Buon lavoro `Ing. Renato Casappa`
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Buon lavoro `Ing. Renato Casappa`
e l a i c e Sp n° 3 Anno: 4 . aprile 2005 press@casappa.com www.casappa.com Periodico in attesa di registrazione presso il Tribunale di Parma . Direttore responsabie: Stefano Catellani . Proprietà Casappa S.p.a. . via Balestrieri, 1 . 43044 Cavalli di Collecchio . Parma . Progetto grafico: Alias Buon lavoro ‘Ing. Renato Casappa’ L’Università di Parma gli ha conferito la Laurea ad Honorem in Ingegneria Meccanica. ‘Buon lavoro ing. Casappa’. E’ questo l’augurio che Renato Casappa ha portato nel cuore uscendo dall’aula Magna dell’Università di Parma dove il Magnifico Rettore prof. Gino Ferretti gli aveva appena conferito la Laurea ad Honorem in ingegneria meccanica. E’ la seconda Laurea ad Honorem in ingegneria assegnata dall’ateneo parmense dedicata a un imprenditore che ha dato un impulso originale all’industria meccanica di Parma. Un riconoscimento speciale per l’ing. Renato Casappa che non lo considera ‘un premio alla carriera’, ma un punto di partenza per rinnovare la voglia di apprendere e scoprire, caratteristica che lo contraddistingue da quando è entrato in azienda. I rapporti tra la Casappa e il mondo universitario e con i centri di ricerca sono ‘di vecchia data e risalgono al 1964. In quell’anno, grazie alla collaborazione con l’Università di Bologna, fu sviluppato il primo banco prova. A oggi, sono attive una serie di collaborazioni con le Università di Parma, l’Università di Modena, l’Università di Milano, il Politecnico di Torino e il Centro di Ricerca Imamoter (CNR di Ferrara). Sono tanti i giovani ricercatori universitari che passano periodi più o meno lunghi alla Casappa e in qualche caso il periodo di ricerca si è poi trasformato in un posto di lavoro. Professoressa Angiola Villa, Preside della Facoltà di Ingegneria. Da sinistra: Il Rettore dell'Università di Parma Prof. Gino Ferretti, il Prof. Gian Luigi Berta, e l'Ing. Renato Casappa 1 Speciale Gli altri ing. ad Honorem: Laurea ad Honorem anche per Augusto Rizzi. Insieme a Renato Casappa ha ricevuto la laurea ad Honorem in ingegneria civile il piacentino Augusto Rizzi. La sua è la storia di un imprenditore con alle spalle una famiglia che nel mondo dei componenti per le costruzioni aprile 2005 opera da quasi cent’anni. La RDB di Piacenza è specializzata in prefabbricati e componenti ad alta tecnologia per costruzioni edili. Nell’albo dei laureati ad Honorem in ingegneria dell’Univesità di Parma, oltre a Catelli, Casappa e Rizzi, c’è solo Andrea Pontremoli (presidente di IBM Italia). Le lauree ad Honrem concesse dall’ateneo parmense sono in tutto 36, la prima nel 1984 al poeta Attilio Bertolucci. n°3 Dalla Laudatio del Prof. Berta Da quanto esposto il prof. Berta nella sua presentazione per motivare la laurea Honoris Causa di Renato Casappa ci piace trarre un passo che riteniamo molto significativo ed che ben si addice al laureando. "Un imprenditore autodidatta, che ha saputo impostare il processo progettuale in azienda su basi saldamente scientifiche ci deve far riflettere tutti. Mi rivolgo in particolar modo ai Chiarissimi Colleghi, per sottolineare il fatto che le capacità gestionali siano derivate in Renato Casappa dall'esperienza tecnica fatta, come si suol dire, a partire dalla "gavetta", passando poi per tutti i successivi ruoli nella gerarchia aziendale: sia questo un esempio ai giovani, e motivo di ispirazione per imprenditori ed accademici.” Dall’intervista all’ing. Renato Casappa di Stefano Catellani Il Rettore Gino Ferretti e l'Ing. Augusto Rizzi Dalla tesi di Renato Casappa …."Vorrei terminare ringraziando mia moglie Anna che mi è sempre stata vicina, le giovani leve della terza generazione fra cui mio nipote Filippo, inserito in azienda, le mie figlie Stefania ed Elena che stanno facendo esperienze lavorative all’estero, tutti i collaboratori di Casappa per il loro prezioso supporto, fattore determinante per poter raggiungere questo importante riconoscimento personale di cui sono particolarmente orgoglioso. 2 Infine un ringraziamento speciale a mio fratello Luciano per il contributo costante e appassionato, teso a far diventare il successo dell’azienda una meta fondamentale, condivisa da sempre, una entusiasmante missione familiare." "Oggi a differenza di cinquant’anni fa in Italia siamo ricchi, stiamo bene. I nostri figli viaggiano, studiano, si specializzano all’estero e questo è certamente un aspetto positivo. Possibilità che evidentemente quando io avevo la stessa età non c’erano. Io e Luciano andavamo a scuola, con profitto, ma nostro padre ci disse: "ragazzi venite con me, c’è da lavorare". In quel periodo però andava così e si lavorava al sabato e la domenica mattina e noi, con grandissimo dispiacere, con un dolore che provo ancora, abbiamo lasciato le aule per l’officina. Oggi invece è normale staccare al pomeriggio del venerdì e ripensare al lavoro solo il lunedì. Ho sempre cercato di sopperire alla mancanza delle basi scolastiche che si acquisiscono solo in gioventù cercando di recuperare le conoscenze che non ho potuto acquisire allora. Ho imparato l’inglese di sera, dopo il lavoro, e lo stesso ho fatto, a 35 anni, con il tedesco. Oggi sarebbe bene ritrovare un po’ del nostro spirito di sacrificio, anche se adattato ai giorni nostri".