Un pneumatico rivoluzionario

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Un pneumatico rivoluzionario
No. 1  MAGGIO 2009
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Il magazine dei professionisti del trasporto
No. 2
SETTEMBRE 2009
Trimestrale europeo
del Gruppo Pirelli
Nuovo Regional Serie 01
Un pneumatico
rivoluzionario
pagina 12
In evidenza ATM
Miglioramento continuo
per sicurezza e risparmio
pagina 6
novateck
Qualità per tutte
le vite del pneumatico
pagina 16
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No. 2  SETTEMBRE 2009
Viaggiamo insieme
ai nostri clienti
Intervista
a Stefano Gardini,
Direttore Marketing
Business Unit Pirelli Truck
Allungamento del Ciclo di vita del
Pneumatico vuol dire minor impatto
ambientale per il ridotto smaltimento dei pneumatici usurati.
S.G. —Certo. Si riduce lo smaltimento, si
ricostruisce più volte il prodotto e si riciclano i materiali in modo da inquinare
sempre meno.
Stefano Gardini
Direttore Marketing
Business Unit PIrelli Truck
Cosa vuol dire “green performance”
per i pneumatici truck? Come si declina la strategia “verde” del Piano
Triennale Pirelli nel settore dei prodotti per usi industriali?
Stefano Gardini —La crisi continua a farsi
sentire. E noi rispondiamo con nuovi prodotti e nuovi servizi, tutti pensati e realizzati in chiave di sostenibilità ambientale:
lunga durata, ridottissimo inquinamento, diminuizione dei consumi di carburante da parte dei veicoli che montano
i nostri pneumatici. Un circolo virtuoso,
insomma, tra qualità e responsabilità
verso l’ambiente. Non uno slogan, ma
una concreta pratica industriale.
Partiamo dai nuovi prodotti. Il pneumatico R:01, presentato a Bologna, ai
clienti Pirelli di tutta Europa. Quali
sono le sue caratteristiche?
S.G. —La durabilità, cioè un ciclo di vita
del pneumatico più lungo, che si manifesta in due aspetti: il primo, un maggior
numero di chilometri percorribili dal
pneumatico nuovo, con un abbattimento dei costi di esercizio per i proprietari
dei veicoli che lo montano; il secondo
riguarda la ricostruzione. Le nostre carcasse sono studiate e costruite per rendere più efficace l’utilizzo di nuove fasce
battistrada, anche in questo caso per
dare il massimo in termini di efficienza e
sicurezza.
La ricerca di nuovi materiali, le tecnologie di costruzione, l’attenzione per la sintesi tra sicurezza e affidabilità in tutte le
condizioni d’uso sono, anche per il nuovo R:01, delle linee guida produttive che
continuano a ispirare il lavoro di Pirelli.
Basso inquinamento ambientale, ma
anche ridotto inquinamento acustico; sia per il pneumatico nuovo che
per quello ricostruito?
S.G. —Certo! Le mescole con cui sono fatti
i nuovi pneumatici non contengono olii
altamente aromatici e sono pensate per
ridurre al minimo il rilascio di pulviscolo nell’aria. E per la ricostruzione delle
nuove fasce battistrada, si seguono criteri analoghi. Anche in termini di rumorosità, seguiamo criteri costruttivi molto
severi, anticipando già adesso le prescrizioni Ue sul “noise” che entreranno in vigore nel 2012.
Il consumo responsabile è una regola per Pirelli. E per i partners, i ricostruttori?
S.G. —Abbiamo messo in funzione un sistema di certificazioni sulla qualità dei
processi e dei prodotti ricostruiti dai nostri partners industriali, attenti come noi
alla qualità e alla sostenibilità. La marca
Pirelli diventa quindi una sorta di sigillo
di garanzia. E la nuova gamma di battistrada “Novateck”, garantiti da Pirelli e dai
suoi partners, ne sono la conferma.
Oltre ai prodotti, ci sono nuovi servizi. Quali?
S.G. —Vogliamo modernizzare la nostra
offerta non solo con una nuova gamma
di prodotti e con un nuovo sistema di ricostruzione, ma anche con una serie di
servizi ad alto valore aggiunto ai clienti
finali. A partire dal CQ24 International,
il nostro servizio di assistenza su strada
7/24 che copre i bisogni delle flotte sia a
livello nazionale che internazionale. E
dal punto di vista finanziario, abbiamo
messo in piedi, d’intesa con una delle
più grandi strutture bancarie europee,
un sistema per garantire credito a costi
competitivi. Un vantaggio competitivo
che possiamo dedicare non solo ai dealer Pirelli, ma anche alle flotte di autoveicoli che vogliono rinnovare il loro parco
pneumatici, con prodotti a basso impatto ambientale e a basso consumo, come
appunto il nuovo Regional Serie 01.
Pirelli Truck, insomma, ha affrontato
questo momento di stallo dell’economia
mondiale accelelerando tutti i processi
di innovazione, migliorando la competitività e permettendo quindi ai propri
Clienti di cogliere sin dall’inizio, tutte le
opportunità che deriveranno dalla prossima ripresa.
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Il magazine dei professionisti del trasporto
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No. 2  SETTEMBRE 2009
Sommario
in evidenza
Miglioramento continuo
per sicurezza e risparmio
servizi
L’assistenza pneumatici
parla la lingua del trasporto
Pirelli Eco Technology
I filtri antiparticolato
per un’aria “di qualità”
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6
PagINa
8
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PagINa
12
Il pneumatico
sotto esame
In Islanda con:
I
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Scheda tecnica
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Nuovo Regional Serie 01
Regional01: un pneumatico
rivoluzionario
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l blocco gigante di ghiaccio color del cielo che improvvisamente decide di lasciare la laguna di Jökulsárlón, navigando
verso il mare poco lontano, e allora si ribalta, s’incaglia, s’imbizzarrisce, sbatte contro altri iceberg caduti dal ghiacciaio. Lo
squarcio di sole che, una mattina, dopo una notte di pioggia torrenziale, fa luccicare le colonne di basalto nero a Reynir, appena dietro
a Vík, mentre le pecore corrono per la gioia sui prati in riva al mare,
sintesi perfetta di armonia nordica. La sensazione strana di essere
tornati indietro nel tempo, passeggiando per i campi vulcanici di
Námafjell e di Krafla, vicino al lago Myvatn, dove le pozze di fango
gorgogliano imperterrite da chissà quante migliaia di anni, sbuffi di
vapore sospirano intermittenti, mentre colate di lava stanno ancora
raffreddandosi dall’ultima eruzione, giusto qualche anno fa. Si potrebbe andare avanti per molte righe, a ricordare i momenti più belli
di un viaggio in Islanda. E diventa difficile consigliare un itinerario
che includa il meglio dell’isola: troppe le variabili in gioco, troppi i
gusti personali. Certo, la costa sud, con la calotta del Vatnajökull che
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novateck
Qualità per tutte
le vite del pneumatico
truck dialoga con i lettori
FAQ
una storia di successso
Quarant’anni di attività
della Clinica Mobile SBK
theCal
1973
domina la strada per chilometri, le lingue di ghiaccio che scendono
quasi a toccare il mare, le cascate appena al di là della strada, gli infiniti deserti di pietra solcati dal vento, è davvero irrinunciabile. E non
si può mancare neppure l’area del lago Myvatn, tra coni vulcanici,
sorgenti sulfuree e migliaia di uccelli, vera e propria lezione di geologia all’aria aperta, scenario da alba dei tempi. Che cosa dire poi del
cosiddetto circolo d’oro, che riunisce il famoso Geysir padre di tutti
i geyser, l’immensa cascata Gullfoss, il parco di Thingvellir, sede del
primo parlamento democratico del mondo? Non si può proprio perderli. Però, se avete qualche giorno di tempo in più, oltre a tutto questo, concedetevi il piacere della scoperta, provate a farvi ingolosire
da rotte meno consuete. I Fiordi occidentali, per esempio, non vedono che qualche turista all’anno, ma meriterebbero un viaggio solo
loro, tanto sono impervi, isolati, splendidamente incontaminati.
L’interno dell’isola è difficilmente accessibile senza un fuoristrada,
ma chi si avventura nell’enorme e desolatissima caldera dell’Askja
sostiene di non aver mai visto nulla di più esaltante al mondo. An-
che la penisola dello Snæfellsness rimane meno battuta, chissa
perché, è così facile da raggiungere, le volpi artiche attraversano
la strada, le spiagge sono rosa, gialle e nere, dominate dal vulcanoghiacciaio dove inizia “Viaggio al centro della Terra”. Islanda: lava e
neve, origine e essenza. L’aveva già capito Jules Verne.
Da Qui Touring, il mensile di turismo dei soci del Touring Club Italiano.
Info: www.touringclub.it
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Il magazine dei professionisti del trasporto
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No. 2  SETTEMBRE 2009
in evidenza
Miglioramento continuo
per sicurezza e risparmio
Intervista a Elio Catania, presidente e amministratore delegato dell’Azienda Trasporti
Municipale di Milano. Obiettivo: il trasporto ecosostenibile
di Maura Corinaldesi
Presidente, Atm gestisce il trasporto
pubblico a Milano e in 91 comuni della provincia, servendo oltre 3 milioni
di abitanti. Una rete di superficie lunga 1.441 chilometri e per un totale di
2.902 veicoli. Quali sono le principali
sfide che Atm deve affrontare?
Elio Catania —La sfida è migliorare sempre: riuscire a dare a Milano un servizio
di trasporto pubblico all’altezza della
città facendo i conti, da un lato, con un
evidente ritardo strutturale e, dall’altro,
con l’ormai prossimo appuntamento per
l’Expo. Per sopperire agli anni di mancati
investimenti abbiamo invertito la rotta e
messo in atto un significativo piano per
il rinnovo di mezzi e impianti: nel prossimo triennio, con l’investimento di 800
milioni di euro, metteremo in circolazione oltre 700 nuovi mezzi, tra cui 40 treni.
In metropolitana non arrivavano nuovi
convogli da oltre 30 anni.
Ma non basta: a fronte di una domanda
che cresce (sono 650 milioni i passeggeri trasportati nel 2008, 30 milioni in più
rispetto al 2007) e di aspettative che aumentano, il trasporto pubblico continua
a dovere fare i conti con il traffico privato:
ad oggi solo il 7 per cento della rete Atm
può contare su corsie riservate.
Quali sono le problematiche principali da affrontare per una gestione
efficiente rispettando al contempo le
normative in materia ambientale?
E.C. —Atm, da sempre, ha fatto le sue scelte nell’ottica della salvaguardia dell’ambiente: non solo ci atteniamo strettamente alle normative vigenti, ma spesso le
anticipiamo. Milano può vantare il primato, in Italia e in Europa, del maggior
numero di posti offerti per abitante dal
servizio di trasporto pubblico e con ener-
gia “pulita”, ovvero elettrica. E gli “Ecobus”
– nell’ultimo anno ne sono entrati in circolazione oltre 100 – hanno emissioni
più basse degli Euro 5. In più, nel rinnovo
dei treni in esercizio è compresa l’installazione dei convertitori elettronici: a progetto ultimato avremmo un risparmio di
circa 11 milioni di kW all’anno.
La tecnologia consente di migliorare
anche il trasporto di superficie: i nuovi
filobus Van Hool con supercapacitori,
in grado di accumulare l’energia e riutilizzarla, permetteranno un risparmio
circa 1.300.000 kW all’anno. Ma non va
dimenticato il fattore più importante,
quello umano: con i corsi di “Economy
Drive” abbiamo mandato i nostri istruttori a scuola di guida con la rivista Quattroruote sul circuito di Vairano e stimiamo di poter risparmiare il 5 per cento sul
consumo di carburante: circa 1 milione e
500mila euro risparmiati all’anno. È un
approccio al trasporto che affronta in
modo consapevole la necessità di mettere in circolazione i mezzi gestendo i
consumi in maniera responsabile. E non
potrebbe essere altrimenti: la congiuntura economica sta spingendo sempre
più persone ad abbandonare l’auto per i
mezzi pubblici.
Ecobus a Milano In circolazione oltre 100 Ecobus con emissioni più basse degli Euro 5
Anche noi, però, dobbiamo fare i conti
con l’aumento del costo dell’energia e dei
carburanti: per fare andare i mezzi spendiamo circa 80 milioni di euro all’anno,
corrispondenti all’11 per cento del nostro
bilancio. Numeri che ci obbligano ad
avere un piano per il risparmio energetico: l’obiettivo è ridurre del 7,5 per cento
dei consumi entro il 2010 investendo su
nuovi mezzi ma non solo.
Dal 1931, data di nascita di Atm, ad
oggi l’azienda ha ampliato le sue attività sia nell’ambito dei trasporti che
nel settore commerciale e per il tempo libero. Quali sono le ultime novità
in tema di mobilità sostenibile?
E.C. —Bikemi, il bike sharing milanese,
è stato il successo dell’anno: già 10mila
iscritti a fine giugno sono il sintomo del
fatto che è in atto un cambiamento sostanziale nelle abitudini delle persone
verso una nuova mobilità veramente integrata e sostenibile. Intanto stiamo investendo anche sul car sharing: l’accordo
con Legambiente ci ha permesso di offrire alla città, anche per le auto condivise,
il servizio più ampio a livello nazionale
con oltre 100 auto e 60 parcheggi.
Su cosa punta Atm per garantire ai
propri utenti qualità e sicurezza?
E.C. —Punto di partenza è il cliente, con le
sue esigenze.Le analisi di customer satisfaction ci mostrano che il cliente chiede
puntualità, comfort, sicurezza, pulizia e
informazione. Quindi raddoppio del personale di controllo e nuove telecamere
– sia in superficie e che in metropolitana – e nuovi standard di pulizia. Abbiamo
inventato le “Squadre di Pulizia Mobile”,
addetti che intervengono direttamente
a bordo per rendere più confortevole il
viaggio. E poi informazione: tutto rivisto
e migliorato, dalle pensiline al sito web, al
nuovissimo progetto del Tg tutto “Made
in Atm”. Perché oggi viaggiare informati
fa veramente la differenza nel livello di
qualità offerto alla città.
Cosa significa Expo2015 per Atm,
quali progetti ci sono in campo?
E.C. —Oltre agli investimenti già messi in
atto per il triennio 2009 – 2011, la vera sfida per Atm è arrivare all’appuntamento
con il 2015 facendo di Milano una “Smart
city”. Ovvero una città in grado di gestire
in maniere integrata e intelligente i flussi di traffico. Per farlo occorre mettere in
“
L’obiettivo è ridurre
del 7,5% i consumi
entro il 2010
investendo su nuovi
mezzi e corsi di
“economy drive”
”
Elio Catania Presidente e amministratore delegato ATM
piedi una nuova piattaforma centralizzata che gestisca: mobilità integrata (bus,
tram e metro; shuttle; car sharing, bike
sharing; parcheggi e sosta); viabilità “intelligente” (corsie riservate, telecamere di
controllo e semafori intelligenti); controllo adattivo della flotta (superficie, metrò
e viabilità); infotraffico (Atm Tg; multiple
display; sms/mobile; web 2.0) e “smart
pay” (tecnologia NFC, mobile ticketing,
smart card e web).
Abbiamo già cominciato: con il nuovo
sito web siamo in grado di offrire la possibilità di abbonarsi on line e stiamo sperimentando un servizio evoluto di Mobile
Ticketing. Grazie alla tecnologia radio a
corto raggio NFC (Near Field Communication) i passeggeri potranno usare il telefonino al posto del biglietto: avvicinandolo – anche spento – ai tornelli.
No. 2 — Settembre 2009
Magazine europeo trimestrale
del Gruppo Pirelli
Registrazione Tribunale di Milano
n° 210 del 29.04.2009
www.pirelli.com
84 linee per 1498 veicoli che a partire
da quest’anno e per i prossimi 3 saranno equipaggiati con pneumatici
Pirelli MC85 e CT40 specifici per bus
urbani. Due aziende milanesi che entrano in sinergia…
E.C. —Atm, da sempre, ha alle sue spalle
una filiera industriale che l’aiuta a svilupparsi: imprese che fanno innovazione e
che ci permettono di realizzare quel miglioramento continuo che i passeggeri
ci chiedono. L’accordo con Pirelli è l’ulteriore conferma di questa tendenza: di
come la collaborazione tra le eccellenze
italiane sia, ancora di più in questo momento, la vera risposta allo sviluppo del
Paese.
Pubblicato da
Pirelli & C. S.p.A.
Direzione Affari Istituzionali
e Relazioni Esterne
Direttore responsabile
Antonio Calabrò
Coordinamento editoriale
Alessia Magistroni
Redazione
Maura Corinaldesi
Email
Truck.Magazine@pirelli.com
Ufficio editoriale
Via G. Negri, 10 – Milano, Italia
Editore testi in inglese
Intrawelt servizi linguistici
Grafica
Leftloft – www.leftloft.com
Stampa
Arti Grafiche Mario Bazzi S.p.A.
www.bazzi.it
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Il magazine dei professionisti del trasporto
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No. 2  SETTEMBRE 2009
CQ24 International in pillole
CQ24 International è un investimento in sicurezza e garanzia
di continuità operativa del mezzo.
Senza compromessi: Pirelli ha scelto le migliori competenze
per la gestione di CQ24 International.
La flotta può contare sui partner Pirelli più efficienti per
trasformare un possibile problema in certezza di soluzione.
SERVIZI:
– richiesta di assistenza dell’Autista tramite numero unico
sulla Service Card;
– accoglienza della Centrale Emergenze in lingua nazionale
(operatore madrelingua);
– intervento per montaggio nuovo pneumatico o ruota
di scorta;
– registrazione in tempo reale di tutte le fasi dell’intervento
su sito web e tramite e-mail alla Flotta;
– fatturazione da Centrale Operativa alla Flotta su listino
prezzi europeo;
CQ24
26-09-2008
12:17
Pagina 3
– nessuna documentazione cartacea, gestione totale
on line (dal pagamento quote alla fatturazione);
– archivio interventi consultabile dalla Flotta
su sito web dedicato;
servizi
– conferma presa in carico dalla
Centrale;
L’assistenza pneumatici
parla la lingua del trasporto
CQ24 International: con una semplice telefonata si attiva l’intervento più idoneo
a ripristinare la piena mobilità del mezzo
di Luca Pisciotta
L’
attenzione Pirelli al
mondo del trasporto
va oltre la progettazione e lo sviluppo di coperture affidabili, adatte ad ogni tipologia di impiego e capaci
di garantire l’investimento ottimale per
la flotta. Il nuovo servizio di assistenza
su strada CQ24 International, ad esempio, rappresenta la soluzione più innovativa per le necessità delle Flotte di
trasporti che operano sul lungo raggio
e su tratte internazionali.
Chiunque si occupi di trasporti e logistica, infatti, conosce bene quali siano
le complicazioni, le seccature e le implicazioni economiche spesso derivanti dallo stop forzato di un mezzo in
Su tutto il territorio
europeo, 365
giorni all’anno,
CQ24 International
garantisce la soluzione
al problema in maniera
rapida ed efficiente
viaggio. Su tutto il territorio europeo,
in caso di danni ai pneumatici, CQ24
International garantisce la soluzione
del problema in maniera rapida ed efficiente, per qualsiasi tipo di danno,
ovunque si trovi il veicolo, a qualsiasi
ora del giorno e della notte, 365 giorni
l’anno. Con una semplice chiamata si
attiva l’intervento più idoneo a ripristinare la piena mobilità del mezzo.
Insomma, un servizio concreto per
restituire mobilità al veicolo bloccato
nel minor tempo possibile, tramite un
service van che si reca sul posto o, se
possibile, presso il Dealer Pirelli più vicino. CQ24 International è attivo in tutta Europa, ex Repubbliche Sovietiche
incluse, e si avvale di una tra le più
organizzate centrali operative per le
emergenze:
– immediata indicazione orario
di arrivo assistenza stimato, via sms
(all’Autista) ed e–mail (alla Flotta);
– invio Service Van sul luogo del
fermo (o supporto a distanza per
raggiungere l’officina più vicina se
possibile);
– committment all’arrivo sul posto
entro massimo 2 ore;
L’assistenza pneumatici che si muove con la flotta.
Ovunque.
– un unico
numero telefonico europeo, valido
ovunque;
– un network di oltre 5.000
gommisti, tra Dealer Pirelli e affiliati, in
grado di coprire la totalità delle strade
europee;
– operatori madrelingua, per gestire
contatti personalizzati in ben 16 lingue;
– sistemi informativi evoluti, dal posizionamento del veicolo all’identificazione dell’assistenza più vicina, fino
alla trasmissione delle informazioni
all’autista tramite sms. Per la Flotta, dotare il parco veicoli dell’assistenza CQ24
International Pirelli significa pianificare
a priori tutte le attività incerte derivanti
– condivisione foglio di lavoro da
parte dell’Autista.
da un inconveniente ai pneumatici: costi, procedure
di gestione, controlli, archiviazione della documentazione. Pirelli
CQ24 International non lascia spazio
a dubbi, a cominciare dal listino prezzi
praticato alla Flotta: unico, trasparente,
valido in tutta Europa.
E poi ancora: risposta dell’operatore
nella lingua dell’autista che richiede l’intervento, messaggistica sempre comprensibile, report immediato via web,
dichiarazione concordata del buon
esito dell’intervento. La Flotta viene
dotata di una o più utenze di accesso al
sito http://cq24.pirellityre.com, dal quale
può monitorare in tempo reale l’intero
processo di intervento e gestire il parco
veicoli inclusi nonché lo storico delle
operazioni effettuate sui veicoli stessi.
CQ24 International, in alcuni mercati, è
affiancato da soluzioni specifiche studiate per l’assistenza alle flotte locali
che operano sul solo territorio domestico, come CQ24 España, CQ24 UK e
CQ24 Italia.
Il sistema di assistenza CQ24, insomma,
è pensato per garantire elevati standard
qualitativi in tutta Europa: un servizio
sempre all’altezza delle aspettative
per supportare ovunque l’attività della
Flotta, ed una opportunità di Business
aggiuntiva per i migliori Dealer del
Network Pirelli.
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Il magazine dei professionisti del trasporto
Pirelli Eco Technology
SILENZIATORE SOSTITUTIVO
I filtri antiparticolato
per un’aria “di qualità”
La soluzione Pirelli per il trasporto sostenibile in grado di ridurre le emissioni nocive,
interessa sempre di più le amministrazioni pubbliche europee
di Chiara Medoro
D
iffondere e consolidare
la “cultura del trasporto sostenibile” è, da dieci anni a questa parte,
l’obiettivo di cui si fa
portavoce Bruno Tronchetti Provera,
amministratore delegato di Pirelli Eco
Technology, in occasione dei maggiori convegni mondiali sulle emissioni
di particolato (www.pirelliecotechnology.com/events). La società del Gruppo
Pirelli, infatti, da anni sviluppa e commercializza filtri antiparticolato in grado di ridurre le emissioni di PM dei
veicoli commerciali diesel di vecchia
immatricolazione, permettendo così a veicoli Euro
0,1,2,3 di raggiungere
livelli di PM equivalenti ai più moderni
Euro4/5, in ottemperanza alle norme europee che
prevedono stringenti limiti sulla presenza
d’inquinanti
nell’area.
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No. 2  SETTEMBRE 2009
L'obiettivo è diffondere
e consolidare “la
cultura del trasporto
sostenibile”
Ma come si può vedere nella cartina
di rilevazione del PM nell’aria, la situazione non è positiva, specialmente
nelle aree di pianura a bacino (Pianura
Padana, Paesi Bassi e Londra. Dati IUP
Heidelberg).
“Per contrastare questa situazione, la
nuova normativa europea Euro 5 sul
livello di emissioni dei veicoli, in vigore dal 2010, e il successivo standard
Euro 6, imporranno limiti sempre più
forti alle emissioni di particolato da
parte di auto, camion e bus.
A questi vincoli, alcune città come Londra, Milano
e Stoccarda stanno affiancando soluzioni anti-inquinamento come
le Low Emission Zones
(LEZ), aree nelle quali è
possibile circolare liberamente e gratuitamente solo
se si rispettano determinati
standard di emissioni. Per
non superare i nuovi parametri sarà indispensabile,
per i veicoli diesel, dotarsi
di filtri antiparticolato, cioè
apparati che sostituiscono
la marmitta tradizionale
e che sono in grado di ridurre in modo
significativo le emissioni di particolato,
riportandole ai livelli consentiti” sostiene Bruno Tronchetti Provera. I Pirelli
Feelpure TM, frutto della ricerca tecnologica Pirelli, costituiscono dunque
una concreta alternativa all’acquisto
di un veicolo nuovo. Ed è proprio la
consapevolezza dell’importanza della
ricerca per lo sviluppo di prodotti competitivi idonei a creare un sistema di
trasporto ecosostenibile, alla base della mission di Pirelli Eco Technology
che da anni coltiva partnership con i
maggiori centri di ricerca tecnologica e
sponsorizza le associazioni che lavorano per la salvaguardia dell’ambiente.
“C’è uno stretto collegamento tra la qualità dell’aria che respiriamo e le emissioni
di particolato, il cosiddetto PM, prodotte
dalla combustione nei motori. Secondo
gli studi più recenti, proprio i trasporti,
insieme al riscaldamento domestico
durante l’inverno, sono una delle cause
principali delle emissioni del PM, soprattutto delle polveri fini, quelle più pericolose per la salute. In Lombardia (Italia)
si stima che il 30% delle emissioni di PM
dipenda dal trasporto su strada. L’alta
presenza di particolato nell’aria favorisce la diffusione di malattie respiratorie e
cardiache, con danni alla salute dei cittadini e notevoli costi di sistema” continua
Bruno Tronchetti Provera.
“Il tema della qualità dell’aria – specifica l’AD di Pirelli Eco Technology – riguarda ormai tutte le principali città del
mondo, caratterizzate da un notevole
traffico. Stiamo riscontrando, in Italia
così come in Europa e in altri paesi, una
crescente attenzione da parte delle am-
Alloggiato in una marmitta progettata
per sostituire il silenziatore originale senza
rendere necessarie modifiche al veicolo,
è costituito da:
PM −90%
Riduzione del nanoparticolato
di oltre il 90% e del 99% il numero di nanoparticelle
– filtro in carburo di silicio (SiC),
che offre caratteristiche uniche
di resistenza al calore e agli sbalzi termici, attraverso la quale i gas di scarico vengono filtrati,
racchiuso in un apposito canning in acciaio inox
– fondelli d'entrata e d'uscita dei gas di scarico (nel caso di sistema con rigenerazione
assistita, il fondello d'entrata è provvisto
delle apposite sedi per il montaggio delle
candelette ad incandescenza)
– guarnizioni di tenuta interposte tra il
filtro
e i fondelli
– v–clamps di bloccaggio
Per non superare i
nuovi parametri sarà
indispensabile, per i
veicoli diesel, dotarsi di
filtri antiparticolato
ministrazioni pubbliche verso provvedimenti e tecnologie in grado di ridurre
le emissioni nocive”. Interesse che si
riflette sulla tecnologia Feelpure TM
di Pirelli Eco Technology, già adottata,
oltre che in Italia, anche in UK, nell’ambito del LEZ (Low Emission Zone) di
Londra, in Olanda, Svizzera, Germania
e Scandinavia. L’ultimo accordo in ordine di tempo è di maggio e ha visto
Pirelli Eco Technology sottoscrivere
un Protocollo di intesa voluto da Pirelli
e dai Ministeri dei Trasporti e dell’Ambiente portoghesi per la sperimentazione dei filtri antiparticolato Feelpure
sui mezzi pubblici di Lisbona e Oporto.
“Con questa soluzione – conclude Bruno
Tronchetti Provera – vogliamo dimostrare che oggi le tecnologie possono essere utilizzate al servizio dell’ambiente e
della qualità delle nostre vite”.
Tra i prossimi obiettivi di Pirelli Eco
Technology arriva una conferma, la
Cina, dove l’azienda è presente da un
anno con una sperimentazione su pullman urbani. Qui i filtri base prodotti in
Romania, verranno assemblati con la
marmitta e il sistema digitale di controllo del retrofit, rendendo la Cina la base
per l’intero far–East.
NO² −50%
Riduzione del biossido
di azoto di almeno il 50%
  Cartina di rilevazione del PM Pianura Padana, Paesi Bassi e Londra sono
le aree con i maggiori tassi di inquinamento
atmosferico. Dati IUP Heidelberg.
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Il magazine dei professionisti del trasporto
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No. 2  SETTEMBRE 2009
prodotto
Regional 01: un pneumatico
rivoluzionario
Obiettivo: raddoppiare le vendite di prodotti verdi a minor consumo di carburante che
consentono una riduzione delle emissioni di CO2
di Maura Corinaldesi
“I
nizia un nuovo percorso per Pirelli nel
business dei pneumatici per mezzi pesanti”, ha esordito così
Francesco Gori, amministratore delegato di Pirelli Tyre, dinanzi ai 350 giornalisti internazionali, dealers e clienti
giunti a Palazzo Albergati (Bologna, 19
maggio 2009) per il lancio dei nuovi
FR:01 e TR:01. A tale dichiarazione, è
seguita una comunicazione di intenti:
“Ci siamo dati come obbiettivo raddoppiare le vendite di prodotti “verdi”, prodotti che consentono un minor consu-
mo di carburante e, coseguentemente,
una minore emissione di CO2, passando dal 20 al 40%” ha continuato Gori affermando che c’è spazio per crescere e
che questo richiede, ovviamente, prodotti innovativi e competitivi e qualità.
“Una strada faticosa e impegnativa che
insieme ai nostri clienti vogliamo continuare a percorrere con successo” ha
concluso l’ad di Pirelli Tyre. L’impegno
e gli sforzi dei ricercatori e degli ingegneri di Pirelli hanno permesso di realizzare un pneumatico rivoluzionario.
“Il nuovo Regional, infatti, è capace di
coniugare due punti di vista che fino
Caratteristiche tecniche del nuovo Regional Riduzione dei costi di gestione,
rispetto delle norme in materia
ambientale, affidabilità e sicurezza sono obiettivi ancora più
ambiziosi se applicati all’ambito
truck molto più orientato alla
concretezza, dove il rispetto dei
tempi di cosegna della merce
riveste un’importanza cruciale.
Pensiamo alla catena del fresco
e alle perdite che possono
procurare ritardi nella consegna di determinati prodotti.
Affidabilità e sicurezza, dunque,
diventano fattori importantissimi
sulla base dei quali effettuare
scelte d’acquisto. Il segmento
Regional si colloca a metà strada
fra l’H (highway) e il G (on/off
road), incorporandone tutte le
innovazioni e le caratteristiche
di elevata resa chilometrica e
ricostruibilità, con un risparmio
dei costi di gestione e di tutela
ambientale.
Economicamente molto importante per le flotte è l’aspetto
della ricostruzione ovvero
l’applicazione di una nuova
fascia battistrada prestampata, dopo una fase di lavorazione
di ripulitura e di riparazione del
pneumatico usurato.
Le fasce vengono applicate e attraverso un riscaldamento della
copertura a temperature tali da
non compromettere la carcassa
affaticata, se ne garantisce una
perfetta tenuta e resistenza.
Importante per questo processo
è l’utilizzo di fasce di lunghezza
opportuna tale da non fare evidenziare irregolarità nella zona
della giunta fascia, garantendo
quindi la continuità del disegno
battistrada. La nuova serie 01
consente di aggiungere una
vita ricostruita in più rispetto
al vecchio prodotto questo
grazie anche alle nuove mescole
studiate da Pirelli, per la realizzazione delle fasce prestampate. Contemporaneamente
alla commercializzazione del
a poco tempo fa sembravano inconciliabili: le severe norme in materia
dell’ambiente e il fabbisogno dei clienti” ha spiegato Alessandro Ascanelli,
direttore Ricerca&Sviluppo Business
Unit Truck. Esigenze ancora più diverse nell’ambito truck, più orientato alla
concretezza, dove la divergenza tra la
legge e i bisogni degli utilizzatori appariva difficilmente colmabile. Uno studio
e una sperimentazione particolarmente importanti, hanno permesso di giungere all’evoluzione della Serie 01 che
riassume nel concetto “Ecoimpact” impresso sul fianco, tutti i benefici capaci
di Alessandro Ascanelli
nuovo prodotto, Pirelli ha quindi
studiato una serie di fasce prestampate per la ricostruzione ad
hoc per ogni misura disponibile
del nuovo Regional, garantendo
così la realizzazione di pneumatici ricostruiti di aspetto pari al
nuovo prodotto.
Ma il contenimento dei costi di
gestione passa anche attraverso
un abbassamento del livello di
isteresi del nuovo pneumatico.
L’isteresi dei materiali, comporta
un assorbimento di energia
da parte della gomma che si
trasforma in calore. Le mescole
del nuovo Regional,
invece, abbassando la capacità
isteretica del pneumatico, riducono il dispendio di energia e
quindi il consumo di carburante
necessario al rotolamento dei
pneumatici. Il grado di isteresi
di una copertura è rappresentato dal coefficiente di Rolling
Resistance. La riduzione dei
costi di gestione e dei consumi
evidenziata dalla nuova linea
Regional 01 è quindi dovuta
all’effetto combinato di riduzione
della rolling resistance sia del
pneumatico direzionale FR01
che di quello trattivo TR01,
ovvero al minore impatto delle
forze generate dal rotolamento
dei pneumatici che si oppongono all’avanzamento del veicolo.
Infine, la nuova linea 01 assicura
un maggior comfort plastico e
acustico grazie ad un disegno
battistrada con una maggiore
capacità di assorbimento delle
asperità, e soprattutto grazie
all’ottimizzazione della sfasatura
della sequenza passi del disegno
battistrada trattivo che riesce
a minimizzare l’impatto sonoro
dei tasselli fino a dimezzare la
sensazione sonora percepita.
Questo consente al nuovo prodotto di rispettare già da adesso
i nuovi limiti normativi Europei
sul rumore che entreranno in
vigore dal 2012.
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No. 2  SETTEMBRE 2009
SCHEDA TECNICA
Il pneumatico sotto esame
Andrea De Adamich, ex pilota automobilistico, oggi conduttore televisivo, ha illustrato
i test più significativi a cui vengono sottoposti i pneumatici per veicoli industriali
di Fabio Montanaro
Elevato chilometraggio,
ricostruibilità,
risparmio di carburante
e bassa rumorosità
le caratteristiche del
nuovo Regional Serie 01
di soddisfare tanto le richieste degli utilizzatori finali, quanto i requisiti previsti
dalle norme. Elevato chilometraggio,
ricostruibilità, risparmio di carburante
e bassa rumorosità sono le caratteristiche che permettono al nuovo Regional
di massimizzare i risultati sia sul fronte
dell’ecosostenibilità, che della riduzione dei costi di gestione per i clienti finali. Ciò è stato possibile grazie allo svilup-
po di nuovi materiali e nuove strutture
che hanno permesso, da un lato, di aumentare il numero di vite del pneumatico, e dall’altro, di minimizzarne l’impatto ambientale.“Dobbiamo essere
in grado di proporre prodotti che siano
sempre più ricostruibili, oltre che capaci
di durare più della concorrenza in prima
vita” ha dichiarato Andrea Pirondini,
Senior Vice President della Business
Unit Pirelli Truck, “prodotti in grado di
percorrere oltre 350.000 chilometri, ricostruibili tre o più volte a seconda delle condizioni di impiego. Abbiamo fatto
importanti passi avanti, ma il concetto di
sostenibilità deve diventare uno dei driver primari della nostra attività di innovazione”. Il lancio del nuovo Regional
Serie R:01 è proseguito il giorno successivo all’Autopromotec 09, la fiera internazionale dedicata all’attrezzature e ai
prodotti per l’industria automotive, in
scena al quartiere fieristico di Bologna
fino al 24 maggio. Una fiera che ha registrato un record di presenze con 1420
aziende in esposizione provenienti
da 47 paesi. Pirelli Tyre si è presentata
all’evento internazionale con una gamma rinnovata in tutte le applicazioni
(auto, moto e truck) e in tutti i segmenti
grazie ai nuovi Cinturato P7, Angel ST e
la nuova serie R:01.
Il rinnovamento della gamma Pirelli
Truck si completerà a settembre con
l’arrivo di ST 01, un nuovo pneumatico
da rimorchio sviluppato per massimizzare la durata, in termini di resa chilometrica e ricostruibilità, e ridurre i consumi di carburante. L’evento bolognese
è stata l’occasione giusta per introdurre anche un pacchetto di nuovi servizi a supporto degli operatori: il Pirelli
Retreading System, il rinnovato sistema Pirelli per la ricostruzione di pneumatici, l’assistenza su strada CQ24
International, e CrediTyre, il sistema di
finanziamento dedicato a flotte e rivenditori. Infine, Antonio Calabrò, Direttore
Affari Istituzionali e Relazione Esterne
di Pirelli, ha presentato al pubblico
Truck, il nuovo trimestrale del gruppo
Pirelli, giunto al suo secondo numero, e
dedicato al mondo del trasporto. Truck
apre un canale di comunicazione fra
l’azienda e gli users finali, per un aggiornamento e un approfondimento continuo circa sulle innovazioni di prodotto
e le esigenze dei clienti.
I pneumatici della Serie R:01 sono
stati donati da Pirelli al sistema della
Protezione Civile dell’Aquila per equipaggiare i mezzi di soccorso dei Vigili
del Fuoco per i quali la robustezza e la
resistenza delle coperture è indispensabile per garantire l’affidabilità del
mezzo su strade disastrate.
Dry Handling test
Valuta il comportamento sull’asciutto.
È una prova molto importante che si effettua su fondo stradale/autostradale misto per valutare: direzionalità e stabilità del veicolo; precisione e progressione nella traettoria;
stabilità laterale, ovvero il recupero della direzionalità dopo
uno scarto brusco (ad esempio una “S” molto rapida o un repentino cambio di corsia); comfort del pneumatico a marcia
costante che si riflette sul comfort del guidatore.
Noise test
La normativa europea, per ottenere l’omologazione del pneumatico autocarro, impone la prova di rumorosità.
Il test consiste in otto passaggi su pista, a una velocità aumentata progressivamente, con rilevazione esterna della rumorosità a motore spento, in modo da evitare interferenze nella
rilevazione del dato.
L’omologazione attuale è di 76 decibel, in futuro sarà di 73
decibel. Un abbattimento di soli 3 decibel della rumorosità,
significa una sensazione dimezzata della rumorosità.
Traction test
La prova di trattività/trazione valuta la capacità di trazione
di un pneumatico sull’asse motore trainante.
Viene misurato il numero di slittamenti e pattinamenti del
pneumatico sottoposto ad un tiro frenante costante, che permette di valutare questa capacità di trazione su fondo bagnato a coefficiente di aderenza costante e molto basso.
Wet Handling test
Valuta il comportamento del pneumatico sul bagnato.
Sono 3 gli aspetti che vengono analizzati:
1) la tenuta: si valuta la velocità massima raggiungibile in curva ad appoggio costante;
2) la controllabilità, ovvero il comportamento del veicolo in
condizioni di bagnato e in condizioni limite;
3) l’aderenza, con l’inserimento del sovrasterzo (perdita del retrotreno) o del sottosterzo (uscita di traettoria
dell’avantreno).
Wet Braking test
Test di frenata sul bagnato, obbligatorio nei prossimi anni
per ottenere l’omologazione del pneumatico da commercializzare in Europa, misura lo spazio di frenata su un rettilineo
bagnato artificialmente con uno strato d’acqua a spessore costante, e lo si confronta con i dati acquisiti da un pneumatico
definito standard che fa da riferimento per gli scostamenti di
prestazione che serviranno poi per l’omologazione del pneumatico stesso.
Glass Plate test
Viene analizzata l’impronta che il pneumatico lascia passando su una lastra bagnata con il latte (aumentando così il
contrasto con il nero del pneumatico) al fine di ottimizzare
la capacità del pneumatico di espellere l’acqua lateralmente
e longitudinalmente migliorando il disegno del battistrada.
Tutto ciò si traduce in sicurezza e maggiore aderenza del
pneumatico sull’asfalto.
Tear Resistance
Serve a misurare la capacità di resistenza alla lacerazione
della mescola battistrada del pneumatico causata da percorrenze su fondi stradali particolarmente aggressivi (sassi,
buche). Si misura il peso del pneumatico prima e dopo aver
effettuato una serie di passaggi su percorso off road ricoperto
di sassi tali da procurare lacerazioni sulla superficie del battistrada fino a provocarne anche il suo parziale distacco.
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Il magazine dei professionisti del trasporto
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No. 2  SETTEMBRE 2009
Q
le richieste dei nostri clienti più esigenti. Le fasce Novateck
– contrassegnate dalla scritta “Tread Design by Pirelli Tyre” –
riproducono i disegni originali in modo tale che l’interazione
tra disegno e carcassa resti inalterata anche dopo la ricostruzione. Ciò permette al prodotto ricostruito di mantenere un
livello prestazionale e qualitativo assolutamente paragonabile al pneumatico nuovo.
Inoltre i dati raccolti durante le numerose prove tecniche seguite direttamente dal dipartimento di Ricerca&Sviluppo garantiscono la perfetta compatibilità dimensionale tra le fasce
Novateck e le carcasse Pirelli.
ualità Pirelli identica per tutte le “vite” del
pneumatico. È questo l’obiettivo di Pirelli Life
Cycle Management, il sistema di ricostruzione Pirelli già disponibile per una gran parte
della gamma attuale oltre che per tutti i nuovi
prodotti delle serie R:01, H88, G88 e ST:01.
Il sistema è concepito per valorizzare l’alta qualità della carcassa Pirelli ed è caratterizzato da tre elementi fondamentali:
la qualità progettuale e produttiva del pneumatico, la rinnovata gamma di fasce Novateck e il network di ricostruttori
selezionati.
Qualità della carcassa
Pirelli massimizza la ricostruibilità della carcassa partendo
dalla qualità del progetto e dei materiali del pneumatico nuovo. La progettazione diventa un momento fondamentale per
garantire l’integrità della carcassa durante le varie vite. Già
nella fase di sviluppo della copertura, infatti, si tiene conto
delle variabili che interverranno in tutto il ciclo di vita del
pneumatico e che avranno un peso fondamentale nella resa
del pneumatico ricostruito.
Il pneumatico ricostruito mantiene
un livello prestazione e qualitativo
paragonabile al pneumatico nuovo
Fasce Novateck
Il sistema del ricostruito a freddo Pirelli prevede l’utilizzo delle rinnovate fasce Novateck, che coprono l’intera gamma dei
nuovi prodotti Pirelli.
La gamma copre tutti gli impieghi (Highway, Regional, City,
On/Off) ed include in particolare i prodotti più recenti quali FR:01, TR:01, TH:88, e, in previsione del lancio del nuovo
pneumatico da rimorchio Pirelli, anche la fascia del ST:01.
La gamma ottimizzata di fasce Novateck con ben 36 larghezze raggruppate in 14 disegni sarà in grado di soddisfare tutte
Il contenuto dei dati tecnici (raggio di raspatura consigliato,
compatibilità larghezza fascia / misura carcassa Pirelli, ecc..)
è illustrato nel manuale tecnico che verrà reso disponibile ai
ricostruttori certificati Pirelli.
Infine, le mescole delle fasce a composizione ottimizzata e
differenziata per i vari impieghi garantiranno le migliori prestazioni del pneumatico ricostruito nelle varie condizioni di
utilizzo.
La Gamma Fasce Novateck
Steer
novateck
Qualità per tutte le vite
del pneumatico
Pirelli Life Cycle Management: il sistema di ricostruzione concepito per valorizzare
l’alta qualità della carcassa
di Alain Versace
Drive
H
Trailer / Semitrailer
AMARANTO TH88
R
FR:01
C
MC85 AMARANTO
G
FG88
FH55
MC85 AMARANTO M+S
AP05
TR:01
TH65
TR26
MC85 AMARANTO
TG88
TH25
ST:01
ST:35
ST:01
ST:35
MC85 AMARANTO M+S
AP05
AP05
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No. 2  SETTEMBRE 2009
Truck dialoga con i lettori
Rete selezionata
Pirelli attraverso un audit qualitativo seleziona e certifica un
network di ricostruttori, ai quali viene affidato il compito di
garantire che la qualità del pneumatico nuovo venga mantenuta inalterata nelle successive ricostruzioni. Il monitoraggio qualitativo interviene nella procedura di selezione delle
carcasse ricostruibili dove vengono applicati criteri di selezione molto rigorosi, nei processi di controllo delle varie fasi
di ricostruzione, e nella qualità e precisione dei macchinari utilizzati. In tal modo, si possono dare delle garanzie addizionali sul prodotto ricostruito presso la rete con fasce Novateck. L’audit qualitativo, oltre ad
essere indispensabile per l’inserimento del ricostruttore nella rete certificata Pirelli verrà inoltre
effettuato periodicamente dai nostri esperti del
Dipartimento Qualità in modo da assicurare
una qualità di ricostruzione costante nel tempo. Pirelli ha già selezionato 10 ricostruttori in
Italia e 8 in Turchia, mentre è in fase di selezione nei mercati spagnolo e tedesco.
FAQ
Fascia Novateck
Fascia battistrada in esposizione durante l’evento di lancio
del nuovo Regional
Una rubrica per rispondere alle domande sull'utilizzo e
il mantenimento dei pneumatici nel settore dell'autotrasporto
È possibile risalire alla data di fabbricazione di un pneumatico?
È prevista una marcatura che fornisce la
data di “nascita” del prodotto. Secondo
le legislazioni vigenti, infatti, nella parte
bassa del fianco del pneumatico, cioè
quella più vicina al cerchio, deve essere
presente una scritta alla fine di una serie
di codici, composta da quattro numeri (per pneumatici costruiti
dopo il 2000), le prime
due posizioni indicano la settimana
di fabbricazione
mentre le ultime due l’anno.
Così se troviamo il numero
2009 la data
di produzione
risulta essere
la 20° settimana
dell’anno 2009.
Osservando il battistrada dei pneumatici per rimorchi/semirimorchi per impiego stradale ho
notato che si tratta sempre di disegni
con incavi longitudinali (rigati), esiste una motivazione tecnica ?
L’impiego su rimorchio/semirimorchio
richiede prestazioni differenti rispetto ai
prodotti montati su asse sterzante o motore di un veicolo industriale. Per questo
motivo, esiste la tendenza a produrre
pneumatici dedicati sia per misura che
per struttura.Il disegno battistrada ha
caratteristiche specifiche ed è studiato per enfatizzare le prestazioni di resa
chilometrica, tenuta laterale, regolarità
d’usura, resistenza a rotolamento e frenata. Le condizioni più frequenti nell’impiego su rimorchio/semirimorchio sono
in larga parte influenzate da forze laterali
che provocano elevati sfregamenti con il
terreno. I progettisti hanno così verificato
che i disegni a incavi longitudinali sono
il giusto compromesso per il raggiungimento degli obiettivi prestazionali. Dobbiamo tenere presente che il sistema trattore+semirimorchio o
motrice+rimorchio è studiato
in modo tale da avere una
ripartizione della frenata
che vede l’unità trainata
frenare con leggero anticipo. Se si adottassero
disegni a incavi trasversali, in caso di frenata con
presenza di asperità (ad
esempio, dislivello della sede stradale dovuto ad un tombino) il pneumatico troverebbe
un appiglio che però rischierebbe di
strappare il tassello.
Sempre più frequentemente sul
fianco dei pneumatici per veicoli industriali compare la scritta
REGROOVABLE. Cosa significa?
La scritta REGROOVABLE indica che il
pneumatico è espressamente progettato per essere riscolpito. L’operazione di
riscolpitura deve essere sempre eseguita
da uno specialista e consiste nel ripristinare, in un pneumatico usurato, la funzionalità del disegno battistrada grazie
all’intaglio degli incavi con una apposita
attrezzatura. I costruttori di pneumatici
forniscono istruzioni che indicano i valori raccomandati di larghezza della riscolpitura e spessore massimo di gomma
da asportare dalla base dell’incavo. Naturalmente, i pneumatici che verranno
sottoposti a questa operazione, dovranno essere preventivamente verificati. La
riscolpitura non è consigliabile in caso di
presenza di lacerazioni al battistrada, tagli e screpolature. L’attività di riscolpitura
del battistrada permette, in tutta sicurezza, di poter sfruttare ulteriormente il potenziale di resa chilometrica del prodotto e in particolare nell’ impiego stradale,
non compromette l’eventuale attività di
ricostruzione.
◀◀ La data di nascita del prodotto
La marcatura è composta da quattro numeri: i
primi due indicano la settimana di fabbricazione, le ultime due cifre, invece, l’anno.
Progettato per essere riscolpito
Indicazione presente sul fianco del pneumatico
riscolpibile
Scrivi anche tu su Pirelli Truck
Rete selezionata di ricostruttori
La mappa mostra il network di ricostruttori selezionato
e certificato da Pirelli in Italia e Turchia. In fase di selezione
i mercati tedesco e spagnolo
Q
uesta rivista può crescere meglio
grazie anche alla partecipazione
di voi lettori.
Vuoi rendere partecipe la redazio-
ne delle tue esperienze di lavoro e di
viaggio? Hai delle storie da raccontare?
Vuoi informazioni sui prodotti Pirelli?
Vuoi ricevere a casa la rivista?
Scrivi a Truck.Magazine@pirelli.com
o invia un fax al: + 39 02 6442 1680
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Il magazine dei professionisti del trasporto
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No. 2  SETTEMBRE 2009
una storia di successo
Quarant’anni di attività
della Clinica Mobile SBK
Intervista al dott. Massimo Corbascio, chief medical della Clinica Mobile Superbike
di Ilaria Casarin
Dott. Corbascio, da quante persone è composto lo staff
della Clinica Mobile della Superbike?
Massimo Corbascio —Il team è composto da circa dodici persone: un chief medical che sono io, un Chief Medical della Direzione di Gara, responsabile della sicurezza in pista e del raccordo
tra la Clinica Mobile e i sanitari locali, un ortopedico, quattro fisioterapisti, un tecnico di radiologia, un infermiere, tre autisti e il
cuoco… importantissimo!
Quali sono le attrezzature presenti?
M.C. —La Clinica Mobile è attrezzata per fornire al pilota le cure
minime per tornare a correre. Noi non trattiamo le grosse fratture o i grossi traumi, ma solo quelle lesioni che, una volta curate, permettono al pilota di tornare in pista. Dopo tanti anni di
esperienza, infatti, ci siamo accorti che mandando in ospedale
un pilota con una piccola frattura o una lieve lesione, lo condanniamo a perdere sia le prove che la gara. Il pilota, invece, ha
bisogno di qualcuno che lo aiuti a tornare in pista il più presto
possibile, che lo conosca e di cui si fidi.
A tale scopo le attrezzature di cui dispone la Clinica Mobile sono: la radiologia, per diagnosticare le fratture; da dieci anni a
questa parte, abbiamo incrementato la fisioterapia per aiutare il recupero a livello muscolare e tendineo; la strumentazione di primo intervento, per quelle medicazioni che
al pronto soccorso non vengono effettuate abbastanza
velocemente. Oggi i pronto soccorso sono più abituati alle grosse lesioni e sono bravissimi nell’assistere i
traumatizzati gravi. Infine, tutto ciò che può servire per effettuare piccoli interventi.
Dal momento dell’arrivo al circuito,
quanto tempo è necessario per rendere operativa la Clinica Mobile?
M.C. —Si arriva sul circuito martedì e
per giovedì deve essere tutto pronto.
Dunque, in due giorni tutto deve essere allestito e operante.
Su che tipo di veicolo è allestita la
Clinica Mobile?
M.C. —Si tratta di un Reanault Premium 440, rimorchio Bertoletti per un
totale di circa 35mq. I pneumatici, ovviamente, sono Pirelli!
Che tipo di strada percorre e quanti chilometri all’anno percorre l’unità della clinica
mobile del SBK?
M.C. —Ci spostiamo prevalentemente in autostrada percorrendo una media di 30.000 km
all’anno.
Lei è testimone dell’evoluzione della sicurezza e della
tecnologia nel mondo delle corse. Cos’è cambiato?
M.C. —Dal 1971 lavoro nel mondo del motoclismo e le cose sono
cambiate tanto. Innanzitutto, la creazione della Clinica Mobile
negli anni ’70–’80 ha contribuito moltissimo a dare maggiori
informazioni sulla sicurezza a tutte le aziende che ruotano intorno a questo sport. La “Dainese” per esempio, si è impegnata
moltissimo con noi per realizzare guanti, protezioni e stivali più
sicuri. Tutti hanno attinto informazioni utilissime dalla casistica che la Clinica Mobile ha raccolto.
Stiamo parlando di una media di duemila prestazioni all’anno
tra la Clinica Mobile della Superbike e quella del Moto GP, che
equivalgono a 50-60 cadute a week end, con 250-300 fratture
più o meno gravi all’anno. Abbiamo accumulato un’ esperienza
tale da permetterci di far correre un pilota anche con una piccola frattura, se questi lo desidera. Per esempio Haga, lo scorso
anno a Salt Lake City, ha corso con una frattura scomposta alla
clavicola ed è riuscito a classificarsi sesto! Ma, cosa più importante, Haga è riuscito, grazie al nostro intervento, a superare la
visita dei medici responsabili del circuito statunitense e quindi
non rinunciare alla gara.
Probabilmente uno dei momenti più difficili è quando occorre decidere se lasciare correre un pilota infortunato o
fermarlo. Come lo affrontate?
M.C. —Ovviamente affrontiamo questa decisione tenendo presente soprattutto la salute del pilota e considerando quelle che
possono essere le conseguenze. La caduta di un pilota, infatti,
può arrecare danni anche agli altri sportivi in gara.
Clinica Mobile Superbike
Allestita su un Renault Premium 440 gommato Pirelli Serie 01
A chi va imputata la responsabilità medica di tale
decisione?
M.C. —La decisione è nostra, ma la responsabilità legale è dei
medici locali che devono dare l’ok finale sulla possibilità di correre del pilota. Tuttavia, dopo 40 anni di attività della Clinica
Mobile, i medici locali sono piuttosto propensi ad avallare le nostre scelte, perché si fidano della nostra esperienza.
I piloti come reagiscono dinanzi alla decisioni di tenerli
fermi ai box?
M.C. —I piloti accettano le decisioni della Clinica Mobile.
Certo si lamentano un po’, ma poi sono ben consapevoli che scendere in pista in condizioni di
salute non ottimali significa mettere in
pericolo la propria incolumità e quella
degli altri piloti.
In giro per il mondo tutto
l’anno per vegliare su questi “nuovi eroi”. Ce ne è
uno a cui è particolarmente legato?
M.C. —Sono legato a tutti i piloti indistintamente. Certo, sono arrivato
in Superbike nel 1989
con un pilota che si
chiama Giancarlo Falappa e lui mi è rimasto nel cuore.
Progetti futuri?
M.C. —Innanzitutto, sostituire la radiologia con l’ecografia che
costa meno, è meno inquinante e permette, se utilizzata da un
esperto del settore, di fare una diagnosi precisa e completa (fratture e lesioni interne) senza mandare il pilota in ospedale.
Staff della Clinica Mobile SBK
Il primo da destra è il dottor
Massimo Corbascio.
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The Cal
La ragazza bionda conosce il fotografo Brian Duffy.
È lì con lui, in quello studio di Londra, per fare il Calendario
del ’73. Ma la ragazza bionda non conosce l’altra persona, che
stà in un angolo e disegna su un album.
Sente caldo, la ragazza. Un caldo che ti scioglie il latex addosso e poi te lo ridisegna, sfrontato.
Il magazine dei professionisti del trasporto
1973
Come ti dominasse imprigionandoti nella gomma.
Come tu fossi un manichino. E Allen Jones che disegna e
Brian Duffy che scatta, e la ragazza bionda che non sa su che
pagina del Calendario andrà quel suo profilo.
Sa solo che –per la prossima foto– Allen e Duffy le indicano i
fianchi. E sente Allen parlare di “androide”.