Alla scoperta degli antichi luoghi del Garda

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Alla scoperta degli antichi luoghi del Garda
XIXª EDIZIONE
International Chamber Music Festival
Alla scoperta degli antichi luoghi del Garda
Riva del Garda - Limone sul Garda - Campione del Garda
Gardola/Tignale - Gargnano - Toscolano - Isola del Garda
2014
Con il contributo del
COMUNE DI
GARGNANO
Con il contributo del
COMUNE DI
TIGNALE
Con il contributo del
COMUNE DI
TOSCOLANO MADERNO
Con il contributo del
COMUNE DI
TREMOSINE SUL GARDA
Calendario concerti 2014
XIXª Edizione International Chamber Music Festival
A - Sabato 19 Aprile Navazzo di Gargnano Villa Sostaga ore 17.00 (pag.83)
B - Domenica 20 Aprile Limone s/G Chiesa San Benedetto ore 21.00 (pag.36)
CONCERTO DI PASQUA
B - Sabato 31 Maggio Limone s/G Chiesa San Benedetto ore 21.00 (pag.38)
ORCHESTRA GIOVANILE ACCENTO
B - Sabato 7 Giugno Tignale Santuario di Montecastello ore 20.30 (pag.60)
ORCHESTRA HAYDN DI BOLZANO E TRENTO
Internationale Chorakademie Lübeck
Direttore: Hansjörg Albrecht
B - Sabato 14 Giugno Limone s/G Chiesa San Benedetto ore 21.00 (pag.39)
C - Domenica 15 Giugno Isola del Garda ore 18.30 (pag.106)
TRIO NOVALIS
B - Sabato 5 Luglio Campione d/G Antico Teatro ore 21.00 (pag.51)
B - Domenica 6 Luglio Toscolano Museo della Carta ore 20.30 (pag.97)
ENSEMBLE ANTHEA
B - Venerdi 11 Luglio Limone s/G Chiesa San Benedetto ore 21.00 (pag.40)
CONCERTO D’ORGANO
Simone Vebber, Organo
B - Domenica 13 Luglio Gargnano Convento San Tommaso ore 21.00 (pag.76)
DRAGONCELLO
A - Domenica 27 Luglio Gargnano Palazzo Bettoni ore 21.00 (pag.70)
SULLE ALI DEL CANTO
Paola Leggeri, Soprano - Elisabetta Sepe, Pianoforte
B - Sabato 2 Agosto Limone s/G Sala Congressi ore 21.00 (pag.42)
ORCHESTRA HAYDN DI BOLZANO E TRENTO
Dirett. Francesco Lanzillotta
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B - Sabato 9 Agosto Limone s/G Chiesa San Benedetto ore 21.00 (pag.45)
RECITAL
Eduard Kunz, Pianoforte
B - Domenica 10 Agosto Campione d/G Antico Teatro ore 21.00 (pag.52)
DUO RECITAL
Alexandru Tomescu, Violino - Eduard Kunz, Pianoforte
A - Domenica 17 Agosto Riva d/G Lido Palace Hotel ore 20.30 (pag.31)
TRIO DI VERONA
B - Sabato 23 Agosto Bogliaco Chiesa San Pier D’Agrino ore 20.30 (pag.93)
ORCHESTRA HAYDN DI BOLZANO E TRENTO
Dirett. Gianpaolo Bisanti – Anna Tifu, Violino
B - Domenica 24 Agosto Gardola/Tignale Chiesa San Pietro ore 20.30 (pag.64)
RECITAL
Anna Loro, Arpa
Mostra d’arte sugli ex voto in chiave moderna di Sira Rodella
B - Domenica 7 Settembre Toscolano Museo della Carta ore 20.30 (pag.98)
TANGO
Filippo Arlìa, Pianoforte - Cesare Chiacchiaretta, Bandoneon
B - Giovedi 18 Settembre Limone s/G Chiesa San Benedetto ore 21.00 (pag.47)
TRIO ORLANDO
B - Domenica 28 Settembre Toscolano Centro Studi Visintini ore 20.30 (pag.100)
RECITAL
Ilaria Loatelli, Pianoforte
A - Domenica 12 Ottobre Navazzo di Gargnano Villa Sostaga ore 17.00 (pag.84)
TRIO NOVALIS
A - Domenica 14 Dicembre Navazzo di Gargnano Villa Sostaga ore 17.00 (pag.86)
RECITAL
Eduard Kunz, Pianoforte
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Gargnano
Riva del Garda
Limone sul Garda
Tignale
Campione del Garda
Isola del Garda
Toscolano Maderno
ASSOCIAZIONE CULTURA IN MUSICA LIMES
L’obiettivo dell’Associazione Cultura in Musica Limes è quello di realizzare serate
musicali di alto livello per i suoi iscritti. L’associazione non è a scopo di lucro ma deve
coprire i suoi costi. Poiché l’associazione non incassa il biglietto d’entrata ai soci è richiesto
una quota d’iscrizione annuale di € 30 a testa.
Ci sono 3 categorie di concerti:
A - Concerti riservati ai solo soci previa prenotazione. Se ci saranno posti disponibili il concerto sarà aperto anche
ai non-soci prenotando e facendo una donazione di min. € 20;
B - Concerti aperti a tutti, ad entrata libera, grazie alla collaborazione con comuni, enti e sponsor, si darà precedenza
ai soci prenotati;
C - All’Isola del Garda il 15 Giugno prezzo speciale per soci di € 25, deve essere pagato in anticipo all’associazione
Cultura in Musica Limes e comprende il trasporto all’isola da Barbarano alle ore 18.30, visita guidata all’isola,
aperitivo prima del concerto. Non-soci pagano € 35 e si rivolgono direttamente all’amministrazione dell’ isola tel.
328.6126943 -328.3849226 mail: info@isoladelgarda.com.
L’iscrizione all’Associazione Cultura in Musica Limes e donazioni sono possibili tramite un bonifico bancario sul
conto di Cultura in Musica Limes IBAN: IT 16 S 08016 54640 0000 07330538 presso Cassa Rurale Alto Garda
BIC:CCRTIT2104P comunicando l’iscrizione via email: info@rodella.com; oppure prima dei concerti,
SI PREGA DI PRENOTARE tel. 338.3246226.
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Der gemeinnützige Musikverein Cultura in Musica Limes hat sich zur Aufgabe gemacht seinen Mitgliedern
hochrangige klassische Konzerte anzubieten. Es wird kein Eintritt verlangt, aber der Verein muss seine Kosten
decken. Daher ist ein jährlicher Migliedsbetrag von € 30 erforderlich.
Die Konzerte teilen sich in folgende Kategorien:
A - Konzerte in besonders exklusiven Rahmen, nur für Mitglieder, die reserviert haben. Falls Plätze frei bleiben ist
Einlass auch für Nicht-Mitglieder, jedoch ist eine Minimalspende von € 20 an den Verein erforderlich.
B - Alle übrigen Konzerte sind Eintritt frei, jedoch haben Mitglieder, die reserviert haben Vorrang.
C - Am 15. Juni auf der Isola del Garda für Mitglieder € 25, Bitte im voraus bezahlen. Inbegriffen ist der Transfer
zur Insel ab Porticciolo di Barbarano um 18.30 Uhr, die Besichtigung der Insel und ein Aperitif vor dem Konzert.
(Nicht-Mitglieder buchen zum Preis von € 35 direkt bei der Inselverwaltung unter 328.6126943 -328.3849226 oder
info@isoladelgarda.com).
Der jährliche Mitgliedsbeitrag pro Person sollte bitte vor den Konzerten auf das Vereinskonto von
Cultura in Musica Limes bei der Cassa Rurale Alto Garda
IBAN: IT 16 S 08016 54640 0000 07330538
BIC:CCRTIT2104P überwiesen werden. Bitte gleichzeitig eine E-mail an info@rodella.com mit der
Zahlungsmitteilung senden oder bitte direkt vor den Konzerten bezahlen. Der Verein ist dringend auf Spenden
angewiesen und Ihr Beitrag ist sehr willkommen. RESERVIERUNGEN bitte unter Tel. 0039.338.3246226
The aim of the Association is to offer its members musical evenings of a high standard. It is not a profit-making
organisation, but needs to cover its costs and therefore depends on donations.
Members do not pay an entrance fee, but pay an annual subscription of € 30
There are three types of concerts:
A - concerts for members (who need to book in advance). If there are still seats available, non-members may also
book, but need to pay a minimum donation of € 20 per concert.
B - concerts open to all, free entry (thanks to the generosity of the various parish councils and sponsors). Priority
seating for reserved members if booked in advance.
C - concert on the Isola del Garda. Members are asked to transfer € 25 before the concert to the bank account of
Cultura in Musica Limes. This includes transport from the port of Barbarano at 18.30, a guided tour of the island,
and refreshments before the concert. Priority booking for members. (Non-members pay € 35 and book directly
with the administration of the Island under 328.6126943 -328.3849226 or info@isoladelgarda.com).
Membership can be paid into the following bankaccount: IBAN: IT 16 S 08016 54640 0000 07330538
BIC:CCRTIT2104P. Please also send an email to: info@rodella.com
Membership can also be paid in cash before the start of the concert (please arrive 30 mins before the start).
Members will be issued a membership card. Telephone number for bookings Tel. 0039.338.3246226
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Merlo acquaiolo, ph Giorgio Mutti
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Gli uccelli, la musica, le immagini
Milena Rodella, presidente
Avremmo voluto affrontare il tema degli uccelli fin dalla prima edizione poiché avevamo scelto un tetracordo
del canto del Merlo che arrivava ogni anno a rallegrare la nostra primavera sugli olivi a Limone, come logo
dell’Associazione Cultura in Musica Limes; perché la musica come gli uccelli ha questo aspetto privilegiato
di librarsi con le sue note verso una dimensione di libertà; gli uccelli nella musica sono espressione di gioia
come nella ‘gazza ladra’ di Rossini, o di malinconia come nell’‘Oiseaux tristes’ di Ravel, di presagio come in
Schumann, di nostalgia come in Casals. E l’elenco è lungo e forse non basteranno i nostri 20 concerti per
esaudire la gamma di sentimenti l’espressione di suoni sull’argomento. Abbiamo dovuto aspettare Edizione
2014 per affrontare questo coraggioso tema anche dal punto di vista naturalistico, grazie all’aiuto di Davide
Ardigò, che oltre a scrivere per noi ‘Suoni e vibrazioni della natura’, ha coordinato un gruppo di appassionati
‘fotografi-ornitologi’ (Giorgio Mutti, Valerio Bollin, Emanuele Forlani, Franco Ghitti e Paolo Castellini), che
ci hanno concesso l’uso delle loro immagini. Mancano all’appello molti uccelli di piccola e media taglia, ma
nella scelta ho voluto valorizzare i rapaci. Fa parte infatti dell’immaginario collettivo gardesano la nota poiana
che rotea a lungo nel cielo senza battere ali con un veleggiare quasi soporifero. I falchi tra Tremosine e
Muslone che erano pregiati nelle corti europee fin dai tempi del Solitro, dove nel suo Benaco (1897) racconta
di ‘sparvieri’ che venivano ammaestrati per l’arte della falconeria. Il falco pellegrino noto per essere uno degli
animali più veloci arriva fino a 320 km di velocità. Ma anche civette e allocchi, che mormorano in estate nei
boschi, rapaci notturni così difficili da vedere. Ardigò in un percorso immaginario nomina, quasi bisbigliandoli,
una serie di uccelli significativi che molti di noi conosceranno e altri che magari non pensavamo popolassero
l’Alto Garda. Mentre l’itinerario di Markus Berthold percorre i vari programmi musicali sottolineando dove la
musica si è ispirata a diverse specie alate.
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Vögel, Musik und Bilder
Milena Rodella, Präsident
Eigentlich war es unser Anliegen schon seit der ersten Edition des Festivals, dem Gesang der Vögel unsere ganze
musikalische Aufmerksamkeit zu schenken. Initiiert war dieser Wunsch auch durch den prägnanten Ruf einer
Amsel zwischen den Zweigen der Olivenbäume. Die charakteristische Tonfolge dieses Vogels ist in das Logo
unseres Vereins eingeflossen.
Die Vögel in der Musik sind natürlich ein unendliches Thema, Ausdruck von Lebensfreude und Freiheit.
Die Vögel sorgten für erste musikalische Motive, die der Mensch schon in Urzeiten wahrnahm und die musikalische
und geistesgeschichtliche Entwicklungen auf Erden bewirkten und beinflussten. Man denke z.B. an Gustav
Mahler, dem in seiner 1. Sinfonie (Titan) der “Urlaut” der fallenden Terz des Kuckucks als Grundlage der ganzen
70 minütigen Komposition diente, um nur ein Beispiel zu nennen. Die Liste der Vogelspuren in der Musik ist
lang und unsere 20 Konzerte genügen bei weitem nicht, um das ganze Spektrum kennenzulernen.
Doch werden Sie einen kleinen Einblick in die “Vogelmusikwelt” erhalten. Doch sind einige ausgefallene
Raritäten im Programm, die im Text zur Musik von Markus Berthold erläutert werden.
Unsere Absicht ist es darüber hinaus, wie in jedem Jahr, auch ganz konkret und lokal verankert zu sein. Mit
Hilfe der Gardaseeregion- Vogelbilder von Davide Ardigò und den “Ornithologen” und Fotofreunden Valerio
Bollin, Paolo Castellini, Emanuele Forlani, Franco Ghitti und Giorgio Mutti wird im Programmheft jeweils ein
Zusammenhang zu den Konzerten hergestellt. Und wenn Sie Glück haben, mischt sich sogar der ein oder andere
Vogelgesang in die dargebotenen Musiken ein und vermittelt damit einen unüberbietbaren realen Bezug, der
unserem Publikum im normalen Konzertsaal niemals geboten würde.
In unserem Kosmos und Dasein hängt alles zusammen, nichts lässt sich getrennt sehen und verstehen ohne sein
Verflochtensein mit dem Ganzen. Unsere Musik ohne die Vögel gäbe es demnach nicht (und wenn doch, wäre
sie sicher ganz anders) , die Menschen gäbe es ohne die Vögel nicht (denn sie waren lange vor uns da und tragen
dieselben Gene in sich), Musik gäbe es ohne die Menschen nicht und viele Menschen gäbe es auch ohne Musik
nicht... , ohne Musik gäbe es keine Vögel, ohne Vögel und ohne die Musik gäbe es den Menschen nicht.
Wir möchten Sie einladen, sich mit uns auf den Weg zu begeben, und alle diese die einzigartigen, vielfältigen
“Feder- Lebewesen” der schönen Gardaseeregion mit seiner Artenvielfalt zu entdecken, und ihrem Gesang zu
lauschen und diesen ihre Laute in der Musik unserer abendlichen Konzerte wiederzufinden.
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Birds, Music and Pictures
Milena Rodella, President
Right from the start we had wanted to use the “bird” theme: Frieder had chosen as logo for the Association the
tetrachord (four notes) of a blackbird which arrived every spring in the olive trees of Limone to cheer us up;
because music’s notes, like those of the birds, has the power to give us a sense of liberty; birds in music are
an expression of joy such as in Rossini’s “thieving magpie”, or melancholy as in “oiseaux tristes” by Ravel, an
omen as in Schumann and nostalgia as in Casals. The list is long and even 21 concerts might not be enough
to give us the full range of sentiments as expressed by sounds. We have waited for this year, 2014, to brave this
theme, also from nature’s point of view, thanks to the help of Davide Ardigò who, apart from writing “Sounds
and emotions of nature” also got together a group of dedicated “ornithology” photographers (Valerio Bollin,
Paolo Castellini, Emanuele Forlani, Franco Ghitti and Giorgio Mutti) who have kindly allowed us to use some
of their pictures. Of course, not all birds can be represented, particularly the small ones, but we have wanted
to concentrate our choice on the birds of prey. The common buzzard is very much part of the gardesana
“landscape”, it can glide in the air for a long time without beating its wings, an almost soporific floating.
The falcons from between Tremosine and Muslone were prized in the European courts since the time of
Solitro, who in his “Benaco” (1897) talks about the “sparvieri” who were trained in the art of falconry.
The peregrine falcon is known as one of the fastest animals; it can reach a speed of 320 km. The night time
birds of prey that in the summer whisper in the woods where the tawny owls are almost impossible to see.
In an imaginary journey Ardigò talks about a number of important birds which many of us know well and
others which we never imagined would inhabit the Upper Garda. In his itinerary Marcus Berthold travels
through the various musical programmes where the music has been inspired by different feathered species.
Gabbiani, ph Franco Ghitti
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Poiana, ph Giorgio Mutti
Falco pellegrino, ph Valerio Bollin
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La musica e gli uccelli
Traduzione di Milena Rodella dal testo di Markus Berthold
Cari ascoltatori,
pare che la grande maggioranza degli esseri umani alla domanda di quale animale volessero essere,
risponderebbero ‘un uccello’. Fin dalla notte dei tempi l’umanità ha voluto realizzare l’antico sogno di ‘Icaro’
quello di potere come un volatile alleggerirsi da tutti i pesi della vita, dai suoi pensieri e problemi, per superare
la forza di gravità e sollevarsi in cielo in assoluta libertà: ‘Guardate gli uccelli del cielo: non seminano, non
mietono nè raccolgono in granai; eppure il Padre vostro celeste li nutre’ (6,24). Questo invito, dal Vangelo
secondo Matteo, viene quasi a suggerirci di prendere la nostra vita con più leggerezza. Forse la musica è
un’occasione per condurci in una dimensione liberatoria e in quella sfera vi invitiamo come ascoltatori e
lettori. Nessuna arte, infatti, più della musica classica, in particolar modo quella romantica, sa riprodurre
uno spazio nell’immaginario in qui si possa ‘volare’, sognare e trovare allo stesso tempo un momento di pace
interiore e di riflessione.
Gli uccelli non sanno solo volare ma anche cantare, sono i musicisti fra tutti gli animali e senza dubbio quelli
più musicali. Il loro canto stimola in noi allegria e tranquillità. Ricordiamo per esempio solo quella cantilena
del merlo in una giornata di sole primaverile che ci apre il cuore e ci fa sentire in armonia con la natura. Gli
uccelli lasciano una sottile traccia non solo nella nostra anima, ma anche in tutta la musica. Quasi tutti i
grandi compositori in tutte le epoche hanno basato la loro arte su questi canti, come fonte di ispirazione e di
sperimentazione.
Il Concerto di Pasqua (19/20 aprile) è dedicato interamente a Johann Sebastian Bach e riprende, con due
arie dalla Passione secondo Matteo il tema degli uccelli in un contesto religioso. Il testo che canta il Baritono
fu scritto da Picander (1700-1764), poeta e librettista tedesco che lavorò a molte delle cantate che J.S. Bach
compose a Lipsia, esso narra della ‘colomba che torna la sera della caduta di Adamo con una foglia d’ulivo nel
becco’ e fa riferimento anche alla grande alluvione del Antico Testamento. La colomba, dopo il periodo della
passione, sopraggiunge come messaggero di buone notizie annuncio della Pasqua. La trascrizione per l’arpa
sostituisce il clavicembalo ed introduce una sonorità morbida, dolce e travolgente.
Un programma molto variegato ci presenta l’Orchestra Giovanile Accento (31 maggio) dell’Austria con la
famosa aria dell’uccellatore vagabondo vestito di piume dal Flauto Magico di W.A. Mozart. Questo concerto
vuole in particolar modo dare spazio ai bambini musicisti sia come esecutori che ascoltatori stimolando altresì
l’apprendimento musicale.
Dai giovani ai veri professionisti con la rinomata Orchestra Haydn di Bolzano e Trento, con tre importanti
appuntamenti. Il primo (7 Giugno ), presso il Santuario di Montecastello, accompagnerà un coro di livello
mondiale come il Coro dell’Accademia di Lubecca, il famoso Gloria di Antonio Vivaldi e la magnifica Messa
d’Incoronazione di W.A. Mozart. Nella suggestiva cornice del Montecastello davanti allo spettacolare
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panorama del lago ci sentiremo sospesi nell’aria come gli uccelli grazie ad una serata musicale che si
prospetterà indimenticabile.
Clara e Robert Schumann sono il tema del concerto proposto dal Trio Novalis (15 Giugno Isola del Garda)
che prevede il Trio in sol minore di Clara, molto apprezzato dai contemporanei, messo a confronto con
l’ultimo Trio di Robert anche in sol minore. Nel mezzo verranno proposti due ‘lieder’ sul tema degli uccelli
(‘due rondini’ e ‘se fossi un uccellino volerei da te’) di Robert composti nel felice periodo subito dopo il
matrimonio tanto ostacolato dal padre di Clara.
Francesco Canova meglio conosciuto come Francesco da Milano (1497-1543) venne considerato il più
grande compositore di musica per liuto del Rinascimento italiano e uno dei massimi rappresentanti della
musica strumentale del XVI° secolo. Alcuni suoi contemporanei ci hanno lasciato testimonianza della sua
abilità al liuto in cui spesso si lasciava ispirare dal canto degli uccelli nelle sue composizioni. Ascoltiamo
l’esecuzione di un ottimo giovane chitarrista Alberto Mesirca nel concerto dell‘Ensemble Anthea presso
l’Antico Teatro di Campione (5 luglio) e nella corte del Museo della Carta a Toscolano (6 luglio).
Anche nel tradizionale concerto d’organo dedicato al patrono della Parrocchia di Limone San Benedetto l’11
luglio possiamo godere della presenza dell’allodola nel Concerto n.13 in Fa maggiore per organo di Georg
Friedrich Händel e del cuculo nello Toccata con scherzo di Bernardo Pasquini.
Nel concerto Dragoncello del 13 luglio, presso il Convento San Tommaso di Gargnano, si esibiscono gli
studenti di Frieder Berthold in un ensemble di violoncelli, durante questa giornata verrà realizzata per noi una
mostra d’arte sul tema del violoncello ‘tra arte e suono’ del liutaio cremonese Riccardo Bergonzi. Ascolteremo
una nuova versione del canto del cigno di Harald Banter proposta da 4 violoncelli.
Il 27 luglio nella splendida cornice del Palazzo Bettoni di Bogliaco sulle ‘ali del canto’ sta arrivando un’allodola
fuoriclasse. La soprano fiorentina Paola Leggeri ci è rimasta nel cuore dalla scorsa rassegna, accompagnata
dalla pianista Elisabetta Sepe, canterà le più famose arie sul tema degli uccelli, nelle opere di Verdi, Puccini
e Rossini.
Tanti grandi compositori come Cajkovskij si sono ispirati dall’eleganza e dalla lentezza soave del cigno. Il
lago si trasforma verso sera in un lago di cigni, quando il 2 agosto L’Orchestra Haydn di Trento e Bolzano
eseguirà la Suite dall’omonimo balletto. Una esecuzione in prima assoluta per Limone e per il Lago di Garda.
Non mancherà la ‘Gazza ladra’ di Rossini. Attenzione, che non rubi lo schiaccianoci dalla stanza di Masha,
poichè deve ancora combattere contro l’esercito di Topo-Re e i topi suoi sudditi, previsto come gran finale del
concerto.
Anche quest’anno non poteva mancare Eduard Kunz, ormai pianista in ‘residence’ della nostra rassegna che
il 9 agosto eseguirà a Limone s/G nella Chiesa di San Benedetto le stagioni di Cajkovskij con la canzone
dell’allodola e l’Oiseaux tristes’ di Ravel. Il 10 agosto, presso l’Antico Teatro di Campione, si esibirà con il
grande violinista rumeno Alexandru Tomescu insieme al quale verrà effettuata una registrazione. L’Antico
Teatro di Campione, provato per la sua ottima acustica, ha già ospitato la registrazione del primo cd di E.
Kunz. Una produzione di Cultura in Musica Limes, grazie al tecnico del suono della casa discografica Reel di
Milano, Marco Taio, a Federica Fanizza che realizza il commento musicale e alla realizzazione grafica di Lino
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Ventimiglia. Una raccolta di opere dei concerti degli ultimi anni effettuate per il nostro Festival.
Nella serata tutta romantica per il repertorio e per l’elegante cornice dello storico Lido Palace Hotel di Riva
del Garda (del 17 agosto) anche quest’anno non mancherà la luna. Verranno eseguiti dal Trio di Verona due
capisaldi della letteratura per trio con pianoforte con il celebre trio di Franz Schubert nr.1 e con quello di Felix
Mendelssohn nr.2. Nel marzo 1828 ultimo anno della sua vita, grazie all’aiuto di alcuni amici, Schubert tenne
un concerto pubblico. Il successo fu notevole e gli editori cominciarono a mostrarsi interessati alla sua musica
e il trio in si bemolle magg. venne finalmente accettato per la pubblicazione. Al trio in do min. Mendelssohn
si dedicò negli anni della maturità, della primavera del 1845. La partitura costituisce l’ultimo approdo di
Mendelssohn nella produzione cameristica con pianoforte; ed è ovvio che, nell’applicarsi tardivamente al
genere del Trio con pianoforte con i suoi due lavori, Mendelssohn tenesse presente la direzione indicata da
Franz Schubert nel rinnovare l’approccio alla peculiare formazione cameristica, spingendosi tuttavia più oltre
sulla strada di una connotazione più complessa e ‘romantica’ del genere.
‘Alla scoperta degli antichi luoghi del Garda’ è il motto della nostra rassegna e scopriamo insieme a voi una
nuova-antica dimora sia per la musica ma anche dal punto di vista culturale la Chiesa San Pier D’Agrino
di Bogliaco, si distingue oltre che per la sua straordinaria acustica e la sua meravigliosa posizione in mezzo
all’uliveto per le sue eccellenti opere marmoree e la pala del Celesti. Ospite per la terza volta (il 23 agosto)
sarà la rinomata Orchestra Haydn questa volta con un programma estivo con musiche di W.A. Mozart e Carl
Philip Emmanuel Bach, anche una grande ‘scoperta’, dal punto di vista artistico, l’eccellente violinista sarda
Anna Tifu.
Nella Chiesetta di San Pietro a Tignale il 24 agosto avremo modo di avere la straordinaria arpista Anna Loro
che con un programma solistico accompagnarà la mostra del gioiello contemporaneo di Sira Rodella sul tema
degli ‘Ex voto’ e degli uccelli.
Al Museo della Carta di Toscolano ospiteremo un concerto un po’ ‘fuori’ dal ‘classico’ con una serata di tango.
Il luogo si presta ai suoni melanconici del bandoneon, questo strumento, inventato dal tedesco Heinrich Band
di Krefeld nel 800, che conquistò tutto il continente del sud america, l’Europa e la Russia grazie alla musica,
e non solo, di Astor Piazzolla.
Nel concerto del Trio Orlando a Limone, il 18 settembre, potremo ascoltare la musica di Olivier Eugène
Prosper Charles Messiaen (Avignone 1908 – Clichy 1992), che fu si compositore, organista ma anche
ornitologo francese. Messiaen era affascinato dal canto degli uccelli, era suo convincimento che essi fossero
i più grandi musicisti sulla terra e considerava se stesso più un ornitologo che un compositore. Nei suoi
numerosi viaggi in tutto il mondo, ebbe modo di ascoltare e registrare il canto di numerosi uccelli, realizzando
delle trascrizioni (soprattutto per pianoforte ma anche per orchestra), tra cui la più celebre è il Catalogue
d’Oiseaux (Catalogo d’uccelli), composta tra il 1956 e il 1958. Oltre ad essere composizioni a sè stanti, tali
trascrizioni vennero inserite in gran parte delle sue opere più famose. L’uso innovativo di ritmo, melodia e
armonia, la sua personale concezione delle relazioni tra tempo, musica e colore, la passione per il canto degli
uccelli e la sua sincera e profonda ispirazione religiosa, nonché il suo ruolo di didatta, hanno contribuito a fare
di Messiaen uno dei più grandi ed influenti compositori del XX secolo.
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Il 28 settembre al Centro Studi Visintini si vuole dar spazio ad un emergente talento, la pianista veneta
Ilaria Loatelli, che ringraziamo per il coraggio nel volersi cimentare con la Suite dell’Uccello di Fuoco di
Igor Stravinsky, nella difficilissima versione per pianoforte solo del 1910, un vero fuoco d’artificio pianistico.
Ascolteremo poi anche la sua versione de ‘L’Oiseaux tristes’ di Ravel e ‘l’uccello profeta’ di Schumann, prova
di tocco pianistico per tutti gli artisti.
Anche se siamo ormai in autunno e molti di Voi/Noi saranno in partenza come gli uccelli migratori la rassegna
continua i suoi eventi inoltrandosi verso l’inverno nell’accogliente cornice di Villa Sostaga arricchirà due
domeniche pomeriggio con il Trio Novalis il 12 ottobre e Eduard Kunz il 14 dicembre.
Text zur Musik
Von Markus Berthold
Verehrtes Publikum,
wohl weit über die Hälfte der Menschen würde, fragte man sie, welches Tier sie gern wären, antworten: Ein
Vogel! Warum? Fliegen zu können wie ein Vogel ist ein uralter Traum der Menschheit, von deren Sehnsucht
nach Freiheit, Grenzenlosigkeit, Schwerelosigkeit, Weitblick, Losgelöstheit, Zwang- und Sorglosigkeit... In der
Bibel wird das in Matthäus 6,24 so beschrieben: ...„Sehet die Vögel unter dem Himmel an: Sie säen nicht, sie
ernten nicht, sie sammeln nicht in die Scheunen; und euer himmlischer Vater nährt sie doch“... Dieser Aufruf zur
Unbekümmertheit und Befreiung vom Alltag für die Erkenntnis des Eigentlichen, vor Augen geführt am Beispiel
der Vögel unter dem Himmel leitet uns geradewegs in jene zwei Sphären, in denen Sie sich, liebe Zuhörerinnen
und Zuhörer gerade aufhalten und bewegen (lassen): Urlaub und Musik.
Die Musik stellt, mehr noch als die anderen Künste, jenen imaginären Raum des Immateriellen immer wieder
her, der uns vom Alltäglichen, von der Schwerkraft befreit und uns erlaubt, zu „schweben“ und zur Besinnung
zu kommen.
Der Urlaub ist die Zeit der Freiheit, der Ungebundenheit, der Sorglosigkeit, des Abstands, die Zeit der möglichen
„Vogelperspektive“ auf das eigene Leben, die neue Orientierung, Energie und Zuversicht ermöglicht. Oder die uns
wenigstens an einen der zahlreichen Aussichtspunkte rund um den Gardasee führt, an dem der Wunsch, Flügel
auszubreiten, um sich von den Aufwinden leicht wie eine Vogelfeder empor tragen zu lassen, übermächtig wird.
Aber Vögel können nicht nur fliegen, sondern auch singen. Sie sind die Musiker der Tierwelt und, neusten
wissenschaftlichen Untersuchungen zufolge, die „musikalischsten“ aller Tiere. Vogelgesang hat eine eigentümlich
erfreuende und beruhigende Wirkung auf uns Menschen. Man erinnere sich nur des kunstvollen Gesangs einer
Amsel an einem sonnigen Frühlingsmorgen und an das Gefühl von Harmonie und Weltverbundenheit, das sich
dann beim Lauschenden einstellt. Vögel hinterlassen nicht nur im Gemüt, sondern auch in der Musik feine
Spuren. Es gibt zahllose Werke mit Titeln, die auf sie verweisen, es gibt Komponisten, die Vogelrufe in ihren
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Werken verarbeitet oder grosse Teile ihres Œuvres darauf gegründet haben (Oliver Messiaen z.B.). Begeben wir
uns gemeinsam auf einen kleinen Vogelflug durch das Programm des 19. Internationalen Kammermusikfestivals
2014. Das traditionelle Osterkonzert in der Kirche San Benedetto in Limone nimmt, wie unser Einleitungstext,
Bezug auf Matthäus, diesmal durch die „Augengläser“ von Johann Sebastian Bach. Ausschliesslich Werke von ihm
werden erklingen, darunter zwei Arien aus der ergreifenden Matthäuspassion, die durch ein Rezitativ miteinander
verknüpft werden. Dessen poetisch-malerischer Text stammt von Picander: „Am Abend, da es kühle war, ward
Adams Fallen offenbar, am Abend drücket ihn der Heiland nieder, am Abend kam die Taube wieder und trug ein
Ölblatt in dem Munde...“ Wir sehen: Auch hier geht es nicht ohne den gefiederten Boten. Die Konzertbesetzung
mit Harfe statt Cembalo ist stilistisch vielleicht fragwürdig, aber dafür umso klangschöner. Und die Flöte sorgt mit
Tongirlanden und Trillern für die ersten, entfernten Vogelstimmen- Assoziationen.
Ein papageienbuntes Programm präsentiert das Jugendorchester Accento aus Österreich unter der temperamentvollen
Leitung von Prof. Lore Schrettner Ende Mai in Limone. Die Singvögel gehen da dem Vogelfänger Papageno aus
Mozarts Zauberflöte auf den Leim. Sie können glücklich fliehen und werden belohnt, weil bald darauf dem
Mückentanz- Czardas zahlreiche Mücken entschwirren, welche bekanntlich der Vögel Leibgericht sind.
Dreimal ist dieses Jahr das Haydn- Orchester aus Bozen im Rahmen unseres Festivals zu Gast. Das erste
Wiedersehen findet Anfang Juni in der Wallfahrtskirche Montecastello in Tignale statt. Vivaldis berühmtes Gloria
wird von ihm gemeinsam mit den jungen Sängerinnen und Sängern der Internationalen Chorakademie Lübeck
interpretiert. Mozarts nicht minder bekannte Krönungsmesse bildet den grossartigen zweiten Teils des Konzerts.
Bei frühzeitigem Eintreffen am Konzertort wartet dort ein spektakulärer Panoramablick über den Gardasee und
seine Berge auf Sie. Vielleicht wünschten Sie dann, ein Vöglein zu sein...
...„ Wenn ich ein Vöglein wär’ und auch zwei Flügel hätt, flög ich zu dir...“ Dieses Volks- und Liebeslied hat Robert
Schumann neu vertont (Op. 43/1), als der jahrelange Widerstand Friedrich Wiecks endlich überwunden war
und er seine geliebte Clara heiraten durfte. „Clara und Robert“ - vereint auch in Limone im Konzertprogramm
von Mitte Juni. Claras von vielen Zeitgenossen gerühmtes Werk, ihr Klaviertrio g- Moll wird Roberts letztem
Klaviertrio, auch in g- Moll(!), gegenübergestellt- was interessante Vergleiche ermöglicht. Dazwischen fliegen zwei
Schwalben durch die Lüfte. Sie steigen auf aus Roberts Liederalbum für die Jugend und verzaubern im Duett mit
Flugkunststückchen.
Francesco Canova da Milano (*18. August 1497 in Monza; † 15. April 1543 in Mailand) war ein italienischer
Komponist und Lautenist der Renaissance. Er liess sich gleich mehrfach von Vogelgesang zu Kompositionen
anregen, die Sie im Konzert des Ensembles Anthea im Juli in Campione und Toscolano hören können. Das
abwechslungsreiche weitere Programm, vorgetragen von Gitarre, Flöte, Viola und Violoncello spannt einen
weiten Bogen mit selten zu hörenden Werken durch Jahrhunderte europäischer Musik.
Das zur Tradition gewordene Orgelkonzert zu Ehren des Heiligen Benedikt, des überaus verlässlichen Schutzpatrons
der Kirche von Limone, wartet mit Raritäten auf. Oder haben Sie schon einmal von einem der drei Komponisten
Bernardo Pasquini, A. Diana und Giovanni Morandi gehört, welche der junge Orgelvirtuose Simone Vebber am
11. Juli darbieten wird? - Zeit, Neues zu entdecken und sich überraschen zu lassen!
“Dragoncello-Drachencello” heisst ein Konzert im Convento San Tommaso in Gargnano- sonore Wärme und
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tiefer Klang hervorgebracht von gleich fünf Violoncelli. Die spielen zwar nicht alle Stücke zusammen, dafür ist
aber ein unbekannter Schwan dabei und auch mal etwas „Modernes“ mit schwungvollem Vogelfederbusch am
Hut: Die „Drei Musketiere“ des zeitgenössischen englischen Komponisten Graham Waterhouse. Zu erleben am
gleichen Tag und Ort: Eine Austellung des Geigen- und Cellobaumeisters Riccardo Bergonzi aus Cremona.
Jetzt kommt ein „Singvogel“ erster Klasse angeflogen, die berühmte Sopranistin Paola Leggeri. Und wie sollte es
anders sein, sie hat berühmte Operarien im Gefieder, die sie aus voller Kehle zwitschern wird, unterstützt vom
Pianoforte, das Elisabetta Sepe bedient. Ein Vögelchen, in Töne verwandelt von G. Puccini wird durch den
pittoresken Tanzsaal des Palazzo Bettoni flattern und federleicht durch das Ohr mitten ins Herz vordringen.
Dann nähert sich, majestätisch und schneeweiss, von der Mitte des Gardasees, mit gravitätischen Schwimmzügen,
ein prächtiger Schwan. Der Gardasee verwandelt sich im Abendlicht zum Schwanensee wenn Anfang August
das Haydn Orchester die gleichnamige Ballettsuite von P.I. Tschaikowsky erklingen lässt- absolute Premiere für
Limone und vermutlich die Gardaseeregion insgesamt. Und aufgepasst auf Rossinis diebische Elster! Nicht, dass
sie den verführerisch funkelnden Nussknacker aus Maschas Kinderzimmer stibitzt, der doch noch das Heer des
Mäusekönigs besiegen soll und der als glänzender Schluss des Konzerts vorgesehen ist.
Traurige Vögel, wie mögen die klingen? Würden sie überhaupt noch singen, oder wären sie verstummt, Schnabel
verborgen im Gefieder? Dazu ist Maurice Ravel etwas Hörbares für Klavier solo in seinem Klavierzyklus „Miroirs“
von 1905 eingefallen. Es spielt Eduard Kunz, phänomenaler Pianist aus Russland. Hoffentlich werden die Vögel,
„umzingelt“ von zwei gewichtigen Werken Tschaikowskys und Rachmaninovs nicht noch schwermütiger!
Gleich darauf Eduard Kunz im Duo. Eine der längsten, schwierigsten und genialsten Violinsonaten, die
„Kreutzersonate“aus der Feder von L. van Beethoven spielt er mit seinem rumänischen Freund, dem Geiger
Alexandru Tomescu. Das ausserordentlich leidenschaftliche Werk sollte in der Literaturgeschichte zum Auslöser
eines Romans über ein mörderisches Eifersuchtsdrama werden, was wiederum einen anderen Komponisten zu
aufwühlender Vertonung veranlasste. Wissen Sie, wer’s war? Und Prokofieffs Opus 80 wirkt danach wie ein
Kommentar auf das vorher Gespielte und Beschriebene: Am Ende des 1. und 4. Satzes lautet eine Spielanweisung
für schlitternde Tonleitern der Violine „Wie Wind, der über einen Friedhof weht.“ Das Werk wurde von Oistrach
und Oborin folgerichtig bei Prokofieffs Beerdigung gespielt.
Gut, dass es wieder heller wird. „Himmlische Längen“, so urteilte Robert Schumann über Franz Schuberts grosse
C- dur Sinfonie. Himmlische Längen findet man auch in Schuberts Klaviertrio B- dur, besonders im letzten Satz,
der sage und schreibe 654 Takte umfasst. Weil dabei aber die „Beleuchtung“ immer wieder wechselt und das
Bekannte durch das Vorhergegangene jeweils in neuem Licht erscheint, wird die ganze Sache trotzdem spannend
und tiefgründig. Felix Mendelssohn, eher sanguinischen Temperaments, hat sich in seinem c-Moll Trio deutlich
kürzer gefasst. Der zweite Satz ist ein von feiner Melancholie durchzogenes Duett und durch das Scherzo huschen
Sommernachtsträume. - Zu erleben im Konzert des Trio di Verona im August in Riva del Garda.
Auch in dieser Saison wartet ein neuer Konzertort auf Sie, zu entdecken mit dem Haydn- Orchester Bozen und
einer hinreissenden „Geigenneuentdeckung“ aus Sardinien. Anna Tifu spielt Mozarts lichtes und virtuoses D-
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Dur Konzert KV 218 in der Chiesa San Pier D’Agrino oberhalb von Bogliaco. Die durch und durch “klassische”
Stückeauswahl wird abgerundet durch eine frühe Mozart- Sinfonie und ein Werk des Bach- Sohns Carl Philipp
Emmanuel.
Harfe solo für alle Liebhaberinnen und Liebhaber sphärischer Klänge. Das Programm der Harfenistin Anna Loro,
dargeboten in der Chiesetta San Pietro in Gardola/Tignale oberhalb des Gardasees im letzten Konzert des Monats
August, entführt sie am Ende mit raumgreifenden Harmonien bis nach Tschechien. Hier folgen Sie der Moldau
Smetanas von ihren beiden Quellen stromabwärts, passieren Jagdgesellschaften am Ufer und eine Bauernhochzeit,
werden von einem Nymphenreigen im Mondschein verzaubert, kämpfen sich durch die Stromschnellen von
St. Johann, bestaunen die Stadt Prag mit seiner gewaltigen Burg auf dem Hradschin und kommen in ruhigere
Gewässer, bevor die Wassermassen der Moldau sich in denjenigen der Elbe auflösen.
Irgendwie hat sich auch ein Tangokonzert ins diesjährige Festival „verirrt.“ Das Bandoneon, erfunden im 19.
Jahrhundert vom Krefelder Heinrich Band, hat sich mit seinem nostalgisch- expressiven Ton zum typischen
Tango- Musikinstrument entwickelt. Und wenn Tango gespielt wird, dann ist Astor Piazzolla nicht weit, der
Erfinder des Tango Nuevo, ausgebildet in Paris bei der damals begehrten Kompositionslehrerin Nadia Boulanger.
Vielleicht bietet das Papiermuseum in Toscolano sogar Raum, Sie zu den animierenden Klängen tanzen zu lassen?
“Abîme des oiseaux”, Abgrund der Vögel hat Olivier Messiaen den 3. Satz seines berühmtes “Quatuor pour la fin
du temps” überschrieben. Er ist für Klarinette solo. Messiaen vollendete das Quartett als Insasse eines in Görlitz
gelegenen deutschen Kriegsgefangenenlagers Ende 1940/Anfang 1941. Robert Schumanns Waldszenen Opus 82
ist ein Zyklus aus neun Klavierstücken, der in den Jahren 1848 und 1849 entstand. In diesem erscheint der „Vogel
als Prophet,“ ein langsames, sehr zartes Stück, das als Prüfstein pianistischer Anschlagskunst gilt. Eingekreist
sind beide „Vogelstücke“ von Beethovens „Gassenhauertrio“ und Brahms’ umfangreichen Geniestreich für die
Besetzung Klavier, Klarinette und Violoncello in a- Moll. Es spielt das Trio Orlando.
Für ein weiteres Klavierrezital ist die italienische Pianistin Ilaria Loatelli eingeladen. Sie greift in ihrem
Programm zwei Vogelmusiken quasi als Reminiszenz wieder auf (Ravels traurige Vögel und Schumanns Vogel
als Prophet) und ergänzt sie mit der fulminanten Feuervogel- Ballettsuite von Igor Stravinsky. Die märchenhafte
Geschichte vom Feuervogel, der Iwan, dem Zarensohn mithilfe der Zauberfeder aus seinem bunten Gefieder zur
wunderschönen Prinzessin verhilft und die Macht des Zauberers Kaschtschej bricht, war zu seinen Lebzeiten
Strawinskys populärstes Werk. Die hier gespielte Transkription für Klavier solo entstand im Jahre 1910.
Auch in den letzten Monaten des Jahres gibt es Konzerte für die“Noch-nicht-Davongeflogenen”. Am 12. Oktober
lädt das Trio Novalis ins malerisch gelegene Hotel Sostaga zu einen Abend mit dem Komponisten-PianistenEhepaar Schumann ein und Eduard Kunz spielt am 14. Dezember ein Klavier-Solo-Recital mit Werken, die er
bis dahin in Ruhe aussuchen wird.
Damit sind wir am Ende unseres Fluges, auf dem wir von aus der Musik aufsteigenden Vögeln pfeifend und
tirilierend begleitet wurden. Wir wünschen Ihnen viel Freude und Besinnung beim Zuhören und freuen uns auf
Ihren Konzertbesuch,
Ihr Team von Associazione Cultura in Musica Limes
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Martin pescatore ph Giorgio Mutti
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Music and birds
Translation by Marijke Curtis
Dear Concertgoers,
If you asked people which animal they would not mind being turned into, more than half would answer: a bird!
Since time immemorial people have dreamt of being able to fly like a bird, in search of freedom, boundless,
weightless, seeing far into the distance, an irresistible urge to be carefree... . The Bible in Matthew 6,26
describes it thus: ‘Look at the birds of the air; they do not sow and reap and store in barns, yet your heavenly
Father feeds them’. This wish to be carefree and free of everyday trials and tribulations, to discover oneself,
as described in ‘Birds in the sky’, leads us gradually in the two-prong direction of holiday and music, exactly
where you find yourself at this moment. More than any other art, music allows us to enter an imaginary space
where we can “float” and regain our sense of “self”.
Birds do not only fly, they sing as well. They are the musicians of the animal world and also the most musical
of all animals. Birdsong has a pleasing and calming influence on people. Think of the wonderful tunes of a
blackbird on a sunny spring morning and the feeling of harmony and peace it engenders in the listener. Birds
leave their imprint not only on one’s soul, but also on music. There are numerous works with bird titles,
composers who have worked birdsong into their compositions, or who have used it in a large part of their work
(example: Olivier Messiaen). You will encounter “bird music” in parts of this year’s concerts as well. Let us
take a bird’s eye view over the programme of the 19th International Chamber Music Festival 2014.
The traditional Easter concert takes place in the San Benedetto Church of Limone and, as in the first
paragraph above, it refers to Matthew, but this time through the art of Johann Sebastian Bach. His are the
only works to be performed and include two arias from the Matthew Passion that are linked by a recitative.
The poetic text is by Picander: ‘In the cool of the evening, Adam’s fall was manifest, In the evening the
Redeemer cast him down, In the evening the dove returned, And carried an olive branch in its mouth’, Even
here we need a feathered messenger. The instrumentation includes a harp instead of a harpsichord which is
possibly unusual, but the sound is wonderful. The flute with its trills heralds the first link to our birdsong.
Accento, a youth orchestra from Austria under the spirited guidance of Lore Schrettner, presents a colourful
programme in Limone at the end of May. Songbirds will be caught by Papageno, the bird catcher from
Mozart’s Magic Flute. They will be allowed to fly away and gorge themselves on the midges that swarm in the
Midgesdance-Czardas.
We welcome the Haydn Orchestra from Bolzano and Trento three times this year. The first one takes place
at the beginning of June in the Church of the Madonna of Montecastello in Tignale. Vivaldi’s famous Gloria
will be sung by the International Choral Academy of Luebeck. The equally well known Coronation Mass by
Mozart forms the second half of the concert. If you arrive early you will have time to admire the spectacular
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panorama of Lake Garda and its surrounding mountains. Perhaps you can imagine being a bird …
‘If I were a bird and had two wings, I would fly to you’, Robert Schumann reinterpreted this folk and love song
(op. 43/1) when, after many years of resistance, Friedrich Wiecks finally consented to the marriage with his
beloved Clara. ‘Clara and Robert’ are also united in a concert in Limone in mid June. Clara’s contemporaries
hailed her Piano trio in G-minor and it is set against Robert’s last Piano trio, also in G-minor – it will be an
interesting comparison. Two swallows swoop through the air, they emerged from Robert’s Songbook for the
Young and unite in an enchanting duet. An evening with the Schumanns closes the Festival in October and
this concert takes place in the beautifully situated Villa Sostaga above Gargnano.
Francesco Canova da Milano (1497 -1543) was an Italian composer and lutenist during the Renaissance. For
several of his compositions he was inspired by birdsong and you can hear this in a concert by the Ensemble
Anthea in July in Campione as well as in Toscolano. The varied programme, given by guitar, flute, viola and
cello, spans several hundred years of European music which is seldom heard.
The now traditional organ recital in honour of Saint Benedict, the patron saint of the church of Limone,
will showcase some rarely heard works. You will probably never have heard of the three composers whose
works the organ virtuoso Simone Vebber will be playing on 11th July. Time to discover something new and
be surprised !
Another concert on 13th July entitled ‘Dragongello’ thanks to the sonorous, warm and deep sound of 4 cellos.
They will not all be playing every single piece together, but there is an unknown swan and also something
‘modern’ with some jaunty feathers in its cap: ‘The three musketeers’ by the contemporary English composer
Graham Waterhouse.
Next, a high class ‘songbird’ has landed: the famous soprano Paola Leggeri. In her luggage are famous arias
from operas which she will chirp at full strength, supported on the piano by Elisabetta Sepe. A little bird,
transformed into notes by G. Puccini, will be fluttering through the ballroom of the Palazzo Bettoni and, light
as a feather, might settle on someone’s shoulder in order to have a rest and listen for a while.
Then, from the middle of Lake Garda rises a beautiful swan, majestic and snow white. Lake Garda is
transformed into a swanlake at night, when, on 2th August, the Haydn Orchestra will be playing Tchaikovsky’s
famous ballet suite – a first time for Limone and possibly for the whole of the Lake Garda region. And beware
Rossini’s thieving magpie! She cannot steal the shiny nutcracker from Mascha’s nursery, because that still
needs to conquer the army of the Mouse King and it will be a brilliant ending to the concert.
How might sad birds sound? Would they be singing at all or would they hide their beaks in their feathers?
Maurice Ravel worked on this in the piano solo of the piano cycle ‘Miroirs’ written in 1905. It will be played
by Eduard Kunz, a phenomenal pianist from Russia. It is hoped that these birds will not become sadder still,
as they will be flanked by important works by Tchaikovsky and Rachmaninov.
In the concert thereafter Eduard Kunz will be part of a duo. For one of the longest, most difficult and most
brilliant violin sonatas, the ‘Kreuzer’ by Beethoven, he will be partnered by a Rumanian friend, the violinist
Alexandru Tomescu. This extraordinarily passionate work is supposed to have been the trigger in a novel about
a murderously jealous drama which also inspired another composer. Do you know who this was? After that
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Prokofiev’s Op. 80 is like a commentary on what we have just heard: at the end of the 1st and 4th movement
is an instruction for the violin to use sliding scales ‘like the wind blowing over a cemetery’. Naturally, this was
played by Oistrach and Oborin at Prokofiev’s funeral.
It is getting lighter again. ‘Heavenly moments’ is what Robert Schumann said about Franz Schubert’s great
symphony in C-major. Schubert’s piano trio in B-major also has heavenly moments, particularly in the last
movement which has a total of 654 bars. The emphasis is ever changing and throws different lights which
make it exciting and profound. Felix Mendelssohn, of a different temperament and character, makes his
D-minor trio definitely shorter. The second movement is a melancholic duet and summer night dreams flit
through the Scherzo. You can hear this in a concert by the Trio di Verona on 17th August in Riva del Garda.
This year we also have a new venue which you can discover with the Haydn Orchestra and an enchanting
‘violin-discovery’ from Sardinia. Anna Tifu will be playing Mozart’s virtuosic Concerto in D-major KV218 in
the Church of San Pier D’Agrino above Bogliaco on 23th August. This purely ‘classic’ programme will be
rounded off with an early Mozart symphony and a work by Carl Philipp Emmanuel Bach.
A harp solo for everyone who loves heavenly sounds. The harpist Anna Loro will be playing in the small Church
of San Pietro in Gardola/Tignale above Lake Garda in the last concert on 24th August. Her programme will
eventually transport you with catching harmonies all the way to the Czech Republic. You will follow the
Moldau from its origin going downstream, through rapids, passing hunts on the shore, the city of Prague with
its impressive castle, and reach a quiet stretch before the waters of the Moldau join the Elbe.
Somehow, a tango-concert has got itself into this year’s festival. The Bandoneon, which was started in the
19th century by Heinrich Band from Krefeld, has transformed itself with its nostalgic and expressive sound
into a typical tango “band”. When we talk about the tango, Astor Piazolla is never far away, the inventor of the
Tango Nuevo who studied in Paris under the famous Nadia Boulanger. Might there be enough room in the
Paper Museum in Toscolano to dance the tango?
‘Abime des oiseaux’, abyss of the birds, that is what Olivier Messiaen entitled the 3rd movement of his famous
‘Quatuor pour la fin du temps’ (Quartet for the end of time). This is for solo clarinet. Messiaen wrote this
quartet while he was held prisoner in Gorlitz in a German war prisoners camp at the end of 1940/ beginning
1941. Robert Schumann’s ‘Waldszenen’ Op. 82 is a cycle of 9 piano pieces which was composed in the years
1848 and 1849. In one of the pieces appears a ‘Bird as Prophet’, a slow, very delicate piece, which is regarded
as the ultimate test of a pianist’s touch. Beethoven and Brahms both feature with ‘bird pieces’ as played by the
Orlando Trio, piano, clarinet and cello.
Last but not least must be a piano recital. Ilaria Loatelli reminds us in her programme of two bird songs
(Ravel’s ‘sad’ bird and Schumann’s ‘Bird as prophet’) and completes it with the fiery ‘Firebird’ ballet suite by
Igor Stravinsky. During Stravinsky’s life this fairy tale was one of his most popular works. This transcription
for piano dates from 1910.
This is the end of our flight in which we have been accompanied by very musical birds. We hope you will
enjoy these programmes and look forward to welcoming you.
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Suoni e vibrazioni della natura:
gli uccelli nell’Alto Garda
di Davide Ardigò
Questo ipotetico viaggio vuole essere uno stimolo e soprattutto un invito ad entrare in un’altra dimensione e
con uno spirito diverso, verso luoghi meno affollati, per conoscere e ascoltare le voci della natura.
...Siamo sulle rive del lago, il pelèr si fa più insistente, le onde infastidiscono una coppia di cigni che si sposta
alla ricerca di un angolo di lago più tranquillo (pag.44, pag.75). Il maestoso gabbiano reale (pag. 32) ne
approfitta per veleggiare un po’. Anche l’airone cenerino lascia il canneto (pag.106). Il martin pescatore
da un posatoio riparato scruta l’acqua per individuare qualche preda (pag.18). Il tranquillo nibbio bruno
appena tornato dall’Africa sorvola le acque del Garda (pag.105).
Ci allontaniamo dalla costa e ci inoltriamo lungo una forra per raggiungere qualche cengia prospiciente il lago,
per osservarne la grande bellezza. Sulle pareti rocciose e assolate compare e scompare alla nostra vista una
macchia bluastra, è un passero solitario alla ricerca di insetti, che cattura col becco tra le fenditure della
roccia, per portarli ai propri piccoli (pag.46).
In un tratto di fiume scorgiamo una insolita presenza nell’acqua, questo è il luogo che la natura ha riservato
al merlo acquaiolo, che sfidando la corrente si immerge continuamente nelle gelide acque dei corsi d’acqua
per reperire il proprio cibo (pag.6).
Un richiamo grossolano cattura la nostra attenzione; è uno scricciolo, che vuole attirare il nostro sguardo
lontano dal suo nido, ben celato tra la vegetazione sul ciglio del sentiero (pag.37).
Raggiunta una terrazza naturale possiamo godere di un magnifico panorama e di un grande spettacolo della
natura. La nostra attenzione viene attratta da grida penetranti che fendono l’aria. Una coppia di falchi
pellegrini da dimostrazione di grande abilità, compiendo evoluzioni che sfiorano l’impossibile; sono parate
nuziali, indispensabili a rinsaldare i rapporti di coppia (pag.27, pag.47, pag.10). La poiana e il pecchiaiolo
prendono tranquillamente quota per raggiungere boschi ad alta quota (pag.93 poiana - copertina falco
pecchiaiolo).
Ci inoltriamo anche noi nella boscaglia per godere un po’ di frescura. Variopinti uccelletti ci accompagnano
con i loro canti; una grande sinfonia dove nessuno stona: è l’armonia della natura (pag.71 pettirosso, pag.74
cinciallegra, pag.74 cincia mora, pag.74 cinciarella). Avvinti da continue scoperte i passi non ci pesano
e continuiamo a salire. Il cuculo ci ricorda di continuo la sua presenza (pag.41); speriamo non si accorga
di quell’upupa (pag.96) che sta portando l’imbeccata ai suoi piccoli, sicuramente nascosti nella fenditura di
quel grosso albero.
Alziamo gli occhi al cielo, anche un po’ per la fatica, l’orizzonte si amplia. In cielo scorgiamo una grossa
sagoma che si dirige verso quella vecchia pineta, è il biancone, aquila dei serpenti, sue prede preferite, che
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si dirige verso il nido posto sulla sommità di un grosso pino capitozzato. Porta in becco un ramo per rinforzare
il nido, dove un giovane, pronto per l’involo, aspetta invece del cibo. (pag.82 - pag.52). Il bosco si fa più fitto.
Il nostro vociare attira alcuni uccelletti curiosi; codibugnoli (pag.87) e cince dal ciuffo (pag.87) che così
come sono arrivati scompaiono nuovamente nel bosco continuando con i loro “cinciare”. Poiana (pag.10) e
falco pecchiaiolo (pag.98) sono ora appostati sul limitare del bosco per poter catturare le prede preferite,
roditori e insetti, ma la chiassosa nocciolaia allerta tutti (pag.44).
Il colorato picchio muratore si fa sentire dall’alto di un castagno (pag.46). Passo dopo passo raggiungiamo
una selva. I suoni si fanno più acuti. I picchi con i loro richiami fendono il silenzio della foresta, per rivendicare
uno spazio di territorio. I numerosi buchi, presenti su vecchi tronchi e faggi imponenti, rivelano facilmente
dove sarà la casa dei loro piccoli (pag.99 picchio rosso maggiore - pag.35 picchio nero - pag.99 picchio
cenerino).
Proseguiamo in punta di piedi, affascinati da queste magiche presenze, continuando a scrutare tra faggi, larici
e abeti. Un enorme figura ci fa trasalire; come un miraggio riusciamo a scorgere per pochi attimi un gallo
cedrone, presenza ancestrale delle antiche foreste (pag.85).
Raggiungiamo un bellissimo pascolo; quanta strada abbiamo fatto; sullo sfondo le montagne sfoggiano l’ultimo
bianco. Sotto di noi un’aquila sorvola i luoghi che abbiamo lasciato molte ore fa; per lei raggiungere quote
elevate è un batter d’ala; quanta invidia (pag.25 - pag.101). Il picchio muraiolo sfarfalla fra le rocce (pag.44).
Senza accorgerci siamo arrivati molto in alto, sempre accompagnati da diverse presenze alate, ma le sorprese
non finiscono. In una verde distesa, dove l’ultima neve fa spazio a fiori colorati, un gallo forcello (pag.105) è
tornato nell’arena di canto, teatro di esibizione dove mettersi in mostra per attirare l’attenzione delle femmine.
Per ora solo una minuscola civetta nana (pag.108) lo sta a guardare dal suo posatoio. Si è fatto tardi; il
crepuscolo colora tutto di rosa, è il caso di tornare sui nostri passi. I suoni si fanno più flebili. Inizia ora
un’altra dimensione, più sconosciuta e misteriosa. Dobbiamo lasciare spazio ad altre specie che solitamente
non vediamo, ma che ora si rivelano a noi e con canti diversi. La civetta capogrosso (pag.66) fa capolino
da una cavità, presente in un vecchio faggio, mentre un allocco (pag.101) con voce flautata ci segnala che
inizia la vita notturna.
Quanto descritto è solo parte delle sorprese che ci può riservare la natura e degli incontri che possiamo fare
frequentando i luoghi meno antropizzati del nostro territorio. Numerose altre specie sono in attesa di fare la
nostra conoscenza. E allora ……….. Buon viaggio e Buon ascolto.
Falco pellegrino, ph Emanuele Forlani
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Auf dem Vogelpfad
Übersetzung von Uta Rosebrock
Der Norwind (Pelèr) bläst, die Wellen stören ein Schwanenpaar, das sich einen ruhigeren Platz am See
sucht (S.44, S.75) Die majestätische Silbermöwe nutzt den Wind um ein wenig zu segeln (S.32). Auch
der Fischreiher verlässt sein Versteck im Schilf (S.106). Der Eisvogel beobachtet von seinem Platz aus die
Wasseroberfläche um seine Beute zu erspähen (S.18).
Der Schwarzmilan (S.105) ist aus Afrika zurückgekehrt und fliegt über die Wasser des Sees.
Wir verlassen den See und begeben uns in eine Schlucht um von einem Aussichtspunkt die Schönheit des Sees zu
betrachten. Auf den Felswänden erscheint und verschwindet ein blauer Fleck, eine Blaumerle (S.46) ist auf der
Suche nach Insekten, die sie mit ihrem Schnabel aus den Mauerritzen pickt und zu ihren Jungen bringt. Dort im
Fluss bemerken wir etwas Ungewöhnliches im eiskalten Wasser. Dies ist der Ort den die Natur der Wasseramsel
(S.6) reserviert hat, die sich unaufhörlich in der kalten Strömung ihre Nahrung sucht. Ein Zaunkönig erringt
weit entfernt von seinem Nest, gut getarnt durch die Sträucher am Wegesrand unsere Aufmerksamkeit (S.37).
Wir sind auf einem Plateau angekommen mit herrlichem Ausblick. Hier werden wir Zeugen eines einzigartigen
Naturschauspiels. Schrille Schreie erfüllen den Himmel und wir sehen ein Wanderfalkenpaar in den Lüften
in akrobatischem Flug. Während der Paarungszeit festigt sich so ihre Bindung (S.27, S.47, S.10).
Der Mäusebussard und Wespenbussard steigen auf um die hochgelegenen Wälder zu erreichen. Auch wir
suchen dort mehr kühlende Frische (S.93 und Buchcover).
Verschiedenste Vogelarten, Rotkehlchen und Kohl und Tannenmeisen begleiten uns beim Aufstieg (S.71,
S.74, S.74 und S.74). Der Kuckuck ruft stetig (S.41), hoffentlich bemerkt er nicht den eindrucksvollen
Wiedehopf, der im Kropf versteckt Futter zu seinen Jungen bringt (S.96).
Wir heben den Blick, der Horizont weitet sich. Am Himmel bemerken wir die bedrohlichen Umrisse eines
Schlangenadlers. Unter den europäischen Greifvögeln ist er mit seiner fast ausschließlichen Reptiliennahrung
ein Ernährungsspezialist und in seinem Vorkommen entsprechend eng an ein ausreichendes Angebot an Schlangen
und Eidechsen gebunden (S.82 - S.52). Er fliegt zu seinem Horst auf einer grossen Pinie. Im Schnabel trägt er
einen Ast zur Verbesserung seines Nestes, wo ein Junges auf Futter wartet.
Der Wald wird dichter. Unser Ruf lockt einige neugierige Vögel an. Schwanzmeisen (S.87) und Haubenmeisen
(S.87), kommen zwitschernd geflogen und verschwinden sofort wieder.
Der Mäusebussard und Wespenbussard (S.10 und S.98) haben sich in den Wald verzogen, um Beute zu
jagen, Nagetiere und Insekten. Der Tannenhäher (S.44) warnt alle. Der bunte Kleiber (S.46) lässt sich vom
Wipfel einer Kastanie vernehmen. Um die Höhle vor dem Zugriff von Mardern oder Krähen zu schützen, ‘mauern’
die Kleiber den Eingang zu ihren Bruthöhlen mit einer Mischung aus Lehm und Speichel so weit zu, dass sie
gerade durchpassen. Der Kleiber wird auch, Spechtmeise genannt. Weitere Spechtarten finden sich immer tiefer
in den Wald eindringend. Ihr Klopfen durchdringt die Stille des Waldes, mit ihrem schrillen Ruf verteidigen sie
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ihr Territorium. In den alten Buchen und Baumstümpfen haben sie ihre Höhlen gehämmert, wo ihre Jungen
warten. Buntspecht, Schwarzspecht und Grauspecht (S.99,S.35,S.99).
Wir setzen unseren Weg, fasziniert von diesen magischen Erscheinungen jetzt auf Zehenspitzen fort, zwischen
Lärchen und Fichten hindurchspähend, werden wir für einige kostbare Augenblicke einer enormen Kreatur
gewahr, ein imposanter Auerhahn, Bewohner der Wälder schon in ferner Urzeit (S.85).
Wir erreichen eine schöne Wiese, dort unten fliegt ein Steinadler über die Pfade die wie vor einigen Stunden
gingen (S.25,S.101). Ein Mauerläufer flattert zwischen den Felsen auf (S.44). Ohne es zu merken sind wir sehr
hoch aufgestiegen und neue Überraschungen warten auf uns. Auf einem grünen Feld wo der restliche Schnee schon
den ersten Blumen Platz macht erkennen wir einen Birkhahn (S.105). Mit seinem auffälligen Balzverhalten
versucht er seine Weibchen zu beeindrucken, doch bislang beäugt ihn nur ein kleiner Sperlingskautz, aus
seinem Versteck (S.108).
Es ist spät geworden. Die Nacht will hereinbrechen mit ihren ganz eigenen Bewohnern. Der Rauhfusskauz
(S.66) mit seinem enormen Kopf schaut schaurig auf uns aus seiner Klamm. Die Waldohreule (S.101)
benötigt als Brutareal reich strukturierte Landschaften, in denen sich Wälder und Baumgruppen mit offenen
Flächen abwechseln. Sie brütet in Baumhöhlen, Mauerlöchern, Felshöhlen sowie auf Dachböden. Ihre Nahrung
sind kleine Nager, bisweilen bei Nahrungsmangel aber auch Kleinvögel. Unsere Wanderung will Anregung
geben eine neue Dimension kennenzulernen und die Schönheit und Wunder der belebten Natur werden uns
“beschwingen” und eine andere Einstellung zu den Dingen bewirken. Zahlreiche weitere Tierarten warten daruf
unsere Bekanntschaft zu machen.
Viel Freude bei den Erkundungen wünscht Ihnen Davide Ardigò.
Aquila reale ph Valerio Bollin
25
Sounds and emotions of nature
Translation by Marijke Curtis
This is a hypothetic journey which invites you to enter into a different world, into places that are less crowded,
and to learn and listen to the voices of nature. The peler (north wind) is strengthening, the waves are beginning
to bother a couple of Swans that are looking for a quiet corner (p.44 and 75). The stately Herring Gull
(p.32) takes advantage and starts gliding. The Grey Heron leaves the reed thicket (p.106). From its perch
the Kingfisher is looking for a prey (p.18). The Black Kite has returned from Africa and flies over the waters
of the lake (p.105).
We leave the lake behind and we enter a gorge from where we can look over the lake and admire its beauty. On
the rocky and sunny walls there appears and disappearsg a bluish spot – it is a Blue Rock Trush, in search
of insects amongst the cracks in the rocks and which it captures in its beak and takes to its young (p.46).
Somewhere in the river we spot something unusual in the cold water; but this is the place which nature has
allocated to the White-Throated Dipper. It distrusts the currents and immerses itself continuously in the
icy waters to look for food (p.6). We hear a coarse cry; it is the Wren which wants to draw our attention away
from its nest which is well hidden along the border of the path (p.37).
Coming back to a plateau we can feast our eyes on a magnificent panorama and nature at its best. We become
aware of penetrating cries that fill the air. A pair of Peregrine Falcons shows off their spectacular flying
abilities during their courtship and which also strengthen the couple’s ties (p.27, p.47, p.10). The Common
Buzzard (p.93) and the Honey Buzzard (book cover) are flying high in order to get back to the woods
further up the mountain. We are also going into the woods to cool down a little.
We are accompanied by differing birdsong, like a symphony, not a wrong note, just natural harmony (p.71
Robin, p.74 Great Tit, p.74 Coal Tit, p.74 Blue Tit). Enthralled by nature, our steps are light and we
continue the way up.
The Cuckoo reminds us of his presence (p.41) and let us hope he does not notice the Hoopoe (p.96) that
is taking food to its young that are hidden in the cleft of that big tree. Let us raise our eyes up to the sky, we
may be a little tired, but the horizon is spread out before us. Up in the sky we notice a large shape that seems
to be going towards the pine trees, it is the Short-toed Snake Eagle (p.82 - p.52), so called because that
happens to be its favourite food. It is flying towards its nest which is at the top of a large pine tree. In its beak
it is carrying a twig to re-inforce the nest in which a young one is waiting to be fed (photos 18, 19). The woods
are becoming denser. Our voices attract several inquisitive birds: Long-tailed Tit (p.87) and Crested Tit
(p.87) and just as they have arrived they disappear again into the woods, “twittering” along.
The Common Buzzard (p.10) and the Honey Buzzard (p.98) are now lying in wait to catch their prey:
rodents and insects. The Nutcracker is warning all the others (p.44). The colourful Nuthatch makes himself
heard from the top of a chestnut tree (p.46).
26
Slowly we enter the forest; the sounds become more intense; the Great Spotted Woodpecker (p.99) with
its specific call cut through the silence of the forest to lay claim to its territory (Black Woodpecker p.35,
Greyheaded Woodpecker p.99). The numerous holes they have made in old trunks or imposing beech
trees make it fairly obvious where their young are housed.
We carry on in silence, full of respect for our surroundings and looking at the beautiful larches and fir trees.
We are startled by a large figure and for a few moments, like a mirage, we manage to see a Capercaillie
(p.85). We come to a beautiful pasture; we have come a long way and in the distance we just make out the
snowy mountains. Beneath us an Golden Eagle is flying over the place we have left many hours ago; for
her flying higher is a simple question of beating her wings; how we envy her (p.25, p.101). A Wall creeper
is flying up from the rocks (p.44). Without being aware of it we have arrived quite high up, and always
accompanied by various feathered creatures, but there are more surprises in store. In a piece of greenery,
where the last snow gives way to colourful flowers a Black Grouse (p.105) has come back to show off and
to attract the attentions of a female. However, for now only a small Pygmy Owl is looking at him (p.108).
It is getting late, everything is coloured pink by the setting sun and we need to return to base. The sounds are
becoming fainter; the beginning of a different world, unknown and mysterious to us. A world we cannot see
but which we can listen to; a Boreal Owl (p.66) is showing from a tree cleft a Tawny Owl raises his voice
and it is time for us to go (p.101). Nature has many surprises in store and we can find many more if we were
to visit the less obvious and least frequented parts of our area. There are many more species waiting to be
discovered.
And now …. Have a good journey and happy listening.
Falco pellegrino ph Giorgio Mutti
27
Nomenclatura uccelli; Vogelnamen; Birds’ Names
Italiano
Deutsch
English
Latino
Nome dialettale
Pag. 44-75
Cigno reale
Höckerschwan
Mute Swan
Cygnus olor
Cigno
Pag. 32
Gabbiano reale
Silbermöwe
Herring gull
Larus argentatus
Fanocol - Fanel
Pag. 106
Airone cenerino
Graureiher
Grey Heron
Ardea cinerea
Airù
Pag. 18
Martin pescatore
Eisvogel
Kingfisher
Alcedo attui
Martì pescaur
Pag. 105
Nibbio bruno
Schwarzmilan
Black Kite
Milvus migrans
Mill
Pag. 46
Passero solitario
Blaumerle
Blue Rock Trush
Monticola solitarius
Merlo cornaröl
Pag. 6
Merlo acquaiolo
Wasseramsel
White-Throated Dipper
Cinclus cinclus
Mèrlo aquaröl
Pag. 37
Scricciolo
Zaunkönig
Wren
Troglodytes troglodytes
Rèsa
Pag. 10-27-47
Falco Pellegrino
Wanderfalke
Peregrine Falcon
Falco peregrinus
Falchitù
Pag. 93-10
Poiana
Mäusebussard
Common Buzzard Honey
Buteo buteo
Pojana
Pag. Copertina-98 Falco pecchiaiolo
Pag. 71
Pettirosso
Wespenbussard
Buzzard
Pernis apivorus
Pojanù
Rotkehlchen
Robin
Erithacus rubecola
Bizet
Pag. 74
Cinciallegra
Kohlmeise
Great Tit
Parus major
Sparisöla
Pag. 74
Cincia mora
Tannenmeise
Coal Tit
Parus ater
Ciciòi
Pag. 74
Cinciarella
Blaumeise
Blue Tit
Parus caeruleus
Mulinera
Pag. 41
Cuculo
Kuckuck
Cuckoo
Cuculus canorus
Cùco
Pag. 96
Upupa
Wiedehopf
Hoopoe
Upupa epops
Böba
Pag.82-52
Biancone
Schlangenadler
Short-Toed Snake Eagle
Circaetus gallicus
Aquilòtt
Pag. 87
Codibugnolo
Schwanzmeise
Long-Tailed Tit
Aegithalos caudatus
Cua longa
Pag. 87
Cincia dal ciuffo
Haubenmeise
Crested Tit
Parus cristatus
Ciciòi
Pag. 44
Nocciolaia
Tannenhäher
Nutcracker
Pag. 46
Picchio muratore
Kleiber
Nuthatch
Nucifraga caryocatactes Gaza nisölèra
Rampighì de castegna
Sitta europaea
Pag. 99
Picchio rosso maggiore Buntspecht
Picchio nero
Schwarzspecht
Great Spotted Woodpecker Dryocopus martius
Black Woodpecker
Pryocopus martius
Bèca-legn
Pag. 35
Pag. 99
Picchio cenerino
Grauspecht
Grey-Headed Woodpecker
Picus canus
Bèca-legn
Pag. 85
Gallo cedrone
Auerhahn
Capercaillie
Tetrao urogallus
Gal sidrù
Pag. 25-101
Aquila reale
Steinadler
Golden Eagle
Aquila chrysaetos
Aquila
Pag. 44
Picchio muraiolo
Mauerläufer
Wall creeper
Tichodroma muraria
Barbél de corna
Pag. 105
Gallo forcello
Birkhahn
Black Grouse
Tetrao tetrix
Gal forsel
Pag. 108
Civetta nana
Sperlingskautz
Pygmy Owl
Pag. 66
Civetta capogrosso
Rauhfusskauz
Glaucidium passerinum Sivetì
Sietù
Aegolius funereus
Pag. 101
Allocco
Boreal Owl
Waldkautz-Waldohreule Tawny Owl
28
Strix aluco
Bèca-legn
Alòch
Lido Palace, Riva del Garda il fascino della Belle Epoque
Nel 1899 a Riva del Garda la notte di San Silvestro si brinda l’inaugurazione del Lido Palace. Il XX secolo
si affaccia con un gran bagliore: è l’Epoca Bella. I viaggiatori si moltiplicano attratti da una nuova curiosità,
tra Parigi e Vienna corre l’Orient Express, Riva del Garda favorita dal clima e dal fascino del suo territorio si
afferma come una delle mete da raggiungere per l’alta borghesia, artisti e intellettuali come Thomas e Heinrich
Mann, Franz Kafka e Friedrick Nietzsche. Il progetto degli investitori era rivolto non solo alla realizzazione
dell’hotel, ma anche alla rivisitazione dell’intera area con l’obiettivo di dotarla di parchi e giardini, nonché alla
definizione dell’arredo urbano di quella che sarà denominata Punta Lido. Tale ambizioso programma mirava
a far diventare la cittadina e la sua spiaggia la riviera dell’Impero grazie alla presenza di lussureggianti parchi
e giardini e di consentire di beneficiare del sole e dell’aria salubre del Sud. Durante il fortunato periodo della
Belle Époque, il Lido Palace annovera tra i suoi ospiti illustri l’erede al trono Arciduca Francesco Ferdinando,
la Granduchessa russa Olga Alexandrova, sorella dello zar Nicola II, con tutto il suo seguito, il miliardario
americano Vanderbilt e molte altre personalità di spicco. Dopo la prima guerra mondiale, Riva del Garda
diventa parte del Regno Italiano e nel 1921 sono documentati un soggiorno del re Vittorio Emanuele e della
Regina Elena. Dal 1945 il Lido Palace vive momenti di alterne fortune fino a giungere ai giorni nostri con la
sua splendida veste contemporanea e la sua ineguagliabile eleganza.
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Lido Palace, Riva del Garda Faszination zwischen Tradition und Moderne
Kurz vor der Wende zum 20. Jahrhundert öffnete das Lido Palace Hotel in Riva del Garda seine Pforten.
Riva del Garda liegt damals an der südlichen Grenze des Habsburgerreiches und ist einer der beliebtesten
Erholungsorte der Kaiserfamilie, aber auch für Künstler und Schriftsteller wie Thomas und Heinrich Mann,
Franz Kafka und Friedrich Nietzsche. Im Jahre 1899 beginnt die Geschichte des Lido Palace.Die Investoren
planen neben dem Hotelbau auch die Gestaltung der natürlichen Peripherie. So erhält das Hotel herrliche,
weitläufige Grünanlagen und Riva del Garda eine Grunderneuerung: Das Städtchen soll die Riviera seiner Zeit
werden und als Erholungsort der “Reichen und Schönen” etabliert werden. Gemeinsam mit dem Tourismus
erlebt auch das Lido Palace seine historischen Höhen und Tiefen. Gegenwärtig ist das Hotel der Moderne
angepasst, strahlt aber an nahezu jeder Stelle die Faszination und Klasse seiner interessanten Tradition aus.
Der Erste Weltkrieg von 1914-18 ist eine schwere Zeit für den Tourismus und bringt große Veränderungen
für ganz Europa. Nach dem Krieg ist Riva Teil des italienischen Königreiches. 1921 besuchen König Vittorio
Emanuele und Königin Elena in Riva del Garda und logieren im Lido Palace und lieben das Lido Palace
genauso wie ehemals die Habsburger Kaiserfamilie. Nach dem Krieg erlebt das Lido Palace erneut Höhen
und Tiefen. Heute präsentiert sich das Hotel modern, ohne dass dabei ein Hauch der damaligen Zeit verloren
gegangen ist.
Lido Palace, Riva del Garda, between tradition and modernity
December 1899 Riva del Garda: in one of the most breathtaking spots of the lake the Lido Palace Hotel
opened its doors. At that time the Trentino Region formed part of the Hapsburg Empire and the strategic
border town of Riva was chosen by the Imperial family together with numerous high-ranking guests and
intellectuals such Thomas Mann, Franz Kafka e Friedrick Nietzsche as their holiday retreat. The investors’
project was not only to build an hotel but to regenerate the entire area by endowing it with parks, gardens
and urban furniture by turning it into an area that will be designated as Lido Point. This ambitious plan had
the aim of turning the small town and its beach into the Empire’s Riviera, with evergreen parks and gardens
where visitors could enjoy the sun and breathe the healthy air of the south. In the fortunate Belle Époque era,
the Lido will feature amongst its guests the heir to the throne, Archduke Francesco Ferdinando, the Russian
Great Duchess Olga Alexandrova, sister of Czar Nicola II with all her following, the American millionaire
Vanderbilt and many others. After the WWI, Riva joined the Italian kingdom and it was visited by King
Vittorio Emanuele and Queen Elena in 1921. After WWII, the Lido had a mixed fortune until the present
day, which combines a contemporary charm with timeless elegance.
30
Domenica 17 Agosto Riva del Garda
Lido Palace Hotel Viale Carducci, 10 ore 20.30
A - Concerto riservato ai solo soci previa prenotazione. Se ci saranno posti disponibili il concerto sarà
aperto anche ai non-soci prenotando e facendo una donazione di min. € 20; presentarsi entro le 20.00
Trio di Verona
Massimo Giuseppe Bianchi, Pianoforte
Emy Bernecoli, Violino
Francesco Ferrarini, Violoncello
PROGRAMMA
Felix MENDELSSOHN (1809-1847): Trio in Do minore op. 66 N°2
Allegro energico e fuoco
Andante espressivo
Scherzo: Molto allegro quasi presto
Finale: Allegro appassionato
Canto popolare catalano degli uccelli
El cant dels ocel per Violoncello e Pianoforte
Franz SCHUBERT (1797-1828): Trio in Si bemolle maggiore op. 99 N°1
Allegro moderato
Andante un poco mosso
Scherzo: Allegro
Rondò: Allegro vivace
info@lido-palace.it
+39 0464 021899
31
Gabbiano reale ph Giorgio Mutti
32
Chiesa di San Benedetto di Limone sul Garda ph Pierangelo Girardi
33
La Chiesa di San Benedetto
La Chiesa Parrocchiale, è stata costruita nel 1691 da Andrea Pernis, su una precedente chiesetta romanica
che sembra risalire a prima del sec. XI. Vi sono custoditi numerosi capolavori artistici: L’altare maggiore
(1724) è di Cristoforo Benedetti, di Brentonico. La pala (1547) che raffigura la deposizione di Gesù è del
veronese
Battista d’Angolo detto il Moro. Ai lati vi sono due dipinti di Andrea Celesti, dell’inizio del Settecento. L’altare
del S. Sacramento è di Silvestro e dei fratelli Ogna, di Rezzato (1699). L’altare del S. Rosario (1704) è di C.
Benedetti, la pala rappresenta la Madonna col Bambino, i misteri del S. Rosario e i SS. Antonio e Giacomo
di Compostela. L’altare di S. Antonio di Padova (1696) è di marmo intarsiato e stucco levigato. L’altare del
Crocifisso (1721) è anche opera di C. Benedetti, il crocefisso è barocco, in legno di bosso. Sull’arco trionfale
vi è un complesso scultoreo, che raffigura l’Annunciazione, (C. Benedetti). L’organo è di Damiano Damiani
del 1831; il battistero è della fine del 500’, fu voluto da S. Carlo Borromeo che visitò la parrocchia nel 1580,
qui è stato battezzato il limonese San Daniele Comboni (1831-1881).
34
Picchio nero ph Giorgio Mutti
Die Hauptkirche zum Heiligen
Benedikt
Wurde im Jahre 1691 von Andrea Pernis auf den Überresten eines früheren
romanischen Kirchleins aus dem 11. Jh. neu errichtet. Die Kirche birgt
zahlreiche Stücke wertvoller Kirchenkunst. Der Hauptaltar (1724) ist von
Cristoforo Benedetti aus Brentonico. Das Altarbild (1574) stammt vom
Veroneser Meister Battista D’Angolo, auch Moro genannt. Die Gemälde
zu beiden Seiten des Altars sind Meisterwerke des berühmten Malers
Andrea Celesti vom Anfang des 18. Jahrhunderts. Auf dem Hauptbogen
oberhalb des Altars befindet sich eine Skulptur von C. Benedetti, Maria
Verkündigung darstellend. Das Taufbecken wurde vom heiligen Carlo
Borromeo, der 1580 Limone besuchte, angeschafft, hier wurde der
weltbekannte Limoneser Missionar Daniele Comboni (1831-1881)
getauft. Das auffallende Holzkreuz aus Buchsbaum, am Haupteingang
zur Rechten, ist ebenfalls Cristoforo Benedetti zuzuschreiben.
The Church of St. Benedict
Was rebuilt 1691 by Andrea Pernis, over the remains of a previous
Romanesque chapel from the XI century. Many artistic masterpieces
are preserved in the Church: the main altar (1724) by Cristoforo
Benedetti from Brentonico;the altarpiece (1547) shows the deposition
of Jesus attributed to Battista d’Angolo from Verona, known as the
Moro and is framed by two paintings from Andrea Celesti (beginning
18 th century). The altar of the Blessed Sacrament (1699) by Silvestro
and the brothers Ogna from Rezzato, showing the last supper; the altar
of the Rosary (1704) by C. Benedetti. The altar of St. Antonius from
Padua (1696) made of marble and plaster. The altar of the Crucifix
(1721) also by C. Benedetti, is made of box-wood. On the main arch
there is a sculpture of the Annunciation by C. Benedetti. The aptistery
(1580), was ordered by St. Carlo Borromeo who visited Limone, here
was baptized San Daniele Comboni.
35
Domenica 20 Aprile Limone s/G Chiesa di San Benedetto ore 21.00
B - Entrata libera-Eintritt frei-Free entry, concerto finanziato dal Comune di Limone s/G
Concerto di Pasqua
Lars Grünwoldt, Baritono
Anna Loro, Arpa; Antonio Amenduni, Flauto
Markus Berthold, Violino; Frieder Berthold, Violoncello
PROGRAMMA
Johann Sebastian BACH (1685-1750)
Aria dalla Suite in Re maggiore BWV 1068
(trascr. per Flauto e Arpa)
Sonata trascr. per flauto e arpa in sol minore BWV 1020
Allegro-Adagio-Allegro
Aria trasc. per violino-flauto-violoncello “Erbarme dich mein Gott” dalla Passione secondo
Matteo BWV 244
3 Arie per Baritono “Komm süsses Kreuz” “Am Abend als es kühle war” e “Mache dich
mein Herze rein” dalla Passione secondo Matteo BWV 244
Trio-Sonata dall’ Offerta Musicale BWV 1079
Largo-Allegro-Andante-Allegro
36
Scricciolo ph Giorgio Mutti
37
Sabato 31 Maggio Limone s/G Chiesa San Benedetto ore 21.00
B - Entrata libera-Eintritt frei-Free entry, concerto finanziato dal Comune di Limone s/G
Orchestra Accento Junior
Dirett. Lore Schrettner
Primi violini: Anja Schrettner, Verena Hartleb, Christina Gruber, Sandra Gruber, Tobias Moser, Sonja
Schneidler Secondi Violini: Michael Berliz, Christoph Aigner, Andreas Aigner, Anja Klemmer, Lena
Hellebart, Melanie Guggi Terzi violini: Julia Schrettner, Katharina Vollmann, Lara Moser, Lore Schrettner
violoncelli: Miriam Moderegger, Moritz Maroschek, Michael Vollmann, Heinz Moser piano: David Paal
PROGRAMMA
M.A. CHARPENTIER (1636-1704): Prelude aus dem Te Deum in D
G. F. HÄNDEL (1685-1759): Marcia da Judas Maccabeus - Balletto da Alceste Menuetto da Feuerwerksmusik - Aria e Finale da Wassermusik
J. S. BACH (1685-1750): „Bist du bei mir“ da Notenbuch per Anna Magdalena Bach
W. A. MOZART (1756-1791): „Der Vogelfänger bin ich ja“ da Flauto magico
Bernhard ROMBERG (1767- 1841): Auf dem Markt in Marokko - PolonaiseMückentanz - Csardas
38
Sabato 14 Giugno Limone s/G Chiesa San Benedetto ore 21.00
B - Entrata libera-Eintritt frei-Free entry, concerto finanziato dal Comune di Limone s/G
Trio Novalis
Markus Berthold, Violino; Frieder Berthold, Violoncello
Carlo Levi Minzi, Pianoforte
PROGRAMMA
Clara & Robert
Clara WIECK-SCHUMANN (1819-1896)
Trio in sol minore op. 17
Allegro moderato-Scherzo: Tempo di Menuetto
Andante - Allegretto
Robert SCHUMANN (1810-1856)
“Es fliegen zwei Schwalben” aus Schwalben op. 79/21
“Wenn ich ein Vöglein wär” op. 43/1
Trio in sol minore op. 110
Bewegt, doch nicht zu rasch - Ziemlich langsam - Rasch - Kräftig mit Humor
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Venerdi 11 Luglio Limone s/G Chiesa San Benedetto ore 21.00
B - Entrata libera-Eintritt frei-Free entry, concerto finanziato dal Comune di Limone s/G
Concerto d’organo per il giorno di San Benedetto
Patrono della Parrocchia
Simone Vebber, Organo
PROGRAMMA
G. F. HÄNDEL (1685-1759): Concerto n.13 in Fa maggiore per organo
”The Cuckoo and The Nightingale” HWV 295
Josef HAYDN (1732-1809): Divertimento in C Major
Moderato - Menuet - Finale
Arcangelo CORELLI (1653-1713): Concerto Grosso O.p VI n.1 in Re Magg.
(Trascrizione per organo di T.Billington)
Largo - Allegro - Largo - Allegro
Bernardo PASQUINI (1637-1710): Toccata con lo scherzo del cucco
A. DIANA ( 1815-1876): XIX Sonata in re minore
Giovanni MORANDI (1777-1856): Sinfonia in re maggiore
40
Cuculo ph Valerio Bollin
41
Sabato 2 Agosto Limone s/G Sala Congressi ore 21.00
B - Entrata libera-Eintritt frei-Free entry, concerto finanziato dal Comune di Limone s/G
Orchestra Haydn di Bolzano e Trento
Direttore Francesco Lanzillotta
PROGRAMMA
Gioachino ROSSINI (1792-1868): La gazza ladra, Sinfonia
Piotr CAJKOVSKIJ (1840-1893):
Il lago dei cigni, Suite op. 20
I. Scene II. Waltz -III. Dance of little four swans -IV. Scene (pas d’action) -V. Hungarian dance (Csardas) -VI. Scene.
Lo Schiaccianoci, Suite op. 71 A
Marche: Tempo di marcia viva
Danse de la Fée Dragée (Tanz der Zuckerfee): Andante non troppo
Danse russe Trepak (Russischer Tanz): Tempo di Trepak, molto vivace
Danse arabe (Arabischer Tanz): Allegretto
Danse chinoise (Chinesischer Tanz): Allegro moderato
Danse des mirlitons (Tanz der Rohrflöten): Moderato assai
Valse des fleurs (Blumenwalzer): Tempo di Valse
42
43
Cigni reali ph Giorgio Mutti
Picchio muraiolo ph Giorgio Mutti
Nocciolaia ph Giorgio Mutti
44
Sabato 9 Agosto Limone s/G Chiesa San Benedetto ore 21.00
B - Entrata libera-Eintritt frei-Free entry, concerto finanziato dal Comune di Limone s/G
Recital
Eduard Kunz, Pianoforte
PROGRAMMA
Piotr CAJKOVSKIJ (1840-1893): “Le Stagioni” Suite op. 37 b
(Ispirata a tenerissima e sognante malinconìa)
Gennaio: Accanto al fuoco Febbraio: Carnevale Marzo: Canzone dell’allodola
Aprile: Il bucaneve Maggio: Notte di maggio Giugno: Barcarola
Luglio: Canzone dei falciatori Agosto: La messe
Settembre: La caccia Ottobre: In autunno
Novembre: In slitta Dicembre: Natale
Maurice RAVEL (1875-1937): L’Oiseaux tristes da Miroirs
Sergej RACHMANINOV (1873-1943): Sonata N° 2 in Si bemolle Minore, Op. 36
Allegro agitato - Non allegro - Allegro molto
Eduard Kunz suona su un pianoforte Yamaha C5X
Eduard Kunz spielt einen Yamaha C5X Konzertflügel
Eduard Kunz plays a C5X Yamaha Concert Piano
45
Passero solitario ph Giorgio Mutti
Picchio muratore ph Giorgio Mutti
46
Giovedi 18 Settembre Limone s/G. Chiesa S. Benedetto 21.00
B - Entrata libera-Eintritt frei-Free entry, concerto finanziato dal Comune di Limone s/G
Trio Orlando
Corrado Orlando, Clarinetto
Frieder Berthold, Violoncello
Giacomo Dalla Libera, Pianoforte
PROGRAMMA
L.v. BEETHOVEN (1770-1827): Trio in Si bemolle Maggiore op. 11
Allegro con brio - Adagio - Allegretto
Robert SCHUMANN (1810-1856): Der Vogel als Prophet da Waldszenen op. 82
Olivier MESSIAEN (1908-1992): “Abime des Oiseaux”
Johannes BRAHMS (1833-1897): Trio in La Minore op. 114
Allegro - Adagio - Andantino grazioso - Allegro
Falco pellegrino ph Emanuele Forlani
47
Appunti di storia di Campione
tratto da ‘Cìncali storie di vita, tra Campione, Milano, Zurigo e Limone sul Garda’
di Mario Rodella
Per conoscere la storia di Campione, (frazione del Comune di Tremosine) ci sono testi storici e alcune biografie
di persone più o meno illustri che, sia pur per breve tempo, hanno vissuto sul piccolo conoide del Tignalga.
Su tutti Ercolano, vescovo di Brescia,che qui visse, (VI° secolo), in meditazione e preghiera in una grotta
inaccessibile, a picco sul lago. Tutto’ora Campione festeggia Sant’Ercolano, come il patrono della parrocchia,
ogni 12 agosto.A Campione avrebbe passato alcuni dei suoi giorni anche la regina Adelaide (vissuta tra il
931e il 999, è stata reggente del Sacro Romano Impero e del Regno di Francia ed è venerata come santa della
Chiesa cattolica). Un tempo, grazie all’abbondante flusso di acqua del fiume Tignalga, a Campione vi erano
Per gentile concessione di Domenico Fava
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una cartiera, molini e fucine Con il dominio della repubblica di Venezia, gli Archetti, la più ricca famiglia di
mercanti dell’Italia Settentrionale, padroni di ferriere nel Bresciano e nel Trentino, realizzarono fucine per
la lavorazione del ferro. Ospiti dei marchesi Archetti vennero a Campione Francesco Ferdinando, figlio di
Maria Teresa d’Austria, nel 1777 in crociera sul Garda, e nel 1780 il doge Paolo Renier. Dopo un’alluvione che
distrusse il paese, a fine Ottocento Campione risorse a nuova vita. La ditta Feltrinelli di Gargnano, poco dopo
il 1890, acquistò l’intero promontorio e nel, 1896, vi costruì il cotonificio. Si constatò che l’acqua del Tignalga
era una forza da imbrigliare e da utilizzare. L’opera di ingegneria idraulica fu soprattutto del veneziano Vittorio
Olcese, protagonista nel realizzare l’intero paese. Dopo la chiusura dello stabilimento di proprietà Olcese,
avvenuta nel 1981 a causa della crisi economica degli anni Settanta, nel 2002 Coopsette, diviene proprietaria
dell’area dando nuova vita all’intero borgo valorizzandone l’aspetto turistico.
Campione del Garda: Geschichtliche Notizen
von Mario Rodella
Unter zahlreichen Persönlichkeiten, die in Beziehung zu Campione gebracht werden können ist der Heilige
Herculanus, Erzbischof von Brescia im 6. Jahrhundert zu nennen. Er lebte viele Jahre als Eremit in völliger
Abgeschiedenheit in einer Grotte am südlichen Ende Campiones. Bis heute wird an seinem Namenstag am
12. August ein grosses Fest gefeiert. Dank des reich fliessenden Wassers des Flusses Tinalga gab es früher eine
Papierfabrik, sowie Eisenschmieden, die von der damals in Norditalien reichsten Familie Archetti aus Brescia, unter
der Vorherrschaft der Republik Venedigs gegründet wurde. Campione war berühmt für seine Nagelproduktion.
Als Gäste der Familie Archetti besuchten Franz Ferdinand, Sohn der österreichischen Königin Maria Theresia im
Jahr 1777 und 1780 der Doge Paolo Renier Campione. 1896 gründete die Familie Feltrinelli aus Gargnano eine
Baumwollspinnerei. Diese wurde durch das moderne Wasserkraftprojekt des Ingenieurs Vittorio Olcese verbessert
und der ganze Ort neu aufgebaut. Aufgrund der Wirtschaftskrise der 70ziger Jahre wurde die Fabrik im Jahr 1981
geschlossen. Seit 2002 ist der Ort im Besitz der Gesellschaft Coopsette, die den Ort mit einem ambitionierten
Turismus-Projekt neu gestaltet.
Campione del Garda: Notes on history of a small village
by Mario Rodella, translation by Marijke Curtis
Campione’s history can be gleaned from historic texts and the biographies of several more or less well-known
people who, even if only for a short period, spent some time on the small Tignalga headland. Above all there
was Ercolano, Bishop of Brescia, who in the VIth century lived in an inaccessible grotto above the lake to
49
allow him to meditate and pray. To this day, on the 12th August, Campione celebrates St. Ercolano, patron of
the parish. At one time Campione had a paper factory, mills and forges. It became famous for its ironmongery,
thanks to the abundant waters of the Tignalga river; being within the domain of the Republic of Venice and the
influence of the Archetti’s, northern Italy’s richest merchant family and owners of ironworks in the Brescia and
Trentino areas and who built the forges of Campione. Among the Archetti’s guests in Campione were Francis
Ferdinand, son of Maria Teresia of Austria, when he cruised around Lake Garda in 1777, and in 1780 the Doge
Paolo Renier. At the end of the 19th century, after a flood that destroyed the whole village new life was breathed
into Campione. Shortly after 1890 the Feltrinelli’s of Gargnano bought the whole of the promontory and in
1896 built the cotton factory. It was also established that the waters of the Tignalga were a force that could be
harnessed and be used. The hydraulic engineering was above all the work of Vittorio Olcese. After the closure
of the cotton factory in 1981, brought about by the economic crisis of the 70’s, the area became the property
of Coopsette in 2002 in order to concentrate on the tourist trade.
Campione, le facciate arancioni
50
Sabato 5 Luglio Campione d/G Antico Teatro ore 21.00
B - Entrata libera-Eintritt frei-Free Entry; con il contributo del Comune di Tremosine
Ensemble Anthea
Alberto Mesirca, Chitarra; Antonio Amenduni, Flauto
Alexey Popov, Viola; Frieder Berthold, Violoncello
PROGRAMMA
Antonio DIABELLI (1781-1858): Trio Serenata concertante op.105
Allegro moderato-Adagio: Scherzo-Allegro non tanto
Heitor VILLA LOBOS (1887 -1959): Assobio a Jato (The Jet Whistle) per Flauto e
Violoncello
Francesco DA MILANO (1497-1543)
Chanson des oiseaux per Chitarra solo (testo di Clement Janequin)
Canto popolare catalano degli uccelli
El cant dels ocel per Chitarra e Violoncello
Isaac ALBENIZ (1860-1909): Cordoba (Nocturne)
da op. 232 per Violoncello e Chitarra
Franz SCHUBERT (1791-1828): Quartetto per
Chitarra - Flauto - Viola - Violoncello D 96
Moderato - Menuetto - Lento e patetico - Zingara - Tema con variazioni
51
Domenica 10 Agosto Campione d/G Antico Teatro ore 21.00
B - Entrata libera-Eintritt frei-Free Entry; con il contributo del Comune di Tremosine
Duo Recital
Alexandru Tomescu, Violino; Eduard Kunz, Pianoforte
PROGRAMMA
L. v. BEETHOVEN (1770-1827)
Sonata in La Maggiore op. 47 (Kreutzer)
Adagio sostenuto - Presto - Adagio - Tempo I; Andante con variazioni I-IV; Finale: Presto
Sergej PROKOVIEFF (1891-1953)
Sonata in Fa Minore op. 80
Andante assai; Allegro brusco; Andante; Allegrissimo - Andante assai, come prima
Biancone giovane al nido ph Giorgio Mutti
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Ristorante “Da Guido”
Campione del Garda (Bs) - Tel. 0365 916999
www.ristorantedaguido.it - e-mail: info@ristorantedaguido.it
SPEZIÄLITAT: FISCH VOM SEE UND MEER
SPECIALITÁ: PESCE DI LAGO E DI MARE
53
Vicino alla chiesa - neben der Kirche
ph Paolo Savegnago
Il Santuario della Madonna di
Montecastello di Tignale
54
Sorge su uno spuntone di roccia calcarea a picco sul lago in una posizione panoramica straordinaria dalla
quale si può ammirare il Lago di Garda con una vista che nei giorni di particolare limpidezza spazia fino
agli Appennini Modenesi. Una volta arrivati alla frazione di Gardola si procede per il bivio che conduce al
Santuario, una ripida strada costeggiata dalle cappelle che illustrano i Misteri del Rosario. Al termine della
salita, dopo il parcheggio, all’ingresso si presentano due edifici ottocenteschi, si entra in un loggiato, chiuso
da un muro, costruito per impedire che un tempo non vi entrassero gli animali al pascolo, da qui si presenta
la monumentale scalinata di accesso alla chiesa, su due rampe, che risale al 1599. La chiesa, ricostruita sui
ruderi di un antico castello, è costituita da una chiesa inferiore, romanico gotica, e da una superiore, barocca.
Quest’ultima custodisce nel presbiterio, dietro l’altare maggiore, un’antica struttura in pietra che è l’avanzo di
un tempietto che pare antecedente al 800 d.C., la cosiddetta “Casa Santa”, che conserva un affresco del secolo
XIV attribuito alla scuola di Giotto, raffigurante la Madonna e Gesù benedicente. L’edificio che è sovrastato da
una cupola in rame, si presenta con tre navate. L’altare maggiore comprende una struttura con colonne in legno
dorato con le statue di S. Pietro e S. Paolo. Il lavoro era attribuito alla famiglia bresciana dei Boscaì pare invece
sia stata realizzata da un ‘intagliatore Valsabbino della metà del XVII secolo’ (M. Cargnoni, 1997 in Mariani,
125).* I quattro medaglioni dipinti su rame, che rappresentano episodi della Beata Vergine Maria erano
attestati a Palma il Giovane, invece sono stati realizzati da Giovanni Andrea Bertanza, dopo il 1611. Bertanza
è lo stesso autore del grande dipinto, ex voto, subito sull’entrata, nella navata destra, voluto dalla comunità
di Tignale per la liberazione del brigante Zuan Zanone Beatrici, detto Zanzanù, che con la sua banda aveva
seminato terrore tra la popolazione dell’Alto Lago tra il XVI e il XVII secolo; la sua morte avvenne il 16 agosto
1617. Le due navate laterali comprendono due ricchi altari lignei del secolo XVII rispettivamente dedicati alla
Madonna di Loreto e a San Giuseppe. Sulla parete di sinistra della navata esistono due tele attribuite al pittore
veneziano Andrea Celesti (1637-1712). L’architettura di Montecastello, avvenuta in più fasi, rispecchia la
storia complessa che ha attraversato questo luogo. Una concatenazione di eventi che vanno dalla leggenda alla
storia culturale ed economica di un edificio collocato ad un limite geografico. Due affreschi quattrocenteschi
(uno di essi porta la data del 1498), la Madonna col Bambino e altri santi tra cui un San Sebastiano, San Vigilio
di Trento e un Santo Vescovo, forse Zenone patrono di Verona, o Erculiano vescovo di Brescia, e un altro
con la Madonna in trono con il vescovo Vigilio, figure significative che evidenziano la funzione strategica che
aveva questo ‘santuario di confine’ come lo definisce il Mariani: ‘La presenza dei vescovi patroni delle diocesi
confinanti potrebbe costituire una riaffermazione della duplice posizione speciale di Tignale: soggetta a Venezia
tramite la Riviera nel temporale e a Trento nello spirituale’ (Mariani, 77). Montecastello sottostava, infatti, fino
al 1785 alla diocesi di Trento. Demarcava il confine tra Austria e Italia, tra lo stato Visconteo, quello Veneto e
Austro-Ungarico. La dimensione di confine determina anche la leggenda intorno alla sua fondazione basata su
un episodio avvenuto nel 1283, una ierofania (cioè una specie di ‘miracolo’ avvenuto in fase di battaglia). Gli
avvenimenti hanno per protagonista il duca d’Austria Alberto d’Asburgo che avrebbe fatto costruire una rocca
presso la chiesa di Santa Maria di Moncastello dopo la conquista di Limone e Tremosine. I bresciani avrebbero
occupato poi la rocca. Guidati da Mainardo II del Tirolo, i trentini sarebbero passati ad attaccare nuovamente i
bresciani, e in occasione di un ulteriore scontro sarebbe apparsa una luce sfolgorante che accecò i primi, dando
55
la vittoria ai secondi, che la attribuirono all’intervento della Madonna stessa. Conclusa la pace con i trentini, i
bresciani avrebbero distrutto la rocca ed edificato una chiesa, dedicata a ‘Maria Ausiliatrice’ e poi denominata
‘di Moncastello’. Mariani confuta quest’ultimo aspetto sostenendo che ‘una prima struttura, connessa con la
distruzione di una fortezza preesistente sia da riferire verso la metà del Quattrocento’ e non all’avvenimento
storico del 1283 (2004, 84).
Die Wallfahrtskirche Madonna di Montecastello
Die Wallfahrtskirche Madonna di Montecastello* ist auf einem Felsvorsprung aus Kalkstein mit einem
atemberaubenden Panorama über den gesamten südlichen Gardasee gelegen. Von dort kann man bei besonders
klarer Sicht bis zu den Apeninnen bei Modena blicken. In Gardola angekommen biegt man an der Kreuzung
rechts Richtung Wallfahrtskirche ab und trifft am Ende der steilen Auffahrt auf zwei aus dem 19. Jahrh. stammende
Gebäude links und rechts, welche einem durch Mauern eingefassten Bogengang vorstehen. Hier präsentieren sich
zwei monumentale Treppen aus dem Jahre 1599, die hinauf zum Eingang führen. Die Kirche ist auf den Resten
einer alten Burg gebaut. Der untere Teil der Kirche ist im romanischen, der obere Teil im barocken Stil gehalten.
Der Letztere verbirgt im Presbeterium hinter dem Hauptaltar einen antiken kleinen Steintempel aus dem 8. Jahrh.
der sogenannten “Casa Santa”, welcher eine der Giotto Schule zugeschriebenen Freske aus dem 14.Jahrh. und eine
Madonna mit dem Christuskind aufweist. Von einer auffallenden Kupferkuppel dominiert, besteht das Gebäude
Famiglia Berlanda Fabrizio e Paolo
Via Castello, 16 - 25080 TIGNALE (BS)
56
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aus drei Kirchenschiffen. Der Hauptaltar ist aus vergoldeten Holzsäulen konstruiert, die die Statuen von Pietro
und Paolo darstellen. Ursprünglich der Brescianer Familie Boscaì zugeschrieben nimmt man jedoch an, dass er das
Werk eines unbekannten Holzschnitzers aus dem Valsabbia-Tal des 17. Jahrh. ist (M. Cargnoni, 1997 in Mariani,
125).* Die vier auf Kupfer gezeichneten Rundbilder stellen Episoden der Jungfrau Maria dar und stammen von
Giovanni Andrea Bertanza um 1611. Er ist der Schöpfer des beeindruckenden ex voto Wandgemäldes direkt am
Eingang rechts, einem Auftragswerk der Tignales nach der Befreiung vom Banditen Zuan Zanone Beatrici (genannt
Zanzanù), der die Bevölkerung des oberen Gardasees zwischen dem 16. und 17. Jahrh. in Angst und Schrecken
versetzte. In den beiden Seitenschiffen stehen zwei opulente Holzaltare aus dem 17. Jahrh., die der Madonna von
Loreto und dem Heiligen Josef gewidmet sind. Man nimmt an, dass auf der linken Wandhälfte des Kirchenschiffs
sogar zwei Gemälde des berühmten Meisters Andrea Celesti (1637-1712) ihren Platz haben. Die Architektur von
Montecastello spiegelt die abwechslungsreiche Geschichte dieses Ortes und ist in verschiedenen Phasen entstanden.
Der Standort In einem kulturellen Grenzgebiet zwischen der Republik Venetiens und dem Austro-Ungarischen
Reich unterstreicht die strategische Bedeutung dieses besonderen Bauwerks. Obwohl im Hoheitsgebiet Venetiens
gelegen wurde die Kathedrale jedoch bis 1785 von der Trentiner Diozöse geistlich betreut. Auch eine Legende
umspinnt diesen Ort, die sich um 1283 zugetragen haben soll. Nach der Eroberung Limones und Tremosines
durch den habsburgische Herzog Albert von Österreich habe dieser zunächst eine Burg an dieser Stelle bauen
lassen, welche die Brescianer jedoch eroberten. Unter der Führung des Tiroler Meinhard II wollten die Trentiner
die Burg zurückerobern, welches durch einen gleissenden Lichtsrahl der die Soldaten erblinden liess verhindert
wurde, so dass die Brescianer siegreich blieben. Dieses “Wunder” wurde der Madonna selbst zugeschrieben. Nach
geschlossenem Frieden wurde an Stelle der Burg eine Kirche namens Mariahilferkirche, welcher dann später in
Madonna di Montecastello umgeändert wurde, erbaut.
The Sanctuary of the Madonna di Montecastello at
Tignale
Translation by Marijke Curtis
The sanctuary is situated on a calcareous spur of rock on a sheer cliff above the lake from where there is a
beautiful panoramic view across Lake Garda and from where, on particularly clear days, one can see as far as
the beginning of the Appenines. Having arrived in Gardola, at the crossroads follow the signs to the Sanctuary
that will take you along a steep road alongside the chapels that illustrate the Mysteries of the Rosary.
At the top of the slope, beyond the parking and at the entrance, there are two nineteenth century buildings. You
enter an open gallery, walled on one side, which was built in order to keep out grazing animals and from here
you can see the impressive steps that lead up to the church dated back to 1599.
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The church which was rebuilt on the ruins of an old castle, consists of a lower church in the roman gothic
style and an upper church in the baroque style. In the presbytery behind the main altar of the upper church
are the remains of a small temple which can be dated back to around 800 AC and is called the “Holy House”.
It contains a fresco of the fourteenth century which has been attributed to the school of Giotto and represents
the Madonna being blessed by Jesus. The building is dominated by a copper cupola and consists of three aisles.
The main altar has gilded wooden columns with statues of St. Peter and St. Paul. The work was originally
attributed to the Boscai family from Brescia, but it now appears to have been the work of a carver from
Valsabbia, dating back to the middle of the seventeenth century (M. Cargnoni, 1997 in Mariani, 125)*.
Four medallions painted on copper representing the Virgin Mary had been attributed to Palma the Younger,
but were in fact done by Giovanni Andrea Bertanza, after 1611. The large painting in the entrance of the aisle
on the right is also Bertanza’s work and was commissioned by the people of Tignale after having been liberated
from the highwayman Zuan Zanone Beatrici, also called Zanzanu. He died on the 16th August 1617, but he
and his band had terrorized the population of the Alto Adige between the sixteenth and seventeenth century.
The two side aisles both have richly decorated wooden altars from the seventeenth century and are dedicated
to the Madonna of Loreto and St. Joseph, respectively. On the wall of the left aisle are located two paintings
by the Venetian painter Andrea Celesti (1637-1712).
The architecture of Montecastello is the result of various periods and mirrors the complicated history of the
area. A chain of events spread across the cultural and economic history of a building on a precipice.
Two frescoes of the fifteenth century (one dated 1498), the Madonna and Child and other saints such as St.
Sebastian, St Vigilio of Trento and a saintly Bishop, perhaps Zenone patron of Verona, or Erculiano bishop of
ph Paolo Savegnago
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Brescia, and another one of the Madonna with bishop Vigilio. These figures show the strategic importance of
this “border sanctuary” as described by Mariani: “The presence of the patron bishops of the bordering dioceses
could indicate a reaffirmation of the special position of Tignale: subject to Venetian influence for the temporal
and to Trento for the spiritual (Mariani, 77). Until 1785 Montecastello belonged to the Trento diocese and
was the boundary between Austria and Italy. Its foundation is purportedly based on a “vision” (i.e. a type of
“miracle”) that came about in 1283. The people involved were the Duke of Austria, Albert of Habsburg, who
was supposed to have built a fortress near the church of Santa Maria di Montecastello after having conquered
Limone and Tremosine. People from Brescia subsequently occupied this fortress. Led by Mainardo II of Tirol,
the people from Trento renewed their attacks on the people from Brescia and after another clash a blazing
light is supposed to have appeared that blinded the first and gave victory to the second who attributed this
intervention to the Madonna herself. Having made peace with the trentini, the bresciani are supposed to
have destroyed the fortress and to have built a church dedicated to “Maria Ausiliatrice” and further called
“di Montecastello”. Mariani does not agree with this and argues that “there was a structure resulting from
the destruction of an existing fortress probably towards the middle of the fifteenth century” and not the story
relating to 1283 (2004, 84).
* La maggior parte di questo scritto fa riferimento al testo di/ Siehe hierzu folgende Literatur/ Large part of this piece refers to a work by
Enrico Mariani Monte Castello di Tignale ”Un santuario del Garda fra Trento e Brescia”, Vannini, Brescia, 2004.
(Monte Castello di Tiagnale. A sanctuary between Trento and Brescia”. Ed. Vannini, Brescia, 2004)
Hotel Bellavista
Via Trento 16 - 25080 Tignale (BS)
Hotel Residence La Rotonda
Via provinciale 10 - 25080 Tignale (BS)
Tel. 0365 760066 / Fax
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Sabato 7 Giugno Tignale Santuario Montecastello ore 20.30
B - Entrata libera-Eintritt frei-Free Entry; con il contributo del Comune di Tignale
Orchestra Haydn di Bolzano e Trento
Internationale Chorakademie Lübeck
Direttore: Hansjörg Albrecht
Solisti
Katja Stuber, Soprano; Christina Daletska, Contralto
Marcus Ullmann, Tenore; Thomas Tatzl, Basso
PROGRAMMA
Presentato da Dr. Mario Bardin
Antonio VIVALDI (1678-1741): Gloria in re maggiore RV 589
Gloria in excelsis Deo, allegro - Et in terra pax hominibus, andante
Laudamus te, allegro - Gratias agimus tibi, adagio
Propter magnam gloriam, allegro - Domine Deus, largo
Domine Fili Unigenite, allegro - Domine Deus, Agnus Dei, adagio
Qui tollis peccata mundi, adagio - Qui sedes ad dextram Patris, allegro
Quoniam tu solus Sanctus, allegro - Cum Sancto Spiritu, allegro
Wolfgang Amadeus MOZART (1756-1791)
Messa in Maggiore KV 317 “Krönungsmesse”
Kyrie: Andante maestoso Più andante
Gloria: Allegretto con spirito
Credo: Allegro molto - Adagio - Tempo I
Sanctus: Andante maestoso - Allegro assai
Benedictus: Allegretto - Allegro assai
Agnus Dei: Andante sostenuto - Allegro con spirito
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San Pietro in Tignale ph Paolo Savegnago
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La Chiesa Longobarda di San Pietro a Gardola di
Tignale
La Chiesa Longobarda di San Pietro a Gardola di Tignale* è stata costruita tra il VI e VII sec. d. C. in un sito
abitato da tempi antichissimi (fin da I sec d. C.). La Chiesa venne edificata nel medesimo periodo in cui si
sviluppano altri insediamenti eremitici, quando un monaco di Costantinopoli recatosi a Brescia attorno alla
metà del sec. VI sarebbe stato autorizzato dal vescovo Ercolano a svolgere una vita anacoretica nell’area di
Tignale. Una fase di Cristianizzazione altomedioevale quindi che avviene in periodo di ducati Longobardi.
La Chiesa tra il VI e VII secolo aveva diverse funzioni, da quelle funerarie, dal quale emerge una sopravvivenza
del sistema sociale e produttivo romano, che aveva impregnato il periodo classico bizantino, a quella battesimale
di fondazione monastica, come i ricchi arredi in pietra, ivi ritrovati, attestano. La necropoli, nelle tombe dove
erano seppelliti sei bambini dai 6 mesi ai 7 anni, ha rinvenuto 23 guarnizioni di cinture decorate con base
in ferro in agemina d’argento, rame e ottone. La sepoltura di più bambini in un’unica tomba sembra legato
alla volontà di ricomporre in un unico luogo i resti di individui appartenuti allo stesso nucleo famigliare più
elevato della sfera sociale. Le agemine trovate erano tipiche delle culture germaniche transalpine che usavano
seppellire fibbie o oggetti in tombe femminili e maschili che in base alla ricchezza del corredo erano riferibili a
capi clan. Le guarnizioni ageminate della chiesa di San Pietro sono l’unica testimonianza materiale che nel VII
sec. viveva a Tignale un gruppo famigliare nobile di cultura longobarda ben integrato nella società del regno.
Die kleine longobardische Kirche San Pietro
in Gardola/Tignale
Die kleine longobardische Kirche San Pietro in Gardola/Tignale* wurde im 6.-7. Jahrh. nach Christus in einem
schon um 100 Jahre nach Chr. besiedelten Gebiet erbaut. In dieser Zeit entstanden weitere kleine Kirchen.
Insbesondere durch einen aus Konstantinopel mitte des 6. Jahrh. eingewanderten Eremiten, der den Bischof von
Brescia Ercolano um Erlaubnis bat, demnach handelt es sich eine frühmittelalterliche Christianisierungswelle in
der Zeit der Longobardenherrschaft.
Die Kirche erfüllte Beerdigungs- sowie Tauffunktionen wie die zahlreichen und sehr speziellen Taufbecken bezeugen.
In den Steingräbern, welche die Überreste von 6 Kinder zwischen 6 Monaten bis 7 Jahren aufweisen wurden 23
mit Silber-, Kupfer- und Messingeinlagen dekorierte Gürtelschnallen gefunden. In höheren Familienkreisen war
es üblich mehrere Familenmitglieder gemeinsam zu bestatten. Die Funde verweisen auf eine Kultur germanischtransalpiner Herkunft, in der es üblich war Gegenstände, die dem sozialen Rang und Reichtum der jeweiligen
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Familie entsprachen, als Grabbeilage mitzugeben. Diese Gegenstände sind der Beweis, dass im 7. Jahrh. eine
longobardische Familengruppe nobler Herkunft und in das Longobardenreich integriert in Tignale existierte.
The Lombard Church of St. Peter
at Gardola di Tignale
Translation by Marijke Curtis
The church was built between the sixth and seventh century AC in an area that had been inhabited for
centuries (since the end of the first century AC). The church was constructed in the same period that saw
the establishment of various hermitages after a monk from Constantinople descended on Brescia towards the
middle of the sixth century and was allowed by bishop Ercolano to live in seclusion in the Tignale area. This
spreading of christianity took place in the late middle ages during the time of the Dukes of Lombard. Between
the sixth and seventh century the church served various functions, from burials to baptisms as shown by the
richly decorated stone furniture. In the cemetery is a tomb that contains the remains of six children between
the ages of 6 months and 7 years and in which were found 23 decorated belts made out of iron, inlaid with
silver, copper and brass. The burial of several children in one tomb was probably a desire to keep members of
the same family together, particularly those of a higher social class. The objects that were found were typical
of the germanic transalpine culture: belts and other feminine objects were found in female tombs, but male
tombs also contained rich outfits which probably belonged to the heads of the various clans. The decorations in
the church are the only indications that a highly regarded noble lombard family lived in Tignale in the seventh
century.
*Testo tratto da: Siehe hierzu: Text taken from: Gian Pietro Brogiolo “Archeologia e storia della Chiesa di San Pietro di Tignale”
SAP: Società Archeologica srl Mantova, (2005).
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Domenica 24 Agosto Tignale/Gardola Chiesa San Pietro 20.30
B - Entrata libera-Eintritt frei-Free Entry; con il contributo del Comune di Tignale
Recital
Anna Loro, Arpa
PROGRAMMA
Francois Joseph NADERMANN (1781-1835): Sonata seconda
Preludio - Allegro - Toccata
Louis SPOHR (1784-1859): Fantasia in Do min. op. 35
Elias Parish ALVARS (1808-1829): Serenade op. 83
Jesús GURIDI BIDAOLA (1886-1921) - Viejo Zortzico
ˇ
Bedrich
SMETANA (1824-1884) - Fantasia su temi da
“La Moldava”
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CHIESA DI SAN PIETRO GARDOLA/TIGNALE
Dal 00 agosto all’8 settembre 2014
Sira Rodella
PER GRAZIA RICEVUTA
Interpretazioni del sacro
INAUGURAZIONE ESPOSIZIONE
DOMENICA 24 AGOSTO 2014 ORE 19.00
Orari di apertura:
Da lunedì 00 agosto all’8 settembre
ore 10.30 - 12.30 / 19.00 - 23.00
Informazioni: +39
65 339 7777 567
Civetta Capogrosso ph Giorgio Mutti
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Palazzo Bettoni ph Franco Ghitti
Il Palazzo dei Conti Bettoni di Bogliaco*
La costruzione di palazzo Bettoni rispecchia lo stile tipico settecentesco e del primo romanticismo ebbe infatti
inizio nei primi anni del ‘700 per opera dell’architetto Adriano Cristofori allievo del Sanmichele e massimo
esponente dell’architettura veronese dell’epoca. Fu commissionato da Giandomenico Bettoni e portato a
termine dai figli Carlo, Delay e Conte Giovanni Antonio Bettoni (1712-1773) che era anche Signore di Schenna
e comandante della cavalleria dell’Imperatrice Maria Teresa d’Austria. Furono questi ultimi ad incaricare
Amerigo Vincenzo Pierallini (1764-1767) a ideare lo scenario prospettico del giardino all’italiana visibile dalla
gardesana. Le statue sulla sommità della villa sono ad opera dello scultore veronese Giovanni Battista Locatelli
e rappresentano le varie divinità: Bacco, Cerere, Venere, Giove, Plutone, Teti, Giunone e Mercurio, alternate
da gruppi composti di due putti ciascuno. Nelle nicchie sopra le tre finestre centrali delle due facciate, vi sono
busti di marmo che appartennero ad una villa reale di Augusta in Baviera. Il portale colonnato di stile dorico
che regge il balcone del piano nobile e lo scalone costruito nel 1758 vennero disegnati dall’architetto Giovan
Battista Marchetti.
La scalinata che si divide in due rampe a tre elevazioni, è decorata da statue mitologiche in pietra della cava
di Arco opere anche queste del Locatelli (1770). Gli affreschi sulle pareti dello scalone interno e del salone
centrale sono attribuite ai fratelli Beniamino (1704-1794) e Fabrizio Galliari (1709-1790). In questo salone,
in stile fra il rococò e il neoclassico (detto anche barocchetto) realizzato tra il 1761-62, venne ricevuto in festa
Giuseppe II, figlio dell’imperatrice Maria Teresa d’Austria, che soggiornò proprio a Palazzo Bettoni nel 1765,
quando in visita sul Garda partecipò anche alla famosa pesca del carpione. In questo salone, in occasione
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dell’apertura del Festival Arturo Benedetti Michelangeli, del luglio 1964, si esibì in un concerto sinfonico
Agostino Orizio con gli allievi di Michelangeli. Il palazzo è ancora abitato interamente arredato nei vari stili
dell’epoca, ospita diverse sale, scale e stanze, con soffitti prospettici, interessantissima la biblioteca e la cappella
con un opera del pittore veneziano Andrea Celesti.
Der Palast der Grafen Bettoni in Bogliaco*
Der Entwurf des Palazzo Bettoni ist ein typisches Beispiel für die Arbeit des Architekten Adriano Cristofori des 18.
Jahrhunderts bzw. der frühen Romantik des 19. Jahrhunderts. Cristofori war ein Schüler von Sanmichele, dem
führenden Baumeister dieser Zeit in Verona. Das Bauwerk war ein Auftrag Giandomenico Bettonis und wurde durch
seine Söhne Carlo, Delay und Graf Giovanni Antonio Bettoni (1712-1773), der auch Herrschafter von Schenna
und Kommandant der Kavallerie der österreichischen Kaiserin Maria Theresa war, beendet. Die von der Gardesana
aus zu bewundernde perspektivische, typisch italienische Gartenanlage des Meisters Amerigo Vincenzo Pierallini
(1764-1767) entstand ebenfalls in ihrem Auftrag. Die zahlreichen Statuen auf der Dachterasse des Palazzo sind das
Werk des Veroneser Künstlers Battista Locatelli. Sie repräsentieren die Götter der griechischen Mythologie Bacchus,
Demeter, Venus, Jupiter, Pluto, Junio und Merkur, die sich mit Figuren von jeweils 2 Putten gruppieren. In den
Nischen über den drei Fenstern in der Mitte der Vorder- und Rückfassade findet man Marmorbüsten aus einer
Villa der Prinzessin Augusta von Bayern. Der Eingang unter den Säulen, die auch den sich darüber befindenden
Balkon der errschaftlichen Etage tragen, wurden im dorischen Stil, wie auch die Treppe aus dem Jahre 1758, vom
Architekten Giovan Battista Marchetti gebaut. Das beeindruckende Treppenhaus ist mit mythologischen Figuren
aus Steinen des Steinbruches von Arco dekoriert (siehe Fotos). Sie sind ebenfalls von Battista Locatelli (1770).
Die Fresken stammen von den Brüdern Beniamino (1704-1794) und Fabrizio Galliari (1709-1790). Der Saal im
ersten Stock im Rokoko- bzw. Neoklassischen Stil aus den Jahren 1761-62 wurde 1765 Schauplatz eines zu Ehren
von Josef II°, dem Sohn der Kaiserin Maria Theresia abgehaltenen Banketts. Er verweilte dort im Palast einige Zeit
und nahm an der berühmten Karpfenangelei auf dem Gardasee teil.
The Palace of the Counts Bettoni in Bogliaco*
The design of the Palazzo Bettoni is a typical example of the architect Adriano Cristoferi of the late seventeenth
century as well as the early romatic style of the eighteenth century. Cristofori was a pupil of Sanmichele, the best
master builder of his time in Verona. The building was commissioned by Giandomenico Bettoni and finished
by his sons Carlo, Delay and Count Giovanni Antonio Bettoni (1712-1773) who was also Lord of Schenna and
commander of the Cavalry of the Empress Maria Theresa of Austria. From the Gardesana (the road that runs
along the lake) we can also admire the typical italian gardens that they commissioned from Amerigo Vincenzo
Pierallini (1764-1767). The numerous statues along the roof of the Palazzo are the work of the sculptor Giovanni
Battista Locatelli of Verona and represent various deities: Bacchus, Demetrius, Venus, Jupiter, Pluto, Juno and
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Mercury and each are separated by a group of 2
puttis. In the niches above the three windows in
the middle of the front and rear facades are marble
busts that originate from a villa owned by Princess
Augusta of Bavaria. The colonnaded portal in doric
style that supports the main balcony as well as
the sweeping stairs built in 1758 were designed
by the architect Giovan Battista Marchetti.The
impressive stairwell divides into two flights and
is enhanced by mythological statues carved from
stone that was quarried in Arco and also designed
by Locatelli (1770).
The frescoes in the stairwell and in the main
reception room are by the brothers Beniamino
(1704-1794) and Fabrizio Galliari (1709-1790).
It was in this reception room which is in a style
between rococo and neoclassic from the year
1761/62, that Joseph II – son of the Empress
Maria Teresa of Austria – was feted when in 1765
he came to Lake Garda and even took part in the
famous carpfishing event. The Palazzo, is still
inhabited and has some very interesting rooms
with prospecting ceilings, such as the library and
the chapel.
*Si fa riferimento in particular modo al testo:/Siehe hierzu:/For
more information we recommend the book by: Umberto Perini
La Riviera del Garda: Gargnano nella Storia e nell’Arte
(1974).
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Domenica 27 Luglio Gargnano Palazzo dei Conti Bettoni ore 21.00
A - Concerto riservato ai solo soci previa prenotazione. Se ci saranno posti disponibili il
concerto sarà aperto anche ai non-soci prenotando e facendo una donazione di min. € 20.
Sulle ali del canto
Celebre repertorio italiano d’opera e da camera
Paola Leggeri, Soprano
Elisabetta Sepe, Pianoforte
PROGRAMMA
Vincenzo BELLINI (1801-1835): “Vanne, o rosa fortunata”
aria da camera da I Puritani, “Qui la voce sua soave… Vien diletto”
Gaetano DONIZETTI (1797-1848): da Nuits d’été à Pausilippe Il barcaiuolo,
Barcarola
Amore marinaro (Me vojo fa’ ‘na casa), canzone napoletana
Giacomo PUCCINI (1858-1924): L’uccelino, Ninna-nanna
Sole e amore (Mattinata), aria da camera da La Rondine
Il sogno di Doretta
Gioachino ROSSINI (1792-1868): da Le Siège de Corinthe “Juste Ciel”
da Le Soirées Musicales La promessa, canzonetta - La danza, tarantella napoletana
Giuseppe VERDI (1813-1901): da Rigoletto “Caro nome”
da La Traviata “E’strano… Ah forse è lui… Sempre libera”
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Pettirosso ph Giorgio Mutti
71
Tutto è t r op p o b e llo per espri m erlo a parol e.
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Cinciallegra ph Giorgio Mutti
Cincia mora ph Giorgio Mutti
Cinciarella ph Giorgio Mutti
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Il Convento di San Tommaso ph Roberto Pozzo
Cigno ph Franco Ghitti
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Domenica 13 Luglio Gargnano Convento di San Tommaso ore 21.00
B - Entrata libera-Eintritt frei-Free Entry; con il contributo del Comune di Gargnano
Dragoncello
Ensemble di violoncelli
Eduard Raventos-Roca, Anna Taddeo, Camillo Lepido
Margherita Franceschini, Frieder Berthold
PROGRAMMA
Joseph Bodin de BOISMORTIER (1689-1755): Sonata in La Minore per 4 Vcl
Adagio - Allegro - Largo - Allegro
Luigi BOCCHERINI (1743-1805): Duetto in Do Maggiore per 2 Vcl
Allegro moderato - Adagio - Allegro
Graham WATERHOUSE (1962): The Three Musketeers per 3 Vcl
Moderato - Andante tranquillo - Comodo
Georg GOLTERMANN (1824-1898): 2 morceaux de Salon
Religioso - Nocturne
Arvo PÄRT (1935): Summa per 4 Vcl
Harald BANTER (1930): Canto dei cigni - Song of the Swans
Giuseppe VERDI (1813-1901): “Ella giammai m’amò” da Don Carlos per 4 Vcl
Richard WAGNER (1813-1883): Feierliches Stück per 4 Vcl (tras.Grützmacher)
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Installazione
di Riccardo Bergonzi
DRAGONCELLO
13 Luglio 2014, Gargnano, Convento di San Tommaso
Apertura mostra dalle ore 10,30 fino al concerto
Maestro Liutaio a Cremona
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Mobile: 335.5848938
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Villa Sostaga e l’intraprendenza della famiglia
Feltrinelli di Gargnano
La dimora collinare di Villa Sostaga rivestiva fin da sempre una funzione di residenza estiva, ideale per abbandonare
l’afa e la calura della Riviera, durante i mesi più caldi, e residenza di caccia nei mesi invernali. Accogliente e
sobria nel contempo, la Villa è solo un esempio dell’intraprendenza della nobile Famiglia Feltrinelli, che, negli
anni a cavallo tra 800 e ‘900, realizzò non solo opere private come il Palazzo in Piazza Vittorio Veneto, ma fu attiva
anche nell’ambito sociale ed assistenziale. A tale attivismo si deve la costruzione a Gargnano, di un ospedale
ricovero, della scuola materna ed elementare oltre che la creazione del cimitero e del Convento di S. Tommaso,
a Villa di Gargnano. L’Ing. Giuseppe Feltrinelli, invece, firmò disegno e messa in opera della via di collegamento
tra la Riviera e Montegargnano, facilitando il raggiungimento delle varie Frazioni, anche le più arroccate, nelle
quali vennero eretti altri due edifici scolastici. Circa vent’anni più tardi, per favorire il commercio di legname,
florida attività dell’entroterra Gardesano, il nastro stradale proseguì in direzione Val Vestino, favorendo non solo
il trasporto di materiali dalla montagna al lago, ma creando anche grandi opportunità di comunicazione tra il
lago di Garda, il lago d’Idro e le Valli più chiuse ed isolate. Dopo essere stata disabitata per tanti anni la famiglia
Seresina, innamorata di Gargnano e del lago decide di iniziare una lunga opera restauro, trasformando la Villa in
un Boutique Hotel aperto al pubblico dal 2005.
Villa Sostaga und die Familie Feltrinelli von
Gargnano
Der Ursprung der Villa Sostaga geht auf das Ende des 18. Jahrhunderts zurück, als sich der Graf Giuseppe Feltrinelli
entschloss, eine Jagdresidenz bauen zu lassen. Alberico Belgioioso gestaltete sie zu einer Sommerresidenz um und
empfing hier Verwandte und Freunde während der Sommermonate. Zahlreiche Palazzi in Gargnano und Umgebung
gehen auf die Initiative der Familie Feltrinelli zurück. Nicht nur Privatgebäude wie Villa Sostaga und die Villa in
Piazza Vittorio Veneto sondern auch das Krankenhaus, die Schule, der Friedhof, der Convento San Tommaso, sowie
die Strasse in Richtung Valvestino und Montegargnano sind den Feltrinellis zu verdanken. Jahrzehnte unbewohnt,
kehrte die Villa Sostaga dank der Familie Seresina, die im Jahr 2005 entschieden hat das Haus zu renovieren und in
ein geschmackkvolles Luxus-Hotel zu verwandeln, zu ihrer alten Schönheit zurück.
81
Villa Sostaga and the history of the Feltrinelli family
in Gargnano.
Situated on the top of a splendid hill and surrounded by a forest, Villa Sostaga is in a unique position with
stunning views over Lake Garda. The building dates back to the end of the 1800’s, when Count Giuseppe
Feltrinelli decided to build a hunting lodge. It was subsequently renovated by Alberico Belgioso, who, in order
to escape some of he hottest months, transformed it into a summer residence for the whole family and their
guests.
The Feltrinelli family have been responsible for a number of important buildings in Gargnano, such as a hospital,
the cemetery, a nursery, the primary school, the San Tommaso convent and the roads that lead to Montegargnano,
to Lake Valvestino and Lake Ledro. The family’s main activities were in the timber trade and later on in banking.
For many years Villa Sostaga remained uninhabited, until the arrival of the Seresina family who undertook the
extensive renovations and transformed the building into a luxury hotel that opened in 2005, but at the same time
retaining its period atmosphere.
Biancone al nido ph Giorgio Mutti
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Sabato 19 Aprile Navazzo di Gargnano Villa Sostaga ore 17.00
A - Concerto riservato ai solo soci previa prenotazione. Se ci saranno posti disponibili il
concerto sarà aperto anche ai non-soci prenotando e facendo una donazione di min. € 20.
Concerto di Pasqua
Lars Grünwoldt, Baritono
Anna Loro, Arpa; Antonio Amenduni, Flauto
Markus Berthold, Violino; Frieder Berthold, Violoncello
PROGRAMMA
Johann Sebastian BACH (1685-1750)
Aria dalla Suite in Re maggiore BWV 1068
(trascr. per Flauto e Arpa)
Sonata trascr. per flauto e arpa in sol minore BWV 1020
Allegro-Adagio-Allegro
Aria trasc. per violino-flauto-violoncello “Erbarme dich mein Gott” dalla Passione secondo
Matteo BWV 244
3 Arie per Baritono “Komm süsses Kreuz” “Am Abend als es kühle war” e “Mache dich
mein Herze rein” dalla Passione secondo Matteo BWV 244
Trio-Sonata dall’ Offerta Musicale BWV 1079
Largo-Allegro-Andante-Allegro
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Domenica 12 Ottobre Navazzo di Gargnano Villa Sostaga ore 17.00
A - Concerto riservato ai solo soci previa prenotazione. Se ci saranno posti disponibili il
concerto sarà aperto anche ai non-soci prenotando e facendo una donazione di min. € 20.
Trio Novalis
Markus Berthold, Violino
Frieder Berthold, Violoncello
Carlo Levi Minzi, Pianoforte
PROGRAMMA
Clara & Robert
Clara WIECK-SCHUMANN (1819-1896)
Trio in sol minore op. 17
Allegro moderato-Scherzo: Tempo di Menuetto
Andante-Allegretto
Robert SCHUMANN (1810-1856)
“Es fliegen zwei Schwalben” da op. 79/21
“Wenn ich ein Vöglein wär” op. 43/1
Trio in sol minore op. 110
Bewegt, doch nicht zu rasch
Ziemlich langsam
Rasch
Kräftig, mit Humor
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Gallo cedrone ph Davide Ardigò
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Domenica 14 Dicembre Navazzo di Gargnano Villa Sostaga ore 17.00
A - Concerto riservato ai solo soci previa prenotazione. Se ci saranno posti disponibili il
concerto sarà aperto anche ai non-soci prenotando e facendo una donazione di min. € 20.
Recital
Eduard Kunz, Pianoforte
PROGRAMMA
J.S. BACH (1685-1750): Partita N°1 in Si bemolle maggiore BWV 825
W.A. MOZART (1756-1791): Fantasia in do minore KV 475
Franz LISZT (1811-1886): Consolations 1/3/6
Leggenda tratta dal XVI capitolo dei Fioretti di Francesco d’Assisi
La Predicazione agli Uccelli
Eduard Kunz suona su un pianoforte grancoda Yamaha CFX
Eduard Kunz spielt einen Yamaha CFX Konzertflügel
Eduard Kunz plays a Yamaha CFX Concert Grand Piano
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Codibugnolo ph Giorgio Mutti
Cincia dal ciuffo ph Giorgio Mutti
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ph Paolo Savegnago
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La Chiesa di San Pier d’Agrino*
Situata a Bogliaco verso Fornico in via ‘per Villavetro’ è riconoscibile già dal lago grazie all’alto campanile merlato.
L’edificio religioso, d’origine Romanica, ristrutturato nella sua forma attuale tra il 1389 e il tardo Cinquecento
è Chiesa parrocchiale fin dal 1419 e rappresenta una complessità storica, sociale e culturale andata perduta.
La statua più significativa e misteriosa della Chiesa, in legno massiccio di latifoglia, e restaurata negli anni 90’,
è ‘Il San Piero in cattedra’ non solo perché è la più antica, (della metà del Quattrocento), e probabilmente ad
uso processionale, ma anche per la sua espressività nonostante l’essenzialità delle forme, come ben la descrive
Monica Ibsen: ‘un’unica linea racchiude l’intera figura e definisce ad uno stesso tempo un corpo senile curvato
ed appesantito e una presenza spirituale di grande intensità che affiora nel modellato del volto poco rilevato ma
sensibilissimo’ (93).
Il prospetto monumentale dell’organo, la cassa e la cantoria della mostra dell’organo con un ostensorio a sbalzo
cesellato sono opera di Gianbattista Pollana, figura di maggior spicco delle maestranze del legno trentine (simile
a quella di Roncone suo paese natale e di quella della parrocchiale di Riva d/G). Quest’opera testimonianza della
presenza degli artigiani trentini delle giudicarie e di quanto operassero nell’Alto Garda, figure come Giacomo
Lucchini che tra il 1700 e il 1729 teneva bottega a Pieve di Tremosine dove realizza il coro della Chiesa di San
Giovanni, e a Limone lo stupendo mobile intarsiato della sagrestia del 1718. Verso la fine del Seicento San
Pier d’Agrino si colloca al centro delle strategie familiari dei ceti dominanti. Nel 1700 facendo erigere l’altare
marmoreo di Sant’Antonio da Cristoforo Benedetti con la pala di Andrea Celesti (S. Antonio, L’angelo custode
e S. Liborio), la famiglia Bettoni consacra la sua ascesa sociale insieme alle altre famiglie importanti del tempo
come i Grazioli, i Bertera e i Pulli (a quest’ultima, ad esempio, si deve il rifacimento del nuovo altare del Rosario
in marmo del 1729). Nonostante le molte figure compresse nel quadro, quello del Celesti, è ‘un dipinto arioso
per la luminosità che sfalda le forme e dissolve i volumi ed animato dal moto circolare degli sguardi e da quello a
spirale del gruppo centrale, che si accorda mirabilmente con la soasa marmorea’ come commenta la Ibsen (110).
Agli inizi del 700’ la famiglia Bettoni, diventa fondamentale nella promozione artistica di Bogliaco e dell’alto
Garda, donando nel 1724 l’altare maggiore di San Pier D’Agrino con marmi, di Borgo Valsugana e di Carrara,
realizzati da C. Benedetti (1657-1740). Benedetti era il principale esponente della più importante famiglia di
marmorai trentini, artista di fiducia della famiglia alla quale fece realizzare anche l’altare maggiore nella Chiesa
di S. Benedetto di Limone e lavori a Innsbruck. Del 1721 è il contratto stipulato con l’architetto Cipriano Tacchi
finanziato da Gian Francesco Bettoni e che venne ultimata da altri intorno al 1733, la costruzione del Santuario
del Crocefisso proprio di fronte a San Pier d’Agrino e sede della confraternita della Trinità di cui il Bettoni era
protettore.
*Testo di riferimento/Reference and work cited by: Monica Ibsen, San Pier D’Agrino di Bogliaco sul Garda, Fondazione Civiltà Bresciana,
Brescia, 2001.
89
Die Kirche San Pier D’Agrino*
Befindet sich in Bogliaco Richtung Villavetro und ist schon vom See aus an dem hohen mit Zinnen versehenen
Kirchturm zu erkennen. Das Gebäude ist romanischen Ursprungs, hat aber seine aktuelle Form zwischen 1389
und dem Ende des 16. Jahrhunderts erhalten. Seit 1419 ist sie eine Pfarrkirche mit vielfältigen historischen,
sozialen und kulturellen Verflechtungen.
Die wichtigste, und geheimnisvollste Statue der Kirche aus massivem Hartholz ist die des Heiligen Petrus
(San Piero in Cattedra) , entstanden um 1450 für den Gebrauch bei Prozessionen und in den Neunziger Jahren
restauriert. Trotz ihrer Einfachheit ist sie sehr ausdrucksvoll, wie Monica Ibsen zutreffend beschreibt: „eine
einzige Linie hält diese Figur zusammen und zeigt einen alternden, gebeugten und schweren Körper gleichwohl
auch eine intensive sprituelle Präsenz, die durch sein sensibles Gesicht ausgedrückt wird.“ (93)
Bemerkenswert ist die Größe der Orgel und des Chores. Erwähnung verdient ebenso eine verzierte und
geschnitzte Monstranz von Gianbattista Pollana, einem der wichtigsten Trentiner Holzschnitzer. (Sie ähnelt der
Monstranz in seinem Geburtsort Roncone und derjenigen in der Pfarrkirche von Riva). Dieses Werk zeigt, dass
Handwerker aus den Judikarien-Tälern auch am Gardasee aktiv waren. Personen wie Giacomo Lucchini, der
zwischen 1700 und 1729 eine Werkstatt in Pieve di Tremosine führte, wo er das Chorgestühl der Kirche von
San Giovanni erschuf und in Limone den wunderschönen geschnitzten Schrein (von 1718) für die Sakristei.
Gegen Ende des 17. Jahrhunderts war San Pier d’Agrino gesellschaftlicher Treffpunkt für die Familien der
Oberklasse. Mit der Errichtung des Marmoraltars für den Heiligen Antonius, geschaffen von Cristoforo
Benedetti mit dem Altarbild von Andrea Celesti (der Heilige Antonius, der Schutzengel und der Heilige Liborio),
demonstrierte die Familie Bettoni ihren sozialen Rang. Andere damals einflussreiche Familien waren Grazioli,
Bertera und Pulli (letzterer verdanken wir z.B. die Renovierung des neuen Rosenkranzaltars aus Marmor von
1729).
Obwohl das Altarbild von Celesti viele Personen zeigt, ist es ein “luftiges und helles Bild, das seine Lebendigkeit
durch die Blicke der zentralen Menschengruppe erhält und gut zu dem marmornen Altar passt“, gemäß Monica
Ibsen (110).
Am Anfang des 18. Jahrhunderts verdiente sich die Fam. Bettoni bei der Förderung der Kunst in Bogliaco und
im oberen Gardaseebereich weiteres Ansehen: 1724 wurde der Hauptaltar von San Pier d’Agrino gestiftet wird,
der aus Marmor aus Borgo Valsugana und Carrara besteht und von C. Benedetti (1657 – 1740) geschaffen
wurde. Benedetti war das herausragendste Mitglied der wichtigsten Trentiner Marmorbildhauerfamilie und
wurde zum Künstler des Vertrauens der Familie Bettoni, die ihn auch mit der Schaffung des Hauptaltars in der
Kirche S. Benedetto in Limone und verschiedenen Arbeiten in Innsbruck beauftragt hatte.
Das von Gian Francesco Bettoni finanzierte Kreuzheiligtum gegenüber der Kirche San Pier d’Agrino, Sitz
der Brüderschaft der Dreifaltigkeit, dessen Förderer Bettoni war, ist das Ergebnis eines Vertrags mit dem
Architekten Cipriano Tacchi von 1721 und wurde 1733 fertiggestellt.
*Aus: Monica Ibsen, San Pier d’Agrino di Bogliaco sul Garda, Fondazione Civiltà Bresciana, Brescia 2001.
90
The Church of San Pier d’Agrino*
Is situated in Bogliaco, going towards Fornico on the road “to Villavetro” and is highly visible from the lake because
of its crenelated bell tower. This religious structure is Romanesque in origin but was rebuilt in its present form
between 1389 and the late fifteen hundreds and became the parish church from 1419. It symbolizes a complex
social and cultural history which has since been lost. The most important and mysterious statue in the church,
made of solid wood and restored in the 1990’s, is “St. Peter in the pulpit”. It is the oldest statue, dates from the
middle of the fifteenth century and was probably used in religious processions. It is full of expression and has
been described by Monica Ibsen as follows: “a single line holds the figure together and shows an ageing, bent
and heavy body but at the same time an intensely spiritual presence which shines through the sensitivity of his
face” (93). Notice also the grandeur of the organ casing and the choir, an embossed and chiselled monstrance,
an outstanding examples of woodwork by Gianbattista Pallana (similar to the one in Roncone where he was
born, and the one in the parish of Riva d/G). This is an example of the Trentino craftsman who were working in
the Upper Garda region, people like Giacomo Lucchini who between 1700 and 1729 had his workshop in Pieve
di Tremosine where he produced the choir for the Church of San Giovanni and in 1718 the beautifully inlaid
furniture for the sacristy in Limone.
Towards the end of the seventeenth century the church of San Pier d’Agrino became an important part in the
domestic lives of the upper classes.In 1700 the Bettoni family donated the marble altarpiece of Saint Anthony
sculptured by Cristoforo Benedetti, with the painting by Andrea Celesti, (Saint Anthony, the Guardian Angel
and Saint Liborio), with this altar the Bettoni family celebrates her social standing, alongside other important
families of the time, such as the Grazioli, Bertera and Pulli. This last family was responsible for the remake of
the new marble altar of the Rosary in 1729. Despite the number of people represented in the painting by Celesti,
it is “a painting full of space because of the way the figures are illuminated and enlivened by the glances between
them and the central group and the marble surround which matches beautifully”, according to Ibsen (110).
At the beginning of the eighteenth century, the Bettoni family had become the pivotal point for artistic life in
Bogliaco and the Upper Garda. In 1724 they donated the main altar of San Pier d’Agrino, which was made out
of marble from the Borgo Valsugana and Carrara, by the artist Cristoforo Benedetti (1657-1740). Benedetti was
the principal representative of the most important marble-working families in Trentino, and favourite artist of
the family which had paid for the main altar in the Church of San Benedetto in Limone and also for works in
Innsbruck. The Sanctuary of the Cross, opposite San Pier d’Agrino and headquarters of the Brotherhood of the
Trinity of which Gian Francesco Bettoni was the Patron, was the result of a contract with the architect Cipriano
Tacchi, dated 1721, paid for by Bettoni and completed by others in 1733.
*Testo di riferimento/Reference and work cited by: Monica Ibsen, San Pier D’Agrino di Bogliaco sul Garda, Fondazione Civiltà Bresciana,
Brescia, 2001.
91
Altare di San Antonio, pala di Andrea Celesti,
lavorazioni in marmo di Cristoforo Benedetti
ph Paolo Savegnago
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Sabato 23 Agosto Bogliaco Chiesa San Pier D’Agrino ore 20.30
B - Entrata libera-Eintritt frei-Free Entry; con il contributo del Comune di Gargnano
Orchestra Haydn di Bolzano e Trento
Direttore: Gianpaolo Bisanti
Solista: Anna Tifu, Violino
PROGRAMMA
JC. Ph. E. BACH (1714-1788): Sinfonia in Re maggiore H 663 / Wq 183/1
Allegro di molto Largo Presto
W.A. MOZART (1756-1791):Concerto in Re maggiore per violino e orchestra KV 218 N°4
Allegro - Andante cantabile
Rondò: Andante grazioso - Allegro ma non troppo
W.A. MOZART (1756-1791): Sinfonia in La maggiore KV 201 N°29
Allegro moderato - Andante - Minuetto - Allegro con spirito
Poiana sopra Muslone ph Castellini Paolo
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Il museo della Carta di Toscolano-Maderno si trova
nella Valle delle Cartiere
Iinserita nel Parco dell’Alto Garda Bresciano la Valle delle Cartiere si propone come uno dei casi più rappresentativi
nel panorama del patrimonio storico-industriale italiano. Già a partire dal XIV secolo Toscolano fu famosa per le
fabbriche di carta che rifornivano numerose stamperie veneziane e parte del nord Italia, tanto che nel 1510 gli
abitanti del Garda fecero un omaggio a Luigi XII re di Francia donandogli olio, olive e carta di Toscolano. Famosa
in particolare la tipografia dei fratelli Paganini che produceva nel XVI secolo edizioni dei classici latini. Dalla
metà del 1800 a Toscolano venivano prodotte carte di alta qualità, filigranate ed adatte alla stampa di denaro.
Oggi possiamo riscoprire le testimonianze di questo passato industriale lungo La “Valle delle Cartiere” un percorso
che costeggia lo spumeggiante torrente Toscolano tra gallerie, ponti e i resti dei vecchi opifici. Il piccolo edificio
che ospitava la portineria dello stabilimento di Maina Inferiore, l’ultimo a cessare la sua attività nella Valle delle
cartiere, all’inizio degli anni Sessanta, ospita oggi il Museo della Carta che propone ai visitatori il mondo della
carta con il suo processo di produzione. Negli interrati si propongono le modalità di produzione utilizzate dal
Quattrocento al Settecento, che prevedevano il maglio da carta, il tino e il torchio. Vengono mostrate anche le
fasi conclusive della lavorazione: asciugatura, collatura, lisciatura e formazione delle risme. Al piano superiore
esiste una raccolta di documenti: il primo, datato 1381, attesta ufficialmente l’attività nella valle. Sono inoltre
esposti volumi antichi, stampati dalla famiglia Paganini. In altre sale si racconta il metodo usato dal Settecento
all’Ottocento, con tre macchine ‘olandesi’ e la prima continua in legno, ricostruita su disegno originale.
Das Papiermuseum in Toscolano-Maderno
In den Naturschutzpark des oberen Gardasees eingebettet liegt das
bei Toscolano-Maderno und
ist ein repräsentatives Beispiel italienischer Industriekultur. Schon im 15. Jahrh. war das Tal wegen seiner
Papierfabrikation berühmt, belieferte Druckereien in Venedig und in ganz Norditalien. Im Jahre 1510 beehrten
die Bewohner den franzöischen König Ludwig XIV° mit Oliven, Öl und feinem Papier aus Toscolano. Die
Qualität des Papiers wurde hochgeschätzt und im 19. Jahrh. sogar zur Gelddruckerei verwendet.
Wir können heute noch die Zeugen dieser goldenen Zeit im pittoresken Tal des Flusses zwischen verfallenen
Brücken, Resten verfallener Fabrikgebäude ausfindig machen. Das Gebäude, welches ursprünglich das
Vorsteherhäuschen zur Maina-Fabrik war, die als letzte Anfang der 60ziger Jahre geschlossen wurde, beherbergt
heute das von der Gemeinde von Toscolano-Maderno mit grossem Sachverstand und Aufwand restaurierte
Papiermuseum. Dort kann man den gesamten Prozess der Papierherstellung in allen Einzelheiten nachvollziehen.
Im oberen Teil des Gebäudes sind viele Dokumente, die den Werdegang der Geschichte schildern aufbewahrt
und im Keller ist in jünster Zeit eine kostbare kleine Papiermanufaktur, in liebevoller Kleinarbeit von den
ehemaligen Mitarbeitern der bis heute produktiven Papierfabrik von Toscolano wiederbelebt worden.
94
The Paper Museum in Toscolano-Maderno is
situated in The Paper Mill Valley
Translation by Marijke Curtis
The Paper Mill Valley delle Cartiere is part of the Alto Garda Bresciano Park and is one of the best examples of
Italy’s industrial heritage. Already in the fourteenth century Toscolano was famous for its paper manufacture,
supplying various printers in Venice and other parts of northern Italy. In 1510 the inhabitants of Garda even
paid homage to Louis XII, king of France, by giving him oil, olives and paper from Toscolano. Particularly
famous were the printers Paganini Bros. who produced editions of latin classics in the sixteenth century. From
the middle of the 1800’s Toscolano produced paper of a very high quality, watermarked and suitable for printing
money. Today we can rediscover this industrial past along the Paper Mills Valley, a route that takes us along the
Toscolano torrent, through tunnels, over bridges and along the ruins of old factories. The small building that
was used as the porters lodge of the Maina Inferiore works, the last firm in this area to hold out until the Sixties,
is today the Paper Museum. It shows the method of production in use between the fifteenth and eighteenth
century, including the mallets, vats and the press. The various processes are also shown: from the drying through
the smoothing out to the final product – a ream of paper. The top floor houses a selection of documents, the
first one dated 1381 officially certifies the business of paper making. Old books printed by the Paganini family
are also on show. In some of the other rooms the process used between the eighteenth and nineteenth century
is explained, with three “dutch” machines and a wooden one reconstructed according to the original design.
95
Upupa ph Giorgio Mutti
96
Domenica 6 Luglio Toscolano Museo della Carta ore 20.30
B - Entrata libera-Eintritt frei-Free Entry; con il contributo del Comune di Gargnano
Ensemble Anthea
Alberto Mesirca, Chitarra; Antonio Amenduni, Flauto
Alexey Popov, Viola; Frieder Berthold, Violoncello
PROGRAMMA
Antonio DIABELLI (1781-1858): Trio Serenata concertante op. 105
Allegro moderato-Adagio: Scherzo-Allegro non tanto
Heitor VILLA LOBOS (1887 -1959): Assobio a Jato (The Jet Whistle) per Flauto e
Violoncello
Francesco DA MILANO (1497-1543)
Chanson des oiseaux per Chitarra solo (testo di Clement Janequin)
Canto popolare catalano degli uccelli
El cant dels ocel per Chitarra e Violoncello
Isaac ALBENIZ (1860-1909): Cordoba (Nocturne)
da op. 232 per Violoncello e Chitarra
Franz SCHUBERT (1797-1828): Quartetto per
Chitarra-Flauto-Viola-Violoncello D 96
Moderato-Menuetto-Lento e patetico-Zingara-Tema con variazioni
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Domenica 7 Settembre Toscolano Museo della Carta ore 20.30
B - Entrata libera-Eintritt frei-Free Entry; con il contributo del Comune di Gargnano
Serata di Tango
Cesare Chiachiaretta, Bandoneon; Filippo Arlìa, Pianoforte
PROGRAMMA
Luis Enríquez BACALOV ( *1933): Il Postino
Carlos GARDEL (1890-1935): Por una cabeza
Astor PIAZZOLLA (1921-1992)
Ave Maria - Vuelvo al sur - Jeanne y Paul - Oblivion - Primavera Portena - Adios Nonino
Milonga del Angel - Tanguedia - Violentango
Falco pecchiaiolo ph Valerio Bollin
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Picchio rosso maggiore ph Giorgio Mutti
Picchio cenerino ph Giorgio Mutti
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Domenica 28 Settembre Centro Studi Toscolano
Via Religione 52 ore 20.30
B - Entrata libera-Eintritt frei-Free Entry; con il contributo del Comune di Gargnano
Recital
Ilaria Loatelli, Pianoforte
PROGRAMMA
Frederic CHOPIN (1810-1849): Polacca Fantasia op. 61
Robert SCHUMANN (1810-1856): Vogel als Prophet
Franz LISZT (1811-1886): Fantasia quasi sonata “Apres une lecture de Dante”
Maurice RAVEL (1832-1908): “Oiseaux tristes” da Miroirs
Igor STRAVINSKY (1882-1971): “L’oiseau de feu” del 1910
Centro Studi Visintini
100
Aquila reale ph Valerio Bollin
Allocco ph Giorgio Mutti
101
Isola del Garda
102
Isola del Garda
Isola del Garda, è uno scrigno che racchiude una serie di complesse vicende che rispecchiano la storia delle
genti che hanno abitato il lago. Accolse popoli antichi dai Romani ai longobardi come attestano le 130 lapidi
Gallico-Romane ivi trovate e donate al museo Romano di Brescia.
La prima menzione storica si trova in un decreto di Carlomanno dell’879 che documenta la donazione dell’isola
ai frati di San Zeno di Verona. Fu luogo di meditazione anche per S. Francesco, S. Antonio da Padova e S.
Bernardino da Siena. Fu quest’ultimo nel 1429 a dare nuovo impulso al vecchio monastero rinnovandolo ed
ampliandolo fino a diventare importante centro ecclesiastico. Seguì un periodo di decadenza fino al 1778
quando con Napoleone, con la Repubblica Cisalpina, acquisì il diritto sull’isola. In seguito, ormai del demanio
venne acquistata da diversi proprietari: Gian Battista Conter (1800), i fratelli Benedetti di Portese (1803),
Giovanni Fiorentini di Milano (1806) ed il Conte Luigi Lechi di Brescia (1817). Grazie a Luigi Lechi che
la famosa cantante Veronese Adelaide Malanotte (Verona 1785-Isola del Garda 1832), contemporanea di
Rossini per la quale il compositore scrisse importanti pagine di musica, venne a vivere sull’isola. Tra il 1880 e
il 1900 i nuovi proprietari, il Duca Gaetano de Ferrari di Genova e a sua moglie, l’Arciduchessa russa Maria
Annenkoff si dedicarono alla progettazione e alla realizzazione del parco. La villa in stile neogotico-veneziano
venne costruita tra il 1890 e il 1903, su progetto dell’architetto Luigi Rovelli. Le facciate del Palazzo sono
decorate da finestre ad arco acute e nell’angolo sud ovest si erge una torre coronata da merlature a ricamo in
pietra con decorazioni floreali in stile neogotico. Dopo la morte dell’Arciduchessa, l’isola passò in eredità alla
figlia Anna Maria, sposa del Principe Scipione Borghese di Roma. Nel 1927 alla morte del Principe l’Isola
passò in eredità alla figlia Livia, sposata con il Conte Alessandro Cavazza di Bologna mantenendola in ottimo
stato per lasciarla in eredità al figlio Camillo e alla famiglia che tutt’ora la abita.
Die Isola del Garda
Die Isola del Garda (Gardainsel) ist wie ein antiker Schrein, der eine ganze Anzahl Geschichten verschiedenster
Persönlichkeiten in sich trägt. Die gallisch-römischen Grabsteine bestätigen, dass die Insel schon in der
Römerzeit bewohnt war. Die Insel wurde unter Pater Francesco Licheto 1470 zu einem wichtigen geistlichen
Meditationszentrum,, der aus der adligen Familie Lechi von Brescia stammte. In den folgenden Jahren hatte sie
verschiedene Besitzer: Gian Battista Conter (1800), die Brüder Benedetti aus Portese (1803), Giovanni Fiorentini
aus Mailand (1806) und der Graf Luigi Lechi aus Brescia (1817). Luigi Lechi ließ wichtige Renovierungs- und
Bauarbeiten ausführen.In diese Zeit fällt auch er Aufenthalt der berühmten Sängerin Adelaide Malanotte, als gute
Freundin der Familie. Im Jahr 1860 wurde die Insel dem Baron Scotti zugeschlagen, der sie im Jahre 1870 dem
Herzog Gaetano de Ferrari aus Genua und seiner Frau, der russischen Erzherzogin Maria Annenkoff, verkaufte.
Sie widmeten sich der Planung und der Ausführung des Parks. Sie ließen fruchtbare Erde und exotische Pflanzen
auf die Insel bringen. Der Palast wurde mit Terrassen im italienischen Stil bereichert. Die Villa im neogotischvenezianischen Stil, die vom Architekten Luigi Rovelli geplant wurde, wurde zwischen 1890 und 1903 gebaut.
Nach dem Tod der Erzherzogin wurde die Insel von der Tochter Anna Maria geerbt, die später den Prinzen
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Scipione Borghese aus Rom heiratete. Als der Prinz im Jahre 1927 starb, wurde die Insel von der Tochter Livia
geerbt, die mit dem Grafen Alessandro Cavazza aus Bologna verheiratet war. Diese hielten die Insel in einem
sehr gutem Zustand und hinterließen sie dann ihrem Sohn Camillo, der sie wiederum seiner Frau Charlotte und
seinen sieben Kindern vererbte. Diese kümmern sich bis zum heutigen Tage mit Leidenschaft um den Park und
den Palast.en Kindern vererbte.
Isola del Garda (Garda Island)
Translation by Marijke Curtis
One can reach the Garda Island from Gardone and Barbarano. It could be considered like a box that contains
a train of events that mirror the history of the people who lived around the lake. It has welcomed people
from Roman times to the Lombards as shown by the 130 Gallic-Roman tablets that were unearthed and
subsequently donated to the Roman museum in Brescia. The island was first mentioned in a decree by
Charlemagne dated 879 in which it was given to the brotherhood of San Zeno of Verona. It was a place for
meditation and was used as such by St. Francis, St. Anthony of Padua and St. Bernard of Siena. The latter gave
it a new lease of life in 1429 when the old monastery was renovated and enlarged and became an important
ecclesiastical centre. It fell into decline until in 1778 Napoleon and the Cisalpina Republic acquired the right
to the island. After that, instead of belonging to the state, it belonged to a succession of different owners: Gian
Battista Conter (1800), the Benedetti brotherhood of Portese (1803), Giovanni Fiorentini of Milan (1806) and
Count Luigi Lechi of Brescia (1817). For many years a famous singer, Adelaide Malanotte, lived on the island
because of her friendship with the Lechi family. Between 1880 and 1900 the new owners, Duke Gaetano
de Ferrari of Genoa and his wife the Russian Archduchess Maria Annenkoff dedicated themselves to the
creation of a splendid park. The villa was built between 1890 and 1903 in neogothic-venetian style, designed
by the architect Luigi Rovelli. The facades have arched windows and on the south-west corner the tower has
stone battlements with flower decorations in the neogothic style. After the death of the Archduchess, the
island was inherited by her daughter Anna Maria, who was married to Prince Scipione Borghese of Rome.
The Prince died in 1927 and the island was then inherited by his daughter Livia, married to Count Alessandro
Cavazza of Bologna, who maintained the island in perfect condition and passed it on to her son Camillo and
his family who live there to this day.
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Nibbio bruno ph Valerio Bollin
Gallo Forcello ph Giorgio Mutti
PICCOLO
MUSEO
IN MEMORIAM
Aperto da Aprile-Ottobre
Dalle ore 17.00-20.00
GIOVANBATTISTA TERZI
105
Via Donatori di Sangue, 6
25084 VILLA DI GARGNANO
Tel. 0365.72620
Domenica 15 Giugno Isola del Garda
Barbarano ore 18.30
C - Prezzo speciale per soci di € 25, deve essere pagato in anticipo all’associazione Cultura
in Musica Limes e comprende il trasporto all’isola da Barbarano alle ore 18.30, visita guidata
all’isola, aperitivo prima del concerto. Non-soci pagano € 35 e si rivolgono direttamente
all’amministrazione dell’isola tel. 328.6126943 - 328.3849226 mail: info@isoladelgarda.com.
C - Für Mitglieder € 25, Bitte im voraus bezahlen. Inbegriffen ist der Transfer zur Insel ab
Porticciolo di Barbarano um 18.30 Uhr, die Besichtigung der Insel und ein Aperitif vor dem
Konzert. (Nicht-Mitglieder buchen zum Preis von € 35 direkt bei der Inselverwaltung unter
328.6126943 - 328.3849226 oder info@isoladelgarda.com).
C - concert on the Isola del Garda. Members are asked to transfer € 25 before the concert to the
bank account of Cultura in Musica Limes. This includes transport from the port of Barbarano
at 18.30, a guided tour of the island, and refreshments before the concert. Priority booking for
members.
(Non-members pay € 35 and book directly with the administration of the Island under
328.6126943 - 328.3849226 or info@isoladelgarda.com).
Airone cenerino ph Giorgio Mutti
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Trio Novalis
Carlo Levi Minzi, Pianoforte
Markus Berthold, Violino
Frieder Berthold Violoncello
PROGRAMMA
Clara & Robert
Clara WIECK-SCHUMANN (1819-1896)
Trio in sol minore op. 17
Allegro moderato - Scherzo: Tempo di Menuetto
Andante - Allegretto
Robert SCHUMANN (1810-1856)
“Es fliegen zwei Schwalben” aus Schwalben op. 79/21
“Wenn ich ein Vöglein wär” op. 43/1
Trio in sol minore op. 110
Bewegt, doch nicht zu rasch
Ziemlich langsam
Rasch
Kräftig, mit Humor
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Civetta nana ph Giorgio Mutti
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Al Pirata
Specialità Maccheroni del Pirata
Osteria con Pizzeria - Terrazza esterna - Locale climatizzato
PA.MO. Paoletti-Monselice e C. snc
Via Donatori di Sangue, 4 - 25084 Villa di Gargnano (BS) - Tel. 0365.71574
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110
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Villa Verde
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grande varietà di fiori freschi e piante e un
vasto assortimento di vasi e accesssori in
cotto.
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grosse Auswahl an hochwertigen Terracotta
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Hotel Bogliaco
Bogliaco
L’ Hotel Bogliaco nasce dalla ristrutturazione di una
Villa ottocentesca offre ad uso gratuito un parcheggio
e una spiaggia attrezzata, entrambi riservati ai soli
ospiti dell’Hotel.
Aperto a tutti è invece il ristorante nel giardino
dell’Hotel direttamente a lago o durante la stagione
fredda nelle sale affrescate interne.
Via C. Battisti, 4
25080 Bogliaco (BS)
Tel. 0365.71404
info@hotelbogliaco.it
www.hotelbogliaco.it
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Das Hotel Bogliaco ist eine antike Villa des 19. Jahrh.
mit allem modernen Komfort (Parkplatz nur für unsere
Gäste), direkt am See, mit eigenem Strand exklusiv für
unsere Gäste.
Das Restaurant mit Seeterasse ist das ganze Jahr
geöffnet und bietet kulinarische Spezialitäten der
Gardasee-Region.
Massimo Giuseppe Bianchi
Francesco Ferrarini
Emy Bernecoli
Ilaria Loatelli
Anna Loro
Camillo Lepido
Trio Novalis
Lars Grünwoldt
Anna Taddeo
Orchestra Haydn di Bolzano e Trento
Eduard Raventos Roca
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Margherita Franceschini
Filippo Arlia
Cesare Chiachiaretto
Orchestra Accento Junior
Elisabetta Sepe
Alexandru Tomescu
Eduard Kunz
Alexey Popov
Antonio Amenduni
Paola Leggeri
Corrado Orlando
Giacomo Dalla Libera
127
Alberto Mesirca
Un grazie di cuore va a tutti i nostri sostenitori e alle tante
persone che prestano il loro impegno gratuito e la loro
professionalità per l’Associazione Cultura in Musica Limes.
Besonderer Dank gilt allen unseren Freunden, Mitarbeitern
und
unseren Mitgliedern. Many thanks to all our friends and
supporters, Association Cultura in Musica Limes.
Collaborano; in Zusammenarbeit mit; in cooperation with:
Davide Ardigò, Marcella Andreoli, Mario Bardin, Riccardo
Bergonzi, Frieder Berthold, Markus Berthold, Maria Teresa
Cazzago Bettoni, Alberta Cavazza, Associazione Turistica
Gargnano, Consorzio Turistico Limone, Proloco Tignale,
Proloco Toscolano, Proloco Gargnano, Marijke Curtis,
Padre Bruno Ducoli, Flaviano Ferrari, Marzia Ferretti,
Mons. Eraldo Fracassi, Silvio Fava, Gabriele Galieni, Franco
Ghitti, Pierangelo Girardi, Didi Lanzini, Sergio Lecchini,
Don Giuseppe Mattanza, Don Roberto Baldassarri, Mario
Nisoli, Bianca e Livio Perotti, Roberto Pozzo, Piero e Silvana
Panciera, Carlo Rodella, Milena Rodella, Uta Rosebrock,
Gabriella e Gabriele Seresina, Paolo Savegnago, Valeria Told,
Cinzia Tonghini, Lino Ventimiglia, Fausto Vignolo, Daria e
Giovanna Visintini.
Direttore Artistico; Künstlerische Leitung; Artistic
Director: Frieder Berthold
Fotografie; Fotos; Images by: di Franco Ghitti, Pier Girardi,
Roberto Pozzo, Paolo Savegnago.
Fotografie uccelli; Fotos der Vögel; Birds’ images by:
Giorgio Mutti, Valerio Bollin, Emanuele Forlani, Franco
Ghitti e Paolo Castellini.
Graphic design: Plastic People.it
Ringraziamo per il sostegno; With the kind support of:
Comune di Gargnano, Comune di Limone s/G, Comune
di Tignale, Comune di Toscolano-Maderno, Marijke Curtis,
Annemarie Wagner, Dieter e Kristha Gerstmeier, Stefan e
Elisabeth Weber, Esa e Guido Dusi, Karin Mahl e Thomas
Baumgartner, Gnes Zerneri.
128
Via Statale 11 Maderno
Tel. 0365-540200