acqua cereali luppolo lievito
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ACQUA CEREALI ANNUAL REPORT DATI RIFERITI AL 2012_FOR THE YE AR 2012 LUPPOLO LIEVITO WWW.ASSOBIRRA.IT ASSOBIRRA SOSTIENE IL CONSUMO RESPONSABILE DI BIRRA ASSOBIRRA, ASSOCIAZIONE DEGLI INDUSTRIALI DELLA BIRRA E DEL MALTO, RIUNISCE LE PRINCIPALI AZIENDE CHE PRODUCONO E COMMERCIALIZZANO BIRRA E MALTO IN ITALIA. ADERISCE A CONFINDUSTRIA, FEDERALIMENTARE, BOE (THE BREWERS OF EUROPE), EUROMALT, EBC (EUROPEAN BREWERY CONVENTION). ASSOBIRRA SVOLGE FUNZIONI ISTITUZIONALI, DI SVILUPPO TECNOLOGICO E DI PROMOZIONE DELLA CULTURA, DELLA CONOSCENZA E DEL CONSUMO RESPONSABILE DELLA BIRRA. QUESTA MISSIONE SI CONCRETIZZA ATTRAVERSO LA REALIZZAZIONE DI STUDI E RICERCHE PER LA QUALITÀ E L’INNOVAZIONE TECNOLOGICA DEI PROCESSI PRODUTTIVI E LA PROMOZIONE DI CAMPAGNE DI COMUNICAZIONE, MIRATE AD UNA MAGGIORE CONOSCENZA DEL PRODOTTO BIRRA E ALL’AFFERMAZIONE DI UNA CULTURA DI CONSUMO CONSAPEVOLE DELLE BEVANDE ALCOLICHE. ASSOBIRRA, THE ASSOCIATION OF BEER AND MALT INDUSTRIES, REPRESENTS THE MAIN BEER AND MALT PRODUCING COMPANIES IN ITALY. IT IS AFFILIATED WITH CONFINDUSTRIA, FEDERALIMENTARE, BOE (THE BREWERS OF EUROPE), EUROMALT AND EBC (EUROPEAN BREWERY CONVENTION). ASSOBIRRA PERFORMS INSTITUTIONAL DUTIES AND PROMOTES TECHNOLOGICAL DEVELOPMENT, BEER CULTURE AND RESPONSIBLE CONSUMPTION. THIS MISSION IS CARRIED OUT THROUGH THE CONDUCTION OF STUDIES AND RESEARCH ON QUALITY AND TECHNOLOGICAL INNOVATION OF PRODUCTIVE PROCESSES AND THROUGH PR CAMPAIGNS AIMED AT PROMOTING A GREATER KNOWLEDGE OF BEER AND A CULTURE OF RESPONSIBLE CONSUMPTION OF ALCOHOLIC BEVERAGES. PRESIDENTE_PRESIDENT ALBERTO FRAUSIN VICE PRESIDENTI_VICE PRESIDENTS PIERO PERRON, TOMMASO NORSA CONSIGLIO DIRETTIVO_BOARD ALBERTO FRAUSIN, PIERO PERRON, TOMMASO NORSA, THOMAS LESCHINSKI, GERHARD COMPER, PAOLO TRUSSONI, LEONARDO DI VINCENZO DELEGATO DELLA PRESIDENZA PER LE TEMATICHE INTERNAZIONALI_DELEGATE OF THE PRESIDENCY FOR INTERNATIONAL ISSUES FRANCO THEDY (VICE PRESIDENTE_VICE PRESIDENT THE BREWERS OF EUROPE) DIRETTORE_DIRECTOR FILIPPO TERZAGHI VICE DIRETTORE_VICE DIRECTOR ANDREA BAGNOLINI ASSOBIRRA SOMMARIO__CONTENTS INTRODUZIONE__INTRODUCTION 2 PRODUZIONE__PRODUCTION ANCORA AVANTI, MALGRADO LA CRISI__FORGING AHEAD, IN SPITE OF THE CRISIS 4 6 CONSUMI__CONSUMPTION QUANTITÀ STABILI, MA QUALCOSA STA CAMBIANDO__STABLE QUANTITIES, BUT SOMETHING IS CHANGING BIRRA: NATURALE, TRENDY E... DONNA__BEER: NATURAL, TRENDY AND... ENJOINED BY WOMEN 8 10 12 CONSUMO RESPONSABILE__ RESPONSIBLE CONSUMPTION PER UN CONSUMATORE CONSAPEVOLE E RESPONSABILE__PROMOTING AWARENESS AND RESPONSIBILITY AMONG CONSUMERS LE CAMPAGNE 2012 PER IL CONSUMO RESPONSABILE__THE 2012 CAMPAIGNS FOR RESPONSIBLE CONSUMPTION CONOSCERE LA BIRRA. PER CONSUMARLA MEGLIO__GETTING TO KNOW BEER LEADS TO BETTER CONSUMPTION 14 16 20 22 SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE__ENVIRONMENTAL SUSTAINABILITY BIRRA, SEMPRE PIÙ “GREEN”__BEER IS INCREASINGLY “GREEN” 24 26 DATI DI SINTESI__DATA SINTHESYS MATERIE PRIME E PRODUZIONE__RAW MATERIALS AND BEER PRODUCTION UNITÀ PRODUTTIVE SUL TERRITORIO NAZIONALE__BREWERIES / MALTHOUSES IN ITALY OCCUPAZIONE__STATE OF EMPLOYMENT AZIENDE E MARCHI__COMPANIES AND BRANDS BIRRA IN ITALIA__BEER IN ITALY IMPORT & EXPORT BIRRA IN EUROPA__BEER IN EUROPE ACCISE__EXCISE MALTO E LUPPOLO__MALT AND HOP CONSUMI IN ITALIA__CONSUMPTION IN ITALY 29 30 32 33 34 42 47 50 52 56 60 CULTURA BIRRA__BEER CULTURE UNA BEVANDA MILLENARIA E MEDITERRANEA__AN AGE-OLD AND MEDITERRANEAN BEVERAGE UN PRODOTTO NATURALE CON POCHI SEMPLICI INGREDIENTI__A FEW SIMPLE INGREDIENTS, FOR A NATURAL PRODUCT UN PIACEVOLE COMPLEMENTO DI UN’ALIMENTAZIONE SANA E GUSTOSA_ _AN ENJOYABLE COMPLEMENT TO A HEALTHY AND TASTY DIET UN SOLO NOME PER UN MONDO DI STILI__A SINGLE NAME, FOR A WORLD OF STYLES LE 7 “REGOLE D’ORO” DEL SERVIZIO__THE 7 “GOLDEN RULES” FOR SERVING BEER 63 64 66 1 68 69 72 ANNUAL REPORT 2012 > INTRODUZIONE_INTRODUCTION INTRODUZIONE La birra italiana è una parte sempre più importante di quel made in Italy agroalimentare che può, e vuole, contribuire al rilancio economico e sociale dell’Italia. Produce ricchezza per il nostro Paese. Accresce la quota sul mercato domestico. Rafforza i legami con l’agricoltura nazionale e con le realtà locali, per le quali rappresenta sempre più un interlocutore di primo piano. Consolida la propria immagine all’estero, grazie a un prodotto che non ha nulla da invidiare - anzi - a quello degli altri Paesi a grande tradizione birraria. Prosegue l’impegno convinto in responsabilità sociale, promuovendo il consumo moderato e consapevole delle bevande alcoliche e la diffusione della cultura della birra. Continua ad investire in innovazione, qualità di prodotto e di processo, in sostenibilità ambientale, con risultati all’avanguardia in Europa. Crea imprenditorialità e posti di lavoro, in prevalenza giovanile, in un Paese che da troppi anni sembra avvolto in un lungo torpore, dando occupazione a più di 140 mila persone fra addetti diretti e indiretti. È una grande fonte di entrate per lo Stato, malgrado continui ad essere penalizzata ingiustamente sotto il profilo fiscale. Sono queste, a nostro avviso, le principali indicazioni che emergono dall’Annual Report 2012 di AssoBirra. Avere accresciuto dello 0,5% la produzione, mantenuto sostanzialmente invariato il valore dell’export (che nel 2011 aveva toccato il record storico di 2 milioni di ettolitri), aumentato del 4% l’occupazione diretta, portato alle finanze pubbliche altri 4 miliardi di euro complessivi di entrate fra accise, Iva, Irap, Imu ecc., sono risultati di grande valore e che ci rendono orgogliosi. Anche perché ottenuti in un contesto, nazionale e internazionale, tutt’altro che favorevole. INTRODUCTION Italy’s brewing sector is an increasingly important part of the Italian agrifood industry, that can - and wishes to - contribute to the country’s economic and social revitalization. It produces wealth for the country, and its share of the domestic market is continuously increasing. It has strengthened its ties with the nation’s agricultural sector and with local communities, in which it is an increasingly significant player. It has consolidated its image abroad, thanks to a product that is on par with that of other countries with a strong beer tradition. Its commitment towards social responsibility is ongoing, promoting the moderate and responsible consumption of alcoholic beverages and the promotion of beer culture. The brewing 2 Basti pensare all’aggravarsi di una crisi economica che nel 2012, per la prima volta, ha provocato una marcata riduzione dei consumi alimentari e si è fatta sentire anche su quelli di birra, con la lieve diminuzione delle vendite nel settore Premium, a beneficio delle meno costose Economy e Private Label, e con il record segnato dalle vendite di birra destinata ai consumi domestici, a scapito di quella bevuta fuori casa. Il tutto - non va mai dimenticato - con un consumo pro capite attestato sui 29,5 litri, valore che mantiene l’Italia all’ultimo posto nella graduatoria dei Paesi europei. Ma l’ostacolo maggiore rimane il forte onere fiscale che, fra imposte e accise, continua a gravare sulla birra italiana, penalizzandola fortemente rispetto sia a molte birre europee sia alle bevande le cui accise sono pari a zero. Per dare l’idea del problema, quando un consumatore italiano acquista una bottiglia di birra da 66 cl al prezzo medio di 1 euro, 40 centesimi sono di tasse: come dire che più di un sorso su tre va al fisco. Nonostante ciò, in maniera ricorrente qualcuno propone di aumentare ancora le tasse sul nostro prodotto con conseguenze - lo abbiamo più volte denunciato - che sarebbero dannose non per il nostro settore, ma per l’economia nazionale. Malgrado gli ostacoli, il settore birrario continua a produrre e a vendere, tanto in Italia (dove la nostra quota ha superato la soglia del 65%) quanto all’estero (un po’ meno in Europa, un po’ di più oltreoceano). Continua a contribuire alle finanze pubbliche: nel 2012 lo Stato ha incassato di sole accise oltre 484 milioni di euro, 20 in più dell’anno precedente. Soprattutto, aumenta l’occupazione grazie all’affacciarsi di centinaia di nuove realtà imprenditoriali, che AssoBirra è impegnata a sostenere in quanto volano di sviluppo sia per il settore sia per l’importante e variegato indotto che esse generano sul territorio. Fa parte di questo impegno l’istituzione, nel 2012, di A.Bi Lazio - insieme ad Arsial e Coldiretti Lazio - e di A.Bi sector is continuing to invest in innovation, in product and process quality and in environmental sustainability, achieving results that are among the most enviable in Europe. The brewing sector creates business opportunities and jobs, especially for young people, in a country that for too many years has been shrouded by a long slumber: it provides direct and indirect employment to over 140,000 people. And despite being unfairly penalized from a fiscal standpoint, it is a major source of revenue for the government. These are the highlights that emerge from AssoBirra’s 2012 Annual Report. Increasing production by 0.5%, essentially maintaining the value of exports (which in 2011 reached an alltime high of 2 million hectoliters), increasing direct occupation by 4%, generating a total of 4 billion euros in tax revenues for the country, are outstanding results that we are proud of, also because they have been achieved in an unfavorable domestic and international context. One need only consider the worsening of an economic crisis that in 2012, for the first time, caused a marked decrease in food consumption and also affected beer consumption, resulting in a slight decrease in sales in the Premium segment to the advantage of the less expensive Economy and Private Label segments, and in the record sales of beer destined for consumption at home, to the detriment of beer consumed outside the home, all in the context of an annual per capita consumption of 29.5 liters, the lowest in Europe. ASSOBIRRA Campania, associazioni che riuniscono microbirrifici e malterie della regione allo scopo di incentivare l’utilizzo di materie prime di origine locale; un modello destinato a replicarsi in altre regioni italiane. Oggi AssoBirra è “la casa della birra italiana”, dai grandi industriali ai piccoli produttori, fino agli artigiani. Tutti accomunati da un prodotto che è lo stesso da migliaia di anni, naturale, buono, versatile, conveniente, in linea con la nostra cultura e il nostro stile di vita. Tutti appassionati del proprio mestiere, e con l’intenzione di continuare a The greatest obstacle, however, remains the high taxes and excise that continue to burden Italian beer, strongly penalizing it compared to many other European beers and to beverages on which no excise is levied. Just to give an idea of the extent of the problem, when an Italian consumer buys a 66cl bottle of beer costing an average of 1 euro, 0.40 of that price is taxes: it’s as if the taxman drank one third of that bottle. Notwithstanding, proposals are constantly made to further raise taxes on our product, with consequences that - as we have decried time and again - would damage not only our industry but all of Italy’s economy as well. Despite the obstacles it faces, the brewing sector’s production and sales remain strong, both in Italy (where our market share is over 65%) and abroad farlo al meglio delle proprie capacità che - come conferma il Report 2012 - sono di assoluta eccellenza. Ciò che chiediamo allo Stato è di essere messi in condizione di operare in una situazione di parità con i competitors, interni e internazionali. Se ci lasceranno dare il nostro contributo alla ripresa dell’Italia, il Paese sarà fiero di noi, e noi gliene saremo profondamente grati. Alberto Frausin (slightly less in Europe, slightly more overseas). It also continues to contribute to the government’s coffers: in 2012 Italy collected over 484 million euros in excise alone, 20 million more than in the previous year. Most importantly, occupation has increased thanks to the emergence of hundreds of new brewing companies that AssoBirra is committed to supporting, as they drive the development of both the brewing sector and of the important and varied satellite industries that they generate throughout the country. This commitment led to the establishment, in 2012, of A.Bi Lazio - in conjunction with Arsial and Coldiretti Lazio - and of A.Bi Campania, associations that represent local microbreweries and maltsters to incentivize the use of local raw materials; analogous associations will be established in other regions of Italy. 3 Today, AssoBirra is the “home of Italian beer”, encompassing large industries, small breweries and craft brewers, all united by a product that has remained essentially unchanged for thousands of years: natural, tasty, versatile, convenient, that fits in with our culture and our lifestyle. All of our members love their craft and intend to continue to cultivate it to the best of their ability, which - as the 2012 Report confirms - is of the utmost excellence. What AssoBirra demands from the Italian government is to operate on equal footing with our domestic and international competitors. Should we be allowed to contribute to Italy’s economic recovery, the nation will be proud of us and we will be deeply grateful. Alberto Frausin PRODUZIONE PRODUCTION BIRRA } 13,48 MILIONI +0,5% DI ETTOLITRI PRODOTTI RISPETTO AL 2011 L’ITALIA È IL DECIMO PRODUTTORE IN EUROPA RT EXPO 1,99 MILIONI DI ETTOLITRI ESPORTATI IN LINEA CON IL RECORD 2011 16 STABILIMENTI INDUSTRIALI 2 DI MALTO 14 DI BIRRA 500 MICROBIRRIFICI DI CUI MOLTI SORTI DI RECENTE 4.700 OCCUPATI DIRETTI } + 4% RISPETTO AL 2011 > 13.48 MILLION HECTOLITERS PRODUCED +0.5% COMPARED TO 2011 > Italy is Europe’s tenth largest producer 144.000 ADDETTI TOTALI COMPRESO L’INDOTTO ALLARGATO > 1.99 MILLION HECTOLITERS EXPORTED > in line with the record levels of 2011 > 16 INDUSTRIAL PLANTS > 14 beer plants > 2 malt plants > 500 MICROBREWERIES > many of which were established recently } 4 MILIARDI DI EURO ENTRATE PER LO STATO DI CUI 484 MILIONI DI ACCISE > 4,700 DIRECT JOBS +4% COMPARED TO 2011 > 144,000 TOTAL WORKERS > including all satellite industries > €4 BILLION IN REVENUES FOR THE ITALIAN GOVERNMENT > €484 million of which are excise ANNUAL REPORT 2012 > PRODUZIONE_PRODUCTION ANCORA AVANTI MALGRADO LA CRISI Anche nel 2012 il settore birrario italiano ha proseguito, pur rallentando, il trend di crescita iniziato nel 2010. PRODUZIONE: IL MIGLIOR RISULTATO DEGLI ULTIMI NOVE ANNI Gli impianti (16 stabilimenti industriali e circa 500 microbirrifici) ubicati sul territorio nazionale hanno prodotto 13.482.000 ettolitri di birra, pari a +0,5% rispetto al 2011 (13.410.000 ettolitri). Di questi, 1.990.000 (il 14,8% del totale) sono stati esportati, mentre il resto ha soddisfatto il 65,1% della domanda interna di birra, attestatasi a 17.636.000 di ettolitri (-0,5% rispetto al 2011, ma su ciò si veda meglio dopo). In valori assoluti, la produzione 2012 è il secondo miglior risultato di sempre, dopo i 13.673 milioni di ettolitri del 2003, e segna il ritorno ai valori pre-crisi del 2009. Altro dato da sottolineare, il 65,1% di quota di mercato domestico coperto dal settore birrario nazionale indica un rafforzamento del trend di crescita cominciato nel 2010 (63,5%) e proseguito nel 2011 (63,9%). Buoni anche i risultati della produzione di malto, risalita a 649.140 quintali (+3,1% rispetto ai 629.681 del 2011), come sempre interamente assorbiti dall’industria birraria italiana. EXPORT POCO AL DI SOTTO DEL RECORD 2011 I 1.990.000 ettolitri esportati nel 2012 costituiscono il secondo miglior risultato di sempre, dopo i 2.086.000 ettolitri del 2011 (-4,6%), e sono un valore tuttora doppio di quello registrato nel 2007 (1.068.000 ettolitri). Segno che la birra prodotta in Italia si pone ormai sul mercato mon- FORGING AHEAD, IN SPITE OF THE CRISIS In 2012 too, the growth trend that began in 2010 for Italy’s brewing industry continued, albeit at a slower pace. PRODUCTION: THE BEST RESULTS IN THE PAST NINE YEARS Facilities (16 industrial plants and approximately 500 microbreweries) in Italy produced 13,482,000 hectoliters of beer, equivalent to +0.5% compared to 2011 (13,410,000 hectoliters), 1,990,000 (14.8% of the total) of which were exported, while the remaining part satisfied 65.1% of domestic demand for beer, which amounted to 17,636,000 hectoliters (-0.5% compared to 2011, which will be further elaborated upon below). In absolute terms, production in 2012 was the 6 diale come un valido rappresentante del grande, e unanimemente apprezzato, “Made in Italy” agroalimentare. In termini di destinazioni, rispetto al 2011 è diminuita la quota assorbita dal mercato UE (dal 74% al 66%), nel quale la Gran Bretagna continua a fare la parte del leone con oltre 1 milione di ettolitri; fra i Paesi extra-europei, da segnalare le performance di Stati Uniti (oltre 217.000 ettolitri, +16% sul 2011), Australia (più di 20.000 ettolitri, +53,8%) e Sudafrica (quasi 205.000 ettolitri, +66%): tutti Paesi anglofoni dalla grande tradizione birraria. DIMINUISCE L’IMPORT, DOPO TRE ANNI Nel 2012 sono stati importati 6.144.000 ettolitri di birra, -3,9% rispetto al valore record del 2011 (6.391.000) e -2,5% rispetto ai 6.304.000 dei 2010. Il principale Paese esportatore di birra in Italia si conferma la Germania, con quasi 3.200.000 ettolitri pari al 52% del totale, seguita da Paesi Bassi (9,7%), Belgio/Lussemburgo (7,4%), Danimarca (5,3%), Slovenia (4%) e Gran Bretagna (3,4%). Complessivamente l’Italia continua ad importare dagli altri Paesi UE la quasi totalità (96%) del fabbisogno di birra non coperto dalla produzione nazionale, pari al 34,9% del mercato domestico. MIGLIORA LEGGERMENTE IL SALDO COMMERCIALE La somma degli andamenti dell’export e dell’import ha fatto sì che nell’ultimo anno si sia attenuato (-3,5%) il tradizionale saldo commerciale negativo del mercato birrario italiano, sceso dai -4.305.000 ettolitri del 2011 ai -4.154.000 ettolitri del 2012. Una ulteriore accelerazione del trend registrato nel 2011, second best result after the all-time high of 13,673 million hectoliters in 2003, and marked the return to the pre-crisis values of 2009. It is also worth noting that 65.1% of the domestic market share covered by Italy’s brewing industry indicates a strengthening of the growth trend that began in 2010 (63.5%) and continued in 2011 (63.9%). Good results were also achieved by malt production, which rose back to 64,914 tons (+3.1% compared to the 629,681 tons of 2011), entirely absorbed - as always - by the Italian brewing industry. EXPORTS SLIGHTLY LOWER THAN RECORD LEVELS OF 2011 The 1,990,000 hectoliters exported in 2012 are the second best result of all time, after the 2,086,000 hectoliters of 2011 (-4.6%), and are still twice as much as in 2007 (1,068,000 hectoliters), indicating that beer produced in Italy is now a strong representative of the widely appreciated “Made in Italy” agrifood sector in the international market. In terms of destinations, compared to 2011 the portion absorbed by the EU market, with the United Kingdom holding the lion’s share with over 1 million hectoliters, decreased (from 74% to 66%); among non-European countries, noteworthy performance was seen in the United States (over 217,000 hectoliters, +16% compared to 2011), Australia (over 20,000 hectoliters, +53.8%) and South Africa (almost 205,000 hectoliters, +66%), all of which are English-speaking countries with a strong beerdrinking tradition. IMPORTS ARE DOWN, AFTER THREE YEARS 6,144,000 hectoliters of beer were imported in anno in cui l’import era diminuito del -1,9% rispetto all’anno precedente E, SOPRATTUTTO, CRESCE L’OCCUPAZIONE Come si vede, i valori economici registrati dal settore birrario nazionale risultano sostanzialmente stabili rispetto al 2011. Ma c’è una rilevante, positiva, eccezione: l’occupazione diretta è cresciuta da 4.520 a 4.700 addetti, pari al +4%, e anche quella indiretta, attestatasi a 18.000 unità, ha segnato un +1,1% (sulle cause e sul significato del fenomeno, si veda l’Introduzione del presente Report). L’ITALIA SI CONFERMA DECIMO PRODUTTORE EUROPEO Anche nel 2012, così com’era accaduto nel 2011, il settore birrario europeo ha mostrato un andamento più “lento” di quello italiano: la produzione di 29 Paesi (i 27 della UE 2012 più Svizzera e Norvegia) ha raggiunto 389.470.000 di ettolitri, -0,4% sul 2011, un valore lontano dal record storico segnato nel 2007, quando erano stati toccati i 415.438.000 di ettolitri. Come dire che continuano a mancare all’appello più di 25 milioni di ettolitri (il doppio della produzione annua italiana). Nella graduatoria dei Paesi produttori l’Italia rafforza la propria decima posizione, con il 3,5% del totale rispetto al 3,4% del 2011. Saldamente in testa alla classifica rimane la Germania, che da sola totalizza quasi il 25% del totale, seguita da Gran Bretagna (10,8%), Polonia (10%), Spagna (8,5%), Paesi Bassi (6,2%), Belgio (4,8%), Repubblica Ceca (4,7%), Francia (4,4%) e Romania (4,3%). Rimangono dietro l’Italia Paesi di consolidata tradizione birraria come Austria, Danimarca e Irlanda. n 2012, -3.9% compared to the record-setting value of 2011 (6,391,000) and -2,5% compared to the 6,304,000 hectoliters of 2010. Germany confirmed itself as the main exporter of beer to Italy, with almost 3,200,000 hectoliters (52% of the total), followed by the Netherlands (9.7%), Belgium/Luxembourg (7.4%), Denmark (5.3%), Slovenia (4%) and the United Kingdom (3,4%). Overall, almost all (96%) of the demand for beer in Italy that is not met by domestic production is still covered by imports from other EU countries, accounting for 34.9% of the domestic market. TRADE BALANCE IMPROVES SLIGHTLY The sum of exports and imports resulted in an attenuation (-3.5%) of the traditional negative trade balance of the Italian brewing market, down from the -4,305,000 hectoliters of 2011 to -4,154,000 hectoliters in 2012. This was a further accentuation of the trend seen in 2011, when imports decreased by 1.9% compared to the previous year. MOST IMPORTANTLY, EMPLOYMENT IS UP As we can see, the economic figures achieved by Italy’s brewing industry are essentially stable compared to 2011, with one important exception: direct employment grew from 4,520 to 4,700, a 4% increase, and indirect employment too, at 18,000 workers, increased by 1.1% (refer to the Introduction to this Report for the causes and significance of this phenomenon). ITALY CONFIRMS ITSELF EUROPE’S TENTH LARGEST PRODUCER In 2012 too, as in 2011, Europe’s brewing sector experienced slower growth than the Italian one: the production of 29 countries (the 27 countries 77 of the EU as of 2012, plus Switzerland and Norway) amounted to 389,470,000 hectoliters, -0.4% compared to 2011, a far cry from the alltime high of 415,438,000 hectoliters in 2007. That’s a difference of over 25 million hectoliters (twice as much as Italy’s annual production). Italy strengthened its standing among beerproducing countries, at tenth place and with 3.5% of the total compared to the 3.4% of 2011. The leading producer remains Germany, which alone accounts for almost 25% of total production, followed by the UK (10.8%), Poland (10%), Spain (8.5%), the Netherlands (6.2%), Belgium (4.8%), the Czech Republic (4.7%), France (4.4%) and Romania (4.3%). Trailing behind Italy remain countries with a consolidated beer-drinking tradition such as Austria, Denmark and Ireland. n CONSUMI CONSUMPTION 17,64 MILIONI ETTOLITRI CONSUMATI 29,6 LITRI CONSUMO PRO CAPITE 36 MILIONI DI ITALIANI BEVONO BIRRA } + 20% } - 0,4% RISPETTO AL 2011 } - 1% RISPETTO AL 2011 ~ 44% SONO DONNE RISPETTO AL 2008 > 17.64 MILLION HECTOLITERS CONSUMED -0.4% COMPARED TO 2011 59% DELLA BIRRA È CONSUMATA IN CASA RECORD: CINQUE ANNI FA ERA IL 54,6% > 29.5 LITERS PER CAPITA -1% COMPARED TO 2011 > 36 MILLION ITALIANS DRINK BEER APPROXIMATELY 44% ARE WOMEN +20% COMPARED TO 2008 > 59% OF ALL BEER IS CONSUMED AT HOME Record: five years ago it was 54.6% ANNUAL REPORT 2012 > CONSUMI_CONSUMPTION QUANTITÀ STABILI, MA QUALCOSA STA CAMBIANDO Se sul fronte della produzione il settore birrario italiano ha registrato un piccolo aumento, lo stesso non può dirsi dei consumi che, dopo tre anni di crescita moderata ma continua, nel 2012 hanno segnato un lieve arretramento attestandosi a 17.636.000 milioni di ettolitri (-0,4% rispetto al 2011). Ciò ha fatto scendere, di poco, anche il consumo pro capite: dai 29,8 litri del 2011 (dato riclassificato a seguito del censimento ISTAT del 2011) ai 29,5 litri del 2012. RIMANIAMO I CONSUMATORI PIÙ “PARCHI” D’EUROPA Allungando lo sguardo sull’andamento dell’ultimo decennio, in termini quantitativi la stabilità dei consumi è il tratto sicuramente predominante. Infatti tra il 2003 e il 2012, con l’eccezione del 2007 - anno in cui, unico nella storia, hanno superato la soglia dei 31 litri pro capite - e del 2009 quando, subito dopo lo scoppio della crisi economica, sono scesi a 28 litri - i consumi si sono sempre attestati fra i 29 e i 30 litri. Il quadro cambia però parzialmente se si confronta l’Italia con gli altri Paesi europei. Nel 2012 il consumo medio pro capite di birra UE (più Svizzera e Norvegia) è sceso a 71,5 litri (-4,2%), con decrementi più o meno accentuati in tutti i Paesi maggiori consumatori (Repubblica Ceca 144, Austria 107,8, Germania 105, Irlanda 85,6, Lussemburgo 85, Belgio 74, Gran Bretagna 68,5). Ciò ha fatto sì che il nostro Paese, pur mantenendo l’ultimo posto nella classifica dei consumi, abbia per il quarto anno consecutivo ridotto - anche se di poco - il proprio gap rispetto alla media UE: in valori percentuali, nel 2012 il consumo italiano è stato pari al 41,2%, contro il 37,4% del 2009. Anche se - va sempre ricordato - esso rimane dalle 3 alle 5 volte inferiore a quello dei Paesi in testa alla graduatoria, e al di sotto di Paesi a noi vicini, per storia e geografia, quali Spagna, Portogallo, Grecia e Francia. STABLE QUANTITIES, BUT SOMETHING IS CHANGING While Italy’s brewing industry experienced a small increase in terms of production, the same cannot be said about consumption, which, after three years of moderate but continuous growth, in 2012 decreased slightly to 17,636,000 million di hectoliters (-0.4% compared to 2011). This also led to a slight decrease in annual per capita consumption: from 29.8 liters in 2011 (recalculated following the ISTAT census of 2011) to 29.5 liters in 2012. 10 LA CRISI SI FA SENTIRE NELLA TIPOLOGIA DI CONSUMO Tornando alla domanda interna, e passando dall’analisi quantitativa a una di tipo qualitativo, si può dire che la recrudescenza della crisi economica nel 2012 abbia comportato alcune conseguenze, in parte in linea con fenomeni già segnalati negli anni precedenti e in parte nuovi. • Una dimensione ancora più domestica. Relativamente ai canali distributivi, è proseguito anche nel 2012 lo spostamento dei consumi di birra dal cosiddetto Fuori Casa (On Trade) all’acquisto nella distribuzione moderna e tradizionale (Off Trade): rispetto al 2011, il primo è sceso dal 41,8% al 41%, mentre il secondo è corrispondentemente salito dal 58,2% al 59%. Si noti che il fenomeno dura ormai da un lustro: nel 2007 l’On Trade copriva il 45,5% del totale e l’Off Trade il 54,5%; da allora il primo è sceso e il secondo salito in maniera costante. La spiegazione è che - a causa della diminuzione del potere d’acquisto degli italiani - si riduce percentualmente il consumo fuori casa (bar, ristoranti, pub, ecc.) mentre aumenta il numero di coloro che acquistano birra per poi berla fra le pareti domestiche. • Uno spostamento verso i prodotti più economici. Altro fenomeno da segnalare, l’inversione di tendenza nei consumi dei segmenti top che - ricordiamo - sono quelli con marginalità più alte per il settore. Mentre, infatti, le Specialità sono ulteriormente aumentate dal 12,76% del 2011 al 13,40% del 2012, le Premium hanno perso più di due punti (dal 32,65% al 30,34%); e anche le Main Stream hanno segnato un lieve calo, pur continuando a rappresentare quasi metà dell’intero mercato (dal 47,49 al 46,96%). Tutto ciò a vantaggio delle Economy (dal 2,12 al 2,23%) e, soprattutto, delle Private Label che hanno aumentato di quasi il 50% la propria quota: dal 4,30% al 6,42%. n WE REMAIN THE MOST MODERATE CONSUMERS IN EUROPE If we look at the trend of the past decade, in quantitative terms the stability of cunsumption is the predominant aspect. In fact, between 2003 and 2012, with the exception of 2007 - the only year when consumption exceeded 31 liters per capita and in 2009 - when, right after the economic crisis began, it went down to 28 liters - consumption always remained between 29 and 30 liters. The scenario is somewhat different, however, it we compare Italy to the other European countries. In 2012 average consumption per capita in the EU (plus Switzerland and Norway) went down to 71.5 liters (-4.2%), with more or less accentuated decreases in all the major beer-consuming countries (Czech Republic 144, Austria 107.8, Germany 105, Ireland 85.6, Luxembourg 85, Belgium 74, United Kingdom 68.5). This led to the result that Italy, although remaining last in terms of consumption, for the fourth consecutive year narrowed - albeit slightly - the gap with the EU average: in percentage terms, in 2012 Italy’s consumption accounted for 41.2%, compared to 37.4% in 2009. We should remember, however, that this is still 3 to 5 times less than that of Europe’s leading consumers and less than that of countries similar to Italy in terms of history and geography such as Spain, Portugal, Greece and France. ASSOBIRRA THE CRISIS AFFECTS THE TYPE OF CONSUMPTION Back to domestic demand, and moving from a quantitative analysis to a qualitative one, it can be said that the fresh outbreak of the economic crisis in 2012 entailed several consequences, some of which were in line with the phenomena already observed in previous years and some of which were new. • An even stronger household dimension. Relatively to retail channels, in 2012 too beer consumption shifted from outside the home (On Trade) to its purchase in modern and traditional retail outlets (Off Trade): compared to 2011, the former decreased from 41.8% to 41%, while the latter rose from 58.2% to 59%. It should be noted that this phenomenon began five years ago: in 2007, On Trade accounted for 45.5% of the total and Off Trade accounted for 54.5%; since then, the former has decreased and the latter has constantly increased. The explanation for this is that due to the decrease in the purchasing power of Italians - beer consumption outside the home (bars, restaurants, pubs, etc.) decreases precentagewise while the number of people that purchase beer for home consumption goes up. • A shift towards more affordable products. 11 Another phenomenon worth noting is the trend reversal in consumption in the high-end segments, which are characterized by the highest profit margins. In fact, while sales of Specialty beers experienced a further increase, from 12.76% in 2011 to 13.40% in 2012, sales of Premium beers went down (from 32.65% to 30.34%); even Mainstream beers experienced lower sales, although they still account for almost half of the entire market (from 47.49 to 46.96%). All this benefits sales of Economy beers (from 2.12% to 2.23%) and, above all, of Private Label beers, whose market share almost increased by 50%: from 4.30% to 6.42%. n ANNUAL REPORT 2012 > CONSUMI_CONSUMPTION BIRRA: NATURALE, TRENDY E... DONNA Una compagna ormai assidua delle abitudini alimentari degli italiani (e, in misura crescente, delle italiane), compresi coloro - e sono oggi la maggioranza - che fanno della naturalità un elemento portante del proprio stile di vita. È questo il ritratto della birra che emerge dalle ricerche commissionate fra il 2012 e il 2013 da AssoBirra per rilevare i consumi e - soprattutto - la percezione della birra da parte degli italiani. Di seguito, gli highlights di queste indagini. 1) Malgrado la crisi e il calo generalizzato dei consumi alimentari, 7 italiani su 10 dichiarano di consumare birra. 2)La birra viene sempre più bevuta a pasto, sia in casa sia fuori. Una tendenza più forte tra le donne: 3 su 4 lo ritengono il momento migliore per gustarla. 3)Si rafforza la dimensione domestica della birra: in estate, fra le bevande alcoliche, è di gran lunga la più presente in frigorifero (quasi 50% del totale) e, fra tutte le bevande, è seconda soltanto all’acqua. 4)Quasi 6 italiani su 10 indicano in 0,33 cl la quantità di birra ideale da consumare a pasto: un risultato in linea con le indicazioni dei nutrizionisti, che rientra perfettamente nell’ambito di un consumo moderato e responsabile. 5)Questo valore si differenzia se a rispondere sono uomini o donne: i primi preferiscono il formato da 40 cl, le seconde quello da 20 cl. Anche in questo caso, in perfetta corrispondenza con quanto suggerito dalla scienza nutrizionale. 6)La birra chiara rimane di gran lunga la più gradita dagli italiani: 3 su 4 dicono di preferirla perché buona, leggera e adatta a tutte le occasioni. Una preferenza che aumenta ulteriormente fra il genere femminile. BEER: NATURAL, TRENDY AND… ENJOYED BY WOMEN Beer now regularly complements the meals of Italians (more and more of whom are women), including those - now the majority - whose lifestyle revolves around all things natural. This is the picture that emerges from the surveys commissioned by AssoBirra between 2012 and 2013 to study consumption trends and - above all - how beer is perceived by Italians. Below are the highlights of these surveys. 12 7)Le donne dicono di apprezzarla (in una scala da 1 a 10) perché è una bevanda naturale (7), meno alcolica del vino (6,4) e conveniente (6,8). Mentre gli uomini ne premiano soprattutto gli aspetti edonistici e gratificatori: rinfresca, disseta (7,4) ed è piacevolmente amara (7). 8)L’apprezzamento della birra cresce ulteriormente tra chi si orienta verso uno stile di vita “green”: fra gli italiani che praticano giardinaggio, ben 3 su 4 (32 milioni di persone) affermano di bere birra e di farlo - in una scala da 1 a 10 - perché ha sempre la stessa ricetta da migliaia di anni (7,8), usa ingredienti naturali (6,7), è prodotta con attenzione all’ambiente (6,8), è semplice da servire, con un gesto naturale (7,4). 9)Di più: per 6,5 milioni di italiani bere birra è un elemento distintivo di uno stile di vita naturale. UN FORTE PLAUSO ALL’IMPEGNO PER IL CONSUMO RESPONSABILE Come ogni anno, AssoBirra ha anche raccolto il parere degli italiani sulle campagne sociali che dal 2007 il settore birrario promuove per sensibilizzare l’opinione pubblica ad un consumo responsabile delle bevande alcoliche. Anche stavolta la risposta risulta “molto positiva” (95 intervistati su 100). Altro aspetto rilevante, 4 italiani su 5 dichiarano di aver percepito negli ultimi tempi un ulteriore aumento dell’impegno sul tema da parte del settore birrario nazionale. Una constatazione che risponde a verità (su questo si veda il capitolo seguente) e che incoraggia tanto AssoBirra quanto le aziende a proseguire con forza nella strada intrapresa. n 1) Despite the crisis and the general decrease in food consumption, 7 Italians out of 10 say they consume beer. 2) Beer is increasingly consumed with meals, both at home and out. This trend is stronger among women: 3 out of 4 believe this is the best time to enjoy it. 3) Beer’s household dimension has grown: in the summer, it is by far the most widespread alcoholic beverage in Italian refrigerators (almost 50% of the total) and, among all beverages, it is second only to water. 4) For almost 6 Italians out of 10, 33cl is the ideal amount of beer to be consumed with meals: this is in line with indications given by nutritionists and is perfectly suited to a context of moderate and responsible consumption. 5) This value is different for men and women: the former prefer the 40cl format, while the latter prefer the 20cl one. This too corresponds perfectly with nutritionists’ suggestions. 6) Pilsner remains by far the most popular beer in Italy: 3 people out of 4 prefer it because it’s tasty, light and suited to all occasions. This preference is even stronger among women. 7) Women appreciate beer (on a scale of 1 to 10) ASSOBIRRA because it is a natural beverage (7), it is less alcoholic than wine (6.4) and it is convenient (6.8), while men enjoy its more hedonistic and gratifying aspects: it is refreshing and thirstquenching (7.4) and it is pleasantly bitter (7). 8) Beer is even more appreciated among people oriented towards a “green” lifestyle: among Italians who practice gardening, no less than 3 out of 4 (32 million people) say they drink beer because - on a scale of 1 to 10 - it has always been brewed according to the same recipe for thousands of years (7.8), it is made from natural ingredients (6.7), its production is eco-friendly (6.8), it is easy to serve, with a natural gesture (7,4). 9) What’s more, for 6.5 million Italians, drinking beer is a distinctive element of a natural lifestyle. A BIG APPLAUSE TO ASSOBIRRA’S COMMITMENT TOWARDS RESPONSIBLE CONSUMPTION As every year, AssoBirra also asked Italians for their opinions on the social campaigns that the brewing industry has promoted since 2007 to raise public awareness on the responsible consumption of alcoholic beverages. This time 13 too, the general response was “very positive” (95 out of every 100 people interviewed). Another significant fact is that 4 Italians out of 5 say that in recent times they perceived an even greater commitment towards this issue by the country’s brewing industry. This truthful observation (see following chapter) is a great encouragement for both AssoBirra and its associated companies to vigorously pursue the path taken. n CONSUMO RESPONSABILE RESPONSIBLE CONSUMPTION 6 ANNI DI CAMPAGNE DI COMUNICAZIONE RIVOLTE A GIOVANI, PATENTATI E FUTURE MAMME 180.000 DONNE UNDER 30 RAGGIUNTE DALLA CAMPAGNA “SE ASPETTI UN BAMBINO L’ALCOL PUÒ ATTENDERE” 300.000 RAGAZZI SENSIBILIZZATI SUI RISCHI DEL CONSUMO DI ALCOL PRIMA DI METTERSI ALLA GUIDA 85.000 VISITATORI UNICI SU WWW.BEVIRESPONSABILE.IT +33% rispetto al 2011 ALTISSIMO L’APPREZZAMENTO DEGLI ITALIANI 95 SU 100 VALUTANO “MOLTO POSITIVAMENTE” L’IMPEGNO DI ASSOBIRRA E APPROVANO I TEMI SCELTI PER LE SUE CAMPAGNE PER 80 ITALIANI SU 100 È CRESCIUTO NEGLI ULTIMI ANNI L’IMPEGNO DEL SETTORE BIRRARIO IN FAVORE DEL CONSUMO RESPONSABILE 6 YEARS OF COMMUNICATION CAMPAIGNS AIMED AT YOUNG PEOPLE, NEWLY LICENSED DRIVERS AND FUTURE MOTHERS: > 180,000 WOMEN BELOW THE AGE OF 30 REACHED BY THE CAMPAIGN “IF YOU’RE EXPECTING A BABY, ALCOHOL CAN WAIT” > 300,000 YOUNG PEOPLE MADE AWARE OF THE RISKS OF CONSUMING ALCOHOL BEFORE DRIVING > 85,000 VISITORS TO THE WWW.BEVIRESPONSABILE.IT WEB SITE > +33% compared to 2012 HIGHLY APPRECIATED BY THE ITALIAN PUBLIC: > 95 PEOPLE OUT OF 100 HAD A “VERY POSITIVE” OPINION OF ASSOBIRRA’S COMMITMENT AND APPROVED OF THE TOPICS SELECTED FOR ITS CAMPAIGNS > 80 PEOPLE OUT OF 100 BELIEVE THAT THE BREWING INDUSTRY’S COMMITMENT TOWARDS RESPONSIBLE CONSUMPTION HAS INCREASED IN RECENT YEARS ANNUAL REPORT 2012 >CONSUMO RESPONSABILE_ RESPONSIBLE CONSUMPTION PER UN CONSUMATORE CONSAPEVOLE E RESPONSABILE “La birra è molto di più che alcol, ma come produttori sappiamo di avere un ruolo chiave da svolgere nel combattere i danni alcol-correlati. È una responsabilità che condividiamo con Governi, medici, gruppi impegnati nella sicurezza statale, genitori, educatori, forze dell’ordine, organizzazioni non governative. Da qui il moltiplicarsi di iniziative in cui le aziende birrarie sono partner di molti di questi gruppi nello sviluppare, attuare e finanziare campagne di responsabilità sociale”. Con queste parole Demetrio Cancellier, dal novembre 2012 presidente di The Brewers of Europe (l’associazione europea dei produttori di birra, cui AssoBirra partecipa in rappresentanza dell’Italia), ha commentato l’uscita, nell’aprile scorso, del primo Annual Report dell’European Beer Pledge - letteralmente, “Impegno europeo della birra”. Il documento racconta il “pacchetto” di iniziative di responsabilità sociale attuate dall’industria birraria UE per dar corso al suddetto impegno, volto a supportare gli Stati Membri della UE nella riduzione dei danni alcol-correlati e presentato ufficialmente nel febbraio 2012 davanti al Parlamento europeo. IL NUOVO MANIFESTO DEL SETTORE BIRRARIO EUROPEO Le iniziative ricomprese nell’European Beer Pledge mirano a raggiungere tre grandi obiettivi: 1) aumentare la conoscenza della birra e il suo consumo responsabile; PROMOTING AWARENESS AND RESPONSIBILITY AMONG CONSUMERS “Whilst beer is so much more than alcohol, as brewers we are aligned on the fact that we have a key role to play in helping to address alcoholrelated harm. This is a responsibility we share with governments, doctors, road safety groups, parents, educators, the police, non-governmental organisations, indeed many parts of our society. Hence the proliferation of initiatives where brewers are in fact partnering with many of these groups in the development, implementation and financing of responsibility initiatives”. It is with these words that Demetrio Cancellier, president of The Brewers of Europe (the association in which AssoBirra represents Italy) 16 2)assicurare un marketing e un advertising responsabili; 3)combattere lo scorretto uso di alcol. L’Annual Report le illustra sinteticamente, e basta scorrerlo per constatare come l’Italia, e dunque AssoBirra, rivesta un ruolo di leader in materia di responsabilità sociale e di consumo responsabile (per scaricare il documento: http://www.brewersofeurope.org/asp/publications/index.asp). Le ragioni di questo impegno ormai pluriennale sono state recentemente ribadite da Alberto Frausin, presidente dell’Associazione degli Industriali della Birra e del Malto: “Per noi produttori il tema del consumo responsabile di bevande alcoliche è un fattore fondamentale della nostra attività: quello che vogliamo è un consumatore maggiorenne e consapevole”. L’ALCOHOL POLICY DI ASSOBIRRA E GLI IMPEGNI DELLE AZIENDE ASSOCIATE Partendo da questo assunto, da molti anni AssoBirra e le aziende associate adottano una Alcohol Policy di settore e codici di condotta aziendale aventi lo scopo di contribuire all’affermarsi e all’accrescersi di una cultura del consumo responsabile di alcol. E rispondono, in questo modo, anche alle richieste delle istituzioni pubbliche di esercitare un ruolo proattivo nella soluzione delle attuali criticità legate all’abuso e al consumo scorretto delle bevande alcoliche. since November 2012, commented the publication last April of the first Annual Report of the European Beer Pledge. The document illustrates the set of social responsibility initiatives implemented by the EU’s brewing industry to put this commitment into practice, aimed at helping EU member states to reduce alcohol-related risks and officially presented in February 2012 before the European Parliament. THE NEW MANIFESTO OF THE EUROPEAN BREWING INDUSTRY The initiatives comprised in the European Beer Pledge aim to achieve three major goals: 1) increase the knowledge of beer and its responsible consumption; 2) ensure that marketing and advertising are conducted responsibly; 3) battle the misuse of alcohol. The Annual Report sums them up, and it takes only a quick read to observe how Italy, and therefore AssoBirra, plays a leading role as far as social responsibility and responsible consumption are concerned (the document is available for download here: http://www.brewersofeurope.org /asp/publications/index.asp). The reasons for this now pluriannual commitment were recently reasserted by AssoBirra president Alberto Frausin: “For us producers, the issue of the responsible consumption of alcoholic beverages is a fundamental factor of our activities: what we want is adult and responsible consumers”. ASSOBIRRA’S ALCOHOL POLICY AND THE COMMITMENTS OF MEMBER COMPANIES Based on this assumption, it has been many years that AssoBirra and its member companies ASSOBIRRA Inoltre AssoBirra ha messo a punto un proprio Codice di autoregolamentazione che, affiancandosi al Codice redatto dall’Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria (IAP), mira a rendere ancor più stringente l’adesione delle aziende associate alle limitazioni vigenti in tema di comunicazione commerciale del settore. Infine, le aziende associate affiancano all’operato istituzionale di AssoBirra una serie di impegni e iniziative realizzate direttamente all’insegna della responsabilità sociale sui temi alcol-correlati: - aderiscono ai principi del Codice di Autodisciplina Pubblicitaria; - adottano codici aziendali che regolano la comunicazione sul prodotto secondo principi di legalità e di responsabilità; - rivolgono le attività di marketing/pubblicità esclusivamente ai maggiorenni e, in questo contesto, non ricorrono a persone/modelli che dimostrino un’età inferiore ai 18 anni e che abbiano meno di 21 anni di età; - informano e sensibilizzano i gestori dei locali sui rischi legati all’abuso e al consumo non responsabile di alcol; - promuovono campagne d’informazione e sensibilizzazione al bere responsabile rivolte a dipendenti, clienti e consumatori. “GUIDA TU LA VITA. BEVI RESPONSABILE” Fin dal 2007 AssoBirra ha avviato il Programma pluriennale “Guida tu la vita. Bevi responsabile”, con lo scopo di aumen- have adopted an industrywide Alcohol Policy and codes of corporate conduct aimed at contributing to the promotion of a culture of responsible consumption of alcohol, thus also meeting public institutions’ demands to play a proactive role in solving the issues that presently exist regarding the abuse and misuse of alcoholic beverages. AssoBirra has also prepared a self-regulation code of its own that, complementing the code prepared by Italy’s Institute for Self-Discipline in Advertising (IAP), aims to make member companies’ compliance with the limitations in effect regarding advertising in the alcohol beverage industry even more stringent. Finally, member companies complement AssoBirra’s institutional activities with a series of social responsibility initiatives of their own on alcohol-related issues: tare la consapevolezza dell’opinione pubblica sui rischi connessi all’abuso e all’uso scorretto delle bevande alcoliche. Al centro del Programma è il sito www.beviresponsabile.it, dedicato ad informare il pubblico sull’alcol e i suoi effetti sull’organismo e contenitore di tutte le iniziative realizzate, nel corso degli anni, nell’ambito del Programma. AssoBirra ha concentrato l’attività su alcune situazioni specifiche di rischio e sulle fasce sociali più esposte all’abuso o all’uso scorretto di alcol: guidatori, future mamme e minorenni. Per ciascuna ha realizzato campagne di sensibilizzazione tutte incentrate su un unico e inequivocabile messaggio: chi si accinge a guidare, chi aspetta un bambino e chi è minorenne non deve bere alcol. In tale ambito, ha sostenuto attivamente le iniziative legislative indirizzate a questo obiettivo: ultima, in ordine di tempo, la norma che dall’11 novembre 2012 ha elevato da 16 a 18 anni l’età minima per la somministrazione di bevande alcoliche. QUANDO E PERCHÉ NON BISOGNA BERE Prima di mettersi alla guida. Guidare è un’attività complessa, che richiede chiara capacità di giudizio, buona coordinazione dei movimenti, riflessi rapidi e vista efficiente. L’alcol, invece, allunga i tempi di reazione, riduce l’acutezza visiva e ostacola la coordinazione motoria. E non esistono quantità minime sicure di bevande alcoliche da consumare prima di mettersi alla guida, perché la risposta di ciascun individuo all’alcol cambia in funzione di variabili soggettive. - they comply with the principles set forth by the Advertising Self-Regulation Code; - they adopt codes of corporate conduct that regulate product advertising according to principles of legality and responsibility; - their marketing/advertising is aimed exclusively at adults and, in this context, does not make use of individuals or models who appear to be below the age of 18 and are below the age of 21; - they inform and promote awareness among proprietors of public establishments on the risks related to the abuse and irresponsible consumption of alcohol; - they promote information and awareness on responsible drinking aimed at employees, customers and consumers. 17 “TAKE CHARGE OF YOUR LIFE. DRINK RESPONSIBLY” In 2007 AssoBirra began the long-term “Take charge of your life. Drink responsibly” program, aimed at increasing the public’s awareness of the risks related to the abuse and misuse of alcoholic beverages. The program revolves around the www.beviresponsabile.it web site, dedicated to informing the public on alcohol and its effects on the body and a “container” of all of the program’s past initiatives. AssoBirra concentrated its activities on several specific risk situations and on the segments of the population that are the most exposed to the abuse or misuse of alcohol: drivers, mothers-tobe and minors. It prepared awareness campaigns for each segment, all revolving around one basic message: drivers, pregnant women and minors ANNUAL REPORT 2012 >CONSUMO RESPONSABILE_ RESPONSIBLE CONSUMPTION In gravidanza e durante l’allattamento. Bere alcol mentre si aspetta un bambino può creare problemi al nascituro: l’alcol può attraversare la placenta e arrivare al feto in una concentrazione di poco inferiore a quella presente nel sangue materno. Meglio quindi astenersi completamente dal bere bevande alcoliche durante questo periodo della vita, compresa la fase di allattamento. Se non si è adulti. Bambini e adolescenti, trovandosi nella fase di passaggio tra infanzia ed età adulta, in genere non sono ancora capaci di metabolizzare l’alcol in modo completo, né hanno la maturità necessaria per gestire responsabilmente l’uso di una bevanda alcolica. In tale contesto l’industria della birra ritiene fondamentale il ruolo della famiglia nell’affermare un modello di consumo responsabile, ed è convinta che responsabilizzare sia più efficace che proibire. BREVE STORIA DELLE CAMPAGNE SOCIALI DI ASSOBIRRA La prima campagna informativa del Programma “Guida tu la vita. Bevi responsabile” è stata “Se aspetti un bambino l’alcol può attendere”, realizzata insieme alla SIGO (Società Italiana di Ginecologia e Ostetricia) e con il patrocinio del Programma interministeriale “Guadagnare salute”. Obiettivo: sensibilizzare i ginecologi e le donne in età fertile sui rischi per il nascituro connessi al consumo di alcol in gravidanza. Un anno dopo un’indagine Doxa ha mostrato un aumento dal 42% al 57% del numero di donne incinte che dichiaravano di non consumare mai alcolici o superalcolici. Nel 2008 l’attenzione si è spostata sui giovani, cui si è indirizzata la campagna di sensibilizzazione “Diglielo tu”, condotta in collaborazione con Radio 105. I suoi ascoltatori, in massima parte giovani, sono stati invitati a pro- must not consume alcohol. In this context, it actively supported the legislative initiatives directed towards this goal, the most recent of which is the law introduced on November 11, 2012 that raised Italy’s drinking age from 16 to 18. WHEN AND WHY ONE MUST NOT DRINK Before driving. Driving is a complex activity that requires judgment, coordination, efficient vision and quick reflexes. Alcohol lengthens reaction times, dulls vision and impairs motor coordination. What’s more, there is no safe minimum quantity of alcoholic beverages that can be consumed before driving, as every individual’s response to alcohol differs according to subjective variables. 18 During pregnancy and when breastfeeding. Drinking alcohol when expecting a baby can harm the fetus: alcohol can cross the placenta and reach the fetus in a concentration only slightly lower than that in the mother’s blood. It is therefore best to completely refrain from drinking alcoholic beverages during pregnancy and while breastfeeding. If underage. Children and teenagers, finding themselves in the intermediate stage between childhood and adulthood, are usually still not capable of completely metabolizing alcohol and are not mature enough to responsibly manage the use of an alcoholic beverage. In this context, the brewing industry believes that the role of families is fundamental in promoting a model of responsible consumption, and is convinced that promoting a sense of responsibility is more effective than prohibition. A BRIEF HISTORY OF ASSOBIRRA’S SOCIAL CAMPAIGNS The first awareness campaign of the “Take charge of your life. Drink responsibly” program was “If you’re expecting a baby, alcohol can wait”, conducted in conjunction with SIGO (Italian Society of Gynaecology and Obstetrics) and with the sponsorship of the intragovernmental “Gaining Health” program. Its goal was to raise awareness among gynaecologists and women of childbearing age of the risks to the fetus related to the consumption of alcohol during pregnancy. muove fra i coetanei un comportamento corretto in materia di alcol lanciando i propri slogan/messaggi (uno dei tanti coniati per l’occasione: “Ragazzi, un drink in meno e un taxi in più”). Rivolta ai futuri guidatori, anch’essi perlopiù giovani, “Le chiacchiere stanno a zero. O bevi o guidi”, realizzata nel 2009 in collaborazione con l’UNASCA (Unione Nazionale Autoscuole e Studi Consulenza Automobilistica) e volta a contribuire alla prevenzione dei rischi connessi all’uso scorretto e all’abuso di bevande alcoliche in caso di guida. Per un anno, in tremila autoscuole di tutta Italia, oltre 200 mila patentandi hanno seguito un’ora di lezione sul tema. Inoltre, in 11 città pilota sono stati distribuiti ai neo-patentati 10 mila alcol-test per l’auto-misurazione del grado alcolemico nel sangue. Ma di alcol e dei suoi effetti si parla sempre troppo poco, specie in famiglia, e spesso è difficile trovare il modo giusto per farlo. Per questo nel 2010, con il patrocinio del Ministero della Gioventù, AssoBirra ha realizzato la campagna “Le parole per dirlo. Parlare di alcol tra genitori e figli”, mirata ad aiutare entrambi in questo difficile percorso attraverso il supporto di un gruppo di esperti di primo piano. Nel 2011 AssoBirra è tornata sul tema di alcol e guida con la seconda edizione di “Le chiacchiere stanno a zero. O bevi o guidi”. Fra le ragioni della scelta, oltre all’oggettiva rilevanza del tema e all’attenzione verso di esso da parte dell’opinione pubblica, l’entrata in vigore, nell’agosto 2010, del nuovo Codice della Strada che, accogliendo in pieno la filosofia di “O bevi o guidi”, ha introdotto il divieto assoluto di bere, prima di mettersi alla guida, per i neo-patentati con meno di tre anni di esperienza e per chiunque sia sotto i 21 anni di età (oltre che per i guidatori professionali). n One year later, a Doxa survey showed that the number of pregnant women who claimed to never consume alcoholic beverages rose from 42% to 57%. In 2008 the focus shifted to young people, at whom the “You tell them” awareness campaign, conducted in collaboration with Radio 105, was aimed. The radio’s listeners, for the most part young people, were invited to promote responsible behavior regarding alcohol among their peers through its slogans and messages (such as “Have one less drink, take a taxi home”). Aimed at future drivers, once again mostly young people, “There is no in between. Either you drink or you drive” was conducted in 2009 in conjunction with UNASCA (National Union of Driving Schools and Automotive Consultancies) and aimed to contribute to preventing the risks related to the misuse and abuse of alcoholic beverages when driving. For one year, over 200,000 student drivers in 3,000 driving schools throughout Italy attended a one-hour course on the topic. In 11 pilot cities, 10,000 self-testing kits for measuring blood alcohol levels were also given to newly licensed drivers. However, the effects of alcohol are never discussed enough, especially in families, and it is often difficult to find the right way to do so. This is why in 2010, with the sponsorship of the Youth Ministry, AssoBirra prepared the “Finding the right words. How parents and sons can talk 19 about alcohol” campaign, aimed at helping both in this difficult endeavor through the support of a group of leading experts. In 2011 AssoBirra revisited the topic of alcohol and driving with the second edition of “There is no in between. Either you drink or you drive”. Besides the topic’s objective importance and the public’s attention towards it, a second edition was made because of the new highway code’s coming into effect in August 2010. Fully subscribing to the philosophy of “Either you drink or you drive”, the new code introduced an absolute prohibition of drinking before driving for newly licensed drivers with less than three years of experience and for drivers below the age of 21 (as well as for professional drivers). n ANNUAL REPORT 2012 >CONSUMO RESPONSABILE_ RESPONSIBLE CONSUMPTION LE CAMPAGNE 2012 PER IL CONSUMO RESPONSABILE “SE ASPETTI UN BAMBINO L’ALCOL PUÒ ATTENDERE” A marzo si è tenuta la seconda edizione di “Se aspetti un bambino l’alcol può attendere”, specificamente mirata ad informare le donne sotto i 30 anni che sono, al tempo stesso, la fascia più numerosa di popolazione fertile (un terzo delle 560 mila donne che ogni anno danno alla luce un bambino) e la meno informata sui rischi connessi al consumo di alcol in gravidanza e durante l’allattamento (in una ricerca pubblicata a settembre 2011, l’Istituto Superiore di Sanità ha rivelato che il 7,6% dei neonati italiani sono stati esposti durante la gravidanza all’alcol materno). La campagna è vissuta prevalentemente sul web: - sui siti www.beviresponsabile.it e www.sigo.it, con un’area dedicata ad informare ginecologi e ostetrici sulle principali evidenze scientifiche in materia e un’area rivolta specificamente alle donne per sensibilizzarle sull'importanza di non bere alcol non solo in gravidanza ma anche nel mese precedente; - sui social network, diffondendo un breve video che mostra alcune donne interrogarsi, con ironia, sul comportamento corretto da tenere in merito al consumo di alcol nei mesi della gravidanza e invita a chiedere informazioni al proprio ginecologo. Un ruolo chiave è stato affidato alle “madrine” della campagna, 40 fra celebrities, scrittrici, blogger, chef e sportive che hanno diffuso a loro volta il video sui propri canali on line, lanciando personalmente il messaggio della campagna o raccontando la personale esperienza di madri e di donne. THE 2012 CAMPAIGNS FOR RESPONSIBLE CONSUMPTION “IF YOU’RE EXPECTING A BABY, ALCOHOL CAN WAIT” In March the second edition of “If you’re expecting a baby, alcohol can wait” was conducted, specifically aimed at informing women below the age of 30, who also happen to be the most numerous segment of the fertile population (one third of the 560,000 women who give birth every year) and the less informed of the risks related to the consumption of alcohol during pregnancy and breastfeeding (in a study published in September 20 “O BEVI O GUIDI. MOVIDA ALTERNATIVA” Fra luglio e ottobre è sbarcata sulle piazze di due grandi città italiane, Firenze e Milano, una nuova edizione di “O bevi o guidi”, che ha scelto di andare nei luoghi più “caldi” della movida (da qui il sottotitolo di “Movida Alternativa”) per parlare direttamente con i giovani di consumo responsabile di alcol, facendo loro “toccare con mano” come il fatto di mettersi alla guida dopo aver bevuto possa trasformarsi in un rischio per se stessi e per gli altri. A tal fine, oltre a ricevere una card contenente informazioni sull’argomento, migliaia di ragazzi hanno potuto testare personalmente le conseguenze connesse all’uso scorretto e all'abuso di alcol: attraverso un paio di speciali occhiali 3D hanno vissuto la sensazione dello stato di ebbrezza, cercando di camminare lungo un percorso prestabilito senza perdere l’equilibrio, mentre un simulatore di guida ha fatto provare i pericoli cui si va incontro guidando dopo aver bevuto. Attraverso uno schermo le immagini delle “performance” dei partecipanti venivano mostrate in piazza; i video sono stati caricati su un canale Youtube dedicato e su www.beviresponsabile.it, nel quale sono contenute una serie d’informazioni utili sul significato del termine “bere responsabile” e, soprattutto, sulle conseguenze degli eccessi sull’organismo che i giovani spesso sottovalutano proprio per mancanza di informazioni e conoscenza. Visto il successo dell’iniziativa - e stante la perdurante centralità del tema dei pericoli connessi al consumo di alcol prima di mettersi alla guida, specie per i più giovani - l’iniziativa sarà ripetuta nell’estate 2013 trasformandosi in un “Experience Tour” di 7 tappe in altrettante grandi città italiane. n 2011, Italy’s Higher Institute of Health revealed that 7.6% of all babies in Italy were exposed to alcohol during pregnancy). The campaign was conducted mainly on the web: - on the www.beviresponsabile.it and www. sigo.it web sites, with an area dedicated to informing gynaecologists and obstetricians on the main scientific facts and an area aimed specifically at women to make them aware of the importance of not consuming alcohol not only during pregnancy but one month before as well; - on social networks, with a brief video in which several women ironically ask themselves what conduct they should maintain regarding alcohol consumption during pregnancy and which invites viewers to ask their gynaecologists for more information. A key role was played by the campaign’s 40 testimonials, comprising celebrities, writers, bloggers, chefs and athletes, who in turn disseminated the video through their own online channels and launched the campaign’s message or shared their own experiences as mothers and women. “EITHER YOU DRINK OR YOU DRIVE. MOVIDA ALTERNATIVA” A new edition of “Either you drink or you drive” was held between July and October in the squares of two major Italian cities, Florence and Milan. The campaign reached the most popular locations of the two cities’ nightlife (hence the subtitle of “Movida Alternativa”) to talk directly to young people about the responsible consumption of alcohol, giving them the chance to experience “firsthand” how driving under the influence can reveal itself a risk for oneself and for others. To this end, in addition to receiving a card containing information on the topic, thousands of young people had the chance to experience the consequences related to the misuse and abuse of alcohol: special 3-D goggles provided a simulation of what it’s like to be drunk while walking along a preset course without losing one’s balance, while a driving simulator recreated the dangers of drunk driving. Participants’ “performances” were displayed on a public screen; the videos were uploaded to a dedicated YouTube channel and to www.beviresponsabile.it, which also contains useful information on the meaning of the term “responsible drinking” and, most importantly, on the consequences of excessive alcohol 21 consumption on the human body, which young people often underestimate due to a lack of knowledge on the topic. Given its success - and the ongoing significance of the topic of the risks related to the consumption of alcohol before driving, especially for younger individuals - the initiative will be repeated in the summer of 2013 in the form of an “Experience Tour” through seven major Italian cities. n ANNUAL REPORT 2012 >CONSUMO RESPONSABILE_ RESPONSIBLE CONSUMPTION CONOSCERE LA BIRRA. PER CONSUMARLA MEGLIO AssoBirra è da tempo impegnata in numerose iniziative che mirano ad accrescere la cultura della birra nella popolazione italiana. Nella convinzione che chi impara a bere meglio, nel segno della qualità, sia già sulla strada di un consumo moderato e consapevole. Alcuni esempi: - la campagna “Birra gusto naturale” (www.birragustonaturale.it), per una più diffusa cultura di prodotto sul piano della salute, del gusto e del consumo responsabile; - il Centro Informazione Birra, banca dati on line che fornisce, attraverso un sito dedicato (www.birrainforma.it) e una newsletter (“Birrainforma”), informazioni validate da un Comitato di esperti sulla birra, sul suo ruolo nell’alimentazione e sul rapporto birra e salute; GETTING TO KNOW BEER LEADS TO BETTER CONSUMPTION AssoBirra has long been committed to several initiatives aiming to promote beer culture among Italy’s population, in the belief that an appreciation for quality leads to moderate and responsible consumption. A few examples: - the “Birra gusto naturale” (www.birragustonaturale.it) campaign, for promoting beer culture under the aspects of health, flavor and responsible consumption; - the Beer Information Center, an online data22 - la collaborazione con le più importanti Guide gastronomiche e con l’eccellenza della ristorazione italiana, per promuovere l’abbinamento della birra con il meglio della cucina nazionale; - il corso “Due dita di schiuma, un mondo di birra”, realizzato nel 2011 con l’Associazione Italiana Sommeliers, dedicato ai principali “items” della cultura birraria: storia, ingredienti e metodi di produzione, stili, servizio, abbinamenti (su ciò si rimanda all’ultimo capitolo). Proseguendo nel proprio impegno, nel 2012 AssoBirra ha realizzato: “Cosa c’è nel tuo frigo? Una birra e…”. Preso atto che la birra è, dopo l’acqua, la bevanda più presente nei frigoriferi degli italiani, ad inizio estate AssoBirra ha lanciato la campagna “Cosa c’è nel tuo frigo? Una birra e…”. Partendo dalle foto “Italiani vistafrigo” realizzate dalla fotografa Ambra Zeni, che ha bussato alla porta di 200 famiglie, sono emersi 6 profili-tipo di famiglie - tradizionale, allargata, coppia senza figli, giovane single, coinquilini, coppia multietnica - unite dal minimo comun denominatore della birra. Bruno Barbieri, cuoco stellato e giudice di Masterchef, e Sandra Salerno, foodblogger con “Un tocco di zenzero” e chef a domicilio, sono partiti dagli ingredienti dei frigoriferi di questi profili per ideare 12 ricette da abbinare con la birra giusta. Nella pagina Facebook “Cosa c'è nel tuo frigo? Una birra e...”, tutti per due mesi hanno potuto condividere la foto del proprio frigo, specificare la lista delle vivande, taggare gli amici, ecc. Alla fine Barbieri e Salerno hanno scelto le due foto più belle: il primo ha contattato l’autore per consigliarlo su come preparare una sfiziosa cena estiva; la seconda ha pubblicato la foto sul proprio blog dedicandole una ricetta “personalizzata”. Sempre con la presenza della birra. base providing information validated by a panel of beer experts on its role in nutrition and on the relationship between beer and health through a dedicated web site (www.birrainforma.it) and a newsletter (“Birrainforma”); - the collaboration with Italy’s leading food guides and restaurants, to promote the pairing of beer with the finest dishes of Italy’s culinary tradition; - the “Two fingers of foam, a world of beer” course, held in 2011 in conjunction with Associazione Italiana Sommeliers, dedicated to the main “items” of beer culture: history, ingredients and brewing methods, styles, serving, and pairings (see the last chapter). Persisting in its commitment, in 2012 AssoBirra conducted: 1) “What’s in your fridge? Beer and…”. Having acknowledged that, after water, beer is the most widespread beverage in Italian refrigerators, at the start of summer AssoBirra launched the “What’s in your fridge? Beer and…” campaign. Starting off with the “Italian fridge views” photos by photographer Ambra Zeni, who visited 200 families, 6 main family “What women drink - 0,20 cl, la taglia giusta”. Partendo dal fenomeno della crescente diffusione della birra fra le donne, AssoBirra ha deciso di presidiare la settimana dalla moda di Milano (19-25 settembre), in particolare il Fashion Blogger's Lounge, base operativa delle fashion blogger che seguivano le sfilate e gli eventi della manifestazione. In questo contesto sono state distribuite 10 mila card informative sul “volto” femminile della birra e sono stati organizzati dei beer tasting durante i quali AssoBirra ha offerto a blogger, modelle, fotografe, addette ai lavori e ospiti un calice di birra da 0,20 cl. Che, oltre ad essere il formato preferito dalle donne, è anche la “taglia giusta” per un consumo al femminile nel segno della moderazione, della responsabilità e del benessere. n profiles emerged - traditional, extended, couples with no children, young singles, flatmates and multiethnic couple - united by the lowest common denominator of beer. Bruno Barbieri, an award-winning chef and Masterchef judge, and Sandra Salerno, food blogger with “Un tocco di zenzero” and door to door chef, started out with the ingredients from the refrigerators of these profiles to come up with 12 recipes to be paired with appropriate beers. For two months, visitors to the initiative’s Facebook page were able to share photos of their fridge, specify the list of foods, tag their friends, etc. At the end, Barbieri and Salerno selected the two best pictures: the former contacted its author to advise him on how to prepare a fancy summer dinner; the latter published the photo on her blog with a “personalized” recipe. Accompanied with beer, of course. 2) “What women drink - 20cl, the right size”. Given the phenomenon of beer’s increasing popularity among women, AssoBirra decided to attend the Milan Fashion Week (September 19-25), specifically the Fashion Blogger's 23 Lounge. In this context, AssoBirra distributed 10,000 info cards on the feminine side of beer and organized beer tastings during which AssoBirra offered bloggers, models, photographers, reporters and guests a 20cl. glass of beer, which, besides being the serving size preferred by women, is also ideal in a context of moderation, responsibility and well-being. n SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE ENVIRONMENTAL SUSTAINABILITY 2012 vs 1992 MENO 9 MILIARDI DI LITRI D’ACQUA UTILIZZATA PARI AL FABBISOGNO IDRICO ANNUO DI UNA REGIONE COME LA VALLE D’AOSTA 660.000 MJ DI ENERGIA RISPARMIATA EQUIVALENTE AL CONSUMO ENERGETICO ANNUO DI 180.000 PERSONE (GLI ABITANTI DI PARMA) 2012 VS 1992 62.000 TONNELLATE DI CO2 NON IMMESSE IN ATMOSFERA PARI ALLA QUANTITÀ ASSORBITA IN UN ANNO DA 600 ETTARI DI BOSCO > 9 BILLION LITERS LESS WATER USED > Equal to the annual water consumption of Italy’s Valle d’Aosta region > 660,000 MJ OF ENERGY SAVED > Equal to the annual energy consumption of 180,000 people (the city of Parma) > 62,000 TONS OF CO2 SAVED > Equal to the amount absorbed in one year by 600 hectares of forest ANNUAL REPORT 2012 > SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE_ENVIRONMENTAL SUSTAINABILITY BIRRA, SEMPRE PIÙ “GREEN” Valorizzare tutte le materie prime agricole, compresi i sottoprodotti. Migliorare l’efficienza nell’utilizzo di energia, anche per ridurre le emissioni di gas serra. Diminuire i consumi di acqua, mantenendo gli standard di qualità e di sicurezza. Ridurre l’impatto del packaging, riducendo le quantità e ottimizzandone il recupero. Investire in ricerca e sviluppo finalizzati alla sostenibilità ambientale. Sono alcuni degli impegni principali in materia di sostenibilità ambientale assunti da tempo dall’industria alimentare europea e italiana. E dal settore birrario che ne rappresenta - come si è visto - una parte di significativo rilievo. UN SETTORE AMICO DELL’AMBIENTE I risultati ottenuti dall’industria birraria europea sono di grande valore, al punto che il primo “Rapporto sulle performance ambientali del settore birrario europeo”, realizzato dalla olandese KWA Bredrijfsadviseurs B.V. e dall’inglese Campden BRI, e reso noto nel maggio 2012 da The Brewers of Europe, afferma: - “Il settore birrario europeo è amico dell’ambiente ed è impegnato a ridurre il proprio impatto ambientale”; - “I produttori di birra hanno migliorato con successo le proprie performance ambientali attraverso una duratura tradizione di ricerca dell’efficienza nell’impiego di energia, acqua e materie prime riducendo, nel contempo, emissioni e sprechi”; - “Non c’è nessuna fase, nel processo di produzione della birra, che non sia stato oggetto di investimenti per ridurne l’impatto ambientale”. BEER IS INCREASINGLY “GREEN” Making the best use of all agricultural raw materials, including byproducts. Improving the efficiency in the use of energy, also in order to reduce emissions of greenhouse gases. Decreasing water consumption, while maintaining the same standards of quality and safety. Lowering the impact of packaging, reducing its quantity and optimizing its recovery. Investing in research and development directed towards environmental sustainability. These are only some of the European and Italian food industry’s - and the brewing industry’s - main ongoing commitments on environmental sustainability. 26 A sostanziare questo lusinghiero giudizio, una serie di dati desunti dall’esame delle performance ambientali ottenute, nel triennio 2008-2010, da 156 stabilimenti birrari di 30 Paesi europei, rappresentativi di oltre il 60% della produzione di birra nel Vecchio Continente: • -4,5% di acqua impiegata per ettolitro di birra prodotto; • -3,8% di energia utilizzata per ettolitro di birra prodotto; • -7,1% di emissioni di CO2; • -6,9% di acque reflue prodotte; • +7% di biogas raccolto nel trattamento dei prodotti secondari e delle acque reflue; • 15,5 kg di trebbie per ettolitro di birra prodotto utilizzati nel 2010 come mangime per animali. La conclusione è incoraggiante: “Il settore birrario europeo dipende fortemente dall’ambiente per la qualità e quantità di risorse impiegate e possiede un alto livello di coscienza ambientale. Esso continua a migliorare le proprie performance ambientali e, attraverso gli investimenti effettuati negli ultimi anni, continuerà a farlo in futuro”. DAI PRODUTTORI ITALIANI RISULTATI E IMPEGNI IMPORTANTI Sono conclusioni che si attagliano perfettamente anche al settore birrario italiano, che nel panorama europeo si pone all’avanguardia anche in tema di sostenibilità ambientale, come confermano una serie di fatti, di seguito ricapitolati. • La birra è sostenibile già a partire dalle materie prime utilizzate, tutte naturali (acqua, cereali, luppolo e lie- AN ECO-FRIENDLY INDUSTRY The results achieved by Europe’s brewing industry are extremely significant, to the extent that the first “Report on the environmental performance of Europe’s brewing industry”, prepared by the Netherlands’ KWA Bredrijfsadviseurs B.V. and the United Kingdom’s Campden BRI, and issued in May 2012 by The Brewers of Europe, claims: - “Europe’s brewing industry is a friend of the environment and it is committed to reducing its environmental impact”; - “Beer producers have successfully improved their environmental performance through an ongoing tradition of seeking more efficiency in the use of energy, water and raw materials, while reducing emissions and waste”; - “There is no stage in the brewing process that has not been the object of investments for lowering its environmental impact”. These flattering conclusions are substantiated by a series of figures gathered from the study of the environmental performance achieved between 2008 and 2010 by 156 breweries in 30 European countries, accounting for over 60% of all beer produced in Europe: • 4.5% less water used per hectoliter of beer produced; • 3.8% less energy used per hectoliter of beer produced; ASSOBIRRA • 7.1% less emissions of CO2; • 6.9% less waste water produced; • 7% more biogas collected in the treatment of byproducts and waste water; • 15.5 kg of husks per hectoliter of beer produced used in 2010 as animal feed. The conclusion is an encouraging one: “Europe’s brewing industry depends strongly on the environment for the quality and quantity of resources employed and possesses a high level of environmental consciousness. It continues to improve its environmental performance and, through the investments made in recent years, will continue to do so in the future”. SIGNIFICANT RESULTS AND COMMITMENTS FROM ITALIAN PRODUCERS These conclusions also apply perfectly to Italy’s brewing industry, which in the European scenario is at the forefront also in terms of environmental sustainability, as confirmed by the facts summarized below. • Beer is sustainable even regarding its raw materials, which are all natural (water, cereals, hops and yeast) and processed according to a recipe that has remained essentially unchanged through the centuries (this is illustrated in greater detail in the final chapter of the Report). 27 • Italy’s brewing industry invested in the concept of a controlled productive chain, establishing CERB (Centre of Excellence for Beer Research) in conjunction with the University of Perugia to make sure that no GMOs are used and that no contaminants are present in the agricultural raw materials used to make beer. • Compared to 20 years ago, the amount of water needed to produce beer has decreased by approximately two thirds. In absolute terms, these water savings amount to approximately 9 billion liters each year, equal to the annual water consumption of Italy’s Valle d’Aosta region. ANNUAL REPORT 2012 > SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE_ENVIRONMENTAL SUSTAINABILITY vito) e lavorate secondo una ricetta rimasta sostanzialmente immutata nei secoli (su questo, si veda meglio il capitolo finale del Rapporto). • Il settore birrario nazionale ha investito sul concetto di filiera controllata dando vita, in collaborazione con l’Università di Perugia, al CERB (Centro di Eccellenza per la Ricerca sulla Birra) per verificare che non ci sia né utilizzo di OGM né presenza di alcun contaminante nelle materie agricole impiegate per fare la birra. • Rispetto a vent’anni fa si è ridotta di circa i due terzi la quantità di acqua consumata per produrre la birra. In valori assoluti, si calcola che il risparmio ammonti a circa 9 miliardi di litri all’anno: l’equivalente del fabbisogno idrico annuo di una regione come la Valle d’Aosta. • Nello stesso tempo il consumo di energia per ettolitro di birra prodotto è sceso da 177 MJ a 128 MJ. Per dare un’idea del vantaggio ambientale conseguito, rispetto al 1992, l’industria birraria italiana ha risparmiato nel 2012 una quantità di energia pari al fabbisogno annuo di 180 mila persone: gli abitanti della città di Parma. • In percentuale ancora maggiore (-40% circa) sono diminuite le emissioni di CO2, con un risparmio annuo pari a 62 mila tonnellate: l’equivalente della CO2 assorbita in un anno da 600 ettari di bosco. • Dal 1990 ad oggi, a fronte dell’aumento dei volumi produttivi e della percentuale di birra in bottiglia, il quantitativo di vetro è diminuito del 20%, da 522 mila a 404 mila • At the same time, energy consumption per hectoliter of beer produced decreased from 177 MJ to 128 MJ. To give an idea of the environmental advantage achieved compared to 1992, Italy’s brewing industry saved in 2012 an amount of energy equal to the annual requirements of 180,000 people, i.e. the city of Parma. • CO2 emissions decreased even more (by approximately 40%), with annual savings of 62,000 tons, equivalent to the CO2 absorbed in one year by 600 hectares of forest. • Since 1990, despite an increase in production volumes and in the percentage of beer in each bottle, the amount of glass used has decreased by 20%, from 522,000 to 404,000 tons annually, thanks to a decrease in thickness. 28 tonnellate annue, grazie alla riduzione dello spessore. • Allo stesso modo, alleggerendo il peso delle lattine contenitore da 17 a 13 grammi, il quantitativo di alluminio impiegato è sceso del 40%. • Nel 2012 il 14% della birra venduta in Italia è stata distribuita in fusti, il sistema a minore impatto ambientale secondo le analisi internazionali di Life Cycle Assessment (LCA): una percentuale che pochi altri settori possono vantare. • Sempre nel 2012, circa 200 mila tonnellate di trebbie, invece di essere avviate allo smaltimento in discarica, sono state recuperate e destinate all’alimentazione animale. PER IL FUTURO OBIETTIVI ANCORA PIÙ SFIDANTI Per quanto importante, la strada percorsa finora è lungi dall’essere conclusa. Un po’ per gli ambiziosi obiettivi in materia di sostenibilità ambientale fissati dall’Unione Europea per l’anno 2020, fra i quali ricordiamo l’aumento del 20% dell’efficienza energetica e la riduzione del 20% della quantità di risorse impiegate dall’industria del food & drink. Ma soprattutto per l’impegno delle aziende birrarie italiane, che negli ultimi anni hanno effettuato massicci investimenti in innovazione e sviluppo tecnologico finalizzati a migliorare ulteriormente le performance ambientali mantenendo l’attuale, elevato, standard qualitativo di prodotto. Come frutto di tale impegno, le aziende prevedono entro il 2020 risparmi ulteriori di circa il 25% nell’impiego di acqua e del 40-50% nelle emissioni di CO2. n • Similarly, by bringing down the weight of cans from 17 to 13 grams, the amount of aluminum used decreased by 40%. • In 2012, 14% of all beer sold in Italy was distributed in vats, the system with the lowest environmental impact according to the international Life Cycle Assessment (LCA) studies: few other industries can boast of such percentages. • Also in 2012, approximately 200,000 tons of husks were recovered and used as animal feed instead of being discarded in landfills. GOALS FOR THE FUTURE ARE EVEN MORE CHALLENGING However long, the road traveled until now is far from over, partly due to the ambitious goals regarding environmental sustainability set by the European Union for 2020, including a 20% increase in energy efficiency and a 20% reduction in the amount of resources used by the food & drink industry. But especially thanks to the commitment of Italian brewing companies, which in recent years invested massively in innovation and technological development in order to further improve environmental performance while maintaining the current high qualitative product standards. As a result of this commitment, brewing companies expect to achieve further water savings of approximately 25% and 40-50% less CO2 emissions by 2020. n DATI DI SINTESI DATA SINTHESYS 29 ANNUAL REPORT 2012 > DATI DI SINTESI_DATA SYNTHESIS MATERIE PRIME E PRODUZIONE RAW MATERIALS AND BEER PRODUCTION SCHEMA DI FABBRICAZIONE DI UN ETTOLITRO DI BIRRA IN ITALIA _SIMPLIFIED SCHEME FOR BREWING ONE HECTOLITRE OF BEER IN ITALY Acqua 300 L Water 300 L Malto 12 Kg Malt 12 Kg Cereale non maltato 4 Kg Unmalted cereal 4 Kg Tino di miscela Mash tun Caldaia impasto cereale Cereal mashing kettle Caldaia di miscela saccarificazione Saccharification and mashing kettle Filtro del mosto Wort filter Luppolo 0,26 Kg Hops 0,26 Kg Trebbie per l’alimentazione animale 16 Kg (conc. 20% secco) Residues for animal feed 16 Kg (conc. 20% dry) Caldaia di cottura Boiling kettle Produzione del mosto 74 L Wort production 74 L Separazione del torbido Separation of dregs Lievito 790 g (conc. 10% secco) Yeast 790 g (conc. 10% dry) Raccolta del lievito di birra per altri usi 1,6 Kg (conc. 10% secco) Collection of brewer’s yeast for the food industry 1,6 Kg (conc. 10% dry) Raffreddamento del mosto Wort cooling Fermentazione e stagionatura Fermentation and aging Travaso in bottoglie e tank nelle cantine Tranfer to bottles and tanks in cellars Acqua 200 L Water 200 L Energia utilizzata per la produzione di un ettolitro di birra in Italia: • 32 mega calorie termiche • 9 Kw Energy consumed to produce one hectolitre of beer in Italy • 32 mega cal. therm. • 9 Kw Per un ettolitro di birra • Totale acqua 500 L • Totale cereali 16 Kg • Totale lievito 0,8 Kg • Totale luppolo 0,3 Kg For one hectolitre of beer: • Water, total 500 L • Cereals, total 16 Kg • Yeast, total 0,8 Kg • Hops, total 0,3 Kg Filtrazione birra finita Filtration of finished beer Linee di confezionamento Filling line Fusti Draughts beer Bottiglie a rendere Returnable bottles Bottiglie a perdere Non-returnable bottles Produzione di un ettolitro di birra a 12% plato peso (circa 5% alc. vol.) Production of one hectolitre of beer at 12% plato (circa 5% alc. vol.) 30 Lattine Cans ASSOBIRRA MATERIE PRIME_RAW MATERIALS Malto d’orzo - Barley malt Cereale non maltato - Cereal not malted Luppolo - Hop Lievito - Yeast Acqua - Water 161.361 53.726 3.552 10.768 53 tonn. tonn. tonn. tonn. (al 10% secco/dry) mio. hl ESTRATTI DAL PROCESSO DI FABBRICAZIONE DELLA BIRRA_BY-PRODUCTS FROM BREWING Trebbie - Spent grains Lievito di birra - Brewers yeast 188.220 tonn. 10.517 tonn. (al 10% secco/dry) (al 10% secco/dry) 10,29 mio. hl MOSTO_WORT LINEE DI CONFEZIONAMENTO_PACKAGING Fusti - Draughts Bottiglie a rendere - Returnable bottles Bottiglie a perdere - Non-returnable bottles Lattine - Cans 1,86 1,01 9,55 1,15 ENERGIA UTILIZZATA PER LA PRODUZIONE_ENERGY USED IN PRODUCTION Mega calorie termiche - Mega thermic calories Kw - Kw PRODUZIONE NAZIONALE DI BIRRA 2012_NATIONAL BEER PRODUCTION 31 mio. hl mio. hl mio. hl mio. hl 451 mio. 108 mio. 13,48 mio. hl ANNUAL REPORT 2012 > DATI DI SINTESI_DATA SYNTHESIS UNITÀ PRODUTTIVE SUL TERRITORIO NAZIONALE BREWERIES/MALTHOUSES IN ITALY UNITÀ PRODUTTIVE DISLOCATE SUL TERRITORIO NAZIONALE_BREWERIES/MALTHOUSES IN ITALY Piemonte Umbria _Birra Menabrea Spa - Biella _Birrificio Baladin Srl*** _Birrificio Troll Sas - Robilante (CN)*** _La Compagnia della Birra Spa - Settimo Torinese (TO)*** _Croce di Malto Srl - Trecate (NO)*** _Birrificio Artigianale Gilac s.c. - Val della Torre (TO)*** _Az. Agricola Monastero S. Biagio - Nocera Umbra (PG)*** _Mastri Birrai Umbri Società Cooperativa - Perugia*** _Birra dell’Eremo - Assisi (PG)*** Valle d’Aosta _Heineken Italia Spa - Pollein (AO) Lombardia _Carlsberg Italia - Induno Olona (VA) _Heineken Italia Spa - Comun Nuovo (BG) _Pratorosso Società Agricola Srl - Settala (MI) *** _Trocadero Srl - Saronno (VA)*** _Birrificio HIBU Snc - Bernareggio (MB)*** _Doppio Malto Brewing Company Srl - Erba (CO)*** _Birrificio artigianale Siebter Himmel - Carnago (VA)*** Trentino-Alto Adige _Birra Forst Spa - Lagundo (BZ) _Bozner Brau Srl - Bolzano(BZ)*** Veneto _Birra Castello Spa - Pedavena (BL) _Birra Peroni Srl - Padova _Hausbrandt Trieste 1892 Spa - Treviso _32 Via dei Birrai Srl - Onigo di Pederobba (TV)*** _La Paguba - Martellago (VE)*** _Micro Birrificio Casa Veccia - Camalò (TV)*** _San Gabriel Sas di G. Tonon & C. - Ponte di Piave (TV)*** Friuli-Venezia Giulia _Birra Castello Spa - San Giorgio Nogaro (UD) _Birrificio Tazebao Snc - Trieste*** _Soc.Az.Agr.Alturis ssa - Birrificio Gjulia - San Pietro al Natisano (UD)*** _Iniziative Spluga Srl - Gordona (UD)*** Lazio _Birra Peroni Srl - Roma _Saplo Spa - Pomezia (RM)* _Atlas Coelestis Srl - Roma*** _Birrificio Turbacci Srl - Mentana (RM)*** _Birradamare Srl - Fiumicino (RM)*** _Birra del Borgo Srl - Rieti*** _Mr. Malto Srl - Ferentino (FR)*** _Birra Turan Srl - Viterbo*** _Free Lions Brewery - Tuscania (VT)*** _Birrificio Itineris - Civita Castellana (VT)*** Campania _Maltovivo Srl - Ponte (BN)*** _Birrificio Sorrento Srl - Agnello (NA)*** _Birrificio Karma Srl - Alvignano (CE)*** _Birrificio dell'Aspide - Roccadaspide (SA)*** _Birrificio Tennents Tavern Srl - Pagani (SA)*** _Maneba Sas - Striano (NA)*** _A.F. Srl - Castel San Giorgio (SA)*** _Birrificio Irpino - Manocalzati (AV)*** _Birrificio Serro Croce - Monteverde (AV)*** Basilicata _**Tarricone Spa - Baragiano (PZ) _Agro Alimentare Sud Spa - Melfi (PZ)* Puglia _Heineken Italia Spa - Massafra (TA) _Birra Peroni Srl - Bari Sardegna _Heineken Italia Spa - Assemini (CA) Liguria Marche _Maltus Faber Snc - Genova*** _Birrificio del Golfo Snc - La Spezia*** _Birra Amarcord Spa - Apecchio (PU)*** Molise _Birra Kashmir - Filignano (IS)*** * Stabilimento maltario_Malthouse ** Non associato_No member *** Microbirrificio_Micro Brewery 32 ASSOBIRRA OCCUPAZIONE_STATE OF EMPLOYMENT 2011 2012 160.000 160.000 144.000 144.000 140.000 140.000 120.000 120.000 100.000 100.000 80.000 80.000 60.000 60.000 40.000 40.000 20.000 20.000 17.800 18,000 4.700 4.520 0 0 Diretta _Direct Diretta+Indiretta _indirect Diretta+Indiretta+ indotto allargato _indirect 33 ANNUAL REPORT 2012 > DATI DI SINTESI_DATA SYNTHESIS AZIENDE E MARCHI_COMPANIES AND BRANDS BIRRA_BEER DIREZIONI GENERALI_HEADQUARTERS Anheuser-Busch InBev Italia Spa Piazza Francesco Buffoni, 3 - 21013 Gallarate (VA) Tel: +39 0331.268411 e-mail: info@interbrew.it Birra Menabrea Spa Via E. Ramella Germanin, 4 - 13051 Biella Tel: +39 015.2522320 e-mail: info@birramenabrea.com Birra Castello Spa Via E. Fermi, 42 - 33058 S. Giorgio di Nogaro (UD) Tel: +39 0431.626811 e-mail: birracastello@birracastello.it Birra Peroni Srl Via Renato Birolli, 8 - 00155 Roma Tel: +39 06.225441 e-mail: relazioni.esterne@peroni.it Birra Forst Spa Via Venosta, 8 - 39022 Lagundo (BZ) Tel: +39 0473.260111 - e-mail: info@forst.it Carlsberg Italia Spa Via Ramazzotti, 12 - 20020 Lainate (MI) Tel: +39 02.93536911 e-mail: info@carlsberg.it Hausbrandt Trieste 1892 Spa Via Foscarini, 52 - 31040 Nervesa della Battaglia (TV) Tel: +39 0422.8891 e-mail: info@hausbrandt.com Heineken Italia Spa Viale Edison, 110 - 20099 Sesto San Giovanni (MI) Tel: +39 02.270761 - Fax: +39 02.27076515 FABBRICHE_BREWERIES Birra Castello Spa Via E. Fermi, 42 - 33058 S. Giorgio Nogaro (UD) Tel: +39 0431.626811 - Fax: +39 0431.626833 Birra Peroni Srl Via Renato Birolli, 8 - 00155 Roma Tel: +39 06.225441 - Fax: +39 06.2283445 Viale V. Veneto, 72 - 32034 Pedavena (BL) Tel: +39 0439.318811 - Fax: +39 0439.318854 Zona Industriale, I Strada - 35100 Padova Tel: +39 049.8997111 - Fax: +39 049.8997219 Birra Forst Spa Via Venosta, 8 - 39022 Lagundo (BZ) Tel: +39 0473.260111 - Fax: +39 0473.448365 Via Bitritto, 108 - 70124 Bari Tel: +39 080.5067111 - Fax: +39 080.5054301 Birra Menabrea Spa Via E. Ramella Germanin, 4 - 13051 Biella Tel: +39 015.2522320 - Fax +39 015.2522350 Carlsberg Italia Spa Via Olona, 103 - 21056 Induno Olona (VA) Tel. +39 0332.208111- Fax +39 0332.840336 Hausbrandt Trieste 1892 Spa Via Foscarini, 52 - 31040 Nervesa della Battaglia (TV) Tel: +39 0422.8891- Fax: +39 0422.889260 Heineken Italia Spa SS Appia - 74016 Massafra (TA) Tel: +39 099.88811 - Fax: +39 099.8881277 Loc. Macchireddu Grogastu - C.P. 58 09032 Assemini (CA) Tel: +39 070.24691 - Fax: +39 070.247125 Loc. Autoporto - 11020 Pollein (AO) Tel: +39 0165.254211 - Fax: +39 0165.43724 Via Spirano, 26 - 24040 Comun Nuovo (BG) Tel: +39 035.409111 - Fax: +39 035.595555 MALTO_MALT DIREZIONI COMMERCIALI E STABILIMENTI_SALE OFFICES AND PLANTS Agro Alimentare Sud Spa Zona Industriale, Loc. S. Nicola - 85025 Melfi (PZ) Tel: +39 0972.78304 e-mail: info@italmalt.com 34 Saplo Spa Via Naro, 39 - 00040 Pomezia (RM) Tel: +39 06.9120194 e-mail: malto@saplo.it ASSOBIRRA AZIENDE E MARCHI_COMPANIES AND BRANDS BIRRERIE ARTIGIANALI_MICRO BREWERIES 32 Via dei Birrai Srl Via Cal Lusent, 41 - 31040 Onigo di Pederobba (TV) Tel: +39 0423.681983 e-mail: toffoli@32viadeibirrai.com Birrificio Baladin Srl Piazza V Luglio, 15 - 12060 Piozzo (CN) Tel: +39 0173.795239 - e-mail: info@birreria.com Birrificio Turbacci Srl Via della Mezzaluna, 50 - 00013 Mentana (RM) Tel: +39 06.9094701 - Fax: +39 06.9092557 e-mail: birrificioturbacci@hotmail.com A.F. Srl Via Riccardo Ciancio, 60 - 84083 Castel San Giorgio (SA) e-mail: info@afbirra.it Birrificio dell’Aspide Via dei Casalini snc - 84060 Roccadaspide (SA) e-mail: vincenzoserra74@gmail.com Bozner Brau Srl Piazza Erbe, 17 - 39100 Bolzano Tel: +39 0471-300788 e-mail: office@boznerbier.it Atlas Coelestis Srl Via Malcesine, 41 - 00135 Roma Tel: +39 06.35072243 - Fax: +39 06.35019147 e-mail: atlascoelestis@virgilio.it Birrificio del Golfo di Stefano Tonarelli & C. Snc Via Valdilocchi, 2 - 19126 La Spezia Tel: +39 393.9873607 e-mail: birrificiodelgolfo@infinto.it Az. Agricola Monastero di S. Biagio Loc. Lanciano, 42 - 06025 Nocera Umbra (PG) e-mail: rolando@sanbiagio.net Birrificio Hibu Via delle Industrie, 35 - 20881 Bernareggio (MB) e-mail: info@birrificiohibu.it Birra Amarcord Spa Loc. Pian di Molino Z.A. La Casella - 61042 Apecchio (PU) Tel: +39 0722-989860 e-mail: info@birraamarcord.it Birrificio Irpino-Prosit Sas Via San Prisco, 3 - 83084 Manocalzati (AV) e-mail: info@birrificioirpino.it Birradamare Srl Piazza dei Ravennati, 1 - 00121 Ostia (RM) Tel: +39 06.5640138 - Fax: +39 06.5640138 e-mail: info@birradamare.it Birra del Borgo Srl Via del Colle Rosso snc - 02021 Borgorose (RI) Tel: +39 0746.31284 e-mail: leonardo@birradelborgo.it Birra dell’Eremo Via Monte Peglia, 5 - 06081 Assisi (PG) Tel: +39 075.8064602 e-mail: info@birradelleremo.it Birra Kashmir Via San Salvatore, 26 - 86074 Filignano (IS) Tel: +39 339.3603715 e-mail: info@birrakashmir.com Birra Turan Srl Via Genova, 88 - 01100 Viterbo e-mail: Info@birraturan.com Birrificio Artigianale Gilac s.c. Via Lanzo, 46 - 10040 Val della Torre (TO) Tel: +39 328.9649604 e-mail: info@gilac.it Birrificio Artigianale Siebter Himmel Via Monte Rosa, 33 - 21040 Carnago (VA) Tel: +39 0331.1602020 e-mail: birrificio@siebterhimmel.it Birrificio Itineris Via Donatello, 1 - 01033 Civita Castellana (VT) Tel: +39 335.5734107 e-mail: inf@birrificioitineris.it Birrificio Karma Srl Corso Umberto, 225 - 81012 Alvignano (CE) e-mail: info@birrakarma.com Birrificio Serro Croce Viale Michelangelo, 39 - 83049 Monteverde (AV) Tel: +39 082.786219 e-mail: infopagnotta@gmail.com Birrificio Sorrento Srl Viale dei Pini, 44 - 80065 S. Agnello (NA) e-mail: info@birrificiosorrento.com Birrificio Tazebao Snc di Miele Fernando e Glavina Luciana Via Lorenzetti, 9 - 34144 Trieste Tel: +39 335.2817180 e-mail: birrificiotazebao@live.it Birrificio Tennents Tavern Srl Via Filettine, 211 - 84016 Pagani (SA) e-mail: info@birrificiotennets.it Birrificio Troll Sas Via Umberto I, 72 - 12017 Robilante (CN) Tel: +39 0171.78113 e-mail: birratroll@yahoo.it 35 Croce di Malto Srl Corso Roma, 51/A - 28069 Trecate (NO) Tel: +39 0321.1856101 e-mail: info@crocedimalto.it Doppio Malto Brewing Company Srl Via Milano, 9 - 20036 Erba (CO) Tel: +39 031.3334187 e-mail: birrificio@doppiomalto.it Free Lions Brewery di Andrea Fralleoni Strada Martana, km 0,700 snc - 01017 Tuscania (VT) Tel: +39 0761.443181 - +39 339.1347239 e-mail: info@freelionsbeer.it Iniziative Spluga Srl Via degli Emigranti, 12 - 23020 Gordona (UD) e-mail: brasseriaspluga@gmail.com La Compagnia della Birra Spa Via Ariosto, 36bis - 10036 Settimo Torinese (TO) e-mail: info@befedsettimo.it La Paguba Snc Via Berna, 36 - 30030 Martellago (VE) Tel: +39 335.6179403 - +39 335.5943519 e-mail: morgana@gmail.com Maltovivo Srl Zona Ind. Contrada Piana - 82030 Ponte (BN) Tel: +39 0824.876420 e-mail: maltovivo@maltovivo.it Maltus Faber Srl Via Fegino, 3/u - 16161 Genova Tel: +39 340.1230069 e-mail: info@maltusfaber.com Maneba Sas Via Palma, 181 - 80040 Striano (NA) e-mail: info@birramaneba.it Mastri Birrai Umbri Società Cooperativa Via Bruno Buozzi, 20 - 06030 Giano dell'Umbria (PG) Tel: +39 0742.92951 e-mail: info@mastribirraiumbri.it ANNUAL REPORT 2012 > DATI DI SINTESI_DATA SYNTHESIS Micro Birrificio Casa Veccia Via Povegliano, 47 - 31050 Camalò (TV) Tel: +39 335.6931266 e-mail: birraio@ivanborsato.it Mr. Malto Srl Via Casilina Sud, 280 - 03013 Ferentino (FR) Tel: +39 0775.271244 e-mail: info@mistermalto.it 36 Pratorosso Società Agricola Srl Cascina Gaita snc - 20090 Settala (MI) e-mail: info@pratorosso.com San Gabriel Sas di G. Tonon & C. Via della Vittoria, 2 Loc. Levada 31047 Ponte di Piave (TV) e-mail: info@sangabriel.it Soc. Az. Agr. Alturis ssa - Birrificio Gjulia Via Zona Industriale, 35 - 33049 San Pietro al Natisone (UD) e-mail: info@alturis.it Trocadero Srl Via Padre Giuliani, 38 - 21047 Saronno (VA) e-mail: gianluca.girola@gmail.com ASSOBIRRA MARCHI PRODOTTI E/O DISTRIBUITI DALL’INDUSTRIA DELLA BIRRA IN ITALIA _BRANDS IN ITALY PRODUCED AND/OR DISTRIBUTED BY BREWERIES ANHEUSER-BUSCH INBEV ITALIA SPA _ Bass Best Scotch _ Bass Extra Smooth _ Beck's _ Beck's Green Lemon _ Beck's Blue _ Beck's Next _ Brahma _ Budweiser _ Franziskaner Dunkel _ Franziskaner Hell _ Franziskaner Kristallklar _ Hoegaarden _ Jupiler _ Leffe 9° _ Leffe Blonde _ Leffe Brune _ Leffe Primtemps _ Leffe Radieuse _ Leffe Rouge _ Leffe Vieille Cuvee _ Loburg _ Lowenbrau Marzen _ Lowenbrau Oktoberfestbier _ Lowenbrau Original _ Lowenbrau Premium Pils _ Lowenbrau Triumphator _ Lowenbrau Urtyp _ Spaten Munchen Hell _ Spaten Oktoberfestbier _ Spaten Premium Bock _ Staropramen _ Stella Artois _ Tennent's Super _ Castello Doppio Malto _ Castello Rossa _ Dolomiti Doppio Malto _ Dolomiti Pils _ Kiefer _ Pedavena _ Pedavena Speciale _ Forst Premium Lager _ Forst Puro Malto _ Forst Sixtus _ Forst V.I.P. Pils _ Menabrea Original _ Weihenstephan Hefe analcolica _ Weihenstephan Hefe Dunkel _ Weihenstephan Hefe Hell _ Weihenstephan Kristall _ Weihenstephan Original Hell _ Weihenstephan Original Hell Analcolica _ Weihenstephan Vitus Weizenbock _ Weihenstephan Infinium _ Xan Wellness Bionda _ Menabrea 150° Anniversario Strong _ Menabrea 1846 (Export) _ Menabrea Christmas Beer _ Menabrea Doppio Malto Rossa _ Menabrea Top Restaurant 3,5° _ Menabrea Top Restaurant Pils 55 _ Menabrea Top Restaurant 7,5° _ Palmbrau Premium _ Polsterbrau _ Tappeto Volante _ London Pride _ Miller Genuine Draft _ Nastro Azzurro _ Peroncino _ Peroni _ Peroni Gran Riserva Doppio Malto _ Peroni Gran Riserva Rossa Puro Malto _ Pferden _ Pilsner Urquell _ Raffo _ Saint Benoit Amber _ Saint Benoit Blanche _ Saint Benoit Supreme _ Saint Stefanus _ Tourtel (Birra Analcolica) _ Wuhrer BIRRA CASTELLO SPA _ Alpen Birra _ Castello _ Castello Analcolica BIRRA FORST SPA _ Forst 1857 _ Forst Bock chiara _ Forst Christmas Brew _ Forst Kronen _ Forst Luxus Light _ Forst Premium BIRRA MENABREA SPA (GRUPPO FORST) _ Allsopp's Strong Lager _ Edel Bier _ Menabrea 150° Anniversario Ambrata _ Menabrea 150° Anniversario BIRRA PERONI SRL _ Crazy Bull _ Crystall Wührer _ Fyord Brau _ Golden Pride _ Grolsch _ Hopf _ Hopsen Brau _ Kozel 37 PRIVATE LABEL: _ Admiral _ Aster _ Bruderhof _ Lander ANNUAL REPORT 2012 > DATI DI SINTESI_DATA SYNTHESIS AZIENDE E MARCHI_COMPANIES AND BRANDS CARLSBERG ITALIA SPA _ Birrificio Angelo Poretti 3 Luppoli _ Birrificio Angelo Poretti 4 Luppoli Originale _ Birrificio Angelo Poretti 5 Luppoli Bock Chiara _ Birrificio Angelo Poretti 6 Luppoli Bock Rossa _ Birrificio Angelo Poretti 7 Luppoli Bock Non Filtrata _ Carlsberg _ Carlsberg Elephant _ Carlsberg Special Brew _ Corona Extra _ Feldschlösschen Analcolica _ Grimbergen Blanche _ Grimbergen Blonde _ Grimbergen Double _ Holsten _ Kronenbourg 1664 _ Modelo Especial _ Negra Modelo _ Tuborg Green _ Tuborg Light _ Tucher Dunkel _ Tucher Keller _ Tucher Pilsner _ Tucher Übersee _ Tucher Weizen _ Theresianer Premium Lager _ Theresianer Premium Pils _ Theresianer Strong Ale _ Theresianer Vienna _ Theresianer Wit _ Bulldog Strong Ale fusto e bott. 33cl _ Bulldog Strong Lager fusto _ Bulmers sidro 56,8cl _ Chimay Bianco _ Chimay Blue (bott. da 33cl) _ Chimay Rouge (bott. da 33cl ) _ Chimay Triple (bott. da 33cl )) _ Ciney Blonde fusto _ Ciney Brune fusto _ Cristal Pils fusto _ De Koninck _ De Koninck Triple _ Desperados 33cl _ Dreher _ Duchesse Bourgogne (bott. 33cl e 75cl) _ Duvel (bott. 33cl, 75cl e 150cl) _ Erdinger Analcolica 33cl _ Erdinger Dunkel 50cl _ Erdinger Hefe _ Erdinger Oktoberfest _ Erdinger Pikantus 50cl _ Erdinger Urweisse 50cl _ Erdinger Weissbier _ Erdinger Weiz _ Fischer Blonde _ Fischer Printemps _ Fischer Tradition 65cl _ Floreffe Blonde (bott. 33cl e fusto) _ Floreffe Brune (bott. 33cl e fusto) _ Floreffe Double _ Floreffe Meilleure 33cl e 75cl _ Floreffe Triple (bott. 33cl, 75cl e fusto) _ Foster's fusto _ Foster's regular _ Gasoline Strong _ Golden Fire _ Golden Fire Strong _ Golden Fire Strong Lager _ Heineken _ Hopus 33cl _ Ichnusa _ Ichnusa Cruda _ Ichnusa Speciale 33cl _ J.Holt's _ Jennas _ John Smith's fusto _ Judas 33cl _ La Trappe Blonde _ La Trappe Quadrupel _ La Trappe Triple _ Maes fusto e bott. 33cl _ Malheur 10° 33cl e 75cl _ Malheur 12° 33cl e 75cl _ Malheur 8° 33cl _ Malheur Brut 75cl _ Malheur Cuvee Royale 75cl _ Malheur Dark Brut 75cl _ Maredsous 10° (bott. 33cl e 75cl) _ Maredsous 6° (bott. 33cl e 75cl) _ Maredsous 8° (bott. 33cl e 75cl) _ Mc Farland _ Mc Farland Golden Fire _ Mc Farland Strong _ McEwan's Lager fusto _ McEwan's Scotch Ale fusto _ Messina _ Moinette Dupont Blonde (bott. 33cl e 75cl) _ Moinette Dupont Brune _ Moretti La Rossa _ Murphy's _ Murphy's Red _ Newcastle Brown Ale fusto e bott. 33cl _ Paulaner Oktoberfest _ Paulaner Original 33cl _ Paulaner Weissbier 50cl _ Paulaner Weizen Hefe _ Pelforth Brune 65cl _ Prinz _ Reiner Brau _ Rochefort 10° (bott. 33cl) _ Rochefort 6° (bott. 33cl) _ Rochefort 8° (bott. 33cl) _ Saint Martin Ambree (bott. 75cl) _ Saint Martin Blond (bott. 75cl) _ Saison 1900 (bott. 33cl e 75cl) _ Saison Dupont (bott. 33cl e 75cl) _ Sans Souci _ Scotch Silly 33cl _ Silly Pills 75cl _ Slalom Strong Lager fusto e bott. 33cl _ Strongbow Sidro fusto _ Thwaites Smooth _ Trois Monts (bott. 75cl) _ Von Wunster _ Von Wunster Analcolica _ Watney's fusto _ Westmalle Double (bott. 33cl ) _ Westmalle Triple (bott. 33cl e 75cl) _ Westvleteren _ Wieckse Witte PRIVATE LABEL: _ Krone HAUSBRANDT TRIESTE 1892 SPA _ Theresianer Bock _ Theresianer Pale Ale HEINEKEN ITALIA SPA _ Abbaye de Forest Blond (bott. 33cl e 75cl) _ Abbaye de Forest Rossa (fusto) _ Achel Blonde 33cl _ Achel Brune 33cl _ Achel Brune extra 75cl _ Adelscott 33cl _ Affligem Blonde _ Affligem Brune _ Affligem Christmas _ Affligem Patersvat _ Affligem Rouge _ Affligem Triple _ Amstel _ Amstel 1870 _ Amstel Pulse _ Baffo D'Oro _ Barbar Blonde 33cl _ Barbar Brune 33cl _ Beamish fusto _ Belgian Kriek 33cl _ Birra Moretti _ Birra Moretti Doppio Malto 33cl _ Birra Moretti Grand Cru 75cl _ Birra Moretti Zero _ Blanche de Bruxelles 33cl e 75cl _ Blanche de Silly _ Bochr _ Boucanier Dark Ale 33cl _ Boucanier Caribb Ale _ Boucanier Golden Ale (33cl, 75cl e fusto) _ Boucanier Red Ale 33cl _ Brand _ Brugs fusto _ Brugse Zot Blond 33cl e 75cl _ Brugse Zot Dubbel 33cl e 75cl 38 ASSOBIRRA MARCHI PRODOTTI E/O DISTRIBUITI DALLE BIRRERIE ARTIGIANALI _BRANDS IN ITALY PRODUCED AND/OR DISTRIBUTED BY MICRO BREWERIES 32 VIA DEI BIRRAI _ Admiral _ Atra _ Audace _ Curmi _ Nebra _ Nectar _ Oppale _ Tre+Due _ Panormita _ Prima _ Settantasett _ Jacob's Red Ale _ La Zia Ale _ Shaula Bock _ Spica Weizen _ Amarcord Riserva Speciale _ La Fogheraccia _ La Gradisca _ La Mi Dòna _ La Tabachéra _ La Volpina _ Cocoa Cacao _ Kastagna _ Kuasapa _ La Zia Ale _ 'Na birretta Chiara _ Onda Bionda _ Raaf _ Schock _ Shockwood _ Weisse _ Wildyest BIRRA LINEA TURATELLO: _ La Matta Bionda _ La Matta Rossa _ Oltremare _ Enkir _ Equilibrista _ Genziana _ Hoppy Cat _ Imperiale _ KeTo ReAle _ KeTo RePorter _ La Zia Ale _ Maledetta _ My Antonia _ Old Antonia _ Perle ai Porci _ ReAle _ Reale Anniversario _ ReAle Extra _ RePorter _ Rubus _ Scik Pils _ Stelle e Strisce _ Trentatrè Ambrata _ Trentatrè Bruna _ Trentatrè Dorata _ Oops _ Quinta Saison _ Sfumatura _ Sonica _ Tuscia _ Ultrasonica AEFFE _ Cinquant _ Diciannov ATLAS COELESTIS _ Caesar _ Cometa _ The First Lager BIRRA AMARCORD _ Ama Bionda _ Ama Bruna _ Ama Mora BIRRADAMARE _ Bifuel _ Birradamare Rossa _ Birradamare Nera _ Birra de Natale _ Birra Roma ambrata _ Birra Roma bionda BIRRA DEL BORGO _ 16 gradi _ 25dodici _ Bdb(g)bodyIbù _ CastagnAle _ Cortigiana _ Ducale _ Duchessa _ Duchessic BIRRA TURAN _ Dalhia _ Fugace _ La Zia Ale BIRRIFICIO ARTIGIANALE GILAC _ Gilac ‘07 39 ANNUAL REPORT 2012 > DATI DI SINTESI_DATA SYNTHESIS AZIENDE E MARCHI_COMPANIES AND BRANDS BIRRIFICIO BALADIN BIRRA IN BOTTIGLIE LINEA BALADIN: _ Birra Cu+Annual _ Birra Elixir _ Birra Isaac _ Birra Lune _ Birra Mielika _ Birra Nazionale _ Birra Noel/Leon _ Birra Nora _ Birra Open _ Birra Open Noir _ Birra Super _ Birra Terre _ Birra Wayan _ Birra Wayan Mama Kriek _ Birra Xfumé _ Birra Xyauyu _ Birra Zucca _ Birra Lurisia Sei _ Birra Lurisia Otto _ Birra Lurisia Dieci _ Birra Lurisia Dodici _ Brune _ Mielika _ Noel/Leon _ Nora _ Pils _ Speciale _ Wayan BIRRA IN BOTTIGLIE LINEA LURISIA: _ Birra Lurisia Quattro _ Birra Lurisia Cinque BIRRA IN FUSTO LINEE BALADIN E LURISIA: _ Ambrata _ Birra Lurisia Quattro _ Birra Lurisia Sei _ Birra Lurisia Otto _ Birra Lurisia Dieci _ BdG Harvest _ BdG Highlander _ BdG India Pale Ale _ BdG Old Burton Ipa _ BdG Red Squirrell _ BdG Rude Boy _ Gairlock _ Nirvana _ Scarlet _ Cimina _ Flaminia _ Francigegna _ La Zia Ale _ Smokedbier _ Taz’zero _ Tazebier _ Tazeweizen _ Geisha _ IPA - India Pal Ale _ Palanfrina _ Panada _ Patela _ Port'er Meko _ Shangrilà _ Shangrilà Fumé _ Stella di Natale _ Turbacci Castagna _ Turbacci Eroica _ Turbacci Hopfull _ Turbacci Noel (Birra di Natale) _ Turbacci Quinn _ Turbacci Riserva _ Turbacci Strong Ale _ Turbacci Super _ Turbacci Weiss _ Bozner Dunkl _ Bozner Weizn BIRRIFICIO DEL GOLFO _ BdG Castagnassa _ BdG Chocolate Stout _ BdG Golden Ale _ BdG Scotch Ale _ BdG Summer Ale _ BdG Winter Ale BIRRIFICIO DELL’ASPIDE _ Blonde _ Fenix BIRRIFICIO ITINERIS _ Amerina _ Cassia BIRRIFICIO TAZEBAO _ Birra di Natale _ Mittelbier BIRRIFICIO TROLL _ Daù _ Dorina _ Febbre alta BIRRIFICIO TURBACCI _ La Zia Ale _ Turbacci Ale _ Turbacci Black BOZNER BRAU _ Bozner Bier CASA VECCIA _ Calibro 5 _ Vacanze Romane (solo su Roma) 40 _ Dazio _ Formenton ASSOBIRRA FREE LIONS BREWERY _ +39 _ Area51 _ La Zia Ale _ MADdkè _ Madonna Pils _ Morgause _ Neverending _ Rivale _ BEFeD Maerzen _ BEFeD Stout _ BEFeD Strong Lager _ BEFeD Weiss _ CDB Amber Drop _ Costadoro Amer _ Costadoro Blanche _ Costadoro Gold _ Isthar _ Kest’è _ Memoriae _ Noscia _ Pandora _ Tschol _ Maltus Faber Blonde Hop _ Maltus Faber Brune _ Maltus Faber Extra Brune _ Maltus Faber Extra Brune Barricata _ Maltus Faber Imperial _ Maltus Faber Imperial Barricata _ Maltus Faber Triple _ Maltus Faber Triple Hop _ Martesana Ambrata _ Martesana Bianca _ Martesana Blonde _ Maxela _ Noel _ Saison Bionda _ Saison Rossa _ San Biagio Kriek _ Sei Punto Uno _ Verbum BIRRA IN FUSTO: _ San Biagio _ San Biagio Clara _ San Biagio Otra _ Mr. Malto Premium Pils _ Mr. Malto Premium red LA COMPAGNIA DELLA BIRRA _ BEFeD Blanche _ BEFeD Bock _ BEFeD Lager MALTOVIVO _ Black Lizard _ Fahrenheit MALTUS FABER _ Maltus Faber Amber Ale _ Maltus Faber Ambrata _ Maltus Faber Bianca _ Maltus Faber Blonde MASTRI BIRRAI UMBRI _ Birra I Cavalieri _ Mastri Birrai Umbri MONASTERO SAN BIAGIO _ Ambar _ Aurum _ Gaudens _ Monasta MR. MALTO _ La Zia Ale PRATOROSSO SOCIETÀ AGRICOLA _ Gaita -5 _ Pratorosso Bianca _ Pratorosso Bionda _ Pratorosso Chiara _ Pratorosso Rossa _ Pratorosso Scura _ Buschina _ Del Tempio _ Dell’Apostolo _ Della Scala _ Hefe-Weizen _ La Rossa di Chioggia SAN GABRIEL _ Ambra Rossa _ Ambra Rossa 1997 Vintage _ Bionda 41 41 _ La Rossa di Verona _ Nera di Tarzo _ Nera Opitergium ANNUAL REPORT 2012 > DATI DI SINTESI_DATA SYNTHESIS BIRRA IN ITALIA_BEER IN ITALY MERCATO (000 HL)_MARKET (000 HL) Produzione Production (+) Importazione Import (-) Esportazione Export (=) Consumo Consumption 2002 12.592 4.437 689 16.340 2003 13.673 4.664 884 17.453 2004 13.170 4.873 849 17.194 2005 12.798 5.258 716 17.340 2006 12.818 * 5.814 781 17.851 2007 13.462 * 6.119 1.068 18.513 2008 13.343 * 5.996 1.503 17.836 16.855 2009 12.776 * 5.822 1.743 2010 12.814 * 6.304 1.869 17.249 2011 13.410 * 6.391 2.086 17.715 2012 13.482 * 6.144 1.990 17.636 * Compresi microbirrifici e aziende non associate * Micro breweries and no member breweries included 17.636 13.482 13.410 17.249 12.814 16.855 12.776 13.343 17.836 18.513 13.462 17.851 17.194 17.340 12.818 10.000 12.798 12.592 12.000 13.170 14.000 13.673 16.340 16.000 17.453 18.000 17.715 20.000 8.000 6.000 4.000 2.000 0 2002 2003 2004 Produzione_Production 42 2005 2006 2007 2008 Consumo_Consumption 2009 2010 2011 2012 ASSOBIRRA VENDITE E INCIDENZA % MESE SU ANNO_SALES AND INCIDENCE % MONTH/YEAR 2010 hl 1.107.632,51 Gennaio - January Febbraio - February 2011 % 6,42 hl 1.090.960,60 2012 % 6,16 hl 1.056.175,22 % 5,99 5,40 891.568,58 5,17 937.390,38 5,29 952.595,63 Marzo - March 1.290.836,73 7,48 1.209.241,54 6,83 1.236.218,80 7,01 Aprile - April 1.438.190,55 8,34 1.573.547,77 8,88 1.357.036,93 7,69 10,84 Maggio - May 1.692.806,68 9,81 1.817.054,58 10,26 1.911.969,81 Giugno - June 2.220.459,43 12,87 2.123.550,39 11,99 2.094.217,89 11,87 Luglio - July 2.345.248,23 13,60 2.183.328,15 12,33 2.417.583,04 13,71 Agosto - August 1.848.783,81 10,72 2.013.870,21 11,37 2.108.830,01 11,96 Settembre - September 1.322.329,14 7,67 1.518.714,13 8,57 1.340.866,59 7,60 995.071,54 5,77 1.120.538,54 6,33 1.167.348,52 6,62 Novembre - November 1.039.984,08 6,03 1.057.470,02 5,97 1.000.545,31 5,67 Dicembre - December 1.055.912,24 6,12 1.068.834,24 6,03 992.879,60 5,63 17.248.823,52 100,00 17.714.500,55 100,00 17.636.267,35 100,00 Ottobre - October TOTALE - TOTAL 2012 5,99% 5,40% Gennaio - January Febbraio - February 7,01% 7,69% Marzo - March Aprile - April 10,84% Maggio - May 11,87% Giugno - June 13,71% Luglio - July 11,96% Agosto - August 7,60% Settembre - September 6,62% Ottobre - October 5,67% 5,63% Novembre - November Dicembre - December 800 1000 1200 1400 1600 1800 CONCENTRAZIONE STAGIONALE_SEASON SALES 2010 Gennaio/Febbraio January/February Maggio/Agosto May/August 11,59 47,00 2011 11,45 45,94 2012 11,39 48,38 43 2000 2200 2400 ANNUAL REPORT 2012 > DATI DI SINTESI_DATA SYNTHESIS BIRRA IN ITALIA_BEER IN ITALY CONSUMO PRO-CAPITE (2002-2012 IN LITRI) _PER CAPITA CONSUMPTION (2002-2012 LITER) 2002 28,2 2003 30,1 2004 29,6 2005 29,9 2006 30,3 2007 31,1 2008 29,4 2009 28,0 2010 28,6 2011 29,8* 2012 29,5 * Dato della popolazione rettificato dall’ISTAT a seguito di ricostruzione intercensuaria Population numbers rectified by ISTAT following the 2011 census 29,8 29,9 28,6 29,4 27,5 28,0 31,1 28,5 29,6 29,5 30,1 28,2 30,5 29,5 30,3 31,5 26,5 25,5 24,5 23,5 22,5 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 Litri pro capite_ Liters per capita 44 ASSOBIRRA STRUTTURA DELL’OFFERTA 2008-2012_SUPPLY 2008-2012 Aziende birrarie Brewing Companies 2008 2009 2010 (000 hl) % (000 hl) % (000 hl) % 5.538,0 31,0 5.143,0 30,5 5.151,0 29,9 Birra Peroni Srl 3.681,0 20,6 3.330,0 19,8 3.258,0 Carlsberg Italia Spa 1.088,0 6,1 1.003,0 6,0 989,0 Birra Forst Spa 623,0 3,5 622,0 3,7 Birra Menabrea Spa 136,0 0,8 151,0 Birra Castello Spa 908,0 5,1 19,0 0,1 Anheuser-Busch InBev Italia Spa 1.290,0 Altri (microbirrifici e aziende non associate) Others (microbreweries and no member breweries) 290,0 Heineken Italia Spa Hausbrandt Trieste 1892 Spa Importazioni di terzi non associati No member third parties imports TOTALE_TOTAL 2011 % 2012 (000 hl) % 5.280,0 29,8 5.259,0 29,8 18,9 3.197,0 18,0 3.320,0 18,8 5,7 1.019,0 5,8 1.052,0 6,0 611,0 3,5 609,0 3,4 605,0 3,4 0,9 162,0 0,9 180,0 1,0 185,0 1,0 901,0 5,3 889,0 5,2 891,0 5,0 1.047,0 5,9 21,0 0,1 25,0 0,1 26,0 0,1 28,0 0,2 7,2 1.251,0 7,4 1.279,0 7,4 1.308,0 7,4 1.295,0 7,3 1,6 290,0 1,6 425,0 2,5 500,0 2,8 450,0 2,6 4.263,0 23,9 4.143,0 24,6 4.460,0 25,9 4.705,0 26,6 4.395,0 24,9 17.836,0 100,0 16.855,0 100,0 17.249,0 100,0 17.636,0 100 45 (000 hl) 17.715,0 100 ANNUAL REPORT 2012 > DATI DI SINTESI_DATA SYNTHESIS BIRRA IN ITALIA_BEER IN ITALY SEGMENTAZIONE DEL MERCATO_MARKET SEGMENTATION Dato riferito alle sole aziende birrarie associate_ Date refers to associated companies TIPI DI BIRRA_TYPES OF BEER 2011 12,76 32,65 47,49 2,12 4,30 0,68 100 Specialità Premium Main stream Economy Private label Analcolica Totale_Total 13,40% - Specialità Specialties 0,65% - Analcolica Non-Alcoholic 2012 13,40 30,34 46,96 2,23 6,42 0,65 100 6,42% - Private label 30,34% - Premium 2,23% - Economy 46,96% - Main stream CANALE DISTRIBUTIVO 2005-2012_DISTRIBUTION CHANNEL 2005-2012 Anno Fuori casa Year 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 Totale_Total On trade 42,5 45,4 45,5 44,3 43,2 42,7 41,8 41,0 100 Distribuzione moderna, alimentare, tradizionale Off trade 57,5 54,6 54,6 55,6 56,8 57,3 58,2 59,0 100 41,0% - On trade 59,0% - Off trade CONTENITORI 2005-2012_PACKAGING 2005-2012 Fusti_Draughts Bottiglie di vetro_Glass bottles: -a rendere_returnable -a perdere_non returnable Lattine_Cans Totale_Total 2005 14,0 2006 13,37 2007 15,33 2008 14,63 2009 15,2 2010 14,8 2011 14,9 2012 13,74 9,4 68,2 8,4 100 8,07 70,59 7,96 100 8,2 68,7 7,84 100 7,94 69,01 8,42 100 7,75 69,03 8,01 100 7,64 70,06 7,5 100 7,33 69,78 7,99 100 7,47 70,35 8,44 100 7,47% - Bottiglie di vetro a rendere Glass bottles returnable 13,74 % - Fusti Draughts 8,44% - Lattine Cans 46 70,35% - Bottiglie di vetro a perdere Glass bottles non returnable ASSOBIRRA IMPORT & EXPORT ITALIA: SALDO COMMERCIALE 2002-2012 (000 HL)_ITALIAN TRADE BALANCE 2002-2012 (000 HL) Anno_Year Esportazioni_Export Importazione_Import 689 4.437 2002 Saldo commerciale_Trade balance -3.748 2003 884 4.664 -3.780 2004 849 4.873 -4.024 2005 716 5.258 -4.542 2006 781 5.814 -5.033 2007 1.068 6.119 -5.051 2008 1.503 5.996 -4.493 2009 1.743 5.822 -4.079 2010 1.869 6.304 -4.435 2011 2.086 6.391 -4.305 2012 1.990 6.144 -4.154 5400 4.437 4.664 4500 4200 3900 4.873 4800 6.144 6.304 5.258 5100 5.822 5700 5.996 5.814 6.119 6000 6.391 6300 3600 3300 3000 2700 2400 1.503 1200 1.990 1.068 781 716 849 300 884 600 689 900 2.086 1500 1.743 1800 1.869 2100 0 2002 2003 Export 2004 2005 2006 Import 47 2007 2008 2009 2010 2011 2012 ANNUAL REPORT 2012 > DATI DI SINTESI_DATA SYNTHESIS IMPORT & EXPORT IMPORTAZIONE DI BIRRA IN ITALIA 2007-2012 (HL)_ITALIAN IMPORT OF BEER 2007-2012 (HL) Germania_Germany - D Paesi Bassi_Netherlands - NL Belgio/Lux._Belgium/Lux. - B Danimarca_Denmark - DK Regno Unito_United Kingdom - UK Slovenia_Slovenia - SI Polonia_Poland - PL Estonia_Estonia - EE Finlandia_Finland - FI Spagna_Spain - E Austria_ Austria - A Irlanda_Ireland - IRL Lettonia_Latvia - LV Lituania_Lithuania - LT Francia _France - F Rep. Ceca_Czech Rep. - CZ Grecia_Greece - GR Svezia_Sweden - S Portogallo_Portugal - P Slovacchia_Slovakia - SK Cipro_Cyprus - CY Romania_Rumania - RO Bulgaria_Bulgaria - BG Malta_Malta - M Totale UE_ Total EU Cina_China - RC Messico_Mexico - MEX Turchia_Turkey - TR Svizzera_Swiss - CH Giappone_ Japan - JAP Altri Paesi Terzi_Other Third Countries Totale Paesi Terzi_Total Third Countries Totale UE_ Total EU 2007 3.613.207,77 694.083,03 189.257,19 553.044,70 165.934,68 179.727,53 37.129,89 444,62 0,00 212.292,91 133.073,98 99.126,76 2008 3.450.551,79 702.755,83 203.684,18 508.698,13 137.929,65 204.145,09 57.551,94 0,00 0,00 133.450,36 124.124,33 79.279,06 2009 3.223.221,02 695.367,71 314.475,23 351.201,00 130.868,02 256.574,21 100.319,34 222,24 0,00 141.438,26 140.140,01 79.729,33 137.784,91 23.823,54 574,05 1.413,77 22.253,43 379,21 0,00 9.183,54 2010 3.345.692,44 728.546,37 371.808,56 431.830,28 148.306,31 209.129,48 100.710,95 207,36 0,00 166.407,09 137.636,27 76.968,79 172,98 87,60 271.249,08 46.422,47 556,00 2.809,00 2.841,25 726,15 0,00 17.136,97 2011 3.409.268,00 701.690,10 442.104,67 386.673,21 181.122,69 208.938,32 120.941,60 649,08 0,00 157.632,08 116.050,83 85.497,55 110,00 0,00 284.265,41 50.218,26 848,00 708,33 0,00 249,48 0,00 20.451,17 1.170,74 5.745.944,17 3.969,75 5.632.938,57 7.876,44 6.067.121,84 10.731,82 6.178.150,60 2012 3.198.664,46 596.846,24 455.619,12 323.094,60 209.215,81 244.071,43 188.216,51 432,72 0,00 104.842,86 135.676,30 83.800,96 0,00 0,00 235.500,97 63.631,65 759,90 1.802,02 8,71 0,00 1.947,99 28.545,24 384,59 21.174,14 5.894.236,22 64.757,61 39.151,52 367,53 3.845,30 9.226,07 136,86 1.492,01 84.743,06 37.309,68 433,27 3.801,08 13.188,10 0,00 0,00 3.127,88 386,88 5.996.686,84 30.029,98 60.393,05 14.436,79 5.450,99 2.160,48 9.681,59 122.152,88 29.771,01 189.064,31 4.410,17 5.656,10 3.438,69 17.350,48 249.690,76 23.948,76 142.932,99 1.769,67 5.219,49 3.931,64 11.229,25 189.031,80 30.792,08 154.057,08 1.341,36 5.882,73 584,46 20.483,21 213.140,92 31.188,88 195.618,28 680,40 6.441,03 583,26 16.488,23 250.000,08 6.118.839,72 5.995.634,93 5.821.970,37 6.391.291,52 6.144.236,30 31.654,14 175.733,81 1.271,96 4.113,44 1.555,07 23.287,24* 236.651,98 6.304.737,50 * Dato ISTAT rettificato PAESI PIÙ RAPPRESENTATIVI_MOST SIGNIFICANT COUNTRIES 52,06% - Germania Germany 4,07% - Altri Paesi Terzi Other third countries 26,74% - Altri Paesi UE Other EU countries Fonte: elaborazione AssoBirra su dati ISTAT 2012 Source: elaboration AssoBirra from ISTAT data 2012 48 9,71% - Paesi Bassi Netherlands 7,42% - Belgio/Lux. Belgium/Lux. ASSOBIRRA ESPORTAZIONI ITALIANE DI BIRRA 2007-2012 (HL)_ITALIAN EXPORT OF BEER 2007-2012 (HL) Regno Unito_United Kingdom - UK Germania _Germany - D Francia _France - F Malta_Malta - MT Romania_Rumania - RO Paesi Bassi_Netherlands - NL Altri Paesi UE_Other EU countries Totale UE_ Total EU Stati Uniti_USA Australia_Australia - AUS Albania _Albania - AL Sud Africa_South Africa - ZA Altri Paesi e punti franchi Other countries/free points Totale_ Total 2007 260.420,47 10.626,15 13.188,18 62.862,74 13.865,02 13.188,18 179.171,08 528.830,65 2008 137.771,85 42.494,60 38.651,00 73.924,85 26.436,33 32.257,43 162.382,23 444.987,36 2009 229.175,39 3.602,51 59.608,65 50.234,76 6.484,22 30.325,88 102.476,26 471.820,94 113.477,34 42.865,83 67.407,26 203.622,44 136.509,64 70.957,71 104.935,44 113.767,82 111.772,66 1.067.976,18 2010 1.016.934,82 4.694,22 174.545,50 1.380.820,60 2011 1.253.491,33 7.322,98 91.183,64 9.811,39 10.986,50 6.559,47 164.200,78 1.543.556,09 2012 1.040.014,99 6.232,02 50.703,65 7.004,62 2.808,89 20.536,51 187.978,65 1.315.279,33 157.113,18 112.211,61 132.300,02 108.679,57 176.545,20 47.850,98 111.171,30 67.257,53 186.946,70 13.010,13 89.460,96 130.454,61 217.472,44 20.011,41 67.140,02 204.889,87 31.702,65 761.156,71 85.197,07 123.109,72 165.593,32 1.067.976,18 1.743.282,03 1.868.842,68 2.086.538,21 1.990.386,39 171.346,03 13.300,03 PAESI PIÙ RAPPRESENTATIVI_MOST SIGNIFICANT COUNTRIES 8,32% - Altri Paesi Other countries 10,29% - Sud Africa South Africa 3,37% - Albania Albania 52,25% - Regno Unito United Kingdom 1,01 % - Australia Australia 10,93% - Stati Uniti USA 9,44% - Altri Paesi UE Other EU countries 1,03% - Paesi Bassi Netherlands 0,14% - Romania Rumania 0,35% - Malta Malta 0,31% - Germania Germany 2,55% - Francia France Fonte: elaborazione AssoBirra su dati ISTAT 2012 Source: elaboration AssoBirra from ISTAT data 2012 49 ANNUAL REPORT 2012 > DATI DI SINTESI_DATA SYNTHESIS BIRRA IN EUROPA_BEER IN EUROPE PRODUZIONE 2007-2012 (000 HL)_PRODUCTION 2007-2012 (000 HL) Germania_Germany - D Regno Unito_United Kingdom - UK Spagna_Spain - E Polonia_Poland - PL Paesi Bassi_Netherlands - NL Rep. Ceca_Czech Rep. - CZ Belgio_Belgium - B Francia _France - F Italia_Italy - I Austria_ Austria - A Danimarca_Denmark - DK Irlanda_Ireland - IRL Ungheria_Hungary - H Portogallo_Portugal - P Finlandia_Finland - FI Slovacchia_Slovakia - SK Grecia_Greece - GR Svezia_Sweden - S Lituania_Lithuania - LT Lussemb_Luxemburg - LUX Slovenia_Slovenia - SI Malta_Malta - M Cipro_Cyprus - CY Bulgaria_Bulgaria - BG Lettonia_Latvia - LV Estonia_Estonia - EE Svizzera_Swiss - CH Norvegia_Norway - N Romania_Rumania - RO Totale_ Total * Eurostat 2007 2008 100.628 51.341 34.343 36.895 27.259 19.897 18.480 15.094 13.462 9.044 7.604 9.270 7.584 8.191 4.547 3.683 4.340 4.428 3.225 322 1.546 110 386 5.298 1.410 1.413 3.532 2.553 19.554 415.438 99.910 49.469 33.402 37.108 27.181 19.806 18.044 14.777 13.343 8.937 6.474 8.846 7.102 8.208 4.470 3.558 4.374 4.288 3.074 312 1.553 112 399 5.358 1.307 1.275 3.625 2.560 20.640 409.512 * * ** ** ** ** Canadian Global beer trend 2009 edition * * ** ** 2009 2010 98.078 45.141 33.825 35.992 25.376 18.187 * 18.009 14.731 12.776 8.728 6.046 8.041 6.348 7.833 4.491 3.264 4.177 4.455 2.794 325 ** 1.443 104 ** 355 4.825 1.357 1.234 3.555 2.516 17.600 391.606 95.863 44.997 33.375 36.621 24.218 17.020 18.123 14.290 12.814 8.670 6.335 8.249 6.295 8.312 4.491 3.112 4.178 4.354 2.664 302 ** 1.390 414 ** 340 4.800 1.455 1.312 3.539 2.435 16.920 386.888 *** Dato 2010_Datum 2010 2011 2012 95.545 45.701 33.573 37.854 23.644 17.705 17.705 15.910 13.410 8.917 6.335 8.249 6.249 8.312 4.491 3.124 4.178 4.354 3.050 302 1.640 128 316 4.820 1.455 1.312 3.546 2.346 16.900 391.071 94.618 42.049 33.000 39.294 24.200 18.165 18.751 17.132 13.482 8.927 6.080 8.195 6.159 7.986 4.030 3.206 4.178 4.354 3.050 302 1.556 128 316 4.820 1.455 1.312 3.515 2.310 16.900 389.470 *** *** *** *** *** *** *** *** *** *** ° *** ° ° ° *** *** ° ° Dato 2011_Datum 2011 24,3% - Germania Germany PAESI PIÙ RAPPRESENTATIVI_ MOST SIGNIFICANT COUNTRIES 10,8% - Regno Unito United Kingdom 18,5% - Altri Paesi Other Countries 8,5% - Spagna Spain 4,3% - Romania Rumania 3,5% - Italia Italy 10% - Polonia Poland 4,4% - Francia France 6,2% - Paesi Bassi Netherlands 4,8% - Belgio Belgium Fonte_Source: AssoBirra & The Brewers of Europe 2012 50 4,7% - Rep Ceca Czech Rep. ASSOBIRRA CONSUMO PRO CAPITE 2007-2012 (000 HL)_PER CAPITA CONSUMPTION 2007-2012 (000 HL) Rep Ceca_Czech Rep. - CZ Germania_Germany - D Austria_ Austria - A Irlanda _Ireland - IRL Lussemb._Luxemburg - LUX Regno Unito_United Kingdom - UK Belgio_Belgium - B Spagna_Spain - E Danimarca_Denmark - DK Slovacchia_Slovakia - SK Finlandia_Finland - FI Lituania_Lithuania - LT Paesi Bassi_Netherlands - NL Polonia_Poland - PL Slovenia_Slovenia - SI Estonia_Estonia - EST Bulgaria_Bulgaria - BG Ungheria_Hungary - H Cipro_Cyprus - CY Portogallo_Portugal - P Svezia_Sweden - S Malta_Malta - M Grecia_Greece - GR Lettonia_Latvia - LV Svizzera_Swiss - CH Francia_France - F Romania_Rumania - RO Norvegia_Norway - N Italia_Italy - I Totale_ Total 2007 2008 2009 2010 158,8 111,8 108,2 105,5 104,9 87,7 86,0 83,5 82,2 79,3 90,8 95,3 77,5 93,0 89,8 94,7 74,0 73,4 55,3 61,1 52,9 41,1 40,4 70,0 57,1 30,7 89,0 54,0 31,1 80,3 158,1 111,1 109,7 98,6 80,7 83,9 82,0 77,2 78,3 77,4 89,2 91,3 78,5 94,0 92,6 88,1 73,0 71,8 58,2 61,0 51,6 46,3 40,8 68,3 58,0 30,6 93,0 54,0 29,6 78,3 159,3 109,6 106,2 91,0 85,6 75,8 81,0 77,2 71,5 75,0 87,7 83,0 72,8 85,0 88,6 85,4 67,0 65,0 51,0 59,0 52,3 48,9 38,5 62,9 57,2 30,7 81,0 55,0 28,0 74,8 134,0 * 107,4 106,0 90,0 85,0 * 73,7 78,0 77,1 * * * * * * * * * * * * 78,5 87,7 84,0 * 72,0 91,0 85,0 78,0 67,0 61,0 52,3 59,0 53,0 47,0 38,0 69,8 57,2 30,5 79,0 56,0 28,6 72,2 2011 2012 154,0 107,2 108,3 90,0 85,0 71,6 145,0 48,2 68,0 70,2 87,7 95,0 71,7 95,0 81,0 78,0 69,0 61,0 51,4 59,0 53,0 45,2 38,0 69,8 57,9 30,0 89,0 59,0 29,8 74,7 144,0 105,5 107,8 85,6 85,0 68,5 74,0 47,5 90,0 72,9 84,5 95,0 72,3 98,0 77,8 78,0 69,0 61,0 51,4 49,0 53,0 45,2 38,0 69,8 57,3 30,0 89,0 45,9 29,5 71,5 *** *** *** *** *** *** * *** *** **** *** ° *** ° *** ° *** ° *** *** ° * Canadian Global beer trend 2009 edition ** Non disponibile_Not available *** Dato 2010_Datum 2010 ° Dato 2011_Datum 2011 **** Dato modificato a seguito di ricostruzione intercensuaria ISTAT della popolazione 2011_Datum rectified following the 2011 census by ISTAT Fonte_Source: AssoBirra & The Brewers of Europe 2012 51 ANNUAL REPORT 2012 > DATI DI SINTESI_DATA SYNTHESIS ACCISE_EXCISE ACCISE SULLE BEVANDE ALCOLICHE IN ITALIA *_EXCISE ON ALCOHOLIC BEVERAGES IN ITALY BIRRA (MIGLIAIA DI EURO) 2005-2012_BEER (THOUSANDS OF EUROS) 2005-2012 Anno Year Imposta di fabbricazione Excise duty 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 377.000 471.000 473.000 466.000 456.000 439.000 443.000 428.000 Sovrimposta di confine Additional border tax Totale Total 1.468 1.985 2.722 1.412 1.152 1.334 1.432 1.238 378.468 472.985 475.722 467.412 457.152 440.334 444.432 429.238 SPIRITI (MIGLIAIA DI EURO) 2005-2012_SPIRIT (THOUSAND OF EUROS) 2005-2012 Anno Year Imposta di fabbricazione Excise duty Sovrimposta di confine Additional border tax 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 590.542 584.812 579.884 541.813 555.310 532.645 540.635 508.876 3.242 3.054 4.494 3.955 3.528 3.526 4.423 4.060 BIRRA_BEER Totale Total 593.784 587.866 584.378 545.768 558.838 536.171 545.058 512.936 SPIRITI_SPIRIT 600.000 500.000 450.000 500.000 400.000 350.000 400.000 300.000 300.000 250.000 200.000 200.000 150.000 100.000 100.000 2008 2009 2010 2011 2012 2008 2009 2010 2011 Imposta di fabbricazione_Excise duty Imposta di fabbricazione_Excise duty Sovrimposta di confine_Additional border tax Sovrimposta di confine_Additional border tax * Le accise sul vino in Italia ammontano a zero * Excise duty on wine in Italy comes to zero 52 2012 Fonte: elaborazione AssoBirra su dati del Ministero dell’Economia Source: elaboration AssoBirra from Ministry of Economy data Svezia - S 80,0 93,2 108,4 53 Ungheria - H Svizzera - CH Spagna - E 9,9 28,2 18,6 22,5 18,0 26,1 20,6 17,2 14,9 9,8 9,5 11,8 14,9 34,5 35,9 31,2 28,8 42,3 52,8 50,0 Slovenia - SI Slovacchia - SK Romania - RO Rep. Ceca - CK Portogallo - P Polonia - PL Olanda - NL Malta - M Lussemburgo - L Lituania - LT 9,4 10,0 Lettonia - LV Italia - I Grecia - GR Germania - D Francia - F Estonia - EE 6,0 30,0 Regno Unito - UK 282,2 240,0 Danimarca - DK Cipro - CY 9,2 20,5 40,0 Norvegia - N 91,8 40,0 Bulgaria - BG Belgio - B 0 Irlanda - IRL 143,5 120,0 24,0 20,0 Finlandia - FI Austria - A ASSOBIRRA ACCISE MEDIE PER ETTOLITRO DI BIRRA NEI PAESI EUROPEI (EURO - MAGGIO 2013) _AVERAGE EXCISE DUTY PER HL OF BEER IN THE EUROPEAN COUNTRIES (EUROS - MAY 2013) 280,0 200,0 160,0 0 Fonte: Commissione Europea Source: European Commission 54 147,66 0 3,66 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 Grecia - GR Italia - I Austria - A Portogallo - P Svizzera - CH Cipro - CY Rep. Ceca - CZ Malta - M Slovacchia - SK Slovenia - SI Bulgaria - BG Romania - RO 0,00 0,00 Germania - D Spagna - E 0,00 Ungheria - H Francia - F Polonia - PL Lettonia - LV Lituania - LT Belgio - B 38,10 52,75 64,27 57,34 83,56 Paesi Bassi - NL 0 Danimarca - DK 100 312,00 10 Finlandia - FI 200 252,38 20 Svezia - S 600 299,30 30 80,64 60 Estonia - EST 50 Regno Unito - UK 300 370,64 40 Irlanda - IRL 700 764,25 70 Norvegia - N ANNUAL REPORT 2012 > DATI DI SINTESI_DATA SYNTHESIS ACCISE_EXCISE ACCISE MEDIE PER ETTOLITRO DI VINO NEI PAESI EUROPEI (EURO - MAGGIO 2013) _AVERAGE EXCISE DUTY PER HL OF WINE IN THE EUROPEAN COUNTRIES (EUROS - MAY 2013) 80 800 500 400 Fonte: Commissione Europea Source: European Commission 0 2.011,83 200 55 Romania - RO Bulgaria - BG Cipro - CY Slovenia -SI 1.278,96 750,00 956,82 1.200,00 1.080,00 800,01 Italia - I Slovacchia - SK 830,25 1.565,00 1.342,66 1.111,11 1.192,11 1.122,21 Spagna - E Ungheria - H Lituania - LT Lettonia - LV Rep. Ceca - CZ Portogallo - P Estonia - EE 1.000,00 o Austria - A 562,43 400 1.041,00 600 Lussemburgo - L Grecia - GR 1.196,19 2.450,00 2000 Danimarca - DK 1000 1.400,00 4.340,00 Polonia - PL 1.303,00 1.689,05 1.594,00 1.962,00 2200 Malta - M 2000 Germania - D 800 Finlandia - FI 3000 3.166,78 4000 Francia - F 1000 Regno Unito - UK 5000 3.685,00 1200 Irlanda - IRL 1400 Paesi Bassi - NL Belgio - B 1600 5.864,24 1800 Svezia - S ASSOBIRRA ACCISE PER HL/ANIDRO DI SPIRITI NEI PAESI UE (EURO - MAGGIO 2013) _AVERAGE EXCISE PER HL/ANIDRO IN THE EU COUNTRIES (EUROS - MAY 2013) 2400 6000 Fonte: Commissione Europea Source: European Commission ANNUAL REPORT 2012 > DATI DI SINTESI_DATA SYNTHESIS MALTO E LUPPOLO_MALT AND HOP UNITÀ PRODUTTIVE DI MALTO DISLOCATE SUL TERRITORIO NAZIONALE _NUMBER OF MALTHOUSES IN ITALY LAZIO BASILICATA Saplo Spa - Pomezia (Roma) Agro Alimentare Sud Spa - Melfi (Potenza) OCCUPAZIONE_EMPLOYMENT Anno Diretta_Direct Indiretta_Indirect Totale_Total 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 40 42 39 39 40 37 37 38 45 290 295 300 300 300 300 300 300 300 330 337 339 339 340 337 337 338 345 350 300 300 38 45 2011 2012 300 37 2010 300 37 2009 300 300 295 290 250 300 300 200 150 100 2004 Diretta_Direct 56 2005 2006 2007 40 39 39 40 0 42 50 2008 Indiretta_Indirect ASSOBIRRA PRODUZIONE ITALIANA DI MALTO_ITALIAN PRODUCTION OF MALT 2000-2012 (QUINTALI)_2000-2012 (QUINTALS) 2000 572.515 2001 614.066 2002 542.209 2003 565.465 2004 568.235 2005 587.550 2006 640.156 2007 685.397 2008 681.160 2009 589.138 2010 664.505 2011 629.681 2012 649.140 700.000 600.000 500.000 400.000 300.000 200.000 100.000 0 2000 2001 2002 2003 2004 2005 57 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 ANNUAL REPORT 2012 > DATI DI SINTESI_DATA SYNTHESIS MALTO E LUPPOLO_MALT AND HOP IMPORTAZIONI DI MALTO IN ITALIA 2008-2012_ITALIAN IMPORT OF MALT 2008-2012 TORREFATTO (QUINTALI)_ROASTED (QUINTALS) Francia _France - F Paesi Bassi_Netherlands - NL Germania_Germany - D Regno Unito_United Kingdom - UK Belgio/Lux._Belgium /Lux - B Spagna_Spain - E Svezia _Sweden - S Austria _Austria - A Altri Paesi_Other Countries Totale UE/Total EU 2008 2009 50,00 441,06 3.165,63 240,86 851,17 213,58 286,67 2.884,78 2.644,16 456,32 102,45 200,90 7.074,37 5.573,10 1.065,29 3,18 167,10 5.680,25 5.606,47 1.667,68 4.424,54 174,00 9.563,78 6.717,30 1.276,21 687,44 934,11 1.141,87 1.007,85 5.436,16 7.419,62 483,12 232,96 14.732,19 14.266,55 23.163,68 312,00 260,00 4,90 312,00 208,00 156,00 312,00 5.748,16 264,90 7.684,52 312,00 15.044,19 208,00 14.474,55 156,00 23.319,68 Ungheria_Hungary - H Sri Lanka_Sri Lanka - CEY Tot. Paesi Terzi/Third Countries Totale generale/General Total 2010 2011 2012 NON TORREFATTO (QUINTALI)_UNROASTED (QUINTALS) Francia _France - F Paesi Bassi_Netherlands - NL Germania_Germany - D Regno Unito_United Kingdom - UK Belgio/Lux._Belgium /Lux - B Spagna_Spain - E Portogallo_Portugal - P Svezia_Sweden - S Polonia_Poland - PL Austria_ Austria - A Slovacchia_Slovakia - SK Rep. Ceca_Czech Rep. - CZ Totale UE/Total EU 2008 2009 2010 2011 2012 405.146,30 434.356,90 427.600,13 390.849,39 12.790,19 86.936,47 2.060,37 157,34 357.646,29 4.223,55 40.846,05 8.826,80 60,16 381.965,64 986,00 29.664,31 10.862,00 101,32 566.753,00 256,40 415.063,89 1.190,57 10.512,86 8.193,80 70,56 437.794,76 546,00 493.896,84 1.906,50 2.774,01 45.791,81 30.350,70 500,00 234,40 133.613,11 247,09 125.298,06 156.361,90 944.231,87 876.310,45 985.026,91 2.000,00 1.129.586,23 11379,60 1.104.745,29 17,64 391,34 3,00 23,40 16.297,80 12,20 9.077,70 16,75 2.574,20 411,98 944.643,85 16.321,20 892.631,65 9.089,90 994.116,81 2.590,95 1.132.177,18 Sri Lanka_Sri Lanka - CEY Giappone_ Japan - JAP Ungheria_Hungary - H Perù_Peru - PE Tot. Paesi Terzi/Third Countries Totale generale/General Total Fonte: elaborazione AssoBirra su dati ISTAT 2012 Source: elaboration AssoBirra from ISTAT data 2012 58 85,68 0,00 1.104.745,29 ASSOBIRRA IMPORTAZIONI DI LUPPOLO IN ITALIA 2009-2012 (QUINTALI)_ITALIAN IMPORT OF HOPS 2009-2012 (QUINTALS) 2010 2009 Luppolo Estratto Totale in polvere di luppolo Hops Hops Total powder extract 10.427,70 1.318,90 11.746,60 1,38 1,38 2,50 2,50 2,00 2,00 4,30 4,30 Germania_German - D Paesi Bassi_Netherlands - NL Danimarca_Denmark- DK Slovenia_Slovenia - SI Grecia_Greece - GR Finlandia_Finland - FI 7,44 Regno Unito_United Kingdom - UK 536,60 Belgio/Lux._Belgium /Lux - B Francia _France - F Romania_Rumania - RO 10.971,74 Totale UE/Total EU Cina_China - RC Venezuela - VE Stati Uniti_USA Altri_Others Totale generale/General Total 0,40 10.972,14 2,00 2,00 8,60 16,04 432,69 969,29 3,30 3,30 5,01 5,01 1.780,68 12.752,42 6,98 6,98 239,43 5,32 239,43 5,72 2.032,41 13.004,55 Totale Luppolo Estratto in polvere di luppolo Hops Total Hops extract powder 4.870,15 1.058,67 5.928,82 Germania_German - D 16,00 9,22 25,22 Paesi Bassi_Netherlands - NL 1,00 1,00 Danimarca_Denmark - DK Slovenia_Slovenia - SI 0,20 0,20 0,00 0,00 0,00 Grecia_Greece - GR Finlandia_Finland - FI 0,00 0,00 0,00 Regno Unito_United Kingdom - UK 10,80 8,00 18,80 74,01 873,10 947,11 Belgio/Lux._Belgium /Lux - B Spagna_Spain - E 0,00 0,00 0,00 1,47 1,47 Francia _France - F 257,80 257,80 Austria_ Austria - A Romania_Rumania - RO 0,00 0,00 0,00 Polonia_Poland - PL 0,00 0,00 0,00 806,40 806,40 Rep. Ceca_Czech Rep. - CZ 6.035,36 1.951,46 7.986,82 Totale UE/Total EU Cina_China - RC Venezuela - VE Stati Uniti_USA Altri_Others 0,00 107,00 Totale generale/General Total 6.142,36 2011 Totale generale/General Total 0,00 139,00 14.743,27 14,15 0,00 45,05 8,53 3,80 0,00 319,12 20,55 2.187,93 8.330,29 2012 Luppolo Estratto Totale in polvere di luppolo Hops Hops Total powder extract 13.851,67 865,89 14.717,56 Germania_German - D 10,24 10,24 Paesi Bassi_Netherlands - NL Danimarca_Denmark - DK 6,30 1,00 Slovenia_Slovenia - SI 1,40 1,40 Grecia_Greece - GR 0,00 0,00 0,00 Finlandia_Finland - FI 0,44 0,44 Regno Unito_United Kingdom - UK 15,15 15,70 30,85 35,61 102,06 137,67 Belgio/Lux._Belgium /Lux - B 2,04 1,38 3,42 Spagna_Spain - E 1,93 1,93 Francia _France - F 298,40 298,40 Austria_ Austria - A Norvegia_Norwey - N 0,25 0,25 Polonia_Poland - PL 0,00 0,00 0,00 400,00 400,00 Rep. Ceca_Czech Rep. - CZ 14.604,27 1.004,19 15.608,46 Totale UE/Total EU Cina_China - RC Venezuela - VE Stati Uniti_USA Altri_Others 3,80 0,00 212,12 20,55 14,15 0,00 184,05 8,53 1.071,92 15.815,19 59 Luppolo Estratto Totale in polvere di luppolo Hops Hops Total powder extract 20.759,51 677,29 21.436,80 Germania_German - D 0,00 Paesi Bassi_Netherlands - NL Danimarca_Denmark - DK 2,82 2,82 Slovenia_Slovenia - SI 6,55 6,55 Grecia_Greece - GR 0,00 Finlandia_Finland - FI 0,00 Regno Unito_United Kingdom - UK 21,45 5,97 27,42 495,00 88,03 583,03 Belgio/Lux._Belgium /Lux - B 4,47 1,02 5,49 Spagna_Spain - E 1,60 1,60 Francia _France - F 0,00 Austria_ Austria - A Norvegia_Norwey - N 0,00 Polonia_Poland - PL 0,00 1,63 1,63 Rep. Ceca_Czech Rep. - CZ 21.286,98 778,36 22.065,34 Totale UE/Total EU 3,73 Cina_China - RC Venezuela - VE Stati Uniti_USA Altri_Others 112,50 Totale generale/General Total 21.399,48 57,93 1,93 3,73 0,00 170,43 1,93 841,95 22.241,43 Fonte: elaborazione AssoBirra su dati ISTAT 2012 Source: elaboration AssoBirra from ISTAT data 2012 ANNUAL REPORT 2012 > DATI DI SINTESI_DATA SYNTHESIS CONSUMI IN ITALIA_CONSUMPTION IN ITALY CONSUMI DI ALCOL (PRO CAPITE)_ALCOHOL COMSUMPTION (PER CAPITA) Anno_Year Spiriti_Spirits Litri_Liters Birra_Beer Litri_Liters* Vino_Wine Litri_Liters (40% alc. vol.) (5% alc. vol.) (11% alc. vol.) 93,5 Totale_Total Litri alcol puro Liters of pure alcohol 1977 5,0 13,9 12,0 1978 4,8 14,9 91,0 12,7 1979 5,0 16,9 90,0 12,7 1980 4,8 16,7 92,9 13,0 1981 3,5 17,9 86,2 11,7 1982 3,5 20,6 82,0 11,4 1983 3,3 20,9 82,6 11,5 1984 3,3 19,0 81,0 11,2 1985 3,3 21,9 75,0 10,6 1986 3,0 23,2 69,0 10,0 1987 3,0 23,3 66,0 9,6 1988 3,0 23,4 63,7 9,4 1989 2,8 21,8 62,5 9,1 1990 2,5 25,1 62,5 9,2 1991 2,5 24,9 62,1 9,1 1992 2,5 25,9 60,4 8,9 1993 2,3 25,1 58,8 8,7 1994 2,3 26,2 58,5 8,6 1995 2,3 25,4 55,7 7,7 1996 2,3 24,0 54,2 7,4 1997 2,3 25,4 53,5 7,4 1998 2,3 26,9 52,0 7,3 1999 2,3 27,1 51,5 7,2 2000 2,3 28,1 55,0 7,6 2001 2,3 28,9 54,0 7,1 2002 2,3 28,2 51,0 7,0 2003 2,3 30,1 50,5 7,2 2004 2,3 29,6 46,2 7,7 2005 2,3 29,7 43,7 7,4 2006 2,1 30,3 42,6 7,3 2007 1,8 31,1 42,8 7,2 2008 1,8 29,4 40,4 6,8 2009 1,8 28,0 39,4 6,7 2010 1,8 28,6 39,6 6,7 2011 1,8 29,8** 39,4 6,7 2012 1,7 29,5 39,0 6,6 * Comprese le birre analcoliche e a basso contenuto di alcol_ Including nonalcoholic beers and beers with low alcohol content ** Dato modificato a seguito di ricostruzione intercensuaria ISTAT della popolazione 2011 Population numbers rectified by ISTAT following the 2011 census Fonte: elaborazione AssoBirra_Source: AssoBirra elaboration 60 ASSOBIRRA CONSUMI DI BEVANDE 2011-2012_CONSUMPTION OF BEVERAGES 2011-2012 Consumo (milioni di hl.) Consumption (millions of hl.) Bevande_Beverages Birra_Beer 2011 Consumo pro capite (in litri) Consumption per capita (liters) 2012 2011 29,8* 2012 Variazione % sul consumo totale % change on total consumption 2011/2012 17,7 17,6 29,5 -0,4 Acqua Minerale _Mineral Water 113,2 114,0 191,0 192,0 +0,7 Vino_Wine 23,4 23,1 39,4 39,0 -1,3 Spiriti_Spirits 1,08 1,03 1,8 1,7 -4,6 * Dato modificato a seguito di ricostruzione intercensuaria ISTAT della popolazione 2011 Population numbers rectified by ISTAT following the 2011 census Fonte: elaborazione AssoBirra da fonti diverse_Source: AssoBirra elaboration from different sources 61 62 CULTURA BIRRA BEER CULTURE 63 ANNUAL REPORT 2012 > CULTURA BIRRA_BEER CULTURE UNA BEVANDA MILLENARIA E MEDITERRANEA La birra è, insieme al pane e al vino, uno dei primi alimenti elaborati dall’uomo. La prima descrizione documentata di una ricetta per produrre birra risale al 4.000 a.C.: furono i Sumeri a cimentarsi per primi nell’arte di produrre una bevanda alcolica assimilabile alla birra. Dalla Mesopotamia la produzione si estese in Egitto, per poi attraversare il Mediterraneo e arrivare nella Grecia antica, dove la birra venne eletta bevanda ufficiale dei Giochi Olimpici in quanto fresca, dissetante e poco inebriante. Nella penisola italica è conosciuta già dagli Etruschi, dopodiché entra nella Roma antica dove si diffonde soprattutto negli ambienti più popolari. Dunque la birra è storicamente una bevanda tanto mediterranea quanto “nordica”. Anche se, per ragioni climatiche (le basse temperature ambientali sono più adatte alle esigenze del lievito di birra), si delinea una progressiva specializzazione fra il Sud (vino) e il Nord Europa (birra). Per tutto il Medioevo la birra migliore viene dai conventi. I monaci coltivano l’orzo, producono birra e annotano ogni osservazione su fermentazione, materie prime e qualità del prodotto finito. Alla fine del Medioevo, con l’estendersi del numero di produttori, molti lamentano anche una diminuzione della qualità. Per questo, nel 1516, il duca di Baviera Guglielmo IV emana il “Reinheitsgebot” (Editto sulla purezza), nel quale si stabilisce che per produrre la birra si possono utilizzare solo malto d’orzo, acqua e luppolo. La birra ha seguito l’espansione della civiltà in ogni angolo del mondo, ma nel tempo la tecnica produttiva è ri- AN AGE-OLD AND MEDITERRANEAN BEVERAGE Along with bread and wine, beer is one of the oldest foods created by man. The first documented beer recipe dates back to 4000 B.C.: it was the Sumerians who created the first fermented alcoholic beverage that could be considered beer. From Mesopotamia, beer brewing spread to Egypt, and then crossed the Mediterranean and eventually reached ancient Greece, where it became the official beverage of the Olympic games, as it was refreshing and had a low alcohol content. In the Italian peninsula, beer was already known at the time of the Etruscans; it then reached an- 64 masta sostanzialmente invariata. Con un’eccezione introdotta nel 1842 da Josef Groll che, nella cittadina boema di Pils, sperimentò con successo il metodo della bassa fermentazione. Nasceva la birra chiara, dal colore brillante e limpido, profumata di frutta e luppolo, dal gusto leggero e amarognolo: detta “pilsner”, è oggi, insieme alla “lager”, sinonimo di birra chiara in tutto il mondo. Nel 1883, infine, Emil Hansen isolò nei laboratori danesi della Carlsberg il ceppo di lieviti tipico della bassa fermentazione, il saccharomyces carlsbergensis (detto anche uvarum). La via alla moderna produzione della birra era definitivamente aperta. L’Italia vanta una tradizione birraria millenaria anche se, fino all’era moderna, si è prodotta poca birra per pochi estimatori e lo si è fatto soprattutto al nord, perché oltre a luppolo, malto d’orzo e acqua occorrono due altri ingredienti indispensabili: aria pura e freddo. Nella seconda metà dell’Ottocento prende piede una vasta e strutturata industria della birra, basata sul freddo artificiale e sulla nuova tecnologia di produzione di birre chiare a bassa fermentazione. Le prime fabbriche nascono per iniziativa di imprenditori d’Oltralpe (Dreher, Wührer, Paskowski, Metzger, Von Wünster, ecc.), cui fanno presto seguito commercianti italiani, per lo più di ghiaccio, che vedono nella birra il naturale completamento della propria attività. Nascono così alcune importanti realtà: nel 1845 la Peroni, fondata a Vigevano da Francesco Peroni (ma presto trapiantata a Roma dove, nel 1905, nasce la “Società Ghiac- cient Rome, where it became widespread especially among the lower classes of the population. Thus, beer has historically always been as much a Mediterranean beverage as a Nordic one, although due to climatic reasons (lower temperatures are better suited to fermentation), southern and northern Europe progressively specialized in producing wine and beer respectively. For all of the Middle Ages, the best beer originated from monasteries. Monks cultivated barley, brewed beer and annotated all of their observations on fermentation, raw materials and quality of the end product. At the end of the Middle Ages the number of brewers grew, but many people complained about a decrease in quality. For this reason, in 1516 the Duke of Bavaria, Wilhelm IV issued the “Reinheitsgebot” (Purity Law), which established that the only ingredients allowed for brewing beer were barley malt, water and hops. Beer has followed the expansion of civilization in almost every part of the world, but the way it is made has remained essentially unchanged. With one exception, introduced in 1842 by Josef Groll, who, in the Bohemian town of Pils, successfully tried the bottomfermentation method. The result was a pale beer with a clear golden color, a fruity, hoppy scent and a delicate bitter taste: known as “pilsner”, today, along with “lager”, it is synonymous with pale beer throu- ASSOBIRRA cio e Birra Peroni”); l’anno seguente la Menabrea, a Biella; nel 1857 la Forst, a Lagundo (Bolzano); nel 1859 la “Fabbrica di Birra e Ghiaccio Moretti”, a Udine. Alla fine del secolo ha inizio uno sviluppo che è arrivato ad oggi. Negli ultimi decenni la crescita del mercato italiano ha attirato l’interesse dei grandi gruppi birrari mondiali (Heineken, SABMiller, Anheuser-Busch InBev, Carlsberg), favorendo l’ingresso di capitale straniero, con acquisizioni ghout the world. Finally, in 1883 Emil Hansen, working in the Carlsberg brewery in Denmark, isolated the strain of yeast typical of bottom fermentation, saccharomyces carlsbergensis (also called uvarum). The age of modern brewing had definitely begun. Italy boasts an age-old brewing tradition, although until modern times beer was produced in small quantities for a few aficionados, mostly in northern Italy, given that, in addition to malt and hops, two other essential ingredients are needed: clean air and cold temperatures. In the second half of the 19th century a vast and well-organized brewing industry established itself, based on artificial cooling and on the new che hanno riguardato la maggioranza o consistenti pacchetti azionari di diversi marchi. Investimenti che hanno contribuito all’ulteriore sviluppo e razionalizzazione degli asset produttivi, assicurando continuità alla storia di marchi prestigiosi e migliorando fortemente la produttività. Accanto ai grandi produttori si è sempre più affermata, negli ultimi anni, la realtà delle birrerie artigianali, che si distinguono per la rielaborazione ”all’italiana” di alcuni stili birrari bevuti nel mondo da secoli. n technology for producing pale, bottom fermented beer. The earliest breweries opened thanks to the initiative of foreign businessmen (Dreher, Wührer, Paskowski, Metzger, Von Wünster, etc.), soon followed by Italian merchants, active mostly in the ice trade, who considered beer as a natural complement to their activities. Several major breweries were thus established: Peroni in 1845, founded in Vigevano by Francesco Peroni (and soon relocated to Rome, where, in 1905, the “Società Ghiaccio e Birra Peroni” was established); the following year Menabrea opened in Biella; Forst in 1857 in Lagundo (Bolzano); and in 1859 “Fabbrica di Birra e Ghiaccio Moretti”, in Udine. The end of the century saw the beginning of a develop- 65 ment that has come to the present day. In the past few decades the growth of the Italian market stirred the interest of the world’s leading brewing groups (Heineken, SABMiller, InBev, Carlsberg), favoring the entry of foreign capital, with acquisitions that concerned sizeable (or majority) blocks of shares of several companies. These investments contributed to the further development and rationalization of production, ensuring continuity to the legacy or prestigious brands and greatly improving productivity. Along with the large brewing companies, recent years have seen the proliferation of microbreweries, which stand out for their “Italian-style” versions of several beer styles that have been enjoyed throughout the world for centuries. n ANNUAL REPORT 2012 > CULTURA BIRRA_BEER CULTURE UN PRODOTTO NATURALE CON POCHI SEMPLICI INGREDIENTI Quello delle birre è un universo smisurato, ma composto da una struttura molto semplice, fatta di 4 elementi naturali: acqua, orzo, lievito e luppolo. gati pure frumento, riso, segale e mais). Da esso si ricava il malto d’orzo, sostanza base ottenuta dalla prima lavorazione di questo cereale. Acqua. La sua presenza nella birra finita oscilla fra il 90 e il 93%. Dev’essere pura, di sorgente, ricca di sostanze minerali e organiche. Le birre più famose del mondo devono la propria originalità e rinomanza alla speciale natura delle acque con cui vengono preparate. Lievito. Sono microscopici funghi unicellulari, ricchi di vitamine ed enzimi, che trasformano gli zuccheri in alcol e anidride carbonica. Appartengono a due famiglie principali: saccharomyces carlsbergensis o uvarum, usato per birre a bassa fermentazione, e saccharomyces cerevisiae, per quelle ad alta fermentazione. Cereali. Sono l’elemento base per la produzione della birra. Il più utilizzato è l’orzo, graminacea originaria dell’Asia occidentale, anche se non l’unico (vengono impie- A FEW SIMPLE INGREDIENTS, FOR A NATURAL PRODUCT The universe of beer is vast. However, it is based on a very simple structure, composed of four natural ingredients: water, cereals, yeast and hops. Water. Its presence in beer ranges from 90% to 93%. It must be pure, it must originate from a spring and it must be rich in mineral and organic 66 Luppolo. È una grande pianta rampicante, i cui fiori femminili contengono la luppolina, sostanza aromatica e re- substances. The world’s most renowned beers owe their character and fame to the special nature of the water with which they are brewed. Cereals. These are the basic element for producing beer. The most widely used is barley, a grass originating from western Asia, although others are also used (such as wheat, rice, rye and corn). It is from the first stage of processing of this cereal that barley malt is obtained. Yeast. These are microscopic single-celled fungi, rich in vitamins and enzymes, that turn sugar into alcohol and carbon dioxide. Yeast is subdivided into two main families: saccharomyces carlsbergensis (uvarum) used for brewing bottom-fermented beer, and saccharomyces cerevisiae, used for brewing top-fermented beer. Hops. It’s a large vine whose female flowers ASSOBIRRA sinosa che conferisce alla birra il caratteristico gusto amaro. I componenti più importanti del luppolo sono i tannini, gli oli e gli acidi amari, ottimi antisettici e conservanti. Modalità di produzione. Esistono due grandi tipologie di birra: le birre ad alta fermentazione e quelle a bassa fermentazione. Questi due processi, e quindi il tipo di birra ottenuta, sono determinati dalle caratteristiche del lievito impiegato, che agisce a diverse temperature. L’alta fermentazione è sviluppata dal ceppo fungino saccharomyces cerevisiae, che svolge il proprio ruolo fra i 16 contain lupulin, an aromatic, resinous substance that gives beer its distinctive bitter taste. The most important substances found in hops are tannins, oils and bitter acids, which are excellent natural antiseptics and preservatives. Two main methods exist for brewing beer: top fermentation and bottom fermentation. These two processes, and the resulting beer, are determined by the characteristics of the type of yeast used, which acts at different temperatures. e i 23° C. Durante il processo di fermentazione, questi lieviti salgono in superficie, trasformando lo zucchero in alcol e producendo anidride carbonica. L’alta fermentazione è il metodo più antico e dà origine a birre corpose, dal gusto intenso e aromatico, tipicamente inglesi, raggruppate fra le Ale. La bassa fermentazione è sviluppata dal ceppo fungino saccharomyces carlsbergensis (o uvarum), che si attiva fra 5 e 8° C. I lieviti lavorano in recipienti chiusi (lager) depositandosi sul fondo, in modo che l’anidride carbonica rimanga nella birra. Questo metodo, diffusosi con lo sviluppo del controllo delle temperature, permette di produrre birre dal gusto leggero e fragrante. n Top fermentation is caused by the saccharomyces cerevisiae yeast, which is active at a temperature of between 16 and 23° C. During the fermentation process, this yeast rises to the surface, turning sugar into alcohol and producing carbon dioxide. Top fermentation is the oldest brewing method and results in fullbodied beers with an intense and aromatic taste, such as British Ales. Bottom fermentation is caused by the 67 saccharomyces carlsbergensis (uvarum) yeast, which is active at a temperature of between 5 and 8° C. In this case the yeast acts in closed containers (lager), where it deposits at the bottom, allowing the carbon dioxide to remain in the beer. This method, which became widespread when it became possible to control brewing temperatures, is used to brew beers with a delicate and fragrant taste. n ANNUAL REPORT 2012 > CULTURA BIRRA_BEER CULTURE UN PIACEVOLE COMPLEMENTO DI UN’ALIMENTAZIONE SANA E GUSTOSA La birra va considerata a tutti gli effetti una bevanda-alimento. Contiene infatti numerose sostanze che rivestono un ruolo importante per l’organismo e la rendono un utile complemento di un’alimentazione sana ed equilibrata: acqua, sali minerali, vitamine, aminoacidi, maltodestrine, enzimi, antiossidanti, fibre. A ciò si aggiunge il ridotto contenuto alcolico e l’abitudine mediterranea a berla con moderazione e a pasto. Secondo una vasta pubblicistica scientifica internazionale, un consumo moderato di birra può avere effetti benefici sulla salute ed esercitare un ruolo interessante e positivo in varie patologie: dalle malattie cardiocircolatorie all’insorgenza di alcuni tumori, dalla fragilità ossea alla sindrome metabolica. Leggera e con poche calorie. Un bicchiere di birra chiara (la più bevuta al mondo e in Italia) conta 68 calorie, quasi come un succo d’arancia (66), meno di quelle di un calice di vino rosso (94) e di un soft drink (129). Dunque, accompagnata a uno stile di consumo (e di vita) equilibrato, la birra non fa ingrassare. Dal ridotto contenuto di alcol. Con il suo oltre 90% di acqua la birra è, nelle versioni di gran lunga più diffuse, la bevanda alcolica fermentata con il minor quantitativo di alcol. Ciò la rende adatta anche a pranzi di lavoro, pasti leggeri, spuntini veloci, come un panino e l’insalata. E contrariamente a quanto molti continuano a credere - non gonfia neppure. Ciò che infatti gonfia è l’anidride carbonica che, nella birra versata correttamente, rimane imprigionata nella schiuma. Gustosa e versatile. La birra ha un gusto intrigante e rinfrescante, fatto dal corpo di lieve impronta, dall’inconfondibile gusto amaricante, dalle sensazioni gustative e tattili delicate e universali. Come dicono gli esperti, “il suo è tra pochi amari che, come cioccolato e caffè, piacciono agli italiani”. E nelle sue quasi infinite varianti può essere abbinata con qualsiasi piatto, o meglio ingrediente di cui questo è composto, compresi alcuni per i quali l’accoppiamento con le altre bevande alcoliche risulta problematico: dalle pietanze cucinate in frittura al carciofo, al cioccolato. n AN ENJOYABLE COMPLEMENT TO A HEALTHY AND TASTY DIET Beer should for all intents and purposes be considered both a beverage and a food. In fact, it contains many substances that are necessary for our bodies: water, mineral salts, vitamins, aminoacids, maltodextrin, enzymes, antioxidants and fiber, all of which make beer a useful complement to a healthy and balanced diet. In addition to the nutrients it contains, we have to consider that beer has a low alcohol content and that the Mediterranean diet entails usually drinking it in moderation and with meals. According to a vast amount of international scientific literature, moderate beer consumption may have beneficial effects on health and play an interesting and positive role 68 in several pathologies that range from cardiocirculatory diseases to various types of tumors, to brittle bones and metabolic syndrome. Light, and with few calories. A glass of lager (the most popular beer both in Italy and internationally) contains 68 calories, almost as few as a glass of orange juice (66), and less than a glass of red wine (94) or of a soft drink (129). So beer accompanied by a balanced lifestyle (and consumption) is not fattening. Low alcohol content. Composed of over 90% water, beer, in its most popular versions, is the fermented alcoholic beverage with the lowest alcohol content. This makes it suitable even for working lunches, light meals, and quick snacks such as a sandwich and some salad. And contrary to popular belief - it won’t even bloat you. In fact, bloating is caused by the carbon dioxide; and if beer is poured correctly, the carbon dioxide remains trapped in the froth. Tasty and versatile. Beer has an enjoyable, refreshing flavor, a delicate body, the distinctive bitterness, and the delicate and universal gustatory and tactile sensations. As the experts say, “beer is one of the few bitter flavors that, along with chocolate and coffee, are enjoyed by Italians”. In its almost infinite variants, beer can be paired with almost any dish or ingredient composing it, including some that are hard to match, such as fried dishes, a “challenging” ingredient such as artichokes, and even chocolate. n ASSOBIRRA UN SOLO NOME PER UN MONDO DI STILI La legislazione italiana (Legge 1354/1962) suddivide le birre in 5 categorie, corrispondenti al cosiddetto “grado saccarometrico” o “grado di fabbricazione”, che indica la quantità di zucchero (“estratto”) disciolto in 100 grammi di mosto prima della sua fermentazione. Grado saccarometrico e titolo alcolometrico volumico sono strettamente collegati: moltiplicando il grado di fabbricazione per circa 0,4, si ottiene il grado alcolico approssimativo della birra. Tipi di birra Birra analcolica Birra leggera (light) Grado di fabbricazione Titolo alcolometrico 3-8 <1,2 5-10,5 1,2-3,5 Birra > 10,5 > 3,5 Birra speciale > 12,5 > 3,5 (in genere > 5) Birra doppio malto > 14,5 > 3,5 (in genere > 6/6,5) malto ma sono diverse - anche di molto - nella varietà di gamma olfattiva e gustativa. Distinte per il numero di fermentazioni subite (da cui i nomi Dubbel, Tripel, Quadrupel), sono in genere corpose e di forte contenuto alcolico. Il loro colore varia dall’oro carico all’ambrato, al rosso cupo, al bruno scuro. Ale. Quando di parla di Ale si intende la birra inglese tout court, e in effetti questo stile viene prodotto soprattutto in Gran Bretagna, pur avendo preso piede anche in Paesi come Belgio, Germania e Stati Uniti. Ricavate da malto d’orzo con lieviti ad alta fermentazione che garantiscono un corpo pieno e fruttato, di moderato contenuto alcolico, da bere in genere a temperatura di cantina, le Ale si distinguono in numerose tipologie, fra cui: Mild Ale, Bitter Ale, Belgian Ale, India Pale Ale, Scotch Ale, Old Ale, Barley Wine. Di seguito, una breve illustrazione degli stili più diffusi e apprezzati dal consumatore italiano, intendendo con la parola “stile” (dall’inglese “style”) l’insieme di caratteristiche organolettiche, relativamente immutabili e consolidate nel tempo, che definiscono una birra. Analcolica. Fra gli stili a bassa fermentazione merita una menzione la birra analcolica, pensata per coloro che non vogliono (o non possono) consumare alcol e con caratteristiche di aroma e gusto equiparabili a quelle di una normale Lager o Pils. Superata la gradazione di 1,2% vol., e fino al limite di 3,5, la birra analcolica diventa “light”, dai profumi e sapori molto lievi. Abbazia. Le Ale belghe (ma anche alcune prodotte in Olanda) vengono in genere commercializzate come birre d’Abbazia, così chiamate perché nate nelle abbazie del luogo con le quali, in alcuni casi, mantengono ancora relazioni. Le birre d’Abbazia hanno in comune il doppio Blanche. A produrre per primi la bière Blanche furono, nel Quattrocento, i monaci del Brabante che impiegarono orzo, frumento e avena e inoltre, trovandosi a stretto contatto con i commercianti olandesi, ingredienti esotici provenienti dal Nuovo Mondo, fra cui il profumato coriandolo A SINGLE NAME FOR A WORLD OF STYLES Italian legislation (Law 1354/1962) subdivides beer into 5 categories, according to their socalled “saccharometric level” or “fabrication level”, indicating the quantity of sugar (“extract”) dissolved in 100 grams of wort before its fermentation. The saccharometric level and Type of beer Non-alcoholic beer Light beer Beer Special beer Double malt Fabrication level 3-8 5-10,5 10,5 > 12,5 > 14,5 alcohol level by volume are closely related: by multiplying the fabrication level by approximately 0.4, the beer’s approximate alcohol content can be calculated. Below is a brief illustration of the beer styles that are most widespread and enjoyed in Italy, where style indicates the set of organoleptic characteristics, that remain relatively unchanged and consolidated over time, that define a beer. connected. All Abbey beers are double malt, but they differ - sometimes greatly - in their variety of scents and flavors. Subdivided according to the number of fermentations they have undergone (hence the names Dubbel, Tripel, Quadrupel), they are usually full-bodied and with a high alcohol content. Their color ranges from dark gold to amber, dark red and dark brown. Abbey. Ales from Belgium (and also several from the Netherlands) are usually commercialized as Abbey beers, so called because they were originally brewed in the abbeys of towns to which in some cases they are still Ale. The term Ale refers to British beer, and in fact this style is brewed mostly in Great Britain, although it has also spread to countries such as Belgium, Germany and the United States. Brewed from barley malt with top-fermenting yeasts that ensure a full-bodied and fruity flavor and a moderate alcohol content, Ales, which are usually enjoyed at cellar temperature, Alcohol level <1,2 1,2-3,5 > 3,5 > 3,5 (usually> 5) > 3,5 (usually>6/6,5) 69 ANNUAL REPORT 2012 > CULTURA BIRRA_BEER CULTURE e la buccia d’arancia seccata. Oggi la Blanche è fatta in parti uguali di orzo maltato e frumento non maltato, cui si aggiunge una percentuale variabile di avena, che la rende morbida e quasi vellutata al palato. Moderatamente alcolica, è ricca di suggestioni olfattive (fruttato, floreale e speziato) e gustative (asprigna con toni agrumati e speziati). Bock. La Bock è una birra a bassa fermentazione, una doppio malto chiara e forte che si ritrova nell’area germanicoalpina e in Olanda. Originario di Einbeck, cittadina tedesca vicino Hannover, e poi affermatosi in Baviera, questo stile è gradevole all’olfatto, caratterizzato da netti sentori mielati di malto e da un floreale fresco, ricco e vellutato al palato, con corpo strutturato e persistente. Le Bock hanno un grado alcolico di 6,5% vol., colore chiaro, gusto di malto ben presente, amaricante del luppolo attenuato. Lager. Più che di uno stile, è un insieme di stili comprendenti quasi tutte le birre a bassa fermentazione, fino a diventare - vista l’odierna diffusione di queste ultime sinonimo di birra tout court. Il nome deriva dal termine tedesco “Lager” (“deposito”, “cantina”), che indica il luogo, a bassa temperatura, in cui queste birre venivano prodotte e conservate. La Lager europea è una birra chiara, fresca, di media alcolicità, delicata negli aromi e nel gusto, dal colore oro pallido. Nello specifico, in Gran Bretagna le Lager sono solo chiare, mentre i primi tipi a Monaco erano scuri e piuttosto corposi. Nella Repubblica Ceca le Lager sono dolci e poco alcoliche, mentre fuori dall’Europa hanno progressivamente ridotto le note di malto e di luppolo: in encompass several types, such as: Mild Ale, Bitter Ale, Belgian Ale, India Pale Ale, Scotch Ale, Old Ale and Barley Wine. Non-alcoholic. Among the bottom-fermented styles, non-alcoholic beer, which is establishing its niche among consumers who do not wish to (or cannot) consume alcohol, deserves a mention. Its aroma and flavor are comparable to those of a normal Lager or Pils. Once the alcohol content exceeds 1.2% vol., and up to a maximum of 3.5%, non-alcoholic beer falls into the “light” category, characterized by a very delicate aroma and flavor. Blanche. Bière Blanche was originally brewed in 70 tutto il continente americano la Lager è considerata un soft drink. Pils. Noto anche come “pilsener” o “pilsner”, questo stile prende il nome dalla città boema di Plzen (Pilsen in tedesco), dove vide la luce ad opera del già citato Groll. Il mastro birraio bavarese sfruttò le peculiarità di un’acqua povera di minerali e la finezza aromatica del luppolo coltivato nella vicina Zatec, per creare una birra dorata, a bassa fermentazione, che è la capostipite di oltre il 90% della birra oggi prodotta nel mondo. La Pils si caratterizza per l’aroma floreale, il gusto dal finale secco e pulito e la schiuma abbondante. Si suddivide in varie tipologie, fra cui le Pils boeme, dal bel colore dorato, caratterizzate da morbide note di malto e da un amaro ben presente, e le Pils tedesche, più “pulite”, secche e dal forte aroma di luppolo, alle quali si avvicinano tutte o quasi le Pils prodotte negli altri Paesi europei. Weizen. Popolarissima in Baviera, la Weizen è una birra fresca e dissetante, a base di malti d’orzo e di frumento (in tedesco “Weizen”). Quest’ultimo, che per legge non è inferiore al 50%, le conferisce il tipico gusto acidulo, mentre l’amaro, data la scarsa presenza di luppolo, è impercettibile. Le Weizenbier sono dette anche “Weissbier” (“birre bianche”) per l’aspetto torbido e quasi lattiginoso, causato dai lieviti che rimangono in sospensione e conferiscono il caratteristico aroma fruttato di banana matura e speziato di chiodo di garofano, ancorché ne esistano anche versioni meno diffuse scure. n the 15th century by monks in the Brabant region, who used barley, wheat and oats and, being in close contact with Dutch merchants, also exotic ingredients from the New World such as coriander and dried orange rind. Today Blanche is made in equal parts from malted barley and not malted wheat, to which a varying percentage of oats is added to render it soft and almost silky to the palate. Having a moderate alcohol content, it is rich in olfactory (fruity, floral and spicy) and gustatory (slightly sour, with citrus and spicy notes) nuances. Bock. Bock is a pale, strong, double-malt and bottom-fermented beer that is brewed in the Germanic/Alpine area and in the Netherlands. Originating in Einbeck, a small German town near Hannover, and eventually becoming popular in Bavaria, this style has a pleasant scent characterized by a distinctive honeytinged scent of malt and by a fresh, by a floral flavor that is rich and silky to the palate, fullbodied and persistent. Bock beers have an alcohol content of 6.5% vol., a pale color, a welldefined malt flavor, and a toned-down hoppy bitterness. Lager. More than a style, Lager is a set of styles that encompass almost all bottom-fermented beers, to the extent that it has become - given how widespread these beers have become synonymous with beer itself. The name comes from the German word “Lager” (“deposit”, ASSOBIRRA ALE BOCK “cellar”), indicating the cool place where these beers were brewed and stored. European Lager is a pale, fresh beer with a moderate alcohol content, characterized by a delicate aroma and flavor and with a pale gold color. Specifically, in Great Britain Lager beers are pale, while the earliest ones brewed in Munich were dark and full-bodied. In the Czech Republic Lager beers are sweet and have a low alcohol content, while outside Europe the malty and hoppy notes have been progressively reduced: in North and South America, Lager is considered a soft drink. Pils. Also known as “pilsener” or “pilsner”, this style takes its name from the Bohemian ABBAZIA ANALCOLICA LAGER PILS town of Plzen (Pilsen in German), where it was created by the earlier-mentioned Groll. The Bavarian master brewer exploited the distinctive features of a water poor in minerals and the fine aroma of the hops grown in the nearby Zatec, to create a golden, bottomfermented beer that is the ancestor of over 90% of all beer produced throughout the world today. Pils is characterized by its floral aroma, its dry, clean finish and its abundant froth. It is subdivided into various types, including the golden-hued Bohemian Pils, characterized by soft malty notes and a welldefined bitterness, and German Pils, with a “cleaner” flavor, drier and with a strong hoppy aroma, to which virtually all of the Pils 71 BLANCHE WEIZEN produced in other European countries are similar. Weizen. Very popular in Bavaria, Weizen is a fresh and thirst-quenching beer made from barley malt and wheat malt (“Weizen” in German). The wheat malt, which by law must be not less than 50%, gives the beer its typical tangy taste, while the bitter note, given the scarce presence of hops, is imperceptible. Weizenbiers are also known as “Weissbiers” (“white beers”) because of their cloudy, almost milky appearance, caused by the suspended yeast particles that give it its distinctive, fruity ripe banana and clove aroma, although there are also lesser dark versions. n ANNUAL REPORT 2012 > CULTURA BIRRA_BEER CULTURE LE 7 “REGOLE D’ORO” DEL SERVIZIO Schiuma: alta due dita e ben compatta. Per gustare al meglio una birra ci vuole la schiuma, alta due dita e ben compatta. La schiuma è il filtro naturale della birra, attraverso cui vengono dosati gli aromi del luppolo e del malto. Il gusto della schiuma, più amaro di quello della birra stessa, esalta il caratteristico sapore della bevanda amplificandone la piacevolezza. La schiuma, infine, protegge la birra dall’ossidazione mantenendone integri aromi e fragranze e rendendola più buona e più digeribile. Spillatura: due fasi (e vari metodi). Il termine “spillatura” indica il servizio della birra in bicchiere, tanto alla spina quanto dalla bottiglia. La birra va spillata rispettando due velocità: prima lentamente, tenendo il bicchiere leggermente inclinato fino a riempirlo per tre quarti; poi, dopo averlo raddrizzato, più velocemente, in modo da far sviluppare la giusta quantità di schiuma. Bicchiere: ci vuole quello giusto. Ogni stile di birra ha il bicchiere più appropriato - rigorosamente di vetro che permette di evidenziarne il gusto e l’aroma aiutando, anche, la formazione della giusta schiuma. Qualche esempio: per le birre ad alto contenuto alcolico come le Belgian Ale o le birre d’Abbazia, occorre un bicchiere a calice; le Ale e le birre anglosassoni ottengono il meglio dalla classica pinta (contenente 0,568 litri raso bordo); le Blanche, e in genere le birre THE 7 “GOLDEN RULES” FOR SERVING BEER Head of froth: two fingers thick, and dense. To provide the most enjoyment, a beer should have a head of froth that is two fingers thick and quite dense. The head acts as a natural filter that gradually releases the aroma of the hops and malt. More bitter than the beer itself, the head brings out the beer’s characteristic flavor and enhances it. The head also protects the beer from oxidation, maintains its aroma and fragrance intact and makes it more pleasant to drink and easier to digest. Pouring: two steps (and several methods). The term “pouring” indicates the act of serving beer in a glass, either from a keg or from a bottle. Beer should be poured slowly at first, holding the glass slightly at an angle, until it is three quarters full. Then, after straightening the glass, it should be poured quickly to allow an adequate head of froth to develop. 72 speziate di stile belga, vengono servite in bicchieri ampi. Vetro: sempre pulito e possibilmente bagnato. Il vetro del bicchiere dev’essere ben pulito ma senza tracce di detergente e brillantante che impediscono la corretta formazione della schiuma. Prima dell’uso è consigliabile bagnarlo con acqua fredda, per eliminare eventuale polvere e avvicinare la temperatura del vetro a quella della birra. Un’avvertenza: non confondere la schiuma con le bollicine. Per la birra, a differenza dello champagne, la presenza di persistenti bollicine indica solo l’eccessivo contenuto di anidride carbonica. Temperatura: in genere bassa, ma mai ghiacciata. Ogni stile ha la corretta temperatura di servizio. Su questo tema vige una regola generale: più una birra è corposa e alcolica, più aumenta la temperatura alla quale va bevuta. In genere sull’etichetta si consiglia la migliore temperatura di servizio. La giovinezza, per un sapore pieno. La birra va consumata “giovane”. Come tutti i prodotti “vivi”, più fresca è, più mantiene integri profumi e gusto. Per assaporarla al meglio affidatevi alle indicazioni riportate in etichetta. Fanno eccezione alla regola pochissime birre, dette appunto “da invecchiamento”, in genere ad alta fermentazione, di elevata alcolicità e con robusta luppolatura. Conservazione: in luogo fresco e al riparo della luce. La birra risente degli sbalzi di temperatura e degli effetti negativi della luce e dell’ossigeno. Il luogo migliore di conservazione è perciò un posto fresco e al tempo stesso asciutto (per ridurre il rischio di ossidazione), nel quale le bottiglie siano tenute al riparo dalla luce e in posizione verticale. n The glass: there’s a right one for every beer. Each type of beer is associated with a specific type of vessel - made rigorously out of glass that is best suited to bringing out its taste and aroma and that allows the right amount of head to form. A few examples: beers with a high alcohol content such as Belgian Ales or Abbey beers should be served in a chalice; Ales and British beers are best enjoyed in a classic pint glass (holding 0.568 liters at the rim); Blanche, and generally all spicy Belgian-style beers, should be served in wide glasses. Glass: always clean, and possibly moistened. The glass should be clean and without traces of detergent or rinsing agent, which would prevent froth from adequately forming. Before use, it should be moistened with cold water to eliminate any traces of dust that may be present and to bring its temperature down to that of the beer. Important: do not confuse the froth with bubbles. In the case of beer, unlike champagne, the presence of persistent bubbles indicates only an excessively high carbon dioxide content. Temperature: generally cold, but never icy. Each type of beer has its own ideal serving temperature: in general, the stronger and more full-bodied it is, the higher its ideal serving temperature should be. The recommended serving temperature is usually indicated on the label. Freshness: the key to a full flavor. Beer should be consumed “young”. As all “live” products, the fresher it is, the more its fragrance and taste are maintained. To savor it at its best, follow the indications provided on the label. An exception to this rule is given by very few beers, known as “aged beers”, that are generally top-fermented, with a high alcohol content and a strong hoppy taste. Storage: in a cool and dark place. Beer is affected by sudden changes in temperature and by light and oxygen. The best place to store it is therefore both cool and dry (to reduce the risk of oxidation), with the bottles in an upright position and away from sources of light. n ASSOBIRRA, ASSOCIAZIONE DEGLI INDUSTRIALI DELLA BIRRA E DEL MALTO, RIUNISCE LE PRINCIPALI AZIENDE CHE PRODUCONO E COMMERCIALIZZANO BIRRA E MALTO IN ITALIA. ADERISCE A CONFINDUSTRIA, FEDERALIMENTARE, BOE (THE BREWERS OF EUROPE), EUROMALT, EBC (EUROPEAN BREWERY CONVENTION). ASSOBIRRA SVOLGE FUNZIONI ISTITUZIONALI, DI SVILUPPO TECNOLOGICO E DI PROMOZIONE DELLA CULTURA, DELLA CONOSCENZA E DEL CONSUMO RESPONSABILE DELLA BIRRA. QUESTA MISSIONE SI CONCRETIZZA ATTRAVERSO LA REALIZZAZIONE DI STUDI E RICERCHE PER LA QUALITÀ E L’INNOVAZIONE TECNOLOGICA DEI PROCESSI PRODUTTIVI E LA PROMOZIONE DI CAMPAGNE DI COMUNICAZIONE, MIRATE AD UNA MAGGIORE CONOSCENZA DEL PRODOTTO BIRRA E ALL’AFFERMAZIONE DI UNA CULTURA DI CONSUMO CONSAPEVOLE DELLE BEVANDE ALCOLICHE. ASSOBIRRA, THE ASSOCIATION OF BEER AND MALT INDUSTRIES, REPRESENTS THE MAIN BEER AND MALT PRODUCING COMPANIES IN ITALY. IT IS AFFILIATED WITH CONFINDUSTRIA, FEDERALIMENTARE, BOE (THE BREWERS OF EUROPE), EUROMALT AND EBC (EUROPEAN BREWERY CONVENTION). ASSOBIRRA PERFORMS INSTITUTIONAL DUTIES AND PROMOTES TECHNOLOGICAL DEVELOPMENT, BEER CULTURE AND RESPONSIBLE CONSUMPTION. THIS MISSION IS CARRIED OUT THROUGH THE CONDUCTION OF STUDIES AND RESEARCH ON QUALITY AND TECHNOLOGICAL INNOVATION OF PRODUCTIVE PROCESSES AND THROUGH PR CAMPAIGNS AIMED AT PROMOTING A GREATER KNOWLEDGE OF BEER AND A CULTURE OF RESPONSIBLE CONSUMPTION OF ALCOHOLIC BEVERAGES. PRESIDENTE_PRESIDENT ALBERTO FRAUSIN VICE PRESIDENTI_VICE PRESIDENTS PIERO PERRON, TOMMASO NORSA CONSIGLIO DIRETTIVO_BOARD ALBERTO FRAUSIN, PIERO PERRON, TOMMASO NORSA, THOMAS LESCHINSKI, GERHARD COMPER, PAOLO TRUSSONI, LEONARDO DI VINCENZO DELEGATO DELLA PRESIDENZA PER LE TEMATICHE INTERNAZIONALI_DELEGATE OF THE PRESIDENCY FOR INTERNATIONAL ISSUES FRANCO THEDY (VICE PRESIDENTE_VICE PRESIDENT THE BREWERS OF EUROPE) DIRETTORE_DIRECTOR FILIPPO TERZAGHI VICE DIRETTORE_VICE DIRECTOR ANDREA BAGNOLINI ACQUA CEREALI ANNUAL REPORT DATI RIFERITI AL 2012_FOR THE YE AR 2012 LUPPOLO LIEVITO WWW.ASSOBIRRA.IT ASSOBIRRA SOSTIENE IL CONSUMO RESPONSABILE DI BIRRA
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