N. 15/2015 - Londra Sera
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N. 15/2015 - Londra Sera
REACHING NEW HEIGHTS San Carlo Group recognized in the ‘Sunday Times’ Profit Track 100 San Carlo Group, the parent company of San Carlo, Cicchetti, Fumo, Bottega and Farmacia Del Dolce in Manchester, has featured in ‘The Sunday Times’ Profit Track 100 ‘Ones to Recognise: 10 Rising Companies’. The family-run Italian restaurant business was included in the newspaper’s annual supplement on Sunday 12 April, named as one of 10 firms that showed ‘good growth but didn’t make the main list’ - appearing alongside well-known brands such as Quorn, Gtech and William Reed Business Media. Carlo Distefano, Chairman of San Carlo Group which was founded in Birmingham in 1992, said: “We are delighted to be mentioned in the ‘Sunday Times’ Profit Track 100 ‘Ones to Recognise’. The Group has grown considerably over the past five years but we are still very much a family business. The San Carlo name is not only renowned throughout the UK but also internationally in the Middle East and Asia. These are very exciting times for us with new sites planned for London, Dubai and Bahrain.” Marcello Distefano, Managing Director added: “Our growth has come through a recession and we believe this reflects our constant focus on quality and, of course, our customers. We have continued to show like for like sales growth in an increasingly crowded market.” San Carlo Manchester in King Street West is the Group’s flagship restaurant. The company currently operates 16 restaurants nationwide and has an overseas portfolio with outlets in Kuwait and Bangkok. San Carlo Group restaurants include San Carlo in Birmingham, Manchester, Liverpool, Leeds, Bristol and Leicester; Cicchetti in Manchester, Piccadilly and Covent Garden, London; Fumo in Birmingham and Manchester; Bottega and Farmacia Del Dolce in Selfridges, Manchester; Fiorentina, Hale; Flying Pizza, Roundhay and Signor Sassi in Knightsbridge Green. Sito Ufficiale: www.londrasera.london Grafica: www.fotographic.eu 2 LONDRA SERA 3 LONDRA SERA A cura di Isabella Grimaldi de Monterval Il cibo surgelato salvaguarda le vitamine Nel periodo d’oro per chefs e cuochi, diventati icone della tv campioni di tiratura in libreria con programmi di cucina, il cibo surgelato potrebbe prendersi una rivincita. “In termini di contenuti nutrizionali, il congelamento non danneggia il cibo, anzi conserva vitamine e minerali meglio e più a lungo rispetto a lasciare i prodotti comprati freschi in frigo. La verdura presa al mercato, se non consumata, dopo tre giorni perde naturalmente l’80% della vitamina C che contiene”. A portare avanti la campagna per sostenere il prodotti surgelati è Brian Young, responsabile della British Frozen Food Federation (BFFF). Oggi - sottolinea Young - la carne e il pesce possono essere rapidamente surgelati (a -23°) con l’azoto liquido, in questo modo si riesce a trattenere tutte le proprietà organolettiche della carne, tra cui i minerali e le vitamine A e D. “È importante - osserva l’esperto - che il processo di surgelamento avvenga eliminando l’acqua contenuta nel prodotto, perché solo quando si forma un minor numero di cristalli di ghiaccio c’è la possibilità di conservare al meglio la consistenza e il gusto del prodotto”. Ci sono anche alcune regole da rispettare, le carni bianche surgelate vanno consumate entro sei mesi, dopo questo limite diventano più acquose e meno saporite. Un altro alimento preso in esame dal fronte pro-surgelati è il pesce. “I congelatori a bordo dei pescherecci - prosegue l’esperto - permettono di conservare sotto lo zero i prodotti della pesca entro poche ore dalla cattura. Così si mettono in sicurezza le qualità nutrienti e il pesce tende anche ad essere più economico, di circa il 25%, ed è più facile da trasportare. Si può ancora gustare fresco dopo tre mesi passati nel congelatore, dove muffe e batteri non possono crescere viste le temperature basse. Gamberoni, gamberetti e altri crostacei si mantengono particolarmente bene se congelati, perché hanno un alto contenuto di grassi e questo significa un minor numero di cristalli di ghiaccio, perfetto per l’ottima resa quando sono portati sottozero”. Infine, quando si tratta di frutta congelata, i consumatori hanno l’imbarazzo della scelta: da quella esotica come il mango o l’ananas ai frutti di bosco che si possono trovare freschi solo in alcuni mesi dell’anno. “La ricerca - ricorda la BFFF - ha dimostrato che i flavonoidi e le antocianine, i composti responsabili del colore brillante a molta della frutta in commercio, si conservano molto bene se i prodotti sono congelati freschi”. Festival del Risotto Italiano Ottanta chefs, circa duecento risotti diversi (e decine di agnolotti e tajarin), centinaia di eccellenze enogastronomiche italiane nei numerosi stands a corollario. Questi i numeri più significativi del V Festival Nazionale del Risotto Italiano che, riconosciuto fra le tipicità italiane di EXPO 2015, propone quest’anno un’edizione straordinaria che proseguirà ogni fine settimana, fino al 2 giugno. Dirige la manifestazione Edoardo Raspelli, conduttore del programma TV ‘Melaverde’, che un recente referendum popolare promosso da un’importante rivista di settore ha incoronato come il più noto, amato ed influente critico gastronomico italiano. Il centro espositivo Biella Fiere, a Gaglianico di Biella, luogo di svolgimento del Festival, per tutto il mese di maggio e fino al 2 giugno, sarà meta di numerosi turisti provenienti da EXPO 2015 all’interno del quale il riso e il risotto italiano saranno adeguatamente promossi. Alla degustazione dei risotti e alle proposte degli stands enogastronomici, sono abbinati eventi culturali e di spettacolo che avendo come tema la cultura del riso e della campagna piemontese. Tutte le iniziative e gli orari di apertura sono sul sito dedicato www.festivalgastronomici.it . Following recent expansion, the San Carlo Group is now recruiting qualified restaurant staff worldwide. We are looking for General Managers, Assistant General Managers, Head Chefs, sous-Chefs. For enquiries: nicola.colosimo@gmail.com 4 I migliori chefs italiani che vivono e lavorano a Londra si sono ritrovati ad ExCel durante l’IFE (International Food & Drink) dove si sono esibiti per un pubblico di appassionati del mangiare all’italiana. Durante l’evento, Enzo Oliveri, meglio conosciuto nel Regno Unito come ‘Enzo the Sicilian Chef’, ha annunciato l’apertura a Knightsbridge Green del nuovo locale ‘Fratelli la Bufala’. La pizzeria più famosa di Londra aperta qualche anno fa a Shaftesbury Avenue, è diventata, grazie alla professionalità di Enzo, simbolo dell’italianità d’Inghilterra. Frequentato da personalità internazionali, il locale ha ricevuto il ‘Premio Italia per la Ristorazione’, rilasciato dalla Camera di Commercio ed Industria Italiana in Gran Bretagna per la squisita elaborazione del menù, la sua centralità, lo stile caratteristico, il servizio inappuntabile, l’accoglienza e l’affabilità dimostrata nei confronti della selezionata clientela. Il Ristorante-Pizzeria è considerato il centro italiano per eccellenza, dove si recano ogni settimana centinaia di italiani per incontrarsi con i loro amici inglesi. Enzo Oliveri continua ad ottenere tanti riconoscimenti, come quello di cultore dei buoni vini italiani, dell’Associazione Camere di Commercio Italiane all’Estero ed è anche un autentico ambasciatore della sicilianità nel mondo. Attivo promotore di prodotti mediterranei Enzo ha partecipato, sempre promuovendo il Made in Italy, ad importantissimi eventi gastronomici come ‘Taste of London’ che si tiene ogni anno in estate a Regent’s Park e ‘Welcome Italia’. Le sue lezioni di cucina che si tengono nell’University of West London sono sempre affollate. Ma la sua passione per la cucina non finisce qui; egli è anche promotore dell’Accademia del Gusto il cui obiettivo è di aiutare gli allievi italiani delle scuole alberghiere a trascorrere un paio di settimane in Inghilterra, per fare esperienza. Leggendari i suoi pranzi privati preparati per Tom Cruise, John Travolta, Madonna e per le celebrità della moda durante il London Fashion Show. (Nelle foto Enzo ad ExCel ed uno dei locali ‘Fratelli La Bufala’, centro italiano per eccellenza) LONDRA SERA Enzo Oliveri alla conquista di Knightsbridge 5 LONDRA SERA The London Book Fair, appena svoltasi a Olympia è stata dopo quella di Francoforte uno dei maggiori appuntamenti internazionali del mondo dell’editoria e dello scambio dei diritti d’autori. In pieno secolo digitale, i libri si propongono nel mondo con svariate forme di eccellenza. L’Italia, anche quando si tratta di editoria si presenta con una professionalità riconosciuta a livello mondiale. Puntare maggiormente sulla diffusione della lingua italiana e della nostra cultura all’estero è un dovere spesso dimenticato. Durante i tre giorni di kermesse libraria, si sono negoziati i diritti degli autori emergenti e le vendite e distribuzione di iniziative editoriali. La London Book Fair ha registrato più di 2.000 espositori provenienti da 61 Paesi in una superfice espositiva di quasi ventimila metri quadri. Le case editrici italiane hanno partecipato con l’obiettivo di espandere la loro presenza sul mercato europeo del libro, particolarmente in quello britannico, il secondo mercato più importante del Vecchio Continente (450 milioni di sterline il giro d’affari, 8000 società e case editrici e circa 164.000 impiegati). Le case di produzione del nostro Bel Paese hanno La Fiera Mondiale del Libro presentato testi di ogni genere ed argomenti; dalle pubblicazioni scientifiche, a quelle storiche, alle edizioni sportive fino ad arrivare ai libri fotografici e di cucina, quest’ultimi stampati con una particolare tecnica su carta speciale. La FUIS (Federazione Unitaria Italiana Scrittori) ha partecipato alla Fiera del Libro di Londra, con una propria delegazione composta da Natale Antonio Rossi, Silvia Capo, Simone Di Conza e Ida Baucia. In questa occasione i delegati FUIS hanno incontrato rappresentanti della Society of Authors, della ALCS inglese e delle francesi CPE e SGDL, in previsione di possibili azione coordinate a difesa del Diritto d’Autore europeo e a rafforzamento delle prerogative della categoria degli scrittori. In tal modo la FUIS prosegue la propria attività di rappresentanza all’estero e di promozione di forme attive di tutela della proprietà intellettuale, anche in vista dell’applicazione in Italia della diret- tiva 26/2014/UE e di un contratto unico di edizione digitale e di un contratto unico europeo di edizione. (Nelle foto il salone di London Olympia dove quest’anno si è svolta la London Book Fair che ha attratto una miriade di visitatori provenienti da tutto il mondo. Anche ‘Londra Sera’ era presente con un distributore della nostra pubblicazione). At L’ARTE DI CUCINARE we can fulfill any requirements for a small or large party (up to 80 people), in a comfortable and relaxed atmosphere, either for a romantic occasion or a casual evening with friends and family. Carlo Barbieri will always give you a warm welcome. 6 LONDRA SERA ANNUNCI ECONOMICI / CLASSIFIEDS UTILITÀ NATIONAL HEALTH SERVICE Tel 0845 4647 (NHS Direct 24 ore) www.myfamilydoctor.co.uk Tel 0845 468 0080 www.doctorcall.co.uk Tel 0844 257 0345 www.doctors24hour.co.uk Tel 020 7373 2219 LONDON AIRPORTS London Heathrow International Airport Tel 0844 3351801 www.heathrowairport.com London City Airport Tel 020 7646 0088 www.londoncityairport.com Gatwick Airport Tel 0844 335 1802 www.gatwickairport.com London Luton Airport Tel 0158 240 5100 www.london-luton.co.uk Stansted Airport Tel 0844 335 1803 www.stanstedairport.com UK AIRPORT BIRMINGHAM International Airport Tel 0844 576 6000 www.birminghamairport.co.uk EXETER International Airport Tel 0139 236 7433 www.exeter-airport.co.uk LIVERPOOL John Lennon Airport Tel 0871 521 8484 www.liverpoolairport.com MANCHESTER AIRPORT Tel 0871 271 0711 www.manchesterairport.co.uk EDINBURGH AIRPORT Tel 0844 481 8989 www.edinburgairport.com GLASGOW AIRPORT Tel 0844 481 5555 www.glasgowairport.com CARDIFF AIRPORT Tel 0144 671 1111 www.tbicardiffairport.com BELFAST International Airport Tel 0289 448 4848 www.belfastairport.com INTERNATIONAL ORGANIZATION FOR MIGRATION UK (IOM) Tel 020 7233 0001 STOP TRAFFICKING UK HELPLINE Tel 0844 800 3314 THE POPPY PROJECT Tel 020 7735 2062 WOMEN’S AIDS Tel 0845 702 3468 www.womensaid.org.uk EAVES Tel 0207 735 2062 www.eaves4women.co.uk THE SAMARITANS Tel 0845 790 9090 www.sanmaritans.org.uk THE SCARLET CENTRE Tel 020 7840 7142 RIGHTS OF WOMEN Tel 0207 251 6577 www.rightsofwomen.org.uk NATIONAL DOMESTIC VIOLENCE HELPLINE Tel 0800 200 0247 PROFESSIONISTI DOUBLE GLAZING REPAIR SERVICE Misted/Broken Glass, Hinges, Handles, Locks, “A” rated glass upgrades, Secondary Glazing, Fully qualified installer Free Advisory Service Call Vincenzo Laudano Mob 07958 916101 Tel 020 8368 4113 Email Amalfi58@hotmail.com C. 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Neither do we accept responsibility for any decisions made based on this information gained through ‘Londra Sera’ or ‘Daily Italian’ (the Editor) LONDRA SERA Comitato di presidenza CGIE Sono circa 243.000 gli iscritti agli elenchi elettorali predisposti per il rinnovo dei Comites previsto il 17 aprile prossimo, il 6,5% degli aventi diritto: questi i dati sveati dal segretario generale del CGIE Elio Carozza a margine dei lavori del Comitato di presidenza del Consiglio Generale svoltosi alla Farnesina. L’atteso e più volte rinviato rinnovo dei Comites è stata infatti una delle principali questioni di dibattito del Cdp, insieme a riforma e rinnovo del CGIE e diffusione di lingua e cultura italiana. Carozza ritiene la percentuale di cittadini che hanno esercitato l’opzione – ossia l’iscrizione agli elenchi elettorali necessaria alla partecipazione al voto – “importante per la rappresentanza”, tanto più considerato il contesto: i ripetuti rinvii del rinnovo che hanno “sfilacciato” a lungo andare il rapporto con gli organismi di rappresentanza, “l’esperimento pilota dell’introduzione dell’opzione e un’informazione nulla o quasi nulla” su tale necessità. In parallelo, Carozza richiama la disaffezione alla partecipazione politica testimoniata dalle percentuali di partecipanti al voto nelle ultime consultazioni amministrative, non solo italiane. Sono condizioni, dunque, che in gran parte spiegano le cifre riscontrate e su cui il segretario generale si sofferma perché “dobbiamo essere preparati a far fronte a coloro che non conoscono la situazione e in particolare a coloro che sono in malafede, i nemici degli italiani all’estero, che potrebbero facilmente avere da questa situazione ogni elemento per poter attaccare il sistema della rappresentanza”. Non si tratterebbe quindi di una “non legittimazione della rappresentanza eletta”, ma di una situazione determinata da tutti gli aspetti connessi a questo rinnovo dei Comites; il segretario generale ricorda una partecipazione al rinnovo dei Comites dell’ormai lontano 2004 di circa il 30% degli aventi diritto. Le percentuali di iscrizione più alte si registrano nei Paesi dell’America latina – in Argentina o Venezuela Carozza parla di percentuali che arrivano sino al 14 o 15% - mentre ben più basse sono quelle registrate in Europa, “dove i cittadini italiani guardano con più interesse all’integrazione europea rispetto ai Comites”. Sull’avvicinamento delle giovani generazioni Carozza non è pessimista, segnalando come esse siano presenti tra i candidati in lista per il rinnovo dei Comites, tuttavia ammette che “qualcosa stia cambiando rapidamente. Nessuno può dire che non ci sia bisogno di rappresentanza. Ora si vota – afferma - poi si apre un’altra pagina, una fase in cui sarà necessario rivisitare la rappresentanza alla luce dei cambiamenti che ci sono stati”. Una questione – quella della riforma del sistema della rappresentanza degli italiani all’estero – che il CGIE ha già sollevato al governo, fa sapere Carozza, ribadendo di considerare la novità dell’opzione un requisito da mantenere, “anche per gli altri livelli di voto”: meglio sarebbe – suggerisce – conservare gli elenchi elettorali compilati in questa occasione e procedere con le iscrizioni, così da non farsi trovare un’altra volta impreparati alla vigilia della prossima scadenza elettorale. Per il segretario generale, dunque, una volta esercitata l’opzione, essa dovrebbe valere di lì in avanti, per le successive consultazioni, salvo comunicazioni contrarie. Per fare ciò sarebbe sufficiente “una revisione dell’esercizio di voto all’estero, per valutare come introdurre tale opzione, e procedere sin da ora. La questione determinante – avverte - resterebbe l’informazione”. Sul fronte lingua e cultura italiana, il segretario generale informa di come il CGIE abbia preparato una propria proposta di legge, inerente tutto il sistema di promozione culturale e inserita in un “quadro di internazionalizzazione dell’Italia” nel mondo – proposta che non si limita dunque a riformare la legge 153 del 1971 – inviata in questi giorni ai vertici di governo e Parlamento. Rileva come disponibilità ed aperture sul tema siano pervenute nel corso dell’incontro con il Comitato per le Questioni degli Italiani all’Estero del Senato – il Comitato sta conducendo un’indagine conoscitiva sulla questione. Nessun riscontro al momento da parte del governo – anche se il segretario generale considera questa “la riforma delle riforme” e sollecita l’esecutivo “ad arrivare a fine mandato, nel 2018, con una visione sul tema, che non deve essere necessariamente la nostra” – e cautela da parte del Maeci, riconducibile per Carozza alla proposta di un’Agenzia di Coordinamento degli interventi facente capo alla presidenza del Consiglio dei Ministri. Si attenua quindi, su questo fronte, l’ottimismo del segretario generale: “Forse una proposta che coinvolge anche la struttura dell’intervento ha generato un atteggiamento, per come l’ho percepito io personalmente, di difensiva da parte del personale addetto ai lavori all’interno del Maeci, mentre ho l’impressione che ci siano troppi freni all’interno del governo per permettere che si giunga ad una proposta innovativa e all’altezza dei tempi”. Carozza proseguirà comunque a sensibilizzare governo e ministro degli Esteri, ma l’auspicio più immediatamente concretizzabile è che sia il Parlamento ad elaborare una propria proposta sulla promozione di lingua e cultura all’estero. Altro tema spinoso, la ripartizione geografica dei consiglieri del CGIE, il cui numero è stato ridotto nello scorso mese di aprile con un decreto legge convertito in legge – ricorda Carozza - nei mesi successivi. A preoccupare in questo caso è la ripartizione basata esclusivamente sul numero dei cittadini italiani residenti all’estero, criterio che si discosta da quello indicato nella legge istitutiva del CGIE. “Nel calcolo del numero di consiglieri, lo spirito della legge istitutiva del CGIE teneva conto sia del numero di connazionali presenti all’estero che dell’italianità nel mondo e dell’estensione delle diverse aree geografiche”, afferma Carozza, che indica a testimonianza di tale spirito la costituzione delle assemblee elettive del Consiglio Generale, “assemblee formate in Europa dai componenti dei Comites e da un terzo di rappresentanti delle maggiori associazioni italiane presenti sul territorio, rappresentanza associativa che viene ancora più estesa (al 45%) per le assemblee elettive in America latina, per esempio”. In questo modo “la rappresentanza non era esclusivamente riconducibile alla nazionalità, ma era garantito un equilibrio di rappresentanza e rappresentatività” che non appare rispettato nella nuova norma, che riconduce invece il numero di consiglieri semplicemente al numero di connazionali presenti in un territorio. Secondo il nuovo schema di ripartizione dei consiglieri – ancora in fase di elaborazione - presentato dal sottosegretario agli Esteri Mario Giro al Cdp, sui 43 consiglieri eletti, 24 sarebbero quelli afferenti all’Europa, 14 quelli dell’America Latina, 5 o 6 quelli espressi dai Paesi anglofoni extraeuropei. Una proporzione che ridurrebbe il numero dei Paesi rappresentanti in seno al CGIE dagli attuali 22 a 15 o 16 e che, secondo il segretario generale, sarebbe sbagliata anche “dal punto di vista politico”, perché in contraddizione con quanto sino ad oggi sostenuto sull’importanza e l’opportunità per i connazionali residenti nell’Unione Europea di guardare ad essa come ambito di integrazione più appropriato e diretto. Carozza segnala di aver fatto presente la questione già a settembre in una lettera inviata al presidente del Consiglio, Matteo Renzi e al Ministro degli Esteri Paolo Gentiloni. Il Cdp ha riaffrontato il tema e chiede “una decretazione urgente che possa ristabilire l’equilibrio sancito nella legge istitutiva del CGIE”, questione su cui il sottosegretario Giro – fa sapere Carozza – “ci è sembrato convenire”. Altro nodo da sciogliere in vista del rinnovo del CGIE, la partecipazione della rete associativa alle assemblee elettive sopra richiamate. Resta infatti da capire quali saranno le associazioni incluse in tali assemblee e il ruolo dell’albo delle associazioni italiane all’estero, albo la cui realizzazione era stata proposta dal Maeci e su cui il CGIE aveva dato a suo tempo – ricorda Carozza – parere negativo. “Non tutte le associazioni hanno risposto a tale richiesta di iscrizione, per i motivi più diversi, dalla disattenzione alla privacy”, – segnala il segretario generale, che ritiene in ogni caso “una forzatura limitare le associazioni presenti alle assemblee a quelle iscritte all’albo”, anche perché taluni dei requisiti richiesti per l’iscrizione contrastano con il criterio di rappresentatività garantito dalla legge istitutiva sopra richiamato. Ricorda comunque – nel caso ciò fosse richiesto – come sia ancora possibile procedere con l’iscrizione. “A conclusione di un’esperienza apertasi nel 2004 e che si conclude con il Comitato di Presidenza di oggi, sento il dovere di ringraziarvi per il vostro impegno e per il lavoro che avete svolto - ha detto Marco Fedi (Pd) -. Non sempre la classe politica di questo Paese è stata all’altezza delle attese delle nostre comunità e delle positive proposte formulate dal CGIE. Dobbiamo mutare questo stato di cose. Lo dico con la consapevolezza delle difficoltà che un tale impegno comporta, soprattutto sul versante del MAECI, che sempre più dimostra ritardi, contraddizioni e, soprattutto, limiti nella capacità di conseguire risultati apprezzabili”. “Partiamo da un primo obiettivo ancora da centrare: la riforma della rappresentanza – ha proseguito Fedi -. È vero che nella riforma costituzionale si sta salvaguardando la Circoscrizione Estero, sotto tiro prima dei ‘saggi’ e dopo di forze politiche ed esponenti parlamentari, ma non basta. Per noi la rappresentanza è più articolata e più radicata nelle comunità, attraverso i Comites e il CGIE. Alla loro riforma ci dovremo arrivare nel corso di questa legislatura, anche se le tensioni che si sono sviluppate tra noi non ci hanno certo rafforzato, proprio in un momento in cui, dopo le devastazione del quinquennio berlusconiano, avevamo bisogno di progettare l’uscita dal tunnel”. “Non sempre il Parlamento ha aiutato – ha aggiunto Fedi -. Nelle chiusure consolari come nelle forme di assistenza ai nostri connazionali, ad esempio attraverso i Patronati, siamo in attesa di soluzioni mature ormai da anni. Ma quello che verrà dobbiamo volerlo noi, con determinazione. Le convenzioni internazionali, ad esempio, ora che la stagione della loro approvazione sembra essersi riaperta, devono essere al primo posto dell’agenda LA RICETTA DELLA SETTIMANA Tagliatelle al Cedro 7 politica, insieme alla tutela dei più deboli, in Italia e nel mondo. Dobbiamo colmare il vuoto, poi, che si è aperto con le detrazioni fiscali per carichi di famiglia, che dopo diversi anni in questa legislatura non sono state prorogate. Alle riforme ancora ferme al palo, si affiancano alcuni ritardi nell’attuazione delle cose già fatte. Mi riferisco, ad esempio, alle detrazioni in ambito europeo, che pur essendo state decise non sono ancora operanti perché mancano i decreti attuativi, come per l’IMU prima casa per i residenti all’estero iscritti all’AIRE e pensionati”. “La promozione della lingua e della cultura italiana merita non minore vigilanza e impegno.È vero che in sede parlamentare si sono recuperati i tagli inizialmente proposti, ma la cancellazione dei lettorati, l’indebolimento degli Istituti di cultura e la mancata riforma di questo settore non ci lasciano tranquilli. Sono il segnale di un’incertezza politica e di una fragilità di proposta che deve essere superata. La proposta di riforma avanzata dal CGIE può essere certamente uno stimolo e un’utile base di discussione. Il rinnovo dei Comites ci consegna un quadro problematico sia sotto l’aspetto politico che culturale. Il basso dato di iscrizione non deve sorprendere, dopo gli anni che abbiamo attraversato di riduzione delle politiche per gli italiani all’estero e dopo il discutibile modo di organizzare il rinnovo elettorale. La tesi secondo la quale più di una lista significa più iscrizioni, denota un legame fin troppo diretto tra candidatura ed incentivo a far iscrivere elettori. Deve crescere, invece - ha concluso Fedi -, il profilo culturale e politico per recuperare un rinnovato spirito comunitario e rilanciare impegno e partecipazione. Dimostrando sul campo la possibilità di superare le remore imposte da chi, come il MAECI, crea ad ogni passo problemi, facendo ad esempio il test del DNA alle associazioni e alle nostre comunità nel mondo, sacrificandone di fatto il ruolo e le potenzialità che derivano da un generoso e apprezzabile spirito di volontariato”. (V. P.) Ingredienti: 500 gr di tagliatelle; 300 gr di funghi porcini; 2 cedri; olio extravergine d’oliva; prezzemolo; sale; pepe. Esecuzione: Pulire e tagliare i funghi a fette. Farli rosolare in una padella con olio. Aggiungere il prezzemolo tritato, abbondante pepe e sale a piacere. Terminata la cottura aggiungere il succo dei cedri. Far cuocere le tagliatelle e condirle con il sughetto preparato. Grattugiarvi sopra la buccia dei cedri. 8 LONDRA SERA Modigliani A Unique Artistic Voice Estorick Collection of Modern Italian Art, London Una delle superstars dell’arte del Ventesimo secolo, Amedeo Modigliani (1884-1920) è tra tutti gli artisti italiani del Novecento, quello meglio conosciuto e più amato in Gran Bretagna. A Parigi, epicentro della sperimentazione d’avanguardia, tra il 1906 e 1920, Modigliani sviluppò la sua visione artistica particolare ed assolutamente personale. Questa mostra su Modigliani è la prima ad essere a lui dedicata ed allestita all’Estorick Collection di Londra e si focalizza sule opere su carta, rivelando la grande intensità spirituale e l’evoluzione di Modigliani nel ritrarre le forme ed il volto umano. “Modigliani – A Unique Artistic Voice” è esposta all’Estorick Collection fino al 28 giugno 2015 (Estorick Collection of Modern Italian Art, 39a Canonbury Square, London N1 2AN - T: +44 (0)20 7704 9522 - www.estorickcollection.com Twitter: @Estorick ) “Ciò che sto cercando non è né il reale, né l’irreale ma piuttosto l’inconscio, il mistero istintivo della razza umana” (Amedo Modigliani). La mostra comprende circa trenta disegni ed include un’importante selezione proveniente dalla collezione di Paul Alexandre, amico intimo di Modigliani, il quale fu inoltre unico sostenitore dell’artista durante i suoi primi anni. Insieme a tali opere saranno esposti altri lavori su carta e dipinti provenienti sia da collezioni private che da quella di Eric Estorick. Tra questi fogli a pastello, inchiostro ed acquarello si trova il più fedele studio preparatorio, preludio al suo quadro fondamentale, chiamato ‘L’Amazzone’ e datato 1909. Altri studi successivi per il dipinto testimoniano come Modigliani ricercò ossessivamente l’essenziale verità e carattere nei suoi soggetti. Modigliani ha disegnato numerose figure di cariatidi i cui volti sono spesso di esseri anonimi ed androgini, ma curiosamente la sua ‘Cariatide Inginocchiata’, tracciata in pastello blu, raffigura un volto umano i cui lineamenti appartengono presumibilmente alla poetessa russa Anna Akhmatova che giocò un ruolo cruciale nell’arte di Modigliani. Per l’artista rappresentava infatti la personificazione delle antiche dee egiziane e le principesse danzanti, figure ammirate al Louvre durante il loro breve ma intenso periodo passato insieme. Nei suoi memoirs, la Akhmatova notava: “Pensavo anche allora che egli chiaramente vedesse il mondo con occhi differenti dai nostri”. La mostra guida lo spettatore lungo il particolare ed unico percorso artistico di Modigliani verso quella realizzazione perfetta della visione umanistica della bellezza senza tempo. Sono visibili le influenze dell’arte cicladica, etrusca, egiziana, greca, romana, africana, asiatica, buddista e quella del primo rinascimento con i loro fondamentali messaggi universali che Modigliani elaborò nel suo immaginario artistico. Prendendo questi elementi ed accordandoli armonicamente con la propria natura e visione soggettiva, Modigliani modellò un proprio ed unico stile senza subire le influenze del Fauvismo, Cubismo o di altri movimenti artistici del periodo. Amedeo Clemente Modigliani (1884-1920) nacque a Livorno ed iniziò i suoi studi artistici in Italia prima di trasferirsi a Parigi nel 1906. Influenzato da una varietà di generi e movimenti artistici nonché dall’arte primitiva, la sua oeuvre fu tuttavia unica e idiosincratica. Morì a Parigi a 35 anni. L’Estorick Collection of Modern Italian Art è conosciuta a livello internazionale per il suo nucleo di dipinti futuristi. La collezione comprende circa 120 opere tra dipinti, disegni, sculture, acquarelli e stampe di molti dei più importanti artisti italiani ventesimo secolo. Il museo comprende sei gallerie, due delle quali ospitano le mostre temporanee. Sin dalla sua prima apertura nel 1998, la collezione Estorick ha accresciuto la sua reputazione e guadagnato il plauso della critica come istituzione fondamentale per la promozione dell’arte italiana presso il pubblico britannico. 9 LONDRA SERA PAGINA ACCANTO DA SOPRA IN SENSO ANTI ORARIO: Portrait of Maud Abrantès, 1908, Watercolour with traces of black crayon 41 x 32 cm (Richard Nathanson, London) Nude with Cup, c.1916, Watercolour, Indian ink and pencil 64.5 x 50 cm (Courtesy: Estorick Collection) Columbine with Fan and wearing a Tutu, 1908, Black crayon 31 x 24.3cm (Richard Nathanson, London) Standing Nude, 1908, Black crayon 43 x 26.7cm (Courtesy: Richard Nathanson, London) IN QUESTA PAGINA DA SOPRA IN SENSO ANTI ORARIO: Dr François Brabander, 1918, Oil on canvas 46 x 38cm (Estorick Collection) L’Amazone, 1909, Black crayon 30.8 x 23.2 cm (Richard Nathanson, London) Kneeling Blue Caryatid, c.1911, Blue crayon 43 x 26.5 cm (Richard Nathanson, London) Caryatid Seated on Plinth with Lighted Candles, Black crayon 42.7 x 26 cm (Richard Nathanson, London) Male Head & Shoulders, c.1911, Blue crayon 42.8 x 26.7 cm (Richard Nathanson, London) 10 LONDRA SERA 10 LONDRA SERA LONDRA SERA 11 12 LONDRA SERA FOTOGIORNALE Video promozionale del Bel Paese Il Ministero dello Sviluppo Economico, in collaborazione con l’Ice, dopo il successo registrato con quasi tre milioni di visualizzazioni in poche settimane, ha deciso di promuovere il video sulle eccellenze manifatturiere italiane “Italy: The Extraordinary Commonplace”, sui mercati americano, canadese e inglese. La campagna prevede il lancio del video sui siti delle maggiori testate economico-finanziarie (Wall Street Journal, Financial Times, Economist) e un sito web appositamente realizzato (extraordinarycommonplace.com), ad esso collegato. Il sito, diviso in due sezioni principali, Pride&Prejudice ed Extraordinary Stories, illustra i principali dati e le informazioni sul sistema economico e manifatturiero italiano rivolti ad evidenziare la solidità e le eccellenze economico-produttive italiane. La campagna, della durata di quattro settimane, ha preso avvio lunedì scorso e in pochi giorni ha già registrato 7 milioni di impression e 2 milioni di utenti unici. L’obiettivo, anche attraverso la promozione su YouTube, è quello di raggiungere 20 milioni di visualizzazioni del video. regno dello Smartphone Tre navigatori via Smartphone su 4 lo utilizzano all’interno del processo d’acquisto, per informarsi dentro e fuori i punti vendita. Lo sostiene una ricerca dell’Osservatorio Mobile Marketing & Service del Politecnico di Milano. Tra le attività più frequenti via Mobile prima dell’acquisto: raccolta di informazioni (66%), confronto prezzi (66%), confronto tra alternative di prodotto (63%), ricerca delle promozioni (56%). Le aziende sono sempre più consapevoli che il Mobile sia un touchpoint necessario nelle strategie di relazione e fidelizzazione dei consumatori. Crescono quindi gli investimenti e l’attenzione anche dei vertici aziendali. Nel 2014 il mercato del ‘Mobile Advertising’ è cresciuto del 48% e ha superato i 300 milioni di euro, pari al 15% della pubblicità Internet. Sono in media 15 milioni i cosiddetti ‘Mobile Surfers’ giornalieri, ovvero gli italiani connessi a Internet ogni giorno da Smartphone. Se si considera anche l’utilizzo del tablet, il numero di coloro che accedono alla rete da aggeggi mobili raggiunge i 16,4 milioni. Gli italiani passano sempre più tempo a navigare sullo Smartphone, precisamente 90 minuti al giorno a fronte dei 70 spesi davanti al monitor di un computer. 13 LONDRA SERA FOTOGIORNALE È italiano il vincitore del concorso fotografico “Sapori del quartiere” Il trentasettenne Roberto Caldarella è stato proclamato vincitore del “Concorso Fotografico dei Sapori del Quartiere”, indetto dalla World Photography Organization (WPO) e da Hotel Indigo®, hotel boutique della catena IHG. Caldarella, fotografo di strada romano, ha realizzato i suoi scatti traendo ispirazione dai gusti, dai profumi e dai colori del quartiere in cui è situato l’Hotel Indigo® Rome – St George. Il concorso mira a scoprire nuovi talenti fotografici e ha visto una selezione di finalisti provenienti da tutta Europa. I fotografi sono stati giudicati per la loro abilità a catturare interpretazioni astratte o letterali dei sapori, odori e colori dei quartieri degli Hotel con lo scopo di ispirare le persone a scoprire esperienze locali durante i loro viaggi. In qualità di vincitore, Roberto Caldarella avrà la possibilità di esporre i suoi scatti al prestigioso evento Sony World Photography Awards 2015 alla Somerset House di Londra, l’opportunità di scattare delle foto per il marchio Hotel Indigo. “Sono molto felice di questa vittoria - afferma Roberto Caldarella, vincitore del concorso -. Come fotografo autodidatta, ho sempre messo un costante impegno per migliorarmi e questo riconoscimento mi rende fiero dei miei risultati. Gli ambienti cittadini, dove passano e si incontrano decine di persone ogni giorno, sono il luogo perfetto per avere uno scorcio delle storie di vita degli altri. Ciò che amo della fotografia è che mi permette di reinventare una storia e raccontarla in modo inedito”. Hotel Indigo e WPO hanno collaborato a questo progetto per (c) Roberto Caldarella/ World Photography Organization. offrire agli ospiti dell’hotel e ai viaggiatori l’opportunità di esplorare il quartiere con la loro fotocamera creando una piattaforma dove gli appassionati di fotografia di ogni livello – dagli studenti ai professionisti – possono mettere in mostra il loro talento. Tutti gli Hotel Indigo sono progettati per riflettere la caratteristica storia del quartiere. Dalla progettazione degli edifici, alle opere d’arte dell’hotel e ai menu ispirati localmente, ogni Hotel Indigo è unico nel suo genere e non esistono due Hotel Indigo uguali. “Le foto di Roberto Caldarella sono fantastiche - ha dichiarato Tom Rowntree, Vice President IHG® per il brand Hotel Indigo in Europa -. Immagini emozionanti che hanno catturato creativamente l’essenza unica del quartiere in cui si trova l’Hotel Indigo Rome St. George. Vorrei ringraziare tutti coloro che hanno partecipato al concorso e hanno permesso di raggiungere un gruppo di finalisti di impressionante talento. Non vediamo l’ora di vedere gli scatti che Roberto realizzerà per il nostro hotel”. “Coltivare talenti fotografici emergenti è il cuore della World Photography Organization - afferma Scott Gray, Direttore Generale di WPO -. Siamo quindi orgogliosi di fornire una piattaforma globale a tutti i fotografi che hanno preso parte a questa competizione e hanno condiviso le loro storie locali. La fotografia è forse una delle forme d’arte più accessibili e l’immagine vincente di Roberto Caldarella, insieme alla grande varietà di foto ricevute, mostra che talvolta le immagini migliori sono quelle che troviamo appena fuori dalla porta di casa”. Troppe ore al pc aumenta le rughe Trascorrere molte ore immobili davanti allo schermo, magari strizzando gli occhi per la concentrazione, può favorire la formazione di rughe sul viso e accelerare il processo di lassità della pelle, in prevalenza nella zona del collo e delle guance. È la cosiddetta “computer face”, che indica quei volti con guance cadenti, il cosiddetto “collo di tacchino” e le rughe sulla fronte e intorno agli occhi, ovvero la glabella e le zampe di gallina. “È la postura che si tende ad assu- mere davanti allo schermo ad accentuare la formazione di rughe: non muovere il volto per lungo tempo riduce l’elasticità della pelle, inoltre strizzare ripetutamente gli occhi davanti allo schermo, per cercare la concentrazione o contrastare l’eccessiva luminosità, provoca la formazione di rughe, soprattutto nella zona perioculare”, afferma Giuseppe Sito, vice presidente di AITEB, Associazione Italiana Terapia Estetica Botulino. 14 LONDRA SERA LONDRA SERA 15 AUSTRIA, BELGIO, BULGARIA, CIPRO, DANIMARCA, ESTONIA, FINLANDIA, FRANCIA, GERMANIA, GRECIA, IRLANDA, ITALIA, LETTONIA, LITUANIA, LUSSEMBURGO, MALTA, MONTECARLO, PAESI BASSI, POLONIA, PORTOGALLO, REGNO UNITO, REPUBBLICA CECA, ROMANIA, RUSSIA, SAN MARINO, SLOVACCHIA, SLOVENIA, SPAGNA, SVEZIA, SVIZZERA, UNGHERIA. The Great European Disaster Movie How can we change the conversation on the European Union from “In/Out?” to “Let’s make it better & stronger”? How can we move Europe from being an issue for élites to one that the wider public cares about? Those were the key questions raised in the Q&A debate that followed the cinema première of the director’s cut of “The Great European Disaster Movie” at the Genesis Cinema in East London. Journalists, politicians, diplomats and a lively 250-strong audience discussed how to energize grassroot movements into demanding action to reform the EU in order to save it. “We need to involve in this discussion young generations across Europe – film director Annalisa Piras said - because this issue is now crucial for the future of our continent”. Bill Emmott, the film’s executive producer, warned that “debate about Europe, like the Continent’s German-led economic policy, is filled with complacency, while the rise of anti-establishment, anti-EU parties, in Britain, France, Spain and elsewhere, threatens to change the face of politics rapidly and permanently.” Solutions must begin from the bottom up. So the filmmakers have decided to hold independent screenings of the film, all across Europe, in community groups as well as schools and universities, in order to launch a pan-European debate and to take the film beyond the élites and spread greater awareness of what a “Great European Disaster” of disintegration of the EU could look like. They called for help from the audience in making that project happen. Among the audience at the event, organized by CinemaItaliaUK, were the Italian Ambassador Pasquale Terracciano, Lord Powell, former advisor to Margaret Thatcher, Denis McShane former labour Europe minister, Stanley Johnson, author, father of Boris and a former European Commission official, European Commission deputy Rep Caroline Morgan, Spanish Embassy press counsellor Esther Corrall Cortes. Viewers commenting on the director’s cut of the film defined it as “terrific”, “powerful”, “fascinating and provocative”. The Q&A was hosted by Hugo Dixon, ReutersBreakingViews founder and author of “The In/Out Question”. Panelists were Annalisa Piras, Bill Emmott, the Ipsos-Mori Chief Executive Ben Page and the Belgian journalist Marc Roche, correspondent for ‘Le Point’ and ‘France-Inter’. The British actor Angus Deayton joined the screening, as well as the young leading actress Flavia Piras Trow. After the screening, there was a reception with Italian food by Delicatezza and Italian wine. CinemaItaliaUK is supported by The Consul General of Italy, The Italian Cultural Institute, Natuzzi, BdB, Courthouse Hotel, The Italian Bookshop, Donna Fugassa, The Italian Community, Fred Film Radio, Rai Com and Delicatezza.