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PAROLE DI FRANCESCO
OMELIA Piazza San Pietro,
Domenica 24 Maggio 2015
LA PENTECOSTE
«Come il Padre ha mandato me, anche
io mando voi … Ricevete lo Spirito
Santo» (Gv 20,21.22), così ci dice
Gesù. L’effusione avvenuta la sera
della Risurrezione si ripete nel giorno
di Pentecoste, rafforzata da straordinarie manifestazioni esteriori. La sera
di Pasqua Gesù appare agli Apostoli e
alita su di loro il suo Spirito (cfr Gv
20,22); nel mattino di Pente-coste l’effusione avviene in maniera fragorosa,
come un vento che si ab-batte impetuoso sulla casa e irrompe nelle menti
e nei cuori degli Apostoli. Di conseguenza essi ricevono un’energia tale
che li spinge ad annunciare nei diversi
idiomi l’evento della Risurrezione di
Cristo: «Tutti furono colmati di Spirito
Santo e cominciarono a parlare in altre lingue» (At 2,4). Insieme con loro
c’era Maria, la Madre di Gesù, la
prima discepola, e lì Madre della
Chiesa nascente. Con la sua pace, con
il suo sorriso, con la sua maternità,
accompagnava la gioia della giovane
Sposa, la Chiesa di Gesù. La Parola di
Dio, specialmente quest’oggi, ci dice
che lo Spirito opera, nelle persone e
nelle comunità che ne sono ricolme, le
fa capaci di recipere Deum, “capax
Dei”, dicono i Santi Padri. E cosa fa lo
Spirito Santo mediante questa capacità nuova che ci dà? Guida a tutta la
verità (Gv 16,13), rinnova la terra (Sal
103) e dà i suoi frutti (Gal 5, 22-23).
Guida, rinnova e fruttifica. Nel Vangelo, Gesù promette ai suoi discepoli
che, quando Lui sarà tornato al Padre,
verrà lo Spirito Santo il quale li «guiderà a tutta la verità» (Gv 16,13). Lo
chiama proprio «Spirito della verità» e
spiega loro che la sua azione sarà
quella di introdurli sempre più nella
comprensione di ciò che Lui, il Messia,
ha detto e ha fatto, in particolare della
sua morte e risurrezione. Agli Apostoli, incapaci di sopportare lo scandalo della passione del loro Maestro,
lo Spirito darà una nuova chiave di
lettura per introdurli alla verità e alla
bellezza dell’evento della salvezza.
Questi uomini, dapprima impauriti e
bloccati, chiusi nel cenacolo per evitare le ripercussioni del venerdì santo,
non si vergogne-ranno più di essere
discepoli del Cristo, non tremeranno
più davanti ai tribunali umani. Grazie
allo Spirito Santo di cui sono ricolmi,
essi comprendono «tutta la verità»,
cioè che la morte di Gesù non è la sua
sconfitta, ma l’espressione estrema
dell’Amore di Dio; Amore che nella Risurrezione vince la morte ed esalta
Gesù come il Vivente, il Signore, il Redentore dell’uomo, il Signore della storia e del mondo. E questa realtà, di cui
loro sono testimoni, diventa la Buona
Notizia da annunciare a tutti. Poi, lo
Spirito Santo rinnova - guida e rinnova - rinnova la terra. Il Salmo dice:
«Mandi il tuo spirito … e rinnovi la
terra» (Sal103,30). Il racconto degli
Atti degli Apostoli sulla nascita della
Chiesa trova una significativa corrispondenza in questo Salmo, che è una
grande lode di Dio Creatore. Lo Spirito
Santo che Cristo ha mandato dal Padre, e lo Spirito Creatore che ha dato
vita ad ogni cosa, sono uno e il medesimo. Perciò il rispetto del creato è
un’esigenza della nostra fede: il “giardino” in cui viviamo non ci è affidato
perché lo sfruttiamo, ma perché lo coltiviamo e lo custodiamo con rispetto
(cfr Gen 2,15). Ma questo è possibile
solo
se
Adamo
–
l’uomo
plasmato con la terra – a sua volta si
lascia rinnovare dallo Spirito Santo,
se si lascia riplasmare dal Padre sul
modello di Cristo, nuovo Adamo. Allora sì, rinnovati dallo Spirito, possiamo vivere la libertà dei figli, in armonia con tutto il creato, e in ogni
creatura possiamo riconoscere un riflesso della gloria del Creatore, come
afferma un altro salmo: «O Signore,
Signore nostro, quanto è mirabile il
tuo nome su tutta la terra!» (8,2.10).
Guida, rinnova e dona, dà frutto. Nella
Lettera ai Galati san Paolo vuole mostrare qual è il “frutto” che si manifesta nella vita di coloro che camminano
secondo lo Spirito (cfr 5,22). Da un
lato c’è la «carne», con il corteo dei suoi
vizi che l’Apostolo elenca, e che sono
le opere dell’uomo egoistico, chiuso
all’azione della grazia di Dio. Invece,
nell’uomo che con la fede lascia irrompere in sé lo Spirito di Dio, fioriscono
i doni divini, riassunti in nove virtù
gioiose che Paolo chiama «frutto dello
Spirito». Di qui l’appello, ripetuto in
apertura e in conclusione, come un
programma di vita: «Cammi-nate secondo lo Spirito» (Gal 5,16.25). Il
mondo ha bisogno di uomini e donne
non chiusi, ma ricolmi di Spirito
Santo. La chiusura allo Spirito Santo
è non soltanto mancanza di libertà,
ma anche peccato. Ci sono tanti modi
di chiudersi allo Spirito Santo:
nell’egoismo del proprio vantaggio, nel
legalismo rigido – come l’atteggiamento dei dottori della legge che Gesù
chiama ipocriti –, nella mancanza di
memoria per ciò che Gesù ha insegnato, nel vivere la vita cristiana non
come servizio ma come interesse personale, e così via. Invece, il mondo ha
bisogno del coraggio, della speranza,
della fede e della perseveranza dei discepoli di Cristo. Il mondo ha bisogno
dei frutti, dei doni dello Spirito Santo,
come elenca san Paolo: «amore, gioia,
pace, magnanimità, benevolenza,
bontà, fedeltà, mitezza, dominio di sé»
(Gal 5,22). Il dono dello Spirito Santo
è stato elargito in abbondanza alla
Chiesa e a ciascuno di noi, perché
possiamo vivere con fede genuina e
carità operosa, perché possiamo diffondere i semi della riconciliazione e
della pace. Rafforzati dallo Spirito che guida, ci guida alla verità, che rinnova noi e tutta la terra, e che ci dona
i frutti - rafforzati nello Spirito e da
questi molteplici doni, diventiamo capaci di lottare senza compro-messi
contro il peccato, di lottare senza compromessi contro la corruzione, che si
allarga sempre più nel mondo di
giorno in giorno, e di dedicarci con paziente perseveranza alle opere della
giustizia e della pace.
REGINA COELI
Domenica 24 maggio 2015
LA CHIESA CATTOLICA
Cari fratelli e sorelle, buongiorno.
La festa della Pentecoste ci fa rivivere
gli inizi della Chiesa. Il libro degli Atti
degli Apostoli narra che, cinquanta
giorni dopo la Pasqua, nella casa dove
si trovavano i discepoli di Gesù,
«venne all’improvviso dal cielo un fragore, quasi un vento che si abbatte
impetuoso …e tutti furono colmati di
Spirito Santo» (2,1-2). Da questa effusione i discepoli vengono completamente trasformati: alla paura subentra il coraggio, la chiusura cede il posto all’annuncio e ogni dubbio viene
scacciato dalla fede piena d’amore. E’
il “battesimo” della Chiesa, che iniziava così il suo cammino nella storia,
guidata dalla forza dello Spirito Santo.
Quell’evento, che cambia il cuore e la
vita degli Apostoli e degli altri discepoli, si ripercuote subito al di fuori del
Cenacolo. Infatti, quella porta tenuta
chiusa per cinquanta giorni finalmente viene spalancata e la prima Comunità cristiana, non più ripiegata su
sé stessa, inizia a parlare alle folle di
diversa provenienza delle grandi cose
che Dio ha fatto (cfr. v. 11), cioè della
Risurrezione di Gesù, che era stato
crocifisso. E ognuno dei presenti sente
parlare i discepoli nella propria lingua. Il dono dello Spirito ristabilisce
l’armonia delle lingue che era andata
perduta a Babele e prefigura la dimensione universale della missione degli
Apostoli. La Chiesa non nasce isolata,
nasce universale, una, cattolica, con
una identità precisa ma aperta a tutti,
non chiusa, un’identità che abbraccia
il mondo intero, senza escludere nessuno. A nessuno la madre Chiesa
chiude la porta in faccia, a nessuno!
Neppure al più peccatore, a nessuno!
E questo per la forza, per la grazia
dello Spirito Santo. La madre Chiesa
apre, spalanca le sue porte a tutti perché è madre. Lo Spirito Santo effuso a
Pentecoste nel cuore dei discepoli è
l’inizio di una nuova stagione: la stagione della testimonianza e della fraternità. È una stagione che viene
dall’alto, viene da Dio, come le fiamme
di fuoco che si posarono sul capo di
ogni discepolo. Era la fiamma dell’amore che brucia ogni asprezza; era la
lingua del Vangelo che varca i confini
posti dagli uomini e tocca i cuori della
moltitudine, senza distinzione di lingua, razza o nazionalità. Come quel
giorno di Pentecoste, lo Spirito Santo
è effuso continuamente anche oggi
sulla Chiesa e su ciascuno di noi perché usciamo dalle nostre mediocrità e
dalle nostre chiusure e comunichiamo
al mondo intero l’amore misericordioso del Signore. Comunicare l’amore
misericordioso del Signore: questa è la
nostra missione! Anche a noi sono
dati in dono la “lingua” del Vangelo e
il “fuoco” dello Spirito Santo, perché
mentre annunciamo Gesù risorto,
vivo e presente in mezzo a noi, scaldiamo il nostro cuore e anche il cuore
dei popoli avvicinandoli a Lui, via, verità e vita. Ci affidiamo alla materna
intercessione di Maria Santissima,
che era presente come Madre in mezzo
ai discepoli nel Cenacolo: è la madre
della Chiesa, la madre di Gesù diventata madre della Chiesa. Ci affidiamo
a Lei affinché lo Spirito Santo scenda
in abbondanza sulla Chiesa del nostro
tempo, riempia i cuori di tutti i fedeli
e accenda in essi il fuoco del suo
amore.
Dopo il Regina Coeli: Ieri, nel Salvador e in Kenia, sono stati proclamati
Beati un Vescovo e una Suora. Il
primo è Mons. Oscar Romero, Arcivescovo di San Salvador, ucciso in odio
alla fede mentre stava celebrando
l’Eucaristia. Questo zelante pastore,
sull’esempio di Gesù, ha scelto di essere in mezzo al suo popolo, specialmente ai poveri e agli oppressi, anche
a costo della vita. La Suora è suor
Irene Stefani, italiana, delle Missionarie della Consolata, che ha servito
la popolazione keniota con gioia, misericordia e tenera compassione.
L’esempio eroico di questi Beati susciti in ciascuno di noi il vivo desiderio
di testimoniare il Vangelo con coraggio
e abnegazione.
UDIENZA Mercoledì 27 maggio 2015
LA FAMIGLIA - 16. FIDANZAMENTO
Cari fratelli e sorelle, buongiorno! Proseguendo queste catechesi sulla famiglia, oggi vorrei parlare del fidanzamento. Il fidanzamento – lo si sente
nella parola – ha a che fare con la fiducia, la confidenza, l’affidabilità.
Confidenza con la vocazione che Dio
dona, perché il matrimonio è anzitutto
la scoperta di una chiamata di Dio.
Certamente è una cosa bella che oggi
i giovani possano scegliere di sposarsi
sulla base di un amore reciproco. Ma
proprio la libertà del legame richiede
una consapevole armonia della decisione, non solo una semplice intesa
dell’attrazione o del sentimento, di un
momento, di un tempo breve … richiede un cammino. Il fidanzamento,
in altri termini, è il tempo nel quale i
due sono chiamati a fare un bel lavoro
sull’amore, un lavoro partecipe e condiviso, che va in profondità. Ci si scopre man mano a vicenda cioè, l’uomo
“impara” la donna imparando questa
donna, la sua fidanzata; e la donna
“impara” l’uomo imparando questo
uomo, il suo fidanzato. Non sottovalutiamo l’importanza di questo apprendimento: è un impegno bello, e l’amore
stesso lo richiede, perché non è soltanto
una
felicità
spensierata,
un’emozione incantata... Il racconto
biblico parla dell’intera creazione
come di un bel lavoro dell’amore di
Dio; il libro della Genesi dice che «Dio
vide quanto aveva fatto, ed ecco, era
cosa molto buona» (Gen 1,31). Soltanto alla fine, Dio “si riposò”. Da questa immagine capiamo che l’amore di
Dio, che diede origine al mondo, non
fu una decisione estemporanea. No!
Fu un lavoro bello. L’amore di Dio creò
le condizioni concrete di un’alleanza
irrevocabile, solida, destinata a durare. L’alleanza d’amore tra l’uomo e
la donna, alleanza per la vita, non si
improvvisa, non si fa da un giorno
all’altro. Non c’è il matrimonio express: bisogna lavorare sull’amore, bisogna
camminare.
L’alleanza
dell’amore dell’uomo e della donna si
impara e si affina. Mi permetto di dire
che è un’alleanza artigianale. Fare di
due vite una vita sola, è anche quasi
un miracolo, un miracolo della libertà
e del cuore, affidato alla fede. Dovremo forse impegnarci di più su questo punto, perché le nostre “coordinate sentimentali” sono andate un po’
in confusione. Chi pretende di volere
tutto e subito, poi cede anche su tutto
– e subito – alla prima difficoltà (o alla
prima occasione). Non c’è speranza
per la fiducia e la fedeltà del dono di
LA MADONNA DI FATIMA
PELLEGRINA A SELVA CANDIDA
sé, se prevale l’abitudine a consumare
l’amore come una specie di “integratore” del benessere psico-fisico.
L’amore non è questo! Il fidanzamento
mette a fuoco la volontà di custodire
insieme qualcosa che mai dovrà essere comprato o venduto, tradito o abbandonato, per quanto allettante
possa essere l’offerta. Ma anche Dio,
quando parla dell’alleanza con il suo
popolo, lo fa alcune volte in termini di
fidanzamento. Nel Libro di Geremia,
parlando al popolo che si era allontanato da Lui, gli ricorda quando il popolo era la “fidanzata” di Dio e dice
così: «Mi ricordo di te, dell’affetto della
tua giovinezza, dell’amore al tempo del
tuo fidanzamento» (2,2). E Dio ha fatto
questo percorso di fidanzamento; poi
fa anche una promessa: lo abbiamo
sentito all’inizio dell’udienza, nel Libro
di Osea: «Ti farò mia sposa per sempre, ti farò mia sposa nella giustizia e
nel diritto, nell’amore e nella benevolenza. Ti farò mia sposa nella fedeltà e
tu conoscerai il Signore» (2,21-22). È
una lunga strada quella che il Signore
fa con il suo popolo in questo cammino di fidanzamento. Alla fine Dio
sposa il suo popolo in Gesù Cristo:
sposa in Gesù la Chiesa. Il Popolo di
Dio è la sposa di Gesù. Ma quanta
strada! E voi italiani, nella vostra letteratura avete un capolavoro sul fidanzamento [I Promessi Sposi]. È necessario che i ragazzi lo conoscano,
che lo leggano; è un capolavoro dove
si racconta la storia dei fidanzati che
hanno subito tanto dolore, hanno
fatto una strada piena di tante difficoltà fino ad arrivare alla fine, al matrimonio. Non lasciate da parte questo
capolavoro sul fidanzamento che la
letteratura italiana ha proprio offerto
a voi. Andate avanti, leggetelo e vedrete la bellezza, la sofferenza, ma anche la fedeltà dei fidanzati. La Chiesa,
nella sua saggezza, custodisce la distinzione tra l’essere fidanzati e l’essere sposi - non è lo stesso - proprio
in vista della delicatezza e della profondità di questa verifica. Stiamo attenti a non disprezzare a cuor leggero
questo saggio insegnamento, che si
nutre anche dell’esperienza dell’amore
coniugale felicemente vissuto. I simboli forti del corpo detengono le chiavi
dell’anima: non possiamo trattare i legami della carne con leggerezza, senza
aprire qualche durevole ferita nello
spirito (1 Cor 6,15-20). Certo, la cultura e la società odierna sono diventate piuttosto indifferenti alla delicatezza e alla serietà di questo passaggio. E d’altra parte, non si può dire
che siano generose con i giovani che
sono seriamente intenzionati a metter
su casa e mettere al mondo figli! Anzi,
spesso pongono mille ostacoli, mentali
e pratici. Il fidanzamento è un percorso di vita che deve maturare come
la frutta, è una strada di maturazione
nell’amore, fino al momento che diventa matrimonio. I corsi prematrimoniali sono un’espressione speciale
della preparazione. E noi vediamo
tante coppie, che magari arrivano al
corso un po’ controvoglia, “Ma questi
preti ci fanno fare un corso! Ma perché? Noi sappiamo!” … e vanno controvoglia. Ma dopo sono contente e
ringraziano, perché in effetti hanno
trovato lì l’occasione – spesso l’unica!
– per riflettere sulla loro esperienza in
termini non banali. Sì, molte coppie
stanno insieme tanto tempo, magari
anche nell’intimità, a volte convivendo, ma non si conoscono veramente. Sembra strano, ma l’esperienza dimostra che è così. Per questo
va rivalutato il fidanzamento come
tempo di conoscenza reciproca e di
condivisione di un progetto. Il cammino di preparazione al matrimonio
va impostato in questa prospettiva,
avvalendosi anche della testimonianza semplice ma intensa di coniugi
cristiani. E puntando anche qui
sull’essenziale: la Bibbia, da riscoprire
insieme, in maniera consapevole; la
preghiera, nella sua dimensione liturgica, ma anche in quella “preghiera
domestica”, da vivere in famiglia, i sacramenti, la vita sacramentale, la
Confessione, … in cui il Signore viene
a dimorare nei fidanzati e li prepara
ad accogliersi veramente l’un l’altro
“con la grazia di Cristo”; e la fraternità
con i poveri, con i bisognosi, che ci
provocano alla sobrietà e alla condivisione. I fidanzati che si impegnano in
questo crescono ambedue e tutto questo porta a preparare una bella celebrazione del Matrimonio in modo diverso, non mondano ma in modo cristiano! Pensiamo a queste parole di
Dio che abbiamo sentito quando Lui
parla al suo popolo come il fidanzato
alla fidanzata: «Ti farò mia sposa per
sempre, ti farò mia sposa nella giustizia e nel diritto, nell’amore e nella benevolenza. Ti farò mia sposa nella fedeltà e tu conoscerai il Signore» (Os
2,21-22). Ogni coppia di fidanzati
pensi a questo e dica l’un l’altro: “Ti
farò mia sposa, ti farò mio sposo”.
Aspettare quel momento; è un momento, è un percorso che va lentamente avanti, ma è un percorso di maturazione. Le tappe del cammino non
devono essere bruciate. La maturazione si fa così, passo a passo.
Il tempo del fidanzamento può diventare davvero un tempo di iniziazione,
a cosa? Alla sorpresa! Alla sorpresa
dei doni spirituali con i quali il Signore, tramite la Chiesa, arricchisce
l’orizzonte della nuova famiglia che si
dispone a vivere nella sua benedizione. Adesso io vi invito a pregare la
Santa Famiglia di Nazareth: Gesù,
Giuseppe e Maria. Pregare perché la
famiglia faccia questo cammino di
preparazione; a pregare per i fidanzati. Preghiamo la Madonna tutti insieme, un’Ave Maria per tutti i fidanzati, perché possano capire la bellezza
di questo cammino verso il Matrimonio. [Ave Maria … ]. E ai fidanzati che
sono in piazza: “Buona strada di fidanzamento!”.
I testi di papa Francesco sono disponibili sui siti
www.vatican.va e news.va e sul quotidiano Avvenire
I NOSTRI PASSI INSIEME SULLA STRADA DELLA SALVEZZA
ASSEMBLEA
PARROCCHIALE
mercoledì 3 giugno alle 21
alla sua conclusione e indicarci prospettive
per il cammino nel Giubileo della Misericordia.
1. EstaNoi, Burano e inChiostro: LA
STRADA NOVA su cui camminare insieme, santi tra i santi.
2. Verso
GIUBILARE DELLA
MISERICORDIA: Papa Francesco ci ha
nnuncio e incontro, la
missione e accoglienza.
3. La catechesi che verrà:
a) Per il Battesimo
b) La catechesi dei fanciulli per introdurli
- Penitenza/Confessione/Riconciliazione
- Eucaristia/Comunione
- Cresima/Confermazione
c) La catechesi dei ragazzi e dei giovani e
d)
e) Catechesi per il Matrimonio
f) La catechesi degli adulti: la famiglia,
4. La vita della chiesa: vivere la liturgia e i
rità; testimonianza, annuncio e missione.
COMUNIONE AI MALATI
Per le persone impedite dalla malattia o dalla tarda
età a partecipare alla S. Messa domenicale è possibile ricevere a casa la S. Comunione grazie ai
diaconi e ai ministri straordinari dell’Eucaristia: basta chiedere! Lo stesso vale per il Sacramento
dell’UNZIONE DEGLI INFERMI: è la preghiera della Chiesa per chiedere la forza di affrontare le prove difficili della malattia, dell’età avanzata
e della morte. La compagnia di Gesù in croce e la
potenza del suo Spirito di Risorto sono pegno di
vittoria sul male e sulla morte.
BATTESIMO DEI BAMBINI
La celebrazione del Battesimo dei bambini avviene
normalmente di domenica, secondo il calendario
qui indicato, su richiesta dei genitori. Viene preceduta da incontri di preparazione per i genitori e i
padrini, da concordare. Se i padrini provengono da
altra parrocchia, devono munirsi del Certificato di
idoneità rilasciato dal parroco di residenza, che evidenzia i requisiti di età, iniziazione cristiana compiuta, situazione famigliare regolare, serio impegno
alla vita cristiana.
 Domenica 7 giugno ore 17
 Domenica 14 giugno ore 17
 Domenica 28 giugno ore 11
 Domenica 5 luglio ore 17
 SOLENNITÀ DELL’ASSUNZIONE DI MARIA
SS., sabato 15 agosto ore 17
 Domenica 30 agosto ore 11
 Domenica 13 settembre ore 11
 Domenica 20 settembre ore 16
CRESIMA DEI RAGAZZI
I nostri ragazzi riceveranno il sacramento della
Cresima dalle mani del Vescovo Gino Reali domenica 4 ottobre alle ore 11.
SANMARCORCHESTRA
Violini e affini … per essere un’orchestra d’archi.
Francesco Deantoni 3397011742.
CORETTO “CANTA E CAMMINA”
Per tutti i ragazzi e i bambini: vuoi cantare con noi?
Sabato alle 15.30 ci prepariamo per cantare bene
insieme nella Messa festiva delle 11. Con Elisa
3270190739, Eleonora, Elisa 3339939045.
CANTARE “SUAVIUS” INSIEME
Ritrovarsi insieme per imparare a cantare sempre
meglio, suavius … Di venerdì alle 21.30, dir. Eleonora Belfiore 3274774398.
LA CHIESA È CASA TUA
Il 19 marzo 1955 il popolo che l’aveva costruita ha
celebrato la prima Messa nella nostra chiesa. Sono
60 anni da allora, magari ci tocca provare a riparare
le “rughe” … se vuoi dare una mano, da fare ce n’è.
E c’è bisogno di un po’ del tuo tempo, secondo le
tue abilità e possibilità, con molta generosità per la
manutenzione ordinaria: pulizia, giardino, riparazioni, migliorie, … Scegli di essere parte viva della
comunità e di costruire la chiesa: di essere dentro
e non spettatore della vita grande che Gesù ci ha
donato e insegnato a vivere. Ma il problema principale è ovviamente il reperimento dei fondi necessari: per questo tutti siete interpellati! Tramite l’iniziativa della nostra Associazione culturale eVenti
intitolata “far bella la Chiesa” è possibile contribuire con il beneficio anche di una certa deducibilità fiscale. RIECCO UNA LISTA DELLA SPESA,
con cifre assolutamente indicative: CHI VUOLE
OFFRIRE QUALCOSA? Sono in neretto i particolari già acquistati o promessi (e comincio già
adesso a ringraziare gli offerenti: Dio li rimeriti!) Manutenzione tetto e tegole; Risarcitura crepe e imbiancatura Chiesa 22000; Ambone 2500; Sistemazione Presbiterio 12000; Nuovo tabernacolo?
7000; Amplificazione 15000; Illuminazione 15000;
Lucidatura panche; Via Crucis; impianto di riscaldamento; pavimentazione chiesa; messa in sicurezza e restauro rosone e finestre; restauro quadro della Madonna; matroneo, confessionale …
CARITÀ E SOLIDARIETÀ
Per aiutare chi è nel bisogno, puoi fare un po’ di
spesa in più, deponendo generi alimentari non deperibili nella CESTA AI PIEDI DELLA CROCE, in
chiesa. Ogni sabato mattina facciamo una distribuzione a chi ne ha bisogno, anche grazie al Banco
Alimentare del Lazio. In questa prospettiva si
muove l’associazione eVenti con l’iniziativa di solidarietà UN CAFFÈ AL GIORNO PER IL SALVADANAIO DELLE FAMIGLIE (vedi volantino a
parte: rif. Paola Pietrobon 3395892472). Ma l’inizio
della carità è dentro il tuo cuore! C’è bisogno dei
tuoi occhi e del tuo cuore per vedere chi è nel bisogno, del tuo tempo e del tuo impegno per iniziare
ad aiutarlo! Se non ce la fai, segnala persone o famiglie in difficoltà, condividi notizie e iniziative
d’aiuto, collabora con chi già si muove in questo
ambito. Chi dona ai poveri, dona a Cristo.
ASSOCIAZIONE EVENTI
Info: www.eventismpx.it e pagina Facebook: eventi
SMPX, tel. Tonino Fantozzi *5887 o 3271258485,
Fabrizio Bertoni 3371081140.
Puoi sostenere gratis le attività della nostra Associazione destinando il tuo
5xmille: esprimi nell’apposita Scheda la tua scelta
nella prima casella (Sostegno al Volontariato…), indicando il Codice fiscale
97137510588 sotto la tua firma. IBAN per erogazioni liberali deducibili: IT28Z 08327 03256 0000
0000 222 della BCC di Roma, ag.154 Casal Selce.
ANCHE TU PUOI SCEGLIERE
DI DESTINARE L’8XMILLE,
IL 5XMILLE E IL 2XMILLE
Nei campanili di carta in fondo alla chiesa sono disponibili pieghevoli con le informazioni, il modulo per la scelta e buste per esprimere la tua
scelta dell’8 x mille per la Chiesa Cattolica.
Questo vale anche per il 5 x mille: scegli a nostra
associazione eVenti, scrivendo il Codice Fiscale 97137510588 nella casella delle associazioni! È facile, non costa nulla e ha grande valore.
Anche se non sei tenuto alla dichiarazione dei
redditi puoi esprimere la tua scelta, che ha una importanza per molti: puoi compilare la scheda con i
tuoi dati, esprimere la tua scelta con la firma nella
casella apposita e consegnare la busta apposita a
qualunque Ufficio postale, commercialista o CAF.
Per informazioni ulteriori o per saperne di più sulla
destinazione dei fondi, consulta i siti: http://www.
8xmille.it o www.chiediloaloro.it, su cui trovi ulteriori spiegazioni e ragioni per la preziosa scelta:
storie di persone e iniziative commoventi e grandi.
QUESTA ESTATE:
CAMBIA L’ORARIO DELLE
SS. MESSE FERIALI
Da lunedì 8 giugno fino a settembre la S. Messa
nei giorni feriali verrà celebrata alle ore 19.
Restano invariati gli orari festivi.
luglio! In effetti, cosa
c’è di più educativo
per i piccoli che incontrare il lavoro, le
abilità di giovani e
adulti che ne sono
appassionati? Cosa
vuol dire fare l’idraulico, costruire modellini, coltivare fiori, cucinare biscotti, … (mettici quello che
sai fare tu) può diventare l’occasione per “trovare
apprendisti” e aprire menti e cuori al futuro. Si
chiama EstaNoi perché l’estate offre l’occasione di
una alleanza tra generazioni, lo spazio della parrocchia diventa ospitale e utile:
Quanto tempo puoi dare tu? Dai la tua disponibilità
direttamente a don Gianni. Dall’8 giugno il lunedì
alle ore 21 sarà il giorno dedicato al coordinamento delle iniziative.
QUESTA ESTATE: ESTANOI
QUESTA ESTATE: BURANO
Arriva l’estate e per molte famiglie si pone il problema del tempo e dello spazio per i ragazzi in vacanza. A caccia di Centri estivi, magari non troppo
cari… Con l’aiuto di tutti sarà possibile anche
quest’anno offrire ai ragazzi (e non solo) uno spazio educativo: al mattino dalle 9.30 alle 12, alternando giochi e sport con i compiti delle vacanze;
nel pomeriggio, dalle 16 alle 18.30 con attività e incontri che ognuno può animare. Dall’11 giugno al 7
Riprendiamo la strada, una STRADA NÒVA perché stavolta si va in Umbria, ai confini con le Marche: a Burano di Gubbio
per vivere alcuni giorni insieme, staccandoci da
tante cose superflue per attingere all’essenziale, al
cuore della nostra vita. Una
strada non da soli, ma in
DOMENICA 31
MAGGIO
Dt 4,32-34.39-40;
Sal 32; Rm 8,14-17;
Mt 28,16-20
Visitazione di Maria
compagnia dei santi di ieri e di oggi, segno vivo
della bellezza e della grandezza dell’essere cristiani.
Dal 9 al 12 luglio per adulti e giovani. Dal 12 al
15 per i cresimandi. Dal 15 al 19 per i ragazzi
(prima comunione fatta!).
A parte sono già disponibili i moduli per l’iscrizione
NB Con catechisti, genitori, educatori e giovani
ci si trova lunedì 8 giugno alle 21 per prepararci
e per preparare la strada.
L’EUCARESTIA AL CENTRO
Mentre continua la serie delle Prime Comunioni dei nostri ragazzi, questa settimana è segnata dalla ricorrenza del Corpus Domini: giovedì sera Papa Francesco celebra la S. Messa e
poi guida la processione eucaristica cittadina da
S. Giovanni in Laterano a S. Maria Maggiore.
Nella nostra parrocchia vivremo tre momenti di
adorazione eucaristica: giovedì dalle 17.30 alle
21.30. Venerdì (primo del mese) dalle 19.30
della Preghiera). Domenica alle 18 con i Vespri
e la solenne Benedizione.
Fare compagnia a Gesù, lasciarsi guardare da
Lui, permettergli di parlare al nostro cuore
rende la nostra vita piena di forza e di pace. Provare per credere.
SOLENNITÀ DELLA SS. TRINITA’
7 - 11 - S. MESSA 8 sdm - 9 sfr S. MESSA
11 Prima Comunione di Antonelli Maria Chiara, Di Carlo Luca,
Di Lella Michele, Notari Federica Maria, Teta Federica, Trivilino Ilaria
10 COMUNIONE 1 (3 elementare) - COMUNIONE 2 (4 el.) - CRESIMA 1 (5 el.)
16.30 S. ROSARIO dalle Suore di carità di N.S. del Buono e Perpetuo Soccorso
LUNEDI’ 1 GIUGNO
S. Giustino
6.45 sfr S. Messa 16.30 S. Rosario 17 S. Messa
Tb 1,3; 2,1b-8; Sal 111; Mc 12,1-12
MARTEDI’ 2 GIUGNO
Ss. Marcellino e Pietro
FESTA DELLA REPUBBLICA
Tb 2,9-14; Sal 111; Mc 12,13-17
7.30 sfr S. Messa 16.30 S. Rosario 17 S. Messa
9 S. MESSA
18.30 S. Rosario 19 S. MESSA
MERCOLEDI’ 3 GIUGNO Ss. Carlo 6.45 sfr S. Messa
Lwanga e compagni Tb 3,1-11a. 16.30 CRESIMA 2 (1 m.) Giovanna 3393261905 16.45 COMUNIONE 1 (3 el.) dG, Rossana, Paola
16-17a; Sal 24; Mc 12,18-27
21 ASSEMBLEA PARROCCHIALE
6.45 sfr S. MESSA
GIOVEDI’ 4 GIUGNO
15.30 San Marco d’Argento Luigia 3334816235, Costanza 3336592306, Antonietta 3383419963
Tb 6,10-11; 7,1.9-17; 8,4-9;
16.30 S. Rosario 17 S. MESSA ADORAZIONE EUCARISTICA
Sal 127; Mc 12,28b-34
20.30 IL VANGELO DAVANTI ALL’EUCARISTIA
VENERDI’ 5 GIUGNO
PRIMO VENERDÌ DEL MESE
6.45 sfr S. Messa
9 S. MESSA
S. Bonifacio Tb 11,5-17;
18.30 S.Rosario 19 S. MESSA, ADORAZIONE EUCARISTICA fino alle 21.30 (alle 20.30 con l’AdP)
Sal 145; Mc 12,35-37
21 CATECHESI PREBATTESIMALE
7.30 sfr S. Messa
8.30 Pulizie della chiesa
9-11 Distribuzione Caritas/Banco Alimentare
SABATO 6 GIUGNO
15 RITIRO PRIMA COMUNIONE
15 CRESIMA 2 (1 media) Luca, Alessia
S. Norberto Tb 12,1.5-15.20;
15.30 Coretto “Canta e Cammina” Elisa 3270190739, Eleonora, Elisa 3339939045
Tb 13; Mc 12,38-44
19 S. MESSA
SOLENNITÀ DEL SS. CORPO E SANGUE DI CRISTO
DOMENICA 7 GIUGNO
Es 24,3-8; Sal 115; Eb 9,11-15;
Mc 14,12-16.22-26
7 - 11 - S. MESSA 8 sdm - 9 sfr S. MESSA
11 Prima Comunione di Cerini Lorenzo, Ferrai Ilaria, Mancuso
Melissa, Montegrande Devid, Pandolfi Aurora, Teodoli Paolo
10 COMUNIONE 1 (3 el.) - COMUNIONE 2 (4 el.) - CRESIMA 1 (5 el.)
18 VESPRI, ADORAZIONE EUCARISTICA E BENEDIZIONE
a Selva Candida, arrivo della Madonna Pellegrina di Fatima
Dall’8 giugno
ORARIO ESTIVO DELLE S. MESSE FERIALI: ogni giorno alle 19
Pro manuscripto, anche sul sito: www.ssmarcoepiox.it email parrocchia@smpx.it FB: parrocchia SMPX NB: * = 066190 …
PARROCCHIA DEI SANTI MARCO EVANGELISTA E PIO X
Via Casal Selce 271 – 277, 00166 ROMA Pantan Monastero - tel. 0661908080 - fax 0661907089
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Chiu, ofmconv, 0669895410, frachiu@ofmconv.org - Diaconi: Ivoneo Pietrobon 3338091510, Vincenzo Di Stefano 3358420764, Michele Sardella 3393772522 - Comunità
religiose: sdm = Suore dei poveri di don Morinello via S. Cognetti de Martiis 33, *9079 Scuola dell’infanzia “Sorriso degli angeli” - sfr = Suore Clarisse Francescane Missionarie del SS. Sacramento, via Pantan Monastero 35, 0661560611, Scuola dell’infanzia “S. Chiara” e Scuola Primaria “Oasi madre Serafina” - bps = Suore di carità di Nostra Signora del Buono e Perpetuo Soccorso via Quarto S. Lucia 60/Casal Selce 389, *8082 -- La nostra parrocchia fa parte della VICARIA DI SELVA CANDIDA nella DIOCESI SUBURBICARIA DI PORTO - SANTA RUFINA: il Cardinale titolare è Sua Eminenza ROGER ETCHEGARAY; il nostro Vescovo è Sua Eccellenza GINO REALI. La Curia Diocesana
è in via del Cenacolo 53 00123 Roma–La Storta tel. 0630893848 fax 0630893658 www.diocesiportosantarufina.it email curia@diocesiportosantarufina.it