Petrolio, un`intesa per i cervelli lucani Cultura arbereshe
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Petrolio, un`intesa per i cervelli lucani Cultura arbereshe
Quotidiano Regione Basilicata inserto di www.basilicatanet.it Anno 2 Numero 10 del 16/01/2012 Reg. N°268/1999 Tribunale di Potenza. Editore: Regione Basilicata - Via V. Verrastro 6 - 85100 Potenza. Direttore: Giovanni Rivelli. Redazione: G. Fiorellini, G. Mafaro, N. Nicoletti Tel. 0971.668145 Fax 0971.668155 Agricoltura e Pac, convegno a Matera. De Filippo: Basilicata pronta alla sfida. Comparto da modernizzare Il ritorno alle origini L’Occidente a caccia di nuovi terreni fertili per combattere la scarsità di cibo Consiglio regionale Cominciano gli incontri per riscrivere lo Statuto: il primo a Potenza Tra i due capoluoghi si svilupperà il dibattito per accogliere le proposte per una larga condivisione della Carta Una piantina a fatica cresce nel terreno arido. In Basilicata dovrebbero essere dismessi 24 mila ettari di terreni pubblici. Giovani pronti a cogliere l’oocasione L’Occidente affamato a caccia di nuovi terreni fertili per combattere la scarsità di cibo e i prezzi alle stelle. Un ritorno alle origini con i giovani sempre più interessati alla creazione di aziende. Di tutto questo e della futura Pac si è discusso in un convegno a Matera. Presente Vito De Filippo, l’assessore Vilma Mazzocco e il presidente della Commissione parlamentare Agricoltura dell’Ue, Paolo De Castro. Il governatore ha confernato l’impegno della Regione per modernizzare un comparto storicamente trainante dell’economia lucana. Da Mazzocco, invece, un invito all’Ue affinché garantisca vera concorrenza con un quadro normativo chiaro. “I giorni dello Statuto”, è stata denominata così l’iniziativa di quattro giornate di discussione promossa dall’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale e dalla prima Commissione consiliare Affari istituzionali per coinvolgere i cittadini, associazioni e istituzioni del territorio nella riflessione sulla riscrittura dei principi e delle regole della carta fondamentale della Regione. Il primo incontro “Le istituzioni 40 anni dopo: governo e rappresentanza alla prova del tempo” con protagonisti i politici lucani di ieri e di oggi. •A PAG. 5 •A PAG. 2 Il Municipio di Ginestra con il doppio nome: in italiano e in albanese Ruolo importante per l’Università degli Studi della Basilicata Petrolio, un’intesa per i cervelli lucani Assoil School e Ateneo: stage e dottorati Cultura arbereshe: bene da tutelare Vulture, la “terra dei gemelli” Numerosi nell’area i parti plurimi C’è un lembo di terra lucana in cui, quando nasce un bimbo, non è raro che sia accompagnato da uno o più fratellini. Tra Atella e San Fele - ha scoperto Benedetto Carlucci indagando in loco - c’è una percentuale alta di parti BASILICATA PRIMO PIANO I III Domenica 15 gennaio 2012 LA CICOGNA FA IL BIS NELLA REGIONE DELLE CULLE VUOTE APPROFONDIMENTO Una ricerca di Benedetto Carlucci mette in evidenza un fenomeno che ha radici storiche. Ecco le famiglie più... feconde La terra dei gemelli? Tra Atella e San Fele MASSIMO BRANCATI di Dio» di Melfi, Giuseppe Padula, spiega che, statisticamente, in almeno l’80% dei casi si è trattato – nei decenni scorsi – di famiglie tradizionalmente plurigemellari. Abitanti in borgate isolate e ristrette, nelle quali frequenti saranno certamente stati i matrimoni endogamici (dette, anche, nozze tra consanguinei). E non sempre, di economia domestica florida o, anche soltanto, suf- Il particolare «Supergravidanza» con fecondazioni in vitro Un tempo i gemelli erano un avvenimento raro. Oggi, al contrario, sono diventati così comuni che a malapena fanno notizia. E se continua così, tra una decina di anni diventeranno quasi la norma. Proprio per tali prospettive, medici e psicologi danno consigli e informazioni alle famiglie, agli insegnanti su come comportarsi e proteggere l'individualità dei bambini. I motivi di questo inarrestabile trend? A parte casi particolari come quelli che raccontiamo nell’articolo di apertura di questa pagina, va detto che la fecondazione in vitro e altre tecniche di riproduzione assistita favoriscono la supergravidanza. Da quando queste nuove tecnologie sono venute in aiuto delle coppie sterili, i parti gemellari sono aumentati del 47 per cento mentre quelli plurigemellari del 370 per cento. Nei paesi occidentali afflitti da un tasso di crescita vicino allo zero, si tornano a vedere famiglie numerose, ma con un piccolo particolare: i figli hanno tutti la stessa età. Non sono gemelli identici ovviamente, perché nascono dalla fecondazione di uova distinte, ma sono fratelli abituati fin dalla vita fetale a vivere a contatto. Un contatto che rimane vivissimo anche dopo la nascita e la separazione: ogni gemello impara a riconoscere il pianto e i suoni degli altri, e così influenzano l'un l'altro sin dai primi mesi di vita. E un legame inscindibile che rende questi fratelli quasi un'unità. Proprio per questo gli educatori temono che i fratelli gemelli possono essere così legati e sicuri nel loro rapporto, da isolarsi dal mondo esterno, e quindi condurre un'esistenza all'insegna della solitudine. MAMMA A spasso con due gemellini ficiente. Secondo Padula, la selezione e la concentrazione delle nascite gemellari è stata favorita dalle nozze – nel passato della civiltà contadina – spesso tra soggetti ad alta consanguineità. Tuttavia, i genitori hanno tirato su questa «ricca» figliolanza con affetto, laboriosità e decoro. «Diciamo anche - aggiunge Carlucci - che di fronte a questi parti plurimi, la filosofia familiare ed i valori culturali di origine aviglianese, atellana e sanfelese, considerando correttamente questi eventi «dono di Dio», hanno dato il meglio di sé per tirar su amorevolmente queste nidiade di figli. Che hanno finito anche per «emigrare» un po’ dovunque nella Penisola. Ed, anche, durante la grande emigrazione otto-novecentesca in continenti lontani. Oggi, divenuti adulti, ed, a loro volta, spesso genitori di altri nipoti gemelli». A rappresentare simbolicamente questo nutrito gruppo di nuclei con gemelli ci pensa la famiglia Colangelo. Carlucci ricorda la loro storia e, in particolare, quella di Maria che partorì tre gemelli il 22 settembre del 1973 nell’ospedale San Carlo di Potenza. Una storia che fu raccontata anche dal giornalista Rai Mario Trufelli nel corso del notiziario «Corriere della Basilicata». «Si pensò, allora - dice Carlucci - che l’evento pluri-natale fosse stato un caso isolato in Basilicata. Ma la storia era più estesa e singolare». RIONERO SONO NATI IL 12 FEBBRAIO 1989. COSA FANNO ORA E QUALI SONO I LORO SOGNI Ecco il poker dei Nardozza la storia di quattro gemelli DONATO DI LUCCHIO l RIONERO. Compiranno 23 anni il prossimo 12 febbraio, i quattro gemelli Nardozza, Rossana, Giuseppe, Michele e Antonella, enunciati in stretto ordine di nascita, venuti al mondo negli Ospedali Riuniti di Foggia, il 12 febbraio 1989, non senza adeguata sorpresa da parte dei felicissimi, allora come adesso, genitori papà Donato e Maria Capobianco. «Come tutte le cose straordinarie, e la nostra lo è stata, davvero, unica, a memoria d’uomo, nella nostra città», ha confessato, alla Gazzetta, papà Donato, laureato in Architettura e docente negli Istituti superiori di secondo grado. Mamma Maria, dal canto suo, afferma che «essi sono un dono, come tutti i figli, anche perché, con loro, non abbiamo avuto mai grossi problemi, anche se, nella prima infanzia, porgere il biberon contemporaneamente, non è stato proprio agevole. Ciò anche grazie a parenti e amici che si sono prodigati lodevolmente. Poi, dal 18esimo anno, presa la patente, c’è stata una vera svolta nella mia vita. Una considerazione credo vada fatta: ognuno ha frequentato le scuole in sezioni diverse, al fine di farli aprire al prossimo e favorire una maggiore socializzazione senza condizionamenti, nel segno delle regole che vanno dettate, soprattutto in famiglia, ed osservate in particolare per la salvaguardia di certi valori che, pare, con questa società tecnologica, sembra vadano un po’ fuori rotta». Per Rossana, la primogenita, che ha fatto anche esperienze culturali con una per- manenza a Dublino, «che mi ha profondamente cambiata, in meglio, naturalmente», afferma. «A breve discuterò la tesi per la laurea in Lettere Classiche presso l’Ateneo di Potenza e proseguirò con la specialistica in campo umanitario perché intendo dedicarmi all’insegnamento. Non condivido tatuaggi e piercing di sorta, e tengo per la Juve perché è la stessa maglia bianconera del Vultur Rionero». Giuseppe, il palestrato della famiglia, con i suoi 185 cm, che gli hanno permesso anche di fare dei provini in sfilate di Moda a Milano «un sogno che perseguirò dopo la laurea, in Ingegneria, della quale completerò il triennale fra qualche mese. I miei fratelli – amici, sono un vero dono per me così come per i nostri lodevolissimi genitori». Michele, terzo fra cotanto senno, sta concludendo la triennale in Ingegneria Meccanica nell’Università di Potenza, e «sono grato alla mia famiglia per quanto mi ha dato e agli anni passati nell’Oratorio della Casa della Gioventù, perché è difficile vivere nella giungla che ci circonda per il forte egoismo che riscontro». Antonella, la piccola, ma non la più vezzeggiata, è agli sgoccioli della triennale a Potenza per la Laurea in Biotecnologie biomediche. FAMIGLIA I gemelli Nardozza di Rionero in Vulture . Statistiche Meno neonati in Basilicata In Basilicata sempre meno neonati. Ed è una situazione che si allinea a quanto sta accadendo nel resto del Sud. In generale, si fanno sempre più i figli in tarda età e sempre più fuori dal matrimonio, mentre prosegue l’aumento dei nati da genitori stranieri. A livello nazionale la regione più «feconda» è l’Emilia Romagna che nel 2010 (l’ultimo dato disponibile) ha registrato quasi il 42% di nati in più rispetto all’anno precedente. Alle prese con una contrazione delle nascite, invece, tutto il Mezzogiorno, con una forbice che va dall’1% dell’Abruzzo al 21% della Basilicata. Aumentano le nascite da donne ultraquarantenni, mentre solo l’11% dei nati ha una madre di età inferiore a 25 anni; diminuiscono le nascite da mamme minorenni. È la Lombardia in assoluto la regione con più mamme over 40. È nato da coppie non italiane il 10,3% dei bambini, una percentuale che solo dieci anni fa era del 4%, mentre ha almeno un genitore straniero il 14,3% dei nuovi nati. In testa alla classifica ci sono i marocchini (16,5% dei nati da stranieri), seguiti da albanesi (13,6) e romeni (12,1). Il fenomeno interessa principalmente il Nord e il Centro: oltre un nato su 6 è di cittadinanza straniera in Emilia-Romagna, Veneto, e Lombardia, uno su 7 in Piemonte, Umbria e nelle Marche e oltre un nato su 8 in Toscana e nella provincia autonoma di Trento. Al contrario, in quasi tutte le regioni del Mezzogiorno la percentuale di nati stranieri è decisamente più contenuta (2,4% al Sud e nelle Isole). È grazie all’apporto delle madri straniere che si è messo un freno al calo della natalità: le cittadine italiane hanno avuto in media 1,26 figli, mentre le donne straniere residenti ne hanno avuti il doppio (2,50). Infine, sono passati dall’8,1% al 16,7% i figli nati fuori dal matrimonio. gemellari. Una fatica in più per i genitori ma anche tanta gioia. La Gazzetta del Mezzogiorno Ispirò De Andrè L’anima lucana di Brassens Un singolare fenomeno di parti plurimi in alcune contrade Idea di Ente Pollino e carcere di Castrovillari •A PAG. 2 •A PAG. 3 13 Domenica 15 gennaio 2012 Giovani lucani _Basilicata_ _Primo Piano Basilicata _ Lunedì 16 gennaio 2012 5 IL TITANIC 100 ANNI DOPO 13 NATI I tre gemellini (Vito, Giuseppe e Gianni) Colangelo, nati il 22 settembre 1973. A destra con la loro madre e la sorella l Siamo una delle regioni italiane con le culle più vuote. Lo dicono le statistiche. Ma c’è un angolo della Basilicata che va in controtendenza, dove da anni si assiste a un fenomeno di parti gemellari che meriterebbe un approfondimento anche in chiave scientifica: si tratta di una vasta fascia collinare e montana, a sud della Fiumara di Atella, nel Potentino. Il luogo, nel quale - quasi da sempre - le culle sono più ricche e multiple, comprende località comprese nei comuni di Atella e di San Fele. Qui ci sono parti «bi» e «trigemellari»: Sant’Ilario, Casale di Sotto, Serra Sant’Ilario, Masseria Insalata e Cecci. Il caso viene segnalato dal giornalista Benedetto Carlucci, attento osservatore delle dinamiche sociali del Vulture Melfese, che ha svolto una ricerca accurata nella zona lucana natalmente ultra-feconda, censendo demograficamente i ceppi familiari sensibili nelle famiglie Carriero, Colangelo, De Carlo, Mecca, Rinaldi, Vaccaro e Zaccagnino. Si tratta di nuclei familiari, fa notare Carlucci, etnicamente ed anagraficamente di origini aviglianesi. Ma da dove deriva il fenomeno dei parti gemellari? Interpellato da Carlucci, il primario emerito ostetrico-ginecologo dell’Ospedale civile «S. Giovanni Ambiente, detenuti a scuola tra i loricati Mastrosimone a Ginestra per Skanderbeg •A PAG. 3 Tra Atella e San Fele Il pino loricato, simbolo del Pollino Domenica 15 gennaio 2012 Il maestro che parlava italiano Era di Marsico nuovo la madre dell’ispiratore delle canzoni di De Andrè Di Marsico la madre del cantautore Per Fabrizio De Andrè, universalmente noto come “il poeta” della canzone d’autore italiana, era stato un maestro. George Brassens, cantautore francese leggendario, aveva però un’anima lucana: la mamma, Elvira Dagrosa, Coppia di sposi evita la tragedia Scesi dalla Concordia a Civitavecchia Della foto di gruppo - spiega l’architetto Votta - esistono due versioni: l’Espace Brassens dice che la piccola è Elvira, l’uomo è il padre Michele e le altre donne sono la madre, Maria Dolce, la sorella e la nonna. Su un libro di Mario Poletti la stessa foto viene interpretata diversamente: la piccola sarebbe la sorella di Georges, Simone. Elvira sarebbe la donna a destra e l’uomo il nonno paterno di Brassens. Quest’ultima versione appare poco verosimile anche all’architetto Votta. di ANTONELLA GIACUMMO F aber il suo maestro non l’ha mai incontrato. Georges Brassens era famoso per avere un pessimo carattere e il cantautore genovese aveva paura che quell’uomo che tanto aveva pesato nella sua vita, potesse deluderlo “dal vivo”. Gli bastò la sua musica, quelle parole che tanto influenzarono i testi del De Andrè più amato. Quello che pochi sanno, però, è che quella musica aveva origini lucane. Georges Brassens, infatti, era figlio di un muratore francese e di una casalinga italiana. Per anni, sulla sua biografia, hanno scritto “napoletana”. In realtà Elvira Dagrosa (o D’Agrosa, viene riportata in entrambi i modi) era lucana, di Marsico Nuovo per la precisione. Vedova di guerra e già madre di una bambina, Simone, Elvira incontrerà Jean Luise Brassens a Sète, piccola città sul porto mediterraneo nella regione della Languedoc-Roussillon. E’ in quella piccola città che nasce Georges il 22 ottobre 1921. «Crebbe in un ambiente familiare umile ma sereno - si legge sulla biografia di Brassens - e il piccolo Georges respirò musica sin dall’infanzia: la madre amava in ugual modo la musica lirica e la canzone popolare, soprattutto le melodie del suo paese d’origine, accompagnate con il mandolino». I nonni materni di Georges, nati entrambi a Marsico, erano Michele Dagrosa e Maria Augustalia Dolce. Si trasferirono a Sète (probabilemnte per motivi di lavoro), dove morirono il primo nel 1916 e la seconda dieci anni più tardi, nel 1926. E Brassens - raccon- LE ORIGINI lucane Brassens di tano le cronache - l’italiano lo conosceva, proprio grazie alla madre che, magari, come tanti emigrati dell’epoca, trasmise al figlio un italiano misto al dialetto. E fa sorridere l’idea di Brassens che parla alla madre in lucano. «C’è una canzone di Brassens - spiega l’architetto Remo Votta - dedicata alla mamma e al papà. “Io amo ricordare mentre seduto sulle tue ginocchia ascoltavo le tue dolci melodie”». «Ho fatto questa scoperta - continua all’incirca un anno fa, per caso. E così mi sono appassionato al tema». E, infatti, con precisione ammirabile, l’architetto Votta ha ricostruito l’albero genealogico di Brassens fino alla terza generazione. E così ha scoperto che ancora oggi a Marsico nuovo vive una cugina di secondo grado del cantautore francese. «Michele - racconta con passione - che è il nonno del cantautore, aveva avuto un’unica figlia, Elvira. Aveva avuto, poi, un solo fratello che morì molto giovane. E una sorella, che sposò un Arlotta». E questa cugina è una delle poche parenti in vita del cantautore, visto che dalla parte francese c’è poi solo il nipote di Brassense, figlio della sorella Simone (avuto dal primo matrimonio della madre). «Abbiamo preso contatti - racconta Votta - con il nipote, Serge Cassani. Vogliamo organizzare un premio qui a Marsico dedicato a Georges Brassens. E quindi l’abbiamo contattato considerato il fatto che è lui ad avere ogni diritto d’autore. Si è mostrato gentilissimo e molto disponibile, anzi mi ha detto che sarebbe felice di venire a Marsico». a.giacummo@luedi.it era di Marsico Nuovo. Da lei aveva preso il gusto per la musica popolare. Il Quotidiano della Basilicata Annalisa e Lucio, coppia di sposi di Sant’Arcangelo, stavano per passare il viaggio di nozze più allucinante che si potesse immaginare: a bordo della Concordia, la nave della flotta Costa su cui sono morte sei persone. di CLEMENTE CARLUCCI S. ARCANGELO- Anche ieri, nonostante che si sapesse che erano tornati a casa sani e salvi, a Sant’Arcangelo non s’è parlato altro. Di cosa? Del viaggio di nozze, dopo il festoso rito nuziale celebrato solo a fine 2011, che Lucio Guarnieri, 40 anni, impiegato già da tempo presso un distributore di benzina, e Annalisa Di Bitetto, 28 anni, vigile urbano, che hanno nei giorni scorsi effettuato in crociera sulla Costa Concordia. Proprio lunga la stessa rotta che la stessa nave delle vacanze ha dovuto drammaticamente interrompere a seguito del grave incidente occorsole al largo dell’Isola del Giglio, in una zona di mare letteralmente invasa da grossi scogli. Quelli decisivi, dopo il terribile impatto, perché la nave restasse squarciata su un fronte di 70 metri, del tutto sufficienti per il suo semi-af- stro? “Diremmo regolarisfondamento. “La brutta simo e molto divertente. notizia l’abbiamo appresa E’ stato tale e quale l’avedal telegiornale – ci han- vamo sognato sin dai meno detto Lucio e Annali- si scorsi quando prenosa – la mattina dopo, mentre stavamo facendo colazione. Eravamo rientrati a casa la sera precedente in contemporanea con il pauroso incidente. A Civitavecchia, dal cui porto c’era stata la partenza per la crociera, si era tornati come previsto di prima mattina. Il viaggio POTENZA- Allo stato attua- Assoviaggi nazionale, con sfortunato era iniziato le Assoviaggi-Assoturismo la direzione di Costa Crociesolo alle ore 19 dello stesnon è in grado di conferma- re. «Siamo in contatto teleso giorno. E per noi c’è stare la presenza nella lista dei fonico costante - dice Pafunta viva emozione. Non fospasseggeri della Costa Con- di - per saperne di più in mose altro perché su quella cordia di cittadini lucani. do da accertare ogni possinave vista in tivvù quasi E’ la precisazione di Rosa bilità e poter prestare la del tutto sott’acqua c’eraPafundi presidente di As- massima assistenza ad vamo stati solo poche ore soviaggi-Assoturismo (Con- eventuali passeggeri lucaprima. Non ci è stato dafesercenti) che riferisce di ni. La difficoltà deriva sia ta la possibilità di conosceaver attivato le agenzie di dall’assoluto riserbo impore i passeggeri del viagviaggio operanti in Basili- sto dalla Costa Crociere pergio successivo perché si cata per una verifica sulla ché ci sono ancora alcune sono imbarcati solo dopo vendita di pacchetti di cro- decine di dispersi e sia dalle ore 15”. Un viaggio in ciera Costa, oltre ad aver la possibilità di prenotazioogni caso completamenpreso contatti, attraverso ne ed acquisto della crociete regolare, quello vo- evidenza da molti superstiti di poche sere fa, è stato quello che era difficile il sistema di comunicazione sulla nave, visto che il personale era multi-etnico, ma non multi-lingue. Per avere informazioni di prima mano, quelle non scritte sui tanti depliant, non era cosa agevole. Per il resto, sinceramente, tutto a posto”, hanno aggiunto gli “sposi freschi” lucani che, lo diciamo per completezza d’informazione, un’altra crociera con la società di navigazione Costa la farebbero volentieri. Anche se non sul Concordia, anche perché non si sa se la si potrà recuperare o meno. “Sulla nave abbiamo notato la dotazione di sistemi molto sofisticati per la conduzione della rotta – hanno concluso Lucio e Annalisa Guarnieri . Si sarà trattato di una distrazione di chi era al comando. Le indagini dovranno tammo il viaggio di noz- spiegare tutto, almeno ze. Grande accoglienza e ce lo si deve augurare. Copure massima efficienza me ci si deve augurare che a livello di servizi. L’uni- i 5 lucani della crociera co neo, lo stesso messo in maledetta si siano salvati e siano già a casa come noi”. Almeno per Lucio e Annalisa, e meno male un viaggio ok sul Concordia. Per loro sono stati in molti a preoccuparsi fino a quando non li sono saputi a casa sani e salvi. L’assessore comunale di S. Arcangelo, avv. Silvio Toma, escluso che qualche passegche era stato alle loro nozgero sia nato in Basilicata ze, che li sapeva in crociema residente altrove». «Cora, si era anche premuramunque - riferisce Pafunto di contattarli telefonidi - le offerte vantaggiose camente, ottenendo posiperchè in bassa stagione retive rassicurazioni. E ora lative alla crociera della si attendono certezze sui Concordia posso riferire per cinque lucani che la Costa esperienza diretta hanno viha detto essere a bordo delsto un buon numero di la nave. Dovrebbero esseclienti in agenzie chiedere re tutti in salvo, ma la riinformazioni che almeno servatezza della Costa sui ra direttamente via Inter- per quello che riguarda la nomi dei dispersi (ieri senet e quindi non attraver- rete associata ad Assora ancora 17, 11 passegso il canale delle agenzie di viaggi non si è trasformageri e sei membri dell’equiviaggio. Inoltre non è ta in acquisto». paggio) lascia ancora un margine di incertezza. Annalisa e Lucio: non sappiamo di altri lucani, grande emozione nel vedere quelle immagini in tv “Scesi prima della tragedia” Una coppia di sposi di Sant’Arcangelo aveva lasciato la Concordia a Civitavecchia Ma resta l’incognita internet. Non da escludere l’ipotesi “oriundi” “Da noi nessuna prenotazione” Le agenzie di viaggio non confermano la presenza di lucani Direttore responsabile: Domenico Parrella Editore: Agebas Srl - Socio Unico Redazione Potenza Via della Chimica, 61 - Tel. 0971.476552 - Fax 0971.903114 E-mail: redazione@lanuovadelsud.it. - sport@lanuovadelsud.it Concessionaria di pubblicità: Agebas Srl. Sede legale: Viale Aldo Moro, 48 - 85025 Melfi (Pz) Sede operativa: Via della Chimica, 61 - 85100 Potenza Tel. 0971.594293 - Fax 0971.903114 E-mail: info@agebas.it Concessionaria di pubblicità nazionale: Piemme Spa Via Montello, 10 - Roma - Tel. 06.377081 Abbonamenti: 12 mesi € 432,00 - 6 mesi € 216,00 Regist. Tribunale di Potenza N. 334 del 03/08/2005 Centro Stampa: MARTANO EDITRICE srl Zona Industriale Modugno - Bari (BA) I due erano scesi a Civitavecchia, poche ore prima dell’incidente. La Nuova del Sud 16.01.2012 N. 10 PAG. 2 Basilicata Mezzogiorno Convegno a Matera su “Produzioni agroalimentari e Pac”. De Filippo: ritorno alle origini. Modernizzare il comparto e favorire i giovani E’ la terra l’affare del secolo L’Occidente a caccia di aree fertili per combattere la scarsità di cibo e i prezzi elevati delle materie agricole Si va verso la liberalizzazione dei terreni pubblici: 24 mila ettari il patrimonio lucano Prelazione ai ragazzi per creare nuove aziende Paolo De Castro a Matera e in basso il tavolo dei relatori con De Filippo e Mazzocco Un nuovo colonialismo alle porte. Il mondo occidentale a caccia di terre fertili per combattere la scarsità di cibo e l’instabilità dei prezzi dei mercati agricoli con un impatto devastante sulle fasce più deboli. Di tutto questo e della nuova Pac si è discusso a Matera al convegno sulle “Produzioni agroalimentari”. Presente tra gli altri il governatore lucano, Vito De Filippo, l’assessore all’Agricoltura, Vilma Mazzocco e il presidente della Commissione parlamen- tare Agricoltura dell’Ue, Paolo De Castro che ha anche illustrato il suo libro “Corsa alla terra – cibo e agricoltura nell’era della nuova scarsità”. “Le prospettive di ritorno all’agricoltura e di una necessità di attivare iniziative contro la scarsità di cibo a livello globale lasciano intravvedere un Futuro incerto Mazzocco: l’Europa deve garantire un’autentica concorrenza e un chiaro quadro normativo possibile ruolo strategico per una realtà come quella lucana ancora caratterizzata da una consistente economia rurale. Ma solo a patto di modernizzare il comparto e di favorire l’impegno delle giovani generazioni”. E’ quanto ha sostenuto De Filippo. Che ha aggiunto come “in Basilicata stiamo lavorando proprio in questa direzione. L’economia dei campi è molto Educazione ambientale tra le sbarre. Laboratori per acquisire le competenze basilari da spendere all’esterno e sperimentare percorsi diversi per le pene alternative. Nei giorni scorsi nella casa circondariale di Castrovillari si è tenuta la giornata finale, con presentazione della mostra fotografica, del progetto “Educazione Ambientale sui processi sostenibili”. destinato al trattamento rieducativo e motivazionale dei detenuti. “L’investimento di energie sull’educazione ambientale è una delle possibili vie che si possono intraprendere per prendere coscienza della necessità di modificare la relazione uomo-natura”, la riflessione del direttore dell’ente Parco Nazionale del Pollino, Annibale Formica, cambiata, ha ampliato il proprio raggio di azione rispetto alla sola produzione grezza di derrate. Così l’agricoltura lucana nelle politiche del cibo di candida ad essere quella delle produzioni di qualità, sempre più richieste sui mercati forti e in grado di reggere a ogni crisi”. “L’agricoltura costituirà sempre più un settore strategico – sostiene invece l’assessore Mazzocco - ma bisogna fare i conti con un fattore di criticità. Ci troviamo nell’era di una nuova scarsità, con un aumento dei prezzi alimentari e i vincoli ambientali alla produzione di cibo diventano più stringenti, la terra fertile rappresenta una risorsa scarsa. Il cibo costerà di più per tutti. I dati rilevati da Inea nel 2010 – continua l’assessore - dimostrano come il valore medio della terra in Italia è di 18.400 euro per ettaro. Un valore superiore a quelli riscontrati in Germania (13.000 euro) e Francia (6.000). Nell’ultima manovra governativa è contenuta anche Iniziativa realizzata grazie all’intesa tra l’Ente Pollino e la casa circondariale di Castrovillari Ambiente, idee tra le sbarre Si è concluso con una mostra fotografica il progetto rivolto ai detenuti sull’educazione ai processi sostenibili e al rapporto uomo-natura intervenuto alla manifestazione. Il progetto è stato reso possibile grazie a un protocollo d’intesa tra lo stesso ente e la direzione dell’istituto penitenziario di Castrovillari. Il presidente del Parco, Domenico Pappaterra, nel suo intervento, ha palesato la volontà di non voler interrompere questo circuito di buone prassi ma al contrario dare un’accelerazione e un consolidamento maggiore ai rapporti tra i due enti per avviare soggetti in esecuzione penale ad Sperimentati percorsi diversi per le pene alternative Le conoscenze da sfruttare riacquistata la libertà ulteriori percorsi di formazione ed educazione ambientale, di prevenzione degli incendi boschivi e di approfondimento di educazione primaria nelle situazioni di emergenza di fronte a reali stimoli esterni, come possono essere quelli sismici. L’assessore provinciale alla Protezione civile, Biagio Diana a tal proposito, ha sottolineato l’interesse sempre costante per questa parte debole della società “ritenendo necessario favorire le condizioni per un’acquisizione di competenze, da parte dei la norma sulle possibili liberalizzazioni dei terreni di proprietà pubblica. Si prevede, quindi, la dismissione di un patrimonio stimato dalla Coldiretti in più di 300 mila ettari, sui quali potranno nascere nuove imprese agricole condotte da giovani, ai quali è stato assicurato il diritto di prelazione. Tra le diverse regioni, la Basilicata si classifica tra i primi posti con ben 24 mila ettari”. “E’ necessario, in questo momento – conclude la Mazzocco - essere vigili sul negoziato europeo di riforma della (Pac), che dovrà essere in grado di assicurare alti livelli di produttività e competitività anche valorizzando le distintività territoriali. Nella prospettiva della strategia 2020, la futura politica comunitaria dovrà sostenere la centralità economica dell’agricoltura e il ruolo strategico delle imprese nella produzione di cibo, rispondendo alla domanda di informazione e trasparenza. Diventa, altresì, importante creare un quadro normativo che garantisca condizioni di vera concorrenza. Una sfida difficile ma al tempo stesso importantissima. Dagli esiti del prossimo negoziato, dipenderà infatti il futuro dell’agricoltura europea e italiana”. (bm2) detenuti”. Ha moderato i lavori l’ideatrice dell’iniziativa la criminologa Lio Tullia, la quale ha curato le attività di monitoraggio e le relazioni esterne. Il progetto è stato gestito e realizzato dall’associazione onlus Itineraria Bruttii Onlus. La finalità che si voleva raggiungere era quella di riuscire a sensibilizzare i destinatari sulle questioni cruciali del nostro tempo come l’importanza della tutela dell’ambiente naturale e antropico, la salvaguardia della biodiversità e della complessità, la diffusione della cultura della prevenzione dai rischi ambientali. Obiettivi che sono prioritari per tentare un reale cambiamento della società nel senso di un miglioramento della qualità della vita. (bm2) PAG. 3 Basilicata Mezzogiorno Oil & gas, uno sbocco per gli studenti lucani Cultura arbereshe “Un patrimonio da tutelare” 16.01.2012 N. 10 Intesa Assoil School-Università per la formazione pre e post laurea L’iter del Memorandum d’intesa sul petrolio non si arresta: siglato il primo protocollo d’intesa tra l’Università degli Studi della Basilicata e Assoil School, struttura di formazione di Assomineraria e altre società associate, per un accordo quadro di sinergie tra il mondo accademico e il mondo delle attività produttive del settore petrolifero. Lo fanno sapere dall’ateneo. Alla firma c’erano il presidente di Assoil School, Sergio Polito, e il rettore dell’Università di Basilicata, Mauro Fiorentino. L’accordo fa seguito al Memorandum d’intesa Stato-Regione Basilicata per la realizzazione di un distretto energetico regionale e per l’implementazione della formazione nel settore dell’energia e all’intesa tra Crui e Confindustria per accrescere il numero degli studenti che si iscrivono a facoltà tecnico-scientifiche. E’ il presupposto base per un’integrazione dell’offerta didattica dell’ateneo con moduli di interesse per le aziende dell’oil and gas locali e internazionali. Si cercherà di spiegare in maniera completa ai giovani il funzionamento del mercato del lavoro anche attraverso esperienze on the job, ossia svolte nelle L’assessore alla Cultura Mastrosimone alla manifestazione di Ginestra dedicata all’eroe albanese Skanderbeg Scorcio di Ginestra Attività petrolifere Obiettivo: lavoro Previsti stage in azienda e dottorati di ricerca I curriculum saranno distribuiti nel settore aziende aderenti ad Assoil. Quest’ultima, per favorire il migliore orientamento, si impegna a comunicare un elenco di possibili temi di tesi di laurea magistrali rilevanti per le aziende associate. Successo al Winter Fancy Food Il pane di Matera a San Francisco Il pane negli Stati Uniti è considerato una sorta di “cibo di lusso”, estraneo alla cultura a stelle e strisce ma sempre ben gradito ai palati americani. Sta avendo grande successo l’iniziativa di promozione del pane di Matera Igp negli Usa. Il Consorzio di tutela del prodotto tipico prosegue la sua attività; dopo il successo alla manifestazione “Cibo e dintorni” di Berlino, il Consorzio torna a far parlare di sé in occasione del Winter Fancy Food di San Francisco, in California. Il Fancy Food è una delle manifestazioni dedicate all’agroalimentare più importanti a livello internazionale, con oltre 1.500 espositori e circa 17.000 qualificati visitatori per tre giorni di kermesse. In questa occasione, grazie al sostegno della Camera di Commercio di Matera, il Consorzio presenterà le grandi forme di Pane da 5 e 8 kg, adatte al mercato della ristorazione americana per la loro lunga durabilità, che supera i venti giorni. L’obiettivo principale del Consorzio, soprattutto quando si tratta di mercati così lontani, è quello della promozione territoriale. “Una formazione di qualità dei giovani, ancorata al mondo del lavoro e alle esigenze delle imprese, è la chiave di volta per lo sviluppo del Paese e della Basilicata, che vanta il più grande giacimento petro- lifero d’Italia - dice Polito - Con questa intesa puntiamo a realizzare percorsi altamente specializzati, anche post laurea, nelle discipline di progettazione, costruzione e manutenzione degli impianti e di gestione delle risorse umane del settore dell’upstream petrolifero a livello locale, nazionale e internazionale”. Si potranno effettuare stage di lunga durata e dottorati di ricerca. I curriculum saranno, inoltre, diffusi tra le imprese aderenti ad Assoil per eventuali contatti lavorativi. Grottole, iniziata la visita pastorale del vescovo La comunità parrocchiale dei santi Luca e Giuliano in Grottole, guidata dal parroco don Michele Francabandiera, ha accolto ieri l’arrivo dell’arcivescovo della diocesi di Matera – Irsina, Salvatore Ligorio. Il presule ha così dato il via alla sua visita pastorale. A dare il benvenuto al pastore, le autorità religiose, civili e militari cittadine, oltre a un’ampia presenza di fedeli laici. Una visita pastorale che segue quella tenutasi oltre un decennio fa dal vescovo Antonio Ciliberti, che vuole rappresentare il nastro di partenza di una nuova evangelizzazione. “Un forte momento - si legge in un comunicato - che interesserà trasversalmente sia la comunità dei fedeli, sia quanti si professano laici, poiché la Croce di Cristo è comunque il simbolo di un uomo coerente, che ha annunciato la verità morendo anche per questa”. Nelle giornate di permanenza a Grottole, Ligorio incontrerà gli amministratori, i militari, le associazioni cristiane e laiche, la scuolale imprese, i lavoratori, gli operatori pastorali, il “cortile dei gentili”, i giovani, le famiglie e anche chi non vivoe secondo i canoni della chiesa. Giorgio Kastriota Skanderbeg per gli albanesi - e per gli italiani di cultura arbereshe - è una figura leggendaria se pur storica. A lui è stata dedicata una manifestazione, a Ginestra, messa in piedi dalle Pro Loco di Maschito, Barile e Ginestra e dalla rivista “Basilicata Arbereshe” diretta dal giornalista Donato Mazzeo. A questa iniziativa plaude l’assessore regionale alla Cultura, Rosa MastrosimoneMastrosimone. Sottolineando che “la Basilicata deve favorire le iniziative che garantiscono la permanenza dell’identità arbereshe”. Dice Mastrosimone: “Giorgio Kastriota Skanderbeg è stato un condottiero e patriota albanese del ‘400 che mise al primo posto il popolo sovrano e la sua libertà. Per questo motivo è importante che anche la Basilicata ricordi e commemori la sua figura di un uomo libero”. “La nostra regione ospita da secoli le comunità arbereshe – ha dichiarato ancora l’esponente della giunta lucana – e continuerà a tutelare questo importante patrimonio culturale che deve essere tramandato alle future generazioni con orgoglio”. “Per questo motivo – ha aggiunto – sono da favorire tutte le iniziative atte a consolidare e garantire la permanenza delle popolazioni arbereshe nei luoghi d’origine, sia per l’approfondimento delle ragioni della loro identità antropologica, sia per la presa di coscienza dei nuovi diritti di cittadinanza”, ha concluso Mastrosimone. Marra in Comune Il neodirettore dell’Asp incontra il sindaco Santarsiero. “Collaborazione totale” Appena nominato, il nuovo direttore generale dell’Asp (l’Azienda sanitaria di Potenza) Mario Marra ha incontrato in Municipio il sindaco di Potenza, Vito Santarsiero. Nel corso di un colloquio che il comunicato stampa definisce “cordiale”, Santarsiero, nel fare gli auguri per la nomina prestigiosa, ha ringraziato Marra per la visita. “Consideriamo - ha detto - la sua professionalità e l’esperienza maturata nel settore una garanzia per assicurare politiche sanitarie territoriali di alto profilo.” Santarsiero ha molto apprezzato l’obiettivo di Marra di interagire con i territori e le Amministrazioni comunali della provincia di Potenza. Il sindaco ha rimarcato “l’importanza delle sinergie già avviate con l’ospedale San Carlo, punto di eccellenza della sanità locale e regionale, al fine di favorire ai cittadini un’offerta sanitaria indifferenziata, omogenea, organizzata e di qualità”. Avviata una riflessione su logistica, localizzazione infrastrutturale ed esigenze della Asp di Potenza. Marra ha assicurato la più totale collaborazione. 16.01.2012 N. 10 PAG. 4 Basilicata Mezzogiorno Ammodernamento Consorzi per lo sviluppo industriale di Potenza e di Matera Più autonomia agli Enti La Commissione consiliare “Affari Istituzionali” ha approvato a maggioranza gli Statuti Le modifiche sono in linea con la legge di riforma. La parola passa all’assemblea Consiglio, domani prima seduta del nuovo anno Si parte dalla surroga di Ruggiero dopo la sentenza della Corte di Cassazione La prima Commissione consiliare “Affari Istituzionali”, riunitasi nei giorni scorsi, ha esaminato ed approvato a maggioranza con le sole astensioni di Giannino Romaniello (Sel) e Enrico Mazzeo Cicchetti (Idv), gli Statuti dei Consorzi per lo sviluppo industriale delle province di Matera e di Potenza. Nel rispetto dell’autonomia statutaria delle proposte dei due consorzi, “la Commissione – ha spiegato il presidente Vincenzo Santochirico - ha ritenuto introdurre delle modifiche finalizzate a dare una lettura più coerente dei due documenti tenuto conto che la maggior parte degli articoli trattano stessi argomenti indipendentemente dalla specificità dei due enti consortili”. Sulla base di questo criterio ispiratore, tra le modifiche introdotte per lo statuto di Matera, si evidenziano una esplicitazione dell’autonomia imprenditoriale; la promozione, mediante pro- cedimenti ad evidenza pubblica, della costituzione o partecipazione del consorzio a società al fine di poter svolgere alcune delle attività già attribuite al consorzio stesso; l’introduzione di ulteriori cause di incompatibilità e decadenza per i componenti to all’art. 22 della legge regionale 18/2010 sui principi pubblicistici che devono essere osservati nei regolamenti per quel che concerne il reclutamento di personale, essendo condivisa l’esigenza di rendere sempre più trasparenti e imparziali le La nuova carta Sanciti i principi pubblicistici sul reclutamento del personale per esigenze di trasparenza degli organi statutari; una più razionale sistemazione dell’articolato inerente gli organi del consorzio (Cda, Presidente e Collegio dei revisori). Per il consorzio di Potenza, invece, tra le modifiche apportate rileva, in particolare, l’introduzione di alcuni specifici adempimenti. Per entrambi gli statuti, si sono omologate le modalità di convocazione, si è esplicitato il riferimen- procedure in materia; si è previsto che, oltre quelli espressamente contemplati, i consorzi possano svolgere altre funzioni ad essi assegnati da leggi statali ovvero da leggi e provvedimenti regionali. Le modifiche mirano a rendere più efficace e funzionale l’attività dei Consorzi industriali nello spirito della legge di riforma. Alla riunione, oltre al presidente Vincenzo Santochirico (Pd), hanno partecipato i consiglieri Romaniello (Sel) Navazio (Ial), Mazzeo (Idv), Singetta (Api), Falotico (Plb), Mollica (Mpa) e Scaglione (Pu). “La conferma che la prima Commissione consiliare ha accelerato la definitiva valutazione dello statuto dei Consorzi industriali di Potenza e Matera, amplifica l’impegno concreto di rimodernare Enti che da troppo tempo soffrono di immobilismo burocratico”. Lo ha detto il segretario UGgl Enti Locali, Rocco Velluzzi per il quale i Consorzi Asi, al di là di tutte le critiche ricevute in questi anni, possono rappresentare l’anello di congiunzione tra il mondo imprenditoriale e l’Istituzione. “Ora è importante - ha concluso – l’impegno che il governatore De Filippo dovrà porre in essere per concludere, nel più breve tempo possibile, l’iter per il passaggio dello statuto in Consiglio Regionale con la definitiva approvazione”. Domani alle 10.30, nel palazzo della giunta regionale a Potenza, tornerà a riunirsi il Consiglio regionale della Basilicata. In apertura dei lavori: la surroga del consigliere Ruggiero dell’Udc, decaduto dalla carica, a seguito della sentenza della Corte di Cassazione n. 30506/11. A seguire, il question time, lo spazio dedicato alle interrogazioni “a risposta immediata”, che dalle 11,00 alle 13,00, sarà trasmesso in diretta dalle emittenti (Trm, Blu Tv, Teleuno, La Nuova Tv), oltre che sul sito istiituzionale del Consiglio. I testi delle interrogazioni sono già disponibili a partire da oggi nella sezione “question time” del sito istituzionale. Dopo l’attività ispettiva e di controllo, l’Assemblea esaminerà la pdl del consigliere Singetta (Api) sulla modifica della l.r. n. 31 del 2010, per il conferimento di incarichi dirigenziali a soggetti estranei all’amministrazione regionale, e poi discuterà del programma di attuazione della L.r n. 21/2010 sugli “Interventi in favore dei soggetti affetti da dislessia e da altre difficoltà specifiche di apprendimento”. Prevista inoltre, l’approvazione degli Statuti dei Consorzi per lo sviluppo industriale di Pz e Mt, del Piano di pubblica lettura 2011 e la ripartizione dei fondi 2011 per l’eliminazione delle barriere architettoniche e per l’acquisto di strumenti informatici. Al termine della seduta la discussione delle mozioni presentate. Dal Consiglio REPARTI S.CARLO Pici (Pdl) Il consigliere del Pdl Mariano Pici in riferimento è alla L.r n. 17/2011 (Assestamento di Bilancio) ha presentato un’interrogazione al presidente De Filippo per conoscere “quali reparti e servizi, sono stati accorpati nell’Azienda ospedaliera San Carlo di Potenza”. RAVE MIGLIONICO Dalessandro (Pd) “Il presunto rave organizzato nella Casa sul Lago a Miglionico, deve indurre l’amministrazione co- munale ad una attenta riflessione”. Lo ha detto Giuseppe Dalessandro (Pd). “Suggerirei prudenza - perché durante la perquisizione non sono state trovate tracce di sostanze stupefacenti. Il condizionale è d’obbligo proprio perché stiamo parlando di una generazione alla quale, non siamo riusciti a tracciare alcun futuro”. Per il consigliere l’amministrazione Dovrebbe rivedere il suo intento di dismissione della struttura. MORTE BRACCIANTE Romaniello (Sel) Per Romaniello (Sel) “la morte della bracciante agricola di Terranova del Pollino, Maria Giuseppa Rusciani, è l’ennesimo ‘omicidio bianco’. “Penso che il suo meriti qualcosa di più di un articolo di giornale per sollecitarci tutti a non considerare mai sufficiente l’impegno sulla prevenzione degli incidenti non solo sul posto di lavoro ma anche per raggiungerlo”. RICERCHE PETROLIFERE Vita (Psi) “L’ennesima richiesta di ricerca di idrocarburi presentata dall’Eni, questa volta in un vasto territorio di Monte Lifoj, per un’estensione di oltre 140 kmq, ripropone la questione che i socialisti hanno posto da tempo e ribadita dal presidente De Filippo in occasione della conferenza stampa di lunedì scorso, di una moratoria delle richieste di nuove ricerche petrolifere, e dall’altra di individuare un progetto di sviluppo per tutte le aree”. INTESA UNIVERSITA’ ASSOIL SCHOOL Autilio (Idv) Per l’esponente dell’Idv Antonio Autilio “l’accordo Università-Assoil school,è un passo avanti perché la Val d’Agri e la Basilicata non sia più solo terra di estrazione del petrolio ma anche luogo della formazione dei manager delle imprese petrolifere e minerarie italiane ed europee. In questa ottica per Autilio l’Università, il sistema della ricerca, le agenzie formative ed il sistema produttivo possono concorrere allo sviluppo di un rapporto collaborativo con le pubbliche amministrazioni locali attraverso un maggiore coordinamento e lo sviluppo di iniziative di comune interesse”. ALTO BASENTO Interrogazione (Pdl) Rosa Rosa (Pdl) nel sottolineare che la Comunità montana dell’Alto Basento è amministrazione capofila nrllr operazioni infrastrutturali dei (Pois), ha presentato un’interrogazione sul bando pubblicato il 16 novembre dell’anno appena trascorso. Gianni Rosa ha chiesto al presidente della giunta di conoscere: “i criteri seguiti e il motivo per il quale è stata richiesta la comunicazione antimafia rilasciata dalla Prefettura di appartenenza. 16.01.2012 N. 10 PAG. 5 Basilicata Mezzogiorno A Potenza e a Matera i quattro incontri per discutere della riscrittura della “Costituzione lucana” Ricetta per il nuovo Statuto “Le istituzioni 40 anni dopo”, il primo tema con i protagonisti politici lucani di ieri e di oggi di Maria Fasano È partita sabato a Potenza “I giorni dello Statuto” l’iniziativa, annunciata nello scorso numero, di quattro giornate di discussione promosse dall’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale e dalla prima Commissione consiliare permanente (Affari istituzionali) per coinvolgere i cittadini, associazioni e istituzioni del territorio nella riflessione sulla riscrittura dei principi e delle regole della carta fondamentale della Regione. Gli incontri giungono dopo una serie di riunioni della prima Commissione consiliare, presieduta da Vincenzo Santochirico che ha avuto il compito di riprendere l’esame della proposta di legge statutaria. E il 14 dicembre l’approvazione all’unanimità da parte dell’organismo consiliare di un documento programmatico per lo Statuto, che viene offerto al confronto politico e civile. Tema del primo incontro, che si è tenuto nella sala A del Palazzo del Consiglio regionale “Le istituzioni 40 anni dopo: governo e rappresentanza alla prova del tempo.” Un confronto tra i protagonisti lucani di ieri e di oggi del Consiglio regionale e del Parlamento. Una storia che dura quarant’anni La dominante dell’ultimo decennio è l’incertezza e il sistema politico stenta a trovare un assetto stabile. Le riforme costituzionali del ’99 e del 2001 impongono un adeguamento alle nuove norme. In questo quadro – ha aggiunto – è ripresa la riflessione sullo Statuto. Pur non attribuendogli alcun ruolo messianico né assegnandogli alcun potere taumaturgico riteniamo che lo Statuto è una necessità e un’opportunità in presenza di una crisi di legittimazione delle rappresentanze e di un’oggettiva distanza tra senso comune e istituzione. E Santochirico ha posto l’accento su quattro parole chiave: persona, solidarietà, democrazia e sostenibilità. Punto fondamentale del nuovo Statuto – ha affermato il presidente della I Ccp - è il sistema politico e istituzionale. L’art. 122 della Costituzione (elezione diretta del Presidente della Regione) è una sorta di clausola di salvezza. Diversi i quesiti che ci siamo posti: cambiare sistema o mantenere quello attuale? Ritorniamo al parlamentarismo classico o manteniamo il principio dell’elezione diretta del Presidente? Nonostante i tanti vizi di questo sistema è rimasta ferma la convinzione che il voto debba avere una funzione investitrice diretta. Quindi, l’elezione diretta del Presidente ma allo stesso tempo abbiamo previsto dei correttivi che consentano al Consiglio regionale e all’opposizione di controllare l’operato dell’esecutivo. Prevista anche una valorizzazione delle autonomie locali in quanto siamo convinti che i territori e le comunità devo avere un ruolo forte. Non posso non sottolineare – ha concluso Santochirico – la maturità di un ampio e partecipato confronto che ha caratterizzato in un clima di grande serenità il lavoro svolto in Commissione”. Quattro giornate aperte a raccogliere contributi di cittadini, associazioni e istituzioni per la condivisione della Carta regionale “Uno Statuto, quello della Regione Basilicata – ha dichiarato in apertura di lavori il presidente del Consiglio regionale, Vincenzo Folino - che è durato 40 anni e che ha dimostrato la sua forza e la sua qualità ma che i mutamenti in corso impongono di rivedere. Le quattro giornate in programmazione – ha continuato - sono aperte a raccogliere tutti i contributi per una nuova e migliore declinazione dei principi, dei diritti di cittadinanza e degli istituti di democrazia e partecipazione al fine di giungere ad una più ampia condivisione possibile della Magna Charta”. Una necessità e un’opportunità Poi è stata la volta di Vincenzo Santochirico, presidente della Prima Commissione consiliare, che ha spiegato il senso del lavoro compiuto e le linee del documento programmatico per lo Statuto. “In quarant’anni – ha esordito Santochirico – molte cose sono cambiate. Ma oggi come allora siamo in presenza di sommovimenti, grandi contestazioni, grandi cambiamenti. Allora la democrazia coglieva questi stimoli, oggi siamo in presenza di un corto circuito tra democrazia e rappresentanza. Vi è un Governo senza partiti, un’Europa senza Governo. Diritto di tribuna Tra le proposte che vanno in una direzione diversa da quella pensata dalla Prima Commissione. Quella di Nicola Savino il quale, sulla forma di governo, ha suggerito che “l’elezione del presidente della Giunta avvenga da parte del Consiglio, sulla base di una relazione programmatica corredata dalla composizione dell’esecutivo”. Tra le idee lanciate, l’ipotesi di “un diritto di tribuna per consentire la partecipazione delle formazioni minori più rappresentative, intese a non confluire in alleanze bipolari”. Idee condivise in larga parte anche da Antonio Flovilla e Gianfranco Blasi, quest’ultimo ha affermato che “se il numero dei consiglieri sarà ridotto a 20 bisognerà prevedere un sistema maggioritario mentre l’ipotesi di elezione diretta del Presidente dovrebbe essere mitigata dalla ‘sfiducia costruttiva’”. Equilibrio consiglio-giunta Michele Radice ha posto, invece, la questione di “una Pubblica amministrazione che funzioni e che risponda ai bisogni dei cittadini” mentre Gerardo Mariani ha sottolineato la necessità di “più incisivi controlli sugli Enti, di regole precise e rispetto del territorio”. Giacomo Nardiello ha espresso convinzione per un “sistema proporzionale puro”, e invece Antonio Boccia si è detto “favorevole al maggioritario e contrario alle preferenze senza scartare l’ipotesi di un sistema misto”. Mario Di Nubila, dal canto suo ha posto la questione “dell’equilibrio tra consiglio regionale e giunta” e ha proposto di prevedere “una verifica da parte del Consiglio dell’azione politica svolta dal Presidente, dopo un determinato tempo di legisla- tura e, quindi, una conferma o meno del mandato”. La provocazione di Mario Lettieri, invece, che ha condiviso le idee di Savino sulla elezione del Presidente è stata quella di rifelttere se “Tra 15/20 anni ci sarà ancora bisogno delle Regioni o se l’Italia possa diventare una regione dell’Europa”. Adeltina Salierno, unica presenza femminile, ha espresso i suoi convincimenti sulla “elezione diretta del Presidente e sul sistema maggioritario” condividendo con Lettieri l’ipotesi avanzata di una circoscrizione regionale unica. Peppino Brescia ha proposto l’individuazione dei candidati attraverso le primarie e si è detto “favorevole all’elezione diretta del Presidente ma netto no al listino”. Romualdo Coviello, uno dei padri costituenti, ha difeso la validità dello Statuto vigente e ha sostenuto che va salvato ma può essere modificato nelle parti essenziali. Stabilità, alternanza, responsabilità A Nicola Pagliuca è toccato tirare le somme del dibattito, definito “molto interessante per i contributi apportati”. “Lo spirito che ha animato il lavoro della Commissione – ha riferito il capogruppo Pdl in Consiglio regionale - è stato quello di salvaguardare alcuni principi fondamentali. In primo luogo quello inerente la stabilità del Governo. Il valore condiviso da tutti noi è stato di preservare la stabilità del Governo contrappesandolo con una serie di meccanismi che servono ad evitare un eventuale immobilismo dell’azione del Presidente. Il secondo principio riguarda l’alternanza. Una moralizzazione dell’azione politica avviene attraverso la possibile alternanza alla guida della regione. Terzo principio, quello della responsabilità di chi governa e di chi controlla e fa opposizione”. Pagliuca ha continuato affrontando argomenti come quella dei nuovi strumenti di partecipazione e del ruolo del cittadino che è mutato rispetto al passato. E ancora le Spa partecipate pubbliche che, ha detto, “devono essere assoggettate al controllo”. L’auspicio , in cnonclusione è stato quello di una larga partecipazione al confronto appena avviato. “Istituzioni, economia, soggetti sociali: programmazione e condivisione” è invece il tema dell’incontro con i rappresentanti di imprenditori, sindacati, associazioni di categoria e professionisti, che avrà luogo sabato prossimo alle 10 nella sala convegni di palazzo Lanfranchi a Matera. Tra le proposte, ridurre il numero dei consiglieri, il diritto di tribuna, l’elezione diretta del presidente, il proporzionale puro Estratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 15.01.2012 PAG. 6 Basilicata Mezzogiorno II I BASILICATA PRIMO PIANO Domenica 15 gennaio 2012 SOS GIUSTIZIA I NUMERI DELLA RAZIONALIZZAZIONE Sono 674 le strutture soppresse in tutta Nel Potentino il numero maggiore di I PRESIDI A RISCHIO SOPPRESSIONE Italia. sedi eliminate. L’area sud la meno colpita LA PAROLA PASSA AI COMUNI Unica soluzione per salvarli è che le amministrazioni comunali se ne facciano carico, pagando le spese MATERA PER BERARDENGO «Contrari alla chiusura Cittadini senza tutela» FILIPPO MELE IL TRIBUNALE Nella foto di Tucci il palazzo di giustizia Mannaia sulla giustizia, addio a 22 uffici del giudice di pace Il provvedimento del Governo prevede l’accorpamento alle sedi dei Tribunali ANTONELLA INCISO l Detto fatto. Il nuovo anno si apre sotto una cattiva stella per la giustizia lucana. Come annunciato, nello scorso autunno, diverse sedi di uffici del giudice di pace saranno chiuse. Cancellate ed accorpate alle strutture più grandi che si trovano nelle quattro cittadine lucane sedi di Tribunali. La mannaia sul pianeta giustizia colpirà ventidue sedi lucane. Un dato esiguo se si considera che in Italia gli uffici soppressi saranno 674, ma sicuramente un numero importante per un territorio che da sempre ragiona sui piccoli numeri e che è costretto ad affrontare storiche difficoltà infrastrutturali. L’elenco è contenuto nello schema legislativo, approvato prima di Natale, che riguarda la nuova distribuzione della magistratura onoraria e l’obiettivo appare fin troppo chiaro: recuperare ri- L’OBIETTIVO L’intento è quello di recuperare giudici e personale amministrativo da destinare ad altre sedi sorse umane ed economiche da destinare ad altri uffici. Giudici (1944 sull’intero territorio nazionale) e collaboratori di cancelleria (2104 sempre sull’intero territorio italiano) che potranno essere ridestribuiti nelle sedi giudiziarie rimanenti. In questo caso, per la Basilicata, sia i giudici sia il personale amministrativo saranno impiegati negli uffici di Potenza, Matera, Lagonegro e Melfi. Ventidue, invece, le strutture dei giudici di pace che saranno chiuse in altrettanti comuni. In particolare, per l’area sud la soppressione riguarda Chiaromonte, Lauria, e Sant'arcangelo (tutti e tre saranno accorpati presso gli uffici di Lagonegro) Per il Materano, invece, gli uffici soppressi sono Irsina, Pisticci, Rotondella, San Mauro Forte, Stigliano e Tricarico (gli uffici andranno ad ingrandire il Tribunale di Matera). Quattro, di contro, gli uffici che saranno soppressi nel territorio del Vulture: Palazzo San Gervasio, MELFI IL PARERE DEL PRESIDENTE DELL’ORDINE DEGLI AVVOCATI DI MELFI, DI CIOMMO Pescopagano, Rionero in Vulture e Venosa (in questo caso gli uffici saranno accorpati con la sede del Tribunale di Melfi). Infine, a subire i colpi più feroci il Potentino con ben nove sedi cancellate: Acerenza, Avigliano, Bella, Calvello, Genzano di Lucania, Laurenzan, Marsico Nuovo, Vietri di Potenza e Viggiano (tutti trasferiti presso il Tribunale di Potenza). Insomma, sedi varie ma strategiche per molti lucani. Per salvarle c’è una sola possibilità: far pagare alle Amministrazioni comunali di costi di manutenzione delle strutture. Ma quanti Comuni saranno pronti a farlo, in un momento di crisi come quello attuale? Decisamente pochi. Il problema, quindi, resta ed anzi si allarga. Già perchè se questo è il primo passo sono già in tanti a chiedersi se a breve non arriverà anche la notizia (annunciata da anni per la verità) della chiusura dei Tribunali di Lagoengro e Melfi. l «Siamo contrari alla chiusura degli uffici dei giudici di pace. Si chiudono gli ultimi presidi della giustizia a contatto con il territorio. Ne va di mezzo la tutela dei cittadini». Così il presidente dell'Ordine degli avvocati di Matera, Francesco Berardengo, raggiunto telefonicamente ieri a Roma dove partecipava ad una riunione dei rappresentanti degli Ordini di tutta Italia. Un incontro in cui si è discusso anche delle intenzioni dei Governo Monti di porre fine, praticamente, all'esperienza di tali uffici nei centri privi di tribunali. Nel Materano verrebbero chiusi tutti tranne quello della Città dei Sassi. «La riunione di Roma - precisa – tendeva a far stralciare dal Decreto sulle liberalizzazioni il settore delle professioni. Ovvio che si è discusso anche delle misure di “geografia giudiziaria” che prevedono, tra l'altro, la chiusura di molti tribunali». E tra questi, anche della sezione distaccata di Pisticci del tribunale di Matera. Il disegno è quello di svuotare il territorio di presidi giudiziari sull'altare del «Dio risparmio». Ed i giudici di pace hanno giurisdizione sia nel campo civile sia in quello penale. Per il primo possono giudicare su controversie sino a 5000 euro e sino a 30mila nel caso di incidenti stradali. Nel «penale» possono sentenziare su reati minori comminando pene pecuniarie o di affidamento a servizi sociali. Ma se il Governo insisterà? Berardengo: «La protesta degli Ordini si manifesterà in occasione dell'inaugurazione dell'anno giudiziario a Roma, il 26 gennaio, ed a Potenza, il 28. Ed il 27 gennaio, sui quotidiani, saranno acquistati spazi per spiegare le nostre ragioni. In Basilicata, d'intesa con i presidenti degli altri tre Ordini, convocheremo a breve una conferenza stampa». LAGONEGRO L’OPINIONE DEL PRESIDENTE DELL’ORDINE DEGLI AVVOCATI, ROSA MARINO «Giudici di pace, da razionalizzare «È solo il primo passo: l’allarme le strutture nelle aree più periferiche» per il nostro tribunale non è cessato» MARCO TUCCI l «Gli uffici dei giudici di pace, in effetti, vanno razionalizzati, specie quelli più periferici, per numero di procedimenti attuati e spese collegate». È l’opinione dell’avvovato Dino Di Ciommo, presidente dell’Ordine Forense di Melfi. «È’ un piano - prosegue - che serve per recuperare personale e, insieme, ridurre i costi ma pur se viene automatico pensare che dopo tocca ai Tribunali, ritengo che le questioni non siano connesse. A mio giudizio, infatti, per quanto concerne i Tribunali devono valere le singole aree geografiche e, per esempio, rispetto al Pie- monte che ha diciassette palazzi di Giustizia, in Basilicata ce ne sono soltanto quattro, cioè il minimo vitale per una regione piccola nei numeri ma non nelle dimensioni». Il presidente Di Ciommo, poi, espone fatti concreti. «Eliminare i presidi che non sono nei due capoluoghi lucani, significherebbe il collasso definitivo del presidio di Potenza, senza sottovalutare i problemi logistici che si creerebbero per i movimenti legati a tutto ciò che ruota intorno ad un processo come gli spostamenti degli interessati di ogni livello, sulle disagiate strade lucane per giunta, con altre migliaia di mezzi in circolazione. Già per queste ragioni - sottolinea ancora Di Ciommo - non andrebbe soppressa la realtà di Melfi che, tra l’altro, fornisce risposte di giustizia in tempi che sono in linea con i parametri e le statistiche, oltre a costare solamente 600mila euro l’anno. Però non c’è sicurezza in merito e, appunto, attendiamo di essere convocati dal Ministero per un’audizione. Senza dubbio - conclude il presidente dell’Ordine degli Avvocati di Melfi - occorre anche l’attenzione concreta della classe politica ragionale, al di là degli schieramenti, per difendere in maniera ancora più decisa l’applicazione della Giustizia sul territorio». PINO PERCIANTE l «Purtroppo non costituisce una sorpresa la chiusura degli uffici del giudice di pace – dice Rosa Marino presidente dell’ordine forense di Lagonegro -. Si sapeva ormai già da tempo che sarebbe stato il primo passo del Governo nell’ambito della delega conferitagli l’estate scorsa per la revisione delle circoscrizioni giudiziarie. Effettivamente alcuni uffici non avevamo motivo di esistere. Ovviamente parlo in generale, non mi riferisco a Sant’Arcangelo, Chiaromonte e Lauria». Se da un lato c’è rammarico per la soppressione di questi uffici, dall’altro il fatto che siano stati accorpati a Lagonegro viene visto come un segnale positivo per il futuro del tribunale di Lagonegro. «Ci auguriamo che sia così – dice l’avvocatessa Marino – ma personalmente non sono così fiduciosa perché il discorso sulla revisione delle circoscrizioni giudiziarie è ancora tutto in itinere. Motivo per cui non abbasseremo la guardia neppure di una virgola sul tribunale, l’allarme non è cessato. Dopo i giudici di pace e le sezioni staccate dovrebbe toccare ai cosiddetti tribunali minori. Restiamo in attesa di essere ascoltati sia dalla commissione che si sta occupando di ridisegnare la geografia giudiziaria sia direttamente dal ministro per esporre le ragioni che a nostro avviso rendono indispensabile la presenza del tribunale di Lagonegro». Intanto, gli uffici del giudice di pace che figurano tra quelli “tagliati”, come Sant’Arcangelo, Chiaromonte e Lauria, potrebbero sopravvivere se, come prevede la normativa, i Comuni si accolleranno le spese per il loro mantenimento. Estratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 15.01.2012 PAG. 7 Basilicata Mezzogiorno BASILICATA PRIMO PIANO I III Domenica 15 gennaio 2012 LA CICOGNA FA IL BIS NELLA REGIONE DELLE CULLE VUOTE APPROFONDIMENTO Una ricerca di Benedetto Carlucci mette in evidenza un fenomeno che ha radici storiche. Ecco le famiglie più... feconde NATI I tre gemellini (Vito, Giuseppe e Gianni) Colangelo, nati il 22 settembre 1973. A destra con la loro madre e la sorella La terra dei gemelli? Tra Atella e San Fele Un singolare fenomeno di parti plurimi in alcune contrade MASSIMO BRANCATI l Siamo una delle regioni italiane con le culle più vuote. Lo dicono le statistiche. Ma c’è un angolo della Basilicata che va in controtendenza, dove da anni si assiste a un fenomeno di parti gemellari che meriterebbe un approfondimento anche in chiave scientifica: si tratta di una vasta fascia collinare e montana, a sud della Fiumara di Atella, nel Potentino. Il luogo, nel quale - quasi da sempre - le culle sono più ricche e multiple, comprende località comprese nei comuni di Atella e di San Fele. Qui ci sono parti «bi» e «trigemellari»: Sant’Ilario, Casale di Sotto, Serra Sant’Ilario, Masseria Insalata e Cecci. Il caso viene segnalato dal giornalista Benedetto Carlucci, attento osservatore delle dinamiche sociali del Vulture Melfese, che ha svolto una ricerca accurata nella zona lucana natalmente ultra-feconda, censendo demograficamente i ceppi familiari sensibili nelle famiglie Carriero, Colangelo, De Carlo, Mecca, Rinaldi, Vaccaro e Zaccagnino. Si tratta di nuclei familiari, fa notare Carlucci, etnicamente ed anagraficamente di origini aviglianesi. Ma da dove deriva il fenomeno dei parti gemellari? Interpellato da Carlucci, il primario emerito ostetrico-ginecologo dell’Ospedale civile «S. Giovanni di Dio» di Melfi, Giuseppe Padula, spiega che, statisticamente, in almeno l’80% dei casi si è trattato – nei decenni scorsi – di famiglie tradizionalmente plurigemellari. Abitanti in borgate isolate e ristrette, nelle quali frequenti saranno certamente stati i matrimoni endogamici (dette, anche, nozze tra consanguinei). E non sempre, di economia domestica florida o, anche soltanto, suf- Il particolare «Supergravidanza» con fecondazioni in vitro Un tempo i gemelli erano un avvenimento raro. Oggi, al contrario, sono diventati così comuni che a malapena fanno notizia. E se continua così, tra una decina di anni diventeranno quasi la norma. Proprio per tali prospettive, medici e psicologi danno consigli e informazioni alle famiglie, agli insegnanti su come comportarsi e proteggere l'individualità dei bambini. I motivi di questo inarrestabile trend? A parte casi particolari come quelli che raccontiamo nell’articolo di apertura di questa pagina, va detto che la fecondazione in vitro e altre tecniche di riproduzione assistita favoriscono la supergravidanza. Da quando queste nuove tecnologie sono venute in aiuto delle coppie sterili, i parti gemellari sono aumentati del 47 per cento mentre quelli plurigemellari del 370 per cento. Nei paesi occidentali afflitti da un tasso di crescita vicino allo zero, si tornano a vedere famiglie numerose, ma con un piccolo particolare: i figli hanno tutti la stessa età. Non sono gemelli identici ovviamente, perché nascono dalla fecondazione di uova distinte, ma sono fratelli abituati fin dalla vita fetale a vivere a contatto. Un contatto che rimane vivissimo anche dopo la nascita e la separazione: ogni gemello impara a riconoscere il pianto e i suoni degli altri, e così influenzano l'un l'altro sin dai primi mesi di vita. E un legame inscindibile che rende questi fratelli quasi un'unità. Proprio per questo gli educatori temono che i fratelli gemelli possono essere così legati e sicuri nel loro rapporto, da isolarsi dal mondo esterno, e quindi condurre un'esistenza all'insegna della solitudine. MAMMA A spasso con due gemellini ficiente. Secondo Padula, la selezione e la concentrazione delle nascite gemellari è stata favorita dalle nozze – nel passato della civiltà contadina – spesso tra soggetti ad alta consanguineità. Tuttavia, i genitori hanno tirato su questa «ricca» figliolanza con affetto, laboriosità e decoro. «Diciamo anche - aggiunge Carlucci - che di fronte a questi parti plurimi, la filosofia familiare ed i valori culturali di origine aviglianese, atellana e sanfelese, considerando correttamente questi eventi «dono di Dio», hanno dato il meglio di sé per tirar su amorevolmente queste nidiade di figli. Che hanno finito anche per «emigrare» un po’ dovunque nella Penisola. Ed, anche, durante la grande emigrazione otto-novecentesca in continenti lontani. Oggi, divenuti adulti, ed, a loro volta, spesso genitori di altri nipoti gemelli». A rappresentare simbolicamente questo nutrito gruppo di nuclei con gemelli ci pensa la famiglia Colangelo. Carlucci ricorda la loro storia e, in particolare, quella di Maria che partorì tre gemelli il 22 settembre del 1973 nell’ospedale San Carlo di Potenza. Una storia che fu raccontata anche dal giornalista Rai Mario Trufelli nel corso del notiziario «Corriere della Basilicata». «Si pensò, allora - dice Carlucci - che l’evento pluri-natale fosse stato un caso isolato in Basilicata. Ma la storia era più estesa e singolare». RIONERO SONO NATI IL 12 FEBBRAIO 1989. COSA FANNO ORA E QUALI SONO I LORO SOGNI Ecco il poker dei Nardozza la storia di quattro gemelli DONATO DI LUCCHIO l RIONERO. Compiranno 23 anni il prossimo 12 febbraio, i quattro gemelli Nardozza, Rossana, Giuseppe, Michele e Antonella, enunciati in stretto ordine di nascita, venuti al mondo negli Ospedali Riuniti di Foggia, il 12 febbraio 1989, non senza adeguata sorpresa da parte dei felicissimi, allora come adesso, genitori papà Donato e Maria Capobianco. «Come tutte le cose straordinarie, e la nostra lo è stata, davvero, unica, a memoria d’uomo, nella nostra città», ha confessato, alla Gazzetta, papà Donato, laureato in Architettura e docente negli Istituti superiori di secondo grado. Mamma Maria, dal canto suo, afferma che «essi sono un dono, come tutti i figli, anche perché, con loro, non abbiamo avuto mai grossi problemi, anche se, nella prima infanzia, porgere il biberon contemporaneamente, non è stato proprio agevole. Ciò anche grazie a parenti e amici che si sono prodigati lodevolmente. Poi, dal 18esimo anno, presa la patente, c’è stata una vera svolta nella mia vita. Una considerazione credo vada fatta: ognuno ha frequentato le scuole in sezioni diverse, al fine di farli aprire al prossimo e favorire una maggiore socializzazione senza condizionamenti, nel segno delle regole che vanno dettate, soprattutto in famiglia, ed osservate in particolare per la salvaguardia di certi valori che, pare, con questa società tecnologica, sembra vadano un po’ fuori rotta». Per Rossana, la primogenita, che ha fatto anche esperienze culturali con una per- manenza a Dublino, «che mi ha profondamente cambiata, in meglio, naturalmente», afferma. «A breve discuterò la tesi per la laurea in Lettere Classiche presso l’Ateneo di Potenza e proseguirò con la specialistica in campo umanitario perché intendo dedicarmi all’insegnamento. Non condivido tatuaggi e piercing di sorta, e tengo per la Juve perché è la stessa maglia bianconera del Vultur Rionero». Giuseppe, il palestrato della famiglia, con i suoi 185 cm, che gli hanno permesso anche di fare dei provini in sfilate di Moda a Milano «un sogno che perseguirò dopo la laurea, in Ingegneria, della quale completerò il triennale fra qualche mese. I miei fratelli – amici, sono un vero dono per me così come per i nostri lodevolissimi genitori». Michele, terzo fra cotanto senno, sta concludendo la triennale in Ingegneria Meccanica nell’Università di Potenza, e «sono grato alla mia famiglia per quanto mi ha dato e agli anni passati nell’Oratorio della Casa della Gioventù, perché è difficile vivere nella giungla che ci circonda per il forte egoismo che riscontro». Antonella, la piccola, ma non la più vezzeggiata, è agli sgoccioli della triennale a Potenza per la Laurea in Biotecnologie biomediche. FAMIGLIA I gemelli Nardozza di Rionero in Vulture . Statistiche Meno neonati in Basilicata In Basilicata sempre meno neonati. Ed è una situazione che si allinea a quanto sta accadendo nel resto del Sud. In generale, si fanno sempre più i figli in tarda età e sempre più fuori dal matrimonio, mentre prosegue l’aumento dei nati da genitori stranieri. A livello nazionale la regione più «feconda» è l’Emilia Romagna che nel 2010 (l’ultimo dato disponibile) ha registrato quasi il 42% di nati in più rispetto all’anno precedente. Alle prese con una contrazione delle nascite, invece, tutto il Mezzogiorno, con una forbice che va dall’1% dell’Abruzzo al 21% della Basilicata. Aumentano le nascite da donne ultraquarantenni, mentre solo l’11% dei nati ha una madre di età inferiore a 25 anni; diminuiscono le nascite da mamme minorenni. È la Lombardia in assoluto la regione con più mamme over 40. È nato da coppie non italiane il 10,3% dei bambini, una percentuale che solo dieci anni fa era del 4%, mentre ha almeno un genitore straniero il 14,3% dei nuovi nati. In testa alla classifica ci sono i marocchini (16,5% dei nati da stranieri), seguiti da albanesi (13,6) e romeni (12,1). Il fenomeno interessa principalmente il Nord e il Centro: oltre un nato su 6 è di cittadinanza straniera in Emilia-Romagna, Veneto, e Lombardia, uno su 7 in Piemonte, Umbria e nelle Marche e oltre un nato su 8 in Toscana e nella provincia autonoma di Trento. Al contrario, in quasi tutte le regioni del Mezzogiorno la percentuale di nati stranieri è decisamente più contenuta (2,4% al Sud e nelle Isole). È grazie all’apporto delle madri straniere che si è messo un freno al calo della natalità: le cittadine italiane hanno avuto in media 1,26 figli, mentre le donne straniere residenti ne hanno avuti il doppio (2,50). Infine, sono passati dall’8,1% al 16,7% i figli nati fuori dal matrimonio. Estratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 16.01.2012 PAG. 8 Basilicata Mezzogiorno IV I MATERA CITTÀ IL WEB E I RISCHI ANCORA PRATICHE SCORRETTE Lunedì 16 gennaio 2012 ADICONSUM AL LAVORO Gli utenti hanno scaricato prodotti software che non si presentavano a pagamento. Poi la sorpresa Ingannati su internet e ora sono grattacapi Cento materani vittime di una società che gestisce un sito EMILIO SALIERNO l Sono un centinaio i materani vittime di una pratica ingannevole consumatasi su internet. Tra di loro minori di 14 e 15 anni, almeno una decina, e alcuni anziani, tra cui due 85enni. Una società con sede alle Seychelles che gestisce il portale “italia-programmi.net”, attraverso azioni commerciali aggressive sanzionate, a livello nazionale, dall’Autorità garante con una multa di 1.500.000 euro, generando la convinzione che i prodotti software proposti (tra cui Skipe, Avira, Open Office, Opera, Adobe Acrobat Reader) fossero disponibili gratuitamente, ha indotto gli utenti della rete a scaricarli. In un secondo momento, la società che gestisce il sito ha inviato richieste di pagamento di un canone mensile di 8 euro da versare anticipatamente per la prima annualità (96 euro), somme maggiorate delle spese di sollecito. «Stiamo ricevendo tanti cittadini, anche della vicina Puglia e addirittura da altre regioni, che ci investono del problema - dice Marina Festa, segretaria provinciale dell’Adiconsum Cisl - e tutto questo continua ad accadere nonostante la sanzione dell’Antitrust. L’azienda che gestisce il sito invia non ha bloccato l’invio di lettere ed e-mail di sollecito di pagamento del canone e degli interessi per il mancato pagamento. Certo, siamo soddisfatti per la sanzione dell’Autorità garante - aggiunge Marina Festa - ma ora attendiamo i risultati della Procura della Repubblica di Roma, che ha deciso di intervenire con fermezza, aprendo un fascicolo per verificare se si tratti di truffa». L’Adiconsum invita i cittadini che si rivolgono per la consulenza «a non tenere in alcuna considerazione i solleciti di pagamento e a contattarci per affrontare i contenziosi». All’associazione dei consumatori di Matera si è rivolto anche un cittadino della provincia di Cuneo, che si è accorto tardi dell’allarme lanciato su questa vicenda e che ora scrive: «Dopo aver pagato la bellezza di 105,50 euro, comprese le spese per il bonifico, a questi signori che con inganno hanno minacciato di denunciarmi e di farmi pagare le spese legali, vi allego una copia del bonifico che ho effettuato e vi chiedo se in considerazione della multa inferta alla società che ge- stisce il sito sia possibile ottenere un rimborso e in che modo». Al signore di Cuneo, la società aveva mandato, prima che pagasse, comunicazioni di questo tipo: «Nonostante la fattura del 09/12/2011 e il sollecito via mail, purtroppo fino ad oggi non abbiamo ancora ricevuto il pagamento della fattura per aver usufruito del nostro servizio Italia-Programmi.net. La preghiamo, per l'ultima volta, di effettuare il pagamento integrale dell'ammontare sotto indicato entro il 12/01/2012 sul conto corrente indicato. Dopo questo termine - scrive la società delle Seychelles, ci vedremo costretti a passare la documentazione al nostro ufficio di recupero crediti. Per evitare delle spese alte di recupero, per avvocato, tribunale e processo, la preghiamo di prendere quest'obbligo di pagamento sul serio». LA RETE Rogne anche per i parenti di una decina di minori SEYCHELLES La società che chiede i soldi ha sede nelle famose isole turistiche INFRASTRUTTURE E DIBATTITO CONTRO IL PROGETTO FAL L’EX SINDACO MINIERI E IL MOVIMENTO PRO-FS «È prioritaria la tangenziale non il binario Fal più lungo» Per Angelino, Udc, non è da sottovalutare il passaggio di un treno ogni 15 minuti l Prolungamento del binario delle Fal dalla stazione di Lanera all’ospedale Madonna delle Grazie. Argomento che divide. Angelo Minieri, sindaco di Matera dal 1998 al 2002, è favorevole al completamento del secondo e terzo lotto della tangenziale ovest. Ma ha maturato altre idee in merito alla strada ferrata. «Circa il prolungamento della tratta ferroviaria dalla stazione di Lanera a S.Francesco e ospedale nuovo scrive - in questa fase, non può essere considerata prioritaria rispetto alla tangenziale, anche se la stessa amministrazione Minieri aveva proposto un progetto quale metropolitana di superficie all’allora ministero dei Lavori Pubblici, che aveva messo a concorso risorse importanti per tali opere. La proposta elaborata prevedeva non solo l’allungamento fino all’ospedale nuovo e S.Francesco della linea ferrata, ma anche la realizzazione delle stazioni intermedie da Villa Longo a Matera Centrale, come Piccianello, via Cererie, via Rosselli. Stazioni che avrebbero classificato tale opera, quale infrastruttura metropolitana, con annessi parcheggi e fermate di bus di superficie. Per cui fra tangenziale sul versante bradanico della città e metropolitana su quello pugliese, la città avrebbe avuto due assi portanti a supporto della mobilità cittadina. Sembra invece che il progetto odierno non contempli tali soluzioni progettuali; e se le risorse disponibili sono gli 8 milioni di euro di cui si legge, sarebbero risorse spese male e inutilmente, perché si ridurrebbero al solo ed inutile allungamento». Ancora più duro il giudizio del Coordinatore del movimento «Pro-Fs Metaponto-Bari-Matera», Rolando Giampietro. È favorevole a ultimare la tangenziale ovest ma, quanto al prolunga- SCOPERTI NEL PORTO UN DI SCANZANO JONICO E UNO DI POLICORO CRONACA POLITICOGIUDIZIARIA RILIEVO DEL CONSIGLIERE COMUNALE PEDICINI, PDL Taranto, spaccio della droga Inammissibile la parte civile per i pendolari materani del Comune, un mero errore? due le persone denunciate Nel procedimento c’è il capo di gabinetto del sindaco l Due persone, una di 35 anni di Scanzano Jonico, e l’altra di 22 anni, di Policoro, sono state denunciate per possesso di sostanze stupefacenti dalla Polizia di frontiera di Taranto. È la conferma del via vai di pusher dal Metapontino alla città pugliese per rifornirsi di droga e del capoluogo di provincia ionico come il mercato dello spaccio più fiorente tra Puglia e Basilicata. I due sono stati “beccati” nel corso di distinte operazioni. La prima nei pressi del molo plurisettoriale del porto dove gli agenti hanno intimato l’alt ad una Mercedes Classe A guidata dal 35enne di Scanzano. I rappresentanti delle forze dell’ordine, insospettite dall'evidente stato di agitazio- ne mostrato dall'uomo, hanno perquisito da cima a fondo l’abitacolo della vettura trovando sotto uno dei sedili tre flaconi di metadone. Poche ore più tardi, nei pressi del varco d’ingresso al porto mercantile, la Polizia ha eseguito accertamenti nei confronti di tre persone che viaggiavano su una Fiat 500. Uno di loro, un 22enne residente a Policoro, con a carico segnalazioni inerenti l’uso di stupefacenti, aveva con sé una busta contenente un pezzo di hashish da 15 grammi ed un coltello pieghevole utilizzato per suddividere la droga. Metadone, hashish e coltello sono stati sequestrati. I due soggetti coinvolti sono stati denunciati in [fi.me.] stato di libertà. l «L’ennesima burla». Così la definisce il consigliere comunale del Pdl, Adriano Pedicini, la vicenda «nel procedimento penale, che vede sul banco degli imputati taluni vecchi e nuovi artefici della politica di governo della città, in particolare il capo di gabinetto del sindaco Adduce (non lo chiama per nome e cognome, ma è Roberto Cifarelli), rinviato a giudizio per il reato di associazione a delinquere in danno del Comune. L’ufficio legale sbaglia ed il Tribunale dichiara inammissibile la costituzione di parte civile. Lo si era detto in una interrogazione della scorsa estate. Si chiedeva al sindaco quali fossero le intenzioni dell’Amministrazione nel perseguire l’azione risarcitoria, ovvero la costituzione di parte civile. Oggi, ogni dubbio va rimosso; nell’udienza dello scorso mercoledì, l’Amministrazione ha commesso un errore nella presentazione della costituzione di parte civile nel processo che la vede parte lesa, errore che ha estromesso il Comune perché ritenuta inaccettabile dal Tribunale. L’Ufficio legale del Comune ha delegato altro difensore alla costituzione, cosa incredibile, errore da Ufficio legale di borgata, non è prevista in tali ambiti la sub delega. Si ritiene che quello che allo stato appare un puerile errore tecnico possa nascondere preoccupazioni e difficoltà nella gestione processuale. Per tali motivi, si ritiene che rapportarsi con trasparenza e coerenza è un atto dovuto. Non ci sono pregiudiziali accusatorie, ad evidenziare quanto accaduto, ma una chiara presa di posizione che va nella direzione di chi alla politica vuole dare un senso. Anzi, si vuole pensare che il tutto sia frutto di madornale errore di valutazione, ma a tali persuasioni devono seguire comportamenti coerenti, diversamente si dimostrerà che il tutto è stato finalizzato a creare vantaggi, atteso che sulla questione, come si era già detto, si riversano coinvolgimenti emotivi, personali ed istituzionali». mento del binario delle Fal dalla stazione di Lanera all’ospedale Madonna delle Grazie parla senza mezzi termini di «una follia da scongiurare, per il bene comune». Critico il giudizio del consigliere comunale dell’Udc Giovanni Angelino sul ruolo della Lista Stella , contraria a prolungare la strada ferrata. «Basterebbe solo ricordare alla Lista Stella, che si dimena in esercizi contabili quanto meno erronei - scrive Angelino - che il treno Fal attraversa la città per ben 30 volte al giorno e che il costo aggiuntivo di ulteriori 10 corse porterebbero il servizio a 40 passaggi giornalieri con una frequenza che nelle ore di punta, di maggior esigenze, arriverebbero ad un treno ogni 15 minuti. Altrettanto errato è il conteggio che effettuano quando paragonano il costo chilometrico autobus con il costo chilometrico treno. Anche chi non è addetto ai lavori sa che i costi sono giustamente diversi tra i due mezzi di trasporto e quindi non paragonabili in alcun modo». Adduce, plausibile l’errore «L’accertamento della verità è l’unico vero interesse» Non si sbilancia su giudizi a caldo e parla solo di un probabile «errore della difesa». Il sindaco di Matera, Salvatore Adduce, sulla vicenda che coinvolge Roberto Cifarelli, suo braccio destro nel lavoro amministrativo del Comune. Quest ala sua opinione.. «Apprendo solo oggi che l’Amministrazione Comunale di Matera non risulta costituita nel procedimento penale a carico tra gli altri di Roberto Cifarelli per fatti risalenti al 2003/2004, ancorché la Giunta municipale con delibera n. 422 del 29/09/2011 abbia espressamente ed esplicitamente deliberato la volontà di costituirsi parte civile nominando il difensore nella persona dell’avvocato Comunale Enrica Onorati. Sono fermamente intenzionato ad accertare cosa sia successo nell’udienza di mercoledì scorso in merito a quello che sembra essere stato un errore della difesa legale del Comune, anche se probabilmente recuperabile, richiamando alle responsabilità del caso. L’unico interesse dell’Amministrazione comunale e mio personale è che si arrivi all’accertamento della verità e delle responsabilità anche se su fatti che risalgono a periodi molto lontani». Estratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 16.01.2012 PAG. 9 Basilicata Mezzogiorno VI I Lunedì 16 gennaio 2012 POTENZA: I MILLE VOLTI DELLA LUNA CONCORSO: INIZIATIVA DI CITTADINANZATTIVA n «I mille volti della luna» è il titolo del vernissage dell'artista Elvira Salbitani allestita nella Biblioteca Nazionale di Potenza. Per l'artista è la donna, come la luna, il soggetto favorito, in continuo equilibrio tra sentimenti di contrarietà e partecipazione totale e gioiosa. La Salbitani è docente di disegno e storia dell'arte presso il Liceo Scientifico Statale P.P. Pasolini di Potenza. La mostra rimarrà aperta fino al 12 febbraio. n Sono aperte le iscrizioni alla VI edizione del Premio delle buone pratiche di educazione alla sicurezza e alla salute «Vito Scafidi», istituito da Cittadinanzattiva nella campagna Impararesicuri, che ha visto il forte entusiasmo, il coinvolgimento attivo e la crescita esponenziale delle scuole e degli studenti coinvolti nei vari anni. Nelle precedenti edizioni sono stati nove i progetti in gara provenienti dalla Basilicata. Le opere di Salbitani nella biblioteca MOSTRE American Bijoux a Matera A Matera, presso la galleria Opera Arte ed Arti, si concluderà il 22 gennaio la mostra “American Bijoux”. Mostra di foto antiche a Matera A Matera, nella Chiesa di Santa Maria de Armenis, si concluderà il 22 gennaio la mostra di foto antiche “Matera com'era. Mutamenti urbani del '900”. Incontri d’arte a Potenza A Potenza, presso la sede della rivista “In Arte Multiversi”), si concluderà il 27 gennaio la mostra collettiva “IncontrArte”. Esposizione di Rui Chafes a Matera A Matera, presso il Convicinio di Sant'Antonio, resterà aperta fino al 31 gennaio la mostra di Rui Chafes “Entrate per la porta stretta” a cura di Giacomo Zaza. Ramona Zordini e la sua «Oscura» A Matera, in via XX Settembre 25, resterà aperta fino al 31 gennaio la mostra di Ramona Zordini “Oscura” organizzata in occasione del 25/o anniversario della galleria d’arte moderna “Albanese Arte” (dal lunedi al sabato dalle 10 alle 12.30 e dalle 16.30 alle 20.30). Le vacche e i tori benedetti da Sant’Antonio È il giorno dei campanacci. Svegliano tutto il paese quando è ancora notte di VINCENZO DE LILLO C Incisioni di Alessandro Appella A Castronuovo Sant'Andrea, presso il Museo internazionale della grafica e nella biblioteca comunale “Alessandro Appella”, resterà aperta fino all’11 febbraio (tutti i giorni dalle 17 alle 20), la mostra di incisioni e litografie di Edgar Degas, patrocinata e sostenuta dal Comune e dalla Pro Loco. Il respiro dell’arte: mostra-convegno A Matera, presso la sede della scuola in via Cappuccini 27, resterà aperta fino al 25 marzo 2012 la mostra-convegno dei lavori realizzati da docenti e studenti del Liceo artistico statale “Carlo Levi”, a conclusione del progetto di Istituto “Il Respiro dell’Arte”. Il processo Di Vagno: mostra a Potenza A Potenza, presso l’Archivio di Stato in via Nazario Sauro 1, si concluderà il 30 marzo la mostra documentaria “Il Processo Di Vagno. Il primo «omicidio fascista» dinanzi alla Corte di Assise di Potenza (1947)” (dal lunedì al giovedì dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 17; venerdì e sabato dalle 9 alle 13). Mostra fotografica «in movimento» A Matera, presso la Galleria di Porta Pepice, si concluderà a marzo la mostra fotografica Due anni di “Intrasit/Fotografia in movimento”. Premio «Scafidi», via alle iscrizioni i siamo. Domani, alle 4,30, giorno dedicato ai festeggiamenti in onore di Sant’Antonio Abate, i figuranti del Carnevale tricaricese, vacche e tori, daranno il via alle manifestazioni carnascialesche. Si comincia con la vestizione per poi, alle 5, radunare la mandria in piazza Garibaldi. Il paese sarà svegliato, così, dallo scampanìo dei campanacci prelevati dalle mucche che popolano i boschi lucani. Non solo da Tricarico, provengono quei campanacci, ma dall’intero territorio circostante. Ne servono molti, per formare il caratteristico corteo composto in gran parte dalle vacche e i tori, portatori di emozioni e allegria. Vestiti con mutandoni di lana grezza e corpetto analogo, cappello a falda larga dal quale scendono metri e metri di nastri colorati, fazzoletto campestre a mo’ di cinto alla vita i figuranti che rappresentano le mucche della transumanza. Tutto nero il vestito dei tori, segnato solo da radi nastrini rossi. Alle 7 ci si ritrova tutti alla periferia del paese, attorno alla chiesa di Sand’Anduun’. Qualche falò riscalderà l’aria rigida. Saranno bene- IL RITO Alle 4,30 di domani, giorno dedicato a Sant’Antonio Abate, i figuranti tricaricesi, piccoli e grandi, danno il via al carnevale [foto De Lillo ] COLORI E RUMORE Si aprono gli eventi dell’antico carnevale di Tricarico Pittura e scultura di Concetto Valente A Potenza, nella Pinacoteca provinciale, è ospitata la mostra di pittura e scultura intitolata a Concetto Valente, comprendente parte della collezione pittorica e scultorea della Provincia, che include opere dell’Ottocento, tra cui spiccano quelle del venosino Giacomo Di Chirico, del marateota Angelo Brando e del moliternese Michele Tedesco (dal venerdì alla domenica dalle 9 alle 20.30). Antichidentità nel museo provinciale A Potenza, presso il Museo archeologico provinciale, mostra documentaria “Antichidentita” a cura di Maria Teresa Gino (venerdì e sabato dalle 9 alle 13 e dalle 16 alle 19; domenica dalle 9 alle 13). - A Miglionico (Matera), presso il salone dell’Arte di via Milone, mostra permanente di pittura “RivalutArte”. detti gli animali e si proseguirà con il rito dei tre giri attorno alla chiesa. Alle 10 il corteo della transumanza si avvierà lungo la via Appia, antica quanto il carnevale di Tricarico, e chi non si fosse ancora svegliato ai primi mormorii dei campanacci, a questo punto non potrà ancora far finta di niente. Il rumore, i suoni, la baldoria sono assordanti. Percorso qualche cen- tinaio di metri, però, si zittisce: si passa davanti al camposanto. I morti meritano rispetto. Quest’anno, poi, il corteo della transumanza sarà intriso di un velo di tristezza: non c’è più zi’ N’col’, Nicola Santangelo, il padre, meglio il nonno, del carnevale tricaricese, il massaro per antonomasia. “Ti vogliamo ricordare così, con il tuo sorriso, con la tua flebile voce che impartiva BENZINA 24 ORE AGIP Ss 585 tola) BENZINA 24 ORE AGIP via Nazionale IES via Nazionale ordini precisi e pacati, con i tuoi occhi lucidi quando eri circondato dalla tua mandria”, si legge accanto alla foto sul manifesto che la Pro loco ha voluto dedicare al personaggio sempre il più applaudito del corteo. Con la sua parocc’l guidava la mandria e distoglieva i tori dai tentativi di monta lungo il percorso. Il corteo giungerà in piazza Garibaldi a mezzogiorno e si esibirà ancora una volta attorno al monumento. Nel pomeriggio, alle 18,30, è previsto il nuovo raduno sul sacrato della chiesa di San Potito. Si darà vita al corteo serale della transumanza per le vie del paese. Le maschere procederanno alla questua: nessuno si rifiuterà di offrire loro non danaro, ma salsicce e soppressate. Con il ricavato, si cenerà tutti insieme, per dare il via al periodo delle serenate, che saranno portate per tutto il periodo del carnevale dietro alla porta di chi avrà “ammazzato il porco”. NUMERI UTILI CARABINIERI 112 POLIZIA 113 EMERGENZA INFANZIA 114 VIGILI DEL FUOCO 115 GUARDIA DI FINANZA 117 EMERGENZA SANITARIA 118 CORPO FORESTALE 1515 TELEFONO AZZURRO 19696 TELECOM SERVIZIO GUASTI 187 ACI SOCCORDO STRAD. 803116 FERROVIE DI STATO 848888088 SOCCORSO IN MARE 1530 GUASTI ACQUA 800992292 AMGAS 800887096 ITALGAS 800900700 PRONTO ENEL 803500 ACTA 0971-55616 NETTEZZA URBANA 0835-241340 COTRAP 0971-508311 CASAM 0835-335611 ACAT Ass. alcolisti in trattamento 080-5544914 TELEFONO PER SORDI 055-6505551 Centralino voce Centralino D.T.S. 055-6505552 FOND. ANTIUSURA 0971-51893/0835-314616 POTENZA POLIZIA MUNICIPALE 0971-415754 - 415711 PRONTO SOCCORSO 118 GUARDIA MEDICA 0971-310310 FARMACIE APERTE DI NOTTE DIAMANTE via Pretoria, 165 BENZINA 24 ORE AGIP raccordo aut. Q8 raccordo aut. MELFI POLIZIA MUNICIPALE 0972-251308 PRONTO SOCCORSO 0972-773111 GUARDIA MEDICA 0972-2387 91 FARMACIE REPERIBILI DI NOTTE SPENNACCHIO piazza A. Mancini BENZINA 24 ORE AGIP largo Stazione IP S.S. 93 ESSO via A. Moro PAPA via N. Sauro, 75 BENZINA 24 ORE API via Potenza LAURIA VENOSA POLIZIA MUNICIPALE PRONTO SOCCORSO GUARDIA MEDICA BENZINA 24 ORE API via Roma 0972-31010 0972-39210 0972-39270 LAVELLO POLIZIA MUNICIPALE 0972-83577 PRONTO SOCCORSO 118 GUARDIA MEDICA 0972-39130 FARMACIE REPERIBILI DI NOTTE CAPRIOLI corso G. Fortunato BENZINA 24 ORE ERG via Verdi ESSO via Roma POLIZIA MUNICIPALE 0973-627229 PRONTO SOCCORSO 0973-621111 GUARDIA MEDICA 0973-628281 FARMACIE REPERIBILI DI NOTTE DI TOMMASO via Nazionale, 7 BENZINA 24 ORE AGIP piazza Miraglia, via San Pietro CATANIA via Fontana Inferiore MATERA POLIZIA MUNICIPALE 0973-686294 PRONTO SOCCORSO 0973-62111 GUARDIA MEDICA 0973-584718 FARMACIE REPERIBILI DI NOTTE PISANO via Martiri d’Angola, 128 BENZINA 24 ORE AGIP Statale Sinnica uscita Senise POLIZIA MUNICIPALE 0835-2671 PRONTO SOCCORSO 0835-253212 GUARDIA MEDICA 0835-262260 SERVIZIO TAXI 380-507.38.55/340-527.74.10 FARMACIE APERTE DI NOTTE PASSARELLI via Becchiere, 100 BENZINA 24 ORE ACI IP viale delle Nazioni Unite AGIP via Dante, via Lucana API statale 99 per Altamura ERG via La Zazzera ESSO via Dante, via Lucana IP via La Martella Q8 via Annunziatella, via Nazionale SENISE FERRANDINA POLIZIA MUNICIPALE 0835-756232 GUARDIA MEDICA 0835-556293 FARMACIE REPERIBILI DI NOTTE MORANO C.so Vittorio Emanuele, 21 BENZINA 24 ORE Q8 via Olmi MONTESCAGLIOSO POLIZIA MUNICIPALE 0835-209215 / 209218 FARMACIE REPERIBILI DI NOTTE BEATRICE via D’Alessio, 13 PISTICCI POLIZIA MUNICIPALE 0835-581014 PRONTO SOCCORSO 0835-586591 / 586525 GUARDIA MEDICA 0835-443200 FARMACIE REPERIBILI DI NOTTE LOFRANCO piazza Umberto I, 14 RIONERO LAGONEGRO VILLA D'AGRI BERNALDA POLICORO POLIZIA MUNICIPALE 0972-729249 OSPEDALE 0972-726111 GUARDIA MEDICA 0972-721214 FARMACIE REPERIBILI DI NOTTE CERVONE piazza Fortunato, 4 POLIZIA MUNICIPALE 0973-41330 PRONTO SOCCORSO 0973-48111 GUARDIA MEDICA 0973-48855 FARMACIE REPERIBILI DI NOTTE ORLANDO piazza Trieste, 11 POLIZIA MUNICIPALE 0975-69033 PRONTO SOCCORSO 0975-312111 GUARDIA MEDICA 0975-312280 FARMACIE REPERIBILI DI NOTTE CARBONE via Provinciale, 85 (Tramu- GUARDIA MEDICA 0835-745574 POLIZIA MUNICIPALE 0835/540242 POLIZIA MUNICIP. METAPONTO0835/745121 FARMACIE REPERIBILI DI NOTTE PALUMBO corso Umberto I, 199 POLIZIA MUNICIPALE 0835-980876 PRONTO SOCCORSO 0835-986312 / 972171 GUARDIA MEDICA 0835-986455 FARMACIE REPERIBILI DI NOTTE DE SANTIS via Berlingieri, 80 Estratto da: Il Quotidiano della Basilicata - 15.01.2012 PAG. 10 Basilicata Mezzogiorno 13 Domenica 15 gennaio 2012 13 Domenica 15 gennaio 2012 Il maestro che parlava italiano Era di Marsico nuovo la madre dell’ispiratore delle canzoni di De Andrè Della foto di gruppo - spiega l’architetto Votta - esistono due versioni: l’Espace Brassens dice che la piccola è Elvira, l’uomo è il padre Michele e le altre donne sono la madre, Maria Dolce, la sorella e la nonna. Su un libro di Mario Poletti la stessa foto viene interpretata diversamente: la piccola sarebbe la sorella di Georges, Simone. Elvira sarebbe la donna a destra e l’uomo il nonno paterno di Brassens. Quest’ultima versione appare poco verosimile anche all’architetto Votta. di ANTONELLA GIACUMMO F aber il suo maestro non l’ha mai incontrato. Georges Brassens era famoso per avere un pessimo carattere e il cantautore genovese aveva paura che quell’uomo che tanto aveva pesato nella sua vita, potesse deluderlo “dal vivo”. Gli bastò la sua musica, quelle parole che tanto influenzarono i testi del De Andrè più amato. Quello che pochi sanno, però, è che quella musica aveva origini lucane. Georges Brassens, infatti, era figlio di un muratore francese e di una casalinga italiana. Per anni, sulla sua biografia, hanno scritto “napoletana”. In realtà Elvira Dagrosa (o D’Agrosa, viene riportata in entrambi i modi) era lucana, di Marsico Nuovo per la precisione. Vedova di guerra e già madre di una bambina, Simone, Elvira incontrerà Jean Luise Brassens a Sète, piccola città sul porto mediterraneo nella regione della Languedoc-Roussillon. E’ in quella piccola città che nasce Georges il 22 ottobre 1921. «Crebbe in un ambiente familiare umile ma sereno - si legge sulla biografia di Brassens - e il piccolo Georges respirò musica sin dall’infanzia: la madre amava in ugual modo la musica lirica e la canzone popolare, soprattutto le melodie del suo paese d’origine, accompagnate con il mandolino». I nonni materni di Georges, nati entrambi a Marsico, erano Michele Dagrosa e Maria Augustalia Dolce. Si trasferirono a Sète (probabilemnte per motivi di lavoro), dove morirono il primo nel 1916 e la seconda dieci anni più tardi, nel 1926. E Brassens - raccon- LE ORIGINI lucane di Brassens tano le cronache - l’italiano lo conosceva, proprio grazie alla madre che, magari, come tanti emigrati dell’epoca, trasmise al figlio un italiano misto al dialetto. E fa sorridere l’idea di Brassens che parla alla madre in lucano. «C’è una canzone di Brassens - spiega l’architetto Remo Votta - dedicata alla mamma e al papà. “Io amo ricordare mentre seduto sulle tue ginocchia ascoltavo le tue dolci melodie”». «Ho fatto questa scoperta - continua all’incirca un anno fa, per caso. E così mi sono appassionato al tema». E, infatti, con precisione ammirabile, l’architetto Votta ha ricostruito l’albero genealogico di Brassens fino alla terza generazione. E così ha scoperto che ancora oggi a Marsico nuovo vive una cugina di secondo grado del cantautore francese. «Michele - racconta con passione - che è il nonno del cantautore, aveva avuto un’unica figlia, Elvira. Aveva avuto, poi, un solo fratello che morì molto giovane. E una sorella, che sposò un Arlotta». E questa cugina è una delle poche parenti in vita del cantautore, visto che dalla parte francese c’è poi solo il nipote di Brassense, figlio della sorella Simone (avuto dal primo matrimonio della madre). «Abbiamo preso contatti - racconta Votta - con il nipote, Serge Cassani. Vogliamo organizzare un premio qui a Marsico dedicato a Georges Brassens. E quindi l’abbiamo contattato considerato il fatto che è lui ad avere ogni diritto d’autore. Si è mostrato gentilissimo e molto disponibile, anzi mi ha detto che sarebbe felice di venire a Marsico». a.giacummo@luedi.it Estratto da: Il Quotidiano della Basilicata - 15.11.2012 PAG. 11 Basilicata Mezzogiorno Potenza 23 Domenica 15 gennaio 2012 A Sant’Anna si è parlato di beni comuni con Alberto Castagnola della rete “Lilliput” Un distretto per l’economia solidale Per l’economista è possibile un mondo senza «mercati e senza mercanti» UN’altra economia senza mercato e senza mercanti: solo un’utopia? Per Alberto Castagnola - economista che si è sottratto alla logica della Banca mondiale, per la quale ha lavorato, per abbracciare un’altra filosofia di vita fondando insieme a Padre Zanotelli “Rete Lilliput” non solo è auspicabile ma possibile. A una condizione: «Che tutti siano consapevoli del cambiamento che c’è stato dagli anni 90 ad oggi per cui tutti i beni per noi considerati come acquisiti hanno acquistato valore economico diventando oggetto di interessi economici». Lo ha detto lo stesso Castagnola in un incontro che si è tenuto ieri nella chiesa di Sant’Anna, a Potenza, durante una tre giorni di laboratorio che si concluderà oggi. Associazioni, cittadini e produttori agricoli lucani si sono confrontati sul tema per dare vita a un vero e proprio distretto di economia solidale, sul modello di quanto avvenuto in altre città italiane. L’iniziativa rientra nel progetto: “Trasparente come l’acqua” promosso da Acqua pubblica e numerose associazioni, da Gvs a Zero971, Libera, Abito in scena e Lucaniaworld. Al centro del ragionamento c’è il concetto di bene comune. Un bene che, oggi più che mai, siamo chiamati a difendere. La crisi economica – dicono le associazioni promotrici – ci ha costretto ad un isolamento da cui è arrivato il momento di sottrarci. Che senso possono avere concetti come beni comuni o altra economia –si domandano –di fronte a una crisi che fa pagare a noi cittadini i peccati del mondo finanziario? La risposta è: ripensiamo ai beni comuni. «Oggi –ha ripreso Cam- I cittadini che hanno partecipato all’incontro (foto Mattiacci) pagnola –i beni comuni sono scomparsi, ritagliati all’interno di alcuni spazi». Eppure «sono due miliardi e mezzo le persone che nel mondo dipendono da quelli che noi definiamo beni comuni, come l’acqua, la terra, l’aria. Da questi dipende la loro sussistenza». È Proprio in quanto tali che i beni comuni sono oggetto di continui attacchi. Un giusta strategia di difesa, però, avvisa Campagnola, non può essere quella incentrata sulla concezione del bene comune esclusivamente come bene pubblico, ovvero un bene al servizio dei cittadini. Perché nella realtà succede che «molti stati non operano nell’interesse dei cittadini». Di fronte a questo scenario tre sono le possibilità: «Una gestione integrata dei beni, una gestione di tipo pubblico non NELLA CHIESA DI SANTA CECILIA La rete “Amerete” e il ruolo del volontariato Durante. Imbesi e Colangelo IL volontariato in Europa. E’stato questo il tema dell'incontro organizzato da “Amerete”, la rete del volontariato di Potenza, nella chiesa di Santa Cecilia. Relatori del dibattito, introdotto da Maria Rosaria Colangelo, presidente dell'associazione “Psi&Co La Minerva”, sono stati Antonino Imbesi, responsabile di “Euronet” e Teresa Durante di “Abio Potenza”. Grazie all'azione profusa da quattordici associazioni in città è possibile intraprendere un cammino comune, legato alla valorizzazione della rete sul territorio e soprattutto una migliore efficacia dell'azione propulsiva. Questo pur in assenza di una legislazione vigente, soprattutto a livello europeo. E sono proprio questi i canoni del programma stabilito da Amerete e discussi ieri pomeriggio da Imbesi. Tutte le associazioni lucane e nazionali devono sostanzialmente seguire l’esempio delle pari grado del nord Europa, meglio messe sul piano strutturale e consapevoli di avere a disposizione gli elementi dinamici e metodologici necessari ad elaborare progetti qualificati. Tutto questo avviene in un contesto difficile, come quello lucano, dove si sente la mancanza di una forte azione legislativa. Nel nord Europa, a esempio, alle associazioni sono concessi palazzi dove vengono svolte iniziative teatrali, sportive, musicali, ricreative, dedicate ad anziani e bambini. Cinque le attività prese in considerazione da Imbesi nella sua relazione, tutte legate ai giovani di età compresa tra i 3 e i 16 anni e quelli over fino ai 99 anni. Azioni mirate concertate e ben qualificate possono favorire la nascita se non proprio la spinta concreta del volontariato in città e nell'intera regione. Azioni concrete, diversi programmi e il sostegno del Fsr (Fondo sociale europeo ) possono garantire maggiore fluidità e capacità operative all'azione di Amerete e a quella di tutte le entità associative, ludiche e ricreative in Basilicata. Il sostegno economico del volontariato passa dalla valutazione dei contesti europei come quelli scandinavi, dove le associazioni vengono aiutate proprio grazie alla realizzazione di palazzi in grado di accogliere le istanze dei cittadini. f.m. f.menonna@luedi.it garantita o una gestione del bene comune possibile attraverso una cittadinanza attiva che non solo partecipa alla gestione dei beni comuni ma anche al loro controllo». Non quindi un libero accesso in senso assoluto ma «un libero accesso limitato nel suo uso, nel rispetto dell’ambiente e dell’equilibrio del pianeta». Non si tratta di ragionamenti astratti. È per dimostrarlo che le associazioni promotrici dell’iniziativa hanno deciso di intraprendere il duro cammino verso la costituzione di un distretto di economia solidale in Basilicata e della creazione di uno spazio in cui collocarlo, fisicamente e idealmente, sul modello della “Città dell’altra economia” fondata dallo stesso Campagnola a Roma. Anna Martino Estratto da: Il Quotidiano della Basilicata - 16.01.2012 8 PAG. 12 SPECIALE CULTURA Lunedì 16 gennaio 2012 Il Festival della canzone Arisa a Sanremo raggiunge Papaleo L’ANNUNCIO in diretta e in pompa magna dal palco dell’Arena in casa Rai lascia intuire grandi sorprese. «Mi dicono stia cambiando pelle», spiega a massimo Giletti un Gianni Morandi elegantissimo, padrone di casa del prossimo Sanremo. Dallo schermo il lancio del nome del big numero dieci che conferma alcune indiscrezioni. Arisa parteciperà alla 62esima edizione del festival della canzone italiana portando in gara il brano “La Notte”, e non è detto si tratti di un motivetto facile-facile, di quelli chein questianni l’hanno resa regina del ritornello tormentone e che le sono valsi fama, notorietà e pure parecchie simpatie. Ancora Basilicata a Sanremo. Anzi, doppia Basilicata, vista la già confermata co-conduzione affidata a Rocco Papaleo. Morandi ha sceltoil cantautore/attore di Lauria puntando su ironia e forse un po’ di sana follia. In chiave meridionale. Arisa, invece, sul palco sarà in gara, all’interno di un cast musicale che si profila di grande interesse. Chissà se ancora una volta confermerà il look stravagante, gli occhiali neri enormi (ma di recente spesso riposti) e quell’aria un po’ spaesata che l’ha resa di famiglia anche al grande pubblico. Il caschetto (solo talvolta in versione riccio) è stato lo stile must sfoggiato di recente durante il talent show di Sky (nero, rosso e giallo le variazioni sugli abiti). La cantante di Pignola (rimasta, giura, la semplice Rosabalba) dovrà vedersela con l’inedita coppia D’Alessio-Bertè, con il ritorno dei Marlene Kunz o con gli intramontabili Mattia Bazar (a fondo pagina la lista completa dei 14 big). Arisa torna sul palco della città dei fiori a tre anni di distanza dalla vittoria di Sanremo giovani (e chi non se la ricorda “Sincerità”?, con tanto di godibilissimo duetto con Lelio Luttazzi). Torna due anni dopo l’approdo in finale con “Ma Basilicata Mezzogiorno l’amore no” e, soprattutto, a poche settimane di distanza dall’edizione di X-Factor (record di ascolti su Sky) che l’ha vista nel ruolo di giudice, un po’ talent scout, un po’ personaggio di casa. Che Sanremo sarà? Quella ai tempi della crisi sarà edizione con qualche veterano, molte voci femminili, un discreto contingente di artisti usciti dai talent show, qualche nome non tipicamente “sanremese”. Ieri pomeriggio, Morandi e Giammarco Mazzi, direttore artistico del Festival di Sanremo, hanno scelto la finestra “L’Arena” della domenica targata Rai Uno per anticipare la squadra dei big in gara al festival e per raccontare un po’ i temi che saranno toccati dallecanzoni.«I temiaffrontatidalle canzoni sono tanti - ha spiegato - ovviamente c'è l'amore, ma ci sono anche la religione e l'incomunicabilità. E in molti casi si parla di argomenti legati alla situazione che stiamo vivendo». A tenere banco (inevitabil- La cantante di Pignola sarà in lizza con “La Notte” Duetterà con Feliciano mente) ci sarà la presenza di Adriano Celentano, ospite confermato, pur tra qualche sospiro. «Mi ha detto che vedrà la prima puntata - racconta Morandi - e che se non gli piace, non viene proprio». Le polemiche - tradizionale appuntamento del festival per quest’anno sono già state garantite dallaselezione dei cantantiin gara nella categoria giovani, attraverso l’iniziativa Sanremo Social. Quattro giovani artisti hanno presentato un ricorso al Tar del Lazio contestan- do come «discriminatori» i criteri di selezione, in particolare il limite d’età. Dure critiche sono arrivate anche da Enzo Iacchetti, l'attore comico conduttorestoricodi Striscialanotizia che su Facebook ha usato parole a dir poco pesanti nei confronti di Morandi definendo tutta l'iniziativa «una porcata». Bellezza femminile garantita in passerella grazie alla presenza della figlia del patron della Formula Uno, Tamara Ecclestone, e la modella ceca, Ivana Mrazova. Singoli, cinema e X-Factor CLASSE 1982, Arisa approda a Sanremo nel 2009, dopo aver partecipato a un percorso di formazione del Cet di Mogol. Lì Rosalba Pippa, partita qualche tempo prima da Pignola, trionfa con “Sincerità”, nella categoria “nuove proposte”. Nel 2010 è tornata al Festival di Sanremo nella categoria “artisti” con la canzone Malamorenò, che ha accompagnato l'uscita dell'omonimo album, sempre targato Warner. Figlia di «gente semplice», Arisa non sembra essersi montata la testa ed è spesso tornataacasa.Ilnome d’arte, del resto, è segno del suo attaccamento alla famiglia: è l’acronimo dei nomi dei componenti del suo nucleo familiare. Nel 2010, entra a far parte del cast tutto al femminile del programma di La7 Victor Victoria insieme alla conduttrice Victoria Cabello, la scrittrice Melissa Panarello e la comica Geppi Cucciari. Prima di diventare uno dei giudici di X Factor, Arisa ha anche debuttato sul grande schermo interpretando il ruolo di Chiara, nel film diretto da Ricky Tognazzi "Tutta colpa della musica". Di recente ha inciso il singolo “L'amor sei tu”, scritto con Naïf Hérin, per la colonna sonora del film La peggior settimana della mia vita di Alessandro Genovesi. Ecco i big in gara (con duetto internazionale) In alto il duetto del 2009 con Luttazzi e una posa per X-Factor SONO stati presentati nel corso della trasmissione di Rai1 Domenica In “L’Arena”, i 14 artisti in gara alla 62esima edizione del Festival della Canzone italiana di Sanremo. Nella puntata del 16 febbraio, questi big saranno accompagnati da altrettanti artisti internazionali, con cui duetteranno nel corso della serata tributo “Viva l'Italia nel Mondo”. Ecco l’elenco degli artisti in gara con il cantante internazionale di riferimento per il duetto. 1 - Noemi si presenta con "Sono solo parole". E con Sarah Jane Morris canterà "To feel in love" 2 - I Matia Bazar saranno all’Ariston con "Sei tu", e con Al Jarreau si esibiranno in "Speak softly love" 3 - "Un pallone" è il titolo della canzone di Samuele Bersani. Che con Goran Bregovic canterà "My sweet Romagna" 4 - E' "Non è l'inferno" il titolo del brano di Emma Marrone, che poi canterà "If paradise is half as nice" con Gary Go 5 - Francesco Renga presenta "La tua bellezza", e con Sergio Dalma canta "El mundo" 6 - Nina Zilli partecipa con "Per sempre" e si esibisce in coppia con Skye dei Morcheeba in "Never never never" 7 - "Il mio grande mistero": questo il brano di Irene Fornaciari, che in coppia con Bryan May canterà "I (Who have nothing)" 8 - Il brano di Arisasi intitola "La notte". L'artista si esibirà in coppia con Josè Feliciano in "Que serà" 9 - Per Gigi D'Alessio duetto con Loredana Bertè in "Respirare". L'artista internazionale è Nina Hagen per il brano "Auf der welt" 10 - "Ci vediamo a casa" per Dolcenera, e "My life is mine" con il rapper inglese Professor Green 11 - Chiara Civello canterà "Al posto del mondo" e farà poi coppia con Shaggy in "You don't have to say you love me" 11 - Pierdavide Carone porta "Nanì", brano scritto da Lucio Dalla che lo accompagnerà come direttore d'orchestra. E poi sarà in coppia con Mads Langer per "Anema e core" 12 - "Canzone per un figlio" è il brano di Marlene Kunz, che canteranno anche "The world become the world con Patti Smith 13 - "E tu lo chiami Dio" per Eugenio Finardi, che eseguirà "Surrender" con Noa Estratto da: Il Quotidiano della Basilicata - 16.11.2012 PAG. 13 Basilicata Mezzogiorno Potenza Lunedì 16 gennaio 2012 45 REDAZIONE: Via Nazario Sauro, 102 - 85100 Potenza - Tel. 0971.69309 L’appello di Molinari per convocare un consiglio comunale nella struttura penitenziaria Carcere, «non voltiamo la faccia» Edificio pericolante, poco personale, problemi che si rincorrono da anni DAVVERO non si può piu’ far finta che le cose possano andare avanti così. Gli allarmi non bastano, le interrogazioni parlamentari neppure. E forse non basteranno neanche le ispezioni che negli ultimi tempi si sono fatte frequenti. Il carcere di Potenza, tra le strutture penitenziarie lucane, sembra quello più in sofferenza. La denuncia del sindacato di polizia penitenziaria, da mesi, non lascia spazio a interpretazioni: mura pericolanti, un reparto chiuso, personale sottodimensionato, sovrafollamento. E’ vero, si tratta di un’emergenza nazionale, di un problema che ferisce l’intero Paese. Ma forse anche sui singoli territori si può fare qualcosa. Magari lanciare un segnale istituzionale di attenzione. E’per questo che il coordinatore dei gruppi di opposizione, Giuseppe Molinari, ha chiesto di convocareun consiglio comunale all’interno del carcere di Betlemme. «Cosa e come fare per garantire dignitàe serviziprevisti per legge nel carcere di Potenza è ancora da valutare, ma il lavoro di approfondimento e di selezione delle proposte per trovare le migliori soluzione deve pur iniziare», dice. Il punto è che non basta «che si attivi un solo partito o un solo parlamentare. Serve ricorda un’azione condivisa e concreta da parte di tutti», cominciando proprio con il consiglio municipale «che non può girare la faccia dall'altra parte per evitare di guardare le gravi ed inaccettabili condizioni in cui sono costretti a vivere i detenuti nel capoluogo di regione». Si è impegnato a rac- ARMA AL LAVORO Sfruttamento di prostituzione e droga, due arresti cogliere le firme per chiedere lo svolgimento di un consiglio comunale ad hoc sul carcere di Potenza proprio all'interno della casa circondariale. «E’ necessaria la partecipazione all’assemblea cittadina di tutti i parlamentari della città perchè si faccia fronte comune e si porti all'attenzione nazionale una situazione diventata assurda. Dalla carenza di personale, al sovraffollamento, al degrado della struttura in alcuni casi gravemente danneggiata dal passare del tempo». Non è, del resto, un disagio nuovo alla società. «Già quando ero parlamentare mi sono interessato delle condizioni delle carceri e voglio continuare a farlo nel rispetto della dignità umana. Ai detenuti del carcere di Potenza mancano anche i servizi che pure sono previsti per il reinserimento nella società». Allora, «organizzare un consiglio comunale all’interno del carcere di Potenza, deve essere il forte segnale per far capire la volontà di non lasciare soli i cittadini che vivono in quella che è una piccola città nella città di Potenza. Non sono meno cittadini di altri i detenuti i cui diritti vanno garantiti e difesi. Anche nel car- cere di Potenza - continua - si è verificato un tentativo di suicidio. Non si può evitare di pensare ad altro nel momento in cui l'urgenza è tale da richiedere uno sforzo collettivo capace di affermare il più alto grado di civiltà del nostro capoluogodi regione».Molinari richiama la mobilitazione che ha visto protagonista anche la parlamentare dei Radicali Rita Bernardini, che ha nuovamente visitato la casa circondariale. «Auspico un appoggio sincero e convinto da parte di tutti i consiglieri ma anche una risposta positiva di chi ci rappresenta in Parlamento». L’INTERVENTO Sulla panchina dove c’è un fiore MICHELE non c’è più. L’abbonamento al bus, quello con la foto e la data, non serve più. Rimane un mazzo di fiori che rivela una esistenza imprevedibile e tutte le aspettative che si porta dentro. “L’aratro ha falciato il fiore che era ancora al limite del campo” ( Saffo). Senza dargli la possibilità di commettere un peccato. A noi rimane il pensiero triste della morte e le paure che risveglia, una situazione di disagio esistenziale che ci prende alla gola, ci ammutolisce. Morte imprevedibile e misteriosa. Nessuno può sentirsi estraneo o nascondersi dietro una finestra chiusa paradosso di una apparente normalità. Tutti i giorni percorrendo le stesse strade non pensiamo a quello che sarà ma al tempo che ci manca per arrivare. Quanti mazzi di fiori abbiamo incontrato, senza foto, senza tempo . Sono lì a ricordarci che il gioco può finire in qualsiasi momento. Game is over. Chi va e chi viene non interessa più. Non è un mondo idilliaco quello in cui viviamo eppure è il libro bianco su cui scrivere il proprio futuro. A noi il compito di scrivere ciò che manca perché la nostra parabola esistenziale abbia un senso ed una continuità. A noi il compito di nutrire i giovani, di educarli di istruirli; di fornire loro valori positivi ed universali; renderli liberi; a noi il compito di dargli Amo- re. La morte arriva quando decide, l’amore soffio vitale si alimenta. Amore, sentimento che manca. Amore che ci offre la risposta più persuasiva al bisogno di ricongiungimento con gli altri e non ci faccia sentire estranei. Amore come dubbio e sorpresa. Amore che, nell’epoca della scienza e della tecnica, abbiamo relegato in un angolo dell’anima e abbiamo smesso di nutrire. La mancanza di Amore come pericolosa forma di Anoressia delle coscienze. Amore co- me svelamento dell’esistenza dell’uomo che porta con sé tutta la forza e la ragione del nostro essere per qualcuno, per gli altri. La mancanza di Amore è il vuoto divorante che ci consuma, che ci dispera ,che ci induce ad atti inconsulti e senza fine; è l’inferno davanti al quale bisogna fermarsi ed avere paura. Sulla panchina in via Cavour dove ho visto l’ultimo mazzo di fiori una volta c’è stato l’Amore che è la massima espressione della vita e perciò l’opposto della morte. Mi piace ricordare quello che ho visto prima del mazzo di fiori . Un ragazzo ed una ragazza bellissimi che si tenevano per mano,si guardavano e si rubavano l’anima con un bacio. Aspettavano il bus. Quando arriva lei sale di corsa e si mette appiccicata al vetro posteriore con uno sguardo struggente , il distacco fa male. Allora lui insegue l’autobus, lo ferma, fa aprire la porta posteriore e grida “Non mi ricordo se ti detto che ti amo”. Finalmente lei sorride sorpresa, l’autista chiude le porte scuotendo la testa, il traffico può attendere. Certo di fronte all’Amore dobbiamo praticare la pazienza dell’attesa. Su quella panchina ,a quella fermata del bus si sono seduti l’Amore e la Morte senza incontrarsi. Archimede Leccese SONO diversi gli interventi che hanno tenuto impegnati i carabinieri del comando provinciale di Potenza, guidato dal tenente colonnello Giuseppe Palma, con il supporto specialistico di unità cinofile del nucleo di Tito. Per tutto il fine settimana i militari sono stati impegnati in un’azione di controllo straordinario del territorio, diretto a contrastare i fenomeni dei furti in abitazione e delle stragi del sabato sera. A Picerno, i carabinieri della locale stazione, hanno arrestato M.F. (classe 1986), cittadino italiano responsabile di reati in materia di sostanze stupefacenti. A Potenza, invece, in esecuzione di un provvedimento emesso dall’autorità giudiziaria, i militari hanno arrestato D.L. (classe 1955), cittadino italiano, per sfruttamento della prostituzione. Sono stati sequestrati 4 fucili e 3 pistole, 147 mu- nizioni, mentre nove persone sono state deferite all’autorità giudiziaria competente per violazione delle norme in materia di armi. Nel corso dei controlli 10 persone sono state denunciate per guida in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti. A Palazzo San Gervasio è stata invece ritrovata un’autovettura che era stat rubata in Puglia e su cui i carabinieri hanno trovato refurtiva di vario genere. Nel corso dei controlli del fine-settimana, su tutto il territorio provinciale, i carabinieri hanno anche eseguito 9 perquisizioni domiciliari e 54 a perquisizioni di autoveicoli; sono stati controllati anche 50 esercizi pubblici e 24 casolari abbandonati. Ispezioni sono state eseguite anche in siti archeologici, cave, discariche pubbliche, parcheggi. Un anno in Provincia Oggi il bilancio delle attività SI svolgerà oggi, alle 10, nella sala consiliare di piazza Mario Pagano, la consueta conferenza stampa di inizio anno della Provincia di Potenza. Saranno presenti il presidente della Provincia Piero Lacorazza, la giunta, il presidente e i rappresentanti del consiglio provinciale: sarà l’occasione per tracciare un bilancio delle attività svolte. Estratto da: La Nuova del Sud - 15.01.2012 PAG. 14 Basilicata Mezzogiorno _Basilicata_ _Primo Piano Basilicata _ Domenica 15 gennaio 2012 3 IL TITANIC 100 ANNI DOPO Il racconto di una notte interminabile tra scialuppe che non venivano calate, salvagente rubati, urla, pianti e paura Cinque lucani sfuggiti agli abissi Anche un gruppo di crocieristi della Basilicata sulla Costa Concordia: sono tutti salvi POTENZA- Esattamente cento anni dopo. Come il Titanic. C’erano anche cinque lucani nell’inferno della Concordia, la nave da crociera della Costa incagliatasi venerdì notte sugli scogli al largo dell’Isola del Giglio (Grosseto). Il bilancio provvisorio è di tre morti, una quartina di dispersi e circa 70 feriti alcuni dei quali gravi. Quattromila191 - su 4.232 - i passeggeri tratti in salvi. E fortunatamente, tra loro, ci sono anche i cinque lucani che avevano deciso di passare una settimana su una nave da sogno e che, invece, hanno temuto di morire. Di non farcela. Come nei racconti raccolti ieri tra i tanti sopravvisuti. Tra scialuppe che non venivano calate, persone che si “rubavano” i salvagente, urla, pianti e paura. Mente qualcuno si gettava an- Il bilancio provvisorio è di che in acqua nel ten- 3 morti, 70 feriti e circa 40 tativo di sal- dispersi. “In quei momenti varsi «Ho cercato la pensi solo di poter morire” nostra posizione attraverso il sistema aveva visto i bicchieri non satellitare sul cellulare e stare più in piedi sui tavoho capito che eravamo su li dei ristoranti della nauno scoglio», ha racconta- ve. E dopo un pò, quando to uno dei 3.000 passeg- è stato chiesto a tutti di ingeri. Ma le prime spiega- dossare i salvagente e di zioni ricevute dicevano che avvicinarsi alle scialuppe si trattava di un problema è stato chiaro che non si tecnico che sarebbe stato trattava di un’esercitarisolto: una spiegazione zione. Urla incredule e non convincente per chi pianti al risuonare dei set- te fischi corti ed uno lungo: il segnale di abbandono nave: «Eravamo nel caos più totale, nessuno anche tra l’equipaggio sapeva darci indicazioni precise. Appena la nave ha cominciato ad inclinarsi, e tutti siamo stati sbattuti da una parte all’altra, cadendo e ferendoci, abbiamo deciso di andare fuori, a cercare le scialuppe di salvataggio. È stato drammatico e c’è voluta più di un’ora per abbandonare la nave», dice un altro passeggero. «In quei momenti pensi solo di poter morire. Abbiamo stretto il bambino al collo, siamo riusciti a prendere il giubbotto salvagente in cabina e poi a scappare sul ponte per imbarcarci su una scialuppa», dicono Pino e Rossella. Tutti si sentivano come sul Titanic. «Abbiamo preso da soli i giubbotti salvagente rompendo le vetrine nei corridoi. E siccome erano pochi ce li rubavamo tra noi», racconta un’altra crocerista. «Si è spenta più volte la luce e non sapeva- racconti: «Mentre la nave affondava ci siamo sentiti anche dire da qualcuno dell’equipaggio di rientrare in cabina. Meno male invece che siamo scappati all’aperto e siamo andati alle scialuppe». Qualcuno non ha avuto, o non ha potuto avere la stessa lucidita e si è gettato in mare per la paura o ci è finito cercando di lasciare la nave: i tre morti recuperati erano infatti in acqua. Altri, invece, sono riusciti a salvarsi raggiungendo la Costa del Giglio a nuoto. Mentre oggi riprenderanno le ricerche all’interno della nave con delle ricognizioni subacquee. Bisogna infatti verificare se vi siano persone nei locali interni, cabine comprese, che si trovano nella parte sommersa della Concordia. E il timore è che il bilancio delle vittime possa “Si è spenta più volte la luce inevitabilmente salie non sapevamo orientarci re. Tutto Abbiamo abbandonato tutto questo mentre ieri sera per scappare e salvarci” il comandante della mo orientarci - ricorda in- Costa Concordia, Francevece Yuri, in crociera con sco Schettino, 52 anni, la moglie e i figli - abbia- campano, è stato sottopomo abbandonato tutto per sto a fermo e portato in scappare. Ma a bordo c’era carcere. Tra le accuse conpanico anche tra i membri testate, oltre a naufragio dell’equipaggio. Molti stra- e omicidio colposo plurinieri. Non sapevano esat- mo, anche l’abbandono tamente cosa fare neanche della nave mentre c’erano loro». Il caos a bordo è te- ancora molti passeggeri stimoniato anche da altri da trarre in salvo. Estratto da: La Nuova del Sud - 15.01.2011 PAG. 15 _Potenza e Provincia_ Basilicata Mezzogiorno Domenica 15 gennaio 2012 13 Il triste commiato di Oppido dal 20enne Michele Lancellotti stroncato da un malore a Potenza “Non beveva nè fumava, amava studiare” OPPIDO - Fiori sulla panchina che gli ha visto esalare l’ultimo respiro a Potenza e un lutto sobrio proprio come la sua indole in quel di Oppido. Proprio nel comune bradanico ieri pomeriggio l’ultimo salu- MARSICOVETERE - Carmine Lizza lucano originario di Marsicovetere, con alle spalle una brillante carriera nel settore del volontariato ( presidente della P.A. Val d’Agri e del Comitato Regionale Anpas Basilicata) è stato eletto durante il primo consiglio nazionale di Anpas (Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze) , svoltosi a Firenze il 14 Gennaio 2012, responsabile Nazionale Protezione Civile Anpas. La nomina ancora “ fresca di giornata” viene annunciata dal consigliere Nazionale Anpas Egidio Ciancio :“ La riconferma di Lizza nel sistema di protezione civile Anpas è il segno tangibile di co- to a Michele Lancellotti, il 20enne studente di ingegneria meccanica all’Unibas, vittima di un malore alla fermata dell’autobus in via Cavour, nel capoluogo. Gli amici di università e dello Scientificio di Genzano, salutato a luglio 2010, lo ricordano come un “bravo ragazzo, non beveva nè fumava -dicono- gli piaceva molto studiare”. Uno studente modello che viveva in una casa di campagna lontano dalle distra- zioni. Fa rabbia vedersi strappare una mente brillante per un malore a soli 20 anni. L’autopsia, i cui risultati si conosceranno nei prossimi giorni, potrà aiutare a far luce sull’accaduto. Il giovane di Marsicovetere eletto a Firenze. Il consigliere Ciancio: eccelle il sistema Basilicata A capo di 100mila volontari L’Anpas riconferma il lucano Lizza responsabile nazionale protezione civile Lizza è stato presidente della Pubblica assistenza Val d’Agri e del Comitato regionale Anpas me la Basilicata stia coltivando e costruendo nei suoi territori ottime figure professionali e di come le stesse vengano apprezzate in tutto il territorio Italiano e nell’ ambiente delle Pubbliche Assistenze. In ogni occasione Lizza ha dimostrato come il volontariato di protezione civile formato ed organizzato possa raggiungere livelli professionali qualitativa- Carmine Lizza da Marsicovetere mente molto alti”. Da oggi Lizza avrà la guida degli oltre centomila volontari iscritti nelle 875 sedi di Pubblica Assistenza aderenti al movimento Anpas; diventando uno dei punti fondamentali nelle questioni logistiche,organizzative,formative e di prevenzione che la macchina del volontariato di protezione civile Nazionale mette in campo quotidianamente. “Amerete” Inas Cisl Un metodo per prevenire gli infortuni Quando il volontariato va oltre confine POTENZA - Arriva dal sindacato Cisl e precisamente dal Patronato Inas (Istituto nazionale assistenza sociale) un nuovo prodotto per fronteggiare e prevenire l’infortunistica da lavoro. Questo strumento assistenziale è stato presentato ieri mattina nella sede della Cisl Basilicata, di via del Gallitello a Potenza. All’incontro promosso dal consigliere comunale Ferraro sono state illustrate le varie tipologie e casistiche che potrebbero presentarsi lungo la carriera lavorativa a un qualsiasi lavoratore. Tramite power point sul proiettore sono via via passati una serie di esempi riscontrabili sul software. I relatori hanno spiegato come accedere al programma, in grado di far selezionare e personalizzare un ambiente di lavoro risolvendo caso pe caso, dopo una anamnesi, la problematica presentatasi. Ad esempio è stato spiegato come comportarsi se dopo anni di lavoro davanti a un computer, l’impiegato dovesse accorgersi che per colpa del mouse o della postura ha subito un’infiammazione del tunnel carpale. Insomma uno strumento in più per difndersi sul posto di lavoro. POTENZA - Nell’ambito del progetto ”Amerete. La rete del volontariato potentino”, ieri nella Sala Convegni della Chiesa Santa Cecilia, a Potenza si è svolto l’evento dal titolo ”Volontariato in Europa” con introduzione di Teresa Durante e relazione di Antonio Imbesi (Euronet). L’obiettivo è quello di consentire lo sviluppo di capacità operative integrate. Durante l’incontro si è discusso, principalmente, delle dinamiche del volontariato a livello europeo e delle differenze e somiglianze con quello locale. La rete è nata nel 2007 e si caratterizza per la presenza di un associazionismo che opera in diversi settori quali quello sanitario, sociale, donazione sangue, tutela ambientale, protezione civile, pace e integrazione. Con Fare Rete il volontariato potentino intende attivare momenti di dialogo, confronto e discussione con soggetti provenienti da altre realtà territoriali o da altri settori della società. Prossimo appuntamento il 28 gennaio a Sant’Anna con “Potenza incontra la comunità magrebina”. Momento conclusivo del ciclo di appuntamenti sarà la Giornata provinciale del Volontariato, il prossimo 15 aprile a Tito. Una illustrazione fornita ieri durante la presentazione del prodotto dell’Inas Cisl a Potenza L’appuntamento di ieri pomeriggio a Santa Cecilia sul “Volontariato in Europa” Stamane ciaspolata alla Al Gesualdo da Venosa scoperta del Monte Arioso recital omaggio a Debussy SASSO DI C. - Si terrà stamattina sul Monte Arioso nel Parco nazionale dell’Appennino Lucano una Ciaspolata, organizzata dal Club Alpino Italiano. “Per l’assenza di alberi la cima del Monte Arioso (Sito d’importanza comunitaria – Sic ) – spiega l’assessore al Comune di Sasso di Castalda, Antonio Coronato - è uno dei punti più panoramici dell’intero Parco; in direzione Est si potranno ammirare i meravigliosi comprensori del M. Volturino e del M. Sirino e in lontananza il M. Alpi (Parco Nazionale del Pollino). Sul versante dell’Arioso, luogo affascinante, è aperto nel week-end il rifugio del Forestale (1600mt), rappresenta il rifugio più alto in Basilicata”. Per altre notizie sull’escursione con le racchette da neve è possibile cliccare all’indirizzo http://www.caipotenza.it. POTENZA - Oggi pomeriggio alle ore 19,30 presso l’auditorium del conservatorio G. da Venosa nuovo appuntamento con la XXV stagione concertistica organizzata da Ateneo Musica Basilicata e la Provincia di Potenza. Protagonista della serata il pianista francese Michel Bourdoncle, vincitore del prestigioso Premio Liszt, per un recital dal titolo ”La musica del sogno” con un dovuto omaggi fra l’altro a Claude Debussy di cui ricorre quest’anno il 150 anniversario della nascita. Estratto da: La Nuova del Sud - 16.01.2012 PAG. 16 Basilicata Mezzogiorno _Basilicata_ _Primo Piano Basilicata _ Lunedì 16 gennaio 2012 5 IL TITANIC 100 ANNI DOPO di CLEMENTE CARLUCCI S. ARCANGELO- Anche ieri, nonostante che si sapesse che erano tornati a casa sani e salvi, a Sant’Arcangelo non s’è parlato altro. Di cosa? Del viaggio di nozze, dopo il festoso rito nuziale celebrato solo a fine 2011, che Lucio Guarnieri, 40 anni, impiegato già da tempo presso un distributore di benzina, e Annalisa Di Bitetto, 28 anni, vigile urbano, che hanno nei giorni scorsi effettuato in crociera sulla Costa Concordia. Proprio lunga la stessa rotta che la stessa nave delle vacanze ha dovuto drammaticamente interrompere a seguito del grave incidente occorsole al largo dell’Isola del Giglio, in una zona di mare letteralmente invasa da grossi scogli. Quelli decisivi, dopo il terribile impatto, perché la nave restasse squarciata su un fronte di 70 metri, del tutto sufficienti per il suo semi-affondamento. “La brutta notizia l’abbiamo appresa dal telegiornale – ci hanno detto Lucio e Annalisa – la mattina dopo, mentre stavamo facendo colazione. Eravamo rientrati a casa la sera precedente in contemporanea con il pauroso incidente. A Civitavecchia, dal cui porto c’era stata la partenza per la crociera, si era tornati come previsto di prima mattina. Il viaggio sfortunato era iniziato solo alle ore 19 dello stesso giorno. E per noi c’è stata viva emozione. Non fosse altro perché su quella nave vista in tivvù quasi del tutto sott’acqua c’eravamo stati solo poche ore prima. Non ci è stato data la possibilità di conoscere i passeggeri del viaggio successivo perché si sono imbarcati solo dopo le ore 15”. Un viaggio in ogni caso completamente regolare, quello vo- evidenza da molti superstiti di poche sere fa, è stato quello che era difficile il sistema di comunicazione sulla nave, visto che il personale era multi-etnico, ma non multi-lingue. Per avere informazioni di prima mano, quelle non scritte sui tanti depliant, non era cosa agevole. Per il resto, sinceramente, tutto a posto”, hanno aggiunto gli “sposi freschi” lucani che, lo diciamo per completezza d’informazione, un’altra crociera con la società di navigazione Costa la farebbero volentieri. Anche se non sul Concordia, anche perché non si sa se la si potrà recuperare o meno. “Sulla nave abbiamo notato la dotazione di sistemi molto sofisticati per la conduzione della rotta – hanno concluso Lucio e Annalisa Guarnieri . Si sarà trattato di una distrazione di chi era al comando. Le indagini dovranno spiegare tutto, almeno ce lo si deve augurare. Come ci si deve augurare che i 5 lucani della crociera maledetta si siano salvati e siano già a casa come noi”. Almeno per Lucio e Annalisa, e meno male un viaggio ok sul Concordia. Per loro sono stati in molti a preoccuparsi fino a quando non li sono saputi a casa sani e salvi. L’assessore comunale di S. Arcangelo, avv. Silvio Toma, che era stato alle loro nozze, che li sapeva in crociera, si era anche premurato di contattarli telefonicamente, ottenendo positive rassicurazioni. E ora si attendono certezze sui cinque lucani che la Costa ha detto essere a bordo della nave. Dovrebbero essere tutti in salvo, ma la riservatezza della Costa sui nomi dei dispersi (ieri sera ancora 17, 11 passeggeri e sei membri dell’equipaggio) lascia ancora un margine di incertezza. Annalisa e Lucio: non sappiamo di altri lucani, grande emozione nel vedere quelle immagini in tv “Scesi prima della tragedia” Una coppia di sposi di Sant’Arcangelo aveva lasciato la Concordia a Civitavecchia tammo il viaggio di nozze. Grande accoglienza e pure massima efficienza a livello di servizi. L’unico neo, lo stesso messo in stro? “Diremmo regolarissimo e molto divertente. E’ stato tale e quale l’avevamo sognato sin dai mesi scorsi quando preno- Ma resta l’incognita internet. Non da escludere l’ipotesi “oriundi” “Da noi nessuna prenotazione” Le agenzie di viaggio non confermano la presenza di lucani POTENZA- Allo stato attuale Assoviaggi-Assoturismo non è in grado di confermare la presenza nella lista dei passeggeri della Costa Concordia di cittadini lucani. E’ la precisazione di Rosa Pafundi presidente di Assoviaggi-Assoturismo (Confesercenti) che riferisce di aver attivato le agenzie di viaggio operanti in Basilicata per una verifica sulla vendita di pacchetti di crociera Costa, oltre ad aver preso contatti, attraverso Assoviaggi nazionale, con la direzione di Costa Crociere. «Siamo in contatto telefonico costante - dice Pafundi - per saperne di più in modo da accertare ogni possibilità e poter prestare la massima assistenza ad eventuali passeggeri lucani. La difficoltà deriva sia dall’assoluto riserbo imposto dalla Costa Crociere perché ci sono ancora alcune decine di dispersi e sia dalla possibilità di prenotazione ed acquisto della crocie- Direttore responsabile: Domenico Parrella Editore: Agebas Srl - Socio Unico Redazione Potenza Via della Chimica, 61 - Tel. 0971.476552 - Fax 0971.903114 E-mail: redazione@lanuovadelsud.it. - sport@lanuovadelsud.it ra direttamente via Internet e quindi non attraverso il canale delle agenzie di viaggio. Inoltre non è escluso che qualche passeggero sia nato in Basilicata ma residente altrove». «Comunque - riferisce Pafundi - le offerte vantaggiose perchè in bassa stagione relative alla crociera della Concordia posso riferire per esperienza diretta hanno visto un buon numero di clienti in agenzie chiedere informazioni che almeno per quello che riguarda la rete associata ad Assoviaggi non si è trasformata in acquisto». Concessionaria di pubblicità: Agebas Srl. Sede legale: Viale Aldo Moro, 48 - 85025 Melfi (Pz) Sede operativa: Via della Chimica, 61 - 85100 Potenza Tel. 0971.594293 - Fax 0971.903114 E-mail: info@agebas.it Concessionaria di pubblicità nazionale: Piemme Spa Via Montello, 10 - Roma - Tel. 06.377081 Abbonamenti: 12 mesi € 432,00 - 6 mesi € 216,00 Regist. Tribunale di Potenza N. 334 del 03/08/2005 Centro Stampa: MARTANO EDITRICE srl Zona Industriale Modugno - Bari (BA) Estratto da: La Nuova del Sud - 16.01.2012 10 PAG. 17 Basilicata Mezzogiorno _Potenza e Provincia_ Lunedì 16 gennaio 2012 Si è spento a New York, l’89enne di origini di Roccanova, Paolo Maronna, da mezzo secolo in Usa Addio al sarto che vestì Clinton e Bush ROCCANOVA - L’alta sartoria internazionale perde colui che per decenni ha vestito i primi inquilini della Casa Bianca di Washington. A New York è venuto a mancare all’età di 89 anni il sarto Paolo Maronna. Da Roccanova negli anni’60 aveva fatto le valigie per MELFI – Frequenta con ottimi risultati la seconda classe della scuola media presso l’Istituto comprensivo “M. Ferrara”, il nuovo “sindaco dei ragazzi” del Comune di Melfi. Il riferimento è per Giorgia La Cavalla che mostra di essere non solo consapevole del ruolo che i suoi coetanei frequentanti le scuole dell’obbligo le hanno conferito, ma anche di avere le idee chiare su ciò che è e su ciò che potrà essere la sua città, grazie ad un’attività amministrativa “accorta, partecipata, trasparente ed improntata alla massima concretezza, anche attraverso il sostegno ed i pareri dei più giovani cittadini del centro del nord Basilicata”. Allo spoglio delle schede elettorali, con 286 voti, Giorgia (“Mi sono fatta anche la campagna elettorale, ma non certo con la stessa intensità e spesso elettrizzante attività dei grandi”) è risultata la più votata da MELFI – Grazie all’interessante giornata culturale promossa dal liceo scientifico “Federico II di Svevia” e da quello artistico “Festa Campanile”, con la collaborazione dell’Ipsar, si è approfondita a Melfi la conoscenza di Giuseppe Lupo, lucano, nato ad Atella nel 1963, milanese di adozione dalla laurea in Lettere moderne dell’86, con una tesi su Leonardo Sinisgalli il poeta -ingegnere, presso l’Università Cattolica “S. Cuore”, dove ora è docente di Letteratura contemporanea. “Studioso serio che ama – ha detto Rosa Masi, nel corso del saluto dell’amministrazione locale - il confronto interdisciplinare tra la letteratura e i fenomeni espressivi di arti figurative, architettura, design industriale e pubblicità, Lupo dedica parte di rilevo della sua analisi alla produzione letteraria meridionale con particolare attenzione al rapporto tra antropologia e romanzo, alla presenza del mito e della tradizione antica nei percorsi della modernità novecentesca e ricerca i fenomeni relativi alle “due culture”, la presenza della letteratura in senso lato nei processi di cercare miglior sorte negli Stati Uniti dopo aver fatto l’apprendista sin da tenera età nella bottega dei fratelli De Pietro. Arrivato Oltreoceano per 40 anni è stato coordinatore della sezione sartoriale della rinomata griffe “Martin Grinfeld”. Le sue mani hanno cucito vestiti ai presidenti democratici e repubblicani, tanto Clinton quanto George W. Bush. Con lui anche Luigi Gallo e Mario Fabbrocini hanno reso grande la tradizione roccanovese nella nazione a stelle e strisce, rendendo eleganti i divi di Hollywood. Eletta con 286 voti: mi sono fatta anche la campagna elettorale E’ Giorgia La Cavalla il baby sindaco di Melfi alunni e studenti dei quattro istituti coinvolti in questo “progetto in rete” (Primo Circolo didattico “Nitti”, Secondo Circolo didattico “Marottoli” ed Istituti comprensivi “Berardi” e “Ferrara”). A collaborare più direttamente con la nuova baby prima cittadina è stato chiamato Marco Lamorte, in qualità di vice sindaco. Durante le elezioni svoltesi con il controllo e il coordinamento degli agenti della locale Polizia municipale sono stati anche eletti quattro assessori e 20 consiglieri che per Statuto potranno avanzare proposte e suggerimenti su tematiche di rilevanza sociale. Le stesse che sono poi po- Il Comprensivo Ferrara e il baby sindaco di Melfi, Giorgia La Cavalla ste all’attenzione ed alla ratifica del Consiglio comunale dei grandi. Quello presieduto attualmente dall’avv. Vincenzo Bufano che si è complimentato – insieme al sindaco Livio Valvano – con tutti i ragazzi neo eletti. E’ significativamente da ricordare che tutti i piccoli amministratori appartengono ad un solo gruppo, visto che non hanno colori politici da difendere o rappresentare. Sono all’opera senza che ci siano opposte fazioni. Il Consiglio comunale dei ragazzi è da tempo una realtà nella città di Federico II di Svevia. Da diversi anni le attività collegate sono mirate “ad educare alla democrazia e alla partecipazione, aprendo un dialogo e un confronto con il mondo degli adulti”. “L’obiettivo principale resta quello di preparare i ragazzi a diventare i cittadini di domani e di favorire una idonea crescita socio-culturale degli stessi”, viene specificato dai promotori Scuola-Comune dell’iniziativa che troverà un momento di ulteriore concretizzazione nelle L’assessore Masi: incontro suggestivo Confronto a cuore aperto tra Lupo e gli studenti prossime settimane, all’atto dell’insediamento del Consiglio comunale dei ragazzi che resterà in carica per il prossimo biennio. La giunta comunale è composta dai baby assessori Ludovica Nella (Cultura), Andrea Brienza (Salute), Nichole Natale (Ambiente) e Federico Tartaglia (Sport). I consiglieri eletti: Marlene Caggianelli, Valentina Casorelli, Pietro Fuschetto, Gabriele Grande e Lucia Manniello (Scuola “F. S. Nitti”); Angelica Carbone, Chiara Lioi, Paola Cristina Imbriani, Rocco Pantaleo e Anna Maria Valvano (Scuola “Marottoli”); Angelina Alcibiade, Francesco Autobello, Antonietta Cassano, Annalisa Di Mattia e Miriana Mucciacciuoli (Istituto comprensivo “Berardi”); Alessandra Belluscio, Simona Manniello, Vincenzo Antonio Maulà, Chiara Patanella e Benedetta Sassone (Istituto comprensivo “Ferrara”). (c.car.) @vvitamenti A Melfi “L’ultima sposa di Palmira” sviluppo industriale, al confronto tra utopia e cultura industriale tra la fine degli anni 40 e la fine dei 60”. Una presenza importante e sentita, sottolineata anche dal prof. Riccardo Rigante, preside emerito dello Scientifico “Federico II di Svevia”, e di mons. Gianfranco Todisco, il Vescovo di Mellfi, Venosa e Rapolla. “Oggi è una giornata molto importante per la nostra terra e per le scuole del territorio che hanno la possibilità di discutere Lo scrittore Lupo e l’assessore Masi e conversare proprio con Lupo, autore del romanzo «L’ultima sposa di Palmira», finalista alla 49^ ed. del Premio Campiello e vincitore del Premio Vittorini, ha come sfondo il terremoto del 1980 in Irpinia e Basilicata e narra tradizioni e culture, creando un mondo suggestivo, a metà tra sogno e realtà e reinventando la storia con il linguaggio del mito”, è stato sottolineato durante l’incontro cui ha partecipato un pubblico numeroso nella Sala del Trono dell’Episcopio. “Il romanzo di Lupo è lo spunto per giovani per conoscere a distanza di anni gli effetti devastanti del terremoto. Oltre all’aspetto della distruzione del territorio – ha detto la Masi – questa iniziativa offre ai giovani la possibilità di confrontarsi con l’autore e interpretare uno scritto con tutti i suoi significati e le sue suggestioni, anche attraverso le recensioni degli studenti del Liceo”. L’amore in ogni forma nella mostra di “In Arte” POTENZA - In vista del prossimo 14 febbraio, giorno di San Valentino, la rivista “In Arte” organizza un concorso fotografico dal titolo “Amore Multiversi”, rivolto ad amatori e professionisti della fotografia. È possibile partecipare iscrivendosi alle selezioni entro il prossimo 31 gennaio. Alla chiusura delle iscrizioni il comitato organizzativo, costituito dai componenti della redazione di “In Arte”, coadiuvato da esperti di fotografia, selezionerà gli scatti migliori, secondo criteri di qualità artistica e di attinenza al tema. “Amore Multiversi” vuole essere un mezzo per celebrare l’amore in tutte le sue forme e manifestazioni. Tutte le foto che supereranno la selezione saranno esposte nella sede di “In Arte” a Potenza, in una mostra visitabile fino al 12 marzo dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 20. Locandina dell’evento SAVOIA DI L. - Vede oggi la luce il progetto “@vvitamenti” dell’ambito Marmo-Platano-Melandro per la lotta alle droghe avente come Comune capofila, Bella. L’appuntamento è alle 16 al Centro servizi in località Perolla di Savoia di Lucania. Presiede l’incontro il sindaco bellese Santorsa. Intervengono la coordinatrice Mangone, il supervisore Sessa, la responsabile del SerT, Agriesti, l’ass. Martorano, il dir. Asp Marra e l’ass. Pesacane.