanza agli impegni approvati dall’Autorità. L’Autorità il 20 maggio 2015 ha preso atto della relazione di ottemperanza agli Impegni di WIND e l’ha ritenuta conforme con gli impegni assunti e resi obbligatori nel provvedimento di chiusura del procedimento I757. Analisi di Mercato - Terminazione Mobile La delibera 621/11/CONS del 4/1/2012 i) ha individuato 4 mercati distinti (uno per ciascuna rete dei 4 operatori mobili), ii) al momento dell‘attività di monitoraggio ha evidenziato che non ci sono MVNO con archi di numerazione propria e infrastrutturali, iii) ha confermato la notifica di significativo potere di mercato (SMP) per i 4 MVNO, ciascuno sul proprio mercato di riferimento, iv) ha confermato per i 4 SMP gli obblighi di: Accesso e di uso di determinate risorse di rete (OR pubblica), Trasparenza (OR pubblica), Non Discriminazione (OR pubblica), Contabilità regolatoria e Controllo dei prezzi (definiti sulla base del modello di costo BU LRIC adottato con delibera 60/11/CONS), e v) ha calcolato i prezzi di terminazione tramite il modello BULRIC adottato con delibera 60/11/CONS il quale include un ragionevole tasso di remunerazione del capitale impiegato (WACC) pari a 10,4% (nella 667/08/CONS era 12,4%). Il 30 settembre 2015 l’Autorità, con la delibera 497/15/CONS, dopo il vaglio della proposta di decisione da parte della Commissione Europea, ha pubblicato la decisione finale sull’analisi di mercato della terminazione mobile nel quadriennio 2014/17, avviata con la delibera 16/15/CONS regolando il valore di terminazione mobile applicabile al traffico originato da clienti di operatori EU/EEA fino al 2017. Relazione sulla gestione 31 dicembre 2015 38 E’ stata anche avviata da AGCOM, come anche indicato nel comunicato stampa del 5 febbraio 2015, un’attività di monitoraggio da parte dell’Autorità mirata all’analisi delle condizioni di fornitura dei servizi di accesso all’ingrosso da parte degli operatori di rete mobile agli operatori mobili virtuali. L’attività di monitoraggio è in corso. Diversi Operatori hanno impugnato la delibera 621/11/CONS. Il principale motivo degli appelli proposti, separatamente, da WIND, Vodafone e Telecom Italia è stata l’asimmetria concessa da AGCOM ad H3G anche oltre la fine del 2012 e fino alla prima metà del 2013. Il Tar Lazio, accogliendo in parte i ricorsi, ha ordinato ad AGCOM di fornire al riguardo un’adeguata motivazione ed ha parzialmente annullato la delibera 621/11/CONS con riferimento alla previsione relativa all’asimmetria tariffaria di H3G. L’AGCOM, al fine di ottemperare alle suddette sentenze del Tar, ha emesso la delibera 11/13/CONS confermando i contenuti della delibera 621/11/CONS. WIND, Telecom Italia, Poste Mobile e Vodafone hanno così proposto ricorso, per gli stessi motivi, dinanzi al Tar Lazio, per l’annullamento della delibera 11/13/CONS. WIND, Vodafone, Fastweb ed H3G hanno inoltre proposto appello, dinanzi al Consiglio di Stato, per la riforma delle sentenze del Tar Lazio sulla delibera 621/11/CONS sopra citate. A seguito di tale sentenza, l’AGCOM ha adottato la delibera 259/14/CONS. WIND, Vodafone e Telecom hanno proposto ricorso, dinanzi al Consiglio di Stato, per l’ottemperanza alla sentenza 725/2014. In aggiunta, WIND, Vodafone e Telecom hanno proposto ricorso al TAR Lazio per l’annullamento in sede di legittimità della delibera 259/14/CONS. Anche H3G, per motivi opposti, ha proposto analoghi ricorsi per l’ottemperanza dinanzi al Consiglio di Stato e di legittimità dinanzi al TAR. L’udienza relativa ai ricorsi di WIND, Telecom, Vodafone e H3G dinanzi al Consiglio di Stato per l’ottemperanza alla sentenza 725/14 si è svolta il 17 dicembre 2014. Il 23 gennaio 2015 il Consiglio di Stato ha respinto tutti i ricorsi per ottemperanza. L’udienza dinanzi al TAR Lazio non è ancora fissata. Inoltre, in accoglimento alle sentenze del consiglio di Stato n. 21 del 7 gennaio 2013 e n. 3636 del 9 luglio 2013, è stato riavviato il procedimento per la rideterminazione della terminazione mobile sulla rete di H3G nel periodo 1 novembre 2008 – 30 giugno 2009. All’avvio del procedimento è seguita una consultazione pubblica emessa da AGCOM nel mese di novembre 2013 dove la stessa AGCOM ha proposto a consultazione un range di possibili valori per la terminazione sulla rete mobile di H3G. WIND ha partecipato alla consultazione pubblica. Con la delibera 365/14/CONS pubblicata ad ottobre 2014, AGCOM ha dato esecuzione alle sentenze del Consiglio di Stato n. 21 del 7 gennaio 2013 e n. 3636 del 9 luglio 2013. Tale delibera è stata impugnata sia da WIND che dagli altri operatori dinanzi al TAR Lazio per l’annullamento in sede di legittimità e dinanzi al CDS per ottemperanza. L’udienza dinanzi al CDS si è svolta il 23 aprile 2015. Con sentenza del 21 luglio 2015 il Consiglio di Stato ha respinto il ricorso per ottemperanza proposto da H3G e dichiarato inammissibili quelli proposti da WIND, Vodafone e Telecom. L’udienza dinanzi al TAR Lazio non è ancora fissata. Analisi di mercato: Servizi di messaggistica – Terminazione SMS Nel mese di marzo 2013, AGCOM, a valle del parere positivo della Commissione Europea sulla proposta di decisione di AGCOM di non regolare tale mercato, ha pubblicato la sua decisione finale (delibera 185/13/CONS), che conferma la non regolazione del mercato all’ingrosso dei servizi di terminazione SMS. BIP mobile ha impugnato, dinanzi al TAR Lazio, la delibera 185/13/CONS. L’udienza di merito si è tenuta il 26 marzo 2014. Il TAR ha respinto il ricorso. Rimane l’impegno espresso da AGCOM di un monitoraggio dell’andamento del mercato. Con la recente decisione 497/15/CONS sulla terminazione mobile relativa al quadriennio 2014/17 AGCOM ha ribadito le conclusioni già raggiunte nella delibera 185/13/CONS. Relazione sulla gestione 31 dicembre 2015 39 Roaming Regulation Il 30 maggio 2012, il Consiglio Europeo ha approvato il testo della III Roaming Regulation in cui è previsto l’inserimento di soluzioni strutturali volte ad aumentare il livello di concorrenza nella fornitura dei servizi di roaming internazionale nonché l’obbligo di fornitura di una offerta di accesso wholesale per i servizi di roaming. È inoltre confermata la progressiva riduzione dei cap sia wholesale che retail a partire dal 1 luglio 2012, con l’inserimento di cap retail anche per la fornitura dei servizi dati. Il 30 giugno 2012 è stata pubblicata la nuova regolamentazione Roaming 531/12 che introduce le misure di separazione strutturale dei sevizi di roaming dalla fornitura dei servizi domestici (decoupling, più Local break Out – LBO - per i soli servizi dati). Tali misure sono operative dal 1 luglio 2014 e la Commissione ha definito attraverso l’”Implementation Act“, pubblicato il 14 dicembre 2012, i principi sottostanti le modalità di realizzazione. A luglio 2013, il BEREC, a conclusione della relativa consultazione pubblica, ha pubblicato le linee guida relative all’implementazione delle soluzioni strutturali di Decoupling e LBO. Dal 1 luglio 2014 sono entrati in vigore i nuovi cap per voce, sms e dati previsti dalla regolamentazione Roaming 531/12. Nel frattempo il BEREC, in risposta alla proposta sul Roaming contenuta nella bozza di regolamento “Connected Continent” emesso dalla Commissione Europea l’11 settembre 2013 e alla prima lettura adottata dal Parlamento Europea il 4 aprile 2014, ha continuato l’azione di analisi del mercato per l’individuazione dei criteri di fair use associato alla possibile introduzione futura del roaming like at home (RLAH), sia a livello retail che wholesale. In tale ambito, a novembre 2014, WIND ha fornito il suo contributo alla “Preliminary Analysis of a RLAH scenario based on the proposal of the European Parliament adopted on 3 April 2014”. Il BEREC il 17 dicembre 2014 ha pubblicato il suo documento “Analysis of the impacts of “Roam Like at Home” (RLAH)” dove ha sottolineato la difficoltà di una equa introduzione del “Roaming like at Home” alla luce delle significative variazioni in diversi parametri di mercato, nei vari paesi Europei, e sottolinea come la regolamentazione vigente preveda già la revisione delle regole a metà 2016. Il Consiglio di Europa il 4 marzo 2015 ha emesso una proposta di introduzione graduale del “Roaming Like at Home” per la negoziazione con il Parlamento Europeo e la Commissione, che prevede un periodo transitorio in cui si ammette un surcharge, seppur limitato, per i servizi di il Roaming regolati dalla cd. RIII in EU. Dopo diversi incontri tra Commissione Europea, Consiglio Europeo e Parlamento Europeo, il 30 giugno 2015 attraverso un comunicato stampa la Commissione Europea ha annunciato che è stato raggiunto un accordo di massima, per una introduzione del Roaming Like at Home a partire dal 15 giugno 2017, limitatamente a volumi di traffico definiti “Fair use”. Oltre tali volumi (da definirsi) sarà possibile applicare un surcharge. Dal 30 aprile 2016 è annunciato un regime transitorio che prevede prezzi massimi per i servizi di roaming regolati pari a quelli domestici maggiorati di un surcharge pari all’attuale cap wholesale previsto dalla regolamentazione Roaming III. Entro giugno 2016 la Commissione Europea proporrà modifiche ai cap wholesale che decorreranno dal 15 giugno 2017 al fine di rendere possibile l’applicazione del Roaming Like at Home. Verranno inoltre previsti ulteriori obblighi informativi verso i clienti finali in ragione della nuova struttura di pricing. Il 23 settembre 2015 il Consiglio dell’Unione Europea ha pubblicato la versione della proposta di modifica della regolamentazione Roaming III (n. 531/12), votata dal Parlamento EU, senza emendamenti, in data 27 ottobre 2015. Il 26 novembre 2015 è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale Europea la regolamentazione n. 2015/2120 che modifica la Roaming Regulation n. 531/12 che ufficializza le modifiche già sopra anticipate. Inoltre, il 17 dicembre 2015 la Commissione Europea ha pubblicato il regolamento di esecuzione n. 2015/2352 del 16 Dicembre 2015 che definisce la media ponderata delle tariffe massime di terminazione delle chiamate mobili in tutta l'Unione da utilizzare come valore di surcharge minutario massimo per le chiamate ricevute in roaming nell’EEA. Relazione sulla gestione 31 dicembre 2015 40 Indagine conoscitiva AGCOM su Machine to Machine (M2M) Nel mese di aprile 2015 AGCOM ha pubblicato con la delibera n. 120/15/CONS i risultati dell’Indagine conoscitiva concernente i servizi di comunicazione machine to machine (M2M). In tale delibera l’AGCOM pur non prevedendo alcuna disposizione di tipo regolamentare ha comunicato l’istituzione di un comitato permanente sul M2M e di attività di vigilanza e Monitoraggio dei servizi e del mercato M2M. Il 28 luglio 2015 l'Autorità ha istituito, con la delibera n. 459/15/CONS, il "Comitato permanente per lo sviluppo dei servizi di comunicazione Machine To Machine", ossia un gruppo di lavoro multilaterale con funzioni consultive, aperto alla partecipazione dei principali soggetti interessati (pubblici e privati), che ha l'obiettivo di approfondire ed individuare le eventuali opzioni regolamentari, in coerenza con le iniziative promosse a livello europeo ed internazionale per favorire lo sviluppo dei servizi M2M. Il 6 novembre 2015 WIND ha inviato il proprio contributo alla consultazione pubblica emessa dal BEREC sul draft di report relativo ai fattori abilitanti l’Internet of Things di prossima pubblicazione nella sua versione finale. Inoltre in data 15 dicembre 2015 presso l’AGCOM si è tenuta la prima sessione tematica del Comitato Permanente per lo sviluppo dei servizi di comunicazione Machine To Machine. Settore dei media audiovisivi Con delibera 286/15/CONS del 12 maggio 2015, AGCOM ha avviato un procedimento volto all’individuazione del mercato rilevante, nonché all’accertamento di posizioni dominanti nel settore dei servizi di media audiovisivi. Il procedimento è in corso. Frequenze Con la pubblicazione della delibera 259/15/CONS, l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni ha concluso il procedimento avviato a febbraio 2015 con la delibera 18/15/CONS la consultazione pubblica sulle procedure per l’assegnazione di diritti d’uso di frequenze radioelettriche da destinare a servizi di comunicazione elettronica mobili per applicazioni del tipo Supplemental Down Link (SDL) con l’utilizzo della banda 1452-1492 MHz. Il Ministero dello Sviluppo Economico, con determina DGSCERP 1 luglio 2015, ha dato avvio alla procedura per il rilascio dei diritti d’uso delle frequenze per sistemi terrestri di comunicazioni elettroniche, secondo quanto previsto dalla delibera AGCOM 259/15/CONS con termine previsto per la presentazione delle domande in data 08 settembre 2015. L’esamina delle offerte ha evidenziato solo due domande pervenute con le seguenti aggiudicazioni: Telecom per il lotto A (frequenze 1452 - 1472 MHZ) per 230 milioni di euro (importo a base d’asta); Vodafone per il lotto B (frequenze 1472 -1492 MHZ) per 232 milioni di euro. Con la delibera 321/15/CONS AGCOM, a seguito del piano banda ultra larga del Governo e del “Radio Spectrum Policy Programme” Europeo, ha avviato in data 1 luglio 2015 la consultazione pubblica sulle procedure per l’assegnazione di diritti d’uso delle frequenze nella banda 3.600-3.800 MHz (c.d. banda 3.7 GHz). La consultazione si è conclusa con pubblicazione della delibera 659/15/CONS “Procedure e regole per l’assegnazione e l’utilizzo delle frequenze disponibili nella banda 3.600-3.800 MHz per sistemi terrestri di comunicazioni elettroniche”. Con la delibera 659/15/CONS AGCOM ha pubblicato nel mese di Dicembre 2015 la decisione finale sulle procedure di assegnazione delle frequenze 3.600-3.800 MHz. Le procedure di assegnazione dovranno essere avviate dal Ministero dello Sviluppo Economico. Relazione sulla gestione 31 dicembre 2015 41 In data 23 marzo 2015, l’International Telecommunication Union (ITU) ha aperto un Conference Preparatory Meeting (CPM) per la prossima World Radiocommunications Conference 2015 (WRC-15). Il meeting ha consolidato un report che è stato presentato al WRC-15. In data 19 giugno 2015, l’International Telecommunication Union, organizzazione che si occupa di definire gli standard nelle telecomunicazioni, ha elaborato un cronoprogramma per definire i principali requisiti della quinta generazione mobile (5G). L’obiettivo è arrivare alla composizione completa del quadro entro il 2020, con i primi test sul campo già nel 2016.Tra il 2 ed il 27 novembre 2015 si è tenuta a Ginevra la World Radiocommunication Conference 2015 nella quale è stata rivista la “Radio Regulation”, ovvero il trattato internazionale che governa l’utilizzo dello spettro radio. Su Gazzetta Ufficiale del 23 giugno 2015, n. 143, è stato pubblicato il Decreto Ministeriale del 27 maggio 2015 del MISE recante “Approvazione del nuovo Piano Nazionale di Ripartizione delle frequenze da 0 a 3000 GHz”. Su Gazzetta Ufficiale del 3 Agosto 2015, n. 178, è stata pubblicata la Legge del 29 luglio 2015, n. 115 “Disposizioni per l’adempimento degli obblighi derivanti dall’appartenenza dell’Italia all’Unione Europea – Legge Europea 2014”, che apporta delle modifiche al Codice delle Comunicazioni Elettroniche (D. Lgs. n. 70/2012) ed in particolare l’art. 5 “Disposizioni relative ai costi amministrativi a carico dei fornitori di servizi di comunicazioni elettroniche. Procedura di infrazione n. 2013/4020” modifica la determinazione dei diritti amministrativi. Ulteriori Tematiche Piano Nazionale di Numerazione e Alias su SMS/MMS In data 20 febbraio 2015, a seguito della consultazione pubblica 62/14/CIR, AGCOM ha pubblicato la delibera 8/15/CIR, recante l’adozione del nuovo piano di numerazione nel settore delle telecomunicazioni e disciplina attuativa, che modifica ed integra il precedente piano di numerazione di cui alla delibera n.52/12/CIR. A seguito della pubblicazione della delibera sono ripresi i lavori del “Tavolo tecnico sulle tematiche del Piano di numerazione”. Il 26 giugno 2015 è stata pubblicata la delibera 56/15/CIR, che integra l’articolo 22 della delibera n. 8/15/CIR in relazione alle modalità d’uso dei codici 499, associati ai servizi di raccolta fondi per campagne che promuovono la partecipazione alla vita politica. Mel mese di dicembre 2015, con delibera 166/15/CIR, AGCOM ha prorogato, fino al 31 marzo 2017, i termini della sperimentazione di indicatori alfanumerici (alias) per l'identificazione del soggetto chiamante negli SMS/MMS impiegati per servizi di messaggistica aziendale già in corso. Banca di dati di tutte le reti di accesso ad internet Al fine di elaborare soluzioni innovative volte a colmare il divario digitale tra banda larga e ultralarga e conseguire una mappatura della rete di accesso ad internet, AGCOM ha avviato, ad ottobre 2015, una consultazione pubblica sulle specifiche tecniche per la realizzazione di una banca di dati di tutte le reti di accesso ad internet di proprietà sia pubblica sia privata esistenti nel territorio nazionale (ai sensi dell’art. 6, comma 5-bis, del decreto-legge 23 dicembre 2013, n. 145, “Destinazione Italia”, convertito con modifiche dalla legge n. 9 del 2014). E’ previsto che siano dettagliate le relative tecnologie nonché il grado di utilizzo delle stesse. Relazione sulla gestione 31 dicembre 2015 42 Servizio Universale AGCOM, con la delibera 46/13/CIR e con la delibera 100/14/CIR, ha definito un costo netto del servizio universale nullo sia per l’anno 2006 che per l’anno 2007, le quote di contribuzione degli operatori per il 2006 e il 2007 sono relative al solo costo di revisione. Telecom Italia ha impugnato tali delibera. WIND si è costituita a sostegno di AGCOM. Le udienze non sono state ancora fissate. Non sono ancora disponibili le risultanze del procedimento istruttorio, avviato da AGCOM nel settembre 2014, concernente l’individuazione dei criteri per la designazione di uno o più operatori incaricati di fornire il servizio universale nelle comunicazioni elettroniche. Nel mese di maggio 2014, il TAR Lazio ha accolto i ricorsi di Vodafone sulla rinnovata contribuzione del servizio universale per gli anni 1999/2000/2002/2003 che era stata confermata da AGCOM, con il supporto del parere dell’AGCM; il giudice ha annullato le relative delibere nelle parti relative alle quote di contribuzione di Vodafone per gli anni in questione. AGCOM e Telecom Italia hanno presentato appelli contro la suddetta sentenza del TAR dinanzi al Consiglio di Stato. Con sentenza del 7 luglio 2015, il Consiglio di Stato ha respinto gli appelli di Telecom Italia ed AGCOM ed in data 25 settembre 2015, Telecom ha notificato ricorso in Cassazione avverso la sentenza del Consiglio di Stato. Inoltre, con sentenza del 22 gennaio 2015, il TAR Lazio ha accolto il ricorso di Telecom presentato ad aprile 2008 per l’annullamento della delibera n. 1/08/CIR in cui AGCOM aveva definito la nuova metodologia di calcolo del costo netto del Servizio Universale. A marzo 2015 WIND, AGCOM e Vodafone hanno presentato appello al Consiglio di Stato per chiedere l’annullamento della sentenza del TAR Lazio. Con sentenza del 2 ottobre 2015 il Consiglio di Stato ha accolto parzialmente gli appelli proposti da WIND, Vodafone e AGCOM. Il Consiglio di Stato ha confermato l’annullamento dei nuovi criteri di calcolo fissati dalla delibera limitatamente all’applicazione al periodo 2004-2007 mentre ha riconosciuto la legittimità della delibera a partire dall’esercizio 2008. Diritto D’Autore WIND, in qualità di operatore di accesso e di operatore che fornisce servizi di hosting e che ospita sulle proprie piattaforme contenuti caricati da soggetti terzi, è soggetta al regolamento che definisce la procedura di tutela del diritto d’autore ed i ruoli dei singoli soggetti coinvolti, pubblicato a dicembre 2013 dall’AGCOM. Il regolamento è entrato in vigore il 31 marzo 2014. Principali novità regolamentari a tutela del consumatore Con delibera 602/13/CONS l’AGCOM ha disciplinato le modalità di realizzazione e gestione del Sistema Informativo Nazionale Banda larga (SINB). Tale sistema è stata adottato al fine di garantire uno standard minimo di trasparenza verso gli utenti finali sulla copertura geografica dei servizi di accesso ad internet a banda larga e ultralarga indipendentemente dalla piattaforma utilizzata (rame, fibra ottica, radiomobile, WiMax, WiFi/Hyperlan). A tal fine è stata disposta la realizzazione di uno strumento interattivo fruibile dall’utenza che, attraverso l’accesso organico alle informazioni relative alla copertura di rete fissa e mobile sul territorio nazionale, contribuisca all’incremento del livello di conoscenza delle offerte dei servizi a banda larga disponibili sul territorio. Diversamente da quanto accade per le reti fisse e mobili, per altre tipologie di reti (ad esempio Wifi, WiMax ecc.) non sono disponibili per l’utenza informazioni chiare sulla copertura della rete a banda larga. Al fine di rendere disponibili Relazione sulla gestione 31 dicembre 2015 43 all’utenza tutte le informazioni sulla copertura di rete in un unico portale, l’AGCOM ha ritenuto necessaria un’attività di integrazione e di interoperabilità dei diversi database di copertura dei vari operatori per realizzare una mappatura geografica della disponibilità delle offerte di servizi a banda larga e ultra-larga. A tale scopo, la delibera impone agli operatori di fornire i dati necessari per alimentare la base informativa del SINB e consentire l’interoperabilità dello stesso con i propri sistemi informativi relativi alla copertura broadband del territorio nazionale. Da gennaio 2015 è stato riavviato il tavolo tecnico tra gli operatori, l’AGCOM e la FUB allo scopo di individuare una soluzione soddisfacente per tutti che tenga conto dei costi di implementazione di detto sistema e delle novità nel frattempo introdotte dalla normativa (cd. RING “Registro delle Infrastrutture di Nuova Generazione”). Il 13 giugno 2014 sono entrate in vigore le modifiche al Codice del Consumo, introdotte dal D.Lgs. n. 21/2014, relative ai contratti a distanza e ai contratti conclusi fuori dai locali commerciali. In considerazione delle novità introdotte dal D.Lgs 21/2014 l’Autorità ha posto in consultazione un nuovo Regolamento del. 645/14/CONS Regolamento recante disposizioni a tutela dell’utenza in materia di contratti relativi alla fornitura di beni e servizi di comunicazioni elettroniche. WIND ha risposto alla consultazione nel febbraio 2015. E’ stato presentato anche tramite AssTel un posizionamento comune ai principali operatori. La consultazione si è conclusa con l’adozione della delibera 519/15/CONS inerente il “Regolamento recante disposizioni a tutela dell’utenza in materia di contratti relativi alla fornitura di servizi di comunicazioni elettroniche” e con la delibera 520/15/CONS con cui sono stati approvati alcuni orientamenti per il mercato per la conclusione tramite telefono di contratti per la fornitura di servizi di comunicazione elettronica. L’AGCOM ha inteso così rafforzare le tutele offerte agli utenti di comunicazioni elettroniche dal d.lgs. 259/2003 e, in generale, dal novellato Codice del consumo intervenendo sugli obblighi informativi previsti in capo agli operatori, in particolare nel caso di contratti conclusi a distanza o fuori dai locali commerciali, sulle modalità di comunicazione delle rimodulazioni tariffarie. Relativamente al tema della durata del contratto (art.5) e sua entrata in vigore, l’Autorità, a seguito delle istanze degli operatori, ha riconosciuto la proroga al 1 luglio 2016. Con delibera 276/13/CONS, l’Autorità ha approvato le linee guida relative all’attribuzione delle deleghe ai Corecom in materia di risoluzione delle controversie tra utenti ed operatori. Al fine di garantire una sostanziale uniformità nell’applicazione del regolamento conciliativo su tutto il territorio, l’AGCOM ha ribadito l’ambito, soggettivo ed oggettivo, di applicazione dello stesso. Con la delibera 712/13/CONS l’AGCOM ha avviato tre progetti di ricerca che saranno svolti dalla Fondazione Ugo Bordoni tra cui il progetto “Comparazione dei prezzi dei servizi di comunicazione elettronica”. Il progetto ha l’obiettivo di realizzare un sito internet AGCOM per la comparazione delle offerte commerciali di servizi di comunicazione elettronica forniti dagli operatori e sottoscrivibili dalla clientela attraverso contratti per adesione. A marzo 2014, l’AGCOM ha avviato il tavolo tecnico che vede la presenza degli operatori e della Fondazione Ugo Bordoni. L’Autorità ha abbandonato tale tavolo tecnico avviando una successiva consultazione pubblica per la revisione delle previsioni normative in tema di trasparenza e comparazione delle condizioni economiche dell’offerta dei servizi di comunicazione elettronica (delibera 181/15/CONS in seguito dettagliata). Con delibera 414/14/CONS, è stata avviata una consultazione pubblica su modifiche alla delibera 244/08/CSP recante “Ulteriori disposizioni in materia di qualità e carte dei servizi di accesso a internet da postazione fissa ad integrazione della delibera n. 131/06/CSP”. A dicembre 2014 è stata pubblicata la delibera 656/14/CONS, recante “Modifiche ed integrazioni alla delibera 244/08/CSP in materia di qualità e carte dei servizi di accesso ad internet da postazione fissa”. Relazione sulla gestione 31 dicembre 2015 44 Con delibera 410/14/CONS, l’AGCOM ha approvato il nuovo Regolamento in materia di sanzioni amministrative e impegni che disciplina l’attività preistruttoria e istruttoria finalizzata all’accertamento delle violazioni e all’irrogazione delle sanzioni amministrative di competenza dell’Autorità, nonché l’istituto degli impegni. Con tale delibera, inoltre, l’Autorità ha avviato una Consultazione pubblica sul documento recante linee guida per l’applicazione dei criteri dettati dalla legge 24 novembre 1981, n. 689, sulle sanzioni amministrative, per la quantificazione concreta delle sanzioni pecuniarie irrogate dall’AGCOM. WIND ha depositato il proprio contributo anche per il tramite di Asstel partecipando all’audizione. Con delibera 23/15/CONS l’Autorità ha avviato una consultazione pubblica per la modifica della delibera n.418/07/cons, recante “disposizioni in materia di trasparenza della bolletta telefonica, sbarramento selettivo di chiamata e tutela dell’utenza” ai fini dell’adozione di ulteriori misure di trasparenza contrattuale per l’utilizzo dei nuovi servizi digitali. L’Autorità ha ritenuto necessario un intervento di aggiornamento e modifica dei temi relativi alla trasparenza della bolletta telefonica, blocco selettivo mobile, attivazione servizi a sovrapprezzo. Wind ha risposto alla consultazione nel marzo 2015. E’ stato presentato anche tramite AssTel un posizionamento comune ai principali operatori. Con delibera 227/15/CONS l’AGCOM ha avviato una consultazione pubblica per la modifica del sistema di indennizzi per i disservizi nel settore delle comunicazioni elettroniche. L’AGCOM propone alcune modifiche ed integrazioni del Regolamento in materia di indennizzi applicabili nella definizione delle controversie tra utenti ed operatori, approvato con la delibera 73/11/CONS del 16 febbraio 2011. Sono previsti indennizzi maggiorati per i disservizi che coinvolgono clienti di reti a banda ultra-larga. Si propone, inoltre, di rendere più operativo il meccanismo dell’indennizzo automatico. Infine, sono messi a consultazione meccanismi volti a facilitare l’individuazione della responsabilità degli operatori. WIND sta predisponendo il documento di risposta. E’ in corso di definizione anche un posizionamento comune ai principali operatori che verrà presentato tramite AssTel. Con delibera 181/15/CONS l’AGCOM ha avviato una consultazione pubblica per la revisione delle previsioni normative in tema di trasparenza e comparazione delle condizioni economiche dell’offerta dei servizi di comunicazione elettronica oggi disciplinate dalle delibera 96/07/CONS e 126/07/CONS. L’AGCOM intende intervenire nella gestione di un proprio motore di calcolo per la comparazione tariffaria proponendo un nuovo flusso e nuovo format per la fornitura delle informazioni destinate alla fornitura del servizio di comparazione tariffaria. Da segnalare il decreto legislativo 6 agosto 2015, n. 130 recante l’attuazione della direttiva 2013/11/UE sulla risoluzione alternativa delle controversie dei consumatori, che modifica il regolamento (CE) n. 2006/2004 e la direttiva 2009/22/CE (direttiva sull'ADR per i consumatori). La Direttiva 2013/11/UE ha lo scopo di armonizzare le procedure ADR esistenti nei singoli Stati membri. Tra tali procedure viene inclusa anche la Conciliazione Paritetica tra Aziende e Associazioni Consumatori. Al fine di recepire la direttiva nell'ordinamento italiano, il decreto attuativo ha previsto integrazioni e modifiche al Codice del consumo. A seguito di una serie di lavori svolti tra gli operatori mobili, l’AGCOM e la Fondazione Ugo Bordoni nell’ambito del tavolo tecnico, è stata pubblicata la nuova delibera 580/15/CONS di modifica alla delibera 154/12/CONS recante disposizioni in materia di qualità e carte dei servizi di comunicazioni mobili e personali. Relazione sulla gestione 31 dicembre 2015 45 Privacy Con il decreto legislativo 69/12, con il quale l’Italia ha recepito la Direttiva Europea 136/2009 (c.d. e – Privacy) in materia di Telecomunicazioni, sono state introdotte novità di rilievo in ambito privacy. Tale decreto ha introdotto con l’art 32-bis del D.Lgs. 196/2003 (Codice Privacy) la definizione di “Violazione dei dati personali” (Data Breach) e un obbligo di comunicazione all’Autorità e agli abbonati nel caso in cui si manifesti una violazione dei dati personali dell’utente e comunque, nel caso in cui si verifichi un pregiudizio dei dati. In data 4 aprile 2013, il Garante privacy ha emanato il provvedimento in materia di attuazione della disciplina sul Data Breach, WIND ha quindi adottato le relative procedure ed ha concluso la formazione per i responsabili del trattamento. Il decreto citato ha altresì modificato l’art. 122 del Codice Privacy introducendo il regime di opt-in per gli e–cookies, distinguendoli in “cookies tecnici” (e.g. monitoraggio di sessioni, esecuzione di autenticazioni informatiche, ecc.), necessari per l’erogazione del servizio e non soggetti a tale regime, e “cookies non tecnici” (e.g. monitoring dei siti web visitati, raccolta dati dell’utente ecc.), utilizzati per finalità di marketing e che, presentando particolari criticità in materia di privacy, necessitano del consenso preventivo ed informato da parte del contraente/utente. Mediante Provvedimento n.229/2014, il Garante Privacy ha individuato delle modalità semplificate per l’informativa privacy e l’acquisizione del consenso per l’uso dei cookie, a seguito del quale è stato aperto un tavolo di lavoro sia interno che inter-operatore, volto ad adempiere a quanto prescritto dall’Autorità entro il termine di adeguamento previsto pari ad un anno. Nel corso del 2013 è stato riaperto il tavolo di lavoro inter-operatori per la costituzione di un Data Base dei morosi in ambito delle telecomunicazioni, quale strumento complementare ai Sistemi di Informazione Creditizia (SIC), per il contrasto alla morosità anche in ambito comunicazioni elettroniche. Nel mese di aprile 2014 è stata avviata una consultazione pubblica su uno schema di Provvedimento del Garante Privacy, allo scopo di acquisire contributi e suggerimenti sul tema, forniti lato AssTel nel mese di maggio 2014. Successivamente si è riaperto il workshop con il Garante, al quale sono intervenute anche le associazioni dei consumatori per la protezione dei dati personali. In data 8 ottobre 2015, è stato adottato un provvedimento, pubblicato in G.U. del 4 novembre 2015, per la costituzione di una banca data relativa a morosità intenzionali della clientela nel settore telefonico (S.I.Mo.I.Tel.) al quale WIND sta dando attuazione. Con provvedimento pubblicato in G.U. del 3 gennaio 2014, è stata avviata una consultazione pubblica, diretta a tutti gli operatori che operano nell’ambito del Mobile Remote Payment, allo scopo di acquisire contributi ed osservazioni sul tema. A tal proposito, è stato inviato al Garante per la privacy un documento che ha recepito le osservazioni condivise durante il tavolo di lavoro inter-operatore, a seguito del quale l’Autorità ha pubblicato un Provvedimento riguardante sia il servizio di Mobile Remote Payment che i cd. Servizi VAS (Servizi a valore aggiunto). E’ stato aperto un nuovo tavolo di lavoro sia interno che inter-operatore, volto ad analizzare gli impatti e le potenziali criticità connessi all’attuazione di quanto disposto dall’Autorità, a seguito del quale si è convenuto di inviare un’istanza interpretativa e di riesame con particolare riferimento alle misure di sicurezza (crittografia/PIN adult) da adottare ed alla modalità di acquisizione del consenso per finalità promozionali da parte dei clienti. A seguito del riscontro da parte dell’Autorità in merito all’istanza, è stata inviata una richiesta di proroga dei termini entro i quali adempiere alle prescrizioni previste dal Provvedimento, la quale è stata accolta, concedendo il termine al 31 marzo 2015. Con Provvedimento del Garante privacy n. 53/2014 è stato previsto un aggiornamento delle prescrizioni in tema di profilazione. A tal proposito, è stato aperto un tavolo di lavoro interno. Relazione sulla gestione 31 dicembre 2015 46 Con provvedimento pubblicato in G.U. del 23 maggio 2014 è stata avviata una consultazione pubblica, diretta a tutti i titolari di trattamenti biometrici, riguardo ad uno schema di provvedimento in tema di riconoscimento biometrico e firma grafometrica, allo scopo di acquisire contributi ed osservazioni sul tema. A tal proposito, è stato inviato al Garante privacy un documento che ha recepito le osservazioni condivise durante il tavolo di lavoro inter-operatore, a seguito del quale è stato emanato dal Garante Privacy apposito Provvedimento. Con provvedimento pubblicato in G.U. del 4 maggio 2015 è stata avviata dal Garante per la protezione dei dati personali una consultazione pubblica finalizzata ad acquisire osservazioni e proposte riguardo alle nuove tecnologie classificabili come “Internet of Things”. A tal proposito è stato aperto un tavolo di lavoro sia interno che interoperatore, volto all’invio di un documento che ha recepito le osservazioni condivise durante il tavolo di lavoro interoperatore entro i termini stabiliti dall’Autorità. Con provvedimento pubblicato in G.U. del 30 settembre 2015 il Garante per la protezione dei dati personali ha avviato una consultazione pubblica volta ad acquisire osservazioni e commenti sull'adeguatezza delle misure ipotizzate nonché eventuali ed ulteriori proposte operative a cura di tutti i soggetti che operano nell’ambito del Mobile Ticketing. A tal proposito è stato aperto un tavolo di lavoro sia interno che inter- operatore, finalizzato a valutare l’opportunità di inviare un documento di contributo entro i termini stabiliti dall’Autorità mediante AssTel. Nel mese di dicembre a WIND è stato notificato il Provvedimento di autorizzazione del Garante Privacy in risposta alla procedura di Prior Checking su nuovi modelli di analisi dei dati per profilazione della clientela, caratterizzandosi come il lavoro più innovativo e importante fatto negli ultimi anni in materia privacy, costituendone una nuova frontiera regolamentare in Italia. Controversie tra operatori dinanzi AGCOM Con delibera 64/14/CIR, in riferimento alla controversia instaurata da WIND nei confronti di Telecom Italia relativa alla migrazione del traffico sull’interconnessione IP e relativi servizi, l’AGCOM ha disposto a favore di WIND la migrazione amministrativa da dicembre 2013 a luglio 2014 secondo un décalage predefinito e la migrazione tecnica del traffico TDM verso l’interconnessione IP entro giugno 2015. Per effetto della migrazione amministrativa, WIND, a far data da agosto 2014, non sosterrà più alcun costo per i canoni relativi ai flussi e alle porte di interconnessione alla rete TDM di Telecom Italia). Nel mese di luglio 2014, Telecom Italia ha avviato dinanzi l’AGCOM nei confronti di WIND due controversie, ancora pendenti, rispettivamente in materia di interventi di fornitura e manutenzione a vuoto e in materia di condizioni economiche del servizio di raccolta delle chiamate verso numerazioni non geografiche di Telecom Italia originate da rete fissa WIND. Per quanto riguarda gli interventi di fornitura e manutenzione a vuoto, a fine luglio 2015 con la determina 6/DRS/15, l’AGCOM ha archiviato la controversia per incompetenza dell’Autorità in merito all’oggetto del contendere. La controversia sulle condizioni economiche di raccolta verso le numerazioni geografiche di Telecom Italia ha formato oggetto di un accordo transattivo tra le parti; pertanto il procedimento verrà a breve archiviato dall‘AGCOM per rinuncia da parte di Telecom Italia a tutte le ragioni e pretese indicate nella sua istanza di apertura della controversia. Ad agosto 2015 è stata pubblicata sul sito dell’AGCOM la delibera 226/15/CONS recante il nuovo Regolamento concernente la risoluzione delle controversie tra operatori con cui viene abrogata la precedente delibera 352/08/CONS. Relazione sulla gestione 31 dicembre 2015 47 GESTIONE ECONOMICA, PATRIMONIALE E FINANZIARIA CONSOLIDATA Nei prospetti seguenti sono riportati i principali dati economici, patrimoniali e finanziari di Gruppo relativi all’esercizio 2015, redatti in conformità agli IFRS adottati dall’Unione Europea e messi a confronto con i corrispondenti valori del 2014. Dati economici (milioni di euro) 2015 2014 Ricavi 4.428 4.633 1.671 1.804 EBITDA (1) Risultato operativo 945 573 (510) (1.346) Risultato prima delle imposte 419 (812) Risultato d'esercizio di Gruppo 428 (709) Saldo dei proventi e (oneri) finanziari (1) Risultato operativo ante ammortamenti, ripristini/svalutazioni di attività non correnti e plusvalenze/minusvalenze da realizzo di attività non correnti 2015 2014 787 784 31/12/2015 31/12/2014 14.887 14.758 di pertinenza del Gruppo 547 111 di pertinenza di terzi 0,0 0,0 14.340 14.647 8.777 9.654 Investimenti (milioni di euro) Dati patrimoniali (milioni di euro) Totale attivo Patrimonio netto Totale passività Indebitamento finanziario netto Relazione sulla gestione 31 dicembre 2015 48 La Gestione Economica Nel prospetto seguente si riportano i risultati economici conseguiti dal Gruppo nel 2015, confrontati con quelli relativi al 2014. 2015 2014 4.304 124 4.428 4.393 240 4.633 (89) (116) (205) (2,0)% (48,3)% (4,4)% Acquisti di materiali e servizi esterni Altri costi operativi Costi del personale Costi di ristrutturazione Risultato operativo ante ammortamenti, ripristini/svalutazioni di attività non correnti e plusvalenze/minusvalenze da realizzo di attività non correnti (2.290) (154) (294) (19) (2.338) (178) (313) 0 48 24 19 (19) 2,1% 13,5% 6,1% n.s. 1.671 1.804 (133) (7,4)% Ammortamenti Ripristini (svalutazioni) di attività non correnti Plusvalenze (minusvalenze) da realizzo di attività non correnti Risultato operativo (1.177) (31) 482 945 (1.214) (13) (4) 573 37 (18) 486 372 3,0% 100,0% n.s. 64,9% 157 (667) (16) 68 (1.414) (39) 89 747 23 n.s. 54,6% n.s. 419 (812) 1.231 n.s. 9 103 (94) (91,3)% 428 (709) 1.137 n.s. 0 0 0 n.s. 428 (709) 1.137 n.s. (milioni di euro) Ricavi Altri ricavi Totale ricavi Proventi finanziari Oneri finanziari Utili (perdite) su cambi – nette Risultato prima delle imposte Imposte Risultato d'esercizio Risultato attribuibile agli azionisti terzi Risultato d'esercizio di Gruppo Variazioni Assolute % Ricavi Nel 2015, il Gruppo ha realizzato ricavi totali per 4.428 milioni di euro, in diminuzione di 205 milioni di euro rispetto al 2014. I Ricavi ammontano nel 2015 a 4.304 milioni di euro, in decremento di 89 milioni di euro (-2,0%) rispetto al precedente esercizio. Nella seguente tabella è fornito il dettaglio della voce in analisi e le variazioni rispetto al 2014. Relazione sulla gestione 31 dicembre 2015 49 2015 2014 296 3.465 380 39 6 118 220 3.641 381 36 6 109 76 (176) (1) 3 0 9 4.304 4.393 (89) (milioni di euro) Ricavi da vendite Servizi di telefonia Traffico da interconnessione Roaming internazionale Prestazioni autorità giudiziarie Altri ricavi da prestazioni Totale Variazioni assolute % 34,5% (4,8)% (0,3)% 8,3% 0,0% 8,3% (2,0)% Il trend negativo è legato principalmente al decremento dei ricavi per servizi di telefonia attribuibile al difficile contesto macroeconomico ed alla contrazione del mercato, con una diminuzione che si è mantenuta pari a circa 4,8% nei dodici mesi del 2015 grazie all’aumento della base clienti mobile e allo sviluppo di offerte dedicate alla navigazione internet sul mobile. Inoltre, è stato registrato un lieve decremento nei ricavi per traffico di interconnessione principalmente per effetto della riduzione delle tariffe unitarie solo parzialmente compensata dai maggiori volumi di traffico mobile e dai maggiori ricavi relativi al traffico dei servizi VAS Not Voice principalmente conseguenti all’incremento dei relativi volumi di traffico. I ricavi da vendita si incrementano nel 2015 principalmente per l’incremento della vendita dei terminali di telefonia mobile di fascia alta. I ricavi per roaming internazionale nonostante la riduzione delle tariffe della voce e dei dati mostrano un incremento del volume. Gli Altri ricavi ammontano a 124 milioni di euro nel 2015 (240 milioni di euro nel 2014), e si riferiscono essenzialmente agli effetti derivanti dalla chiusura di accordi transattivi con alcuni fornitori. Costi operativi I costi operativi, pari nel 2015 a 2.757 milioni di euro, presentano un decremento di 72 milioni di euro rispetto al precedente esercizio. Gli Acquisti di materiali e servizi esterni ammontano nel 2015 a 2.290 milioni di euro, in decremento di 48 milioni di euro rispetto al 2014. Nella seguente tabella è fornito il dettaglio della voce in analisi per il 2015, confrontato con il precedente esercizio. (milioni di euro) Traffico da interconnessione Affitti Costi di acquisizione clienti Costo delle merci vendute e consumi di materiali Outsourcing, consulenze e prestazioni professionali Pubblicità e servizi promozionali Costi di manutenzione e riparazione Utenze Roaming nazionale ed internazionale Altro Totale 2015 2014 561 568 168 288 293 84 52 106 28 142 2.290 608 674 193 226 160 96 86 130 30 135 2.338 Variazioni assolute % (47) (106) (25) 62 133 (12) (34) (24) (2) 7 (48) (7,7)% (15,7)% (13,0)% 27,4% 83,1% (12,5)% (39,5)% (18,5)% (6,7)% 5,2% (2,05)% La variazione della voce è dovuta essenzialmente a: Relazione sulla gestione 31 dicembre 2015 50 decremento di 106 milioni di euro nei costi per Affitti principalmente come effetto derivante dalla cessione finalizzata il 26 marzo 2015 del 90% di Galata SpA, società costituita il 18 febbraio 2015 ed alla quale era stata conferita la Business Unit “Tower development” composta da 7.377 torri insieme ai relativi contratti di affitto oltre che ad una diminuzione dei volumi per quanto riguarda i servizi WLR, ULL e Bitstream; decremento di 47 milioni di euro nei costi per Traffico da interconnessione principalmente dovuto alla diminuzione delle tariffe ed al decremento dei volumi degli SMS uscenti; incremento netto di 62 milioni di euro nel Costo delle merci vendute e consumi di materiali riconducibile principalmente ad un decremento delle vendite di terminali di telefonia mobile solo parzialmente compensato dall’incremento dei costi unitari di acquisto dovuto ad uno spostamento delle vendite verso terminali di fascia alta; incremento di 133 milioni di euro nei costi per Outsourcing, consulenze e prestazioni professionali principalmente dovuto al contratto di servizi con Galata SpA sottoscritto nell’ambito dell’accordo con Cellnex Telecom oltre che alle consulenze e prestazioni professionali. I Costi del personale presentano un decremento pari a 19 milioni di euro (6,1%) rispetto al 2014. La variazione rispetto all’esercizio precedente è riconducibile principalmente agli effetti derivanti dall’accordo sindacale del 29 luglio 2014 che ha previsto l’attivazione di contratti di solidarietà per un periodo di 18 mesi (a partire da settembre 2014) nonché dalla diminuzione del numero medio dei dipendenti durante il 2015, principalmente come effetto derivante dalla cessione finalizzata il 26 marzo 2015 del 90% di Galata SpA. Tali effetti sono stati solo parzialmente compensati dagli aumenti dei minimi contrattuali da aprile 2014, come previsto dal Contratto Nazionale di Lavoro in vigore fino al 31 dicembre 2014 e dall’incremento della stima dell’onere riferibile al piano di compensation finalizzato alla retention ed incentivazione a lungo termine del management. EBITDA Nel 2015, il risultato operativo ante ammortamenti, ripristini e svalutazioni di attività non correnti e plusvalenze e minusvalenze da realizzo di attività non correnti (EBITDA) ammonta a 1.671 milioni di euro, in diminuzione di 133 milioni di euro rispetto al 2014. Risultato operativo L’utile operativo ammonta nel 2015 a 945 milioni di euro, in aumento di 372 milioni di euro rispetto al precedente esercizio. Il decremento dell’EBITDA per 133 milioni di euro è stato compensato dalla plusvalenza di 491 milioni di euro derivante dalla cessione del 90% di Galata SpA oltre che dal decremento della voce Ammortamenti relativi sia agli Immobili impianti e macchinari (decremento di 8 milioni di euro rispetto al 2014), principalmente a fronte della cessione del 90% di Galata SpA che alle Attività immateriali (decremento di 29 milioni di euro rispetto al 2014) essenzialmente a fronte del trend decrescente delle capitalizzazioni dei costi acquisizioni clienti. Proventi e oneri finanziari La situazione finanziaria del Gruppo ha generato nell’esercizio 2015 un saldo negativo tra proventi e oneri per 510 milioni di euro (1.346 milioni di euro nel 2014). Il decremento netto è principalmente riconducibile ai minori oneri Relazione sulla gestione 31 dicembre 2015 51 finanziari quale conseguenza delle operazioni di rifinanziamento concluse dal gruppo nel corso dell’esercizio precedente. Risultato di esercizio di Gruppo Il 2015 chiude con un utile di 428 milioni di euro, che si confronta con una perdita di 709 milioni di euro nel 2014. La Gestione Patrimoniale Il seguente stato patrimoniale riclassificato aggrega secondo criteri gestionali i valori attivi e passivi dello schema predisposto in conformità agli IFRS. Al 31 dicembre 2015 Al 31 dicembre 2014 Capitale immobilizzato Immobili, impianti e macchinari Attività immateriali Attività finanziarie valutate al costo Partecipazioni contabilizzate con il metodo del patrimonio netto Totale Capitale immobilizzato 2.855 8.038 2 77 10.972 3.273 8.283 15 0 11.571 (418) (245) (13) 77 (599) (12,8)% (3,0)% (86,7)% n.s. (5,2)% Capitale di esercizio netto Rimanenze Crediti commerciali Debiti commerciali Attività e passività per imposte sul reddito Altre attività Altre passività Totale Capitale di esercizio netto 30 996 (1.609) (318) 224 (787) (1.464) 23 949 (1.661) (342) 273 (813) (1.571) 7 47 52 24 (49) 26 107 30,4% 5,0% 3,1% 7,0% (17,9)% 3,2% 6,8% (66) (118) (60) (176) (6) 58 (10,0)% 33,0% 9.324 9.765 (441) (4,5)% 547 0 547 111 0 111 436 0 436 n.s. 0,0% n.s. Indebitamento finanziario netto 8.777 9.654 (877) (9,1)% Totale Coperture 9.324 9.765 (441) (4,5)% (milioni di euro) Benefici per i dipendenti Fondi Capitale investito netto Patrimonio netto di pertinenza del Gruppo Patrimonio netto di pertinenza di Terzi Totale Patrimonio netto Variazioni assolute % Il capitale immobilizzato che presenta un saldo positivo per 10.972 milioni di euro, si riduce per 599 milioni di euro essenzialmente per effetto degli ammortamenti di periodo il cui importo è risultato superiore agli investimenti a cui si somma l’effetto della cessione di Galata SpA. Il capitale di esercizio, che presenta un saldo negativo per 1.464 milioni di euro, si riduce di 107 milioni di euro principalmente quale effetto dell’incremento dei Crediti Commerciali e del decremento dei Debiti Commerciali. Relazione sulla gestione 31 dicembre 2015 52 Il patrimonio netto al 31 dicembre 2015 ammonta a 547 milioni di euro. La seguente tabella mostra le principali movimentazioni del patrimonio netto consolidato nel 2015 e nel 2014. (milioni di euro) 2015 2014 Inizio esercizio 111 787 Risultato dell'esercizio 428 (709) Variazione della riserva di Cash Flow Hedge 14 39 Riserva attuariale (6) (5) Altre variazioni (6) (1) 547 111 Fine esercizio Relazione sulla gestione 31 dicembre 2015 53 La tabella seguente mostra la composizione dell’indebitamento finanziario netto consolidato al 31 dicembre 2015 e le variazioni rispetto al 31 dicembre 2014. (milioni di euro) Al 31 dicembre 2015 Al 31 dicembre 2014 Variazioni assolute % PASSIVITA' FINANZIARIE Passività finanziarie non correnti Prestiti obbligazionari 10.135 8.844 1.291 14,6% Finanziamenti da banche 671 1.722 (1.051) (61,0)% Finanziamenti da altri 128 228 (100) (43,9)% 36 74 (38) (51,4)% 158 142 16 11,3% 8 166 (158) (95,2)% Finanziamenti da altri 19 105 (86) (81,9)% Strumenti di finanza derivata 18 - 18 n.s. 11.173 11.281 (108) (1,0)% 985 412 573 n.s. 1.109 991 118 11,9% 20 21 (1) (4,8)% 282 203 79 38,9% TOTALE ATTIVITA' FINANZIARIE (B) 2.396 1.627 769 47,3% INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO (A-B) 8.777 9.654 (877) (9,1)% Strumenti di finanza derivata Passività finanziarie correnti Prestiti obbligazionari Finanziamenti da banche INDEBITAMENTO FINANZIARIO LORDO TOTALE (A) ATTIVITA' FINANZIARIE Attività finanziarie non correnti Strumenti di finanza derivata Crediti finanziari Attività finanziarie correnti Crediti finanziari Disponibilità liquide e mezzi equivalenti L’indebitamento finanziario netto si decrementa di 877 milioni di euro, rispetto al 31 dicembre 2014, essenzialmente per effetto della vendita di Galata SpA il cui provento è stato utilizzato per ridurre il debito oltre che quale conseguenza delle variazioni nella composizione delle passività finanziarie e delle operazioni effettuate nel corso del 2014 per i cui dettagli si rinvia alla nota 14 del Bilancio Consolidato. Relazione sulla gestione 31 dicembre 2015 54 Rendiconto finanziario I flussi finanziari consolidati del 2015 sono rappresentati nel seguente rendiconto finanziario e sono posti a confronto con quelli relativi al 2014. Al 31 dicembre 2015 Al 31 dicembre 2014 (milioni di euro) Variazioni assolute % Flussi di cassa da/(per) attività operativa Risultato delle attività in funzionamento 428 (709) 1.137 n.s. 1.208 1.227 (19) (1,5)% (44) (98) 54 55,1% 9 4 5 n.s. (491) 0 (491) n.s. n.s. Rettifiche per riconciliare il risultato al flusso di cassa da/per attività operativa Ammortamenti, svalutazioni di attività non correnti Variazione netta dei fondi e benefici per i dipendenti (Plusvalenze) minusvalenze da realizzo di attività non correnti (Plusvalenze) minusvalenze da cessione di investimenti Pro-quota del risultato delle partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto Variazione attività correnti Variazione passività correnti Flusso di cassa da attività operativa 13 0 13 (68) (16) (52) n.s. (180) 375 (555) n.s. 875 783 92 11,7% (559) (555) (4) (0,7)% (221) (201) (20) (10,0)% Flussi di cassa da attività di investimento Acquisizioni di immobili, impianti e macchinari Acquisizioni di attività immateriali Dismissioni di partecipazioni in controllate 669 0 669 n.s. Raccolta/(uscite) di prestiti concessi (31) (775) 744 96,0% (142) (1.531) 1.389 90,7% Flusso di cassa per attività di investimento Flussi di cassa da attività di finanziamento Variazioni dei finanziamenti (654) 810 (1.464) n.s. (654) 810 (1.464) n.s. 79 62 17 27,4% Disponibilità liquide e mezzi equivalenti a inizio esercizio 203 141 62 44,0% Disponibilità liquide e mezzi equivalenti a fine esercizio 282 203 79 38,9% Flusso di cassa per attività di finanziamento Flusso netto complessivo d'esercizio Il flusso di cassa generato dall’attività operativa, pari a 875 milioni di euro nei dodici mesi del 2015, si è incrementato di 92 milioni di euro rispetto al precedente esercizio principalmente per effetto delle variazioni del capitale circolante legate al regolamento di attività e passività correnti. L’attività d’investimento ha assorbito cassa durante l’esercizio 2015 per un ammontare complessivo di 142 milioni di euro, in decremento di 1.389 milioni di euro rispetto al precedente esercizio, principalmente per effetto della cessione di Galata SpA, per l’incremento negli investimenti in immobilizzazioni per 24 milioni di euro principalmente nella tecnologia LTE e per l’erogazione alla controllante WIND Acquisition Holdings Finance SpA di circa 31 milioni di euro (durante l’esercizio 2014 erano stati erogati a WIND Acquisition Holdings Finance SpA 938 milioni di euro solo Relazione sulla gestione 31 dicembre 2015 55 parzialmente compensati dalla chiusura del credito finanziario della Capogruppo verso la controllante indiretta Wind Telecom SpA per 163 milioni). Nel corso dell’esercizio 2015 l’attività di finanziamento ha assorbito cassa per 654 milioni di euro principalmente per effetto: del rimborso delle tranche Senior Facility Agreement in essere al 30 marzo 2015 per 1.782 milioni di euro; dell’emissione il 30 marzo 2015 di obbligazioni Senior Secured Notes per un importo complessivo pari a 775 milioni di euro e scadenza 2020, tramite una combinazione di obbligazioni a tasso variabile Euribor maggiorato del 4,125% per 400 milioni di euro (Floating Rate Notes) ed un emissione tap delle obbligazioni Senior Secured Notes 2020, attualmente in circolazione, per 375 milioni di euro con cedola al 4%; della rinegoziazione di nuove senior facilities con scadenza 2018 (pari a 700 milioni di euro) effettuata in data 12 marzo 2015; del rimborso di 100 milioni di euro della tranche Revolving del Senior Facility Agreement; del pagamento di 19 milioni di euro di fee principalmente correlate all’operazione di rifinanziamento finalizzata il 30 marzo 2015; del rimborso, di 20 milioni di euro, di parte del debito verso istituti finanziari a fronte del piano di rimborso differito del fair value degli strumenti derivati estinti nell’ambito del rifinanziamento del debito di gruppo del 26 novembre 2010; del rimborso di 162 milioni di euro della totalità del debito verso il Ministero dello Sviluppo Economico acceso nel 2011 a seguito dell’assegnazione dei diritti d'uso delle frequenze mobili. Inoltre, l’attività di finanziamento include al 31 dicembre 2015 il rimborso dello scoperto di conto corrente pari a 42 milioni di euro. Relazione sulla gestione 31 dicembre 2015 56 DATI DI SINTESI DELLA CAPOGRUPPO WIND TELECOMUNICAZIONI SPA E DELLE SOCIETÀ CONTROLLATE I dati economici e patrimoniali esposti nelle due tabelle seguenti si riferiscono al bilancio separato della Capogruppo WIND Telecomunicazioni SpA al 31 dicembre 2015, redatto in conformità agli IFRS adottati dall’Unione Europea. Dati economici (milioni di euro) 2015 2014 Ricavi 4.428 4.633 EBITDA(1) 1.659 1.801 Risultato operativo 941 570 (695) (870) Risultato prima delle imposte 230 (301) Risultato dell'esercizio 297 (349) Saldo dei proventi e (oneri) finanziari (1) Risultato operativo ante ammortamenti. ripristini/svalutazioni di attività non correnti e plusvalenze/minusvalenze da realizzo di attività non correnti Dati patrimoniali (milioni di euro) Totale attivo Patrimonio netto Totale passività 31/12/2015 31/12/2014 13.835 14.213 743 422 13.092 13.791 Si riportano di seguito i principali dati economici e patrimoniali relativi all’esercizio 2015 delle società controllate da WIND Telecomunicazioni SpA. Tali dati si riferiscono ai bilanci o reporting delle controllate, redatti in conformità agli IFRS adottati dall’Unione Europea. WIND Retail Srl Dati economici (milioni di euro) Ricavi 2015 2014 81 80 EBITDA(1) 6 4 Risultato operativo 4 3 Saldo dei proventi e (oneri) finanziari (0) (0) Risultato prima delle imposte 4 3 Risultato dell'esercizio 2 2 (1) Risultato operativo ante ammortamenti, ripristini/svalutazioni di attività non correnti e plusvalenze/minusvalenze da realizzo di attività non correnti 31/12/2015 31/12/2014 Totale attivo 83 68 Patrimonio netto 36 34 Totale passività 47 34 Dati patrimoniali (milioni di euro) Relazione sulla gestione 31 dicembre 2015 57 WIND Acquisition Finance SA Dati economici (milioni di euro) Ricavi 2015 2014 0 0 EBITDA(1) (2) (1) Risultato operativo (2) (1) Saldo dei proventi e (oneri) finanziari 185 (477) Risultato prima delle imposte 183 (515) Risultato dell'esercizio 129 (365) (1) Risultato operativo ante ammortamenti, ripristini/svalutazioni di attività non correnti e plusvalenze/minusvalenze da realizzo di attività non correnti Dati patrimoniali (milioni di euro) Totale attivo Patrimonio netto Totale passività 31/12/2015 31/12/2014 10.213 8.789 (133) (245) 10.347 9.034 Relazione sulla gestione 31 dicembre 2015 58 FATTI DI RILIEVO AVVENUTI DOPO LA CHIUSURA DELL’ESERCIZIO Relativamente agli eventi successivi al 31 dicembre 2015 si rimanda alla nota 41 del Bilancio consolidato e alla nota 38 del Bilancio separato di WIND Telecomunicazioni SpA al 31 dicembre 2015. PRESIDIO DEI RISCHI Per quanto riguarda l’informativa sulla gestione dei rischi finanziari, si prega di fare riferimento a quanto riportato alla nota 2.5 del Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015 e alla nota 2.4 del Bilancio separato di WIND Telecomunicazioni SpA al 31 dicembre 2015. RAPPORTI CON ENTITÀ CORRELATE Si specifica che i rapporti con entità correlate, ivi comprese le operazioni infragruppo, rientrano nella normale attività di gestione e che, dal punto di vista economico, sono stati contrattualizzati a condizioni di mercato e sono dovuti prevalentemente a rapporti con operatori telefonici. Inoltre, la fiscalità del Gruppo e la sua rappresentazione contabile recepiscono gli effetti derivanti dall’esercizio, avvenuto nel 2006 e rinnovato nel 2009, 2012 e 2015 da parte della controllante italiana Wind Telecom SpA, dell’opzione di adesione alla procedura di consolidato fiscale nazionale. Le informazioni sui rapporti con entità correlate sono presentate nella nota 37 del Bilancio consolidato e nella nota 34 del Bilancio separato di WIND Telecomunicazioni SpA al 31 dicembre 2015, alle quali si rimanda. Le società del Gruppo non detengono al 31 dicembre 2015, né hanno detenuto nel corso dell’esercizio, azioni proprie della Capogruppo WIND Telecomunicazioni SpA né direttamente, né per il tramite di fiduciarie, né azioni della controllante WIND Acquisition Holdings Finance SpA o della controllante indiretta Wind Telecom SpA. INFORMATIVA AI SENSI DELL’ART. 2497 TER DEL CODICE CIVILE Non ci sono eventi da segnalare ai sensi dell'articolo 2497 ter codice civile italiano, con riferimento all'attività di gestione e coordinamento su WIND. Relazione sulla gestione 31 dicembre 2015 59 EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE La buona performance commerciale ed il continuo processo di ottimizzazione della struttura dei costi ha consentito al Gruppo di confermare la propria posizione competitiva nel 2015, in un contesto di mercato in leggera contrazione e in uno scenario macroeconomico che, seppur difficile, mostra segnali di lenta ripresa. L’integrazione con il Gruppo VimpelCom continua a supportare il suddetto processo di efficienza e contenimento dei costi attraverso lo sviluppo delle sinergie realizzabili. Nel corso dei primi tre mesi dell’anno, il Gruppo ha portato a termine, la vendita del 90% della propria società di gestione del parco torri Galata SpA a Cellnex Telecom (precedentemente denominata Abertis). I proventi dell’operazione sono stati utilizzati per ridurre ulteriormente il debito dell’azienda. Nel mese di agosto VimpelCom e CK Hutchison Holdings Ltd, la società controllante di 3 Italia, hanno annunciato di aver siglato un accordo per la creazione di una joint venture paritetica che controllerà i rispettivi business delle telecomunicazioni in Italia, WIND e 3 Italia. Tale joint venture, la quale è soggetta ad approvazione dei relativi organi regolatori ed antitrust Europei ed Italiani, darà vita ad uno dei principali operatori di telecomunicazioni convergenti in Italia. Nel corso del 2016, il Gruppo continuerà ad esplorare e sviluppare le opportunità più promettenti derivanti dalla combinazione di nuove tecnologie e nuove esigenze espresse dal mercato, in particolare sviluppando i canali digitali sia nello sviluppo dei propri servizi, che nei canali di interazione con i clienti, che nell’efficienza dei processi. Un maggiore focus verrà posto anche sul segmento Business. Il Gruppo continuerà a rafforzare la propria posizione nei segmenti mobile, fisso-voce e internet e continuerà a sviluppare il proprio modello di business convergente. Una forte attenzione sarà posta sulla crescita dell’efficienza e sull’ulteriore ottimizzazione della struttura dei costi. PROPOSTA DI DESTINAZIONE DEL RISULTATO DELLA CAPOGRUPPO WIND TELECOMUNICAZIONI SPA La Capogruppo WIND Telecomunicazioni SpA chiude l’esercizio 2015 con un utile di 297 milioni di euro. Il Consiglio di Amministrazione propone agli Azionisti di approvare il bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2015 e di riportare l’utile ad incremento della riserva di Utili e Perdite a nuovo. Relazione sulla gestione 31 dicembre 2015 60 GLOSSARIO ADSL (Asymmetric Digital Subscriber Line): tecnologia che, attraverso un modem, utilizza il normale doppino telefonico e trasforma la linea telefonica tradizionale in una linea di collegamento digitale ad alta velocità per il trasferimento di dati multimediali in modalità asimmetrica. ATM (Asynchronous Transfer Mode): tecnologia di commutazione che permette la trasmissione di diversi tipi di informazione quali voce, dati e video. Backbone: parte della rete di telecomunicazioni che sopporta il traffico più intenso e da cui si estendono le diramazioni della rete necessarie a servire determinate aree locali. Base station controller (BSC): interfaccia con la centrale di commutazione MSC. Ha funzioni di supervisione e controllo delle risorse radio sia nella fase di instaurazione della chiamata sia nella fase di mantenimento. Bitstream: servizio consistente nella fornitura, da parte dell’incumbent all’operatore alternativo, della capacità trasmissiva tra la postazione di un cliente finale ed un punto di interconnessione o PoP (Point of Presence) dell’operatore alternativo che vuole offrire servizi a banda larga ai propri clienti finali. Broadband: servizi caratterizzati da una velocità di trasmissione pari ad almeno 2 Mbit/s. Centrale di commutazione: nodi di rete che gestiscono l’avvio e l’instradamento del segnale verso la destinazione desiderata. Cloud Computing: rappresenta il modello emergente di sviluppo, implementazione delle infrastrutture ICT che supportano l’erogazione e la distribuzione dei Cloud Services, ovvero di servizi in cui il bene “immateriale” offerto è acquistabile e fruibile in tempo reale attraverso Internet. Commutazione di pacchetto: tecnica di trasmissione di informazioni in base alla quale ogni messaggio è suddiviso in pacchetti, che sono poi inviati verso la destinazione (non necessariamente secondo lo stesso percorso). Crowdsourcing: neologismo che identifica un modello con cui un’azienda o un’istituzione demanda lo svolgimento di un’attività assegnata normalmente a dipendenti ad un gruppo, generalmente numeroso e non predeterminato, in modalità “open call” utilizzando internet (facendo outsourcing). EDGE (Enhanced Data rates for GSM Evolution): evoluzione dello standard GPRS per il trasferimento dati sulla rete GSM che permette di raggiungere maggiori velocità di trasferimento. EIR (Equipment Identity Register): database che contiene i dati per convalidare l'accesso alla rete da parte di un telefono cellulare attraverso il suo codice IMEI. ESP (Enhanced Service Provider): operatore che fornisce al pubblico servizi di telecomunicazioni avvalendosi di un accordo con un operatore di rete mobile licenziatario. FEMTO Cell: stazioni base a bassa potenza per accesso cellulare in aree indoor. Le FEMTO Cell permettono di connettere terminali mobili standard alla rete di un operatore mobile utilizzando la rete casalinga DSL o broadband via cavo. Relazione sulla gestione 31 dicembre 2015 61 FNR: (Flexible Numbering Register): modulo nel quale vengono allocati i numeri telefonici del vecchio e nuovo operatore rispetto ad uno stesso cliente FR (Frame Relay): tecnica di trasmissione a commutazione di pacchetto. Gateway: nodo di rete che permette di interfacciarsi con un’altra rete che utilizza protocolli diversi. GGSN (Gateway GPRS Support Node): nodo che funge da gateway tra una rete wireless GPRS e una rete Internet o privata. GPON (Gigabit Passive Optical Network): rete ottica di accesso. GPRS (General Packet Radio Service): sistema di trasmissione dati a pacchetto sulla rete GSM per il trasferimento di dati a media velocità. GSM (Global System for Mobile Communications): architettura standard per le comunicazioni cellulari digitali operante su banda 900 MHz e 1800 MHz. E’ attualmente lo standard di telefonia mobile più diffuso del mondo. HLR (Home Location Register): database centralizzato che contiene i dettagli relativi a ciascun cliente di telefonia mobile autorizzato ad accedere alla rete GSM. HSDPA (High Speed Downlink Packet Access): protocollo che permette di migliorare le prestazioni delle reti UMTS aumentandone la capacità ed ampliando la larghezza di banda. Internet: rete di computer mondiale ad accesso pubblico. Internet costituisce l’interfaccia per reti basate su differenti tecnologie ma che usano il protocollo TCP/IP. ISP (Internet Service Provider): operatore che fornisce l’accesso a Internet. IP (Internet Protocol): protocollo di rete a pacchetto che permette di interconnettere reti con caratteristiche tecniche eterogenee. IPTV (Internet Protocol Television): sistema che veicola contenuti audiovisivi in formato digitale attraverso connessione internet broadband. ISDN (Integrated Services Digital Network): tecnologia a commutazione di circuito che permette di trasmettere voce e dati su linee telefoniche tradizionali. MAN (Metropolitan Area Network): infrastruttura di rete telematica che si estende all’interno del territorio urbano. MGW (Media Gateway): collega diversi tipi di reti, (es. PSTN; Next Generation Networks; 2G e 3G) una delle sue principali funzioni è quella di convertire tra le diverse tecniche di codifica e trasmissione. Relazione sulla gestione 31 dicembre 2015 62 MSC (Mobile Switching Center): elemento della rete di telefonia mobile GSM che, oltre a fungere da interfaccia di rete svolge funzioni di controllo delle chiamate, commutazione del traffico e emissione di cartellini (utilizzatiper la tariffazione del traffico). MSC-Server: elemento del core network della rete 3G. MMS (Mobile Multimedia Services): servizio di messaggi multimediali per telefoni cellulari. Modem: dispositivo che permette la modulazione e la demodulazione dei segnali contenenti le informazioni, consentendo la trasmissione di dati digitali su canali analogici. MVNO (Mobile Virtual Network Operator): operatore di telefonia mobile che non possiede una propria rete telefonica né dispone di frequenze proprie, e per offrire servizi di telefonia mobile utilizza l’infrastruttura e le frequenze di altri operatori di telefonia mobile. NGN/IMS: (Next-Generation Networks/ IP multimedia subsystem) consente il trasporto di tutte le informazioni ed i servizi (voce, dati, comunicazioni multimediali) incapsulando le stesse in pacchetti: le reti di tipo NGN sono basate sul protocollo IP. Nodo: giunzione topologica della rete, comunemente un centro di commutazione o una stazione. Node B: termine che, nella tecnologia UMTS, denota la stazione radio base per mezzo della quale viene realizzata la copertura della cella. Nodo SGSN: è l’elemento della rete di telefonia mobile che si occupa del trasferimento dei pacchetti dati da e per stazioni mobili all'interno dell’area di sua competenza. Nodi MNP/FNR: (Mobile Number Portability/ Flexible Number Ring) vedi FNR PoP (Point of Presence): punto di accesso alla rete fornito da un ISP per instradare il traffico dei clienti finali ad esso connessi. RNC (Radio Network Controller): elemento della rete UMTS che ha funzioni di supervisione e controllo dei Node B. Roaming: servizio mediante il quale gli operatori di telefonia mobile permettono ai propri clienti di collegarsi utilizzando una rete non di loro proprietà. Il servizio si attiva quando il terminale è utilizzato all’estero (se gli operatori del paese ospitante aderiscono alla rete GSM), oppure quando il cliente si trova nel paese di origine del proprio operatore ma questo non ha una copertura totale della nazione. SGSN (Serving GPRS Support Node): gestisce il trasferimento dei pacchetti di dati da e verso le stazioni mobile all’interno della propria area di competenza. Shared Access: indica la condivisione dell’accesso al doppino dell'utente tra l’incumbent e un altro fornitore di servizi LLU. Relazione sulla gestione 31 dicembre 2015 63 SIM (Subscriber Identity Module): chip al quale è associato un numero seriale che sui sistemi informativi di un operatore telefonico consente di risalire a un determinato cliente dei propri servizi di telefonia mobile, e che consente al cliente l’accesso ai servizi. SME (Small and Medium Enterprises): piccole e medie imprese (o PMI). SMS: brevi messaggi di testo da e verso telefoni cellulari su rete GSM. Softswitch: dispositivo centrale di una rete telefonica che gestisce l’instradamento delle chiamate tra le varie linee interamente per mezzo di software (anziché mediante centralini fisici). TDM (Time-Division Multiplexing): tecnica di condivisione di un canale di comunicazione in base alla quale due o più segnali sono trasmessi in modo apparentemente simultaneo all’interno del canale, ma che prevede in realtà, a turno, un uso esclusivo del canale stesso per un breve lasso di tempo. Trunking Gateway: interfaccia tra la rete VoIP e la rete telefonica tradizionale. UMTS (Universal Mobile Telecommunications System): è la tecnologia di telefonia mobile di terza generazione (3G), successore del GSM, consistente in un sistema di trasmissione a larga banda in cui i dati viaggiano su una larghezza di banda di circa 2Mb al secondo. Unbundling: vedi LLU. LLU (Unbundling del Local Loop): indica l’accesso disaggregato alla rete locale, ossia la possibilità per gli operatori alternativi di usufruire, a fronte del pagamento di un canone, delle infrastrutture dell’incumbent per offrire ai clienti servizi propri. Short Message Service Center: elemento della rete di telefonia mobile che consegna i messaggi SMS. Siti di accesso radio (o BTS, Base Transceiver Station): trasmettitore di segnale radio che invia, tramite antenna, il segnale radio GSM per la copertura di un’area (cella). VAS: acronimo di Value Added Service (servizi a valore aggiunto). VDSL2: (Very High Digital Subscriber Loop): Sistema trasmissivo ad alta velocità su cavo in rame. VMS (Voicemail System): sistema centralizzato di gestione dei messaggi telefonici. Virtual Unbundling: il VULL cioè "LLU virtuale" è un completo distacco della linea del vecchio gestore solo ai fini amministrativi. La fonia continua ad essere servita dalla centrale del vecchio gestore, mentre il servizio dati e internet è fornito dal nuovo gestore. VoIP: tecnologia che rende possibile effettuare una conversazione telefonica sfruttando una connessione Internet o un'altra rete dedicata che utilizza il protocollo IP, anziché passare attraverso la rete telefonica tradizionale. Relazione sulla gestione 31 dicembre 2015 64 Web 2.0: termine che indica genericamente un’evoluzione del World Wide Web, e si riferisce all’insieme delle applicazioni online caratterizzato da un elevato livello di interazione tra il sito e l’utente. WAP (Wireless Application Protocol): Protocollo che consente di connettersi ad internet tramite telefono cellulare. Webmail: applicazione che permette di gestire un account di posta elettronica attraverso un browser (navigatore) web. Wholesale Line Rental (WLR): servizio mediante il quale un operatore telefonico alternativo all’incumbent può instaurare un rapporto commerciale esclusivo con i propri clienti, anche al di fuori delle aree di copertura del servizio LLU, prendendo a nolo a condizioni d'ingrosso le linee dei clienti stessi dall’incument. WiMax (Worldwide Interoperability for Microwave Access): tecnologia che consente l’accesso senza fili a reti di telecomunicazioni a banda larga. Relazione sulla gestione 31 dicembre 2015 65 GRUPPO WIND Bilancio consolidato relativo all’esercizio chiuso al 31 dicembre 2015 PROSPETTI CONTABILI E NOTE ESPLICATIVE SOMMARIO PROSPETTO DELLA SITUAZIONE PATRIMONIALE-FINANZIARIA ........................................................................................... 69 CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO ................................................................................................................................... 70 PROSPETTO DI CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO CONSOLIDATO .................................................................................... 71 RENDICONTO FINANZIARIO CONSOLIDATO ........................................................................................................................ 72 INFORMAZIONI AGGIUNTIVE AL RENDICONTO FINANZIARIO .............................................................................................. 72 PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DI PATRIMONIO NETTO CONSOLIDATO ............................................................................. 73 NOTE ESPLICATIVE AL BILANCIO CONSOLIDATO DEL GRUPPO WIND TELECOMUNICAZIONI AL 31 dicembre 2015 ................ 74 1 PREMESSA .......................................................................................................................................................... 74 2 CRITERI GENERALI DI REDAZIONE ...................................................................................................................... 75 3 ACQUISIZIONI E DISMISSIONI ............................................................................................................................ 96 4 IMMOBILI, IMPIANTI E MACCHINARI ................................................................................................................... 97 5 ATTIVITÀ IMMATERIALI ...................................................................................................................................... 98 6 ATTIVITA’ FINANZIARIE .................................................................................................................................... 101 7 PARTECIPAZIONI CONTABILIZZATE CON IL METODO DEL PATRIMONIO NETTO .................................................. 102 8 ATTIVITÀ PER IMPOSTE ANTICIPATE/PASSIVITÀ PER IMPOSTE DIFFERITE ......................................................... 103 9 RIMANENZE ...................................................................................................................................................... 104 10 CREDITI COMMERCIALI ..................................................................................................................................... 104 11 CREDITI PER IMPOSTE SUL REDDITO ................................................................................................................ 105 12 ALTRI CREDITI ................................................................................................................................................. 106 13 DISPONIBILITA’ LIQUIDE E MEZZI EQUIVALENTI ............................................................................................... 107 14 PATRIMONIO NETTO ......................................................................................................................................... 107 15 RISULTATO PER AZIONE ................................................................................................................................... 109 16 PASSIVITÀ FINANZIARIE ................................................................................................................................... 109 17 STRUMENTI DI FINANZA DERIVATA ................................................................................................................... 112 18 BENEFICI PER I DIPENDENTI ............................................................................................................................. 114 19 FONDI .............................................................................................................................................................. 115 20 ALTRE PASSIVITA’ ............................................................................................................................................. 116 21 DEBITI COMMERCIALI ....................................................................................................................................... 116 22 ALTRI DEBITI ................................................................................................................................................... 117 23 DEBITI PER IMPOSTE SUL REDDITO .................................................................................................................. 119 24 RICAVI ............................................................................................................................................................. 119 25 ALTRI RICAVI ................................................................................................................................................... 119 26 ACQUISTI DI MATERIALI E SERVIZI ESTERNI ..................................................................................................... 120 27 ALTRI COSTI OPERATIVI ................................................................................................................................... 121 28 COSTI DEL PERSONALE ..................................................................................................................................... 121 29 COSTI DI RISTRUTTURAZIONE .......................................................................................................................... 122 30 AMMORTAMENTI ............................................................................................................................................... 122 31 SVALUTAZIONI /RIPRISTINI DI ATTIVITA’ NON CORRENTI ................................................................................. 123 32 PLUSVALENZE (MINUSVALENZE) DA REALIZZO DI ATTIVITA’ NON CORRENTI ..................................................... 123 33 PROVENTI FINANZIARI...................................................................................................................................... 124 34 ONERI FINANZIARI ........................................................................................................................................... 124 Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015 67 35 UTILI (PERDITE) SU CAMBI - NETTE .................................................................................................................. 125 36 IMPOSTE .......................................................................................................................................................... 126 37 RAPPORTI CON ENTITÀ CORRELATE .................................................................................................................. 127 38 INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO .............................................................................................................. 129 39 RENDICONTO FINANZIARIO .............................................................................................................................. 129 40 ALTRE INFORMAZIONI ...................................................................................................................................... 131 41 EVENTI SUCCESSIVI .......................................................................................................................................... 134 Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015 68 PROSPETTO DELLA SITUAZIONE PATRIMONIALE-FINANZIARIA Al 31 dicembre 2015 Al 31 dicembre 2014 4 5 6 7 8 2.855 8.038 2.097 77 251 13.318 3.273 8.283 1.420 308 13.284 9 10 6 11 12 13 30 996 23 18 220 282 1.569 14.887 23 949 23 7 269 203 1.474 14.758 147 752 16 (368) 547 547 147 752 8 (796) 111 111 16 18 19 20 8 10.970 66 118 138 544 11.836 10.867 60 176 160 634 11.897 16 21 22 23 203 1.609 649 43 2.504 413 1.661 653 23 2.750 Totale passività 14.340 14.647 TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA’ 14.887 14.758 (milioni di euro) Attività Immobili, impianti e macchinari Attività immateriali Attività finanziarie Partecipazioni contabilizzate con il metodo del patrimonio netto Attività per imposte anticipate Totale attività non correnti Rimanenze Crediti commerciali Attività finanziarie Crediti per imposte sul reddito Altri crediti Disponibilità liquide e mezzi equivalenti Totale attività correnti TOTALE ATTIVITA’ Patrimonio netto e Passività Patrimonio netto Capitale sociale Riserva sovrapprezzo azioni Altre Riserve Risultati portati a nuovo Patrimonio netto di pertinenza del Gruppo Patrimonio netto di pertinenza di Terzi Totale Patrimonio netto Passività Passività finanziarie Benefici per i dipendenti Fondi Altre passività Passività per imposte differite Totale passività non correnti Passività finanziarie Debiti commerciali Altri debiti Debiti per imposte sul reddito Totale passività correnti Note 14 14 Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015 69 CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO (milioni di euro) Note 2015 2014 12 mesi 12 mesi 4.393 Ricavi 24 4.304 Altri ricavi 25 124 240 4.428 4.633 Totale ricavi Acquisti di materiali e servizi esterni 26 (2.290) (2.338) Altri costi operativi 27 (154) (178) Costi del personale 28 (294) (313) Costi di ristrutturazione Risultato operativo ante ammortamenti, ripristini/svalutazioni di attività non correnti e plusvalenze/minusvalenze da realizzo di attività non correnti 29 (19) - 1.671 1.804 Ammortamenti 30 (1.177) (1.214) Ripristini (svalutazioni) di attività non correnti 31 (31) (13) Plusvalenze (minusvalenze) da realizzo di attività non correnti 32 482 (4) 945 573 Risultato operativo Proventi finanziari 33 157 68 Oneri finanziari 34 (667) (1.414) Utili (perdite) su cambi – nette 35 (16) (39) 419 (812) 9 103 428 (709) - - 428 (709) 2,93 (4,85) Risultato prima delle imposte Imposte 36 Risultato di esercizio Risultato attribuibile agli azionisti terzi Risultato di esercizio di Gruppo Risultato per azione (in euro) - base e diluito: Risultato per azione delle attività in funzionamento 15 Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015 70 PROSPETTO DI CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO CONSOLIDATO (milioni di euro) Note Risultato di esercizio 2015 2014 12 mesi 12 mesi 428 (709) 7 56 7 (18) 14 38 (8) (7) 2 2 (6) (5) 8 33 436 (676) 436 - (676) - Altre componenti del conto economico complessivo che saranno successivamente riclassificate nel risultato di esercizio Utili/(Perdite) su strumenti di cash flow hedge Effetto fiscale relativo alle altre componenti di conto economico complessivo che saranno successivamente riclassificate nel risultato di esercizio Totale Altre componenti del conto economico complessivo che saranno successivamente riclassificate nel risultato di esercizio 14 Altre componenti del conto economico complessivo che non saranno successivamente riclassificate nel risultato di esercizio Utili/(Perdite) da rimisurazione sui piani a benefici definiti Effetto fiscale relativo alle altre componenti di conto economico complessivo che non saranno successivamente riclassificate nel risultato di esercizio Totale Altre componenti del conto economico complessivo che non saranno successivamente riclassificate nel risultato di esercizio 14 Totale Altre componenti del conto economico complessivo di esercizio, al netto degli effetti fiscali Totale conto economico complessivo di esercizio 14 Attribuibile a: Azionisti della controllante Azionisti terzi Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015 71 RENDICONTO FINANZIARIO CONSOLIDATO 2015 12 mesi 2014 12 mesi 428 (709) 39 1.208 (44) 9 (491) 13 (68) (180) 875 1.227 (98) 4 (16) 375 783 Flussi di cassa da attività di investimento Acquisizioni di immobili, impianti e macchinari Dismissioni di immobili, impianti e macchinari Acquisizioni di attività immateriali Dismissioni di partecipazioni in controllate Raccolta/(uscite) di prestiti concessi Flusso di cassa per attività di investimento 39 (559) (221) 669 (31) (142) (555) (201) (775) (1.531) Flussi di cassa da attività di finanziamento Variazioni dei finanziamenti Flusso di cassa da / (per) attività di finanziamento 39 (654) (654) 810 810 79 62 203 141 282 203 (milioni di euro) Note Flussi di cassa da attività operativa Risultato di esercizio Rettifiche per riconciliare il risultato al flusso di cassa da/per attività operativa Ammortamenti, svalutazioni / (ripristini) di attività non correnti Variazione netta dei fondi e benefici per i dipendenti Minusvalenze da realizzo di attività non correnti (Plusvalenze) minusvalenze da cessione di investimenti Svalutazione partecipazioni Variazione attività correnti Variazione passività correnti Flusso di cassa da attività operativa Flusso netto complessivo di esercizio Disponibilità liquide e mezzi equivalenti a inizio esercizio Disponibilità liquide e mezzi equivalenti a fine esercizio 39 INFORMAZIONI AGGIUNTIVE AL RENDICONTO FINANZIARIO (milioni di euro) Imposte sul reddito pagate Interessi pagati su finanziamenti/bond Interessi (pagati)/incassati su strumenti derivati di copertura 2015 12 mesi (78) (659) 63 2014 12 mesi (207) (777) (21) Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015 72 PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DI PATRIMONIO NETTO CONSOLIDATO Patrimonio netto di pertinenza del Gruppo (milioni di euro) Saldi al 1 gennaio 2014 Totale conto economico complessivo di esercizio Riserva Sovrapprezzo azioni Capitale sociale Patrimonio netto di pertinenza di Gruppo Risultati portati a nuovo Altre Riserve Patrimonio netto di pertinenza di Terzi Totale Patrimonio netto 147 752 (25) (87) 787 - 787 - - 33 (709) (676) - (676) (709) - Risultato di esercizio - - - (709) (709) - - Cash Flow hedge - - 38 - 38 - 38 - Rimisurazione piani a benefici definiti - - (5) (5) - (5) Operazioni con gli azionisti Saldi al 31 dicembre 2014 Totale conto economico complessivo di esercizio - - - - - - - 147 752 8 (796) 111 - 111 - - 8 428 436 - 436 - Risultato di esercizio - - - 428 428 - 428 - Cash Flow hedge - - 14 - 14 - 14 (6) - (6) - (6) - Rimisurazione piani a benefici definiti Operazioni con gli azionisti Saldi al 31 dicembre 2015 - - - - - - - 147 752 16 (368) 547 - 547 Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015 73 NOTE ESPLICATIVE AL BILANCIO CONSOLIDATO DEL GRUPPO WIND TELECOMUNICAZIONI AL 31 dicembre 2015 1 PREMESSA WIND Telecomunicazioni SpA (di seguito anche “WIND”, la “Capogruppo” o la “Società”) è una Società per Azioni avente sede legale in Roma (Italia), Via Cesare Giulio Viola, 48, controllata da Wind Telecom SpA, per il tramite di WIND Acquisition Holdings Finance SpA che ne detiene il 100% del capitale. Alla data di redazione del presente documento, Wind Telecom SpA è a sua volta controllata per il 92,24% da Vimpelcom Amsterdam BV, quest’ultima è controllata da Vimpelcom Ltd società quotata sul mercato NASDAQ. Nel mese di agosto VimpelCom Ltd e CK Hutchison Holdings Ltd, la società controllante di 3 Italia, hanno annunciato di aver siglato un accordo per la creazione di una joint venture paritetica che controllerà i rispettivi business delle telecomunicazioni in Italia, WIND e 3 Italia. Tale joint venture è soggetta ad approvazione dei relativi organi regolatori ed antitrust Europei ed Italiani. WIND Telecomunicazioni SpA e le sue controllate (di seguito anche il “Gruppo” o il “Gruppo Wind”) operano in Italia, nel settore delle telecomunicazioni fisse e mobili, rispettivamente con i marchi “Infostrada” e “Wind”. Il diagramma seguente illustra la struttura del Gruppo WIND al 31 dicembre 2015. W IND T e le com unica zioni S pA 10 0% W IN D R e ta il S rl 27 % W ind A cquisitio n F ina nce II SA 27 % W IND F ina nce SL SA 100 % W in d A c q u isit io n Fin an c e S A Il Gruppo nell’esercizio chiuso al 31 dicembre 2015 ha registrato utile ante imposte da attività in funzionamento pari a 419 milioni di euro (perdita di 812 milioni di euro nell’esercizio 2014) e un utile netto dalle attività in funzionamento pari a 428 milioni di euro (perdita di 709 milioni di euro nell’esercizio 2014). Tale risultato riflette l’incremento nel risultato operativo dovuto principalmente alla plusvalenza derivante dalla cessione di Galata SpA e i minori oneri finanziari netti come effetto delle operazioni di rifinanziamento concluse nel 2014 ed a marzo 2015 che hanno compensato l’effetto negativo derivante dalla maggior pressione competitiva sui ricavi. Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015 74 In data 26 marzo 2015, la Capogruppo ha finalizzato l’operazione per la cessione a Cellnex Telecom SA (precedentemente denominata Abertis Telecom terrestre SAU) per un corrispettivo pari a 693 milioni di euro utilizzato per ridurre ulteriormente il debito dell’azienda, del 90% di Galata SpA (società costituita il 18 febbraio 2015 attraverso il conferimento della Business Unit “Tower Development” composta da 7.377 torri insieme alle relative funzioni, dipendenti e contratti). La Capogruppo nell’ambito dell’accordo siglato con Cellnex Telecom ha sottoscritto un contratto di servizi con Galata, per un periodo iniziale di 15 anni, per la fornitura di una vasta gamma di servizi sui siti conferiti e su quelli successivamente costruiti da Galata e che ospiteranno attrezzature di WIND. In data 30 marzo 2015, la controllata Wind Acquisition Finance SA ha emesso obbligazioni Senior Secured Notes per un importo complessivo pari a 775 milioni di euro e scadenza 2020, tramite una combinazione di obbligazioni a tasso variabile Euribor maggiorato del 4,125% per 400 milioni di euro (Floating Rate Notes) ed un emissione tap delle obbligazioni Senior Secured Notes 2020 (emesse a luglio 2014) per 375 milioni di euro con cedola al 4%. Il Gruppo ha utilizzato la liquidità ottenuta dalle nuove emissioni obbligazionarie, dalla rinegoziazione di nuove senior facilities con scadenza 2019 (pari a circa 700 milioni di euro) e una parte del corrispettivo derivante dalla cessione di Galata SpA (per circa 500 milioni di euro) per rifinanziare il precedente Senior Facility Agreement. La buona performance commerciale ed il continuo processo di ottimizzazione della struttura dei costi ha consentito al Gruppo di confermare la propria posizione competitiva nel 2015, in un contesto di mercato in leggera contrazione e in uno scenario macroeconomico che, seppur difficile, mostra segnali di lenta ripresa. L’integrazione con il Gruppo VimpelCom continua a supportare il suddetto processo di efficienza e contenimento dei costi attraverso lo sviluppo delle sinergie realizzabili. Nel corso dei primi tre mesi dell’anno, il Gruppo ha portato a termine, la vendita del 90% della propria società di gestione del parco torri Galata SpA a Cellnex Telecom (precedentemente denominata Abertis). I proventi dell’operazione sono stati utilizzati per ridurre ulteriormente il debito dell’azienda. Nel mese di agosto VimpelCom e CK Hutchison Holdings Ltd., la società controllante di 3 Italia, hanno annunciato di aver siglato un accordo per la creazione di una joint venture paritetica che controllerà i rispettivi business delle telecomunicazioni in Italia, WIND e 3 Italia. Tale joint venture, la quale è soggetta ad approvazione dei relativi organi regolatori ed antitrust Europei ed Italiani, darà vita ad uno dei principali operatori di telecomunicazioni convergenti in Italia. Nel corso del 2016, il Gruppo continuerà ad esplorare e sviluppare le opportunità più promettenti derivanti dalla combinazione di nuove tecnologie e nuove esigenze espresse dal mercato, in particolare sviluppando i canali digitali sia nello sviluppo dei propri servizi, che nei canali di interazione con i clienti, che nell’efficienza dei processi. Un maggiore focus verrà posto anche sul segmento Business. Il Gruppo continuerà a rafforzare la propria posizione nei segmenti mobile, fisso-voce e internet e continuerà a sviluppare il proprio modello di business convergente. Una forte attenzione sarà posta sulla crescita dell’efficienza e sull’ulteriore ottimizzazione della struttura dei costi. 2 CRITERI GENERALI DI REDAZIONE 2.1 Modalità di presentazione Il presente Bilancio Consolidato di WIND Telecomunicazioni SpA relativo all’esercizio chiuso al 31 dicembre 2015 redatto sul presupposto della continuità aziendale, è stato predisposto in conformità agli IFRS adottati dall’Unione Europea. Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015 75 Per IFRS si intendono tutti gli “International Financial Reporting Standards”, tutti gli International Accounting Standards (“IAS”), tutte le interpretazioni dell’International Financial Reporting Interpretations Committee (“IFRIC”), tutte le interpretazioni dello Standing Interpretations Committee (“SIC”), ad oggi adottati dall’Unione Europea e contenuti nei relativi Regolamenti UE pubblicati. Nel corso dell’esercizio non si sono verificati casi eccezionali che abbiano reso necessario il ricorso alle deroghe di cui allo IAS 1. Il Bilancio Consolidato è espresso in Euro, moneta corrente nell’economia in cui il Gruppo opera. Tutti i valori indicati nei prospetti e nelle note esplicative, sono espressi in milioni di euro, salvo ove diversamente indicato. Relativamente alle modalità di presentazione degli schemi di bilancio, per lo stato patrimoniale è stato adottato il criterio di distinzione delle attività e passività tra “corrente/non corrente”, per il conto economico è stato adottato lo schema scalare con la classificazione dei costi per natura e per il rendiconto finanziario il metodo di rappresentazione indiretto. Ai fini della comparabilità dei dati, nei prospetti di stato patrimoniale sono state operate laddove necessarie opportune riclassifiche dei saldi comparativi. Tali riclassifiche, per i cui dettagli si rimanda alla nota 39, non hanno comportato effetti sul risultato netto e sul patrimonio netto del Gruppo. Il presente bilancio consolidato è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione della Capogruppo in data 12 febbraio 2016. 2.2 Criteri e metodologie di consolidamento Il presente Bilancio Consolidato include i bilanci di WIND Telecomunicazioni SpA e delle entità sulle quali la stessa esercita, direttamente o indirettamente, il controllo, a partire dalla data in cui lo stesso è stato acquisito e sino alla data in cui è cessato. Il controllo è esercitato sia in forza del possesso azionario diretto o indiretto della maggioranza delle azioni con diritto di voto, sia per effetto dell’esercizio di un’influenza dominante espressa dal potere di determinare, anche indirettamente, in forza di accordi contrattuali o legali, le scelte finanziarie e gestionali delle entità, ottenendone i benefici relativi, a prescindere da rapporti di natura azionaria. Al fine della determinazione del controllo, si tiene conto dell’esistenza di potenziali diritti di voto effettivamente esercitabili o convertibili alla data di riferimento. Le situazioni contabili predisposte ai fini del consolidamento sono redatte al 31 dicembre 2015, data di riferimento del presente Bilancio Consolidato, e sono quelli predisposti dalle singole entità del Gruppo in conformità agli IFRS uniformi rispetto a quelli utilizzati ai fini della predisposizione del presente documento dalla Capogruppo e approvati dai rispettivi Consigli di Amministrazione. I criteri adottati per il consolidamento integrale delle partecipate sono i seguenti: le attività e le passività, gli oneri e i proventi delle entità consolidate integralmente sono assunti linea per linea, attribuendo ai soci di minoranza, ove applicabile, la quota di patrimonio netto e di risultato netto dell’esercizio di loro spettanza; tali voci sono evidenziate separatamente nell’ambito del patrimonio netto e del conto economico consolidato; le operazioni di aggregazione di imprese in forza delle quali viene acquisito il controllo di un’entità sono contabilizzate applicando il metodo dell’acquisto (“purchase method”). Il costo di acquisizione corrisponde al valore corrente (“fair value”) alla data di acquisto delle attività cedute, delle passività assunte e degli strumenti di capitale emessi; la eventuale differenza tra il costo di acquisizione ed il valore corrente delle attività e passività Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015 76 acquistate, se positiva, è iscritta nelle attività immateriali alla voce “Avviamento”, ovvero, se negativa, dopo aver riverificato la corretta misurazione dei valori correnti delle attività e passività acquisite e del costo di acquisizione, é contabilizzata a conto economico; le operazioni di aggregazione di imprese in forza delle quali viene trasferito il controllo di un’entità in modo che prima e dopo il trasferimento non si modifica l’identità della controllante non sono considerate operazioni di acquisizione ma operazioni “under common control”. In assenza di un principio contabile di riferimento, in applicazione dello IAS 8, sono consolidati i valori contabili dell’entità trasferita. Eventuali plusvalori emersi in sede di trasferimento sono annullati contro patrimonio netto; le acquisizioni di quote di minoranza relative ad entità per le quali esiste già il controllo non sono considerate tali, bensì operazioni sul patrimonio netto. Pertanto, la differenza tra il costo sostenuto per l’acquisizione e le relative quote di patrimonio netto contabile è rilevata direttamente a patrimonio netto; gli utili e le perdite, con i relativi effetti fiscali, derivanti da operazioni effettuate tra società consolidate integralmente e non ancora realizzati nei confronti di terzi, sono eliminati, se significativi, come pure i reciproci rapporti di debito e credito, i costi e i ricavi, nonché gli oneri e i proventi finanziari; gli utili o le perdite derivanti dalla cessione di quote di partecipazione in società consolidate sono imputati a conto economico per l’ammontare corrispondente alla differenza fra il prezzo di vendita e la corrispondente frazione di patrimonio netto consolidato ceduta. Nella tabella di seguito riportata viene fornita una rappresentazione delle partecipazioni del Gruppo con evidenza del criterio di consolidamento e di valutazione. Capitale Sociale Euro 31.12.2015 31.12.2014 Italia Lussemburgo Lussemburgo Lussemburgo 1.026.957 60.031.000 31.000 31.000 100 100 27 27 100 100 27 27 Integrale Integrale Integrale Integrale Integrale Integrale Integrale Integrale Italia 1.000.000 10 - Patrimonio netto N/A Italia Italia Italia Italia Italia Italia Italia dismessa dismessa 99.000 51.000 13.717.365 500.000 30.000 9,75 1 17 10 33,33 33,33 33 9,75 1 17 10 - N/A N/A Costo Costo Costo Costo Costo Costo Costo Costo Costo Costo Costo N/A Sede Legale Controllate WIND Retail Srl Wind Acquisition Finance SA WIND Finance SL SA Wind Acquisition Finance II SA % di possesso Criterio di consolidamento/valutazione 31.12.2015 31.12.2014 Collegate Galata SpA Altre Consorzio Wind Team SPAL TLC SpA MIX Srl Consel Janna Scarl QXN Dono per…Scarl Rispetto al bilancio consolidato chiuso al 31 dicembre 2014, non si evidenziano variazioni nell’area di consolidamento ad eccezione di quanto descritto in nota 3 relativamente alla costituzione e cessione di Galata SpA. Le partecipate WIND Finance SL SA e Wind Acquisition Finance II SA, in cui la Capogruppo detiene una quota di possesso pari al 27%, sono considerate controllate e quindi consolidate integralmente in quanto “special purpose entities”. Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015 77 2.3 Sintesi dei principi contabili e dei criteri di valutazione adottati Di seguito sono indicati i principali principi contabili e criteri di valutazione adottati. Immobili, impianti e macchinari Gli immobili, impianti e macchinari sono valutati al costo d’acquisto o di produzione, al netto degli ammortamenti accumulati e delle eventuali perdite di valore. Il costo include gli oneri direttamente sostenuti per predisporre le attività al loro utilizzo, nonché eventuali oneri di smantellamento e di rimozione che verranno sostenuti conseguentemente a obbligazioni contrattuali che richiedano di riportare il bene nelle condizioni originarie. Gli oneri sostenuti per le manutenzioni e le riparazioni di natura ordinaria e/o ciclica sono direttamente imputati a conto economico nell’esercizio in cui sono sostenuti. La capitalizzazione dei costi inerenti l’ampliamento, ammodernamento o miglioramento degli elementi strutturali di proprietà o in uso da terzi è effettuata nei limiti in cui essi rispondano ai requisiti per essere separatamente classificati come attività o parte di una attività, applicando il criterio del “component approach”, secondo il quale ciascuna componente suscettibile di un’autonoma valutazione della vita utile e del relativo valore deve essere trattata individualmente. Il valore di iscrizione è rettificato dall’ammortamento sistematico, calcolato a quote costanti dal momento in cui il cespite è disponibile e pronto all’uso, in funzione della stimata vita utile. La vita utile degli immobili, impianti e macchinari ed il loro valore residuo sono rivisti ed aggiornati, ove necessario, almeno alla chiusura di ogni esercizio. I terreni non sono ammortizzati. Quando l’attività oggetto di ammortamento è composta da elementi distintamente identificabili, la cui vita utile differisce significativamente da quella delle altre parti che compongono l’attività, l’ammortamento è effettuato separatamente per ciascuna di tali parti, in applicazione del metodo del component approach. La vita utile stimata dal Gruppo per le varie categorie di immobili, impianti e macchinari è la seguente. Impianti e macchinari 5-20 anni Costi di progettazione e sviluppo della rete di telefonia fissa e mobile Durata residua delle rispettive licenze Attrezzature 4 anni Altri beni 5-10 anni Gli utili e le perdite derivanti da cessioni o dismissioni di attività sono determinati per differenza fra il ricavo di vendita ed il valore netto contabile dell’attività dismessa o alienata e sono imputati al conto economico dell’esercizio di competenza alla voce “Plusvalenze (minusvalenze) da realizzo di attività non correnti”. Gli immobili, impianti e macchinari detenuti in virtù di contratti di locazione finanziaria, attraverso i quali sono sostanzialmente trasferiti al Gruppo tutti i rischi e benefici legati alla proprietà del bene, sono iscritti come attività al loro valore corrente o, se inferiore, al valore attuale dei pagamenti minimi dovuti per il leasing, inclusa l’eventuale somma da pagare per l’esercizio dell’opzione di acquisto. La corrispondente passività verso il locatore è iscritta in bilancio nelle passività finanziarie. I beni in locazione finanziaria sono ammortizzati su un periodo pari al minore fra la durata del contratto di locazione e la vita utile del bene stesso. Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015 78 Le locazioni nelle quali il locatore mantiene sostanzialmente tutti i rischi ed i benefici legati alla proprietà dei beni sono classificati come leasing operativi. I canoni riferiti a leasing operativi sono rilevati a conto economico in quote costanti negli esercizi di durata del contratto di leasing. Attività immateriali Le attività immateriali sono costituite da elementi non monetari, identificabili e privi di consistenza fisica, controllabili ed atti a generare benefici economici futuri. Tali elementi sono rilevati al costo di acquisto e/o di produzione, comprensivo delle spese direttamente attribuibili sostenute per predisporre l’attività al suo utilizzo, al netto degli ammortamenti cumulati, nei casi in cui è previsto un processo d’ammortamento, e delle eventuali perdite di valore. L’ammortamento ha inizio nel momento in cui l’attività è disponibile all’uso ed è ripartito sistematicamente in relazione alla residua possibilità di utilizzazione della stessa, ossia sulla base della stimata vita utile. Diritti di brevetto e di utilizzazione delle opere dell’ingegno, concessioni, licenze, marchi e diritti simili I costi relativi all’acquisizione di diritti di brevetto e di utilizzazione delle opere dell’ingegno, di concessioni, licenze, marchi e di diritti simili sono capitalizzati. L’ammortamento è calcolato con il metodo lineare, in modo da allocare il costo sostenuto per l’acquisizione del diritto lungo il periodo più breve tra quello di atteso utilizzo e la durata dei relativi contratti a partire dal momento in cui il diritto acquisito diviene esercitabile. I marchi non vengono ammortizzati in quanto considerati a vita utile indefinita. Software I costi riguardanti lo sviluppo e la manutenzione dei programmi software sono contabilizzati come costi a conto economico. I costi che sono direttamente associati alla produzione di prodotti software unici ed identificabili, controllati dal Gruppo e che genereranno benefici economici futuri con orizzonte temporale superiore ad un anno vengono contabilizzati come attività immateriali. I costi diretti – ove identificabili e misurabili – includono l’onere relativo ai dipendenti che sviluppano il software, nonché l’eventuale appropriata quota di costi generali. L’ammortamento è calcolato in base alla relativa vita utile del software, stimata in 5 anni. Avviamento L’avviamento è rappresentato dall’eccedenza del costo di acquisizione sostenuto rispetto alla quota di interessenza nel fair value, alla data di acquisto, delle attività e passività delle aziende o dei rami aziendali. Quello relativo alle partecipazioni valutate al patrimonio netto è incluso nel valore delle partecipazioni. L’avviamento non è soggetto ad ammortamento sistematico, bensì ad un test periodico di verifica sull’adeguatezza del relativo valore di iscrizione in bilancio. Tale test viene effettuato, con cadenza annuale o più frequentemente nel caso in cui si verifichino eventi o cambiamenti di circostanze che possano far emergere eventuali perdite di valore, con riferimento all’unità organizzativa generatrice dei flussi finanziari (di seguito anche “cash generating unit” o “CGU”) a cui l’avviamento è attribuito. L’eventuale riduzione di valore dell’avviamento viene rilevata nel caso in cui il valore recuperabile dell’avviamento risulti inferiore al suo valore di iscrizione in bilancio. Per valore recuperabile si intende il maggiore tra il fair value della CGU, al netto degli oneri di vendita, ed il valore d’uso, rappresentato dal valore attuale dei flussi di cassa stimati per gli esercizi di operatività della CGU e derivanti dalla sua dismissione al termine della vita utile. Il valore d’uso è determinato applicando la metodologia descritta al successivo paragrafo “Riduzione di valore delle Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015 79 attività”. Non è consentito il ripristino di valore dell’avviamento nel caso di una precedente svalutazione per perdita di valore. Nel caso in cui la riduzione di valore derivante dal test sia superiore al valore dell’avviamento allocato alla CGU, l’ammontare residuo viene allocato alle attività incluse nella CGU in proporzione al loro valore di carico. Tale allocazione ha come limite minimo l’ammontare più alto tra il relativo fair value dell’attività al netto delle spese di vendita e il relativo valore in uso, come sopra definito. Customer list Accolgono i costi delle anagrafiche clienti identificati in sede di allocazione degli avviamenti generati dalle acquisizioni effettuate dal Gruppo. L’ammortamento è calcolato in base alla relativa vita utile stimata tra i 5 e 15 anni. Costi acquisizione clienti Accolgono principalmente i costi derivanti dalle commissioni erogate alla rete di vendita e vengono capitalizzati dall’esercizio 2010, in linea con la prassi del settore, tra le immobilizzazioni immateriali secondo i criteri previsti nei principi di riferimento e ammortizzati lungo la durata minima contrattuale. Riduzione di valore delle attività A ciascuna data di riferimento, gli immobili, impianti e macchinari e le attività immateriali con vita definita sono analizzate al fine di identificare l’esistenza di eventuali indicatori di riduzione del loro valore. Se è identificata la presenza di tali indicatori, si procede alla stima del valore recuperabile delle attività interessate, imputando l’eventuale svalutazione a conto economico. Per le attività immateriali a vita utile indefinita, tale test viene effettuato con cadenza annuale o più frequentemente nel caso in cui si verifichino eventi o cambiamenti di circostanze che possano far emergere eventuali perdite di valore. Il valore recuperabile di un’attività è il maggiore tra il suo fair value, ridotto dei costi di vendita, e il suo valore d’uso, laddove quest’ultimo è il valore attuale dei flussi finanziari futuri stimati per tale attività. Nel determinare il valore d'uso, i flussi finanziari futuri attesi sono attualizzati con un tasso di sconto ante imposte che riflette la valutazione corrente di mercato del costo del denaro, rapportato al periodo dell’investimento ed ai rischi specifici dell'attività. Per un'attività che non genera flussi finanziari indipendenti, il valore di realizzo è determinato in relazione alla CGU cui tale attività appartiene. Una riduzione di valore è riconosciuta a conto economico quando il valore di iscrizione dell’attività, ovvero della relativa CGU a cui essa è allocata, è superiore al valore recuperabile. Se vengono meno i presupposti per una svalutazione precedentemente effettuata, il valore contabile dell’attività, salvo il caso di avviamento, è ripristinato con imputazione a conto economico, nei limiti del valore netto di carico che l’attività in oggetto avrebbe avuto se non fosse stata effettuata la svalutazione e fossero stati effettuati gli ammortamenti. Partecipazioni Le partecipazioni in società controllate non consolidate sono valutate al costo. Le partecipazioni in società nelle quali il Gruppo ha un’influenza notevole (di seguito “società collegate”), che si presume sussistere quando la percentuale di partecipazione è compresa tra il 20% ed il 50%, sono valutate con il metodo del patrimonio netto. Il metodo del patrimonio netto è di seguito descritto: gli utili o le perdite di pertinenza del Gruppo sono contabilizzati nel conto economico dalla data in cui l’influenza notevole o il controllo ha avuto inizio fino alla data in cui l’influenza notevole o il controllo è cessato; nel caso in Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015 80 cui, per effetto delle perdite, la società valutata con il metodo in oggetto evidenzi un patrimonio netto negativo, il valore di carico della partecipazione è annullato e l’eventuale eccedenza di pertinenza del Gruppo, laddove quest’ultimo si sia impegnato ad adempiere ad obbligazioni legali o implicite dell’impresa partecipata, o comunque a coprirne le perdite, è rilevata in un apposito fondo; le variazioni patrimoniali delle società valutate con il metodo del patrimonio netto non rappresentate dal risultato di conto economico sono contabilizzate direttamente a rettifica delle riserve di patrimonio netto; gli utili e le perdite non realizzati generati su operazioni poste in essere tra la Capogruppo/società controllate e la partecipata valutata con il metodo del patrimonio netto sono eliminati in funzione del valore della quota di partecipazione del Gruppo nella partecipata stessa; le perdite non realizzate sono eliminate, ad eccezione del caso in cui esse siano rappresentative di riduzione di valore. Le partecipazioni in altre imprese sono valutate al fair value con imputazione degli effetti a conto economico; qualora il fair value non possa essere attendibilmente determinato, tali partecipazioni sono valutate al costo. Tale valore è rettificato nei casi in cui sia accertata l’esistenza di perdite di valore, identificate come descritto nella nota relativa a “Riduzione di valore delle attività”. Qualora vengano meno i motivi delle svalutazioni effettuate, le partecipazioni sono rivalutate nei limiti delle svalutazioni effettuate con imputazione del relativo effetto a conto economico. Il rischio derivante da eventuali perdite eccedenti il valore di carico delle partecipazioni è rilevato in un apposito fondo del passivo nella misura in cui la partecipante è impegnata ad adempiere a obbligazioni legali o implicite nei confronti dell’impresa partecipata o comunque a coprire le sue perdite. Le partecipazioni destinate alla vendita o alla liquidazione nel breve termine sono esposte tra le attività correnti, al minore tra il valore di carico e il fair value, al netto dei costi di vendita. Strumenti finanziari Gli strumenti finanziari includono le attività e passività finanziarie la cui classificazione è determinata al momento della loro iniziale rilevazione, in funzione dello scopo per cui gli stessi sono stati acquisiti. Gli acquisti e le vendite di strumenti finanziari vengono rilevati per data di regolamento (“settlement date”). Attività finanziarie Al momento della loro iniziale rilevazione, le attività finanziarie sono iscritte al fair value, classificate in una delle seguenti quattro categorie e successivamente valutate come segue: i) Attività finanziarie valutate al fair value con variazioni di valore imputate a conto economico: tale categoria include le attività finanziarie acquisite principalmente per essere rivendute nel breve termine, quelle designate nella categoria in oggetto al momento della rilevazione iniziale, qualora ricorrano i presupposti per tale designazione, ovvero sia esercitabile la fair value option, e gli strumenti di finanza derivata, salvo la parte efficace di quelli designati come strumenti di copertura dei flussi di cassa “cash flow hedge”. Le attività finanziarie appartenenti alla categoria in oggetto sono valutate al fair value; le relative variazioni durante il periodo di possesso sono imputate a conto economico come proventi o oneri finanziari. Gli strumenti finanziari di questa categoria sono classificati nell’attivo corrente se sono “detenuti per la negoziazione” o ne è prevista la cessione entro dodici mesi rispetto alla data di bilancio. I derivati sono trattati come attività o passività, a seconda che il fair value sia positivo o negativo; i fair value positivi e Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015 81 negativi derivanti da operazioni in essere con la medesima controparte sono compensati, ove previsto contrattualmente. ii) Crediti: sono strumenti finanziari, prevalentemente relativi a crediti verso clienti, non-derivati e non quotati in un mercato attivo, dai quali sono attesi pagamenti fissi o determinabili. Vengono inclusi nell’attivo corrente, ad eccezione di quelli con scadenza contrattuale superiore ai dodici mesi rispetto alla data di bilancio, che sono classificati nell’attivo non corrente. Tali attività sono valutate al costo ammortizzato sulla base del metodo del tasso effettivo di interesse. Se vi è un’obiettiva evidenza di elementi che indicano riduzioni di valore, l’attività è ridotta in misura tale da risultare pari al valore scontato dei flussi di cassa ottenibili in futuro. Le perdite di valore sono rilevate a conto economico. Se nei periodi successivi vengono meno le motivazioni delle precedenti svalutazioni, il valore delle attività viene ripristinato fino a concorrenza del valore che sarebbe derivato dall’applicazione del costo ammortizzato. iii) Attività finanziarie detenute fino alla scadenza: sono strumenti finanziari non-derivati, con pagamenti fissi o determinabili e scadenza fissa, che il Gruppo ha l’intenzione e la capacità di detenere sino a scadenza. Tali attività sono valutate secondo il metodo del costo ammortizzato, utilizzando il criterio del tasso effettivo di interesse, rettificato in caso di riduzione di valore. Nel caso di perdite di valore, si applicano gli stessi principi sopra descritti in relazione ai crediti finanziari. iv) Attività finanziarie disponibili per la vendita: sono strumenti finanziari non-derivati esplicitamente designati in questa categoria, ovvero che non trovano classificazione in nessuna delle precedenti categorie. Tali attività finanziarie sono valutate al fair value e gli utili o perdite da valutazione vengono imputati a una riserva di patrimonio netto; la loro imputazione a conto economico è effettuata solo nel momento in cui l’attività finanziaria viene effettivamente ceduta, o, nel caso di variazioni cumulate negative, quando si valuta che la riduzione di valore già rilevata a patrimonio netto non potrà essere recuperata in futuro. Limitatamente ai titoli di debito, se, in un periodo successivo, il fair value aumenta come oggettiva conseguenza di un evento verificatosi dopo che la perdita di valore era stata rilevata nel conto economico, il valore dello strumento finanziario è ripristinato con accredito dell’importo a conto economico. Inoltre, sempre per i titoli di debito, la rilevazione dei relativi rendimenti in base al criterio del costo ammortizzato avviene con effetto sul conto economico, analogamente agli effetti relativi alle variazioni dei tassi di cambio, mentre le variazioni dei tassi di cambio relative agli strumenti di capitale disponibili per la vendita sono rilevate nell’ambito della specifica riserva del patrimonio netto. La classificazione come attività corrente o non corrente dipende dalle scelte strategiche circa la durata di possesso dell’attività e dalla reale negoziabilità della stessa, posto che sono rilevate tra le attività correnti quelle il cui realizzo è atteso entro 12 mesi dalla data di riferimento. Le attività finanziarie sono rimosse dallo stato patrimoniale quando il diritto di ricevere i flussi di cassa dallo strumento si è estinto ed il Gruppo ha sostanzialmente trasferito tutti i rischi e benefici relativi allo strumento stesso ed il relativo controllo. Passività finanziarie Le passività finanziarie, relative a finanziamenti, debiti commerciali ed altre obbligazioni a pagare, sono inizialmente rilevate al fair value, al netto dei costi di transazione sostenuti, e successivamente valutate al costo ammortizzato, applicando il criterio del tasso effettivo di interesse. Se vi è un cambiamento dei flussi di cassa attesi ed esiste la Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015 82 possibilità di stimarli attendibilmente, il valore dei prestiti è ricalcolato per riflettere tale cambiamento sulla base del valore attuale dei nuovi flussi di cassa attesi e del tasso interno di rendimento inizialmente determinato. Le passività finanziarie sono classificate fra le passività correnti, salvo che il Gruppo abbia un diritto incondizionato a differire il loro pagamento per almeno 12 mesi dopo la data di riferimento. Le passività finanziarie vengono rimosse dallo stato patrimoniale al momento in cui sono estinte ed il Gruppo trasferisce tutti i rischi e gli oneri relativi allo strumento stesso. Strumenti di finanza derivata Alla data di stipula del contratto, gli strumenti di finanza derivata sono inizialmente contabilizzati al fair value e le variazioni del fair value rilevate successivamente alla prima iscrizione sono trattate quali componenti finanziarie del risultato economico dell’esercizio. Ove si sia invece deciso di applicare l’hedge accounting, nei casi ovvero in cui si ritenga di evidenziare la relazione di copertura le successive variazioni del fair value vengono contabilizzate seguendo gli specifici criteri di seguito indicati. Di ciascun strumento di finanza derivata qualificato per la rilevazione come strumento di copertura, è documentata la sua relazione con l’oggetto della copertura, compresi gli obiettivi di gestione del rischio, la strategia di copertura e i metodi per la verifica dell’efficacia. La verifica dell’efficacia di ciascuna copertura è fatta sia al momento di accensione di ciascuno strumento di finanza derivata, sia durante la sua vita. Quando la copertura riguarda attività o passività iscritte in bilancio, ovvero riguarda fair value hedge, sia le variazioni del fair value dello strumento di copertura, sia le variazioni dell’oggetto della copertura sono imputate al conto economico. Qualora la copertura non sia perfettamente efficace, ovvero siano rilevate differenze tra le suddette variazioni, la parte “non efficace” rappresenta un onere o provento finanziario dell’esercizio. Nel caso di cash flow hedge, le variazioni del fair value dello strumento di finanza derivata registrate successivamente alla prima rilevazione sono contabilizzate, limitatamente alla sola quota efficace, in una specifica riserva di patrimonio netto (“riserva da cash flow hedge”). Una copertura è in genere considerata altamente efficace se, sia all’inizio che durante la sua vita, i cambiamenti dei flussi di cassa attesi nel futuro per l’elemento coperto sono sostanzialmente compensati dai cambiamenti del fair value dello strumento di copertura. Quando si manifestano gli effetti economici originati dall’oggetto della copertura, la riserva è riversata a conto economico congiuntamente agli effetti economici dell’elemento coperto. Qualora la copertura non sia altamente efficace, la variazione di fair value dello strumento di copertura, riferibile alla porzione inefficace dello stesso, é immediatamente rilevata tra le componenti finanziarie del conto economico dell’esercizio. Nell’ambito del cash flow hedging sono incluse anche le operazioni di copertura del rischio cambio delle operazioni emesse in USD. Tali obbligazioni sono controvalutate al cambio di fine esercizio e gli utili e perdite su cambi risultanti vengono neutralizzati a conto economico dalla variazione di fair value del derivato di copertura. Se, durante la vita di uno strumento di finanza derivata, il manifestarsi dei flussi di cassa previsti ed oggetto della copertura non è più considerato altamente probabile, la quota della “riserva da cash flow hedge” relativa a tale strumento viene riversata tra le componenti finanziarie del conto economico dell’esercizio. Viceversa, nel caso lo strumento di finanza derivata sia ceduto o non sia più qualificabile come strumento di copertura efficace, la “riserva da cash flow hedge”, sino a quel momento rilevata, viene mantenuta quale componente del patrimonio netto ed è riversata a conto economico seguendo il criterio di classificazione sopra descritto, contestualmente al manifestarsi dell’operazione originariamente oggetto della copertura. Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015 83 Determinazione fair value Per la determinazione del fair value di attività e passività finanziarie quotate su mercati attivi si ha riguardo alla relativa quotazione di mercato alla data di chiusura del periodo oggetto di rilevazione. In assenza di un mercato attivo, il fair value è determinato facendo riferimento a prezzi forniti da operatori esterni ed utilizzando modelli di valutazione che si basano prevalentemente su variabili finanziarie oggettive, nonché tenendo conto, ove possibile, dei prezzi rilevati in transazioni recenti e delle quotazioni di strumenti finanziari assimilabili. Per la determinazione del fair value dei derivati impliciti il Gruppo utilizza input non osservabili. Cessione dei crediti Il gruppo effettua cessioni di crediti ai sensi della legge n. 52/1991 sul factoring. Tali cessioni sono caratterizzate dal trasferimento a terzi sostanzialmente di tutti i rischi e benefici relativi ai crediti, rispondendo in tal modo ai requisiti dello IAS 39 per lo storno degli stessi. Appositi contratti di servicing, in virtù dei quali gli acquirenti hanno conferito mandato alla Società di gestire le attività di incasso e gestione dei crediti, lasciano intatta l’attuale relazione tra WIND Telecomunicazioni SpA e la propria clientela. Imposte Le imposte correnti sono calcolate sulla base del reddito imponibile dell’esercizio e della normativa di riferimento, applicando le aliquote fiscali vigenti alla data di rendicontazione. Le imposte differite sono calcolate a fronte di tutte le differenze temporanee che emergono tra il valore fiscale di una attività o passività ed il relativo valore contabile, sulla base delle aliquote fiscali, stabilite da provvedimenti in vigore o sostanzialmente in vigore alla data di riferimento del bilancio, che si prevede saranno applicabili negli esercizi nei quali le differenze temporanee saranno realizzate o estinte, e le perdite fiscali riportabili a nuovo riversate. Fanno eccezione a tale principio le imposte differite relative alla rilevazione iniziale dell’avviamento e quelle connesse a differenze temporanee rivenienti dalle partecipazioni in società controllate, nel caso in cui il Gruppo sia in grado di controllare i loro tempi di annullamento o è probabile che le differenze non si annullino. Le imposte correnti e differite sono rilevate nel conto economico, ad eccezione di quelle relative a voci direttamente addebitate o accreditate a patrimonio netto; in tal caso, l’effetto fiscale è riconosciuto direttamente nella specifica voce del patrimonio netto. Le attività e passività fiscali, nonché quelle differite relative alle imposte sul reddito, sono compensate quando le stesse sono applicate dalla medesima autorità fiscale sullo stesso soggetto passivo d’imposta, che ha il diritto, legalmente esercitabile, di compensare gli importi rilevati e che intende esercitare tale diritto. Inoltre, relativamente alle imposte correnti, la compensazione è effettuata qualora diversi soggetti passivi hanno il diritto, legalmente esercitabile, ed intendono regolare le passività e le attività fiscali su base netta. La fiscalità del Gruppo e la sua rappresentazione contabile recepiscono gli effetti derivanti dall’esercizio dell’opzione di adesione alla procedura di consolidato fiscale nazionale, avvenuto nel 2006 e rinnovato prima nel 2009 e poi nel 2012, da parte della controllante italiana Wind Telecom SpA. L’applicazione della disciplina relativa all’adozione del consolidato fiscale, cui la Capogruppo ha aderito, comporta la determinazione, in capo alla consolidante che ne ha esercitato l’opzione ed ai fini dell’Imposta sul Reddito delle Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015 84 Società (IRES), di un unico reddito complessivo globale costituito dalla somma algebrica dei redditi della società controllante e delle società controllate interessate dalla procedura e quindi la liquidazione di un’unica imposta da versare o di un’unica eccedenza a credito rimborsabile o riportabile a nuovo a cura della controllante. Pertanto, il bilancio espone il saldo verso la società controllante a credito od a debito rispettivamente in caso di trasferimento di una perdita fiscale o di un reddito imponibile, in luogo dei relativi crediti o debiti tributari maturati dalle società del Gruppo che hanno aderito alla procedura. Rimanenze Le rimanenze di magazzino sono valutate al minore tra costo d’acquisto o produzione ed il valore netto di presumibile realizzo. Relativamente ai beni fungibili ed alle merci destinate alla vendita, il costo è determinato utilizzando il metodo del costo medio ponderato. A fronte del valore così determinato, ove necessario, sono effettuati accantonamenti per tener conto delle rimanenze considerate obsolete o a lento utilizzo o rigiro. Disponibilità liquide e mezzi equivalenti Le disponibilità liquide e mezzi equivalenti sono iscritte al fair value e sono rappresentate da investimenti a breve termine (generalmente non superiori a tre mesi) liquidi, facilmente convertibili in ammontari noti di denaro, soggetti ad un rischio non rilevante di cambiamenti di valore. Fondi I fondi sono iscritti a fronte di perdite ed oneri di natura determinata, di esistenza certa o probabile, dei quali, tuttavia, non sono determinabili precisamente l’ammontare e/o la data di accadimento. L’iscrizione viene rilevata solo quando esiste un’obbligazione corrente (legale o implicita) per una futura uscita di risorse economiche come risultato di eventi passati ed è probabile che tale uscita sia richiesta per l’adempimento dell’obbligazione. Tale ammontare rappresenta la miglior stima attualizzata della spesa richiesta per estinguere l’obbligazione. Il tasso utilizzato nella determinazione del valore attuale della passività riflette i valori correnti di mercato e tiene conto del rischio specifico associabile a ciascuna passività. I rischi per i quali il manifestarsi di una passività è soltanto possibile vengono indicati nell’apposita sezione informativa relativa alle “Attività e passività potenziali” e non si procede ad alcuno stanziamento. Benefici per i dipendenti Benefici a breve termine I benefici a breve termine sono contabilizzati a conto economico nel periodo in cui viene prestata l’attività lavorativa. Benefici successivi al rapporto di lavoro I benefici successivi alla cessazione del rapporto di lavoro si suddividono in due fattispecie: 1) programmi con contribuzione definita e 2) programmi con benefici definiti. Nei programmi con contribuzione definita gli oneri contributivi sono imputati al conto economico quando essi sono sostenuti, in base al relativo valore nominale. Nei programmi con benefici definiti, essendo quantificabile soltanto dopo la cessazione del rapporto di lavoro l’ammontare del beneficio da erogare, il relativo onere è imputato al conto economico di competenza in base a calcolo attuariale. Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015 85 I programmi con benefici definiti, tra i quali rientra anche il trattamento di fine rapporto (“TFR”) dovuto ai dipendenti ai sensi dell’articolo 2120 del Codice Civile e maturato fino al 31 dicembre 2006, sono basati sulla vita lavorativa dei dipendenti e sulla remunerazione percepita dal dipendente nel corso del periodo di servizio. La passività relativa è proiettata al futuro per calcolare l’ammontare probabile da pagare al momento della risoluzione del rapporto di lavoro ed è poi attualizzata con il “metodo della proiezione unitaria” (Projected Unit Credit Method) per tener conto del tempo che trascorrerà prima dell’effettivo pagamento. La valutazione della passività iscritta nello stato patrimoniale è affidata ad attuari esterni al Gruppo. Il calcolo tiene conto del TFR maturato per prestazioni di lavoro già effettuate ed è basato su ipotesi attuariali che riguardano principalmente: il tasso di interesse, che deve riflettere il rendimento di mercato di titoli di aziende primarie con una scadenza coerente con quella attesa dell’obbligazione e il turnover dei dipendenti. A seguito dell’approvazione della Legge 27 dicembre 2006, n. 296 “Legge Finanziaria 2007” e successivi Decreti e Regolamenti, le quote di TFR maturate a decorrere dal 1° gennaio 2007, nel caso di destinazione al Fondo di Tesoreria presso l’INPS, e dal 30 giugno 2007 o data di adesione se antecedente, nel caso di opzione per la previdenza complementare, sono qualificabili come premi a contribuzione definita e il trattamento contabile è quindi assimilato a quello in essere per i versamenti contributivi di altra natura. Il TFR maturato a tali date rimane, al contrario, un programma con benefici definiti con la conseguente necessità di effettuare conteggi attuariali. Ad ogni scadenza di bilancio, gli utili e le perdite attuariali, definiti quale differenza tra il valore di bilancio della passività ed il valore attuale degli impegni del Gruppo a fine periodo, dovuto al modificarsi dei parametri attuariali appena descritti, sono iscritti nel conto economico complessivo conformemente a quanto previsto dall’emendamento allo IAS 19 in vigore da gennaio 2013. Benefici dovuti ai dipendenti per la cessazione del rapporto di lavoro e per piani di incentivazione I benefici dovuti ai dipendenti per la cessazione del rapporto di lavoro sono rilevati come passività quando il Gruppo è impegnato, in modo comprovabile, ad interrompere il rapporto di lavoro di un dipendente o di un gruppo di dipendenti prima del normale pensionamento o a erogare benefici per la cessazione del rapporto di lavoro a seguito di una proposta per incentivare dimissioni volontarie per esuberi. I benefici dovuti ai dipendenti per la cessazione del rapporto di lavoro non procurano al Gruppo benefici economici futuri e pertanto vengono rilevati immediatamente a conto economico. Traduzione di voci espresse in valuta diversa dall’Euro Le transazioni in valuta diversa da quella di conto vengono tradotte in Euro in base ai tassi di cambio correnti alla data della transazione. Gli utili e perdite su cambi risultanti dalla chiusura delle transazioni in oggetto e dalla traduzione ai cambi di fine esercizio delle poste attive e passive monetarie denominate in valuta diversa da quella di conto vengono contabilizzate a conto economico. Con riferimento alle operazioni in valuta il cui rischio di cambio è coperto da contratti derivati, si rinvia al precedente paragrafo Strumenti finanziari. Riconoscimento dei ricavi I ricavi sono rilevati al fair value del corrispettivo ricevuto, al netto dei ribassi e degli sconti. I ricavi relativi alla vendita dei beni sono rilevati quando il Gruppo ha trasferito all’acquirente i rischi significativi ed i benefici connessi Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015 86 alla proprietà dei beni. I ricavi per prestazioni di servizi sono rilevati a conto economico con riferimento allo stadio di completamento delle stesse e solo quando il relativo risultato può essere attendibilmente stimato. In particolare i criteri sulla base dei quali avviene la rilevazione dei ricavi relativi alla gestione caratteristica sono i seguenti: i ricavi da traffico post-pagato, da interconnessione e da roaming sono rilevati in ragione dell’effettivo utilizzo del servizio da parte di ciascun cliente ed operatore telefonico ed includono i proventi derivanti dall’accesso e dall’utilizzo della rete delle società del Gruppo da parte di clienti e di altri operatori telefonici nazionali ed internazionali; i ricavi per la vendita delle schede ricaricabili e delle ricariche sono rilevati per la sola quota di traffico pre-pagato usufruito dai clienti nell’esercizio di competenza. La parte di traffico pre-pagato non ancora utilizzato alla fine dell’esercizio è iscritta alla voce del passivo corrente “Altri debiti – Debiti per traffico pre-pagato da utilizzare”; i ricavi per la vendita dei terminali per la telefonia fissa e mobile e dei relativi accessori sono rilevati al momento della cessione degli stessi; i ricavi da contributi una tantum derivanti da attivazione/sostituzione fisso e mobile (post e prepagato), attivazione di nuovi servizi/piani tariffari, sono rilevati a conto economico per l’intero importo al momento dell’attivazione del servizio/piano tariffario nei limiti dei relativi costi sostenuti, ovvero differiti lungo la durata minima del rapporto con la clientela. Nel caso di promozioni con piano di accumulo in essere alla fine dell’esercizio, il canone di attivazione è contabilizzato per competenza al fine di correlare il ricavo al periodo di usufruibilità del servizio; i corrispettivi una tantum ricevuti a fronte di concessioni di diritto d’uso su fibra ottica di proprietà sono rilevati al momento del trasferimento del diritto sottostante e, quindi, dei rischi e benefici ad esso connessi. Contributi I contributi, in presenza di una delibera formale di attribuzione da parte dell’ente erogante in caso di contributi pubblici, sono rilevati per competenza in diretta correlazione con i costi sostenuti. In particolare, i contributi in conto esercizio vengono accreditati al conto economico nella voce “Altri ricavi”, mentre i contributi in conto capitale che si riferiscono ad immobili, impianti e macchinari sono registrati come ricavi differiti nel passivo dello stato patrimoniale. Il ricavo differito è imputato a conto economico come provento in quote costanti determinate con riferimento alla vita utile del bene cui il contributo ricevuto è direttamente riferibile. Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015 87 Proventi ed oneri finanziari I proventi e gli gli oneri finanziari sono rilevati per competenza sulla base del metodo del tasso effettivo di interesse, utilizzando cioè il tasso di interesse che rende finanziariamente equivalenti tutti i flussi in entrata ed in uscita che compongono una determinata operazione. Gli oneri finanziari sostenuti a fronte di investimenti in attività per le quali normalmente trascorre un determinato periodo di tempo per rendere l’attività pronta per l’uso o per la vendita (qualifying asset ai sensi dello IAS 23 – Oneri finanziari) sono capitalizzati ed ammortizzati lungo la vita utile della classe di beni cui essi si riferiscono. I proventi e gli oneri finanziari includono principalmente: i proventi e gli oneri su conti correnti bancari, su prestiti e obbiligazioni; l’effetto della variazioni di fair value dei derivati non designati di copertura e di altre attività per le quali sia richiesta la valutazione al fair value secondo gli IFRS; la porzione non efficace degli strumenti di finanza derivata di copertura che risultano non pienamente efficaci. Costi di ricerca e sviluppo e costi di pubblicità I costi di ricerca e sviluppo e quelli di pubblicità vengono spesati direttamente a conto economico consolidato nell’esercizio in cui vengono sostenuti ad eccezione dei costi di sviluppo riferibili alle immobilizzazioni immateriali – software. Risultato per azione Base Il risultato base per azione è calcolato dividendo il risultato d’esercizio del Gruppo, da attività in funzionamento e da attività cessate, per la media ponderata delle azioni ordinarie della Capogruppo in circolazione durante l’esercizio. Diluito Il risultato diluito per azione è calcolato dividendo il risultato d’esercizio del Gruppo per la media ponderata delle azioni ordinarie della Capogruppo in circolazione durante l’esercizio, ove, rispetto all’utile di base, la media ponderata delle azioni in circolazione è modificata assumendo la conversione di tutte le potenziali azioni aventi effetto diluitivo, mentre il risultato d’esercizio del Gruppo è rettificato per tener conto degli effetti, al netto delle imposte, della conversione. Il risultato per azione diluito non viene calcolato nel caso di perdite, in quanto qualunque effetto diluitivo determinerebbe un miglioramento del risultato per azione. Nuovi principi contabili ed interpretazioni Il Gruppo ha adottato tutti i principi nuovi od emendati emessi dallo IASB e le interpretazioni emesse dall’IFRIC, omologati dall’Unione Europea, applicabili alle operazioni del Gruppo ed efficaci per i bilanci degli esercizi che hanno inizio l’1 gennaio 2015. Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni applicati dal 1° gennaio 2015 Di seguito sono brevemente illustrati i nuovi principi ed interpretazioni adottati dal Gruppo per la redazione del bilancio consolidato al 31 dicembre 2015. Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015 88 Annual Improvements to IFRSs 2011 – 2013 Cycle I principali miglioramenti agli IFRS nel periodo 2011-2013 adottati dall’Unione Europea il 18 dicembre 2014 con efficacia dal 1° gennaio 2015 sono: i) la modifica allo IAS 40 – Investimenti immobiliari; ii) la modifica all’IFRS 3 – Aggregazioni aziendali (che chiarisce che l’IFRS 3 non si applica in caso di costituzione di un accordo per un controllo congiunto nel bilancio dello stesso) e iii) la modifica all’IFRS 13 – Valutazione del fair value (che chiarisce l’applicazione di alcune eccezioni dal principio di valutare le attività e le passività finanziarie basandosi sull’esposizione netta di portafoglio. La adozione di tali miglioramenti non ha prodotto alcun effetto sul bilancio consolidato di gruppo al 31 dicembre 2015. Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni adottati dall’Unione Europea e non applicati in via anticipata dal Gruppo Si evidenzia che alla data della presente informativa sono stati emessi i seguenti principi ed interpretazioni non efficaci per la redazione del presente bilancio consolidato al 31 dicembre 2015. PRINCIPIO/INTERPRETAZIONE EFFICACIA Annual Improvements to IFRSs 2010 – 2012 Cycle dal 1° febbraio 2015 * Amendments to IAS 19 – Defined benefit Plans: Employee Contributions dal 1° febbraio 2015 * Amendments to IFRS 11 – Accounting for Acquisitions of Interests in Joint Operations dal 1° gennaio 2016 Amendments to IAS 16 and IAS 38: Clarification of Acceptable Methods of Depreciation and Amortization dal 1° gennaio 2016 Amendments to IAS 16 and IAS 41: Bearer Plants dal 1° gennaio 2016 Amendments to IAS 1: Disclosure Initiative dal 1° gennaio 2016 Annual Improvements to IFRSs 2012 – 2014 Cycle dal 1° gennaio 2016 Amendments to IAS 27: Equity Method in Separate Financial Statements dal 1° gennaio 2016 (*) principio efficace per il Gruppo per la redazione del bilancio al 31 dicembre 2016 Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni non adottati dall’Unione Europea Alla data della presente informativa gli organi competenti dell’UE non hanno ancora concluso il processo di omologazione necessario per l’adozione dei seguenti principi. PRINCIPIO/INTERPRETAZIONE Amendments to IFRS 10, IFRS 12 and IAS 28: Investment Entities: Applying the Consolidation Exception EFFICACIA dal 1° gennaio 2016 IFRS 14 – Regulatory Deferral Accounts dal 1° gennaio 2016 IFRS 9 – Financial Instruments dal 1° gennaio 2018 IFRS 15 – Revenue from Contracts with Customers dal 1° gennaio 2018 Amendments to IFRS 10 and IAS 28: Sale or Contribution of Assets between an Investor and its Associate or Joint Venture dal 1° gennaio 2016 (potrebbe essere rinviata) Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015 89 Il Gruppo sta valutando l’eventuale impatto che i nuovi principi e interpretazioni, qualora applicabili, potranno determinare sui bilanci nell’esercizio in cui diverranno efficaci. 2.4 Uso di stime La redazione del presente documento ha richiesto l’applicazione di principi e metodologie contabili che a volte si basano su complesse valutazioni soggettive e stime legate all’esperienza storica, e su assunzioni che vengono di volta in volta considerate ragionevoli e realistiche in funzione delle relative circostanze. L’applicazione di tali stime ed assunzioni influenza gli importi riportati nello stato patrimoniale, nel conto economico e nel rendiconto finanziario, nonché l’informativa fornita. I valori finali delle voci del bilancio consolidato per le quali sono state utilizzate le suddette stime ed assunzioni possono differire da quelli riportati nel presente documento a causa dell’incertezza che caratterizza le assunzioni e le condizioni sulle quali si basano le stime. In tale ambito si segnala che la situazione causata dalle persistenti difficoltà del contesto economico e finanziario nell’Eurozona hanno comportato la necessità di effettuare assunzioni riguardanti l’andamento futuro caratterizzate da significativi livelli di incertezza, per cui non si può escludere il concretizzarsi, nel futuro, di risultati diversi da quanto stimato e che quindi potrebbero richiedere rettifiche, ad oggi ovviamente ne stimabili ne prevedibili, anche significative, al valore contabile delle attività e passività. Le voci di bilancio principalmente interessate da tali situazioni di incertezza sono le attività non correnti (attività immateriali e materiali), le imposte differite attive, i fondi, le passività potenziali e i fondi svalutazione. Le stime e le assunzioni utilizzate sono verificate periodicamente e regolarmente dal Gruppo. In caso di diverso andamento degli elementi considerati in tale processo, le stime che si consuntiveranno potrebbero differire da quelle originarie e richiedere di essere modificate. Gli effetti di ogni variazione di stima sono riflessi a conto economico nel periodo in cui avviene la revisione se questa ha effetti solo su tale periodo, o anche nei periodi successivi se la revisione ha effetti sia sull’esercizio corrente, sia su quelli futuri. Di seguito vengono brevemente descritti i principi contabili che richiedono più di altri una maggiore soggettività nell’elaborazione delle stime e per i quali un cambiamento nelle condizioni sottostanti le assunzioni utilizzate potrebbe avere un impatto significativo sul bilancio consolidato di Gruppo. Avviamento: l’avviamento è almeno annualmente oggetto di verifica al fine di accertare l’esistenza di eventuali riduzioni di valore da rilevare a conto economico. In particolare, la verifica in oggetto comporta l’allocazione dell’avviamento alle CGU e la successiva determinazione del relativo fair value; se il fair value del relativo capitale impiegato netto risulta inferiore al valore contabile delle CGU, si deve procedere ad una svalutazione dell’avviamento allocato alle stesse. L’allocazione dell’avviamento alle CGU e la determinazione del fair value di queste ultime comporta l’assunzione di stime che dipendono da fattori che possono cambiare nel tempo, con potenziali conseguenti effetti anche significativi rispetto alle valutazioni effettuate dagli Amministratori; Svalutazione degli attivi non correnti: gli attivi non correnti sono oggetto di verifica al fine di accertare un’eventuale riduzione di valore, che va rilevata tramite una svalutazione, in presenza di indicatori che facciano prevedere difficoltà per il recupero tramite l’uso del relativo valore netto contabile. La verifica dell’esistenza dei suddetti indicatori richiede valutazioni soggettive basate sulle informazioni disponibili all’interno del Gruppo e sul mercato, nonché sull’esperienza storica. Inoltre, quando si ritiene che possa essersi generata una potenziale riduzione di valore, il Gruppo procede alla sua determinazione con adeguate tecniche valutative. La corretta Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015 90 identificazione degli elementi indicatori dell’esistenza di una potenziale riduzione di valore, nonché le stime per la loro determinazione, dipendono da fattori che possono variare nel tempo, riflettendosi nelle valutazioni e stime effettuate; Ammortamento delle attività non correnti: il costo di immobili, impianti e macchinari è ammortizzato a quote costanti lungo la vita utile stimata dei relativi beni. La vita utile economica delle attività non correnti è determinata nel momento in cui esse vengono acquistate ed è basata sull’esperienza storica per analoghe attività, condizioni di mercato ed anticipazioni riguardanti eventi futuri che potrebbero avere un impatto, tra i quali le variazioni nella tecnologia. L’effettiva vita utile economica, pertanto, può differire dalla vita utile economica stimata. Il Gruppo valuta periodicamente i cambiamenti tecnologici e di settore, gli oneri di smantellamento ed il valore di recupero per aggiornare la vita utile residua. Tale aggiornamento periodico potrebbe comportare una variazione nel periodo di ammortamento e quindi anche nella quota di ammortamento degli esercizi futuri; Imposte differite: la contabilizzazione delle imposte anticipate è effettuata sulla base delle aspettative di reddito imponibile per gli esercizi futuri. La valutazione dei redditi imponibili attesi ai fini della contabilizzazione delle imposte anticipate dipende da fattori che possono variare nel tempo e determinare effetti significativi sulla valutazione di questa posta contabile; Passività potenziali e fondi: gli accantonamenti connessi a contenziosi giudiziari, arbitrali, e fiscali sono frutto di un processo di stima complesso che si basa anche sulla probabilità di soccombenza. La determinazione di tali accantonamenti comporta l’assunzione di stime basate sulle correnti conoscenze di fattori che possono cambiare nel tempo, potendo dunque generare esiti finali anche significativamente diversi da quelli tenuti in conto nella redazione della presente informativa. 2.5 Presidio dei rischi Gestione del rischio di credito Il rischio di credito gestito dal Gruppo afferisce principalmente ai crediti commerciali che al 31 dicembre 2015 ammontano a 996 milioni di euro. Il Gruppo minimizza il rischio tramite un’attività preventiva di credit check che consiste nella verifica dell’affidabilità e solvibilità di tutti i clienti che richiedono nuovi prodotti e servizi o l’incremento di servizi già esistenti, favorendo altresì contratti di vendita che prevedono metodi di pagamento inerziali con la finalità di ridurre il rischio di credito sottostante. Tale controllo viene effettuato in fase di accettazione del cliente stesso con l’ausilio di fonti dati esterne ed interne. Il Gruppo effettua tempestive attività post acquisizione mirate al recupero del credito, quali: azioni di sollecito verso i clienti; azioni di recupero del credito scaduto diversificate per strategia, portafoglio e profilo cliente; misurazione e monitoraggio dello stato dei crediti tramite strumenti di reportistica. In linea generale, si rileva una limitata concentrazione dei crediti grazie alla diversificazione del portafoglio di prodotti e servizi offerti alla clientela. In particolare, si riscontra una leggera concentrazione di credito nel volume di affari effettuato da WIND Telecomunicazioni SpA con i dealers e con gli operatori sia nazionali che esteri. WIND Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015 91 Telecomunicazioni SpA è inoltre garantita da fideiussioni attive rilasciate da primari istituti di credito a garanzia delle obbligazioni derivanti sia da crediti verso dealers che da forniture. Con riferimento all’esposizione del rischio di credito nei confronti delle controparti finanziarie, WIND rispetta quanto previsto dalla Treasury Policy del Gruppo Vimpelcom controllando ed eventualmente modificando, di concerto con la Holding, i Credit Limit stabiliti per ciascun gruppo bancario nazionale ed internazionale. Tali Credit Limit tengono conto della sommatoria (denominata NFA – Net Financial Assets) dei seguenti elementi: i) disponibilità su ciascun conto corrente bancario e postale; ii) depositi o investimenti finanziari similari a breve termine; iii) Mark to Market positivo relativo ai contratti derivati di copertura; e iv) fidejussioni bancarie rilasciate in favore della Società. Al 31 dicembre 2015 il saldo netto dei conti correnti è attivo per 282 milioni di euro. Quanto ai contratti derivati, l’esposizione al rischio di credito per il Gruppo è rappresentata dal valore di realizzo degli stessi, ovvero il fair value, ove positivo. Al 31 dicembre 2015 il fair value dell’intero portafoglio è positivo per un importo pari ad 916 milioni di euro (per i cui dettagli si rimanda alla nota di commento 17). Gestione del rischio di liquidità Il rischio di liquidità gestito dal Gruppo deriva prevalentemente dai flussi finanziari generati dal servizio del debito, in termini di interessi e di capitale, nonché da tutte le obbligazioni a pagare derivanti dalla operatività aziendale. Nello specifico il debito gestito dal Gruppo è composto da: un contratto di finanziamento a medio-lungo termine a tasso variabile (Senior Facility Agreement) stipulatoil 24 novembre 2010 dalla Capogruppo e rinegoziato in data 12 marzo 2015, per i cui effetti si rinvia alla nota 16, denominato in Euro, con rimborso totale a scadenza nel 2019 e con valore nominale complessivo di 700 milioni di euro al quale si aggiungono 400 milioni di euro di linea revolving non utilizzata al 31 dicembre 2015; le obbligazioni emesse dalla controllata Wind Acquisition Finance SA di seguito riportate: (milioni di euro) Data di emissione Valuta Valore nominale Scadenza Tasso di interesse Senior Notes 2021 € 23/04/2014 EUR 1.750 23/04/2021 7,00% Senior Notes 2021 $ 23/04/2014 USD 2.800 23/04/2021 7,375% Senior Secured Notes 2020 € 10/07/2014 EUR 2.475 15/07/2020 4,00% Senior Secured Notes 2020 $ 10/07/2014 USD 1.900 15/07/2020 4,75% Senior Secured Floating Rate Notes 2020 € 10/07/2014 EUR 575 15/07/2020 Eur3M+4,00% Senior Secured Floating Rate Notes 2020 € 30/03/2015 EUR 400 15/07/2020 Eur3M+4,125% Senior Secured Floating Rate Notes 2019 € 29/04/2013 EUR 150 30/04/2019 Eur3M+5,25% Senior Secured Fixed Rate Notes 2020 $ 29/04/2013 USD 550 30/04/2020 6,50% Al riguardo, si evidenzia che le obbligazioni sono soggette a ripagamento obbligatorio: i) nel caso avvenga un cambio di controllo tutti i possessori di obbligazioni avranno il diritto di chiedere il riacquisto totale o parziale delle obbligazioni detenute ad un prezzo di riacquisto pari al 101% del nozionale più gli interessi maturati alla data di riacquisto, e ii) nel caso di vendita di beni i proventi non investiti nella forma prevista dall’Offering Memorandum e che eccedono l’importo di 25 milioni di euro dovranno essere utilizzati per Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015 92 effettuare un’offerta di riacquisto rivolta ai possessori delle obbligazioni e dell’indebitamento pari-passu ad un prezzo pari al 100% del nozionale più gli interessi maturati alla data di riacquisto. Altri finanziamenti di tipo amortizing in Euro contratti dalla Capogruppo verso: i) altri istituti finanziari (annuity) a fronte del piano di rimborso del fair value degli strumenti derivati estinti nel 2010 nell’ambito del rifinanziamento del debito; e ii) Terna a fronte della capitalizzazione del diritto di appoggio del backbone. I flussi dei ripagamenti, previsti nei contratti sopra menzionati, con riferimento ai soli importi utilizzati, valorizzando le tranche in USD al tasso di cambio dei contratti di copertura, ove presenti, sono i seguenti. (milioni di euro) Senior Facility Agreement 2016 2017 2018 2019 2020 2021 dal 2022 al 2035 Totale - - - 700 - - - 17 - - - - - - 17 1 1 1 2 2 2 120 129 Senior Notes Euro - - - - - 1.750 - 1.750 Senior Notes USD - - - - - 2.030 - 2.030 Senior Secured Notes Euro - - - - 2.475 - - 2.475 Senior Secured Notes USD - - - - 1.413 - - 1.413 975 - - 975 - - - 150 Annuity Terna 700 Senior Notes 2021 Senior Secured Notes 2020 Senior Secured Floating Rate Notes Senior Secured Floating Rate Notes 2019 Senior Secured Fixed Rate Notes 2020 Totale - - - 150 - - - - 420 - 18 1 1 852 5.285 3.782 - 420 120 10.059 Il contratto di finanziamento Senior Facility Agreement rinegoziato prevede nuovi parametri economico-finanziari (“Financial Covenant”) che il Gruppo deve testare nel caso in cui il tiraggio della Revolving Credit Facility (“RCF”) superi il 35% del suo totale ammontare. Al 31 dicembre 2015 non è stato effettuato alcun tiraggio della RCF. Le tranches delle obbligazioni denominate in USD sono coperte con contratti di cross currency swap che, con riferimento al rischio di liquidità, comportano uno scambio dei capitali a scadenza. Le seguenti tabelle riportano i valori, calcolati al 31 dicembre 2015 ed al 31 dicembre 2014, delle scadenze contrattuali delle passività finanziarie compresi gli interessi da versare. In milioni di euro Valore contabile 31.12.2015 flussi finanziari contrattuali 2016 2017 2018 2019 2020 2021 2022/2035 Passività finanziarie non derivate Finanziamenti da banche 679 (825) (30) (30) (30) (735) - - Prestiti obbligazionari 10.293 (13.178) (575) (575) (575) (721) (6.247) (4.485) Finanziamenti da altri 147 (201) (31) (13) (13) (12) (12) (12) (5.002) (237) (218) (212) (212) (2.031) (2.092) - 6.445 306 306 306 305 2.548 2.674 - (12.761) (567) (530) (524) (1.375) (5.742) (3.915) Passività finanziarie nette derivate (916) Flussi in uscita Flussi in entrata Totale (108) 10.203 (108) Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015 93 In milioni di euro Valore contabile 31.12.2014 flussi finanziari contrattuali 2015 2017 2018 2019 (86) (85) (259) (1.698) - (514) (513) (513) (659) (5.185) (4.211) (115) (13) (13) (12) (12) (12) (240) (240) (221) (215) (215) (2.034) (2.092) 278 277 276 276 276 2.286 2.400 (784) (678) (556) (724) (2.308) (4.945) (3.915) Passività finanziarie non derivate Finanziamenti da banche 1.888 (2.314) (186) Prestiti obbligazionari 8.986 (12.111) (516) Finanziamenti da altri 333 (525) (120) (5.257) 6.069 (14.138) Passività finanziarie nette derivate 2020 2021 2022/2035 (228) (331) Flussi in uscita Flussi in entrata Totale 2016 10.876 (228) Il Gruppo ha valutato la concentrazione del rischio in relazione al rifinanziamento del debito e basandosi sulla liquidità dei mercati ai quali ha accesso e ai recenti rifinanziamenti ha concluso che essa sia bassa. Il Gruppo ritiene che l'accesso alle diverse fonti di finanziamento sia sufficientemente disponibile e la politica del gruppo tende a diversificare le fonti di finanziamento ove possibile. Gestione del rischio di mercato La strategia del Gruppo per la gestione dei rischi di tasso di interesse e di cambio mira sia alla gestione che al controllo di tali rischi finanziari: in particolare, ove possibile, l’obiettivo è l’eliminazione del rischio di cambio e l’ottimizzazione del costo del debito, tenendo conto degli interessi degli Stakeholders. Oggetto della gestione del rischio di mercato sono le passività finanziarie delle società del Gruppo WIND nel momento in cui tali passività risultino effettivamente accese o in cui esista un’alta probabilità che esse vengano accese. In particolare, con riguardo ai rischi di mercato vengono monitorati e gestiti i seguenti rischi: Cash flow risk – è il rischio che movimenti nella curva dei tassi di interesse possano impattare il Conto Economico, in termini di maggiori oneri finanziari; Fair value risk – è il rischio che movimenti nella curva dei tassi di interesse possano impattare il valore di mercato dello stock del debito. Currency risk – è il rischio che il valore di mercato di strumenti finanziari non denominati in euro ovvero i flussi di cassa da essi generati nonché il valore di debiti o crediti generati dalla gestione caratteristica ma non denominati in euro subiscano variazioni negative derivanti da variazioni del tasso di cambio. Gli obiettivi principali che il Gruppo intende raggiungere sono i seguenti: i) perseguire la difesa dello scenario del piano strategico dagli effetti causati dall’esposizione ai rischi di tasso di cambio, di interesse e di inflazione, individuando, con riferimento alle passività finanziarie, una combinazione ottimale tra tasso fisso e tasso variabile comprendente anche la componente inflattiva; ii) ridurre il costo del debito; e iii) gestire le operazioni in derivati nel rispetto delle strategie approvate, tenuto conto delle diverse implicazioni a conto economico e a stato patrimoniale che le operazioni derivate potranno comportare. Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015 94 Al 31 dicembre 2015 è stato coperto il rischio tasso d’interesse per un livello pari al 82% circa, con una durata massima inferiore ai cinque anni. Complessivamente ad oggi sono in essere contratti derivati a copertura del rischio di tasso per 1.370 milioni di euro. Al 31 dicembre 2015, l’outstanding dei finanziamenti a lungo termine (escluso Terna) ammonta a 9.930 milioni di euro (le passività in valuta sono state convertite ai tassi previsti nei relativi CCS) con il seguente rapporto di copertura fisso/variabile. In milioni di euro Outstanding al 31.12.2015 % al 31.12.2015 Tasso fisso Tasso variabile 8.046 1.884 81% 19% E’ stato coperto al 100% il rischio di cambio derivante dalle emissioni obbligazionarie della controllata Wind Acquisition Finance SA con operazioni di cross currency swap per un nozionale complessivo pari a USD 5.250 milioni. Tutti i contratti derivati stipulati sono stati conclusi in base ai parametri di mercato, senza pagare o incassare up-front (zero cost), con l’applicazione di un margine di credito. Si stima che un aumento di 100 punti base della curva dei tassi di interesse euro (mantenendo costanti le altre variabili) comporterebbe un incremento degli oneri finanziari, con riguardo alla porzione del debito a tasso variabile non coperta, pari a circa 9 milioni di euro e della riserva di cash flow hedge per circa 167 milioni di euro. Livelli gerarchici di valutazione del fair value In relazione agli strumenti finanziari rilevati nella situazione patrimoniale-finanziaria al fair value, l’IFRS 13 richiede che tali valori siano classificati sulla base di una gerarchia di livelli che rifletta la significatività degli input utilizzati nella determinazione del fair value. Si distinguono i seguenti livelli: Livello 1 – quotazioni rilevate su un mercato attivo per attività o passività oggetto di valutazione; Livello 2 – input diversi dai prezzi quotati di cui al punto precedente, che sono osservabili direttamente (prezzi) o indirettamente (derivati dai prezzi) sul mercato; Livello 3 – input che non sono basati su dati di mercato osservabili. La seguente tabella evidenzia le attività e passività finanziarie che sono valutate al fair value al 31 dicembre 2015, per livello gerarchico di valutazione del fair value. In milioni di euro Nota Livello 1 Livello 2 Livello 3 Totale Attività valutate al fair value Strumenti finanziari derivati 17 Totale attività - 970 15 985 - 970 15 985 Passività valutate al fair value Strumenti finanziari derivati Totale passività 17 - 54 - 54 - 54 - 54 Nel corso dell’esercizio 2015 non vi sono stati trasferimenti dal Livello 1 al Livello 2 e viceversa, ne dal Livello 3 ad altri livelli e viceversa. Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015 95 3 ACQUISIZIONI E DISMISSIONI In data 26 marzo 2015, la Capogruppo ha finalizzato l’operazione a seguito dell’accordo stipulato il 27 febbraio 2015 per la cessione del 90% di Galata SpA a Cellnex Telecom SA per un corrispettivo pari a 693 milioni di euro. Galata SpA era una società controllata costituita dalla Capogruppo in data 18 febbraio 2015, con l’obiettivo di sviluppare reti di comunicazione e commercializzare servizi di ospitalità, condivisione/manutenzione e servizi a valore aggiunto da proporre ad altri operatori del settore delle comunicazioni, attraverso il conferimento della Business Unit “Tower Development” composta da 7.377 torri insieme alle relative funzioni, dipendenti e contratti. La Capogruppo nell’ambito dell’accordo siglato con Cellnex Telecom ha sottoscritto un contratto di servizi con Galata, per un periodo iniziale di 15 anni, per la fornitura di una vasta gamma di servizi sui siti conferiti e su quelli successivamente costruiti da Galata e che ospiteranno attrezzature di WIND. Il dettaglio, alla data della cessione, delle attività nette cedute per voce di bilancio è riportato nella seguente tabella. (milioni di euro) Valore contabile Attività Immobili, impianti e macchinari 234 Attività per imposte anticipate 1 Crediti commerciali 1 Altri crediti 50 Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 24 Passività Fondi 14 Debiti commerciali 19 Altri debiti 5 Attività nette cedute 272 La cessione della partecipata Galata SpA ha comportato la rilevazione di una plusvalenza di 490 milioni di euro, al netto degli oneri di cessione e degli effetti derivanti dalla rilevazione del 10% residuo della partecipata, per i cui dettagli si rinvia alla nota 7. Il flusso di cassa generato dalla cessione di Galata SpA è di seguito rappresentato. (milioni di euro) Corrispettivo della cessione 693 (Disponibilità liquide e mezzi equivalenti ceduti) (24) Flusso di cassa generato dalla cessione 669 Si segnala inoltre che il 15 luglio 2015 è stata dismessa la partecipazione in SPAL TLC SpA, il cui valore contabile al 31 dicembre 2014 era di 13 milioni di euro. Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015 96 4 IMMOBILI, IMPIANTI E MACCHINARI Nella seguente tabella è fornita la movimentazione degli Immobili, impianti e macchinari durante l’esercizio 2015. (milioni di euro) Terreni e fabbricati Impianti e macchinari Valore netto al 31 dicembre 2014 Investimenti Ammortamenti Svalutazioni Dismissioni Variazione area di consolid.to Altre variazioni Valore netto al 31 dicembre 2015 1 - - - - - - 1 3.023 454 (686) (4) (9) (234) 134 2.678 Attrezzature 22 7 (11) - - - 1 19 Altri beni 49 10 (19) - - - 8 48 178 95 - (24) - - (140) 109 3.273 566 (716) (28) (9) (234) 3 2.855 Attività in corso Totale Il costo storico, le svalutazioni per riduzione di valore e gli ammortamenti cumulati al 31 dicembre 2015 sono così riepilogati. (milioni di euro) Costo storico Terreni e fabbricati Impianti e macchinari Al 31 dicembre 2015 Svalutazioni Fondo cumulate Ammortamento Valore netto 1 - - 1 10.703 81 7.944 2.678 Attrezzature 162 - 143 19 Altri beni 505 - 457 48 Attività in corso 133 24 - 109 11.504 105 8.544 2.855 Totale Il costo storico, le svalutazioni per riduzione di valore e gli ammortamenti cumulati al 1 gennaio 2015 erano così riepilogati. (milioni di euro) Costo storico Terreni e fabbricati Impianti e macchinari Al 1 gennaio 2015 Svalutazioni cumulate Fondo Ammortamento Valore netto 1 11.256 101 8.132 1 3.023 Attrezzature 159 - 137 22 Altri beni 519 - 470 49 Attività in corso Totale 179 1 - 178 12.114 102 8.739 3.273 La voce Impianti e macchinari si è decrementata rispetto all’esercizio precedente per 345 milioni di euro essenzialmente per l’effetto derivante dalla cessione finalizzata il 26 marzo 2015 del 90% di Galata SpA, per i cui dettagli si rinvia alla nota 3. Gli investimenti più significativi dell’esercizio sono relativi a ponti radio ed apparati ad alta frequenza per sviluppi della rete di accesso mobile, centrali ed impianti elettronici e impianti e macchinari in corso (maggiormente tecnologia LTE). Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015 97 Nell’ambito del piano di sviluppo della struttura produttiva del Gruppo sono stati operati decrementi per dismissioni di apparecchiature, infrastrutture e sistemi di trasmissione non più utilizzabili per un valore netto contabile di 9 milioni di euro, riguardanti prevalentemente ponti radio ed apparecchiature ad alta frequenza. Al 31 dicembre 2015 risultano in uso presso clienti apparati trasmissivi, sistemi telefonici e centralini di commutazione appartenenti alla Capogruppo per un valore netto di 99 milioni di euro (122 milioni di euro al 31 dicembre 2014) e in deposito presso Telecom Italia SpA apparecchiature trasmissive per l’accesso diretto mediante “Unbundling del Local Loop”, per un valore netto di 4 milioni di euro (8 milioni di euro al 31 dicembre 2014). Infine, si segnala che la voce include i costi relativi all’acquisizione di diritti di uso esclusivi su cavidotti e fibra ottica per un importo complessivo di 74 milioni di euro al 31 dicembre 2015 (79 milioni di euro al 31 dicembre 2014). La voce Attrezzature si decrementa rispetto all'esercizio precedente per 3 milioni di euro principalmente per effetto degli ammortamenti dell’esercizio solo parzialmente compensati dagli investimenti. A fine esercizio risultano in uso presso terzi, prevalentemente rivenditori autorizzati, attrezzature commerciali per un valore netto di 14 milioni di euro (15 milioni di euro al 31 dicembre 2014). La voce Attività in corso comprende prevalentemente impianti e macchinari in corso di completamento e collaudo e diminuiscono durante l’esercizio oltre che per effetto dei passaggi in esercizio, solo parzialmente compensati dai nuovi investimenti, per effetto delle svalutazioni per 24 milioni di euro di impianti e macchinari in corso per i quali non si ritiene ci siano più i presupposti di recuperabilità. 5 ATTIVITÀ IMMATERIALI Nella seguente tabella è fornita la movimentazione delle Attività immateriali durante l’esercizio 2015. (milioni di euro) Diritti di brevetto e utilizzazione delle opere dell'ingegno Concessioni, licenze, marchi e diritti simili Altre attività immateriali Avviamenti Attività in corso Totale Valore netto al 31 dicembre 2014 Investimenti Ammortamenti (Svalutazioni) /Ripristini Altre variazioni Valore netto al 31 dicembre 2015 260 108 (112) - 18 274 3.970 - (191) - - 3.779 412 77 (158) - 16 347 3.605 - - (1) - 3.604 36 36 - (2) (36) 34 8.283 221 (461) (3) (2) 8.038 Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015 98 Il costo storico, le svalutazioni per riduzione di valore e gli ammortamenti cumulati al 31 dicembre 2015 sono così riepilogati. (milioni di euro) Al 31 dicembre 2015 Costo storico Diritti di brevetto e di utilizzazione delle opere dell'ingegno Concessioni, licenze, marchi e diritti simili Svalutazioni cumulate Fondo ammortamento Valore netto 1.848 13 1.561 274 3.779 5.779 1 1.999 Altre attività immateriali 1.895 - 1.548 347 Avviamenti 3.609 5 - 3.604 Attività in corso Totale 36 - - 34 13.167 21 5.108 8.038 Il costo storico, le svalutazioni per riduzione di valore e gli ammortamenti cumulati al 1 gennaio 2015 erano così riepilogati. (milioni di euro) Al 1 gennaio 2015 Costo storico Diritti di brevetto e di utilizzazione delle opere dell'ingegno Concessioni, licenze, marchi e diritti simili Svalutazioni cumulate Fondo ammortamento Valore netto 1.892 13 1.620 259 3.970 5.779 1 1.808 Altre attività immateriali 1.803 - 1.391 412 Avviamenti 3.609 3 - 3.606 Attività in corso Totale 36 - - 36 13.119 17 4.819 8.283 I diritti di brevetto industriale e di utilizzazione delle opere dell’ingegno includono il costo per l’acquisto a titolo di proprietà e a titolo d’uso a tempo indeterminato delle licenze del software applicativo, nonché i costi capitalizzati per personale della Capogruppo impiegato in attività di progettazione sviluppo e implementazione di sistemi informatici per 14 milioni di euro al 31 dicembre 2015 (pari a 12 milioni di euro al 31 dicembre 2014). Le concessioni, licenze, marchi e diritti simili includono le licenze individuali per l’installazione di reti e le concessioni per l’esercizio delle attività regolamentate nel settore delle telecomunicazioni rilasciate dalle Autorità competenti alle società del gruppo, come di seguito rappresentate. Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015 99 Periodo di rilascio Periodo di termine (*) Installazione di una rete di telecomunicazioni allo scopo di prestare il servizio di telefonia vocale nei limiti di copertura del territorio nazionale italiano (**). febbraio 1998 febbraio 2018 Installazione e fornitura di reti di telecomunicazioni pubbliche nei limiti della copertura del territorio nazionale italiano. aprile 1998 aprile 2018 Prestazione del servizio radiomobile pubblico di comunicazione numerico in tecnica DCS 1800, ivi inclusa la possibilità di utilizzare frequenze nella banda 900MHz in tecnica GSM, sul territorio italiano, ai sensi dell’art. 6, comma 6, lett. c) del DPR 19 settembre 1997, n. 318. giugno 1998 giugno 2018 Installazione e fornitura di reti di telecomunicazioni aperte al pubblico nei limiti di copertura del territorio nazionale italiano rilasciato all’incorporata Infostrada SpA. aprile 1999 aprile 2019 Prestazione del servizio pubblico di comunicazioni mobili di terza generazione secondo lo standard UMTS della famiglia IMT-2000 e l’installazione della relativa rete sul territorio italiano, ai sensi dell’art. 6 comma 6 lett. C), del DPR 19 settembre 1997, n. 318. gennaio 2001 (***) dicembre 2029 Uso di frequenze per reti radio a larga banda punto-multiplo nella banda di frequenza 24,5-26,5 GHz per l’area di estensione geografica corrispondente alla regione/provincia autonoma italiana specificata (****). luglio 2002 luglio 2022 Uso di frequenze nelle bande 800 e 2600 MHz, su base nazionale, per l’utilizzo per l’offerta di servizi pubblici terrestri di comunicazione elettronica a larga banda febbraio 2012 dicembre 2029 Licenza individuale o Autorizzazioni Generali o Diritti d’uso delle Frequenze WIND Telecomunicazioni SpA (*****) (*) Conformemente alle norme vigenti, le licenze individuali sono rinnovabili previa richiesta da presentarsi almeno sessanta giorni prima della scadenza (Art.25 comma 6, del D.Lgs. 259/03) (**) La Capogruppo è assegnataria di due licenze per l’installazione della rete ed erogazione dei servizi di telefonia fissa a seguito dell’incorporazione di Infostrada SpA (***) La durata della licenza decorre dal 1° gennaio 2002 (****) Nel complesso sono state assegnate 21 licenze individuali punto multiplo (*****) La durata decorre dal 1° gennaio 2013 La voce Concessioni, licenze, marchi e diritti simili si riferisce per 1.300 milioni di euro ai marchi, considerati a vita utile indefinita. I diritti simili consistono in diritti di passaggio su proprietà di terzi per un periodo di tempo determinato e sono iscritti al costo una-tantum, comprensivo dei relativi oneri accessori, sostenuto per la loro acquisizione. I diritti iscritti in tale voce sono principalmente relativi all’acquisizione, perfezionata dalla incorporata Infostrada SpA nel 1998, del diritto di passaggio sulla rete ferroviaria italiana nonché per l’acquisizione del diritto d’uso delle fibre ottiche esistenti su tale rete e, dall’esercizio 2013, alla capitalizzazione del diritto di appoggio del backbone di TERNA/TELAT con un valore netto al 31 dicembre 2015 di 118 milioni di euro. Le altre attività immateriali comprendono essenzialmente il valore residuo della lista clienti (customer list), pari a 263 milioni di euro, identificata in sede di allocazione del disavanzo generato al 31 dicembre 2006 dall’incorporazione dell’ex controllante Wind Acquisition Finance SpA e i costi acquisizione clienti capitalizzati pari a 78 milioni di euro. Le attività immateriali in corso comprendono i costi interni ed esterni sostenuti per l’acquisizione o la realizzazione di attività immateriali, per le quali a fine esercizio non è ancora stata acquisita la piena titolarità del diritto o relative a progetti non ancora completati, e gli anticipi versati a fornitori per l’acquisizione di attività immateriali. In particolare, le attività immateriali in corso si riferiscono ai costi sostenuti per l’attività di progettazione sviluppo e implementazione di sistemi informatici o di loro specifici moduli. Il saldo della voce Avviamento è allocabile per 24 milioni di euro a WIND Retail Srl e per 3.580 milioni di euro alla Capogruppo WIND Telecomunicazioni SpA. La diminuzione di 1 milione di euro è dovuta alla svalutazione della quota parte dell’avviamento attribuibile ai punti vendita oggetto della razionalizzazione della rete commerciale della controllata WIND Retail, deliberata nel 2014 e in parte già effettuata. Bilancio consolidato 100 al 31 dicembre 2015 Il valore contabile al 31 dicembre 2015 degli avviamenti iscritti e delle attività immateriali a vita utile indefinita è stato assoggettato ad impairment test al fine di verificare eventuali perdite di valore. Il test è stato condotto confrontando il valore di carico ed il valore recuperabile. In particolare, il valore recuperabile è stato determinato applicando il metodo del discounted cash flow ai flussi di cassa risultanti dal Piano industriale 2015-2019. Per gli anni non compresi nel Piano industriale è stato utilizzato un tasso di crescita del 1%. Il tasso di attualizzazione utilizzato per scontare i flussi di cassa, pari al 8,24%, è il costo medio ponderato del capitale al netto dell’effetto fiscale (WACC post tax– Weighted Average Cost Of Capital), determinato secondo il criterio del Capital Asset Pricing Model. È stata inoltre effettuata una sensitivity simulando dei flussi di cassa rettificati stimando, rispetto alle ipotesi di base, un tasso di crescita dello 0,5% per gli anni non compresi nel Piano industriale. In tutti i casi, il valore recuperabile delle attivita nette prese in esame continua ad essere superiore al valore contabile. 6 ATTIVITA’ FINANZIARIE Nella seguente tabella è fornito il dettaglio delle Attività finanziarie al 31 dicembre 2015 ed al 31 dicembre 2014. (milioni di euro) Al 31 dicembre 2015 Non corrente Corrente Attività finanziarie valutate al costo Strumenti di finanza derivata Crediti finanziari Totale Attività finanziarie Al 31 dicembre 2014 Totale Non Corrente Corrente Totale 2 - 2 15 - 15 985 - 985 412 - 412 1.110 23 1.133 993 23 1.016 2.097 23 2.120 1.420 23 1.443 Le Attività finanziarie valutate al costo includono le partecipazioni di minoranza in società e consorzi di cui alla seguente tabella. (milioni di euro) Società/Consorzio Al 31 dicembre 2015 Al 31 dicembre 2014 % di possesso Janna Scarl 17,00% 2 2 SPAL TLC 33,00% - 13 2 15 Totale Attività finanziarie valutate al costo La variazione rispetto al 31 dicembre 2014 è essenzialmente attribuibile alla dismissione della partecipazione in SPAL TLC SpA, il cui valore contabile al 31 dicembre 2014 era di 13 milioni di euro. La voce Strumenti di finanza derivata accoglie il fair value positivo degli strumenti di finanza derivata, come di seguito dettagliato: i) derivati impliciti sui prestiti obbligazionari per 15 milioni di euro (6 milioni di euro al 31 dicembre 2014), e ii) derivati di copertura del rischio di cambio sulle passività finanziarie per 970 milioni di euro (406 milioni di euro al 31 dicembre 2014). Per ulteriori dettagli circa la composizione e variazione nel saldo della voce si rimanda a quanto commentato alla nota 17. I Crediti finanziari, pari a 1.133 milioni di euro al 31 dicembre 2015, includono essenzialmente: per 1.122 milioni di euro i finanziamenti erogati dalla Capogruppo alla controllante WIND Acquisition Holdings Finance SpA a seguito di due accordi intercompany stipulati rispettivamente in data 23 aprile 2014 e 4 agosto 2014 (di cui 20 milioni di euro per interessi maturati). In particolare, il primo finanziamento del valore nominale pari a 1.057 milioni di euro comprensivo degli interessi maturati e capitalizzati presenta un Bilancio consolidato 101 al 31 dicembre 2015 tasso annuo di interesse del 9% e rimborso ad aprile 2024. Il secondo finanziamento del valore nominale pari a 75 milioni di euro (tasso annuo di interesse del 8,5% e rimborso ad agosto 2024), al 31 dicembre 2015 risulta utilizzato solo per 45 milioni di euro, pari al valore contabile alla stessa data comprensivo degli interessi maturati e capitalizzati; valore residuo dei costi di transazione sulla parte non utilizzata dei finanziamenti bancari (tranche revolving, per i cui dettagli si rimanda al commento della nota 16) per un importo pari a 6 milioni di euro (7 milioni di euro al 31 dicembre 2014), il cui effetto a conto economico viene determinato linearmente sulla base delle scadenze contrattuali. L’esigibilità temporale dei crediti finanziari è riportata nella seguente tabella. (milioni di euro) Al 31 dicembre 2015 <1 anno 1<x<5 anni Depositi cauzionali Crediti verso controllanti Altri crediti Totale Al 31 dicembre 2014 >5 anni Totale <1 anno 1<x<5 anni >5 anni Totale 3 1 1 5 2 2 - 4 20 - 1.102 1.122 17 - 980 997 - 6 - 7 4 11 - 15 23 7 1.103 1.133 23 13 980 1.016 Si evidenzia che il valore di mercato delle Attività finanziarie al 31 dicembre 2015 ed al 31 dicembre 2014 approssima il valore contabile. 7 PARTECIPAZIONI CONTABILIZZATE CON IL METODO DEL PATRIMONIO NETTO Il saldo al 31 dicembre 2015 delle Partecipazioni contabilizzate con il metodo del patrimonio netto, pari a 77 milioni di euro, è relativo alla partecipazione in Galata SpA per i cui dettagli si rinvia alla nota 3. Bilancio consolidato 102 al 31 dicembre 2015 8 ATTIVITÀ PER IMPOSTE ANTICIPATE/PASSIVITÀ PER IMPOSTE DIFFERITE Nelle seguenti tabelle è fornita la movimentazione delle Attività per imposte anticipate e Passività per imposte differite, suddivisa per origine, per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2015. (milioni di euro) Al 31 dicembre 2014 Decrementi Incrementi Al 31 dicembre 2015 46 Fondo svalutazione crediti tassato 69 50 27 Fondi rischi tassati 26 12 13 27 163 33 - 130 50 16 13 47 - - 1 1 308 111 54 251 Valutazione attività/passività finanziarie Ammortamenti attivo non corrente Ricavi Totale Attività per imposte anticipate Personale Ammortamenti anticipati Fair value degli immobili, impianti e macchinari Ammortamento beni PPA Ricavi Totale Passività per imposte differite 2 - - 2 12 2 - 10 57 31 - 26 563 60 2 505 - - 1 1 634 93 3 544 La variazione evidenziata nel 2015 nelle attività per imposte anticipate e passività per imposte differite è dovuta principalmente ai decrementi dell’esercizio nelle imposte anticipate relative essenzialmente alle variazioni nelle passività finanziarie e nel fondo svalutazione crediti ed al decremento delle imposte differite relative all’ammortamento beni PPA. La riduzione delle voci è in parte imputabile all’adeguamento dell’aliquota IRES dal 27,5% al 24% per le differenze temporanee che si riverseranno dopo il 31 dicembre 2016. Nella seguente tabella è fornita l’analisi delle Attività per imposte anticipate e Passività per imposte differite con scadenza entro ed oltre i dodici mesi, al 31 dicembre 2015 ed al 31 dicembre 2014. (milioni di euro) -entro 12 mesi Al 31 dicembre Al 31 dicembre 2015 49 2014 63 -oltre 12 mesi 202 245 Totale Attività per imposte anticipate 251 308 Al 31 dicembre Al 31 dicembre 2015 2014 (milioni di euro) -entro 12 mesi 37 36 -oltre 12 mesi 507 598 Totale Passività per imposte differite 544 634 I crediti per imposte anticipate sono stati iscritti tenendo conto del relativo recupero nei limiti in cui gli Amministratori ritengono ragionevolmente certo il loro assorbimento con redditi imponibili futuri, compatibilmente con i limiti temporali previsti dalla normativa tributaria vigente. Non sono state rilevate imposte anticipate su differenze temporanee illimitatamente riportabili per un importo complessivo di 249 milioni di euro (197 milioni di euro al 31 dicembre 2014) riconducibili agli oneri finanziari non Bilancio consolidato 103 al 31 dicembre 2015 deducibili per i limiti posti dalla normativa vigente, non essendovi la ragionevole certezza dell’esistenza della relativa recuperabilità. Inoltre, seppur trasferite al consolidato fiscale, coerentemente a quanto previsto dal relativo accordo, non sono stati iscritti crediti verso la controllante indiretta Wind Telecom SpA. Infatti, in base a tale accordo, nel caso di trasferimento al consolidato nazionale di eccedenze di interessi passivi, alla società trasferente è riconosciuto il diritto ad una remunerazione corrispondente al beneficio fiscale teorico trasferito, solo se e nella misura in cui la società che ha trasferito tali eccedenze di interessi passivi trasferisca al consolidato l’eccedenza di risultato operativo lordo (ROL) non sfruttata nel periodo d’imposta per la deduzione degli interessi passivi di cui all’art. 96 commi 1, 2 e 7 del TUIR. 9 RIMANENZE Nella seguente tabella è fornito il dettaglio delle Rimanenze al 31 dicembre 2015 ed al 31 dicembre 2014. (milioni di euro) Al 31 dicembre Al 31 dicembre 2015 2014 Prodotti finiti Svalutazioni Totale Valore netto 30 24 - (1) 30 23 I prodotti finiti si riferiscono prevalentemente a terminali per la telefonia mobile, kit e relativi accessori. La variazione avvenuta nell’esercizio 2015 è riconducibile essenzialmente ad un incremento delle giacenze in magazzino di terminali di telefonia mobile, kit e relativi accessori riferibile ad una composizione del magazzino di prodotti tecnologicamente avanzati e di valore unitario superiore all’esercizio precedente. 10 CREDITI COMMERCIALI Nella seguente tabella è fornito il dettaglio dei Crediti commerciali al 31 dicembre 2015 ed al 31 dicembre 2014. (milioni di euro) Al 31 dicembre Al 31 dicembre 2015 2014 1.036 927 Crediti verso operatori telefonici 197 174 Crediti verso rivenditori autorizzati 106 118 Crediti verso clienti Crediti verso consociate 2 3 Altri crediti commerciali 34 34 (379) (307) 996 949 (Fondo svalutazione crediti) Totale Crediti commerciali L’incremento dei crediti commerciali al 31 dicembre 2015 è pari a 47 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2014 ed è essenzialmente dovuto all’incremento dei crediti verso clienti di 109 milioni di euro solo parzialmente compensato dall’incremento del fondo svalutazione crediti di 72 milioni di euro. I Crediti verso clienti sono originati prevalentemente dalla fornitura di traffico di telefonia fissa e mobile a clienti con contratti di abbonamento e si incrementano conseguentemente all’incremento delle vendite legate all’offerta Telefono incluso. I Crediti verso operatori telefonici sono relativi prevalentemente alle prestazioni di interconnessione e Bilancio consolidato 104 al 31 dicembre 2015 roaming, i Crediti verso rivenditori autorizzati sono relativi alle vendite di terminali radiomobili, di telefonia fissa e relativi accessori, oltre alle SIM e alle schede ricaricabili. I Crediti verso consociate si riferiscono ai crediti nei confronti di società appartenenti al Gruppo VimpelCom. Per maggiori dettagli si rinvia alle note 6 e 37. Nella seguente tabella è fornita l’analisi, al 31 dicembre 2015 ed al 31 dicembre 2014, dei crediti commerciali e del relativo fondo svalutazione crediti, per fasce di scaduto. (milioni di euro) Al 31 dicembre 2015 Al 31 dicembre 2014 Credito lordo Svalutazione Credito lordo Svalutazione 678 (17) 636 (14) - da 1 a 30 giorni 79 (2) 63 (1) - da 31 a 120 giorni 41 (3) 52 (3) - da 121 a 150 giorni 19 (1) 26 (1) 558 (356) 479 (288) 1.375 (379) 1.256 (307) Non scaduto Scaduto da: - oltre 150 giorni Totale Nella seguente tabella è fornita l’analisi, al 31 dicembre 2015 ed al 31 dicembre 2014, dei crediti commerciali al netto del relativo fondo svalutazione crediti, con scadenza entro ed oltre i dodici mesi. (milioni di euro) -entro 12 mesi -oltre 12 mesi Totale Crediti commerciali Al 31 dicembre Al 31 dicembre 2015 2014 988 905 8 44 996 949 Nella seguente tabella è fornita la movimentazione del fondo svalutazione crediti nell’esercizio 2015. (milioni di euro) Al 31 dicembre 2014 Incrementi (Utilizzi) Al 31 dicembre 2015 307 103 (31) 379 Fondo svalutazione crediti 11 CREDITI PER IMPOSTE SUL REDDITO Il saldo al 31 dicembre 2015 dei Crediti per imposte sul reddito, pari a 18 milioni di euro (7 milioni di euro al 31 dicembre 2014), si riferisce prevalentemente ai crediti per imposte versate in esercizi precedenti a cui si aggiunge la quota residua degli acconti IRAP versati nell’esercizio. Bilancio consolidato 105 al 31 dicembre 2015 12 ALTRI CREDITI Nella seguente tabella è fornito il dettaglio degli Altri crediti al 31 dicembre 2015 ed al 31 dicembre 2014. (milioni di euro) Al 31 dicembre Al 31 dicembre 2015 2014 Risconti commerciali 53 92 Altri crediti verso terzi 73 98 7 9 Anticipi a fornitori 40 42 Altri crediti verso controllanti 48 30 Altri crediti verso consociate 1 2 Altri crediti verso collegate 1 - (3) (4) 220 269 Crediti tributari (Fondo svalutazione altri crediti verso terzi) Totale Altri crediti Nella seguente tabella è fornita l’analisi, al 31 dicembre 2015 ed al 31 dicembre 2014 degli altri crediti e del relativo fondo svalutazione, per fasce di scaduto. (milioni di euro) Non scaduto Al 31 dicembre 2015 Al 31 dicembre 2014 Credito lordo Svalutazione Credito lordo Svalutazione 174 - 224 - Scaduto da: -da 1 a 30 giorni 2 - 1 - -da 31 a 120 giorni 1 - 3 - -da 121 a 150 giorni - - 2 - 46 (3) 43 (4) 223 (3) 273 (4) -oltre 150 giorni Totale Nella seguente tabella è fornita l’analisi al 31 dicembre 2015 e 2014 degli altri crediti, al netto del relativo fondo svalutazione crediti, con scadenza entro ed oltre i dodici mesi. (milioni di euro) Al 31 dicembre Al 31 dicembre 2015 2014 -entro 12 mesi 190 240 -oltre 12 mesi 30 29 220 269 Totale Altri crediti I Risconti commerciali sono relativi principalmente a canoni dei siti civili e tecnici e ai canoni di affitto dei circuiti telefonici. La diminuzione rispetto all’esercizio precedente è principalmente attribuibile alla cessione finalizzata il 26 marzo 2015 del 90% di Galata SpA, per i cui dettagli si rinvia alla nota 3. Gli Altri crediti verso terzi sono relativi essenzialmente a crediti di natura non commerciale. Al 31 dicembre 2015, gli Altri crediti verso controllanti accolgono i crediti verso Wind Telecom SpA, Wind Acquisition Holdings Finance SpA, Vimpelcom Ltd e Vimpelcom Amsterdam BV. L’incremento rispetto al 31 dicembre 2014 è principalmente derivante dal trasferimento da parte della Capogruppo di un credito di 13 milioni di euro verso la controllante indiretta Wind Telecom SpA in applicazione della procedura del consolidato fiscale nazionale (debito di circa 12 milioni di euro al 31 dicembre 2014). Gli Altri crediti verso consociate accolgono i crediti verso società del gruppo Wimpelcom. Per maggiori dettagli si rinvia alle note 6 e 37. Bilancio consolidato 106 al 31 dicembre 2015 Nella seguente tabella è fornito il dettaglio della voce Crediti tributari al 31 dicembre 2015 ed al 31 dicembre 2014. (milioni di euro) Al 31 dicembre Al 31 dicembre 2015 2014 IVA 4 6 Altri crediti tributari 3 3 Totale Crediti tributari 7 9 Nella seguente tabella è fornita la movimentazione del fondo svalutazione altri crediti nel corso dell’esercizio 2015. (milioni di euro) Al 31 dicembre 2014 Fondo svalutazione altri crediti 13 Incrementi 4 (Utilizzi)/Altre variazioni - Al 31 dicembre 2015 (1) 3 DISPONIBILITA’ LIQUIDE E MEZZI EQUIVALENTI Nella seguente tabella è fornito il dettaglio delle Disponibilità liquide e mezzi equivalenti al 31 dicembre 2015 ed al 31 dicembre 2014. (milioni di euro) Depositi bancari e assegni Denaro liquido e valori bollati Totale Disponibilità liquide e mezzi equivalenti Al 31 dicembre Al 31 dicembre 2015 2014 282 203 - - 282 203 Tali disponibilità sono determinate dalle eccedenze di cassa connesse alla gestione operativa e variano prevalentemente per effetto dei flussi derivanti dalle normali regolazioni finanziarie. Per maggiori dettagli si rimanda al commento del Rendiconto Finanziario in nota 39. 14 PATRIMONIO NETTO Nella seguente tabella è fornito il dettaglio della composizione del Patrimonio Netto al 31 dicembre 2015 e al 31 dicembre 2014. (milioni di euro) Al 31 dicembre Al 31 dicembre 2015 2014 Capitale sociale 147 147 Riserva Sovrapprezzo azioni 752 752 (352) (788) Altre riserve e utili (perdite) accumulati, incluso l'utile (perdita) dell'esercizio - Riserva per rimisurazione piani per i dipendenti a benefici definiti (IAS19) - Riserva di cash flow hedge - Riserva legale della Capogruppo - Riserve diverse e utili (perdite) accumulati, incluso l’utile (perdita) dell'esercizio Patrimonio netto di pertinenza del Gruppo Patrimonio netto di pertinenza di Terzi Totale Patrimonio netto (6) (1) (40) (54) 29 29 (335) (762) 547 111 - - 547 111 Bilancio consolidato 107 al 31 dicembre 2015 Al 31 dicembre 2015 il capitale sociale della Capogruppo WIND Telecomunicazioni SpA, costituito da n. 146.100.000 azioni ordinarie senza valore nominale possedute dall’azionista unico WIND Acquisition Holdings Finance SpA, è interamente sottoscritto e versato. Durante l’esercizio non ci sono stati cambiamenti nel numero di azioni della Capogruppo. A seguito della costituzione in pegno delle azioni rappresentative del capitale sociale della Capogruppo di proprietà di WIND Acquisition Holdings Finance SpA si segnala che, in deroga a quanto previsto dall’art. 2352, primo comma, del Codice Civile e per espressa pattuizione contrattuale, il diritto di voto nelle Assemblee della Capogruppo permane in capo alla controllante diretta WIND Acquisition Holdings Finance SpA nonostante i vincoli pignoratizi sui titoli azionari. Nella seguente tabella è riportata la riconciliazione del risultato dell’esercizio e del patrimonio netto consolidato con i valori del bilancio della Capogruppo. Risultato dell'esercizio (milioni di euro) Patrimonio Netto al 31.12 2015 2014 2015 2014 Patrimonio Netto e Risultato d'esercizio di WIND Telecomunicazioni SpA 297 (349) 743 422 Patrimonio Netto e Risultato d'esercizio delle imprese consolidate al netto della quota di pertinenza di azionisti Terzi 131 (364) (98) (212) (93) (93) Rettifiche di consolidamento: eliminazione valore di carico partecipazioni altre rettifiche di consolidamento Patrimonio Netto e Risultato di esercizio attribuibile alla controllante Patrimonio Netto e Risultato di esercizio attribuibile alle partecipazioni di minoranza Patrimonio Netto e Risultato di esercizio del Bilancio Consolidato 0 4 (5) (6) 428 (709) 547 111 0 0 0 0 428 (709) 547 111 La delibera dell’Assemblea degli azionisti della Capogruppo del 6 marzo 2015, in seduta ordinaria, ha approvato il bilancio di esercizio al 31 dicembre 2014 e la contestuale destinazione della perdita di esercizio, pari a 349 milioni di euro a Risultati portati a nuovo. Nel corso dell’esercizio il patrimonio netto del Gruppo, oltre che per il risultato, si è movimentato principalmente per: l’incremento della riserva di cash flow hedge per l’effetto dei proventi e gli oneri rilevati tra le Altre Componenti del Conto Economico Complessivo, che si riferiscono all’operatività degli strumenti di finanza derivata posti a copertura dei flussi di cassa, per i cui dettagli si rimanda alla nota 17. Al riguardo, di seguito è riportata la movimentazione dell’esercizio della riserva su Cash Flow Hedge; (milioni di euro) Al 31 dicembre 2014 Variazioni di fair value Riserva lorda Rischio interesse effetto fiscale Totale Riserva lorda Rischio cambio effetto fiscale Totale Riserva di Cash Flow Hedge (67) - (67) 20 (6) 14 (54) 20 - 20 61 (18) 43 63 Giro a conto economico 10 - 10 (84) 25 (59) (49) Al 31 dicembre 2015 (37) - (37) (3) 1 (2) (40) Bilancio consolidato 108 al 31 dicembre 2015 il decremento della riserva attuariale per l’effetto dei proventi e gli oneri rilevati tra le Altre Componenti del Conto Economico Complessivo, che si riferiscono alla rimisurazione dei piani per i dipendenti a benefici definiti. WIND si dota del capitale necessario per finanziare i fabbisogni di sviluppo dei business ed il funzionamento operativo; le fonti di finanziamento si articolano in un mix di capitale di rischio e di capitale di debito. Il capitale di debito è strutturato in diverse scadenze e valute in modo da garantire un’adeguata diversificazione delle fonti di provvista e un accesso efficiente alle fonti esterne di finanziamento. 15 RISULTATO PER AZIONE Per la determinazione del risultato per azione è stato assunto il risultato netto attribuito agli azionisti della Controllante, sia delle attività in funzionamento che di quelle cessate o da cessare. Il denominatore utilizzato nel calcolo è rappresentato dalla media ponderata delle azioni in circolazione durante l’esercizio, sia nel calcolo dell’Utile Base che dell’Utile Diluito, non esistendo elementi diluitivi né al 31 dicembre 2015 né al 31 dicembre 2014. I dati assunti a base del calcolo sono i seguenti. (milioni di euro) Al 31 dicembre Al 31 dicembre 2015 2014 428 (709) 146.100.000 146.100.000 2,93 (4,85) Risultato delle attività in funzionamento attribuibile agli azionisti della Controllante Media ponderata azioni ordinarie in circolazione durante l’esercizio (unità) Risultato per azione delle attività in funzionamento – base e diluito (in Euro) 16 PASSIVITÀ FINANZIARIE Nella seguente tabella è fornito il dettaglio delle Passività finanziarie al 31 dicembre 2015 ed al 31 dicembre 2014. (milioni di euro) Al 31 dicembre 2015 Al 31 dicembre 2014 Non corrente Corrente Totale Non corrente Corrente Totale 10.135 158 10.293 8.843 142 8.985 Prestiti obbligazionari Finanziamenti da banche 671 8 679 1.722 166 1.888 Finanziamenti da altri 128 19 147 228 105 333 36 18 54 74 - 74 10.970 203 11.173 10.867 413 11.280 Strumenti di finanza derivata Totale Passività finanziarie In data 30 marzo 2015, la controllata Wind Acquisition Finance SA ha emesso obbligazioni Senior Secured Notes, garantite da WIND Telecomunicazioni SpA, per un importo complessivo pari a 775 milioni di euro e scadenza 2020, tramite una combinazione di obbligazioni a tasso variabile Euribor maggiorato del 4,125% per 400 milioni di euro (Floating Rate Notes) ed un emissione tap delle obbligazioni Senior Secured Notes 2020, attualmente in circolazione, per 375 milioni di euro con cedola al 4%. Bilancio consolidato 109 al 31 dicembre 2015 Il Gruppo ha utilizzato la liquidità ottenuta dalle nuove emissioni obbligazionarie e dalla rinegoziazione di nuove senior facilities con scadenza 2019 (pari a circa 700 milioni di euro) effettuata in data 12 marzo 2015, e una parte del corrispettivo derivante dalla cessione di Galata SpA finalizzata il 26 marzo 2015 (per circa 500 milioni di euro), per rifinanziare l’attuale Senior Facility Agreement rimborsando le tranches in essere al 30 marzo 2015 per 1.782 milioni di euro. Il contratto di finanziamento Senior Facility Agreement rinegoziato prevede nuovi parametri economico-finanziari (“Financial Covenant”) che il Gruppo deve testare nel caso in cui il tiraggio della Revolving Credit Facility (“RCF”) superi il 35% del suo totale ammontare. Al 31 dicembre 2015 non è stato effettuato alcun tiraggio della RCF. La variazione nel saldo dei Finanziamenti da altri è riconducibile principalmente agli effetti derivanti da: i) il rimborso anticipato effettuato dalla Capogruppo il 29 aprile 2015, per un importo pari a 162 milioni di euro, della totalità del debito verso il Ministero dello Sviluppo Economico acceso nel 2011 a seguito dell’assegnazione dei diritti d'uso delle frequenze mobili, e ii) il rimborso di 20 milioni di euro relativo alla quota capitale del debito verso istituti finanziari a fronte del piano di rimborso differito del fair value degli strumenti derivati estinti nell’ambito del rifinanziamento del debito di gruppo del 26 novembre del 2010. Per i dettagli circa la composizione e variazione nel saldo degli Strumenti di finanza derivata si rimanda a quanto commentato alla nota 17. Nella seguente tabella è fornito il dettaglio delle Passività finanziarie con indicazione dei periodi di pagamento al 31 dicembre 2015 e al 31 dicembre 2014. (milioni di euro) Al 31 dicembre 2015 <1 anno 1<x<5 anni Prestiti obbligazionari Finanziamenti da banche 158 5.814 8 Finanziamenti da altri Strumenti di finanza derivata Totale Passività finanziarie 19 >5 anni Totale Al 31 dicembre 2014 <1 anno 1<x<5 anni 4.321 10.293 142 671 - 679 166 5 123 147 105 18 36 - 54 203 6.526 4.444 11.173 147 >5 anni Totale 8.696 8.985 1.722 - 1.888 103 125 333 - 50 24 74 413 2.022 8.845 11.280 Nella seguente tabella è fornita la scomposizione per tassi di interesse effettivi e valuta di denominazione, al netto degli strumenti di finanza derivata, dei finanziamenti in essere al 31 dicembre 2015. (milioni di euro) Al 31 dicembre 2015 <5% 5%<x<7,5% Euro 3.480 Dollari USA 1.778 5.258 Totale 7,5%<x<10% 10%<x<12,5% 12,5%<x<15% Totale 2.615 19 129 - 6.243 506 2.592 - - 4.876 3.121 2.611 129 - 11.119 Nella seguente tabella è fornito il confronto tra valore contabile e relativo valore di mercato delle Passività finanziarie non correnti al 31 dicembre 2015 ed al 31 dicembre 2014. Per le Passività finanziarie correnti, il valore di mercato approssima il valore contabile. Bilancio consolidato 110 al 31 dicembre 2015 (milioni di euro) Al 31 dicembre 2015 Al 31 dicembre 2014 Valore contabile Fair value Valore contabile Fair value 10.135 9.881 8.843 8.516 Finanziamenti da banche 671 692 1.722 1.758 Finanziamenti da altri 128 128 228 228 36 36 74 74 10.970 10.737 10.867 10.576 Prestiti obbligazionari Strumenti di finanza derivata Totale Passività finanziarie Si evidenzia che il saldo delle Passività finanziarie correnti al 31 dicembre 2015 include esclusivamente le quote dei finanziamenti bancari e dei prestiti obbligazionari per le quali è contrattualmente previsto il pagamento entro la fine del prossimo esercizio, con riferimento sia al capitale che agli interessi maturati. Per i dettagli circa la composizione e variazione nel saldo degli Strumenti di finanza derivata si rimanda a quanto commentato alla nota 17. Prestiti Obbligazionari La seguente tabella riporta le principali informazioni relative ai Prestiti obbligazionari in essere al 31 dicembre 2015. (milioni di euro) Valore contabile al 31/12/2015 Valore contabile al 31/12/2014 Valore nominale al 31/12/2015 Prezzo di emissione Valuta Scadenza Senior Secured Floating Rate Notes 2020 € 399 - 400 100% EUR 15/07/2020 Senior Secured Notes tap 2020 € 383 - 375 100% USD 15/07/2020 Senior Secured Floating Rate Notes 2019 € 149 149 150 100% EUR Senior Secured Fixed Rate Notes 2020 $ 506 452 506 100% USD Senior Notes 2021 € 1.755 1.752 1.750 100% Senior Notes 2021 $ 2.611 2.333 2.579 100% Senior Secured Notes 2020 € 2.124 2.122 2.100 100% Senior Secured Notes 2020 $ 1.792 1.605 1.750 574 10.293 572 8.985 575 10.185 Floating Rate Senior Secured Notes 2020 € Totale Tasso di interesse Euribor 3M+4,125% Prezzo 99,3% 99,8% 30/04/2019 4,00% Euribor 3M+5,25% 30/04/2020 6,50% 104,8% EUR 23/04/2021 7,00% 99,1% USD 23/04/2021 7,38% 94,4% EUR 15/07/2020 4,00% 99,8% 100% USD 15/07/2020 4,75% 98,4% 100% EUR 15/07/2020 Euribor 3M+4% 99,1% 99,8% Le variazioni dei saldi rispetto al 31 dicembre 2014 sono principalmente riconducibili agli effetti derivanti dall’operazione di rifinanziamento conclusa a marzo 2015, per i cui dettagli si rinvia a quanto sopra esposto. Come previsto dalle politiche di gestione del rischio, per i cui dettagli si rimanda alla nota 2.5 con l’obiettivo di eliminare per intero l’esposizione alla variazione di cambio delle emissioni denominate in USD, il Gruppo ha posto in essere operazioni di copertura tramite contratti di Cross currency swap per un importo nozionale pari a 3.863 milioni di euro con fair value positivo al 31 dicembre 2015 di 970 milioni di euro. Inoltre il Gruppo ha posto in essere operazioni di copertura del rischio di tasso con contratti Interest rate swap plain vanilla per un importo nozionale di 670 milioni di euro con fair value negativo al 31 dicembre 2015 per 31 milioni di euro. La copertura si estende fino al 2020. Bilancio consolidato 111 al 31 dicembre 2015 Finanziamenti da banche La seguente tabella riporta le principali informazioni relative ai Finanziamenti da banche in essere al 31 dicembre 2015. (milioni di euro) Valore contabile al 31/12/2015 Valore contabile al 31/12/2014 Valore nominale al 31/12/2015 Importo utilizzabile Valuta Scadenza Tasso di interesse Senior Facility Agreement - Term Loan B1 679 - 700 700 EUR 26/11/2019 Euribor+4,25 - RCF R1 - - - 400 EUR 26/11/2019 Euribor+4,25 - Tranche A3 - 3 EUR 26/11/2018 Euribor+4,25 - Tranche A4 - 169 EUR 26/11/2018 Euribor+4,25 - Tranche B3 - 1.089 - EUR 26/11/2019 Euribor+4,50 - Tranche B4 - 483 - EUR 26/11/2019 Euribor+4,75 - Revolving - 100 EUR 19/01/2015 Euribor+4,25 Scoperti c/c bancari - 42 Altri ratei passivi Totale - - 2 - 679 1.888 700 1.100 La variazioni dei saldi rispetto al 31 dicembre 2014 sono principalmente riconducibili agli effetti derivanti dalla operazione di rinegoziazione in data 12 marzo 2015 del Senior Facility Agreement con nuove senior facilities con scadenza 2019 (pari a 700 milioni di euro) ed il rimborso delle tranches in essere al 30 marzo 2015 per 1.782 milioni di euro. Con l’obiettivo di ridurre l’esposizione dei finanziamenti bancari alla variazione dei tassi di interesse e di cambio, il Gruppo ha posto in essere operazioni qualificabili come di copertura sul rischio di tasso, per un importo nozionale pari a 700 milioni di euro, il cui fair value al 31 dicembre 2015 risulta negativo per 23 milioni di euro. La copertura si estende fino a settembre 2017 ed è composta da contratti di Interest rate swap plain vanilla. Finanziamenti da altri La voce, con saldo al 31 dicembre 2015 pari a 147 milioni di euro (333 milioni di euro al 31 dicembre 2014), accoglie essenzialmente: il debito finanziario per 128 milioni di euro (131 milioni di euro al 31 dicembre 2014) a fronte della capitalizzazione del diritto di appoggio del backbone, per i cui dettagli si rimanda alla nota 5; il debito versi istituti finanziari per euro 19 milioni di euro in scadenza nel 2016 (37 milioni di euro, di cui 20 milioni di quota corrente, al 31 dicembre 2014) a fronte del piano di rimborso differito del fair value degli strumenti derivati estinti in quanto a copertura di finanziamenti rimborsati nell’ambito del rifinanziamento del debito di gruppo effettuato nel 2010. La diminuzione della voce rispetto al 31 dicembre 2014 è essenzialmente riconducibile al rimborso anticipato per 162 milioni di euro, effettuato il 29 aprile 2015 dalla Capogruppo, della totalità del debito verso il Ministero dello Sviluppo Economico acceso nel 2011 a seguito dell’assegnazione dei diritti d'uso delle frequenze mobili. 17 STRUMENTI DI FINANZA DERIVATA Nelle tabelle che seguono sono evidenziate le posizioni in Strumenti di finanza derivata aperte al 31 dicembre 2015 e le variazioni rispetto al 31 dicembre 2014. Bilancio consolidato 112 al 31 dicembre 2015 (milioni di euro) Al 31 dicembre 2015 Fair Value (+) - Rischio cambio Fair Value (-) - 265 - 54 - 74 682 54 265 74 288 - 141 - 288 - 141 - 15 - 6 - 15 - 6 - 985 54 412 74 - Derivati impliciti sui prestiti obbligazionari Totale derivati non Hedge Accounting Totale derivati Fair Value (+) - - Rischio cambio Totale Fair Value Hedge Fair Value (-) 682 - Rischio tasso Totale Cash Flow Hedge Al 31 dicembre 2014 La suddivisione degli strumenti di finanza derivata tra quota corrente e non corrente è riportata nella seguente tabella. (milioni di euro) Al 31 dicembre 2015 Al 31 dicembre 2014 Fair Value (+) Fair Value (-) Correnti Fair Value (+) Fair Value (-) - 18 - - Non correnti 985 36 412 74 Totale derivati 985 54 412 74 Al 31 dicembre 2015 il Gruppo utilizza i seguenti tipi di copertura: cash flow hedges per la copertura del rischio di variazione del tasso di cambio e del tasso di interesse sui flussi di cassa futuri; fair value hedge per la copertura del rischio di variazione del tasso di cambio sul fair value del debito in USD oggetto di copertura. Per la determinazione del fair value di strumenti finanziari quotati su mercati attivi si è fatto riferimento alla relativa quotazione di mercato alla data di chiusura del presente bilancio consolidato. In assenza di un mercato attivo, il fair value è stato determinato facendo riferimento a prezzi forniti da operatori esterni ed utilizzando modelli di valutazione che si basano prevalentemente su variabili finanziarie oggettive, nonché tenendo conto, ove possibile, dei prezzi rilevati in transazioni recenti e delle quotazioni di strumenti finanziari assimilabili. Al 31 dicembre 2015 sono in essere complessivamente: operazioni di copertura, con contratti di cross currency swap, a fronte del rischio di tasso e cambio relativo alle tranche dei prestiti obbligazionari denominati in USD, per i cui dettagli si rimanda al commento della nota 16, per un importo nozionale pari a 3.863 milioni di euro (3.863 milioni di euro al 31 dicembre 2014) con fair value positivo pari a 970 milioni di euro (fair value positivo pari a 405 milioni di euro al 31 dicembre 2014); operazioni di copertura, con contratti di Interest rate swap plain vanilla, a fronte del rischio di tasso sui finanziamenti verso banche e sui prestiti obbligazionari per un nozionale pari a 1.370 milioni di euro (1.370 milioni di euro al 31 dicembre 2014) e con fair value negativo pari a 54 migliaia di (negativo pari a 74 milioni di euro al 31 dicembre 2014); Bilancio consolidato 113 al 31 dicembre 2015 derivati impliciti per 15 milioni di euro (6 milioni di euro al 31 dicembre 2014), relativi al fair value delle opzioni di rimborso anticipato previste in sede di emissione dei prestiti obbligazionari, per i cui dettagli si rimanda alla nota 16. 18 BENEFICI PER I DIPENDENTI Nella seguente tabella è fornita la movimentazione dei Benefici per i dipendenti per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2015. (milioni di euro) Al 31 dicembre 2014 Accantonamenti (Utilizzi) Altri movimenti Al 31 dicembre 2015 60 20 (3) (11) 66 Trattamento di fine rapporto La variazione nelle variabili attuariali ha comportato durante l’esercizio un incremento dei benefici per i dipendenti della Capogruppo di 8 milioni di euro (7 milioni di euro durante l’esercizio 2014). Al 31 dicembre 2015 gli altri movimenti includono anche la diminuzione derivante dalla cessione del 90% di Galata SpA, per i cui dettagli si rinvia alla nota 3 nonché il trasferimento del trattamento di fine rapporto maturato nell’esercizio in esame ai fondi di previdenza complementare ovvero al fondo di Tesoreria presso l’INPS (17 milioni di euro). Le principali assunzioni attuariali applicate nel calcolo del TFR sono le seguenti. Tasso medio di inflazione Tasso di attualizzazione Incremento stipendi Tasso di rotazione 2,00% 2,32% N/A 0,5%– 6% Gli effetti a conto economico sono stati i seguenti. (milioni di euro) Costo relativo alle prestazioni di lavoro correnti Oneri finanziari Totale oneri Rendimento effettivo delle attività a servizio del piano Al 31 dicembre Al 31 dicembre 2015 2014 19 19 1 2 20 21 N/A N/A Con i benefici definiti per i dipendenti il Gruppo è esposto ad alcuni rischi, tra cui di seguito vengono dettagliati i più significativi. Rischio di tasso di interesse. La presente valutazione della passività derivante dai benefici definiti per i dipendenti è effettuata utlizzando un tasso di attualizzazione determinato con riferimento ad un calcolo attuariale. Un decremento nel tasso comporterà un incremento della passività. Aspettative di vita e di servizio. La presente valutazione della passività derivante dai benefici definiti per i dipendenti è effettuata con riferimento alla migliore stima sulle aspettative di vita e di servizio dei dipendenti. Un incremento nelle aspettative di vita o di servizio dei dipendenti comporterà un incremento della passività. Bilancio consolidato 114 al 31 dicembre 2015 19 FONDI Nella seguente tabella è fornita la movimentazione dei Fondi per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2015. (milioni di euro) Incrementi Utilizzi Rilasci Perimetro consolidamento Al 31 dicembre 2015 83 10 (20) (44) - 29 - 14 (4) - - 10 Al 31 dicembre 2014 Contenziosi Ristrutturazione personale Contributo servizio universale 17 - 1 1 Assistenza prodotti (12) - 5 (1) - - 1 Smantellamento e ripristino siti 38 - - - (14) 23 Altri fondi oneri 37 22 (9) - - 50 176 47 (35) (56) (14) 118 Totale fondi La tempistica dei pagamenti relativi ai fondi non correnti è, con poche eccezioni, non contrattualmente fissata e non può essere stimata con certezza. Contenziosi Il fondo, alle date rilevanti, rappresenta la stima, basata sulle migliori informazioni a disposizione, dell’onere complessivo previsto a carico del Gruppo a seguito della chiusura di tutti i contenziosi in essere (per un dettaglio sui principali procedimenti in corso si rimanda al paragrafo principali procedimenti pendenti della nota 40). Ristrutturazione personale Il fondo accoglie la stima degli oneri che la Capogruppo prevede di sostenere negli esercizi futuri per l’attuazione dei piani di ristrutturazione e riorganizzazione aziendale costituiti nella prospettiva dell’efficienza e dell’ottimizzazione dei costi. L’utilizzo del fondo per 4 milioni di euro è interamente riconducibile ad incentivi all’esodo formalizzati al 31 dicembre 2015. Contributo servizio universale Il DPR 19 settembre 1997, N. 318 recante il “Regolamento di attuazione di direttive comunitarie”, prevede all’art. 3, comma 6, un meccanismo atto a ripartire il costo netto del servizio universale, qualora gli obblighi di fornitura di tale servizio rappresentino un onere iniquo per l’organismo o gli organismi incaricati di fornirlo. Durante l’esercizio a seguito delle ultime delibere emesse dall’AGCOM e alla luce dell’iter procedurale di alcuni contenziosi in atto è stato deciso di diminuire il fondo di 12 milioni di euro. Smantellamento e ripristino siti La voce accoglie la stima degli oneri di smantellamento e di rimozione di immobili, impianti e macchinari che verranno sostenuti conseguentemente a obbligazioni contrattuali che richiedano di riportare il bene nelle condizioni originali. La diminuzione del fondo durante il 2015 è riconducibile alla cessione finalizzata il 26 marzo 2015 del 90% di Galata SpA, per i cui dettagli si rinvia alla nota 3. Altri fondi La voce accoglie la valutazione di passività certe derivanti da obbligazioni assunte dal Gruppo per le quali alla data del presente bilancio viene stimato l’importo da corrispondere alla data di estinzione. In particolare, il fondo accoglie 16 milioni di euro per la passività relativa al trattamento di quiescenza connesso ai contratti di agenzia in essere alla Bilancio consolidato 115 al 31 dicembre 2015 data di bilancio e 15 milioni di euro relativi alla stima dell’onere riferibile al piano di compensation finalizzato alla retention ed incentivazione a lungo termine del management. 20 ALTRE PASSIVITA’ Le Altre passività non correnti al 31 dicembre 2015 ed al 31 dicembre 2014 ammontano rispettivamente a 138 e 160 milioni di euro. Al 31 dicembre 2015 la voce accoglie essenzialmente: per 81 milioni di euro la sospensione dell’effetto economico positivo derivante dall’operazione di sostituzione di apparati trasmissivi negli esercizi dal 2011 al 2015 che sarà rilasciato nel conto economico lungo la vita utile dei cespiti; per 34 milioni di euro il contributo in conto capitale riconosciuto nell’ambito dell'assegnazione delle frequenze (vedi nota 5) come sconto del 3% sull'ammontare complessivo della gara per l'impegno già assunto per la realizzazione delle nuove reti di utilizzo per oltre il 50% di apparati che presentano caratteristiche di ecosostenibilità ambientale. L’importo sarà rilasciato a conto economico tra gli Altri Ricavi nel momento in cui ci sarà la ragionevole certezza che veranno rispettate le condizioni previste e coerentemente all'ammortamento degli apparati con caratteristiche ecosotenibili che verranno acquistati e messi in esercizio per lo sviluppo della rete; per 11 milioni di euro il contributo in conto capitale riconosciuto nell'ambito della partecipazione della Capogruppo ad alcuni progetti regionali per la realizzazione di investimenti a sostegno dello sviluppo locale. L’importo sarà rilasciato a conto economico lungo la vita utile dei relativi cespiti. 21 DEBITI COMMERCIALI Nella seguente tabella è fornito il dettaglio dei Debiti commerciali al 31 dicembre 2015 ed al 31 dicembre 2014. (milioni di euro) Debiti verso operatori telefonici Debiti verso agenti e rivenditori autorizzati Debiti verso controllanti Al 31 dicembre Al 31 dicembre 2015 2014 398 457 58 54 - 3 Debiti verso collegate 32 - Debiti verso consociate 48 33 Altri debiti commerciali Totale Debiti commerciali 1.073 1.114 1.609 1.661 La variazione della voce in esame è riconducibile essenzialmente agli effetti derivanti dalle normali regolazioni finanziarie avvenute durante l’esercizio. I Debiti verso operatori telefonici sono relativi prevalentemente alle prestazioni di interconnessione e roaming. I Debiti verso agenti e verso rivenditori autorizzati sono derivanti dalle commissioni da corrispondere agli agenti e i rivenditori autorizzati. I Debiti verso consociate si riferiscono prevalentemente: i) al debito della Capogruppo verso Vimpelcom International Services per l’erogazione di servizi di negoziazione e firma degli accordi relativi alle condizioni economiche del roaming internazionale e ii) al debito relativo ai rapporti con operatori telefonici appartenenti al gruppo VimpelCom. Si evidenzia che rispetto al 2014 i debiti verso SPAL TLC SpA sono stati riclassificati nella voce debiti verso rivenditori Bilancio consolidato 116 al 31 dicembre 2015 autorizzati. Per maggiori dettagli si rinvia alle note 6 e 37. I Debiti verso collegate si riferiscono essenzialmente ai debiti verso Galata SpA per il contratto di servizi sottoscritto nell’ambito dell’accordo con Cellnex Telecom, per i cui dettagli si rinvia alla nota 3. La voce Altri debiti commerciali si riferisce principalmente ai debiti verso fornitori per l’acquisto di beni e servizi. L’analisi dei debiti commerciali per periodo di pagamento è fornita nella seguente tabella. (milioni di euro) -entro 12 mesi Al 31 dicembre Al 31 dicembre 2015 2014 1.609 1.529 -oltre 12 mesi Totale Debiti commerciali 22 - 132 1.609 1.661 ALTRI DEBITI Nella seguente tabella è fornito il dettaglio degli Altri debiti al 31 dicembre 2015 ed al 31 dicembre 2014. (milioni di euro) Al 31 dicembre Al 31 dicembre 2015 2014 Debiti verso istituti previdenziali Debiti tributari 21 23 153 164 Debiti verso il personale 22 28 Debiti verso enti governativi per contributi 10 12 Altri debiti verso controllanti 169 168 Debiti per traffico pre-pagato da utilizzare 155 158 Risconti passivi 20 19 Altri debiti 99 81 649 653 Al 31 dicembre Al 31 dicembre 2015 2014 643 627 Totale Altri debiti L’analisi degli altri debiti per periodo di pagamento è fornita nella seguente tabella. (milioni di euro) -entro 12 mesi -oltre 12 mesi Totale Altri debiti 6 26 649 653 I Debiti verso istituti previdenziali si riferiscono essenzialmente al debito per contributi sulle competenze del mese di dicembre a carico delle società del Gruppo e dei dipendenti ed ai contributi a carico del Gruppo maturati sulle retribuzioni differite (prevalentemente ferie e permessi maturati e non goduti). La voce accoglie, inoltre, il debito verso l’INPS per le quote non ancora versate del TFR maturato dai dipendenti che ne hanno scelto la destinazione al Fondo di Tesoreria secondo quanto previsto dalla Legge 27 dicembre 2006, n. 296 “Legge Finanziaria 2007” e successivi Decreti e regolamenti. Bilancio consolidato 117 al 31 dicembre 2015 Nella seguente tabella è fornito il dettaglio dei Debiti tributari per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2015 e al 31 dicembre 2014. (milioni di euro) Al 31 dicembre Al 31 dicembre 2015 2014 Tassa concessione governativa 24 26 Ritenute d'acconto 11 11 IVA 91 79 Altri debiti Totale Debiti tributari 27 48 153 164 Gil altri debiti tributari accolgono, per 26 milioni di euro, di cui 21 milioni a breve termine e 5 milioni a lungo termine, (46 milioni di euro al 31 dicembre 2014), il debito verso l'Erario a fronte della chiusura dell'avviso di accertamento per adesione con l'Agenzia delle Entrate, in merito alle ritenute sugli interessi del Senior Facility Agreement del 26 maggio 2005 degli anni precedenti. Il piano di rimborso del debito è di dodici rate trimestrali a partire dal 22 maggio 2014 fino al 22 febbraio 2017, e con un tasso di interesse pari al 1%. I Debiti verso il personale sono relativi principalmente alla passività nei confronti dei dipendenti per ferie e permessi maturati e non goduti a fine esercizio. La diminuzione dei debiti verso il personale e dei debiti verso istituti previdenziali rispetto al 31 dicembre 2014 è dovuta principalmente a minori retribuzioni differite conseguenti all’accordo con le Organizzazioni Sindacali raggiunto il 10 ottobre 2012 che prevede la revisione dei principali istituti economici e normativi del costo del lavoro per il periodo 2013-2017. I Debiti verso enti governativi per contributi sono rappresentati dai contributi dovuti a fronte delle licenze ed autorizzazioni concesse dagli enti governativi competenti. Gli Altri debiti verso controllanti si riferiscono principalmente: i) al debito verso la controllante diretta Wind Acquisition Holdings Finance SpA sorto durante l’ esercizio 2014 nell'ambito del rifinanziamento del gruppo (per 142 milioni di euro); ii) al debito della Capogruppo verso la controllante Wind Telecom SpA relativo all’erogazione di servizi (IT, marketing, personale, acquisti, etc) per i cui dettagli si rimanda al commento della nota 37; iii) al debito verso la controllante indiretta Wind Telecom SpA a seguito del trasferimento da parte delle società del Gruppo dei debiti per imposte (IRES) in applicazione della procedura del consolidato fiscale nazionale, per 1,7 milioni di euro (12 milioni di euro al 31 dicembre 2014). I Debiti per traffico pre-pagato da utilizzare consistono nella quota parte di traffico pre-pagato, venduto dalla Capogruppo tramite SIM e ricariche, per la parte non ancora utilizzata dagli utenti a fine esercizio. I Risconti passivi derivano dalla fatturazione anticipata negli esercizi precedenti e nel corso del 2015, nel rispetto delle condizioni contrattuali, dei canoni e del contributo d’installazione (“Initial Capacity”) relativi all’uso di capacità a banda larga, con competenza economica successiva al 31 dicembre 2015. Gli Altri debiti includono principalmente i debiti verso fondi di previdenza complementare, debiti per commissioni bancarie, i depositi cauzionali ricevuti da clienti, debiti per importi incassati a fronte di crediti ceduti e altre partite residuali. Bilancio consolidato 118 al 31 dicembre 2015 23 DEBITI PER IMPOSTE SUL REDDITO I saldi al 31 dicembre 2015 ed al 31 dicembre 2014, pari rispettivamente a 43 milioni e 23 milioni di euro, rappresentano prevalentemente il debito per imposte sul reddito d’esercizio delle società del Gruppo, al netto degli acconti versati per i periodi di imposta corrispondenti. Le partite di credito e debito per IRES sono esposte tra i crediti e debiti verso controllante in quanto le società del Gruppo aderiscono al consolidato fiscale di Wind Telecom SpA. 24 RICAVI Nella seguente tabella è fornito il dettaglio della voce di conto economico Ricavi al 31 dicembre 2015 ed al 31 dicembre 2014. (milioni di euro) 2015 2014 Variazioni 12 mesi 12 mesi Ricavi da vendita 296 220 76 - Servizi di telefonia 3.465 3.641 (176) (4,8)% 380 381 (1) (0,3)% 39 36 3 8,3% 6 6 - 0,0% - Traffico da interconnessione - Roaming internazionale - Prestazioni ad autorità giudiziarie Assolute % 34,5% 118 109 9 8,3% Ricavi da prestazioni di servizi 4.008 4.173 (165) (4,0)% Totale Ricavi 4.304 4.393 (89) (2,0)% - Altri ricavi da prestazioni La voce mostra un decremento del 2% nel 2015 rispetto al 2014. Tale effetto è riconducibile principalmente ad un decremento dei ricavi da servizi di telefonia solo parzialmente compensato dall’incremento dei ricavi da vendita. I ricavi da Servizi di telefonia risentono del difficile contesto macroeconomico e della contrazione del mercato, mostrando una diminuzione che si è contenuta ad un 4,8% nel 2015 rispetto al 2014, grazie al sostanziale mantenimento della base clienti mobile e allo sviluppo di offerte dedicate alla navigazione internet sul mobile. L’incremento dei ricavi da vendita è principalmente attribuibile alle maggiori vendite dei terminali di telefonia mobile di fascia alta rispetto al periodo precedente. 25 ALTRI RICAVI Gli Altri ricavi ammontano a 124 milioni di euro nel 2015 (in decremento di 116 milioni di euro rispetto all’esercizio 2014) e si riferiscono principalmente al rilascio a conto economico di contributi in conto capitale, penali ed agli effetti derivanti dalla definizione di controversie e relativi accordi commerciali con alcuni fornitori. Il decremento della voce rispetto al 2014 è attribuibile essenzialmente ai minori effetti dovuti alla definizione di controversie. Bilancio consolidato 119 al 31 dicembre 2015 26 ACQUISTI DI MATERIALI E SERVIZI ESTERNI Nella seguente tabella è fornito il dettaglio della voce di conto economico Acquisti di materiali e servizi esterni al 31 dicembre 2015 ed al 31 dicembre 2014. (milioni di euro) 2015 2014 12 mesi 12 mesi Assolute Variazioni % Traffico da interconnessione 561 608 (47) (7,7)% Costi di acquisizione clienti 168 193 (25) (13,0)% Affitti siti civili/tecnici ed altri costi di godimento beni di terzi 186 247 (61) (24,7)% Acquisti di materie prime, sussidiarie, di consumo e merci 295 222 73 32,9% Affitto rete di accesso locale e circuiti 382 427 (45) (10,5)% (12,5)% 84 96 (12) Costi per altri servizi in outsourcing 250 123 127 103,3% Costi di manutenzione e riparazione 52 86 (34) (39,5)% Pubblicità e servizi promozionali 106 130 (24) (18,5)% Roaming nazionale ed internazionale 28 30 (2) (6,7)% Consulenze e prestazioni professionali 43 37 6 16,2% Variazione rimanenze (7) 4 (11) (275,0)% Utenze Altri costi per servizi Totale Acquisti di materiali e servizi esterni 142 135 7 5,2% 2.290 2.338 (48) (2,1)% La variazione della voce è dovuta essenzialmente all’effetto combinato delle seguenti voci rispetto al 31 dicembre 2014: decremento di 61 milioni di euro nei costi per Affitti siti civili/tecnici ed altri costi di godimento beni di terzi e di 24 milioni di euro nei costi per Utenze riconducibili essenzialmente all’effetto derivante dalla cessione finalizzata il 26 marzo 2015 del 90% di Galata SpA, società costituita il 18 febbraio 2015 ed alla quale era stata conferita la Business Unit “Tower development” composta da 7.377 torri e relativi contratti di affitto (per i cui dettagli si rinvia alla nota 3); decremento di 47 milioni di euro nei costi per Traffico da interconnessione principalmente dovuto alla diminuzione delle tariffe ed al decremento dei volumi degli SMS e MMS uscenti; decremento di 45 milioni di euro nei costi per Affitti rete di accesso locale e circuiti principalmente dovuto ad una diminuzione dei volumi per quanto riguarda i servizi WLR, ULL e Bitstream; decremento di 34 milioni di euro nei costi per Manutenzione e riparazione riconducibile essenzialmente ad una ottimizzazione dei contratti di manutenzione della rete e dei sistemi informatici; decremento di 25 milioni di euro nei Costi Acquisizione Clienti a seguito della diminuzione delle commissioni sulle attivazioni e sulla vendita delle ricariche telefoniche; incremento di 127 milioni di euro nei costi per Altri servizi in outsourcing principalmente dovuto al contratto di servizi con Galata SpA sottoscritto nell’ambito dell’accordo con Cellnex Telecom, per i cui dettagli si rinvia alla nota 3; incremento netto di 62 milioni di euro nei costi per Acquisti di materie prime, sussidiarie, di consumo e merci e Variazione rimanenze principalmente dovuto all’incremento dei costi unitari di acquisto come effetto dello spostamento delle vendite verso terminali di fascia alta. Bilancio consolidato 120 al 31 dicembre 2015 Si evidenzia che la voce consulenze e prestazioni professionali include i compensi maturati nell’esercizio per le cariche ricoperte dai membri del Collegio sindacale, pari a 221 migliaia di euro, nonché i compensi maturati nell’esercizio a fronte delle attività svolte dalla società di revisione, pari a 1.820 migliaia di euro (i corrispettivi spettanti per la revisione legale del bilancio di esercizio e consolidato al 31 dicembre 2015 sono pari a 1.055 migliaia di euro). Nell’Assemblea ordinaria degli azionisti della Capogruppo del 6 marzo 2015 non sono stati riconosciuti compensi agli Amministratori della Capogruppo. 27 ALTRI COSTI OPERATIVI Nella seguente tabella è fornito il dettaglio della voce di conto economico Altri costi operativi al 31 dicembre 2015 ed al 31 dicembre 2014. (milioni di euro) Svalutazione di crediti commerciali e attività correnti 2015 2014 12 mesi 12 mesi Variazioni Assolute % 102 111 (9) (8,1)% Accantonamenti ai fondi per rischi e oneri (3) 11 (14) (127,3)% Contributi annuali su licenze e frequenze 38 34 4 11,8% Altri costi operativi 17 22 (5) (22,7)% 154 178 (24) (13,5)% Totale Altri costi operativi La diminuzione rispetto al 2014 degli accantonamenti per rischi e oneri risente del rilascio del fondo per il Contributo al Servizio Universale per 12 milioni di euro, per i cui dettagli si rinvia alla nota 19, mentre la diminuzione durante l’esercizio 2015 della svalutazione dei crediti commerciali è in linea con la contrazione dei ricavi. 28 COSTI DEL PERSONALE Nella seguente tabella è fornito il dettaglio della voce di conto economico Costi del personale al 31 dicembre 2015 ed al 31 dicembre 2014. (milioni di euro) 2015 2014 12 mesi 12 mesi Assolute % 262 276 (14) (5,1)% Oneri sociali 71 73 (2) (2,7)% Altri costi del personale 12 13 (1) (7,7)% Trattamento di fine rapporto 19 20 (1) (5,0)% (Costi capitalizzati per lavori interni) (70) (69) (1) 1,4% Totale costi del personale 294 313 (19) (6,1)% Stipendi Variazioni La variazione rispetto all’esercizio precedente è riconducibile principalmente agli effetti derivanti dall’accordo sindacale del 29 luglio 2014 che ha previsto l’attivazione di contratti di solidarietà per un periodo di 18 mesi (a partire da settembre 2014) nonché dalla diminuzione del numero medio dei dipendenti di 89 unità durante il 2015, principalmente come effetto derivante dalla cessione finalizzata il 26 marzo 2015 del 90% di Galata SpA, per i cui Bilancio consolidato 121 al 31 dicembre 2015 dettagli si rinvia alla nota 3. Tali effetti sono stati solo parzialmente compensati dagli aumenti dei minimi contrattuali da aprile 2014, come previsto dal Contratto Nazionale di Lavoro in vigore fino al 31 dicembre 2014. Il numero puntuale dei dipendenti è il seguente. Al 31 dicembre Al 31 dicembre 2015 2014 Dirigenti 120 124 Quadri 630 621 6.064 6.149 6.814 6.894 Impiegati Numero puntuale dipendenti Il numero medio dei dipendenti è il seguente. 2015 2014 12 mesi 12 mesi Dirigenti 122 127 Quadri 626 623 6.117 6.204 6.865 6.954 Impiegati Numero medio dipendenti 29 COSTI DI RISTRUTTURAZIONE La voce che presenta un saldo di 19 milioni di euro al 31 dicembre 2015 si riferisce prevalentemente alla stima degli oneri che la Capogruppo prevede di sostenere per l’attuazione dei piani di ristrutturazione e riorganizzazione aziendale costituiti nella prospettiva dell’efficienza e dell’ottimizzazione della struttura dei costi ed è riconducibile per 14 milioni di euro al fondo per ristrutturazione del personale e per 5 milioni di euro ad altri fondi per contratti onerosi. 30 AMMORTAMENTI Nella seguente tabella è fornito il dettaglio della voce di conto economico Ammortamenti al 31 dicembre 2015 ed al 31 dicembre 2014. (milioni di euro) 2015 2014 12 mesi 12 mesi Assolute Variazioni % (0,9)% Ammortamento Immobili, impianti e macchinari 686 692 (6) - Attrezzature industriali e commerciali - Impianti e macchinari 11 11 - 0,0% - Altri beni 19 21 (2) (9,5)% Ammortamenti di Attività immateriali a vita utile definita - Diritti di brevetto industriale e di utilizzazione di opere dell'ingegno 112 114 (2) (1,8)% - Concessioni, licenze, marchi e diritti simili 191 191 - 0,0% - Altre attività immateriali Totale Ammortamenti 158 185 (27) (14,6)% 1.177 1.214 (37) (3,0)% Bilancio consolidato 122 al 31 dicembre 2015 Gli ammortamenti si decrementano di 37 milioni di euro rispetto al 2014, di cui: 8 milioni di euro relativi agli Immobili impianti e macchinari per effetto principalmente della cessione del 90% di Galata SpA, per i cui dettagli si rinvia alla nota 3, e 29 milioni di euro relativi alle Attività immateriali essenzialmente a fronte del trend decrescente delle capitalizzazioni dei costi acquisizioni clienti. 31 SVALUTAZIONI /RIPRISTINI DI ATTIVITA’ NON CORRENTI Nella seguente tabella è fornito il dettaglio della voce di conto economico Svalutazioni di Attività non correnti al 31 dicembre 2015 ed al 31 dicembre 2014. (milioni di euro) 2015 2014 12 mesi 12 mesi Assolute % (28) (12) (16) 133,3% Ripristini (Svalutazioni) di immobili, impianti e macchinari Ripristini (Svalutazioni) di attività immateriali Totale Ripristini (Svalutazioni) di attività non correnti Variazioni (3) (1) (2) 200,0% (31) (13) (18) 138,5% La voce si riferisce principalmente alle svalutazioni delle immobilizzazioni in corso per le quali non si ritiene ci siano più i presupposti di recuperabilità per 26 milioni di euro, di cui 24 milioni di euro relative a immobili impianti e macchinari e 2 milioni di euro relativi ad attività immateriali. 32 PLUSVALENZE (MINUSVALENZE) DA REALIZZO DI ATTIVITA’ NON CORRENTI Nella seguente tabella è fornito il dettaglio della voce di conto economico Plusvalenze (minusvalenze) da realizzo di attività non correnti al 31 dicembre 2015 ed al 31 dicembre 2014. (milioni di euro) Plusvalenze da cessione di immobili, impianti e macchinari Minusvalenze da cessione di immobili, impianti e macchinari Totale Plusvalenze (minusvalenze) da realizzo di attività non correnti Variazioni 2015 2014 12 mesi 12 mesi Assolute % 491 - 491 n.s. (9) (4) (5) 125,0% 482 (4) 486 n.s. La variazione rispetto all’esercizio precedente è riferibile essenzialmente alla plusvalenza di 490 milioni di euro derivante dalla cessione del 90% di Galata SpA, per i cui dettagli si rinvia alla nota 3. Bilancio consolidato 123 al 31 dicembre 2015 33 PROVENTI FINANZIARI Nella seguente tabella è fornito il dettaglio della voce di conto economico Proventi finanziari al 31 dicembre 2015 ed al 31 dicembre 2014. (milioni di euro) Proventi da strumenti finanziari derivati no hedge accounting Altri proventi finanziari Totale Proventi finanziari 2015 2014 Variazioni 12 mesi 12 mesi Assolute % 62 7 55 n.s. 95 61 34 55,7% 157 68 89 130,9% La voce mostra un incremento riconducibile essenzialmente all’inefficacia positiva rilevata sui derivati di copertura, per 55 milioni di euro, a cui si somma l’effetto derivante dalla valutazione al fair value dei derivati impliciti sui prestiti obbligazionari, che durante il 2015 ha comportato la rilevazione di un provento pari a 7 milioni di euro, rispetto ai proventi per 4 milioni di euro e oneri per 61 milioni di euro durante il 2014. Gli altri proventi finanziari accolgono essenzialmente al 31 dicembre 2015 interessi finanziari per 95 milioni di euro maturati sui crediti finanziari verso la controllante Wind Acquistion Holdings Finance SpA (61 milioni di euro al 31 dicembre 2014) in virtù degli accordi intercompany siglati il 23 aprile 2014 e il 4 agosto 2014, per i cui dettagli si rinvia alla nota 6. 34 ONERI FINANZIARI Nella seguente tabella è fornito il dettaglio della voce di conto economico Oneri finanziari al 31 dicembre 2015 ed al 31 dicembre 2014. 2015 2014 12 mesi 12 mesi Assolute % Prestiti obbligazionari (575) (1.015) 440 (43,3)% Finanziamenti bancari (105) (163) 58 (35,6)% Attualizzazione fondi (1) (2) 1 (50,0)% Effetti hedge accounting 86 (152) 238 (156,6)% Svalutazione di attività finanziarie Oneri da strumenti finanziari derivati no hedge accounting (18) - (18) n.s. (13) (61) 48 (78,7)% Altri (41) (21) (20) 95,2% (667) (1.414) 747 (52,8)% (milioni di euro) Variazioni Interessi da: Totale Oneri finanziari Il saldo della voce accoglie essenzialmente gli interessi passivi maturati sulle passività finanziarie in essere alla data del 31 dicembre 2015, per i cui dettagli si rimanda al commento della nota 16, a cui si somma l’effetto positivo dell’hedge accounting per 86 milioni di euro (152 milioni di effetto negativo al 31 dicembre 2014) e l’inefficacia negativa rilevata sui derivati di copertura, per 13 milioni di euro. Bilancio consolidato 124 al 31 dicembre 2015 Gli interessi finanziari sui prestiti obbligazionari si decrementano nel periodo rispetto al 2014 a seguito delle operazioni di rifinaziamento dei prestiti obbligazionari poste in essere nel 2014 (per i cui dettagli si rimanda a quanto commentato nel bilancio consolidato al 31 dicembre 2014) che hanno comportato una diminuzione del tasso di interesse effettivo sul debito a cui si è aggiunta l’emissione del 30 marzo 2015 di obbligazioni Senior Secured Notes per un importo complessivo pari a 775 milioni di euro e scadenza 2020, tramite una combinazione di obbligazioni a tasso variabile Euribor maggiorato del 4,125% per 400 milioni di euro (Floating Rate Notes) ed un emissione tap delle obbligazioni Senior Secured Notes 2020, già in circolazione, per 375 milioni di euro con cedola al 4%. La variazione degli interessi da finanziamenti bancari è attribuibile all’operazione di rinegoziazione del Senior Facility Agreement, effettuata il 30 marzo 2015, che ha comportato: i) la diminuzione del nozionale a 700 milioni di euro attraverso rimborsi parziali; ii) la rimodulazione della scadenza dal 2018 al 2019, e iii) il rilascio a conto economico di 34 milioni di euro di oneri sospesi relativi alle tranche rimborsate; per maggiori dettagli si rinvia alla nota 16. Si evidenzia che al 31 dicembre 2014 le operazioni di rifinanziamento concluse ad aprile e ad luglio 2014 avevano comportato la rilevazione di maggiori oneri finanziari per 629 milioni di euro relativi a premio di rimbroso, rilascio fee residue incluse nel costo ammortizzato, onere derivante dalla estinzione dei derivati impliciti e rilascio degli oneri sospesi relativi ai derivati di copertura terminati. Inoltre, al 31 dicembre 2014 la voce Altri oneri finanziari accoglieva l’effetto positivo di 31 milioni di euro relativo al rilascio di un fondo finanziario rilevato nel 2013. 35 UTILI (PERDITE) SU CAMBI - NETTE Nella seguente tabella è fornito il dettaglio della voce di conto economico Utili (perdite) su cambi - nette al 31 dicembre 2015 ed al 31 dicembre 2014. (milioni di euro) Utili su cambi realizzati Utili su cambi da valutazione Utili su cambi Perdite su cambi realizzate Perdite su cambi da valutazione Perdite su cambi Utili (perdite) su cambi – nette Variazioni 2015 2014 12 mesi 12 mesi Assolute % 53 14 39 278,6% 1.530 509 1.021 200,6% 1.583 523 1.060 202,7% 305,9% 69 17 52 1.530 545 985 180,7% 1.599 562 1.037 184,5% (16) (39) 23 (59,0)% Bilancio consolidato 125 al 31 dicembre 2015 36 IMPOSTE Nella seguente tabella è fornito il dettaglio della voce di conto economico Imposte al 31 dicembre 2015 ed al 31 dicembre 2014. (milioni di euro) 2015 2014 12 mesi 12 mesi (75) (86) 11 (12,79)% Imposte esercizi precedenti 48 4 44 n.s. Imposte differite 36 185 (149) (80,5)% Totale Imposte 9 103 (94) (91,3)% Imposte correnti dell'esercizio Variazione Assolute % Al 31 dicembre 2015 la voce è costituita: per 75 milioni di euro da imposte correnti sul reddito (di cui 43 milioni di euro per onere da consolidato fiscale “IRES” ed 32 milioni di euro per IRAP) maturate sul reddito fiscale consolidato dell’esercizio 2015; per 48 milioni di euro per gli effetti derivanti dalla revisione delle imposte relative ad esercizi precedenti, di cui 10 milioni di euro di effetto negativo sulle imposte differite, di cui 10 milioni di euro di effetto negativo sulle imposte differite; per 36 milioni di euro da imposte differite derivanti dal rilascio di differite attive per 44 milioni di euro, riconducibili principalmente alla variazione delle differenze temporanee sulla valutazione delle passività finanziarie, e dal rilascio di differite passive per 80 milioni di euro, riconducibili alla variazione delle differenze temporanee sulle immobilizzazioni. Di seguito è rappresentata la riconciliazione tra aliquota di imposta teorica ed effettiva per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2015 e al 31 dicembre 2014. (milioni di euro) Anno 2015 Aliquota fiscale teorica 27,50% Risultato prima delle imposte Anno 2014 27,50% 419 (812) Imposte IRES teoriche 115 (223) Costi/ricavi non deducibili/non imponibili (55) (3) - 82 Imposte differite attive non rilevate Effetto cambio aliquota (53) - Rettifica imposte anni precedenti (48) (7) Imposte IRES effettive (correnti e differite) (41) Aliquota IRES effettiva (9,73)% (151) 18,65% 32 IRAP di Gruppo (corrente e differita) Imposta effettiva da conto economico 48 (9) Aliquota fiscale complessiva (2,09)% (103) 12,74% Con riferimento alla suddetta tabella di riconciliazione dell’aliquota fiscale teorica con quella effettiva, occorre rilevare che l’analisi è stata svolta con riferimento all’IRES. E’ stato comunque evidenziato il costo addebitato a conto economico per l’IRAP per consentire una riconciliazione con il saldo riportato alla voce imposte. Bilancio consolidato 126 al 31 dicembre 2015 37 RAPPORTI CON ENTITÀ CORRELATE Rapporti economici e patrimoniali con entità correlate Si specifica che i rapporti con entità correlate rientrano nella normale attività di gestione e che, dal punto di vista economico, sono stati contrattualizzati a condizioni di mercato e sono dovuti prevalentemente a rapporti con operatori telefonici. Con riferimento ai rapporti di WIND con la controllante indiretta Wind Telecom SpA si evidenzia che la Società riceve servizi relativi principalmente a IT, marketing, personale, acquisti, etc, mentre per quanto riguarda i rapporti con la società correlata Vimpelcom International Services, WIND riceve servizi di negoziazione e firma degli accordi relativi alle condizioni economiche del roaming internazionale. Con riferimento ai rapporti con la controllante Wind Acquisition Holdings Finance SpA, il 23 aprile 2014 e il 4 agosto 2014 sono stati sottoscritti due contratti di finanziamento infragruppo in virtù dei quali la Capogruppo ha concesso alla controllante rispettivi prestiti per un importo nominale fino a 925 milioni di euro e fino a 75 milioni di euro, di cui il primo totalmente erogato e il secondo erogato per 43,7 milioni di euro al 31 dicembre 2015. Per maggiori dettagli si rinvia alla nota 6. Con riferimento ai rapporti con la società collegata Galata SpA si evidenzia che sono relativi al contratto di servizi sottoscritto con la Capogruppo per la fornitura di una vasta gamma di servizi per i cui dettagli si rinvia alla nota 3. Inoltre, si evidenzia che, il 23 aprile 2014, il credito finanziario intercompany sottoscritto il 29 novembre 2010 tra la Capogruppo e la controllante indiretta Wind Telecom SpA è stato compensato, per 163 milioni di euro, con una parte del debito per imposte (IRES) trasferito dalla Capogruppo a Wind Telecom SpA a seguito dell'adesione al contratto consolidato fiscale nazionale con Wind Telecom SpA; il rimanente debito tra WIND e la controllante indiretta Wind Telecom SpA, per 142 milioni di euro, è stato trasferito nella stessa data da quest’ultima alla controllante diretta Wind Acquisition Holdings Finance SpA. Le società del Gruppo non detengono al 31 dicembre 2015, né hanno detenuto nel corso dell’esercizio, azioni proprie della Capogruppo WIND Telecomunicazioni SpA né direttamente, né per il tramite di fiduciarie, né azioni della controllante WIND Acquisition Holdings Finance SpA o della controllante indiretta Wind Telecom SpA. Di seguito si riportano sinteticamente i principali effetti economici e patrimoniali delle operazioni realizzate nell'esercizio a seguito dei rapporti con entità correlate. Bilancio consolidato 127 al 31 dicembre 2015 (migliaia di euro) Esercizio chiuso al 31 dicembre 2015 Ricavi Proventi finanziari / (perdite su cambi) Costi Crediti com.li Crediti diver si Crediti finanziari Debiti com.li Debiti diversi 14 - 3 1 - - 30 - DiGi(Malaysia) 9 - 2 6 - - 4 - DTAC/UCOM(Thailand) 8 - 22 1 - - 6 - GrameenPhone(Bangladesh) 79 - 40 29 - - 45 - KaR-Tel 91 - 7 7 - - 35 - Kievstar 744 - 23.202 658 78 - 9.456 - - - 263 - - - 72 - ArmenijaTelefonKompani MaritimCommunicationPartnerAS MobitelLLCGeorgia 9 - 7 - - - 9 - 160 - 259 178 - - 17 - OrascomTelecomBangladeshLtd. 9 - 20 402 - - - - OrascomTelecomHoldingSAE - - - 336 - - 1.977 - 93 - 31 267 - - - - 1 - 1 - - - 2 - TelenorMagyarorszagKFT 172 - 125 27 - - 15 - TelenorMobileCommunicationsAS 184 - 19 - - - 16 - 5 - 2 1 - - 2 - 59 - 43 49 - - 49 - 6 - 3 2 - - 1 - 2.019 - - - 4.979 - - - - - - 1 - - - - 1.104 - 7.856 - - - 1.423 - OrascomTelecomAlgeriaSpA PakistanMobileCommunicationsLtd. SKYMOBILELLC TelenorPakistan(Pakistan) TelenorSerbia(Serbia) Unitel Vimpelcomltd VimpelComLaoCo,Ltd Vympel-Kommunikacii WeatherCapitalSarl WINDAcquisitionHoldingsFinanceSpA WindTelecomSpA* 1 - - 369 - - - - 44 94.552 - - 2.103 1.122.262 - 141.985 279 (634) 6.924 - 36.112 - - 26.410 1.248 - 142.764 - 1.441 - 31.814 90 WindAcquisitionHoldingsFinanceIISA 15 - - 124 - - - - WindAcquisitionHoldingsFinanceSA 65 - - - - - - 53 99.188 - 9.500 - - - - - GalataSpA SPAL TLC SpA** VimpelcomInternationalservices - - 15.443 - 938 - 35.097 - TacomLLC(Tajikistan) 33 - - - - - - - TelenorSverigeAB 15 - 1 - - - 10 - WeatherCapitalSpecialPurposesISA 62 - - 444 - - - - KlaroluxInvestmentsSarl 17 - - 88 - - - - GlobalLuxembourgSARL 17 - - 81 - - - - GlobalTelecomSARL 17 - - 81 - - - - GlobalTelecomFinanceSCA 18 - - 81 - - - - GlobalLuxembourgFinanceSCA 17 - - 81 - - - - GlobalTelecomAcquisition 15 - - 67 - - - - GlobalTelecomOneSarl 15 - - 67 - - - - GlobalTelecomOscar 25 - - 116 - - - - - - - - 4.565 - - 413 74 - 74 22 - - - - VimpelComAmsterdamB.V. CosmoBulgariaMobileEAD 105.931 93.918 206.611 3.586 50.216 1.122.262 80.080 168.951 Totale * i crediti e debiti verso Wind Telecom SpA si riferiscono rispettivamente per 13.294 e 1.720 migliaia di euro al trasferimento, da parte della Capogruppo e della controllata WIND Retail Srl dei debiti per imposte (IRES) a seguito dell'adesione al consolidato fiscale nazionale con Wind Telecom SpA. ** i ricavi verso SPAL TLC SpA includono quanto fatturato da WIND Telecomunicazioni SpA per la vendita di ricariche telefoniche (90.186 migliaia di euro). Il 15 luglio 2015 la Capogruppo ha perso la qualità di socio in SPAL TLC SpA per cui i relativi saldi di credito e debito sono stati riclassificati verso terzi. Bilancio consolidato 128 al 31 dicembre 2015 Amministratori Nel 2015 agli Amministratori della Capogruppo, identificati come “Key Management Personnel”, non sono stati riconosciuti compensi in quanto non deliberati dall’Assemblea ordinaria degli azionisti della Capogruppo. Nel corso dell’ esercizio 2015 non sono state effettuate operazioni con Amministratori. 38 INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO La tabella seguente evidenzia l’ammontare della posizione finanziaria netta del Gruppo con il dettaglio delle sue principali componenti, già commentate nelle precedenti note 6, 16 e 17 relative alle voci di bilancio patrimoniali aventi natura finanziaria. (milioni di euro) Prestiti obbligazionari Finanziamenti da banche Finanziamenti da altri Strumenti di finanza derivata Passività finanziarie non correnti Prestiti obbligazionari Finanziamenti da banche Finanziamenti da altri Strumenti di finanza derivata Passività finanziarie correnti INDEBITAMENTO FINANZIARIO LORDO TOTALE Disponibilità liquide e mezzi equivalenti Crediti finanziari Attività finanziarie correnti Strumenti di finanza derivata Crediti finanziari Attività finanziarie non correnti INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO Al 31 dicembre Al 31 dicembre 2015 2014 10.135 671 128 36 10.970 8.844 1.722 228 74 10.868 158 8 19 18 203 142 166 105 0 413 11.173 11.281 (282) (203) (20) (20) (21) (21) (985) (1.109) (2.094) (412) (991) (1.403) 8.777 9.654 L’indebitamento finanziario netto non include i depositi cauzionali pari a 5 milioni di euro e a 4 milioni di euro rispettivamente al 31 dicembre 2015 ed al 31 dicembre 2014. 39 RENDICONTO FINANZIARIO Il flusso di cassa generato dall’attività operativa, pari a 875 milioni di euro nei dodici mesi del 2015, si è incrementato di 92 milioni di euro rispetto al precedente esercizio principalmente per effetto delle variazioni del capitale circolante legate al regolamento di attività e passività correnti. Bilancio consolidato 129 al 31 dicembre 2015 L’attività d’investimento ha assorbito cassa durante l’esercizio 2015 per un ammontare complessivo di 142 milioni di euro, in decremento di 1.389 milioni di euro rispetto al precedente esercizio, principalmente per effetto di: i) la cessione di Galata SpA, per i cui dettagli si rinvia alla nota 3, ii) l’incremento negli investimenti in immobilizzazioni per 24 milioni di euro principalmente nella tecnologia LTE e iii) l’erogazione alla controllante Wind Acquisition Holdings Finance SpA di circa 31 milioni di euro (durante l’esercizio 2014 erano stati erogati a Wind Acquisition Holdings Finance SpA 938 milioni di euro solo parzialmente compensati dalla chiusura del credito finanziario della Capogruppo verso la controllante indiretta Wind Telecom SpA per 163 milioni). Nel corso dell’esercizio 2015 l’attività di finanziamento ha assorbito cassa per 654 milioni di euro principalmente per effetto: del rimborso delle tranche Senior Facility Agreement in essere al 30 marzo 2015 per 1.782 milioni di euro; dell’emissione il 30 marzo 2015 di obbligazioni Senior Secured Notes per un importo complessivo pari a 775 milioni di euro e scadenza 2020, tramite una combinazione di obbligazioni a tasso variabile Euribor maggiorato del 4,125% per 400 milioni di euro (Floating Rate Notes) ed un emissione tap delle obbligazioni Senior Secured Notes 2020, attualmente in circolazione, per 375 milioni di euro con cedola al 4%; della rinegoziazione di nuove senior facilities con scadenza 2019 (pari a 700 milioni di euro) effettuata in data 12 marzo 2015; del rimborso di 100 milioni di euro della tranche Revolving del Senior Facility Agreement; del pagamento di 19 milioni di euro di fee principalmente correlate all’operazione di rifinanziamento finalizzata il 30 marzo 2015; del rimborso, di 20 milioni di euro, di parte del debito verso istituti finanziari a fronte del piano di rimborso differito del fair value degli strumenti derivati estinti nell’ambito del rifinanziamento del debito di gruppo del 26 novembre 2010; del rimborso di 162 milioni di euro della totalità del debito verso il Ministero dello Sviluppo Economico acceso nel 2011 a seguito dell’assegnazione dei diritti d'uso delle frequenze mobili. Inoltre, l’attività di finanziamento include al 31 dicembre 2015 il rimborso dello scoperto di conto corrente pari a 42 milioni di euro. Nel corso del 2014 l’attività di investimento aveva generato cassa per 810 milioni di euro, principalmente per effetto di nuove emissioni obbligazionarie pari ad un valore nominale di 7.845 milioni di euro, il rimborso anticipato di prestiti obbligazionari e finanziamenti bancari effettuati nel corso del 2014 per un valore nominale complessivamente pari a 6.466 milioni di euro, il pagamento di fee per 458 milioni di euro principalmente correlate all’emissioni delle nuove Senior Notes con scadenza 2021, 2020 e 2019, il rimborso di 81 milioni di euro del debito verso il Ministero dello Sviluppo Economico, il rimborso di 52 milioni di euro del debito verso istituti finanziari a fronte del piano di rimborso differito del fair value degli strumenti derivati estinti nell’ambito del rifinanziamento del debito di gruppo del 26 novembre 2010 e l’incremento di scoperto di conto corrente per 26 milioni di euro. Si evidenzia che ai fini di assicurare una migliore comparabilità delle voci nei due periodi a confronto, sono state operate riclassifiche ai saldi al 31 dicembre 2014 delle Informative Aggiuntive al Rendiconto Finanziario con i seguenti effetti: maggiori Interessi pagati su finanziamenti/bond per 22 milioni di euro. Bilancio consolidato 130 al 31 dicembre 2015 40 ALTRE INFORMAZIONI Principali procedimenti pendenti La Capogruppo è soggetta a diverse procedure giuridiche derivanti dal normale svolgimento delle attività. Di seguito viene fornita l’informativa sui principali procedimenti pendenti al 31 dicembre 2015, ad eccezione dei casi in cui gli oneri derivanti dall’eventuale soccombenza non possano essere quantificati e dei casi in cui l’eventuale soccombenza non sia ritenuta probabile. Procedimenti con agenti Risultano pendenti, in diverse fasi di giudizio, alcuni procedimenti relativi alla risoluzione di contratti di agenzia. Gli agenti lamentano il mancato pagamento da parte di WIND di indennità, tra cui l'indennità prevista dall'art. 1751 del Codice Civile. Procedimenti in materia di pubblicità ingannevole e pratiche commerciali scorrette Ai sensi del Decreto Legislativo n. 146/2007, l’Antitrust ha il potere di avviare procedimenti relativi a pratiche commerciali scorrette e pubblicità ingannevoli e di erogare sanzioni fino a un massimo di 5 milioni di euro per ciascun procedimento (importo ridefinito dalla legge n. 135/12 di agosto 2012). Nel corso del 2015 si sono chiusi tre procedimenti avviati dall’AGCM nei confronti di WIND per pratiche commerciali scorrette con il pagamento di sanzioni per un totale di euro 1,2 milioni di euro e l’ordine di cessare la presunta pratica scorretta. WIND ha appellato dinanzi al TAR Lazio le sanzioni. In relazione ad uno dei procedimenti chiusi, AGCM ha avviato e concluso con una ulteriore sanzione di 350 migliaia di euro nei confronti di WIND un procedimento per inottemperanza all’ordine di cessare la presunta pratica scorretta; WIND ha provveduto ad impugnare al TAR Lazio anche tale ultimo provvedimento di inottemperanza. Il relativo procedimento è in corso. Indagini da parte dell’Agenzia delle Entrate e dalla Guardia di Finanza L’Agenzia delle Entrate (“ADE”) ha effettuato una verifica fiscale sulle banche finanziatrici del Senior Facility Agreement del 24 Novembre 2010 (“SFA”) ed ha accertato la mancata applicazione dell’imposta sostitutiva sullo SFA. Ogni banca finanziatrice è responsabile del versamento dell’imposta sostitutiva accertata sulla propria quota dello SFA ma può richiedere l’indennizzo a WIND. Il diritto all’indennizzo è già stato esercitato e l’avviso di accertamento sta per essere impugnato dalle banche finanziatrici del SFA in accordo con WIND. Nel corso del primo semestre del 2015, ADE ha revocato due avvisi di accertamento emessi nei confronti di alcune Banche Finanziatrici ai sensi dello SFA, in quanto l’imposta non è dovuta. Conseguentemente ADE ha notificato la rinuncia al contenzioso per tali avvisi di accertamento. Durante il quarto trimestre 2013, la Guardia di finanza (“GDF”) ha avviato una verifica su WIND Telecomunicazioni SpA con riferimento alle imposte sul reddito ed alle ritenute alla fonte. La verifica si è conclusa il 18 aprile 2014 con un processo verbale di constatazione contestando, ai fini delle imposte sul reddito, la deducibilità di alcuni oneri finanziari sostenuti da Wind Acquisition Finance SpA (poi fusa in WIND Telecomunicazioni SpA) con riferimento al periodo d’imposta 2005. Le contestazioni sollevate dalla GDF sono state confermate dall’ADE che in data 17 novembre 2014 ha notificato il relativo avviso di accertamento. L’importo delle maggiori imposte sul reddito contestate con tale avviso di accertamento è pari a circa 10,5 milioni di euro più sanzioni ed interessi. A seguito della Bilancio consolidato 131 al 31 dicembre 2015 presentazione dell’istanza di accertamento con adesione, in data 15 aprile 2015 la Società, a soli scopi deflattivi del contenzioso, ha definito tramite adesione il suddetto rilievo impegnandosi a pagare all’ADE, tramite 12 rate trimestrali, imposte pari a circa 10,5 milioni di euro più sanzioni (pari a circa 3,5 milioni di euro) ed interessi (pari a circa 117 migliaia di euro). Attività e passività potenziali Di seguito si segnalano le passività potenziali del Gruppo WIND al 31 dicembre 2015. Procedimenti in materia di campi elettromagnetici Esistono procedimenti pendenti riguardanti l’installazione di stazioni radio base. I procedimenti sono dovuti alle emissioni relative ai campi elettromagnetici. Verifica compensi dealer Nel 2001 WIND ha ricevuto una contestazione ad opera della Amministrazione finanziaria in merito al trattamento fiscale adottato negli anni 1999, 2000 e 2001 in relazione ad alcuni compensi corrisposti nei confronti di dealer. Con riferimento al giudizio relativo agli anni 1999 e 2001 WIND ha ottenuto un giudicato favorevole in Corte di Cassazione. Rimane pendente il giudizio in Corte di Cassazione per l’anno 2000. Il valore della controversia ammonta complessivamente a circa 4 milioni di euro più sanzioni ed interessi. WIND/Crest One SpA Crest One SpA (“Crest One”) ha avviato un procedimento contro WIND per: (i) il rimborso di un importo di circa 16 milioni di euro precedentemente versati a WIND a titolo di IVA in esecuzione di un contratto di distribuzione tra le parti, e (ii) il risarcimento dei danni che Crest One asserisce di aver subito relativi al pagamento di tale imposta a WIND. Il Tribunale di Roma ha rigettato la richiesta di Crest One la quale ha appellato tale decisione dinanzi alla Corte d’Appello competente. La prossima udienza è fissata per il 30 gennaio 2018. WIND-Autorità Antitrust (A/357) Con decisione del 3 agosto 2007, l'Autorità Italiana Antitrust ha chiuso il procedimento A/357 condannando WIND e Telecom Italia per abuso di posizione dominante nel mercato all'ingrosso della terminazione relativamente all’applicazione, a favore delle rispettive divisioni interne e a scapito dei concorrenti di rete fissa, di condizioni economiche e tecniche per le chiamate fisso/mobile on net (chiamate fisso-mobile originate e terminate su rete WIND) e intercom (chiamate effettuate dai soggetti business all’interno delle rispettive aziende) più favorevoli. Il 31 agosto 2008 WIND ha pagato la sanzione inflittale di 2 milioni di euro e le è stato ordinato di cessare le condotte di cui sopra. Tutte le vie legali esperite da WIND per ottenere l’annullamento della decisione si sono definitivamente concluse il 1 ottobre 2015 senza alcuna modifica dell’esito del giudizio. Fastweb/WIND In data 2 Gennaio 2014, Fastweb ha notificato a WIND un atto di citazione basato sul procedimento antitrust A/357 che ad Agosto 2007 ha condannato WIND e Telecom Italia per abuso di posizione dominante nel mercato all’ingrosso della terminazione in favore delle rispettive divisioni commerciali interne e a danno dei concorrenti nel mercato fisso Bilancio consolidato 132 al 31 dicembre 2015 (cioè applicazione discriminatoria interna-esterna di condizioni economiche e tecniche per le chiamate fisso-mobile on net e intercom ai clienti business). Tra le varie questioni, WIND ha sollevato eccezione di avvenuta prescrizione per deposito fuori termine. Il 10 dicembre 2015 il giudice ha deciso di rimettere ogni decisione nel merito sulla pretesa vantata da Fastweb al Collegio del Tribunale e ha fissato la prossima udienza per il 30 marzo 2016. Garanzie Le società del Gruppo non hanno prestato, né direttamente né indirettamente garanzie a favore di controllanti e di imprese sottoposte a controllo di quest’ultime. Al 31 dicembre 2015 le garanzie reali prestate dalle Società del Gruppo a fronte di debiti sono rappresentate da: privilegio speciale, ai sensi dell’art. 46 del T.U.B., su beni, presenti e futuri, della Capogruppo così come individuati nello specifico atto, a favore delle banche finanziatrici del contratto di finanziamento denominato Senior Facilities Agreement, come di volta in volta modificato ed integrato, e di altre parti creditrici specificate nel relativo atto di privilegio; pegno su marchi e diritti di proprietà intellettuale della Capogruppo, così come identificati nello specifico atto, a favore delle banche finanziatrici ai sensi del Senior Facilities Agreement, come di volta in volta modificato ed integrato, e delle altre parti creditrici specificate nel relativo atto di pegno; pegno su 12.006.200 azioni rappresentative del 100% del capitale sociale della controllata Wind Acquisition Finance SA possedute da WIND Telecomunicazioni SpA in favore di un pool di banche ai sensi e per gli effetti del relativo atto di pegno. pegno di diritto inglese su un conto corrente di WIND Telecomunicazioni SpA, a favore delle banche finanziatrici ai sensi del Senior Facility Agreement e delle altre parti creditrici specificate nel relativo atto di pegno; cessione di diritto inglese dei crediti derivanti da contratti di hedging di WIND Telecomunicazioni SpA, a favore delle banche finanziatrici ai sensi del Senior Facility Agreement e delle altre parti creditrici specificate nel relativo atto di cessione. Si evidenzia, infine, che a fronte degli obblighi assunti la Capogruppo ha ceduto in garanzia i crediti commerciali, i crediti derivanti da finanziamenti infragruppo e i crediti relativi a contratti di assicurazione, presenti e futuri così come identificati nello specifico atto, a favore delle banche finanziatrici ai sensi del Senior Facility Agreement, come di volta in volta modificato ed integrato, delle controparti dei contratti di hedging sottoscritti da WIND Telecomunicazioni SpA e Wind Acquisition Finance SA nonché delle altre parti creditrici specificate nell’atto ricognitivo del relativo contratto di cessione in garanzia, inclusi i sottoscrittori delle Senior Secured Fixed Rate Notes con scadenza 2020 e delle Senior Secured Floating Rate Notes con scadenza 2019, emesse da Wind Acquisition Finance SA in data 29 aprile 2013 nonché i sottoscrittori delle Senior Secured Fixed Rate Notes con scadenza 2020 e delle Senior Secured Floating Rate Notes con scadenza 2020 emesse da Wind Acquisition Finance SA in data 10 luglio 2014 e infine i sottoscrittori delle Senior Secured Fixed Rate Notes con scadenza 2020 e delle Senior Secured Floating Rate Notes con scadenza 2020 emesse da Wind Acquisition Finance SA in data 30 marzo 2015. Altresì, sono stati ceduti in garanzia in favore dei creditori del Senior Facility Agreement, come di volta in volta modificato e integrato, delle controparti dei contratti di hedging sottoscritti da WIND Telecomunicazioni SpA e Wind Acquisition Finance SA e dei sottoscrittori delle Notes sopra indicate con scadenza 2019 e 2020 i crediti derivanti dal contratto Put and Call del 26 maggio 2005 e dal contratto di acquisizione di parte del capitale sociale di WIND Telecomunicazioni SpA del 26 maggio 2005. Bilancio consolidato 133 al 31 dicembre 2015 Di seguito sono illustrate le garanzie personali (fidejussioni) rilasciate principalmente da istituti di credito e compagnie assicurative nell'interesse del Gruppo a favore di terzi, a fronte di impegni di varia natura assunti. Al 31 dicembre 2015 tali garanzie ammontano a 108 milioni di euro ed includono: fidejussioni emesse da compagnie assicurative per 21 milioni di euro relative principalmente alla partecipazione a gare; fidejussioni emesse da Istituti di credito per 87 milioni di euro, relative principalmente alla partecipazione a gare, di cui 34 milioni di euro a favore del Ministero dello Sviluppo Economico per la partecipazione alla gara per l’assegnazione di diritti d’uso di frequenze nelle bande 800, 1800, 2000 e 2600 MHz, a concessioni di scavo, locazioni immobiliari e operazioni e concorsi a premio. Si fa presente che la Capogruppo è soggetta all’attività di direzione e coordinamento di VimpelCom Ltd a partire da novembre 2013. 41 EVENTI SUCCESSIVI In data 9 febbraio 2016 è stato firmato un accordo con il sindacato per rendere più efficiente il modello di business dell’Azienda attraverso il completamento del piano di internalizzazione di attività già avviato e le conseguenti azioni di riqualificazione del personale. A sostegno di questo processo è stata concordata l’applicazione dei contratti di solidarietà per ulteriori 18 mesi, con l’obiettivo di riassorbire completamente le eccedenze, anche utilizzando strumenti innovativi quali il telelavoro ed altre forme flessibili di lavoro. Inoltre è stata condivisa l’applicazione della procedura prevista dalla legge Fornero per consentire la risoluzione consensuale del rapporto di lavoro ad un massimo di 50 lavoratori che, entro il 2016, si trovino a non più di quattro anni dal perfezionamento dei requisiti per la pensione. Da ultimo è stato deciso che, per l’anno 2017, verrà istituito un sistema di “flexible benefits” tramite il quale i dipendenti potranno accedere, entro limiti di spesa definiti, ad un portafoglio di beni e servizi in convenzione beneficiando, in al modo, dei vantaggi riconosciuti dalla nuova normativa fiscale (artt. 51 e 100 del TUIR). Bilancio consolidato 134 al 31 dicembre 2015 WIND Telecomunicazioni SpA Bilancio di esercizio chiuso al 31 dicembre 2015 PROSPETTI CONTABILI E NOTE ESPLICATIVE SOMMARIO PROSPETTO DELLA SITUAZIONE PATRIMONIALE-FINANZIARIA ................................................... 137 CONTO ECONOMICO ................................................................................................................ 138 PROSPETTO DI CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO................................................................... 139 RENDICONTO FINANZIARIO ..................................................................................................... 140 INFORMAZIONI AGGIUNTIVE AL RENDICONTO FINANZIARIO ..................................................... 140 PROSPETTO DELLE VARAZIONI DI PATRIMONIO NETTO ............................................................. 141 NOTE ESPLICATIVE AL BILANCIO DI ESERCIZIO DI WIND TELECOMUNICAZIONI SPA AL 31 DICEMBRE 2015 ........................................................................................................................... 142 1 PREMESSA ................................................................................................................... 142 2 CRITERI GENERALI DI REDAZIONE................................................................................ 143 3 ACQUISIZIONI E DISMISSIONI ...................................................................................... 160 4 IMMOBILI, IMPIANTI E MACCHINARI ............................................................................. 161 5 ATTIVITÀ IMMATERIALI................................................................................................ 163 6 ATTIVITA’ FINANZIARIE ............................................................................................... 165 7 PARTECIPAZIONI CONTABILIZZATE CON IL METODO DEL PATRIMONIO NETTO ............... 166 8 ATTIVITÀ PER IMPOSTE ANTICIPATE/PASSIVITÀ PER IMPOSTE DIFFERITE ...................... 167 9 RIMANENZE ................................................................................................................. 168 10 CREDITI COMMERCIALI ................................................................................................ 168 11 CREDITI PER IMPOSTE SUL REDDITO ............................................................................ 169 12 ALTRI CREDITI ............................................................................................................ 169 13 DISPONIBILITÀ LIQUIDE E MEZZI EQUIVALENTI ............................................................ 171 14 PATRIMONIO NETTO .................................................................................................... 171 15 PASSIVITÀ FINANZIARIE............................................................................................... 173 16 STRUMENTI DI FINANZA DERIVATA .............................................................................. 176 17 BENEFICI PER I DIPENDENTI ........................................................................................ 177 18 FONDI ......................................................................................................................... 178 19 ALTRE PASSIVITA’ ........................................................................................................ 179 20 DEBITI COMMERCIALI .................................................................................................. 180 21 ALTRI DEBITI .............................................................................................................. 181 22 DEBITI PER IMPOSTE SUL REDDITO .............................................................................. 182 23 RICAVI ........................................................................................................................ 183 24 ALTRI RICAVI .............................................................................................................. 183 25 ACQUISTI DI MATERIALI E SERVIZI ESTERNI ................................................................. 184 26 ALTRI COSTI OPERATIVI .............................................................................................. 185 Bilancio separato 135 al 31 dicembre 2015 27 COSTI DEL PERSONALE ................................................................................................ 185 28 COSTI DI RISTRUTTURAZIONE ..................................................................................... 186 29 AMMORTAMENTI .......................................................................................................... 186 30 SVALUTAZIONI /RIPRISTINI DI ATTIVITA’ NON CORRENTI ............................................. 187 31 PLUSVALENZE (MINUSVALENZE) DA REALIZZO DI ATTIVITA’ NON CORRENTI .................. 187 32 PROVENTI FINANZIARI ................................................................................................. 187 33 ONERI FINANZIARI ...................................................................................................... 188 34 UTILI (PERDITE) SU CAMBI - NETTE.............................................................................. 189 35 IMPOSTE ..................................................................................................................... 189 36 RAPPORTI CON ENTITÀ CORRELATE ............................................................................. 190 37 INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO ......................................................................... 192 38 RENDICONTO FINANZIARIO.......................................................................................... 192 39 ALTRE INFORMAZIONI.................................................................................................. 194 40 EVENTI SUCCESSIVI ..................................................................................................... 198 Bilancio separato 136 al 31 dicembre 2015 PROSPETTO DELLA SITUAZIONE PATRIMONIALE-FINANZIARIA Al 31 dicembre 2015 Al 31 dicembre 2014 4 5 6 7 8 2.853 8.020 1.220 77 119 12.289 3.271 8.266 1.108 141 12.786 9 10 6 11 12 13 25 1.029 23 6 226 237 1.546 13.835 19 970 23 1 273 141 1.427 14.213 147 752 21 (177) 743 147 752 (3) (474) 422 15 17 18 19 8 9.597 66 118 138 544 10.463 9.937 59 176 160 634 10.966 15 20 21 22 358 1.612 646 13 2.629 515 1.659 650 1 2.825 Totale passività 13.092 13.791 TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA’ 13.835 14.213 (milioni di euro) Attività Immobili, impianti e macchinari Attività immateriali Attività finanziarie Partecipazioni contabilizzate con il metodo del patrimonio netto Attività per imposte anticipate Totale attività non correnti Rimanenze Crediti commerciali Attività finanziarie Crediti per imposte sul reddito Altri crediti Disponibilità liquide e mezzi equivalenti Totale attività correnti TOTALE ATTIVITA’ Patrimonio netto e Passività Patrimonio netto Capitale sociale Riserva sovrapprezzo azioni Altre Riserve Risultati portati a nuovo Totale Patrimonio netto Passività Passività finanziarie Benefici per i dipendenti Fondi Altre passività Passività per imposte differite Totale passività non correnti Passività finanziarie Debiti commerciali Altri debiti Debiti per imposte sul reddito Totale passività correnti Note 14 Bilancio separato 137 al 31 dicembre 2015 CONTO ECONOMICO (milioni di euro) Note Ricavi 23 Altri ricavi 24 Totale ricavi 2015 2014 12 mesi 12 mesi 4.302 4.390 126 243 4.428 4.633 Acquisti di materiali e servizi esterni 25 (2.317) (2.355) Altri costi operativi 26 (154) (178) Costi del personale 27 Costi di ristrutturazione Risultato operativo ante ammortamenti, ripristini/svalutazioni di attività non correnti e plusvalenze/minusvalenze da realizzo di attività non correnti 28 (279) (19) (299) - 1.659 1.801 Ammortamenti 29 (1.172) (1.214) Ripristini (svalutazioni) di attività non correnti 30 (30) (12) Plusvalenze (minusvalenze) da realizzo di attività non correnti 31 484 (5) 941 570 Risultato operativo Proventi finanziari 32 107 68 Oneri finanziari 33 (802) (938) Utili (perdite) su cambi – nette 34 (16) (1) 230 (301) 67 (48) 297 (349) Risultato prima delle imposte Imposte Risultato di esercizio 35 Bilancio separato 138 al 31 dicembre 2015 PROSPETTO DI CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO (milioni di euro) Note Risultato di esercizio 2015 2014 12 mesi 12 mesi 297 (349) 30 (5) 30 (5) (8) (7) 2 2 (6) (5) 24 (10) 321 (359) Altre componenti del conto economico complessivo che saranno successivamente riclassificate nel risultato di esercizio: Utili/(Perdite) su strumenti di cash flow hedge Totale Altre componenti del conto economico complessivo che saranno successivamente riclassificate nel risultato di esercizio Altre componenti del conto economico complessivo che non saranno successivamente riclassificate nel risultato di esercizio: Utili/(perdite) da rimisurazione sui piani a benefici definiti Effetto fiscale relativo alle Altre componenti del conto economico complessivo che non saranno successivamente riclassificati nell’utile/(perdita) d’esercizio Totale Altre componenti del conto economico complessivo che non saranno successivamente riclassificate nel risultato di esercizio Totale Altre componenti del conto economico complessivo di esercizio, al netto degli effetti fiscali Totale conto economico complessivo di esercizio 14 14 Bilancio separato 139 al 31 dicembre 2015 RENDICONTO FINANZIARIO 2015 12 mesi 2014 12 mesi 297 (349) 1.202 (44) 7 (491) 13 (85) (73) 826 1.226 (97) 4 79 (17) 846 Flussi di cassa da attività di investimento Acquisizioni di immobili, impianti e macchinari Dismissioni di immobili, impianti e macchinari Acquisizioni di attività immateriali Dismissioni di partecipazioni in controllate Raccolta/(uscite) di prestiti concessi Flusso di cassa per attività di investimento (558) (220) 669 (31) (140) (554) (200) (775) (1.529) Flussi di cassa da attività di finanziamento Variazioni dei finanziamenti Variazione in c/c corrispondenza Flusso di cassa da / (per) attività di finanziamento (607) 17 (590) 698 698 96 15 Disponibilità liquide e mezzi equivalenti a inizio esercizio 141 126 Disponibilità liquide e mezzi equivalenti a fine esercizio 237 141 2015 12 mesi (66) (610) (29) 2014 12 mesi (190) (710) (41) (milioni di euro) Flussi di cassa da attività operativa Risultato di esercizio Rettifiche per riconciliare il risultato al flusso di cassa da/(per) attività operativa Ammortamenti, svalutazioni / (ripristini) di attività non correnti Variazione netta dei fondi e benefici per i dipendenti Minusvalenze da realizzo di attività non correnti (Plusvalenze) minusvalenze da cessione di investimenti Svalutazione partecipazioni Variazione attività correnti Variazione passività correnti Flusso di cassa da attività operativa Flusso netto complessivo di esercizio INFORMAZIONI AGGIUNTIVE AL RENDICONTO FINANZIARIO (milioni di euro) Imposte sul reddito pagate Interessi pagati su finanziamenti/bond Interessi (pagati)/incassati su strumenti derivati di copertura Bilancio separato 140 al 31 dicembre 2015 PROSPETTO DELLE VARAZIONI DI PATRIMONIO NETTO Patrimonio netto (milioni di euro) Saldi al 1 gennaio 2014 Totale conto economico complessivo di esercizio Riserva Sovrapprezzo azioni Capitale sociale Totale Patrimonio netto Risultati portati a nuovo Altre Riserve 147 752 7 (124) 782 - - (10) (349) (359) - Risultato di esercizio - - - (349) (349) - Cash Flow hedge - - (5) - (5) - Rimisurazione piani a benefici definiti - - (5) - - - (1) - - - (1) (1) 147 752 (3) (474) 422 Operazioni con gli azionisti - Altri movimenti Saldi al 31 dicembre 2014 Totale conto economico complessivo di esercizio (5) (1) - - 24 297 321 - Risultato di esercizio - - - 297 297 - Cash Flow hedge - - 30 - 30 - Rimisurazione piani a benefici definiti - - (6) - (6) Operazioni con gli azionisti Saldi al 31 dicembre 2015 - - - - - 147 752 21 (177) 743 Bilancio separato 141 al 31 dicembre 2015 NOTE ESPLICATIVE AL BILANCIO DI ESERCIZIO DI WIND TELECOMUNICAZIONI SPA AL 31 DICEMBRE 2015 1 PREMESSA WIND Telecomunicazioni SpA (di seguito anche “WIND” o la “Società”) è una Società per Azioni avente sede legale in Roma (Italia), Via Cesare Giulio Viola, 48, controllata da Wind Telecom SpA, per il tramite di WIND Acquisition Holdings Finance SpA che ne detiene il 100% del capitale. Alla data di redazione del presente documento, Wind Telecom SpA è a sua volta detenuta per il 92,24% da Vimpelcom Amsterdam BV, quest’ultima è controllata da Vimpelcom Ltd società quotata sul mercato NASDAQ. WIND Telecomunicazioni SpA opera in Italia, nel settore delle telecomunicazioni fisse e mobili, rispettivamente con i marchi “Infostrada” e “Wind”. La Società nell’esercizio chiuso al 31 dicembre 2015 ha registrato un utile ante imposte da attività in funzionamento pari a 230 milioni di euro (perdita pari a 301 milioni di euro nell’esercizio 2014) e un utile netto dalle attività in funzionamento pari a 297 milioni di euro (perdita pari a 349 milioni di euro nell’esercizio 2014). Tale risultato riflette l’incremento nel risultato operativo dovuto principalmente alla plusvalenza derivante dalla cessione di Galata SpA e i minori oneri finanziari netti come effetto delle operazioni di rifinanziamento concluse nel 2014 ed a marzo 2015 che hanno compensato l’effetto negativo derivante dalla maggior pressione competitiva sui ricavi. Nel mese di agosto VimpelCom Ltd e CK Hutchison Holdings Ltd, la società controllante di 3 Italia, hanno annunciato di aver siglato un accordo per la creazione di una joint venture paritetica che controllerà i rispettivi business delle telecomunicazioni in Italia, WIND e 3 Italia. Tale joint venture è soggetta ad approvazione dei relativi organi regolatori ed antitrust Europei ed Italiani. In data 26 marzo 2015, la Società ha finalizzato l’operazione per la cessione a Cellnex Telecom SA (precedentemente denominata Abertis Telecom terrestre SAU) per un corrispettivo pari a 693 milioni di euro utilizzato per ridurre ulteriormente il debito dell’azienda, del 90% di Galata SpA (società costituita il 18 febbraio 2015 attraverso il conferimento della Business Unit “Tower Development” composta da 7.377 torri insieme alle relative funzioni, dipendenti e contratti). La Società nell’ambito dell’accordo siglato con Cellnex Telecom ha sottoscritto un contratto di servizi con Galata, per un periodo iniziale di 15 anni, per la fornitura di una vasta gamma di servizi sui siti conferiti e su quelli successivamente costruiti da Galata e che ospiteranno attrezzature di WIND. In data 30 marzo 2015, la Società ha ottenuto l’erogazione di un nuovo finanziamento intercompany di 775 milioni di euro dalla controllata Wind Acquistion Finance SA, a seguito dell’operazione di collocamento da parte della controllata di obbligazioni Senior Secured Notes con scadenza 2020, tramite una combinazione di obbligazioni a tasso variabile Euribor maggiorato del 4,125% per 400 milioni di euro (Floating Rate Notes) ed un emissione tap delle obbligazioni Senior Secured Notes 2020 (emesse a luglio 2014) per 375 milioni di euro con cedola al 4%. La società ha utilizzato la liquidità ottenuta dal nuovo finanziamento intercompany, dalla rinegoziazione di nuove senior facilities con scadenza 2019 (pari a circa 700 milioni di euro) e una parte del corrispettivo derivante dalla cessione di Galata SpA (per circa 500 milioni di euro) per rifinanziare il precedente Senior Facility Agreement. La buona performance commerciale ed il continuo processo di ottimizzazione della struttura dei costi ha consentito alla Società di confermare la propria posizione competitiva nel 2015, in un contesto di mercato in leggera contrazione e in uno scenario macroeconomico che, seppur difficile, mostra segnali di lenta ripresa. L’integrazione con il Gruppo Bilancio separato 142 al 31 dicembre 2015 VimpelCom continua a supportare il suddetto processo di efficienza e contenimento dei costi attraverso lo sviluppo delle sinergie realizzabili. Nel corso dei primi tre mesi dell’anno, la Società ha portato a termine, la vendita del 90% della propria società di gestione del parco torri Galata SpA a Cellnex Telecom (precedentemente denominata Abertis). I proventi dell’operazione sono stati utilizzati per ridurre ulteriormente il debito dell’azienda. Nel mese di agosto VimpelCom e CK Hutchison Holdings Ltd., la società controllante di 3 Italia, hanno annunciato di aver siglato un accordo per la creazione di una joint venture paritetica che controllerà i rispettivi business delle telecomunicazioni in Italia, WIND e 3 Italia. Tale joint venture, la quale è soggetta ad approvazione dei relativi organi regolatori ed antitrust Europei ed Italiani, darà vita ad uno dei principali operatori di telecomunicazioni convergenti in Italia. Nel corso del 2016, WIND continuerà ad esplorare e sviluppare le opportunità più promettenti derivanti dalla combinazione di nuove tecnologie e nuove esigenze espresse dal mercato, in particolare sviluppando i canali digitali sia nello sviluppo dei propri servizi, che nei canali di interazione con i clienti, che nell’efficienza dei processi. Un maggiore focus verrà posto anche sul segmento Business. WIND continuerà a rafforzare la propria posizione nei segmenti mobile, fisso-voce e internet e continuerà a sviluppare il proprio modello di business convergente. Una forte attenzione sarà posta sulla crescita dell’efficienza e sull’ulteriore ottimizzazione della struttura dei costi. 2 CRITERI GENERALI DI REDAZIONE 2.1 Modalità di presentazione Il presente bilancio separato di Wind Telecomunicazioni SpA relativo all’esercizio chiuso al 31 dicembre 2015 redatto sul presupposto della continuità aziendale, è stato predisposto in conformità agli IFRS adottati dall’Unione Europea. Per IFRS si intendono tutti gli “International Financial Reporting Standards”, tutti gli International Accounting Standards (“IAS”), tutte le interpretazioni dell’International Financial Reporting Interpretations Committee (“IFRIC”), tutte le interpretazioni dello Standing Interpretations Committee (“SIC”), ad oggi adottati dall’Unione Europea e contenuti nei relativi Regolamenti UE pubblicati. Nel corso dell’esercizio non si sono verificati casi eccezionali che abbiano reso necessario il ricorso alle deroghe di cui allo IAS 1. Il bilancio separato è espresso in Euro, moneta corrente nell’economia in cui la Società opera. Tutti i valori indicati nei prospetti e nelle note esplicative, sono espressi in milioni di euro, salvo ove diversamente indicato. Relativamente alle modalità di presentazione degli schemi di bilancio, per lo stato patrimoniale è stato adottato il criterio di distinzione delle attività e passività tra “corrente/non corrente”, per il conto economico è stato adottato lo schema scalare con la classificazione dei costi per natura e per il rendiconto finanziario il metodo di rappresentazione indiretto. Ai fini della comparabilità dei dati, nei prospetti di stato patrimoniale sono state operate laddove necessarie opportune riclassifiche dei saldi comparativi. Tali riclassifiche, per i cui dettagli si rimanda alla nota 38, non hanno comportato effetti sul risultato netto e sul patrimonio netto del Gruppo. Il presente bilancio separato è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione della Società in data 12 febbraio 2016. Bilancio separato 143 al 31 dicembre 2015 2.2 Sintesi dei principi contabili e dei criteri di valutazione adottati Di seguito sono indicati i principali principi contabili e criteri di valutazione adottati. Immobili, impianti e macchinari Gli immobili, impianti e macchinari sono valutati al costo d’acquisto o di produzione, al netto degli ammortamenti accumulati e delle eventuali perdite di valore. Il costo include gli oneri direttamente sostenuti per predisporre le attività al loro utilizzo, nonché eventuali oneri di smantellamento e di rimozione che verranno sostenuti conseguentemente a obbligazioni contrattuali che richiedano di riportare il bene nelle condizioni originarie. Gli oneri sostenuti per le manutenzioni e le riparazioni di natura ordinaria e/o ciclica sono direttamente imputati a conto economico nell’esercizio in cui sono sostenuti. La capitalizzazione dei costi inerenti l’ampliamento, ammodernamento o miglioramento degli elementi strutturali di proprietà o in uso da terzi è effettuata nei limiti in cui essi rispondano ai requisiti per essere separatamente classificati come attività o parte di una attività, applicando il criterio del “component approach”, secondo il quale ciascuna componente suscettibile di un’autonoma valutazione della vita utile e del relativo valore deve essere trattata individualmente. Il valore di iscrizione è rettificato dall’ammortamento sistematico, calcolato a quote costanti dal momento in cui il cespite è disponibile e pronto all’uso, in funzione della stimata vita utile. La vita utile degli immobili, impianti e macchinari ed il loro valore residuo sono rivisti ed aggiornati, ove necessario, almeno alla chiusura di ogni esercizio. I terreni non sono ammortizzati. Quando l’attività oggetto di ammortamento è composta da elementi distintamente identificabili, la cui vita utile differisce significativamente da quella delle altre parti che compongono l’attività, l’ammortamento è effettuato separatamente per ciascuna di tali parti, in applicazione del metodo del component approach. La vita utile stimata dalla Società per le varie categorie di immobili, impianti e macchinari è la seguente. Impianti e macchinari 5-20 anni Costi di progettazione e sviluppo della rete di telefonia fissa e mobile Durata residua delle rispettive licenze Attrezzature 4 anni Altri beni 5-10 anni Gli utili e le perdite derivanti da cessioni o dismissioni di attività sono determinati per differenza fra il ricavo di vendita ed il valore netto contabile dell’attività dismessa o alienata e sono imputati al conto economico dell’esercizio di competenza alla voce “Plusvalenze (minusvalenze) da realizzo di attività non correnti”. Gli immobili, impianti e macchinari detenuti in virtù di contratti di locazione finanziaria, attraverso i quali sono sostanzialmente trasferiti alla Società tutti i rischi e benefici legati alla proprietà del bene, sono iscritti come attività al loro valore corrente o, se inferiore, al valore attuale dei pagamenti minimi dovuti per il leasing, inclusa l’eventuale somma da pagare per l’esercizio dell’opzione di acquisto. La corrispondente passività verso il locatore è iscritta in bilancio nelle passività finanziarie. I beni in locazione finanziaria sono ammortizzati su un periodo pari al minore fra la durata del contratto di locazione e la vita utile del bene stesso. Bilancio separato 144 al 31 dicembre 2015 Le locazioni nelle quali il locatore mantiene sostanzialmente tutti i rischi ed i benefici legati alla proprietà dei beni sono classificati come leasing operativi. I canoni riferiti a leasing operativi sono rilevati a conto economico in quote costanti negli esercizi di durata del contratto di leasing. Attività immateriali Le attività immateriali sono costituite da elementi non monetari, identificabili e privi di consistenza fisica, controllabili ed atti a generare benefici economici futuri. Tali elementi sono rilevati al costo di acquisto e/o di produzione, comprensivo delle spese direttamente attribuibili sostenute per predisporre l’attività al suo utilizzo, al netto degli ammortamenti cumulati, nei casi in cui è previsto un processo d’ammortamento, e delle eventuali perdite di valore. L’ammortamento ha inizio nel momento in cui l’attività è disponibile all’uso ed è ripartito sistematicamente in relazione alla residua possibilità di utilizzazione della stessa, ossia sulla base della stimata vita utile. Diritti di brevetto e di utilizzazione delle opere dell’ingegno, concessioni, licenze, marchi e diritti simili I costi relativi all’acquisizione di diritti di brevetto e di utilizzazione delle opere dell’ingegno, di concessioni, licenze, marchi e di diritti simili sono capitalizzati. L’ammortamento è calcolato con il metodo lineare, in modo da allocare il costo sostenuto per l’acquisizione del diritto lungo il periodo più breve tra quello di atteso utilizzo e la durata dei relativi contratti a partire dal momento in cui il diritto acquisito diviene esercitabile. I marchi non vengono ammortizzati in quanto considerati a vita utile indefinita. Software I costi riguardanti lo sviluppo e la manutenzione dei programmi software sono contabilizzati come costi a conto economico. I costi che sono direttamente associati alla produzione di prodotti software unici ed identificabili, controllati dalla Società e che genereranno benefici economici futuri con orizzonte temporale superiore ad un anno vengono contabilizzati come attività immateriali. I costi diretti – ove identificabili e misurabili – includono l’onere relativo ai dipendenti che sviluppano il software, nonché l’eventuale appropriata quota di costi generali. L’ammortamento è calcolato in base alla relativa vita utile del software, stimata in 5 anni. Avviamento La voce si compone dei disavanzi di fusione derivanti dalle operazioni di fusione per incorporazione di Infostrada SpA (2002) e Wind Acquisition Finance SpA (2006) e dell’avviamento pagato in sede di acquisizione del ramo d’azienda di Blu SpA (2002). L’avviamento non è soggetto ad ammortamento sistematico, bensì ad un test periodico di verifica sull’adeguatezza del relativo valore di iscrizione in bilancio. Tale test viene effettuato, con cadenza annuale o più frequentemente nel caso in cui si verifichino eventi o cambiamenti di circostanze che possano far emergere eventuali perdite di valore, con riferimento all’unità organizzativa generatrice dei flussi finanziari (di seguito anche “cash generating unit” o “CGU”) a cui l’avviamento è attribuito. L’eventuale riduzione di valore dell’avviamento viene rilevata nel caso in cui il valore recuperabile dell’avviamento risulti inferiore al suo valore di iscrizione in bilancio. Per valore recuperabile si intende il maggiore tra il fair value della CGU, al netto degli oneri di vendita, ed il valore d’uso, rappresentato dal valore attuale dei flussi di cassa stimati per gli esercizi di operatività della CGU e derivanti dalla sua dismissione al termine della vita utile. Il valore d’uso è determinato applicando la metodologia descritta al successivo paragrafo “Riduzione di valore delle attività”. Non è consentito il ripristino di valore dell’avviamento nel caso di una precedente svalutazione per perdita di valore. Bilancio separato 145 al 31 dicembre 2015 Nel caso in cui la riduzione di valore derivante dal test sia superiore al valore dell’avviamento allocato alla CGU, l’ammontare residuo viene allocato alle attività incluse nella CGU in proporzione al loro valore di carico. Tale allocazione ha come limite minimo l’ammontare più alto tra il relativo fair value dell’attività al netto delle spese di vendita e il relativo valore in uso, come sopra definito. Customer list Accolgono i costi delle anagrafiche clienti identificati in sede di allocazione degli avviamenti generati dalle acquisizioni effettuate dalla Società. L’ammortamento è calcolato in base alla relativa vita utile stimata tra i 5 e 15 anni. Costi acquisizione clienti Accolgono principalmente i costi derivanti dalle commissioni erogate alla rete di vendita e vengono capitalizzati dall’esercizio 2010, in linea con la prassi del settore, tra le immobilizzazioni immateriali secondo i criteri previsti nei principi di riferimento e ammortizzati lungo la durata minima contrattuale. Riduzione di valore delle attività A ciascuna data di riferimento, gli immobili, impianti e macchinari e le attività immateriali con vita definita sono analizzate al fine di identificare l’esistenza di eventuali indicatori di riduzione del loro valore. Se è identificata la presenza di tali indicatori, si procede alla stima del valore recuperabile delle attività interessate, imputando l’eventuale svalutazione a conto economico. Per le attività immateriali a vita utile indefinita, tale test viene effettuato con cadenza annuale o più frequentemente nel caso in cui si verifichino eventi o cambiamenti di circostanze che possano far emergere eventuali perdite di valore. Il valore recuperabile di un’attività è il maggiore tra il suo fair value, ridotto dei costi di vendita, e il suo valore d’uso, laddove quest’ultimo è il valore attuale dei flussi finanziari futuri stimati per tale attività. Nel determinare il valore d'uso, i flussi finanziari futuri attesi sono attualizzati con un tasso di sconto ante imposte che riflette la valutazione corrente di mercato del costo del denaro, rapportato al periodo dell’investimento ed ai rischi specifici dell'attività. Per un'attività che non genera flussi finanziari indipendenti, il valore di realizzo è determinato in relazione alla CGU cui tale attività appartiene. Una riduzione di valore è riconosciuta a conto economico quando il valore di iscrizione dell’attività, ovvero della relativa CGU a cui essa è allocata, è superiore al valore recuperabile. Se vengono meno i presupposti per una svalutazione precedentemente effettuata, il valore contabile dell’attività, salvo il caso di avviamento, è ripristinato con imputazione a conto economico, nei limiti del valore netto di carico che l’attività in oggetto avrebbe avuto se non fosse stata effettuata la svalutazione e fossero stati effettuati gli ammortamenti. Partecipazioni Le partecipazioni in imprese controllate e collegate sono valutate al costo. Le partecipazioni in altre imprese sono valutate al fair value con imputazione degli effetti a conto economico; qualora il fair value non possa essere attendibilmente determinato, tali partecipazioni sono valutate al costo. Tali valori sono rettificati nei casi in cui sia accertata l’esistenza di perdite di valore, identificate come descritto nella nota relativa a “Riduzione di valore delle attività”. Qualora vengano meno i motivi delle svalutazioni effettuate, le partecipazioni sono rivalutate nei limiti delle svalutazioni effettuate con imputazione del relativo effetto a conto economico. Il rischio derivante da eventuali perdite eccedenti il valore di carico delle partecipazioni è rilevato in un apposito fondo del passivo nella misura in cui la partecipante è impegnata ad adempiere a obbligazioni legali o Bilancio separato 146 al 31 dicembre 2015 implicite nei confronti dell’impresa partecipata o comunque a coprire le sue perdite. Le partecipazioni destinate alla vendita o alla liquidazione nel breve termine sono esposte tra le attività correnti, al minore tra il valore di carico e il fair value, al netto dei costi di vendita. Strumenti finanziari Gli strumenti finanziari includono le attività e passività finanziarie la cui classificazione è determinata al momento della loro iniziale rilevazione, in funzione dello scopo per cui gli stessi sono stati acquisiti. Gli acquisti e le vendite di strumenti finanziari vengono rilevati per data di regolamento (“settlement date”). Attività finanziarie Al momento della loro iniziale rilevazione, le attività finanziarie sono iscritte al fair value, classificate in una delle seguenti quattro categorie e successivamente valutate come segue: i) Attività finanziarie valutate al fair value con variazioni di valore imputate a conto economico: tale categoria include le attività finanziarie acquisite principalmente per essere rivendute nel breve termine, quelle designate nella categoria in oggetto al momento della rilevazione iniziale, qualora ricorrano i presupposti per tale designazione, ovvero sia esercitabile la fair value option, e gli strumenti di finanza derivata, salvo la parte efficace di quelli designati come strumenti di copertura dei flussi di cassa “cash flow hedge”. Le attività finanziarie appartenenti alla categoria in oggetto sono valutate al fair value; le relative variazioni durante il periodo di possesso sono imputate a conto economico come proventi o oneri finanziari. Gli strumenti finanziari di questa categoria sono classificati nell’attivo corrente se sono “detenuti per la negoziazione” o ne è prevista la cessione entro dodici mesi rispetto alla data di bilancio. I derivati sono trattati come attività o passività, a seconda che il fair value sia positivo o negativo; i fair value positivi e negativi derivanti da operazioni in essere con la medesima controparte sono compensati, ove previsto contrattualmente. ii) Crediti: sono strumenti finanziari, prevalentemente relativi a crediti verso clienti, non-derivati e non quotati in un mercato attivo, dai quali sono attesi pagamenti fissi o determinabili. Vengono inclusi nell’attivo corrente, ad eccezione di quelli con scadenza contrattuale superiore ai dodici mesi rispetto alla data di bilancio, che sono classificati nell’attivo non corrente. Tali attività sono valutate al costo ammortizzato sulla base del metodo del tasso effettivo di interesse. Se vi è un’obiettiva evidenza di elementi che indicano riduzioni di valore, l’attività è ridotta in misura tale da risultare pari al valore scontato dei flussi di cassa ottenibili in futuro. Le perdite di valore sono rilevate a conto economico. Se nei periodi successivi vengono meno le motivazioni delle precedenti svalutazioni, il valore delle attività viene ripristinato fino a concorrenza del valore che sarebbe derivato dall’applicazione del costo ammortizzato. iii) Attività finanziarie detenute fino alla scadenza: sono strumenti finanziari non-derivati, con pagamenti fissi o determinabili e scadenza fissa, che la Società ha l’intenzione e la capacità di detenere sino a scadenza. Tali attività sono valutate secondo il metodo del costo ammortizzato, utilizzando il criterio del tasso effettivo di interesse, rettificato in caso di riduzione di valore. Nel caso di perdite di valore, si applicano gli stessi principi sopra descritti in relazione ai crediti finanziari. iv) Attività finanziarie disponibili per la vendita: sono strumenti finanziari non-derivati esplicitamente designati in questa categoria, ovvero che non trovano classificazione in nessuna delle precedenti categorie. Tali attività finanziarie sono valutate al fair value e gli utili o perdite da valutazione vengono imputati a una Bilancio separato 147 al 31 dicembre 2015 riserva di patrimonio netto; la loro imputazione a conto economico è effettuata solo nel momento in cui l’attività finanziaria viene effettivamente ceduta, o, nel caso di variazioni cumulate negative, quando si valuta che la riduzione di valore già rilevata a patrimonio netto non potrà essere recuperata in futuro. Limitatamente ai titoli di debito, se, in un periodo successivo, il fair value aumenta come oggettiva conseguenza di un evento verificatosi dopo che la perdita di valore era stata rilevata nel conto economico, il valore dello strumento finanziario è ripristinato con accredito dell’importo a conto economico. Inoltre, sempre per i titoli di debito, la rilevazione dei relativi rendimenti in base al criterio del costo ammortizzato avviene con effetto sul conto economico, analogamente agli effetti relativi alle variazioni dei tassi di cambio, mentre le variazioni dei tassi di cambio relative agli strumenti di capitale disponibili per la vendita sono rilevate nell’ambito della specifica riserva del patrimonio netto. La classificazione come attività corrente o non corrente dipende dalle scelte strategiche circa la durata di possesso dell’attività e dalla reale negoziabilità della stessa, posto che sono rilevate tra le attività correnti quelle il cui realizzo è atteso entro 12 mesi dalla data di riferimento. Le attività finanziarie sono rimosse dallo stato patrimoniale quando il diritto di ricevere i flussi di cassa dallo strumento si è estinto e la Società ha sostanzialmente trasferito tutti i rischi e benefici relativi allo strumento stesso ed il relativo controllo. Passività finanziarie Le passività finanziarie, relative a finanziamenti, debiti commerciali ed altre obbligazioni a pagare, sono inizialmente rilevate al fair value, al netto dei costi di transazione sostenuti, e successivamente valutate al costo ammortizzato, applicando il criterio del tasso effettivo di interesse. Se vi è un cambiamento dei flussi di cassa attesi ed esiste la possibilità di stimarli attendibilmente, il valore dei prestiti è ricalcolato per riflettere tale cambiamento sulla base del valore attuale dei nuovi flussi di cassa attesi e del tasso interno di rendimento inizialmente determinato. Le passività finanziarie sono classificate fra le passività correnti, salvo che la Società abbia un diritto incondizionato a differire il loro pagamento per almeno 12 mesi dopo la data di riferimento. Le passività finanziarie vengono rimosse dallo stato patrimoniale al momento in cui sono estinte ed la Società trasferisce tutti i rischi e gli oneri relativi allo strumento stesso. Strumenti di finanza derivata Alla data di stipula del contratto, gli strumenti di finanza derivata sono inizialmente contabilizzati al fair value e le variazioni del fair value rilevate successivamente alla prima iscrizione sono trattate quali componenti finanziarie del risultato economico dell’esercizio. Ove si sia invece deciso di applicare l’hedge accounting, nei casi ovvero in cui si ritenga di evidenziare la relazione di copertura le successive variazioni del fair value vengono contabilizzate seguendo gli specifici criteri di seguito indicati. Di ciascun strumento di finanza derivata qualificato per la rilevazione come strumento di copertura, è documentata la sua relazione con l’oggetto della copertura, compresi gli obiettivi di gestione del rischio, la strategia di copertura e i metodi per la verifica dell’efficacia. La verifica dell’efficacia di ciascuna copertura è fatta sia al momento di accensione di ciascuno strumento di finanza derivata, sia durante la sua vita. Quando la copertura riguarda attività o passività iscritte in bilancio, ovvero riguarda fair value hedge, sia le variazioni del fair value dello strumento di copertura, sia le variazioni dell’oggetto della copertura sono imputate al conto Bilancio separato 148 al 31 dicembre 2015 economico. Qualora la copertura non sia perfettamente efficace, ovvero siano rilevate differenze tra le suddette variazioni, la parte “non efficace” rappresenta un onere o provento finanziario dell’esercizio. Nel caso di cash flow hedge, le variazioni del fair value dello strumento di finanza derivata registrate successivamente alla prima rilevazione sono contabilizzate, limitatamente alla sola quota efficace, in una specifica riserva di patrimonio netto (“riserva da cash flow hedge”). Una copertura è in genere considerata altamente efficace se, sia all’inizio che durante la sua vita, i cambiamenti dei flussi di cassa attesi nel futuro per l’elemento coperto sono sostanzialmente compensati dai cambiamenti del fair value dello strumento di copertura. Quando si manifestano gli effetti economici originati dall’oggetto della copertura, la riserva è riversata a conto economico congiuntamente agli effetti economici dell’elemento coperto. Qualora la copertura non sia altamente efficace, la variazione di fair value dello strumento di copertura, riferibile alla porzione inefficace dello stesso, é immediatamente rilevata tra le componenti finanziarie del conto economico dell’esercizio. Nell’ambito del cash flow hedging sono incluse anche le operazioni di copertura del rischio cambio delle operazioni emesse in USD. Tali obbligazioni sono controvalutate al cambio di fine esercizio e gli utili e perdite su cambi risultanti vengono neutralizzati a conto economico dalla variazione di fair value del derivato di copertura. Se, durante la vita di uno strumento di finanza derivata, il manifestarsi dei flussi di cassa previsti ed oggetto della copertura non è più considerato altamente probabile, la quota della “riserva da cash flow hedge” relativa a tale strumento viene riversata tra le componenti finanziarie del conto economico dell’esercizio. Viceversa, nel caso lo strumento di finanza derivata sia ceduto o non sia più qualificabile come strumento di copertura efficace, la “riserva da cash flow hedge”, sino a quel momento rilevata, viene mantenuta quale componente del patrimonio netto ed è riversata a conto economico seguendo il criterio di classificazione sopra descritto, contestualmente al manifestarsi dell’operazione originariamente oggetto della copertura. Determinazione fair value Per la determinazione del fair value di attività e passività finanziarie quotate su mercati attivi si ha riguardo alla relativa quotazione di mercato alla data di chiusura del periodo oggetto di rilevazione. In assenza di un mercato attivo, il fair value è determinato facendo riferimento a prezzi forniti da operatori esterni ed utilizzando modelli di valutazione che si basano prevalentemente su variabili finanziarie oggettive, nonché tenendo conto, ove possibile, dei prezzi rilevati in transazioni recenti e delle quotazioni di strumenti finanziari assimilabili. Per la determinazione del fair value dei derivati impliciti la Società utilizza input non osservabili. Cessione dei crediti La Società effettua cessioni di crediti ai sensi della legge n. 52/1991 sul factoring. Tali cessioni sono caratterizzate dal trasferimento a terzi sostanzialmente di tutti i rischi e benefici relativi ai crediti, rispondendo in tal modo ai requisiti dello IAS 39 per lo storno degli stessi. Appositi contratti di servicing, in virtù dei quali gli acquirenti hanno conferito mandato alla Società di gestire le attività di incasso e gestione dei crediti, lasciano intatta l’attuale relazione tra WIND Telecomunicazioni SpA e la propria clientela. Imposte Le imposte correnti sono calcolate sulla base del reddito imponibile dell’esercizio e della normativa di riferimento, applicando le aliquote fiscali vigenti alla data di rendicontazione. Bilancio separato 149 al 31 dicembre 2015 Le imposte differite sono calcolate a fronte di tutte le differenze temporanee che emergono tra il valore fiscale di una attività o passività ed il relativo valore contabile, sulla base delle aliquote fiscali, stabilite da provvedimenti in vigore o sostanzialmente in vigore alla data di riferimento del bilancio, che si prevede saranno applicabili negli esercizi nei quali le differenze temporanee saranno realizzate o estinte, e le perdite fiscali riportabili a nuovo riversate. Fanno eccezione a tale principio le imposte differite relative alla rilevazione iniziale dell’avviamento. Le imposte correnti e differite sono rilevate nel conto economico, ad eccezione di quelle relative a voci direttamente addebitate o accreditate a patrimonio netto; in tal caso, l’effetto fiscale è riconosciuto direttamente nella specifica voce del patrimonio netto. Le attività e passività fiscali, nonché quelle differite relative alle imposte sul reddito, sono compensate quando le stesse sono applicate dalla medesima autorità fiscale sullo stesso soggetto passivo d’imposta, che ha il diritto, legalmente esercitabile, di compensare gli importi rilevati e che intende esercitare tale diritto. Inoltre, relativamente alle imposte correnti, la compensazione è effettuata qualora diversi soggetti passivi hanno il diritto, legalmente esercitabile, ed intendono regolare le passività e le attività fiscali su base netta. La fiscalità della Società e la sua rappresentazione contabile recepiscono gli effetti derivanti dall’esercizio dell’opzione di adesione alla procedura di consolidato fiscale nazionale, avvenuto nel 2006 e rinnovato prima nel 2009 e poi nel 2014 da parte della controllante italiana Wind Telecom SpA. L’applicazione della disciplina relativa all’adozione del consolidato fiscale, cui la Società ha aderito, comporta la determinazione, in capo alla consolidante che ne ha esercitato l’opzione ed ai fini dell’Imposta sul Reddito delle Società (IRES), di un unico reddito complessivo globale costituito dalla somma algebrica dei redditi della società controllante e delle società controllate interessate dalla procedura e quindi la liquidazione di un’unica imposta da versare o di un’unica eccedenza a credito rimborsabile o riportabile a nuovo a cura della controllante. Pertanto, il bilancio espone il saldo verso la società controllante a credito od a debito rispettivamente in caso di trasferimento di una perdita fiscale o di un reddito imponibile, in luogo dei relativi crediti o debiti tributari maturati dalla Società. Rimanenze Le rimanenze di magazzino sono valutate al minore tra costo d’acquisto o produzione ed il valore netto di presumibile realizzo. Relativamente ai beni fungibili ed alle merci destinate alla vendita, il costo è determinato utilizzando il metodo del costo medio ponderato. A fronte del valore così determinato, ove necessario, sono effettuati accantonamenti per tener conto delle rimanenze considerate obsolete o a lento utilizzo o rigiro. Disponibilità liquide e mezzi equivalenti Le disponibilità liquide e mezzi equivalenti sono iscritte al fair value e sono rappresentate da investimenti a breve termine (generalmente non superiori a tre mesi) liquidi, facilmente convertibili in ammontari noti di denaro, soggetti ad un rischio non rilevante di cambiamenti di valore. Bilancio separato 150 al 31 dicembre 2015 Fondi I fondi sono iscritti a fronte di perdite ed oneri di natura determinata, di esistenza certa o probabile, dei quali, tuttavia, non sono determinabili precisamente l’ammontare e/o la data di accadimento. L’iscrizione viene rilevata solo quando esiste un’obbligazione corrente (legale o implicita) per una futura uscita di risorse economiche come risultato di eventi passati ed è probabile che tale uscita sia richiesta per l’adempimento dell’obbligazione. Tale ammontare rappresenta la miglior stima attualizzata della spesa richiesta per estinguere l’obbligazione. Il tasso utilizzato nella determinazione del valore attuale della passività riflette i valori correnti di mercato e tiene conto del rischio specifico associabile a ciascuna passività. I rischi per i quali il manifestarsi di una passività è soltanto possibile vengono indicati nell’apposita sezione informativa relativa alle “Attività e passività potenziali” e non si procede ad alcuno stanziamento. Benefici per i dipendenti Benefici a breve termine I benefici a breve termine sono contabilizzati a conto economico nel periodo in cui viene prestata l’attività lavorativa. Benefici successivi al rapporto di lavoro I benefici successivi alla cessazione del rapporto di lavoro si suddividono in due fattispecie: 1) programmi con contribuzione definita e 2) programmi con benefici definiti. Nei programmi con contribuzione definita gli oneri contributivi sono imputati al conto economico quando essi sono sostenuti, in base al relativo valore nominale. Nei programmi con benefici definiti, essendo quantificabile soltanto dopo la cessazione del rapporto di lavoro l’ammontare del beneficio da erogare, il relativo onere è imputato al conto economico di competenza in base a calcolo attuariale. I programmi con benefici definiti, tra i quali rientra anche il trattamento di fine rapporto (“TFR”) dovuto ai dipendenti ai sensi dell’articolo 2120 del Codice Civile e maturato fino al 31 dicembre 2006, sono basati sulla vita lavorativa dei dipendenti e sulla remunerazione percepita dal dipendente nel corso del periodo di servizio. La passività relativa è proiettata al futuro per calcolare l’ammontare probabile da pagare al momento della risoluzione del rapporto di lavoro ed è poi attualizzata con il “metodo della proiezione unitaria” (Projected Unit Credit Method) per tener conto del tempo che trascorrerà prima dell’effettivo pagamento. La valutazione della passività iscritta nello stato patrimoniale è affidata ad attuari esterni alla Società. Il calcolo tiene conto del TFR maturato per prestazioni di lavoro già effettuate ed è basato su ipotesi attuariali che riguardano principalmente: il tasso di interesse, che deve riflettere il rendimento di mercato di titoli di aziende primarie con una scadenza coerente con quella attesa dell’obbligazione e il turnover dei dipendenti. A seguito dell’approvazione della Legge 27 dicembre 2006, n. 296 “Legge Finanziaria 2007” e successivi Decreti e Regolamenti, le quote di TFR maturate a decorrere dal 1° gennaio 2007, nel caso di destinazione al Fondo di Tesoreria presso l’INPS, e dal 30 giugno 2007 o data di adesione se antecedente, nel caso di opzione per la previdenza complementare, sono qualificabili come premi a contribuzione definita e il trattamento contabile è quindi assimilato a quello in essere per i versamenti contributivi di altra natura. Il TFR maturato a tali date rimane, al contrario, un programma con benefici definiti con la conseguente necessità di effettuare conteggi attuariali. Ad ogni scadenza di bilancio, gli utili e le perdite attuariali, definiti quale differenza tra il valore di bilancio della passività ed il valore attuale degli impegni della Società a fine periodo, dovuto al modificarsi dei parametri attuariali Bilancio separato 151 al 31 dicembre 2015 appena descritti, sono iscritti nel conto economico complessivo conformemente a quanto previsto dall’emendamento allo IAS 19 in vigore da gennaio 2013. Benefici dovuti ai dipendenti per la cessazione del rapporto di lavoro e per piani di incentivazione I benefici dovuti ai dipendenti per la cessazione del rapporto di lavoro sono rilevati come passività quando la Società è impegnato, in modo comprovabile, ad interrompere il rapporto di lavoro di un dipendente o di un gruppo di dipendenti prima del normale pensionamento o a erogare benefici per la cessazione del rapporto di lavoro a seguito di una proposta per incentivare dimissioni volontarie per esuberi. I benefici dovuti ai dipendenti per la cessazione del rapporto di lavoro non procurano alla Società benefici economici futuri e pertanto vengono rilevati immediatamente a conto economico. Traduzione di voci espresse in valuta diversa dall’Euro Le transazioni in valuta diversa da quella di conto vengono tradotte in Euro in base ai tassi di cambio correnti alla data della transazione. Gli utili e perdite su cambi risultanti dalla chiusura delle transazioni in oggetto e dalla traduzione ai cambi di fine esercizio delle poste attive e passive monetarie denominate in valuta diversa da quella di conto vengono contabilizzate a conto economico. Con riferimento alle operazioni in valuta il cui rischio di cambio è coperto da contratti derivati, si rinvia al precedente paragrafo Strumenti finanziari. Riconoscimento dei ricavi I ricavi sono rilevati al fair value del corrispettivo ricevuto, al netto dei ribassi e degli sconti. I ricavi relativi alla vendita dei beni sono rilevati quando la Società ha trasferito all’acquirente i rischi significativi ed i benefici connessi alla proprietà dei beni. I ricavi per prestazioni di servizi sono rilevati a conto economico con riferimento allo stadio di completamento delle stesse e solo quando il relativo risultato può essere attendibilmente stimato. In particolare i criteri sulla base dei quali avviene la rilevazione dei ricavi relativi alla gestione caratteristica sono i seguenti: i ricavi da traffico post-pagato, da interconnessione e da roaming sono rilevati in ragione dell’effettivo utilizzo del servizio da parte di ciascun cliente ed operatore telefonico ed includono i proventi derivanti dall’accesso e dall’utilizzo della rete della Società da parte di clienti e di altri operatori telefonici nazionali ed internazionali; i ricavi per la vendita delle schede ricaricabili e delle ricariche sono rilevati per la sola quota di traffico pre-pagato usufruito dai clienti nell’esercizio di competenza. La parte di traffico pre-pagato non ancora utilizzato alla fine dell’esercizio è iscritta alla voce del passivo corrente “Altri debiti – Debiti per traffico pre-pagato da utilizzare”; i ricavi per la vendita dei terminali per la telefonia fissa e mobile e dei relativi accessori sono rilevati al momento della cessione degli stessi. i ricavi da contributi una tantum derivanti da attivazione/sostituzione fisso e mobile (post e prepagato), attivazione di nuovi servizi/piani tariffari, sono rilevati a conto economico per l’intero importo al momento dell’attivazione del servizio/piano tariffario nei limiti dei relativi costi sostenuti, ovvero differiti lungo la durata minima del rapporto con la clientela. Nel caso di promozioni con piano di accumulo in essere alla fine dell’esercizio, il canone di attivazione è contabilizzato per competenza al fine di correlare il ricavo al periodo di usufruibilità del servizio. i corrispettivi una tantum ricevuti a fronte di concessioni di diritto d’uso su fibra ottica di proprietà sono rilevati al momento del trasferimento del diritto sottostante e, quindi, dei rischi e benefici ad esso connessi. Bilancio separato 152 al 31 dicembre 2015 Contributi I contributi, in presenza di una delibera formale di attribuzione da parte dell’ente erogante in caso di contributi pubblici, sono rilevati per competenza in diretta correlazione con i costi sostenuti. In particolare, i contributi in conto esercizio vengono accreditati al conto economico nella voce “Altri ricavi”, mentre i contributi in conto capitale che si riferiscono ad immobili, impianti e macchinari sono registrati come ricavi differiti nel passivo dello stato patrimoniale. Il ricavo differito è imputato a conto economico come provento in quote costanti determinate con riferimento alla vita utile del bene cui il contributo ricevuto è direttamente riferibile. Proventi ed oneri finanziari I proventi e gli oneri finanziari sono rilevati per competenza sulla base del metodo del tasso effettivo di interesse, utilizzando cioè il tasso di interesse che rende finanziariamente equivalenti tutti i flussi in entrata ed in uscita che compongono una determinata operazione. Gli oneri finanziari sostenuti a fronte di investimenti in attività per le quali normalmente trascorre un determinato periodo di tempo per rendere l’attività pronta per l’uso o per la vendita (qualifying asset ai sensi dello IAS 23 – Oneri finanziari) sono capitalizzati ed ammortizzati lungo la vita utile della classe di beni cui essi si riferiscono. I proventi e gli oneri finanziari includono principalmente: i proventi e gli oneri su conti correnti bancari, su prestiti e obbiligazioni; l’effetto della variazioni di fair value dei derivati non designati di copertura e di altre attività per le quali sia richiesta la valutazione al fair value secondo gli IFRS; la porzione non efficace degli strumenti di finanza derivata di copertura che risultano non pienamente efficaci. Costi di ricerca e sviluppo e costi di pubblicità I costi di ricerca e sviluppo e quelli di pubblicità vengono spesati direttamente a conto economico separato nell’esercizio in cui vengono sostenuti ad eccezione dei costi di sviluppo riferibili alle immobilizzazioni immateriali – software. Nuovi principi contabili ed interpretazioni La Società ha adottato tutti i principi nuovi od emendati emessi dallo IASB e le interpretazioni emesse dall’IFRIC, omologati dall’Unione Europea, applicabili alle operazioni della Società ed efficaci per i bilanci degli esercizi che hanno inizio il 1° gennaio 2015. Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni applicati dal 1° gennaio 2015 Di seguito sono brevemente illustrati i nuovi principi ed interpretazioni adottati dalla Società per la redazione del bilancio di esercizio al 31 dicembre 2015. Annual Improvements to IFRSs 2011 – 2013 Cycle I principali miglioramenti agli IFRS nel periodo 2011-2013 adottati dall’Unione Europea il 18 dicembre 2014 con efficacia dal 1° gennaio 2015 sono: i) la modifica allo IAS 40 – Investimenti immobiliari; ii) la modifica all’IFRS 3 – Aggregazioni aziendali (che chiarisce che l’IFRS 3 non si applica in caso di costituzione di un accordo per un controllo congiunto nel bilancio dello stesso) e iii) la modifica all’IFRS 13 – Valutazione del fair value (che chiarisce Bilancio separato 153 al 31 dicembre 2015 l’applicazione di alcune eccezioni dal principio di valutare le attività e le passività finanziarie basandosi sull’esposizione netta di portafoglio. L’adozione di dette modifiche non ha comportato alcun effetto sul bilancio separato al 31 dicembre 2015. Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni adottati dall’Unione Europea e non applicati in via anticipata dalla Società Si evidenzia che alla data della presente informativa sono stati emessi i seguenti principi ed interpretazioni non efficaci per la redazione del presente bilancio separato al 31 dicembre 2015. PRINCIPIO/INTERPRETAZIONE EFFICACIA Annual Improvements to IFRSs 2010 – 2012 Cycle dal 1° febbraio 2015* Amendments to IAS 19 – Defined benefit Plans: Employee Contributions dal 1° febbraio 2015* Amendments to IFRS 11 – Accounting for Acquisitions of Interests in Joint Operations dal 1° gennaio 2016 Amendments to IAS 16 and IAS 38: Clarification of Acceptable Methods of Depreciation and Amortization dal 1° gennaio 2016 Amendments to IAS 16 and IAS 41: Bearer Plants dal 1° gennaio 2016 Amendments to IAS 1: Disclosure Initiative dal 1° gennaio 2016 Annual Improvements to IFRSs 2012 – 2014 Cycle dal 1° gennaio 2016 Amendments to IAS 27: Equity Method in Separate Financial Statements dal 1° gennaio 2016 (*) principio efficace per la Società per la redazione del bilancio al 31 dicembre 2016 Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni non adottati dall’Unione Europea Alla data della presente informativa gli organi competenti dell’UE non hanno ancora concluso il processo di omologazione necessario per l’adozione dei seguenti principi. PRINCIPIO/INTERPRETAZIONE Amendments to IFRS 10, IFRS 12 and IAS 28: Investment Entities: Applying the Consolidation Exception EFFICACIA dal 1° gennaio 2016 IFRS 14 – Regulatory Deferral Accounts dal 1° gennaio 2016 IFRS 9 – Financial Instruments dal 1° gennaio 2018 IFRS 15 – Revenue from Contracts with Customers dal 1° gennaio 2018 Amendments to IFRS 10 and IAS 28: Sale or Contribution of Assets between an Investor and its Associate or Joint Venture dal 1° gennaio 2016 (rinviata) La Società sta valutando l’eventuale impatto che i nuovi principi e interpretazioni, qualora applicabili, potranno determinare sui bilanci nell’esercizio in cui diverranno efficaci. Bilancio separato 154 al 31 dicembre 2015 2.3 Uso di stime La redazione del presente documento ha richiesto l’applicazione di principi e metodologie contabili che a volte si basano su complesse valutazioni soggettive e stime legate all’esperienza storica, e su assunzioni che vengono di volta in volta considerate ragionevoli e realistiche in funzione delle relative circostanze. L’applicazione di tali stime ed assunzioni influenza gli importi riportati nello stato patrimoniale, nel conto economico e nel rendiconto finanziario, nonché l’informativa fornita. I valori finali delle voci del bilancio separato per le quali sono state utilizzate le suddette stime ed assunzioni possono differire da quelli riportati nel presente documento a causa dell’incertezza che caratterizza le assunzioni e le condizioni sulle quali si basano le stime. In tale ambito si segnala che la situazione causata dalle persistenti difficoltà del contesto economico e finanziario nell’Eurozona hanno comportato la necessità di effettuare assunzioni riguardanti l’andamento futuro caratterizzate da significativi livelli di incertezza, per cui non si può escludere il concretizzarsi, nel futuro, di risultati diversi da quanto stimato e che quindi potrebbero richiedere rettifiche, ad oggi ovviamente ne stimabili ne prevedibili, anche significative, al valore contabile delle attività e passività. Le voci di bilancio principalmente interessate da tali situazioni di incertezza sono le attività non correnti (attività immateriali e materiali), le imposte differite attive, i fondi, le passività potenziali e i fondi svalutazione. Le stime e le assunzioni utilizzate sono verificate periodicamente e regolarmente dal Gruppo. In caso di diverso andamento degli elementi considerati in tale processo, le stime che si consuntiveranno potrebbero differire da quelle originarie e richiedere di essere modificate. Gli effetti di ogni variazione di stima sono riflessi a conto economico nel periodo in cui avviene la revisione se questa ha effetti solo su tale periodo, o anche nei periodi successivi se la revisione ha effetti sia sull’esercizio corrente, sia su quelli futuri. Di seguito vengono brevemente descritti i principi contabili che richiedono più di altri una maggiore soggettività nell’elaborazione delle stime e per i quali un cambiamento nelle condizioni sottostanti le assunzioni utilizzate potrebbe avere un impatto significativo sul bilancio separato della Società. Avviamento: l’avviamento è almeno annualmente oggetto di verifica al fine di accertare l’esistenza di eventuali riduzioni di valore da rilevare a conto economico. In particolare, la verifica in oggetto comporta l’allocazione dell’avviamento alle CGU e la successiva determinazione del relativo fair value; se il fair value del relativo capitale impiegato netto risulta inferiore al valore contabile delle CGU, si deve procedere ad una svalutazione dell’avviamento allocato alle stesse. L’allocazione dell’avviamento alle CGU e la determinazione del fair value di queste ultime comporta l’assunzione di stime che dipendono da fattori che possono cambiare nel tempo, con potenziali conseguenti effetti anche significativi rispetto alle valutazioni effettuate dagli Amministratori; Svalutazione degli attivi non correnti: gli attivi non correnti sono oggetto di verifica al fine di accertare un’eventuale riduzione di valore, che va rilevata tramite una svalutazione, in presenza di indicatori che facciano prevedere difficoltà per il recupero tramite l’uso del relativo valore netto contabile. La verifica dell’esistenza dei suddetti indicatori richiede valutazioni soggettive basate sulle informazioni disponibili all’interno della Società e sul mercato, nonché sull’esperienza storica. Inoltre, quando si ritiene che possa essersi generata una potenziale riduzione di valore, la Società procede alla sua determinazione con adeguate tecniche valutative. La corretta identificazione degli elementi indicatori dell’esistenza di una potenziale riduzione di valore, nonché le stime per la loro determinazione, dipendono da fattori che possono variare nel tempo, riflettendosi nelle valutazioni e stime effettuate; Bilancio separato 155 al 31 dicembre 2015 Ammortamento delle attività non correnti: il costo di immobili, impianti e macchinari è ammortizzato a quote costanti lungo la vita utile stimata dei relativi beni. La vita utile economica delle attività non correnti è determinata nel momento in cui esse vengono acquistate ed è basata sull’esperienza storica per analoghe attività, condizioni di mercato ed anticipazioni riguardanti eventi futuri che potrebbero avere un impatto, tra i quali le variazioni nella tecnologia. L’effettiva vita utile economica, pertanto, può differire dalla vita utile economica stimata. La Società valuta periodicamente i cambiamenti tecnologici e di settore, gli oneri di smantellamento ed il valore di recupero per aggiornare la vita utile residua. Tale aggiornamento periodico potrebbe comportare una variazione nel periodo di ammortamento e quindi anche nella quota di ammortamento degli esercizi futuri; Imposte differite: la contabilizzazione delle imposte anticipate è effettuata sulla base delle aspettative di reddito imponibile per gli esercizi futuri. La valutazione dei redditi imponibili attesi ai fini della contabilizzazione delle imposte anticipate dipende da fattori che possono variare nel tempo e determinare effetti significativi sulla valutazione di questa posta contabile; Passività potenziali e fondi: gli accantonamenti connessi a contenziosi giudiziari, arbitrali, e fiscali sono frutto di un processo di stima complesso che si basa anche sulla probabilità di soccombenza. La determinazione di tali accantonamenti comporta l’assunzione di stime basate sulle correnti conoscenze di fattori che possono cambiare nel tempo, potendo dunque generare esiti finali anche significativamente diversi da quelli tenuti in conto nella redazione della presente informativa. 2.4 Presidio dei rischi Gestione del rischio di credito Il rischio di credito gestito dalla Società afferisce principalmente ai crediti commerciali che al 31 dicembre 2015 ammontano a 1.029 milioni di euro. La Società minimizza il rischio tramite un’attività preventiva di credit check che consiste nella verifica dell’affidabilità e solvibilità di tutti i clienti che richiedono nuovi prodotti e servizi o l’incremento di servizi già esistenti, favorendo altresì contratti di vendita che prevedono metodi di pagamento inerziali con la finalità di ridurre il rischio di credito sottostante. Tale controllo viene effettuato in fase di accettazione del cliente stesso con l’ausilio di fonti dati esterne ed interne. La Società effettua tempestive attività post acquisizione mirate al recupero del credito, quali: azioni di sollecito verso i clienti; azioni di recupero del credito scaduto diversificate per strategia, portafoglio e profilo cliente; misurazione e monitoraggio dello stato dei crediti tramite strumenti di reportistica. In linea generale, si rileva una limitata concentrazione dei crediti grazie alla diversificazione del portafoglio di prodotti e servizi offerti alla clientela. In particolare, si riscontra una leggera concentrazione di credito nel volume di affari effettuato dalla Società con i dealers e con gli operatori sia nazionali che esteri. WIND Telecomunicazioni SpA è inoltre garantita da fideiussioni attive rilasciate da primari istituti di credito a garanzia delle obbligazioni derivanti sia da crediti verso dealers che da forniture. Bilancio separato 156 al 31 dicembre 2015 Con riferimento all’esposizione del rischio di credito nei confronti delle controparti finanziarie WIND rispetta quanto previsto dalla Treasury Policy del Gruppo Vimpelcom controllando ed eventualmente modificando, di concerto con la Holding, i Credit Limit stabiliti per ciascun gruppo bancario nazionale ed internazionale. Tali Credit Limit tengono conto della sommatoria (denominata NFA – Net Financial Assets) dei seguenti elementi: i) disponibilità su ciascun conto corrente bancario e postale; ii) depositi o investimenti finanziari similari a breve termine; iii) Mark to Market positivo relativo ai contratti derivati di copertura; e iv) fidejussioni bancarie rilasciate in favore della Società. Al 31 dicembre 2015 il saldo netto dei conti correnti è attivo per 237 milioni di euro. Quanto ai contratti derivati, l’esposizione al rischio di credito per WIND è rappresentata dal valore di realizzo degli stessi, ovvero il fair value, ove positivo. Al 31 dicembre 2015 il fair value dell’intero portafoglio è negativo per un importo pari a 54 milioni di euro (per maggiori dettagli si rinvia alla nota 16). Gestione del rischio di liquidità Il rischio di liquidità gestito dalla Società deriva prevalentemente dai flussi finanziari generati dal servizio del debito, in termini di interessi e di capitale, nonché da tutte le obbligazioni a pagare derivanti dall’operatività aziendale. Nello specifico il debito gestito dalla Società è composto da: un contratto di finanziamento a medio-lungo termine a tasso variabile (Senior Facility Agreement) stipulatoil 24 novembre 2010 da WIND Telecomunicazioni SpA e rinegoziato in data 12 marzo 2015, per i cui effetti si rinvia alla nota 16, denominato in Euro, con rimborso totale a scadenza nel 2019 e con valore nominale complessivo di 700 milioni di euro al quale si aggiungono 400 milioni di euro di linea revolving non utilizzata al 31 dicembre 2015; contratti di finanziamento di tipo bullet denominati in Euro stipulati tra WIND e la controllata di diritto lussemburghese Wind Acquisition Finance SA come di seguito riportato: (milioni di euro) Data di emissione Valore nominale Scadenza Tasso di interesse Loan Agreement 2021 23/04/2014 3.780 23/03/2021 6,8500% Loan Agreement 2020 10/07/2014 4.088 15/06/2020 4,40% Loan Agreement 2019 29/04/2013 150 30/03/2019 Eur3M+5,70% Loan Agreement 2020 29/04/2013 420 30/03/2020 Eur6M+5,70% Loan Agreement 2020 30/03/2015 400 15/06/2020 4,55% Loan Agreement 2020 30/03/2015 375 15/06/2020 4,125% Loan Agreement ST 27/10/2015 59 11/01/2016 0,84% Loan Agreement ST 15/10/2015 31 11/01/2016 0,98% Loan Agreement ST 15/12/2015 100 13/01/2016 0,86% Altri finanziamenti di tipo amortizing in Euro contratti dalla Società verso: i) altri istituti finanziari (annuity) a fronte del piano di rimborso del fair value degli strumenti derivati estinti nel 2010 nell’ambito del rifinanziamento del debito; e ii) Terna a fronte della capitalizzazione del diritto di appoggio del backbone. I flussi dei ripagamenti previsti nei contratti sopra menzionati, con riferimento ai soli importi utilizzati, sono i seguenti. Bilancio separato 157 al 31 dicembre 2015 (milioni di euro) 2016 2017 2018 2019 2020 2021 2022/20 35 Totale - - - 700 - - - 700 Senior Facilities Agreement Annuity 17 - - - - - - 17 Terna 1 1 1 2 2 2 120 129 Intercompany Loan 2021 - - - - - 3.780 - 3.780 Intercompany Loan June 2020 - - - - 4.863 - - 4.863 Intercompany Loan 2019 - - - 150 - - - 150 Intercompany Loan March 2020 - - - - 420 - - 420 Intercompany Loan ST 190 - - - - - - 190 Totale 208 1 1 852 5.285 3.782 120 10.249 Il contratto di finanziamento Senior Facility Agreement rinegoziato prevede nuovi parametri economico-finanziari (“Financial Covenant”) che la Società deve testare nel caso in cui il tiraggio della Revolving Credit Facility (“RCF”) superi il 35% del suo totale ammontare. Al 31 dicembre 2015 non è stato effettuato alcun tiraggio della RCF. Le seguenti tabelle riportano i valori, calcolati al 31 dicembre 2015 ed al 31 dicembre 2014, delle scadenze contrattuali delle passività finanziarie compresi gli interessi da versare. (milioni di euro) Valore contabile 31.12.2015 Totale flussi finanziari contrattuali 2016 2017 2018 2019 2020 2021 2022/ 2035 - Passività finanziarie non derivate Finanziamenti da banche Finanziamenti da controllate Finanziamenti da altri Passività finanziarie nette derivate (674) (843) (36) (36) (36) (735) - - (9.080) (11.950) (703) (509) (509) (653) (5.666) (3.910) - (147) (201) (31) (13) (13) (12) (12) (12) (108) (59) (31) (13) (6) (6) (3) - - (54) Flussi in uscita Flussi in entrata Totale (milioni di euro) (9.955) Valore contabile 31.12.2014 - - - - - - - - (13.053) (801) (571) (564) (1.406) (5.681) (3.922) (108) Totale flussi finanziari contrattuali 2015 2016 2017 2018 2019 2020 2021 2022/2035 Passività finanziarie non derivate Finanziamenti da banche (1.877) (2.357) (198) (97) (97) (267) (1.698) - - Finanziamenti da controllate (8.168) (11.455) (619) (480) (476) (476) (620) (4.874) (3.910) (333) (405) (120) (115) (13) (13) (12) (12) (12) (92) (31) (31) (13) (6) (7) (4) - - 8 2 2 1 1 2 - - - (14.301) (966) (721) (598) (761) (2.335) (4.890) (3.922) Finanziamenti da altri Passività finanziarie nette derivate (108) (74) Flussi in uscita Flussi in entrata Totale - (10.452) (108) La Società ha valutato la concentrazione del rischio in relazione al rifinanziamento del debito e basandosi sulla liquidità dei mercati ai quali ha accesso e ai recenti rifinanziamenti ha concluso che essa sia bassa. La Società ritiene che l'accesso alle diverse fonti di finanziamento sia sufficientemente disponibile e la politica della Società tende a diversificare le fonti di finanziamento ove possibile. Bilancio separato 158 al 31 dicembre 2015 Gestione del rischio di mercato La strategia della Società per la gestione dei rischi di tasso di interesse e di cambio mira sia alla gestione che al controllo di tali rischi finanziari: in particolare, ove possibile, l’obiettivo è l’eliminazione del rischio di cambio e l’ottimizzazione del costo del debito, tenendo conto degli interessi degli Stakeholders. Oggetto della gestione del rischio di mercato sono le passività finanziarie della Società nel momento in cui tali passività risultino effettivamente accese o in cui esista un’alta probabilità che esse vengano accese. In particolare, con riguardo ai rischi di mercato vengono monitorati e gestiti i seguenti rischi: Cash flow risk – è il rischio che movimenti nella curva dei tassi di interesse possano impattare il Conto Economico, in termini di maggiori oneri finanziari; Fair value risk – è il rischio che movimenti nella curva dei tassi di interesse possano impattare il valore di mercato dello stock del debito. Currency risk – è il rischio che il valore di mercato di strumenti finanziari non denominati in euro ovvero i flussi di cassa da essi generati nonché il valore di debiti o crediti generati dalla gestione caratteristica ma non denominati in euro subiscano variazioni negative derivanti da variazioni del tasso di cambio. Gli obiettivi principali che la Società intende raggiungere sono i seguenti: i) perseguire la difesa dello scenario del piano strategico dagli effetti causati dall’esposizione ai rischi di tasso di cambio, di interesse e di inflazione, individuando, con riferimento alle passività finanziarie, una combinazione ottimale tra tasso fisso e tasso variabile comprendente anche la componente inflattiva; ii) ridurre il costo del debito; iii) gestire le operazioni in derivati nel rispetto delle strategie approvate, tenuto conto delle diverse implicazioni a conto economico e a stato patrimoniale che le operazioni derivate potranno comportare. Al 31 dicembre 2015 è stato coperto il rischio tasso d’interesse per un livello odierno pari al 82% circa, con una durata massima inferiore ai cinque anni. Complessivamente ad oggi sono in essere contratti derivati a copertura del rischio di tasso per 1.370 milioni di euro. Al 31 dicembre 2015, l’outstanding dei finanziamenti a lungo termine (escluso Terna) ammonta a 9.930 milioni di euro con il seguente rapporto di copertura fisso/variabile. (milioni di euro) Tasso fisso Tasso variabile Outstanding al 31.12.2015 % al 31.12.2015 9.630 300 97% 3% Tutti i contratti derivati stipulati sono stati conclusi in base ai parametri di mercato, senza pagare o incassare up-front (zero cost), con l’applicazione di un margine di credito. Si stima che un aumento di 100 punti base della curva dei tassi di interesse euro (mantenendo costanti le altre variabili) comporterebbe un incremento degli oneri finanziari, con riguardo alla porzione del debito a tasso variabile non coperta, pari a circa 4 milioni di euro e della riserva di cash flow hedge per circa 24 milioni di euro. Bilancio separato 159 al 31 dicembre 2015 Livelli gerarchici di valutazione del fair value In relazione agli strumenti finanziari rilevati nella situazione patrimoniale-finanziaria al fair value, l’IFRS 13 richiede che tali valori siano classificati sulla base di una gerarchia di livelli che rifletta la significatività degli input utilizzati nella determinazione del fair value. Si distinguono i seguenti livelli: Livello 1 – quotazioni rilevate su un mercato attivo per attività o passività oggetto di valutazione; Livello 2 – input diversi dai prezzi quotati di cui al punto precedente, che sono osservabili direttamente (prezzi) o indirettamente (derivati dai prezzi) sul mercato; Livello 3 – input che non sono basati su dati di mercato osservabili. La seguente tabella evidenzia le attività e passività finanziarie che sono valutate al fair value al 31 dicembre 2015, per livello gerarchico di valutazione del fair value. (milioni di euro) Nota Livello 1 Livello 2 Livello 3 Totale Attività valutate al fair value Strumenti finanziari derivati 16 Totale attività - - 15 15 - - 15 15 Passività valutate al fair value Strumenti finanziari derivati Totale passività 16 - 54 - 54 - 54 - 54 Nel corso dell’esercizio 2015 non vi sono stati trasferimenti dal Livello 1 al Livello 2 e viceversa, ne dal Livello 3 ad altri livelli e viceversa. 3 ACQUISIZIONI E DISMISSIONI In data 18 febbraio 2015 con l’obiettivo di sviluppare reti di comunicazione e commercializzare servizi di ospitalità, condivisione/manutenzione e servizi a valore aggiunto da proporre ad altri operatori del settore delle comunicazioni, è stata costituita Galata SpA, attraverso il conferimento della Business Unit “Tower Development” composta da 7.377 torri insieme alle relative funzioni, dipendenti e contratti. Il dettaglio, delle attività nette conferite per voce di bilancio al 18 febbraio 2015 è riportato nella seguente tabella. (milioni di euro) Valore contabile Attività Immobili, impianti e macchinari Attività per imposte anticipate Altri crediti 239 2 43 Passività Fondi Benefici per i dipendenti Altri debiti Attività nette cedute 14 1 1 268 Bilancio separato 160 al 31 dicembre 2015 In data 26 marzo 2015, la Società ha finalizzato l’operazione a seguito dell’accordo stipulato il 27 febbraio 2015 per la cessione del 90% di Galata SpA a Cellnex Telecom SA, per un corrispettivo pari a 693 milioni di euro. La Società nell’ambito dell’accordo siglato con Cellnex Telecom ha sottoscritto un contratto di servizi con Galata, per un periodo iniziale di 15 anni, per la fornitura di una vasta gamma di servizi sui siti conferiti e su quelli successivamente costruiti da Galata e che ospiteranno attrezzature di WIND. Alla data della cessione, la partecipazione in Galata SpA è stata valutata in 770 milioni di euro. Conseguentemente, la cessione della partecipata ha comportato la rilevazione di una plusvalenza di 490 milioni di euro, al netto degli oneri di cessione e degli effetti derivanti dalla rilevazione del 10% residuo della partecipata per 77 milioni di euro. Si segnala inoltre che il 15 luglio 2015 è stata dismessa la partecipazione in SPAL TLC SpA, il cui valore contabile al 31 dicembre 2014 era di 13 milioni di euro. 4 IMMOBILI, IMPIANTI E MACCHINARI Nella seguente tabella è fornita la movimentazione degli Immobili, impianti e macchinari durante l’esercizio 2015. (milioni di euro) Terreni e fabbricati Impianti e macchinari Al 31 dicembre 2014 Investimenti Ammortamenti (Svalutazioni) /Ripristini Dismissioni Altre variazioni Al 31 dicembre 2015 1 - - - - - 1 3.021 454 (681) (4) (249) 135 2.676 Attrezzature 22 7 (11) - - 1 19 Altri beni 49 10 (19) - - 7 47 178 95 - (24) - (139) 110 3.271 566 (711) (28) (249) 4 2.853 Attività in corso Totale Il costo storico, le svalutazioni per riduzione di valore e gli ammortamenti cumulati al 31 dicembre 2015 sono così riepilogati. (milioni di euro) Costo storico Terreni e fabbricati Al 31 dicembre 2015 Svalutazioni Fondo cumulate ammortamento Valore netto 1 - - 1 10.699 81 7.942 2.676 Attrezzature 161 - 142 19 Altri beni 506 - 459 47 Attività in corso 134 24 - 110 11.501 105 8.543 2.853 Impianti e macchinari Totale Il costo storico, le svalutazioni per riduzione di valore e gli ammortamenti cumulati al 1 gennaio 2015 erano così riepilogati. Bilancio separato 161 al 31 dicembre 2015 (milioni di euro) Costo storico Terreni e fabbricati Impianti e macchinari Al 1 gennaio 2015 Svalutazioni cumulate Fondo ammortamento Valore netto 1 - - 1 11.251 100 8.129 3.021 Attrezzature 158 - 137 21 Altri beni 519 - 470 49 Attività in corso 178 - - 178 12.107 100 8.736 3.271 Totale La voce Impianti e macchinari si è decrementata rispetto all’esercizio precedente per 345 milioni di euro principalmente per effetto delle dismissioni relative al conferimento della Business Unit “Tower Development” composta da 7.377 torri a Galata SpA, società successivamente ceduta al gruppo Cellnex Telecom e per i cui dettagli si rinvia alla nota 3. Gli investimenti più significativi dell’esercizio sono relativi a ponti radio ed apparati ad alta frequenza per sviluppi della rete di accesso mobile, centrali ed impianti elettronici e impianti e macchinari in corso (maggiormente tecnologia LTE). Nell’ambito del piano di sviluppo della struttura produttiva della Società sono stati operati decrementi per dismissioni di apparecchiature, infrastrutture e sistemi di trasmissione non più utilizzabili per un valore netto contabile di 9 milioni di euro, riguardanti prevalentemente ponti radio ed apparecchiature ad alta frequenza. Al 31 dicembre 2015 risultano in uso presso clienti apparati trasmissivi, sistemi telefonici e centralini di commutazione appartenenti alla Società per un valore netto di 99 milioni di euro (122 milioni di euro al 31 dicembre 2014) e in deposito presso Telecom Italia SpA apparecchiature trasmissive per l’accesso diretto mediante “Unbundling del Local Loop”, per un valore netto di 4 milioni di euro (8 milioni di euro al 31 dicembre 2014). Infine, si segnala che la voce include i costi relativi all’acquisizione di diritti di uso esclusivi su cavidotti e fibra ottica per un importo complessivo di 74 milioni di euro al 31 dicembre 2015 (79 milioni di euro al 31 dicembre 2014). La voce Attrezzature si decrementa rispetto all'esercizio precedente per 3 milioni di euro principalmente per effetto degli ammortamenti dell’esercizio solo parzialmente compensati dagli investimenti. A fine esercizio risultano in uso presso terzi, prevalentemente rivenditori autorizzati, attrezzature commerciali per un valore netto di 14 milioni di euro (15 milioni di euro al 31 dicembre 2014). La voce Attività in corso comprende prevalentemente impianti e macchinari in corso di completamento e collaudo e diminuiscono durante l’esercizio oltre che per effetto dei passaggi in esercizio, solo parzialmente compensati dai nuovi investimenti, per effetto delle svalutazioni per 24 milioni di euro di impianti e macchinari in corso per i quali non si ritiene ci siano più i presupposti di recuperabilità. Bilancio separato 162 al 31 dicembre 2015 5 ATTIVITÀ IMMATERIALI Nella seguente tabella è fornita la movimentazione delle Attività immateriali durante l’esercizio 2015. (milioni di euro) Al 31 dicembre 2014 Investimenti Ammortamenti (Svalutazioni) /Ripristini Altre variazioni Al 31 dicembre 2015 259 108 (111) - 17 273 3.980 - (192) - - 3.788 412 77 (158) - 15 346 3.580 - - - - 3.580 Diritti di brevetto e utilizzazione delle opere dell'ingegno Concessioni, licenze, marchi e diritti simili Altre attività immateriali Avviamenti Attività in corso Totale 35 35 - (2) (35) 33 8.266 220 (461) (2) (3) 8.020 Il costo storico, le svalutazioni per riduzione di valore e gli ammortamenti cumulati al 31 dicembre 2015 sono così riepilogati. (milioni di euro) Al 31 dicembre 2015 Costo storico Svalutazioni cumulate Fondo ammortamento Valore netto 1.846 7 1.566 273 3.788 Diritti di brevetto e di utilizzazione delle opere dell'ingegno Concessioni, licenze, marchi e diritti simili 5.790 1 2.001 Altre attività immateriali 1.894 - 1.548 346 Avviamenti 3.580 - - 3.580 Attività in corso Totale 35 2 - 33 13.145 10 5.115 8.020 Il costo storico, le svalutazioni per riduzione di valore e gli ammortamenti cumulati al 1 gennaio 2015 erano così riepilogati. (milioni di euro) Al 1 gennaio 2015 Costo storico Svalutazioni cumulate Fondo ammortamento Valore netto 1.891 7 1.625 259 5.790 1 1.809 3.980 Altre attività immateriali 1.803 - 1.391 412 Avviamenti 3.580 - - 3.580 Diritti di brevetto e di utilizzazione delle opere dell'ingegno Concessioni, licenze, marchi e diritti simili Attività in corso Totale 35 - - 35 13.099 8 4.825 8.266 I diritti di brevetto industriale e di utilizzazione delle opere dell’ingegno includono il costo per l’acquisto a titolo di proprietà e a titolo d’uso a tempo indeterminato delle licenze del software applicativo, nonché i costi capitalizzati per personale della società impiegato in attività di progettazione sviluppo e implementazione di sistemi informatici per 14 milioni di euro al 31 dicembre 2015 (pari a 12 milioni di euro al 31 dicembre 2014). Le concessioni, licenze, marchi e diritti simili includono le licenze individuali per l’installazione di reti e le concessioni per l’esercizio delle attività regolamentate nel settore delle telecomunicazioni rilasciate dalle Autorità competenti alla Società, come di seguito rappresentate. Bilancio separato 163 al 31 dicembre 2015 Periodo di rilascio Periodo di termine (*) Installazione di una rete di telecomunicazioni allo scopo di prestare il servizio di telefonia vocale nei limiti di copertura del territorio nazionale italiano (**). febbraio 1998 febbraio 2018 Installazione e fornitura di reti di telecomunicazioni pubbliche nei limiti della copertura del territorio nazionale italiano. aprile 1998 aprile 2018 Prestazione del servizio radiomobile pubblico di comunicazione numerico in tecnica DCS 1800, ivi inclusa la possibilità di utilizzare frequenze nella banda 900MHz in tecnica GSM, sul territorio italiano, ai sensi dell’art. 6, comma 6, lett. c) del DPR 19 settembre 1997, n. 318. giugno 1998 giugno 2018 Installazione e fornitura di reti di telecomunicazioni aperte al pubblico nei limiti di copertura del territorio nazionale italiano rilasciato all’incorporata Infostrada SpA. aprile 1999 aprile 2019 Prestazione del servizio pubblico di comunicazioni mobili di terza generazione secondo lo standard UMTS della famiglia IMT-2000 e l’installazione della relativa rete sul territorio italiano, ai sensi dell’art. 6 comma 6 lett. C), del DPR 19 settembre 1997, n. 318. gennaio 2001 (***) dicembre 2029 Uso di frequenze per reti radio a larga banda punto-multiplo nella banda di frequenza 24,5-26,5 GHz per l’area di estensione geografica corrispondente alla regione/provincia autonoma italiana specificata (****). luglio 2002 luglio 2022 Uso di frequenze nelle bande 800 e 2600 MHz, su base nazionale, per l’utilizzo per l’offerta di servizi pubblici terrestri di comunicazione elettronica a larga banda febbraio 2012 dicembre 2029 Licenza individuale o Autorizzazioni Generali o Diritti d’uso delle Frequenze WIND Telecomunicazioni SpA (*****) (*) Conformemente alle norme vigenti, le licenze individuali sono rinnovabili previa richiesta da presentarsi almeno sessanta giorni prima della scadenza (Art.25 comma 6, del D.Lgs. 259/03) (**) La Società è assegnataria di due licenze per l’installazione della rete ed erogazione dei servizi di telefonia fissa a seguito dell’incorporazione di Infostrada SpA (***) La durata della licenza decorre dal 1° gennaio 2002 (****) Nel complesso sono state assegnate 21 licenze individuali punto multiplo (*****) La durata decorre dal 1° gennaio 2013 La voce Concessioni, licenze, marchi e diritti simili si riferisce per 1.300 milioni di euro ai marchi, considerati a vita utile indefinita. I diritti simili consistono in diritti di passaggio su proprietà di terzi per un periodo di tempo determinato e sono iscritti al costo una-tantum, comprensivo dei relativi oneri accessori, sostenuto per la loro acquisizione. I diritti iscritti in tale voce sono sostanzialmente relativi all’acquisizione, perfezionata dalla incorporata Infostrada SpA nel 1998, del diritto di passaggio sulla rete ferroviaria italiana nonché per l’acquisizione del diritto d’uso delle fibre ottiche esistenti su tale rete e, dall’esercizio 2013, alla capitalizzazione del diritto di appoggio del backbone di TERNA/TELAT con un valore netto al 31 dicembre 2015 pari a 118 milioni di euro. Le altre attività immateriali comprendono essenzialmente il valore residuo della lista clienti (customer list), pari a 263 milioni di euro, identificata in sede di allocazione del disavanzo generato al 31 dicembre 2006 dall’incorporazione dell’ex controllante Wind Acquisition Finance SpA e i costi acquisizione clienti capitalizzati pari ad 78 milioni di euro. Le attività immateriali in corso comprendono i costi interni ed esterni sostenuti per l’acquisizione o la realizzazione di attività immateriali, per le quali a fine esercizio non è ancora stata acquisita la piena titolarità del diritto o relative a progetti non ancora completati, e gli anticipi versati a fornitori per l’acquisizione di attività immateriali. In particolare, le attività immateriali in corso si riferiscono ai costi sostenuti per l’attività di progettazione sviluppo e implementazione di sistemi informatici o di loro specifici moduli. Il valore contabile al 31 dicembre 2015 degli avviamenti iscritti e delle attività immateriali a vita utile indefinita è stato assoggettato ad impairment test al fine di verificare eventuali perdite di valore. Il test, che non ha evidenziato perdite di valore, è stato condotto confrontando il valore di carico con il valore recuperabile. In particolare, il valore recuperabile è stato determinato applicando il metodo del “discounted cash flow” ai flussi di cassa risultanti dal Piano industriale 2015-2019. Per gli anni non compresi nel Piano industriale è stato utilizzato un tasso di crescita del 1%. Il tasso di attualizzazione utilizzato per scontare i flussi di cassa, pari al 8,24%, è il costo medio ponderato del capitale Bilancio separato 164 al 31 dicembre 2015 al netto dell’effetto fiscale (WACC post tax– Weighted Average Cost Of Capital), determinato secondo il criterio del Capital Asset Pricing Model. È stata inoltre effettuata una sensitivity simulando dei flussi di cassa rettificati stimando, rispetto alle ipotesi di base, un tasso di crescita dello 0,5% per gli anni non compresi nel Piano industriale. In tutti i casi, il valore recuperabile delle attivita nette prese in esame continua ad essere superiore al valore contabile. 6 ATTIVITA’ FINANZIARIE Nella seguente tabella è fornito il dettaglio delle Attività finanziarie al 31 dicembre 2015 ed al 31 dicembre 2014. (milioni di euro) Al 31 dicembre 2015 Al 31 dicembre 2014 Non corrente Corrente Totale Non Corrente Corrente Totale 95 - 95 108 - 108 Attività finanziarie valutate al costo Strumenti di finanza derivata 15 - 15 6 - 6 1.110 23 1.133 994 23 1.017 1.220 23 1.243 1.108 23 1.131 Crediti finanziari Totale Attività finanziarie Le Attività finanziarie valutate al costo includono le partecipazioni in società controllate e partecipazioni di minoranza in consorzi. La variazione rispetto al 31 dicembre 2014 è essenzialmente attribuibile alla dismissione della partecipazione in SPAL TLC SpA, il cui valore contabile al 31 dicembre 2014 era di 13 milioni di euro. Le partecipazioni in società controllate sono dettagliate nella seguente tabella. (migliaia di euro) Sede Legale Denominazione WIND Retail Srl Wind Acquisition Finance SA Wind Acquisition Finance II SA WIND Finance SL S.A. Capitale sociale al 31/12/2015 Patrimonio netto al 31/12/2015(*) Risultato dell’esercizio chiuso al 31/12/2015(*) 1.027 36 2 60.031 (133) 31 (213) 31 78 (52) Roma - Via Cesare Giulio Viola, 48 Lussemburgo - 125 Avenue du X September, L-2551 Lussemburgo - Boulevard Grande Duchesse Charlotte, 65 Lussemburgo - 125 Avenue du X September, L-2551 Quota posseduta al 31/12/2015 Valore di carico al 31/12/2015 100% 31.103 129 100% 61.797 (44) 27,0% 8 27,0% 8 ( ) * Dati desunti dai bilanci predisposti dagli Amministratori delle partecipate per l'approvazione delle rispettive Assemblee dei Soci, modificati dagli Amministratori stessi, ove necessario, per uniformarli ai criteri di valutazione adottati dalla Società per la redazione del presente bilancio d'esercizio. Le partecipazioni in Wind Acquisition Finance II SA e WIND Finance SL SA sono considerate società controllate in quanto “special purpose entities”. Le partecipazioni di minoranza in società e consorzi sono riportate di seguito. (migliaia di euro) Denominazione Sede Legale Consel - Consorzio Elis per la formazione professionale superiore a r.l. Roma - Via Sandro Sandri, 45 QXN Società consortile per azioni Roma - Via Bissolati n.76 Consorzio Janna Cagliari - Loc. Sa Illetta, Strada Statale 195 Km 2.3 MIX srl Dono per … S.c.a.r.l. Milano - Via Caldera, 21 Roma - Via di Santa Maria in Via, 12 Capitale sociale Fondo consortile Quota posseduta al 31 dicembre 2015 Valore di carico al 31 dicembre 2015 51 1% 1 500 10% 50 13.717 17,0% 2.072 99 9,75% 10 30 33,33% 10 La voce Strumenti di finanza derivata accoglie il fair value positivo dei derivati impliciti sui Loan Agreement 2019, 2020 e 2021, per 15 milioni di euro (6 milioni di euro sui Loan Agreement in essere al 31 dicembre 2014). Bilancio separato 165 al 31 dicembre 2015 I Crediti finanziari pari a 1.133 milioni di euro al 31 dicembre 2015 includono essenzialmente: per 1.122 milioni di euro i finanziamenti erogati dalla Società alla controllante WIND Acquisition Holdings Finance SpA a seguito di due accordi intercompany stipulati rispettivamente in data 23 aprile 2014 e 4 agosto 2014 (di cui 20 milioni di euro per interessi maturati). In particolare, il primo finanziamento del valore nominale pari a 1.057 milioni di euro comprensivo degli interessi maturati e capitalizzati presenta un tasso annuo di interesse del 9% e rimborso ad aprile 2024. Il secondo finanziamento del valore nominale pari a 75 milioni di euro (tasso annuo di interesse del 8,5% e rimborso ad agosto 2024), al 31 dicembre 2015 risulta utilizzato solo per 45 milioni di euro, pari al valore contabile alla stessa data comprensivo degli interessi maturati e capitalizzati; valore residuo dei costi di transazione sulla parte non utilizzata dei finanziamenti bancari (tranche revolving, per i cui dettagli si rimanda al commento della nota 15) per un importo pari a 6 milioni di euro (7 milioni di euro al 31 dicembre 2014), il cui effetto a conto economico viene determinato linearmente sulla base delle scadenze contrattuali. L’esigibilità temporale dei crediti finanziari è riportata nella seguente tabella. (milioni di euro) Al 31 dicembre 2015 Al 31 dicembre 2014 <1 anno 1<x<5 anni 3 1 1 20 - 1.102 Depositi cauzionali Crediti verso controllanti Altri crediti Totale >5 anni Totale <1 anno 1<x<5 anni >5 anni Totale 5 2 2 - 4 1.122 17 - 980 997 - 6 - 6 4 12 - 16 23 7 1.103 1.133 23 14 980 1.017 Si evidenzia che il valore di mercato delle Attività finanziarie al 31 dicembre 2015 ed al 31 dicembre 2014 approssima il valore contabile. 7 PARTECIPAZIONI CONTABILIZZATE CON IL METODO DEL PATRIMONIO NETTO Il saldo al 31 dicembre 2015 delle Partecipazioni contabilizzate con il metodo del patrimonio netto, pari a 77 milioni di euro, è relativo alla partecipazione in Galata SpA per i cui dettagli si rinvia alla nota 3. Bilancio separato 166 al 31 dicembre 2015 8 ATTIVITÀ PER IMPOSTE ANTICIPATE/PASSIVITÀ PER IMPOSTE DIFFERITE Nelle seguenti tabelle è fornita la movimentazione delle Attività per imposte anticipate e Passività per imposte differite, suddivisa per origine, per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2015. (milioni di euro) Al 31 dicembre 2014 Decrementi Incrementi Al 31 dicembre 2015 Fondo svalutazione crediti tassato 69 50 27 46 Fondi rischi tassati 26 12 13 27 Ammortamenti attivo non corrente 46 15 14 45 - - 1 1 141 77 55 119 Ricavi Totale Attività per imposte anticipate Personale Ammortamenti anticipati Fair value degli immobili, impianti e macchinari 2 - - 2 12 2 - 10 57 30 - 27 Ammortamento beni PPA 563 60 2 505 Totale Passività per imposte differite 634 92 2 544 La variazione evidenziata nel 2015 nelle attività per imposte anticipate e passività per imposte differite è dovuta principalmente ai decrementi dell’esercizio nelle imposte anticipate relative essenzialmente al fondo svalutazione crediti ed al decremento delle imposte differite relative agli ammortamenti. La riduzione delle voci è in parte imputabile all’adeguamento dell’aliquota IRES dal 27,5% al 24% per le differenze temporanee che si riverseranno dopo il 31 dicembre 2016. Nella seguente tabella è fornita l’analisi delle Attività per imposte anticipate e Passività per imposte differite con scadenza entro ed oltre i dodici mesi, al 31 dicembre 2015 ed al 31 dicembre 2014. (milioni di euro) -entro 12 mesi Al 31 dicembre Al 31 dicembre 2015 19 2014 30 -oltre 12 mesi 100 111 Totale Attività per imposte anticipate 119 141 Al 31 dicembre Al 31 dicembre 2015 2014 (milioni di euro) -entro 12 mesi 37 36 -oltre 12 mesi 507 598 Totale Passività per imposte differite 544 634 I crediti per imposte anticipate sono stati iscritti tenendo conto del relativo recupero nei limiti in cui gli Amministratori ritengono ragionevolmente certo il loro assorbimento con redditi imponibili futuri, compatibilmente con i limiti temporali previsti dalla normativa tributaria vigente. Non sono state rilevate imposte anticipate su differenze temporanee illimitatamente riportabili per un importo complessivo di 249 milioni di euro (197 milioni di euro al 31 dicembre 2014) riconducibili agli oneri finanziari non deducibili per i limiti posti dalla normativa vigente, non essendovi la ragionevole certezza dell’esistenza della relativa recuperabilità. Inoltre, seppur trasferite al consolidato fiscale, coerentemente a quanto previsto dal relativo accordo, non sono stati iscritti crediti verso la controllante indiretta Wind Telecom SpA. Infatti, in base a tale accordo, nel caso di trasferimento al consolidato nazionale di eccedenze di interessi passivi, alla società trasferente è riconosciuto il Bilancio separato 167 al 31 dicembre 2015 diritto ad una remunerazione corrispondente al beneficio fiscale teorico trasferito, solo se e nella misura in cui la società che ha trasferito tali eccedenze di interessi passivi trasferisca al consolidato l’eccedenza di risultato operativo lordo (ROL) non sfruttata nel periodo d’imposta per la deduzione degli interessi passivi di cui all’art. 96 commi 1, 2 e 7 del TUIR. 9 RIMANENZE Nella seguente tabella è fornito il dettaglio delle Rimanenze al 31 dicembre 2015 ed al 31 dicembre 2014. (milioni di euro) Prodotti finiti Svalutazioni Totale Valore netto Al 31 dicembre Al 31 dicembre 2015 2014 25 19 - - 25 19 I prodotti finiti si riferiscono prevalentemente a terminali per la telefonia mobile, kit e relativi accessori. La variazione avvenuta nell’esercizio 2015 è riconducibile essenzialmente ad un incremento delle giacenze in magazzino di terminali di telefonia mobile, kit e relativi accessori riferibile ad una composizione del magazzino di prodotti tecnologicamente avanzati e di valore unitario superiore all’esercizio precedente. 10 CREDITI COMMERCIALI Nella seguente tabella è fornito il dettaglio dei Crediti commerciali al 31 dicembre 2015 ed al 31 dicembre 2014. (milioni di euro) Al 31 dicembre Al 31 dicembre 2015 2014 1.036 927 Crediti verso operatori telefonici 197 174 Crediti verso rivenditori autorizzati 106 118 Crediti verso controllate 34 21 Crediti verso consociate 2 3 Altri crediti commerciali 33 34 (379) (307) 1.029 970 Crediti verso clienti (Fondo svalutazione crediti) Totale Crediti commerciali L’incremento dei crediti commerciali al 31 dicembre 2015 è pari a 59 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2014 ed è essenzialmente dovuto all’incremento dei crediti verso clienti di 109 milioni di euro solo parzialmente compensato dall’incremento del fondo svalutazione crediti di 72 milioni di euro. I Crediti verso clienti sono originati prevalentemente dalla fornitura di traffico di telefonia fissa e mobile a clienti con contratti di abbonamento e si incrementano conseguentemente all’incremento delle vendite legate all’offerta Telefono incluso. I Crediti verso operatori telefonici sono relativi prevalentemente alle prestazioni di interconnessione e roaming, i Crediti verso rivenditori autorizzati sono relativi alle vendite di terminali radiomobili, di telefonia fissa e relativi accessori, oltre alle SIM e alle schede ricaricabili. I Crediti verso controllate accolgono al 31 dicembre 2015 i crediti verso WIND Retail. I Crediti verso consociate si riferiscono ai crediti nei confronti di società appartenenti al Gruppo VimpelCom. Per maggiori dettagli si rinvia alle note 6 e 36. Bilancio separato 168 al 31 dicembre 2015 Nella seguente tabella è fornita l’analisi dei crediti commerciali e del relativo fondo svalutazione crediti, per fasce di scaduto al 31 dicembre 2015 ed al 31 dicembre 2014. (milioni di euro) Al 31 dicembre 2015 Al 31 dicembre 2014 Credito lordo Svalutazione Credito lordo Svalutazione 712 (17) 658 (14) -da 1 a 30 giorni 78 (2) 63 (1) -da 31 a 120 giorni 42 (3) 52 (3) -da 121 a 150 giorni 18 (1) 26 (1) 558 (356) 478 (288) 1.408 (379) 1.277 (307) Non scaduto Scaduto da: -oltre 150 giorni Totale Nella seguente tabella è fornita l’analisi dei crediti commerciali, al netto del relativo fondo svalutazione crediti, con scadenza entro ed oltre i dodici mesi, al 31 dicembre 2015 ed al 31 dicembre 2014. (milioni di euro) Al 31 dicembre Al 31 dicembre 2015 2014 -entro 12 mesi 952 926 -oltre 12 mesi 77 44 1.029 970 Totale Crediti commerciali Nella seguente tabella è fornita la movimentazione del fondo svalutazione crediti nell’esercizio 2015. Fondo svalutazione crediti 11 Al 31 dicembre 2014 Incrementi (Utilizzi) Al 31 dicembre 2015 307 103 (31) 379 CREDITI PER IMPOSTE SUL REDDITO Il saldo al 31 dicembre 2015 dei Crediti per imposte sul reddito, pari a 6 milioni di euro (1 milione di euro al 31 dicembre 2014), si riferisce prevalentemente ai crediti per la quota residua degli acconti IRAP versati nell’esercizio mentre al 31 dicembre 2014 si riferiva prevalentemente ai crediti per imposte versate in esercizi precedenti. 12 ALTRI CREDITI Nella seguente tabella è fornito il dettaglio degli Altri crediti al 31 dicembre 2015 ed al 31 dicembre 2014. (milioni di euro) Al 31 dicembre Al 31 dicembre 2015 2014 Risconti commerciali 52 91 Altri crediti verso terzi 74 98 7 9 Anticipi a fornitori 39 41 Altri crediti verso controllanti 48 30 Altri crediti verso consociate 1 1 Altri crediti verso controllate 7 7 Altri crediti verso collegate 1 - (3) (4) 226 273 Crediti tributari (Fondo svalutazione altri crediti verso terzi) Totale Altri crediti Bilancio separato 169 al 31 dicembre 2015 Nella seguente tabella è fornita l’analisi degli altri crediti e del relativo fondo svalutazione, per fasce di scaduto al 31 dicembre 2015 ed al 31 dicembre 2014. (milioni di euro) Al 31 dicembre 2015 Al 31 dicembre 2014 Credito lordo Svalutazione Credito lordo Svalutazione 180 - 228 - -da 1 a 30 giorni 2 - 1 - -da 31 a 120 giorni 1 - 3 - Non scaduto Scaduto da: -da 121 a 150 giorni -oltre 150 giorni Totale - - 2 - 46 (3) 43 (4) 229 (3) 277 (4) Nella seguente tabella è fornita l’analisi al 31 dicembre 2015 e 2014 degli altri crediti, al netto del relativo fondo svalutazione crediti, con scadenza entro ed oltre i dodici mesi. (milioni di euro) Al 31 dicembre Al 31 dicembre 2015 2014 -entro 12 mesi 196 244 -oltre 12 mesi 30 29 226 273 Totale Altri crediti I Risconti commerciali sono relativi principalmente a canoni dei siti civili e tecnici e ai canoni di affitto dei circuiti telefonici. La diminuzione rispetto all’esercizio precedente è principalmente attribuibile al conferimento avvenuto il 18 febbraio 2015 della Business Unit “Tower Development” composta da 7.377 torri e le relative funzioni, dipendenti e contratti in Galata SpA per i cui dettagli si rinvia alla nota 3. Gli Altri crediti verso terzi sono relativi essenzialmente a crediti di natura non commerciale. Al 31 dicembre 2015, gli Altri crediti verso controllanti accolgono i crediti verso Wind Telecom SpA, Wind Acquisition Holdings Finance SpA, Vimpelcom Ltd e Vimpelcom Amsterdam BV. L’incremento rispetto al 31 dicembre 2014 è principalmente derivante dal trasferimento da parte della Società di un credito di 13 milioni di euro verso la controllante indiretta Wind Telecom SpA in applicazione della procedura del consolidato fiscale nazionale (debito di circa 11 milioni di euro al 31 dicembre 2014). Gli Altri crediti verso consociate accolgono i crediti verso società del gruppo Wimpelcom. Per maggiori dettagli si rinvia alle note 6 e 36. Al 31 dicembre 2015, gli Altri crediti verso controllate accolgono i crediti verso WIND Retail, Wind Acquisition Finance SA e WIND Finance SL SA. Per maggiori dettagli si rinvia alle note 6 e 36. Nella seguente tabella è fornito il dettaglio della voce Crediti tributari al 31 dicembre 2015 ed al 31 dicembre 2014. (milioni di euro) IVA Al 31 dicembre Al 31 dicembre 2015 2014 4 6 Altri crediti tributari 3 3 Totale Crediti tributari 7 9 Bilancio separato 170 al 31 dicembre 2015 Nella seguente tabella è fornita la movimentazione del fondo svalutazione altri crediti nel corso dell’esercizio 2015. (milioni di euro) Al 31 dicembre 2014 Fondo svalutazione altri crediti 13 Incrementi 4 (Utilizzi) Al 31 dicembre 2015 - (1) 3 DISPONIBILITÀ LIQUIDE E MEZZI EQUIVALENTI Nella seguente tabella è fornito il dettaglio delle “Disponibilità liquide e mezzi equivalenti” al 31 dicembre 2015 ed al 31 dicembre 2014. (milioni di euro) Depositi bancari e assegni Denaro liquido e valori bollati Totale Disponibilità liquide e mezzi equivalenti Al 31 dicembre Al 31 dicembre 2015 2014 237 141 - - 237 141 Tali disponibilità sono determinate dalle eccedenze di cassa connesse alla gestione operativa e variano prevalentemente per effetto dei flussi derivanti dalle normali regolazioni finanziarie. Per maggiori dettagli si rimanda al commento del Rendiconto Finanziario in nota 38. 14 PATRIMONIO NETTO Nella seguente tabella è fornito il dettaglio della composizione del Patrimonio Netto al 31 dicembre 2015 e al 31 dicembre 2014. (milioni di euro) Al 31 dicembre Al 31 dicembre 2015 2014 Capitale sociale 147 147 Riserva Sovrapprezzo azioni 752 752 (156) (477) (6) (1) - Riserva di cash flow hedge (36) (66) - Riserva legale della Società 29 29 (143) (439) 743 422 Altre riserve e utili (perdite) accumulati, incluso l'utile (perdita)dell'esercizio - Riserva per rimisurazione piani per i dipendenti a benefici definiti (IAS19) - Riserve diverse e utili (perdite) accumulati, incluso l’utile (perdita)dell'esercizio Totale Patrimonio netto Al 31 dicembre 2015 il capitale sociale di WIND Telecomunicazioni SpA, costituito da n. 146.100.000 azioni ordinarie senza valore nominale possedute dall’azionista unico WIND Acquisition Holdings Finance SpA, è interamente sottoscritto e versato. Durante l’esercizio non ci sono stati cambiamenti nel numero di azioni della Società. A seguito della costituzione in pegno delle azioni rappresentative del capitale sociale della Società di proprietà di WIND Acquisition Holdings Finance SpA si segnala che, in deroga a quanto previsto dall’art. 2352, primo comma, del Bilancio separato 171 al 31 dicembre 2015 Codice Civile e per espressa pattuizione contrattuale, il diritto di voto nelle Assemblee della Società permane in capo alla controllante diretta WIND Acquisition Holdings Finance SpA nonostante i vincoli pignoratizi sui titoli azionari. La delibera dell’Assemblea degli azionisti della Società che il 6 marzo 2015, in seduta ordinaria, ha approvato il bilancio di esercizio al 31 dicembre 2014 e la contestuale destinazione della perdita di esercizio, pari a 349 milioni di euro a Risultati portati a nuovo. Nel corso dell’esercizio chiuso al 31 dicembre 2015 il patrimonio netto del Società, oltre che per il risultato, si è movimentato principalmente per: il decremento della riserva attuariale per l’effetto dei proventi e gli oneri rilevati tra le Altre Componenti del Conto Economico Complessivo, che si riferiscono alla rimisurazione dei piani per i dipendenti a benefici definiti; l’incremento della riserva di cash flow hedge per l’effetto dei proventi e gli oneri rilevati tra le Altre Componenti del Conto Economico Complessivo, che si riferiscono per intero all’operatività degli strumenti di finanza derivata posti a copertura dei flussi di cassa, per i cui dettagli si rimanda alla nota 16. Al riguardo, di seguito è riportata la movimentazione dell’esercizio della riserva su Cash Flow Hedge. (milioni di euro) Rischio interesse effetto fiscale (66) - Variazioni di fair value 20 - Giro a conto economico 10 - Al 31 dicembre 2015 (36) - Al 31 dicembre 2014 Riserva lorda Rischio cambio Totale Riserva lorda effetto fiscale Totale Riserva di Cash Flow Hedge (66) - - - (66) 20 - - - 20 10 - - - 10 (36) - - - (36) A completamento dell’informativa sul patrimonio netto si fornisce di seguito il prospetto ex art. 2427, n.7 – bis, riportante le voci di patrimonio netto distinte in base alla loro origine, possibilità di utilizzazione e distribuibilità, nonchè della loro avvenuta utilizzazione nei precedenti esercizi. Natura/descrizione Possibilità di utilizzo Importo Riepilogo degli utilizzi effettuati nei precedenti esercizi (*) Copertura perdite Altro Quota disponibile (milioni di euro) Capitale 147 B - - - Riserva da sovrapprezzo delle azioni 752 A-B-C 752 (752) - 57 Riserve Altre riserve Riserva per derivati Cash Flow Hedge Utili portati a nuovo Totale A-B-C - - - (36) B - - - (474) A-B-C (652) - - 446 100 Quota non distribuibile 36 (**) Residua quota distribuibile 64 Legenda: A: per aumento di capitale B: per copertura perdite C: per distribuzione soci * Gli utilizzi sono quelli effettuati a partire dall’anno 2007, ovvero successivamente all’incorporazione per fusione inversa della ex-controllante Wind Acquisition Finance SpA ** Rappresenta l’ammontare della quota non distribuibile per effetto della riserva negativa di CFH (36 milioni di euro) Bilancio separato 172 al 31 dicembre 2015 WIND si dota del capitale necessario per finanziare i fabbisogni di sviluppo dei business ed il funzionamento operativo; le fonti di finanziamento si articolano in un mix di capitale di rischio e di capitale di debito. Il capitale di debito è strutturato in diverse scadenze e valute in modo da garantire un’adeguata diversificazione delle fonti di provvista e un accesso efficiente alle fonti esterne di finanziamento. 15 PASSIVITÀ FINANZIARIE Nella seguente tabella è fornito il dettaglio della voce di stato patrimoniale Passività finanziarie al 31 dicembre 2015 ed al 31 dicembre 2014. (milioni di euro) Finanziamenti da società controllate Al 31 dicembre 2015 Al 31 dicembre 2014 Non corrente Corrente Totale Non corrente Corrente Totale 8.767 313 9.080 7.924 244 8.168 Finanziamenti da banche 666 8 674 1.711 166 1.877 Finanziamenti da altri 128 19 147 228 105 333 36 18 54 74 - 74 9.597 358 9.955 9.937 515 10.452 Strumenti di finanza derivata Totale Passività finanziarie In data 30 marzo 2015, la Società ha ottenuto l’erogazione di un nuovo finanziamento intercompany di 775 milioni di euro dalla controllata Wind Acquisition Finance SA a seguito dell’operazione di collocamento da parte della controllata di obbligazioni Senior Secured Notes, garantite da WIND Telecomunicazioni SpA, per un importo complessivo pari a 775 milioni di euro e scadenza 2020, tramite una combinazione di obbligazioni a tasso variabile Euribor maggiorato del 4,125% per 400 milioni di euro (Floating Rate Notes) ed un emissione tap delle obbligazioni Senior Secured Notes 2020, attualmente in circolazione, per 375 milioni di euro con cedola al 4%. La Società ha utilizzato la liquidità ottenuta dal nuovo finanziamento intercompany e dalla rinegoziazione di nuove senior facilities con scadenza 2019 (pari a circa 700 milioni di euro) effettuata in data 12 marzo 2015, e una parte del corrispettivo derivante dalla cessione di Galata SpA finalizzata il 26 marzo 2015 (per circa 500 milioni di euro), per rifinanziare l’attuale Senior Facility Agreement rimborsando le tranches in essere al 30 marzo 2015 per 1.782 milioni di euro. Il contratto di finanziamento Senior Facility Agreement rinegoziato prevede nuovi parametri economico-finanziari (“Financial Covenant”) che la Società deve testare nel caso in cui il tiraggio della Revolving Credit Facility (“RCF”) superi il 35% del suo totale ammontare. Al 31 dicembre 2015 non è stato effettuato alcun tiraggio della RCF. La variazione nel saldo dei Finanziamenti da altri è riconducibile principalmente agli effetti derivanti da: i) il rimborso anticipato effettuato dalla Società il 29 aprile 2015, per un importo pari a 162 milioni di euro, della totalità del debito verso il Ministero dello Sviluppo Economico acceso nel 2011 a seguito dell’assegnazione dei diritti d'uso delle frequenze mobili, e ii) il rimborso di 20 milioni di euro relativo alla quota capitale del debito verso istituti finanziari a fronte del piano di rimborso differito del fair value degli strumenti derivati estinti nell’ambito del rifinanziamento del debito di gruppo del 26 novembre del 2010. Per i dettagli circa la composizione e variazione nel saldo degli Strumenti di finanza derivata si rimanda a quanto commentato alla nota 16. Bilancio separato 173 al 31 dicembre 2015 Nella seguente tabella è fornito il dettaglio delle Passività finanziarie con indicazione dei periodi di pagamento al 31 dicembre 2015 e al 31 dicembre 2014. (milioni di euro) Al 31 dicembre 2015 1<x<5 anni Finanziamenti da società controllate 313 5.166 3.601 9.080 244 149 7.775 8.168 Finanziamenti da banche 8 666 - 674 166 1.711 - 1.877 19 5 123 147 105 103 125 333 18 36 - 54 - 50 24 74 358 5.873 3.724 9.955 515 2.013 7.924 10.452 Finanziamenti da altri Strumenti di finanza derivata Totale Passività finanziarie >5 anni Totale Al 31 dicembre 2014 <1 anno <1 anno 1<x<5 anni >5 anni Totale Nella seguente tabella è fornita la scomposizione per tassi di interesse effettivi e valuta di denominazione, al netto degli strumenti di finanza derivata, dei finanziamenti in essere al 31 dicembre 2015. (migliaiadieuro) Al 31dicembre2015 <5% 5%<x<7,5% 7,5%<x<10% 10%<x<12,5% 12,5%<x<15% Totale Euro 997 5.102 3.673 129 - 9.901 Totale 997 5.102 3.673 129 - 9.901 Nella seguente tabella è fornito il confronto tra valore contabile e relativo valore di mercato delle Passività finanziarie non correnti al 31 dicembre 2015 ed al 31 dicembre 2014. Per le Passività finanziarie correnti, il valore di mercato approssima il valore contabile. (milioni di euro) Finanziamenti da società controllate Al 31 dicembre 2015 Al 31 dicembre 2014 Valore contabile Fair value Valore contabile Fair value 8.767 9.089 7.924 8.334 Finanziamenti da banche 666 692 1.711 1.758 Finanziamenti da altri 128 128 228 228 36 36 74 74 9.597 9.945 9.937 10.394 Strumenti di finanza derivata Totale Passività finanziarie Si evidenzia che il saldo delle Passività finanziarie correnti al 31 dicembre 2015 include esclusivamente le quote dei finanziamenti bancari, da società controllate e da altri per le quali è contrattualmente previsto il pagamento entro la fine del prossimo esercizio, con riferimento sia al capitale che agli interessi maturati. Per i dettagli circa la composizione e variazione nel saldo degli Strumenti di finanza derivata si rimanda a quanto commentato alla nota 16. Bilancio separato 174 al 31 dicembre 2015 Finanziamenti da banche La seguente tabella riporta le principali informazioni relative ai Finanziamenti da banche in essere al 31 dicembre 2015. (milioni di euro) Valore contabile al 31 dicembre 2015 Valore contabile al 31 dicembre 2014 Valore nominale al 31 dicembre 2015 - 700 700 EUR 26/11/2019 Euribor+4,25 400 Importo utilizzabile Valuta Scadenza Tasso di interesse Senior Facility Agreement - Term Loan B1 674 - RCF R1 - - - EUR 26/11/2019 Euribor+4,25 - Tranche A3 - 3 - EUR 26/11/2018 Euribor+4,25 - Tranche A4 - 168 - EUR 26/11/2018 Euribor+4,25 - Tranche B3 - 1.083 - EUR 26/11/2019 Euribor+4,50 - Tranche B4 - 480 - EUR 26/11/2019 Euribor+4,75 - Revolving - 100 - EUR 19/01/2015 Euribor+4,25 Scoperti c/c bancari - 42 - Altri ratei passivi Totale 0 1 - 674 1.877 700 1.100 La variazioni dei saldi rispetto al 31 dicembre 2014 sono principalmente riconducibili agli effetti derivanti dall’operazione di rinegoziazione in data 12 marzo 2015 del Senior Facility Agreement con nuove senior facilities con scadenza 2019 (pari a 700 milioni di euro) ed il rimborso delle tranches in essere al 30 marzo 2015 per 1.782 milioni di euro. Con l’obiettivo di ridurre l’esposizione dei finanziamenti bancari alla variazione dei tassi di interesse e di cambio, la Società ha posto in essere operazioni qualificabili come di copertura sul rischio di tasso, per un importo nozionale pari a 700 milioni di euro, il cui fair value al 31 dicembre 2015 risulta negativo per 23 milioni di euro. La copertura si estende fino a settembre 2017 ed è composta da contratti di Interest rate swap plain vanilla. Finanziamenti da società controllate La seguente tabella riporta le principali informazioni relative ai Finanziamenti da società controllate in essere al 31 dicembre 2015. (milioni di euro) Valore contabile al 31.12.2015 Valore nominale al 31.12.2015 Valore contabile al 31.12.2014 Residual Commitment Valuta Scadenza Tasso di interesse Loan Agreement 2020 Purple III Loan Agreement 2020 C 397 - 400 400 EUR 15/06/2020 4,55% 374 - 375 375 EUR 15/06/2020 4,13% Loan Agreement 2020 A 540 535 575 575 EUR 15/06/2020 4,40% Loan Agreement 2020 B 3.299 3.256 3.513 3.513 EUR 15/06/2020 4,40% Loan Agreement 2021 3.673 3.646 3.780 3.780 EUR 23/03/2021 6,85% ICL 2016 Depo I 31 - 31 31 EUR 11/01/2016 0,98% ICL 2016 Depo II ICL 2016 Depo III 59 - 59 59 EUR 11/01/2016 0,84% 100 - 100 100 EUR 13/01/2016 0,85% ICL 2015 Depo I - 40 EUR 12/01/2015 1,27% ICL 2015 Depo II - 50 EUR 12/01/2015 1,39% ICL 2015 Depo III - 50 EUR 12/01/2015 1,06% Loan Agreement 2019 149 149 150 150 EUR 30/03/2019 5,57% Loan Agreement 2020 423 424 420 420 EUR 30/03/2020 5,73% 9.045 8.150 8.528 8.528 Totale Bilancio separato 175 al 31 dicembre 2015 Le variazioni dei saldi rispetto al 31 dicembre 2014 sono principalmente riconducibili agli effetti derivanti dall’operazione di rifinanziamento conclusa dalla Società e la controllata Wind Acquistion Finance SA a marzo 2015, per i cui dettagli si rinvia a quanto sopra esposto. Al 31 dicembre 2015 i rapporti di conto corrente di corrispondenza aventi scadenza a vista e sui quali maturano interessi con cadenza trimestrale a tassi allineati a quelli di mercato ammontano a 35 milioni di euro. La quota corrente dei finanziamenti da società controllate accoglie anche al 31 dicembre 2015 un importo pari a 190 milioni di euro relativo ai depositi a breve verso la controllata Wind Acquisition Finance SA (Loan Agreement a breve termine) tutti con scadenza gennaio 2016. I depositi a breve verso la controllata stessa al 31 dicembre 2014 sono stati rimborsati il 11 gennaio 2015 e avevano un valore netto contabile pari 140 milioni di euro. Con l’obiettivo di ridurre l’esposizione dei finanziamenti da società controllate alla variazione dei tassi di interesse e di cambio, la Società ha posto in essere operazioni qualificabili come di copertura sul rischio di tasso, per un importo nozionale pari a 670.000 milioni di euro, il cui fair value al 31 dicembre 2015 risulta negativo per 31 milioni di euro. La copertura si estende fino al 2020 ed è composta da contratti di Interest rate swap plain vanilla. Finanziamenti da altri La voce, con saldo al 31 dicembre 2015 pari a 147 milioni di euro (333 milioni di euro al 31 dicembre 2014), accoglie essenzialmente: il debito finanziario per 128 milioni di euro (131 milioni di euro al 31 dicembre 2014) a fronte della capitalizzazione del diritto di appoggio del backbone, per i cui dettagli si rimanda alla nota 5; il debito versi istituti finanziari per euro 19 milioni di euro in scadenza nel 2016 (37 milioni di euro, di cui 20 milioni di quota corrente, al 31 dicembre 2014) a fronte del piano di rimborso differito del fair value degli strumenti derivati estinti in quanto a copertura di finanziamenti rimborsati nell’ambito del rifinanziamento del debito della Società effettuato nel 2010. La diminuzione della voce rispetto al 31 dicembre 2014 è essenzialmente riconducibile al rimborso anticipato per 162 milioni di euro, effettuato il 29 aprile 2015 dalla Società, della totalità del debito verso il Ministero dello Sviluppo Economico acceso nel 2011 a seguito dell’assegnazione dei diritti d'uso delle frequenze mobili. 16 STRUMENTI DI FINANZA DERIVATA Nelle tabelle che seguono sono evidenziate le posizioni in Strumenti di finanza derivata aperte al 31 dicembre 2015 e le variazioni rispetto al 31 dicembre 2014. (milioni di euro) Al 31 dicembre 2015 Fair Value (+) Al 31 dicembre 2014 Fair Value (-) Fair Value (+) Fair Value (-) - Rischio cambio - - - - - Rischio tasso - 54 - 74 - 54 - 74 15 - 6 - Totale derivati non Hedge Accounting 15 - 6 - Totale derivati 15 54 6 74 Totale Cash Flow Hedge - Derivati impliciti sui Loan Agreements Bilancio separato 176 al 31 dicembre 2015 La suddivisione degli strumenti di finanza derivata tra quota corrente e non corrente è riportata nella seguente tabella. (milioni di euro) Al 31 dicembre 2015 Al 31 dicembre 2014 Fair Value (+) Fair Value (-) Correnti Fair Value (+) Fair Value (-) - 18 - - Non correnti 15 36 6 74 Totale derivati 15 54 6 74 Per la determinazione del fair value di strumenti finanziari quotati su mercati attivi si è fatto riferimento alla relativa quotazione di mercato alla data di chiusura del presente bilancio separato. In assenza di un mercato attivo, il fair value è stato determinato facendo riferimento a prezzi forniti da operatori esterni ed utilizzando modelli di valutazione che si basano prevalentemente su variabili finanziarie oggettive, nonché tenendo conto, ove possibile, dei prezzi rilevati in transazioni recenti e delle quotazioni di strumenti finanziari assimilabili. Non risultano in essere operazioni a copertura del rischio di cambio in quanto al 31 dicembre 2015 la Società non risulta essere indebitata in valuta differente dall’Euro. Al 31 dicembre 2015 sono in essere complessivamente: operazioni di copertura, con contratti di Interest rate swap plain vanilla a fronte del rischio di tasso sui finanziamenti verso banche e controllate per un nozionale pari a 1.370 milioni di euro (1.370 milioni di euro al 31 dicembre 2014) e con fair value negativo pari a 54 milioni di euro (negativo pari a 74 milioni di euro al 31 dicembre 2014); derivati impliciti per 15 milioni di euro (6 milioni di euro al 31 dicembre 2014), relativi al fair value delle opzioni di rimborso anticipato sui Loan Agreement 2019, 2020 e 2021, per i cui dettagli si rimanda alla nota 15. 17 BENEFICI PER I DIPENDENTI Nella seguente tabella è fornita la movimentazione dei Benefici per i dipendenti per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2015. (milioni di euro) Al 31 dicembre 2014 Accantonamenti (Utilizzi) Altri movimenti Al 31 dicembre 2015 59 20 (3) (10) 66 Trattamento di fine rapporto La variazione nelle variabili attuariali ha comportato durante l’esercizio un incremento dei benefici per i dipendenti della Società di 8 milioni di euro (7 milioni di euro durante l’esercizio 2014). Al 31 dicembre 2015 gli altri movimenti includono essenzialmente la diminuzione attribuibile al conferimento avvenuto il 18 febbraio 2015 della Business Unit “Tower Development” composta da 7.377 torri e le relative funzioni, dipendenti e contratti in Galata SpA per i cui dettagli si rinvia alla nota 3 nonché il trasferimento del trattamento di fine rapporto maturato nell’esercizio in esame ai fondi di previdenza complementare ovvero al fondo di Tesoreria presso l’INPS (17 milioni di euro). Le principali assunzioni attuariali applicate nel calcolo del TFR sono le seguenti. Bilancio separato 177 al 31 dicembre 2015 Tasso medio di inflazione Tasso di attualizzazione Incremento stipendi Tasso di rotazione 2,00% 2,32% N/A 0,5%– 6% Gli effetti a conto economico sono stati i seguenti. (milioni di euro) Al 31 dicembre Al 31 dicembre 2015 2014 19 18 Costo relativo alle prestazioni di lavoro correnti Oneri finanziari Totale oneri Rendimento effettivo delle attività a servizio del piano 1 2 20 20 N/A N/A Con i benefici definiti per i dipendenti la Società è esposta ad alcuni rischi, tra cui di seguito vengono dettagliati i più significativi. Rischio di tasso di interesse. La presente valutazione della passività derivante dai benefici definiti per i dipendenti è effettuata utlizzando un tasso di attualizzazione determinato con riferimento ad un calcolo attuariale. Un decremento nel tasso comporterà un incremento della passività. Aspettative di vita e di servizio. La presente valutazione della passività derivante dai benefici definiti per i dipendenti è effettuata con riferimento alla migliore stima sulle aspettative di vita e di servizio dei dipendenti. Un incremento nelle aspettative di vita o di servizio dei dipendenti comporterà un incremento della passività. 18 FONDI Nella seguente tabella è fornita la movimentazione dei Fondi per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2015. (milioni di euro) Contenziosi Ristrutturazione personale Contributo servizio universale (DPR 19/09/1997, N. 318) Assistenza prodotti Al 31 dicembre 2014 Incrementi Utilizzi Rilasci Al 31 dicembre 2015 83 10 (20) (44) 29 - 14 (4) - 10 17 - - (12) 5 1 1 (1) - 1 24 Smantellamento e ripristino siti 38 - (14) - Altri fondi oneri 37 22 (10) - 49 176 47 (49) (56) 118 Totale fondi La tempistica dei pagamenti relativi ai fondi non correnti è, con poche eccezioni, non contrattualmente fissata e non può essere stimata con certezza. Contenziosi Il fondo, alle date rilevanti, rappresenta la stima, basata sulle migliori informazioni a disposizione, dell’onere complessivo previsto a carico della Società a seguito della chiusura di tutti i contenziosi in essere (per un dettaglio sui principali procedimenti in corso si rimanda al paragrafo principali procedimenti pendenti della nota 39). Bilancio separato 178 al 31 dicembre 2015 Ristrutturazione personale Il fondo accoglie la stima degli oneri che la Società prevede di sostenere negli esercizi futuri per l’attuazione dei piani di ristrutturazione e riorganizzazione aziendale costituiti nella prospettiva dell’efficienza e dell’ottimizzazione dei costi. L’utilizzo del fondo per 4 milioni di euro è interamente riconducibile ad incentivi all’esodo formalizzati al 31 dicembre 2015. Contributo servizio universale Il DPR 19 settembre 1997, N. 318 recante il “Regolamento di attuazione di direttive comunitarie”, prevede all’art. 3, comma 6, un meccanismo atto a ripartire il costo netto del servizio universale, qualora gli obblighi di fornitura di tale servizio rappresentino un onere iniquo per l’organismo o gli organismi incaricati di fornirlo. Durante l’esercizio a seguito delle ultime delibere emesse dall’AGCOM e alla luce dell’iter procedurale di alcuni contenziosi in atto è stato deciso di diminuire il fondo di 12 milioni di euro. Smantellamento e ripristino siti La voce accoglie la stima degli oneri di smantellamento e di rimozione di immobili, impianti e macchinari che verranno sostenuti conseguentemente a obbligazioni contrattuali che richiedano di riportare il bene nelle condizioni originali. La diminuzione del fondo durante il 2015 è riconducibile al conferimento in Galata SpA avvenuto il 18 febbraio 2015 della Business Unit “Tower Development” composta da 7.377 torri e le relative funzioni, dipendenti e contratti, per i cui dettagli si rinvia alla nota 3. Altri fondi La voce accoglie la valutazione di passività certe derivanti da obbligazioni assunte dalla Società per le quali alla data del presente bilancio viene stimato l’importo da corrispondere alla data di estinzione. In particolare, il fondo accoglie 16 milioni di euro per la passività relativa al trattamento di quiescenza connesso ai contratti di agenzia in essere alla data di bilancio e 15 milioni di euro relativi alla stima dell’onere riferibile al piano di compensation finalizzato alla retention ed incentivazione a lungo termine del management. 19 ALTRE PASSIVITA’ Le Altre passività non correnti al 31 dicembre 2015 ed al 31 dicembre 2014 ammontano rispettivamente a 138 e 160 milioni di euro. Al 31 dicembre 2015 la voce accoglie essenzialmente: per 81 milioni di euro la sospensione dell’effetto economico positivo derivante dall’operazione di sostituzione di apparati trasmissivi negli esercizi dal 2011 al 2015 che sarà rilasciato nel conto economico lungo la vita utile dei cespiti; per 34 milioni di euro il contributo in conto capitale riconosciuto nell’ambito dell'assegnazione delle frequenze (vedi nota 5) come sconto del 3% sull'ammontare complessivo della gara per l'impegno già assunto per la realizzazione delle nuove reti di utilizzo per oltre il 50% di apparati che presentano caratteristiche di ecosostenibilità ambientale. L’importo sarà rilasciato a conto economico tra gli Altri Ricavi nel momento in cui ci sarà la ragionevole certezza che veranno rispettate le condizioni previste e Bilancio separato 179 al 31 dicembre 2015 coerentemente all'ammortamento degli apparati con caratteristiche ecosotenibili che verranno acquistati e messi in esercizio per lo sviluppo della rete; per 11 milioni di euro il contributo in conto capitale riconosciuto nell'ambito della partecipazione della Società ad alcuni progetti regionali per la realizzazione di investimenti a sostegno dello sviluppo locale. L’importo sarà rilasciato a conto economico lungo la vita utile dei relativi cespiti. 20 DEBITI COMMERCIALI Nella seguente tabella è fornito il dettaglio dei Debiti commerciali al 31 dicembre 2015 ed al 31 dicembre 2014. (milioni di euro) Al 31 dicembre Al 31 dicembre 2015 2014 398 457 58 54 Debiti verso controllanti - 3 Debiti verso controllate 6 9 Debiti verso operatori telefonici Debiti verso agenti e rivenditori autorizzati Debiti verso collegate 32 - Debiti verso consociate 48 34 Altri debiti commerciali Totale Debiti commerciali 1.070 1.102 1.612 1.659 La variazione della voce in esame è riconducibile essenzialmente agli effetti derivanti dalle normali regolazioni finanziarie avvenute durante l’esercizio. I Debiti verso operatori telefonici sono relativi prevalentemente alle prestazioni di interconnessione e roaming. I Debiti verso agenti e verso rivenditori autorizzati sono derivanti dalle commissioni da corrispondere agli agenti e i rivenditori autorizzati. I Debiti verso consociate si riferiscono prevalentemente: i) al debito della Società verso Vimpelcom International Services per l’erogazione di servizi di negoziazione e firma degli accordi relativi alle condizioni economiche del roaming internazionale e ii) al debito relativo ai rapporti con operatori telefonici appartenenti al gruppo VimpelCom. Si evidenzia che rispetto al 2014 i debiti verso SPAL TLC SpA sono stati riclassificati nella voce debiti verso rivenditori autorizzati. Per maggiori dettagli si rinvia alle note 6 e 36. I Debiti verso collegate si riferiscono essenzialmente ai debiti verso Galata SpA per il contratto di servizi sottoscritto nell’ambito dell’accordo con Cellnex Telecom, per i cui dettagli si rinvia alla nota 3. I Debiti verso controllate si riferiscono ai debitii verso WIND Retail, Wind Acquisition Finance SA e Wind Acquisition Finance II SA. Per maggiori dettagli si rinvia alle note 6 e 36. La voce Altri debiti commerciali si riferisce principalmente ai debiti verso fornitori per l’acquisto di beni e servizi. L’analisi dei debiti commerciali per periodo di pagamento è fornita nella seguente tabella. (milioni di euro) -entro 12 mesi -oltre 12 mesi Totale Debiti commerciali Al 31 dicembre Al 31 dicembre 2015 2014 1.612 1.527 - 132 1.612 1.659 Bilancio separato 180 al 31 dicembre 2015 21 ALTRI DEBITI Nella seguente tabella è fornito il dettaglio degli Altri debiti al 31 dicembre 2015 ed al 31 dicembre 2014. (milioni di euro) Al 31 dicembre Al 31 dicembre 2015 2014 Debiti verso istituti previdenziali 20 22 152 163 Debiti verso il personale 20 27 Debiti verso enti governativi per contributi 10 11 Altri debiti verso controllanti 167 167 Altri debiti verso controllate 1 1 Altri debiti verso consociate - - 155 158 21 20 Debiti tributari Debiti per traffico pre-pagato da utilizzare Risconti passivi Altri debiti 100 81 Totale Altri debiti 646 650 Al 31 dicembre Al 31 dicembre 2015 2014 640 624 L’analisi degli altri debiti per periodo di pagamento è fornita nella seguente tabella. (milioni di euro) -entro 12 mesi -oltre 12 mesi Totale Altri debiti 6 26 646 650 I Debiti verso istituti previdenziali si riferiscono essenzialmente al debito per contributi sulle competenze del mese di dicembre a carico della Società e dei dipendenti ed ai contributi a carico della Società maturati sulle retribuzioni differite (prevalentemente ferie e permessi maturati e non goduti). La voce accoglie, inoltre, il debito verso l’INPS per le quote non ancora versate del TFR maturato dai dipendenti che ne hanno scelto la destinazione al Fondo di Tesoreria secondo quanto previsto dalla Legge 27 dicembre 2006, n. 296 “Legge Finanziaria 2007” e successivi Decreti e regolamenti. Nella seguente tabella è fornito il dettaglio dei Debiti tributari per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2015 e al 31 dicembre 2014. (milioni di euro) Al 31 dicembre Al 31 dicembre 2015 2014 Tassa concessione governativa 24 26 Ritenute d'acconto 10 11 IVA 91 78 Altri debiti 27 48 152 163 Totale Debiti tributari Gil altri debiti tributari accolgono, per 26 milioni di euro, di cui 21 milioni a breve termine e 5 milioni a lungo termine, (46 milioni di euro al 31 dicembre 2014), il debito verso l'Erario a fronte della chiusura dell'avviso di accertamento per adesione con l'Agenzia delle Entrate, in merito alle ritenute sugli interessi del Senior Facility Agreement del 26 maggio 2005 degli anni precedenti. Il piano di rimborso del debito è di dodici rate trimestrali a partire dal 22 maggio 2014 fino al 22 febbraio 2017, e con un tasso di interesse pari al 1%. Bilancio separato 181 al 31 dicembre 2015 I Debiti verso il personale sono relativi principalmente alla passività nei confronti dei dipendenti per ferie e permessi maturati e non goduti a fine esercizio. La diminuzione dei debiti verso il personale e dei debiti verso istituti previdenziali rispetto al 31 dicembre 2014 è dovuta principalmente a minori retribuzioni differite conseguenti all’accordo con le Organizzazioni Sindacali raggiunto il 10 ottobre 2012 che prevede la revisione dei principali istituti economici e normativi del costo del lavoro per il periodo 2013-2017. I Debiti verso enti governativi per contributi sono rappresentati dai contributi dovuti a fronte delle licenze ed autorizzazioni concesse dagli enti governativi competenti. Gli Altri debiti verso controllanti si riferiscono principalmente: i) al debito verso la controllante diretta Wind Acquisition Holdings Finance SpA sorto durante l’esercizio 2014 nell'ambito del rifinanziamento del gruppo (per 142 milioni di euro); ii) al debito della Società verso la controllante indiretta Wind Telecom SpA relativo all’erogazione di servizi (IT, marketing, personale, acquisti, etc) per i cui dettagli si rimanda al commento della nota 36. Si evidenzia che al 31 dicembre 2014 la voce accoglieva anche il debito verso la controllante indiretta Wind Telecom SpA a seguito del trasferimento da parte della Società dei debiti per imposte (IRES) in applicazione della procedura del consolidato fiscale nazionale 12 milioni di euro (credito di 13 milioni di euro al 31 dicembre 2015 per i cui dettagli si rinvia alla nota 12). I Debiti per traffico pre-pagato da utilizzare consistono nella quota parte di traffico pre-pagato, venduto dalla Società tramite SIM e ricariche, per la parte non ancora utilizzata dagli utenti a fine esercizio. I Risconti passivi derivano dalla fatturazione anticipata negli esercizi precedenti e nel corso del 2015, nel rispetto delle condizioni contrattuali, dei canoni e del contributo d’installazione (“Initial Capacity”) relativi all’uso di capacità a banda larga, con competenza economica successiva al 31 dicembre 2015. Gli Altri debiti includono principalmente i debiti verso fondi di previdenza complementare, debiti per commissioni bancarie, i depositi cauzionali ricevuti da clienti, debiti per importi incassati a fronte di crediti ceduti e altre partite residuali. 22 DEBITI PER IMPOSTE SUL REDDITO I saldi al 31 dicembre 2015, pari a 13 milioni di euro, di cui 6 milioni a breve termine e 7 milioni a lungo termine, (1 milione di euro al 31 dicembre 2014), rappresenta prevalentemente il debito per imposte sul reddito d’esercizio della Società, al netto degli acconti versati per i periodi di imposta corrispondenti. Le partite di credito e debito per IRES sono esposte tra i crediti e debiti verso controllante in quanto la Società aderisce al consolidato fiscale di Wind Telecom SpA. Bilancio separato 182 al 31 dicembre 2015 23 RICAVI Nella seguente tabella è fornito il dettaglio della voce di conto economico Ricavi al 31 dicembre 2015 ed al 31 dicembre 2014. (milioni di euro) 2015 2014 12 mesi 12 mesi Ricavi da vendita 293 216 77 - Servizi di telefonia 3.466 3.642 (176) (4,8)% 380 381 (1) (0,3)% 39 36 3 8,3% 6 6 - 0,0% - Traffico da interconnessione - Roaming internazionale - Prestazioni ad autorità giudiziarie - Altri ricavi da prestazioni Variazioni Assolute % 35,6% 118 109 9 8,3% Ricavi da prestazioni di servizi 4.009 4.174 (165) (4,0)% Totale Ricavi 4.302 4.390 (88) (2,0)% La voce mostra un decremento del 2% nel 2015 rispetto al 2014. Tale effetto è riconducibile principalmente ad un decremento dei ricavi da servizi di telefonia solo parzialmente compensato dall’incremento dei ricavi da vendita. I ricavi da Servizi di telefonia risentono del difficile contesto macroeconomico e della contrazione del mercato, mostrando una diminuzione che si è contenuta ad un 4,8% nel 2015 rispetto al 2014, grazie al sostanziale mantenimento della base clienti mobile e allo sviluppo di offerte dedicate alla navigazione internet sul mobile. L’incremento dei ricavi da vendita è principalmente attribuibile alle maggiori vendite dei terminali di telefonia mobile di fascia alta rispetto al periodo precedente. 24 ALTRI RICAVI Gli Altri ricavi ammontano a 126 milioni di euro nel 2015 (in decremento di 117 milioni di euro rispetto all’esercizio 2014) e si riferiscono principalmente al rilascio a conto economico di contributi in conto capitale, penali ed agli effetti derivanti dalla definizione di controversie e relativi accordi commerciali con alcuni fornitori. Il decremento della voce rispetto al 2014 è attribuibile essenzialmente ai minori effetti dovuti alla definizione di controversie. Bilancio separato 183 al 31 dicembre 2015 25 ACQUISTI DI MATERIALI E SERVIZI ESTERNI Nella seguente tabella è fornito il dettaglio della voce di conto economico Acquisti di materiali e servizi esterni al 31 dicembre 2015 ed al 31 dicembre 2014. (milioni di euro) 2015 2014 12 mesi 12 mesi Assolute % Traffico da interconnessione 561 609 (48) (7,9)% Costi di acquisizione clienti 181 209 (28) (13,4)% Affitti siti civili/tecnici ed altri costi di godimento 169 240 (71) (29,6)% Acquisti di materie prime, sussidiarie, di consumo e merci 295 222 73 32,9% Affitto rete di accesso locale e circuiti 382 427 (45) (10,5)% Pubblicità e servizi promozionali 100 109 (9) (8,3)% Costi per altri servizi in outsourcing 272 122 150 123,0% Costi di manutenzione e riparazione Utenze Variazioni 51 85 (34) (40,0)% 101 130 (29) (22,3)% (6,7)% Roaming nazionale ed internazionale 28 30 (2) Consulenze e prestazioni professionali 42 36 6 16,7% Variazione rimanenze (6) 3 (9) (300,0)% Altri costi per servizi 141 133 8 6,0% 2.317 2.355 (38) (1,6)% Totale Acquisti di materiali e servizi esterni La variazione della voce è dovuta essenzialmente all’effetto combinato delle seguenti voci rispetto al 31 dicembre 2014: decremento di 71 milioni di euro nei costi per Affitti siti civili/tecnici ed altri costi di godimento beni di terzi e di 29 milioni di euro nei costi per Utenze riconducibili essenzialmente all’effetto derivante dal conferimento avvenuto il 18 febbraio 2015 della Business Unit “Tower Development” composta da 7.377 torri e le relative funzioni, dipendenti e contratti in Galata SpA, per i cui dettagli si rinvia alla nota 3; decremento di 48 milioni di euro nei costi per Traffico da interconnessione principalmente dovuto alla diminuzione delle tariffe ed al decremento dei volumi degli SMS e MMS uscenti; decremento di 45 milioni di euro nei costi per Affitti rete di accesso locale e circuiti principalmente dovuto ad una diminuzione dei volumi per quanto riguarda i servizi WLR, ULL e Bitstream; decremento di 34 milioni di euro nei costi per Manutenzione e riparazione riconducibile essenzialmente ad una ottimizzazione dei contratti di manutenzione della rete e dei sistemi informatici; decremento di 28 milioni di euro nei Costi Acquisizione Clienti a seguito della diminuzione delle commissioni sulle attivazioni e sulla vendita delle ricariche telefoniche; incremento di 150 milioni di euro nei costi per Altri servizi in outsourcing principalmente dovuto al contratto di servizi con Galata SpA sottoscritto nell’ambito dell’accordo con Cellnex Telecom, per i cui dettagli si rinvia alla nota 3; incremento netto di 64 milioni di euro nei costi per Acquisti di materie prime, sussidiarie, di consumo e merci e Variazione rimanenze principalmente dovuto all’incremento dei costi unitari di acquisto come effetto dello spostamento delle vendite verso terminali di fascia alta. Bilancio separato 184 al 31 dicembre 2015 Si evidenzia che la voce consulenze e prestazioni professionali include i compensi maturati nell’esercizio per le cariche ricoperte dai membri del Collegio sindacale, pari a 166 migliaia di euro, nonché i compensi maturati nell’esercizio a fronte delle attività svolte dalla società di revisione, pari a 1.244 migliaia di euro (i corrispettivi spettanti per la revisione legale del bilancio di esercizio al 31 dicembre 2015 sono pari a 887 migliaia di euro). Nell’Assemblea ordinaria degli azionisti della Società del 6 marzo 2015 non sono stati riconosciuti compensi agli Amministratori della stessa. 26 ALTRI COSTI OPERATIVI Nella seguente tabella è fornito il dettaglio della voce di conto economico Altri costi operativi al 31 dicembre 2015 ed al 31 dicembre 2014. 2015 2014 12 mesi 12 mesi Assolute % 102 111 (9) (8,1)% (125,0)% (milioni di euro) Svalutazione di crediti commerciali e attività correnti Variazioni Accantonamenti ai fondi per rischi e oneri (3) 12 (15) Contributi annuali su licenze e frequenze 38 33 5 15,2% Altri costi operativi 17 22 (5) (22,7)% 154 178 (24) (13,5)% Totale Altri costi operativi La diminuzione rispetto al 2014 degli accantonamenti per rischi e oneri risente del rilascio del fondo per il Contributo al Servizio Universale per 12 milioni di euro, per i cui dettagli si rinvia alla nota 18, mentre la diminuzione durante l’esercizio 2015 della svalutazione dei crediti commerciali è in linea con la contrazione dei ricavi. 27 COSTI DEL PERSONALE Nella seguente tabella è fornito il dettaglio della voce di conto economico Costi del personale al 31 dicembre 2015 ed al 31 dicembre 2014. 2015 2014 12 mesi 12 mesi Assolute % 244 259 (15) (5,8)% Oneri sociali 67 69 (2) (2,9)% Altri costi del personale 11 12 (1) (8,3)% Trattamento di fine rapporto 18 18 - 0,0% (Costi capitalizzati per lavori interni) (61) (59) (2) 3,4% Totale costi del personale 279 299 (20) (6,7)% (milioni di euro) Stipendi Variazioni La variazione rispetto all’esercizio precedente è riconducibile principalmente agli effetti derivanti dall’accordo sindacale del 29 luglio 2014 che ha previsto l’attivazione di contratti di solidarietà per un periodo di 18 mesi (a partire da settembre 2014) nonché dalla diminuzione del numero medio dei dipendenti di 89 unità durante il 2015, principalmente come effetto derivante dal conferimento avvenuto il 18 febbraio 2015 della Business Unit “Tower Development” composta da 7.377 torri e le relative funzioni, dipendenti e contratti in Galata SpA, per i cui dettagli si Bilancio separato 185 al 31 dicembre 2015 rinvia alla nota 3. Tali effetti sono stati solo parzialmente compensati dagli aumenti dei minimi contrattuali da aprile 2014, come previsto dal Contratto Nazionale di Lavoro in vigore fino al 31 dicembre 2014. Il numero puntuale dei dipendenti è il seguente. 2015 2014 12 mesi 12 mesi Dirigenti 119 123 Quadri 619 617 5.413 5.473 6.151 6.213 Impiegati Numero puntuale dipendenti Il numero medio dei dipendenti è il seguente. 2015 2014 12 mesi 12 mesi Dirigenti 121 126 Quadri 614 619 5.437 5.494 6.172 6.239 Impiegati Numero medio dipendenti 28 COSTI DI RISTRUTTURAZIONE La voce che presenta un saldo di 19 milioni di euro al 31 dicembre 2015 si riferisce prevalentemente alla stima degli oneri che la Società prevede di sostenere per l’attuazione dei piani di ristrutturazione e riorganizzazione aziendale costituiti nella prospettiva dell’efficienza e dell’ottimizzazione della struttura dei costi ed è riconducibile per 14 milioni di euro al fondo per ristrutturazione del personale e per 5 milioni di euro ad altri fondi per contratti onerosi. 29 AMMORTAMENTI Nella seguente tabella è fornito il dettaglio della voce di conto economico Ammortamenti al 31 dicembre 2015 ed al 31 dicembre 2014. (milioni di euro) 2015 2014 12 mesi 12 mesi Assolute Variazioni % (1,4)% Ammortamento Immobili, impianti e macchinari 681 691 (10) - Attrezzature industriali e commerciali - Impianti e macchinari 11 11 - 0,0% - Altri beni 19 21 (2) (9,5)% 111 114 (3) (2,6)% 192 192 - 0,0% Ammortamenti di Attività immateriali a vita utile definita - Diritti di brevetto industriale e di utilizzazione di opere dell'ingegno - Concessioni, licenze, marchi e diritti simili - Altre attività immateriali Totale Ammortamenti 158 185 (27) (14,6)% 1.172 1.214 (42) (3,5)% Bilancio separato 186 al 31 dicembre 2015 Gli ammortamenti si decrementano di 42 milioni di euro rispetto al 2014, di cui: 12 milioni di euro relativi agli Immobili impianti e macchinari per effetto principalmente dal conferimento avvenuto il 18 febbraio 2015 della Business Unit “Tower Development” composta da 7.377 torri e le relative funzioni, dipendenti e contratti in Galata SpA, per i cui dettagli si rinvia alla nota 3, e 30 milioni di euro relativi alle Attività immateriali essenzialmente a fronte del trend decrescente delle capitalizzazioni dei costi acquisizioni clienti. 30 SVALUTAZIONI /RIPRISTINI DI ATTIVITA’ NON CORRENTI Nella seguente tabella è fornito il dettaglio della voce di conto economico Svalutazioni di Attività non correnti al 31 dicembre 2015 ed al 31 dicembre 2014. (milioni di euro) Ripristini (Svalutazioni) di immobili, impianti e macchinari Ripristini (Svalutazioni) di attività immateriali Totale Ripristini (Svalutazioni) di attività non correnti 2015 2014 12 mesi (28) 12 mesi (12) Variazioni Assolute (16) % 133,3% (2) - (2) n.s. (30) (12) (18) 150,0% La voce si riferisce principalmente alle svalutazioni delle immobilizzazioni in corso per le quali non si ritiene ci siano più i presupposti di recuperabilità per 26 milioni di euro, di cui 24 milioni di euro relative a immobili impianti e macchinari e 2 milioni di euro relativi ad attività immateriali. 31 PLUSVALENZE (MINUSVALENZE) DA REALIZZO DI ATTIVITA’ NON CORRENTI Nella seguente tabella è fornito il dettaglio della voce di conto economico Plusvalenze (minusvalenze) da realizzo di attività non correnti al 31 dicembre 2015 ed al 31 dicembre 2014. (milioni di euro) Plusvalenze da cessione di immobili, impianti e macchinari Minusvalenze da cessione di immobili, impianti e macchinari Totale Plusvalenze (minusvalenze) da realizzo di attività non correnti Variazioni 2015 2014 12 mesi 12 mesi Assolute % 493 - 493 n.s. (9) (5) (4) 80,0% 484 (5) 489 n.s. La variazione rispetto all’esercizio precedente è riferibile essenzialmente alla plusvalenza di 490 milioni di euro derivante dalla cessione del 90% di Galata SpA, per i cui dettagli si rinvia alla nota 3. 32 PROVENTI FINANZIARI Nella seguente tabella è fornito il dettaglio della voce di conto economico Proventi finanziari al 31 dicembre 2015 ed al 31 dicembre 2014. (milioni di euro) 2015 2014 12 mesi 12 mesi Variazioni Assolute % 71,4% Proventi da strumenti finanziari derivati no hedge accounting 12 7 5 Altri proventi finanziari 95 61 34 55,7% 107 68 39 57,4% Totale Proventi finanziari Bilancio separato 187 al 31 dicembre 2015 Gli altri proventi finanziari accolgono essenzialmente al 31 dicembre 2015 interessi finanziari per 95 milioni di euro maturati sui crediti finanziari verso la controllante Wind Acquistion Holdings Finance SpA (61 milioni di euro al 31 dicembre 2014) in virtù degli accordi intercompany siglati il 23 aprile 2014 e il 4 agosto 2014, per i cui dettagli si rinvia alla nota 6. La voce mostra anche un incremento riconducibile essenzialmente all’inefficacia positiva rilevata sui derivati di copertura, per 5 milioni di euro, a cui si somma l’effetto derivante dalla valutazione al fair value dei derivati impliciti sui Loan Agreement 2019, 2020 e 2021, che durante il 2015 ha comportato la rilevazione di un provento pari a 7 milioni di euro, rispetto ai proventi per 4 milioni di euro e oneri per 61 milioni di euro durante il 2014. 33 ONERI FINANZIARI Nella seguente tabella è fornito il dettaglio della voce di conto economico Oneri finanziari al 31 dicembre 2015 ed al 31 dicembre 2014. 2015 2014 12 mesi 12 mesi Assolute % Finanziamenti bancari (117) (176) 59 (33,5)% Finanziamenti da società controllate (580) (634) 54 (8,5)% (1) (2) 1 (50,0)% Effetti hedge accounting Oneri da strumenti finanziari derivati no hedge accounting (31) (42) 11 (26,2)% (13) (61) 48 (78,7)% Svalutazione di attività finanziarie (18) - (18) n.s. (milioni di euro) Variazioni Interessi da: Attualizzazione fondi Altri Totale Oneri finanziari (42) (23) (19) 82,6% (802) (938) 136 (14,5)% Il saldo della voce accoglie essenzialmente gli interessi passivi maturati sulle passività finanziarie in essere alla data del 31 dicembre 2015, per i cui dettagli si rimanda al commento della nota 15, a cui si somma l’effetto negativo dell’hedge accounting per 31 milioni di euro (42 milioni di effetto negativo al 31 dicembre 2014) e l’inefficacia negativa rilevata sui derivati di copertura, per 13 milioni di euro. La diminuzione degli interessi da finanziamenti bancari è attribuibile all’operazione di rinegoziazione del Senior Facility Agreement, effettuata il 30 marzo 2015, che ha comportato: i) la diminuzione del nozionale a 700 milioni di euro attraverso rimborsi parziali; ii) la rimodulazione della scadenza dal 2018 al 2019, e iii) il rilascio a conto economico di 34 milioni di euro di oneri sospesi relativi alle tranche rimborsate; per maggiori dettagli si rinvia alla nota15. Gli interessi finanziari da finanziamenti da società controllata si decrementano nel periodo rispetto al 2014 a seguito delle operazioni di rifinaziamento poste in essere nel 2014 (per i cui dettagli si rimanda a quanto commentato nel bilancio separato al 31 dicembre 2014) che hanno comportato una diminuzione del tasso di interesse effettivo sul debito a cui si è aggiunta il nuovo finanziamento intercompany del 30 marzo 2015 per un importo complessivo pari a 775 milioni di euro e scadenza 2020 e per i cui dettagli si rinvia alla nota 15. Bilancio separato 188 al 31 dicembre 2015 L’incremento degli altri oneri finanziari è principalmente dovuta all’effetto positivo per 31 milioni di euro al 31 dicembre 2014 relativo al rilascio di un fondo finanziario rilevato nel 2013. 34 UTILI (PERDITE) SU CAMBI - NETTE Nella seguente tabella è fornito il dettaglio della voce di conto economico Utili (perdite) su cambi - nette al 31 dicembre 2015 ed al 31 dicembre 2014. Variazioni 2015 2014 12 mesi 12 mesi Assolute % Utili su cambi realizzati 4 1 3 300,0% Utili su cambi da valutazione 1 - 1 n.s. Utili su cambi 5 1 4 400,0% 18 2 16 800,0% (milioni di euro) Perdite su cambi realizzate Perdite su cambi da valutazione 3 - 3 n.s. 21 2 19 950,0% (16) (1) (15) n.s. Perdite su cambi Utili (perdite) su cambi – nette 35 IMPOSTE Nella seguente tabella è fornito il dettaglio della voce di conto economico Imposte al 31 dicembre 2015 ed al 31 dicembre 2014. (milioni di euro) Imposte correnti dell'esercizio 2015 2014 12 mesi 12 mesi Variazione Assolute % (58) (69) 11 Imposte esercizi precedenti 49 4 45 (15,94)% n.s. Imposte differite 76 17 59 347,1% Totale Imposte 67 (48) 115 (239,6)% Al 31 dicembre 2015 la voce è costituita: per 58 milioni di euro da imposte correnti sul reddito (di cui 26 milioni di euro per onere da consolidato fiscale “IRES” ed 32 milioni di euro per IRAP) maturate sul reddito fiscale dell’esercizio 2015; per 49 milioni di euro per gli effetti derivanti dalla revisione delle imposte relative ad esercizi precedenti, di cui 10 milioni di euro di effetto negativo sulle imposte differite; per 76 milioni di euro da imposte differite derivanti da rilascio di differite attive per 4 milioni di euro, riconducibili essenzialmente alla variazione delle differenze temporanee sui fondi e sull’attivo non corrente, e dal rilascio di differite passive per 80 milioni di euro, riconducibili alla variazione delle differenze temporanee sulle immobilizzazioni. Bilancio separato 189 al 31 dicembre 2015 Di seguito è rappresentata la riconciliazione tra aliquota di imposta teorica ed effettiva per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2015 e al 31 dicembre 2014. (milioni di euro) Anno 2015 Aliquota fiscale teorica Risultato prima delle imposte Anno 2014 27,50% 27,50% 230 (301) 63 Imposte IRES teoriche Costi/ricavi non deducibili/non imponibili (83) (61) 5 - 83 Effetto cambio aliquota (53) - Rettifica imposte anni precedenti (48) (4) Imposte differite attive non rilevate Imposte IRES effettive (correnti e differite) Aliquota IRES effettiva (99) 1 (42,9)% (0,2)% 32 IRAP Imposta effettiva da conto economico Aliquota fiscale complessiva 47 (67) (29,0)% 48 (15,9)% Con riferimento alla suddetta tabella di riconciliazione dell’aliquota fiscale teorica con quella effettiva, occorre rilevare che l’analisi è stata svolta con riferimento all’IRES. E’ stato comunque evidenziato il costo addebitato a conto economico per l’IRAP per consentire una riconciliazione con il saldo riportato alla voce imposte. 36 RAPPORTI CON ENTITÀ CORRELATE Rapporti economici e patrimoniali con entità correlate Si specifica che i rapporti con entità correlate rientrano nella normale attività di gestione e che, dal punto di vista economico, sono stati contrattualizzati a condizioni di mercato e sono dovuti prevalentemente a rapporti con operatori telefonici. Con riferimento ai rapporti di WIND con la controllante indiretta Wind Telecom SpA si evidenzia che la Società riceve servizi relativi principalmente a IT, marketing, personale, acquisti, etc, mentre per quanto riguarda i rapporti con la società correlata Vimpelcom International Services, WIND riceve servizi di negoziazione e firma degli accordi relativi alle condizioni economiche del roaming internazionale. Con riferimento ai rapporti con la controllante Wind Acquisition Holdings Finance SpA, il 23 aprile 2014 e il 4 agosto 2014 sono stati sottoscritti due contratti di finanziamento infragruppo in virtù dei quali la Società ha concesso alla controllante rispettivi prestiti per un importo nominale fino a 925 milioni di euro e fino a 75 milioni di euro, di cui il primo totalmente erogato e il secondo erogato per 43,7 milioni di euro al 31 dicembre 2015. Per maggiori dettagli si rinvia alla nota 6. Con riferimento ai rapporti con la società collegata Galata SpA si evidenzia che sono relativi al contratto di servizi sottoscritto con la Società per la fornitura di una vasta gamma di servizi per i cui dettagli si rinvia alla nota 3. Bilancio separato 190 al 31 dicembre 2015 Inoltre, si evidenzia che, il 23 aprile 2014, il credito finanziario intercompany sottoscritto il 29 novembre 2010 tra la Società e la controllante indiretta Wind Telecom SpA è stato compensato, per 163 milioni di euro, con una parte del debito per imposte (IRES) trasferito dalla Società a Wind Telecom SpA a seguito dell'adesione al contratto consolidato fiscale nazionale con Wind Telecom SpA; il rimanente debito tra WIND e la controllante indiretta Wind Telecom SpA, per 142 milioni di euro, è stato trasferito nella stessa data da quest’ultima alla controllante diretta Wind Acquisition Holdings Finance SpA. La Società non detiene al 31 dicembre 2015, né ha detenuto nel corso del periodo, azioni proprie della Società né azioni della controllante WIND Acquisition Holdings Finance SpA o della controllante indiretta Wind Telecom SpA, né direttamente, né per il tramite di fiduciarie. Di seguito si riportano sinteticamente i principali effetti economici e patrimoniali delle operazioni realizzate nell'esercizio a seguito dei rapporti con entità correlate. (migliaia di euro) Armenija Telefon Kompani DiGi (Malaysia) DTAC/UCOM (Thailand) GrameenPhone (Bangladesh) KaR-Tel Kievstar Maritim Communication Partner AS Mobitel LLC Georgia Orascom Telecom Algeria SpA Orascom Telecom Bangladesh Ltd. Orascom Telecom Holding SAE Pakistan Mobile Communications Ltd. SKY MOBILE LLC Telenor Magyarorszag KFT (Hungary) Telenor Mobile Communications AS Telenor Pakistan (Pakistan) Telenor Serbia (Serbia) Unitel Vimpelcom ltd VimpelCom Lao Co, Ltd Vympel-Kommunikacii WIND Acquisition Holdings Finance SpA Wind Telecom SpA* Wind Acquisition Finance SA Wind Acquisition Finance II SA Wind Finance SL SA WIND Retail Srl Galata SpA SPAL TLC SpA** Vimpelcom International services Tacom LLC (Tajikistan) Telenor Sverige AB VimpelCom Amsterdam B.V. Cosmo Bulgaria Mobile EAD Esercizio chiuso al 31 dicembre 2015 Ricavi Proventi/ (oneri) finanziari Costi Crediti comm. Crediti diversi Crediti/(Debiti) finanziari Debiti comm. Debiti diversi 14 9 8 79 91 744 9 160 9 93 1 172 184 5 59 6 2.019 1.104 44 279 41.704 1.248 99.188 33 15 74 147.351 94.552 (591.754) (20) (497.222) 3 2 22 40 7 23.202 263 7 259 20 31 1 125 19 2 43 3 0 7.856 6.924 26.954 142.764 9.500 15.443 1 74 233.565 1 6 1 29 7 658 178 402 336 267 27 1 49 2 1 34.367 22 36.354 78 4.979 2.103 36.112 2.620 8 4.170 1.441 938 4.565 57.014 1.122.262 (9.040.642) (35.019) (7.953.399) 30 4 6 45 35 9.456 72 9 17 1.977 2 15 16 2 49 1 1.423 816 5.178 31.814 35.097 10 86.074 141.985 24.894 1.444 90 413 168.826 Totale * i crediti verso Wind Telecom SpA si riferiscono per 13.294 migliaia di euro al trasferimento, da parte di WIND Telecomunicazioni SpA dei crediti per imposte (IRES) a seguito dell'adesione al consolidato fiscale nazionale con Wind Telecom SpA. ** i ricavi verso SPAL TLC SpA includono quanto fatturato da WIND Telecomunicazioni SpA per la vendita di ricariche telefoniche (90.186 migliaia di euro). Il 15 luglio 2015 la Società ha perso la qualità di socio in SPAL TLC SpA per cui i relativi saldi di credito e debito sono stati riclassificati verso terzi. Amministratori Nel 2015 agli Amministratori di WIND Telecomunicazioni SpA, identificati come “Key Management Personnel”, non sono stati riconosciuti compensi in quanto non deliberati dall’Assemblea ordinaria degli azionisti. Bilancio separato 191 al 31 dicembre 2015 Nel corso dell’ esercizio 2015 non sono state effettuate operazioni con Amministratori. 37 INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO La tabella seguente evidenzia l’ammontare della posizione finanziaria netta della Società con il dettaglio delle sue principali componenti, già commentate nelle precedenti note 6, 15 e 16 relative alle voci di bilancio patrimoniali aventi natura finanziaria. Al 31 dicembre Al 31 dicembre (milioni di euro) 2015 2014 Finanziamenti da società controllate 8.767 7.924 Finanziamenti da banche 666 1.711 Finanziamenti da altri 128 228 Strumenti di finanza derivata 36 74 9.597 9.937 313 244 8 166 Finanziamenti da altri 19 105 Strumenti di finanza derivata 18 0 358 515 INDEBITAMENTO FINANZIARIO LORDO TOTALE 9.955 10.452 Disponibilità liquide e mezzi equivalenti (237) (141) Passività finanziarie non correnti Finanziamenti da società controllate Finanziamenti da banche Passività finanziarie correnti Crediti finanziari Attività finanziarie correnti Strumenti di finanza derivata Crediti finanziari Attività finanziarie non correnti INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO (20) (21) (20) (21) (15) (6) (1.109) (992) (1.124) (998) 8.574 9.292 L’indebitamento finanziario netto non include i depositi cauzionali pari a 5 milioni di euro e a 4 milioni di euro rispettivamente al 31 dicembre 2015 ed al 31 dicembre 2014. 38 RENDICONTO FINANZIARIO Il flusso di cassa generato dall’attività operativa, pari a 826 milioni di euro nell’esercizio 2015, si è decrementato di 20 milioni di euro rispetto al precedente esercizio principalmente per effetto delle variazioni del capitale circolante legate al regolamento di attività e passività correnti. L’attività d’investimento ha assorbito cassa durante l’esercizio 2015 per un ammontare complessivo di 140 milioni di euro, in decremento di 1.389 milioni di euro rispetto al precedente esercizio, principalmente per effetto di: i) la cessione di Galata SpA, per i cui dettagli si rinvia alla nota 3, ii) l’incremento negli investimenti in immobilizzazioni per 24 milioni di euro principalmente nella tecnologia LTE e iii) l’erogazione alla controllante Wind Acquisition Holdings Finance SpA di circa 31 milioni di euro (durante l’esercizio 2014 erano stati erogati a Wind Acquisition Holdings Bilancio separato 192 al 31 dicembre 2015 Finance SpA 938 milioni di euro solo parzialmente compensati dalla chiusura del credito finanziario della Società verso la controllante indiretta Wind Telecom SpA per 163 milioni). Nel corso dell’esercizio 2015 l’attività di finanziamento ha assorbito cassa per 590 milioni di euro principalmente per effetto: del rimborso delle tranche Senior Facility Agreement in essere al 30 marzo 2015 per 1.782 milioni di euro; dell’erogazione, il 30 marzo 2015, a favore della Società, di un nuovo finanziamento intercompany di 775 milioni di euro dalla controllata Wind Acquistion Finance SA, a seguito dell’operazione di collocamento da parte della controllata di obbligazioni Senior Secured Notes con scadenza 2020; della rinegoziazione di nuove senior facilities con scadenza 2019 (pari a 700 milioni di euro) effettuata in data 12 marzo 2015; del rimborso di 100 milioni di euro della tranche Revolving del Senior Facility Agreement; del pagamento di 24 milioni di euro di fee principalmente correlate all’operazione di rifinanziamento finalizzata il 30 marzo 2015; del rimborso, di 20 milioni di euro, di parte del debito verso istituti finanziari a fronte del piano di rimborso differito del fair value degli strumenti derivati estinti nell’ambito del rifinanziamento del debito di WIND del 26 novembre 2010; del rimborso a gennaio 2015 dei finanziamenti intercompany a breve termine alla controllata Wind Acquisition Finance SA per un totale di 840 milioni di euro; dell’erogazione durante il 2015 di nuovi finanziamenti intercompany a breve termine dalla controllata Wind Acquisition Finance SA per un totale di 890 milioni di euro; del rimborso di 162 milioni di euro della totalità del debito verso il Ministero dello Sviluppo Economico acceso nel 2011 a seguito dell’assegnazione dei diritti d'uso delle frequenze mobili. Inoltre, l’attività di finanziamento include al 31 dicembre 2015 il rimborso dello scoperto di conto corrente pari a 42 milioni di euro. Nel corso del 2014 l’attività di investimento aveva generato cassa per 698 milioni di euro, principalmente per effetto di nuove emissioni di finanziamenti intercomany dalla controllata Wind Acquisition Finance SA, pari ad un valore nominale di 7.867 milioni di euro, il rimborso anticipato di finanziamenti intercomany dalla controllata Wind Acquisition Finance SA e finanziamenti bancari effettuati nel corso del 2014 per un valore nominale complessivamente pari a 6.462 milioni di euro, il pagamento di fee per 504 milioni di euro principalmente correlate all’emissioni da parte della controllata delle nuove Senior Notes con scadenza 2021, 2020 e 2019, il rimborso di 81 milioni di euro del debito verso il Ministero dello Sviluppo Economico, il rimborso di 52 milioni di euro del debito verso istituti finanziari a fronte del piano di rimborso differito del fair value degli strumenti derivati estinti nell’ambito del rifinanziamento del debito di gruppo del 26 novembre 2010 e l’incremento di scoperto di conto corrente per 26 milioni di euro. Si evidenzia che ai fini di assicurare una migliore comparabilità delle voci nei due periodi a confronto, sono state operate riclassifiche ai saldi al 31 dicembre 2014 delle Informative Aggiuntive al Rendiconto Finanziario con i seguenti effetti: maggiori Interessi pagati su finanziamenti/bond per 22 milioni di euro. Bilancio separato 193 al 31 dicembre 2015 39 ALTRE INFORMAZIONI Principali procedimenti pendenti La Società è soggetta a diverse procedure giuridiche derivanti dal normale svolgimento delle attività. Di seguito viene fornita l’informativa sui principali procedimenti pendenti al 31 dicembre 2015, ad eccezione dei casi in cui gli oneri derivanti dall’eventuale soccombenza non possano essere quantificati e dei casi in cui l’eventuale soccombenza non sia ritenuta probabile. Procedimenti con agenti Risultano pendenti, in diverse fasi di giudizio, alcuni procedimenti relativi alla risoluzione di contratti di agenzia. Gli agenti lamentano il mancato pagamento da parte di WIND di indennità, tra cui l'indennità prevista dall'art. 1751 del Codice Civile. Procedimenti in materia di pubblicità ingannevole e pratiche commerciali scorrette Ai sensi del Decreto Legislativo n. 146/2007, l’Antitrust ha il potere di avviare procedimenti relativi a pratiche commerciali scorrette e pubblicità ingannevoli e di erogare sanzioni fino a un massimo di 5 milioni di euro per ciascun procedimento (importo ridefinito dalla legge n. 135/12 di agosto 2012). Nel corso del 2015 si sono chiusi tre procedimenti avviati dall’AGCM nei confronti di WIND per pratiche commerciali scorrette con il pagamento di sanzioni per un totale di euro 1,2 milioni di euro e l’ordine di cessare la presunta pratica scorretta. WIND ha appellato dinanzi al TAR Lazio le sanzioni. In relazione ad uno dei procedimenti chiusi, AGCM ha avviato e concluso con una ulteriore sanzione di 350 migliaia di euro nei confronti di WIND un procedimento per inottemperanza all’ordine di cessare la presunta pratica scorretta; WIND ha provveduto ad impugnare al TAR Lazio anche tale ultimo provvedimento di inottemperanza. Il relativo procedimento è in corso. Indagini da parte dell’Agenzia delle Entrate L’Agenzia delle Entrate (“ADE”) ha effettuato una verifica fiscale sulle banche finanziatrici del Senior Facility Agreement del 24 Novembre 2010 (“SFA”) ed ha accertato la mancata applicazione dell’imposta sostitutiva sullo SFA. Ogni banca finanziatrice è responsabile del versamento dell’imposta sostitutiva accertata sulla propria quota dello SFA ma può richiedere l’indennizzo a WIND. Il diritto all’indennizzo è già stato esercitato e l’avviso di accertamento sta per essere impugnato dalle banche finanziatrici del SFA in accordo con WIND. Nel corso del primo semestre del 2015, ADE ha revocato due avvisi di accertamento emessi nei confronti di alcune Banche Finanziatrici ai sensi dello SFA, in quanto l’imposta non è dovuta. Conseguentemente ADE ha notificato la rinuncia al contenzioso per tali avvisi di accertamento. Durante il quarto trimestre 2013, la Guardia di finanza (“GDF”) ha avviato una verifica su WIND Telecomunicazioni SpA con riferimento alle imposte sul reddito ed alle ritenute alla fonte. La verifica si è conclusa il 18 aprile 2014 con un processo verbale di constatazione contestando, ai fini delle imposte sul reddito, la deducibilità di alcuni oneri finanziari sostenuti da Wind Acquisition Finance SpA (poi fusa in WIND Telecomunicazioni SpA) con riferimento al periodo d’imposta 2005. Le contestazioni sollevate dalla GDF sono state confermate dall’ADE che in data 17 novembre 2014 ha notificato il relativo avviso di accertamento. L’importo delle maggiori imposte sul reddito contestate con tale avviso di accertamento è pari a circa 10,5 milioni di euro più sanzioni ed interessi. A seguito della presentazione dell’istanza di accertamento con adesione, in data 15 aprile 2015 la Società, a soli scopi deflattivi del Bilancio separato 194 al 31 dicembre 2015 contenzioso, ha definito tramite adesione il suddetto rilievo impegnandosi a pagare all’ADE, tramite 12 rate trimestrali, imposte pari a circa 10,5 milioni di euro più sanzioni (pari a circa 3,5 milioni di euro) ed interessi (pari a circa 117 migliaia di euro). Attività e passività potenziali Di seguito si segnalano le passività potenziali di WIND al 31 dicembre 2015. Procedimenti in materia di campi elettromagnetici Esistono procedimenti pendenti riguardanti l’installazione di stazioni radio base. I procedimenti sono dovuti alle emissioni relative ai campi elettromagnetici. Verifica compensi dealer Nel 2001 WIND ha ricevuto una contestazione ad opera della Amministrazione finanziaria in merito al trattamento fiscale adottato negli anni 1999, 2000 e 2001 in relazione ad alcuni compensi corrisposti nei confronti di dealer. Con riferimento al giudizio relativo agli anni 1999 e 2001 WIND ha ottenuto un giudicato favorevole in Corte di Cassazione. Rimane pendente il giudizio in Corte di Cassazione per l’anno 2000. Il valore della controversia ammonta complessivamente a circa 4 milioni di euro più sanzioni ed interessi. WIND/Crest One SpA Crest One SpA (“Crest One”) ha avviato un procedimento contro WIND per: (i) il rimborso di un importo di circa 16 milioni di euro precedentemente versati a WIND a titolo di IVA in esecuzione di un contratto di distribuzione tra le parti, e (ii) il risarcimento dei danni che Crest One asserisce di aver subito relativi al pagamento di tale imposta a WIND. Il Tribunale di Roma ha rigettato la richiesta di Crest One la quale ha appellato tale decisione dinanzi alla Corte d’Appello competente. La prossima udienza è fissata per il 30 gennaio 2018. WIND-Autorità Antitrust (procedimento A/357) Con decisione del 3 agosto 2007, l'Autorità Italiana Antitrust ha chiuso il procedimento A/357 condannando WIND e Telecom Italia per abuso di posizione dominante nel mercato all'ingrosso della terminazione relativamente all’applicazione, a favore delle rispettive divisioni interne e a scapito dei concorrenti di rete fissa, di condizioni economiche e tecniche per le chiamate fisso/mobile on net (chiamate fisso-mobile originate e terminate su rete WIND) e intercom (chiamate effettuate dai soggetti business all’interno delle rispettive aziende) più favorevoli. Il 31 agosto 2008 WIND ha pagato la sanzione inflittale di 2 milioni di euro e le è stato ordinato di cessare le condotte di cui sopra. Tutte le vie legali esperite da WIND per ottenere l’annullamento della decisione si sono definitivamente concluse il 1 ottobre 2015 senza alcuna modifica dell’esito del giudizio. Fastweb/WIND In data 2 Gennaio 2014, Fastweb ha notificato a WIND un atto di citazione basato sul procedimento antitrust A/357 che ad Agosto 2007 ha condannato WIND e Telecom Italia per abuso di posizione dominante nel mercato all’ingrosso della terminazione in favore delle rispettive divisioni commerciali interne e a danno dei concorrenti nel mercato fisso (cioè applicazione discriminatoria interna-esterna di condizioni economiche e tecniche per le chiamate fisso-mobile on net e intercom ai clienti business). Tra le varie questioni, WIND ha sollevato eccezione di avvenuta prescrizione per Bilancio separato 195 al 31 dicembre 2015 deposito fuori termine. Il 10 dicembre 2015 il giudice ha deciso di rimettere ogni decisione nel merito sulla pretesa vantata da Fastweb al Collegio del Tribunale e ha fissato la prossima udienza per il 30 marzo 2016. Garanzie La Società non ha prestato, né direttamente né indirettamente garanzie a favore di controllanti e di imprese sottoposte a controllo di quest’ultime. Al 31 dicembre 2015 le garanzie reali prestate dalla Società a fronte di debiti sono rappresentate da: privilegio speciale, ai sensi dell’art. 46 del T.U.B., su beni, presenti e futuri, della Società così come individuati nello specifico atto, a favore delle banche finanziatrici del contratto di finanziamento denominato Senior Facilities Agreement, come di volta in volta modificato ed integrato, e di altre parti creditrici specificate nel relativo atto di privilegio; pegno su marchi e diritti di proprietà intellettuale della Società, così come identificati nello specifico atto, a favore delle banche finanziatrici ai sensi del Senior Facility Agreement, come di volta in volta modificato ed integrato, e delle altre parti creditrici specificate nel relativo atto di pegno; pegno su 12.006.200 azioni rappresentative del 100% del capitale sociale della controllata Wind Acquisition Finance SA possedute da WIND Telecomunicazioni SpA in favore di un pool di banche ai sensi e per gli effetti del relativo atto di pegno; pegno di diritto inglese su un conto corrente di WIND Telecomunicazioni SpA, a favore delle banche finanziatrici ai sensi del Senior Facility Agreement e delle altre parti creditrici specificate nel relativo atto di pegno; cessione di diritto inglese di crediti derivanti da contratti di hedging di WIND Telecomunicazioni SpA, a favore delle banche finanziatrici ai sensi del Senior Facility Agreement, come di volta in volta modificato ed integrato, e delle altre parti creditrici specificate nel relativo atto di cessione. Si evidenzia, infine, che a fronte degli obblighi assunti la Società ha ceduto in garanzia i crediti commerciali, i crediti derivanti da finanziamenti infragruppo e i crediti relativi a contratti di assicurazione, presenti e futuri così come identificati nello specifico atto, a favore delle banche finanziatrici ai sensi del Senior Facility Agreement, come di volta in volta modificato ed integrato, delle controparti dei contratti di hedging sottoscritti da WIND Telecomunicazioni SpA e Wind Acquisition Finance SA nonché delle altre parti creditrici specificate nell’atto ricognitivo del relativo contratto di cessione in garanzia, inclusi i sottoscrittori delle Senior Secured Fixed Rate Notes con scadenza 2020 e delle Senior Secured Floating Rate Notes con scadenza 2019, emesse da Wind Acquisition Finance SA in data 29 aprile 2013, nonché dei sottoscrittori delle Senior Secured Fixed Rate Notes con scadenza 2020 e delle Senior Secured Floating Rate Notes con scadenza 2020, emesse da Wind Acquisition Finance S.A in data30 marzo 2015. Altresì, sono stati ceduti in garanzia ai creditori del Senior Facility Agreement, come di volta in volta modificato ed integrato, e dei sottoscrittori delle Notes sopra indicate con scadenza 2019 e 2020, i crediti derivanti dal contratto Put and Call del 26 maggio 2005 e dal contratto di acquisizione di parte del capitale sociale di WIND Telecomunicazioni SpA del 26 maggio 2005. Di seguito sono illustrate le garanzie personali (fidejussioni) rilasciate principalmente da istituti di credito e compagnie assicurative nell'interesse della Società a favore di terzi, a fronte di impegni di varia natura assunti. Al 31 dicembre 2015 tali garanzie ammontano a 104 milioni di euro ed includono: Bilancio separato 196 al 31 dicembre 2015 fidejussioni emesse da compagnie assicurative per 21 milioni di euro relative principalmente alla partecipazione a gare; fidejussioni emesse da Istituti di credito per 83 milioni di euro, relative principalmente alla partecipazione a gare, di cui 34 milioni di euro a favore del Ministero dello Sviluppo Economico per la partecipazione alla gara per l’assegnazione di diritti d’uso di frequenze nelle bande 800, 1800, 2000 e 2600 MHz, concessioni di scavo, locazioni immobiliari, operazioni e concorsi a premio. Si fa presente che la Società è soggetta all’attività di direzione e coordinamento di Vimpelcom Ltd a partire da novembre 2013. A tal proposito si riporta di seguito il prospetto riepilogativo dei dati essenziali dell’ultimo bilancio di esercizio, chiuso il 31 dicembre 2014, approvato dalla Vimpelcom Ltd. (in milioni di USD) Al 31 dicembre 2014 Attività Immobilizzazioni materiali Attività immateriali Attività finanziarie Totale attività non correnti Crediti Disponibilità liquide e mezzi equivalenti Totale attività correnti Totale attività Patrimonio netto e Passività Patrimonio netto Capitale emesso Riserve Risultati portati a nuovo Risultato d'esercizio Totale Patrimonio netto 9 7 5.575 5.591 99 17 116 5.707 2 5.653 (2) (647) 5.006 Passività non correnti 561 Passività correnti 140 Totale passività TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA’ 701 5.707 2014 (in milioni di USD) Altri oneri, al netto delle imposte Proventi da partecipazioni in società controllate, al netto delle imposte Risutato Netto 12 mesi (211) (436) (647) Bilancio separato 197 al 31 dicembre 2015 40 EVENTI SUCCESSIVI In data 9 febbraio 2016 è stato firmato un accordo con il sindacato per rendere più efficiente il modello di business dell’Azienda attraverso il completamento del piano di internalizzazione di attività già avviato e le conseguenti azioni di riqualificazione del personale. A sostegno di questo processo è stata concordata l’applicazione dei contratti di solidarietà per ulteriori 18 mesi, con l’obiettivo di riassorbire completamente le eccedenze, anche utilizzando strumenti innovativi quali il telelavoro ed altre forme flessibili di lavoro. Inoltre è stata condivisa l’applicazione della procedura prevista dalla legge Fornero per consentire la risoluzione consensuale del rapporto di lavoro ad un massimo di 50 lavoratori che, entro il 2016, si trovino a non più di quattro anni dal perfezionamento dei requisiti per la pensione. Da ultimo è stato deciso che, per l’anno 2017, verrà istituito un sistema di “flexible benefits” tramite il quale i dipendenti potranno accedere, entro limiti di spesa definiti, ad un portafoglio di beni e servizi in convenzione beneficiando, in al modo, dei vantaggi riconosciuti dalla nuova normativa fiscale (artt. 51 e 100 del TUIR). Bilancio separato 198 al 31 dicembre 2015