Vent`anni di Ingegneria a Modena
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Vent`anni di Ingegneria a Modena
Con il contributo di I curatori del presente volume, prof. Giovanni Sebastiano Barozzi, Professore Ordinario di Fisica Tecnica Industriale e Preside della Facoltà dal 01/11/1998 al 31/10/2004, ildott.MarcoZucchi,Coordinatore Didattico della Facoltà dal 23/02/2006, e la dott.ssa Francesca Gambetta, tutor dell’ufficio Stage di Facoltà dal 22/12/2008, ringraziano tutti coloro che hanno collaborato a vario titolo alla realizzazione dello stesso. In particolare: -Prof.AldoTomasi,Rettore dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia dal 01/11/2008 -Prof.GiuseppeCantore,Preside della Facoltà di Ingegneria “Enzo Ferrari” dal 01/11/2007 -Prof.MarioVellani,Magnifico Rettore dal 01/11/1984 al 31/10/1993 -Prof.RodolfoCecchi,Prorettore dal 29/08/2003 al 31/10/2008 -IDirettoridiDipartimento -Ing.StefanoFontanesi,per le fotografie dei docenti -Sig.RobertoFormentini, per le fotografie dei laboratori -Dott.ssaCinthiaPless, Responsabile della Biblioteca -Dott.AlbertoGreco,Responsabile Ufficio Stampa di Ateneo INTERVENTI INTRODUTTIVI 1 1 La Facoltà di Ingegneria Enzo Ferrari Prof. Aldo Tomasi Magnifico Rettore, Università degli studi di Modena e Reggio Emilia Parlare oggi, a venti anni di distanza dalla sua istituzione, della Facoltà di Ingegneria Modena può risultare un esercizio piuttosto complesso, in quanto è arduo riuscire a riassumere l’epopea di una struttura accademica cresciuta molto nel tempo e capace di darsi una sua precisa identità, tanto scientifica che didattica, che l’ha posta al top del prestigio nazionale. La sua storia e la sua evoluzione, dalla nascita pionieristica - si potrebbe dire - dei primi due corsi di laurea fino al completamento del progetto per dotarla di una sede e di un Campus propri, dove ospitare le sue attività, le trovate nelle pagine di questo volume. In questa sede mi piace, piuttosto, cogliere l’occasione per fare una rilettura di questi intensi 20 anni per esaltare e ricordare il ruolo di questa presenza e richiamare il contributo fondamentale che la Facoltà ha saputo dare alla crescita dell’Università, ma anche allo sviluppo del territorio, un territorio fertile, dinamico, da cui gli studi accademici e ingegneristici hanno potuto trarre alimento e a cui i nostri docenti, i nostri ricercatori, i nostri laureati hanno generosamente offerto sostegno e competenze, arricchendolo di quel capitale umano e professionale necessario alla sua crescita ed al mantenimento della sua competitività a livello nazionale ed internazionale. Basti pensare a cosa abbia significato l’iniezione di circa 4.000 ingegneri per il sistema produttivo locale, e non solo, che sono andati ad assumere posizioni di rilievo e di responsabilità nelle imprese. Oggi tra i dirigenti di molte società affermate come Ferrari, Ducati, IBM o in altre multinazionali non è difficile imbattersi in qualche laureato uscito dalle aule del Campus di Ingegneria di via Vignolese. Per non parlare, poi, dell’azione motrice e dell’impulso che docenti, ricercatori e dottorandi di Ingegneria Modena hanno dato in due decenni ai processi di innovazione di prodotto e di processo che hanno visto coinvolti la grande e la piccola e media impresa modenese. Modena, la sua provincia, il mondo produttivo hanno potuto fare affidamento e appoggiarsi con sicurezza ai “cervelli” della facoltà di Ingegneria Modena per la ricerca di soluzioni tecnologiche che ne mantenessero alto il profilo competitivo. 3 Dalla meccanica, all’oleodinamica, all’automotive, all’elettronica, all’informatica, alle telecomunicazioni, ai materiali e oggi all’ingegneria civile, non c’è segmento dell’ingegneria che non abbia avuto protagonisti persone e studiosi di Ingegneria Modena. È, dunque, principalmente a questo che si deve guardare nel fare un bilancio storico per questa Facoltà, a come essa ha saputo interagire col territorio, confondersi con esso, partecipare alle dinamiche ed alle trasformazioni che l’hanno investito in questo periodo. Posta in questa chiave di lettura, la presenza della Facoltà di Ingegneria credo debba assumersi come un prezioso e reale contributo del mondo accademico alla qualificazione della identità produttiva territoriale ed un indispensabile punto di riferimento per il rilancio, in momenti di crisi come quelli attuali, della sua dimensione nazionale ed internazionale. Il fiorire di laboratori di ricerca altamente attrezzati, ubicati nell’area del Campus di Ingegneria, fanno di questo luogo il principale punto di riferimento per l’avvio di iniziative capaci di rilanciare la sigla “Modena” nel mondo, alimentando in molti casi anche nuove iniziative imprenditoriali attraverso i suoi spin off. Il trasferimento di Democenter-Sipe ed il decollo, infine, del Tecnopolo che sta sorgendo attorno alla Facoltà di Ingegneria a Modena sono la definitiva consacrazione di un disegno lungimirante, pensato insieme da Università, Enti Locali, Associazione economiche, che si compie a 20 anni di distanza dalla nascita della medesima e a 10 dal battesimo del complesso architettonico che la ospita. Riunire in un’unica struttura questi tre organismi, in maniera tale che possano fare “massa critica”, è la carta vincente di un territorio che intende continuare ad essere protagonista in Italia e nel mondo. E rappresenta la scommessa del futuro anche per la Facoltà, che viene chiamata a partecipare in prima persona alla costruzione delle prospettive di una economia che non intende abdicare ai primati raggiunti e che riconosce nella Facoltà di Ingegneria il centro di elaborazione ed incubazione per nuove idee e per far muovere in simbiosi ricerca e trasferimento tecnologico. La Facoltà di Ingegneria - lo ha dimostrato - ha i numeri, le competenze, le professionalità, la dimensione per essere pronta a questo salto di qualità e proiettarsi con slancio verso il futuro, un futuro che non può non ispirarsi allo spirito, alla passione ed all’impegno di un grande imprenditore, di una figura che ha lasciato traccia anche nella memoria anche di chi non lo ha conosciuto: Enzo Ferrari. Portarne da oggi il nome può risultare ambizioso, ma è una sfida che l’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia e la Facoltà di Ingegneria Modena vogliono raccogliere nella speranza di avvicinarne i successi che lo hanno reso ovunque famoso. 4 INTERVENTI INTRODUTTIVI 1 2 Una Facoltà nel Territorio Prof. Giuseppe Cantore Preside della Facoltà di Ingegneria “Enzo Ferrari” Come un ben più celebre personaggio, lo scrittore Alexandre Dumas, si accingeva circa 200 anni fa a celebrare i tre moschettieri per la difesa della Francia, con il romanzo “Vent’anni dopo”, così mi accingo io ora, vent’anni dopo, a celebrare tutte le persone, docenti, ricercatori, personale tecnico e amministrativo e studenti che hanno contribuito a far raggiungere alla Facoltà di Ingegneria “ Enzo Ferrari” questo importante traguardo. Prima di tutto un po’ di storia e i dovuti riconoscimenti a chi li merita. Preesisteva a Modena un biennio di ingegneria, afferente alla Facoltà di Scienze, rappresentato dall’Istituto di Disegno, fisicamente collocato dentro il Dipartimento di Matematica. Il Preside della Facoltà di Scienze, Prof. Piero Vivarelli, con il Rettore Prof. Mario Vellani, e con l’ appoggio dei docenti tutti di fisica, matematica e chimica, fra i quali sin da allora spiccava per impegno e dedizione all’ iniziativa Gian Carlo Pellacani, propose l’ istituzione della Facoltà di Ingegneria che prevedeva allora due soli corsi di Laurea: ingegneria dei materiali e ingegneria informatica. Non senza difficoltà, ma aiutati da illustri personaggi modenesi quali Enzo Ferrari e Giuseppe Panini, che usarono tutta la loro influenza e il loro prestigio mettendo in campo il loro appoggio morale e materiale, l’ Istituzione di Ingegneria fu approvata dal Ministero a far data dal 1990. Primo Preside fu nominato uno dei padri fondatori che proveniva da Scienze, Gian Carlo Pellacani che venne affiancato da due illustri colleghi matematici, Giuseppe Anichini, oggi a Firenze e Walter Franceschini, attuale direttore di Matematica. Fu subito costituito un consorzio per la costruzione degli edifici della Facoltà, oggi praticamente completata e fondamentale fu il supporto di tutte le istituzioni modenesi, pubbliche e private: il Comune, la Provincia, la Camera di Commercio, le associazioni Imprenditoriali di categoria, dalla piccola e media industria a Confindustria Modena, le Banche, le fondazioni bancarie , in primis la Fondazione Cassa di Risparmio di Modena , ma anche quelle di Carpi e di Vignola, le imprese tutte, il territorio e la città intera e mi scuso con tutti coloro che ho dimenticato. Proprio un bell’ esempio di sinergia. La Facoltà di Ingegneria di Modena si appresta quindi oggi a celebrare il suo ventennale. Lo “Studio”, come si definivano una volta le antiche Università, è dunque uno dei più giovani nel panorama accademico nazionale e internazionale. Esso non è antico, ma è venuto, seppure in pochi anni, a costituire una Scuola, se si accetta il principio che vi è una Scuola non laddove vi è genericamente un luogo di insegnamento e di studio, ma laddo5 ve vi è una Scuola di Alti Studi che abbia operato senza interruzione, sia pure per breve tempo, basata, da un lato sul principio dell’indipendenza della ricerca scientifica, dall’altro e al tempo stesso sull’intenzione di rendere quest’ultima sempre più utile al tessuto produttivo territoriale, sullo stretto collegamento fra la ricerca e l’attività di insegnamento e, questo sì sempre, sull’esistenza di una organizzazione separata e autonoma da qualsiasi potere esterno. Tuttavia l’età, ovvero la maggiore o minore antichità, non costituisce il principale titolo di nobiltà di uno Studio: poter far fecondare la cultura tecnico-scientifica nel territorio circostante, e tentare di spargere i propri semi anche in orbem terrarum, questo sì, può e deve accadere soprattutto quando si sia raggiunta l’eccellenza. Siamo oggi ben consapevoli di ciò che i nostri docenti e ricercatori hanno compiuto in questa pur breve storia: colleghi apprezzati in tutta Europa per la conduzione di progetti internazionali per i quali sono coordinatori o partecipanti, progetti FIRB, progetti PRIN, e tanti, veramente tanti progetti di ricerca applicata in collaborazione con le più importanti aziende del territorio: dalla CNH alla SIR, dalla Ferrari alla Lamborghini, dalle aziende di informatica a quelle ceramiche, dai materiali all’ambiente, alle telecomunicazioni . Fin dalle origini, la nostra Facoltà si è data, anche per volontà espressa dai nostri patrocinatori, il ruolo di protagonista assoluto della vita del territorio, che si alimentasse dello spirito di dinamismo che da sempre distingue Modena, i modenesi e le sue imprese. L’obiettivo certamente ambizioso è stato raggiunto attuando numerosi corsi di laurea che spaziano dalla meccanica all’informatica, dall’elettronica all’autoveicolo, dai materiali all’ambiente, dalle telecomunicazioni alla civile, ultima nata. Il panorama dei nostri saperi è ampio ma va via via accresciuto anche per soddisfare sempre di più le esigenze di un’economia e di un territorio che vuole guardare avanti, sfidare il presente e immaginare un futuro migliore. Ciò ci rende coscienti di una responsabilità di un servizio da svolgere con umiltà. Forte di questo complesso di attività (didattica, con tutoraggio e orientamento, ricerca di eccellenza sia di base e sia applicata, trasferimento tecnologico, laboratori di informatica, di meccanica, di oleodinamica, di telaistica per veicoli, per citarne solo alcuni, e perché no amministrazione e burocrazia), la Facoltà si appresta oggi a celebrare con orgoglio il suo Ventennale che vede non solo come la propria festa ma come la festa di tutto l’Ateneo di Modena e Reggio e, se me lo consentite come la festa delle Università. Concludendo, per questo ventennale e per l’Università di Modena e Reggio Emilia non possiamo che ripetere le parole della tradizione, parole che sono risuonate nelle aule, solenni o spoglie, nei laboratori e nelle biblioteche dove si svolgono quotidianamente le nostre attività del Sapere, parole di augurio spesso citate in celebrazioni anche più solenni di questa: VIVAT, FLOREAT, CRESCAT 6 INTERVENTI INTRODUTTIVI 1 3 Enzo Ferrari e la Nascita della Facoltà di Ingegneria di Modena Prof. Mario Vellani Magnifico Rettore dal 01/11/1984 al 31/10/1993 L’intervento dell’ing. Enzo Ferrari è stato decisivo per l’istituzione della Facoltà di Ingegneria di Modena, a lui oggi dedicata. La facoltà di Ingegneria aveva a Modena dei precedenti nel Ducato estense, nelle varie figure di perito ingegnere, e di ingegnere civile quali gradi che si conseguivano nella laurea in filosofia, così come gli studenti della classe filosofica che intendevano seguire i corsi di ingegneria dovevano entrare nel Convitto dei Cadetti, aggregati al Corpo Pionieri. Dopo l’unificazione italiana, l’università di Modena aveva il biennio propedeutico di ingegneria nella Facoltà di Scienze matematiche, fisiche e naturali. Tale biennio venne però soppresso nel 1923 con la legge Gentile. Questa legge aveva degli aspetti positivi, ma anche di quelli negativi. Innanzi tutto aveva due allegati: nell’allegato A erano indicate le università che erano a totale carico dello Stato, nell’allegato B erano comprese le università, tra le quali quella di Modena, alle quali lo Stato assicurava solo un contributo, che per Modena era di un milione all’anno, le altre somme occorrenti dovevano fare carico agli enti locali, eventualmente riuniti in consorzio. Questa distinzione tra università di serie A e di serie B scomparve nel 1935, le somme versate dai vari consorzi vennero consolidate e versate allo Stato. Tale evento è ricordato in una lapide posta all’ingresso dell’Università, a sinistra. Ma nel 1923 l’università perdeva non solo il biennio propedeutico di ingegneria, ma anche la scuola superiore di Medicina Veterinaria, che aveva un precedente in due corsi di medicina veterinaria istituiti nel 1799 ed aggregati alla classe medica. Solo a seguito degli sforzi del rettore Ruggero Balli il biennio propedeutico di ingegneria venne reintrodotto nel 1936. L’aumento del numero degli studenti iscritti al biennio e le esigenze del territorio cominciarono a porre in risalto, oltre trenta anni fa, l’opportunità di completare il biennio con la facoltà di ingegneria. In quell’epoca si procedeva con i piani di sviluppo dell’Università, generalmente a cadenza triennale o quadriennale: le università inviavano al Ministero della Pubblica Istruzione, direzione generale dell’istruzione universitaria, le loro proposte, il Ministro nominava una commis7 sione che vagliava, accogliendo o respingendo, le richieste, poi seguiva il parere del Consiglio universitario nazionale e quello delle commissioni parlamentari della Camera e del Senato, quindi veniva approvato il testo definitivo con decreto ministeriale. Per il piano di sviluppo 1984-1986 l’Università di Modena chiese la facoltà di ingegneria, e i corsi di laurea di farmacia sociale e sanitaria per la facoltà di Farmacia e quelli di economia politica e economia aziendale per la facoltà di Economia e Commercio. Ma non ottennero niente. In previsione del piano di sviluppo 1986-1990, dopo discussioni nella facoltà di Scienze e dopo aver consultato le forze politiche e le forze attive della città, si pensò in un primo momento di formulare più proposte, ma poi prevalse l’opinione di programmare uno sviluppo graduale dell’università e si ritenne prioritaria la richiesta della facoltà di ingegneria, che fu così l’unica proposta inviata al Ministero. In questa prospettiva il Senato accademico aveva nominato una commissione di docenti, presieduta dal prof. Vivarelli e della quale era parte attiva il prof. Pellacani, commissione che consultò anche docenti di ingegneria di altre università per individuare corsi di laurea innovativi, con relativi piani di studio. Per il reperimento di fondi per la costruzione di un primo lotto funzionale di edifici venne costituito un consorzio composto da: Università, Comune di Modena, Amministrazione provinciale di Modena, Camera di commercio di Modena (presieduta da Giuseppe Panini, che ha svolto un ruolo incisivo), Associazione industriali della provincia di Modena, Lega provinciale cooperative di Modena, Assopiastrelle, Associazione piccole e medie industrie della provincia di Modena, Fondazione Cassa di risparmio di Modena, Banca Popolare dell’Emilia, Banco S. Geminiano e S. Prospero, Fondazione Cassa di risparmio di Carpi, Fondazione Cassa di risparmio di Mirandola, Fondazione Cassa di risparmio di Vignola. La FIAT, per l’ interessamento dell’ing. Vezzalini, l’Assopiastrelle e l’Associazione costruttori di Modena offrirono gratuitamente il progetto di massima della nuova sede al fine di richiedere un finanziamento al F.I.O (Fondo Investimenti per l’Occupazione). Superate alcune perplessità manifestate dal Preside della facoltà di Ingegneria di Bologna dato che da poco era stata istituita la facoltà di Ingegneria a Parma,l’ostacolo maggiore l’incontrammo nella commissione ministeriale incaricata di stendere la bozza del piano di sviluppo. Della commissione, presieduta dal sen. Covatta, sottosegretario alla Pubblica Istruzione, faceva parte il prof. Rossi, Rettore dell’Università di Ferrara. Il prof. Rossi aveva avuto occasione di curare, in qualità di oculista, la madre della senatrice Falcucci, in quel momento Ministro della Pubblica Istruzione e quindi gli fu facile farsi nominare nella commissione. Il 8 INTERVENTI INTRODUTTIVI 1 3 Enzo Ferrari e la Nascita della Facoltà di Ingegneria di Modena prof. Rossi, che chiedeva la facoltà di ingegneria per la sua Università, o temendo la concorrenza di Modena, o temendo che non fossero concesse le facoltà di ingegneria sia a Ferrara che a Modena dato che esistevano già a Bologna e a Parma, riuscì a far assegnare a Modena, invece che la facoltà di ingegneria, i corsi di laurea in economia politica e in economia aziendale che avevamo chiesto per il piano di sviluppo 1984-1986, ma non per il piano 1986-1990. Dopo aver scritto a Rossi che ritenevamo la decisione una presa in giro e che avremmo chiesto l’intervento dei nostri parlamentari, andai a chiedere l’aiuto dell’ing. Enzo Ferrari, che non solo assicurò il suo intervento presso alcuni ministri, ma scrisse subito una lettera al sen. Covatta per illustrare l’interesse che aveva anche la Ferrari per la facoltà di ingegneria, lettera che fu portata direttamente al sen. Covatta dall’ing. Razelli Che in quel momento era il Direttore generale della Ferrari e che a voce poté ribadire il pensiero di Enzo Ferrari. E così, dalla sera alla mattina, dato che si era alla vigilia della presentazione del piano, vi venne inserita la nostra proposta della facoltà di ingegneria con due dei quattro corsi di laurea che erano stati richiesti. Il sostegno dell’ing. Ferrari è continuato anche quando il piano,presentato dal Ministro della Pubblica Istruzione, on. Prof. Galloni, è passato per il relativo parere, alle competenti commissioni parlamentari, e contando altresì sul concreto appoggio dei parlamentari modenesi. Qualche perplessità mi fu manifestata anche da un autorevole componente del Consiglio universitario nazionale sotto il profilo che chiedevamo una facoltà senza avere i necessari docenti, ma feci presente che avevamo i docenti che insegnavano al biennio, che per alcune materie avremmo avuto l’aiuto dei docenti dell’ingegneria di Bologna, e che il Ministero non avrebbe assegnato cattedre prima che avessimo avuto la facoltà. E così ottenuta la facoltà e la nomina a Preside del prof. Pellacani, che in tutti i passaggi prima ricordati era stata la persona più attiva, la facoltà ha iniziato quel percorso e quello sviluppo di cui oggi celebriamo il ventennale. 9 2 1 LA CRONISTORIA La cronistoria 1990 La Facoltà di Ingegneria dell’Università di Modena è istituita con D.R. n. 240 del 31.07.89, pubblicato sulla G.U. n. 235 del 07.10.1989. È Rettore il prof. Mario Vellani Con Decreto del Ministro dell’Università e della Ricerca Scientifica e Tecnologica del 26 febbraio 1990 viene nominato Preside della Facoltà il Prof. Gian Carlo Pellacani a decorrere dal 30 gennaio 1990. Con Decreto del MURST del 31.01.1990 sono assegnati alla Facoltà di Ingegneria tre docenti di prima fascia, undici di seconda fascia, un incaricato stabilizzato e due ricercatori, già afferenti alla Facoltà di Scienze MM.FF.NN il cui Biennio Propedeutico di Ingegneria passa a far parte della nuova Facoltà. La prima seduta del consiglio di Facoltà si tiene il 13.02.1990 L’Istituto di Disegno viene trasferito dalla Facoltà di Scienze alla Facoltà di Ingegneria, a costituire il primo nucleo di aggregazione dei futuri Dipartimenti di Ingegneria. Ne è Direttore il prof. Angelo O. Andrisano. I Corsi di Studi delle Lauree in Ingegneria dei Materiali e in Ingegneria Informatica hanno inizio nell’a.a. 1990-91 con l’attivazione dei primi tre anni. 1992 Il 24 febbraio 1992 è costituito il Consorzio Universitario per la Promozione e lo Sviluppo della Facoltà di Ingegneria. Avrà un ruolo decisivo per lo sviluppo del campus di Ingegneria di Modena. Nell’a.a. 1992-93 sono attivati il Corso di Laurea ed il Corso di Diploma Universitario in Ingegneria Meccanica. Il DU in Ingegneria Meccanica vedrà attiva una duplicazione a Reggio Emilia sino all’a.a.1999-00. 1993 Il 1 novembre 1993 il Prof. Carlo Cipolli assume la carica di Rettore dell’Università di Modena. Sarà Rettore sino al 31 ottobre 1999. Il 13 ottobre 1993 é istituito il Dipartimento di Scienze dell’Ingegneria, attivato il 1 gennaio 1994, cui afferiscono 14 tra docenti e ricercatori universitari delle aree 11 dell’Ingegneria Meccanica, Civile e dell’Informazione. Direttore sino al 31 ottobre 1996 è il prof. Giovanni S. Barozzi. Il prof. Gianni Immovilli sarà Direttore del DSI dal 1 novembre 1996 sino alla sua disattivazione, 31 dicembre 2001. 1994 Nell’a.a. 1994-95 é attivato il Corso di Diploma Universitario in Informatica ed Automatica, poi denominato D.U. in Ingegneria Informatica, a seguito di trasformazione della Scuola Diretta ai Fini Speciali in Informatica, della Facoltà di Scienze MM.FF.NN. 1995 Nasce il Master in Car Engineering, primo Master attivato dalla facoltà, ma anche primo Master in Italia dedicato all’ autoveicolo. Il master, tuttora attivo, prenderà in seguito la denominazione di Master in Ingegneria del Veicolo. 1996 L’a.a. 1996-97 vede l’attivazione del Corso di Laurea in Ingegneria Elettronica. 1998 Nel Settembre del 1998 il prof. Pellacani si dimette dall’incarico di Preside. Gli succede, dal 15 ottobre 1998, il prof. Giovanni S. Barozzi. Sarà Preside sino al 31 ottobre 2004. A seguito di modifica di Statuto, con DR 08.06.1998 n. 35, pubblicato sulla G.U. del 02.07.1998 n. 152 s.g., l’Università di Modena assume la forma di Ateneo a rete di sedi con la denominazione di Università di Modena e Reggio Emilia. È programmata, tra l’altro la costituzione di una nuova Facoltà di Ingegneria presso la Sede di Reggio Emilia. Il 22 ottobre 1998 viene siglata a Torino la Convenzione tra la Scuola di Applicazione di Torino, il Politecnico di Torino, l’Accademia Militare di Modena e l’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia per la frequenza ai Corsi di Laurea in Ingegneria Elettronica, Informatica, delle Telecomunicazioni, Meccanica e Civile da parte degli Ufficiali del Corpo degli Ingegneri dell’Esercito Italiano. Dall’a.a. 1998-1999, gli Allievi Ufficiali divengono ad ogni effetto studenti della Facoltà di Ingegneria di Modena, ove frequentano i primi due anni di Corso. 1999 Il 1 novembre 1999 il Prof. Gian Carlo Pellacani assume la carica di Rettore dell’Uni12 2 1 LA CRONISTORIA La cronistoria versità di Modena e Reggio Emilia. Ricoprirà la carica sino al 31 ottobre 2008. 2000 Le opere civili relative al I stralcio funzionale del Campus di Ingegneria sono consegnate all’Ateneo il 17 settembre 2000; le opere di urbanizzazione vengono ultimate il 30.11.2000. La consistenza complessiva delle opere civili é di 13000 m2, includendo 4800 m2 dell’edificio di Facoltà, 6640 m2 di aree dipartimentali, 960 m2 di laboratori pesanti e 600 m2 di centrali tecnologiche. Il 2 dicembre 2000 gli edifici del Campus di Ingegneria sono inaugurati alla presenza del Ministro dell’Università e della Ricerca Scientifica, on. Ortensio Zecchino. Contestualmente la Facoltà conferisce al dott. Luca Cordero di Montezemolo la Laurea ad Honorem in Ingegneria Meccanica. Con l’a.a. 2000-01 la Facoltà di Ingegneria di Modena anticipa l’attuazione del D.M. 03.11.1999, n. 509, attivando il I anno dei Corsi di Laurea in Ingegneria Informatica, Ingegneria Elettronica, Ingegneria Meccanica, Ingegneria dei Materiali, con contestuale disattivazione del primo anno dei Corsi di laurea e di DU di previgente ordinamento. 2001 Il Dipartimento di Ingegneria dei Materiali e dell’Ambiente (DIMA) é attivato il 1° novembre 2001 presso il nuovo Campus di Ingegneria. Ne è Direttore la prof.ssa Anna Corradi. Dal 1° novembre 2009 Direttore è il prof. Francesco Pilati. 2002 Il 1° novembre 2002 vengono attivati il Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione (DII) e il Dipartimento di Ingegneria Meccanica e Civile (DIMeC). Direttore del DII è il prof. Gianni Immovilli, Direttore del DIMeC è il prof. Angelo O. Andrisano. Nell’a.a. 2001-02 vengono attivati i Corsi di Laurea di primo livello in Ingegneria delle Telecomunicazioni e in Ingegneria Ambientale, nonché, per i soli allievi dell’Accademia Militare di Modena, i Corsi di Laurea in Ingegneria Civile e in Ingegneria Edile. Nell’a.a. 2002-03 viene attivato il Corso di Laurea Specialistica in Ingegneria del 13 Veicolo, e, nell’ a.a. 2003-04 i Corsi di Laurea Specialistica in Ingegneria delle Telecomunicazioni, Ingegneria Informatica, Ingegneria Elettronica, Ingegneria per la Sostenibilità dell’Ambiente, e il CLS interfacoltà in Progettazione e Sviluppo di Nuovi Materiali Il 22 aprile 2002 avviene il conferimento delle Laurea ad Honorem agli imprenditori Ivano Passini, Franco Stefani ed Oscar Zannoni, rispettivamente in Ingegneria Meccanica, in Ingegneria Informatica e in Ingegneria dei Materiali, con la presenza del sig. Ministro alle Attività Produttive Antonio Marzano. 2003 Con il XVIII ciclo, prende avvio il Dottorato di Ricerca in Ingegneria Meccanica Nel settembre 2003 il CdA approva il progetto definitivo del III stralcio edilizio relativo al Campus di Ingegneria. Il progetto prevede il completamento del II piano dell’edificio DIMA, l’ampliamento dei laboratori Pesanti e dei laboratori Leggeri, l’ampliamento dell’edificio di Facoltà. Restano esclusi dal progetto il completamento della Biblioteca e delle aule al secondo piano della nuova ala di Facoltà. Dal 29 agosto 2003 il prof. Rodolfo Cecchi, docente della facoltà, è Pro Rettore per la sede di Modena. Conserverà la carica sino al 31 ottobre 2008. Si attivano due nuovi Master di II Livello: Master in “Sicurezza dei sistemi informatici: normative e tecniche avanzate di protezione”, organizzato congiuntamente dalle Facoltà di Giurisprudenza, Ingegneria di Modena e Medicina e chirurgia, Master in “Oleodinamica ¬ Fluid Power”, frutto di una collaborazione didattica tra la Facoltà di Ingegneria ¬ di Modena, la Facoltà di Ingegneria ¬ di Reggio Emilia e l’Imamoter ¬ CNR di Ferrara, sotto il patrocinio dell’Assofluid e dell’UNACOMA. 2004 Il 1 novembre 2004 assume la carica di Preside di Facoltà il prof. Paolo Tiberio. Sarà Preside sino al 31 ottobre 2007. In base ad una nuova Convenzione stipulata tra l’Accademia Militare di Modena, l’Università di Modena e Reggio Emilia, la Scuola di Applicazione e Istituto di Studi Militari dell’Esercito di Torino e il Politecnico di Torino per la frequenza ai Corsi di Laurea e Laurea Magistrale in Ingegneria da parte degli Ufficiali del Corpo degli Ingegneri dell’Esercito Italiano, dall’a.a 2004-2005 gli Allievi del Corpo degli Ingegneri conseguano il titolo della Laurea presso la Facoltà di Ingegneria di Modena, e successivamente la laurea Magistrale preso il Politecnico di Torino. 14 2 1 LA CRONISTORIA La cronistoria In prima applicazione vengono attivati i Corsi di Laurea in Ingegneria Edile, Ingegneria Civile, Ingegneria Elettronica, Ingegneria Meccanica, Ingegneria Informatica ed Ingegneria delle Telecomunicazioni. 2005 21 febbraio 2005: il Rettore conferisce la Laurea ad Honorem in Ingegneria Meccanica all’imprenditore Piero Ferrari. Il 23 maggio 2005 il Rettore conferisce la Laurea ad Honorem in Ingegneria Meccanica agli imprenditori Luciano Passoni e Vero Greco. L’anno accademico 2005-2006 vede la creazione delle Scuole di Dottorato di Ricerca dell’Università di Modena e Reggio Emilia, tra queste, la Scuola in “High Mechanics and Automotive Design & Technology” presso il DIMeC e la Scuola in “Information and Communication Technologies” (ICT), presso il DII. Le due Scuole assorbono i Corsi di Dottorato in Ingegneria precedentemente attivi nella sede di Modena. 2006 Nell’ottobre 2006 vengono ultimati e consegnati i lavori relativi al completamento del secondo piano del DIMA. Successivamente vengono consegnati le espansioni dei laboratori Pesanti e Leggeri. 2007 Nel mese di maggio Consorzio Universitario per la Promozione e lo Sviluppo della Facoltà di Ingegneria delibera un ulteriore contributo per il completamento di finiture e arredi delle aule di Facoltà originariamente previste al grezzo e dei locali della Biblioteca. Dal 1 novembre 2007 é Preside della Facoltà di Ingegneria di Modena il prof. Giuseppe Cantore. L’anno accademico 2007-08 vede l’avvio del Corso di Laurea in Ingegneria Civile. È attivato il Master biennale per “Esperti d internazionalizzazione delle imprese” in collaborazione con l’Istituto Commercio Estero e Assessorato alle Attività Pro15 duttive della Regione Emilia Romagna. Ne è Direttore il prof. Angelo O. Andrisano. La seconda edizione si tiene negli a.a. 2009-2010 e 2010-2011. 2008 Il 4 giugno 2008 contestualmente all’inaugurazione del nuovo complesso della Facoltà di Ingegneria di Modena, viene conferita la Laurea ad Honorem all’imprenditore Alberto Mantovani. Nell’occasione la Facoltà ricorda l’opera di Giuseppe Panini con una targa disposta nell’atrio della nuova ala. L’ 8 ottobre 2008 si ha l’inaugurazione dell’ installazione nella corte della Facoltà del velivolo da combattimento F-104 S ASA – M “Starfighter” dono del 4° Stormo “Amedeo d’Aosta” – Grosseto. Dal 1 novembre 2008 Magnifico Rettore dell’Università di Modena e Reggio Emilia è il prof. Aldo Tomasi. La Biblioteca Universitaria Scientifico-Tecnologica, completamente rinnovata anche grazie al contributo di Ferrari SpA, viene inaugurata dal Magnifico Rettore l’11 dicembre 2008. 2009 Nel mese di gennaio l’ufficio ILO dell’Ateneo e il Consorzio Democenter-Sipe vengono trasferiti e alloggiati al secondo piano dell’edificio laboratori Leggeri, in attesa di sistemazione definitiva presso la progettata palazzina dell’Innovazione prevista dallo sviluppo del Tecnopolo di Modena. Il 2 dicembre 2009 il Rettore convoca l’ultima riunione del Consorzio Universitario per la Promozione e lo Sviluppo della Facoltà di Ingegneria. 2010 Il 16 Giugno 2010, a seguito di Decreto Rettorale del 18 maggio 2010, alla presenza dell’Avv. Luca Cordero di Montezemolo, Presidente di Ferrari SpA, e dell’Ing. Piero Ferrari, la Facoltà di Ingegneria di Modena viene intitolata ad Enzo Ferrari. 16 Storie di facoltà 3 1 Storie di Facoltà 3.1 I prodromi La tradizione dell’Ingegneria a Modena ha radici lontane. Risale infatti alla scuola universitaria per architetti e ingegneri denominata ‘Scuola dei Cadetti Matematici Pionieri’, fondata da Francesco IV e attiva dal 1823 al 1848 presso l’Accademia Militare. Essa riprese però solo nel 1936, con la creazione del Biennio Propedeutico di Ingegneria presso la Facoltà di Scienze, dal cui completamento ebbe origine la Facoltà di Ingegneria dell’Università di Modena. La prima iniziativa per una nuova Facoltà di Ingegneria a Modena trova riscontro nel verbale del 29 Aprile 1981 del Consiglio della Facoltà di Scienze MM.FF.NN. dell’Ateneo modenese. La delibera, successivamente ribadita dalla Facoltà nella seduta del 4 Giugno 1982, riconosceva nel completamento del Biennio Propedeutico di Ingegneria la più interessante prospettiva per lo sviluppo dell’Ateneo. Il Senato Accademico approvò l’iniziativa inserendola nella programmazione dell’Ateneo relativa al piano quadriennale di sviluppo 1982-86. Malauguratamente la proposta non trovò accoglimento da parte del MURST e la prospettiva dell’Ingegneria a Modena parve allontanarsi. 3.2 La fondazione Il cammino che portò all’istituzione della Facoltà di Ingegneria vide impegnato l’Ateneo di Modena per oltre due anni. Il processo ebbe inizio formale il 17 Marzo 1987, quando il Senato Accademico, Rettore il prof. Mario Vellani, invitava il Consiglio della Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali a costituire una Commissione incaricata di avanzare ‘concrete proposte sulla istituzione della Facoltà di Ingegneria’. La Commissione, presieduta dal prof. Piero Vivarelli, Preside della Facoltà di Scienze, era formata dai proff. Lorenzo Bolognani, Maria Prudenziati, Maurizio Pellegrini, Franco Serafini, Italo Ferrari e dal prof. Gian Carlo Pellacani, Presidente del Biennio Propedeutico. I lavori della Commissione furono approvati dal Consiglio della Facoltà di Scienze il 4 Dicembre1987, con l’invito agli Organi Accademici ‘a dare sollecita attuazione alle procedure necessarie alla realizzazione del completamento proposto’. Il 17 completamento del Biennio Propedeutico di Ingegneria venne quindi riproposto dall’Ateneo nell’ambito del piano quadriennale di sviluppo dell’Università italiana 1986-90. La proposta non ebbe vita facile, come testimonia la vibrata lettera di protesta inviata il 24 Luglio 1987 dal Rettore Vellani al Ministro della Pubblica Istruzione, sen. prof. Franca Falcucci. Nella missiva il Rettore contestava le proposte della Commissione Ministeriale per lo Sviluppo delle Università che, formulando le proposte relative al piano di sviluppo quadriennale, escludeva dalla programmazione il completamento del curriculum di studi in Ingegneria a Modena. Ancor più veemente la protesta che contestualmente il Rettore inviava al prof. Antonio Rossi, Rettore dell’Università di Ferrara e rappresentante delle Università della Regione Emilia Romagna nella suddetta Commissione. Il Rettore, forte dell’incondizionato sostegno di tutte le forze istituzionali, politiche, economiche ed industriali modenesi, provvide quindi a sollecitare le massime autorità dello Stato e del Governo, dal Presidente del Senato, sen. prof. Giovanni Spadolini, al Ministro della Difesa, on. Valerio Zanone. È lecito tuttavia ritenere che decisivo risultasse in quella fase l’intervento del sen. Luigi Covatta, Sottosegretario di Stato alla Pubblica Istruzione, cui, come riportato dal prof. Vellani nel suo contributo a questo volume, l’ingegner Enzo Ferrari inviava, in data 15 Gennaio 1988, una pressante richiesta a favore del completamento del biennio di Ingegneria. L’istituzione della Facoltà di Ingegneria dell’Università di Modena fu sancita con D.R. n. 240 del 31 Luglio 89, pubblicato sulla G.U. n. 235 del 07 Ottobre 1989. 3.3 Il primo consiglio di Facoltà Il Primo Consiglio della neo-nata Facoltà di Ingegneria di Modena si tenne il giorno 13 Febbario 1990 presso il Dipartimento di Matematica Pura ed Applicata dell’ Ateneo di Modena. A presiedere la seduta i Professori Giuseppe Anichini, Valter Franceschini e Gian Carlo Pellacani. A completare il Consiglio: Prof. Giorgio Barbieri, Prof. Maria Giuseppina Bartolini Bussi, Prof. Ugo Bonazzi, Prof. Marta Guidetti, Prof. Francesco Liverani, Prof. Ledi Menabue, Prof. Emilio Montessori, Prof. Lucio Morettini, Prof Franco Serafini, Prof. Ercole Soragni, Prof. Vanna Zanelli Malagoli e Prof. Renzo Solieri. In tale occasione tra i diversi punti all’ordine del giorno furono poste le basi per lo sviluppo nei tre anni futuri di nuovi corsi in Ingegneria Meccanica e Ingegneria per l’ Ambiente e il Territorio. Questi si sarebbero aggiunti ai già esistenti corsi di Ingegneria dei Materiali ed Informatica. 18 Storie di facoltà 3 3 Storie di Facoltà Inoltre si colse l’ occasione per modificare ulteriormente questo piano triennale e il Preside avanzò la richiesta per un ulteriore nuovo corso in Ingegneria Elettronica e un Diploma Universitario in Informatica. 3.4 I laureati ad Honorem La sede della Facoltà venne inaugurata il 2 Dicembre 2000, con la consegna della Laurea Honoris Causa in Ingegneria Meccanica a Luca Cordero di Montezemolo, attuale, Presidente della Ferrari S.p.A.. Sono seguite altre 7 lauree ad Honoris: -Franco Stefani, Presidente e Fondatore di System S.p.A, laureato in Ingegneria Informatica il 22 Aprile 2002; -Ivano Passini, presidente del Gruppo Valuepart, laureato in Ingegneria Meccanica il 22 Aprile 2002; -Piero Ferrari, Vice Presidente Ferrari S.p.A. e Presidente di Piaggio Aero Industries, laureato in Ingegneria Meccanica il 21 Febbraio 2005; -Luciano Passoni, Presidente e Fondatore di SIR - Soluzioni Industriali Robotizzate, laureato in Ingegneria Meccanica il 23 Maggio 2005; -Vero Greco, Amministratore Delegato Rossi Motoriduttori S.p.A., laureato in Ingegneria Meccanica il 23 Maggio 2005; -Oscar Zannoni, già Presidente e Amministratore delegato del Gruppo Ceramiche Ricchetti Spa, laureato in Ingegneria dei Materiali il il 22 Aprile 2002; -Alberto Mantovani, Presidente Democenter Sipe e Presidente Mantovanibenne S.r.l., laureato in Ingegneria Meccanica il 4 Giugno 2008. 3.5 I Rettori Quattro sono i Magnifici Rettori che si sono succeduti durante i primi vent’anni della Facoltà di Ingegneria “Enzo Ferrari”: l’istituzione è avvenuta con il prof. Mario Vellani, in carica dal dal 01 Novembre 1984 al 31 Ottobre 1993. A lui è subentrato il prof. Carlo Cipolli, in carica dal 01 Novembre 1993 al 31 Ottobre 1999 e successivamente il prof. Emerito Gian Carlo Pellacani, Primo Preside della Facoltà di Ingegneria, Magnifico Rettore dal 01 Novembre 1999 al 31 ottobre 2008. Dal 01 Novembre 2008 Magnifico Rettore è il prof. Aldo Tomasi. 19 La Facoltà di Ingegneria ha contribuito agli organi istituzionali di Ateneo anche con un Prorettore, il prof. Rodolfo Cecchi, in carica dal 29 Agosto 2003 al 31 Ottobre 2008. 3.6 Inaugurazione della Facoltà 3.6.1 La notte prima dell’inaugurazione – Memorie del Preside di allora, Prof. Giovanni Sebastiano Barozzi La notte del 1 Dicembre 2000 il Preside si sentiva, tutto sommato, tranquillo. Tutto, o quasi tutto, era stato predisposto nel migliore dei modi per il grande evento del giorno dopo: l’inaugurazione della nuova sede, fissata da tempo per sabato, il 2 Dicembre. L’Aula Magna era stata predisposta con cura, eliminando la prima fila di banchi per sostituirla con comode poltroncine, riservate agli ospiti d’onore. E che ospiti! Il Ministro dell’Università e della Ricerca Scientifica e Tecnologica, On. Ortensio Zecchino, il Sindaco di Modena, il Presidente della Provincia, il Prefetto, il Rettore, e l’Avv. Luca Cordero di Montezemolo, Presidente della Ferrari, cui, per l’occasione, veniva conferita la Laurea ad Honorem in Ingegneria Meccanica, la prima Laurea conferita dalla giovane Facoltà in concomitanza con il suo decennale. Aveva lavorato tanto il Preside per l’evento, con il validissimo aiuto di tutti, colleghi, personale di presidenza e dei dipartimenti, amministrazione centrale e servizi tecnici. Tutto a posto dunque, anche le piante ornamentali prestate cortesemente dall’Orto Botanico. Solo quel secchio al centro del corridoio al secondo piano lasciava qualche perplessità. Sì perché, in un sussulto di cautela, l’Ufficio Tecnico aveva provveduto a chiamare l’assistenza impiantistica (svolta da una dimenticabile impresa romana) per il collaudo a pieno regime dell’impianto di riscaldamento. I tecnici avevano eseguito tranquillizzanti controlli e se n’erano andati a tarda sera. Da uno scambiatore a soffitto si era però presto evidenziato un piccolo gocciolamento, sul corridoio del 2° piano, appunto. A nulla erano servite le immediate chiamate agli operatori, che ben si guardarono dal rispondere. Beh, niente di preoccupante, solo un modesto gocciolamento, al secondo piano poi, ove non erano previsti eventi. Dunque non restava all’ancor valido preside che rifinire il suo bel discorso, quello che il giorno dopo, davanti ad un pubblico di prima qualità, avrebbe ricordato la breve storia e descritto la nuova realtà della Facoltà. Con Alberto Greco, dell’Ufficio Stampa, si era fatto un buon lavoro, dettagliato, ma si sa, occorre sempre un’ultima limatura. E quella si può fare solo a casa, la sera, nel silenzio. Era meti20 Storie di facoltà 3 6 Storie di Facoltà coloso il Preside, e la rilettura lo portò, quasi senza avvedersene, quasi alle due di notte, quando, serenamente soddisfatto, il Preside si avviò verso il meritato riposo. Il sig. Roberto Formentini, tecnico del DSI, per misteriose e mai chiarite ragioni, si trovava a passare dal Campus di Ingegneria verso le 2 di notte. Nota un curioso gorgogliamento di acqua dalla facciata dell’edificio di facoltà. Reagisce prontamente il tecnico Formentini, non si perde d’animo: avvisa il servizio elettrico, la polizia urbana, i vigili del fuoco, gli idraulici, gli elettricisti. Telefona anche al Rettore e finalmente al Preside: “Non si può fare la cerimonia domattina, la Facoltà è allagata, bisogna disdire e rimandare tutto” dice all’attonito. Il Preside, a sua volta investito del problema, inanella una serie di spericolate quanto inutili telefonate notturne ai più svariati enti e indirizzi di pronto intervento. In tale contesto di particolare rilievo morale è il colloquio con il Magnifico che, svegliato in piena notte, mostra il massimo sangue freddo “ci pensiamo domattina”, il Principe di Condè non avrebbe saputo reagire meglio. Alle ore 5 del 2 Dicembre 2000, il Preside, corredato di bottiglietta di acqua di Lourdes (il reperto è ancor oggi conservato presso la Facoltà) provvidenzialmente consegnatagli da sua moglie, si avvia in auto verso la Facoltà, accompagnato dai più foschi pensieri. Alle ore 6 lo spettacolo che si presenta ai suoi occhi è il seguente: una ridente cascatella d’acqua scende dalla base della grande finestra centrale della facoltà. Nella penombra lo spettacolo ha un suo fascino, ma il povero preside non riesce in quel momento ad apprezzarlo debitamente. Tutto tace all’interno: il corridoio al secondo piano è allagato e da questo l’acqua cola al primo piano lungo i pilastri e filtra infine sulla facciata attraverso la base della finestratura. Alle 7 circa si presenta la signora delle pulizie che, con paziente coraggio, inizia a raccogliere acqua dai pavimenti (impresa paragonabile a quella evocata da Sant’Agostino); il Preside volenterosamente partecipa al disperato sforzo, tanto per non pensare. Intanto, però, l’encomiabile sig. Formentini ha provveduto a far arrivare gli elettricisti, e almeno, adesso la corrente c’è. Acqua di Lourdes. Alle 8 si materializza l’Arcangelo Gabriele sotto le mentite spoglie del signor Neri, titolare della ditta incaricata del banchetto, ma anche uomo tuttofare di Ferrari spa. Telefona, come per incanto compaiono squadre di addetti e pompe aspiranti, l’acqua scompare, due belle piante vengono strategicamente posizionate ai lati della vetrata, di fronte all’aula magna, ad occultare le gocce che ancora scendono insistenti. Alle 9, davanti ad un amorevole quanto attonito prof. Cecchi, il 21 Preside, nel suo ufficio, ha una crisi di pianto. Arrivano gli ospiti. La cerimonia può incominciare. 3.6.2 La notte prima dell’inaugurazione – Memorie di un tecnico – Sig. Roberto Formentini Quella notte, nonostante le febbrili attività che si erano succedute durante tutta la giornata, sembrava uguale alle precedenti: era già Dicembre ed erano le prime nebbie a scandire il ritmo sonnolento dei giorni di un autunno inoltrato fin troppo padano. Stavo rientrando a casa dopo aver bevuto una birra con gli amici in uno dei tanti locali del centro storico e, abitando in provincia verso il bolognese, inconsapevolmente per abitudine, stavo passando dalla nuova rotonda di fronte alla facoltà. In quel momento mi balena nella mente che Carla, la nostra infaticabile collega della Presidenza, mi aveva fatto avere un paio di inviti per assistere alla cerimonia ufficiale di inaugurazione in Aula Magna. Naturalmente a me non servivano essendo io già comandato in servizio per tutto l’evento come addetto al primo soccorso, l’idea però era che i miei genitori sarebbero stati molto felici di partecipare alla cerimonia. Nessun problema – penso, mi fermo un attimo in ufficio e li prendo prima di rincasare. Un istante dopo sono nel mio ufficio, prendo gli inviti, mi sto avviando all’auto, quando odo, proveniente dall’edificio di facoltà immerso nella nebbia, un gorgoglio d’acqua “che strano” - penso – “non ci sono tubi di scarico esterni da quella parte” avvicinandomi lentamente alla costruzione. Arrivato sulla strada che costeggia il palazzo, mi blocco stupefatto: dalla balaustra della vetrata centrale del primo piano sta cadendo acqua!! Preoccupato, corro verso l’ingresso principale, fatico a trovare la chiave, mescolata con altre decine delle varie strutture, la trovo, entro, percorro in una manciata di secondi le scale e mi trovo di fronte ad un lago che si era distribuito su tutto il piano inghiottendo pedane tappeti e tutto ciò che si trovava a terra. La cosa peggiore però è che l’acqua proveniva dal soffitto del secondo piano e stava filtrando dal controsoffitto, scendendo dalle colonne!! Preparato al peggio, percorro anche le altre due rampe che mi separano dall’ultimo piano e mi trovo davanti la scena che Ridley Scott aveva creato appositamente per la scena della stiva della Nostromo in Alien!! Vapore ovunque; controsoffitto crollato da cui pendevano, ancora accese, le plafoniere di illuminazione intrise d’acqua; diverse condutture del riscaldamento divelte dalla pressione da cui sta fuoriuscendo vapore misto ad acqua; muri macchiati dall’acqua ferruginosa che era contenuta nell’impianto. Ok calma! Niente panico, ripasso i ricordi del corso di pronto intervento; 1) mettere in sicurezza se è possibile la zona; 2) chiamare i vigili del fuoco; 3) e poi? Domani alle 9 ci sarà tutto il gotha dell’università, il ministro e anche la laurea a Monte22 Storie di facoltà 3 6 Storie di Facoltà zemolo….. Un disastro!! Arrivano i vigili del fuoco, togliamo tensione all’edificio, chiudiamo l’acqua e circoscriviamo la zona. Fine! Nel frattempo sono le 2, chi chiamare dei nostri? Decido di puntare in alto! Tanto peggio di così! Tanto vale avvertire il Preside ed il Rettore. Non ho il numero di casa, meno male che la rete funziona ancora! Torno nel mio ufficio e chiamo il Rettore a casa, mi risponde la moglie a cui spiego tutto, lei di rimando, pensando ad uno scherzo, mi risponde con calma e sufficienza che avrebbe avvertito il marito la mattina seguente! Ok speriamo presto! Poi riesco a trovare il numero del Prof. Barozzi a Bologna, chiamo, mi risponde una voce calma e rassicurante, è lui! “Professore?” – “Si, dimmi Formentini…” (per niente infastidito dall’ora e dall’interlocutore!) – “Professore sono io, Formentini, volevo dirle… qui alla facoltà…. non so cosa è successo! è tutto allagato… sta uscendo vapore dal soffitto… ho chiamato i vigili del fuoco, abbiamo staccato l’energia elettrica… chiuso l’acqua!” – “Come?” – “Ma non credo che domani riusciamo a fare l’inaugurazione!!” – Silenzio – passano una manciata di secondi che paiono minuti!! Poi io incalzo: “Prof.? Tutto bene?” – dall’altra parte: “no!, non è possibile!, no!, non è possibile!” e lo ripete come una nenia. Io: “Prof.? Sta bene? Ha nessuno lì vicino?”. Dopo qualche decina di secondi decidiamo sul da farsi: Lui avrebbe chiamato tutti i numeri a sua disposizione, Io avrei circoscritto l’area per la mattina seguente. All’indomani, mi presento verso le 8 in facoltà e, con mio stupore, vedo il Rettore assieme al Preside, già lì a coordinare l’esercito di pulitori e maestranze varie che con aspirapolvere, stracci e quant’altro cercano di rimediare al disastro. Verso le 9 tutto è di nuovo a posto: il pavimento asciugato, i punti in cui le gocce cadono ancora dal soffitto tra i due piani, abilmente camuffati da vasi di piante che si inerpicano sino al soffitto! Eravamo riusciti a rispettare il programma!! A chi ci chiedeva il motivo di tanto verde veniva risposto: “Noi puntiamo tutto sull’ambiente!”. Il lunedì seguente, a corollario dell’avventura, il controsoffitto di fronte all’aula magna era crollato completamente, ma si sa’, alla Domenica la facoltà è chiusa!! 3.7 Il Cacciatore di Stelle Prof. Rodolfo Cecchi Verso la fine del 2008 nel Campus di Ingegneria a Modena è stato collocato, a rappresentare le capacità umane di ingegno e di realizzazione, un esemplare di aviogetto F-104 Starfighter. Le importanti soluzioni scientifiche e le innovazioni 23 tecnologiche che (ai primi anni ’50) ne avevano caratterizzato il progetto e la costruzione riguardarono lo studio dei materiali (primo esempio nell’uso di leghe al titanio), dell’aerodinamica, dell’elettronica, della meccanica, della motoristica, facendone un velivolo che per primo superava ( in realtà più che raddoppiava) in volo orizzontale la velocità del suono. Tutto ciò, insieme al fatto di simboleggiare la realizzazione dell’antico sogno leonardesco del volo, ben riassumeva le qualità e la scienza che caratterizzano gli studi di Ingegneria. È parso perciò opportuno ricordare brevemente le fasi salienti della vicenda che, nel secondo decennio della nostra Facoltà, ha portato ad averlo come Gate Guardian della stessa. Nel corso del 2003, una delegazione dell’Ateneo con l’allora Rettore Gian Carlo Pellacani e della quale facevo parte come Prorettore, si recò a Torino presso gli stabilimenti Alenia Aeronautica per partecipare ad una giornata scientifica relativa al Diritto Aeronautico (disciplina nella quale il nostro Ateneo vanta una notevole tradizione), con inclusa visita alle linee di allestimento e montaggio (per la parte di competenza italiana) dell’Eurofighter Typhoon (EFA), destinato di lì a poco a sostituire nella nostra Aeronautica l’F-104. L’aver là incontrato casualmente l’Ing. Antonio Lamanna, già mio studente quale Allievo presso l’Accademia di Modena e poi passato ad Alenia, ove era l’Head of Quality per la messa in linea di volo dell’EFA presso il 4° Stormo di Grosseto, segnò l’inizio di questa storia. Sondammo infatti la possibilità di ottenere un velivolo da esporre nel Campus di Ingegneria e ci fu assicurato il necessario interessamento. Il 12 Gennaio 2004 l’Ateneo presentò all’Aeronautica domanda di assegnazione di un F-104 in dismissione. Vale la pena di dare qualche cenno storico su quell’aereo. L’F-104 fu progettato dallo staff di ingegneri della Lockeed ed in particolare dal loro celebre capo, l’Ing. Clarence L. “Kelly” Johnson. Dopo appena due anni dall’inizio del progetto (oggi ne servono 10/15), il prototipo XF104 fece il suo primo volo a Edwards (USA) il 4 Marzo 1954, per poi essere realizzato, nelle varie versioni, in quasi 3000 esemplari di F-104 diffusi in tutto il mondo. In Italia il primo esemplare fu consegnato nel Marzo 1963 all’allora 4a Aerobrigata di Grosseto che, nell’agosto 1964, qualificò il suo 24 Stemma del IX gruppo del 4° Stormo. Vista laterale dell F-104. Storie di facoltà 3 7 Storie di Facoltà primo pilota nel proprio IX° Gruppo, caratterizzato dallo stemma del Cavallino rampante. Le qualità rivoluzionarie di progetto facevano sì che l’F-104S, con un peso massimo al decollo di 14 tonnellate ed una apertura alare di soli 6,68 metri, raggiungesse una velocità di 2,2 mach (2.332 km/h) alla quota di 11.000 metri e di 1,2 mach (1.480 km/h) se a livello del suolo, per arrivare a circa 18.000 metri di tangenza con un rateo di salita pari a 270 m/s, grazie anche ad un eccezionale motore a getto capace di una spinta massima di 8.165 kg con postbruciatore. Da qui il nome di “missile with a men in it”. I nostri piloti qualificati al volo arrivarono negli anni a 1.241 unità ed il velivolo uscì di linea in Italia il 31 Ottobre 2004, dopo ben 40 anni di servizio nel nostro Paese (e dopo 50 dal suo primo volo, il che ne fa l’aereo più longevo di sempre). In data 6 Aprile 2005 vi fu un primo parere favorevole dell’Aeronautica. Qualche disguido burocratico allungò i tempi, ma infine la pratica divenne operativa il 26 Giugno 2006 quando fu specificata anche la matricola (F-104S ASA-M ex M.M. 6848) dell’aereo assegnato. Nel frattempo, ancora con la preziosa collaborazione dell’Ing. Lamanna, era stato effettuato un ampio studio comparato delle varie modalità di installazione al suolo di F-104 nel mondo (Cina compresa…). Mentre, per varie ragioni, la maggior parte di queste (certamente più semplici dal punto di vista realizzativo e del calcolo) ci parve insoddisfacente, fu deciso di sviluppare esteticamente e strutturalmente il motivo di una soluzione adottata in Svezia presso la Volvo Aerospace, che prevedeva il sostegno dell’aereo nei tre vani del carrello di atterraggio. Per lo sviluppo, la realizzazione ed il collocamento dell’aereo sul supporto fu contattata una ditta specializzata, la Mario Gritti Carpenterie Metalliche di Cava dei Tirreni (SA) nella persona del Geom. Riccardo Gritti; il contratto in questione venne stipulato il 3 Ottobre 2006. Il 19 Ottobre 2007 la Commissione per la Qualità Architettonica e il Paesaggio del Comune di Modena espresse parere favorevole all’ installazione del velivolo con le modalità progettuali da noi definite. L’allestimento prescelto innalza e sostiene il peso a vuoto di 3,3 tonnellate dell’aereo (che di suo ha lunghezza di 16,69 metri e apertura alare di 6,68 metri con una superficie alare di 18,22 m2) con un’inclinazione del velivolo di 20° verso l’alto e di 15° verso destra, conseguendo un effetto estetico di sapore vagamente futurista. L’aereo giunse nel campus il 31 Marzo 2008 con i veicoli ed il personale del 9° Stormo di Grazzanise (CE), quello deputato alla messa fuori servizio di tutti i mezzi aerei. Un primo verbale di consegna del velivolo all’Ateneo in prestito a titolo gratuito per dieci anni venne firmato da me nella stessa data ( ufficialmente avrà 25 poi il Prot. 23503 del 20 Ottobre 2008). Da ultimo, il 17 Aprile 2008 la Ditta Gritti e gli specialisti del 9° Stormo collocarono l’F-104 sul suo piedistallo. Infine, con l’inaugurazione ufficiale, si giunge anche al termine di questa cronistoria che spazia su quasi cinque anni. Al cospetto delle Autorità, dei Docenti e degli Studenti, essa si tiene l’8 Ottobre 2008. Tra le tante presenze, vanno ricordate quelle dell’Ing. Antonio Lamanna di Alenia, del Comandante del 4° Stormo Col. Achille Cazzaniga, del Comandante del IX° Gruppo T.Col. Andrea Argieri e del T. Col. Ing. Germano Longo, responsabile dei Servizi Tecnici dello Stormo. Dopo gli interventi in Aula Magna del Rettore Pellacani, del Preside Cantore e del Comandante Argieri, si taglia simbolicamente il nastro inaugurale. L’aereo porta le insegne del 4° stormo di Grosseto (quello stesso che vide alzarsi il primo F-104), il numero 1 del Comandante del IX° Gruppo e soprattutto lo stemma di quel Gruppo, il Cavallino rampante, così caro ai Modenesi (e non solo): quasi un presagio dell’intitolazione della nostra Facoltà di Ingegneria ad Enzo Ferrari. E qui la storia si conclude. Resta il Cacciatore di Stelle, che sembra sempre in procinto di prendere il volo. Ha già degli estimatori. Diversi siti internet di allestimenti per F-104 hanno contattato l’Ateneo. Uno stupendo volume di Gianfranco Levoni (“Modena”, Ed.ArteStampa, 2009, ” 159) lo raffigura con la didascalia: Facoltà di Ingegneria. Un altro libro (“Aperto anche il Lunedì- Arte Contemporanea Open Air a Modena e Provincia”, Ed. Elis Colombini, 2010, pp.178-179), ne riporta peculiarità storiche ed artistiche. Gli esperti del genere dicono che sia una delle più belle installazioni a terra di F-104. Se è vero, fa piacere. Ma non era questo lo scopo del nostro Starfighter. Il suo compito, nelle intenzioni dell’Ateneo, è quello di ricordare ai giovani del Campus che lo studio, la perseveranza, la passione permettono all’ uomo ed alla sua intelligenza di dar corpo anche ai sogni. Come era un sogno quello di volare. E di saper guardare sempre in alto. Verso le stelle, appunto. 26 Il Giorno dell’ Inaugurazione. Da sinistra: T.Col. Ing. Germano Longo, responsabile dei Servizi tecnici del 4° stormo; Col. Achille Cazzaniga, Comandante del 4° Stormo; T. Col. Andrea Argieri, Comandante del IX° Gruppo Caccia. Storie di facoltà 3 8 Storie di Facoltà 3.8 Le segretarie di Facoltà La prima segretaria della Facoltà di Ingegneria di Modena è stata la sig.ra Adriana Zuffi, dall’istituzione fino al 30 Aprile 2001. La sig.ra Zuffi ha condotto la segreteria dall’epoca pioneristica (un piccolo ufficio ospitato presso il Dipartimento di Chimica) al trasferimento nella sede di strada Vignolese (quindi partecipando attivamente all’inaugurazione della nuova sede, come riportato nel paragrafo 3.6). Precisa, amante del proprio lavoro, il suo compito è stato svolto nel migliore dei modi, considerando anche che si trattava di prendere in mano una nuova Facoltà, che con lei è iniziata da un punto di vista amministrativo la trasformazione dei corsi universitari da ante D.M. 509/99 e che, soprattutto sotto la sua gestione, si sono sviluppati i progetti prima Campus poi Campus One, con la nascita degli antenati delle attuali lauree di primo livello: i Diplomi Universitari. Nei suoi compiti è stata efficacemente supportata dalla sig.ra Carla Martinelli, pilastro della Facoltà per professionalità e umanità, pensionata il 31 Dicembre 2007. Dal 01 Novembre 2001 al 30 Giugno 2010 segretaria di Facoltà è stata la dott.ssa Rosy Salerno, che ha gestito da un punto di vista amministrativo la nascita dei nuovi corsi secondo il D.M. 509/99. Dal 01 Luglio 2010 la supervisione delle attività di segreteria è stata affidata al Coordinatore Didattico, dott. Marco Zucchi, cui spetta il compito, con la collaborazione del personale della Presidenza e sotto la supervisione del Preside, di gestire la trasformazione dei corsi secondo il D.M. 270/04, nel rispetto dei diversi requisiti quantitativi e qualitativi imposti dai decreti attuativi. 3.9 Claudio Canali Claudio Canali ha partecipato alla vita della Facoltà di Ingegneria fin dagli inizi, diventandone da subito protagonista, figura centrale e determinante allo sviluppo e alla crescita della Facoltà stessa. Esuberante, sempre in movimento, travolgeva di continuo con nuove idee e nuove proposte. Eccellente e apprezzato docente e ricercatore ha sempre vissuto in mezzo ai giovani in un continuo ed infaticabile impegno alla ricerca. Il suo ricordo negli amici, nel maestro e negli allievi è diverso, ma accomunato dall’intelligenza e arguzia, dalla dedizione totale al lavoro sempre rallegrata dal27 la sua cordialità, simpatia e allegra ironia. Era estremamente timido e per certi aspetti riservato, nonostante l’apparente facilità nelle relazioni umane; trasmetteva immediatamente agli studenti un’impressione di grande vivacità, sia per l’entusiasmo che metteva nella didattica, sia per i racconti, sempre coloriti, relativi alle ricerche svolte a California Institute of Technology o alle numerosissime collaborazioni industriali. Fare ricerca era per Claudio al tempo stesso una questione etica e un gioco, e nella ricerca metteva tutto l’entusiasmo di cui era capace. Lavorare con lui non era facile, in parte perché era sincero e diretto, e non risparmiava critiche anche aspre, in parte perché mai completamente soddisfatto dei risultati ottenuti. Sappiamo tutti quanto il suo linguaggio fosse effervescente e quanto amasse la battuta paradossale, il non prendersi mai completamente sul serio, il commento sarcastico al limite e oltre l’aggressione verbale come forma di “elettrostimolazione” dell’interlocutore. La coloritura del linguaggio era uno degli strumenti di comunicazione più potenti. Nell’interazione con gli allievi usava un gergo personalissimo e celeberrimo a base di “dai nano”. Pensare di trascrivere alcune sue espressioni è impossibile. Tutti i colleghi interpellati dicono: “ho dei ricordi divertentissimi, ma non possiamo scrivere quello che diceva!” È importante però legare il nome di Claudio Canali al Laboratorio di Elettronica: per lui il laboratorio “era” l’Università e la ricerca passava attraverso la misura sperimentale. Per lui la ricerca era libera e doveva passare attraverso il confronto con la comunità scientifica di riferimento. Era chiara la visone di sistema, caratterizzato da un concetto di qualità del lavoro. Per molto tempo, tra i colleghi, si usava dire “facciamo un discorso alla Canali” come sinonimo di “ragionamento ampio, di respiro, di confronto con la comunità…” 3.10 I Corsi di Laurea per gli Ufficiali del Corpo degli Ingegneri dell’Esercito Italiano. Gli Allievi Ufficiali che, inquadrati nelle “Varie Armi”, frequentavano i Corsi dell’Accademia Militare di Modena ricevevano, nei due anni di permanenza nell’Istituto, una formazione di livello universitario coincidente con il biennio degli studi in Ingegneria, e ciò fin dal 1959. Il Corpo Docenti, a reclutamento diretto da parte dell’Accademia stessa, si strutturava in Titolari ed in Aggiunti per le varie discipline, per la cui valutazione venivano effettuate sia prove scritte che interrogazioni orali durante l’intero anno accademico, per concludersi con un esame finale al termine delle lezioni. Una convenzione tra i competenti Ministeri autorizzava il riconoscimento degli esami da parte delle Università. Altre aliquote di Allievi, di28 Storie di facoltà 3 10 Storie di Facoltà versamente inquadrati, seguivano studi Giuridici (Arma dei Carabinieri) od Economici con le stesse modalità didattiche. Gli Allievi Ufficiali del Corpo di Sanità, inquadrati nella Accademia di Sanità di Firenze, frequentavano la locale Università. Infine, il Corpo degli Ingegneri, che trae le sue origini dai servizi tecnici delle varie armi, creati fin dagli inizi del secolo scorso, ha la particolarità di essere composto esclusivamente da ufficiali che erano periodicamente selezionati tramite concorso tra civili in possesso di idoneo titolo di Laurea. Questo modello fu profondamente modificato sul finire degli anni ’90 e, soprattutto per quanto riguarda il Corpo degli Ingegneri ed il ruolo assunto dalla Facoltà di Ingegneria di Modena, qui vengono ricordati i momenti e gli eventi più significativi. Il Ministero della Difesa pervenne alla determinazione che il modello formativo culturale dei propri Ufficiali dell’Esercito doveva essere adeguato alle mutate esigenze, per cui intraprese un lungo ed approfondito confronto sia con l’allora Ministero per l’Università e la Ricerca Scientifica e Tecnologica (MURST) che con le Università tradizionalmente già impegnate nella formazione degli Allievi Ufficiali. A conclusione di questo processo innovativo, nel quale fu particolarmente importante l’azione dell’allora Comandante dell’Accademia Militare Magg. Gen. Gaetano Romeo, si giunse alla stipula in pari data dei seguenti atti: -Protocollo d’Intesa tra l’Ispettorato delle Scuole dell’Esercito (Ispettore Ten. Gen. Roberto Altina), l’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia (Rettore Prof. Carlo Cipolli), l’Università degli Studi di Torino (Rettore Prof. Rinaldo Bertolino), il Politecnico di Torino (Pro-Rettore Prof. Riccardo Roscelli) e l’Università degli Studi di Bologna (p. il Rettore, il Prof. Eraldo Seren) per la realizzazione di Corsi di Studio per la Formazione di Ufficiali dell’Esercito Italiano. Torino, 22 Ottobre 1998. In tale atto il nostro Ateneo è impegnato a dar vita al Diploma Universitario in Scienze Strategiche (primo biennio dell’omonima Laurea quadriennale dell’Università di Torino), al Diploma Universitario di Operatore Giuridico Militare (primo biennio della Laurea quadriennale in Giurisprudenza dell’Università di Roma), alle Lauree in Medicina e Chirurgia, in Farmacia, in Chimica e Tecnologia Farmaceutica, nonché al primo biennio dei Corsi di Laurea in Ingegneria (con successivo triennio presso il Politecnico di Torino) per gli Allievi del Corpo degli Ingegneri. A formalizzazione di quest’ultimo compito, nella stessa data viene stipulata la Convenzione di seguito ricordata. -Convenzione tra la Scuola di Applicazione di Torino (Com.te Magg. Gen. Luciano D’Alessandro), il Politecnico di Torino (Pro-Rettore Prof. Riccardo Roscelli), 29 l’Accademia Militare di Modena (Com.te Magg. Gen. Gaetano Romeo) e l’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia (Rettore Prof. Carlo Cipolli) per la frequenza ai Corsi di laurea in Ingegneria Elettronica, Informatica, delle Telecomunicazioni, Meccanica e Civile da parte degli Ufficiali del Corpo degli Ingegneri dell’Esercito Italiano. Torino, 22 Ottobre 1998. La Facoltà di Ingegneria di Modena era presieduta dal Prof. Giovanni S. Barozzi, mentre a dirigere l’Ufficio Addestramento e Studi-Sezione Studi dell’Accademia Militare di Modena (poi Reparto Accademico dal 1 Ottobre 1999) era il Col. Roberto Grivet Fetà, al quale seguirà per un breve periodo il Col. Roberto Toro, per poi passare dal 1 Ottobre 2001 al Col. Paolo Canese, tuttora in comando. Con l’atto sopra ricordato si realizza il cambiamento radicale secondo il quale Corpo degli Ingegneri dell’Esercito Italiano nasce inquadrato nell’Accademia Militare, al pari degli Ufficiali di tutti gli altri Corpi ed Armi. Inoltre gli Allievi divengono studenti del nostro Ateneo e della nostra Facoltà, che ha d’ora in poi la responsabilità di nomina dei Docenti che, in aggiunta ai propri, si rendessero necessari per lo svolgimento degli studi. Anche i Docenti militari che l’Accademia impiegherà sono formalmente nominati dalla Facoltà di Ingegneria di Modena. Quella che sembrava una situazione stabilizzata viene invece investita poco dopo dalla riforma universitaria. Gli studi passano ad essere modulati in un primo triennio con Laurea finale ed un successivo biennio che si conclude con la Laurea Magistrale. Inizia una fase di ricerca di equilibri tra gli studi di Ingegneria degli Allievi nella Facoltà di Ingegneria Modena ed i successivi presso il politecnico di Torino, segnatamente presso le sue Ia e IIIa Facoltà. Infatti per un certo periodo gli Allievi si trovano a dover frequentare a Torino il terzo anno degli studi riformati per poi tornare a sostenere la Laurea triennale a Modena. In questa fase risultò decisiva l’opera del Gen. Giuseppe Valotto, attualmente Capo di S.M.E., Comandante dell’Accademia dall’Ottobre 1999 al Luglio 2001. Il tutto si tradusse nella sotto ricordata Convenzione, in vigore a far data dall’A.A. 2004-2005. -Convenzione tra l’Accademia Militare di Modena (Gen. D. Carlo Gibellino), l’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia (Rettore Prof. Gian Carlo Pellacani), la Scuola di Applicazione e Istituto di Studi Militari dell’Esercito di Torino (Gen.C.A. Armando Novelli) e il Politecnico di Torino (Rettore Prof. Giovanni Del Tin) per la frequenza ai Corsi di Laurea e Laurea Magistrale in Ingegneria da parte degli Ufficiali del Corpo degli Ingegneri dell’Esercito Italiano. Questa Convenzione ratifica una suddivisione razionale degli sudi tra i due Atenei, lasciando che gli Allievi del Corpo degli Ingegneri conseguano il titolo della Laurea frequentando il primo triennio di studi presso la Facoltà di Ingegneria di Modena, per poi frequentare il successivo biennio a Torino conseguendo presso il Politecnico la laurea Magistrale. In prima applicazione, dunque nell’A.A. 20042005, vengono attivati i Corsi di Laurea (e di Laurea Magistrale) in Ingegneria Edi30 Storie di facoltà 3 10 Storie di Facoltà le, Ingegneria Civile, Ingegneria Elettronica, Ingegneria Meccanica, Ingegneria Informatica ed Ingegneria delle telecomunicazioni. Negli anni a seguire i Corsi attivati avrebbero poi seguito le necessità formative espresse dallo S.M. Esercito. E siamo così giunti ai nostri giorni. A leggere forse sembra tutto abbastanza semplice. Ma se parlate con i protagonisti, vi diranno che, come sempre, è stata necessaria molta buona volontà. Però adesso la nostra Facoltà può a buon diritto sentire come suoi quegli Ingegneri in divisa presenti in tante parti del mondo. 31 Lo sviluppo edilizio 4 1 Lo sviluppo edilizio 4.1 Il Consorzio Il “Consorzio Universitario per la Promozione e lo Sviluppo della Facoltà di Ingegneria”, ente strumentale dell’ Università di Modena e Reggio Emilia (disciplinato dagli articoli 60 e 61 del T.U delle leggi sull’ Istruzione Superiore), venne creato il 24 febbraio 1992 mediante convenzione stipulata con atto pubblico con lo scopo prioritario di “Concorrere alla realizzazione del complesso immobiliare da destinare a sede della Facoltà di Ingegneria di Modena”. L’organismo, cui venne riconosciuta personalità giuridica con decreto Ministeriale del 20 Aprile 1993, ha ricoperto un ruolo strategico nella complessa e laboriosa fase di formazione di quello che attualmente costituisce il Campus di Ingegneria di Modena. Ne furono principali ed entusiasti promotori il Rettore Mario Vellani e il Presidente della Camera di Commercio di Modena, Giuseppe Panini. Nella conformazione originaria il Consorzio era costituito da: • Comune di Modena • Amministrazione provinciale di Modena • Camera di Commericio , Industria Artigianato e Agricoltura di Modena • Associazione Industriali di Modena • Lega Provinciale Cooperativa e Mutue di Modena • Assopiastrelle • Associazione piccole e Medie Industrie della Provincia di Modena • Banca Popolare di Verona già Banco S. Geminiano e S. Prospero • Banca Popolare dell’ Emilia Romagna • Fondazione Cassa di Risparmio di Modena • Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi 33 • Fondazione Cassa di Risparmio di Mirandola • Fondazione Cassa di Risparmio di Vignola • Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia 4.2 Lo sviluppo edilizio in questi vent’anni 4.2.1 La creazione del Campus di Ingegneria (1992-2000) L’Amministrazione Comunale, guidata dal compianto arch. Pier Camillo Beccaria, avvia sin dal 1992 la progettazione del Piano Particolareggiato di iniziativa pubblica individuante l’area di intervento. Il Piano, modificato nel 1995, costituisce la premessa fondamentale allo sviluppo del comprensorio di Ingegneria di Via Vignolese. Il 1994 vede l’affidamento del Progetto Preliminare al gruppo di progettazione dell’Istituto di Architettura e Urbanistica della Facoltà di Ingegneria dell’Università di Bologna coordinato dal prof. Claudio Comani. Nello stesso periodo il Consorzio si dota di un Comitato Tecnico, composto dalla Dott.ssa Paola Reggiani Gelmini, dal prof. Angelo O. Andrisano, dall’ing. Antonio Gelli, dalla dott. ssa Angela Gilioli e dall’ing. Carlo Guidetti, con lo specifico compito di svolgere le procedure di affidamento della progettazione definitiva ed esecutiva. Nel Giugno 1995 il Progetto esecutivo del I Lotto Funzionale viene quindi assegnato all’ A.T.I. Politecnica di Modena, sotto la responsabilità dell’Ing. Giuseppe Preziosi. Il gruppo di progettazione vede il prof. Arch. Antonio Andreucci quale primo responsabile del progetto architettonico. Contestualmente il Comune di Modena affidava al prof. Carlo Monti e all’ing. Franco Zerbini la redazione del Progetto Esecutivo del II Lotto Funzionale, consistente nelle opere di urbanizzazione che, è giusto ricordare, sono state interamente sostenute dall’Amministrazione comunale. Eseguite le prescritte procedure preliminari, le attività edilizie ebbero inizio nel gennaio 1997. Malauguratamente l’Associazione Temporanea d’Imprese assegnataria dell’appalto si rende inadempiente abbandonando il cantiere nell’estate del 1999. È solo grazie al forte e convinto impegno dell’Amministrazione dell’Università, guidata dal Rettore Carlo Cipolli, che si è in grado di riappaltare in breve tempo l’ultimazione delle opere, assegnandole ad Impreuro di Milano, che già nel settembre del 1999 riprende i lavori. L’ultima parte delle opere civili è consegnata il 27 luglio 2000, mentre le opere di urbanizzazione vengono consegnate il 30 novembre dello stesso anno. L’area destinata al Campus di Ingegneria, includendo le opere di urbanizzazione, consta di circa 160.000 m2. Al termine dei lavori relativi il primo lotto funzionale l’estensione complessiva edificata è di 20.500 m2 su 6 corpi di fabbrica: l’edificio di Facoltà, l’edificio assegnato ai Dipartimenti di Ingegneria Meccanica e Civile e 34 Lo sviluppo edilizio 4 2 Lo sviluppo edilizio di Ingegneria dell’Informazione, l’edificio del Dipartimento di Ingegneria dei Materiali e dell’Ambiente, i Laboratori pesanti, la Centrale Tecnologica. Complessivamente alla Facoltà di Ingegneria vengono rese disponibili 10 aule per complessivi 800 posti, gli uffici di Presidenza, spazi per gli studenti per circa 250 m2, un locale Biblioteca con 250 posti lettura, quattro laboratori didattici per 160 posti, quattro laboratori di ricerca, tre laboratori per sperimentazione industriale, 50 studi per i docenti. Le opere di urbanizzazione comprendono, tra l’altro, la realizzazione della piazza del Campus (2000 m2), parcheggi per un totale di 475 posti, 21.700 m2 di strade e piazzali, 122.800 m2 di aree verdi e opere a raso. Il comprensorio della Facoltà di Ingegneria di Modena viene inaugurato dal Ministro dell’Università e della Ricerca Scientifica e Tecnologica, On. Prof. Ortensio Zecchino, il 2 dicembre del 2000 alla presenza delle Autorità modenesi. 4.2.2 L’ espansione edilizia (2003-2010) Lo sforzo economico sostenuto dal Consorzio, dal Comune di Modena, dall’Ateneo e dal MIUR, era stato ingente e la spesa totale per l’esecuzione del I e II lotto funzionale ammontava a circa 18,7 milioni di euro. Ciononostante gli spazi destinati ai laboratori, alla biblioteca e alle attività degli studenti si rivelano da subito insufficienti, e presto anche le aule didattiche divengono inadeguate a fronte del crescente numero degli studenti iscritti e delle 35 specialità impartite, anche in conseguenza dell’attuazione della Legge n. 509 del 1999, che riordina radicalmente gli studi universitari. Peraltro, causa insufficienza di fondi, ben 2500 dei 13.000 m2 coperti costituenti il primo lotto funzionale, sono restati al grezzo e sono quindi inutilizzabili. Si tratta in particolare del secondo piano dell’edificio ospitante il DIMA e di un vasto doppio volume all’estremità Sud dell’edificio di Facoltà destinato all’espansione della Biblioteca e di altri servizi. L’impegno profuso dal Rettore Gian Carlo Pellacani e dall’Amministrazione dell’Ateneo per reperire i finanziamenti necessari al completamento delle opere e ad un’ulteriore espansione edilizia del comprensorio di Ingegneria ha infine successo, e, sul finire del 2003, rende disponibili ben 9.8 milioni di euro, grazie ad un apposito accordo di programma con il MIUR (3,1 M€), ad un ulteriore consistente sforzo dell’Ateneo (2.4 M€) ed all’impegno risolutivo del Consorzio (ben 4.3 M€). Nel febbraio 2004 il Consiglio di Amministrazione dell’Ateneo approva il progetto esecutivo delle opere; la relativa gara d’appalto viene aggiudicata nel giugno 2005 all’A.T.I. capitanata dal Consorzio Cooperative Costruzioni di Bologna. I lavori, inziati nel settembre 2005, comprendono la finitura del II piano dell’edificio DIMA ed il deposito infiammabili, consegnati nel luglio 2006, un’espansione consistente dei laboratori tecnologici pesanti e dei laboratori di ricerca, nonché l’ampliamento degli spazi didattici presso la sede di Facoltà, opere completate nel novembre 2007. Nel corso dell’esecuzione di tali opere, il Consiglio di Amministrazione, con delibera dell’ottobre 2005, provvede a un’integrazione dell’appalto, onde includervi il completamento delle nuove aule al secondo piano, inizialmente previste al grezzo, e l’espansione della Biblioteca, ancora una volta esclusa per ragioni economiche. Anche in questa circostanza il contributo del Consorzio si rivela determinante. Per quanto riguarda la Biblioteca, un richiamo particolare meritano la generosa donazione all’Ateneo che Ferrari S.p.A. di Maranello destina all’arredo della struttura, in seguito intitolata al fondatore dell’Azienda, e il dono, da parte della System S.p.A. di Fiorano, del magazzino automatizzato a torre che costituisce il deposito librario principale della struttura. La consistenza delle opere ricomprese nel III stralcio è assai rilevante e tale da 36 Lo sviluppo edilizio 4 2 Lo sviluppo edilizio qualificare oggi la Facoltà di Ingegneria “Enzo Ferrari” tra le meglio dotate in Italia. Elencando in sintesi, si è provveduto all’ampliamento del corpo di Facoltà per ben 4700 m2 e all’espansione dei laboratori per 2300 m2, mentre i completamenti del Dipartimento DIMA e della Biblioteca hanno reso fruibili rispettivamente 1500 m2 e 800 m2. L’intervento ha prodotto complessivamente 5 nuove aule didattiche, di cui una da oltre 220 posti, 12 laboratori scientifici di diversa specializzazione, 5 laboratori didattici, 35 uffici, cui si aggiungono ampi spazi a disposizione degli studenti. Resta ancora al grezzo un ampio spazio al piano terreno della nuova ala di Facoltà, destinata ad ospitare il punto bar-ristoro. Un ampio spazio al piano terreno lato Sud dell’edificio di Facoltà è invece destinato ad ospitare entro breve il laboratorio di Elettronica dedicato alla memoria del prof. Claudio Canali. Il complesso edilizio così rinnovato ed ampliato è inaugurato il 4 giugno 2008 alla presenza delle autorità cittadine. 4.3 Lo sviluppo futuro – il Tecnopolo Lo sviluppo della Facoltà e dei Dipartimenti di Ingegneria di Modena è, anche sotto l’aspetto edilizio, fortemente correlato con quello del Tecnopolo di Modena, parte integrante del sistema regionale dei Centri di eccellenza tecnologica. Il sistema produttivo della provincia modenese si basa infatti su un modello di specializzazione settoriale molto diversificato, ma con importanti caratteriz- 37 zazioni nei settori meccanico, agroalimentare, biomedicale, edilizio e sistema moda. L’intersezione fra industrie trainanti e territorio evidenzia la tendenza alla concentrazione settoriale, con la prevalenza della meccanica a Modena, della ceramica a Sassuolo, del biomedicale a Mirandola, del sistema moda a Carpi, dell’agroalimentare e ancora della meccanica a Vignola; la dislocazione delle nuove attività di servizi avanzati all’impresa e dell’ICT si sviluppano principalmente su Modena ma interessano pure i Comuni di Carpi, Mirandola, Sassuolo e Vignola. La struttura produttiva della provincia ha portato a delineare un Tecnopolo, da intendersi quale un polo di eccellenza per la conoscenza tecnica, tecnologica, industriale e dell’innovazione, atto a potenziare la capacità di offerta di trasferimento tecnologico sul territorio mediante la creazione di nodi di interfaccia fra ricerca e impresa. Il sistema organizzativo del Tecnopolo modenese si basa sul “Centro Interdipartimentale per la Ricerca Applicata e i Servizi nel Settore della Meccanica Avanzata e della Motoristica” (Centro InterMech - MO.RE.), struttura promossa nel 2010 dai Dipartimenti di Ingegneria Meccanica e Civile (progetto SIMECH), di Ingegneria dei Materiali (progetto MatMech), di Ingegneria dell’Informazione (progetto Softech), di Scienze e Metodi dell’Ingegneria (progetto MECTRON), di Fisica (progetto SUP&RMAN), a seguito delle esperienze di organizzazione della ricerca promosse dalla Regione Emilia Romagna con la creazione della rete regionale dei laboratori tecnologici, net-Lab, nel 2005, e della sua successiva razionalizzazione che, nel 2008, ha portato all’attivazione dell’ Interlaboratorio per la Meccanica Avanzata “InterMech” coordinato dal DIMeC di Modena. Il Centro InterMech - MO.RE. ha sede legale presso il Dipartimento di Ingegneria Meccanica e Civile di Modena, è diretto dal prof. Angelo O. Andrisano ed è coordinato da un Consiglio Scientifico composto dai rappresentanti delle strutture universitarie aderenti al Centro. Il Centro ha il compito di promuovere e coordinare studi e ricerche intersettoriali nel campo della Meccanica Avanzata e della Motoristica e di armonizzare le attività di ricerca correlate nei settori ICT, Materiali e Superfici, Meccatronica. Dal punto di vista industriale, il Centro si propone come referente di ricerca nei confronti delle Imprese del territorio che necessitano di consulenza, servizi e collaborazioni per lo sviluppo di prodotti e processi. La localizzazione territoriale del Tecnopolo si articola su un’area principale, adiacente alle Facoltà Tecnico-Scientifiche e al Policlinico di Modena, e su due nodi esterni. Il primo di questi riguarda il prolungamento verso Sud del Tecnopolo, realizzato attraverso il consolidamento e lo sviluppo del Parco Tecnologico ex-Sipe e della Strada dell’Innovazione. Il progetto coinvolge i comuni di Vignola, Spilam38 La struttura industriale policentrica del territorio modenese. La localizzazione del Tecnopolo sul territorio modenese. Lo sviluppo edilizio 4 3 Lo sviluppo edilizio berto e Savignano sul Panaro e prevede la realizzazione di nuove strutture da destinarsi all’accoglienza degli spinoff di secondo livello del Tecnopolo, favorendo la crescita di attività imprenditoriali innovative e ad alto contenuto tecnologico. Il secondo nodo esterno prevede la ristrutturazione della storica area urbana sede delle Ex-Fonderie, con la conseguente riqualificazione di parte della fascia ferroviaria della città di Modena. Tale area è destinata ad accogliere il centro D.A.S.T (Design, Arte, Scienza, Tecnica), dedicato ai temi del design industriale e della Realtà Virtuale. Il progetto di ampliamento del campus di Ingegneria di Modena. Di particolare rilievo in questa sede è l’intervento strutturale riguardante la creazione all’interno del Campus di Ingegneria dell’ “Area Innovazione”, nuovo edificio destinato ad accogliere il management del Tecnopolo, l’Industrial Liaison Office - ILO - dell’Università di Modena e Reggio Emilia, Democenter-Sipe S.c.r.l., MoReCube incubatore di primo livello per imprese innovative, e gli Ordini degli Ingegneri e degli Architetti di Modena. La realizzazione tende a dare risposta all’esigenza di creare un punto di accesso unico, integrato e facilmente accessibile per le attività di supporto e consulenza all’impresa già attive sul territorio. Il progetto prevede inoltre l’ampliamento dei laboratori di prova e sperimentazione tecnologica da destinare alle attività di ricerca applicata svolte dai Dipartimenti. 39 L’OFFERTA DIDATTICA 5 1 L’offerta didattica 5.1 Corsi di Laurea anno accademico 2010-2011 5.1.1 Laurea in Ingegneria Civile e Ambientale Presidente: Proff. Grazia Ghermandi - Marcello Tarantino L’ingegnere civile e ambientale, laureato della classe L-7, è un tecnico in grado di contribuire fattivamente alla progettazione, realizzazione, gestione e manutenzione di opere necessarie al progresso della società e sostenibili per l’ambiente. Egli può operare in diversi ambiti, concorrendo alla progettazione, produzione, gestione ed organizzazione, assistenza alle strutture tecnico-commerciali, valutazioni di impatto ed analisi del rischio, gestione della sicurezza in fase di prevenzione ed emergenza, sia nella libera professione che nelle imprese che realizzano opere o servizi e nelle amministrazioni pubbliche. Sono di sua competenza edifici residenziali ed industriali, ponti e viadotti, dighe, opere portuali e marittime, acquedotti, strade, ferrovie ed aeroporti, sistemi di gestione e trattamento dei rifiuti, impianti di depurazione delle acque reflue, valutazione degli impatti ambientali, protezione idrogeologica del suolo, trattamento degli inquinanti, riciclo dei materiali, gestione e produzione dell’energia. Tali competenze professionali hanno forte interazione nel contesto territoriale e rendono questo titolo di studio, oggi come nel passato, immediatamente spendibile nel mondo del lavoro. Cosa si studia Il Corso di laurea è articolato in 2 diversi curricula, Ingegneria Ambientale ed Ingegneria Civile: la scelta del curriculum si effettua al primo anno. I due curricula condividono le discipline scientifiche ed ingegneristiche di base (analisi matematica, fisica, geometria, chimica, meccanica razionale, fisica tecnica, idraulica e costruzioni idrauliche, scienza delle costruzioni). Il curriculum Ing. Ambientale potenzia la chimica dell’ambiente e propone corsi di geologia applicata e geotecnica, ingegneria sanitaria-ambientale (studio dei fenomeni di inquinamento e aspetti impiantistici: depurazione delle acque, gestione e trattamento dei rifiuti), recupero dei materiali e sistemi energetici, impatto ambientale, diritto dell’ambiente. Il curriculum Ing. Civile comprende corsi di statica e disegno, geotecnica, architettura tecnica e produzione edile, tecnica delle costruzioni con laboratorio di progettazione strutturale, dinamica delle strutture, meccanica computaziona41 le, chimica applicata ai materiali da costruzione. In entrambi i curricula si può svolgere un tirocinio presso ditte, enti pubblici o privati o svolgere un’attività progettuale entro l’università. Cosa si diventa In virtù delle competenze e delle conoscenze tecniche acquisite nella progettazione, realizzazione e gestione delle opere civili ed ambientali, all’ingegnere civile e ambientale vengono offerte numerose ed interessanti opportunità lavorative. Il laureato nell’area dell’ingegneria civile trova occupazione nelle imprese di costruzione e manutenzione delle opere civili, negli impianti ed infrastrutture civili, negli studi professionali e nelle società di progettazione di opere civili, negli uffici pubblici e privati di progettazione, pianificazione, gestione e controllo di sistemi urbani e territoriali, nelle aziende, enti, consorzi ed agenzie di gestione e controllo di sistemi di opere e servizi, nelle società di servizi per lo studio di fattibilità urbano e territoriale delle infrastrutture. Il laureato nell’area dell’ingegneria ambientale trova occupazione nelle imprese, negli enti pubblici e privati, negli studi professionali per la progettazione, pianificazione, realizzazione e gestione di opere, reti di distribuzione e sistemi di controllo e monitoraggio dell’ambiente e del territorio, di difesa del suolo, della depurazione delle acque, di gestione dei rifiuti, delle materie prime e delle risorse ambientali ed energetiche e per la valutazione degli impatti e della compatibilità ambientale di impianti, infrastrutture, piani urbanistici ed opere civili. Progetta sistemi di gestione della qualità e della sicurezza negli ambienti di lavoro e segue procedure di certificazione ambientale. 5.1.2 Laurea in Ingegneria Elettronica Presidente: Prof. Ing. Paolo Pavan Vi sono molteplici ragioni per iscriversi al Corso di Laurea in Ingegneria Elettronica. Una delle più importanti è rappresentata dal fatto che a Modena la Laurea in Ingegneria offre buone prospettive occupazionali, certamente migliori della media nazionale (in Italia il 78% degli ingegneri ad un anno dalla laurea è occupato, contro il 62% del totale dei laureati). Infatti, i laureati in Ingegneria Elettronica a Modena (una percentuale significativa dei quali consegue la laurea al termine del triennio) non sono sufficienti a soddisfare le richieste delle aziende del territorio. Ciò è dovuto al fatto che le moderne tecnologie dell’elettronica, delle telecomunicazioni, dell’automazione industriale sono divenute ormai fondamentali nello sviluppo del mondo moderno. Non si dimentichi, infatti, che la maggior parte dei prodotti fabbricati dall’uomo funziona grazie all’elettronica ed è prodotto utiliz42 L’OFFERTA DIDATTICA 5 1 L’offerta didattica zando metodi di automazione industriale, ma anche che l’utilizzo delle moderne tecniche di comunicazione è estremamente diffuso nella nostra società. Cosa si studia Il Corso di Laurea in Ingegneria Elettronica si propone, innanzitutto, di assicurare allo studente un’adeguata padronanza di metodi e contenuti scientifici generali. Più precisamente, il percorso formativo mira ad impartire quelle conoscenze di matematica e delle altre scienze di base (Fisica, Chimica ed Informatica di base) indispensabili ad analizzare e risolvere vari problemi dell’Ingegneria dell’Informazione ed, in particolare, nei settori dell’Elettronica, delle Telecomunicazioni dei Controlli Automatici. Infatti, queste conoscenze rappresentano la base per un apprendimento solido di conoscenze specifiche nel settore, quali lo studio dei dispositivi e dei circuiti elettronici, delle misure elettroniche, delle tecniche per l’automazione industriale, delle tecniche per l’analisi e l’elaborazione dei segnali, delle moderne tecniche di comunicazione, e dei sistemi e delle reti per le telecomunicazioni. Il percorso formativo previsto dalla Laurea in Ingegneria Elettronica mira dunque a formare una figura professionale che sia dotata di competenze di base nei settori delle moderne tecnologie dell’elettronica. Cosa si diventa Il laureato in Ingegneria Elettronica rappresenta una figura professionale dotata di un solido background nelle scienze di base, di competenze essenziali nel settore dell’informatica e dei controlli automatici, e di specifiche conoscenze professionali nel settore dell’elettronica e delle telecomunicazioni. Il bagaglio di conoscenze e di strumenti acquisiti nel corso dei tre anni di studio permettono un agevole inserimento nel mondo del lavoro ed, in particolare, nei seguenti settori: imprese manifatturiere e installatrici, imprese di gestione di infrastrutture e di fornitura di servizi, enti di pubblica utilità, enti per la fornitura di servizi e di progettazione e consulenza. I laureati, quindi, hanno la possibilità di svolgere la propria attività professionale in diversi ambiti, quali la produzione e la gestione, sia nella libera professione che nelle imprese pubbliche e private. 43 5.1.3 Laurea in Ingegneria Informatica Presidente: Prof.ssa Ing. Letizia Leonardi Le ragioni per decidere se iscriversi al Corso di Laurea in Ingegneria Informatica sono numerose e variegate. Infatti, il Corso di Laurea in Ingegneria Informatica è concreto dato che si consegue il titolo di Ingegnere, fondamentale in molteplici professioni; è spendibile sul territorio dato che la richiesta da parte del mondo del lavoro di giovani Ingegneri Informatici in Emilia Romagna è di gran lunga superiore all’offerta; è veloce poiché circa il 50% dei laureati/e in Ingegneria Informatica termina gli studi in pari; è internazionale visto che i programmi di studio sono allineati alle migliori università internazionali, i corsi sono riconosciuti in Europa e, inoltre, sono possibili corsi all’estero e il titolo è ben spendibile in tutto il mondo; da ultimo, è paritario essendo particolarmente adatto anche al mondo femminile. Si sottolinea, inoltre, che vi è un’ampia disponibilità di laboratori didattici dotati di PC con dual-boot (Windows e Linux) e software di sviluppo e applicativi di supporto per gli esami, che si completa con la MSDN (Microsoft Developer Network) Academic Alliance che consente gratuitamente l’uso, anche personale, di sistemi operativi e di software di sviluppo Microsoft. Ulteriore elemento da considerare, infine, è che lo “staff” del Corso di Laurea è per gli studenti una presenza costante che garantisce sempre un aiuto durante il loro percorso accademico in termini di ascolto, di supporto allo studio, preparazione degli esami e nelle questioni burocratiche. Cosa si studia La Laurea in Ingegneria Informatica ha un obiettivo generale, culturale e metodologico che ha come scopo primario quello di preparare per la Laurea Magistrale, ma contemporaneamente consente anche di sviluppare capacità professionalizzanti grazie a materie opzionali e soprattutto grazie alle ampie possibilità di svolgere tirocini formativi in aziende del territorio e non solo. Le materie che si studiano comprendono il 40% di insegnamenti specifici dell’ingegneria informatica quali la programmazione, i sistemi operativi, le architetture hardware e software, i data base, l’ingegneria del software e le reti di calcolatori: tutte queste materie prevedono laboratori integrati che consentono una verifica immediata dell’apprendimento. La preparazione degli studenti si completa con il 25% di insegnamenti scientifici di base, il 25% di altri insegnamenti ingegneristici caratterizzanti (elettronica, telecomunicazioni, automatica ed economia) ed una congrua scelta di esami o di tirocini. 44 L’OFFERTA DIDATTICA 5 1 L’offerta didattica Per avere maggiori informazioni si consulti il sito www.ing.unimore.it/L/IngInf o si invii un’e-mail a ccl_ing_informatica@unimore.it. Cosa si diventa Completando il percorso formativo del Corso di Laurea in Ingegneria Informatica si diventa Ingegnere Informatico (con laurea di primo livello), dotato di una formazione ad ampio spettro, che consente di comprendere tutti gli aspetti dell’informatica nei molteplici settori dei servizi e dell’industria. Dopo la laurea, si può completare la propria preparazione iscrivendosi alla Laurea Magistrale in Ingegneria Informatica o inserendosi direttamente nel mondo del lavoro, anche grazie ai contatti con l’azienda dove, eventualmente, può essere stato svolto un tirocinio formativo. I nostri laureati sono, in particolare, in possesso di conoscenze idonee a svolgere attività professionali - sia nella libera professione che nelle imprese manifatturiere o di servizi e nelle amministrazioni pubbliche - in ambiti diversi grazie alle competenze operative e professionalizzanti nel settore informatico. Tali attività potranno essere svolte sia in aziende italiane ed internazionali nel settore ICT, sia in settori diversi quali quelli della meccanica, dell’automatica e della ceramica. 5.1.4 Laurea in Ingegneria Meccanica Presidente: Prof. Ing. Massimo Borghi Il Corso di Laurea in Ingegneria Meccanica, che vanta il maggior numero di iscritti tra tutti i corsi della Facoltà di Ingegneria di Modena, è caratterizzato da un forte legame con le numerose industrie meccaniche presenti sul territorio, presso le quali i laureati trovano impiego con facilità. I laureati in Ingegneria Meccanica, inoltre, grazie alla loro preparazione di base trasversale e ad ampio spettro, sono in grado di inserirsi in qualunque altro settore industriale, anche non strettamente meccanico, e pertanto la richiesta globale di giovani ingegneri meccanici è molto forte e supera di gran lunga l’offerta. Il percorso didattico è completo essendo costituito, oltre che dal Corso di Laurea, anche da due Corsi di Laurea Magistrale in ambito meccanico, da una scuola di Dottorato di Ricerca e da più corsi di Master. Il personale docente è stabile, facilmente raggiungibile dagli studenti 45 e ben introdotto nella ricerca a livello nazionale ed internazionale. Le strutture didattiche sono ospitali, ricche di aule e di laboratori di didattica e di ricerca, oltre a biblioteche, sale di studio, palestre, mense, ecc. Il Corso offre inoltre la possibilità di effettuare periodi di studio all’estero e di entrare in contatto con il mondo del lavoro anche prima di laurearsi, svolgendo tirocini formativi in azienda. Cosa si studia Nella prima parte del Corso di Laurea si forniscono e si consolidano le conoscenze di base in ambito matematico, fisico, chimico ed informatico, al fine di mettere in grado gli allievi di conoscerne adeguatamente gli aspetti metodologico-operativi ed essere capaci di utilizzare tali conoscenze per interpretare e descrivere i problemi dell’ingegneria. Accanto a queste, sin dal primo anno si forniscono conoscenze e competenze di tipo ingegneristico che consentono di conoscere adeguatamente le tematiche generali dell’Ingegneria Meccanica. Queste spaziano dal disegno meccanico alla termodinamica, dai sistemi di conversione dell’energia ai principi di funzionamento delle macchine a fluido che li compongono, dall’analisi dei meccanismi al loro dimensionamento, dalle tecnologie produttive ai servizi di stabilimento. Sono fornite, inoltre, le conoscenze fondamentali nel campo della scienza dei materiali, dell’elettrotecnica e dei controlli automatici. Oltre alle classiche lezioni in aula, la didattica si articola anche in attività laboratoriali nelle quali ogni studente in prima persona può mettere in pratica e verificare le competenze acquisite. Da alcuni anni, poi, il corso offre ad alcuni studenti la possibilità di dar forma alle proprie conoscenze attraverso la progettazione e la realizzazione di un veicolo per la “Formula Student”, una prestigiosa competizione aperta agli studenti delle Facoltà di Ingegneria di tutto il mondo nella quale sono premiati i progetti migliori. Un efficace ausilio allo studio individuale è costituito dalla presenza di una incisiva azione di tutorato, svolta da docenti e da studenti senior, e dalla possibilità di reperire, sul sito web della Facoltà, tutte le informazioni aggiornate ed il materiale didattico di ogni insegnamento. Cosa si diventa Al termine del triennio si diventa Ingegneri Meccanici. Il settore occupazionale principale è costituito dalle industrie, in particolare dalle industrie meccaniche, elettromeccaniche, chimiche, dalle industrie per l’automazione e la robotica operanti nella produzione di macchine, componenti, sistemi e impianti. Le mansioni attribuite ai laureati in Ingegneria Meccanica sono molto diversificate e principalmente legate alla progettazione, produzione, gestione e organizzazione, nonché all’assistenza nell’ambito delle strutture tecnico-commerciali. Altre possibilità di occupazione sono costituite dalle attività libero professionali di progettazione e consulenza nonché dall’impiego nell’ambito della pubblica amministrazione, con 46 L’OFFERTA DIDATTICA 5 1 L’offerta didattica mansioni prevalenti di gestione e controllo. La preparazione acquisita dagli studenti meritevoli è considerata pienamente adeguata per l’accesso senza debiti ai Corsi di Laurea Magistrale attivati dalla Facoltà nella classe di laurea magistrale LM-33 (Ingegneria Meccanica e Ingegneria del veicolo) e può consentire anche l’iscrizione al Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria dei Materiali. 5.2 Corsi di Laurea Magistrale anno accademico 2010-2011 5.2.1 Laurea magistrale in Ingegneria dei Materiali Presidente: Prof. Tiziano Manfredini Per decidere se iscriversi al Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria dei Materiali è necessario considerare che i punti di forza principali di questo Corso di Laurea sono essere tecnologicamente innovativo in quanto si studiano, si sperimentano e si progettano nuovi materiali e nuove tecnologie, e essere scientificamente avanzato in quanto si pongono le basi della capacità progettuale su conoscenze ingegneristiche approfondite. L’iscrizione consente di conseguire una laurea magistrale in Ingegneria dei Materiali, l’unica in Emilia Romagna e tra le poche in Italia, ed avere quindi una formazione quinquennale in discipline ingegneristiche. Il titolo consente di essere in grado di proporre relativamente a innovazione e sviluppo della produzione, progettazione avanzata dei materiali e delle loro proprietà, comprensione delle potenzialità degli approcci modellistici al calcolatore per la previsione delle caratteristiche e delle potenzialità dei materiali, programmazione e gestione di sistemi industriali complessi e della qualificazione e diagnostica dei materiali. L’Ingegnere dei Materiali è una figura professionale moderna ed innovativa che, attraverso un approccio modellistico, si integra, interagisce, realizza ed è attore di innovazione. Cosa si studia Concorrono specificamente al bagaglio culturale del Laureato Magistrale in Ingegneria dei Materiali, oltre ad un’integrazione delle cognizioni delle materie di 47 base, la conoscenza approfondita dei processi e delle tecnologie di produzione e lavorazione, del ciclo di vita dei materiali e del loro impiego anche in condizioni estreme. Nel percorso formativo si completa la preparazione su materie scientifiche chimiche, fisiche e caratterizzanti la scienza e ingegneria dei materiali. Si studiano in particolare gli aspetti avanzati dei materiali e delle strutture. Si approfondiscono, con attività di laboratorio mirate all’uso di metodiche sperimentali ed approcci modellistici ed all’elaborazione dei dati, le competenze acquisite su tecnologie, applicazioni e processi produttivi di ceramici, polimeri, metalli, vetri e compositi. È previsto un tirocinio aziendale presso importanti Aziende nazionali e internazionali o un’attività progettuale all’interno delle strutture universitarie e come prova finale viene svolta un’importante attività sperimentale o di progettazione. Cosa si diventa Il Corso forma figure professionali di elevata qualificazione in possesso di adeguate conoscenze metodologiche, funzionali ad attività progettuali di tipo innovativo nell’ambito dei materiali. La figura professionale è stata progettata per mantenere quella trasversalità e quella connotazione interdisciplinare che da sempre l’ha resa spendibile nei più svariati settori, ceramico, polimeri, metalli e leghe, vetro e compositi e relativi processi di produzione, fino a renderla requisito fondamentale per ruoli di alta dirigenza. Al termine del percorso formativo si consegue la laurea magistrale in Ingegneria dei Materiali. I laureati potranno insegnare e trovare occupazione (professionista o dipendente) con compiti di livello superiore a quelli di un laureato di primo livello, presso aziende per la produzione, la trasformazione e lo sviluppo dei materiali metallici, polimerici, ceramici, vetrosi e compositi, per applicazioni nei campi chimico, meccanico, elettrico, elettronico, dell’energia, dell’edilizia, biomedico, ambientale e dei beni culturali; nonché in laboratori industriali di aziende ed enti pubblici e privati. L’Ingegnere dei Materiali è in grado di ricoprire ruoli di primaria importanza nel campo della progettazione con competenze specifiche su aspetti previsonali di proprietà e comportamento di materiali e strutture. 5.2.2 Laurea magistrale in Ingegneria del Veicolo Presidente: Prof. Ing. Massimo Borghi Chi si iscrive al Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria del Veicolo, oltre ad un sicuro sbocco occupazionale e ad una efficace didattica avanzata, cerca la specializzazione della propria formazione nel settore “automotive” e la concreta 48 L’OFFERTA DIDATTICA 5 2 L’offerta didattica possibilità di entrare in contatto con prestigiose realtà industriali presenti nel territorio operanti nel campo dei veicoli terrestri. I momenti di incontro con queste realtà sono strutturati nell’ambito del tirocinio formativo e nella frequentazione di laboratori universitari nati da collaborazioni di ricerca con alcune di esse, quali, ad esempio: Laboratorio Millechili (realizzato in collaborazione con Ferrari con lo scopo di contribuire allo sviluppo di vetture del futuro, più leggere e pulite), Laboratorio di Analisi delle Vibrazioni, di Idraulica del Veicolo, di Progettazione Assistita di Strutture Meccaniche, di Termofluidodinamica Computazionale, di Prova Motori a Combustione Interna. La maggior parte degli allievi del corso proviene da altre Università, a testimonianza della forte attrattiva che hanno le attività didattiche presenti in esso. Cosa si studia Gli insegnamenti caratterizzanti il Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria del Veicolo riguardano i motori a combustione interna per impiego veicolistico, il comportamento dinamico dei veicoli, la loro aerodinamica esterna, il disegno della carrozzeria, i sistemi di controllo, le tecniche di calcolo strutturale di componenti dei motori e del telaio. Alcuni insegnamenti possono essere scelti dallo studente attingendo da un’ampia offerta formativa che comprende materie quali, ad esempio, la simulazione fluidodinamica, il controllo dell’iniezione nei motori, il comfort, le macchine agricole, i collaudi, i materiali, i sistemi di propulsione per veicoli ibridi. Peculiarità del corso è la sua forte valenza progettuale in quanto si ha modo di utilizzare, nei vari insegnamenti, un notevole numero di strumenti software di impiego anche industriale che pertanto consentono di acquisire professionalità immediatamente spendibili. La tesi di laurea verte, nella gran parte dei casi, su problemi di interesse industriale per proporre soluzioni innovative, concrete, mirate alla ottimizzazione dei componenti del sistema veicolo. Accanto alla classica didattica frontale e di laboratorio, il corso propone anche iniziative volte a far conoscere agli studenti le problematiche dei veicoli attraverso cicli di seminari ed altre attività didattiche con risvolto decisamente applicativo. Un esempio in questo campo è rappresentato dalla partecipazione di alcuni allievi alla “Formula Student”, una prestigiosa competizione aperta agli studenti delle Facoltà di Ingegneria di tutto il mondo, nella quale essi devono progettare e costruire una vettura monoposto con cui gareggiare in diverse prove, testando le loro capacità progettuali, manageriali e di marketing. Il team di Modena e Reggio Emilia ha ottenuto in questi anni 49 risultati prestigiosi, detenendo al momento il miglior piazzamento di sempre di una squadra italiana. Cosa si diventa Al termine del corso si diventa ingegneri altamente qualificati nel settore automotive, con elevate competenze progettuali che, seppur riferite al settore, sono senz’altro spendibili anche negli altri campi dell’industria meccanica. Si è in grado anche sviluppare attività sperimentali e di gestire e coordinare attività di progettazione, produzione, e collaudo di veicoli o loro componenti. In particolare, le professionalità dei laureati magistrali in Ingegneria del Veicolo sono orientate a sbocchi occupazionali nelle industrie meccaniche operanti nella produzione di autoveicoli, motoveicoli, macchine movimento terra e da cantiere, veicoli industriali in generale, nonché loro componenti, sottosistemi ed impianti. É altresì possibile sia lo svolgimento di attività professionale, sia il perseguimento di iniziative imprenditoriali. 5.2.3 Laurea magistrale in Ingegneria Elettronica Presidente: Prof. Ing. Paolo Pavan Per iscriversi alla Laurea Magistrale in Ingegneria Elettronica bisogna pensare al futuro e alle tecnologie che lo rendono possibile. L’elettronica ha permesso la più incredibile rivoluzione degli ultimi secoli. Il primo transistor è stato inventato nel 1948 e da allora siamo arrivati a produrre microprocessori con milioni e milioni di transistor sub-micrometrici che funzionano perfettamente a frequenze superiori ai due GHz! L’integrazione di milioni di componenti in un singolo chip permette di ridurre i costi e le dimensioni dei circuiti integrati, consentendo contemporaneamente di migliorarne le prestazioni. Oggi è molto difficile pensare a una qualsiasi macchina, impianto o altro che non contenga qualche componente elettronico, ma è ancora più difficile pensare alla nostra vita senza l’utilizzo di una “protesi digitale” (cellulare, mp3-player, tv digitale, fotocamera digitale, ...). Dai calcolatori alle comunicazioni mobili, dall’automazione industriale all’elettronica di consumo, dalla strumentazione biomedicale alle automobili, il valore aggiunto associato ai componenti, ai circuiti e ai sistemi elettronici innovativi è sempre maggiore. Iscriversi alla Laurea Magistrale serve per specializzarsi in Ingegneria Elettronica e quindi prepararsi per una carriera di alto livello nell’industria, nei servizi o nella ricerca. L’elettronica sta cambiando rapidamente e questo progresso richiede ingegneri altamente qualificati, con competenze approfondite e capacità metodologiche di adattamento a scenari applicativi in rapida evoluzione. 50 L’OFFERTA DIDATTICA 5 2 L’offerta didattica Cosa si studia Il corso di Laurea Magistrale permette di approfondire le competenze di elettronica, automazione e telecomunicazioni studiando: le tecnologie microelettroniche e i dispositivi a semiconduttore, i circuiti integrati per le alte frequenze, l’elettronica di potenza, i sensori, la strumentazione elettronica, le microonde, la teoria dei sistemi e del controllo, i sistemi e le reti per le telecomunicazioni, etc. É possibile scegliere altri insegnamenti per approfondire ulteriori aspetti di elettronica, informatica, telecomunicazioni, automazione. É prevista, come prova finale, un’importante attività sperimentale o di progettazione anche in collaborazione con aziende e centri di ricerca internazionali. C’è quindi la possibilità di entrare in contatto con il mondo dell’elettronica che non ha confini! Durante la tesi, molti studenti hanno saputo sfruttare la rete di contatti internazionali dei docenti del Corso di Studio andando all’estero e provando a fare ricerca in importanti strutture europee. La preparazione dei nostri studenti è nota all’estero proprio per la qualità: molti ingegneri che si sono laureati qui lavorano ora per importanti ditte in Europa e negli Stati Uniti. Cosa si diventa Al termine del percorso formativo si diventa Ingegneri Elettronici con una formazione che abilita alla progettazione di sistemi elettronici complessi, circuiti e componenti avanzati. Gli ambiti professionali tipici sono quelli dell’innovazione e dello sviluppo, della progettazione avanzata, della gestione e del controllo di sistemi elettronici complessi. I laureati potranno trovare occupazione, con compiti di livello superiore a quelli di un laureato di primo livello, presso industrie di progettazione e produzione di componenti, circuiti e sistemi elettronici, industrie manifatturiere, settori delle amministrazioni pubbliche e imprese di servizi, che applicano tecnologie elettroniche per il trattamento, la trasmissione e l’impiego di segnali elettronici. Inoltre, il Laureato Magistrale può proseguire gli studi approfondendo la propria preparazione con Master Universitari di secondo livello e/o Dottorato di Ricerca, in particolare nell’area dell’ICT (Information and Communication Technology). 51 5.2.4 Laurea magistrale in Ingegneria Informatica Presidente: Prof.ssa Ing. Letizia Leonardi I punti di forza principali del Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Informatica sono di essere tecnologicamente innovativo dato che si studiano, si sperimentano e si progettano nuove tecnologie, all’avanguardia a livello internazionale, di essere scientificamente avanzato poiché i laboratori di ricerca di Ingegneria Informatica a Modena sono punti di eccellenza in Europa e nel mondo e di essere creativo visto che prepara per la progettazione dei sistemi informatici del terzo millennio dato che i docenti che vi insegnano sono impegnati in progetti che vedono una stretta collaborazione con aziende e enti di ricerca locali, nazionali ed internazionali. Per avere maggiori informazioni sulle ricerche svolte nei laboratori dai docenti si possono consultare i siti dei gruppi di ricerca attivi a Modena nell’area dell’Ingegneria Informatica: www.agentgroup.unimore.it, www. dbgroup.unimore.it, www.isgroup.ing.unimo.it, imagelab.ing.unimo.it e weblab. ing.unimo.it. Si evidenzia inoltre che lo “staff” del Corso di Laurea Magistrale ha attuato una riforma sostanziale che porta a concentrare l’attenzione su esami caratterizzanti l’Ingegneria Informatica, lasciando a scelta molte altre materie interdisciplinari, per consentire allo studente di ‘confezionarsi’ il percorso formativo nel modo più opportuno, secondo le proprie inclinazioni e aspirazioni professionali, fornendo anche la possibilità di corsi e tesi all’estero! Cosa si studia Il Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Informatica prevede il 60% insegnamenti di ingegneria informatica quali progettazione di sistemi operativi, progettazione di basi di dati, progettazione del software, sistemi di elaborazione multimediale, sistemi e applicazioni di rete oltre che, a scelta, intelligenza e visione artificiale, sicurezza delle reti, sistemi informativi, sistemi embedded e real-time. Come elemento di assoluta novità è stato inserito un insegnamento di laboratorio in cui, in gruppo con altri studenti, si affrontano mini-progetti che forniranno l’opportunità di applicare in pratica le competenze apprese durante gli studi e che consentiranno di sperimentare il lavoro di gruppo e di essere almeno una volta il project leader avendo l’opportunità di impostare e strutturare il lavoro secondo quella che si riterrà la soluzione migliore. Si potrà poi completare la propria preparazione con il 20% di insegnamenti ingegneristici affini e il 20% per attività di Tesi e collaterali, in particolare, tirocini formativi in azienda o attività progettuali svolte, anche all’estero, nell’ambito di 52 L’OFFERTA DIDATTICA 5 2 L’offerta didattica Progetti di ricerca nazionali e internazionali. Per avere maggiori informazioni si consulti il sito www.ing.unimore.it/LM/IngInf o si invii un’e-mail a ccl_ing_informatica@unimore.it. Cosa si diventa Al termine del percorso formativo del Corso di Laurea Magistrale si diventa Ingegnere Informatico (con laurea di secondo livello) avendo acquisito una formazione che consente di ideare, pianificare, progettare e gestire sistemi informatici complessi e innovativi, con forti competenze nelle tecnologie avanzate ingegneristiche ed informatiche, in sinergia con le altre discipline dell’ICT. Gli ambiti professionali tipici per un laureato magistrale sono quelli dell’innovazione e dello sviluppo della produzione, della progettazione avanzata, della pianificazione e della programmazione, della gestione di sistemi complessi, sia nella libera professione sia nelle imprese di servizi o manifatturiere, in particolare elettroniche, meccaniche, ceramiche e biomedicali, oltre che nelle amministrazioni pubbliche. Inoltre come laureato magistrale si può anche proseguire proficuamente gli studi approfondendo ulteriormente la propria preparazione in Master universitari di secondo livello e/o in un Dottorato di Ricerca, in particolare nell’area dell’Ingegneria dell’Informazione. 5.2.5 Laurea magistrale in Ingegneria Meccanica Presidente: Prof. Ing. Massimo Borghi Chi si iscrive al Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Meccanica intende approfondire la sua preparazione ingegneristica, mantenendo quella trasversalità e quella connotazione interdisciplinare che da sempre ha reso il titolo di studio spendibile nei più svariati settori dell’Ingegneria Meccanica e non solo. Il corso è caratterizzato dal forte legame con le imprese del territorio, da sempre a vocazione meccanica, nelle quali i laureati magistrali si inseriscono facilmente, essendo la richiesta nettamente superiore all’offerta. Prova di questo legame sono i numerosi progetti comuni di ricerca in corso di continuo sviluppo presso i numerosi laboratori universitari, fruibili da parte degli studenti, nati con questo scopo. 53 Il Corso offre la possibilità di effettuare periodi di studio all’estero e di entrare in contatto con il mondo del lavoro anche prima di laurearsi. Cosa si studia Nel corso degli studi l’allievo amplia le conoscenze e le competenze tecnicoscientifiche nei settori disciplinari caratterizzanti l’Ingegneria Meccanica, in particolare nei settori della progettazione delle macchine e dei loro componenti, negli aspetti produttivi e logistici delle aziende meccaniche e non, nella sperimentazione e nel coordinamento di attività progettuali e produttive. Concorrono specificamente al bagaglio culturale del Laureato Magistrale in Ingegneria Meccanica la conoscenza dei metodi di progettazione più recenti nei settori della tecnologia meccanica, della costruzione di macchine, delle macchine a fluido, dell’oleodinamica, dell’energetica, dell’impiantistica industriale e dell’automazione. Peculiarità del corso è la sua forte valenza progettuale, in quanto gli allievi utilizzano in prima persona strumenti software di impiego anche industriale dedicati alla progettazione strutturale, alla fluidodinamica computazionale, al disegno automatico, alla simulazione di sistemi e componenti oleodinamici, alla prototipazione rapida, ecc. L’attività di stage (obbligatoria) è svolta per lo più in aziende del settore meccanico del territorio. La tesi di laurea verte, nella gran parte dei casi, su problemi di interesse industriale. Oltre all’attività didattica in aula e in laboratorio gli studenti sono stimolati ad affrontare esperienze formative alternative quali, ad esempio, la partecipazione alla “Formula Student”, una prestigiosa competizione aperta agli studenti delle Facoltà di Ingegneria di tutto il mondo, nella quale essi devono progettare e costruire una vettura, mettendo alla prova le loro capacità progettuali e manageriali. Cosa si diventa I laureati magistrali in Ingegneria Meccanica hanno moltissime possibilità di sbocchi occupazionali, in quanto la meccanica è largamente diffusa in ambito italiano ed europeo in quasi tutti i comparti industriali. Per l’inserimento immediato nel mondo del lavoro possono far valere competenze culturali e metodologiche approfondite che consentono loro di adattarsi a contesti applicativi complessi, diversificati e in evoluzione, privilegiando gli aspetti interdisciplinari e di sistema. I laureati magistrali in Ingegneria Meccanica sanno svolgere e gestire attività quali la progettazione, lo sviluppo, la produzione, l’installazione, il collaudo e la manutenzione di linee e reparti di produzione. Trovano occupazione con posizioni anche di alto livello in imprese manifatturiere, di servizi e nelle amministrazioni pubbliche che operano nei campi della meccanica, dell’elettromeccanica, dell’impiantistica, dell’automazione, della robotica e dell’oleodinamica. Rappresentano una figura considerata spesso requisito fondamentale anche per ruoli dell’alta dirigenza. Possono eser54 L’OFFERTA DIDATTICA 5 2 L’offerta didattica citare la libera professione di Ingegnere nelle varie specializzazioni regolate dalle leggi dello Stato nell’ambito dell’ordine Professionale degli Ingegneri. 5.2.6 Laurea magistrale in Ingegneria per la Sostenibilità Ambientale Presidente: Prof.ssa Grazia Ghermandi Il Laureato Magistrale in Ingegneria per la Sostenibilità Ambientale è una figura professionale che può operare con responsabilità dirigenziali nella gestione eco compatibile dell’ambiente e del territorio. Egli acquisisce le competenze progettuali e modellistiche richieste per una visione sistemica di soluzioni sostenibili, per sviluppare la valutazione ambientale di piani e programmi di potenziale impatto sull’ambiente ed anche per progettare e realizzare opere civili, ambientali, impiantistiche nel rispetto dei vincoli di salvaguardia del territorio. Avvalendosi delle capacità interpretative proprie della formazione ingegneristica e di competenze interdisciplinari, ha la capacità di condurre la valutazione ambientale integrata di grandi opere, di piani regolatori e progetti di sviluppo, strategica per la sostenibilità ambientale urbana e territoriale. La formazione viene completata e approfondita, sui temi dell’ingegneria ambientale, orientata alla comprensione delle condizioni e dei requisiti della sostenibilità, anche in ambiti specialistici di applicazione e ricerca presenti nei dipartimenti di ingegneria e legati al contesto territoriale e produttivo locale. Cosa si studia Il Corso di studio approfondisce tematiche dell’ingegneria dell’ambiente e del territorio concorrenti a formare le capacità di progettazione e valutazione: sistemi di monitoraggio ambientale e territoriale ed elaborazione di dati ambientali a livello avanzato, con contributo delle attività di ricerca sperimentale dei dipartimenti di Ingegneria. Bonifica dei terreni contaminati. Dinamica degli inquinanti e modellistica dei sistemi ambientali. Chimica degli inquinanti e strumenti di controllo di impatto ambientale (Life Cycle Assessment). Protezione idraulica del territorio, prospezione e monitoraggio del dissesto idrogeologico e dei sistemi geotecnici. Geomatica con posizionamento e rilievo di precisione mediante GPS. 55 Pianificazione ambientale del territorio e valutazione ambientale integrata di piani e programmi (valutazione ambientale strategica). Complementi di economia ambientale e gestione di servizi. Aspetti tecnologici degli impianti di trattamento dei rifiuti. Tecniche di gestione dell’energia (con particolare attenzione alle fonti rinnovabili). È previsto lo svolgimento di un tirocinio presso enti pubblici o privati, o nell’università su un progetto di valenza ambientale. Cosa si diventa I laureati magistrali in Ingegneria per la Sostenibilità Ambientale trovano occupazione come progettisti e coordinatori di attività negli ambiti dell’innovazione della produzione di beni e servizi finalizzata alla sostenibilità ambientale, della pianificazione e della gestione di infrastrutture, della tutela e del recupero ambientale. I laureati magistrali potranno trovare occupazione sia come liberi professionisti che, a livello di funzionari e con responsabilità dirigenziali, presso centri e laboratori di ricerca pubblici e privati, aziende, imprese di servizi, nella progettazione, pianificazione, realizzazione e gestione di opere, quali: sistemi di controllo e monitoraggio dell’ambiente e del territorio, azioni di risanamento ambientale e realizzazione delle tecnologie e impianti necessari alle azioni di disinquinamento e di valorizzazione dei rifiuti, realizzazione e gestione di sistemi di rilevamento ambientale, di difesa del suolo, di recupero e riciclo di materiali e smaltimento di rifiuti, di ottimizzazione ed innovazione energetica, di studio e valutazione degli impatti e della sostenibilità ambientale di piani ed opere, con formulazione di ecobilanci ed individuazione di adeguati sistemi di gestione della qualità ambientale. Potranno altresì partecipare a progettazioni congiunte di opere civili ed edili. Il corso prepara alla professione di Ingegnere esperto nelle problematiche del monitoraggio ambientale e dello sviluppo e della progettazione sostenibili. Le prospettive occupazionali sono ottime sia in Italia che all’estero. 5.2.7 Laurea magistrale in Ingegneria Civile Presidente: Prof. Angelo Marcello Tarantino La laurea magistrale in Ingegneria Civile è basata su una consolidata tradizione culturale. Essa fornisce una solida e concreta preparazione e offre numerose opportunità di impiego professionale. Con la laurea magistrale in Ingegneria Civile si acquisiscono conoscenze, capacità e competenze professionali riguardanti la progettazione avanzata di strutture ed infrastrutture, la pianificazione urbana e territoriale, la programmazione e la gestione di sistemi e di servizi complessi. I laureati magistrali in Ingegneria Civile trovano occupazione presso imprese di costruzione 56 L’OFFERTA DIDATTICA 5 2 L’offerta didattica e manutenzione di opere civili, impianti e infrastrutture civili; studi professionali e società di progettazione di opere, impianti e infrastrutture; uffici pubblici di progettazione, pianificazione, gestione e controllo di sistemi urbani e territoriali; aziende, enti, consorzi di gestione e controllo di sistemi di opere e servizi. Cosa si studia Il percorso formativo è ideato per laureati triennali già in possesso di una adeguata preparazione fisico-matematica e di una conoscenza consolidata nelle materie dell’Ingegneria Civile. Il primo anno di corso offre insegnamenti relativi ai principali settori caratterizzanti, quali Scienza delle Costruzioni, Tecnica delle Costruzioni, Geotecnica ed Infrastrutture Viarie. Accanto a questi, vengono impartiti alcuni insegnamenti in settori affini, con lo scopo di estendere il livello di interdisciplinarietà del percorso formativo. Nel corso del secondo anno lo studente approfondisce e specializza la sua preparazione al fine di essere in grado di affrontare problemi complessi sia in ambiti tradizionali sia in altri più recenti, quali ad esempio l’ingegneria sismica, l’impiego di materiali innovativi, la diagnosi ed il monitoraggio delle strutture, il restauro e la riabilitazione strutturale, la progettazione avanzata delle infrastrutture viarie ed idrauliche, etc. Completano il percorso formativo del corso di studi la tesi di laurea magistrale, la quale costituisce una occasione fondamentale di sintesi individuale dei contenuti culturali del corso, ed il tirocinio presso aziende, imprese e studi professionali del territorio modenese. Cosa si diventa Il corso di laurea magistrale in Ingegneria Civile è concepito e progettato al fine di formare figure professionali specializzate nella progettazione, realizzazione, manutenzione e gestione delle strutture e delle infrastrutture civili a servizio della Società. Con questo specifico obiettivo formativo, il corso fornirà agli allievi una approfondita preparazione negli ambiti disciplinari, tutti di consolidata tradizione, dell’Ingegneria Civile. In particolare saranno fornite le conoscenze e le competenze per la progettazione avanzata di strutture civili ed industriali, con particolare riferimento alla difesa del rischio sismico del patrimonio edilizio e monumentale; per la progettazione e gestione delle opere infrastrutturali, quali ferrovie, aeroporti, ponti, gasdotti, acquedotti, fognature, etc.; per la progettazione avanzata di opere geotecniche, quali opere di sostegno e di contenimento dei terreni, gallerie, fondazioni speciali, pozzi, etc.; per la gestione delle risorse 57 idriche e la mitigazione del rischio idrogeologico; per la gestione dell’energia e dell’impiantistica termotecnica. L’ingegnere civile magistrale sarà pertanto in grado di operare ai più alti livelli sia nella libera professione che nelle imprese e nella pubblica amministrazione, anche in ambito internazionale, unendo sinergicamente capacità e competenze tecnico-ingegneristiche a capacità organizzative e di coordinamento. 5.3 I Corsi di Laurea per gli Ufficiali del Corpo degli Ingegneri dell’Esercito Italiano. Dall’aa 2004-2005 gli Allievi Ufficiali del Corpo degli Ingegneri dell’Esercito Italiano, in formazione presso l’Accademia Militare di Modena, completano il triennio di Laurea presso la Facoltà di Ingegneria di Modena. Essi proseguono poi il proprio curriculum formativo presso il Politecnico di Torino ove conseguono la Laurea Magistrale. Nell’aa 2009-2010 sono disponibili agli Allievi Ufficiali i Corsi di Laurea in Ingegneria Civile, Ingegneria Elettronica e delle Telecomunicazioni, Ingegneria Informatica, Ingegneria Meccanica. Per il primo anno di Corso la Facoltà di Ingegneria organizza e sostiene insegnamenti dedicati agli Allievi Ufficiali presso l’Accademia Militare. Dal secondo anno di Corso gli Allievi frequentano gli insegnamenti curriculari presso la Facoltà. Agli Ufficiali del Corpo degli Ingegneri dell’Esercito Italiano è annualmente dedicata una speciale sessione di Laurea all’inizio del mese di Settembre. 5.4 Le Scuole di Dottorato di Ricerca 5.4.1 I Corsi di dottorato in Ingegneria a Modena La vita dei Dottorati di Ricerca in Ingegneria a Modena inizia nel 1995 quando la giovanissima Facoltà di Ingegneria propose per la prima volta l’attivazione del Corso di Dottorato in “Ingegneria dei Materiali” e “Ingegneria dell’Informazione” , quest’ultimo in consorzio con la Facoltà di Ingegneria di Ferrara, per l’anno accademico successivo (XII Ciclo di Dottorato). Coordinatori sono rispettivamente il prof. Gian Carlo Pellacani e il prof. Claudio Canali. Il 9 Settembre 1999 il Consiglio di Facoltà, ai sensi del D.M. 30.04.99, n. 224 (Regolamento recante norme in materia di Dottorato di Ricerca), delibera il trasferimento dei Dottorati al Dipartimento di Scienze dell’Ingegneria, che per il XV Ciclo (aa 1999-2000) riattiva i medesimi Dottorati di Ricerca. 58 L’OFFERTA DIDATTICA 5 4 L’offerta didattica A seguito dell’attivazione dei Dipartimenti di Ingegneria Meccanica e Civile, di Ingegneria dei Materiali e dell’Ambiente e di Ingegneria dell’Informazione, a decorrere dal 1 novembre 2002 i Dottorati di Ricerca in Ingegneria dei Materiali e in Ingegneria dell’Informazione sono trasferiti ai dipartimenti di competenza. Nel 2003, con il XVIII ciclo, prende avvio anche il Dottorato di Ricerca in Ingegneria Meccanica. I dottorati in Ingegneria dell’Università di Modena e Reggio Emilia confluiscono infine nelle Scuole di Dottorato in High Mechanics and Automotive Design & Technology e in Information and Communication Technologies (ICT) nel 2006 (XXI Ciclo). 5.4.2 Scuola di Dottorato in “High Mechanics and Automotive Design & Technology” La Scuola di Dottorato in Meccanica Avanzata e Tecnica del Veicolo (MATeV), attiva dall’aa 2005-06 sotto la Direzione del prof. Antonio Strozzi, ha Sede Amministrativa presso il Dipartimento di Ingegneria Meccanica e Civile – DIMeC che la gestisce in collaborazione con il Dipartimento di Ingegneria dei Materiali e dell’Ambiente – DIMA per gli aspetti scientifici e con la Facoltà di Ingegneria “Enzo Ferrari” per l’organizzazione didattica. Il Collegio dei Docenti conta 41 ricercatori. La Scuola è sede di Alta Formazione nei seguenti settori tecnologici: • Metodi di simulazione e progettazione meccanica, che, più specificatamente, si riferiscono alla progettazione e produzione meccanica, alla robotica, ad agli studi di termoenergetica, oleodinamica, mecanica delle vibrazioni • Tecniche e tecnologie del veicolo, includendo in particolare lo studio dei motori endotermici, del sistema veicolo, del telaio, delle sospensioni, dell’aerodinamica e fluidodinamica del veicolo • Progettazione di materiali ad alte prestazioni, che coprono tutti i principali aspetti della scienza dei materiali, dai materiali metallici, ai ceramici, ai compositi 59 In concomitanza con lo sviluppo dei Corsi di Laurea Magistrale in Ingegneria per la Sostenibilità Ambientale e in Ingegneria Civile, la Scuola viene estendendo il proprio interesse scientifico anche a questi settori. Le attività di ricerca della Scuola si correlano a Programmi di Ricerca Nazionali, PRIN e FIRB, e a Programmi di Ricerca Europei, tra cui spicca il Programma Nazionale di Ricerca in Antartide (PNRA), al Laboratorio Regionale INTERMECH-SIMECH e al Centro Interdipartimentale INTERMECH-MO.RE, facente parte del Tecnopolo per la Meccanica di Modena, ad Enti ed Aziende di rilievo nazionale, quali, ad esempio, l’Istituto per il Commercio Estero – ICE, Ferrari Automobili, Case New Holland, Lombardini, SIR, SACMI, GEIE-TMB, HERA, ENIA, Frasenius, Gambro-Dasco, Transmittal, Assopiastrelle, ConfAPI, agli Enti territoriali Regione Emilia-Romagna, Comune e Provincia di Modena, Agenzia Interregionale per il Po – AIPO. Dal 2006 la Scuola ha prodotto 27 Dottori di Ricerca (XXI e XXII Ciclo) e, nel 2010, vede iscritti 41 studenti (XXIII-XXV Ciclo). 5.4.3 La Scuola in “Information and Communication Technologies” (ICT) La Scuola di Dottorato in Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione (ICT), attiva dall’aa 2005-06 sotto la Direzione della prof. Sonia Bergamaschi, ha Sede Amministrativa presso il Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione – DII - che ne gestisce le attività scientifiche, in collaborazione con la Facoltà di Ingegneria “Enzo Ferrari” per gli spetti di organizzazione didattica. Sono inoltre attive le collaborazioni con i Dipartimenti di Chimica, Fisica, Scienze Biomediche, Scienze Cognitive,con il DISMI e con il DIMA. Il Collegio dei Docenti conta 49 ricercatori. La Scuola è sede di Alta Formazione nei seguenti settori scientifici e tecnologici: • Scienza e Tecnologia informatica • Elettronica • Telecomunicazioni • Automatica • Misure Elettroniche La Scuola prevede due percorsi formativi: “Computer Engineering and Science” e “Electronics and Telecommunication”. Le tematiche scientifiche affrontate of60 L’OFFERTA DIDATTICA 5 4 L’offerta didattica frono allo studente un quadro completo delle moderne tecnologie orientate al trattamento dell’informazione e alle telecomunicazioni; vengono approfonditi sia gli aspetti teorici più innovativi della ricerca sia gli aspetti più direttamente correlati al sistema industriale. I corsi sono tenuti in lingua inglese. Le attività della Scuola si correlano a Programmi di Ricerca Nazionali, PRIN e FIRB, tra cui NeP4B , e a Programmi di Ricerca Europei, quali FACIT, STASIS, VidiVideo, BESAFE, THIS, Kassets, VIRTUOSO, FORESEC, COMIFIN, eSPONDER, European Network of Excellence BONE, ai Laboratorii Regionali INTERMECH-SIMECH (Lab Softech), SITEIA, LISEA, e ai Centri Interdipartimentali INTERMECH-MO.RE, facente parte del Tecnopolo di Modena, e CRIS (Centro di Ricerca Interdipartimentale sulla Sicurezza), ad Enti ed Aziende di rilievo nazionale ed agli Enti territoriali Regione Emilia-Romagna, Provincia e Comune di Modena. Dal 2006 la Scuola ha prodotto 18 Dottori di Ricerca (XXI e XXII Ciclo) e, nel 2010, vede iscritti 37 studenti (XXIII-XXV Ciclo). Derivano dalle attività della Scuola le Imprese Spin-offs VISION-E, DATARIVER, EMBIT s.r.l., XBW s.r.l., Nirox. 5.5 I Master 5.5.1 Master Universitario di II livello in “Ingegneria del Veicolo Direttore scientifico Prof. Giuseppe Cantore Il Master in Ingegneria del Veicolo nasce nel 1995 con la denominazione di Master in Car Engineering, primo Master attivato da questa facoltà, ma anche primo Master in Italia dedicato all’ambito dell’autoveicolo. Il Master si è contraddistinto per la sua continuità negli anni, raggiungendo oggi la sua XVI edizione. Insieme alla Facoltà si sono alternati nell’organizzazione IFOA prima, DemoCenter-Sipe dopo, tuttora presente come partner fondamentale e, per le ultime edizioni, Nuova Didactica di Confindustria Modena. Le aziende automobilistiche storiche modenesi, dalla Ferrari alla Lamborghini, dalla Maserati alla Bugatti, dalla Magneti Marelli alla Ducati, dalla ToroRosso alla Dallara e dalla VM Motori alla Lombardini hanno sempre garantito docenze e 61 progetti di stage. Gli allievi hanno potuto sempre affiancare alla formazione accademica quella pratica professionale grazie anche agli interventi seminariali dei tecnici aziendali e alla frequenza della realtà produttiva durante il periodo di stage. La partecipazione media per ogni anno è stata di 15 allievi e, ad oggi, hanno conseguito il titolo oltre 180 allievi, molti dei quali operano tutt’ora nella realtà produttiva di riferimento. Il Master mira a formare gli allievi in ambito motoristico sia per quanto riguarda gli aspetti strutturali che fluidodinamici del motore. Aspetti fondamentali risultano essere anche la dinamica del veicolo (dallo studio del telaio all’aerodinamica, dai pneumatici alla sicurezza) e l’elettronica vista al servizio del controllo sia del motore che del veicolo stesso. Infine le conoscenze degli allievi sono integrate anche da argomenti quali la gestione della qualità ed il management. È motivo di soddisfazione l’alta percentuale di occupati (ben oltre il 70%) nel settore automobilistico nonché il sempre crescente numero di aziende sostenitrici. Alle storiche già citate, negli anni, si sono aggiunte aziende quali: Volkswagen Group, CNH, The MathWorks, HPE-OMR, G&G Design and Engineering, Landi Renzo, Bridgestone, Pirelli, Benelli Moto, Bosch, OMR-Modena, Cd-adapco, Micro-Vett, CRP Technology and Racing, Motorsport Industry Association (UK), Ricardo. Indirizzato a: Laureati quinquennale e specialisti. Partners: Ferrari, Automobili Lamborghini, Maserati, Ducati Corse, Volkswagen Group, Dallara, Lombardini, Oral Engineering, CNH, The MathWorks, HPE-OMR, G&G Design and Engineering, Landi Renzo, Magneti Marelli, Scuderia Toro Rosso, Bridgestone, Pirelli, Benelli Moto, VM Motori, Bosch, OMR-Modena, Cd-Adapco, Micro-Vett, Motorsport Industry Association (UK), Ricardo, CRP Technology and Racing. Obiettivi del Master: Mira a coniugare la formazione universitaria con la realtà delle imprese fornendo conoscenze e competenze, abilità tecniche e organizzative rispondenti alle esigenze del settore e necessarie per una crescita professionale efficace. Intende offrire una formazione interdisciplinare che integri una conoscenza tecnico–scientifica (sia di tipo Meccanico che Elettronico) con cenni di logistica nel campo dei motori, delle autovetture, delle motociclette e in generale di tutti i veicoli. 62 L’OFFERTA DIDATTICA 5 5 L’offerta didattica 5.5.2 Master Universitario di II livello in “Oleodinamica - Fluid Power” Direttore scientifico: Prof. Ing. Massimo Borghi Indirizzato a: Il Master è indirizzato a laureati quinquennali in Ingegneria. Possono accedere al Master i possessori delle Lauree Specialistiche, ai sensi del D.M. 509/99, e Magistrali, ai sensi del D.M. 270/04, appartenenti alle seguenti Classi: Ingegneria dell’Automazione ; Ingegneria Elettrica; Ingegneria Elettronica ; Ingegneria Gestionale; Ingegneria Meccanica; Ingegneria Informatica; Ingegneria Chimica; Ingegneria delle Telecomunicazioni; Ingegneria Energetica e Nucleare; Scienza e ingegneria dei Materiali; Ingegneria Aerospaziale e Astronautica; Ingegneria Navale; Ingegneria per l’Ambiente e il Territorio ; Ingegneria della Sicurezza. Possono, inoltre, accedere al Master i possessori delle seguenti Lauree rilasciate secondo gli ordinamenti non ancora riformati ai sensi del D.M. 509/99 e D.M. 270/04 (Lauree del vecchio ordinamento) equiparate, ai sensi dell’art.2 del Decreto Interministeriale del 9 luglio 2009, a quelle sopra elencate, in: Ingegneria Elettrica; Ingegneria Elettronica; Ingegneria Gestionale; Ingegneria Meccanica; Ingegneria Informatica; Ingegneria Chimica; Ingegneria delle Telecomunicazioni; Ingegneria Nucleare; Ingegneria dei Materiali; Ingegneria Industriale; Ingegneria Aerospaziale; Ingegneria Navale; Ingegneria per l’Ambiente e il Territorio. Partners: Il Master è organizzato in collaborazione dalle Facoltà di Ingegneria di Modena e di Reggio Emilia e dall’Istituto Imamoter del Consiglio Nazionale delle Ricerche, con il supporto di DemocenterSipe ed il sostegno della Camera di Commercio di Modena. Supportano il Master attraverso testimonianze in aula e l’accoglimento degli allievi durante lo stage le aziende sostenitrici quali: CNH, Italia, Hp Hydraulics (Gruppo Bondioli & Pavesi), Bosch Rexroth Italia, Bosch Rexroth Oil Control, Brevini Fluid Power Group (Aron, Sam Hydraulik, Hydr-App), Bucher Hydraulics, Magneti Marelli Powertrain, Casappa, Dinamic Oil, Galtech, Hydrocontrol, Interpump Hydraulics, Manuli Rubber Industries, Karbergh & Hennemann, Sauer – Danfoss, Sai, Walvoil, Komatsu Utility Europe, Poclain Hydraulics, Atos. 63 Obiettivi del Master: Il Master mira a formare il profilo professionale del Responsabile di Progettazione, Sperimentazione, Ricerca & Sviluppo di macchine, componenti, sistemi oleodinamici per la trasmissione di potenza via fluido con particolare attenzione all’utilizzo dell’elettronica. 5.5.3 Master Universitario di II° livello “Esperti nei processi d’internazionalizzazione delle imprese” Direttore scientifico: Prof. Ing. Angelo O. Andrisano Indirizzato a: Il Master Universitario di II Livello “Esperti nei processi d’internazionalizzazione delle imprese”, attivato, ai sensi del D.M 509 del 03/11/1999, dall’Università di Modena e Reggio Emilia nell’A.A. 2008/2009, è rivolto a laureati in discipline tecnico scientifiche (principalmente laureati in Ingegneria) per supportare il tessuto produttivo della Regione Emilia Romagna nella vendita sui mercati internazionali dei loro prodotti spesso ad elevato contenuto tecnologico. La figura professionale in uscita dal Master è pertanto un Esperto di strategie di internazionalizzazione di impresa che unisce a un background tecnico - scientifico competenze e conoscenze degli strumenti per operare sui mercati globali (economia e marketing internazionale, tecniche di commercio estero,contrattualistica, rischio di credito e pagamenti internazionali, logistica internazionale, finanziamenti all’internazionalizzazione, cross culture management ecc.) . Partners: Il Master è frutto di un accordo di collaborazione tra Regione Emilia-Romagna, Istituto del Commercio estero e Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia tramite il Dipartimento di Ingegneria Meccanica e Civile per la promozione e realizzazione di un percorso formativo post laurea. Obiettivi del Master: Gli obiettivi didattici che il Master si è proposto di realizzare si possono riassumere nella acquisizione di conoscenze e competenze per : • individuare opportunità di business ed elaborare strategie efficaci per strutturare una presenza stabile sui mercati esteri ; • effettuare indagini di mercato e piani di marketing internazionale; • creare all’estero reti e organizzazioni di assistenza e vendita di prodotti di 64 L’OFFERTA DIDATTICA 5 5 L’offerta didattica aziende principalmente di dimensioni medie appartenenti in particolare ai settori della meccanica avanzata e dell’alta tecnologia; • valutare strategie aziendali in un contesto competitivo globale (joint ventures, accordi di licencing e franchising, individuazione di finanziamenti internazionali, investimenti in paesi esteri in particolare emergenti); • applicare tecniche di commercio internazionale, di contrattualistica, di finanza internazionale e di logistica internazionale curando la gestione delle numerose relazioni con i partner locali ed internazionali: clienti, fornitori, compagnie assicurative e di trasporti, consolati ed istituzioni dei paesi di esportazione. • adottare modelli e strumenti di gestione d’impresa ( project management , business plan, cross culture management); • applicare tecniche di negoziazione e affinare doti di adattamento rispetto ai differenti approcci culturali dei paesi esteri contattati. • gestire team multiculturali. Modalità di formazione utilizzate: • Lezioni frontali, comprensive di esercitazioni individuali e di gruppo in aula e di analisi di casi aziendali nell’ambito delle varie macroaree di formazione. • Testimonianze di esperti di settore. • Visite aziendali guidate. • Verifiche intermedie. • Studio individuale. • Stage aziendale finale in Italia e all’estero. 5.5.4 Master Universitario di II livello in “Sicurezza Informatica e Disciplina giuridica” Direttore scientifico: Prof. Michele Colajanni Il Master di II livello è stato istituito nell’Anno Accademico 2003/2004 in collaborazione tra le Facoltà di Ingegneria di Modena e di Giurisprudenza. Questo corso, giunto alla VI edizione, ha costituito la risposta, culturale e scientifica, alla crescente domanda, proveniente sia dalla realtà industriale sia dal mondo dei servizi, di professionalità tecniche, giuridiche e manageriali nel campo della sicurezza. 65 L’obiettivo del Master è di trasmettere a tutti i partecipanti una solida cultura della sicurezza, sufficientemente articolata da permettere la corretta gestione delle situazioni dalle più diverse angolazioni, e sufficientemente rigorosa da fornire tutti gli strumenti, normativi, tecnici e gestionali, necessari a tal fine. D’altro canto, la sicurezza informatica è una disciplina trasversale e in continua evoluzione, sia dal punto di vista tecnologico sia dal punto di vista giuridico e gestionale. Si è ritenuto utile, pertanto, prevedere nel percorso formativo del Master delle parti teoriche comuni, che assicurassero a tutti i partecipanti una formazione di base sulle tematiche tecniche, normative, criminologiche e gestionali relative alla sicurezza, due profili prevalenti: 1. Profilo “Specialista Sicurezza dei sistemi informatici”. Indirizzo inteso a formare esperti sulle problematiche e soluzioni tecniche nel campo della protezione dei sistemi informatici in rete (70%), ma anche a fornire competenze sulle metodologie per la gestione del “processo sicurezza” nell’ambito di organizzazioni di medie-grandi dimensioni (20%) e nozioni sulle normative vigenti (10%). Gli studenti di questo indirizzo sono stati assunti in organizzazioni e aziende produttive e di servizi di medie e grandi dimensioni nelle funzioni di informatico altamente specializzato o, se già impiegati, si sono riqualificati in tali settori; hanno assistito o guidato progetti di riorganizzazione della sicurezza a livello di infrastrutture e di applicazioni aziendali; in alternativa, nonostante le precedenti opportunità, hanno preferito intraprendere percorsi consulenziali autonomi su tematiche di sicurezza sia a livello tecnico sia a livello procedurale. 2. Profilo “Specialista Giuridico-Manageriale in sicurezza”. Indirizzo inteso a formare specialisti sulle metodologie e gli strumenti per gestire e coordinare il “processo sicurezza” nell’ambito di organizzazioni di medie-grandi dimensioni (35-40%), fornire competenze sulle normative e la legislazione vigente nazionale ed extra-nazionale nell’ambito della sicurezza e della privacy (40-45%), e fornire nozioni sulle problematiche e soluzioni nel campo della sicurezza dei sistemi informatici per poter segnalare la necessità di interventi nell’ambito della propria organizzazione (20%). Gli studenti di questo indirizzo sono stati assunti in organizzazioni ed aziende di grandi dimensioni, nell’ambito degli uffici legali o dei dipartimenti responsabili della gestione del processo sicurezza; sono stati assunti o sono diventati consulenti di studi legali in materie altamente specializzate concernenti la sicurezza, la privacy, il copyright; hanno intrapreso percorsi consulenziali autonomi su tematiche di sicurezza a livello legale o gestionale. Tutti gli studenti, al termine delle lezioni frontali, hanno condotto un project work in azienda o enti pubblici in un’area geografica che ha coperto tutta l’Italia con qualche esperienza anche all’estero. 66 L’OFFERTA DIDATTICA 5 6 L’offerta didattica 5.6 Dati statistici numero iscritti dall'a.a. 1990-91 all'a.a. 2009-10 Numero iscritti dell’anno accademico 2009-2010 3000 2500 2232 1970 numero iscritti 2000 2276 2249 2320 2205 2203 2187 2318 2343 2526 2411 2284 2303 2613 2412 2050 1707 1402 1500 1090 1000 500 0 19901991 19911992 19921993 19931994 19941995 19951996 19961997 19971998 19981999 19992000 20002001 20012002 anno accademico 20022003 20032004 20042005 20052006 20062007 20072008 20082009 20092010 67 Numero laureati dell’anno accademico 2008-2009 numero laureati per a.a. dal 1992-93 al 2008-09 495 474 500 447 450 419 400 416 436 461 348 numero laureati 350 300 239 250 249 257 192 200 117 150 100 50 139 67 9 32 0 19921993 68 19931994 19941995 19951996 19961997 19971998 19981999 19992000 20002001 20012002 anno accademico 20022003 20032004 20042005 20052006 20062007 20072008 20082009 L’OFFERTA DIDATTICA 5 6 L’offerta didattica Laureati per area Area industriale 2061 Area civile e ambientale 257 Area informazione 2470 Laureati area civile e ambientale Civile - Edile 16 Ambientale 241 69 Laureati area dell’informazione Elettronica 595 Telecomunicazioni 134 Informatica 1741 Laureati area industriale Materiali 444 Veicolo 126 Meccanica 1491 AULE E LABORATORI DIDATTICI 6 1 Aule e Laboratori Didattici 6.1 Aule L’attuale sede della Facoltà, realizzata su una superficie di 160.000 mq., risponde ai più avanzati orientamenti in materia di didattica e ricerca presentandosi come un moderno campus universitario: 18 aule, 11 laboratori ed un’ampia biblioteca sono a disposizione di studenti e docenti. In particolare tutte le aule sono dotate di videoproiettore e lavagna luminosa. Le aule dell’ala nuova sono dotate dei più avanzati sistemi di domotica per l’apertura/chiusura delle finestre e l’accensione/spegnimento delle luci. Tutte le aule rispondo ai requisiti di sicurezza richiesti dalla normativa vigente, compresi spazi appositi dedicati agli studenti diversamente abili, utilizzatori in particolare di ausili motori. Come richiesto dai decreti applicativi ministeriali in materia di trasparenza, ogni aula è visibile in pianta e in dettaglio sul sito di Facoltà e di Ateneo. La gestione della prenotazione è informatizzata e seguita dal personale dell’ufficio di Presidenza. 6.2 Laboratorio Formula Student Formula Student è una manifestazione mondiale, patrocinata dalle più prestigiose associazioni internazionali di Ingegneri che si occupano di veicoli, ovvero SAE (Society of Automotive Engineering) ed IMechE (Institution of Mechanical Engineering), che si tiene a cadenza annuale in Inghilterra, presso il circuito di Silverstone. La Formula è rivolta principalmente agli studenti delle Facoltà di Ingegneria di tutto il mondo, ed ha come scopo progettare, costruire ed infine gareggiare con una monoposto a ruote scoperte, conforme ai requisiti stabiliti da un apposito regolamento. Agli eventi prettamente sportivi sono abbinate una serie di prove teoriche, che valutano le capacità degli studenti nel progettare una vettura gestendo, contemporaneamente gli aspetti ingegneristici, economici, e di marketing. Partecipare alla Formula Student rappresenta quindi per gli allievi ingegneri un’esperienza educativa di grandissimo valore, ed una apprezzata voce nel “curriculum” di coloro che sognano di entrare in futuro nell’industria automobilistica, magari proprio nel campo delle competizioni. La Facoltà di Ingegneria di Modena, che vanta un corso di Laurea Specialistica in Ingegneria del Veicolo ed ha alle spalle un territorio che annovera aziende auto71 mobilistiche prestigiosissime, quali Ferrari, Maserati, Lamborghini, De Tomaso, Bugatti, non poteva quindi far mancare ai propri studenti la possibilità di confrontarsi con i colleghi di tutto il mondo. È infatti dal 2004 che la nostra Università partecipa ininterrottamente a Formula Student, vantando anche, nella classe regina, il miglior piazzamento di sempre fra tutte le Università italiane. Questo significativo risultato è stato raggiunto nell’edizione 2008: gli studenti hanno infatti chiuso in nona posizione (su 81 squadre iscritte), ritoccando sensibilmente il record già detenuto dallo stesso team (15° posto assoluto nel 2006). La partecipazione alla Formula richiede un fortissimo impegno non solo da parte degli studenti, a cui spetta l’onore e l’onere di portare la macchina in Inghilterra, ma anche da parte di tutta la Facoltà di Ingegneria nonché, per l’aspetto economico, dell’intero Ateneo. Gli studenti vengono infatti costantemente seguiti nella fase di progettazione e messa a punto della monoposto dai docenti delle materie affini, sono ospitati nei laboratori della Facoltà per la realizzazione materiale della macchina e per le prove di collaudo, vengono guidati in tutte le scelte gestionali ed economiche da consiglieri appositamente nominati tra i docenti della Facoltà di Ingegneria. I risultati di questi anni, e soprattutto la loro continuità, testimoniano la qualità e la quantità dell’impegno profuso da tutti. Va sempre ricordato infatti che il livello tecnico della competizione è altissimo, e va crescendo ogni anno assieme al numero di Università che partecipano da tutto il mondo (nel 2009 più di cento, da Europa, Asia, Nord America). Il confronto dei nostri studenti con i loro colleghi è poi spesso impari: basti pensare che nel 2008 il team di Modena era composto da appena dieci studenti, i quali hanno affrontato squadre due o tre volte più numerose di loro, perfettamente organizzate e dotate di mezzi oggettivamente superiori (alcuni team, ad esempio hanno al seguito camion su cui sono installate delle vere e proprie officine mobili, completamente attrezzate). Il progetto Formula Student è dunque una delle più riuscite espressioni della Facoltà di Ingegneria di Modena, che ha saputo fare tesoro dell’attitudine e della genialità del suo territorio nei confronti della meccanica e del veicolo. 6.3 Laboratorio di elettronica “CLAUDIO CANALI” Elettronica e Telecomunicazioni Il laboratorio, finanziato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Modena e attualmente in corso di allestimento, è dedicato alla didattica di base e avanzata nelle discipline elettroniche con particolare riguardo alla progettazione, alla strumentazione, all’automazione industriale e alle telecomunicazioni. L’obiettivo è quel72 AULE E LABORATORI DIDATTICI 6 3 Aule e Laboratori Didattici lo di sviluppare un contesto didattico all’interno dell’ Ateneo che possa essere sinergico con importanti distretti industriali presenti sul territorio e al contempo soddisfi le richieste del MIUR relative alla minima dotazione strutturale. L’iniziativa ha origine dalla constatazione che nel nostro territorio l’industria legata all’automazione industriale, alle telecomunicazioni, alla biomedica e al veicolo rappresenta un notevole bacino di utenza per i laureati in Ingegneria nell’area dell’Informazione. Specializzare i caratteri distintivi delle figure professionali dei nostri ingegneri in questi ambiti può quindi contribuire ad agevolare l’innovazione tecnologica e a creare nuove realtà imprenditoriali ad elevato contenuto tecnologico. Il laboratorio consentirà di migliorare la qualità dell’offerta formativa offrendo agli studenti a tutti livelli e al personale docente mezzi e strumentazione per una didattica più efficace. Il Laboratorio sarà costituito da 12 postazioni operative destinate a esercitazioni, ciascuna di 36 studenti delle Lauree e Lauree Magistrali nell’Area dell’Ingegneria dell’Informazione Le dodici postazioni verranno attrezzate con strumentazione convenzionale di base: un alimentatore DC, un multimetro, un oscilloscopio e un generatore di funzioni. Ogni postazione inoltre sarà dotata di un PC connesso sulla rete locale e dotato di una scheda della National Instruments che consentirà di realizzare tutta la strumentazione di base in forma virtuale. Saranno inoltre disponibili anche analizzatori di rete e di spettro e, a completamento, una dotazione minima di attrezzi di lavoro e una basetta sperimentale per la realizzazione di circuiti. La postazione docente sarà dotata di un server per la condivisione del software di progettazione. Tutte le postazioni saranno dotate di software per la progettazione e la simulazione circuitale discreta (ORCAD e PSPICE) e dei software LabView, Matlab/Simulink e MathWorks. Si prevede di completare il Laboratorio con una stazione saldante e una microfresa alloggiate in area separata per la realizzazione di prototipi progettati dagli studenti. 6.4 MilleChili Lab Nato nel febbraio 2009, rappresenta un passo fondamentale nella collaborazione tra Facoltà di ingegneria e Ferrari S.p.A. Sotto la supervisione del responsabi73 le Prof. Antonio Strozzi, del tutor Ing. Andrea Baldini e dei tecnici Ferrari, il laboratorio si pone come obiettivo primario quello di formare studenti e dottorandi in grado di affrontare problemi di ingegneria avanzata. Le attività svolte al suo interno riguardano in particolare lo studio di strutture meccaniche e materiali innovativi in ottica di alleggerimento di telai automobilistici per vetture sportive. 6.5 Laboratorio INFOMEC Il laboratorio, situato al II piano della Facoltà di Ingegneria di Modena in via Vignolese, è destinato ad offrire un ambiente evoluto e avanzato per l’utilizzo di prodotti software di supporto agli insegnamenti nei Corsi di Studio dell’Ingegneria Industriale, Civile e dell’Informazione ed è gestito congiuntamente dai Dipartimenti di Ingegneria dell’Informazione e di Ingegneria Meccanica e Civile. Esso mette a disposizione 34 posti di lavoro dotati di elaboratori di elevate prestazioni, con architettura x86 e sistema operativo Windows/Linux. In particolare, sono attualmente presenti 34 PC Desktop Fujitsu ESPRIMO P2550, con processore Intel Core2 Duo E5300 a 2.6 GHz, 4 GB DDR2 di memoria, disco rigido a 160 GB, lettore DVD e scheda di rete Gigabit Ethernet. Questi PC sono collegati con cablaggio strutturato di tipo Cat.6 ad apparato switch collocato dentro un armadio tecnologico posto in un angolo del laboratorio e a sua volta collegato con fibra ottica a 1 Gbit/s verso apparato switch di piano della rete della Facoltà. Questa infrastruttura di rete consente di offrire agli elaboratori le migliori interconnessioni al fine di supportare in modo adeguato i sistemi e le applicazioni richieste. Sugli elaboratori sono installati diversi prodotti software come Microsoft MSDN Academic Alliance o altri per lo sviluppo di programmi di calcolo (Matlab, Fortran, C/C++, ecc.), nonché software e strumenti per computer aided design (AutoCAD, Plotter A1, ecc.) e programmi di calcolo industriali per analisi strutturali in campo statico e dinamico e per analisi termofluidodinamiche (Samcef, Visual Nastran, Fluent, ecc.). 74 AULE E LABORATORI DIDATTICI 6 6 Aule e Laboratori Didattici 6.6 Laboratorio INTERMECH A sostegno delle attività di ricerca industriale del territorio organizzate all’interno del Tecnopolo modenese, è stato creato già a fine 2008 “InterMech”, Interlaboratorio per la Meccanica Avanzata della regione Emilia Romagna . Il laboratorio ha sede sia al II ammezzato dell’ edificio della Facoltà “Enzo Ferrari” che presso il Dipartimento di Ingegneria Meccanica e Civile dell’Università di Modena e Reggio Emilia ed è nato dall’aggregazione dei laboratori regionali LAV, MECTRON, SIMECH, SUP&RMAN e dei centri servizi CITTAMEC e REI, a seguito del processo di aggregazione in Associazione Temporanea di Scopo, a scadenza metà 2010, di una serie di strutture di ricerca industriale [3]. I laboratori regionali avevano iniziato ad operare attraverso una struttura a rete nel 2005, grazie all’impegno organizzativo ed economico dei Dipartimenti dell’Ateneo di Modena e Reggio Emilia e della Regione Emilia Romagna e hanno dimostrato nel tempo la propria solidità strutturale e l’efficacia delle proprie azioni in termini di risultati ottenuti e capacità di interagire con il territorio. Il primo obiettivo del laboratorio InterMech è la razionalizzazione delle tematiche e delle attività di ricerca, attraverso la creazione di organi di gestione e di supervisione scientifica che possano portare alla condivisione delle problematiche, alla costituzione di gruppi di ricerca trasversali ed alla definizione di politiche comuni che consentano di ottimizzare gli investimenti in funzione di una maggiore efficienza gestionale ed efficacia delle soluzioni proposte. In secondo luogo InterMech lavora per creare una struttura che sia fortemente radicata a livello locale e regionale, ma che raggiunga la forza di proporsi sia a livello nazionale che internazionale grazie a quella riconoscibilità necessaria per potersi proporre come autorevole interlocutore sia per PMI sia per gruppi internazionali. Infatti la priorità del laboratorio InterMech è quella di sviluppare una struttura di ricerca applicata economicamente autosufficiente, in grado di realizzare efficacemente azioni di ricerca industriale e trasferimento tecnologico, perseguendo obiettivi che, senza perdere la propria natura scientifica, possano essere appetibili per l’industria, guidando le realtà aziendali più intraprendenti e attente allo sviluppo tecnologico verso la creazione di innovazione. 75 6.7 Laboratorio di Idraulica del Veicolo Responsabile Prof. Ing. Massimo Borghi II Laboratorio di Idraulica del Veicolo, allestito in collaborazione e con l’importante contributo di CNH Italia S.p.A, è attivo sia nel campo della ricerca, teorica e applicata, che in quello della didattica. Si basa sull’attività di sei unità di personale, tra le quali un dottorando di ricerca e tre assegnisti di ricerca, oltre ad un numero variabile, da tre a sei, di studenti impegnati in attività di ricerca a progetto. L’attività del Laboratorio fa capo principalmente ai corsi di Laurea Magistrale in Ingegneria del Veicolo e in Ingegneria Meccanica. Il Laboratorio di Idraulica del Veicolo è dotato di un centro di sviluppo modelli di simulazione, ubicato presso la Facoltà di Ingegneria, e di un banco di prova ad uso prevalentemente didattico, ubicato presso i laboratori pesanti del Dipartimento di Ingegneria Meccanica e Civile. Il banco di prova è utilizzato sia a scopo didattico, al fine di realizzare esercitazioni utili a mostrare il funzionamento di alcune configurazioni circuitali fondamentali, sia come centralina idraulica per l’alimentazione di componenti idraulici di piccole dimensioni in prova. Le attività di ricerca del Laboratorio di Idraulica del Veicolo riguardano principalmente la modellazione, la simulazione e la sperimentazione di componenti e sistemi idraulici. Sono in corso ricerche nel campo della dinamica di veicoli off-road, dei sistemi idraulici a ridotta dissipazione di energia per trattrici agricole e macchine da costruzione e, nel campo dei componenti, dell’analisi del comportamento di macchine motrici ed operatrici ad ingranaggi esterni e a pistoni assiali a cilindrata variabile. 6.8 Laboratorio Multimediale IL Laboratorio Multimediale è maggiormente impiegato per la didattica, sia per la laurea specifica (corsi e seminari di Visione artificiale), sia per la Scuola di Dottorato in ICT. Avendo a disposizione server, 20 PC e stampanti, può essere impiegato per corsi brevi, sedute di video conferenza e seminari. Il laboratorio è inoltre equipaggiato con 3 telecamere per ricerche nell’ambito della visione artificiale. 76 AULE E LABORATORI DIDATTICI 6 9 Aule e Laboratori Didattici 6.9 Laboratorio di Ingegneria Civile Il Laboratorio di Progettazione Strutturale è uno strumento di sostegno alla didattica e di supporto all’attività di ricerca. I principali temi affrontati riguardano la modellazione strutturale, la progettazione in zona sismica, lo studio di opere geotecniche e dell’interazione suolo-struttura, l’attività sperimentale e di monitoraggio. Inoltre fornisce supporto ad enti pubblici per la valutazione della sicurezza strutturale e per la riduzione del rischio sismico di opere rilevanti e strategiche. 6.10 L aboratori didattici e di Ricerca Dipartimentali Oltre ai laboratori didattici ospitati nell’edificio di Facoltà, sono disponibili agli studenti dei CL, CLM, e Dottorato di Ricerca numerosi laboratori destinati sia a funzioni didattiche che di ricerca, dislocati presso i Dipartimenti DII, DIMeC, e DIMA. 6.10.1 Laboratori DIMEC ENERGY EFFICIENCY LABORATORY - EELab Responsabile prof. ing. Paolo Tartarini EELab svolge attività di ricerca e di didattica in materia di efficienza energetica e di misure termiche nel contesto delle discipline della Fisica Tecnica Industriale. Il laboratorio offre un’ampia gamma di servizi di supporto allo sviluppo di soluzioni e materiali avanzati e innovativi per l’efficienza energetica, tra i quali si citano: • Misura di conducibilità e diffusività termica • Misura di emissività termica, rilfettanza solare ed SRI • Risoluzione di problemi di scambio termico per via analitica e attraverso simulazione al calcolatore 2D-3D • Calcolo rischio condensa • Diagnosi energetica di edifici e di processi • Termografia IR 77 LABORATORIO DI VIBRAZIONI Responsabile prof. ing. Francesco Pellicano Il laboratorio si divide in due sezioni: Sperimentazione e Testing; Modellazione e Simulazione. Nella sezione Sperimentazione e Testing si possono eseguire: test dinamici, prove di endurance su tavola vibrante, analisi modale, misura di vibrazioni. È presente la strumentazione standard per prove di vibrazione come: accelerometri, sistemi di acquisizione dati, martelli strumentati. Nel laboratorio si svolge sia attività di ricerca scientifica sia service per Aziende. Sono di recente acquisizione nuove attrezzature grazie al Laboratorio SIMECH: • Vibrometro Laser Doppler per misure senza contatto; permette misure di eccezionale qualità anche su superfici mobili o ad elevata temperatura, eliminando ogni problema di interferenza con la struttura. • Controller per tavole vibranti adatti a specifiche Automotive e Aerospace. Si tratta di sistemi che permettono di attuare shaker e tavole vibranti, con controllo a ciclo chiuso. Il sistema presente in laboratorio permette anche l’esecuzione automatica di prove di endurance (Dwell test). • tavole vibranti di medie dimensioni; È in fase di sviluppo un banco prova ingranaggi. Il banco, sviluppato grazie alla collaborazione con Case New Holland S.p.A., permetterà di analizzare la risposta dinamica di coppie di ruote dentate con diverse condizioni di funzionamento. Nella sezione Modellazione e Simulazione si sviluppano modelli numerici per analisi dinamica e tensionale di sistemi meccanici e strutturali. Si utilizzano software commerciali agli elementi finiti e si sviluppano software specifici per analisi dinamica strutturale e di stabilità. È stato sviluppato (in collaborazione con Case New Holland) un software che permette di generare la geometria di ruote dentate a denti dritti o elicoidali. È presente il software Calyx che permette lo studio di sistemi ad ingranaggi di notevole complessità, come ad esempio i riduttori epicicloidali. Sono stati sviluppati software per la previsione delle vibrazioni generate dalle ruote dentate durante l’ingranamento. Sono stati sviluppati algoritmi per l’ottimizzazione dei profili di ruote dentate per la riduzione delle vibrazioni. 78 AULE E LABORATORI DIDATTICI 6 10 Aule e Laboratori Didattici LABORATORIO DI ANALISI, RILEVAMENTO E MONITORAGGIO AMBIENTALE LARMA Responsabile prof. Grazia Ghermandi Il Laboratorio di Analisi, Rilevamento e Monitoraggio Ambientale (LARMA) è costituito da una rete di laboratori, di analisi e misura strumentale e numerica, mirati alla ricerca e alla didattica di varie tematiche ambientali. Le aree tematiche sulle quali i laboratori LARMA trovano applicazione si suddividono in quattro gruppi principali che, a loro volta, definiscono quattro laboratori specifici: • Laboratorio di modellistica della dispersione degli inquinanti • Laboratorio per il prelievo, trattamento e analisi di particolato atmosferico • Laboratorio di telerilevamento satellitare e GIS • Laboratorio di topografia, fotogrammetria e cartografia LABORATORIO DI COSTRUZIONE RAPIDA AVANZATA Responsabile prof. ing. Andrea Gatto Il Laboratorio è dedicato all´approfondimento delle tematiche connesse con lo sviluppo integrato di prodotto-sistema di produzione-processo. Il laboratorio è altamente specializzato nella ricerca inerente le tecniche di Time Compression: Prototipazione Rapida, Rapid Tooling, Rapid Casting, Reverse Engineering, strumenti CADCAM. L’applicazione efficacie di tali tecnologie innovative a processi produttivi consolidati rappresenta una notevole potenzialità di trasferimento di competenze tecnologiche verso la realtà industriale locale. LABORATORIO DI GEOMATICA Responsabile prof. ing. Alessandro Capra Il Laboratorio di Geomatica è dedicato alle attività formative e di ricerca nell’ambito delle discipline del rilievo e della rappresentazione. 79 Le principali aree tematiche su cui il Laboratorio opera sono: • Applicazioni del rilievo e della rappresentazione ai beni monumentali ed archeologici; • Sistemi integrati di posizionamento navigazionale GPS-IMU; • Rilievo per il controllo delle deformazioni di versanti in frana e di strutture; • Studio della geodinamica in Antartide, nell’ambito delle ricerche di geodesia del Programma Nazionale di Ricerche in Antartide (PNRA). LABORATORIO DI PROGETTAZIONE ASSISTITA DI STRUTTURE MECCANICHE Responsabile prof. ing. Antonio Strozzi Il laboratorio è destinato ad attività di analisi numerica delle tensioni in organi meccanici. Il software agli elementi finiti prevalentemente impiegato è MSC Marc, mentre per gli elementi di contorno è utilizzato il software BEASY. Il laboratorio è basato su un cluster di workstation con architettura x86 e sistema operativo Linux, con complessivi 32 processori AMD ad elevate prestazioni operanti in parallelo. Oltre ai software sopra menzionati, sono installate sulle workstation le più diffuse librerie matematiche. 80 AULE E LABORATORI DIDATTICI 6 10 Aule e Laboratori Didattici LABORATORIO DI ANALISI SPERIMENTALE DELLE TENSIONI Responsabile prof. ing. Antonio Strozzi II laboratorio è destinato a scopi didattici e di ricerca nello studio dei materiali e dei componenti per le costruzioni meccaniche. LAST consente di analizzare lo stato deformativo di componenti metallici, plastici e ceramici sottoposti a stress meccanico, per mezzo di trasduttori estensimetrici e successiva elaborazione automatica dei dati tramite un centro computerizzato. Si indaga inoltre il comportamento di componenti meccanici in condizioni di impiego critiche. LABORATORIO DI PROGETTAZIONE INTEGRATA E SIMULAZIONE (La.P.I.S.) Responsabile prof. ing. Angelo O. Andrisano Il Laboratorio di Progettazione Integrata e Simulazione (http://www.robofacturing.unimore.it) nasce dalla partnership tra il Dipartimento di Ingegneria Meccanica e Civile (DIMeC) di Modena ed il tessuto imprenditoriale locale. La.P.I.S. dispone di due sedi, tra loro complementari e fortemente integrate. La prima, situata presso DIMeC, è dedicata allo sviluppo di nuove metodologie progettuali per lo sviluppo di sistemi automatizzati e robotizzati di lavorazione ed assemblaggio mediante tecniche di virtual prototyping, simulazione avanzata e digital manufacturing. La seconda, di natura sperimentale, è stata realizzata direttamente all’interno dello stabilimento dell’azienda modenese SIR SpA, leader nell’integrazione di soluzioni robotizzate. In tale sede vengono studiati gli aspetti sperimentali legati all’automazione dei cicli progettuali e produttivi ed allo sviluppo di soluzioni robotizzate innovative, temi affrontati grazie alla forte sinergia tra ricercatori, personale universitario, ingegneri e tecnici della divisione aziendale di Ricerca e Sviluppo. La dotazione del Laboratorio è costituita di una rete di workstation di ultima ge81 nerazione e di numerosi strumenti di progettazione assistita da calcolatore per: modellazione solida e di superfici (SolidWorks, Catia, Pro-Engineer, Rhinoceros 3D), simulazione CAE di processo (Delmia Digital Manufacturing, Moldex 3D), simulazione cineto-dinamica ed elasto-dinamica (Recurdyn, Cosmos), programmazione offline di sistemi robotizzati (Fanuc Roboguide, ABB Robot Studio, Robotworks, RoboVis), virtual commissioning (Delmia Automation), visione artificiale per la robotica industriale (Cognex Vision Pro). Il laboratorio, inoltre, dispone di un banco prova strumentato per meccanismi ad elevata dinamica, di un robot SCARA Mitsubishi Melfa RH, di una cella robotizzata per l’esecuzione di test di lavorazione e assemblaggio, dotata un robot antropomorfo a 6 d.o.f., di mandrini pneumatici a compensazione radiale, sensori di coppia e forza, accelerometri, sistema di acquisizione dati e di visione artificiale. All’interno del laboratorio, oltre ai ricercatori universitari, lavorano studenti dei corsi di Laurea in Ingegneria Meccanica, Ingegneria del Veicolo ed Ingegneria Informatica, studenti della Scuola di Dottorato in “High Mechanics and Automotive Design and Technology” e assegnisti di ricerca con la finalità di sviluppare un elevato profilo professionale, che consenta loro di interfacciarsi direttamente con il mondo del lavoro e di veicolare, grazie a competenze specifiche, la diffusione di una cultura dell’innovazione industriale. La.P.I.S. fa parte del laboratorio regionale dell’Emilia Romagna INTERMECHSIMECH (http://www.intermech.simech.unimore.it), offrendo servizi di ricerca applicata e trasferimento tecnologico nel settore dello sviluppo di nuovi prodotti e processi industriali, della progettazione integrata di sistemi automatizzati e robotizzati e proponendo consulenze specialistiche nell’ambito della progettazione di sistemi meccanici intelligenti. LABORATORIO MICROMAN (Michromechanics in Manifacture) Responsabile prof. ing. Andrea Gatto Il laboratorio, collocato presso il Centro Laboratori Pesanti del DIMeC, è dotato delle strumentazioni per le principali prove tecnologiche volte alla caratterizzazione di manufatti e materiali in funzione dei parametri di lavorazione, finalizzata all’ottimizzazione di processo. Sono disponibili le seguenti apparecchiature. • Strumentazione per la misura della durezza. In particolare possono essere eseguite prove Rockwell/Brinell, prove di durezza Shore specifiche per materiali polimerici e prove di microdurezza Vickers. • Strumenti per la rilevazione della rugosità superficiale attraverso tastatore meccanico. 82 AULE E LABORATORI DIDATTICI 6 10 Aule e Laboratori Didattici • Macchine per prove meccaniche di trazione, compressione, flessione e fatica, con fondo scala da 5kN a 100kN, capaci di coprire un’ampia gamma di materiali e di tipologie di provini. Una di queste è attrezzata con un’escursione della traversa di 103 mm, specifica per prove su materiali ad alta duttilità, compresi elastomeri e gomme. È inoltre disponibile un videoestensometro per la rilevazione della deformazione del campione. • Strumentazione per la preparazione di campioni e l’ispezione con microscopio ottico, dotato di videocamera CCD, per la determinazione dei micromeccanismi che intervengono nei processi di lavorazione o su materiali non convenzionali. LABORATORIO DI SIMULAZIONE INDUSTRIALE Responsabile prof. ing. Riccardo Melloni II Laboratorio di Simulazione Industriale, allestito anche grazie al contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, è attivo sia nel campo della ricerca, teorica e applicata, che in quello della didattica. Si basa sull’attività di cinque unità di personale, tra le quali un dottorando e tre assegnisti di ricerca, oltre ad un numero variabile di studenti impegnati in attività di ricerca a progetto. L’attività del Laboratorio fa capo principalmente ai corsi di Laurea Magistrale in Ingegneria Meccanica e in Ingegneria del Veicolo. Il Laboratorio di Simulazione Industriale è dotato di un centro di sviluppo di modelli di simulazione, ubicato presso Dipartimento di Ingegneria Meccanica e Civile dotato di diversi software commerciali e di un software sviluppato in proprio. Le attività svolte sono orientate all’analisi ed ottimizzazione, in ottica BPR, per il 83 miglioramento delle performance e dell’efficienza dei sistemi produttivi e di servizio. Le principali aree tematiche possono essere di seguito elencate: • studio e ottimizzazione delle relazioni tra i diversi processi aziendali (es.: previsione della domanda vs pianificazione della produzione); • ottimizzazione e progettazione di layout e bilanciamento linee produttive; • miglioramento dei flussi logistici nelle attività di stoccaggio e di alimentazione a bordo linea (anche tramite lo sviluppo di modelli simulativi); • recupero di capacità produttiva ed efficienza attraverso la riduzione dei tempi improduttivi e delle fermate per guasto (TPM); • pianificazione e programmazione dei processi produttivi; • analisi ed ottimizzazione della assegnazione dei carichi di lavoro alle risorse e definizione turni di lavoro; • valutazione di sicurezza degli impianti di produzione. LABORATORIO DI SPERIMENTAZIONE SUI MOTORI A COMBUSTIONE INTERNA Responsabile prof. ing. Giuseppe Cantore Il Laboratorio è sito presso i Laboratori Pesanti del DIMeC Le sue attrezzature più significative sono la sala prova motori ed il banco di flussaggio. La sala prova motori è un apparato sperimentale nel quale possono essere condotte accurate campagne di misura su qualunque tipo di motore a combustione interna. La sala prove è stata dimensionata per ospitare motori con una potenza fino a 500 kW, alimentati a benzina o gasolio ed è completa di tutti gli impianti ausiliari (ventilazione, estrazione gas di scarico, raffreddamento, alimentazione combustibile) necessari allo svolgimento dei test, sia stazionari che dinamici. Attualmente, il laboratorio è dotato di un freno a correnti parassite in grado di controllare motori con potenza fino a 240 kW, coppia massima di 900 Nm e velocità di rotazione fino a 12.000 rpm. 84 AULE E LABORATORI DIDATTICI 6 10 Aule e Laboratori Didattici La sala prove è fornita di tutta la strumentazione standard per effettuare misure di coppia, potenza, consumo specifico, fumosità, pressioni e temperature e di un avanzato sistema di acquisizione dati che permette, tra l’altro, anche l’analisi real time della combustione. La sala prova motori costituisce un fondamentale supporto, oltre che per la ricerca, anche per le attività didattiche attualmente in corso presso la Facoltà di Ingegneria di Modena, nell’ambito dei corsi di laurea dell’area meccanica (in particolare il Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria del Veicolo), e per il Progetto Formula Student. Il banco di flussaggio viene impiegato per la caratterizzazione fluidodinamica dei sistemi di aspirazione e scarico dei motori. È composto da una soffiante centrifuga a cinque stadi, con una potenza di 55kW e dotata di controllo elettronico della velocità di rotazione, un sistema di valvole, tubazioni e serbatoi per incanalare il flusso d’aria, di cui vengono misurate la portata, la pressione e la temperatura. Grazie ad una flangia universale non vi sono praticamente limitazioni alle configurazioni che si possono analizzare. Tramite un apposito strumento, si possono poi misurare l’intensità di eventuali moti organizzati (swirl e tumble) generati dal sistema di aspirazione all’interno del cilindro. L’impianto fornisce un supporto fondamentale per l’ottimizzazione del processo di ricambio della carica nei motori, ed è utilizzato anche per fornire un riscontro sperimentale alle simulazioni numeriche realizzate, tramite codici di calcolo CFD 3-D, nell’ambito delle attività di ricerca svolte presso il DIMeC. LABORATORIO DI TERMOFLUIDODINAMICA Responsabile prof. ing. Mauro A. Corticelli Il Laboratorio di Termofluidodinamica svolge attività di ricerca nel campo della fluidodinamica e della convezione termica: • Esperimenti di velocimetria con tecniche Stereo-PIV e Utrasound Pulsed Doppler Anemometry (UPDV); • Analisi sperimentale di moti interni in regime di convezione naturale; • Misure termiche in flussi d´aria non stazionari; • Validazione dei metodi di simulazione numerica attraverso il confronto con dati sperimentali. Il laboratorio esegue anche misure e indagini di interesse industriale: • Analisi delle prestazioni di ventilatori; 85 • Studi specifici di ventilazione in tunnel stradali; • Analisi aerodinamica di componenti dell’autoveico. In parallelo all´attività sperimentale il laboratorio svolge simulazioni numeriche di convezione naturale e forzata utilizzando codici commerciali e tecniche di simulazione diretta (DNS). Il laboratorio ha anche scopi didattici, e viene utilizzato per lo svolgimento di attività sperimentali per il Corso di Laurea in Ingegneria Meccanica e per i CLM in Ingegneria Meccanica e in Ingegneria del Veicolo. 6.10.2 Laboratori DIMA LABORATORIO DI ‘NANOCOMPOSITI E IBRIDI POLIMERICI MULTIFUNZIONALI’ NIPLAB Responsabile prof. Francesco Pilati Il laboratorio NIPLAB appartiene al Centro di Riferimento del Consorzio Interuniversitario per la Scienza e la Tecnologia dei Materiali (INSTM) ed è utilizzato sia per la ricerca che per la didattica. Il laboratorio è gestito dal gruppo di ricerca ‘Materiali Polimerici’ del Dipartimento di Ingegneria dei Materiali e dell’Ambiente formato da tre docenti strutturati e da un tecnico, oltre che da personale non strutturato come assegnisti di ricerca, dottorandi e studenti di primo e secondo livello. L’attività didattica fa prevalentemente riferimento ai Corsi di Laurea e di Laurea Magistrale in Ingegneria dei Materiali con particolare riguardo agli insegnamenti relativi a materiali polimerici e materiali compositi a matrice polimerica e alle relative tecnologie di trasformazione. Il laboratorio è attrezzato per la sintesi e la modifica (laboratorio chimico), la caratterizzazione molecolare (laboratorio strumentale) e fisico-meccanica di materiali polimerici e materiali compositi a matrice polimerica (laboratorio tecnologico) . Le attività di ricerca attualmente svol86 AULE E LABORATORI DIDATTICI 6 10 Aule e Laboratori Didattici te nel laboratorio riguardano i seguenti argomenti: sviluppo di rivestimenti superficiali multifunzionali e di sensori a struttura ibrida organica-inorganica; sviluppo di materiali polimerici con proprietà di memoria di forma; generazione in-situ di rinforzi a base di ossidi metallici all’interno di matrici polimeriche. LABORATORIO DI FISICA DEI MATERIALI E DELLE SUPERFICI Responsabile Dr. Luca Pasquali Il Laboratorio è collocato presso il Dipartimento di Ingegneria dei Materiali e dell’Ambiente. L’attività è rivolta allo studio delle proprietà di supefici ed interfacce di sistemi solidi con interesse sia agli aspetti di base che applicativi. Dal punto di vista degli aspetti di base il gruppo si occupa della crescita e caratterizzazione di sistemi a dimensionalità ridotta (film sottili, interfacce, superfici libere, nanostrutture). Dal punto di vista applicativo il gruppo si interessa delle proprietà chimico-fisiche di superficie e di interfaccia di sistemi a base metallica, ceramica o polimerica di interesse tecnologico. L’attività sperimentale si avvale di una apparecchiatura per spettroscopie elettroniche e crescita di film sottili in ultra alto vuoto. Le tecniche disponibili includono la fotoemissione (mediante raggi UV ed X con sorgenti convenzionali e di sincrotrone), la perdita di energia degli elettroni, la spettrospia Auger, la spettroscopia di diseccitazione di metastabili, l’assorbimento ottico da livelli di core (con luce di sincrotrone), la diffrazione di elettroni lenti e di fotoelettroni, la microscopia ad effetto tunnel, la crescita di film per epitassia da fasci molecolari, il bombardamento ionico per la pulizia ed erosione delle superfici e l’esposizione controllata a gas. Il gruppo ha competenze tecniche specifiche nell’elettronica di gestione ed acquisizione dei segnali, ultra alto vuoto, meccanica di precisone in ultra alto vuoto, criogenia ed ottica (VIS-Soft X). Tali competenze sono impiegate nella costruzione di apparati e strumentazione per la spettroscopia di superficie, per le crescite di materiali ed interfacce e per preparazioni in ultra alto vuoto. Il gruppo ha inoltre stretti legami con la facility internazionale Elettra di luce di sincrotrone, in particolare con la beamline BEAR alla cui costruzione ha dato un contributo sostanziale e di cui uno dei componenti del gruppo (Prof. Stefano Nannarone) è responsabile. Il gruppo è inoltre associato all’Istituto Officina dei Materiali del CNR (Trieste). 87 LABORATORIO DEL MAG-MICROWAVE APPLICATION GROUP Responsabile Prof. Cristina Leonelli II Laboratorio del MAG-Microwave Application Group, attualmente ubicato presso il Dipartimento di Ingegneria del Materiali e dell’Ambiente, è attivo da oltre 15 anni nel campo della ricerca teorica ed applicata nel campo dell’elettrotermia, e più nello specifico nei processi termici e di sintesi assistiti da microonde. Nell’ambito del laboratorio del MAG operano quattro unità di personale, di cui 3 strutturati, occupandosi sia dell’aspetto sperimentale che della progettazione di applicatori di microonde. Nel laboratorio è possibile anche effettuare la misura delle proprietà dielettriche dei materiali nell’intervallo di frequenze 1-3 GHz. Oltre a numerosi applicatori di microonde multimodali e a modo singolo, il laboratorio del MAG è equipaggiato anche con sistemi non perturbativi per la misura delle temperatura in presenza di campi elettromagnetici. Il Laboratorio del MAG è dotato di due workstations e quattro PC, dove vengono sviluppati i modelli di simulazione numerica del campo elettromagnetico alla frequenza delle microonde, e condotta l’ottimizzazione di numerosi applicatori a microonde sia commerciali che auto-assemblati. Sono in corso numerose collaborazioni con aziende nazionali ed internazionali, nonché scambi di ricercatori con atenei stranieri. LABORATORIO DI CHIMICA E DI SINTESI DI MATERIALI INORGANICI Responsabile Prof. Luisa Barbieri II Laboratorio di Chimica e di Sintesi di Materiali Inorganici è attivo sia nel campo della ricerca di base e applicata, che in quello della didattica. Si basa sull’attività di sei-otto unità di personale strutturato e non, oltre ad un numero variabile, da tre a sei, di studenti impegnati in attività di ricerca a progetto. L’attività del Laboratorio fa capo principalmente ai corsi di Laurea in Ingegneria Ambientale, Ingegneria dei Materiali e Ingegneria Meccanica; Laurea Magistrale in Ingegneria per la Sostenibilità Ambientale e Ingegneria dei Materiali. Il Laboratorio di Chimica e di Sintesi di Materiali Inorganici, ubicato presso il Dipartimento di Ingegneria dei Materiali e dell’Ambiente, è dotato di strumentazione di preparazione e caratterizzazione (chimica, termica, mineralogica, microstrutturale, fisica e meccanica) di materiali. Le attività di ricerca del Laboratorio di Chimica e di Sintesi di Materiali Inorganici riguardano principalmente: • Sintesi di materiali inorganici. • Riciclo e valorizzazione di scarti di produzione/rifiuti e relativa ingegnerizzazione dei processi e dei prodotti. 88 AULE E LABORATORI DIDATTICI 6 10 Aule e Laboratori Didattici • Valutazione di tossicità di prodotti e rischi ambientali. • Estrazione di componenti di interesse economico da rifiuti e/o prodotti di scarto con metodi chimici e/o fisici. • Valutazione d’impatto ambientale di prodotti e processi tramite metodologia LCA (Life Cycle Assessment). LABORATORIO VETRI Responsabili Prof. Cristina Siligardi II Laboratorio Vetri, è attivo sia nel campo della ricerca, teorica e applicata, che in quello della didattica. Si basa sull’attività di cinque unità di personale, tra le quali un borsista e due dottorandi di ricerca oltre ad un numero variabile di studenti impegnati in attività di ricerca a progetto. L’attività del Laboratorio fa capo principalmente ai corsi di Laurea in Ingegneria dei Materiali e Laurea Specialistica in Progettazione e Sviluppo di Nuovi Materiali. Il Laboratorio Vetri si trova presso i laboratori del Dipartimento di Ingegneria dei Materiali e dell’Ambiente (DIMA). Le attività di ricerca del laboratorio riguardano principalmente la progettazione, preparazione e caratterizzazione di materiali vetrosi e vetro-ceramici. L’attività di ricerca è ad ampio spettro: si va dalla ottimizzazione delle miscele vetrose, alla formulazione di nuove fritte per ottenere vetro schiume, smalti ceramici e/o porcellanati con elevate proprietà sia estetiche che funzionali, quali l’ idrofobicità, la durabilità chimica, o, dal punto di vista meccanico, proprietà autoriparanti. Un approccio combinato di studio sperimentale e computazionale, mediante Molecular Modelling, è applicato allo scopo di conseguire informazioni strutturali a elevato livello di dettaglio che consentano una progettazione mirata e una ottimizzazione di sistemi vetrosi con proprietà di specifico interesse applicativo. Tecniche di Design of Experiments (DOE) sono applicate sia alla progettazione di nuove formulazioni vetrose che all’ottimizzazione delle condizioni operative e di processo associate alla produzione del materiale vetroso. Le ricerche in corso al momento riguardano prevalentemente sistemi vetrosi in bulk e all’interfaccia e materiali nano/micro-compositi contenenti metalli di transizione per specifiche applicazioni ottiche ed in dispositivi elettronici. 89 LABORATORIO DI METALLURGIA Responsabile prof. Giorgio Poli Il laboratorio di metallurgia presso il DIMA è dedicato alla caratterizzazione dei materiali metallici ed allo studio di trattamenti termici e termochimici per l’incremento della resistenza ad usura e a corrosione dei materiali. Sono inoltre attive numerose collaborazioni nell’ambito della metallurgia delle polveri, per la realizzazione di trattamenti termici innovativi e la produzione di materiali ferromagnetici e di intermetallici per alte temperature. Parallelamente, il laboratorio svolge attività di simulazione dei processi metallurgici e dispone di software per la selezione dei materiali e del processo. LABORATORIO POLVERI Responsabile prof. Marcello Romagnoli II Laboratorio Polveri ha come area di ricerca principale i materiali finemente suddivisi, sia in sospensione che allo stato secco. Svolge attività nel campo della ricerca teorica, applicata e in quello della didattica. L’attività del Laboratorio fa capo principalmente ai corsi di Laurea in Ingegneria dei Materiali e Laurea Specialistica in Progettazione e Sviluppo di Nuovi Materiali. Si trova presso i laboratori del Dipartimento di Ingegneria dei Materiali e dell’Ambiente (DIMA). Le attività di ricerca del laboratorio riguardano principalmente lo studio, progettazione, ottimizzazione e soluzione di problematiche industriali relative al comportamento reologico di sospensioni e materiali finemente suddivisi, principalmente, ma non esclusivamente, in area ceramica. Tecniche di Design of Experiments (DOE) sono applicate alla progettazione e studio dei sistemi reologici così come alla loro ottimizzazione nelle condizioni operative e di processo. Di recente attivazione è l’area di ricerca relativa allo studio reologico di sistemi ad altissima temperatura quali vetri a base silicatica. 90 AULE E LABORATORI DIDATTICI 6 10 Aule e Laboratori Didattici Il laboratorio partecipa a progetti finanziati dalla Comunità Europea insieme a partners internazionali. LABORATORIO DEL PROCESSO CERAMICO Responsabile prof. Tiziano Manfredini Il laboratorio svolge attività di ricerca e di didattica nei settori seguenti: Ricerca Science-based • Nuovi pigmenti, sistemi vetroceramici e superfici ceramiche attraverso tecnologie e processi innovativi. Preparazione di ossidi semplici, misti e/o complessi mediante inglobamento selettivo o attraverso meccanosintesi, per la produzione di pigmenti; studio delle cinetiche di sintesi e solubilizzazione dei sistemi nei vetri e negli smalti. Studio delle cinetiche di diffusione nelle strutture degli ossidi ceramici (preparazione di FGM, Functionally Graded Materials). Studio del meccanismo di nucleazione, accrescimento ed opacizzazione dei vetri e degli smalti. Preparazione di sistemi vetroceramici ad elevato contenuto di ZrO2 anche attraverso processi di sinterizzazione. Produzione di polveri nanometriche. Studio dei fenomeni di colorazione senza l’uso di cromofori cationici. Applicazione del DOE (Design of Experiment) nell’ottimizzazione della sperimentazione nel laboratorio ceramico. Ricerca applicata. 1) Ottimizzazione dell’uso delle materie prime naturali e dei semi-lavorati per la formulazione delle composizioni di supporti e smalti. Progettazione, ottenimento, ed applicazione nella formulazione di smalti e supporti, di sistemi vetroceramici, vetrosi e di pigmenti inorganici microstrutturati e nanostrutturati ad elevata stabilità termica e chimica. 2) Studio del comportamento ed ottimizzazione delle applicazioni negli smalti, nei supporti ed alle elevate temperature. Reologia di sospensioni ceramiche, di sistemi fusi e di vetri ad alta temperatura. Ottimizzazione della formulazione dei deflocculanti. 3) Ottimizzazione delle principali variabili del processo tecnologico ceramico (macinazione, ciclo di cottura, variabili di compattazione e di applicazione degli smalti e/o dei decori) per l’ottimizzazione delle caratteristiche estetiche e funzionali dei prodotti. 4) Applicazione delle principali tecniche diagnostiche disponibili nella caratterizzazione dei difetti dei materiali ceramici. Simulazione delle condizioni 91 per lo studio dell’insorgenza delle principali difettologie. Studio simulato in laboratorio per la riduzione (eliminazione) dell’incidenza della difettologia. Trasferimento tecnologico Contributo al trasferimento dei risultati della ricerca. In collaborazione diretta con aziende produttrici di materiali ceramici, fritte, smalti, pigmenti (presso di esse e con l’uso dell’impiantistica dedicata) vengono approfondite le conoscenze per il trasferimento delle conoscenze acquisite alla pratica industriale. Assistenza all’industrializzazione dei risultati. Caratterizzazione microstrutturale dei prodotti e contributo alla conoscenza della difettologia e dei fenomeni che la determinano. 6.10.3 Laboratori DII LABORATORIO DI OPTOELETTRONICA (OPTOLAB) Responsabile prof. ing. Luigi Rovati L’attività del gruppo è da sempre guidata da una filosofia di lavoro che vede l’Università come elemento per creare presupposti scientifico-tecnici per l’innovazione tecnologica e per creare imprenditori di domani soprattutto nel settore HiTech. Questa filosofia ha portato nel corso degli anni a collaborazioni con diverse realtà industriali e alla creazione di due Spin-Off Universitari (NIROX e Rsens). L’area di competenza di OPTOLAB è il progetto e lo sviluppo di sistemi di misura e sensori optoelettronici per applicazioni che spaziano dall’automazione industriale alla strumentazione biomedica. In questo ambito, l’esperienza del gruppo è vasta ed orientata sia sul fronte della ricerca di base, documentata da numerose pubblicazioni su prestigiose riviste internazionali, che su quello della ricerca applicata. OPTOLAB può vantare una collaborazione pluriennale con il Glenn Research Center-NASA di Cleveland (OH-USA) (Rif. Dr. Rafat Ansari). Tale attività è principalmente orientata allo sviluppo di nuove metodologie diagnostiche basate su tecniche optoelettroniche che possano essere applicate in ambienti ostili quali lo spazio. LABORATORIO DI MICROELETTRONICA PER LE MICROONDE E LE TELECOMUNICAZIONI (MeMiTeC) Responsabili Proff. Fausto Fantini, Mattia Borgarino II Laboratorio MeMiTeC ha sede presso il Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione dell’Università di Modena e Reggio Emilia ed è coordinato dai Proff. Fausto Fantini e Mattia Borgarino. Scopo dell’attività di ricerca svolta presso il gruppo MeMiTeC è l’applicazione 92 AULE E LABORATORI DIDATTICI 6 10 Aule e Laboratori Didattici della microelettronica alle microonde ed alle telecomunicazioni con particolare interesse allo sviluppo di sistemi microelettronici integrati rivolti alla sensoristica a microonde ed alle comunicazioni wireless. Nel corso degli anni l’attività di ricerca si è svolta in collaborazione sia con Università e centri di ricerca che con aziende sia in Italia che all’estero. Tra le collaborazioni universitarie si annoverano il Dipartimento di Elettronica, Informatica e Sistemistica (Università di Bologna), il Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione (Università di Parma), il Dipartimento di Elettronica (Università di Pavia), il Laboratoire d’Electronique, Antennes et Telecommunications (Universitè Nice, Sophia Antipolis, France), Laboratoire d’Analyse et d’Architecture des Systemes du Centre National de la Recherche Scientifique (Toulouse, Francia), Laboratoire de l’Intégration du Matériaux au Systéme (Universitè Bordeaux, Francia). Tra le collaborazioni industriali si annoverano ST Microelectronics (Pavia, Italia), Philips (ora NXP, Eindhoven, Olanda), Entropic Communications (Sophia Antipolis, Francia), Ewings (Bologna, Italia), MicroDetectors (Modena, Italia). LABORATORIO POWDER (ELECOM) Responsabile : Dott. Alessandro Chini L’area di competenza del gruppo POWDER (POWer devices and DEtectors Reliability) è l’analisi e lo sviluppo di dispositivi di potenza per applicazioni sia a radiofrequenza che a commutazione realizzati con semiconduttori composti in particolare dispositivi ad alta mobilità in nitruro di gallio (GaN), in arseniuro di gallio (GaAs) e fosfuro d’indio (InP). Principali applicazioni di tali dispositivi sono la realizzazione di amplificatori di potenza a radiofrequenza per sistemi di telecomunicazione e/o radar, amplificatori a basso rumore, circuiti di conversione DC-DC ad alta frequenza. L’esperienza del gruppo è vasta ed orientata sia sul fronte della ricerca di base, documentata da numerose pubblicazioni su prestigiose riviste internazionali, che su quello della ricerca applicata. Il gruppo PowDeR vanta collaborazioni sia internazionali che nazionali in particolare con l’Università di Manchester (Prof. Mohamed Missous) per lo sviluppo di dispositivi di potenza in InP; con l’Ohio State University (Prof. Siddharth Rajan) per lo sviluppo di dispositivi di potenza in GaN per applicazioni di potenza in circuiti a commutazione; la Selex Sistemi Integrati S.p.A. per lo sviluppo di dispositivi in GaAs per applicazioni radar. 93 LABORATORIO SISTEMI DI TRASMISSIONE (ELECOM) Gruppo di Ricerca Sistemi di Trasmissione (Transmission Systems) Responsabili: Prof. Giorgio Matteo Vitetta, Prof. Gianni Immovilli II Gruppo di Ricerca sui Sistemi di Trasmissione svolge la sua attività di ricerca all’interno del Laboratorio ELECOM, che ha sede presso il Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione (edificio DIMA) dell’Università di Modena e Reggio Emilia. Le attività del gruppo sono coordinate dal prof. Giorgio Matteo Vitetta e mirano a: 1) lo sviluppo di tecniche di elaborazione di segnali e protocolli per i moderni sistemi di comunicazione numerici; 2) l’implementazione delle tecniche sviluppate su piattaforme elettroniche programmabili (basate su DSP e FPGA). In particolare, le recenti attività svolte dal gruppo di ricerca hanno permesso di sviluppare: a) tecniche di comunicazione innovative per le reti wireless ad-hoc; b) algoritmi innovativi per l’elaborazione dei segnali nei modem numerici per le comunicazioni dati a banda larghissima (ultrawideband, UWB); c) sistemi di comunicazione che sfruttano le linee elettriche di potenza per la trasmissione dei dati (powerline communications, PLC) e che possono essere utilizzati nel campo della domotica e della home automation; d) applicazioni delle reti di sensori radio (wireless sensor network, WSN) al campo della sicurezza e della sorveglianza. Il Gruppo di Ricerca può vantare collaborazioni con prestigiose istituzioni straniere, quali: University of Texas - Dallas (Dallas, Texas, USA), University of Waterloo (Ontario, Canada), University of Canterbury (Christchurch, New Zealand), University of British Columbia (Vancouver, Canada), Columbia University (New York, USA). 94 AULE E LABORATORI DIDATTICI 6 10 Aule e Laboratori Didattici LABORATORIO DI AUTOMATICA (AUTOLAB-ELECOM) Responsabile Prof. Roberto Zanasi II laboratorio AUTOLAB fa parte del laboratorio ELECOM del Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione dell’Università di Modena e Reggio Emilia. Le attività di ricerca del laboratorio sono in gran parte svolte in collaborazione con importanti aziende del territorio produttivo modenese (CNH Italia, Ferrari, Digitek, AMA, CFR, Coop. Bilanciai, ecc.) e riguardano principalmente la modellistica e il controllo di sistemi elettromeccanici in ambito industriale ed in ambito automotive. In particolare, il laboratorio AUTOLAB ha competenze specifiche di rilievo sulle seguenti tematiche: • Modellistica e simulazione di sistemi fisici. Presso il laboratorio AUTOLAB è stata sviluppata una nuova tecnica modellistica denominata Power-Oriented Graphs (POG) che utilizza il concetto di “potenza” come elemento chiave per ottenere in modo semplice e diretto il modello dinamico di sistemi fisici anche complessi. • Modellistica e controllo di sistemi Automotive. In collaborazione con Ferrari S.p.A. sono state modellati e simulati i seguenti sottosistemi: frizione, cambio, sincronizzatore, differenziale, sospensioni, sterzo, dinamica dell’auto, interazione pneumatico-suolo, ecc. In collaborazione con CNH Italia sono state studiate le seguenti tematiche: controllo del beccheggio, controllo del sollevatore idraulico, sistema Full Power Shift, sistema CVT idraulico, ecc. • Motori Elettrici Polifase Sincroni e Asincroni. I motori polifase sono in grado di fornire coppia anche in caso di rottura di una fase e permettono maggiori gradi di libertà nella generazione di coppia sia alla basse che alle alte velocità di rotazione. Altre attività di ricerca svolte all’interno di AUTOLAB: Generatori di traiettorie, Pianificazione del moto, Controllo Sliding Mode, Sintesi di reti correttrici, Sistemi ibridi. LABORATORIO IMAGELAB (INFORMATICA) Responsabile : Prof.ssa Rita Cucchiara Il Laboratorio ImageLab è un laboratorio di ricerca nato nel 2000 come supporto per la ricerca nell’area della Visione Artificiale, della Pattern Recognition e del Multimedia. Il laboratorio offre buone risorse di hardware ed in particolare te95 lecamere funzionanti nello spettro del visibile e dell’infrarosso, telecamere fisse e mobili (PTZ), sistemi di acquisizione anche correlati ad altri sensori (laser scanner e RFID), server per lo storage di grandi quantità di immagini, video e documenti, 15 calcolatori multimediali, schede dedicate di accelerazione (GPU) e schede di elaborazione embedded con FPGA e DSP. Parte di questa dotazione sarà condivisa con il centro dipartimentale SOFTECH, parte del centro interdipartimentale INTERMECH-MORE nel Tecnopolo di Modena, grazie ai cui finanziamenti si potrà a breve acquistare un cluster di calcolo adeguato, soprattutto per le ricerche multimediali in digital library e in archivi di immagini e video. Il Laboratorio inoltre ospita risorse messe a disposizione da aziende locali che collaborano nel campo della Visione Artificiale e dell’ispezione visiva. Il laboratorio ha inoltre una importante dotazione di software: oltre alle librerie opensource (OpenCV, OpenGL), e ad applicazioni messe a disposizione dell’ateneo (Microsoft, Matlab), il laboratorio può sfruttare le librerie ImageLab di analisi di immagini e video, proprietarie del Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione e del portale di gestione di video annotati per la sicurezza, disponibile sul web (www.openvisor.com). 96 AULE E LABORATORI DIDATTICI 6 10 Aule e Laboratori Didattici WEBLAB - WEB ENGINEERING AND BENCHMARKING LABORATORY Responsabile : Prof. Michele Colajanni Il gruppo di ricerca WEBlab (Web Engineering and Benchmarking Laboratory) è nato nel 1998 sotto la guida del prof. Michele Colajanni ed è composto tipicamente da una decina di ricercatori tra strutturati, assegnisti e studenti di dottorato (http://weblab.ing.unimo.it/people/). Svolge la propria attività di ricerca in diversi settori delle reti, delle architetture distribuite e dei servizi Internet, e nell’ambito della sicurezza. La ricerca dell’ultimo decennio si è focalizzata principalmente sugli aspetti relativi al progetto, dimensionamento e realizzazione di architetture Web ad alte prestazioni, alla valutazione delle prestazioni e ai sistemi di supporto alle decisioni per la gestione di servizi e sistemi distribuiti su scala locale e geografica nonché alle metodologie e tecniche per la sicurezza dei sistemi informatici in rete. Particolare attenzione viene dedicata ai servizi che necessitano di elevata qualità del servizio, vista all’interno del WEBlab come l’integrazione di tre elementi fondamentali: prestazioni, affidabilità e sicurezza. Il gruppo collabora con diverse Università e centri di ricerca europei e statunitensi. Nel decennio 2000-2010 ha partecipato e gestito più di dieci progetti nazionali e internazionali, il cui elenco può essere reperito alla pagina http://weblab.ing. unimo.it/people/colajanni/projects.shtml Per le attività di didattica e ricerca, il WEBlab ha competenze ed utilizza software open source. In tale contesto, è impegnato anche nella diffusione del software open source presso aziende, scuole ed enti pubblici. Per maggiori dettagli sulle attività, progetti e pubblicazioni del WEBlab, si rinvia a: http://weblab.ing.unimo.it LABORATORIO AGENTGROUP Responsabile: Prof. Ing. Letizia Leonardi II Laboratorio AGENTGROUP dell’Agent and Pervasive Computing Group è attivo, fin dal 1998, sia nel campo della ricerca, teorica e applicata, che in quello della didattica. Questo laboratorio insiste su due Dipartimenti del nostro Ateneo, il Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione di Modena e il Dipartimento di Scienze e Metodi dell’Informazione di Reggio Emilia. Si basa sull’attività di 8 unità di personale, di cui 2 docenti e 2 dottorandi di ricerca 97 del DII di Modena e 2 docenti e 2 dottorandi DISMI di Reggio Emilia, oltre che a diversi collaboratori (borsisti e assegnisti di ricerca) e ad un numero variabile di studenti impegnati in attività di ricerca a progetto. Per quanto riguarda Modena, l’attività del Laboratorio fa capo, principalmente, ai corsi di Laurea in Ingegneria Informatica e Laurea Magistrale in Ingegneria Informatica. Le attività di ricerca del Laboratorio Agent and Pervasive Computing Group riguardano, in generale, i sistemi distribuiti, i sistemi ad agenti, middleware per applicazioni mobile e pervasive, e i sistemi auto-organizzanti; mentre, a livello applicato, vengono svolti progetti di telemedicina, progetti su smartphone e palmari, e progetti su movimento e coordinazione di robot. Fra le realizzazioni più recenti si citano: • Mobile JikesRVM, un framework Java che permette la mobilità forte dei processi per sviluppare applicazioni distribuite; • MAR&A (Methodology for Agents: Roles & Actions) e MEnSA (Methodologies for the Engineering of complex Software systems: Agent-based approach), due metodologie ad agenti definite come metodologie composte, cioè basate di frammenti di altre metodologie, per progettare applicazioni basate su agenti; • UbiMedic, un framework basato su agenti progettato per soddisfare i requisiti e l’eterogeneità degli scenari di emergenza medica e, in generale, degli ambienti per l’assistenza sanitaria. Il laboratorio collabora con Centri di ricerca internazionali e con Aziende locali: in particolare, si sottolineano le collaborazioni con il Florida Institute for Human & Machine Cognition (USA) e l’Università di Groningen (NL). In specifico, si elencano alcuni progetti cui il laboratorio ha partecipato: • MEnSA (Metodologie per l’ingegneria dei sistemi software complessi: approccio ad agenti), cofinanziamento MUR PRIN 2006, anni 2007-2008. • CASCADAS (Component-ware for Autonomic Situation-aware Communications, and Dynamically Adaptable Services), finanziamento europeo, anni 2006-2008. Entro la fine del 2010 inizieranno inoltre altri due progetti europei, nell’ambito del 7° progetto-quadro, denominati ASCENS (Autonomic Service-Component Ensembles), SAPERE (Self-Aware Pervasive sERvice Ecosystems) e la coordination action AWARE (Coordination Action for Self-Awareness in Autonomic Systems). Le attività di ricerca del laboratorio hanno prodotto pubblicazioni in riviste internazionali e in atti di convegni internazioni, la cui eccellenza negli anni è stata anche esplicitamente riconosciuta dall’assegnazione di diversi “paper awards” e dall’invito a scrivere articoli su libri o numeri speciali. 98 AULE E LABORATORI DIDATTICI 6 10 Aule e Laboratori Didattici LABORATORIO DBGROUP Responsabile: Prof. Sonia Bergamaschi Il Laboratorio DataBase Group è presente all’interno della Facoltà a partire dal 1997 ed è attivo sia nel campo della ricerca, teorica e applicata, che in quello della didattica. Il laboratorio è dislocato e fa riferimento al Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione, è composto da 4 docenti di ruolo, 4 Dottori di Ricerca, 6 dottorandi di ricerca, oltre a diversi collaboratori (borsisti e assegnisti di ricerca) e ad un numero variabile di studenti impegnati in attività di ricerca a progetto. L’attività del laboratorio è caratterizzata dai corsi di Laurea in Ingegneria Informatica e Laurea Magistrale in Ingegneria Informatica e riguardano principalmente i Sistemi Intelligenti di Basi Dati e l’Integrazione Intelligente dell’Informazione, il Web Semantico. Tra i maggiori risultati si cita lo sviluppo di un sistema di integrazione dati denominato MOMIS (Mediator envirOnment for Multiple Information Sources) in grado di interrogare sorgenti di dati strutturati (database) e semi-strutturati (pagine HTML e XML). Il DataBase Group è stato membro di AGENTLINK I e di AGENTLINK II (EuropÈs Network of Excellence for Agent-Based Computing) e la Prof.ssa Bergamaschi è stata responsabile dell’”Agent-Based Data and Knowledge Management” Working group (ADK), all’interno del SIG03 Intelligent Information Agent di AGENTLINK II ed è co-editore del libro sulla ricerca europea su sistemi intelligenti. Il DataBase Group partecipa ed ha partecipato a molti progetti di ricerca nazionali/internazionali, tra i quali ricordiamo: • Progetto Europeo FACIT-SME: Facilitate IT-providing SMEs by Operation-related Models and Methods (FP6-IST-4 Project 2009) • Progetto NeP4B (Networked Peers for Business), come coordinatore, progetto FIRB cofinanziato dal MIUR • Progetto Europeo STASIS (SofTware for Ambient Semantic Interoperable Services) • Progetto Europeo SEWASIE (Semantic Webs and AgentS in Integrated Economy), come coordinatore • Laboratorio SITEIA, cofinanziato dalla Regione Emilia-Romagna • Laboratorio LISEA, cofinanziato dalla Regione Emilia-Romagna Il laboratorio collabora con Centri di ricerca internazionali e con Aziende locali: in particolare, si sottolineano le collaborazioni e scambi temporanei di ricercatori 99 con il Knowledge Media Institute (KMi), Open University, Milton Keynes, Gran Bretagna, il Distributed Information Systems Group, Università di Saragozza, Spagna, l’Information Systems Research Group – Hasso Plattner Institut, Università di Potsdam, Germania, il Department of Computer Science, Università del Texas - Dallas, Stati Uniti d’America, l’ADVIS Research Laboratory, Department of Computer Science, University of Illinois at Chicago (UIC), Chigago, Stati Uniti d’America e l’IBM Almaden Research Center of San Jose, California, Stati Uniti d’America. Il Laboratorio ha favorito la nascita di una “spin-off” universitaria denominata DATARIVER, che si occupa di soluzioni di Integrazione dati e Business Intelligence; DATARIVER mantiene la versione open-source del sistema MOMIS. Le attività di ricerca del laboratorio hanno prodotto pubblicazioni in riviste internazionali e in atti di convegni internazioni, la cui eccellenza negli anni è stata anche esplicitamente riconosciuta dall’invito a tenere relazioni in importanti congressi internazionali e a scrivere articoli su libri o numeri speciali. 100 STRUTTURE ORGANIZZATIVE E SERVIZI 7 1 Strutture organizzative e servizi 7.1 Presidenza e Coordinamento Didattico Gli uffici di Presidenza e di Coordinamento Didattico sono gestiti dal Coordinatore Didattico che interagisce direttamente con il Preside. L’ufficio di Presidenza si occupa in particolare della predisposizione dei verbali di facoltà e relativi estratti, della gestione delle attività di segreteria e dei rapporti con gli uffici centrali di Ateneo, della gestione delle autorizzazioni per i docenti, della contabilità e della gestione dei fondi assegnati alla Presidenza, della gestione del personale della Facoltà e degli studenti assegnati alla Presidenza attraverso varie forme di progetti, dei seminari di facoltà, della gestione contratti di docenza e di supporto alla didattica, della attività elettorale interna alla Facoltà e delle attività ausiliarie Il Coordinamento Didattico di Facoltà è una nuova figura istituita dall’Ateneo nel 2006 per facilitare i rapporti tra i vari soggetti coinvolti nel processo formativo (studenti, docenti e segreterie). L’ufficio Coordinamento Didattico si occupa della gestione del personale tecnico amministrativo e dei servizi generali della Presidenza della Facoltà, della pianificazione e programmazione delle attività dei servizi di supporto alla didattica, dei progetti didattici speciali, del coordinamento delle procedure di raccolta e distribuzione dati inerenti all’attività della Facoltà, del supporto agli organi di Facoltà, istruendo le pratiche da portare in discussione, del coordinamento delle informazioni di cui costituisce il punto di riferimento, della gestione dei rapporti con gli uffici centrali, della collaborazione con i Presidenti di corsi di laurea nella stesura degli ordinamenti e dei regolamenti didattici, del coordinamento per la stesura dei verbali del consiglio di facoltà, degli ordinamenti e dei regolamenti didattici, delle programmazioni didattiche ed atti conseguenti, dei rapporti con i Presidenti di corsi di studio, delle attività di orientamento, in collaborazione con il Delegato di Facoltà e con gli uffici centrali di Ateneo. L’organico del personale di Presidenza è attualmente così composto: • dott. Marco Zucchi, Coordinatore Didattico e supervisore attività uffici di Presidenza • sig.ra Francesca Gianasi, ufficio Coordinamento Didattico • dott. Alessio Bellotto, sig. Davide Momicchioli, ufficio di Presidenza • sig. Angelo Bergamini, servizio di portierato 101 7.2 Ufficio stage Dalla sua nascita, giugno 2001, l’Ufficio stage, situato al secondo piano della Facoltà, si occupa dell’organizzazione di tirocini formativi e di orientamento in azienda e di tutte le attività progettuali realizzate dagli studenti all’interno dei Dipartimenti su temi sperimentali proposti dai docenti. Queste esperienze formative hanno raggiunto a dicembre 2009 le1995 unità complessive, di cui 397 solo nell’ultimo anno. La creazione di una rete di rapporti continuativi con le realtà aziendali locali è stato un obiettivo primario, con lo scopo di conferire carattere stabile alle relazioni instaurate. In questo senso ha rivestito particolare importanza la realizzazione di “convenzioni quadro” con le associazioni di categoria, e “convenzioni” con le singole aziende, finalizzate al perseguimento costante degli obiettivi formativi e al mantenimento di un efficace rapporto Università-Aziende. Sempre in quest’ottica, dal 2008 organizza, ogni anno a gennaio, l’evento: INGEGNERI@MO, che ha ottenuto ottimi risultati di partecipazione sia da parte delle aziende che di studenti. L’iniziativa vuole offrire al territorio modenese e non solo, una giornata di incontro fra laureandi, neoingegneri, docenti e mondo del lavoro. L’ufficio stage della Facoltà di Ingegneria al termine dell’anno 2009 conta un numero di contatti aziendali superiore alle 700 unità ed ha attive circa 400 Convenzioni. Il livello di gradimento delle esperienze svolte viene monitorato su scala annuale, sia per quanto riguarda le aziende sia per gli studenti al fine di migliorare continuamente il servizio offerto. Tutor dell’ufficio stage è, dal 22 Dicembre 2008, la dott.ssa Francesca Gambetta. 7.3 Progetto Erasmus L’ ERASMUS, si prefigge di rafforzare la qualità e di accrescere la dimensione europea dell’istruzione superiore, stimolando la cooperazione transnazionale tra le università, accrescendo la mobilità, migliorando la trasparenza ed il pieno riconoscimento accademico degli studi e delle qualifiche all’interno della Comunità. ERASMUS assegna borse di mobilità a studenti e docenti, ma si propone anche di aiutare studenti e docenti, che non partecipano direttamente agli scambi, ad approfondire la dimensione europea degli studi. Attualmente la Facoltà di Ingegneria di Modena ha attivi 30 accordi bilaterali con Università provenienti da tutta Europa in particolare dalle seguenti nazioni: Spa102 STRUTTURE ORGANIZZATIVE E SERVIZI 7 3 Strutture organizzative e servizi gna, Germania, Danimarca, Francia, Ungheria, Olanda, Portogallo, Polonia, Romania, Svezia, Turchia, Regno Unito. Negli ultimi anni il numero di studenti che ha partecipato al bando è di circa trenta unità e il trend è comunque in crescita. La maggior parte di loro partecipa al programma Erasmus per seguire i corsi presso le Università straniere, altri invece svolgono il loro progetto di tesi. La durata media della permanenza è di circa sei mesi. Il grado di soddisfazione degli studenti al ritorno da questa esperienza è estremamente positivo. Negli ultimi tre anni è stato attivato anche un altro programma sempre nell’ambito del Lifelong Learning Programme (LLP), il Programma Erasmus Placement che è volto a promuovere l’attivazione di stage presso imprese o centri di formazione e di ricerca in uno dei Paesi Europei partecipanti al Programma. Lo studente Erasmus ha l’opportunità di acquisire competenze specifiche ed una migliore comprensione della cultura socioeconomica del Paese ospitante, con il supporto di corsi di preparazione o di aggiornamento nella lingua del Paese di accoglienza (o nella lingua di lavoro), con il fine ultimo di favorire la mobilità di giovani lavoratori in tutta Europa. La Facoltà di Ingegneria di Modena da quando è stato attivato questo nuovo programma ha usufruito delle borse messe a disposizione dall’Ateneo ed il numero di partecipanti al bando è aumentato negli ultimi tre anni. Il delegato per i Rapporti Internazionali e Ufficio Erasmus è la Prof. Cristina Siligardi. 7.4 Progetto disabilità L’inclusione degli studenti con disabilità nell’Università, definito dalla legge 17 del 1999, ad integrazione e modifica della legge quadro 104 del 1992, sta diventando uno dei problemi più complessi degli Atenei e richiede proposte rapide e risposte attuative corrette. L’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia non sfugge a questi problemi: basti pensare che da 28 disabili gravi (disabilità superiore al 66%) iscritti nel nostro Ateneo nell’anno accademico 2000-2001, si è passati agli attuali 187 di cui 111 con grado di invalidità superiore al 66%. Il numero si riferisce solo a coloro che hanno chiesto di essere assistiti, ma altri 103 sono presenti e se anche non richiedono esplicitamente servizi, l’Ateneo è consapevole che deve far fronte anche alle loro esigenze. L’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, già da diversi anni, opera con molta attenzione per ottemperare alle esigenze degli studenti con disabilità, ma, negli ultimi anni, ha creato una struttura di coordinamento e di orientamento iniziale capace di suggerire, nel momento dell’iscrizione, il percorso universitario più consono a ciascuno studente e di informarlo sulla reale possibilità di raggiungere la laurea in tempi brevi, di proseguire gli studi oltre la laurea e/o di essere inserito nel mondo del lavoro. L’integrazione dei disabili nel percorso universitario richiede, quindi, il coinvolgimento di competenze diverse (Delegati di Facoltà per la Disabilità, Coordinatori Didattici, personale tecnico-amministrativo…) che agiscano fra loro in modo coordinato e su un progetto studiato appositamente per ciascuno studente (“progetto di vita”). L’Ateneo, inoltre, si è impegnato su tre fronti per aumentare, per quanto possibile, il sostegno alle persone con disabilità: • inclusione degli studenti disabili nel percorso universitario, • preparazione dei docenti specializzati nelle attività di sostegno all’handicap, dei tutor alla pari e didattici e dei Coordinatori Didattici di Facoltà, • attività di ricerca per la disabilità. La Facoltà di Ingegneria, in modo particolare, è stata la prima in tutto l’Ateneo ad accettare un “Regolamento didattico” a favore degli studenti con disabilità, documento in cui vengono indicati i modi più opportuni per premettere a tali studenti di frequentare e sostenere gli esami universitari. Inoltre la Facoltà di Ingegneria, particolarmente attenta ai bisogni educativi speciali di tali soggetti, ha sempre favorito la loro inclusione permettendo loro di usufruire di ausili dispensativi (quali ad esempio: personal computer, software di sintesi vocale ecc.) e rendendo così più “sereno”il periodo trascorso all’Università. Tale Facoltà, inoltre, si è impegnata per rendere sempre più autonomi ed indipendenti gli studenti con disabilità e ha reso possibile ad un ragazzo con grave tetraplegia spastica, di laurearsi in Ingegneria Informatica sostenendo una tesi che gli ha, poi, permesso di realizzare un software idoneo per soggetti con disabilità I docenti di detta Facoltà, inoltre, hanno partecipato ad un Corso di formazione sull’utilizzo delle Lavagne Interattive Multimediali (LIM) all’interno di un progetto che ha visto il nostro Ateneo vincitore per due anni consecutivi di fondi aggiun104 STRUTTURE ORGANIZZATIVE E SERVIZI 7 4 Strutture organizzative e servizi tivi destinati agli studenti disabili universitari. Gli studenti disabili possono ottenere dall’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia e da ERGO benefici economici (rivolti alla generalità degli studenti e specifici per studenti disabili) e servizi in relazione al deficit individuale. Tali interventi possono tradursi in servizio di accoglienza e integrazione nel mondo universitario, sportello del servizio accoglienza studenti disabili che fornisce informazioni e interventi di aiuto e integrazione alla persona , di posto alloggio presso strutture universitarie specificamente attrezzate, di ristorazione, di supporto alla didattica (ausili informatici, tutor alla pari e tutor didattici, sportello del servizio accoglienza disabili, laboratori attrezzati, trascrizione dei testi su formato elettronico, consegna di ausili informatici, abbattimento di barriere architettoniche ecc) e nella maggiorazione della borsa di studio. I medesimi servizi vengono erogato anche a studenti affetti da DSA. Gli studenti disabili e con DSA, secondo un piano di studi concordato con il Delegato di Facoltà alla disabilità, hanno la possibilità di sostenere gli esami universitari con modalità differenti in risposta ai bisogni educativi speciali (tempo prolungato,utilizzo degli ausili dispensativi, possibilità di suddivisione della materia in più parti, affiancamento di un membro della Commissione Esaminatrice, prove scritte o orali). Secondo il Regolamento didattico di Facoltà i servizi vengono erogati per un massimo di anni pari al doppio della durata del Corso di Studi (ad es. laurea triennale-> 6 anni; laurea specialistica ->10 anni). Lo studente per poter usufruire di tali benefici economici e servizi dovrà presentare al Servizio Accoglienza Studenti Disabili una certificazione aggiornata corredata di diagnosi clinica e grado di invalidità. La Facoltà di Ingegneria “Enzo Ferrari” è stata la prima Facoltà ad approvare un regolamento ad hoc per gli studenti disabili e DSA per lo svolgimento degli esami, approvato successivamente in Senato Accademico e fatto proprio anche dalla altre Facoltà di Unimore. In facoltà sono previsti spazi dedicati per lo studio agli studenti disabili e non vi sono barriere architettoniche. 105 7.5 Spazio Lingue È un laboratorio per l’apprendimento individuale guidato delle lingue straniere, creato appositamente per gli studenti del “Polo Scientifico Modenese” - anche come supporto alla didattica di esami curriculari - ed utilizzabile da tutti gli utenti UNIMORE. Si possono studiare inglese, francese, spagnolo, tedesco, italiano per stranieri, nozioni di cinese avendo a disposizione materiale didattico vario (software interattivi, grammatiche, risorse web, risorse ESP, materiale per la preparazione di certificati internazionali di lingua …). 7.6 Spinner Point – We Tech Off 7.6.1 Spinner Point Modena La Sovvenzione Globale Spinner 2013 è il programma della Regione Emilia-Romagna nato per preparare i giovani negli ambiti della ricerca e dell’innovazione tecnologica e per costruire una comunità capace di mettere la persona al centro dei processi di innovazione per il futuro sviluppo della società e dell’economia della conoscenza. Il Consorzio Spinner - costituito da ASTER Scienza Tecnologia Impresa, FAM Fondazione Alma Mater e INVITALIA Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa SpA - è l’Organismo Intermediario a cui la Regione Emilia-Romagna ha affidato l’attuazione del programma Spinner 2013. Gli Spinner Point, rete di sportelli localizzati presso le università e i centri di ricerca dell’Emilia-Romagna, sono nati per favorire l’accesso al sistema di agevolazioni, servizi e opportunità di Spinner 2013; gli sportelli forniscono un supporto operativo di accompagnamento e assistenza ai beneficiari nella fase di messa a punto dell’idea progettuale e di presentazione delle proposte e svolgono, inoltre, attività di diffusione e informazione sulle opportunità di Spinner 2013. Lo Spinner point di Modena è attualmente ospitato presso la Facoltà di Ingegneria. 106 STRUTTURE ORGANIZZATIVE E SERVIZI 7 6 Strutture organizzative e servizi 7.6.2 We Tech Off We Tech Off è il nuovo progetto nato per sostenere la creazione di imprese innovative in Emilia-Romagna attraverso l’erogazione di servizi a favore di gruppi portatori di idee imprenditoriali e start-up tecnologiche; anche esso ospitato nei locali della Facoltà di Ingegneria. We Tech Off nasce con l’obiettivo di promuovere la cultura del “fare impresa” sostenendo progetti che abbiano un forte carattere di innovazione e in cui l’idea di business poggi essenzialmente sull’apporto di know-how scientifico e/o tecnologico originale e preveda l’applicazione o lo sfruttamento di una tecnologia. We Tech Off è il nuovo incubatore di imprese di Aster, promosso dal Ministero dello Sviluppo Economico, che supporta la creazione di imprese innovative e ad alto contenuto tecnologico. Questo progetto, attivo in Emilia-Romagna dal 2008 al 2012, amplia il campo di intervento di I Tech Off (il primo incubatore nato in Emilia-Romagna per il settore ITC) ad altri settori, implementandolo con azioni di forte collaborazione e condivisione degli obiettivi e rafforzando, in particolare, il contatto con il mercato, il networking e l’internazionalizzazione. Le azioni di sostegno alla creazione di nuove realtà imprenditoriali comportano benefici sul territorio in termini di innalzamento tecnologico e miglioramento della competitività del sistema regionale, e garantiscono un incremento diretto dei livelli occupazionali dei settori in cui operano le imprese sostenute. 107 LA BIBLIOTECA 8 La Biblioteca Quest’anno si celebrano vent’anni di vita della Facoltà di Ingegneria di Modena; la biblioteca è più giovane e può risultare interessante conoscerne la storia, per il fatto che in un breve arco di tempo si assiste all’evoluzione di una struttura che si è potuta sviluppare nella direzione più consona, senza obblighi che derivassero da impostazioni superate o la conturbante necessità di ribaltare le abitudini e, anche questo è un fatto interessante, in un quadro di assoluta parsimonia il cui effetto è risultato di stimolo: per tutta la breve vita le spese hanno dovuto rispondere ad acclarate necessità, le risorse sono state sfruttate in tutto il potenziale e anche le opzioni di sviluppo necessariamente sono rimaste ancorate a bisogni accertati. Vent’anni fa la biblioteca come luogo non esisteva. Esisteva una piccolissima raccolta di volumi, in gran parte copie multiple dei libri di testo, accompagnate da una qualificata collezione di libri dell’Istituto di Disegno. La collezione era qualificata al punto che, nonostante l’accrescimento si sia fermato alla metà degli anni’90, su questa parte ancora oggi la biblioteca riceve richieste di prestito interbibliotecario da facoltà di Architettura e di Urbanistica di numerose Università italiane. Oggi il corso di Laurea in Ingegneria Civile ha ridato vitalità a questo patrimonio, per una disciplina che trova complementarità informativa e iconografica anche presso la locale biblioteca Poletti. Alla fine degli anni ’90, il Dipartimento di Scienze dell’Ingegneria ospitava le collezioni di riviste e volumi di Ingegneria. Tutto stava in una stanzetta ad uso promiscuo con i servizi di accoglienza e ricevimento. Il bibliotecario Roberto Scansani aveva il compito di catalogare i libri, fissarne i criteri di prestito, classificarli con un sistema concepito per gli usi interni della Facoltà. Con la nuova sede, inaugurata nel 2000, la biblioteca acquista una rilevanza insperata, tanto che il progetto dell’edificio che accoglie la Facoltà e l’aula magna le riserva uno sviluppo su quattro livelli, due piani e due soppalchi, ascensore interno e migliaia di mq. Tutto ciò resta però a livello teorico, nella realtà ci sono i soldi per attrezzare meno di un ottavo della superficie prevista, e in tutto 23 posti a sedere. Per motivi storico-pratici, la struttura e il personale dipendono dal Dipartimento di Ingegneria dei Materiali e dell’Ambiente. 109 La situazione resta invariata fino al 2004. In quell’anno nasce il Sistema Bibliotecario d’Ateneo, con lo scopo esplicito di dare una configurazione organica alle raccolte sparse nei dipartimenti dell’Ateneo e di razionalizzare le spese complessive. Questo significa potenziare le compagini più piccole, tendere a uniformare l’offerta di servizi e nel complesso organizzarsi per raggiungere standard che permettano il confronto con le altre università. Il personale bibliotecario viene riunito in un organismo omogeneo e di conseguenza le biblioteche, non essendo più un’ emanazione dei dipartimenti, trovano i propri riferimenti e i propri modelli in altre strutture bibliotecarie e cominciano ad esprimere una fisionomia propria, ad organizzare l’attività in funzione distinta dal dipartimento di origine ed ispirata allo specifico professionale: la gestione è improntata a principi di biblioteconomia, intesa come disciplina organizzativa del complesso dei servizi documentari per un pubblico definito. L’appartenenza allo SBA, organo più vasto, consolida la volontà di cooperazione, che è uno dei cardini della concezione moderna. Da decenni le biblioteche non inseguono l’esaustività informativa, che nel frattempo è diventata sempre più irraggiungibile, quanto piuttosto pianificano una distribuzione delle responsabilità entro un territorio, un’area disciplinare, un consorzio. Questo si traduce nella dilatazione extra-moenia della visuale logistica: acquisti coordinati, mutualità nei servizi, economie di scala. La biblioteca di Ingegneria, per esempio, concentra le proprie risorse sulla com110 LA BIBLIOTECA 8 La Biblioteca pletezza dei servizi, rinunciando, visto il breve passato, a proseguire le collezioni su carta di tutti i periodici; ciò comporta un vaglio dei titoli a cui segue l’affido dei compiti di conservazione ad altre più onuste biblioteche che appartengono allo stesso consorzio interaccademico. In compenso alla biblioteca di Ingegneria, già dal 2004, si può richiedere un articolo o un libro presenti in una qualunque biblioteca del mondo Gradualmente il personale sale a tre unità, e poi a quattro e parallelamente l’apertura s’allunga, i servizi si estendono e si perfezionano. L’esistenza di un sistema bibliotecario con una politica di formazione degli addetti, garantisce un aggiornamento di competenze che prima restava affidato ai vagabondaggi individuali. Tra il 2005 e il 2006, a seguito di nuove assunzioni, lo SBA organizza un corso articolato in 15 moduli che toccano le tematiche d’attualità della professione. Il risultato più fruttuoso risiede nella diffusione della prospettiva e della mentalità della formazione permanente, dopodiché i risultati non mancano di tradursi in servizi avanzati: corsi di information literacy per utenti di diversi livelli di competenza, reference online in collaborazione con le biblioteche pubbliche, seminari di presentazione delle banche dati. A fine 2006 la biblioteca funziona, eroga anche servizi a distanza tramite il sito web che uno specializzando di Informatica ha reso corretto secondo i requisiti dell’ accessibilità, ma i posti restano drammaticamente inadeguati al numero di studenti, docenti e ricercatori di Ingegneria. Qualche razionalizzazione degli spazi, qualche scaffale-séparé permettono di accogliere 43 persone, ma i soli studenti sono già 2300, non ci sono computer, non c’è rete, non ci sono prese per i portatili, non si gode neppure di un silenzio operoso. Nel 2007 il giro di boa. L’impegno tenace del Prof. Giovanni S. Barozzi, che nel frattempo ha sostituito nella Presidenza il Prof. Paolo Tartarini, direttore nell’epoca pionieristica, riesce a sbloccare una munifica donazione che la Ferrari SpA aveva destinato espressamente alla biblioteca, in proseguimento ideale del sollecito coinvolgimento di Enzo Ferrari nella fondazione della Facoltà. Il progetto originario viene riconsiderato e si opta per tre piani e 180 posti, un decoroso rapporto posti/utenti reali, che tiene conto delle altre esigenze che si sono sviluppate in Facoltà e della vicinanza della Biblioteca Scientifica Interdipartimen111 tale (BSI), affine per specializzazione e pubblico. I lavori iniziano in giugno 2007 e si prolungheranno per un anno. In giugno 2008 la biblioteca riapre completamente rinnovata. La nuova biblioteca deve molto al mecenatismo delle imprese, allo spirito di collaborazione di varie espressioni dell’Ateneo e all’entusiasmo del personale. Nel periodo della ristrutturazione il personale la BSI collabora nei servizi al pubblico, i Proff. Andrisano, Tartarini e Barozzi mettono a disposizione due laboratori per depositarvi libri e arredi, perfino gli allora collaboratori studenti, oggi ingegneri, si fanno coinvolgere nel fervore operativo. La ditta System di Fiorano dona una struttura Modula per magazzino automatizzato verticale che permette di stivare in cassetti richiamabili da una consolle 360 metri di volumi, la Marazzi di Sassuolo mette a disposizione il pavimento adatto a luoghi pubblici di intenso calpestio, i docenti si fanno carico di custodire i libri di ricerca e renderli disponibili nei propri studi. Una biblioteca universitaria è anche un ricovero per le ore libere dalle lezioni e per chi abita fuori sede. In questa prospettiva si sono seguiti i parametri biblioteconomici in materia di confort ambientale quanto più lo consentivano le condizioni date. I box all’ingresso sono sufficientemente ampi per contenere un casco o uno zaino, in sala di lettura si è ricavato uno spazio appartato per consentire lo studio collegiale a bassa intensità rumorosa, mentre per i lavori di gruppo e le esercitazioni collettive è normalmente disponibile la sala seminari, di 15 posti. La sala seminari è anche la sede delle iniziative di information literacy che i bibliotecari organizzano per rendere i futuri ingegneri più consapevoli di quanto possono trovare in biblioteca e sfruttare al meglio banche dati, riviste elettroniche e il potenziale informativo, che è di tutto riguardo. L’Università di Modena e Reggio Emilia, infatti, mette a disposizione oltre 23.000 titoli di riviste e 73 banche dati. Circa 3.000 112 LA BIBLIOTECA 8 La Biblioteca di questi titoli riguardano direttamente l’Ingegneria. In più, la biblioteca acquista una selezione di norme tecniche, alcune riviste particolarmente legate alle ricerche condotte nei Dipartimenti, due collezioni di e-book in ambito di Scienza dei materiali. Ultimamente in questa sala si sono svolti i laboratori per la redazione delle tesi, un’offerta di consulenza sugli aspetti formali della tesi di laurea: ricerca del materiale, stesura, stili citazionali e bibliografia. Per la biblioteca questo è lo spazio di dialogo con il mondo extra-accademico. Ogni martedì mattina funziona qui un Punto informativo dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Modena, durante l’anno si svolgono iniziative pubbliche e qui appassionati di auto e moto possono prendere visione della collezione Tecnostoria. Si tratta di un’esclusiva raccolta di documenti tecnici e grafici sull’auto e la moto che è a disposizione del pubblico di specialisti e di appassionati; gli originali dei progetti sono stati concessi dalle Case costruttrici emiliane della leggenda e li correda una scelta di libri del settore, Ora tutta la biblioteca è connessa ad internet via rete wireless, c’è una zona emeroteca in cui si possono sfogliare 90 riviste italiane ed internazionali su carta; in alternativa, dalle postazioni connesse alla rete oppure dal proprio portatile, se ne possono sfogliare alcune migliaia in formato digitale. In una nicchia al piano soppalcato, in una situazione idonea alla concentrazione, tre workstation sono dedicate alla consultazione delle banche dati per le ricerche bibliografiche più impegnative. La disponibilità dell’archivio verticale Modula della System Logistic che sale dal piano terra di deposito fino dietro il bancone della reception al primo piano, ha consentito un’ efficace ripartizione del patrimonio. Si è potuto così esporre al pubblico tutto il materiale di utilizzo frequente, mentre libri e riviste che sono consultati da un’utenza più circoscritta, sono sistemati nella torre libraria. Richiamando da un display, senza spostamenti, si riesce così a consegnare qualsiasi documento d’archivio nel tempo di un minuto. La sala di lettura ospita anche le collezioni librarie, che sono direttamente accessi113 bili perché l’utente sia libero di aggirarsi tra gli scaffali, scorrere i titoli, trovare il proprio obiettivo e trovare suggerimenti e stimoli dai titoli adiacenti. Nel complesso dell’organizzazione della biblioteca si è accentuata l’impostazione self-service, considerando l’età e l’inclinazione tecnologica dei destinatari; si è acquisita una postazione per il prestito automatizzato e un sito web che, alla pagina tools, propone i più diffusi dispositivi di personalizzazione integrabili: Feed RSS, applets, ecc.., il sistema antitaccheggio a radiofrequenze è predisposto per utilizzi più estesi, una fotocopiatrice/stampante/ scanner di ultima generazione ci consente di produrre in economia tutto il nostro materiale informativo. Si è cercato di rendere tutto quanto scorrevole, sia per ragioni di ergonomia, sia per dedicare la professionalità degli addetti all’assistenza bibliografica e alle ricerche specialistiche. L’impatto delle novità è stato valutato nel contatto quotidiano, ma anche, più rigorosamente, con test appositi, i quali hanno confermato l’impressione di generale soddisfazione che a sua volta ha corroborato l’energia del personale. La pratica del sondaggio si è rivelata utile per ricavare soluzioni impensate e per avvicinare gli studenti ai problemi gestionali. In questo la biblioteca può contare su un’utenza particolarmente collaborativa, pronta ad accettare la componente umana del rapporto e a riconoscere i meriti e il dispendio personale di energie, che in questi anni non ha fatto difetto. La disinvoltura degli utenti permette di convogliare le forze e le risorse sullo specifico bibliotecario, concentrando le spese sulle dotazioni bibliografiche e le applicazioni specialistiche. Il prossimo passo, infatti sarà ampliare la committenza, consolidando la concezione della biblioteca di Ingegneria come un centro di documentazione avanzata, in grado di offrire informazione scientifico-tecnologica seria, collaudata, affidabile, agli studiosi, agli studenti, agli imprenditori modenesi e reggiani. 114 LA BIBLIOTECA 8 La Biblioteca In questo senso si muovono il progetto di raccolta e valorizzazione delle Tesi di Dottorato, vetrina della produzione scientifica della Facoltà, e il programma di acquisizione di norme tecniche, pubblicazioni costose, non sempre reperibili con facilità, e tuttavia di valore strategico sia per la Facoltà che per il distretto industriale, che in larga parte ha contribuito alla realizzazione di questa struttura e che ha accompagnato lo sviluppo della Facoltà di Ingegneria L’11 dicembre 2008 La nuova biblioteca tecnologica dell’Università di Modena e Reggio Emilia viene inaugurata alla presenza delle Autorità. È dedicata ad Enzo Ferrari, in riconoscimento del sostegno entusiasta che la Facoltà di Ingegneria ne ha ricevuto e per ringraziare la Ferrari SpA del generoso contributo. Responsabile della Biblioteca dal 2004 è la dott.ssa Cinthia Pless. 115 La ricerca 9 1 La ricerca 9.1 Le Origini 9.1.1 I Dipartimenti di Ingegneria a Modena L’Istituto di Disegno Nell’a.a. 1990-91 l’Istituto di Disegno viene trasferito dalla Facoltà di Scienze alla Facoltà di Ingegneria, e, sotto la direzione del prof. Angelo O. Andrisano, costituisce il primo nucleo di aggregazione dei futuri Dipartimenti di Ingegneria, grazie al progressivo inserimento dei nuovi docenti delle aree della meccanica e delle tecnologie dell’informazione. Il DSI Il 13 agosto 1993 é istituito il Dipartimento di Scienze dell’Ingegneria, attivato il 1° gennaio 1994, cui afferiscono 14 tra docenti e ricercatori universitari. Il DSI è struttura complessa che gestisce le prime attività scientifiche in ambiti assai diversificati quali Elettronica, Informatica, Telecomunicazioni, Automatica, Meccanica, Ambiente, Architettura e Urbanistica. Il nucleo dei docenti dell’area Materiali, che entrerà in un futuro Dipartimento di Ingegneria, trova invece ancora collocazione presso il Dipartimento di Chimica. L’aggregazione al DSI dell’Istituto Osservatorio Geofisico, avvenuta il 3 maggio 1995, determina la costituzione della Sezione Osservatorio Geofisico e la conseguente introduzione di nuovi filoni di ricerca relativi alla Geofisica, alla Fisica Ambientale e all’Oceanografia. Il Dipartimento di Scienze dell’Ingegneria è stato diretto dal prof. Giovanni S. Barozzi dalla sua attivazione al 31 ottobre 1996 e, dal 1° novembre 1996 al 31 dicembre 2001, data della sua disattivazione, dal prof. Gianni Immovilli. Segretario Amministrativo è stata la sig.ra Emilia Bonini fino al 31 ottobre 2001; successivamente, fino al 31 dicembre 2001, la dott.ssa Danila Malvolti. Gli attuali Dipartimenti di Ingegneria L’eterogeneità scientifica del Dipartimento di Scienze dell’Ingegneria era giustificata dalla recente istituzione della Facoltà di Ingegneria a Modena, avvenuta nel 1990, e alla corrispondente necessità di coordinamento delle ricerche di carattere ingegneristico in una struttura unificante. La creazione di nuovi Dipartimenti, 117 culturalmente più omogenei, può finalmente realizzarsi in concomitanza con la disponibilità della nuova sede presso il Campus di Ingegneria di Via Vignolese. Il 1° novembre 2001 si ha l’attivazione del Dipartimento di Ingegneria dei Materiali e dell’Ambiente, cui aderiscono i docenti dell’area Materiali ed il personale della sezione Osservatorio Geofisico. Il 1° gennaio 2002 dal Dipartimento di Scienze dell’Ingegneria si originano i Dipartimenti di Ingegneria dell’Informazione e di Ingegneria Meccanica e Civile, focalizzati ciascuno sulle proprie tematiche didattiche e di ricerca. I due Dipartimenti costituiscono, dal punto di vista amministrativo, un’unica aggregazione a cui viene assegnato un solo Segretario Amministrativo. Dall’attivazione ad oggi si sono susseguiti i seguenti Segretari Amministrativi: • dott.ssa Danila Malvolti , dal 1 gennaio 2002 al 30 novembre 2002; • sig. Luigi Visco, dal 1 dicembre 2002 al 31 marzo 2009; • dott.ssa Elvira Di Iasio dal 1 aprile 2009. 9.2 I dipartimenti di Ingegneria oggi 9.2.1 Il Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione – DII Il Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione è attivato con Decreto Rettorale il 1° gennaio 2002. Il prof. Gianni Immovilli è stato Direttore del dipartimento dalla sua attivazione sino all’ Ottobre del 2010; dal 1 Novembre 2010 gli si è succeduta la prof. Sonia Bergamaschi. I settori scientifico-disciplinari di competenza del DII appartengono non solo all’Area 09–Ingegneria Industriale e dell’Informazione, ma anche all’Area 01Scienze Matematiche e Informatiche. Essi riguardano infatti gli ampi settori dell’Ingegneria Informatica e delle Scienze Informatiche, dell’Elettronica, delle Misure Elettroniche, delle Telecomunicazioni, dei Campi Elettromagnetici, dell’Elettrotecnica e dell’Automatica. Nel corso degli anni, si sono ulteriormente sviluppate e maturate, all’interno del Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione, competenze nell’ambito di tutti i propri settori, attraverso la promozione e/o partecipazione a progetti di ricerca internazionali e nazionali e l’esecuzione di progetti di ricerca industriale, condotti in stretto collegamento con aziende del territorio provinciale e regionale. Han118 La ricerca 9 2 La ricerca no certamente contribuito alla crescente internazionalizzazione della ricerca da un lato e all’incremento dei rapporti di collaborazione con il territorio dall’altro, importanti iniziative assunte dal Dipartimento nel corso degli anni, quali la promozione e la gestione della Scuola Internazionale di Dottorato di Ricerca in Information and Communication Technologies (ICT), l’approvazione di importanti convenzioni con Centri di Ricerca e Università sia in ambito europeo, sia negli USA, la promozione del Centro Interdipartimentale di Ricerca sulla Sicurezza (CRIS), l’attivazione del Centro Dipartimentale di Ricerca SOFTECH, attualmente operante anche nel nuovo Tecnopolo Regionale INTERMECH-MORE. L’ampiezza delle competenze scientifiche rappresentate dai settori disciplinari di riferimento per il DII determina una notevole varietà di interessi, che vengono qui riassunti. Nell’ambito dell’Informatica, le ricerche sono diversificate fra i due distinti settori dell’Ingegneria Informatica e delle Scienze Informatiche. Le prime sono essenzialmente orientate verso la modellistica informatica e lo sviluppo di sistemi in diversi contesti applicativi. Per esemplificare, esse riguardano: • sistemi informatici distribuiti, studiati secondo i nuovi paradigmi basati su agenti mobili; • progetto e sviluppo di Basi di Dati e Basi di Conoscenza; • sistemi hardware e software per la Visione Artificiale, il Pattern Recognition e il Multimedia; • sistemi informativi per l’accesso e il recupero di informazioni nell’ambito dell’Information Retrieval; • Ingegneria del software, rivolta ad applicazioni per l’industria e la logistica; • sistemi distribuiti su larga scala per il WEB, sicurezza informatica e modelli per l’analisi di prestazioni di sistemi informatici. Le seconde considerano in generale il vasto settore degli algoritmi e della complessità dei problemi computazionali. Ambiti specifici includono: • il calcolo parallelo; • lo sviluppo di modelli e algoritmi per reti wireless; • la biologia computazionale. Anche le attività di ricerca nell’area Elettronica, Telecomunicazioni e Automatica coprono moltissimi aspetti che spaziano dalla progettazione dei dispositivi a quella dei sistemi e all’analisi della loro affidabilità. In particolare: 119 • progettazione dei dispositivi elettronici in dimensioni nanometriche ; • circuiti integrati per applicazioni a radiofrequenza; • sistemi elettronici per applicazioni industriali in diversi settori, dall’automotive al biomedicale e analisi dello loro affidabilità; • analisi e progettazione di sistemi e reti di telecomunicazione wireless, wired, power-line e ottici; • antenne e reti di sensori; • reti di interconnessione, multimedia e sistemi TV- Peer to Peer; • analisi e progettazione di sistemi di misura elettronici e optoelettronici; • modellistica e simulazione di sistemi fisici, controllo sliding mode, sintesi di reti correttrici, motori elettrici polifase, controllo di sistemi elettromeccanici complessi in ambito automotive. Lo spettro assai ampio di competenze del Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione ha consentito di presentare all’Università di Modena e Reggio Emilia un progetto di ricerca triennale nell’ambito della Linea strategica di sviluppo dell’Ateneo –ICT per una Società sostenibile, che integra aspetti legati alle tecnologie microelettroniche, alla progettazione dei sistemi di interconnessione via radio ad hoc, alla comunicazione radio, all’organizzazione dell’informazione in forma digitale, alla formulazione ed esecuzione efficiente di interrogazioni basate sulla semantica. Il progetto, dal titolo “ Reti mobili semantiche auto-organizzanti di sensori radio” è stato finanziato dall’Ateneo e sta volgendo verso la sua conclusione. Al Dipartimento afferisce la Scuola Internazionale di Dottorato di Ricerca in ICT di cui il DII è promotore. La Scuola è diretta dalla prof. Sonia Bergamaschi Il Dipartimento ha contribuito alla istituzione e all’attivazione del Centro Interdipartimentale di Ricerca sulla Sicurezza (CRIS), di cui è Direttore il prof. Michele Colajanni e Segretario Amministrativo la dott.ssa Elvira Di Iasio. Il Dipartimento gestisce il Centro Dipartimentale di Ricerca SOFTECH, diretto dalla prof. Rita Cucchiara, ed ora inserito nell’ambito del Tecnopolo INTERMECHMORE, che si propone di sviluppare ulteriormente la collaborazione con le aziende del territorio, in materia di consulenza scientifica e di sviluppo di progetti di ricerca nel settore informatico. Fin dalla sua costituzione, il Dipartimento ha avuto finanziamenti dall’Unione Europea per la partecipazione, anche come coordinatore, a numerosi progetti di ricerca. L’attività scientifica del Dipartimento continua ad essere premiata da ulteriori finanziamenti su progetti di ricerca europei, di cui è ormai certa l’erogazione. Inoltre, il Dipartimento e suoi docenti hanno partecipato e partecipano all’organizzazione di Conferenze Internazionali sia in Italia, sia all’estero. Molti docenti 120 La ricerca 9 2 La ricerca del Dipartimento infine sono operativi nello svolgimento delle attività editoriali di prestigiose riviste internazionali. Laboratori del Dipartimento. Importante risorsa del Dipartimento sono i laboratori ELECOM e INFORMATICA. Il Laboratorio ELECOM comprende le seguenti 7 strutture per la ricerca: • Laboratorio Strumentazione Elettronica; • Laboratorio Strumentazione Optoelettronica; • Laboratorio Prototipazione Circuitale; • Laboratorio di Automatica; • Laboratorio di Elettronica; • Laboratorio di Telecomunicazion; • Laboratorio di Campi Elettromagnetici e Misure Elettroniche. È in corso di allestimento il Laboratorio Didattico “Claudio Canali” Elettronica e Telecomunicazioni, finanziato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Modena. Il laboratorio INFORMATICA comprende le seguenti 7 strutture di ricerca: • Il Laboratorio Agentgroup; • Il Laboratorio DBgroup; • Il Laboratorio ImageLab; • Il Laboratorio ISIgroup; • Il Laboratorio SoftLab; • Il Laboratorio WebLab; • Il Laboratorio Algogroup. È infine operativo il Laboratorio Sensori WSN (Wireless Sensor Network), struttura di ricerca utilizzata sia in ambito ELECOM, sia in ambito INFORMATICA. Il Dipartimento gestisce inoltre tre laboratori didattici: il Laboratorio BASE, allocato presso il Dipartimento di Matematica Pura e Applicata, il Laboratorio Multimediale e il Laboratorio INFOMEC, quest’ultimo in cogestione con il DIMeC, allocati presso la Facoltà di Ingegneria di Modena. 121 SCHEDA DII Direttore: Prof. Ing. Sonia Bergamaschi Segretario Amministrativo: Dott.ssa Elvira Di Iasio Personale di ricerca: 12 8 16 14 1 11 24 45 Professori Ordinari; Professori Associati; Ricercatori Universitari Assegnisti di Ricerca Borse di ricerca e formazione avanzata Collaboratori occasionali Collaboratori coordinati e continuativi Dottorandi d Ricerca (cicli 23°-25°) 9 Personale Tecnico-Amministrativo Spesa per personale di ricerca a tempo determinato 2009: Finanziamenti totali DII 2009 Finanziamenti Istituzionali Finanziamenti da programmi di ricerca europei Finanziamenti da programmi di ricerca nazionali Finanziamenti da programmi di ricerca internazionali Contratti di ricerca industriale (n. 17) Finanziamento per Visiting Professor 570 736.17 € 1.310.830,23 € 88.829,09 € 534.658,88 € 231.006,01 € 19.136,25 € 422 000.00 € 15 200.00 € 9.2.2 Il Dipartimento di Ingegneria Meccanica e Civile - DIMeC Il Dipartimento di Ingegneria Meccanica e Civile è attivato con Decreto Rettorale il 1° gennaio 2002. Il prof. Angelo O. Andrisano è stato Direttore del dipartimento dalla sua attivazione sino all’ Ottobre del 2010; dal 1 Novembre 2010 gli si è succeduto il prof. Alessandro Capra. I settori scientifico-disciplinari di competenza del DIMeC appartengono sia 122 La ricerca 9 2 La ricerca all’Area 09–Ingegneria Industriale e dell’Informazione, che all’Area 08- Ingegneria Civile e Architettura. Nel corso degli anni il DIMeC ha notevolmente ampliato i propri ambiti di interesse scientifico, partecipando ad attività di ricerca di rilevo nazionale ed internazionale. Altrettanto significativa è stata la crescita delle interazioni con il comprensorio industriale e con gli Enti territoriali, che, a partire dal 2005, ha portato successivamente il Dipartimento ad essere leader del Net-Lab SIMECH, Laboratorio Regionale dedicato alla simulazione meccanica avanzata e all’automotive, poi, dal 2008, dell’Interlaboratorio per la Meccanica Avanzata INTERMECH, della Rete dell’Alta Tecnologia dell’Emilia Romagna, ed ora del “Centro Interdipartimentale per la ricerca applicata e i servizi nel settore della meccanica avanzata e della motoristica INTERMECH-MORE”, diretto dal prof. Angelo O. Andrisano, che coagula, accanto a quelle del DIMeC, competenze dei Dipartimenti di Ingegneria dei Materiali, Ingegneria dell’Informazione, Scienze e Metodi dell’Ingegneria, Fisica. Il Centro costituisce la base del Tecnopolo della Meccanica di Modena. Il Dipartimento svolge un’intensa attività di ricerca nel settore della Meccanica Avanzata. In particolare vengono sviluppati temi tipici del disegno industriale e della meccanica applicata, quali i metodi di progettazione integrata e di simulazione CAD/CAE e i processi di ingegnerizzazione dei nuovi prodotti industriali, con specifico focus sui settori dell’automazione e della robotica industriale. Si analizzano inoltre le problematiche relative alla modellazione degli ingranaggi, alla dinamica e alla stabilità delle strutture a guscio, all’analisi di meccanismi e delle trasmissioni a rapporto variabile. In relazione al processo produttivo si persegue il miglioramento dei sistemi logistico-produttivi attraverso la ridefinizione di layout e di modalità gestionali, la valutazione dei rischi industriali e la gestione della sicurezza. Inoltre si studiano tecnologie innovative di lavorazione dei materiali ad alte prestazioni e si indagano processi e materiali per la costruzione additiva, anche per applicazioni di bioingegneria. Nel campo delle costruzioni meccaniche, particolare sviluppo hanno le ricerche relative al contatto tra componenti e al dimensionamento strutturale di organi meccanici, di componenti motore e di telai automobilistici e motociclistici. Gli studi si basano su approcci analitici e numerici e sull’analisi sperimentale delle tensioni. 123 Nell’ambito delle macchine e dei sistemi energetici, in sinergia con le principali aziende nazionali del settore, si sviluppano metodi innovativi di ottimizzazione dei motori a combustione interna ad alte prestazioni e a ridotto impatto ambientale, così come sistemi e componenti idraulici integrati in veicoli off-road. In entrambi i settori alle più avanzate tecniche di simulazione computazionale si accoppia l’attività di sperimentazione, ora supportata da un nuovo banco prova motori. Nel settore della fisica applicata sono di rilievo le attività di ricerca, fondamentale ed applicata, di fluidodinamica, termofluidodinamica e trasmissione del calore, con simulazioni di sistemi complessi e lo sviluppo di tecniche numeriche DNS. Particolare menzione meritano poi le ricerche nel settore antincendio e quelle relative alle tecnologie di sfruttamento delle fonti energetiche rinnovabili ed al risparmio energetico. Il settore dell’Ingegneria Civile e Ambientale vede svilupparsi attività rilevanti in diversi settori. Nel campo della scienza e tecnica delle costruzioni, si analizzano le principali tematiche relative alla teoria dell’elasticità, alla caratterizzazione e all’impiego di materiali innovativi e fibrorinforzati ed all’ingegneria sismica. Gli studi di geomatica si indirizzano allo sviluppo di tecniche di rilievo applicato alla conservazione ed al monitoraggio strutturale di beni architettonici ed archeologici. Nell’ambito del controllo ambientale il DIMeC svolge intensa attività di sviluppo e validazione sperimentale di modelli di simulazione della dispersione degli inquinanti atmosferici, utilizzando strumentazione avanzata per il rilevo del particolato sino alla frazione sub-micronica, cui si aggiungono le attività di telerilevamento satellitare e GIS. Nel campo della difesa del territorio le attività si rivolgono invece allo sviluppo di modelli matematici dei processi idrologici fondamentali ed alle tecniche di protezione idraulica e di gestione delle risorse idriche. Il Dipartimento è infine coinvolto nel Progetto Antartide, nel cui ambito svolge rilievi geodetici e geodinamici. Il Dipartimento è sede amministrativa della Scuola di Dottorato in “High Mechanics and Automotive Design & Technology “, le cui attività organizza in collaborazione con il DIMA. La Scuola, attiva dal 2006, è diretta dal prof. Antonio Strozzi. Il DIMeC coordina il “Laboratorio 1000 kg”, il “Laboratorio di Oleodinamica” e, in collaborazione con il DII, il “Laboratorio INFOMEC”, attivi presso la Facoltà di Ingegneria. Supporta e ospita nelle proprie strutture il “Progetto Formula Student” che dal 2003 ha visto partecipare la Facoltà di Ingegneria di Modena alla omonima competizione internazionale, con la progettazione e realizzazione di prototipi di vettura a ruote scoperte. 124 La ricerca 9 2 La ricerca SCHEDA DIMeC Direttore: Prof. Ing. Alessandro Capra Segretario Amministrativo: dott.ssa Elvira di Iasio Personale di ricerca: 13 6 15 10 18 2 18 12 Professori Ordinari Professori Associati Ricercatori universitari Personale tecnico-amministrativo Assegnisti di ricerca Borse di ricerca e formazione avanzata Dottorandi di ricerca Collaboratori occasionali, coordinati e continuativi, professionisti 9 Personale Tecnico-Amministrativo Finanziamenti totali DIMeC 2009 Finanziamenti istituzionali Finanziamenti da programmi di ricerca nazionali Finanziamenti da programmi di ricerca europei Contratti di ricerca industriale Prestazioni da tariffario Finanziamenti dalla Rete Regionale Alta Tecnologia 2 029 860.71 € 344.173.05 € 350.867.64 € 5.000.00 € 874.394.95 € 10.250.00 € 445.175.07 € 9.2.3 Il Dipartimento di Ingegneria dei Materiali e dell’Ambiente DIMA Il Dipartimento di Ingegneria dei Materiali e dell’Ambiente è attivato con Decreto Rettorale del 1° novembre 2001 ed accoglie docenti afferenti ai settori scientificodisciplinari di chimica per l’ingegneria, di scienza e tecnologia dei materiali e di geofisica. 125 Dal 1 novembre 2001 al 31 ottobre 2009 il DIMA è stato diretto dalla prof.ssa Anna Corradi Bonamartini, sostituita dal prof. Francesco Pilati dal 1 novembre 2009. Dal 1 novembre 2001 al 28 febbraio 2002 Segretario Amministrativo del Dipartimento è stata la sig.ra Emilia Bonini e, dal 1 marzo 2002, Segretario Amministrativo è la dr.ssa Giulia Scatasta. Oggi i settori scientifico-disciplinari di competenza del DIMA sono quelli che coprono le aree dell’ingegneria dei materiali, della chimica per l’ingegneria, della chimica ambientale, della fisica generale e della geofisica. Si sintetizzano le numerose attività di ricerca sviluppate presso il DIMA nei diversi ambiti di competenza. Con riferimento all’ambito della scienza e tecnologia dei materiali, il DIMA svolge intensa attività di progettazione, caratterizzazione e di sviluppo di applicazioni dei materiali vetrosi, vetroceramici, ceramici, metallici, compositi e delle materie plastiche. Egualmente rilevanti sono le attività di innovazione di prodotto e di processo nei materiali ceramici tradizionali e di sviluppo delle tecniche di ricoprimento e di trattamento per la funzionalizzazione e protezione delle superfici metalliche, ceramiche e plastiche. Si opera inoltre lo studio strutturale di argille (bentoniti ed halloysiti) modificate con opportune molecole organiche e di nanoparticelle funzionali. La reologia di sospensioni in liquidi acquosi e non acquosi, l’ottimizzazione di sistemi ceramici mediante DOE e ANN, la caratterizzazione reologica di materiali in polvere in assenza di fase liquida, formano altrettanti settori di indagine. Nel campo delle materie plastiche sono poi attive linee di ricerca orientate sia alle tecniche riciclo, alla simulazione dei processi di stampaggio. Parimenti attivo è lo sviluppo di materiali a memoria di forma e di nuovi sensori ottici a matrice polimerica. Ulteriori linee di lavoro si riferiscono alla progettazione, caratterizzazione ed applicazione di materiali compositi, alla progettazione, preparazione e test in vitro di biomateriali, alla modellazione delle proprietà dei materiali alla scala atomistica, microstrutturale e macroscopica, alla previsione delle tensioni indotte da stress termico. Nel settore della metallurgia la ricerca è principalmente rivolta ai trattamenti termochimici superficiali in funzione antiusura e anticorrosione, all’applicazione del riscaldamento a microonde (MW) alla sintesi autopropagante di composti intermetallici per impieghi ad alte temperature, alla valutazione dello stato inclusionale e microstrutturale di acciai speciali ottenuti per rifusione sotto scoria. L’ottimizzazione di cicli di produzione per deformazione plastica di semilavorati in metalli ferrosi e non ferrosi, lo studio di rivestimenti su lega di Ti grado 5 per aumentarne la resistenza ad usura per fretting, la simulazione di processi di so126 La ricerca 9 2 La ricerca lidificazione e di formazione di intermetallici, l’elettrodeposizione di metalli, la metallurgia delle polveri costituiscono ulteriori importanti ambiti di ricerca. Nel settore della chimica e delle sue applicazioni tecnologiche si segnalano le attività di ricerca nel settore della chimica inorganica, con particolare riferimento alla progettazione, realizzazione e caratterizzazione di materiali vetroceramici a base di materie prime naturali e di rifiuti industriali. Di rilievo sono poi le ricerche inerenti la simulazione di processi industriali di essiccamento, mediante l’uso di microonde, di sinterizzazione, di de-binding, di fusione e di sintesi chimiche. Si sviluppano inoltre sintesi idrotermali di nanoparticelle, e si eseguono preparazioni di ossidi misti con struttura nanometrica. L’ottimizzazione di tecniche di analisi chimica su rifiuti solidi e liquidi derivanti che processi industriali costituisce pure attività importante del DIMA, così come lo sviluppo di metodi di lavorazione dei materiali tramite riscaldamento dielettrico, la formulazione a freddo di matrici inorganiche amorfe per inertizzazione rifiuti e la produzione di nuovi compositi inorganici. La Chimica per l’ambiente, infine, si occupa dello studio dell’influenza antropica sui cambiamenti climatici, delle problematiche ambientali e, in particolare, dell’uso delle diverse tecnologie di produzione energetica e del loro impatto sull’ambiente. In questo ultimo ambito si sottolinea la partecipazione del DIMA al ‘Non-governmental International Panel on Climate Change’, NIPCC. Nell’ambito della fisica sperimentale le ricerche si incentrano sullo studio delle superfici e delle interfacce, sulle applicazioni di spettroscopia ottica ed elettronica, sull’uso della radiazione di sincrotrone per studio delle proprietà elettroniche, strutturali e magnetiche di film sottili e di sistemi nanostrutturati. In particolare il DIMA contribuisce fattivamente alla gestione della beamline BEAR ad Elettra, nel contesto internazionale di ‘Large Installation Facilities’ dell’Area Science Park di Trieste. Nell’ambito della geofisica, si sviluppano le tecniche di riduzione del rischio vulcanico mediante telerilevamento, misure sperimentali e modelli idrologici di bacini a scala regionale, le analisi climatiche a scala globale e regionale dei campi di vapore acqueo in troposfera Le attività di ricerca sopraelencate sono state di norma svolte nell’ambito di progetti di ricerca nazionali e internazionali e di progetti di ricerca industriale, 127 condotti in stretto collegamento con aziende del territorio provinciale, regionale e nazionale. Hanno certamente contribuito alla crescente internazionalizzazione della ricerca e all’incremento dei rapporti di collaborazione con il territorio dall’altro, importanti iniziative assunte dal Dipartimento nel corso degli anni, quali lo scambio di studenti e docenti nell’ambito di importanti convenzioni con Centri di Ricerca e Università in ambito europeo (Francia, Germania, Inghilterra, Russia, Spagna, Finlandia, Armenia, Bulgaria, Lituania, Romania, Slovenia e Turchia), americano (USA, Argentina, Brasile e Messico), asiatico (Cina, India, Iran, Tailandia, Corea del Sud), australiano (Australia) e africano (Sud Africa, Camerun ed Egitto) e la partecipazinone ai laboratori regionali INTERMECH, MATMEC e ENVIREN. Il Dipartimento partecipa alle Scuole di Dottorato di Ricerca in ‘Meccanica avanzata e tecnologia del veicolo’, in Information and Communication Technologies (ICT) e in ‘Modellistica, simulazione computazionale e caratterizzazione multiscala per le scienze dei materiali e della vita’ e collabora ai Laboratori regionali INTERMECH, MATMEC e ENVIREN. Fra le sue attività principali, ha particolare rilievo la collaborazione con le aziende del territorio, che richiedono consulenze o sviluppo di progetti ricerca nel settore dei materiali e dell’impatto ambientale dei processi produttivi. Nel DIMA sono presenti i seguenti laboratori: • Laboratorio Didattico di Chimica • Laboratorio di Elettrochimica Applicata • Laboratorio di Indagine Archeometriche (L.I.A.) • Laboratorio di Fisica dei Materiali e delle Superfici • Laboratorio di Materiali Polimerici • Laboratorio di riferimento INSTM per polimeri multifunzionali, nanocompositi e ibridi - NIPLAB • Laboratorio di Metallurgia • Laboratorio di Reologia e Polveri • Laboratorio di Sintesi di Materiali Inorganici • Laboratorio di Tecnologia e Caratterizzazione dei Materiali Ceramici • Laboratorio di Tecnologia a Microonde MAG (Microwave Application Group ) 128 La ricerca 9 2 La ricerca SCHEDA DIMA Direttore: Prof. Francesco Pilati Segretario Amministrativo: Dott.ssa Giulia Scatasta Personale di ricerca 6 7 12 10 9 11 7 Professori Ordinari Professori Associati Ricercatori Universitari Assegnisti di Ricerca Borse di ricerca e formazione avanzata Dottorandi di Ricerca Collaboratori occasionali 14 Personale Tecnico-Amministrativo Finaziamenti totali DIMA 2009 Finanziamenti Istituzionali Finanziamenti da programmi di ricerca nazionali Finanziamenti da programmi di ricerca europei Contratti di ricerca industriale stipulati (n. 27) Prestazioni da tariffario Finanziamento per Visiting Professor 1.293.832,54 € 81.016,05 € 200.270,09 € 95.494,40 € 827.400,00 € 74.452,00 € 15 200.00 € 9.3 Spin Off 9.3.1 Astra Research Srl Astra Research Srl è una società nata nel 2008 in seno al Dipartimento di Ingegneria Meccanica e Civile dell’Università di Modena e Reggio Emilia, dall’esperienza di persone che vi lavorano sotto la supervisione del Prof. Antonio Strozzi, ordinario del corso di Costruzione di Macchine. 129 Astra vede come soci fondatori l’ Ing. Andrea Baldini, l’ Ing. Matteo Giacopini, l’ Ing. Roberto Rosi e l’ Ing. Andrea Salsi e a oggi la ricerca riguarda : • Calcoli strutturali di componenti, macchine o parti di macchine o strutture in genere; • Prove sperimentali con acquisizioni accelerometriche, estensimetriche e di spostamento; • Progettazione e realizzazione di macchine di prova per macchine o parti di esse; • Progettazione meccanica in genere. • Astra Research lavora in particolare nel settore meccanico dell’automotive e in quello biomeccanico delle protesi, per produrre uno step innovativo rispetto ai prodotti attualmente sul mercato. I principali elementi di Astra Research sono le analisi numeriche agli strumenti finiti, affiancate da una validazione sperimentale, anche attraverso la realizzazione di macchine ad hoc. 9.3.2 Mimesis srl Mimesis – Advanced Thermal Fluid Dynamics s.r.l. - è una spin off dell´Università di Modena e Reggio Emilia attualmente ospitato dal Dipartimento di Ingegneria Meccanica e Civile. Nato nel 2004 con la coordinazione del Prof. Alberto Muscio, offre servizi di consulenza e ricerca di elevata competenza nel campo della termo-fluidodinamica. Obiettivo principale di Mimesis è mettere a disposizione della piccola e media impresa metodologie di indagine e di sviluppo progettuale all´avanguardia, quali la simulazione numerica e le più avanzate tecniche sperimentali. In secondo luogo, Mimesis intende utilizzare la notevole competenza acquisita nel settore della indagine termodinamica sperimentale per mettere a punto tecniche di valutazione delle prestazioni energetiche degli edifici. Le competenze e le risorse numeriche e sperimentali di Mimesis trovano applicazione in svariati settori industriali, quali: • Automotive (aerodinamica generale e particolare, fluidodinamica impiantistica, termodinamica impiantistica, condizionamento abitacolo) • Navale (aerodinamica, idrodinamica) • Oleodinamica (fluidodinamica componenti) • Biomedicale (fluidodinamica, emodinamica) • Edilizia (condizionamento, valutazione energetica edifici) 130 La ricerca 9 3 La ricerca 9.3.3 Vision-e S.r.l. L’aziendaVision-e è una società di trasferimento tecnologico, nata nel 2006 da un gruppo di Ingegneri Informatici ricercatori in visione artificiale. La competenza acquisita in campo accademico dagli anni di studio e di ricerca unita all’esperienza di collaborazioni concrete con aziende che operano da anni nel settore, ha maturato l’esperienza necessaria a formare uno staff di esperti in progettazione e sviluppo di nuove tecnologie legate all’image processing. Lo staff di Vision-e è composto dalla Prof. Rita Cucchiara, docente del corso di “Visione Artificiale” all’Università di Modena e Reggio e responsabile del gruppo di ricerca ImageLab e da quattro Ingegneri membri attivi del gruppo di ricerca e specializzati nel campo della Visione Artificiale. L’offerta che Vision-e vuole proporre si distingue in due ambiti ben precisi: • La creazione di un gruppo di ricerca su tematiche inerenti la visione artificiale, che sarà in grado di fornire consulenze specialistiche a ditte che vogliano investire in ricerca e sviluppo in questo campo ; quindi realizzare sistemi di Visione Artificiale su commessa . • Lo sviluppo di un sistema di Video Sorveglianza avanzato denominato SECURITAS che si propone di sopperire a molti degli attuali limiti dei sistemi di Video sorveglianza. 9.3.4 DataRiver srl DataRiver è una Spin-Off dell’Università di Modena e Reggio Emilia , con sede presso il Dipartimento di Ingegneria dell’ Informazione, fondato nel 2009 in seguito alle attività di ricerca del DBGroup (Database Research Group) e di professionisti che da anni operano nel settore dell’Information Technology. Si occupa di progettare e sviluppare soluzioni per la Data Integration risolvendo problematiche di incongruenza, eterogeneità e pulizia dei dati, tramite tecniche provenienti dalla ricerca nel campo del Semantic Web. Con il termine Data Integration, si intendono tutte le tecniche che consentono di mettere in relazione ed aggregare diverse sorgenti dati, sviluppando una nuova e più completa visione d’insieme. DataRiver fornisce soluzioni all’avanguardia e consulenza specializzata per pro131 blematiche di Data Integration, Semantic Web e Business Intelligence. Le soluzioni offerte da DataRiver consentono di creare valore derivante dai dati integrati, e di migliorare i processi decisionali, produttivi e previsionali ottimizzandone costi e tempi. DataRiver si rivolge a Pubbliche Amministrazioni, aziende di medie e grandi dimensioni con sedi/filiali distribuite, ma anche Piccole e Medie Imprese, avendo maturato esperienza nell’ambito di realizzazione di portali web verticali e soluzioni di integrazione dati nei settori: Turismo, Tessile, Metalmeccanico, Logistica, Agroalimentare. 9.3.5 Embit srl Embit s.r.l. nasce su iniziativa del prof. Paolo Pavan e del suo referente dott. Fabio Bonizzi, nel 2004 come Spin-Off accademico dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia con l’intento di fungere da collegamento tra il mondo accademico e quello industriale. Rimane come sede presso la Facoltà fino agli inizi del 2008;successivamente, forte del proprio successo, si trasferisce in una sede esterna. L’obiettivo è quello di assistere ed accompagnare i propri clienti allo sviluppo di sistemi embedded e soluzioni wireless ad hoc: dallo studio di fattibilità alla progettazione e sviluppo di applicazioni ad hoc, sino alla realizzazione di prototipi pre-competitivi ed alla ingegnerizzazione di prodotto. Grazie alle competenze acquisite negli anni, al consolidamento di uno stabile gruppo di ricerca e sviluppo ed agli ottimi riscontri ricevuti dal mercato, Embit è in grado di fornire soluzioni e servizi nel campo delle applicazioni embedded & wireless, con particolare enfasi sulle tecnologie a radio-frequenza che operano nella banda ISM (Industrial, Scientifical and Medical) dei 2.4 GHz. 132 10 1 ILPERSONALE Le nostre glorie Alessandro Alberigi Quaranta ProfessoreEmeritodi SISTEMIDIELABORAZIONEDELLE INFORMAZIONI Medaglia d’Oro al Merito della Cultura e della Scienza Fellow of the American Physical Society Gian Carlo Pellacani ProfessoreEmeritodi SCIENZAETECNOLOGIADEI MATERIALI Magnifico Rettore dell’Università di Modena e Reggio Emilia dal 01/11/1999 al 31/10/2008 Preside della Facoltà di Ingegneria di Modena dal 30/01/1990 al 31/10/1998 133 Rodolfo Cecchi ProfessoreOrdinariodi INGEGNERIASANITARIAAMBIENTALE Pro Rettore dell’Università di Modena e Reggio Emilia dal 29/08/2003 al 31/10/2008 Fondatore e Primo Presidente del Corso di Laurea in Ingegneria Ambientale Membro del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici 134 Paolo Tiberio ProfessoreOrdinariodi SISTEMIDIELABORAZIONEDELLE INFORMAZIONI Preside della Facoltà di Ingegneria di Modena 01/11/2004 al 31/10/2007 Presidente del Consiglio di Corso di Laurea in Ingegneria Informatica 10 2 ILPERSONALE Professori ordinari e straordinari Andrisano Angelo Oreste ProfessoreOrdinariodi DISEGNOEMETODI DELL’INGEGNERIAINDUSTRIALE Borghi Massimo ProfessoreOrdinariodi MACCHINEAFLUIDO Barozzi Giovanni Sebastiano Bergamaschi Sonia ProfessoreOrdinariodi FISICATECNICAINDUSTRIALE ProfessoreOrdinariodi SISTEMIDIELABORAZIONEDELLE INFORMAZIONI Cannarozzi Mario Cantore Giuseppe ProfessoreOrdinariodi SCIENZADELLECOSTRUZIONI ProfessoreOrdinariodi MACCHINEAFLUIDO 135 Capra Alessandro Casali Maria Rita Cucchiara Rita Del Pennino Umberto Fantini Fausto Galligani Emanuele ProfessoreOrdinariodi TOPOGRAFIAECARTOGRAFIA ProfessoreOrdinariodi FISICASPERIMENTALE 136 ProfessoreOrdinariodi GEOMETRIA ProfessoreOrdinariodi ELETTRONICA ProfessoreOrdinariodi SISTEMIDIELABORAZIONEDELLE INFORMAZIONI ProfessoreOrdinariodi ANALISINUMERICA 10 2 ILPERSONALE Professori ordinari e straordinari Gatto Andrea Ghermandi Grazia Innocenti Carlo Leonardi Letizia Leonelli Cristina Manfredini Tiziano ProfessoreOrdinariodi TECNOLOGIEESISTEMIDI LAVORAZIONE ProfessoreOrdinariodi SISTEMIDIELABORAZIONEDELLE INFORMAZIONI ProfessoreOrdinariodi INGEGNERIASANITARIAAMBIENTALE ProfessoreOrdinariodi FONDAMENTICHIMICIDELLE TECNOLOGIE ProfessoreOrdinariodi MECCANICAAPPLICATAALLE MACCHINE ProfessoreOrdinariodi SCIENZAETECNOLOGIADEI MATERIALI 137 Melloni Riccardo Nannarone Stefano Pavan Paolo Pilati Francesco Poli Giorgio Strozzi Antonio ProfessoreOrdinariodi IMPIANTIINDUSTRIALIMECCANICI ProfessoreOrdinariodi SCIENZAETECNOLOGIADEI MATERIALI 138 ProfessoreOrdinariodi FISICASPERIMENTALE ProfessoreOrdinariodi METALLURGIA ProfessoreOrdinariodi ELETTRONICA ProfessoreOrdinariodi PROGETTAZIONEMECCANICAE COSTRUZIONEDIMACCHINE 10 2 ILPERSONALE Professori ordinari e straordinari Tarantino Angelo Marcello Tartarini Paolo ProfessoreOrdinariodi SCIENZADELLECOSTRUZIONI ProfessoreOrdinariodi FISICATECNICAINDUSTRIALE Vitetta Giorgio Matteo Zanasi Roberto ProfessoreOrdinariodi TELECOMUNICAZIONI ProfessoreOrdinariodi AUTOMATICA Vezzalini Maria Giovanna ProfessoreOrdinariodi MINERALOGIA Zoboli Maurizio ProfessoreOrdinariodi CAMPIELETTROMAGNETICI 139 140 10 3 ILPERSONALE Professori associati Affronte Marco Barbieri Luisa Bondioli Federica Bonfatti Flavio Borgarino Mattia Cannillo Valeria ProfessoreAssociatodi FISICADELLAMATERIA ProfessoreAssociatodi SISTEMIDIELABORAZIONEDELLE INFORMAZIONI ProfessoreAssociatodi CHIMICAGENERALEEINORGANICA ProfessoreAssociatodi ELETTRONICA ProfessoreAssociatodi SCIENZAETECNOLOGIADEI MATERIALI ProfessoreAssociatodi SCIENZAETECNOLOGIADEI MATERIALI 141 Casoni Maurizio ProfessoreAssociatodi TELECOMUNICAZIONI Gavioli Andrea ProfessoreAssociatodi ANALISIMATEMATICA 142 Corticelli Mauro Alessandro D’Addato Sergio Maioli Marco Mancuso Massimo ProfessoreAssociatodi FISICATECNICAINDUSTRIALE ProfessoreAssociatodi FISICAMATEMATICA ProfessoreAssociatodi FISICASPERIMENTALE ProfessoreAssociatodi SCIENZADELLECOSTRUZIONI 10 3 ILPERSONALE Professori associati Massarini Antonio Mattarelli Enrico Merani Maria Luisa Messori Massimo Nava Filippo Orlandini Stefano ProfessoreAssociatodi ELETTROTECNICA ProfessoreAssociatodi SCIENZAETECNOLOGIADEI MATERIALI ProfessoreAssociatodi MACCHINEAFLUIDO ProfessoreAssociatodi FISICASPERIMENTALE ProfessoreAssociatodi TELECOMUNICAZIONI ProfessoreAssociatodi COSTRUZIONIIDRAULICHEE MARITTIMEEIDROLOGIA 143 Pacchiarotti Nicoletta Pellicano Francesco Romagnoli Marcello Rovati Luigi Siligardi Cristina Spaggiari Fulvia ProfessoreAssociatodi ANALISIMATEMATICA ProfessoreAssociatodi MISUREELETTRICHEE ELETTRONICHE 144 ProfessoreAssociatodi MECCANICAAPPLICATAALLE MACCHINE ProfessoreAssociatodi SCIENZAETECNOLOGIADEI MATERIALI ProfessoreAssociatodi SCIENZAETECNOLOGIADEI MATERIALI ProfessoreAssociatodi GEOMETRIA 10 3 ILPERSONALE Professori associati Teggi Sergio ProfessoreAssociatodi INGEGNERIASANITARIA AMBIENTALE Vernia Cecilia ProfessoreAssociatodi FISICAMATEMATICA Vincini Maurizio ProfessoreAssociatodi SISTEMIDIELABORAZIONEDELLE INFORMAZIONI Zanelli Vanna ProfessoreAssociatodi ANALISIMATEMATICA 145 146 10 4 ILPERSONALE Ricercatori universitari Allamprese Andrea Baldini Andrea Bassoli Elena Biagiotti Luigi Chini Alessandro Vincenzi Loris Ricercatoredi DIRITTODELLAVORO Ricercatoredi AUTOMATICA Ricercatoredi PROGETTAZIONEMECCANICAE COSTRUZIONEDIMACCHINE Ricercatoredi ELETTRONICA Ricercatoredi TECNOLOGIEESISTEMIDI LAVORAZIONE Ricercatoredi SCIENZADELLECOSTRUZIONI 147 Fabbri Paola Fontanesi Stefano Gatti Stefania Giacopini Matteo Giovanardi Roberto Grana Costantino Ricercatoredi SCIENZAETECNOLOGIADEI MATERIALI Ricercatoredi PROGETTAZIONEMECCANICAE COSTRUZIONEDIMACCHINE 148 Ricercatoredi MACCHINEAFLUIDO Ricercatoredi METALLURGIA Ricercatoredi ANALISIMATEMATICA Ricercatoredi SISTEMIDIELABORAZIONEDELLE INFORMAZIONI 10 4 ILPERSONALE Ricercatori universitari Lancellotti Isabella Leali Francesco Lusvarghi Luca Mandreoli Federica Muscio Alberto Nobili Andrea Ricercatoredi FONDAMENTICHIMICIDELLE TECNOLOGIE Ricercatoredi SISTEMIDIELABORAZIONEDELLE INFORMAZIONI Ricercatoredi DISEGNOEMETODI DELL’INGEGNERIAINDUSTRIALE Ricercatoredi FISICATECNICAINDUSTRIALE Ricercatoredi SCIENZAETECNOLOGIADEI MATERIALI Ricercatoredi SCIENZADELLECOSTRUZIONI 149 Paltrinieri Fabrizio Pasquali Luca Pazzi Luca Pellicciari Marcello Perrotta Stefania Pozzi Paolo Ricercatoredi MACCHINEAFLUIDO Ricercatoredi DISEGNOEMETODI DELL’INGEGNERIAINDUSTRIALE 150 Ricercatoredi FISICASPERIMENTALE Ricercatoredi ANALISIMATEMATICA Ricercatoredi SISTEMIDIELABORAZIONEDELLE INFORMAZIONI Ricercatoredi SCIENZAETECNOLOGIADEI MATERIALI 10 4 ILPERSONALE Ricercatori universitari Serafini Giorgio Ricercatoredi DISEGNO Stalio Enrico Ricercatoredi FISICATECNICAINDUSTRIALE Veronesi Paolo Ricercatoredi METALLURGIA Corsini Alessandro Ricercatoredi GEOLOGIAAPPLICATA Lancellotti Riccardo Ricercatoredi SISTEMIDIELABORAZIONEDELLE INFORMAZIONI Vincetti Luca Ricercatoredi CAMPIELETTROMAGNETICI Polemi Alessia Ricercatoredi CAMPIELETTROMAGNETICI 151 152 10 5 ILPERSONALE Personale tecnico amministrativo Personale di Presidenza Francesca Gianasi, Francesca Gambetta, Alessio Bellotto, Davide Momicchioli, Angelo Bergamini, Marco Zucchi. Personale della Biblioteca Simona Sirelli, Laura Montinaro, Cinthia Pless, Michele Pola. 153 Personale Tecnico DII Roberto Formentini, Alberto Corni. Personale tecnico amministrativo DII - DIMEC Valerio Vincenzi, Marco Pettenuzzo, Francesco Ciuffreda, Elvira di Iasio, Caterina Sanzo, Malagoni Claudio. 154 10 5 ILPERSONALE Personale tecnico amministrativo Personale tecnico DIMEC Berni Marco, Debbi Yuri, Fabbi Sara, Giuffrida Rosario, Pini Fabio. Personale tecnico amministrativo DIMA Lorenzina Barbolini, Diega Lunetta, Nora Maria Fernanda Andreola, Monica Montecchi, Vincenza Patrizia Coviello, Elena Fabbri. In seconda fila: Miriam Hanuskova, Andrea Vaccaro, Giulia Scatasta, Luca Lombroso, Maria Cannio, Franco Farioli, Paola Miselli. 155 10 6 ILPERSONALE Gli amici che ringraziamo Corradi Anna giàProfessoreOrdinariodi FONDAMENTICHIMICIDELLE TECNOLOGIE Immovilli Gianni giàProfessoreOrdinariodi TELECOMUNICAZIONI Franceschini Valter giàProfessoreOrdinariodi FISICAMATEMATICA 157 158 APPENDICE I nostri laureati 1992/1993 – Ascari Mario Arturo • Bonati Stefano • Campioli Enrico • Croci Emanuele • Morini Andrea • Ragazzoni Raul • Soliani Paola • Vaccari Alberto • Vignocchi Daniela 1993/1994 – Acerbi Marco • Albonetti Alberto • Barbati Alessio • Barbieri Maria Renata • Basenghi Paolo • Benedetti Emilio • Canalini Andrea • Carpi Mauro • Fabbri Giulia • Ferrini Fabio • Gozzi Barbara • Grenzi Daniela • Lanza Salvatore • Macchioni Nicola • Manfredini Uber • Mazzi Mauro • Milani Massimo • Milazzo Salvatore • Montanari Silvio • Montorsi Paolo • Ori Andrea • Palmieri Massimiliano • Pancaldi Massimo • Prampolini Gino • Tincani Andrea • Torrini Davide • Vaccari Giovanni • Venuta Alberto • Veroni Andrea • Vincini Maurizio • Zeppelli Aldino • Zoboli Mario 1994/1995 – Alboni Marcello • Annovi Gabriele • Barchetti Stefano • Catellani Andrea • Cornia Alessandro • Corradini Giovanni • Di Sabato Luca • Diena Andrea • Ferrari Paolo • Gambuzzi Omar • Greco Enrico • Guaresi Massimiliano • Imovilli Paolo • Marchesi Marco • Mariani Fabrizio • Marinelli Ernesto • Pontiroli Alessandro • Rossi Franco • Silvestri Mauro • Tonini Marco • Vaccari Fabrizio • Verri Alessandro • Zagaglia Devis • Zenoni Francesco • Barbieri Davide • Becchi Claudio • Benedetti Massimo • Ceccarini Cesare • Cervi Roberto • Clo’ Andrea • Colo’ Chiara • Corradi Andrea • De Gregorio Massimiliano • Della Casa Filippo • Dughetti Graziano • Ferrara Giorgio • Fiandri Andrea • Fini Ilaria • Fontana Duccio • Galassi Luciano • Gheduzzi Sabina • Goldoni Alberto • Gorgo’ Carlo • Lenzini Paolo • Molinari Alessandro • Montanari Claudio • Montanari Roberto • Morellini Vittorio • Morselli Andrea • Munari Raffaele • Odorici Francesca • Paglia Lorenzo • Palumbo Anna • Piccinini Fabrizio • Porri Andrea • Reggiani Stefano • Righini Grazia • Rustichelli Francesco • Sala Stefano • Santachiara Davide • Scorcioni Ruggero • Simonini Sonia • Tarabini Giorgio • Tassinari Enrico • Tenti Giovanni Battista • Terzi Antonia • Venturelli Ferruccio 1995/1996 – Albarelli Giannicola • Bernini Gianluca • Berselli Alessandro • Bonvicini Cristiano • Casali Alessandro • Catellani Claudio • Cavallotti Lorena • Cervi Andrea • Fantini Claudio • Ferrari Andrea • Ferretti Paolo • Fornaciari Maurizio • Gaetti Mario • Galeotti Katie • Gandolfi Matteo • Ghirelli Ivan • Gianaroli Filippo • Grassi Marco • Grilli Fabrizio • Guicciardi Andrea • Gusi Claudio • Lavorata Dino • Lirici Matteo • Longhi Enrico • Maletti Cristiano • Mazzoli Mirko • Ortolani Paolo • Pelloni Luca • Piccirilli Giovanni • Ricchetti Fabio • Rinaldi Stefano • Sassi Ettore • Secchi Andrea • Spezzani Roberto • Storchi Christian • Stradi Omar • Tedeschi Cesare • Terreni Matteo • Trevisan Massimiliano • Vandelli Luca • Vandelli Marco • Zanni Matteo • Zattera Giorgio • Aldrovandi Domenico • Apparuti Paolo • Arletti Paolo • Ballabeni Alberto • Ballestrazzi Umberto • Baracchi Marco • Bardelli Gianluca • Bergonzini Maurizio • Bernini Enrico • Bertani Giulio • Bettelli Fabrizio • Bisi Andrea • Boido Elisa • Borghi Luca • Breschi Giovanni • Catellani Enrico • Cavallaro Cristian • Cavani Alberto • Cavazzuti Fabio • Cavicchioli Paolo • Coppini Cinzia • Corni Alberto • Crema Paolo • Degoli Luca • Del Vecchio Domenico • Fogliani Andrea • Franchini Michele • Garuti Massimo • Ghizzoni Giulio • Giorgione Enrico • Grazia Alessandro • Incerti Davide • Leonelli Pietro • Lotti Enrico • Malservisi Patrick • Marchi Francesco • Massarenti Davide • Mavridis Fulvio • Monari Paolo • Montanari Emanuela • Montanari Marco • Montefusco Gianluca • Muscio Alberto • Nanetti Graziano • Natali Laura • Neri Roberto • Notari Matteo • Passoni Davide • Patroncini Andrea • Pedrazzi Fabio • Pellesi Andrea • Petruzziello Luca • Pieracci Andrea • Pietri Stefano • Pigani Antonio • Poli Alessio • Pugnaghi Lorenzo • Reggiani Alessandro • Richetti Andrea • Romagnoli Michele • Sala Andrea • Savigni Pier Paolo • Sergiano Donato • Simonini Pier Luigi • Sissa Enrico • Solmi Luca • Storchi Simona • Vandini Simonetta • Vecchi Cristina • Vecchi Davide • Venturini Fabio • Zaccarelli Mauro • Zanni Marcantonio • Zoboli Paolo 1996/1997 – Balocchi Antonella • Bazzani Andrea • Biagi Giovanni • Borgia Giacomo • Bortolani Marco • Bulgarelli Cesare • Calvano Daniele • Cavallini Daniele • Cavani Gian-Luca • Colombini Francesca • Conventi Stefano • Corbelli Luca • Crovi Pietro • Faroni Fabio • Ferrari Irene • Fili Giacomo • Gallingani Tommaso • Ganzerli Filippo • Garuti Stefano • Guiglia Stefano • Malagoli Gian Franco • Mazzaroppi Daniele • Melis Andrea • Mescoli Gianluca • Montorsi Roberto • Negri Stefano • Nicolini Luca • Paltrinieri Guido • Pellacani Simone • Piccinini Paolo • Rizzuto Massimiliano • Rossi Andrea • Sacchetti Alessandro • Sgarbi Daniele • Tazzioli Marco 159 • Togninelli Stefano • Tolli Claudio • Totti Stefano • Vezzani Stefano • Zaccaria Massimo • Zanni Stefano • Zironi Ivan • Amorotti Federica • Annovi Alberto • Annovi Andrea • Ariani Claudia • Arisi Raul • Baraldi Andrea • Baraldi Barbara • Barbi Dario • Barbolini Luca • Bedogni Fabio • Bellini Fabio • Beneventi Marco • Bertani Andrea • Bianchi Ivano • Bicocchi Alessandro • Biondi Domenico • Borsari Marco • Buffagni Andrea • Bursi Donatella • Calzolari Fabrizio • Caselli Alberto • Castagnetti Mauro • Cavani Giuseppe • Cestari Gabriele • Cevolini Franco • Colli Giordano • Cosenza Simona • Costa Luca • Costantini Paolo • Diena Enrico • Diena Paolo • Dodero Mauro • Ferrari Fabio • Ferrari Luigi • Ferri Gian Luca • Forti Paolo • Francia Stefano • Gafforio Paolo • Gheduzzi Guido • Gianotti Manuel • Gilioli Massimo • Giovanardi Enrico • Goldoni Carlo • Goldoni Marco • Gollini Fabio • Grandi Antonella • Guidetti Massimo • Ianelli Matteo • Lenzini Roberto • Lolli Valentino • Lugli Francesco • Malavasi Ettore • Manfredini Marco • Manzini Gabriele • Masini Claudio • Mazzini Denia • Mazzoni Corrado • Montanari Simone • Morselli Riccardo • Muscio Paolo • Nadalini Marcello • Neviani Gian Paolo • Nizzoli Tommaso • Novi Andrea • Ognibene Paolo • Ori Daniele • Orlandi Alessandro • Orri Ilenia • Panini Alessandro • Parenti Alberto • Pastorelli Nicola • Pellicciari Marcello • Piccinini Carlo Alberto • Piccinini Enrico • Porri Marcello • Predieri Matteo Maria • Ragazzoni Oscar • Rastelli Giordano • Riccio Stefano • Rizzatti Giovanni • Roteglia Nicola • Sansone Andrea • Scapparone Alessandro Marco • Serafini Bruno • Severi Enrico • Sighinolfi Sebastiano • Sottili Morgan • Stefanello Annamaria • Tagliati Marco • Tigri Alan • Ugolini Giuseppe • Veronesi Livio • Veronesi Marco • Vicini Luca • Visentin Paolo • Zanetti Massimo • Zuccari Stefano 1997/1998 – Abbati Andrea • Alcaro Antonio • Allegra Raffaello • Balboni Valerio • Barozzini Silvia • Bertocchi Gabriele • Bertolini Andrea • Bertolini Lorenzo • Bianco Alessandro • Bortolotti Lorenzo • Bortolotti Matteo • Bulgarelli Simone • Capelli Michele • Carafoli Anna • Carobbi Alexandro • Carulli Massimiliano • Casoni Gilberto • Cassai Ilario • Catellani Davide • Cavazzuti Alberto • Cimitan Marco • Colli Matteo • Cornacchia Filippo • Corradini Daniele • Davolio Emiliano • Fanetti Giampaolo • Franceschini Stefano • Franzaroli Alberto • Fraulini Elisa • Frignani Cristian • Gatti Federico • Ghermandi Alessandro • Giovanelli Marco • Gobbi Michele • Gozzi Stefano • Grenzi Lucio • Guerrieri Stefano • Kroustalakis Alexei • Lodi Gianluca • Lotti Marco • Mamei Andrea • Manicardi Moreno • Maretti Michela • Monari Luca • Montanari Valeriomarco • Muzzioli Roberto • Orrea Alberto • Panza Paolo • Parmigiani Paolo • Paroli Enrico • Pecorari Matteo • Pignatti Marco • Pingani Davide • Rebuttini Christian • Richetti Stefano • Romoli Massimo • Roncadi Fabio • Rubbiani David • Russo Bruno • Sernesi Enrico • Serra Giacomo • Stellini Pierfrancesco • Torri Alberto • Vacondio Morgan • Vescovini Paolo • Zanfi Filippo • Acquafresca Andrea • Aldrovandi Marcello • Ascari Silvia • Avella Leonardo Dino • Baccolini Davide • Baraldi Massimo • Bassi Andrea • Beltrami Serena • Benassi Pier Paolo • Benatti Matteo • Benetti Ilario • Bertani Enrico • Bianchi Fausto • Bonacini Filippo • Bonfatti Daniele • Boni Luca • Bonini Giordana • Bonora Luca • Bonori Andrea • Bonucchi Mirko • Bortolan Francesco • Boscaino Luigi • Cadegiani Onelio • Calanca Fabrizio • Capitani Luca • Caprari Roberto • Casali Alessandro • Casarini Luca • Cavazzuti Alessandro • Cerfogli Andrea • Chiantore Luca • Concari Stefano • D’aulerio Antonio • Dall’aglio Claudio • Damiani Damiano • Della Valle Emanuele • Di Fabio Leonardo • Donati Raffaele • Draisci Nicola • Dugoni Marco • Ferrari Alessandro • Ferrari Fabio • Ferretti Adriano • Ferri Paolo • Fiorenzi Nicola • Fornieri Matteo • Franzoni Fulvio • Frigo Marinka • Gabbi Antonio • Garetti Alessandro • Garuti Marco • Garuti Matteo • Gazzotti Roberto • Gentile Gabriele • Ghelfi Elisa • Giuliani Simona • Grifa Gianni Pio • Leali Maurizio • Leuzzi Giovanni • Ligabue Gabriele • Lo Russo Gerardo Euplio • Lugari Paolo • Macri’ Ilario • Malagoli Gianluca • Malagoli Giulio • Mamei Enrico • Marchesini Luca • Marmiroli Benedetta • Martinelli Karen • Mascolo Luigi • Massari Marco • Mazzetti Francesco • Mazzolani Marco • Meschiari Luca • Messori Marco • Miari Stefano • Molinari Marinella • Monelli Paolo • Montorsi Gian Luca • Motta Morgan • Musacchi Federico • Nava Paolo • Neri Filippo • Nobili Andrea • Ognibene Enrico • Onfiani Paolo • Pantanelli Alberto • Pantieri Andrea • Parma Giancarlo • Parmeggiani Paolo • Pecorari Vittorio • Perati Filippo • Pettazzoni Massimo • Pifferi Simona • Poli Eugenio • Prati Andrea • Rabitti Alberta • Reggiani Gabriele • Ribuoli Stefano • Ricci Massimiliano • Righi Cesare Mattia • Rinaldi Federica • Romano Adriano • Ronco Johanna Lisa • Rubbiani Francesca • Salvarani Andrea • Santi Alfonso • Santoro Mauro • Scarale Stefano • Scorcioni Daniele • Sepe Marco • Severini Alberto • Sgarbi Filippo • Soliani Stefano • Taroni Massimo • Tartaglia Antonio • Tesi Enrico • Tonelli Matteo • Trevisan Maurizio • Vandelli Cinzia • Veronesi Paolo • Vitelli 160 APPENDICE I nostri laureati Antonio • Zaccaria Andrea • Zanni Guglielmo • Zanoli Alberto • Zelioli Enrico 1998/1999 – Alberti Alessandro • Albertini Alberto • Albertini Luca • Aquino Marco • Baracchi William • Barbieri Mirko • Bardelli Paolo • Benatti Alessandro • Benedusi Emanuele • Bernabei Paolo • Bertarini Marco • Borelli Andrea • Bulgarelli Davide • Burato Fabio • Calzolari Mario • Carmagnola Massimo • Casari Andrea • Casini Giuseppe • Cattini Alessandro • Cavazzuti Paolo • Chiavarino Davide • Chiozzi Marcello • Codeluppi Daniele • Denti Marco • Di Russo Roberto • Diacci Roberto • Dondi Marco • Faccin Luca • Fantini Giordano • Fiorelli Stefano • Fornaciari Roberto • Franchini Federica • Fregni Francesco • Fregni Marco • Galeazzi Gabriele • Golinelli Giacomo • Govoni Davide • Gualerzi Marco • Magnani Enrico • Malagoli Matteo • Mariani Lisa • Meli Luca • Menozzi Andrea • Menozzi Marco • Miglioli Daniele • Ognibene Marco • Olivieri Francesco • Parenti Emanuele • Parigi Fabio • Passarini Christian • Peimanidis Giancarlo • Pincelli Marco • Pioli Enrico • Poggi Fabio • Poletti Francesco • Ponzoni Christian • Prata Agostino • Prosperi Alessandro • Quattrini Andrea • Ruggi Stefano • Saletti Massimiliano • Santi Valerio • Serventini Giuliano • Simonini Marcello • Sitta Valerio • Sola Serse • Storchi Luca • Torri Gian Luca • Tovagliari Stefano • Vecchi Riccardo • Zaniroli Gianluca • Zucchini Fabio • Abdelkhalki Adil • Aime Andrea • Aleotti Raffaella • Angelini Marco • Archontopoulos Eugenio • Axo Stefania • Baraldi Andrea • Barana Davide • Barbera Raimondo • Barone Salvatore • Bassoli Elena • Bazzani Luisa • Bellei Gabriele • Belletti Filippo • Belli Massimiliano • Benati Andrea • Bergamini Rossana • Bonanni Massimiliano • Bulgarelli Andrea • Bulgarelli Gian Luca • Buoli Davide • Calzati Andrea • Calzolaio Ciro • Canova Valerio • Canovi Christian • Cappi Andrea • Carboni Fabrizio • Casoni Ruggero • Cavicchioli Marzia • Cerri Lorenza • Chierici Werther • Chillon Lisa • Cigarini Andrea • Cocchi Ella • Cocchi Maurizio • Cocconi Vittorio • Corradini Andrea • Cristoni Mirella • D’ascoli Clelia • De Iaco Giovanni • Del Bue Massimiliano Alessandro • Delfino Andrea • Diena Andrea • Evangelisti Paolo • Fancelli Francesco • Fantini Federico • Fantoni Stefano • Fantoni Tiziano • Ferioli Francesco • Ferrari Fabrizio • Ferrari Marco • Ferrari Simona • Ferrari Terry • Ferrarini Renato • Fontanesi Stefano • Foroni Yessica • Franceschi Massimiliano • Fregni Paolo • Gandolfi Emilio • Gasparini Davide • Gatti Alberto • Gerardi Elia • Gherardini Denis • Giacobazzi Andrea • Gilioli Daniele • Gilocchi Alessandro • Gilocchi Luciano • Giovanardi Marco • Giovanardi Simone • Giuliani Carla • Giuliani Cristiano • Gobbi Enzo • Grana Costantino • Grassi Alessandra • Grazia Gabriele • Guagnellini Enrico • Gualtieri Enrico • Guerzoni Claudio • Iotti Gian Luca • Lampugnani Davide • Lancellotti Riccardo • Levoni Federica • Lonardi Gian Luca • Lucca Daniele • Lugli Roberto • Magistrali Paolo • Magni Ilario • Malagoli Paolo • Malaguti Massimiliano • Malatesta Stefano • Malavasi Simona • Malavasi Stefano • Manicardi Dario • Manicardi Silvio • Mantovani Marco • Marchesani Pietro • Marmiroli Emilio • Martinelli Luca • Martinz Stefano • Masoni Davide • Messori Simone • Michelin Andrea • Michelini Elisa • Montagnani Fabrizio • Montanari Giorgia • Montanari Massimo • Montorsi Luca • Montorsi Paola • Monzani Alessandro • Morani Fernando • Morlini Emanuele • Nardelli Andrea • Nardini Fabrizio • Pacchioni Giovanni • Panciroli Erik • Parenti Pier Paolo • Pascarella Salvatore • Pellacani Silvia • Perrotta Francesco • Piccinini Massimiliano • Pignedoli Giulia • Pini Nicola • Poppi Marco • Prampolini Mirco • Prandini Andrea • Previdi Enrico • Randighieri Paolo • Ricchetti Fabrizio • Rocchi Francesco • Ronchetti Maddalena • Rossetti Vanni • Rossi Alessandro • Rossi Roberto • Ruozzi Luca • Saccani Luca • Sacchi Mirko • Sandoni Germano • Santini Marcello • Sassi Marco • Scanavini Andrea • Schenato Massimo • Serafini Filippo • Serri Giuseppe • Sessa Alessandro • Silvestri Simone • Sironi Cristian • Soli Alessandro • Solieri Matteo • Spinato Ettore • Tagliazucchi Fausto • Tinaglia Claudio • Tincani Andrea • Torricelli Marco • Tusberti Federica • Ugolotti Davide • Vaccari Stefano • Vandelli Maurizio • Vellani Cesare • Vellani Riccardo • Vezzalini Fabrizio • Vezzani Marco • Viani Simona • Zanfi Francesca • Zanichelli Federico • Zappi Federico • Zoboli Paolo • Zunarelli Luca 1999/2000 – Arioli Cinzia • Arletti Andrea • Baraldi Mauro • Bassoli Marco • Beggi Andrea • Bergamini Samuele • Bernardelli Mirko • Bertacchi Stefano • Binacchi Matteo • Borghi Pierpaolo • Brancolini Glauco • Canovi Sergio • Castellini Antonio • Cervignani Luca • Chiossi Roberto • Davoli Valeria • Dondarini Damiano • Fabbri Roberto • Fancinelli Andrea • Feverati Chiara • Forghieri Roberto • Franceschini Davide • Franzelli Paolo • Gambi Libero • Giacomini Alessandro • Imponente Giancarlo • Lanzotti Emanuele • Lotti Giulio • Marchesi Paolo • Mazzoni Matteo • Menozzi Paolo • Merli Michele • Misley Francesco • Orsi Marco • Pavesi Sonia • Pecorari 161 Davide • Piccinini Paolo • Pigoni Umberto • Popoli Alessandro • Raimondi Stefano • Restani Gian Luca • Righini Rossano • Rinaldi Michele • Saponaro Massimiliano Modesto • Seghedoni Luca • Selva Brunetta • Serenetti Marcello • Sgarbi Paolo • Sola Lorenzo • Tamburini Elisa • Valmori Claudio Gino • Vandelli Giorgio • Vezzalini Monica • Zucchetti Massimo • Adani Massimo • Albanese Fabrizio • Alberti Ferdinando • Alessi Alessandro • Allara Francesco • Amidei Andrea • Anceschi Emiliano • Anceschi Matteo • Andreozzi Enrico • Apparuti Roberta • Artioli Maurizio • Balestrazzi Davide • Barbi Marco • Barbieri Francesca • Barbieri Paolo • Baschieri Davide • Bellei Alessandro • Bellei Annalisa • Bellelli Alberto • Bellentani Claudio • Belli Andrea • Bergamini Michele • Berselli Carlo • Bertulu Salvatore • Bicocchi Vania • Binacchi Dario • Boldrini Massimo • Bonezzi Morena • Bongrani Dario • Bosi Daniele • Botti Marco • Brighenti Ilaria • Bringhenti Maurizio • Buonfiglioli Marco • Bursi Roberto • Bussi Carlo • Caleffi Christian • Camboni Massimiliano • Capiluppi Tania • Carra Mirco • Casarini Stefano • Casolari Gian-Luca • Cataldo Andrea • Catellani Giulia • Cattini Andrea • Cavani Andrea • Cavicchioli Davide • Cecchinato Fabio • Cesari Patrone Marcello • Cionini Claudio • Cisi Roberta • Cognetti Francesco • Colonna Antonio • Conti Andrea • Corradini Fabio • Corradini Matteo • Costantini Andrea • Costi Giovanni • Cremaschi Lorenzo • Croci Mattia • Cucchi Pierluigi • Da Como Marzia • Dalloli Luca • De Bastiani Francesco • De Luca Marcello • De Pietri Tonelli Luigi • Fattori Michele • Felicani Paolo • Ferraguti Luca • Ferrari Micol • Ferri Claudio • Fieni Andrea • Fiorini Stefania • Forni Manuel • Fortini Massimiliano • Franchini Luca • Franchini Marco • Galavotti Paolo • Galli Enrico • Gambuzzi David • Gattel Francesco • Gavioli Emiliano • Gavioli Francesco • Gelati Gionata • Genitoni Matteo • Ghidoni Massimo • Ghizzoni Nicola • Giacobazzi Carlo • Gioffredi Federico • Giordani Mauro • Guaitoli Giulio • Gualdi Carlo • Guerra Francesco • Guidetti Rossano • Incerti Ilenia • Lelli Paolo • Lenzi Davide • Leonardi Claudio • Levoni Paolo • Lodi Leonardo • Lorandini Giovanni • Lupinacci Barbara • Lutti Lorenzo • Magni Pietro • Malvezzi Giovanni • Mamei Marco • Manfredini Daniela • Manzini Francesco • Manzoli Umberto • Marchetti Marco • Marchi Fabrizio • Marri Elisa • Marsiglietti Massimiliano • Martinelli Federico • Masetti Alessandro • Mattioli Marco • Mattioli Matteo • Mazzi Marco • Medici Matteo • Menozzi Fiorella • Montagnani Massimo • Montanari Daria • Montanari Paolo • Monterumici Matteo • Monti Luca • Morelli Sandra • Morselli Riccardo • Morselli Ruggero • Nasi Elisa • Neri Stefano • Nizzi Umberto • Nora Giuliano • Paltrinieri Emanuele • Paltrinieri Fabrizio • Panciroli Marco • Perliti Scorzoni Paolo • Pezzato Mauro • Pezzin Christian • Piccinini Enrico • Pini Andrea • Pioli Andrea • Pivetti Andrea • Porta Giordano • Prampolini Fabrizio • Prampolini Giulia • Prampolini Katia • Preto Cristiano • Prosperi Stefano • Ricciardi Salvatore • Righi Alberto • Rinaldi Massimo • Rognoni Riccardo • Romagnoli Andrea • Romeo Stefano • Rossi Marco • Rossi Marco • Rossi Massimiliano • Rossi Massimo • Rovacchi Luca • Ruffilli Riccardo • Salsi Andrea • Samuel Cristian • Sciutto Nereo • Scognamiglio Gianluca • Sculli Stefano • Sellari Maria Claudia Viviana • Sereni Alberto • Setti Enrico • Simonini Luca • Storchi Fabrizio • Tabacchi Omar • Tarallo Giuseppe • Tediosi Erika • Torre Davide • Trevisani Massimo • Vaccari Paolo • Venuta Francesco • Veronesi Riccardo • Vescovini Marco • Virgulin Anna • Zanni Silvia • Zapparoli Bruno • Zeccarini Matteo • Zironi Daniele • Zitano Mariagiulia • Zucchi Tamara 2000/2001 – Barbieri Lorenzo • Barchi Fabio • Battilani Filippo • Boccalari Matteo • Bompani Alberto • Bompani Stefano • Busso Filippo • Canei Luca • Capitani Marco • Caprari Alberto • Carretti Stefania • Casarini Massimiliano • Cavallini Alessandro • Cavicchioli Luca • Chiancone Alessandro • Chiavarini Fausto • Codeluppi Marco • Colo’ Cristiano • Corradini Francesco • Corsini Alessandro • De Bellis Daniele • De Marco Riccardo • Di Rosa Lucio • Facci Omar • Gambarelli Claudio • Gherardi Gian Marco • Guerzoni Fabio • Guidetti Davide • Karavellas Panagiotis • Labarile Francesco • Lazzerini Stefano • Lucchi Enrico • Marra Elio Cristoforo • Martella Marco • Martinelli Carlo Alberto • Mezzadri Marco • Migliori Manuele • Natali Elisa • Padovani Enrico • Piovene Porto Godi Gabriele • Polidoro Andrea Ettore Maria • Razzini Gian Luca • Rossetti Giorgio • Santi Andrea • Sernesi Massimo • Sighinolfi Nicola • Sola Andrea • Soncini Luca • Sticchi Paolo • Tagliavini Gino • Tassinari Emmanuele • Tisi Alessandro • Urbano Francesco • Vellani Emanuele • Zanini Andrea • Agnoletto Mattia • Amadei Marco • Ansaloni Daniele • Artioli Marco • Artioli Matteo • Azzani Luca • Bacchi Daniele • Bagari Nico • Baldini Andrea • Baraldi Nicola • Barbieri Marcello • Barda Vivian • Bassi Carlo • Bedogni Emiliano • Beghi Luca • Bellei Daniele • Bellini Stefano • Beltrami Fabio • Benati Eleonora • Bergonzini Silvia • Bertacchini Alessandro • Bertocchi Nicola • Bertoli Luca • Bianco Daniele • Binni Alessandro • Bonori Giorgio • Borelli Michele • Botti Federico • Bozzoli Alessandro • Brandani 162 APPENDICE I nostri laureati Agnese • Bruni Simone • Buffagni Matteo • Bulgarelli Vera • Buongiovanni Donato • Burani Alessandra • Burani Federico • Busoli Stefano • Cacciari Roberto • Calanca Anna • Camorani Dario • Carani Marco • Caretta Ottone • Carlini Michele • Caselli Alessandra • Catellani Davide • Cavalletti Marco • Cavani Fabio • Cervellati Andrea • Chiapponi Andrea • Chiavarini Marco • Cincinnati Daniele • Ciocci Luca • Colombarini Simone • Compagni Roberto • Corciolani Silvio • Coriani Stefano • Costanzini Graziano • Costi Davide • Cremaschi Massimo • Cremonesi Christian • Croci Annamaria • D’angelo Fabio • Dall’antonia Stefano • De Paola Giorgio • Delfini Roberto • Di Vico Felice • Fanton Lucio • Fantuzzi Gianluca • Faresin Mirko • Ferraguti Luca • Ferraresi Paolo • Ferrari Paolo • Ferretti Andrea • Fontana Marco • Fontanesi Mauro • Fortini Mauro • Franceschini Davide • Franceschini Stefano • Fregni Marcello • Frigieri Massimiliano • Galavotti Tiziano • Galli Valerio • Gambetti Cristina • Gambetti Debora • Gandolfi Andrea • Gatti Maria Silvia • Gazzola Francesco • Gazzotti Matteo • Giacobazzi Luca • Gibellini Alberto • Gilli Mirco • Giorgini Marco • Giugni Morena • Giuliani Stefano • Goldoni Roberto • Goretti Marcello • Govi Benedetta • Grandi Giacomo • Greco Stefano • Guastella Simona • Guicciardi Fabrizio • Kettmeir Marco • La Martina Santo Alessandro • Labonia Gianfranco • Lancia Antonio • Lattuga Eleonora • Lenzi Barbara • Ligabue Carlo • Longo Sebastian • Lusetti Erik • Macchia Angelo • Macciantelli Luca • Madeo Antonio • Maffei Rita • Magnanini Andrea • Malatesta Alessandro • Malavasi Andrea • Malavasi Vittorio • Mandrioli Giorgia • Manzini Massimo • Manzoli Andrea • Marchica Manlio • Martoglia Riccardo • Massarenti Massimo • Masseretti Antonio • Mattioli Massimiliano • Mazzanti Andrea • Mazzoni Flavio • Meschieri Marco • Messori Luca • Migatti Gianluca • Miselli Andrea • Montanari Simone • Moretti Francesco • Motta Claudio • Muratori Fabrizio • Natali Fabio • Neodo Enrico • Panari Andrea • Panizzi Damiano • Papazzoni Davide • Parmeggiani Marco • Pecorari Micaela • Persi Stefano • Piconi Barbara • Piemontese Marilina • Pietri Matteo • Pinelli Carlo • Pinter Lucio • Pivetti Euro • Pongiluppi Andrea • Pugnaghi Paolo • Ranzi Marco • Ronco Vittorio • Rosani Daniele • Rotoli Andrea • Rotteglia Mattia • Sabbatini Daniele • Sala Alessandro • Salsi Christian • Santarelli Luca • Santo Michele • Scarpenti Massimo • Scaruffi Massimo • Sergiano Massimiliano • Sestito Antonio • Severi Giulio • Sgarbi Fabio • Siligardi Lorenzo • Sinz Stefano • Sirotti Stefano • Sola Antonella • Spaggiari Fausto • Spallanzani Monia • Sprocatti Stefano • Tamarozzi Marco • Tassoni Andrea • Torelli Alberto • Trapella Lorenzo • Trevisan Luigi • Trinelli Fabrizio • Trolli Federica • Valentini Yuri • Vandelli Francesca • Vanni Giovanni • Vellani Iuri • Veneri Francesco • Venturelli Adamo • Venturini Fabio • Verziagi Paolo • Vezzalini Stefano • Vezzani Emanuele • Vezzani Giulio • Vezzani Roberto • Viani Federica • Vicini Luca • Villa Alessandra • William Njengwes Malongue • Zambelli Michele • Zanelli Dario • Zanon Paolo • Zecchini Fabiana 2001/2002 – Alessandrin Chiara • Anderlini Luca • Bagnoli Moeris • Bergonzini Daniele • Berselli William • Boccia Mattia • Candeloro Giuliana • Chiossi Andrea • Consolini Leonardo • Di Monaco Giuseppe • Ferrari Marco • Ferrarini Danila • Filippi Matteo • Galeotti Alessandro • Garagnani Flavio • Genitoni Mirco • Guidetti Simone • Levoni Marco • Malagoli Andrea • Medri Marco • Morellini Claudio • Orlandi Simone • Palazzi Fabrizio • Palladino Gabriele • Panessa Cristian Francesco • Salami Fabrizio • Salvatori Andrea • Stevani Matteo • Tollari Elisa • Urbano Antonio • Vaccari Fabio • Zagnoli Enrico • Zara Giuseppe • Zini Andrea • Aldorasi Nicola • Allegretti Davide • Amedei Alessandro • Annoni Matteo • Apparuti Daniele • Argenta David • Azzarito Giuseppe • Bagnoli Alessandro • Baraldi Fabio • Barbi Giulia • Barbolini Roberto • Bartolucci Stefano • Bedocchi Enrico • Benelli Cristian • Bernardini Sandro • Berselli Fausto • Bertani Federico • Bertarini Alessandro • Bertelli Marco • Berti Simone • Bertoli Marco • Bertoncelli Alex • Biciocchi Andrea • Binotti Andrea • Bonacini Massimo • Bonacini Sandro • Bonasoni Alessandro • Bonazzi Marco • Bonetti Emiliano • Bonferroni Benedetta • Boni Alessandro • Bonizzi Fabio • Bonzagni Luca • Borri Michele • Borsari Marco • Bosi Marco • Brama Alessandro • Brovini Vittorio • Bulgarelli Cristiana • Bulgarelli Fabio • Bussei Enrico • Bussi Gregorio • Cagarelli Davide • Campana Massimo • Campeggi Marco • Canali Claudia • Canali Luca • Carlini Nicola • Carloni Erika • Casali Andrea • Casari Nicola • Casarini Paolo • Casini Federica • Cassan William • Cassanelli Giulia • Castagnaro Alberto • Castagnetti Davide • Cavazzuti Marco • Cavoli Marco • Chiari Edda • Chiosi Cristiana • Cionini Matteo • Cirsone Ruggero • Codeluppi Massimo • Codeluppi Rossano • Colla Alessandro • Colli Cristian • Corradini Fabrizio • Corsini Claudio • Cossu Davide • Cremesti Roberto • Cuccurullo Massimo • Cuneo Massimo • Cuoghi Marco • D’agostino Andrea • Dainese Andrea • Dall’aglio Oberdan • Dall’asta Dario • Davoli Fabio • Di Minico 163 Fabio • Fantini Elisa • Fergnani Alain • Ferrari Gianfranco • Ferrari Luca • Ferrari Valentino • Ferrarini Davide • Ferrarini Luca • Ferretti Daniele • Ferri Fabio • Fico Giuseppe • Filazzola Antonio Sante • Finelli Gabriele • Flammia Enrico • Fogliani Filippo • Fornari Massimo • Francia Gianluca • Francomacaro Daniela • Fregni Lodovico • Galati Vito Pier Paolo • Gazzi Fausto • Gelbi Alessandro • Germiniasi Roberto • Gherardi Paolo • Giacche’ Stefano • Giacopini Matteo • Gibellini Andrea • Gibellini Matteo • Giorgini Stefano • Giovanardi Marco • Giovanardi Valerio • Giovanetti Gian Pietro • Golinelli Fabrizio • Golinelli Marco • Gorgoglione Sante • Grana Daniele • Gualmini Maurizio • Guidetti Veronica • Iseppi Alessandra • Kostenarov Konstantin Eugeniev • Labonia Rodolfo • Laino Valerio • Lambertini Massimo • Leali Francesco • Levanti Sabrina • Liziero Diego • Lugli Lorenzo • Lugli Lorenzo • Lumetti Fabiano • Luppi Emanuele • Luppi Enrica • Maccagnani Andrea • Maini Moreno • Malagoli Fabio • Malavasi Sara • Manfredini Federica • Manfredini Matteo • Manzali Maurizio • Manzini Emanuela • Manzini Marco • Mariani Ivan • Mattioli Eric • Mazzali Mirco • Mazzali Sara • Mazzoni Francesca • Mazzoni Katia • Melara Matteo • Miranda Mirco • Miselli Daniele • Mittler Andrea • Montanari Massimo • Montanari Raffaella • Montecchi Fabio • Montecchi Monica • Morselli Stefano • Muracchini Alex • Nascimbeni Massimo • Natalini Enrico • Nepoti Giulio • Neri Alessandro • Neri Vittorio • Nicoli Andrea • Nuccio Marcello • Odorici Roberto • Oliva Marcello • Olivieri Andrea • Orlandi Stefano • Pancaldi Fabrizio • Pandini Simone • Panini Luca • Panzani Lorenzo • Papazzoni Fabio • Parini Cristian • Parlamento Matteo • Pastore Fulvio • Pavan Gabriele • Pecorari Elisa • Pederzani Alessandra • Pederzini Guido • Pellacani Carlo • Pelloni Stefano • Petruzzi Flavio • Pezzilli Igor • Piccagliani Valerio • Popovac Amela • Porchia Gianpiero • Prampolini Elisa • Prampolini Paola • Prusciano Cosimo • Ravazzini Stefano • Reggiani Wainer • Ricchetti Cecilia • Ricchetti Marco • Ricchi Massimo • Righi Roberto • Rinaldini Carlo Alberto • Riva Massimo • Rivasi Stefano • Roccaforte Salvatore • Rocchetti Alfonso • Romitti Gianni • Rosani Cinzia • Rosati Alessandro • Rossi Francesco • Ruberto Alessio • Ruini Mirko • Sacchetti Erica • Saetti Ivan • Sagri Andrea • Sant’unione Alberto • Santosuosso Carlo • Santunione Diego • Sedoni Lucio • Sellari Antonio Tommaso Andrea • Setti Andrea • Siclari Paolo • Smerieri Simone • Solieri Filippo • Solmi Lorenzo • Stavole Giuseppe • Strozzi Franco • Succini Silvia • Suffritti Daniele • Tagliani Andrea • Tarozzi Luca • Tasini Davide • Tavani Alessandra • Tempesta Antonio Salvatore • Teora Rossano • Tinti Simone • Tomasini Maddalena • Tomei Vincenzo • Tosi Donatella • Tosi Egisto • Turci Alessandro • Vaccari Luca • Vandelli Davide • Vandelli Roberto • Varini Claudio • Vernia Alberto • Vezzali Enrico • Vicenzi Matteo • Vigetti Francesca • Vincenzi Marco • Visentin Paolo • Zagni Filippo • Zanasi Marco • Zane Marco • Zanella Fabio • Zoboli Emiliano • Arletti Andrea • Barbieri Michele • Barchi Fabio • Battilani Filippo • Bazzani Andrea • Bernabei Paolo • Binacchi Matteo • Bompani Alberto • Borghi Pierpaolo • Borsari Eugenio • Busso Filippo • Carreri Ivan • Casali Alessandro • Casarini Massimiliano • Cassai Ilario • Cavani Gian-Luca • Chiozzi Marcello • Corradini Francesco • Cottafavi Davide • De Bellis Daniele • Facchini Alberto • Fancinelli Andrea • Ferretti Paolo • Fiorelli Stefano • Fornaciari Maurizio • Franzoni Enrico • Giovanelli Francesco • Giovanelli Marco • Gozzi Stefano • Grenzi Lucio • Guerrieri Stefano • Guidetti Davide • La Notte Pellegrino Alessio • Lanzotti Emanuele • Lodi Barbara • Lotti Giulio • Luciani Antonio • Manzini Marco • Marchesi Paolo • Marra Elio Cristoforo • Martinelli Carlo Alberto • Mezzadri Marco • Mossini Martino • Nicolini Luca • Padovani Enrico • Piccione Gianfranco • Piccirilli Giovanni • Piovene Porto Godi Gabriele • Poggioli Silvia • Rebuttini Christian • Romoli Massimo • Saponaro Massimiliano Modesto • Sette Alessio • Sgarbi Daniele • Sticchi Paolo • Storchi Luca • Tamburini Elisa • Tisi Alessandro • Toni Andrea • Torricelli Francesca • Vezzani Stefano • Vicecondo Emilio • Zaccaria Massimo • Zanna Enrico • Zanotti Giovanni 2002/2003 – Bocedi Daniele • Debbi Yuri • Ferrari Stefano • Franceschini Giovanna • Girardi Taro • Marazzi Annamaria • Menozzi Elena • Pelloni Silvia • Sgarbi Angela • Siligardi Marco • Wattar Husam • Zoboli Giovanni • Aliscioni Marcello • Amplo Federico • Anceschi Mauro • Angeli Elena • Angelone Cinzia • Ansaloni Lorenzo • Ansaloni Mauro • Antichi Matteo • Antonioni Sanzio • Archi Ruggero • Arnesano Leonarda • Artioli Alessandro • Ascari Fabio • Bacchelli Andrea • Bagnoli Gian Luca • Baldelli Gabriele • Baldini Daniele • Ballerini Mirko • Balugani Silvia • Bandieri Riccardo • Barbanti Maurizio • Barbieri Ruggero • Barbolini Gianluca • Bellini Davide • Benassi Roberta • Bergamini Davide • Bergamini Davide • Bergonzini Marco • Bernardi Massimo • Bertelli Luca • Bianchimano Amedeocarmelo • Bicocchi Nicola • Biondi Alessandro • Bitassi Valerio • Bizzarri Davide • Blumetti Francesco • Bolelli Giovanni • Bonaiuti Matteo • Bonavota Antonio Fernando • Bondioli Stefano • Braglia Alberto • Bressan Alessandro • Bruni Simone • Bruzzi Elisa 164 APPENDICE I nostri laureati • Bulf Luca • Bulgarelli Alessandro • Bulgarelli Domenico • Busacchi Massimiliano • Caiti Ombretta • Camellini Matteo • Campitelli Elena • Capetta Franco • Capezzera Raffaele • Cappi Chiara • Casali Stefano • Caselgrandi Paolo • Cavazza Daniele • Cevolani Milena • Chiesi Fabio • Chiossi Claudio • Chiossi Francesco • Cocconcelli Daniele • Coppi Silvia • Costi Simone • Cristofori Francesco • Cultrera Simona • Cuoghi Massimiliano • D’agata Alessandro • Dian Matteo • Dotti Silvia • Esposito Marco • Eutropio Carlo • Facconi Massimo • Faggioni Marcello • Ferrari Fabio • Ferrari Matteo • Ferrari Nicola • Ferraroni Fabrizio • Ferri Stefano • Fiorita Tiziana • Fontana Stefano • Fontanesi Alessandro • Franzoni Daniele • Fregni Lisa • Gagliardi Vincenzo • Galafassi Stefano • Gambuzzi Elvis • Garzoni Manuel • Gatti Massimiliano • Gavioli Gianluca • Gelmini Dario • Giovenzana Carlo • Golinelli Giulio • Grandi Antonio • Grandi Elisa • Greco Lorenzo • Greco Paola • Gregori Gianluca • Guaita Massimiliano • Gualdi Giovanni • Gubertini Francesco • Guerra Rocco Valerio • Hohmann Marcello Mitia Simone • Iarrobino Carmine • Illmer Hans • Iori Marco • Jervolino Giorgio • Kosmas Giorgio • Lami Marco • Lettieri Angelo • Litsardopoulou Aglaia • Loi Roberto • Lombardi Davide • Lovadina Nicola • Lovato Ferdinando • Lugli Daniele • Lugli Mario • Lupi Filippo • Magnani Claudio • Malagoli Anita • Malaguti Simone • Manelli Francesco • Marchi Andrea • Mattioli Marco • Mazzoni Flavio • Mboke Alain Roger • Melli Rudy Mirko • Melotti Massimo • Mencarelli Marco • Merlo Matteo • Messori Marcello • Miserendino Gandolfo • Moi Lorenzo • Montanari Stefano • Montorsi Massimiliano • Morandi Francesca • Mordini Davide • Morgotti Marcello • Ongari Ivan • Osbello Gervasio • Pacchioni Chiara • Pace Sheila • Paganelli Davide • Pala Massimiliano • Panarelli Francesco • Panari Marco • Pancaldi Elena • Parazza Marco • Pazzaglia Daniela • Pederzini Marzia • Perini Emanuele • Perini Stefano • Petrillo Salvatore • Petrosino Matteo Antonio • Piccinini Francesco • Piergallini Emanuele • Pifferi Marco • Piluso Mario • Pini Cecilia • Pirani Marco • Pistoni Giuliano • Pivetti Enrico • Poltronieri Fabio • Pozzetti Stefano • Ragazzi Alessandro • Raviolo Andrea • Reale Leonardo • Rebecchi Lorenzo • Ricci Davide • Righi Riccardo • Rinaldi Marco • Rizzi Davide Leonardo • Roncaglia Matteo • Ronchetti Enrico • Rosi Roberto • Rossi Alberto • Rossi Riccardo • Rosta Massimo • Ruggeri Marco • Russo Antonio • Sala Claudia • Salvatori Christian • Salvatori Giorgia • Salvi Andrea • Sargenti Alessio • Scattolini Roberto • Schiavi Alessandro • Sgarbi Paolo • Sighinolfi Stefano • Sollima Antonino • Soncini Giulia • Soria Simone • Speringo Simone • Stefanini Erika • Storchi Andrea • Tambascia Giacomo • Tanari Roberto • Tardini Giovanni • Tavoni Andrea • Tavoni Francesca • Tebaldi Cristina • Terzi Marco • Tonelli Massimo • Ugolini Simone • Vaccari Nicola • Valentini Marcello • Vasirani Matteo • Venturelli Chiara • Venturi Luca • Verderami Pasquale • Vescovini Matteo • Vezzali Luca • Vicini Roberto • Villani Paolo • Viola Francesco • Zambelli Nicola • Zanaglia Alessandro • Zardin Barbara • Zavatti Andrea • Zilioli Simone • Zoli Filippo • Al Hiari Aiman • Albinelli Dario • Amedei Roberto • Andreoli Federico • Anzaldi Daniele • Aquino Marco • Arletti Roberto • Azmi Romani Munir • Bandiera Giovanni • Banzi Giovanni • Barbieri Andrea • Barbieri Marco • Bartoli Alberto • Bartolini Lorenzo • Beghi Yuri • Belloni Davide • Bellucci Massimo • Bergamini Francesco • Bergamini Stefano • Bergonzini Andrea • Bernardelli Mirko • Bezzi Chiara • Biolchini Paolo • Bisi Enrico • Bocchi Claudio • Boldrin Federico • Bonacini Giulia • Bonacini Paolo • Bonatesta Luca • Bonvicini Davide • Borghi Luca • Borsari Giulio • Bortolotti Matteo • Bozzoli Paolo • Breveglieri Luca • Bruzzi Sonia • Burani Marco • Busani Giovanni • Buzzega Marco • Camellini Luca • Camorani Angelo • Campana Tiziana • Candeloro Giuliana • Candini Francesco • Canovi Fulvio • Cantergiani Elisa • Capiluppi Iones • Capodieci Giuseppe • Carani Andrea • Carnevali Alessandro • Carpentiero Davide • Casali Andrea • Caselli Enrico • Caso Daniele • Cassano Antonio • Castelli Gabriella • Cavani Roberto • Cavazzuti Fabio • Cavedoni Marco • Cherubini Luca • Chiari Antonio • Chiodi Roberto • Ciancaglini Simona • Cicconi Luca • Cistaro Pierluca • Cocchi Fabio • Colaoni Gabriele • Consoli Massimo • Contri Andrea • Coradazzi Riccardo • Cornacchia Filippo • Covezzi Enrico • D’amato Marco • D’arienzo Leonardo • Dalla Torre Gianni • Dallari Daniele • De Mola Francesco • Di Bari Sergio • Di Rosa Lucio • Digregorio Pasquale • Dondi Stefano • Fantini Giordano • Fantoni Francesco • Faqir Mustapha • Fasano Luigi • Ferrari Domenico • Ferrari Marco • Ferrari Stefania • Ferraro Saverio • Feverati Chiara • Fiorentini Giovanni • Fiorentini Stefano • Flora Francesco • Franchi Manuela • Franchini Enrico • Franchini Nicola • Gambi Libero • Garagnani Flavio • Gatti Federico • Gazzadi Chiara • Gazzetti Claudia • Gelmuzzi Marco • Genitoni Mirco • Ghezzo Giovanni • Ghinelli Serena • Giberti Cristiano • Giovanelli Danilo • Giurintano Bruno • Grassi Luca • Grazia Edoardo • Grisendi Andrea • Grossi Federica • Gualerzi Marco • Guerra Alessandro • Guerzoni Fabio • Guicciardi Andrea • Guidetti Anna • Guidetti Simone • Iasevoli Angelo Raffaele • Iotti Cristina • Kerkoc Renzo • Kroustalakis Alexei • Labarile Francesco • Lancellotti Mirco • Lenares Alessandro • Lodi Francesca • Loghi 165 Pancrazio • Loschi Antonio • Lui Lorenzo • Macchi Alessandro • Malagoli Nicola • Malaguti Stefano • Mantovani Alessandro • Mantovani Marco • Mantovani Vittorio • Marchetti Mirco • Marenco Guido Marco Maria • Martino Luigi • Massari Mauro • Matalone Adriano • Mattioli Matteo • Melli Cristian • Melli Matteo • Melzani Alessandro • Meschiari Viviana • Miliou Ioanna • Molinari Riccardo • Montecchi Sandro • Monzani Filippo • Morellini Claudio • Morisi Matteo • Mottini Filippo • Nana Mbinkeu Rodrigue Carlos • Negri Stefano • Nicoletti Luca • Onofri Paola • Ortonovi Andrea • Pagano Salvatore Antonio • Palladino Gabriele • Papotti Giacomo • Parenti Emanuele • Parolari Martino • Pellizzaro Davide • Pelloni Diego • Perfetti Nicola • Piccirillo Gianluca • Pincelli Davide • Pini Fabio • Pizzi Luca • Plez Stefano • Poggi Fabio • Pollastri Giulio Maria • Pollastri Stefano • Pradella Andrea • Prato Emanuele • Predieri Matteo • Prosperi Alessandro • Ranuccini Stefano • Ranuzzini Stefano • Raponi Matteo • Rasi Roberto • Reggiani Chiara • Reggiani Laura • Ricci Federico • Richeldi Francesca • Righi Federico • Righi Stefano • Rossi Luca • Rubbiani David • Russo Giuseppe • Sacchi Nicola • Sala Antonio • Sala Fabio • Salerno Massimiliano • Santamaria Guido • Sarti Giulio • Sartori Gabriele • Sassatelli Simona • Scaramelli Roberto • Schenetti Fabio • Segatto Carlo • Seghedoni Fabrizio • Sernesi Massimo • Serventini Giuliano • Sighinolfi Nicola • Silvestrini Tiziano • Sita Andrea • Solferini Andrea • Soncini Luca • Sorrentino Serena • Spallacci Marco • Stefani Marco • Storti Andrea • Susassi Silvia • Taparelli Massimiliano • Tomei Simone • Tonelli Alessandro • Toniolo Sara • Torelli Carlo • Torricelli Andrea • Tosetti Federico • Turchi Rita • Turrini Giordano • Urbano Francesco • Vaccari Davide • Vadacca Luca • Valentini Elisa • Valentini Matteo • Valentini Thomas • Vandelli Andrea • Vandelli Elena • Vanini Daniele • Vecchi Thomas Christian • Venturelli Massimo • Verucchi Elis • Zagnoli Enrico • Zamperlin Davide • Zanasi Diego • Zanini Andrea • Zini Roberto • Zoboli Andrea 2003/2004 – Beghi Stefano • Benati Gianluca • Bonsignori Daniele • Carafoli Daniele • Corsi Lorenzo • De Santis Salvatore • Di Biase Antonio • Giglioli Marcello • Manfredini Marco • Marchetti Paolo • Mausoli Simone • Soffici Luca • Testi Giuliano • Tonolli Luca • Abati Cecilia • Amadei Federico • Angeli Diego • Angelini Marcello • Avidano Manuela • Baldoni Simone • Bandini Francesco • Bernardi Salvatore • Berselli Giovanni • Bertacchi Gabriele • Berzieri Marco • Borali Diego • Borghi Fausto • Bosi Daniele • Bosi Matteo • Braghiroli Cristian • Brama Riccardo • Bravi Stefano • Brighenti Eleonora • Bruschi Stefania • Bulgarelli Daniele • Busana Paolo • Cabri Alessandro • Caffagni Enrico • Calderara Simone • Campioni Eleonora • Capozzoli Antonio • Carafoli Alice • Cardella Agostino • Caselli Emanuele • Casolari Sara • Casula Giuseppe • Cavazzuti Marco • Chiesa Federico • Chiessi Matteo • Cocheo Alberto • Corradini Morvan • Costa Stefano • Cottafava Simona • Cuoghi Davide • Davoli Giovanni • De Maio Gianni • De Marco Carlo Arturo • De Martin Jacopo • Debbia Francesca • Del Casale Andrea • Della Casa Emiliano • Derosa Daniele • Dozzi Mirco • Ducati Fabio • Fabbi Sara • Fais Enrico • Fergnani Lorenzo • Ferrari Simona • Ferrarini Luca • Filippini Fabrizio • Finelli Christian • Fiorani Edoardo • Flammia Gabriele • Franciosi Amilcare • Frontini Simone • Frulli Alberto • Gagliardelli Fabrizio • Galli Andrea • Galloni Matteo • Gamberini Massimo • Garuti Roberto • Ghittoni Andrea • Giorgi Stefano • Giovanardi Simone • Gualano Arcangelo Souvarine • Guerzoni Davide • Guicciardi Alessandro • Guicciardi Enrico • Guidorzi Olivia • Libbra Antonio • Ligabue Gabriele • Lodi Gabriele • Losi Giuliano • Lugli Stefano • Magnani Marzia • Malagoli Andrea • Manicardi Marco • Mantovani Monica • Marani Pietro • Marchetti Marco • Marchi Rossano • Mati Andrea • Migliori Elisabetta • Monari Luca • Morgese Nicola • Musi Alessia • Neri Daniele • Nizzi Alessio • Orsini Mirko • Pacchioni Maria Elena • Palumbo Francesco Carmine • Pananti Ivan • Paradisi Fabrizio • Pecorari Alessandro • Pierli Fiorenza • Po Laura • Ponchiroli Patrizia • Pulega Marco • Quitadamo Raffaele • Ricco’ Sara • Rinaldi Marco • Roli Francesco • Rombola’ Andrea • Roncaglia Valerio • Roncarati Alessandro • Rosace Carmelo • Rosini Fabio • Rossi Lorenzo • Rossi Mirko • Ruosi Gabriele • Sabadini Paolo • Santagata Rocco • Santangelo Paolo Emilio • Savarino Christian • Scavazza Stefano • Schianchi Silvia • Serafini Davide • Sganzerla Davide • Sganzerla Lucio • Silvi Giacomo • Simari Pasquale • Solazzo Fausto • Sottili Sue • Spallanzani Marco • Sponghi Nicola • Stella Alessandro • Tamagnini Luca • Taroni Marco • Taurino Rosa • Ternali Gianluca • Tinti Simone • Torelli Alessio • Triantafillu Thomas • Tridimonti Diego • Tromba Marcello • Vaccari Alberto • Valentini Sara • Vandelli Fabrizio • Venturelli Lucia • Venturini Andrea • Veratti Marilena • Veronesi Michele • Vezzali Marco • Voong Chi Kien • Zanasi Tania • Zanichelli Andrea • Zardin Andrea • Zini Roberto • Zuccardi Merli Filippo • Accorsi Stefano • Alasso Salvatore • Allegra Raffaello • Anderlini Luca • Andreoli Daniele • Annovi Cecilia • Ansaloni Fabio • Ansaloni Massimiliano • Artioli Alberto • Badodi Matteo • Balboni Alessandro • 166 APPENDICE I nostri laureati Ballasini Lorenzo • Barbadoro Marco • Barbieri Alessandro • Barbieri Matteo • Barbieri Mattia • Basaglia Fabio • Bellucci Simone • Bergantino Luca • Bernabei Fabiana • Bernardi Stefano • Berselli Alberto • Bertacchini Eleonora • Bertacchini Samuele • Bertani Marcello • Bertucci Vincenzo • Bertuzzi Deborah • Betti Beneventi Giovanni • Biagioni Marco • Bindani Federico • Bocedi Daniele • Boggio Michele • Bonacorsi Mattia • Bonetti Diego • Bonfatti Marco • Boni Faustino • Borghesani Daniele • Borghi Matteo • Borgia Marco • Bortolotti Lorenzo • Bortolotti Nicola • Boselli Alessandro • Bosi Francesco • Brambilla Edoardo • Brighenti Luca • Bucci Giuseppe • Buffignani Simone • Bulfarini Federico • Bursi Francesco • Bursi Pier Filippo • Busoli Simone • Caccia Alberto • Calamai Lisa • Camatti Selena • Camorani Andrea • Campani Andrea • Campani Giovanni • Campanini Stefania • Canalini Fabio • Capucci Christian • Carletti Vandelli Marco • Carretti Enrico • Caruso Giulia • Casolari Enrico • Castagnetti Cristina • Cattini Beatrice • Cavallini Alessio • Cavani Alessandro • Cavazzuti Christian • Cavedoni Mattia • Chiappa Damiano • Chiari Francesca • Cirlini Federica • Citro Marco • Conte Ornella • Corghi Fabio • Cucchi Eleonora • Davoli Geminiano • De Cicco Antonia • De Trizio Michele Francesco Benedetto • Debbi Yuri • Del Monte Elena • Denti Marco • Di Nardo Marco • Domnori Elton • Donadelli Claudia • Dotti Francesco • Falce Fabio • Fangarezzi Filippo • Fantini Lorenzo • Ferraguti Fabio • Ferrari Francesca • Ferrari Matteo • Ferrarini Danila • Ferretti David Angelo • Ferretti Laura • Fidaleo Marco • Fioravanti Giovanni • Fontanesi Alberto • Franceschini Giovanna • Franchini Marco • Franzaroli Alberto • Franzelli Paolo • Franzini Serena • Gabrieli Rosario Massimo • Gagliardelli Marco • Gagliardi Mauro • Galassini Filippo • Galavotti Andrea • Galdi Antonio • Galeazzi Gabriele • Gandolfi Luca • Ganzerli Marcello • Garuti Nicola • Gavioli Cristian • Gavioli Luca • Gazzotti Alessandro • Gazzotti Daniele • Generali Matteo • Gennaro Simone • Ghidoni Davide • Ghidoni Roberto • Ghisoli Elvis • Gianaroli Christian • Giannelli Fabio • Gibellini Pier Alberto • Giudice Marco • Giuffre’ Domenico • Govoni Roberto • Gozzi Alberto • Gozzi Daniele • Gozzoli Riccardo • Gravina Michele • Grenzi Fabio • Grisanti Gioia • Gualtieri Maurizio • Guerra Stefano • Iaccheri Lorenzo • Iattoni Luca • Immovilli Juri • Lasagni Fabrizio • Lasagni Matteo • Lenzini Diego • Levratti Elena • Lifonso Salvatore • Ligabue Andrea • Lodi Monica • Loschiavo Ylenia • Losi Alessandro • Losi Roberto • Lotti Marco • Lovato Francesca • Lucchi Marcello • Lugli Cristina • Luppi Luca • Luppi Valentina • Maffei Davide • Magnani Simona • Malagoli Andrea • Malaguti Alessio • Manfredi Alessandro • Manicone Michele • Manini Sara • Manni Giacomo • Mantovani Matteo • Manzini Paolo • Marini Andrea • Marri Massimo • Martinato Davide • Martinelli Francesco • Martinelli Luca • Martorano Concettina • Matassa Marco Pier Luigi • Mattioli Manuele • Mazzali Simone • Menozzi Andrea • Messora Davide • Mezzafoglia Sergio • Milillo Domenico • Molfese Francesco • Monari Luca • Montanari Matteo • Montanari Matteo • Mori Enrico • Morrone Giovanni • Mussati Nico • Mussi Davide • Muzzarini Fabio • Negri Andrea • Nigro Francesco • Nunziante Francesco • Omarini Paolo • Onnis Luca • Orlandi Costantino • Orlandi Simone • Paioli Valeria • Paladini Alessandro • Palmieri Lorenzo • Panessa Cristian Francesco • Panizza Paolo • Papaleo Domenico • Parigi Fabio • Parmiggiani Alberto • Pasquesi Francesco • Pecorari Giorgio • Pellegrino Roberto • Pelloni Alessandro • Penitenti Fabio • Persichetti Riccardo • Pigoni Umberto • Pinelli William • Pinotti Maurizio • Pirondi Mirco • Pradelli Marco • Procopio Luca • Qirici Silda • Qiu Enhua • Renella Alfonso • Ricchi Andrea • Ricciardi Antonio • Righetti Daniele • Righi Luca • Rimmaudo Ivan • Riva Marcello • Rivasi Matteo • Rivoli Matteo • Ronzoni Alberto • Rosa Francesca • Rusticelli Marco • Sala Franco • Saladino Daniela • Salvatori Cristian • Sartorio Francesco • Sassi Andrea • Savazza Francesco • Savini Stefania • Savoca Sergio Gaetano • Selmi Gianluca • Sergi Simone • Serri Michael • Severi Federico • Sgarbi Angela • Silvestri Marcello • Sitton Marco • Sola Lorenzo • Soli Claudio • Spezzani Manuel • Stanzani Matteo • Stefanini Giorgio • Storci Christian • Sula Amantia • Tegoni Simone • Terenzi Michele • Tesser Alessandro • Testa Luca • Testi Marco • Tomei Roberto • Tonani Daniele • Torcia Antonio • Torlaj Luca • Tripaldi Valentina • Vaccari Davide • Vaia Valentino • Valli Massimiliano • Vargas Rodriguez Lorena Margarita • Vecchi Matteo • Velardi Daniele Oronzo • Vergnano Alberto • Verrascina Saverio • Vivi Claudia • Volteggiatori Valerio • Wattar Husam • Zecchini Daniele • Zironi Daniele • Zito Simone • Zoboli Giovanni • Congiu Gianluca • Manzini Marco 2004/2005 – Bellei Riccardo • Bettini Gian Luca • Giacobazzi Luca • Prandi Gabriele • Rinaldi Cristian • Tombolato Alessandro • Vignali Caterina • Zanasi Nicola • Alarici Fabio • Aleotti Federico • Alongi Pasqualino • Andreoli Emily • Andreoli Francesco • Ansaloni Gabriele • Artioli Andrea • Ascari Paolo Augusto • Bagatti Matteo • Balena Massimiliano • Balzano Francesca • Barbieri Filippo • 167 Bedetti Roberto • Belviso Daniela • Bernabei Monia • Bernardi Maria Grazia • Bertocchi Enrico • Bertolini Mattia • Bertolino Giancarlo • Beschin Nicola • Bevivino Stefano • Bisi Stefano • Bocconi Andrea • Boglione Davide • Bonacini Gian Battista • Bulgarelli Roberto • Calzolari Diego • Campioli Claudio Wolfango • Cantelli Stefano • Capponi Oscar • Casalin Simone • Cattini Stefano • Cavazzuti Enrico • Cavazzuti Stefano • Cavicchioli Daniele • Cestari Jacopo • Chiossi Federico • Ciaccia Alessandro • Corinaldesi Roberta • D’agostino Antonino Germano • D’ambrosio Matteo • D’errico Matteo • De Cagna Daniele • De Pra Tommaso • Dema Erald • Denti Lucia • Di Buono Andrea • Dondi Denis • Federico Michele • Ferrara Antonio • Ferrari Giulio • Ferrari Matteo • Ferrarini Adriano • Fiolo Roberto • Francois Daniele • Freddi Marianna • Fulchini Giuseppe • Gabbi Eugenio • Gherardini Francesco • Ghesini Lisa • Gioffre’ Luigi • Giovani Sandro • Govi Marco • Guidorzi Filippo • Hazizi Kristaq • Hotova Algert • Lami Francesco • Lanzi Roberto • Lavini Fabrizio • Leonardi Roberto • Ligabue Matteo Leo • Lombardi Mirko • Lugli Marco • Lugli Mattia • Magni Matteo • Mamei Matteo • Manicardi Samuele • Margini Stefano • Marotti Riccardo • Marri Giulio • Martino Giuseppe • Michelin Matteo • Milanti Luca • Monari Emanuele • Montagnani Matteo • Montanari Anna • Nanini Vittorio • Ognisanti Stefano • Oliviero Devid • Olmi Dante • Padovani Andrea • Paganelli Francesco • Papalato Michele • Pasini Fabio • Patano Davide • Pedretti Matteo • Pedroni Andrea • Pettenati Marco • Pettenati Paolo • Picchi Simone • Pierotti Fabio • Pifferi Giovanni • Pucci Mauro • Quaglieri Renzo • Radoslav Ivan • Reggiani Emidio • Reggiani Fabrizio • Remigio Luca • Ricchi Stefano • Ricciardi Michele • Ronchej Marco • Ruggeri Francesco • Sacchetti Marco • Scagliarini Giorgio • Schillaci Giorgio • Secchi Alessandro • Serafini Francesco • Settepanella Paolo • Suanno Vincenza • Tamagnini Nicola • Tollari Emanuele • Toniolo Roberto • Tovo Gian Luca • Trombini Matteo • Vaccari Nicola • Vandelli Enrico • Venturelli Daniele • Villani Marco • Viola Daniela • Vitone Marcello • Xharau Gjergji • Zamboni Alessandro • Zoccolante Daniele • Alaimo Clara • Albertazzi Federico • Amodio Giuseppe • Ansaloni Danilo • Asti Francesco • Avoni Fabio • Azzolini Andrea • Azzone Giovanni • Bacchelli Claudio • Bacci Manuel • Baldoni Sara • Ballestrazzi Luca • Balsamo Domenico • Baltieri Davide • Baracchi Fabio • Barbieri Caterina • Barbieri Luca • Barbizzi Davide • Bellesia David • Bellutti Massimo • Benincasa Giacomo • Bertocchi Gabriele • Biagi Claudio • Bigi Alessandro • Bignami Filippo • Bizzari Stefano • Bompani Roberto • Borriello Salvatore • Botti Cinzia • Bruschi Andrea • Bruschi Ilaria • Buffagni Francesco • Bulgarelli Cesare • Caglioti Domenico • Calza Laura • Camellini Barbara • Camellini Matteo • Camurri Marco • Canovi Fabio • Capiluppi Andrea • Capitani Andrea • Caruso Matteo Giovanni • Casolari Simone • Cavazzuti Marco • Contini Luca • Coppi Andrea • Corciulo Nicola • Corradini Cristina • Corsi Fabrizio • Corsini Enrico • Cremonini Sandro • Cristaldi Danilo Francesco Maria • Curia Salvatore • D’apolito Paolo • Da Como Andrea • Davolio Alessandro • De Gennaro Sarah • De Simone Daniele • Della Marca Vincenzo • Della Sciucca Lorenzo • Dermit Davide • Desiato Angelo • Di Coste Giuseppe • Di Lecce Valerio • Diazzi Marcello • Dodi Luca • Domanico Francesco • Esposto Michele • Facchini Marco • Farinella Tania • Ferrantino Mario • Ferrari Davide • Filippone Stefano • Fiore Domenico • Fossetto Vincenzo Massimo • Franchini Uber • Gandini Erio • Garagnani Simone • Gasparini Guido • Gasparini Luca • Gentile Maurizio • Ghinoi Luca • Giovanetti Fabio • Giovannini Marco • Giovetti Alberto • Girotti Alessandro • Giuliani Patrick • Giustini Giancarlo • Gloriante Gianluca • Grado Stefania • Gramazio Scarlato Angelo • Graziosi Simone • Gualtieri Luca • Guidetti Giulia • Guidi Daniele • Iasevoli Felice • Ibattici Oscar • Incerti Fabio • Ingellis Giuseppe • Interlandi Matteo • Italiano Francesco • Jupe Pranvera • Kapche Pango Lyle Ruben • La Torre Maria • Lagazzi Iacopo • Lancellotti Giulia • Larocca Anna • Lauria Sonia • Leonelli Matteo • Leoni Lucio • Lodi Chiara • Lorenzi Matteo Maria • Loscalzo Davide • Lucadamo Erika • Lucchi Andrea • Lucchi Paolo • Lucci Ettore • Luppi Federico • Maffei Michele • Magazzeni Marco • Magnani Gerardo • Magnoni Alessandro • Magnotta Luca • Malaguti Marco • Manca Enrico • Mancini Mirko • Manzini Roberto • Marani Federico • Marchetti Claudio • Marino Gaspare Antonino • Martinelli Marco • Martinelli Marco • Marverti Federico • Marzola Marco • Massaro Alessandro Salvatore • Mastrogiuseppe Antonio • Mattetti Michele • Mattioli Maria • Mazzaroppi Daniele • Melissano Antonio • Mencarelli Simone • Menditto Raffaele • Menozzi Federico • Miccoli Giampiero • Miranda Raffaella • Monaco Enrico • Montanari Elisabetta • Morandini Luca • Morassi Luca • Morselli Andrea • Morselli Fabio • Mugoni Consuelo • Nobili Daniele • Oleari Stefano • Opera Gennaro • Orlandi Fabrizio • Orsini Marcello • Paganelli Nicholas • Pagliani Pier Luigi • Palano Andrea • Palladini Cristiano • Partemi Christian • Pavone Alessandro • Pellegrini Andrea • Pelliciari Alessandro • Pellizzari Michele • Pennacchia Davide • Perini Federico • Petacchi Lorena • Pigoni Daniele • Pirondini Giampiero • Pirondini Lorenzo • Pizzimenti Rosario • Po Fabrizio • Po Gabriele • Porta Fabio • 168 APPENDICE I nostri laureati Prandini Giulia • Puccini Stefano • Puccio Christian • Puviani Luca • Ragazzi Davide • Ribaj Ervisa • Ricchi Luana • Righi Daniele • Rigo Francesco • Rinaldi Luca • Riva Alessandro • Rizzati Stefania • Rocchi Riccardo • Romani Davide • Romano Fabio • Rondinelli Enzo • Sacchi Alessio • Sala Fabrizio • Salvarani Enrico • Santelli Gabriele • Santonicola Orlando • Sassi Lorenzo • Savigni Lorenzo • Schillaci Maria Antonia • Serpieri Daniele • Serradimigni Andrea • Serrao Orlando Emanuele • Sgaravato Luca • Sighinolfi Davide • Silvestri Manuele • Sola Ramona • Soncini Silvia • Specchia Emiliano • Taboni Luca • Tardini Francesco • Tasselli Fabio • Tassi Luca • Teggi Elisa • Tentarelli Manuel • Tincani Ivan • Tomei Marcello • Tosi Marco • Turrini Carlo • Ugolotti Dario • Umo Nsima Udo • Ustabeqiri Erjona • Verardi Mauro • Veronesi Christian • Vignoli Alessandro • Vitali Michele • Vitulli Cristina • Vizza Giuseppe • Volante Alessandro • Votrico Renato • Yanou Immer • Zaccaria Renato • Zagni Federico • Zanaglia Andrea • Zanasi Valentina • Zanni Sara • Al Hiari Aiman • Amedei Roberto • Andreoli Federico • Arletti Roberto • Banzi Giovanni • Barbieri Andrea • Barbieri Marco • Beghi Yuri • Belloni Davide • Bergamini Francesco • Bezzi Chiara • Biolchini Paolo • Bocchi Claudio • Bompani Alberto • Bonacini Giulia • Bonvicini Davide • Borsari Giulio • Bozzoli Paolo • Burani Marco • Busso Filippo • Buzzega Marco • Campana Tiziana • Capiluppi Iones • Capodieci Giuseppe • Carani Andrea • Carnevali Alessandro • Carpentiero Davide • Carreri Ivan • Caselli Enrico • Caso Daniele • Cassano Antonio • Castelli Gabriella • Cavedoni Marco • Cherubini Luca • Chiodi Roberto • Cicconi Luca • Cocchi Fabio • Colaoni Gabriele • Consoli Massimo • Coradazzi Riccardo • Covezzi Enrico • D’arienzo Leonardo • De Mola Francesco • Di Rosa Lucio • Dondi Stefano • Faqir Mustapha • Ferrari Stefania • Fiorentini Giovanni • Franchi Manuela • Franchini Nicola • Garagnani Flavio • Gazzadi Chiara • Gazzetti Claudia • Gelmuzzi Marco • Ghezzo Giovanni • Ghinelli Serena • Giurintano Bruno • Grassi Luca • Grisendi Andrea • Grossi Federica • Guidetti Anna • Iotti Cristina • La Notte Pellegrino Alessio • Lancellotti Mirco • Lodi Francesca • Loghi Pancrazio • Loschi Antonio • Malagoli Nicola • Malaguti Stefano • Marchetti Mirco • Marenco Guido Marco Maria • Martino Luigi • Massari Mauro • Melli Matteo • Meschiari Viviana • Molinari Riccardo • Mottini Filippo • Nana Mbinkeu Rodrigue Carlos • Nicoletti Luca • Ortonovi Andrea • Padovani Enrico • Pagano Salvatore Antonio • Pellizzaro Davide • Perfetti Nicola • Piccirillo Gianluca • Pini Fabio • Pizzi Luca • Pollastri Stefano • Prato Emanuele • Ranuccini Stefano • Raponi Matteo • Rasi Roberto • Reggiani Chiara • Ricci Federico • Richeldi Francesca • Rossi Luca • Sacchi Nicola • Sala Antonio • Salerno Massimiliano • Sassatelli Simona • Scandiani Mauro • Scaramelli Roberto • Seghedoni Fabrizio • Spallacci Marco • Susassi Silvia • Tomei Simone • Tonelli Alessandro • Toniolo Sara • Tosetti Federico • Turchi Rita • Vaccari Davide • Valentini Matteo • Valentini Thomas • Vandelli Elena • Vanini Daniele • Vecchi Thomas Christian • Venturelli Massimo • Zoboli Andrea 2005/2006 – Huynh Hong Quang • Natalini Carlo Alberto • Artioli Tommaso • Balestrazzi Marco • Baraldi Marco • Bello Nicholas • Beltrami Thomas • Benassi Alessandro • Bolognesi Luca • Burini Davide • Caruso Giuseppe Mario • Crotti Mario • Davolio Matteo • Di Tempora Giorgio • Diozzi Gian Luca • Donini Federico • Faggiano Gennaro • Faillaci Marco • Garbin Alvise • Garofalo Mario • Gulli’ Mario • Lami Alberto • Lenzotti Daniele • Levoni Bemposti Matteo • Magagni Stefano • Mattioli Alessandro • Modena Nicola • Montanari Luca • Myrtaj Vladimir • Nicolini Enrico • Oukabi Slaheddine • Parmeggiani Matteo • Parsini Elisabetta • Pascariello Antonio • Pizzoli Diego • Primiterra Alessandro • Rivi Matteo • Rosani Stefano • Ruggi Emiliano • Sala Elena • Savegnago Roberto • Sette Francesco • Sponza Marcello • Stradi Adriano • Tonelli Paolo • Trolli Andrea • Valnera Paolo • Zagnoli Marcello • Zanoli Diego • Zazzaroni Alessio • Abdel Sayed Emanuela • Acerbi Fabio • Al Zaben Ja’afar Metib Wesawies • Alfano Marco • Allesina Giulio • Alsariera Mohammad Ahmad Ghadeer • Altare Marco • Amadei Alessandro • Amato Vincenzo Raffaele • Ansaloni Luca • Ansaloni Matteo • Artioli Stefano • Babbone Raffaele • Baccari Filippo • Baetta Daniele • Bajraktari Besiana • Baraldi Federica • Baratti Emanuele • Barbi Silvia • Barchetti Stefano • Bartolamasi Federico • Battelli Enrico • Belfanti Pietro • Bellei Marcello • Bellentani Luca • Bellodi Luca • Benati Gianluca • Benatti Linda • Benni Enrico • Bergamini Chiara • Bertacco Ferdinando • Bettelli Davide • Bettelli Marco • Bianchi Dario • Bonferroni Alberto • Boni Emanuele • Bononcini Andrea • Borelli Paolo • Bucci Alessandro • Buonomo Matteo • Caiti Daniele • Calciolari Graziano • Caldarella Sebastiano • Canese Nobili Spinetti Jacopo • Capuozzo Carlo • Carafoli Daniele • Cardinale Giuseppe • Casali Federico • Caselli Alex • Casini Valerio • Cassetta Tobia • Castronuovo Giovanna • Cavaletti Fabio • Ceccarelli Gabriella • Cerlini Fabio • Cerofolini Alberto • Chianese Alessio • Chierici Anna • Chiesi Matteo • Chiossi Sara • Ciccarese 169 Daniele • Cimino Gianluigi • Cocchi Simone • Cok Boris • Colombini Elena • Corghi Lorenzo • Corradi Antonio • Corradini Alice • Corsi Nicola • Cosentino Giuseppe • Costi Dario • Cremaschi Andrea • Cusi Alice • Dal Zotto Luca • Dallari Luca • Davoli Andrea • De Angelis Emilio • Del Gobbo Gianni • Delle Noci Dario • Despini Francesca • Dimou Eric • Dongmo Bienvenu Joseph • Dotti Davide • Eke Priso Henri • Esposito Claudio • Fabbri Giacomo • Ferrari Elisa • Ferrari Fabio • Ferrari Simone • Fiaccadori Stefano • Fifen Njikam Younchahou • Fiorani Matteo • Fioravanti Luca • Fiorini Cristian • Fioroni Annachiara • Fontana Alan • Foroni Alessio • Francia Marco • Gaggini Luca • Galafassi Lorenzo • Galantini Giorgia • Galavotti Luca • Gandolfi Fabio • Gavioli Davide • Gazzini Andrea • Giannelli Ivan • Gibellini Alfredo • Gilioli Mirko • Gilli Giovanni • Giorgi Emanuele • Giovannini Alessio • Giubertoni Silvia • Gragnato Edoardo • Grassi Daniele • Greco Marco • Grillenzoni Stefano • Gualandi Matteo • Guerra Alessandro • Guerzoni Francesca • Hosseini Peiman • Ingrami Tatiana • Kazazi Entela • Kougoum Teulong Romuald Prefere • Labate Roberto Demetrio • Lanzoni Mirko • Leocadi Debora • Leonardi Stefano • Leone Diletta • Lezzi Marcello • Loschi Ivan • Luppi Claudio • Luppi Federica • Mammei Enrico • Mancarella Francesco • Mandrioli Valentina • Manieri Andrea • Marazzi Giuseppe • Mariani Fabrizio • Markovic Milos • Marrocolo Andrea • Marti Francesco • Maschi Paolo • Mastrolia Alessandro • Mazzotta Maria Luisa • Menta Davide • Merulla Andrea • Messori Michele • Migliori Lorenzo • Mittiga Vincenzo • Moderato Mattia • Montagnani Luca • Montanari Stefano • Montinari Rodolfo • Morandi Gabriele • Muschitiello Antonio Francesco • Mussatti Lorenzo • Muzzioli Gian Marco • Nannini Luca • Negrelli Matteo • Negri Barbara • Ngonkou Ngatchou Hyacinthe William • Nicolini Sarah • Notari Mattia • Noubissi Michel • Ognibene Giuseppe • Olivieri Marco • Ondobo Ndjana Joseph Benjamin • Orlandini Davide • Piccolo Gennaro Luca • Poli Roberto • Pollastri Federico • Puccini Ilaria • Quarta Andrea • Raucci Alberto • Rebecchi Stefano • Ricco’ Giovanni • Rinaldi Niki • Robles Francesco • Rota Silvia • Rubbianesi Pietro • Sacchetti Dario • Salvato Biagio • Sanguanini Riccardo • Sanzari Vittorio • Scorcioni Stefano • Sculco Luca • Sedoni Andrea • Severi Luca • Shkurti Ardita • Sibilio Carmela • Signorile Gianluca • Spaggiari Francesco • Sportelli Luigi • Suanno Gennaro • Tagliaferri Mattia • Tagliazucchi Fabrizio • Tampelloni Mirco • Tanda Gianluca • Tchuenkam Bertrand Landry • Tefouet Nzeale Raoul Stephane • Terracciano Roberto Pasquale • Toni Alessandro • Torreggiani Federico • Torricelli Enrico • Trapasso Sergio • Trentini Michele • Trevisi Davide • Tromba Marco • Ugoletti Matteo • Vahabi Hossein • Valerio Orazio • Valleriani Riccardo • Varani Fabio • Venturelli Deborah • Verrini Nicola • Vezzali Barbara • Vezzani Davide • Yatsukovich Tatyana • Zanasi Andrea • Zanazzi Mychael • Zanotti Andrea • Zippo Antonio • Albinelli Dario • Ansaloni Fabio • Anzaldi Daniele • Balboni Alessandro • Ballasini Lorenzo • Barbadoro Marco • Barbieri Alessandro • Barbieri Mattia • Bartolini Lorenzo • Bellucci Simone • Bergamini Stefano • Bernardi Stefano • Bertacchini Eleonora • Bertacchini Samuele • Bertani Marcello • Biagioni Marco • Bisi Enrico • Boldrin Federico • Bonacorsi Mattia • Bonfatti Marco • Borghesani Daniele • Bortolotti Nicola • Bosi Francesco • Brighenti Luca • Bulfarini Federico • Bursi Francesco • Bursi Pier Filippo • Calamai Lisa • Camatti Selena • Camellini Luca • Camorani Andrea • Campani Andrea • Canalini Fabio • Cantergiani Elisa • Carretti Enrico • Castagnetti Cristina • Cattini Beatrice • Cavalli Filippo • Cavallini Alessio • Cavani Alessandro • Cavedoni Mattia • Conte Ornella • Dallari Daniele • Davoli Geminiano • De Trizio Michele Francesco Benedetto • Del Monte Elena • Fangarezzi Filippo • Fantini Lorenzo • Fantoni Francesco • Ferrari Francesca • Ferretti David Angelo • Fontanesi Alberto • Franzini Serena • Gabrieli Rosario Massimo • Gagliardelli Marco • Gagliardi Mauro • Galassini Filippo • Galavotti Andrea • Galdi Antonio • Ganzerli Marcello • Gavioli Luca • Gazzotti Alessandro • Generali Matteo • Gennaro Simone • Ghidoni Davide • Ghisoli Elvis • Giovingo Miguel Angel • Gnesini Davide • Gozzi Daniele • Gravina Michele • Gualtieri Maurizio • Guerra Alessandro • Guerra Stefano • Iaccheri Lorenzo • Iattoni Luca • Lenzini Diego • Levratti Elena • Lodi Monica • Loschiavo Ylenia • Lugli Cristina • Lui Lorenzo • Luppi Luca • Luppi Valentina • Maffei Davide • Magnani Simona • Manini Sara • Mantovani Matteo • Marri Massimo • Matalone Adriano • Matassa Marco Pier Luigi • Mezzafoglia Sergio • Montanari Matteo • Monzani Filippo • Morrone Giovanni • Mussati Nico • Muzzarini Fabio • Omarini Paolo • Papotti Giacomo • Parmiggiani Alberto • Parrozzani Raffaele • Pecorari Giorgio • Pellegrino Roberto • Pelloni Alessandro • Pincelli Davide • Pinelli William • Pinotti Maurizio • Pirondi Mirco • Pollastri Giulio Maria • Pradella Andrea • Pradelli Marco • Qiu Enhua • Renella Alfonso • Ricciardi Antonio • Righetti Daniele • Righi Luca • Riva Marcello • Rivasi Matteo • Rivoli Matteo • Ronzoni Alberto • Rosa Francesca • Sala Franco • Saladino Daniela • Santamaria Guido • Sarti Giulio • Sartori Gabriele • Savini Stefania • Sergi Simone • Serri Michael • Severi Federico • Sorrentino Serena • Spezzani Manuel • Tegoni Simone • Terenzi Michele • Tesser Alessandro • Testa 170 APPENDICE I nostri laureati Luca • Testi Marco • Tiberi Alessandro • Torcia Antonio • Tripaldi Valentina • Vaccari Davide • Valli Massimiliano • Velardi Daniele Oronzo • Vergnano Alberto • Veronese Giuliano • Vivi Claudia • Volteggiatori Valerio • Zanotti Giovanni 2006/2007 – Ascari Emilio • Baraldi Fabio • Bertoni Ivan • Bianchini Paolo • Borghi Marco • Cavalli Roberto • Fucci Ruggero Antonio • Grandi Mirco • Jeazet Tiotsia Hermine • Laurenzi Massimo • Leoni Sara • Morlini Cristian • Parise Giorgio • Piccinini Paolo • Sala Alessandro • Sassi Cristiano • Sighinolfi Riccardo • Zarotti Sem • Alamoush Mohammed • Alberini Simone • Aliscioni Marco • Almagno Valerio • Amoruso Vincenzo • Aravecchia Manuel • Argenidi Lorenzo • Argentino Daniele • Astolfi Massimiliano • Bagnoli Nicole • Baldini Marcello • Barbati Valerio • Barbolini Davide • Bartalucci Giulia • Bartolini Federico • Bassoli Riccardo • Battisti Filippo • Bedeschi Simona • Bedogni Francesco • Bellelli Stefano • Benati Andrea • Benedetti Fabio • Bernabei Mario • Bernardi Anna • Bernini Matteo • Berselli Matteo • Bertacci Luca • Bertelli Fabio • Bertocchi Luca • Bertocchi Valentina • Bici Almir • Bidinelli Luca • Bizzarri Andrea • Bompani Fabrizio • Bonacini Francesco • Bonacorsi Rubens Attilio • Boni Riccardo • Borelli Francesca • Boschi Moreno • Boschin Alberto Maria • Bosi Andrea • Botti Valentina • Boumezgane Mouad • Bracco Giuseppe • Busi Enrico • Caleffi Daniele • Camellini Davide • Cammarota Simone • Campani Davide • Campedelli Davide • Capetta Marco • Capezzera Marzia • Capiluppi Stefano • Caprari Marco • Carafoli Luca • Carlini Stefano • Casolari Marcello • Cassanelli Nicola • Catellani Marco • Cattini Andrea • Cavazzuti Andrea • Chen Jiaxin • Chiti Stefano • Cilloni Dino • Cingi Fabio • Conte Gianpiero • Contini Giorgio • Corradi Alessandro • Corradini Luca • Corso Francesco • Costarella Sola Milo • Costi Matteo • Cucchi Stefano • Dannaoui Abdul Rahman • Davalle Alessandro • Davolio Stefano • De Silvestri Luca • Di Siervi Luca • Djekeu Eric Leger • Donelli Alberto • Donnini Luca • Drabo Nikolin • Facchini Stefano • Federici Francesco • Fei Marco • Ferrari Alessandro • Ferrari Chiara • Ferrari Luca • Ferrari Manuele • Ferrari Massimo • Ferrari Valentina • Fileccia Daniela • Filiberti Carlo Alberto • Fini Stefano • Fiocchi Andrea • Fiscaletti Daniele • Floris Marco • Fokam Kamga Pascal • Fontana Emanuele • Fornaciari Michele • Frezza Carmine • Fronteddu Alessandro • Galati Walter • Galli Guglielmo • Gariano Lilia • Gazzotti Matteo • Ghelfi Zoboli Marco • Giacobazzi Francesca • Gibellini Stefania • Giovanardi Alessio • Gobbi Stefano • Godio Alessandro • Golinelli James • Grandi Alessandro • Grandi Davide • Gratteri Daniele • Guadagnuolo Alfredo • Gualtieri Stefano • Guerra Cosmo Gaetano • Guidetti Nicola • Guigli Mirco • Gulizia Antonino • Iemmi Gabriele • Ienuso Antonio • Kengne Togue Eric Martial • La Tanza Francesco Paolo • Ladisa Luciana • Lombardini Federico • Lorenzelli Marco • Loschi Giorgia • Lugli Lorenzo • Lupo Andrea • Magnani Alessandro • Malagoli Umberto • Manieri Francesco • Mantovani Michele • Mantovani Sara • Mari Fabrizio • Martinelli Stefano • Medici Riccardo • Mel Simone • Menozzi Daniele • Menozzi Mariacristina • Menozzi Sara • Molinari Michele • Molinari Riccardo • Monesi Stefano • Montanari Francesco • Montori Damiano • Montorsi Federica • Montorsi Francesco • Montorsi Marco • Morganti Alessia • Moriello Lorenzo • Mouhana Jean Chehade • Mulas Giuseppe Antonio • Murgolo Emanuele • Neri Matilde • Nguyen Thanh Tuan • Nironi Chiara • Nosari Marco • Noumedem Francois • Ognibene Davide • Olaru Marius Octavian • Onesti Nicola • Ori Mario • Pachino Luigi • Paderni Katia • Padovani Davide • Paganelli Alessandro • Pagani Alessandro • Palladini Amos • Palumbo Marco • Panari Davide • Pandiscia Giacomo • Panebianco Francesco • Papa Daniele • Parlione Daniele • Passiatore Paolo • Patruno Saverio • Pederzini Chiara • Pederzini Stefano • Pedrazzi Simone • Pellecchia Roberto Oreste • Pellesi Fabio • Piccinini Marco • Pignatti Debra • Pigozzi Davide • Pini Davide • Pizzolante Sandro • Poletti Matteo • Porcelli Vincenzo • Puccini Michele • Punzo Giovanni • Quattrini Sara • Ragazzi Luca • Raosa Andrea Natalia • Rashid Ivan • Raviolo Federico • Restani Ornella • Rharib Soufiane • Ricardi Andrea • Ricchiuto Roberto • Rinaldi Mirko • Romano Paolo • Rondanini Luca • Rosi Michele • Rossi Daniele • Rovatti Sonia • Saguatti Davide • Sala Augusto • Sala Stefano • Salardi Matteo • Santunione Lorenzo • Sardisco Annamaria • Sarno Ferdinando • Scaruffi Adriano Enrico • Sechi Alberto • Setti Valerio • Soli Simone • Spallanzani Luca • Splendi Luca • Stawowy Michele • Stradi Federico • Stradi Paolo • Tagliazucchi Alessandro • Talami Davide • Tartaglione Francesca • Tassi Mattia • Tavoni Fabio • Tchinda Kaze Marie Linda • Todaro Vera • Tondelli Maicol • Torlai Triglia Daniele Saverio • Toschi Isabella • Trebbi Francesco • Trenti Andrea • Trotta Antonio • Truzzi Federico • Truzzi Samuele • Vaccari Francesco • Vandelli Luca • Vandini Chiara • Verrengia Maria • Verrina Francesca • Vezzali Luca • Vezzali Matteo • Vicino Massimo • Villani Enrico • Villani Giuseppe • Vincenzi Maura • Vitali Davide • Viviani Enea • Zannini Davide • Zhu Song • Zilibotti Matteo • Zini Marco • Zombini Riccardo • Amelio 171 Salvatore • Annovi Cecilia • Ansaloni Danilo • Antonello Simone • Avoni Fabio • Azzolini Andrea • Baldoni Sara • Barbieri Caterina • Barbieri Luca • Barbizzi Davide • Basaglia Fabio • Battilani Filippo • Bernabei Fabiana • Bertuzzi Deborah • Betti Beneventi Giovanni • Bignami Filippo • Boggio Michele • Bonetti Diego • Buffagni Francesco • Busani Giovanni • Camurri Marco • Canovi Fabio • Capiluppi Andrea • Capucci Christian • Caruso Matteo Giovanni • Caselli Enrico • Cazzaniga Andrea • Cocheo Alberto • Contini Luca • Contri Andrea • Coppi Andrea • Corciulo Nicola • Corsi Fabrizio • Cremonini Sandro • D’andrea Luca • D’apolito Paolo • Dalla Torre Gianni • De Simone Daniele • Della Marca Vincenzo • Della Sciucca Lorenzo • Dermit Davide • Di Bari Sergio • Di Cesare Piero • Di Lecce Valerio • Dodi Luca • Domnori Elton • Esposto Michele • Fatuzzo Giovanni • Ferraguti Fabio • Ferrantino Mario • Fiore Domenico • Foderaro Antonio • Galie’ Nadia • Gavioli Cristian • Ghidoni Roberto • Giorgini Luca • Giuffre’ Domenico • Giustini Giancarlo • Govoni Roberto • Gozzoli Riccardo • Immovilli Juri • Incerti Fabio • Kitieu Pierre Romaric • Lagazzi Iacopo • Lasagni Matteo • Lauria Sonia • Lodi Chiara • Loiacono Matteo • Losi Alessandro • Losi Roberto • Lucadamo Erika • Lucchi Marcello • Lucchi Paolo • Luppi Federico • Maffei Matteo • Manfredi Alessandro • Manicone Michele • Manni Giacomo • Manzini Paolo • Manzini Roberto • Marchetti Claudio • Marini Andrea • Martinelli Luca • Marverti Federico • Marzola Marco • Mastrogiuseppe Antonio • Mattetti Michele • Mattioli Matteo • Mazzali Simone • Mencarelli Simone • Messora Davide • Minari Andrea • Morselli Andrea • Morselli Fabio • Mussi Davide • Negri Andrea • Negro Cosma • Nigro Francesco • Nobili Daniele • Orlandi Costantino • Paganelli Nicholas • Paladini Alessandro • Palmieri Lorenzo • Papaleo Domenico • Pavone Alessandro • Pellegrini Andrea • Pelliciari Alessandro • Pellizzari Michele • Pelloni Diego • Perini Federico • Predieri Matteo • Puviani Luca • Ragazzi Davide • Rigo Francesco • Rimmaudo Ivan • Romano Fabio • Sala Fabio • Santonicola Orlando • Savioli Luca • Scappatura Alessandra Maria • Sighinolfi Davide • Sola Ramona • Soli Claudio • Soraci Barbara • Specchia Emiliano • Stanzani Matteo • Taboni Luca • Tassi Luca • Teggi Elisa • Tomei Marcello • Tomei Roberto • Tutore Giuseppe • Umo Nsima Udo • Ustabeqiri Erjona • Vaia Valentino • Verardi Mauro • Verrascina Saverio • Vignoli Alessandro • Zanaglia Andrea • Zironi Daniele 2007/2008 – Oleari Andrea • Barzagli Jonathan • Benedetto Antonio • Bertolotti Giorgio • Buonagurelli Chiara • Campana Andrea • Cori Marco Maria • Costanza Gaspare • Filippetti Luca • Fiumi Alberto • Gaetti Alberto • Giannuzzi Luca • Govoni Andrea • Guidetti Stefano • Manfredini Ezio • Mundici Fabrizio • Mussini Paolo • Ricco’ Roberto • Valentini Paolo • Vezzani Marco • Abbati Andrea • Affinito Giovanni • Aldrovandi Elisa • Alessi Domenico • Alrawashdeh Ahmad • Angeli Daniele • Ariani Matteo • Astorino Marco • Avanzi Matteo • Bal Ali • Baldini Davide • Balestri Alessio • Balliu Enkeleda • Baraldi Alberto • Barbieri Federico • Barbieri Matteo • Barbieri Riccardo • Barozzi Milo • Basso Brusa Roger • Battilani Fabio • Bayar Bilge • Bazzani Alessio • Belluzzi Francesco • Benevelli Alessandro • Benevento Matteo • Benisi Alessandro • Bergamini Libero • Bergonzini Erica • Bertoli Francesca • Bertolissi Gabriele • Bertoncelli Gianluca • Bicocchi Fabio • Biondi Ilenia • Bisi Davide • Bonazzi Enrico • Bonetti Matteo • Borghi Francesca • Bortolotti Giada • Bozza Francesco • Branchini Ivan • Broglia Giulia • Brunelli Simone • Bucciarelli Emanuele • Buscicchio Luca • Busetti Davide • Cagnetta Luciana • Caleffi Enrico • Calicetti Alessio • Calzolari Claudia • Campani Luca • Canaj Elona • Candeli Alessia • Candeli Mattia • Canovi Andrea • Capodieci Nicola • Caputo Valerio • Caramaschi Nicola • Cardilicchia Ivan • Carmagnani Massimo • Casadio Fabio • Caselli Riccardo • Casolari Alexander • Cassanelli Alessandro • Castagnaro Domenico • Cattabriga Andrea • Catti Francesco • Cavedoni Enrico • Cerlini Marco • Chiriaco’ Alessandro • Cimini Marco • Cirigliano Lara Dalila • Comini Elisa • Condello Danilo • Coppi Dalia • Costanzi Flavio • Costarini Mirko • Cuoghi Federica • D’adamo Alessandro • D’amaro Michele Antonio • De Nadai Carla • De Vitis Giuseppe Fabio • Del Carlo Luca • Del Prete Antonio • Della Porta Marco • Demaj Arlind • Di Clemente Marcello • Di Nauta Angelo • Dignatici Francesco • Doga Valerio • Esposito Emiliano • Evangelou Grigorios • Fahandezh Saadi Mehdi • Fazio Luigi • Ferrante Daniele • Ferrari Francesco • Ferrari Giovanni Alberto • Ferrari Manuele • Ferrari Valerio • Ferretti Stefano • Ferri Fabio • Folloni Benedetta • Frigeri Davide • Gagliardi Giuseppina • Galavotti Lorenzo • Gandolfi Luca • Gardini Alessandro • Gariglio Simone • Garri’ Fabio • Garuti Mattia • Gasparini Andrea • Gatti Rodolfo • Gazzotti Giulio • Ghouobeu Kouontchou Jean Christian • Gianaroli Fabio • Giardina Carla • Ginepri Stefano • Giovanardi Federico • Giovanardi Michela • Goldoni Luca • Grandi Francesco • Grecco Valentina • Grillenzoni Alessandro • Gualano Fabio Antonio • Gualmini Riccardo • Guerra Giuseppe • Guerzoni Samuele • Guido Alessandro 172 APPENDICE I nostri laureati • Iannicelli Giovanni • Ibatici Simone • Ingellis Giancarlo • Inversani Alessio • Izzo Giovanni • Kollcaku Neda • Kormaku Ermal • La Commare Stefano • Lai Daniele • Laino Marco • Lami Benedetta • Lazzarini Marco • Leonardi Roberto • Licopodio Fabio • Lodi Lorenzo • Lolli Luca • Lorenzi Pietro • Maglio Daniela • Magnani Lisa • Magnanini Giulia • Magnanini Stefano • Maini Gianluca • Maini Tiziano • Malagutti Marcello • Malatesta Riccardo • Manfrin Giovanni • Manganiello Fabio • Mangia Danilo • Marazzi Riccardo • Marcantoni Roberta • Mareggini Stefano • Marzi Stefano • Mattioli Antonella • Mattioli Matteo • Mazzi Filippo • Mazzoni Davide • Medici Marco • Meldi Maria Elisa • Melotto Filippo • Menozzi Manuele • Messori Andrea • Miani Riccardo • Michelini Fabio • Miggiano Marco Stefano • Milanti Andrea • Miska Rigels • Montanari Andrea • Montorsi Alberto • Moreo Maurizio • Morselli Luca • Mucci Alberto • Muhammad Kashif Nazir • Negri Denis • Nicolini Stefano • Nobili Federico • Notaro Andrea • Novara Gaspare • Nuti Federico • Ori Chiara • Ori Mirko • Orlando Gianpaolo • Ottoboni Sara • Panciroli Matteo • Panico Agostino • Panicocolo Michele • Parmiggiani Elena • Pecorari Silvia • Pellerzi Filippo • Pescina Simone • Pevarello Davide • Piccinini Enrico • Pietropaolo Alessandro • Pincelli Marco • Pinelli Marco • Piumacci Anton Luca • Porrari Manuel • Pradelli Enrico • Prandi Alessandro • Preite Graziano • Priori Nico • Pupillo Francesco • Rambaldi Fabio • Rashid Sawzar • Reale Giuseppe • Rinaldi Francesco • Rinaldi Matteo • Rinaldini Roberto • Rivola Riccardo • Rossetti Saverio • Rossi Francesco • Rossi Marcello • Saguatti Enrico • Saki Soufiane • Salinaro Alberto • Sant’unione Fabrizio • Savigni Massimo • Scarpa Stefano • Sciotti Giovanni • Semeraro Lorenzo • Serafini Luigi • Sessa Salvatore Silvio • Severi Denis • Siancas Salas Ronald • Sighinolfi Andrea • Simonini Giovanni • Simonini Luca • Sini Giulia • Soffritti Andrea • Sola Alex • Soriato Luca • Spagni Stefano • Stanzani Marco • Stefani Fabio • Stracuzzi Marco • Tchouakam Florence • Tessarini Silvia • Toro Alberto • Trapani Antonio • Traverso Carlo • Turrini Fabio • Valdini Simone • Valentini Marco • Valli Alessandro • Vancini Davide • Vandini Alessandro • Varone Francesco Luca • Veronesi Andrea • Verrascina Nicola • Villa Francesca • Villanti Luca • Vincenzi Massimo • Zaccanti Marco Michele • Zanelli Alberto • Zanichelli Fabio • Zanoni Marco • Zini Alberto • Zini Diego • Zironi Giacomo • Alaimo Clara • Allesina Giulio • Altare Marco • Amadei Alessandro • Amato Vincenzo Raffaele • Ansaloni Matteo • Baccari Filippo • Badino Luca • Badodi Matteo • Balsamo Domenico • Baltieri Davide • Baracchi Fabio • Baraldi Federica • Barbi Silvia • Bartolamasi Federico • Battelli Enrico • Bellei Marcello • Bellesia David • Benatti Linda • Benincasa Giacomo • Bergamini Chiara • Biagi Claudio • Boni Emanuele • Borghi Matteo • Bucci Alessandro • Buffignani Simone • Cabitza Andrea • Calza Laura • Camellini Barbara • Campagnolo Davide Stefano • Canese Nobili Spinetti Jacopo • Capitani Andrea • Castronuovo Giovanna • Cavaletti Fabio • Cavazzuti Christian • Cavazzuti Marco • Ceccarelli Gabriella • Chierici Anna • Cirlini Federica • Corsini Enrico • Costi Dario • Cucchi Eleonora • D’amato Marco • Dal Zotto Luca • Despini Francesca • Di Cesare Piero • Diazzi Marcello • Dignatici Matteo • Dotti Francesco • Facchini Marco • Ferrari Elisa • Ferrari Fabio • Ferrari Matteo • Ferrari Simone • Fioravanti Giovanni • Fiorini Cristian • Fioroni Annachiara • Foroni Alessio • Franchini Marco • Fraschini Giovanni • Gaggini Luca • Gandini Erio • Gandolfi Fabio • Gandolfi Luca • Garagnani Simone • Gasparini Luca • Ghelfi Matteo • Ghinoi Luca • Giovannini Alessio • Giovannini Marco • Giudice Marco • Giuliani Patrick • Grassi Daniele • Grisanti Gioia • Guerra Alessandro • Ibattici Oscar • Ioppolo Vincenzo • Latini Stefano • Leone Diletta • Loschi Ivan • Lucchi Andrea • Magnoni Alessandro • Malaguti Marco • Mancarella Francesco • Martinelli Francesco • Menapace Franco • Menozzi Federico • Menta Davide • Merulla Andrea • Messori Michele • Miccoli Giampiero • Micor Alberto • Mittiga Vincenzo • Monaco Enrico • Montanari Matteo • Morandini Luca • Morassi Luca • Mori Enrico • Mugoni Consuelo • Negrelli Matteo • Notari Mattia • Orlandi Fabrizio • Parisi Riccardo • Pavan Emanuele • Penitenti Fabio • Piave Salvatore • Picchietti Alessandro • Piccini Daniel • Piccolo Gennaro Luca • Puccini Stefano • Quintarelli Andrea • Reale Cristina • Reato Matteo • Ricco’ Giovanni • Righi Daniele • Righi Federico • Rubbianesi Pietro • Sacchetti Dario • Sacchi Alessio • Sala Fabrizio • Sassi Lorenzo • Scali Pasqualino • Schenetti Fabio • Scorcioni Stefano • Sculco Luca • Sedoni Andrea • Serrao Orlando Emanuele • Severi Elena • Sgarbi Angela • Sitton Marco • Soncini Silvia • Sotgiu Pietro Salvatore • Tagliaferri Mattia • Tampelloni Mirco • Tasselli Fabio • Tefouet Nzeale Raoul Stephane • Torricelli Enrico • Trapasso Sergio • Trentini Michele • Trevisan Matteo • Troiano Clemente • Vahabi Hossein • Vandelli Francesco • Vecchi Fabio • Vecchi Matteo • Verrini Nicola • Vizza Giuseppe • Yatsukovich Tatyana • Zagni Federico • Zanardini Paolo • Zanasi Valentina 173 2008/2009 – Adani Roberto • Busoli Marco • Cassiani Alessandro • Centi Fabio • Cocco Raffaele • Della Casa Matteo • Gatta Stefano • Iori Fabrizio • Londero David • Migliorati Alessio • Motta Fabrizio • Poppi Silvia • Pozzetti Andrea • Solomita Giuseppe • Agnani Elia • Alessi Davide • Ali Sajid • Allegretti Alessandro • Amadei Carlo Alberto • Andreoli Enrico • Annovi Enrico • Anzalone Gabriele • Arzenton Andrea • Ascolese Alberto • Azzolini Davide • Bacchelli Monica • Balboni Andrea • Ballotta Simona • Balugani Mirco • Bani Younes Abdel Rahman Mahmoud Khalil • Baraldi Giulio • Barbaro Vincenzo • Baroni Ivano • Baroni Sara • Bavutti Matteo • Bazzani Marco • Bedostri Irene • Bellucci Francesco • Benati Marco • Benatti Emmanuele • Bencivenni Stella • Bernardo Donato Ivan • Berni Arianna • Bestetti Jacopo • Bianchi Francesco • Biolchini Andrea • Biolchini Riccardo • Biondi Russo Cyntia Valeria • Boccaleoni Luca • Bonfiglioli Andrea • Boninsegna Elisa • Borelli Marco • Borsari Luca • Borsari Susanna • Boselli Matteo • Botti Luca • Bruni Tiziano • Bucci Ivano • Buonagurelli Elena • Burato Andrea • Busacchi Stefano • Caffagni Giancarlo • Calanchi Enrico • Caleffi Roberto • Camurri Marco • Capitani Filippo • Capriotti Diego • Carraroli Piero Luigi • Casimirri Davide • Castellini Daniele • Catellani Valeria • Cattini Caterina • Cavani Maria • Cavazzoni Davide • Cavazzoni Michele • Chesi Valeria • Chiarlone Dario Stefano • Clo’ Nicola • Coppelletti Laura • Corradini Lorenzo • Cortelloni Chiara • Costanzini Sofia • Costi Riccardo • Cupaioli Francesco • D’adamo Alessio Jacopo • D’amato Emanuele • Dall’aglio Giulia • Davoli Giacomo • De Felice Sergio • De Sarno Geremia • Di Tizio Matteo • Dini Marco • Donati Roberto • Dondi Simone • Dongmo François Emmanuel • Donini Riccardo • Donkeng Fopa Sophie Gaelle • Donnini Daniele • Egro Ganiela Sybi • Erriquez Nunzio • Fantuzzi Marco • Fantuzzi Marco • Fasli Abdelkebir • Fedele Massimiliano • Federzoni Giovanni • Ferrandes Matteo • Ferraresi Luca • Ferraresi Maria Chiara • Ferrari Christian • Ferrari Fabio • Ferrari Francesco • Ferretti Luca • Fiorentini Marcello • Fontana Michele • Fraenza Umberto • Franchini Erika • Francia Paolo • Fulgoni Giovanni • Fusari Elisa • Gaccioli Lorenzo • Galella Simone • Garro Damiano • Gatti Francesco • Gavioli Sara • Gazzadi Poggioli Matteo • Gazzotti Cecilia • Gerardi Daniele • Gessani Gabriele • Gianferrari Nazarena • Giordano Mario • Giovani Luca • Giovannini Fausto • Gozzi Daniele • Grignano Giacomo • Grinzi Giulio • Guida Giuseppe • Guidi Giulia • Gullì Alessandro • Jiekak Touani Edmond Franck • Kazazi Ardit • Lanzoni Luca • Lavacchielli Giacomo • Leonelli Michela • Ligorio Luca • Limaj Herion Naim • Lipari Alessandro Vito • Lugari Alessandra • Luppi Stefania • Lusuardi Letizia • Lusvardi Paolo • Magri Matteo • Malagoli Alberto • Malavolta Francesco • Mancuso Alessia • Manfredi Marco • Manta Valerio • Mantovani Flavia • Marchi Massimiliano • Maruccia Simone • Masetti Mirco • Mauceri Francesco • Mazzacani Filippo • Mazzeni Carlotta • Mazzi Erik • Mazzieri Sara • Medici Yuri • Melli Matteo • Melotti Andrea • Melotti Simone • Menabue Filippo • Mezzadri Matteo • Miani Gigliola • Migliori Sergio • Monduzzi Mattia • Montanari Eleonora • Montecchi Luca • Montorsi Angelo • Muratori Marcello • Nasso Alessandro • Negri Michele • Nicolini Federico • Nosari Andrea • Occhi Fabio • Oleari Andrea • Olivieri Davide • Origlia Francesca • Orlandi Michele • Oumertou Ismail • Pagliarini Matteo • Paltrinieri Stefano • Panetta Giuseppe • Papi Stefano • Parmeggiani Erika • Pattarozzi Gabriele • Pelizzola Letizia • Pellacani Alex • Peticone Cecilia • Piacentini Luca • Piccinini Stefano • Pinotti Elisa • Po’ Mirko • Po Michele • Portioli Daniele • Prati Cristiano • Preti Silvia • Primus Paolo • Puccini Simona • Quarato Pierluigi • Quattrini Paolo • Quitadamo Lucia • Quitadamo Michele • Ragazzoni Fabrizio • Ranuccini Matteo • Rasulo Federico • Ricchiuto Fabio • Ricci Davide • Righi Fabio • Romano Niccolo’ • Roncaglia Andrea • Rondinone Roberto • Rossetti Andrea • Rovatti Guido • Rubbiani Elisa • Rubbiani Francesco • Ruozzi Nicola • Saccani Giordy • Salvalai Guido • Salvarani Federico • Sandoni Davide • Sarti Giulia • Scapinelli Luca • Scarpelli Nicola • Secchi Daniel • Serafini Mattia • Severi Stefano • Silvestri Ilaria • Simonazzi Sara • Simone Vincenzo • Sironi Enrico • Soci Fabio • Sola Matteo • Sorghini Erick • Spallanzani Carlo • Stefani Francesco • Stermieri Riccardo • Tagliavini Alberto • Tebaldi Cristian • Tenconi Lorenzo • Tobia Nicola • Tocci Fabio • Tomasini Marcello • Torreggiani Luca • Toscano Alisia • Toschi Tanya • Trenti Andrea • Trevisi Marco • Tullo Mirco • Vaccari Aldo • Vaccari Alessio • Vallicelli Flavio • Vassallo Luigi • Vecchi Andrea • Vecchi Giorgio • Venturelli Simone • Venturi Degli Esposti Mattia • Verdoselli Riccardo • Verzelloni Riccardo • Vescovini Luca • Zanasi Michele • Zanni Alessandro • Zanni Andrea • Zilio Alberto • Abdel Sayed Emanuela • Aliscioni Marco • Amato Luigi Daniele • Aravecchia Manuel • Babbone Raffaele • Bacchelli Claudio • Baetta Daniele • Baldini Marcello • Bartalucci Giulia • Battisti Filippo • Belfanti Pietro • Bernabei Mario • Bernardi Anna • Berselli Matteo • Bertacci Luca • Bertin Marco • Bertocchi Luca • Bertocchi Valentina • Bettelli Davide • Bettelli Marco • Bianchi Dario • Bidinelli Luca • Bizzarri Andrea • Bompani Roberto • Bonferroni Alberto • Borelli Francesca • Boschi Moreno • Bosi Andrea • Boumezgane Mouad • Bruschi 174 APPENDICE I nostri laureati Ilaria • Busi Enrico • Caiti Daniele • Camellini Matteo • Campedelli Davide • Capetta Marco • Capiluppi Stefano • Carafoli Luca • Carlini Stefano • Carnevali Matteo • Casini Valerio • Cassetta Tobia • Cattini Andrea • Ceresetti Ezio • Chen Jiaxin • Chiesi Matteo • Chiossi Sara • Chiti Stefano • Cicalese Giuseppe • Cocchi Simone • Colombini Elena • Corradi Antonio • Corradini Alice • Corradini Cristina • Costarella Sola Milo • Costi Matteo • Cremaschi Andrea • Cusi Alice • D’agostino Luca • D’ursi Stefania • Dannaoui Abdul Rahman • Davide Francesco • Davolio Alessandro • De Angelis Emilio • De Gennaro Sarah • Delle Noci Dario • Di Cecco Marco • Di Siervi Luca • Dimou Eric • Dondi Adriano • Eke Priso Henri • Esposito Claudio • Facchini Stefano • Fei Marco • Ferrari Luca • Ferrari Massimo • Ferrari Valentina • Fiaccadori Stefano • Filiberti Carlo Alberto • Fioravanti Luca • Fiscaletti Daniele • Fontana Alan • Fornaciari Michele • Fronteddu Alessandro • Gabriele Armando • Galantini Giorgia • Galavotti Luca • Gant Carloalberto • Gazzotti Matteo • Gentile Jacopo • Ghelfi Zoboli Marco • Gilioli Mirko • Gilli Giovanni • Giovetti Alberto • Gragnato Edoardo • Grandi Davide • Grassi Luca Felice Sergio • Gratteri Daniele • Guidetti Nicola • Guigli Mirco • Hosseini Peiman • Iannetti Stefano • Interlandi Matteo • Italiano Francesco • Kazazi Entela • Lombardini Federico • Lorenzelli Marco • Lugli Lorenzo • Luppi Federica • Mammei Enrico • Mandrioli Valentina • Manieri Andrea • Mantovani Sara • Marangoni Alvise • Maschi Paolo • Mazziotta Michele • Medici Riccardo • Molinari Riccardo • Montemurro Giovanni • Montori Damiano • Montorsi Francesco • Morandi Gabriele • Morganti Alessia • Mulas Giuseppe Antonio • Musca Emanuele • Ngonkou Ngatchou Hyacinthe William • Nguyen Thanh Tuan • Nicolini Sarah • Noubissi Michel • Ondobo Ndjana Joseph Benjamin • Paderni Katia • Padovani Davide • Paganelli Alessandro • Palladini Cristiano • Panebianco Francesco • Parlione Daniele • Pederzini Chiara • Pederzini Stefano • Pettazzoni Riccardo • Poggi Daniele • Poli Roberto • Porcelli Vincenzo • Prandini Giulia • Puccini Ilaria • Puddu Alessandro • Quattrini Sara • Rebecchi Stefano • Restani Ornella • Ricardi Andrea • Rigodanze Paolo • Rinaldi Niki • Rossi Daniele • Rota Silvia • Rovatti Sonia • Sabella Francesco • Saguatti Davide • Sala Augusto • Salardi Matteo • Santelli Gabriele • Saponi Riccardo • Scuccimarra Donato • Setti Valerio • Sgaravato Luca • Soli Simone • Spizzirri Stanislao • Splendi Luca • Stradi Federico • Tagliazucchi Alessandro • Tardini Francesco • Tartaglione Francesca • Tondelli Maicol • Toni Alessandro • Torluccio Mattia • Toschi Isabella • Trebbi Francesco • Trenti Andrea • Trevisi Davide • Ugoletti Matteo • Ugolotti Dario • Valerio Orazio • Vandelli Luca • Vezzali Luca • Vezzani Davide • Vigna Jacopo • Villani Enrico • Vitali Davide • Vitali Michele • Vittuari Leonardo • Zhu Song • Zippo Antonio • Zirilli Andrea 175 Indice 1 – Interventi Introduttivi 1.1 – La Facoltà di Ingegneria “Enzo Ferrari” Prof. Aldo Tomasi, MR 1.2 – Una Facoltà nel Territorio Prof. Giuseppe Cantore, Preside 1.3 – Enzo Ferrari e la Nascita della Facoltà di Ingegneria di Modena Prof. Mario Vellani, MR dal 01/11/1984 al 31/10/1993 pag. 3 ” 5 ” 7 ” 2- La Cronistoria 2.1 – Cronistoria ” ” 11 11 3 – Storie di Facoltà 3.1 – Prodromi 3.2 – Fondazione 3.3 – Il primo Consiglio di Facoltà 3.4 – I Laureati ad Honorem 3.5 – I Rettori 3.6 – Inaugurazione della Facoltà 3.6.1 La notte prima dell’inaugurazione – Memorie del Preside di allora, Prof. Giovanni Sebastiano Barozzi ” ” ” ” ” ” ” 17 17 17 18 19 19 20 ” ” ” ” ” 20 22 23 27 27 ” 28 ” ” ” ” ” 33 33 34 34 35 ” 37 3.6.2 La notte prima dell’inaugurazione – Memorie di un tecnico – Sig. Roberto Formentini 3.7 – Il Cacciatore di Stelle 3.8 – Le Segretarie di Facoltà 3.9 – Claudio Canali 3.10 – I Corsi di Laurea per gli Ufficiali del Corpo degli Ingegneri dell’Esercito Italiano 4 – Lo sviluppo edilizio 4.1 – Il Consorzio 4.2 – Lo sviluppo in questi 20 anni 4.2.1 La Creazione del Campus di Ingegneria (1992-2) 4.2.2 L’ espansione edilizia ( 2-2010) 4.3 – Lo sviluppo futuro - Tecnopolo 177 5 – L’Offerta Didattica 5.1 – Corsi di Laurea anno accademico 2010-2011 5.1.1 Laurea in Ingegneria Civile e Ambientale 5.1.2 Laurea in Ingegneria Elettronica 5.1.3 Laurea in Ingegneria Informatica 5.1.4 Laurea in Ingegneria Meccanica 5.2 – Corsi di Laurea Magistrale anno accademico 2010-2011 5.2.1 Laurea magistrale in Ingegneria dei Materiali 5.2.2 Laurea magistrale in Ingegneria del Veicolo 5.2.3 Laurea magistrale in Ingegneria Elettronica 5.2.4 Laurea magistrale in Ingegneria Informatica 5.2.5 Laurea magistrale in Ingegneria Meccanica pag. ” ” ” ” ” ” ” ” ” ” ” 5.2.6 Laurea magistrale in Ingegneria per la Sostenibilità Ambientale ” 5.2.7 Laurea magistrale in Ingegneria Civile ” 5.3 – I Corsi di Laurea per gli Ufficiali del Corpo degli Ingegneri dell’Esercito Italiano ” 5.4 – Le Scuole di Dottorato di Ricerca ” 5.4.1 I Corsi di dottorato in Ingegneria a Modena ” 5.4.2 Scuola di Dottorato in “High Mechanics and Automotive Design & Technology” ” 5.4.3 La Scuola in “Information and Communication Technologies” (ICT) ” 5.5 – Master (Barozzi) ” 5.5.1 Master Universitario di II livello in “Ingegneria del Veicolo” ” 5.5.2 Master Universitario di II livello in “Oleodinamica -Fluid Power” ” 5.5.3 Master Universitario di II livello in “Esperti nei Processi di internazionalizzazione delle imprese” ” 5.5.4 Master Universitario di II livello in “Sicurezza Informatica e Disciplina giuridica” ” 5.6 – Dati Statistici ” 41 41 41 42 44 45 47 47 48 50 55 53 55 56 58 58 58 59 60 61 61 63 64 65 67 6 – Aule e Laboratori Didattici 6.1 – Aule 6.2 – Formula Student 6.3 – Laboratorio di elettronica “CLAUDIO CANALI” Elettronica e Telecomunicazioni 6.4 – Laboratorio 1000kg 6.5 – Laboratorio INFOMEC 6.6 – Laboratirio InfoMech 6.7 – Laboratorio Idraulica del Veicolo 6.8 –Laboratorio Multimediale 6.9 – Laboratorio Ingegneria Civile 71 71 71 72 73 74 75 76 76 77 178 ” ” ” ” ” ” ” ” ” ” Indice 6.10– Laboratori Didattici Dipartimentali 6.10.1 Laboratori DIMEC Energy efficiency laboratory - eelab Laboratorio di vibrazioni Laboratorio di analisi, rilevamento e monitoraggio ambientale – Larma Laboratorio di construzione rapida avanzata Laboratorio di geomatica Laboratorio di progettazione assistita di strutture meccaniche Laboratorio di analisi sperimentale delle tensioni Laboratorio di progettazione integrata e simulazione (La.P.I.S.) Laboratorio Microman (Michromechanics in Manifacture) Laboratorio di simulazione industriale Laboratorio di sperimentazione sui motori a combustione interna Laboratorio di termofluidodinamica 6.10.2 Laboratori DIMA Laboratorio di ‘nanocompositi e ibridi polimerici multifunzionali’ niplab Laboratorio di fisica dei materiali e delle superfici Laboratorio del mag-microwave application group Laboratorio di chimica e di sintesi di materiali inorganici Laboratorio vetri Laboratorio di metallurgia Laboratorio polveri Laboratorio del processo ceramico 6.10.3 Laboratori DII Laboratorio di optoelettronica (Optolab) Laboratorio di microelettronica per le microonde e le telecomunicazioni (MeMiTeC) Laboratorio powder (elecom) Laboratorio sistemi di trasmissione (Elecom) Laboratorio di automatica (Autolab-Elecom) Laboratorio Imagelab (informatica) Laboratorio Weblab (informatica) Laboratorio Agentgroup Laboratorio Dbgroup 7– Strutture Organizzative Servizi 7.1 – Presidenza e Coordinamento Didattico pag. ” ” ” ” ” ” ” ” ” ” ” ” ” ” ” ” ” ” ” ” ” ” ” ” ” ” ” ” ” ” ” ” 77 77 77 78 79 79 79 80 81 81 82 83 84 85 86 86 87 88 88 89 90 90 91 92 92 92 93 94 95 95 97 97 99 ” ” 101 101 179 7.2 – Ufficio Stage 7.3 – Progetto Erasmus 7.4 – Progetto Disabilità 7.5 – Spazio Lingue 7.6 – Spinner Point - Wetech-OFF 7.6.1 Spinner Point Modena 7.6.2 We Tech Off pag. ” ” ” ” ” ” 102 102 103 106 106 106 107 8 – La Biblioteca ” 109 9 – La Ricerca 9.1 – Le Origini 9.3.1 Astra Research Srl 9.3.2 Mimesis srl 9.3.3 Vision-e S.r.l. 9.3.4 DataRiver srl 9.3.5 Embit srl ” ” ” ” ” ” ” ” ” ” ” ” ” 117 117 117 118 118 122 125 129 129 130 131 131 132 10 – Il Personale 10.1 – Le nostre Glorie 10.2 – Professori Ordinari e Straordinari 10.3 – Professori Associati 10.4 – Ricercatori Universitari 10.5 – Personale Tecnico-Amministrativo 10.6 – Gli Amici che Ringraziamo ” ” ” ” ” ” ” 133 133 135 141 147 153 157 Appendice : I nostri Laureati ” 159 9.1.1 I Dipartimenti di Ingegneria a Modena 9.2 – I dipartimenti di Ingegneria oggi 9.2.1 – Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione 9.2.2– Dipartimento di Ingegneria Meccanica e Civile 9.2.3 – Dipartimento di Ingegneria del Materiali e dell’ Ambiente 9.3 – Spin Off Finito di stampare nel mese di dicembre 2010 - Stampa: Coptip 180 Come raggiungerci Come raggiungerci: In aereo L’aeroporto di Bologna dista circa 40 km dalla Facoltà di Ingegneria. Raggiungere la stazione ferroviaria di Bologna mediante un taxi o gli autobus di linea, quindi seguire il passo successivo. Oppure utilizzare il bus navetta che collega l’aeroporto a Modena. Scesi al capolinea (Stazione delle corriere), proseguire in autobus utilizzando la linea 2 o 9/9A: • linea n. 2 (destinazione Polo Universitario) - Partenza: fermata Stazione delle corriere - Arrivo: capolinea presso il parcheggio della sede; • linea n. 9/9A (destinazione S. Damaso S. Donnino) - Partenza: fermata Stazione delle corriere - Arrivo: fermata Via Vignolese nei pressi del supermercato Coop I Gelsi. 1 – Facoltà di Ingegneria di Modena 2 – Dip. Ingegneria dell’ Informazione 3 – Dip. Ingegneria Meccanica e Civile 4–D ipartimento di ingegneria dei Materiali e dell’ Ambiente In treno Consultare l’orario ferroviario . Il collegamento tramite autobus di linea tra la stazione ferroviaria ed il dipartimento é illustrato al passo corrispondente. In auto (autostrada) Uscita: Modena-sud. Dopo il casello, girare a destra (su Via Vignolese) e proseguire sempre dritto per circa 10 Km. Dopo la prima rotonda (incrocio con la tangenziale), svoltare alla prima strada a destra (via Gelmini): troverete gli edifici della Facoltà dopo pochi metri, sulla sinistra. In autobus (servizio autobus di linea) Due linee collegano la stazione ferroviaria alla sede della Facoltà: • la linea n. 2 (destinazione Polo Universitario) - Partenza: fermata nel piazzale della stazione - Arrivo: capolinea presso il parcheggio della sede; • la linea n. 9/9A (destinazione S. Damaso S. Donnino) - Partenza: fermata Viale Monte Kosica - Arrivo: fermata Via Vignolese nei pressi del supermercato Coop I Gelsi. Facoltà di Ingegneria - Università degli studi di Modena e Reggio Emilia Via Vignolese, 905 - 41125 Modena - Tel. 205 6178/6179/6181 - fax 059 205 6180 www.ing.unimo.it - presidenza.ingegneria@unimore.it