Petrolio, un`intesa per i cervelli lucani Cultura arbereshe

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Petrolio, un`intesa per i cervelli lucani Cultura arbereshe
Quotidiano Regione Basilicata inserto di www.basilicatanet.it
Anno 2 Numero 10 del 16/01/2012
Reg. N°268/1999 Tribunale di Potenza. Editore: Regione Basilicata - Via V. Verrastro 6 - 85100 Potenza. Direttore: Giovanni Rivelli. Redazione: G. Fiorellini, G. Mafaro, N. Nicoletti Tel. 0971.668145 Fax 0971.668155
Agricoltura e Pac, convegno a Matera. De Filippo: Basilicata pronta alla sfida. Comparto da modernizzare
Il ritorno alle origini
L’Occidente a caccia di nuovi terreni fertili per combattere la scarsità di cibo
Consiglio regionale
Cominciano gli incontri
per riscrivere lo Statuto:
il primo a Potenza
Tra i due capoluoghi si svilupperà
il dibattito per accogliere le proposte
per una larga condivisione della Carta
Una piantina a fatica cresce nel terreno arido. In Basilicata dovrebbero essere dismessi 24 mila ettari di terreni pubblici. Giovani pronti a cogliere l’oocasione
L’Occidente affamato a caccia di nuovi terreni fertili per
combattere la scarsità di cibo e i prezzi alle stelle. Un ritorno alle origini con i giovani sempre più interessati alla
creazione di aziende. Di tutto questo e della futura Pac
si è discusso in un convegno a Matera. Presente Vito De
Filippo, l’assessore Vilma Mazzocco e il presidente della
Commissione parlamentare Agricoltura dell’Ue, Paolo
De Castro. Il governatore ha confernato l’impegno della
Regione per modernizzare un comparto storicamente
trainante dell’economia lucana. Da Mazzocco, invece,
un invito all’Ue affinché garantisca vera concorrenza
con un quadro normativo chiaro.
“I giorni dello Statuto”,
è stata denominata così
l’iniziativa di quattro
giornate di discussione
promossa dall’Ufficio di
Presidenza del Consiglio
regionale e dalla prima
Commissione consiliare
Affari istituzionali per
coinvolgere i cittadini,
associazioni e istituzioni
del territorio nella riflessione sulla riscrittura dei
principi e delle regole
della carta fondamentale della Regione.
Il primo incontro “Le
istituzioni 40 anni dopo:
governo e rappresentanza alla prova del tempo”
con protagonisti i politici
lucani di ieri e di oggi.
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Il Municipio di Ginestra con il doppio nome: in italiano e in albanese
Ruolo importante per l’Università degli Studi della Basilicata
Petrolio, un’intesa
per i cervelli lucani
Assoil School e Ateneo: stage e dottorati
Cultura arbereshe:
bene da tutelare
Vulture, la “terra
dei gemelli”
Numerosi nell’area
i parti plurimi
C’è un lembo di terra lucana in cui, quando nasce
un bimbo, non è raro che
sia accompagnato da uno
o più fratellini. Tra Atella
e San Fele - ha scoperto
Benedetto Carlucci indagando in loco - c’è una
percentuale alta di parti
BASILICATA PRIMO PIANO I III
Domenica 15 gennaio 2012
LA CICOGNA FA IL BIS
NELLA REGIONE DELLE CULLE VUOTE
APPROFONDIMENTO
Una ricerca di Benedetto Carlucci mette
in evidenza un fenomeno che ha radici
storiche. Ecco le famiglie più... feconde
La terra dei gemelli?
Tra Atella e San Fele
MASSIMO BRANCATI
di Dio» di Melfi, Giuseppe Padula, spiega che, statisticamente, in almeno l’80%
dei casi si è trattato – nei decenni scorsi
– di famiglie tradizionalmente plurigemellari. Abitanti in borgate isolate e
ristrette, nelle quali frequenti saranno
certamente stati i matrimoni endogamici (dette, anche, nozze tra consanguinei). E non sempre, di economia domestica florida o, anche soltanto, suf-
Il particolare
«Supergravidanza» con fecondazioni in vitro
Un tempo i gemelli erano un avvenimento raro. Oggi, al contrario, sono diventati così comuni che a malapena fanno notizia. E
se continua così, tra una decina di anni diventeranno quasi la norma. Proprio per tali prospettive, medici e psicologi danno consigli
e informazioni alle famiglie, agli insegnanti su come comportarsi e
proteggere l'individualità dei bambini. I motivi di questo inarrestabile trend? A parte casi particolari come quelli che raccontiamo
nell’articolo di apertura di questa pagina, va detto che la fecondazione in vitro e altre tecniche di riproduzione assistita favoriscono
la supergravidanza. Da quando queste nuove tecnologie sono venute in aiuto delle coppie sterili, i parti gemellari sono aumentati
del 47 per cento mentre quelli plurigemellari del 370 per cento.
Nei paesi occidentali afflitti da un tasso di crescita vicino allo zero,
si tornano a vedere famiglie numerose, ma con un piccolo particolare: i figli hanno tutti la stessa età. Non sono gemelli identici ovviamente, perché nascono dalla fecondazione di uova distinte, ma
sono fratelli abituati fin dalla vita fetale a vivere a contatto. Un contatto che rimane vivissimo anche dopo la nascita e la separazione:
ogni gemello impara a riconoscere il pianto e i suoni degli altri, e
così influenzano l'un l'altro sin dai primi mesi di vita. E un legame
inscindibile che rende questi fratelli quasi un'unità. Proprio per
questo gli educatori temono che i fratelli gemelli possono essere
così legati e sicuri nel loro rapporto, da isolarsi dal mondo esterno, e quindi condurre un'esistenza all'insegna della solitudine.
MAMMA A spasso con due gemellini
ficiente. Secondo Padula, la selezione e
la concentrazione delle nascite gemellari è stata favorita dalle nozze – nel
passato della civiltà contadina – spesso
tra soggetti ad alta consanguineità. Tuttavia, i genitori hanno tirato su questa
«ricca» figliolanza con affetto, laboriosità e decoro. «Diciamo anche - aggiunge
Carlucci - che di fronte a questi parti
plurimi, la filosofia familiare ed i valori
culturali di origine aviglianese, atellana
e sanfelese, considerando correttamente questi eventi «dono di Dio», hanno
dato il meglio di sé per tirar su amorevolmente queste nidiade di figli. Che
hanno finito anche per «emigrare» un
po’ dovunque nella Penisola. Ed, anche,
durante la grande emigrazione otto-novecentesca in continenti lontani. Oggi,
divenuti adulti, ed, a loro volta, spesso
genitori di altri nipoti gemelli».
A rappresentare simbolicamente questo nutrito gruppo di nuclei con gemelli
ci pensa la famiglia Colangelo. Carlucci
ricorda la loro storia e, in particolare,
quella di Maria che partorì tre gemelli il
22 settembre del 1973 nell’ospedale San
Carlo di Potenza. Una storia che fu raccontata anche dal giornalista Rai Mario
Trufelli nel corso del notiziario «Corriere della Basilicata». «Si pensò, allora
- dice Carlucci - che l’evento pluri-natale
fosse stato un caso isolato in Basilicata.
Ma la storia era più estesa e singolare».
RIONERO SONO NATI IL 12 FEBBRAIO 1989. COSA FANNO ORA E QUALI SONO I LORO SOGNI
Ecco il poker dei Nardozza
la storia di quattro gemelli
DONATO DI LUCCHIO
l RIONERO. Compiranno 23 anni il prossimo 12 febbraio, i quattro gemelli Nardozza, Rossana,
Giuseppe, Michele e Antonella,
enunciati in stretto ordine di nascita, venuti al mondo negli Ospedali Riuniti di Foggia, il 12 febbraio 1989, non senza adeguata
sorpresa da parte dei felicissimi,
allora come adesso, genitori papà
Donato e Maria Capobianco. «Come tutte le cose straordinarie, e la
nostra lo è stata, davvero, unica, a
memoria d’uomo, nella nostra città», ha confessato, alla Gazzetta,
papà Donato, laureato in Architettura e docente negli Istituti superiori di secondo grado. Mamma
Maria, dal canto suo, afferma che
«essi sono un dono, come tutti i
figli, anche perché, con loro, non
abbiamo avuto mai grossi problemi, anche se, nella prima infanzia,
porgere il biberon contemporaneamente, non è stato proprio agevole. Ciò anche grazie a parenti e
amici che si sono prodigati lodevolmente. Poi, dal 18esimo anno,
presa la patente, c’è stata una vera
svolta nella mia vita. Una considerazione credo vada fatta: ognuno ha frequentato le scuole in sezioni diverse, al fine di farli aprire
al prossimo e favorire una maggiore socializzazione senza condizionamenti, nel segno delle regole
che vanno dettate, soprattutto in
famiglia, ed osservate in particolare per la salvaguardia di certi
valori che, pare, con questa società
tecnologica, sembra vadano un
po’ fuori rotta». Per Rossana, la
primogenita, che ha fatto anche
esperienze culturali con una per-
manenza a Dublino, «che mi ha
profondamente cambiata, in meglio, naturalmente», afferma. «A
breve discuterò la tesi per la laurea in Lettere Classiche presso
l’Ateneo di Potenza e proseguirò
con la specialistica in campo umanitario perché intendo dedicarmi
all’insegnamento. Non condivido
tatuaggi e piercing di sorta, e tengo per la Juve perché è la stessa
maglia bianconera del Vultur Rionero». Giuseppe, il palestrato della famiglia, con i suoi 185 cm, che
gli hanno permesso anche di fare
dei provini in sfilate di Moda a
Milano «un sogno che perseguirò
dopo la laurea, in Ingegneria, della quale completerò il triennale
fra qualche mese. I miei fratelli –
amici, sono un vero dono per me
così come per i nostri lodevolissimi genitori». Michele, terzo fra
cotanto senno, sta concludendo la
triennale in Ingegneria Meccanica nell’Università di Potenza, e
«sono grato alla mia famiglia per
quanto mi ha dato e agli anni passati nell’Oratorio della Casa della
Gioventù, perché è difficile vivere
nella giungla che ci circonda per il
forte egoismo che riscontro». Antonella, la piccola, ma non la più
vezzeggiata, è agli sgoccioli della
triennale a Potenza per la Laurea
in Biotecnologie biomediche.
FAMIGLIA
I gemelli
Nardozza di
Rionero in
Vulture
.
Statistiche
Meno neonati
in Basilicata
In Basilicata sempre
meno neonati. Ed è una situazione che si allinea a
quanto sta accadendo nel
resto del Sud. In generale,
si fanno sempre più i figli
in tarda età e sempre più
fuori dal matrimonio, mentre prosegue l’aumento dei
nati da genitori stranieri.
A livello nazionale la regione più «feconda» è l’Emilia
Romagna che nel 2010
(l’ultimo dato disponibile)
ha registrato quasi il 42%
di nati in più rispetto all’anno precedente. Alle prese
con una contrazione delle
nascite, invece, tutto il
Mezzogiorno, con una forbice che va dall’1%
dell’Abruzzo al 21% della
Basilicata.
Aumentano le nascite da
donne ultraquarantenni,
mentre solo l’11% dei nati
ha una madre di età inferiore a 25 anni; diminuiscono le nascite da mamme minorenni. È la Lombardia in assoluto la regione con più mamme over
40.
È nato da coppie non italiane il 10,3% dei bambini,
una percentuale che solo
dieci anni fa era del 4%,
mentre ha almeno un genitore straniero il 14,3% dei
nuovi nati.
In testa alla classifica ci sono i marocchini (16,5% dei
nati da stranieri), seguiti da
albanesi (13,6) e romeni
(12,1). Il fenomeno interessa principalmente il Nord e
il Centro: oltre un nato su 6
è di cittadinanza straniera
in Emilia-Romagna, Veneto, e Lombardia, uno su 7
in Piemonte, Umbria e nelle Marche e oltre un nato
su 8 in Toscana e nella
provincia autonoma di
Trento. Al contrario, in
quasi tutte le regioni del
Mezzogiorno la percentuale di nati stranieri è decisamente più contenuta
(2,4% al Sud e nelle Isole).
È grazie all’apporto delle
madri straniere che si è
messo un freno al calo della natalità: le cittadine italiane hanno avuto in media
1,26 figli, mentre le donne
straniere residenti ne hanno avuti il doppio (2,50).
Infine, sono passati
dall’8,1% al 16,7% i figli
nati fuori dal matrimonio.
gemellari. Una fatica in
più per i genitori ma anche tanta gioia.
La Gazzetta del Mezzogiorno
Ispirò De Andrè
L’anima lucana
di Brassens
Un singolare fenomeno di parti plurimi in alcune contrade
Idea di Ente Pollino e carcere di Castrovillari
•A PAG. 2
•A PAG. 3
13
Domenica 15 gennaio 2012
Giovani lucani
_Basilicata_
_Primo Piano Basilicata
_
Lunedì 16 gennaio 2012
5
IL TITANIC 100 ANNI DOPO
13
NATI I tre gemellini (Vito, Giuseppe e Gianni) Colangelo, nati il 22 settembre 1973. A destra con la loro madre e la sorella
l Siamo una delle regioni italiane con
le culle più vuote. Lo dicono le statistiche. Ma c’è un angolo della Basilicata che va in controtendenza, dove da
anni si assiste a un fenomeno di parti
gemellari che meriterebbe un approfondimento anche in chiave scientifica:
si tratta di una vasta fascia collinare e
montana, a sud della Fiumara di Atella,
nel Potentino. Il luogo, nel quale - quasi
da sempre - le culle sono più ricche e
multiple, comprende località comprese
nei comuni di Atella e di San Fele. Qui ci
sono parti «bi» e «trigemellari»:
Sant’Ilario, Casale di Sotto, Serra
Sant’Ilario, Masseria Insalata e Cecci.
Il caso viene segnalato dal giornalista
Benedetto Carlucci, attento osservatore
delle dinamiche sociali del Vulture Melfese, che ha svolto una ricerca accurata
nella zona lucana natalmente ultra-feconda, censendo demograficamente i
ceppi familiari sensibili nelle famiglie
Carriero, Colangelo, De Carlo, Mecca,
Rinaldi, Vaccaro e Zaccagnino. Si tratta
di nuclei familiari, fa notare Carlucci,
etnicamente ed anagraficamente di origini aviglianesi.
Ma da dove deriva il fenomeno dei
parti gemellari? Interpellato da Carlucci, il primario emerito ostetrico-ginecologo dell’Ospedale civile «S. Giovanni
Ambiente, detenuti
a scuola tra i loricati
Mastrosimone a Ginestra per Skanderbeg
•A PAG. 3
Tra Atella e San Fele
Il pino loricato, simbolo del Pollino
Domenica 15 gennaio 2012
Il maestro che parlava italiano
Era di Marsico nuovo la madre
dell’ispiratore delle canzoni di De Andrè
Di Marsico la madre
del cantautore
Per Fabrizio De Andrè,
universalmente
noto
come “il poeta” della canzone d’autore italiana, era
stato un maestro. George
Brassens, cantautore francese leggendario, aveva
però un’anima lucana: la
mamma, Elvira Dagrosa,
Coppia di sposi
evita la tragedia
Scesi dalla Concordia
a Civitavecchia
Della foto di gruppo - spiega l’architetto Votta - esistono due versioni: l’Espace Brassens dice che la piccola è Elvira, l’uomo è il padre Michele e le altre donne sono la madre, Maria Dolce, la sorella e
la nonna. Su un libro di Mario Poletti la stessa foto viene interpretata diversamente: la piccola sarebbe la sorella di Georges, Simone. Elvira sarebbe la donna a destra e l’uomo il nonno paterno di
Brassens. Quest’ultima versione appare poco verosimile anche all’architetto Votta.
di ANTONELLA GIACUMMO
F
aber il suo maestro non l’ha
mai incontrato. Georges
Brassens era famoso per
avere un pessimo carattere e
il cantautore genovese aveva paura che quell’uomo che tanto
aveva pesato nella sua vita, potesse deluderlo “dal vivo”. Gli bastò la sua musica, quelle parole che tanto influenzarono i testi del De Andrè più amato.
Quello che pochi sanno, però, è che
quella musica aveva origini lucane.
Georges Brassens, infatti, era figlio di
un muratore francese e di una casalinga italiana. Per anni, sulla sua biografia, hanno scritto “napoletana”. In realtà Elvira Dagrosa (o D’Agrosa, viene riportata in entrambi i modi) era lucana,
di Marsico Nuovo per la precisione. Vedova di guerra e già madre di una bambina, Simone, Elvira incontrerà Jean
Luise Brassens a Sète, piccola città sul
porto mediterraneo nella regione della
Languedoc-Roussillon. E’ in quella piccola città che nasce Georges il 22 ottobre 1921.
«Crebbe in un ambiente familiare
umile ma sereno - si legge sulla biografia di Brassens - e il piccolo Georges respirò musica sin dall’infanzia: la madre
amava in ugual modo la musica lirica e
la canzone popolare, soprattutto le melodie del suo paese d’origine, accompagnate con il mandolino».
I nonni materni di Georges, nati entrambi a Marsico, erano Michele Dagrosa e Maria Augustalia Dolce.
Si trasferirono a Sète (probabilemnte
per motivi di lavoro), dove morirono il
primo nel 1916 e la seconda dieci anni
più tardi, nel 1926. E Brassens - raccon-
LE ORIGINI
lucane
Brassens
di
tano le cronache - l’italiano lo conosceva, proprio grazie alla madre che, magari, come tanti emigrati dell’epoca,
trasmise al figlio un italiano misto al
dialetto. E fa sorridere l’idea di Brassens che parla alla madre in lucano.
«C’è una canzone di Brassens - spiega
l’architetto Remo Votta - dedicata alla
mamma e al papà.
“Io amo ricordare mentre seduto sulle tue ginocchia ascoltavo le tue dolci
melodie”».
«Ho fatto questa scoperta - continua all’incirca un anno fa, per caso.
E così mi sono appassionato al tema».
E, infatti, con precisione ammirabile,
l’architetto Votta ha ricostruito l’albero
genealogico di Brassens fino alla terza
generazione. E così ha scoperto che ancora oggi a Marsico nuovo vive una cugina di secondo grado del cantautore
francese.
«Michele - racconta con passione - che
è il nonno del cantautore, aveva avuto
un’unica figlia, Elvira.
Aveva avuto, poi, un solo fratello che
morì molto giovane. E una sorella, che
sposò un Arlotta».
E questa cugina è una delle poche parenti in vita del cantautore, visto che
dalla parte francese c’è poi solo il nipote
di Brassense, figlio della sorella Simone (avuto dal primo matrimonio della
madre).
«Abbiamo preso contatti - racconta
Votta - con il nipote, Serge Cassani. Vogliamo organizzare un premio qui a
Marsico dedicato a Georges Brassens.
E quindi l’abbiamo contattato considerato il fatto che è lui ad avere ogni diritto d’autore.
Si è mostrato gentilissimo e molto disponibile, anzi mi ha detto che sarebbe
felice di venire a Marsico».
a.giacummo@luedi.it
era di Marsico Nuovo. Da
lei aveva preso il gusto per
la musica popolare.
Il Quotidiano della Basilicata
Annalisa e Lucio, coppia
di sposi di Sant’Arcangelo, stavano per passare
il viaggio di nozze più
allucinante che si potesse immaginare: a bordo
della Concordia, la nave
della flotta Costa su cui
sono morte sei persone.
di CLEMENTE CARLUCCI
S. ARCANGELO- Anche
ieri, nonostante che si sapesse che erano tornati a
casa sani e salvi, a Sant’Arcangelo non s’è parlato altro. Di cosa? Del viaggio
di nozze, dopo il festoso rito nuziale celebrato solo
a fine 2011, che Lucio
Guarnieri, 40 anni, impiegato già da tempo presso
un distributore di benzina, e Annalisa Di Bitetto,
28 anni, vigile urbano, che
hanno nei giorni scorsi effettuato in crociera sulla
Costa Concordia. Proprio
lunga la stessa rotta che
la stessa nave delle vacanze ha dovuto drammaticamente interrompere a
seguito del
grave incidente occorsole al largo
dell’Isola del
Giglio, in
una zona di
mare letteralmente invasa
da
grossi scogli. Quelli
decisivi, dopo il terribile impatto,
perché la
nave restasse squarciata su un
fronte di 70
metri, del
tutto sufficienti per il suo semi-af- stro? “Diremmo regolarisfondamento. “La brutta simo e molto divertente.
notizia l’abbiamo appresa E’ stato tale e quale l’avedal telegiornale – ci han- vamo sognato sin dai meno detto Lucio e Annali- si scorsi quando prenosa – la mattina dopo,
mentre stavamo facendo
colazione. Eravamo rientrati a casa la sera precedente in contemporanea
con il pauroso incidente.
A Civitavecchia, dal cui
porto c’era stata la partenza per la crociera, si era
tornati come previsto di
prima mattina. Il viaggio
POTENZA- Allo stato attua- Assoviaggi nazionale, con
sfortunato era iniziato
le Assoviaggi-Assoturismo la direzione di Costa Crociesolo alle ore 19 dello stesnon è in grado di conferma- re. «Siamo in contatto teleso giorno. E per noi c’è stare la presenza nella lista dei fonico costante - dice Pafunta viva emozione. Non fospasseggeri della Costa Con- di - per saperne di più in mose altro perché su quella
cordia di cittadini lucani. do da accertare ogni possinave vista in tivvù quasi
E’ la precisazione di Rosa bilità e poter prestare la
del tutto sott’acqua c’eraPafundi presidente di As- massima assistenza ad
vamo stati solo poche ore
soviaggi-Assoturismo (Con- eventuali passeggeri lucaprima. Non ci è stato dafesercenti) che riferisce di ni. La difficoltà deriva sia
ta la possibilità di conosceaver attivato le agenzie di dall’assoluto riserbo impore i passeggeri del viagviaggio operanti in Basili- sto dalla Costa Crociere pergio successivo perché si
cata per una verifica sulla ché ci sono ancora alcune
sono imbarcati solo dopo
vendita di pacchetti di cro- decine di dispersi e sia dalle ore 15”. Un viaggio in
ciera Costa, oltre ad aver la possibilità di prenotazioogni caso completamenpreso contatti, attraverso ne ed acquisto della crociete regolare, quello vo-
evidenza da molti superstiti di poche sere fa, è stato quello che era difficile
il sistema di comunicazione sulla nave, visto che il
personale era multi-etnico, ma non multi-lingue.
Per avere informazioni di
prima mano, quelle non
scritte sui tanti depliant,
non era cosa agevole. Per
il resto, sinceramente,
tutto a posto”, hanno aggiunto gli “sposi freschi”
lucani che, lo diciamo per
completezza d’informazione, un’altra crociera
con la società di navigazione Costa la farebbero
volentieri. Anche se non
sul Concordia, anche perché non si sa se la si potrà recuperare o meno. “Sulla
nave abbiamo notato
la dotazione di sistemi molto sofisticati per
la conduzione della rotta – hanno
concluso
Lucio e Annalisa
Guarnieri . Si sarà
trattato di
una distrazione di chi
era al comando. Le
indagini dovranno
tammo il viaggio di noz- spiegare tutto, almeno
ze. Grande accoglienza e ce lo si deve augurare. Copure massima efficienza me ci si deve augurare che
a livello di servizi. L’uni- i 5 lucani della crociera
co neo, lo stesso messo in maledetta si siano salvati e siano già a casa come
noi”. Almeno per Lucio e
Annalisa, e meno male un
viaggio ok sul Concordia.
Per loro sono stati in molti a preoccuparsi fino a
quando non li sono saputi a casa sani e salvi. L’assessore comunale di S. Arcangelo, avv. Silvio Toma,
escluso che qualche passegche era stato alle loro nozgero sia nato in Basilicata
ze, che li sapeva in crociema residente altrove». «Cora, si era anche premuramunque - riferisce Pafunto di contattarli telefonidi - le offerte vantaggiose
camente, ottenendo posiperchè in bassa stagione retive rassicurazioni. E ora
lative alla crociera della
si attendono certezze sui
Concordia posso riferire per
cinque lucani che la Costa
esperienza diretta hanno viha detto essere a bordo delsto un buon numero di
la nave. Dovrebbero esseclienti in agenzie chiedere
re tutti in salvo, ma la riinformazioni che almeno
servatezza della Costa sui
ra direttamente via Inter- per quello che riguarda la
nomi dei dispersi (ieri senet e quindi non attraver- rete associata ad Assora ancora 17, 11 passegso il canale delle agenzie di viaggi non si è trasformageri e sei membri dell’equiviaggio. Inoltre non è ta in acquisto».
paggio) lascia ancora un
margine di incertezza.
Annalisa e Lucio: non sappiamo di altri lucani, grande emozione nel vedere quelle immagini in tv
“Scesi prima della tragedia”
Una coppia di sposi di Sant’Arcangelo aveva lasciato la Concordia a Civitavecchia
Ma resta l’incognita internet. Non da escludere l’ipotesi “oriundi”
“Da noi nessuna prenotazione”
Le agenzie di viaggio non confermano la presenza di lucani
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I due erano scesi a Civitavecchia, poche ore prima
dell’incidente.
La Nuova del Sud
16.01.2012 N. 10
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Basilicata Mezzogiorno
Convegno a Matera su “Produzioni agroalimentari e Pac”. De Filippo: ritorno alle origini. Modernizzare il comparto e favorire i giovani
E’ la terra l’affare del secolo
L’Occidente a caccia di aree fertili per combattere la scarsità di cibo e i prezzi elevati delle materie agricole
Si va verso la liberalizzazione
dei terreni pubblici: 24 mila
ettari il patrimonio lucano
Prelazione ai ragazzi
per creare nuove aziende
Paolo De Castro a Matera e in basso il tavolo dei relatori con De Filippo e Mazzocco
Un nuovo colonialismo
alle porte. Il mondo occidentale a caccia di terre
fertili per combattere la
scarsità di cibo e l’instabilità dei prezzi dei mercati
agricoli con un impatto
devastante sulle fasce più
deboli.
Di tutto questo e della
nuova Pac si è discusso a
Matera al convegno sulle
“Produzioni agroalimentari”. Presente tra gli altri
il governatore lucano,
Vito De Filippo, l’assessore
all’Agricoltura, Vilma Mazzocco e il presidente della
Commissione parlamen-
tare Agricoltura dell’Ue,
Paolo De Castro che ha
anche illustrato il suo libro
“Corsa alla terra – cibo e
agricoltura nell’era della
nuova scarsità”.
“Le prospettive di ritorno
all’agricoltura e di una
necessità di attivare iniziative contro la scarsità
di cibo a livello globale
lasciano intravvedere un
Futuro incerto
Mazzocco: l’Europa deve garantire
un’autentica concorrenza
e un chiaro quadro normativo
possibile ruolo strategico
per una realtà come quella lucana ancora caratterizzata da una consistente
economia rurale. Ma solo
a patto di modernizzare
il comparto e di favorire
l’impegno delle giovani
generazioni”.
E’ quanto ha sostenuto De
Filippo. Che ha aggiunto
come “in Basilicata stiamo lavorando proprio in
questa direzione. L’economia dei campi è molto
Educazione ambientale
tra le sbarre. Laboratori
per acquisire le competenze basilari da spendere
all’esterno e sperimentare percorsi diversi per le
pene alternative.
Nei giorni scorsi nella casa
circondariale di Castrovillari si è tenuta la giornata
finale, con presentazione
della mostra fotografica,
del progetto “Educazione
Ambientale sui processi
sostenibili”. destinato al
trattamento rieducativo
e motivazionale dei detenuti.
“L’investimento di energie
sull’educazione ambientale è una delle possibili
vie che si possono intraprendere per prendere
coscienza della necessità
di modificare la relazione
uomo-natura”, la riflessione del direttore dell’ente
Parco Nazionale del Pollino, Annibale Formica,
cambiata, ha ampliato il
proprio raggio di azione
rispetto alla sola produzione grezza di derrate.
Così l’agricoltura lucana
nelle politiche del cibo di
candida ad essere quella
delle produzioni di qualità, sempre più richieste
sui mercati forti e in grado
di reggere a ogni crisi”.
“L’agricoltura
costituirà
sempre più un settore
strategico – sostiene invece l’assessore Mazzocco
- ma bisogna fare i conti
con un fattore di criticità.
Ci troviamo nell’era di una
nuova scarsità, con un aumento dei prezzi alimentari e i vincoli ambientali
alla produzione di cibo
diventano più stringenti,
la terra fertile rappresenta
una risorsa scarsa. Il cibo
costerà di più per tutti. I
dati rilevati da Inea nel
2010 – continua l’assessore - dimostrano come
il valore medio della terra
in Italia è di 18.400 euro
per ettaro. Un valore superiore a quelli riscontrati
in Germania (13.000 euro)
e Francia (6.000). Nell’ultima manovra governativa è contenuta anche
Iniziativa realizzata grazie all’intesa tra l’Ente Pollino e la casa circondariale di Castrovillari
Ambiente, idee tra le sbarre
Si è concluso con una mostra fotografica il progetto rivolto ai detenuti
sull’educazione ai processi sostenibili e al rapporto uomo-natura
intervenuto alla manifestazione.
Il progetto è stato reso
possibile grazie a un protocollo d’intesa tra lo
stesso ente e la direzione
dell’istituto penitenziario
di Castrovillari.
Il presidente del Parco,
Domenico
Pappaterra,
nel suo intervento, ha
palesato la volontà di
non voler interrompere
questo circuito di buone prassi ma al contrario
dare un’accelerazione e
un consolidamento maggiore ai rapporti tra i due
enti per avviare soggetti
in esecuzione penale ad
Sperimentati percorsi diversi
per le pene alternative
Le conoscenze da sfruttare
riacquistata la libertà
ulteriori percorsi di formazione ed educazione
ambientale, di prevenzione degli incendi boschivi
e di approfondimento di
educazione primaria nelle
situazioni di emergenza di
fronte a reali stimoli esterni, come possono essere
quelli sismici.
L’assessore
provinciale
alla Protezione civile, Biagio Diana a tal proposito,
ha sottolineato l’interesse sempre costante per
questa parte debole della
società “ritenendo necessario favorire le condizioni per un’acquisizione di
competenze, da parte dei
la norma sulle possibili
liberalizzazioni dei terreni
di proprietà pubblica. Si
prevede, quindi, la dismissione di un patrimonio
stimato dalla Coldiretti in
più di 300 mila ettari, sui
quali potranno nascere
nuove imprese agricole
condotte da giovani, ai
quali è stato assicurato il
diritto di prelazione. Tra
le diverse regioni, la Basilicata si classifica tra i primi posti con ben 24 mila
ettari”.
“E’ necessario, in questo
momento – conclude la
Mazzocco - essere vigili
sul negoziato europeo di
riforma della (Pac), che
dovrà essere in grado di
assicurare alti livelli di produttività e competitività
anche valorizzando le distintività territoriali. Nella
prospettiva della strategia
2020, la futura politica comunitaria dovrà sostenere
la centralità economica
dell’agricoltura e il ruolo
strategico delle imprese
nella produzione di cibo,
rispondendo alla domanda di informazione e trasparenza. Diventa, altresì, importante creare un
quadro normativo che garantisca condizioni di vera
concorrenza. Una sfida
difficile ma al tempo stesso importantissima. Dagli
esiti del prossimo negoziato, dipenderà infatti il
futuro dell’agricoltura europea e italiana”. (bm2)
detenuti”.
Ha moderato i lavori l’ideatrice dell’iniziativa la
criminologa Lio Tullia, la
quale ha curato le attività
di monitoraggio e le relazioni esterne.
Il progetto è stato gestito e realizzato dall’associazione onlus Itineraria
Bruttii Onlus.
La finalità che si voleva
raggiungere era quella di
riuscire a sensibilizzare i
destinatari sulle questioni
cruciali del nostro tempo
come l’importanza della
tutela dell’ambiente naturale e antropico, la salvaguardia della biodiversità
e della complessità, la diffusione della cultura della prevenzione dai rischi
ambientali. Obiettivi che
sono prioritari per tentare un reale cambiamento
della società nel senso di
un miglioramento della
qualità della vita. (bm2)
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Basilicata Mezzogiorno
Oil & gas, uno sbocco
per gli studenti lucani
Cultura arbereshe
“Un patrimonio
da tutelare”
16.01.2012 N. 10
Intesa Assoil School-Università per la formazione pre e post laurea
L’iter del Memorandum
d’intesa sul petrolio non
si arresta: siglato il primo
protocollo d’intesa tra
l’Università degli Studi
della Basilicata e Assoil
School, struttura di formazione di Assomineraria
e altre società associate,
per un accordo quadro di
sinergie tra il mondo accademico e il mondo delle
attività produttive del settore petrolifero.
Lo fanno sapere dall’ateneo. Alla firma c’erano il
presidente di Assoil School, Sergio Polito, e il rettore dell’Università di Basilicata, Mauro Fiorentino.
L’accordo fa seguito al
Memorandum
d’intesa
Stato-Regione Basilicata
per la realizzazione di un
distretto energetico regionale e per l’implementazione della formazione
nel settore dell’energia e
all’intesa tra Crui e Confindustria per accrescere
il numero degli studenti
che si iscrivono a facoltà
tecnico-scientifiche.
E’ il presupposto base per
un’integrazione dell’offerta didattica dell’ateneo
con moduli di interesse
per le aziende dell’oil and
gas locali e internazionali.
Si cercherà di spiegare in
maniera completa ai giovani il funzionamento del
mercato del lavoro anche
attraverso esperienze on
the job, ossia svolte nelle
L’assessore alla Cultura Mastrosimone
alla manifestazione di Ginestra
dedicata all’eroe albanese Skanderbeg
Scorcio di Ginestra
Attività petrolifere
Obiettivo: lavoro
Previsti stage in azienda
e dottorati di ricerca
I curriculum saranno
distribuiti nel settore
aziende aderenti ad Assoil.
Quest’ultima, per favorire
il migliore orientamento,
si impegna a comunicare
un elenco di possibili temi
di tesi di laurea magistrali
rilevanti per le aziende associate.
Successo al Winter Fancy Food
Il pane di Matera
a San Francisco
Il pane negli Stati Uniti è considerato una sorta di
“cibo di lusso”, estraneo alla cultura a stelle e strisce
ma sempre ben gradito ai palati americani. Sta avendo grande successo l’iniziativa di promozione del
pane di Matera Igp negli Usa.
Il Consorzio di tutela del prodotto tipico prosegue
la sua attività; dopo il successo alla manifestazione
“Cibo e dintorni” di Berlino, il Consorzio torna a far
parlare di sé in occasione del Winter Fancy Food di
San Francisco, in California.
Il Fancy Food è una delle manifestazioni dedicate
all’agroalimentare più importanti a livello internazionale, con oltre 1.500 espositori e circa 17.000 qualificati visitatori per tre giorni di kermesse.
In questa occasione, grazie al sostegno della Camera
di Commercio di Matera, il Consorzio presenterà le
grandi forme di Pane da 5 e 8 kg, adatte al mercato
della ristorazione americana per la loro lunga durabilità, che supera i venti giorni.
L’obiettivo principale del Consorzio, soprattutto
quando si tratta di mercati così lontani, è quello della
promozione territoriale.
“Una formazione di qualità dei giovani, ancorata
al mondo del lavoro e alle
esigenze delle imprese,
è la chiave di volta per lo
sviluppo del Paese e della
Basilicata, che vanta il più
grande giacimento petro-
lifero d’Italia - dice Polito
- Con questa intesa puntiamo a realizzare percorsi
altamente specializzati,
anche post laurea, nelle
discipline di progettazione, costruzione e manutenzione degli impianti e
di gestione delle risorse
umane del settore dell’upstream petrolifero a livello
locale, nazionale e internazionale”.
Si potranno effettuare stage di lunga durata e dottorati di ricerca.
I curriculum saranno, inoltre, diffusi tra le imprese
aderenti ad Assoil per
eventuali contatti lavorativi.
Grottole, iniziata
la visita pastorale
del vescovo
La comunità parrocchiale dei santi Luca e Giuliano
in Grottole, guidata dal parroco don Michele Francabandiera, ha accolto ieri l’arrivo dell’arcivescovo
della diocesi di Matera – Irsina, Salvatore Ligorio.
Il presule ha così dato il via alla sua visita pastorale.
A dare il benvenuto al pastore, le autorità religiose,
civili e militari cittadine, oltre a un’ampia presenza
di fedeli laici. Una visita pastorale che segue quella
tenutasi oltre un decennio fa dal vescovo Antonio Ciliberti, che vuole rappresentare il nastro di partenza
di una nuova evangelizzazione. “Un forte momento
- si legge in un comunicato - che interesserà trasversalmente sia la comunità dei fedeli, sia quanti si professano laici, poiché la Croce di Cristo è comunque il
simbolo di un uomo coerente, che ha annunciato la
verità morendo anche per questa”.
Nelle giornate di permanenza a Grottole, Ligorio incontrerà gli amministratori, i militari, le associazioni
cristiane e laiche, la scuolale imprese, i lavoratori, gli
operatori pastorali, il “cortile dei gentili”, i giovani, le
famiglie e anche chi non vivoe secondo i canoni della chiesa.
Giorgio Kastriota Skanderbeg per gli albanesi - e
per gli italiani di cultura arbereshe - è una figura
leggendaria se pur storica. A lui è stata dedicata una manifestazione, a Ginestra, messa in piedi
dalle Pro Loco di Maschito, Barile e Ginestra e dalla
rivista “Basilicata Arbereshe” diretta dal giornalista
Donato Mazzeo.
A questa iniziativa plaude l’assessore regionale alla
Cultura, Rosa MastrosimoneMastrosimone. Sottolineando che “la Basilicata deve favorire le iniziative che garantiscono la permanenza dell’identità
arbereshe”.
Dice Mastrosimone: “Giorgio Kastriota Skanderbeg
è stato un condottiero e patriota albanese del ‘400
che mise al primo posto il popolo sovrano e la sua
libertà. Per questo motivo è importante che anche
la Basilicata ricordi e commemori la sua figura di
un uomo libero”.
“La nostra regione ospita da secoli le comunità
arbereshe – ha dichiarato ancora l’esponente della giunta lucana – e continuerà a tutelare questo
importante patrimonio culturale che deve essere
tramandato alle future generazioni con orgoglio”.
“Per questo motivo – ha aggiunto – sono da favorire tutte le iniziative atte a consolidare e garantire
la permanenza delle popolazioni arbereshe nei
luoghi d’origine, sia per l’approfondimento delle
ragioni della loro identità antropologica, sia per la
presa di coscienza dei nuovi diritti di cittadinanza”,
ha concluso Mastrosimone.
Marra in Comune
Il neodirettore dell’Asp incontra il sindaco
Santarsiero. “Collaborazione totale”
Appena nominato, il nuovo direttore generale
dell’Asp (l’Azienda sanitaria di Potenza) Mario Marra ha incontrato in Municipio il sindaco di Potenza,
Vito Santarsiero.
Nel corso di un colloquio che il comunicato stampa
definisce “cordiale”, Santarsiero, nel fare gli auguri
per la nomina prestigiosa, ha ringraziato Marra per
la visita. “Consideriamo - ha detto - la sua professionalità e l’esperienza maturata nel settore una garanzia per assicurare politiche sanitarie territoriali
di alto profilo.”
Santarsiero ha molto apprezzato l’obiettivo di Marra di interagire con i territori e le Amministrazioni
comunali della provincia di Potenza.
Il sindaco ha rimarcato “l’importanza delle sinergie
già avviate con l’ospedale San Carlo, punto di eccellenza della sanità locale e regionale, al fine di favorire ai cittadini un’offerta sanitaria indifferenziata,
omogenea, organizzata e di qualità”. Avviata una riflessione su logistica, localizzazione infrastrutturale
ed esigenze della Asp di Potenza. Marra ha assicurato la più totale collaborazione.
16.01.2012 N. 10
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Basilicata Mezzogiorno
Ammodernamento Consorzi per lo sviluppo industriale di Potenza e di Matera
Più autonomia agli Enti
La Commissione consiliare “Affari Istituzionali” ha approvato a maggioranza gli Statuti
Le modifiche sono in linea con la legge di riforma. La parola passa all’assemblea
Consiglio, domani
prima seduta
del nuovo anno
Si parte dalla surroga di Ruggiero dopo
la sentenza della Corte di Cassazione
La prima Commissione
consiliare “Affari Istituzionali”, riunitasi nei giorni
scorsi, ha esaminato ed
approvato a maggioranza con le sole astensioni
di Giannino Romaniello
(Sel) e Enrico Mazzeo Cicchetti (Idv), gli Statuti dei
Consorzi per lo sviluppo
industriale delle province
di Matera e di Potenza.
Nel rispetto dell’autonomia statutaria delle proposte dei due consorzi, “la
Commissione – ha spiegato il presidente Vincenzo
Santochirico - ha ritenuto
introdurre delle modifiche
finalizzate a dare una lettura più coerente dei due
documenti tenuto conto
che la maggior parte degli articoli trattano stessi
argomenti indipendentemente dalla specificità dei
due enti consortili”.
Sulla base di questo criterio ispiratore, tra le
modifiche introdotte per
lo statuto di Matera, si
evidenziano una esplicitazione dell’autonomia
imprenditoriale; la promozione, mediante pro-
cedimenti ad evidenza
pubblica, della costituzione o partecipazione del
consorzio a società al fine
di poter svolgere alcune
delle attività già attribuite
al consorzio stesso; l’introduzione di ulteriori cause
di incompatibilità e decadenza per i componenti
to all’art. 22 della legge
regionale 18/2010 sui
principi pubblicistici che
devono essere osservati
nei regolamenti per quel
che concerne il reclutamento di personale, essendo condivisa l’esigenza di rendere sempre più
trasparenti e imparziali le
La nuova carta
Sanciti i principi pubblicistici
sul reclutamento del personale
per esigenze di trasparenza
degli organi statutari; una
più razionale sistemazione dell’articolato inerente
gli organi del consorzio
(Cda, Presidente e Collegio dei revisori).
Per il consorzio di Potenza, invece, tra le modifiche apportate rileva, in
particolare, l’introduzione
di alcuni specifici adempimenti.
Per entrambi gli statuti, si
sono omologate le modalità di convocazione, si
è esplicitato il riferimen-
procedure in materia; si è
previsto che, oltre quelli
espressamente contemplati, i consorzi possano
svolgere altre funzioni
ad essi assegnati da leggi
statali ovvero da leggi e
provvedimenti regionali.
Le modifiche mirano a
rendere più efficace e funzionale l’attività dei Consorzi industriali nello spirito della legge di riforma.
Alla riunione, oltre al presidente Vincenzo Santochirico (Pd), hanno
partecipato i consiglieri
Romaniello (Sel) Navazio
(Ial), Mazzeo (Idv), Singetta (Api), Falotico (Plb),
Mollica (Mpa) e Scaglione
(Pu).
“La conferma che la prima
Commissione consiliare
ha accelerato la definitiva
valutazione dello statuto
dei Consorzi industriali di
Potenza e Matera, amplifica l’impegno concreto di
rimodernare Enti che da
troppo tempo soffrono di
immobilismo burocratico”.
Lo ha detto il segretario
UGgl Enti Locali, Rocco
Velluzzi per il quale i Consorzi Asi, al di là di tutte le
critiche ricevute in questi
anni, possono rappresentare l’anello di congiunzione tra il mondo
imprenditoriale e l’Istituzione. “Ora è importante
- ha concluso – l’impegno
che il governatore De Filippo dovrà porre in essere per concludere, nel più
breve tempo possibile,
l’iter per il passaggio dello
statuto in Consiglio Regionale con la definitiva
approvazione”.
Domani alle 10.30, nel palazzo della giunta regionale a Potenza, tornerà a riunirsi il Consiglio regionale
della Basilicata. In apertura dei lavori: la surroga del
consigliere Ruggiero dell’Udc, decaduto dalla carica,
a seguito della sentenza della Corte di Cassazione n.
30506/11.
A seguire, il question time, lo spazio dedicato alle interrogazioni “a risposta immediata”, che dalle 11,00 alle
13,00, sarà trasmesso in diretta dalle emittenti (Trm,
Blu Tv, Teleuno, La Nuova Tv), oltre che sul sito istiituzionale del Consiglio. I testi delle interrogazioni sono
già disponibili a partire da oggi nella sezione “question
time” del sito istituzionale. Dopo l’attività ispettiva e di
controllo, l’Assemblea esaminerà la pdl del consigliere Singetta (Api) sulla modifica della l.r. n. 31 del 2010,
per il conferimento di incarichi dirigenziali a soggetti
estranei all’amministrazione regionale, e poi discuterà
del programma di attuazione della L.r n. 21/2010 sugli
“Interventi in favore dei soggetti affetti da dislessia e
da altre difficoltà specifiche di apprendimento”. Prevista inoltre, l’approvazione degli Statuti dei Consorzi
per lo sviluppo industriale di Pz e Mt, del Piano di pubblica lettura 2011 e la ripartizione dei fondi 2011 per
l’eliminazione delle barriere architettoniche e per l’acquisto di strumenti informatici. Al termine della seduta
la discussione delle mozioni presentate.
Dal Consiglio
REPARTI S.CARLO
Pici (Pdl)
Il consigliere del Pdl Mariano Pici in riferimento è
alla L.r n. 17/2011 (Assestamento di Bilancio) ha
presentato un’interrogazione al presidente De Filippo per conoscere “quali
reparti e servizi, sono stati accorpati nell’Azienda
ospedaliera San Carlo di
Potenza”.
RAVE MIGLIONICO
Dalessandro (Pd)
“Il presunto rave organizzato nella Casa sul Lago
a Miglionico, deve indurre l’amministrazione co-
munale ad una attenta
riflessione”. Lo ha detto
Giuseppe
Dalessandro
(Pd). “Suggerirei prudenza - perché durante la perquisizione non sono state
trovate tracce di sostanze
stupefacenti. Il condizionale è d’obbligo proprio
perché stiamo parlando
di una generazione alla
quale, non siamo riusciti a
tracciare alcun futuro”. Per
il consigliere l’amministrazione Dovrebbe rivedere il
suo intento di dismissione
della struttura.
MORTE BRACCIANTE
Romaniello (Sel)
Per Romaniello (Sel) “la
morte della bracciante
agricola di Terranova del
Pollino, Maria Giuseppa
Rusciani, è l’ennesimo
‘omicidio bianco’. “Penso
che il suo meriti qualcosa di più di un articolo di
giornale per sollecitarci
tutti a non considerare
mai sufficiente l’impegno
sulla prevenzione degli
incidenti non solo sul posto di lavoro ma anche per
raggiungerlo”.
RICERCHE
PETROLIFERE
Vita (Psi)
“L’ennesima richiesta di
ricerca di idrocarburi presentata dall’Eni, questa
volta in un vasto territorio di Monte Lifoj, per
un’estensione di oltre
140 kmq, ripropone la
questione che i socialisti
hanno posto da tempo e
ribadita dal presidente De
Filippo in occasione della conferenza stampa di
lunedì scorso, di una moratoria delle richieste di
nuove ricerche petrolifere,
e dall’altra di individuare
un progetto di sviluppo
per tutte le aree”.
INTESA UNIVERSITA’ ASSOIL SCHOOL
Autilio (Idv)
Per l’esponente dell’Idv
Antonio Autilio “l’accordo
Università-Assoil school,è
un passo avanti perché
la Val d’Agri e la Basilicata non sia più solo terra
di estrazione del petrolio ma anche luogo della
formazione dei manager
delle imprese petrolifere
e minerarie italiane ed europee. In questa ottica per
Autilio l’Università, il sistema della ricerca, le agenzie formative ed il sistema
produttivo possono concorrere allo sviluppo di
un rapporto collaborativo
con le pubbliche amministrazioni locali attraverso
un maggiore coordinamento e lo sviluppo di
iniziative di comune interesse”.
ALTO BASENTO
Interrogazione
(Pdl)
Rosa
Rosa (Pdl) nel sottolineare
che la Comunità montana
dell’Alto Basento è amministrazione capofila nrllr
operazioni infrastrutturali
dei (Pois), ha presentato
un’interrogazione sul bando pubblicato il 16 novembre dell’anno appena
trascorso.
Gianni Rosa ha chiesto
al presidente della giunta di conoscere: “i criteri
seguiti e il motivo per il
quale è stata richiesta la
comunicazione antimafia
rilasciata dalla Prefettura
di appartenenza.
16.01.2012 N. 10
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Basilicata Mezzogiorno
A Potenza e a Matera i quattro incontri per discutere della riscrittura della “Costituzione lucana”
Ricetta per il nuovo Statuto
“Le istituzioni 40 anni dopo”, il primo tema con i protagonisti politici lucani di ieri e di oggi
di Maria Fasano
È partita sabato a Potenza “I giorni dello Statuto” l’iniziativa, annunciata nello
scorso numero, di quattro giornate di
discussione promosse dall’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale e dalla
prima Commissione consiliare permanente (Affari istituzionali) per coinvolgere i cittadini, associazioni e istituzioni del
territorio nella riflessione sulla riscrittura dei principi e delle regole della carta
fondamentale della Regione. Gli incontri
giungono dopo una serie di riunioni della prima Commissione consiliare, presieduta da Vincenzo Santochirico che ha
avuto il compito di riprendere l’esame
della proposta di legge statutaria. E il 14
dicembre l’approvazione all’unanimità
da parte dell’organismo consiliare di un
documento programmatico per lo Statuto, che viene offerto al confronto politico
e civile. Tema del primo incontro, che si è
tenuto nella sala A del Palazzo del Consiglio regionale “Le istituzioni 40 anni
dopo: governo e rappresentanza alla
prova del tempo.”
Un confronto tra i protagonisti lucani di
ieri e di oggi del Consiglio regionale e del
Parlamento.
Una storia
che
dura quarant’anni
La dominante dell’ultimo decennio è l’incertezza e il sistema politico stenta a trovare un assetto stabile. Le riforme costituzionali del ’99 e del 2001 impongono
un adeguamento alle nuove norme.
In questo quadro – ha aggiunto – è ripresa la riflessione sullo Statuto.
Pur non attribuendogli alcun ruolo messianico né assegnandogli alcun potere
taumaturgico riteniamo che lo Statuto
è una necessità
e
un’opportunità
in
presenza di
una crisi di
legittimazione delle
rappresentanze e di
un’oggettiva distanza
tra senso
comune e
istituzione.
E
Santochirico ha
posto l’accento su quattro parole chiave:
persona, solidarietà, democrazia e sostenibilità. Punto fondamentale del nuovo
Statuto – ha affermato il presidente della
I Ccp - è il sistema politico e istituzionale.
L’art. 122 della Costituzione (elezione diretta del Presidente della Regione) è una
sorta di clausola di salvezza.
Diversi i quesiti che ci siamo posti:
cambiare sistema o mantenere quello
attuale? Ritorniamo al parlamentarismo classico o manteniamo il principio
dell’elezione diretta del Presidente? Nonostante i tanti vizi di questo sistema è
rimasta ferma la convinzione che il voto
debba avere una funzione investitrice
diretta.
Quindi, l’elezione diretta del Presidente
ma allo stesso tempo abbiamo previsto
dei correttivi che consentano al Consiglio regionale e all’opposizione di controllare l’operato dell’esecutivo.
Prevista anche una valorizzazione delle
autonomie locali in quanto siamo convinti che i territori e le comunità devo
avere un ruolo forte.
Non posso non sottolineare – ha concluso Santochirico – la maturità di un ampio
e partecipato confronto che ha caratterizzato in un clima di grande serenità il
lavoro svolto in Commissione”.
Quattro giornate
aperte a raccogliere
contributi di cittadini,
associazioni
e istituzioni
per la condivisione
della Carta regionale
“Uno Statuto, quello
della
Regione Basilicata – ha
dichiarato
in apertura
di lavori il
presidente
del Consiglio regionale, Vincenzo Folino - che è durato 40
anni e che ha dimostrato la sua forza e la
sua qualità ma che i mutamenti in corso
impongono di rivedere. Le quattro giornate in programmazione – ha continuato
- sono aperte a raccogliere tutti i contributi per una nuova e migliore declinazione dei principi, dei diritti di cittadinanza
e degli istituti di democrazia e partecipazione al fine di giungere ad una più ampia condivisione possibile della Magna
Charta”.
Una necessità
e un’opportunità
Poi è stata la volta di Vincenzo Santochirico, presidente della Prima Commissione consiliare, che ha spiegato il senso
del lavoro compiuto e le linee del documento programmatico per lo Statuto. “In
quarant’anni – ha esordito Santochirico
– molte cose sono cambiate. Ma oggi
come allora siamo in presenza di sommovimenti, grandi contestazioni, grandi
cambiamenti.
Allora la democrazia coglieva questi stimoli, oggi siamo in presenza di un corto
circuito tra democrazia e rappresentanza. Vi è un Governo senza partiti, un’Europa senza Governo.
Diritto di tribuna
Tra le proposte che vanno in una direzione diversa da quella pensata dalla Prima
Commissione. Quella di Nicola Savino il
quale, sulla forma di governo, ha suggerito che “l’elezione del presidente della
Giunta avvenga da parte del Consiglio,
sulla base di una relazione programmatica corredata dalla composizione
dell’esecutivo”.
Tra le idee lanciate, l’ipotesi di “un diritto
di tribuna per consentire la partecipazione delle formazioni minori più rappresentative, intese a non confluire in alleanze bipolari”.
Idee condivise in larga parte anche
da Antonio Flovilla e Gianfranco Blasi,
quest’ultimo ha affermato che “se il numero dei consiglieri sarà ridotto a 20 bisognerà prevedere un sistema maggioritario mentre l’ipotesi di elezione diretta
del Presidente dovrebbe essere mitigata
dalla ‘sfiducia costruttiva’”.
Equilibrio consiglio-giunta
Michele Radice ha posto, invece, la questione di “una Pubblica amministrazione
che funzioni e che risponda ai bisogni dei
cittadini”
mentre Gerardo Mariani ha sottolineato la
necessità di
“più incisivi controlli
sugli Enti,
di regole
precise e
rispetto del
territorio”.
Giacomo
Nardiello
ha espresso
convinzione per un “sistema proporzionale puro”,
e invece Antonio Boccia si è detto “favorevole al maggioritario e contrario alle
preferenze senza scartare l’ipotesi di un
sistema misto”.
Mario Di Nubila, dal canto suo ha posto la
questione “dell’equilibrio tra consiglio regionale e giunta” e ha proposto di prevedere “una verifica da parte del Consiglio
dell’azione politica svolta dal Presidente,
dopo un determinato tempo di legisla-
tura e, quindi, una conferma o meno del
mandato”.
La provocazione di Mario Lettieri, invece,
che ha condiviso le idee di Savino sulla
elezione del Presidente è stata quella di
rifelttere se “Tra 15/20 anni ci sarà ancora
bisogno delle Regioni o se l’Italia possa
diventare una regione dell’Europa”.
Adeltina Salierno, unica presenza femminile, ha espresso i suoi convincimenti
sulla “elezione diretta del Presidente e
sul sistema maggioritario” condividendo
con Lettieri l’ipotesi avanzata di una circoscrizione regionale unica.
Peppino Brescia ha proposto l’individuazione dei candidati attraverso le primarie
e si è detto “favorevole all’elezione diretta del Presidente ma netto no al listino”.
Romualdo Coviello, uno dei padri costituenti, ha difeso la validità dello Statuto
vigente e ha sostenuto che va salvato
ma può essere modificato nelle parti
essenziali.
Stabilità, alternanza, responsabilità
A Nicola Pagliuca è toccato tirare le somme del dibattito, definito “molto interessante per i contributi apportati”.
“Lo spirito che ha animato il lavoro della
Commissione – ha riferito il capogruppo Pdl in Consiglio regionale - è stato
quello di salvaguardare alcuni principi
fondamentali.
In primo luogo quello inerente la stabilità del Governo.
Il valore condiviso da tutti noi è stato di
preservare la stabilità del Governo contrappesandolo con una serie di meccanismi che servono ad evitare un eventuale
immobilismo dell’azione del Presidente.
Il secondo principio riguarda l’alternanza. Una moralizzazione dell’azione politica avviene attraverso la possibile alternanza alla guida della regione.
Terzo principio, quello della responsabilità di chi governa e di chi controlla e fa
opposizione”.
Pagliuca ha continuato affrontando argomenti come quella dei nuovi strumenti di partecipazione
e del ruolo
del
cittadino
che
è mutato
rispetto al
passato.
E ancora le
Spa partecipate pubbliche che,
ha detto,
“devono essere assoggettate al
controllo”.
L’auspicio , in cnonclusione è stato quello
di una larga partecipazione al confronto
appena avviato.
“Istituzioni, economia, soggetti sociali:
programmazione e condivisione” è invece il tema dell’incontro con i rappresentanti di imprenditori, sindacati, associazioni di categoria e professionisti, che
avrà luogo sabato prossimo alle 10 nella
sala convegni di palazzo Lanfranchi a
Matera.
Tra le proposte,
ridurre il numero
dei consiglieri,
il diritto di tribuna,
l’elezione diretta
del presidente,
il proporzionale puro
Estratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 15.01.2012
PAG. 6
Basilicata Mezzogiorno
II I BASILICATA PRIMO PIANO
Domenica 15 gennaio 2012
SOS GIUSTIZIA
I NUMERI DELLA RAZIONALIZZAZIONE
Sono 674 le strutture soppresse in tutta
Nel Potentino il numero maggiore di
I PRESIDI A RISCHIO SOPPRESSIONE Italia.
sedi eliminate. L’area sud la meno colpita
LA PAROLA PASSA AI COMUNI
Unica soluzione per salvarli è che le
amministrazioni comunali se ne facciano
carico, pagando le spese
MATERA PER BERARDENGO
«Contrari
alla chiusura
Cittadini
senza tutela»
FILIPPO MELE
IL TRIBUNALE Nella foto di Tucci il palazzo di giustizia
Mannaia sulla giustizia, addio
a 22 uffici del giudice di pace
Il provvedimento del Governo prevede l’accorpamento alle sedi dei Tribunali
ANTONELLA INCISO
l Detto fatto. Il nuovo anno si apre sotto
una cattiva stella per la giustizia lucana.
Come annunciato, nello scorso autunno,
diverse sedi di uffici del giudice di pace
saranno chiuse. Cancellate ed accorpate
alle strutture più grandi che si trovano
nelle quattro cittadine lucane sedi di Tribunali.
La mannaia sul pianeta giustizia colpirà
ventidue sedi lucane. Un dato esiguo se si
considera che in Italia gli uffici soppressi
saranno 674, ma sicuramente un numero
importante per un territorio che da sempre ragiona sui piccoli numeri e che è
costretto ad affrontare storiche difficoltà
infrastrutturali. L’elenco è contenuto nello
schema legislativo, approvato prima di Natale, che riguarda la nuova distribuzione
della magistratura onoraria e l’obiettivo
appare fin troppo chiaro: recuperare ri-
L’OBIETTIVO
L’intento è quello di recuperare
giudici e personale amministrativo
da destinare ad altre sedi
sorse umane ed economiche da destinare
ad altri uffici. Giudici (1944 sull’intero territorio nazionale) e collaboratori di cancelleria (2104 sempre sull’intero territorio
italiano) che potranno essere ridestribuiti
nelle sedi giudiziarie rimanenti. In questo
caso, per la Basilicata, sia i giudici sia il
personale amministrativo saranno impiegati negli uffici di Potenza, Matera, Lagonegro e Melfi. Ventidue, invece, le strutture dei giudici di pace che saranno chiuse
in altrettanti comuni. In particolare, per
l’area sud la soppressione riguarda Chiaromonte, Lauria, e Sant'arcangelo (tutti e
tre saranno accorpati presso gli uffici di
Lagonegro) Per il Materano, invece, gli
uffici soppressi sono Irsina, Pisticci, Rotondella, San Mauro Forte, Stigliano e Tricarico (gli uffici andranno ad ingrandire il
Tribunale di Matera). Quattro, di contro,
gli uffici che saranno soppressi nel territorio del Vulture: Palazzo San Gervasio,
MELFI IL PARERE DEL PRESIDENTE DELL’ORDINE DEGLI AVVOCATI DI MELFI, DI CIOMMO
Pescopagano, Rionero in Vulture e Venosa
(in questo caso gli uffici saranno accorpati
con la sede del Tribunale di Melfi). Infine, a
subire i colpi più feroci il Potentino con
ben nove sedi cancellate: Acerenza, Avigliano, Bella, Calvello, Genzano di Lucania, Laurenzan, Marsico Nuovo, Vietri di
Potenza e Viggiano (tutti trasferiti presso il
Tribunale di Potenza).
Insomma, sedi varie ma strategiche per
molti lucani. Per salvarle c’è una sola possibilità: far pagare alle Amministrazioni
comunali di costi di manutenzione delle
strutture. Ma quanti Comuni saranno
pronti a farlo, in un momento di crisi come
quello attuale? Decisamente pochi. Il problema, quindi, resta ed anzi si allarga. Già
perchè se questo è il primo passo sono già
in tanti a chiedersi se a breve non arriverà
anche la notizia (annunciata da anni per la
verità) della chiusura dei Tribunali di Lagoengro e Melfi.
l «Siamo contrari alla chiusura degli uffici dei giudici di
pace. Si chiudono gli ultimi
presidi della giustizia a contatto con il territorio. Ne va di
mezzo la tutela dei cittadini».
Così il presidente dell'Ordine
degli avvocati di Matera, Francesco Berardengo, raggiunto
telefonicamente ieri a Roma
dove partecipava ad una riunione dei rappresentanti degli
Ordini di tutta Italia. Un incontro in cui si è discusso anche delle intenzioni dei Governo Monti di porre fine, praticamente, all'esperienza di tali
uffici nei centri privi di tribunali. Nel Materano verrebbero chiusi tutti tranne quello
della Città dei Sassi. «La riunione di Roma - precisa – tendeva a far stralciare dal Decreto sulle liberalizzazioni il
settore delle professioni. Ovvio
che si è discusso anche delle
misure di “geografia giudiziaria” che prevedono, tra l'altro,
la chiusura di molti tribunali».
E tra questi, anche della sezione distaccata di Pisticci del
tribunale di Matera. Il disegno
è quello di svuotare il territorio di presidi giudiziari sull'altare del «Dio risparmio». Ed
i giudici di pace hanno giurisdizione sia nel campo civile
sia in quello penale. Per il
primo possono giudicare su
controversie sino a 5000 euro e
sino a 30mila nel caso di incidenti stradali. Nel «penale»
possono sentenziare su reati
minori comminando pene pecuniarie o di affidamento a
servizi sociali. Ma se il Governo insisterà? Berardengo:
«La protesta degli Ordini si
manifesterà in occasione dell'inaugurazione dell'anno giudiziario a Roma, il 26 gennaio,
ed a Potenza, il 28. Ed il 27
gennaio, sui quotidiani, saranno acquistati spazi per spiegare le nostre ragioni. In Basilicata, d'intesa con i presidenti degli altri tre Ordini, convocheremo a breve una conferenza stampa».
LAGONEGRO L’OPINIONE DEL PRESIDENTE DELL’ORDINE DEGLI AVVOCATI, ROSA MARINO
«Giudici di pace, da razionalizzare
«È solo il primo passo: l’allarme
le strutture nelle aree più periferiche» per il nostro tribunale non è cessato»
MARCO TUCCI
l «Gli uffici dei giudici di pace, in effetti, vanno razionalizzati, specie quelli più periferici,
per numero di procedimenti attuati e spese collegate». È l’opinione dell’avvovato Dino Di
Ciommo, presidente dell’Ordine Forense di Melfi. «È’ un piano
- prosegue - che serve per recuperare personale e, insieme,
ridurre i costi ma pur se viene
automatico pensare che dopo
tocca ai Tribunali, ritengo che le
questioni non siano connesse. A
mio giudizio, infatti, per quanto
concerne i Tribunali devono valere le singole aree geografiche
e, per esempio, rispetto al Pie-
monte che ha diciassette palazzi
di Giustizia, in Basilicata ce ne
sono soltanto quattro, cioè il minimo vitale per una regione piccola nei numeri ma non nelle
dimensioni». Il presidente Di
Ciommo, poi, espone fatti concreti. «Eliminare i presidi che
non sono nei due capoluoghi lucani, significherebbe il collasso
definitivo del presidio di Potenza, senza sottovalutare i problemi logistici che si creerebbero
per i movimenti legati a tutto
ciò che ruota intorno ad un processo come gli spostamenti degli interessati di ogni livello, sulle disagiate strade lucane per
giunta, con altre migliaia di
mezzi in circolazione. Già per
queste ragioni - sottolinea ancora Di Ciommo - non andrebbe
soppressa la realtà di Melfi che,
tra l’altro, fornisce risposte di
giustizia in tempi che sono in
linea con i parametri e le statistiche, oltre a costare solamente 600mila euro l’anno. Però non
c’è sicurezza in merito e, appunto, attendiamo di essere convocati dal Ministero per un’audizione. Senza dubbio - conclude il
presidente dell’Ordine degli Avvocati di Melfi - occorre anche
l’attenzione concreta della classe politica ragionale, al di là degli schieramenti, per difendere
in maniera ancora più decisa
l’applicazione della Giustizia
sul territorio».
PINO PERCIANTE
l «Purtroppo non costituisce una sorpresa la chiusura degli uffici del giudice di
pace – dice Rosa Marino presidente dell’ordine forense di Lagonegro -. Si sapeva ormai
già da tempo che sarebbe stato il primo
passo del Governo nell’ambito della delega
conferitagli l’estate scorsa per la revisione
delle circoscrizioni giudiziarie. Effettivamente alcuni uffici non avevamo motivo di
esistere. Ovviamente parlo in generale, non
mi riferisco a Sant’Arcangelo, Chiaromonte
e Lauria». Se da un lato c’è rammarico per la
soppressione di questi uffici, dall’altro il
fatto che siano stati accorpati a Lagonegro
viene visto come un segnale positivo per il
futuro del tribunale di Lagonegro. «Ci auguriamo che sia così – dice l’avvocatessa
Marino – ma personalmente non sono così
fiduciosa perché il discorso sulla revisione
delle circoscrizioni giudiziarie è ancora
tutto in itinere. Motivo per cui non abbasseremo la guardia neppure di una virgola sul tribunale, l’allarme non è cessato.
Dopo i giudici di pace e le sezioni staccate
dovrebbe toccare ai cosiddetti tribunali
minori. Restiamo in attesa di essere ascoltati sia dalla commissione che si sta occupando di ridisegnare la geografia giudiziaria sia direttamente dal ministro per
esporre le ragioni che a nostro avviso
rendono indispensabile la presenza del tribunale di Lagonegro». Intanto, gli uffici del
giudice di pace che figurano tra quelli
“tagliati”, come Sant’Arcangelo, Chiaromonte e Lauria, potrebbero sopravvivere se,
come prevede la normativa, i Comuni si
accolleranno le spese per il loro mantenimento.
Estratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 15.01.2012
PAG. 7
Basilicata Mezzogiorno
BASILICATA PRIMO PIANO I III
Domenica 15 gennaio 2012
LA CICOGNA FA IL BIS
NELLA REGIONE DELLE CULLE VUOTE
APPROFONDIMENTO
Una ricerca di Benedetto Carlucci mette
in evidenza un fenomeno che ha radici
storiche. Ecco le famiglie più... feconde
NATI I tre gemellini (Vito, Giuseppe e Gianni) Colangelo, nati il 22 settembre 1973. A destra con la loro madre e la sorella
La terra dei gemelli?
Tra Atella e San Fele
Un singolare fenomeno di parti plurimi in alcune contrade
MASSIMO BRANCATI
l Siamo una delle regioni italiane con
le culle più vuote. Lo dicono le statistiche. Ma c’è un angolo della Basilicata che va in controtendenza, dove da
anni si assiste a un fenomeno di parti
gemellari che meriterebbe un approfondimento anche in chiave scientifica:
si tratta di una vasta fascia collinare e
montana, a sud della Fiumara di Atella,
nel Potentino. Il luogo, nel quale - quasi
da sempre - le culle sono più ricche e
multiple, comprende località comprese
nei comuni di Atella e di San Fele. Qui ci
sono parti «bi» e «trigemellari»:
Sant’Ilario, Casale di Sotto, Serra
Sant’Ilario, Masseria Insalata e Cecci.
Il caso viene segnalato dal giornalista
Benedetto Carlucci, attento osservatore
delle dinamiche sociali del Vulture Melfese, che ha svolto una ricerca accurata
nella zona lucana natalmente ultra-feconda, censendo demograficamente i
ceppi familiari sensibili nelle famiglie
Carriero, Colangelo, De Carlo, Mecca,
Rinaldi, Vaccaro e Zaccagnino. Si tratta
di nuclei familiari, fa notare Carlucci,
etnicamente ed anagraficamente di origini aviglianesi.
Ma da dove deriva il fenomeno dei
parti gemellari? Interpellato da Carlucci, il primario emerito ostetrico-ginecologo dell’Ospedale civile «S. Giovanni
di Dio» di Melfi, Giuseppe Padula, spiega che, statisticamente, in almeno l’80%
dei casi si è trattato – nei decenni scorsi
– di famiglie tradizionalmente plurigemellari. Abitanti in borgate isolate e
ristrette, nelle quali frequenti saranno
certamente stati i matrimoni endogamici (dette, anche, nozze tra consanguinei). E non sempre, di economia domestica florida o, anche soltanto, suf-
Il particolare
«Supergravidanza» con fecondazioni in vitro
Un tempo i gemelli erano un avvenimento raro. Oggi, al contrario, sono diventati così comuni che a malapena fanno notizia. E
se continua così, tra una decina di anni diventeranno quasi la norma. Proprio per tali prospettive, medici e psicologi danno consigli
e informazioni alle famiglie, agli insegnanti su come comportarsi e
proteggere l'individualità dei bambini. I motivi di questo inarrestabile trend? A parte casi particolari come quelli che raccontiamo
nell’articolo di apertura di questa pagina, va detto che la fecondazione in vitro e altre tecniche di riproduzione assistita favoriscono
la supergravidanza. Da quando queste nuove tecnologie sono venute in aiuto delle coppie sterili, i parti gemellari sono aumentati
del 47 per cento mentre quelli plurigemellari del 370 per cento.
Nei paesi occidentali afflitti da un tasso di crescita vicino allo zero,
si tornano a vedere famiglie numerose, ma con un piccolo particolare: i figli hanno tutti la stessa età. Non sono gemelli identici ovviamente, perché nascono dalla fecondazione di uova distinte, ma
sono fratelli abituati fin dalla vita fetale a vivere a contatto. Un contatto che rimane vivissimo anche dopo la nascita e la separazione:
ogni gemello impara a riconoscere il pianto e i suoni degli altri, e
così influenzano l'un l'altro sin dai primi mesi di vita. E un legame
inscindibile che rende questi fratelli quasi un'unità. Proprio per
questo gli educatori temono che i fratelli gemelli possono essere
così legati e sicuri nel loro rapporto, da isolarsi dal mondo esterno, e quindi condurre un'esistenza all'insegna della solitudine.
MAMMA A spasso con due gemellini
ficiente. Secondo Padula, la selezione e
la concentrazione delle nascite gemellari è stata favorita dalle nozze – nel
passato della civiltà contadina – spesso
tra soggetti ad alta consanguineità. Tuttavia, i genitori hanno tirato su questa
«ricca» figliolanza con affetto, laboriosità e decoro. «Diciamo anche - aggiunge
Carlucci - che di fronte a questi parti
plurimi, la filosofia familiare ed i valori
culturali di origine aviglianese, atellana
e sanfelese, considerando correttamente questi eventi «dono di Dio», hanno
dato il meglio di sé per tirar su amorevolmente queste nidiade di figli. Che
hanno finito anche per «emigrare» un
po’ dovunque nella Penisola. Ed, anche,
durante la grande emigrazione otto-novecentesca in continenti lontani. Oggi,
divenuti adulti, ed, a loro volta, spesso
genitori di altri nipoti gemelli».
A rappresentare simbolicamente questo nutrito gruppo di nuclei con gemelli
ci pensa la famiglia Colangelo. Carlucci
ricorda la loro storia e, in particolare,
quella di Maria che partorì tre gemelli il
22 settembre del 1973 nell’ospedale San
Carlo di Potenza. Una storia che fu raccontata anche dal giornalista Rai Mario
Trufelli nel corso del notiziario «Corriere della Basilicata». «Si pensò, allora
- dice Carlucci - che l’evento pluri-natale
fosse stato un caso isolato in Basilicata.
Ma la storia era più estesa e singolare».
RIONERO SONO NATI IL 12 FEBBRAIO 1989. COSA FANNO ORA E QUALI SONO I LORO SOGNI
Ecco il poker dei Nardozza
la storia di quattro gemelli
DONATO DI LUCCHIO
l RIONERO. Compiranno 23 anni il prossimo 12 febbraio, i quattro gemelli Nardozza, Rossana,
Giuseppe, Michele e Antonella,
enunciati in stretto ordine di nascita, venuti al mondo negli Ospedali Riuniti di Foggia, il 12 febbraio 1989, non senza adeguata
sorpresa da parte dei felicissimi,
allora come adesso, genitori papà
Donato e Maria Capobianco. «Come tutte le cose straordinarie, e la
nostra lo è stata, davvero, unica, a
memoria d’uomo, nella nostra città», ha confessato, alla Gazzetta,
papà Donato, laureato in Architettura e docente negli Istituti superiori di secondo grado. Mamma
Maria, dal canto suo, afferma che
«essi sono un dono, come tutti i
figli, anche perché, con loro, non
abbiamo avuto mai grossi problemi, anche se, nella prima infanzia,
porgere il biberon contemporaneamente, non è stato proprio agevole. Ciò anche grazie a parenti e
amici che si sono prodigati lodevolmente. Poi, dal 18esimo anno,
presa la patente, c’è stata una vera
svolta nella mia vita. Una considerazione credo vada fatta: ognuno ha frequentato le scuole in sezioni diverse, al fine di farli aprire
al prossimo e favorire una maggiore socializzazione senza condizionamenti, nel segno delle regole
che vanno dettate, soprattutto in
famiglia, ed osservate in particolare per la salvaguardia di certi
valori che, pare, con questa società
tecnologica, sembra vadano un
po’ fuori rotta». Per Rossana, la
primogenita, che ha fatto anche
esperienze culturali con una per-
manenza a Dublino, «che mi ha
profondamente cambiata, in meglio, naturalmente», afferma. «A
breve discuterò la tesi per la laurea in Lettere Classiche presso
l’Ateneo di Potenza e proseguirò
con la specialistica in campo umanitario perché intendo dedicarmi
all’insegnamento. Non condivido
tatuaggi e piercing di sorta, e tengo per la Juve perché è la stessa
maglia bianconera del Vultur Rionero». Giuseppe, il palestrato della famiglia, con i suoi 185 cm, che
gli hanno permesso anche di fare
dei provini in sfilate di Moda a
Milano «un sogno che perseguirò
dopo la laurea, in Ingegneria, della quale completerò il triennale
fra qualche mese. I miei fratelli –
amici, sono un vero dono per me
così come per i nostri lodevolissimi genitori». Michele, terzo fra
cotanto senno, sta concludendo la
triennale in Ingegneria Meccanica nell’Università di Potenza, e
«sono grato alla mia famiglia per
quanto mi ha dato e agli anni passati nell’Oratorio della Casa della
Gioventù, perché è difficile vivere
nella giungla che ci circonda per il
forte egoismo che riscontro». Antonella, la piccola, ma non la più
vezzeggiata, è agli sgoccioli della
triennale a Potenza per la Laurea
in Biotecnologie biomediche.
FAMIGLIA
I gemelli
Nardozza di
Rionero in
Vulture
.
Statistiche
Meno neonati
in Basilicata
In Basilicata sempre
meno neonati. Ed è una situazione che si allinea a
quanto sta accadendo nel
resto del Sud. In generale,
si fanno sempre più i figli
in tarda età e sempre più
fuori dal matrimonio, mentre prosegue l’aumento dei
nati da genitori stranieri.
A livello nazionale la regione più «feconda» è l’Emilia
Romagna che nel 2010
(l’ultimo dato disponibile)
ha registrato quasi il 42%
di nati in più rispetto all’anno precedente. Alle prese
con una contrazione delle
nascite, invece, tutto il
Mezzogiorno, con una forbice che va dall’1%
dell’Abruzzo al 21% della
Basilicata.
Aumentano le nascite da
donne ultraquarantenni,
mentre solo l’11% dei nati
ha una madre di età inferiore a 25 anni; diminuiscono le nascite da mamme minorenni. È la Lombardia in assoluto la regione con più mamme over
40.
È nato da coppie non italiane il 10,3% dei bambini,
una percentuale che solo
dieci anni fa era del 4%,
mentre ha almeno un genitore straniero il 14,3% dei
nuovi nati.
In testa alla classifica ci sono i marocchini (16,5% dei
nati da stranieri), seguiti da
albanesi (13,6) e romeni
(12,1). Il fenomeno interessa principalmente il Nord e
il Centro: oltre un nato su 6
è di cittadinanza straniera
in Emilia-Romagna, Veneto, e Lombardia, uno su 7
in Piemonte, Umbria e nelle Marche e oltre un nato
su 8 in Toscana e nella
provincia autonoma di
Trento. Al contrario, in
quasi tutte le regioni del
Mezzogiorno la percentuale di nati stranieri è decisamente più contenuta
(2,4% al Sud e nelle Isole).
È grazie all’apporto delle
madri straniere che si è
messo un freno al calo della natalità: le cittadine italiane hanno avuto in media
1,26 figli, mentre le donne
straniere residenti ne hanno avuti il doppio (2,50).
Infine, sono passati
dall’8,1% al 16,7% i figli
nati fuori dal matrimonio.
Estratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 16.01.2012
PAG. 8
Basilicata Mezzogiorno
IV I MATERA CITTÀ
IL WEB E I RISCHI
ANCORA PRATICHE SCORRETTE
Lunedì 16 gennaio 2012
ADICONSUM AL LAVORO
Gli utenti hanno scaricato prodotti
software che non si presentavano
a pagamento. Poi la sorpresa
Ingannati su internet
e ora sono grattacapi
Cento materani vittime di una società che gestisce un sito
EMILIO SALIERNO
l Sono un centinaio i materani vittime di una pratica
ingannevole consumatasi su
internet. Tra di loro minori di
14 e 15 anni, almeno una
decina, e alcuni anziani, tra
cui due 85enni.
Una società con sede alle
Seychelles che gestisce il portale “italia-programmi.net”,
attraverso azioni commerciali aggressive sanzionate, a livello nazionale, dall’Autorità
garante con una multa di
1.500.000 euro, generando la
convinzione che i prodotti software proposti (tra cui Skipe,
Avira, Open Office, Opera,
Adobe Acrobat Reader) fossero disponibili gratuitamente, ha indotto gli utenti della
rete a scaricarli. In un secondo momento, la società
che gestisce il sito ha inviato
richieste di pagamento di un
canone mensile di 8 euro da
versare anticipatamente per
la prima annualità (96 euro),
somme maggiorate delle spese di sollecito.
«Stiamo ricevendo tanti cittadini, anche della vicina Puglia e addirittura da altre regioni, che ci investono del
problema - dice Marina Festa, segretaria provinciale
dell’Adiconsum Cisl - e tutto
questo continua ad accadere
nonostante
la
sanzione
dell’Antitrust.
L’azienda che gestisce il sito
invia non ha bloccato l’invio
di lettere ed e-mail di sollecito
di pagamento del canone e
degli interessi per il mancato
pagamento. Certo, siamo soddisfatti per la sanzione
dell’Autorità garante - aggiunge Marina Festa - ma ora
attendiamo i risultati della
Procura della Repubblica di
Roma, che ha deciso di intervenire
con
fermezza,
aprendo un fascicolo per verificare se si tratti di truffa».
L’Adiconsum invita i cittadini che si rivolgono per la
consulenza «a non tenere in
alcuna considerazione i solleciti di pagamento e a contattarci per affrontare i contenziosi».
All’associazione dei consumatori di Matera si è rivolto
anche un cittadino della provincia di Cuneo, che si è accorto tardi dell’allarme lanciato su questa vicenda e che
ora scrive: «Dopo aver pagato
la bellezza di 105,50 euro, comprese le spese per il bonifico, a
questi signori che con inganno hanno minacciato di denunciarmi e di farmi pagare
le spese legali, vi allego una
copia del bonifico che ho effettuato e vi chiedo se in
considerazione della multa
inferta alla società che ge-
stisce il sito sia possibile ottenere un rimborso e in che
modo».
Al signore di Cuneo, la società aveva mandato, prima
che pagasse, comunicazioni
di questo tipo: «Nonostante la
fattura del 09/12/2011 e il sollecito via mail, purtroppo fino
ad oggi non abbiamo ancora
ricevuto il pagamento della
fattura per aver usufruito del
nostro servizio Italia-Programmi.net. La preghiamo,
per l'ultima volta, di effettuare il pagamento integrale
dell'ammontare sotto indicato
entro il 12/01/2012 sul conto
corrente indicato. Dopo questo termine - scrive la società
delle Seychelles, ci vedremo
costretti a passare la documentazione al nostro ufficio
di recupero crediti. Per evitare delle spese alte di recupero, per avvocato, tribunale e processo, la preghiamo
di prendere quest'obbligo di
pagamento sul serio».
LA RETE Rogne anche per i parenti di una decina di minori
SEYCHELLES
La società
che chiede
i soldi
ha sede
nelle famose
isole turistiche
INFRASTRUTTURE E DIBATTITO CONTRO IL PROGETTO FAL L’EX SINDACO MINIERI E IL MOVIMENTO PRO-FS
«È prioritaria la tangenziale
non il binario Fal più lungo»
Per Angelino, Udc,
non è da sottovalutare
il passaggio di un
treno ogni 15 minuti
l Prolungamento del binario
delle Fal dalla stazione di Lanera
all’ospedale Madonna delle Grazie. Argomento che divide. Angelo Minieri, sindaco di Matera
dal 1998 al 2002, è favorevole al
completamento del secondo e terzo lotto della tangenziale ovest.
Ma ha maturato altre idee in merito alla strada ferrata. «Circa il
prolungamento della tratta ferroviaria dalla stazione di Lanera
a S.Francesco e ospedale nuovo scrive - in questa fase, non può
essere considerata prioritaria rispetto alla tangenziale, anche se
la stessa amministrazione Minieri aveva proposto un progetto
quale metropolitana di superficie all’allora ministero dei Lavori
Pubblici, che aveva messo a concorso risorse importanti per tali
opere. La proposta elaborata prevedeva non solo l’allungamento
fino all’ospedale nuovo e S.Francesco della linea ferrata, ma anche la realizzazione delle stazioni
intermedie da Villa Longo a Matera Centrale, come Piccianello,
via Cererie, via Rosselli. Stazioni
che avrebbero classificato tale
opera, quale infrastruttura metropolitana, con annessi parcheggi e fermate di bus di superficie.
Per cui fra tangenziale sul versante bradanico della città e metropolitana su quello pugliese, la
città avrebbe avuto due assi portanti a supporto della mobilità
cittadina. Sembra invece che il
progetto odierno non contempli
tali soluzioni progettuali; e se le
risorse disponibili sono gli 8 milioni di euro di cui si legge, sarebbero risorse spese male e inutilmente, perché si ridurrebbero
al solo ed inutile allungamento».
Ancora più duro il giudizio del
Coordinatore del movimento
«Pro-Fs Metaponto-Bari-Matera», Rolando Giampietro. È favorevole a ultimare la tangenziale ovest ma, quanto al prolunga-
SCOPERTI NEL PORTO UN DI SCANZANO JONICO E UNO DI POLICORO CRONACA POLITICOGIUDIZIARIA RILIEVO DEL CONSIGLIERE COMUNALE PEDICINI, PDL
Taranto, spaccio della droga Inammissibile la parte civile
per i pendolari materani
del Comune, un mero errore?
due le persone denunciate Nel procedimento c’è il capo di gabinetto del sindaco
l Due persone, una di 35
anni di Scanzano Jonico, e
l’altra di 22 anni, di Policoro,
sono state denunciate per possesso di sostanze stupefacenti
dalla Polizia di frontiera di
Taranto. È la conferma del via
vai di pusher dal Metapontino
alla città pugliese per rifornirsi di droga e del capoluogo
di provincia ionico come il
mercato dello spaccio più fiorente tra Puglia e Basilicata. I
due sono stati “beccati” nel
corso di distinte operazioni.
La prima nei pressi del molo
plurisettoriale del porto dove
gli agenti hanno intimato l’alt
ad una Mercedes Classe A
guidata dal 35enne di Scanzano. I rappresentanti delle
forze dell’ordine, insospettite
dall'evidente stato di agitazio-
ne mostrato dall'uomo, hanno
perquisito da cima a fondo
l’abitacolo della vettura trovando sotto uno dei sedili tre
flaconi di metadone. Poche ore
più tardi, nei pressi del varco
d’ingresso al porto mercantile,
la Polizia ha eseguito accertamenti nei confronti di tre
persone che viaggiavano su
una Fiat 500. Uno di loro, un
22enne residente a Policoro,
con a carico segnalazioni inerenti l’uso di stupefacenti, aveva con sé una busta contenente un pezzo di hashish da
15 grammi ed un coltello pieghevole utilizzato per suddividere la droga. Metadone, hashish e coltello sono stati sequestrati. I due soggetti coinvolti sono stati denunciati in
[fi.me.]
stato di libertà.
l «L’ennesima burla». Così la definisce il
consigliere comunale del Pdl, Adriano Pedicini, la vicenda «nel procedimento penale, che vede sul banco degli imputati taluni vecchi e nuovi artefici della politica di
governo della città, in particolare il capo di
gabinetto del sindaco Adduce (non lo chiama per nome e cognome, ma è Roberto
Cifarelli), rinviato a giudizio per il reato di
associazione a delinquere in danno del Comune. L’ufficio legale sbaglia ed il Tribunale dichiara inammissibile la costituzione
di parte civile. Lo si era detto in una interrogazione della scorsa estate. Si chiedeva
al sindaco quali fossero le intenzioni
dell’Amministrazione nel perseguire l’azione risarcitoria, ovvero la costituzione di
parte civile. Oggi, ogni dubbio va rimosso;
nell’udienza dello scorso mercoledì, l’Amministrazione ha commesso un errore nella
presentazione della costituzione di parte
civile nel processo che la vede parte lesa,
errore che ha estromesso il Comune perché
ritenuta inaccettabile dal Tribunale. L’Ufficio legale del Comune ha delegato altro
difensore alla costituzione, cosa incredibile,
errore da Ufficio legale di borgata, non è
prevista in tali ambiti la sub delega. Si
ritiene che quello che allo stato appare un
puerile errore tecnico possa nascondere
preoccupazioni e difficoltà nella gestione
processuale. Per tali motivi, si ritiene che
rapportarsi con trasparenza e coerenza è un
atto dovuto. Non ci sono pregiudiziali accusatorie, ad evidenziare quanto accaduto,
ma una chiara presa di posizione che va
nella direzione di chi alla politica vuole
dare un senso. Anzi, si vuole pensare che il
tutto sia frutto di madornale errore di valutazione, ma a tali persuasioni devono seguire comportamenti coerenti, diversamente si dimostrerà che il tutto è stato
finalizzato a creare vantaggi, atteso che sulla questione, come si era già detto, si riversano coinvolgimenti emotivi, personali
ed istituzionali».
mento del binario delle Fal dalla
stazione di Lanera all’ospedale
Madonna delle Grazie parla senza mezzi termini di «una follia da
scongiurare, per il bene comune».
Critico il giudizio del consigliere comunale dell’Udc Giovanni
Angelino sul ruolo della Lista
Stella , contraria a prolungare la
strada ferrata. «Basterebbe solo
ricordare alla Lista Stella, che si
dimena in esercizi contabili
quanto meno erronei - scrive Angelino - che il treno Fal attraversa
la città per ben 30 volte al giorno e
che il costo aggiuntivo di ulteriori 10 corse porterebbero il servizio a 40 passaggi giornalieri
con una frequenza che nelle ore
di punta, di maggior esigenze, arriverebbero ad un treno ogni 15
minuti. Altrettanto errato è il
conteggio che effettuano quando
paragonano il costo chilometrico
autobus con il costo chilometrico
treno. Anche chi non è addetto ai
lavori sa che i costi sono giustamente diversi tra i due mezzi di
trasporto e quindi non paragonabili in alcun modo».
Adduce, plausibile l’errore
«L’accertamento della verità
è l’unico vero interesse»
Non si sbilancia su giudizi a caldo e
parla solo di un probabile «errore della
difesa». Il sindaco di Matera, Salvatore
Adduce, sulla vicenda che coinvolge
Roberto Cifarelli, suo braccio destro
nel lavoro amministrativo del Comune.
Quest ala sua opinione.. «Apprendo
solo oggi che l’Amministrazione Comunale di Matera non risulta costituita
nel procedimento penale a carico tra
gli altri di Roberto Cifarelli per fatti risalenti al 2003/2004, ancorché la Giunta
municipale con delibera n. 422 del
29/09/2011 abbia espressamente ed
esplicitamente deliberato la volontà di
costituirsi parte civile nominando il difensore nella persona dell’avvocato
Comunale Enrica Onorati. Sono fermamente intenzionato ad accertare cosa
sia successo nell’udienza di mercoledì
scorso in merito a quello che sembra
essere stato un errore della difesa legale del Comune, anche se probabilmente recuperabile, richiamando alle responsabilità del caso. L’unico interesse
dell’Amministrazione comunale e mio
personale è che si arrivi all’accertamento della verità e delle responsabilità anche se su fatti che risalgono a periodi molto lontani».
Estratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 16.01.2012
PAG. 9
Basilicata Mezzogiorno
VI I
Lunedì 16 gennaio 2012
POTENZA: I MILLE VOLTI DELLA LUNA
CONCORSO: INIZIATIVA DI CITTADINANZATTIVA
n «I mille volti della luna» è il titolo del vernissage
dell'artista Elvira Salbitani allestita nella Biblioteca
Nazionale di Potenza. Per l'artista è la donna, come la
luna, il soggetto favorito, in continuo equilibrio tra
sentimenti di contrarietà e partecipazione totale e
gioiosa. La Salbitani è docente di disegno e storia dell'arte presso il Liceo Scientifico Statale P.P. Pasolini di
Potenza. La mostra rimarrà aperta fino al 12 febbraio.
n Sono aperte le iscrizioni alla VI edizione del Premio
delle buone pratiche di educazione alla sicurezza e
alla salute «Vito Scafidi», istituito da Cittadinanzattiva nella campagna Impararesicuri, che ha visto il
forte entusiasmo, il coinvolgimento attivo e la crescita esponenziale delle scuole e degli studenti coinvolti nei vari anni. Nelle precedenti edizioni sono stati nove i progetti in gara provenienti dalla Basilicata.
Le opere di Salbitani nella biblioteca
MOSTRE
American Bijoux a Matera
A Matera, presso la galleria Opera Arte ed Arti, si concluderà il
22 gennaio la mostra “American Bijoux”.
Mostra di foto antiche a Matera
A Matera, nella Chiesa di Santa Maria de Armenis, si
concluderà il 22 gennaio la mostra di foto antiche “Matera
com'era. Mutamenti urbani del '900”.
Incontri d’arte a Potenza
A Potenza, presso la sede della rivista “In Arte Multiversi”), si
concluderà il 27 gennaio la mostra collettiva “IncontrArte”.
Esposizione di Rui Chafes a Matera
A Matera, presso il Convicinio di Sant'Antonio, resterà aperta
fino al 31 gennaio la mostra di Rui Chafes “Entrate per la porta
stretta” a cura di Giacomo Zaza.
Ramona Zordini e la sua «Oscura»
A Matera, in via XX Settembre 25, resterà aperta fino al 31
gennaio la mostra di Ramona Zordini “Oscura” organizzata in
occasione del 25/o anniversario della galleria d’arte moderna
“Albanese Arte” (dal lunedi al sabato dalle 10 alle 12.30 e dalle
16.30 alle 20.30).
Le vacche e i tori
benedetti
da Sant’Antonio
È il giorno dei campanacci. Svegliano
tutto il paese quando è ancora notte
di VINCENZO DE LILLO
C
Incisioni di Alessandro Appella
A Castronuovo Sant'Andrea, presso il Museo internazionale
della grafica e nella biblioteca comunale “Alessandro Appella”,
resterà aperta fino all’11 febbraio (tutti i giorni dalle 17 alle 20),
la mostra di incisioni e litografie di Edgar Degas, patrocinata e
sostenuta dal Comune e dalla Pro Loco.
Il respiro dell’arte: mostra-convegno
A Matera, presso la sede della scuola in via Cappuccini 27,
resterà aperta fino al 25 marzo 2012 la mostra-convegno dei
lavori realizzati da docenti e studenti del Liceo artistico statale
“Carlo Levi”, a conclusione del progetto di Istituto “Il Respiro
dell’Arte”.
Il processo Di Vagno: mostra a Potenza
A Potenza, presso l’Archivio di Stato in via Nazario Sauro 1, si
concluderà il 30 marzo la mostra documentaria “Il Processo Di
Vagno. Il primo «omicidio fascista» dinanzi alla Corte di Assise
di Potenza (1947)” (dal lunedì al giovedì dalle 9 alle 13 e dalle 15
alle 17; venerdì e sabato dalle 9 alle 13).
Mostra fotografica «in movimento»
A Matera, presso la Galleria di Porta Pepice, si concluderà a
marzo la mostra fotografica Due anni di “Intrasit/Fotografia in
movimento”.
Premio «Scafidi», via alle iscrizioni
i siamo. Domani, alle 4,30, giorno dedicato ai festeggiamenti in onore di
Sant’Antonio Abate, i figuranti del Carnevale tricaricese,
vacche e tori, daranno il via
alle manifestazioni carnascialesche. Si comincia con la vestizione per poi, alle 5, radunare la mandria in piazza
Garibaldi. Il paese sarà svegliato, così, dallo scampanìo
dei campanacci prelevati dalle
mucche che
popolano
i
boschi lucani. Non solo
da Tricarico,
provengono
quei campanacci,
ma
dall’intero
territorio circostante. Ne servono molti, per
formare il caratteristico corteo composto in gran parte
dalle vacche e i tori, portatori
di emozioni e allegria. Vestiti
con mutandoni di lana grezza
e corpetto analogo, cappello a
falda larga dal quale scendono
metri e metri di nastri colorati, fazzoletto campestre a
mo’ di cinto alla vita i figuranti che rappresentano le
mucche della transumanza.
Tutto nero il vestito dei tori,
segnato solo da radi nastrini
rossi. Alle 7 ci si ritrova tutti
alla periferia del paese, attorno alla chiesa di Sand’Anduun’. Qualche falò riscalderà
l’aria rigida. Saranno bene-
IL RITO
Alle 4,30
di domani,
giorno
dedicato
a Sant’Antonio Abate,
i figuranti
tricaricesi,
piccoli
e grandi,
danno
il via
al carnevale
[foto De Lillo ]
COLORI E RUMORE
Si aprono gli eventi
dell’antico carnevale
di Tricarico
Pittura e scultura di Concetto Valente
A Potenza, nella Pinacoteca provinciale, è ospitata la mostra di
pittura e scultura intitolata a Concetto Valente, comprendente
parte della collezione pittorica e scultorea della Provincia, che
include opere dell’Ottocento, tra cui spiccano quelle del
venosino Giacomo Di Chirico, del marateota Angelo Brando e
del moliternese Michele Tedesco (dal venerdì alla domenica
dalle 9 alle 20.30).
Antichidentità nel museo provinciale
A Potenza, presso il Museo archeologico provinciale, mostra
documentaria “Antichidentita” a cura di Maria Teresa Gino
(venerdì e sabato dalle 9 alle 13 e dalle 16 alle 19; domenica
dalle 9 alle 13). - A Miglionico (Matera), presso il salone dell’Arte
di via Milone, mostra permanente di pittura “RivalutArte”.
detti gli animali e si proseguirà con il rito dei tre giri
attorno alla chiesa. Alle 10 il
corteo della transumanza si
avvierà lungo la via Appia,
antica quanto il carnevale di
Tricarico, e chi non si fosse
ancora svegliato ai primi mormorii dei campanacci, a questo punto non potrà ancora far
finta di niente. Il rumore, i
suoni, la baldoria sono assordanti. Percorso qualche cen-
tinaio di metri, però, si zittisce: si passa davanti al camposanto. I morti meritano rispetto. Quest’anno, poi, il corteo della transumanza sarà intriso di un velo di tristezza:
non c’è più zi’ N’col’, Nicola
Santangelo, il padre, meglio il
nonno, del carnevale tricaricese, il massaro per antonomasia. “Ti vogliamo ricordare
così, con il tuo sorriso, con la
tua flebile voce che impartiva
BENZINA 24 ORE
AGIP Ss 585
tola)
BENZINA 24 ORE
AGIP via Nazionale
IES via Nazionale
ordini precisi e pacati, con i
tuoi occhi lucidi quando eri
circondato dalla tua mandria”,
si legge accanto alla foto sul
manifesto che la Pro loco ha
voluto dedicare al personaggio
sempre il più applaudito del
corteo. Con la sua parocc’l
guidava la mandria e distoglieva i tori dai tentativi di
monta lungo il percorso.
Il corteo giungerà in piazza
Garibaldi a mezzogiorno e si
esibirà ancora una volta attorno al monumento. Nel pomeriggio, alle 18,30, è previsto
il nuovo raduno sul sacrato
della chiesa di San Potito. Si
darà vita al corteo serale della
transumanza per le vie del
paese. Le maschere procederanno alla questua: nessuno si
rifiuterà di offrire loro non
danaro, ma salsicce e soppressate. Con il ricavato, si cenerà
tutti insieme, per dare il via al
periodo delle serenate, che saranno portate per tutto il periodo del carnevale dietro alla
porta di chi avrà “ammazzato
il porco”.
NUMERI UTILI
CARABINIERI
112
POLIZIA
113
EMERGENZA INFANZIA
114
VIGILI DEL FUOCO
115
GUARDIA DI FINANZA
117
EMERGENZA SANITARIA
118
CORPO FORESTALE
1515
TELEFONO AZZURRO
19696
TELECOM SERVIZIO GUASTI
187
ACI SOCCORDO STRAD.
803116
FERROVIE DI STATO
848888088
SOCCORSO IN MARE
1530
GUASTI ACQUA
800992292
AMGAS
800887096
ITALGAS
800900700
PRONTO ENEL
803500
ACTA
0971-55616
NETTEZZA URBANA
0835-241340
COTRAP
0971-508311
CASAM
0835-335611
ACAT
Ass. alcolisti in trattamento 080-5544914
TELEFONO PER SORDI
055-6505551
Centralino voce
Centralino D.T.S.
055-6505552
FOND. ANTIUSURA 0971-51893/0835-314616
POTENZA
POLIZIA MUNICIPALE 0971-415754 - 415711
PRONTO SOCCORSO
118
GUARDIA MEDICA
0971-310310
FARMACIE APERTE DI NOTTE
DIAMANTE via Pretoria, 165
BENZINA 24 ORE
AGIP raccordo aut.
Q8 raccordo aut.
MELFI
POLIZIA MUNICIPALE
0972-251308
PRONTO SOCCORSO
0972-773111
GUARDIA MEDICA
0972-2387 91
FARMACIE REPERIBILI DI NOTTE
SPENNACCHIO piazza A. Mancini
BENZINA 24 ORE
AGIP largo Stazione
IP S.S. 93
ESSO via A. Moro
PAPA via N. Sauro, 75
BENZINA 24 ORE
API via Potenza
LAURIA
VENOSA
POLIZIA MUNICIPALE
PRONTO SOCCORSO
GUARDIA MEDICA
BENZINA 24 ORE
API via Roma
0972-31010
0972-39210
0972-39270
LAVELLO
POLIZIA MUNICIPALE
0972-83577
PRONTO SOCCORSO
118
GUARDIA MEDICA
0972-39130
FARMACIE REPERIBILI DI NOTTE
CAPRIOLI corso G. Fortunato
BENZINA 24 ORE
ERG via Verdi
ESSO via Roma
POLIZIA MUNICIPALE
0973-627229
PRONTO SOCCORSO
0973-621111
GUARDIA MEDICA
0973-628281
FARMACIE REPERIBILI DI NOTTE
DI TOMMASO via Nazionale, 7
BENZINA 24 ORE
AGIP piazza Miraglia, via San Pietro
CATANIA via Fontana Inferiore
MATERA
POLIZIA MUNICIPALE
0973-686294
PRONTO SOCCORSO
0973-62111
GUARDIA MEDICA
0973-584718
FARMACIE REPERIBILI DI NOTTE
PISANO via Martiri d’Angola, 128
BENZINA 24 ORE
AGIP Statale Sinnica uscita Senise
POLIZIA MUNICIPALE
0835-2671
PRONTO SOCCORSO
0835-253212
GUARDIA MEDICA
0835-262260
SERVIZIO TAXI 380-507.38.55/340-527.74.10
FARMACIE APERTE DI NOTTE
PASSARELLI via Becchiere, 100
BENZINA 24 ORE
ACI IP viale delle Nazioni Unite
AGIP via Dante, via Lucana
API statale 99 per Altamura
ERG via La Zazzera
ESSO via Dante, via Lucana
IP via La Martella
Q8 via Annunziatella, via Nazionale
SENISE
FERRANDINA
POLIZIA MUNICIPALE
0835-756232
GUARDIA MEDICA
0835-556293
FARMACIE REPERIBILI DI NOTTE
MORANO C.so Vittorio Emanuele, 21
BENZINA 24 ORE
Q8 via Olmi
MONTESCAGLIOSO
POLIZIA MUNICIPALE 0835-209215 / 209218
FARMACIE REPERIBILI DI NOTTE
BEATRICE via D’Alessio, 13
PISTICCI
POLIZIA MUNICIPALE
0835-581014
PRONTO SOCCORSO 0835-586591 / 586525
GUARDIA MEDICA
0835-443200
FARMACIE REPERIBILI DI NOTTE
LOFRANCO piazza Umberto I, 14
RIONERO
LAGONEGRO
VILLA D'AGRI
BERNALDA
POLICORO
POLIZIA MUNICIPALE
0972-729249
OSPEDALE
0972-726111
GUARDIA MEDICA
0972-721214
FARMACIE REPERIBILI DI NOTTE
CERVONE piazza Fortunato, 4
POLIZIA MUNICIPALE
0973-41330
PRONTO SOCCORSO
0973-48111
GUARDIA MEDICA
0973-48855
FARMACIE REPERIBILI DI NOTTE
ORLANDO piazza Trieste, 11
POLIZIA MUNICIPALE
0975-69033
PRONTO SOCCORSO
0975-312111
GUARDIA MEDICA
0975-312280
FARMACIE REPERIBILI DI NOTTE
CARBONE via Provinciale, 85 (Tramu-
GUARDIA MEDICA
0835-745574
POLIZIA MUNICIPALE
0835/540242
POLIZIA MUNICIP. METAPONTO0835/745121
FARMACIE REPERIBILI DI NOTTE
PALUMBO corso Umberto I, 199
POLIZIA MUNICIPALE
0835-980876
PRONTO SOCCORSO 0835-986312 / 972171
GUARDIA MEDICA
0835-986455
FARMACIE REPERIBILI DI NOTTE
DE SANTIS via Berlingieri, 80
Estratto da: Il Quotidiano della Basilicata - 15.01.2012
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Basilicata Mezzogiorno
13
Domenica 15 gennaio 2012
13
Domenica 15 gennaio 2012
Il maestro che parlava italiano
Era di Marsico nuovo la madre
dell’ispiratore delle canzoni di De Andrè
Della foto di gruppo - spiega l’architetto Votta - esistono due versioni: l’Espace Brassens dice che la piccola è Elvira, l’uomo è il padre Michele e le altre donne sono la madre, Maria Dolce, la sorella e
la nonna. Su un libro di Mario Poletti la stessa foto viene interpretata diversamente: la piccola sarebbe la sorella di Georges, Simone. Elvira sarebbe la donna a destra e l’uomo il nonno paterno di
Brassens. Quest’ultima versione appare poco verosimile anche all’architetto Votta.
di ANTONELLA GIACUMMO
F
aber il suo maestro non l’ha
mai incontrato. Georges
Brassens era famoso per
avere un pessimo carattere e
il cantautore genovese aveva paura che quell’uomo che tanto
aveva pesato nella sua vita, potesse deluderlo “dal vivo”. Gli bastò la sua musica, quelle parole che tanto influenzarono i testi del De Andrè più amato.
Quello che pochi sanno, però, è che
quella musica aveva origini lucane.
Georges Brassens, infatti, era figlio di
un muratore francese e di una casalinga italiana. Per anni, sulla sua biografia, hanno scritto “napoletana”. In realtà Elvira Dagrosa (o D’Agrosa, viene riportata in entrambi i modi) era lucana,
di Marsico Nuovo per la precisione. Vedova di guerra e già madre di una bambina, Simone, Elvira incontrerà Jean
Luise Brassens a Sète, piccola città sul
porto mediterraneo nella regione della
Languedoc-Roussillon. E’ in quella piccola città che nasce Georges il 22 ottobre 1921.
«Crebbe in un ambiente familiare
umile ma sereno - si legge sulla biografia di Brassens - e il piccolo Georges respirò musica sin dall’infanzia: la madre
amava in ugual modo la musica lirica e
la canzone popolare, soprattutto le melodie del suo paese d’origine, accompagnate con il mandolino».
I nonni materni di Georges, nati entrambi a Marsico, erano Michele Dagrosa e Maria Augustalia Dolce.
Si trasferirono a Sète (probabilemnte
per motivi di lavoro), dove morirono il
primo nel 1916 e la seconda dieci anni
più tardi, nel 1926. E Brassens - raccon-
LE ORIGINI
lucane
di Brassens
tano le cronache - l’italiano lo conosceva, proprio grazie alla madre che, magari, come tanti emigrati dell’epoca,
trasmise al figlio un italiano misto al
dialetto. E fa sorridere l’idea di Brassens che parla alla madre in lucano.
«C’è una canzone di Brassens - spiega
l’architetto Remo Votta - dedicata alla
mamma e al papà.
“Io amo ricordare mentre seduto sulle tue ginocchia ascoltavo le tue dolci
melodie”».
«Ho fatto questa scoperta - continua all’incirca un anno fa, per caso.
E così mi sono appassionato al tema».
E, infatti, con precisione ammirabile,
l’architetto Votta ha ricostruito l’albero
genealogico di Brassens fino alla terza
generazione. E così ha scoperto che ancora oggi a Marsico nuovo vive una cugina di secondo grado del cantautore
francese.
«Michele - racconta con passione - che
è il nonno del cantautore, aveva avuto
un’unica figlia, Elvira.
Aveva avuto, poi, un solo fratello che
morì molto giovane. E una sorella, che
sposò un Arlotta».
E questa cugina è una delle poche parenti in vita del cantautore, visto che
dalla parte francese c’è poi solo il nipote
di Brassense, figlio della sorella Simone (avuto dal primo matrimonio della
madre).
«Abbiamo preso contatti - racconta
Votta - con il nipote, Serge Cassani. Vogliamo organizzare un premio qui a
Marsico dedicato a Georges Brassens.
E quindi l’abbiamo contattato considerato il fatto che è lui ad avere ogni diritto d’autore.
Si è mostrato gentilissimo e molto disponibile, anzi mi ha detto che sarebbe
felice di venire a Marsico».
a.giacummo@luedi.it
Estratto da: Il Quotidiano della Basilicata - 15.11.2012
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Basilicata Mezzogiorno
Potenza 23
Domenica 15 gennaio 2012
A Sant’Anna si è parlato di beni comuni con Alberto Castagnola della rete “Lilliput”
Un distretto per l’economia solidale
Per l’economista è possibile un mondo senza «mercati e senza mercanti»
UN’altra economia senza mercato
e senza mercanti: solo un’utopia?
Per Alberto Castagnola - economista che si è sottratto alla logica della Banca mondiale, per la quale ha
lavorato, per abbracciare un’altra
filosofia di vita fondando insieme a
Padre Zanotelli “Rete Lilliput” non solo è auspicabile ma possibile. A una condizione: «Che tutti siano consapevoli del cambiamento
che c’è stato dagli anni 90 ad oggi
per cui tutti i beni per noi considerati come acquisiti hanno acquistato valore economico diventando
oggetto di interessi economici». Lo
ha detto lo stesso Castagnola in un
incontro che si è tenuto ieri nella
chiesa di Sant’Anna, a Potenza, durante una tre giorni di laboratorio
che si concluderà oggi. Associazioni, cittadini e produttori agricoli
lucani si sono confrontati sul tema
per dare vita a un vero e proprio distretto di economia solidale, sul
modello di quanto avvenuto in altre città italiane. L’iniziativa rientra nel progetto: “Trasparente come l’acqua” promosso da Acqua
pubblica e numerose associazioni,
da Gvs a Zero971, Libera, Abito in
scena e Lucaniaworld. Al centro
del ragionamento c’è il concetto di
bene comune. Un bene che, oggi
più che mai, siamo chiamati a difendere. La crisi economica – dicono le associazioni promotrici – ci
ha costretto ad un isolamento da
cui è arrivato il momento di sottrarci. Che senso possono avere
concetti come beni comuni o altra
economia –si domandano –di fronte a una crisi che fa pagare a noi cittadini i peccati del mondo finanziario? La risposta è: ripensiamo ai beni comuni. «Oggi –ha ripreso Cam-
I cittadini che hanno partecipato all’incontro (foto Mattiacci)
pagnola –i beni comuni sono scomparsi, ritagliati all’interno di alcuni spazi». Eppure «sono due miliardi e mezzo le persone che nel
mondo dipendono da quelli che noi
definiamo beni comuni, come l’acqua, la terra, l’aria. Da questi dipende la loro sussistenza». È Proprio in quanto tali che i beni comuni sono oggetto di continui attacchi. Un giusta strategia di difesa,
però, avvisa Campagnola, non può
essere quella incentrata sulla concezione del bene comune esclusivamente come bene pubblico, ovvero
un bene al servizio dei cittadini.
Perché nella realtà succede che
«molti stati non operano nell’interesse dei cittadini». Di fronte a questo scenario tre sono le possibilità:
«Una gestione integrata dei beni,
una gestione di tipo pubblico non
NELLA CHIESA DI SANTA CECILIA
La rete “Amerete”
e il ruolo del volontariato
Durante.
Imbesi e
Colangelo
IL volontariato in Europa. E’stato questo
il tema dell'incontro organizzato da
“Amerete”, la rete del volontariato di Potenza, nella chiesa di Santa Cecilia. Relatori del dibattito, introdotto da Maria Rosaria Colangelo, presidente dell'associazione “Psi&Co La Minerva”, sono stati
Antonino Imbesi, responsabile di “Euronet” e Teresa Durante di “Abio Potenza”.
Grazie all'azione profusa da quattordici
associazioni in città è possibile intraprendere un cammino comune, legato
alla valorizzazione della rete sul territorio e soprattutto una migliore efficacia
dell'azione propulsiva. Questo pur in assenza di una legislazione vigente, soprattutto a livello europeo. E sono proprio questi i canoni del programma stabilito da Amerete e discussi ieri pomeriggio da Imbesi. Tutte le associazioni lucane e nazionali devono sostanzialmente
seguire l’esempio delle pari grado del
nord Europa, meglio messe sul piano
strutturale e consapevoli di avere a disposizione gli elementi dinamici e metodologici necessari ad elaborare progetti
qualificati. Tutto questo avviene in un
contesto difficile, come quello lucano,
dove si sente la mancanza di una forte
azione legislativa. Nel nord Europa, a
esempio, alle associazioni sono concessi
palazzi dove vengono svolte iniziative
teatrali, sportive, musicali, ricreative,
dedicate ad anziani e bambini. Cinque le
attività prese in considerazione da Imbesi nella sua relazione, tutte legate ai giovani di età compresa tra i 3 e i 16 anni e
quelli over fino ai 99 anni. Azioni mirate
concertate e ben qualificate possono favorire la nascita se non proprio la spinta
concreta del volontariato in città e nell'intera regione. Azioni concrete, diversi
programmi e il sostegno del Fsr (Fondo
sociale europeo ) possono garantire
maggiore fluidità e capacità operative all'azione di Amerete e a quella di tutte le
entità associative, ludiche e ricreative in
Basilicata. Il sostegno economico del volontariato passa dalla valutazione dei
contesti europei come quelli scandinavi,
dove le associazioni vengono aiutate proprio grazie alla realizzazione di palazzi in
grado di accogliere le istanze dei cittadini.
f.m.
f.menonna@luedi.it
garantita o una gestione del bene
comune possibile attraverso una
cittadinanza attiva che non solo
partecipa alla gestione dei beni comuni ma anche al loro controllo».
Non quindi un libero accesso in
senso assoluto ma «un libero accesso limitato nel suo uso, nel rispetto
dell’ambiente e dell’equilibrio del
pianeta». Non si tratta di ragionamenti astratti. È per dimostrarlo
che le associazioni promotrici
dell’iniziativa hanno deciso di intraprendere il duro cammino verso la costituzione di un distretto di
economia solidale in Basilicata e
della creazione di uno spazio in cui
collocarlo, fisicamente e idealmente, sul modello della “Città dell’altra economia” fondata dallo stesso
Campagnola a Roma.
Anna Martino
Estratto da: Il Quotidiano della Basilicata - 16.01.2012
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PAG. 12
SPECIALE CULTURA
Lunedì 16 gennaio 2012
Il Festival
della canzone
Arisa a Sanremo
raggiunge Papaleo
L’ANNUNCIO in diretta e in pompa
magna dal palco dell’Arena in casa
Rai lascia intuire grandi sorprese.
«Mi dicono stia cambiando pelle»,
spiega a massimo Giletti un Gianni
Morandi elegantissimo, padrone di
casa del prossimo Sanremo. Dallo
schermo il lancio del nome del big
numero dieci che conferma alcune
indiscrezioni. Arisa parteciperà alla
62esima edizione del festival della
canzone italiana portando in gara il
brano “La Notte”, e non è detto si tratti di un motivetto facile-facile, di
quelli chein questianni l’hanno resa
regina del ritornello tormentone e
che le sono valsi fama, notorietà e pure parecchie simpatie. Ancora Basilicata a Sanremo. Anzi, doppia Basilicata, vista la già confermata co-conduzione affidata a Rocco Papaleo.
Morandi ha sceltoil cantautore/attore di Lauria puntando su ironia e forse un po’ di sana follia. In chiave meridionale.
Arisa, invece, sul palco sarà in gara, all’interno di un cast musicale che
si profila di grande interesse. Chissà
se ancora una volta confermerà il
look stravagante, gli occhiali neri
enormi (ma di recente spesso riposti)
e quell’aria un po’ spaesata che l’ha
resa di famiglia anche al grande pubblico. Il caschetto (solo talvolta in versione riccio) è stato lo stile must sfoggiato di recente durante il talent
show di Sky (nero, rosso e giallo le variazioni sugli abiti).
La cantante di Pignola (rimasta,
giura, la semplice Rosabalba) dovrà
vedersela con l’inedita coppia
D’Alessio-Bertè, con il ritorno dei
Marlene Kunz o con gli intramontabili Mattia Bazar (a fondo pagina la lista completa dei 14 big). Arisa torna
sul palco della città dei fiori a tre anni
di distanza dalla vittoria di Sanremo
giovani (e chi non se la ricorda “Sincerità”?, con tanto di godibilissimo
duetto con Lelio Luttazzi). Torna due
anni dopo l’approdo in finale con “Ma
Basilicata Mezzogiorno
l’amore no” e, soprattutto, a poche
settimane di distanza dall’edizione
di X-Factor (record di ascolti su Sky)
che l’ha vista nel ruolo di giudice, un
po’ talent scout, un po’ personaggio
di casa.
Che Sanremo sarà? Quella ai tempi della crisi sarà edizione con qualche veterano, molte voci femminili,
un discreto contingente di artisti
usciti dai talent show, qualche nome
non tipicamente “sanremese”. Ieri
pomeriggio, Morandi e Giammarco
Mazzi, direttore artistico del Festival
di Sanremo, hanno scelto la finestra
“L’Arena” della domenica targata
Rai Uno per anticipare la squadra dei
big in gara al festival e per raccontare un po’ i temi che saranno toccati
dallecanzoni.«I temiaffrontatidalle
canzoni sono tanti - ha spiegato - ovviamente c'è l'amore, ma ci sono anche la religione e l'incomunicabilità.
E in molti casi si parla di argomenti
legati alla situazione che stiamo vivendo». A tenere banco (inevitabil-
La cantante
di Pignola
sarà in lizza
con “La Notte”
Duetterà
con Feliciano
mente) ci sarà la presenza di Adriano
Celentano, ospite confermato, pur
tra qualche sospiro. «Mi ha detto che
vedrà la prima puntata - racconta
Morandi - e che se non gli piace, non
viene proprio». Le polemiche - tradizionale appuntamento del festival per quest’anno sono già state garantite dallaselezione dei cantantiin gara nella categoria giovani, attraverso l’iniziativa Sanremo Social. Quattro giovani artisti hanno presentato
un ricorso al Tar del Lazio contestan-
do come «discriminatori» i criteri di
selezione, in particolare il limite
d’età. Dure critiche sono arrivate anche da Enzo Iacchetti, l'attore comico
conduttorestoricodi Striscialanotizia che su Facebook ha usato parole a
dir poco pesanti nei confronti di Morandi definendo tutta l'iniziativa
«una porcata». Bellezza femminile
garantita in passerella grazie alla
presenza della figlia del patron della
Formula Uno, Tamara Ecclestone, e
la modella ceca, Ivana Mrazova.
Singoli, cinema e X-Factor
CLASSE 1982, Arisa approda a Sanremo
nel 2009, dopo aver partecipato a un percorso di formazione del Cet di Mogol. Lì Rosalba Pippa, partita qualche tempo prima
da Pignola, trionfa con “Sincerità”, nella
categoria “nuove proposte”. Nel 2010 è tornata al Festival di Sanremo nella categoria
“artisti” con la canzone Malamorenò, che
ha accompagnato l'uscita dell'omonimo album, sempre targato Warner.
Figlia di «gente semplice», Arisa non
sembra essersi montata la testa ed è spesso
tornataacasa.Ilnome d’arte, del resto, è segno del suo attaccamento alla famiglia: è
l’acronimo dei nomi dei componenti del suo
nucleo familiare. Nel 2010, entra a far parte
del cast tutto al femminile del programma
di La7 Victor Victoria insieme alla conduttrice Victoria Cabello, la scrittrice Melissa
Panarello e la comica Geppi Cucciari. Prima
di diventare uno dei giudici di X Factor, Arisa ha anche debuttato sul grande schermo
interpretando il ruolo di Chiara, nel film diretto da Ricky Tognazzi "Tutta colpa della
musica". Di recente ha inciso il singolo “L'amor sei tu”, scritto con Naïf Hérin, per la colonna sonora del film La peggior settimana
della mia vita di Alessandro Genovesi.
Ecco i big in gara (con duetto internazionale)
In alto il duetto del 2009 con Luttazzi e una posa per X-Factor
SONO stati presentati nel corso
della trasmissione di Rai1 Domenica In “L’Arena”, i 14 artisti
in gara alla 62esima edizione del
Festival della Canzone italiana di Sanremo. Nella puntata
del 16 febbraio, questi big saranno accompagnati da altrettanti artisti internazionali, con cui duetteranno nel
corso della serata tributo “Viva l'Italia nel Mondo”. Ecco
l’elenco degli artisti in gara con il cantante internazionale
di riferimento per il duetto.
1 - Noemi si presenta con "Sono solo parole". E con Sarah
Jane Morris canterà "To feel in love"
2 - I Matia Bazar saranno all’Ariston con "Sei tu", e con Al
Jarreau si esibiranno in "Speak softly love"
3 - "Un pallone" è il titolo della canzone di Samuele Bersani. Che con Goran Bregovic canterà "My sweet Romagna"
4 - E' "Non è l'inferno" il titolo del brano di Emma Marrone,
che poi canterà "If paradise is half as nice" con Gary Go
5 - Francesco Renga presenta "La tua bellezza", e con Sergio Dalma canta "El mundo"
6 - Nina Zilli partecipa con "Per sempre" e si esibisce in
coppia con Skye dei Morcheeba in "Never never never"
7 - "Il mio grande mistero": questo il brano di Irene Fornaciari, che in coppia con Bryan May canterà "I (Who have
nothing)"
8 - Il brano di Arisasi intitola "La notte". L'artista si esibirà
in coppia con Josè Feliciano in "Que serà"
9 - Per Gigi D'Alessio duetto con Loredana Bertè in "Respirare". L'artista internazionale è Nina Hagen per il brano "Auf der welt"
10 - "Ci vediamo a casa" per Dolcenera, e "My life is mine"
con il rapper inglese Professor Green
11 - Chiara Civello canterà "Al posto del mondo" e farà poi
coppia con Shaggy in "You don't have to say you love me"
11 - Pierdavide Carone porta "Nanì", brano scritto da Lucio Dalla che lo accompagnerà come direttore d'orchestra.
E poi sarà in coppia con Mads Langer per "Anema e core"
12 - "Canzone per un figlio" è il brano di Marlene Kunz,
che canteranno anche "The world become the world con
Patti Smith
13 - "E tu lo chiami Dio" per Eugenio Finardi, che eseguirà
"Surrender" con Noa
Estratto da: Il Quotidiano della Basilicata - 16.11.2012
PAG. 13
Basilicata Mezzogiorno
Potenza
Lunedì 16 gennaio 2012
45
REDAZIONE: Via Nazario Sauro, 102 - 85100 Potenza - Tel. 0971.69309
L’appello di Molinari per convocare un consiglio comunale nella struttura penitenziaria
Carcere, «non voltiamo la faccia»
Edificio pericolante, poco personale, problemi che si rincorrono da anni
DAVVERO non si può piu’ far
finta che le cose possano andare avanti così. Gli allarmi non
bastano, le interrogazioni
parlamentari neppure. E forse non basteranno neanche le
ispezioni che negli ultimi tempi si sono fatte frequenti. Il
carcere di Potenza, tra le
strutture penitenziarie lucane, sembra quello più in sofferenza. La denuncia del sindacato di polizia penitenziaria,
da mesi, non lascia spazio a interpretazioni: mura pericolanti, un reparto chiuso, personale sottodimensionato, sovrafollamento. E’ vero, si tratta di un’emergenza nazionale,
di un problema che ferisce l’intero Paese. Ma forse anche sui
singoli territori si può fare
qualcosa. Magari lanciare un
segnale istituzionale di attenzione. E’per questo che il coordinatore dei gruppi di opposizione, Giuseppe Molinari, ha
chiesto di convocareun consiglio comunale all’interno del
carcere di Betlemme.
«Cosa e come fare per garantire dignitàe serviziprevisti per legge nel carcere di Potenza è ancora da valutare, ma
il lavoro di approfondimento e
di selezione delle proposte per
trovare le migliori soluzione
deve pur iniziare», dice. Il
punto è che non basta «che si
attivi un solo partito o un solo
parlamentare. Serve ricorda un’azione condivisa e concreta da parte di tutti», cominciando proprio con il consiglio municipale «che non può
girare la faccia dall'altra parte
per evitare di guardare le gravi ed inaccettabili condizioni
in cui sono costretti a vivere i
detenuti nel capoluogo di regione». Si è impegnato a rac-
ARMA AL LAVORO
Sfruttamento di prostituzione
e droga, due arresti
cogliere le firme per chiedere
lo svolgimento di un consiglio
comunale ad hoc sul carcere
di Potenza proprio all'interno
della casa circondariale. «E’
necessaria la partecipazione
all’assemblea cittadina di tutti i parlamentari della città
perchè si faccia fronte comune e si porti all'attenzione nazionale una situazione diventata assurda. Dalla carenza di
personale, al sovraffollamento, al degrado della struttura
in alcuni casi gravemente
danneggiata dal passare del
tempo». Non è, del resto, un disagio nuovo alla società. «Già
quando ero parlamentare mi
sono interessato delle condizioni delle carceri e voglio continuare a farlo nel rispetto della dignità umana. Ai detenuti
del carcere di Potenza mancano anche i servizi che pure sono previsti per il reinserimento nella società».
Allora, «organizzare un
consiglio comunale all’interno del carcere di Potenza, deve
essere il forte segnale per far
capire la volontà di non lasciare soli i cittadini che vivono in
quella che è una piccola città
nella città di Potenza. Non sono meno cittadini di altri i detenuti i cui diritti vanno garantiti e difesi. Anche nel car-
cere di Potenza - continua - si è
verificato un tentativo di suicidio. Non si può evitare di
pensare ad altro nel momento
in cui l'urgenza è tale da richiedere uno sforzo collettivo
capace di affermare il più alto
grado di civiltà del nostro capoluogodi regione».Molinari
richiama la mobilitazione che
ha visto protagonista anche la
parlamentare dei Radicali Rita Bernardini, che ha nuovamente visitato la casa circondariale. «Auspico un appoggio sincero e convinto da parte
di tutti i consiglieri ma anche
una risposta positiva di chi ci
rappresenta in Parlamento».
L’INTERVENTO
Sulla panchina dove c’è un fiore
MICHELE non c’è più. L’abbonamento al bus, quello con la foto e la data,
non serve più. Rimane un mazzo di
fiori che rivela una esistenza imprevedibile e tutte le aspettative che si
porta dentro. “L’aratro ha falciato il
fiore che era ancora al limite del campo” ( Saffo). Senza dargli la possibilità di commettere un peccato.
A noi rimane il pensiero triste della
morte e le paure che risveglia, una situazione di disagio esistenziale che ci
prende alla gola, ci ammutolisce.
Morte imprevedibile e misteriosa.
Nessuno può sentirsi estraneo o nascondersi dietro una finestra chiusa
paradosso di una apparente normalità. Tutti i giorni percorrendo le
stesse strade non pensiamo a quello
che sarà ma al tempo che ci manca
per arrivare. Quanti mazzi di fiori
abbiamo incontrato, senza foto, senza tempo . Sono lì a ricordarci che il
gioco può finire in qualsiasi momento. Game is over. Chi va e chi viene
non interessa più.
Non è un mondo idilliaco quello in
cui viviamo eppure è il libro bianco su
cui scrivere il proprio futuro. A noi il
compito di scrivere ciò che manca
perché la nostra parabola esistenziale abbia un senso ed una continuità.
A noi il compito di nutrire i giovani,
di educarli di istruirli; di fornire loro
valori positivi ed universali; renderli
liberi; a noi il compito di dargli Amo-
re. La morte arriva quando decide,
l’amore soffio vitale si alimenta.
Amore, sentimento che manca.
Amore che ci offre la risposta più
persuasiva al bisogno di ricongiungimento con gli altri e non ci faccia
sentire estranei. Amore come dubbio
e sorpresa.
Amore che, nell’epoca della scienza e della tecnica, abbiamo relegato
in un angolo dell’anima e abbiamo
smesso di nutrire. La mancanza di
Amore come pericolosa forma di
Anoressia delle coscienze. Amore co-
me svelamento dell’esistenza dell’uomo che porta con sé tutta la forza e la
ragione del nostro essere per qualcuno, per gli altri.
La mancanza di Amore è il vuoto
divorante che ci consuma, che ci dispera ,che ci induce ad atti inconsulti
e senza fine; è l’inferno davanti al
quale bisogna fermarsi ed avere paura.
Sulla panchina in via Cavour dove
ho visto l’ultimo mazzo di fiori una
volta c’è stato l’Amore che è la massima espressione della vita e perciò
l’opposto della morte. Mi piace ricordare quello che ho visto prima del
mazzo di fiori . Un ragazzo ed una ragazza bellissimi che si tenevano per
mano,si guardavano e si rubavano
l’anima con un bacio. Aspettavano il
bus. Quando arriva lei sale di corsa e
si mette appiccicata al vetro posteriore con uno sguardo struggente , il distacco fa male. Allora lui insegue
l’autobus, lo ferma, fa aprire la porta
posteriore e grida “Non mi ricordo se
ti detto che ti amo”. Finalmente lei
sorride sorpresa, l’autista chiude le
porte scuotendo la testa, il traffico
può attendere. Certo di fronte
all’Amore dobbiamo praticare la pazienza dell’attesa.
Su quella panchina ,a quella fermata del bus si sono seduti l’Amore e
la Morte senza incontrarsi.
Archimede Leccese
SONO diversi gli interventi che hanno tenuto
impegnati i carabinieri
del comando provinciale
di Potenza, guidato dal tenente colonnello Giuseppe Palma, con il supporto
specialistico di unità cinofile del nucleo di Tito.
Per tutto il fine settimana
i militari sono stati impegnati in
un’azione
di controllo straordinario
del territorio, diretto
a
contrastare i fenomeni
dei furti in
abitazione e delle
stragi del sabato sera. A
Picerno, i carabinieri della locale stazione, hanno
arrestato M.F. (classe
1986), cittadino italiano
responsabile di reati in
materia di sostanze stupefacenti. A Potenza, invece, in esecuzione di un
provvedimento emesso
dall’autorità giudiziaria,
i militari hanno arrestato
D.L. (classe 1955), cittadino italiano, per sfruttamento della prostituzione. Sono stati sequestrati
4 fucili e 3 pistole, 147 mu-
nizioni, mentre nove persone sono state deferite
all’autorità giudiziaria
competente per violazione delle norme in materia
di armi. Nel corso dei controlli 10 persone sono state denunciate per guida in
stato di ebbrezza o sotto
l’effetto di sostanze stupefacenti. A Palazzo San
Gervasio
è stata invece ritrovata
un’autovettura
che era
stat rubata in
Puglia e
su cui i
carabinieri
hanno
trovato refurtiva di vario
genere.
Nel corso dei controlli
del fine-settimana, su tutto il territorio provinciale, i carabinieri hanno anche eseguito 9 perquisizioni domiciliari e 54 a
perquisizioni di autoveicoli; sono stati controllati
anche 50 esercizi pubblici
e 24 casolari abbandonati. Ispezioni sono state
eseguite anche in siti archeologici, cave, discariche pubbliche, parcheggi.
Un anno in Provincia
Oggi il bilancio delle attività
SI svolgerà oggi, alle 10, nella sala consiliare di piazza Mario
Pagano, la consueta conferenza stampa di inizio anno della
Provincia di Potenza. Saranno presenti il presidente della Provincia Piero Lacorazza, la giunta, il presidente e i rappresentanti
del consiglio provinciale: sarà l’occasione per tracciare un bilancio delle attività svolte.
Estratto da: La Nuova del Sud - 15.01.2012
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Basilicata Mezzogiorno
_Basilicata_
_Primo Piano Basilicata
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Domenica 15 gennaio 2012
3
IL TITANIC 100 ANNI DOPO
Il racconto di una notte interminabile tra scialuppe che non venivano calate, salvagente rubati, urla, pianti e paura
Cinque lucani sfuggiti agli abissi
Anche un gruppo di crocieristi della Basilicata sulla Costa Concordia: sono tutti salvi
POTENZA- Esattamente
cento anni dopo. Come il
Titanic. C’erano anche
cinque lucani nell’inferno
della Concordia, la nave da
crociera della Costa incagliatasi venerdì notte sugli scogli al largo dell’Isola del Giglio (Grosseto). Il
bilancio provvisorio è di tre
morti, una quartina di dispersi e circa 70 feriti alcuni dei quali gravi. Quattromila191 - su 4.232 - i
passeggeri tratti in salvi.
E fortunatamente, tra loro, ci sono anche i cinque
lucani che avevano deciso
di passare una settimana
su una nave da sogno e
che, invece, hanno temuto di morire.
Di non farcela. Come
nei racconti
raccolti ieri
tra i tanti
sopravvisuti. Tra scialuppe che
non venivano calate,
persone che
si “rubavano” i salvagente, urla,
pianti e paura. Mente
qualcuno si
gettava an- Il bilancio provvisorio è di
che in acqua nel ten- 3 morti, 70 feriti e circa 40
tativo di sal- dispersi. “In quei momenti
varsi «Ho
cercato la pensi solo di poter morire”
nostra posizione attraverso il sistema aveva visto i bicchieri non
satellitare sul cellulare e stare più in piedi sui tavoho capito che eravamo su li dei ristoranti della nauno scoglio», ha racconta- ve. E dopo un pò, quando
to uno dei 3.000 passeg- è stato chiesto a tutti di ingeri. Ma le prime spiega- dossare i salvagente e di
zioni ricevute dicevano che avvicinarsi alle scialuppe
si trattava di un problema è stato chiaro che non si
tecnico che sarebbe stato trattava di un’esercitarisolto: una spiegazione zione. Urla incredule e
non convincente per chi pianti al risuonare dei set-
te fischi corti ed uno lungo: il segnale di abbandono nave: «Eravamo nel caos più totale, nessuno anche tra l’equipaggio sapeva darci indicazioni precise. Appena la nave ha cominciato ad inclinarsi, e
tutti siamo stati sbattuti
da una parte all’altra, cadendo e ferendoci, abbiamo deciso di andare fuori, a cercare le scialuppe
di salvataggio. È stato
drammatico e c’è voluta
più di un’ora per abbandonare la nave», dice un altro passeggero. «In quei
momenti pensi solo di
poter morire. Abbiamo
stretto il bambino al collo,
siamo riusciti a prendere
il giubbotto salvagente
in cabina e poi a scappare sul ponte per imbarcarci su una scialuppa», dicono Pino e Rossella. Tutti
si sentivano come sul Titanic. «Abbiamo preso da
soli i giubbotti salvagente rompendo le vetrine nei
corridoi. E siccome erano
pochi ce li rubavamo tra
noi», racconta un’altra
crocerista. «Si è spenta più
volte la luce e non sapeva-
racconti: «Mentre la nave
affondava ci siamo sentiti anche dire da qualcuno
dell’equipaggio di rientrare in cabina. Meno male invece che siamo scappati all’aperto e siamo andati alle scialuppe». Qualcuno
non ha avuto, o non ha potuto avere la stessa lucidita e si è gettato in mare per
la paura o ci è finito cercando di lasciare la nave:
i tre morti recuperati erano infatti in acqua. Altri,
invece, sono riusciti a salvarsi raggiungendo la
Costa del Giglio a nuoto.
Mentre oggi riprenderanno le ricerche all’interno
della nave con delle ricognizioni subacquee. Bisogna infatti verificare
se vi siano
persone nei
locali interni, cabine
comprese,
che si trovano nella parte sommersa della Concordia. E il
timore è che
il bilancio
delle vittime possa
“Si è spenta più volte la luce inevitabilmente salie non sapevamo orientarci re. Tutto
Abbiamo abbandonato tutto questo mentre ieri sera
per scappare e salvarci”
il comandante della
mo orientarci - ricorda in- Costa Concordia, Francevece Yuri, in crociera con sco Schettino, 52 anni,
la moglie e i figli - abbia- campano, è stato sottopomo abbandonato tutto per sto a fermo e portato in
scappare. Ma a bordo c’era carcere. Tra le accuse conpanico anche tra i membri testate, oltre a naufragio
dell’equipaggio. Molti stra- e omicidio colposo plurinieri. Non sapevano esat- mo, anche l’abbandono
tamente cosa fare neanche della nave mentre c’erano
loro». Il caos a bordo è te- ancora molti passeggeri
stimoniato anche da altri da trarre in salvo.
Estratto da: La Nuova del Sud - 15.01.2011
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_Potenza e Provincia_
Basilicata Mezzogiorno
Domenica 15 gennaio 2012
13
Il triste commiato di Oppido dal 20enne Michele Lancellotti stroncato da un malore a Potenza
“Non beveva nè fumava, amava studiare”
OPPIDO - Fiori sulla panchina che gli ha visto esalare l’ultimo respiro a Potenza e un lutto sobrio proprio come la sua indole in
quel di Oppido. Proprio nel
comune bradanico ieri
pomeriggio l’ultimo salu-
MARSICOVETERE - Carmine Lizza lucano originario di Marsicovetere, con alle spalle una brillante carriera nel settore del volontariato ( presidente della
P.A. Val d’Agri e del Comitato Regionale Anpas Basilicata) è stato eletto durante il primo consiglio nazionale di Anpas
(Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze) ,
svoltosi a Firenze il 14 Gennaio 2012, responsabile
Nazionale Protezione Civile Anpas. La nomina ancora “ fresca di giornata” viene annunciata dal consigliere Nazionale Anpas
Egidio Ciancio :“ La riconferma di Lizza nel sistema
di protezione civile Anpas
è il segno tangibile di co-
to a Michele Lancellotti, il
20enne studente di ingegneria meccanica all’Unibas, vittima di un malore
alla fermata dell’autobus
in via Cavour, nel capoluogo. Gli amici di università e dello Scientificio di
Genzano, salutato a luglio
2010, lo ricordano come
un “bravo ragazzo, non beveva nè fumava -dicono- gli
piaceva molto studiare”.
Uno studente modello che
viveva in una casa di campagna lontano dalle distra-
zioni. Fa rabbia vedersi
strappare una mente brillante per un malore a soli 20 anni. L’autopsia, i cui
risultati si conosceranno
nei prossimi giorni, potrà
aiutare a far luce sull’accaduto.
Il giovane di Marsicovetere eletto a Firenze. Il consigliere Ciancio: eccelle il sistema Basilicata
A capo di 100mila volontari
L’Anpas riconferma il lucano Lizza responsabile nazionale protezione civile
Lizza è stato
presidente della
Pubblica assistenza
Val d’Agri
e del Comitato
regionale Anpas
me la Basilicata stia
coltivando e costruendo
nei suoi territori ottime figure professionali e di come le stesse vengano apprezzate in tutto il territorio Italiano e nell’ ambiente delle Pubbliche Assistenze. In ogni occasione Lizza ha dimostrato come il volontariato di protezione civile formato ed organizzato possa raggiungere livelli professionali qualitativa-
Carmine Lizza da Marsicovetere
mente molto alti”. Da oggi Lizza avrà la guida degli oltre centomila volontari iscritti nelle 875 sedi
di Pubblica Assistenza aderenti al movimento Anpas;
diventando uno dei punti
fondamentali nelle questioni logistiche,organizzative,formative e di prevenzione che la macchina del volontariato di protezione civile Nazionale mette in
campo quotidianamente.
“Amerete”
Inas Cisl
Un metodo
per prevenire
gli infortuni
Quando
il volontariato
va oltre confine
POTENZA - Arriva dal
sindacato Cisl e precisamente dal Patronato Inas
(Istituto nazionale assistenza sociale) un nuovo
prodotto per fronteggiare e prevenire l’infortunistica da lavoro. Questo
strumento assistenziale
è stato presentato ieri
mattina nella sede della
Cisl Basilicata, di via del
Gallitello a Potenza. All’incontro promosso dal
consigliere comunale Ferraro sono state illustrate le varie tipologie e casistiche che potrebbero
presentarsi lungo la carriera lavorativa a un
qualsiasi lavoratore. Tramite power point sul
proiettore sono via via
passati una serie di esempi riscontrabili sul software. I relatori hanno
spiegato come accedere al
programma, in grado di
far selezionare e personalizzare un ambiente di lavoro risolvendo caso pe
caso, dopo una anamnesi, la problematica presentatasi. Ad esempio è stato spiegato come comportarsi se dopo anni di lavoro davanti a un computer, l’impiegato dovesse
accorgersi che per colpa
del mouse o della postura ha subito un’infiammazione del tunnel carpale.
Insomma uno strumento in più per difndersi sul
posto di lavoro.
POTENZA - Nell’ambito
del progetto ”Amerete. La
rete del volontariato potentino”, ieri nella Sala
Convegni della Chiesa
Santa Cecilia, a Potenza si
è svolto l’evento dal titolo ”Volontariato in Europa” con introduzione di Teresa Durante e relazione
di Antonio Imbesi (Euronet). L’obiettivo è quello di
consentire lo sviluppo di
capacità operative integrate. Durante l’incontro si è
discusso, principalmente,
delle dinamiche del volontariato a livello europeo e
delle differenze e somiglianze con quello locale.
La rete è nata nel 2007 e
si caratterizza per la presenza di un associazionismo che opera in diversi
settori quali quello sanitario, sociale, donazione
sangue, tutela ambientale, protezione civile, pace
e integrazione. Con Fare
Rete il volontariato potentino intende attivare momenti di dialogo, confronto e discussione con
soggetti provenienti da altre realtà territoriali o da
altri settori della società.
Prossimo appuntamento
il 28 gennaio a Sant’Anna con “Potenza incontra
la comunità magrebina”.
Momento conclusivo del
ciclo di appuntamenti sarà la Giornata provinciale del Volontariato, il
prossimo 15 aprile a Tito.
Una illustrazione fornita
ieri durante
la presentazione del
prodotto
dell’Inas Cisl
a Potenza
L’appuntamento di
ieri
pomeriggio
a Santa
Cecilia sul
“Volontariato in
Europa”
Stamane ciaspolata alla
Al Gesualdo da Venosa
scoperta del Monte Arioso recital omaggio a Debussy
SASSO DI C. - Si terrà
stamattina sul Monte
Arioso nel Parco nazionale dell’Appennino Lucano una Ciaspolata,
organizzata dal Club
Alpino Italiano. “Per
l’assenza di alberi la cima del Monte Arioso (Sito d’importanza comunitaria – Sic ) – spiega l’assessore al Comune di
Sasso di Castalda, Antonio Coronato - è uno dei
punti più panoramici
dell’intero Parco; in direzione Est si potranno
ammirare i meravigliosi comprensori del M.
Volturino e del M. Sirino e in lontananza il M.
Alpi (Parco Nazionale del
Pollino). Sul versante
dell’Arioso, luogo affascinante, è aperto nel week-end il rifugio del Forestale (1600mt), rappresenta il rifugio più alto
in Basilicata”. Per altre
notizie sull’escursione
con le racchette da neve
è possibile cliccare all’indirizzo http://www.caipotenza.it.
POTENZA - Oggi pomeriggio alle ore 19,30
presso l’auditorium del
conservatorio G. da Venosa nuovo appuntamento con la XXV stagione concertistica organizzata da Ateneo
Musica Basilicata e la
Provincia di Potenza.
Protagonista della serata il pianista francese
Michel Bourdoncle, vincitore del prestigioso
Premio Liszt, per un recital dal titolo ”La musica del sogno” con un
dovuto omaggi fra l’altro a Claude Debussy di
cui ricorre quest’anno
il 150 anniversario della nascita.
Estratto da: La Nuova del Sud - 16.01.2012
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Lunedì 16 gennaio 2012
5
IL TITANIC 100 ANNI DOPO
di CLEMENTE CARLUCCI
S. ARCANGELO- Anche
ieri, nonostante che si sapesse che erano tornati a
casa sani e salvi, a Sant’Arcangelo non s’è parlato altro. Di cosa? Del viaggio
di nozze, dopo il festoso rito nuziale celebrato solo
a fine 2011, che Lucio
Guarnieri, 40 anni, impiegato già da tempo presso
un distributore di benzina, e Annalisa Di Bitetto,
28 anni, vigile urbano, che
hanno nei giorni scorsi effettuato in crociera sulla
Costa Concordia. Proprio
lunga la stessa rotta che
la stessa nave delle vacanze ha dovuto drammaticamente interrompere a
seguito del
grave incidente occorsole al largo
dell’Isola del
Giglio, in
una zona di
mare letteralmente invasa
da
grossi scogli. Quelli
decisivi, dopo il terribile impatto,
perché la
nave restasse squarciata su un
fronte di 70
metri, del
tutto sufficienti per il suo semi-affondamento. “La brutta
notizia l’abbiamo appresa
dal telegiornale – ci hanno detto Lucio e Annalisa – la mattina dopo,
mentre stavamo facendo
colazione. Eravamo rientrati a casa la sera precedente in contemporanea
con il pauroso incidente.
A Civitavecchia, dal cui
porto c’era stata la partenza per la crociera, si era
tornati come previsto di
prima mattina. Il viaggio
sfortunato era iniziato
solo alle ore 19 dello stesso giorno. E per noi c’è stata viva emozione. Non fosse altro perché su quella
nave vista in tivvù quasi
del tutto sott’acqua c’eravamo stati solo poche ore
prima. Non ci è stato data la possibilità di conoscere i passeggeri del viaggio successivo perché si
sono imbarcati solo dopo
le ore 15”. Un viaggio in
ogni caso completamente regolare, quello vo-
evidenza da molti superstiti di poche sere fa, è stato quello che era difficile
il sistema di comunicazione sulla nave, visto che il
personale era multi-etnico, ma non multi-lingue.
Per avere informazioni di
prima mano, quelle non
scritte sui tanti depliant,
non era cosa agevole. Per
il resto, sinceramente,
tutto a posto”, hanno aggiunto gli “sposi freschi”
lucani che, lo diciamo per
completezza d’informazione, un’altra crociera
con la società di navigazione Costa la farebbero
volentieri. Anche se non
sul Concordia, anche perché non si sa se la si potrà recuperare o meno. “Sulla
nave abbiamo notato
la dotazione di sistemi molto sofisticati per
la conduzione della rotta – hanno
concluso
Lucio e Annalisa
Guarnieri . Si sarà
trattato di
una distrazione di chi
era al comando. Le
indagini dovranno
spiegare tutto, almeno
ce lo si deve augurare. Come ci si deve augurare che
i 5 lucani della crociera
maledetta si siano salvati e siano già a casa come
noi”. Almeno per Lucio e
Annalisa, e meno male un
viaggio ok sul Concordia.
Per loro sono stati in molti a preoccuparsi fino a
quando non li sono saputi a casa sani e salvi. L’assessore comunale di S. Arcangelo, avv. Silvio Toma,
che era stato alle loro nozze, che li sapeva in crociera, si era anche premurato di contattarli telefonicamente, ottenendo positive rassicurazioni. E ora
si attendono certezze sui
cinque lucani che la Costa
ha detto essere a bordo della nave. Dovrebbero essere tutti in salvo, ma la riservatezza della Costa sui
nomi dei dispersi (ieri sera ancora 17, 11 passeggeri e sei membri dell’equipaggio) lascia ancora un
margine di incertezza.
Annalisa e Lucio: non sappiamo di altri lucani, grande emozione nel vedere quelle immagini in tv
“Scesi prima della tragedia”
Una coppia di sposi di Sant’Arcangelo aveva lasciato la Concordia a Civitavecchia
tammo il viaggio di nozze. Grande accoglienza e
pure massima efficienza
a livello di servizi. L’unico neo, lo stesso messo in
stro? “Diremmo regolarissimo e molto divertente.
E’ stato tale e quale l’avevamo sognato sin dai mesi scorsi quando preno-
Ma resta l’incognita internet. Non da escludere l’ipotesi “oriundi”
“Da noi nessuna prenotazione”
Le agenzie di viaggio non confermano la presenza di lucani
POTENZA- Allo stato attuale Assoviaggi-Assoturismo
non è in grado di confermare la presenza nella lista dei
passeggeri della Costa Concordia di cittadini lucani.
E’ la precisazione di Rosa
Pafundi presidente di Assoviaggi-Assoturismo (Confesercenti) che riferisce di
aver attivato le agenzie di
viaggio operanti in Basilicata per una verifica sulla
vendita di pacchetti di crociera Costa, oltre ad aver
preso contatti, attraverso
Assoviaggi nazionale, con
la direzione di Costa Crociere. «Siamo in contatto telefonico costante - dice Pafundi - per saperne di più in modo da accertare ogni possibilità e poter prestare la
massima assistenza ad
eventuali passeggeri lucani. La difficoltà deriva sia
dall’assoluto riserbo imposto dalla Costa Crociere perché ci sono ancora alcune
decine di dispersi e sia dalla possibilità di prenotazione ed acquisto della crocie-
Direttore responsabile: Domenico Parrella
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Redazione Potenza
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ra direttamente via Internet e quindi non attraverso il canale delle agenzie di
viaggio. Inoltre non è
escluso che qualche passeggero sia nato in Basilicata
ma residente altrove». «Comunque - riferisce Pafundi - le offerte vantaggiose
perchè in bassa stagione relative alla crociera della
Concordia posso riferire per
esperienza diretta hanno visto un buon numero di
clienti in agenzie chiedere
informazioni che almeno
per quello che riguarda la
rete associata ad Assoviaggi non si è trasformata in acquisto».
Concessionaria di pubblicità:
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Estratto da: La Nuova del Sud - 16.01.2012
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Basilicata Mezzogiorno
_Potenza e Provincia_
Lunedì 16 gennaio 2012
Si è spento a New York, l’89enne di origini di Roccanova, Paolo Maronna, da mezzo secolo in Usa
Addio al sarto che vestì Clinton e Bush
ROCCANOVA - L’alta sartoria internazionale perde colui che per
decenni ha vestito i primi inquilini della Casa Bianca di Washington. A New York è venuto a mancare all’età di 89 anni il sarto Paolo Maronna. Da Roccanova negli
anni’60 aveva fatto le valigie per
MELFI – Frequenta con
ottimi risultati la seconda classe della scuola media presso l’Istituto comprensivo “M. Ferrara”, il
nuovo “sindaco dei ragazzi” del Comune di
Melfi. Il riferimento è per
Giorgia La Cavalla che
mostra di essere non solo consapevole del ruolo che i suoi coetanei frequentanti le scuole dell’obbligo le hanno conferito, ma anche di avere
le idee chiare su ciò che
è e su ciò che potrà essere la sua città, grazie
ad un’attività amministrativa “accorta, partecipata, trasparente ed
improntata alla massima
concretezza, anche attraverso il sostegno ed i pareri dei più giovani cittadini del centro del
nord Basilicata”. Allo
spoglio delle schede elettorali, con 286 voti,
Giorgia (“Mi sono fatta
anche la campagna elettorale, ma non certo
con la stessa intensità e
spesso elettrizzante attività dei grandi”) è risultata la più votata da
MELFI – Grazie all’interessante giornata culturale
promossa dal liceo scientifico “Federico II di Svevia”
e da quello artistico “Festa
Campanile”, con la collaborazione dell’Ipsar, si è approfondita a Melfi la conoscenza di Giuseppe Lupo,
lucano, nato ad Atella nel
1963, milanese di adozione dalla laurea in Lettere
moderne dell’86, con una
tesi su Leonardo Sinisgalli il poeta -ingegnere, presso l’Università Cattolica “S.
Cuore”, dove ora è docente di Letteratura contemporanea. “Studioso serio
che ama – ha detto Rosa
Masi, nel corso del saluto
dell’amministrazione locale - il confronto interdisciplinare tra la letteratura e i fenomeni espressivi
di arti figurative, architettura, design industriale e
pubblicità, Lupo dedica
parte di rilevo della sua
analisi alla produzione letteraria meridionale con
particolare attenzione al
rapporto tra antropologia
e romanzo, alla presenza
del mito e della tradizione
antica nei percorsi della
modernità novecentesca e
ricerca i fenomeni relativi
alle “due culture”, la presenza della letteratura in
senso lato nei processi di
cercare miglior sorte negli Stati
Uniti dopo aver fatto l’apprendista sin da tenera età nella bottega dei fratelli De Pietro. Arrivato Oltreoceano per 40 anni è stato coordinatore della sezione sartoriale della rinomata griffe “Martin Grinfeld”. Le sue mani hanno
cucito vestiti ai presidenti democratici e repubblicani, tanto Clinton quanto George W. Bush. Con
lui anche Luigi Gallo e Mario Fabbrocini hanno reso grande la tradizione roccanovese nella nazione a stelle e strisce, rendendo eleganti i divi di Hollywood.
Eletta con 286 voti: mi sono fatta anche la campagna elettorale
E’ Giorgia La Cavalla
il baby sindaco di Melfi
alunni e studenti dei
quattro istituti coinvolti in questo “progetto in
rete” (Primo Circolo didattico “Nitti”, Secondo
Circolo didattico “Marottoli” ed Istituti comprensivi “Berardi” e
“Ferrara”). A collaborare più direttamente con
la nuova baby prima
cittadina è stato chiamato Marco Lamorte, in
qualità di vice sindaco.
Durante le elezioni svoltesi con il controllo e il
coordinamento degli
agenti della locale Polizia municipale sono stati anche eletti quattro assessori e 20 consiglieri
che per Statuto potranno avanzare proposte e
suggerimenti su tematiche di rilevanza sociale.
Le stesse che sono poi po-
Il Comprensivo Ferrara e il
baby sindaco di Melfi,
Giorgia La Cavalla
ste all’attenzione ed alla ratifica del Consiglio
comunale dei grandi.
Quello presieduto attualmente dall’avv. Vincenzo Bufano che si è
complimentato – insieme
al sindaco Livio Valvano
– con tutti i ragazzi neo
eletti. E’ significativamente da ricordare che
tutti i piccoli amministratori appartengono
ad un solo gruppo, visto
che non hanno colori politici da difendere o rappresentare. Sono all’opera senza che ci siano opposte fazioni. Il Consiglio
comunale dei ragazzi è
da tempo una realtà nella città di Federico II di
Svevia. Da diversi anni
le attività collegate sono
mirate “ad educare alla
democrazia e alla partecipazione, aprendo un
dialogo e un confronto
con il mondo degli adulti”. “L’obiettivo principale resta quello di preparare i ragazzi a diventare i cittadini di domani
e di favorire una idonea
crescita socio-culturale
degli stessi”, viene specificato dai promotori
Scuola-Comune dell’iniziativa che troverà un
momento di ulteriore
concretizzazione nelle
L’assessore Masi: incontro suggestivo
Confronto a cuore aperto
tra Lupo e gli studenti
prossime settimane, all’atto dell’insediamento
del Consiglio comunale
dei ragazzi che resterà in
carica per il prossimo
biennio. La giunta comunale è composta dai baby assessori Ludovica
Nella (Cultura), Andrea
Brienza (Salute), Nichole Natale (Ambiente) e
Federico
Tartaglia
(Sport). I consiglieri eletti: Marlene Caggianelli,
Valentina Casorelli, Pietro Fuschetto, Gabriele
Grande e Lucia Manniello (Scuola “F. S. Nitti”);
Angelica Carbone, Chiara Lioi, Paola Cristina
Imbriani, Rocco Pantaleo e Anna Maria Valvano (Scuola “Marottoli”);
Angelina Alcibiade,
Francesco Autobello,
Antonietta Cassano, Annalisa Di Mattia e Miriana Mucciacciuoli (Istituto comprensivo “Berardi”); Alessandra Belluscio, Simona Manniello,
Vincenzo Antonio Maulà, Chiara Patanella e Benedetta Sassone (Istituto comprensivo “Ferrara”). (c.car.)
@vvitamenti
A Melfi “L’ultima sposa di Palmira”
sviluppo industriale, al
confronto tra utopia e cultura industriale tra la fine
degli anni 40 e la fine dei
60”. Una presenza importante e sentita, sottolineata anche dal prof. Riccardo Rigante, preside emerito dello Scientifico “Federico II di Svevia”, e di mons.
Gianfranco Todisco, il Vescovo di Mellfi, Venosa e
Rapolla. “Oggi è una giornata molto importante per
la nostra terra e per le scuole del territorio che hanno
la possibilità di discutere
Lo scrittore Lupo e
l’assessore Masi
e conversare proprio con
Lupo, autore del romanzo
«L’ultima sposa di Palmira», finalista alla 49^ ed. del
Premio Campiello e vincitore del Premio Vittorini,
ha come sfondo il terremoto del 1980 in Irpinia e Basilicata e narra tradizioni
e culture, creando un mondo suggestivo, a metà tra
sogno e realtà e reinventando la storia con il linguaggio del mito”, è stato sottolineato durante l’incontro cui ha partecipato un
pubblico numeroso nella
Sala del Trono dell’Episcopio. “Il romanzo di Lupo è
lo spunto per giovani per
conoscere a distanza di anni gli effetti devastanti del
terremoto. Oltre all’aspetto della distruzione del territorio – ha detto la Masi –
questa iniziativa offre ai
giovani la possibilità di confrontarsi con l’autore e interpretare uno scritto con
tutti i suoi significati e le
sue suggestioni, anche attraverso le recensioni degli studenti del Liceo”.
L’amore in ogni forma nella mostra di “In Arte”
POTENZA - In vista del
prossimo 14 febbraio,
giorno di San Valentino,
la rivista “In Arte” organizza un concorso fotografico dal titolo “Amore
Multiversi”, rivolto ad
amatori e professionisti
della fotografia. È possibile partecipare iscrivendosi alle selezioni entro il
prossimo 31 gennaio.
Alla chiusura delle iscrizioni il comitato organizzativo, costituito dai componenti della redazione di
“In Arte”, coadiuvato da
esperti di fotografia, selezionerà gli scatti migliori, secondo criteri di qualità artistica e di attinenza al tema.
“Amore Multiversi”
vuole essere un mezzo per
celebrare l’amore in tutte le sue forme e manifestazioni. Tutte le foto che
supereranno la selezione
saranno esposte nella sede di “In Arte” a Potenza,
in una mostra visitabile
fino al 12 marzo dalle 10
alle 13 e dalle 17 alle 20.
Locandina dell’evento
SAVOIA DI L. - Vede
oggi la luce il progetto “@vvitamenti” dell’ambito Marmo-Platano-Melandro per la
lotta alle droghe
avente come Comune
capofila, Bella. L’appuntamento è alle 16
al Centro servizi in località Perolla di Savoia di Lucania. Presiede l’incontro il sindaco bellese Santorsa.
Intervengono la coordinatrice Mangone, il
supervisore Sessa, la
responsabile del SerT,
Agriesti, l’ass. Martorano, il dir. Asp Marra e l’ass. Pesacane.