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Cinque giorni senza limiti e confini Italiano Quando sembrava che la caduta del Muro di Berlino ci avesse regalato la fine della storia e con essa il superamento di ogni confine, che le società dovessero essere sempre più aperte, quasi spalancate, siamo tornati a far rientrare tutto e tutti entro i propri limiti, a costruire barriere, muri e frontiere. Inneggiavamo alle libertà senza confini ma pensavamo alle libertà dentro ai confini. Così i confini continuano come non mai a determinare le nostre esistenze. Ma facciamo fatica a coglierne il potenziale creativo, che si esplica quando mettiamo in campo tutte le nostre energie per superarli, per conquistarci, rimettendoci in gioco, nuovi ambiti di libertà. Insomma, limiti e confini sono un formidabile motore, forse il più potente, della creatività. Ed è a questo modo di intendere l’idea di confini che abbiamo pensato allestendo il cartellone di Territori ’14. Un omaggio alla creatività di chi ha l’ardire di superare prima di tutto se stesso. Molti confini li ha certamente dovuti superare il pittore Antonio Ligabue, come a Territori ’14 ci racconta Mario Perrotta in due spettacoli («Un bès» e «Pitur»). Ma non meno carichi di significati e di emozioni sono i confini che si superano fra infanzia ed età adulta («Rauw» e «Thérèse e Isabelle»), fra percezione visiva e cecità («Sights»), fra mondo reale e sogno («Abîmes»). Per non parlare dei confini intesi in senso più tradizionale, quelli fra Stati, anche loro ben presenti a Territori ’14 («Con t(r)atto» e «Questa mamma a chi la do?»), o quelli fra generi musicali (Kuasar String Kuartet) e artistici («Dove d’arte ci si muove»). Ed è anche nel segno di un sempre più chiaro superamento dei confini fra generi artistici che si pone questa edizione di Territori. In particolare il rapporto fra arti sceniche e arti figurative è viepiù caratterizzato da osmosi anziché da nette barriere distintive. Ne fanno fede fra gli altri i lavori di Mario Perrotta, di Trickster-p, di Nando Snozzi e Claudio Taddei, della NoName Company, della Cie. Autonyme, di Opera Retablo, di David Ymbernon. Per un festival che si vuole crocevia di culture non ci poteva essere tema migliore che «Confini». A voi l’invito a seguire la programmazione di Territori ’14 per vivere in modo diverso la città di Bellinzona: cinque giorni senza limiti e confini. Gianfranco Helbling direttore Teatro Sociale Bellinzona Teatro Sociale Bellinzona cp 2706 - Piazza Governo 11 6500 Bellinzona info@teatrosociale.ch www.teatrosociale.ch Stampa i Deutsch Mit dem Fall der Mauer von Berlin schien es, dass nun eine Wende in der Geschichte gekommen sei, die Überwindung aller Schranken, dass die Gesellschaft immer offener werde, grenzenlos offen, und nun sind wir dazu zurückgekehrt, alles und jedes in seine eigenen Schranken zu verweisen, Barrieren zu bauen, Grenzmauern zu errichten. Wir gelobten Freiheit ohne Grenzen, aber wir dachten dabei an Freiheit innerhalb der Grenzen. So bestimmen Grenzen weiterhin unser Dasein. Aber es fällt uns schwer, das kreative Potential daraus zu schöpfen, welches sich entfaltet wenn wir versuchen, mit all unserer Kraft die Grenzen zu sprengen, um unser Ziel zu erlangen, um uns wieder ins Spiel zu bringen, neue Arten der Freiheit zu erfahren. Kurzum, Grenzen und Schranken sind ausgezeichnete, vielleicht die stärksten Triebfedern der Kreativität. In dieser Weise ist die Idee «Grenze» zu verstehen, welche zum Leitfaden für Territori '14 wurde. Eine Hommage an die Kreativität all jener, welche es wagen, zuallererst sich selber zu überwinden. Sehr viele Grenzen hat sicherlich der Kunstmaler Antonio Ligabue überwinden müssen, wie es uns Territori '14 in zwei Werken von Mario Perrotta («Un bès» und «Pitur») erzählt. Aber nicht weniger belastend was Bedeutung und Gefühle angeht ist die Grenze, welche es zu überwinden gilt beim Übergang von der Kindheit ins Erwachsenenalter wie uns in «Rauw» und «Thérèse et Isabelle» erzählt wird. Oder die Grenze zwischen visueller Wahrnehmung und Blindheit («Sights»), zwischen Wirklichkeit und Traum («Abîmes»). Um nicht von den Grenzen im traditionellen Sinn zu sprechen, zwischen den Staaten, die in Territori '14 auch gut vertreten sind durch «Con t(r)atto» und «Questa mamma a chi la do?», oder jenen zwischen Musikrichtungen (Kuasar String Kuartet) und Kunstformen («Dove d’arte ci si muove»). Und Territori '14 zeugt eben auch von der immer klarer werdenden Überschreitung der Grenzen zwischen verschiedenen künstlerischen Ausdrucksformen. Im Speziellen in der Beziehung zwischen szenischer und darstellender Kunst, deren Grenzen mehr und mehr verwischen wie in einer Osmose und sich nicht mehr von deutlichen Barrieren trennen lassen. Davon zeugen unter anderem die Werke von Mario Perrotta, von Trickster-p, von Nando Snozzi und Claudio Taddei, von der NoNameCompany, von der Cie. Autonyme, von Opera Retablo, und von David Ymbernon. Für ein Festival auf dem Schnittpunkt der Kulturen konnte es kein besseres Thema als «Grenzen» geben. An euch liegt es nun der Einladung von Territori '14 Folge zu leisten um die Stadt Bellinzona einmal in einer anderen Art und Weise zu erleben, in: fünf Tagen ohne Grenzen und Schranken. Gianfranco Helbling Leiter Teatro Sociale Bellinzona Biglietteria • Prevendita dal 18 giugno al 19 luglio: Centro Festival, c/o Bellinzona Turismo, Palazzo Municipale tel. 0041 (0)91 825 21 31 info@bellinzonaturismo.ch • lunedì - venerdì ore 9.00 - 18.30 sabato ore 9.00 - 14.00 (19 luglio: 9.00 - 18.30) domenica ore 10.00 - 14.00 La prevendita per ogni singolo spettacolo chiude un’ora prima dell’inizio dello spettacolo. I biglietti per gli spettacoli che si svolgono al Teatro Sociale e al Castello Montebello possono essere acquistati anche online al sito www.ticketcorner.ch o presso tutta la rete di punti vendita Ticketcorner (con sovrapprezzo). Cassa serale: sul luogo dello spettacolo, a partire da 30 minuti prima dell’inizio. Per tutti gli spettacoli: posti non numerati, una sola categoria di prezzo. Eccezione: per gli spettacoli al Teatro Sociale i posti sono numerati e sono disponibili in due categorie di prezzi. Sconto 50% su tutti gli spettacoli per: - titolari abbonamento Territori ½ prezzo - Amici del Teatro Sociale - studenti e apprendisti. L’abbonamento Territori ½ prezzo è in vendita a Fr. 30.– presso Bellinzona Turismo e al Centro Festival e dà diritto al 50% di sconto su ogni spettacolo. Esso è personale e non trasmissibile e garantisce un posto agli spettacoli soltanto con il biglietto per ogni singolo spettacolo. Biglietto omaggio per tutti gli spettacoli per giovani fino a 16 anni accompagnati da un adulto. Centro Festival i Il Centro Festival, situato nella corte interna di Palazzo Municipale, è il luogo d’incontro durante Territori per artisti, spettatori, organizzatori, media e altri addetti ai lavori. Questi i servizi offerti dal Centro Festival: - Ufficio prevendita e informazione per il pubblico; - Servizio bar e ristorazione; - Accoglienza per artisti e addetti ai lavori; - Rassegna stampa e altre informazioni sugli spettacoli; - Spazi d’incontro. Il Centro Festival ospita inoltre gli incontri degli artisti con il pubblico. Libreria del Festival (Taborelli): nelle immediate vicinanze del Centro Festival la Libreria Taborelli (via Camminata, sotto i portici di Palazzo Municipale) offre una selezione di libri inerenti gli artisti e i temi presenti negli spettacoli di Territori ’14. Bus navetta: un servizio di bus navetta è disponibile per portare il pubblico dal Teatro Sociale al Castello Montebello (in caso di cattivo tempo all’Aula Magna delle Scuole Nord). Esso è in funzione dalle ore 21.00 e poi al termine dello spettacolo delle 22.00 per il ritorno nel centro città. 3 Territori ’14 – il programma luglio 15 mar luglio 16 mer luglio 17 gio 4 Codice Pag. 10.00 – 22.00 17.30 18.30 20.00 22.00 Trickster-p Percorso urbano Sights Fr. 20.- A12 Opera Retablo Villa dei Cedri 3 I hate this jobgratis B115 Cie. Autonyme Villa dei Cedri 2 Con t(r)atto Fr. 10.- C116 Kabinet K Teatro Sociale Rauw Fr. 30.- / 20.- D13 Mario Perrotta - Teatro dell’Argine Castello Montebello Un bès - Antonio Ligabue Fr. 20.- E6 10.00 – 22.00 15.00, 16.30 e 18.30 17.15 17.30 18.30 20.00 22.00 Trickster-p Percorso urbano Sights Fr. 20.- A12 Girovago & Rondella Family Theatre Piazza Nosetto Manoviva Fr. 10.- F1 / F2 / F320 Kabinet K e Trickster-p Centro Festival Incontro pubblico gratis5 Opera Retablo Villa dei Cedri 3 I hate this jobgratis B215 Cie. Autonyme Villa dei Cedri 2 Con t(r)atto Fr. 10.- C216 Mario Perrotta - Teatro dell’Argine Teatro Sociale Pitur Fr. 30.- / 20.- G7 Ioana Butu Castello Montebello Questa mamma a chi la dò? Fr. 10.- H8 10.00 – 22.00 15.30, 18.00 e 22.00 16.30 17.15 18.15 19.45 21.00 22.00 Trickster-p Sights Girovago & Rondella Family Theatre Manoviva David Ymbernon Le case di La Tung La La Cie. Autonyme, Lorena Dozio e Opera Retablo Incontro pubblico NoName Company Abîmes Cie. Autonyme Con t(r)atto Circo El Grito Scratch & Stretch Nando Snozzi & Claudio Taddei Dove d’arte ci si muove spettacolo particolarmente adatto a famiglie con bambini e adolescenti; osservare al riguardo le indicazioni specifiche per ogni singolo spettacolo evento a tema Confini servizio di bus navetta gratuito dal Teatro Sociale al luogo dello spettacolo a partire da un’ora prima dall’inizio dello spettacolo e poi al termine dello stesso Percorso urbano Fr. 20.- A12 Piazza Nosetto Fr. 10.- F4 / F5 / F620 Oratorio nuovo Fr. 10.- I121 Centro Festival gratis5 Villa dei Cedri 1 Fr. 20.- L19 Villa dei Cedri 2 Fr. 10.- C316 Piazza del Sole gratis18 Castello Montebello Fr. 20.- M17 In caso di cattivo tempo tutti gli spettacoli hanno luogo regolarmente come da programma. Eccezioni: In caso di cattivo tempo lo spettacolo si svolge nell’Aula Magna delle Scuole Nord alla stessa ora; lo spostamento dello spettacolo non dà diritto al rimborso del biglietto In caso di cattivo tempo lo spettacolo è annullato In caso di cattivo tempo l’evento si svolge nella Sala Patriziale di Palazzo Municipale, presso il Centro Festival L'abbonamento Territori 1/2 prezzo è in vendita a fr. 30.– presso Bellinzona Turismo e al Centro Festival e dà diritto al 50% di sconto su ogni spettacolo. i Informazioni sullo spostamento o l’annullamento di eventi a partire dalle 14.00 del giorno dell’evento presso il Centro Festival o telefonando allo 0041 (0)91 825 21 31 Codice luglio 18 ven luglio 19 sa Pag. 10.00 – 22.00 16.30 17.15 18.15 20.00 21.45 21.45 e 23.00 Trickster-p Sights David Ymbernon Le case di La Tung La La Mario Perrotta e Nando Snozzi Incontro pubblico NoName Company Abîmes Valter Malosti - Teatro di Dioniso Thérèse et Isabelle Cie. Autonyme Con t(r)atto Lorena Dozio Alibi 10.00 – 22.00 11.00 13.30 15.00 17.00 18.15 20.00 21.00 22.30 Trickster-p Percorso urbano Sights Fr. 20.- A12 David Ymbernon Oratorio nuovo Le case di La Tung La La Fr. 10.- I321 Cie. Autonyme Villa dei Cedri 2 Con t(r)atto Fr. 10.- C516 Flavio Stroppini - Teatro Sociale Bellinzona Teatro di San Biagio Prossima fermata Bellinzona - Step III Fr. 6.- P23 Atelier Lefeuvre & André Castelgrande Entre Serre et Jardin gratis19 NoName Company Villa dei Cedri 1 Abîmes Fr. 20.- L39 Paolo Rossi Teatro Sociale Arlecchino - Saltimbanchi si muore! Fr. 30.- / 20.- Q11 Kuasar String Kuartet Centro Festival Concerto acustico gratis22 Thomas Guggia Centro Festival The Goodbye Partygratis Percorso urbano Fr. 20.- A12 Oratorio nuovo Fr. 10.- I221 Centro Festival gratis5 Villa dei Cedri 1 Fr. 20.- L29 Teatro Sociale Fr. 30.- / 20.- N10 Villa dei Cedri 2 Fr. 10.- C416 Teatro di San Biagio Fr. 10.- O1 / O214 Gli incontri di Territori ‘14 luglio Centro Festival 16 mer ore 17.15 Kabinet K e Trickster-p Cosa accomuna una compagnia di danza belga che porta in scena dei bambini e un gruppo ticinese che facendo progressivamente astrazione degli interpreti giunge a forme espressive sempre più epurate ed essenziali? La compagnia belga Kabinet K è a Territori con «Rauw» (pag. 13) grazie ad una carta bianca offerta ai ticinesi di Trickster-p. Che a loro volta sono a Territori ’14 con il percorso urbano «Sights» (pag. 12). Assieme, Kabinet K e Trickster-p stanno lavorando ad una coproduzione che debutterà nel 2016. Di questo progetto, di differenze e similitudini nel loro lavoro, di prospettive comuni fra due paesi non troppo diversi come Belgio e Svizzera parlano Joke Laureyns, regista e coreografa di Kabinet K, e Cristina Galbiati di Trickster-p. Modera l’incontro Gianfranco Helbling. durata 45 min. in italiano e francese • prezzi: gratis • • i luglio Centro Festival 17 gio ore 17.15 Nuova scena ticinese Nel secondo decennio del nuovo millennio si sta affermando sulla scena ticinese una serie di nuove realtà artistiche. Spesso slegate dai vincoli di una compagnia tradizionale, lavorano individualmente o in piccoli collettivi ma con la disponibilità ad ampie collaborazioni su progetti concreti. E ancora più spesso sono giovani donne a caratterizzare questa nuova scena ticinese, aperta, dinamica, interessata a superare i confini fra stili e discipline. Tre di queste realtà sono presenti a Territori ’14 con una performance: sono la Cie. Autonyme di Maika Bruni con «con t(r)atto» (pag. 16), Lorena Dozio con «Alibi» (pag. 14) e Opera Retablo di Ledwina Costantini con «I hate this job» (pag. 15). Di queste performance e del loro lavoro parlano nell’incontro animato dall’operatrice culturale Tiziana Conte. durata 45 min. in italiano • prezzi: gratis • • i luglio Centro Festival 18 ven ore 17.15 Il «Progetto Ligabue» di e con Mario Perrotta è uno dei piatti forti di Territori ‘14. «Un bès» (pag. 7), «Pitur» (pag. 8) e il workshop con lo stesso Perrotta (pag. 22) disegnano un itinerario ai confini fra teatro, pittura e follia inseguendo la figura di Antonio Ligabue dalle montagne svizzere alle rive emiliane del Po. E suscitando una serie di domande. Per esempio, come si coniugano teatro e pittura in scena? E fino a che punto la follia è creativa? Se ne parla in questo incontro che coinvolge lo stesso Perrotta, l’artista ticinese Nando Snozzi, pure lui presente a Territori ’14 con la performance pittorico-musicale «Dove d’arte ci si muove» (pag. 17), e Carole Haensler Huguet, curatrice del Museo di Villa dei Cedri di Bellinzona. L’incontro è animato da Gianfranco Helbling. Teatro, pittura e follia durata 45 min. in italiano • prezzi: gratis • i • 5 luglio Castello Montebello (in caso di cattivo tempo: Aula Magna Scuole Nord) 15 mar ore 22.00 Mario Perrotta - Teatro dell’Argine (Italia / Svizzera) Un bès - Antonio Ligabue teatro di narrazione durata 90 min. • in italiano • prezzi: Fr. 20.– • i • venerdì 18 luglio, ore 17.15, Centro Festival: incontro con Mario Perrotta e Nando Snozzi giovedì 17 e venerdì 18 luglio, dalle 10.00 alle 17.00: laboratorio con Mario Perrotta (informazioni a pag. 22) Primo di tre spettacoli sulla figura del pittore Antonio Ligabue, «Un bès» è valso a Mario Perrotta i prestigiosi Premio Ubu (miglior attore 2013) e Premio Hystrio-Twister (premio del pubblico). «Un bès» indaga il rapporto di Ligabue con i luoghi che segnarono la sua esistenza e la sua creazione artistica: la Svizzera, dove nacque e visse fino ai 18 anni; il territorio di Gualtieri, sulle rive del Po; le sponde reggiane e mantovane dello stesso fiume Po, dove produsse gran parte delle sue opere. È il racconto del conflitto a tre fra lo «svizzero» Antonio Ligabue, il suo paesaggio interiore e il paese di Gualtieri. Ma è soprattutto il racconto del rapporto di una comunità con lo «scemo del villaggio», da tutti temuto e tenuto a margine. È una visione «folle», che mette a rischio gli equilibri di chi osserva, costringendolo a porsi la classica domanda: chi è il pazzo? Una riflessione sulla solitudine dell’uomo Ligabue, sul suo stare al margine, anzi, oltre il confine. Sulla lacerazione di un’anima consapevole di essere un rifiuto della società e al contempo un artista. 6 Erste von insgesamt drei Aufführungen über den Maler Antonio Ligabue, «Un bès» hat seinem Autor und Interpreten Mario Perrotta 2013 den begehrten Preis Ubu als bester Schauspieler eingebracht. «Un bès» befasst sich mit der Beziehung zwischen Ligabue und den Orten, welche ihn und seine künstlerischen Arbeiten geprägt haben. Die Schweiz, wo er geboren wird und bis zu seinem 18. Lebensjahr lebt; das Dorf Gualtieri, wo er später wohnt; die Ufer des Po, wo er den Grossteil seiner Arbeiten produziert hat. Es ist die Erzählung des Dreieckskonflikts zwischen dem «Schweizer» Antonio Ligabue, seinem Innenleben und dem Gebiet von Gualtieri. Aber es ist auch die Geschichte der Beziehung zwischen einer Gemeinde und ihrem «Dorftrottel», von allen gefürchtet und als Aussenseiter betrachtet. Eine verrückte Vision, welche das Gleichgewicht ins Wanken bringt und die klassische Frage aufwirft: Wer ist der Verrückte? Ein Blick auf die Einsamkeit des Menschen Ligabue, seine Stellung am Rande der Gesellschaft, ja sogar ausserhalb der Gesellschaft. Ein Blick auf die Zerrissenheit einer Seele, die sich bewusst ist, von der Gesellschaft gemieden zu werden und sich gleichzeitig als Künstler versteht. Un bès - Antonio Ligabue di e con: Mario Perrotta collaborazione alla regia: Paola Roscioli collaborazione alla ricerca: Riccardo Paterlini produzione: Teatro dell’Argine in collaborazione con Teatro Sociale di Gualtieri, Comune di Gualtieri, Associazione Olinda, dueL, Festival internazionale di Arzo, 2013 www.progettoligabue.it www.marioperrotta.com «Progetto Ligabue - Arte, marginalità e follia» è un progetto realizzato nell’ambito di «Viavai - Contrabbando culturale Svizzera-Lombardia», un programma di scambi binazionali promosso dalla Fondazione svizzera per la cultura Pro Helvetia e realizzato in partenariato con i cantoni Ticino e Vallese, la città di Zurigo, la Fondazione Ernst Göhner e con il patrocinio degli Assessorati alla Cultura della Regione Lombardia e del Comune di Milano. www.viavai-cultura.net luglio 16 Teatro Sociale mer ore 20.00 Mario Perrotta - Teatro dell’Argine (Italia / Svizzera) Pitur teatro e danza durata 75 min. • in italiano (comprensibile senza conoscenze linguistiche specifiche) • prezzi: Fr. 30.– (I. e II. cat.) Fr. 20.– (III. e IV. cat.) • i • venerdì 18 luglio, ore 17.15, Centro Festival: incontro con Mario Perrotta e Nando Snozzi giovedì 17 e venerdì 18 luglio, dalle 10.00 alle 17.00: laboratorio con Mario Perrotta (informazioni a pag. 22) Pitur Come si «racconta» un colore? E tutti i colori che fanno un quadro? E le figure e le storie che lo animano? Come si restituisce la bellezza assoluta di certe opere di Antonio Ligabue? Secondo spettacolo del Progetto Ligabue, più danzato che parlato, «Pitur» vede in scena nove interpreti tra attori/ danzatori e musicisti per regalare voce, suono e fatica fisica al mondo interiore di Ligabue. Per trasformare in corpi danzanti e parlanti gli animali, i volti e i paesaggi del suo immaginario pittorico. Sullo sfondo l’Italia fra la seconda guerra mondiale e il boom economico, anni in cui esplodevano i maestri del neorealismo, i Modugno e i Celentano, mentre Ligabue dipingeva isolato in un bosco e intorno a lui si agitava un mondo contadino in bilico tra l’Ottocento e la Seicento da comprare a rate. Un focus sull’artista e il suo paesaggio interiore, alla ricerca di quel corto circuito che avvenne nella sua vita quando le linee verticali delle montagne svizzere vennero a contatto con le linee orizzontali delle pianure padane, generando nell’anima un contrasto esplosivo. Wie «erzählt» man eine Farbe? Und alle Farben, die zusammen ein Bild ergeben? Und die Gestalten und die Geschichten, die sie zum Leben erwecken? Wie beschreibt man die absolute Schönheit einiger Werke von Antonio Ligabue? Zweites Stück des «Progetto Ligabue», «Pitur» bringt neun Darsteller auf die Bühne, vom Schauspieler bis zum Tänzer und zum Musiker, um dem Innenleben von Ligabue Stimme, Klang und Körperlichkeit zu verleihen, um die Tänzer in Tiere, Gesichter und imaginäre Landschaften des Malers zu verwandeln. Auf dem Hintergrund eines Italien zwischen dem zweiten Weltkrieg und dem wirtschaftlichen Aufschwung, den Jahren, welche die Künstler des Neorealismus, die Modugno und die Celentano hervorbrachten, während Ligabue abgeschieden in einem Wald malte, umgeben von einer bäuerlichen Welt in der Schwebe zwischen 19. Jh und Konsumismus. Im Fokus steht der Künstler und sein Innenleben auf der Suche nach dem Schnittpunkt, der sich in seiner Biografie ergibt, wenn sich die vertikalen Linien der Schweizer Berge mit den horizontalen Linien der Ebene von Padanien berühren und in der Seele einen explosiven Kontrast bilden. di: Mario Perrotta con: Mario Perrotta, Micaela Casalboni, Paola Roscioli, Lorenzo Ansaloni, Alessandro Mor, Fanny Duret, Anaïs Nicolas, Marco Michel musiche registrate e live: Mario Arcari luci: Eva Bruno fonica: Carlo Corticelli produzione: Teatro dell’Argine in collaborazione con Teatro Sociale di Gualtieri, Comune di Gualtieri, Associazione Olinda, dueL, Festival internazionale di Arzo, 2014 www.progettoligabue.it www.marioperrotta.com «Progetto Ligabue - Arte, marginalità e follia» è un progetto realizzato nell’ambito di «Viavai - Contrabbando culturale Svizzera-Lombardia», un programma di scambi binazionali promosso dalla Fondazione svizzera per la cultura Pro Helvetia e realizzato in partenariato con i cantoni Ticino e Vallese, la città di Zurigo, la Fondazione Ernst Göhner e con il patrocinio degli Assessorati alla Cultura della Regione Lombardia e del Comune di Milano. www.viavai-cultura.net 7 luglio Castello Montebello (in caso di cattivo tempo: Aula Magna Scuole Nord) 16 mer ore 22.00 Ioana Butu (Romania) Questa mamma a chi la do? narrazione e canzone durata 60 min. • testi narrati in italiano, canti in lingua originale • prezzi: Fr. 10.– • • «Ninna nanna, ninna o... questa mamma, questi nonni, questo papà, a chi li do? Una volta eravate voi, le vostre donne soprattutto, a tenerli in casa. Adesso siamo noi, le badanti. Li curiamo in casa vostra, ci affezioniamo, li vegliamo la notte, cerchiamo di farli ridere di giorno, gli diamo da mangiare... Ma chi siamo noi? Questa sera, per un’ora, badate voi a noi e ve lo racconteremo...». Il racconto, scritto da Sara Rossi, giornalista ticinese, e interpretato da Ioana Butu, attrice, burattinaia e cantante romena, parla delle centinaia di badanti polacche, romene, ucraine, russe e moldave che vivono nelle case ticinesi dove un anziano non ce la fa più a stare da solo. Grazie a decine di storie raccolte tra le badanti nei caffè di Bellinzona, Locarno, Lugano, e persino in una stalla dove una signora polacca cura le bestie e un capraro malato, con le loro canzoni e i loro aneddoti, Ioana Butu ci porta in viaggio, da est a ovest, tra risate e qualche lacrima. Il lavoro è la prima tappa di un «work-in-progress» destinato a compiersi con la realizzazione di uno spettacolo. 8 «Ninna nanna, ninna o (Wiegenlied), diese Mama, diesen Opa, diesen Papa, wem überlassen wir sie? Die Erzählung von Sara Rossi, Tessiner Journalistin, und der Interpretin Joana Butu, Schauspielerin, Marionettenkünstlerin und Sängerin aus Rumänien, handelt von den Hunderten von polnischen, rumänischen ukrainischen, russischen und moldauischen Betreuerinnen, welche in Tessiner Haushalten die alten Menschen, die nicht mehr selbständig zurechtkommen, pflegen und betreuen. Dank vieler in den Café’s in Bellinzona, Locarno und Lugano und sogar in einem Stall wo eine polnische Frau die Tiere und den kranken Ziegenhirt pflegt, unter den Betreuerinnen erzählten Geschichten, ist dieses Stück entstanden. Sie erzählen Anekdoten und singen ihre Lieder. Iona Butu nimmt uns mit auf eine Reise, von Osten nach Westen, zwischen Lachen und Tränen. Diese Arbeit bildet die erste Etappe eines Work-in-Progress mit dem Ziel, eine Theateraufführung zu realisieren. Questa mamma a chi la do? con testi di: Sara Rossi selezione dei canti: Ioana Butu con: Ioana Butu (narrazione e canto), Daniele Dell’Agnola (fisarmonica) i luglio luglio luglio gio ore 18.15 ven ore 18.15 sa ore 18.15 17 18 19 Villa dei Cedri 1 NoName Company (Svizzera / Francia) Abîmes – 1. parte: L’identité teatro durata 75 min. • in francese • prezzi: Fr. 20.– (posti limitati, si raccomanda la prenotazione) • i • «Abîmes» è un ampio progetto costituito da una serie di brevi spettacoli. Territori ’14 ne ospita la prima di tre parti, intitolata «L’identité», uno spettacolo in sé coerente e compiuto con cui il gruppo attorno all’attrice e regista Audrey Cavelius ha vinto il concorso nazionale Premio Schweiz 2013 riservato alle compagnie emergenti. La seconda parte sarà pronta nella primavera del 2015. «Abîmes» parte dalla premessa che noi siamo gli artigiani dei nostri sogni: mettiamo in scena, in maniera più o meno cosciente, i nostri stati emotivi attraverso quelli che in psicanalisi si chiamano i rêve éveillé, i sogni ad occhi aperti. In una scenografia dove il pubblico può muoversi liberamente gli artisti della NoName Company costruiscono mondi, ambienti, immagini e scene di forte suggestione. All’incrocio fra arti sceniche, arti plastiche e musica, «Abîmes» è un’esperienza sensoriale che offre agli spettatori un grande spazio di proiezione del pensiero. Un universo reale e immaginato, individuale e collettivo, di rara forza e delicatezza, in cui perdersi per una benefica estasi. «Abîmes» ist ein umfassendes künstlerisches Projekt, welches sich aus einer Serie von kurzen Aufführungen zusammensetzt. Territori ’14 hat den ersten von drei Teilen mit dem Titel «L’identité» eingeladen. Ein in sich zusammenhängendes und abgeschlossenes Werk, mit welchem die Truppe um die Schauspielerin und Regisseurin Audrey Cavelius den nationalen Wettbewerb Premio Schweiz 2013 für junge Theatergruppen gewonnen hat. «Abîmes» geht von der Feststellung aus, dass wir die Regisseure unserer Träume sind: wir inszenieren mehr oder weniger bewusst unsere Gemütszustände dank den sogenannten Tagträumen, den Träumen mit offenen Augen. In einem Bühnenbild, in dem das Publikum sich frei bewegen kann, bilden die Künstler der NoName Company Welten, Atmosphären und Szenen von grosser Einbildungskraft. Zwischen Theater, bildender Kunst und Musik ist «Abîmes» eine Sinneserfahrung, die dem Zuschauer grossen Freiraum für die Projektion seiner Gedanken lässt. Ein zugleich wirkliches und der Vorstellungskraft entsprungenes Universum, individuell und kollektiv, von seltener Kraft und Zartheit, in welchem man sich für eine wohltuende Verzückung verlieren kann. Abîmes – 1. parte: L’identité Opus 1: Dispositions d’esprit Opus 2: Autoportraits di e con: Audrey Cavelius musiche dal vivo: Christophe Gonet tecnico di scena: Cédric Simon produzione: NoName Company, 2013 Con il sostegno del Percento Culturale Migros e della Fondazione Ernst Göhner 9 luglio 18 Teatro Sociale ven ore 20.00 Valter Malosti - Teatro di Dioniso (Italia) Thérèse et Isabelle i teatro durata 70 min. • in italiano • prezzi: Fr. 30.– (I. e II. cat.) Fr. 20.– (III. E IV. cat.) • Avvertenza: il testo dello spettacolo contiene parti in cui l'erotismo è descritto in maniera esplicita, se ne raccomanda la fruizione ad un pubblico sufficientemente maturo • • Nel maggio del 1954 Simone de Beauvoir presentò a Gallimard il manoscritto di un'opera intitolata «Ravages», cioè «Devastazioni». Era il primo vero romanzo della quarantasettenne Violette Leduc, amata da Cocteu e Genet. All' inizio del romanzo si trovava un lungo capitolo, poi censurato, sulla reciproca iniziazione sessuale di due ragazzine in un tetro collegio provinciale, una passione erotica deflagrante che dura lo spazio di pochi giorni, esaltati e crudeli. La storia di piacere tutto femminile di Leduc, smembrata e riscritta, ebbe una storia letteraria tormentata e mutila per quasi cinquant' anni, fino a quando cioè, nel 2000, Gallimard è tornato sui suoi passi tirando fuori la versione integrale di «Thérèse et Isabelle»: una storia cruda e senza reticenze come quelle di Genet. Thérèse non è nient’altro che il primo nome di battesimo di Violette Leduc, che con grande tenerezza poetica e uno stile visionario e febbrile traduce in parole, come un funambolo, l’erotismo. A darle voce una delle più straordinarie attrici italiane contemporanee, Isabella Ragonese, affiancata dalla giovane e talentuosa Roberta Lanave. 10 Im Mai 1954 hat Simone de Beauvoir Gallimard das Manuskript eines Werkes mit dem Titel «Ravages» (Verwüstungen) vorgestellt. Es ist der erste wirkliche Roman der 46 jährigen Violette Leduc, die von Cocteau und Genet verehrt wurde. In der Einleitung zum Roman stand ein langes Kapitel über die gegenseitige sexuelle Initiation zweier junger Mädchen in einem düsteren Provinzkollegium, welches zensuriert wurde. Eine verzehrende erotische Leidenschaft, die wenige Tage andauerte und ausschweifend und gemein war. Die Geschichte der ganz und gar weiblichen Lust von Leduc wurde zerstückelt und neugeschrieben und in der literarischen Geschichte von fast 50 Jahren verstümmelt und verändert, bis im Jahre 2000 Gallimard auf ihre ursprüngliche Passagen zurückging und die volle Version von «Thérèse et Isabelle» hervorbrachte: eine schmerzliche und nichts verschweigende Geschichte wie sie Genet schrieb. Thérèse ist der erste Taufname von Violette Leduc, welche die Erotik mit grossem poetischem Zartgefühl in schwärmerischem und erregendem Stil in Worte fasst, wie ein Seiltänzer. Körper und Sprache verleiht ihr die ausserordentliche italienische Schauspielerin Isabella Ragonese, eine der besten der jungen Generation. Thérèse et Isabelle - Studio liberamente tratto dal racconto di Violette Leduc adattamento e regia: Valter Malosti con: Isabella Ragonese e Roberta Lanave suono: G.u.p. Alcaro luci: Francesco Dell’Elba assistente alla regia: Elena Serra produzione: Teatro di Dioniso con il sostegno del Sistema Teatro Torino, 2014 luglio 19 Teatro Sociale sa ore 20.00 Paolo Rossi (Italia) Arlecchino – Saltimbanchi si muore! teatro durata 80 min. • in italiano • prezzi: Fr. 30.– (I. e II. cat.) Fr. 20.– (III. E IV. cat.) • i • Quando al Piccolo Teatro di via Rovello a Milano si alzò il sipario sulla prima rappresentazione di «Arlecchino servitore di due padroni» nel 1947, neanche lo stesso Giorgio Strehler avrebbe potuto immaginare che quello sarebbe diventato lo spettacolo italiano più visto nel mondo, l’immagine vivente della tradizione della Commedia dell’Arte, l’icona di una creatività che ancora oggi non manca di meravigliare il pubblico di ogni continente, abbattendo ogni volta tutte le barriere di lingua e di cultura. Paolo Rossi, più funambolico e lunare che mai, riparte da Arlecchino e si avvia lungo un nuovo percorso di creazione che lo costringerà ad abbandonare la sua maschera per rivivere nei panni di un «Arlecchino nevrotico e surreale in tono con il Terzo Millennio prossimo venturo» – proprio come l’aveva definito Giorgio Strehler – figura inquietante, meno vicina alle origini bergamasche e più a quella dei personaggi diabolici e farseschi della tradizione popolare francese. Territori è una delle tappe di questo percorso di creazione. Als im Piccolo Teatro an der via Rovello in Mailand der Vorhang sich für die erste Aufführung von «Arlecchino servitore di due padroni» im Jahre 1947 geöffnet hatte, hätte sich nicht mal der Regisseur Giorgio Strehler vorstellen können, dass dies das auf der Welt am meisten gesehene italienische Stück werden würde, das lebendige Zeugnis der Tradition der Commedia dell’Arte, die Ikone der Kreativität, welche noch heute das Publikum in jedem Kontinent begeistert, indem jedes Mal alle kulturellen und sprachlichen Grenzen gesprengt werden. Der berühmte und beliebte Schauspieler und Komiker Paolo Rossi bereitet eine Neufassung von Arlecchino vor. In der Suche nach Harlekin begibt er sich auf einen neuen kreativen Weg, welcher ihn zwingt, seine Maske abzulegen und sich als «neurotischen und surrealen im Zeichen des kommenden Dritten Jahrtausends» befindlichen Harlekin zu geben – wie es bereits Giorgio Strehler definiert hatte. So entsteht eine unheimliche, weniger dem aus Bergamo stammenden Original entsprechende Gestalt, aber mehr in der Art der teuflischen und grotesken Gestalten der französischen Volkstradition. Territori bildet eine Etappe auf diesem kreativen Weg auf der Suche nach einem neuen Harlekin. Arlecchino – Saltimbanchi si muore! di: Paolo Rossi con: Paolo Rossi e Emanuele Dell'Aquila produzione: Crt Milano/Fondazione, 2014 11 luglio Centro storico luglio luglio luglio luglio 15 16 17 18 19 mar mer gio ven sa ore ore ore ore ore 10.00-22.00 10.00-22.00 10.00-22.00 10.00-22.00 10.00-22.00 Trickster-p (Svizzera) Sights i percorso urbano con postazioni sonore a libera fruizione individuale • durata 120 min. (partenza entro le ore 20.00) • in italiano • prezzi: Fr. 20.– (per una o due persone) • si raccomandano scarpe comode e abiti adatti alle condizioni climatiche • non accessibile a persone con gravi difficoltà motorie • mercoledì 16 luglio, ore 17.15, Centro Festival: incontro con Cristina Galbiati e Joke Laureyns Una città, nove macchine parlanti, nove testimoni: persone cieche che raccontano cosa significa per loro «vedere». «Sights» è un progetto in continuo divenire, che si insinua negli spazi urbani e nella quotidianità delle persone che li abitano, per riflettere sulla centralità dell’occhio e sul primato dello sguardo. Qual è la possibile relazione con il mondo quando la vista è assente? Che ruolo hanno l’immaginazione e la memoria? Qual è il punto di intersezione o di rottura tra l’aspetto visivo e quello immaginifico? Muniti di una mappa, gli spettatori sono invitati a percorrere la città alla ricerca delle postazioni sonore; voci e parole dei testimoni, restituite dalle macchine parlanti, trasformano gli spazi pubblici in spazi intimi e personali, mentre la città diventa un luogo dove si cammina anche con l’immaginazione. Emerge così una mappatura di carattere sensoriale ed emozionale che invita lo spettatore a fare esperienza soggettiva di luoghi che l’intervento artistico arricchisce di nuovi significati. 12 Eine Stadt, neun Sprechmaschinen, neun Zeugen: Blinde Personen, die erzählen, was für sie «sehen» bedeutet. «Sights» ist ein Projekt in ständiger Entwicklung, welches in den öffentlichen Raum und in den Alltag der Bewohner vordringt, um über die zentrale Bedeutung des Auges und die Vormacht des Blickes nachzusinnen. Welche ist die mögliche Beziehung zur Welt wenn die Sicht abwesend ist? Welche Rolle spielen Vorstellungskraft und Gedächtnis? Welches ist der Schnittpunkt oder der Bruch zwischen Sicht und Vorstellungskraft? Ausgerüstet mit einem Stadtplan sind die Teilnehmer aufgefordert, einen Rundgang durch die Stadt auf der Suche nach den Klanginstallationen zu unternehmen; Stimmen und Wörter der Zeugen, welche von den Sprechmaschinen wiedergegeben werden, verwandeln den öffentlichen Raum in einen intimen und persönlichen Raum, während die Stadt ein Ort wird, welchen man auch mit der Vorstellungskraft durchschreiten kann. So entsteht eine Stadt mit sinnesorientiertem und gefühlsmässigem Charakter, welche den Betrachter auffordert, eine suggestive Erfahrung zu machen von den Orten, die durch den künstlerischen Eingriff eine neue bereichernde Bedeutung erlangen. Es wird empfohlen, bequeme Schuhe und den Wetterbedingungen angepasste Kleidung anzuziehen. Sights concetto e realizzazione: Cristina Galbiati e Ilija Luginbühl voci: Raffaella Agazzi, Dante Balbo, Corinne Bianchi, Luciana Di Giuseppe, Luigi Frizzo, Romana Marin, Elio Medici, Elena Meneghelli, Michelangelo Petrolo collaborazione artistica: Riccardo Fazi, Claudia Sorace (Muta Imago) design, mappe e concetto grafico: CCRZ supervisione all’editing: Lara Persia produzione: Trickster-p in coproduzione con Teatro Sociale Bellinzona, Area Turismo e Eventi - Città di Lugano, far° festival des arts vivants - Nyon, Auawirleben Zeitgenössisches Theatertreffen Bern, Theater Chur e TAK Theater Liechtenstein - Schaan, 2014 www. trickster-p.ch luglio 15 Teatro Sociale mar ore 20.00 Kabinet K (Belgio) Rauw danza durata 50 min. • senza parole • prezzi: Fr. 30.- (I. e II. cat.) Fr. 20.- (III. e IV. cat.) • adatto a bambini dagli 8 anni e per tutti • i • mercoledì 16 luglio, ore 17.15, Centro Festival: incontro con Joke Laureyns e Cristina Galbiati Carta bianca a Trickster-p Una banda di ragazzini si dondola sul filo. Sono dei piccoli funamboli? È prima di tutto un esercizio: stare in piedi, semplicemente. Ma l’esercizio è pericoloso, è il filo tagliente di una lama! Come stare in piedi e resistere alle avversità del mondo? Un mondo troppo grande per essere compreso, colto, abbracciato. Sono dei piccoli guerrieri? Eppure si mostrano sempre gioiosi. Davvero gioiosi? «Rauw» testimonia del loro indomabile slancio vitale, della loro speranza imperturbabile, dei loro magnifici sogni. «Rauw» è uno spettacolo di danza. Ah ecco, dei piccoli danzatori allora! «Rauw» racconta un po’ tutto questo: giocare, sognare, fare come se, a volte assieme, a volte soli. «Rauw» racconta com’è essere un bambino anche quando non è proprio possibile, racconta anche com’è crescere e farlo malgrado tutto, in circostanze difficili e a volte pericolose. «Rauw» significa «crudo», cioè crescere malgrado e contro tutto al motto «ciò che non ti spezza ti rende più forte». La musica dal vivo di Thomas Devos esalta il coraggio di questi piccoli combattenti. Piccoli eroi dei nostri giorni. Eine Gruppe von Jugendlichen balanciert auf dem Seil. Sind es kleine Seiltänzer? Es handelt sich vor allem um eine Übung: ganz einfach aufrecht stehen zu bleiben. Die Übung ist jedoch gefährlich, da es sich um die scharfe Seite einer Klinge handelt. Wie kann man aufrecht stehen bleiben und den Widerwärtigkeiten der Welt standhalten? Einer Welt, die zu gross ist um verstanden, angenommen und umarmt zu werden. Handelt es sich um kleine Kämpfer? Allem zum Trotz zeigen sie sich immer fröhlich. Wirklich fröhlich? «Rauw» erzählt von ihrer unbezwingbaren Lebensfreude, von ihrer unbeirrbaren Hoffnung, ihren wunderbaren Träumen. Bei «Rauw» handelt es sich um eine Tanzaufführung. Aha, also kleine Tänzer! «Rauw» erzählt etwa folgendes: Spielen, Träumen, machen wie wenn…, manchmal gemeinsam, manchmal allein. «Rauw» erzählt wie es ist ein Kind zu sein, auch wenn dies schwierig ist, erzählt davon wie es auch unter schwierigen und gefährlichen Umständen möglich ist, es zu schaffen und zu wachsen. «Rauw» heisst «roh», es gilt also zu wachsen, allem zum Trotz unter dem Motto «was dich nicht umbringt, macht dich stark». Die Musik wird live von Thomas Devos gespielt und erzählt vom Mut dieser kleinen Kämpfer, dieser kleinen Helden unserer Tage. Rauw regia e coreografia: Joke Laureyns e Kwint Manshoven con: Yolan Bosteels, Suza De Gryse, Renée Wagemans, Aagje Van Wesemael, Louisa Vermeire, Judith Ginvert, Anna Vrij, Kwint Manshoven, Kristina Neirynck musica live: Thomas Devos scenografia: Kris Van Oudenhove, Kwint Manshoven drammaturgia: Mieke Versyp luci e suono: Kris Van Oudenhove, Gerold Van Thieghem produzione: Kabinet K, con il sostegno di Vlaamse Gemeenschap, Provincie Oost-Vlaanderen, cc De Ploter, Les ballets C de la B, Takt Dommelhof, 2013 www.kabinetk.be 13 luglio 18 Teatro di San Biagio ven ore 21.45 e 23.00 Lorena Dozio (Svizzera / Francia) Alibi danza durata 30 min. • senza parole • prezzi: Fr. 10.– • i • giovedì 17 luglio, ore 17.15, Centro Festival: incontro con Lorena Dozio, Maika Bruni e Ledwina Costantini In «Alibi» Lorena Dozio, danzatrice e coreografa ticinese residente a Parigi, incorpora una partizione tracciata al suolo e ispirata al teorico della danza Rudolf von Laban. Attraverso il suo movimento, captato e decodificato dagli accelerometri di uno smartphone applicato al bacino, Dozio genera la musica composta e suonata live da Daniel Zea. Quello di Dozio è un corposensore che cerca e rivela nello spazio delle frequenze, dei cammini, avanzando come in un combattimento. Il passaggio dalla dimensione orizzontale alla dimensione verticale decompone l’immagine articolare del corpo. Appoggiandosi su dei volumi d’aria oscilla tra la sospensione e la caduta. Gli accelerometri controllano la sintesi sonora e la spazializzazione del suono nella sala, creando così una corrispondenza tra il movimento del bacino e la materia sonora che circonda il pubblico. La pièce è il tempo dato ad una creatura ibrida di ripercorrere il suo alibi, il suo altrove, un cammino scritto in un momento preciso, per incarnarlo nel qui e ora. «Alibi» è proposto a Territori ’14 in anteprima. 14 In «Alibi» verkörpert die in Paris wohnende Tessiner Tänzerin und Choreografin Lorena Dozio eine Tanzsequenz am Boden, welche von der Tanztheorie von Rudolf von Laban inspiriert ist. Durch die Bewegung, die von einem Bewegungsmesser eines an der Hüfte der Tänzerin angebrachten Smartphone aufgezeichnet und entschlüsselt wird, gestaltet Dozio die Musik, die von Daniel Zea komponiert und live gespielt wird. Der Körper von Dozio wird zu einem KörperSensor, welcher im Raum Frequenzen und Schritte sucht und aufdeckt wie in einem Zweikampf. Der Übergang von der horizontalen Dimension in die vertikale Dimension zerteilt das zergliederte Bild des Körpers. Auf Luftvolumen abgestützt schwebt er zwischen Suspension und Fall. Die Bewegungsmesser kontrollieren die Klangsynthese und die Ausbreitung des Tones im Saal. So wird ein Bezug zwischen der Bewegung der Hüfte und der Klangmaterie, die das Publikum einhüllt, hergestellt. Das Stück zeigt die einer hybriden Kreatur gegebenen Tempi, um ihr Alibi, ihr Anderswo, zu durchlaufen, ein Weg, der im Moment entsteht, um im Hier und Jetzt verkörpert zu werden. «Alibi» wird von Territori 14 als Vorpremiere gezeigt. Alibi anteprima - work in progress concezione, coreografia, interpretazione: Lorena Dozio design dispositivo, programmazione, composizione musicale: Daniel Zea creazione luci: Sévérine Rième costume e accessori: Lorena Dozio e Daniel Zea produzione: Association Bagacera / Crile, 2014 luglio luglio mar ore 17.30 mer ore 17.30 15 16 Villa dei Cedri 3 Opera Retablo (Svizzera) I hate this job - Studio 1 performance durata 30 min. • in italiano, francese, tedesco, inglese, con qualche parola in spagnolo e cinese (comprensibile senza conoscenze linguistiche specifiche) • prezzi: gratis, offerta libera (posti limitati, si raccomanda la prenotazione) • non accessibile a persone con gravi difficoltà motorie • i • giovedì 17 luglio, ore 17.15, Centro Festival: incontro con Ledwina Costantini, Maika Bruni e Lorena Dozio «I hate this job» s’iscrive nelle proposte fringe di Opera Retablo: lavori laterali, un po’ meno ufficiali, che permettono agli artisti coinvolti di confrontarsi con maggiore libertà alla creazione senza dover sottostare ai pressanti ritmi e dogmi della produzione. Un contesto agile e sperimentale, che lascia maggior spazio al gioco, alla ricerca e all’inghippo. La performance, liberamente ispirata al manifesto di Marina Abramovic «An artist’s life», è un breve intervento autoironico sulla figura dell’artista contemporaneo, un lavoro in continuo divenire che nasce da una proposta di partecipazione con una breve pièce alla quinta edizione di Performa Festival (5 ottobre 2014, La Fabbrica Losone). «I hate this job» viene presentata a Territori ‘14 in forma di primo studio. «I hate this job» gehört zu den Off-Produktionen von Opera Retablo: Diese Nebenarbeiten sind etwas weniger offiziell und erlauben es den Künstlern, sich in ihrer Kreativität freier auszudrücken ohne den Zwängen und Dogmen der Produktion unterstellt zu sein. Ein geschickter und experimenteller Kontext, welcher dem Spiel und dem Unvorhersehbaren Raum lässt. Die Performance, die frei inspiriert ist vom Manifest von Marina Abramovic «An artist’s life», ist eine kurze selbstironische Betrachtung der Figur des zeitgenössischen Künstlers, ein Werk, welches in ständiger Entwicklung ist und auf den Vorschlag hin entstand, ein kurzes Stück im Hinblick auf die 5. Ausgabe vom Performa Festival (5. Oktober 2014, La Fabbrica Losone) zu inszenieren. «I hate this job» wird anlässlich von Territori 14 in der Form einer ersten Studie aufgeführt. I hate this job - Studio 1 di: Ledwina Costantini e Camilla Parini con: Ledwina Costantini e la partecipazione di Camilla Parini produzione: Opera Retablo e Performa Festival, 2014 www.operaretablo.ch 15 luglio luglio luglio luglio luglio mar ore 18.30 mer ore 18.30 gio ore 19.45 ven ore 21.45 sa ore 13.30 15 16 17 18 19 Villa dei Cedri 2 Cie. Autonyme (Svizzera / Italia) con t(r)atto i installazione fotografica vivente durata 60 min. • in italiano • prezzi: Fr. 10.- (posti limitati, si raccomanda la prenotazione) • non accessibile a persone con gravi difficoltà motorie • • La mostra fotografica di Alberto Campi può essere visitata indipendentemente dalla performance ogni giorno durante il Festival dalle ore 15.00 alle ore 17.00. Ingresso libero. giovedì 17 luglio, ore 17.15, Centro Festival: incontro con Maika Bruni, Ledwina Costantini e Lorena Dozio «con t(r)atto» è un progetto artistico multidisciplinare che nasce dalle ricerche sul campo della geografa Cristina Del Biaggio e dal reportage fotografico «Beyond Evros Wall», che Alberto Campi ha realizzato in parallelo nel 2012. Campi e Del Biaggio hanno percorso la strada dei migranti da Istanbul a Patrasso passando per Atene, indagando la costruzione del muro eretto tra Grecia e Turchia per fermare i migranti che cercano di raggiungere l'Europa. Con «Beyond Evros Wall» Campi si è aggiudicato il primo premio per la categoria Reportage allo Swiss Photo Award. A partire dalle immagini, dagli scritti e dai suoni raccolti sul campo, gli attori e scenografi Stefano Beghi e Maika Bruni hanno dato vita ad una performance, «con t(r)atto». Durante lo spettacolo, il pubblico è accompagnato dai due attori in un viaggio attraverso l'esposizione fotografica. La recitazione in maschera e il gioco attorale-performativo interrogano e confrontano il pubblico sulla nozione di frontiera e sulle sue diverse sfaccettature. Così, «con t(r)atto» rende il vissuto dei migranti attraverso la frontiera greca-turca un soggetto universale, valido a tutte le latitudini. 16 «con t(r)atto» ist ein fachübergreifendes künstlerisches Projekt. Es besteht aus den Forschungsergebnissen der Geografin Cristina Del Biaggio und der Fotoreportage «Beyond Evros Wall», welche Alberto Campi im selben Jahr 2012 realisiert hat. Campi und Del Biaggio haben den Weg der Migranten von Istanbul über Athen nach Patras zurückgelegt und den Bau der Mauer zwischen Griechenland und der Türkei erkundet. Diese Mauer soll die Migranten zurückhalten, wenn sie versuchen, Europa zu erreichen. Mit «Beyond Evros Wall» hat Campi den ersten Preis in der Kategorie Reportagen am Swiss Foto Award gewonnen. Ausgehend von den Materialien, die auf dem Feld von Del Biaggio und Campi gesammelt wurden, haben Stefano Beghi und Maika Bruni das Ganze zur lebendigen Performance «con t(r)atto» gestaltet. Das Publikum wird von zwei Schauspielern auf eine Reise durch eine Fotoausstellung begleitet. Die Performance hinterfragt und konfrontiert das Publikum mit dem Begriff «Grenze» und mit den verschiedenen Facetten davon. Auf diese Weise wird die Erfahrung der Migranten über die türkisch-griechische Grenze zu einem universellen Erlebnis - es erlangt Allgemeingültigkeit. con t(r)atto un progetto di: Stefano Beghi, Maika Bruni, Alberto Campi e Cristina Del Biaggio drammaturgia: Maika Bruni e Cristina Del Biaggio regia teatrale e recitazione: Stefano Beghi e Maika Bruni foto e video: Alberto Campi costruzione scenografica: CSIA Lugano maschera: Officina maschera teatro I’Sgorbi produzione: Cie. Autonyme (Losanna) in collaborazione con Karakorum Teatro (Italia), 2014 www.autonyme.ch Con il sostegno di Amnesty International luglio Castello Montebello (in caso di cattivo tempo: Aula Magna Scuole Nord) 17 gio ore 22.00 Nando Snozzi & Claudio Taddei (Svizzera / Uruguay) Dove d’arte ci si muove performance pittorica e musicale durata 60 min. • in italiano (comprensibile senza conoscenze linguistiche specifiche) • prezzi: Fr. 20.– • i • venerdì 18 luglio, ore 17.15, Centro Festival: incontro con Nando Snozzi e Mario Perrotta Nando Snozzi è l’artista di Bellinzona spesso associato all’art brut che ama le performance e nelle sue tele racconta il mostruoso della contemporaneità. Claudio Taddei è il cantautore uruguayano di origine ticinese che, lasciati i successi dell’America Latina, ha ritrovato la terra dei suoi avi e ha scoperto il piacere della pittura. Ora si incontrano per una performance musicale e pittorica pensata apposta per Territori ’14 come ideale complemento al Progetto Ligabue. Snozzi & Taddei al pubblico di Territori promettono soltanto «un’azione scenica in un tempo, con musica, pittura e testi… una sincronia di segni, suoni e parole dentro territori dichiarati e appartenenti all’arte». Tutto il resto è sorpresa. Quel che è certo è che nella suggestiva cornice notturna di Montebello porteranno anche il loro impegno civile: «Siamo ladri di idee e di immagini, di parole e di sogni. Recitiamo il diritto di praticare la creatività come decalogo di vita e di gioia, di grido e di dolore, di protesta e come atto di disobbedienza civile…». Nando Snozzi ist der Bellinzoneser Künstler, der oft in der Art Brut angesiedelt wird. Er liebt die Performance und hält in seinen Bildern den Schrecken der heutigen Zeit fest. Claudio Taddei ist der urugayanische Liedermacher mit Tessiner Wurzeln, welcher die Erfolge in Lateinamerika hinter sich lässt und ins Land seiner Vorfahren kommt und die Freude an der Malerei entdeckt. Jetzt begegnen sich die Beiden für eine musikalische und zeichnerische Performance, welche eigens für Territori 14 entwickelt wurde, um eine ideale Ergänzung zum Projekt Ligabue darzustellen. Snozzi und Taddei versprechen dem Publikum nur eine Inszenierung des Moments mit Musik, Malerei und Text… Eine Synchronie von Zeichen, Tönen und Worten in begrenztem, der Kunst gewidmeten Raum. Der ganze Rest ist Ueberraschung. Sicher ist, dass der stimmungsvolle nächtliche Rahmen der Burg Montebello auch zum Gelingen ihres Anliegens beiträgt: «Wir sind Diebe von Ideen und Eindrücken, von Worten und Träumen. Wir beanspruchen das Recht auf Kreativität, unsere Sicht des Lebens und der Freude, des Schreis und des Schmerzes, des Protests als Akt zivilen Ungehorsams kundzutun». Dove d’arte ci si muove (Clandestini sul palco rosso) di e con: Nando Snozzi e Claudio Taddei produzione: Atelier Attila, 2014 www.nandosnozzi.ch www.claudiotaddei.com 17 luglio 17 Piazza del Sole gio ore 21.00 Circo El Grito (Italia / Belgio) Scratch & Stretch circo contemporaneo durata 40 min. • in italiano (comprensibile senza conoscenze linguistiche specifiche) • prezzi: gratis • adatto a tutte le età • • Un viaggio sorprendentemente originale, un’esperienza sensoriale dove perdersi in un componimento sinfonico di acrobazie, giocolerie e musiche toccanti. Uno spettacolo sensibile e poetico, dove l’incontro tra circo, musica e teatro dà vita ad una tenera esplosione di energia che toccherà l’anima di ogni spettatore. Spettacolo d’esordio della compagnia, «Scratch & Stretch» ha ottenuto un grande successo in tutta Europa. Esso è nato a Bruxelles per essere rappresentato in strada ed è proprio in questa versione originale, semplice e pura, che lo ritroviamo a Bellinzona. Uno spettacolo travolgente anche grazie alla simpatia dei due interpreti… e alla musica di Raffaella Carrà! El Grito è una delle giovani realtà europee più interessanti nell’ambito del nouveau cirque. Esso è costituito da un piccolo gruppo di persone che condividono filosofia, poetica e obiettivi in un unico progetto di lavoro e di vita. Dal 2011 dispongono di uno splendido chapiteau all’interno del quale in tre anni hanno replicato più di 320 spettacoli di circo contemporaneo ed accolto più di 50 mila spettatori. 18 Eine originelle Reise voller Überraschungen, eine Sinneserfahrung, ein Eintauchen in eine symphonische Komposition zwischen Akrobatik, Jongleurkunst und berührender Musik. Eine feinfühlende und poetische Aufführung, eine Begegnung zwischen Zirkus, Musik und Theater, eine zarte und doch kraftvolle Explosion, welche die Seele jedes Zuschauers berühren wird. Die Debüt-Aufführung des Zirkus El Grito hat in ganz Europa einen grossen Erfolg erzielt. Das Stück ist in Brüssel als Strassentheater entstanden und eben in dieser Originalversion, einfach und rein, kommt es nach Bellinzona. Ein mitreissendes Stück, gerade auch wegen der Sympathie der beiden Darsteller… und der Musik von Raffaella Carrà! El Grito zählt zu einer der interessantesten jungen europäischen Truppen in der Richtung des Nouveau Cirque, bestehend aus einer kleinen Gruppe von Menschen, welche Philosophie, Poesie, Arbeits- und Lebensprojekt vereinen. Seit 2011 verfügen sie über ein Zirkuszelt, in welchem sie innert drei Jahren mehr als 320 zeitgenössische Zirkusaufführungen gezeigt haben mit mehr als 50‘000 Zuschauern. Scratch and Stretch di e con: Fabiana Ruiz Diaz e Giacomo Costantini occhio esterno: Micheline Vandepoel ricerca acrobatica: Catherine Magis produzione: Circo El Grito con il sostegno di Espace Catastrophe, 2008 circoelgrito.it i luglio 19 Castelgrande sa ore 17.00 Atelier Lefeuvre & André (Francia) Entre Serre et Jardin circo contemporaneo durata 50 min. • senza parole • prezzi: gratis • adatto a bambini dai 6 anni e per tutti • i • Con Jean-Paul Lefeuvre e Didier André Territori ’14 ospita due protagonisti della storia del nouveau cirque. Diplomatisi nel 1989 al termine del primo corso del neonato Centre National des Arts du Cirque di Châlons-enChampagne, il rinomato CNAC, fondarono con alcuni compagni il Cirque O, che nei primi anni ’90 fece furore nei festival di mezza Europa con clown punk e acrobate dark. Separatisi per alcuni anni, i due si ritrovarono all’inizio del nuovo millennio per proseguire in coppia il loro percorso. I due protagonisti di «Entre Serre et Jardin» sono opposti in tutto: aspetto, carattere, obiettivi. Uno è un disorganizzato iperattivo, l’altro un intelligente pigro. Uno schiaccia l’erba, l’altro ne raddrizza i fili. Cinici e disillusi, vivono all’aperto, nei prati, per un originalissimo ritorno alla terra. Usano gli attrezzi agricoli, ma per tutt’altri fini. Ecco la loro poesia, il loro circo: una cultura dell’assurdo in piena natura, una derisione selvaggia in stivali di gomma. Uno spettacolo che ha come unico sollievo il loro fugace raccolto: il sorriso del pubblico. Mit Jean-Paul Lefeuvre und Didier André hat Territori '14 zwei namhafte Vertreter des Nouveau Cirque nach Bellinzona eingeladen. Zusammen erwarben sie das Diplom am Ende des ersten Studienganges des neugegründeten Centre National des Arts du Cirque von Châlons-en-Champagne, das berühmte CNAC. Mit einigen Mitschülern gründeten sie kurz danach den Cirque O, der in den frühen '90er Jahren an den Festivals in halb Europa mit Punk-Clowns und Dark-Akrobatinnen für Furore sorgte. Für einige Jahre getrennt, haben sich die beiden Künstler anfangs des neuen Jahrhunderts wieder gefunden um zu zweit ihren Weg weiterzugehen. Die zwei Figuren von «Entre Serre et Jardin» sind in allen Beziehungen sehr unterschiedlich: Aussehen, Charakter, Zielsetzungen. Einer ist ein unorganisierter überaktiver Mensch, der andere ein intelligenter Faulpelz. Einer zerdrückt das Gras, der andere richtet es Halm für Halm auf. Zynisch und unbestechlich wie sie sind, leben sie im Freien, in den Feldern, eine sehr originelle Art der Rückkehr zur Natur. Sie gebrauchen die Werkzeuge des ländlichen Lebens, aber zu ganz anderen Zwecken. Das ist ihre Poesie, ihr Zirkus, eine Kultur des Absurden in freier Natur, ein wildes Belachen in Gummistiefeln. Die vergängliche Belohnung für ihre Bemühungen: Das befreiende Lachen des Publikums. Entre Serre et Jardin di e con: Jean-Paul Lefeuvre e Didier André produzione: Atelier Lefeuvre & André e Par les chemins, 2009 www.lefeuvre-andre.com 19 luglio luglio mer ore 15.00 ore 16.30 ore 18.30 gio ore 15.30 ore 18.00 ore 22.00 16 17 Piazza Nosetto Girovago & Rondella Family Theatre (Italia) Manoviva teatro di mani durata 30 min. • senza parole • prezzi: Fr. 10.– • adatto a bambini dai 4 anni e per tutti • • Mezz’ora d’incanto sul Teatrobus, un vecchio bus di linea di Spoleto trasformato in un piccolo ed elegante teatro da 35 posti. Ce la offre la Girovago & Rondella Family Theatre che, fondata nel 1987, è ormai una delle poche famiglie d’arte rimaste in Italia. Con «Manoviva» essa si è già esibita in 25 Paesi europei. In questo spettacolo Girovago & Rondella utilizzano le mani per creare i burattini: sul dito medio inseriscono la testa, l’indice e l’anulare rappresentano le braccia, mentre pollice e mignolo fanno da gambe. Due mani, una coppia di strani, minuscoli esseri in carne ed ossa che si muovono con destrezza in una piccolissima pista da circo, esibendosi in numeri di giocoleria e acrobatica, accompagnati da musica dal vivo, chitarra e percussioni. Lui non è solo giocoliere, ma anche one man band e mangiafuoco, lei funambola e acrobata ma anche tenera innamorata. Le luci della ribalta si accendono e tutti si trovano immersi in un fantastico mondo in miniatura dove tutto è possibile e reale… Un mondo piccolo, dove di grande c’è solo la fantasia, smisurata. 20 Lassen Sie sich im Theaterbus für eine halbe Stunde verzaubern. Ein alter Linienbus aus Spoleto wurde in ein kleines und elegantes Theater mit 35 Sitzplätzen umgewandelt. Dies bietet uns das Girovago & Rondella Family Theatre: 1987 gegründet, zählt diese Gruppe heute zu den wenigen in Italien übrig gebliebenen Künstlerfamilien. Mit «Manoviva» hat sie bereits 25 Länder bereist. In dieser Aufführung von Girovago & Rondella werden die Hände zu Marionetten: auf den Mittefinger wird ein Kopf aufgesteckt, Zeig- und Ringfinger werden zu Armen, während der Daumen und der kleine Finger die Beine darstellen. Zwei Hände, ein eigenartiges Paar, kleine Wesen in Fleisch und Blut, die sich in einem Kleinstzirkus geschickt bewegen. Sie vollführen Jongleur- und Akrobatiknummern, begleitet von Livemusik, Gitarre und Schlagzeug. Er ist nicht nur Jongleur, sondern Einmannband und Feuerschlucker, sie ist nicht nur Seiltänzerin und Akrobatin, sondern auch zärtliche Verliebte. Die Lichter der Bühne gehen an und man fühlt sich versetzt in eine fantastische Miniaturwelt wo alles möglich ist und wirklich wird. Eine kleine Welt, wo die Fantasie ganz Gross geschrieben wird. Manoviva di: Marco Grignani burattinai: Marco Grignani e Federica Lacomba luci e suono: Tommaso Grignani produzione: Girovago e Rondella www.girovagoerondella.com i luglio luglio luglio gio ore 16.30 ven ore 16.30 sa ore 11.00 17 18 19 Oratorio nuovo, via Magoria David Ymbernon (Spagna) Le case di La Tung La La teatro d’oggetti durata 40 min. • senza parole • prezzi: Fr. 10.– • adatto a bambini dai 5 anni e per tutti • i • Un invito a perdersi nella meraviglia, nell’incanto, nell’innocenza. Con il progetto «Le case di La Tung La La» l’artista catalano David Ymbernon prosegue la sua indagine al confine fra arti sceniche e figurative, coinvolgendo come sempre tutta la sua famiglia. Questo progetto giunge a Bellinzona dopo essere stato sviluppato in un periplo attraverso sedici metropoli europee, di volta in volta ospite in casa di una famiglia del posto. Il mondo di David Ymbernon, cromaticamente dominato da un immancabile arancione, vive dell’intrinseca poesia di materiali e oggetti. David, la moglie Elisabet e i figli Dadà e Daida creano un microcosmo di situazioni suggestive ed oniriche per sedurre lo spettatore e condurlo nelle terre della fantasia e della magia, nel massimo di suggestione e di astrazione possibile. Ogni oggetto portato in scena perde il suo significato diretto per assumere l’illusione di essere unico, come un uovo alato che passa volando o un camioncino telecomandato su cui atterra un pianoforte. Un prezioso momento di tenerezza per grandi e piccoli. Eine Einladung, sich im Staunen, dem Zauber, der Unschuld zu verlieren. Mit dem Projekt «Die Häuser von La Tung La La» führt der katalanische Künstler David Ymbernon seine Suche nach der Grenze zwischen szenische und bildende Künste weiter. Wie immer wird seine ganze Familie miteinbezogen. Dieses Projekt kommt nach Bellinzona nachdem es auf seinem Weg durch sechzehn europäische Metropolen entstanden ist, von Mal zu Mal als Gäste im Hause einer Familie an Ort. Die Welt von David Ymbernon, farblich bestimmt von einem nie fehlenden Orange, lebt vom poetischen Wesen von Materialien und Gegenständen. David, seine Frau Elisabeth und die Kinder Dadà und Daida bilden einen Mikrokosmos von suggestiven und traumähnlichen Situationen um den Zuschauer zu fesseln und ihn in eine Welt der Fantasie und der Magie zu entführen, zur maximal möglichen Suggestion und Abstraktion. Jeder mitgebrachte Gegenstand verliert seine eigentliche Bedeutung um die Illusion zu erwecken, etwas Einzigartiges zu sein, wie ein geflügeltes Ei, welches vorbeifliegt, oder ein ferngesteuerter Lastwagen auf welchem ein Klavier landet. Ein kostbarer Moment voller Zärtlichkeit für Grosse und Kleine. Le case di La Tung La La creato e diretto da: David Ymbernon musiche di: Xavi Lloses con: Elisabet Augé, Xavi Lloses, Dadà Ymbernon, Daida Ymbernon e David Ymbernon produzione: David Ymbernon, 2013 www.davidymbernon.com 21 luglio luglio gio ore 10.00-17.00 ven ore 10.00-17.00 17 18 Villa dei Cedri 3 Laboratorio con Mario Perrotta In occasione di Territori ’14 l’attore e regista Mario Perrotta, presente al Festival con «Un bès» e «Pitur» (cfr. pag. 6 e 7), tiene un seminario intensivo di due giorni dal 17 al 18 luglio rivolto ad appassionati di teatro e di danza non professionisti. Il laboratorio è parte integrante del «Progetto Ligabue. Arte, marginalità e follia», un percorso artistico triennale che indaga i temi della diversità, dell’emarginazione e della creatività attraverso la figura del pittore Antonio Ligabue. Il seminario intende riunire appassionati di discipline diverse interessati ad approfondire i temi del progetto, favorendo sinergie creative. Ricorrendo ad un metodo creativo basato sull’improvvisazione, si lavorerà con il corpo, la voce e le intenzioni, allo sviluppo di una possibile drammaturgia. Tra i partecipanti potranno essere scelti degli interpreti da coinvolgere nel gruppo che realizzerà il terzo e ultimo movimento del Progetto: l’occupazione artistica del confine fra Svizzera e Italia e di Gualtieri, in programma a fine aprile 2015. Im Rahmen von Territori `14 zeigt Mario Perrotta die beiden Stücke «Un bès» und «Pitur» (siehe Seite 6 und 7) und führt ein Intensiv-Seminar von zwei Tagen, vom 17. bis 18. Juli durch, welches sich an theaterund tanzbegeisterte Laien richtet. Der Workshop ist integrierender Bestandteil des «Projekts Ligabue. Kunst, Aussenseitertum und Verrücktheit», eine dreijährige künstlerische Auseinandersetzung zum Thema Anderssein, Ausgrenzung und Kreativität im Hinblick auf den Künstler Antonio Ligabue. Das Seminar setzt sich zum Ziel, kunstbegeisterte verschiedener Ausdrucksformen mit dem Thema des Konzepts vertraut zu machen um kreative Synergien zu fördern. Unter Beizug einer kreativen Methode, die auf der Improvisation beruht, wird mit dem Körper und der Stimme geprobt mit der Absicht, eine mögliche Dramaturgie zu entwickeln. Unter den Teilnehmern könnten Interpreten für die Truppe, welche den dritten und letzten Schritt des Projekts realisieren werden, ausgesucht werden: Die künstlerische Besetzung der Grenze zwischen Schweiz und Italien und von Gualtieri, Ende April 2015 im Programm. Workshop teatrale con Mario Perrotta durata 2 giorni, 6 ore al giorno (10.00 - 13.00 e 14.00 - 17.00) • in italiano • partecipanti: massimo 20, non professionisti iscrizione obbligatoria entro l’11 luglio, tel. 0041 (0)91 825 21 31, info@bellinzonaturismo.ch • prezzi: Fr. 100.–; studenti e apprendisti Fr. 60.– da pagare entro l'11 luglio • La quota d’iscrizione comprende l’abbonamento metà prezzo per tutti gli spettacoli di Territori ’14. • i • venerdì 18 luglio, ore 17.15, Centro festival: incontro con Mario Perrotta e Nando Snozzi luglio 19 Centro Festival sa ore 21.00 Kuasar String Kuartet (Italia) Concerto acustico L’incontro da cui è nato il Kuasar String Kuartet è avvenuto nel 2004. Dopo anni d’intenso lavoro in quartetti d’archi come Arkè e String Island, ed altre innumerevoli importanti esperienze professionali, una grande affinità nel modo di sentire ed interpretare la musica ha portato questi quattro musicisti su un cammino comune: viaggiare all’interno di generi musicali differenti senza pregiudizi cercando di fare risaltare le qualità presenti in ogni forma di espressione musicale. Il Kuasar String Kuartet si muove in un ambito molto vasto di generi musicali comprendente il jazz, l’avanguardia, il cross-over, il pop, il rock e l’etnica, con una particolare attenzione alla musica cubana e latina. 22 Die Begegnung, bei welcher das Kuasar String Kuartet zustandekam, hat im Jahre 2004 stattgefunden. Nach vielen Jahren intensiver Arbeit in Streichquartetten wie Arkè und String Island, und nach anderen unzähligen wichtigen Berufserfahrungen, hat sich eine grosse Affinität in der Art des Musikempfindens und der Interpretation ergeben welche die vier Musiker zu einem gemeinsamen Weg zusammengeschweisst hat: Sich ohne Vorurteile auf verschiedene Musikarten einlassen, um die vorgegebene Ausdrucksart jeder Musikgattung zur Geltung zu bringen. Das Kuasar String Kuartet verfügt über ein breites musikalisches Repertoir, das Jazz, Avantgard, Cross-over, Pop, Rock und etnische Musik beinhaltet mit einem besonderen Schwergewicht auf Kuba- und Latinomusik. musica classica, jazz e rock • durata 60 min. • prezzi: gratis • Kuasar String Kuartet con: Luca Campioni (violino), Ruben Chaviano (violino), Simone Rossetti Bazzaro (viola) e Enrico Guerzoni (cello) www.kuasarstringkuartet.com i luglio 19 Teatro di San Biagio sa ore 15.00 Flavio Stroppini / Teatro Sociale Bellinzona (Svizzera) Prossima fermata Bellinzona – Step III Due anni di raccolta materiale. Leggere libri, frequentare archivi, incuriosirsi per aneddoti, incontrare persone e storie. Storie che hanno riempito vagoni, fogli e altri archivi. Arriva il momento in cui bisogna tradurre tutto. Un secolo e più di storia diventa un testo. Parole, una dopo l'altra. Movimenti, musiche, immagini. Realtà e poesia. Due anni a sintonizzarsi su tutte le frequenze della storia della Ferrovia. Ora bisogna allestire lo spettacolo documentario «Prossima fermata Bellinzona». Ora attori, musicisti, comparse, scenografi, costumisti, tecnici e registi iniziano il loro lavoro. Abbiamo pensato a una «consegna del copione pubblica» agli attori. Perché la storia è di tutti, perché tutti possano intravedere quel momento in cui ci si avvia e possano salutarci prima del viaggio che porterà al palco del Teatro Sociale nel gennaio del prossimo anno. Dice l’Archivista: «No... nessuna macchina, parliamo di uomini qua. Carne e ossa. Ossa come binari e carne come vagoni, la testa una locomotiva e l'elettricità - o il vapore - la nostra anima. Questo è. Altro che macchine (...)». Zwei Jahre für das Zusammentragen des Materials. Bücher lesen, Archive durchstöbern, Anekdoten sammeln, Menschen und Geschichten begegnen. Geschichten, die ganze Wagenladungen gefüllt haben, ganze Bögen und noch mehr Archive. Es kommt der Moment, in welchem alles umgesetzt werden muss. Mehr als ein Jahrhundert Geschichte wird zu einem Text. Worte, eines folgt dem andern. Bewegung, Musik, Eindrücke. Realität und Poesie. Zwei Jahre um sich auf die ganze Vielfalt der Eisenbahngeschichte einzulassen. Jetzt ist die Zeit reif für die dokumentarische Aufführung von «Prossima fermata Bellinzona» («Nächster Halt Bellinzona»). Jetzt beginnt die Arbeit der Schauspieler, Statisten, Bühnenbildner, Kostümbildner, Techniker und Regisseure. Wir sehen es als eine Art «öffentliche Aushändigung des Textes» an die Schauspieler. Die Geschichte geht alle an, alle können sich den Augenblick vorstellen, in welchem man abreist und sich vor der Reise noch verabschiedet. Ein Stück, welches im Januar des kommenden Jahres auf der Bühne des Teatro Sociale Bellinzona zu sehen sein wird. Der Archivar sagt: «Nein…. Keine Maschine, hier wird von Menschen gesprochen. Fleisch und Blut. Geleise und Wagen werden lebendig, als Kopf eine elektrische Lokomotive – oder eine Dampflok – unsere Seele. Das ist es. Alles andere als eine Maschine (…)». teatro durata 60 min. • in italiano • prezzi: Fr. 6.– • i • Prossima fermata Bellinzona – Step III di: Flavio Stroppini e Monica De Benedictis con: Antonio Ballerio e Tatiana Winteler fisarmonicista: Thomas Guggia produzione: Teatro Sociale Bellinzona - Bellinzona Teatro in coproduzione con Nucleo Meccanico, 2014 www.teatrosociale.ch www.flaviostroppini.com 23 igo zan an Guis O f V ia le o di Sa cc rt o a o llie V ia le St i Via Da ro Bo nz an ig Scuola ella Via Caratt i Partenza navetta Montebello 3 Villa dei Cedri 1-3 V ss Pa V. ist a Sc alin ata Via Pi an av Via ai Ron chi Via re to Ar Via ino er m Piu Via e or Art Via B o tt de e en i rrin Fe Castello di Sasso Corbaro o P P hia Via Rav Via Sa sso Co sso Co rba ro ia rba cch ro Ra cc ve Istituto Von Mentlen cil ier Ra o rn io gg lso Be a ss Pa io gg i no Ba le le eda ior Via Osp bi Via Sa rra Ca cio as rin Piazzetta Fontana Via Guasta 6 Oratorio nuovo a 88 Castelgrande 8 Castello di Montebello Ospedale 6 Teatro dell’Oratorio 5 Piazza Nosetto ti d i Pra d 7 Piazza del Sole P c ve Ra P San Buffi Biagio 4 Teatro Piazza 5 di San Giovanni Mo 4 Piazza Nosetto Carral Ca rra le le a Carr V. M on e Soleggio la o Perg Madonna della Neve o ar rb Co P H P so s Sa 9 Castelgrande 99 Castello Montebello 10 Aula Magna Scuole Nord 10 7 Piazza del Sole Organizzatori e istituzioni Sponsor principali Partner Scuola P ve Gir .d i Via Via E. Bruni Via C. Maggini no uga Via L 3 Palazzo Municipale Bellinzona Turismo 2 Teatro Sociale a zz Scuola etta a P Na on hia i gg le Sa a Pia Via Daro Vi Be ll 9 do sc el Ru lom gg cia rale resc ent Via C Va Via Via Dar ese P Via lso le Lore nzo in rra Via Degagna Zanetti az io ne Vic olo li Ca Pe de m on te di Na el ecc Be ro Via Po rtac Via Co Da er ell a nc e Ca ia V in Via F. le Via L. di re M ol V ia nd Via Parco e Villa dei Cedri Via Romp ed Vi i gg Via le A lb e alla Via Vi ia ch 3 1 Centro Festival labella es lli Culla San Marco Palazzo Municipale - Bellinzona Turismo Prevendita, infopoint, bar i aratt Libreria Via Isodel Festival (Taborelli) Via C le Z. do Vi nve Co Via 4 Casa anziani Paganini Re P a alle Via Chiesa Via San Biagio S. Bia gio Via Pedevilla lla lita da Pe F. a to en nto Bo Via P e ldo Caserma GF Piazza S. Biagio Festival 1 Centro Sociale 2 Teatro Via pe .. ......... tt i Via nv gh na Hen ri Co Pia lle zza gi at a ta ano Lug Via g Chiesa Santa Maria delle Grazie irin Gh ico non Ar B. P i a A zz nt a l ia og e le ni O ni ff ic in a V sc a gia Bo n Mu g V. G. Via V. Camm ina Cervia no Gover Piazza G. Via min Co rti Ca Via Se Zorzi Via Franco To Cimitero min cin ma Co es Ma Via n Os Via elli Via Via rno I luoghi di Territori ‘14 macini Fle Via ari Crematorio Obitorio de tri P Ma Vo irin Gh ico non Via Ca V. Dome nic zi Zor nco Fra Via Via i P Scuole Semine c. Rod BELLINZONA SUD Scuola o oni .R ste Sa gh elli Via Francesco Borromini Via Chicherio Via D. Trezzini Raggi Vi zola Bert al Stazione FFS Cracco so dr nno P Vicolo Chiesa alle Semine F an Bre la l llo ta a ebe Sali Mont i od Ca ai o Via An tonio ma P P P ss ari Tom a at Arsenale Via Ale oR od Via Cus Chiesa S. Rocco Scuole Sud Via el tell Cas on o Fontana Chiesa Neoapostolica lla Sc 6 ag mas Vic. ini Chiesa Evangelica ni N iz Pe Piazzale Stazione Castello di Montebello P r Via D Tom Via V. S ocin o ch Jau rzi Zo nco Fra Via van o er cca Via No Gio ss n Via Mirasole tta Mo io Em il Via i uin oL rdin rna Be Via Via di ni Collegiata dei SS. Pietro e Stefano 5 Piazza Indipendenza nsc Polizia P Via P oF ra Pa Vic To olo rre Sa lita o all tt Via M a se P iaz agoria No za ia G Bu V ffi . Piazza Nosetto Parcheggio Cervia Municipio P au an i Me ntl e aso le Mir Via Pala bas ket Esp Giu oce sep ntr pe o Cat tor i Via ag gin i de iG Via ti 7 ele 1 ov a V ich er io Ch Via ich erio Ch Via Tat fan ti Mo tt ia TO ST RA D AU Via Bi rreria OC AR NO SSO L Via Chicherio Tribunale Federale Ste on Asilo no le sc Via Pieri Via Vi o or Via P M Scuola Arti e Mestieri P2 Teatro Via Sociale Do gan a a II e o ic GOVERNO Palazzo delle Orsoline ort v do Lo toc ia V Sot M S. ich o olo ta ar M Vic S. i Palestra SAM P o Piazzetta rg Gabuzzi bo de G CoBen alle ed ria et tin V Tea ia tro Gi Larg o Elv ezia Piazza del Sole Piazzetta M. Lift Della Valle Castel Grande Salita al Castel grande o o scin e s as Vic. al S Business Center oF ran Cl Piazza Simen Porton n Chiesa S. Giovanni BUS Salita fan ol rzio Ma Ste cc Ve ta os a 8 Oric OFFICINE FFS Scuola Infermieri Vi Sa hia Vi Murata Via a o mp Ca le P V. e Piazza Orico Via Carlo Salvioni Via eri Cis rti lbe Porton Vi BUS V. Da Viale Centro Cantonale di Informatica e la o Via Parco al F ium A. a rli Ma Viale Murata Via Via no Ve nz ce Via Mu rate Archivio Cantonale P Via Vin Biblioteca Cantonale CDC Via G. Pometta Scuola di Commercio e di Amministrazione Via del Bramantino r t Pie Biblioteca comunale Scuola o nz ce Vin la Via S del Tcuola urism o a od Via Luigi Lavizzari Via or iG de G+S Scuole Nord P Via Via Francesco Chiesa P S. ic z viz La igi Lu Piazziale Mesolcina Via V Via i ar a P ca lan Ca Via tic o din Scuola Media 1 Minigolf Re ar G Via ta B Stadio Comunale C G ot 10 G G M A P Campo Rugby Liceo e n er pp IRB .B se Pubblico Media partner www.territori.ch