Alla scoperta degli antichi luoghi del Garda
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Alla scoperta degli antichi luoghi del Garda
XIXª EDIZIONE International Chamber Music Festival Alla scoperta degli antichi luoghi del Garda Riva del Garda - Limone sul Garda - Campione del Garda Gardola/Tignale - Gargnano - Toscolano - Isola del Garda 2014 Con il contributo del COMUNE DI GARGNANO Con il contributo del COMUNE DI TIGNALE Con il contributo del COMUNE DI TOSCOLANO MADERNO Con il contributo del COMUNE DI TREMOSINE SUL GARDA Calendario concerti 2014 XIXª Edizione International Chamber Music Festival A - Sabato 19 Aprile Navazzo di Gargnano Villa Sostaga ore 17.00 (pag.83) B - Domenica 20 Aprile Limone s/G Chiesa San Benedetto ore 21.00 (pag.36) CONCERTO DI PASQUA B - Sabato 31 Maggio Limone s/G Chiesa San Benedetto ore 21.00 (pag.38) ORCHESTRA GIOVANILE ACCENTO B - Sabato 7 Giugno Tignale Santuario di Montecastello ore 20.30 (pag.60) ORCHESTRA HAYDN DI BOLZANO E TRENTO Internationale Chorakademie Lübeck Direttore: Hansjörg Albrecht B - Sabato 14 Giugno Limone s/G Chiesa San Benedetto ore 21.00 (pag.39) C - Domenica 15 Giugno Isola del Garda ore 18.30 (pag.106) TRIO NOVALIS B - Sabato 5 Luglio Campione d/G Antico Teatro ore 21.00 (pag.51) B - Domenica 6 Luglio Toscolano Museo della Carta ore 20.30 (pag.97) ENSEMBLE ANTHEA B - Venerdi 11 Luglio Limone s/G Chiesa San Benedetto ore 21.00 (pag.40) CONCERTO D’ORGANO Simone Vebber, Organo B - Domenica 13 Luglio Gargnano Convento San Tommaso ore 21.00 (pag.76) DRAGONCELLO A - Domenica 27 Luglio Gargnano Palazzo Bettoni ore 21.00 (pag.70) SULLE ALI DEL CANTO Paola Leggeri, Soprano - Elisabetta Sepe, Pianoforte B - Sabato 2 Agosto Limone s/G Sala Congressi ore 21.00 (pag.42) ORCHESTRA HAYDN DI BOLZANO E TRENTO Dirett. Francesco Lanzillotta 2 B - Sabato 9 Agosto Limone s/G Chiesa San Benedetto ore 21.00 (pag.45) RECITAL Eduard Kunz, Pianoforte B - Domenica 10 Agosto Campione d/G Antico Teatro ore 21.00 (pag.52) DUO RECITAL Alexandru Tomescu, Violino - Eduard Kunz, Pianoforte A - Domenica 17 Agosto Riva d/G Lido Palace Hotel ore 20.30 (pag.31) TRIO DI VERONA B - Sabato 23 Agosto Bogliaco Chiesa San Pier D’Agrino ore 20.30 (pag.93) ORCHESTRA HAYDN DI BOLZANO E TRENTO Dirett. Gianpaolo Bisanti – Anna Tifu, Violino B - Domenica 24 Agosto Gardola/Tignale Chiesa San Pietro ore 20.30 (pag.64) RECITAL Anna Loro, Arpa Mostra d’arte sugli ex voto in chiave moderna di Sira Rodella B - Domenica 7 Settembre Toscolano Museo della Carta ore 20.30 (pag.98) TANGO Filippo Arlìa, Pianoforte - Cesare Chiacchiaretta, Bandoneon B - Giovedi 18 Settembre Limone s/G Chiesa San Benedetto ore 21.00 (pag.47) TRIO ORLANDO B - Domenica 28 Settembre Toscolano Centro Studi Visintini ore 20.30 (pag.100) RECITAL Ilaria Loatelli, Pianoforte A - Domenica 12 Ottobre Navazzo di Gargnano Villa Sostaga ore 17.00 (pag.84) TRIO NOVALIS A - Domenica 14 Dicembre Navazzo di Gargnano Villa Sostaga ore 17.00 (pag.86) RECITAL Eduard Kunz, Pianoforte 3 Gargnano Riva del Garda Limone sul Garda Tignale Campione del Garda Isola del Garda Toscolano Maderno ASSOCIAZIONE CULTURA IN MUSICA LIMES L’obiettivo dell’Associazione Cultura in Musica Limes è quello di realizzare serate musicali di alto livello per i suoi iscritti. L’associazione non è a scopo di lucro ma deve coprire i suoi costi. Poiché l’associazione non incassa il biglietto d’entrata ai soci è richiesto una quota d’iscrizione annuale di € 30 a testa. Ci sono 3 categorie di concerti: A - Concerti riservati ai solo soci previa prenotazione. Se ci saranno posti disponibili il concerto sarà aperto anche ai non-soci prenotando e facendo una donazione di min. € 20; B - Concerti aperti a tutti, ad entrata libera, grazie alla collaborazione con comuni, enti e sponsor, si darà precedenza ai soci prenotati; C - All’Isola del Garda il 15 Giugno prezzo speciale per soci di € 25, deve essere pagato in anticipo all’associazione Cultura in Musica Limes e comprende il trasporto all’isola da Barbarano alle ore 18.30, visita guidata all’isola, aperitivo prima del concerto. Non-soci pagano € 35 e si rivolgono direttamente all’amministrazione dell’ isola tel. 328.6126943 -328.3849226 mail: info@isoladelgarda.com. L’iscrizione all’Associazione Cultura in Musica Limes e donazioni sono possibili tramite un bonifico bancario sul conto di Cultura in Musica Limes IBAN: IT 16 S 08016 54640 0000 07330538 presso Cassa Rurale Alto Garda BIC:CCRTIT2104P comunicando l’iscrizione via email: info@rodella.com; oppure prima dei concerti, SI PREGA DI PRENOTARE tel. 338.3246226. 4 Der gemeinnützige Musikverein Cultura in Musica Limes hat sich zur Aufgabe gemacht seinen Mitgliedern hochrangige klassische Konzerte anzubieten. Es wird kein Eintritt verlangt, aber der Verein muss seine Kosten decken. Daher ist ein jährlicher Migliedsbetrag von € 30 erforderlich. Die Konzerte teilen sich in folgende Kategorien: A - Konzerte in besonders exklusiven Rahmen, nur für Mitglieder, die reserviert haben. Falls Plätze frei bleiben ist Einlass auch für Nicht-Mitglieder, jedoch ist eine Minimalspende von € 20 an den Verein erforderlich. B - Alle übrigen Konzerte sind Eintritt frei, jedoch haben Mitglieder, die reserviert haben Vorrang. C - Am 15. Juni auf der Isola del Garda für Mitglieder € 25, Bitte im voraus bezahlen. Inbegriffen ist der Transfer zur Insel ab Porticciolo di Barbarano um 18.30 Uhr, die Besichtigung der Insel und ein Aperitif vor dem Konzert. (Nicht-Mitglieder buchen zum Preis von € 35 direkt bei der Inselverwaltung unter 328.6126943 -328.3849226 oder info@isoladelgarda.com). Der jährliche Mitgliedsbeitrag pro Person sollte bitte vor den Konzerten auf das Vereinskonto von Cultura in Musica Limes bei der Cassa Rurale Alto Garda IBAN: IT 16 S 08016 54640 0000 07330538 BIC:CCRTIT2104P überwiesen werden. Bitte gleichzeitig eine E-mail an info@rodella.com mit der Zahlungsmitteilung senden oder bitte direkt vor den Konzerten bezahlen. Der Verein ist dringend auf Spenden angewiesen und Ihr Beitrag ist sehr willkommen. RESERVIERUNGEN bitte unter Tel. 0039.338.3246226 The aim of the Association is to offer its members musical evenings of a high standard. It is not a profit-making organisation, but needs to cover its costs and therefore depends on donations. Members do not pay an entrance fee, but pay an annual subscription of € 30 There are three types of concerts: A - concerts for members (who need to book in advance). If there are still seats available, non-members may also book, but need to pay a minimum donation of € 20 per concert. B - concerts open to all, free entry (thanks to the generosity of the various parish councils and sponsors). Priority seating for reserved members if booked in advance. C - concert on the Isola del Garda. Members are asked to transfer € 25 before the concert to the bank account of Cultura in Musica Limes. This includes transport from the port of Barbarano at 18.30, a guided tour of the island, and refreshments before the concert. Priority booking for members. (Non-members pay € 35 and book directly with the administration of the Island under 328.6126943 -328.3849226 or info@isoladelgarda.com). Membership can be paid into the following bankaccount: IBAN: IT 16 S 08016 54640 0000 07330538 BIC:CCRTIT2104P. Please also send an email to: info@rodella.com Membership can also be paid in cash before the start of the concert (please arrive 30 mins before the start). Members will be issued a membership card. Telephone number for bookings Tel. 0039.338.3246226 5 Merlo acquaiolo, ph Giorgio Mutti 6 Gli uccelli, la musica, le immagini Milena Rodella, presidente Avremmo voluto affrontare il tema degli uccelli fin dalla prima edizione poiché avevamo scelto un tetracordo del canto del Merlo che arrivava ogni anno a rallegrare la nostra primavera sugli olivi a Limone, come logo dell’Associazione Cultura in Musica Limes; perché la musica come gli uccelli ha questo aspetto privilegiato di librarsi con le sue note verso una dimensione di libertà; gli uccelli nella musica sono espressione di gioia come nella ‘gazza ladra’ di Rossini, o di malinconia come nell’‘Oiseaux tristes’ di Ravel, di presagio come in Schumann, di nostalgia come in Casals. E l’elenco è lungo e forse non basteranno i nostri 20 concerti per esaudire la gamma di sentimenti l’espressione di suoni sull’argomento. Abbiamo dovuto aspettare Edizione 2014 per affrontare questo coraggioso tema anche dal punto di vista naturalistico, grazie all’aiuto di Davide Ardigò, che oltre a scrivere per noi ‘Suoni e vibrazioni della natura’, ha coordinato un gruppo di appassionati ‘fotografi-ornitologi’ (Giorgio Mutti, Valerio Bollin, Emanuele Forlani, Franco Ghitti e Paolo Castellini), che ci hanno concesso l’uso delle loro immagini. Mancano all’appello molti uccelli di piccola e media taglia, ma nella scelta ho voluto valorizzare i rapaci. Fa parte infatti dell’immaginario collettivo gardesano la nota poiana che rotea a lungo nel cielo senza battere ali con un veleggiare quasi soporifero. I falchi tra Tremosine e Muslone che erano pregiati nelle corti europee fin dai tempi del Solitro, dove nel suo Benaco (1897) racconta di ‘sparvieri’ che venivano ammaestrati per l’arte della falconeria. Il falco pellegrino noto per essere uno degli animali più veloci arriva fino a 320 km di velocità. Ma anche civette e allocchi, che mormorano in estate nei boschi, rapaci notturni così difficili da vedere. Ardigò in un percorso immaginario nomina, quasi bisbigliandoli, una serie di uccelli significativi che molti di noi conosceranno e altri che magari non pensavamo popolassero l’Alto Garda. Mentre l’itinerario di Markus Berthold percorre i vari programmi musicali sottolineando dove la musica si è ispirata a diverse specie alate. 7 Vögel, Musik und Bilder Milena Rodella, Präsident Eigentlich war es unser Anliegen schon seit der ersten Edition des Festivals, dem Gesang der Vögel unsere ganze musikalische Aufmerksamkeit zu schenken. Initiiert war dieser Wunsch auch durch den prägnanten Ruf einer Amsel zwischen den Zweigen der Olivenbäume. Die charakteristische Tonfolge dieses Vogels ist in das Logo unseres Vereins eingeflossen. Die Vögel in der Musik sind natürlich ein unendliches Thema, Ausdruck von Lebensfreude und Freiheit. Die Vögel sorgten für erste musikalische Motive, die der Mensch schon in Urzeiten wahrnahm und die musikalische und geistesgeschichtliche Entwicklungen auf Erden bewirkten und beinflussten. Man denke z.B. an Gustav Mahler, dem in seiner 1. Sinfonie (Titan) der “Urlaut” der fallenden Terz des Kuckucks als Grundlage der ganzen 70 minütigen Komposition diente, um nur ein Beispiel zu nennen. Die Liste der Vogelspuren in der Musik ist lang und unsere 20 Konzerte genügen bei weitem nicht, um das ganze Spektrum kennenzulernen. Doch werden Sie einen kleinen Einblick in die “Vogelmusikwelt” erhalten. Doch sind einige ausgefallene Raritäten im Programm, die im Text zur Musik von Markus Berthold erläutert werden. Unsere Absicht ist es darüber hinaus, wie in jedem Jahr, auch ganz konkret und lokal verankert zu sein. Mit Hilfe der Gardaseeregion- Vogelbilder von Davide Ardigò und den “Ornithologen” und Fotofreunden Valerio Bollin, Paolo Castellini, Emanuele Forlani, Franco Ghitti und Giorgio Mutti wird im Programmheft jeweils ein Zusammenhang zu den Konzerten hergestellt. Und wenn Sie Glück haben, mischt sich sogar der ein oder andere Vogelgesang in die dargebotenen Musiken ein und vermittelt damit einen unüberbietbaren realen Bezug, der unserem Publikum im normalen Konzertsaal niemals geboten würde. In unserem Kosmos und Dasein hängt alles zusammen, nichts lässt sich getrennt sehen und verstehen ohne sein Verflochtensein mit dem Ganzen. Unsere Musik ohne die Vögel gäbe es demnach nicht (und wenn doch, wäre sie sicher ganz anders) , die Menschen gäbe es ohne die Vögel nicht (denn sie waren lange vor uns da und tragen dieselben Gene in sich), Musik gäbe es ohne die Menschen nicht und viele Menschen gäbe es auch ohne Musik nicht... , ohne Musik gäbe es keine Vögel, ohne Vögel und ohne die Musik gäbe es den Menschen nicht. Wir möchten Sie einladen, sich mit uns auf den Weg zu begeben, und alle diese die einzigartigen, vielfältigen “Feder- Lebewesen” der schönen Gardaseeregion mit seiner Artenvielfalt zu entdecken, und ihrem Gesang zu lauschen und diesen ihre Laute in der Musik unserer abendlichen Konzerte wiederzufinden. 8 Birds, Music and Pictures Milena Rodella, President Right from the start we had wanted to use the “bird” theme: Frieder had chosen as logo for the Association the tetrachord (four notes) of a blackbird which arrived every spring in the olive trees of Limone to cheer us up; because music’s notes, like those of the birds, has the power to give us a sense of liberty; birds in music are an expression of joy such as in Rossini’s “thieving magpie”, or melancholy as in “oiseaux tristes” by Ravel, an omen as in Schumann and nostalgia as in Casals. The list is long and even 21 concerts might not be enough to give us the full range of sentiments as expressed by sounds. We have waited for this year, 2014, to brave this theme, also from nature’s point of view, thanks to the help of Davide Ardigò who, apart from writing “Sounds and emotions of nature” also got together a group of dedicated “ornithology” photographers (Valerio Bollin, Paolo Castellini, Emanuele Forlani, Franco Ghitti and Giorgio Mutti) who have kindly allowed us to use some of their pictures. Of course, not all birds can be represented, particularly the small ones, but we have wanted to concentrate our choice on the birds of prey. The common buzzard is very much part of the gardesana “landscape”, it can glide in the air for a long time without beating its wings, an almost soporific floating. The falcons from between Tremosine and Muslone were prized in the European courts since the time of Solitro, who in his “Benaco” (1897) talks about the “sparvieri” who were trained in the art of falconry. The peregrine falcon is known as one of the fastest animals; it can reach a speed of 320 km. The night time birds of prey that in the summer whisper in the woods where the tawny owls are almost impossible to see. In an imaginary journey Ardigò talks about a number of important birds which many of us know well and others which we never imagined would inhabit the Upper Garda. In his itinerary Marcus Berthold travels through the various musical programmes where the music has been inspired by different feathered species. Gabbiani, ph Franco Ghitti 9 Poiana, ph Giorgio Mutti Falco pellegrino, ph Valerio Bollin 10 La musica e gli uccelli Traduzione di Milena Rodella dal testo di Markus Berthold Cari ascoltatori, pare che la grande maggioranza degli esseri umani alla domanda di quale animale volessero essere, risponderebbero ‘un uccello’. Fin dalla notte dei tempi l’umanità ha voluto realizzare l’antico sogno di ‘Icaro’ quello di potere come un volatile alleggerirsi da tutti i pesi della vita, dai suoi pensieri e problemi, per superare la forza di gravità e sollevarsi in cielo in assoluta libertà: ‘Guardate gli uccelli del cielo: non seminano, non mietono nè raccolgono in granai; eppure il Padre vostro celeste li nutre’ (6,24). Questo invito, dal Vangelo secondo Matteo, viene quasi a suggerirci di prendere la nostra vita con più leggerezza. Forse la musica è un’occasione per condurci in una dimensione liberatoria e in quella sfera vi invitiamo come ascoltatori e lettori. Nessuna arte, infatti, più della musica classica, in particolar modo quella romantica, sa riprodurre uno spazio nell’immaginario in qui si possa ‘volare’, sognare e trovare allo stesso tempo un momento di pace interiore e di riflessione. Gli uccelli non sanno solo volare ma anche cantare, sono i musicisti fra tutti gli animali e senza dubbio quelli più musicali. Il loro canto stimola in noi allegria e tranquillità. Ricordiamo per esempio solo quella cantilena del merlo in una giornata di sole primaverile che ci apre il cuore e ci fa sentire in armonia con la natura. Gli uccelli lasciano una sottile traccia non solo nella nostra anima, ma anche in tutta la musica. Quasi tutti i grandi compositori in tutte le epoche hanno basato la loro arte su questi canti, come fonte di ispirazione e di sperimentazione. Il Concerto di Pasqua (19/20 aprile) è dedicato interamente a Johann Sebastian Bach e riprende, con due arie dalla Passione secondo Matteo il tema degli uccelli in un contesto religioso. Il testo che canta il Baritono fu scritto da Picander (1700-1764), poeta e librettista tedesco che lavorò a molte delle cantate che J.S. Bach compose a Lipsia, esso narra della ‘colomba che torna la sera della caduta di Adamo con una foglia d’ulivo nel becco’ e fa riferimento anche alla grande alluvione del Antico Testamento. La colomba, dopo il periodo della passione, sopraggiunge come messaggero di buone notizie annuncio della Pasqua. La trascrizione per l’arpa sostituisce il clavicembalo ed introduce una sonorità morbida, dolce e travolgente. Un programma molto variegato ci presenta l’Orchestra Giovanile Accento (31 maggio) dell’Austria con la famosa aria dell’uccellatore vagabondo vestito di piume dal Flauto Magico di W.A. Mozart. Questo concerto vuole in particolar modo dare spazio ai bambini musicisti sia come esecutori che ascoltatori stimolando altresì l’apprendimento musicale. Dai giovani ai veri professionisti con la rinomata Orchestra Haydn di Bolzano e Trento, con tre importanti appuntamenti. Il primo (7 Giugno ), presso il Santuario di Montecastello, accompagnerà un coro di livello mondiale come il Coro dell’Accademia di Lubecca, il famoso Gloria di Antonio Vivaldi e la magnifica Messa d’Incoronazione di W.A. Mozart. Nella suggestiva cornice del Montecastello davanti allo spettacolare 11 panorama del lago ci sentiremo sospesi nell’aria come gli uccelli grazie ad una serata musicale che si prospetterà indimenticabile. Clara e Robert Schumann sono il tema del concerto proposto dal Trio Novalis (15 Giugno Isola del Garda) che prevede il Trio in sol minore di Clara, molto apprezzato dai contemporanei, messo a confronto con l’ultimo Trio di Robert anche in sol minore. Nel mezzo verranno proposti due ‘lieder’ sul tema degli uccelli (‘due rondini’ e ‘se fossi un uccellino volerei da te’) di Robert composti nel felice periodo subito dopo il matrimonio tanto ostacolato dal padre di Clara. Francesco Canova meglio conosciuto come Francesco da Milano (1497-1543) venne considerato il più grande compositore di musica per liuto del Rinascimento italiano e uno dei massimi rappresentanti della musica strumentale del XVI° secolo. Alcuni suoi contemporanei ci hanno lasciato testimonianza della sua abilità al liuto in cui spesso si lasciava ispirare dal canto degli uccelli nelle sue composizioni. Ascoltiamo l’esecuzione di un ottimo giovane chitarrista Alberto Mesirca nel concerto dell‘Ensemble Anthea presso l’Antico Teatro di Campione (5 luglio) e nella corte del Museo della Carta a Toscolano (6 luglio). Anche nel tradizionale concerto d’organo dedicato al patrono della Parrocchia di Limone San Benedetto l’11 luglio possiamo godere della presenza dell’allodola nel Concerto n.13 in Fa maggiore per organo di Georg Friedrich Händel e del cuculo nello Toccata con scherzo di Bernardo Pasquini. Nel concerto Dragoncello del 13 luglio, presso il Convento San Tommaso di Gargnano, si esibiscono gli studenti di Frieder Berthold in un ensemble di violoncelli, durante questa giornata verrà realizzata per noi una mostra d’arte sul tema del violoncello ‘tra arte e suono’ del liutaio cremonese Riccardo Bergonzi. Ascolteremo una nuova versione del canto del cigno di Harald Banter proposta da 4 violoncelli. Il 27 luglio nella splendida cornice del Palazzo Bettoni di Bogliaco sulle ‘ali del canto’ sta arrivando un’allodola fuoriclasse. La soprano fiorentina Paola Leggeri ci è rimasta nel cuore dalla scorsa rassegna, accompagnata dalla pianista Elisabetta Sepe, canterà le più famose arie sul tema degli uccelli, nelle opere di Verdi, Puccini e Rossini. Tanti grandi compositori come Cajkovskij si sono ispirati dall’eleganza e dalla lentezza soave del cigno. Il lago si trasforma verso sera in un lago di cigni, quando il 2 agosto L’Orchestra Haydn di Trento e Bolzano eseguirà la Suite dall’omonimo balletto. Una esecuzione in prima assoluta per Limone e per il Lago di Garda. Non mancherà la ‘Gazza ladra’ di Rossini. Attenzione, che non rubi lo schiaccianoci dalla stanza di Masha, poichè deve ancora combattere contro l’esercito di Topo-Re e i topi suoi sudditi, previsto come gran finale del concerto. Anche quest’anno non poteva mancare Eduard Kunz, ormai pianista in ‘residence’ della nostra rassegna che il 9 agosto eseguirà a Limone s/G nella Chiesa di San Benedetto le stagioni di Cajkovskij con la canzone dell’allodola e l’Oiseaux tristes’ di Ravel. Il 10 agosto, presso l’Antico Teatro di Campione, si esibirà con il grande violinista rumeno Alexandru Tomescu insieme al quale verrà effettuata una registrazione. L’Antico Teatro di Campione, provato per la sua ottima acustica, ha già ospitato la registrazione del primo cd di E. Kunz. Una produzione di Cultura in Musica Limes, grazie al tecnico del suono della casa discografica Reel di Milano, Marco Taio, a Federica Fanizza che realizza il commento musicale e alla realizzazione grafica di Lino 12 Ventimiglia. Una raccolta di opere dei concerti degli ultimi anni effettuate per il nostro Festival. Nella serata tutta romantica per il repertorio e per l’elegante cornice dello storico Lido Palace Hotel di Riva del Garda (del 17 agosto) anche quest’anno non mancherà la luna. Verranno eseguiti dal Trio di Verona due capisaldi della letteratura per trio con pianoforte con il celebre trio di Franz Schubert nr.1 e con quello di Felix Mendelssohn nr.2. Nel marzo 1828 ultimo anno della sua vita, grazie all’aiuto di alcuni amici, Schubert tenne un concerto pubblico. Il successo fu notevole e gli editori cominciarono a mostrarsi interessati alla sua musica e il trio in si bemolle magg. venne finalmente accettato per la pubblicazione. Al trio in do min. Mendelssohn si dedicò negli anni della maturità, della primavera del 1845. La partitura costituisce l’ultimo approdo di Mendelssohn nella produzione cameristica con pianoforte; ed è ovvio che, nell’applicarsi tardivamente al genere del Trio con pianoforte con i suoi due lavori, Mendelssohn tenesse presente la direzione indicata da Franz Schubert nel rinnovare l’approccio alla peculiare formazione cameristica, spingendosi tuttavia più oltre sulla strada di una connotazione più complessa e ‘romantica’ del genere. ‘Alla scoperta degli antichi luoghi del Garda’ è il motto della nostra rassegna e scopriamo insieme a voi una nuova-antica dimora sia per la musica ma anche dal punto di vista culturale la Chiesa San Pier D’Agrino di Bogliaco, si distingue oltre che per la sua straordinaria acustica e la sua meravigliosa posizione in mezzo all’uliveto per le sue eccellenti opere marmoree e la pala del Celesti. Ospite per la terza volta (il 23 agosto) sarà la rinomata Orchestra Haydn questa volta con un programma estivo con musiche di W.A. Mozart e Carl Philip Emmanuel Bach, anche una grande ‘scoperta’, dal punto di vista artistico, l’eccellente violinista sarda Anna Tifu. Nella Chiesetta di San Pietro a Tignale il 24 agosto avremo modo di avere la straordinaria arpista Anna Loro che con un programma solistico accompagnarà la mostra del gioiello contemporaneo di Sira Rodella sul tema degli ‘Ex voto’ e degli uccelli. Al Museo della Carta di Toscolano ospiteremo un concerto un po’ ‘fuori’ dal ‘classico’ con una serata di tango. Il luogo si presta ai suoni melanconici del bandoneon, questo strumento, inventato dal tedesco Heinrich Band di Krefeld nel 800, che conquistò tutto il continente del sud america, l’Europa e la Russia grazie alla musica, e non solo, di Astor Piazzolla. Nel concerto del Trio Orlando a Limone, il 18 settembre, potremo ascoltare la musica di Olivier Eugène Prosper Charles Messiaen (Avignone 1908 – Clichy 1992), che fu si compositore, organista ma anche ornitologo francese. Messiaen era affascinato dal canto degli uccelli, era suo convincimento che essi fossero i più grandi musicisti sulla terra e considerava se stesso più un ornitologo che un compositore. Nei suoi numerosi viaggi in tutto il mondo, ebbe modo di ascoltare e registrare il canto di numerosi uccelli, realizzando delle trascrizioni (soprattutto per pianoforte ma anche per orchestra), tra cui la più celebre è il Catalogue d’Oiseaux (Catalogo d’uccelli), composta tra il 1956 e il 1958. Oltre ad essere composizioni a sè stanti, tali trascrizioni vennero inserite in gran parte delle sue opere più famose. L’uso innovativo di ritmo, melodia e armonia, la sua personale concezione delle relazioni tra tempo, musica e colore, la passione per il canto degli uccelli e la sua sincera e profonda ispirazione religiosa, nonché il suo ruolo di didatta, hanno contribuito a fare di Messiaen uno dei più grandi ed influenti compositori del XX secolo. 13 Il 28 settembre al Centro Studi Visintini si vuole dar spazio ad un emergente talento, la pianista veneta Ilaria Loatelli, che ringraziamo per il coraggio nel volersi cimentare con la Suite dell’Uccello di Fuoco di Igor Stravinsky, nella difficilissima versione per pianoforte solo del 1910, un vero fuoco d’artificio pianistico. Ascolteremo poi anche la sua versione de ‘L’Oiseaux tristes’ di Ravel e ‘l’uccello profeta’ di Schumann, prova di tocco pianistico per tutti gli artisti. Anche se siamo ormai in autunno e molti di Voi/Noi saranno in partenza come gli uccelli migratori la rassegna continua i suoi eventi inoltrandosi verso l’inverno nell’accogliente cornice di Villa Sostaga arricchirà due domeniche pomeriggio con il Trio Novalis il 12 ottobre e Eduard Kunz il 14 dicembre. Text zur Musik Von Markus Berthold Verehrtes Publikum, wohl weit über die Hälfte der Menschen würde, fragte man sie, welches Tier sie gern wären, antworten: Ein Vogel! Warum? Fliegen zu können wie ein Vogel ist ein uralter Traum der Menschheit, von deren Sehnsucht nach Freiheit, Grenzenlosigkeit, Schwerelosigkeit, Weitblick, Losgelöstheit, Zwang- und Sorglosigkeit... In der Bibel wird das in Matthäus 6,24 so beschrieben: ...„Sehet die Vögel unter dem Himmel an: Sie säen nicht, sie ernten nicht, sie sammeln nicht in die Scheunen; und euer himmlischer Vater nährt sie doch“... Dieser Aufruf zur Unbekümmertheit und Befreiung vom Alltag für die Erkenntnis des Eigentlichen, vor Augen geführt am Beispiel der Vögel unter dem Himmel leitet uns geradewegs in jene zwei Sphären, in denen Sie sich, liebe Zuhörerinnen und Zuhörer gerade aufhalten und bewegen (lassen): Urlaub und Musik. Die Musik stellt, mehr noch als die anderen Künste, jenen imaginären Raum des Immateriellen immer wieder her, der uns vom Alltäglichen, von der Schwerkraft befreit und uns erlaubt, zu „schweben“ und zur Besinnung zu kommen. Der Urlaub ist die Zeit der Freiheit, der Ungebundenheit, der Sorglosigkeit, des Abstands, die Zeit der möglichen „Vogelperspektive“ auf das eigene Leben, die neue Orientierung, Energie und Zuversicht ermöglicht. Oder die uns wenigstens an einen der zahlreichen Aussichtspunkte rund um den Gardasee führt, an dem der Wunsch, Flügel auszubreiten, um sich von den Aufwinden leicht wie eine Vogelfeder empor tragen zu lassen, übermächtig wird. Aber Vögel können nicht nur fliegen, sondern auch singen. Sie sind die Musiker der Tierwelt und, neusten wissenschaftlichen Untersuchungen zufolge, die „musikalischsten“ aller Tiere. Vogelgesang hat eine eigentümlich erfreuende und beruhigende Wirkung auf uns Menschen. Man erinnere sich nur des kunstvollen Gesangs einer Amsel an einem sonnigen Frühlingsmorgen und an das Gefühl von Harmonie und Weltverbundenheit, das sich dann beim Lauschenden einstellt. Vögel hinterlassen nicht nur im Gemüt, sondern auch in der Musik feine Spuren. Es gibt zahllose Werke mit Titeln, die auf sie verweisen, es gibt Komponisten, die Vogelrufe in ihren 14 Werken verarbeitet oder grosse Teile ihres Œuvres darauf gegründet haben (Oliver Messiaen z.B.). Begeben wir uns gemeinsam auf einen kleinen Vogelflug durch das Programm des 19. Internationalen Kammermusikfestivals 2014. Das traditionelle Osterkonzert in der Kirche San Benedetto in Limone nimmt, wie unser Einleitungstext, Bezug auf Matthäus, diesmal durch die „Augengläser“ von Johann Sebastian Bach. Ausschliesslich Werke von ihm werden erklingen, darunter zwei Arien aus der ergreifenden Matthäuspassion, die durch ein Rezitativ miteinander verknüpft werden. Dessen poetisch-malerischer Text stammt von Picander: „Am Abend, da es kühle war, ward Adams Fallen offenbar, am Abend drücket ihn der Heiland nieder, am Abend kam die Taube wieder und trug ein Ölblatt in dem Munde...“ Wir sehen: Auch hier geht es nicht ohne den gefiederten Boten. Die Konzertbesetzung mit Harfe statt Cembalo ist stilistisch vielleicht fragwürdig, aber dafür umso klangschöner. Und die Flöte sorgt mit Tongirlanden und Trillern für die ersten, entfernten Vogelstimmen- Assoziationen. Ein papageienbuntes Programm präsentiert das Jugendorchester Accento aus Österreich unter der temperamentvollen Leitung von Prof. Lore Schrettner Ende Mai in Limone. Die Singvögel gehen da dem Vogelfänger Papageno aus Mozarts Zauberflöte auf den Leim. Sie können glücklich fliehen und werden belohnt, weil bald darauf dem Mückentanz- Czardas zahlreiche Mücken entschwirren, welche bekanntlich der Vögel Leibgericht sind. Dreimal ist dieses Jahr das Haydn- Orchester aus Bozen im Rahmen unseres Festivals zu Gast. Das erste Wiedersehen findet Anfang Juni in der Wallfahrtskirche Montecastello in Tignale statt. Vivaldis berühmtes Gloria wird von ihm gemeinsam mit den jungen Sängerinnen und Sängern der Internationalen Chorakademie Lübeck interpretiert. Mozarts nicht minder bekannte Krönungsmesse bildet den grossartigen zweiten Teils des Konzerts. Bei frühzeitigem Eintreffen am Konzertort wartet dort ein spektakulärer Panoramablick über den Gardasee und seine Berge auf Sie. Vielleicht wünschten Sie dann, ein Vöglein zu sein... ...„ Wenn ich ein Vöglein wär’ und auch zwei Flügel hätt, flög ich zu dir...“ Dieses Volks- und Liebeslied hat Robert Schumann neu vertont (Op. 43/1), als der jahrelange Widerstand Friedrich Wiecks endlich überwunden war und er seine geliebte Clara heiraten durfte. „Clara und Robert“ - vereint auch in Limone im Konzertprogramm von Mitte Juni. Claras von vielen Zeitgenossen gerühmtes Werk, ihr Klaviertrio g- Moll wird Roberts letztem Klaviertrio, auch in g- Moll(!), gegenübergestellt- was interessante Vergleiche ermöglicht. Dazwischen fliegen zwei Schwalben durch die Lüfte. Sie steigen auf aus Roberts Liederalbum für die Jugend und verzaubern im Duett mit Flugkunststückchen. Francesco Canova da Milano (*18. August 1497 in Monza; † 15. April 1543 in Mailand) war ein italienischer Komponist und Lautenist der Renaissance. Er liess sich gleich mehrfach von Vogelgesang zu Kompositionen anregen, die Sie im Konzert des Ensembles Anthea im Juli in Campione und Toscolano hören können. Das abwechslungsreiche weitere Programm, vorgetragen von Gitarre, Flöte, Viola und Violoncello spannt einen weiten Bogen mit selten zu hörenden Werken durch Jahrhunderte europäischer Musik. Das zur Tradition gewordene Orgelkonzert zu Ehren des Heiligen Benedikt, des überaus verlässlichen Schutzpatrons der Kirche von Limone, wartet mit Raritäten auf. Oder haben Sie schon einmal von einem der drei Komponisten Bernardo Pasquini, A. Diana und Giovanni Morandi gehört, welche der junge Orgelvirtuose Simone Vebber am 11. Juli darbieten wird? - Zeit, Neues zu entdecken und sich überraschen zu lassen! “Dragoncello-Drachencello” heisst ein Konzert im Convento San Tommaso in Gargnano- sonore Wärme und 15 tiefer Klang hervorgebracht von gleich fünf Violoncelli. Die spielen zwar nicht alle Stücke zusammen, dafür ist aber ein unbekannter Schwan dabei und auch mal etwas „Modernes“ mit schwungvollem Vogelfederbusch am Hut: Die „Drei Musketiere“ des zeitgenössischen englischen Komponisten Graham Waterhouse. Zu erleben am gleichen Tag und Ort: Eine Austellung des Geigen- und Cellobaumeisters Riccardo Bergonzi aus Cremona. Jetzt kommt ein „Singvogel“ erster Klasse angeflogen, die berühmte Sopranistin Paola Leggeri. Und wie sollte es anders sein, sie hat berühmte Operarien im Gefieder, die sie aus voller Kehle zwitschern wird, unterstützt vom Pianoforte, das Elisabetta Sepe bedient. Ein Vögelchen, in Töne verwandelt von G. Puccini wird durch den pittoresken Tanzsaal des Palazzo Bettoni flattern und federleicht durch das Ohr mitten ins Herz vordringen. Dann nähert sich, majestätisch und schneeweiss, von der Mitte des Gardasees, mit gravitätischen Schwimmzügen, ein prächtiger Schwan. Der Gardasee verwandelt sich im Abendlicht zum Schwanensee wenn Anfang August das Haydn Orchester die gleichnamige Ballettsuite von P.I. Tschaikowsky erklingen lässt- absolute Premiere für Limone und vermutlich die Gardaseeregion insgesamt. Und aufgepasst auf Rossinis diebische Elster! Nicht, dass sie den verführerisch funkelnden Nussknacker aus Maschas Kinderzimmer stibitzt, der doch noch das Heer des Mäusekönigs besiegen soll und der als glänzender Schluss des Konzerts vorgesehen ist. Traurige Vögel, wie mögen die klingen? Würden sie überhaupt noch singen, oder wären sie verstummt, Schnabel verborgen im Gefieder? Dazu ist Maurice Ravel etwas Hörbares für Klavier solo in seinem Klavierzyklus „Miroirs“ von 1905 eingefallen. Es spielt Eduard Kunz, phänomenaler Pianist aus Russland. Hoffentlich werden die Vögel, „umzingelt“ von zwei gewichtigen Werken Tschaikowskys und Rachmaninovs nicht noch schwermütiger! Gleich darauf Eduard Kunz im Duo. Eine der längsten, schwierigsten und genialsten Violinsonaten, die „Kreutzersonate“aus der Feder von L. van Beethoven spielt er mit seinem rumänischen Freund, dem Geiger Alexandru Tomescu. Das ausserordentlich leidenschaftliche Werk sollte in der Literaturgeschichte zum Auslöser eines Romans über ein mörderisches Eifersuchtsdrama werden, was wiederum einen anderen Komponisten zu aufwühlender Vertonung veranlasste. Wissen Sie, wer’s war? Und Prokofieffs Opus 80 wirkt danach wie ein Kommentar auf das vorher Gespielte und Beschriebene: Am Ende des 1. und 4. Satzes lautet eine Spielanweisung für schlitternde Tonleitern der Violine „Wie Wind, der über einen Friedhof weht.“ Das Werk wurde von Oistrach und Oborin folgerichtig bei Prokofieffs Beerdigung gespielt. Gut, dass es wieder heller wird. „Himmlische Längen“, so urteilte Robert Schumann über Franz Schuberts grosse C- dur Sinfonie. Himmlische Längen findet man auch in Schuberts Klaviertrio B- dur, besonders im letzten Satz, der sage und schreibe 654 Takte umfasst. Weil dabei aber die „Beleuchtung“ immer wieder wechselt und das Bekannte durch das Vorhergegangene jeweils in neuem Licht erscheint, wird die ganze Sache trotzdem spannend und tiefgründig. Felix Mendelssohn, eher sanguinischen Temperaments, hat sich in seinem c-Moll Trio deutlich kürzer gefasst. Der zweite Satz ist ein von feiner Melancholie durchzogenes Duett und durch das Scherzo huschen Sommernachtsträume. - Zu erleben im Konzert des Trio di Verona im August in Riva del Garda. Auch in dieser Saison wartet ein neuer Konzertort auf Sie, zu entdecken mit dem Haydn- Orchester Bozen und einer hinreissenden „Geigenneuentdeckung“ aus Sardinien. Anna Tifu spielt Mozarts lichtes und virtuoses D- 16 Dur Konzert KV 218 in der Chiesa San Pier D’Agrino oberhalb von Bogliaco. Die durch und durch “klassische” Stückeauswahl wird abgerundet durch eine frühe Mozart- Sinfonie und ein Werk des Bach- Sohns Carl Philipp Emmanuel. Harfe solo für alle Liebhaberinnen und Liebhaber sphärischer Klänge. Das Programm der Harfenistin Anna Loro, dargeboten in der Chiesetta San Pietro in Gardola/Tignale oberhalb des Gardasees im letzten Konzert des Monats August, entführt sie am Ende mit raumgreifenden Harmonien bis nach Tschechien. Hier folgen Sie der Moldau Smetanas von ihren beiden Quellen stromabwärts, passieren Jagdgesellschaften am Ufer und eine Bauernhochzeit, werden von einem Nymphenreigen im Mondschein verzaubert, kämpfen sich durch die Stromschnellen von St. Johann, bestaunen die Stadt Prag mit seiner gewaltigen Burg auf dem Hradschin und kommen in ruhigere Gewässer, bevor die Wassermassen der Moldau sich in denjenigen der Elbe auflösen. Irgendwie hat sich auch ein Tangokonzert ins diesjährige Festival „verirrt.“ Das Bandoneon, erfunden im 19. Jahrhundert vom Krefelder Heinrich Band, hat sich mit seinem nostalgisch- expressiven Ton zum typischen Tango- Musikinstrument entwickelt. Und wenn Tango gespielt wird, dann ist Astor Piazzolla nicht weit, der Erfinder des Tango Nuevo, ausgebildet in Paris bei der damals begehrten Kompositionslehrerin Nadia Boulanger. Vielleicht bietet das Papiermuseum in Toscolano sogar Raum, Sie zu den animierenden Klängen tanzen zu lassen? “Abîme des oiseaux”, Abgrund der Vögel hat Olivier Messiaen den 3. Satz seines berühmtes “Quatuor pour la fin du temps” überschrieben. Er ist für Klarinette solo. Messiaen vollendete das Quartett als Insasse eines in Görlitz gelegenen deutschen Kriegsgefangenenlagers Ende 1940/Anfang 1941. Robert Schumanns Waldszenen Opus 82 ist ein Zyklus aus neun Klavierstücken, der in den Jahren 1848 und 1849 entstand. In diesem erscheint der „Vogel als Prophet,“ ein langsames, sehr zartes Stück, das als Prüfstein pianistischer Anschlagskunst gilt. Eingekreist sind beide „Vogelstücke“ von Beethovens „Gassenhauertrio“ und Brahms’ umfangreichen Geniestreich für die Besetzung Klavier, Klarinette und Violoncello in a- Moll. Es spielt das Trio Orlando. Für ein weiteres Klavierrezital ist die italienische Pianistin Ilaria Loatelli eingeladen. Sie greift in ihrem Programm zwei Vogelmusiken quasi als Reminiszenz wieder auf (Ravels traurige Vögel und Schumanns Vogel als Prophet) und ergänzt sie mit der fulminanten Feuervogel- Ballettsuite von Igor Stravinsky. Die märchenhafte Geschichte vom Feuervogel, der Iwan, dem Zarensohn mithilfe der Zauberfeder aus seinem bunten Gefieder zur wunderschönen Prinzessin verhilft und die Macht des Zauberers Kaschtschej bricht, war zu seinen Lebzeiten Strawinskys populärstes Werk. Die hier gespielte Transkription für Klavier solo entstand im Jahre 1910. Auch in den letzten Monaten des Jahres gibt es Konzerte für die“Noch-nicht-Davongeflogenen”. Am 12. Oktober lädt das Trio Novalis ins malerisch gelegene Hotel Sostaga zu einen Abend mit dem Komponisten-PianistenEhepaar Schumann ein und Eduard Kunz spielt am 14. Dezember ein Klavier-Solo-Recital mit Werken, die er bis dahin in Ruhe aussuchen wird. Damit sind wir am Ende unseres Fluges, auf dem wir von aus der Musik aufsteigenden Vögeln pfeifend und tirilierend begleitet wurden. Wir wünschen Ihnen viel Freude und Besinnung beim Zuhören und freuen uns auf Ihren Konzertbesuch, Ihr Team von Associazione Cultura in Musica Limes 17 Martin pescatore ph Giorgio Mutti 18 Music and birds Translation by Marijke Curtis Dear Concertgoers, If you asked people which animal they would not mind being turned into, more than half would answer: a bird! Since time immemorial people have dreamt of being able to fly like a bird, in search of freedom, boundless, weightless, seeing far into the distance, an irresistible urge to be carefree... . The Bible in Matthew 6,26 describes it thus: ‘Look at the birds of the air; they do not sow and reap and store in barns, yet your heavenly Father feeds them’. This wish to be carefree and free of everyday trials and tribulations, to discover oneself, as described in ‘Birds in the sky’, leads us gradually in the two-prong direction of holiday and music, exactly where you find yourself at this moment. More than any other art, music allows us to enter an imaginary space where we can “float” and regain our sense of “self”. Birds do not only fly, they sing as well. They are the musicians of the animal world and also the most musical of all animals. Birdsong has a pleasing and calming influence on people. Think of the wonderful tunes of a blackbird on a sunny spring morning and the feeling of harmony and peace it engenders in the listener. Birds leave their imprint not only on one’s soul, but also on music. There are numerous works with bird titles, composers who have worked birdsong into their compositions, or who have used it in a large part of their work (example: Olivier Messiaen). You will encounter “bird music” in parts of this year’s concerts as well. Let us take a bird’s eye view over the programme of the 19th International Chamber Music Festival 2014. The traditional Easter concert takes place in the San Benedetto Church of Limone and, as in the first paragraph above, it refers to Matthew, but this time through the art of Johann Sebastian Bach. His are the only works to be performed and include two arias from the Matthew Passion that are linked by a recitative. The poetic text is by Picander: ‘In the cool of the evening, Adam’s fall was manifest, In the evening the Redeemer cast him down, In the evening the dove returned, And carried an olive branch in its mouth’, Even here we need a feathered messenger. The instrumentation includes a harp instead of a harpsichord which is possibly unusual, but the sound is wonderful. The flute with its trills heralds the first link to our birdsong. Accento, a youth orchestra from Austria under the spirited guidance of Lore Schrettner, presents a colourful programme in Limone at the end of May. Songbirds will be caught by Papageno, the bird catcher from Mozart’s Magic Flute. They will be allowed to fly away and gorge themselves on the midges that swarm in the Midgesdance-Czardas. We welcome the Haydn Orchestra from Bolzano and Trento three times this year. The first one takes place at the beginning of June in the Church of the Madonna of Montecastello in Tignale. Vivaldi’s famous Gloria will be sung by the International Choral Academy of Luebeck. The equally well known Coronation Mass by Mozart forms the second half of the concert. If you arrive early you will have time to admire the spectacular 19 panorama of Lake Garda and its surrounding mountains. Perhaps you can imagine being a bird … ‘If I were a bird and had two wings, I would fly to you’, Robert Schumann reinterpreted this folk and love song (op. 43/1) when, after many years of resistance, Friedrich Wiecks finally consented to the marriage with his beloved Clara. ‘Clara and Robert’ are also united in a concert in Limone in mid June. Clara’s contemporaries hailed her Piano trio in G-minor and it is set against Robert’s last Piano trio, also in G-minor – it will be an interesting comparison. Two swallows swoop through the air, they emerged from Robert’s Songbook for the Young and unite in an enchanting duet. An evening with the Schumanns closes the Festival in October and this concert takes place in the beautifully situated Villa Sostaga above Gargnano. Francesco Canova da Milano (1497 -1543) was an Italian composer and lutenist during the Renaissance. For several of his compositions he was inspired by birdsong and you can hear this in a concert by the Ensemble Anthea in July in Campione as well as in Toscolano. The varied programme, given by guitar, flute, viola and cello, spans several hundred years of European music which is seldom heard. The now traditional organ recital in honour of Saint Benedict, the patron saint of the church of Limone, will showcase some rarely heard works. You will probably never have heard of the three composers whose works the organ virtuoso Simone Vebber will be playing on 11th July. Time to discover something new and be surprised ! Another concert on 13th July entitled ‘Dragongello’ thanks to the sonorous, warm and deep sound of 4 cellos. They will not all be playing every single piece together, but there is an unknown swan and also something ‘modern’ with some jaunty feathers in its cap: ‘The three musketeers’ by the contemporary English composer Graham Waterhouse. Next, a high class ‘songbird’ has landed: the famous soprano Paola Leggeri. In her luggage are famous arias from operas which she will chirp at full strength, supported on the piano by Elisabetta Sepe. A little bird, transformed into notes by G. Puccini, will be fluttering through the ballroom of the Palazzo Bettoni and, light as a feather, might settle on someone’s shoulder in order to have a rest and listen for a while. Then, from the middle of Lake Garda rises a beautiful swan, majestic and snow white. Lake Garda is transformed into a swanlake at night, when, on 2th August, the Haydn Orchestra will be playing Tchaikovsky’s famous ballet suite – a first time for Limone and possibly for the whole of the Lake Garda region. And beware Rossini’s thieving magpie! She cannot steal the shiny nutcracker from Mascha’s nursery, because that still needs to conquer the army of the Mouse King and it will be a brilliant ending to the concert. How might sad birds sound? Would they be singing at all or would they hide their beaks in their feathers? Maurice Ravel worked on this in the piano solo of the piano cycle ‘Miroirs’ written in 1905. It will be played by Eduard Kunz, a phenomenal pianist from Russia. It is hoped that these birds will not become sadder still, as they will be flanked by important works by Tchaikovsky and Rachmaninov. In the concert thereafter Eduard Kunz will be part of a duo. For one of the longest, most difficult and most brilliant violin sonatas, the ‘Kreuzer’ by Beethoven, he will be partnered by a Rumanian friend, the violinist Alexandru Tomescu. This extraordinarily passionate work is supposed to have been the trigger in a novel about a murderously jealous drama which also inspired another composer. Do you know who this was? After that 20 Prokofiev’s Op. 80 is like a commentary on what we have just heard: at the end of the 1st and 4th movement is an instruction for the violin to use sliding scales ‘like the wind blowing over a cemetery’. Naturally, this was played by Oistrach and Oborin at Prokofiev’s funeral. It is getting lighter again. ‘Heavenly moments’ is what Robert Schumann said about Franz Schubert’s great symphony in C-major. Schubert’s piano trio in B-major also has heavenly moments, particularly in the last movement which has a total of 654 bars. The emphasis is ever changing and throws different lights which make it exciting and profound. Felix Mendelssohn, of a different temperament and character, makes his D-minor trio definitely shorter. The second movement is a melancholic duet and summer night dreams flit through the Scherzo. You can hear this in a concert by the Trio di Verona on 17th August in Riva del Garda. This year we also have a new venue which you can discover with the Haydn Orchestra and an enchanting ‘violin-discovery’ from Sardinia. Anna Tifu will be playing Mozart’s virtuosic Concerto in D-major KV218 in the Church of San Pier D’Agrino above Bogliaco on 23th August. This purely ‘classic’ programme will be rounded off with an early Mozart symphony and a work by Carl Philipp Emmanuel Bach. A harp solo for everyone who loves heavenly sounds. The harpist Anna Loro will be playing in the small Church of San Pietro in Gardola/Tignale above Lake Garda in the last concert on 24th August. Her programme will eventually transport you with catching harmonies all the way to the Czech Republic. You will follow the Moldau from its origin going downstream, through rapids, passing hunts on the shore, the city of Prague with its impressive castle, and reach a quiet stretch before the waters of the Moldau join the Elbe. Somehow, a tango-concert has got itself into this year’s festival. The Bandoneon, which was started in the 19th century by Heinrich Band from Krefeld, has transformed itself with its nostalgic and expressive sound into a typical tango “band”. When we talk about the tango, Astor Piazolla is never far away, the inventor of the Tango Nuevo who studied in Paris under the famous Nadia Boulanger. Might there be enough room in the Paper Museum in Toscolano to dance the tango? ‘Abime des oiseaux’, abyss of the birds, that is what Olivier Messiaen entitled the 3rd movement of his famous ‘Quatuor pour la fin du temps’ (Quartet for the end of time). This is for solo clarinet. Messiaen wrote this quartet while he was held prisoner in Gorlitz in a German war prisoners camp at the end of 1940/ beginning 1941. Robert Schumann’s ‘Waldszenen’ Op. 82 is a cycle of 9 piano pieces which was composed in the years 1848 and 1849. In one of the pieces appears a ‘Bird as Prophet’, a slow, very delicate piece, which is regarded as the ultimate test of a pianist’s touch. Beethoven and Brahms both feature with ‘bird pieces’ as played by the Orlando Trio, piano, clarinet and cello. Last but not least must be a piano recital. Ilaria Loatelli reminds us in her programme of two bird songs (Ravel’s ‘sad’ bird and Schumann’s ‘Bird as prophet’) and completes it with the fiery ‘Firebird’ ballet suite by Igor Stravinsky. During Stravinsky’s life this fairy tale was one of his most popular works. This transcription for piano dates from 1910. This is the end of our flight in which we have been accompanied by very musical birds. We hope you will enjoy these programmes and look forward to welcoming you. 21 Suoni e vibrazioni della natura: gli uccelli nell’Alto Garda di Davide Ardigò Questo ipotetico viaggio vuole essere uno stimolo e soprattutto un invito ad entrare in un’altra dimensione e con uno spirito diverso, verso luoghi meno affollati, per conoscere e ascoltare le voci della natura. ...Siamo sulle rive del lago, il pelèr si fa più insistente, le onde infastidiscono una coppia di cigni che si sposta alla ricerca di un angolo di lago più tranquillo (pag.44, pag.75). Il maestoso gabbiano reale (pag. 32) ne approfitta per veleggiare un po’. Anche l’airone cenerino lascia il canneto (pag.106). Il martin pescatore da un posatoio riparato scruta l’acqua per individuare qualche preda (pag.18). Il tranquillo nibbio bruno appena tornato dall’Africa sorvola le acque del Garda (pag.105). Ci allontaniamo dalla costa e ci inoltriamo lungo una forra per raggiungere qualche cengia prospiciente il lago, per osservarne la grande bellezza. Sulle pareti rocciose e assolate compare e scompare alla nostra vista una macchia bluastra, è un passero solitario alla ricerca di insetti, che cattura col becco tra le fenditure della roccia, per portarli ai propri piccoli (pag.46). In un tratto di fiume scorgiamo una insolita presenza nell’acqua, questo è il luogo che la natura ha riservato al merlo acquaiolo, che sfidando la corrente si immerge continuamente nelle gelide acque dei corsi d’acqua per reperire il proprio cibo (pag.6). Un richiamo grossolano cattura la nostra attenzione; è uno scricciolo, che vuole attirare il nostro sguardo lontano dal suo nido, ben celato tra la vegetazione sul ciglio del sentiero (pag.37). Raggiunta una terrazza naturale possiamo godere di un magnifico panorama e di un grande spettacolo della natura. La nostra attenzione viene attratta da grida penetranti che fendono l’aria. Una coppia di falchi pellegrini da dimostrazione di grande abilità, compiendo evoluzioni che sfiorano l’impossibile; sono parate nuziali, indispensabili a rinsaldare i rapporti di coppia (pag.27, pag.47, pag.10). La poiana e il pecchiaiolo prendono tranquillamente quota per raggiungere boschi ad alta quota (pag.93 poiana - copertina falco pecchiaiolo). Ci inoltriamo anche noi nella boscaglia per godere un po’ di frescura. Variopinti uccelletti ci accompagnano con i loro canti; una grande sinfonia dove nessuno stona: è l’armonia della natura (pag.71 pettirosso, pag.74 cinciallegra, pag.74 cincia mora, pag.74 cinciarella). Avvinti da continue scoperte i passi non ci pesano e continuiamo a salire. Il cuculo ci ricorda di continuo la sua presenza (pag.41); speriamo non si accorga di quell’upupa (pag.96) che sta portando l’imbeccata ai suoi piccoli, sicuramente nascosti nella fenditura di quel grosso albero. Alziamo gli occhi al cielo, anche un po’ per la fatica, l’orizzonte si amplia. In cielo scorgiamo una grossa sagoma che si dirige verso quella vecchia pineta, è il biancone, aquila dei serpenti, sue prede preferite, che 22 si dirige verso il nido posto sulla sommità di un grosso pino capitozzato. Porta in becco un ramo per rinforzare il nido, dove un giovane, pronto per l’involo, aspetta invece del cibo. (pag.82 - pag.52). Il bosco si fa più fitto. Il nostro vociare attira alcuni uccelletti curiosi; codibugnoli (pag.87) e cince dal ciuffo (pag.87) che così come sono arrivati scompaiono nuovamente nel bosco continuando con i loro “cinciare”. Poiana (pag.10) e falco pecchiaiolo (pag.98) sono ora appostati sul limitare del bosco per poter catturare le prede preferite, roditori e insetti, ma la chiassosa nocciolaia allerta tutti (pag.44). Il colorato picchio muratore si fa sentire dall’alto di un castagno (pag.46). Passo dopo passo raggiungiamo una selva. I suoni si fanno più acuti. I picchi con i loro richiami fendono il silenzio della foresta, per rivendicare uno spazio di territorio. I numerosi buchi, presenti su vecchi tronchi e faggi imponenti, rivelano facilmente dove sarà la casa dei loro piccoli (pag.99 picchio rosso maggiore - pag.35 picchio nero - pag.99 picchio cenerino). Proseguiamo in punta di piedi, affascinati da queste magiche presenze, continuando a scrutare tra faggi, larici e abeti. Un enorme figura ci fa trasalire; come un miraggio riusciamo a scorgere per pochi attimi un gallo cedrone, presenza ancestrale delle antiche foreste (pag.85). Raggiungiamo un bellissimo pascolo; quanta strada abbiamo fatto; sullo sfondo le montagne sfoggiano l’ultimo bianco. Sotto di noi un’aquila sorvola i luoghi che abbiamo lasciato molte ore fa; per lei raggiungere quote elevate è un batter d’ala; quanta invidia (pag.25 - pag.101). Il picchio muraiolo sfarfalla fra le rocce (pag.44). Senza accorgerci siamo arrivati molto in alto, sempre accompagnati da diverse presenze alate, ma le sorprese non finiscono. In una verde distesa, dove l’ultima neve fa spazio a fiori colorati, un gallo forcello (pag.105) è tornato nell’arena di canto, teatro di esibizione dove mettersi in mostra per attirare l’attenzione delle femmine. Per ora solo una minuscola civetta nana (pag.108) lo sta a guardare dal suo posatoio. Si è fatto tardi; il crepuscolo colora tutto di rosa, è il caso di tornare sui nostri passi. I suoni si fanno più flebili. Inizia ora un’altra dimensione, più sconosciuta e misteriosa. Dobbiamo lasciare spazio ad altre specie che solitamente non vediamo, ma che ora si rivelano a noi e con canti diversi. La civetta capogrosso (pag.66) fa capolino da una cavità, presente in un vecchio faggio, mentre un allocco (pag.101) con voce flautata ci segnala che inizia la vita notturna. Quanto descritto è solo parte delle sorprese che ci può riservare la natura e degli incontri che possiamo fare frequentando i luoghi meno antropizzati del nostro territorio. Numerose altre specie sono in attesa di fare la nostra conoscenza. E allora ……….. Buon viaggio e Buon ascolto. Falco pellegrino, ph Emanuele Forlani 23 Auf dem Vogelpfad Übersetzung von Uta Rosebrock Der Norwind (Pelèr) bläst, die Wellen stören ein Schwanenpaar, das sich einen ruhigeren Platz am See sucht (S.44, S.75) Die majestätische Silbermöwe nutzt den Wind um ein wenig zu segeln (S.32). Auch der Fischreiher verlässt sein Versteck im Schilf (S.106). Der Eisvogel beobachtet von seinem Platz aus die Wasseroberfläche um seine Beute zu erspähen (S.18). Der Schwarzmilan (S.105) ist aus Afrika zurückgekehrt und fliegt über die Wasser des Sees. Wir verlassen den See und begeben uns in eine Schlucht um von einem Aussichtspunkt die Schönheit des Sees zu betrachten. Auf den Felswänden erscheint und verschwindet ein blauer Fleck, eine Blaumerle (S.46) ist auf der Suche nach Insekten, die sie mit ihrem Schnabel aus den Mauerritzen pickt und zu ihren Jungen bringt. Dort im Fluss bemerken wir etwas Ungewöhnliches im eiskalten Wasser. Dies ist der Ort den die Natur der Wasseramsel (S.6) reserviert hat, die sich unaufhörlich in der kalten Strömung ihre Nahrung sucht. Ein Zaunkönig erringt weit entfernt von seinem Nest, gut getarnt durch die Sträucher am Wegesrand unsere Aufmerksamkeit (S.37). Wir sind auf einem Plateau angekommen mit herrlichem Ausblick. Hier werden wir Zeugen eines einzigartigen Naturschauspiels. Schrille Schreie erfüllen den Himmel und wir sehen ein Wanderfalkenpaar in den Lüften in akrobatischem Flug. Während der Paarungszeit festigt sich so ihre Bindung (S.27, S.47, S.10). Der Mäusebussard und Wespenbussard steigen auf um die hochgelegenen Wälder zu erreichen. Auch wir suchen dort mehr kühlende Frische (S.93 und Buchcover). Verschiedenste Vogelarten, Rotkehlchen und Kohl und Tannenmeisen begleiten uns beim Aufstieg (S.71, S.74, S.74 und S.74). Der Kuckuck ruft stetig (S.41), hoffentlich bemerkt er nicht den eindrucksvollen Wiedehopf, der im Kropf versteckt Futter zu seinen Jungen bringt (S.96). Wir heben den Blick, der Horizont weitet sich. Am Himmel bemerken wir die bedrohlichen Umrisse eines Schlangenadlers. Unter den europäischen Greifvögeln ist er mit seiner fast ausschließlichen Reptiliennahrung ein Ernährungsspezialist und in seinem Vorkommen entsprechend eng an ein ausreichendes Angebot an Schlangen und Eidechsen gebunden (S.82 - S.52). Er fliegt zu seinem Horst auf einer grossen Pinie. Im Schnabel trägt er einen Ast zur Verbesserung seines Nestes, wo ein Junges auf Futter wartet. Der Wald wird dichter. Unser Ruf lockt einige neugierige Vögel an. Schwanzmeisen (S.87) und Haubenmeisen (S.87), kommen zwitschernd geflogen und verschwinden sofort wieder. Der Mäusebussard und Wespenbussard (S.10 und S.98) haben sich in den Wald verzogen, um Beute zu jagen, Nagetiere und Insekten. Der Tannenhäher (S.44) warnt alle. Der bunte Kleiber (S.46) lässt sich vom Wipfel einer Kastanie vernehmen. Um die Höhle vor dem Zugriff von Mardern oder Krähen zu schützen, ‘mauern’ die Kleiber den Eingang zu ihren Bruthöhlen mit einer Mischung aus Lehm und Speichel so weit zu, dass sie gerade durchpassen. Der Kleiber wird auch, Spechtmeise genannt. Weitere Spechtarten finden sich immer tiefer in den Wald eindringend. Ihr Klopfen durchdringt die Stille des Waldes, mit ihrem schrillen Ruf verteidigen sie 24 ihr Territorium. In den alten Buchen und Baumstümpfen haben sie ihre Höhlen gehämmert, wo ihre Jungen warten. Buntspecht, Schwarzspecht und Grauspecht (S.99,S.35,S.99). Wir setzen unseren Weg, fasziniert von diesen magischen Erscheinungen jetzt auf Zehenspitzen fort, zwischen Lärchen und Fichten hindurchspähend, werden wir für einige kostbare Augenblicke einer enormen Kreatur gewahr, ein imposanter Auerhahn, Bewohner der Wälder schon in ferner Urzeit (S.85). Wir erreichen eine schöne Wiese, dort unten fliegt ein Steinadler über die Pfade die wie vor einigen Stunden gingen (S.25,S.101). Ein Mauerläufer flattert zwischen den Felsen auf (S.44). Ohne es zu merken sind wir sehr hoch aufgestiegen und neue Überraschungen warten auf uns. Auf einem grünen Feld wo der restliche Schnee schon den ersten Blumen Platz macht erkennen wir einen Birkhahn (S.105). Mit seinem auffälligen Balzverhalten versucht er seine Weibchen zu beeindrucken, doch bislang beäugt ihn nur ein kleiner Sperlingskautz, aus seinem Versteck (S.108). Es ist spät geworden. Die Nacht will hereinbrechen mit ihren ganz eigenen Bewohnern. Der Rauhfusskauz (S.66) mit seinem enormen Kopf schaut schaurig auf uns aus seiner Klamm. Die Waldohreule (S.101) benötigt als Brutareal reich strukturierte Landschaften, in denen sich Wälder und Baumgruppen mit offenen Flächen abwechseln. Sie brütet in Baumhöhlen, Mauerlöchern, Felshöhlen sowie auf Dachböden. Ihre Nahrung sind kleine Nager, bisweilen bei Nahrungsmangel aber auch Kleinvögel. Unsere Wanderung will Anregung geben eine neue Dimension kennenzulernen und die Schönheit und Wunder der belebten Natur werden uns “beschwingen” und eine andere Einstellung zu den Dingen bewirken. Zahlreiche weitere Tierarten warten daruf unsere Bekanntschaft zu machen. Viel Freude bei den Erkundungen wünscht Ihnen Davide Ardigò. Aquila reale ph Valerio Bollin 25 Sounds and emotions of nature Translation by Marijke Curtis This is a hypothetic journey which invites you to enter into a different world, into places that are less crowded, and to learn and listen to the voices of nature. The peler (north wind) is strengthening, the waves are beginning to bother a couple of Swans that are looking for a quiet corner (p.44 and 75). The stately Herring Gull (p.32) takes advantage and starts gliding. The Grey Heron leaves the reed thicket (p.106). From its perch the Kingfisher is looking for a prey (p.18). The Black Kite has returned from Africa and flies over the waters of the lake (p.105). We leave the lake behind and we enter a gorge from where we can look over the lake and admire its beauty. On the rocky and sunny walls there appears and disappearsg a bluish spot – it is a Blue Rock Trush, in search of insects amongst the cracks in the rocks and which it captures in its beak and takes to its young (p.46). Somewhere in the river we spot something unusual in the cold water; but this is the place which nature has allocated to the White-Throated Dipper. It distrusts the currents and immerses itself continuously in the icy waters to look for food (p.6). We hear a coarse cry; it is the Wren which wants to draw our attention away from its nest which is well hidden along the border of the path (p.37). Coming back to a plateau we can feast our eyes on a magnificent panorama and nature at its best. We become aware of penetrating cries that fill the air. A pair of Peregrine Falcons shows off their spectacular flying abilities during their courtship and which also strengthen the couple’s ties (p.27, p.47, p.10). The Common Buzzard (p.93) and the Honey Buzzard (book cover) are flying high in order to get back to the woods further up the mountain. We are also going into the woods to cool down a little. We are accompanied by differing birdsong, like a symphony, not a wrong note, just natural harmony (p.71 Robin, p.74 Great Tit, p.74 Coal Tit, p.74 Blue Tit). Enthralled by nature, our steps are light and we continue the way up. The Cuckoo reminds us of his presence (p.41) and let us hope he does not notice the Hoopoe (p.96) that is taking food to its young that are hidden in the cleft of that big tree. Let us raise our eyes up to the sky, we may be a little tired, but the horizon is spread out before us. Up in the sky we notice a large shape that seems to be going towards the pine trees, it is the Short-toed Snake Eagle (p.82 - p.52), so called because that happens to be its favourite food. It is flying towards its nest which is at the top of a large pine tree. In its beak it is carrying a twig to re-inforce the nest in which a young one is waiting to be fed (photos 18, 19). The woods are becoming denser. Our voices attract several inquisitive birds: Long-tailed Tit (p.87) and Crested Tit (p.87) and just as they have arrived they disappear again into the woods, “twittering” along. The Common Buzzard (p.10) and the Honey Buzzard (p.98) are now lying in wait to catch their prey: rodents and insects. The Nutcracker is warning all the others (p.44). The colourful Nuthatch makes himself heard from the top of a chestnut tree (p.46). 26 Slowly we enter the forest; the sounds become more intense; the Great Spotted Woodpecker (p.99) with its specific call cut through the silence of the forest to lay claim to its territory (Black Woodpecker p.35, Greyheaded Woodpecker p.99). The numerous holes they have made in old trunks or imposing beech trees make it fairly obvious where their young are housed. We carry on in silence, full of respect for our surroundings and looking at the beautiful larches and fir trees. We are startled by a large figure and for a few moments, like a mirage, we manage to see a Capercaillie (p.85). We come to a beautiful pasture; we have come a long way and in the distance we just make out the snowy mountains. Beneath us an Golden Eagle is flying over the place we have left many hours ago; for her flying higher is a simple question of beating her wings; how we envy her (p.25, p.101). A Wall creeper is flying up from the rocks (p.44). Without being aware of it we have arrived quite high up, and always accompanied by various feathered creatures, but there are more surprises in store. In a piece of greenery, where the last snow gives way to colourful flowers a Black Grouse (p.105) has come back to show off and to attract the attentions of a female. However, for now only a small Pygmy Owl is looking at him (p.108). It is getting late, everything is coloured pink by the setting sun and we need to return to base. The sounds are becoming fainter; the beginning of a different world, unknown and mysterious to us. A world we cannot see but which we can listen to; a Boreal Owl (p.66) is showing from a tree cleft a Tawny Owl raises his voice and it is time for us to go (p.101). Nature has many surprises in store and we can find many more if we were to visit the less obvious and least frequented parts of our area. There are many more species waiting to be discovered. And now …. Have a good journey and happy listening. Falco pellegrino ph Giorgio Mutti 27 Nomenclatura uccelli; Vogelnamen; Birds’ Names Italiano Deutsch English Latino Nome dialettale Pag. 44-75 Cigno reale Höckerschwan Mute Swan Cygnus olor Cigno Pag. 32 Gabbiano reale Silbermöwe Herring gull Larus argentatus Fanocol - Fanel Pag. 106 Airone cenerino Graureiher Grey Heron Ardea cinerea Airù Pag. 18 Martin pescatore Eisvogel Kingfisher Alcedo attui Martì pescaur Pag. 105 Nibbio bruno Schwarzmilan Black Kite Milvus migrans Mill Pag. 46 Passero solitario Blaumerle Blue Rock Trush Monticola solitarius Merlo cornaröl Pag. 6 Merlo acquaiolo Wasseramsel White-Throated Dipper Cinclus cinclus Mèrlo aquaröl Pag. 37 Scricciolo Zaunkönig Wren Troglodytes troglodytes Rèsa Pag. 10-27-47 Falco Pellegrino Wanderfalke Peregrine Falcon Falco peregrinus Falchitù Pag. 93-10 Poiana Mäusebussard Common Buzzard Honey Buteo buteo Pojana Pag. Copertina-98 Falco pecchiaiolo Pag. 71 Pettirosso Wespenbussard Buzzard Pernis apivorus Pojanù Rotkehlchen Robin Erithacus rubecola Bizet Pag. 74 Cinciallegra Kohlmeise Great Tit Parus major Sparisöla Pag. 74 Cincia mora Tannenmeise Coal Tit Parus ater Ciciòi Pag. 74 Cinciarella Blaumeise Blue Tit Parus caeruleus Mulinera Pag. 41 Cuculo Kuckuck Cuckoo Cuculus canorus Cùco Pag. 96 Upupa Wiedehopf Hoopoe Upupa epops Böba Pag.82-52 Biancone Schlangenadler Short-Toed Snake Eagle Circaetus gallicus Aquilòtt Pag. 87 Codibugnolo Schwanzmeise Long-Tailed Tit Aegithalos caudatus Cua longa Pag. 87 Cincia dal ciuffo Haubenmeise Crested Tit Parus cristatus Ciciòi Pag. 44 Nocciolaia Tannenhäher Nutcracker Pag. 46 Picchio muratore Kleiber Nuthatch Nucifraga caryocatactes Gaza nisölèra Rampighì de castegna Sitta europaea Pag. 99 Picchio rosso maggiore Buntspecht Picchio nero Schwarzspecht Great Spotted Woodpecker Dryocopus martius Black Woodpecker Pryocopus martius Bèca-legn Pag. 35 Pag. 99 Picchio cenerino Grauspecht Grey-Headed Woodpecker Picus canus Bèca-legn Pag. 85 Gallo cedrone Auerhahn Capercaillie Tetrao urogallus Gal sidrù Pag. 25-101 Aquila reale Steinadler Golden Eagle Aquila chrysaetos Aquila Pag. 44 Picchio muraiolo Mauerläufer Wall creeper Tichodroma muraria Barbél de corna Pag. 105 Gallo forcello Birkhahn Black Grouse Tetrao tetrix Gal forsel Pag. 108 Civetta nana Sperlingskautz Pygmy Owl Pag. 66 Civetta capogrosso Rauhfusskauz Glaucidium passerinum Sivetì Sietù Aegolius funereus Pag. 101 Allocco Boreal Owl Waldkautz-Waldohreule Tawny Owl 28 Strix aluco Bèca-legn Alòch Lido Palace, Riva del Garda il fascino della Belle Epoque Nel 1899 a Riva del Garda la notte di San Silvestro si brinda l’inaugurazione del Lido Palace. Il XX secolo si affaccia con un gran bagliore: è l’Epoca Bella. I viaggiatori si moltiplicano attratti da una nuova curiosità, tra Parigi e Vienna corre l’Orient Express, Riva del Garda favorita dal clima e dal fascino del suo territorio si afferma come una delle mete da raggiungere per l’alta borghesia, artisti e intellettuali come Thomas e Heinrich Mann, Franz Kafka e Friedrick Nietzsche. Il progetto degli investitori era rivolto non solo alla realizzazione dell’hotel, ma anche alla rivisitazione dell’intera area con l’obiettivo di dotarla di parchi e giardini, nonché alla definizione dell’arredo urbano di quella che sarà denominata Punta Lido. Tale ambizioso programma mirava a far diventare la cittadina e la sua spiaggia la riviera dell’Impero grazie alla presenza di lussureggianti parchi e giardini e di consentire di beneficiare del sole e dell’aria salubre del Sud. Durante il fortunato periodo della Belle Époque, il Lido Palace annovera tra i suoi ospiti illustri l’erede al trono Arciduca Francesco Ferdinando, la Granduchessa russa Olga Alexandrova, sorella dello zar Nicola II, con tutto il suo seguito, il miliardario americano Vanderbilt e molte altre personalità di spicco. Dopo la prima guerra mondiale, Riva del Garda diventa parte del Regno Italiano e nel 1921 sono documentati un soggiorno del re Vittorio Emanuele e della Regina Elena. Dal 1945 il Lido Palace vive momenti di alterne fortune fino a giungere ai giorni nostri con la sua splendida veste contemporanea e la sua ineguagliabile eleganza. 29 Lido Palace, Riva del Garda Faszination zwischen Tradition und Moderne Kurz vor der Wende zum 20. Jahrhundert öffnete das Lido Palace Hotel in Riva del Garda seine Pforten. Riva del Garda liegt damals an der südlichen Grenze des Habsburgerreiches und ist einer der beliebtesten Erholungsorte der Kaiserfamilie, aber auch für Künstler und Schriftsteller wie Thomas und Heinrich Mann, Franz Kafka und Friedrich Nietzsche. Im Jahre 1899 beginnt die Geschichte des Lido Palace.Die Investoren planen neben dem Hotelbau auch die Gestaltung der natürlichen Peripherie. So erhält das Hotel herrliche, weitläufige Grünanlagen und Riva del Garda eine Grunderneuerung: Das Städtchen soll die Riviera seiner Zeit werden und als Erholungsort der “Reichen und Schönen” etabliert werden. Gemeinsam mit dem Tourismus erlebt auch das Lido Palace seine historischen Höhen und Tiefen. Gegenwärtig ist das Hotel der Moderne angepasst, strahlt aber an nahezu jeder Stelle die Faszination und Klasse seiner interessanten Tradition aus. Der Erste Weltkrieg von 1914-18 ist eine schwere Zeit für den Tourismus und bringt große Veränderungen für ganz Europa. Nach dem Krieg ist Riva Teil des italienischen Königreiches. 1921 besuchen König Vittorio Emanuele und Königin Elena in Riva del Garda und logieren im Lido Palace und lieben das Lido Palace genauso wie ehemals die Habsburger Kaiserfamilie. Nach dem Krieg erlebt das Lido Palace erneut Höhen und Tiefen. Heute präsentiert sich das Hotel modern, ohne dass dabei ein Hauch der damaligen Zeit verloren gegangen ist. Lido Palace, Riva del Garda, between tradition and modernity December 1899 Riva del Garda: in one of the most breathtaking spots of the lake the Lido Palace Hotel opened its doors. At that time the Trentino Region formed part of the Hapsburg Empire and the strategic border town of Riva was chosen by the Imperial family together with numerous high-ranking guests and intellectuals such Thomas Mann, Franz Kafka e Friedrick Nietzsche as their holiday retreat. The investors’ project was not only to build an hotel but to regenerate the entire area by endowing it with parks, gardens and urban furniture by turning it into an area that will be designated as Lido Point. This ambitious plan had the aim of turning the small town and its beach into the Empire’s Riviera, with evergreen parks and gardens where visitors could enjoy the sun and breathe the healthy air of the south. In the fortunate Belle Époque era, the Lido will feature amongst its guests the heir to the throne, Archduke Francesco Ferdinando, the Russian Great Duchess Olga Alexandrova, sister of Czar Nicola II with all her following, the American millionaire Vanderbilt and many others. After the WWI, Riva joined the Italian kingdom and it was visited by King Vittorio Emanuele and Queen Elena in 1921. After WWII, the Lido had a mixed fortune until the present day, which combines a contemporary charm with timeless elegance. 30 Domenica 17 Agosto Riva del Garda Lido Palace Hotel Viale Carducci, 10 ore 20.30 A - Concerto riservato ai solo soci previa prenotazione. Se ci saranno posti disponibili il concerto sarà aperto anche ai non-soci prenotando e facendo una donazione di min. € 20; presentarsi entro le 20.00 Trio di Verona Massimo Giuseppe Bianchi, Pianoforte Emy Bernecoli, Violino Francesco Ferrarini, Violoncello PROGRAMMA Felix MENDELSSOHN (1809-1847): Trio in Do minore op. 66 N°2 Allegro energico e fuoco Andante espressivo Scherzo: Molto allegro quasi presto Finale: Allegro appassionato Canto popolare catalano degli uccelli El cant dels ocel per Violoncello e Pianoforte Franz SCHUBERT (1797-1828): Trio in Si bemolle maggiore op. 99 N°1 Allegro moderato Andante un poco mosso Scherzo: Allegro Rondò: Allegro vivace info@lido-palace.it +39 0464 021899 31 Gabbiano reale ph Giorgio Mutti 32 Chiesa di San Benedetto di Limone sul Garda ph Pierangelo Girardi 33 La Chiesa di San Benedetto La Chiesa Parrocchiale, è stata costruita nel 1691 da Andrea Pernis, su una precedente chiesetta romanica che sembra risalire a prima del sec. XI. Vi sono custoditi numerosi capolavori artistici: L’altare maggiore (1724) è di Cristoforo Benedetti, di Brentonico. La pala (1547) che raffigura la deposizione di Gesù è del veronese Battista d’Angolo detto il Moro. Ai lati vi sono due dipinti di Andrea Celesti, dell’inizio del Settecento. L’altare del S. Sacramento è di Silvestro e dei fratelli Ogna, di Rezzato (1699). L’altare del S. Rosario (1704) è di C. Benedetti, la pala rappresenta la Madonna col Bambino, i misteri del S. Rosario e i SS. Antonio e Giacomo di Compostela. L’altare di S. Antonio di Padova (1696) è di marmo intarsiato e stucco levigato. L’altare del Crocifisso (1721) è anche opera di C. Benedetti, il crocefisso è barocco, in legno di bosso. Sull’arco trionfale vi è un complesso scultoreo, che raffigura l’Annunciazione, (C. Benedetti). L’organo è di Damiano Damiani del 1831; il battistero è della fine del 500’, fu voluto da S. Carlo Borromeo che visitò la parrocchia nel 1580, qui è stato battezzato il limonese San Daniele Comboni (1831-1881). 34 Picchio nero ph Giorgio Mutti Die Hauptkirche zum Heiligen Benedikt Wurde im Jahre 1691 von Andrea Pernis auf den Überresten eines früheren romanischen Kirchleins aus dem 11. Jh. neu errichtet. Die Kirche birgt zahlreiche Stücke wertvoller Kirchenkunst. Der Hauptaltar (1724) ist von Cristoforo Benedetti aus Brentonico. Das Altarbild (1574) stammt vom Veroneser Meister Battista D’Angolo, auch Moro genannt. Die Gemälde zu beiden Seiten des Altars sind Meisterwerke des berühmten Malers Andrea Celesti vom Anfang des 18. Jahrhunderts. Auf dem Hauptbogen oberhalb des Altars befindet sich eine Skulptur von C. Benedetti, Maria Verkündigung darstellend. Das Taufbecken wurde vom heiligen Carlo Borromeo, der 1580 Limone besuchte, angeschafft, hier wurde der weltbekannte Limoneser Missionar Daniele Comboni (1831-1881) getauft. Das auffallende Holzkreuz aus Buchsbaum, am Haupteingang zur Rechten, ist ebenfalls Cristoforo Benedetti zuzuschreiben. The Church of St. Benedict Was rebuilt 1691 by Andrea Pernis, over the remains of a previous Romanesque chapel from the XI century. Many artistic masterpieces are preserved in the Church: the main altar (1724) by Cristoforo Benedetti from Brentonico;the altarpiece (1547) shows the deposition of Jesus attributed to Battista d’Angolo from Verona, known as the Moro and is framed by two paintings from Andrea Celesti (beginning 18 th century). The altar of the Blessed Sacrament (1699) by Silvestro and the brothers Ogna from Rezzato, showing the last supper; the altar of the Rosary (1704) by C. Benedetti. The altar of St. Antonius from Padua (1696) made of marble and plaster. The altar of the Crucifix (1721) also by C. Benedetti, is made of box-wood. On the main arch there is a sculpture of the Annunciation by C. Benedetti. The aptistery (1580), was ordered by St. Carlo Borromeo who visited Limone, here was baptized San Daniele Comboni. 35 Domenica 20 Aprile Limone s/G Chiesa di San Benedetto ore 21.00 B - Entrata libera-Eintritt frei-Free entry, concerto finanziato dal Comune di Limone s/G Concerto di Pasqua Lars Grünwoldt, Baritono Anna Loro, Arpa; Antonio Amenduni, Flauto Markus Berthold, Violino; Frieder Berthold, Violoncello PROGRAMMA Johann Sebastian BACH (1685-1750) Aria dalla Suite in Re maggiore BWV 1068 (trascr. per Flauto e Arpa) Sonata trascr. per flauto e arpa in sol minore BWV 1020 Allegro-Adagio-Allegro Aria trasc. per violino-flauto-violoncello “Erbarme dich mein Gott” dalla Passione secondo Matteo BWV 244 3 Arie per Baritono “Komm süsses Kreuz” “Am Abend als es kühle war” e “Mache dich mein Herze rein” dalla Passione secondo Matteo BWV 244 Trio-Sonata dall’ Offerta Musicale BWV 1079 Largo-Allegro-Andante-Allegro 36 Scricciolo ph Giorgio Mutti 37 Sabato 31 Maggio Limone s/G Chiesa San Benedetto ore 21.00 B - Entrata libera-Eintritt frei-Free entry, concerto finanziato dal Comune di Limone s/G Orchestra Accento Junior Dirett. Lore Schrettner Primi violini: Anja Schrettner, Verena Hartleb, Christina Gruber, Sandra Gruber, Tobias Moser, Sonja Schneidler Secondi Violini: Michael Berliz, Christoph Aigner, Andreas Aigner, Anja Klemmer, Lena Hellebart, Melanie Guggi Terzi violini: Julia Schrettner, Katharina Vollmann, Lara Moser, Lore Schrettner violoncelli: Miriam Moderegger, Moritz Maroschek, Michael Vollmann, Heinz Moser piano: David Paal PROGRAMMA M.A. CHARPENTIER (1636-1704): Prelude aus dem Te Deum in D G. F. HÄNDEL (1685-1759): Marcia da Judas Maccabeus - Balletto da Alceste Menuetto da Feuerwerksmusik - Aria e Finale da Wassermusik J. S. BACH (1685-1750): „Bist du bei mir“ da Notenbuch per Anna Magdalena Bach W. A. MOZART (1756-1791): „Der Vogelfänger bin ich ja“ da Flauto magico Bernhard ROMBERG (1767- 1841): Auf dem Markt in Marokko - PolonaiseMückentanz - Csardas 38 Sabato 14 Giugno Limone s/G Chiesa San Benedetto ore 21.00 B - Entrata libera-Eintritt frei-Free entry, concerto finanziato dal Comune di Limone s/G Trio Novalis Markus Berthold, Violino; Frieder Berthold, Violoncello Carlo Levi Minzi, Pianoforte PROGRAMMA Clara & Robert Clara WIECK-SCHUMANN (1819-1896) Trio in sol minore op. 17 Allegro moderato-Scherzo: Tempo di Menuetto Andante - Allegretto Robert SCHUMANN (1810-1856) “Es fliegen zwei Schwalben” aus Schwalben op. 79/21 “Wenn ich ein Vöglein wär” op. 43/1 Trio in sol minore op. 110 Bewegt, doch nicht zu rasch - Ziemlich langsam - Rasch - Kräftig mit Humor 39 Venerdi 11 Luglio Limone s/G Chiesa San Benedetto ore 21.00 B - Entrata libera-Eintritt frei-Free entry, concerto finanziato dal Comune di Limone s/G Concerto d’organo per il giorno di San Benedetto Patrono della Parrocchia Simone Vebber, Organo PROGRAMMA G. F. HÄNDEL (1685-1759): Concerto n.13 in Fa maggiore per organo ”The Cuckoo and The Nightingale” HWV 295 Josef HAYDN (1732-1809): Divertimento in C Major Moderato - Menuet - Finale Arcangelo CORELLI (1653-1713): Concerto Grosso O.p VI n.1 in Re Magg. (Trascrizione per organo di T.Billington) Largo - Allegro - Largo - Allegro Bernardo PASQUINI (1637-1710): Toccata con lo scherzo del cucco A. DIANA ( 1815-1876): XIX Sonata in re minore Giovanni MORANDI (1777-1856): Sinfonia in re maggiore 40 Cuculo ph Valerio Bollin 41 Sabato 2 Agosto Limone s/G Sala Congressi ore 21.00 B - Entrata libera-Eintritt frei-Free entry, concerto finanziato dal Comune di Limone s/G Orchestra Haydn di Bolzano e Trento Direttore Francesco Lanzillotta PROGRAMMA Gioachino ROSSINI (1792-1868): La gazza ladra, Sinfonia Piotr CAJKOVSKIJ (1840-1893): Il lago dei cigni, Suite op. 20 I. Scene II. Waltz -III. Dance of little four swans -IV. Scene (pas d’action) -V. Hungarian dance (Csardas) -VI. Scene. Lo Schiaccianoci, Suite op. 71 A Marche: Tempo di marcia viva Danse de la Fée Dragée (Tanz der Zuckerfee): Andante non troppo Danse russe Trepak (Russischer Tanz): Tempo di Trepak, molto vivace Danse arabe (Arabischer Tanz): Allegretto Danse chinoise (Chinesischer Tanz): Allegro moderato Danse des mirlitons (Tanz der Rohrflöten): Moderato assai Valse des fleurs (Blumenwalzer): Tempo di Valse 42 43 Cigni reali ph Giorgio Mutti Picchio muraiolo ph Giorgio Mutti Nocciolaia ph Giorgio Mutti 44 Sabato 9 Agosto Limone s/G Chiesa San Benedetto ore 21.00 B - Entrata libera-Eintritt frei-Free entry, concerto finanziato dal Comune di Limone s/G Recital Eduard Kunz, Pianoforte PROGRAMMA Piotr CAJKOVSKIJ (1840-1893): “Le Stagioni” Suite op. 37 b (Ispirata a tenerissima e sognante malinconìa) Gennaio: Accanto al fuoco Febbraio: Carnevale Marzo: Canzone dell’allodola Aprile: Il bucaneve Maggio: Notte di maggio Giugno: Barcarola Luglio: Canzone dei falciatori Agosto: La messe Settembre: La caccia Ottobre: In autunno Novembre: In slitta Dicembre: Natale Maurice RAVEL (1875-1937): L’Oiseaux tristes da Miroirs Sergej RACHMANINOV (1873-1943): Sonata N° 2 in Si bemolle Minore, Op. 36 Allegro agitato - Non allegro - Allegro molto Eduard Kunz suona su un pianoforte Yamaha C5X Eduard Kunz spielt einen Yamaha C5X Konzertflügel Eduard Kunz plays a C5X Yamaha Concert Piano 45 Passero solitario ph Giorgio Mutti Picchio muratore ph Giorgio Mutti 46 Giovedi 18 Settembre Limone s/G. Chiesa S. Benedetto 21.00 B - Entrata libera-Eintritt frei-Free entry, concerto finanziato dal Comune di Limone s/G Trio Orlando Corrado Orlando, Clarinetto Frieder Berthold, Violoncello Giacomo Dalla Libera, Pianoforte PROGRAMMA L.v. BEETHOVEN (1770-1827): Trio in Si bemolle Maggiore op. 11 Allegro con brio - Adagio - Allegretto Robert SCHUMANN (1810-1856): Der Vogel als Prophet da Waldszenen op. 82 Olivier MESSIAEN (1908-1992): “Abime des Oiseaux” Johannes BRAHMS (1833-1897): Trio in La Minore op. 114 Allegro - Adagio - Andantino grazioso - Allegro Falco pellegrino ph Emanuele Forlani 47 Appunti di storia di Campione tratto da ‘Cìncali storie di vita, tra Campione, Milano, Zurigo e Limone sul Garda’ di Mario Rodella Per conoscere la storia di Campione, (frazione del Comune di Tremosine) ci sono testi storici e alcune biografie di persone più o meno illustri che, sia pur per breve tempo, hanno vissuto sul piccolo conoide del Tignalga. Su tutti Ercolano, vescovo di Brescia,che qui visse, (VI° secolo), in meditazione e preghiera in una grotta inaccessibile, a picco sul lago. Tutto’ora Campione festeggia Sant’Ercolano, come il patrono della parrocchia, ogni 12 agosto.A Campione avrebbe passato alcuni dei suoi giorni anche la regina Adelaide (vissuta tra il 931e il 999, è stata reggente del Sacro Romano Impero e del Regno di Francia ed è venerata come santa della Chiesa cattolica). Un tempo, grazie all’abbondante flusso di acqua del fiume Tignalga, a Campione vi erano Per gentile concessione di Domenico Fava 48 una cartiera, molini e fucine Con il dominio della repubblica di Venezia, gli Archetti, la più ricca famiglia di mercanti dell’Italia Settentrionale, padroni di ferriere nel Bresciano e nel Trentino, realizzarono fucine per la lavorazione del ferro. Ospiti dei marchesi Archetti vennero a Campione Francesco Ferdinando, figlio di Maria Teresa d’Austria, nel 1777 in crociera sul Garda, e nel 1780 il doge Paolo Renier. Dopo un’alluvione che distrusse il paese, a fine Ottocento Campione risorse a nuova vita. La ditta Feltrinelli di Gargnano, poco dopo il 1890, acquistò l’intero promontorio e nel, 1896, vi costruì il cotonificio. Si constatò che l’acqua del Tignalga era una forza da imbrigliare e da utilizzare. L’opera di ingegneria idraulica fu soprattutto del veneziano Vittorio Olcese, protagonista nel realizzare l’intero paese. Dopo la chiusura dello stabilimento di proprietà Olcese, avvenuta nel 1981 a causa della crisi economica degli anni Settanta, nel 2002 Coopsette, diviene proprietaria dell’area dando nuova vita all’intero borgo valorizzandone l’aspetto turistico. Campione del Garda: Geschichtliche Notizen von Mario Rodella Unter zahlreichen Persönlichkeiten, die in Beziehung zu Campione gebracht werden können ist der Heilige Herculanus, Erzbischof von Brescia im 6. Jahrhundert zu nennen. Er lebte viele Jahre als Eremit in völliger Abgeschiedenheit in einer Grotte am südlichen Ende Campiones. Bis heute wird an seinem Namenstag am 12. August ein grosses Fest gefeiert. Dank des reich fliessenden Wassers des Flusses Tinalga gab es früher eine Papierfabrik, sowie Eisenschmieden, die von der damals in Norditalien reichsten Familie Archetti aus Brescia, unter der Vorherrschaft der Republik Venedigs gegründet wurde. Campione war berühmt für seine Nagelproduktion. Als Gäste der Familie Archetti besuchten Franz Ferdinand, Sohn der österreichischen Königin Maria Theresia im Jahr 1777 und 1780 der Doge Paolo Renier Campione. 1896 gründete die Familie Feltrinelli aus Gargnano eine Baumwollspinnerei. Diese wurde durch das moderne Wasserkraftprojekt des Ingenieurs Vittorio Olcese verbessert und der ganze Ort neu aufgebaut. Aufgrund der Wirtschaftskrise der 70ziger Jahre wurde die Fabrik im Jahr 1981 geschlossen. Seit 2002 ist der Ort im Besitz der Gesellschaft Coopsette, die den Ort mit einem ambitionierten Turismus-Projekt neu gestaltet. Campione del Garda: Notes on history of a small village by Mario Rodella, translation by Marijke Curtis Campione’s history can be gleaned from historic texts and the biographies of several more or less well-known people who, even if only for a short period, spent some time on the small Tignalga headland. Above all there was Ercolano, Bishop of Brescia, who in the VIth century lived in an inaccessible grotto above the lake to 49 allow him to meditate and pray. To this day, on the 12th August, Campione celebrates St. Ercolano, patron of the parish. At one time Campione had a paper factory, mills and forges. It became famous for its ironmongery, thanks to the abundant waters of the Tignalga river; being within the domain of the Republic of Venice and the influence of the Archetti’s, northern Italy’s richest merchant family and owners of ironworks in the Brescia and Trentino areas and who built the forges of Campione. Among the Archetti’s guests in Campione were Francis Ferdinand, son of Maria Teresia of Austria, when he cruised around Lake Garda in 1777, and in 1780 the Doge Paolo Renier. At the end of the 19th century, after a flood that destroyed the whole village new life was breathed into Campione. Shortly after 1890 the Feltrinelli’s of Gargnano bought the whole of the promontory and in 1896 built the cotton factory. It was also established that the waters of the Tignalga were a force that could be harnessed and be used. The hydraulic engineering was above all the work of Vittorio Olcese. After the closure of the cotton factory in 1981, brought about by the economic crisis of the 70’s, the area became the property of Coopsette in 2002 in order to concentrate on the tourist trade. Campione, le facciate arancioni 50 Sabato 5 Luglio Campione d/G Antico Teatro ore 21.00 B - Entrata libera-Eintritt frei-Free Entry; con il contributo del Comune di Tremosine Ensemble Anthea Alberto Mesirca, Chitarra; Antonio Amenduni, Flauto Alexey Popov, Viola; Frieder Berthold, Violoncello PROGRAMMA Antonio DIABELLI (1781-1858): Trio Serenata concertante op.105 Allegro moderato-Adagio: Scherzo-Allegro non tanto Heitor VILLA LOBOS (1887 -1959): Assobio a Jato (The Jet Whistle) per Flauto e Violoncello Francesco DA MILANO (1497-1543) Chanson des oiseaux per Chitarra solo (testo di Clement Janequin) Canto popolare catalano degli uccelli El cant dels ocel per Chitarra e Violoncello Isaac ALBENIZ (1860-1909): Cordoba (Nocturne) da op. 232 per Violoncello e Chitarra Franz SCHUBERT (1791-1828): Quartetto per Chitarra - Flauto - Viola - Violoncello D 96 Moderato - Menuetto - Lento e patetico - Zingara - Tema con variazioni 51 Domenica 10 Agosto Campione d/G Antico Teatro ore 21.00 B - Entrata libera-Eintritt frei-Free Entry; con il contributo del Comune di Tremosine Duo Recital Alexandru Tomescu, Violino; Eduard Kunz, Pianoforte PROGRAMMA L. v. BEETHOVEN (1770-1827) Sonata in La Maggiore op. 47 (Kreutzer) Adagio sostenuto - Presto - Adagio - Tempo I; Andante con variazioni I-IV; Finale: Presto Sergej PROKOVIEFF (1891-1953) Sonata in Fa Minore op. 80 Andante assai; Allegro brusco; Andante; Allegrissimo - Andante assai, come prima Biancone giovane al nido ph Giorgio Mutti 52 Ristorante “Da Guido” Campione del Garda (Bs) - Tel. 0365 916999 www.ristorantedaguido.it - e-mail: info@ristorantedaguido.it SPEZIÄLITAT: FISCH VOM SEE UND MEER SPECIALITÁ: PESCE DI LAGO E DI MARE 53 Vicino alla chiesa - neben der Kirche ph Paolo Savegnago Il Santuario della Madonna di Montecastello di Tignale 54 Sorge su uno spuntone di roccia calcarea a picco sul lago in una posizione panoramica straordinaria dalla quale si può ammirare il Lago di Garda con una vista che nei giorni di particolare limpidezza spazia fino agli Appennini Modenesi. Una volta arrivati alla frazione di Gardola si procede per il bivio che conduce al Santuario, una ripida strada costeggiata dalle cappelle che illustrano i Misteri del Rosario. Al termine della salita, dopo il parcheggio, all’ingresso si presentano due edifici ottocenteschi, si entra in un loggiato, chiuso da un muro, costruito per impedire che un tempo non vi entrassero gli animali al pascolo, da qui si presenta la monumentale scalinata di accesso alla chiesa, su due rampe, che risale al 1599. La chiesa, ricostruita sui ruderi di un antico castello, è costituita da una chiesa inferiore, romanico gotica, e da una superiore, barocca. Quest’ultima custodisce nel presbiterio, dietro l’altare maggiore, un’antica struttura in pietra che è l’avanzo di un tempietto che pare antecedente al 800 d.C., la cosiddetta “Casa Santa”, che conserva un affresco del secolo XIV attribuito alla scuola di Giotto, raffigurante la Madonna e Gesù benedicente. L’edificio che è sovrastato da una cupola in rame, si presenta con tre navate. L’altare maggiore comprende una struttura con colonne in legno dorato con le statue di S. Pietro e S. Paolo. Il lavoro era attribuito alla famiglia bresciana dei Boscaì pare invece sia stata realizzata da un ‘intagliatore Valsabbino della metà del XVII secolo’ (M. Cargnoni, 1997 in Mariani, 125).* I quattro medaglioni dipinti su rame, che rappresentano episodi della Beata Vergine Maria erano attestati a Palma il Giovane, invece sono stati realizzati da Giovanni Andrea Bertanza, dopo il 1611. Bertanza è lo stesso autore del grande dipinto, ex voto, subito sull’entrata, nella navata destra, voluto dalla comunità di Tignale per la liberazione del brigante Zuan Zanone Beatrici, detto Zanzanù, che con la sua banda aveva seminato terrore tra la popolazione dell’Alto Lago tra il XVI e il XVII secolo; la sua morte avvenne il 16 agosto 1617. Le due navate laterali comprendono due ricchi altari lignei del secolo XVII rispettivamente dedicati alla Madonna di Loreto e a San Giuseppe. Sulla parete di sinistra della navata esistono due tele attribuite al pittore veneziano Andrea Celesti (1637-1712). L’architettura di Montecastello, avvenuta in più fasi, rispecchia la storia complessa che ha attraversato questo luogo. Una concatenazione di eventi che vanno dalla leggenda alla storia culturale ed economica di un edificio collocato ad un limite geografico. Due affreschi quattrocenteschi (uno di essi porta la data del 1498), la Madonna col Bambino e altri santi tra cui un San Sebastiano, San Vigilio di Trento e un Santo Vescovo, forse Zenone patrono di Verona, o Erculiano vescovo di Brescia, e un altro con la Madonna in trono con il vescovo Vigilio, figure significative che evidenziano la funzione strategica che aveva questo ‘santuario di confine’ come lo definisce il Mariani: ‘La presenza dei vescovi patroni delle diocesi confinanti potrebbe costituire una riaffermazione della duplice posizione speciale di Tignale: soggetta a Venezia tramite la Riviera nel temporale e a Trento nello spirituale’ (Mariani, 77). Montecastello sottostava, infatti, fino al 1785 alla diocesi di Trento. Demarcava il confine tra Austria e Italia, tra lo stato Visconteo, quello Veneto e Austro-Ungarico. La dimensione di confine determina anche la leggenda intorno alla sua fondazione basata su un episodio avvenuto nel 1283, una ierofania (cioè una specie di ‘miracolo’ avvenuto in fase di battaglia). Gli avvenimenti hanno per protagonista il duca d’Austria Alberto d’Asburgo che avrebbe fatto costruire una rocca presso la chiesa di Santa Maria di Moncastello dopo la conquista di Limone e Tremosine. I bresciani avrebbero occupato poi la rocca. Guidati da Mainardo II del Tirolo, i trentini sarebbero passati ad attaccare nuovamente i bresciani, e in occasione di un ulteriore scontro sarebbe apparsa una luce sfolgorante che accecò i primi, dando 55 la vittoria ai secondi, che la attribuirono all’intervento della Madonna stessa. Conclusa la pace con i trentini, i bresciani avrebbero distrutto la rocca ed edificato una chiesa, dedicata a ‘Maria Ausiliatrice’ e poi denominata ‘di Moncastello’. Mariani confuta quest’ultimo aspetto sostenendo che ‘una prima struttura, connessa con la distruzione di una fortezza preesistente sia da riferire verso la metà del Quattrocento’ e non all’avvenimento storico del 1283 (2004, 84). Die Wallfahrtskirche Madonna di Montecastello Die Wallfahrtskirche Madonna di Montecastello* ist auf einem Felsvorsprung aus Kalkstein mit einem atemberaubenden Panorama über den gesamten südlichen Gardasee gelegen. Von dort kann man bei besonders klarer Sicht bis zu den Apeninnen bei Modena blicken. In Gardola angekommen biegt man an der Kreuzung rechts Richtung Wallfahrtskirche ab und trifft am Ende der steilen Auffahrt auf zwei aus dem 19. Jahrh. stammende Gebäude links und rechts, welche einem durch Mauern eingefassten Bogengang vorstehen. Hier präsentieren sich zwei monumentale Treppen aus dem Jahre 1599, die hinauf zum Eingang führen. Die Kirche ist auf den Resten einer alten Burg gebaut. Der untere Teil der Kirche ist im romanischen, der obere Teil im barocken Stil gehalten. Der Letztere verbirgt im Presbeterium hinter dem Hauptaltar einen antiken kleinen Steintempel aus dem 8. Jahrh. der sogenannten “Casa Santa”, welcher eine der Giotto Schule zugeschriebenen Freske aus dem 14.Jahrh. und eine Madonna mit dem Christuskind aufweist. Von einer auffallenden Kupferkuppel dominiert, besteht das Gebäude Famiglia Berlanda Fabrizio e Paolo Via Castello, 16 - 25080 TIGNALE (BS) 56 Tel. +39 0365 73041 Fax +39 0365 1980841 Cell. per inverno +39 3386257414 info@albergocastello.it aus drei Kirchenschiffen. Der Hauptaltar ist aus vergoldeten Holzsäulen konstruiert, die die Statuen von Pietro und Paolo darstellen. Ursprünglich der Brescianer Familie Boscaì zugeschrieben nimmt man jedoch an, dass er das Werk eines unbekannten Holzschnitzers aus dem Valsabbia-Tal des 17. Jahrh. ist (M. Cargnoni, 1997 in Mariani, 125).* Die vier auf Kupfer gezeichneten Rundbilder stellen Episoden der Jungfrau Maria dar und stammen von Giovanni Andrea Bertanza um 1611. Er ist der Schöpfer des beeindruckenden ex voto Wandgemäldes direkt am Eingang rechts, einem Auftragswerk der Tignales nach der Befreiung vom Banditen Zuan Zanone Beatrici (genannt Zanzanù), der die Bevölkerung des oberen Gardasees zwischen dem 16. und 17. Jahrh. in Angst und Schrecken versetzte. In den beiden Seitenschiffen stehen zwei opulente Holzaltare aus dem 17. Jahrh., die der Madonna von Loreto und dem Heiligen Josef gewidmet sind. Man nimmt an, dass auf der linken Wandhälfte des Kirchenschiffs sogar zwei Gemälde des berühmten Meisters Andrea Celesti (1637-1712) ihren Platz haben. Die Architektur von Montecastello spiegelt die abwechslungsreiche Geschichte dieses Ortes und ist in verschiedenen Phasen entstanden. Der Standort In einem kulturellen Grenzgebiet zwischen der Republik Venetiens und dem Austro-Ungarischen Reich unterstreicht die strategische Bedeutung dieses besonderen Bauwerks. Obwohl im Hoheitsgebiet Venetiens gelegen wurde die Kathedrale jedoch bis 1785 von der Trentiner Diozöse geistlich betreut. Auch eine Legende umspinnt diesen Ort, die sich um 1283 zugetragen haben soll. Nach der Eroberung Limones und Tremosines durch den habsburgische Herzog Albert von Österreich habe dieser zunächst eine Burg an dieser Stelle bauen lassen, welche die Brescianer jedoch eroberten. Unter der Führung des Tiroler Meinhard II wollten die Trentiner die Burg zurückerobern, welches durch einen gleissenden Lichtsrahl der die Soldaten erblinden liess verhindert wurde, so dass die Brescianer siegreich blieben. Dieses “Wunder” wurde der Madonna selbst zugeschrieben. Nach geschlossenem Frieden wurde an Stelle der Burg eine Kirche namens Mariahilferkirche, welcher dann später in Madonna di Montecastello umgeändert wurde, erbaut. The Sanctuary of the Madonna di Montecastello at Tignale Translation by Marijke Curtis The sanctuary is situated on a calcareous spur of rock on a sheer cliff above the lake from where there is a beautiful panoramic view across Lake Garda and from where, on particularly clear days, one can see as far as the beginning of the Appenines. Having arrived in Gardola, at the crossroads follow the signs to the Sanctuary that will take you along a steep road alongside the chapels that illustrate the Mysteries of the Rosary. At the top of the slope, beyond the parking and at the entrance, there are two nineteenth century buildings. You enter an open gallery, walled on one side, which was built in order to keep out grazing animals and from here you can see the impressive steps that lead up to the church dated back to 1599. 57 The church which was rebuilt on the ruins of an old castle, consists of a lower church in the roman gothic style and an upper church in the baroque style. In the presbytery behind the main altar of the upper church are the remains of a small temple which can be dated back to around 800 AC and is called the “Holy House”. It contains a fresco of the fourteenth century which has been attributed to the school of Giotto and represents the Madonna being blessed by Jesus. The building is dominated by a copper cupola and consists of three aisles. The main altar has gilded wooden columns with statues of St. Peter and St. Paul. The work was originally attributed to the Boscai family from Brescia, but it now appears to have been the work of a carver from Valsabbia, dating back to the middle of the seventeenth century (M. Cargnoni, 1997 in Mariani, 125)*. Four medallions painted on copper representing the Virgin Mary had been attributed to Palma the Younger, but were in fact done by Giovanni Andrea Bertanza, after 1611. The large painting in the entrance of the aisle on the right is also Bertanza’s work and was commissioned by the people of Tignale after having been liberated from the highwayman Zuan Zanone Beatrici, also called Zanzanu. He died on the 16th August 1617, but he and his band had terrorized the population of the Alto Adige between the sixteenth and seventeenth century. The two side aisles both have richly decorated wooden altars from the seventeenth century and are dedicated to the Madonna of Loreto and St. Joseph, respectively. On the wall of the left aisle are located two paintings by the Venetian painter Andrea Celesti (1637-1712). The architecture of Montecastello is the result of various periods and mirrors the complicated history of the area. A chain of events spread across the cultural and economic history of a building on a precipice. Two frescoes of the fifteenth century (one dated 1498), the Madonna and Child and other saints such as St. Sebastian, St Vigilio of Trento and a saintly Bishop, perhaps Zenone patron of Verona, or Erculiano bishop of ph Paolo Savegnago 58 Brescia, and another one of the Madonna with bishop Vigilio. These figures show the strategic importance of this “border sanctuary” as described by Mariani: “The presence of the patron bishops of the bordering dioceses could indicate a reaffirmation of the special position of Tignale: subject to Venetian influence for the temporal and to Trento for the spiritual (Mariani, 77). Until 1785 Montecastello belonged to the Trento diocese and was the boundary between Austria and Italy. Its foundation is purportedly based on a “vision” (i.e. a type of “miracle”) that came about in 1283. The people involved were the Duke of Austria, Albert of Habsburg, who was supposed to have built a fortress near the church of Santa Maria di Montecastello after having conquered Limone and Tremosine. People from Brescia subsequently occupied this fortress. Led by Mainardo II of Tirol, the people from Trento renewed their attacks on the people from Brescia and after another clash a blazing light is supposed to have appeared that blinded the first and gave victory to the second who attributed this intervention to the Madonna herself. Having made peace with the trentini, the bresciani are supposed to have destroyed the fortress and to have built a church dedicated to “Maria Ausiliatrice” and further called “di Montecastello”. Mariani does not agree with this and argues that “there was a structure resulting from the destruction of an existing fortress probably towards the middle of the fifteenth century” and not the story relating to 1283 (2004, 84). * La maggior parte di questo scritto fa riferimento al testo di/ Siehe hierzu folgende Literatur/ Large part of this piece refers to a work by Enrico Mariani Monte Castello di Tignale ”Un santuario del Garda fra Trento e Brescia”, Vannini, Brescia, 2004. (Monte Castello di Tiagnale. A sanctuary between Trento and Brescia”. Ed. Vannini, Brescia, 2004) Hotel Bellavista Via Trento 16 - 25080 Tignale (BS) Hotel Residence La Rotonda Via provinciale 10 - 25080 Tignale (BS) Tel. 0365 760066 / Fax 59 0365 760214 Info@marzadrihotels.it - www.marzadrihotels.it Sabato 7 Giugno Tignale Santuario Montecastello ore 20.30 B - Entrata libera-Eintritt frei-Free Entry; con il contributo del Comune di Tignale Orchestra Haydn di Bolzano e Trento Internationale Chorakademie Lübeck Direttore: Hansjörg Albrecht Solisti Katja Stuber, Soprano; Christina Daletska, Contralto Marcus Ullmann, Tenore; Thomas Tatzl, Basso PROGRAMMA Presentato da Dr. Mario Bardin Antonio VIVALDI (1678-1741): Gloria in re maggiore RV 589 Gloria in excelsis Deo, allegro - Et in terra pax hominibus, andante Laudamus te, allegro - Gratias agimus tibi, adagio Propter magnam gloriam, allegro - Domine Deus, largo Domine Fili Unigenite, allegro - Domine Deus, Agnus Dei, adagio Qui tollis peccata mundi, adagio - Qui sedes ad dextram Patris, allegro Quoniam tu solus Sanctus, allegro - Cum Sancto Spiritu, allegro Wolfgang Amadeus MOZART (1756-1791) Messa in Maggiore KV 317 “Krönungsmesse” Kyrie: Andante maestoso Più andante Gloria: Allegretto con spirito Credo: Allegro molto - Adagio - Tempo I Sanctus: Andante maestoso - Allegro assai Benedictus: Allegretto - Allegro assai Agnus Dei: Andante sostenuto - Allegro con spirito 60 San Pietro in Tignale ph Paolo Savegnago 61 La Chiesa Longobarda di San Pietro a Gardola di Tignale La Chiesa Longobarda di San Pietro a Gardola di Tignale* è stata costruita tra il VI e VII sec. d. C. in un sito abitato da tempi antichissimi (fin da I sec d. C.). La Chiesa venne edificata nel medesimo periodo in cui si sviluppano altri insediamenti eremitici, quando un monaco di Costantinopoli recatosi a Brescia attorno alla metà del sec. VI sarebbe stato autorizzato dal vescovo Ercolano a svolgere una vita anacoretica nell’area di Tignale. Una fase di Cristianizzazione altomedioevale quindi che avviene in periodo di ducati Longobardi. La Chiesa tra il VI e VII secolo aveva diverse funzioni, da quelle funerarie, dal quale emerge una sopravvivenza del sistema sociale e produttivo romano, che aveva impregnato il periodo classico bizantino, a quella battesimale di fondazione monastica, come i ricchi arredi in pietra, ivi ritrovati, attestano. La necropoli, nelle tombe dove erano seppelliti sei bambini dai 6 mesi ai 7 anni, ha rinvenuto 23 guarnizioni di cinture decorate con base in ferro in agemina d’argento, rame e ottone. La sepoltura di più bambini in un’unica tomba sembra legato alla volontà di ricomporre in un unico luogo i resti di individui appartenuti allo stesso nucleo famigliare più elevato della sfera sociale. Le agemine trovate erano tipiche delle culture germaniche transalpine che usavano seppellire fibbie o oggetti in tombe femminili e maschili che in base alla ricchezza del corredo erano riferibili a capi clan. Le guarnizioni ageminate della chiesa di San Pietro sono l’unica testimonianza materiale che nel VII sec. viveva a Tignale un gruppo famigliare nobile di cultura longobarda ben integrato nella società del regno. Die kleine longobardische Kirche San Pietro in Gardola/Tignale Die kleine longobardische Kirche San Pietro in Gardola/Tignale* wurde im 6.-7. Jahrh. nach Christus in einem schon um 100 Jahre nach Chr. besiedelten Gebiet erbaut. In dieser Zeit entstanden weitere kleine Kirchen. Insbesondere durch einen aus Konstantinopel mitte des 6. Jahrh. eingewanderten Eremiten, der den Bischof von Brescia Ercolano um Erlaubnis bat, demnach handelt es sich eine frühmittelalterliche Christianisierungswelle in der Zeit der Longobardenherrschaft. Die Kirche erfüllte Beerdigungs- sowie Tauffunktionen wie die zahlreichen und sehr speziellen Taufbecken bezeugen. In den Steingräbern, welche die Überreste von 6 Kinder zwischen 6 Monaten bis 7 Jahren aufweisen wurden 23 mit Silber-, Kupfer- und Messingeinlagen dekorierte Gürtelschnallen gefunden. In höheren Familienkreisen war es üblich mehrere Familenmitglieder gemeinsam zu bestatten. Die Funde verweisen auf eine Kultur germanischtransalpiner Herkunft, in der es üblich war Gegenstände, die dem sozialen Rang und Reichtum der jeweiligen 62 Familie entsprachen, als Grabbeilage mitzugeben. Diese Gegenstände sind der Beweis, dass im 7. Jahrh. eine longobardische Familengruppe nobler Herkunft und in das Longobardenreich integriert in Tignale existierte. The Lombard Church of St. Peter at Gardola di Tignale Translation by Marijke Curtis The church was built between the sixth and seventh century AC in an area that had been inhabited for centuries (since the end of the first century AC). The church was constructed in the same period that saw the establishment of various hermitages after a monk from Constantinople descended on Brescia towards the middle of the sixth century and was allowed by bishop Ercolano to live in seclusion in the Tignale area. This spreading of christianity took place in the late middle ages during the time of the Dukes of Lombard. Between the sixth and seventh century the church served various functions, from burials to baptisms as shown by the richly decorated stone furniture. In the cemetery is a tomb that contains the remains of six children between the ages of 6 months and 7 years and in which were found 23 decorated belts made out of iron, inlaid with silver, copper and brass. The burial of several children in one tomb was probably a desire to keep members of the same family together, particularly those of a higher social class. The objects that were found were typical of the germanic transalpine culture: belts and other feminine objects were found in female tombs, but male tombs also contained rich outfits which probably belonged to the heads of the various clans. The decorations in the church are the only indications that a highly regarded noble lombard family lived in Tignale in the seventh century. *Testo tratto da: Siehe hierzu: Text taken from: Gian Pietro Brogiolo “Archeologia e storia della Chiesa di San Pietro di Tignale” SAP: Società Archeologica srl Mantova, (2005). 63 Domenica 24 Agosto Tignale/Gardola Chiesa San Pietro 20.30 B - Entrata libera-Eintritt frei-Free Entry; con il contributo del Comune di Tignale Recital Anna Loro, Arpa PROGRAMMA Francois Joseph NADERMANN (1781-1835): Sonata seconda Preludio - Allegro - Toccata Louis SPOHR (1784-1859): Fantasia in Do min. op. 35 Elias Parish ALVARS (1808-1829): Serenade op. 83 Jesús GURIDI BIDAOLA (1886-1921) - Viejo Zortzico ˇ Bedrich SMETANA (1824-1884) - Fantasia su temi da “La Moldava” 64 CHIESA DI SAN PIETRO GARDOLA/TIGNALE Dal 00 agosto all’8 settembre 2014 Sira Rodella PER GRAZIA RICEVUTA Interpretazioni del sacro INAUGURAZIONE ESPOSIZIONE DOMENICA 24 AGOSTO 2014 ORE 19.00 Orari di apertura: Da lunedì 00 agosto all’8 settembre ore 10.30 - 12.30 / 19.00 - 23.00 Informazioni: +39 65 339 7777 567 Civetta Capogrosso ph Giorgio Mutti 66 Palazzo Bettoni ph Franco Ghitti Il Palazzo dei Conti Bettoni di Bogliaco* La costruzione di palazzo Bettoni rispecchia lo stile tipico settecentesco e del primo romanticismo ebbe infatti inizio nei primi anni del ‘700 per opera dell’architetto Adriano Cristofori allievo del Sanmichele e massimo esponente dell’architettura veronese dell’epoca. Fu commissionato da Giandomenico Bettoni e portato a termine dai figli Carlo, Delay e Conte Giovanni Antonio Bettoni (1712-1773) che era anche Signore di Schenna e comandante della cavalleria dell’Imperatrice Maria Teresa d’Austria. Furono questi ultimi ad incaricare Amerigo Vincenzo Pierallini (1764-1767) a ideare lo scenario prospettico del giardino all’italiana visibile dalla gardesana. Le statue sulla sommità della villa sono ad opera dello scultore veronese Giovanni Battista Locatelli e rappresentano le varie divinità: Bacco, Cerere, Venere, Giove, Plutone, Teti, Giunone e Mercurio, alternate da gruppi composti di due putti ciascuno. Nelle nicchie sopra le tre finestre centrali delle due facciate, vi sono busti di marmo che appartennero ad una villa reale di Augusta in Baviera. Il portale colonnato di stile dorico che regge il balcone del piano nobile e lo scalone costruito nel 1758 vennero disegnati dall’architetto Giovan Battista Marchetti. La scalinata che si divide in due rampe a tre elevazioni, è decorata da statue mitologiche in pietra della cava di Arco opere anche queste del Locatelli (1770). Gli affreschi sulle pareti dello scalone interno e del salone centrale sono attribuite ai fratelli Beniamino (1704-1794) e Fabrizio Galliari (1709-1790). In questo salone, in stile fra il rococò e il neoclassico (detto anche barocchetto) realizzato tra il 1761-62, venne ricevuto in festa Giuseppe II, figlio dell’imperatrice Maria Teresa d’Austria, che soggiornò proprio a Palazzo Bettoni nel 1765, quando in visita sul Garda partecipò anche alla famosa pesca del carpione. In questo salone, in occasione 67 dell’apertura del Festival Arturo Benedetti Michelangeli, del luglio 1964, si esibì in un concerto sinfonico Agostino Orizio con gli allievi di Michelangeli. Il palazzo è ancora abitato interamente arredato nei vari stili dell’epoca, ospita diverse sale, scale e stanze, con soffitti prospettici, interessantissima la biblioteca e la cappella con un opera del pittore veneziano Andrea Celesti. Der Palast der Grafen Bettoni in Bogliaco* Der Entwurf des Palazzo Bettoni ist ein typisches Beispiel für die Arbeit des Architekten Adriano Cristofori des 18. Jahrhunderts bzw. der frühen Romantik des 19. Jahrhunderts. Cristofori war ein Schüler von Sanmichele, dem führenden Baumeister dieser Zeit in Verona. Das Bauwerk war ein Auftrag Giandomenico Bettonis und wurde durch seine Söhne Carlo, Delay und Graf Giovanni Antonio Bettoni (1712-1773), der auch Herrschafter von Schenna und Kommandant der Kavallerie der österreichischen Kaiserin Maria Theresa war, beendet. Die von der Gardesana aus zu bewundernde perspektivische, typisch italienische Gartenanlage des Meisters Amerigo Vincenzo Pierallini (1764-1767) entstand ebenfalls in ihrem Auftrag. Die zahlreichen Statuen auf der Dachterasse des Palazzo sind das Werk des Veroneser Künstlers Battista Locatelli. Sie repräsentieren die Götter der griechischen Mythologie Bacchus, Demeter, Venus, Jupiter, Pluto, Junio und Merkur, die sich mit Figuren von jeweils 2 Putten gruppieren. In den Nischen über den drei Fenstern in der Mitte der Vorder- und Rückfassade findet man Marmorbüsten aus einer Villa der Prinzessin Augusta von Bayern. Der Eingang unter den Säulen, die auch den sich darüber befindenden Balkon der errschaftlichen Etage tragen, wurden im dorischen Stil, wie auch die Treppe aus dem Jahre 1758, vom Architekten Giovan Battista Marchetti gebaut. Das beeindruckende Treppenhaus ist mit mythologischen Figuren aus Steinen des Steinbruches von Arco dekoriert (siehe Fotos). Sie sind ebenfalls von Battista Locatelli (1770). Die Fresken stammen von den Brüdern Beniamino (1704-1794) und Fabrizio Galliari (1709-1790). Der Saal im ersten Stock im Rokoko- bzw. Neoklassischen Stil aus den Jahren 1761-62 wurde 1765 Schauplatz eines zu Ehren von Josef II°, dem Sohn der Kaiserin Maria Theresia abgehaltenen Banketts. Er verweilte dort im Palast einige Zeit und nahm an der berühmten Karpfenangelei auf dem Gardasee teil. The Palace of the Counts Bettoni in Bogliaco* The design of the Palazzo Bettoni is a typical example of the architect Adriano Cristoferi of the late seventeenth century as well as the early romatic style of the eighteenth century. Cristofori was a pupil of Sanmichele, the best master builder of his time in Verona. The building was commissioned by Giandomenico Bettoni and finished by his sons Carlo, Delay and Count Giovanni Antonio Bettoni (1712-1773) who was also Lord of Schenna and commander of the Cavalry of the Empress Maria Theresa of Austria. From the Gardesana (the road that runs along the lake) we can also admire the typical italian gardens that they commissioned from Amerigo Vincenzo Pierallini (1764-1767). The numerous statues along the roof of the Palazzo are the work of the sculptor Giovanni Battista Locatelli of Verona and represent various deities: Bacchus, Demetrius, Venus, Jupiter, Pluto, Juno and 68 Mercury and each are separated by a group of 2 puttis. In the niches above the three windows in the middle of the front and rear facades are marble busts that originate from a villa owned by Princess Augusta of Bavaria. The colonnaded portal in doric style that supports the main balcony as well as the sweeping stairs built in 1758 were designed by the architect Giovan Battista Marchetti.The impressive stairwell divides into two flights and is enhanced by mythological statues carved from stone that was quarried in Arco and also designed by Locatelli (1770). The frescoes in the stairwell and in the main reception room are by the brothers Beniamino (1704-1794) and Fabrizio Galliari (1709-1790). It was in this reception room which is in a style between rococo and neoclassic from the year 1761/62, that Joseph II – son of the Empress Maria Teresa of Austria – was feted when in 1765 he came to Lake Garda and even took part in the famous carpfishing event. The Palazzo, is still inhabited and has some very interesting rooms with prospecting ceilings, such as the library and the chapel. *Si fa riferimento in particular modo al testo:/Siehe hierzu:/For more information we recommend the book by: Umberto Perini La Riviera del Garda: Gargnano nella Storia e nell’Arte (1974). 69 Domenica 27 Luglio Gargnano Palazzo dei Conti Bettoni ore 21.00 A - Concerto riservato ai solo soci previa prenotazione. Se ci saranno posti disponibili il concerto sarà aperto anche ai non-soci prenotando e facendo una donazione di min. € 20. Sulle ali del canto Celebre repertorio italiano d’opera e da camera Paola Leggeri, Soprano Elisabetta Sepe, Pianoforte PROGRAMMA Vincenzo BELLINI (1801-1835): “Vanne, o rosa fortunata” aria da camera da I Puritani, “Qui la voce sua soave… Vien diletto” Gaetano DONIZETTI (1797-1848): da Nuits d’été à Pausilippe Il barcaiuolo, Barcarola Amore marinaro (Me vojo fa’ ‘na casa), canzone napoletana Giacomo PUCCINI (1858-1924): L’uccelino, Ninna-nanna Sole e amore (Mattinata), aria da camera da La Rondine Il sogno di Doretta Gioachino ROSSINI (1792-1868): da Le Siège de Corinthe “Juste Ciel” da Le Soirées Musicales La promessa, canzonetta - La danza, tarantella napoletana Giuseppe VERDI (1813-1901): da Rigoletto “Caro nome” da La Traviata “E’strano… Ah forse è lui… Sempre libera” 70 Pettirosso ph Giorgio Mutti 71 Tutto è t r op p o b e llo per espri m erlo a parol e. L e f a y R e s o rt & S P A L a g o 72 d i G a r d a . LUOGHI DA COLLEZIONE L efay Re sor t & SPA Lago d i G ar da. www.lef ayre sor ts.com + 39 0365 241800 73 Cinciallegra ph Giorgio Mutti Cincia mora ph Giorgio Mutti Cinciarella ph Giorgio Mutti 74 Il Convento di San Tommaso ph Roberto Pozzo Cigno ph Franco Ghitti 75 Domenica 13 Luglio Gargnano Convento di San Tommaso ore 21.00 B - Entrata libera-Eintritt frei-Free Entry; con il contributo del Comune di Gargnano Dragoncello Ensemble di violoncelli Eduard Raventos-Roca, Anna Taddeo, Camillo Lepido Margherita Franceschini, Frieder Berthold PROGRAMMA Joseph Bodin de BOISMORTIER (1689-1755): Sonata in La Minore per 4 Vcl Adagio - Allegro - Largo - Allegro Luigi BOCCHERINI (1743-1805): Duetto in Do Maggiore per 2 Vcl Allegro moderato - Adagio - Allegro Graham WATERHOUSE (1962): The Three Musketeers per 3 Vcl Moderato - Andante tranquillo - Comodo Georg GOLTERMANN (1824-1898): 2 morceaux de Salon Religioso - Nocturne Arvo PÄRT (1935): Summa per 4 Vcl Harald BANTER (1930): Canto dei cigni - Song of the Swans Giuseppe VERDI (1813-1901): “Ella giammai m’amò” da Don Carlos per 4 Vcl Richard WAGNER (1813-1883): Feierliches Stück per 4 Vcl (tras.Grützmacher) 76 Installazione di Riccardo Bergonzi DRAGONCELLO 13 Luglio 2014, Gargnano, Convento di San Tommaso Apertura mostra dalle ore 10,30 fino al concerto Maestro Liutaio a Cremona C.so Garibaldi, 45 Mobile: 335.5848938 www.riccardobergonzi.com 77 78 79 Via Sostaga, 1 9 - 2 5 0 8 4 Nav az z o di G ar gn an o Te l. +39 0365 7 9 1 2 1 8 Email: in f o@v illas o s t aga.it 80 Villa Sostaga e l’intraprendenza della famiglia Feltrinelli di Gargnano La dimora collinare di Villa Sostaga rivestiva fin da sempre una funzione di residenza estiva, ideale per abbandonare l’afa e la calura della Riviera, durante i mesi più caldi, e residenza di caccia nei mesi invernali. Accogliente e sobria nel contempo, la Villa è solo un esempio dell’intraprendenza della nobile Famiglia Feltrinelli, che, negli anni a cavallo tra 800 e ‘900, realizzò non solo opere private come il Palazzo in Piazza Vittorio Veneto, ma fu attiva anche nell’ambito sociale ed assistenziale. A tale attivismo si deve la costruzione a Gargnano, di un ospedale ricovero, della scuola materna ed elementare oltre che la creazione del cimitero e del Convento di S. Tommaso, a Villa di Gargnano. L’Ing. Giuseppe Feltrinelli, invece, firmò disegno e messa in opera della via di collegamento tra la Riviera e Montegargnano, facilitando il raggiungimento delle varie Frazioni, anche le più arroccate, nelle quali vennero eretti altri due edifici scolastici. Circa vent’anni più tardi, per favorire il commercio di legname, florida attività dell’entroterra Gardesano, il nastro stradale proseguì in direzione Val Vestino, favorendo non solo il trasporto di materiali dalla montagna al lago, ma creando anche grandi opportunità di comunicazione tra il lago di Garda, il lago d’Idro e le Valli più chiuse ed isolate. Dopo essere stata disabitata per tanti anni la famiglia Seresina, innamorata di Gargnano e del lago decide di iniziare una lunga opera restauro, trasformando la Villa in un Boutique Hotel aperto al pubblico dal 2005. Villa Sostaga und die Familie Feltrinelli von Gargnano Der Ursprung der Villa Sostaga geht auf das Ende des 18. Jahrhunderts zurück, als sich der Graf Giuseppe Feltrinelli entschloss, eine Jagdresidenz bauen zu lassen. Alberico Belgioioso gestaltete sie zu einer Sommerresidenz um und empfing hier Verwandte und Freunde während der Sommermonate. Zahlreiche Palazzi in Gargnano und Umgebung gehen auf die Initiative der Familie Feltrinelli zurück. Nicht nur Privatgebäude wie Villa Sostaga und die Villa in Piazza Vittorio Veneto sondern auch das Krankenhaus, die Schule, der Friedhof, der Convento San Tommaso, sowie die Strasse in Richtung Valvestino und Montegargnano sind den Feltrinellis zu verdanken. Jahrzehnte unbewohnt, kehrte die Villa Sostaga dank der Familie Seresina, die im Jahr 2005 entschieden hat das Haus zu renovieren und in ein geschmackkvolles Luxus-Hotel zu verwandeln, zu ihrer alten Schönheit zurück. 81 Villa Sostaga and the history of the Feltrinelli family in Gargnano. Situated on the top of a splendid hill and surrounded by a forest, Villa Sostaga is in a unique position with stunning views over Lake Garda. The building dates back to the end of the 1800’s, when Count Giuseppe Feltrinelli decided to build a hunting lodge. It was subsequently renovated by Alberico Belgioso, who, in order to escape some of he hottest months, transformed it into a summer residence for the whole family and their guests. The Feltrinelli family have been responsible for a number of important buildings in Gargnano, such as a hospital, the cemetery, a nursery, the primary school, the San Tommaso convent and the roads that lead to Montegargnano, to Lake Valvestino and Lake Ledro. The family’s main activities were in the timber trade and later on in banking. For many years Villa Sostaga remained uninhabited, until the arrival of the Seresina family who undertook the extensive renovations and transformed the building into a luxury hotel that opened in 2005, but at the same time retaining its period atmosphere. Biancone al nido ph Giorgio Mutti 82 Sabato 19 Aprile Navazzo di Gargnano Villa Sostaga ore 17.00 A - Concerto riservato ai solo soci previa prenotazione. Se ci saranno posti disponibili il concerto sarà aperto anche ai non-soci prenotando e facendo una donazione di min. € 20. Concerto di Pasqua Lars Grünwoldt, Baritono Anna Loro, Arpa; Antonio Amenduni, Flauto Markus Berthold, Violino; Frieder Berthold, Violoncello PROGRAMMA Johann Sebastian BACH (1685-1750) Aria dalla Suite in Re maggiore BWV 1068 (trascr. per Flauto e Arpa) Sonata trascr. per flauto e arpa in sol minore BWV 1020 Allegro-Adagio-Allegro Aria trasc. per violino-flauto-violoncello “Erbarme dich mein Gott” dalla Passione secondo Matteo BWV 244 3 Arie per Baritono “Komm süsses Kreuz” “Am Abend als es kühle war” e “Mache dich mein Herze rein” dalla Passione secondo Matteo BWV 244 Trio-Sonata dall’ Offerta Musicale BWV 1079 Largo-Allegro-Andante-Allegro 83 Domenica 12 Ottobre Navazzo di Gargnano Villa Sostaga ore 17.00 A - Concerto riservato ai solo soci previa prenotazione. Se ci saranno posti disponibili il concerto sarà aperto anche ai non-soci prenotando e facendo una donazione di min. € 20. Trio Novalis Markus Berthold, Violino Frieder Berthold, Violoncello Carlo Levi Minzi, Pianoforte PROGRAMMA Clara & Robert Clara WIECK-SCHUMANN (1819-1896) Trio in sol minore op. 17 Allegro moderato-Scherzo: Tempo di Menuetto Andante-Allegretto Robert SCHUMANN (1810-1856) “Es fliegen zwei Schwalben” da op. 79/21 “Wenn ich ein Vöglein wär” op. 43/1 Trio in sol minore op. 110 Bewegt, doch nicht zu rasch Ziemlich langsam Rasch Kräftig, mit Humor 84 Gallo cedrone ph Davide Ardigò 85 Domenica 14 Dicembre Navazzo di Gargnano Villa Sostaga ore 17.00 A - Concerto riservato ai solo soci previa prenotazione. Se ci saranno posti disponibili il concerto sarà aperto anche ai non-soci prenotando e facendo una donazione di min. € 20. Recital Eduard Kunz, Pianoforte PROGRAMMA J.S. BACH (1685-1750): Partita N°1 in Si bemolle maggiore BWV 825 W.A. MOZART (1756-1791): Fantasia in do minore KV 475 Franz LISZT (1811-1886): Consolations 1/3/6 Leggenda tratta dal XVI capitolo dei Fioretti di Francesco d’Assisi La Predicazione agli Uccelli Eduard Kunz suona su un pianoforte grancoda Yamaha CFX Eduard Kunz spielt einen Yamaha CFX Konzertflügel Eduard Kunz plays a Yamaha CFX Concert Grand Piano 86 Codibugnolo ph Giorgio Mutti Cincia dal ciuffo ph Giorgio Mutti 87 ph Paolo Savegnago 88 La Chiesa di San Pier d’Agrino* Situata a Bogliaco verso Fornico in via ‘per Villavetro’ è riconoscibile già dal lago grazie all’alto campanile merlato. L’edificio religioso, d’origine Romanica, ristrutturato nella sua forma attuale tra il 1389 e il tardo Cinquecento è Chiesa parrocchiale fin dal 1419 e rappresenta una complessità storica, sociale e culturale andata perduta. La statua più significativa e misteriosa della Chiesa, in legno massiccio di latifoglia, e restaurata negli anni 90’, è ‘Il San Piero in cattedra’ non solo perché è la più antica, (della metà del Quattrocento), e probabilmente ad uso processionale, ma anche per la sua espressività nonostante l’essenzialità delle forme, come ben la descrive Monica Ibsen: ‘un’unica linea racchiude l’intera figura e definisce ad uno stesso tempo un corpo senile curvato ed appesantito e una presenza spirituale di grande intensità che affiora nel modellato del volto poco rilevato ma sensibilissimo’ (93). Il prospetto monumentale dell’organo, la cassa e la cantoria della mostra dell’organo con un ostensorio a sbalzo cesellato sono opera di Gianbattista Pollana, figura di maggior spicco delle maestranze del legno trentine (simile a quella di Roncone suo paese natale e di quella della parrocchiale di Riva d/G). Quest’opera testimonianza della presenza degli artigiani trentini delle giudicarie e di quanto operassero nell’Alto Garda, figure come Giacomo Lucchini che tra il 1700 e il 1729 teneva bottega a Pieve di Tremosine dove realizza il coro della Chiesa di San Giovanni, e a Limone lo stupendo mobile intarsiato della sagrestia del 1718. Verso la fine del Seicento San Pier d’Agrino si colloca al centro delle strategie familiari dei ceti dominanti. Nel 1700 facendo erigere l’altare marmoreo di Sant’Antonio da Cristoforo Benedetti con la pala di Andrea Celesti (S. Antonio, L’angelo custode e S. Liborio), la famiglia Bettoni consacra la sua ascesa sociale insieme alle altre famiglie importanti del tempo come i Grazioli, i Bertera e i Pulli (a quest’ultima, ad esempio, si deve il rifacimento del nuovo altare del Rosario in marmo del 1729). Nonostante le molte figure compresse nel quadro, quello del Celesti, è ‘un dipinto arioso per la luminosità che sfalda le forme e dissolve i volumi ed animato dal moto circolare degli sguardi e da quello a spirale del gruppo centrale, che si accorda mirabilmente con la soasa marmorea’ come commenta la Ibsen (110). Agli inizi del 700’ la famiglia Bettoni, diventa fondamentale nella promozione artistica di Bogliaco e dell’alto Garda, donando nel 1724 l’altare maggiore di San Pier D’Agrino con marmi, di Borgo Valsugana e di Carrara, realizzati da C. Benedetti (1657-1740). Benedetti era il principale esponente della più importante famiglia di marmorai trentini, artista di fiducia della famiglia alla quale fece realizzare anche l’altare maggiore nella Chiesa di S. Benedetto di Limone e lavori a Innsbruck. Del 1721 è il contratto stipulato con l’architetto Cipriano Tacchi finanziato da Gian Francesco Bettoni e che venne ultimata da altri intorno al 1733, la costruzione del Santuario del Crocefisso proprio di fronte a San Pier d’Agrino e sede della confraternita della Trinità di cui il Bettoni era protettore. *Testo di riferimento/Reference and work cited by: Monica Ibsen, San Pier D’Agrino di Bogliaco sul Garda, Fondazione Civiltà Bresciana, Brescia, 2001. 89 Die Kirche San Pier D’Agrino* Befindet sich in Bogliaco Richtung Villavetro und ist schon vom See aus an dem hohen mit Zinnen versehenen Kirchturm zu erkennen. Das Gebäude ist romanischen Ursprungs, hat aber seine aktuelle Form zwischen 1389 und dem Ende des 16. Jahrhunderts erhalten. Seit 1419 ist sie eine Pfarrkirche mit vielfältigen historischen, sozialen und kulturellen Verflechtungen. Die wichtigste, und geheimnisvollste Statue der Kirche aus massivem Hartholz ist die des Heiligen Petrus (San Piero in Cattedra) , entstanden um 1450 für den Gebrauch bei Prozessionen und in den Neunziger Jahren restauriert. Trotz ihrer Einfachheit ist sie sehr ausdrucksvoll, wie Monica Ibsen zutreffend beschreibt: „eine einzige Linie hält diese Figur zusammen und zeigt einen alternden, gebeugten und schweren Körper gleichwohl auch eine intensive sprituelle Präsenz, die durch sein sensibles Gesicht ausgedrückt wird.“ (93) Bemerkenswert ist die Größe der Orgel und des Chores. Erwähnung verdient ebenso eine verzierte und geschnitzte Monstranz von Gianbattista Pollana, einem der wichtigsten Trentiner Holzschnitzer. (Sie ähnelt der Monstranz in seinem Geburtsort Roncone und derjenigen in der Pfarrkirche von Riva). Dieses Werk zeigt, dass Handwerker aus den Judikarien-Tälern auch am Gardasee aktiv waren. Personen wie Giacomo Lucchini, der zwischen 1700 und 1729 eine Werkstatt in Pieve di Tremosine führte, wo er das Chorgestühl der Kirche von San Giovanni erschuf und in Limone den wunderschönen geschnitzten Schrein (von 1718) für die Sakristei. Gegen Ende des 17. Jahrhunderts war San Pier d’Agrino gesellschaftlicher Treffpunkt für die Familien der Oberklasse. Mit der Errichtung des Marmoraltars für den Heiligen Antonius, geschaffen von Cristoforo Benedetti mit dem Altarbild von Andrea Celesti (der Heilige Antonius, der Schutzengel und der Heilige Liborio), demonstrierte die Familie Bettoni ihren sozialen Rang. Andere damals einflussreiche Familien waren Grazioli, Bertera und Pulli (letzterer verdanken wir z.B. die Renovierung des neuen Rosenkranzaltars aus Marmor von 1729). Obwohl das Altarbild von Celesti viele Personen zeigt, ist es ein “luftiges und helles Bild, das seine Lebendigkeit durch die Blicke der zentralen Menschengruppe erhält und gut zu dem marmornen Altar passt“, gemäß Monica Ibsen (110). Am Anfang des 18. Jahrhunderts verdiente sich die Fam. Bettoni bei der Förderung der Kunst in Bogliaco und im oberen Gardaseebereich weiteres Ansehen: 1724 wurde der Hauptaltar von San Pier d’Agrino gestiftet wird, der aus Marmor aus Borgo Valsugana und Carrara besteht und von C. Benedetti (1657 – 1740) geschaffen wurde. Benedetti war das herausragendste Mitglied der wichtigsten Trentiner Marmorbildhauerfamilie und wurde zum Künstler des Vertrauens der Familie Bettoni, die ihn auch mit der Schaffung des Hauptaltars in der Kirche S. Benedetto in Limone und verschiedenen Arbeiten in Innsbruck beauftragt hatte. Das von Gian Francesco Bettoni finanzierte Kreuzheiligtum gegenüber der Kirche San Pier d’Agrino, Sitz der Brüderschaft der Dreifaltigkeit, dessen Förderer Bettoni war, ist das Ergebnis eines Vertrags mit dem Architekten Cipriano Tacchi von 1721 und wurde 1733 fertiggestellt. *Aus: Monica Ibsen, San Pier d’Agrino di Bogliaco sul Garda, Fondazione Civiltà Bresciana, Brescia 2001. 90 The Church of San Pier d’Agrino* Is situated in Bogliaco, going towards Fornico on the road “to Villavetro” and is highly visible from the lake because of its crenelated bell tower. This religious structure is Romanesque in origin but was rebuilt in its present form between 1389 and the late fifteen hundreds and became the parish church from 1419. It symbolizes a complex social and cultural history which has since been lost. The most important and mysterious statue in the church, made of solid wood and restored in the 1990’s, is “St. Peter in the pulpit”. It is the oldest statue, dates from the middle of the fifteenth century and was probably used in religious processions. It is full of expression and has been described by Monica Ibsen as follows: “a single line holds the figure together and shows an ageing, bent and heavy body but at the same time an intensely spiritual presence which shines through the sensitivity of his face” (93). Notice also the grandeur of the organ casing and the choir, an embossed and chiselled monstrance, an outstanding examples of woodwork by Gianbattista Pallana (similar to the one in Roncone where he was born, and the one in the parish of Riva d/G). This is an example of the Trentino craftsman who were working in the Upper Garda region, people like Giacomo Lucchini who between 1700 and 1729 had his workshop in Pieve di Tremosine where he produced the choir for the Church of San Giovanni and in 1718 the beautifully inlaid furniture for the sacristy in Limone. Towards the end of the seventeenth century the church of San Pier d’Agrino became an important part in the domestic lives of the upper classes.In 1700 the Bettoni family donated the marble altarpiece of Saint Anthony sculptured by Cristoforo Benedetti, with the painting by Andrea Celesti, (Saint Anthony, the Guardian Angel and Saint Liborio), with this altar the Bettoni family celebrates her social standing, alongside other important families of the time, such as the Grazioli, Bertera and Pulli. This last family was responsible for the remake of the new marble altar of the Rosary in 1729. Despite the number of people represented in the painting by Celesti, it is “a painting full of space because of the way the figures are illuminated and enlivened by the glances between them and the central group and the marble surround which matches beautifully”, according to Ibsen (110). At the beginning of the eighteenth century, the Bettoni family had become the pivotal point for artistic life in Bogliaco and the Upper Garda. In 1724 they donated the main altar of San Pier d’Agrino, which was made out of marble from the Borgo Valsugana and Carrara, by the artist Cristoforo Benedetti (1657-1740). Benedetti was the principal representative of the most important marble-working families in Trentino, and favourite artist of the family which had paid for the main altar in the Church of San Benedetto in Limone and also for works in Innsbruck. The Sanctuary of the Cross, opposite San Pier d’Agrino and headquarters of the Brotherhood of the Trinity of which Gian Francesco Bettoni was the Patron, was the result of a contract with the architect Cipriano Tacchi, dated 1721, paid for by Bettoni and completed by others in 1733. *Testo di riferimento/Reference and work cited by: Monica Ibsen, San Pier D’Agrino di Bogliaco sul Garda, Fondazione Civiltà Bresciana, Brescia, 2001. 91 Altare di San Antonio, pala di Andrea Celesti, lavorazioni in marmo di Cristoforo Benedetti ph Paolo Savegnago 92 Sabato 23 Agosto Bogliaco Chiesa San Pier D’Agrino ore 20.30 B - Entrata libera-Eintritt frei-Free Entry; con il contributo del Comune di Gargnano Orchestra Haydn di Bolzano e Trento Direttore: Gianpaolo Bisanti Solista: Anna Tifu, Violino PROGRAMMA JC. Ph. E. BACH (1714-1788): Sinfonia in Re maggiore H 663 / Wq 183/1 Allegro di molto Largo Presto W.A. MOZART (1756-1791):Concerto in Re maggiore per violino e orchestra KV 218 N°4 Allegro - Andante cantabile Rondò: Andante grazioso - Allegro ma non troppo W.A. MOZART (1756-1791): Sinfonia in La maggiore KV 201 N°29 Allegro moderato - Andante - Minuetto - Allegro con spirito Poiana sopra Muslone ph Castellini Paolo 93 Il museo della Carta di Toscolano-Maderno si trova nella Valle delle Cartiere Iinserita nel Parco dell’Alto Garda Bresciano la Valle delle Cartiere si propone come uno dei casi più rappresentativi nel panorama del patrimonio storico-industriale italiano. Già a partire dal XIV secolo Toscolano fu famosa per le fabbriche di carta che rifornivano numerose stamperie veneziane e parte del nord Italia, tanto che nel 1510 gli abitanti del Garda fecero un omaggio a Luigi XII re di Francia donandogli olio, olive e carta di Toscolano. Famosa in particolare la tipografia dei fratelli Paganini che produceva nel XVI secolo edizioni dei classici latini. Dalla metà del 1800 a Toscolano venivano prodotte carte di alta qualità, filigranate ed adatte alla stampa di denaro. Oggi possiamo riscoprire le testimonianze di questo passato industriale lungo La “Valle delle Cartiere” un percorso che costeggia lo spumeggiante torrente Toscolano tra gallerie, ponti e i resti dei vecchi opifici. Il piccolo edificio che ospitava la portineria dello stabilimento di Maina Inferiore, l’ultimo a cessare la sua attività nella Valle delle cartiere, all’inizio degli anni Sessanta, ospita oggi il Museo della Carta che propone ai visitatori il mondo della carta con il suo processo di produzione. Negli interrati si propongono le modalità di produzione utilizzate dal Quattrocento al Settecento, che prevedevano il maglio da carta, il tino e il torchio. Vengono mostrate anche le fasi conclusive della lavorazione: asciugatura, collatura, lisciatura e formazione delle risme. Al piano superiore esiste una raccolta di documenti: il primo, datato 1381, attesta ufficialmente l’attività nella valle. Sono inoltre esposti volumi antichi, stampati dalla famiglia Paganini. In altre sale si racconta il metodo usato dal Settecento all’Ottocento, con tre macchine ‘olandesi’ e la prima continua in legno, ricostruita su disegno originale. Das Papiermuseum in Toscolano-Maderno In den Naturschutzpark des oberen Gardasees eingebettet liegt das bei Toscolano-Maderno und ist ein repräsentatives Beispiel italienischer Industriekultur. Schon im 15. Jahrh. war das Tal wegen seiner Papierfabrikation berühmt, belieferte Druckereien in Venedig und in ganz Norditalien. Im Jahre 1510 beehrten die Bewohner den franzöischen König Ludwig XIV° mit Oliven, Öl und feinem Papier aus Toscolano. Die Qualität des Papiers wurde hochgeschätzt und im 19. Jahrh. sogar zur Gelddruckerei verwendet. Wir können heute noch die Zeugen dieser goldenen Zeit im pittoresken Tal des Flusses zwischen verfallenen Brücken, Resten verfallener Fabrikgebäude ausfindig machen. Das Gebäude, welches ursprünglich das Vorsteherhäuschen zur Maina-Fabrik war, die als letzte Anfang der 60ziger Jahre geschlossen wurde, beherbergt heute das von der Gemeinde von Toscolano-Maderno mit grossem Sachverstand und Aufwand restaurierte Papiermuseum. Dort kann man den gesamten Prozess der Papierherstellung in allen Einzelheiten nachvollziehen. Im oberen Teil des Gebäudes sind viele Dokumente, die den Werdegang der Geschichte schildern aufbewahrt und im Keller ist in jünster Zeit eine kostbare kleine Papiermanufaktur, in liebevoller Kleinarbeit von den ehemaligen Mitarbeitern der bis heute produktiven Papierfabrik von Toscolano wiederbelebt worden. 94 The Paper Museum in Toscolano-Maderno is situated in The Paper Mill Valley Translation by Marijke Curtis The Paper Mill Valley delle Cartiere is part of the Alto Garda Bresciano Park and is one of the best examples of Italy’s industrial heritage. Already in the fourteenth century Toscolano was famous for its paper manufacture, supplying various printers in Venice and other parts of northern Italy. In 1510 the inhabitants of Garda even paid homage to Louis XII, king of France, by giving him oil, olives and paper from Toscolano. Particularly famous were the printers Paganini Bros. who produced editions of latin classics in the sixteenth century. From the middle of the 1800’s Toscolano produced paper of a very high quality, watermarked and suitable for printing money. Today we can rediscover this industrial past along the Paper Mills Valley, a route that takes us along the Toscolano torrent, through tunnels, over bridges and along the ruins of old factories. The small building that was used as the porters lodge of the Maina Inferiore works, the last firm in this area to hold out until the Sixties, is today the Paper Museum. It shows the method of production in use between the fifteenth and eighteenth century, including the mallets, vats and the press. The various processes are also shown: from the drying through the smoothing out to the final product – a ream of paper. The top floor houses a selection of documents, the first one dated 1381 officially certifies the business of paper making. Old books printed by the Paganini family are also on show. In some of the other rooms the process used between the eighteenth and nineteenth century is explained, with three “dutch” machines and a wooden one reconstructed according to the original design. 95 Upupa ph Giorgio Mutti 96 Domenica 6 Luglio Toscolano Museo della Carta ore 20.30 B - Entrata libera-Eintritt frei-Free Entry; con il contributo del Comune di Gargnano Ensemble Anthea Alberto Mesirca, Chitarra; Antonio Amenduni, Flauto Alexey Popov, Viola; Frieder Berthold, Violoncello PROGRAMMA Antonio DIABELLI (1781-1858): Trio Serenata concertante op. 105 Allegro moderato-Adagio: Scherzo-Allegro non tanto Heitor VILLA LOBOS (1887 -1959): Assobio a Jato (The Jet Whistle) per Flauto e Violoncello Francesco DA MILANO (1497-1543) Chanson des oiseaux per Chitarra solo (testo di Clement Janequin) Canto popolare catalano degli uccelli El cant dels ocel per Chitarra e Violoncello Isaac ALBENIZ (1860-1909): Cordoba (Nocturne) da op. 232 per Violoncello e Chitarra Franz SCHUBERT (1797-1828): Quartetto per Chitarra-Flauto-Viola-Violoncello D 96 Moderato-Menuetto-Lento e patetico-Zingara-Tema con variazioni 97 Domenica 7 Settembre Toscolano Museo della Carta ore 20.30 B - Entrata libera-Eintritt frei-Free Entry; con il contributo del Comune di Gargnano Serata di Tango Cesare Chiachiaretta, Bandoneon; Filippo Arlìa, Pianoforte PROGRAMMA Luis Enríquez BACALOV ( *1933): Il Postino Carlos GARDEL (1890-1935): Por una cabeza Astor PIAZZOLLA (1921-1992) Ave Maria - Vuelvo al sur - Jeanne y Paul - Oblivion - Primavera Portena - Adios Nonino Milonga del Angel - Tanguedia - Violentango Falco pecchiaiolo ph Valerio Bollin 98 Picchio rosso maggiore ph Giorgio Mutti Picchio cenerino ph Giorgio Mutti 99 Domenica 28 Settembre Centro Studi Toscolano Via Religione 52 ore 20.30 B - Entrata libera-Eintritt frei-Free Entry; con il contributo del Comune di Gargnano Recital Ilaria Loatelli, Pianoforte PROGRAMMA Frederic CHOPIN (1810-1849): Polacca Fantasia op. 61 Robert SCHUMANN (1810-1856): Vogel als Prophet Franz LISZT (1811-1886): Fantasia quasi sonata “Apres une lecture de Dante” Maurice RAVEL (1832-1908): “Oiseaux tristes” da Miroirs Igor STRAVINSKY (1882-1971): “L’oiseau de feu” del 1910 Centro Studi Visintini 100 Aquila reale ph Valerio Bollin Allocco ph Giorgio Mutti 101 Isola del Garda 102 Isola del Garda Isola del Garda, è uno scrigno che racchiude una serie di complesse vicende che rispecchiano la storia delle genti che hanno abitato il lago. Accolse popoli antichi dai Romani ai longobardi come attestano le 130 lapidi Gallico-Romane ivi trovate e donate al museo Romano di Brescia. La prima menzione storica si trova in un decreto di Carlomanno dell’879 che documenta la donazione dell’isola ai frati di San Zeno di Verona. Fu luogo di meditazione anche per S. Francesco, S. Antonio da Padova e S. Bernardino da Siena. Fu quest’ultimo nel 1429 a dare nuovo impulso al vecchio monastero rinnovandolo ed ampliandolo fino a diventare importante centro ecclesiastico. Seguì un periodo di decadenza fino al 1778 quando con Napoleone, con la Repubblica Cisalpina, acquisì il diritto sull’isola. In seguito, ormai del demanio venne acquistata da diversi proprietari: Gian Battista Conter (1800), i fratelli Benedetti di Portese (1803), Giovanni Fiorentini di Milano (1806) ed il Conte Luigi Lechi di Brescia (1817). Grazie a Luigi Lechi che la famosa cantante Veronese Adelaide Malanotte (Verona 1785-Isola del Garda 1832), contemporanea di Rossini per la quale il compositore scrisse importanti pagine di musica, venne a vivere sull’isola. Tra il 1880 e il 1900 i nuovi proprietari, il Duca Gaetano de Ferrari di Genova e a sua moglie, l’Arciduchessa russa Maria Annenkoff si dedicarono alla progettazione e alla realizzazione del parco. La villa in stile neogotico-veneziano venne costruita tra il 1890 e il 1903, su progetto dell’architetto Luigi Rovelli. Le facciate del Palazzo sono decorate da finestre ad arco acute e nell’angolo sud ovest si erge una torre coronata da merlature a ricamo in pietra con decorazioni floreali in stile neogotico. Dopo la morte dell’Arciduchessa, l’isola passò in eredità alla figlia Anna Maria, sposa del Principe Scipione Borghese di Roma. Nel 1927 alla morte del Principe l’Isola passò in eredità alla figlia Livia, sposata con il Conte Alessandro Cavazza di Bologna mantenendola in ottimo stato per lasciarla in eredità al figlio Camillo e alla famiglia che tutt’ora la abita. Die Isola del Garda Die Isola del Garda (Gardainsel) ist wie ein antiker Schrein, der eine ganze Anzahl Geschichten verschiedenster Persönlichkeiten in sich trägt. Die gallisch-römischen Grabsteine bestätigen, dass die Insel schon in der Römerzeit bewohnt war. Die Insel wurde unter Pater Francesco Licheto 1470 zu einem wichtigen geistlichen Meditationszentrum,, der aus der adligen Familie Lechi von Brescia stammte. In den folgenden Jahren hatte sie verschiedene Besitzer: Gian Battista Conter (1800), die Brüder Benedetti aus Portese (1803), Giovanni Fiorentini aus Mailand (1806) und der Graf Luigi Lechi aus Brescia (1817). Luigi Lechi ließ wichtige Renovierungs- und Bauarbeiten ausführen.In diese Zeit fällt auch er Aufenthalt der berühmten Sängerin Adelaide Malanotte, als gute Freundin der Familie. Im Jahr 1860 wurde die Insel dem Baron Scotti zugeschlagen, der sie im Jahre 1870 dem Herzog Gaetano de Ferrari aus Genua und seiner Frau, der russischen Erzherzogin Maria Annenkoff, verkaufte. Sie widmeten sich der Planung und der Ausführung des Parks. Sie ließen fruchtbare Erde und exotische Pflanzen auf die Insel bringen. Der Palast wurde mit Terrassen im italienischen Stil bereichert. Die Villa im neogotischvenezianischen Stil, die vom Architekten Luigi Rovelli geplant wurde, wurde zwischen 1890 und 1903 gebaut. Nach dem Tod der Erzherzogin wurde die Insel von der Tochter Anna Maria geerbt, die später den Prinzen 103 Scipione Borghese aus Rom heiratete. Als der Prinz im Jahre 1927 starb, wurde die Insel von der Tochter Livia geerbt, die mit dem Grafen Alessandro Cavazza aus Bologna verheiratet war. Diese hielten die Insel in einem sehr gutem Zustand und hinterließen sie dann ihrem Sohn Camillo, der sie wiederum seiner Frau Charlotte und seinen sieben Kindern vererbte. Diese kümmern sich bis zum heutigen Tage mit Leidenschaft um den Park und den Palast.en Kindern vererbte. Isola del Garda (Garda Island) Translation by Marijke Curtis One can reach the Garda Island from Gardone and Barbarano. It could be considered like a box that contains a train of events that mirror the history of the people who lived around the lake. It has welcomed people from Roman times to the Lombards as shown by the 130 Gallic-Roman tablets that were unearthed and subsequently donated to the Roman museum in Brescia. The island was first mentioned in a decree by Charlemagne dated 879 in which it was given to the brotherhood of San Zeno of Verona. It was a place for meditation and was used as such by St. Francis, St. Anthony of Padua and St. Bernard of Siena. The latter gave it a new lease of life in 1429 when the old monastery was renovated and enlarged and became an important ecclesiastical centre. It fell into decline until in 1778 Napoleon and the Cisalpina Republic acquired the right to the island. After that, instead of belonging to the state, it belonged to a succession of different owners: Gian Battista Conter (1800), the Benedetti brotherhood of Portese (1803), Giovanni Fiorentini of Milan (1806) and Count Luigi Lechi of Brescia (1817). For many years a famous singer, Adelaide Malanotte, lived on the island because of her friendship with the Lechi family. Between 1880 and 1900 the new owners, Duke Gaetano de Ferrari of Genoa and his wife the Russian Archduchess Maria Annenkoff dedicated themselves to the creation of a splendid park. The villa was built between 1890 and 1903 in neogothic-venetian style, designed by the architect Luigi Rovelli. The facades have arched windows and on the south-west corner the tower has stone battlements with flower decorations in the neogothic style. After the death of the Archduchess, the island was inherited by her daughter Anna Maria, who was married to Prince Scipione Borghese of Rome. The Prince died in 1927 and the island was then inherited by his daughter Livia, married to Count Alessandro Cavazza of Bologna, who maintained the island in perfect condition and passed it on to her son Camillo and his family who live there to this day. 104 Nibbio bruno ph Valerio Bollin Gallo Forcello ph Giorgio Mutti PICCOLO MUSEO IN MEMORIAM Aperto da Aprile-Ottobre Dalle ore 17.00-20.00 GIOVANBATTISTA TERZI 105 Via Donatori di Sangue, 6 25084 VILLA DI GARGNANO Tel. 0365.72620 Domenica 15 Giugno Isola del Garda Barbarano ore 18.30 C - Prezzo speciale per soci di € 25, deve essere pagato in anticipo all’associazione Cultura in Musica Limes e comprende il trasporto all’isola da Barbarano alle ore 18.30, visita guidata all’isola, aperitivo prima del concerto. Non-soci pagano € 35 e si rivolgono direttamente all’amministrazione dell’isola tel. 328.6126943 - 328.3849226 mail: info@isoladelgarda.com. C - Für Mitglieder € 25, Bitte im voraus bezahlen. Inbegriffen ist der Transfer zur Insel ab Porticciolo di Barbarano um 18.30 Uhr, die Besichtigung der Insel und ein Aperitif vor dem Konzert. (Nicht-Mitglieder buchen zum Preis von € 35 direkt bei der Inselverwaltung unter 328.6126943 - 328.3849226 oder info@isoladelgarda.com). C - concert on the Isola del Garda. Members are asked to transfer € 25 before the concert to the bank account of Cultura in Musica Limes. This includes transport from the port of Barbarano at 18.30, a guided tour of the island, and refreshments before the concert. Priority booking for members. (Non-members pay € 35 and book directly with the administration of the Island under 328.6126943 - 328.3849226 or info@isoladelgarda.com). Airone cenerino ph Giorgio Mutti 106 Trio Novalis Carlo Levi Minzi, Pianoforte Markus Berthold, Violino Frieder Berthold Violoncello PROGRAMMA Clara & Robert Clara WIECK-SCHUMANN (1819-1896) Trio in sol minore op. 17 Allegro moderato - Scherzo: Tempo di Menuetto Andante - Allegretto Robert SCHUMANN (1810-1856) “Es fliegen zwei Schwalben” aus Schwalben op. 79/21 “Wenn ich ein Vöglein wär” op. 43/1 Trio in sol minore op. 110 Bewegt, doch nicht zu rasch Ziemlich langsam Rasch Kräftig, mit Humor 107 Civetta nana ph Giorgio Mutti 108 Al Pirata Specialità Maccheroni del Pirata Osteria con Pizzeria - Terrazza esterna - Locale climatizzato PA.MO. Paoletti-Monselice e C. snc Via Donatori di Sangue, 4 - 25084 Villa di Gargnano (BS) - Tel. 0365.71574 109 110 111 Villa Verde Il Vivaio Garden-Center Villa Verde ha una grande varietà di fiori freschi e piante e un vasto assortimento di vasi e accesssori in cotto. Das Garden-Center Villa Verde hat eine grosse Auswahl an hochwertigen Terracotta Töpfen, mediterranen Pflanzen und Blumen. Via de Giacomi, 25010 Villa di Tremosine (BS) Tel./Fax: 0365.951163 Cell. 333.3580205 - www.villaverde.it.tt GCA Assicurazioni s.r.l. 1952 – 2012 60 anni di esperienza per garantire serenità al Vostro domani. Agenti Procuratori: Mauro Chizzola, Franco Antonini Consulente Assicurativo di zona: Thomas Poli - Cell. 339 6333295 38066 RIVA DEL GARDA Via Monte Oro, 5/B Tel. 0464 552137 - 554414 Fax 0464 554913 e-mail: riva.del.garda@allianzras.it 38068 ROVERETO Viale Trento, 31 Tel. 0464 410935 Fax 0464 490391 e-mail: rovereto@allianzras.it 112 Località Toppe, Frazione di Moniga del Bosco 25080 Muscoline (BS) tel. 333.6728778 info@cascinabelmonte.it www.cascinabelmonte.it METALLEGHE S.p.A. Via E.Fermi, 12/14 25020 FLERO (BS) ITALIA Tel. +39 0302680261 fax: +39 0302680541 www.metalleghegroup.com 113 Via Don Primo Adami, 2/8 - 25084 GARGNANO (BS) tel. 0365 72005 - e-mail- cantinadibacco@yahoo.it 114 Hotel Garni Bartabel via Roma 35 25084 Gargnano BS - Italia Tel: +39 03 65 71 330 Fax: +39 03 65 79 00 09 info@hotelbartabel.it www.hotelbartabel.it 115 CLAN ABBIGLIAMENTO Via Butturini 36 - 25087 SALO’ (BS) Tel. 0365.22081 e-mail: info@clansalo.it 116 Luciano Mombelli Consulente Commerciale 342.7719728 lucianomombelli@libero.it luciano.mombelli@pulicentertecno.it 117 RESIDENCE LA LIMONAIA APPARTMENT BED & BREAKFAST via Rimembranze, 18 25084 Gargnano, Lago di Garda tel/fax 0039 0365 71694 cell 333 523 2621 - 335 6356132 email: liana@apartmentslalimonaia.com www.apartmentslalimonaia.com Dove lo sciabordio delle onde si fonde con i riflessi della luna Wo sich das Spiel der Wellen mit dem Mondschein vereint Suite “Portofino with Love” con terrazzo esclusivo privato sul lago. 118 119 Trattoria al Vicolo Da Lilli Via Dell’Angolo, 10 - 25084 Gargnano (BS) Tel. 0365.71464 - Cell. 349.7792397 Chiuso il lunedì FAMIGLIA FRASSINE VIA REPUBBLICA, 38 25084 GARGNANO (BS) LAGO DI GARDA TEL 0365/71191 FAX 0365/71063 www.frassinehotels.it info@frassinehotels.it 120 Residence Piazza Roma, 12 25089 Villanuova sul Clisi - BS Tel. e Fax 0365 374313 E-mail: gelate01@gelateriaarcobaleno.191.it apertura dalle 7 alle 24 Gelateria Arcobaleno 121 Via Roma, 1 Gargnano sul Garda BS tel 0365 72292 122 123 124 Hotel Hotel Bogliaco Bogliaco L’ Hotel Bogliaco nasce dalla ristrutturazione di una Villa ottocentesca offre ad uso gratuito un parcheggio e una spiaggia attrezzata, entrambi riservati ai soli ospiti dell’Hotel. Aperto a tutti è invece il ristorante nel giardino dell’Hotel direttamente a lago o durante la stagione fredda nelle sale affrescate interne. Via C. Battisti, 4 25080 Bogliaco (BS) Tel. 0365.71404 info@hotelbogliaco.it www.hotelbogliaco.it 125 Das Hotel Bogliaco ist eine antike Villa des 19. Jahrh. mit allem modernen Komfort (Parkplatz nur für unsere Gäste), direkt am See, mit eigenem Strand exklusiv für unsere Gäste. Das Restaurant mit Seeterasse ist das ganze Jahr geöffnet und bietet kulinarische Spezialitäten der Gardasee-Region. Massimo Giuseppe Bianchi Francesco Ferrarini Emy Bernecoli Ilaria Loatelli Anna Loro Camillo Lepido Trio Novalis Lars Grünwoldt Anna Taddeo Orchestra Haydn di Bolzano e Trento Eduard Raventos Roca 126 Margherita Franceschini Filippo Arlia Cesare Chiachiaretto Orchestra Accento Junior Elisabetta Sepe Alexandru Tomescu Eduard Kunz Alexey Popov Antonio Amenduni Paola Leggeri Corrado Orlando Giacomo Dalla Libera 127 Alberto Mesirca Un grazie di cuore va a tutti i nostri sostenitori e alle tante persone che prestano il loro impegno gratuito e la loro professionalità per l’Associazione Cultura in Musica Limes. Besonderer Dank gilt allen unseren Freunden, Mitarbeitern und unseren Mitgliedern. Many thanks to all our friends and supporters, Association Cultura in Musica Limes. Collaborano; in Zusammenarbeit mit; in cooperation with: Davide Ardigò, Marcella Andreoli, Mario Bardin, Riccardo Bergonzi, Frieder Berthold, Markus Berthold, Maria Teresa Cazzago Bettoni, Alberta Cavazza, Associazione Turistica Gargnano, Consorzio Turistico Limone, Proloco Tignale, Proloco Toscolano, Proloco Gargnano, Marijke Curtis, Padre Bruno Ducoli, Flaviano Ferrari, Marzia Ferretti, Mons. Eraldo Fracassi, Silvio Fava, Gabriele Galieni, Franco Ghitti, Pierangelo Girardi, Didi Lanzini, Sergio Lecchini, Don Giuseppe Mattanza, Don Roberto Baldassarri, Mario Nisoli, Bianca e Livio Perotti, Roberto Pozzo, Piero e Silvana Panciera, Carlo Rodella, Milena Rodella, Uta Rosebrock, Gabriella e Gabriele Seresina, Paolo Savegnago, Valeria Told, Cinzia Tonghini, Lino Ventimiglia, Fausto Vignolo, Daria e Giovanna Visintini. Direttore Artistico; Künstlerische Leitung; Artistic Director: Frieder Berthold Fotografie; Fotos; Images by: di Franco Ghitti, Pier Girardi, Roberto Pozzo, Paolo Savegnago. Fotografie uccelli; Fotos der Vögel; Birds’ images by: Giorgio Mutti, Valerio Bollin, Emanuele Forlani, Franco Ghitti e Paolo Castellini. Graphic design: Plastic People.it Ringraziamo per il sostegno; With the kind support of: Comune di Gargnano, Comune di Limone s/G, Comune di Tignale, Comune di Toscolano-Maderno, Marijke Curtis, Annemarie Wagner, Dieter e Kristha Gerstmeier, Stefan e Elisabeth Weber, Esa e Guido Dusi, Karin Mahl e Thomas Baumgartner, Gnes Zerneri. 128 Via Statale 11 Maderno Tel. 0365-540200